5 Canon A Confronto Con Il Rumore

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Il mese scorso abbiamo presentato le misu-
razioni di rumore relative a cinque modelli
Nikon; in questo fascicolo proseguiamo lin-
dagine analizzando il funzionamento di cin-
que modelli Canon, caratterizzati da diverse
dimensioni del sensore e da diverse risoluzio-
ni. Partiamo dalla Eos 5D Mark II, ovvero la
pi recente versione della prima fotocamera
che ha portato il formato Full Frame a livello
amatoriale. Abbiamo poi la Eos 1D Mark IV,
una fotocamera professionale progettata per
la fotografia dazione, con raffica velocissi-
ma, altissima sensibilit ed un formato legger-
mente inferiore al Full Frame, 18,6 x 27,9mm,
denominato da Canon APS-H, con un fattore
moltiplicativo della focale di 1,3x.
Abbiamo poi le pi diffuse APS-C, tra cui
la professionale Eos 7D, caratterizzata da
unalta velocit di raffica, e la Eos 50D,
fotocamera per i fotoamatori evoluti.
Completa la panoramica la Eos 1000D, la
reflex pi economica del catalogo Canon.
Va sottolineato che il formato APS-C di
Canon leggermente inferiore a quello di
altre case, 14,9 x 22,3mm, con un fattore
moltiplicativo della focale di 1,6x.
Le misurazioni
Come abbiamo gi accennato il mese scor-
so, le nuove misurazioni del rumore che
eseguiamo presso il Centro Studi Progresso
Fotografico si basano su due elementi fon-
damentali: lutilizzo di una quantit di luce
costante per tutte le fotocamere per ogni
sensibilit nominale impostata, e sullanalisi
diretta dei file Raw. Queste scelte consentono
di eseguire delle misurazioni i cui risultati
risultano indipendenti dalle particolari impo-
stazioni di una fotocamera, e quindi consen-
tono di confrontare il livello di qualit sia del
sensore che dei circuiti di lettura. Il confronto
pu essere eseguito tra fotocamere della stes-
sa marca ed anche di marca diversa: basta
confrontare i grafici con ricampionamento
delle immagini (quelli riassuntivi).
Rumore e sensibilit
Presentiamo innanzi tutto landamento del
rapporto segnale/rumore, al variare della
sensibilit ISO, misurato al grigio medio,
o meglio, con lintensit di luce alla quale
una fotocamera tarata sullesatta sensibilit
nominale fornirebbe un grigio medio.
Per tutte le fotocamere allaumentare della
sensibilit impostata evidente un progressi-
vo abbassamento del segnale/rumore, ovvero
un aumento del rumore nellimmagine (fac-
ciamo notare che ad ogni incremento della
sensibilit corrisponde un dimezzamento
della quantit di luce fornita).
Dato che la fonte principale di rumore lo
Shot Noise (vedi il box degli approfondimen-
ti tecnici), che dipende dalle fluttuazioni che
Test
5 Canon al confronto
del rumore
Dopo cinque Nikon mettiamo a confronto cinque Canon con la possibilit di
confrontare le due marche: Eos 5D Mark II, Eos 1D Mark IV, Eos 7D, Eos 50D e
Eos 1000D. Studiare il comportamento della propria reflex alle diverse sensibilit
ne aumenta la conoscenza e ci permette di capire come sfruttarla al meglio.
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5 Canon al confronto
del rumore
Canon Eos 5D Mark II
Data: settembre 2008
Dimensioni sensore: 24x36 mm
Risoluzione: 21,1 Mpixel
Immagine Raw: 3753x5634 pixel
Dimensione pixel: 6,4 micron
Conversione A/D: 14 bit
71,3
51,9
40,3
29,5
21,7
15,8
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6,7
4,3
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Quanto pi alta la colonna tanto pi basso il rumore
RUMORE E SENSIBILITA'
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misure effettuate sul grigio medio
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Quanto pi alta la curva tanto pi basso il rumore
RUMORE ED ESPOSIZIONE
Sottoesposizione in diaframmi
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ISO
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con segnale / rumore maggiore di 8
LATITUDINE DI POSA IN LUCI E OMBRE
ISO
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Canon Eos 1D Mark IV
Data: ottobre 2009
Dimensioni sensore: 18,6x 27,9 mm
Immagine Raw: 3273x 4916 pixel
73,9
53,4
40,2
30
22,3
16,2
10,6
7,5
5,1
3,6
2,2 1,9
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51200
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Canon Eos 7D
Data: settembre 2009
Risoluzione: 18 Mpixel
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29,5
22
16,2
11,7
7,7
5,1
3,5
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Canon Eos 50D
Data: agosto 2008
44
32,1
23,1
17,2
12,5
7,7
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3,2
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Canon Eos 1000D
Data: giugno 2008
Il rumore Shot (Photon Shot Noise)
Il rumore Shot dipende dalla natura stessa della luce, ovvero dalle fluttuazioni
che si hanno nel flusso di fotoni. Questo rumore proporzionale alla radice
quadrata del numero di fotoni che giungono sul sensore; evidente quindi
che ad una diminuzione dellesposizione corrisponda una diminuzione del
rapporto tra il segnale ed il rumore stesso.
Se ad esempio i fotoni che giungono al sensore producono alluscita di un
convertitore analogico/digitale a 14 bit un segnale medio di 10000 ADU
(Unit Analogico Digitali), non tutti i pixel avranno questo valore, ma la
maggior parte di essi avr valori compresi tra 9900 e 10100, con un rumore
quindi di 100.
Allaumentare dellintensit della luce cresceranno sia il numero di foto-
ni che il rumore, ma questultimo crescer molto pi lentamente, quindi il
rapporto segnale/rumore aumenter, ovvero limmagine ci apparir via via
pi pulita.
Eimportante sottolineare che il rumore Shot sicuramente la fonte di rumore
principale, nel normale utilizzo della fotocamera.
Il rumore di lettura (Read Noise)
I fotoni stimolano negli elementi sensibili del sensore lemissione di elettroni,
uno per ogni fotone. Gli elettroni accumulati vengono poi convertiti in una
tensione elettrica, amplificata in base allimpostazione ISO della fotocame-
ra, e quindi convertita in un valore digitale attraverso un convertitore A/D
analogico / digitale. Ognuno di questi 3 passaggi soggetto a fluttuazioni nel
segnale elettrico, ovvero a rumore. Esso dipende dalla qualit dei componenti
della fotocamera e dalla velocit con cui il processo viene eseguito.
Non si tratta di un rumore ugualmente distribuito nelle frequenze spaziali
(o come si dice in gergo elettronico, non un rumore bianco) ma in genere
sono presenti bande (Binding Noise) o sequenze ripetitive (Pattern Noise)
che risultano particolarmente riconoscibili dallocchio, e quindi pi fastidiose
di un rumore con distribuzione casuale (gaussiana).
Il Pattern Noise pi frequente sui modelli meno recenti.
Il Patter Noise pu avere una componente che si ripete su tutte le immagini,
il Fixed Pattern Noise, che pu essere eliminato eseguendo la media di un
certo numero di scatti identici.
Il Read Noise pressoch costante al variare dellesposizione e diventa rile-
vante solo a livelli di illuminazione molto bassi.
Il rumore termico
Non sono solo i fotoni a liberare elettroni allinterno degli elementi sensibili,
ma anche il movimento delle molecole legato alla temperatura. Il numero
di elettroni liberato aumenta con la temperatura ed pressoch costante nel
tempo. Questo significa che il suo contributo irrilevante nelle pose brevi,
mentre diventa pi evidente in pose superiori a 1/4 s o 1 s.
I componenti che generano calore allinterno della fotocamera, ad esempio
gli amplificatori del segnale, possono influire sul rumore termico del senso-
re, talvolta in modo poco piacevole, con una distribuzione irregolare sulla
superficie del fotogramma.
Al di fuori di applicazioni astronomiche tuttavia il rumore termico pu essere
trascurato.
La risposta non uniforme dei pixel
(PRNU, Pixel Response Non-Uniformity)
Non tutti i pixel hanno la stessa efficienza nel catturare e contare i fotoni,
cosicch abbiamo delle variazioni di segnale da un pixel allaltro, tanto mag-
giori quanto maggiore il flusso di fotoni.
Questo rumore varia perci linearmente con lintensit della luce, e diventa
rilevante nelle alte luci, dove lo Shot Noise aumenta pi lentamente (cresce
infatti secondo la radice quadrata del numero dei fotoni).
Il rumore di quantizzazione
Anche la conversione A/D introduce del rumore, in quanto il segnale analo-
gico viene arrotondato al valore numerico pi vicino; maggiore il nume-
ro di gradini a disposizione nella conversione, tanto minore il rumore di
quantizzazione.
Se abbiamo un convertitore a 12 bit, come ormai prassi anche sulle fotoca-
mere pi economiche, il rumore di quantizzazione risulta nettamente inferiore
alle altre forme di rumore presenti.
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si hanno nel flusso di fotoni che giungono sul
sensore, evidente che ad una diminuzione
dellesposizione non pu che corrispondere
una diminuzione del rapporto tra il segnale
ed il rumore stesso.
Il rumore cresce
diminuendo lesposizione
Andiamo poi ad esaminare per ogni sensi-
bilit come varia il rapporto segnale/rumore
riducendo progressivamente lesposizione,
con una diminuzione fino a 6 EV.
Anche in questo caso evidente come ad una
diminuzione della luce fornita corrisponda
una diminuzione del rapporto segnale/rumo-
re, ovvero aumenti il rumore nellimmagine.
Da questo grafico possibile estrarre unim-
portante informazione che riportiamo nel
successivo grafico della latitudine di posa.
Il grafico della latitudine di posa
Stabilire qual il livello massimo di luce
registrabile da una fotocamera piuttosto
semplice, basta infatti vedere a quale inten-
sit di luce abbiamo la saturazione del sen-
sore, ovvero non riusciamo ad ottenere un
incremento nel valore del segnale.
Ben diverso il discorso per la latitudine di
posa nelle ombre. Qui il discorso sogget-
tivo, in quanto dipende da quale livello di
qualit riteniamo accettabile. Pi il segnale
elevato rispetto al rumore pi pulita lim-
magine, e contemporaneamente pi limitata
la gamma di luci registrabili. Se scegliamo
un livello che ci soddisfa (noi abbiamo adot-
tato un segnale/disturbo=8 che corrisponde
ad unimmagine di elevata qualit) possiamo
ottenere per ogni sensibilit il valore di latitu-
dine di posa nelle ombre. Come si pu vedere
in quasi tutte le fotocamere alle sensibilit
pi elevate non possibile raggiungere un
buon livello di qualit nelle ombre.
Il confronto fra le fotocamere
Per confrontare fra di loro fotocamere dota-
te di diversa risoluzione indispensabile
metterle in condizioni confrontabili. Non ha
infatti significato misurare il rumore di un
certo numero di pixel, senza mettere questo
dato in relazione alle dimensioni dellim-
magine complessiva. La soluzione corretta
quindi quella di ricampionare le immagi-
ni, facendo in modo che tutte presentino la
stessa risoluzione. A questo punto possibi-
le capire quale fotocamere abbiano livelli di
rumore inferiori.
Il confronto fra le Canon
Dal confronto fra le cinque fotocamere
Canon in prova si conferma che pi grande
il sensore, migliore la resa per quanto
riguarda il rumore. In testa a tutte abbiamo
la Canon Eos 5D Mark II, che con un livello
superiore a 75 del rapporto segnale disturbo a
200 ISO, stacca in modo abbastanza netto le
altre fotocamere. Segue la Eos 1D Mark IV,
che dispone di un sensore leggermente pi
piccolo. In coda le tre APS-C, la Eos 7D, la
Eos 50D e la Eos 1000D. Va segnalato che la
Eos 7D riesce ad essere leggermente superio-
re alla Eos 50D nonostante il sistema di lettu-
ra debba lavorare in modo eccezionalmente
rapido, vista lelevatissima risoluzione e la
rapidit di raffica. Leconomica Eos 1000D
risulta la meno performante, tuttavia va nota-
to come le differenze con le altre fotocamere
APS-C siano limitate.
Sergio Namias
Per confrontare queste fotocamere che hanno una risoluzione diversa e per rendere possi-
bile il confronto con le Nikon provate lo scorso mese, abbiamo fatto un ricampionamento
delle immagini portandole tutte a 6 Mpixel. Si pu notare come in questo modo il rapporto
segnale/rumore sia pi elevato rispetto ai grafci delle singole macchine; il motivo che
riducendo la risoluzione il pixel diventa pi grande. Come sensibilit abbiamo scelto 200
e 1600 ISO: la prima generalmente la sensibilit base del sensore, mentre la seconda s
spinta, ma una sensibilit oggi ancora ampiamente utilizzabile. Osservando i risultati si
pu notare come la Eos 5D Mark II, grazie al sensore Full Frame, prevalga sulle altre (75
a ISO 200 e 29,5 a ISO 1600), seguita dalla Eos 1D Mark IV (sensore APS-H) e poi dalle
APS-C. Tra queste la diferenza di prestazioni dipende dallefcienza con cui gestiscono i
fotoni che arrivano al sensore; da notare per come le misure rilevate per la Eos 7D siano
simili a quelle della Eos 50D nonostante la maggiore risoluzione (e quindi la dimensione
del fle) e la rafca molto pi rapida. La Eos 1000D la meno performante, ma in termini
di rumore le diferenze con le altre APS-C sono limitate.
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con ricampionamento a 3039x2014
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Canon
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EOS 7D
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26,3
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EOS 7D
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EOS 50D
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RUMORE A 1600 ISO
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5 Canon A Confronto Con Il Rumore

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