TUTTI FOTOGRAFI TEST . RIPRESA . GUIDA ALL’IMMAGINE .

CONSIGLI PRATICI
NOVEMBRE 2019 N. 11
Mensile € 5,50

www.FOTOGRAFIA.it

Anteprima
•Sony A9 II
•Nikon Z50

TEST 8 OBIETTIVI
Sigma, Sony
Tamron, Olympus

SONY A7RII vs
NIKON D850
Test
Postale D.L. 353/2003
(convertito in Legge
27/02/2004 n° 46)
s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento

art. 1, comma 1,
Poste Italiane

Canon Eos 250D

LO/MI

Flash e ritratto
 L A SCELTA DEI
P R O F E S S ION I S T I

“MI PERMETTE DI CATTURARE LE MIGLIORI

IMMAGINI OVUNQUE MI TROVI NEL MONDO”
Il nostro pianeta è di una bellezza infinita e sento che il mio compito è quello di coglierla nel modo
più unico. I paesaggi non sono mai uguali.

La risoluzione da 61MP e una vasta gamma dinamica in un corpo così piccolo mi permettono
di immortalare i paesaggi con il massimo dettaglio possibile.

Quando ero in Groenlandia, avevo solo pochi secondi utili per fotografare perché la mia barca
era in costante movimento, ma, grazie agli scatti continui fino a 10 fps, non ho perso neanche
un’inquadratura.

Le ottiche G Master ad alta risoluzione danno il loro meglio in combinazione con gli alti
Albert Dros megapixel di e con la gamma Alpha ™ sento di essere pronto per il futuro.
Fotografo naturalista
professionale Scopri di più su www.sony.it/alphauniverse

‘Sony’, ‘ ‘ e i relativi loghi sono marchi registrati di Sony Corporation.

Tutti gli altri marchi sono di proprietà dei rispettivi titolari.
 sommario NOVEMBRE
4 ■ NEWS: Sony A9 II PARIS PHOTO 2019 ■
46
6 ■ NEWS: Nikon Z50

17 ■ MOSTRE La Fine Art internazionale

TEST ■
54
Canon Eos 250D:
semplice e completa

22 ■ POSTA

24 ■ TEST
LUCE FLASH ■
68
Macrofotografia:
Tre Sigma f/1.4 Laowa raddoppia
per Quattro Terzi

28 ■ TEST
RIPRESA ■
76
Tamron 15-30 f/2.8 e
Sony 135 f/1.8 GM

32 ■ TEST
La passione per il cibo

Nikon D850 Vs Sony A7R III:

GUIDA ALL'IMMAGINE ■
84
due top camera a confronto

38 ■ TEST

LE FILIPPEIDI ■ 90
TUTTO TORINO ■ 94
La luce del ritrattista 95
OCCASIONI - ANNUNCI - PREZZI
 EDITORIALE

DIRETTORE RESPONSABILE
Paolo Namias
DIREZIONE MARKETING
Francesco Carlini
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Giuseppe Alario, Angelo Arpaia,
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REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE
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Stampa Elcograf.
Pubblicazione culturale mensile.
Distribuzione Press-Di
Via Trentacoste 7, Milano
Dopo oltre dieci anni abbiamo deciso di rifare il sito internet Fotografia.it, scrivo “rifare” perchè
non è stato un semplice restyling, aspetto e funzionalità sono del tutto nuovi. Ce n’era bisogno,
lo sappiamo perché nel frattempo la tecnologia internet è cambiata moltissimo, eravamo
però consapevoli che recuperare tutto l’archivio era quasi impossibile. Questo ci frenava.
Ma abbiamo comunque deciso di andare avanti in modo da adeguarci alle esigenze della
moderna editoria. E l’archivio?
A quello teniamo anche noi e lo recupereremo, un passo alla volta. Intanto cominciamo con
tutte le notizie che hanno scandito 12 anni di evoluzione tecnologica.
Ricordo quando la tecnologia ha decretato la fine della prestampa analogica, fatta di fotolito
in CMYK, una pellicola per ogni colore, che venivano “montate” prima dell’incisione delle lastre
da stampa. Credevo fosse possibile conservare il patrimonio costituito dalle pellicole di tutti i
fascicoli delle riviste pubblicate in tanti anni ma quando sono andato a cercare di riusarle …
ho scoperto che col tempo si erano “incollate” ed era praticamente impossibile staccarle! Per
me è stata una sofferenza. Le pellicole sono finite in discarica. Meno male che esiste la carta!
Una volta passati alla tecnologia digitale abbiamo continuato a conservare i materiali, il
problema è che “trasporre” questi materiali nella nuova filosofia di internet richiede un grande
lavoro ed è quello che ci siamo accinti a fare; nella pratica significa recuperare ogni articolo,
“formattare” testo e foto per la fruibilità internet e quindi re-impaginarelo. Un lavoro vi assicuro
enorme.
Ma non ci spaventiamo, abbiamo iniziato.
E accanto ai contenuti delle riviste stiamo ridisegnando diverse sezioni del sito per offrire un
servizio sempre migliore.
Nota a margine. Pensate che la scelta del cambiamento sia per aumentare la raccolta
pubblicitaria? La risposta è no. Fotografia.it non sarà mai come quei siti impossibili da navigare
perché ad ogni passo si aprono finestre di pop-up che, più cerchi di chiudere, tanto più ti
aggrediscono.
Niente di tutto questo, il sito è vostro, come le riviste che pubblichiamo. Il nostro modello è
piuttosto quello del New York Times; capisco che il paragone può apparire blasfemo, ma serve
per farvi capire che il nostro obiettivo è dare vita a un sito di editoria per i lettori. Quindi tanta
qualità, giornalismo, informazione e anche didattica. Sarete voi a decretare se ci saremo riusciti
e i vostri consigli saranno apprezzati.
Ma veniamo al fascicolo di questo mese. Prima che sulle prove attiro la vostra attenzione
sull’articolo di Fulvio Villa, l’illuminazione nel ritratto; la luce artificiale è da sempre un
grande scoglio per chi non ne ha pratica, ma può essere piegata alle nostre esigenze: saperla
controllare permette di fare notevoli passi avanti.
E poi appunto le prove, tante: la Canon Eos 250D, il confronto tra Nikon D850 e la Sony A7R III,
ben otto obiettivi. I fotografi esperti dicono che la fotocamera è secondaria, ma intanto hanno
tutti attrezzature di prim’ordine!
Vi segnalo infine l’articolo dedicato alla fotografia di cibo; come scrive Enzo Dal Verme:
‹‹...le immagini di cibo riflettono lo stile e i valori di un momento storico, e il modo di mangiare
influenza la nostra vita quotidiana. E la tendenza a fotografare il cibo non accenna a
diminuire, anzi, ci sono sempre più profili Instagram che pubblicano esclusivamente immagini
di cibo. E allora, perché non affrontare il tema "fotografia di cibo"?››.
Paolo Namias

Expert
Imaging and Sound
Association
IL PIACERE DI REGALARE UN ABBONAMENTO...
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 NEWS novembre
Sony A9 II: nuove feautures per i professionisti
Era un po’ di tempo che circolava la voce che Sony stesse per presentare una nuova A9 e c’era molta curio-
sità per scoprire come l’azienda potesse migliorare una macchina che, di per sé, è forse troppo giovane
per essere migliorata (presentata nell’aprile 2017).
Ed eccola; il corpo mostra solo lievi ritocchi (pochi grammi e millimetri di differenza) per rendere più
grande l’impugnatura in modo da facilitare la presa. Inoltre è stata aggiunta una ghiera di controllo
personalizzabile sulla calotta e la ghiera di staratura dell’esposimetro è stata dotata un sistema di blocco,
il pulsante AF-ON e il joystick posteriori sono ora più grandi e più facilmente raggiungibili. Piccoli affina-
menti per facilitare il fotografo sul campo. Gli sportellini di accesso alle varie porte e connessioni sono ora
più robusti e Sony dichiara di avere anche migliorato la resistenza agli agenti atmosferici
Il sensore è lo stesso come risoluzione, ma Sony ha lavorato sul processore Bionz X per aumentarne la
velocità di elaborazione. Da qui la migliore efficienza dello stabilizzatore che guadagna 1/2 stop (a 5,5
stop) e i nuovi algoritmi AF che migliorano il tracking AF nonostante i punti AF siano sempre 693, con
copertura del 93% del sensore.
Sony dichiara anche un nuovo algoritmo di elaborazione delle immagini che riduce il rumore nella gam-

SONY A9 II SONY A9 ma di sensibilità medio-alta. Novità sul fronte

Sensore BSI-CMOS BSI-CMOS dell’otturatore meccanico, riprogettato per con-
trastare lo “sfarfallio”, come sulla Sony A7R IV.
Risoluzione 24 megapixel (6000 x 4000) 24 megapixel (6000 x 4000)
Otturatore che è dato per 500.000 cicli di scatto.
Processore BIONZ X BIONZ X Per quanto riguarda l’audio è stata aggiunta l’in-
ISO 100-51.200 100-51.200 terfaccia digitale alla Multi Interface Shoe, con-
ISO estesa 50 - 204.800 50 - 204.800 sentendo l’uso del nuovo microfono ECM-B1M
Stabilizzazione A sensore su 5 assi A sensore su 5 assi per registrazioni audio più pulite.
Punti AF 693 693
Monitor Lcd Orientabile (Tilt) Orientabile (Tilt) La vera novità: la grande velocità di trasfe-
Monitor dimensione 3" 3"
rimento delle immagini
Sarà che le aziende giapponesi dimostrano gran-
Monitor risoluzione 1.440.000 1.440.000
de interesse per i prossimi giochi olimpici, ma
Touch screen Si Si Sony ha caratterizzato la A9 II come uno strumen-
Mirino copertura 100% 100% to potente per la trasmissione delle immagini.
Mirino ingrandimento 0.78× 0.78× Ora infatti la A9 II è diventata velocissima: ha una
Mirino resolution 3.686.400 3.686.400 porta Gigabit Ethernet (1000 Mbit/s), antenna
Otturatore max 30 secondi 30 secondi wireless da 5 GHz (802.11ac) e trasferimento FTP
Otturatore min 1/8000s 1/8000s in background; può memorizzare fino a 10 set
Otturatore elettronico 1/32.000s 1/32.000s
di impostazioni, per cui può
essere condivisa con più
Flash incorporato No No
professionisti. Inoltre
Raffica (otturatore eletronico) 20 fps 20 fps ora il doppio slot
4K- 3840 x 2160 a 30p (100 4K- 3840 x 2160 a 30p (100 supporta
Video risoluzione
Mbps) Mbps) due schede
Video formati MPEG-4, AVCHD, H.264 MPEG-4, AVCHD, H.264 SD UHS-II.
Microfono Stereo Stereo Il prezzo
2 slot SD/SDHC/SDXC (uno 2 slot SD/SDHC/SDXC (uno dovrebbe
Storage types
compatibile UHS-II) compatibile UHS-II) aggirarsi
USB USB 3.1 Gen 1 (5 GBit/sec) USB 2.0 (480 Mbit/sec) intorno ai €
Ricarica USB Si No 4500, ov-
HDMI micro-HDMI micro-HDMI
viamente
solo corpo.
Porta microfono Si Si
Porta cuffie Si Si
802.11b/g/n + NFC + Blue-
Wireless 802.11ac + NFC + Bluetooth
tooth
Tropicalizzazione Si Si
Batteria NP-FZ100 NP-FZ100
Autonomia (CIPA) 690 650
Peso 678 g 673 g
Dimensioni 129 x 96 x 76 mm 127 x 96 x 63 mm
Timelapse Si No
GPS No No

4 TUTTI FOTOGRAFI
 LO SGUARDO DEI
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Colori, architetture, spiritualità: l’India è una fonte inesauribile di stimoli.
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A Better Life, A Better World

 novembre
Z50, la prima Nikon Z in formato DX
Con la decisione di entrare nel settore delle mirrorless
Nikon ha dovuto affrontare una sfida non da
poco: creare da zero due sistemi, uno Full
Frame e uno APS-C, indispensabili per
sostenere il confronto con Sony e Canon.
Sony aveva un vantaggio non da poco,
avendo sviluppato da tempo i due sistemi,
mentre Canon pur non avendo una mir-
rorless Full Frame aveva già fatto fotoca-
mere e, soprattutto, obiettivi APS-C.
Nikon ha iniziato con le Full Frame (Z6
e Z7), ma non poteva aspettare oltre ad
introdurre una APS-C (DX) più piccola e
economica. La nuova Z50 condivide lo stes-
so innesto obiettivi con le sorelle maggiori, ma
ha un sensore più piccolo (DX) e di risoluzione 20,9 Mpxl
rispetto ai 24,5 Mpxl della Z6 e ai 45,7 Mpxl della Z7. Con un
corpo più piccolo e leggero, dotato di un monitor orientabile per
agevolare i selfie e di un flash popup sulla calotta, la fotocamera
strizza l’occhio agli “youtuber”, viste anche le buone prestazioni video.
Corpo e dotazioni
E’ un corpo in lega di magnesio e il suo peso è quasi un terzo inferiore a
quello di Z6 e Z7; sebbene non sia a tenuta stagna al livello delle Full Frame,
è comunque sufficientemente sigillato per resistere alla pioggia. Il corpo più
piccolo comporta un minore spazio per i comandi dedicati ed infatti alcu-
ni sono stati eliminati, tra questi il joystick, e a loro suppliscono in parte i
pulsanti sul bordo del monitor Lcd; inoltre Nikon ha rinunciato al display
di stato sulla calotta e ha dovuto spostare a destra la ghiera delle modalità
perché a sinistra non c’era più spazio. La risoluzione del mirino elettronico
Oled è scesa dai 3.690.000 punti delle Z6 e Z7 a 2.360.000, ed è un po’ più
piccolo, 0,39 pollici di 0,5 pollici. L’ingrandimento è di circa 0,68x rispetto a
0,80x delle Z6 e Z7.
Anche il monitor Lcd Touch è di risoluzione inferiore: sebbene le sue dimen-
sioni siano sempre da 3,2 pollici invece di 2.100.000 arriva a 1.040.000 pun-
ti. Dispone sempre del meccanismo di inclinazione per favorire le riprese dal
basso o dall’alto, ma ora può essere ruotato anche di 180 gradi per favorire
i selfie. La rotazione verso il basso evita i possibili intralci con il flash sulla
calotta o un microfono montato sulla slitta.
Tra i cambiamenti più evidenti rispetto a Z6 e Z7 vi è infatti l’aggiunta del
flash, che si solleva manualmente; ha numero guida 7, quindi abbastanza
debole ma utile comunque in diverse circostanze. Lo si può anche usare sot-
to una debole pioggia. Lo slot delle schede di memoria è uno solo, e per le
più diffuse schede SD al posto delle schede XQD ad alta velocità utilizzate
dalle Full Frame. La Z50 è compatibile con le SD UHS-II ma la velocità sarà
limitata a quella delle UHS-I.
Il sensore DX
Ma torniamo al sensore APS-C da 20,9 megapixel, che è un’evoluzione di
quello della D500 e della D7500; la risoluzione è inferiore rispetto ai 24,5
megapixel della Z6 e ai 45,7 megapixel per la Z7. La dimensione del pixel è
quindi molto simile a quella della Z7.
Da notare che, a differenza delle sorelle Full Frame, sulla Z50 manca il siste-
ma di riduzione della polvere in quanto Nikon ha sviluppato una soluzione
software in base alla quale la fotocamera scatta una foto di riferimento priva
di polvere che può essere utilizzata per rimuovere automaticamente la pol-
vere dalle immagini. Lo verificheremo. Il processore di immagine è Expeed
6, lo stesso delle Full Frame, e insieme al sensore consente un range di sen-
sibilità base da ISO 100 a 51.200 lo stesso della Z6. Quello della Z7 va da 64 a
25.600 ISO. La sensibilità massima può essere estesa a 204.800 ISO, proprio
come sulla Z6, ma non a 50 ISO. Per la Z7 il range può essere esteso da 32 a
6 TUTTI FOTOGRAFI
102.400 ISO.
Manca la stabilizzazione a sensore
Abbiamo detto della mancanza della stabilizzazione
dell’immagine a sensore per cui la Z50 ha bisogno degli
obiettivi stabilizzati, che al momento sono i due annun-
ciati con la Z50; sono ottiche per il formato DX ma
possono essere usare anche sui corpi Full Frame
pur con alcune limitazioni. In particolare
coprono solo una parte del sensore e
sono incompatibili con la stabilizzazio-
ne nel corpo dei modelli Full Frame. Lo
stesso vale all’inverso per gli attuali
obiettivi con innesto Z. I due obiettivi
annunciati sono i Nikkor Z DX 16-50mm
f/3.5-6.3 VR e Z DX 50-250mm f/4.5-6.3
VR, focali equivalenti a 24 - 75 mm e 75
- 375 mm
Un buon autofocus
Come per la Z6 e la Z7, il sistema autofocus della
Z50 è ibrido, a rilevamento di fase e a contrasto;
in totale dispone di 209 punti AF che coprono circa
l’87% del sensore in verticale e l’85% in orizzontale. La
Z6 ha un sistema AF a 273 punti, mentre quello della Z7 ha ben 493 punti AF.
Il sistema AF della Z50 opera su un range da -2 EV a +19 EV, come quello
della Z7, mentre la Z6 offre le migliori prestazioni in condizioni di luce scar-
sa: va da -3,5 a +19 EV. Come la Z6 e la Z7, la Nikon Z50 offre il rilevamento
dei volti e degli occhi per aiutare la messa a fuoco nel ritratto.
Otturatore meccanico e elettronico
La raffica della Z50, con l’otturatore elettronico, è abbastanza simile a quel-
la delle Z6 e Z7 (11 contro 12 fps), ma con l’otturatore meccanico arriva a
cinque fotogrammi al secondo. Il tempo minimo di scatto è di 1/4.000 di
secondo, mentre entrambe le Full Frame raggiungono 1/8000 di secondo.
In modalità elettronica l’otturatore arriva solo a 1/4.000s.
Batteria
La Z50 utilizza la batteria EN-EL25, differente dalla EN-EL15 delle Z6 e Z7,
probabilmente per ridurre le dimensioni del corpo; secondo Nikon l’autono-
mia è di 280 scatti con il mirino elettronico e 320 a monitor, mentre quella
della Z6 era di 310 fotogrammi con il mirino elettronico e 380 a monitor e
per quanto riguarda la Z7 rispettivamente di 330 fotogrammi e 400. L’au-
tonomia è quindi piuttosto limitata per cui conviene portarsi una batteria
di riserva.
Sul corpo è presente una presa per la ricarica, mentre il caricabatterie ester-
no è di tipo dedicato.
Video
Le funzioni sono le stesse di Z6 e Z7, ma il sensore è più piccolo e manca la
stabilizzazione dell’immagine, per la quale occorre usare lo stabilizzatore
dell’obiettivo; rispetto alle Full Frame mancano il jack per cuffie, il supporto
al TimeCode e il profilo N-Log. Permane il limite alla durata massima di re-
gistrazione a 30 minuti. La risoluzione è 4K a 30p con la possibilità di slow
motion.
Connettività
A differenza delle sorelle Full Frame la Z50 utilizza il classico standard USB
2.0 con il connettore Type-B Micro, più lento rispetto alle prestazioni del
Type-C. Per quanto riguarda la comunicazione senza fili la Z50 dispone di
wireless Wi-Fi e Bluetooth, con SnapBridge.
Prezzi
Al momento in cui scriviamo non è stato comunicato il prezzo, che sul mer-
cato americano sarà di circa $ 860 solo corpo e di circa $ 1.000 in kit con
l’obiettivo Nikkor Z DX 16-50mm f/3.5 -6,3.
 IL MOMENTO
Foto scattata con Canon EOS 5DS R e EF 24-70mm f2.8L II USM. © Paolo Verzone

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 NEWS novembre
Fujifilm X-Pro3: per chi ama il mirino

La nuova X-Pro 3 sarà annunciata mentre questo numero di Tutti Fotografi è
in stampa, ma vi possiamo anticipare le caratteristiche principali.
Sono passati tre anni da quando Fuji presentò X-Pro2, una fotocamera molto
migliorata rispetto a X-Pro nella risoluzione, nel mirino, nell’autofocus e nelle
prestazioni generali. La nuova X-Pro3 è ancora più votata alla fotografia ra-
gionata e dal sapore analogico. Partiamo dal il display posteriore; per anni gli
appassionati del marchio hanno chiesto uno schermo basculante che rendes-
se X-Pro comoda come una X-T e ora Fuji li accontenta, ma la soluzione adot-
tata forse non piacerà a tutti: sul dorso troviamo infatti un piccolo display
(assomiglia molto a quello sulla calotta di GFX 100) che, una volta accesa la
macchina, mostra i parametri di scatto, oppure la simulazione pellicola scelta
(un po’ come quando si strappava la linguetta dello scatolino della pellicola e
la si inseriva nell’alloggiamento sul dorso della macchina per ricordarsi quale
pellicola si fosse caricata).
E il classico display da 3”? C’è anche quello, ma è posizionato“sotto”a quello pic-
colo, non certo una soluzione pratica. D’altronde X-Pro non è mai stata una mac-
china per tutti, piace a coloro che amano la filosofia del “telemetro”; sono stati
proprio gli ingegneri a sottolineare che questa soluzione è stata adottata per
spingere il fotografo a guardare nel mirino evitando le distrazioni del display!
Di sapore analogico c’è poi la nuova (la decima dal 2003) simulazione pellico-
la Classic Negative ideata per simulare Fujicolor Superia.
La X-Pro 3 sarà equipaggiata con il sensore della X-T3 da 26 Mpxl e con il pro-
cessore X-Processor 4. Anche il mirino migliorerà rispetto a quello montato su
X-Pro2: sarà un Hybrid EVF con maggiore risoluzione, maggiore contrasto e
gamma cromatica, più luminoso e con un elevato refresh; l’angolo di visione
sarà più ampio con una distorsione ancora più contenuta.
Vera professionale, X-Pro3 avrà un corpo in lega di titanio e sarà disponibile
in tre colori: Black, DURA Black and DURA Silver.

Pentax anticipa la nuova reflex Niente Photokina per Leica,

Nikon ed Olympus
In occasione della celebrazione dei suoi 100 anni
Pentax ha preannunciato una reflex che sarà la La comunicazione è ufficiale ed è stata data
nuova top di gamma tra le APS-C. Non è stato proprio da Koelnmesse: Leica, Nikon e Olym-
però rivelato il nome, la fotocamera infatti sarà pus hanno deciso di non partecipare alla
lanciata nel 2020. Secondo i rumors avrà un più grande fiera del 2020.
avanzato sensore AF a rilevamento di fase. Già nel 2018 Leica aveva deciso di risparmiare
riducendo la sua presenza rispetto al tradi-
Phase One XT, medio formato modulare zionale intero padiglione. Probabilmente la
stessa esigenza di risparmiare riguarda anche
Phase One ha annunciato il suo nuovo sistema XT composto da tre parti: dorso digitale, corpo con Olympus e Nikon: la fiera ha dei costi enormi
otturatore e ottiche. Ma dove abbiamo già visto questo concept? non tanto per gli spazi quanto per la quan-
tità di personale specializzato necessario a
rispondere al pubblico internazionale.
Non sarà però una Photokina di formato
minore dato che gli altri marchi importanti
hanno tutti prenotato i loro spazi, da Canon
a Sony, da Sigma a Tamron, e poi Panasonic,
Zeiss Hasselblad, Kodak, Arri, CEWE, DJI, Go-
Pro, Insta360, Hahnemühle, Rode...

Phase One ripercorre le orme tracciate da Hasselblad pochi mesi fa con la sua interfaccia 907X e pre-
senta il suo concetto di medio formato modulare. Anche Phase One XT è infatti composta da tre parti
differenti: il dorso digitale IQ4 (da 150 Mpxl o 100 Mpxl), il corpo con otturatore e tre ottiche Roden-
stock HR - Digaron-S 23mm f/5.6, HR Digaron-W 32mm f/4 e HR Digaron-W 70mm f/5.6. Il ponte come
ponte tra dorso e obiettivo; l’otturatore, con lamelle in fibra di carbonio, è elettromagnetico, supporta
un tempo compreso tra 60 secondi e 1/1000s ed è garantito per 500.000 scatti.
Phase One XT è pensata per la fotografia paesaggistica e incorpora un meccanismo di decentramento
fino a un massimo di 12mm in qualsiasi direzione in modo da correggere la distorsione prospettica e
realizzare immagini panoramiche di altissima qualità.
Il prezzo di questo gioiellino è in linea Phase One: XT in bundle con dorso IQ4 da 150 Mpxl e un obiettivo
Rodenstock (a scelta) partirà da $ 57.000.

8 TUTTI FOTOGRAFI
 NEWS novembre
Fujifilm X-A7, nuova smartcamera
Fujifilm la chiama Smart Camera ed effettivamente la nuova entry level X-A7 strizza
l’occhio ad un pubblico giovane, che apprezza il design retrò e che è alla ricerca di un
prodotto dal semplice utilizzo, con un’interfaccia friendly, ma di qualità.
La Fujifilm X-A7 sembra segnare un cambio di passo dell’azienda nel segmento entry
level. Chiariamoci, non che ne fosse estranea, ma sicuramente la serie X-A è rimasta
fino ad ora un po’ sotto traccia; di certo la nuova X-A7 è un prodotto user friendly che si
rivolge ai giovani, ma senza lesinare sulla qualità.
I miglioramenti rispetto a X-A5 sono tanti. Innanzitutto il sensore, sempre un 24 Mpxl
ma di nuova fattura rispetto a quello montato su X-A5 (datato 2016 essendo il mede-
simo della X-A3).
Un altro passo in avanti è il sistema di messa a fuoco: sempre a contrasto e a rileva-
mento di fase, ma ora su ben 425 punti, rispetto ai 91 di X-A5; si aggiunge anche il
rilevamento dell’occhio. Migliorato il comparto video che ora raggiunge il formato 4K a
30p (contro il 4K a 15p della precedente), con l’unica pecca nel tempo di registrazione
limitato: 15 minuti per il 4K e di 30 minuti per il Full HD.
Invariato invece il range ISO, da 100 a 51200, e lo scatto a raffica a 6 fps.
Ma appunto, X-A7 è user friendly. Il nuovo monitor posteriore è più grande: 3.5” in
formato 16:9 con apertura laterale e ruotabile di 180°. Ma soprattutto ha una nuova in-
terfaccia utente, più vicina a quella di uno smartpho-
ne che di una fotocamera: il Touch è molto reattivo e
la nuova UI consente di regolare rapidamente impo-
stazioni come luminosità, diaframma, simulazione
pellicole e proporzioni dell’immagine (3:2, 16:9, 1:1
e 4:3). Proprio perché punta tutto sui comandi Touch,
i pulsanti posteriori sono ridotti al minimo (rimango-
no solo Menù e Display), mentre il classico selettore
a quattro vie è stato sostituito da un piccolo joystick.
Fuji X-A7 costa € 769 in kit con l’obiettivo XC 15-45mm
f/3.5-5.6 OIS, nelle versioni Silver e Dark Silver.

Annunciato lo standard USB-4, fino a 40 Gbps

Secondo le specifiche ufficiali, USB-4 utilizzerà la stessa connessione USB di tipo C, pur offrendo il doppio
della velocità dell’attuale standard. USB-4 si basa sul protocollo Thunderbolt di Intel e offrirà una larghezza
di banda fino a 40 Gbps (5.000 MB/s) utilizzando cavi USB-C compatibili.
Quando USB-4 arriverà sul mercato - i primi dispositivi dovrebbero apparire nel 2020 - ci sarà davvero una
connessione “universale” non essendoci più differenza tra USB-4 e Thunderbolt.
Inoltre poiché USB4 sarà retro-compatibile con Thunderbolt 3, USB 3.2 e USB 2.0, sarà possibile connettere
anche le vecchie periferiche.

Canon EOS M200, mirrorless entry level

Sullo slancio della presentazione di Eos M6 Mark II, Canon rinnova anche la entry level con la Eos M200,
mirrorless che arriva a due anni di distanza da Eos M100 e di cui è un modesto upgrade.
Dati alla mano siamo in presenza di una Eos  M100 con qualche ritocco dove serviva, alcune prese in prestito
da M6.
Gli sviluppi di Canon Eos M200 si basano sul nuovo processore Digic 8 che permette di avere ben 143 punti di
messa a fuoco (rispetto ai 49 di Eos M100) con Eye AF (come su M6 Mark II) e una raffica da 6 fps (4 fps su Eos
M100). Anche il video ha subito un upgrade e arriva ora alla
qualità 4K a 24p, anche se pesantemente croppato.
Invariato invece il sensore APS-C, un Dual Pixel CMOS da 24
Mpxl con gamma ISO 100-25600.
Su questo modello l’interfaccia è più user friendly e il display è
basculante verso l’alto, ideale per l’autoscatto, a conferma del
pubblico a cui la fotocamera si rivolge.
Canon Eos M200 è disponibile in kit con 15-45mm f/3.5-6.3
IS STM.

10 TUTTI FOTOGRAFI
 LA TECNOLOGIA E LA FILOSOFIA FUJIFILM IN TOUR PER L’ITALIA
eXplore TOUR è il Roadshow fotografico firmato Fujifilm che si svolge nei punti vendita cine-foto.
Partecipa gratuitamente a seminari, workshop, incontri tecnici, Touch&Try di prodotto della Serie X e della gamma
medio formato GFX. Potrai cimentarti su set fotografici, sperimentare tecniche, suggerimenti, attrezzature e
imparare i trucchi del mestiere. La Serie X e la gamma GFX si contraddistinguono per semplicità di utilizzo, grandi
prestazioni, innovazione tecnologica e design accurato, segnando una vera trasformazione e rivoluzione
nell’approccio alla tecnica e alle tendenze fotografiche.

Scopri tutte le tappe ed iscriviti agli eventi sul sito EXPLORE.FUJIFILM.IT

 NEWS novembre
Mate 30: Huawei guarda al video
Huawei Mate 30 Pro è dotato di un display chiamato Horizon Display da 6.53”, curvo ai
bordi (88°). A causa, o per fortuna, di questo design i tasti quasi spariscono: quello di ac-
censione si trova sulla scocca superiore mentre quelli volume si controllano via software,
agendo con il dito sulla curvatura dello schermo. Inoltre tramite i sensori posti sulla fo-
tocamera anteriore si potranno scorrere le pagine o ingrandire le immagini delle galleria
ricorrendo solo alle dita.
Vediamo ora il comparto fotocamera: quella principale è da 40 Mpxl con ottica grandango-
lare (27mm) stabilizzata e luminosità f/1.6, a cui si affianca un’altra è da 40 Mpxl con ottica
ultragrandangolare (18mm) stabilizzata e luminosità f/1.8, mentre la terza è da 8 Mpxl
con ottica tele (80mm) stabilizzata e luminosità f/2.4. Vi è poi un sensore di profondità
3D. Il sensore da 40 Mpxl della fotocamera principale è il medesimo CMOS da 1/1.7” che
abbiamo potuto apprezzare su P30 Pro, quindi il Super Sensing RYYB (con due pixel gialli
al posto di due pixel verdi). A stupire però è il sensore dietro all’ottica ultragrandangolare
chiamata Ultra Wide Cine, di nuova concezione: ha un rapporto di 3:2 (e non 4:3) ed è più
grande, misura 1/1.54”, per raccogliere più luce. Il perché di questa scelta è la novità di questo smartphone: questo sensore è dedicato al video, capace di
catturare filmati in 4K a 60 fps (o in Super Slow Motion fino a 7680 fps) con gamma dinamica estesa e ISO massimo di 51200.
Per sfruttare al massimo queste potenzialità ci saranno anche dei Professional Videography Companion: piena compatibilità quindi con Osmo Mobile 3 e
con Profoto C1 Plus. Tutto ciò è stato reso possibile dal nuovo processore Kirin 990, con modem 5G integrato e ben 21 antenne, e il nuovo ISP 5.0 adibito
unicamente all’elaborazione delle immagini e dei video.
Per supportare questa potenza di calcolo la batteria è da 4500 mAh con Super Charge sia via cavo che wireless.
Huawei Mate 30 è invece una versione più semplice: display leggermente più grande da 6.62” e senza curvatura ai bordi, batteria di “soli” 4.200 mAh. Il
comparto fotocamera è molto simile a quello visto su P30 Pro, ma meno luminoso: fotocamera principale da 40 Mpxl con ottica grandangolare (27mm)
stabilizzata e luminosità f/1.8, fotocamera da 16 Mpxl con ottica ultragrandangolare (16mm) stabilizzata e luminosità f/2.2 e fotocamera da 8 Mpxl con
ottica tele (80mm) stabilizzata e luminosità f/2.4. In questo caso il quarto sensore non è 3D, come su Mate 30 Pro, ma solo laser. Chiaramente perde anche le
estreme potenzialità video della Super Sensing Cinema Camera.
Ma veniamo al tema spinoso, ovvero alla mancata integrazione con Google. Come detto da Richard Yu sul palco di Monaco, la EMUI10 non avrà  Android,
Google Mobile Services e Google Apps per cui niente Maps, Gmail, YouTube o Play Store. In alternativa Huawei offrirà la propria App Gallery e Huawei Mobile
Services; Richard Yu ha anche garantito che l’azienda ha già stanziato faraonici investimenti per sviluppare in tempi record questo ecosistema.
Nessun problema quindi per il mercato cinese, ma una vera e propria sfida sul mercato mondiale.
Huawei Mate 30 Pro e Huawei Mate 30 avranno un prezzo rispettivamente di € 1.099 ed € 799.

Profoto C1 Plus: luce perfetta per la smartphotography

Profoto, leader nell’illuminazione professionale, sbarca nel settore smartphone pre-
sentando un prodotto di elevata qualità in grado di migliorare la fotografia mobile.
Profoto C1 Plus è una luce professionale per smartphone, particolarmente indicata
per ritratto e fotografia food. E’ stata ideata per stare nel palmo della mano e quindi
per essere portata ovunque: non si aggancia allo smartphone ma va tenuta in mano
o montata su un treppiede grazie alla filettatura. L’illuminatore dispone di una lam-
pada pilota e di una ventina di Led al centro (10 caldi e 10 freddi): la luce pilota può
stare anche sempre accesa. Per comandare il dispositivo si potrà utilizzare il pulsante
posto sul bordo superiore - che funge da accensione/spegnimento e pulsante di scat-
to remoto - oppure, cosa più indicata, una App con la quale variare la luminosità (fino
a 4300 lumen in flash e 280 lumen in luce continua) e la temperatura colore (3000 K
- 6500 K), impostare un timer per autoscatto o settare i Led per scatti più “drammatici
o naturali”, oltre naturalmente a eseguire lo scatto.
La batteria è da 1500 mAh e si ricarica tramite cavo USB-C: garantisce circa 2000 lam-
pi o 40 minuti di luce continua.
C1 Plus è anche dotato di aggancio magnetico per montare svariati accessori quali
diffusori, gelatine colorate (7 colori disponibili), gelatine a correzione colore o griglie.
Tra l’altro la testa ha il medesimo passo di Profoto A1 per cui gli accessori come le
gelatine colorate potranno essere utilizzati su entrambi i prodotti.
La App Profoto ad ora è disponibile solo per iPhone (dal modello 7 in poi) ma a breve
arriverà anche su Android e per i più recenti modelli Samsung Galaxy e Huawei P.
Il prezzo di C1 Plus? Decisamente Profoto: € 500. Ma c’è una versione più economica
C1 che costa € 300.

12 TUTTI FOTOGRAFI
Persone e luci: La tecnica
tante opportunità
• Obiettivi: la luminosità è
indispensabile?
Come e perchè • Meglio le reflex o le mirrorless?
fotografare di notte • Gli accesssori utili

• Luci e riflessi nel bianconero

Le idee e i consigli • Il colore di notte
• Mosso? Panning? Entrambi
dei professionisti • Street di notte
• Consigli per scattare
dall’automobile

• Scie di luce non banali

• Controluce e lunga esposizione
• I pregi di un controluce difficile
• Le luci di una strada dello
shopping
• Come fotografare bene in un
ristorante
• I fantasmi di una lunga
esposizione
TE
LA CITTÀ DI NOT

serie oro 60

LA CITTÀ
DI NOTTE
Foto di Pierre T. Lambert
SERIE ORO

Creatività e Tec
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IN EDICOLA
Persone e luci:
tante opportuni
FICO ANNO 125

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Come e perchè
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PROGRESSO FOTO

Le idee e i cons
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 novembre

Workshop di Luca Mich Brevetto Sony per un sensore 8K Quattro Terzi da 47 Mpxl
Luca Mich non ha bisogno di presentazioni;
fotografo esperto ma anche profondo cono- Sony ha depositato il brevetto di un nuovo sensore Quattro Terzi in grado di registrare video 8K a
scitore di Photoshop, collabora da tempo con 30 fps. Nonostante sia definito dall’azienda come “prodotto industriale o per videosorveglianza” è
Tutti Fotografi. Dopo il workshop di ottobre legittimo pensare che possa essere utilizzato anche sulle fotocamere.
dedicato a Adobe Camera Raw, è la volta ad Questo nuovo sensore, sigla IMX492LQJ, avrà una diagonale di 23mm e una risoluzione da 47 Mpxl
uno di ripresa: Fotografia di montagna e filtri effettivi.
a lastra, in Val Venegia – Pale di San Martino La cosa più interessante è che sarà in grado di registrare video in 8K e di ottimizzare le prestazioni se
(TN). Sono due giorni di fotografia di monta- associato a un’interfaccia SLVS-EC: 8192 × 4320 pixel fino a 30 fps in formato 17:9 (il medesimo di
gna nelle Dolomiti d’autunno, al cospetto del- GH5s ma con il doppio della risoluzione) e 8192 x 5556 pixel fino a 24 fps a pieno sensore.
le Pale di San Martino. Il workshop è incentra-
to sull’uso dei filtri a lastra per imparare come
scattare all’alba, al tramonto, a specchi e corsi
d’acqua mozzafiato.
9-10 Novembre
www.lucamich.com/index.php/workshop2

Instax MiniLink: stampante portatile Asus annuncia il laptop

graficamente più potente
Quella delle piccole stampanti portatili sta diventando una passione per molti. Inoltre permettono di
fare un regalo ad un amico: non solo la stampante in sé, ma soprattutto la fotografia che ne esce. Ora A IFA 2019 Asus ha mostrato il ProArt StudioBook
Fujifilm propone la sua nuova Instax MiniLink, una piccola stampante a sublimazione termica che co- One, definito laptop graficamente più potente
munica con qualsiasi altro dispositivo wireless, anche con le fotocamere delle serie X-T e GFX. al mondo. E’ infatti il primo e unico (attualmen-
La Instax MiniLink funzione tramite l’omonima App (scaricabile sia da Google Play che da App Store), te) laptop dotato di scheda grafica Quadro RTX
pesa solo 200 grammi e permette di stampare in wireless le immagini scattate da uno smartphone 6000 pro di NVIDIA. Asus non ha svelato prezzi,
connesso. ma la sola scheda NVIDIA Quadro RTX 6000 co-
sta oltre $ 4.000 a seconda della configurazio-
ne. Oltre a questa scheda grafica, StudioBook
One vanta un processore Intel Core i9-9980HK
a 2,4 GHz, 32 GB di RAM e un SSD da 1 TB.
E se 32 GB non fossero sufficienti, Quadro RTX
6000 viene fornito di 24 GB di RAM GDDR6 !
Infine, poiché questo laptop è destinato ai creati-
vi, il display è un 4K da 15,6 pollici da 120 Hz, con
una completa copertura di AdobeRGB e un Delta
E inferiore a 1 per le situazioni più critiche.
Sul mercato dovrebbe scontrarsi con il MacBook
Pro da 16 pollici che Apple ha in cantiere.

Fino a qui nulla di nuovo, la novità è nel design (MiniLink ha vinto il premio Good Design Award 2019)
ma soprattutto nelle funzionalità. Sono presenti funzioni quali Party Print (che fa una provinatura delle
foto inviate via smartphone da un massimo di cinque utenti), Video Print (che stampa un singolo frame
da un video) e Match Test (che verifica la compatibilità con un amico). Ma la cosa più utile di Instax
MiniLink è la possibilità di utilizzarla come comando remoto per lo smartphone: utilizzando la App
dedicata si potrà fare zoom-in rivolgendo verso il basso il lato del tasto di accensione centrale, fare
zoom-out rivolgendolo verso l’alto e per scattare una foto basterà premere il tasto di accensione della
stampante. Instax MiniLink è disponibile in tre colori differenti (Dusky Pink, Ash White e Dark Denim)
al prezzo di € 119.

14 TUTTI FOTOGRAFI
 Con la speranza che il 2020
sia l’ anno della svolta per il clima

Impegnamoci perché il nostro pianeta

non sia più a rischio

Ricordiamoci ogni giorno qual è la nostra natura

Il nostro calendario è in EDICOLA oppure su WWW.MYNATURA.IT

 MOSTRE novembre
I nuovi iPhone 11 puntano sulle fotocamere La Divisione Optical di Fuji in
Apple ha presentato i nuovi iPhone in tre declina- Italia
zioni: iPhone 11, 11 Pro e 11 Pro Max. Una delle
novità, a parte le potenzialità dell’architettura Fujifilm Italia ha deciso di acquisire diretta-
interna, è sicuramente il comparto della ripresa mente la Divisione Optical per promuoverne
che, abbracciando il concetto delle tre fotocame- lo sviluppo sul mercato italiano. Ma quali
re, segue la via dei dispositivi Android. sono i prodotti di cui si parla? Sono i binocoli,
Se le ottiche non differiscano molto in termini di le videocamere per la sorveglianza e le otti-
focale, è il loro utilizzo ad essere molto diverso che cinema. Fujifilm infatti ha storicamente
rispetto a quello che ne fa la concorrenza. ampie competenze che si traducono in pro-
Per la prima volta nella presentazione Apple non dotti di qualità, ma finora erano affidati a
ha fatto paragoni con la concorrenza, ma si è Fujifilm Europa, non in grado di supportare
concentrata solo sui suoi dispositivi e lo ha fatto efficacemente prodotti professionali per i
sottolineando le potenzialità della ripresa foto- quali i clienti desiderano un dialogo diretto.
grafica: sui modelli 11 Pro e 11 Pro Max vi sono 3 fotocamere. La nuova struttura sarà guidata da Guglielmo
A non cambiare è la “filosofia” del sensore, che non è più grande di quello posto sui modelli precedenti; Allogisi, già General Manager della Divisione
la risoluzione di 12 Mpxl è considerata quella che permette di offrire la massima qualità su sensori così Electronic Imaging, affiancato da Massimo
piccoli e rimane lo standard per ogni fotocamera di tutti e tre i dispositivi. Vaghi per i binocoli e i proiettori, mentre delle
iPhone 11 Pro e 11 Pro Max dispongono di tre fotocamere con tre sensori da 12 Mpxl e tre obiettivi ottiche cinema si occuperà Chiara Ciattaglia,
differenti: un grandangolare equivalente ad un 26mm f/1.8 (con ottica a 6 elementi), un ultragrandan- che vanta un’esperienza in Arri.
golare equivalente ad un 13mm f/2.4 (con ottica a 5 elementi) e un campo visivo di 120° e un tele equi- Tra i prodotti possiamo citare la videocamera
valente ad un 52mm f/2 (con ottica a 6 elementi). Le fotocamere wide e tele sono anche stabilizzate per la sorveglianza SX800 che grazie a un’ot-
otticamente e, molto probabilmente, il loro sensore è “tipo” Dual Pixel. tica Fujinon da 20-800mm con zoom ottico
Le maggiori novità però riguardano nuove funzioni: Night Mode, Deep Fusion e una nuova funzione 40x e digitale 1,25x arriva a una focale equi-
Ritratto. Night Mode si attiva in modo automatico in condizioni di scarsa luminosità e, sostanzialmente, valente di 1.000mm; può leggere la targa di
è un bracketing: la fotocamera esegue e fonde assieme diverse immagini variando autonomamente un’automobile a un chilometro di distanza.
l’esposizione. Per le ottiche cinema, oltre alle Serie HK Pre-
mier Zoom, ZK Cabrio, XK Cabrio e MKX, ci
saranno gli obiettivi della serie large format
Premista, che offre prestazioni ottiche ecce-
zionali per il grande formato. La prima focale
sarà Premista 28-100mm T2.9. Sono obiettivi
che si rivolgono all’utenza altamente profes-
sionale come Netflix, Rai o Mediaset.
La gamma dei binocoli comprende 8 prodotti
con un range di prezzo da circa 300 a 1500
euro. I nuovi modelli sono stabilizzati sono
TS-X 1440, TS12x28 e TS16-28.

Sui sistemi Android la modalità notturna esiste da tempo, ma nella maggior parte dei casi è un’elabo-
razione software, non è il dispositivo ad esporre correttamente.
Deep Fusion, funzionalità che farà la sua comparsa con il prossimo aggiornamento di sistema, consente
invece di fondere fino ad un massimo di 9 fotogrammi per ottenere un’immagine da 24 Mpxl con molto
più dettaglio.
Infine High-Key Light Mono permette di ottenere ritratti bianconero ad alto contrasto. A livello di sof-
tware, una volta aperta la fotocamera, la scena inquadrata verrà vista contemporaneamente sia in mo-
dalità wide che ultrawide per permettere di fare la scelta di scatto migliore; la differenza rispetto alla
concorrenza è nella possibilità di scelta immediata, senza dover cambiare le impostazioni manualmen- Lo stabilizzato TS12x28
te. Questa possibilità viene esasperata nella modalità video tramite il software Filmic Pro, che consente
di registrare simultaneamente ad angolature differenti (il display si divide in quattro riquadri - wide,
ulrtawide, tele e selfie). iPhone 11 Pro e 11 Pro Max sono in grado di girare filmati 4K a 60p oppure in
EDR (range dinamico esteso) a 4K a 30p.
I modelli Pro dispongono di un display HDR Oled con rapporto di contrasto 2.000.000:1 in grado di
offrire una luminosità di 800 nits per una facile visualizzazione in condizioni di sole e fino a 1200 nits
per la visualizzazione di foto e video HDR, rispettivamente con dimensioni di 5.8” e 6.5”.
iPhone 11 dispone invece di due fotocamere con sensore da 12 Mpxl: una con un grandangolare equi-
valente ad un 26mm f/1.8 (con ottica a 6 elementi) e una con un ultragrandangolare equivalente ad un
13mm f/2.4 (con ottica a 5 elementi). Qui manca l’ottica tele.
Condivide con 11 Pro e 11 Pro Max le stesse funzioni e potenzialità e a cambiare, oltre alle fotocamere,
è il display, nonché le dimensioni: iPhone 11 offre un display XDR LCD da 6.1” con rapporto di contrasto Il nuovo binocolo stabilizzato TS-X 1440.
1400:1, una luminosità massima di 625 nits.

16 TUTTI FOTOGRAFI
 novembre MOSTRE
Fino al 12 gennaio 2020

Viaggio: orizzonti, frontiere, generazioni

Biella, sedi varie
www.palazzoferrero.it

La rassegna biellese, giunta alla terza edizione, non tradisce il suo intento originario, quello di indagare i molteplici significati della parola viaggio attraverso
diverse mostre, incontri, workshop di fotografia, pittura, scultura, video.
Tra fotografi esposti: Maurizio Vezzoli, Roberto Tibaldi, Pietro Tarallo.
Vi sarà anche un workshop con il fotoreporter Mimmo Torrese.

© Mario Verin, Perù L’isola del Roq di Stefano Faravelli

Fino al 14 dicembre

Francesco Bosso: Primitive Elements

Galleria delle Stelline, corso Magenta 59, Milano
https://stelline.it

Con una selezione di oltre quaranta fotografie di medio e grande formato e un video documentario con un’intervista a Bosso, Primitive Elements propone
una sintesi della sua ricerca fotografica condotta negli ultimi 15 anni in zone del mondo ancora incontaminate. Il 2019 sarà ricordato come l’anno in cui il
cambiamento climatico è divenuto un’emergenza globale, registrando una serie di record negativi il cui impatto sul pianeta ha provocato e continuerà a pro-
vocare “fenomeni di frequenza e intensità mai visti nella storia umana e con essi sofferenze, perdita di vite, sconvolgimento degli ecosistemi e della ricchezza
di biodiversità che sostengono la nostra vita” WWF.

© Francesco Bosso, Water Wall, 2012, Iceland. © Francesco Bosso, Cliff Sentinell, 2012, Iceland.
Courtesy: Photo & Contemporary Courtesy: Photo & Contemporary

TUTTI FOTOGRAFI 17
 MOSTRE
16 novembre – 8 dicembre
Photolux Festival Lucca
Lucca, sedi varie
www.photoluxfestival.it
novembre
Photolux Festival, la Biennale Internazionale di Fo-
tografia di Lucca, è giunta alla sua IV edizione. Il pro-
gramma ruota intorno al tema Mondi, New Worlds,
con oltre 20 mostre fotografiche in sei sedi espositive
del centro della città, conferenze, workshop, letture
portfolio, incontri con i protagonisti della fotografia
internazionale. Tutto il ricco calendario sul sito.
Joan Fontcuberta,
Rest, dalla serie
“Gossan: Mars
Mission”. © Joan
Fontcuberta.

Stephane Duroy,
The Berlin Wall’s fall,
Berlin, Germany, 10
November 1989. ©
Stèphane Duroy. VU’

Behzad Jaez, Turbanites, 2000-2015. © Behzad Jaez. Dario Mitidieri, Pechino, Cina. Un bambino accoglie i soldati cinesi
che stanno arrivando in Piazza Tienanmen, solo poche ore prima del
massacro. © Dario Mitidieri.

Josef Koudelka, Cecoslovacchia, Praga, agosto 1968. L’invasione delle Romano Cagnoni, Nustar, Croazia, 1991. © Romano Cagnoni.
truppe del Patto di Varsavia. © Josef Koudelka/Magnum Photos.

18 TUTTI FOTOGRAFI
 novembre MOSTRE
Fino al 25 gennaio 2020

Lewis W. Hine.
American Kids
La casa di vetro,
via Luisa Sanfelice, Milano
www.history-and-photography.com/mostra-
lewis-hine-american-kids

Parte del progetto del progetto di Alessandro Luigi

Perna intitolato History & Photography (La Storia
raccontata dalla fotografia), la mostra presenta le
più interessanti immagini di Lewis Hine, scelte tra
quelle delle sue inchieste (realizzate spesso sotto
copertura) sulla condizione minorile di immigrati (tra
cui tantissimi italiani) e poveri negli USA ai primi del
‘900 realizzate per la National Child Labour Committee
e conservate negli archivi della Library of Congress.

“Norma Lawrence ha 10 anni e raccoglie da 100 a 150 libbre di cotone al giorno. Trascina
il sacco che spesso contiene 50 libbre o più prima di essere svuotato.” 10 ottobre 1916.
Comanche County, Oklahoma, USA. Foto di Lewis Wickes Hine
© Courtesy Library of Congress, Prints & Photographs Division, National Child Labor
Committee Collection

“Rosie di 7 anni, sguscia regolarmente ostriche. È

il suo secondo anno. Analfabeta. Lavora tutto il
giorno. Sguscia solo alcune pentole di ostriche al
giorno. Varn & Platt Canning Co.” Febbraio 1913
Bluffton, South Carolina, USA. Foto di Lewis
Wickes Hine. © Courtesy Library of Congress, Prints Ragazzi raccolgono la spazzatura a “le Discariche”. Boston. Ottobre 1909. Boston,
& Photographs Division, National Child Labor Massachusetts, USA. Foto di Lewis Wickes Hine. © Courtesy Library of Congress, Prints &
Committee Collection. Photographs Division, National Child Labor Committee Collection.
“Mentre rubano Banda di strada
carbone dal (all’angolo tra
deposito della Margaret e Water
ferrovia”. street) ore 4:30
29 gennaio del pomeriggio.
1917. Boston, Giugno 1916.
Massachusetts, Springfield,
USA. Foto di Massachusetts,
Lewis Wickes USA. Foto di Lewis
Hine. © Courtesy Wickes Hine. ©
Library of Courtesy Library
Congress, Prints of Congress, Prints
& Photographs & Photographs
Division, Division, National
National Child Child Labor
Labor Committee Committee
Collection Collection

TUTTI FOTOGRAFI 19
 MOSTRE novembre
Fino al 24 novembre

IV Biennale Foto/Industria 2019

Tecnosfera: L’uomo e il costruire
Bologna, sedi varie
www.mast.org

Organizzata dalla Fondazione MAST, torna la Biennale Foto/Industria 2019 di Bologna, la prima Bien-
nale al mondo dedicata alla fotografia dell’Industria e del Lavoro. E’ giunta alla sua quarta edizione ed
ha come tema Tecnosfera: L’uomo e il costruire. Dieci le mostre, gratuite, in musei e palazzi del centro
storico con 400 fotografie, tra cui quelle di Luigi Ghirri, Albert Renger-Patzsch, Lisetta Carmi e André
Kertész. Vi sono anche i video di Armin Linke e i film di David Claerbout e Stephanie Syjuco.

Luigi Ghirri, Palazzo Bentivoglio.
Ferrari, Maranello,1985-88. © Eredi di
Luigi Ghirri
André Kertész, Fondazione Carisbo, Casa Saraceni.
American Viscose Corporation, Marcus Hook,
Pennsylvania, 1944. Donation André Kertész,
Ministère de la Culture, Médiathèque de
l’architecture et du patrimoine, diffusion RMN-GP
Lisetta Carmi, Santa Maria della Vita. Porto di
Genova. Lo scarico dei fosfati 1964
© Lisetta Carmi. Courtesy of Martini &
Ronchetti, Genova

Fino al 24 novembre Fino al 19 gennaio 2020

Alberto Gandolfo: Wo-man Ray.

Quello che resta Le seduzioni della fotografia
Officine Fotografiche Fino al 6 gennaio 2020
via Friuli 60, Milano
Tommaso Bonaventura.
La mostra, curata da Benedetta Donato, presenta
35 fotografie di Alberto Gandolfo, classe 1983,
100 marchi – Berlino 2019
Camera, via delle Rosine 18, Torino
che ha lavorato a lungo per documentare e http://camera.to
approfondire 27 storie, dalla strage di Piazza
Fontana ai casi Englaro e Welby, da Peppino
Impastato a Paolo Borsellino, fino a quelle più
recenti, la strage di Viareggio e il caso Cucchi.
A queste e altre storie corrispondono i ritratti
di volti dei familiari delle vittime, finora rimasti
quasi sconosciuti.“Conosciamo le storie di
cronaca, ricordiamo com’erano i volti delle
persone tragicamente scomparse – afferma
lo stesso Alberto Gandolfo - ma poco o nulla
sappiamo di chi resta, di quelle persone che, oltre
a vivere un grande dolore, dovuto alla perdita
di un proprio caro, ereditano battaglie portate
avanti alla ricerca della verità e della giustizia”.

Dall'alto:
Famiglia Agostino, da “Quello che resta”.
© Alberto Gandolfo

Ilaria Cucchi, da “Quello che resta”. Man Ray. Electricité, 1931. Portfolio di 10
© Alberto Gandolfo rayografie. 52x42x2 cm. Courtesy Collezione
Fondazione MAST © Man Ray Trust by SIAE 2019

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Problemi di compatibilità tra
obiettivo Nikon e corpo macchina
Sony
Sono vostro abbonato da lunghi anni
e volendo raggiungere un’ottima
qualità di stampa su formati superiori
all’A4, ho appreso dalle vostre riviste
che fra i 70-200mm brilla il Nikon f/4 e
l’ho acquistato. Senonché, dopo aver
interposto il previsto anello adattato-
re, mi sono trovato di fronte a: 1) la fo-
tocamera Sony A7RII si autoimposta
su 1/80s come velocità di esposizione
che non riesco a modificare. 2) il dia-
framma da usare non è impostabile
con nessuna ghiera o pulsante e, a
differenza della velocità di scatto,
non è leggibile sullo schermo/mirino.
L’anello in mio possesso è dotato dei
contatti dorati (8 lato obiettivo e 10
lato fotocamera). Come posso fare a
regolare l’esposizione?
Paolo
L’obiettivo Nikon da lei riportato è
effettivamente ottimo, ma questo
non significa che sia utilizzabile su
una Sony con tutte le sue funzioni
di base. Di norma, sulle fotocamere
mirrorless si adattano tutte le otti-
che di ogni epoca purché dispon-
gano di propria ghiera dei diafram-
mi, cosa che lo zoom Nikon da lei
riportato non ha (se, come penso,
mi parla dello zoom AF-S Nikkor
70-200mm f/4G ED VR). Per questo
non riesce a impostare un valore di
diaframma.
Insomma, sulle mirrorless si adatta-
no meglio le ottiche vecchie e mec-
caniche che quelle recenti, a meno
che non siano della stessa marca.
Infatti la piena funzionalità (anche
elettronica) tra obiettivi da reflex re-
centi e corpi mirrorless è assicurata
soltanto nell’ambito di una stessa
marca, es. obiettivi da reflex Nikkor
su corpi macchina mirrorless Nikon,
oppure obiettivi da reflex Sony/Mi-
nolta AF su corpi macchina mirror-
less Sony.
Per fare questo, occorre l’adattato-
re originale (Nikon oppure Sony,
in base all’adattamento da fare).
Non so che adattatore abbia lei, ma
essendo da Nikon a Sony sarà cer-
tamente universale. Il diaframma
potrebbe regolarlo se fosse l’adat-
tatore a disporre di ghiera del dia-
framma con accoppiamento mecca-
nico, per sopperire alla sua assenza
sullo zoom che lei possiede. Tenga
presente che con gli obiettivi Nikon
dotati di diaframma a comando
elettromagnetico non c’è nemme-
no questa possibilità. Indipenden-
temente dal tipo di diaframma, non
funzionerà nemmeno l’autofocus.
22 TUTTI FOTOGRAFI
Adattare obiettivi da reflex sui corpi
mirrorless ha senso soprattutto per
le ottiche a fuoco manuale di gran
pregio o dotate di una resa ottica
peculiare.
Il tempo di scatto è visibile sul di-
splay della macchina perché è la
macchina a impostarlo. Il diafram-
ma no, perché la macchina non pilo-
ta il diaframma dell’obiettivo Nikon.
Quanto al fatto che la sua A7RII im-
posti il tempo di 1/80s, è probabile
che ciò dipenda dalla lunghezza
focale impostata manualmente per
queste evenienze nel menu Sony.
Potrebbe cambiarla, ma le resta il
problema del diaframma non gesti-
bile dalla macchina.
In conclusione, anche se non mi
ha detto né il modello esatto dello
zoom Nikon, né la marca e il mo-
dello dell’adattatore, temo che l’a-
dattamento da lei provato non sia
fattibile.
Tre domande corpose
Da qualche anno sono passato al
digitale permettendomi con qualche
sacrificio una Reflex Full Frame e vi
scrivo per sottoporre alla vostra espe-
rienza alcuni quesiti che da solo non
riesco a chiarirmi.
1) I file Jpeg. Ho letto da più parti che
“aprire e chiudere ripetutamente un
file Jpeg dalle cartelle del computer
ne provoca una perdita di dati e della
qualità irreversibile e progressiva ad
ogni operazione”. Quindi vi chiedo: se
copio dette cartelle di foto in Jpeg su
di un CD o DVD che poi finalizzo, ossia
rendo il supporto impossibile alle ma-
nipolazioni, rendo tali foto esenti dal
danno di apertura/chiusura? E questo
rischio vale anche per i file Tiff?
2) La reflex Pentax K1. Tale reflex ha
diversi pregi, a mio parere, tra cui
quello di avere una voce nel menù che
permette di effettuare riprese HDR in
Raw e particolarmente ci dà ben cin-
que possibilità: HDR Auto , HDR 1 ,
HDR 2 , HDR 3  ed HDR ADV.  Ho pro-
vato a saggiare le varie modalità per
capire le differenze sostanziali e quin-
di poter capire il “momento fotografi-
co” in cui sia meglio applicare l’una o
l’altra, ma non riesco a interpretarle
e quindi a farmi un’idea precisa, ora
sembra più efficace uno ora l’altro…
Mi sono riletto più volte il libretto ma
oltre questa dicitura (vedi pag. 74)
non dice altro ed inoltre, chiamato
per ben due volte il servizio assisten-
za, ho parlato con dei tecnici che non
hanno saputo nemmeno loro darmi
lumi. Allora mi sono detto: ultima
spiaggia! Tentiamo di sottoporre il
dilemma a Tutti Fotografi. Chissà che
loro non sappiano capire e spiegarmi
cosa significano e sono quei cinque
tipi di HDR indicati dal menù.
3) Il sensore della K1. Ho letto su un
Blog in internet che il software della
K1 è come se non riuscisse a sfruttare
pienamente la qualità che si può ave-
re dai 36 Mpixels del sensore dando ri-
sultati inferiori alle aspettative. Perso-
nalmente valutando il “peso” del file
Raw e osservando gli ingrandimenti
al monitor da profano non mi pare
ciò sia vero, ma non sono un esperto
e quindi giro a voi la richiesta di chia-
rimenti, essendo questa una “pulce
nell’orecchio” che non mi fa piacere.
Aldo
1)
Per la questione dei file Jpeg, dire
che “aprire e chiudere ripetuta-
mente un file Jpeg dalle cartelle del
computer ne provoca una perdita di
dati e della qualità” è inesatto. Una
certa perdita di qualità si ha soltan-
to a seguito di modifiche al file, con
conseguente nuovo salvataggio.
Questo perché la compressione
del file jpeg comporta sempre una
certa perdita di informazioni, più
o meno marcata in base a quanto
si comprime il file per recuperare
spazio in memoria. Se lei si limita ad
aprire il file, guardarlo e chiuderlo,
non avrà mai alcuna perdita di dati.
Vedrà infatti che così facendo anche
la data e l’ora del salvataggio resta-
no quelle originali del file. Questo
significa che nulla è cambiato nelle
informazioni memorizzate, nemme-
no senza l’ulteriore “protezione” del
salvataggio su DVD.
Con i file Tiff non c’è compressio-
ne e questo comporta che anche
eventuali modifiche al file influi-
ranno soltanto sulle aree modifica-
te, lasciando inalterato il resto. Ad
esempio, se apre un file Tiff, correg-
ge un’imperfezione locale (es. una
macchiolina nel cielo dovuta a pol-
vere sul sensore) e poi salva il file,
solo i dati di quella zona saranno
modificati e il resto dell’immagine
risulterà completamente inalterato.
Invece, facendo la stessa operazio-
ne su un file Jpeg, in fase di salva-
taggio sarà compressa nuovamente
l’intera immagine e questo in effetti
potrebbe comportare qualche lieve
peggioramento d’insieme.
2)
Pentax K-1. Diciamo pure che lei è
stato fortunato, avendo incontrato
in questa circostanza un esperto del
Sistema Pentax. Nell’eseguire ripre-
se HDR, avrà notato che c’è anche
l’opzione di inserire un valore di bra-
cketing, che determina la differenza
di esposizione fra i vari scatti di par-
tenza. Quindi non è su questo che
interviene la varietà di opzioni HDR
che lei riporta.
I diversi tipi di HDR determinano
invece quanto “peso” viene dato alle
tre immagini da unire. Man mano
che si passa dal tipo 1 al tipo 2 al
tipo 3, cresce la leggibilità delle aree
più scure e di quelle intermedie,
senza che si schiariscano anche le
zone più luminose. Tuttavia, anche il
passaggio fra i diversi livelli lumino-
si appare sempre più brusco e artifi-
cioso, rendendo l’immagine sempre
più artefatta. HDR ADV indica inve-
ce un HDR “advanced” dove l’elabo-
razione dei dati viene fatta in modo
più sofisticato e differenziato fra le
varie aree. Personalmente, le poche
volte che ho provato a fare questa
cosa, non ho avuto risultati convin-
centi. Insomma, la ripresa HDR può
essere utile, ma porta molto facil-
mente a immagini poco realistiche,
per cui le consiglio di non abusarne.
Qualche anno fa abbiamo avuto un
periodo nel quale era esplosa que-
sta tendenza all’HDR, purtroppo
spesso portata all’eccesso, per cui
sono lieto che la moda sia passata.
3)
Una generica affermazione che il
software della K-1 non riesca a sfrut-
tare pienamente la qualità dei 36
megapixel del sensore è semplicisti-
ca e non corretta. In generale, i risul-
tati ottenuti dalla K-1 non temono
confronti con qualsiasi altra fotoca-
mere di pari categoria. L’unica obie-
zione può riguardare la raffinatezza
di elaborazione in macchina del file
Jpeg, che nelle condizioni più diffi-
cili può non dare il meglio.
Questo vale per qualsiasi Jpeg di
qualsiasi fotocamera, ma effettiva-
mente allo stato attuale della tec-
nologia devo dire che qualche file
Jpeg di Canon, Fuji o Nikon sembra
avvicinarsi di più ai limiti di ciò che si
può ottenere dal file Raw con un’e-
laborazione accorta e mirata. Tenga
però presente che il sensore della
K-1 resta ancora uno dei migliori in
circolazione.
Quindi vada tranquillo e fotografi
senza patemi con la sua K-1, che è
una macchina veramente straordi-
naria. Per l’attuale stato dell’arte, il
suo unico limite sta nella velocità di
lettura dei dati dal sensore e di scrit-
tura in un buffer di limitata capacità.
Se lei non ha velleità di fotografia
sportiva o d’azione, non deve teme-
re confronti con nessuno.
Dario Bonazza
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(convertito 353/2003
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TUTTI FOTOGRAFI 23
 TEST OBIETTIVI
in collaborazione con Chasseur d'Images
Tre Sigma f/1.4
per Quattro Terzi
Sigma ha ampliato la sua gamma
di focali fisse ultra-luminose per il
Quattro Terzi; quelle
disponibili sono attualmente
16mm, 30mm e 56 mm f/1,4.
Sono obiettivi che competono
direttamente con quelli di Olympus
e Panasonic,
ma il loro prezzo è inferiore.
24 TUTTI FOTOGRAFI
Da tempo Sigma ha a catalogo focali fisse
per il Micro Quattro Terzi, obiettivi molto
compatti e leggeri e con la luminosità f/2.8
sono particolarmente economici: a circa
200 euro il fotografo che vuole risparmiare
può acquistare focali di alta qualità come
19mm, 30mm e 60 mm f / 2.8.
Gli ultraluminosi f/1.4
Oltre a queste versioni f/2.8, il produttore
giapponese ha annunciato ottiche più lu-
minose /1.4 per le focali 16mm, 30mm e
56mm. Sono obiettivi di eccellente qualità
e costano di più rispetto alle versioni f/2.8,
ma il loro prezzo rimane molto interessan-
te rispetto ai corrispondenti modelli Olym-
pus (17mm, 25mm e 45mm f/1.2) e Pana-
sonic (25mm, f/1.4 e 42.5mm f/1.2).
Queste due “triplette” Sigma sono l'idea-
le per la fotografia di Street, il reportage,
o quando si vuole semplicemente uscire
“leggeri”.
Un tono “drammatico" applicato in ripresa.
Se non dovesse piacere lo scatto è stato
registrato in Raw (oltre che in Jpeg), per cui
è sempre possibile intervenire nello sviluppo
del file.
Le versioni f/1.4 sono più ingombran-
ti rispetto ai modelli f/2.8, ma rimangono
ancora compatti se li si confronta con le
focali equivalenti per sensori di formato
maggiore. Il che è poi la forza del Micro
Quattro Terzi.
I concorrenti di Olympus e Panasonic
Nelle pagine seguenti, abbiamo provato il
più recente Sigma 56mm f/1.4 insieme a gli
altri due f/1.4 e poi Olympus 17 mm f/1,2
M.Zuiko Pro ED, 25 mm f/1,2 M.Zuiko Pro
ED e 45 mm f/1,2 M.Zuiko Pro ED montan-
doli tutti sulla Olympus E-M1X.
I modelli Olympus sono più luminosi, ma
solo di 1/3 EV e sono molto più costosi.
Ricordiamo che questi Sigma sono dispo-
nibili anche per l’innesto Sony baionetta E,
ovvero di sensore APS-C, e le prestazioni
sono simili a quelle misurate sul sensore
Quattro Terzi.
Pierre-Marie Salomez
 Sebbene la distanza minima di messa a
fuoco del 56mm f/1.4 non sia da obiettivo
macro, è facile sfuocare i piani davanti e
dietro al soggetto. Qui ero solo a f/5.6.

Le caratteristiche
Focale 56 mm (equiv. 112 mm sul 24x36)
SIGMA Schema ottico 10 elementi in 6 gruppi
Diaframma a 9 lamelle f/1,4 - f/16
DC DN 56 mm f/1,4 C Distanza minima fuoco 50 cm (0,14x)
Stabilizzatore No
Full Time Manual Focus Si
L’opinione della redazione Diametro filtri ø 55 mm
Questa focale è abbastanza lunga, Dimensioni ø66,5x59,5mm/
tanto da essere perfetta per il ri- Peso 293 grammi
tratto (dato il sensore Quattro Ter- Accessori tappo, paraluce
Prezzo € 430
zi è equivalente a 112mm sul FF).
Insieme al 16mm e al 30mm f/1.4 Sul sensore 4/3” (20 Mpix) Olympus E-M1X
costituisce un terzetto di obiettivi
perfetto per il fotogiornalista esi-
gente e attento ai costi.
A1(stampa ottimale)
 Già a f/1.4 la nitidezza
è eccellente al centro e
solo un po’ inferiore ai bordi.
Questo 56 mm ha un prezzo che Chiudendo a f/2 il campo inqua-
è la metà dell’equivalente di Olym- drato è uniforme.
pus e Panasonic (42,5mm f/1,2), Con il criterio tollerante il for-
eppure le sue prestazioni ottiche mato di stampa supera l'A3 a
sono eccellenti. tutte le aperture di diaframma.
Da considerare poi che sulle foto- Colore scuro (criterio esigente)
Da f/11 è la diffrazione che de-
camere Olympus e Panasonic si Colore chiaro (criterio tollerante) termina il calo delle prestazioni.
ha il vantaggio della stabilizzazio- Vignettatura (EV) A.C. (mm su A3)
La vignettatura è trascurabi-
ne a sensore. molto forte le, la distorsione quasi nulla e
l’aberrazione cromatica ben
Il commento forte corretta. Le correzioni software
Questo obiettivo è molto ben realizzato, ma anche abba- cono sono automatiche.
percepibile
stanza compatto e leggero, malgrado la sua luminosità.
L'ampia ghiera di messa a fuoco ha un movimento fluido. Il giudizio
L’autofocus è silenzioso e veloce, ed è possibile la correzio- Questo medio tele è un eccel-
ne manuale (Full Time Manual Focus). La distanza minima Distorsione 0,05% lente compagno della Olympus
di messa a fuoco è piuttosto corta, 50 cm. L'obiettivo viene Positiva: a barilotto Negativa: a cuscinetto E-M1X.
fornito con il paraluce.

TUTTI FOTOGRAFI 25
 Le caratteristiche
Focale 16 mm (equiv. 32 mm sul 24x36)
SIGMA Schema ottico 16 elementi in 13 gruppi
Diaframma a 9 lamelle f/1,4 - f/16
DC DN 16 mm f/1,4 C Distanza minima fuoco 25 cm (0,2x)
Stabilizzatore No
Full Time Manual Focus Si
L’opinione della redazione Diametro filtri ø 67 mm
Questo 16 mm equivale a 35 mmE-M1X Dimensioni ø 72x92 mm
sul Full Frame, una focale sempre Peso 415 grammi
16 mm
apprezzata per la sua versatilità. Accessori tappo, paraluce
Prezzo € 430
Grazie alla luminosità f/1.4 e alla
stabilizzazione sulle fotocamere Sul sensore 4/3” (20 Mpix) Olympus E-M1X
Olympus (e Panasonic), questo
obiettivo può far fronte a qualsiasi
situazione di luce.
A1

A2
(tirage optimal)
A1(stampa ottimale)
 A f/1.4 la nitidezza è ec-
cellente al centro e più
che buona ai bordi. Chiudendo il
A fronte di un'apertura massima A3 diaframma di uno stop raggiun-
leggermente inferiore (1/3 EV) A4
ge il livello eccellente anche ai
rispetto a quella dell’Olympus bordi, pur rimanendo inferiore
17mm f/1.2, questo Sigma 16mm alla resa al centro. Comporta-
f/1.4 costa solo un terzo. f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 mento simile a f/2.8. Secondo il
Colore
Foncé (sévère) scuro
: centre (criterio
et bords esigente)
excellents, A.C. imperceptible criterio esigente la stampa rag-
Colore
Clair chiaro
(tolérant) : centre(criterio
excellent et tollerante)
bords très bons giunge l'A3 a f/5.6.
Vignetage (IL)
Vignettatura (EV) A.A.C.
C. (mm
(mmsursu A3)
A3) La vignettatura è contenuta a
très forte
1,6
molto forte
0,40 f/1.4 e la distorsione quasi ine-
Il commento 1,2 0,30 sistente. L'aberrazione cromati-
Questo obiettivo è molto ben realizzato e abbastanza leg- 0,8
forte
forte
0,20 ca è assente su una stampa A3.
gero, ma è il più voluminoso dei tre Sigma in prova. La 0,4
perceptible
percepibile
0,10
ghiera di messa a fuoco è larga e rivestita in gomma, come 0 0,00 Il giudizio
sugli altri modelli. La rotazione è fluida. La distanza mini- f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 Questo 16mm è eccellente già a
ma di messa a fuoco è molto corta. L'autofocus è silenzio- piena apertura ed è in concor-
Distorsion
Distorsione -0,05 %
-0,05%
so e rapido, ed è possibile la correzione manuale renza con il 17mm f/1.2 di Olym-
Positive :abarillet
Positiva: barilotto() Négative
Negativa:: coussinet )(
a cuscinetto
L'obiettivo viene fornito con paraluce a baionetta. pus.
Le caratteristiche
Focale 30 mm (equiv. 60 mm sul 24x36)
SIGMA Schema ottico 9 elementi in 7 gruppi
Diaframma a 9 lamelle f/1,4 - f/16
DC DN 30 mm f/1,4 C Distanza minima fuoco 30 cm (0,14x)
Stabilizzatore No
Full Time Manual Focus Si
A differenza dei 25mm di Olym- Diametro filtri ø 52 mm
pus e Panasonic, la focale di que- Dimensioni ø 65x73 mm
sto Sigma è 30mm, e su sensoreE-M1X Peso 295 grammi
Quattro Terzi è un po’ lunga per un Accessori
30 mm tappo, paraluce
Prezzo € 350
obiettivo "normale" in quanto equi-
vale a 60 mm; di contro si presta Sul sensore 4/3” (20 Mpix) Olympus E-M1X
per generi diversi come ritratto,
paesaggio ... e con la sua lumino-
sità è usabile in ogni condizione
A1 (tirage optimal)
A1(stampa

A2
ottimale)
 La nitidezza è eccellente
al centro già a piena aper-
tura e più che buona ai bordi. Il
di luce. Può essere un buon com- A3 campo inquadrato è uniforme
plemento di uno zoom non molto A4 chiudendo il diaframma a f/2.8.
luminoso. Secondo il criterio tollerante, il
Rispetto all’Olympus ha un prezzo formato di stampa supera l'A3
contenuto, a fronte di una lumino- f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 da f/2 a f/8. Con il criterio esi-
sità che è solo 1/3 EV inferiore. E’ Colore
Foncé (sévère) scuro
: centre (criterio
et bords esigente)
excellents, A.C. imperceptible
gente occorre chiudere a f/4.
quindi un'eccellente focale fissa. Colore
Clair chiaro
(tolérant) : centre(criterio
excellent ettollerante)
bords très bons La vignettatura è trascurabile a
Vignetage (IL)
Vignettatura (EV) A.A.C.
C. (mm
(mmsursu A3)
A3)
partire da f/2. La distorsione è
1,6
très
moltoforte
forte
0,40
contenuta e l’aberrazione cro-
Il commento matica ben corretta.
1,2 0,30
Compatto e leggero nonostante la grande luminosità, que- forte
forte
0,8 0,20
sto obiettivo molto ben realizzato. La ghiera di messa a perceptible
percepibile Il giudizio
fuoco è facile da usare e ruota in modo fluido. L'autofocus 0,4 0,10
Questo 30mm è un eccellente
è silenzioso ed è possibile la correzione manuale del fuoco. 0 0,00
piccolo tele, troppo lungo per
f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16
La distanza minima di messa a fuoco è piuttosto corta. essere considerato un obiettivo
L'obiettivo viene fornito con un paraluce a baionetta. Distorsion
Distorsione 0,1 %
-0,10% normale.
Positive a: barillet
Positiva: barilotto() Négative
Negativa:: acoussinet )(
cuscinetto

26 TUTTI FOTOGRAFI
 Le caratteristiche
Focale 17 mm (equiv. 34 mm sul 24x36)
OLYMPUS Schema ottico 15 elementi in 11 gruppi
Diaframma da f/1,2 a f/16
17 mm f/1,2 M.Zuiko Pro ED Lamelle 9
Distanza minima di fuoco 20 cm (x 0,15)
Stabilizzatore No
Full Time Manual Focus Si
Diametro filtri ø 62 mm
L’opinione della redazione Dimensioni (con paraluce) ø68x87mm
Le focali fisse di Olympus sono tutte di alta qualità. I modelli Peso 415 grammi
Accessori dotazione tappo, paraluce, custodia
f/1,2 sono più voluminosi e soprattutto molto più costosi. Per Prezzo € 1150
chi ha bisogno di una grande luminosità questo 35 mm equiva-
lente è certamente consigliabile. Chi invece vuole risparmiare Sul sensore 4/3” (20 Mpix) Olympus E-M1X
può puntare sul Sigma 16mm f/1.4, oppure sui modelli Olympus Vignettatura (EV) A.C. (mm su A3)
A1(stampa ottimale) molto forte
f/1.8 e Panasonic 15mm f/1.7.
Questo 17mm è ben realizzato. La ghiera di messa a fuoco è forte
ampia e comoda da gestire. Sul barilotto è presente un tasto percepibile
funzione (L-Fn).
Le prestazioni ottiche sono eccellenti. La vignettatura è un po'
fastidiosa a f/1,2, la distorsione è nulla e l'aberrazione cromatica
molto ben corretta. Distorsione -0,06%
Colore scuro (criterio esigente) Positiva: a barilotto Negativa: a cuscinetto
Colore chiaro (criterio tollerante)
E-M1MarkII
Le caratteristiche
25 mm
OLYMPUS Focale 25 mm (equiv. 50 mm sul 24x36)
Schema ottico 19 elementi in 14 gruppi
25 mm f/1,2 M.Zuiko Pro ED Diaframma a 9 lamelle
A1 (tirage optimal)
f/1,2 - f/16
Distanza minima fuoco 30 cm (0,11x)
Stabilizzatore A2 No
L’opinione della redazione Full Time Manual Focus Si
Questo obiettivo di focale equivalente a 50mm è molto ben rea- Diametro filtri A3
A4
ø 62 mm
lizzato, con un’ampia ghiera di messa a fuoco: come per gli altri Dimensioni ø 70x87 mm
obiettivi f/1,2 basta tirarla verso di sé per passare alla messa a Peso 410 grammi
E-M1MarkII Accessori tappo, paraluce, custodia
fuoco manuale. 25 mm
Prezzo f/1,2 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16
€ 1050
La stabilizzazione a sensore delle fotocamere Olympus (e Pana- Foncé (sévère) : centre et bords excellents, A.C. imperceptible

sonic) è molto efficiente a tutto vantaggio della versatilità dell'o- Sul sensore 4/3” (20 Mpix) Olympus E-M1X
Clair (tolérant) : centre excellent et bords très bons

Vignetage (IL)
Vignettatura (EV) A. C.(mm
A.C. (mmsu
surA3)
A3)
biettivo. A1(stampa ottimale)
A1 (tirage optimal)
1,6
trèsforte
molto forte
0,40
La nitidezza è eccellente al centro già da f/1,2, ma ai bordi solo A2 1,2 0,30
da f/2. Per avere uniforme il campo inquadrato occorre chiudere A3
0,8
forte
forte
0,20

a f/4. La distorsione è contenuta, la vignettatura è fastidiosa a A4 0,4

perceptible
percepibile 0,10

f /1,2, meno a f/2. L'aberrazione cromatica è visibile solo sotto 0 0,00

f/1,2 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16
f/2.
f/1,2 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 Distorsion -0,16 %
Il prezzo è elevato. La concorrenza è forte e questo f/1.2 ci sem- Distorsione -0,16%
Colore
(sévère) :scuro (criterio
excellents,esigente) Positive : a
Positiva: barillet ()
barilotto Négative
Negativa: : coussinet )(
a cuscinetto
bra molto costoso. Foncé
Colore
centre et bords
chiaro
Clair (tolérant) (criterio
: centre
A.C. imperceptible
tollerante)
excellent et bords très bons

Vignetage (IL) A. C. (mm sur A3)

1,6
Letrès caratteristiche
forte
0,40
Focale 0,30 45 mm (equiv. 90 mm sul 24x36)
OLYMPUS 1,2

0,8
Schema forte ottico
0,20
14 elementi in 10 gruppi
Diaframma a 9 lamelle f/1,2 a f/16
45 mm f/1,2 M.Zuiko Pro ED
perceptible
0,4
Distanza 0,10 minima fuoco 50 cm (0,1x)
0
f/1,2 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4
Stabilizzatore
f/5,6 f/8 f/11 f/16
0,00
No
Full Time Manual Focus Si
Distorsion Diametro -0,16filtri
% ø 62 mm
Positive : barillet () Dimensioni
Négative : coussinet )( ø 70x85 mm
L’opinione della redazione Peso 410 grammi
Questo 45mm è un eccellente medio tele ultra luminoso. E’ mol- Accessori tappo, paraluce
Prezzo € 1130
to ben realizzato e, nonostante la grande luminosità, relativa-
mente compatto. L'ampia ghiera di messa a fuoco è fluida. Il Sul sensore 4/3” (20 Mpix) Olympus E-M1X
passaggio alla messa a fuoco manuale è rapido. A1(stampa ottimale)
Vignettatura (EV) A.C. (mm su A3)
molto forte
La nitidezza è eccellente al centro e più che buona ai bordi. A
f/2 il campo inquadrato è uniforme e la nitidezza migliora ul- forte
teriormente. Le correzioni ottiche, come sempre per Olympus, percepibile
non sono disattivabili. La vignettatura è contenuta, così come la
distorsione e l'aberrazione cromatica.
La stabilizzazione delle fotocamere Olympus (o Panasonic)
Distorsione -0,08%
compensa l’assenza dello stabilizzatore Colore scuro (criterio esigente) Positiva: a barilotto Negativa: a cuscinetto
Colore chiaro (criterio tollerante)

TUTTI FOTOGRAFI 27
 Sony 135 f/1.8 GM Questo Sony 135mm f/1.8 è un
piccolo tele ultra luminoso ideale
per il ritratto, ma anche per il
reportage quando occorre lavorare
in luce scarsa; la luminosità f/1.8
offre un piacevole bokeh con
morbide transizioni tra i piani di
fuoco.

L'obiettivo è
ingombrante,
ma non più
dei modelli
equivalenti
degli altri
marchi;
d’altra parte
non esiste
una formula
magica per
progettare un
135 mm f/1.8
compatto e
leggero.
La qualità della
realizzazione
è eccellente.
Il diaframma ha 11 lamelle, con un
comando per il de-click utile nella
ripresa video.
Come nel caso dei lunghi tele
l'obiettivo dispone di pulsanti

Tamron 15-30 f/2.8

funzione programmabili che
permettono di memorizzare la
messa a fuoco. Il paraluce è un poco
ingombrante, ma è prezioso.

Questo Tamron da 15-30mm

è l'unico zoom luminoso
per reflex con focale così
corta e stabilizzatore.
E’ l’aggiornamento del
modello della serie SP, usa
lo stesso schema ottico ed
è compatibile con la TAP-in
Console.

L’obiettivo è ben realizzato ma

voluminoso (ampio il diametro
di entrambe le ghiere) e
pesante (1100 grammi). Il
paraluce è fisso. La messa a
fuoco è rapida e silenziosa.
La distanza minima di messa
a fuoco è costante su tutto il
range di focali e abbastanza
corta, il che consente dei
primi piani su soggetti
vicini. Il modello per Canon
è equipaggiato nella parte
posteriore di un porta-filtri per
filtri in gelatina (29x34 mm): in
questo modo si evita di dover
ricorrere a un costoso porta-
filtri sulla lente frontale.

28 TUTTI FOTOGRAFI
 SONY
FE 135 mm f/1,8 GM

Le caratteristiche
Focale 135 mm
Schema ottico 13 elementi in 10 gruppi
Angolo di campo (sul 24x36) 18°
Diaframma da f/1,8 a f/22
Lamelle 11
Distanza minima di fuoco 70 cm (0,25x)
Stabilizzatore No
Full Time Manual Focus Si
Diametro filtri 82 mm
Dimensioni (con paraluce) ø 90 x 127 mm
Peso 1050 grammi
Accessori dotazione tappo, paraluce, custodia
Prezzo € 2000
Gli ingrandimenti mostrano i comandi di scelta tra Autofocus e Fuoco Manuale,
il limitatore del campo di messa a fuoco per aumentare la velocità dell’AF e il
comando di de-click del diaframma per impiego video.

L’opinione della redazione

Questo 135 mm è progettato il formato Full Frame e, per le sue dimensioni, risulta poco pratico da usare su una fotocamera APS-C.
Le prestazioni sono elevate. A tutta apertura ci si avvicina al formato A2 con una nitidezza quasi uguale al centro e ai bordi. La vignet-
tatura è un po' forte a f/1.7 (0,5 EV), ma scompare chiudendo a f/2.8. Scompare anche a tutta apertura ricorrendo alle correzioni ottiche
via software. Non ci sono quasi aberrazioni cromatiche ... e non è l’effetto delle correzioni software!
Senza correzioni abbiamo verificato una leggera distorsione, che però è impercettibile sulle immagini.
In breve, questo 135 mm f/1.8 è un obiettivo praticamente perfetto; il suo prezzo (€ 2000) è un po' alto, ma date le prestazioni è un in-
vestimento che merita.

 Sul sensore 24x36mm da 42

Mpxl della A7R III la nitidezza
è eccellente già a tutta apertura. An-
Sul sensore 24x36  Sony Alpha 7R III (42 Mpix) Correzioni software disattivate
che nelle condizioni più severe del test
Vignettatura (EV) A.C. (mm su A3) (soprattutto ai bordi) si raggiunge pra-
A1(stampa ottimale)
molto forte
ticamente sempre il formato di stampa
A2. L'unica limitazione è “fisica”: oltre
f/11 la diffrazione diventa rilevante.
forte La vignettatura, visibile a f/1.7, dimi-
percepibile nuisce a f/2 e scompare a partire da
f/2.8.
La distorsione è contenuta, ma pre-
sente.
Distorsione -0,21% L'aberrazione cromatica è impercet-
Positiva: a barilotto Negativa: a cuscinetto tibile.
Colore scuro (criterio esigente)
Colore chiaro (criterio tollerante)
Il giudizio
Questo Sony 135 mm f/1,8 GM è un
obiettivo con cui i concorrenti non
possono non confrontarsi e che do-
vrebbe incontrare un notevole succes-
so.

Come leggere le nostre misure

Non forniamo i valori assoluti delle misurazioni per quanto riguarda la nitidezza al centro e ai bordi.
Preferiamo piuttosto valutare la qualità dell’immagine.
Dalle misurazioni di nitidezza nelle diverse zone dell'immagine, calcoliamo le dimensioni massime di stampa oltre le
quali l'obiettivo non consente più di leggere i dettagli (a breve distanza).
Ovviamente si possono fare stampe più grandi, ma l'immagine aumenta la sua risoluzione.
 TAMRON
DI 15-30 mm f/2,8 SP VC USD G2

L’opinione della redazione

Questo obiettivo per reflex Canon e Nikon
Le caratteristiche ha particolarità che lo distinguono dai con-
correnti:
Focale 15-30 mm un millimetro in meno rispetto ai 16-35
Schema ottico 18 elementi in 13 gruppi
Angolo di campo da 110° a 71° mm ha il suo peso, così come il millime-
Diaframma da f/2,8 a f/22 tro più rispetto ai 14-24 mm è compensato
Lamelle 9 dalla presenza di uno stabilizzatore ottico.
Distanza minima di fuoco 28 cm (0,2x) A questo si aggiunge la grande luminosità
Stabilizzatore Si
Full Time Manual Focus Si per una simile focale, f/2.8): Tamron è l'u-
Dimensioni (con paraluce) ø 98 x 145 mm nico produttore che offre la stabilizzazione
Peso 1100 grammi da 15mm a 200mm f/2.8 per fotocamere
Accessori dotazione tappo, paraluce, custodia reflex.
Baionetta Canon, Nikon Le prestazioni ottiche sono molto buone
Prezzo € 1250
con il Jpeg direttamente in ripresa, eccel-
lenti se se il file viene sviluppato dal Raw
Prova dello stabilizzatore a 30 mm (su Canon Eos 5DSR) applicando le correzioni ottiche.
100% Per un reportage in condizioni di luce scar-
Sans stabilizzazione
senza stabilisation La stabilizzazione permette di sa questo obiettivo è perfetto. E lo stabiliz-
80%
Avec
con stabilisation
stabilizzazione
recuperare fino a due stop a 30 mm. zatore offre ulteriori margini per allungare
60% Anche se sembra poco, è certamente il tempo di posa.
apprezzabile quando si lavora in luce Date le notevoli dimensioni dell’obiettivo,
40%
scarsa. L’apporto dello stabilizzatore delle mani piccole potrebbero avere dif-
20% è maggiore sulle focali più lunghe: ficoltà a ruotare le ghiere, ma questo 15-
permette di scattare con regolarità a 30mm non ha un vero concorrente tra gli
0%
1/8 s.
Canon1/500
EOS 1/250
5DS R1/125 1/60 1/30 1/15 1/8
tempsdideposa
pose (s)
1/4 1/2 1 s. 2 s.
zoom originali e il suo prezzo è ragionevo-
tempo
15 mm - 30 mm mm f/2,8 - f/2,8 le.

Sul sensore 24x36  Canon EOS 5DSR (50 Mpix)

Colore scuro (criterio esigente): Colore chiaro (criterio tollerante):
A1
A1f.to stampa
(tirage ottimale
optimal) Teinte foncée (mode
resasévère) : centre
eccellente excellent
al centro et bords
e ai bordi. A. C.excellents, A.C. imperceptible
impercettibile. Teinte claire (mode tolérant) : centre
resa al centro excellentmolto
eccellente, et bords trèsaibons
buona bordi.
Correzioni software disattivate
A2

A3
A4

f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22
Qualité
Qualità aà15mm
15 mm Qualité
Qualitààa 20 mm
20mm Qualité
Qualità àa 24 mm
24mm Qualité
Qualità aà30mm
30 mm
1,6 1,5 Positive ()
positiva 0,4 très forte
molto forte

1,2 0,75 0,3

0,8 0 0,2 forte

forte

0,4 -0,75 0,1 perceptible

percepibile

0 -1,5 Négative )(
negativa 0,0

f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 15 mm 20 mm 24 mm 30 mm f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22
Vignetage (IL)
Vignettatura (%) Distorsion (%)(%)
Distorsione Aberration chromatique
Aberrazione (en (mm
cromatica mm su
surA3)A3)

 Sul sensore 24x36mm da 50 Mpxl la nitidezza è eccellen-

te al centro a tutte le focali già da f/2.8. Ai bordi è molto
buona. A f/4 raggiunge il voto di eccellente alle focali estreme.
L'aberrazione cromatica è evidente su una stampa A3, tranne
che a a 30 mm.

Alle focali intermedie conviene chiudere a f/5.6. Il campo inqua- Il giudizio

drato è uniforme. Siamo davanti ad un eccellente zoom luminoso, tuttavia per cor-
La vignettatura, appena fastidiosa, si attenua chiudendo a f/4. reggere le aberrazioni conviene scattare in Raw e applicare le
La distorsione, contenuta tra 20mm e 30 mm, aumenta sotto i correzioni software in post-produzione.
20 mm.

30 TUTTI FOTOGRAFI
 TEST
Nikon D850 Vs Sony A7R III:
due top camera a confronto
Sono due Full Frame del 2017, ma
ancora di grande interesse: una
reflex, l’altra mirrorless, esaltano
i pregi delle due diverse soluzioni
tecnologiche. Le abbiamo affidate
a Riccardo Delli Paoli, la cui lunga
esperienza professionale spazia
dalla fotografia al video: le sue
valutazioni non si limitano agli
aspetti strettamente tecnologici,
ma affrontano anche quelli pratici
legati al lavoro professionale.
32 TUTTI FOTOGRAFI
Il 2019 ha visto uscire sul mercato tante
nuove e importanti Full Frame, ciononostan-
te Nikon D850 e Sony A7R III - entrambe
datate 2017 - risultano ancora due tra i più
importanti prodotti fotografici ad oggi in cir-
colazione. I loro sensori sono tra i migliori
e, per quanto concerne l’apprezzamento del
pubblico professionista, questi due modelli
hanno ancora pochissimi veri rivali.
Attualmente Nikon D850 può essere consi-
derata la migliore reflex sul mercato, mentre
Sony A7R III risulta essere una delle migliori
mirrorless anche dopo la recente presenta-
zione di nuovi modelli di alte prestazioni
come Canon Eos R, Nikon Z7 e Panasonic
S1R, per quanto riguarda la diretta concor-
renza, nonché l’appena annunciata Sony
A7R IV.
Non a caso Nikon D850 e Sony A7R III sono
prese in attenta considerazione dai profes-
sionisti che cercano in una macchina foto-
grafica tanta flessibilità, sia in ambito foto
che video, ottima qualità d’immagine, fun-
zioni utili e molteplici e il giusto compro-
messo tra megapixel e raffica: sono carat-
teristiche che entrambi i modelli offrono. E’
il motivo per cui abbiamo deciso di metterle
a confronto.
Nikon D850 è la mia reflex personale e mi ha
accompagnato in tante avventure fotografi-
che, mentre la A7 di Sony è il mio “braccio
destro” irrinunciabile per quanto concerne
i video. Sebbene nell’ambito prettamente
fotografico i due modelli siano comparabili,
in quello video sono parecchie le differenze
funzionali e tecniche.
Ad ogni modo, reputo Nikon D850 ancora
la miglior reflex sul mercato, nonostante sia
uscita da quasi due anni e lo stesso penso
di Sony A7R III tra le mirrorless sebbene,
come già scritto, in questo campo la con-
correnza si sia fatta spietata. Ad oggi vengo-
no presentate molte più mirrorless rispetto
alle reflex, ma a mio parere questo cambio
di strategia non significa la fine dell’era del
pentaprisma perché ci sono ancora alcune
differenze che tengono i fotografi più esi-
genti ancorati al mondo reflex, mentre quelli
più estroversi o creativi preferiscono il mon-
do delle senza specchio.
In questo articolo ho confrontato le due
fotocamere negli aspetti più significativi e
questa impostazione vi permetterà di capi-
re quale tra i due modelli potrebbe essere
più indicato per le vostre esigenze. Oltre agli
aspetti tecnologici ho preso in considerazio-
 Sony A7R III
Risoluzione 42,4 Mpxl
Filtro anti-aliasing Assente
Dimensioni sensore 35.90mm x 24.00mm
Dimensione pixel 4.51 micron
Fattore moltiplicativo della focale 1x
Sensibilità base 100-32.000 ISO
Sensibilità espansa 50 – 102.400 ISO
Velocità raffica 10 fps
Tempo di otturazione minimo 1/8000s
Live View Presente
Modalità video 4K - 3840 x 2160; 30p
Pulizia sensore Presente
Stabilizzaz. dell’imm. sul sensore Presente
Monitor 3” - 1.440.000 punti
Tipo monitor Orientabile, Touch
Mirino Elettronico, Oled
Connettività Wi-Fi Presente, NFC

Nikon D850
Risoluzione 45,7 Mpxl
Filtro anti-aliasing Assente
Dimensioni sensore 24,0 x 36,04 mm
Dimensione pixel 4,25 micron
Fattore moltiplicativo della focale 1x
Sensibilità 64-25.600 ISO
Sensibilità espansa 32-102.400 ISO
Velocità raffica 7 fps
Tempo di otturazione minimo 1/8000s
Modalità video UHD 4K (3840 x 2160); 30p
Pulizia sensore Presente
Stabilizzaz. dell’imm. sul sensore Assente
Monitor 3,2” – 2.359.000 punti
Tipo monitor Touch, Orientabile
Mirino Ottico, Pentaprisma

La differenza nelle dimensioni si coglie al volo: il fotografo può quindi scegliere tra la
compattezza e leggerezza della Sony, o le maggiori dimensioni della Nikon che garantiscono
una maggiore stabilità quando si scatta con tempi lunghi: 657 grammi contro 915 grammi.

ne anche quelli come peso e dimensioni in
cui la preferenza dipende da esigenze e uti-
lizzi strettamente personali.
Sensore e tecnologia
Nikon D850 è dotata di un inedito (per il
2017) sensore BSI da 45.7 megapixel effet-
tivi abbinato ad un processore Expeed 5, lo
stesso della Nikon D5; la sensibilità ISO va
da 64 a 25.600, espandibile in basso a 32
ISO e in alto fino a 102.400 ISO, mentre la
raffica raggiunge 7 fps per 51 foto a 14 bit,
oppure per 170 foto a 12 bit.
Sony A7R III è invece dotata di un senso-
re CMOS retroilluminato Exmor R da 42.4
Mpxl e processore Bionz X accoppiato ad un
chip LSI sviluppato per aumentare la veloci-
tà complessiva della macchina, oltre a mi-
gliorare l’elaborazione dei dati. La sensibilità
è compresa tra 100 e 12.800 ISO, espandi-
bile da 50 a 102.400 ISO, con un otturatore
che permette di arrivare a 10 fps con una
modalità anti-sfarfallio per ridurre i fenome-
ni di banding in luce artificiale.
La Nikon ha un mirino ottico a pentaprisma
tra i più ampi e luminosi tra le reflex Full Fra-
me con copertura del 100% e ingrandimen-
to di 0.75x, mentre la Sony ha un mirino
elettronico tra i migliori sul mercato: Quad-
VGA OLED da 3.686.400 punti.
Il dibattito tra i sostenitori delle due tecno-
logie è molto vivo; molti criticano le foto-
camere mirrorless in quanto più delicate e
più soggette allo sporco sul sensore, che
è “a vista” e quindi esposto una volta tolto
l’obiettivo. Questo è vero, ma anche il penta-
prisma non è in grado di far dormire sempre
sonni tranquilli a chi utilizza le reflex. Questo
perché ogni fotocamera ha una vita breve o
lunga a seconda della cura che noi fotografi
mettiamo nel suo utilizzo. Mi è capitato di
vedere sensori rotti anche su reflex, quindi
basarsi solo su questi timori per scegliere
un prodotto piuttosto che un altro è sbaglia-
to. La regola d’oro in questi casi è prestare
la massima attenzione durante il cambio
dell’ottica, sia che si abbia una mirrorless
o una reflex. Evitate quindi di cambiare l’o-
biettivo in luoghi polverosi, e assolutamente
in mezzo al deserto, o più semplicemente in
spiaggia soprattutto se c’è vento. Cercate
piuttosto un posto riparato, protetto, e so-
prattutto abbiate l’accortezza di tenere la
fotocamera verso il basso e di essere rapidi
per evitare il più possibile l’ingresso di pol-
vere all’interno del corpo.
Certo, dato che non viviamo in ambienti
asettici, un po’ di polvere filtrerà sempre..
ma c’è una notevole differenza tra “un po’
di polvere” e granelli di sabbia! Ecco perché
è necessario prestare la massima attenzio-
ne. La scarsa cura nel cambio dell’ottica
è uno delle principali cause di rotture o di
deperimento di una macchina fotografica.
E questo indipendentemente dal modello di
fotocamera.
Ingombri, peso ed ergonomia
Il peso della fotocamera è uno degli aspetti
più importanti per chi lavora molto in ester-
ni, mentre nella fotografia in studio non in-
cide sulla scelta. Il peso del corpo di Sony
A7R III è pari a circa 657 grammi, mentre
Nikon D850 pesa ben 915 grammi, quasi
un chilo. La differenza è grande per quanto
riguarda il solo corpo, ma può ridursi an-
che molto in rapporto alle ottiche che deci-
derete di montare: provate ad usare ottiche

TUTTI FOTOGRAFI 33
Entrambe le fotocamere forniscono un ottimo dettaglio, ma i colori della Sony sono più spenti rispetto a quelli della Nikon, che fa di saturazione
e sfumature tonali un punto di forza. Ovviamente si può sempre intervenire in post-produzione.
GMaster su Sony e vedrete che il peso si fa
sentire.
Entrambe le fotocamere poi possono esse-
re corredate di un battery grip che non solo
aumenta l’autonomia, ma migliora anche la
comodità della presa, pur aumentando gli
ingombri.
Detto questo, volendo contenere il peso,
la Sony, con una scelta accurata di ottiche
e accessori, è sicuramente preferibile alla
Nikon. Io però, inutile negarlo, amo l’ergo-
nomia delle reflex soprattutto perché.. ho
le mani grandi. D’altra parte a me non pesa
particolarmente portare in giro la D850 (non
è certo un dorso digitale!) ma se voi avete
precise esigenze di viaggio e valutate l’im-
portanza della leggerezza, molto probabil-
mente preferirete A7R III.
Sensore e qualità di scatto
Questo è un punto assolutamente fonda-
mentale per un professionista e potrebbe
essere la madre di tutte le domande: quale
delle due ha il sensore più definito e perfor-
mante? Banalmente, chi fa le foto più belle?
Non potrebbe esserci domanda più sba-
gliata. Sarà anche un concetto già sentito,
ma occorre ribadirlo: non è la fotocamera a
fare le foto, ma il fotografo. Da lui dipende
34 TUTTI FOTOGRAFI
la scelta della luce, la giusta composizione,
l’impostazione dei parametri più adatti per
realizzare ciò che ha pre-visualizzato prima
di premere il bottone di scatto. Ho visto
molti con fotocamere fin troppo potenti per
le loro abilità, ma in fin dei conti ognuno ac-
quista ciò che preferisce in base ad esigenze
e budget.
Se entriamo maggiormente nei dettagli la
differenza di risoluzione è pari a soli 3.3 me-
gapixel effettivi, decisamente pochi. I sen-
sori montati sulle fotocamere Nikon sono
in genere prodotti da Sony, quindi sarebbe
logico pensare che siano le Sony a fornire i
risultati migliori.. ma non è così. I sensori
vengono realizzati sulla base delle richieste
del committente per interfacciarsi con l’elet-
tronica della fotocamera e altrettanto impor-
tante è il ruolo del processore d’immagine.
Questo si traduce in notevoli differenze nella
gestione dei colori.
Con entrambe le fotocamere le foto sono
molto ricche di dettaglio, ma per quanto ri-
guarda la gamma cromatica Sony riproduce
colori più spenti rispetto a Nikon, che fa di
saturazione e sfumature tonali un punto di
forza. Come colori quindi ho sempre pre-
ferito Nikon a Sony perché personalmente
sono attratto dalle tonalità accese, sature e
brillanti. Ovviamente è una valutazione sog-
gettiva, ma è un fatto che i colori riprodotti
dal sensore Sony richiedono un intervento
in post-produzione.
Per quanto riguarda invece la gamma dina-
mica, entrambe le fotocamere sostanzial-
mente si equivalgono: i file che provengono
da D850 e A7R III permettono un ottimo
recupero in post-produzione, soprattutto
nelle ombre come sempre nella fotografia
digitale.
Autofocus e Tracking del soggetto
E’ questa una delle prestazioni che potrebbe
farvi propendere verso uno dei due modelli.
Nikon D850 dispone di un autofocus Multi
Cam 20K preso direttamente da Nikon D5
e con 153 punti di messa a fuoco, 99 dei
quali a croce.
Una cosa che mi è sempre piaciuta del siste-
ma Nikon in generale è il 3D Tracking, cioè
la modalità in cui la fotocamera aggancia il
soggetto e lo insegue, che ho sempre con-
siderato praticamente infallibile. Sulla D850
il 3D Tracking non è veloce come sulla D5,
ma si comporta sempre in maniera egregia.
A livello foto questo autofocus è tra i più
prestanti, anche se molto dipende dal tipo
di ottica utilizzata.
La differenza di risoluzione tra le due fotocamere è di soli 3.3 megapixel, una differenza che non si coglie nella resa del dettaglio, elevato per
entrambe. Anche come gamma dinamica le due fotocamere si equivalgono.
Nonostante i grandi miglioramenti delle
recenti mirrorless Sony, la A7R III non di-
spone del miglior sistema di Tracking per le
situazioni dinamiche. Il comparto AF offre
però tanti altri pregi: i punti a rilevamento
di fase sono ben 399, mentre quelli a rileva-
mento di contrasto sono 425. Una funzione
importante soprattutto nella fotografia di
matrimonio, è l’Eye AF Tracking, che oggi
sembra imprescindibile per un corpo mo-
derno.
Per quanto invece concerne l’AF in modalità
video, non c’è paragone: nella mia espe-
rienza Sony vince a mani basse per la pre-
cisione e la sicurezza che garantisce. Anche
se la perfezione non esiste, la quantità dei
punti AF della A7R III offre più flessibilità e
permette di adattarsi a video di ogni tipo e
genere.
Video: le differenze sono evidenti
Sicuramente Nikon non è mai stata un punto
di riferimento nell’ambito video, a differenza
di Sony che è sempre stato un apprezzato
produttore di videocamere sia professionali
che amatoriali.
La prima volta che ho fatto delle clip video
con Nikon D850 ho subito notato i notevoli
progressi rispetto al passato; sono riusci-
to anche a gestire un matrimonio intero,
lato video. Poi però ho iniziato a fare le
mie valutazioni. Posso dire che nella D850
ho apprezzato la presenza di una sorta di
profilo FLAT che aiuta i videomaker, che la
registrazione video arrivi fino a 4K / 30p,
che ci siano svariate impostazioni… ma a
cosa servirebbe? Diciamoci la verità: chi fa
video a livello professionale non comprerà
mai una Nikon D850, e non solo a causa del
peso (che in ambito video è un fattore da
valutare più attentamente rispetto all’ambito
esclusivamente fotografico), ma anche per il
risicato supporto di accessori di terze parti.
Vi faccio un esempio: ho provato entrambi
i modelli su uno Zhyiun Crane V2, un gim-
bal cinese di buona qualità che uso spesso
e che ho acquistato proprio perché in grado
di sopportare un peso fino a 2 Kg. Ebbene,
Nikon non ha nessun tipo di compatibilità
con accessori del genere, niente regola-
zione della messa a fuoco dal gimbal, così
come niente inizio o fine della registrazione
… sono cose che fanno la differenza in una
situazione dinamica, soprattutto durante un
matrimonio. Sony invece supporta quasi
tutto dei tanti accessori di terze parti, seb-
bene alcuni solo in forma parziale. Nel mio
caso, anche se il gimbal non supporta uffi-
cialmente le Sony per quanto riguarda le im-
postazioni, ho trovato una “scorciatoia” nel
menù del Crane V2: ho selezionato di stare
utilizzando una “Canon”, nel menù di A7R
III ho deselezionato il controllo remoto da
smartphone e… magicamente (aggiungerei
anche un po’ misteriosamente) tutto ha co-
minciato a funzionare. Questo per dire che
con una macchina Sony è possibile utilizza-
re un parco accessori davvero molto vasto,
anche oltre i prodotti di terze parti ufficial-
mente supportati.
Capirete quindi come, personalmente, con-
sideri pochissimo la D850 per le riprese vi-
deo. L’ho usata qualche volta come seconda
camera in una doppia inquadratura di un
soggetto quasi immobile e con fuoco ma-
nuale.
Sony A7R III invece ha tutto quello che ser-
ve a un videomaker, anche senza ricorrere
alla versione S: non solo ha tantissimi profili
colore, tra cui un FLAT decisamente buono,
ma permette anche la registrazione video in
4K fino a 30 fps a ben 100 mbps (che non
sono pochi), Log di gamma (che fa gola ai
videomaker) e un output 4:2:2 a 8 bit. Sen-
tirete però la mancanza di un output a 10 bit
se usate un Atomos Ninja Inferno come mo-
nitor esterno (uno dei migliori sul mercato
TUTTI FOTOGRAFI 35

Uno scatto con il 70-200mm f/2-8 a ISO 1000 con la Sony A7R III (1/1000s a f/2-8) per provare
la messa a fuoco selettiva.
per gestire registrazioni video, profili vari e
molto altro).
Anche Nikon D850 ha un output a 8 bit
(sempre 4:2:2) ma in questo caso tale limite
viene “eclissato” da altre mancanze impor-
tanti, come ad esempio un “vero” stabilizza-
tore. Nikon D850 infatti offre una funzione
di stabilizzazione elettronica che in ambito
video sarebbe saggio non attivare mai: per
quanto possa compensare alcuni movimen-
ti, va a creare ulteriori problemi.
Sony A7R III invece (e in generale la serie
A7) ha uno dei migliori stabilizzatori a 5 assi
sul mercato, tanto che molte scene dinami-
che possono essere registrate addirittura a
mano libera con un’ottima fluidità nel video.
Entrambe le fotocamere hanno le porte per
cuffie e microfono, ma è diverso il supporto
all’alimentazione a rete a macchina accesa.
Con Nikon D850 per gestire l’alimentazio-
ne esterna avrete bisogno di acquistare un
adattatore AC opzionale (venduto separata-
mente): l’adattatore dovrà essere collegato
direttamente a una batteria dummy che vie-
ne fisicamente inserita nel corpo macchina e
poi collegata con la spina alla corrente.
Con Sony A7R III invece, dato che possiede
una porta USB-C, è sufficiente collegare un
cavo USB a un adattatore per rete elettrica
sufficientemente potente (eviterei il 5V stan-
dard); in questo modo non solo è possibile
ricaricare la batteria integrata, ma anche,
eventualmente, stabilizzare la carica e con-
tinuare la ripresa con la sola alimentazione
a rete.
Quando registro video in studio con una
Sony A7, che sia la A7 III o la A7R III, la
comodità di poter collegare il cavo USB-C
del mio MacBook e ricaricare o alimentare la
fotocamera non ha prezzo.
È sicuramente interessante notare come sia
36 TUTTI FOTOGRAFI
possibile, su Nikon D850, registrare Time
Lapse in 8K direttamente in camera grazie
alle funzioni integrate nel menù. Questa fu
una delle caratteristiche più pubblicizzate al
momento del suo lancio, anche se poi, an-
cora oggi, sono pochissimi quelli che hanno
l’esigenza di creare un filmato in tale riso-
luzione.
La risposta di Sony è stata molto lenta sotto
questo aspetto perché, sebbene nella prima
e nella seconda generazione della serie A7
fossero presenti delle bellissime App sca-
ricabili da uno store integrato, con la terza
generazione tutto questo è misteriosamen-
te sparito. Dopo varie critiche, Sony ha re-
centemente deciso di rilasciare un aggior-
namento che, oltre a varie funzionalità, ha
ripristinato la possibilità di fare TimeLapse
“on camera”, cioè senza l’ausilio di inter-
vallometri esterni. Peccato però che, a dif-
ferenza della vecchia App (che costava € 10)
presente su A7 II, questa nuova funzione
non renda possibile montare (sempre “on
camera”) il filmato definitivo al fine di ave-
re un’anteprima rapida di quanto prodotto
durante la registrazione degli scatti. A conti
fatti si poteva anche convivere con un inter-
vallometro.. ma, com’è giusto dire in questi
casi, la pezza è stata messa. Meglio tardi che
mai.
Autonomia: non c’è confronto
La durata delle batterie è fondamentale per
fotografi e videomaker professionisti. In
questo Sony, con la nuova generazione del-
la serie A7 è migliorata molto; pensate che,
giusto in questi giorni, ho lavorato in una
fiera a Milano con la A7R III facendo ripre-
se sia foto che video. Una carica sola mi è
bastata per ben due giorni di riprese foto e
video non stop (sebbene solo di pomerig-
gio). A livello di materiale prodotto, con una
carica sono riuscito a fare circa 300 foto, 80
clip video varie e ben 5 TimeLapse da 20
minuti l’uno. Inutile dire che la cosa mi ha
molto soddisfatto.
Eppure, nonostante l’elevata autonomia di
circa 600 scatti dichiarata per una carica del-
la batteria FZ1000, non può in alcun modo
battere Nikon D850. Pensate, una singola
carica di questa Nikon permette di scattare
ben 1.840 foto; se poi decidete di acquistare
il battery grip aggiuntivo, con una seconda
EN-EL15a l’autonomia raddoppia, arrivando
a quasi 3700 foto.
Anche Sony permette agli utenti di acquista-
re un battery grip per aumentare autonomia
ed ergonomia ma, pur con due batterie,
non si arriva nemmeno lontanamente a rag-
giungere l’autonomia di una singola carica
della Nikon D850. Questa caratteristica è
sicuramente fondamentale per chi lavora
in viaggio, lontano dalla rete elettrica, e ha
assolutamente bisogno di una prolungata
operatività. In questo caso una soluzione
è utilizzare un powerbank come riserva di
energia. Con Sony A7R III vi basteranno un
powerbank e un cavo USB per procedere
subito alla ricarica della batteria, mentre con
Nikon D850 sarà necessario acquistare un
accessorio esterno (facilmente rintracciabi-
le su Amazon) che consiste in un caricatore
alimentabile tramite USB in cui dovrete però
fisicamente inserire le batterie per ricaricar-
le. Una soluzione decisamente più scomoda
ma che permette comunque di avere una ri-
serva energetica sempre pronta all’uso.
Menu e connettività
L’ultimo punto riguarda il menù… e qui per
Sony si tocca un tasto dolente, molto do-
lente.
È vero che uso Nikon da sempre, quasi 12
anni, e che quindi io sia molto più abituato
a questo tipo di menù sostanzialmente co-
stante del tempo, ma c’è da dire che quello
di Sony è proprio ostico: è sempre stato
molto complicato da navigare, ha sempre
richiesto lunghi passaggi per arrivare ad al-
cune funzioni.
Oltre a questo, bisogna considerare che il
menù di Sony ha guadagnato la sezione de-
dicata alle scelte rapide soltanto con l’ultima
generazione di fotocamere, una mancanza
non da poco alla quale si è messa una toppa
molto tardi.
Parlando con i tecnici di Sony a proposito
del menù, qualche tempo fa mi fu detto: “I
menù di Sony potrebbero sembrare com-
plicati al primo utilizzo, ma appena ti abitui
capisci quanto siano comodi”.
E’ vero, ma solo in parte, e comunque que-
sto è un discorso che potrebbe valere per
tutti i prodotti. Con Sony A7R III ho dovu-
 Con il 70-200mm la differenza di dimensioni si annulla: le due fotocamere praticamente si equivalgono
to per la prima volta in vita mia studiare il
manuale per capire bene i suoi menù: ciò
significa che, se deciderete di acquistare
una Sony, dovrete prendervi il giusto tempo
per capire varie funzioni, pagine, sezioni e
settaggi.
Entrambe le fotocamere dispongono di
connettività Wi-Fi e Bluetooth per trasferire
foto e video a smartphone e tablet, oppure
gestire il controllo in remoto, ma nessuno
dei due modelli si distingue per praticità e
facilità di connessione. Sia con la App di
Nikon, sia con quella di Sony, la connessio-
ne non è mai immediata e spesso ho verifi-
cato problemi, disconnessioni, interruzioni,
crash delle App e molto altro. Purtroppo
questa caratteristica negativa vale sia per
iOS (mondo Apple) che per Android ma,
soprattutto, vale per la maggior parte delle
fotocamere sul mercato.
Essendo un problema così comune, non
posso quindi considerarlo specifico di que-
ste due fotocamere.
Altre differenze
In questo confronto approfondito delle due
fotocamere desidero aggiungere qualche
considerazione “minore”, anche se in real-
tà importante, come ad esempio la raffica
di scatto. Sony A7R III, con i suoi 42 me-
gapixel arriva a 10 foto al secondo, mentre
Nikon D850, sensore da 45 megapixel, si
ferma a 7 fps. Certo, 3 foto al secondo di
differenza non sono tante ma, se il vostro la-
voro è prettamente sportivo, allora possono
essere decisive.
In entrambe le fotocamere è presente una
modalità di scatto silenziosa, ma mentre in
Nikon D850 funziona soltanto in Live View,
in A7R III è anche a mirino (lo specchio re-
flex è assente); una soluzione questa cer-
tamente più funzionale di quella offerta da
Nikon D850.
Per quanto riguarda la qualità delle imma-
gini alle elevate sensibilità, Sony riesce da
sempre a catturare foto migliori, ma c’è da
dire che con D850 Nikon ha fatto molti passi
avanti nella sensibilità ISO rispetto ai model-
li precedenti.
Un’ultima considerazione non può non ri-
guardare il sistema nel suo complesso, e
soprattutto il parco ottiche: Nikon ha dalla
sua il vantaggio di offrire un parco obiettivi
molto più completo, in gradi di soddisfare
tutti i gusti e tutte le tasche; d’altra parte
ha oltre cento anni di storia nella fotogra-
fia. Questo però non è necessariamente un
vantaggio: le ottiche Sony, per quanto in
numero minore, sono tutte ottimizzate per
la serie A7 e ciò significa che ogni singola
funzione (come ad esempio l’autofocus o gli
aggiornamenti firmware) può essere sfrut-
tata al meglio.
Discorso diverso ovviamente per entram-
be le fotocamere qualora si decida di usare
obiettivi di terze parti, con i quali la piena
compatibilità è sempre da verificare (come
per le batterie del resto).
Il giudizio
Confrontare Sony A7R III e Nikon D850 non
è stato facile: sono due modelli professiona-
li frutto di una lunga evoluzione tecnologica.
Sono fotocamere molto diverse come con-
cezione e quindi si rivolgono ad utenti dalle
esigenze differenti. I prezzi non sono mol-
to differenti, leggermente più basso quello
della Sony A7R III grazie anche alla recente
uscita della nuova versione A7R IV che ha
un prezzo di € 4.000.
In questo articolo ho cercato di trasmettervi
le mie sensazioni e le emozioni nell’utilizzo
di entrambi i modelli, anche per dimostrarvi
come le fotocamere siano sempre più simili
alla bacchetta magica di Harry Potter: come
la bacchetta di Harry Potter sono le fotoca-
mere a scegliere te! E così si finisce per ac-
quistare una fotocamera con la quale magari
non ci si trova bene, perché non è come la
si pensava.
Certo questi due modelli sono chiaramente
professionali e le valutazioni tecniche han-
no un peso importante, ma sempre di più
mi rendo conto come ogni scelta sia estre-
mamente soggettiva, con una significativa
componente emotiva.
In questo articolo vi ho fornito gli strumenti
per una valutazione delle prestazioni: perso-
nalmente porto quasi sempre con me Nikon
D850, soprattutto quando non ho particolari
problemi di pesi o di gestione dello spazio,
mentre se sono in viaggio o devo limitare il
più possibile gli ingombri prendo Sony A7R
III sapendo con certezza che non mi delu-
derà.
Quando invece devo girare un video, per un
matrimonio o un reportage, la scelta di por-
tare con me A7R III è ovvia e obbligata.
Riccardo Delli Paoli
Prezzo
Nikon D850: € 3.300
Distribuzione: Nital, Via Vittime di Piazza Fon-
tana 52 bis, 10024 Moncalieri (To).
infoline 199.124.172
www.nital.it
Sony A7R III: € 2850
Sony, Via Rizzoli 4, Milano
Tel: 02/61.838.1
www.sony.it
TUTTI FOTOGRAFI 37
 LUCE FLASH

La luce del ritrattista

Finalmente arriva il giorno in cui la vostra amica del cuore, o la ragazza più bella che avete mai conosciuto, vi dice di sì!
Avete trovato così la vostra prima modella. Avete allestito un angolo di casa a sala posa, avete studiato tutte le regole
su come impostare il flash, ma non avete idea di come e dove posizionare le luci.
Niente panico: questo articolo ve lo spiegherà.

La luce bipartita produce un’ombra scura che divide il volto in
due. L’ideale per questo tipo di illuminazione sarebbe ricorrere
ad uno stripbox (un softbox rettangolare alto e stretto). Al fine
di evitare una situazione troppo dura sul viso di Camilla, ho spo-
stato la luce principale un po’ più avanti, sfruttando lo spilling
per rischiarare il lato in ombra. I pannelli neri sono stati l’espe-
diente per aggiungere un po’ di sapore a questo ritratto.
Per questo ritratto ho utilizzato un octabox di dimensioni gene-
rose (120 cm), molto vicino alla modella e con all’interno un flash
portatile settato ad 1/32 di potenza. Questo mi ha permesso di
impostare f/2.8 come diaframma. Con diaframmi così aperti è
importante prestare attenzione alla messa a fuoco sugli occhi,
perchè la profondità di campo è davvero ridotta.

38 TUTTI FOTOGRAFI
 Prima di qualsiasi schema, è importante ca-
pire la qualità della luce che volete utilizzare.
La luce può essere dura (crea forti contrasti
e ombre piuttosto scure e definite), oppure
morbida (contrasti più sfumati con ombre
più aperte).
Ricordatevi sempre che più la fonte lumino-
sa è vicina e grande rispetto al soggetto, più
sarà morbida e avvolgente; viceversa una
fonte di luce lontana e piccola rispetto al
soggetto sarà piuttosto dura.
Non solo, la luce può essere diretta (colpi-
sce direttamente il soggetto ed è piuttosto
dura), diffusa (attraversa un elemento tra-
slucido / semitrasparente prima di raggiun-
gere il soggetto ed è morbida producendo
un effetto molto naturale), oppure riflessa
(la luce rimbalza su una superficie prima di
raggiungere il soggetto. Luce riflessa che
può essere morbida o dura a seconda della
superficie su cui rimbalza: ad esempio uno
specchio produce una luce riflessa dura,
mentre se si utilizza una superficie opaca la
luce tenderà ad ammorbidirsi.
Fate particolare attenzione al colore della
superficie riflettente perché rimbalzando
su superfici colorate, la luce ne assumerà il
colore.

Quale modificatore di luce scegliere

Per ottenere dal nostro flash portatile la luce
voluta dobbiamo ricorrere ai modificatori di
luce.
Ne esistono di molti tipi e possono pre-
sentarsi come le soluzioni dedicate ai flash
portatili, come gli ombrelli e i diffusori
ideati da Interfit (Strobies Portrait Kit), La-
stolite (Ezybox), Westcott, Prophoto, Go-
dox, oppure possono essere i modificatori
per i flash da studio, anche se richiedono
un anello adattatore per montarli sul vo-
stro flash portatile; un esempio è il Godox
Speedlite Bracket Holder che ho utilizzato
per i modificatori Elinchrome.
La scelta di un flash portatile abbinato a un
modificatore di luce da studio si rivela inte-
ressante quando volete utilizzare diaframmi
molto aperti perché, diminuendo la potenza
del flash, potrete appunto lavorare a dia-
framma aperto.
Il diaframma aperto, nel ritratto, vi aiuterà
a concentrare l’attenzione sugli occhi e a
creare una piacevole sfocatura con la qua-
le mascherare in modo naturale eventuali
imperfezioni della pelle, soprattutto con
modelli maturi: massimo risultato senza
“photoshoppate”!
Se invece voleste lavorare con diaframmi
dell’ordine di f/8 o f/11, potrete sempre au-
Ponete due flash (principale e di schiarita) alla medesima distanza dal soggetto e con la
mentare la potenza del flash, o in alternativa
stessa potenza, e di volta in volta provate a dimezzare la potenza del flash di schiarita.
alzare gli ISO a un valore di 400 o 800.
Ogni volta che la dimezzate, si crea uno stop di differenza con la luce principale e proce-
Un consiglio molto utile è quello di non lavo-
dendo verso un contrasto luci-ombre più forte e drammatico.
rare mai alla massima potenza del flash (sia

TUTTI FOTOGRAFI 39
I diversi tipi di modificatori di luce: vediamo quali sono i più noti modificatori di luce e le loro caratteristiche.

Possono essere di due tipi, ovvero traslucidi per una luce diffusa (detti anche shoot-trough), oppure riflettenti (con
interno di diverso tipo: bianco, argentato, dorato...). Sono pratici, facili da trasportare, ma permettono un minor
controllo sulla dispersione della luce.

40 TUTTI FOTOGRAFI
Parabola aperta

Possono essere di forma quadrata, rettangolare, oppure ottagonale e consentono un miglior controllo sulla direzio-
ne della luce, che rimane morbida e naturale. In particolare gli octabox hanno una forma più arrotondata, apprez-
zabile soprattutto in esterni per creare catch-lights (riflessi negli occhi) circolari. Possono avere diverse dimensioni.
Produce una luce particolare, con caratteristiche di durezza e morbidezza che si equilibrano molto bene.

TUTTI FOTOGRAFI 41
 Tipico esempio di luce dura e contrastata. La dispersione della luce può essere facilmente controllata attraverso
l’utilizzo di griglie a nido d’ape, oppure di alette taglia-luce.

Crea un fascio di luce piccolo e concentrato: utile per effetti di luce sullo sfondo, o su parti del corpo.

42 TUTTI FOTOGRAFI
Inclinando verso il basso la luce principale e alzandola
rispetto alla testa della modella, si delinea la classica om-
bra “a farfalla” sotto il naso. L’ombra sotto il mento può
essere attenuata con un qualsiasi pannello riflettente da
far tenere in mano alla modella.
Top e occhiali da sole si prestano a una luce piuttosto
dura che rimanda al sole dell’estate. Ecco perchè ho
scelto di utilizzare un beauty dish di fronte alla model-
la, mentre l’octabox alle sue spalle ha creato uno sfondo
pulito e un piacevole riverbero luminoso attorno alla
modella.
TUTTI FOTOGRAFI 43
La luce principale proviene da un “brolly” octabox, cioè un ombrello che aprendosi si trasforma in un octabox (nello specifico ho uti-
lizzato un Godox 120cm / 47in portable octagon softbox umbrella brolly reflector flash) dentro il quale si inserisce il flash portatile.
L’octabox è piuttosto angolato rispetto alla modella e per questo il lato più distante del viso cade in un’ombra piuttosto scura, che
poco si addice alla modella. Il contrasto sul viso è stato quindi abbassato grazie alla luce di un secondo flash riflessa su un pannello
bianco. Il rapporto di illuminazione creato (3:1) ha permesso di dare luminosità al volto, senza rinunciare alla plasticità dell’imma-
gine. Un terzo flash corredato di una gelatina colorata (Rogue Flash Gels Combo Filter Kit) è stato infine diretto verso il fondale. Un
ventilatore alla massima potenza ha permesso di aggiungere maggior interesse visivo, grazie al movimento dei capelli.

Dal confronto di queste immagini, si capisce come per un viso magro e ovale sia meglio lavorare in luce larga. La luce stretta, difatti,
“smagrisce” ulteriormente il volto, mentre sarebbe meglio usarla con di soggetti più paffuti.

che stiate utilizzando flash portatili, sia mo-
notorce da studio). Il motivo è presto detto:
eviterete di stressare il vostro flash (eh sì, si
stressano anche loro...) e otterrete tempi di
ricarica più rapidi; se poi usate un flash por-
tatile avrete un minor consumo di batterie
e quindi la possibilità di scattare più lampi
durante la sessione fotografica.
Fulvio Villa
www.fulviovilla.com
Fine parte 5.
Nel prossimo articolo: gli schemi di luce
Ringrazio Camilla Marabelli alla sua pri-
ma esperienza da modella.

44 TUTTI FOTOGRAFI
ALZIAMO IL SIPARIO
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 GRANDI MOSTRE

Paris Photo 2019:

la Fine Art internazionale

Sally Mann, Naptime, 1989. Gelatin silver enlargement print, 50.8x61cm.

© Sally Mann/Courtesy Edwynn Houk Gallery, New York.

“Dovremmo sostenere gli artisti contemporanei che sono l’anima della società.”
Rik Gadella, fondatore di Paris Photo nel 1997

In Italia esistono un paio di fiere d’arte, che
però non sono ancora riuscite ad aprire le
porte a una selezione internazionale di alto
livello che guardi agli autori, alla loro storia
e alle fotografie in quanto tali, fiere troppo
legate a ciò che piace e vende sicuro, come
i grandi classici e i nomi celebri.
Diverso è il caso di Paris Photo, che per la
sua 23° edizione, presenta 213 espositori da
31 paesi offrendo a pubblico e collezionisti
la migliore proposta dell’attuale fotografia
d’arte. Questi i settori in cui si articola l’e-
sposizione: Main Gallery con 157 gallerie
affermate, Book, Prismes, Curiosa e Film.
Inoltre nel 2020 Paris Photo inaugurerà la
sua prima edizione americana a New York
e su questo abbiamo intervistato Florence
Bourgeois e Christoph Wiesne, rispettiva-
mente direttore e direttore artistico di Paris
Photo dal 2015.
Per questa edizione del 2019, quali sono
le nuove voci (gallerie e artisti) e perché
le avete selezionate?
Hauser & Wirth, Marianne Ibrahim, Anne-
Sarah Bénichou, Fahey Klein, progetti Stene,
Tobe, Elvira Gonzalez, Del Cembalo, Alarcon
Criado ...
Tutte le gallerie sono state selezionate sulla
base dei loro progetti, esaminati dal nostro
comitato di selezione.

46 TUTTI FOTOGRAFI

Quest’anno abbiamo 52 nuove gallerie ri-
spetto allo scorso anno, 33 delle quali par-
tecipano per la prima volta a Paris Photo.
Come vedi la fiera si aggiorna di anno in
anno.
Una caratteristica che contraddistingue
Paris Photo è anche l’apertura interna-
zionale. Cosa cambierà con la nascita di
Paris Photo di New York?
Lennart Nilsson, Foetus, 17 weeks, 1965. Silvergelatin, 70x70cm.
Il progetto è di offrire una vetrina alle galle-
rie che non hanno il tempo o non si possono
permettere di venire a Parigi. Ci concentre-
remo in particolare sui paesi dell’America
centrale e meridionale che hanno una rap-
presentanza inferiore a Parigi.
Dopo la fine di Parigi Photo di Los Ange-
les, perché avete deciso di riprovare negli
Stati Uniti?
© Lennart Nilsson Photography, Stene Projects.
Perché NY è una scena artistica in cui il
mercato della fotografia è forte e vivace.
C’è anche una tradizione di collezionismo; il
MoMA è stato il primo museo al mondo con
un dipartimento dedicato alla fotografia già
alla fine degli anni Trenta.
Il mercato fotografico si è evoluto in questi
ultimi 4-5 anni?
C’è un crescente interesse per la fotografia.
TUTTI FOTOGRAFI 47
 A destra:
Franco Fontana,
Swimming Pool,
1984. Pigmented
fine art Print on
Hahnemühle,
60x45cm.
© Franco
Fontana
Studio. Photo &
Contemporary.

Julie Blackmon,
Bathers, 2019.
Archival pigment
print, Multiple
formats.
© Julie
Blackmon,
courtesy the
artist and Robert
Mann Gallery,
New York.

Juan Manuel
Castro Prieto,
Naturaleza
Muerta, 2017.
Tirage aux encres
pigmentaires
doré à la feuille
d’or, 60x74cm.
© Juan Manuel
Castro Prieto
/ VU’.

48 TUTTI FOTOGRAFI
Máté Bartha, Kontakt IV, 2018. Analogue photography. Archival pigment ink print, 70x52cm.
© Máté Bartha. Tobe Gallery.

50 TUTTI FOTOGRAFI
José Guerrero, Barragan #3 MX, 2018. Archival prints on cotton paper, 190x236cm. Aitor Ortiz, Espacio Latente 012, 2018. Archival Pigment Print
© José Guerrero. Alarcon Criado. on Hahnemühle Paper, 70x70cm.
© Aitor Ortiz.

Robert Adams, Untitled, 1973. Vintage gelatin silver print, 15x20 cm.
© Robert Adams, courtesy Galerie Thomas Zander, Cologne & Fraenkel Gallery, San Francisco.

TUTTI FOTOGRAFI 51
 Elsa Parra
et Johanna
Benainous. Elsa
& Johanna.
A Couple of
Them 35. Jet
d’encre sur
papier baryté,
90x63cm.
Courtesy
Galerie La
Forest Divonne.
2016

52 TUTTI FOTOGRAFI
 Shadow puppet #014, 2016. C-print, 30,5x22,9cm. Sanne Sannes, Untitled, 1964., Vintage gelatin silver print, 20,5x25cm.
Mari Katayama / Sage Paris. © Sanne Sannes, Kahmann Gallery.

Per molti giovani collezionisti è un modo di mettere alla prova il

loro gusto e di iniziare a collezionare senza bisogno dei grandi
investimenti richiesti dall’arte contemporanea.
Inoltre il mercato della fotografia è meno speculativo rispetto
a quello dell’arte contemporanea, dove si tende a cercare l’alto
rischio e l’alto rendimento; il mercato della fotografia ha prezzi
relativamente stabili ed è ancora un buon momento per iniziare
con una prospettiva a lungo termine.

Ci sono già prenotazioni per la fiera di New York?

Le iscrizioni sono appena state aperte. Negli ultimi mesi diverse
gallerie hanno espresso il loro entusiasmo la nostra prima edi-
zione. Siamo curiosi di vedere i loro progetti.
Sara Namias

7-10 novembre 2019

Grand Palais, Paris
www.parisphoto.com

Zoom: speciale Paris Photo 2019

La redazione di Zoom, che ha sempre seguito con attenzio-
ne il collezionismo internazionale, ha deciso di dedicare il
nuovo numero a Paris Photo 2019 pubblicando un ampio
panorama delle immagini più interessanti e i prezzi delle
migliori opere esposte. Inoltre ha intervistato il fondatore The Graces, Los Angeles, 1988. Tirage argentique, 71x71 cm.
di Paris Photo del 1997, Rik Gadella. © Joel-Peter Witkin. Baudoin Lebon & Etherton.

TUTTI FOTOGRAFI 53
 TEST

Canon Eos 250D:

semplice e completa
Molto simile al modello precedente, la Eos 250D ha però un nuovo sensore e un nuovo processore, che consentono
un miglioramento delle prestazioni dell’autofocus e della gamma dinamica; inoltre si aggiunge il video 4K, anche
se con un ritaglio del sensore con fattore 1,7x e un frame rate di 25 fps. Come caratteristiche e prezzo è una reflex
interessante per entrare nel sistema Canon.

Risoluzione 24,2 Mpxl

Filtro anti-aliasing Presente
Dimensioni sensore 14,9 x 22,3 mm
Dimensione pixel 3,72 micron
Fattore moltiplicativo della focale 1,6x
Tipo sensore Dual Pixel CMOS
Processore Digic 8
Sensibilità 100-25.600 ISO
Sensibilità estesa 100- 56.200 ISO
Velocità raffica 5 fps La nuova Canon Eos 250D è molto simile Sensore e processore
alla precedente Eos 200D, della quale man- È facile pensare che il sensore APS-C da
Tempo di otturazione minimo 1/4000s
tiene il corpo macchina, i comandi, il mirino, 24,1 megapixel effettivi sia derivato da quel-
Live View SI il monitor e quasi tutto il resto. Cambiano lo della precedente Eos 200D pur senza es-
Modalità video 4K (ritaglio 1,7x); 25p però il sensore e il processore per cui la dif- sere lo stesso, visto che l’autofocus ibrido
Pulizia sensore Presente ferenza c’è, e lo si vede nei risultati. Dual Pixel CMOS AF passa da 49 a 143 punti
Stabilizzazione dell’imm. sul sensore Assente Soprattutto, il mix proposto da Canon per AF ricavati da 3975 pixel sdoppiati per dare
Monitor 3,0” – 1.040.000 punti questa reflex è molto più interessante e il sistema a rilevamento di fase in Live View.
aggiornato di quanto visto sulle varie Eos Anche i risultati della gamma dinamica fan-
Tipo monitor Orientabile –Touch
1300D / 2000D / 4000D. Diciamo che, per no pensare a una progettazione aggiornata,
Mirino Ottico, pentamirror caratteristiche e prezzo, questa è la vera ben supportata dal processore.
Autonomia (CIPA) 1070 scatti (320 (Live View) concorrente della Nikon D3500. Come sensibilità, si parte da una base ISO
Connettività Wi-Fi SI, Bluetooth 100 per arrivare al massimo di 25.600,

54 TUTTI FOTOGRAFI
 Nata nel 1987, l’ampia baionetta Canon EF è
dotata di un’interfaccia completamente elettrica.
La funzione autofocus richiede un obiettivo
motorizzato delle serie EF o EF-S. Il sensore APS-C
di Canon ha dimensioni 22,3x14,9mm e non è
flottante, per cui la stabilizzazione dell’immagine
richiede obiettivi dotati di stabilizzatore ottico.

Nella vista superiore, il ridotto spessore del corpo macchina in corrispondenza dell’impugnatura
contribuisce all’ergonomia. La ghiera dei modi ha un’area “creativa” (M, Av, Tv, P) e una con
le modalità superautomatiche dedicate ai principianti. Trovo particolarmente apprezzabile il
comando diretto per l’impostazione della sensibilità ISO.

ampliabile fino a ISO 56.200. Attivando
la funzione “Priorità tonalità chiare” (D+
oppure D+2), la sensibilità minima am-
messa è ISO 200. Questo permette di
differenziare la sensibilità effettiva fra luci
e ombre, recuperando dettaglio nelle alte-
luci. In sostanza, con questa funzione si
espone il fotogramma nel suo complesso
per un determinato valore di sensibilità
(ad esempio ISO 200) mentre le alte luci
si registrano con una sensibilità locale più
bassa (ISO 100).
Il recente processore Canon Digic 8 per-
mette di arrivare al video 4K (UHD) a 25
fps. È la prima volta che si vede una tale
risoluzione video su una reflex economi-
ca; peccato però che questo comporti un
ritaglio con un fattore 1,7x rispetto al for-
mato APS-C.
Costruzione ed ergonomia
Pur non dicendo nulla di nuovo, il design
della Eos 250D è aggraziato ed equilibra-
to, e si vede da lontano che è una reflex
Canon; è disponibile in tre varianti di colo-
re: nera, bianca e argento. C’è da pensare
che, nel tempo, la vernice grigio argento
possa risultare più delicata del colore nero
ottenuto già con l’impasto della plastica.
Costruttivamente, questo corpo macchina
prodotto a Taiwan è realizzato in modo
più che degno, con una plastica che pare
adeguata e accoppiamenti precisi. Da no-
tare che il telaio è in lega di alluminio e
policarbonato caricato con fibra di vetro.
Il guscio è invece in policarbonato con fi-
bra di vetro e fibra a conduttività speciale,
per assicurare un migliore smaltimento
del calore.
Gli snodi del monitor appaiono precisi e
danno una buona sensazione di sicurezza,
mentre lo sportellino del vano batteria e
della scheda di memoria SD appare meno
fermo da chiuso, seppure adeguatamente
rinforzato da nervature interne e dotato di
pernino metallico.
Non è prevista la protezione da polvere e
spruzzi.
Ergonomia e operatività
Le dimensioni della Eos 250D sono parti-
colarmente contenute per una reflex digi-
Sulla Canon Eos 250D, il flash incorporato (numero
guida 9,8 a ISO 100) con copertura fino alla
focale 18mm ha anche la funzione d’illuminatore
ausiliario a supportare l’autofocus fino a 4 metri
quando la luce è insufficiente. Non dispone della
funzione di controller wireless per flash esterni.
L’apertura e la chiusura di questo piccolo flash
sono manuali, senza alcun pulsante, né molla di
sollevamento. A fianco del flash si notano i forellini
dell’altoparlante.
tale (122,4 x 92,6 x 69,8 mm) e in effetti Canon
la definisce come la reflex più piccola al mondo
fra quelle dotate di monitor orientabile. Anche
il peso di circa 450 grammi è da record come
leggerezza.
Nella Eos 250D trovo molto buone l’ergonomia
generale e l’impugnabilità, del tutto paragonabili
a quelle della Nikon D3500 che già avevo ap-
prezzato. Infatti il corpo sottile in corrisponden-
za dell’impugnatura consente una buona presa
anche a mani grandi come le mie. Come in tutte
le fotocamere di dimensioni ridotte il dito mi-
gnolo della mano destra tende a “scappare”

TUTTI FOTOGRAFI 55
 La Canon Eos 250D ha un monitor completamente orientabile, di 180 gradi a sinistra e di 270 gradi
in verticale. Il suo snodo richiede che i comandi sul dorso siano posti sopra lo schermo oppure
alla sua destra. In modalità Foto, la ripresa col mirino ottico e quella in Live View sul monitor si
commutano premendo il pulsante contrassegnato dal simbolo della fotocamera, posto a destra del
mirino. Questo stesso tasto, identificato anche da un pallino rosso, avvia e arresta la registrazione in
modalità Video.

Lo slot per la scheda di memoria SD/SDHC/

SDXC è sul fondo, insieme al vano batteria.
La batteria LP-E17 da 1040 mAh, comune
a diverse altre Canon, è dichiarata per 1070
scatti in modalità reflex (mirino ottico) e 320
scatti in modalità Live View (monitor). Come
per tutte le fotocamere digitali, l’autonomia
reale è influenzata parecchio anche dalla
modalità operativa del fotografo e da
quanto a lungo tiene accesa Sul lato sinistro per chi impugna la fotocamera,
la fotocamera senza sotto una protezione in gomma ci sono due
scattare. connettori: comando via cavo e microfono.
Sul lato destro, un gommino protegge altre
due prese: uscita mini HDMI e USB. Non è
consentita la ricarica della batteria inserita nella
fotocamera e non è presente la connettività
NFC. Con un telecomando opzionale BR-E1 si
può comandare lo scatto via Bluetooth.

monitor in riproduzione

In riproduzione, premendo il tasto

INFO, si commutano ciclicamente
tre modalità di visualizzazione:
foto

Sola immagine, Informazioni

di base, Informazioni estese più
Istogramma. In quest’ultima
schermata, premendo i tasti a
freccia su/giù si scorrono nove
pagine di dati. Situazione simile
nella riproduzione dei video, salvo
che le informazioni visualizzate
sono specifiche per le immagini in
movimento.
video

56 TUTTI FOTOGRAFI
 effetti del tasto Q sulle varie schermate
Premendo il tasto Q nelle diverse schermate si attivano

ripresa foto con mirino

svariate funzioni interattive per evitare di passare dal
menu. In ripresa e con il pannello di controllo si possono
impostare parametri di ripresa foto/video, mentre
in riproduzione si hanno possibilità di protezione,
classificazione, elaborazione e trasmissione delle
immagini.

ripresa foto Live View

sotto al corpo macchina, ma questo non co-
stituisce un problema con una fotocamera
leggera come questa.
Ovviamente va abbinata di preferenza a
obiettivi poco ingombranti e di peso conte-
nuto, come lo zoom EF-S 18-55mm f/4-5.6
IS STM proposto nel kit, ma la presa salda
consente di usare anche ottiche più impe-
gnative.
L’impostazione operativa della Eos 250D
è chiaramente amatoriale e rivolta a chi la

riproduzione foto
userà principalmente in automatico, per cui
non tutte le funzioni che un fotografo sma-
liziato vorrebbe avere sotto controllo hanno
un comando diretto. In fondo è questa la
differenza principale tra una fotocamera del
genere e una rivolta al fotoamatore evoluto.
Tuttavia, grazie ad una certa possibilità di
personalizzazione dei tasti, allo schermo di
controllo rapido (anche TouchScreen) e al
MY MENU configurabile con le funzioni de-

ripresa video
siderate, tutto può essere regolato con una
rapidità ragionevole. Apprezzo soprattutto
che vi sia un tasto per la sensibilità ISO che
consente di impostare ISO Auto oppure un
valore manuale attraverso la ghiera elettro-
nica. Anche la compensazione dell’esposi-
zione in automatico ha un proprio pulsante,
per cui la Eos 250D sarà apprezzata anche

riproduzione video
dal fotografo più consapevole.

monitor in ripresa
foto Live View

In Live View sono offerte quattro

possibili visualizzazioni per la
ripresa fotografica e tre per il
video

video, commutabili ciclicamente

con il tasto INFO posto in alto
a sinistra del monitor. Nel
video manca la schermata con
l’istogramma.

TUTTI FOTOGRAFI 57
 menù della ripresa video
sicuramente una molla interna che mantie-
ne le due posizioni estreme, impedendo le
altre.
A proposito di flash, va notato che dalla
slitta è scomparso il contatto centrale, quel
contatto sincro standardizzato da decenni
sulle fotocamere di tutte le marche, che per-
mette di usare in manuale qualsiasi flash an-
che non predisposto per l’interfaccia Canon.
Sembra uno scherzo, ma è così. Si tratta
evidentemente di una mossa commerciale
per imporre l’uso dei flash dedicati Canon,
oltre che di quelli dei costruttori universali
meglio allineati al protocollo TTL di Canon.
Il rumore allo scatto non è tra i più contenuti
Il menu di ripresa aggiunge alcune voci se la fotocamera è in modalità Video. Ve le proponiamo per fra le reflex, ma ovviamente non raggiunge
dare l’idea di quello che si può impostare. Da notare che il video 4K introduce un fattore di ritaglio quello di un modello professionale.
pari a 1,7x e che anche la stabilizzazione digitale dell’immagine ritaglia il formato.
Molti utenti che provengono dallo smartpho-
ne apprezzeranno la funzione TouchScreen,
utilizzabile in ripresa e in riproduzione.
Sullo schermo compaiono varie istruzioni
per i poco esperti, sia come spiegazioni del-
le funzioni impostate, sia come guida passo-
passo per configurare una modalità operati-
va come la Scena Smart Auto (posizione A+
della ghiera) con le relative funzioni Modali-
tà drive, Flash incorporato e Assistente cre-
ativo. Sono quelle cose che l’esperto elimina
subito, essendogli solo d’intralcio, ma che
il principiante dovrebbe apprezzare. Resto
tuttavia dell’idea che una fotocamera a siste-
ma vada usata per quello che è, prendendo
al più presto confidenza con le sue preroga-
tive e il suo pilotaggio diretto e consapevole
per evitare che sia percepita soltanto come
una sorta di smartphone dalla forma diversa
e non del tutto comprensibile.
Le voci di menu dipendono dalla modalità
selezionata per cui, se non trovate qualche
voce, potrebbe dipendere da questo. Ad
esempio, accendendo la fotocamera in mo-
dalità video trovate le relative opzioni che
Come impostazione predefinita, sulla Eos 250D si trovano spiegazioni e guide per le varie modalità mancano nel menu di ripresa in modalità
e funzioni, affinché il neofita possa capirne le differenze e gli effetti. Qui vediamo un esempio riferito foto. Il menu è suddiviso in sei sezioni: Ri-
alla modalità A+ (Scena Smart Auto). Naturalmente, avendo già una certa pratica fotografica, presa, Riproduzione, Connessioni, Imposta-
queste cose si potranno disattivare per evitare perdite di tempo e di opportunità di scatto.
zione, Opzioni di visualizzazione, My menu.
Le voci di menu che appaiono in grigio non
sono configurabili nella condizione corren-
Come su tutte le Eos di fascia amatoriale La ghiera dei modi è idealmente divisa in te, ma andandoci sopra e tentando di impo-
c’è un’unica ghiera elettronica superiore, due aree: quella tradizionale con i modi M, starle appare una finestra pop-up che spiega
posta dietro al pulsante di scatto, mentre la Av, Tv e P e quella per i principianti, con le il motivo di tale impossibilità. È una funzione
famosa rotella Canon sul dorso è sostitui- posizioni A+ (Scena Smart Auto), SCN (Sce- molto utile che dovrebbe essere implemen-
ta da quattro tasti a croce. Come sulle altre na speciale) con 12 opzioni e Filtri creativi tata da tutti i costruttori.
Canon a obiettivi intercambiabili, manca un con 10 opzioni. Sulla Eos 250D non è presente un senso-
sistema di stabilizzazione dell’immagine nel L’interruttore generale si trova all’estrema re che spenga automaticamente il pannello
corpo macchina e ci si affida al solo stabi- destra sulla calotta ed è abbastanza pratico; di controllo sul monitor quando si avvicina
lizzatore ottico, negli obiettivi che ne sono oltre alle posizioni OFF e ON ha anche quella l’occhio al mirino, ma lo si può fare manual-
provvisti. È però previsto un sistema di sta- video. mente tramite un apposito tastino DISP sul-
bilizzazione digitale per le riprese video. Il sollevamento del flash incorporato non la calotta; lo schermo comunque si spegne
La rotazione delle ghiere è precisa e abba- prevede pulsanti o altro: basta accompa- da solo dopo un certo tempo.
stanza dolce, mentre i pochi pulsanti sono gnarlo con le mani in posizione sollevata L’otturatore della Eos 250D offre tempi da
prevalentemente sulla destra e vanno usati o abbassata, e dove si mette sta essendo 1/4000 a 30 secondi più posa B, mentre il
con l’indice e il pollice di questa mano. instabile qualsiasi posizione intermedia. C’è sincro flash arriva a 1/200 di secondo.

58 TUTTI FOTOGRAFI
 fuoco corretto L’autofocus continuo a rilevamento di fase si è comportato molto bene nella prova del ciclista in
avvicinamento. In queste condizioni, nella raffica sono risultate a fuoco tutte le foto tranne le prime
 fuoco in ritardo sul movimento due e la penultima, molto ravvicinata.
 fuoco molto in ritardo o mancato

Lo scatto continuo arriva a 5 fps, interes-
sante anche per chi abbia qualche velleità di
foto sportiva non professionale.
Mirino, esposizione e autofocus
Il mirino ottico della Canon Eos 250D è del
tipo a pentaspecchio, per cui non raggiun-
ge la luminosità e l’ampiezza di quelli pro-
fessionali a pentaprisma. Copre il 95% del
campo immagine con un ingrandimento
pari a 0,87x: tutto sommato non è male. Tra
i vantaggi del mirino ottico su quello elettro-
nico c’è l’immediatezza della visione, per cui
il mirino vi apparirà nero solo se… lasciate il
tappo sull’obiettivo. A destra dell’oculare c’è
la regolazione da -3 a +1 diottrie.
La misurazione dell’esposizione di tipo
multi-zonale sfrutta un modulo dedicato a
doppio strato con 63 zone.
Questo sistema è abbastanza sofisticato per
il tipo di fotocamera, ma nulla di paragona-
bile a quello che può fare oggi una mirror-
less, che usa il sensore immagine anche per
questa funzione. Capita così che l’esposizio-
ne con l’uso del mirino sia diversa da quella
in Live View.
Come lettura esposimetrica, sono presenti i
quattro casi tipici di Canon: Valutativa, Par-
ziale, Spot e Media pesata al centro.
L’autofocus prevede tre casi: AF One-Shot
per i soggetti fermi, AF AI Servo per i sog-
getti in movimento e AF AI Focus per lascia-
re alla fotocamera la scelta fra i due metodi
anzidetti.
Il modulo AF impiegato sulla Eos 250D è il
notissimo sistema a 9 punti Canon, svilup-
pato per la Eos 20D del 2004. Il punto cen-
trale è a croce e nel suo segmento verticale
supporta luminosità fino a f/2,8, mentre gli
altri punti sono solo orizzontali o solo ver-
ticali e vengono dati per f/5,6. La sensibi-
lità del sistema arriva a -0,5 EV, un valore
modesto per gli standard attuali che denota
l’anzianità del progetto.
Sempre in conseguenza del fatto che nelle

TUTTI FOTOGRAFI 59
60 TUTTI FOTOGRAFI
 mirino reflex: 1/100 f/5,6 ISO 2000 Live View: 1/100 f/5,6 ISO 1000
Nella pagina precedente:
All’alba, nonostante il controluce e lo zoom
standard poco luminoso, tanto il sistema
AF a rilevamento di fase quanto il Dual Pixel
CMOS AF del Live View sono riusciti a trovare
facilmente il fuoco. In occasione di questo
concerto delle Red Roses, ho registrato anche
dei brevi video, sia in Full HD che in 4K.
>>Dati di scatto: 1/200s a f/5, ISO 3200.
Obiettivo EF-S 18-55mm f/4-5.6 IS STM a 38mm.

La funzione di riconoscimento del volto

funziona bene per il viso, mentre con
l’occhio ci possono essere delle difficoltà se
il soggetto non è frontale. In questo caso il
sistema aveva rilevato l’occhio della violinista
mentre guardava verso di me, poi lo ha
tenuto “agganciato”. Le Red Roses sono Giulia
Vasapollo all’arpa e Marta Ghezzi al violino.
>>Dati di scatto: 1/60s a f/7,1, ISO 200.
Obiettivo EF-S 18-55mm f/4-5.6 IS STM a 55mm.

Può capitare che le riprese effettuate col mirino reflex e quelle in Live View diano esposizioni molto
diverse, per via del diverso tipo di misurazione associata ai due sistemi. In questi scatti a priorità di
diaframma e ISO Auto con l’obiettivo impostato su 55mm a tutta apertura f/5,6, la foto scattata
col mirino ha dato 1/100s ISO 2000, mentre quella in Live View ha dato 1/100s ISO 1000. In questa
condizione, stranamente il sistema Live View non è riuscito a riconoscere l’occhio del manichino.
Anche questo avrà sicuramente influito sull’esposizione determinata.

fotocamere reflex il sistema autofocus è re-
alizzato con un modulo a sé stante, la co-
pertura del fotogramma data dai punti AF è
ridotta e limitata all’area centrale.
Come impostazione predefinita, la correzio-
ne manuale sull’autofocus con gli obiettivi
predisposti (USM e STM) è disattivata per
prevenire problemi ai principianti, ma si può
attivare con un’opzione di menu. La com-
mutazione AF/MF avviene con un selettore
sull’obiettivo.
Nell’uso generale il sistema si dimostra
pronto e preciso. D’altronde, questo autofo-
cus avrà sì degli anni, ma non dimentichia-
mo che era stato progettato per fotocamere
di livello nettamente superiore a questa e
che il software che opera oggi è sicura-
mente affinato rispetto a quello delle origi-
ni. Così, nelle prove pratiche l’autofocus ha
dato risultati superiori alle aspettative e a
molti altri sistemi AF della concorrenza.
Nella ripresa fotografica a mirino, visualiz-
zando il pannello di controllo e premendo
il tasto Q si possono modificare i seguenti
parametri: Tempo, Diaframma, Sensibili-
tà ISO, Compensazione dell’esposizione,
Compensazione flash, Effetti immagine,
Bilanciamento del bianco, Correzione Bilan-
ciamento, Ottimizzazione automatica della
luce, Misurazione dell’esposizione, Metodo
AF, Area AF, Modo di scatto, Tipo e qualità
dell’immagine.
Monitor, Live View e Riproduzione
Il monitor da 3 pollici ha proporzioni
3:2, è del tipo Lcd, vanta la risoluzione di
1.040.000 punti ed è completamente orien-
tabile, di 180 gradi a sinistra e di 270 gradi
in verticale
La misurazione dell’esposizione in Live View
sfrutta l’alta risoluzione del sensore imma-
gine e questo dovrebbe garantire una mi-
gliore valutazione dell’esposizione corretta;
tuttavia, non é detto che il sistema più sofi-
sticato sia sempre quello che dà il risultato
migliore. Nelle foto del concerto all’alba, le
ragazze in controluce erano più luminose di
oltre un diaframma in Live View rispetto allo
scatto a mirino, certamente sotto-esposto,
mentre il manichino in una vetrina di not-
te dava la situazione opposta con immagini
sotto-esposte di un diaframma nel caso del
Live View.
Quindi, nei casi più impegnativi, è sempre
meglio che sia il fotografo a decidere su
quale zona leggere l’esposizione.
Anche in questa modalità si confermano i
quattro tipi di lettura: Valutativa (multi-zo-
nale a 384 zone, collegata ai punti AF), Par-
ziale (5,5% al centro), Spot (3,7% al centro)
e Media pesata al centro.
Il sistema autofocus ibrido Dual Pixel CMOS
AF passa dalle 49 zone sensibili fino a -2 EV
della Eos 200D alle 143 zone che arrivano
a -4 EV della Eos 250D. Queste 143 zone
sono ricavate a partire da 3975 punti, con
una copertura del sensore che ho valutato
intorno al 90% in verticale e 80% in oriz-
zontale, ma questo (chissà perché) dipende
anche dall’obiettivo in uso. Secondo Canon,
si può andare dall’80% sia in verticale che
in orizzontale al 100% in verticale e 88% in
orizzontale.
Sono dati di tutto rispetto che fanno capire
come Canon abbia lavorato sulle prestazioni
associate al sensore e alla capacità di calco-
lo del processore.
Sempre in Live View, anche sulla Eos 250D
c’è la possibilità di attivare la selezione del
punto AF toccando lo schermo dove inte-
ressa, oppure di mettere a fuoco e scatta-
re direttamente (scatto a tocco). È anche
possibile riportare rapidamente al centro il
punto AF premendo il pulsante “Elimina”,
contrassegnato dall’icona del cestino.
I metodi AF previsti in Live View sono: Viso
+ inseguimento (con o senza rilevamento
occhi), Spot AF, 1 punto AF (più grande del-
lo spot), Zona AF (ancora più estesa).
Nel primo caso, la fotocamera rileva e mette
a fuoco i visi umani, inseguendo gli eventua-
li spostamenti.
La funzione di riconoscimento del viso in
Live View funziona bene, mentre quella
dell’occhio necessita di ulteriori affinamenti.
Con un soggetto a figura intera, non è così
frequente che il sistema arrivi a riconoscere

TUTTI FOTOGRAFI 61
 Qui ho voluto verificare la capacità della
Eos 250D nel recuperare una forte sotto-
esposizione, una caratteristica di alcuni sensori
moderni definita come “invarianza ISO”. Ebbene,
fino a due-tre diaframmi la foto si recupera
bene, senza eccessivo degrado come rumore
nelle zone d’ombra, mentre il recupero nelle
alte-luci è modesto. Sui quattro diaframmi di
sotto-esposizione si avverte un peggioramento
più consistente, mentre a meno cinque si ha un
crollo vero e proprio, con un rumore molto forte
e un netto sbilanciamento cromatico verso il
magenta.
anche l’occhio. Nel ritratto a mezzobusto o
primo piano, l’occhio viene evidenziato facil-
mente se il viso è frontale, anche in presen-
za di occhiali, mentre col viso di tre quarti
questo riconoscimento è più difficile.
Questa capacità di agganciare e inseguire i
soggetti vale anche in assenza di persone.
È prevista anche la messa a fuoco manuale,
con l’ingrandimento attivato da un pulsante
sul dorso oppure con il focus peaking.
In Live View, premendo il tasto Q compa-
iono le voci: Metodo autofocus, Funziona-
mento AF, Modo di scatto, Misurazione
dell’esposizione, Tipo e qualità dell’immagi-
ne, Bilanciamento del bianco, Effetti imma-
gine, Ottimizzazione automatica della luce,
Filtri creativi, Proporzioni dell’immagine.
In riproduzione foto, premendo Q si hanno
le voci: Protezione immagini, Ruota imma-
gine, Classificazione, Filtri creativi, Ridimen-
siona, Ritaglia, Salta immagine, Ricerca im-
magini, Invia immagine a smartphone.
Qualità d’immagine
La qualità d’immagine complessiva della
Eos 250D è più che degna, con dei file Jpeg
il più delle volte già ad ottimo livello sotto
tutti i punti di vista e quindi con una minore
necessità di lavorare i file Raw. In molti casi,
questa è una benedizione. Tuttavia, con con-
trasti estremi, il file Jpeg prodotto dalla foto-
camera con la finitura standard non sfrutta
al meglio le potenzialità del sensore, tenden-
do a chiudere troppo le ombre e a bruciare
le alte luci. Nel caso, è molto meglio ripartire
dal file Raw.
Come rumore agli alti ISO, direi che questo
sensore non dice molto di nuovo o ina-
62 TUTTI FOTOGRAFI
spettato, essendo in linea con quanto ci si
aspetta oggi dal formato APS-C. Dalle mie
prove, le sensibilità ISO 800 e 1600 sono
perfettamente utilizzabili con pochi patemi,
ISO 3200 è ancora accettabile per molti usi,
mentre da ISO 6400 in su si perde dettaglio
e fedeltà cromatica, con una dominante blu/
magenta via via crescente nelle ombre.
Non ho notato fenomeni antipatici come
bande o similari, per cui userei la Eos 250D
con una certa tranquillità anche in luce scar-
sa, cercando di stare entro ISO 3200 tutte le
volte che sia possibile.
Infatti, una volta trattata la componente cro-
matica del rumore, trovo che l’effetto grana
non sia così sgradevole e non precluda l’uso
della foto. Detto in altro modo, è molto me-
glio scattare una foto con un po’ di grana
(che a volte sta pure bene) che rinunciare
a scattarla.
Invece come gamma dinamica ho avuto una
sorpresa positiva, visto che nella conversio-
ne dal file Raw la Eos 250D ha fatto addirit-
tura meglio della Eos RP di pieno formato
nella stessa situazione di luce ed ombra
all’uscita di un sottopassaggio.
Oltretutto, valutando alcuni scatti notturni,
ho notato come la capacità di recupero nelle
alte luci resti sostanzialmente invariata alle
diverse sensibilità. Questo non avviene con
i sensori più tradizionali, che mostrano una
netta riduzione della gamma dinamica al
crescere della sensibilità ISO.
Invarianza ISO
Per invarianza ISO si intende la capacità di
un sensore di accettare una sotto-esposi-
zione in ripresa e un sovra-sviluppo in fase
di conversione dal Raw al Jpeg senza che
l’immagine risultante ne soffra troppo come
rumore e gamma dinamica. Questa proprie-
tà di alcuni sensori moderni permette di re-
cuperare un buon dettaglio sia nelle ombre
profonde che nelle alte luci senza ricorrere
all’HDR, oppure semplicemente perdona gli
errori di esposizione.
Scattando un’immagine in luce scarsa a
ISO 6400 e riducendo progressivamente il
valore ISO (a parità di diaframma e tempo),
ho poi compensato in fase di conversione.
Nel caso della Eos 250D, questa cosa può
avere senso per due-tre diaframmi, poi si
ha un degrado entro limiti ancora gestibili
sui quattro diaframmi; a cinque diaframmi
degenera completamente.
Tuttavia non si ha mai un buon recupero
nelle alte luci, che è l’unico motivo per sot-
toesporre una scena caratterizzata da livelli
luminosi molto lontani tra loro e che richie-
derebbe una gamma dinamica particolar-
mente estesa. Quindi si può dire che questo
sensore tollera piuttosto bene una sottoe-
sposizione contenuta, meglio di altri sensori
Canon (compresi alcuni di pieno formato),
ma non presenta vere caratteristiche d’inva-
rianza ISO.
La ripresa video
La risoluzione 4K UHD (3840x2160) fino a
30 minuti proposta dalla Eos 250D potrebbe
entusiasmare, ma purtroppo non è quella
che ci si aspetta. Infatti la base del foto-
gramma video 4K copre all’incirca il 65%
della larghezza del sensore (60% se si atti-
va lo stabilizzatore digitale) e in più il frame
rate è di 25 fps, quindi non particolarmente
 senza compensazione
senza correzione rumore
esposizione
fluido.
Inoltre, nella registrazione video 4K la Eos
250D non usa il valido autofocus Dual Pixel
AF, ripiegando sul tradizionale autofocus a
contrasto. Anche le opzioni di misurazione
del fuoco si riducono, mancando quella spot
e quella a zona. Restano disponibili soltanto
Viso + inseguimento e 1 punto AF. Queste
limitazioni ripropongono quanto già visto
nel video 4K della mirrorless Eos RP, salvo
che questa volta il ritaglio avviene rispetto
all’APS-C e non sul Full Frame. Chi volesse
il video 4K sull’intera larghezza dell’APS-C,
dovrà rivolgersi alle nuove Eos 90D e Eos
M6 Mark II, rispettivamente reflex e mirror-
less. Da questi filmati 4K, è possibile estrar-
re fotografie da 8,3 megapixel (3840x2160).
Trovo invece più interessante il Full HD
(1920x1080), con i suoi 60/50 fps, oppure
corretto solo il rumore
cromatico
30/25 fps in HDR e la disponibilità del Dual
Pixel AF, più veloce del sistema a contrasto.
Nel video HDR il frame rate è dimezzato per-
ché si devono eseguire due scatti con espo-
sizioni differenziate per ciascun fotogramma
da memorizzare.
La ripresa video della Eos 250D consente
di usare l’esposizione manuale, dando la li-
bertà di impostare tempo, diaframma e ISO
Auto, oppure un valore definito. Se invece
si imposta una posizione automatica sulla
ghiera dei modi (Av, Tv o P) la fotocame-
ra imposta autonomamente i parametri di
ripresa, lasciando al fotografo il solo con-
trollo della compensazione dell’esposizione.
Che sia impostato Av, Tv o P, nel filmato la
fotocamera opera in Program.
Per l’audio è previsto un microfono esterno,
ma non la cuffia di monitoraggio del livello
audio.
Operativamente, si porta l’interruttore ge-
nerale sul simbolo della videocamera, l’im-
magine appare in diretta sullo schermo e
la ripresa video si avvia e si arresta con il
pulsante Live View. In questa condizione il
pulsante di scatto non ha alcuna funzione.
Anche nel modo video, tramite la pressione
del tasto “Q” si può attivare una palette per
impostare una serie di funzioni di ripresa.
Collegando un dispositivo audiovisivo tra-
mite l’uscita HDMI, si hanno tre opzioni che
riguardano i filmati, selezionabili da menu.
Nella prima, il filmato è registrato sulla
scheda SD, ma l’immagine, i dati di ripresa
e i punti AF sono visualizzati sullo schermo
del dispositivo esterno, che in questo caso
sarà tipicamente un monitor più grande e
comodo di quello della fotocamera. Gli altri
due casi riguardano l’uscita pulita, rispet-
tivamente per 4K e Full HD, dove tutte le
informazioni di ripresa restano sul monitor
della fotocamera, sulla scheda SD non vie-
ne registrato niente e i dati del filmato sono
inviati al dispositivo esterno, che sarà un
registratore.
Nella ripresa video, premendo il tasto Q
compaiono le voci: Metodo autofocus, Di-
mensioni e frame rate filmato, Zoom digi-
tale, IS digitale, Video snapshot, Bilancia-
mento del bianco, Effetti immagine, Ottimiz-
zazione automatica della luce, Filtri creativi.
In riproduzione video, premendo Q si hanno
le voci: Protezione immagini, Classificazio-
ne, Salta immagine, Ricerca immagini, In-
via immagine a smartphone, Riproduzione
filmato.
Batteria
La batteria a ioni di litio LP-E17 da 1040
mAh è data per 1.070 scatti col mirino e 320
in Live View, a 23 gradi di temperatura am-
biente. Nell’uso che ne ho fatto non credo
di essere arrivato ai 1000 scatti, ma avendo
fatto anche del video è difficile ricondurre
la mia esperienza ai dati standard. Resta
comunque la chiara impressione di un’au-
tonomia più che dignitosa, nettamente su-
periore a quella di una mirrorless a parità di
batteria. D’altra parte, quel dato di 320 scatti
con l’uso del monitor al posto dei 1070 con
mirino ottico si può anche vedere come un
confronto tra una mirrorless e una reflex.
La Eos 250D non offre la possibilità di ri-
carica via USB della batteria all’interno della
fotocamera, cosa che invece sta prendendo
piede.
Wireless, connessioni e GPS
La Canon Eos 250D si può collegare a uno
smartphone o tablet via Wi-Fi e Bluetooth
LE, per poi controllare a distanza la fotoca-
mera e rivedere le immagini con l’applica-
TUTTI FOTOGRAFI 63
In una scena dalla forte differenza di luce, all’uscita di un sottopassaggio in un assolato pomeriggio, il file Jpeg prodotto dalla Eos 250D lasciava molto
a desiderare per le luci bruciate e le ombre chiuse. Eppure, rifacendo la conversione dal Raw, è stato possibile ritrovare leggibilità e dettaglio ovunque.
In questo, la Eos 250D ha superato la Eos RP nelle medesime circostanze. Ritengo che questa gamma dinamica più ampia del previsto sia merito di un
sensore che, pur di formato minore, adotta soluzioni tecniche più moderne.

zione “Camera Connect”. Da uno smartpho-
ne o tablet Android o iOS con installata la
App Camera Connect è possibile variare le
impostazioni della fotocamera, vedere quel-
lo che inquadra e scattare, oltre a vedere e
scaricare le immagini presenti nella scheda
di memoria.
Sempre in wireless, si può comandare la Eos
250D da un computer con installato il sof-
tware Eos Utility e scaricare le immagini au-
tomaticamente con Image Transfer Utility 2.
Le immagini della Eos 250D possono esse-
re condivise in internet tramite Canon Image
Gateway, oppure stampate con stampanti
dotate di Wi-Fi e che supportino PictBridge.
Via Bluetooth, è possibile abbinare un di-
spositivo compatibile per poi stabilire una
connessione a basso consumo. Inoltre,
sempre via Bluetooth, è possibile comanda-
re la fotocamera dal telecomando opzionale
BR-E1.

64 TUTTI FOTOGRAFI
Fotografando di notte alle alte sensibilità non si nota
un eccessivo degrado nelle alte-luci, né come rumore e
nemmeno come capacità di recupero delle aree bruciate.
In altre parole, la gamma dinamica non peggiora in modo
apprezzabile con l’aumento della sensibilità. Invece il rumore
nelle zone d’ombra cresce progressivamente. Fino a ISO 3200
la granulosità è ancora accettabile, mentre da ISO 6400 in su
si ha una netta perdita di dettaglio e una sempre più evidente
dominante blu/magenta nelle zone più scure.

Infine, il connettore USB 2.0 permette l’invio dei dati a un

computer, mentre il cavo di scatto a distanza ha la sigla
RS-60E3.
Per georeferenziare le immagini ci sono due possibilità,
che prevedono il collegamento al ricevitore GPS opziona-
le GP-E2 oppure ad uno smartphone Bluetooth.

Il giudizio
L’impressione che mi ha dato questa Eos 250D è di una
fotocamera più che valida per entrare nel mondo reflex in
generale e in quello Canon nello specifico. Rapportati al
prodotto, anche alcuni limiti come il video 4K su un’area
ristretta del sensore paiono marginali, perché già con il
Full HD a sensore pieno si fanno filmati amatoriali più
che degni.
Dal lato fotografico direi che alla Canon Eos 250D non
manca niente di essenziale e soprattutto di omesso in-
tenzionalmente. Tanto il sensore immagine quanto l’au-
tofocus fanno il loro dovere come e meglio di quanto si
possa immaginare.
Per il resto, il mirino di buon livello, la versatilità del mo-
nitor orientabile e i comandi manuali sufficientemente
pronti e ben disposti rendono la Eos 250D versatile e fru-
ibile a fotografi di ogni livello. Si tratta di una delle Canon
con le quali sono entrato più facilmente e velocemente
in sintonia. L’unico appunto che mi sento di fare è che
questa macchina sarebbe da valorizzare con un obiettivo
di maggiore qualità.

Dario Bonazza

Pro
 Semplice
 Rapporto prezzo / prestazioni
Contro
 Video 4K
 Obiettivo del kit

Prezzo
Canon Eos 250D con EF-S 18-55mm IS STM: € 700

Canon Italia, Strada Padana Superiore 2/B, 20063 Cernusco

Sul Naviglio (MI)
Help Desk 848 800 519
www.canon.it

TUTTI FOTOGRAFI 65
La prova dell'obiettivo Canon EF-S 18-55mm f/4-5.6 IS STM

L’obiettivo del kit proposto con la Canon
Eos 250D è lo zoom EF-S 18-55mm f/4-5.6
IS STM; è realizzato interamente in plasti-
ca, baionetta compresa, per un peso di
soli 215 grammi.
La sigla STM indica che il motore è del tipo
passo-passo, apprezzato nel video per la
linearità nella zoomata, mentre manca la
protezione da polvere e spruzzi, cosa del
resto tipica degli obiettivi amatoriali. Le
dimensioni ridotte rispetto a precedenti
realizzazioni Canon lo rendono adatto al
piccolo corpo macchina Eos 250D.
Questo zoom standard dispone di due
ghiere. Quella ampia posteriore aziona
direttamente la zoomata, che allunga di
ben 27mm la sezione frontale. Invece la
stretta ghiera anteriore per la messa a
fuoco manuale è del tipo elettrico, che in
autofocus si può avere attiva o meno in
base a un’impostazione della fotocamera.
Sul barilotto troviamo due selettori: uno
per la commutazione AF/MF e uno per lo
stabilizzatore ottico, che secondo Canon
è in grado di consentire un recupero fino
a 4 diaframmi.
Nell’uso pratico, l’autofocus è risultato si-
lenzioso ed efficace, anche in luce scarsa
e nelle riprese in sequenza con insegui-
mento.
Il limite principale di questo zoom è la mo-
desta luminosità massima, che a 18mm si
ferma a f/4 e a 55mm scende addirittura a
f/5,6. C’è da dire che i concorrenti in que-
sta fascia di prodotto non offrono tanto di
più.

Nonostante la ridotta luminosità, lo zoom

Canon EF-S 18-55mm f/4-5.6 IS STM è
utilizzabile perfino per realizzare ritratti e
reportage a luce ambiente sfruttando un
corpo macchina moderno come quello della
Eos 250D. In questo scatto notturno a Enrico
Cipollini si apprezza una buona resa del
dettaglio nonostante la sensibilità altissima.
Notate come cambia l’immagine dal Jpeg
prodotto in macchina, con ombre chiuse e
molto levigato per ridurre il rumore, e la mia
conversione da Raw, in cui sono intervenuto
soltanto sulla componente cromatica del
disturbo. Naturalmente, in base al gusto
personale, si potrebbe ridurre un po’ anche la
granulosità.
>> Dati di scatto: 1/100s a f/5,6, ISO 12.800.
Focale 55mm.

66 TUTTI FOTOGRAFI
Con l’eccezione della focale 18mm a tutta apertura,
dove la caduta di luce è piuttosto marcata, questo
zoom è piuttosto omogeneo come distribuzione della
luminosità sul fotogramma. La distorsione a barilotto
è evidente alle lunghezze focali minori, mentre passa
al cuscinetto su quelle superiori. Chiudendolo di al-
meno un diaframma, rientra nella normale qualità che
ci si attende da uno zoom economico da kit: accetta-
bile per un uso generale e per imparare. Di sicuro però
il fotografo competente cercherà di meglio, come lu-
minosità e come qualità generale.

Lo zoom EF-S 18-55mm 1:4-5.6 IS STM è l’ottica standard

fornita con la Eos 250D e adotta un motore di messa a fuoco
del tipo passo-passo. Monta filtri da 58mm ed è lungo fra i 67
e i 94mm in base alla focale, mentre non varia con la messa
a fuoco. Questo zoom standard è dotato di stabilizzazione
ottica dell’immagine fino a 4 EV.

Soprattutto alla focale minima, lo zoom Canon EF-S 18-55mm

f/4-5.6 IS STM mostra caduta di luce ai bordi e aberrazioni
piuttosto consistenti, sia di tipo geometrico che cromatico. Si
tratta comunque di difetti correggibili con una certa facilità
già direttamente in macchina impostando le apposite
funzioni, oppure in fase di post-produzione se si preferisce una
fotocamera più reattiva e pronta a scattare in sequenza.
Nei due ingrandimenti dell’angolo superiore destro del
fotogramma si nota sia la correzione delle frange ciano e
magenta e sia il taglio delle zone periferiche estreme per la
correzione della distorsione a barilotto.

TUTTI FOTOGRAFI 67
 MACRO

Macrofotografia:
Laowa raddoppia
Il Laowa 100mm f/2.8 Macro 2x CA-
1:1
Dreamer è un obiettivo macro che
consente di raggiungere il rapporto
di riproduzione 2:1. Inoltre è ben
realizzato e offre una qualità
d’immagine a prova di aberrazione
cromatica. E’ a fuoco manuale e non
stabilizzato.

Un bruco di macaone ripreso con il Laowa a 1:1.

>> Dati di scatto: 1/60s a f/1.8; ISO 64.

Il Laowa 100mm sulla Nikon D850

2:1

Ho avuto la possibilità di provare in antepri-

ma questo 100mm f/2.8 Macro 2x CA-Drea-
mer, e non me la sono lasciata sfuggire. Sul
mercato si trovano infatti svariati 100mm
macro, che però arrivano ad un rapporto
di riproduzione limitato a 1:1. A questo rap-
porto il soggetto occuperà sul sensore un’a-
rea pari alle sue dimensioni reali; se quindi
avesse la lunghezza di 1cm, sul sensore
l’immagine occuperebbe 1 cm.
La nuova ottica Laowa riesce invece a rag-
giungere il rapporto di riproduzione di 2:1,
cioè il doppio rispetto alle tradizionali otti-
che macro.

Una realizzazione molto curata

Laowa aveva già un 60mm macro 2x, ma la
qualità costruttiva e la nitidezza del nuovo Lo stesso bruco ripreso con il Laowa a 2:1.
100mm sono decisamente superiori. Pro- >> Dati di scatto: 1/15s a f/1.8; ISO 64.
gettato per il formato Full Frame (ma uti-
lizzabile anche su APS-C), è ottimizzato per

68 TUTTI FOTOGRAFI
Gocce che riflettono una primula. Laowa 100mm su Z7 in focus stacking manuale di 15 immagini, con rapporto di riproduzione 1.5:1.
>>Dati di scatto 1/100s a f/2.8, ISO 125.

offrire la massima nitidezza possibile per cui

riesce a sfruttare tutti i megapixel dei senso-
ri delle moderne fotocamere.
Questo 100mm macro a fuoco manuale è
anche in grado di mantenere il fuoco all’in-
finito, per cui è molto versatile e può essere
usato anche al di là dei normali impieghi
delle ottiche macro.
La costruzione è interamente in metallo e di
ottima fattura e come molte ottiche Loawa
ha il caratteristico anello a finitura blu metal-
La Nikon D850 sulla slitta micrometrica, lizzato. La luminosità è elevata, f/2.8, e i dia-
preziosa per il focus stacking, ossia la
sequenza di diversi scatti realizzati spostando frammi sono selezionabili grazie a morbidi
il piano di messa a fuoco e poi montati “stop”; sia la ghiera dei diaframmi che quel-
assieme. la di messa a fuoco ruotano in modo fluido;
la rotazione di quest’ultima è di circa 33°.
La costruzione è interamente in metallo
Lo schema ottico è composto da 12 elemen-
e di ottima fattura; si possono notare ti in 10 gruppi con due lenti ED (Extra Low
il caratteristico anello a finitura blu Dispersion) che impiegano vetri a bassa di-
metallizzato e la scala della profondità di spersione per contrastare l’aberrazione cro-
campo che manca ormai sulla maggior parte matica. La filettatura per i filtri ha diametro
delle ottiche moderne.

TUTTI FOTOGRAFI 69
Ritratto di Acrida cinerea realizzato con il Laowa 100 su Nikon Z7 in un focus stacking
manuale di 50 immagini.
>> Dati di scatto 1/500s a f/8; ISO 125.
67mm.
Le versioni per Nikon e Pentax hanno il dia-
framma a 7 lamelle, mentre la quelle per Ca-
non e Sony ne hanno rispettivamente 9 e 13;
il bokeh quindi può essere diverso.
Le dimensioni dell’obiettivo sono 72x125cm;
la lunghezza è simile a quella delle altre ot-
tiche macro di pari focale, ma il barilotto è
decisamente più sottile.
Il peso di circa 640 grammi testimonia l’ele-
vata qualità costruttiva.
La prova
Ho provato questo Laowa principalmente
con la Nikon D850 e la mirrorless Nikon
Z7, sia in studio che sul campo, e ho potu-
to verificare che la sua nitidezza è davvero
elevatissima.
L’ottica è apocromatica e viene denominata
“CA-Dreamer”, dal “sogno” di avere un’ot-
tica priva di aberrazioni cromatiche (CA =
Cromatic Aberrations). Le immagini scattate
con questo 100mm macro sono infatti quasi
completamente prive dei tipici aloni verdi e
rossi attorno ai soggetti molto contrastati,
sia nelle zone a fuoco che nel fuori fuoco,
a differenza delle altre ottiche macro che
spesso ai diaframmi più aperti evidenziano
l’aberrazione cromatica.
La vignettatura a f/2.8 è di circa uno stop ai
bordi, leggermente, meno nitidi rispetto al
centro, ma già a f/4 l’ottica dà il meglio di sé.
La resa migliore la si ottiene tra f/5.6 e f/8;
oltre comincia a manifestarsi il fenomeno
Le 7 lamelle del diaframma nella versione Nikon producono uno sfocato non così piacevole come quello della versione a 9 lamelle per Canon, o a
13 per Sony. Lo sfocato comunque non è affatto male. Laowa 100mm su Z7, rapporto di riproduzione 1.4:1.
>> Dati di scatto1/640s a /2.8, ISO 64.

della diffrazione che fa perdere nitidezza alle
immagini. L’ottica mantiene comunque una
buona nitidezza anche a f/22.
La distorsione è quasi del tutto assente, pari
a 0.36% a cuscinetto.
Al massimo rapporto di riproduzione (2:1)
la distanza minima di messa a fuoco è di
24,7cm, una distanza che consente di non
avvicinarsi troppo al soggetto da riprende-
re; questo è un vantaggio dato che una delle
problematiche con i soggetti molto piccoli è
infatti la distanza di ripresa. Ottiche più corte
di questo 100mm, ad esempio il 60mm, co-
stringono spesso ad avvicinarsi al soggetto
tanto da recargli fastidio.
La versione per Nikon, a differenza di quella
per Canon, è priva di CPU e quindi il dia-
framma può essere regolato solamente
con la ghiera meccanica. Inoltre i dati Exif
dell’ottica non vengono riportati nei file.
Utile la scala della profondità di campo sul
barilotto, manca ormai sulla maggior parte
delle ottiche moderne. Facciamo comunque
attenzione che, soprattutto con le fotocame-
re con molti megapixel, la percezione della
nitidezza è spesso inferiore a quanto ripor-
tato.
Nel corso della prova ho apprezzato la co-
modità di ottenere ingrandimenti molto ele-
vati senza dover montare tubi di prolunga,
soffietti o lenti addizionali per variare l’in-
grandimento del soggetto; montare e smon-
tare velocemente questi accessori rischia di
72 TUTTI FOTOGRAFI
A sinistra:
Una farfalla
ripresa con
il Laowa
100mm su
D850 con
rapporto
0.75:1.
>> Dati di
scatto: 1/13s
a f/11; ISO
200.

Laowa
100mm su
D850.
>> Dati di
scatto 1/13s
a f/5.6, ISO
64.

Farfalla su
soffione
ripresa con
il Laowa 100
su D850 con
rapporto di
riproduzione
1:1.
>> Dati di
scatto 1/10s
a f/2.8; ISO
64.

TUTTI FOTOGRAFI 73
 Dall'alto:
Zerynthia Polyxena ripresa con il Laowa
100mm su D850.
>> Dati di scatto 1/13s a f/5.6, ISO 64

Qui la Zerynthia Polyxena è ripresa con il

Laowa 100 su D850 con rapporto 1.5:1
>> Dati di scatto 2 secondi a f/8; ISO 64

Occhi e corpo della Zerynthia Polyxena

ripresa con il Laowa 100 su D850 con
rapporto di riproduzione 2:1 in un focus
stacking di 20 immagini.
>> Dati di scatto 2,5s a f/8, ISO 64.

far perdere tempo prezioso e di spaventare

l’insetto, oltre a favorire l’ingresso di polve-
re nel corpo macchina.
Invece con questo 100mm 2:1 riesco ad es-
sere molto rapido.
L’ottica non è stabilizzata e ne sconsiglio
l’utilizzo a mano libera, soprattutto se non si
usano luci artificiali per abbreviare i tempi di
scatto. Personalmente ho preferito utilizzarla
con la Nikon Z7 che dispone della stabilizza-
zione a sensore.
Utilizzare rapporti di riproduzione superiori
a 1:1 non è semplice, ma non è certo colpa
dell’obiettivo, quanto delle leggi della fisica.
Infatti a 2:1 la profondità di campo si ridu-
ce notevolmente e per avere a fuoco l’intero
soggetto diventa spesso indispensabile usa-
re la tecnica del focus stacking, ossia l’unio-
ne di più scatti realizzati spostando il piano
di messa a fuoco.
Suggerisco infine di prestare attenzione alla
diffrazione; aumentando l’ingrandimento il
barilotto si estende e la luce diminuisce; è
un problema comune alle ottiche macro, ma
teniamolo presente quando scattiamo.

Il giudizio
Questo 100mm è un ottimo obiettivo e la
focale ben si presta alla macro, ma anche
al ritratto; ovviamente ho sentito la man-
canza dell’AF e della possibilità di scattare
sequenze di immagini con in focus stacking
automatico, consentito dalle Nikon D850 e
Nikon Z.
Sono però abituato da anni a scattare con il
fuoco manuale per cui non ho avuto proble-
mi; d’altra parte la ghiera di messa a fuoco
è molto fluida e ha dimensioni adeguate. Ho
anche apprezzato la lunghezza della sua cor-
sa. Per il focus stacking preferisco utilizzare
una slitta micrometrica.
Difetti? Ho riscontrato la mancanza della

74 TUTTI FOTOGRAFI
 Il Laowa 100mm ben si presta al ritratto; qui
uno scatto su Nikon Z7.
>> Dati di scatto 1/500s a f/2.8, ISO 125.

Negli ultimi anni Laowa ha costantemente

migliorato la qualità dei suoi obiettivi e lo
conferma anche la confezione, davvero
curata al punto da ricordare quella di
Zeiss: ha un doppio rivestimento e della
gommapiuma sagomata per assorbire
gli urti. Da notare il tagliando firmato dal
tecnico che ne ha verificato la qualità.

tropicalizzazione e di una lente frontale di
protezione; questo almeno nella versione
demo che ho provato, mentre nelle versio-
ni in commercio dovrebbe essere presente
un filtro di protezione. Senza il filtro, e so-
prattutto nella posizione all’infinito, l’obiet-
tivo potrebbe essere far passare polvere e
sporcizia.
In breve, questo 100mm f/2.8 Macro 2x of- Prezzo
fre buone prestazioni e anche un ottimo rap- Laowa 100mm f/2.8 Macro 2x € 570
porto qualità prezzo: è infatti l’unico 100mm Innesti: Canon EF, Nikon F, Sony E, Pentax
macro in commercio ad arrivare ad un in- (Full Frame e APS-C).
grandimento di 2x, e soprattutto con una
nitidezza invidiabile. Distribuzione:
Testo e foto di Image Consult, Via Cavalcanti 5, Milano.
Alberto Ghizzi Panizza tel. 02-26829315
www.onnik.it

TUTTI FOTOGRAFI 75
 RIPRESA

La passione per il cibo

Dagli scatti dei grandi maestri della fotografia al tormentone degli influencer su internet, la fotografia di cibo
non è mai stata così popolare. Enzo Dal Verme ha intervistato la fotografa Francesca Moscheni che unisce raffinata
creatività a una tecnica impeccabile.
Avete mai fatto caso a come cambiano le
foto di cibo negli anni? Proprio come acca-
de per i servizi di moda, le immagini di cibo
riflettono lo stile e i valori di un momento
storico.
I pasti sono una parte importante della no-
stra vita quotidiana - sia privata che pubbli-
ca – e le nostre abitudini, i desideri, ciò in
cui crediamo e anche le nostre fantasie, in-
fluenzano il rapporto con ciò che mangiamo
e il modo nel quale viene rappresentato.
I rapporti sociali, il senso di comunità, i no-
stri valori e l’identità culturale sono inevita-
bilmente espressi da come ci nutriamo. Per
esempio, in Italia le famiglie si riuniscono
per i pasti in un rituale quotidiano nel quale
si conversa e ci si aggiorna a vicenda, men-
tre negli Stati Uniti gli orari sono più elastici
e al rituale del pasto non viene riconosciuta
la stessa importanza. Ora, complice la glo-
balizzazione, le differenze sono meno mar-
cate, ma pur sempre presenti.
Non a caso nelle foto, sia commerciali che
documentaristiche, il cibo può riflettere una
grande quantità di temi anche sociali: la
famiglia, le tradizioni, la condizione econo-
mica, il consumismo. Poi ci sono le diete,
la golosità, le tentazioni… e, in tempi abba-
stanza recenti, è entrata in gioco anche la
tecnologia.

Dei cambiamenti inaspettati

Nel 2014 un ristorante newyorkese fece una
ricerca per scoprire il motivo del costante
calo di fatturato nonostante il locale fosse
sempre pieno. Dalle registrazioni delle te-
lecamere di sicurezza emerse che i clienti
del 2004 impiegavano una media di un’ora
e cinque minuti per mangiare, mentre nel
2014 il tempo medio era salito a un’ora e
cinquantacinque minuti.
Il motivo? Nel corso degli anni i clienti ave-
vano cominciato a fotografare i piatti, foto-

Pavlova di lamponi con sciroppo d’acero e

petali. Foto Francesca Moscheni.

76 TUTTI FOTOGRAFI
Intervista a Francesca Moscheni
Fotografa dall’esperienza eclettica, da ol-
tre vent’anni è specializzata in foto di cibo
realizzate con raffinata creatività e tec-
nica impeccabile. Le sue immagini sono
apparse sul New York Times Magazine,
Vanity Fair, Elle, Monocle e molte altre
riviste. Ha fotografato campagne impor-
tanti, pubblicato libri, esposto in gallerie
d’arte. Una passione che si rinnova conti-
nuamente.

Sei una delle fotografe di cibo più

esperte in Italia, quando hai scelto
questa specializzazione, e perché?
Il mondo del cibo mi ha sempre appassio-
nato. Mi piace cucinare e ricordo che, ben
prima di sapere che quello sarebbe stato
il mio futuro, strappavo le pagine dalle
riviste femminili o di settore per conser-
vare la ricetta, ma nello stesso tempo ero
attratta dalla bellezza delle foto. Partico-
larmente belle erano (e direi sono ancora)
le riviste estere. La stampa anglosassone
soprattutto, da sempre più avanti di noi, è
stato il mio punto di riferimento, ma ricor-
do anche riviste francesi come Côté Sud
che mi piacevano da morire e sognavo di
realizzare foto di quel tipo.

E poi cosa è successo?

All’inizio fotografavo di tutto, dai ritratti,
allo sport, senza disdegnare i matrimoni:
il mio primo obiettivo era quello di man-
tenermi con la fotografia e quindi ho spe-
rimentato molti generi: è stata una pale-
stra eccezionale.
La mia grande passione è sempre sta-
ta la fotografia di viaggio, ma entrare in
quell’ambiente era veramente difficile.
Poi mi sono decisa a mostrare le mie foto
di ricerca alla photo editor di Gulliver, una
rivista di turismo che aveva appena fatto
un restyling che esaltava particolarmente
le fotografie. Ci lavoravano validi reporter
come Sergio Ramazzotti, Davide Scaglio-
la, Bruno Zanzottera Dolci. Foto Francesca Moscheni.

Ma… il cibo dov’è finito?

Feci vedere le mie foto a Vivetta Rozza,
photo editor di Gulliver che le mostrò al
direttore, Alessandro Gilioli: mi spedirono
subito a fare un reportage di Food and
Design a Stoccolma. La rivista fu tra le
prime a dare spazio al cibo fuori dai soliti
parametri.
A quel primo reportage seguirono anni
di viaggi per incontrare chef, visitare ri-
storanti, esplorare tendenze, provare cibi
etnici e nuovi locali. Un misto di gusto,
cultura e novità.
Lavori per tante riviste e agenzie di
pubblicità: occupandoti di cibo ti chie-
dono di fotografare solo piatti o anche
altro?
Uno dei miei punti di forza è proprio sa-
per affrontare altre tematiche fotografi-
che, oltre a quella strettamente di cibo,
e quindi spesso mi chiedono anche di
ritrarre le persone.
Per esempio ho recentemente scattato
la campagna Roxy Cartapaglia. Il layout
prevedeva che uno chef (impersonato da
un modello) facesse una composizione di
cibo su un foglio di cartapaglia.
In altri casi, lavorando con le riviste fem-
minili, mi chiedono di realizzare servizi
life-style, di ritrarre cioè tutto un mondo
nei suoi particolari. Per esempio, foto-
grafare un hotel con l’approccio life-style
significa fotografare la gente al lavoro, il
cuoco e i suoi piatti, particolari dello sti-
le del luogo (un vaso di fiori o un angolo
della sala da pranzo), gli interni e la vita di
tutti giorni per trasmettere i valori di cura

TUTTI FOTOGRAFI 77

Strozzapreti con prezzemolo, zucchine, olive e limone. Foto Francesca Moscheni.
e attenzione nei confronti della clientela.
Puoi descrivere come imposti una foto
di cibo e l’ottimizzazione delle varie
fasi?
Prima di tutto bisogna concordare lo stile
da dare alle foto che di solito viene da un
brief del cliente, dell’agenzia o della rivi-
sta. Da lì scelgo i collaboratori più adatti
per la realizzazione di quell’atmosfera
specifica.
Mentre la cucina avvia le preparazioni, il
mio socio ed io ci dedichiamo all’organiz-
78 TUTTI FOTOGRAFI
zazione del set, con la posa dello sfondo
e il test luci. Dopo tanti anni ho ormai le
idee chiare di quello che voglio e rara-
mente faccio prove con i piatti vuoti per-
ché la presenza del cibo rivoluziona sem-
pre il risultato.
Tutto dipende da come il cibo si svilup-
pa, se in altezza o in profondità, se i piatti
sono profondi, se si tratta di dessert nei
bicchieri o di un piatto di portata.
Sarà il cibo stesso a suggerire il punto di
vista da prendere, poi bisogna correggere
rapidamente gli eventuali errori.
In quali occasioni la foto nasce da un
layout definito, e in quali improvvisi
sul set?
Un layout definito è spesso il mezzo che
l’agenzia di pubblicità utilizza per spie-
gare al cliente l’idea proposta e di conse-
guenza diventa la traccia alla quale fare
riferimento.
A volte capita di dover rimanere super
fedeli al bozzetto e dunque di lasciare da
parte la propria creatività. L’esperienza
personale diventa preziosa per risolvere
tutti gli aspetti tecnici o critici dell’imma-
gine richiesta.
Io cerco sempre di percorrere la via più
spontanea con uno scatto unico, con il
minor uso di Photoshop possibile.
Prima di un lavoro importante, fai dei
test?
Si, a volte capita. Da qualche anno faccio
anche dei video e in molti casi il test è ne-
cessario e molto utile.
Lavori sempre con degli aiutanti sul
set, o a volte ti occupi tu della cucina?
Se si tratta di lavori di ricerca personale
(per sperimentare nuove strade per arric-
chire il mio portfolio per esempio) spesso
cucino io, altrimenti mi avvalgo sempre di
un professionista per cucinare e uno per
la ricerca degli oggetti.
La/il Props Stylist (o semplicemente Styli-
st) è una figura indispensabile per trovare
gli oggetti giusti o lo sfondo appropriato
per creare l’atmosfera voluta.
Quando la ricerca non è centrata sulle ri-
chieste, iniziano i problemi: il risultato è
magari troppo moderno, troppo freddo,
troppo povero o troppo carico. Il fotogra-
fo deve orchestrare una perfetta regia tra
tutti i collaboratori al fine di trovare l’ar-
monia e centrare la richiesta del cliente.
Non dobbiamo dimenticare che il foto-
grafo realizza le foto per un’azienda o per
una rivista, e deve trovare la via giusta per
accontentare i desideri della committen-
za rispettando il proprio stile.
Quali sono le difficoltà più grandi sul
set?
La situazione più difficile è quando ti chie-
dono di fare qualcosa che non ti appartie-
ne (nel mio caso ad esempio accostamen-
ti cromatici troppo violenti o luci troppo
crude) e tentando di trovare il compro-
messo tra le richieste e il rispetto del pro-
prio stile, si sudano sempre le cosiddette
sette camicie!
Ti capita più spesso che l’idea nasca da
una ricetta, o da un elemento del set,
per esempio delle posate particolari?
Di solito si parte da un tema da sviluppare
con le ricette e poi lo si caratterizza crean-
do una certa atmosfera con le luci e gli og-
getti. Se il tema sono le mele, ad esempio,
bisognerà prima capire se si tratta di un
menu solo salato, solo dolce, o entrambi.
A quel punto la home economist farà una
serie di proposte di ricette a tema, mentre
fotografo e stylist proporranno una chia-
ve di interpretazione visiva.
Quando le ricette sono state scelte e pro-
vate dalla redazione, si procede con la ri-
cerca degli oggetti e infine si preparano i
piatti e si fotografa.
A volte mi capita di trovare qualcosa che
mi sembra interessante - per esempio un
tagliere, dei piatti o una posata - e la com-
pro al volo, sapendo che prima o poi que-
gli oggetti potrebbero dare carattere ad
una foto aggiungendo quel tocco in più
che fa parte del mio stile. Nel tempo il mio
“archivio” di oggetti si è molto ingrandito
e adesso ho una bella collezione che con-
tinuo ad arricchire.

Oltre alle foto ti interessi anche di vi-

deo?
Da qualche anno collaboro con una casa
di produzione che si occupa di video ta-
bletop. La cosa che più mi interessa è la
parte di storytelling che sto sviluppando
con un giovane socio, Marco Armando
Piccinini. Il nostro duo si chiama Tasteller
e cerchiamo di raccontare delle storie che
abbiano il cibo come protagonista accan-
to alle storie delle persone e dei loro sen-
timenti. Cerchiamo di farlo con grazia ed
eleganza in controtendenza a quest’epo-
ca cosi chiassosa e gridata.

Dolci. Foto Francesca Moscheni.

I 10 consigli di Francesca Moscheni

1. Fate in modo che la luce, sia artificiale che naturale, non sia
mai diretta sul soggetto
2. Preferite il controluce e usate un pannello bianco davanti per
riflettere la luce, rischiarando la zona d’ombra.
3. Se usate la luce finestra tenetela lateralmente e riprendetela
con un pannello bianco. Il sole non deve colpire direttamente
il soggetto.
4. Tenete una parte a fuoco in primo piano e sfuocate lo sfondo.
5. Nelle inquadrature in pianta preferite ottiche corte, mentre
in quelle a 45° meglio usare un medio tele.
6. La composizione degli oggetti in scena è più gradevole
quando non è regolare; preferite l’irregolarità e la casualità.
7. Lasciate qualche area vuota in modo da bilanciare aree più
piene; spesso è meglio un oggetto in meno che uno in più.
8. Se gli ingredienti della ricetta lo permettono, lasciate cadere
qualche fogliolina o briciola fuori dal piatto per un effetto di
maggior naturalezza.
9. Fate in modo che ci sia un tocco di colore nel piatto, trovate il
modo di arricchire piatti che non ne hanno.
10. Cercate di essere spontanei e veloci, il cibo più si tocca e più
si sciupa. Seguite il vostro istinto, il risultato guadagnerà in
naturalezza.

TUTTI FOTOGRAFI 79
Insalata di spinaci, fragole e mirtilli.
Foto Enzo Dal Verme
grafarsi tra di loro, pubblicare subito le foto
sui social media e… a chiedere al cameriere
di riscaldare il cibo in cucina perché nel frat-
tempo si era raffreddato.
Poi, a fine pasto, la foto di gruppo.
Gli influencer
Sono passati alcuni anni e la tendenza di
fotografare il cibo non accenna a diminuire.
Anzi, ci sono sempre più profili Instagram
che pubblicano esclusivamente immagini di
cibo. Ora non si tratta più solo di un reso-
conto di ciò che si è mangiato, ma anche di
piatti preparati apposta per essere fotogra-
fati e pubblicati online, spesso con la spe-
ranza di diventare “influencer” e riuscire a
guadagnare condividendo le proprie ricette
o recensioni di prodotti.
I profili con un seguito più numeroso, infat-
ti, sono diventati a tutti gli effetti dei canali
pubblicitari che le aziende usano per con-
quistare nuovi consumatori e fare conosce-
re ciò che vendono. Allora ecco che anche
80 TUTTI FOTOGRAFI
il modo di fotografare non professionale
diventa quasi una garanzia di qualità perché
rende evidente che non si tratta di una no-
tizia diffusa ufficialmente da un’azienda, ma
da chi ha provato quel prodotto e condivide
le sue impressioni.
Se nel settore della moda c’è già la contro-
tendenza (gli influencer banditi dalle sfilate),
il settore alimentare non si è ancora espres-
so in modo categorico. Fioriscono agenzie
che mettono in contatto influencer e azien-
de, corsi per fotografare il cibo per Insta-
gram e addirittura incontri internazionali tra
i follower dei profili più di successo.
Ma la fotografia professionale è un’altra
cosa.
Una specializzazione altamente qualifica-
ta
In ambito fotografico, le professioni lega-
te alle immagini di cibo hanno raggiunto
un grado di estrema specializzazione negli
anni Ottanta quando circolavano tanti soldi
e gli standard erano alti. Fu naturale che al-
cuni professionisti venissero riconosciuti e
richiesti per le loro capacità particolari. Ad
esempio, per fotografare un gelato vera-
mente allettante che non si sciogliesse sotto
le luci si chiamava un home economist (vedi
glossario) che ogni giorno era impegnato a
preparare gelati da fotografare e conosceva
ogni trucco per rendere al meglio glasse,
creme, cioccolati, ghiaccioli... Per un mine-
strone si sarebbe dovuto chiamare qualcun
altro perché le competenze non sono le
stesse.
Oggi quel grado di specializzazione è rima-
sto, ma c’è più confusione perché i fotografi
(o sedicenti tali) si sono moltiplicati e anche
le altre figure professionali che a volte…
non sono così professionali.
Sta di fatto che per fotografare bene un
piatto rendendolo appetitoso e invitante è
necessaria preparazione, scrupolosità ed
esperienza. Ne so qualcosa io, ritrattista,
che mi sono messo alla prova.
L’insalata non sorride
Tutto è cominciato un anno fa dopo la pub-
blicazione del mio libro Marketing Per Foto-
grafi nel quale consiglio ai lettori di fotogra-
fare ciò di cui si è appassionati e che si ama,
perché lo si farà meglio. A quel punto mi
sono chiesto: “e io? A parte i ritratti, cosa mi
piacerebbe fotografare?”. Stavo cercando di
individuare se ci fosse qualcos’altro oltre ai
generi che avevo già esplorato… ma certo:
il cibo! Mi piace mangiare, adoro cucinare,
eppure fino a quel momento avevo scattato
pochissime foto di cibo. Non sapevo se sa-
rei stato in grado di specializzarmi e per un
po’ di tempo accantonai l’idea.
Solo recentemente ho finalmente deciso di
misurarmi con una serie di immagini di ma-
nicaretti e, in un certo modo, si è trattato di
una sfida per me. Fotografando una perso-
na posso interagire con lei e riesco notarne
ogni piccola variazione nell’espressione. Col
cibo, ovviamente, non posso contare su
questo tipo di interazione e in più gli alimen-
ti si deteriorano molto velocemente sul set,
cosa che in genere non accade fotografando
altri soggetti.
Un piatto è bello quando è appena cucinato,
per esempio una frittura dorata che luccica
Vi attira un workshop di food photography?
Se desiderate approfondire l’argomento, Francesca Moscheni e Enzo Dal Verme
hanno in programma di realizzare un workshop insieme. Al momento della
pubblicazione di questo articolo non è ancora stata fissata una data o un programma
preciso, ma Francesca condividerà i suoi trucchi per fotografare le ricette e Enzo si
occuperà della parte di life-style.
Le persone interessate possono scrivere dal sito www.workshop-ritratto.it e chiedere
di essere tenute al corrente.
Food For The Eyes
In mostra la storia del cibo in fotografia
Food For The Eyes è una splendida mostra
che, dopo Amsterdam e Berlino, arriva a
Londra il 18 ottobre a The Photographers
Gallery per rimanervi fino al 9 febbraio
2020.
L’ho visitata a Berlino ed è davvero una
esposizione eccezionale che esplora non
solo le fotografie di cibo, ma anche e so-
prattutto la cultura del cibo nelle foto-
grafie. Il percorso si apre con alcune foto
storiche e poi via via si arricchisce di scatti
non necessariamente disposti in ordine
cronologico. Tutti estremamente interes-
santi.
Immagini di Fine Art si alternano a lavori
ancora, o delle foglie tenere e fresche. Ba-
stano però pochi minuti perché l’aspetto
cambi drasticamente, occorre essere dav-
vero veloci.
E poi c’è l’inquadratura, le luci, la scelta degli
oggetti di scena, lo styling… Avvicinandomi
alla fotografia di cibo mi è sembrato dover
tornare a imparare (quasi) da capo. Errore
dopo errore, ho continuato a esercitarmi.
Il punto di svolta è arrivato quando ho cer-
cato di creare un’atmosfera simile a quella
dei miei ritratti fotografando un’insalata di
spinaci, fragole e mirtilli. Quell’immagine mi
ha fatto capire che avrei potuto usare il mio
gusto e il mio stile anche per fotografare
una cipolla o una macedonia. E magicamen-
te hanno cominciato a manifestarsi anche i
primi clienti, il che mi ha motivato ancora
di più.
Per fortuna, oltre che sull’esperienza dei
miei sbagli, ho potuto contare sui consigli
preziosi di una mia amica fotografa, Fran-
cesca Moscheni, che da oltre vent’anni si è
specializzata proprio nella fotografia di cibo.
Con un’esperienza così grande ne ha viste
di cotte e di crude (nel vero senso dei ter-
mini!).
Enzo Dal Verme
di fotografi di moda, fotogiornalisti e foto-
grafi pubblicitari.
C’è l’immagine di un avocado immorta-
lato nel 1936 da Paul Outerbridge, cioè
quando era già tornato negli Stati Uniti
dopo il suo periodo parigino nel quale
aveva frequentato Man Ray, Marchel Du-
champ e Berenice Abbott. Le condizioni
un po’ malconce dell’avocado sono strane
per un tale fotografo commerciale e i cu-
ratori ipotizzano che si sia trattato di una
decisione precisa per aggiungere un toc-
co di originalità all’immagine.
La Polaroid di una banana fotografata
da Andy Warhol rischia di passare quasi
inosservata al visitatore frettoloso perché
piccola rispetto ad altre opere. D’altra
parte, anche la grande stampa di Cindy
Foto/video di tabletop
GLOSSARIO
Immagini di cibo realizzate su una tavola.
Art buyer
La persona che, all’interno delle agenzie
di pubblicità, si occupa della ricerca
fotografica e in parte della produzione
fotografica; fuori dall’agenzia è la persona
che si occupa di trovare gli oggetti per
creare l’ambientazione di un’immagine
pubblicitaria.
Stylist/redattore
La persona della redazione che si occupa
(anche) di trovare gli oggetti per creare
l’ambientazione di una immagine
editoriale.
Prop stylist
Simile ad art buyer e redattore, figura
professionale specializzata nel reperimento
di “prop”
Props
Oggetti di scena, da “theatrical property”.
Scenografo
Chi si occupa di allestire set che prevedono
un minimo di costruzione e anche
di reperire gli oggetti che servono a
caratterizzarlo.
Home economist
Letteralmente: ”esperto di economia
domestica”. È la persona che cucina e
prepara i cibi da fotografare. Termine
recentemente meno usato.
Food-stylist
Termine che ultimamente viene preferito
ad Home Economist.
Brief
Richiesta dettagliata che descrive l’impatto
che dovrà avere l’immagine da realizzare.
Generalmente è fornito dal cliente.
Layout
Il disegno, la bozza di riferimento
per la realizzazione di una immagine
pubblicitaria.
Life-style
Stile fotografico che ricrea l’atmosfera di
una situazione di vita quotidiana con la
freschezza di un’istantanea.
38- Food For The Eyes 9.jpg
Il catalogo della mostra Food For The Eyes
Irving Penn, Frozen Foods, New York, 1977.
Weegee, Phillip J. Stazzone is on WPA and enjoys his favorite food as he’s
heard that the Army doesn’t go in very strong for serving spaghetti, 1940.
82 TUTTI FOTOGRAFI
Ouka Leele, Peluquería, 1979.
Sherman potrebbe non essere riconosciuta a colpo d’occhio
perché diversa da altri suoi autoritratti. In questa immagine,
dalla serie Disasters, l’artista appare solo riflessa in un paio
di occhiali da sole dimenticati in mezzo ai resti di gozzovigli
da spiaggia, tra pasticcini e creme solari (e quello sulla destra
sembra proprio essere vomito). Un’inquietante allegoria di
consumi compulsivi e di rapporto complicato con il corpo.
Un divertente ritratto scattato da Robert Doisneau a Pablo Pi-
casso mentre si sedevano a tavola per mangiare insieme, mo-
stra il famoso pittore con due pagnotte che sembrano essere
le sue mani.
Da una gigantografia su un muro, la popolazione balneare
fotografata agli inizi degli anni Ottanta a New Brighton da
Martin Parr sembra quasi mischiarsi con i visitatori. È una folla
vorace che si accalca per consumare un hot dog tra bottiglie e
posate di plastica. Possiamo immaginarci che tutto sembrasse
molto normale e ordinario ai presenti, ma la fotografia decon-
testualizza la situazione e ne fa apparire il lato grottesco.
Una delle foto più belle in mostra è la famosa Frozen Foods di
Irving Penn che rende straordinariamente eleganti le forme
di frutti congelati sapientemente composti per proporzioni
e colori. L’immagine è del 1977, dunque più recente rispetto
alle immagini iconiche maggiormente conosciute del grande
fotografo. Lo scatto è stato eseguito proprio mentre il cibo co-
minciava a scongelarsi e attraverso il sottile strato di ghiaccio
si possono intravedere i colori dei frutti.
Proprio accanto, quattro stampe di Nobuyoshi Araki della se-
rie The Banquet (1993), hanno lo stesso impatto inquietante e
viscerale dei suoi nudi. Poco più in là, un’immagine iconica di
Henry Cartier-Bresson del1936 che è stata paragonata ai pic-
nic di Mondrian o di Manet per come descrive i piaceri semplici

di una giornata di relax e la condivisione
un pasto. Un altro bianconero di grande
impatto è il ritratto di Weegee dal lungo
titolo “Phillip J. Stazzone is on WPA and
enjoys his favourite food as he’s heard
that the Army doesn’t go in very strong
for serving spaghetti”. L’immagine è del
1940, dunque siamo in piena Grande De-
pressione, la WPA (Works Progress Admi-
nistartion) era il progetto finanziato dal
Congresso americano che diede lavoro
a milioni di persone in un momento nel
quale il cibo non era dato per scontato.
Ci sono poi due immagini provocatorie e
surrealiste di Guy Burdin, la donna che
cucina indossando gioielli di Bulgari di
Helmut Newton, una Lily Cole di fronte
ad un albero che germoglia gelati nato
dalla fantasia visionaria di Tim Walker,
una grande serie di improbabili ricette
Weight Watchers degli anni Cinquanta
che non sembrano neppure commesti-
bili e poi libri di cucina, ricettari, edito-
riali still-life, immagini di fotografi meno
noti… impossibile citarli tutti.
Si possono ammirare anche immagini di
sconosciuti commensali intorno a tavole
imbandite tanti anni fa per le feste e ci
mostrano come le foto di gruppo vicino al
cibo siano nel tempo divenute una parte
Martin Parr, New Brighton, England, 1983–85.
del rito di mangiare insieme. Compleanni,
Natali, pic-nic, matrimoni… il cibo riuni-
sce le famiglie, i parenti, gli amici: quale
momento migliore per scattare una foto
ricordo?
La mostra
Food For The Eyes è curata da Susan Bright
e Denise Wolff e organizzata da Aperture
Foundation, New York, in collaborazione
con C|O Berlin. Il catalogo è acquistabile
anche per corrispondenza nel negozio
del C|O Berlino o della The Photographers
Gallery.
TUTTI FOTOGRAFI 83
 GUIDA ALL’IMMAGINE

L’importanza del
piano di messa a
fuoco
Gli elementi esteticamente rilevanti
non mancano in questa foto: le lanter-
ne rosse decorate, l’andamento diago-
nale della composizione verso il centro,
l’affollamento degli ombrelli nella parte
inferiore del fotogramma. Tuttavia il fo-
tografo ha commesso la leggerezza di
ricorrere alla messa a fuoco singola e
non al tracking; questo ha fatto sì che
l’ombrello blu in primo piano appaia un
poco sfocato, quando chi osserva l’im-
magine vorrebbe leggere più dettaglio
sulle gocce di pioggia.
C’è da dire però che l’attenzione è co-
munque attratta dall’ombrello azzurro,
piacevolmente illuminato dall’alto.
Un consiglio: quando vi trovate a fo-
tografare per strada, una situazione
quindi in cui è difficile prevedere il
movimento delle persone, impostate
una modalità di fuoco dinamico, tan-
to si può sempre passare alle modalità
statiche (se c’è tempo). E impostate un
diaframma quanto più chiuso possibile
per garantirvi una adeguata profondità
di campo.

>> Dati di scatto: 1/200s a f/2,8, ISO 400.

Focale 35mm equivalente su Full Frame

84 TUTTI FOTOGRAFI
 La fitta trama delle gocce di pioggia riduce il peso
del tetto scuro, che altrimenti sarebbe apparso
troppo incombente. Lo sfondo è comunque reso
morbido dalla sfocatura che fa emergere il solo
ombrello azzurro.

L’andamento
diagonale delle
lanterne fornisce
una guida di lettura
Colore, brillantezza, composizione sono allo sguardo,
gli elementi che rendono l’ombrello il che altrimenti si
Foto di Beni Rupp

fulcro di questa immagine, tanto che perderebbe nella

la leggibilità delle persone diventa un confusione della
fattore secondario. scena.

TUTTI FOTOGRAFI 85
80mm: una focale
da ritratto
Il ritratto spontaneo non significa im- Il fuori fuoco gioca una parte
provvisazione. Cercate per prima cosa importante nell’estetica dello scatto.
un contesto adatto valutando le esi- Lo sfondo dà risalto al volto della
genze della sfocatura dello sfondo; in ragazza, ma allo stesso tempo lo
questo caso è un parco, che permette sfocato sul naso accentua l’importanza
di sfruttare le aree chiare e scure. dell’occhio.
In secondo luogo cercate di cogliere le
espressioni e spontanee: qui la ragazza,
dopo una corsa, si è appena fermata
per lo scatto. Sono piccoli stratagemmi
utili a ottenere una posa non forzata.
Infatti quando è complicato simulare la
spontaneità … la cosa più facile è cre-
are una situazione che porti ad essere
spontanei.
L’80mm è un’eccellente focale da ritrat-
to come dimostra questa immagine in
cui il volto è ripreso in modo naturale e
messo in evidenza dallo sfondo sfocato.
La luce laterale è stata curata con atten-
zione in modo da dare tridimensiona-
lità all’immagine e con un effetto che,
nel gioco dei bianchi e dei neri, ricorda
l’High-Key

>> Dati di scatto: 1/200s a f/2,5, ISO 100.

Focale 80mm equivalente su Full Frame

86 TUTTI FOTOGRAFI
 Le alte luci non sono bruciate, come
potrebbe sembrare, poiché il livello del
bianco è stato ridotto in editing. Questa
tecnica è piuttosto comune quando si
stampa al fine di evitare che i bordi della
foto si confondano con il supporto. Il
contrasto dell’immagine si riduce, ma
l’effetto è assai più analogico!

Foto di Beni Rupp

L’occhio è l’elemento forte di un ritratto

ed è giustamente a fuoco; inoltre è
valorizzato dalla composizione.

TUTTI FOTOGRAFI 87
La ricerca della
composizione
Ogni fotografo di strada dovrebbe pos-
sedere un ombrello di plastica traspa-
rente! Che lo usi per proteggersi dalla La bruciatura delle luci è sempre orrenda;
pioggia, come accessorio per i propri si può ridurne l’evidenza con una sfocatura.
ritratti o anche solo, come in questo In questo caso il fotografo ha sfruttato la
caso, quale escamotage per creare una plastica dell’ombrello e la messa a fuoco
foto originale, fatto sta che l’ombrello selettiva.
è un oggetto “multi-uso” utile anche in
fotografia.
L’idea di questo scatto non è certo nuo-
va, ma l’immagine mi piace per la sua
composizione, con l’ottima distribuzio-
ne dei pesi tra la mano, i raggi del para-
pioggia e palazzi sullo sfondo.
Due note. Per prima cosa la messa a
fuoco è stata posta sulla mano che sor-
regge l’ombrello, il che va bene. Forse
chiudendo un poco più il diaframma
si sarebbero potute leggere meglio le
gocce di pioggia sulla plastica. Fatto sta
che la sfocatura dello sfondo è un otti-
mo sistema per limitare il fastidio di un
cielo lattiginoso e bruciato come peg-
gio non si potrebbe! Bruciatura inevita-
bile però, dato che l’esposizione doveva
dare priorità al palazzo sullo sfondo e
alla mano in primo piano.
Lo stile cromatico della foto richiama
quello cinematografico, con tonalità
tendenti al verdastro / ciano, e un con-
trasto elevato. A metà tra il vintage e il
cinema, appunto. Dal mio punto di vista
avrei preferito una tonalità più calda,
ma qui entra in gioco il gusto personale.

>> Dati di scatto: 1/250s a f/6.3, ISO 400.

Focale 35mm equivalente su Full Frame

88 TUTTI FOTOGRAFI
 Foto di Franck Michel

Apprezzabile la cura per la colorazione E’ la mano il punto di massima

dell’edificio. Considerate sempre definizione in questa foto. Efficace
l’importanza di quello che avviene dietro la scelta del controluce che sfrutta
al soggetto principale (e anche ai bordi l’illuminazione dall’alto con una
del fotogramma). pregevole tridimensionalità della scena.

TUTTI FOTOGRAFI 89
 LE MIE FILIPPEIDI
a cura di Filippo Crea

Io e le ombre
Mezz’ora fa ero imbufalito, venti minuti
fa ero ancora un po’ idrofobo, ora a sono
quasi calmo. Ho scoperto, spero almeno,
quanto ci si sia di buono nel detto siciliano
“FUTTITINNI”. Preciso: il modo di dire
completo è “FUTTTITNNI, NUN CI DARI
CUNTU, MISCHINU”. Traduco: ”Fregatene,
non dargli retta, poveraccio”... Cosa mi
succede? Prima di scrivere sulle ombre provo
a curiosare in Rete e cerco “come fotografare
le ombre” -Il primo blog nel quale vado a
sbattere, è condotto da un fotonegoziante
brianzolo, e mi regala un TIR di cavolate.
Provo a cancellarlo. Con il cavolo! Si è saldato
sul mio PC che mi tocca spegnere più volte
prima di liberarmene.

Provo con altri blog o forum; anche qui

mosche e mosche attaccaticce che non si
riesce di scacciare o di… schiacciare. E per
finire arriva un premio alla mia dabbenaggine;
mi viene incontro un sito che segnala
“AFORISMI CELEBRI SULLE OMBRE” – Mi LA PERGOLA – Ed ora un’immagine insieme estiva e metropolitana. Siamo
tramortisce, mi mancano le forze, sto per a Nizza sulla <Promenade des AngIais> spesso impreziosita dalle <pergolas>
svenire, chiamo nonna che accorre con che fanno omaggio della loro ombra ai passanti reduci dalla spiaggia. E i
l’aceto forte. Bene, chiudo subito con questo leggeri segmenti geometrici proiettati dalla loro struttura fanno compagnia a
discorsino da ciucco, e vi invito a provare questa bella creatura. Togliamole quelle ombre, ed avremo alterato il fascino
personalmente. E poi però vado avanti alla di questo luogo.
mia maniera, vale a dire a <pomodoro e
basilico>. Eccomi con poche immagini che
dimostrano come per fotografare le ombre (e
per farle parlare) sia fondamentale cercarle.
Avanti dunque:

DALLA FINESTRA - 1 - Condannato agli
arresti domiciliari mi affaccio alla finestra di
casa. Giù c’è il mercato settimanale e tanta,
tanta gente. Con il mio zoom cerco qualcosa
da isolare. Una donna in rosso muove i suoi
passi accanto alle ombre che si allungano in
tracciati orizzontali e paralleli. Ecco quindi le
ombre come simboli grafici.
LA DIMORA DEL CAVALLO – La geometria al servizio delle ombre. Eccola
qui in questa presa che non mi riesce di ben raccontare, ma che mi piace e
mi piace moltissimo. Due le componenti in gioco: il quadrato nero in alto
a sinistra è la finestra della casa della cavallina Sophie, e le due boccole
che allungano in discesa la loro presenza scura sul muro esterno. Un mix
geometrico che dà vita ad un’opera di sicura armonia..

90 TUTTI FOTOGRAFI
 IL CAVALLO E IL SOSIA – L’autrice, Ada Giorgini, era ancora
una ragazzina quando cominciò a fare clic con una mini Rollei
35. Evidentemente gli occhi buoni li aveva già dentro. Ed ecco la
straordinaria simpatia di una delle sue prime prove.

LA SFERA DI PIETRA - Abbiamo visto qui che gli Autori

hanno tenacemente cercato ombre <diverse> E le hanno
trovate! Assicuro, non ci sono inciampati distrattamente.
Il tutto a dimostrazione che l’autoproclamatasi “street
photo” oggi vantatissima, è dominata dalla pigrizia.
Si esce di casa senza sapere se si va per quaglie o
per pernici, si va in giro e …clic/clac, quel che becco,
becco. Sarà poi il caso a regalarci la NOSTRA Super/
Foto. I sedicenti/cultori di questo genere, che comunque
genere non è, hanno scoperto l’acqua calda a basso
costo. Questa fotografia la praticavano di già, allora
conosciuta semplicemente come <fotografia istantanea>
i nostri bisnonni. Ho in mente, è solo un esempio, il
Conte Primoli che, girando in carrozza, con valletti
<sherpa> (portatori di attrezzatura pesantissima),
esplorava Roma (e non solo Roma) e tornava a Palazzo
con le lastre delle lavandaie del Tevere, dei mendicanti
davanti alle Chiese, dei pretini davanti a San Pietro, dei
caldarrostai, dei nobili a cavallo nella campagna romana,
ecc. Non era fotografia, era nient’altro che rispettabile
documentazione. Oggi la si è nobilitata, con il ricorso al
modaiolo gergo anglofilo, come <street>. Nossignori, chi
afferma di fare <street> è soltanto uno che non ha idee.
DALLA FINESTRA – 2 – Il <plus> di quest’opera, voluto e
Ed ora rieccomi alla palla di pietra, alta circa mezzo pazientemente atteso, è nella figura femminile che si muove nel
metro, sulla quale si proiettano ombre delicate. Il tutto è nero del segmento superiore del fotogramma giocando con il
connotato dal contrasto tra due supporti diversi: la pietra suo foulard bianco un accattivante e gradevolissimo contrasto
e l’agave. cromatico..

TUTTI FOTOGRAFI 91
 L’AGAVE – Si chiama così questa pianta
ornamentale? E’ una fotografia di assoluto
rigore compositivo che ha la sua matrice nelle
molte ombre nere che scivolano in basso
giocando un armonico contrasto con le poche
e reali presenze delle foglie giallo oro. Tutto
l’insieme è disegnato sulla lavagna di un muro
color ruggine di bella matericità.

LEI E L’OMBRELLO – Una immagine che

profuma di fresco e di divertito; lo suggerisce
l’abbigliamento disinvolto di questa giovane
ragazza. Bene ha fatto l’autrice, Silvia Barbero
di Genova, ad eliminare la parte alta della
figura ad evitare che il volto della figura
diventasse protagonista in una composizione
che invece voleva come presenza primaria solo
l’ombra con l’ombrello.

L’UOMO CHE SVOLTA L’ANGOLO – Una

fotografia non esente da qualche neo tecnico,
e purtuttavia di ricca umanità. L’uomo anziano
percorre con il suo bastone una viuzza rurale e
si appresta a svoltarne l’angolo. Sta lasciandosi
alle spalle il suo territorio di vita quotidiana e,
difatti, ancora due passi ed uscirà di scena.

92 TUTTI FOTOGRAFI
 LA PALMA PER TERRA – Questa presa certifica, a mio avviso, la sicura
capacità di vedere dell’autore. Di vedere nel banale. Un’immagine semplice,
elementare, e di armonica composizione. L’ombra della palma, variamente
ramificata, convive quietamente con il cerchio disegnato sull’asfalto. E le
due presenze non entrano in conflitto; sono complementari.
IL BATACCHIO - No, non è un citofono, è quel
coso che decenni e decenni or sono con il suo
tocco secco ed invadente, anticipava la nostra
visita in una casa. E l’autrice, Giovanna Ciantelli,
la indimenticata foto/nonna di Pistoia, se ne è
avvalsa per un’intelligente partecipazione al foto/
gioco delle ombre.

PER FINIRE – Ecco una proposta che un

LE BICICLETTE – E’ campagna, campagna come dipinta all’acquarello.
Due i segmenti orizzontali che vivono benissimo insieme: in alto il verde
del prato, in basso un minuscolo argine a difesa di un altrettanto minuscolo
canale, che non ce la fa a riflettere le due figure in bicicletta, perfettamente
coerenti con il delicato cromatismo dell’insieme.
fotoamatore ha <immaginato> per le ombre.
Delle due l’una: o è al livello zero della
conoscenza fotografica, oppure ha voluto barare.
Scelga liberamente tra le due opzioni. Io ho un
rammarico: avrei voluto su Tutti Fotografi due
pagine in esclusiva per pubblicare certi ORRORI.
Ero e sono ancora fortemente convinto che dal
peggio si possa pervenire al meglio. O no?

TUTTI FOTOGRAFI 93
 tuttotorino
appuntamenti, mostre e concorsi
a cura di Angelo Arpaia

Appuntamenti di
NOVEMBRE
2019

Lunedì 4, ore 21, Caselle, il Circolo Martedi 19, progetto sul tema “Piemonte
Fotografico Casellese (via Madre Teresa di
Calcutta 55) ospita il fotografo Alberto Sel-
vestrel per presentare il suo progetto dal
titolo “Dall’idea all’immagine”. Lunedì 11,
serata dedicata alla visione e all’analisi del
lavoro di gruppo realizzato dai soci sul pro-
getto della Fiaf riguardante il tema “L’effi-
mero e l’eterno”. Martedì 12, siamo ospiti
del Circolo Clik Photo Club “Mario A.” di Pia-
nezza (via Moncenisio 1) con la nostra ras-
segna di videoproiezioni dal titolo “60 mi-
nuti di emozioni”. Martedì 18, Silvia Sales
presenta un programma delle sue ultime
videoproiezioni dal titolo “Galapagos – un
angolo di paradiso nell’Oceano Pacifico”. A
seguire il dibattito e i commenti con l’au-
trice. Lunedì 25, prosegue il “Photomatch”
2^ serata. I partecipanti devono portare 3
file sul tema “Strumenti in cucina”.
Martedi 5, ore 21, all’Eikon (via Ada
Marchesini 4) serata tecnica a cura di Fabri-
zio Luzzo. Martedì 12,” Eikon Community”.
che cambia”: presentazione Storytelling.
Martedì 26, socio alla sbarra... chi sarà?
Giovedì 7, ore 21, all’Associazione
Torino Attiva (via E. Dandolo 3/a) serata
tecnica “Light Painting”: tipologie e Tec-
niche. Giovedì 14, serata soci con la pre-
sentazione di immagini da commentare.
Giovedì 17, incontro con Valerio Minato: si
parlerà di “Istanti” attraverso le sue imma-
gini di street e urbanlandscape, dibattito.
La serata è inserita nella manifestazione CORSI E CONCORSI
“PhotoTOdays 2019”. Giovedi 24, cultu-
ra su “Cinema e Fotografia”: correlazioni,
analogie e spunti a cura di Maurizio Autino. “Buddha and Woman in Blue”, 2019. Immagine in visione al MAO. Museo d’Arte
Giovedì 31, serata soci con presentazione Orientale (via San Domenico,11). Mostra “Shoreless” di Guler Ates
di immagini e commenti.
Martedì 5, ore 21. Pianezza al CLIK
Photo Club (via Moncenisio 1) “Paesi dove sentante di Medici senza frontiere per par- minuti di emozioni”. Martedì 19, nostra
vorremmo poter tornare”: ricordi e imma- lare delle loro iniziative in questi paesi ora ospite la fotografa Doriana De Vecchi con
gini di Yemen 2001 e Siria 2009. Racconti in guerra. Martedì 12, sarà nostro ospite il una proiezione sul tema “Idea Loading 2.0”.
e fotografie di Nello Tesio, Giuseppe D’Ago- Circolo Fotografico Casellese con una serie Martedì 26, ospite la rivista Oasis con “Le
stino e Marco Bona. Parteciperà un rappre- di videoproiezioni dei soci dal titolo “60 Olimpiadi della fotografia naturalistica”.

M ostre
Al MAO, Museo d’Arte Orientale (via San Domenico
11) è in corso la grandiosa mostra dal titolo “Shoreless"
con le opere di Güler Ateș, un Progetto Speciale di Art
Site Fest 2019 curato da Domenico Papa. Nel percor-
so espositivo sono proposte venti opere fotografiche
dell’artista inglese di origine turche, all’interno di una
proposta didattica voluta da aziende e dai soci della
Consulta per la valorizzazione dei Beni Artistici e Cultu-
rali della nostra città dirette agli allievi del’Accademia
Albertina con la Royal Academy of Schools di Londra,
dove l’artista è Tutor. Gli scatti riprendono autentiche
performance tra danza, teatro, letteratura e musica
scattate in alcune splendide residenze del Piemonte.
Alcune immagini sono state riprese in numerosi paesi:
il tutto, inserito nel contesto museale del MAO, offre al
visitatore uno grande spunto di riflessione e di appro-
fondimento nella cultura e storia spesso inesplorata...
ma reale.
Al Castello di Miradolo (S. Secondo di Pinerolo) il
16 novembre la Fondazione Cosso inaugura la mostra
di Oliviero Toscani, il grande fotografo che ha firmato
grandi campagne pubblicitarie come Chanel, Robe di
Kappa, United Colors of Benetton, Prenatal e moltis-
simi altri grandi marchi. Nel campo della moda ricor-
diamo le sue immagini su Elle, Vogue. Esquire, Stern. Nel
2018, per l’editore RCS Corriere della Sera, ha realizzato
una collana di 40 volumi sul tema “Lezioni di fotografia
di Oliviero Toscani”.
A Camera, Centro Italiano per la Fotografia (via delle
Rosine 18), prosegue la mostra “wo/MAN Ray. Le sedu-
zioni della fotografia”: alcune immagini hanno fatto la
storia della fotografia del XX secolo e sono entrate nel-
l’mmaginario collettivo grazie all’abilità dell’artista. At-
traverso i suoi "rayographs”, le solarizzazioni, le doppie
esposizioni, il corpo femminile viene sottoposto ad una
continua metamorfosi di forme e significati, divenendo
di volta in volta forma astratta. Mostra curata da W. Gua-
dagnini e G. Pazzola.Visibile sino al 19 gennaio.
Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, è in corso la
mostra di Vivian Maier sul tema “Gli scatti segreti” imma-
gini catturate in questa stupenda residenza reale.
Alla Reggia di Venaria Reale, presso la Citroniera
delle Scuderie Juvarriane, prosegue sino al 6 gennaio, la
grande mostra di David La Chapelle dal titolo “Atti Divini”.
La nuova rassegna, curata da Denis Curti e Reiner Opoku,
offre in visione 70 opere, alcune inedite, in grandi forma-
ti e di grande impatto visivo.
Al Forte di Bard (Valle d’Aosta) è in corso una ras-
segna molto interessante per i suoi risvolti storici che
riguardano sopratutto questa location museale. Come
tematica: “Storia di un’avventura. Forte di Bard 1999
-2019. Fotografie di Gianfranco Roselli” per un autentico
racconto in immagini scattate prima e durante questo
progetto di riqualificazione. Vengono proposti in 60 scat-
ti: architettura d’interni ed esterni, maestranze al lavo-
ro, vedute e paesaggi, vie di comunicazione. La mostra
è ospitata nelle sale dell’ultima nata tra le sedi, quella
che maggiormente conserva manufatti murari originali
e permette la lettura di tutti gli interventi eseguiti. In
visione fino al 17 novembre. Prosegue sino al 6 gennaio
“Mountains by Magnum Photographers” una passeggia-
ta di grande interesse che si snoda attraverso i grandi
archivi di una grande agenzia fondata da Henry Cartier-
Bresson, Robert Capa, David Seymour e Georges Rodger
che oggi raccoglie i migliori professionisti dell’immagine.
La rassegna propone 130 immagini che rappresentano i
primi documenti della conquista delle vette grazie allo
sviluppo dell’alpinismo, le conquiste di ascensioni spet-
tacolari, sforzo fisico, attrezzature pesanti e ingombranti,
ma il paesaggio affascinante e unico catturato su una im-
magine appagava tutti gli sforzi fatti. La mostra da non
perdere per gli appassionati della montagna comprende
anche una sezione dedicata ad un progetto valdostano.
Al Filatoio di Caraglio (Cuneo) è in corso la mostra sul
tema "L'altra tela di Leonardo"; le geniali invenzioni delle
macchine tessili. La mostra celebra il Maestro toscano, a
cinquecento anni dalla morte, presentando disegni, mo-
delli, animazioni multimediali, macchine ricostruite e
due torcitoi circolari da seta funzionanti e unici al mondo.
Visibile sino al 16 febbraio. Info@fondazionefilatoio.it.

94 TUTTI FOTOGRAFI
LEITZ PHOTOGRAPHICA AUCTION ANTICIPA I PEZZI PIÙ INTERESSANTI TORNA LA
IN ASTA IL 23 NOVEMBRE ALL’HOTEL BRISTOL A VIENNA MOSTRA
Leica MP black paint no.2 MERCATO DI
Condizioni: A/B
Anno: 1956
UMBERTIDE
Numero: MP-2 Domenica 24 novembre
Stima: € 400.000 - 500.000 si terrà la 62esima edizio-
Base d’asta: € 200.000 ne della Mostra mercato
di materiale fotografico
La Leica MP fu presentata alla Photokina nel 1956. d'occasione, iniziativa or-
Con un totale di sole 412 unità prodotte, la MP è tra ganizzata dall'Associazio-
i modelli Leica più rari. La versione nera è stata pro- ne Amici del centro socio
dotta in soli 141 esemplari, destinati principalmente ai fotografi professionisti, e tra questi culturale San Francesco
molti famosi fotografi Magnum. L’idea di questo modello venne ai fotografi americani che con il patrocinio del Co-
volevano sfruttare i vantaggi del Leicavit (disponibile a quel tempo solo per la IIIf) anche mune di Umbertide.
sulle loro fotocamere Leica M. Fu proprio il suggerimento di Alfred Eisenstaedt e David E’ una mostra mercato
Douglas Duncan a suscitare l’interesse di Ludwig Leitz, che nel 1955 era il direttore del molto conosciuta dagli
dipartimento sviluppo. appassionati che proven-
Questa fotocamera è la seconda Leica MP mai realizzata e la prima in finitura nera. È in gono da tutto il centro
ottime condizioni, con solo minimi segni d’uso ai bordi. Viene fornita con un Leicavit MP Italia. E’ possibile trovare
anch’esso in finitura nera. attrezzature fotografi-
che usate di ogni tipo,
materiale fotografico
E. Leitz New York Leica Gun RIFLE d’occasione, fotocamere
Condizioni: B+ dell’800 e del 900, gran-
Anno: 1938 de formato, microcamere,
Stima: € 200.000 - 250.000 panoramiche, fotografie
Base d’asta: € 100.000 del XIX e XX secolo. Um-
bertide è quindi un’otti-
Il Gun Rifle su presentato da E. Leitz Inc., New York, nel 1938, ma fu prodotto solo per un ma occasione sia per ef-
anno (dal 1938 al 1939). Il Gun Rifle è stato suggerito dal fotografo naturalista Attilio Gatti fettuare un acquisto che
ed è stato sviluppato tra il 1935 e il 1937 da E. Leitz, Inc. New York. per vendere o scambiare
Il numero degli esemplari prodotti non è certo; per Hasbroeck sono solo sei mentre per la propria attrezzatura,
Lager sono una dozzina. Considerando un numero di 12-14 esemplari, è evidente come in quanto in queste sedi
questo accessorio sia una rarità nel mondo Leica. convergono sia negozian-
Leica IIIa modificata n. 1990050 (con incisione speciale ‘N.R.L.’ e ‘NP001 / 1’), obiettivo Telyt ti collezionisti e fotoama-
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toccato il sensore, lo pulisco con
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materiale a corredo, compreso pic-
colo flash mai usato. Il caricabatterie
non è originale. Regalo piastra a L
per treppiedi compatibile arca swiss.
Foto a richiesta, qui non riesco a
caricarle. Condizione: Molto buono.
Prezzo: € 370. Tel: 3479834359.
eMail: paganfamily@gmail.com
Fotocamere
a Pellicola
n CANON AE1 Pawer Booster Canon
FTB Obiettivi: 1:2.8 - 1:35 - 1:1.8
- Keko CFL Auto Tele Plus 2x Borsa
Cullmann. Condizione: Molto buono.
Prezzo: € 399. eMail: sandra.gianni@
gmail.com
n FUJIFILM Fuji 90 mini in ottime
condizioni. Colore Nero.Obiettivo: 2
componenti, 2 elementi, f/60 mm,
F/12,7. Mirino: a immagine reale,
0,37x, con target spot e la compen-
sazione della parallasse per la moda-
lità macro, incluso: tracolla, batteria
NP-45, caricabatteria BC-45 Condi-
zione: Molto buono. Prezzo: € 95.
eMail: lvigliotti55@gmail.com
n HORIZON 53 pro, panoramica con
2 filri B&W + borsa + impugnatu-
ra originali. Pari al nuovo. Funziona
perfettamente. Consegna a Mila-
no, Brescia e Monza Brianza. Cell.:
3348149743. Prezzo: € 200. eMail:
la.via.contadina@gmail.com
n NIKON 801S corpo macchina
perfetto, coprimirino e cinghiolo ori-
ginali. Completa di dorso elettronico
Nikon MF20. Corpo e dorso Completi
di imballi e libretti uso in perfette
condizioni. Maniacale (€ 100) + Ob.
AF Nikkor 35-70mm f/2.8 perfetto
con copriobiettivo originale; busta
pouch (€ 300). Prezzo corpo + ob.: €
380. Cell.: 3201611596. eMail: clau-
dio_delfini@yahoo.it
n NIKON F5 in ottime condizioni
(quasi nuova) completa di scatola.
Condizione: Molto buono. Prezzo: €
490. eMail: info@robertoramella.it
n NIKON FM2 in eccellenti con-
dizioni. Usata pochissimo a livello
amatoriale. Lente di protezione ocu-
lare mancante. Completa di imballo
originale, istruzioni, borsa pronto
originale per medio tele. Prezzo
moderatamente trattabile. Consegna
preferibilmente a mano in zona Mila-
no, altrimenti spese di spedizione a
carico del destinatario. Andrea Con-
dizione: Molto buono. Prezzo: € 200.
eMail: andreagiacoppo@libero.it
n ZENIT HORIZON 205, panorami-
ca con filtri B&W e borsa originali.
Condizioni pari al nuovo. Funziona
perfettamente. Consegna a Mila-
no, Brescia e Monza Brianza. Cell.:
3348149743. Prezzo: € 500. eMail:
la.via.contadina@gmail.com
Fotocamere
a Telemetro
n KONICA HEXAR RF fotocamera a
telemetro con attacco obiettivi Leica
M. La fotocamera funziona molto
bene, telemetro molto nitido e pre-
ciso, esposimetro perfetto come pure
l’avanzamento pellicola con motore.
Ha segni di mancanza vernice sul
fondello, il resto ancora in buone
condizioni. La vendo completa di cin-
ghia/tracolla originale ed abbinata
al fondello in pelle (di Walter Ferro)
in buonissime condizioni. Preferisco
consegna a mano, la spedizione
comporta l’addebito delle spese ed
il pagamento anticipato. Per imma-
gini fare richiesta. Tel. 030-734100.
Condizione: Usato. Prezzo: € 490.
eMail: francigian@alice.it
n LEICA M7 0.85 nera, solo corpo.
Come nuova, in perfetto stato este-
tico e funzionale. Acquistata con
garanzia Polyphoto, completa di
imballi, scatola, tracolla, documenti
e istruzioni in italiano originali. La M7
con il mirino con ingrandimento 0.85
è abbastanza rara. Cell. 3343533719.
Condizione: Nuovo. Prezzo: € 2750.
eMail: micocorri@alice.it
n LEICA mod. IIIC nr. 493727 Obiet-
tivo Leitz Wetzlar Elmar Summitar
f/5 cm 1:2 nr. 732617 (montato sulla
macchina) Obiettivo Leitz Wetzlar
Elmar f/9 cm 1:4 nr. 565238 (senza
custodia e tappo copri obiettivo)
Esposimetro Metrawatt Lc 60 raris-
simo in bachelite (con presenza di
piccola crepa alla bachelite) Leitz
Rasal mirino quadro Filtro Duto 1 39
mm Filtro Duto 0 36 mm Filtro Leitz
1 giallo per Obiettivo Summitar 5 cm
Gbw00 Filtro Leitz 0 verde per Obiet-
tivo 3,5-5-9-10,5-13,5 cm Fihel Filtro
Optochrom 1 giallo 34-38 Filtro Lifa
Omnicolor 2 verde Diffusore Iridax
42 mm R2 (con anello molla che esce
dalla sede) Diffusore Iridax 42 mm BL
Leica Elmar 5 cm Avvolgitore Duca-
ti per pellicola. Condizione: Usato.
Prezzo: € 1000. eMail: carlomortini@
alice.it
n VOIGTLANDER 50mm mirino
viewfinder. Nuovo, solo metallo e
vetro. Cell. 3343533719. Condizione:
Nuovo. Prezzo: € 99. eMail: micocor-
ri@alice.it
n ZEISS IKON ZM Limited Edition,
cromata. Fotocamera a telemetro
nuova. Con imballi originali, garan-
zia, libretto istruzioni, cinghia e borsa
in pelle nera. Cell. 3343533719.
Condizione: Nuovo. Prezzo: € 1200.
eMail: micocorri@alice.it
 REFLEX E FOTOCAMERE A SISTEMA

memoria otturatore video

STABIL.

tempo

tempo
ISO

MAX
XQD

MIN
SD
MODELLO ANNO MPXL OBIETTIVO KIT ISO MAX AUDIO FHD 4K PESO PREZZO

CF
MIN

SENSORE FULL FRAME

CANON
EOS RP Mirrorless 2019 26 -     100 40000 30 4000    € 1569
EOS R Mirrorless 2018 30 -     100 40000 30 8000    - € 2.629
EOS 6D Mark II Reflex 2017 26 -     50 102400 30 4000    - € 1.900
EOS 5D Mark IV Reflex 2016 30 -     100 32000 30 8000    - € 3.750
EOS-1D X Mark II Reflex 2016 20 -     100 51200 30 8000    - € 6.000
EOS 5DS Reflex 2015 51 -     100 6400 30 8000    930 € 3.000
EOS 5DS R Reflex 2015 51 -     100 6400 30 8000    930 € 3.500
LEICA
M10-D Telemetro 2018 24     100 50000 125 4000    - € 7.690
M10 Telemetro 2017 24 -     100 50000 125 4000    - € 7.000
NIKON
Z7 Mirrorless 2018 45     64 25600 30 8000    - € 3.799
Z6 Mirrorless 2018 24     100 51200 30 8000    - € 2.539
D850 Reflex 2017 45 -     64 25600 30 8000    € 3.799
D5 Reflex 2016 20 -     100 102400 30 8000    - € 7.000
D810A Reflex 2015 36 -     200 12800 30 8000    880 € 3.000
D750 Reflex 2014 24 -     100 12800 30 4000    750 € 1.949
D810 Reflex 2014 36 -     64 12800 30 8000    980 € 2.900
D610 Reflex 2013 24 -     100 6400 30 4000    850 € 1.500
PANASONIC
Lumix S1R Mirrorless 2018 47 -     100 25600 60 16000    - € 3699
Lumix S1 Mirrorless 2018 24 -     100 51200 60 8000    - € 2499
PENTAX
K-1 II Reflex 2018 36 -     100 819200 30 8000    - € 1.999
SONY
A7III Mirrorless 2018 24 SEL2870     100 51200 30 8000    - € 2.300
A7R III Mirrorless 2017 42 -     100 32000 30 8000    - € 3.100
A9 Mirrorless 2017 24 -     100 51200 30 3200    - € 3.900
A99 II Reflex SLT 2017 42 -     100 25600 30 8000    - € 3.600
A7R II Mirrorless 2015 42 -     100 25600 30 8000    - € 2.100
A7S II Mirrorless 2015 12 -     50 409600 30 8000    - € 2.200
A-7S Mirrorless 2014 12 -     100 102400 30 8000    489 € 1.700

SENSORE APS
CANON
EF-S 18-55mm
EOS 2000D Reflex 2018 24     100 30 6400 4000    € 529
f/3.5-5.6 IS II
EF-S 18-55mm
EOS 4000D Reflex 2018 18     100 30 6400 4000    € 365
f/3.5-5.6 IS II
EOS 200D Reflex 2017 24 18-55mm IS STM     100 25600 30 4000    - € 600
EOS 77D Reflex 2017 24 EF-S 18-55mm     100 51200 30 4000    - € 900
EOS 800D Reflex 2017 24 EF-S 18-55mm     100 51200 30 4000    - € 750
EOS M100 Mirrorless 2017 24 EF-M 15-45mm     100 25600 30 4000    - € 600
EOS M6 Mirrorless 2017 24 EF-M 15-45mm     100 25600 30 4000    - € 700
EOS M5 Mirrorless 2016 24 -     100 25600 30 4000    - € 750
EOS 80D Reflex 2016 24 -     100 16000 30 8000    - € 1.200
EOS 7D Mk II Reflex 2014 20 -     100 16000 30 8000    - € 1.400

FOTOMERCATO 99
PRODOTTI - vendo
Obiettivi
n FUJIFILM FUJINON zoom XF
18-55mm f2.8-4 R LM OIS (made
in Japan), mai usato, completo di
scatola originale, imballi, paraluce,
tappi, libretto istruzioni, panno nero
protettivo originale. Prezzo Euro 290
Consegna a mano in zona Milano,
con possibilità  di prove e verifiche
prima dell’acquisto. Eventuale spe-
dizione a spese dell’acquirente con
pagamento anticipato . Condizione:
Nuovo. Prezzo: € 290. eMail: photo@
leonellobertolucci.it
n LEICA LEITZ Xenon 50/1.5 nume-
ro 376 a € 450. Leitz Elmar 135/4
passo 39x1 raro, numero 1824 a €
300.Tel: 040-418928.
n MINOLTA MD Macro 50/3.5 con
adattatore 1:1, coperchi e astuccio
originali, eccellente, minimi segni
d’uso. Rispondo solo a numeri visi-
bili. NO SMS NO EMAIL. Il primo con-
tatto deve essere telefonico anche
per richiesta foto. No perditempo.
Condizione: Molto buono. Prezzo: €
80. Tel: 3316013037
n NIKON 17-55MM f/2,8 e
12-24mm in ottimo stato completi di
paraluce, imballo, nital card. Condi-
zione: Molto buono. Prezzo: € 1200.
Tel.:3356259893. eMail: aleedsan@
aruba.it
n NIKON 28-105MM f/3,5/4,5 D
(IF) in eccellenti condizioni. Usato
pochissimo a livello amatoriale. Lenti
e meccanica perfette. Completo di
imballo originale, istruzioni e para-
luce originale. Filtro UV di qualità
compreso nel prezzo. Prezzo poco
trattabile. Consegna preferibilmente
a mano in zona Milano, altrimenti
spese di spedizione a carico del desti-
natario. Andrea Condizione: Molto
buono. Prezzo: € 140. eMail: andrea-
giacoppo@libero.it
n NIKON AF-S 300mm f/2,8 D
IF-ED. Ottica in perfetto stato, (sem-
pre protetta da lens coat , in regalo
con l’acquisto). Completa di cin-
ghia originale e custodia in pelle.
Consegna solo a mano , non spedi-
sco! Alessandro, Cel.: 3358340025.
Condizione: Molto buono. Prezzo: €
1900. eMail: alinobi@gmail.com
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Causa passaggio a sistema Z Mount e
100 FOTOMERCATO
per immediato realizzo, vendo zoom
dai caldi colori della prima serie.
Dalla resa davvero bella, perfetto dal
punto di vista estetico funzionale,
non soffre del “fischio” riscontrato su
alcuni esemplare import Italy. Regalo
anche il costoso filtro della B+W
77 486 Uv IR Cut Mrc, del valore di
oltre 120 €uro sempre montato. No
scambi, qualsiasi prova. Condizione:
Molto buono. Prezzo: € 750. eMail:
alecosparsi@tiscali.it
n NIKON NIKKOR 14-24mm f/2,8
vendo per cambio formato, garan-
zia Nittal scaduta ma praticamente
nuovo, effettuati circa una trentina di
scatti, perfetto, solo scambio a mano
e pagamento in contanti, completo
di scatola astucci ed ogni accessorio
come da fornitura a nuovo, aste-
nersi perditempo e persone non
veramente interessate. Condizione:
Molto buono. Prezzo: € 1300 non
minimamente trattabili. eMail: san-
marco1951@virgilio.it
n NIKON NIKKOR 70-300mm
f/4,5-5,6 AFD VRII in ottimo stato con
imballo originale .Invio foto su richie-
sta. Condizione: Molto buono. Prez-
zo: € 299. eMail: teofico3@yahoo.it
n NIKON TELEOBIETTIVO AF-S
300mm f/2.8 in buono stato, para-
luce, custodia a barilotto, se interes-
sati con Moltiplicatore 2x Nikon Tc
20E II diventa un 600 fisso spaziale.
Condizione: Buono. Prezzo: € 1200.
eMail: DEASMILE@HOTMAIL.COM
n NIKON ZOOM 24-120/4 AFD VR II
ultimo tipo garanzia Nital fino a mag-
gio 2021. Ottimo stato facente parte
del kit con la Nikon 750 quindi senza
imballo. Condizione: Molto buono.
Prezzo: € 460. Tel: 3333350011.
eMail: teofico3@yahoo.it
n PENTAX HD DA 55-300 mm f/4-
5.8 ED WR assolutamente nuovo,
ricevuto in regalo e non utilizzato.
Praticamente è come acquistarlo in
negozio. Condizione: Nuovo. Prezzo:
€ 200+s.s. eMail: dariba@libero.it
n SAMYANG AF 14 mm f/2,8 EF
AUTOFOCUS per Canon EOS in con-
dizioni pari al nuovo; acquistato
11/09/2018 con garanzia valida
fino al 11/09/2023. Confezione
originale con scatola e astuccio
morbido. Obiettivo grandangolare
per fotocamere Canon FF o APS-C.,
AUTOFOCUS. Angolo di campo mas-
simo pari a 116,6 gradi, la distanza
minima di messa a fuoco è di soli 20
cm., peso 485 gr. Condizione: Molto
buono. Prezzo: € 460. eMail: rsau-
li50@yahoo.it
n SIGMA 500MM f/4 DG OS HSM
Sport + moltiplicatore Sigma 1,4x
TC-1401 per Canon. Condizioni:
tutto nuovo. Prezzo: € 4200. Cell.:
3333579900. eMail: morinellus@
email.com
n SIGMA ART per Sony. Nuovi
imballati: 35mm 1.4 DG HSM Art, €
500 garanzia 2 anni del rivenditore;
20mm 1.4 DG HSM Art, € 500 garan-
zia 3 anni dell’importatore; 85mm
1.4 DG HSM Art, € 700 garanzia 1
anno del rivenditore. Le garanzie
decorrono da Novembre 2018. Prez-
zo: € 1700. Tel.: 0653272523. eMail:
gigas32@tiscali.it
n SIGMA EX 30mm f/1,4 DC dia-
metro 62mm. Usato 10 volte come
nuovo, con scatola e filtro NV 62mm.
Prezzo: € 250 trattabile. Cell.:
3394396464.
n SONY ZEISS Vario Tessar T* FE24-
70 F4 ZA OSS Straordinario zoom
compatto con attacco E full frame
per tutte le condizioni di scatto quo-
tidiane. L’apertura massima costante
di F4 garantisce un’esposizione uni-
forme su tutta la gamma di zoom da
24 a 70 mm, mentre l’ottica ZEISS T*
assicura chiarezza e resa eccezionali,
oltre a resistenza a polvere e umidità.
Pochissimo usato, ottica e funziona-
mento perfetti, presenta un raschio
depresso sul barilotto esterno (foto)
senza alcuna compromissione della
meccanica; provvisto di filtro UV di
protezione, oltre la normale dota-
zione originale, documentazione ed
imballo. Condizione: Usato. Prezzo: €
350. eMail: cpanella@alce.it
n TAMRON AF 80-200mm f/3.8-
5.6 Aspherical LD (IF) attacco Pentax,
per Pentax. Zoom autofocus con
paraluce originale. Lenti e aspetto
pari al nuovo, funzionamento per-
fetto. Cell. 3343533719. Condizione:
Molto buono. Prezzo: € 99. eMail:
micocorri@alice.it
n VARIO SONNAR 3,3-4,5/35-135,
80/200mm f/4 e 28-85mm f/3.3-
4; Planar f/50-17; Mirotar f/8-500
e flash TLA/20-350; duplicatore
Kenko. Prezzi stracciati. Carlo, cell.:
3405321382
Collezionismo
n KIEV 3 COPIA Contax + 35mm
f/2.8, 50mm f/2, 85mm f/2, 135mm
f/4, mirino multifocale (€150). Con-
taflex Super BC Tessar 50mm f/2.8
black (€80). Contaflex S automatic
black Tessar 50mm f/2.8 (€100). Pie-
tro, cell: 040-418928
n PENTAX COLLEZIONE: Spotmatic
SP nera con Super Multi Coated
Takumar 55/1.8 tappo in metallo
385 euro come nuova, Spotmatic
nera “Small Switch” primo tipo con
Super Takumar 55/1.8 tappo in
metallo 480 euro come nuova, SL
cromata con Super Takumar 55/2
tappo originale come nuova 145
euro. Fish. Eye-Takumar 17/4 con
astuccio e coperchi originali 240
euro. Per le loro condizioni esteti-
che potrebbero essere inserite in un
museo e/o in una collezione impor-
tante. Rispondo solo a numeri visibi-
li. NO SMS NO EMAIL. Il primo con-
tatto deve essere telefonico anche
per richiesta foto. No perditempo.
Condizione: Nuovo. Tel: 3316013037
n PLANAR 75MM f/3.5. Anno di
costruzione 1968, copriobiettivi, dif-
fusore, esposimetro e custodia in
pelle originali. Usata per pochi scatti,
perfetta: condizioni pari al nuovo sia
macchina che custodia. Imperdibile.
Prezzo: € 850. Cell.: 3201611596.
eMail: claudio_delfini@yahoo.it
Camera oscura
n AUREGON IFF 24x36, Orologio
elettronico Philips pdc-011Tank
35mm paterson, Bobinatrice
Computrol, Carte fotografiche Il
Ford (400 fogli dal 10x15 al24x30)
Focometro, Pinze, bacinella varie,
misurini. Condizione: Medio. Prezzo:
€ 200. eMail: silviocipriano@inwind.
it
n DURST AC650 per i formati 24x36
4,5x6 6x6 per colore e b&w, con rile-
vamento automatico dell’esposizione
sul piano pellicola mediante 2 plug-
in per diversi formati. Condizione:
Molto buono. Prezzo: € 210. eMail:
solitodesolis@libero.it
 REFLEX E FOTOCAMERE A SISTEMA - segue

memoria otturatore video

STABIL.

tempo

tempo
ISO

MAX
XQD

MIN
SD
MODELLO ANNO MPXL OBIETTIVO KIT ISO MAX AUDIO FHD 4K PESO PREZZO

CF
MIN

FUJIFILM
X-T30 Mirrorless 2019 26 -     160 12800 900 32000    € 900
X-T3 Mirrorless 2018 26 -     160 12800 900 32000    € 1.529
XC 15-45mm
X-A5 Mirrorless 2018 24     200 12800 30 32000    - € 520
f/3.5-5.6 OIS PZ
X-H1 Mirrorless 2018 24 -     200 12800 900 32000    - € 1.350
XC 15-45mm
X-T100 Mirrorless 2018 24     200 12800 30 32000    - € 620
f/3.5-5.6 OIS PZ
X100F Mirrorless 2017 24 -     100 51200 30 32000    - € 1.429
X-T2 Graphite Mirrorless 2017 24 -   0  200 12800 30 32000    - € 1.700
XF 18-55mm
X-T20 Mirrorless 2017 24     100 51200 30 32000    - € 1.000
f/2.8-4 R LM OIS
XC 16-50mm
X-A3 Mirrorless 2016 24     200 6400 30 32000    - € 500
f/3.5-5.6 OIS II
X-Pro2 Mirrorless 2016 24 -     200 12800 30 32000    - € 1.730
LEICA
CL Mirrorless 2017 24 -     100 50000 30 25000    - € 2.490
TL2 Mirrorless 2017 24 -     100 50000 30 40000    - € 1.950
NIKON
D500 Reflex 2016 20 -     100 51200 30 8000    - € 2.300
D5500 Reflex 2015 24 18-55mm VR II     100 25600 30 4000    - € 920
D5600 Reflex 2016 24 -     100 25600 30 4000    - € 770
D7200 Reflex 2015 24 18-105mm VR     100 25600 30 8000    - € 1.200
18-55mm
D5300 Reflex 2013 24     100 12800 30 4000    480 € 650
f/3,5-5,6 VR II
PENTAX
K-70 Reflex 2016 24 -     100 102400 30 1600    - € 590
DA-L 18-50mm
K-S2 Reflex 2015 20     100 51200 30 6000    678 € 650
DC WR
SIGMA
sd Quattro Mirrorless 2016 19 -     100 6400 30 4000    - € 980
sd Quattro H Mirrorless 2016 25 -     100 6400 30 4000    - € 1.650
SONY
A6400 Mirrorless 2019 24 -     100 32000 30 4000    € 1050
A6300 Mirrorless 2016 24 -     100 25600 30 4000    - € 850
A6500 Mirrorless 2016 24 -     100 25600 30 4000    - € 1.600
A68 Reflex 2015 24 -     100 25600 30 4000    - € 550
16-50mm
A-6000 Mirrorless 2014 24     100 25600 30 4000    344 € 600
f/3,5-5,6 PZ
A-77 II Reflex 2014 24 -     100 51200 30 8000    647 € 1.100

SENSORE MICRO QUATTRO TERZI

PANASONIC
LUMIX G9 Mirrorless 2017 20 -     200 25600 60 32000    - € 1.500
Lumix GH5 Mirrorless 2017 20 -     200 25600 60 16000    - € 1.900
Lumix G80 Mirrorless 2016 16 -     200 25600 60 16000    - € 690
12-32mm G
Lumix GX80 Mirrorless 2016 16     100 25600 60 16000    - € 680
Vario OIS
14-42mm
Lumix G7 Mirrorless 2015 16     100 25600 60 16000    - € 599
f/3,5-5,6

FOTOMERCATO 101
 OBIETTIVI INTERCAMBIABILI
FOCALE APERTURA MODELLO € FOCALE APERTURA MODELLO € FOCALE APERTURA MODELLO €

CANON 70-200 2,8 EF L USM 1566 50 2 M Apo Summicron Asf nero 6060
14 2,8 EF L Usm II 2866 70-200 4 EF L IS Usm 1487 50 2,5 M Summarit 1385
20 2,8 EF Usm 612 70-200 4 EF L USM 799 70 2,5 S Summarit Asf CS 4790
22 2 EF-M STM 271 70-300 4-5,6 EF L IS USM 1855 70 2,5 S Summarit Asf 3785
24 1,4 EF L II USM 2041 70-300 4-5,6 EF IS USM 601 75 1.25 Noctilux-M Asph. 0
24 2,8 EF IS USM 650 70-300 4-5,6 EF IS II USM 599 75 2 M Apo Summicron Asf 3025
28 1,8 EF Usm 583 70-300 4,5-5,6 EF DO IS Usm 1728 75 2,5 M Summarit 1640
28 2,8 EF IS USM 598 75-300 4-5,6 EF USM III 357 90 2 M Apo Summicron Asf 3230
28 3,5 EF-M IS STM 0 75-300 5,6-4 EF III 283 90 2.2 Thambar-M 5950
35 1,4 EF L Usm 1752 100-300 4,5-5,6 EF USM 435 90 2,5 M Summarit 1695
35 2 EF IS USM 652 100-400 4,5-5,6 EF L IS USM 1980 90 4 M Elmar Macro Set 3385
35 2,8 EF-S IS STM Macro 0 100-400 4,5-5,6 EF L IS USM II 2600 120 2,5 S Apo-Macro-Summarit CS 6555
40 2,8 EF STM 260 100-400 4,5-5,6 EF L IS II USM 2600 120 2,5 S Apo-Macro-Summarit 5550
50 1,2 EF L Usm 1946 FUJIFILM 120 5,6 S Elmar TS-Apo Asf 6120
50 1,4 EF Usm 451 14 2,8 XF R 949 135 3,4 M Apo Telyt 3025
50 1,8 EF II 135 16 1,4 XF R WR 1050 180 3,5 S Apo-Tele-Elmar 5550
50 1,8 EF STM II 149 18 2 XF F2 R 569 180 3,5 S Apo-Tele-Elmar CS 6550
50 1,8 EF STM II 149 23 1,4 XF R 930 16-21 4 M Tri-Elmar Asf 16-18-21mm 4460
50 2,5 EF Macro 354 27 2,8 XF CD 450 30-90 3,5-5,6 S Vario-Elmar Asf 9180
50 2,8 TS-E L Macreo 2600 35 1,4 XF R 569 NIKON
60 2,8 EF-S Usm Macro 554 56 1,2 XF R 1100 10,5 2,8 AF Nikkor ED G DX IF 892
85 1,2 EF L II Usm 2961 56 1,2 XF R APD 1449 14 2,8 AF Nikkor D 2246
85 1,4 EF L IS USM 1640 60 2,4 XF R Macro 629 15 3,5 AI Nikkor 3231
85 1,8 EF Usm 437 90 2 XF R LM WR 929 16 2,8 AF Nikkor D Fish-Eye 1047
90 2,8 TS-E L Macro 2600 90 2 Fujinon XF R LM WR 930 20 1,8 AF-S NIKKOR G ED 850
100 2 EF Usm 571 10-24 4 XF R OIS 1100 20 2,8 AI Nikkor 930
100 2,8 EF L MACRO IS USM 1123 15-45 3,5-5,6 XC OIS PZ 299 20 2,8 AF Nikkor D 772
100 2,8 EF USM MACRO 664 16-50 3,5-5,6 XC OIS II 399 24 1,4 AF-S ED G 2520
135 2 EF L Usm 1384 16-55 2,8 XF R LM WR 1199 24 1,8 AF-S G ED 750
135 2,8 EF Softfocus 501 18-55 2,8-4 XF R 749 24 2 AI Nikkor 1150
135 4 TS-E L Macro 2600 18-135 3,5-5,6 XF R LM OIS WR 869 24 2,8 AF Nikkor D 539
200 2,8 EF L Usm II 970 50-140 2,8 XF R LM OIS WR 1549 24 2,8 AI Nikkor 744
300 4 EF L IS Usm 1776 50-230 4,5-6,7 XC OIS 400 24 3,5 Nikkor PC ED 2190
400 5,6 EF L USM 1691 55-200 3,5-4,8 XF R LM OIS 749 28 1,4 AF-S E ED 0
8-15 4 EF L USM FISHEYE 1735 100-400 4,5-5,6 XF R LM OIS 1939 28 1,8 AF-S G 740
10-22 3,5-4,5 EF-S Usm 711 250 4 GF R LM OIS WR 28 2 AI Nikkor 1156
11-22 4-5,6 EF-M IS STM 434 HASSELBLAD 28 2,8 AI Nikkor 741
11-24 4 EF L USM 3300 21 4 XCD 28 2,8 AF Nikkor D 342
15-85 3,5-5,6 EF-S IS USM 896 30 5,6 X-PAN Asf 3965 35 1,4 AI Nikkor 1256
16-35 2,8 EF L USM III 2689 45 4 X-PAN 605 35 1,4 Nikkor AF-S DX G 2167
16-35 2,8 EF L USM II 1824 90 4 X-PAN 827 35 1,8 AF-S DX G 231
17-40 4 EF L USM 966
17-55 2,8 EF-S IS Usm 955
LEICA 35 2 AF Nikkor D 443
16-35 3,5-4,5 Super Vario Elmar SL Asph 40 2,8 AF-S DX G Micro 302
17-85 4-5,6 EF-S IS USM 543 50 1,2 AI Nikkor 779
18 3,8 M Elmar Asf 2565
18-55 3,5-5,6 EF-M IS STM 325 50 1,4 Nikkor AF-S G 453
21 1,4 M Summilux Asf 6050
18-55 3,5-5,6 EF IS II 216 50 1,8 AF-S G 231
21 3,4 M Super Elmar Asf 2420
18-55 3,5-5,6 EF-S IS STM 271 50 1,8 AF Nikkor D 156
24 1,4 M Summilux Asf 6050
18-135 3,5-5,6 EF-S IS USM 599 55 2,8 AI Micro Nikkor 564
24 3,5 S Super Elmar Asf 7630
18-135 3,5-5,6 EF-S IS STM 543 60 2,8 AF-S Micro Nikkor G ED 634
24 3,8 M Elmar Asf 2155
18-135 3,5-5,6 EF-S IS 503 85 1,4 AF-S G 1764
28 1,4 Summilux-M Asph. 5670
18-150 3,5-6,3 EF-M IS STM 519 85 1,4 AF Nikkor D IF 1522
28 2 M Summicron Asf 3485
18-200 3,5-5,6 EF-S IS 639 85 1,8 AF Nikkor D 574
28 2,8 M Elmarit Asf 1845
24-70 2,8 EF L II USM 2710 85 1,8 AF-S G 550
30 2,8 S Elmarit Asf CS 6915
24-70 4 EF L IS USM 1100 85 3,5 AF-S ED DX VR G Micro 594
30 2,8 S Elmarit Asf 5900
24-70 4-0 EF L IS USM 1366 105 2 AF Nikkor D Defocus Control 1376
35 1,4 M Summilux Asf 4200
24-105 4 EF L IS II USM 1289 105 2,8 AI Micro Nikkor 1064
35 2 M Summicron Asf 2515
24-105 4 EF L IS Usm 1257 105 2,8 AF-S Micro Nikkor G IF ED 1005
35 2 M Summicron Asf crom. 2665
24-105 3,5-5,6 EF IS STM 520 135 2 AF Nikkor D Defocus Control 1588
35 2,5 M Summarit 1590
28-135 3,5-5,6 EF IS Usm 573 135 2,8 AI Nikkor 705
35 2,5 S Summarit Asf CS 6610
28-300 3,5-5,6 EF L IS USM 3350 180 2,8 AF Nikkor IF ED D 1154
35 2,5 S Summarit Asf 5595
55-250 4-5,6 EF-S IS STM 380 200 2 AF-S G ED VR II 6030
50 0,95 M Noctilux 9100
55-250 4-5,6 EF-S IS II 323 200 4 AI Micro Nikkor IF 1366
50 1,4 M Summilux Asf 3230
70-200 2,8 EF L IS USM III 2099 200 4 AF IF ED D Micro 2021
50 1,4 M Summilux Asf crom. 3385
70-200 2,8 EF L IS USM II 1299 300 4 AF-S D IF ED 1600
50 2 M Summicron 1900
70-200 2,8 EF L IS II USM 2969

102 FOTOMERCATO
 Massimiliano Milazzo
“Reflex Top Linea”
Via Governolo 12, 10128 Torino, Tel. 011-591260

MATERIALE FOTOGRAFICO USATO

PRODOTTO € PRODOTTO € PRODOTTO € PRODOTTO €

CANON EF 35/2.0 IS USM 579 XF 35/1.4 R 579 NIKON 50/1.2 AIS 599
EF 40/2.8 STM 239 XF 35/2.0 R WR 459
FOTOCAMERE Nuovo Digitale EF 400/2.8 L II IS USM 8.490 XF 50-140/2.8 R LM OIS WR 1.549 PANASONIC
POWERSHOT G3X 899EF 400/4.0 DO IS USM 4.500 XF 50/2.0 R WR 519 FOTOCAMERE Nuovo Digitale
POWERSHOT G7X MARK II 599EF 400/5.6 L USM 1.389 XF 55-200/3.5-4.8 R LM OIS 739
POWERSHOT G9X MARK II 439EF 50/1.2 L USM 1.499 XF 56/1.2 R 989 LUMIX DC-FZ82 289
EOS 2000D KIT 519EF 50/1.4 USM 449 XF 60/2.4 R MACRO 659 LUMIX DC-LX100M2 949
EOS 200D 569EF 50/1.8 STM 150 XF 80/2.8 R LM OIS WR MACRO1.249 LUMIX DC-S1 + S 24-105/4.0
EOS 200D KIT 649EF 70-200/2.8 L IS III USM 2.350 XF 90/2.0 R LM WR 969 MACRO O.I.S. 3.390
EOS 250D 579EF 70-200/2.8 L USM 1.649 LUMIX DC-S1R + S 24-105/4.0
EOS 4000D KIT 419EF 70-200/4.0 L IS USM 1.469 NIKON MACRO O.I.S. 4.590
EOS 5D MARK IV 3.289EF 70-200/4.0 L USM 699 LUMIX DC-TZ90 399
FOTOCAMERE Nuovo Digitale LUMIX DMC-FZ2000 899
EOS 5D MARK IV KIT 5.749EF 70-300/4.0-5.6 IS II USM 599
EOS 5DS 2.799EF 70-300/4.0-5.6 IS USM 400 COOLPIX A1000 459 LUMIX DMC-FZ300 399
EOS 6D 1.090EF 85/1.2 L II USM 2.330 COOLPIX P1000 1.149 LUMIX DMC-G80 649
EOS 6D MARK II 1.569EF 85/1.4 L IS USM 1.690 COOLPIX S2700 KIT 199 LUMIX DMC-GH5 1.790
EOS 7D MARK II 1.349EF 85/1.8 USM 489 COOLPIX W100 169 LUMIX DMC-GH5S 2.299
EOS 800D 770EF-M 22/2.0 STM 199 COOLPIX W130 349 LUMIX DMC-GX80 KIT 499
EOS 80D 1.089EF-S 10-18/4.5-5.6 IS STM 299 COOLPIX W300 459 LUMIX DMC-LX100 519
EOS 90D + EF- 18-135/3.5-5.6 IS EF-S 18-200/3.5-5.6 IS 599 COOLPIX W300 459 LUMIX DMC-TZ-100 529
USM 1.699EF-S 24/2.8 STM 180 D3400 + AF-S 18-105/3.5-5.6G LUMIX DMC-TZ80 295
EOS R 1.990EF-S 35/2.8 IS STM MACRO 439 ED VR 529 LUMIX-DC9 1.399
EOS R + CANON EOS EF, EOS R EF-S 60/2.8 USM MACRO 499 D3500 KIT 659
D500 1.679 PANASONIC
ADAPTER RING 2.649LAOWA 15/4.0 WIDE MACRO 1:1 629
EOS R + CANON R, LAOWA FF 15/2.0 D-DREAMER D5600 599 OBIETTIVI Nuovo Digitale
EF ADAPTER 2.299CANON R 999 D5600 KIT 799
D7200 999 7ARTISANS 55/1.4 MQT 139
EOS R + RF 24-105/4.0 L IS USM RF 28-70/2.0 L USM 3.400 PANASONIC S 24-105/4.0 599
KIT 3.669RF 35/1.8 IS MACRO STM 599 D750 1.390
EOS RP + MOUNT ADAPTER EF-EOS RF 50/1.2 L USM 2.599 D750 + AF-S 24-120/4.0G VR N 1.990 SONY
R KIT 1.569SAMYANG 85/1.4 AS IF UMC 399 D7500 KIT 1.599
EOS RP +RF 24-105/4.0 L IS USM + SIGMA 85/1.4 EX DG HSM 600 D810 1.999 FOTOCAMERE Nuovo Digitale
MOUNT ADAPTER EF-EOS R TS-E 17/4.0 L 2.450 D850 3.699 A6300 799
KIT 2.599TS-E 45/2.8 1.399 NIKON D3500 KIT (SUPER OFFERTA! A6300 KIT 939
IXUS 190 199YONGNUO EF 35/2.0 140 UNA SOLA DISPONIBILE!) 450 ALPHA 6500 + E PZ 18-105/4.0 G
POWERSHOT G1X MARK III 999 NIKON D7500 1.190 OSS (ILCE-6500) 1.899
POWERSHOT SX60 HS 469 FUJIFILM Z6 + Z 24-70/4.0 S + ALPHA 7 II (ILCE-7M2) 1.349
POWERSHOT SX730HS 359 FOTOCAMERE Nuovo Digitale MOUNT ADAPTER FTZ 2.799 ALPHA 7S II (ILCE-7SM2) 2.449
Z7 + FTZ 3.399 CYBER-SHOT RX100 V 849
CANON FUJIFILM X-T30 + Z7 + Z 24-70/4.0 S + FTZ 3.999 SONY 7III + FE 24-105/4.0G OSS
XF 18-55/2.8-4.0 R LM 1.349 (ILCE-7M3G) 3.199
OBIETTIVI Nuovo Digitale INSTAX SQUARE SQ10 199 NIKON
SONY 7R III (ILCE-7RM3) 3.199
60-600/4.5-6.3 DG (S) 018 1.669 INSTAX SQUARE SQ20 249 OBIETTIVI Nuovo Digitale SONY ALPHA 7 III (ILCE-7M3) 2.139
60/2.8 MACRO R 219 X-T2 1.299
7ARTISANS 50/1.8 99 X-T2 KIT 1.589 14-24/2.8G AF-S ED N 1.799 SONY
CANON EF 70-200/2.8 L IS III USM X-T3 1.299 16-35/4.0G ED AF-S VR 1.399
1.950 X-T3 KIT 1.899 16-85/3.5-5.6G AF-S DX ED VR 499 OBIETTIVI Nuovo Digitale
EF 100-400/4.5-5.6 L II IS USM 2.490 XF10 499 18-105/3.5-5.6G ED AFS DX VR 199 7ARTISANS 12/2.8 E 209
EF 100/2.0 USM 549 18-300/3.5-6.3G AF-S DX ED VR 819 7ARTISANS 35/1.2 E 179
EF 100/2.8 L IS USM MACRO 999 FUJIFILM 18-35/3.5-4.5G AF-S ED 829 7ARTISANS 35/2.0 E 259
EF 100/2.8 USM MACRO 559 OBIETTIVI Nuovo Digitale 200-500/5.6E AF-S ED VR 1.499 7ARTISANS 50/1.8 E 99
EF 135/2.0 L USM 1.159 70-200/2.8G ED AF-S VR II 1.999 7ARTISANS 55/1.4 E 139
EF 14/2.8 L II USM 2.300 7ARTISANS 12/2.8 FX 219 70-200/4.0G ED AF-S VR 1.389 FE 12-24/4.0G 1.990
EF 16-35/2.8 L II USM 1.869 7ARTISANS 55/1.4 139 80-400/4.5-5.6G AF-S ED VR 2.749 FE 24-105/4.0 G OSS 1.250
EF 16-35/2.8 L III USM 2.399 FUJINON ASPHERICAL SUPER EBC AF 50/1.8 D 155 FE 50/1.8 299
EF 16-35/4.0 L IS USM 1.399 XF 80/2.8 R LM OIS WR MACRO1.099 AF-P DX 10-20/4.5-5.6G VR 399 FE 70-200/4.0 G OSS 1.299
EF 17-40/4.0 L USM 849 FUJINON XF 8-16/2.8 R LM WR 1.799 AF-S 24-70/2.8E ED VR 2.499 FE VARIO-TESSAR
EF 200-400/4.0 L IS USM XC 50-230/4.5-6.7 OIS 359 AF-S 24-70/2.8G ED N 1.399 16-35/4.0 T* ZA OSS 1.389
EXTENDER 1.4X 12.250 XF 10-24/4.0 R OIS 1.039 AF-S 35/1.8G ED 599 G MASTER FE
EF 200/2.8 L II USM 850 XF 100-400/4.5-5.6 R OIS WR 1.829 AF-S 50/1.8G 249 100-400/4.5-5.6 OSS 2.599
EF 24-105/4.0 L II IS USM 1.099 XF 14/2.8 R 890 AF-S 8-15/3.5-4.5E ED N 1.299 G MASTER SEL 85/1.4 1.799
EF 24-70/2.8 L II USM 2.029 XF 16-55/2.8 R LM WR 1.099 AF-S 85/1.8G 599 SONY E 16/2.8 259
EF 24/1.4 L II USM 1.689 XF 16/1.4 R WR 979 AF-S DX 35/1.8G 229 SONY E 30/3.5 MACRO 249
EF 24/2.8 IS USM 559 XF 16/2.8 R WR 399 AF-S DX 40/2.8G MICRO 319 SONY FE 28/2.0 429
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500 4 AF-S G ED VR 9770 12-40 2,8 Zuiko Digital ED 999 17-70 4 SMC DA AL [IF] SDM 644
500 4 AF-S Nikkor E FL ED VR 0 12-50 3,5-6,3 Zuiko Digital ED 419 18-55 3,5-5,6 ED AL [IF] II 231
600 4 AF-S G ED VR 11700 12-60 2,8-4 Zuiko Digital ED 1149 18-55 3,5-5,6 SMC DA AL WR 251
600 4 AF-S Nikkor E FL ED VR 0 14-35 2 Zuiko Digital ED 2739 18-135 3,5-5,6 SMC DA ED AL [IF] DC WR 745
800 5,6 AF-S G ED VR 17000 14-42 3,5-5,6 Zuiko Digital ED 259 18-270 3,5-6,3 SMC DA DA ED SDM 849
8-15 3,5-4,5 AF-S E ED 0 14-42 3,5-5,6 M.Zuiko Digital ED II R 329 24-70 2,8 HD D FA ED SDM WR 0
10-24 3,5-4,5 AF-S ED DX G Zoom 968 14-54 2,8-3,5 Zuiko Digital II 629 28-105 3,5-5,6 HD Pentax D FA 0
12-24 4 AF-S Zoom Nikkor ED G DX 1341 14-150 4-5,6 M.Zuiko Digital ED 629 50-135 2,8 SMC DA ED [IF] SDM 1228
14-24 2,8 AF-S Zoom Nikkor G ED 2000 18-180 3,5-6,3 Zuiko Digital ED 579 50-200 4-5,6 SMC DA ED WR 302
16-35 4 AF-S ED VR G 1310 35-100 2 Zuiko Digital ED 2499 55-300 4-5,8 SMC DA ED 402
16-80 2,8-4 AF-S DX Nikkor E ED VR 1100 40-150 2,8 M.Zuiko Digital ED Pro 1200 55-300 4,5-6,3 HD-DA ED PLM WR 0
16-85 3,5-5,6 AF-S Zoom Nikkor G DX VR 704 40-150 4-5,6 Zuiko Digital ED 299 60-250 4 SMC DA ED [IF] SDM 1612
17-35 2,8 AF-S Zoom Nikkor D 2409 50-200 2,8-3,5 Zuiko Digital ED 1369 SAMYANG
17-55 2,8 AF-S Zoom Nikkor IF ED G DX 1905 70-300 4-5,6 Zuiko Digital ED 420 8 3,5 Asph. IF MC Fish-eye 399
18-35 3,5-4,5 AF-S G ED 750 75-300 4,8-6,7 M.Zuiko Digital ED 549 14 2,8 IF ED UMC Aspherical 499
18-35 3,5-4,5 AF Zoom Nikkor D IF Asf 736 90-250 2,8 Zuiko Digital ED 6229 21 1,4 UMC 0
18-55 3,5-5,6 AF-S DX VR 291 PANASONIC 24 2,8 AF FE 400
18-55 3,5-5,6 AF-S DX 230 8 3,5 G Asph. Mega OIS 799 24 1,4 ED AS UMC 779
18-55 3,5-5,6 G AF-P DX 0 12,5 12 G 3D 249 35 1.4 AF FE 0
18-55 3,5-5,6 G AF-P DX VR 0 14 2,5 G Asph. 399 35 1,4 AS UMC 649
18-105 3,5-5,6 AF-S ED DX VR G Zoom 402 20 1,7 G Asph II 399 35 2,8 AF FE 0
18-140 3,5-5,6 AF-S DX ED VR 520 25 1,4 Leica DG Summilux Asph. 599 50 1,2 XP 950
18-200 3,5-5,6 AF-S Zoom Nikkor ED G VR II 957 30 2,8 HS030 350 50 1,2 UMC 0
18-300 3,5-5,6 AF-S ED DX VR II G 1049 43 1,7 HS043 400 85 1,4 IF MC Aspherical 429
24-70 2,8 AF-S Zoom Nikkor G IF ED 1944 45 2,8 Leica DG Macro-Elmarit Asph 799 100 2,8 ED UMC Macro 0
24-85 2,8-4 AF Zoom Nikkor D IF 857 7-14 4 G Vario Asph. Mega OIS 1299 SIGMA
24-85 3,5-4,5 AF-S ED VR II G 669 12-32 3,5-5,6 Asph I ED 349 4,5 2,8 AF EX DC Hsm 924
24-85 3,5-4,5 AF-S Zoom ED G 564 12-35 2,8 G X Asph. Mega OIS 1199 8 3,5 AF EX DG 975
24-120 4 AF-S ED VR G 1310 12-60 3,5-5,6 Lumix G Vario 0 10 2,8 AF EX DC Hsm 755
28-300 3,5-5,6 AF-S ED VR G 1058 14-42 3,5-5,6 G Vario Asph. Mega OIS 299 14 1,8 DG HSM | Art
55-200 4-5,6 AF-S Zoom Nikkor G DX VR 321 14-42 4-5,6 G X Vario Asph. Mega OIS 399 14 1,8 Art DG HSM 0
55-200 4,5-5,6 AF-S Zoom Nikkor G DX 324 14-45 3,5-5,6 G Vario Asph. Mega OIS 349 15 2,8 AF EX DG Fish-Eye diagonale 774
55-300 4,5-5,6 AF-S ED DX VR G 452 14-140 3,5-5,6 G Vario Asph. Mega OIS 699 16 1.4 DC DN (C) 0
70-24 2,8 AF-S E ED VR 2400 35-100 2,8 G X Vario 1299 19 2,8 AF EX DN (Sony E-M43) 169
70-200 2,8 AF-S ED VR II G 2515 45-150 2,8 G Telezoom 299 19 2,9 (A) DN F/M43 192
70-200 4 AF-S G ED VR II 1520 45-175 4-5,6 G X Vario Asph. Mega OIS 449 20 1,4 DG HSM | Art
70-300 4,5-5,6 AF-S G IF-ED VR 635 45-200 4-5,6 G Vario Asph. Mega OIS 349 20 1,8 AF EX DG RF Asf 774
70-300 4,5-5,6 AF-P E ED VR 0 100-300 4-5,6 G Vario Asph. Mega OIS 599 24 1,4 DG HSM | Art
80-400 4,5-5,6 AF Zoom Nikkor D ED VR 2062 PENTAX 24 1,4 DG HSM (A) 750
80-400 4,5-5,6 AF-S G ED VR 2750 3,2 5,6 Fish-Eye (Q) 130 24 1,8 AF EX DG Asf 641
180-400 4 AF-S TC1.4 FL ED VR 6,3 7,1 Toy-Lens Wide (Q) 100 28 1,8 AF EX DG Asf 557
400-200 4 G ED AF-S VR II Zoom 7400 15 4 SMC DA ED AL Limited Edition 825 30 1,4 (A) AF DC HSM 519
500-200 5,6 AF-S E ED VR 1400 18 8 Toy-Lens Tele (Q) 100 30 1,4 DC DN Contemporary 0
OLYMPUS 21 3,2 SMC DA Limited Edition 654 30 2,8 (A) DN F/(SONY E-M43) 192
8 1,8 M.Zuiko Digital ED Fisheye 0 35 2,4 SMC DA AL 220 35 1,4 DG HSM | Art
8 1,8 M.Zuiko Digital ED Fisheye 899 35 2,8 SMC DA Limited Edition 554 35 1,4 (A) DG HSM 947
8 3,5 Zuiko Digital ED 839 40 2,8 SMC DA Limited Edition 493 50 1,4 DG HSM | Art
12 2 Zuiko Digital EW-M1220 789 50 1,4 SMC FA 432 50 1,4 DG HSM AF (A) 860
17 1,8 Zuiko Digital EW-M1718 529 50 1,8 SMC DA 329 50 1,4 AF EX DG Hsm 576
17 2,8 M.Zuiko Digital ED 319 50 2,8 SMC D-FA Makro 1:1 634 50 2,8 AF EX DG Macro 1:1 411
25 2,8 Zuiko Digital ED 259 55 1,4 SMC DA SDM 865 60 2,8 DN F/(SONY E-M43) 192
35 3,5 Zuiko Digital ED Macro 249 70 2,4 SMC DA Limited Edition 654 70 2,8 DG Macro | Art
45 1,8 Zuiko Digital 320 77 1,8 SMC FA Limited Edition Black 1107 70 2,8 AF EX DG Macro 1:1 517
50 2 Zuiko Digital ED Macro 829 100 2,8 SMC D-FA WR Makro 1:1 705 85 1,4 DG HSM | Art
60 2,8 Zuiko Digital ED 529 200 2,8 SMC DA ED [IF] SDM 1089 85 1,4 EX DG Hsm 1092
75 1,8 Zuiko Digital ED 999 300 4 SMC DA ED [IF] SDM 1309 85 1,4 DG HSM Art 0
150 2 Zuiko Digital ED 2650 560 5,6 HD DA ED AW HD 6749 105 1,4 DG HSM | Art
300 2,8 Zuiko Digital ED 8419 5-15 2,8-4,5 Standard Zoom (Q) 299 105 2,8 AF EX DG OS Hsm Macro 1:1 819
300 4 M.Zuiko Digital ED IS Pro 2600 10-17 3,5-4,5 SMC DA ED [IF] FISH-EYE 644 135 1,8 DG HSM | Art
7-14 2,8 M.Zuiko Digital ED Pro 1299 12-24 4 SMC DA ED AL [IF] 1078
135 1,8 Art DG HSM 0
7-14 2,8 M.Zuiko Digital ED Pro 1299 15-30 2,8 HD Pentax D FA 0 150 2,8 AF EX DG Apo OS Hsm Macro 1130
7-14 4 Zuiko Digital ED 1999

106 FOTOMERCATO
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EOS 5D MARK III CN 1.420 24-70/2,8 L USM CN 860 50/1,4 AF O 220
EOS 5D MARK II Corpo O-CN 680 24-70/2,8 VC SP G2 (Tamron) NUOVO 920 50/1,8 D O 90
EOS 5D Corpo O 350 24-70/2,8 EX IF DG (Sigma) O-CN 490 58/1,4 G AF-S (Nital) O-CN 1.220
EOS 6D Corpo B-O 650 24-105/4 L IS USM O 490 60/2,8 G AF-S Micro O-CN 390
EOS 7D MK II Corpo O-CN 920 24-105/3,5-5,6 IS STM USM O-CN 290 60/2,8 D Micro B-O 280
EOS 7D Corpo O-CN 480 28-70/2,8 L USM B 560 70/2,8 EX DG MACRO (Sigma) CN 290
EOS 70D Corpo CN 650 28-105/2,8 SP (Tamron) B-O 335 85/1,8 G AF-S (Nital) CN 390
EOS 60D Corpo O-CN 520 28-135/3,5-5,6 IS O 240 85/1,4 D (Nital) CN 750
EOS 50D Corpo O 350 28-300/3,5-5,6 L IS O 1.480 85/1,8 G AF-S (Nital) CN 390
EOS 30D Corpo O 180 55-250/4-5,6 IS O-CN 190 85/2,8 D PC Micro (Nital) CN 1.080
EOS 550D KIT 18-55/3,5-5,6 IS O 260 70-200/2,8 SP LD (Tamron) CN 420 90/2,8 SP Macro (Tamron) B-O 240
EOS 400 D Corpo B 120 70-200/2,8 EX II APO (Sigma) B-O 480 105/2,8 G AF-S VR Micro (Nital) CN 720
EOS 1100D + 18-55/3,5-5,6 IS CN 210 70-200/4 L IS O 780 105/2,8 DG Macro (Sigma) O 260
EOS 1000D + 18-55/3,5-5,6 IS CN 180 70-200/4 L USM CN 480 180/2,8 D B-O 440
14/2,8 EX DG (Sigma) CN 460 70-300/4,5-5,6 DO IS USM CN 850 180/2,8 B 380
20/2,8 USM O-CN 345 70-300/4-5,6 VC SP (Tamron) NUOVO 320 300/4 AF-S O 860
24/2,8 EF O 260 70-300/4-5,6 IS USM O 320 10-24/3,5-4,5 AF-S DX O-CN 590
24/2,8 EF-S STM CN 135 75-300/4-5,6 III O-CN 120 10-24/3,5-4,5 Di SP (Tamron) O 290
28/1,8 USM O 360 100-300/4,5-5,6 USM B-O 235 12-24/4 G DX O 540
28/2 Distagon ZE ZEISS CN 760 EXTENDER 1,4 X II CN 260 12-24/4,5-5,6 II DG (Sigma) CN 520
40/2,8 STM O 125 IMPUGNATURA BG-E2 N O 90 14-24/2,8 G AF-S (Nital) CN 1.220
45/1,8 Di VC SP (Tamron) NUOVO 390 IMPUGNATURA BG-E3 CN 50 16-50/2,8 SP AT-X (Tokina) O 320
45/2,8 TS-E B-O 820 IMPUGNATURA BG-E4 O-CN 75 16-35/4 G AF-S VR CN 840
50/1,8 STM CN 100 IMPUGNATURA BG-E6 CN 160 16-85/3,5-5,6 AF-S VR O-CN 340
50/1,4 USM O-CN 250 IMPUGNATURA BG-E9 O 100 16,5-135/3,5-5,6 AT-X (Tokina) CN 180
70/2,8 EX DG MACRO (Sigma) CN 290 IMPUGNATURA BG-E11 CN 190 17-50/2,8 SP VC (Tamron) O-CN 320
85/1,8 EF USM B-O 250 IMPUGNATURA BG-E21 CN 120 17-50/2,8 SP Di II (Tamron) O-CN 240
85/1,4 EX DG (Sigma) CN 670 FLASH 600 EX-RT CN 360 17-50/2,8 DC VC (Sigma) CN 250
100/2,8 EF MACRO B-O 240 FLASH 580 EX II O 260 18-35/3,5-4,5 D ED O-CN 350
105/2,8 Macro DG EX (Sigma) O-CN 360 FLASH 580 EX O 240 18-55/3,5-5,6 G AF-S O 85
135/2,8 SOFT FOCUS B-O 360 FLASH EM-140 DG II SIGMA CN 280 18-70/3,5-4,5 AF-S DX O 125
180/2,8 DG OS Macro (Sigma) O-CN 960 FLASH METZ 50 AF-1 DIGIT NUOVO 249 18-105/3,5-5,6 AF-S O 130
300/4 L IS O-CN 820 NIKON AF / DIGITALE 18-140/3,5-5,6 AF-S VR O 230
400/2,8 L II O-CN 4.250 D 800 Corpo B-O 980 18-200/3,5-5,6 G AF-S VR II O-CN 370
400/5,6 L USM O-CN 940 D 610 Corpo (Nital) O-CN 780 18-200/3,5-6,3 DC OS (Sigma) O 240
400/5,6 APO (Sigma) B 190 D 600 Corpo (Nital) O-CN 730 19-35/3,5-4,5 (Cosina) O-CN 120
500/4 L IS O-CN 3.800 D 300 S Corpo (Nital) B 420 20-35/2,8 D CN 620
8-16/4,5-5,6 DC (Sigma) O-CN 360 D 300 Corpo (Nital) O 380 24-35/2 DG ART (Sigma) CN 715
10-18/4,5-5,6 IS STM CN 195 D 7200 Corpo (Nital) O-CN 590 24-70/2,8 G AF-S O 940
10-20/3,5 DC HSM (Sigma) CN 360 D 7100 Corpo O-CN 490 24-85/2,8-4 B-O 310
10-22/3,5-4,5 USM O 390 D 7000 Corpo B-O 350 24-85/3,5-5,6 AF-S VR (Nital) CN 360
10-24/3,5-4,5 SP (Tamron) O-CN 320 D 5200 Corpo (Nital) CN 390 24-120/4 G VR NUOVO 730
11-16/2,8 AT-X (Tokina) CN 340 D 5100 Corpo (Nital) B 250 24-120/3,5-5,6 D (Nital) B-O 210
12-24/4,5-5,6 DG (Sigma) O 520 D 5000 Corpo B-O 220 28-70/2,8 EX DG (Sigma) O-CN 240
12-28/2,8 PRO DX (Tokina) CN 320 D 3100 Corpo Red O 180 28-70/2,8 (Sigma) B 160
15-85/3,5-5,6 IS USM O 380 D 90 Corpo O 240 28-70/3,5-4,5 D O 135
16-35/2,8 L USM O-CN 720 D 80 Corpo (Nital) O 180 28-300/3,5-5,6 AF-S VR (Nital) O-CN 720
16,5-135/3,5-5,6 AT-X (Tokina) CN 380 D 70 Corpo (Nital) B-O 140 28-300/3,5-6,3 XR (Tamron) O 220
17-35/2,8-4 DG (Sigma) O 320 8/3,5 FISH-EYE (Samyang) CN 190 28-300/3,5-6,3 VC (Tamron) O-CN 380
17-55/2,8 EF-S IS USM O-CN 590 14/2,8 D (Nital) O-CN 1.220 35-70/2,8 D B-O 280
17-85/4-5,6 IS USM O 225 18/2,8 D O 720 35-105/3,5-4,5 D O-CN 190
18-50/2,8 DC (Sigma) B-O 160 20/2,8 D O 320 35-135/4-5,6 (Sigma) B 100
18-55/3,5-5,6 II O-CN 85 24/2,8 D O 260 50-100/1,8 DC ART (Sigma) CN 740
18-200/3,5-5,6 IS O 280 28/2,8 D O-CN 195 55-200/4-5,6 D DC (Sigma) O 110
18-200/3,5-6,3 II OS (Sigma) O-CN 240 30/1,4 DC HSM (Sigma) B-O 270 55-200/4-5,6 AF-S VR O-CN 170
19-35/3,5-4,5 (Tamron) O 140 35/1,4 ED (Samyang) CN 280 55-200/4-5,6 AF-S O-CN 125
20-35/3,5-4,5 USM NUOVO 450 35/1,8 G AF-S DX O-CN 170 70-180/4,5-5,6 D Micro CN 890
20-35/3,5-4,5 (Tokina) O 130 40/2,8 G DX AF-S Micro O 220 70-200/2,8 AF-S VR II (Nital) CN 1480
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Viale Beatrice d’Este 48, 20122 Milano. Tel. 02.58.30.32.88

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APPARECCHI 35 MM Canon 28/2.8 FD S.C. 105752 B 60 per Fujica a baionetta B+ 80 6012973 B- 35

Canon T70 2052291 BC 35 Canon 35/2.5 FL 48136 B- 60 Konica 135/3.5 Hexanon Nikon 35/2 Nikkor AI 167654 BC 140
Contax 137MD 057539 BC 40 Canon 50/1.4 FD S.S.C. 660880 B 115 7333319 B 45 Nikon 35/2 Nikkor-O 791347 BC 120
Contax 159 011328 BC 60 Canon 50/1.8 FD 5012053 B 40 Konica Makinon 35/2.8 779903 BC 15 Nikon 50/1.4 Nikkor AIs 5220318 (picco-
Contax 167MT 087854 B- 85 Canon 50/1.8 FD 5439759 B- 30 Konica Vivitar 135/2.8 lo segno bordo lente post.) B 110
Contax G1 111200 corpo Canon 50/1.8 FD S.C. 267972 B 30 28807644 B 30 Nikon 50/1.4 Nikkor-S.C 1365396 BC 110
(etichetta grigia) BC 140 Canon 70-210/4 Zoom FD Minolta 20/2.8 AF 14801318 Nikon 50/1.8 Nikkor AIs 3227409 B 110
Minolta 7000 11007208 B- 40 213410 B 90 con paraluce e custodia B+ 290 Nikon 50/1.8 Nikkor AIs 3298869 B 115
Minolta Dynax 2xi 01219473 B- 30 Canon 70-210/4 Zoom FD Minolta 28-70/3.5-4.8 Nikon 50/1.8 Nikon E AIs 1903025 B- 45
Minox 35GT 5311496 con 35/2.8 con 783863 B- 45 Zoom MD 51702168 B 50 Nikon 50/2 Nikkor 3121237
flash FC35 B 100 Canon 70-210/4 Zoom FD Minolta 28/2.8 AF 1019088 B 75 innesto F 'gommato‘ B 65
Nikkormat EL NR 5298086 CB 85 807423 B 120 Minolta 35-105/3.5-4.5 Zoom AF Nikon 50/2 Nikkor AI 3747266 B 85
Nikkormat FS CR 7409724 (rara, incisioni Canon 135/3.5 FD 80923 BC 50 1056610 (lente con segnetto) B 70 Nikon 50/2 Nikkor-H 2084215 B 70
su fondello e calotta) CB 90 Canon 200/4 FD S.S.C. 201764 Minolta 50-135/3.5 Zoom Rokkor MD Nikon 50/2 Nikkor-H.C 2252234 B-
Nikkormat FTn CR 3790651 BC 70 (segnettini su lente frontale) B 40 1037199 B- 100 45
Nikkormat FTn CR 4673346 B- 90 Canon 200/4.5 FL 145876 B 30 Minolta 70-210/4.5-5-6 Nikon 55/1.2 Nikkor-S 214846 B 320
Nikon F CR Photomic “Nikkor” 7041350 Canon 500/5.6 FL-F 10122 BC 880 Zoom MD 63102898 B 40 Nikon 55/2.8 Micro-Nikkor AIs
(targhetta non originale) BC 750 Canon Avanar 28/2.8 FD 741236 B Minolta 75-200/4.5 Zoom MD 385661 BC 110
Nikon F-50 2080339 B 30 35 8071533 B- 80 Nikon 55/3.5 Micro-Nikkor AI 974324
Nikon F2 CR Photomic 7697304 Canon EF Tamron 18-200/3.5-5.6 AF-LD Minolta 75-200/4.5 Zoom Rokkor MD (lenti con segnetti) BC 95
(esp. Non funzionante) BC 120 157821 (Autofocus) BC 35 2007234 B- 50 Nikon 70-210/4-5.6 Zoom Nikkor AF
Nikon FA NR 5323343 B- 150 Canon Hanimex 200/3.3 FD 771349 B Minolta 100/4 Macro Rokkor MD 2423199 B 90
Nikon FE CR 4033533 BC 115 35 8013478 con anello 1:1 B 125 Nikon 80-200/4 Zoom Nikkor AIs
Nikon FE NR 3340123 BC 90 Canon Kenlock 28/2.8 FD 386111 B Minolta Panagor 28-70/3.5-4.5 229170 BC 70
Nikon FE-2 CR 2037946 B- 180 30 Zoom MD 873949 B 35 Nikon 105/2.5 Nikkor 727239 modificato
Nikon FM NR 3143917 B- 110 Canon Kiron 28-210/4-5.6 Zoom MC Minolta Seimar 28/2.8 MD AI (artigianalmente) B- 115
Nikon L35AF2 6057534 57605086 B 100 840516 BC 30 Nikon 105/2.5 Nikkor AI 752264 B- 135
con 35/2.8 B 55 Canon Ozek 75-150/3,8 Minolta Soligor 28/2.8 MD Nikon 135/2.8 Nikkor AI 896166 B- 115
Olympus Ferrari Digitale Zoom FD 801646 B 40 683205410 A 40 Nikon 135/2.8 Nikkor-Q 249740 BC 60
2003 05838 AB 180 Canon Rokinon 80-200/4.5 Minolta Sun 85-210/4.5 Zoom MD Nikon 135/3.5 Nikkor-Q 913447 B- 60
Olympus OM-1 CR 1086822 B 110 Zoom FD 542412 B 45 284804 B 40 Nikon 200/4 Nikkor-Q 271795 C- 35
Olympus OM-10 2092184 Canon Sakar 35-75/3.5-4.8 Minolta Tokina 28/2.8 MD Nikon 300/4.5 Nikkor AI 533963 BC 100
(non funzionante) BC 10 Zoom FD K8614876 BC 20 8110805 B 35 Nikon Soligor 28/2.8 1702784
Olympus OM-2 Spot/Program Canon Sigma 24/2.8 Super Wide II Minolta Vivitar 70-210/4.5 Zoom MD innesto F BC 35
1181537 C+ 100 7046341 B- 100 77545778 A 50 Nikon Vivitar 28/2.8 96604722
Olympus OM-2n CR 827447 Canon Sigma 75-150/3.5 Miranda 35/2.8 Auto Miranda innesto Ais BC 35
(leva rumorosa) BC 40 Zoom FD 504787 B- 45 6438441 B 40 Olympus 28/2.8 102207
Pentax K1000 7433009 (prima serie ma- Canon Sigma 135/3.5 FD Miranda 135/2.8 Auto Miranda (lenti con graffi) BC 50
de in Japan, esp. non funzion.) B- 35 901903 B 25 5427227 B 50 Olympus 28/2.8 AF 116702 B 35
Pentax ME Super CR 2199287 B 50 Canon Sigma 400/5.6 Mirror Miranda 135/3.5 Auto Miranda Olympus 50/1.4 Zuiko 860535
Pentax Program A 1419706 B 50 500525 B- 50 2632035 B- 35 (lente frontale con segnetti) B- 90
Ricoh XR-S 68106863 con 50/2 ‘Attrappe’ Canon Tokina 35-70/4 Miranda 135/3.5 Auto Miranda Olympus 50/1.8 Zuiko 2079296
(macchina da esposizione) B 120 Zoom FD 8209298 B- 35 2654485 B 50 (lenti con muffe) B- 20
Vivitar V2000 (passo Pentax K) Canon Vivitar 85-205/3.8 Miranda 135/3.5 Auto Miranda E Olympus 50/1.8 Zuiko 311694 B 40
91221079 con 50/1.9 B- 50 Zoom FD 22223508 B 45 264229 B 65 Olympus 50/1.8 Zuiko 3473861 CB 15
Voigtlander Bessa L CR 00010047 B- 95 Contax 19/3.8 Vivitar 94101252 B 70 Miranda DX-3 NR 3935732 BC 25 Olympus 50/1.8 Zuiko 3801662
Yashica 108MP 5254525 B- 70 Contax 28/2.8 Distagon Nikon 20/3.5 Nikkor-UD 448785 BC (lenti con muffe) BC 15
Yashica 109MP 5047320 B- 50 T* 6931885 B+ 190 245 Olympus Soligor 28/2.8
Yashica 230AF 0129916 con 35-70/3.3- Contax 45/2 Planar T* 7593375 Nikon 200/4 Nikkor-Q 429408 MC 3798925 B 30
4.5 AF e 70-210/4-5.6 AF B- 120 per G1/G2 B 380 (nebbia interna) CB 15 Olympus 600/6.5 Zuiko T
Yashica FX-103 Program 143032 B 30 Contax 90/2.8 Biogon T* 7619935 Nikon 24/2 Nikkor AIs 206898 manca 101222 BC 600
Yashica FX-3 Super 2000 1104194 con per G1/G2 B+ 175 forcellina, lenti con graffietti B- 230 Olympus Sigma 28/2.8 Mini Wide A 50
50/1.9 (lente frontale segnata) B- 90 Contax 135/2.8 Sonnar T* Nikon 28-200/3.5-5.6 Zoom Nikkor Olympus Sigma 70-210/3.5-4.5
Yashica TL Electro X 21100043 6375516 B- 160 AF 201282 (non funzionante) BC 15 Zoom Apo 1003591 (verde) B- 50
(non funzionante) B 15 Contax Kiron 28-70/3.5-4.5 Nikon 28-80/3.5-5.6 Zoom Nikkor Olympus Soligor 135/2.5
OTTICHE PER 35 MM Zoom 67826012 B 45 AF-D 2397439 B 20 MC 3791226 B 50
42x1 85-205/3.6 Zoom Eximar Contax Panagor 80-200/4.5 Nikon 28-85/3.5-4.5 Zoom Nikkor Olympus Vivitar 70-210/3.5 Zoom Serie
551330 BC 25 Zoom MC 910261 B 60 AF 247483 B- 85 1 VMC 22716405 (lenti segnate) C 35
42x1 135/3.5 Sonnar 9592935 B 50 Contax Schneider 28/2.8 PC-Super Nikon 28/2 Nikkor AIs 580988 Pentax 42x1 28/3.5 SMC
42x1 200/4 Jupiter-21M 93022141 B 45 Angulon 14445591 B 600 manca forcellina B- 270 Takumar 4590075 B+ 85
42x1 500/8 MTO 3M-SCA 843068 B- 80 Contax Sigma 28-70/3.5-4.5 Nikon 28/2.8 Nikkor AI 614918 B- 110 Pentax 42x1 50/1.4 SMC
Canon 20/2.8 FD S.S.C. 12209 B+ 285 Zoom 1081299 B 50 Nikon 28/3.5 Nikkor-H 640369 B 70 Takumar 5566231 B 120
Canon 24/2.8 FD 68220 Contax Sun 70-210/3.8 Nikon 35-70/3.5 Zoom Nikkor Pentax 42x1 55/1.8 SMC
(lenti con segnetti) BC 50 Zoom 838117 B 40 AI 805685 B- 135 Takumar 6176249 B- 100
Canon 28/2.8 FD 310269 Contax Vivitar 17-28/4-4.5 Nikon 35-70/3.5 Zoom Nikkor Pentax 42x1 135/3.5 SMC
(lenti con segnetti) B- 40 Zoom 615301814 B- 60 AIs 953396 B 150 Takumar 5977959 B- 40
Fuji 135/2.8 X-Fujinar.T 175671 Nikon 35-70/3.5-4.8 Zoom Nikkor AIs Pentax K 28/2.8 SMC 6393006 B+ 90
 OBIETTIVI INTERCAMBIABILI

FOCALE APERTURA MODELLO € FOCALE APERTURA MODELLO € FOCALE APERTURA MODELLO €

180 2,8 AF EX DG Apo OS Hsm Macro 1845 100 2,8 FE 100mm f/2.8 STF GM OSS 0 24-70 2,8 DI USD LD XR IF VC 1250
300 2,8 AF EX Apo DG Hsm 3627 135 1,8 Zeiss Sonnar T* 1966 28-75 2,8 DI SP XR LD IF Macro 570
500 4 DG OS HSM Sport 0 135 2,8 AF STF [f/2.8 (T 4.5)] 1350 28-300 3,5-6,3 VC PZD XR 990
500 4,5 AF EX Apo DG Hsm 5989 300 2,8 AF G (SAL300F28G2AE) 7700 70-210 4 Di VC USD (A034)
800 5,6 AF EX Apo DG Hsm 7011 500 4 AF G (SAL500F40GAE) 13500 70-200 2,8 DI SP LD IF Macro 994
8-16 4,5-5,6 AF DC Hsm 844 10-18 4 NEX AF OSS (SEL1018AE) 850 70-200 2,8 DI VC USD 1999
10-20 3,5 AF EX DC Hsm 798 11-18 4,5-5,6 DT AF (SAL1118AE) 730 70-200 2,8 SP 70-200mm f/2.8 Di VC 0
10-20 4-5,6 AF EX DC HSM (43) 624 12-24 4 SEL1224G 0 70-300 4-5,6 DI USD XLD VC 534
10-20 4,5-5,6 AF EX DC Hsm 624 16-35 2,8 SEL1635GM 0 70-300 4-5,6 DI LD Macro 1:2 205
12-24 4 DG HSM Art 0 16-35 2,8-2,8 Zeiss Vario-Sonnar T* SSM 1200 150-600 5-6,3 SP Di VC USD G2 0
12-24 4,5-5,6 AF EX DC Hsm II 945 16-50 2,8 DT SSM (SAL1650AE) 762 150-600 5-6,3 SP VC USD 1475
14-24 2,8 70 2,8 16-50 3,5-5,6 NEX AF OSS (SELP1650AE) 350 TOKINA
17-50 2,8 AF EX DC OS Hsm 844 16-70 4 OSS (SEL1670ZAE) 1000 20 2 Firin FE AF
17-70 2,8-4 (C) DC OS HSM 540 16-80 3,5-4,5 DT Zeiss Vario-Sonnar T* 810 35 2,8 AF AT-X Pro DX Macro 423
18-35 1,8 (A) DC HSM 829 16-80 3,5-4,5 Zeiss Vario-Sonnar T* 810 100 2,8 AF AT-X Pro D Macro 1:1 399
18-200 3,5-6,3 AF DC OS Hsm II 519 16-105 3,5-5,6 DT AF (SAL16105AE) 726 10-17 3,5-4,5 AF AT-X AF DX 576
18-250 3,5-6,3 AF DC OS HSM Macro 523 18-55 3,5-5,6 NEX AF OSS (SEL1855AE) 322 12-24 4 AF AT-X Pro DX 528
18-300 3,5-6,3 Di VC USD 490 18-55 3,5-5,6 DT AF SAM (SAL1855AE) 220 12-28 4 AT-X Pro DX 0
24-70 2,8 AF EX IF DG Hsm 1023 18-105 4 OSS G (SEL18105GAE) 600 14-20 2 AT-X Pro DX 0
24-70 2,8 Art DG OS HSM 0 18-135 3,5-5,6 DT AF SAM (SAL18135AE) 520 16-50 2,8 AF AT-X Pro DX 604
24-105 4 DG OS HSM A 890 18-200 3,5-6,3 NEX AF OSS (SEL18200LEAE) 800 50-135 2,8 AF AT-X Pro DX 604
50-100 1,8 DC HSM Art 0 18-200 3,5-6,3 OSS (SEL18200AE) 857 70-200 4 AT-X Pro FX VCM-S 0
50-150 2,8 AF EX DG OS Apo Hsm 1066 18-250 3,5-6,3 DT AF (SAL18250AE) 726 80-400 4,5-5,6 AF AT-X D 665
50-500 6,3-4,5 AF DG OS Hsm Apo 1920 24-70 2,8 Zeiss Vario-Sonnar T* SSM 2319
70-200 2,8 AF EX DG OS Hsm 1538 24-70 2,8 SEL2470GM 2400
ZEISS
12 2,8 Touit 1149
70-300 4-5,6 AF DG OS 494 24-70 4 Zeiss Sonnar T* ZA OSS 1200 15 2,8 Milvus 2699
70-300 4-5,6 AF DG Apo 269 24-240 3,5-6,3 SEL24240 999 15 2,8 Distagon ZF2 2899
70-300 4-5,6 AF DG 201 28-70 3,5-5,6 SEL2870 AE 500 18 2,8 Batis 1500
100-400 5-6,3 DG OS HSM Contemporary 0 28-75 2,8 AF SAM (SAL2875AE) 820 18 2,8 Milvus 2299
120-300 2,8 (S) DG OS HSM 3850 28-135 4 SELP28135G 2500 21 2,8 Milvus 1799
120-400 4,5-5,6 AF DG OS Hsm Apo 1113 55-200 4-5,6 DT AF (SAL55200-2AE) 302 21 2,8 Loxia 1200
150-500 5-6,3 AF DG OS Hsm 1221 55-210 4,5-6,3 NEX AF OSS (SEL55210AE) 373 21 2,8 Biogon 1256
150-600 5-6,3 DG OS HSM (S) 1500 55-300 4,5-5,6 AF DT SAM (SAL55300AE) 350 25 1.4 Milvus 2400
150-600 5-6,3 DG OS HSM (C ) 1100 70-200 2,8 G SSM II (SAL70200GM2) 3000 25 2,8 Biogon ZM 1199
200-500 2,8 AF EX DG Apo 22000 70-200 2,8 SEL70200GM 0 28 1,4 Otus 0
300-800 5,6 AF EX DG Apo IF Hsm 9000 70-200 2,8 AF G 2250 28 2,8 Biogon ZM 1109
SONY 70-200 4 SEL70200G AE 1500 32 1,8 Touit 779
16 2,8 AF (SAL16F28AE) 1000 70-300 4,5-5,6 AF G SSM (SAL70300GAE) 1089 35 1,4 Distagon ZF2 1869
16 2,8 NEX AF (SEL16F28AE) 272 70-300 4,5-5,6 SEL70300G 1450 35 1,4 Milvus 1999
20 2,8 OSS (SEL20F28AE) 350 70-400 4-5,6 G SSM II (SAL70400G2AE) 2200 35 2 Loxia 1299
20 2,8 AF (SAL20F28AE) 680 75-300 4,5-5,6 AF (SAL75300AE) 302 35 2 Biogon ZM 1229
24 1,8 NEX Zeiss AF (SEL24F18ZAE) 1058 100-400 4,5-5,6 SEL100400GM 0 35 2 Milvus 1159
24 2 Zeiss Vario-Sonnar T* SSM 1290 TAMRON 50 1,4 Planar T* ZF2 729
28 2 SEL28F20 449 35 1,8 SP Di VC USD 700 50 1,4 Milvus 1259
30 2,8 DT AF SAM Macro 225 45 1,8 SP Di VC USD 700 50 1,5 C-Sonnar ZM 1219
30 3,5 NEX AF Macro 272 60 2 DI II SP Macro 1:1 550 50 2 Planar ZM 889
35 1,4 AF G (SAL35F14GAE) 1630 85 1,8 Di VC USD 0 50 2 Milvus (Macro) 1219
35 1,8 AF SAM (SAL35F18AE) 205 90 2,8 SP USD VC Macro 1:1 700 50 2 Loxia 959
35 1,8 NEX AF OSS (SEL35F18AE) 450 90 2,8 Di VC USD 1:1 Macro 0 55 1,4 Otus 3899
35 2,8 Zeiss Sonnar T* (SEL35F28Z) 800 90 2,8 DI SP Macro 1:1 610 85 1,4 Otus 4449
50 1,4 SSM Zeiss Planar T 1500 180 3,5 DI SP LD IF Macro 1:1 984 85 1,4 Milvus 1899
50 1,4 AF (SAL50F14AE) 410 10-24 3,5-4,5 SP 10-24mm f/3.5-4.5 Di II 0 85 2,4 Loxia 1399
50 1,8 SEL50F18F 300 10-24 3,5-4,5 DI II UW LD IF 665 100 2 Milvus (Macro) 1799
50 1,8 DT AF SAM (SAL50F18AE) 170 14-150 3,5-5,8 SMA LD (Micro 4/3) 600 135 2 Milvus 2199
50 1,8 NEX AF OSS (SEL50F18AE) 322 15-30 2,8 SP DI VC USD 1100 135 2,8 Batis 1999
50 2,8 AF Macro 1:1 (SAL50M28AE) 540 15-30 2,8 SP Di VC USD 0
50 2,8 SEL50M28 0 16-300 3,5-6,3 PZD VC VXR 670
55 1,8 Zeiss Sonnar T* (SEL55F18Z) 1000 17-50 2,8 DI II SP XR LD IF VC 605
85 1,4 SEL85F14GM 2000 17-50 2,8 DI II SP XR LD IF 494
85 1,4 Zeiss Planar T* 1510 18-200 3,5-6,3 DI II XR LD IF Macro 283
85 1,8 FE 85mm f/1.8 0 18-200 3,5-6,3 DI III VC AF DMF (Sony-E) 800
85 2,8 AF SAM (SAL85F28AE) 272 18-200 3,5-6,3 DI III VC AF DMF (Canon 600
90 2,8 SEL90M28G 1150 18-270 3,5-6,3 DI II PZD VC 735
100 2,8 AF Macro 1:1 900 24-70 2,8 SP Di VC USD G2 (A032) 0

FOTOMERCATO 109
www.fotodotti.it

LEICA PRO DEALER

Il negozio di fotografia ideale
Il mondo fotografico è cambiato, sta
cambiando e cambierà ancora; si evolvono
le tecnologie, e con esso la tipologia del
punto vendita. Indubbiamente Foto Dotti di
Modena è unico, uno di quei negozi di
fotografia con vetrine incollanaso. Da Foto
Dotti c’è tutto, ma proprio tutto, dal
materiale fotografico nuovo ed usato alle
più moderne macchine fotografiche digitali,
fino ad ogni tipo di accessorio.
Entrando nel negozio si respira un’atmosfera
dal sapore diverso, una percezione di
ordine/disordine, soprattutto per il materiale
usato. Quel retrogusto che si ritrova solo nei
mercatini fotografici, dove la prima
percezione che si palesa entrando è:
“finalmente... qui l’avranno sicuramente...”.
Un luogo dove cercare un certo filtro, un
certo accessorio, una certa macchina
fotografica o un obiettivo destreggiandosi
tra il nuovo ben organizzato e l’usato.
All’interno non si smette mai di guardarsi
attorno, con la curiosità di scovare l’oggetto
particolare o quello che si è sempre
sognato. Foto Dotti a Modena ha
comunque una sua unità e caratteristica
tanto che, spostandosi da un punto all’altro
del negozio, sembra di passare
continuamente dal più moderno punto
vendita ad un perfetto mercatino, e
viceversa, sembrano quasi più negozi
dentro al negozio. Foto Dotti non è però solo
mensole, macchine, obiettivi e materiale
fotografico nuovo ed usato, ma un negozio
fatto di persone, di consulenza e
disponibilità. Ognuno nel negozio sà offrire
consigli e pareri (spesso provati sulla loro
pelle) per soddisfare ogni nostra richiesta ed
esigenza, cercando di interpretare la giusta
situazione ed offrire la corretta soluzione
alla nostra problematica fotografica, che
non necessariamente corrisponde al
prodotto più costoso. Se non siamo riusciti a
darvi un’idea di che cos’è Foto Dotti...
veniteci a trovare!
PRODOTTI - vendo

Scanner e Stampanti
n SCANNER negativi/diaposi-
tive Relliance ad alta risoluzione
14MP/22MP. Spedizione gratuita! Lo
scanner è usato, ma si può dire che è
nuovo. In tutto avrà lavorato forse 2
ore, è completo dei suoi imballi ori-
ginali. È fornito di guide per diaposi-
tive, negativi (35 mm, 110, 135, 126,
Super 8), ma l’ho usato anche per i
medio formato da 120mm (questo
non ha la guida, ma si può inserire
la pellicola facilmente manualmente
nello scanner). Cavo Video Out per
TV Connection, l’interfaccia è USB
2.0 (cavi inclusi). Si auto alimenta
con il cavo USB tramite pc.Sistema
di supporto: Windows XP / vista /
Windows7 / 8 / Mac10.7.3 e versioni
successive. Ha molte funzioni: è mul-
tilingua (anche italiano), è possibile
visionare le foto scannerizzate in play
automatico o manuale prima di sca-
ricarle sul Pc o Mac. È fornito di una
comoda spazzola per pulire interna-
mente il piano luce. Autospegnimen-
to. Si può anche selezionare il tipo di
negativo: colore, bn e il formato e se
la memoria interna è piena si può
formattare e si svuota. Condizione:
Molto buono. Prezzo: € 80
Accessori
n FOBA TESTA a sfera mini-Super-
ball, portata 12 Kg, in ottime con-
dizioni. eMail: diprofiog556@gmail.
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M di grandi dimensioni, portata
8 Kg. In ottime condizioni. eMail:
diprofiog556@gmail.com; tel: 349-
8345886. Prezzo: € 130
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to, diametro circa cm.90, corredato
di staffa metallica per fissaggio a
cavalletto e con 2 posizioni per fis-
sare il flash. Come nuovo, mai usato.
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lastre 9x12 con raccordo per micro-
scopio ottico. Normali segni d’uso.
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pio a ioni di litio. Contenuto con-
fezione: carica batterie, adattatore
da rete, carica batterie per auto,
manuale cartaceo. Ricarica batterie
con marchio Canon. Due lati con
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inversione di polarità. Processo di
caricamento, con indicazione del
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se e diffusore dedicato; POWER
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gram; Solo lievi segni. In condizioni
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smettitore, Trigger di attivazione
flash da studio Elinchrom. Con fattu-
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foto a 360°) completo di accessori
e custodia. Completo di Fanotec EZ
Leveler II (basetta per livella) com-
pleto di custodia. Tutto nuovo, mai
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• Servirsi esclusivamente del presente modulo e scrivere il più chiaramente pos-
c Accessori sibile, a macchina o in stampatello.
• Segnare con una crocetta la sezione scelta (Prodotto, compro, vendo, etc....) e
c Treppiedi indicare la marca della fotocamera o dell’obiettivo.
c Borse • Gli annunci devono pervenire entro 30 giorni prima dell’uscita della rivista, quelli
che perverranno dopo tale data saranno pubblicati il mese successivo.
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112 FOTOMERCATO
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