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Weather Report

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Weather Report

I Weather Report live alla Shinjuku Kosei-Nenkin Hall


Paese d'origine Stati Uniti
Fusion
World fusion music
Genere
Jazz
Rock strumentale
Periodo di attività musicale 1970 – 1986
Etichetta CBS Records
Album pubblicati 17
Sito ufficiale
Modifica dati su Wikidata · Manuale

I Weather Report sono stati uno dei gruppi jazz fusion più significativi degli anni


settanta e ottanta.

La band nacque fra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta da uno spin-off di un
gruppo di musicisti che ruotavano intorno a Miles Davis. Il nucleo stabile del gruppo è
stato costituito dal pianista Joe Zawinul e dal sassofonista Wayne Shorter, mentre gli altri
musicisti variavano quasi ad ogni album.
Inizialmente la musica del gruppo era un jazz caratterizzato da ampie improvvisazioni,
simili a quelle del disco di Miles Davis Bitches Brew, in lavorazione nello stesso periodo.
La formazione includeva un batterista tradizionale e un secondo percussionista
(prima Airto Moreira e successivamente Dom Um Romao). Sia Zawinul sia il primo
bassista del gruppo, Miroslav Vitous, avevano sperimentato effetti elettronici, Zawinul sul
piano elettrico e l'organo, Vitous con il contrabbasso suonato con l'archetto.

Indice

• 1 Storia

• 1.1 Il primo periodo

• 1.2 Il secondo periodo

• 2 Discografia

• 3 Membri

• 3.1 Fissi

• 3.2 Altri membri

• 4 Voci correlate

• 5 Altri progetti

• 6 Collegamenti esterni

Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il primo periodo[modifica | modifica wikitesto]
Wayne Shorter durante un concerto

Il primo album, Weather Report, venne pubblicato nel 1971, con la partecipazione del
giovane Alphonse Mouzon alla batteria si aggiudicò la nomina ad Album dell'Anno da
parte della rivista Down Beat. Si tratta di un album sperimentale che – sebbene registrato
senza alcun uso di strumenti elettronici – viene annoverato fra i classici della fusion.
Interessante da segnalare è l'uso particolare del pianoforte nel brano Milky Way, in cui le
corde dello stesso vengono fatte risuonare per simpatia dalle vibrazioni del sax soprano di
Wayne Shorter. Sempre nel 1971 venne pubblicato il secondo album del gruppo, I Sing
the Body Electric, in cui il sintetizzatore fece la sua prima comparsa (l'ARP 2600 ). Parte
dell'album (le ultime tre tracce) venne registrata in Giappone e, successivamente, venne
integrata nel disco doppio Live in Tokyo. Il titolo dell'album riprende il titolo di un racconto
di Ray Bradbury del 1969 che, a sua volta, utilizza il titolo di un'omonima composizione
poetica di Walt Whitman del 1867.

Il secondo periodo[modifica | modifica wikitesto]

I Weather Report nel 1980

Le successive registrazioni furono più melodiche e meno sperimentali ed ebbero una


migliore accoglienza da parte del mercato. Nel 1976, in concomitanza con l'album Black
Market, l'avvicendamento di musicisti portò all'ingresso nel gruppo del bassista Jaco
Pastorius. Fu con Jaco che il gruppo raggiunse la maggiore notorietà, grazie al classico
standard fusion Birdland, dall'album Heavy Weather nel 1977. Il brano Birdland è noto al
pubblico italiano di età matura per un suo passaggio musicale, utilizzato negli spot
pubblicitari dell'Amaro Ramazzotti ai tempi della "Milano da Bere" (anni Ottanta). Dai
concerti di quel periodo traspare la formidabile perizia tecnico-artistica del gruppo; una
sezione ritmica portentosa faceva da fondamenta per le escursioni del sax di Shorter e per
il caratteristico stile di Zawinul.

In seguito la pubblicazione del doppio album live 8:30 del 1979 rese omaggio al periodo


d'oro dei Weather. Il supporto di Jaco sarebbe durato ancora per poco, lasciando il gruppo
di Zawinul alle sperimentazioni del leader e di Shorter con una interminabile serie di
collaborazioni prestigiose (da Carlos Santana a Carl Anderson) fino a giungere
all'epitaffio This Is This del 1986 (in realtà "costruito a tavolino" con pezzi
precedentemente registrati e non inclusi negli album antecedenti), col quale la band si
congedava dando il via a vari progetti solistici, il tutto parallelamente alla triste parabola
di Pastorius, scomparso prematuramente nel 1987.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]
• 1971 - Weather Report (CBS Records)
• 1972 - I Sing the Body Electric (CBS Records)
• 1972 - Live in Tokyo (CBS Records)
• 1973 - Sweetnighter (CBS Records)
• 1974 - Mysterious Traveller (CBS Records)
• 1975 - Tale Spinnin' (CBS Records)
• 1976 - Black Market (CBS Records)
• 1977 - Heavy Weather (CBS Records)
• 1978 - Mr. Gone (CBS Records)
• 1979 - 8:30 (CBS Records)
• 1980 - Night Passage (CBS Records)
• 1982 - Weather Report (CBS Records)
• 1983 - Procession (CBS Records)
• 1984 - Domino Theory (CBS Records)
• 1985 - Sportin' Life (CBS Records)
• 1986 - This Is This! (CBS Records)
• 2002 - Live and Unreleased (CBS Records)
• 2011 - Live In Cologne 1983 (CBS Records)
• 2016 - the legendary live tracks
• 2019 - Heavy Weather
Membri[modifica | modifica wikitesto]
Fissi[modifica | modifica wikitesto]
Joe Zawinul
Wayne Shorter

Altri membri[modifica | modifica wikitesto]


Miroslav Vitouš (1970-74)
Airto Moreira (1970-71)
Alphonse Mouzon (1970-71)
Dom Um Romão (1971-74)
Eric Gravatt (1971-73)
Greg Errico (1973)
Alphonso Johnson (1974-75)
Ishmael Wilburn (1974)
Skip Hadden (1974)
Alyrio Lima (1975)
Leon "Ndugu" Chancler (1975)
Chester Thompson (1976)
Jaco Pastorius (1976-82)
Paolo Armitano (1978-1982)
Aldo Garrone (1978-1982)
Michael Walden (1976)
Alex Acuña (1976-77)
Don Alias (1976)
Manolo Badrena (1976)
Peter Erskine (1978-86)
Erich Zawinul (1979)
Robert Thomas Junior (1980-82)
Omar Hakim (1983-85)
Victor Bailey (1983-86)
Jose Rossy (1983-84)
Mino Cinelu (1984-86)
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
• Eric Gravatt, suonava nelle prime formazioni del gruppo

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

•  Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Weather Report

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


• Sito ufficiale, su weatherreportmusic.com. 
• Weather Report (canale ufficiale), su YouTube. 
• (EN) Weather Report, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. 
• (EN) Weather Report, su Discogs, Zink Media. 
• (EN) Weather Report, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. 
• Joe Zawinul - Il viaggio misterioso dei Weather Report (saggio sul periodo Weather Report
su Musicaround.net) [collegamento interrotto], su musicaround.net.
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