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Gino Romano
Kid Rena
Un protagonista dellEarly Jazz
De Frede
Editore
Stampa: A. De Frede
Napoli, febbraio 2016
ISBNxx-xxx-xxxxx-xx-x
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Presentazione
Alberico Di Meo
Gino Romano
Introduzione
I termini leggenda e leggendario sono stati utilizzati con eccessiva frequenza nel fare riferimento ad eventi e personaggi di tutte
le arti e discipline.
Nel caso dei personaggi con tali espressioni vengono sostanzialmente ricompresi due ampi ambiti: si leggenda o leggendario,
in termini elogiativi conseguiti sul campo per una impresa singola
o per una ampia carriera di riconosciute qualit, ma con altrettanta frequenza i termini vengono attribuiti a persone delle quali
si tramanda una tradizione orale di speciali ed uniche capacit, il
pi delle volte non documentata.
In altri termini, leggenda assume -a pensarci bene- laccezione
contraria di storico, documentato, vero.
La Musica, e in particolare la musica Jazz, non si sottratta a
questo uso iperbolico del vocabolo. Quindi ci si spesso trovati
di fronte a musicisti e sessioni che poco o nulla avevano di elevata
consistenza qualitativa, ed anche di fronte a nomi enfatizzati solo
a causa di una semplice consuetudine, un sentito dire ovvero un
passaparola frammentari ed a volte poco attendibili, privi del
tutto di documentazione a supporto.
In questultimo caso, negli anni passati, quando eccezionalmente si riusciti a reperire fonti e testimonianze sul musicista in
oggetto o su personaggi vicini per storicizzazione e qualit intrinseche al modello leggendario, i critici sono generalmente rimasti
delusi.
Di conseguenza, irrazionalmente, la leggenda stata ancor pi
enfatizzata mentre le fonti documentali ed i personaggi reali sono
presto finiti nel dimenticatoio.
Gino Romano
Nel Jazz classico1, delle cui origini troppo presto sono state
scritte storie prive di quella documentazione che sarebbe stata
disponibile solo dopo numerosi anni, giunto forse il momento
di affiancare allo studio delle leggende la conoscenza di figure
delle quali esiste un minimo di produzione musicale e documenti
che aiutino a comprendere meglio il complesso fenomeno della
nascita del Jazz.
Gli studi attuali si stanno orientando verso la saggistica e verso
un approfondimento pi analitico e settoriale, per cui ciascuna
opera potr rappresentare una tessera dellintero mosaico che
in futuro potr essere prodotto. In questo breve lavoro ho inteso approfondire la conoscenza di un musicista, certamente non
leggendario ma di sicuro fondamentale ed importante per una
pi puntuale riflessione sulla musica jazz dei primi anni, quando
ragtime, blues e musica delle brass band iniziavano a fondersi.
Pertanto, anche se in poche pagine, ho preferito non fornire
solo una rassegna di nomi, date, titoli ed aneddoti come avviene
per la maggior parte dei brevi saggi biografici, ma ho cercato di
riflettere e proporre -sia pure in modo snello, tra le righe- alcuni
aspetti di particolare interesse che possano aiutare ad uscire dalla
approssimazione e contribuire ad una migliore comprensione del
fenomeno jazzistico.
In tal senso la sede naturale di tali studi rappresentata dalle
riviste di settore. Ma talvolta anche utile uscire dallambito degli
addetti ai lavori e rivolgersi ad una cerchia di lettori pi ampia,
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Con il termine Jazz classico si ricomprendono i vari momenti della evoluzione di questa musica subito dopo il Ragtime ed il Blues, fino alla seconda met degli
anni Quaranta. Si distinguono: Jazz in fase iniziale sviluppatosi a New Orleans o Early
Jazz eseguito soprattutto da musicisti di colore, Jazz di Chicago o Dixieland eseguito
soprattutto da musicisti bianchi, Jazz di New York e Swing. Seguir dopo il 1940, il
Revival del Classico. Naturalmente, nel tempo gli elementi distintivi di ciascuna fase
si sono anche miscelati tra di loro.
G.R.
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Anche Clarence Williams conferm la validit di quel suggerimento. Ancorch rapidamente ritrovato a New Iberia, William Gary
Bunk Johnson collabor da subito con interviste e personali ricordi all approfondimento delle conoscenze delle tradizioni musicali
di New Orleans. Non era per in grado di
suonare a causa della quasi totale mancanza
di denti e della indisponibilit economica
di dotarsi di uno strumento di qualit. Aveva perduto denti e tromba nel 1931, durante una lite in una sala
da ballo. Soprattutto per superare questi
ostacoli motivi si dovette aspettare il 1942
perch Bunk Johnson iniziasse a registrare.
Intanto il giornalista Heywood Hale
Broun(3), alla met di agosto del 1940, era
giunto a New Orleans per registrare il linguaggio delle fonti dello stile jazzistico locale. Veniva ormai dato per scontato che i
dischi della Original Dixieland Jass Band4,
Heywood Hale Broun (New York 1919 - Kingston 2001), critico di Jazz e di
sport, figlio omonimo di un celebre giornalista columnist delle principali testate degli
States. Allepoca era il curatore della New York-based Hot Record Societys Newsletter
H.R.S. Rag, organizzazione con attivit editoriali in campo jazzistico fondata nel
1937 ed alternativa agli United Hot Clubs of America, seguita da Marshall Stearns
sulla falsariga degli Hot Club de France creati da Hugues Panassi.
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La Original Dixieland Jass Band fu un gruppo di musicisti bianchi originari
di New Orleans, che per primi incisero un disco di musica jazz a New York nel 1917
(Livery Stable Blues e Dixie Jazz Band One-Step). Era formato da Nick La Rocca cornetta, Eddie Edwards trombone, Larry Shields clarinetto, Harry Ragas piano e Toni
Sbarbaro batteria. Confrontato con quello dei musicisti neri, il loro modo di suonare fu
definito trito e banale da Hugues Panassi.
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Scheda di approfondimento:
Early Jazz
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scrivere la storia delle origini della loro musica, ne ha quasi ulteriormente determinato un maggior adattamento del modo di
suonare al gusto musicale della fine degli anni Trenta.
Questo , tra numerosi altri, il parere di Frederick Ramsey9.
Certamente quelle poche ed uniche registrazioni di Rena, non
permettono di darne un giudizio assoluto ed accurato sotto il
profilo della qualit tecnica della esecuzione. Kid allepoca veniva
ricordato come un trombettista Mustve been, termine che nel
gergo dei musicisti di New Orleans stava ad indicare la capacit
di tenere il Do dellottava pi alta per numerosi minuti. Ma se
di questa caratteristica non c traccia nelle registrazioni, probabilmente ci dovuto a motivi di salute, in quanto Rena allepoca
soffriva le conseguenze di una paresi facciale. Infatti Brian Wood
in The Song for Me (1998, Walmer- London) riferisce che half
of his face was paralized at the time due to an earlier stroke but although he was past his prime and in poor general health, he gave a
creditable performance of great charme, hinting profoundly at past
achievements.
In definitiva la caratteristica di caos leggermente dissonante
che proviene da queste incisioni, interpreti abbastanza affidabili
della musica primigenia di New Orleans, unita alla relativa semplicit di melodie, armonie , ritmica e assoluta brevit dei solo,
rappresentano gli effettivi momenti tipici di quella sostanziale
liricit, che fa amare questa forma di jazz da parte di moltissimi
appassionati. Quelle registrazioni rappresentano quindi oltre che
pietre miliari di assoluta importanza storica, anche momenti musicali di grande fascino.
Ma chi era Kid Rena ?
Frederick Ramsey Jr. - A Guide to Longplay Jazz Records 1954, Long Player
Publication, Inc., New York
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Kid Rena
Il 13 agosto del 1900 lUfficio Anagrafe di New Orleans, sulla
base del censimento appena svolto, riferisce della famiglia Ren
i seguenti dati: Henry, capofamiglia nato nel 1864, lavoratore;
Rita, madre nata nel 1879; Joseph, figlio nato nel 1897; Henry,
figlio nato l 8 agosto del 1899.
La famiglia era domiciliata presso la madre di Rita, Aline Watkins, in Robinson Street (Trm), al numero civico 5. Sono registrati come Creoli, Cattolici.
famiglia di musicisti: la madre suona la chitarra, il padre
-suonatore di vari strumenti a corda- lavora per il Werlein Music
Store. Il fratello maggiore Joe avrebbe studiato il clarinetto, prima
di passare alla batteria.
Al piccolo Henry, a causa della bassa statura e della fisionomia
dai tratti messicani, viene attribuito il soprannome di Little Turkey.
Negli anni il cognome si tramuta da Ren in Rena (nel gergale
di New Orleans, che viene pronunciata Nawlins, Rena viene pronunciato ruh-NAY).
Joe Rena, in alcune interviste, riferisce che -appena pi grandi, circa 9 anni lui e 7 per Henry -avevano una piccola band nella
quale lui suonava un tamburo fatto in casa, Henry suonava carta
e pettine, ed un ragazzino di nome Sidney Bechet (anche lui del
1897 come Joe, ed a scuola erano nella stessa classe) suonava un
flauto artigianale.
Alla morte del padre nel 1906, Rita prese casa presso la famiglia Vigne -che si prese cura dei ragazzi, in quanto la madre lavorava fuori tutto il giorno- ed i ragazzi aiutavano il menage familiare
facendo i venditori ambulanti.
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Nel corso degli anni Venti , 1923 e 1924, si reca occasionalmente per suonare per qualche settimana a Chicago, ma preferisce sempre tornare a New Orleans.
Negli anni della Pacific Jazz Band, secondo Kid Howard che ne
fece parte, hanno militato:
Cornet/trumpet
Trombone
Clarinet
Bariton horn
Alto horn
Alto sax
Manny Gabriel
Tuba
Snare drum
Bass drum
Leader
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dobbligo una puntualizzazione. Sulla base della documentazione acquisita si pu affermare che Heywood Broun certamente
non stava avvalendosi di una figura di secondo piano, solo perch
ad agosto non era possibile trovare altri musicisti, come era stato
affermato da alcuni critici del passato. Al contrario Kid Rena
rappresentava una figura di rilievo, localmente molto apprezzata,
anche se al momento appannata per motivi di salute, come gi
detto.
Ad agosto del 1940, nonostante i cornettisti pi celebrati del
primo 900 fossero gi deceduti (Oliver, Keppard, Perez, Kelly,
Petit) o residenti in altre citt (Mutt Carey, Punch Miller) o assolutamente non attivi (Celestin), vi erano a New Orleans ancora numerosi esponenti della tradizione10. Pur escludendo alcuni
nomi per motivi anagrafici perch troppo giovani (Kid Howard e
Kid Sheik Cola) ed altri perch fortemente influenzati dagli echi
del successo armstronghiano e quindi dal suo stile (Henry Red
Allen, che comunque ad agosto 40 era a New York), la scelta di
un leader intorno al quale allestire una band, era ancora ampia10
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mente possibile. Oltre a Kid Rena erano infatti ancora attivi Kid
Thomas Valentine, Joseph De De Pierce, Louis Kid Shot Madison,
Willie Humphrey, solo per citarne alcuni. Quindi assolutamente
non una scelta obbligata.
Ai primi del 1942, sulle ali del successo dei primi ed unici dischi di Kid Rena e della riscoperta di Bunk Johnson -ormai fisicamente disponibile e pronto a registrare, molto abile soprattutto
nella autocelebrazione e nel lasciare false dichiarazioni sullet
delloro di New Orleans- il Revival decolla: ma Kid Rena non
pronto a coglierne i frutti, anche per i cronici motivi di salute aggravati dalla dipendenza dallalcol.
Dopo lagosto del 1940, non sarebbe pi entrato in sala di incisione. Di fatto suona ancora pochissimo, occasionalmente e con
formazioni differenti, e nel 1947 smette del tutto.
Il 25 aprile 1949 muore, senza lasciare particolare eco nella
New Orleans dalla quale non si era mai voluto allontanare del
tutto.
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LifeTimelinediKidRena
1900nasce13agosto,aNewOrleans
1908vienemandatoinriformatorioWaifsHome;studiaclarinettoecornetta;conosceLouisArmstrong
1914escedalriformatorioWaifsHome
1915suonaalloZulusClubconLouisArmstrong
1918formalabandGeorgeeTurkey
1919sostituisceArmstrongnellabanddiKidOry
1920
EurekaBrassBand
1921
1922sostituisceArmstrongnellabanddiKidOry
PacificBrassBand
1923sirecaaChicagoconKidRenasJazzBand
1924sirecaaChicagoconKidRenasJazzBand
1927
1929
1931
1032
1933KidRenasBrassBand
1934
1935
1936
1937
1938
1939KidRenasBrassBand
EurekaBrassBand
CelestinsTuxedoJB
CelestinsTuxedoJB
PacificBrassBand
suonaalGipsyTeaRoomeBrownDerby,inCanalStreet
suonaalGipsyTeaRoomeBrownDerby,inCanalStreet
suonaoccasionalmenteinvarilocali
suonaoccasionalmenteinvarilocali
1940IncontraHeywoodHaleBrounsuonaeregistracomeKidRenasDeltaJazzBand
suonaoccasionalmenteinvarilocali
1947lascialattivit
1949muoreil25aprileaNewOrleans
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Glossario minimo
Blues. Forma di espressione musicale sviluppata dai neri afroamericani, strutturatasi dopo la Guerra Civile (1861-1865). La
struttura tipica formata da strofe di tre versi (AAB), con la sequenza armonica tonica, sottodominante, dominante. Vanno distinti blues di campagna, blues di citt, blues bianco, blues nero,
per voce maschile, per voce femminile.
Bop o BeBop. Ilbop uno stile deljazzche sviluppatosi soprattutto aNew Yorknella prima met deglianni Quaranta. Basato su tempi molto veloci e da elaborazioni armoniche innovative,
il bop era in contrapposizione agli stili jazz utilizzati dalle formazioni contemporanee, lo swing soprattutto.
Brass Band. Termine generico per definire le bande di ottoni,
spesso arricchite da legni e percussioni, utilizzate a New Orleans
gi nel XIX secolo, in occasione di feste, matrimoni, parate, funerali. Eseguivano repertori soprattutto di marce, quasi tutte di derivazione europea, per cui venivano anche definite marchin band.
Crescent City. Nomignolo gergale dato a New Orleans per la
sua forma, vista dallalto, simile alla falce di luna crescente, essendosi la citt sviluppata a fine Ottocento lungo lampia curva del
Mississippi.
Rag. Letteralmente sincope, quindi musica sincopata, nata
come musica pianistica, basata su quattro melodie, ciascuna di 16
o 32 battute. Una linea di basso fissa viene eseguita dalla mano
sinistra, alla met del tempo della mano destra che suona la melodia.
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Bibliografia
1. Armstrong, Louis - In His Own Words - 1999, Oxford University
Press, New York
2. Boyd Raeburn, Bruce - New Orleans Style and the Writing of
American Jazz History 2009, The University of Michigan Press,
Ann Arbor
3. Charters, Samuel - A trumpet around the corner. The story of New
Orleans Jazz -2008, University Press of Mississippi, Jackson
4. Hadlock, Richard The New Orleans Revival - in Kirckner Bill
- The Oxford Companion to jazz -2000, Oxford University, New
York
5. Hardie, Daniel - The Birth of Jazz: Reviving the Music of the
Bolden Era - 2007, iUniverse, New York
6. Hersch Charles - Subversive Sounds: Race and the Birth of Jazz in
New Orleans -2007, University of Chicago Press, Chicago
7. Jacobsen, Thomas W - Traditional New Orleans Jazz: Conversations with the Men who Make the Music - 2011, Louisiana State
University Press, Baton Rouge
8. Lindstrom, Bo; Vernhettes, Dan - Jazz Puzzles (Vol 1) - 2014,
Jazzedit, Ivry sur Seine
9. McCusker, John - Creole Trombone: Kid Ory and the Early Years
of Jazz 2012, University Press of Mississippi, Jackson
10. Panassi, Hugues; Gautier Madeleine - Guide to Jazz - 1956,
Riverside Presse, Boston
11. Ramsey Frederick Jr. ; Smith Charles -Jazzmen: The Story of Hot
Jazz Told in the Lives of the Men Who Created It - 1939, Harcourt,
Brace and Company, New York
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Indice
Introduzione
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Glossario minimo
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Bibliografia
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Appassionato di jazz dal 1956. Ha suonato la cornetta in una formazione trad napoletana dal 62 al 68, per poi riprendere nel 2011.
Senza mai tralasciare lascolto e la lettura del genere, ha collezionato un ampia
discoteca e bibliografia, riferimento essenziale per le sue pubblicazioni di saggi sul
jazz delle origini e i suoi protagonisti.
fondatore, insieme a Franco Astarita, della New Orleans Jazz Society.
delegato per la Campania di Hott Jazz Italia.
Ha pubblicato con la casa editrice De Frede:
Jazz Experiences - Microstoria di un gruppo amatoriale traditional - 2011
Jazz Experiences - Alle radici di un inedito: Jazz in prospettiva - 2012
Jazz Experiences - New Orleans - Le Brass Band - 2012
Jazz Experiences - New Orleans Revival - 2012
Bix Beiderbecke - Vita discografia, album - 2013
New Orleans Jazz Revival - A short review - 2014
New Orleans Experiences - 2015
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