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NIKON ILFOTOGRAFO.IT · PHOTOGALLERY commentati
Gli scatti più belli dei lettori
dai nostri esperti!
MAGAZINE
CONSIGLIATO DA
GENNAIO
P.I. 13-12-19
Tariffa R.O.C. - Poste Italiane Spa - Sped. In Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27.02.2004, n° 46), art. 1 comma 1, S/NA
GUARDARE
“MIA MADRE IN GIARDINO”. ARCHIVIO POMPEO MARIANI, MILANO © GIOVANNI PITSCHEIDER
profilo d’autore
Marilyn Stafford
La lunga carriera della
POMPEO MARIANI, LASTRA FOTOGRAFICA CON GIULIA BIANCHI IN POSA PER
profilo d’autore
Simone Mondino
Alla ricerca della bellezza
autentica e semplice pag. 22
come fotografare
Leggere la scena
Troviamo il punto di scatto
perfetto, ovunque siamo pag. 28
che, come gli altri, ha le sue regole... alcune DURATA ABBONAMENTO 1 ANNO
COORDINAMENTO
FEDERICA BERZIOLI
SUPERVISORE
EDITORIALE
GIOVANNI PELLOSO
ART DIRECTOR
SILVIA TAIETTI
SUPERVISORE
EDITORIALE
46 ANDREA ROTA NODARI
RESP. POST-PRODUZIONE
IMPARARE Le novità da Nital
REDAZIONE
tecnica Joe McNally
Il sole alle spalle
Tratteniamo i dettagli nelle silhouette pag. 44
ELISABETTA AGRATI
Michele Dalla Palma insegna
96
TRADUZIONI
Non basta vedere...
Impariamo a “guardare” pag. 46
MONDON IKON
imaging Marco Olivotto SIMONA DEHÒ
Le impostazioni colore test attrezzatura
Attenzione ai predefiniti di Photoshop pag. 50 Samyang AF vs MF Comitato Tecnico
A confronto due 14 mm f/2.8 PRESS&PUBLIC RELATIONS
MANAGER NITAL
tecnica sul campo per attacco Nikon F e Z pag. 76
Ritratti glamour
Scatti sexy... ma con stile pag. 54 Sigma 70-200mm f/2.8 DG OS HSM | Sport
Uno zoom robusto e performante MARCO ROVERE
per gli appassionati di sport e azione pag. 80
MOSTRARE
DIGITAL MARKETING
MANAGER NITAL
MostreItalia FORUM
SAN DONATO MILANESE (MI) IMMAGinAZIONE
N CASCINA ROMA FOTOGRAFIA
PIAZZA ARTI 6 Successo per la prima edizione
FINO AL 23 FEBBRAIO
6
Cultura
FESTIVAL
World Press Photo Children Erwitt, McCurry, Mitidieri
E APPUNTAMENTI
La mostra delle
immagini finaliste • MILANO
fino al 22 dicembre
Torna al Forte di Bard la
WILDLIFE
mostra del World Press Photo,
PHOTOGRAPHER
uno dei più importanti concor-
OF THE YEAR
si di fotogiornalismo al mondo,
Fondazione Luciana Matalon
giunto alla 62esima edizione.
Foro Buonaparte 67
In esposizione le centoquaran-
www.radicediunopercento.it
ta immagini vincitrici e più rap-
presentative del 2018, divise in
www.centroculturaledimilano.it
• TORINO
fino al 30 agosto
TRANSMISSIONS
Museo Nazionale del
THE MIGRANT CARAVAN
PIETER TEN HOOPEN / AGENCE VU CIVILIAN ACT Risorgimento Italiano
www.museorisorgimentotorino.it
❖ www.worldpressphoto.org
8
Cultura
• LONDRA
fino al 18 gennaio
MARIO TESTINO: EAST
Hamiltons – 13 Carlos Place
www.hamiltonsgallery.com
• AMSTERDAM
fino al 19 gennaio
DUSTIN THIERRY
OPULENCE
Foam Fotografiemuseum
Amsterdam – Keizersgracht 609 THE DALAY LAMA, LADAKH, INDIA, 1976
www.foam.org © RAGHU RAI / MAGNUM PHOTOS
FRANCESCA WOODMAN, UNTITLED (1980)
• PARIGI Mountains
fino al 19 gennaio by Magnum Photographers
PETER HUJAR
SPEED OF LIFE La mostra raccoglie oltre cen-
Jeu de Paume totrenta immagini dedicate alla
1, place de la Concorde montagna vissuta e fotografa-
www.jeudepaume.org ta dai fotografi dell’Agenzia
Magnum Photos, l’agenzia di foto-
• LONDRA giornalismo fondata nel 1947 da
fino al 9 febbraio Henri Cartier-Bresson, Robert Capa,
Attraverso un percorso espositivo che riunisce i lavo- David Seymour e George Rodger.
FEAST FOR THE EYES
ri dei più grandi artisti e fotografi del Novecento, la THE STORY OF FOOD Il percorso espositivo si snoda dai
mostra Look at me!, curata da Angela Madesani e Annamaria IN PHOTOGRAPHY lavori dei pionieri della fotografia
Maggi, propone una lettura trasversale sul tema del corpo, The Photographers’ Gallery di montagna, come Werner Bischof,
oggetto principe della ricerca artistica. «Il corpo – spiega 16 - 18 Ramillies St alpinista lui stesso, a Robert Capa,
thephotographersgallery.org.uk passando per Inge Morath e arrivan-
Annamaria Maggi – nella storia dell’arte è il soggetto più anti- do ai nostri giorni con maestri qua-
co... Senza il corpo non ci sarebbe l’arte. In passato la figu- li Ferdinando Scianna, Martin Parr,
• WINTERTHUR
ra umana è stata l’imprescindibile strumento per comunica- Steve McCurry. La mostra compren-
(CANTON ZURIGO)
re storie e per dare forma visibile a sentimenti, credenze e fino al 23 febbraio
de inoltre una sezione con un impor-
concetti; ancor oggi, nonostante il moltiplicarsi di tendenze e tante progetto su commissione dedi-
SITUATIONS/DEVIANT cato al territorio della Valle d’Aosta,
prassi non figurative succedutesi nell’ultimo secolo, il corpo Fotomuseum Winterthur firmato da Paolo Pellegrin.
rimane ancora il protagonista della ricerca di molti degli auto- Grüzenstr. 44+45
ri contemporanei più radicali e interessanti: il corpo continua www.fotomuseum.ch N la consigliamo perché: per com-
a venir chiamato dall’arte a esser simbolo». prendere come i fotografi dell’Agen-
• MOSCA zia Magnum abbiano reinventato
«La prospettiva dalla quale si è partiti – afferma Angela l’iconografia di montagna, facendo
fino al 23 febbraio
Madesani – è un’indagine sulla relazione tra il corpo femmi- MILES ALDRIDGE delle montagne il soggetto privilegia-
nile e maschile e le ricerche di alcuni importanti artisti che TASTE OF COLOUR to del loro lavoro e rendendo omag-
hanno lavorato con il cinema, il video, la fotografia, l’installa- The Lumiere Brothers gio alla loro immensità.
zione», dagli autori socialmente impegnati degli anni Sessanta Center for Photography
❖ www.fortedibard.it
Bolotnaya embankment 3
e Settanta, fino ai grandi nomi della fotografia degli anni
www.lumiere.ru
Ottanta e della contemporaneità.
10
Corsi
la scuola de
video · fotografia · storytelling · comunicazione
I NOSTRI DOCENTII
IL FOTOGRAFO, sempre in prima linea nel sup- sia il professionista, soddisfacendo le richieste
portare gli appassionati dell’immagine, presenta un imposte dal mercato. La nostra proposta didatti-
ampio e qualificato programma di workshop che ca, di alto livello, spazia dalla fotografia di ritratto
punta ad aumentare e perfezionare le competen- all’ architettura , alla street photography
ze di chi opera nel campo della fotografia , del ma riguarda anche post-produzione, video,
video , della creatività e della comunicazio- gestione del colore e brand design , così
ne. Valore aggiunto sono le capacità professionali da restituire al partecipante strumenti all’avan-
e umane del corpo docente che accompa- guardia per inserirsi in un contesto lavorativo
gnerà nel percorso di crescita sia l’amatore sempre più esigente .
THOMAS ROSSANO MARCO LORENZO
www.thomasgraziani.com
www.rossanoroncistudios.it
marcoolivotto.com
www.lorenzocicconimassi.it
GRAZIANI RONCI OLIVOTTO CICCONI
Videomaking Storytelling Gestione MASSI
del colore Creatività
fotografica
Fondatore dell’omonima casa Fotografo autodidatta, basa il Esperto nella gestione e nella Rappresentato dall’Agenzia
di produzione, è specializzato suo lavoro sullo storytelling, riproduzione del colore a monitor Contrasto dal 2010, nel 2007
nella creazione di video sulla capacità di osservare e a stampa, da anni si dedica è stato tra i vincitori dei World
corporate, pubblicità e filmati e conoscere a fondo il alla didattica collaborando Press Photo Awards, uno
industriali. Durante il corso – soggetto. Il docente, durante come consulente per prestigiosi dei concorsi di fotografia più
dedicato ai fotografi che vogliono il workshop, offrirà agli brand come Mondadori, Yoox, prestigiosi al mondo. Numerose le
avvicinarsi alla produzione video studenti tutti gli strumenti utili Calzedonia. L’obiettivo del corso pubblicazioni sulla stampa italiana
come ai filmmaker che vogliono a visualizzare e costruire un è chiarire i principi fondamentali e internazionale. Il workshop si
entrare nel mondo progetto fotografico di lungo della gestione del colore, non rivolge a quanti vogliono capire
delle produzioni professionali – respiro, dalla scelta cromatica solo sotto l’aspetto teorico ma come sviluppare un progetto
Thomas Graziani svelerà all’editing finale e ad anche nella sua applicazione fotografico e creare un portfolio
i segreti della creazione affinare il proprio linguaggio pratica nella stampa tradizionale attraverso un lavoro analitico e di
e dell’editing video. fotografico. e digitale. confronto con il docente.
www.gianlucacatzeddu.com
www.marcointroini.net
it.linkedin.com/in/benedetta-donato-19bb6149
giacomogiannini.com
Da sempre appassionato di Adobe Certified Expert per Laureato in Architettura, Curatrice indipendente, ha Art director, fotografo,
fotografia, Giorgio Galimberti Photoshop, fa parte degli si è poi specializzato nella ideato e realizzato numerosi videomaker, si dedica
si avvicina a questo AdobeGuru, il gruppo di fotografia di paesaggio e progetti fotografici ed a un’intensa attività di
linguaggio, focalizzandosi esperti ufficiali di Adobe architettura, affermandosi editoriali in Italia e all’estero, ricerca per l’innovazione dei
in particolare sui paesaggi Italia, svolgendo seminari come uno degli autori tra cui Fotografia Italiana, linguaggi visivi, caratterizzati
urbani e sulla luce. e attività di dimostrazione più influenti degli ultimi la serie di otto film sui grandi da confini sempre più
Il workshop è dedicato software. Durante il corso, anni. Il corso tenuto maestri della fotografia fluidi tra immagini ferme
alla street photography Gianluca Catzeddu darà utili da Marco Introini vuole italiana edita e distribuita da e in movimento. Il corso
ed è strutturato in una consigli sull’organizzazione approfondire la fotografia Contrasto. Il corso si rivolge si concentra sull’utilizzo
della fotografia nella
prima parte teorica, del flusso di lavoro, come strumento di indagine a fotografi professionisti
comunicazione e sulla
che permetterà di avvicinarsi affrontando tematiche quali dello spazio architettonico, ed emergenti e vuole fornire capacità di narrare un
alla visione fotografica la gestione dei contenuti, affrontando non solo gli gli strumenti necessari marchio e di entrare
sviluppata dal docente, la catalogazione e la aspetti teorici ma anche alla costruzione di un in contatto con i propri
seguita da una parte selezione degli scatti fino quelli pratici e tecnici progetto espositivo clienti attraverso
pratica “per strada” all’elaborazione creativa attraverso un’uscita e alla valorizzazione dei il Web e i social.
nella Milano notturna. delle immagini. fotografica. propri scatti.
✔ CREATIVITÀ FOTOGRAFICA
Lorenzo Cicconi Massi
Milano - Sa. 9 - Do. 10 novembre 2019
250 €
✔ MILANO NOTTURNA
Giorgio Galimberti
Milano - Sa. 16 - Do. 17 novembre 2019 Fin dalla sua nascita, la fotografia si è affermata come strumento
270 € per indagare il paesaggio, naturale e urbano, e le sue trasformazioni.
Marco Introini fa un ampio excursus dell’evoluzione del linguaggio
dell’ottava arte affrontando poi aspetti più pratici quali la tecnica
✔ ADOBE LIGHTROOM e la costruzione di un progetto fotografico.
E SVILUPPO RAW
Gianluca Catzeddu
Milano - Sa. 23 novembre 2019
MARCO INTROINI sabato 1 e domenica 2 febbraio 2020
170 € Fotografia d’architettura rapporto tra fatto oggettivo, soggettivo e
FOTOGRAFIA
D’ARCHITETTURA
C hi è Marco Introini: dopo la laurea
in Architettura, si specializza nella
fotografia di paesaggio e architettura,
storico. Grazie all’analisi di alcuni lavori,
infine, si indagherà il rapporto tra progetto
fotografico e progetto architettonico-
Marco Introini affermandosi come uno degli autori più disegno del paesaggio, come questione
Milano - Sa. 1 - Do. 2 febbraio 2020 influenti degli ultimi anni. Nel 2015 è stato di metodo.
270 € incaricato dalla Regione Lombardia e dal
MIBACT per un lavoro di documentazione Programma del corso
PHOTOTUTORING dell’architettura dal dopoguerra a oggi in • Il linguaggio fotografico: la storia della
Benedetta Donato Lombardia. Nel 2016, il suo lavoro è stato rappresentazione dell’architettura.
esposto al MAGA Museum nell’ambito • Il progetto fotografico: presentazione di
Milano - Sa. 22 - Do. 23 febbraio 2020
della personale “Portraits of Monuments”. alcuni progetti fotografici sul paesaggio
230 €
Tra i suoi tanti progetti, “Gli Scali Ferroviari urbano e di architettura.
di Milano” e “Mantova imago urbis”. • La tecnica: introduzione all’utilizzo delle
BRAND DESIGN macchine decentratili medio formato
Giacomo Giannini
Milano - Sa. 29 febbraio - Do. 1 marzo 2020
250 €
I l workshop in Fotografia d’architettura
vuole approfondire la fotografia come
strumento di indagine dello spazio
attraverso un’uscita fotografica.
• Lettura portfolio dei partecipanti.
Boulogne-Billancourt, Parigi
1950. Nei suoi primi tempi
a Parigi, Marilyn saliva su un
autobus a caso e viaggiava fino
al capolinea, per poi scendere e
fotografare. Un giorno è capitata
a Boulogne-Billancourt, un
sobborgo parigino all’epoca sede
della Renault e abitato da operai,
e lo ha esplorato catturandone
scorci e vedute.
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Marilyn
Stafford
Amica di Robert Capa e pupilla di Henri Cartier-Bresson, la celebre fotografa statunitense ci parla
della fotografia che ha lanciato la sua carriera e di quell’occasione che le è sfuggita...
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Profilo d’Autore
D
1
Da più di cinquant’anni, Marilyn Stafford
risiede in Gran Bretagna, ma la sua vita e la
sua carriera di fotografa sono state influen-
zate dagli incontri fortuiti che ha avuto nella
Parigi del dopoguerra con alcune delle per- 1 | Ragazze iraniane al Bazar di
sone più famose del Ventesimo secolo e con Teheran. Nikon Z 6, Nikkor Z
alcuni leggendari fotografi Magnum. Marilyn 24-70 mm f/4 S, 1/125 sec; f/5.6,
ha novantaquattro anni, ma non è tipo da ISO 400
indugiare troppo sui ricordi di un passato
invidiabile. Al contrario, sta facendo nuo- 2 | Un murales sul muro dell’ex
vi progetti per il prossimo anno, tra cui una ambasciata statunitense a
mostra dei suoi scatti di strada e di moda in Teheran.
primavera e la presentazione del premio in Nikon Z 6, Nikkor Z 24-70 mm
suo nome rivolto alle fotografe documenta- f/4 S, 1/200 sec, f/5, ISO 100
riste. Nel corso della nostra conversazione,
sciorina date e ricordi con una chiarezza e
una sicurezza impressionanti.
Giovane attrice in Ohio, alla fine della
Seconda guerra mondiale Marilyn si è trasfe-
rita a New York per lavorare in teatro. La sua
vita ha iniziato a cambiare quando ha fatto
amicizia con due registi, impegnati nel pro-
getto di filmare Albert Einstein. Un giorno, a
sorpresa, le è stata messa in mano una fotoca-
mera e le è stato chiesto di fare da fotografo di
scena: «È su quel set che mi hanno insegna-
to a usare una macchina fotografica», ricor-
da. Marilyn è la prima a riconoscere di avere
avuto molta fortuna negli incontri, ma quel
giorno con Einstein rimane il più importante.
Biografia
MARILYN STAFFORD la fotografia di moda catturando i È autrice di tre libri, tra cui Stories
Nata a Cleveland nuovi modelli prêt-à-porter nelle stra- in Pictures: A Photographic Memoir
(Ohio) nel 1925, si tra- de. Marilyn ha ritratto alcuni tra i più 1950. Ha lanciato il concorso globa-
sferisce a New York importanti personaggi della cultura le Marilyn Stafford FotoReportage
dove recita nei teatri off-Broadway. La del Ventesimo secolo, come Édith Piaf, Award, per celebrare le opere delle
sua carriera di fotografa inizia dopo il Le Corbusier, Twiggy, Sharon Tate e il fotografe documentariste.
trasferimento a Parigi, dove reinventa suo mentore, Henri Cartier-Bresson. marilynstaffordphotography.com
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2
di armi atomiche, proprio come sperava- lo abbia anche dichiarato. In pubblico ha poi
no i miei amici. Erano passati pochi anni da sempre avuto posizioni molto forti contro la
Hiroshima e Nagasaki; era il 1948 e lui era, guerra atomica. Agli aspiranti
credo, ancora devastato. Non ho pensato a una carriera in fotografia fotografi dico “siate
fino a molti anni dopo, quando ho fatto visi- fedeli a voi stessi,
Forse anche disilluso? ta a un amico a Parigi e ho deciso di fermar-
Oh, ne sono sicura, anche se non posso cer- mi. Per caso, ho conosciuto Henri Cartier- rispettate il soggetto
to parlare per lui, ma credo che nel filmato Bresson. Quello è stato il mio vero punto di e tenete duro!”
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Profilo d’Autore
svolta: è diventato il mio mentore e scatta- invitata a cena da loro, era un’amicizia di
vamo spesso insieme per le strade di Parigi. famiglia. Era un uomo molto gentile, davve-
ro. Mi permetteva di accompagnarlo quan-
Non ci sono molti fotografi che pos- do fotografava, così ho potuto vedere come
sano dire di aver avuto Henri Cartier- lavorava. Io ero molto bassa e lui molto alto
Bresson come loro mentore... e quando uscivamo insieme attiravo molta
Assolutamente, sono stata molto fortunata. E attenzione... Lui indossava un impermeabi-
ho conosciuto anche Bob Capa. le, un cappello gli copriva la faccia, teneva
la fotocamera davanti al viso. Io ero picco-
Erano personaggi molto diversi. Come la, donna e con un’enorme Rolleiflex per le
hai incontrato Capa? strade di Parigi, dove dopo la guerra la gen- 3 | Grand Boulevard, Parigi 1950.
Devo fare un passo indietro... Ero andata a te faticava a trovare il cibo, figuriamoci le Il signore sullo sfondo sembra
New York per lavorare in teatro, ma poi sono fotocamere. In un certo buffo modo, gli ser- incredulo alla vista di una bella
partita per Parigi. Mentre ero lì, sono andata a vivo per distogliere l’attenzione da lui, ma ragazza in posa sotto la pioggia.
una festa di compleanno; eravamo tutti presi ho potuto vederlo all’opera e in alcuni casi La fotografia di moda all’epoca
a cantare “Happy birthday” quando un agen- è stato incredibile. era chiusa in studio, ma Marilyn
te mi ha avvicinata e mi ha chiesto se volessi ruppe con la tradizione portando
fare un provino per cantare con un complesso Puoi farci un esempio? le modelle per strada.
in un club chiamato Chez Carrère. Ho accetta- Ricordo un giorno in cui eravamo seduti in un
to e poi ho avuto il lavoro. Il club era davvero café, lui aveva la Leica in grembo, e davanti a 4 | Henri Cartier-Bresson, Parigi
chic, è stato l’unico in cui l’allora principessa noi è successo qualcosa che ha voluto ripren- 1950. Il maestro al lavoro al Grand
Elisabetta ha avuto il permesso di andare nel dere. Ha sollevato appena un po’ la fotoca- Palais durante una mostra di
suo primo viaggio in Francia, per dire il livello! mera, non l’ha neppure portata al viso, l’ha elettrodomestici. «È stato il mio
Chez Carrère aveva anche un delizioso solo alzata delicatamente e ha scattato. In mentore e mi invitava spesso ad
piccolo bar e tavoli per chi non voleva cena- ogni momento, sapeva dove stava guardando accompagnarlo quando usciva per
re, ma solo bere qualcosa, e lì ho incontra- fotografare», ricorda Marilyn.
to Robert Capa. Veniva praticamente tutte 3
le sere con uno o due amici e ci siamo cono-
sciuti così, abbiamo cominciato a parlare e
abbiamo fatto amicizia.
E Cartier-Bresson?
Cartier era molto diverso. Non aveva lo stes-
so tipo di carisma di Capa. Era un uomo mol-
to calmo e tranquillo. L’ho conosciuto tra-
mite amici che frequentavano la sua fami-
glia. All’epoca era sposato con una balleri-
na indonesiana, Ratna Mohini, ed ero spesso
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4
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Profilo d’Autore
l’obiettivo. Da lui ho imparato a essere invisi- fotocamera: sarei stata arrestata subito! Il mio
bile nella fotografia di strada. Se sei una don- matrimonio era in crisi, così lui è partito e io
na, non indossi abiti sgargianti per uscire a sono venuta in Inghilterra con nostra figlia.
fare foto. O almeno così era allora, oggi è tut- E ho scoperto che era un po’ difficile per una
to molto diverso, tutti hanno una fotocame- donna trovare lavoro come fotografa.
ra, ma qui parliamo della Francia del dopo-
guerra e cercavi di nascondere il più possibi- Avevi già cominciato a usare fotoca-
le quello che stavi facendo – è una cosa che mere Nikon?
poi mi sono sempre portata dietro. Non sono passata a Nikon fin verso il 1970,
quando ho aperto una piccola agenzia con un
I n s e g u it o t i s e i t r a s fe r it a i n altro fotografo. Lavoravo come freelance per
Inghilterra: da quanto tempo ci vivi? l’Observer e a un certo punto ho fatto caso al
Sono venuta qui a metà degli anni ’60. Erano fatto che coprivano sempre le sfilate di moda
gli “Swinging Sixties”, è stato un vero shock di Londra, Parigi, Milano e New York.
culturale! Stava cambiando tutto, era un Abbiamo pensato che potevamo andarci
momento molto interessante. noi, far risparmiare i costi della corrispon-
denza ai quotidiani e lasciar loro sceglie-
Cosa facevi a livello fotograf ico re le immagini che volevano: loro avrebbe-
all’epoca? ro risparmiato e noi avremmo guadagnato!
Quando sono arrivata in Inghilterra ero spo- Siamo partiti per coprire le sfilate di Parigi
Da Henri Cartier- sata. Mio marito era un corrispondente este- con l’Observer come primo e unico cliente
Bresson ho imparato ro ed eravamo stati in Francia, Italia, Libano e siamo tornati con altri cinque o sei con-
e a New York. Poi è stato inviato in Unione tratti. È nata così la piccola agenzia che mi
a essere invisibile in Sovietica e mi è stato detto da un sacco di ha sostenuta fino alla pensione. È stata il
fotografia di strada amici che era meglio che mi dimenticassi della mio reddito base, la stabilità per pagare le
20
bollette, mi ha permesso di seguire i proget-
ti freelance che volevo.
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GUARDARE
Profilo d’Autore
Simone
MONDINO
Fotografia e montagna: due passioni che si uniscono
alla ricerca della bellezza, semplice e autentica
a cura di Elisabetta Agrati
22
S
Svelare la bellezza, quella autentica, di una
volta, che faceva nascere emozioni anche dalle
cose apparentemente banali. È questo l’inten-
to che muove la fotografia di Simone Mondino:
un passato da matrimonialista, ora insegue le
sue vere passioni, la montagna, i viaggi, l’out-
door, in compagnia di una Nikon e di Romina
che – più di tutti – lo ha spinto a credere nei
suoi sogni. Insieme, questi due “vagamon-
di”, come amano definirsi, vanno alla ricer-
ca del vero, di una fotografia autentica, quel-
la che emoziona e interroga, al di là di tutti i
“trucchi” resi possibili oggi dalla tecnologia.
23
Profilo d’Autore
nuove. La neve regala un tocco unico all’am- che le persone non hanno voglia di sporcarsi
biente. Soprattutto fuori stagione, può ren- le mani... Stiamo provando, anche attraverso
dere unico un paesaggio altrimenti anonimo. la fotografia e i video, ad avvicinare la gente,
È un di più. Però per me l’aspetto tecnico pas- a sensibilizzare. Perché veramente c’è biso-
sa in secondo piano, quello che cerco è tra- gno di fare qualcosa di concreto a casa nostra.
smettere l’emozione che provo in quell’istan-
te. Non a caso, il mio guru non è un fotogra- Quali sono le condizioni meteorolo-
fo ma prima di tutto un esploratore e un gior- giche o di luce che ami maggiormente?
nalista, Walter Bonatti. Ho avuto il piacere di Senza dubbio i momenti che mi affascinano
conoscerlo e parlargli più volte: per lui la foto- maggiormente sono le nevicate e gli istanti
grafia non deve essere perfetta ma trasmet- immediatamente successivi, quando il tempo
tere emozioni. Oggi, invece, nella fotografia migliora. Poi, come la maggior parte dei foto-
c’è spesso un’eccessiva teoria ma manca l’e- grafi, amo la luce blu ma soprattutto la luce
mozione. La forma e la tecnica devono esse- dorata, un momento di pace assoluta, in gra-
re al servizio di quello che vuoi trasmettere, do di trasmettere un’energia positiva davve-
l’emozione viene prima di tutto. ro unica. Anche se non è sempre facile tro-
vare le condizioni perfette.
Proprio alla montagna è dedicato il
progetto che hai ideato con Romina. In montagna, le condizioni di luce
Ce ne parli? cambiano rapidamente...
Sogno in Granda – Clean the Planet (così inti- Questa estate, abbiamo speso tre ore per
tolato in onore della provincia di Cuneo, chia- fotografare alcuni ragazzi in bici, continuava
mata anche provincia Granda) vuole esse- a cambiare, sole, nubi, sole, nubi, non c’era
re un involucro di progetti per invogliare la mai la luce perfetta. Però, dipendere dall’u-
gente a rimanere qui e a credere nelle nostre nica cosa al mondo rimasta che non si può
potenzialità. Oggi la maggior parte delle cam- comandare è bello.
pagne internazionali contro l’inquinamento e
la plastica è incentrata sulla situazione degli Ti ricordi un momento particolarmen-
oceani. Durante un servizio fotografico, fat- te emozionante?
to in pianura, ci siamo resi conto che c’e- L’evento più magico che abbia vissuto in pri-
ra una quantità incredibile di rifiuti. Si guar- ma persona facendo una foto è capitato lo
da agli oceani ma, in realtà, tutto parte dal- scorso marzo sulla funivia che porta sul-
le nostre montagne, dalle pianure, dai fiumi. la cima di Tromsø, in Norvegia. Nevicava e
L’idea, quindi, è di fare qualcosa in concreto, all’improvviso, come fosse un presepe, a una
dare il nostro contributo per quanto piccolo. a una sono apparse le luci della città, mentre
Diciamo che siamo un po’ contrari ai cortei la nebbia e la neve scomparivano. Nel giro di
di massa... Bisogna sensibilizzare le persone, 20 secondi sono state visibili tutte le luci della
2
avvicinare i giovani, far capire che i proble- cittadina, è stato un momento di pura magia.
mi sono anche vicino a noi. Abbiamo creato
un gruppo su Facebook e abbiamo organiz-
zato alcuni eventi per andare concretamen-
te a raccogliere l’immondizia. Stiamo parlan-
do anche con Salewa e Nikon per cercare di
promuovere questo progetto. Il problema è La forma e la tecnica devono essere
al servizio di quello che vuoi trasmettere,
l’emozione viene prima di tutto
Biografia
SIMONE MONDINO mondo dell’outdoor e dei viaggi, in portato negli ultimi anni a collabora-
Fotografo autodi- particolare con Itinerari e Luoghi, The re con il brand Salewa per diversi pro-
datta, dopo aver Pill Magazine e Bell’Europa. Ha vinto getti legati alla fotografia e all’outdoor
lasciato l’ambito dei alcuni concorsi fotografici naziona- ma anche con Nikon Italia, Sungod e
matrimoni si è focalizzato sulla foto- li, tra cui We Love Langhe e MonViso PolarPro. Con Romina ha ideato il blog
grafia di outdoor, viaggi e monta- Unesco, ed è stato finalista ai Siena www.iduevagamondi.com, per parlare
gna. Da un anno collabora con la col- International Photography Awards nel di viaggi, fotografia e ambiente.
lega e compagna Romina Manassero 2016. La sua più grande passione resta
con alcune riviste italiane legate al comunque la montagna e questo lo ha www.simonemondino.it
24
3
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Profilo d’Autore
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Profilo d’Autore
PARLANDO DI OBIETTIVI,
quello che più usiamo è il
24-70 mm f/2.8, ma l’ottica
che non può mancare nel
nostro zaino è il 70-200
mm f/2.8 – per la qualità, la
morbidezza che regala alle
immagini e la creatività che
ci consente di esprimere.
Nonostante il peso in
accoppiata con la D5 sia
notevole (camminiamo
anche 15-20 km al giorno!),
il 70-200 mm
permette di
creare contenuti
un po’ più UNA FOTOGRAFIA PUÒ ESSERE “vagamondi”, una tenda, la Nikon Z7
“artistici” rispetto TECNICAMENTE PERFETTA O MENO e tanta voglia di tornare a fotografare.
al classico 24- ma spesso poco mi importa perché Ripartire dalle montagne di casa bacia-
preferisco puntare l’attenzione su quel- te dagli ultimi raggi di un sole che scen-
70 mm che però lo che c’è dietro alla sua realizzazione de lentamente dietro alle montagne
risulta più pratico e sulle emozioni che riesce a trasmet- della Valle Maira e Varaita, la pianu-
nella maggior tere. Questa immagine rappresenta per ra con i suoi ritmi frenetici sotto di noi,
parte delle me il “ripartire”, perché è stata scattata intorno solo il silenzio e la bellezza. Una
situazioni. in una delle prime uscite ufficiali dopo lunga attesa premiata da un’atmosfera
il brutto infortunio che mi ha costretto magica e “benefica” che riesce a riscal-
a fermarmi lo scorso inverno. Ricordo dare una fredda serata di fine febbraio
ancora quella giornata come fosse ieri: e a liberare la mente dai cattivi pensieri.
10 chilometri a piedi nella neve, due La semplicità che diventa protagonista.
27
Come fotografare Leggere la scena
LEGGERE
la scena
Sviluppiamo un approccio personale alla fotografia paesaggistica con i consigli dello specialista
Tom Mackie che ci spiega come trovare il migliore punto di ripresa per qualsiasi location
I
I luoghi sono il “soggetto” dei fotografi paesaggisti, tanto impor-
tanti che spesso la ricerca di quello migliore richiede più tempo
di quanto ce ne voglia poi per immortalarlo. La maggior parte
delle immagini più belle che vediamo sulle riviste o su Internet
non è frutto del caso e delle coincidenze (anche se un po’ di
posto e subito fare clic, non avremo mai grandi soddisfazioni:
è molto meglio scoprire in prima persona da dove scattare, e
come e quando farlo. I risultati saranno senza dubbio più per-
sonali – e quindi (potenzialmente) non sapranno di “già visto”.
Per eseguire una buona ricerca possono bastare strumen-
fortuna ci vuole!): che sia in campagna, in montagna, sul ti a cui è facilissimo accedere: mappe cartacee, servizi come
mare, in città o in un bosco, la pianificazione è indispen- Google Earth, app quali PhotoPills, Dark Sky e Photographer’s
sabile per ridurre le variabili e aumentare le probabilità Ephemeris... Tutti possono aiutarci a capire la conformazione
di ottenere una foto emozionante: secondo il professioni- del paesaggio, le condizioni climatiche previste e, non da ulti-
sta Tom Mackie, «fallire la preparazione significa pianificare... mo, la direzione della luce.
un fallimento!». La ricerca delle giuste location è parte del pro- Ogni luogo ha però anche aspetti unici che dobbiamo
cesso creativo. Se seguiamo pedissequamente i consigli di chi saper cogliere per darne un’interpretazione spettaco-
c’è già stato, per poterci mettere in condizione di arrivare sul lare: scopriamo quali.
28
28
TOM MACKIE
È un premiato fotografo
professionista, noto soprattutto per i
paesaggi che realizza per clienti nel mondo
della pubblicità, dell’editoria e del design.
Altre info: www.tommackie.com
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29
Immagini come questa non capitano per caso.
Tom stava tenendo un workshop in Toscana: stava
aspettando di vedere se il sole sarebbe spuntato
tra le nuvole. Dopo mezz’ora il sole non solo è
apparso, ma ha anche portato con sé un doppio
arcobaleno, mentre i suoi raggi scivolavano sul
paesaggio fino a brillare sulla cappelletta.
1/15 ISO
f/8 di sec 100
30
ATTRAVERSO LE STAGIONI
Proviamo a riprendere la stessa scena in stagioni diverse. Cerchiamo
un soggetto che possa avere fascino in ogni periodo dell’anno, magari
includiamo alberi decidui, come faggi o aceri, che prendono colori più
vivaci in autunno. Prendiamo nota della nostra posizione e scattiamo
sempre dalla stessa, stagione dopo stagione. In campagna si prestano
bene i campi coltivati, che cambiano continuamente aspetto, ma sono
solo una delle possibili, infinite, ispirazioni...
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Come fotografare Leggere la scena
MONTAGNE
Le immagini di montagne possono essere 3 | Le piogge in montagna spesso
meravigliose e spettacolari: le variazioni dovu- portano condizioni spettacolari, LA LUCE. In qualsiasi paesaggio la luce è
te ad atmosfera, temperatura e altitudine con- con nuvole basse che accentuano importante e lo è ancora di più in montagna,
tribuiscono a creare scenari sensazionali – che le creste, come in questa immagine perché evidenzia i profili della scena. La luce
però possono essere difficili da rendere in foto- delle Dolomiti. laterale è di gran lunga la migliore per
grafia. La tentazione è di prendere il grandan- far emergere i rilievi delle rocce e le for-
golo e includere il più possibile, ma i risultati 4 | Tom è arrivato a Maroon Bells, me dei picchi. È meglio invece evitare quel-
non hanno quasi mai la maestosità che coglia- vicino ad Aspen, USA, alle 5 del la frontale, che tende ad appiattire e spegnere
mo a occhio nudo. Ci sono però delle tecniche mattino per catturare la luce che le vedute. Fa eccezione la luce frontale di alba
che possono aiutarci a tornare a casa con ritrat- precede l’alba. Piazzare l’orizzonte e tramonto, quando i toni caldi sono incante-
ti più fedeli della maestosità delle alte vette. al centro della scena, violando voli, soprattutto contro quelli più scuri e fred-
la regola dei terzi, con i riflessi di di un primo piano in ombra. Per immagini
LA SCALA. La grandezza di una montagna è come questo è cosa lecita, anzi di questo genere, l’ideale è includere in primo
facile da cogliere di persona, ma non altrettan- dovuta! piano qualcosa che possa riflettere la monta-
to da rendere in un’immagine bidimensionale. gna, come un lago o un fiume.
Negli scatti paesaggistici è frequente omettere 5 | Qui Tom ha invece colto la luce
la presenza di persone, ma includere un ele- della sera sui Denti del Diavolo, PRIMI PIANI. L’inclusione di elementi
mento di dimensioni note, proprio come sull’isola norvegese di Senja, in primo piano aggiunge più profondità
una figura umana, o un edificio o un’auto, riflessa in una pozza di marea. all’immagine. Cascate, torrenti o alberi sono
offre all’osservatore un termine di para- Un tempo lento, 15 secondi, solo alcuni esempi di soggetti che possono
gone e gli permette di farsi un’idea della ha “lisciato” il mare e contribuito equilibrare la composizione e darle un impat-
scala della scena. Un modo per enfatizzare il a migliorare la resa del riflesso to più tridimensionale. Anche i fiori selvati-
senso delle proporzioni è riempire l’inquadra- sull’acqua. ci sono un primo piano perfetto, che introdu-
tura con la montagna, usando un teleobietti- ce anche colori brillanti. Ricordiamo che stia-
vo, e includere una persona o un’auto alla base. mo narrando una storia: scegliamo elementi di
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4
15 sec ISO
f/10
100
33
Come fotografare Leggere la scena
34
7
una mappa specialistica online prima di illustrare la potenza delle onde che si
partire. Non è bello arrivare alla spiaggia con frangono sugli scogli, mentre uno lento
l’idea di catturare il riflesso del tramonto sul può trasformare un flusso gentile in un
bagnasciuga e trovarlo sommerso! Alcune nastro di seta, con una meravigliosa atmo-
grotte costiere sono accessibili solo con la sfera di pace. Per ottenere questo secondo
bassa marea: verifichiamo bene le condizioni risultato, abbiamo bisogno di un filtro a den-
per non correre rischi. Se siamo su una costa sità neutra, come il Big Stopper di Lee da 10
rocciosa, è preferibile lavorare con la bas- stop: ci permetterà di esporre per diversi minu-
sa marea, in modo che l’acqua non ci “inse- ti anche in normale luce diurna (ovviamen- I riflessi, sull’acqua
gua”: è essenziale anche sapere se la marea te, con la fotocamera immobile su treppiede). come sulla sabbia
sta salendo o ritirandosi.
RIFLESSI. I riflessi, sull’acqua come sulla sab- bagnata, danno il
ESPORRE PER L’ACQUA. Anche se il dia- bia bagnata, danno il loro meglio all’alba o al loro meglio all’alba
framma è il parametro più importante in foto- tramonto, quando la luce è più spettacolare. o al tramonto,
grafia paesaggistica, con l’acqua o altri sog- Sul mare, non sempre è facile catturare i rifles-
getti in movimento è il tempo di posa a rive- si nelle pozze create dalla marea che si ritira, a quando la luce è
larsi fondamentale. Un tempo rapido può meno di non abbassare la fotocamera fin quasi più spettacolare
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Come fotografare Leggere la scena
IL FILTRO...
IMPROBABILE!
1/10 ISO
f/11 di sec 100
al pelo dell’acqua. Più riusciamo ad arrivare in punto in cui decidiamo di farle entrare in sce-
basso e più ci conviene chiudere il diaframma, na: una linea diagonale che si incurva da un
per mantenere il riflesso il più nitido possibile. angolo in basso risulta più dinamica di una che
Se vogliamo un riflesso impeccabile, ricorria- entra piatta da un lato.
mo alla tecnica del focus stacking. Usiamo un
polarizzatore per tagliare il riflesso del- L’EFFETTO DELLE NUVOLE. Le nuvole
la superficie dell’acqua: non rimuoverà il hanno un ruolo importantissimo nei paesaggi,
riflesso, ma solo il riverbero. La luce morbida in particolare in quelli marini. Un cielo inte-
è la migliore per ressante è il tocco finale di un’ottima immagi-
LINEE DI ENTRATA. Se torniamo all’ana- fotografare il ne, uno vuoto può spegnere anche la compo-
logia con la narrazione, le linee di entrata sizione migliore. Con nuvole in movimento,
servono a guidare l’osservatore nel rac- sottobosco: se la montiamo un filtro ND ed esponiamo per
conto: vogliamo dunque che rimangano giornata è variabile, diversi minuti, per creare un cielo esplo-
interne all’immagine e non portino lo aspettiamo che una sivo. Se il sole è a 90° dal soggetto, il polariz-
sguardo fuori dall’inquadratura. Le linee zatore può dare ancora più enfasi. Entriamo
costiere o le onde che si rompono sulla spiag- nuvola copra il sole nell’ordine di idee di dover aspettare che le
gia sono soluzioni facili, ma è importante il e ne diffonda i raggi nuvole scivolino al posto giusto.
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Puarotvecoipa
al n contest
GIALLO DI S C O PR
A PAG.
74
I DI PIÙ
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I notturni in città
appaiono vivacissimi,
ma in realtà c’è solo una
breve finestra di tempo
per ottenere i risultati
migliori: l’ora blu
20 sec ISO
f/13
100
10
38
OBIETTIVI. La scelta dell’obiettivo può stra-
volgere l’atmosfera dell’immagine. Un gran- LA POLITICA DEL TREPPIEDE
dangolo aiuta a dare più profondità se inqua-
In alcuni contesti urbani, per i motivi più dispa-
driamo dal sottobosco fino al fondale degli
rati, capita spesso che l’uso del treppiede
alberi. Le focali più lunghe aumentano la com- non sia autorizzato. Può essere per non
pressione dei tronchi. Fotografiamo ogni causare ostruzioni come per qualsiasi
scena con ottiche diverse per vedere altra ragione, ma non preoccupiamoci:
come cambia il risultato. ci sono modi per aggirare il divie-
to. Per esempio, possiamo usare
un piccolo Gorilla Pod, poggiato
PAESAGGI URBANI su una superficie piatta o fissato
La fotografia urbana può abbracciare gli stes- a una ringhiera. Oppure possia-
si principi di quella dei paesaggi naturali, ma mo stabilizzare la fotocamera su
prevede alcune tecniche specifiche. Catturare una panchina, un cestino dei rifiu-
ti o un tavolino – qualsiasi punto
l’interazione della luce con le linee, le curve e
sicuro e piatto. Possiamo orien-
i profili dell’architettura può essere emozio- tare l’obiettivo con la custodia di
nante quanto cogliere l’atmosfera di una sce- un filtro o un guanto e avviare l’e-
na incontaminata. sposizione con un sistema remoto o
l’autoscatto: le soluzioni non mancano! 11
ANGOLO DI CAMPO. L’angolo di cam-
po è importante per differenziare le nostre 10 | Il crepuscolo bilancia la
immagini dalle tante istantanee dei turisti. luminosità residua del cielo con siamo costretti a scattare dal marciapiede.
Cerchiamo edifici con terrazze e finestre che le luci artificiali degli edifici di Los La più costosa è usare un obiettivo Nikon PC
possano offrirci un punto di vista sopraelevato. Angeles. (Perspective Control), la più semplice è
Prenotiamo una camera d’albergo specificando lasciare spazio nella parte più alta del fra-
quale veduta vogliamo. Se dobbiamo scatta- 11 | Tom ha usato un filtro ND me e correggere le verticali in Lightroom
re attraverso un vetro, spegniamo le luci Lee Little Stopper da 6 stop e ha o in un software come DXO Viewpoint.
della stanza e usiamo il polarizzatore. In esposto per 150 secondi per avere
alternativa, scattiamo dal basso verso l’alto, in un passaggio sufficiente di auto L’ORA BLU. I notturni in città appaiono viva-
mezzo ai grattacieli, per risultati più astratti. sotto la Cattedrale Artica di Tromsø, cissimi, ma in realtà c’è solo una breve finestra
Norvegia, e creare le scie luminose. di tempo per ottenere i risultati sperati. L’ora
LINEE VERTICALI. Ci sono situazioni in cui blu, che nonostante il nome dura circa un
la convergenza delle verticali può rendere il 12 | I riflessi dello skyline urbano quarto d’ora, è il momento prima dell’al-
senso dell’altezza, ma il più delle volte voglia- creano sempre immagini potenti. ba o dopo il tramonto in cui l’illuminazio-
mo che le linee parallele restino tali. Possiamo Qui la piscina riflette i grattacieli ne artificiale è in equilibrio con l’azzurro
fotografare da un palazzo vicino, in modo da di Los Angeles. profondo del cielo. Passato questo momen-
non inclinare la fotocamera verso l’alto, ma ci to, il cielo diventa troppo scuro e le luci del-
sono anche soluzioni specifiche per quando la città vengono sovraesposte. Questo orario
ha anche un altro pregio: gli elementi urbani
meno piacevoli, come gru o cavi, sembrano
12
meno evidenti.
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IMPARARE
www.ilfotografo.it
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44
IL SOLE ALLE SPALLE
Impariamo da Joe McNally come
trattenere il dettaglio anche nelle
silhouette, aggiungendo una luce.
46
NON BASTA VEDERE...
Michele Dalla Palma spiega che,
prima di premere il pulsante di scatto,
bisogna imparare a “guardare”.
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LE IMPOSTAZIONI COLORE DI PHOTOSHOP
Attenzione alle opzioni predefinite
del programma di Adobe... spesso
non sono la scelta migliore!
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COME SEI... GLAMOUR!
Sergio Derosas ci racconta come
approcciare in modo elegante
questo difficile genere di ritratto.
Imparare MICHAEL FREEMAN
E
Esiste una tecnica creativa che ha supera- di tè. Come si vede dall’immagine piccola,
to ogni prova del tempo, e non solo in foto- ho scelto un approccio classico: le ho ripre-
grafia: si mostrano una serie di soggetti se con un tele, con una leggera angolazio-
identici, ma uno di loro – uno solo – è in ne, in modo che le figure si disponessero in
qualche modo diverso e attira lo sguar- una fila ben organizzata.
do dell’osservatore. Spezza la continui-
tà della ripetizione e nel farlo riesce a farsi TROVARE L’X-FACTOR. Tutto molto bel-
notare ed emergere dal resto della compo- lo, ma mi serviva qualcosa di più... Speravo
sizione. Il fotografo newyorkese Jay Maisel che qualcosa o qualcuno animasse l’angolo
ha centrato l’idea quando ha detto: «Tutte le in basso a sinistra. Invece, una ragazza verso
persone amano i “motivi”, ma i motivi inter- il centro della fila si è sporta per guardarmi e
rotti sono più interessanti». il suo gesto ha cambiato il momento. Spezza
Uno dei più notevoli esempi commerciali la linea ma ne rimane parte e cattura imme-
dell’applicazione di questa tecnica, che non diatamente lo sguardo.
mostro qui ma è abbastanza facile da ritro- A livello creativo, l’interruzione del pat-
vare, è in una pubblicità prodotta nel 1982 tern è quasi sempre soddisfacente, non solo
da un’agenzia di grande successo, Bartle perché attira l’attenzione dell’osservato-
Bogle Hegarty. Era per Levi’s, che stava lan- re, ma anche perché definisce un contrasto
ciando sul mercato jeans neri anziché blu e tra il singolo e la massa – identifica il ribel-
l’agenzia propose l’immagine di un gregge le, se vogliamo. A livello visuale, tutti amia-
di pecore bianche rivolte tutte in una dire- mo i motivi perché riempiono l’inquadratu-
zione, con una singola pecora nera rivolta ra con, be’, cose, ma il motivo spezzato da
dalla parte opposta. Lo slogan era semplice: un singolo che si comporta in modo diverso
“Se il mondo fa zig, tu fai zag”. Nemmeno un è ben più interessante!
paio di jeans in vista e un enorme successo. È un’idea che ha capacità di trazione,
Più di trent’anni dopo, l’agenzia usa ancora con il fascino aggiuntivo di essere una rari-
questa immagine per il proprio brand. La tà in fotografia, per niente facile da trova-
“singolarità” ha fascino, forse in par- re nella vita quotidiana. Una fila di solda-
te perché l’occhio trova interessante il ti in parata, per esempio, è addestrata pro-
dettaglio che interrompe la ripetizio- prio a non spezzare ritmo e motivo, e assi-
ne, ma anche perché evoca l’idea della cura un’immagine ordinata e precisa, ma
ribellione – che è quel- meno interessante. A meno
la a cui faceva appello che uno di loro svenga per 1 | In questo scatto vediamo
l’agenzia. il caldo, certo, il che pro- il momento che cattura il gesto
Nell’immagine di esem- durrebbe uno scatto sicu- unico che attira lo sguardo nella
pio, realizzata per il mio ramente fuori dall’ordina- scena.
libro The Life of Tea, sta- Speravo che qualcosa rio. Un campo di girasoli
vo lavorando in una pian- o qualcuno animasse vede tutte le corolle rivol- 2 | Le raccoglitrici al punto di
tagione in Sri Lanka e a un l’angolo in basso a te nella stessa direzio- raccolta (Mount Vernon Estate,
certo punto le raccoglitri- ne. Ma se ce ne fosse uno Sri Lanka), senza alcuna evidente
ci, tutte donne, si sono alli- sinistra per darmi che guarda dall’altra par- interruzione del motivo.
neate con i loro cesti pieni il tocco in più... te? Non so cosa potrebbe
Biografia
MICHAEL FREEMAN Fotografo NPhotography, collabora con la rivi-
britannico di viaggi, architettura e sta dello Smithsonian Institute e con
arte orientale, è autore di manua- molti editori internazionali. Info su
li di grande successo. Oltre che con www.michaelfreemanphoto.com
42
MOTIVO RIPETUTO CON INTERRUZIONE
2
pubblicizzare, ma sono certo ci sia una lun-
ga lista di potenziali candidati. Realizzare
un’immagine simile? Be’, è davvero difficile.
Naturalmente è possibile allestire
e costruire una scena (la pecora nera
della Levi’s non è mica capitata lì per
caso). Solo che così si perde un po’ di
divertimento. Se ci imbattiamo in un det-
taglio unico reale, invece, sentiamo di gua-
dagnare punti extra, anche se l’immagine
dovesse risultare meno pulita. Possiamo pro-
vare a cercare e inquadrare il motivo di par-
tenza, preferibilmente con un teleobiettivo
per stringere sui dettagli e comprimere la
prospettiva. Poi non ci resta che aspettare
l’intervento della fortuna...
L
Le silhouette sono irresistibili e il sole alle da scattare e rendermi conto troppo tar-
spalle del soggetto (e in faccia a noi) è idea- di che la silhouette non era tanto articolata
le per definirle. Ci sono però silhouette con quanto avrei voluto.
un tocco speciale: aggiungete un lampo La silhouette dell’aereo di linea [2] è stata
di flash e avrete ancora forme e poten- scattata secoli fa: Nikon F2, ottica 1.200 mm,
za grafica, ma anche, contro ogni pro- Kodachrome. All’epoca, nei saturi giorni del-
babilità... dettaglio! Avete questa sor- le pellicole a colori, si usava leggere l’esposi-
gente di luce da fantastiliardi di candele zione appena accanto al sole, per trattenere
dietro il soggetto e poi, a volte, basta un pic- un minimo di dettaglio ambientale, ma qui
colo lampeggiatore per tirare fuori i parti- non mi serviva: avevo bisogno solo dell’alo-
colari dalle ombre. ne luminoso intorno al sole.
È divertente giocare con il sole diretto.
Ho fotografato sulla portaerei USS Abraham RISCHIO E PERICOLO. Ed eccoci, con
Lincoln (CVN-72) [1] nel Golfo Persico mol- l’immagine [3], al momento dell’aggiunta
ti anni fa. È stato facile come pescare in un del flash. Nikon D5, obiettivo 600 mm
barile! Non ho dovuto fare altro che sce- f/4 e unità Profoto B1 a sinistra del
gliere il gioco di linee e grafica e, nel caso corpo macchina, con softbox 30x90 e
di figure umane nell’inquadratura, assi- griglia. Il risultato mostra il dettaglio del
curarmi che fossero abbastanza leggibili. danzatore del fuoco, non un’ombra con un
Se l’elemento cruciale che bastone in fiamme. L’ultimo
riprendiamo in silhouette si consiglio è provare a dare
impasta troppo con lo sfon- voi le vostre spalle al sole.
do buio, per esempio l’area Sulla portaerei era facile 1 Punto di vista basso e luce intensa
sotto l’orizzonte, il risultato Nel caso di lasciarsi sedurre dalla linea
è un disastro. Il teleobiettivo pulita dell’orizzonte e del
è spesso la strategia migliore
figure umane mare. La mia immagine pre-
e, quasi sempre, aiuta anche nell’inquadratura, ferita di quel giorno, però,
inquadrare dal basso. assicuratevi che siano non include il tramonto. Mi
Come detto, dobbiamo sono voltato e i raggi del
stare attenti a che gli
sempre abbastanza sole carezzavano un mem-
elementi grafici definiti- “leggibili” bro dell’equipaggio [4] che 2
vi siano stagliati contro si riparava dal vento nello
le luci alte e non finiscano sepolti nel scarico di quello che credo fosse un F/A
nero dell’ombra. So che sembra banalis- 18 Super Hornet. Improvvisare, adattarsi...
simo, ma mi è capitato di emozionarmi così Va detto che l’esercito ha un sacco di roba
tanto per i colori, il sole calante e il supertele che produce silhouette spettacolari [5]!
Biografia
JOE MCNALLY è un pluripremia- di Nikon, ama ribadire che non basta
to fotografo americano che ha lavo- avere in borsa la più potente del-
rato per National Geographic, Life le fotocamere per appropriarsi del
Magazine, Sports Illustrated, Time titolo di “fotografo”: occorre studia-
e tante altre prestigiose riviste. re, scattare senza fermarsi mai, esse- 2 Uno scatto “d’epoca”. Eseguire
È noto per la maestria della sua re umili e mettersi continuamente in
la lettura vicino al sole aiutava a
“flash photography”. Ambassador discussione. joemcnally.com
trattenere qualche dettaglio.
44
1/400 ISO
f/4 di sec 100
danno fascino a questa silhouette con elemento umano, catturati con una Nikon D3X.
3 4
3 Qui Joe ha aggiunto una monotorcia 4 Non sempre bisogna mostrare un 5 Le attrezzature militari rendono molto
flash Profoto B1 con softbox verticale per tramonto favoloso per avere una luce bene in silhouette per via delle forme
mostrare il dettaglio del soggetto. favolosa... particolarmente grafiche.
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Imparare MICHELE DALLA PALMA
VEDERE
NON È GUARDARE
Prima di premere il pulsante di scatto, impariamo
a osservare la realtà e a fermarla nella memoria
L
La fotografia, oggi, sembra apparte-
nere esclusivamente all’ambito “cre-
ativo” digitale – un mondo fatto di pixel
da manipolare con software sempre più
“estremi” e avulsi dalla realtà. Il file foto-
animale e insetto, attraverso l’occhio, e gli
consente di percepire luci e ombre, colori
e sfumature. Vedere è un atto per mol-
ti aspetti involontario – come il pulsare
del cuore o l’espansione dei polmoni – che
grafico diventa mera base di parten- riprogrammiamo in continuazione e ci ser-
za per elaborazioni fatte di desatura- ve per avere sempre la percezione precisa
zioni o contrasti irreali, “lampi di luce”, del nostro essere nello spazio. Delle milio-
tagli e sostituzioni, aggiunte di colori e det- ni di immagini che catturiamo con gli
tagli di ogni specie. E simili a guerrieri tale- occhi, ogni giorno, e accumuliamo in
bani, i “fotografi da computer”, con ranco- una memoria temporanea, ne conser-
roso disprezzo, accusano di oscurantismo viamo una parte minimale, perché vede-
e di odio per il Progresso coloro che non si re è un senso che serve istante per istan-
adeguano a questi stili. te, e di cui ricordiamo solo pochi messaggi
Fortunatamente, però, esistono gli fondamentali. Quelli che servono per ripe-
anarchici. Individui, spesso dotati di talen- tere quell’azione, quel percorso e poche
to e di insopprimibile senso critico, insoffe- altre informazioni.
renti alle mode imperanti, alle novità, all’o- Guardare ha nel vedere soltanto l’a-
mologazione degli stili. In ambito fotografi- zione iniziale. Guardare significa met-
co, questi pericolosi sovversivi sosten- tere in funzione un complesso insieme di
gono che con una fotocamera è addi- percezioni, che dall’immagine complessi-
rittura possibile fare delle fotografie. va separano dettagli e particolari, li ana-
Senza bisogno di software e diavolerie vir- lizzano, li ricompongono. Li fermano e li
tuali! Io sono uno di quelli, e questa rubrica immagazzinano in una memoria permanen-
sarà dedicata a quella magnifica, analogica te con l’obiettivo di ricostruire quella visio-
magia: schiacciare un pulsante per catturare ne anche quando è svanita. Guardare ha,
un frammento di realtà. Prima di compiere come finalità, il tentare di imposses-
questa azione definitiva, però, è necessario sarsi dell’essenza di ciò che si vede,
possedere un corredo di esperienze che rap- fissandola nel ricordo. Guardare signi-
presentano il bagaglio irrinunciabile di ogni fica indagare le sfumature, dar loro vita, e
fotografo. Le scopriremo insieme. usare la luce e l’ombra, i contrasti e le asso-
nanze, i colori o la loro mancanza, per cre-
VEDERE E GUARDARE NON SONO LA are una rappresentazione di “quella” realtà.
STESSA AZIONE! Vedere è un’azione Guardare è un’azione volontaria, che com-
meccanica e automatica che compie ogni piono pittori, fotografi, artisti e spie.
Biografia
MICHELE DALLA PALMA FISI, guida AIGAE, ex-istruttore di alpinismo e sci-
Giornalista e fotografo, esploratore e grande viag- alpinismo del CAI. Docente Master alla Nikon School
giatore, ha realizzato molte spedizioni e centina- Travel, organizza corsi e workshop di fotoreporta-
ia di reportage, in ogni continente, per la stampa ge. Autore, regista e conduttore di progetti televi-
italiana e internazionale. È Direttore Responsabile sivi dedicati all’esplorazione, ha realizzato nume-
della rivista TREKKING&Outdoor, una delle testate rosi documentari e reportage TV e ha pubblica-
più qualificate sul mercato italiano nell’ambito del to numerosi volumi. Dal 2018 è coordinatore delle
turismo responsabile. Atleta professionista nello Photography Expeditions del National Geographic.
sci alpino, maestro di sci ed ex-Istruttore Nazionale www.micheledallapalma.it
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Per tre giorni l’anno, ai primi di luglio,
Castelluccio di Norcia si trasforma
in un delirio di colori. Il bracconiere
di immagini deve essere pronto a
correre, come un predatore, per
catturare la preda. A colpo sicuro,
altrimenti dovrà aspettare un altro,
lungo anno... La realtà è sempre
straordinariamente affascinante,
e allora perché manipolarla come
dei falsari che tentano di riprodurre
grossolanamente un capolavoro?
Ferdinando Scianna, maestro della
fotografia italiana, sostiene che
«è facile mentire con le fotografie.
Ma si può persino dire la verità,
per quanto ciò sia estremamente
difficile». Questa frase mi è
sempre rimbombata nella testa,
ogni volta che ho preso in mano
una fotocamera, e, per quanto
estremamente difficile, ho sempre
cercato di far assomigliare il più
possibile i miei scatti a quello che
guardavo. “Leggendo” con gli occhi,
prima di schiacciare quel piccolo
pulsante che avrebbe imprigionato
per sempre quel momento, le linee
di fuga che lo sguardo seguiva,
identificando il o i protagonisti
di quella storia e cercando di
valorizzare quell’atmosfera unica
e irripetibile rubandole “l’anima”.
Fatta di luci, ombre, colori. Nelle
mie immagini non c’è alcuna
manipolazione se non, ma solo
quando serve, l’ottimizzazione del
contrasto e l’eliminazione delle luci
spurie dell’istogramma, azioni che si
compivano anche in camera oscura
con mascherature e uso di carte dure
o morbide per definire il contrasto.
Nikon Z 6 con Nikkor Z 24-70 mm
f/4, focale 52 mm, 1/50 sec,
f/22, ISO 100
A noi interessa lo sguardo del fotogra- memoria, si può intuire di avere uno
fo. Non me ne vogliano i tanti utilizzatori “sguardo fotografico”. Da quel momento
di super fotocamere, dotate di autonomia in poi, il desiderio di imprigionare per sem-
propria, che scattano montagne di imma- pre, in uno scatto, il tempo, un attimo uni-
gini con il ritmo di un mitragliatore... Non co e irripetibile, quell’inquadratura, quella
basta possedere una macchina foto- luce, diventerà una malattia da cui è mol- Solo dopo infinite
grafica (o uno smartphone o qualsiasi to difficile guarire. Ma ci accompagnerà, immagini non scattate
altra diavoleria che oggi permette di cat- invece, stimolando le nostre sensibilità, si può intuire di
turare fotografie) per essere un fotogra- le nostre prospettive, le nostre intuizioni,
fo. Solo dopo infinite foto non scat- a conoscere un po’ più a fondo noi stessi. avere uno “sguardo
tate, ma immagazzinate invece nella Meglio se con un pizzico di sana anarchia! fotografico”
47
Imparare MICHELE DALLA PALMA
48
N
MONDON IKON
L
sono affatto quelle ottimali...
La prima versione di Photoshop risale al 1990. importante ed elementare della gestione del
Siamo dunque alle soglie del trentesimo com- a cura di Marco Olivotto colore si riduce a questo.
pleanno del software che, di fatto, rappresenta Se un documento è privo del profilo ICC, il
lo standard di mercato per l’elaborazione delle software deve prendere una decisione basata
immagini digitali. C’è una versione del pas- su qualche criterio. Dal momento che il com-
sato che ci interessa particolarmente: si puter su cui lavoriamo utilizza un profilo ICC
tratta della 5.0, apparsa nel 1998, perché per descrivere il comportamento del monitor,
fu la prima a implementare la gestione in assenza di meglio e trovandosi privo di istru-
del colore. In tutta franchezza, questo epo- zioni, il software assume che il profilo ICC da
cale cambiamento venne introdotto in manie- usare sia quello definito a livello di sistema:
ra abbastanza goffa: Adobe operò delle scelte per l’appunto, quello del monitor. Che questo
perlomeno discutibili che non resero la mano- profilo sia accurato o tremendo è poco rilevan-
vra particolarmente gradita a un buon numero te, in questo contesto: è una scelta che viene
di operatori. Resta il fatto che funzioni come effettuata, e basta.
“Converti in profilo” e “Assegna profilo” (esa- C’è però un problema: in generale, è la scel-
minate su NPhotography 92 di novembre, a ta peggiore possibile. Vediamo perché.
partire da pag. 54) sono presenti nei menu del
software da ventidue anni. UN UTILE ESEMPIO: LO SCREENSHOT.
I criteri di gestione del colore pos- Un monitor EIZO CG2730 è collegato in questo
sono essere impostati in vari modi. A momento al mio Mac portatile. L’ho calibrato e
seconda di ciò che ci troviamo a fare, una profilato, e il profilo ICC che lo descrive è impo-
scelta può essere più appropriata di un’altra. stato nel sistema operativo. Ho bisogno di fare
C’è però un punto cruciale: la scelta propo- una cattura di una parte dello schermo: quan-
sta da Adobe come predefinita è inadat- do il file viene creato, contiene l’unico profilo
ta al flusso di lavoro della maggior par- ICC sensato che dovrebbe contenere – che è
te degli utenti. A meno che le cose non sia- appunto quello del monitor.
no cambiate nella recentissima versione del Ipotizziamo però che qualcosa vada storto,
software (Photoshop CC 2020), non ancora e che quel profilo ICC venga rimosso dall’im-
disponibile mentre scrivo, c’è un’imposta- magine che ho creato. Se la apro in Photoshop
zione del software che va modificata se e questo, senza avvertirmi, assegna il profilo
si vuole seguire un flusso di lavoro in cui del monitor, fa la cosa giusta.
la gestione del colore sia implementata Nel modello descritto sopra, il dizionario si
correttamente. è perso per strada, ma il software asse-
gna alle terne RGB presenti nel file il
UN PROBLEMA DI DIZIONARI. significato corretto – ma per puro caso!
Possiamo paragonare i profili ICC a Il profilo ICC del monitor è quello cor-
“dizionari” che stabiliscono i significa- retto. Il problema è che questo vale solo
ti precisi delle “parole” che definisco- fino a che apro il documento sul mio com-
no i colori: per esempio, le terne RGB. puter. Se passo lo screenshot a un collega,
Questi dizionari vengono di norma incor- Photoshop assegnerà al file il profilo del
porati nei documenti in maniera che un monitor presente sul suo computer, che
software, leggendone i dati, sappia in è diverso dal mio. Errore: il dizionario uti-
che lingua questi sono scritti. Riducendo lizzato è sbagliato e i colori non verranno
tutto ai minimi termini, la parte più interpretati correttamente.
50
Le impostazioni colore
51
MONDON IKON
motivo per cui si riscontrano colori diver- e dal fatto che ha convertito il documento
si passando da un’applicazione a un’al- in CMYK utilizzando Immagine > Metodo >
tra, o per cui i colori cambiano quando Colore CMYK, che non è la prassi migliore (si
si apre un file in Photoshop dopo averlo usa Modifica > Converti in profilo, per maggio-
visualizzato in Camera Raw o Lightroom. re flessibilità). Ho convertito tutto in un profi-
Oggi la situazione è sensibilmente migliora- lo colore più adatto, ho corretto qualcosa per
ta: la percentuale non è più il 70%, ma rima- evitare una stampa sbiadita a causa di un limi-
ne comunque superiore al 60%. C’è un’amara te di inchiostro non ottimale, e il lavoro è anda-
ironia nell’ultima frase, e spero che la cogliate. to a posto. Ma ho potuto farlo solo perché so
È una percentuale enorme, soprattutto consi- esattamente dove si annida il problema: e non
derando che la gestione del colore non è stata sarebbe stato compito mio.
introdotta due mesi fa... Con un risvolto: se le impostazioni colo-
Quando mi chiedono quale sia un’imposta- re sono quelle di default, la scansione
zione colore migliore di quella proposta da originale in RGB è stata quasi certamen-
Adobe come default, rispondo invariabilmen- te aperta ignorandone il profilo colore.
te che l’impostazione denominata “Colore Ossia, il risultato è casuale, a seconda
Giappone per quotidiano” è di varie lunghezze del monitor su cui avviene la visualizza-
migliore, anche se lavorate in Europa e vi occu- zione. La conversione in CMYK, sbagliata
pate di Web. E non scherzo affatto: se Adobe o giusta che sia, cristallizza quel risulta-
ha dei motivi per mantenere questa scelta così to casuale, e la frittata è fatta, senza pos-
sia. Ma cosa costerebbe inserire una schermata sibilità di ritorno. È del tutto possibile che si
di avvertimento all’utente di controllare, come verifichi una discrepanza tra ciò che l’artista
minimo, le impostazioni colore? Se installate si aspetta e ciò che verrà stampato, anche in
Photoshop su una macchina ex-novo, questo assenza di errori di stampa. Ma questo abbia-
sarà ciò che vi viene proposto. Se modificate mo: un software impostato male utilizzato da
le impostazioni e poi create un nuovo utente utenti che non sanno che sarebbe sufficiente
sulla stessa macchina, di nuovo questa sarà la cambiare una singola impostazione per risol-
proposta di Adobe nel nuovo account, senza vere molti problemi.
che vi venga notificato nulla.
MA ALLORA, COSA CONVIENE USARE?
OCCHIO ALLA STAMPA! Suggerisco anche La regola aurea è una sola: tranne che in casi
una questione ulteriore. La voce relativa a estremamente particolari, ignorare il profilo ICC
CMYK riporta come spazio di lavoro “U.S. Web incorporato in un file è un errore. Le alternati-
Coated (SWOP) v2”. Viene il dubbio che ve sono due, di segno diverso:
“U.S.” abbia a che fare con gli Stati Uniti, e 1– rispettare il profilo ICC e utilizzar-
così è: il profilo ICC in questione indica le lo come spazio di lavoro per quella singo-
condizioni di stampa standard su carta pati- la immagine. Immagini diverse possono ave-
nata in rotativa (e non in foglio piano), vigen- re profili ICC diversi, ma questo non è un pro-
ti – appunto – negli USA. Lo standard statu- blema: Photoshop può lavorare su documen-
nitense è diverso dal nostro, in partico- ti aperti contemporaneamente rispettando gli
lare per quanto riguarda il colore degli spazi colore di ciascuno. Se tutto è impostato
inchiostri. Inoltre, per complicate ragioni come si deve, questo è trasparente per l’utente;
relative al limite massimo di inchiostro che 2 – convertire il documento da uno spa-
la carta riesce ad accettare in stampa, questo zio colore A a un altro spazio colore B al
profilo ICC fornisce dei risultati inferiori alla momento dell’apertura. È meno consiglia-
media ottenibile scegliendo il profilo adatto ta e suggerisce qualche precauzione, ma tal-
alle condizioni di stampa offset su foglio piano volta è sensata.
in Europa, che non sono simili a quelle statu- Per convertire un Il succo del discorso è questo: se torniamo
nitensi. Recentemente ho ricevuto delle scan- al modello linguistico utilizzato all’inizio, il pro-
sioni da un artista, debitamente convertite in documento nello filo ICC del documento descrive il dialetto in
CMYK perché destinate alla stampa. Era sta- spazio colore più cui esso è scritto. Parlo di “dialetto” perché, se
to scelto anche un colore di sfondo, espres- adatto è meglio usare lavoriamo in RGB, le varie declinazioni di RGB
so in coordinate CMYK. Aprendo le scansio- sono come variazioni attorno a una linea comu-
ni, Photoshop mi avvertiva che lo standard il percorso Modifica ne. La prima opzione (rispettare il profilo ICC)
era... U.S. Web Coated (SWOP) v2. Ho visto > Converti in significa che accettiamo di parlare il dialetto
questa situazione così tante volte che non ho profilo, piuttosto che del documento che apriamo; la seconda opzio-
neppure bisogno di scrivere un messaggio di ne (convertire in un altro profilo ICC) significa
verifica al mittente dei documenti: so già che Immagine > Metodo che forziamo una traduzione del documento in
questo dipende dalle sue impostazioni colore > Colore XXX un dialetto a noi più consono.
52
Le impostazioni colore
3
3, 4, 5 | Tre differenti scelte per utilizzare per il Web, ma espone a potenzia-
quel che riguarda Impostazioni li riduzioni di gamut, qualora si passi da uno
colore, diverse a seconda spazio più ampio a sRGB, che è notoriamente il
dell’ambito in cui abbiamo meno esteso degli spazi standard. In ogni caso,
intenzione di lavorare: Photoshop avverte l’utente, che ha facoltà di
principalmente immagini destinate decidere di volta in volta cosa fare.
alla stampa (3), un uso più Il discorso sarebbe più ampio, perché
generico (4) o la creatività web (5). dovrebbe coinvolgere anche le altre applica-
zioni Adobe, come Illustrator e InDesign. Se
queste vengono utilizzate, è possibile allinea-
re le impostazioni colore di vari software per
mezzo di Adobe Bridge, ed è consigliabile farlo,
ma questo esula dagli scopi di questo articolo,
e rimane pertanto un suggerimento da esplo-
rare per chi si occupi non solo di fotografia, ma
anche di grafica e impaginazione.
Possiamo dare tre suggerimenti di massima,
che non sono però prescrizioni rigide. 6
1 – Se lavoriamo principalmente a immagi-
ni destinate alla stampa tradizionale, il prede-
finito “Prestampa Europa 3” (figura 3) è
la scelta più ovvia. Utilizza lo standard Adobe
RGB come spazio colore predefinito, e uno
standard Europeo sensato per la stampa off-
set. Questa impostazione avverte l’utente nel
caso lo spazio colore del documento non coin-
cida con Adobe RGB e, per default, rispetta il
profilo incorporato.
2 – Se lavoriamo in un campo più generico, il
predefinito “Uso generico Europa 3” (figu-
ra 4) è una scelta possibile e sensata. Utilizza
lo standard sRGB come spazio colore prede- 5
finito, lo stesso standard citato sopra per la
stampa offset, e mantiene i profili incorporati
senza avvertire l’utente nel caso che ci siano
discrepanze tra il profilo ICC del documento e
lo spazio di lavoro. Se lavoriamo in un
3 – Se lavoriamo per il Web, il predefinito
“Web/Internet Europa 2” (Figura 5) è una campo “generico”,
scelta appropriata. Si comporta essenzialmen- il predefinito Uso
te come il predefinito precedente, ma propo- generico Europa 3
ne la conversione in sRGB nel caso che il pro-
filo ICC del documento sia diverso. Questo ha è una scelta possibile
senso, perché sRGB è lo spazio standard da e sensata
Biografia
MARCO OLIVOTTO Classe 1965, si laurea in fisica. internazionali e tiene corsi e workshop in Italia e Svizzera in
Nel 2007, quando scopre i libri di Dan Margulis, diverse scuole (LABA, ILAS) e organizzazioni private. Su invi-
padre della correzione del colore in Photoshop, to di Margulis, firma il capitolo sulla riduzione del rumore nella
inizia a trasportare le tecniche apprese nella seconda edizione di “Photoshop LAB Color” (Peachpit 2016), il
realizzazione grafica delle sue produzioni, fino più importante libro sul metodo colore LAB. Ha collaborato in
a che nel 2011 inizia a insegnare gli stessi argomenti dopo veste di consulente e formatore con realtà come Canon, Durst,
avere seguito due corsi di teoria del colore applicata (base Mondadori, Yoox, Angelini, Calzedonia, FCP Grandi Opere e
e avanzato) con lo stesso Margulis. Pubblica oltre 50 ore di altre. Parallelamente, si occupa di post-produzione fotografi-
videocorsi sulla materia con Teacher-in-a-Box, scrive a lungo ca e prestampa per diverse realtà editoriali. Nel 2016, la casa
per riviste specializzate, insegna in corsi post-diploma e uni- madre giapponese di EIZO lo ha nominato Ambassador nel
versitari presso Istituto Design Palladio, IUSVE, Trentino Alta primo gruppo di esperti formatosi attorno al marchio.
Formazione Grafica, Trentino Art Academy. www.facebook.com/groups/colorcorrectioncampus
Diventa speaker ufficiale per FESPA in diverse fiere http://marcoolivotto.com
53
Sul set
Creatività
Biografia
SERGIO DEROSAS, sar- la necessità di trovare una mia stra- varie pubblicazioni in riviste e maga-
do, classe ’75. «Come da, mi sono innamorato della fotogra- zine, la pubblicazione di un libro sul
dico sempre, la foto- fia di ritratto». Sergio ha in curricu- ritratto emotivo e diverse menzioni
grafia è quello che un fotografo vor- lum numerose collaborazioni e alcune su vari portali del settore fotografico.
rebbe dire ma riesce solo a vedere... campagne pubblicitarie (è suo il calen- www.facebook.com/sergioderosasfoto
Da circa cinque anni, forse anche per dario 2019 per Mercedes Benz DE), www.instagram.com/sergioderosasfoto
54
Modella: Vanessa Barrui @vanessabarrui
Mua: Nicoletta Secci @nicolettasecci78
Backstage: Silvia Addis
Outfit: Wroblevska lingerie @wroblevska_lingerie
55 55
Imparare
56
5
57
Imparare
58
Diario di viaggio
60
1 | La trazione integrale di lavorare durante le brevi pause tra un all’uscita dalle gallerie e sui viadotti,
4MOTION promette forza di servizio e l’altro – o addirittura in viaggio, per rendere ancora più sicuri i viag-
trazione elevata praticamente su quando si muove in team. gi a bordo del camper Volkswagen. In
ogni terreno. Propone numerosi nuovi sistemi di assi- tema di digitalizzazione sono disponibili
stenza alla guida, come il Lane Assist, il un sistema di infotainment di nuova gene-
2 | La cucina è ora disponibile Side Protection e il Trailer Assist, che faci- razione con eSIM integrata, che apre le
su tutti i modelli e permette di lita le manovre con il rimorchio, tradizio- porte ai servizi online mobili, e il quadro
prepararsi un pasto caldo anche nalmente complicate in quanto non istinti- strumenti digitale riconfigurabile Digital
durante le più difficili uscite ve. Inoltre, il Side Wind Assistant com- Cockpit in alternativa a quello analogico.
invernali. pensa le improvvise raffiche di ven- All’esterno spiccano il frontale ridisegna-
to laterali, che si possono incontrare to, con la calandra più estesa in verticale,
e la zona inferiore del fascione più avvol-
gente da un’estremità all’altra fino a inglo-
bare i gruppi ottici secondari. Tre livelli di
potenza offerti dal motore 2.0 TDI: 110,
150 e 199 CV (quest’ultimo biturbodiesel).
La trazione integrale 4MOTION è propo-
sta sui due più potenti e il cambio DSG a
61
Diario di viaggio
doppia frizione è di serie sull’unità da 199 da parte sua il California Beach 6.1, gra-
CV mentre figura tra gli optional su quel- zie alla mini-cucina più stretta, può essere Gli ampi spazi interni modulabili
la da 150 CV. ordinato, a richiesta, anche con un divano si adattano perfettamente anche
a tre posti. In questo modo, per la prima a un team di cinque persone.
A CIASCUNO IL SUO. Nell’articolazione volta, anche un team di cinque persone ha
della gamma spiccano alcune novità fon- la possibilità di muoversi con un California
damentali per gli utenti del California: dotato di piccola cucina.
per la prima volta infatti la varian- Per la versione Beach senza mini-cuci-
te di accesso Beach è dotata di cuci- na e con omologazione autovettura è pre-
na. Finora, questa dotazione era riserva- vista la denominazione aggiuntiva “Tour”.
ta agli allestimenti Coast (non disponibile Novità anche per quest’ultima: in futu-
in Italia) e Ocean. A differenza del blocco ro verrà equipaggiata, di serie, con due
cucina di grandi dimensioni degli allesti- porte scorrevoli, sul lato destro e sini-
menti Coast e Ocean, a bordo del Beach stro. In precedenza, l’allestimento Beach
viene utilizzata una mini-cucina a scom- era disponibile solo con porta scorre-
parsa di nuova concezione. A causa della vole a destra. Ad accomunare entram-
larghezza del blocco cucina, il Coast e l’O- be le versioni Beach – Tour e Camper –
cean sono generalmente disponibili con inoltre è la presenza nella consolle sopra
un divano a due posti nel vano posteriore; lo specchietto retrovisore interno di un
nuovo pannello di controllo camper digi-
tale, che amplia gli equipaggiamenti di
serie (il modello precedente non preve-
deva questa dotazione). Inoltre, sempre
per i California T6.1 Beach Tour e Beach
Il tavolino estraibile e la presa Camper, è ordinabile come optional l’a- 3 | Il nuovo touchscreen a colori
da 230 V a bordo del veicolo zionamento idraulico del tetto sollevabile, della consolle operativa.
permettono di utilizzare invece di quello manuale. In questo caso
l’apertura e la chiusura del tetto, come 4 | Non mancano i vani per
il T6.1 come un versatile molte altre funzioni, vengono gestite tra- “nascondere” l’attrezzatura
“ufficio mobile” mite il pannello di controllo camper. fotografica.
62
Il parere del fotografo
Come vive il camper Volkswagen o di contenimento del budget. Ma
T6.1 California un fotografo affer- prepararsi dei cibi e farlo quando se
mato come il milanese Paolo Carlini ne ha il tempo è certo meglio che
– protagonista con la novità del- mangiare nei fast-food. E poter sce-
la Casa tedesca di un reportage in gliere i cibi nei market del posto
Nova Scotia, regione sud-orientale aiuta a capire le popolazioni dei
del Canada? luoghi visitati, oltreché immerger-
« U n ve i co l o co m e i l C a l i fo r n i a si nella cultura locale. Senza conta-
4MOTION presenta molti vantaggi re che con la veranda estraibile puoi
rispetto ad altri mezzi di trasporto», quasi sempre scegliere se pranza-
spiega Paolo, «e la versatilità è il più re (o cenare) dentro o fuori. Un bel
importante per il mio lavoro. È un progresso l’ho notato anche dall’illu-
piccolo camper dentro un’automo- minazione interna a LED, più poten-
bile, un po’ pulmino e un po’ fuori- te ed efficace. In più dispone di qual-
strada, grazie alla trazione integrale che funzione spettacolare, come l’ef-
e a un’altezza minima da terra supe- fetto tramonto! Volendo confronta-
riore a quella dei camper tradizionali re i due modelli di base direi che il
e delle autovetture stradali. È anche California Beach offre più liberta, l’O-
un po’ più alto di queste ultime, il cean più comfort. Su quest’ultimo ho
che offre una migliore abitabilità trovato migliorie nell’apertura degli
ma senza sconfinare oltre i 2 metri, armadietti, nuovi cassetti e funziona-
il che significa poter entrare nei par- lità inedite interessanti, come la rete
cheggi dei silos, quando non vuoi a scomparsa che si rende disponibi-
lasciare in strada il veicolo con tutta le quando si solleva il tetto».
l’attrezzatura a bordo. Quest’ultimo «Un capitolo a parte lo meritano
aspetto lo si apprezza ancor più gli ADAS», conclude Paolo. «Per chi
quando realizzi reportage in ambiti come me non ha mai avuto un’auto
3
urbani: nelle grandi città sfrutti la con cambio automatico, hanno rap-
maneggevolezza e la compattez- presentato una sfida, al termine del-
za del California, lungo meno di 5 la quale mi sono convinto della loro
metri, senza subire gli svantaggi di bontà. Superate le prime resisten-
un camper tradizionale». ze istintive, per esempio legate alla
Prosegue il fotografo: «Nel corso distanza minima di sicurezza impo-
del viaggio in Canada, da dove ho stabile con il cruise adattivo, si arri-
dovuto inviare anteprime del mio va a guidare in modo meno stres-
shooting alle redazioni italiane dei sato e più rispettoso delle regole
giornali, ho colto altri vantaggi: il – fondamentale per il fotoreporter
tavolino estraibile mi ha permes- che deve macinare chilometri e chi-
so di utilizzare il T6.1 come un uffi- lometri. L’avviso superamento cor-
cio mobile, per lavorare al compu- sia di marcia ti obbliga a mettere la
ter (collegato a una presa di cor- freccia prima di un sorpasso o di una
rente da 230 V presente sul veico- svolta, perché diversamente il volan-
lo) senza dovermi portare appres- te oppone una resistenza, gli aiuti al
so un trasformatore, mentre la cuci- parcheggio e la telecamera di retro-
na integrata mi ha consentito di marcia sono quasi indispensabili sul
disporre liberamente del mio tem- California Ocean, per via degli arma-
po senza essere schiavo degli orari dietti posteriori che limitano la visi-
di apertura dei ristoranti né dei loro bilità. Alla fine, questi ADAS svolgo-
menu. Non fraintendetemi: non è no anche una funzione educativa, per
solo questione di qualità della dieta imparare a guidare meglio».
4
63
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PHOTOP la Catena Italiana di Negozi di Fotografia & Imaging è il punto di riferimento per gli amanti e i
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65
Le foto dei Lettori
Antiche origini
di Alessandro Argiolas
@a.argiolas
66
Le foto dei Lettori
Fotocamera Nikon D7200
Obiettivo 70-200 mm f/2.8
Lunghezza focale 98 mm
Esposizione 1/125 di sec a f/5
ISO 100
67
Le foto dei Lettori
Polvere questo approccio alla fotografia not- con esposizione di 20 secondi cia-
di stelle
PALRNTUECOIVPAO
turna: l’occhio cade sulla Via Lattea scuna (a f/3.2 e ISO 1.600) per il
di Giuseppe Calogero sullo sfondo, ma subito è attirato dal- cielo, più due scatti per la chiesa e
www.facebook.com/giuseppe. la fotogenica chiesetta (nei pressi di il terreno – il tutto poi combinato in
A T calogero.photo Venosa, Basilicata), per giunta illumi- post-produzione per garantire un risul-
CONTMEAS!
nata dall’interno dalla lampada tenuta tato davvero suggestivo.
Fotografare le stelle non significa solo in mano dalla figura umana che arric-
A TE UZIONI
puntare l’obiettivo al cielo e scattare.
Anzi, molti preferiscono avere i pie-
chisce la scena di un ulteriore punto
di interesse.
LE ISTR 83
Fotocamera Nikon D7200
A PAG. di ben piantati a terra, dando al pri- È chiaro che un’immagine di questo Obiettivo 11-20 mm f/2.8
mo piano la stessa importanza tipo non si possa fare con una singola Lunghezza focale 11 mm
della volta celeste. La proposta di esposizione. Giuseppe ci spiega che si Esposizione 30 sec a f/6.3
Giuseppe è un esempio lampante di tratta di uno stacking di sette foto ISO 640
68
69
Le foto dei Lettori
Immaginazione
di Stefano Petitti
«Seguendo i workshop e
poi le experience areas di
IMMAGinAZIONE mi ha
colpito in modo particolare la ricerca
emozionale della fotografa Ivana Porta.
Questa immagine è riuscita grazie
a lei – e a lei la dedico». Stefano ha
“approfittato” del set allestito durante
l’evento che vede Nital come partner
per scattare questo bel ritratto su sfondo
nero. Non era facile conservare i toni
scuri dell’abito senza far affondare
tutto in una macchia indistinta, ma
evidentemente seguire i suggerimenti
della professionista ha dato buoni frutti
e l’immagine – grazie alla luce morbida
e alla dolce posa della ragazza – ha un
indubbio fascino. Ci siamo permessi di
scurire ulteriormente il fondale in post-
produzione con l’opzione Maschera
intervallo del Pennello di regolazione
di Camera Raw, per far sparire le pieghe
che ancora un po’ si percepivano alle
spalle della ragazza.
The Giant’s
Causeway
di Simone Mericiani
@simone_mericiani_photo
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Le foto dei Lettori
71
I vostri progetti
72
I vostri progetti
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IMAGING PARTNER
IL GIALLO È VITA!
È
il colore dell’oro, dell’allegria, della felicità, del-
la fantasia, della creatività e della vivacità: è il gial- chiaro, e possiede una qualità, dolcemente
lo, simbolo per eccellenza della solarità e della vitalità, sia stimolante, di serenità e di gaiezza
mentale sia fisica. Il Fotografo e AVIS lanciano un nuovo con- J.W. Goethe
test fotografico dedicato al tema del giallo. Professionisti e
appassionati sono invitati a lasciarsi trasportare dalle emozio- dei reni. Da questo elemento, costituito prevalentemente da acqua
ni che il colore giallo può trasmettere, ma anche a catturare – nella quale sono trasportate molte sostanze quali proteine, zuc-
ogni tonalità espressa dal giallo nel presente quotidiano. Il colore cheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della
diviene, dunque, un pretesto creativo, un elemento espressivo del coagulazione –, si ottengono farmaci insostituibili. Poiché il fabbiso-
racconto per immagini che potrà svilupparsi attraverso i più sva- gno nazionale rende necessario importare dall’estero alcune scorte
riati generi del linguaggio fotografico, dal reportage alla moda, dal- di tali farmaci, è fondamentale incrementare il numero di donatori e
la street photography allo still life. Il giallo è anche il colore del di donazioni di plasma. Per sensibilizzare sull’importanza del-
plasma, la parte liquida del sangue, molto preziosa per la la donazione di plasma, nasce una collaborazione che chia-
cura di patologie come l’emofilia o di alcune malattie del fegato e ma tutti a partecipare al contest “Un viaggio nel colore”.
VITTORIA CANNAVALE
• Età e peso: 18-60 anni (per candidarsi a diventare donatori). Chiunque desideri donare
per la prima volta dopo i 60 anni può essere accettato a discrezione del medico responsa-
bile della selezione. È possibile continuare a donare fino al compimento del 65° anno d’età
e fino al 70° anno previa valutazione del proprio stato di salute. Peso non inferiore ai 50 kg.
®
• Stile di vita: buono stato di salute. Nessun comportamento a rischio che possa compro-
mettere la nostra salute e/o quella di chi riceve il nostro plasma.
CHI È
Fondata a Milano nel 1927 dal
• Colloquio con il medico: l’idoneità alla donazione è stabilita da un medico mediante un dott. Vittorio Formentano, con
colloquio, una valutazione clinica e una serie di esami di laboratorio previsti per garantire l’obiettivo di diffondere i valori della
la sicurezza del donatore e del ricevente. donazione periodica, volontaria, non
remunerata e associata di sangue
ed emocomponenti, AVIS è presente
su tutto il territorio nazionale con
3.400 sedi e ogni anno contribuisce a
circa il 70% del fabbisogno nazionale
di sangue e plasma. AVIS può
contare su più di 1.300.000 soci, per
un totale di oltre 2.000.000 di unità
di sangue ed emocomponenti donate
(dati relativi all’anno 2018). Molto
impegno è riservato alla promozione
della solidarietà, come dimostra il
sostegno alla ricerca scientifica sulle
malattie rare e genetiche, legate
al sangue e non solo, con partner
istituzionali pubblici e privati.
Negli anni AVIS ha saputo rinnovarsi
e ha intensificato la sua presenza su
tutti i media, attraverso campagne
di comunicazione e strategie sempre
innovative e al passo con i tempi.
Inoltre, sempre più costante è la
sensibilizzazione alla cittadinanza
attiva e agli stili di vita sani e
corretti, in particolar modo tra
le nuove generazioni. AVIS può,
inoltre, contare sulla collaborazione
delle più importanti e prestigiose
istituzioni nazionali come il Ministero
dell’Istruzione, della Ricerca e
dell’Università, con cui è stato
stipulato un protocollo d’intesa
finalizzato a promuovere molteplici
progetti di studio e informazione.
www.avis.it
75
N
MONDON IKON
Samyang
AF 14 mm f/2.8 F vs MF 14 mm f/2.8 Z
Testa o croce? Scopriamo le differenze tra i due
14 mm f/2.8 per attacco Nikon F e Z
D
Di questi tempi, tutto è “automatico”,
dalle lavatrici agli obiettivi:
non ci sogneremmo di com-
prare un obiettivo manua-
le più di quanto penserem-
1
Il grandangolo Samyang per attacco F
conta anche l’autofocus tra le
sue funzioni high-tech.
76
Test Obiettivi N
77
SAMYANG AF 14 mm f/2.8 F SAMYANG MF 14 mm f/2.8 Z
L’ampio anello di messa a fuoco (con collegamento elettronico) L’anello di messa a fuoco (con collegamento meccanico)
del modello AF è molto fluido, ma non è accompagnato da una dell’obiettivo manuale è più “tattile” e offre anche i vantaggi
scala delle distanze. di messa a fuoco a zona e distanza iperfocale.
Centro
ANGOLO DI CAMPO: 117° 2000 2000
1500 1500
DISTANZA MINIMA DI FUOCO: 0,2 m
1000 1000
FATTORE DI INGRANDIMENTO MAX: 0,15x
500 500
LAMELLE DEL DIAFRAMMA: 7
PERCORSO OTTICO: 15 ELEMENTI IN 10 GRUPPI f/2.8 f/4 f/5.6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/2.8 f/4 f/5.6 f/8 f/11 f/16 f/22
PROTEZIONI CONTRO POLVERE E UMIDITÀ: SÌ La nitidezza centrale è buona a f/2.8 ed Il MF batte l’AF per nitidezza, soprattutto
PARALUCE: INCORPORATO eccellente da f/4 a f/11. verso angoli e margini.
FILETTATURA FILTRI: N/A
DIMENSIONI: 91x93 mm Fringing (ai margini) Fringing (ai margini)
PESO: 474 g f/2.8 f/2.8
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PREZZO: 699,99 € f/5.6 f/5.6
DISTRIBUTORE: WWW.FOWA.IT f/8 f/8
f/11 f/11
LUNGHEZZA FOCALE: 14 mm Le aberrazioni cromatiche laterali sono Il fringing è minimo, alla pari con quello
APERTURA MASSIMA DIAFRAMMA: f/2.8 controllate fino agli angoli. dell’AF e inferiore ai diaframmi chiusi.
APERTURA MINIMA DIAFRAMMA: f/22
ANGOLO DI CAMPO: 116° Distorsioni -2.25 Distorsioni -2.5
DISTANZA MINIMA DI FUOCO: 0,28 m Presenta meno distorsione a barilotto rispetto La distorsione a barilotto è più evidente,
FATTORE DI INGRANDIMENTO MAX: 0,08x al MF, più facile da correggere. ma lontana dall’essere fastidiosa.
LAMELLE DEL DIAFRAMMA: 6
PERCORSO OTTICO: 14 ELEMENTI IN 10 GRUPPI IL VERDETTO IL VERDETTO
PROTEZIONI CONTRO POLVERE E UMIDITÀ: SÌ Funzioni Funzioni
PARALUCE: INCORPORATO Struttura Struttura
Prestazioni Prestazioni
FILETTATURA FILTRI: N/A Qualità/prezzo Qualità/prezzo
DIMENSIONI: 87x124 mm Voto complessivo Voto complessivo
PESO: 810 g Questo obiettivo contemporaneo ha sistema autofocus L’obiettivo manuale regala ottime prestazioni e regolare
PREZZO: 429,99 € avanzato e ottima qualità di immagine. Ha un buon diaframma e messa a fuoco a mano ha un fascino “vin-
DISTRIBUTORE: WWW.FOWA.IT rapporto qualità/prezzo, è una buona scelta per le reflex tage” non trascurabile. La qualità strutturale e quella di
e funziona bene anche su corpi macchina serie Z con FTZ. immagine sono notevoli e lo rendono un vero affare!
78
3
N
PHOTOGRAPHY
2
La qualità costruttiva e le finiture
sono di livello professionale. MEDAGLIA
D’ORO
N
MONDON IKON Specifiche tecniche
C
Ci fu un tempo in cui gli obiettivi dei marchi
“indipendenti” – a torto o a ragione – erano
visti semplicemente come l’alternativa eco-
nomica alle ottiche vendute dai principali
produttori di fotocamere. Ma, come spes-
regalando numerosi miglioramenti sulla
scia dei feedback e dei consigli dei profes-
sionisti del settore.
Si tratta di un’ottica versatile, adatta a
chi si occupa di sport, ma anche di natu-
FILETTATURA FILTRI 82 mm
LAMELLE DIAFRAMMA 11
PROTEZIONI CONTRO POLVERE/UMIDITÀ Sì
ACCESSORI DI SERIE Paraluce, staffa, custodia
DIMENSIONI (DIA X LUNG) 94,2x202,9 mm
so hanno dimostrato e continuano a testi- ra, matrimonio ed eventi. Una critica allo PESO 1.805 g
moniare anche i nostri test sul campo e in zoom precedente era che mancava di pro- PREZZO 1.360 €
laboratorio, oggi tutto è cambiato. Sigma, tezioni contro polvere, umidità e schizzi.
per esempio, ha fatto il salto di qua- 5
lità quando ha presentato le linee
Contemporary, Art e Sport rivedendo
concept e costruzione, e fornendo ai foto-
grafi prodotti dalle prestazioni professiona-
li spesso a un prezzo molto più contenuto
rispetto a quelli imposti dalle grandi case.
80
Test Obiettivi N
MOTO & UOMINI
SPECIALI
MENSILE #46 NOVEMBRE 2019
6 EURO
MOTO SPECIA
LI UOMINI SPECIA
€ 12,50 - DE € 13,90 - ES €
due ruote... “di carattere”.
P.I. 06-11-2019
di “ferro”, appunto. HD-SUPERIOR
Interpretazione della
UNA BROUGH MARCO MATARE
TATUAGGI DALLO SE MM ENDURANCE
FATTA A MANO CABALLERO
STILE UNICO UNA CORSARO
SPECIALE BY PEPO PROVA DI GRUPPO
CON FERRO
Aberrazioni cromatiche
0,15 Lungo
0,21 Corto
0 0,5 1 1,5
L’edizione Sport è stata quindi proget- e un SLD (Special Low Dispersion) usa- La distorsione a barilotto è quasi
tata per adattarsi alle più dure condi- ti per contenere al massimo le aberrazio- invisibile a 70 mm. Si trasforma in
zioni di lavoro, dunque principalmente ni cromatiche: per fare un confronto, lo cuscinetto a partire da 100 mm.
agli imprevisti che si possono incontrare in zoom della precedente generazione aveva I NOSTR
I
esterni. Ha un barilotto in lega di magnesio TEST
(materiale leggero tuttavia solidissimo) e 1 | La filettatura per i filtri ha un diametro
una piastra di montaggio in ottone, e vanta “XXL” di ben 82 mm.
guarnizioni weatherproof complete su tut-
ti i punti strategici: innesto, ghiere di mes- 2 | Gli anelli di zoom e messa a fuoco sono
sa a fuoco manuale e zoom, nonché in cor- fluidi e precisi.
rispondenza di ogni switch. 3 | Premiamo questo pulsante per accedere
L’obiettivo è uno dei più grandi e più IL VERDETTO
ai preset del sistema AF.
pesanti della sua categoria, con un dia- Funzioni
metro di 94,2 mm e una filettatura da 4 | Il collare per il montaggio su treppiede ha Struttura
ben 82 mm. Con un peso di 1.805 g, è cir- una rotazione morbida, con un “clic” ogni 90°. Prestazioni
ca 300 g più pesante della maggior parte dei Qualità/prezzo
suoi concorrenti attuali. Nonostante ciò, nel 5 | Un limitatore della corsa AF può bloccare la
Voto complessivo
corso delle nostre prove sul campo l’ottica messa a fuoco su distanze da 3 metri a infinito
è risultata bene equilibrata e maneggevole. per velocizzare le operazioni. PER CONCLUDERE...
Resta il fatto che sicuramente dopo molte 6 | Lo switch dello stabilizzatore è impostabile Il 70-200 mm f/2.8 della gamma Sport è uno zoom
ore di utilizzo possa far sentire la sua mole... su una modalità standard e una di panning. dalle magnifiche prestazioni e dalla qualità co-
Il design ottico prevede 24 elementi in struttiva superba. È un po’ più grosso e pesante dei
22 gruppi con nove elementi FLD (“F” Low 7 | L’attacco in ottone è protetto contro modelli rivali, ma la maneggevolezza resta ottima.
Formidabile anche il rapporto qualità/prezzo.
Dispersion, la F sta a sua volta per fluorite) polvere e umidità.
81
rispettivamente due FLD e tre SLD soltanto. Il
rivestimento multistrato garantisce la massima
resistenza a flare e immagini fantasma, e non
manca uno speciale trattamento contro impron-
te e gocce sulla lente frontale e quella posteriore.
Come con gli altri obiettivi “Global Vision” di
Sigma, questo è compatibile con il dock USB
opzionale per l’applicazione di aggiornamenti
del firmware e varie personalizzazioni (è pos-
sibile per esempio ottimizzare l’accuratezza
dell’autofocus). Nella dotazione, oltre alla custo-
dia morbida per il trasporto, troviamo il paralu-
ce e la staffa per bilanciare meglio l’accoppia- Le 11 lamelle del diaframma restituiscono un
ta fotocamera / obiettivo sul treppiede. Tra gli piacevole sfocato, morbido e fotogenico.
accessori opzionali, i teleconvertitori TC-1401 e
TC-200 che permettono di espandere la focale
nativa rispettivamente a 98-280 mm e 140-400 Durante le prove a mano libera impostando 200
mm (su full-frame). mm, siamo riusciti a raggiungere tempi di 1/10
di secondo (e a volte anche di 1/8 o addirittu-
PRESTAZIONI ra 1/5 di secondo), con risultati ancora soddi-
L’autofocus, grazie al motore ultrasonico sfacenti. All’estremità più corta c’è un accenno
ad anello, è rapido, preciso e silenzioso – di distorsione a barilotto, a quella più lunga si
si può sentire un leggero rumore, ma non tale passa a quella a cuscinetto, un po’ più eviden-
da disturbare la fauna più timida, per esempio. te ma, anche qui, solo in presenza di soggetti
Un interruttore sul barilotto consente di limitar- dalle linee ben marcate.
ne la corsa in un range fra 3 metri e infinito in La qualità delle immagini è semplice-
modo da velocizzare ulteriormente le operazioni mente favolosa, con un bokeh morbidissimo
quando si fotografano soggetti lontani. Nel caso nelle aree sfocate grazie al diaframma costitu-
si volessero effettuare piccole correzioni manua- ito da ben 11 lamelle arrotondate. Fino a f/5 si
li, necessarie a volte con i soggetti che si muo- può notare una leggera vignettatura, ma nul-
vono, non sarà necessario passare alla modalità Gli altri obiettivi della serie la che non si possa correggere facilmente in
M con il relativo switch perché l’ottica supporta Sport: da sinistra, gli zoom 60- un clic. La nitidezza è buona a entrambe le
la funzione Manual Override (MO). 600mm f/4.5-6.3 DG OS HSM | S, estremità del range zoom già a partire da f/2.8.
Nei nostri test, lo stabilizzatore ottico 120-300mm f/2.8 DG OS HSM | S, Basta chiudere su
(che offre due opzioni, una per i movimen- 150-600mm f/5-6.3 DG OS HSM f/5.6 per ave-
ti casuali, l’altra per quelli in panning) | S e il supertele fisso 500mm f/4 re risultati
ha fornito vantaggio fino a quattro stop. DG OS HSM | S. impeccabili.
82
CONTEST
Astrofotografia
Ami immortalare la volta celeste con la tua fotocamera? I cieli stellati,
la luna, la Via Lattea sono i tuoi soggetti preferiti? Entra a far parte della
nostra community e mandaci le tue immagini più belle!
E
quindi usciste a fotogra- Con tante ore di buio, non c’è
far le stelle... Parafrasando il stagione migliore dell’inverno per
sommo poeta – con una certa alzare gli obiettivi al cielo. È vero,
sfrontatezza, ammettiamolo – vi invi- fotografare stelle e pianeti vi metterà
tiamo a prendere la vostra fotocame- in difficoltà; porrà nuove sfide creati-
ra e ad affrontare il freddo delle notti ve, vi priverà del sonno e, forse, vi por-
invernali per catturare tutto il fascino terà anche in luoghi impervi e selvag-
della volta celeste. gi per allontanarvi dall’inquinamento
Non importa quale sia il vostro luminoso delle nostre città.
approccio preferito al genere: c’è chi L’astrofotografia oggi non è più solo
ama catturare il movimento degli astri una faccenda per professionisti perché
allungando i tempi di posa e catturan- le fotocamere moderne riescono a cat-
do le cosiddette star trail, le scie stella- turare anche quantità minime di luce.
ri; chi invece preferisce congelare ogni Tuttavia, è ancora necessario che sia-
azione per far sì che stelle, luna e pia- no maneggiate da un fotografo capace
neti appaiano come nitidissimi puntini; di immortalare la scena con fantasia e
chi, ancora, si spinge oltre intrapren- lungimiranza – e abbastanza esperto da
dendo dei veri viaggi spaziali montan- saper usare i comandi... al buio!
do il corpo macchina sul telescopio per Aspettiamo con grande curiosità i
raggiungere quote siderali! risultati dei vostri sforzi creativi!
COME PARTECIPARE
• Collegati all’indirizzo internet
ilfotografo.it/astrocontest
• Registrati.
• Carica tre immagini alla risoluzione
originale dello scatto e 300 dpi, con
profilo Adobe RGB.
• Non mettere firme e loghi
sull’immagine.
• Le foto migliori verranno selezionate
da una giuria specializzata nel genere
e pubblicate sulle riviste di Sprea
Editori.
Un lampo
nel buio
Fotografare significa “disegnare con la luce”.
E se quella naturale non basta, ecco venirci
in aiuto flash e LED – anche quando siamo
lontani dalla presa di corrente
Per allestire uno studio dome- Per integrare la luce naturale, o
stico o un set lontano da casa anche per dominarla, è probabi-
ma comunque in interni, nien- le che serva un’unità singola, ma
te batte la potenza e la versa- sono disponibili anche numerosi
tilità di un tradizionale kit luci kit con teste gemelle.
alimentato a rete. Le opzioni La terza opzione, infine, è pun-
migliori includono modelli come i tare sulle lampade a luce costante.
kit a due luci Elinchrom D-Lite e In passato, questi modelli usavano
Interfit Honey Badger: compatti, lampadine al tungsteno e diventa-
comodi da trasportare, veloci da vano presto roventi, ma negli ulti-
montare e facili da usare. mi anni abbiamo assistito alla rivo-
Quando però pretendiamo la luzione del LED. I LED ultra-
libertà di poter scattare anche in brillanti disposti in griglia su
esterni (magari per usare il flash pannelli rettangolari o circo-
in abbinamento con la luce natura- lari sono diventati un’alterna-
le), i modelli da rete non sono indi- tiva praticabile, nonostante la
cati. Il mercato propone una loro massima potenza sia inferio-
gamma crescente di unità a re. Hanno i vantaggi di mostrare
batteria, potenti quasi quanto l’effetto della luce in tempo rea-
LUCA ONNIS
84
Marica ripresa in studio da
Luca Onnis che racconta
così il suo scatto:
«Per questo intenso
ritratto ho utilizzato un
softbox rettangolare
sulla luce principale
(adeguatamente
schermato da una
bandiera per ottenere
la luce che volevo), un
pannello di schiarita
laterale non troppo vicino
al soggetto e uno snoot
sullo sfondo. Gli occhi e
l’espressività di Marica
hanno fatto tutto il resto».
85
N Test Attrezzatura Kit luci
Gn (numero guida)
tre il kit selezionato per permette regolazioni 50
86
INTERFIT HONEY BADGER 320WS 2-LIGHT KIT 700 €
Lo sgargiante Honey Badger CARATTERISTICHE
è arrivato per restare: prezzi 1 L’Honey Badger è più
piccolo dell’Elinchrom D-Lite.
bassi ma ottime prestazioni
2 La cupola satinata
protegge il tubo del flash e la
Battezzato in omaggio all’a- dal trasmettito- lampada modellante a LED.
nimale considerato più intre- re montato sulla
pido al mondo, il tasso del slitta a contatto 3 Il ventilatore incorporato
è sempre attivo per dissipare
miele (addirittura la pre- caldo. La coper- il calore.
stigiosa rivista Scientific tura massima è di
American lo classificò in pas- circa 90 metri, che 4 Anche l’Honey Badger
sato come il più aggressivo dovrebbero basta- ha un pannello di controllo
a pulsanti sul retro.
dei mammiferi!), l’Interfit re in quasi tutti gli
Honey Badger si presenta scenari di scatto. 5 Il ricevitore radio
impavido in giallo e nero incorporato permette
e ha una potenza massima PRESTAZIONI regolazioni e attivazione
remote entro una fascia
dichiarata pari a 320 W, L’intensità massima di 90 metri.
non molto meno dell’E- del flash di Interfit
linchrom D-Lite. In azio- è più bassa di quel-
ne è però un po’ più rumo- la dell’Elinchrom POTENZA IN USCITA
roso, per via dei ventilato- D-Lite 4: c’era da 70
ri che girano sempre e non aspettarselo visto che 60
solo quando i sensori rileva- l’Honey Badger ha poten-
Gn (numero guida)
no surriscaldamento. za di 320 W anziché di 50
TEMPI DI RICICLO 5
Elinchrom D-Lite
Alle potenze più alte, RX 4/4
abbiamo il tempo di pensare... 4
Interfit Honey
Badger 320Ws
I due kit alimentati a rete si ricaricano in cir-
Secondi
3
ca mezzo secondo alla potenza minima e a 1,3 Elinchrom
secondi dopo un lampo a piena potenza. ELB 500
I kit a batteria hanno riciclo pressoché istan-
2
taneo alle impostazioni più basse. Interfit Honey
Al top della gamma di potenza, l’Elinchrom Badger Unleashed
ELB 500 impiega 2 secondi per ricaricarsi, o
2,8 secondi in modalità “eco”, che allunga la 1
Phottix
durata della batteria. Il Phottix Indra500 TTL Indra500 TTL
è il più lento, con 4,8 secondi, che possono
scendere a 2,7 in modalità rapida, la quale però
esaurisce più rapidamente la batteria. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Profoto
Potenza B10 Plus
87
N Test Attrezzatura Kit luci
ELINCHROM
ELB 500 TTL TO GO SET 1.698 € CARATTERISTICHE
1 La testa del flash è
Il marchio cavalca la rivoluzione minuscola, misura 14x9x16
IGBT con la sua più nuova cm e pesa solo 680 g.
unità a batteria 2 L’adattatore
Q-Reflector Mk II
permette l’uso dei
Tradizionalmente, per le l’aggiunta di un trasmetti- modificatori di luce
unità alimentate a batteria, tore radio (ideali l’Elinchrom di Elinchrom.
Elinchrom era rimasta fede- Pro Skyport o il Phottix Odin
le ai flash convenzionali “a II TTL). 3 Il cavo che collega testa
e batteria è lungo 2,5 metri.
voltaggio variabile”, che assi-
curano ottime prestazioni e PRESTAZIONI 4 I kit più costosi includono
colore costante in tutta la La potenza massima in due teste alimentate da una
gamma di potenza. Hanno modalità flash standard singola batteria.
però lo svantaggio di neces- è la più alta tra i kit a bat- 5 La batteria ospita un
sitare di tre varianti di ogni teria, ma non è possibile grande pannello di controllo.
testa per flash standard, ridurla quanto quella dei
High Speed Sync e tempi concorrenti. Una modalità
ultra-veloci. Il nuovo ELB Action produce lampi brevi POTENZA IN USCITA
500 impiega invece la tec- fino a 1/20.000 di secondo, 70
nologia IGBT (vd. box qui ma si nota un calo di poten- 60
sotto), come tutti gli altri kit za quando si passa in modali-
Gn (numero guida)
a batteria in prova. tà High Speed Sync per usa- 50
IGBT È IL FUTURO
Quasi tutti i moderni kit a batteria
sono oggi basati su questa tecnologia
Per regolare la potenza delle convenziona- tecnologia IGBT (sigla che deriva dall’ingle-
li unità da studio “a voltaggio variabile”, si se Insulated-Gate Bipolar Transistor) che di
interviene – appunto – sul voltaggio della fatto funge da interruttore elettronico ON/
corrente che va a caricare i condensatori OFF ultra-rapido. I condensatori vengo-
interni al dispositivo. Quando questi si sca- no sempre caricati in maniera completa e il
ricano per emettere il lampo, livelli di cari- transistor semplicemente controlla la dura-
Flash IGBT a piena potenza. ca più alti corrispondono a “flash” di inten- ta della scarica. A piena potenza, il transi-
sità luminosa più alta. Il vantaggio di questa stor non interviene e i condensatori posso-
tecnologia è che la temperatura del colore, no scaricarsi del tutto; a livelli di potenza
in genere, rimane costante lungo tutta la inferiori, invece, l’IGBT “spegne” il flash pri-
gamma di potenze. ma che i condensatori abbiano emesso tutta
Le unità a batteria (e tutti i flash portatili) la loro energia. Questo sistema di controllo
stanno progressivamente abbandonando il della potenza consente di produrre lampi di
Flash IGBT a 1/2 potenza. controllo a voltaggio variabile in favore della luce di brevissima durata.
88
INTERFIT HONEY BADGER UNLEASHED 799 € (trigger opzionale)
La versione “senza guinzaglio” CARATTERISTICHE
dell’Honey Badger porta 1 Più voluminoso della
versione a rete.
Interfit anche in esterni
2 Il ricevitore radio
incorporato permette
Leggermente più grande e è quindi virtual- lettura TTL opzionale
quasi un chilo più pesante mente silen- e modalità HSS.
dell’Honey Badger “a rete”, ziosa, il che è
la versione Unleashed è ali- un bel pregio 3 Direttamente inserita
nella parte alta della testa,
mentata a batteria e, a diffe- quando usiamo la batteria resiste fino a 430
renza dei kit omologhi di la luminosa lam- lampi alla massima potenza.
Elinchrom e Profoto, non pada modellante a
4 Non c’è la possibilità di
può proprio essere colle- LED da 2.500 lumen collegare l’unità alla rete.
gata alla rete, quindi è il come luce costante per
caso di prevedere una o due la cattura video. 5 Il pannello posteriore
batterie di scorta. di controllo è un po’ più
semplice di quello della
I kit sono disponibili in un PRESTAZIONI versione a rete.
ampio ventaglio di opzioni, I 9 stop di gamma di
con due teste, ombrelli, soft- intensità sono notevo-
box e radiocomandi. La con- li, e alla potenza mini- POTENZA IN USCITA
figurazione selezionata ma mettono a disposizio- 70
include due teste, batte- ne lampi molto discre-
60
rie e caricabatterie, due ti. Purtroppo, con una
Gn (numero guida)
softbox pieghevoli da 60 potenza di 250 W, 50
PIÙ POTENZA
Quanto ci vuole prima
che un’unità flash a batteria
si scarichi?
Come con i normali flash esterni, la durata delle uni-
tà flash a batteria dipende ampiamente dalla poten-
za utilizzata. Per esempio, se usiamo una singola testa
Elinchrom ELB 500 TTL alla minima potenza, la bat-
teria può arrivare a 28.000 lampi prima di dover esse-
re ricaricata! Alla massima potenza, invece, si esauri- L’Honey Badger
sce dopo circa 400. Unleashed non può
Anche il Phottix Indra500 TTL arriva sui 400 lampi a essere alimentato
massima potenza per carica. L’Honey Badger Unleashed via rete. Le batterie
è un po’ più resistente, con 430 lampi, e il Profoto B10
Plus è invece il più debole, con 200. Naturalmente, aggiuntive, da
possiamo acquistare batterie di scorta e cambiarle sul Photospecialist.it,
campo per soddisfare tutta la nostra... sete di energia! costano 75 €.
89
N Test Attrezzatura Kit luci
2 La cupola satinata in
Questo kit Phottix inclu- con i flash tran- dotazione protegge il tubo
de un’unità flash e una sceiver dedi- del flash e la lampada
batteria separate, come cati per Nikon modellante a LED.
il kit Elinchrom ELB 500. Phottix Mitros+
3 La lampada a LED illumina
Anche in questo caso le due TTL (269 €). meno rispetto agli altri kit
sono collegate da un cavo a batteria in prova.
industriale e la batteria per- PRESTAZIONI
mette di alternare tempi L’intensità massima non 4 Tutti i controlli sono
incorporati nella testa,
di riciclo standard o velo- è elevata quanto quella a eccezione del selettore
ci. Questi ultimi esaurisco- delle unità a batteria di di tempi di ricarica.
no più rapidamente la batte- Elinchrom e Profoto, nono-
ria, mentre in modalità stan- stante la stessa poten- 5 Il ricevitore funziona con
i flash Phottix Mitros+ TTL.
dard sono garantiti 400 lam- za dichiarata di 500 W.
pi a piena potenza. La bat- L’intensità minima è infe-
teria però impiega qua- riore a quella della testa
si tre volte il tempo del- Elinchrom in modalità POTENZA IN USCITA
la Elinchrom per ricari- standard, ma la fun- 70
carsi, fino a cinque ore, e zione High Speed
60
non è possibile collegare la Sync non è disponi-
Gn (numero guida)
testa direttamente alla rete a bile fino all’estremi- 50
e modalità High
Speed Sync (ma ci GIUDIZIO
vuole un telecomando
Phottix Odin II TTL, Funzioni
con un costo aggiun- Struttura
tivo di 135 € circa). Prestazioni
L’attivazione radio è Qualità/prezzo
compatibile anche Voto complessivo
COMANDO REMOTO
Un trigger radio non è un giocattolo...
Oltre a evitarci la scomodità di tirare cavi di sincronizzazione
tra fotocamera e flash, un comando wireless in genere permet-
te anche di controllare la potenza di una o più unità in remoto.
Con un trigger dedicato per Nikon e uno dei kit a batteria
in prova possiamo avere anche più versatilità: tutti abilita-
no lettura esposimetrica TTL dell’esposizione del flash, per
un’impostazione automatica della potenza (quasi come usa-
re un semplice flash esterno portatile).
Anche la modalità High Speed Sync diventa disponibile,
permettendoci di accedere a tempi di scatto più veloci di
quello di sincronizzazione della fotocamera, come spesso è
necessario in esterni, in pieno sole. I nostri modelli preferiti
sono il Phottix Odin II TTL (135 €) per i kit Elinchrom ELB
500 e Phottix Indra500, l’Interfit S1 TTL (100 €) per l’Honey
Badger Unleashed e il Profoto Air Remote TTL (375 €) per
il Profoto B10 Plus.
90
PROFOTO B10 PLUS AIR TTL
1.959 € CARATTERISTICHE
1 Leggerissimo, ha una
linea molto elegante.
La nuova versione Plus 2 Abbastanza potente
del B10 è più grande per foto e video, la
e più potente lampada modellante a
LED ha temperatura del
colore regolabile.
Più grande e 400 grammi e intuitivi –
3 Quando si usa il LED ad
più pesante del celebre una volta capito che biso- alta intensità, un sensore
Profoto B10 standard, gna premere e tenere pre- di calore attiva il sistema di
il nuovo modello Plus è muto qualche secondo il ventilazione.
anche il doppio più poten- pulsante bianco di test per
4 I controlli del pannello
te: 500 Watt. Come nell’Ho- accendere e spegnere la testa! posteriore sono minimalisti
ney Badger Unleashed, la Sono disponibili TTL, HSS e ma intuitivi.
batteria si inserisce diretta- modalità Freeze (quest’ul-
mente nella testa, che però tima è simile alla funzione 5 La connessione Bluetooth
permette di comunicare con
in questo caso è alimentabi- Action del rivale Elinchrom un iPhone via app.
le anche via rete. ELB 500).
Il kit include testa,
adattatore per stativo, PRESTAZIONI POTENZA IN USCITA
batteria, caricabatteria e La gamma di inten- 70
borsa imbottita. È dispo- sità copre 10 stop 60
nibile anche un kit con due ed è partico-
Gn (numero guida)
50
teste. I kit sono costosi e larmente note-
altrettanto lo sono gli acces- vole ai livel- 40
ATTENTI ALL’ESPOSIMETRO
Quanta potenza serve per
illuminare il soggetto?
Anche se un trigger dedica- della misurazione della luce sul
to può abilitare la lettura TTL soggetto. Ottenuta la misura,
con i kit a batteria, molti foto- possiamo regolare direttamen-
grafi preferiscono impostare te la potenza dalla testa.
da soli, in manuale, la potenza È senza dubbio molto più uti-
del lampo. le quando usiamo più di un’u-
L’ultima versione Un esposimetro per flash nità e vogliamo dividere l’illu-
dell’iconico come il Sekonic Flashmate minazione tra la luce chiave
esposimetro per L-308X (o X-U, circa 200 € e quelle accessorie. Erede del
flash Sekonic online) elimina la necessità di popolare L-308S, questo nuo-
tirare a indovinare e di speri- vo modello aggiunge modali-
L-308 aggiunge mentare perché è in grado di tà Cine e HD Cine per venire
modalità Cine e dare una lettura diretta del dia- incontro anche alle esigenze
personalizzabili. framma necessario, sulla base dei videomaker.
91
N Test Attrezzatura Kit luci
Gn (numero guida)
e la batteria opzionale al litio la potenza, ma è 50
za caricatore. mo un 20
I LED hanno 100.000 ore trigger 10
di vita e un’emissione com- radio
pletamente stabile, con una acces- 0 2 4 6 8 10
PANNELLI BICOLORE
Cambiamo la temperatura di
colore dell’illuminazione per
adattarla a quella ambientale
Dato che le luci LED non sono potenti quanto le
teste flash, è più sentita l’esigenza di abbinarle
alla luce ambientale in cui scattiamo. In passato,
la ricerca di questo accordo significava usare lam-
pade diverse per lavorare in esterni in luce natura-
le e in interni sotto luci al tungsteno. Oppure usa-
re gelatine per scaldare o raffreddare la tempera-
tura del colore del flash.
Molti attuali pannelli LED, invece, montano una
griglia alternata di lampadine calibrate sia per luce
naturale sia per tungsteno. Basta cambiare il bilan- Osservando attentamente la superficie del pannello del Rotolight AEOS notiamo
ciamento dei due set di lampadine per trovare l’e- la disposizione dei LED calibrati per la luce naturale e per l’illuminazione
quilibrio perfetto con la luce ambientale! al tungsteno.
92
N N
PHOTOGRAPHY PHOTOGRAPHY
MIGLIOR N MIGLIOR
N QUALITÀ PHOTOGRAPHY
PHOTOGRAPHY QUALITÀ
PHOTOGRAPHY
PHOTOGRAPHY PREZZO N MEDAGLIA PREZZO
MEDAGLIA PHOTOGRAPHY
PHOTOGRAPHY D’ORO
D’ORO IL MIGLIORE
DEL TEST
Elinchrom D-Lite Interfit Honey Elinchrom ELB 500 Interfit Honey Phottix Indra500 Profoto B10 Plus Rotolight AEOS
RX 4/4 To Go Badger 320Ws TTL To Go Set Badger Unleashed TTL Air TTL
2-Light Kit
www.apromastore.eu www.photospecialist.it www.apromastore.eu www.photospecialist.it www.photospecialist.it www.estronshop.it www.apromastore.eu
Potenza 400 Ws 320 Ws 500 Ws 250 Ws 500 Ws 500 Ws 5.750 lux a 1 metro
Gamma di potenza 5 stop 7 stop 7 stop 9 stop 8 stop 10 stop 4,3 stop
Regolazione di 1/10 di stop 1/10 di stop 1/10 di stop 1/10 di stop 1/3 di stop 1/10 di stop Regolazione continua
potenza (personalizzabile)
Durata del flash 1/800 di sec 1/900 di sec da 1/1.200 a 1/3.000 Non specificata da 1/250 a 1/15.000 da 1/390 a 1/35.000 N/A
(potenza max) (potenza max) di sec di sec di sec
Tempo riciclo max 1,3 sec 1,3 sec 2 sec 1,4 sec 4,8 sec 2,5 sec N/A
(modalità normale)
Alimentazione Solo rete Solo rete Rete/batteria Solo batteria Batteria (rete opzionale) Rete/batteria Rete (batteria opzionale)
Lampada 100 W LED, 60 W (equivalenti) LED, 2.500 lumen LED, 1.250 lumen LED (a bassa potenza) LED, 2.500 lumen N/A
modellante
Impost. lampada Proporzionale, massima, Proporzionale, massima, Proporzionale, manuale, Proporzionale, massima, Proporzionale, massima, Proporzionale, massima, N/A
modellante minima, off manuale, off timer, off off manuale, off manuale, off
Presa sync Jack 3,5 mm Jack 3,5 mm Jack 3,5 mm Jack 3,5 mm Jack 3,5 mm Nessuna N/A
Trigger radio Sì Sì Phottix Odin II TTL, Interfit S1 TTL, Phottix Odin II TTL, Profoto Air Remote TTL, Phottix Odin II TTL,
wireless 135 € 100 € 135 € 386 € 135 €
Stativi 2x 2,35 m 2x 2,3 m Non forniti Non forniti Non forniti Non forniti Non forniti
FUNZIONI
STRUTTURA
PRESTAZIONI
QUALITÀ/PREZZO
VOTO COMPLESSIVO
93
N
MONDON IKON
L
La maggior parte delle reflex e delle mirror-
less, a esclusione dei modelli professionali
(c’è sulla Z 50, per esempio, non su Z 6/7), ha
un piccolo flash integrato. Si chiama anche
“pop-up” perché, quando la luce è poca, può
1
94
l’alto di 90° e verso il basso di 7° per far “rim- Il numero guida
balzare” il lampo su pareti o altre superfici La potenza del flash è espressa dal suo
possibilmente bianche. I movimenti (dopo “numero guida” (NG, o GN – Guide
essere stati sbloccati con la pressione del Number – sulle specifiche tecniche in
grosso tasto sul lato sinistro della testa) inglese) con riferimento a una preci-
sa sensibilità: ISO 100. Dividendo il
sono scanditi da “clic” che bloccano la testa numero guida per il diaframma
stessa nella posizione desiderata. La para- utilizzato si ottiene la distanza a
bola zoom fornisce copertura per ottiche con cui si deve trovare il soggetto
lunghezze focali di 24 mm, 28 mm, 35 mm, dal flash per ricevere una cor-
50 mm, 70 mm, 85 mm, 105 mm, 135 mm e retta illuminazione a ISO 100.
Per fare un esempio, consi-
200 mm (si regola sia automaticamente sia deriamo il caso del flash
manualmente). La lente di Fresnel davan- MG80 Pro: ha un nume-
ti al bulbo può essere rimossa per un effetto 6
ro guida pari a 60; quindi,
“flash nudo” da studio. scattando con diaframma
Il layout dei controlli e delle grafiche f/4, avremo che la distan-
za massima del punto in
dello schermo LCD posteriore è del tut- cui piazzare il flash dovrà
to simile a quello, efficace e intuitivo, essere 60 / 4 = 15 metri
del noto commander esterno Nissin Air dal soggetto. Per fare un
10s. Tramite la ghiera, possiamo rapidamen- confronto, il flash integrato
te intervenire sull’esposizione: in modalità in una reflex come la Nikon
D7500 ha numero guida
TTL, l’intensità del flash è automatica ma pari a 12: a parità di apertu-
possiamo compensare l’esposizione di +/- 2 7
ra, il soggetto dovrà essere
EV (12 livelli) con incrementi di 1/3 di EV; a circa 3 metri dal flash. Se
passando alla modalità manuale, si può rego- già conosciamo la distan-
lare la potenza da piena (1/1) a un minimo za del flash dal soggetto
e vogliamo ricavare l’aper-
di 1/256, anche qui con step di 1/3. tura, ci basterà semplice-
Il flash supporta la tecnologia High Speed mente dividere il numero
6 | La testa del
Sync (HSS) per cui è possibile usare il flash guida del flash per i metri
flash può ruotare e avremo il diaframma da
anche impostando tempi di posa più velo-
per consentire al lampo impostare.
ci del classico tempo di sincronizzazione
di “rimbalzare” su pareti e Attenzione però: il numero
di 1/200 o 1/250 di secondo degli otturato- guida dà un’idea della potenza
soffitti prima di raggiungere
ri a tendina. del flash, ma bisogna conside-
il soggetto: un’opzione
rare il modo in cui il lampo viene
Specifiche tecniche particolarmente utile per ottenere indirizzato verso il soggetto. All’interno
una luce più omogenea e morbida dell’unità, infatti, c’è una parabola mobi-
NUMERO GUIDA (ISO 100): 60 A 200 MM quando, ad esempio, si fotografano le che si regola differentemente a secon-
DISTANZA DI TRASMISSIONE (MAX): 100 M le persone in ambienti chiusi. da dell’ottica montata, sia quest’ultima un
TEMPO DI RICARICA: 1,2 SEC CON BATTERIE AGLI IONI DI LITIO, tele o un grandangolare. Se la luce vie-
7 | Possiamo attivare il flash anche ne concentrata su un’area più stretta, il
3 SEC CON BATTERIE RICARICABILI NIMH attraverso il classico cavo di soggetto sarà maggiormente illumina-
N° LAMPI PER RICARICA: 360 CON BATTERIE LI-ION, scatto con connettore da 2,5 mm. to rispetto a quando la parabola stessa è
250 SEC CON BATTERIE RICARICABILI NIMH impostata su posizioni più grandangola-
8 | Lo scomparto delle batterie ri. Nel caso dell’MG80 Pro, il numero gui-
TRASMETTITORE RADIO: NISSIN AIR SYSTEM 2,4 GHZ da di 60 è relativo a una posizione della
ospita quattro stilo ricaricabili.
SUPPORTO TTL: Nikon i-TTL parabola zoom per la focale di 200 mm.
GRUPPI/CANALI: 8/8 Il suo valore con lampo a piena potenza si
VELOCITÀ MASSIMA FLASH: FINO A 10 FOTO / SEC abbassa man mano che si va su lunghez-
ze inferiori, ossia:
MODALITÀ ESPOSIZIONE: AUTOMATICA TTL CON
COMPENSAZIONE +/- 2 EV IN INTERVALLI DI 1/3 DI EV; • NG 54 per 135 mm
IN MANUALE, LIVELLI DA 1/256 A 1/1 IN STEP DI 1/3 • NG 50 per 105 mm
• NG 45 per 85 mm
LUCE DI ASSISTENZA: DA 0,7 A 5 M • NG 42 per 70 mm
LUCE MODELLANTE: SÌ, LED • NG 39 per 50 mm
DISPLAY: LCD A COLORI • NG 32 per 35 mm
• NG 27 per 24 mm
BATTERIE: 4x AGLI IONI DI LITIO (TYPE 14500) OPPURE 4x AA
RICARICABILI NIMH C’è da dire anche che questi calcoli sono
DIMENSIONI (LxAxP): 73x137x120 mm resi inutili dagli automatismi dei flash
PESO: 520 g (senza batterie) moderni (a partire dal TTL), tuttavia
conoscere il numero guida ci darà un’i-
PREZZO: 419 € dea di massima della potenza e dunque
DISTRIBUTORE: WWW.RINOWA.IT 8 di quale modello acquistare a seconda
delle nostre esigenze.
95
N vetrina prodotti
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Nikon Aculon T01
È il binocolo giusto per chi ama la vita all’aria aper-
ta, dai viaggi al trekking in montagna agli eventi
sportivi. È leggero e compatto (pesa solo 195 gram-
mi e sta comodamente in una tasca), e disponibi-
le in tre differenti colorazioni – bianco, arancione e
blu – che lo rendono certamente unico nel suo genere.
Equipaggiato con un obiettivo 21 mm basato su
componenti ottici realizzati in Eco-glass che assicu- Insta360 EVO:
rano un’immagine straordinariamente nitida, lumino- due occhi sono
sa e a elevato contrasto, Aculon T01 è in vendita nella meglio di uno
Il binocolo che versione con ingrandimento 8x (modello T01 8x21,
fa tendenza 75 €) oppure in quella 10x (T01 10x21, 88 €).
Sicuramente unica nel suo set-
tore, Insta360 EVO è in grado
Per ulteriori informazioni: www.nital.it di riprendere video sia nell’or-
mai diffuso formato a 360° che
a 180° – questi ultimi adatti alla
visione su hardware VR (acroni-
Nikon Coolpix W150 e W300 mo di Virtual Reality).
Basta un rapido sguardo a
Per chi ama l’avventura, grandi e piccini EVO per notarne l’originale desi-
gn: è basata su una cerniera cen-
trale che divide due cam e con-
sente di passare dalla ripresa in
La Coolpix W150 (in vendita a 179 € in le immersioni o filmare l’azione sulle ogni direzione alla modalità ste-
tante, divertenti livree) è una compatta piste da sci! Impermeabile fino a 30 m, reoscopica 3D a 180°, forse quel-
da 13,2 MP capace di resi- è anch’essa resistente alle la per cui vale la pena di acqui-
stare un prodotto così particola-
stere agli urti da un’altez- Non temono cadute e al gelo, e in più è re. I risultati migliori si ottengo-
za massima di 1,8 metri e al le cadute e dotata di GPS che permette no osservando le clip con viso-
ri VR quali VR Oculus Go, HTC
freddo fino a -10°C. È anche di geolocalizzare gli scatti
antipolvere e consente di neppure le e tracciarli con facilità sul-
Vive Focus e Samsung Gear VR
(o su altri modelli, semplicemen-
fotografare in acqua fino escursioni le mappe. Il luminoso obiet- te esportando i file nel relati-
vo formato tramite il software
a una profondità di 10 m. nella neve tivo zoom grandangolare Insta360 Studio). Resta interes-
Grazie all’obiettivo (con NIKKOR e il sensore CMOS sante la possibilità di acquista-
re a parte l’HoloFrame opziona-
zoom ottico 3x) sistemato in posizio- da 16 MP assicurano immagini eccezio- le (30 €) che, applicato diretta-
ne centrale, può essere impugnata facil- nali anche in condizioni di scarsa luce, mente allo smartphone (iPhone
mente a due mani anche dai bimbi. È poi mentre SnapBridge consente di condivi- X/XS, XR, XS Max; Samsung S9/
S9+), ci fa vedere le immagini
possibile scegliere tra un menu per dere qualsiasi avventura proprio mentre 3D senza bisogno di indossare il
grandi e uno dedicato ai più picci- la si sta vivendo. Costa 459 €, nei colo- visore. La cam dispone del siste-
ni – quest’ultimo ricco di coloratissime ri black, orange, yellow e camouflage. ma di stabilizzazione FlowState
con giroscopio a 6 assi per l’e-
schermate e simpatici personaggi che liminazione delle vibrazioni e
rendono ancora più divertenti le ripre- non poteva mancare della fun-
zione TimeShift per fantastici
se, sia fotografiche sia video Full HD 30p slow-motion cinematici.
con audio stereo. I n st a 3 6 0 E VO, i n ve n d i -
La Coolpix W300, invece, è pensata ta a 470 € con treppiede e 3D
Viewer inclusi, riprende immagi-
per i più grandi. È la fotocamera per- ni da 6.080x3.040 pixel (18 MP)
fetta per chi vuole immortalare le e video con risoluzione fino a
escursioni in montagna, registrare 5.760x2.880 a 30 fps.
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97
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e tutti gli schemi luce fotografia a difesa
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Tariffa R.O.C. - Poste Italiane Spa - Sped. In Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27.02.2004, n° 46), art. 1 comma 1, S/NA
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