9 28
#25
18.11.2020
MERCOLEDÌ ANNO 3 - N. 10
INCHIESTA
LE RICETTE
SONO OPERE
D’INGEGNO?
Se il diritto
d’autore
(non) va
al ristorante
di
Severino Salvemini
6
LO ZEN
E L’ARTE WINE ISSUE
LA NUOVA
GEOGRAFIA
DI FARE DEL VINO
di Barbero, Cremonesi,
Dal Monte, Ferraro,
LE CROSTATE
Galli, Principato
LO SPECIALE
DA PAGINA
39
Gesti e tempi
Distribuito con il Corriere della Sera, non vendibile separatamente. Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L.46/2004 art. 1, c1 DCB Milano
per preparare
le «pie»
farcite
rispecchiano
quelli della
meditazione:
muovetevi
lentamente
e lavorate
gli impasti
con le mani
Poi aspettate
con calma
che i profumi
si sprigionino
dal forno:
vi regaleranno FERNANDO
un meraviglioso COBELO
anticipo
del piacere Illustratore venezuelano,
che seguirà classe 1988, amante di
disegni simbolici e tratti
di Erin J. McDowell puliti ed essenziali. Oggi
foto di vive a Torino e collabora
Mark Weinberg con testate e marchi di
tutto il mondo, da The New
COOK.CORRIERE.IT
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 3
L’EDITORIALE
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
di
Angela Frenda
ERIN JEANNE
MCDOWELL
Conosciuta come la regina
C’ è una sola domanda che in queste settimane
mi tormenta: ma noi cosa possiamo fare di utile
per dare una mano? È un momento di grande
confusione, nel quale le informazioni ci
FERNANDO
COBELO
Illustratore venezuelano,
delle pie, è una delle food travolgono. E anche la nostra copertina, disegnata classe 1988, vive a Torino
stylist più note a New York. da Fernando Cobelo e dedicata al mondo del vino, e lavora come freelance per
I suoi piatti sono spesso ha i toni del grigio... I toni forse delle nostre anime oggi. testate e clienti internazionali.
protagonisti di servizi In questo frangente, il settore enogastronomico sta Collabora, tra gli altri, con
sul New York Times. subendo un duro contraccolpo. Il tema dei ristoranti The New York Times, Wall
È tornata in libreria con un chiusi o semichiusi sta mettendo in ginocchio un intero Street Journal, Google, Walt
nuovo libro, The Book on Pie comparto. Così come stanno soffrendo i negozi, i bar, i Disney e Lonely Planet
locali per aperitivo... E la lista potrebbe davvero
allungarsi. Ecco perché in momento così, quello che
viene in mente è provare a dare concretamente una
mano. Per questo motivo abbiamo pensato di inserire da
questo mese una sezione speciale dedicata esclusivamente
ai delivery che quasi tutti i ristoranti stanno cercando di
mettere in piedi, riconvertendo le proprie attività in
modo da affrontare la crisi che questa pandemia sta
causando in maniera selvaggia, distruggendo interi
segmenti della nostra economia. Per chi può, provare ad
CHE COSA
MARK WEINBERG
Cresciuto tra Pennsylvania
e Utah, ama la fotografia
sin da piccolo. Ha interrotto
POSSIAMO FARE MATTEO
CARASSALE
Vive tra Milano
e Bordighera. Fotografo
gli studi in chimica per fare specializzato in cibo, moda
della sua passione acquistare da un ristorante, in questo momento, significa e giardini, collabora
un lavoro. Oggi vive a New aiutare in maniera diretta molte persone e contribuire a con le più importanti
York, con la moglie Liz salvare il mondo della ristorazione. Ma in questo numero riviste italiane
e due figli, ed è specializzato di «Cook» troverete anche tantissime cose che abbiamo e straniere di viaggio,
in fotografie di cibo scelto per continuare, nonostante tutto, a sognare. Come interni e verde
il menu di Erin Jeanne McDowell, fotografato da Mark
Weinberg, e dedicato completamente al mondo delle pie,
così come il suo ultimo libro. È venuto il momento di
sperimentare a casa, non trovate? L’icona è il re di
Francia, il pluristellato Yannick Alléno, immortalato in un
reportage da Matteo Carassale, e che fa pubblicamente
un passo indietro rispetto alle sue dichiarazioni dell’anno
scorso sulle donne in cucina. Il menu healthy è dedicato
a creare una dispensa perfetta per affrontare i primi
freddi e i primi malanni di stagione: è stato realizzato
SEVERINO come ogni mese da Anna Villarini con le ricette di LAURA SPINELLI
SALVEMINI Alessandra Avallone e le immagini di Laura Spinelli. Ma
anche la nostra inchiesta è davvero speciale. Il professor Lombarda, nata nel 1985,
Professore ordinario Severino Salvemini si interroga sul perché fino ad oggi i ha studiato fotografia
di Organizzazione aziendale piatti dei grandi chef non siano coperti dal diritto al Centro Bauer.
presso l’università Bocconi d’autore, e lancia una provocazione per tentare di sanare Specializzata nel settore
di Milano. Esperto questa mancanza nel sistema enogastronomico. In food, lavora per giornali
di economia generale il numero di novembre, come ogni anno, ospita nazionali e aziende.
delle istituzioni culturali, uno speciale vino con il quale proviamo a raccontare Ha collaborato al libro
è anche editorialista tutte le volte un settore in continua evoluzione, e che di Joe Bastianich Te la do io
del Corriere della Sera anche in questo caso sta provando a resistere. l’America (Rizzoli)
Dall’inchiesta che disegna la nuova geografia del vino alle
rubriche, dalle scuole per sommelier alle cantine con
vigneto nelle quali rifugiarsi per pensare, rilassarsi e
persino lavorare in smart working. Ma poi anche i libri
dedicati al vino, gli oggetti per appassionati del settore,
le storie di aziende di successo e una cantina tutta
nostra, dove abbiamo voluto indicare una selezione
speciale di bottiglie che ci piacciono. Buona lettura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18.11.2020 CO O K 5
IL SOMMARIO
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
39
L’INIZIATIVA LO SPECIALE
Ecco la cucina WINE ISSUE
di «Cook», Enoteche, scuole
lo spazio per sommelier, LE
del «Corriere» cantine, bottiglie
dove registrare da provare: PROSSIME
e testare l’inserto sul vino USCITE
le nuove ricette
di
di Barbero, Cremonesi,
Tommaso Galli Dal Monte, Ferraro,
Galli, Principato Il calendario
delle uscite
di Cook, in edicola
come allegato
gratuito
del Corriere della Sera
9
DELIVERY IL MENU
SALUTARE
I migliori ristoranti Che cosa
che fanno servizio tenere nella dispensa
64
a domicilio perfetta
DICEMBRE
di di 20 gennaio
Gabriele Principato Anna Villarini 17 febbraio
17 marzo
35 32 14 aprile
12 maggio
16 giugno
7 luglio
22 settembre
20 ottobre
LA CUCINA 17 novembre
DELLE DONNE 8 dicembre
Nora Ephron
I LIBRI e la torta
Da Nigella di patate
a Magnus
di STANZE IMPRESE
Nilsson, storie Angela Frenda
di cucina Arredare L’antico
e ripartenze le mensole gusto delle nuove
a regola d’arte ricette
26
di
Fantigrossi, di di
Frenda Irene Berni Martina Barbero
61 69
L’INIZIATIVA/2 L’ARCHITETTO IL PIATTO COSA
IN CUCINA GENIALE MANGIA
I 15 finalisti Quando l’isola Il congee Alessandro Piperno
dei Cook è al centro di pollo e il sogno del
Awards di tutta la casa piccante ricettario di famiglia
30
di di di di
Martina Barbero Clara Bona Alessandra Avallone Chiara Amati
67 63 25 71
L’ELENCO DELLE RICETTE
ANTIPASTI Riso, mele SECONDI Insalata di cardi Pie integrale alle mele Crêpes autunnali
e marroni 33 speziate 32
Tartare di Fassona Piccione affumicato
con crema di foie gras 33 15 21
Maccheroni DOLCI Pie con crema BEVANDE
11
integrali ai funghi Pie di frutta all’arancia
CONTORNI Old cuban
33 allo zenzero 21
PRIMI Tortino di patate 57
17 Pie con burro
Plin di animelle di Anna
FOTO DI LAURA SPINELLI
6 CO O K 18.11.2020
L’INCHIESTA
COOK.CORRIERE.IT
di Severino Salvemini*
SE IL DIRITTO D’AUTORE
un processo originale in cucina: è molto reputazione dei singoli (a sua volta spesso limone», Gennaro Esposito con gli «Spaghetti
raro, quindi, l’uso di brevetti, di ricorso al sostenuta dalla vanità e dal narcisismo dei al pomodoro del Vesuvio», Massimiliano
copyright, di trademark, o di altre tecnicalità protagonisti). Ciò che si ricerca e si apprezza Alajmo con il «Cappuccino di seppie al
giuridiche. Né è chiarissimo, per riconoscere è la considerazione dei colleghi. A questo nero», Riccardo Camanini con lo
correttamente la sussistenza o meno di una proposito, è significativo il caso del ristorante «Spaghettone, burro e lievito di birra» e Niko
violazione del diritto di autore, se il processo «In Situ» del Museo di Arte Moderna di San Romito con il «Risotto parmigiano, acqua e
creativo definito dal plagio sia: il piatto Francisco, dove lo chef Corey Lee, cuoco limone». L’imitazione (o l’emulazione) è
risultante che deve presentare un look del tristellato, ha raccolto nel menu l’innovazione La maggior quindi la massima espressione della
tutto somigliante; il gusto del piatto che si di celebrity chef di tutto il mondo, parte venerazione nel clan: quanto più sei imitato,
imprime in modo simile nella memoria di ovviamente tributando ad essi la paternità tanto più sei bravo ed eccellente. L’orgoglio
coloro che lo consumano; oppure il processo esplicita del piatto. Naturalmente si tratta di
degli chef lievita e gli interessi economici degli chef
di fabbricazione e dunque la struttura della riproduzioni dei piatti originali, di falsi non è spesso scivolano in secondo piano. Ciò
ricetta. In assenza di un diritto che protegge d’autore. Ma fedelissimi, come se fossero abituata spiega, quindi, perché i molti
la forma espressiva dell’opera, gli chef si
rassegnano alla difesa attraverso le norme
usciti dalle mani che li hanno creati. Un
«plagiatore» autorizzato, insomma. E gli
a difendere riecheggiamenti di ricette famose non hanno
in passato attivato litigation violente,
sociali condivise, grazie anche al fatto che la innovatori italiani sono cinque: Massimo le proprie paragonabili ad altre che invece avvengono
comunità degli chef vive molto sulla Bottura con «Oops! Mi è caduta la crostata al ricette nel mondo della moda o del design o del
CORRIERE DELLA SERA
CO O K 7
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
IL LIBRO
Quali sono le 240 leggende più
iconiche che hanno conquistato un
posto di rilievo nella cucina
Patata cotta nella terra in cui è cresciuta di Ben Shewry (Australia 2008) Millefoglie di Marie-Antoine Carême (Francia 1815) mondiale del fine dining? Si tratta
di invenzioni rivoluzionarie come
l’Oliva sferica di Adrià o il Raviolo
aperto di Marchesi fino ai recenti
Scampi di Redzepi e ai Cyber Eggs
di Scabin. Senza dimenticare le
storiche preparazioni della Pesca
Melba di Escoffier o la Caesar
Salad del messicano Cardini o altre
ancora. Come in tutte le liste, la
selezione non deve essere stata
facile: i criteri non mettono certo
d’accordo tutti. Un libro curioso e
indispensabile per gli amanti degli
elenchi delle esperienze imperdibili.
Unico peccato, non veniale,
l’assenza, tra gli italiani, dei tortelli
di zucca di Nadia e Giovanni
Santini. (S.S.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Toast all’avocado di Bill Granger (Australia 1993) Pizza margherita di Raffaele Esposito (Italia 1889)
Sushi di Jiro Ono (Giappone 1965) Omelette norvegese di Charles Ranhofer (Stati Uniti 1867)
molinopasini.com
CORRIERE DELLA SERA
CO O K 9
IL PERSONAGGIO
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
TRE
YANNICK ALLÉNO
COSE
DA
SAPERE
1
Nato nel 1968
a Puteaux, periferia
parigina, figlio
di ristoratori,
comincia da giovane
a lavorare in cucina.
Nel 2003 diventa
chef dell’Hotel Le
Meurice e nel 2007
conquista tre stelle
Michelin
2
Nel 2014 il suo
gruppo rileva
il Pavillon Ledoyen,
uno dei più antichi
locali di Parigi sugli
Champs-Elysées, Accusato lo scorso anno di sessismo per una frase
che oggi conta tre
ristoranti e sei pronunciata sulle poche donne nell’alta cucina, oggi «le roi» di Francia (13 stelle Michelin
stelle, di cui tre,
dal 2015, in tutto) si scusa e rilancia: «È ora di cambiare. Nei miei ristoranti di Parigi stiamo
all’«Alléno Paris»
introducendo la flessibilità nei turni per favorire la conciliazione tra casa e lavoro»
E intanto punta sulle Langhe, dove da quest’estate guida il «Fre» a Monforte d’Alba,
il primo locale italiano del suo gruppo
di Isabella Fantigrossi
foto di Matteo Carassale, producer Tommaso Galli
10 CO O K 18.11.2020
IL PERSONAGGIO
COOK.CORRIERE.IT
2 3 4 5
CO O K 11
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
18.11.2020 CO O K 13
IL PERSONAGGIO
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
PLIN
DI ANIMELLE
DI VITELLO
E CIPOLLE
AL LATTE
INGREDIENTI
Per il fondo: 500 g di costolette di
vitello, 5 g di carote, 15 g di sedano,
15 g di cipolla bianca, 15 g di
scalogno, 20 g di porri, 1 rametto di
timo, 1 foglia di alloro, 1 spicchio
d’aglio, 50 g di olio di vinaccioli, 10
g di triplo concentrato, 3 l d’acqua, 1
pomodoro. Per la pasta: 180 g di
semola, 420 g di farina tipo 00, 240
g di tuorli, 120 g di albume, 5 g di
sale. Per il primo ripieno: 125 g di
fondo bianco, 65 g di farina, 25 g di
burro, 315 g di animelle, 125 g di
uova, 20 g di vino bianco, 5 g di
sale. Per la farcia finale: 120 g di
animelle, 10 g di salvia, 1 limone, 60
g di panna, 60 g di fondo di vitello,
60 g di cubetti di gelatina di latte,
q.b. di farina di mais, q.b. di burro
chiarificato, q.b. di sale e pepe.
PREPARAZIONE
Per il fondo, rosolare le costine
nell’olio. Deglassatel con acqua e
poi ricopritele completamente
d’acqua fredda. Sminuzzate le
verdure e fate un boquet garni con
gli aromi. Rosolatele in padella e 8 I plin con doppio ripieno alle animelle 9 Yannick Alléno all’interno della cucina del «Fre»
terminate la cottura in forno a
180°C. Togliete il primo strato di
grasso dal fondo e unite le verdure
e il pomodoro. Cuocete per 6 ore e
poi filtrate. Fate la pasta e lasciatela
riposare. Per il primo ripieno, fate più fare. Perciò ho cominciato un processo di gastronomica, il suo unico obiettivo è riportare in auge la
una panade sciogliendo il burro semplificazione: non vado più ovunque, tolgo tutto ciò cucina classica francese. Fin da ragazzo, del resto, aveva
nella padella e unendo farina e che è inutile». Esce un po’ di Asia, dunque (ma restano i un’ossessione, Paul Bocuse: «È stato il mio Zidane, l’ho
fondo bianco. Poi mescolate le ristoranti di Dubai e Seoul oltre a quello di Marrakech), conosciuto nel 1998 quando mi preparavo per il Bocuse
animelle con il sale, unite uova, vino ed entra l’Italia. L’idea della squadra del Réva è di mixare d’Or. Per me c’è sempre stato. Fu lui a darmi la carica
e panade. Per la farcia, tagliate le in cucina ingredienti piemontesi con la mano, fatata, di quando non sapevo se accettare o meno una proposta di
animelle e infarinatele, poi Alléno. lavoro: mi chiesero di diventare capo chef allo “Scribe”
passatele in padella con il burro. ma mi dissero che lavoravano solo con persone vincenti.
Condite con salvia, scorza e succo di La spinta di Paul Bocuse Ebbi paura ma Bocuse mi diede la spinta. E ancora oggi
limone e pepe. Unite anche il primo ripenso a lui». Il modello, insomma, è quello classico.
ripieno e gli altri ingredienti. Farcite Cinquantuno anni, famiglia di ristoratori da cui ha «Oggi tutti imitano la cucina nordica, non voglio
i plin. imparato tutto («sono sempre stato più attaccato alle giudicare — spiega — ma io vado in un’altra direzione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA pentole che alla gonna di mia mamma»), oggi lo chef è Guardando, orgogliosamente, al passato. E riportando nel
considerato il più raffinato rappresentante dell’alta cucina piatto un ingrediente che sembrava scomparso, le salse.
d’albergo in Francia. Oltre ad «Alléno Paris», guida un «Sono il verbo della cucina francese: passato, presente e
altro tristellato, «Le 1947 à Cheval Blanc» a Courchevel, futuro. La salsa è l’elemento che lega tutto — racconta —
sulle Alpi francesi. Sordo alle sirene della moda e lo chef saucier è il più importante della brigata. Oggi,
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 15
IL PERSONAGGIO
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
12
10
PICCIONE
AFFUMICATO
INGREDIENTI
Per il fondo: 500 g carcassa di
piccioni, 5 g di carote, 15 g di
sedano, 15 g di cipolla bianca, 15
g di scalogno, 20 g di porri, 1
rametto di timo, 1 foglia di alloro,
1 spicchio d’aglio, 50 g di olio di
semi, 10 g triplo concentrato, 3 l
d’acqua, 1 pomodoro. Per i
piccioni: 2 piccioni, 100 g di olio di
cocco, q.b. di segatura di legno per
affumicare. 13
16 CO O K 18.11.2020
IL MENU DI ERIN JEANNE MCDOWELL
COOK.CORRIERE.IT
●
C PER CELIACI
●
F FACILE
●
L LIGHT
●
V VEGETARIANA
●
T TRADIZIONALE PERSONE TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA
CORRIERE DELLA SERA
CO O K 17
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
E L’ARTE
DI FARE
LE «PIE»
C
INGREDIENTI uocete a fuoco medio amarene e zucchero di
T
canna per 6-7 minuti. In una ciotola mescolate
Guscio: 300 g di farina, amido di mais, zucchero bianco, sale e zenzero
220 g di burro, 120 g in polvere. Versate in pentola con lo zenzero fresco.
di acqua ghiacciata, sale. Cuocete per 7-8 minuti per far addensare. Rimuovete
Pasta allo zenzero: dal fuoco, unite vaniglia e zenzero cristallizzato,
150 g di farina, 110 g mescolate e fate raffreddare. Ora preparate il guscio.
di burro, 60 g di acqua, In una ciotola mescolate farina e sale. Poi aggiungete
mezzo cucchiaino di il burro freddo a cubetti da 13 mm e lavorate con le
sale, spezie in polvere (1 mani fino a quando i cubetti saranno grandi come
cucchiaio di cannella, ¾ piselli. Fate un buco al centro, unite l’acqua, poca alla
di zenzero, " di all spice,
volta, impastate ma non troppo. Formate un disco
spesso 2,5 cm, coprite con la pellicola e mettete in
Muovetevi lentamente e lavorate l’impasto mezzo di chiodi di
garofano). Farcia: 800 g
frigo per 30 minuti. Foderate un piatto da torta con
metà della pasta, versate la miscela fredda di
con le mani: i gesti e i tempi che servono di amarene scongelate,
50 g di zucchero
amarene. Stendete l’altra metà allo spessore di mezzo
centimetro e tagliate 10 strisce larghe un centimetro.
per cucinare le torte farcite all’americana di canna, 100 g di
zucchero bianco,
Sistematele su una teglia rivestita di carta. Preparate
anche la pasta allo zenzero, con lo stesso
rispecchiano quelli della meditazione 3 cucchiai di amido
di mais, 1 cucchiaino
procedimento della prima. Stendetela allo spessore di
mezzo centimetro e ricavate 20 strisce larghe un
Poi, una volta in forno, aspettate con calma e mezzo di zenzero in
polvere, mezzo di sale,
centimetro. Ora intrecciate due strisce allo zenzero
8
con una di impasto normale. Procedete con questo
che i primi aromi si sprigionino fuori: un pezzettino di zenzero
fresco, 2 cucchiai
pattern e ricoprite la torta. Mettete in frigo per 30
minuti. Scaldate il forno a 220°C e cuocete la torta
PERSONE
CHI È
Conosciuta come la regina
delle pie, Erin Jeanne
L e mie prime torte ripiene le ho
preparate accanto a mia nonna,
quando avevo circa 14 anni. A quei
tempi, cominciavo a scoprire le gioie
presto impastare la farina, stendere la sfoglia
e usare le dita per pizzicare i bordi per
creare effetti decorativi, sono diventati per
me gesti del tutto naturali. Quest’arte si
McDowell è una delle food della cucina. Mi divertivo tantissimo a imprime soprattutto nella memoria
stylist più note a New York. pasticciare con le mani, a seguire la mia muscolare. Più armeggiavo con sfoglia e
I suoi piatti sono spesso creatività ma, soprattutto, non potevo fare a mattarello, più si affinava la mia intuizione Stendere
protagonisti di servizi meno dello sguardo meravigliato degli ospiti di cuoca. All’inizio, mi limitavo a seguire le la sfoglia
sul New York Times ai quali servivo i miei dolci. Cucinare pie mi ricette che trovavo nelle riviste o nei libri di
e su Food52. È da poco rendeva felice e, ancora di più, il gesto di cucina, ma ben presto ho cominciato a creare è un’attività
tornata in libreria con un condividerle. Proprio grazie a questi primi le mie ricette e a lasciar libera la fantasia. che si
nuovo libro, The Book on Pie: ricordi, le torte farcite occuperanno per Una pie è un guscio di sfoglia con un imprime nella
sempre un posto speciale nel mio cuore. A ripieno qualsiasi. Che può assumere poi
Everything You Need to Know
to Bake Perfect Pies un certo punto, preparavo e infornavo una molte forme, dimensioni e consistenze, e
memoria
(Houghton Mifflin Harcourt) quantità impressionante di torte, e ben ovviamente, può essere preparata in una muscolare
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 19
IL MENU DI ERIN JEANNE MCDOWELL
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
I P
n una ciotola mescolate farine e sale. Tagliate il er il guscio: in una ciotola media,
burro a cubetti da 13 mm, uniteli nella ciotola e
F mescolate briciole, zucchero e sale. Unite il
T
lavorate con le mani fredde fino a quando i burro fuso e girate per bene. Versate in
cubetti saranno grandi come piselli. Fate un buco al uno stampo da torta non unto (23 cm di
centro, unite l’acqua poco alla volta, impastate ma
T diametro), premete sul fondo e ai lati.
non troppo. Formate un disco grossolano spesso 2,5 Preriscaldate il forno a 175°C, infornate per 10-12
cm, copritelo con la pellicola e mettete in frigo per INGREDIENTI minuti finché non inizia a colorarsi sul bordo.
30 minuti. Stendete l’impasto, mettetelo in una teglia Raffreddate, poi staccate dallo stampo. In una
da 23 cm di diametro, coprite con un foglio di Guscio: 210 g casseruola media cuocete a fuoco lento latte e
carta, inserite dei legumi secchi, cuocete a 220°C per di biscotti sbriciolati, panna. Unite le bustine di tè, spegnete il fuoco e
15-17 minuti. Rimuovete i pesi e cuocete ancora per 50 g di zucchero, coprite. Dopo 15-20 minuti rimuovete le bustine.
INGREDIENTI 10 minuti. Fate raffreddare. In una pentola unite 340 2 g di sale, 85 g Preriscaldate il forno a 175°C. In una ciotola
g di mirtilli, il succo di limone e il mezzo tagliato e di burro. Farcia: mescolate zucchero di canna e amido di mais,
Base: 120 g di farina, tritato con la buccia, la bacca di vaniglia e 150 g di 225 g di latte intero, poi versate nel composto insieme alle uova
60 g di farina di mais, zucchero. Cuocete a fuoco medio per 10 minuti. 80 g di panna, 5 sbattute e amalgamate. Aggiungete vaniglia e
1 g di sale, 115 g Togliete dal fuoco e frullate il composto. Riportate bustine di tè Earl Grey, sale. Versate la crema nel guscio. Trasferite in
di burro freddo, 75 g sul fuoco e cuocete per 5 minuti. Mescolate il resto 210 g di zucchero di forno e cuocete per 45-50 minuti: la crema dovrà
di acqua ghiacciata. dello zucchero con farina, cannella e sale. Unite alla canna, 1 g di amido di restare traballante al centro. Mettete in frigo per
Farcia: 850 g di miscela sul fuoco acceso, continuando a mescolare mais, 3 uova, 7 g di almeno 2 ore (e max 24). Preparate la glassa:
mirtilli, mezzo limone per far addensare. Incorporate i restanti mirtilli e il estratto di vaniglia, 2 fate bollire zucchero, sciroppo e acqua. Cuocete
medio, 1 bacca burro. Trasferite in una ciotola e fate raffreddare, g di sale. Glassa: 300 fino a ottenere un colore ambrato, poi spegnete.
di vaniglia, 300 g coperto con la pellicola trasparente. Inserite in frigo. 8 g di zucchero, 80 g di Unite burro e panna, riaccendete il fuoco basso e 8
di zucchero, 60 g Mettete il guscio freddo della torta su una griglia da PERSONE sciroppo di mais, 60 g mescolate fino a quando la salsa sarà liscia. PERSONE
di farina, mezzo forno coperta di carta, versate il ripieno e cuocete di acqua, 7 g di Unite sale e vaniglia, fate raffreddare e versate
cucchiaino di cannella per 30-35 minuti a 220°C nel ripiano più basso. estratto di vaniglia, sulla torta in uno strato uniforme. Mettete in
in polvere, mezzo Guarnite, se volete, con mirtilli freschi, piccoli ciuffi 110 g di burro, 120 g frigo per almeno un’ora prima di servire. Potete
di sale, 30 g di burro di panna e buccia di limone. 90 di panna, 3 g di sale decorare con ciuffi di panna montata. 80
© RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI © RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI
gamma infinita di gusti. Si può cuocere in croste diverse (ci sono 40 ricette), di vari
una tortiera tonda di ceramica, in una teglia livelli di difficoltà nella preparazione, e adatte
da forno o addirittura in padella. Dolce o a soddisfare tutti i gusti, dal dolce al salato.
salata, raffinata o rustica, semplice o La crosta spesso viene considerata un
elaborata. Dopo una ventina d’anni trascorsi a semplice guscio che racchiude il ripieno, ma
infornare torte, la loro versatilità è la non per me: per me è proprio il guscio il
Le pie sono caratteristica che più apprezzo delle pie ed è protagonista principale! Per prepararli si La crosta è
versatili: il motivo che mi ha spinto a scrivere il mio possono aggiungere gli ingredienti più considerata
ultimo libro. La torta ripiena è pronta a disparati, come spezie, cacao in polvere,
si preparano soddisfare qualsiasi esigenza. Date, insomma, scorza di agrumi, e persino formaggio
da molti
secondo sfogo alla vostra creatività, esplorando le grattugiato, per scoprire quanto possono un semplice
una gamma innumerevoli possibilità offerte. Le classiche essere gustosi anche gli stessi involucri di guscio: io
infinita torte ripiene all’americana, le celebri pie,
hanno in genere un guscio fatto di pasta
pasta delle vostre torte. Anche i ripieni sono
tantissimi. Le più comuni categorie di pie
penso invece
di gusti e leggera e friabile, ma nel mio nuovo libro mi negli Stati Uniti si basano sul contenuto del che sia
combinazioni sono proposta di provare un’ampia gamma di ripieno. Per lo più a base di frutta, di crema protagonista
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 21
IL MENU DI ERIN JEANNE MCDOWELL
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
INTEGRALE CREMA
ALLE MELE SPEZIATE ALL’ARANCIA
I C
n una ciotola media, unite farine e sale e ominciate con la crema all’arancia. In una
mescolate. Poi aggiungete il burro freddo a
F pentola mescolate succo, tuorli e zucchero.
T
cubetti da 13 mm e lavorate con le mani Scaldate a fuoco medio alto, mescolando per
fino a quando i cubetti saranno grandi come 4-6 minuti con una spatola per far addensare. Unite
piselli. Fate un buco al centro, unite l’acqua
T il burro e girate. Versate in un piatto ampio per far
poca alla volta, impastate ma non troppo. raffreddare e coprite con la pellicola. Tenete da
Formate un disco grossolano spesso 2,5 cm, parte per almeno 45 minuti. Ora dedicatevi al
copritelo con la pellicola e mettete in frigo per guscio. Preriscaldate il forno a 175°C. In un robot
30 minuti. Stendete l’impasto, mettetelo in una da cucina tritate i cereali, aggiungete il burro
teglia da 23 cm, decorate il bordo con i rebbi morbido e il sale e amalgamate per compattare
di una forchetta infarinata o con le dita, bene. Pressate la pasta in uno stampo da pie (23
INGREDIENTI coprite con un foglio di carta, mettete dei INGREDIENTI centimetri) sul fondo e ai lati. Cuocete per 10-12
legumi secchi, cuocete a 220°C per 15-17 minuti fino a che la crosta sarà dorata. Ora passate
Guscio: 90 g di farina minuti. Rimuovete il foglio con i pesi e cuocete Guscio: 150 g di cereali alla farcia: in una pentola cuocete a fuoco lento
bianca, 75 g di integrale, ancora per 2-3 minuti. Fate raffreddare. Bollite in fiocchi congelati, 110 g latte e un pizzico di sale. In una ciotola mescolate
1 g di sale, 115 g di burro, il sidro di mele fino a ridurlo a un paio di di burro morbido, un amido di mais e zucchero, poi unite i tuorli e
75 g di acqua. Farcia: cucchiai. Preriscaldate il forno a 220°C. In una pizzico di sale. Crema: mescolate. Versate un quarto del latte caldo nella
900 g di mele Gala, 30 g ciotola condite le mele a fettine con la buccia 130 g di succo d’arancia ciotola continuando a mescolare. Ora inserite tutto
di burro, 170 g di sidro, assieme a burro fuso, sidro e vaniglia. In un concentrato, 65 g di nella pentola, abbassate il fuoco e mescolate fino a
1 cucchiaino di estratto recipiente unite zuccheri, amido di mais, zucchero, 85 g di tuorli, 60 bollore. Unite l’estratto di vaniglia. Incorporate la
di vaniglia, 1 di cannella, cannella, zenzero, 1 g di chiodi di garofano g di burro. Farcia: 280 g di crema all’arancia. Adesso filtrate con un colino a
mezzo di zenzero tritati, 1 g di noce moscata grattugiata e sale. 8 latte, 65 g di zucchero, 20 maglia fine e versate tutto nel guscio. Lisciate bene 8
macinato, 50 g di Unite alle mele, mescolate e sistematele nel PERSONE g di amido di mais, 225 g e fate raffreddare per almeno un’ora. Preparate il PERSONE
zucchero bianco e 50 g guscio a spirale, in cerchi concentrici o in file di panna, 40 g di zucchero topping. Montate panna, zucchero a velo e un
di canna, 10 g di amido di strette. Infornate su un foglio di carta e a velo, 3 cucchiaini cucchiaino di estratto di vaniglia. Versatela sulla
mais, chiodi di garofano, cuocete per 35-40 minuti. Potete provare anche di estratto di vaniglia, torta, lasciando i bordi liberi. Guarnite con buccia
noce moscata, 2 g di sale la variante con il rabarbaro al posto delle mele. 90 sale, buccia d’arancia d’arancia e mettete di nuovo in frigo. 90
© RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI © RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI
18.11.2020 CO O K 23
IL MENU DI ERIN JEANNE MCDOWELL
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
BURRO DI ARACHIDI
E MERINGA AI LAMPONI DISPENSA
a cura di
Martina Barbero
INTENSO
INGREDIENTI Bialetti lancia la sua linea
di caffè macinato, il Perfetto
Guscio: 150 g
Moka, disponibile in cinque
di farina, 1 g di sale,
miscele. Da provare l’Intenso,
113 g di burro, 60 g
con prevalenza di chicchi
di acqua ghiacciata.
di robusta India
Farcia: 240 g
In una ciotola media unite farina nella ciotola di una planetaria almeno un’ora in frigo. Nel
di panna, 60 g
di zucchero a velo, e sale e mescolate. Poi aggiungete il montate panna e zucchero a velo a frattempo preparate la meringa.
T
170 g di burro burro freddo a cubetti da 13 mm e velocità media. Trasferite in una Versate 5 cm di acqua in una
di arachidi cremoso, lavorate con le mani fino a quando ciotola e fate raffreddare. Pulite la pentola e mettete sul fuoco a
230 g di crema i cubetti saranno grandi come planetaria, versate burro di arachidi, scaldare. Poi appoggiate sulla
di formaggio, 100 g piselli. Fate un buco al centro, unite crema di formaggio e zucchero e pentola una ciotola, versateci tutti
di zucchero, 10 g l’acqua poca alla volta, impastate mantecate fino a ottenere un gli ingredienti e mescolate fino a
di estratto ma non troppo. Formate un disco composto leggero e spumoso. Ci quando la miscela raggiungerà i
di vaniglia, 2 g grossolano spesso 2,5 cm, copritelo vorranno 5 minuti. Aggiungete 71°C (usate un termometro da
di sale. Meringa: con la pellicola e mettete in frigo vaniglia e sale e mescolate. Unite cucina). Togliete la ciotola dalla
2 albumi grandi, per 30 minuti. Stendete l’impasto, ora circa un quarto della panna pentola sul fuoco e montate la
1 g di cremor tartaro, mettetelo in uno stampo da pie da montata al composto di burro di miscela con le fruste elettriche a
WINTER BEER
100 g di zucchero 23 cm e sistemate bene i bordi. arachidi e mescolate con forza. velocità medio alta: procedete così 8
Una doppio malto non filtrata
semolato, un pizzico Coprite con un foglio di carta, Rimuovete la ciotola dalla base del per 2 o 3 minuti. Quando pronta, PERSONE
ad alta fermentazione e speziata,
di sale, 5 g inserite dei legumi secchi e cuocete robot e incorporate delicatamente la spalmate la meringa sopra la torta
la nuova Winter beer
di estratto a 220°C per 15-17 minuti. Togliete il restante panna montata in due o cercando di tenere al centro un
di Theresianer è una birra
di vaniglia, 35 g foglio con i pesi e rimettete in tre aggiunte. Versate il ripieno nel ciuffo più alto. Se volete, tostate la
da meditazione perfetta con
di lamponi liofilizzati forno per altri 10-12 minuti. Fate guscio raffreddato e distribuitelo meringa con un cannello. 70
formaggi o cioccolato fondente
raffreddare completamente. Intanto uniformemente. Fate raffreddare per © RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI
MI PIACI
Renetta Melinda D.O.P.
DI PIÙ Più gusto alla salute.
D.O.P. perchè nasce e cresce in una Valle Alleata della salute perchè ricca di polifenoli,
unica al mondo, la Valle di Non. ben 212 mg ogni 100 g.
Alleata della buona cucina perchè visto il suo ridotto Alleata dell’ambiente perchè viene conservata in
contenuto di acqua mantiene inalterate le sue speciali grotte sotterranee che fungono da frigoriferi
proprietà anche dopo la cottura ed è ottima per la naturali grazie a cui è possibile risparmiare energia,
preparazione di strudel, dolci, frittelle o mele al forno. ridurre il consumo idrico e diminuire le emissioni di
CO2, rispettando e tutelando l’ambiente.
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 25
IL PIATTO GENIALE
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
CONGEE DISPENSA
E POLLO PICCANTE a cura di
Martina Barbero
VIALONE NANO
Semintegrale, gustoso e cotto
in 15 minuti. Il Vialone Nano,
prodotto dall’azienda De Tacchi,
è una varietà di riso tipica
della Bassa veronese, diventato
anche un Presidio Slow Food
DALLA SILA
Coltivata oltre i 1000 metri
di altitudine, la patata della Sila
Igp viene prodotta in 26 comuni
È un porridge di riso, cotto così a lungo da diventare simile a una polentina bianca, delle province di Catanzaro
e Cosenza. Ne esistono diverse
lucida e morbida. Amatissimo in Cina, dove viene considerato un comfort food varietà, da provare la Désirée
dal potere curativo, è perfetto con la carne speziata oppure con i gamberi all’aglio
di Alessandra Avallone
illustrazione di Felicita Sala
26 CO O K 18.11.2020
LA CUCINA DELLE DONNE
COOK.CORRIERE.IT
NORA EPHRON
TUTTO È ISPIRAZIONE
(ANCHE IL CIBO)
di Angela Frenda
foto di Stefania Giorgi
illustrazione di Nina Cosford
CO O K 27
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
TORTINO
DI PATATE
DI ANNA
INGREDIENTI
4-5 patate di grosse
dedicherà. Ma fu proprio seguendo questo pochissime persone, evitando di dirlo persino dimensioni, 4 cucchiai di burro, 2
criterio che Nora decise di trasformare il ad alcuni dei suoi amici più cari. Fu uno cucchiai di olio, q.b. di sale e pepe,
dramma peggiore in un libro, poi diventato choc per molti. Secondo uno di loro, come si q.b. di crème fraîche.
film: suo marito Carl Bernstein, uno dei due racconta nel documentario, fece questa scelta
giornalisti passati alla storia per l’inchiesta perché aveva paura di morire, e quella era PROCEDIMENTO
sul Watergate, l’aveva tradita mentre era l’unica storia su cui non poteva avere il
incinta del loro secondo figlio, e lei ci aveva controllo. In questa sua vita fatta di talento Lavate e sbucciate le patate e
scritto Heartburn, Affari di cuore. Narra la c’è stato, comunque, un colpo di scena: a un con l’aiuto di una mandolina
leggenda che, nel mezzo del caos, la sua certo punto è arrivato un grande amore. Il tagliatele sottilmente. Asciugatele
amica Sally Quinn, giornalista del Washington suo terzo marito, Nick Pileggi (che ha scritto quindi bene. Fate sciogliere il
Post, fosse andata da una sensitiva, e che film come Quei bravi ragazzi e Casinò) è burro e ungete con un cucchiaio il
questa sensitiva le avesse profetizzato: «Vedo stato colui che le ha donato la felicità. Si fondo della padella, meglio se di
che hai un’amica che sta soffrendo molto. sposarono nel 1987 quando lei aveva 46 anni ghisa visto che andrà in forno.
Devi dirle che su questa sofferenza scriverà e lui 54, e rimasero insieme fino alla morte Rivestite la base della padella con
un libro, e che con il libro andrà via il di Nora nel 2012. Da allora sono passati otto un primo strato di patate
dolore e arriveranno un sacco di soldi». anni, eppure lei è ancora molto amata. sovrapposte, e cospargetele di
Andò proprio così: rifugiandosi per un paio Sapeva sempre dare un consiglio preciso, era burro, sale e pepe. Create un altro
di mesi dal suo editor Robert Gottlieb, senza interessata sinceramente alle relazioni umane, strato di patate e conditele
casa, senza soldi e con due figli piccoli, alle vite delle persone, alle passeggiate nel nuovamente, ripetete l’operazione
L’unica cosa trasformò una tragedia in una commedia. E parco e anche al successo. Nora la amavi ancora una volta. Inserite la
che per lei si salvò la vita, diventando la sua eroina. anche quando diceva, seria: «Posso parlarti padella in forno a 220°C per 45
Scrisse Heartburn, che le fruttò «una cifra un attimo?», e lì capivi che era finita. Nora
non è mai considerevole» e tre anni dopo divenne un Ephron scrive che non le mancheranno i
minuti, premendo di tanto in tanto
le patate. Poi aumentate il forno al
diventata film con Meryl Streep nei panni di lei e Jack reggiseni, i funerali, le cene come quella a massimo e fatele dorare per altri
«copy» è la Nicholson in quelli dell’ex marito (commento cui siamo andati ieri sera, struccarsi ogni dieci minuti. Capovolgetele su un
sua malattia di Nora: «Meryl Streep interpreta me meglio
di me»). L’unica cosa che per la Ephron non
sera, le bollette, le e-mail, e noi pensiamo
soltanto a quanto è brava a prendere in giro
piatto da portata e servite con
crème fraîche.
Si rifiutò è mai diventata «copy» è la sua malattia. Si la nostra vita, raccontando la sua. © RIPRODUZIONE RISERVATA
28 CO O K 18.11.2020
DOLCE ALLO SPECCHIO
COOK.CORRIERE.IT
LA FORESTA NERA
CON CILIEGIE,
PANNA E CIOCCOLATO
Il nome originario è Schwarzwälder Kirschtorte,
una maestosa torta originaria della regione del Baden-Württemberg:
tre strati di pan di Spagna al cacao riccamente farciti
come vuole la tradizione tedesca
Ecco come la prepara il pastry chef riminese Roberto Rinaldini
di Lydia Capasso
foto di Matt Russell
CO O K 29
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
Food styling Marina Filippelli, styling Tabitha Hawkins, producer Martina Barbero
TUTTI
I CONSIGLI
DA
ESPERTO
«IN INVERNO
POTETE
UTILIZZARE
LA FRUTTA
SCIROPPATA»
T
enete sempre a portata di
mano una bilancia e un
termometro quando
decidete di preparare un dolce
in casa. «La maggior parte
degli errori sono dovuti a
temperature non corrette. E
soprattutto prendetevi del
tempo: la pasticceria ha
bisogno di calma e dedizione».
Roberto Rinaldini è una fonte
inesauribile di suggerimenti
non solo per ottenere una
foresta nera perfetta, ma da massa non avrà triplicato il suo volume
tenere a mente ogni volta ci si iniziale e sarà diventata chiara e spumosa. Ci
accinge a preparare un dolce. impiegherete più o meno una decina di
Come evitare, dunque, un minuti. Aggiungete ora le polveri setacciate,
misero fallimento con il pan di operazione da effettuare molto delicatamente,
Spagna? Usate uova a con l’aiuto di una marisa o di una spatola,
temperatura ambiente (20°C), effettuando un movimento che va dal basso
montatele con le fruste verso l’alto e facendo attenzione che il
elettriche o, meglio ancora, composto non si smonti o non presenti
con la planetaria, e solo grumi, pena la riuscita del dolce.
quando le uova avranno Nell’impasto del pan di Spagna, infatti, non
cominciato a schiumare (a c’è alcun agente lievitante: la torta viene su
formare, cioè, delle bolle), grazie all’aria incorporata durante la
aggiungete lo zucchero lavorazione. Versate il tutto in uno stampo
semolato. In questo modo lo imburrato dal diametro di 20 cm e infornate
zucchero si distribuirà in per 20-25 minuti. Prima di sfornare fate la
maniera uniforme e il prova con la punta di un coltello: se
composto rimarrà più stabile. risultasse umida, prolungate la cottura ancora
Avete difficoltà a montare la per qualche minuto. Comunque dovreste
panna? Assicuratevi che sia accorgervi che il dolce è cotto anche perché
ben fredda (4°C) e che sia le pareti tenderanno a staccarsi dal bordo
altrettanto freddo il contenitore dello stampo. Non allarmatevi, quindi, se
in cui la versate: tenetelo in dovesse leggermente ritirarsi, è normale. La
frigo qualche ora, azionate le base può essere preparata anche un paio di
fruste elettriche e solo quando giorni in anticipo, purché la conserviate ben
la panna avrà cominciato a avvolta in pellicola alimentare. Preparate ora
prendere corpo aggiungete lo la farcia e la bagna. Tagliate a metà le
zucchero. Ricordate di mettere ciliegie e mettetele da parte. In un
poi tutto in frigo. Volendo, contenitore freddo, montate la panna ben
potete inserire una parte di fredda con i semi di vaniglia e aggiungete lo
mascarpone per tenerla ferma zucchero poco alla volta. Incorporate le
più a lungo, perché a un certo ciliegie e conservate in frigo. Mettete acqua,
punto, in genere dopo 18/24 succo e zucchero in un pentolino sul fuoco,
ore, la panna tende a portate a ebollizione e fate raffreddare prima
smontarsi. E per una torta dell’utilizzo. Se vi piace una bagna un po’
gluten free? Basta sostituire alcolica, fate come in Germania e aggiungete
l’amido di riso alla farina. E un bicchierino di kirsch, l’acquavite a base di
poi, ricorda Roberto Rinaldini: ciliegie. In mancanza usate un rum scuro. A
«Mai sottovalutare l’importanza questo punto non resta che montare la torta.
delle materie prime in cucina. Tagliate il pan di Spagna in tre parti
I prodotti sono il punto di orizzontali. Mettete il primo strato all’interno
partenza per qualunque ricetta di un anello d’acciaio da pasticceria o
vogliate preparare». E allora, se direttamente su un piatto da portata,
ZUCCHERO PER MONTARE le ciliegie non sono di inzuppatelo con la bagna alla ciliegia,
stagione? Evitate quelle stendete uno strato di un centimetro di
Quando dovete montare Quando montate la panna, candite: sono troppo dolci e panna alle ciliegie. Appoggiate sopra il
le uova o la panna assicuratevi che sia ben per nulla umide. Quelle secondo disco di pan di Spagna, inumiditelo
con lo zucchero, aggiungete fredda. E perché rimanga sciroppate, invece, saranno con la bagna, spalmate con la panna alle
quest’ultimo solo in un tale, già qualche ora prima perfette. ciliegie e completate con il terzo disco.
secondo momento, quando mettete in frigorifero Ly.ca. Rimuovete delicatamente l’anello, rifinite la
cioè panna o uova avranno il contenitore che userete © RIPRODUZIONE RISERVATA parte superiore con la panna e ricoprite con
già preso corpo. E fatelo in per lavorarla. Solo così scaglie di cioccolato e ciliegie a piacere.
più riprese in modo che lo riuscirete a montarla Conservate in frigo e mangiate entro un paio
zucchero si distribuisca bene a dovere di giorni. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
30 CO O K 18.11.2020
I LIBRI
COOK.CORRIERE.IT
C H Q
iò che più commuove in «Bibi’s ow to Cook The Victorian Way uesto libro di Emanuela Caorsi,
Kitchen», di Hawa Hassan, sono with Mrs Crocombe, della «Riparto da me», è un viaggio
i racconti che fa delle ricette storica Annie Gray, è il libro rivoluzionario dentro la
Hawa Hassan, Bibi’s tramandate di generazione in Annie Gray, How to Cook per tutti gli amanti della cucina Emanuela Caorsi, Riparto alimentazione olistica, partendo
kitchen, Ten speed generazione dalle donne d’Africa The Victorian Way with Mrs d’epoca. E anche per chi ha adorato da me, alimentazione dai cibi “veri” e passando dall’ascolto
press edition nelle loro cucine di casa. Crocombe, Eng. Heritage Downton Abbey.... olistica, Gribaudo ragionato di noi stesse/stessi
LE STORIE
CUCINA,
MANGIA, RIPETI
(LA FORMULA
NIGELLA)
di Angela Frenda
C ucina,mangia, ripeti.
Nigella Lawson ha un
nuovo mantra. E
sull’argomento ci ha scritto
la cosa più simile alla meditazione.
La routine di pelare e affettare e
schiacciare può essere un atto che
lenisce il rumore delle nostre menti.
passionali, proprio come è nello stile
di Nigella. Ma questa volta le
introduzioni ai vari capitoli sono
qualcosa in più della solita spiega
un libro appena uscito, che Che spegne tutti i pensieri». Il nuovo pre-ricette. Ogni parte è uno spicchio
Nigella Lawson, Cook, infatti si intitola «Cook, eat, libro di Nigella Lawson è un po’ del Lawson-pensiero: un’amorevole
Eat, Repeat: repeat». Nigella è cresciuta insomma ricettario un po’ saggio/memoir. difesa del cibo bruciacchiato,
Ingredients, recipes e, come tutti noi con l’avvicinarsi D’altronde, lei stessa ammette: consolazioni di Natale; che cos’è una
and stories della maturità, ha deciso di prendersi «Cucinare per me è fonte di confort, ricetta?; rabarbaro... Una lunga
Chatto&Windus, 345 quel che le piace di più dalla sua significato e bellezza. Più che di un confessione che l’autrice ha deciso di
pagine, 27,27 euro vita. Così è partita dall’assunto che si mantra, cook, eat and repeat è la fare al suo pubblico di lettori senza
può trovare la pace nei ritmi storia della mia vita». E qui la food mettere troppi filtri. La ricetta? «Lo
consolatori dl cucinare. che non è writer più famosa d’Inghilterra, so che quando ve le racconto metto
solo qualcosa che si esaurisce al divenuta simbolo di emancipazione sempre dosi precise e anche il
termine del gesto, ma qualcosa di femminile ma anche di cucina numero di persone alle quali è
più: attraversa le nostre esistenze, sia sensuale, che ha attraversato indenne rivolta. Ma volete sapere la verità?
fisicamente che dal punto di vista le traversie della vita (dalla vedovanza Non sono affatto convinta che questa
emozionale. Un piatto diventa nostro al divorzio tempestoso con Saatchi, sia una cosa giusta.... Chi può dire a
soltanto quando ha trovato la sua dalle accuse di tossicodipendenza ai quante persone è destinato
strada per entrare nel nostro dolori per la perdita di un’amatissima esattamente un piatto? Dipende dalla
repertorio personale, in quella lista sorella), si lascia andare con fame che hanno, da chi sono, dal
di ricette alle quali ogni volta sincerità. Lasciandoci intendere che tipo di ricetta...». Insomma, se prima
torniamo per cercare conforto e le vite di tutti non sono semplici, e Nigella Lawson era un concentrato di
ripeterle... Una lista che si accresce e che tutti abbiamo bisogno ad un certezze, soprattutto in cucina, con
ambia esattamente allo stesso ritmo certo punto di un mantra da ripeterci questo ultimo libro ci insegna
al quale noi cambiamo e cresciamo. per credere che andrà tutto bene. Se (anche) ad essere tolleranti prima di
«Ho provato a meditare per anni - poi questo mantra avviene in cucina, tutto con noi stessi. E a vivere di
racconta Lawson - e sempre con ancora meglio, perché ci riavvicina a poche certezze. Su tutte, una:
grande insuccesso. Ecco perché noi stessi. Troverete nel nuovo cucinare ci rende tutti più felici.
cucinare può essere forse considerata volume oltre 150 ricette goduriose e © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CO O K 31
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
T C U
redici capitoli, ciascuno dedicato arlo Cracco si lancia in una na nuova monografia Slow
a un genere alimentare (dal nuova avventura. Dai dolci da Food dedicata agli osti, questa
vitello al riso, dalle verdure al forno a quelli al cucchiaio, dai volta scelti con la chiave della
Battisti, Zanatta, Cucina pesce d’acqua dolce). Per raccontare la Carlo Cracco, Marco lievitati ai tradizionali, ecco 70 ricette Ostinati, Storie di resilienza resilienza, cioè la capacità di non
milanese contemporanea, nuova cucina milanese, con gli occhi Pedron, Dolce, Cracco per imparare la pasticceria con i e sostenibilità delle osterie arrendersi mai. Ecco allora 15 storie
Guido Tommasi ed. dello chef del «Ratanà», Cesare Battisti e fantasia, Vallardi segreti dello chef stellato d’Italia, Slow Food di «ostinati» e le loro ricette
IN
SVEZIA
«VI RACCONTO
I MIEI 4.015
GIORNI
AL FÄVIKEN»
di Isabella Fantigrossi
Q uesta è la storia di un
ristorante che non esiste più.
Il «Fäviken», situato nella
campagna del Nord della
genere hai bisogno di sentirti dentro
una grande eccitazione. E io una
mattina mi sono svegliato e per la
prima volta, prima di andare a
certo punto la stanchezza. «Una
mattina mi svegliai con gli occhi
incrostati di lacrime secche. Guardavo
il soffitto, non riuscivo ad alzarmi dal
Svezia, a 300 chilometri dal lavorare, non l’ho sentita». Ma oggi, letto. Non stavo bene». Nilsson non
circolo polare artico, aperto nel dopo aver cominciato la sua seconda usa la parola burnout però confessa di
Magnus Nilsson, 2008 e chiuso a fine 2019. Quando avventura lavorativa — da gennaio è aver sentito, in quei giorni, il peso del
Fäviken: 4015 Days, Magnus Nilsson, lo chef (molto direttore della Mad Academy, mondo sulle spalle. Chiuso il locale (e
Beginning to End, visionario) che lo ha condotto, l’associazione no profit fondata in un ciclo gastronomico), oggi lo chef
Phaidon, 324 pagine, annunciò al mondo di voler chiudere Danimarca da Renè Redzepi — svedese cura, assieme alla moglie Tove
54,95 euro l’esperienza del suo ristorante Magnus Nilsson ha deciso di chiudere, e ai loro quattro bambini, un meleto
bistellato dopo 4.015 giorni di anche simbolicamente, l’esperienza del di 18 ettari nel sud del Paese. E nel
avventura, nessuno se lo aspettava. Era suo ristorante tornando in libreria (è il libro Nilsson ha documentato tutti i
al culmine della popolarità: il suo quinto volume) con Fäviken: 4015 piatti e le ricette nate qui. «All’inizio
ristorante, a causa del clima, chiudeva Days, Beginning to End (Phaidon). Un questo nuovo libro doveva essere
per 20 settimane all’anno e appena bellissimo libro fotografico in cui fa il semplicemente un catalogo completo
apriva le prenotazioni per i suoi 24 punto di tutto quello che è stato il di ogni ricetta fatta al “Fäviken” —
coperti si registrava in pochi minuti il ristorante di Järpen. Anche se non spiega —. Sai, un po’ come si fa con
tutto esaurito. Allora, però, Nilsson esiste più. Di quello che ha significato gli artisti morti, un catalogo ragionato.
disse di essere stanco: «Passerò il mio per se stesso e anche per gli altri. E Poi si è passati all’idea di un libro
tempo con la mia famiglia, rifletterò, raccontando, esattamente, come andò basato su storie senza alcuna ricetta.
mi dedicherò al giardinaggio, a quella mattina: «Per anni è stato una Infine, dopo diversi zigzag direzionali,
scrivere, riposare e rimanere in forma, grandissima parte della mia vita — ci siamo decisi sulla forma che ha
sia fisicamente sia mentalmente. Non racconta oggi —. E il “Fäviken” fu adesso: un elenco cronologico di ogni
voglio mentire, sono un po’ stanco importante anche perché abbiamo piatto mai servito al “Fäviken”, con
dopo tutto questo tempo passato a basato il nostro menu quasi storie, ricette e le immagini che il
spingere sull’acceleratore». Del resto, interamente su prodotti della zona fotografo Erik Olsson ha scattato da
disse, «ho sempre saputo che il circostante, cosa insolita all’epoca in noi dal 2008 fino alla fine». La
“Fäviken” non sarebbe stato per generale e inaudita nel segmento più chiusura, vera, del ciclo del «Fäviken».
sempre: per gestire un posto del alto dei ristoranti». Poi subentrò a un © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
32 CO O K 18.11.2020
IL MENU SALUTARE
COOK.CORRIERE.IT
●
C PER CELIACI
●
F FACILE
●
L LIGHT
●
V VEGETARIANA
●
T TRADIZIONALE PERSONE TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA
INGREDIENTI
200 g di farina
G
di castagne, 3-4 dl
di acqua calda,
25 g di pinoli, li ingredienti freschi di
50 g di uvette, stagione sono molto
30 g di noci sgusciate, preziosi: contengono
olio extravergine vitamine, minerali e
di oliva, sale antiossidanti che ci servono e
costano meno. A novembre non
dovrebbero mai mancare broccoli,
cardi, cavolfiori, cavoli, carciofi,
ceci, fagioli, funghi, radicchi, rape
e cime di rapa, sedano rapa,
topinambur, zucca, arance, cachi,
castagne, fichi d’india, kiwi,
melagrane e uva. La dispensa,
però, non è fatta solo di frutta e
verdura. Ci sono alcuni
ingredienti, meno deperibili, che
CRÊPES dovremmo abituarci a tenere
sempre in cucina. Innanzitutto, i
AUTUNNALI cereali integrali in chicco (per
esempio, riso, farro, orzo, avena,
grano saraceno, miglio) e i loro
S
etacciate la farina di castagne in una derivati come la pasta integrale, i
ciotola, temperatela con l’acqua calda,
C fiocchi di avena e le loro rispettive
aggiungendola poco alla volta fino ad farine, utili per improvvisare un
avere una consistenza omogenea ma non F pasto veloce, un dolce, una
troppo fluida. Fate riposare 30 minuti. Lavate le focaccia o del pane. Per questo
uvette, tritatele leggermente, unitele alla pastella teniamo sempre una scorta di
con i pinoli e le noci spezzettate. Scaldate una
L lievito madre, fresco o in polvere,
piastra liscia, versatevi un filo di olio di cremor tartaro (da usare se
extravergine e distribuitelo con un pezzetto di T abbiamo tempo) e di bicarbonato,
carta da cucina. Versate la pastella a cucchiaiate perfetto invece per lievitazioni più
sopra la piastra, cuocendo come fossero dei
pancake. Quando iniziano ad asciugare in
superficie, rigirate aiutandovi con una spatola e
Ortaggi di stagione e poi cereali integrali, legumi (vanno bene anche
4
terminate la cottura sul secondo lato. Impilate
le crêpes man mano che sono cotte. Servitele
PERSONE in scatola ma lavate via il sale), miso al posto del dado, erbe, spezie
da sole o con un filo di sciroppo di acero o di
agave. Potete accompagnarle anche con della
E imparate a leggere le etichette, per evitare i cibi
ricotta fresca. (al.av.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20
MINUTI
con zuccheri nascosti, farine troppo raffinate e grassi «trans»
LA DISPENSA
INGREDIENTI
1 cipolla, 1 carota,
1 gambo di sedano,
PERFETTA
1 spicchio di aglio,
500 g di cavolo verza,
1 mazzo di cavolo nero,
brodo vegetale,
1 peperoncino
piccante, olio
extravergine di oliva,
sale, pane di grano di Anna Villarini *
duro foto di Laura Spinelli
veloci. I legumi, invece, vanno sono una miniera di informazioni spesso sotto altri nomi: saccarosio
bene secchi, congelati o anche in per scegliere consapevolmente tra (lo zucchero bianco), zucchero di
scatola ma questi dovranno essere un cibo e un altro. Controlliamo canna, zucchero di canna
sciacquati molto bene sotto l’acqua data di scadenza, provenienza di integrale, sciroppo di mais,
corrente per togliere l’eccesso di un prodotto, peso e, soprattutto, sciroppo di fruttosio, di glucosio,
sale. Tenete, poi, sempre in lista degli ingredienti. Nell’elenco, di riso, succo di agave, maltosio,
ZUPPA dispensa del miso, una pasta a
base di soia e di un cereale
vengono riportati in ordine
decrescente, cioè il primo è
destrosio, succo di acero, miele.
Per altro ingredienti che possono
DI CAVOLI MISTI fermentata con il sale. Ricco di
enzimi che aiutano la digestione e
l’ingrredienti contenuto in quantità
maggiore e poi a scendere. In
essere presenti anche in prodotti
pubblicizzati come «senza
di fermenti, potete utilizzare il fondo, quindi, si trovano in genere zucchero». E i grassi? Il migliore è
A
ffettate la cipolla, fatela appassire in miso al posto dei dadi per il eventuali additivi e aromi. Perché l’olio extravergine di oliva. Quello
una casseruola ampia con un cucchiaio
F brodo, specialmente ora che arriva dobbiamo stare particolarmente d’oliva, invece, è raffinato. Per tutti
di olio extravergine, aggiungete la carota il freddo. Attenzione, però: attenti agli ingredienti? Secondo la gli altri grassi l’etichetta non
e il sedano tagliati a dadini, l’aglio intero, L aggiungetelo solo a fine cottura ricerca scientifica, il consumo di fornisce informazioni precise: i
salate, mescolate e cuocete a fuoco dolce. Nel nella minestra per non distruggere alimenti troppo raffinati, ricchi in grassi idrogenati, le margarine e
frattempo lavate la verza, eliminate il torsolo le proprietà nutrizionali con il zuccheri semplici aggiunti, grassi gli oli raffinati possono contenere
e tagliatela a striscioline. Lavate il cavolo V calore. Inoltre accertatevi di avere saturi o trans alla lunga può i grassi detti «trans», tra i più
nero, togliete la costa centrale più coriacea e in dispensa le spezie (come incidere negativamente sulla pericolosi poiché favoriscono la
tagliatelo a pezzetti. Aggiungete verza e zenzero, curcuma, cannella, pepe) nostra salute. Perciò controlliamo formazione delle placche nelle
cavolo alle altre verdure nella casseruola,
T e le erbe aromatiche: fresche, che le farine non siano «0» arterie. Infine, non facciamoci mai
regolate di salate e mescolate lasciando surgelate o essiccate, danno sapore oppure «00» (molto raffinate) e guidare negli acquisti dalle scritte
insaporire 5 minuti. Unite il peperoncino. ai cibi limitando il consumo di che gli eventuali amidi non siano salutistiche: la maggior parte,
Versate un litro e mezzo di brodo vegetale, sale. Al momento di fare la spesa tra i primi ingredienti, perché si secondo l’Efsa (l’Autorità europea
4
coprite a metà e cuocete 30 minuti. Affettate — da fare sempre seguendo una ricavano dalla raffinatura più per la sicurezza alimentare), non è
PERSONE
il pane di grano duro, tostatelo in padella o lista e a stomaco pieno per non spinta dei cereali. Cerchiamo poi scientificamente corretta.
sotto il grill. Conditelo con un filo di olio e rischiare di riempire il carrello di acquistare alimenti privi di *Nutrizionista e ricercatrice alla
disponetene 2 fette in ogni ciotola, versate la solo per fame — abituiamoci a zuccheri aggiunti (oppure che non Fondazione IRCCS-Istituto
zuppa e servite. (al.av.) 60 leggere bene le etichette dei siano tra i primi 4 ingredienti Nazionale dei Tumori
© RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI prodotti. Obbligatorie per legge, nella lista), che si nascondono © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CO O K 33
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
Crediti: food styling Alessandra Avallone, styling Stefania Aledi; tessuti Society Limonta e C&C Milano; ceramiche La Fornacina Keramik Studio, Serax,
La Topaia Laboratorio di Ceramica, Asa-Selection; posate Mepra; bicchieri Zafferano Italia
INGREDIENTI INGREDIENTI
400 g di riso integrale, 2 scorzonere,
400 g di castagne cotte 3 carote arancioni
al vapore, 3 mele e gialle, 50 g di uvetta
renette, 1 scalogno, non zuccherata,
1 bicchiere di vino 1 cucchiaio di pinoli,
bianco, olio 1 cucchiaio di aceto
extravergine di oliva, di riso, olio
grana grattugiato extravergine di oliva,
(facoltativo), sale
sale e pepe
L C
essate il riso integrale in acqua hiamata anche asparago d’inverno,
bollente salata per 50 minuti e
C originaria dell’Europa dell’est, la
C
scolatelo al dente. Sbucciate le mele, scorzonera è una radice autunnale
eliminate i torsoli, tagliatele a dadini e F dall’aspetto simile a una carota scura. L
mettetele in una casseruola coperte a metà Cominciate sbucciando scorzonera e carote, poi
di acqua fredda. Cuocetele a fuoco dolce e tagliatele in quattro quindi a bastoncini: se il
a pentola coperta finché sono tenere, poi
V centro della scorzonera è legnoso, eliminatelo V
frullatele a crema. Tritate lo scalogno, prima della cottura. Sbollentate la scorzonera
soffriggetelo in una casseruola ampia in 10 minuti in acqua bollente salata e scolate.
due cucchiai di olio extravergine, infine Scaldate due cucchiai di olio in una padella
CUCINATE unite le castagne e lasciatele insaporire per ampia, mettete scorzonera e carote colorate,
LE CASTAGNE: alcuni minuti spezzettandole con il salate, coprite e cuocete per dieci minuti.
mestolo. Ora sfumate con il vino bianco. Lavate l’uvetta e aggiungetela alla cottura.
SOLO Quando sarà evaporato, aggiungete il riso
4
Tostate leggermente i pinoli in una padella
4
174 CALORIE integrale e la crema di mele. Salate e
PERSONE
antiaderente e uniteli alle verdure. Togliete il
PERSONE
IN 100 GRAMMI pepate, cuocete una decina di minuti coperchio, controllate se le radici sono tenere
mescolando, se volete mantecate con il quindi sfumatele con l’aceto di riso e lasciate
grana grattugiato e servite. (al.av.) 70 evaporare prima di togliere dal fuoco. (al.av.) 30
© RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI © RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI
M C
ondate i cardi eliminando le parti ominciate mondando i funghi
bollite o arrostite per una merenda
gustosa per grandi e più piccoli. annerite e i filamenti. Poi tagliateli a
C cardoncelli, poi tagliateli a dadini e
F
An.Vill. bastoncini e immergeteli man mano saltateli in una padella ampia con lo
© RIPRODUZIONE RISERVATA in acqua fredda e succo di limone. Nel F spicchio di aglio schiacciato e un pezzetto di
V
frattempo portate ad ebollizione una pentola peperoncino secco. I funghi dovranno
di acqua salata, lessate i cardi a fuoco vivace prendere colore. Quando sono pronti, salateli
per 30 minuti circa o finché sono ben teneri. L e pepateli e metteteli da parte tenendoli in
Scolateli e lasciateli intiepidire in una caldo. Ora dedicatevi ai broccoli. Lavateli e
zuppiera o in un piatto da portata. Ora V divideteli in cimette. Portate ad ebollizione
procuratevi un barattolo a chiusura ermetica. una grande pentola di acqua salata, mettete
Versate all’interno la senape rustica, l’aceto di in cottura la pasta e, appena l’acqua riprende
mele, un cucchiaino di acqua, un cucchiaino il bollore, unite anche i broccoletti per farli
di miele, sale e tre cucchiai di olio 4
cuocere assieme ai maccheroni. Scolate la 4
extravergine. Chiudete ermeticamente il PERSONE
pasta al dente e ripassatela in padella con i PERSONE
barattolo e shakerate per far emulsionare funghi. Unite anche i broccoletti e, se serve,
perfettamente la vinaigrette. Condite i cardi un mestolino di acqua di cottura. Quando i
con la salsa e lasciate marinare per almeno maccheroni sono pronti, servite aggiungendo
30 minuti prima di servire. (al.av.) 50 un filo di olio extravergine crudo. (al.av.) 20
© RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI © RIPRODUZIONE RISERVATA MINUTI
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 35
DELIVERY
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
Chiusi i ristoranti al pubblico nelle zone rosse, moltissimi locali si stanno organizzando con le consegne
a domicilio e il servizio d’asporto (fino alle 22). Ecco, dunque, alcuni dei migliori indirizzi di Milano
TOKUYOSHI
«OTTIMOFIORE» «CIRISPACCIO»
T
agliolini alla crema di
broccoletti e bottarga di
tonno. Pasta alla Norma.
Pesce spada con limone e
E I SANDWICH D
al ragù napoletano alla
pasta e patate con provola
affumicata. Fino ad un
celebre lievitato salato come il
GIAPPONESI
mentuccia. E, poi, l’immancabile tortano. Ma anche selezionati
cassata. Sono alcuni dei piatti formaggi, salumi e vini della
d’asporto della «Trattoria Campania scelti con sapienza e
Ottimofiore», un punto di passione da Cosimo Mogavero.
riferimento a Milano per gli Questa è l’offerta delivery e
amanti della cucina siciliana asporto del ristorante con bottega
tradizionale. Imperdibile la pasta «Cirispaccio». Il menu è
con le sarde e i cannoli con disponibile sull’account Instagram
ricotta e frutta candita. del locale @cirispaccio—official.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
C’ T
è il raviolo wagyu, foie agli di carne pregiata. Tutto
gras e tartufo. E, poi, il l’occorrente per preparare
dim sum zafferano, crema irresistibili ricette dal
di risotto alla milanese e mondo (come i tacos messicani).
ossobuco. Sono alcuni dei piatti E una divertente playlist musicale
proposti per delivery e asporto a tema da ascoltare mentre si
da «Gong Oriental Attitude», il cucina o si mangia. Questo è ciò
noto locale di Giulia Liu. L’anatra che si riceverà ordinando una
alla pechinese con pancake cinesi delle special box delivery di
e julienne di cetrioli, porro e «Carne. Diversamente Macellai».
carote è da provare. Consegne in tutta Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
«VÒCE» «BULK»
«Katsusanderia»
di Yoji Tokuyoshi,
via S. Calocero 3,
Milano,
R
Bentoteca.com
ipieno di lingua di vitello e servito con cavolo viola e
maionese agli spinaci. Oppure di sgombro fritto,
accompagnato da salsa al sesamo bianco, zucchine gialle
marinate e erbe aromatiche. O, ancora, in versione
vegetariana. Sono le tre tipologie di katsusando — il tipico
panino della tradizione giapponese — che propone a Milano per
DALLA COLAZIONE il delivery e il take away la «Katsusanderia» dello chef Yoji Tokuyoshi.
Visto il successo avuto da questo piatto alla «Bentoteca» — il suo KIT GOURMET
ALLA CENA bistrot aperto subito dopo il lockdown di marzo nei locali che ANCHE PER IL BRUNCH
ospitavano il ristorante stellato —, il cuoco ex allievo di Bottura ha
D D
alle brioche con gianduja, ideato un menu dedicato a questi particolari sandwich fatti con lo ifficile scegliere fra il kit
alle polpette di pesce al shokupan: l’equivalente nipponico del pane in cassetta. Chi vuole può per i casoncelli alla
pomodoro. È un delivery accompagnarli con birre artigianali della città di Naka, poco meno di bergamasca da ultimare a
che accompagna il cliente dalla un’ora da Tokyo. Disponibili per la consegna a domicilio restano casa e il croque madame, con
colazione alla cena quello anche i piatti della «Bentoteca». Dall’ormai amatissimo midollo di prosciutto cotto, formaggio e
studiato per il bistrot «Vòce» da vitello «Shiokara», cotto alla brace e servito con calamari fermentati uovo biologico. Ma ci sono anche
Alessandro Negrini e Fabio leggermente piccanti, al kit per il ramen da finire a casa: con brodo speciali burger (e persino una
Pisani, chef del bistellato «Il a base di pollo con katsuobushi, noodle fatti a mano, uovo cotto a pizza gourmet) nell’offerta
Luogo di Aimo e Nadia». bassa temperatura, spinaci, germogli di soia al sesamo e una fetta di delivery e d’asporto del ristorante
Imperdibile il kit per gli maiale brasato. Non manca anche una proposta di menu (per due «Bulk» dello chef Giancarlo
spaghettoni con cipollotto, persone) con all’interno i piatti più ricercati dai clienti. Oltre a una Morelli. Il sabato e la domenica è
guanciale d’Osvaldo e pomodori. proposta speciale, studiata per l’aperitivo, con un tris di katsusando e disponibile anche un menu
Il locale propone anche l’asporto. un’etichetta di vino selezionata direttamente da chef Tokuyoshi. brunch in stile italo-americano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
VERY ITALIAN,
franciacorta.net @franciacorta
ERY FRANCIACORTA
Benvenuti in Franciacorta.
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 37
DELIVERY
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
Anche nel resto d’Italia molte tavole d’autore sono pronte con piatti
pensati apposta per il servizio a domicilio. Crocchette, bao, crudi e tacos: il meglio da provare a casa
«CARNAL», ROMA
«L’IMBUTO BOX» «DATTILO», STRONGOLI
D C
ai tacos con pancia di Garfagnana. Questa «misteriosa» scatola i sono le crocchette di
manzo Ahumada — — ordinabile da ogni parte d’Italia — patate e caciocavallo con
marinata e affumicata con contiene una degustazione composta maionese al peperone
legno di faggio — allo spiedino da cinque portate da completare a casa arrosto. La lasagnetta di
di Pluma iberica cotto. Il con il gusto del cuoco toscano. C’è la melanzane con pomodoro
colombiano Roy Caceres (chef del possibilità di scegliere fra cinque candito e ricotta affumicata. E,
ristorante una stella Michelin varianti: carne, pesce, vegetariano, poi, lo stracotto di vitello
«Metamorfosi») propone con il vegano oppure onnivoro. Tutte in ricette famose dello chef? La bistecca Lo chef stellato glassato al melograno e castagne.
suo nuovo bistrot «Carnal», in abbinamento col pane preparato nelle «primitiva» cotta sulla corteccia. Gli toscano Cristiano Questi sono alcuni dei piatti
Tomei con il suo
formula delivery, sapori cucine del locale stellato. Così come i irresistibili i ravioli ripieni di olio evo confort che propone da delivery
«L’ImbutoBox»,
sudamericani in versione pop. piatti, che vengono messi sottovuoto e con parmigiano e polvere di cavolo ordinabile da ogni
e asporto (in box sostenibili) una
Un’offerta articolata con diverse spediti con corriere refrigerato. nero. O, ancora, il fagiano al curry. parte d’Italia delle più amate chef calabresi,
combinazioni e varianti, sempre «L’ImbutoBox» arriva corredato Oppure il rombo al bambù. Chi vuole, attraverso il sito Caterina Ceraudo, del ristorante
presentate con dressing, contorni dall’occorrente per mettere in tavola un può ordinare pure selezionate bottiglie internet: stellato «Dattilo» di Strongoli, nel
e tutto il necessario per pasto completo. Compresi i consigli di di vino. limbutobox.it crotonese. Preparazioni creative,
completare a casa i piatti, grazie cottura e servizio. Qualche esempio di © RIPRODUZIONE RISERVATA offerte a prezzi alla portata di
a dei tutorial che trasformano la tutti e disponibili alla carta o in
cena in una esperienza da menu completi che cambiano
condividere. Da provare la box di ogni settimana. Non mancano
«pescado», con delizie come il anche tapas per l’aperitivo, da
taco di gamberi rossi crudi, accompagnare alle selezionate
avocado e pomodorini confit. etichette di vino del ristorante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
PESCE SUSHI
«FUSION» ISOLANO
S R
ubito dopo il lockdown di icette siciliane creative
marzo Giuseppe Iannotti — trasformate in sushi. Questa
chef e patron del ristorante unione alchemica tra sapori
«Krèsios», una stella Michelin — italiani e tecniche giapponesi è la
ha creato «8pus»: dark kitchen proposta delivery di Tony Lo
dedicata a piatti di mare comfort Coco, chef e patron del ristorante
e creativi. Qualche esempio? Ci una stella Michelin «I Pupi» di
sono l’otoro katsu sando con Bagheria, in provincia di
ventresca di tonno e caviale, il Palermo. Un modo geniale per
ramen di polpo, il bao al vapore rendere adatti alla consegna a
con ombrina e l’hot dog di domicilio i piatti di uno dei
salmone. Ma anche box con cuochi più conosciuti e amati
menu tematici: tra formule ready della Sicilia, che nella sua
to eat (entro i 30 km) o ready to carriera ha cucinato per
cook, che è possibile ricevere, personalità come Bill Gates, il
invece, in tutta Italia. Si tratta di Dalai Lama, il principe Harry,
un progetto su cui lo chef Charlize Theron, Rania di
lavorava da molto e che la Giordania, i reali di Danimarca e
pandemia ha solamente Sean Penn. Da provare? I roll allo
accelerato. Da provare, pure, i sfincione con gamberetto bianco
dessert: dalla tarte au citron, al di nassa e i nigiri con spaghetto
tiramisù, passando dalla torta di tonno e crema di bottarga al
Guanaja. limone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 39
LO SPECIALE/L’INCHIESTA
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
L’inchiesta
Chi ha più vigneti? LEGENDA 2018 2019 Var. % Gran
Bretagna
in migliaia di ettari
Rep. ceca
+0,6% Germania
0,0% Austria Russia
+0,2% +1,0%
972 966 Romania
-2,8% Irlanda
800 855 855 792 794 0,0%
Ucraina
701 708
448 436 408 408 0,0% -1,4% -1,3% +1,2%
400 Francia
177 177 218 215 203 200 192 195
0 Portogallo
Spagna Cina* Francia ITALIA Turchia* USA Iran* Argentina Cile Portogallo Bulgaria
Svizzera Georgia
*Nazione con una significativa proporzione di vigneti non destinati alla produzione vinicola
ITALIA
Spagna Turchia
LEGENDA
Vigneti (non in scala)
Algeria Tunisia Grecia Cipro Siria
Libano
Cisgiordania
Marocco
Egitto Israele
KIRGHIZISTAN
CANADA
UZBEKISTAN
USA
GIAPPONE
CINA
INDIA SUD COREA
MESSICO
ETIOPIA VIETNAM
ECUADOR
Produttori di vino
in milioni di ettolitri BRASILE
LA NUOVA
GEOGRAFIA
DEL VINO
Grecia, Portogallo, Sudafrica. L’Avellinese e l’alto Piemonte. La mappa di quello
che berremo si allarga, complici i cambiamenti climatici e le richieste del mercato
Che vuole come protagonista assoluto il territorio: vitigni autoctoni, varietà antiche
E in questo l’Italia ha un patrimonio invidiabile, tutto da esplorare
di Alessandra Dal Monte
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 41
LO SPECIALE/L’INCHIESTA
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
DA
SAPERE
G recia, Portogallo, Sudafrica.
Sono i Paesi più promettenti
per qualità e raffinatezza
nell’attuale mappamondo del
insomma, preme per farsi sentire anche
nel bicchiere. È il concetto di terroir
all’ennesima potenza: il terreno unito al
suo contesto, dal microclima al fattore
vulcanici e vitigni come
Verdelho, Arinto e Terrantez
danno vita a buoni vini
bianchi, minerali e sapidi, là
vino. Ma anche l’Italia viene citata umano. Un piccolo mondo che deve dove un tempo la tradizione
dagli esperti: certo non perché sia finire nelle bottiglie, connotarle, voleva che si producessero solo vini
emergente, piuttosto perché è da contraddistinguerle. E in questa stessa dolci. L’altro astro nascente del Paese
esplorare, soprattutto al di fuori delle direzione di «iper-precisione local» sembra essere, accanto alle già note zone
rotte più classiche. Dall’Avellinese all’alto vanno anche altri due fenomeni: del Douro, dell’Alentejo, del Minho
Piemonte, dalla Sicilia all’Abruzzo, il l’attenzione sempre più diffusa a un (patria del Vinho Verde) e del Madeira,
patrimonio nazionale di vitigni autoctoni processo di vinificazione poco invasivo, l’Algarve: vini bianchi minerali, vini rosati
— oltre 500, registrati — è sotto che preservi il più possibile le che ben si accompagnano al cibo, vini
(favorevole) osservazione. E poi, a caratteristiche del grappolo, e la ricerca rossi di struttura. Poi Grecia, si era detto.
incuriosire, ci sono quegli Stati di tecniche di coltivazione sostenibili: «La «Qui i vignaioli fanno, sin dall’antichità,
incredibilmente comparsi sulla cartina sostenibilità — continua Robinson — è, quello che oggi cercano gli appassionati
dei produttori, come Belgio e Danimarca: insieme ai cambiamenti climatici, il di tutto il mondo — è il giudizio
fino a quarant’anni fa sarebbe stato grande tema. Biologico e biodinamico L’Atlante mondiale dell’Atlante —: intriganti vitigni
improbabile vedere delle viti nei Paesi non sono solo una moda: la riduzione dei vini ottava edizione autoctoni, un’ampia varietà di terreni, vini
Bassi o in Scandinavia. Eppure: «Grappoli dei trattamenti chimici in vigna si è resa (Mondadori) contiene 230 rinfrescanti con un passato e una storia,
maturi di Riesling sono stati raccolti necessaria visto quanto si era impoverito mappe delle zone metodi di vinificazione artigianali». I
nella Norvegia meridionale. E persino in il suolo negli ultimi anni». Insomma, le vinicole, dalla Francia alla rossi della Macedonia stanno facendo
Polonia, regina del clima continentale, la macro-tendenze sono chiare, ma è nei Nuova Zelanda, ben parlare di sé tanto che The Wine
viticoltura è in ripresa», si legge dettagli che si cela il fermento del vino. indicazioni sulla Advocate ha inserito il Kir-Yianni
nell’ottava edizione, aggiornata e rivista, produzione ma Diaporos Block 5 (uno Xinomavro con un
dell’Atlante mondiale dei vini, pubblicato Cambiano le priorità soprattutto le chiavi po’ di Syrah) nella lista delle migliori
in inglese nel 2019 da Mitchell Beazley e per capire la nuova scoperte del 2019 (per l’Italia c’era il
appena uscito in italiano per Mondadori. Prendiamo alcuni indizi: in Inghilterra, geografia del vino Carricante Eruzione 1614 di Planeta). Tra i
Un’opera monumentale che ha richiesto Canada e Germania oggi è molto più vitigni della zona da ricordare anche il
due anni di lavoro ai co-autori Hugh probabile ottenere un raccolto Naoussa. Creta è stata segnalata da Hugh
Johnson, fondatore dell’Atlante, e Jancis soddisfacente di quanto accadesse dieci o Johnson nella 44esima edizione della sua
Robinson, enologa di fama internazionale vent’anni fa. Alcuni produttori di guida bestseller Pocket Wine Book per il
Dafni di Psarades Vineyard, uno dei vini
7,4
da bere nel 2021: salvato dall’estinzione
I produttori sono desiderosi di esprimere con precisione dalla famiglia Lyrarakis, questo vitigno
ricorda l’alloro, è pungente e allo stesso
il carattere del loro «punto» sulla Terra. Dalla Tasmania tempo invitante.
al Belgio. Si coltiva verso i poli ma anche a poca distanza I milioni di ettari vitati
Che cosa berremo
dall’equatore: una tendenza che tocca tutte le nazioni nel mondo. Il Paese con
più viti è la Spagna (966
Anche il Sudafrica è spesso citato nelle
classifiche dei «Paesi da assaggiare»:
mila ettari), seguita dalla sempre Johnson raccomanda un White
Cina (855), dalla Francia blend (mix di Chenin Blanc e altri
che lo affianca dalla quinta edizione, ai Champagne hanno piantato Chardonnay e (794) e dall’Italia (708) internazionali con il Palomino che arriva
loro collaboratori sparsi in tutto il Pinot nero nel sud dell’Inghilterra. Sono (dati Organizzazione dalle vigne antiche dello Swartland)
mondo e a un team di minuziosi cambiate le preoccupazioni dei vignaioli: internazionale della vigna invecchiato e fermentato in botte
cartografi. La (nuova) geografia del vino se un tempo il principale cruccio era e del vino, 2020) (produttore Badenhorst). Qui i vitigni
che ne emerge è piena di sorprese: portare le uve alla giusta maturazione, internazionali esprimono sfumature
47,2
mappe — ben 230 — alla mano, si nota ora la priorità è evitare che i grappoli territoriali molto specifiche: dalle zone
che la vite non si coltiva più solo nelle maturino troppo in fretta a causa del aride a quelle fredde, dalle produzioni in
due fasce temperate a nord e a sud caldo spazzando via i livelli di acidità quota a quelle al livello del mare i
dell’equatore, come si insegnava una corretti per avere un vino equilibrato. Gli risultati sono meritevoli. E il Belgio? Gli
volta agli aspiranti sommelier. Le aree in ambiti di ricerca attuali, quindi, spumanti della Vallonia e delle Fiandre,
cui cresce si sono ampliate. Un po’ riguardano la protezione delle uve e in che accanto allo Chardonnay usano il
perché il vino è materia viva, alcuni casi anche l’effetto del fumo sul I milioni di ettolitri Pinot blanc, sanno stupire. Un passaggio
profondamente influenzata dai raccolto, un tema serio per California, di vino prodotti dall’Italia a parte lo merita l’Asia: la Cina in dieci
cambiamenti climatici — si pianta Australia, Cile e Sudafrica, devastati dagli nel 2020 secondo anni, tra 2006 e 2016, ha raddoppiato la
sempre di più verso i poli, in cerca di incendi. Poi: nelle zone vinicole classiche le stime Ovi: si tratta sua area vitata totale. La maggior parte
siti più freschi, e grazie all’agronomia per sfuggire alle temperature in rialzo si del primo produttore del raccolto (il 90 per cento) è riservato a
avanzata lo si riesce a fare anche nelle pianta in quota. L’obiettivo è rallentare la mondiale seguito uve da tavola o all’uva passa, ma ci sono
zone calde, dal Brasile alla Birmania, maturazione degli acini e consentire a da Francia (43,9), Spagna tentativi di produzioni di pregio, anche
dall’India al Vietnam — e un po’ perché tutte le componenti organolettiche di (37,5), Stati Uniti (24,7), con investimenti stranieri (Lvmh ha
il mercato è cambiato radicalmente. svilupparsi. A volte, da tanto si aspetta, si Argentina (10,8) impiegato quattro anni di ricerche per
«Oggi si cerca la biodiversità, finisce per raccogliere l’uva quasi fondare, nella provincia di Yunnan, la
l’espressione del territorio — sintetizza appassita: per evitare che gli zuccheri si cantina Ao Yun che produce rossi a base
Jancis Robinson, ideatrice del sito di concentrino troppo a scapito di altre Cabernet Sauvignon). In India si coltiva
notizie e recensioni JancisRobinson.com caratteristiche, come i tannini, i nella regione del Maharashtra, dove il
—. Trent’anni fa tutte le case vinicole coltivatori usano poca acqua. Una sorta clima è subtropicale: Shiraz, Chenin
andavano nella stessa direzione, da di aridocoltura in aree che potrebbero Blanc, Zinfandel, ma anche Sangiovese e
Seattle ad Adelaide: i produttori volevano essere normalmente irrigate. Sembra il Cabernet. In Thailandia e Birmania i
una copia dei vini francesi che piacevano mondo alla rovescia, sono tentativi di produttori potrebbero arrivare a cinque
ai critici. Borgogna e Bordeaux erano le adattamento. vendemmie ogni due anni, data l’umidità,
regioni di punta, quelle più imitate. ma con competenza gestiscono le piante
Adesso è richiesto ciò che è locale, Nuove provenienze per limitare la resa e aumentare la
indigeno». Va da sé che la mappa qualità. Appunti per l’anno prossimo:
globale del vino abbia un altro aspetto, Ma tornando ai territori da esplorare, Tasmania (spumanti e Pinot nero fermo),
quasi a macchia di leopardo: «I con le cartine sott’occhio gli autori Roussillon (bianchi peculiari come il
produttori — spiega Robinson — sono dell’Atlante cerchiano le novità. Per Banyuls), vini fermi inglesi. Come dice
desiderosi come non mai di esprimere esempio le Azzorre, che nell’edizione Johnson, nel mutevole atlante del vino
con precisione il carattere del loro punto precedente, alla voce Portogallo, erano versione 2020 — e oltre — nessuna
sulla Terra, in modo sempre più definito appena accennate mentre in questa si nazione è immune.
ogni anno». La nuova geografia del vino, meritano un approfondimento: i terreni © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 43
LO SPECIALE/I LIBRI
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
di Gabriele Principato
Abbinamenti audaci (almeno in apparenza), alleanze inedite tra cibi e bottiglie, racconti e storie
È il filo conduttore che anima queste quattro proposte, con i consigli di sommelier, esperti e autori
Un viaggio a tratti sorprendente dentro il variegato mondo dell’enologia. E non solo
MANUALE AFFINITÀ
Madeline
COSA C’ENTRA
L’HAMBURGER
Puckette e
Justin Hammack,
L’arte del vino,
Vallardi, 317
COL SASSICAIA
pagine, 27 euro
QUELLO CHE
VOLEVATE SAPERE
SUL VINO
A bbinare un
hamburger da fast food
patatine di farina di mais e
formaggio che quasi tutti hanno
professionista e lui giornalista —
spiegano con chiarezza e senza
N
el titolo è già racchiusa a un prezioso vino della sgranocchiato almeno una volta tabù come scegliere vini (anche
l’essenza di questo libro: Borgogna. Oppure a un nella vita per spezzare la fame. le etichette importanti) da
L’arte del vino. La guida pregiato (e quasi sacro) Stanno bene come «il latte coi accompagnare senza timore ai
definitiva. Ed è proprio un Bolgheri Sassicaia. C’è chi biscotti» spiegano Vanessa Price cibi di tutti i giorni: compresi gli
compendio di tutto ciò che serve ancora oggi definirebbe questo e Adam Laukhuf, autori di Big snack che — quasi — mangiamo
sapere per orientarsi nel mondo atto blasfemo o folle. Eppure, il Macs & Burgundy. Wine pairings con vergogna. Un’idea di
dell’enologia quello che hanno risultato potrebbe lasciare for the real world, edito da successo, come ha dimostrato la
raccolto in questo volume, edito sbalorditi molti palati raffinati. Abrams Image. Perché? Il segreto Vanessa Price e Adam popolarità della rubrica
da Vallardi, gli autori Madeline Così come sorseggiare un di questi audaci abbinamenti è il Laukhuf, Big Macs settimanale della Price su Grub
Puckette e Justin Hammack. Una Sancerre — celebre vino della perfetto equilibrio fra acido e & Burgundy. Wine pairings Street, il food blog del New York
guida di facile consultazione, Valle della Loira — mangiando grasso, sapido e minerale. Gli for the real world, Abrams Magazine, in cui — come in
illustrata da immagini, Cheetos, ossia quelle famose autori — lei sommelier Image, 239 pagine, 20 euro questo libro — suggerisce, senza
diagrammi, icone, mappe e ruote usare linguaggi difficili, termini
degli aromi, per migliorare il tecnici e preconcetti, inedite
proprio sapere sul vino, imparare alleanze fra vino e cibo, alternate
a riconoscere se quella che si sta da storie sul mondo
bevendo è un’ottima bottiglia o dell’enologia, ma anche da
soltanto una bufala del marketing divertenti racconti personali sulla
e non sentirsi mai più intimiditi vita nella Grande Mela di una
dal parere di sedicenti esperti. ragazza di provincia proveniente
© RIPRODUZIONE RISERVATA dal Kentucky.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ATLANTE GUIDA
D P
alle birre d’abbazia belghe er un secondo di pesce è
alle porter inglesi. meglio scegliere un vino
Passando per il bourbon bianco o uno rosso? E con
statunitense, il whisky scozzese e
giapponese, il cognac francese e
il pisco peruviano. Ma anche dai
È più buona il cioccolato sta bene una
bollicina? Sono tante le domande
che i neofiti (ma anche gli
quasi sconosciuti huangjiu
cinese, airag monogolo e quando la appassionati) si fanno ogni volta
che devono abbinare una
torroontés argentino. È un bottiglia a un piatto. A tutti
viaggio alcolico fra i cinque
continenti quello proposto ne Il
prepari tu! questi quesiti risponde il
sommelier Daniele Sottile in
giro del mondo in 80 bicchieri Avvinamenti, edito da Libreria
(Slow Food) da Adrien Grant Geografica: una guida utile per
Smith Bianchi e Jules Gaubert- orientarsi (e piacevolmente
Turpin. Di pagina in pagina, fra perdersi) nel mondo
suggestive cartine illustrate colme dell’enogastronomia. Un itinerario
di dati e informazioni curiose, tra incontri (e scontri) di sapori,
sarà possibile scoprire le bevande percorrendo località, ricette,
alcoliche tradizionali più amate e www.marcato.it prodotti ed eccellenze vitivinicole
bevute del pianeta. di tutta Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
44 CO O K 18.11.2020
LO SPECIALE/I PRODOTTI
COOK.CORRIERE.IT
LA CANTINA
LE
ETICHETTE
CO O K 45
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
MASOTTINA
FOSS MARAI
Strada di Guia, 109 - Valdobbiadene Docg
Extra Dry
Territorio: Valdobbiadene
Uve: Glera
Ricco di profumi, accompagna
perfettamente piatti delicati a base di pesce o
carni bianche. Grazie alla freschezza che si
armonizza al residuo zuccherino
BELLAVISTA
Teatro alla Scala Brut - Franciacorta Docg
Territorio: Franciacorta
Uve: Chardonnay e Pinot nero
Dedicato al tempio dell’Opera milanese,
questo Franciacorta si differenzia dagli altri
brut per il fatto che più di un quarto dei vini
da cui è costituito affina per sette mesi in
piccole botti di rovere
KETTMEIR
1919 Riserva Extra Brut
Territorio: Pochi di Salorno e Castelvecchio (Bz)
Uve: Chardonnay e Pinot nero
Le uve sono coltivate su versanti opposti
del fiume Adige. A rendere ancora più
particolare questo Metodo Classico è la sosta
sui lieviti di oltre sessanta mesi
MONTELVINI
Asolo Prosecco Superiore Docg
Millesimato - Extra Brut
Territorio: Asolo
Uve: Glera
Complesso per quantità e qualità di
sensazioni olfattive di mela e pera, colpisce
per la sua intensità e freschezza. Bilanciando
bene la dolcezza, con acidità e mineralità
ALTEMASI
LO SPECIALE/SCUOLA DI VINO
Vitigno nero dalla tempra vigorosa, arrivato in Sicilia con le colonie greche
Da simbolo del mondo contadino isolano, oggi sta vivendo il suo grande riscatto
Grazie ad alcune cantine che lo stanno rivisitando in bottiglie di lusso
CAVATAPPI
di
Gabriele Principato
ADOTTA
UNA PICCOLA
VIGNA
N
on è un anno semplice
per i produttori di vino.
La chiusura temporanea
di tanti locali e ristoranti in
tutto il mondo per contenere
la pandemia ha fatto diminuire
le vendite e i consumi. Per
sostenerli e aiutare a salvare i
propri vini del cuore tutti
possono fare qualcosa. Come?
Adottando, per esempio, una
vigna. Con formule diverse, da
Nord a Sud, si può contribuire
a sostenere piccole realtà
vitivinicole. Nelle Langhe, ad
esempio, offre questa
possibilità l’Azienda Agricola
Sara Vezza, celebre per il suo
Barolo Docg. Con un
contributo fra i 400 e gli 800
euro l’anno gli aderenti
avranno la soddisfazione di
NOCERA
aver aiutato a tutelare
un’eccellenza vitinicola e
riceveranno una cassa di vino
con etichette personalizzate.
Possibilità simile la offrono
l’Azienda Agricola Matteoli e la
Fattoria Sant’Appiano in
Chianti, Castelfalfi nei dintorni
di Firenze, Tenuta San Marcello
e Terra Argillosa nelle Marche, di Luciano Ferraro
C
Caiaffa in Puglia e Cantina illustrazione di Felicita Sala
Berritta in Sardegna, che fa
adottare tre barrique da 225 he strano il destino del Nocera, il vitigno consentono di usarle negli uvaggi nelle denominazioni
litri per un totale di 300 nero della Sicilia. Era il vino dei contadini siciliane Faro e Mamertino di Milazzo (e in Calabria nei
bottiglie di Cannonau biologico antichi, quelli prigionieri della terra al Sud, che vini Bivongi, Isola di Capo Rizzuto e in alcune IGT). Le
ottenuto con tecniche immaginiamo tutti simili ai personaggi descritti da cantine siciliane Mastronicola, Mimmo Paone, Planeta,
innovative e sostenibili. C’è poi Carlo Levi in Cristo si è fermato a Eboli: «Misteriosi Tindari e Vasari le vinificano in purezza. Come la
l’iniziativa «Adotta un Cru» e chiusi, non si vedevano che all’alba e al tramonto, e calabrese Nesci. L’istrionico Salvatore Geraci, l’architetto-
lanciata dalla cantina bio parevano così ancora più lontani, e relegati in un loro vignaiolo che ha risollevato la Doc Faro, assembla il
Grosjean, che permette di mondo remoto». Che strano ora vedere le uve del Nocera Nocera con Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e
seguire in diretta la viticoltura simbolo di un vino che spartisce le fortune con quelle Galatena per il suo «veronelliano» Palari. Come fanno
eroica della Valle d’Aosta. Il del lusso, firmato da Dolce&Gabbana. Riscatto e abilità altre aziende della Doc, Bonavita e Casematte, ad
percorso di adozione si articola di intravvedere nella Sicilia atavica simboli esempio. La più recente rivisitazione del Nocera arriva da
in diverse tappe che dell’immaginario collettivo. Le piante ad alberello di Josè Rallo, il volto di Donnafugata, con il fratello
corrispondono alle fasi di Nocera sono arrivate in Sicilia, molto probabilmente, con Antonio. L’azienda di Marsala lo unisce al Nerello
produzione e lavorazione: il le colonie greche. Duemilaseicento anni fa, forse. La Mascalese in una bottiglia firmata Dolce&Gabbana: il
primo step consiste nella scelta tempra vigorosa ne aveva favorito la diffusione, vino è un Sicilia Doc 2019, si chiama Rosa. Spiega Josè
del Cru tra le vigne Rovettaz e soprattutto nella provincia di Messina, e poi più a Nord, Rallo: «Abbiamo sposato il Nerello mascalese dell’Etna,
Tzeriat, segue il certificato anche in Calabria. Nel Novecento il vitigno è stato via via molto verticale e floreale, con il Nocera, più fruttato e
d’adozione e la ricezione soppiantato dal Nerello Mascalese, di cui è affine, nella colorato. Un prodotto sartoriale, piacevole, interessante. Il
immediata di una bottiglia di zona dell’Etna, e dal Nero d’Avola e da vitigni nome è distante dalle nostre etichette con riferimenti
vecchia annata fuori internazionali nel resto dell’isola. Da qualche anno queste letterari. Ma ci piace perché indica il colore e il fiore che
commercio. uve, che vinificate in purezza danno un vino floreale e D&G usano per i loro abiti». Così è cambiato il destino
© RIPRODUZIONE RISERVATA dalla buona acidità (sinonimo di longevità), sono tornate del Nocera.
a comparire nella gamma di alcune cantine. I disciplinari © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 49
LO SPECIALE/WINE STORIES
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
Sui monti Picentini Silvia Imparato ha creato quello che è stato definito «il Sassicaia
ENO-TIPS
del Sud»: un mix di Aglianico e vitigni internazionali che racconta il territorio
Ora la affianca la figlia Gaia, responsabile di «Core», la linea più «snella»
di A.D.M.
LE DONNE
DI MONTEVETRANO
ARANCIONE
Il primo vino «arancione»
di Cantina Urbana, la winery
milanese di Michele Rimpici,
si chiama Ringhio: Riesling
dell’Oltrepò macerato sulle bucce
in anfora di terracotta per 12 mesi
LA STAGIONE
DEL NOVELLO
La tradizione arriva dalla Francia, dove i
produttori di Beaujolais hanno inventato
la macerazione carbonica: i grappoli
interi (di uve Gamay Oltralpe, mentre in
Italia i vitigni ammessi sono 60)
vengono chiusi in un contenitore
ermetico con anidride carbonica, che
innesca una prima fermentazione.
Il risultato è un vino beverino e poco
tannico. Il Beaujolais nouveau si può
assaggiare alla panetteria Egalité a
Milano. Mentre il Novello delle Cantine
Volpi (colli Tortonesi) si fa da 42 anni
A SCUOLA
DI CHAMPAGNE
Silvia Imparato, 74 anni, Scoprire le nuove sfide delle bollicine
e la figlia Gaia, 52, nella francesi per eccellenza tra sostenibilità,
tenuta di Montevetrano: cura delle vigne, cambiamenti climatici
le prime bottiglie (1993) e nuovi trend. Il 3 dicembre gli
hanno subito successo appassionati di Champagne possono
iscriversi alla mattinata di alta
formazione organizzata dal Bureau
du Champagne Italia. L’appuntamento,
annuale, si chiama Académie du
Champagne e quest’anno sarà online:
tre approfondimenti in collegamento e
S
di Alessandra Dal Monte una degustazione di 6 cuvée con il kit
che arriva a casa (biglietti su eventbrite.it)
ilvia, Patrizia, Monica. Da un anno anche Gaia. La gestire senza questa squadra intorno a me. Poi abbiamo avuto
squadra di Montevetrano, casa vinicola nella campagna dei momenti in cui da “mito” siamo passati dalla parte dei cattivi
a trenta minuti da Salerno, è tutta al femminile eccezion perché il nostro vino non era tutto a base di uve autoctone. Ma
fatta per Mimì La Rocca, lo storico cantiniere, e Riccardo anche i vitigni internazionali sono locali, esprimono il territorio,
Cotarella, l’enologo che ormai più di 35 anni fa ha perché è qui che crescono, sotto questo sole, in questo suolo
contribuito a far nascere la tenuta. «Penso che le donne abbiano terrazzato che io non ho mai modificato. Ho capito che la fama
bisogno di spazio per esprimersi con tutto il loro potenziale. Io un giorno ce l’hai e quello dopo no, perciò mi sono sempre
ne sono circondata: Patrizia Marziale è con me la direttrice di difesa e ho cercato di tenere i piedi ben saldi a terra, questa
questo posto, Monica Martino è l’addetta al lavoro di segreteria e terra in cui vendemmiavo con i miei cugini da piccola e dove la
da poco c’è anche Gaia Marano, mia figlia, che dopo una carriera cultura agricola è fortissima». La tenuta, negli anni, ha dato
nella moda ha deciso di raggiungermi per seguire “Core”, l’altra lavoro a generazioni di mezzadri: «Un patrimonio umano
nostra linea, più “snella”», spiega Silvia Imparato, 74 anni, ex straordinario». Ora il «Montevetrano» si fa con il 30 per cento di
fotografa diventata vignaiola dopo aver chiacchierato con un Aglianico, il 50 di Cabernet Sauvignon e il 20 di Merlot, tutti di
signore americano che stava ritraendo. «La sua passione è stata proprietà. Mentre la linea «Core», rosso (Aglianico in purezza, dal
contagiosa: io avevo questo podere che temevo di non poter più 2011) e bianco (Greco e Fiano, dal 2015), si fa con uve acquistate BESTSELLER
tenere, ho deciso di scommettere». E così, quasi per gioco, nel dai territori circostanti più vocati. Il Core bianco 2019 ha vinto i
1991 ecco le prime bottiglie di «Montevetrano», dieci per cento di Tre Bicchieri del Gambero Rosso 2021. «Ne è uscito un prodotto Tra i bestseller di Amazon
Aglianico e 90 per cento di Cabernet Sauvignon innestato su molto apprezzato, che vendiamo bene anche qui in Campania. La a tema vino, Wine for normal people
vigne preesistenti grazie a un'intuizione di Cotarella. È il 1995 dimostrazione che la qualità è sempre qualità: le uve giuste (Chronicle Books) è il libro facile per
quando Silvia spedisce al critico americano Robert Parker le vinificate facendo parlare la terra rendono». Ai tempi del Covid la chi si avvicina a questo mondo.
prime tre annate (1991, 1992, 1993): lui le saluta come il tenuta si è organizzata per vendere online su vinodalproduttore.it. L’autrice è quella dell'omonimo e
«Sassicaia del Sud Italia». «Fu una fiammata, avemmo una E nel 2021 si festeggiano i 30 anni: «Vedremo se ci sarà modo di fortunato podcast, Elizabeth Schneider
popolarità inaspettata, che io non sarei mai stata in grado di celebrare. Io resto ottimista, e lei?». © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 51
LO SPECIALE/INDIRIZZI
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
AIS, LA NASCITA FISAR, L’IMPORTANZA ASPI, FORMAZIONE FIS, IL MASTER ONAV, MAESTRI
DEI «TRE LIVELLI» DEL SERVIZIO A 360 GRADI DI APPROFONDIMENTO ASSAGGIATORI
L'Associazione italiana sommelier (Ais) La Federazione italiana sommelier, L’Associazione sommellerie professionale Nel 2013 la sede romana dell’Ais diventa L’Organizzazione nazionale assaggiatori
nasce nel 1965 a Milano per certificare i albergatori e ristoratori (Fisar) nasce italiana (Aspi), creata nel 2007, si rivolge Fondazione italiana sommelier (Fis), oggi vino (Onav) nasce ad Asti nel 1951
professionisti del servizio di sala. Nel 1967 nel 1972 a Volterra per valorizzare più che altro ai sommelier già preparati proprietaria anche del marchio per promuovere la figura del degustatore
lancia il concorso per il «Miglior sommelier la cultura enologica e gastronomica che intendono approfondire alcuni temi. Associazione italiana sommelier dell’olio e il consumo consapevole. Organizza
d’Italia» e nel 1968 partono i corsi di e per migliorare il servizio di sala nelle Ai neofiti desiderosi di avvicinarsi e membro della Worldwide sommelier tre tipi di corsi, ciascuno con esame finale:
formazione: il primo è quello di strutture ricettive dell’epoca. Oggi conta al mondo del vino propone un corso in due association, che riunisce 31 associazioni assaggiatore, assaggiatore esperto,
«Qualificazione professionale per 65 delegazioni territoriali e organizza i corsi livelli per diventare «mastri coppieri» nazionali. Parte del gruppo Bibenda, maestro assaggiatore. Dall'anno scorso
sommelier». Il secondo è «Enografia per sommelier suddivisi in tre livelli (il terzo, chiamato «tutorato» e dedicato pubblica le guide ai migliori vini, grappe, oli quest’ultimo, riservato a chi è già
nazionale e tecniche di degustazione», (Enologia e degustazione, Vini italiani e del agli esperti, fa accedere al titolo avanzato e ristoranti d’Italia. Tra i corsi, oltre a quello assaggiatore Onav, ai sommelier,
il terzo «Tematica dell’abbinamento cibo- mondo, Abbinamenti cibo/vino) alla fine dei di sommelier Aspi). Per statuto insiste sulla classico di qualificazione per sommelier, a enologi/agronomi e ai professionisti
vini». Dal 1980 i corsi si organizzano quali si sostiene l’esame. Chi è già iscritto figura del «sommelier contemporaneo c’è il «Bibenda executive wine master», del settore, è istituito in collaborazione
in tutta Italia con un’impostazione a livelli: può seguire i corsi «riconvertiti» online a 360 gradi», esperto non solo di vino un percorso di alta formazione con il dipartimento di Scienze agrarie
per ottenere il titolo bisogna superare oppure aspettare che riprendano quelli ma anche di tutte le bevande che sul vino, e uno sull’olio extravergine d’oliva. dell'Università di Torino. Il corso si chiama
un esame alla fine dei tre corsi. Al momento in presenza. Per le nuove iscrizioni bisogna accompagnano il pasto, dalla birra al tè, Esistono poi lezioni tematiche, dunque «Scuola universitaria maestri
per gli iscritti la didattica è anche digitale tenere d’occhio i siti delle sedi regionali dai distillati ai liquori, dai sakè agli infusi dal Bordeaux alla biodinamica assaggiatori»
DIVENTARE
SOMMELIER
(ANCHE ONLINE)
«S
di Alessandra Dal Monte
di guidare e accompagnare
i clienti nella scelta
52 CO O K 18.11.2020
LO SPECIALE/CANTINE CON CAMERA
COOK.CORRIERE.IT
Durante il lockdown il relais in Franciacorta non è rimasto fermo: dieci stanze affacciate sui filari
sono state trasformate in cinque camere di lusso, pensate come buen retiro in mezzo alla natura
«Le persone vengono qui anche per lavorare», spiega Carmen Moretti, responsabile dei resort del gruppo
a cura di Tommaso Galli
L’ALBERETA, SUITE
IL LUOGO
TRA I VIGNETI
Antica villa dei primi
del ‘900, L’Albereta è ora
un relais con SPA, di proprietà
della famiglia Moretti
(PER SMART WORKER)
CO O K 53
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
C D L’
ostruita nel 1560, «Villa della Torre» è a un lato la Majella e dall’altro le ora migliore, soprattutto d’autunno,
oggi proprietà di Allegrini. Che ne distese di filari di casa Masciarelli. è il tramonto. Perché da una delle
conserva ancora lo spirito: non solo una Nel mezzo, imponente, il seicentesco finestre delle stanze del Venissa, come
dimora — o el palasso, come lo chiamano a Castello di Semivicoli, un’antica residenza dal ristorante stellato, i colori della laguna (e
Fumane —, di campagna (è immerso tra i baronale ristrutturata da Marina Cvetic. di Burano) s’infiammano. Ma anche perché
vigneti di Valpolicella da cui nasce Per far vivere, dal mattino alla sera, la cultura è proprio quello il momento perfetto
l’Amarone) ma un luogo per rigenerarsi. del vino abruzzese. per degustare la Dorona, vitigno della laguna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
SICILIA
MONACI
DELLE TERRE NERE,
SAPORI AUTENTICI
N
on c’è da stupirsi se questo angolo di Sicilia, alle
pendici dell’Etna, fu scelto dai monaci dell’ordine
di Sant’Anna. Qui il silenzio (ancora oggi) regna
sovrano. Anche dopo la ristrutturazione dell’edificio
centrale che ha trasformato questo luogo di riposo in un
country boutique hotel. Monaci delle Terre Nere —
chiamato così in onore dell’aspra sabbia vulcanica che
dona tanta sapidità e carattere all’uva —, rimane una
meta per chi cerca un riparo nella natura. Per rigenerarsi
guardando da un lato il vulcano tra i più attivi al mondo
e dall’altro il Mediterraneo, in una delle camere dislocate
tra la villa principale e le suite diffuse, alcune disegnate
come delle vere e proprie alcove. Ma anche, perché no,
immergersi nella cultura gastronomica che il relais fa
assaporare. I venticinque ettari di terreno che lo
circondano, infatti, si dividono in uliveti, agrumeti e orto.
Un lavoro certosino, il loro, che passa attraverso una
coltivazione biologica ma anche dal recupero di specie Monaci delle Terre Nere questo caso le uve scelte sono tutte autoctone: come il
antiche, che poi diventano gli ingredienti del ristorante. Via Monaci Carricante e il Nerello Mascalese. Che dà anche il nome
Dal ciliegio Mastrantonio alle pesche tabacchiere e Zafferana Etnea (CT) al ristorante, «Locanda Nerello». Punto di partenza
Spergia, passando per il melo Cola, l’albicocco perfetto per scoprire (a tavola) il territorio. Grazie ai
Damaschino, il fico Vinnignola, il pero Coscia e il susino prodotti a chilometro zero e ai presidi Slow Food, il
Muscateddu. Ogni albero, ortaggio o pianta aromatica ha menu che cambia stagione dopo stagione riflette il
una storia particolare da raccontare. Come le vigne meglio della Sicilia. In un solo boccone.
impiantate nei terrazzamenti sparsi nella tenuta. Anche in © RIPRODUZIONE RISERVATA
T A L
ra le sue stanze sono passati ospiti lla Tenuta di Artimino si viene per o sguardo si perde tra i vigneti che
illustri, come Casanova. Ma il vero assaporare un pezzo (ancora) autentico avvolgono il Relais San Maurizio,
protagonista è sempre stato il vino, di Toscana a pochi chilometri antico monastero del XVII secolo.
tanto che già nel XIII secolo si produceva la da Firenze: Carmignano Docg prodotto dai Tracciando un filo che accompagna gli ospiti,
Ribolla. Oggi il Castello di Spessa, nel cuore vigneti di proprietà e olio extravergine. Ma dal percorso benessere wine therapy fino alla
del Collio Goriziano, è ancora circondato da soprattutto per vivere l’accoglienza: in hotel o cena stellata da «Guido da Costigliole», da
vigne fra cui si snoda anche un golf club. in uno dei loro appartamenti. degustare nelle antiche cantine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 55
LO SPECIALE/LE ENOTECHE
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
Negozi che nascono con questo scopo oppure come costole di celebri locali di qualità,
dove degustare, ricevere consigli da sommelier esperti e poi acquistare
Ecco una selezione tra i migliori indirizzi d’Europa, tutti già organizzati con lo shop online
a cura di Tommaso Galli
D C’
a «Café Binnenvisser» non ci sono è il ristorante, il forno, la salumeria e
compromessi. O il vino naturale piace, la pasticceria. Ma nell’universo
oppure è meglio cambiare indirizzo. romano di Roscioli, storica bottega
Bottiglie convenzionali non vengono prese in della capitale fondata nel 1824, c’è spazio
considerazione dai tre proprietari, Guus, Bob anche per il vino. Grazie alla «Rimessa» e al
e Maarten. Che si sono presi l’incarico di «Wine Club». Luoghi aperti per trasmettere
spiegare ogni etichetta — e soprattutto la la passione della famiglia per il buon bere.
filosofia di questo metodo di vinificazione, Ma che nel tempo hanno saputo trasformarsi.
che non prevede l’aggiunta di nulla, nè in Ora, infatti, oltre alla selezione di prodotti da
vigna nè in cantina — come una missione. forno è possibile acquistare le bottiglie
Scegliendo anche nel periodo post lockdown selezionate da Alessandro e Pierluigi, la
di recapitare a casa le loro bottiglie. quarta generazione, comodamente a casa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
VINELLOAMILANO.IT ROCKETWINEBERLIN.COM
È D
nato nel 2013, vendendo vino sfuso alla Georgia alla Francia, passando per
naturale o biologico, come ricorda Spagna e Repubblica Ceca. A unire
ancora l’insegna che si affaccia su come puntini i produttori di vino
piazzale Gambara. Ma con il tempo «Vinello a naturale di questi Paesi è «Rocket Wine».
QUELLE BOTTIGLIE
Milano» è diventato un punto di riferimento Spazio nato a Berlino come collettore di
anche per chi vuole scoprire storie (e buon vino. Fino a poco tempo fa si poteva
bottiglie) di piccoli e medi produttori. Ormai passare a qualunque ora del giorno (anche di
— causa lockdown — è lontano il periodo in mattina) per farsi guidare nella degustazione.
cui organizzavano tra i tavolini sessioni di Ora è ancora possibile prenotare e andare di
FIRMATE
degustazione. Ma ora la loro selezione arriva persona. Ma è molto più comodo ordinare
direttamente a casa. Basta scegliere la dal sito online e aspettare qualche giorno. Le
bottiglia dal sito. E aspettare. consegne avvengono in tutta Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
«ST.JOHN»
LADIDADIWINES.COM VINOIR.COM
ETICHETTE SCELTE
S ono la strana coppia della ristorazione inglese.
Il primo, Fergus Henderson, dall’aria sempre
stralunata (forse per via degli occhialetti tondi),
e il secondo, Trevor Gulliver, dal piglio IL PRIMO
A LISBONA decisamente più british e pacato. Insieme, a dire il BISTROT-VINERIA
vero anche con la moglie di Fergus, Margot, hanno
costruito un piccolo impero a Londra. Che passa dal
F S
lorian Tonello ha iniziato a importare ristorante gourmet, il «St. John», al panificio su strada ono stati i primi a Milano a lanciare un
etichette naturali da tutto il mondo a vicino a Covent Garden. Fino allo shop online in cui format che poi è spopolato. Di bistrot-
Berlino. Poi è rientrato a Lisbona, sono in vendita le bottiglie, sempre a firma «St. John». vinerie, meglio se con etichette naturali,
dove ha aperto «Ladidadi wines», un bar Quella del vino è l’ennesima passione condivisa dal duo ne sono nate un po’ ovunque. Ma «Vinoir»
per degustare un buon calice e spiluccare che, a furia di selezionare in Francia i vini da mettere in ha sempre saputo come differenziarsi. Vuoi
qualcosa da mangiare. Il cambiamento è nato carta al ristorante, ha deciso ora di produrre i loro. Si per la selezione di bottiglie mai banale, ma
dopo il Covid-19. Quando ha deciso di appoggiano a viticoltori fidati per creare le proprie sempre alla portata di tutti (anche a livello
consegnare a casa. Prima tramite una mail etichette. E così si passa dal pinot dello Jura allo chablis economico), vuoi per il loro shop online
poi strutturandosi meglio. Ora è possibile della Borgogna. E poi champagne, rosé dalla Provenza e i organizzatissimo. I vini sono divisi per
ordinare dal suo sito web e farsi recapitare rifermentati dell’Alsazia. Per finire con quelli bordolesi, categorie, rossi, bianchi e orange, e per
una o più bottiglie (che siate però a Lisbona, più strutturati. Da abbinare, magari, con un bel midollo provenienza (oltre all’Italia c’è molta Francia).
Parigi o Madrid). arrosto, piatto simbolo di Fergus Henderson. E capita anche di trovare qualche offerta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 57
LO SPECIALE/SCUOLA DI COCKTAIL
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
OLD CUBAN
ALCOLICI
di
Gabriele Principato
di Marco Cremonesi
foto di Felicita Sala
18.11.2020 CO O K 59
LO SPECIALE/GLI OGGETTI
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
LO SPILLATORE DA ROSSO
IL DECANTER
E
lettrico e innovativo, si tratta del primo spillatore
destinato al vino. E usarlo è semplice. Applicando ISTANTANEO
Aervana (questo il nome della tecnologia statunitense)
sulla bottiglia stappata, è possibile servire il vino
direttamente nel bicchiere senza bisogno di lasciarlo prima
decantare. L’oggetto è perfetto quando si tratta di portare in
tavola rossi strutturati, quelli particolarmente ricchi di
tannini: si può scegliere il livello di areazione — bassa,
media, elevata a seconda dell’etichetta — e, grazie allo
speciale meccanismo, il vino viene prelevato sotto pressione.
I sedimenti, poi, non raggiungeranno mai il bicchiere:
l’aeratore li trattiene sul fondo della bottiglia. (Food52.com)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A
ttorno a questo oggetto
ISPIRATI
«Il dilemma del decanter», e se a
definirlo così è il critico
enologico del Wine Spectator,
rivista culto in fatto di vini, allora
I
spirata a delle carte da parati genovesi di inizio Novecento, vino da eventuali sedimenti e ad
l’ultima collezione di Cabana Magazine ha il fascino barocco arearlo, per permettere agli aromi
dell’imperfezione. Lontana dal design nordico minimalista di liberarsi in tutta la loro
tanto di tendenza, la collezione Mongiardino ha calore, complessità al momento
intensità e una folla disordinata (ma armonica) di colori, foglie dell’assaggio. Ci sono esperti che
e terra. «L’idea — racconta Martina Mondadori, direttrice della prescrivono al minuto il tempo
rivista d’interior — arriva dallo studio di Renzo Mongiardino. È necessario alla decantazione di
stato lui a ritrovare in una vecchia tipografia le stampe che ha un certo vino, altri che negano in
poi conservato come fonte d’ispirazione». L’ultimo pezzo della assoluto la sua utilità e poi ci
collezione è la tovaglia autunno (disponibile sull’e-shop). «I sono gli adepti del doppio
tessuti stampati a Firenze accompagnano i motivi floreali dei travaso: non uno ma due giri di
piatti, realizzati da un artigiano portoghese. Ci piace decanter consecutivi, non si sa
collaborare con eccellenze diverse». Per una tavola, come lei mai. Diffidate: quello che serve è
stessa definisce, emozionale (Cabanamagazine.com). buon senso, per dirla con le
© RIPRODUZIONE RISERVATA parole di Kramer: «Tutti i vini
cambiano con l’esposizione
all’aria. Ma non tutti in meglio,
IN OMAGGIO AL PONTE DI RIALTO soprattutto nel lungo periodo.
Quindi il buon senso dovrebbe
prevalere. La maggior parte delle
P
er dare un tocco eccentrico e raffinato alla tavola, il bottiglie beneficia, diciamo, di 15
segreto è lavorare su accessori e dettagli. Con i calici ci si o 20 minuti di esposizione all’aria
può sbizzarrire: trasgredite la canonica forma a tulipano e e quelli che ne hanno davvero
sperimentate. Che sia bordata d’oro, in vetro lavorato o tinta in bisogno sono i rossi giovani, che
colori pastello, il nuovo trend è quello di arricchire la mise en oggi vanno per la maggiore». Se
place con delle coppe, per servire non solo bevande ma anche siete indecisi sulla tipologia di
creme e palline di gelato. Sofisticate sono quelle di Hester and decanter da acquistare optate per
Cook: le Rialto Coupe, rifinite artigianalmente in Turchia. Il uno di ultima generazione, con
loro profilo è un omaggio agli archi del ponte più famoso di valvole di aerazione e filtri interni
Venezia e alla trasparenza sono state preferite le tonalità che permettono di abbreviare i
coprenti verde salvia, caffè e senape. (Hesterandcook.com) tempi di attesa a meno di due
© RIPRODUZIONE RISERVATA minuti. E poi rassegnatevi, una
verità definitiva sulla decantazione
non esiste. Tocca sperimentare e
COME UNA POCHETTE acquisire esperienza, parola di
Kramer. (m.bar.)
C
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18.11.2020 CO O K 61
STANZE
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
COLORI DIMENSIONI
Decidete una tavolozza di Assicuratevi di avere oggetti
colori da usare. Potete di dimensioni diverse,
prendere ispirazione da un e che siano distribuiti
quadro, dalla grafica di una uniformemente su tutti
scatola, dai colori di un tralcio gli scaffali, senza che siano
o dalle sfumature di un vaso raggruppati insieme
CONSISTENZE SCATOLE
Giocate con le altezze. Gli alleati per chi ha poca
Impilate le cose sopra i libri fantasia: scatole, cornici,
per aggiungere altezza bowl o vasi colmi di pout
in alcune aree. Aggiungete pourri, libri, candele, ricordi
consistenze diverse: liscie, di viaggio. In alternativa
lucide e texture più morbide esponete una collezione
MENSOLE
DA STYLIST
Q ualche anno fa durante una vacanza on the
road in Francia acquistai una serie di vasi in
terracotta un tempo utilizzati per raccogliere
la resina dai pini marittimi. Al mio rientro a
mio libro sulle quali racconto i miei interessi, le
stagioni o semplicemente dove tenere a portata di
mano un ricordo da accarezzare prima di uscire nel
terrazzo. Non organizzo mai gli oggetti in modo troppo
casa li disposi uno accanto all’altro sul tavolo simmetrico o razionale ma inconsciamente seguo alcune
della veranda. Le varie sfumature dal terracotta al regole. Inizio posizionando gli oggetti più ingombranti
verde muschio fino al nero riempivano i miei occhi, (mai vicini l’uno all’altro, ma ai lati opposti) poi
così decisi di trovare un posto in casa dove poterli posiziono i libri decorativi sia orizzontalmente che
esporre. Feci costruire a mio marito minuscole mensole verticalmente e li completo affiancandoli con un oggetto
rustiche all’interno di una nicchia e da allora questo è decorativo più piccolo (come le forme in legno o le
il luogo in cui gioco ad esporre le «cose che piacciono pietre bianche) mentre tengo liberi quelli che sfoglio
a me»: libri acquistati (anche) per i colori della frequentemente. Uso quadri, foto o stampe unendo il
copertina, cartoline con francobolli particolari ed vecchio e il nuovo come in una piccola galleria. Infine
eleganti saluti in bella calligrafia e le infinità di vasi di riempio gli spazi con altri piccoli oggetti (non troppi
vetro che porto a casa. Queste mensole, dove non è altrimenti si rischia un effetto confusionario). Non è
necessaria la praticità, sono dedicate unicamente al raro che una volta terminata la composizione debba
piacere della vista, qui lo styling è guidato dalle togliere qualcosa: la selezione è la chiave.
sensazioni che desidero ricreare. Sono le pagine del © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 63
L’ARCHITETTO IN CUCINA
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
QUANDO L’ISOLA
È AL CENTRO
(DI TUTTA LA CASA)
IL PIANO
Il bancone al centro della
cucina è in pietra scura. Funge
da contenitore ma anche da
tavolo. Per sedersi e mangiare,
alcuni comodi sgabelli
ergonomici. Sopra due lampade
di design
ZONA LAVORO
Non ci sono pensili ma solo due
lunghe mensole di forte
spessore. Gli spazi tra loro sono
dipinti in due tonalità di azzurro
polvere, mentre lo schienale
della cucina è in laminato effetto
pietra, per essere protettivo
di Clara Bona
foto di Giulio Oriani e Beatrice Vergani
64 CO O K 18.11.2020
L’INIZIATIVA
COOK.CORRIERE.IT
LA CUCINA DI «COOK»
di Tommaso Galli
foto di Laura Spinelli
CO O K 65
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
LE RICETTE VOCALI
AI FORNELLI
CON ALEXA
I
l segreto di una pasta aglio e
olio perfetta? Versare un
mestolo di acqua di cottura
per mantecare. E quello di un
pesto di cavolo nero? Aggiungere
un po’ di scorza di limone. Ora,
per qualunque dubbio su come
si cucinano fusilli e maccheroni,
basterà chiedere. A voce alta. È
infatti disponibile la nuova
applicazione di Alexa creata da
Garofalo in collaborazione con
Cook che ha fornito le ricette: si
tratta di una raccolta vocale di
piatti utilizzabile attraverso,
appunto, Alexa, l’assistente
personale high-tech di Amazon.
Se avete il dispositivo, basterà
dire: «Alexa, apri Cook Garofalo»,
per poi lasciarvi condurre alla
scoperta di molti primi piatti. O
farvi consigliare la ricetta del
giorno sulla base del luogo in
cui vi trovate e della temperatura
esterna. Tra piatti classici, come
gli spaghetti allo scoglio, e
rivisitazioni, come la carbonara
di mare, cucinare (ascoltando)
ora sarà più semplice. (t. gal.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 67
L’INIZIATIVA/2
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
GIULIA CAFFIERO YOSSY AREFI LORENZO MORI SIMONE CANTAFIO CHICCO E BOBO CEREA
E FEDERICO BOMBA
Sommelier e professionista di sala Fotografa e baker, autrice Chef del gruppo di Michel e Sébastien Bras Gli chef del ristorante tre stelle Michelin
al tristellato «Geranium» di Copenaghen di Snacking cakes (Clarkson Potter) Autori di Sant’Elia (Ediciclo) in Giappone «Da Vittorio» a Brusaporto (Bergamo)
SILVIA CHIRICO NORBERT NIEDERKOFLER ALEXA BOTTURA JEREMY CHAN MARIA MARTONE
Fondatrice della gelateria di Tenuta Chirico Chef tristellato e autore del libro Ideatrice del format Instagram Chef del ristorante «Ikoyi» Direttrice della casa di reclusione
ad Ascea Marina (Salerno) Cook the Mountain (Suedwest Verlag) Kitchen Quarantine a Londra di Castelfranco Emilia (Modena)
CAROL CHOI MIMI THORISSON JOSHUA FOER ANDREA PIZZINO ANA ROŠ
E DYLAN THURAS
Panificatrice e apprendista contadina. Food writer e autrice del libro Responsabile produzione e pasticceria Chef del ristorante due stelle Michelin
Fondatrice di «Rantan» a Trausella (Torino) Old World Italian (Clarkson Potter) Fondatori del sito Gastro Obscura laboratorio «Pane» di Niko Romito «Hiša Franko» a Kobarid in Slovenia
COOK AWARDS
COME VOTARE
Ecco i 15 nomi dei finalisti di ciascuna
delle cinque categorie dei Cook Awards.
I 15 FINALISTI
Per decretare i riconoscimenti finali,
da oggi e fino al 16 dicembre
i lettori potranno votare il profilo
preferito tra questi 15 sul sito
della manifestazione
(Corriere.it/cookawards)
Nel 2021 (in data ancora da definirsi di Martina Barbero
non appena le norme lo consentiranno)
D
sarà organizzata la cerimonia dei Cook
Awards con giurati, finalisti e ospiti all’imprenditrice cilentana che con il suo gelato al latte cucina. La cerimonia finale, in seguito all’attuazione dell’ultimo
per approfondire le tematiche di bufala dà voce a una rete di produttrici locali allo chef- Dpcm, è stata posticipata al 2021 (data da definirsi non appena le
collegate alle cinque categorie ricercatore che sperimenta con ingredienti poco conosciuti norme lo consentiranno). A sostenere l’iniziativa Caffè Vergnano,
dell’Africa occidentale. Dalla panificatrice coreano- Cromaris, Levoni, Pastificio Rana e Santa Margherita gruppo vinicolo:
newyorkese che ha fatto del borgo di Trausella, in Piemonte, il aziende che hanno scelto di abbracciare, rispettivamente, le categorie
suo hub delle fermentazioni ai libri che celebrano la biodiversità. «Donne del cibo», «Libri di cucina», «Food reporting», «Chef novità
Ma anche i nuovi progetti food per reagire all’emergenza in corso. dell’anno» e «Recovery project». Tra italiani e internazionali, i profili
Mai come in questo momento è stato importante esplorare il bello e selezionati sono quelli di talenti convinti che attraverso il cibo sia
il genio che animano il mondo del cibo. Perché per risollevarsi e possibile fare cultura. Per decretare i destinatari dei riconoscimenti
ridisegnare un futuro più etico ed ecologico servono idee e impegno (uno per ogni categoria) la redazione di Cook raccoglierà da oggi le
collettivo. Grazie alle segnalazioni dei giurati e a quelle dei lettori, preferenze dei lettori. Sul sito Corriere.it/cookawards, fino al 16
che sono state numerosissime, la redazione di Cook ha scelto i 15 dicembre, potrete votare chi preferite tra i 15 selezionati. Ora,
finalisti dei «Cook Awards», i riconoscimenti dedicati alle personalità insomma, tocca a voi.
più innovative del settore food pensati dal Corriere e dal mensile di © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 69
IMPRESE
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
Sapori della memoria e metodi della norcineria classica: gli ingredienti in cui crede Levoni, azienda
mantovana di salumi dal 1911, oggi guidata dalla quarta generazione della famiglia fondatrice. Che punta
tutto sulle botteghe di prossimità: «Le vendite nei piccoli negozi sono cresciute del 9 per cento»
L’ANTICO GUSTO
DELLE NUOVE
RICETTE
oppure quella disossata a
mano lasciando integra la
cotenna, avvolta in rete e cotta
lentamente a vapore. E così la
coppa, servita già ai tempi di
Ferdinando di Borbone, duca
di Parma, Piacenza e
Guastalla, è speziata ancora
oggi a mano e stagionata per
6 mesi. Marella Levoni,
insieme al fratello Nicola e ai
cugini Daria e Aldo,
rappresenta la quarta
generazione alla guida
dell’azienda. A gettare le
fondamenta dell’impresa di
famiglia è stato il bisnonno
Ezechiello Levoni quando, nel
1911, iniziò a produrre i suoi
primi salumi a Precotto, alle
porte di Milano, mettendo in
pratica l’arte della norcineria
appresa lavorando insieme a
prestigiosi artigiani come
Francesco Peck, il fondatore
della storica gastronomia
meneghina. Oggi l’azienda
nella sede centrale di
Castellucchio, a Mantova, con
il vicino macello e i due
prosciuttifici di San Daniele
del Friuli (Udine) e Lesignano
de’ Bagni (Parma), produce
oltre 300 tipi diversi di salumi
di Martina Barbero che esporta in 50 Paesi nel
mondo. «Tutti prodotti da
N
suini nati, allevati, macellati e
on serve andare perché, la materia prima è lavorati in Italia — ci tiene a
troppo lontano per cambiata nel tempo dire Levoni —. E ora con
mettere a punto un rapidamente. Così, il L’Artemano vogliamo alzare
nuovo progetto. Spesso prosciutto crudo viene ancora di più l’asticella,
le risposte arrivano dal stagionato per 24 mesi proponendo una linea
quotidiano e, soprattutto utilizzando sale marino di dedicata solo ai negozi
quando si tratta di Trapani Igp. La sua carne tradizionali». Oltre 10 mila
gastronomia, non esiste proviene da suini di razze botteghe di prossimità,
terreno più fertile della tradizionali, selezionati perché dislocate in tutta Italia:
tradizione. Ne è convinta particolarmente adatti alla macellerie, salumerie,
Marella Levoni, direttrice trasformazione e cresciuti allo gastronomie. Un’idea, quella di
comunicazione dell’azienda di stato brado in un unico Levoni, che si è rivelata
famiglia, con sede a allevamento sulle colline lungimirante: durante il
Castellucchio (Mantova), che moreniche mantovane. La lockdown c’è stata una grande
produce salumi: lo stimolo per mortadella, invece — pensata riscoperta delle botteghe di
l’innovazione va ricercato nella anche nella versione con quartiere. «Da gennaio —
memoria dei sapori. Sempre pistacchio verde di Bronte Dop I VERTICI conclude Marella Levoni — le
di più così, dunque, nascono — viene insaccata in budello vendite dei nostri prodotti nei
le nuove ricette. Come quelle naturale cucito a mano e cotta Una delle botteghe negozi di prossimità sono
de L’Artemano, la più recente La coppa, lentamente per circa 30 ore. di prossimità servite dall’azienda aumentate del 9 per cento
linea di salumi di qualità servita già C’è poi il prosciutto cotto, (foto Kartuphoto.com). rispetto al 2019. Un dato
Levoni. «L’idea è quella di anzi, i prosciutti cotti, ottenuti incoraggiante e poco scontato
recuperare antichi metodi di
ai tempi di solo da cosce selezionate, che
Sopra la famiglia Levoni
(foto Diego Artioli): in un momento come questo.
stagionatura e preparazione, Ferdinando sono la massima espressione Aldo, Marella, Daria e Nicola Quella della norcineria è
quelli della norcineria classica, di Borbone, dell’arte norcina e della cura Levoni, quest’ultimo presidente un’arte che non può essere
riadattandoli — spiega Marella
Levoni —. Per mettere a
è ancora nelle fasi di lavorazione. C’è la
versione con osso classica o
dell’azienda persa e noi di Levoni vogliamo
continuare a tramandarla nel
punto le ricette ci sono voluti speziata affumicata utilizzando una tempo».
anni di ricerca». Una sfida, a mano miscela di legni pregiati, © RIPRODUZIONE RISERVATA
CORRIERE DELLA SERA
CORRIERE DELLA SERA
18.11.2020 CO O K 71
COSA MANGIA
MERCOLEDÌ COOK.CORRIERE.IT
«La cucina per me è un rito. E con le ricette ebraiche di nonna Maria un giorno vorrei farci un libro»
La chiusura (parziale nella Capitale) di bar e ristoranti? Lo scrittore romano, Premio Strega, confessa:
«Sono molto riservato, esco poco: pensavo che non mi toccasse. E invece...»
ALESSANDRO PIPERNO
di Chiara Amati