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LO SCHEMA Ot LEMS & LA COSTROZIONE sLuE TAVOLE DY MORTAL’ a Hl Na get al nema di Lexis 1a popolazione alle lin Schena 1 di vita che tagliano orizzontali 9 cali, Nel caso cL troviamo ai fronte alla lazione che nel corso di un anno ai calendario ¢ compie 1’x-esimo compleanno (linee che tagliano il segmento AB, cioé 1CAB)); nel secondo caso, —invece, consideriamo 1a popolazione che al 1.1.t si trova ad avere un eta compresa tra x € et anni (linee che tagliano il segmento Ac, cio® 1¢Ac)) Gli eventi, invece si classificano in porzioni di piano, siano esse quadrati (eventi accaduti neil’anno di caiendario relativi a persone con eta compresa tra x @ x#1 anni, eventi avvenuti quindi in ABDC, cio€ eC ABDC)), parallelogrammi di tipo "A" (@venti accaduti nell’anno di calendario ¢ relativi a persone con eta mpresa tra x e@ x+2 anni, events avvenuti quindi in ADEC, cicé eC ADEC)), parallelogrammi di tipo "B" (event accaduti negli anni di calendario ¢ e +t relativi a persone con eta compresa tra x @ xt anni, eventi avvenuti guindi in ABED, cioé eCABFD)}, 0 triangoli accaduti nell’anno di calend venti i G elativi a persone nate nell’anno t-x, con etd compresa tra x @ x*1 anni, event avvenuti quindi in ABD, cio® e( ABD)) 2 - LA RACCOLTA DEGLI EVENTI DEMOGRAFICI In un paese statis camente evolute, anno dopo anno vengono rilevati tutti gil eventi accaduti, indicando per ognuno di essi l'anno di calendario in cui si @ verificato, lveta e la data di nascita di chi l’ha subito Schena 3 &' possibile allora collocare gli { eventi su tutte le aree triangolari dello schema di Lexis, in quando si conoscono, per ogni evento, le tre caratteristiche temporali. Leggendo quindi tutti 1 triangoli in senso verticale (Schema 3, freceia a) e agsregandoli opportunamente —per quadrati (9 per parallelogrammi), st ottiene un’analisi trasversale (9 per contemporanei); viceversa leggendoli in senso diagonale (Schema 3, freccia b) © aggregandoll opportunamente per parallelogrammi, si ottiene un’analisi longitudinale (o per generazione) 3 ~ ANALISI TRASVERSALE E LONGITUDINALE Popolazione ed eventi possono infatti essere studiati sullo schema di Lexis con due differenti approcci: quello trasversale 9 per contemporanei, che si basa su un’analisi fettuata in un determinato periodo ¢ (di solito un anno di calendario), e@ quello longitudinale o per generazione, che si basa su uno studio dell’evoluzione di una determinata generazione Nell’analisi trasversale (Schema 4) si t Schesa 4 prende in considerazione una fascia | ticale, sullo. scheme di Lexis, | cormispondente ad un anno di calendario ¢ Fc ¢ si studiano le relazioni tra eventi ¢ popolazione complessiva # quella distinta t - per sesso ed @t€ al 1.1.t ed al tt.tet possibile calcolare una stima della a © fun popola: done al 30.8.t, a cui rapportare il numero degli eventi registrati nell’anno ¢ per ottenere dei quozienti ge! erici (complesso degli eventi sul totale ei quozienti specifici eta x sulla popolazione per ogni tipo di evento nsiderando le nascite si otterranno il generico di natalita e quelli specifici di co derando le morti, il quoziente generico ¢@ mortalita, # cost via) i longitudinale (Schema 5) si Schema § quelli specificl ¢ s ende invece in consideragione il orrideio spaziale obliquo relativo alla nerazione nata ni tanno di calendario dia la su che ne caratterizze iL one degli eventi rso una fondamentale distingione all’ interno ; audio per generazione ¢ quella tra Analisi seguita ed analisi retrospettiva. 4 - ANALISI SEGUITA Loanalisi seguita studia una generazione dal momento in cut nasce, vedendo come subisce gli eventi nel corso della sua evoluctone. €' l’analisi piu efficace ed adeguata ma richiede una efficiente e continua rilevazione statistica ¢ presenta alcuni inconvenienti: in primo luogo per valutare l’incidenza di un evento occorre aspettare che esso si sia presentato nella sua complet za (@ quindi, ad esempio, per Lita occorre aspettare 100 anni). ogni generazione presenta, inoltre,flussi d'entrata e @/uscita © questa mobilita complica 1a rilevazione statistica e quindi valutare la mort il caleolo, in quanto deve tener conto di eventi che Accadono a persone che si sono allontanate o che sono entrate nel territorio per il quale si effettua 1’analisi 5 - ANALISI RETROSPETTIVA Leanalisi retrospettiva parte da un dato momento © rogando tutte le persone che sono in vita ad una data preen esemptr l.i.delivanne t), Pacostruisee tutti gli eventi accaduti nel periodo precedente attraverso dagine ne normalmente © €-— campionaria. Anche que! tranalisi presenta peré alcuni inconvenienti: in primo luogo si basa sulla memoria delle persone contattate. ¢ quandi non @ sempre necessariamente attendipile sia sul numero degli eventi che sulla loro esatta collocazione temporale; inoltre coglie soltanto coloro che sono riusciti ad arrivare all’eta x alla quale si effettua l’indagine. si tratta pereié di individui che, proprio per l'essere riusciti ad arrivare all’eta x, sono selezionati rispetto ad una © pid variabili; quindi, nel caso in cui esista un rapporto di correlazione tra 1 verificarsi di un evento e la probabilita ai superario, non ¢@ detto che questo sia un campione rappresentative. Supponendo, ad esempio, che esista una relazione diretta tra il numero dei figii avutd e la mortalita, ¢ chiara che un’ indagine effettuata, ad ssempio, tra le donne di settanta anni per appurare la fecondita della loro generazione, non riuscirebbe ad interrogare tutte coloro che sono morte prima di arrivare ai settanta anni. cioé con tutta probabilité quelle che hanno avuto pid figii, con una consenguente sottostima del valore ricavato per 1 wera generazione 6 - LA PROBABILITA’ DI SUBIRE UN EVENTO La necessita di arrivare ad un quarto livello delle misura degli eventi demografici (la probabilita di subire un evento) dovuta 3 2 incoeren il quoziente specifico g_. Infatti questo indice mette a statisticne che presenta nfronto un fenomeno di flusso (11 complesso degli events che avvengono nell’anno ¢) con uno di stock (1a popolazione al 30.6.4). Ad esempio nel caso dell'indice di mortalité ° 4 so. dei sessantenni q?)-——22__, cid 30° 530 comporta che un antenne morto 4 Aprile dell‘anno (caso 1) vent considerate al numeratore @ non al 4 nominatore, mentre una persona, con poco meno di sessantuno anni al 30.6.t, morta, sempre nell’arno ¢ (caso 2), quando gia né aveva compiuti sessantuno, venga considerata al denominatore e non al numeratore chiaro quindi che, se si vuole avere una misura meno appros: ativa del rischio di subire l’evento tra l’eta x e xe1, pisogna rifar: ad una misura corretta, cicé alla probabilita di subire un evento. Per calcolare questo rischio bisogna operare un rapporto tra i casi favorevoli e quelli possipili. Se riportiamo 1a definizione di q, (probabilita che ha una persona di eta x di subire l’evento prima di raggiungere l’et& precisa x+t) allo schema 41. Lexis (Schema 6), ¢@ immediate verificare che q_ misura la probabilita che hanno le persone, che hanno raggiunto il segmento AB, di subire evento nell’area del paratlelogramma ABDC, «= da cu, -_EC ABDC) atta O31 In questo caso abbiamo un rapporto omogeneo tra due flussi (tuttd gli eventi delitarea aBpc e tutti coloro che hanno toceato il segmento AB) e, inoltre, @ facile notare che tutti coloro che superano ii segmento AB sono esposti al rischio di subire l’evento per un anno esatto (dal giorno det compimento det x-esimo 7 compleanno, al giorno precedente il compimento dell’(x+1)-esimo), il che consente una corretta analisi dei fenomeno Per determinare praticamente q_ si raccolgono le statistiche relative agli eventi avvenuti negli anni c @ cet, pelativi 4 persone con eta compresa tra x e x+l, nate nell’anno di calendario t-x, cloé ECABC)+E(BCD), e LL si rapportano ai persone che attraversano il segmento AB, e cio€ al numero di persone che nel corso dell’anno ¢ arrivano via via a compiere 1’x-esimo compleanno. Poiche non si possiede alcuna rilevazione statistica che le determini, possono essere ottenute sommando la popolazione aL “i tet alle persone che hanno subito l’evento neli‘ares ABC, dal momento che, in assenza di migragioni, le persone che toccano il segmento AB, 9 subiscono un evento nel triangolo ABC 0 descono a raggiungere il segmento CB ¢ cioe LC AB)=ECABC)+1(BC). £ cosi, Siccome le statistiche forniscono 11 numero di persone esistenti al 1.t.di ogni ECABC)+E(BCD) _ (yy anno, si avra quindi gq =—ECABC) “ERED? _ pits}? * EC ABC) Nel calcolare questa probabilita, possiamo porci due obiettivi: quello di misurare l'intensité del fenomeno quale effettivamente si manifesta, qualunque siano le condizioni che lo determinano, © quello di valutare quale potrepbe essere la manifestazione del fenomeno allo stato puro (ia “vera” propensione ai matrimonio, il “vero rischio ai morte), senza le interferenze di fenoment esterni In questo secondo caso bisogna depurare le misura q,, ottenuta in precedenza, da tutte quelle interferenze che ne anno influenzato il valore. In ogni periodo di tempo avvengono una serie di eventi (matrimoni, migrazicni, decessi. ece.) che interagiscono e interferiscono l’un l'altro (ad esempio il fenomeno migrazione terferisce suli‘evento = morte che, a sua volta, interferisce sull’evento matrimonio), provocando una modifica nei numero degli esposti al risehio ai supire Levento. Risulta allore che persone che hanno 1a possibilita reale di subire lvevento sono quelle che superano il segmento AB alle qualt si sottrae quella quota cne, per omeni esterni, non risulta soggetta al riscnio di subire L’evento ft} salcglo di questa quota richiede alcune —Lpotesi Sull'intensita di frequenza get enomeni — perturbatori nell’intervallo di tempo considerato Consider mo, per esempio, 1 ento emigratorio (Schema 8) Supponiamo che tutte le persone emigrino il giorno del mpimento Gell’x-esimo anno, hiaro che tutti gli pbero sottratti al rischio di subire sevento @ quindi la quota da sottrarre sarebbe uguale al emigrati si sar ‘ovale delle emigrazioni registrate nel periodo, da cui : EC ABDC) (PA [EMC ABC) +EMC BCD) ], da cud: pit .e0 aac) +EHC ABC) -E[EM( ABC) +EHCaCD)] x

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