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POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L.353/03(CONV.IN L. N°46 DEL 27/02/2004) ART.1 COMMA 1 MBPA/LO-NO/003/A.P.

/2018 PREZZI ESTERI: AUT € 13,50 - BE € 10,50 - LUX € 9,90 - F + PM € 12,50 - DE € 13,50 - ES € 10,90 - PT (CONT.) € 9,90 - CH TEDESCA CHF 13,90 - CH TICINO CHF 13,50

Vespista

1976

TECNICA
519075 Elestart

MODELLO PER IL

CONSERVATA
RESTAURO

MERCATO ESTERO

125 PRIMAVERA

La “Struzzo”

QUALE MOTORE E CHE RAPPORTI?


OFFICINA DEL

VACANZE ROMANE
MODELLISMO
TUNING
MOTORE PINASCO
NUMERO

NASCO 225
50°

Bimestrale - N.50 - € 5,90


L’icona Italiana che appassiona
Luglio/Agosto

P.I. 25-06-2021
MONDO RACING

Inquadra
il codice QR
Quale
motore,
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www.whiteoneracing.com
quali rapporti?
ALLUNGARE O ACCORCIARE, QUESTO È IL PROBLEMA: ECCO IL DUBBIO
AMLETICO CHE AFFLIGGE TANTI APPASSIONATI E QUALCHE ADDETTO AI
LAVORI, UN DILEMMA CHE VA AFFRONTATO AVENDO CHIARA CONTEZZA
DEI PARAMETRI IN GIOCO, PER POTER ESSERE IN GRADO DI DECIDERE
(QUASI) A RAGION VEDUTA, IN BASE ALLE CIRCOSTANZE E SENZA BISOGNO
DI TROPPE PROVE.

C
iascun appassionato di Per aiutarvi a scegliere il corretto non esiste la rapportatura ideale
mezzi meccanici, siano rapporto di riduzione, dobbiamo in astratto, ma è possibile indivi-
essi a due o a quattro fare un passo indietro e soffermar- duarne una che si riveli idonea in
ruote, sin dal primo approccio al ci su taluni nessi che è indispensa- concreto, in relazione alla curva
mondo dei motori, anche in veste bile tenere in considerazione. di erogazione di un dato motore,
di semplice fruitore, ha sicura- Innanzitutto è bene precisare che montato su un certo veicolo, in
mente avuto occasione di ascol- non ha senso parlare di rapporti determinate condizioni d’impie-
tare discussioni, talvolta inutil- corti o lunghi in assoluto, perché go. Si tenga altresì presente che la
mente accese, circa la scelta della tali possono essere giudicati sol- massa del mezzo penalizza l’acce-
rapportatura da adottare sul vei- tanto in relazione alla curva di lerazione, ma non condiziona in
colo di turno in seguito alle modi- erogazione del propulsore e all’a- maniera significativa la velocità,
fiche apportate al motore. erodinamica del veicolo. Quindi almeno in piano.

DUE ESEMPI DI RAPPORTI


PRIMARI “CORTI” E “LUNGHI”
PRODOTTI DA PINASCO
48 OFFICINA DEL
In un primo momento ci concen- mosferica, una elaborazione volta ché la resistenza aerodinamica
treremo sull’adattamento della a migliorare il rendimento volu- è trascurabile), per poi manife-
marcia più lunga alle esigenze metrico consente generalmente stare incremento esponenziale
del motore, ovvero sulla riduzio- al motore di esprimere una po- (che può essere approssimato al
ne primaria a monte del cambio tenza superiore a un regime più cubo dell’incremento della ve-
necessaria per mettere il veicolo elevato, secondo una progressio- locità). Ciò perché la resistenza
in condizione di raggiungere la ne (cv/rpm) grossomodo linea- aerodinamica (intesa come for-
massima velocità consentita dalla re. La relazione che invece lega za) è proporzionale al quadrato
potenza disponibile. la velocità alla potenza richiesta della velocità, mentre la potenza
Ferma restando la cilindrata e per avanzare varia in maniera è il prodotto della velocità per la
prendendo in considerazione pro- apparentemente lineare fino alla forza necessaria a vincere la resi-
pulsori alimentati a pressione at- velocità di circa 30 km/h (poi- stenza aerodinamica.

LA PX200 CHE CON 12 CV


DICHIARATI SFIORA I 100 KM/H

LA VESPA SILURO DEL 1951


CHE CON 18 CV DICHIARATI
SUPERAVA 170 KM/H
OFFICINA DEL VESPISTA 49
MONDO RACING
Ad esempio, se un certo mezzo mento di cilindrata, rende ne- estendano l’arco di utilizzo verso
per viaggiare a 100 km/h richie- cessario accorciare la riduzione l’alto solo di poco (video #7, #80,
de la potenza di circa 10 cv (po- primaria, altrimenti non sarà in #95 sul nostro canale YouTube).
tenza alla ruota del px200 stan- alcun modo possibile raggiun- Ciò anche grazie al margine di
dard = 9,7cv), lo stesso mezzo per gere il nuovo regime di potenza manovra garantito dal fatto che
viaggiare a 130 km/h non avrà massima con la marcia più alta. in genere su moto e auto origina-
bisogno di 13,0 cv (10 x 1,3) ma Il problema non sussiste, se non li la velocità massima viene rag-
di circa 21 (9,7 x 1,3 x 1,3 x 1,3). in misura minore e comunque giunta in leggero fuori giri (quin-
Da quanto brevemente esposto facilmente risolvibile, nel caso te o seste di riposo a parte), cioè
appare chiaro che l’elaborazione in cui si effettuino soltanto pic- appena oltre il regime di potenza
spinta, realizzata senza incre- coli lavori di ottimizzazione che massima.

TEST AL BANCO PROVA ESEGUITO DA SCOOTERLAB.UK,


SU 2 VESPA PX ORIGINALI 125 E 200 CC

Andamento della velocità in funzione


SVILUPPO dei rapporti Vespa Px125:
RAPPORTI PX 125 Primaria 20/68 - Secondaria 21/36

50 OFFICINA DEL
Andamento della velocità in funzione
SVILUPPO dei rapporti Vespa Px200:
RAPPORTI PX 200 Primaria 23/65 - Secondaria 21/35

In ogni caso, potendo scegliere, tal modo si compie una trascura- sempre facilmente raggiungibile
è sempre utile far sì che la velo- bile rinuncia in termini di veloci- anche in condizioni non proprio
cità massima venga raggiunta tà di punta teorica ottenibile con ottimali (assenza totale di vento
qualche centinaio di giri oltre il la potenza a disposizione, ma si e tratto di strada assolutamente
regime di potenza massima: in rende la velocità massima reale in piano).

RAPPORTO TRA POTENZA E VELOCITÀ MASSIMA


RAGGIUNGIBILE PER UNA VESPA PX

Quando invece l’elaborazione Pertanto capita sovente di dover sati dal moto alterno, cosa che
prevede un incremento della ci- allungare la riduzione primaria, sconsiglia di spingersi troppo
lindrata la potenza cresce, fermo in maniera tanto più marcata in là con il regime di rotazione,
restando il regime di rotazione, quanto più è rilevante l’incre- pena il disastroso superamen-
grazie l’incremento di coppia mo- mento di cubatura in percen- to dei limiti di resistenza delle
trice. Infatti in questo caso, a pa- tuale. Se però all’incremento di parti maggiormente sollecitate
rità di altre condizioni, aumenta cilindrata si accompagnasse un (bielle in primis).
l’entità della carica che dà luogo a aumento significativo del regime Vi mostriamo ora un caso prati-
ciascuno scoppio, ossia fase utile. di potenza massima, potrebbe co, utile per chiarire ancor me-
dover essere mantenuta la ridu- glio il concetto. Ipotizziamo di
Concettualmente: P = Ifu * zione originale o potrebbe essere avere due motori Vespa carat-
(Nfu/∆t) addirittura necessario accorciar- terizzati da curve d’erogazione
P= potenza la un po’. Invero quest’ultima molto diverse ma esprimenti la
Ifu= intensità di ciascuna fase eventualità si manifesta assai di medesima potenza massima, e
utile rado in quanto una maggior ci- immaginiamo di dover scegliere
Nfu= numero di fasi utili (giri) lindrata è accompagnata gioco- il rapporto giusto per ognuno al
∆t = unità di tempo (minuti) forza dalla crescita della massa fine di raggiungere la massima
degli organi meccanici interes- velocità possibile.
OFFICINA DEL VESPISTA 51
MONDO RACING
BANCATA IPOTETICA TRA DUE MOTORI
CON EROGAZIONE DIVERSA MA
IDENTICA POTENZA MASSIMA

Osservando il grafico che mette in cità massima di circa 137km/h, lo stesso rapporto secondario con
relazione la potenza e la velocità, ma poiché la potenza è espressa 4a 21/36) un rapporto primario
rileviamo che con 25cv alla ruota a regimi diversi dovremmo sce- diverso per ottenere la medesima
possiamo raggiungere una velo- gliere (ipotizzando di utilizzare velocità.

Andamento della velocità in funzione


SVILUPPO RAPPORTI dei rapporti Motore 172cc:
MOTORE 172 CC Primaria 21/67 - Secondaria 21/36

52 OFFICINA DEL
Andamento della velocità in funzione
SVILUPPO RAPPORTO dei rapporti Motore 244cc:
MOTORE 244 CC Primaria 25/62 - Secondaria 21/36

A questo punto possiamo dedicarci La spaziatura deve adeguarsi alla e moto, per motori a due e quattro
brevemente ai criteri di adattamen- curva di erogazione, in maniera tempi, salvo il fatto che nelle auto
to al circuito e alla spaziatura delle tale che a ogni cambio di marcia il non esiste una riduzione prima-
marce. Al di là della potenza dispo- motore non scenda mai sotto il re- ria a monte del cambio, ma una
nibile e del regime al quale viene gime di coppia massima, altrimen- coppia cilindrica o conica a valle
espressa, la riduzione primaria va ti l’accelerazione ne risulterebbe di esso, che assolve tuttavia alla
scelta anche in funzione del circu- fortemente penalizzata. La cura di medesima funzione. Per quanto
ito o del percorso di gara: occorre questo aspetto, in caso di elabora- riguarda i motori a due tempi,
regolarsi in maniera tale che l’ulti- zioni molto spinte, può farsi critica come quelli che equipaggiano le
mo rapporto risulti giusto o appe- ove si disponga di un cambio a soli nostre amate Vespa, la sostituzio-
na corto per il rettilineo più lungo quattro rapporti: in tali circostanze ne dell’impianto di scarico può
(per raggiungere la massima velo- è preferibile rinunciare a qualcosa aiutare nel lavoro di adattamento
cità possibile su quel tratto, non la in termini potenza massima per del rapporto di riduzione perché
massima velocità teorica del mez- garantirsi un arco di utilizzo più influenza pesantemente l’arco
zo). In ogni caso, specie in percor- ampio, che permetta al propulsore di utilizzo. Sotto questo profilo
si di gara diversi dal circuito (es. le di esprimersi egregiamente anche i margini d’intervento risultano
gare di rally), è importante valutare con rapporti più distanziati del do- alquanto ampi, con l’unica indica-
con la dovuta attenzione la reale in- vuto. Può altresì essere vantaggioso zione, sempre valida e già fornita
cidenza dei rettilinei rispetto al re- impiegare una prima molto lunga, in altre occasioni, di utilizzare l’e-
sto: potrebbe risultare infatti molto per ridurre i salti tra le marce suc- spansione per addolcire (in misu-
proficuo tenersi corti, accettando di cessive, accettando di perdere scat- ra più o meno incisiva, a seconda
perdere un po’ in qualche rettilineo, to in partenza -si parte una volta delle necessità) l’erogazione del
per guadagnare molto altrove, tan- sola- per ottenere poi benefici du- motore, evitando invece di forza-
to più se l’arco di utilizzo del motore rante l’intera gara. Le considerazio- re verso l’alto i limiti imposti dalla
è piuttosto stretto. ni condotte fin qui valgono per auto durata della fase di scarico.

TIPICO CLUSTER RAVVICINATO PER VESPA


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Ulteriori dettagli nei nostri video
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