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ABBRACCIO

POSTER DOPPIO L’ULTIMA GARA DI VALENTINO ROSSI A MISANO

GIALLO
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3,5 0 di:
I poster speciali

ABBRACCIO
2021
- 24 OTTOBRE
O ROSSI
IN ITALIA
MISANO
DI VALENTIN
ULTIMA GARA

GIALLO
I poster speciali
di:

26 ottobre/1 novembre 2021 - Settimanale - Anno XLV - Fascicolo 2239

MISANO
ULTIMA GARA - 24 OTTOBRE
DI VALENTIN 2021
O ROSSI
IN ITALIA

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004)


10043

art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 7,00 Euro - CH CT 8,60 Chf
173002
771122
9
DUCATI “ELETTRICA” LA QUERCIA DEL SIC MOTOGP STORY MXGP TRENTINO
SARÀ FORNITRICE UNICA 10 ANNI DOPO, L’ALBERO 2002-2021 SUPER HERLINGS
DELLA MOTOE DAL 2023 IN RICORDO DI MARCO LA PRIMA PUNTATA NON SI FERMA PIÙ

HONDA MOTO3
MARQUEZ-ESPARGARÓ: FOGGIA FA TRIS
È DOPPIETTA! ACOSTA È A 21 PUNTI

MOTOGP MISANO

CHAPEAU, FABIO!
QUARTARARO SI LAUREA CAMPIONE DEL MONDO CON DUE GARE DI ANTICIPO: A 22 ANNI
È IL PRIMO FRANCESE IRIDATO DELLA CLASSE REGINA. BAGNAIA STOICO E SPORTIVO:
CADE MENTRE È IN TESTA E A FINE GARA ASPETTA IL RIVALE PER COMPLIMENTARSI
IN COPERTINA SOMMARIO
DI FEDERICO PORROZZI

GIÙ IL CAPPELLO RUBRICHE


Al primo campione del Mondo francese della top class.
67 PILLOLE SPRINT
Ma anche a Pecco Bagnaia. E a Valentino 70 POLVERE DI STELLE
NEL WEEKEND che ci ha regalato l’ultimo abbraccio tra Valentino Rossi e gli 72 OFFICINA
appassionati italiani, l’annuncio dell’ingresso della Ducati in MotoE e gli omaggi
emozionanti a Marco Simoncelli e a Fausto Gresini (con il figlio Luca in pista con
80 IO GUIDO DA SOLA
la sua Garelli del Team Italia), non deve passare inosservato il gesto di sportività 82 QUELLA (S)VOLTA CHE
di Pecco Bagnaia a Fabio Quartararo in pit lane: con la tuta ancora sporca di terra
per la scivolata, dopo aver dominato quasi tutta la gara e aver tenuto accese le
speranze di titolo per se stesso, per la Ducati e per l’Italia delle moto, il piemon-
tese è stato il primo ad andare ad abbracciare il fresco campione del Mondo.
Un gesto sportivo non scontato, tra due giovani protagonisti della MotoGP del
IN PISTA
presente e del futuro. Pecco e Fabio sono stati sotto i riflettori per gran parte di 4 MOTOGP: MADE IN ITALY
questo 2021, i veri duellanti di una stagione particolare, che tra cambi di casacca,
postumi di infortuni e passerelle ha trovato in loro due le uniche certezze per la
ED EMILIA-ROMAGNA
sfida iridata. Complimenti a Quartararo, ragazzo bravo ed educato capace di fare 8 MOTOGP: LE NUOVE REGOLE
velocemente tesoro degli errori commessi nella seconda parte del 2020 per su-
perare l’esame alla prima occasione di rivincita. Alla terza stagione nella classe 14 LE PAGELLE
regina. A soli 22 anni.
Complimenti anche al nostro Bagnaia, il quale alla prima stagione da pilota 16 LE STATISTICHE
ufficiale Ducati è riuscito a reagire dopo una partenza sotto tono, a scavalcare
gara dopo gara nella lotta per la leadership interna Miller e Zarco, e a non far 18 MOTOGP: VALENTINO ROSSI
rimpiangere una figura ingombrante come quella di Dovizioso.
E a emozionarci fino alla fine.
22 IL TEMA: DUCATI IN MOTOE
Buona lettura! 28 IL RICORDO:
MARCO SIMONCELLI
CONTROCOPERTINA DI MIRCO MELLONI
32 MOTO2
IL WEEKEND di Misano è stato 39 SPECIALE:
così ricco di spunti che la nostra co-
20 ANNI DI MOTOGP
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 3,5 0

pertina ha avuto il “tutto esaurito”.


Allora dedichiamo la Controcoper-
tina al tema, che sviluppiamo nelle 48 MOTO3
prossime pagine, delle modifiche

FUORISTRADA
regolamentari. Un tema sul quale
si è registrato l’intervento deciso di
FIM e Dorna. Dopo un 2021 segnato
dalle tragedie di Jason Dupasquier,
Hugo Millán e Dean Berta Viñales,
56 MXGP: TRENTINO
serviva un gesto forte per miglio-
rare le condizioni di sicurezza nelle
gare. E quel gesto è arrivato, con
la diminuzione delle moto in pista,
l’obbligo dell’airbag sulla tuta, le
comunicazioni più rapide ai piloti e,
soprattutto, l’innalzamento dell’età
per correre. Non avremo più un ba- LE NUOVE REGOLE
by prodigio come Marquez e Quar-
tararo, ma se aiuterà a salvare vite,
sarà un prezzo sostenibile.
IN NOME DELLA SICUREZZA
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MOTOGP – MADE IN ITALY DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

IL
PREDESTINA
IL PRIMO FRANCESE CAMPIONE DELLA CLASSE REGINA HA TAGLIATO IL TRAGUARDO CHE TUTTI
PRONOSTICAVANO QUANDO, A 15 ANNI, FECE CAMBIARE LE REGOLE AL MOTOMONDIALE.
MA NEL 2017, LA CORSA DEL BABY PRODIGIO SEMBRAVA GIÀ FINITA…

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ALL’INTERNO
LA DOPPIETTA HONDA
CON MARQUEZ Ed ESPARGARó

IL SALUTO DI ROSSI
ALLA SUA MISANO

TO
IL RICORDO DEL SIC
ALLA “QUERCIA” nel 2008 vinse il campionato spagnolo
della 50, ripetendosi successivamente
nella 70, nella 80 e nella PreMoto3, fi-
DAL 2023 LA DUCATI no alla doppietta 2013-14 nella Moto3
ENTRERà IN MOTOE del CEV, che nel frattempo aveva otte-
nuto la titolazione di Mondialino. Tutto
questo, a soltanto 15 anni e mezzo: quei
successi costrinsero FIM e Dorna a de-
rogare sull’età minima di 16 anni per
correre nel Mondiale, perché nel 2015

M
entrava in corsa il “nuovo Marquez”.

ISANO A-
DRIATICO QUELLE aspettative, però, non
Fabio Quartararo festeggia – Quando vennero rispettate nei primi anni nel
la conquista del primo titolo si è tro- Mondiale, colpa di un mix di pressioni
mondiale con la squadra vato di eccessive per un adolescente e di deci-
Yamaha al completo: è il fronte allo sioni sbagliate. Due anni in Moto3, con
primo francese a riuscire schermo a il decimo posto al termine della prima
nell’impresa nella storia led che ha stagione e il tredicesimo nel 2016, poi
della classe regina mostrato il salto in Moto2, con gli stessi risultati:
del Motomondiale. le imma- tredicesimo e poi decimo nel 2018, anno
gini dei suoi primi anni in pista, Fabio in cui ottenne il primo trionfo iridato. Nel
Quartararo è scoppiato in lacrime. I 2019 Fabio salì in MotoGP, nel neonato
festeggiamenti della Dorna, avveniri- Team Petronas, dove arrivò in virtù del
stici quanto carichi di emozione, hanno “no” dei piloti che la squadra malese a-
ricordato al ventiduenne quanto il suo veva valutato prima di lui. In pochi con-
percorso sia stato da montagne russe. fidavano nel successo di un salto che
Come lungo e tortuoso è stato il per- appariva affrettato, anzi secondo molti
corso della sua famiglia, sia da parte Quartararo non meritava la Yamaha M1.
di papà Etienne (ex pilota, in corsa nel È chiaro che in parecchi si sbaglia-
GP Francia 1985) e di mamma Mar- rono, se è vero che oggi tutti sosten-
tine Adamo: gli avi di Fabio partirono gono come il francese si sia laureato
dalla Sicilia per passare attraverso la campione con merito. Non è stato sol-
Tunisia fino ad arrivare a Nizza. Dove il tanto regolare, come Joan Mir lo scor-
nuovo campione del Mondo della Mo- so anno, ma è stato anche il più velo-
toGP, il primo francese iridato in top ce, al quale tutto è parso riuscire con
class, è nato, prima di vivere la matu- facilità. E in fondo è il pilota che più di
razione sportiva in Spagna. tutti si è divertito. Ma chi pensa che sia
Quartararo è diventato il sesto pi- stato un percorso facile, quest’anno,
lota più giovane a diventare Re della ha la memoria corta.
500-MotoGP dopo Marc Marquez, Non va dimenticata infatti l’opera-
Freddie Spencer, Casey Stoner, Mike zione per la sindrome compartimentale
Hailwood e John Surtees. Quartararo dopo il GP Spagna, quando i 25 punti di
ha preceduto di poche settimane l’ido- una vittoria ormai certa sfumarono per
lo d’infanzia Valentino Rossi. il dolore all’avambraccio destro che lo
Il titolo ha completato il percor- fece retrocedere al tredicesimo posto.
so del bambino prodigio, arrivato nel Fabio reagì con il terzo posto nel GP
Mondiale ancora prima di compiere 16 successivo, in casa a Le Mans, e con
anni, quando era già celebre grazie ai un convincente successo al Mugello,
numerosi successi nelle ultra-compe- con lo splendido omaggio a Jason Du-
titive formule promozionali iberiche: pasquier (sventolò la bandiera svizzera

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MOTOGP – MADE IN ITALY

Alcune immagini della domenica da “sogno”


di Quartararo: il passaggio sotto la bandiera a
scacchi, i complimenti di Marc Marquez, la festa
con Lin Jarvis e durante la conferenza stampa da
campione del Mondo. Nella pagina a fianco, Diego
Gubellini, e la famiglia Quartararo al completo.

nel giro d’onore). Il francese era sulla «La gente crede che la mia comu- che Valentino Rossi, il francese era in
cresta dell’onda, ma ecco un altro im- nicazione con lo psicologo sia costan- teoria nell’ombra di un Maverick Viña-
previsto a Barcellona, dove nella fase te, in realtà l’ultimo incontro risale a les che si sentiva il riferimento della
decisiva del GP Catalunya si aprì la cer- dicembre» aveva detto Fabio prima scuderia. Quartararo ha lavorato per
niera della tuta, un’infrazione costata del precedente GP di Misano. «Questo scalzare il catalano e prendersi lo sta-
tre posizioni (dalla terza alla sesta) per lavoro è stato utile per la gestione dei tus di numero uno, e ha impiegato poco
la penalizzazione della Direzione Gara. momenti in cui arrivano i primi segna- per farlo, con il rendimento in pista.
li ostili. Merito di una serie di esercizi Sarà interessante capire cosa ac-
molto semplici a cui, quest’anno, ho do- cadrà da campione del Mondo: sarà
IL CAMMINO di Fabio non è sta- vuto ricorrere soltanto due-tre volte». in grado di confermarsi, anche contro
to in discesa, ma se lo scorso anno di L’autocontrollo e la serenità rifletto- il ritorno in auge di Marc Marquez? I
fronte alle difficoltà il francese era im- no il grande passo avanti compiuto dal due si fronteggiarono spesso nel 2019,
ploso, questa volta ha gestito gli osta- ragazzo di Nizza rispetto alle preceden- quando l’allora rookie Fabio fu in grado
coli con la serenità del pilota maturo. ti due stagioni in MotoGP, un’evoluzione di impensierire il miglior Marquez – 12
Quartararo ha smesso di abbattersi di che l’ha accompagnato nel suo primo successi e 420 punti – e quei duelli
fronte a contrattempi e avversità, ma anno da ufficiale Yamaha. La fiducia è parvero un’entusiasmante anteprima
ha imparato a gestire questi momenti. stata una delle chiavi della stagione di del futuro. Marc contro il ragazzo che
Merito anche del lavoro svolto con uno Quartararo: al suo arrivo nel box Yama- da sempre viene considerato il suo e-
psicologo dello sport a fine 2020. ha factory, per sostituire nientemeno rede. Buon divertimento.

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L’uomo-ombra
di Fabio
Diego Gubellini:
«Il segreto? Risolve
certi problemi
con lo stile di guida»
MISANO ADRIATICO – Diego Gubelli-
ni è il responsabile delle moto del nuovo
campione del Mondo, Fabio Quartararo.
Come il francese, il capotecnico è arrivato
quest’anno nel team ufficiale Yamaha, do-
po i due anni assieme a Fabio nel Team Pe-
tronas. Nonostante l’aspetto da studente
universitario, Gubellini è nel Mondiale da
23 anni: la sua formazione da ingegnere
elettronico lo ha portato nel Circus, dove
ha lavorato con Honda e Aprilia, prima di
diventare “famoso” con la Yamaha.
Gubellini è un uomo-chiave per l’evolu-
zione di Quartararo, laureatosi campione
già al terzo anno. Il capotecnico ha com-
preso le necessità della Yamaha ma an-
che la configurazione giusta per esaltare

FABIO QUARTARARO
le caratteristiche del proprio pilota in ogni
circuito. E nel suo lavoro ha sempre dato
grande importanza alla tecnica di guida di
Quartararo. «Il fatto che Fabio si muova
Quanti momenti difficili... tanto lungo l’asse longitudinale della mo-
to non è legato ai pneumatici, perché è
LA CADUTA di Pecco Bagnaia ha permesso a Fabio Quartararo di una sua caratteristica che gli permette di
festeggiare il titolo iridato MotoGP con due gare d’anticipo, portando essere costante su piste differenti».
a casa un Mondiale che alla Yamaha mancava dal trionfo del 2015 Gubellini spiega che questa maniera di
targato Jorge Lorenzo. muoversi è un’esigenza per gestire i difetti
Fabio, con quale spirito hai affrontato questo GP? della moto. È importante trovare un pilota
«Prima della corsa ero nervoso, ma ho ripensato alle ultime disa- in grado di adattarsi e risolvere i problemi.
strose gare del 2020, il che mi ha aiutato tanto. Ho fatto una scelta «Alla Honda, vedevo i dati di Marc Mar-
di gomme conservativa: a un certo punto ho visto cadere Oliveira, poi quez. Quello che Marc faceva, era diverso
un altro pilota che si è poi rivelato essere Pecco». rispetto agli altri: da fuori sembrava mol-
La sua caduta ti ha consegnato il Mondiale. to aggressivo, e con parecchio movimento
«Avrei voluto vincere il titolo in un altro modo, ma è comunque della moto, ma in realtà osservando la te-
il risultato del grande lavoro fatto da me e dalla squadra in tutte le lemetria del freno e del gas, il suo utilizzo
gare disputate sinora». era abbastanza dolce. Apriva il gas e fre-
Dopo il traguardo non hai contenuto la tua emozione. nava in maniera morbida, e da fuori non lo
«Non ho più la voce, ho pianto tanto. Quando ho passato la bandie- si direbbe. Fabio fa un po’ lo stesso con la
ra a scacchi ho pensato ai tanti momenti difficili, durante i quali mai Yamaha». Questa capacità di adattare la
avrei pensato di diventare campione, ma ora lo sono». guida è ciò che, secondo Gubellini, ha fat-
Questo risultato è frutto della maturazione del 2021. to la differenza. «La moto 2021 – spiega
«Quest’anno penso di non essermi mai arrabbiato, mentre l’anno Gubellini – è migliorata rispetto a quella
scorso è capitato alcune volte. Sono cose che, nell’arco di una sta- dell’anno passato. Inoltre Fabio ha più e-
gione, fanno la differenza». sperienza, quindi il pacchetto complessivo
Su cosa dovrete lavorare nel tuo box in vista del 2021? è più completo».
«Per il 2022 dovremo lavorare sulla potenza, ma già con la moto Manuel Pecino
di quest’anno mi trovo a mio agio».
Christian Caramia

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MOTOGP – MADE IN ITALY

Riservato agli adulti


Per aumentare la sicurezza nelle corse,
FIM e Dorna hanno alzato l’età minima: dal 2023,
il Mondiale sarà aperto soltanto ai maggiorenni.
I casi come Quartararo, nel Mondiale a 15 anni,
saranno impossibili. Novità anche sul numero
di partecipanti e sulle comunicazioni ai piloti
MISANO ADRIATICO – Il Bureau permanente, la tà minima salirà a 16 anni con griglie di partenza dagli
commissione del Mondiale composta da Jorge Viegas attuali 42 partecipanti (come a Jerez, nel giorno fatale
(presidente FIM) e Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna), nel a Dean Berta Viñales) a 32. Per il 2022, tali norme non
venerdì del GP Made in Italy ed Emilia-Romagna ha verranno applicate a quei piloti che hanno partecipato
annunciato una novità destinata a cambiare la storia a tali categorie già in questo 2021.
del Mondiale. Perché finalmente sono arrivati i tanto
richiesti rimedi per diminuire i rischi di incidenti gra-
vi come quelli degli ultimi mesi. Diminuire i rischi non DAL 2023, invece, l’età minima salirà a 14 anni per
significa azzerarli, anche perché in questo sport il “ri- tutte le categorie GP, con omologazione A, B e C, inclu-
schio zero” non esiste. Ma nulla impedisce ai respon- dendo così Asian, British, European e Northern Cups.
sabili di evolvere e migliorare le norme di sicurezza. Per il Motomondiale, l’età minima diventerà di 18
In questo senso, FIM e Dorna hanno lavorato in- anni in ciascuna categoria. L’eccezione sarà rappresen-
sieme, negli ultimi mesi. Il risultato di questo tavolo tata dal vincitore del CEV Moto3 oppure della Rookies
di discussione – che ha coinvolto tutte le parti in gioco Cup: per loro sarà possibile debuttare nel Mondiale a
– ha portato a novità riguardanti quattro aree: 17 anni. Anche in questo caso, non verranno esclusi
* Diminuzione del numero dei piloti in griglia. dal Mondiale i minorenni che hanno già corso in Moto3.
* Innalzamento dell’età minima d’accesso ai diffe- Sempre nel 2023 verranno alzate a 16 anni le quo-
renti campionati. te d’ingresso per il Mondialino del CEV e, sempre nel
* Obbligo di utilizzo dell’airbag sulla tuta in tutte campionato spagnolo, l’Europeo della Moto2. Mentre
le competizioni del settore Velocità sotto l’egida della la Rookies Cup avrà un’età minima di 15 anni.
FIM.
* Sviluppo di un sistema di comunicazione Direzio-
ne Gara-pilota durante la corsa per poter avvertire in PER QUANTO riguarda l’equipaggiamento, i forni-
tempo reale di un incidente in pista. tori di tute e caschi, il personale tecnico e medico, han-
no lavorato per migliorare l’attuale livello di protezio-
ne. Concentrandosi su casi come l’impatto tra pilota e
A PARTIRE dal 2022, le formule promozionali co- moto, in particolare nell’area del petto e del collo. Così
me le varie Talent Cup organizzate dalla Dorna vedran- come si è lavorato sulla comunicazione al pilota di in-
no l’aumento dell’età minima a tredici anni, con griglie cidenti oppure ostacoli grazie alla tecnologia introdot-
al massimo da 30 piloti. L’età minima per la Red Bull ta per prima in MotoGP, con i messaggi sul dashboard.
Rookies Cup salirà a 14 anni. Il CEV, il mondiale Junior Questi rimedi iniziali rappresentano un primo, im-
della Moto3, salirà da 14 a 15 anni con una griglia al portante capitolo, a cui seguiranno ulteriori sviluppi
massimo di 32 piloti. Nel mondiale Supersport 300 l’e- per i quali FIM e Dorna stanno lavorando.

ETÀ MINIMA PER CATEGORIA 2021 2022 DAL 2023

Moto3 16 16 18
Moto2 16 16 18
WorldSSP300 15 16 16
WorldSSP 16 16 18
FIM Moto 3 Junior 14 15 16
Red Bull MotoGP Rookies Cup 13 14 15
ETC, NTC, ATC, BTC 12 13 14
Sidecar 16 (passeggeri) 18 19

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MOTOGP – MADE IN ITALY DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

UN GP PER
IL MARZIANO
FABIO QUARTARARO
Con la pioggia di venerdì e

LA STORIA
sabato, ha avuto vita complicata.
Ma il meteo di domenica lo ha
aiutato. Quartararo, poi, ci ha
messo del suo con la rimonta,
chiudendo il discorso per il titolo,
vinto con merito e autorità. È sta-
to il più veloce e il più costante. IL TITOLO DI QUARTARARO SI ACCOMPAGNA AL RIMPIANTO DI BAGNAIA,
LA SORPRESA AL SECONDO SUCCESSO CONSECUTIVO DI MARQUEZ, AL NUOVO PODIO
DI BASTIANINI. E ALL’ULTIMA GARA ITALIANA DI VALENTINO ROSSI

M
ENEA BASTIANINI
Ormai non è più sorprendente
vederlo sul podio, o nei pressi
della Top 3. Questa volta, però, il ISANO A- Pecco Bagnaia stava rilasciando un’in-
rookie era scivolato più volte nel- DRIATICO tervista a una televisione, con le cer-
le prove, e scattava dalla sesta – Sabato tezze garantite dal miglior tempo in
fila in griglia... Non dobbiamo più pomeriggio, qualifica. Lui, che era l’unico pilota con
dubitare di Enea. dopo aver la possibilità di rimandare la festa di
rispettato gli Quartararo.
obblighi con i
DIETRO LA LAVAGNA media, Fabio QUANDO il giorno dopo, nel pome-
TEAM REPSOL HONDA Quartararo è riggio, Quartararo è tornato a parlare
Come? Di solito è una nomina- tornato nel con i media, era il nuovo campione del
tion in chiave negativa, e invece box, è uscito in pit lane ed è andato in Mondo della MotoGP. «Dopo aver fir-
questa volta è un premio a chi pista. Nel rettilineo del traguardo, si è mato il 15° tempo, avrei potuto gridare
dietro la lavagna c’è stato troppo andato a collocare sulla quindicesima per la rabbia, avrei potuto prendere a
spesso ma ha trovato la chiave casella, quella da cui sarebbe partito calci tutto quello che trovavo nel box.
per superare i problemi, chiu- il giorno dopo. Il meteo instabile di Mi- Ma se c’è qualcosa che ho cambia-
dendo le porte e lavorando sodo. sano, venerdì e sabato, aveva portato a to rispetto allo scorso anno, è che ho
Giù il cappello di fronte all’1-2 sessioni sempre sul bagnato, nelle quali capito come mantenere la calma nei
Márquez-Espargaró. il francese non è a suo agio. Tanto che momenti in cui le cose non vanno nel
alla vigilia della gara più importante, il modo atteso sia il primo passo per su-
primo match-point per il titolo, Quar- perare quei frangenti».
tararo ha vissuto le peggiori qualifiche La vigilia del GP Made in Italy ed
della stagione. E di gran lunga, visto che Emilia-Romagna, la seconda uscita sta-
non era mai uscito dalla Top 5 in quali- gionale a Misano, non lasciava presagire
fica. un titolo di Fabio, ma le corse finiscono
Dalla casella di partenza, Fabio ha soltanto sotto la bandiera a scacchi.
guardato dinanzi a sé, restando immo- Nei primi giri, tutto sembrava seguire
bile, senza muovere un muscolo, come il copione previsto. Le Ducati di Bagnaia
se stesse visualizzando la manovra da e Jack Miller hanno approfittato della
compiere il giorno successivo. partenza dalla prima fila – primo e se-
Curiosamente, pochi metri più in là, condo – con Pecco a dettare il ritmo e il

Pecco Bagnaia
(63) ha condotto
davanti a Marc
Marquez fino al
quintultimo giro:
la scivolata
del torinese
ha regalato
il successo
al catalano
della Honda.

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LA FRASE
«Quando vedi che, mantenendo
la calma, sei capace di superare
qualsiasi problema… Penso
GIRO PER GIRO
ad Assen: in prova Maverick
era più rapido di mezzo secondo
Enea, che rimonta!
al giro, ma la gara l’ho vinta io.
Il Quartararo dell’anno scorso
1 AL VIA Bagnaia davanti a Oliveira, Miller e
Marc Marquez. Miller passa Oliveira alla Curva
del Rio, imitato da Marquez alla Quercia. Quar-
sarebbe stato preda della collera, tararo 17°.
quello attuale non perde più il controllo 2 2° giro: doppio Long Lap penalty per Mir,
per partenza anticipata. Ma proprio il campio-
dei nervi. È la principale differenza ne uscente cade alla prima variante trasci-
tra il vecchio e il nuovo Fabio». nando a terra Petrucci. Davanti, Bagnaia non
fugge e dietro il più veloce è Marquez in 1’32”7.
Fabio Quartararo 4 4° giro: Miller scivola alla Misano 1, mentre
stava coprendo le spalle a Bagnaia.
5 5° giro: Marquez in 1’32”256 aggancia Ba-
gnaia, con due secondi e mezzo sugli insegui-
tori. Quartararo approda in Top 10.
8 8° giro: Bagnaia gira in 1’32”5 ma Marc re-
sta a contatto.
15 15° giro: Bagnaia firma il proprio giro più
veloce in 1’32”3, eguagliato da Marquez. Die-
tro, Quartararo guadagna due posizioni supe-
rando Morbidelli e Marini, ed è settimo.
16 16° giro: Bagnaia fa 1’32”171, giro veloce
della gara.
18 18° giro: Quartararo supera Rins ed è se-
sto. Il più veloce in pista ora è Bastianini, risa-
lito in decima posizione.
19 19° giro: Quartararo passa anche Aleix E-
spargaró ed entra in Top 5. Il quarto, Oliveira,
è però distante otto secondi e mezzo.
21 21° giro: Bastianini supera Marini e Zarco e
diventa ottavo.
suo compagno di squadra a coprirgli le
spalle, mentre alle spalle del duo c’era 22 22° giro: il vantaggio di Bagnaia su Mar-
quez sale a sei decimi. Dietro, Bastianini passa
la Honda di Marc Marquez. Conferma- anche Aleix Espargaró e Rins ed è sesto.
tosi specialista nel recuperare posizioni
tra la casella di partenza e la prima cur-
Sopra, Pol Espargaró
ha ottenuto il miglior 23 23° giro: Bagnaia cade alla Misano 1 la
stessa curva costata la gara a Miller. Quarta-
risultato con la Honda. raro è campione del Mondo.
va, lui che partiva dalla terza fila. A destra, l’amaro
abbraccio tra Pecco
24 24° giro: cade anche Oliveira, Quartararo è
terzo, alle spalle del duo Honda Marquez-Pol
UN CAMBIO nella scelta di gomme Bagnaia e Jack Miller: Espargaró.
dell’ultimo momento per i ducatisti, li
ha collocati in una teorica posizione di
dopo l’1-2 in prova,
i ducatisti sono caduti
27 27° giro: vince Marquez, davanti a Pol E-
spargaró e Bastianini, che supera Quartararo
inferiorità nelle prime battute: mentre al Carro, ma il francese festeggia comunque il
alla stessa curva. titolo. Top 10 per Rossi all’ultimo GP italiano.
Bagnaia e Miller hanno optato per la
combinazione dura e media, Marquez ha
scelto media e morbida, che gli avreb-
be permesso di essere più aggressivo
all’inizio. Quando Miller si è “steso”, Mar-
quez si è attacco alla ruota posteriore di
Bagnaia come un cane da caccia. E lì è
rimasto per quasi venti giri, aspettando
che la resistenza del torinese crollasse.
Ma il ducatista si è mostrato fermo e si-
curo, consapevole – come ha spiegato
dopo la gara – che la sua combinazione
di pneumatici sarebbe stata più efficace
nello sprint finale rispetto a Marquez.
Ma in realtà…
Fino al 21° giro, il gap tra Bagnaia e
Marquez ha oscillato tra uno e tre deci-
mi di secondi. Al 22° passaggio, Pecco
ha messo tra sé e il rivale sette decimi,

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MOTOGP – MADE IN ITALY
Enea Bastianini (23) ha superato, tra e al T3 del 23° giro erano diventati otto. Sul podio, con i due piloti della Honda
gli altri, anche Franco Morbidelli (21) Ma alla Misano 1, la penultima curva, la è salito Enea Bastianini, che ha superato
nella rimonta per il nuovo podio. stessa della caduta di Miller, il leader Quartararo al Carro, alla terzultima cur-
della corsa è finito a terra. Portando con va della gara. Il francese era stato ca-
sé le residue chance di titolo. Quartara- pace di recuperare così tante posizioni
ro, forte dei 52 punti di vantaggio alla da essere sul podio virtuale, un po’ per
vigilia della gara, è diventato istantane- merito di chi gli è caduto davanti – co-
amente campione del Mondo. me i due piloti ufficiali della Ducati – e
soprattutto in virtù dei propri sorpassi.
L’ALTRO EFFETTO è stato il suc- Lui che riesce a superare gli avversari
cesso di Marquez, che si è involato verso con la moto che sembra meno adatta ai
la terza vittoria stagionale, la seconda sorpassi.
consecutiva, nonché la prima in una pi-
sta che gira in senso orario da Motegi IL SECONDO GP di Misano è pas-
2019. sato alla storia, ovviamente, anche per
Per Marc e per l’HRC è stata una vit- essere stato l’ultimo di Valentino Rossi
toria molto importante, anche perché è in Italia, così come di Danilo Petrucci, il
stata una doppietta, con Pol Espargaró primo a cadere – dopo un errore di Joan
ad accompagnare l’otto volte campione Mir – in una gara ricca di scivolate tanto
del Mondo, con il secondo posto. La crisi che tutti i piloti che hanno tagliato il tra-
profonda della Honda sembra superata. guardo sono andati a punti.

La fabbrica
FMI in occasione delle gare del Mondiale e visitabile dal
pubblico nel corso dell’anno. Giovanni Copioli, presidente
FMI, ha spiegato: «Questo è un altro passo importante per

dei campioni le tante attività federali quali corsi, stage e collegiali con i
giovani, in particolare con i Pata Talenti Azzurri. È il primo
tassello di un altro importante capitolo della storia della
Inaugurato il nuovo FederMoto. Da oggi la nostra passione ha una nuova casa».

Centro Federale di Misano.


Presente all’inaugurazione anche il presidente FIM Jor-
ge Viegas, che ha avuto soltanto parole positive per l’im-

Copioli: «La nostra pegno della FMI: «Chi pensa che un campione nasca da
solo si sbaglia, ha bisogno di educazione e allenamento e
passione ha una nuova l’Italia è una fabbrica di campioni». A lui ha fatto eco il
CEO della Dorna Carmelo Ezpeleta. «Non è un caso che gli
casa». Ezpeleta: «L’Italia italiani vincano. Le altre Nazioni che vogliono vincere vi de-
vono copiare». Per concludere l’evento è intervenuto Vito
è un modello da seguire» Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e
Salute: «Questa è stata l’ultima gara di Valentino in Italia e
questo Centro Tecnico ha anche una sorta di caratterizza-
MISANO – Quale modo migliore aveva la Federazione zione magica, perché l’auspicio è che da qui nascano tanti
Motociclistica Italiana per festeggiare i 110 anni di storia, Valentino Rossi, un modello di testimonianza dello sport».
lavoro e passione se non inaugurando una nuova struttura Serena Zunino
polifunzionale? Alla vigilia del GP Made in Italy ed Emilia-
Romagna, all’interno della nuova Misano Square accanto al
tracciato, è stato inaugurato il nuovo Centro Tecnico FMI,
uno spazio diversificato in cui si terranno numerose attività:
da quella tecnica di alto livello alla formazione dei giovani
talenti, senza dimenticare gli appassionati che potranno se-
guire corsi di introduzione alla guida, sia su asfalto che off-
road. Grazie al sostegno di Acerbis, supporter dell’iniziativa,
il centro sarà anche punto d’incontro per le numerose realtà
federali, con il coinvolgimento dei Moto Club e delle azien-
de partner. Il Centro FMI è dotato di sala riunioni e anche
di uno spazio espositivo, per essere il ritrovo delle attività

12 www.motosprint.it
ENEA BASTIANINI MARC
Devo migliorare in prova marquez
Mi sentivo agile
DOPO le disastrose qualifiche del sabato, Enea Bastianini non
avrebbe mai pensato di bissare il podio ottenuto a Misano 1. «Sin- sulla moto
ceramente non pensavo di poter salire sul podio. Nella seconda
parte del GP, con la pista più libera, sono riuscito a tenere un otti- NELLA DOMENICA dell’addio di Va-
mo passo che mi ha permesso addirittura di riprendere Quartararo lentino Rossi e del Mondiale vinto da Fabio
e di superarlo. Sono davvero contento e faccio i complimenti a Fa- Quartararo, è stato Marc Marquez a conqui-
bio per il titolo». stare la vittoria del GP Emilia Romagna. Un
Se in gara vai fortissimo, la qualifica rimane il tuo Tallone risultato affatto scontato, visto che l’alfiere
d’Achille. Honda Repsol non vinceva su un circuito
«Sì, ho ancora molto da migliorare, specie quando la pista è u- che gira in senso orario da Motegi 2019.
mida. Sabato sono caduto addirittura tre volte dovendo poi partire Marc, nessuno avrebbe mai prono-
molto indietro. Devo imparare a lavorare meglio fin dai primi turni sticato una tua vittoria su un tracciato
del venerdì per poter essere competitivo sin dalle prime fasi della con tante curve a destra come Misano.
corsa». «La pioggia caduta venerdì e sabato mi
Christian Caramia ha aiutato a sforzare meno il braccio ancora
convalescente. Oggi mi sentivo fresco fisi-
GLI ITALIANI camente, più agile sulla moto».
Bagnaia sembrava imprendibile…
«Nel giro in cui Pecco è caduto avevo
Luca Marini un po’ di più dalla gara, ma i chiuso il gas, non riuscivo a reggere il suo
«Non posso essere del tutto dati raccolti possono aiutarci ad ritmo. La fortuna è stata dalla mia parte».
soddisfatto del risultato di oggi apportare modifiche alla moto». È più importante questa vittoria o
anche se abbiamo centrato quella ottenuta ad Austin?
la top ten. Siamo in un buon Franco Morbidelli «Questa, vista la conformazione del trac-
trend di crescita, dobbiamo «Ho migliorato il feeling con ciato. Ora vediamo come andranno gli ultimi
continuare così nelle prossime la moto e sicuramente anche due GP».
due gare e puntare a fare un io ero più a posto fisicamente. Hai vinto nel giorno di Quartararo.
altro step in avanti». Non sono ancora abbastanza in Riuscirai a lottare con lui nel 2022?
forma per mantenere il ritmo «Siamo in una MotoGP giovane, in conti-
Valentino Rossi per tutto il GP». nua evoluzione. Fabio e Pecco vanno sem-
«Sono contento della mia pre più forte, noi dobbiamo lavorare per mi-
gara, un buon risultato è stato Danilo Petrucci gliorare la moto e la mia condizione fisica».
il modo migliore per salutare «Sono davvero triste. Rossi ha salutato Misano...
il mio pubblico. Non volevo Sapevamo che sarebbe stata «Valentino ha avuto una carriera storica,
correre nelle retrovie». una gara difficile, ma mi l’affetto del pubblico lo dimostra. Rossi ha
sarebbe piaciuto salutare per dato tanto alla MotoGP, la scritta ‘Grazie
Michele Pirro l’ultima volta i miei fan presenti Vale’ è stata la più appropriata per salutar-
«La mia gara è stata in circuito. Sfortunatamente lo». C.C.
compromessa dalla qualifica, Mir è stato troppo ottimista in
perciò l’obiettivo era riuscire a curva 2 e siamo caduti. Non ho
rimontare più posizioni possibili. parole, ma vorrei ringraziare
Sono davvero dispiaciuto per tutta la squadra per lo sforzo
la caduta di Jack e Pecco, compiuto».
non era così che speravamo
di terminare questo fine Pecco Bagnaia
settimana. Ringrazio tutti i «Ho dato davvero il massimo
ragazzi del Ducati Test Team per cercare di tenere aperto il
per il loro lavoro e tutti i tifosi campionato, ma purtroppo è
che sono venuti a sostenerci ». andata così. Abbiamo lottato
ancora una volta per la vittoria
Andrea Dovizioso e sono contento della mia
«È stato un weekend molto performance di oggi, anche se
difficile, abbiamo faticato molto sono deluso del risultato finale.
sul bagnato e sabato non sono Faccio i miei complimenti a www.motosprint.it 13
stato così veloce. Mi aspettavo Fabio».
LE PAGELLE DI CARLO PERNAT

TOP 9
ENEA
BASTIANINI
esplosivo
7
MAVERICK
VIÑALES
vo g li oso

Nonostante il quasi disastro delle Ha cambiato tutto l’assetto della


prove ufficiali il pilota riminese ha sua Aprilia dopo le brutte prove del
forse disputato il Gran Premio più weekend di Misano. In gara ha girato
bello della sua carriera. Un misto con tempi interessanti che fanno
di talento puro e di intelligenza nel ben sperare per il futuro con la Casa
gestire la gara. La Ducati dovrà tenere di Noale. Comunque qui aveva già
conto di queste cose per le scelte provato e un po’ di vantaggio lo ha
future. avuto e lo ha ben sfruttato.
FABIO
10
e lode
QUARTARARO
JOHANN LUCA
al s etti m o c i elo

Quando realizzi un sogno come


7,5 ZARCO
manca la scintilla
6,5 MARINI
grande ripresa
questo, la felicità è incontenibile e al
parco chiuso si è manifestata. Sapeva Il pilota francese, pur veloce, non è Il ducatista ha sorpreso tutti con il
che, data la posizione di partenza, non più quello di inizio stagione e non se terzo posto sulla griglia di partenza
avrebbe potuto ottenere un grande ne capisce la ragione. Sicuramente ma poi in gara non ha reso come ci
piazzamento: ci ha pensato Bagnaia, l’operazione al braccio ha pesato ma si aspettava. Comunque un salto in
cadendo, a favorirlo. Comunque titolo l’impressione è che non abbia più lo avanti per la sua conoscenza della
mondiale meritato. smalto dei primi Gran Premi. Urge un moto di Borgo Panigale. Forse un
reset anche se tardivo. po’ di ulteriore lavoro sul fisico non
guasterebbe.

MARC ALEX VALENTINO


10 MARQUEZ
ri n a t o
7 RINS
eva po rato
6,5 ROSSI
so d d i s fatto e . . .

Lo spagnolo sta tornando ai suoi Francamente la stagione del pilota ...rimborsato. Un decimo posto a
massimi livelli e questa vittoria è spagnolo assomiglia a un mini- Misano quando la catena ti è già
nata anche dalla sua intelligenza. Si disastro rispetto alle aspettative “scesa” da tempo è un buon risultato.
è risparmiato durante le prove fatte di inizio campionato. Pochi guizzi, Quindi più che soddisfatto ma
in gran parte sotto l’acqua e si è e una gara discreta a Misano, e soprattutto rimborsato dall’affetto
tenuto tutto quello che aveva per il troppe cadute sono stati il leitmotiv mostruoso e riconoscente da parte di
Gran Premio. Nella prossima stagione di quest’anno. Campionato da tutti gli appassionati delle due ruote.
partirà come favorito. dimenticare. Riconoscimento più che dovuto.

POL ALEIX BRAD


9 ESPARGARÓ
rived e la lu c e
6,5 ESPARGARÓ
torna a l pa ss ato
6 BINDER
anonimo

Podio dedicato alla squadra e alla Il pilota dell’Aprilia sta perdendo un Il sudafricano continua a fare il
Honda per il grande lavoro profuso po’ il mordente delle gare passate. suo senza però brillare come ci si
per rendere la moto più competitiva Dopo il podio di Silverstone il suo aspetterebbe. Ormai è la prima punta
per il prossimo futuro. Il pilota rendimento è sceso di parecchio. della Casa austriaca ma alla fine si
catalano spera che questo sia un Colpa dello sviluppo della moto o tratta di una magra consolazione.
punto di partenza. Staremo a vedere. di un suo appagamento a livello Occorre molto di più. E a Misano è
personale? Difficile da capire. caduto pure nel giro di allineamento.

14 www.motosprint.it
ANDREA PECCO JACK
5 DOVIZIOSO
i n d i ffi co ltà
5 BAGNAIA
es a g erato
5 MILLER
i rri co n osci b i le

Penso che il pilota forlivese si Ha corso la gara che ci aspettavamo, Come Bagnaia, anche il pilota
attendesse di meglio dalla sua ma la caduta ha fatto svanire i sogni australiano ha optato per la gomma
Yamaha, probabilmente ritenuta più di gloria. Peccato per lui e per la hard all’anteriore, e come Pecco
facile da guidare, specialmente in Ducati: meritavano un altro finale. è caduto alla Misano 1. Due indizi,
frenata. L’impressione è che debba Credo che la scelta della gomma dura in questo caso, fanno una prova,
lavorare parecchio sulla moto, all’anteriore abbia giocato a sfavore. purtroppo per loro.
adattando poi lo stile di guida.

FRANCO MIGUEL ALEX


6 MORBIDELLI
d o lo ra nte
5 OLIVEIRA
i n co n fu s i o n e
5 MARQUEZ
eva n esc ente

Merita la sufficienza per la voglia Francamente ci si aspettava molto Ormai il fratello di Marc è in una
di ritornare a correre dopo il brutto di più dal pilota portoghese. La pericolosa china discendente per la
infortunio al ginocchio. Fino che ha KTM aveva puntato su di lui per il sua carriera. La Honda ci ha messo
potuto, ha corso benissimo, poi il campionato ma le aspettative sono del suo per infilarlo in questo tunnel.
dolore non gli ha permesso di fare andate deluse. Credo che alla KTM Speriamo per lui che trovi la via
meglio. Comunque bravo. manchino i piloti per giocarsi il titolo. d’uscita.

MICHELE JORGE DANILO


6 PIRRO
g ra n fati c ato re
5 MARTIN
so rpa ss ato
5 PETRUCCI
s fi n ito

Alla fine il buon Michele fa sempre Il grande talento spagnolo ha come Non aveva iniziato male, sembrava
bella figura. Magari su un circuito difetto quello di esagerare troppe un GP migliore di quelli precedenti,
dove macina migliaia di chilometri volte. Lo dimostrano le numerose ma questa volta ci ha pensato
per la sua Ducati ci si aspettava cadute durante il campionato. A Mir a farlo cadere, naturalmente
qualcosina di più. Comunque bene, su Misano ha perso la leadership non intenzionalmente. Annata
di lui puoi sempre contare. nel Rookie of The Year a favore di completamente da dimenticare.
Bastianini. Vedremo bei duelli tra i due
nei Gran Premi di Portimao a Valencia.

TAKAAKI IKER JOAN


5 NAKAGAMI
po c a fo rtu n a
5 LECUONA
i n d i scesa
5 MIR
fu ri oso
Ha voluto portare a termine il Gran Aveva fatto un weekend con i fiocchi Caduta a parte, lo spagnolo non
Premio nonostante i grandi problemi e anche in gara non stava andando ne può più di questa stagione e,
alle sospensioni della sua Honda. Non affatto male. Poi la caduta ha probabilmente, si è consumata la
è più ai livelli della scorsa stagione, rovinato il castello. É un peccato che fiducia nella Suzuki, rea di aver
quando non è riuscito a cavalcare la prossima stagione emigrerà in sviluppato poco la moto nel 2021.
l’onda giusta. Superbike con la Honda ufficiale. Con Addio Mondiale vinto lo scorso anno:
un altro percorso sarebbe rimasto qui. Davide Brivio, se ci sei, batti un colpo.

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MADE IN ITALY I NUMERI

AL VIA
QUALIFICHE
LIBERE esterna 17°C
asfalto 17°C

1. 63 Francesco BAGNAIA Italia 1’37”535 1’33”045


2. 43 Jack MILLER Australia 1’38”848 1’33”070
3. 10 Luca MARINI Italia 1’40”177 1’33”130
4. 44 Pol ESPARGARO Spagna 1’40”925 1’33”313
5. 88 Miguel OLIVEIRA Portogallo 1’39”149 1’33”439
6. 21 Franco MORBIDELLI Italia 1’40”942 1’33”526
7. 93 Marc MARQUEZ Spagna 1’40”855 1’33”850
8. 27 Iker LECUONA Spagna 1’37”441 1’33”893
9. 9 Danilo PETRUCCI Italia 1’40”311 1’34”140
10. 5 Johann ZARCO Francia 1’40”384 1’34”687
11. 41 Aleix ESPARGARO Spagna 1’40”964 1’34”963

LE CADUTE
12. 89 Jorge MARTIN Spagna 1’40”471 2’24”631
13. 42 Alex RINS Spagna 1’41”269 1’34”418
PILOTI AL VIA 23 14. 73 Alex MARQUEZ Spagna 1’41”879 1’34”454
GARA: JOAN MIR, DANILO PETRUCCI, NUMERO GIRI 27 15. 20 Fabio QUARTARARO Francia 1’38”889 1’34”476
JACK MILLER, TAKAAKI NAKAGAMI,
IKER LECUONA, JORGE MARTIN, TEMP. ESTERNA (°C) 18 16. 23 Enea BASTIANINI Italia 1’41”791 1’35”236
17. 30 Takaaki NAKAGAMI Giappone 1’41”888 1’35”641
FRANCESCO BAGNAIA, MIGUEL OLIVEIRA TEMP. ASFALTO (°C) 23 18. 36 Joan MIR Spagna 1’41”129 1’35”683
19. 12 Maverick VINALES Spagna 1’40”018 1’35”835
20. 33 Brad BINDER Sud Africa 1’41”485 1’36”478

POLE POSITION
21. 4 Andrea DOVIZIOSO Italia 1’42”251 1’36”639
22. 51 Michele PIRRO Italia 1’41”168 1’37”880
FRANCESCO BAGNAIA (DUCATI) IN 1’33”045 ALLA MEDIA DI 163,5 KM/H. 23. 46 Valentino ROSSI Italia 1’41”893 1’38”261
2020/1: MAVERICK VINALES (YAMAHA) IN 1’31”411 ALLA MEDIA DI 166,4 KM/H. 24. 32 Lorenzo SAVADORI* Italia 1’42”615 1’42”615
2020/2: MAVERICK VINALES (YAMAHA) IN 1’31”077 ALLA MEDIA DI 167,0 KM/H. (*) non partito

AL TRAGUARDO GIRI VELOCI VELOCITÀ MAX


1. Marc MARQUEZ Honda Repsol Honda Team in 41’52”830 1. Francesco BAGNAIA 1’32”171 1. Johann ZARCO Gara 305,0
114,102 km alla media di 163,4 km/h alla media di 165,0 km/h 2. Maverick VINALES Gara 304,2
2. Pol ESPARGARO Honda Repsol Honda Team a 4”859 2. Enea BASTIANINI 1’32”244 3. Enea BASTIANINI Gara 302,5
3. Enea BASTIANINI Ducati Avintia Esponsorama a 12”013 3. Marc MARQUEZ 1’32”256
Jorge MARTIN Gara 302,5
4. Maverick VINALES 1’32”533
5. Alex MARQUEZ Gara 301,6
4. Fabio QUARTARARO Yamaha Monster Energy Yamaha MotoGP a 12”775 5. Pol ESPARGARO 1’32”577
6. Miguel OLIVEIRA 1’32”694 Luca MARINI Gara 301,6
5. Johann ZARCO Ducati Pramac Racing a 16”458
7. Fabio QUARTARARO 1’32”718 7. Aleix ESPARGARO Gara 300,8
6. Alex RINS Suzuki Team Suzuki Ecstar a 17”669
8. Aleix ESPARGARO 1’32”791 Jack MILLER Qualifiche 2 300,8
7. Aleix ESPARGARO Aprilia Aprilia Racing Team Gresini a 18”468
9. Alex RINS 1’32”819 Takaaki NAKAGAMI Gara 300,8
8. Maverick VINALES Aprilia Aprilia Racing Team Gresini a 18”607
10. Jack MILLER 1’32”840 Joan MIR Gara 300,8
9. Luca MARINI Ducati Sky VR46 Avintia a 25”417
11. Jorge MARTIN 1’32”927
10. Valentino ROSSI Yamaha Petronas Yamaha SRT a 27”735 11. Francesco BAGNAIA Qualifiche 1 300,0
12. Takaaki NAKAGAMI 1’32”973
11. Brad BINDER KTM Red Bull KTM Factory Racing a 27”879 Brad BINDER Gara 300,0
13. Franco MORBIDELLI 1’32”990
12. Michele PIRRO Ducati Ducati Lenovo Team a 28”137 14. Luca MARINI 1’33”044 13. Michele PIRRO Gara 299,1
13. Andrea DOVIZIOSO Yamaha Petronas Yamaha SRT a 41”413 15. Johann ZARCO 1’33”049 Marc MARQUEZ Gara 299,1
14. Franco MORBIDELLI Yamaha Monster Energy Yamaha MotoGP a 42”830 16. Brad BINDER 1’33”083 15. Fabio QUARTARARO Gara 298,3
15. Takaaki NAKAGAMI Honda LCR Honda Idemitsu a 1’22”462 17. Valentino ROSSI 1’33”083 Iker LECUONA Gara 298,3
NON CLASSIFICATI 18. Alex MARQUEZ 1’33”203 Alex RINS Gara 298,3
Francesco BAGNAIA Ducati Ducati Lenovo Team a 5 giri 19. Michele PIRRO 1’33”210
Pol ESPARGARO Gara 298,3
Miguel OLIVEIRA KTM Red Bull KTM Factory Racing a 5 giri 20. Iker LECUONA 1’33”293
Miguel OLIVEIRA Gara 298,3
Jorge MARTIN Ducati Pramac Racing a 15 giri 21. Andrea DOVIZIOSO 1’33”339
22. Joan MIR 1’35”551 20. Valentino ROSSI Gara 295,8
Iker LECUONA KTM Tech 3 KTM Factory Racing a 17 giri
Alex MARQUEZ Honda LCR Honda Castrol a 18 giri 23. Danilo PETRUCCI 1’36”021 21. Franco MORBIDELLI Gara 295,0
Jack MILLER Ducati Ducati Lenovo Team a 24 giri RECORD PRECEDENTE 22. Danilo PETRUCCI Gara 294,2
Danilo PETRUCCI KTM Tech 3 KTM Factory Racing a 25 giri Enea BASTIANINI nel 2021 23. Andrea DOVIZIOSO Gara 293,4
Joan MIR Suzuki Team Suzuki Ecstar a 25 giri in 1’32”242 alla media di 164,9 km/h 24. Lorenzo SAVADORI Libere 2 286,4

16 www.motosprint.it
CRONOLOGICO
1. MARC MARQUEZ (HONDA) 2. P. ESPARGARO (HONDA) 3. E. BASTIANINI (DUCATI) 4. F.QUARTARARO (YAMAHA)
Tempo Velocità Tempo Velocità Tempo Velocità Tempo Velocità

PNEUMATICI 1.
2.
1’38”655
1’32”918
295,8
296,7
1.
2.
1’39”431
1’33”560
298,3
295,8
1.
2.
1’42”444
1’35”081
291,1
300,8
1.
2.
1’41”887
1’34”724
294,2
296,7
PNEUMATICI SLICK
3. 1’32”734 296,7 3. 1’33”039 295,8 3. 1’33”545 300,8 3. 1’33”373 295,0
ANTERIORI POSTERIORI
4. 1’33”303 295,8 4. 1’33”018 293,4 4. 1’33”448 300,8 4. 1’33”334 297,5

MEDIUM

MEDIUM
5. 1’32”256 295,8 5. 1’32”817 295,0 5. 1’33”684 300,8 5. 1’33”695 295,8

HARD

HARD
SOFT

SOFT
N. PILOTA MOTO
6. 1’32”490 296,7 6. 1’33”097 293,4 6. 1’33”968 299,1 6. 1’33”032 295,0
4 Andrea DOVIZIOSO Yamaha X X
7. 1’32”734 296,7 7. 1’32”850 294,2 7. 1’33”817 297,5 7. 1’32”931 295,0
5 Johann ZARCO Ducati X X
8. 1’32”645 294,2 8. 1’32”806 292,6 8. 1’33”602 299,1 8. 1’33”296 293,4
9 Danilo PETRUCCI KTM X X
9. 1’32”450 296,7 9. 1’32”579 295,0 9. 1’33”730 297,5 9. 1’33”070 294,2
10 Luca MARINI Ducati X X
12 Maverick VINALES Aprilia X X 10. 1’32”485 295,8 10. 1’32”632 295,0 10. 1’33”155 299,1 10. 1’32”741 295,0
20 Fabio QUARTARARO Yamaha X X 11. 1’32”558 295,8 11. 1’32”728 295,0 11. 1’33”224 299,1 11. 1’32”990 295,0
21 Franco MORBIDELLI Yamaha X X 12. 1’32”914 297,5 12. 1’32”577 295,8 12. 1’33”160 297,5 12. 1’33”009 298,3
23 Enea BASTIANINI Ducati X X 13. 1’32”678 296,7 13. 1’32”624 295,8 13. 1’32”945 297,5 13. 1’33”311 298,3
27 Iker LECUONA KTM X X 14. 1’32”502 298,3 14. 1’32”604 295,0 14. 1’33”033 298,3 14. 1’33”743 298,3
30 Takaaki NAKAGAMI Honda X X 15. 1’32”343 296,7 15. 1’32”948 294,2 15. 1’32”880 297,5 15. 1’33”618 295,0
33 Brad BINDER KTM X X 16. 1’32”317 295,8 16. 1’32”620 295,8 16. 1’32”800 299,1 16. 1’32”718 295,0
36 Joan MIR Suzuki X X 17. 1’32”388 298,3 17. 1’32”891 295,8 17. 1’32”583 299,1 17. 1’33”006 297,5
41 Aleix ESPARGARO Aprilia X X 18. 1’32”311 297,5 18. 1’32”857 295,8 18. 1’32”871 300,8 18. 1’33”405 294,2
42 Alex RINS Suzuki X X
19. 1’32”452 297,5 19. 1’32”997 295,0 19. 1’33”330 302,5 19. 1’33”676 282,7
43 Jack MILLER Ducati X X
20. 1’32”245 297,5 20. 1’33”074 294,2 20. 1’32”686 302,5 20. 1’32”838 292,6
44 Pol ESPARGARO Honda X X
21. 1’32”380 299,1 21. 1’33”137 292,6 21. 1’33”148 300,8 21. 1’33”026 291,8
46 Valentino ROSSI Yamaha X X
22. 1’32”796 297,5 22. 1’33”033 294,2 22. 1’32”735 301,6 22. 1’33”075 291,8
51 Michele PIRRO Ducati X X
63 Francesco BAGNAIA Ducati X X 23. 1’32”691 297,5 23. 1’33”396 295,0 23. 1’32”840 298,3 23. 1’33”277 291,8
73 Alex MARQUEZ Honda X X 24. 1’33”147 295,8 24. 1’33”454 292,6 24. 1’32”709 299,1 24. 1’32”862 293,4
88 Miguel OLIVEIRA KTM X X 25. 1’33”427 295,8 25. 1’33”415 295,0 25. 1’32”773 299,1 25. 1’32”836 292,6
89 Jorge MARTIN Ducati X X 26. 1’33”623 295,8 26. 1’33”636 293,4 26. 1’32”244 299,1 26. 1’32”646 292,6
93 Marc MARQUEZ Honda X X 27. 1’37”388 293,4 27. 1’33”869 293,4 27. 1’32”408 300,0 27. 1’33”486 291,8

CAMPIONATO PILOTI EMILIA-ROMAGNA


E RIV. DI RIMINI

MADE IN ITALY
PORTOGALLO

PORTOGALLO

VALENCIANA
SAN MARINO
CATALOGNA

BRETAGNA
GERMANIA

COMUNITÀ
AMERICHE
19 settembre
12 settembre

14 novembre
7 novembre
FRANCIA

AUSTRIA

ARAGON
OLANDA
SPAGNA

30 maggio
16 maggio

20 giugno

29 agosto

24 ottobre
2 maggio

27 giugno
28 marzo

3 ottobre
15 agosto
6 giugno

8 agosto
QATAR

STIRIA
18 aprile

ITALIA
DOHA

GRAN
4 aprile

EL
TA
TO
1. Fabio QUARTARARO Francia Yamaha 11 25 25 3 16 25 10 16 25 16 9 25 8 20 20 13 267
2. Francesco BAGNAIA Italia Ducati 16 10 20 20 13 - 9 11 10 5 20 2 25 25 16 - 202
3. Joan MIR Spagna Suzuki 13 9 16 11 - 16 13 7 16 20 13 7 16 10 8 - 175
4. Johann ZARCO Francia Ducati 20 20 - 8 20 13 20 8 13 10 - 5 - 4 - 11 152
5. Jack MILLER Australia Ducati 7 7 - 25 25 10 16 10 - - 5 13 11 11 9 - 149
6. Marc MARQUEZ Spagna Honda - - 9 7 - - - 25 9 8 1 - 20 13 25 25 142
7. Brad BINDER Sud Africa KTM 2 8 11 - 3 11 8 13 4 13 25 10 9 7 7 5 136
8. Aleix ESPARGARO Spagna Aprilia 9 6 10 10 - 9 - 9 8 - 6 16 13 8 - 9 113
9. Maverick VINALES Spagna Yamaha 25 11 5 9 6 8 11 - 20 - - - - 3 - 8 106
10. Miguel OLIVEIRA Portogallo KTM 3 1 - 5 - 20 25 20 11 - - - 2 - 5 - 92
11. Alex RINS 91; 12. Pol ESPARGARO 90; 13. Enea BASTIANINI 87; 14. Jorge MARTIN 82; 15. Takaaki NAKAGAMI 71; 16. Alex MARQUEZ 54; 17. Franco MORBIDELLI 42; 18. Iker LECUONA 38; 19.
Danilo PETRUCCI 37; 20. Luca MARINI 37; 21. Valentino ROSSI 35; 22. Stefan BRADL 13; 23. Michele PIRRO 12: 24. Dani PEDROSA 6; 25. Andrea DOVIZIOSO 6; 26. Lorenzo SAVADORI 4; 27. Tito
RABAT 1.

COSÌ NEL 2020 CAMPIONATO MARCHE


ARRIVO/1: 1. F.MORBIDELLI 1. Ducati 20 20 20 25 25 13 20 11 13 25 20 13 25 25 16 16 307
(YAMAHA) IN 42’02”272; 2. 2. Yamaha 25 25 25 16 16 25 11 16 25 16 9 25 8 20 20 13 295
F.BAGNAIA (DUCATI) A 2”217; 3.
3. Suzuki 13 13 16 11 - 16 13 7 16 20 13 20 16 10 13 10 207
J.MIR (SUZUKI) A 2”290. ARRIVO/2:
4. Honda 8 3 9 13 10 4 5 25 9 11 7 11 20 13 25 25 198
1. M.VINALES (YAMAHA) IN
41’55”846; 2. J.MIR (SUZUKI) A 5. KTM 3 8 11 5 11 20 25 20 11 13 25 10 9 7 7 5 190
2”425; 3. P.ESPARGARO (YAMAHA) 6. Aprilia 9 6 10 10 - 9 1 9 8 - 6 16 13 8 - 9 114
A 4”528.

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MOTOGP – MADE IN ITALY DI MIRCO MELLONI – FOTO MILAGRO

ABBRACCIO GIALLO

18 www.motosprint.it
A
L’ULTIMA GARA DI VALENTINO LLA VIGILIA a-
veva invocato un
IN ITALIA È STATA RICCA DI weekend con la
dote dell’ubiquità.
EMOZIONI, TRA OVAZIONI, PREMI «Tra tutte que-
ste celebrazioni,
E RICONOSCIMENTI. «GRAZIE per concentrarmi
sulla gara avrei
A TUTTI PER IL TIFO DI QUESTI bisogno di una
ANNI. E ORA NON SMETTETE controfigura». E
invece l’ultima volta a Misano, e in Ita-
DI SEGUIRE IL MOTOCICLISMO!» lia, si è chiusa con il miglior piazzamen-
to sull’asciutto dell’anno, eguagliando
un’altra gara di casa, il Mugello. Ma
nessuno si ricorderà del decimo posto
Valentino Rossi in posa davanti di Valentino, perché il fine settimana è
ai suoi tifosi sulla tribuna del Fan passato alla storia per mille altre ragio-
Club. In alto, la grafica del ni. Gli omaggi anche inaspettati come
casco realizzata da Aldo Drudi quelli dei giornalisti che lo hanno atteso
e dedicata alla “marea gialla”, in pit lane venerdì pomeriggio («Grazie,
con tanto di cuore come segno di anche se non mi avete sempre trattato
gratitudine verso il pubblico. bene» ha detto, prima di concedersi a
tutti per almeno una foto) hanno aperto

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MOTOGP – MADE IN ITALY

il cuore di Rossi che, pur essendo abi- Curva 4, ad attenderlo c’erano gli amici
tuato ai bagni di folla in giro per il Mon- Il lancio del casco, un passaggio sempre, quelli di Tavullia, e con loro Ce-
do, è rimasto colpito da quanto ha rice- davanti alla tribuna “gialla” sare Cremonini, che gli aveva dedicato
vuto a Misano. «Non dimenticherò mai e la consegna del premio da la canzone “46”. Anche se l’abbraccio
questo momento così emozionante» ha ambasciatore del Made in Italy più sentito è arrivato dal fratello Luca
ammesso il quarantaduenne. E in sera- con il Ministro Di Maio Marini, che con la prima volta in prima
e la Sottosegretaria Vezzali.
ta la VR46, a corollario di una giornata fila in MotoGP, è parso ricevere il testi-
indimenticabile, ha twittato: «Sottoma- mone in famiglia da Valentino. «Che
rino giallo! Siete i tifosi migliori». atmosfera fantastica, grazie a tutti per
Poi l’abbraccio dei tifosi, il lancio del ca- il tifo di tutti questi anni e grazie a tut-
sco (con la grafica dedicata proprio alla ti anche per le livree “Grazie Vale” dei
L’OMAGGIO ha avuto contorni uffi- sua gente) ai fans del muro giallo che piloti VR46, non sapevo nulla, è stata
ciali, con il premio – in vetro di Murano, gli hanno tributato ovazioni per tutto il una sorpresa bellissima» ha detto Ros-
disegnato da Aldo Drudi – in qualità di weekend. Il Dottore si è fermato sot- si, parlando al pubblico dal microfono
ambasciatore del Made in Italy conse- to la tribuna dedicata al Fan Club, i cui dello speaker del circuito Boris Casa-
gnato dal Ministro degli Esteri, Luigi Di tifosi si sono tolti il cappello come da dio. «Ho fatto anche una gara decente,
Maio, affiancato dalla Sottosegretaria coreografia, per un abbraccio intermi- è stato talmente bello che magari alle
con delega allo Sport Valentina Vezzali. nabile. Lì, nel breve tratto tra Curva 3 e ultime due corse non vado…».

20 www.motosprint.it
EFFETTO SERRA

Immagini che hanno ammaliato an- Anche alla quercia dedicata a Marco Si- sarà a Valencia il 14 novembre – prima
che i colleghi, escludendo comprensi- moncelli: «A volte sogno il SIC. La sua di dedicarsi ai pannolini, al volante del-
bilmente Fabio Quartararo, in preda alla tragedia è uno di quei momenti in cui ti le auto da corsa, e a qualche uscita in
commozione per il primo titolo. Persino chiedi come farai ad andare avanti». moto. «Vedremo quanto mi mancherà
il rivale Marc Marquez ha interrotto le Inoltre era l’evento storico dell’ulti- la guida della MotoGP, perché parliamo
interviste: «Parlano le immagini, è una ma di fronte al pubblico di casa, per il di un’emozione incredibile. Anche se ho
carriera storica e si vede il tributo del- pilota che ha cambiato la storia di que- sempre pensato che svolgere i test sia
la gente, lui ha portato tantissimo alla sto sport, prima vincendo come nessu- la cosa più noiosa e faticosa del nostro
MotoGP, le magliette “grazie Vale” sono no nell’era moderna e poi mostrando mestiere: non penso che farò il collau-
giuste» ha detto lo spagnolo. una longevità senza precedenti. Non datore. Magari qualche volta farò un
poteva che essere Misano, il luogo test, ma ci sono sempre le altre moto,
della prima pole position, del primo ti- con cui girare anche al Ranch».
ROSSI non si è commosso («Chi di- tolo - entrambi nella Sport Production Il Ranch, oltre ad allungare la car-
ce che mi ha visto piangere, è soltanto 125 - ma soprattutto il palcoscenico riera di Valentino, ha forgiato una ge-
perché partivo ultimo» ha scherzato), sognato da chi è nato nella “Terra de nerazione di campioni. Quei piloti che
si è complimentato con Quartararo Mutor”, a ospitare l’ultima italiana di avranno il compito - proibitivo - di man-
(«Ha meritato il titolo di brutto») e ha Valentino. E accanto al 2008, con l’in- tenere l’attenzione del grande pubblico
“bacchettato” l’allievo Pecco Bagnaia: citamento di Diego Armando Maradona nei confronti del motociclismo. Lo stes-
«Per me l’anteriore dura era troppo pe- al box, al 2009, con il primato in ogni so Valentino, nel suo messaggio di ad-
ricolosa, ho cercato di dirglielo ma lui sessione del weekend, e al 2014, con il dio ai tifosi italiani, ha chiesto alla gente
l’ha montata, sul finale si è abbassata ritorno alla vittoria dopo oltre un anno di non abbandonare l’amore per le due
la temperatura». Ma in fondo, la gara è di attesa, anche il 2021 nella mente di ruote: «Ci sono un sacco di piloti italiani
parsa persino un contorno di fronte a un Valentino sarà come un successo. Una forti, bisognerà fare il tifo per loro e se-
weekend in cui i pensieri erano altrove. festa d’addio – anche se l’addio vero guire le gare».

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MOTOE – DUCATI DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

DESMOELETTRICA

LA GRANDE SCOMMESSA DELLA DUCATI: ABBATTERE UNA NUOVA FRONTIERA


DIVENTANDO FORNITRICE DELLA MOTOE, CON L’OBIETTIVO DI APPRODARE
SULLO SPECIFICO MERCATO PRIMA DEL 2030. PER SVILUPPARE LA TECNOLOGIA,
SARÀ FONDAMENTALE L’ESPERIENZA DELLA “SORELLA” PORSCHE
22 www.motosprint.it
M
ISANO A-
DRIATICO
– Da mesi,
nel paddock
si parlava
delle con-
ve r s a z i o n i
tra la Ducati
e la Dorna
sulla possi-
bilità che la Casa di Borgo Panigale ri-
levasse il ruolo di fornitrice unica della
MotoE, la Coppa del Mondo delle elet-
triche che ha iniziato la propria avven-
tura con la modenese Energica. Già a
Jerez si parlava di tale possibilità.
Cinque mesi dopo, in maniera sor-
prendente, la Ducati ha convocato una
conferenza stampa a Misano per ufficia-
lizzare l’accordo raggiunto con la Dorna.
Dal 2023, l’azienda bolognese sarà l’uni-
co costruttore del campionato.
La frase che ha scelto l’ammini-
stratore delegato Claudio Domenicali
per aprire la conferenza stampa ha
sottolineato l’importanza del passo
compiuto dalla Ducati: «Questa novità
segna un prima e un dopo per la storia
dell’azienda».
Al suo fianco, Carmelo Ezpeleta si è
complimentato per l’intesa raggiunta,
ringraziando contestualmente Energi-
ca per la collaborazione che terminerà
alla fine del 2022. «L’accordo con la
La stretta di mano tra Claudio Domenicali Ducati è valido dal 2023 al 2026, e sia-
e Carmelo Ezpeleta sancisce l’ingresso mo felici di poterlo annunciare». Il CEO
della Casa di Borgo Panigale nel campionato Dorna ha ammesso di aver discusso
riservato alle moto “green”: una svolta anche con altre Case, non tutte presen-
epocale per la Ducati e per la MotoE, che ti nel paddock del Motomondiale, ma
punterà ad accrescere il suo seguito tra la Ducati ha “vinto” la corsa. «Perché
gli appassionati di motociclismo sportivo. ha presentato la proposta più all’avan-

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MOTOE – DUCATI

guardia, che scommette sulla legge-


rezza e le prestazioni».

STILE-DUCATI
Il messaggio di Domenicali è stato
chiaro: «Noi siamo concentrati sulla
competitività, e con questo spirito an-
dremo a cimentarci tra le moto elettri-
che». La Ducati ha deciso di avventu-
rarsi in un ambito “poco Ducati” come
quello dei propulsori elettrici, ma lo
farà in stile-Ducati.
«Entriamo in MotoE per costruire
una moto da gara, quindi cercando le
prestazioni più elevate. Siamo consa-
pevoli degli attuali limiti delle moto
elettriche, relativi alla tecnologia delle
batterie: il peso, la durata della carica,
l’entità delle prestazioni, il tempo di ri- compiere un passo avanti a queste mo- dal 2023 cercherà di avviare l’era della
carica sono ostacoli per lo sviluppo di to, portando la MotoE al livello successi- “modernizzazione”. Domenicali ha sot-
questa tipologia di moto». vo. L’Energica verrà ricordata come pro- tolineato che, per ottenere certi risultati,
La Ducati ha accettato la sfida per far tagonista dell’era pionieristica, la Ducati servirà lavorare sulle batterie.

24 www.motosprint.it
Una partenza della MotoE
della stagione 2021, vinta dallo
spagnolo Jordi Torres, campione
per la seconda volta consecutiva.
A sinistra, Claudio Domenicali
durante la conferenza stampa.

Per materializzare il salto di qualità, parto Corse, con il relativo aumento in tradizione con il bicilindrico. Un’eresia,
la Ducati partirà da un foglio bianco. La termini di risorse umane e di budget. in quel momento per i puristi del mar-
moto elettrica di Borgo Panigale dovrà Domenicali non lo ha detto espressa- chio bolognese, eppure quei propulsori
essere in pista in meno di un anno, il mente, ma è inevitabile pensare che così sofisticati sono diventati il riferi-
tempo per progettare, realizzare e svi- l’esperienza del Gruppo tedesco avrà mento. Per questo, serve dare tempo
luppare questa versione della Ducati sa- un ruolo di primo piano nella creazio- al tempo.
rà ristretto. In aiuto arriverà la presenza ne del motore della Ducati MotoE. Le Domenicali ha aggiunto l’intenzio-
di Ducati Motor Holding sotto l’ombrello altre aree, lo sviluppo e i test, saranno ne di trasferire, anche in questo caso,
del Gruppo Volkswagen: Domenicali ha di competenza del Reparto Corse gui- l’esperienza delle gare anche nella
sottolineato che a Borgo Panigale si ap- dato da Gigi Dall’Igna. produzione stradale: non succederà
poggeranno all’esperienze delle marche prima del 2025, ma non oltre il 2030.
automobilistiche più sportive del Grup- Il passo in avanti annunciato dalla
po, in particolare la Porsche, autentico MESSAGGIO PER I DUCATISTI Ducati in favore del futuro elettrico
riferimento a livello di motori elettrici Al CEO di Borgo Panigale è stato va a eliminare un paradosso: nessuna
sportivi. Lo testimonia l’obiettivo espres- chiesto, inevitabilmente, di prevedere delle sei Case presenti in MotoGP era
so in ottica 2030, quando l’80% delle au- la risposta dei ducatisti “duri e puri”, stata coinvolta nella MotoE. Agli albori
to della mitica Marca saranno elettriche. devoti a una Marca con una persona- del progetto, venne contattata la Hon-
Questa esperienza sarà provviden- lità marcatissima e con un DNA agli da, ma differenze legate ai progetti
ziale per il progetto elettrico della antipodi rispetto all’elettrico. impedirono l’accordo. E al tempo stes-
Ducati: come è facile immaginare, af- Domenicali ha rivendicato la strate- so si rivelò infruttuoso il tentativo di
frontare un progetto di questa portata gia atta a guardare al futuro, sulla scia coinvolgere proprio la Ducati. Ma dopo
presuppone la creazione di un dipar- di quanto era stato fatto con l’introdu- tre anni di MotoE, una delle grandi ha
timento specifico all’interno del Re- zione dei motori V4, dopo una lunga finalmente compiuto un passo avanti.

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MOTOGP – LA NOVITÀ DI SERENA ZUNINO – FOTO MILAGRO

WITHU-DOVI,
CHE BINOMIO!
IL TEAM SATELLITE YAMAHA CAMBIA MAIN SPONSOR, CON L’INGRESSO DEL MARCHIO ITALIANO. DOVIZIOSO
GUIDERÀ LA M1 UFFICIALE, AL SUO FIANCO DARRYN BINDER, AUTORE DEL DOPPIO SALTO DALLA MOTO3

26 www.motosprint.it
Da sinistra,
Matteo
Ballarin
di WithU,
Darryn
Binder,
Razlan Razali,
Andrea
Dovizioso e
Lin Jarvis.
A destra,
Dovi e Binder.

vata l’ufficialità a Misano 2, dove è stato zione chiaramente è alta: «Guardiamo


presentato il nuovo WithU Yamaha RNF al 2022 con ottimismo e fiducia, stiamo
MotoGP Team, che ha deciso di puntare organizzando una squadra guidata da
su Dovizioso e su un pilota attualmen- manager preparati ed esperti. La scel-
te in Moto3, Darryn Binder, che farà il ta dei due piloti conferma la serietà del
doppio salto verso la top class, come progetto e la volontà di giocare un ruolo
soltanto Jack Miller in tempi recenti. A da protagonista».
sostituire lo sponsor Petronas, che a fine
anno uscirà dal Mondiale, sarà l’italia-
nissimo WithU, fornitore di luce, gas, in- DOVIZIOSO, tre volte vice campione
ternet e mobile, che fin dal 2018 ha fatto della MotoGP, 36 anni il prossimo mar-
parte del progetto Sepang Racing Team, zo, nel 2022 sarà il pilota più anziano
le cui fondamenta saranno le stesse in griglia. Davanti a sé, il forlivese ha
del futuro team satellite Yamaha, con un’occasione importante e ora che sta
Razlan Razali alla guida affiancato dal guidando la M1 2019 ammette: «Spe-
team manager Wilco Zeelenberg. ro di provare la moto ufficiale il prima
Dietro questo nuovo matrimonio c’è possibile per avere le idee chiare già
Lin Jarvis, managing director di Yamaha in inverno». Dopo aver avuto Valentino
Motor Racing, che dal team satellite ha Rossi come compagno di squadra, l’an-
ottenuto sei vittorie nel 2020, con Fabio no prossimo condividerà il box con il de-
Quartararo a lungo leader del Mondia- buttante Binder che proverà a carpire i
le e Franco Morbidelli vice campione. suoi segreti in pista.
«L’impressionante stagione 2019 e gli Il sudafricano, che ha già un’opzione

A
eccezionali risultati del 2020 sottoline- per il 2023 (quando però nel giro Yama-
ano la professionalità e la qualità di que- ha-MotoGP potrebbe entrare Toprak
SSIEME a Pec- sta squadra. Il DNA centrale rimane, Razgatlioglu), sta disputando la sua
co Bagnaia, nel quindi siamo fiduciosi» ha affermato il settima stagione iridata, con il bilancio
Team Ducati, e manager inglese. Per il momento il con- di sei podi e una vittoria, e la Top 5 nel
a Franco Morbi- tratto è annuale, ma ci sono già i buo- Mondiale quest’anno è un obiettivo de-
delli, nel Team ni propositi per aumentarne la durata: cisamente alla sua portata. Nella top
Yamaha, ci sarà «Prevediamo che l’accordo sarà esteso class, Darryn troverà il fratello Brad, pi-
un terzo italia- a metà del 2022 per il 2023 e continuerà lota titolare di KTM, ed è impaziente di
no a disporre di nel 2024». bruciare le tappe: «Sono estremamente
una moto uffi- Con questa mossa entra dalla por- grato per questa opportunità. Non mi
ciale nel 2022, ta principale Europe Energy Group, e il aspettavo di fare il salto direttamente
ed è il veterano Andrea Dovizioso. Il presidente Matteo Ballarin non può che dalla Moto3, ma credo di essere all’al-
quale ha così ottenuto ciò che aspettava esserne entusiasta: «Il Motomondiale è tezza della sfida e sono pronto a impe-
un anno fa, al momento di prendersi il una vetrina esclusiva e internazionale. gnarmi». Passo dopo passo conoscerà
periodo lontano dalla MotoGP dopo la È un universo speciale dove la griglia bene la moto e la categoria: «All’inizio il
lunga esperienza in Ducati. di partenza è un palcoscenico per eroi mio obiettivo sarà imparare il più possi-
La M1 analoga alle moto factory per in cui WithU ha trovato il proprio spazio bile per diventare sempre più forte du-
il 2022 era un fatto assodato, ma è arri- condividendo valori e obiettivi». L’ambi- rante la stagione».

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IL RICORDO – MARCO SIMONCELLI DI MIRKO COLOMBI – FOTO MILAGRO

FORTE COME UNA QUERCIA


È L’INDELEBILE RICORDO DEL CAMPIONE DI CORIANO: A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA, IL SIC È STATO
ONORATO DALLA MOTOGP NELLA SUA MISANO. DOVE DA SABATO SCORSO LA PRESENZA DI MARCO
È ANCHE NELL’ALBERO PIANTATO DALLA FAMIGLIA E DAGLI AMICI SOPRA L’OMONIMA CURVA

I
GENITORI Paolo e
Rossella, poi il resto
del folto gruppo, in-
sieme costeggiano la
via Marco Simoncel-
li, strada dedicata al
figlio mancato dieci
anni fa. Si recano al-
la curva della Quer-
cia, perché è il luogo
dell’omaggio al campione di Coriano, a
cui è dedicato il circuito di Misano. Un
impianto che dopo quasi 40 anni ritrova
la quercia sopra l’omonima curva, quasi
a sovrastare la pista, e a vegliare sui ra-
gazzi che la percorrono.
Rassicurante, robusto e sincero,
come era il SIC, l’albero piantato sul-
la collinetta rappresenta la volontà di
Paolo, per un’idea che rimarrà piantata
nella terra per sempre, forte di radici
sane quanto la passione che ha spinto
Simoncelli senior e tutt’ora lo stimola
ad andare avanti, malgrado sabato 23
ottobre sia stata ricordata la scompar-
sa del primogenito avvenuta a Sepang.
Pioggia e Sole, contemporaneamen-
te, poi l’arcobaleno. Il Cielo ha voluto
partecipare, offrendo tutto quello che
poteva: lacrime iniziali, luce della spe-
ranza futura, sorriso eterno dei sette
Sopra, Rossella
e Paolo Simoncelli
davanti alla quercia
piantata a Misano.
A destra, Paolo
e Marco Simoncelli
ai tempi della 250:
il SIC vinse il titolo
nel 2008. In alto
a destra, Marco con
la Honda MotoGP.

28 www.motosprint.it
Un campione unico
Deganello, il capotecnico:
«Sogno di scambiare
tanti pensieri con lui,
impossibile non volergli bene»
POCHE volte, una descrizione è stata efficace come quella fatta da
Max Biaggi nei confronti di Aligi Deganello: «Il capomeccanico con gli
colori fondamentali. Il clima di metà occhiali, pacato e dignitoso. Il suo volto mi rimase impresso per come
pomeriggio, dopo le qualifiche, sintetiz- ascoltava Marco parlare. Non soltanto con attenzione, ma persino con
zava il modo in cui gli amici ricordano il amore». Marco era ovviamente Simoncelli, il pilota che Biaggi incrociò
SIC: le lacrime, per una vita spezzata in – suo malgrado – a Imola nell’una tantum del SIC in Superbike, che
modo tragico troppo presto, e poi il sor- si concretizzò con il sorpasso a Max, suo compagno di squadra quel
riso, perché ripensare a Marco significa giorno, alla Variante Bassa.
ricordare una delle battute esilaranti di Deganello aiutò Simoncelli a conoscere l’esplosione in 250, con
un ragazzo dall’umanità e dalla sponta- il titolo del 2008 con la Gilera (sotto), e lo accompagnò in MotoGP.
neità travolgenti. Sempre contribuendo a mantenere quell’ambiente familiare all’inter-
no del box che tanto faceva sentire Marco a proprio agio. «Come tutti i
romagnoli, Marco considerava Misano la sua gara di casa – Deganello
I PRESENTI hanno partecipato nel racconta – tanto da venire in autodromo con il motorino dalla sua Co-
silenzio e con rispetto. Carmelo Ezpele- riano. Aveva il suo gruppo di amici fidati con cui fare festa fino a quan-
ta, CEO Dorna, ha pensato che «Marco do era possibile, per poi isolarsi e ritrovare la giusta concentrazione
si sarebbe sentito felice nel vedere tutti con la quale affrontare il weekend di gara. Per alcuni la gara di casa è
qui attorno alla sua famiglia, perché o- più un peso che una gioia, ma grazie alla sua semplicità Marco non era
gni cosa che piace a Paolo e Rossella, tra questi: lui cercava di essere disponibile con tutti».
piace anche a noi del Motomondiale».
Simbolico il gesto, pensato e realizza- LE PAROLE vengono fuori facilmente ad Aligi, mosse da quel puro
to. Il fusto è quello dell’ex campione sentimento di amicizia che rende alcuni rapporti umani speciali, forse
della 250 e protagonista in MotoGP; la unici. In questi anni si è parlato tanto di Simoncelli e anche grazie a
capigliatura pure, perché rami e foglie tutto ciò il ricordo resta vivo, acceso, sospinto da ogni pensiero a lui
si perdono a vista d’occhio. dedicato. «Marco era un ragazzo unico, sotto tanti punti di vista. In-
Jorge Viegas (presidente FIM), Gio- sieme abbiamo vissuto grandi momenti sia lavorativi che non, quindi
vanni Copioli (presidente della nostra era davvero impossibile non volergli bene. Ancora oggi, a volte, mi vie-
FederMoto) accompagnato da Simone ne l’istinto di scambiare con lui qualche pensiero, come tante volte in
Folgori, Luca Colaiacovo (presidente di passato, ma come sappiamo le cose sono andate in una maniera che
Santa Monica Spa) anche loro si sono nessuno voleva. Dire che sarebbe bello averlo qui con noi è scontato,
soffermati davanti al cippo di cristallo. ma verissimo». Un bellissimo modo per dire: Ciao Marco, ci manchi.
E non potevano mancare il manager del Gianmaria Rosati
SIC, Carlo Pernat, e Aldo Drudi, idea-
tore dell’iniziativa. Paolo Simoncelli ha
cercato di tenere alto il morale, sebbene
il momento suggerisse di fare il contra-
rio. L’orgoglio e la dignità che hanno fat-
to conoscere Simoncelli nel mondo dei
motori e dal pubblico generalista, è sfo-
ciato nel tempo in un vero messaggio di
amore, capace di andare oltre il suono
delle gare, descritto dal vento che acca-
rezzava la testa del babbo ferito: «L’idea
è stata di Aldo Drudi – ha svelato con
voce rotta da forte commozione - uno
che conosceva bene il nostro Marco.
Aldo diceva che un abbraccio a Marco

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IL RICORDO – MARCO SIMONCELLI

Sotto, il gruppo di familiari e amici che hanno preso parte


al momento di ricordo del SIC davanti alla “sua” quercia.
A destra, Marco sorridente al parco chiuso nel 2011.

gli ricordava un abbraccio a suo nonno, olo. Come sempre, si è rivelato sponta-
tante erano sicurezza e senso di stabili- neo, onesto: «Avrei preferito festeggia-
tà trasmesse. Io stesso, dopo la morte LE PAROLE DI PAOLO re un compleanno e non una tragedia
di Marco, piantai un albero come questo «È UN RAGAZZO CHE, – ha comprensibilmente dichiarato – e
nel giardino di casa. È bello ricordare il coinciderà proprio con quel maledetto
nostro bimbo che ci aspetta». Segno del
PRIMA DEL PILOTA, ERA 23 ottobre. Non so prevedere come mi
destino o disegno paradisiaco? COME LO VEDEVATE DA potrei sentire, dato che ogni giorno pro-
FUORI: SCHIETTO, ONESTO vo emozioni dure e contrastanti, difficili
da gestire. Ci sarà una sorta di celebra-
NON lo sappiamo ma, in quell’atti-
E SENZA MASCHERE. E POI
CON LA TUTA IN PELLE,
zione commemorativa, ma non partirà
mo fuggente e interminabile allo stesso dal sottoscritto».
tempo, chi c’era provava stati d’animo HA FATTO VEDERE Non è partita da Paolo, ma egli stes-
tra l’incredulo e il consapevole. Il sin- so ha visto come giornalisti e addetti di
cronismo micidiale da chi è stato pensa-
QUANTO AMASSE CORRERE settore ci tenessero e non per ragioni
to? Come era possibile che un avversa- IN MOTO. A LUI PIACEVA puramente professionali. «Non posso
rio così sentito coincidesse con Misano, ABBRACCIARE ED ESSERE giudicare, sono di parte. Di certo è che
proprio a casa del SIC, anzi, nella casa parliamo di un ragazzo che, prima an-
del SIC, dato che il Misano World Cir-
ABBRACCIATO. ERA COME cora del pilota, era come lo vedevate da
cuit porta il suo nome? Quando inizial- AVVOLGERE UNA QUERCIA, fuori: schietto, onesto e senza masche-
mente il calendario prevedeva Sepang, ALTA E POSSENTE. re. E poi, con la tuta in pelle, ha fatto
dove gli amici di Marco hanno piantato vedere quanto amasse correre in moto.
una palma vicino alla curva fatale.
RASSICURANTE» A lui piaceva abbracciare il prossimo e,
Prima di sabato, avevamo sentito Pa- naturalmente, essere abbracciato. Ec-

30 www.motosprint.it
Non ne fanno
più come lui
L’amico Pasini: «Con Marco,
i duelli erano con rispetto»
CHIAMATELO fato, destino o come preferite, ma il fatto che il decimo
anniversario della morte di Marco Simoncelli sia coinciso con il sabato del
GP di Misano a lui intitolato – e non a Sepang dove perse la vita, e dove
si sarebbe dovuto correre secondo il calendario originale – non è soltanto
una coincidenza. Il 23 ottobre 2011 il pilota di Coriano moriva in quel male-
detto e tragico incidente avvenuto nelle prime fasi di gara del GP Malesia,
al Sepang International Circuit, dove, vuoi di nuovo per il destino, aveva
festeggiato il titolo della 250 tre anni prima. Sepang International Circuit,
acronimo di SIC… Una delle pagine più tristi del mondo del motociclismo
è rimasta impressa nella mente degli appassionati e di tutti coloro che ne
sono stati spettatori, e ancora di più per coloro che Marco lo conoscevano
bene. Come Mattia Pasini, uno dei suoi amici più cari, un rapporto favorito
dalla vicinanza geografica e anagrafica e soprattutto dalla passione per i
motori. Nelle Minimoto, Marco correva con il team di Luca e Maurizio Pasi-
ni, papà e zio di Mattia. Da lì in avanti hanno condiviso circuiti ed emozioni,
fino al Mondiale, dove nella classe di mezzo si sono anche sfidati. «Marco
come amico, è quello che mi manca veramente. Con il Marco pilota ab-
biamo fatto tante gare insieme, tante battaglie, ci siamo sempre sfidati e
battuti» ricorda il romagnolo. Rimane storica la loro lotta in 250 al Mugello
nel 2009 (sotto, il podio), l’ultimo anno per Marco prima di passare alla ca-
tegoria regina. Una battaglia disputata con estremo rispetto e Pasini sotto-
linea: «Piloti così non ne vedo più. Era una rivalità all’ultimo sangue, ma con
un rispetto per lo sport e per la battaglia che oggi, purtroppo, con la nuova
generazione di piloti non si vede. Non hanno rispetto dell’etica sportiva».

TRA I DUE l’amicizia è stata autentica, tanto che davanti alla morte
dell’amico, Pasini prese in considerazione l’idea di ritirarsi dalle corse. «Do-
co, il dettaglio mi inorgoglisce: chi ha po la sua morte ho valutato l’ipotesi del ritiro – disse in passato a Moto-
scambiato il bellissimo gesto di affetto sprint – c’è stato un periodo in cui non avevo più troppa voglia di correre e
con Marco, tutt’oggi dice che era come di mettermi in discussione per alcune persone che non avevano certi valori.
avvolgere una quercia, alta, possente e Ma non ho voluto darla vinta a certa gente, mi dissi che avrei rivinto per la
rassicurante. Adoro pensare che que- famiglia Simoncelli». E Mattia lo fece al Mugello, nel 2017, recitando una
sto albero abbia lo stesso significato preghiera di fronte alla tribuna SIC58.
del messaggio lasciato da mio figlio. Sono già passati dieci anni da quando quel ragazzo romagnolo, con la
Questa quercia pianterà radici solide e battuta pronta, la risata spontanea e i riccioli ribelli ci ha lasciato, ma chi
forti». La chiosa è, in realtà, un altro sarebbe potuto diventare? Un campione in MotoGP? E in un duello con
scorcio della chiacchierata tra noi e Si- Marc Marquez, chi l’avrebbe vinta? «Marquez ce l’avrebbe avuta un po’ più
moncelli. Prima del weekend aveva ri- dura nel corpo a corpo, Marco in quello si faceva sentire e non era troppo
velato il seguente pensiero: «Apprezzo intimidito. Però sono tutte ipotesi che purtroppo non si possono avverare»
chi mi chiede di Marco nei giusti modi, ha ammesso Pasini. Che se ripensa a Mi-
con gentilezza e pacatezza. Proprio co- sano trova un ricordo amaro: «Nel 2017
me faceva lui con le persone. La quercia gareggiai con il casco di Marco e dopo un
rappresenta le doti di mio figlio. Natu- weekend perfetto, domenica venne a pio-
rale, alta, tenace. Piacevole da abbrac- vere. Purtroppo non riuscii a portare quel
ciare. Non si può per nulla immaginare casco sul podio. Questo è un rammarico
quanto vorrei farlo con il mio Marco». Il grosso». Nessuno muore mai finché vive
nostro abbraccio, simbolico, discreto e nel cuore di chi resta. E Marco, il SIC, è
silenzioso, va alla famiglia Simoncelli, rimasto nel cuore di tanti, tantissimi ap-
una delle più forti che il paddock possa passionati. E di tanti amici.
vantare. Serena Zunino

www.motosprint.it 31
MOTO2 – MADE IN ITALY DI GIOVANNI CORTINOVIS – FOTO MILAGRO

L’AUTORETE RAUL FERNANDEZ CADE QUANDO È AL COMANDO, LASCIANDO IL SUCCESSO


A LOWES E LA LEADERSHIP NEL MONDIALE A GARDNER, CHE CON IL SETTIMO POSTO
RADDOPPIA IL MARGINE. VIETTI RAMUS SFIORA IL PODIO

32 www.motosprint.it
T
RE colpi di scena soltanto Fabio Di Giannantonio e Lo- Nessuno degli otto è riuscito ad
in cento secondi. renzo Baldassarri mentre Mattia Ca- approdare in Q2 dove invece si sono
Nemmeno Squid sadei, sostituto di Lorenzo Dalla Porta, fatti valere Celestino Vietti Ramus e
Game è capace di è finito a terra addirittura due volte. Un Stefano Manzi, autori del quinto e del
regalare una se- weekend iellato per Italtrans perché settimo tempo, anche se poi sono finiti
quenza di ribaltoni Joe Roberts si è rotto la clavicola sini- anch’essi gambe all’aria.
come quella tra il stra nelle seconde libere.
14° e il 15° giro del
GP Made in Italy AMMESSI in Q2 grazie ai tem-
ed Emilia-Roma- pi delle libere, i due dominatori del
gna della Moto2. Il primo l’ha servito campionato non avevano brillato sa-
Raul Fernandez, sottraendo alla Quer- Sam Lowes (22) ha festeggiato bato: 9° tempo per Raul Fernandez e
cia la prima piazza a Sam Lowes, che il successo, con la doppietta 14° Gardner. La pole se l’è presa Sam
se l’era presa al quarto giro grazie al del Marc VDS completata Lowes, nuovo primatista della catego-
contatto tra le Boscoscuro di Aron da Augusto Fernandez. ria con 17, una in più di Tito Rabat. Il
Canet e Jorge Navarro. Con quel sor- “Merito” anche della caduta britannico l’ha fatta fruttare con l’in-
passo, e con Remy Gardner relegato in di Raul Fernandez (25). gresso in testa alla prima curva segui-
ottava posizione, il madrileno avrebbe
goduto di otto punti di vantaggio nel
Mondiale a due gare dalla fine. Un mi-
nuto e sette secondi dopo la Direzione
Gara ha comminato all’australiano
un Long Lap penalty per il contatto in
fase di sorpasso su Somkiat Chantra,
ruzzolato alla curva del Carro al set-
timo giro. Una penalità che avrebbe
potuto far perdere a Gardner ulteriori
posizioni e punti. Ma dopo altri trenta-
sette secondi, nuovamente alla Quer-
cia, Fernandez è volato via in frenata
a moto dritta, quando aveva già gua-
dagnato una decina di metri su Lowes,
che ne ha approfittato per vincere.

SIA FERNANDEZ che la Kalex so-


no piroettati nella ghiaia, restando per
fortuna lontani tra di loro: «Voglio scu-
sarmi con la squadra, volevo vincere
la gara, non pensavo al campionato. È
stato un incidente strano, non ho fatto
movimenti particolari, non riesco a ca-
pire cosa possa essere successo».
Il titolo, che sembrava indirizzato
verso la penisola iberica, ha nuova-
mente cambiato direzione puntando
verso l’Australia perché ora il figlio di
Wayne – pur con un modesto settimo
posto – ha raddoppiato il vantaggio,
ora di 18 punti, grazie anche alla cadu-
ta al terzultimo giro di Marco Bezzec-
chi che lo precedeva. Il riminese, con
la livrea “Grazie Vale” in onore dell’ul-
timo GP italiano del maestro Rossi, era
stato protagonista di una qualifica da
dimenticare, così come per buona par-
te dei nostri connazionali. Degli otto
italiani costretti in Q1 non erano caduti

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MOTO2 – MADE IN ITALY
to dal compagno di squadra Augusto situazione non certo rosea per Remy traguardo. Per sua fortuna la benzina
Fernandez e dalle Boscoscuro che poi che, raggiunto dall’altro Fernandez, è è finita dopo aver conquistato il quinto
hanno rotto gli indugi: Canet si è porta- stato passato e abbandonato al suo podio dell’anno.
to al comando a metà del primo giro e destino in due giri. Con il Long Lap pe-
alle sue spalle al terzo passaggio è sa- nalty da compiere, soltanto i suoi tifosi
lito Navarro. In quello precedente Au- potevano credere in un epilogo positi- HA CHIUSO quarto uno splendido
gusto Fernandez, terzo in qualifica, ha vo. Ci ha pensato l’errore del compa- Vietti Ramus: il rookie piemontese ha
effettuato il Long Lap penalty inflitto- gno di squadra Raul, riconsegnando la ottenuto il miglior risultato in Moto2,
gli per un’infrazione in prova, una san- leadership a Lowes che però, compli- oltretutto a poco più di un secondo
zione che l’ha costretto alla rimonta. ce un errore alla Quercia, al 18° giro dal podio. Sesto Manzi, miglior piazza-
Al quarto giro la moto del Team è stato infilato da Canet. Malgrado la mento stagionale che può aiutarlo nel-
Speed Up ha sopravanzato quella ge- chiusura dell’anteriore, al quartultimo la corsa alla seconda moto dello Sky
mella ma poco dopo, come detto, un giro il britannico è tornato a condurre, Racing Team VR46 del 2022 (contesa
lungo di entrambi ha favorito Lowes. ritrovando quella vittoria che gli man- da Niccolò Antonelli). Ottavo Fabio Di
Approfittando della bagarre, si è ri- cava dal GP Doha. A completare l’indi- Giannantonio partito dalla settima fila.
fatto sotto Raul: quarto dopo due giri, menticabile giornata dell’Elf Marc VDS Agli ultimi tre posti, fuori dalla zona
terzo al quarto e secondo al sesto. Nel Racing Team è arrivato il secondo po- punti, Nicolò Bulega, Simone Corsi e
frattempo anche Gardner si è fatto sto di Augusto perché Canet ha patito Baldassarri. Caduto Tony Arbolino, ri-
strada fino alla settima posizione. Una un calo di potenza proprio in vista del tirati Casadei e Tommaso Marcon.

A sinistra, i resti della Kalex del Team Ajo dopo la caduta


di Raul Fernandez. Sopra, Celestino Vietti Ramus (13)
e Stefano Manzi (62) non sono riusciti a contenere
la rimonta di Augusto Fernandez (37).

34 www.motosprint.it
GLI ITALIANI LE PAGELLE
Sam Lowes 10
Celestino Vietti Ramus Non aveva mai fatto sei pole in una stagione
«Abbiamo fatto un gran lavoro con tutta la squadra, i ragazzi hanno della Moto2, ma le tre precedenti (Portogallo,
rimesso la moto a nuovo dopo la caduta in qualifica. Ho ripreso il Austria e Aragón) gli avevano poi fruttato appena
feeling che cercavo e ho lottato per il podio fino alla fine». tredici punti. Torna sul podio dopo cinque mesi e
Stefano Manzi a vincere dopo sei.
«Sono molto contento di come è andato il weekend e finire sesto
è un ottimo risultato. È andato tutto bene. Voglio ringraziare la Augusto Fernandez 9
squadra per il lavoro svolto». Dopo due giri è soltanto 14° a causa del Long
Fabio Di Giannantonio Lap penalty per l’infrazione in Q2. Dei tre secon-
«Assolutamente soddisfatto della prestazione, molto meno del di e tre decimi di ritardo dai battistrada ne re-
risultato. Eravamo davvero competitivi e dobbiamo tenerci strette cupera due e mezzo nonostante il tempo perso
queste sensazioni per le ultime gare». per i numerosi sorpassi. La fortuna lo aiuta nel
Nicolò Bulega finale, da terzo a secondo.
«Purtroppo in gara è stata l’unica sessione sull’asciutto e prima di
trovare le giuste sensazioni è passato qualche giro». Celestino Vietti Ramus 8
Simone Corsi Onora la carena dedicata al mentore Rossi con-
Domenica complicata per il romano, giunto 19° e penultimo sul quistando il quarto posto, suo miglior risultato
traguardo di Misano. in Moto2, un piazzamento costruito con la quinta
Lorenzo Baldassarri posizione in griglia. Assapora per un giro il podio
L’aria di casa non ha aiutato l’alfiere MV Agusta Forward Racing, che avrebbe potuto prendersi stando più vicino a
classificatosi 20°. Canet nel finale.
Marco Bezzecchi
«Momento non facile: la posizione in griglia non mi ha aiutato, ma Stefano Manzi 7
avevo un gran passo e ho recuperato. Giravo con il ritmo dei più forti Da sei gare non andava a punti e nelle ultime 11
e stavo risalendo la classifica. La mia è stata una caduta strana». aveva totalizzato meno punti di quanti ne prende
Tony Arbolino a Misano 2. Non finiva così avanti da Valencia
«Nei primi giri ho faticato, ma dopo un po’ mi sentivo meglio. 2019 quando chiuse quarto. Ora deve riconfer-
Sfortunatamente, ho provato a forzare in frenata ma ho perso marsi.
l’anteriore, sono caduto e mi sono infortunato al piede destro».
Tommaso Marcon Raul Fernandez 5
«Sabato mi sono fatto male alla mano. Ho provato a resistere ma il Non sempre vince il Mondiale chi conquista più
dolore mi ha costretto al ritiro». gare (7-4 il parziale contro Remy) o trascorre più
Mattia Casadei giri in testa (132-71), a volte trionfa chi commet-
«Non riuscivo a girare come volevo e ho preso un paio di rischi, te meno errori. La terza caduta negli ultimi nove
sbagliare era semplice così ho preferito rientrare ai box». GP lo fa inabissare a meno 18 da Gardner.

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MOTO2 I NUMERI

AL VIA AL TRAGUARDO GIRI VELOCI


QUALIFICHE
LIBERE esterna 17°C
asfalto 17°C

1. 22 Sam LOWES G.Bretagna 1’42”326 1’36”510 1. Sam LOWES Kalex in 40’25”180 1. Augusto FERNANDEZ 1’36”182
2. 9 Jorge NAVARRO Spagna 1’43”679 1’36”555 105,65 km alla media di 156,8 km/h alla media di 158,1 km/h
3. 37 Augusto FERNANDEZ Spagna 1’40”930 1’36”744 2. Augusto FERNANDEZ Kalex a 1”233 2. Sam LOWES 1’36”236
4. 44 Aron CANET Spagna 1’43”348 1’36”950 3. Aron CANET Boscoscuro a 1”400 3. Aron CANET 1’36”265
5. 13 Celestino VIETTI Italia 1’42”153 1’37”100 4. Celestino VIETTI Kalex a 2”554 4. Celestino VIETTI 1’36”286
6. 42 Marcos RAMIREZ Spagna 1’43”096 1’37”300 5. Jorge NAVARRO Boscoscuro a 4”243 5. Raul FERNANDEZ 1’36”333
7. 62 Stefano MANZI Italia 1’43”051 1’37”511 6. Jorge NAVARRO 1’36”436
6. Stefano MANZI Kalex a 5”198
8. 75 Albert ARENAS Spagna 1’43”631 1’37”558 7. Marco BEZZECCHI 1’36”480
7. Remy GARDNER Kalex a 14”261
9. 25 Raul FERNANDEZ Spagna 1’42”387 1’37”602 8. Stefano MANZI 1’36”534
8. Fabio DI GIANNANTONIO Kalex a 15”868
10. 35 Somkiat CHANTRA Thailandia 1’42”421 1’37”686 9. Remy GARDNER 1’36”565
9. Ai OGURA Kalex a 18”905
11. 12 Thomas LUTHI Svizzera 1’43”115 1’37”695 10. Fabio DI GIANNANTONIO 1’36”625
10. Marcos RAMIREZ Kalex a 19”069 11. Xavi VIERGE 1’36”643
12. 64 Bo BENDSNEYDER Olanda 1’43”771 1’37”767 11. Albert ARENAS Boscoscuro a 19”675
13. 54 Fermin ALDEGUER Spagna 1’42”693 1’37”780 12. Albert ARENAS 1’36”732
12. Bo BENDSNEYDER Kalex a 24”309 13. Ai OGURA 1’36”804
14. 87 Remy GARDNER Australia 1’41”006 1’37”825
13. Jake DIXON Kalex a 26”777 14. Somkiat CHANTRA 1’37”012
15. 40 Hector GARZO Spagna 1’44”020 1’37”904
14. Thomas LUTHI Kalex a 34”699 15. Hector GARZO 1’37”013
16. 97 Xavi VIERGE Spagna 1’41”012 1’38”482
15. Marcel SCHROTTER Kalex a 36”240 16. Marcos RAMIREZ 1’37”081
17. 96 Jake DIXON G.Bretagna 1’41”446 1’38”556
16. Fermin ALDEGUER Boscoscuro a 37”590 17. Jake DIXON 1’37”096
18. 79 Ai OGURA Giappone 1’42”330 1’39”683
17. Barry BALTUS NTS a 37”899 18. Tony ARBOLINO 1’37”114
19. 6 Cameron BEAUBIER Usa 1’43”940 1’38”097
18. Nicolò BULEGA Kalex a 37”966 19. Cameron BEAUBIER 1’37”117
20. 21 Fabio DI GIANNANTONIO Italia 1’44”218 1’38”122
19. Simone CORSI MV Agusta a 50”787 20. Bo BENDSNEYDER 1’37”117
21. 23 Marcel SCHROTTER Germania 1’43”982 1’38”366
20. Lorenzo BALDASSARRI MV Agusta a 1’02”974 21. Fermin ALDEGUER 1’37”151
22. 7 Lorenzo BALDASSARRI Italia 1’44”180 1’38”748
NON CLASSIFICATI 22. Nicolò BULEGA 1’37”319
23. 70 Barry BALTUS Belgio 1’46”332 1’39”543 23. Thomas LUTHI 1’37”373
24. 72 Marco BEZZECCHI Italia 1’43”366 1’40”068 Marco BEZZECCHI Kalex a 3 giri
24. Marcel SCHROTTER 1’37”488
25. 10 Tommaso MARCON Italia 1’44”565 1’43”096 Xavi VIERGE Kalex a 9 giri
25. Barry BALTUS 1’37”685
26. 24 Simone CORSI Italia 1’43”482 1’43”482* Tony ARBOLINO Kalex a 9 giri
26. Simone CORSI 1’37”937
27. 14 Tony ARBOLINO Italia 1’43”852 1’43”852* Mattia CASADEI Kalex a 10 giri
27. Lorenzo BALDASSARRI 1’38”629
28. 27 Mattia CASADEI Italia 1’44”444 1’44”444* Raul FERNANDEZ Kalex a 11 giri 28. Mattia CASADEI 1’39”714
29. 11 Nicolò BULEGA Italia 1’44”725 1’44”725* Hector GARZO Kalex a 13 giri 29. Tommaso MARCON 1’40”930
30. 16 Joe ROBERTS** Usa 1’44”861 1’44”861* Tommaso MARCON NTS a 16 giri RECORD PRECEDENTE
(*) tempo delle prove libere 2 (**) non partito Cameron BEAUBIER Kalex a 17 giri Luca MARINI nel 2020,

POLE POSITION
SAM LOWES (KALEX) IN 1’36”510 ALLA MEDIA DI 157,6 KM/H.
Somkiat CHANTRA Kalex

PILOTI AL VIA 29 NUMERO GIRI 25


a 19 giri in 1’37”013 alla media di 156,8 km/h

2020/1: SAM LOWES (KALEX) IN 1’36”170 ALLA MEDIA DI 158,1 KM/H.


2020/1: LUCA MARINI (KALEX) IN 1’35”271 ALLA MEDIA DI 159,6 KM/H. TEMPERATURA ESTERNA (°C) 19 TEMPERATURA ASFALTO (°C) 22

CAMPIONATO PILOTI
EMILIA-ROMAGNA
E RIV. DI RIMINI

MADE IN ITALY
PORTOGALLO

PORTOGALLO

VALENCIANA
SAN MARINO
CATALOGNA

BRETAGNA
GERMANIA

COMUNITÀ
AMERICHE
19 settembre
12 settembre

14 novembre
7 novembre
FRANCIA

AUSTRIA

ARAGON
OLANDA
SPAGNA

30 maggio
16 maggio

20 giugno

29 agosto

24 ottobre
2 maggio

27 giugno
28 marzo

3 ottobre
15 agosto
6 giugno

8 agosto
QATAR

STIRIA
18 aprile

ITALIA
DOHA

GRAN
4 aprile

EL
TA
TO

1. Remy GARDNER Australia Kalex 20 20 16 13 20 25 25 25 20 13 9 25 20 20 - 9 280


2. Raul FERNANDEZ Spagna Kalex 11 16 25 11 25 20 20 - 25 9 25 - 25 25 25 - 262
3. Marco BEZZECCHI Italia Kalex 13 13 10 20 16 16 13 16 11 25 6 20 - 11 16 - 206
4. Sam LOWES G.Bretagna Kalex 25 25 - 16 - - 9 11 13 2 13 13 - 13 - 25 165
5. Augusto FERNANDEZ Spagna Kalex 2 10 11 - - - 11 - 16 16 16 10 16 10 13 20 151
6. Aron CANET 140; 7. Fabio DI GIANNANTONIO 136; 8. Ai OGURA 120; 9. Jorge NAVARRO 89; 10. Marcel SCHROTTER 85; 11. Xavi VIERGE 83; 12. Celestino VIETTI 66; 13. Joe ROBERTS 59; 14. Tony
ARBOLINO 51; 15. Bo BENDSNEYDER 45; 16. Cameron BEAUBIER 39; 17. Somkiat CHANTRA 37; 18. Marcos RAMIREZ 35; 19. Stefano MANZI 30; 20. Jake DIXON 30; 21. Albert ARENAS 28; 22. Thomas
LUTHI 23; 23. Simone CORSI 16; 24. Fermin ALDEGUER 13; 25. Hector GARZO 12; 26. Nicolò BULEGA 12; 27. Lorenzo DALLA PORTA 10; 28. Hafizh SYAHRIN 8; 29. Alonso LOPEZ 4; 30. Lorenzo
BALDASSARRI 3; 31. Barry BALTUS 2.
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INTEGRALE RACING AD ALTO CONTENUTO DI CARBONIO


 Sistema di rimozione dei guanciali in caso di emergenza (NERS)
 Visiera Dark Green aggiuntiva
 Appendice aerodinamica (RAS)
 Imbottitura interna di conforto ”Carbon Fitting Racing Experience“ (con innovativa costruzione a rete)
 Sistema di regolazione della posizione della cuffia (LPC)

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DI GIOVANNI CORTINOVIS
DI GIOVANNI CORTINOVIS – FOTO MILAGRO

L’ALBA DI UNA
NUOVA ERA IL 2002 COINCISE CON L’ARRIVO DELL’EURO E DELLE MILLE QUATTRO TEMPI:
IL PRIMO ANNO DELLA MOTOGP VENNE DOMINATO DAL BINOMIO ROSSI-HONDA
40 www.motosprint.it
ALL’INTERNO
Valentino rossi, quarto
titolo in quattro categorie

Max biaggi rompe


con la yamaha

il confronto tra le 1000


quattro tempi e le 500 2t

Valentino Rossi, 23 anni


ai tempi, sulla Honda
RC211V davanti
a Max Biaggi (3)
con la prima versione
della Yamaha M1.
Il pesarese divenne
il primo (e tutt’ora
unico) pilota campione
del Mondo in quattro
categorie differenti:
125, 250, 500
e la neonata MotoGP.

U
NA è soprav- l’abbandono della tecnologia a due guito dal terzo e dal secondo, sempre
vissuta 141 tempi a beneficio dei quattro tempi. aumentando il bottino di vittorie.
anni, l’altra 53 Nel triennio precedente c’erano sta-
stagioni, ed ti tre diversi campioni del Mondo della
entrambe sono 500, tutti per la prima volta, una circo- INVECE fin dai primi test fu eviden-
rimpiante da stanza che non si verificava dal 1984. te la superiorità della Honda RC211V
milioni di no- Con Alex Criville costretto al ritiro a rispetto alla Yamaha M1, che pure era
stalgici (l’ulti- causa degli attacchi epilettici provoca- scesa in pista in anticipo. Dopo aver
mo è stato Ca- ti da un vecchio trauma cranico e Ken- firmato il rinnovo biennale, superando
sey Stoner). Il ny Roberts junior in fase involutiva, una fase di stallo nelle trattative per
2002 fu un anno storico perché furono l’unico che poteva impedire la salita lo sfruttamento dei diritti d’immagine,
pensionate le monete nazionali, fra cui al trono di un quarto neoiridato della Valentino polverizzò i record sul giro
la Lira, e la classe 500. E come i prezzi classe regina era Valentino Rossi, ulti- a Sepang (dove utilizzò per la prima
che con il cambio valutario raddoppia- mo campione della 500. Sulla carta il volta i tappi per le orecchie) e Phillip
rono, anche il regolamento della clas- principale sfidante era Max Biaggi, per Island. Molti più dubbi regnavano nel
se regina stabilì quasi il raddoppio del- il quarto anno di fila con il Team Marl- frattempo in casa Yamaha che aveva
le dimensioni dei motori da 500 cm³ a boro Yamaha e per di più in progres- spostato la sede da Amsterdam a Ger-
Mille (990 cm³ per essere precisi), con sione: quarto posto finale nel 1999, se- no di Lesmo, in Brianza, e si affidava

www.motosprint.it 41
a un nuovo direttore sportivo, l’ex Su- il motore conta il 70% della moto, può
perbike Davide Brivio. darti più o meno vantaggi. In un mese
Loris Capirossi, dotato ancora di doppia categoria è difficile fare le rivoluzioni». Capirex
Honda NSR 500 così come Daijiro Ka- nello storico debutto allora gli buttò lì: «Si lamenta della
to che l’anno prima aveva dominato la di suzuka, in griglia Yamaha lenta? Faccia cambio con la
250 (11 vittorie e tredici podi in 16 GP), mia Honda».
inquadrò subito la questione: «Forse c’erano nove motogp Il primo confronto diretto tra i tre
nella prima parte del Mondiale ci sa- quattro tempi e italiani avvenne a marzo, nei test IR-
rà equilibrio perché le quattro tempi tredici 500. il miglior TA di Barcellona, e quelli che erano
saranno un po’ indietro nella messa a soltanto sospetti furono confermati
punto, ma dopo cresceranno, noi re- pilota, tra chi guidò le dal cronometro: Rossi abbassò di otto
steremo dove siamo». due tempi per decimi la pole dell’anno prima e la sua
Sia l’imolese che Biaggi caddero tutto l’anno, moto risultò di nove km/h più veloce
nei test IRTA di Valencia e soprattut- della migliore delle M1. Un mese dopo
to non riuscirono a migliorarsi più di fu Loris capirossi, a Suzuka, nel GP inaugurale, si diedero
tanto. Preceduto dalle Yamaha YZR ottavo a fine Mondiale appuntamento tredici 500 e nove Mo-
500 di Garry McCoy e Shinya Nakano, toGP: tre Honda per Rossi, Tohru Uka-
Max aveva il morale a terra: «Adesso wa e la wild card Shinichi Itoh, le tre

42 www.motosprint.it
Sopra Kenny Roberts junior (10) e Alex Barros (4),
sotto Max Biaggi, due volte vincitore nel 2002,
qui accanto Daijiro Kato (74) e Tohru Ukawa (11),
a sinistra Loris Capirossi (65).

Suzuki di Kenny Roberts Jr, Sete Gi-


bernau e Akira Ryo, le Yamaha di Max
pronostico sbagliato
POI VENNE il cinque maggio e lo
Biaggi e Carlos Checa e l’Aprilia di Re- sport italiano non sarebbe più stato lo
gis Laconi. Complice la pioggia, a fare nei primi nove GP, Rossi stesso. A Jerez, nemmeno una spor-
il ritmo furono i piloti di casa, Itoh e firmò otto vittorie e tellata ricevuta al secondo giro da
Ryo. Rossi infilò l’occasionale compa- Kenny Roberts Jr e la concomitante
gno di marca all’ottavo giro, trovando- un 2° posto. un dominio fuga di Ukawa impedirono a Rossi di
si a un secondo e tre decimi dalla Su- che nemmeno vale prendersi il secondo successo stagio-
zuki gommata Dunlop. Colmato il gap, attendeva, tanto nale. Con lui sul podio Kato e Ukawa,
al 16° giro Valentino portò l’attacco mentre Capirossi fu medaglia di legno
decisivo in staccata e da lì non perse che dopo il titolo e Biaggi, vittima di una partenza anti-
più la posizione, concedendosi anche il disse: «Ero convinto cipata, incappò nella bandiera nera per
lusso di allungare nell’ultimo giro. che la 500 andasse non aver effettuato lo stop-and-go nei
In Sud Africa invece un errore nel- tempi previsti.
la tornata conclusiva gli costò il bis, a più forte, sbagliavo Aggiungendo la caduta in Giappo-
beneficio di Ukawa mentre Capirossi clamorosamente» ne dopo aver messo la ruota davanti
si tolse lo sfizio di conquistare l’ultimo sulla riga bianca e il nono posto in Sud
gradino del podio. Africa per un guaio alla frizione, il ro-

www.motosprint.it 43
A Rio de Janeiro,
Valentino fece
poker, vincendo
la gara davanti
a Max Biaggi,
esaltando la folla
di Tavullia, sopra,
e festeggiando con
l’imitazione della
Seleçao vincitrice
della Coppa del
Mondo 2002.

mano si trovò al penultimo posto della Rossi non perse più. Valentino vinse vo, tradito dal pneumatico posteriore,
classifica con la miseria di sette punti sette GP consecutivi, serie mai inanel- Max credette per qualche giorno di po-
dopo tre round: soltanto Pere Riba, at- lata in precedenza (e mai più ripetuta ter emulare Steven Bradbury, sei mesi
tuale capotecnico di Jonathan Rea, ne in seguito). Ciò unito alle prestazioni prima diventato campione olimpico sui
aveva di meno. Rimontare 61 punti a incostanti dell’unico dotato della sua 1000 metri short track grazie alle di-
Rossi, in fuga con 29 lunghezze di van- stessa moto, Ukawa, costretto anche sgrazie altrui.
taggio sul compagno Ukawa, apparve a saltare la gara di Donington per un Invece, sotto l’acqua dell’Estoril e
subito un’impresa disperata. E il ner- volo a 200 km/h alla curva Craner, di Rio, Rossi tornò a far valere la sua
vosismo salì al punto che al Mugello, portò all’archiviazione della pratica già legge. E proprio in Brasile, grazie alla
di fronte al “no” degli uomini di Iwata alla sosta: con 220 punti guadagnati caduta di Ukawa al 2° giro, divenne a-
a concedergli l’hospitality Yamaha per su un massimo di 225, Rossi si trovò ritmeticamente campione, primo e u-
la cena con i suoi tanti ospiti, parenti e con 96 lunghezze di vantaggio su Uka- nico iridato in quattro classi. Una gioia
amici, Max lanciò il proprio scooter a wa, primo inseguitore, e il doppio del festeggiata con la t-shirt con davanti
tutta velocità contro il tendone in que- bottino di Biaggi, diventato terza forza. la scritta “Ecco perché ho vinto il Mon-
stione… diale MotoGP 2002” e sul retro un cru-
A differenza della sua Inter, che il civerba di 240 caselle. Ammettendo:
5 maggio gettò alle ortiche inopinata- ALLA RIPRESA, vincendo a Brno e «Ero convinto che la 500 andasse più
mente lo scudetto all’ultima giornata, con il concomitante “zero” del fuggiti- forte, sbagliavo clamorosamente».

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LA RIVOLUZIONE REGOLAMENTARE
Il salto oltre quota 200 cavalli
NEL 2002, a fianco delle moto a due tempi da 500 ri nipponici che fecero un accordo in tal senso, secondo
cm³ vennero introdotte le quattro tempi da 990 cm³, quanto raccontato da Yasuo Ikenoya, ai tempi presiden-
chiamate esplicitamente prototipi al fine di dipanare i te HRC) e il comando del gas a controllo elettronico.
dubbi sulla somiglianza con il mondiale Superbike. Per Rispetto alle 500 due tempi affidate ai team satellite,
cercare di equilibrare le due tipologie, il peso minimo ap- che disponevano di poco più di 180 cavalli, le prestazioni
plicato fu differente: 110 chilogrammi, 115 kg e 130 kg delle nuove nate risultarono fin dai test sbalorditive, co-
per le due tempi con rispettivamente due, tre e quattro me dimostravano i 220 CV, e crebbero con il passare dei
cilindri. Invece per le nuove nate, la soglia sotto cui non mesi: al Mugello e a Valencia la pole 2002 fu inferiore a
scendere era di 135 kg ma soltanto per bi/tricilindriche, quella dell’anno prima di un secondo e tre decimi.
e saliva a 145 kg per quattro e cinque cilindri con l’ec- A beneficiare del progresso fu, nel finale, Alex Barros,
cezione delle sei cilindri che non potevano pesare me- a cui venne affidata la mille (come Daijiro Kato): nelle
no di 155 kg. Allo stesso modo alle 500 era consentito ultime quattro gare, il brasiliano vinse due volte, con altri
l’impiego di serbatoi fino a 32 litri, un quarto in più delle due podi.
MotoGP. Previsti anche limiti fonometrici di 113 decibel
per le due tempi e di 130 per le quattro tempi.
Diverse le scelte motoristiche delle Case giappone-
si con la Honda (a destra) che puntò sul cinque cilindri
(tre nella bancata frontale, due in quella dietro) a V da
75,5° a iniezione elettronica (due iniettori per cilindro), la
Yamaha sul quattro cilindri in linea, con alimentazione a
carburatori e la Suzuki che anticipò l’ingresso previsto
per l’anno dopo con il V4 da 60°, un solo albero motore e
iniezione elettronica. Decisamente più estrema la scelta
dell’Aprilia che sulla RS3 impiegava un tre cilindri in li-
nea, iniezione elettronica, valvole a richiamo pneumatico
mutuate dalla Formula 1 (scartate a priori dai costrutto-

GLI ALTRI ITALIANI regalarle il primo hurrà in MotoGP fu


Max, a Brno, con una gara in testa dal
Capirossi, ultimo podio della 500 via all’arrivo. Il bis arrivò in Malesia, e
con il podio nella gara conclusiva, l’ot-
tavo stagionale, Biaggi andò a pren-
A DIFFERENZA del 2001, irripetibi- Che la Yamaha fosse migliorata si dersi la seconda piazza in campionato.
le perché il podio finale della 500 fu intuiva anche dalle prestazioni di Car- Come lui stesso aveva vaticinato,
monopolizzato dai piloti italiani, il de- los Checa, due volte terzo al Montmeló Capirossi (nella foto con Biaggi) partì
butto della MotoGP non fu altrettanto e ad Assen davanti al compagno. Biag- forte e poi perse forza: gran podio in
ricco di soddisfazioni per la pattuglia gi fu secondo pure a Donington – dove Sud Africa, il primo di una 500 dall’in-
tricolore, con l’eccezione di Valentino però dovette assistere allo smacco di troduzione della MotoGP, e quarta
Rossi. Max Biaggi, che l’anno prima era Rossi che gli tagliò il traguardo da- piazza a Jerez. Poi cadde nelle battute
rimasto in lizza per il titolo fino a metà vanti, seduto di traverso sul serbatoio iniziali ad Assen rimediando la frattura
stagione (dopo il GP Germania era a – e al Sachsenring, ma ciò nonostante in torsione, scomposta, di radio e ulna
-10 dalla vetta), partì malissimo con i fu scaricato dalla Yamaha che preferì del polso destro che lo appiedò per
citati sette punti in tre gare. Ma poi da riconfermare lo spagnolo. Eppure, a due GP. Scelta la Ducati per il 2003, il
Le Mans tornò d’incanto sul podio: «A- regalo di addio al Team Pons fu il ter-
desso finalmente riesco a guidare». Al zo posto a Motegi, nel giorno in cui ad
Mugello, dopo la vigilia caratterizzata Alex Barros fu affidata la RC211V. Un
dal disaccordo con la Yamaha, si prese risultato storico, perché quello dell’i-
il lusso di stare in testa per sei giri pri- molese resta l’ultimo podio di una 500
ma di chiudere secondo. due tempi.

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I PODI DI TUTTE LE GARE PRIMA STAGIONE 2002 - I PRIMI 20 DELLA CLASSIFICA PILOTI

GP GIAPPONE 1. Valentino Rossi Ita Honda 355


1. Valentino Rossi Honda 2. Max Biaggi Ita Yamaha 215
2. Akira Ryo Suzuki 3. Tohru Ukawa Gia Honda 209
3. Carlos Checa Yamaha 4. Alex Barros Bra Honda 204
GP SUD AFRICA 5. Carlos Checa Spa Yamaha 141
1. Tohru Ukawa Honda 6. Norick Abe Gia Yamaha 129
2. Valentino Rossi Honda 7. Daijiro Kato Gia Honda 117
3. Loris Capirossi Honda 8. Loris Capirossi Ita Honda 109
GP SPAGNA 9. Kenny Roberts Usa Suzuki 99
1. Valentino Rossi Honda 10. Olivier Jacque Fra Yamaha 81
2. Daijiro Kato Honda 11. Shinya Nakano Gia Yamaha 68
3. Tohru Ukawa Honda 12. Nobuatsu Aoki Gia Proton KR 63
GP FRANCIA 13. Jurgen Van den Goorbergh Ola Honda 60
1. Valentino Rossi Honda 14. Jeremy McWilliams GB Proton KR 59
2. Tohru Ukawa Honda 15. John Hopkins Usa Yamaha 58
3. Max Biaggi Yamaha 16. Sete Gibernau Spa Suzuki 51
GP ITALIA 17. Tetsuya Harada Gia Honda 47
1. Valentino Rossi Honda 18. Akira Ryo Gia Suzuki 41
2. Max Biaggi Yamaha 19. Regis Laconi Fra Aprilia 33
3. Tohru Ukawa Honda 20. Garry McCoy Aus Yamaha 33
GP CATALUNYA
1. Valentino Rossi Honda
2. Tohru Ukawa Honda IL MONDIALE COSTRUTTORI
3. Carlos Checa Yamaha
GP OLANDA 1. Honda 390
1. Valentino Rossi Honda 2. Yamaha 272
2. Alex Barros Honda 3. Suzuki 143
3. Carlos Checa Yamaha 4. Proton KR 96
GP GRAN BRETAGNA 5. Aprilia 33
1. Valentino Rossi Honda 6. Kawasaki 4
2. Max Biaggi Yamaha
3. Alex Barros Honda
GP GERMANIA
1. Valentino Rossi Honda
2. Max Biaggi Yamaha LE STATISTICHE
3. Tohru Ukawa Honda
GP REPUBBLICA CECA PILOTA VITTORIE PODI POLE GIRI VELOCI
1. Max Biaggi Yamaha
2. Daijiro Kato Honda Valentino Rossi 11 15 7 9
3. Tohru Ukawa Honda Max Biaggi 2 8 4 1
GP PORTOGALLO Alex Barros 2 6 1 2
1. Valentino Rossi Honda Tohru Ukawa 1 9 0 2
2. Carlos Checa Yamaha Carlos Checa 0 4 1 1
3. Tohru Ukawa Honda Daijiro Kato 0 2 1 1
GP RIO Loris Capirossi 0 2 0 0
1. Valentino Rossi Honda Kenny Roberts Jr 0 1 0 0
2. Max Biaggi Yamaha Akira Ryo 0 1 0 0
3. Kenny Roberts Jr Suzuki Olivier Jacque 0 0 1 0
GP PACIFICO Jeremy McWilliams 0 0 1 0
1. Alex Barros Honda
2. Valentino Rossi Honda
3. Loris Capirossi Honda
GP MALESIA
1. Max Biaggi Yamaha
2. Valentino Rossi Honda
3. Alex Barros Honda
GP AUSTRALIA
1. Valentino Rossi Honda
2. Alex Barros Honda
3. Tohru Ukawa Honda
GP VALENCIA
1. Alex Barros Honda
2. Valentino Rossi Honda
3. Max Biaggi Yamaha

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MOTO3 – MADE IN ITALY DI MIRKO COLOMBI – FOTO MILAGRO

La festa di Dennis Foggia (7) dopo la quinta vittoria stagionale.


Il pilota della Honda-Leopard ha preceduto il duo KTM-Ajo, Jaume Masia
e Pedro Acosta, leader del Mondiale con un margine sempre più contenuto.

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FOGGIA

TRICOLORE
TRIONFANDO ANCHE NEL SECONDO GP DI MISANO, DOPO UNA STREPITOSA RIMONTA, IL ROMANO
COMPLETA IL TRIS NELLE GARE ITALIANE. ACOSTA LIMITA I DANNI TORNANDO SUL PODIO, MANTIENE 21
PUNTI SULL’INSEGUITORE MA PERDE L’OCCASIONE PER BATTERE IL RECORD DI CAPIROSSI

I
NVERSAMENTE proporzionali e opposti. Insieme sul podio del Marco Simoncelli, accompagnati da
Così descriviamo i percorsi 2021 e gli atteg- Jaume Masia, il numero 7 festeggiava l’en plein in casa (dopo
giamenti di Pedro Acosta e Dennis Foggia, i successi del Mugello e di Misano 1) e il quinto successo sta-
duellanti per il titolo della Moto3, giunti nel gionale – record per un rappresentante del Bel Paese nella
pre-gara di Misano con 30 punti a dividerli, piccola cilindrata a quattro tempi – il baby prodigio schierato
diventati 21 a seguito del GP Made in Italy dalla KTM si mordeva le labbra, con denti che, recentemente,
ed Emilia-Romagna. Lo spagnolo conduce, hanno perso l’ausilio dell’apparecchio.
ma il romano ha ridotto ulteriormente lo La possibilità di laurearsi più giovane vincitore della storia
svantaggio, tenendo aperti i giochi (almeno) gli era appena sfuggita, e rimarrà ancora nel nome di Loris
fino a Portimao, sede della prossima tra- Capirossi, in trionfo nel 1990 a soli 17 anni e 165 giorni. Il
sferta mondiale. rookie del Team Ajo non potrà riscrivere questo dato, per-
La spiegazione dei due trend si riassume nei volti e nelle ché qualora si imponesse in Portogallo oltrepasserà il limite
parole. Scuro quello del diciassettenne di Mazarrón, radiosa di Capirex, con 17 e 166 giorni. Giusto 24 ore o poco meno il
come il Sole l’espressione dal ventenne della Honda-Leopard. confine invalicabile, probabilmente per sempre, visto che dal

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MOTO3 – MADE IN ITALY

2023 sarà consentito l’accesso nelle Aragón aveva vinto dopo una partenza
entry list iridate soltanto ai maggioren- dalla stessa 14 ª posizione. E se in Spa-
ni. Le dichiarazioni di Fabio Foggia e Pit gna aveva regolato in volata un’altra
Beirer spiegano come sia andata dome- moto arancione, quella di Deniz Öncü,
nica scorsa: «Dennis fatica con il bagna- Sopra, Dennis Foggia (7) davanti questa volta ha tenuto a bada nel finale
to – ha confermato il papà del Missiletto a Jaume Masia (5), suo rivale nel Jaume Masia. «Tutto è ancora aperto
– venerdì e sabato è stato lento con la GP di Misano 2 fino alla bandiera – la soddisfazione di Dennis – e adesso
pioggia, però è rimasto tranquillo: sa- a scacchi. Alle loro spalle Darryn ho gli stessi trionfi di tappa ottenuti da
pendo che si sarebbe corso su asfalto Binder (40), diretto in MotoGP. Acosta. Cinque».
asciutto, era fiducioso. Rimonte del ge-
nere sono fantastiche, mi riferisco al
Gran Premio stesso e alle posizioni di LA BILANCIA pende sempre più
classifica». Risalire da quattordicesi- a favore del titolato CEV 2017, ora a
mo - per un giro si è trovato addirittura ridosso del campione 2020 della Red
sedicesimo - fino alla leadership si pre- Bull Rookies Cup. Il gap di maggiore
annunciava missione (quasi) impossibi- consistenza fu toccato quando l’alfiere
le, ma non per The Rocket, che già ad Honda contava 97 lunghezze in meno

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A sinistra, il via, con
Niccolò Antonelli
(23) partito dalla
pole. Sotto, Antonelli
e Romano Fenati
(55), che ha corso
in rimonta, Pedro
Acosta (37) e
Stefano Nepa (82).

dello sbarbato (malgrado sui suoi pro- poco d’accordo: «Non sono felice – il e Romano Fenati, caduti Riccardo Rossi
fili social abbia pubblicato un viso rico- minorenne aveva un muso lungo come e Andrea Migno. Stessa sorte per Tatsu-
perto di schiuma e pronto a depilarsi) la pit lane – la squadra ha fatto un gran ki Suzuki, lontano dalla vittoria centra-
rivale che, nelle ultime sei bandiere a lavoro, però da domani avremo bisogno ta nel 2019 in memoria di Marco Si-
scacchi ha calcato un solo podio. Quello di qualcosa in più». Va bene, ma cosa? moncelli, e John McPhee, futura punta
di Misano 2, appunto. Invece l’insegui- Dennis è lanciato come un razzo, sa- Husqvarna nella squadra di Max Biaggi,
tore ci è salito per sei volte consecutive, pendo che l’impresa è possibile. Alzare i che schiererà anche Ayumu Sasaki. Nel
incamerando 76 punti in più rispetto a trofei massimi nelle tre gare casalinghe 2022 sarà interessante vedere Elia Bar-
Pedro. La delusione arancione si è ri- gli ha regalato la striscia “verde, bian- tolini e Matteo Bertelle sulle KTM Avin-
velata contenuta per voce dei dirigenti: co e rossa”. Essendo lui sia capitolino, tia VR46, mentre per sostituire Suzuki
«Acosta ha combattuto con il coltello potremmo citare “bianco, rosso e ver- (diretto a Leopard), la SIC58 Squadra
tra i denti – l’intervento di Pit Beirer, di- done”. Ma la Moto3 non è un film e i due Corse dovrebbe promuovere Josito Gar-
rettore Motorsport della Casa austriaca antagonisti fanno tutto fuorché recitare. cia, dal CEV. Resta poi una scommessa
– arrivando terzo. Non era facile qui in ardita il passaggio di Darryn Binder in
Italia e, considerando le uscite consu- MotoGP con la Yamaha. Il sudafricano,
mate dal Red Bull Ring 2 a oggi, siamo DISCRETA la Top 10 per i nostri Ste- quarto al traguardo, non ha mai mostra-
contenti». Il diretto interessato era fano Nepa, il poleman Niccolò Antonelli to la stoffa di Acosta e Foggia.

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MOTO3 – MADE IN ITALY

LE PAGELLE
Dennis Foggia 10
Rimediare ai guai delle giornate bagnate con una rimonta in ga-
ra ricca di sorpassi anche rischiosi è da pilota convinto di poter
vincere il titolo. Imbattibile sull’asciutto, deve sperare che a
Portimao e Valencia brilli ancora il Sole.

Jaume Masia 9
Bravo, però non bravissimo. Sembra che gli manchi sempre
qualcosa: quando spinge, esagera e sbaglia. Se non spinge, non
calca il podio. A Misano il secondo gradino è meritato, a ripete-
re il risultato del Mugello.

Pedro Acosta 8
Non si deve pensare che per Pedro fosse facile reggere la

dennis foggia pressione: il record di precocità, il terreno avverso, gli attacchi


di Foggia, la leadership da preservare. Pur senza sorridere, mo-
stra gli attributi tipici del pilota maturo.
Ho stretto i denti,
Andrea Migno 5
è la vittoria Parliamo di “Mig”, uno dei più forti ed esperti della categoria,
più importante gran conoscitore del Marco Simoncelli. Proprio per questi mo-
tivi ci saremmo aspettati, perlomeno, un arrivo in zona punti.
Invece cade, segnando l’ennesimo pesante zero.
DOPO la vittoria di Misano 2, Den-
nis Foggia sente l’odore della preda:
Pedro Acosta, terzo e corrucciato sul
Darryn Binder 5
Il quarto posto male non è, ma il sudafricano poteva contare
podio del GP dista soltanto 21 punti a
su tre aspetti favorevoli: niente da perdere in campionato, zero
due gare al termine. Un gap difficile
pressione e la carica per il salto in MotoGP. Sarà pronto? In po-
ma non impossibile da colmare, vista
chi metterebbero la mano sul fuoco.
l’inerzia presa da questa Moto3.

Dennis, partire 14° non ti ha im-


pedito di centrare la quinta vittoria
stagionale.
GLI ITALIANI
«Vero, ma è stata molto dura. Ho
passato tutto il weekend a soffrire, sul Stefano Nepa soddisfatto della fila.
bagnato non mi trovo a mio agio e in- «Che gara! Sono posizione ottenuta Andrea Migno
fatti sono partito molto indietro. La ga- contento di essere a fine gara, ma Gara di casa da
ra è stata bellissima: volevo tentare la stato in testa, ho sicuramente è andata dimenticare per il
fuga, poi a 5 giri dalla fine ho visto che dato il 110%. Il podio meglio delle qualifiche. pilota romagnolo,
Masia era attaccato alla mia ruota. Il non è arrivato, ma la Ho avuto molte caduto quando
finale non è stato facile. Ho sofferto a prestazione mi stimola difficoltà causate mancavano 11 giri
causa degli stivali, erano troppo stretti, a dare ancora di più nel dalla pioggia. Ora al termine ed era
ma non potevo mollare. Erano i giri più finale di stagione”. devo concentrarmi accodato a Foggia.
importanti della mia vita. Volevo que- Niccolò Antonelli sulla prossima gara di Riccardo Rossi
sta vittoria, è stata una liberazione». Buona prestazione per Portimao». Dopo la favolosa prima
Ora Acosta non è lontano… il pilota di Cattolica, Alberto Surra fila ottenuta sotto la
«Pedro ha un certo vantaggio, ma che dopo la pole Si è fermato al limite pioggia del sabato, il
ce la metterò tutta. Il Mondiale è il position di sabato ha della zona punti il GP pilota genovese della
pensiero che mi accompagna quando concluso il GP al sesto del giovane portacolori KTM ha terminato
vado a dormire e quando mi sveglio la posto. Snipers Rivacold, 16° al anzitempo la sua
mattina». Romano Fenati traguardo dopo essere corsa a causa di una
Christian Caramia «Non sono molto scattato dalla terza scivolata.

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MOTO3 I NUMERI

AL VIA AL TRAGUARDO GIRI VELOCI


QUALIFICHE
LIBERE esterna 16°C
asfalto 16°C

1. 23 Niccolò ANTONELLI Italia 1’52”680 1’48”563 1. Dennis FOGGIA Honda in 39’33”170 1. Andrea MIGNO 1’42”284
2. 12 Filip SALAC Rep. Ceca 1’51”757 1’49”174 97,198 km alla media di 147,4 km/h alla media di 148,7 km/h
3. 54 Riccardo ROSSI Italia 1’53”570 1’49”280 2. Jaume MASIA KTM a 0”292 2. Dennis FOGGIA 1’42”293
3. Pedro ACOSTA KTM a 4”686 3. Izan GUEVARA 1’42”358
4. 28 Izan GUEVARA Spagna 1’52”408 1’49”495
4. Darryn BINDER Honda a 4”797 4. Jaume MASIA 1’42”363
5. 37 Pedro ACOSTA Spagna 1’52”122 1’49”582
5. Stefano NEPA KTM a 4”853 5. Xavier ARTIGAS 1’42”375
6. 5 Jaume MASIA Spagna 1’52”523 1’49”633
6. Darryn BINDER 1’42”379
7. 67 Alberto SURRA Italia 1’51”751 1’49”677 6. Niccolò ANTONELLI KTM a 5”052
7. Romano FENATI 1’42”486
8. 82 Stefano NEPA Italia 1’52”149 1’49”697 7. Romano FENATI Husqvarna a 5”335
8. Ryusei YAMANAKA 1’42”537
9. 43 Xavier ARTIGAS Spagna 1’51”428 1’50”211 8. Ayumu SASAKI KTM a 6”642
9. Filip SALAC 1’42”557
10. 71 Ayumu SASAKI Giappone 1’51”873 1’50”352 9. Xavier ARTIGAS Honda a 6”736
10. Pedro ACOSTA 1’42”573
11. 31 Adrian FERNANDEZ Spagna 1’52”118 1’50”695 10. Filip SALAC KTM a 6”800 11. Stefano NEPA 1’42”609
12. 17 John McPHEE G.Bretagna 1’53”860 1’50”695 11. Ryusei YAMANAKA KTM a 10”535 12. Niccolò ANTONELLI 1’42”615
13. 92 Yuki KUNII Giappone 1’51”730 1’50”746 12. Izan GUEVARA Gas Gas a 17”811 13. Ayumu SASAKI 1’42”615
14. 7 Dennis FOGGIA Italia 1’52”053 1’50”988 13. Adrian FERNANDEZ Husqvarna a 18”050 14. Jeremy ALCOBA 1’42”693
15. 19 Andi Farid IZDIHAR Indonesia 1’52”461 1’51”004 14. Jeremy ALCOBA Honda a 18”260 15. Andi Farid IZDIHAR 1’43”055
16. 40 Darryn BINDER Sud Africa 1’52”326 1’51”025 15. Andi Farid IZDIHAR Honda a 19”264 16. Adrian FERNANDEZ 1’43”071
17. 20 Lorenzo FELLON Francia 1’52”348 1’51”349 16. Alberto SURRA Honda a 20”217 17. Alberto SURRA 1’43”164
18. 96 Daniel HOLGADO Spagna 1’52”516 1’51”726 17. Kaito TOBA KTM a 24”704 18. Daniel HOLGADO 1’43”217
18. Maximilian KOFLER KTM a 24”902 19. Lorenzo FELLON 1’43”239
19. 55 Romano FENATI Italia 1’53”933 1’50”522
19. Lorenzo FELLON Honda a 24”976 20. Yuki KUNII 1’43”256
20. 6 Ryusei YAMANAKA Giappone 1’52”658 1’50”590
20. Daniel HOLGADO KTM a 25”323 21. John McPHEE 1’43”270
21. 99 Carlos TATAY Spagna 1’53”157 1’50”662
21. Mario AJI Honda a 46”495 22. Maximilian KOFLER 1’43”270
22. 16 Andrea MIGNO Italia 1’52”529 1’50”819
22. David ALONSO Gas Gas a 1’25”207 23. Kaito TOBA 1’43”352
23. 64 Mario AJI Indonesia 1’53”255 1’51”163 24. Tatsuki SUZUKI 1’43”416
24. 24 Tatsuki SUZUKI Giappone 1’53”212 1’51”280 NON CLASSIFICATI
25. Mario AJI 1’43”596
25. 80 David ALONSO Colombia 1’53”968 1’52”013 Yuki KUNII Honda a 3 giri
26. Carlos TATAY 1’43”737
26. 52 Jeremy ALCOBA Spagna 1’52”836 1’52”084 Andrea MIGNO Honda a 11 giri
27. Riccardo ROSSI 1’43”949
27. 27 Kaito TOBA Giappone 1’52”870 1’52”230 Carlos TATAY KTM a 11 giri
28. David ALONSO 1’45”018
28. 73 Maximilian KOFLER Austria 1’52”712 1’53”602 Tatsuki SUZUKI Honda a 13 giri RECORD ASSOLUTO
John McPHEE Honda a 15 giri Romano FENATI nel 2021,

POLE POSITION Riccardo ROSSI KTM a 18 giri in 1’41”648 alla media di 149,6 km/h

NICCOLÒ ANTONELLI (KTM) IN 1’48”563 ALLA MEDIA DI 140,1 KM/H.


2020/1: AI OGURA (HONDA) IN 1’42”403 ALLA MEDIA DI 148,5 KM/H.
PILOTI AL VIA 28 NUMERO GIRI 23
2020/1: R.FERNANDEZ (KTM) IN 1’41”705 ALLA MEDIA DI 149,5 KM/H. TEMPERATURA ESTERNA (°C) 18 TEMPERATURA ASFALTO (°C) 16

CAMPIONATO PILOTI
EMILIA-ROMAGNA
E RIV. DI RIMINI

MADE IN ITALY
PORTOGALLO

PORTOGALLO

VALENCIANA
SAN MARINO
CATALOGNA

BRETAGNA
GERMANIA

COMUNITÀ
AMERICHE
19 settembre
12 settembre

14 novembre
7 novembre
FRANCIA

AUSTRIA

ARAGON
OLANDA
SPAGNA

30 maggio
16 maggio

20 giugno

29 agosto

24 ottobre
2 maggio

27 giugno
28 marzo

3 ottobre
15 agosto
6 giugno

8 agosto
QATAR

STIRIA
18 aprile

ITALIA
DOHA

GRAN
4 aprile

E L
TA
TO

1. Pedro ACOSTA Spagna KTM 20 25 25 25 8 8 9 25 13 25 13 5 - 9 8 16 234


2. Dennis FOGGIA Italia Honda - - 20 - - 25 - 16 25 - 16 16 25 25 20 25 213
3. Sergio GARCIA Spagna Gas Gas 13 - 8 3 25 7 25 9 20 20 25 - - 13 - - 168
4. Jaume MASIA Spagna KTM 25 7 7 - - 20 13 - - 13 10 10 6 11 13 20 155
5. Romano FENATI Italia Husqvarna 5 6 9 20 6 10 5 3 16 16 11 25 2 - 4 9 147
6. Darryn BINDER 136; 7. Niccolò ANTONELLI 129; 8. Izan GUEVARA 105; 9. Ayumu SASAKI 104; 10. Andrea MIGNO 90; 11. Deniz ONCU 84; 12. Jeremy ALCOBA 72; 13. John McPHEE 72; 14. Tatsuki
SUZUKI 69; 15. Kaito TOBA 64; 16. Gabriel RODRIGO 60; 17. Stefano NEPA 53; 18. Filip SALAC 52; 19. Ryusei YAMANAKA 47; 20. Xavier ARTIGAS 39; 21. Riccardo ROSSI 29; 22. Carlos TATAY 28; 23.
Jason DUPASQUIER 27; 24. Adrian FERNANDEZ 23; 25. Yuki KUNII 15; 26. Maximilian KOFLER 10; 27. Elia BARTOLINI 7; 28. Andi Farid IZDIHAR 4; 29. Syarifuddin AZMAN 3; 30. Daniel HOLGADO 1.
MINIMOTO – CREMONA ALESSANDRO DI MORO – FOTO PRINTH24

GRAN
FINALE
LA TAPPA DI CREMONA HA ASSEGNATO
I QUATTRO TITOLI VACANTI A MARINELLO
(POLINI JUNIOR A), GALIUTO (JUNIOR C),
QUITADAMO (OPEN A) E ZARAMELLA (OPEN B)

C
REMONA ha ospi- reato campione italiano dichiarando di Seppur sempre sul gradino più alto
tato l’appuntamen- volersi immediatamente ripetere l’an- del podio, comunque, Fino ha dovuto
to conclusivo della no prossimo. Doppia terza posizione lottare nel corso del weekend con Lu-
stagione 2021 del per Valerio Giannatiempo, mentre per ca Rizzi e Leonardo Casadei, rispetti-
Campionato Italia- quanto riguarda la classifica finale del vamente secondo e terzo sia in Gara 1
no Velocità Minimo- campionato è stato Alessandro Lora che in Gara 2.
to. Un round fonda- a conquistare la medaglia d’argento Nella Junior C, la prima manche
mentale ai fini della chiudendo alle spalle di Marinello. ha visto un’incerta lotta a quattro per
classifica, visto che Passando alla classe Junior B, i gio- le posizioni da podio, durata per tutta
buona parte dei tito- chi per la lotta al titolo si erano già con- la durata della corsa, con Ivan Spada
li sono stati assegnati proprio al termi- clusi con un round d’anticipo a favore di che ha tagliato per primo il traguardo
ne del weekend, dopo gare spettacolari Lorenzo Fino, vero e proprio dominato- davanti a Martin Alberto Galiuto, Leo-
e ricche di battaglie in tutte le classi. re di questa stagione, il quale anche a nardo Lapadula e Luca Da Dalt. Gara
Nella categoria Polini Junior A, il Cremona non ha lasciato scampo agli 2, decisiva per la lotta al titolo, ha visto
vincitore di entrambe le manche non- avversari conquistando una doppietta e vincitore nuovamente Spada, ma gra-
ché autore della pole position è stato portandosi così a otto vittorie – e due zie al secondo posto sotto la bandiera
Gianluigi Muscillo, ma a festeggiare è secondi posti – in dieci gare. Risultati a scacchi è stato Galiuto a conquistare
stato soprattutto Christian Marinello, che alimentano il sogno di arrivare un il titolo di campione italiano sopravan-
che grazie a due secondi posti si è lau- giorno a correre nel Motomondiale. zando Filippo Orlandi per soltanto sei

54 www.motosprint.it
POLINI JUNIOR A
1. Christian Marinello 174 punti
2. Alessandro Lora 157
3. Gianluigi Muscillo 145

JUNIOR B
1. Lorenzo Fino 240
2. Luca Rizzi 175

CLASSIFICHE
3. Leonardo Casadei 155

JUNIOR C
1. Martin Alberto Galiuto 178
2. Filippo Orlandi 172
3. Ivan Spada 134
OPEN A
1. Michele Giuseppe Quitadamo 186
2. Luca Bandini 182
3. Emanuele Pastore 159
OPEN B
1. Francesco Zaramella 180
2, Alex Giacobbi 169
3. Luca Fabris 154
THUNDERVOLT
1. Alessio Salaroli 190
2. Loris Capozzi 162
3. Luca Rosetti 141
GENTLEMEN
1. Daniele Fucci 228
2. Marco Bandini 166
3. Giulio Cortesi 102

Qui accanto, il duello nella Thundervolt


tra Loris Capozzi (20) e Alessio Salaroli (23):
quest’ultimo si è laureato campione.

punti nella classifica del campionato. seconda parte della corsa passando a Francesco Zaramella. Anche in Gara
Ha completato il podio della seconda da quarto a primo, mantenendo poi la 2 è stato Giacobbi a dominare la scena
gara Da Dalt. posizione fino al termine della contesa firmando così una doppietta, ma la vera
prendendosi così la giusta rivincita do- festa è stata quella per Zaramella, che
po la sfortuna della prima manche. Il con il secondo posto è riuscito a vince-
NELLA Open A, Gara 1 ha offerto risultato ha permesso a Quitadamo di re il titolo dopo una stagione estrema-
immediatamente un colpo di scena al laurearsi campione tricolore al termine mente combattuta.
vertice: il leader del campionato Miche- di una stagione tiratissima, con soltan- Nella Thundervolt, le manche se
le Giuseppe Quitadamo, scattato dalla to quattro punti su Bandini. le sono spartite Alessio Salaroli (poi
pole position, è stato costretto al ritiro Spettacolo anche nella Open B; il campione) e Loris Capozzi, secondo nel
mentre si trovava in lotta per la vittoria vincitore di Gara 1 è stato Alex Giacobbi, campionato davanti a Luca Rosetti.
con Fabio Ciotola, il quale ha conqui- scattato dalla pole e autore di una cor- Tra i Gentlemen, presenti nella me-
stato la prima piazza. Luca Bandini, se- sa senza errori, mentre alle sue spalle desima griglia della Open B, il titolo era
condo al traguardo, è passato in testa c’è stato nei primi giri un clamoroso già di Daniele Fucci, che ha trionfato
alla classifica del campionato, mentre colpo di scena riguardante Luca Fabris, anche nelle manche di Cremona, chiu-
in terza piazza ha chiuso Mattia Lanzi. primo in classifica alla vigilia dell’ulti- dendo sia in Gara 1 che in Gara 2 in ter-
In Gara 2 Bandini e Ciotola hanno da- mo round, la cui Minimoto ha accusato za posizione assoluta nella classifica
to spettacolo nei primi giri, ma è stato un problema che gli ha fatto perdere assoluta. Per Fucci si è trattato dell’ul-
Quitadamo a fare la differenza nella ben tre giri lasciando la strada spianata timo weekend di gara della carriera.

www.motosprint.it 55
MXGP – TRENTINO DI STEFANO TAGLIONI

56 www.motosprint.it
ALL’INTERNO
Herlings è sempre Se Herlings (84) dimostrerà di avere
più padrone del mondiale imparato a “dosare” la sua velocità,
utilizzandola solo quando è davvero
necessario, sarà difficile batterlo...
Gajser, non ancora in forma,
non rende come vorrebbe

Coldenhoff e Seewer
puntano in alto

Il ritorno in Italia non porta


fortuna ai NOSTRI

HERLINGS TENTA LA FUGA… CON CALMA! L’OLANDESE, SEMPRE


VELOCISSIMO, SEMBRA AVERE IMPARATO A LIMITARE I RISCHI.
GAJSER PERDE TERRENO DA JEFFREY MA RECUPERA
PUNTI A FEBVRE, SECONDO NEL MONDIALE. DOPPIO ZERO

SENZA
PER CAIROLI. IL MIGLIORE DEGLI ITALIANI È LUPINO, DODICESIMO

FRETTA www.motosprint.it 57
MXGP – TRENTINO
proprio nel finale della sessione, scal-
zando Cairoli in terza posizione, con lo
svizzero Seewer in pole position per
pochi centesimi. In gara uno l’olan-
dese parte bene, subito alle spalle di
Seewer autore dell’holeshot, e di Pra-
do, che passa subito dopo. Le posizio-
ni si assestano con i due davanti, poi
Febvre e Gajser.
Seewer regge bene in testa, è veloce
ma dopo metà manche non ha la stes-
sa benzina di Herlings, che martella
sull’1’41”, mentre Jeremy gli lascia un
secondo al giro, su una pista dove non
è facile fare la differenza.
Ancora un paio di giri e Herlings pas-
sa e va a vincere la prima manche con un
paio di secondi di vantaggio su Seewer.
Subito dietro arriva Romain Febvre e
a ruota Tim Gajser, che nel finale ha
provato a mordere il francese. Quinto
è Coldenhoff, davanti a Jonass, Olsen,
Prado (con una costola incrinata per
una caduta in allenamento) e Boisra-
me, tornato in sella alla Kawasaki 450
ufficiale lasciata libera da Monticelli per
l’intervento alla spalle.
Per Gajser (sopra), i gran premi che si corrono ad Arco A chiudere la top ten è Alessandro
di Trento sono di Casa, perché molti tifosi sloveni vengono Lupino, che dopo aver ottenuto l’ottavo
in Italia a fare il tifo per Tim, che purtroppo non è in forma.
tempo nelle crono della mattina, è par-

A
tito a ridosso dei primi e ha tenuto bene
la posizione per praticamente tutta la
RCO DI TREN- talento, la sua esuberanza fisica e la manche. Il viterbese delle Fiamme Oro
TO – Dopo il sua tecnica, avrebbero potuto vincere è anche il migliore degli italiani, perché
primo dei tre di più. Anche la classifica dei GP vin- Cairoli è stato costretto a fermarsi poco
GP ad Arco di ti, confrontata con i titoli iridati, parla dopo la partenza, con il francese Boisra-
Trento, l’im- chiaro: Jeffrey è, con questo del GP del me che gli è atterrato sopra a metà del
pressione è Trentino, a quota 97. Un solo pilota ha primo giro danneggiando il comando del
che Herlings vinto più di lui: mister motocross, Stefan gas della moto di Tony. Anche Alberto
stia tentando la Everts, a quota 101; lo stesso Cairoli, Forato (undicesimo nelle crono) è out,
fuga, con gran che per ora è fermo a quota 93, è stato con la botta alla mano destra avuta in
determinazio- superato dall’olandese. Il conteggio allenamento prima della Spagna che gli
ne ma, e questa è certamente la novità dei mondiali vinti, però, è di dieci per preme su un nervo e non gli permette
di quest’anno, senza fretta, ovvero senza Everts, nove per Cairoli. E, come detto, di guidare.. David Philippaerts, tornato
rischiare più del dovuto. Chi ricorda il Herlings è a quattro. al mondiale una tantum, è autore di
Jeffrey che correva come un puledro A ventisette anni, Jeffrey ha ancora una buona partenza ed era risalito dalla
scatenato, dovrà abituarsi al Jeffrey tempo per recuperare e intanto potreb- quindicesima all’undicesima posizione.
2.0, quello che ha imparato a ragionare. be raggiungere il mitico Everts a 101 GP Era alle spalle di Lupino quando è stato
Figlio di Peter Herlings, ex pilota del vinti, già in questa stagione: mancano fermato da un problema alla moto e si
Mondiale Motocross classe 500 anni da disputare esattamente quattro GP. è dovuto ritirare.
’80, Jeffrey è arrivato al mondiale nel L’olandese aveva già vinto tre volte
2010 (MX2), appena raggiunta l’età mini- sulla pista di Pietramurata (due in MX2
ma per correre nella massima categoria; e una MXGP) e non è un tracciato che IN gara due scatta in testa al via il
in undici anni ha raccolto “solo” tre titoli ama particolarmente. tedesco Jacobi, con alle spalle Febvre
iridati MX2 (2012, 2013, 2016) e un titolo e Coldenhoff, che lo superano nel pri-
iridato MXGP (2018) ma molti infortuni… mo giro e cercano di scappare ai due
È facile dire che se avesse capito NELLE cronometrate Herlings è squali Gajser e Herlings, già vicini. Cai-
prima come sfruttare al meglio il suo riuscito a spuntare il secondo posto roli, partito non bene, nel primo giro,

58 www.motosprint.it
per evitare la moto di Van Horebeek,
HANNO DETTO
appena caduto, cambia direzione e
viene centrato da un altro pilota. Ri-
partito ultimissimo, fa qualche giro e
poi si ferma.
Per tre quarti di manche la situazione
resta stabile con Febvre, Coldenhoff,
Gajser ed Herlings pronti a giocarsi la
battaglia finale.
Il primo a muoversi, a otto giri dal
termine, è Coldenhoff, che supera il
francese e guadagna anche qualche
metro. Glenn, che finora in questo cam-
pionato aveva ottenuto solo due risul-
tati parziali buoni, due secondi posti,
uno a Maggiora in gara due e uno nella
sua Oss (Olanda) nel GP successivo, e
tante prestazioni al limite del deluden-
te, prova il colpaccio. Nel frattempo,
Herlings ha superato Gajser e anche
lui si prepara al finale. La manche è
spettacolare, con i quattro molto vicini,
in una battaglia apertissima.
A tre giri dalla fine Herlings rom-
pe gli indugi e supera il compagno di
squadra nella nazionale olandese. È
davanti e ormai non lo riprende nes- Jeffrey Herlings
suno. Coldenhoff resiste in seconda
«In gara uno Seewer era in testa, guidava
piazza, reggendo bene agli affondi di
Gajser, terzo. Febvre è quarto, sia di tranquillo e con un buon ritmo, quindi
manche che nella classifica di giornata. è stata dura superarlo. Ma a un certo punto
Il podio vede infatti Herlings sul gradino ho capito che dovevo passare, perché dietro
più alto, Coldenhoff è secondo, a pari di me hanno iniziato a spingere. In gara due,
punti con Gajser, però lo sloveno sale
sul terzo gradino per la discriminante partenza non buona ma ottima gara. Non vanno
del risultato di gara due. Jeffrey festeg- sottovalutati Tim, Romain o Glen oggi, quindi
gia la seconda doppietta stagionale, il voglio continuare così. Mancano solo 17 giorni
dodicesimo podio. Negli ultimi sette e può ancora succedere di tutto»
GP ha ottenuto sei vittorie assolute e
un secondo posto.
In classifica di campionato ha venti- Glenn Coldenhoff
quattro punti di vantaggio sul secondo, «Ho faticato tutto l’anno tranne a Maggiora,
Febvre, mentre Gajser è a tre punti dal quindi è bello tornare sul podio
francese. Prado è ancora quarto in un Stamattina ho avuto subito un buon feeling
GP complicato dal problema alla co-
stola e perde molti punti dopo il podio e ora abbiamo altre due gare qui»
spagnolo. Va peggio a Tony che segna il
secondo doppio zero stagionale dopo la Antonio Cairoli
Sardegna; è sempre quinto in campio- «Poco da dire oggi. In entrambe le gare
nato ma lontano dalla lotta che conta. sono finito a terra al primo giro e non
Lupino, decimo fino a metà seconda
manche, incappa in una caduta e fa per colpa mia. Dopo avere iniziato bene
quindicesimo e dodicesimo di giornata. nelle prove cronometrate, la giornata
In campionato è sempre nono. Philip- è stata deludente. Voglio cercare di salire
paerts ad inizio gara due ha centrato sul podio nei prossimi due GP, perché
la moto di Van Horebeek ed è stato
costretto a fermarsi, fortunatamente vogliamo goderci le ultime gare»
senza problemi fisici.

www.motosprint.it 59
LE PAGELLE

JEFFREY GLENN TIM


9 HERLINGS 8 COLDENHOFF 7 GAJSER

Anche quando non parte bene, Chi si rivede! È proprio il caso di dirlo, In Trentino aveva vinto quattro
la teoria del “non si sorpassa” soprattutto dopo una stagione volte (tre in MXGP e una in MX2)
per lui non è una regola. Controlla, non esaltante per l’olandese, capace e voleva la “cinquina”, davanti
attacca, mette pressione e domina di mettersi in mostra soltanto al numeroso pubblico sloveno.
gli avversari. Merita la leadership, a Maggiora (secondo sul podio), Ci ha provato ma si vede
senza dubbi. prima di questa gara. che non è al massimo della forma.

ROMAIN JEREMY JORGE


6 FEBVRE 7 SEEWER 5 PRADO

Doveva recuperare punti Pole man del GP, lotta come un leone Alti e bassi per lo spagnolo,
a Herlings ma in questa occasione nella prima manche ma forse paga che dopo l’esaltante GP di casa,
non ha dimostrato di essere a caro prezzo il troppo tempo passato sbaglia in allenamento (caduta
superiore ai rivali del gruppo lontano dal gruppo dei migliori e costola incrinata) e compromette
di testa. Al francese manca e in gara due non recupera definitivamente la prestazione
qualcosa per fare la differenza. una partenza non ottimale. con la caduta di gara uno.

Glenn Coldenhoff (a sinistra)


è tornato davvero competitivo,
mentre Romain Febvre (sopra)
avrebbe dovuto mettere in difficoltà
Herlings ma non ci è riuscito.

60 www.motosprint.it
PILLOLE IN BREVE

David Philippaerts:
mondiale part time Tony Cairoli
torna a Parigi
L’italiano prenderà parte La pandemia aveva

a tutte le gare in Trentino costretto gli


organizzatori
a cancellare l’edizione
ARCO DI TRENTO - Dopo cinque anni, David Philippaerts è tornato 2020 ma quest’anno
al mondiale motocross e sarà presente a tutti e tre i GP di Arco di il Supercross di Parigi,
Trento. Il Campione del Mondo MX1 2008 non ha mai smesso di an- trasferito da Bercy
dare in moto e di correre.
alla Paris La Defense
«Sì, negli ultimi anni ho preso parte al campionato italiano Prestige
e per due volte ho finito il campionato al secondo posto, dietro a Lupi- Arena dal 2017, si farà
no. Anche se non ho raccolto punti, sono soddisfatto di questo primo e si terrà il 27 novembre,
GP. In gara uno ero undicesimo e mancavano pochi minuti quando ho in data unica. Il nuovo
avuto un problema tecnico alla moto e mi sono dovuto ritirare. In gara format prevede una sola
due sono stato sfortunato, finendo sulla moto di Van Horebeek, appe- giornata di gare, su un
na caduto. Comunque indicazioni positive; anche fisicamente sono in tracciato spettacolare
condizioni buone per le due manche, considerando che non mi alleno ma non proprio da vero
come prima». Supercross indoor; sarà
Chi ti ha impressionato degli avversari in pista? adatto anche a piloti del
«Sicuramente Herlings, che mi sembra una spanna superiore a motocross tradizionale,
tutti. Posso dire che visto da dentro fa veramente impressione, per
come quelli che militano
velocità».
Quali sono le caratteristiche migliori dei quattro piloti che al nel mondiale motocross.
momento guidano il mondiale? Tra gli iscritti di spicco
«Di Herlings, sapevo che poteva vincere anche guidando più tran- di questa trentottesima
quillo di come faceva fino a poco tempo fa e con il passare del tempo edizione c’è Antonio
lo sta capendo anche lui: può tenersi del margine per poi utilizzarlo al Cairoli, che torna a Parigi,
momento opportuno. Gajser l’ho visto un po’ in difficoltà ma dopo l’in- dove aveva già corso nel
tervento alla spalla è normale. Febvre sta lì e potrebbe provare a vin- 2006. Dovrebbe correre
cere; gli manca solo un po’ di convinzione. Di fronte a Cairoli, possiamo anche Alessandro Lupino
solo toglierci il cappello. Ancora oggi è li, in mezzo ai migliori e riesce e tra i nomi di spicco
ad andare veloce come gli avversari che sono molto più giovani di lui».
ci sono quelli di Marvin
Cairoli smetterà a fine stagione. Cosa gli vuoi dire, visto che
hai già fatto questo passo? Musquin, Romain Febvre,
«Lo avverto che smettere è veramente dura. All’inizio ho provato Maxime Renaux e
a non toccare la moto per diversi mesi ma rischiavo di andare fuori di l’australiano Chad Reed.
testa… Andare in moto per divertimento, senza pensare alle gare, è
la cosa migliore che può fare, senza smettere completamente. Sono
certo che si godrà la passione per la moto più di prima».

61 www.motosprint.it
MX2 – TRENTINO DI STEFANO TAGLIONI

RENAUX “INCIAMPA”
IL FRANCESE PERDE SEDICI PUNTI DA GEERTS, CHE RIMANE A DISTANZA DI SICUREZZA.
IL VERO PROTAGONISTA RESTA VIALLE, CHE CONTINUA A VINCERE E CONQUISTA IL TERZO POSTO
NEL MONDIALE AI DANNI DI GUADAGNINI, AUTORE DI QUALCHE ERRORE DI TROPPO

A
RCO DI TREN-
TO - Inizio del
“tour de force”
dei cinque GP
in Italia anche
per gli under
23 della MX2,
che si sono
presentati al
“Ciclamino” di
Pietramurata con quello che sembrava
un punto fermo della stagione: il capo
classifica Maxime Renaux, arrivato in
Trentino con 108 punti di vantaggio su
Jago Geerts. Dopo la prima delle tre
prove trentine, Renaux guida sempre la
classifica generale ma il suo vantaggio
è sceso a 92 punti, perché ha chiuso la
gara all’ottavo posto assoluto. Il fran-
cese ha sbagliato la prima partenza
(tredicesimo) e ha recuperato fino al
sesto posto ma in gara due gli è andata
anche peggio dopo che è caduto al via,
ripartendo ultimo, anche se ha recupe-
rato posizioni fino all’ottavo posto. I due secondi posti
di Geerts e la doppietta
Giornata monopolizzata dal cam-
ottenuta da Vialle (28),
pione in carica Tom Vialle, autore della
lasciano ancora
quarta doppia vittoria di manche e se- definito il sogno
sto GP della stagione conquistato. Vial- mondiale di Tom.
le, con il doppio successo ottenuto, ha
guadagnato 22 punti dal vertice della
classifica rispetto alla gara precedente.
Il sogno del bis iridato per il francese due manche concluse al quarto posto, messo il GP con una caduta durante le
è ancora lontano (96 punti), mentre il Fernandez ormai a posto dalla lussa- prove cronometrate del mattino. Cadu-
secondo posto è ormai a un passo, 4 zione alla clavicola avuta in Sardegna, to di nuovo nelle battute iniziali di gara
punti. è tornato a farsi vedere nei “tre” dopo uno, ha recuperato dal trentesimo al
lungo tempo, addirittura il secondo GP diciottesimo posto. Seconda manche
stagionale; è in nona posizione nella discreta, con partenza al decimo posto
CON Vialle che ha dominato, Jago generale ma sembra aver ripreso la e recupero fino alla settima posizione.
Geerts ha fatto del suo meglio e ha velocità che a inizio stagione lo aveva I diciassette punti conquistati non gli
concluso le due manche al secondo po- messo in evidenza. sono stati comunque sufficienti per ri-
sto, tornando sul podio (secondo) dopo Migliore degli italiani, Andrea Ada- manere in terza posizione in campiona-
sei GP di assenza e recuperando sedici mo, undicesimo e dodicesimo nelle due to, scavalcato da Vialle. Due punti per
punti su Renaux. A completare il trio manche (11° di GP), mentre giornata Gianluca Facchetti diciannovesimo in
del podio, lo spagnolo Ruben Fernan- negativa per Mattia Guadagnini, che gara uno, pur con una scivolata, e fuori
dez. Autore di una gara regolare con le come la settimana scorsa ha compro- dai punti gli altri azzurri.

62 www.motosprint.it
MXGP
GARA 1 GARA 2
1. Herlings (KTM) 20 giri in 34’14”099; 2. Seewer (Yamaha) a 2”146; 3. Febvre (Kawasaki) a 1. Herlings (KTM) 20 giri in 34’32”192; 2. Coldenhoff (Yamaha) a 1”454; 3. Gajser (Honda) a
3”665; 4. Gajser (Honda) a 4”234; 5. Coldenhoff (Yamaha) a 41”383; 6. Jonass (Gas Gas) a 2”211; 4. Febvre (Kawasaki) a 12”132; 5. Seewer (Yamaha) a 31”200; 6. Paturel (Honda) a
44”401; 7. Olsen (Husqvarna) a 48”810; 8. Prado (KTM) a 1’09”882; 9. Boisramé (Kawasaki) a 56”020; 7. Watson (Yamaha) a 58”077; 8. Koch (KTM) a 1’05”634; 9. Boisramé (Kawasaki) a
1’10”696; 10. Lupino (KTM) a 1’11”881; 11. Koch (KTM) a 1’17”703; 12. Van Horebeek (Beta) a 1’11”256; 0. Guillod (Yamaha) a 1’13”668; 11. Jacobi (Honda) a 1’16”685; 12. Jonass (Gas Gas)
1’23”403; 13. Wright (Honda) a 1’24”975; 14. Paturel (Honda) a 1’26”262; 15. Watson (Yamaha) a 1’17”695; 13. Bogers (Gas Gas) a 1’20”278v14. Simpson (KTM) a 1’22”614; 15. Lupino (KTM) a
a 1’30”803; 16. Strijbos (Yamaha) a 1’38”000; 17. Tonus (Yamaha) a 1’43”923; 18. Butrón (KTM) 1’23”797; 16. Olsen (Husqvarna) a 1’32”115; 17. Prado (KTM) a 1’37”215; 18. Tonus (Yamaha) a
a 1’44”769; 19. Simpson (KTM) a 2’26”868; 20. Bogers (Gas Gas) a 1 giro; 21. Van Doninck (Ya- 1’39”455; 19. Butrón (KTM) a 1’39”855; 20. Locurcio (KTM) a 1’44”391; 21. Wright (Honda) a
maha) a 5 giri; 22. Guillod (Yamaha) a 6 giri; 23. Jacobi (Honda) a 8 giri; 24. Philippaerts 1’51”396; 22. Van Horebeek (Beta) a 2’42”557; 23. Strijbos (Yamaha) a 1 giro; 24. Gilbert
(Yamaha) a 11 giri; 25. Hoarau (Kawasaki) a 12 giri; 26. Brylyakov (Honda) a 13 giri; 27. Forato (Husqvarna) a 1 giro; 25. Hoarau (Kawasaki) a 3 giri; 26. Brylyakov (Honda) a 10 giri; 27.
(Gas Gas) a 14 giri; 28. Gilbert (Husqvarna) a 14 giri; 29. Sihvonen (Honda) a 16 giri; 30. Locur- Sihvonen (Honda) a 12 giri; 28. Cairoli (KTM) a 15 giri; 29. Philippaerts (Yamaha) a 19 giri;
cio (KTM) a 16 giri; 31. Cairoli (KTM) a 20 giri. 30. Van Doninck (Yamaha) a 20 giri.

MONDIALE PILOTI

PIETRAMURATA

GARDA - ITALIA
REPUBBLICA

LOMBARDIA
SARDEGNA
BRETAGNA

MAGGIORA

GERMANIA

TRENTINO

MANTOVA

MANTOVA
LETTONIA

19 settembre

10 novembre
5 settembre

8 settembre

7 novembre
FRANCIA
TURCHIA

TURCHIA
OLANDA

SPAGNA
AFTYON

24 ottobre

27 ottobre
10 ottobre

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27 giugno

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RUSSIA
13 giugno

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ITALIA

ITALIA

ITALIA
25 luglio

8 agosto
18 luglio

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1. Jeffrey HERLINGS Olanda KTM 18/22 20/18 15/25 25/0 0/0 25/16 25/18 25/22 25/22 25/25 22/20 22/25 20/25 25/25 555
2. Romain FEBVRE Francia Kawasaki 22/15 14/22 25/9 18/18 20/11 22/25 16/20 18/18 18/16 20/20 18/22 25/22 25/14 20/18 531
3. Tim GAJSER Slovenia Honda 25/25 18/25 16/15 20/22 22/6 14/18 22/22 15/25 20/25 2/13 20/25 15/20 18/22 18/20 528
4. Jorge PRADO Spagna KTM 12/13 22/14 22/14 15/20 25/20 15/20 18/25 22/20 0/18 22/22 25/0 5/9 22/20 13/4 457
5. Antonio CAIROLI Italia KTM 20/0 25/20 20/20 13/25 15/25 20/14 20/15 16/16 22/20 0/0 16/11 16/18 14/18 0/0 419
6. Jeremy SEEWER Svizzera Yamaha 15/16 13/16 13/13 16/11 16/22 16/13 12/14 14/14 7/8 15/16 13/16 20/15 16/13 22/16 411
7. Pauls JONASS Lettonia Gas Gas 0/20 15/15 14/18 14/8 0/15 18/22 15/6 20/0 16/15 8/15 15/18 18/16 15/16 15/9 376
8. Glenn COLDENHOFF Olanda Yamaha 11/3 16/12 18/22 22/0 18/18 12/8 14/0 13/10 13/2 11/11 14/15 8/13 11/7 16/22 340
9. Alessandro LUPINO Italia KTM 16/18 12/8 3/12 7/7 13/13 0/0 13/12 8/15 12/13 0/3 0/10 12/8 7/11 11/6 250
10. Thomas Kjer OLSEN Danimarca Husqvarna 13/14 7/9 0/2 8/9 0/10 13/3 0/13 11/6 9/12 13/8 9/8 13/11 10/9 14/5 239

11. Bogers 218; 12. Watson 217; 13. Vlaanderen 203; 14. Van Horebeek 165; 15. Jacobi 145; 16. Van Doninck 120; 17. Tonus 119; 18. Forato 108; 19. Strijbos 103; 20. Simpson 100; 21. Jasiko-
nis 87; 22. Paturel 86; 23. Monticelli 54; 24. Koch 53; 25. Östlund 50; 26. Sterry 39; 27. Locurcio 36; 28. Tixier 33; 29. Brylyakov 30; 30. Boisramé 24; 31. Guillod 24; 32. Genot 15; 33.
Gilbert 10; 34. Butrón 9; 35. Wright 8; 36. Bobryshev 6; 37. Van Berkel 5; 38. Clochet 4; 39. Watson 4; 40. Desprey 3; 41. Lesiardo 1; 41. Gole 1; 43. Roosiorg 1; 44. Kellett 1.

MX2
GARA 1 GARA 2
1. Vialle (KTM) 20 giri in 34’46”430; 2. Geerts (Yamaha) a 2”789; 3. Gifting (Gas Gas) a 9”063; 1. Vialle (KTM) 20 giri in 34’53”616; 2. Geerts (Yamaha) a 1”183; 3. Beaton (Husqvarna) a
4. Fernández (Honda) a 18”322; 5. de Wolf (Husqvarna) a 20”012; 6. Renaux (Yamaha) a 25”585; 4. Fernández (Honda) a 29”065; 5. Hofer (KTM) a 36”189; 6. de Wolf (Husqvarna) a
30”797; 7. Beaton (Husqvarna) a 31”889; 8. Hofer (KTM) a 32”782; 9. Rubini (Honda) a 38”032; 51”411; 7. Guadagnini (KTM) a 51”596; 8. Renaux (Yamaha) a 1’07”560; 9. Gifting (Gas Gas) a
10. Mewse (KTM) a 39”451; 11. Adamo (Gas Gas) a 43”321; 12. Haarup (Kawasaki) a 43”696; 13. 1’10”806; 10. Guyon (KTM) a 1’12”339; 11. Rubini (Honda) a 1’16”341; 12. Adamo (Gas Gas) a
Guyon (KTM) a 52”329; 14. Laengenfelder (Gas Gas) a 55”572; 15. Fredriksen (Yamaha) a 1’19”173; 13. Laengenfelder (Gas Gas) a 1’31”743; 14. Haarup (Kawasaki) a 1’33”132; 15. Fre-
56”718; 16. Meier (KTM) a 1’04”291; 17. Todd (Kawasaki) a 1’07”631; 18. Guadagnini (KTM) a driksen (Yamaha) a 1’43”922; 16. Hsu (KTM) a 1 giro; 17. Benistant (Yamaha) a 1 giro; 18.
1’08”642; 19. Facchetti (KTM) a 1’16”412; 20. Gwerder (KTM) a 1’18”273; 21. Hsu (KTM) a Mewse (KTM) a 1 giro; 19. Sandner (KTM) a 1 giro; 20. Gwerder (KTM) a 1 giro; 21. Wa-
1’19”194; 22. Damm (KTM) a 1’20”855; 23. Wagenknecht (KTM) a 1’24”119; 24. Sandner (KTM) genknecht (KTM) a 1 giro; 22. Congost (Yamaha) a 1 giro; 23. Meier (KTM) a 1 giro; 24.
a 1’31”109; 25. Scuteri (TM) a 1’32”282; 26. Polak (Yamaha) a 1’41”295; 27. Rizzi (Honda) a 1 Auwera (Husqvarna) a 2 giri; 25. Lambillon (KTM) a 2 giri; 26. Pancar (KTM) a 2 giri; 27.
giro; 28. Congost (Yamaha) a 1 giro; 29. Zonta (Honda) a 1 giro; 30. Pancar (KTM) a 1 giro; 31. Zonta (Honda) a 3 giri; 28. Haberland (Honda) a 3 giri; 29. Damm (KTM) a 3 giri; 30. Scuteri
Auwera (Husqvarna) a 2 giri; 32. Lambillon (KTM) a 2 giri; 33. Benistant (Yamaha) a 4 giri; (TM) a 3 giri; 31. Tropepe (Husqvarna) a 4 giri; 32. Rizzi (Honda) a 4 giri; 33. Todd (Kawasaki)
34. Appelt (KTM) a 7 giri; 35. Tropepe (Husqvarna) a 17 giri; 36. Haberland (Honda) a 20 giri. a 10 giri; 34. Facchetti (KTM) a 10 giri; 35. Polak (Yamaha) a 11 giri; 36. Appelt (KTM) a 17 giri.

MONDIALE PILOTI
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1. Maxime RENAUX Francia Yamaha 15/12 25/22 15/22 12/18 16/22 22/20 25/25 18/25 25/22 22/20 20/25 18/22 22/25 15/13 563
2. Jago GEERTS Belgio Yamaha 4/15 14/0 18/16 25/25 9/20 25/22 20/22 12/15 18/10 13/22 16/22 16/18 8/22 22/22 471
3. Tom VIALLE Francia KTM 25/25 0/0 0/0 0/0 22/0 18/10 15/18 25/22 22/25 25/25 25/20 25/25 25/20 25/25 467
4. Mattia GUADAGNINI Italia KTM 12/11 18/25 22/25 7/16 25/16 7/11 22/20 22/18 20/15 20/0 8/11 22/20 20/13 3/14 443
5. Jed BEATON Australia Husqvarna 14/10 0/13 16/14 22/20 20/13 13/16 18/8 20/20 9/20 8/16 18/16 20/15 18/18 14/20 429
6. Rene HOFER Austria KTM 16/18 0/20 10/15 18/11 11/18 10/9 13/15 16/16 12/16 12/7 22/18 14/16 16/15 13/16 393
7. Thibault BENISTANT Francia Yamaha 6/14 16/12 25/7 8/15 12/25 16/18 16/14 13/11 15/18 16/13 5/12 15/14 12/14 0/4 366
8. Kay DE WOLF Olanda Husqvarna 11/0 6/6 14/12 16/22 15/12 20/25 12/13 14/12 14/13 18/18 13/15 2/10 15/3 16/15 362
9. Ruben FERNANDEZ Spagna Honda 22/20 22/15 20/9 11/14 18/14 15/14 4/16 15/0 13/9 0/0 0/0 0/11 14/16 18/18 328
10. Simon LAENGENFELDER Germania Gas Gas 9/13 15/16 4/13 10/0 7/6 11/12 11/10 2/6 11/7 10/0 15/10 4/7 11/10 7/8 245
11. Todd 231; 12. Haarup 225; 13. Boisramé 223; 14. Gifting 215; 15. Van De Moosdijk 190; 16. Adamo 182; 17. Mewse 143; 18. Rubini 142; 19. Pancar 99; 20. Damm 97; 21. Polak 54; 22. Fac-
chetti 47; 23. Meier 31; 24. Florian 29; 25. Horgmo 26; 26. Guyon 19; 27. Teresak 18; 28. Sandner 17; 29. Everts 15; 30. Brumann 14; 31. Fredriksen 12; 32. Dickinson 11; 33. Hammal 10; 34.
Goupillon 10; 35. Tropepe 7; 36. Wagenknecht 7; 37. Farres 6; 38. Lata 6; 39. Weckman 6; 40. Olsson 6; 41. Hsu 5; 42. Scuteri 4; 43. Petrashin 4; 44. Rizzi 2; 45. Congost 2; 46. Renkens
2; 47. Gwerder 2; 48. Ludwig 1; 49. Graaf 1.
CROSS – TRENTINO

WMX
Fontanesi sfortunata. Titolo iridato alla Duncan
DOPO la quarta pole position di fila, conquistata nel sempre nel primo giro è coinvolta in una caduta, ritro-
turno cronometrato, la caccia di Kiara Fontanesi al set- vandosi a fondo gruppo. La Papenmeier conferma l’ho-
timo titolo si è compromessa già nel primo giro della leshot e prova la fuga ma nel secondo giro è superata
prima manche del GP del Trentino, con l’azzurra che è dalla Duncan, che va a suggellare il titolo con la quinta
stata centrata involontariamente da un’altra avversaria vittoria di manche stagionale. Seconda la Papenmeier,
ed è ripartita praticamente ultima. Mentre la Duncan, che conquista la vittoria di GP e terza la Van De Ven, che
partita sesta, è riuscita a risalire alla terza posizione fi- regala al team italiano Ceres Yamaha il secondo posto
nale (venti punti), Kiara, in rimonta, non ha potuto fare in campionato, superando per dieci punti la Fontanesi,
meglio del quindicesimo posto, raccogliendo sei punti. risalita solo fino al settimo posto nella seconda manche
Il distacco tra le due (che erano ancora in lotta per e passata terza in classifica finale di campionato (team
il titolo), di sedici punti dopo il GP di Spagna, è così ar- FontaMX GASGAS). Nella seconda manche Giorgia Bla-
rivato a trenta punti dopo la prima manche di Arco, as- sigh è sedicesima (diciottesima di giornata e ventunesi-
segnando matematicamente il titolo alla venticinquen- ma in campionato), mentre Giorgia Montini è undicesima
ne di Otago, in Nuova Zelanda. Per Courtney si tratta (undicesima di giornata e ventitreesima in campionato)
del terzo titolo di fila; subito dopo la bandiera a scacchi e Giorgia Giudici ventesima (ventiduesima di giornata e
è scoppiata la festa per il team britannico Bike It Ka- trentunesima in campionato). Ancora assente per infor-
wasaki di Steve Dixon. La manche è andata alla tedesca tunio Elisa Galvagno che in campionato è tredicesima.
Larissa Papenmeier, sempre in testa sin dall’holeshot, Kiara Fontanesi ha commentato così il suo weekend:
davanti all’olandese Van De Ven. A seguire la Duncan, la «Quest’anno la stagione è stata compromessa da epi-
Vertsappen e la Van De Valk. Prima delle azzurre, la lom- sodi sfortunati, come anche in quest’ultime due man-
barda Giorgia Montini, dodicesima all’esordio stagionale. che. È un peccato perché posso dire che ero la più velo-
Due punti anche per Giorgia Giudici, diciannovesima, an- ce; ero preparata al meglio e mi sentivo benissimo. C’è
che lei al primo GP stagionale. In gara due, con ancora poco da fare contro la sfortuna; sono stati episodi che
da assegnare le altre posizioni del podio di campionato, non sono dipesi da miei errori e quindi non potevo farci
si conferma la giornata sfortunata della Fontanesi che nulla. Il prossimo anno ci riproveremo».

Il sogno
mondiale della
Fontanesi (8)
è terminato
dopo la prima
manche, quando
il vantaggio
della Duncan (1)
è salito
a trenta punti.

64 www.motosprint.it
Valerio Lata (3)
ha vinto la prima
manche davanti
a Ivano Van Erp
(432), che si
è riscattato
poco dopo,
aggiudicandosi
gara 2.

EMX 125
Lata resta al comando del campionato
L’EUROPEO 125 entra nel vivo, nella fase finale, francese Rossi è quinto. Van Erp è primo di giornata, a
che in quindici giorni (quattro prove) assegnerà il titolo. pari punti con Lata, per la discriminante del miglior ri-
Il GP del Trentino, primo dei tre appuntamenti di fila ad sultato di gara due. Terzo è Bruce. In campionato, Lata
Arco di Trento, conferma il vincitore di Arroyomolinos ora ha venti punti di vantaggio su Bruce; Karssemakers
(Van Erp) ma il nostro Valerio Lata resiste in testa alla è a quaranta punti dall’italiano.
classifica; non cede un punto all’olandese e anzi guada-
gna terreno sui più vicini inseguitori, Bruce e Karssema-
kers. Valerio, in gara uno, è stato perfetto: bravissimo in
partenza, subito alle spalle di Bruce, si è tenuto sempre
incollato al britannico e a pochi giri dal termine, quando
lo ha superato, è stato seguito dall’olandese Van Erp
ed è stata subito battaglia col romano. Dopo qualche
scambio di posizione Lata l’ha spuntata con un sorpas-
so perfetto prima della pit-lane ed è andato a prendersi
la seconda vittoria di manche stagionale. Van Erp se-
condo e Bruce terzo; seguono: Pergel, Karssemakers
e Andrea Viano. In gara due, holeshot di Bruce che poi
sbaglia e lascia via libera a Lata, subito attaccato da
Van Erp, che passa a fine primo giro. Valerio resta vicino
e nel finale prova ad attaccare l’olandese, che è però
riuscito a restare davanti per mezzo secondo sotto la
bandiera a scacchi. Terzo Coenen, davanti a Bruce; il

www.motosprint.it 65
NON FA UNA PIEGA DI CARLO BALDI info@baldicarlo.com

NON È SOLTANTO
RAZGA CONTRO REA

L
Il duello per il titolo SBK illustra i momenti differenti di Yamaha e Kawasaki
A BATTAGLIA per il titolo 2021 della Superbike dell’Estoril. Quello che si è presentato al via del campionato
non è soltanto una sfida tra due campioni come 2021 è stato un pilota completo, passato dalle tre vittorie e
Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu, ma anche nove podi della stagione precedente (su 11 round) ai tredici
tra Kawasaki e Yamaha. Un braccio di ferro primi posti e ai 28 podi di quest’anno (nei 12 round disputati).
che, quando manca un solo round al termine, Un importante contributo ai suoi successi lo ha fornito il
sembra volgere a favore del turco. Sono in sistema ideato dal reparto corse della Yamaha che al termine
molti a ritenere che la R1 sia superiore alla di ogni prova comunica a tutti i suoi team e piloti i dati raccol-
Ninja, ma è innegabile che sia stato Toprak a ti. In altre parole Garrett Gerloff e Andrea Locatelli possono
cambiare le sorti della Yamaha. Facciamo due avere immediato accesso alle soluzioni trovate da Razgatlio-
passi indietro e torniamo alla fine del 2019, glu e viceversa. Questo accelera la messa a punto delle R1 e
quando Razgatlioglu era ancora nel Kawasaki Puccetti Racing riduce i tempi e il lavoro dei tecnici e dei piloti, che hanno una
e sulla Yamaha c’erano Michael Van der Mark e Alex Lowes. chiara indicazione della strada da seguire.
Entrambi hanno fatto parte della squadra ufficiale per quattro
anni: l’inglese dal 2016 al 2019 (con una vittoria e 17 podi) e UNO DEI MOTIVI della supremazia della Casa di Iwata è
l’olandese dal 2017 al 2020 (con quattro vittorie e 26 podi). da ricercarsi nell’errore compiuto dai tecnici Kawasaki: dopo
In totale, i due sono saliti per alcuni anni nei quali sono ri-
cinque volte sul gradino più masti seduti sugli allori con-
alto del podio. quistati da Rea, su precise
Numeri che dimostrano indicazioni dello stesso nor-
come fino a quel momento la dirlandese hanno finalmente
R1 non sembrasse in grado di presentato la nuova ZX-10R.
competere con la Ninja. Nel Dopo essersi aggiudicato il
2020 però è arrivato Toprak, sesto titolo mondiale con-
che ha debuttato a Phillip secutivo, Jonathan e la sua
Island con una vittoria, e- squadra sapevano che Yama-
guagliando quindi in una sola ha e Ducati avevano alzato
gara il numero di successi di l’asticella.
Lowes in quattro anni. Alla fi- Il Cannibale non poteva
ne dello scorso campionato il continuare a correre al limite,
turco aveva nel suo carniere e a supplire alle prestazio-
tre vittorie e nove podi, un pri- ni di una moto che iniziava a
mo posto in meno rispetto a mostrare il segno degli anni.
Van der Mark nei quattro anni Serviva una moto nuova, con
con la Casa dei tre diapason. Senza nulla togliere al valore dei un motore che viaggiasse a un regime di giri più alto e con una
piloti che lo hanno preceduto, è chiaro che (numeri alla mano) nuova aerodinamica. Ma la nuova Ninja presentata in inverno
è stato Razgatlioglu a fare la differenza, e a dare non soltanto nei test di Jerez ha soltanto illuso il sei volte campione del
alla R1, ma anche al Team Pata Yamaha, quella spinta in più Mondo e la sua squadra, perché al di là dell’aerodinamica non
che era mancata fino al suo arrivo. c’era nulla di nuovo. Al propulsore erano stati cambiati sola-
mente i pistoni e di conseguenza FIM e Dorna non avevano
VA ANCHE detto che lo stesso pilota turco ha compiuto accettato l’incremento di giri, rimasti quelli dello scorso anno.
un netto passo avanti rispetto alle sue stagioni precedenti, Di fatto, quindi, Rea si è ritrovato con la stessa moto delle pas-
nelle quali non aveva ancora espresso tutto il suo potenziale. sate stagioni (esclusa la parte aerodinamica). Da campione
All’inizio della sua avventura in Yamaha, Toprak non riusciva qual è, il nordirlandese non ha mai smesso di dare il massimo,
a sfruttare la gomma da tempo e non riusciva a essere com- ma per restare al vertice ha dovuto rischiare moltissimo, ed
petitivo sul bagnato. Due carenze spazzate via nel corso del ecco spiegate le cadute di un pilota i cui errori, fino allo scorso
2020, come ha dimostrato la pole proprio nell’ultimo round anno, si contavano sulle dita di una mano.

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PILLOLE SPRINT DI DANIELA PIAZZA
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AGOSTINI IN PISTA
CON LA “SUA”
MALAGO’ E COPIOLI CON ROSSI

FINE SETTIMANA ricordo di emo-

SUPERVELOCE zioni e omaggi per Valentino Rossi,


alla sua ultima apparizione in una
gara italiana della MotoGP prima
del ritiro. A poche ore dalla par-
tenza della top class, il pesarese
ha ricevuto una graditissima visita
nel suo box: a salutare il nove vol-
te campione del mondo sono stati
Giovanni Malagò massima carica del CONI e Giovanni Co-
pioli, Presidente della Federazione Motociclistica Italiana.
L’ennesimo tributo a un pilota che ha dato tantissimo al
motociclismo e allo sport in generale.

OMAGGIO A GRESINI

IN UN WEEKEND SPECIALE come quello del Gran Pre- PRIMA DELLA GARA Moto3 di
mio dell’Emilia Romagna sul circuito di Misano, è tornato in Misano, Luca Gresini è sceso in
pista Giacomo Agostini. Vera e propria leggenda del moto- pista con la Garelli iridata di papà
ciclismo con quindici titoli mondiali in bacheca, il 79enne ha Fausto, indossando tuta e casco
effettuato nella giornata di sabato un parade lap in sella alla con le grafiche dell’epoca.
MV Agusta Superveloce AGO, ovvero un modello speciale in Il figlio dell’ex-campione del mon-
edizione limitata che verrà presentato ad EICMA e che ver- do è stato “accompagnato” della
rà prodotto in soli 311 esemplari, proprio come il numero di parata dai due piloti del team omo-
vittorie ottenute in carriera dallo stesso Agostini. Insieme ad nimo impegnati nella Moto2, Nico-
“Ago”, ha effettuato il giro d’onore al suo fianco anche Simone lò Bulega e Fabio Di Giannantonio,
Corsi, che in sella alla MV Agusta F2 del team Forward Racing guidando le moto equipaggiate con due splendide livree
Moto2 ha sfoggiato una speciale livrea celebrativa con la me- celebrative.
desima colorazione della Superveloce, che la squadra ha poi
utilizzato anche in gara nella giornata di domenica.

I MEDIA SALUTANO IL DOTTORE ADDIO WES COOLEY NOLAN CELEBRA STONER


In occasione del round di Misano, i Wes Cooley è morto il 16 ottobre a Nel nuovissimo pit building del cir-
giornalisti della sala stampa hanno causa delle complicazioni del diabe- cuito di Misano, Enzo Panacci (CEO
voluto rendere omaggio a Valentino te che lo affliggeva. Aveva 65 anni. di Nolan) insieme a Danilo Petrucci,
Rossi, indossando una maglietta Cooley era famoso per aver vinto il Alex Rins, Aaron Canet e Federico
celebrativa con su scritto “Thank campionato AMA Superbike nelle Caricasulo ha presentato un’edizione
you, Vale” e consegnando al nove stagioni 1979 e 1980 alla guida di celebrativa del casco di Casey Stoner
volte campione iridato il poster re- una Suzuki Yoshimura GS1000. Vie- per i 10 anni dalla conquista dell’ulti-
alizzato da Aldo Drudi, con le loro ne ricordato anche per il suo doppio mo titolo mondiale. “Mi sono ritirato
dediche e i ricordi più personali dei successo (1978-1980) alla 8 Ore di quando ho capito che le MotoGP era-
26 anni passati insieme sui circuiti Suzuka, in coppia prima con Mike no troppo facili da guidare” ha detto
di tutto il mondo. Balwin e poi con Graeme Crosby. Casey in collegamento video.
COSE DI CASE DI RICCARDO PIERGENTILI

L’AFRICA SI VESTE “GT”


Honda NT1100: deriva dalla CRF1100 ed è una crossover... da gran turismo!

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A GIOVEDÌ 20 ottobre 2021, l’Africa Twin composto da pinze ad attacco radiale a quattro pistoncini
non rappresenta più soltanto un successo e dischi di 310 mm Ø all’avantreno. I pneumatici misurano
commerciale e una moto guidabile e ver- 120/70-17” e 180/55-17”.
satile ma anche la base tecnica intorno Il motore sviluppa una potenza massima di 102 CV e una
alla quale la Honda ha costruito una GT, la coppia massima di 104 Nm, con una messa a punto specifica
NT1100, dedicata a chi ha amato la Deau- di aspirazione e scarico che promette un’elevata fluidità
ville e la Pan European e più in generale per in accelerazione e in ripresa, oltre a un rombo personale,
chi macina chilometri su strada, senza necessariamente sempre molto importante, nel motociclismo. Le prestazioni
sognare il Fuoristrada. sembra non vadano a scapito dell’efficienza dei consumi,
Sulla NT1100, che sarà disponibile in tre varianti cro- pari a 20 km/l nel ciclo medio, per un’autonomia di 400 km
matiche (Matte Iridium Grey Metallic, Pearl Glare White e grazie al serbatoio da 20 litri.
Graphite Black) e con trasmissione DCT, ci sono il parabrezza
regolabile su cinque posizioni, le valigie laterali, le manopole COMPLETO e decisamente all’avanguardia il pacchetto
riscaldabili, il cavalletto centrale, il cruise control e le prese elettronico. Il cruscotto è composto da un touch screen
USB e ACC. Tutto di serie. Le luci sono full-LED, con sistema TFT a colori da 6,5” dotato di connettività Apple CarPlay,
DRL automatico. La sella è posta a 820 mm da terra. Android Auto e Bluetooth. Il comando del gas è del tipo
Throttle by Wire e la gestione motore offre tre riding mo-
IL TELAIO a semi-doppia culla in acciaio, con telaietto de preimpostati (Tour, Urban, Rain) e due completamente
reggisella in alluminio, è associato a sospensioni ad ampia personalizzabili, compresi i livelli del controllo di trazione
escursione (150 mm); la forcella Showa SFF-BP e l’am- HSTC e dell’anti-wheelie.
mortizzatore sono regolabili nel precarico molla (idraulico, La NT1100, come detto, nella gamma Honda, si inserisce
con pomello, al posteriore). Le geometrie della ciclistica nel segmento delle stradali votate al turismo. Anche per la
sono pensate per l’uso su strada, quindi la Honda promette scelta della corsa ruota delle sospensioni, potremmo defi-
un’elevata stabilità ad alta velocità. L’impianto frenante è nirla una via di mezzo tra una crossover e una Gran Turismo.

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RACING SHOP
DI RICCARDO PIERGENTILI

SE LE TEMPERATURE SCENDONO... C’È NORWAY

PER il mondo Touring,


LS2 propone
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di ventilazione
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e schiena, munite
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di cerniere YKK
per l’uso in città. Ha la doppia omologazione (P/J), la calotta
che permettono
in resina termoplastica iniettata (due taglie di calotta),
la canalizzazione
la fibbia micrometrica e l’EPS (Expanded polystyrene)
dell’aria quando
multi densità. Sono nuovi la visiera e la mentoniera.
le temperature si alzano.
La visiera di classe ottica 1 a spessore variabile
L’interno è costituito
ha il trattamento antigraffio e anti-appannamento
da un piumino termico removibile e da una membrana
e il parasole omologato UV380, con trattamento antigraffio.
waterproof e traspirante. Il collare della giacca
Gli interni, in Microtech, sono completamente smontabili
è in neoprene. Norway ha cinque tasche con chiusura
e lavabili in lavatrice (massimo 30°C). Inoltre, il sistema
zip, di cui tre completamente impermeabili, e protezioni
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e sugella un sodalizio che porterà a una versione
system, il sistema riscaldante
personalizzata da Feng di Piaggio 1, il primo scooter
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LA STORIA
IN ESPOSIZIONE
Due mostre raccontano capitoli del motociclismo
in Emilia-Romagna: Lugo ha omaggiato la Diemme,

A
Bologna celebra le aziende attive sotto le Due Torri
BOLOGNA logna diverse industrie motociclistiche, Fra questi si distinguono moto da
ci sono tanti e a questo decennio il Museo del Patri- competizione, come la Morini Re Bel-
musei, diverse monio Industriale dedicò nel 2004 una lo 250, modello precursore della 250
collezioni pri- prima mostra e un’accurata pubblica- bialbero da Gran Premio, le Mondial
vate di gran- zione. Lo stesso fece nel 2006 per il 125 e 175, e le leggendarie Ducati
de valore, ma decennio successivo e nel 2008 per gli “Marianna”, 125 GP Bialbero e 125 GP
soprattutto, anni della ricostruzione post-bellica, Desmo. Ma la più emozionante – per
per chi ama dal 1946 al 1950. Ora, dopo aver curato grinta, tecnologia e rarità – è senz’al-
la storia del due mostre, dedicate una alla Italjet e tro la minuscola Demm 50 bialbero del
progresso tec- l’altra alla CM, e superate le difficoltà 1961, un mini-bolide prestato dal Mu-
nico, c’è il Museo del Patrimonio In- create dalla pandemia, il Museo pro- seo Demm di Porretta Terme.
dustriale, una splendida, affascinante pone una nuova mostra sulle industrie Tra le moto stradali spiccano inve-
e coinvolgente vetrina della creatività motociclistiche bolognesi attive negli ce le bicilindriche Berneg e Comet, la
e dell’operosità bolognese in tutti quei anni Cinquanta e Sessanta. bellissima Ducati 175 Sport, la MM 250
settori dell’industria che hanno dato Attraverso un’accurata indagine Supersport, la BM 175 Sport e alcune
fama e ricchezza alla città. condotta su documenti, interviste, im- autentiche rarità come la Fochj-NSU
Il Museo, ricavato ristrutturando magini, giornali e riviste del tempo, il 98, le Mengoli 160 e 175 e la Italmoto
sapientemente un’antica fornace nella curatore della mostra, Antonio Campi- 160 che – acquistata dalla Maserati –
periferia bolognese, in via della Beve- gotto, è riuscito ad allestire un percor- diede vita alla sezione motociclistica
rara 123, in questi ultimi anni ha de- so espositivo composto da 32 modelli della marca del Tridente.
dicato ampio spazio alle motociclette: di grande interesse, in parte restaurati,
già negli anni Venti erano attive a Bo- in parte perfettamente conservati.
L’ESPOSIZIONE dei modelli è va-
lorizzata da sette filmati d’epoca pro-
Il mini-bolide Demm bialbero 50 è una delle gemme esposte
alla mostra di Bologna dedicata alle Case motociclistiche della zona. venienti dall’Istituto Luce, di cui uno a
colori focalizzato sul Motogiro del 1957
e sulla fabbrica Ducati. Vi sono inoltre
tre multivisioni che presentano le pub-
blicità apparse sulle riviste di settore,
un album fotografico del motociclismo
bolognese e una selezione di immagini
sull’attività sportiva della Ducati dal
1955 al 1960. Vi è infine una banca
dati contenente informazioni preziose,
schede tecniche e immagini dei 98 pro-
duttori di moto attivi nel bolognese dal
1904 al 1960.
Grazie alla collaborazione con il Mu-
seo Ducati, durante il periodo d’apertu-
ra della mostra, dal 17 ottobre 2021 al
15 maggio 2022, cinque modelli della
Casa di Borgo Panigale, saranno sosti-

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Moto, tute e caschi:
è la mostra dedicata
alla Diemme a Lugo.
A sinistra, Giovanni
Proni, Rino Melandri
e Mario Lega.

tuiti a rotazione da altri importanti e- ufficialissimi Giacomo Agostini, Renzo


EXTRA
semplari da corsa del decennio di rife- Pasolini e Walter Villa. L’anno dopo Le-
rimento, con preventiva comunicazione
sulle pagine Facebook dei due musei.
ga con due vittorie e ottimi piazzamenti
conquistò il titolo italiano della 350 e LA STORIA
Informazioni sono reperibili sul si- nel 1975 lo stesso titolo andò a Proni. SULLO SMARTPHONE
to www.museibologna.it/patrimonio- Indubbiamente una partenza sor-
industriale, oppure telefonando allo prendente per una squadra privata, MOTOCROSS DELLE NAZIONI
051/63.56.611. risultati costanti al più alto livello che EDIZIONE 1986
accostarono il nome Diemme a quel- PER il QR Code: scaricare l’app
lo dei team più blasonati. Fu così che
CHE COSA hanno in comune cam- ebbe origine uno stretto rapporto fra gratuita per leggere i QR Code,
installarla sul cellulare e, dopo
pioni come Mario Lega, Giovanni Pro- Andrea Ippolito, titolare del Team Ve-
ni, Otello Buscherini, Johnny Cecot- nemotos, direttamente assistito dalla averla avviata, avvicinare il
to, Marco Lucchinelli, Vinicio Salmi e Yamaha, che puntava fortemente sul cellulare al codice assicurandosi
Franco Uncini? Un nome: Diemme. Si suo pilota Cecotto, e la Diemme, e que-
stratta di un marchio che tutti gli ap- sto accordo, che fece di Lugo la base che sia a fuoco. L’app segnalerà
passionati di motociclismo che hanno europea della squadra venezuelana, l’avvenuta lettura e subito dopo
vissuto o studiato ciò che avvenne nel favorì la crescita ulteriore della scude- aprirà la pagina di internet il cui
mondo delle corse fra il 1973 e il 1981 ria di Rino Melandri. Da quel momento indirizzo è contenuto nel codice.
conoscono bene, ma per i più giovani alcuni dei più forti piloti non accasati
Se il video non comincia dall’inizio,
lettori di questa rubrica ne spiego il trovarono nella Diemme moto compe-
significato: Diemme è una fabbrica di titive e assistenza tecnica competente basterà far scorrere fino al punto
macchine enologiche con sede a Lugo e sempre disponibile. di avvio la barra di avanzamento.
di Romagna, un’azienda affermata in Nel 1980 la squadra lughese cam-
ambito internazionale che nel 1973 im- biò nome e divenne “Ad Maiora”; le
provvisamente fece irruzione nell’am- moto erano le Morbidelli 250 ufficiali
biente delle corse di Velocità in moto. cedute a Melandri da Giancarlo Morbi-
Rino Melandri, il titolare, racconta: delli, ormai concentrato soltanto sulla
«Io non sapevo nulla di motociclette, 500. L’attività continuò fino alla fine del
ma un giorno venne da me un mio di- 1981, anno in cui la Ad Maiora guidata
pendente che aveva sposato la sorella Paolo Ferretti si impose nel campiona-
di Giovanni Proni, un bravo corridore to italiano e Roland Freymond colse
mio concittadino la cui carriera a suo il terzo posto nel Mondiale della 250,
giudizio aveva bisogno di un sostegno ma dopo aver colto tante soddisfazio-
economico e pensai di darglielo. A Lu- ni, e affrontato un impegno economico
go c’erano due Moto Club: l’Enal San e organizzativo in continua crescita,
Lorenzo che appoggiava Proni, e il Ba- la spinta si era esaurita. Scritta la sua
racca al quale era iscritto Mario Lega, parte di storia del motociclismo, la
un altro pilota locale molto promet- scuderia Diemme chiuse i battenti.
tente. Ci furono un po’ di pressioni da Questa grande avventura fa parte
entrambe le parti, così decisi che non anche del patrimonio sportivo della cit-
avrei aiutato soltanto Proni, ma en- tà di Lugo, ed è per questo che l’ammi-
trambi. A questo fine nacque la scude- nistrazione comunale, in accordo con
ria Diemme». Rino Melandri e suo figlio Massimo,
Ai due piloti lughesi furono assicura- ha allestito nell’affascinante sala del-
te delle Yamaha 250 e 350 competitive le Pescherie della Rocca una mostra
e i risultati premiarono l’impegno di che celebra le imprese della scuderia
Rino Melandri: già nell’anno del debut- e dei suoi campioni. Aperta dal 16 al 24
to, il team collezionò due significativi ottobre, erano presenti documenti, gi-
terzi posti nei campionati italiani delle gantografie, moto da corsa che furono
classi 250 e 350, rispettivamente con della Diemme, accessori racing dell’e-
Lega e Proni, preceduti soltanto dagli poca, filmati e altri motivi di interesse.
OFFICINA DI MASSIMO CLARKE massimo.clarke@libero.it

bastava effettuare un semplice con-

TENSIONAMENTO
trollo, eventualmente seguito da una
opportuna regolazione. In altri casi però
occorreva allentare una vite di bloccag-
gio in modo da consentire a una molla

DELLA CATENA tarata di premere con il corretto carico


sull’elemento che andava ad agire sulla
catena. Gli interventi erano dunque facili
ma in genere andavano eseguiti con
Nella distribuzione, sistemi a rullo tenditore, una certa frequenza (come il controllo
a pattino e misti, con catena, ingranaggi e cinghie del gioco delle valvole). Si trattava co-

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munque di una seccatura, che è stata
eliminata successivamente quando, a
OPO aver par- I sistemi di tensionamento delle ca- partire dalla fine degli anni Settanta,
lato la scorsa tene, che nei motori progettati dopo gli hanno fatto la loro comparsa i tenditori
settimana dei anni Cinquanta in genere funzionavano automatici. Da tempo questi dispositivi
tre sistemi di in maniera più che soddisfacente, erano sono impeccabili ma all’inizio della loro
comando degli di due tipi: a rullo tenditore (più uno o storia alcuni hanno dato problemi anche
alberi a camme due rulli folli con funzione di guida) e seri, originando addirittura campagne di
più impiegati nei a pattino. In questo secondo caso sul richiamo da parte di grandi case.
motori motocicli- ramo opposto della catena lavorava Per limitare la lunghezza dei rami
stici e aver visto un pattino antisbattimento. Da anni i della catena, in modo da ridurre l’am-
come quelli a tenditori con rulli sono scomparsi dalla piezza delle oscillazioni e da agevolare il
catena siano diventati i più diffusi sui scena, sostituiti da quelli con un lungo lavoro dei tenditori e dei pattini di guida,
modelli di serie, abbiamo anche accen- pattino arcuato, rivestito con una adat- sono stati sviluppati anche sistemi di
nato ai tenditori e ai problemi che essi ta gomma sintetica, che naturalmente comando a due stadi, con una catena in-
(o la loro mancanza…) hanno creato agisce sul ramo non in tiro della ca- feriore e una superiore. La soluzione ha
negli anni Cinquanta. Mettere un albero tena. Per lungo tempo sui dispositivi avuto importanti applicazioni in campo
a camme in testa e collegarlo all’albero di tensionamento è stato necessario auto (basta ricordare i motori bialbero
a gomiti era facile ma con il passare intervenire periodicamente. Talvolta Jaguar e Alfa Romeo).
dei chilometri rapidamente la catena si
allentava cosa che aveva conseguenze
negative sia per la rumorosità che per DA ALCUNI anni diversi motori di
la precisione del comando e quindi per altissime prestazioni hanno un comando
le prestazioni. I motori monoalbero della distribuzione “misto”, con uno sta-
italiani all’epoca erano quasi tutti mo- dio a catena e uno a ingranaggi. Questo
nocilindrici, con forti irregolarità nella schema, noto da tempo ma ben poco im-
rotazione dell’albero a camme, il che piegata in passato, consente da un lato
peggiorava le cose. Non si deve inoltre di diminuire un poco la lunghezza della
dimenticare che si trattava fondamen- catena e dall’altro di avere vantaggi a li-
talmente di prodotti economici, che a vello di ingombro. Se gli ingranaggi sono
ben vedere non necessitavano poi tanto nella testa quest’ultima può essere più
di una distribuzione ad albero in testa.
I motori ad aste e bilancieri costavano
meno da produrre e non è che andas-
sero tanto più piano. Anzi… Nelle classi
175 e 250 i campionati juniores e della
montagna tra gli anni Sessanta e i pri-
mi anni Settanta sono stati quasi tutti
conquistati da moto con distribuzione
ad aste e bilancieri. L’Aermacchi Ala Questo comando
d’oro è stata usata con ottimi risultati della distribuzione misto
a livello internazionale da molti piloti e (di una Moto3) prevede
ha anche ottenuto buoni piazzamenti una catena Morse
in alcuni Gran Premi mentre la Motobi che invia il moto
250 si è imposta a Daytona nel 1967. dall’albero a gomito
Entrambe avevano l’albero a camme a una terna di ingranaggi
nel basamento. posta nella testa.

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LETTERA DELLA SETTIMANA
IMPIANTI DI SCARICO: DIFFERENZE TRA 2T E 4T
LE SCRIVO per farle una domanda che alla maggior parte dei motociclisti
compatta e gli alberi a camme possono
essere più vicini uno all’altro. Se sono apparirà banale, dato che conoscono già da tempo la risposta.
nel basamento, le ruote dentate sulle Io però ho incominciato ad interessarmi da poco alla tecnica motociclistica
quali si avvolge la catena possono avere e ho ancora tante cose da imparare. In questa sede vorrei chiedere
un diametro minore. perché gli scarichi delle moto a due tempi da corsa o di altissime prestazioni
Un comando misto che ha avuto uno
straordinario successo è quello adotta- sono così diversi da quelli delle moto a quattro tempi.
to dalla Ducati inizialmente per i suoi Angelo Pascucci
bicilindrici monoalbero ad aria, della
serie iniziata col famoso Pantah, e quindi
IN ENTRAMBI i casi gli scarichi sono conformati e dimensionati in modo da
impiegato anche sui bialbero ad acqua
che tante vittorie hanno ottenuto nel sfruttare al meglio le onde di pressione ai fini del riempimento del cilindro. Nei
mondiale Superbike. Qui il primo stadio due tempi si “utilizza” principalmente (ma non soltanto) un’onda riflessa positiva
è costituito da un albero ausiliario che mentre nei 4T a contare è un’onda riflessa negativa. L’importante è che tali onde
attraversa il basamento portando il mo- arrivino nei momenti giusti. Ovvero alla luce di scarico proprio prima che essa
to dal lato sinistro a quello destro. Viene
comandato da una coppia di ingranaggi venga chiusa dal pistone (2T) e alla camera di combustione durante la fase di
e ruota con velocità dimezzata rispetto incrocio, quando la valvola di aspirazione ha appena iniziato il suo sollevamento
all’albero a gomito. La sua estremità dalla sede e quella di scarico non ha ancora terminato di chiudersi (4T). Poiché
destra aziona gli alberi a camme per le onde riflesse da “sfruttare” sono di segno opposto per i due tipi di motore è
mezzo di due cinghie dentate. Rispetto
al comando con una cinghia che collega logico che i sistemi di scarico siano diversi nei due casi. Nei motori a quattro
direttamente l’albero a gomito a quel- tempi da competizione il tubo che esce dalla testa e consente ai gas di fuoriuscire
lo a camme, questo sistema consente disperdendosi poi nell’atmosfera non presenta restrizioni. Anche le variazioni di
di impiegare pulegge aventi tutte lo sezione di norma non sono considerevoli e hanno luogo in maniera graduale. Nei
stesso diametro, che può essere scel-
to liberamente dal progettista in modo casi più semplici il tubo è pressoché cilindrico (almeno per la maggior parte della
da risultare ottimale, ovvero né gran- sua lunghezza) o presenta soltanto una conicità non particolarmente accentuata,
de (e quindi con maggiore ingombro) con diametro che cresce procedendo verso l’estremità terminale. Nei due tempi la
né piccolo (con riduzione del raggio di situazione è profondamente diversa. Per generare una forte onda riflessa positiva
avvolgimento della cinghia). Inoltre le
la parte finale del tubo deve avere una notevole variazione di sezione, con diametro
cinghie possono avere una lunghezza
minore rispetto a quella che avrebbero decrescente mano a mano che si procede verso l’uscita. Prima però lo scarico
in caso di collegamento diretto, senza deve generare un’onda negativa, che “estrae” i gas dal cilindro durante la fase di
interposizione di ingranaggi. travaso. Per generarla la sezione del tubo, ovvero il suo diametro, deve aumentare.
Al loro apparire le cinghie dentate in
Schematicamente il sistema di scarico dei 2T è quindi costituito da un tratto
breve tempo hanno addirittura rivoluzio-
nato la tecnica delle auto di serie. Le lo- iniziale divergente, ovvero di forma conica con diametro che cresce gradualmente.
ro caratteristiche più interessanti sono il È lì che si crea l’onda riflessa negativa. Dopo aver percorso la parte centrale
funzionamento silenzioso, la semplicità i gas entrano in quella terminale (il convergente) ove il diametro diminuisce
e il costo ridotto dei sistemi di comando progressivamente e ove si crea l’onda riflessa positiva.
che le impiegano. Gli svantaggi, rispetto
ai comandi a catena, sono la maggiore
larghezza e la necessità di sostituirle
con una notevole frequenza. Nel nostro
settore la prima applicazione su di un
modello di serie è dovuta alla Morini,
che nei suoi motori della serie iniziata
con il 3 ½ nei primi anni Settanta ha
impiegato una cinghia dentata per co-
mandare l’unico albero a camme posto
nel basamento; la distribuzione infatti Gli scarichi
di serie devono abbattere
era ad aste e bilancieri.
le emissioni acustiche
Successivamente è stata la volta del- ma quelli da corsa
la Honda (GL 1000) e poco dopo della hanno la funzione
Ducati e dalla Rotax (monocilindrico di incrementare le
monoalbero 504). Va anche ricordata, prestazioni. Nei 2T sono
diverso tempo dopo, la Honda ST 1100. addirittura fondamentali…
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L’ULTIMA VETTA
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Prima che il Generale Inverno torni a spargere freddo e gelo, una galoppata d’alta quota
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X tra le meraviglie d’Abruzzo in occasione del Trofeo delle Regioni Enduro

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X EL FINE settimana CASTEL DEL MONTE LUNGHEZZA:
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del 30 e 31 ottobre,
X X X X X X Nocciano, in provin-
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X cia di Pescara, ac- ORE DI GUIDA:
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coglie gli appassio-
nati delle due ruote
CALSCIO 2 e mezza circa NOCCIANO
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X artigliate per il Tro-
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X Enduro. Chi, però,
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X volesse lasciarsi TORRE FORCA DI PENNE
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X X X X X X andare anche a piaceri più propriamen-
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te stradali, potrà scegliere di percorrere
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l’indiavolata indigestione di curve che
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vi proponiamo di seguito. Un appas- CAPESTRANO
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sionante itinerario di montagna, che
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punta dritto (più o meno) a quello che
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X è considerato uno dei castelli più belli
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X del Mondo. Il primo tratto corre tran-
BUSSI SUL TIRINO
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X quillo in direzione Cugnoli, superato il
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X X X X X X quale, si seguono le indicazioni per For-
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X X X X X X ca di Penne, non appena le si incontra. scavati nella roccia che col- scelto come location di
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X X X X X X Da qui, il percorso cambia subito volto, legano diverse aree del borgo. indimenticabili pellicole;
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con l’asfalto (in questa prima parte non Tra i “souvenir” culinari da non una su tutte, lo struggente
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proprio perfetto) che disegna vorticose perdere, c’è il “marcetto” locale, Ladyhawke, film del 1985 con
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rampe curvilinee attraverso campi col- una caratteristica crema piccante a ba- Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer e Mat-
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tivati e vedute sterminate sulle valli sot- se di formaggio fermentato. thew Broderick. Parcheggiata la moto,
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X tostanti. Si tratta soltanto di un piccolo una breve passeggiata attraverso l’an-
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X antipasto. Raggiunta la Torre di Forca di SI TORNA in sella per un’altra scor- tico borgo conduce in cima alla Rocca.
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X Penne, rudere di un antico torrione me- pacciata di pieghe. Destinazione: Rocca Un luogo unico, dove sentirsi come ca-
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X X X X X X dievale da cui si gode un meraviglioso Calascio, borgo noto per il suo affasci- valieri medievali, mentre si esplorano
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X X X X X X panorama a 360°, si sterza decisi sulla nante castello, che negli anni è stato l’antico maniero e la vicina chiesetta di
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X X X X X X SS602 in direzione Castel del Monte. Santa Maria della Pietà, affacciata su
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Si sale di altitudine circondati da una una valle sterminata, con la cima del
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vegetazione via via sempre più rada, e Gran Sasso a disegnare l’orizzonte.
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si doppia il piccolo borgo di Villa Santa
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Lucia degli Abruzzi. Castel del Mon- IL GIRO prosegue sulla SP 98 in
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X te, pittoresco paesino a 1345 metri di direzione Capestrano. Protagonisti pa-
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X altitudine, è una delle perle del Parco esaggi emozionanti e curve d’autore.
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X Nazionale del Gran Sasso e Monti della Passato il borgo, reso noto dalla statua
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X X X X X X Laga. Un luogo che mescola il tipico fa- dell’omonimo guerriero divenuto uno
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X X X X X X scino di un villaggio sospeso nel tempo dei simboli d’Abruzzo, si inizia a costeg-
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X X X X X X alla sfolgorante bellezza della natura giare il fiume Tirino (considerato il più
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che lo circonda. Il centro storico, di o- pulito d’Italia per le sue acque limpide e
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rigine medievale, è caratterizzato dalle cristalline) fino alla vicina Bussi. Da qui,
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tipiche case-mura, costruzioni che un la SR5 Tiburtina è a un tiro di schioppo,
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tempo avevano una duplice funzione, e superate Piano d’Orta e Scafa, eccoci
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X abitativa e difensiva; e dalla la presenza di nuovo a Nocciano, pronti per vivere
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X degli insoliti “sporti”, tunnel sotterranei altri entusiasmanti momenti di gara.
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MOTOLANDIA VIA COL VENTO
I MILLE VOLTI DEL MOTOTURISMO

HALLOWEEN E LA NOSTALGIA DELLA TRANSALP


WONDER Umbria e 1000 Curve, entrambi

A DUE RUOTE
bellissimi eventi collettivi di mototurismo su strada.
Lo dico convinto. Eppure, a ben guardare, è un po’
come voler accogliere nello stesso garage Batman
e Totò, Pippo e Moby Dick, una Vincent anni ’30 e
Tra le numerose iniziative, la On Off Road il bosone di Higgs. Robe talmente diverse tra loro
tra Marche e Umbria è la più “misteriosa”

F
da legare quanto un bicchiere di petrolio con una
bottiglia d’acqua minerale. Ne avevo già scritto la
INE settimana
scorsa settimana, ora faccio un ulteriore piccolo
coincidente con il
fine mese tradizio- step. Domanda: cosa può annidarsi nei meandri
nalmente più stre- della moto-biodiversità, all’ombra del concetto di
gato. Nel mondo “turismo” di gruppo?
della moto, specie
custom-biker, le
feste di Halloween TRA LE INIZIATIVE sperimentate in diretta,
si moltiplicano in- sedere in sella, trovo la Centopassi la più misterica
fatti quanto i pipi- e voluttuosamente masochistica. Una vera
strelli. Tra Vado Ligure e Cosenza, cavalcata della fede. Ciascun partecipante, dalle
il 31 ottobre, di appuntamenti in
tema se ne contano ormai almeno Alpi allo Ionio, cerca la sua libera via di redenzione
una dozzina. individuale nel raggiungere una Thule assegnata,
attraverso la conquista di almeno 100 passi di
TRA TUTTI, segnaliamo “Halloween On Off Road” di montagna da spuntare in tempi forsennati. Più
Dualsport Adventures, che si distingue quantomeno per l’o-
riginalità. “Misteriosa” motocavalcata di 240 km a percorso si soffre, più si gode. Un tot al chilometro di puro
guidato (70% soft-off), aperta a tutti, che alle 8.45 partirà De Sade, dove infatti il riposo va per la minore.
dal distributore Eni di Muccia, provincia di Macerata, con All’opposto, è lo spaesato panico provato di fronte
sosta colazione a Visso. Quindi prosecuzione per Castelluc- ai terribili tempi morti di un tour organizzato da un
cio, Accumoli, Città Reale, Cascia, Norcia e Preci. Per info:
389/28.51.736 WhatsApp. noto operator di settore, dove bisognava procedere
sempre ensemble e a vista come un corteo di
HALLOWEEN o non Halloween, spostandoci ai confini paperelle allineato dietro mamma papera. Con in
tra Trevigiano e Bellunese, l’immancabile rito targato Moto testa, tipo la statua equestre del Colleoni, il capo
Club Pompone dell’ultima domenica di ottobre (quest’anno
brigata che cazziava qualsiasi uscita dai ranghi non
appunto il 31) prevede in scaletta la consueta “Motoadunata
in Cima Grappa” (Piazzale del Rifugio). Soltanto se farà buon autorizzata. Sempre rigorosamente all’unisono,
tempo. L’incontro è assolutamente libero, a partire dalle ore eravamo però spessissimo tutti fermi gambe sotto
9, con foto ricordo di gruppo a mezzogiorno in punto. Chi c’è, un tavolo, nella fondamentale missione di tenere
c’è. Per la sosta pran-
alto il tasso colesterolemico.
zo, possibilità di menù
convenzionato a 23 €
presso il Motoristoran- QUELLO che invece ricordo ancora con nostalgia è
te da Maurizio, in Valle il Transalp Rally. Iniziativa sportivo-turistica degli
San Liberale (Paderno anni ’80 di sorprendente successo, dedicata a uno
del Grappa): bis di pri-
mi, bis di secondi, con- dei più gettonati modelli “totali” Honda. Pare che io
torni, dolce, bevande, sia stato l’unico giornalista italiano a partecipare a
caffè, digestivo… Info: tutte e tre le sue mitiche edizioni. Perciò, di recente,
www.pompone.com. mi ha contattato un fans club di transalpisti e… ci

Giovanni Carlo Nuzzo torneremo sopra presto.
gcn@gcnw.it Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it

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LA POSTA posta@motosprint.it

ROSSI E CAIROLI,
CAMPIONI DI LONGEVITÀ
Hanno vinto tantissimo ma saranno ricordati soprattutto per le loro
rarissime capacità di restare al vertice per numerose stagioni iridate

C
I AVVIAMO verso la fi-
ne della stagione e mai
come quest’anno dob-
biamo dire addio a un
numero di Mondiali im-
pressionante: ben 18. E
non sono una squadra
ma due soli piloti, ovvero Valentino Rossi
e Tony Cairoli.
Molti si chiederanno se questi due
atleti siano stati i più grandi di sempre;
rimarranno comunque nei nostri occhi
due carriere uniche, straordinarie. Credo
che di Valentino ci sia poco da dire. Cam-
pione del Mondo in ogni categoria in cui
ha corso, vincitore della 8 Ore di Suzuka,
pilota eccezionale ma soprattutto colui
che ha trascinato, a suon di risultati e
di idee, il motociclismo in una comfort
zone in cui il fatturato è cresciuto senza
precedenti.
Dopo 26 stagioni dice basta, ma il suo
apporto al mondo della pista è senza
precedenti: look, gag, trovate, gestio-
ne dell’immagine; tutto è cambiato da vita facile per emergere. Partire dalla avuto la fortuna di vedere in azione due
quando è arrivato. Anche l’idea di una Sicilia (che non è certo considerata la persone eccezionali, che hanno fatto
Academy come lui l’ha pensata è una terra dei motori) e arrivare sul tetto della vittoria una ragione di vita. Siate
novità assoluta. del mondo del Fuoristrada è cosa per felici, ci mancherete!
Ventisei stagioni sono un’esagerazio- pochissimi. Pietro Guadagnini
ne, se pensiamo che Doohan ne fece 11 Anche Tony ha potuto vivere una sor-
e Schwantz 10. Questi sono i dati che
possono indicarlo come il più grande di
ta di rivoluzione del mondo crossistico,
con cambi di categoria e uno sviluppo
DIECI ANNI SENZA SIC,
sempre: perché ha letteralmente rivolu- professionale cui ha contribuito non RICORDATO DAL PADRE
zionato lo sport in cui ha corso. poco. CARO Motosprint, dieci anni fa ci ab-
Non di meno il nostro Cairoli: diciotto Per entrambi rimarrà l’amarezza di bandonati il grande Marco Simoncelli, in
stagioni di mondiale Cross sono un’in- non avere fatto “conto tondo”: per Vale una mattina di ottobre, lasciando sgo-
finità, tenuto conto delle sollecitazioni il 2015 è ancora un ricordo amarissimo, mento in tutto il mondo del Motorsport.
che riceve il corpo. Nove Mondiali e la anche per colpa del comportamento Un pilota che, con la sua semplicità, è
ciliegina del Cross delle Nazioni sono un pessimo di Marquez. Per il nostro Tony, riuscito a entrare nel cuore di tutti i tifo-
bottino che lo mettono al secondo posto qualche infortunio lo ha costretto a dire si. È stato difficile dire addio al numero
di sempre, dietro a Everts. Ma mentre il addio al decimo titolo. 58. Oggi il ricordo del grande SIC rivive
belga è “nato sulla moto”, figlio di papà, Rimangono due campioni assoluti, nella squadra corse fondata dal padre
in una regione dove il Cross è come il forse i più completi della storia; indi- Paolo Simoncelli. Ciao Marco!
pane, il nostro Tony non ha certo avuto pendentemente dal blasone, abbiamo Fabio Giacomo

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SOCIAL SPRINT motosprint riccardo piergentili

LA MOTOE DI DUCATI
A Borgo Panigale puntano sull’elettrico. Sarà un successo o un flop?

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A MotoE saluta Energica e, dal 2023, abbraccerà Ducati, che diventerà fornitore unico della categoria.
Il commento di Claudio Domenicali, CEO Ducati Motor Holding, è stato: «Studiamo da anni i powertrain
elettrici; ora faremo sperimentazione nelle competizioni. Sul peso, elemento fondamentale nelle moto
sportive, si giocherà la sfida maggiore. Grazie alla tecnologia e alla chimica delle batterie, che si stanno
evolvendo velocemente, siamo convinti di poter ottenere un ottimo risultato, trasferendolo e applicandolo
anche sulle moto di serie». Ducati fa parte del Gruppo VW, all’interno del quale è posizionata nella sfera
del marchio Audi, che sta investendo moltissimo nelle auto elettriche sportive. Era lecito aspettarsi una
decisione del genere anche da Ducati. La nuova MotoE di Borgo Panigale, garantirà prestazioni eccezionali? Ve lo
abbiamo chiesto sulle nostre pagine social. Ecco i vostri commenti.

A parte la tristezza, anzi, il dramma della fine del motore SONO contento di essere quasi vecchio, quindi convinto
a scoppio, vedo che il gruppo Volkswagen detta legge! di potere guidare una Ducati bicilindrica, desmodromica,
Nel mondo automotive sono i primi a puntare sull’elettrico, a benzina, fino all’ultimo dei miei chilometri. Detto ciò,
facendo un grosso favore alla Cina. Proprio loro condivido la scelta. Ducati non smetterà di vendere
che, con Bosch, hanno la tecnologia per dei motori a scoppio le Scrambler, le Panigale e le Multistrada. Ducati si affaccerà
puliti. Una tecnologia già pronta, che renderebbe le auto in un settore che prima o poi (purtroppo) decollerà.
di domani per ben tre volte, e dico tre volte, più pulite! Lo dovrebbero lasciare in mano ai cinesi?
Questa è la fine per un marchio sportivo come Ducati. Giancarlo Gattelli
Una moto a batteria varrà l’altra; saranno tutte uguali
(di motore intendo) e senza appeal. La nazione che inquina PENSO che sia il primo passo verso una competizione
di più al mondo è riuscita a vendere le batterie all’intero con Yamaha, Honda, Suzuki, eccetera. Ducati si affaccerà
pianeta e a fare in modo che tutta l’Europa rinneghi in questo mondo elettrico e le altre Case non staranno
130 anni di storia e sviluppo del motore endotermico. a guardare. tra poco presenteranno anche loro dei modelli
Walter Viola per competere con Ducati, avviene nella MotoGP.
Elia Manente
AL netto di tutte le criticità che ha la cosiddetta
“elettrificazione” era ora - seppur con grande rispetto HANNO accompagnato Energica alla porta, dopo avere risolto
per Energica - che un brand storico si affacciasse. Mi sembra le problematiche della MotoE. Complimenti...
che, per quanto avanzata, la MotoGP e il mondo moto Daniele Camicia
sia veramente indietro come immagine. Sono il primo
dei nostalgici, ma sono anche il primo che aspetta un futuro.
Dal 2025/2030, in molti Paesi non si potranno più vendere
motori a combustione interna benzina e diesel
e il mondo moto sembra ancora non porsi il problema.
Immagino una MotoGP sulla linea di partenza, motori piccoli
e supporto elettrificato. Almeno per cominciare...
guido_incerti

120 anni fa mi sarebbe piaciuto ascoltare i discorsi da bar


che facevano tutti quelli che si muovevano a bordo di cavalli...
Thomas Betti
IO GUIDO DA SOLA DI ROBERTA BOGI PAGNINI
robertabogipagnini@hotmail.it

LA DOLCEZZA DI ROBERTA
Terza nella Women’s European Cup, la Ponziani si allena per il 2022 in... pasticceria

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RA LE NUMEROSE ragazze che corrono nella re nulla da perdere visto che le prime due posizioni in cam-
Women’s European Cup, ho avuto più volte il pionato erano matematicamente irraggiungibili. Volevo fare
piacere di fare due chiacchiere con Roberta la mia gara e cercare di non infastidire troppo la lotta per il
Ponziani. Già avevo raccontato di lei nella mia ru- titolo tra Sanchez e Santos, ma dopo qualche giro, mentre
brica, ma questa volta ci siamo trovate a parlare ero terza, sono scivolata, gettando al vento la possibilità di
della stagione appena finita davanti a pasticcini chiudere in bellezza il campionato».
e caffè. Già, perché la mia omonima, quando non
indossa la tuta e corre in moto, dà una mano nell’attività di LA PONZIANI, che ha corso la stagione con la Kawasaki
famiglia, una pasticceria di Teramo, la città in cui vive. del Team E&E Racing ha comunque concluso al terzo posto
Golosa come sono, prima di parlare di moto, non ho po- della classifica generale dietro Beatriz Neila Santos e Sara
tuto esimermi dal chiederle quale fosse il suo dolce pre- Sanchez, prima e seconda separate da un punto. Un bel po-
ferito: «Non sono molto conosciuti in quanto sono dolcetti dio per la migliore italiana del campionato tutto al femmini-
tipici della mia zona – mi ha detto – ma senza dubbio adoro le. «In generale, posso dire di essere abbastanza contenta
i bocconotti». per come è andata, ma visti i risultati iniziali volevo di più».
E tra un pasticcino e l’altro che mi sono “sbafata” senza
OVVIAMENTE mi sono fatta dare la ricetta, ma poi è ritegno, le ho chiesto quali fossero a questo punto i piani
stato il momento di parlare di cose più serie. A comincia- per il 2022: «Al momento mi sto allenando con il mio pre-
re dall’andamento di questa stagione. «Il finale al Mugello paratore – ha concluso – e quando riesco vado in moto. Per
è stato un po’ “dolceamaro” (restando in tema pasticcini, il resto, continuo a lavorare in pasticceria, in attesa di sape-
nde) perché nella giornata di sabato sono riuscita a firmare re qualcosa per la prossima stagione. Vorrei partecipare di
la mia prima pole position, un’impresa che mi era sempre nuovo alla Women’s European Cup e questa volta puntare
sfuggita per pochi millesimi. Poi però la domenica è andata al titolo!». In bocca al lupo Roberta, meriti una stagione
male: sono partita carica, con la consapevolezza di non ave- 2022 dolce come i tuoi pasticcini.

E F F E T T O S E R R A

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0185-91377. fermato. Leonardo da Cuneo riviste e annuari Ferrari. Moto- Articoli, foto e disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Testi,
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QUELLA (S)VOLTA CHE DI GIOVANNI CORTINOVIS
giocortinovis@virgilio.it

QUELLE LIVREE
POCO CELEBRATIVE
La Kawasaki di Rea ha colto applausi ma non vittorie. Come tanti altri esempi...

S
ECONDO il cerchio di Itten, consi- vista) e in quella inferiore la moto di Rea preceduta da
derata la linea guida nell’abbina- Again (Ancora).
mento dei colori, il verde e l’azzurro
non andrebbero mai accoppiati. Per È MANCATA soltanto la vittoria del Cannibale, a ripro-
l’azzurro è consigliato l’impiego con va di una statistica sulle livree celebrative. Quest’anno, a
il rosa, il beige, il marrone, oltre agli settembre, la Yamaha ha celebrato il 60° anniversario del
estremi, il nero e il bianco. Il verde suo primo GP adottando i colori bianco, giallo e rosso, sia
chiaro invece si adatta bene con il per il round di Barcellona della SBK che per il Bol d’Or.
grigio, il jeans e naturalmente con Una scelta che non ha portato bene perché nella Gara 1
bianco o nero. Questo sembrerebbe catalana, mentre era in fuga, Toprak Razgatlioglu si è do-
spiegare l’insistenza della Kawasaki per l’uso del nero in vuto ritirare, mentre nelle due manche domenicali è stato
abbinamento al verde sia nel mondiale Superbike che nel- secondo. Atroce anche la beffa nell’Endurance perché il
la fallimentare esperienza in MotoGP. Una tendenza inter- trio Niccolò Canepa-Marvin Fritz-Karel Hanika è stato fer-
rotta con le livree adottate in Gara 1 in Argentina, a San mato dall’esplosione del motore poco prima di metà gara,
Juan Villicum, dal Kawasaki Racing Team WorldSBK per quando era leader con una ventina di secondi di margine.
il 125° anniversario della nascita dell’azienda. Alex Lowes Due anni fa fu la volta dell’Honda Team Asia che ad As-
ha usato una colorazione ispirata alla GPZ 900R guidata sen schierò in Moto3 carene ispirate alle RC143 di 60 anni
da Tom Cruise in Top Gun ma l’effetto ha lasciato a desi- prima: quel giorno la Honda fece l’1-2 ma con altri team
derare, a causa delle differenti silhouette delle due moto. mentre Kaito Toba cadde e Ai Ogura finì 6°. Al Sachsen-
Grande entusiasmo ha invece scatenato Jonathan Rea ring, nel 2015, ci provò la Suzuki, per il 30° anniversario
(nella foto) con la carena ispirata, secondo il comunicato, della GSX-R: Aleix Espargaró fu soltanto 10° e Maverick
alla ZXR 750 H2 che gareggiò negli anni Novanta a Dayto- Viñales 11°. Lo stesso Valentino Rossi ebbe relativa for-
na con Scott Russell. A rendere celebre la combinazione tuna nel 2005, quando per il GP Usa, per il mezzo secolo
di bianco, verde e azzurro da questa parte dell’oceano fu della Yamaha, vestì di giallonero in stile Kenny Roberts,
però l’impiego sulla produzione di serie, con le storiche assieme alla sua M1: il pesarese fu 3°, dietro al compa-
ZXR 400 e ZXR 750. E qui apro una parentesi personale: gno Colin Edwards (con gli stessi colori) ma vinse Nicky
l’amore per le forme e i colori della 400 mi indusse a tin- Hayden con la Honda. I due yankees sfruttarono la mag-
gere di verde (grazie a Mario e al suo compressore) la mia giore conoscenza di Laguna Seca, che tornava nel Mon-
C12 che, per gli amici, divenne una “Kawagiva”. Negli anni diale dopo 11 anni. L’unico strappo alla regola fu nel 2011,
Duemila avrei comprato prima l’una, poi l’altra, ma nel per il 50° anniversario di Yamaha Racing, con il biancoros-
frattempo i nuovi modelli si allontanavano sempre più da sonero esibito in due GP: a Laguna Seca, Jorge Lorenzo fu
questa triade di colori. 2° e Ben Spies 4° ma ad Assen sul gradino più alto salì lo
statunitense. Curiosamente alla sua unica vittoria in Mo-
LE RICHIESTE di spiegazioni alle presentazioni stam- toGP. Perché non farci una livrea commemorativa?
pa non sortivano effetto e temevo di essere diventato in-
capace di comprendere le mode del momento, i gusti gio-
vanili. Ignoravo che qualcuno al marketing, in Giappone,
tramasse per la restaurazione. Ne è risultata una cam-
pagna che sui social ha fatto il botto: soltanto su Twitter
oltre 5.000 “Mi Piace” sul profilo del team e 1300 condi-
visioni, dalle 10 alle 40 volte i valori abituali. Su Facebook
invece il post della squadra ha generato 7700 emoticons,
400 commenti e 1500 condivisioni, valori esponenziali ri-
spetto ai post quotidiani. Merito anche di uno slogan sem-
plice: nella parte superiore si vede la ZXR 750 del 1990
sovrastata dalla scritta Love at first sight (Amore a prima

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