€ 2,00 € 1,50

settimanale n. 46
27/10/2022
Novembre 2022

Lucrezia
Lante della SPECIALE
Rovere
IO E MIA BELLEZZA
MADRE
MARINA RIPA TUTTE LE
DI MEANA NUOVE
Jessica
TENDENZE
Chastain
A TU PER
BEAUTY
TU CON SONO QUI
UN SERIAL
KILLER
La giornalista
dissidente
Francesca Vera Krichevskaya
Sofia VI RIVELO
Novello LA RUSSIA
IO, VALENTINO DI PUTIN
ROSSI E LA
NOSTRA FEDERICA
PELLEGRINI
GIULIETTA 34 ANNI
CAMPIONESSA

FEDERICA
DI NUOTO

PELLEGRINI
LA MIA SECONDA VITA
IL CORPO CHE CAMBIA, IL MATRIMONIO,
LA PARTECIPAZIONE CON IL MARITO A PECHINO EXPRESS
E L’IMPEGNO PER I GIOVANI ATLETI.
UN ANNO DOPO L’ADDIO ALLE GARE, LA PIÙ
GRANDE NUOTATRICE ITALIANA DELLA STORIA SI RACCONTA

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 G R A Z I A 4 6 SOMMARIO

18 EDITORIALE
di Silvia Grilli
e la posta di GRAZIA
22 GLI INDISPENSABILI
DELLA SETTIMANA

AT T UA L I TÀ
27 LE 10 NOTIZIE DI CUI
PARLARE
•100 giorni per lasciare il segno
•Una leader, tante sorelle
•Libera di vestirsi come le pare
•L’Iran risvegliato dalle donne
•Siamo la tv più odiata da Putin
•Vota il look •Il nuovo re di
Londra •Quando il mostro è la
persona che ami •I veri amici di
Matthew •Se l’amore dei genitori
ci fa sentire in colpa
52 E ANCHE Questa settimana
56 STAR DI COPERTINA
Federica Pellegrini: «Il mio
corpo cambia assieme a me»
78 FUORICLASSE Jessica
Chastain: «Ho conosciuto un
angelo»
83 PREDESTINATE Lucrezia
Lante della Rovere: «Sono furia
e libertà»

96
86 IL PERSONAGGIO
Francesca Sofia Novello: «La
mia vita ricomincia da tre»
90 PROTAGONISTA Alessio
Vassallo: «Sono un uomo che si
rialza sempre»
LIBERA M O DA
COME L’ARIA 96 LIBERA COME L’ARIA
Cappotto e pantaloni
in maglia di lana 112 TENDENZE Il potere del
Foto ANDREA OLIVO

e mohair a motivo bianco

zigzag (tutto
Missoni), dolcevita 116 SHOPPING Volume al
(Purotatto). Stivaletti
(Steve Madden). massimo
121 MODA Indossa un capolavoro

12
G R A Z I A 0 0 SOMMARIO G R A Z I A 4 6 SOMMARIO

123 MODA L’oro che rispetta i diritti

e l’ambiente
125 EVENTI Il tempo dei nuovi
sapori
127 LOVE A prova di inverno
128 MODA L’energia di Melissa
129 LOVE Riflessi preziosi
131 INTERVISTA L’emozione del
cashmere
134 STREET STYLE
136 INTERVISTA A passi leggeri
verso il futuro
137 LOVE Ispirazione vintage
138 INTERVISTA Creature della
natura
139 LOVE A spasso negli Anni 70
140 FASHION NEWS
B E AU T Y
143 SPECIALE BELLEZZA
145 IL POTERE DEL ROSSO
149 ESPRIMI UN DESIDERIO
157 IL TOCCO MAGICO
161 A TUTTA FORZA
166 FAI UNA PAUSA RITOCCO
174 QUANDO LA PELLE
HA SONNO
181 L’ARCO PERFETTO

56
LIFESTYLE
187 CULTURA •Televisione
•Jennifer Lawrence •Melissa
Panarello •Libri •Marcell Jacobs
195 LOVE Audace e sicura
FEDERICA 197 CUCINA D’AUTORE
PELLEGRINI Profumo di funghi
Per la campionessa
200 INFINE
Foto FREDERICO MARTINS

di nuoto Federica
Pellegrini abito
bustier aderente in
202 INDIRIZZI
doppio crêpe di lana
stretch (Max Mara).
205 OROSCOPO di Melissa P.
206 DIRITTI AL CUORE
di Cathy La Torre

14
G R A Z I A 4 6 SOMMARIO

143
SPECIALE
BELLEZZA
Il nuovo trucco rosso.
I profumi irresistibili.
La forma più glam
per le sopracciglia,
le strategie per pelle
e capelli. Grazia
ti guida tra le novità
di un autunno
di bellezza.

78
L’ANGELO DI JESSICA
Nel film The Good Nurse Jessica Chastain interpreta
la storia vera di Amy Loughren, l’infermiera che
ha denunciato il collega serial killer. L’attrice racconta
a Grazia l’incontro con questa donna
speciale e che cosa ha imparato dalla sua forza.

La campionessa di nuoto
Federica Pellegrini indossa
Teddy Bear Icon Coat su abito
bustier in doppio crêpe di lana
(tutto Max Mara). L’IDEA

86
BELLEZZA: per mantenere la
luminosità del biondo, la formula
con polvere di zaffiro di Go
Blondie Mask (Jean Louis David,
RITRATTO DI FAMIGLIA in salone). TRUCCO E
La modella Francesca Sofia PETTINATURA: Sara Di Stefano.
Novello parla della sua nuova
STYLING: Carlotta Marioni.
vita di mamma e del legame
con il campione di motociclismo
FOTO: Frederico Martins.
Valentino Rossi.

83
35
LA LIBERTÀ DI LUCREZIA
Lucrezia Lante della Rovere arriva
in libreria con Apnea. E a Grazia
anticipa il racconto racchiuso in
queste pagine: dagli uomini che ha LA TV CHE COMBATTE PUTIN
amato alla relazione con la madre Vera Krichevskaya, fondatrice dell’unico canale
Marina Ripa di Meana. tv russo non controllato dal governo, racconta
la sua battaglia contro la censura della verità
sulla guerra in Ucraina.

16
G R A Z I A EDITORIALE
LA DIRETTRICE
DI GRAZIA,
SILVIA GRILLI.
PERCHÉ CONTA QUELLO
CHE FARÀ IL COMPAGNO
DI GIORGIA MELONI
P
er la prima volta nella storia italiana una
donna è diventata premier. Ho già scritto
della portata rivoluzionaria di questa
nomina in una società maschilista come
la nostra, dove gli uomini comandano e
si tengono ben stretto il potere. Ma c’è potenzialmente
un’altra svolta storica. Oltre alla prima Presidente
del Consiglio, Giorgia Meloni, l’Italia ha il Primo
Gentleman: Andrea Giambruno, padre della loro
figlia Ginevra. Anche lui ha una responsabilità:
mostrare che è normale per un maschio sostenere
la carriera di una donna, invece di fagocitarla o
dominarla.
Giambruno, giornalista, ha pronunciato parole di
sostegno e tifo per la compagna, dichiarando che
la vittoria di Giorgia renderà orgogliosa la figlia
quando sarà grande. Ha affermato che, se Meloni
glielo chiederà, l’accompagnerà nei viaggi di Stato.
Arrivato al Quirinale il giorno del Giuramento
tenendo per mano Ginevra, ha detto che la porta
lui a scuola la mattina e divide «quasi equamente»
con Meloni il mestiere di genitore. Ha aggiunto
che «Giorgia è la prova che una donna possa fare
tutto e meglio di un uomo», poi l’ha definita una
«fuoriclasse».
In Italia solo il 50 per cento di noi ha un lavoro a
tempo pieno. La retribuzione femminile è tra le
più basse d’Europa. Il 75 per cento delle lavoratrici
si fa anche carico di tutte le attività di cura, con
impegno “multitasking”. La fatica, unita al carico
mentale dell’organizzazione e al risentimento per
l’ingiusta spartizione del lavoro domestico, mina il
18
nostro benessere fisico e psicologico. Quando, poi,
in una coppia la carriera di una donna è superiore
a quella di un uomo rovesciando la gerarchia
tradizionale, il rischio di divorzio è più alto. La
cronaca racconta inoltre che la violenza domestica
è più frequente quando lei guadagna più di lui.
Una frase, significativa della diseguaglianza di
genere, mi ha sempre fatto stare male. È: «Dietro
ogni grande uomo c’è una grande donna». Racconta
i successi di maschi sostenuti da signore che si
tengono in disparte, sacrificate alla carriera di lui.
Femmine che stanno al “loro posto”, si diceva. Ora
che il posto di una donna è essere il capo di tutti i
ministri, si ha l’occasione di mostrare che una diversa
distribuzione del potere non è svirilizzante in una
coppia, in una società, in un Paese. Se una Presidente
del Consiglio allargherà le ambizioni delle ragazze,
è importante anche per i ragazzi osservare che
nessuno debba sacrificarsi. Nessuno debba
cancellarsi.
Il primo problema per noi esseri umani non è solo
imparare, ma anche disimparare. Abbiamo bisogno
di liberarci dalle ombre dolorose di generazioni e
generazioni di madri annichilite dalla stanchezza,
dal sacrificio, dal pianto solitario in cucina. Non si
è meno uomini se si spartisce la cura della famiglia.
Lo si è di più.
Silvia Grilli
G R A Z I A POSTA
Scrivi a GRAZIA: palazzo Mondadori, 20090 Segrate (MI) - EMAIL: lapostadigrazia@mondadori.it
SOCIAL: facebook.com/grazia - twitter.com/grazia - instagram.com/grazia_it - WEB: grazia.it
LETTERE ALLA DIRETTRICE
Email di Vanessa Pullo
Dubito che lo hijab possa diventare un simbolo di
libertà. Fino a oggi è stato il contrario. Il velo viene
indossato per coprire i capelli, che hanno un fascino
agli occhi degli uomini. Se vogliamo girare intorno al
fatto che sia tradizione o religione facciamolo, ma
teniamo conto che una donna è stata uccisa solo perché
si vedeva uscire una ciocca. Dubito che chi dice di
vederlo come una forma di libertà ci creda davvero.
Forse, sotto sotto, c’è sempre la paura, ma vi prego di
andare oltre e di vedere i fatti che vengono compiuti
in nome di un ideale o di una cultura. Frida Kahlo
nei suoi ritratti metteva in evidenza le sopracciglia,
per distogliere l’osservatore dalla sua bellezza e per
farlo concentrare sull’arte. La donna è pari all’uomo,
ha desideri, passioni, aspirazioni. Purtroppo esistono
troppe realtà in cui si pensa che l’uomo sia superiore e
la donna debba svolgere solo determinati compiti.
«Cara Vanessa, il velo è controllo sociale sul corpo
delle donne. A mio parere, un simbolo misogino
di schiavitù non potrà mai essere una libera scelta.
Eppure molte donne islamiche rivendicano la
decisione di vestire “modestamente” in segno di
rispetto per la propria cultura, sostenendo che ciò
non fa di loro delle oppresse. Aggiungono che è
discriminatoria invece la “mercificazione
occidentale del corpo delle donne”. Capisco, ma
non condivido. Una discriminazione non ne
rende un’altra migliore. Dire che scoprire il fisico
femminile sia peggio di coprirlo non è
motivazione sufficiente a farmi credere alla
libertà d’indossare il velo».
Email di Silvia Sandroni
Complimenti per il numero speciale con direttore
ospite Giulio Cappellini e per il cambio della grafica
del giornale. Mi piace moltissimo.
«Gentile Silvia, sono felice le sia piaciuto».
Email di Maria Pia Sapienza
Buongiorno, sul numero 42 appaiono sei foto dei
protagonisti di questa tornata elettorale, anche il
presidente Mattarella. Non ha scordato qualcuno?
Mancava il Signor Conte. Mi sembra si stia
20
attuando una specie di “damnatio memoriae”, non
bisogna neanche nominarli.
«Cara Maria Pia, ricordiamo bene sia l’ex
Presidente del Consiglio sia il reddito di
cittadinanza che lo ha fatto volare alle urne. Ci
scusiamo per la dimenticanza».
Email di Federica Riondato
Sul numero n. 39 c’è un “Vota il Look” dedicato alla
Mostra del Cinema. Un commento dato dalla giuria
sullo stile di Drusilla Foer recita così: “L’attrice e
cantante sceglie un abito troppo ampio e di un colore
tiepido. Con i capelli bianchi sarebbe stato bene uno
acceso”. Sono una consulente d’immagine
specializzata nella scienza dei colori. Non è corretto
consigliare un colore acceso a una persona canuta: una
persona canuta ha colori naturali meno intensi e ha
bisogno di contrasti cromatici meno azzardati.
«Grazie della sua spiegazione, cara Federica, e ci
perdoni se per ragioni di spazio siamo stati
costretti ad accorciare la sua email».
CARE LETTRICI, dalle vostre lettere può nascere l’idea di
un’inchiesta o di nuove storie da raccontare. Firmate con nome
e cognome: sarà più facile contattarvi. E… scriveteci!
Con l’invio del vostro contributo dichiarate di accettare le
condizioni del servizio consultabili nelle ultime pagine della rivista.
A cura di Lucia Valerio
Il design è Grazia
My garden
@mysimplegarden
Moda & Moda
#ioleggograzia #artwork
Lanzavecchia + Wai Designer
@lanzavecchiawai
Many thanks to@grazia_it and the
super guest director @giuliocappellini_
for the lovely conversation
Silvia Arnaldi
@arnaldisilvia
Oggi così @grazia_it
#graziaitalia
GRAZIA

DI Elsa Bonfiglio

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2
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3
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5
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4
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laterali plissettati
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portafoglio
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8
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La maglia corta è in
velluto di cotone stretch
con stampa tappeto
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10
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24
 A SINISTRA,
LA PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO
GIORGIA MELONI,
IL CAPO DELLO STATO
SERGIO MATTARELLA
E I MINISTRI DEL
GOVERNO. SOTTO,
MELONI A PALAZZO
CHIGI; IN BASSO,
LA FIGLIA GINEVRA
E IL COMPAGNO
ANDREA GIAMBRUNO.

100 GIORNI
PER LASCIARE
IL SEGNO
1
Gestire la crisi energetica, aiutare le
famiglie, far ripartire l’economia di un
Paese in recessione. Sono queste le
priorità del governo di Giorgia
Meloni secondo tre autorevoli
giornalisti interpellati da Grazia
di LETIZIA MAGNANI

C
aro bollette, guerra, rapporti diplomatici con gli
altri Paesi europei. Sono queste le principali sfi-
de che attendono il Governo guidato da Giorgia
Meloni nei suoi primi 100 giorni, quelli decisivi.
Fra le strettoie ci sono poi la revisione del reddito di citta-
dinanza, il lavoro e i diritti.
LAVORO Il Fondo monetario internazionale prevede un
inverno in cui l’Europa, Italia compresa, sarà in recessione.
Il primo obiettivo del Governo è quindi far ripartire l’eco-
nomia. «Non si possono mettere in campo progetti illusori,
visto il periodo di emergenza», dice il direttore del Corriere
della Sera, Luciano Fontana. «Meloni dovrà utilizzare tutti
Foto GETTY IMAGES

gli strumenti economici, leve fiscali e incentivi alla crescita,

che possano portare al rilancio del Paese in mesi difficili».
L’EUROPA Nel frattempo Meloni dovrà risolvere diversi
nodi politici: internazionali, riavvicinandosi a Paesi come

27
 2
DA SINISTRA: ARIANNA MELONI CON LA SORELLA GIORGIA, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO;
LA DEPUTATA CHIARA COLOSIMO; MELONI ALL’USCITA DAL QUIRINALE CON, A SINISTRA, LA SUA ASSISTENTE
PATRIZIA SCURTI E, A DESTRA, LA PORTAVOCE GIOVANNA IANNIELLO; L’AVVOCATA SARA KELANY.
Francia e Germania, ma anche a livello nazionale. Suggerisce
Alessandro Sallusti, direttore di Libero: «Giorgia Meloni ha cam-
biato ruolo, fino a ieri era stata all’opposizione, ha guidato un
partito che ha fatto del populismo la sua forza. Dovrà quindi
trovare un equilibrio per non perdere consensi. Non cambiare idea,
ma modificare tattica: i suoi avversari di prima in Europa ora
sono partner con i quali adottare politiche comuni per risolvere i
S
problemi dei cittadini». Ne è convinto anche il direttore del Foglio,
Claudio Cerasa: «Ora Meloni dovrà provare a diventare amica
dei suoi nemici in Europa e rinunciare in parte allo scetticismo,
incarnato da ungheresi e polacchi, per rivendicare un ruolo più
moderno. Il Presidente del Consiglio può traghettare la destra
verso questo obiettivo».
GUERRA IN UCRAINA E CARO BOLLETTE Gli italiani si aspet-
tano azioni concrete su energia e prezzi saliti alle stelle dopo
l’invasione russa dell’Ucraina e il conseguente blocco delle forni-
ture da Mosca. «Augurandoci che il caro bollette sia solo tempo-
raneo, vanno però pensate politiche che aiutino famiglie e impre-
se, ma anche una transizione ecologica netta, per superare la
dipendenza dalla Russia, e dalla Cina», dice Fontana. «Non pos-
siamo pensare che il futuro sia andare oltre le forniture russe e
però essere dipendenti dalle batterie cinesi. Priorità del governo
quindi siano le fonti rinnovabili, i rigassificatori, la transizione
ecologica e la digitalizzazione».
DIRITTI, DONNE, MONDO ARCOBALENO «Credo che le emer-
genze che dovrà affrontare questo Governo siano così tante che
non ci sarà tempo per occuparsi del tema dei diritti», prosegue il
direttore Fontana. «Meloni è una persona prudente, razionale,
quindi sono convinto, e di certo non mi dispiace, che la parte del
programma sulla revisione dei diritti resterà lettera morta. Ora
Meloni è la presidente di tutti gli italiani». Gli fa eco Alessandro
Sallusti: «I diritti delle donne non si toccano. Così come quelli del
mondo Lgbtq+. Trovo però giusto che si rimettano al centro
politiche per le famiglie per contrastare la denatalità».
REDDITO DI CITTADINANZA La misura di sostegno nata dal
Movimento 5 Stelle sarà probabilmente oggetto di revisione. Ma
di che tipo? «A Meloni», ipotizza Fontana, «servono risorse per
dare aiuti alle imprese contro il caro bollette. Sicuramente mette-
rà mano al reddito di cittadinanza: magari lasciandolo solo a
coloro che realmente non possono lavorare. Così darà anche un
segnale: basta a sussidi di Stato». ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
28
UNA LEADER,
TANTE SORELLE
Per salire al vertice Giorgia Meloni
si è affidata a un gruppo di
collaboratrici. Ecco chi sono
orelle d’Italia, anzi di Giorgia Meloni,
che ha costruito la sua leadership con
accanto un gruppo di collaboratrici af-
fiatato. A Grazia aveva detto: «Noi donne dob-
biamo sempre dimostrare di essere il doppio
più brave. I maschi pensano di poter compete-
re solo fra loro. Non è così».
Il Meloni pensiero sta tutto qui: competere
alla pari con i maschi, lavorare con le donne.
Come ricorda la sorella, Arianna, due anni più
grande. Per loro, la politica è un amore comu-
ne. Su Facebook ha scritto: “Se solo sapessero
l’ansia che hai provato... Le notti passate in
bianco a studiare. I silenzi e le angosce, spesso
insieme, per capire, riflettere e guardarsi intor-
no. Siamo arrivati dove siamo, senza aiuti...
grazie a te, persona e leader credibile, così cre-
dibile da essere riuscita ad affermarsi come
donna e come madre in un mondo che alle
donne non regala nulla”.
Sono come sorelle acquisite Giovanna Ianniel-
lo e Patrizia Scurti. Giovanna, da sempre al suo
Foto ANSA, IMAGOECONOMICA, MONDADORI PORTFOLIO
fianco e sua portavoce, con i giornalisti è di-
sponibile 24 ore al giorno. Patrizia Scurti è
assistente personale e direttrice amministrati-
va del partito. Meloni ha detto, scherzando: «È
la mia padrona». Passano da lei agenda e dossier.
Sara Kelany, avvocata, padre egiziano, guida
invece l’ufficio studi di FdI. Sono inseparabili.
Molto cara a Meloni è anche Chiara Colosimo,
36 anni, neodeputata di Roma. E sono vicine
Isabella Rauti, responsabile Pari opportunità
e Famiglia, e Daniela Santanchè, appena no-
minata ministra del Turismo. (L.M.) ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA

di ANNALENA BENINI
LIBERA DI VESTIRSI
COME LE PARE
Per il passaggio di consegne, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
è stata criticata per aver scelto un completo maschile. Ma così si nega a una donna
la scelta d’indossare ciò che più le piace
N
ella pioggia di critiche non ancora sostanziali
che sta ricevendo Giorgia Meloni, prima donna
della storia d’Italia a ricoprire il ruolo di Presi-
dente del Consiglio, non sono mancate quelle
all’abbigliamento. È buffo come ci si preoccupi molto (e
forse anche giustamente) per le libertà a rischio con questo
nuovo Governo, ma si pretenda di limitare immediata-
mente la libertà di Giorgia Meloni di vestirsi come vuole
e anche di farsi chiamare come vuole. Secondo molti dei
suoi detrattori, e certamente anche detrattrici, Giorgia
Meloni ha tradito il suo essere donna già nel vestirsi “da
uomo” alla cerimonia di passaggio di consegne con Mario
Draghi, quella con il picchetto d’onore e la campanella.
La Presidente del Consiglio indossava un tailleur pantalo-
ne con camicia bianca molto inamidata e durante la passeg-
giata d’onore (sola, le braccia lungo i fianchi, il trucco che
non riusciva a coprire l’emozione, i capelli ancora più lisci
del solito) aveva ai piedi un paio di scarpe nere stringate
da uomo, con la suola molto definita, niente tacco, nes-
suna femminilità. In una giornata particolarmente calda,
un’ottobrata romana agostana, Giorgia Meloni e Mario
Draghi non erano distanti nel look. Anche se lei, dopo
la passeggiata, ha fatto una cosa un po’ buffa e simpatica:
si è cambiata le scarpe. Per le fotografie che resteranno
nella storia ha indossato un paio di décolletées con il tacco
non molto alto. L’hanno accusata, assurdamente, di non
30
LA PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO
GIORGIA
MELONI,
45 ANNI, ALLA
CERIMONIA DEL
PASSAGGIO
DI CONSEGNE.
3
essere abbastanza donna. Chi decide le percentuali e la
giusta quantità di femminilità? È questa la libertà? Vestirsi
come gli altri si aspettano che tu ti vesta? Giorgia Meloni
ha scelto l’abito che la faceva sentire più al sicuro, che la
metteva al riparo (credeva) da qualunque critica. Era tesa,
era forse anche un po’ irrigidita dalla giacca, sua figlia la
stava guardando (forse) da casa. Poteva godersela, ma non
ha osato. Ha scelto la divisa.
Del resto in Italia finora abbiamo potuto criticare al mas-
simo il look di una first lady o di una ministra, ma non
ci era mai successo di avere davanti agli occhi una qua-
rantacinquenne bionda che indice la prima riunione del
Consiglio dei Ministri. Per chi ancora non riconosce la
portata di questa nomina e ritiene che Giorgia Meloni sia
soltanto la dimostrazione che le donne arrivano al potere
solo se perpetuano politiche patriarcali, beh, è arrivato il
momento di dire che la scusa non regge e non è nemmeno
una dimostrazione di femminismo.
Meloni ha conquistato uno spazio, lo ha allargato, ha
studiato, ha lavorato, ha vinto. Ha deciso che camminare
sui tacchi le faceva male, che non voleva inciampare né
Foto IMAGOECONOMICA
barcollare né sembrare un’altra. Gli abiti sono importanti,
ma da adesso ci saranno molte altre decisioni importanti
su cui saremo legittimate a dire: così no. Per ora, ricono-
sciamole almeno la libertà di vestirsi come le pare. ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 L’IRAN RISVEGLIATO
DALLE DONNE
Le nuove marce in cui le ragazze sfidano il regime togliendo il velo.
La figlia dell’ex presidente arrestata per aver solidarizzato
con loro. La scalatrice che ha gareggiato a capo scoperto. Il loro
esempio, spiega qui l’iranista Farian Sabahi, sta dando forza al
movimento che protesta contro il potere di Teheran per abbatterlo
4
d i FA R I A N S A B A H I

«S
ono stata chiamata per gareggiare quan-
do non me l’aspettavo e mi sono im-
pigliata nell’attrezzatura tecnica, non
ho fatto attenzione al velo, che avrei
dovuto indossare». È con queste parole che la cam-
pionessa di arrampicata iraniana Elnaz Rekabi ha
provato a scusarsi, appena atterrata all’aeroporto di
Teheran, dopo aver gareggiato senza hijab ai campio-
nati di Seoul. A evitare che finisse dritta nel famige-
rato carcere di Evin sono stati i riflettori accesi su di
lei. Su Instagram aveva già spiegato che, se era stata
vista senza velo, è soltanto perché le sarebbe «scivo-
lato accidentalmente» durante la performance spor-
tiva. Non le ha creduto nessuno e infatti è stata subi-
to convocata dal ministro dello Sport: verrà aperta
un’inchiesta.
Se un’atleta rilascia dichiarazioni del tipo: «Va tutto
bene» è perché, fin dai tempi dello scià, le autorità
iraniane esercitano pressione affinché si salvino le
apparenze. Da parte sua, dicendo una bugia Elnaz
Rekabi ha fatto uso della dissimulazione, principio
cardine dell’Islam sciita che lo impone ai suoi fedeli
per salvare la pelle. L’Iran è l’unico Paese in cui lo
sciismo è religione di Stato e qui un antico proverbio
persiano recita: «Se a mezzogiorno il re dice che è
notte fonda, tu contempla le stelle».
Occorre dunque dissimulare finché non sarà possibi-
le mostrare pubblicamente la propria vera natura,
senza rischi per la persona e i familiari. Mentendo, la
giovane ha così cercato di salvare la vita a se stessa e
iraniana di etnia curda era stata fermata dalla polizia
morale per avere infranto il severo codice di abbiglia-
mento della Repubblica islamica.
In queste sei settimane di contestazione le donne
sono protagoniste. Nei licei in diverse località, rivol-
gendosi alle autorità le allieve scandiscono lo slogan
«Boro gom shod!» (“Andate a quel paese!”). Di alcu-
ne ragazze ricordiamo il nome perché sono state uc-
cise nella repressione (tra le ultime, Pardis Javid, 20
anni, ndr). Altre erano già famose, e hanno preso
posizione. Vale per l’arrampicatrice Rekabi e per la
giornalista ed ex deputata Faezeh Hashemi Rafsanja-
ni. Figlia dell’ex presidente iraniano, Faezeh è stata
arrestata all’inizio delle proteste per avere espresso
solidarietà con le manifestanti.
Le contestazioni di queste settimane sono spesso
definite “la rivoluzione delle donne”, ma quella in
corso non si può ancora definire “rivoluzione”. Le
rivolte contro lo scià necessitarono di 13 mesi prima
di ottenerne la fuga, il 16 gennaio 1979. Non è solo
“la rivoluzione delle donne”, perché sono tantissimi
gli uomini in strada. E non è nemmeno “la rivoluzio-
ne dei giovani”, perché a protestare sono anche gli
anziani. È il caso dell’ottantenne Gohar Eshghi, ma-
dre del blogger Sattar Beheshti, arrestato dalla polizia
informatica e ucciso in prigione nel 2012: si è tolta il
velo davanti alla telecamera e quel video è diventato
virale. Per ora sappiamo che si tratta di proteste che
coinvolgono generazioni diverse, dagli adolescenti agli
anziani, in molteplici province, dal Kurdistan (ovest)
Foto KARMAPRESS

al marito, rimasto a Teheran. al Sistan e Balucistan (sud-est), passando per le città.

L’arrampicatrice ha gareggiato senza velo in solida- Le proteste di oggi sono ben diverse da quelle del
rietà con le proteste innescate dalla morte di Mahsa movimento verde di opposizione del 2009, in occa-
Amini il 16 settembre a Teheran. La ventiduenne sione delle elezioni presidenziali segnate dai brogli

32

che portarono il presidente ultraconservatore Mah-
moud Ahmadinejad a vincere un secondo mandato.
Sono diverse a cominciare dal velo: nel 2009 il foulard
verde era sinonimo di ribellione, mentre oggi le don-
ne si tolgono il velo e lo bruciano. I riformisti di un
tempo non sono in prima linea e, se interpellati, chie-
dono di evitare gesti di rottura. Non ci sono leader e
quindi il movimento di protesta non può essere de-
capitato.
Le proteste sono partite dalla provincia iraniana del
Kurdistan e non dalla capitale. Per scendere in strada
non serve internet, che le autorità rallentano il pome-
riggio e bloccano del tutto la sera. Le rivendicazioni
sono molteplici: libera scelta sul velo, diritti civili e
politici. Negozianti e operai scioperano. Contestano
la mala gestione della cosa pubblica, la disoccupazio-
ne, l’inflazione galoppante e la corruzione in un si-
stema politico che non è “teocratico” perché a dettare
legge non è Dio e nemmeno il Corano. Quello ira-
niano è un sistema ibrido in cui cariche elettive (il
presidente e i 290 deputati che siedono in un Parla-
L’IRANIANA ELNAZ REKABI,
33 ANNI: HA GAREGGIATO SENZA
VELO. NELLA PAGINA ACCANTO,
PARDIS JAVID, UCCISA A 20 ANNI.
mento che risale ai primi del Novecento) convivono
con cariche a vita (il Leader supremo). Gli ayatollah
contano sempre meno, perché in 43 anni al potere
non sono stati in grado di formare una nuova gene-
razione di teologi in grado di prendere il testimone.
Di conseguenza a comandare, in misura sempre mag-
giore, è quella generazione che si è formata negli
Anni 80, durante la guerra Iran-Iraq (1980-88), ov-
vero i pasdaran e i miliziani basiji. Sono militari con
le mani in pasta in politica e nell’economia.
In confronto agli anni scorsi, oggi gli iraniani non
esigono chiarezza sul voto come nel 2009, e nemme-
no una riduzione del prezzo del carburante come nel
novembre 2019, quando il governo Rohani aveva
improvvisamente razionato la benzina sussidiata e il
prezzo era triplicato. Oggi gli iraniani sono ben con-
sapevoli che la Repubblica islamica non sia riforma-
bile perché chi ci ha provato è finito in carcere, agli
arresti domiciliari, oppure è stato costretto all’esilio.
Per questo, nonostante la repressione, le proteste con-
tinueranno. ■
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33
 INNOVAZIONE

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 IN SENSO ORARIO:
LA GIORNALISTA
NATASHA
SINDEEVA, 51 ANNI;
VLADIMIR PUTIN,
70; LA GIORNALISTA
E REGISTA VERA
KRICHEVSKAYA, 47.

SIAMO LA TV
5 PIÙ ODIATA DA PUTIN
Vera Krichevskaya ha fondato a Mosca l’unico canale televisivo
non controllato dal governo. Il Cremlino l’ha oscurato dopo
l’invasione dell’Ucraina. E ora la giornalista ha ripreso
le trasmissioni dall’estero per dare ai russi quelle informazioni
che in patria vengono censurate per legge. Da Londra dice
a Grazia perché rischia ogni giorno la vita per una Russia diversa
d i E N R I CA B RO CA R D O

V
era Krichevskaya si collega in videochia-
mata da Londra. Come Natasha Sindee-
va, con la quale ha cofondato l’unico
canale russo di news non controllato dal
governo, e come il resto dei giornalisti
che lavoravano alla tv, ha dovuto lasciare il Paese
d’origine, dopo che, il 3 marzo scorso, «la Duma ha
approvato una norma che prevede fino a 15 anni di
carcere per chi diffonde notizie sulla guerra, la cosid-
detta legge contro le fake news».
Krichevskaya è la regista di Tango con Putin, presen-
tato all’ultimo Pordenone Doc Fest e nelle sale dal 3
novembre, nel quale racconta la nascita nel 2008 di
Dozhd Tv, ribattezzata la “tv dell’ottimismo”. Un’idea
di Sindeeva, una donna con la passione per la danza,
nessuna formazione nel campo televisivo e un marito
banchiere che le mise a disposizione un grossa somma
Foto GETTY IMAGES
do di ostacoli, pressioni e boicottaggi culminato con
la chiusura del canale, una settimana dopo l’invasione
in Ucraina.
Ora, però, Dozhd Tv trasmette di nuovo su YouTube.
«All’inizio di marzo la tv è stata oscurata e il sito
internet bloccato dal governo russo. Dal 24 febbraio,
data d’inizio dei raid in territorio ucraino, avevamo
raccontato il conflitto 24 ore al giorno sette giorni su
sette. Ma la legge contro le cosiddette fake news ha
significato la fine. Il giorno dopo la maggior parte dei
giornalisti ha lasciato il Paese. Ci sono serviti sei
mesi per fondare una nuova emittente in Europa.
Abbiamo ripreso in luglio. Abbiamo tre nuovi studi
televisivi, il principale dei quali si trova ad Amsterdam,
ma ogni giorno rischiamo di essere oscurati».
Non dev’essere facile fuggire da un giorno all’altro.
«Non lo è stato. Chi aveva figli è andato a prenderli

di denaro per realizzare il suo sogno. Fino al risveglio, a scuola e non è più tornato a casa. Siamo sparsi in
suo e di tutta la squadra che lavorava con lei, quando giro per l’Europa e alcuni giornalisti non hanno an-
al presidente Dmitri Medvedev successe di nuovo cora trovato un posto in cui vivere e stanno facendo
Vladimir Putin, in carica dal 2012 a oggi: un crescen- le pratiche per ottenere un permesso di lavoro. Ma

35
 quello che sta accadendo al popolo ucraino è decisa-
mente peggio, tra morti e distruzione di città».
Com’è la situazione dei media in Russia?
«Dall’inizio della guerra, i social media e le fonti di
informazione indipendente in Rete sono stati bloccati.
In Occidente fate fatica a immaginarlo, ma le limita-
zioni all’accesso ai media e ai social network sono le
stesse dell’Iran. Con una sola eccezione: per ora You-
Tube in Russia c’è ancora. L’altra differenza è che le
donne iraniane stanno dimostrando molto più coraggio
degli uomini russi, che preferiscono scappare dal Paese
per non rischiare di essere mandati a combattere».
Il popolo sostiene Putin?
«Secondo uno dei sondaggi ufficiali più recenti, il 60
per cento della gente sta con il presidente. Ma come si
fa a sapere che cosa pensino davvero le persone della
guerra in Ucraina, se affermare di essere contrari è
contro la legge? Nelle grandi città, a Mosca e a San
Pietroburgo, sono convinta che la stragrande maggio-
ranza sia contraria al conflitto. Nel resto del Paese è più
difficile dirlo».
Come funziona la propaganda in televisione?
«Se facciamo un elenco di tutti quelli che conducono
trasmissioni in tv e in radio dove si parla di politica, tra
presentatori e ospiti invitati in qualità di esperti non
superiamo il centinaio di persone: un piccolo gruppo
di estremisti che monopolizza la discussione. Molti
russi non sono più abituati a ragionare in modo critico.
Faccio un esempio: ormai tutti sanno in che condizio-
ne si trovino i soldati russi, non hanno munizioni, sono
senza equipaggiamenti adeguati. Eppure per un ven-
tennio la Russia ha investito una quantità enorme di
denaro nel settore bellico. Però, invece di chiedersi
dove siano finiti quei soldi, molti lanciano raccolte di
fondi per aiutare l’esercito».
La versione uff iciale è che la Russia deve difendersi da
un attacco da parte dell’Occidente?
«Si tratta di un’ipocrisia enorme. Tutti, in Russia, usano
cellulari, computer americani, guidano auto progettate
in Europa, vestono abiti italiani. Se l’Occidente ci at-
tacca, allora smettiamo di usare i loro prodotti e la loro
tecnologia».
Tornando a Dozhd Tv, quando avete lanciato il canale
non eravate consapevoli dei rischi?
«Nei primi anni la situazione nel Paese era diversa.
Subivamo pressioni, ma è solo dopo l’uccisione di Bo-
ris Nemcov (il capo dell’opposizione a Putin, assassi-
nato nel 2015, ndr) che fare informazione in tv è di-
ventato pericoloso. Nel frattempo, nel 2014, era
cominciato il conflitto in Donbass e c’era stata l’annes-
sione della Crimea: non potevamo fermarci».
Circa metà dei dipendenti dell’emittente era gay nono-
stante in Russia, dal 2013, ci sia una legge contro la
“propaganda omosessuale”.
«Non abbiamo assunto le persone perché facevano
parte della comunità LGBT. In realtà, molti di loro
hanno fatto “coming out” dopo aver cominciato a lavo-
rare con noi. Lo stesso vale per alcune persone positive
all’Hiv: sapevano che non sarebbero state stigmatizza-
te o emarginate. Il punto è che, se vuoi lottare per i tuoi
diritti, devi poter essere te stesso. Non c’è altro modo».
Come e quando f inirà la guerra?
«Me lo chiedono tutti i giorni, ma tutte le mie previ-
sioni finora sono state sbagliate. In febbraio dissi che
non sarebbe scoppiato alcun conflitto e ho avuto torto.
Poi, che Putin non sarebbe ricorso alla mobilitazione
per mandare nuovi soldati al fronte e ho sbagliato di
nuovo. Quello che posso dire è che, con la mobilitazio-
ne, per la prima volta tutti i russi hanno scoperto di
essere in guerra. E non vogliono finire ammazzati sen-
za neppure sapere perché». ■
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L’opposizione femminista
La decisione del presidente russo di chiamare alle armi decine di migliaia di giovani da settembre ha avuto come risposta
la protesta delle madri. Questa reazione non deve cogliere di sorpresa. Fin dall’inizio dell’aggressione militare all’Ucraina
le donne sono state in prima fila. Da una parte c’è il movimento delle madri, nato ai tempi della guerra in Cecenia.
Dall’altra le femministe che da anni si battono contro la violenza sulle donne, una piaga sociale. Nel 2017,
per esempio, è stata approvata una legge che spesso depenalizza la violenza domestica, punendola con sanzioni leggere.

36
Est. 1961
 6 TRE ESPERTI COMMENTANO LE SCELTE DI STILE DI ATTRICI
E TOP MODEL PROTAGONISTE SUI TAPPETI ROSSI
VALENTINO HAUTE COUTURE

ABITO CHRISTIAN SIRIANO, OROLOGIO OMEGA,

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UMBERTA 8,5/10 UMBERTA 6,5/10 UMBERTA 6,5/10 UMBERTA 7/10 UMBERTA 6-/10
Il look dell’attrice è La gonna è troppo Questo look Bello il colore, ma l’abito Il look non è adatto
bellissimo: prezioso, corta, il top un po’ invecchia indossato dall’attrice non all’attrice. Il disegno
ma lineare. Gli troppo decorato, le terribilmente la funziona tanto all’altezza è troppo deciso, le
stivali-gioiello paillettes sono sempre giovane top model. della vita. Mi piacciono i linee troppo ampie
rinfrescano il tutto. a rischio. Ma l’attrice gioielli, il trucco e i capelli. e le scarpe
ha gambe bellissime.
ANGELO 9/10 sbagliate.
ANGELO 8/10 Che classe! ANGELO 6/10
Ecco uno stile ANGELO 5/10 Brava Kaia. Il colore è audace e ANGELO 6/10
audace, ma con Fiocchi, fiocchetti e interessante, il taglio Mi ricorda le T-shirt
personalità. paillettes non riescono
SELIN 10/10 dell’abito goffo. che si tingevano in
Mi piacciono la
a evitare un disastro. casa negli Anni 80.
SELIN 9/10 trasparenza del top SELIN 6/10
Bella lei e anche SELIN 8/10 e la gonna Sembra che l’abito cada SELIN 7/10
l’abito, ma avrei Il colore le sta davvero drappeggiata: è un male e non le doni. Il completo su di lei
preferito una bene. look molto attuale. mi piace. Peccato
pettinatura più per i sandali: avrei
decisa. preferito scarpe a
punta chiusa.
Foto LADY TARIN

UMBERTA ANGELO SELIN

GNUTTI BUCARELLI BURSALIOGLU
BERETTA art director stylist
imprenditrice e creatore di Grazia
e filantropa di eventi

39
 VOTA IL LOOK

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ABITO SCHIAPARELLI, GIOIELLI CARTIER

LOOK CHANEL, GIOIELLI CHANEL JOAILLERIE

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UMBERTA 8/10 UMBERTA 8/10 UMBERTA 7/10 UMBERTA 10/10 UMBERTA 8/10
L’abito ha bella linea, Il look non è facile, Non capisco l’abbinamento La perfezione: il look Ecco un bel look
i bottoni-gioiello e gli ma adatto all’attrice. tra il top di pizzo e la dell’attrice è “maschile”: l’attrice è
elementi chiari sono Mi piace il motivo gonna classica dell’attrice. elegante, sobrio molto elegante.
ben pensati. Il trucco ripreso tra calze e Una camicia bianca sofisticato e attuale.
e la pettinatura corpetto. sarebbe stata meglio.
ANGELO 7/10
dell’attrice sono
ANGELO 9/10 Quando si vuole
troppo essenziali.
ANGELO 7/10 ANGELO 6/10 La semplicità è una essere sbarazzine e
Qualche pasticcio si Trasparenze, spacchi, fiori: virtù, qui con un lo si è per davvero.
ANGELO 10/10 poteva risparmiare, troppo! guizzo.
Elegante, creativo: ma il tutto è
SELIN 9/10
c’è una sintesi indossato con grazia.
SELIN 7/10 SELIN 10/10 Poco da dire: lei è
Mi piace la grande gonna L’abito le sta molto bellissima e il look le
perfetta tra l’abito e
chi lo indossa.
SELIN 10/10 stampata con lo spacco bene e mi piacciono sta bene.
Il collant di pizzo e la abbinata alla trasparenza in particolare la
SELIN 8/10 trasparenza dell’abito del top: lo trovo un look pettinatura, il trucco
Elegante e ricercata, mi incantano. giovane. e il colore delle
mi piacciono anche unghie.
il rossetto e la
pettinatura decisa.

40

IL NUOVO RE DI LONDRA
Finanziere di origini indiane. Ex ministro del Tesoro. Membro di una famiglia più ricca di
quella reale. Rishi Sunak ha appena ricevuto la carica di primo ministro britannico. Ed è,
spieghiamo qui, l’ultima spiaggia per un Paese in crisi da quando si è separato dall’Europa
d i M A R C O VA R V E L L O *
N
on ci sarà un “Boris 2, la vendetta”. Il sequel più
incredibile nella storia politica del Regno Unito
è quantomeno rinviato. Eppure Boris Johnson
ci aveva creduto davvero. A meno di quattro mesi dalla
sua cacciata da Downing Street, l’ex premier era già
pronto a ricandidarsi al posto dell’effimera Liz Truss.
Johnson aveva citato Cincinnato nel suo discorso di
commiato a inizio luglio. Così come il Console romano
era tornato dal ritiro in campagna a furor di popolo, lui
più prosaicamente si è scapicollato nei giorni scorsi con
il primo volo dai Caraibi, dove era in vacanza con fami-
glia, immortalato all’arrivo a Londra con il pollice alza-
to. Ma non è bastato. Boris ha dichiarato: «Non è il
momento giusto per un mio ritorno al potere». In real-
tà non avrebbe nemmeno raccolto il numero minimo di
firme necessarie tra i deputati conservatori. Stessa sorte
per l’altra sfidante, la ministra Penny Mordaunt.
Così nuovo primo ministro britannico è diventato Rishi
Sunak, 42 anni, ex ministro del Tesoro, eletto solo cinque
giorni dopo le dimissioni della precedente premier. I
record dunque si sprecano in questa fase caotica della
politica britannica. Come da record è il profilo stesso
del nuovo inquilino di Downing Street. Per la prima
volta è un politico di origine straniera, lui nato in In-
ghilterra da famiglia indiana e religione indù, a confer-
ma della straordinaria complessità della società inglese,
multietnica e multiculturale. Non guasta agli occhi dei
Conservatori che sia straricco. Anzi più ricco persino di
Re Carlo e consorte. Il matrimonio con Akshata Murthy,
* Corrispondente della Rai da Londra. Ha pubblicato Londra Anni Venti (Bompiani).
42
7 A SINISTRA, RISHI SUNAK, 42 ANNI,
IL NUOVO PRIMO MINISTRO
DEL REGNO UNITO. SOTTO, SUNAK
CON IL RE CARLO III, 73.
la figlia del miliardario indiano Narayana Murthy, set-
tore informatica, lo proietta nell’empireo di chi possiede
un patrimonio di quasi un miliardo di euro. Villa con
lago privato nella contea di York, laurea a Oxford e
carriera nella finanza. Uno insomma che di economia
se ne intende, come dimostrò durante la pandemia.
Varò un generoso pacchetto di aiuti per salvare le im-
prese e le famiglie in difficoltà.
Ora dovrà gestire una crisi ancora più profonda. Il Re-
gno Unito è sull’orlo della recessione, dopo il disastro
della manovra finanziaria e fiscale varata dalla premier
Truss. Debito pubblico alle stelle, inflazione e caro ener-
gia, sfide per tutti i Paesi europei, aggravati però Oltre-
manica dall’aumento dei costi causato dall’uscita dall’U-
nione Europea. Un “dazio Brexit” di cui si parla
malvolentieri ma che ormai è sotto gli occhi di tutti. La
rapida soluzione della crisi al vertice dei Conservatori
non può nascondere infatti che i cittadini britannici
siano disorientati e scontenti. Mentre in Parlamento i
deputati, senza elezioni e con giochi di potere tutti in-
terni al loro partito, cambiavano in pochi mesi tre capi
di governo, nel Paese aumentava il disagio sociale, ma-
nifestato da ripetuti scioperi in settori chiave come non
si vedeva da decenni. Cinque premier in sei anni: è solo
un ricordo l’antica stabilità politica. Se si votasse oggi,
Foto GETTY IMAGES
dicono i sondaggi, vincerebbero i Laburisti a valanga.
La distanza tra il Palazzo (Westminster in questo caso)
e il Paese reale non potrebbe essere più grande. ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
yeszee.it
 8
QUANDO
IL MOSTRO
È LA PERSONA
CHE AMI
Un serial killer che prende di mira
le donne. Una ragazza vittima di
un ricatto sessuale. Sono i protagonisti
di Io sono l’abisso, il nuovo film
e romanzo di Donato Carrisi. A Grazia
lo scrittore parla delle origini della
violenza di genere e della fatica a
denunciare gli abusi. «Questo male»,
dice, «sarà sempre difficile da vincere
finché non capiremo che può
nascondersi nelle persone più vicine»
d i E N R I CA B RO CA R D O
foto di LORIS ZAMBELLI
LO SCRITTORE DONATO CARRISI, 49 ANNI.

D
ue anni dopo l’uscita in libreria, Io sono
l’abisso dello scrittore Donato Carrisi di-
venta un film, diretto da lui come già era
successo per le precedenti trasposizioni
cinematografiche di altri due romanzi: La ragazza
nella nebbia del 2017 e L’uomo del labirinto del 2019.
Il film esce il 27 ottobre ma, per richiesta dello stesso
Carrisi, non sveliamo chi sono gli attori protagonisti.
«I loro nomi non appaiono neppure sulla locandina
del film», spiega. «Una scelta necessaria per rendere
questa storia credibile. Sapere chi lo interpreta rovi-
nerebbe tutto».
Neppure gli stessi personaggi del libro e del film, del
resto, hanno un nome a cominciare dal serial killer
che di giorno lavora come addetto alla raccolta della
spazzatura e di notte va a cercare nelle balere donne
di mezza età che uccide, fa a pezzi e getta nel lago di
Como. Lo stesso per la ragazzina con il ciuffo viola,
che, vittima di un ricatto sessuale, tenta di annegarsi
e che lui, istintivamente, salva e decide di proteggere,
mentre la donna che ha dedicato la sua vita ad aiutare
le vittime di violenza e che si mette sulle tracce dell’as-
sassino è soprannominata la “cacciatrice di mosche”.
Una storia molto femminile nonostante il protagonista
sia un serial killer: «L’ho pensata per un pubblico di
lettrici. Da sempre il 70 per cento di chi legge i miei
libri è composto da donne».
Perché?
«Gli uomini, almeno in Italia, si interessano solo di
calcio. Per fortuna ci sono le donne che ancora leggono
i libri e vanno al cinema. E questo, in particolare, è
un thriller anomalo, con aspetti anche romantici».
Com’è nata l’idea della storia?
«Mi girava in testa da parecchi anni. Stavo per co-
minciare a scriverla e, invece, mi sono fermato. Ho
ripreso un anno dopo. E quel tempo mi è servito per
elaborare un mucchio di cose. Se il libro lo avessi
scritto prima di quell’anno fatale, ne sarebbe uscita
fuori una storia diversa».
Un anno che ha coinciso con i lockdown?

45
 «Con quelli e con l’arrivo del mio secondo figlio. Vit-
torio è nato nel giugno del 2020, in piena pandemia.
Il più grande, invece, Antonio, ha 7 anni e mezzo».
Com’è stato diventare di nuovo padre, oltretutto in un
momento così insolito?
«Non credevo di avere una vocazione per la paternità.
E, invece, mi è venuta fuori tutta di botto. Oggi posso
dire che i miei figli sono una componente fondamen-
tale della mia esistenza anche come scrittore. Senza i
loro risvegli notturni molte storie non sarebbero nate.
L’idea per La ragazza nella nebbia è nata una notte
mentre stavo cambiando il pannolino ad Antonio.
Per Io sono l’abisso è successo più o meno lo stesso.
Vittorio era appena nato e nelle notti insonni pren-
devo appunti».
Eppure lei è rimasto single per molti anni, per non
avere “distrazioni”.
«Ho un gruppo di amici che sono un po’ più grandi
di me, che hanno messo su famiglia e che hanno
avuto tutti splendide bambine. Io ero un po’ lo zio che
viaggiava in giro per il mondo e tornava a casa carico
di doni. Potevo coccolarle ed era molto appagante
anche perché mi toccava solo la parte ludica e non
quella più complicata. Forse è anche per quello che
ho aspettato a diventare genitore a mia volta».
Il f ilm affronta temi come la violenza domestica e il
femminicidio.
«Durante quella pausa in cui ho lasciato il libro da
parte ho avuto l’idea di domandare per la prima volta
alla mia compagna: “A te è mai capitato di subire una
UNA SCENA
DI IO SONO
L’ABISSO,
NELLE SALE IN
QUESTI GORNI.
46
violenza o di percepire che sarebbe potuto succede-
re?”. La risposta è stata sì. E, così, ho cominciato a
chiederlo alle amiche, alle mie ex e tutte mi hanno
raccontato che almeno una volta avevano avuto la
sensazione che il loro partner stesse per varcare il
confine e diventare violento, che si trattasse di una
minaccia fisica o psicologica. Per cui la mia domanda
successiva è stata: “Ma perché non me lo avevi mai
detto?”. La risposta è che non è facile parlare di queste
cose anche perché è difficile riconoscere il “mostro”
nella persona che ami o hai amato. Ecco perché è una
violenza difficile da combattere».
Si è ispirato a qualche fatto di cronaca specif ico?
«Ho fatto diverse ricerche durante le quali ho cono-
sciuto una signora che allora aveva un’ottantina d’anni
e che è morta lo scorso anno. È stata lei a ispirarmi
il personaggio della cacciatrice di mosche. Aveva
cinque figli e ha aspettato che fossero grandi per
denunciare il marito per le violenze subite nel corso
di tutto il matrimonio. Nessuno di loro, però, le aveva
creduto: “Ma che dici, stai accusando papà?”. Perché
lui passava per essere una brava persona ed era anche
furbo: picchiava la moglie sul sedere così che nessuno
potesse vedere i segni. Anche questa signora andava
“a caccia” di vittime di violenza».
Da uomo che cosa prova?
«Mi vergogno. E come padre cerco di trasmettere ai
miei figli il rispetto per le donne e, in generale, per
gli esseri umani. Mio padre me lo ripeteva sempre:
“Donato, rispetto!”. Ho capito solo crescendo che
cosa intendesse: il rispetto è quella cosa che ti porta
a non far del male agli altri».
Ha più volte def inito la sua famiglia matriarcale. In
che senso?
«Le donne ci hanno salvato. La mia nonna materna,
per esempio, è stata molto presente, ci ha trasmesso
la sua forza».
Come?
«In modo non convenzionale. Le faccio un esempio:
sono cresciuto con i miei cugini e cugine in un palazzo
costruito dal nonno in cui abitavamo tutti, una specie
di comune. A casa di nonna ogni sabato pomeriggio
per noi bambini c’era il rito della torta mora, a base di
cioccolato, banana e crema. La metteva al centro del
tavolo e non ci dava piattini e forchette: dovevamo
mangiarla con le mani. Una metafora della vita: con
le cose belle ci si sporca il muso, le dita». ■
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SODINIBIJOUX.IT
 DA SINISTRA: L’ATTORE
MATTHEW PERRY; IL CAST
DELLA SERIE TV FRIENDS
CO, DALL’ALTO IN SENSO
ORARIO, MATT LEBLANC,
DAVID SCHWIMMER,
JENNIFER ANISTON, LISA
KUDROW, COURTENEY COX
E MATTHEW PERRY.

9
I VERI AMICI
DI MATTHEW
Il successo nella serie di culto Friends. La dipendenza da alcol e pasticche.
La relazione naufragata con Julia Roberts. In un libro l’attore Matthew Perry
racconta le ombre della sua vita e rivela chi lo ha salvato nel momento decisivo
d i A N G E L A V I TA L I A N O d a N E W YO R K

«S
pero che potremo essere amici». «No,
non potremo mai esserlo». È ancora
difficile credere che questa conversa-
zione sia realmente avvenuta tra Mat-
thew Perry e Jennifer Aniston, poco prima dell’inizio
delle riprese di Friends. Sul set di quella storica sit-
com i due attori, infatti, hanno interpretato Chandler
e Rachel, personaggi che sono rimasti uniti da un’a-
micizia inossidabile durata per dieci anni.
A ricordare quel momento è oggi lo stesso Matthew
nell’autobiografia in uscita Friends, Lovers and the
Big Terrible Thing, libro che l’attore presenterà negli
Stati Uniti e in Canada in una serie di incontri da
“tutto esaurito”.
Nel volume Perry ripercorre le tappe della sua car-
riera, a partire proprio dal provino per la parte di
Chandler che gli cambiò la vita, facendolo diventa-
re ricco e famoso, senza però riuscire a placare i suoi
demoni. Dall’età di 14 anni Perry aveva ceduto al
bere, fino a diventare poi dipendente dagli oppiacei:
“C’è stato un periodo della mia vita in cui mi sve-
gliavo e dovevo pensare a come procurarmi 55 pa-
sticche per riuscire ad arrivare fino a sera”, scrive
l’attore.
Quando cominciano le riprese di Friends, Matthew
è rapida, al punto che l’attore conferma di non ave-
re nessuna memoria di almeno tre stagioni della
serie. A soli 34 anni la dipendenza è il centro della
sua vita e Perry inizia a trascorrere periodi sempre
più lunghi in centri di disintossicazione, senza mai
riuscire a restare sobrio a lungo.
“Ho sposato Monica (l’attrice Courteney Cox, ndr)
e subito dopo sono stato accompagnato in rehab, nel
mio punto più alto in Friends, nel punto più alto
della mia carriera, nel momento iconico dello show
iconico per eccellenza, da un camioncino guidato da
uno specialista della sobrietà”, ricorda.
Le insicurezze dell’attore nella vita privata, peraltro
simili a quelle di Chandler nella fiction, giocano un
ruolo determinante anche nella rottura della relazio-
ne con la star Julia Roberts, lasciata dopo soli due
mesi per paura di non essere abbastanza per lei.
Poi sono arrivati dieci anni di sobrietà e, di nuovo,
cadute nel vortice, fino all’ora più critica, a 49 anni,
con il ricovero di urgenza in ospedale per la perfo-
razione del colon dovuta proprio all’uso smodato di
sostanze e seguita da due mesi di coma.
“Lo sappiamo che hai ripreso a bere - mi disse un
giorno Jenny (Aniston, ndr) che mi affrontò parlan-
do anche per gli altri che erano sempre stati pazien-
Foto GETTY IMAGES

ha 24 anni: beve parecchio, ma riesce a gestire la sua ti nei miei confronti. Lei è quella che è rimasta sem-
dipendenza così da andare avanti senza troppi pro- pre più in contatto con me”, scrive lui. Proprio come
blemi sul set. Dopo un incidente con gli sci, che lo una vera amica. ■
costringe all’uso di antidolorifici, tuttavia, l’escalation © RIPRODUZIONE RISERVATA

48
 SE L’AMORE DEI GENITORI
CI FA SENTIRE IN COLPA
10
BUONGIORNO La grande sfida di ogni figlio è trovare il compromesso
tra le aspettative della famiglia e i propri sogni. Qui
una scrittrice venticinquenne spiega perché la paura di
deludere spesso renda impotenti i suoi coetanei
di MARZIA SICIGNANO

F
amiglia è una parola che può significare tantissime cose. Una di quelle parole
che più che altro assomigliano a un sentimento, le dai il significato di ciò che
provi. Le persone fanno sempre una fatica tremenda a parlare di famiglia, a
parlarne davvero. Alcuni hanno gli occhi che brillano di una luce diversa solo a
cominciare la frase con “Mia madre...’’, altri improvvisamente si calano nel buio quando
devono iniziare a scavare nei ricordi, e lo sguardo diventa cupo, il dolore evidente, la
fatica palpabile, ma la maggior parte delle persone hanno negli occhi entrambe le cose,
un’eclissi di intenti, buio più totale e luce estrema. Forse non smettiamo mai di essere
bambini quando abbiamo a che fare con i nostri genitori. Ci guardano negli occhi e il
nostro cuore è di nuovo esposto, la pelle un involucro sottile che ci fa sentire più forte
le carezze, più forte le critiche innocenti, più forte i baci sulla fronte, più forte il peso
dei loro pensieri, come se gran parte della loro felicità dipendesse da noi.
E così diventa tutto complicato, giusto? Perché se devi fare spazio tra i tuoi desideri
OGNI SETTIMANA, UNA
per infilarci quelli di chi ti ha messo al mondo, fai fatica a tenerli in fila senza che si
PERSONALITÀ MOLTO confondano, senza perdere il filo, senza capire quali ti appartengono davvero e quali
SEGUITA SUL DIGITALE siano il frutto di una spasmodica ricerca di approvazione inarrestabile e inconscia.
AFFRONTA UN TEMA DI È difficile parlare davvero di famiglia senza sentire un nodo alla gola che stringe.
ATTUALITÀ PER GRAZIA. Difficile scavare dentro per trovare il senso di tutte le parole che non sono state dette
QUESTA SETTIMANA È
per paura di non essere ascoltati. E mi viene in mente che tutti siamo anche le cose a
MARZIA SICIGNANO, 25
ANNI, SCRITTRICE CON
cui rinunciamo, e che la paura delle aspettative, che ci soffoca fino al punto di sentirci
591MILA FOLLOWER SUL diversi da come appariamo agli altri, comincia in un tempo indefinibile in cui c’è ancora
PROFILO INSTAGRAM spazio per essere se stessi, solo che nessuno sa davvero come fare.
@IOTEEILMARE. IL SUO Sento tante cose sulla mia generazione, discorsi semplicistici che ci riducono a stupidi
ULTIMO LIBRO SI senza voglia di fare, ma abbiamo perso la bussola molto tempo fa e non è colpa nostra.
INTITOLA DOVE TI
NASCONDI (MONDADORI).
Malati di apparenza che non sanno uscire di casa senza indossare una maschera, ma è
L’AUTRICE SARÀ IL un mondo che ci hanno consegnato, quello in cui dobbiamo dimostrare di meritare di
20 NOVEMBRE ALLE 16,30 esistere, e non è colpa nostra. Non che sia colpa di qualcuno e forse è questo il punto.
ALLA LIBRERIA Desideriamo più di tutto essere ascoltati, a volte parlare con i nostri genitori è faticoso
MONDADORI DI PIAZZA ancora prima di mettere in ordine le parole. Cominci a chiederti se ha senso aprire bocca
DUOMO A MILANO
per sentire il solito peso dentro, quello che trasforma l’amore in senso di colpa, e poi
DURANTE BOOKCITY. IN
QUELL’OCCASIONE
in uno spirito di rivalsa che forse più di tutto è rabbia. Desideriamo più di tutto essere
DIALOGHERÀ CON LO compresi, con i nostri limiti, i difetti e i sogni già infranti, desideriamo essere accolti e
SCRITTORE TOMMASO ci sono giorni in cui desideriamo tornare bambini davvero, giorni in cui ne abbiamo un
FUSARI SUL TEMA L’ETÀ disperato bisogno. Perché ci sentiamo inadatti per la maggior parte del tempo, è come
DELLE DISILLUSIONI. se fossimo nati con la paura di deludere incorporata, di dire sempre la frase sbagliata,
e che quello che facciamo, sentiamo e pensiamo sia sbagliato.
Ma forse non si tratta solo della mia generazione. Forse è sempre stato questo, essere
giovani: dover imparare da soli a dare spazio ai desideri solo nostri, trovare un’identità
in mezzo al trambusto. Non è un viaggio semplice, e non è colpa nostra.
Non esiste guerra generazionale senza feriti. ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA

50
NUOVE
EYESHADOW
PALETTE
Dai forza al tuo sguardo!

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10 NOTIZIE

E ANCHE
A PA R IGI

CARTIER SI RINNOVA
Nel rispetto della storia, ma con uno sguardo al futuro. Ha
riaperto completamente rinnovata la storica sede di Cartier al
numero 13 di Rue de la Paix, a Parigi (nelle foto). La facciata
in marmo nero è stata impreziosita con un motivo botanico.
L’interno è diventato un unico spazio aperto sviluppato su
diversi livelli collegati da una scala con balaustra a disegni
vegetali. L’ambiente è immerso in una luce naturale grazie al
tetto in vetro, altro elemento centrale della ristrutturazione. La
boutique vera e propria occupa il piano terra e i primi due piani
dell’edificio, mentre il terzo è dedicato all’assistenza ai clienti.
Il quarto ospita i laboratori di alta gioielleria e al quinto e
ultimo si trovano gli archivi della maison e un giardino d’inverno.

A L CINE M A
TOM VUOLE
LO SPAZIO
Tom Cruise, 60 anni, sarà il primo attore
a recitare nello Spazio. No, non è una fake
news, ma un progetto da 200 milioni
di dollari della Universal Pictures
che prevede alcune scene girate nella
Stazione Spaziale Internazionale. Ma c’è
di più: l’attore e la troupe viaggeranno
su un razzo per raggiungere la base ed è
possibile che Cruise diventi il primo civile
a fare una passeggiata spaziale fuori
dalla stazione. Entrerà nella storia del
cinema. E non solo. (F.C.)

A MBIE N T E Woolrich colora i muri

Da pochi giorni, un murale di oltre 100 metri colora la parete di un
palazzo in via Giorgio Savoia 2 nel quartiere Stadera di Milano. L’opera
di street art (nelle foto) realizzata con pittura assorbi-smog, s’intitola
Dea Cura e riproduce un’immagine femminile, simbolo di “madre terra”.
L’iniziativa, volta a sensibilizzare i cittadini alla responsabilità
Foto PHOTOMOVIE

ambientale, è nata dalla collaborazione di Fantastudio con Worldrise,

onlus attiva nella conservazione dell’ambiente marino, in partnership
con Woolrich Outdoor Foundation che fa capo al marchio di
abbigliamento e sostiene progetti di rigenerazione urbana. (Fr.C.)

52
 SUL PROSSIMO NUMERO IN EDICOLA

CON BOTTEGA VERDE

UNA SORPRESA
A SCELTA PER TE
Con il prossimo numero di Grazia potrai scegliere un prodotto
make-up di Bottega Verde tra:
il MATITONE LABBRA, cremoso, confortevole e facile da
stendere, in 10 sfumature di colore;
il COLLAGEN SUPREME-ROSSETTO INTENSO,
dall’azione ristrutturante e protettiva grazie all’olio di lampone,
in 12 sfumature di colore;
il MASCARA Maximeyes con olio di argan, Maxi Volume
con acqua di camomilla o Alta Definizione con acqua termale.
CON LA RIVISTA A SOLI 2,50 EURO

53
 IL MIO
CORPO
CAMBIA
ASSIEME
A ME
Il fisico diventato più morbido a un
anno dall’addio alle gare. La prossima
avventura a Pechino Express con il marito
Matteo Giunta. Il progetto di un’academy
per fare crescere le generazioni future
di nuotatori. Federica Pellegrini posa
per Grazia a Lisbona. E parla alla
direttrice Silvia Grilli della sua nuova vita
fatta di sensazioni inaspettate e di sfide
che ha intenzione di affrontare,
come sempre, da campionessa
d i S I LV I A G R I L L I
foto di FREDERICO MARTINS
s t y l i n g d i C A R L O T TA M A R I O N I
56
 I A STAR DI COPERT INA
G R AGZRI A ZSTORIA

LA
CAMPIONESSA
DI NUOTO
FEDERICA
PELLEGRINI,
34 ANNI, QUI
INDOSSA TOP IN
JERSEY TECNICO
CON SCOLLO
A INCROCIO SU
GONNA A VITA
ALTA CON
MOTIVO A
PIEGHE (TUTTO
MAX MARA).

57
 GIACCA
SQUADRATA IN
DOPPIO CRÊPE
DI LANA
STRETCH CON
MANICHE A
KIMONO SU
LUPETTO E
GONNA A TUBO
IN JERSEY
STRETCH (TUTTO
MAX MARA).
PAGINA
ACCANTO:
SPOLVERINO
IN TAFFETÀ
DI SETA CON
VOLUME AMPIO
(MAX MARA).

58
G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI

59
G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI

Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

60
 G R A Z I A LOREM
CAMICIA IN
TAFFETÀ DI SETA
CON COLLO
A FIOCCO
E MANICHE A
SBUFFO
(MAX MARA).
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

61
62
G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI

BLAZER
DOPPIOPETTO IN
TELA DI LANA
MOHAIR E SETA E
SHORTS
COORDINATI,
LUPETTO CORTO;
MULES IN PELLE
CON TACCHI
A COLONNA
(TUTTO
MAX MARA).

63
G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI CAPPOTTO
LUDMILLA ICON
COAT DI LINEA
AD “A” IN DOPPIO
CASHMERE
RIFINITO CON
PUNTINO
SARTORIALE,
TASCHE E
CINTURA
(MAX MARA).
PAGINA
ACCANTO:
BLAZER IN TELA
DI LANA MOHAIR
E SETA SU TOP IN
JERSEY TECNICO
STRETCH, BORSA
(TUTTO
MAX MARA).

64
65
G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI

Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

66
 G R A Z I A LOREM

MAGLIA IN LANA
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

E CASHMERE SU
GONNA IN
TAFFETÀ DI LINEA
SVASATA CON
MOTIVO A
PIEGHE PLISSÉ E
CINTURA (TUTTO
MAX MARA).

67
G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI

CAPPOTTO TEDDY BEAR ICON COAT DOPPIOPETTO

IN TESSUTO DI LANA E ALPACA SU ABITO BUSTIER
ADERENTE IN DOPPIO CRÊPE DI LANA (TUTTO MAX
MARA). TRUCCO E PETTINATURE: SARA DI STEFANO.

68
 69

per quotidiani e riviste venga su eurekaddl.beauty

G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI
È
trascorso un anno dal suo addio
alle gare. La vita della più grande
nuotatrice italiana di tutti i tempi è
cambiata. Anche il suo fisico è un po’
diverso, il corpo d’atleta è diventato
più morbido.
In agosto Federica Pellegrini, 34 anni, ha sposato a Ve-
nezia il suo allenatore, Matteo Giunta. In questi giorni
lo accompagna a Livigno, dove Matteo sta addestrando
una squadra e anche lei è tornata ad allenarsi. «È un
evento straordinario, perché da tanto non entravo in
acqua tutti i giorni. E finalmente, là sotto, è di nuovo
tutto così silenzioso», dice.
Tra qualche giorno Federica e il marito partiranno
insieme per India, Borneo Malese e Cambogia. Par-
teciperanno alla gara a coppie di Pechino Express, il
reality show che andrà in onda su Sky il prossimo anno.
Le foto esclusive di queste pagine le abbiamo invece
scattate a Lisbona, dove la campionessa e io abbiamo
visto insieme la sfilata Resort di Max Mara.
Com’è stato posare per queste immagini, Federica?
«Mi è sempre piaciuto molto posare, sono camaleontica.
Amo cambiare faccia, modo di vestire, trasformarmi
in generale».
La moda ti piace?
«Mi affascina da quando ero piccola. La seguo e cerco
di farla mia il più possibile, senza ubbidire alle regole
ferree di ogni stagione».
Quale modo di vestire senti tuo?
«Ho sempre scisso la vita sportiva in costume (pratica-
IL MATRIMONIO DI FEDERICA
PELLEGRINI E MATTEO GIUNTA
A VENEZIA, NELL’AGOSTO 2022;
LA COPPIA CON I LORO CANI
A LIVIGNO; SUL TAPPETO ROSSO
DELL’ULTIMA MOSTRA
DEL CINEMA DI VENEZIA.
70
per quotidiani e riviste venga su eurekaddl.beauty
mente mezza nuda in costume e ciabatte) dall’amore
folle per le scarpe alte e il vestire sexy. Ma questi miei
due modi fanno entrambi parte di me».
Avevi qualche vezzo durante le gare?
«Negli ultimi anni riusciamo a sbizzarrirci con le fan-
tasie nei costumi, soprattutto da allenamento, perché
quelli da competizione più incutono terrore meglio è, e
il nero la fa da padrone. L’altro vezzo, che mi ha sempre
dato una grande forza, erano le sneaker. Indossare in
camera di chiamata (dove si riuniscono le finaliste un
quarto d’ora prima di una competizione importante
agli Europei, ai Mondiali o alle Olimpiadi) una scarpa
più ricercata, che nessun’altra ha, è sempre stato per
me come partire in vantaggio rispetto alle altre. Perché
tra sportive l’occhio cade lì...».
Quindi c’è gara anche sull’abbigliamento?
«In un mondo prettamente competitivo, dove ci gio-
chiamo tutto al decimo di secondo, è molto femminile
avere quella parte che ti fa cadere l’occhio sulle scarpe
della ragazza che nuoterà in finale con te».
C’era qualche collega che attirava il tuo sguardo su quei
dettagli?
«Onestamente no. Posso dire di essere stata la prima
(ride, ndr) a usare queste scarpe “swarovskate”, col
tricolore. Negli ultimi anni, poi, mi ero appassionata
alle Dunk Low della Nike. Cercavo modelli molto
ricercati che fossero comunque comodi. Alla fine stai
andando a fare una prestazione sportiva, metterti una
scarpa scomoda non è il caso».
Com’è cambiata la tua vita dopo il matrimonio? Quando
Foto IPA, IG, GETTY IMAGES
G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI
qualcuno v’interpella con «tua moglie» o «tuo marito», vi
guardate attorno per vedere a chi si riferiscano?
«Effettivamente è l’unica stranezza. Noi convivevamo
già da qualche anno, anche se non si sapeva. Nella nostra
quotidianità non è cambiato niente, però è come aver
compiuto il passo successivo. Quando ogni tanto, per
scherzare, mi chiamano “signora Giunta”, oppure si
riferiscono a noi come “marito e moglie”, mi pare una
stranezza bella, come se fossimo a un livello superiore».
Ti mette ansia quando ti domandano se state pensando
a un f iglio?
«Negli anni è stata sempre una domanda ricorrente.
Prima o poi questa creatura arriverà, ma anche quando
nuotavo ho sempre risposto con naturalezza che nei
miei progetti non c’è solo questo, ma anche questo. Il
fatto, poi, che questa risposta venisse sempre sbattuta
come titolo di prima pagina mi faceva girare le scato-
le. L’ho trovato molto limitante. Non perché sia una
brutta cosa, assolutamente no, ma perché una donna
non deve essere portata a fare soltanto quello. Nelle
interviste, raccontavo di impegni sociali, di lotta per
la parità di genere, ma l’unica cosa che si voleva da me
era concepire prima o poi una creatura».
A un uomo non lo chiedono sempre.
«No, anzi».
Dopo aver smesso di gareggiare ti sei ritrovata un corpo
diverso?
«In questo primo anno ho vissuto di rendita. Il mio
terrore era che il mio metabolismo cambiasse radi-
calmente da un giorno all’altro, invece si è adeguato
molto. Facendo meno attività, anche la fame si è atte-
nuata rispetto a prima, quindi il mio peso è rimasto lo
stesso. Però un conto è allenarsi tutti i giorni, facendo
palestra tre volte la settimana e acqua 10 volte, un
IL MATRIMONIO
«Io ero abituata a pressioni, tensioni alle stelle, ma i nervi tesi che ho avuto
quel giorno e le lacrime che ho versato... Non ero assolutamente pronta»
72
PELLEGRINI PORTABANDIERA
ALLE OLIMPIADI DI RIO DE
JANEIRO, IN BRASILE, NEL 2016;
CON LA MEDAGLIA D’ORO VINTA
NEI 200 METRI STILE LIBERO ALLE
OLIMPIADI DI PECHINO, NEL 2008.
conto è farlo due, tre volte la settimana o quando riesci.
Il corpo cambia dal punto di vista muscolare. A un
certo punto il mio seno ha cominciato a diventare più
rotondo e mi ha spiazzata. Non facendo più palestra,
non girando più le braccia in acqua (cosa che porta
ad avere un pettorale molto sviluppato, portandosi via
un po’ del seno naturale) dopo tre, quattro mesi dalla
fine delle gare mi sono stupita: “Cavoli, adesso ho un
seno! Incredibile!”».
L’hai apprezzato?
«Sì, è anche positivo. C’è una rotondità molto diversa.
In questi giorni ho voluto fare un esperimento: mi
sto allenando quotidianamente per vedere se il mio
fisico reagisce come una volta e quanto può cambiare
in due settimane».
Che cosa signif ica per te non gareggiare più?
«È stata una scelta ponderata. Ho fatto l’ultima gara
importante un anno fa alle Olimpiadi di Tokyo. Il
tempo è passato velocissimo, forse perché è successo
tanto. Mi sono sposata, ho dato tanto al mio sport, come
essere la madrina degli Europei di Roma quest’estate.
Non ho quella nostalgia che ti mangia dentro perché
ti senti spodestata del tuo punto di forza più grande.
Quello che ho vissuto nel mio sport, dato anche il livello
che avevo raggiunto, sarà molto difficile da ripetere
nella vita di tutti i giorni. Però ci saranno cose che mi
emozioneranno allo stesso modo, magari sotto una veste
diversa che non credevo possibile. Le nozze sono state
così. Io ero abituata a pressioni, tensioni alle stelle, ma
i nervi tesi che ho avuto quel giorno e le lacrime che
ho versato... Non ero assolutamente pronta, c’è stata
una reazione dentro di me che non ero preparata a
controllare. È stato veramente molto bello».
Foto AP/LAPRESSE, GETTY IMAGES
Hai provato la stessa adrenalina delle gare?
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G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI
«È stato completamente diverso. Alle competizioni
arrivavo con una tensione che pian piano saliva sempre
di più. Durante i giorni delle gare facevo fatica a man-
giare. Era come se mi stessi preparando alla guerra. Il
matrimonio è stato calma piatta fino al giorno stesso.
Poi, pian piano, ho cominciato a metabolizzare che
sarebbero arrivate le damigelle, ho inziato a prepa-
rarmi, Matteo ha detto: “Ci vediamo dopo all’altare”
ed è montato tutto, fino al picco massimo che per
me è stata l’entrata in chiesa. Lì sono proprio morta,
praticamente».
Dopo aver girato Pechino Express vi aspetta la luna
di miele che non avete fatto prima.
«Ci stiamo organizzando per andare via 10 giorni a
Capodanno, l’unico periodo in cui saremo liberi dal
lavoro».
Dove sistemerete i vostri quattro bulldog quando sarete
via?
«Con i nonni».
I tuoi genitori...
«Sono molto felici di tenerli».
Sono davvero carini, i vostri bulldog.
«Impegnativi, però carini. (La piccola sta facendo in
questo momento un gran baccano, ndr). Bianca è la
più teppista di tutti».
Come si chiamano? Vivono in casa con voi?
«Sì, tutti. Vanessa è la mamma, Rocky il papà. Poi ci
sono Cesare e Bianca, che non sono più cuccioli, perché
ormai hanno più o meno un anno e mezzo».
Torniamo al nuoto. Quando è stata la prima volta che
ti hanno portata in acqua?
«Avevo meno di un anno, abitavamo in provincia di
Venezia ed erano i corsi di ambientamento all’acqua
per i neonati».
Hai paura di nuotare in mare...
«Non vedere il fondo mi fa paura. È una fobia di tanti
nuotatori non sapere che cosa ci sia sotto. Io nuoto
dappertutto, sotto posso avere anche 30 metri di pro-
fondità e se vedo il fondo sono tranquillissima, ma se
comincia a diventare molto scuro ho difficoltà. Non
lo faccio da sola, ecco».
Hai ricevuto una laurea “honoris causa” all’università
San Raffaele di Roma con una tesi sull’influenza del
ciclo mestruale nella prestazione sportiva. L’hai vissuto
sulla tua pelle?
«Ho cominciato a pensare che il ciclo influenzasse
IL FISICO
«Smettendo di allenarmi il mio corpo è cambiato dal punto di vista muscolare.
A un certo punto il mio seno ha cominciato a diventare più rotondo e mi ha spiazzata»
74
la mia prestazione dopo Rio 2016, perché dopo aver
avuto per tutta la stagione numeri incredibili, in quella
Olimpiade ho subìto un deficit di potenza nella finale
dei 200 stile libero. Poteva essere riconducibile al ritardo
del ciclo di una settimana, che ha fatto sì che nuotassi
i 200 stile in piena crisi premestruale. Da lì, col mio
staff (soprattutto con la mia psicologa Bruna Rossi)
abbiamo cominciato a studiare, cercando di portare il
ciclo in maniera spontanea nella fase migliore, quella
ovulatoria dal settimo al quattordicesimo giorno, duran-
te la gara più importante. Facendo i calcoli, calendario
alla mano con il mio ciclo molto regolare, per Tokyo
2020 si sarebbe riproposta la stessa tempistica e avrei
gareggiato in crisi premestruale. Quindi dieci mesi
prima abbiamo deciso di prendere per due mesi la
pillola per cercare di spostare il ciclo di due settimane.
Poi hanno rinviato le Olimpiadi di un anno e non è
servito. Però i calcoli erano giusti».
Sono stati usati metodi feroci per potenziare le presta-
zioni sportive delle atlete che ti hanno preceduta.
«Dagli Anni 70 si hanno testimonianze di campionesse
russe e della Germania dell’Est che venivano costrette
a rimanere incinte per aumentare il livello di ormoni
maschili nel sangue, poi venivano obbligate ad abortire.
Se si rifiutavano, erano escluse dalle gare». (Anche re-
centemente ci sono stati casi di sportive dopate con la
gonadotropina corionica umana. È un ormone prodotto
all’inizio della gravidanza, che stimola la produzione
di testosterone, ma l’assunzione per sfruttarne l’effetto
anabolizzante può avere effetti collaterali gravi, ndr).
Una grande campionessa ha controllo e intense emozio-
ni. Tu non le hai mai nascoste, nemmeno le crisi d’an-
sia. Che cosa succede agli atleti in ambienti sempre più
competitivi?
«Dipende dalla sensibilità di ognuno. Io sono sempre
stata molto sensibile, sia nella vita personale sia nello
sport. La mia crisi ha coinciso con il momento di mas-
sima pressione. Avevo appena vinto le Olimpiadi del
2008, e mi si è presentata l’asma in piena gara. Avevo
paura di non poter respirare più. Sì, è vero: il mondo
dello sport sta diventando sempre più competitivo e
faticoso. I ragazzi oggi hanno bisogno di essere molto
più forti psicologicamente e molto più seguiti di quanto
lo fossimo noi».
Hai avuto f idanzati colleghi (come Luca Marin e Filippo
Magnini) o allenatori, come l’uomo che è diventato tuo
G R A Z I A F EDERICA PELLEGRINI
marito. Lo spieghi con il fatto che riescono a capirti di più?
«Fin quando ho nuotato, la mia priorità è sempre
stata quella. Il tempo per il resto era veramente molto
limitato. Avere una persona a fianco che facesse parte
del mio mondo e quindi capisse anche che il giovedì
sera ero stanca, non avevo voglia di andare fuori a cena
e fino al sabato non se ne parlava, giovava a tutto. La
mia vita mi ha sempre portato a trovare persone che 1)
conoscevo già, perché facevamo parte della Nazionale;
e 2) che condividessero la stessa vita e la capissero».
Tuo marito ti allena ancora? Ho visto su Instagram dei
vostri reel molto divertenti.
«Adesso molto più spesso sono io a seguire lui perché
fortunatamente posso gestire abbastanza il lavoro (Fe-
derica è dirigente sia del Comitato Olimpico Nazionale
sia Internazionale, ndr). Quando gareggiavo, da quando
ci svegliavamo fino alla sera facevamo esattamente le
stesse cose. Ora invece ci salutiamo la mattina e ci rive-
diamo la sera, che può essere anche non così sbagliato».
A parte il viaggio di un mese che farete ora stando insieme
24 ore al giorno in Pechino Express, sei gelosa che lui
non sia più sempre con te e tu non sia più la campionessa
Pellegrini?
«Oddio, no. So quello che ho fatto nella mia carriera,
non ho nessun tipo di competizione con le ragazze
che ora nuotano. Sono passata dall’altra parte, sono
76
più tifosa che rivale. Quando gareggiavo avevo un
altissimo livello di competizione. Da quando ho smes-
so, si è attenuata molto. Ne sono contenta perché la
competizione porta a consumarti».
Beh, gareggiando in Pechino Express la competizione
tornerà... Hai deciso di impegnarti nella formazione
dei giovani atleti?
«Stiamo sviluppando una specie di Academy ed è il
progetto che sento più mio, perché rimango nel mio
ambiente. Ci sarà questo passaggio di testimone tra
me e le nuove generazioni. Credo tanto nel riuscire
a trasmettere la mia passione per un elemento come
l’acqua e uno sport incredibile come il nuoto».
Come mai tutti gli allenatori sono maschi?
«È sempre stato uno sport molto maschile. Lentamente
sta cambiando. Qualche donna si sta cimentando come
allenatrice. Forse la più importante è Melanie Marshall.
Ha gareggiato i 200 stile libero con me alle Olimpiadi
di Atene nel 2004 e allena Adam Peaty, l’atleta che
detiene il record del mondo dei 100 rana».
Qual è il ricordo più bello della tua carriera sportiva?
«Di sicuro i Giochi di Pechino 2008, perché per una
sportiva riuscire a vincere un’Olimpiade è il sogno più
grande. Ma anche portare la bandiera italiana a Rio
de Janeiro nel 2016 è stata un’emozione incredibile». ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
EMOZIONI
IN PORTOGALLO
ABBIAMO PASSATO UNA GIORNATA SPECIALE INSIEME
CON FEDERICA PELLEGRINI IN GIRO PER LISBONA,
IN PORTOGALLO, A CACCIA DEI PUNTI PIÙ SUGGESTIVI
DA FOTOGRAFARE. LA CAMPIONESSA SI È MOLTO
DIVERTITA A PROVARE TUTTI GLI ABITI CHE AVEVAMO
SCELTO E HA DIMOSTRATO DI ESSERE UNA VERA
PROFESSIONISTA ANCHE SUL SET. IL SUO SGUARDO
SI È FATTO PIÙ DOLCE E INTENSO QUANDO CI HA
RAGGIUNTO SUL SET MATTEO GIUNTA, SUO MARITO.
G R A Z I A F UORIC LASSE

L’ATTRICE JESSICA
CHASTAIN, 45 ANNI,
CON EDDIE
REDMAYNE, 40.
SOTTO SONO SUL
SET DI THE GOOD
NURSE. IL
CARTELLO DICE:
“SEI AMATA
TOTALMENTE
E SENZA
CONDIZIONI,
JESSICA”.

HO CONOSCIUTO
UN ANGELO
Per raccontare la storia di un’infermiera

che ha denunciato il suo collega serial killer,
Jessica Chastain ha voluto incontrare
quella donna e portarla ogni giorno sul set.
Da lei ha imparato a curare gli ammalati e a
parlare con le persone in coma. E per l’uscita
del film la star dice a Grazia che solo chi sa
amare oltre ogni limite può diventare un eroe
d i F E D E R I CA VO L P E d a LO S A N G E L E S
f o t o d i DAV I D R O E M E R
C
harles Cullen è stato il serial killer più
prolifico della storia. Ha confessato
di aver ucciso, durante lo svolgimento
del suo lavoro di infermiere, 29 pa-
zienti tra il 1987 e il 2003, ma il numero reale delle
sue vittime si aggira, secondo gli esperti, intorno alle
400. Amy Loughren è la collega in camice bianco o,
per meglio dire, l’eroina che ha fermato lo spietato
killer e l’ha consegnato alla giustizia. Nel film The
Good Nurse, basato sul romanzo di Charles Graeber,
uscito in questi giorni su Netflix, una straordinaria
Jessica Chastain interpreta il ruolo della coraggiosa
infermiera che con Cullen, che ha il volto di Eddie
Redmayne, ha instaurato una forte amicizia prima
di scoprire la sua terribile natura. L’attrice aveva già
interpretato ruoli di persone realmente esistite ma
per la parte di Loughren si è sentita particolarmente
sotto pressione, ha detto a Grazia, perché la vera
Amy era sempre lì, sul set a osservarla: «È stata un
angelo con me, ma recitare una parte della sua vita
sapendo che lei mi guardava dal monitor della regia
Foto TRUNK ARCHIVE, GETTY IMAGES

è stato durissimo».
Ha dovuto frequentare una scuola per infermieri per
questo ruolo. Che esperienza è stata?
«Molto intensa. Eddie Redmayne e io ci siamo
calati completamente nella parte. Mi ricordo il
primo giorno di lezione, ci hanno fatto vedere un
video sulla storia della professione infermieristica
iniziando dalle origini. Ho passato moltissimo tem-

78
 G R A Z I A LOREM
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

L’ATTRICE JESSICA CHASTAIN HA VINTO UN OSCAR COME MIGLIORE ATTRICE PER IL FILM GLI OCCHI DI TAMMY FAYE.

79
G R A Z I A JESSICA C HASTAIN
po tra sacche, siringhe, fiale e provette. Le sembrerà
assurdo ma ho dovuto imparare anche come toglier-
mi i guanti nella maniera corretta. Nei film vediamo
infermieri intenti a fare il massaggio cardiaco e solo
dopo la scuola ho capito che spesso sullo schermo
gli attori lo fanno nella maniera sbagliata: i gomiti
vanno messi in un certo modo per scandire il ritmo
con precisione».
Dopo questo ruolo, le mette un po’ d’ansia andare in
ospedale per una visita o un prelievo?
«Al 100 per cento. Alcune volte faccio flebo di vi-
tamine e da quando ho girato questo film osservo
sempre il tubicino per assicurarmi che non ci sia
troppa aria, chiedo all’infermiera di controllare. Non
è una cosa rilassante ormai».
Sente una certa pressione quando interpreta persone
realmente esistite? In questo f ilm, tra l’altro, la per-
sona era con lei sul set.
«Recitare un pezzo della vita di qualcuno mentre
ti sta guardando è un’esperienza che ti fa restare
con i piedi per terra. Non mi era mai successo pri-
ma. Quando recito mi piace scomparire nel ruolo
e pensare che sia reale, che sia davvero io a provare
quelle sensazioni e a vivere quelle esperienze. Ho
incontrato la vera Amy per la prima volta su Zoom
e mi ha subito colpita la sua generosità, la sua bontà
d’animo. Se a volte la vedevo là sul set a osservarmi,
non le nascondo di aver pensato: “Quel che faccio
è falso, la vera Amy è lì e non sono io”. Ho sentito
una responsabilità enorme perché volevo che a lei
piacesse quello che stavo facendo, il modo in cui la
stavo rappresentando».
Amy ha percepito questo suo timore?
«Credo di sì, perché alla fine di ogni scena a cui
assisteva, veniva ad abbracciarmi».
Sa come ha reagito Amy alla notizia che sarebbe stata
lei, Jessica, a interpretarla?
«Mi ha raccontato che all’inizio non credeva che la
sua storia sarebbe davvero diventata un film, pensava
fosse una di quelle classiche cose che si dicono, poi
passa il tempo e finisce nel dimenticatoio. Quando
ha ricevuto la conferma, le è stato chiesto se avesse
un’idea sull’attrice che avrebbe voluto nel suo ruolo
MISSIONE
«Ho chiesto a quell’eroina perché avesse deciso di fare l’infermiera
di notte. E lei mi ha risposto: “Perché così di giorno le mie figlie avrebbero
avuto la sensazione di avere una mamma sempre a casa con loro”»
80
e ha fatto il mio nome. Hanno riso tutti e le hanno
risposto: “Scordatelo, non succederà mai”. E invece,
eccoci qua. Lei dice che è stato un sogno divenuto
realtà, per me lo è stato ancora di più».
C’è stata una scena particolarmente diff icile da girare
di fronte a lei?
«Il solo fatto di averla lì sul set mi faceva sentire im-
preparata. Non ero pronta a farmi vedere da Amy con
la divisa da infermiera. Non mi reputavo all’altezza
di raccontare questa storia e la grandezza di ciò che
questa donna ha fatto, il suo coraggio».
Ricorda il momento in cui è entrata nel personaggio?
«Quando prepari un ruolo non sai mai quale sarà il
punto di svolta che ti aprirà completamente la porta
sul suo mondo. Avevo letto il libro, frequentato la
scuola da infermiera, imparato questo straordinario
copione, fatto molte prove. Poi un giorno durante
una telefonata con Amy, ho chiesto a quell’eroina
perché avesse deciso di fare l’infermiera di notte. E
lei mi ha risposto: “Perché così di giorno le mie figlie
avrebbero avuto la sensazione di avere una mamma
sempre a casa con loro”. Ho riflettuto su quella frase.
Mi sono detta: “Questa donna lavora tutta la notte
prendendosi cura di altre persone, poi torna a casa
per prendersi cura delle sue bambine trascurando
anche se stessa e la cardiomiopatia di cui soffre”. È
la forma più alta di altruismo e generosità di quella
risposta che mi ha fatto arrivare il suo enorme e
spassionato desiderio di aiutare gli altri. Quello mi
ha aperto le porte del suo mondo».
Il lavoro di infermiera richiede un livello di empatia
notevole. Come lei stessa ha detto, parliamo di eroi.
«Mi sono confrontata con tanti infermieri per capire
questa professione. Durante le riprese la mia inse-
gnante mi ha mostrato le azioni che solitamente gli
infermieri compiono con i pazienti in coma. Le ho
chiesto che cosa fare esattamente. Lei mi ha detto:
“Sai, potresti anche parlare con loro, come se potes-
sero sentirti”. Sono soddisfatta del modo in cui ho
recitato quella scena. Ma non ci sarei mai riuscita,
se non avessi avuto gli insegnamenti giusti da chi
mostra tutti i giorni quella forma di compassione». ■
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 LUCREZIA
LANTE DELLA
ROVERE,
56 ANNI.
G R A Z I A PREDEST INAT E
SONO FURIA
E LIBERTÀ
Il padre nobile. Una madre
come Marina Ripa di
Meana. Gli amori intensi e
il lavoro con grandi registi.
L’attrice Lucrezia Lante
della Rovere ha vissuto
esperienze uniche
e straordinarie. Ora le
racconta in un libro e a
Foto FABIO LOVINO
Grazia dice di aver trovato
finalmente ciò che cercava
di STELLA PENDE
L
ucrezia Lante della Rovere. Nome superbo. L’ ha voluto
per lei sua madre, la duchessa Marina Lante della Rovere,
poi contessa Ripa di Meana, certamente la femmina più
rovente, più bella e più indomabile tra gli Anni 70 e i 90. Una che
ha tirato una torta in faccia al giornalista Maurizio Costanzo e che,
tra le mille bizzarrie, si è fatta fotografare nuda spiegando che quella
sotto l’ombelico era l’unica pelliccia di cui andava fiera.
Giovanissima madre, Marina si è ispirata per il nome di sua figlia
a Lucrezia Borgia, esempio di femminilità e di libertà. E ci ha az-
zeccato: perché Lucrezia, anche lei donna bellissima, è diventata nel
cinema, ma soprattutto in teatro, un’ attrice importante. Ha amato
liberamente uomini speciali come l’attuale presidente del Coni
Giovanni Malagò, padre di Ludovica e Vittoria, le sue due gemelle,
ma anche l’attore e regista Luca Barbareschi. Una vita tatuata da
83
G R A Z I A LUC RE ZIA LANT E DELLA ROVERE
precipizi bui e da luci improvvise che Lu-
crezia racconta tutta d’un fiato in un libro,
Apnea (Piemme), che è una vera sorpresa.
Perché Lucrezia, nonostante la sua vita
potente non cada mai nel gossip, confessa
con poesia la sua infanzia di bambina sola,
racconta una piccola parte delle trappole
che le ha regalato sua madre. Ricorda con
grazia perfino le guerre d’amore vissute con
Barbareschi. Il risultato è un libro ironico
e straziante insieme.
Tua madre te ne ha fatte vedere di tutti i
colori, ma poi le hai dedicato il libro.
«Perché io credo di essere un’extracomu-
nitaria degli affetti. Cioè una che arriva in
un porto e le cambiano subito città, conquista la casa dei
sogni e presto deve traslocare. Una che per troppo tempo
si è sbattuta da un luogo all’altro dell’anima. L’unico
punto fermo, pur attraverso furie e dolore, è stata mia
madre».
Tu fai l’attrice. Con una predilezione per il teatro. Sei so-
lare, ma hai sempre protetto la tua vita. Adesso ti tuff i nel
passato, scavi nell’intimo della tua famiglia. Il libro comin-
cia con la foto dei tuoi genitori, sposi.
«Sì, volevo mettere ordine nella mia vita, ripassare con
questo libro i sentimenti provati per le persone che ho
amato. Anche in silenzio. Mio padre Alessandro Lante
della Rovere veniva da uno dei casati più nobili d’Italia,
ma era povero. Mia madre arrivava invece da una famiglia
borghese. Si innamorarono pazzamente! Quando si spo-
sano lui è altero e bellissimo. Lei da mozzafiato nel suo
abito di shantung bianco. Ecco quella è l’unica immagine
che ho dei miei genitori felici. Dopo poco mia madre
lascia il mio papà barattando il divorzio per un cognome.
Così lei, affamata di vita, diventa Marina Lante della
Rovere. E lui resta invisibile. Io, piccolissima, non capisco
chi sono: passo cinque giorni in un attico che guarda
piazza di Spagna dove lei si fa la doccia con lo champagne
e due nella casa di mio padre che non ride mai».
Forse in qualche colore del tuo carattere ritrovi tua madre...
«Certo! Non a caso ho fatto l’attrice. Io sul palcoscenico
e lei nella vita. Da piccola dicevano: tua madre è uno
scandalo vivente, ma io non sapevo che cos’era lo scanda-
lo. Con lei c’era Franco Angeli, pittore furioso di quadri
con falce e martello. La picchiava di brutto e poi si ama-
vano pazzamente. La casa pullulava di scrittori, musicisti,
più che altro maledetti come Mario Schifano. Ecco la
passione dell’arte me l’ha passata lei. Cerco sempre la di-
versità, l’estrosità per sentirmi viva. E a volte l’ho pagata».
84
LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE CON
LA MADRE, MARINA RIPA DI MEANA,
SCOMPARSA NEL 2018.
Parli del diverso Luca Barbareschi?
«Quando lo incontro ho 26 anni. Non so
nulla. Lui fa l’attore, il regista, ha due laghi
al posto degli occhi, è stato in America, ha
una casa di produzione. È dinamite pura
e mi vuole come Lucrezia e come attrice.
Sono rapita. Lavoriamo insieme appassio-
natamente. Ma scopro che è sposato. Mi
invita a casa. Sua moglie è incinta. Tsuna-
mi. Ci prendiamo, ci lasciamo. Facciamo
l’amore sempre come l’ultima volta. Mia
madre lo chiama “il ceffo”! Luca è una
calamita di femmine. Con lui torno una
bambina insicura. Dunque gelosa. Per me
gelosia era uguale amore. È durata sette
anni di passione forsennata. E poi mio padre muore».
Anche lui è stata per te fonte di grande dolore? Beveva
molto vero?
«Sì, una vita consolata dall’alcool. “Era un uomo debole,
ma ti amava moltissimo”, mi dice Antonella, la sua com-
pagna. Bisogna farsi bastare l’amore? Oggi capisco di sì.
Ho trovato la quiete del cuore, con le mie figlie ho un
legame forte e bellissimo, con Giovanni e Luca un affet-
to infrangibile. Ho cercato per anni una famiglia ma l’ho
trovata in quella che Pier Paolo Pasolini chiamava fami-
glia elitaria. Gli amici, Ilaria, Dodi, il mio regista fratello
Francesco Zecca. Il teatro, che mi ha salvato la vita, è un
mestiere che ti permette di tirar fuori dal cassetto le tue
anime diverse, le pene e i ricordi. Dietro quella maschera
le interpreti tutte e intanto guarisci. Quando sei sul pal-
coscenico sei tu l’attore, il regista, il montatore di te stes-
so. Il cinema e la tv mi hanno dato tanto. Ma troppo
spesso ti senti solo una pedina con un regista che ti spia».
È successo anche con Mario Monicelli e con Carlo Verdone?
«Ma va! Mario è stato l’inizio di tutto. Un uomo ruvido,
ma capace di creare un clima di famiglia. Il suo Speriamo
che sia femmina vantava un cast siderale: Catherine De-
neuve viveva in una bolla sua e non permette a nessuno
di truccarla. Liv Ullman aveva uno straziante sguardo
materno. Stefania Sandrelli rideva sempre. Provava e ri-
provava e poi magari improvvisava. Con Carlo? Dietro
quel suo far ridere c’è un professionista maniaco».
Hai detto che temevi il giudizio delle tue f iglie. Ma tua
madre che cosa direbbe di questo libro?
«Cercherebbe subito la scusa per farmi una scenata epica.
Ma poi dimenticherebbe tutto e arrivando sotto casa mi
farebbe l’occhiolino. Come è successo quando, malata di
Foto SGP
cancro, entrava in camera operatoria». ■
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 G R A Z I A IL PERSONAGGIO

LA MIA VITA
RICOMINCIA
DA TRE
La modella Francesca Sofia Novello è
diventata da pochi mesi mamma di una bimba.
E accanto al campione Valentino Rossi, che
ha lasciato le gare di motociclismo, ha iniziato
un nuovo capitolo. «Ora che c’è Giulietta»,
racconta a Grazia, «siamo una famiglia a cui
non mancano più le corse a 300 all’ora»
di ALESSIA ERCOLINI

P
ochi giorni dopo aver spento le 29 candeline con il
compagno Valentino Rossi, Francesca Sofia Novello,
neomamma di Giulietta, 7 mesi, dal divano di casa
Rossi, a Tavullia, si racconta via zoom. Sorride spesso
e lascia trasparire un ottimismo contagioso, come quello del
campione del mondo di motociclismo più amato di sempre. Da
modella a creatrice digitale, oggi Novello ha oltre mezzo milione
di followers e idee chiare su come gestire famiglia e carriera.
Su Instagram, in un post sotto la foto di famiglia con Giulietta,
lei scrive: “Ecco la vita che sognavo”.
«Valentino e io eravamo a Barcellona, in Spagna, per il
campionato automobilistico e per la prima volta c’era anche
Giulietta. Era quello che sognavo: essere lì insieme. Sono sempre
stata una compagna presente e finalmente c’era anche lei a fare
il tifo per il suo papà. Il mio commento alla foto è stato un po’
frainteso e ci sono state battute poco carine, ma è solo il lato
brutto dei social».
E lei da piccola che cosa sognava?
«Ho sempre avuto il desiderio di conoscere il mondo del diritto
così mi sono iscritta a Giurisprudenza. Studiando a Milano, la
mia città, ho cominciato a fare la modella. È diventato un vero
lavoro che mi ha portato a girare il mondo, ma non mi bastava.
Volevo comunicare e mostrarmi per ciò che sono, con i miei
look, i miei make up, la mia vita. Creando contenuti sui social
riesco a esprimere me stessa».
Come concilia il lavoro a Milano e la vita di famiglia a Tavullia,
patria di Valentino Rossi?

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LA MODELLA
E CREATRICE
DIGITALE
FRANCESCA
SOFIA NOVELLO,
29 ANNI, INDOSSA
ABITO IN MAGLIA,
STOLA E BORSA DI
LUISA SPAGNOLI.
G R A Z I A F RANC ESCA SOF IA NOVELLO
«Da cinque anni mi sono trasferita stabilmente a
Tavullia e riesco a conciliare tutto. Mi capita spesso
di andare a Milano, ma faccio tutto in giornata. Qui
ho trovato una famiglia ricca di amore».
E Valentino Rossi che dice?
«Per lui è un mondo totalmente nuovo. Anche
comunicare su Instagram era una cosa che non
capiva tanto, ma ci sosteniamo a vicenda. Ora ha
meno gare, è più presente e io sono molto più serena.
Abbiamo una figlia e vederlo correre in moto a 300
chilometri all’ora non mi farebbe stare bene. Ho
sempre avuto un po’ d’ansia. Non gliel’ho mai fatto
pesare, perché stiamo parlando di Valentino, lui è
un campione e questo è il suo mondo».
Ora che i riflettori su di lui si sono un po’ spenti per
voi è cambiato qualcosa?
«Ora Valentino corre in auto e quindi l’adrenalina
non gli manca mai. E anche dal punto di vista
dell’attenzione dei media non è cambiato niente.
Certo, è un campionato meno seguito, ma la gente
segue lui e lo farebbe anche se giocasse a biglie».
Come vive il suo lavoro adesso che è mamma?
«I ritmi sono cambiati. Faccio scelte mirate, perché
non voglio trascurare mia figlia e il mio fidanzato.
Crescere Giulietta mi occupa, ma nello stesso tempo
voglio essere una mamma in carriera».
Ha usato la parola “f idanzato”. C’è una promessa di
matrimonio all’orizzonte?
«Chi lo sa. Valentino è il mio compagno di vita, il
mio complice in tutto. Vediamo dove ci porterà la
vita. Non avevamo programmato di diventare
genitori così in fretta, ma ora siamo felicissimi. Non
sapevo che diventare mamma fosse un dono così
88
DA SINISTRA,
FRANCESCA SOFIA
NOVELLO CON IL
MINIABITO LUISA
SPAGNOLI
RICAMATO
DI STRASS
INDOSSATO A
VENEZIA PER
LA 79ª MOSTRA
DEL CINEMA;
LA CREATRICE
DIGITALE CON
IL CAMPIONE DI
MOTOCICLISMO
VALENTINO ROSSI,
43 ANNI E LA LORO
BIMBA GIULIETTA,
7 MESI.
meraviglioso: è come nascere una seconda volta.
Giulietta ha dato un senso a tutto. Ha unito ciò che
Valentino e io siamo: non pensavo di poter provare
un sentimento così forte verso qualcuno che ti
stravolge così tanto la vita, in positivo. Le mie amiche
mi chiedono: ma non è impegnativo? È come se
avessi il mio cuore dentro quello di un’altra persona.
E per Vale è lo stesso».
Quali errori non vorrebbe fare con Giulietta?
«Essere assente e perdermi i momenti importanti.
Vorrei trasmetterle i miei valori: amore, rispetto e
determinazione. Gli stessi che mi ha dato mia madre:
rispetto per il tuo compagno, per chi lavora con te,
per le amicizie. E poi l’amore. Per tutti, in qualunque
forma: per noi andrà sempre bene».
Quali progetti ha per i prossimi mesi?
«Sto lavorando a un progetto top secret e ho un
sogno: creare il mio marchio e diventare imprenditrice
come mia madre. Magari una linea giovane e una
per bambini. Già vesto Giulietta come una piccola
me, con felpa e sneakers».
Come si vede tra dieci anni?
«Mi piacerebbe avere due o più figli e continuare a
crescere come imprenditrice. La differenza tra
influencer e creatrice per me è questa. Io non voglio
influenzare nessuno, sono cauta nell’esprimermi sui
social, perché sento tanta responsabilità. Non do
nessun codice sconto con la crema che uso io, mostro
solo la mia beauty routine. Alle ragazze dico: usate
ciò che volete, ma prendetevi cura di voi stesse.
Prendete spunto dai social, ma trovate sempre il
vostro stile». ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 G R A Z I A PROTAGONISTA

SONO UN UOMO CHE

SI RIALZA SEMPRE
Nella serie fenomeno Sopravvissuti Alessio Vassallo interpreta un naufrago
disposto a tutto pur di non soccombere. Con Grazia l’attore ricorda i momenti bui
che ha superato nella vita, dal bullismo a scuola alla fine di un amore difficile
e alla sfida di una malattia. E spiega perché nessuno si salva mai da solo
d i A L E S S I A E R C O L I N I fo to d i G I U L I A L U CA R I N I

È
entrato nei cuori degli italiani
con la serie del Giovane Mon-
talbano, nei panni di Mimì
Augello, come promessa del cinema
italiano. Il 10 novembre sarà protago-
nista del film I racconti della domenica
diretto da Giovanni Virgilio e sta gi-
rando il film per Raiuno La stoccata
vincente. Oggi Alessio Vassallo, 39 anni,
siciliano, è tra i protagonisti della serie
che sta tenendo con il fiato sospeso
tre milioni di italiani, Sopravvissuti,
in onda a puntate su Raiuno. «Per la
prima volta interpreto un personaggio
ambiguo, Gabriele, un cattivo ragazzo», L’ATTORE ALESSIO VASSALLO
mi racconta. «Sono un medico che sale NELLA SERIE SOPRAVVISSUTI.
a bordo di una barca a vela per fare un
viaggio a scopo benefico, raccogliere fondi per la ricerca.
Partiamo in 12, ma una forte tempesta ci travolge e
metà dell’equipaggio muore dispersa. La barca svanisce
dai radar e verrà ritrovata un anno dopo, ma nessuno sa
ancora che cosa sia accaduto realmente ai sopravvissuti.
Gabriele, apparentemente un bravo ragazzo, una volta
in pericolo di vita svela un lato oscuro, è disposto a
tutto pur di salvarsi. Ed è questo il tema importante
della serie. Siamo tutti sopravvissuti a qualcosa».
Lei a che cosa è sopravvissuto?
«La prima volta alla scuola. Soffrivo perché ho avuto
diversi episodi di bullismo e mi schieravo sempre dalla
parte dei bullizzati. Alcuni dei miei compagni non ci
facevano giocare a calcio e non ci invitavano alle feste,
allora con altri emarginati come me abbiamo fondato
una nostra squadra e ci siamo iscritti al torneo scola-
stico. Abbiamo perso tutte le partite, ma non scorderò
mai il gol improbabile di un ragazzo tirato quasi per
caso che ci ha fatto vincere per una volta. Per noi è
stato come arrivare primi alla finale della Champions
League. Da lì è nata anche la voglia di fare questo me-
stiere. Per me la passione per il teatro
è stata una sorta di riscatto».
E la seconda volta che si è sentito un
sopravvissuto?
«È stata la convivenza con una malattia
autoimmune di cui soffro da anni, il
morbo di Crohn, che mi ha causato
anni di disagi sia nel privato, sia nel
lavoro. Per fortuna poi ho trovato un
bravo medico che mi ha preso in cura,
ma ho avuto molti momenti bui. L’ho
scoperto all’età di 27 anni quando si è
scatenata la malattia, a seguito di un
periodo di forte stress dopo la separa-
zione dalla compagna di allora, con la
quale stavo da sette anni. Quando ti
dicono che dopo una caduta ti rialzi
più forte, ecco, non è sempre vero. A volte si resta a
terra. Poi mi sono rialzato, con molta fatica, soltanto
quando ho capito che da soli non si va da nessuna parte,
che solo aprendoti agli altri si riescono a vedere quelle
braccia aperte proprio nella tua direzione, e che sta a
te afferrare una di quelle mani e salvarti».
Di chi era quella mano?
«Quella di mio padre. Nel momento più triste non
mi ha detto, come spesso fanno i padri: “Non mollare,
resta a Roma, vedrai che passerà”, ma: “Se vuoi puoi
tornare a casa, noi siamo qui”. E così ho fatto».
Che cosa le ha portato quell’esperienza?
«Più serenità. E un nuovo amore, Ginevra. Stiamo
insieme da un anno e stiamo facendo progetti per
andare a vivere insieme. Lei mi ha riportato il sorriso.
Il mio grande rimpianto è avere 39 anni e non avere
ancora una famiglia. Con lei vorrei tanti figli e una
famiglia numerosa, io sono stato figlio unico e ai pranzi
di Natale eravamo sempre in tre. Però, ora il primo
grande passo sarà la nostra casa a Roma». ■
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90
 ALESSIO
VASSALLO,
39 ANNI.

91
 G R A Z I A INC HIESTA

AMORE,
NON
HO PIÙ
VOGLIA
Coniugi che smettono di fare
sesso. Donne che hanno perduto
il desiderio. Ragazzi che hanno
meno occasioni d’incontro.
Le ultime ricerche descrivono
un mondo in cui la pandemia
sembra aver raffreddato
la sessualità. Grazia ha indagato
d i E N R I CA B RO CA R D O

L
o psicoanalista e sociologo Luigi
Zoja la chiama la “sindrome anti-
erotica dell’orologio”. A letto, uno
dei due «gira leggermente il polso
dietro la nuca del partner per controllare il
passare del tempo». A volte, spiega, perché ci
si ricorda di un impegno al quale non si può
mancare, «altre volte perché si ha la sensazione
che il rapporto duri troppo e sta sopraggiun-
gendo un senso di noia».
Zoja ha scritto un saggio appena pubblicato
da Einaudi con un titolo che non ha bisogno
di spiegazioni: Il declino del desiderio. Perché il
mondo sta rinunciando al sesso.
In realtà, una risposta univoca non c’è, ma i dati
che presenta nel libro raccontano di un disin-
Foto CHRIS CRAYMER / TRUNKARCHIVE.COM

teresse crescente in tutto il mondo cosiddetto

“occidentale”. Negli Stati Uniti, scrive, le donne
dai 25 ai 34 anni che dichiarano di essere ses-
sualmente inattive sono quasi raddoppiate, dal
7 al 12,6 per cento. Mentre secondo uno studio
LO PSICOANALISTA E SOCIOLOGO LUIGI ZOJA HA APPENA PUBBLICATO
condotto in Germania l’assenza di desiderio IL SAGGIO IL DECLINO DEL DESIDERIO (EINAUDI). SECONDO STUDI RECENTI,
sessuale riguarda il 13 per cento delle persone, IN ITALIA LE COPPIE BIANCHE SAREBBERO IL 30 PER CENTO.
ma la diminuzione è ancor più impressionante
nei giovani fra i 18 e i 30 anni.
«Quando avevo 16 o 17 anni, la mia mamma

93
G R A Z I A INC HIESTA
ogni tanto cercava di indagare: “Ti vedi con
qualcuno? Sai come stare attenta?”. Io cam-
biavo discorso, ma avrei voluto dirle che non
c’era motivo di preoccuparsi semplicemente
perché di fare sesso non mi andava», racconta
Caterina Angelli, 19 anni. «Neppure con le
amiche ne ho mai parlato, quelle che hanno un
ragazzo lo fanno. Forse, non ho ancora trovato
nessuno che mi piaccia davvero».
La ginecologa Ambra Garretto, autrice di un
manuale per adolescenti, Chiamala con il suo
nome (Fabbri), e una delle esperte del canale
YouTube Vagina Academy, spiega che in parec-
chi casi «il calo della libido nelle giovani donne
può essere un effetto collaterale delle pillole
anticoncezionali». Altre, invece, rinunciano
perché soffrono di vulvodinia, una malattia che
provoca dolore durante i rapporti: un problema
più diffuso di quanto si creda. «Il desiderio ci
sarebbe, ma se fare sesso ti fa stare male è nor-
male decidere di smettere», dice Garretto. «La
mancanza o il calo del desiderio nelle donne
non è sempre e solo una questione mentale,
come si pensava un tempo. Tra le cause pos-
sono esserci malattie o infezioni. Per questo
bisognerebbe andare prima dal ginecologo e
poi, eventualmente, dal sessuologo».
È un fatto, però, che l’interesse verso il sesso
sia in calo da anni. Nel 2018 si era parlato di
“sex recession”, ovvero ritiro, fuga dal sesso.
Mentre solo la primavera scorsa la rivista
americana The New Yorker aveva affrontato
la questione in un articolo intitolato “Perché
siamo diventati tutti così soli”. Tante le possi-
bili ragioni: l’aumento di ansia e depressione,
dovute anche al fatto di vivere in uno stato di
emergenza, prima la pandemia e, poi, la guerra.
E altri fattori, alcuni dei quali citati anche nel
libro di Zoja, e che riguardano soprattutto i
più giovani. Come l’essere nativi digitali del
porno, che propone “modelli” irreali di donne
sempre disponibili e di uomini sempre pronti.
«O l’odio per il proprio aspetto fisico», perché
non ci si sente all’altezza delle immagini diffuse
sui media.
«Da qualche anno mi capita sempre più spesso
di farlo come un favore», racconta Anna San-
ti, 42 anni. «Sono separata e single, ma mi è
capitato di avere qualche relazione, di qualche
settimana, sei mesi al massimo. Non sono du-
94
rate di più anche perché mi piaceva andare a
cena, parlare, mi piacevano anche le carezze, i
baci. Però non mi andava di fare sesso e, fin-
ché potevo, lo evitavo. Mi sono domandata se
rivolgermi a uno psicologo, ma il punto è che
sto bene così. Perché dovrei preoccuparmi di
non volere qualcosa che non voglio?».
«Da sempre il desiderio nelle donne, con le
dovute eccezioni, è legato a fattori anche affet-
tivi, al bisogno di essere al centro di attenzioni
non solo sessuali», dice la sessuologa Roberta
Rossi. Per questo il desiderio non può essere COPPIE
stimolato con una pillola e la promessa del
BIANCHE
viagra rosa è naufragata anni fa. «In America,
la Food and Drug Administration ha dato il via «Con il mio
libera alla commercializzazione del Flibanserin, partner non
ma si tratta più che altro di una sostanza che abbiamo
stabilizza l’umore». praticamente
Secondo gli ultimi dati disponibili, in Italia, più rapporti
le “coppie bianche” sarebbero il 30 per cento.
da un paio
Irene Nastri, 39 anni, convive da otto. «Io e
il mio partner non abbiamo praticamente più di anni»,
rapporti da un paio di anni. All’inizio è stato dice Irene.
lui. Era stanco, stressato, diceva: “Mi passerà”. «Era stanco,
Per un po’ ne ho sofferto, poi è stato come se stressato,
mi fossi spenta anch’io. Le coppie che hanno diceva: “Mi
rinunciato ad avere rapporti sono più di quanto passerà”. Per
si creda».
Una tendenza che la pandemia ha accentuato. un po’ ne
Silvano Gallus, a capo del Laboratorio di Epi- ho sofferto,
demiologia degli Stili di Vita dell’Istituto Ma- poi è stato
rio Negri, ha condotto un sondaggio sulle abi- come se mi
tudini sessuali degli italiani durante i lockdown, fossi spenta
uscito nel 2021: «L’8 per cento diceva di aver anch’io».
aumentato la frequenza dei rapporti contro un
27 per cento che, invece, l’aveva diminuita. Il
calo si era verificato anche tra le coppie sposate
o conviventi, con una proporzione più alta fra
le donne». Il sondaggio, poi, è stato ripetuto a
un anno circa di distanza. E, contrariamente, a
quanto si aspettavano i ricercatori, i dati della
primavera 2022 confermavano il persistere del
calo, anche se minore: il 20 per cento continua-
va ad avere meno rapporti rispetto a prima del
Covid. Un’onda lunga che non stupisce Rossi.
«La pandemia ha in qualche modo congelato
il debutto nella vita sessuale delle ragazze e dei
ragazzi. Non basta togliersi le mascherine per
tornare alla normalità». ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Wortmann Int. Schuhproduktionen, Detmold tamaris.com
 G R A Z I A MODA

LIBERA
COME L’ARIA
Mantelle a quadri, maglioni fatti a mano e dettagli in pelle
ti rendono protagonista durante ogni giornata
fo to d i A N D R E A O L I VO s t y l i n g d i A N N A S G U RA

96
 CAPPA IN TARTAN DI
LANA E MOHAIR CON
FRANGE DI NAPPA SU
GONNA LONGUETTE
COORDINATA (TUTTO
ROBERTO CAVALLI).
STIVALI DI PELLE
(ISABEL MARANT).

97
98
GIACCA IN TWEED CON
BOTTONI GIOIELLO SU
MINIGONNA;
CAPPELLO, COLLANA
CON PENDENTE A
CUORE, CALZE DI
CASHMERE, SANDALI
IN VERNICE (TUTTO
CHANEL).
SI RINGRAZIANO
MILANOMONGOLFIERE.
COM E RELAIS TENUTA
IL CIGNO A
VILLANTERIO, PAVIA.

99
 GIACCA DOPPIOPETTO
(MANILA GRACE, € 340)
SU ABITO SOTTOVESTE
IN SETA CON RUCHES
(GIVENCHY).
CUISSARDES IN
CAMOSCIO
(GIANVITO ROSSI).

100
 CAPPOTTO
DOPPIOPETTO IN
LANA (TAGLIATORE
0205, € 715) SU GILET
CON DECORAZIONI E
PANTALONI IN VELLUTO
DI SETA (TUTTO ETRO).
STIVALI
(ISABEL MARANT).

101
 CAPPOTTO E
PANTALONI
COORDINATI IN LANA
E MOHAIR (TUTTO
MISSONI), DOLCEVITA
IN CASHMERE
(PUROTATTO, € 415).
STIVALETTI (STEVE
MADDEN, € 159).

102
MAGLIA FATTA A MANO
IN CASHMERE SU
CAMICIA DI SETA
E PANTALONI GESSATI
(TUTTO
BRUNELLO CUCINELLI).
COPPOLA (STETSON,
€ 169).

103
 GIACCA-CAMICIA IN
LANA PRINCIPE DI
GALLES (HERNO,
€ 730), T-SHIRT IN
VISCOSA (ROSSO 35,
€ 120), PANTALONI IN
TWEED DI LANA A
QUADRETTI,
DÉCOLLETÉES (TUTTO
VERSACE).

104
 CAPPOTTO CON
COLLETTO IN VELLUTO
SU ABITO IN LAMÉ
RICAMATO E CAMICIA,
CRAVATTA (TUTTO
LOUIS VUITTON).
STIVALETTI
(GIANVITO ROSSI).

105
 DALLA COLLEZIONE
D-LITTLE, GONNA IN
LANA A QUADRETTI
VICHY, CORSETTO IN
LANA PIED-DE-POULE
E CAMICIA; CALZE
E DÉCOLLETÉES
(TUTTO DIOR).

106
 CABAN CON STAMPA A
QUADRI SU PANTALONI
(TUTTO ZIMMERMANN),
DOLCEVITA A TRECCE
IN CASHMERE
(FALCONERI, € 398).
STIVALI IN PELLE
(TOD’S).

107
 BLAZER DOPPIOPETTO
(€ 69,95) E PANTALONI
COORDINATI IN
VELLUTO DI COTONE
(€ 39,95, TUTTO
PIOMBO IN OVS),
CAMICIA
(ZIMMERMANN, € 570).
CAPPELLO IN FELTRO
LEOPARDATO
(BORSALINO, € 445).

108
 CARDIGAN IN MAGLIA
CON INTRECCIO IN
CAMOSCIO (GIMO’S) SU
BODY E PANTALONI
CON BANDA IN TWEED
(N°21 BY ALESSANDRO
DELL’ACQUA). CINTURA
(RALPH LAUREN),
STIVALI
(ISABEL MARANT).

109
CAPPOTTO SCOZZESE
(LILI SIDONIO BY
MOLLY BRACKEN,
€ 191) SU DOLCEVITA
(AVANT TOI, € 970),
GONNA DECORATA
(DES PHEMMES, € 650).
STIVALETTI
(SERGIO ROSSI).
CASTING: SIMONE BART
ROCCHIETTI@SIMO
BART CASTING.
LA MODELLA: ANNA
CONRADSEN@THE
FABBRICA.

110
 GIACCA (VICOLO,
€ 192,50) E MAGLIA
(TORY BURCH, € 630).
TRUCCO: ALESSANDRA
CASONI@FREELANCER
USING ARMANI BEAUTY
LUMINOUS SILK
FOUNDATION.
PETTINATURE:
GIUSEPPE
MARSICANO@TWA
AGENCY.

111
 G R A Z I A T ENDEN ZE

IL POTERE
DEL BIANCO
Il cappotto e il vestito, la blusa e i pantaloni nel colore
più versatile danno vita a look super-sensuali
styling di EMANUELA CIPRIANI

BOTTEGA VENETA

LA CAMICIA È MAXI
A SINISTRA, DALL’ALTO: CAMICIA MASCHILE (ASPESI); CUISSARDES CON TACCHI SAGOMATI
Foto IMAXTREE

(GIANVITO ROSSI). AL CENTRO, DALL’ALTO: ORECCHINI RITMO IN ORO ROSA CON PERLE
E DIAMANTI (CRIERI, € 1.390); OROLOGIO PANTHÈRE DE CARTIER IN ORO (CARTIER).
A DESTRA, DALL’ALTO: MAXICAMICIA IN POPELINE CON STRASS (MANGO, € 99,99); GONNA
CON PIEGHE LATERALI (VICARIO CINQUE, € 137).

112
 MICHAEL KORS COLLECTION
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

MORBIDA MAGLIA
A SINISTRA, DALL’ALTO: ABITO MIDI IN MAGLIA (MARCIANO BY GUESS, € 230); CINTURA CON
LOGO DORATO (DIOR); STIVALI IN PELLE (FRAU, € 219): A DESTRA, DALL’ALTO: ORECCHINI
BON BON IN ORO ROSA CON DIAMANTI E PIETRA KOGOLONG (CHANTECLER); ABITO
ASIMMETRICO IN COTONE BIOLOGICO (STELLA MCCARTNEY, € 850); ANELLO BLUE CARPET
CON DIAMANTI A FORMA DI CUORE (RECARLO).

113
 G R A Z I A T ENDEN ZE

Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

NUOVE AMPIEZZE
A SINISTRA, DALL’ALTO: ANELLO IN ORO CON DIAMANTI TAGLIO BRILLANTE (PISA DIAMANTI);
MAX MARA

PANTALONI AMPI IN COTONE CON DOPPIE PINCES (BRUNELLO CUCINELLI); ANFIBI IN PELLE
SEMILUCIDA CON GOMMINI (TOD’S, € 850). A DESTRA, DALL’ALTO: PULL A COLLO ALTO IN
MISTO CASHMERE A COSTE (KAOS COLLECTION, € 179); BRACCIALI GEOMETRICI IN ORO
CON DIAMANTI (CRIVELLI); PANTALONI PALAZZO IN CASHMERE (ELEVENTY, € 749).

114
 COME UNA LADY
JIL SANDER

A SINISTRA, DALL’ALTO: CAPPOTTO DOPPIOPETTO IN TESSUTO DOUBLE DI LANA

Foto IMAXTREE

(MARELLA, € 499); STIVALETTI RENEGADE IN PELLE LUCIDA (JEFFREY CAMPBELL, € 173);

DOLCEVITA IN CASHMERE (PUROTATTO, € 455). A DESTRA, DALL’ALTO: ORECCHINI
RV BOUQUET CON STRASS E PERLE (ROGER VIVIER, € 890); CAPPOTTO IN PANNO DI BABY
ALPACA E LANA (PESERICO); TRACOLLA IN PELLE (THE BRIDGE, € 275).

115
 G R A Z I A SHOPPING

VOLUME
AL MASSIMO
Sportivo, lucente, lungo o quasi couture: è il momento di scegliere il piumino
che ti accompagnerà per tutto l’inverno
s t y l i n g d i B E N E D E T TA C E P P I

CARATTERE BRILLANTE
A SINISTRA, DALL’ALTO: GIACCA LYNETTE RECYCLED GLAMOUR IN TESSUTO OTTENUTO DA BOTTIGLIE DI PLASTICA (CANADIAN, € 149);
BOMBER IN TESSUTO TRAPUNTATO SUPERLUCIDO, CON MICRODISEGNO GEOMETRICO (DUNO, € 399). AL CENTRO,
PIUMINO IMBOTTITO MASTER IN NYLON SUPER LUCIDO (GIVOVA, € 60). A DESTRA, DALL’ALTO: PIUMINO IN NYLON CON SUPERFICIE
SFUMATA (GUESS JEANS, € 220); GIACCA IMPUNTURATA CON SUPERFICIE METALLIZZATA E CAPPUCCIO (GEOX, € 279).

116
 SOLO ORO
IN ALTO, BOMBER IMBOTTITO CON SUPERFICIE EFFETTO METALLIZZATO (MICHAEL MICHAEL KORS, € 495). QUI SOPRA, DA SINISTRA:
JEANS A VITA ALTA IN COTONE E CANAPA COTONIZZATA (LEVI’S WELLTHREAD, € 150); CAPPELLO IN TWILL DI COTONE CON APPLICAZIONE
(TORY SPORT, € 65); MOCASSINI IN PELLE ABRASIVATA (FRATELLI ROSSETTI, € 520); PULL A RIGHE (PIOMBO IN OVS, € 39,95).

117
 G R A Z I A SHOPPING

GIOCHI D’IMPUNTURE
A SINISTRA, DALL’ALTO: PIUMINO LUNGO METALLIZZATO CON CAPPUCCIO E GRANDI TASCHE (BLAUER USA, € 628); CAPPOTTO LUNGO
IMBOTTITO (BOMBOOGIE, € 359). AL CENTRO, DI TAGLIO DRITTO, IN NYLON LAQUÉ A ROMBI, CON CINTURA (CIESSE PIUMINI, € 449).
A DESTRA, DALL’ALTO: MODELLO ALIQUIPPA CON SUPERFICIE SATINATA E COLLO A CRATERE (WOOLRICH, € 900); MAXI PIUMINO IN NYLON
ECO-SOSTENIBILE CANGIANTE (YES ZEE, € 174,90).

118
 COME UNA DIVA
IN ALTO, CAPPOTTO LUNGO IMBOTTITO IN NYLON SATINATO, CON MANICHE RIMOVIBILI E PUNTO VITA SEGNATO (2 MONCLER 1952 WOMAN).
QUI SOPRA, DA SINISTRA: ABITO IN CINIGLIA CON GONNA A BALZE E CINTURA IN VITA (KOCCA, € 200); COLLANA
IN METALLO DORATO CON CIONDOLI A CUORE IN SMALTO NERO E LOGO (CHANEL); MINIBORSA A BANDOLIERA MIASTELLA IN PELLE
E CAMOSCIO (FURLA, € 165); STIVALI KINSEY IN PELLE MORBIDA (JIMMY CHOO).

119
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INDOSSA UN
CAPOLAVORO
La collezione ArtyCapucines di Louis
Vuitton è fatta di borse rese uniche
grazie alla creatività di artisti internazionali.
Qui presentiamo il modello speciale
realizzato dal pittore coreano Park Seo-Bo
d i L AU R A I N CA R D O N A
P er questa edizione, la quarta, del progetto ArtyCa-
pucines, Louis Vuitton ha chiamato sei artisti di
risonanza mondiale a dare la loro interpretazione della
Capucines. La borsa prende il nome da Rue Neuve-
des-Capucines, la strada di Parigi in cui il fondatore
della maison aprì il suo primo negozio nel 1854. Gli
artisti, il francese Daniel Buren, l’americana Kennedy
Yanko, l’americano Peter Marino, la francese Amélie
Bertrand, lo svizzero Ugo Rondinone e il coreano
Park Seo-Bo, esprimono liberamente la loro creatività
sulla Capucines, una delle borse più amate del marchio.
«Mio nipote, che ha un grande talento, si è laureato al
London College of Fashion ed è stato determinante
nell’adattare la mia pittura alla borsa», ha detto Park
Seo-Bo, 95 anni, maestro dell’arte contemporanea
coreana. «Quando ho ricevuto il primo prototipo
della Capucines, sono rimasto sbalordito e ammirato
Foto STEVEN MEISEL, styling CARINE ROITFELD
dalla sua incredibile lavorazione, nata dalle mani degli
G R A Z I A MODA
QUI, LA CAPUCINES IN
SERIE LIMITATA CREATA
DALL’ARTISTA COREANO
PARK SEO-BO. SOTTO,
ALCUNI MOMENTI DELLA
SUA LAVORAZIONE.
artigiani di Louis Vuitton». L’artista ha riprodotto uno
dei suoi dipinti della serie Écritures sulla borsa. «Una
volta stavo guardando la valle dal monte Bandai, in
Giappone: era allineata con il sole, quindi sembrava
di un rosso fiammeggiante. Quel momento mi ha
ricordato che sono solo un minuscolo essere di fronte
alla vastità della natura e ho pensato di dipingere
quest’armonia naturale», ha raccontato l’artista, a
proposito della scelta del colore della sua Capucines.
E sulla scelta di partecipare al progetto ArtyCapucines
sottolinea: «L’arte non deve essere considerata un
tesoro prezioso, dovrebbe esistere nella vita di tutti
i giorni».
I modelli sono in un’edizione limitata a 200 esem-
plari e, quest’anno, sono presentati in una confezione
appositamente ideata per custodirli. Proprio come si
fa con le opere d’arte. ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
121
 MELOGRANO
Dall’albero
dell’abbondanza, le più
seducenti sfumature
profumate
A. D. Angelo Sganzerla

C he incomparabile meraviglia aprire una Melagrana

e assaggiarne i chicchi vermigli e succosi… proprio
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L’ E R B O L A R I O
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 G R A Z I A MODA

IN QUESTA PAGINA, ALCUNI MODELLI DELLA COLLEZIONE DI GIOIELLI DI PRADA ETERNAL GOLD, LA PRIMA DELLA MAISON MILANESE.

L’ORO CHE RISPETTA

I DIRITTI E L’AMBIENTE
Prada presenta la sua prima collezione di gioielli, nati sotto il segno
della sensibilità verso il pianeta e le persone
d i L AU R A I N CA R D O N A

A
rriva la prima collezione di gioielli firmata Prada e, ancora una volta, la maison è in sintonia
con i tempi. Si chiama Eternal Gold e, oltre che sul design innovativo, punta molto sulla
sostenibilità. Viene infatti utilizzato solo oro riciclato certificato al 100 per cento: limitare
l’estrazione dell’oro, infatti, va a vantaggio sia dell’ambiente sia dei diritti umani, perché troppo
spesso le miniere sono luoghi privi di tutela per i lavoratori. L’oro riciclato proviene da fonti come oro
industriale e gioielli usati. Anche tutte le pietre preziose sono tracciabili, perché rispondano a requisiti
di eticità e sostenibilità.
Al centro delle creazioni, alcuni simboli intramontabili, come il cuore e il serpente, le catene e il trian-
golo con il logo della maison, creata da Mario Prada nel 1913. Le linee si distinguono per il loro stile
innovativo e contemporaneo. Per la campagna sono state scelte tre giovani donne di grande richiamo e in
sintonia con i valori del marchio: l’attivista Amanda Gorman, che aveva recitato un suo componimento
alla cerimonia di insediamento del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel 2021; l’attrice e musicista
Maya Thurman Hawke, figlia degli attori Ethan Hawke e Uma Thurman, e la cantante coreana Somi
Jeon. ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA

123
 G R A Z I A EVENT I

IL TEMPO
DEI NUOVI
SAPORI
A Parigi la maison di alta orologeria Hublot
ha ideato una cena esclusiva creata da due
maestri dell’alta cucinaper celebrare l’orologio
Big Bang Unico Gourmet. Grazia ha
incontrato la chef stellata Anne-Sophie Pic
d i E VA M O R L E T T O d a PA R I G I

I
l legame tra Anne-Sophie Pic e l’alta gastronomia
è una storia di famiglia. La chef donna tre stelle
Michelin ricorda come la passione per i sapori le fu
trasmessa a Valence, sua città d’origine nella valle
del Rodano, dal nonno e poi dal padre, entrambi chef
rinomati. A Parigi, Anne-Sophie Pic ha presentato
un menu realizzato con un altro chef a tre stelle, Yan-
nick Alléno, riuniti in una serata speciale organizzata
per rendere omaggio all’ultimo nato della maison di
orologi Hublot: l’Hublot Big Bang Unico Gourmet. Il
modello è un’edizione limitata di 200 pezzi con cassa e
lunetta in acciaio Damasco, il preferito dagli chef per i
loro coltelli, che si distingue per l’effetto moiré. Il tema
culinario continua sul cinturino, realizzato nel tessuto
dei grembiuli da chef. Con loro c’erano anche i colleghi
Paul Pairet e Eneko Atxa, tutti amici della maison.
Di quali ingredienti non farebbe mai a meno?
«Mi piace sapere tutto di un ingrediente: la storia,
le origini, i percorsi dei produttori. Non ne ho uno
prediletto perché mi piace giocare con accordi inediti,
scoprire che alleanza di sapori si può creare tra due
ingredienti che potevano sembrare non destinati a
un matrimonio felice. Mi piace sorprendere. Ci sono
tuttavia piatti che mi rappresentano da tempo e ai quali
sono molto legata come il berlingot, una pasta delicata
dove il formaggio di capra provenzale è associato al té
matcha e al bergamotto: il cuore è nella mia regione
di origine e gli aromi che lo arricchiscono vengono
da lontano».
Esiste una relazione tra tempo e gastronomia?
«Certo. Dai passi per realizzare una ricetta di successo,
al ritmo di un gruppo che lavora in cucina, tutto è retto
da una coordinazione di tempi che deve essere perfetta.
È come una danza: se si sbaglia un passo si è fuori
tempo. Ci vogliono armonia e rispetto delle pause»
Foto courtesy of HUBLOT

Ci dà una def inizione dell’alta cucina?
«L’alta cucina è un insieme di abilità artigianali al
servizio di un’arte. La gastronomia è arte, perché è
arte tutto ciò che è in grado di regalarci emozioni». ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A SINISTRA, DALL’ALTO: GLI CHEF 3 STELLE MICHELIN PAUL PAIRET,
YANNICK ALLÉNO, ANNE-SOPHIE PIC E ENEKO ATXA INSIEME CON IL CEO
DI HUBLOT RICARDO GUADALUPE, AL CENTRO.: LA CREATRICE DIGITALE
GINEVRA MAVILLA; LA TAVOLA DELLA CENA. A DESTRA: GLI CHEF JANNICK
ALLÉNO E ANNE-SOPHIE PIC; AIME SIMONE CHE HA CANTANTO PER GLI
OSPITI DELLA SERATA. IL BIG BANG UNICO GOURMET DI HUBLOT.

125
DI Carlotta Marioni

A prova d’inverno
IL 3 GANCI, CAPO SIMBOLO DEL MARCHIO, QUESTA STAGIONE SI EVOLVE IN CHIAVE FEMMINILE:
È REALIZZATO IN PANNO JACQUARD DI MISTO LANA A FANTASIE DIVERSE CON INSERTI IN CROSTA,
HA I GANCI DORATI E IL COLLETTO È DOPPIATO IN PILE BOUCLÉ. RESTA INTATTA LA CAPACITÀ DI DIFENDERE
DAL FREDDO, GRAZIE ALL’IMBOTTITURA IN OVATTA TECNICA LEGGERA (FAY, € 1.100).

127
G R A Z I A MODA

NELLA PAGINA,
ALCUNE IMMAGINI
DALLA CAMPAGNA
REALIZZATA PER LA
COLLEZIONE EMME
MARELLA AUTUNNO-
INVERNO 2022/23,
CON LA MODELLA
E SHOWGIRL
MELISSA SATTA.

L’ENERGIA DI MELISSA
EMME Marella ha scelto la showgirl Melissa Satta come volto della collezione
autunno-inverno. Per dare voce a uno stile che esalta la femminilità
d i A N TO N E L L A B I G OT TO

B elle, positive, piene di energia e sicure di sé:

Melissa Satta e la collezione EMME Marella
condividono la stessa attitudine verso lo stile e la
moda. Da questa sintonia è nata una campagna
pubblicitaria sofisticata, che dà corpo alle atmo-
sfere di una collezione pensata per il giorno e la
sera, con capi pratici e ricercati.
La showgirl e modella, che vive le sue passioni
per la moda, lo spettacolo e lo sport con la me-
desima intensità ed eleganza, ha indossato i capi
chiave della collezione autunno-inverno 2022/23
muovendosi all’interno delle sale di Palazzo Litta,
a Milano, una dimora settecentesca sontuosa, che
ha fatto da cornice alle foto.
La consapevolezza di sé di Melissa Satta ha
esaltato una collezione capace di rispondere al
ritrovato desiderio di uscire e di sentirsi belle in
ogni occasione. Da EMME Marella i tailleur-
pantalone hanno proporzioni e colori nuovi,
gli abiti sono fluidi, in tessuti lucenti stampa-
ti, animati da scolli e spacchi ultra-femminili.
Cappotti e piumini, a vestaglia e morbidissimi
i primi, ampi e in raso lucente i secondi, sono
protagonisti del guardaroba, grazie a una scelta
cromatica piena di energia, per affrontare l’in-
verno con piglio positivo. Per la sera domina il
nero, sempre luminoso e brillante, oppure ci sono
i tessuti percorsi da fili di lurex che rendono unici
i capi per le occasioni speciali. Melissa Satta ed
EMME Marella, marchio che fa parte del Grup-
po Max Mara, tratteggiano insieme il profilo di
una donna contemporanea, positiva, sofisticata,
protagonista di una stagione vincente. ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA

128
DI Carlotta Marioni

Riflessi preziosi
L’ANELLO DALLA LINEA CLASSICA CHE APPARTIENE ALLA COLLEZIONE TESORI HA UNA LUCE SPECIALE: È IN ARGENTO 925,
CON UNA PIETRA AZZURRA CENTRALE A QUATTRO GRIFFE E UN PAVÉ DI ZIRCONI LUMINOSISSIMI (MORELLATO, € 79).

129
 Accanto a te da 40 anni
Di generazione in generazione: le nostre collezioni di capi alla moda
accompagnano te e la tua famiglia per tutta la vita. Scopri i tuoi preferiti
per i momenti più speciali. takko.com/40anni
 G R A Z I A INT ERVISTA

L’EMOZIONE
DEL CASHMERE
La collezione Falconeri è un caldo e prezioso abbraccio.
Maglie e cardigan sono realizzati nel filato più pregiato, che ora arriva
in una nuova palette di colori
d i A N TO N E L L A B I G OT TO

SOPRA, ALCUNE LAVORAZIONI

ARTIGIANALI. A DESTRA, GIULIA
SARTINI, RESPONSABILE DELL’UFFICIO
STILE DONNA. SOTTO, LA MAGLIA
GIROCOLLO DELLA COLLEZIONE
AUTUNNO-INVERNO 2022/23.

G iulia Sartini, responsabile

ufficio stile donna di Fal-
coneri, racconta a Grazia che
ha già definito le linee guida
della stagione autunno-inverno
2023/24. Infatti, se le caratteri-
stiche di qualità e preziosità del
cashmere non cambiano mai, ogni collezione ha uno
stile e una sua unicità, che passano attraverso l’aggior-
namento delle silhouette, la scelta della palette colori
e il racconto, veicolato attraverso la comunicazione.
Qual è l’immagine della collezione autunno-inverno
ora nei negozi?
«Abbiamo puntato su una proposta ampia, che si
evolve attraverso la stagione, dal Cashmere Ultrafine
fino al Cashmere Ultrasoft, cardato e voluminoso,
lavorato anche con un effetto fatto a mano per i mesi
più freddi».
Su quali modelli puntate?
«Le linee sono passepartout e comode, aggiornate nelle

131
G R A Z I A INT ERVISTA
SOPRA, LA RIFINITURA DI UNA MAGLIA FALCONERI
E IN ALTO A DESTRA, UNA IMMAGINE
DELLA COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2022/23.
SOPRA, CAMICIA IN SETA IN FANTASIA PATCHWORK
E, IN ALTO A DESTRA, GIACCA IN CASHMERE CON ZIP
ASIMMETRICA DI FALCONERI.
132
proporzioni, che ora iniziano a essere più asciutte.
La cartella colori è la chiave della novità. Il giusto
punto di viola, il “crab”, cioè granchio, che abbiamo
introdotto come inedito, il verde eucalipto più fresco
sono il risultato di una ricerca che richiede una grande
sensibilità. Dal punto di vista del colore, questa è una
collezione davvero entusiasmante».
Che cosa possiamo trovare, oltre alla maglieria?
«Il piumino reversibile in tessuto tecnico e cashmere,
perfetto come sottogiacca, il cappottino per l’inizio di
stagione, la cappa colorata in tante sfumature diverse.
E poi la seta, protagonista di camicie stampate in
fantasie esclusive, tutte coordinabili con la maglieria».
Che cosa racconta la campagna pubblicitaria?
«È molto suggestiva, ci porta in Mongolia per parlare
del viaggio che il cashmere deve compiere per diven-
tare un capo Falconeri. Sottolinea la sua naturalità e
il grande impegno dell’azienda nella selezione delle
fibre migliori da trasformare in filati pregiati e poi in
maglie e cardigan capaci di trasmettere un’emozione
a chi li indossa». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
G R A Z I A MODA

STREET STYLE
CAROLINE ISABELI
DAUR FONTANA
TOP TAGLI
L’influencer La top model
tedesca indossa brasiliana
una giacca ha un abito
corta con spalle lungo
costruite e dal taglio
bottoni a aderente
lucchetto in con collo ad
metallo di anello, maniche
Givenchy, come lunghe strette,
il top corto a tagli sul seno
collo alto, i e alto spacco
jeans in denim laterale
scuro effetto di Monot.
usato con I sandali sottili
gambe ampie e sono vintage.
la borsa a mano
in pelle
metallizzata
con manico
a catena.

CAMILLE
CHARRIÈRE
SUPERFICI
L’influencer
francese opta
CINDY MATILDE per un abito in
BRUNA GIOLI seta lavorata a
MAGLIA PIZZO cordini dal taglio
La top model L’attrice italiana sciancrato con
francese punta sceglie una scollo a
su un maglione camicia in pizzo sottoveste,
in lana e dal taglio dritto corpino
cashmere a e pantaloni a aderente con
coste con sigaretta in inserti in raso e
grande balza di misto lana con gonna a
Altuzarra, come tasche a filetto, crinolina corta
la gonna tutto di di Valentino. Le
longuette in Michael Kors. décolletées a
maglia a coste La borsa in punta in vernice
con inserto vernice con sono di
svasato in tracolla a Valentino
sbieco sul fondo catena Garavani.
e gli stivali con e i sandali
plateau e tacco in vernice
grosso. Il guanto sono vintage.
Foto GETTY IMAGES

lungo in pelle è
vintage.

134
 Sexy, elegante, sportivo: torna a dominare il nero totale. Ecco come lo indossano
dieci trendsetter internazionali
D I R I C C A R D O S L AV I K

IL LOOK
DELLA
SETTIMANA PATRICIA
KARLIE MANFIELD
PELLE
KLOSS L’influencer di
OBLÒ origine russa ha
La top model un top corto
statunitense indossa monospalla in
una giacca pelle dal taglio
doppiopetto vintage asimmetrico di
in raso dal taglio Ferragamo,
dritto con spalle come la gonna
costruite, collo con midi in pelle dal
risvolti a lancia e taglio svasato
tasche con patta con tagli in vita,
su un abito corto tasche applicate
senza maniche con e spacco
oblò frontale di laterale, la
Givenchy. Anche la borsa a sella
borsa a trapezio in con manico a
pelle e gli stivaletti catena e logo in
sagomati a punta rilievo e gli
sono dello stesso stivaletti a punta
marchio. con tagli.

LEONIE
HANNE
MINI
L’influencer
tedesca ha una
giacca stile ZOIA TAMU
motociclista in MOSSOUR MCPHERSON
lana chiusa da TRASPARENZE GIACCA
una zip La modella e La Corporate
asimmetrica influencer Social
di Khaite. Anche francese punta Responsibility
la mini a su un abito Ambassador di
portafoglio in longuette in Bulgari sceglie
vernice pizzo una giacca
stropicciata con elasticizzato doppiopetto
bottone laterale di Dolce & in pelle di
in metallo e orlo Gabbana, come Mackage su un
asimmetrico il top a top a fascia di
e la borsa a reggiseno in Victoria
bauletto bicolore tessuto Beckham Body,
sono dello metallizzato con come la gonna
stesso marchio. scollo a cuore, a tubo nello
I sandali con lo slip a vita alta stesso materiale
zeppa nello stesso e gli occhiali da
sagomata sono tessuto e gli sole. La borsa
di Tom Ford. stivaletti in pizzo in tessuto è di
stretch e gros Prada. I sabot
grain. con borchie
sono di
Paris Texas.

135
G R A Z I A INT ERVISTA

A PASSI LEGGERI
VERSO IL FUTURO
Frau ha saputo trasformarsi da laboratorio di pantofole a
calzaturificio capace di coniugare abilità artigianale e tecnologie
moderne. E ora festeggia il traguardo dei suoi 70 anni
d i A N TO N E L L A B I G OT TO

I l calzaturificio Frau compie 70 anni e guarda avanti per proseguire una tradi-
zione prestigiosa. Gabriella D’Arcano, figlia del fondatore e attuale presidente
dell’azienda, racconta a Grazia le emozioni e i progetti del momento.
Che cosa signif ica per voi questo anniversario?
«È un traguardo importante, soprattutto nel nostro settore; il marchio fondato
da mio padre nel 1952 oggi è una realtà del made in Italy amata in tutto il
mondo, di cui siamo molto orgogliosi. Allo stesso tempo sentiamo forte la
responsabilità di proseguire nel nostro cammino».
Che cosa è rimasto invariato dagli inizi?
«La visione aziendale non è mai cambiata: rispetto per il territorio in cui ope-
riamo e per le persone che condividono con noi il percorso. Il mercato si evolve
molto velocemente e noi con lui, ma i valori delle origini restano».
Qual è il vostro mix vincente tra tradizione e contemporaneità?
QUI, GABRIELLA D’ARCANO, «Siamo nati producendo calzature comode, grazie alle capacità della nostra
PRESIDENTE DI FRAU. IN ALTO, manifattura, e questo rimane il nostro plus. Ma oggi all’artigianalità abbiamo
ALCUNE IMMAGINI
affiancato nuove tecnologie che ci consentono di perfezionare e velocizzare
DELLA COLLEZIONE
AUTUNNO-INVERNO 2022/23.
alcuni passaggi».
Quale prodotto dell’autunno-inverno 2022/23 esprime meglio la vostra visione?
«I mocassini, un classico che abbiamo rivisitato aggiungendo una bella catena.
Comfort e qualità restano invariati, con un look di tendenza».
Come avete festeggiato l’anniversario?
«Abbiamo condiviso il momento con i nostri collaboratori, perché tanti dei
nostri dipendenti e partner commerciali sono con noi da moltissimi anni e
volevamo ringraziarli per il loro contributo. Adesso è tempo di guardare avanti
e di mettere in opera un ampliamento della presenza sui mercati esteri». ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA

136
DI Carlotta Marioni

Ispirazione vintage
B.560 È UN MODELLO D’ISPIRAZIONE ANNI 90 CHE RIEVOCA IL MONDO DEL TENNIS. LA TOMAIA DI QUESTE SNEAKERS UNISEX
È IN PELLE PIENOFIORE, TRAFORATA IN PUNTA, LAVATA E CERATA PER OTTENERE UN EFFETTO VINTAGE. LA SUOLA È IN GOMMA E
L’INTERSUOLA IN EVA STAMPATA. B.560 SARÀ IN VENDITA A PARTIRE DAL 14 NOVEMBRE (DIADORA HERITAGE, € 250).

137
 ALCUNE IMMAGINI
DELLA CAMPAGNA
CREATA DAL DUO
SCANDEBERGS PER
FREDDY. IN BASSO,
A SINISTRA, CARLO
FREDDI, FONDATORE
E PRESIDENTE
DELL’AZIENDA.

G R A Z I A INT ERVISTA

CREATURE
DELLA NATURA
Un mondo onirico, che racconta la magia della vita. È quello ricreato dal duo di
fotografi Scandebergs per la collezione autunno-inverno dei pantaloni Wr.Up di Freddy
d i A N TO N E L L A B I G OT TO

D a dieci anni i pantaloni Wr.Up di Freddy sono

uno dei pezzi indispensabili nel guardaroba di
donne attente alla vestibilità e allo stile. I tessuti
elasticizzati, i tagli strategici, le cuciture collocate
ad arte consentono di non costringere le curve, di
sostenerle ed enfatizzarle nel modo migliore. Un
successo in tutto il mondo, che continua a evol-
versi, anche nell’immagine, come racconta a Gra-
zia Carlo Freddi, fondatore e presidente di Freddy.
Come si sono evoluti i pantaloni Wr.Up, oggi?
«Ogni stagione proponiamo modelli nuovi e aggior-
niamo le vestibilità per andare incontro alle necessità di
una platea sempre più ampia. La vestibilità resta il punto
di partenza, ma creiamo sempre qualcosa di nuovo».
Avete lavorato anche sulla sostenibilità?
«Sì e ne siamo molto orgogliosi. Tutto il denim che
utilizziamo è in cotone biologico certificato e anche
per confezioni e accessori, come etichette, sacchetti e
scatole, abbiamo scelto materiali riciclati e riciclabili».
Anche la campagna stampa è ispirata all’idea di natura.
«Da Freddy amiamo comunicare attraverso lo sguar-
do di giovani creativi e per il lancio della collezione
autunno-inverno 2022/23 abbiamo scelto il duo di
fotografi Scandebergs, composto da Alberto Albanese
e Stefano Colombini. Hanno creato per noi immagini
con scenari naturali molto suggestivi. Tra le rocce e
i massi appaiono fiori e funghi surreali e in mezzo
troviamo le modelle, anche loro parte della natura.
È un’interpretazione molto suggestiva del mondo
di Freddy».
Quali sono le vostre prossime sf ide?
«Vogliamo proseguire nella sostenibilità, perché è un
percorso che non si esaurisce. Quanto al prodotto,
abbiamo i fari puntati sul settore delle calzature, con
nuove collaborazioni e progetti che amplieranno
la proposta. Intanto, abbiamo lanciato i Puff Boots,
morbidi e comodissimi, ispirati alle scarpette scal-
dapiedi delle ballerine. Un prodotto per tutte, nato,
come piace a noi, dal mondo active». ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA

138
DI Carlotta Marioni

A spasso
negli Anni 70
L’ISPIRAZIONE PER QUESTI
STIVALI ARRIVA DAGLI ANNI 70:
HANNO IL GAMBALE SAGOMATO
PER ADERIRE AL POLPACCIO
E TACCHI MEDI. SONO REALIZZATI
IN UN MORBIDO MATERIALE
SIMILPELLE E CHIUSI
DA UNA LUNGA ZIP INTERNA
(TAMARIS, € 119,95).

139
 FA SHION

Una borsa gioiello

Il marchio di Urban Jewelry Nove25 e la storica casa
pellettiera fiorentina The Bridge firmano la loro
seconda capsule collection insieme. Un’edizione
limitata di 100 pezzi della mini bag Lucrezia declinata
in versione gioiello. La borsa a tracolla, realizzata con
il cuoio toscano del marchio, è decorata sulla pattina
con un serpente, un cuore ex voto e la saetta
(nove25.net; thebridge.it).

IL PIUMINO SOSTENIBILE
I nuovi modelli della collezione invernale firmata
bpd sono realizzati con imbottiture in piuma
Primaloft, ecologica, leggera ma caldissima
e resistente. Ed è ancora più facile comprimerli,
per riporli dentro una tasca esterna o una borsa,
pronti per ogni situazione in città o in viaggio.
Da indossare da soli o come sottogiacca
sono in tutti i colori, dal classico nero
all’arancione più acceso, e sono caratterizzati
dalle cuciture a rombo (bpd.io).

di ELSA BONFIGLIO

CAPI COORDINATI
Il marchio italiano di maglieria
Gensami ha creato collezioni
coordinate, ma mai uguali, per bebè, Inverno a colori
adulti e animali domestici. E ogni La nuova capsule collection Kocca di maglieria,
pezzo diventa un simbolo di unione e realizzata con filati caldi e lussuosi, è un caleidoscopio
amore sottolineato da un profilo di colori. Sono 21 i capispalla e 20 i maglioni dalle linee
giallo sul polso sinistro, il lato del morbide e voluminose, in lana riciclata e mohair, nelle
cuore. Così un nonno può vestire un tonalità del rosa, giallo, blu, viola e magenta, ma ci sono
caldo cardigan in cashmere anche stampe jacquard e animalier su lana spazzolata.
coordinato con il cappellino del Per lanciare questa capsule Kocca ha collaborato con
nipotino e si ritroverà sul polso quattro influencer - nella foto c’è Korlan Madi - interpreti
sinistro un ricordo tangibile del di uno spirito indipendente, autoironico, intraprendente
legame che li unisce (gensami.it). e determinato (kocca.it).

BUON COMPLEANNO
Lelli Kelly compie 30 anni e li festeggia con la riedizione del suo primo grande successo,
le scarpine Frangetta Mix. Il modello, lanciato per la prima volta tra il 1992 e il 1993,
è ora realizzato con materiali sostenibili, come le bucce di mela provenienti dal Trentino,
a seguito degli scarti della lavorazione del frutto per il settore alimentare. Le scarpe
sono realizzate in edizione limitata e numerata, per un totale di 1.000 paia (lellikelly.it).

140
NEW VOLUME
escalation
MRP EUR €"6,49"*

*MRP (Maximum Retail Price): prezzo massimo consentito di rivendita al pubblico

ai sensi dell’art. 4(a) del Regolamento (UE) 2022/720 della Commissione del 10
maggio 2022. Il rivenditore rimane libero di stabilire un prezzo di rivendita al
pubblico pari o inferiore al MRP.

CATRICE.EU
 G R A Z I A LOREM

SPECIALE BELLEZZA
MAKE UP ROSSO PASSIONE E ROUTINE SERALI. MASSAGGI VISO,
RITUALI DA SCRIVANIA E FRAGRANZE CHE ESAUDISCONO OGNI TUO
DESIDERIO. SCOPRI QUI TUTTO IL BELLO DELL’AUTUNNO
a c u r a d i S T E FA N I A B E L L I N A Z Z O , PA O L A S P E Z I , M I C H E L E M E R E U
Foto SABINE VILLIARD- TRUNK ARCHIVE

143
 G R A Z I A SPEC IALE

UNA BASE OPACA

E ULTRACHIARA
PER DARE
RISALTO AL MAKE
UP ROSSO
MONOCROMATICO:
DIOR FOREVER
NATURAL VELVET
00N NEUTRAL,
FONDOTINTA
COMPATTO A
TENUTA 24 ORE
(DIOR).
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

IL POTERE DEL ROSSO

Nel make up di stagione è protagonista in tutte le sue gradazioni. Non solo
sulle labbra, ma anche in versione blush e ombretto. Per look incandescenti
d i A L I C E R O S AT I

145
G R A Z I A SPEC IALE

CON
PASSIONE

R
osso di quando l’autunno esplode. Rosso carminio, vermiglio, 1. Ad alta intensità: Powermatte
cremisi, scarlatto, mattone. Come dice Mio, la protagonista Lipstick di Nars nella tonalità
del libro Le vite nascoste dei colori di Laura Imai Messina Dragon Girl (€ 29,90, da Sephora).
2 . Con burri vegetali e acido
(Einaudi): «Rosso? Nulla è “rosso qualunque”. Tutto ha un ialuronico, Pop Plush Creamy Lip
nome proprio». Perché a ogni colore corrispondono delle emozioni. E il Gloss di Clinique in Black Honey
rosso, da sempre, si associa alla passione, all’energia, alla sensualità. Che è poi Pop, un rosso scuro ultrabrillante
la ragione per cui lo ritroviamo tra i protagonisti del make up di stagione. (€ 27). 3. Dalla collezione Dior en
«Quando l’abbronzatura se ne va, le nuance calde usate in estate per esaltarla Rouge, la palette di ombretti
virano al rosso in modo quasi naturale», afferma la make up artist Silvia 5 Couleurs Couture 889 Reflexion.
Sviluppata attorno a un bordeaux
Dell’Orto. «Nel look da città, il rossetto è per antonomasia il trucco che intenso, include un beige satinato,
accende le labbra illuminando tutto il viso. La novità di quest’anno è che un arancio-bronzo, un legno di
il rosso “divampa” anche su occhi e guance. Una tendenza monocromatica rosa e un marrone dorato. Dior
che va declinata in varie sfumature e richiede una base chiara e omogenea (€ 65,63, ed. limitata). 4. La nuance
a contrasto affinché il rosso vibri alla sua massima potenza». Nearly Berry del fard in crema
liquida Stay Vulnerable Blush di
Molti, infatti, sono i marchi che lo propongono nelle loro collezioni autun- Rare Beauty (€ 25,50, da Sephora).
nali per esprimere energia positiva. Vedi Chanel, con le sue quattro palette 5. Per definire le labbra con un
di ombretti Les 4 Ombres Tweed, dove l’armonia Fauve è dedicata proprio ai tratto preciso, la matita Lip Stain
colori più intensi della terra e del fuoco. Mentre Yves Saint Laurent Beauty Liner 01 Always Red di Sephora
ha trasferito il fascino dell’alta moda nel rossetto Rouge Pur Couture The (€ 9,99). 6. Esalta ogni tono
Bold. La nuance 1971: Rouge Provocation si ispira alla collezione Haute dell’incarnato, coniugando colore
pieno, comfort e lunga tenuta:
Couture di quell’anno, la più provocatoria e controversa nella storia dello Lip Power 507 Ecstasy di Giorgio
stilista. Per vestire le labbra «di un audace rosso che racchiude una nota Armani (€ 38,50). 7. In crema,
terrosa illuminante», come precisa il direttore artistico del make up Tom Double Space Duo Face Palette
Pecheaux. Peter Philips, Direttore Creativo e dell’Immagine del Make Up di diego dalla palma racchiude
Dior, invece, si è spinto oltre facendo del rosso il filo conduttore di un’intera un illuminante e un blush
universali che si adattano a tutte
collezione: «Dior en Rouge si ispira a quei momenti in cui ci troviamo a le carnagioni (€ 42,90). 8. Accende
riflettere sulla nostra vita, i nostri sogni, l’amore», spiega. «L’idea è quella le labbra di un rosso lampone
di offrire alle donne la possibilità di esprimere la loro forza e sensualità Byredo Mad Red Lipstick (€ 45, da
attraverso il colore che ne è il simbolo. A cominciare dagli occhi che, più Olfattorio). 9. Pigmenti puri e olio
di ogni altra parte del viso, sono lo specchio delle nostre emozioni. Per idratante di fiori rossi nel rossetto
questo ho immaginato una palette di ombretti (la 5 Couleurs Couture, ndr) The Bold Rouge Pur Couture 1971
di Yves Saint Laurent Beauty
che permettesse di realizzare look discreti o più estrosi in base all’umore. E (€ 40,67). 10. Un audace finish tra
lo stesso vale per il mascara Diorshow Iconic Overcurl che si tinge di rosso il vellutato e il metallico per
mattone per far brillare gli occhi di qualunque colore essi siano». Rouge G Luxurious Velvet Metal
«Il trucco rosso, però, esige precisione, altrimenti perde eleganza», avverte Magnetic Red di Guerlain. Con
Dell’Orto. «Il mio consiglio è di iniziare applicando una matita a lunga custodia da collezione Scarlet Red
ispirata alle ali delle farfalle
tenuta sulla rima cigliare superiore e poi da metà verso l’angolo interno (rossetto € 39, cover € 36). 11. Per
dell’occhio su quella inferiore. Quindi stendere l’ombretto creando un riscaldare lo sguardo, il rosso
effetto sfocato che dà morbidezza. Per un look più deciso, dopo la ma- mattone, il melanzana, l’oro e il
tita, si può anche contornare gli occhi con l’eyeliner della stessa tonalità. corallo della palette Les 4 Ombres
Mentre il mascara nero lo considero fondamentale per evitare l’effetto Tweed di Chanel nell’armonia
“occhio arrossato”. Per una serata speciale, poi, suggerisco di applicare Fauve (€ 78 ed. limitata). 12. Blush
De Beauté in Warm Berry è
dei piccoli strass sopra all’eyeliner o tra le ciglia. Ricordandosi che il il primo fard in polvere di Gucci:
rosso sta bene a tutte, ma Instagram e le passerelle sono solo una fonte da applicare sia sugli zigomi
d’ispirazione. Il make up va sempre adattato al proprio viso e al nostro sia sulle palpebre e modulare
personale senso estetico». ■ a piacere (€ 55).
© RIPRODUZIONE RISERVATA

146
 G R A Z I A SPEC IALE

1 2

3 4

6 7 8

9 10 11
Foto ENZO TRUOCCOLO

12

147
 G R A Z I A LOREM

G R A Z I A SPEC IALE

ESPRIMI
UN
DESIDERIO
Le fragranze femminili
vanno dritte al cuore
e alla mente. Per regalarti
tutte le emozioni che vuoi
d i A L I C E CA P I AG H I
foto di FLORIAN SOMMET

DA PORTARE SEMPRE CON

SÉ: IRRITUAL FRUITY
ESSENCE È UN OLIO
PROFUMATO IN FORMATO
ROLL-ON CHE INFONDE
RELAX CON NOTE
DI PERA E RABARBARO
(VAGHEGGI, IN ISTITUTO).
Foto TRUNK ARCHIVE

149
G R A Z I A SPEC IALE

«N
on ci sono donne a cui non piace il profumo, ci sono solo donne
che non hanno ancora trovato il loro», diceva Marilyn Monroe.
I tempi sono cambiati, ma la conferma del rapporto speciale
che abbiamo con le fragranze arriva da uno studio dell’Osser-
vatorio Beauty L’Oréal Italia: su un campione che va dai 15 ai 70 anni, l’88
per cento delle italiane utilizza profumi, il 63 per cento lo considera un gesto
quotidiano e il 74 per cento qualcosa di intimo, in grado di influire positiva-
mente sull’umore. Come un’infusione di autostima e benessere. Perché ogni
profumo racconta una storia, evoca luoghi, fa affiorare ricordi. E quando ne
scegliamo uno è per esprimere chi siamo, sentirci diverse o, magari, lanciare un
messaggio a chi entrerà nel nostro “spazio olfattivo”. Una forma di linguaggio
che va dritta al cuore e alla mente e che, soprattutto oggi, ci piace usare per le
emozioni che è in grado di suscitare a livello personale.
«L’olfatto è un senso davvero potente e ogni odore è capace di riportare a galla
un’emozione già provata, sia positiva sia negativa», dice Anna D’Errico, neuro-
scienziata, divulgatrice scientifica e performer di arte olfattiva (neurosmellist.com).
«Questo meccanismo spiega perché il profumo sia un’esperienza molto soggettiva.
Tuttavia ci sono delle note, come quelle “gourmand” e delle erbe aromatiche, che soli-
tamente piacciono a tutti proprio perché evocano il buon cibo e una passeggiata nella
natura». Dello stesso avviso sono le sorelle Letizia e Lara Farotti, titolari di Farotti Es-
senze e ideatrici dei corsi di formazione dell’Ateneo dell’Olfatto di Rimini (ateneodel-
lolfatto.com): «Sul nostro sito offriamo anche la possibilità di comprare piccole quan-
tità delle singole materie prime per creare la propria fragranza. E le note golose che
hanno la dolcezza dei cibi sono tra le più richieste», osserva Lara.
D’altra parte, proprio per la loro valenza emozionale, la scelta del profumo è
influenzata anche dal momento storico e da quello che succede attorno a noi.
«In questi anni segnati dall’incertezza, si tende a cercare fragranze più intimi-
ste che rassicurino e ci facciano sentire protette: scie “cremose” e confortevoli,
che ci riportano all’infanzia e a una comfort zone», afferma Micaela Giam-
berti, docente di marketing olfattivo al master Beauty e Wellness dell’Univer-
sità Iulm. Niente di strano, quindi, che i profumi non siano più “per sempre”
come una volta, ma si indossino e si cambino in base allo stato d’animo: non
solo perché ci corrispondono, ma anche per rasserenarci, infondere allegria ed
energia, farci sognare. Il che spiega la tendenza delle nuove fragranze a diven-
tare portavoci di messaggi di ottimismo, libertà, naturalezza, come testimonia-
no anche quelle scelte da Grazia che troverete nelle prossime pagine.
A proposito di esperienze immersive ed emozionali: Accademia del Profumo,
con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema di Torino ha promosso la
mostra cinematografica-olfattiva “Il profumo del Cinema”, appena conclusasi nel
capoluogo piemontese, dopo essere stata inaugurata a Milano lo scorso maggio, con
l’idea di portarla in giro per l’Italia il prossimo anno. Tema della mostra, il potere
evocativo dei due mondi capaci di proiettarci in un’altra dimensione: il cinema
attraverso le immagini, i profumi con l’olfatto. E così sei famosi film italiani sono
stati tradotti in 12 fragranze da altrettanti nasi “registi” alle prese con dei remake,
Foto ENZO TRUOCCOLO

in cui le note profumate sono gli attori e la composizione è la trama. Come dire,
la magia del cinema è anche quella del profumo. L’importante è sentirsi sempre
protagoniste. ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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 L’ESSENZA
DEI SOGNI
Che profumo ha la fantasia?
Per Gucci quello dolce e seducente
del gelsomino, nota protagonista del
nuovo Gucci Flora Gorgeous
Jasmine. Seconda fragranza della
collezione #Flora Fantasy, qui il fiore
è colto nel suo aspetto più luminoso,
enfatizzato da legno di sandalo
e benzoino. Mentre l’essenza di
mandarino e un accordo di magnolia
infondono una sensazione
di serenità. Il tutto raccchiuso
in un flacone turchese come
la pietra-talismano, simbolo
di speranza e protezione.
Un invito a sognare
a occhi aperti e a liberare
l’immaginazione
(Eau de Parfum, da 77 euro).
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

151
G R A Z I A SPEC IALE

IN ARMONIA
CON
LA NATURA
Creato nel 1999, è il profumo
femminile di maggior successo della
maison Dior, con cinque
reinterpretazioni dalla sua nascita.
E l’ultima, J’adore Parfum d’Eau è
una vera rivoluzione nel campo della
profumeria: una fragranza con
la persistenza di un’eau de parfum,
ma formulata solo con fiori e acqua,
senza alcol né solventi chimici
grazie a un processo inedito
brevettato. Il risultato è una nuvola
intrisa di naturalità in cui le note
floreali e fresche della magnolia
stellata giapponese, del gelsomino,
della rosa e del caprifoglio si
fondono con la pelle in una simbiosi
immediata che assomiglia a una
carezza. Come carezzevole e
prezioso è il flacone in un inedito
look bianco latte (da 74,42 euro).

Foto ENZO TRUOCCOLO

152
 VOGLIA DI TENEREZZA
Dedicato agli spiriti ribelli con la passione per l’eleganza, Coco Mademoiselle è stato declinato da Chanel anche
in una versione più intima e privata da vivere al calare della sera nella propria camera da letto. Morbida come un cuscino
di piume, L’Eau Privée inaugura un nuovo rituale profumato all’insegna della tenerezza per favorire il benessere e il relax.
Le note distintive della fragranza originale sono state quindi stemperate per meglio adattarsi all’utilizzo notturno, ma la
freschezza degli agrumi, la sensualità del patchouli e la dolcezza di gelsomino e petali di rosa restano intatte (125 euro).

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G R A Z I A SPEC IALE

DESIDERIO DI LIBERTÀ
Essere audaci, sperimentare, rompere gli schemi, vivere intensamente e liberamente. Il messaggio lanciato da Libre
si eleva all’ennesima potenza nella nuova declinazione Libre Le Parfum: la più calda e sensuale della fragranza di
casa YSL Beauty. Come un viaggio intorno al mondo, i fiori d’arancio e la lavanda di Provenza, che caratterizzano il profumo
originale, incontrano qui il bergamotto di Calabria, lo zafferano coltivato nei giardini Ourika di Marrakech, la vaniglia
del Madagascar, la nota morbida del miele e quella piccante dello zenzero. Un’esperienza incandescente evocata anche
dal jus color lava nel flacone couture (da 85,41 euro).

154
 ARIA DI FESTA
Foto ENZO TRUOCCOLO

Immaginate un party sulla spiaggia in stile Versace: l’allegria e il glamour che si respirano sono gli “ingredienti” chiave
della nuova eau de parfum Dylan Purple. Nel flacone-anfora dalle forme sinuose, le note fresche di bergamotto, arancia
amara e pera fanno pensare a sorbetti e granite made in Italy. Mentre una sensuale fresia porpora, esaltata
da note di sintesi, evoca la luce ipnotica del tramonto in riva al mare. E il calore della sabbia si traduce in sentori vibranti
di legni e musk. Con l’augurio che la festa non finisca mai (da 64,50 euro).

155
 G R A Z I A SPEC IALE

PRIMA O DOPO
IL MASSAGGIO, UNA
MASCHERA DAL POTERE
ENERGIZZANTE E
ILLUMINANTE: GINZING™
GLOW-BOOSTING MASK
A BASE DI MINERALI
OTTICI, VITAMINA C,
ACIDO IALURONICO,
CAFFEINA E PANAX
GINSENG (ORIGINS).

IL TOCCO
MAGICO
Foto THE LICENSING PROJECT

Il massaggio al viso è un’arte, ma può essere anche

un’alternativa al lifting chirurgico, perché mantiene giovani muscoli
e tessuti. Scopri qui le visagiste più amate da attrici e top model
d i A L E S S A N D R A G R E C O f o t o d i D AV I D S T E S N E R

157
G R A Z I A SPEC IALE
I
n una ipotetica sala d’aspetto, mentre attendete
il vostro turno, potreste trovarvi sedute accanto
a celeb come Jennifer Aniston e Kate Hudson,
Demi Moore e Chiara Ferragni, Naomi Campbell
e Belèn Rodriguez, solo per citarne alcune. Tutte in
attesa di quattro tra le “facialist” (visagiste) più famose
al mondo, che con le giuste “carezze” preparano il viso
a un red carpet, a uno shooting o a una sfilata. Qui ci
siamo fatte raccontare i segreti delle loro mani.
Carolina Dantas arriva dal Brasile, è esuberante, solare
e accoglie le sue clienti nel centro Dhermodesign a
Milano (dhermodesign.it). Si è formata in Brasile con
Renata França, estetista che ha inventato un suo metodo
diventando una vera e propria star richiesta ovunque.
Oggi Carolina è a sua volta una delle nove insegnanti
certificate nel mondo, l’unica in Italia. Il massaggio
“Miracle Face” è fra i più gettonati, anche in pausa
pranzo (eseguito da lei per 50 minuti, € 250). «Ha
effetto istantaneo, ma i suoi benefici durano fino a 10
giorni: migliora il colorito, elimina le tossine, sgonfia
le borse e attenua i segni d’espressione. Inoltre abbassa
il livello del cortisolo e alza le endorfine, facendo ritro-
vare il buonumore», racconta. «È perfetto anche dopo
interventi di chirurgia estetica perché riduce gli edemi
e accelera il processo di cicatrizzazione. Funziona anche
con dermatite e psoriasi, allevia i fastidi di bruxismo
ed emicrania». Insomma un vero “miracolo” che si
basa su manovre di linfodrenaggio e gesti modellanti,
che ridefiniscono i contorni senza essere mai invasivi.
«Il massaggio non fa altro che accelerare il lavoro che
il nostro corpo fa in autonomia. Il vero miracolo è il
nostro organismo», aggiunge Dantas. Un consiglio per
l’automassaggio? «Intorno agli occhi muovete le dita
dalle tempie verso l’interno con movimenti circolari,
stimolando poi con leggere pressioni i gangli lacrimali.
Et voilà, si salutano borse e occhiaie».
Anche la francese Sophie Carbonari, nel suo studio
al Grand Hôtel du Palais Royal di Parigi (sophiecar-
bonari.com), usa movimenti linfodrenanti e ha creato
un suo protocollo personale mixandoli a diverse altre
tecniche, dal Kobido giapponese all’agopressione. Il
suo massaggio è sartoriale: personalizzato in base al
tipo di pelle, alla temperatura corporea, alla presenza
di zuccheri nel sangue del cliente, al livello ormonale.
E ad hoc sono studiati anche i suoi cosmetici con
miscele di creme e oli per aiutare a lenire, bilanciare
e nutrire la pelle. «Quando ci fa male un muscolo»,
158
spiega, «il primo istinto è quello di massaggiarlo per
lenire il dolore. Ma dimentichiamo spesso che anche
il viso è sorretto da muscoli: massaggiandolo, non solo
si previene il ristagno dei liquidi e il gonfiore, ma si
restituisce tono, luminosità e benessere. Aggiungendo
il massaggio alla propria beauty routine almeno una
volta al giorno, si ottengono risultati visibili e duraturi,
senza dimenticare che il nostro benessere deriva dallo
stile di vita». E a casa suggerisce anche alle più inesperte
di usare la pietra Gua Sha per aiutarsi nei movimenti.
Joanna Czech, con 30 anni di esperienza, saloni a New
York e Dallas e clienti vip come le sorelle Kardashian,
Jennifer Aniston e Bella Hadid, è la numero uno quando
si tratta di illuminare la pelle (joannaczech.com). Per
ottenere l’effetto glow, oltre alle tecniche manuali usa
led, ultrasuoni, microcorrenti, radiofrequenza, ioniz-
zazione, crioterapia. «Parto sempre da un massaggio
tissutale profondo, che riesce a cambiare la qualità
della pelle e a volte anche la forma del viso», racconta.
E anche lei insiste su un punto: «Il massaggio a casa,
se eseguito costantemente per cinque o sette minuti
al giorno, può migliorare considerevolmente la qua-
lità della pelle e la funzionalità dei cosmetici. Ma il
resto lo fa il nostro stile di vita: cosa mangiamo, come
ci comportiamo, quanto spesso ci alleniamo, come e
quanto dormiamo, cosa pensiamo». A casa suggerisce
di utilizzare un massaggiatore a rulli e movimenti
ascendenti dal décolleté verso il mento prima, poi verso
gli zigomi e infine verso le tempie.
Anche Alessandra Ricchizzi, che ha aperto il suo AR
Suite a due passi dal Duomo di Milano (alessandra.
ricchizzi.com), si avvale di tecniche combinate e appa-
recchi hi-tech per realizzare il suo “Manual Lifting”.
«Prima preparo la pelle con degli alfaidrossiacidi, che
ne cambiano subito la texture e rendono omogeneo il
colorito. Poi applico una maschera con 38 erbe oppure
quella con polvere di diamante pura e acido ialuronico
a tre diversi pesi, e infine passo al massaggio persona-
lizzato. Attraverso la mie mani, l’uso di strumenti come
le “dita bioniche” e una speciale luce fredda che stimola
il collagene, cerco di riscaldare la muscolatura interna
ed esterna del viso, ossigenarla e agire sulla memoria
dei muscoli che si sollevano da 2 a 8 centimetri». E poi
a casa? «Le pelli dopo la pandemia sono molto disi-
dratate, scegliete cosmetici appropriati e fate il pieno
di vitamine per ridare la giusta energia alle cellule». ■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 1 2 3 4

5 6 7

PER ALZARE IL TONO

1. Intensive Cellular Serum CellLift di Cellcosmet Switzerland riempie le rughe, tonifica, rassoda e uniforma
il colorito grazie ad Aloe Ferox, un prezioso estratto cellulare e un complesso peptidico ad effetto illuminante
(€ 510). 2. Di Labo, Transdermic 1 Antiage Serum Anti-età Ridensificante Liftante è un siero che grazie a otto
diversi tipi di acido ialuronico brevettati rimpolpa dove serve (€ 145, in farmacia). 3. Sono i probiotici a garantire
l’equilibrio del microbiota cutaneo, ma c’è anche il collagene e la vitamina C liposomiale a fare di Collagen
Biotic di SVR un vero alleato per rinforzare la struttura epidermica (€ 45,90, in farmacia). 4. Riattiva la
circolazione, rivitalizza e illumina: Royal Beauty Siero Polvere Oro agisce sulle pelli più stressate e spente (€
12,90, in farmacia). 5. Le alghe Smeraldo di Mare e Laminaria Digitata, oltre a diversi tipi di peptidi, sono il
segreto di Stimulskin Plus Absolute Renewal Balm Cream di Darphin per combattere il deterioramento di
collagene, elastina e fibronectina (€ 240, in farmacia). 6. Siero del latte e caffeina: gli ingredienti per una
colazione energetica della pelle che ritrova idratazione e tono. Nella formula di Clinique Smart Clinical Repair
(€ 85). 7. Nella formula liftante Élève Eternity Sculpting Youth Crema Contorno Occhi cellule staminali vegetali
da uva, acido ialuronico, acqua di fiordaliso antinfiammatoria e di eufrasia lenitiva effetto “riposo” (€ 45).

DALL’ALTO, LE FACIALIST
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massaggio a percussione. Di Therabody (€ 399). 2. Un piccolo “orsetto” che aiuta a tonificare il viso anche delle
più pigre grazie a energizzanti microcorrenti e rilassanti pulsazioni T-Sonic: Bear di Foreo ha anche un app (€ 365
da Sephora, Douglas, Pinalli e Notino). 3. La pietra Gua Sha ha un doppio lato per più usi: quello liscio serve per
massaggiare guance, fronte e collo; il lato arrotondato si passa sulla zona perioculare per ridurre il gonfiore, la
dentellatura scolpisce e definisce i contorni. In quarzo rosa, da Sephora (€ 16,99). 4. Aiutandosi con questo Facial
Massager e regalandosi sette minuti al giorno di massaggio, i risultati sono garantiti. Parola di Joanna Czech
che firma questo attrezzo con sfere in alluminio, utile anche per far assorbire meglio i cosmetici (€ 245).

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CHE SPLENDONO Ho amato subito
la delicatezza del profumo
DI BELLEZZA e della texture. Da subito
ho notato i tratti più distesi
A OGNI ETÀ e la pelle più fresca
ed elastica… più giovane...
La riprenderò sicuramente.
Patrizia

Lascia la pelle luminosa

LE LETTRICI DI GRAZIA HANNO PROVATO (E APPROVATO!) e le macchie sembrano
meno marcate.
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LA LINEA POTENZIATA PER LA PELLE MATURA Alla fine del trattamento,
due rughe molto definite

O
sul viso mi sono sembrate
gni donna vorrebbe vedere la propria pelle più giovane. Per questo assottigliate e il viso mi è
apparso più disteso,
Eucerin e Grazia hanno messo alla prova la nuova crema giorno stu-
la pelle più morbida, come
diata proprio per rispondere alle tre esigenze primarie della pelle quando applicavo la crema
matura: migliorare l’elasticità, ridurre le macchie dell’età, riempire per l’idratazione durante
le rughe. La Crema Giorno a tripla azione Hyaluron-Filler+Elasticity ha convinto il periodo dei miei 30 anni.
decisamente. “La mia pelle è più elastica, setosa” dice Raffaella. “Più uni- Lorena
forme rispetto alle macchie di colore che avevo sulla fronte” scrive Anna. Ottimo prodotto, direi
“Attenua le rughe” afferma Silvia. La formula è composta da 3 ingredienti che che la parola “elasticity”
agiscono in sinergia: il Complesso Collagene-Elastina stimola la produzione di calza a pennello per questa
crema, perché la mia pelle
Collagene per aumentare l’elasticità della pelle. Il Thiamidol, ingrediente brevet-
mi è parsa più elastica
tato Eucerin, riduce le macchie e ne previene la ricomparsa. L’Acido ialuronico fin dalle prime applicazioni!
idrata e riempie le rughe profonde. Cinzia

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Da scoprire, anche il 3D Serum, che veicola
la sua tripla azione anti-età in una texture
leggera e idratante, la Crema Notte,
che svolge un’azione rigenerante nelle
ore del sonno, il Contorno Occhi SPF20, Inquadra
oftalmologicamente testato, che riempie il codice QR
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A TUTTA FORZA
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In questi mesi la chioma accusa lo stress del cambio di stagione,

mostrando segni di fragilità e diradamento. Ecco
le strategie anti-caduta in casa, in salone e dal medico
di MARZIA NICOLINI foto di ZHANG JINGNA

161
G R A Z I A SPEC IALE
P
erdere da 50 a 100 capelli al giorno
fa parte della normalità. Potrebbe
sembrare una cifra allarmante, ma i
tricologi confermano che non è il caso
di inquietarsi. Quando però il numero aumenta
e sistematicamente spazzole, federe e maglioni
sono ricoperte da capelli, è il caso di prendere
in mano la situazione e risolvere il problema che
spesso è stagionale. L’autunno, infatti, è la fase
dell’anno più critica per la chioma anche per via
del cambiamento climatico che necessita di una
fase di fisiologico assestamento. Meglio agire ai
primi campanelli d’allarme senza farsi travolgere
dall’ansia perché gli ormoni dello stress rischiano
di rendere ancora più vulnerabile la nostra capi-
gliatura. Qui consigli e strategie per salvare la
chioma dalla caduta e rigenerarla.
Rituali rigeneranti in salone e attenzione
alla detersione anche a casa
La spuntatina di rito potrebbe non bastare in
presenza di capelli fragilizzati. «Anche se l’estate
sembra già lontanissima, i postumi da sole, piscina
e mare sono ancora qui. E le nostre chiome ce
lo ricordano», dice Antonia Mastromauro, tito-
lare del salone Mastromauro Beauty a Milano.
«Un trattamento in salone di Hair Botox due volte
al mese aiuta a rigenerare il capello che ha perso
le sue riserve di idratazione e presenta la classica
consistenza di “paglia”. Si tratta di un rituale di
detersione e maschera o fiala più maschera a base di
attivi rimpolpanti quali cheratina, collagene, acido
ialuronico, olio di pistacchio, semi di lino. Ingre-
dienti che andrebbero ricercati nei prodotti per la
cura a casa, sostituendo lo shampoo schiumogeno
con una crema lavante dalla formula acidificante
per riportare in equilibrio il pH della cute. Già,
perché non aggredire il cuoio capelluto con sham-
poo ricchi di solfati e tensioattivi è il primo passo
per creare un terreno di crescita sano per i capelli».
Una volta al mese, a casa o in salone, è utile anche
un trattamento esfoliante del cuoio capelluto con
un gommage detossinante.
Mastromauro spiega: «In questo modo si elimi-
nano cellule morte, residui di sebo, ma anche e
soprattutto le particelle inquinanti dal piombo
all’ossido di azoto. Questi nemici invisibili si de-
positano sulla chioma, annidandosi alle radici e
penetrando nei fusti. E così facendo intossicano
la chioma, aumentandone la fragilità».
162
Un siero alla biotina come alleato e
le buone abitudini da adottare
Ma, oltre all’attenzione in fase di detersione, quali
altri prodotti possono davvero aiutare? Giovanni
Ventura, partner Wella, consiglia: «Un siero ener-
gizzante per il cuoio capelluto è indispensabile
in presenza di capelli con tendenza a spezzarsi e
a cadere. Formule ricche di biotina, anche come
integratori, ottimizzano la cheratinizzazione dei
capelli e l’aggiunta di acido laurico, vitamine e
caffeina permette di ripristinare il ciclo vitale del
capello, stimolando la circolazione sanguigna in
maniera sinergica».
Possono sembrare banalità, ma anche limitare
l’utilizzo di pinze e mollette troppo strette, così
come il bandire elastici con elementi in metallo,
pettini a denti stretti e piastre roventi aiuta a limi-
tare la caduta. Ventura aggiunge: «Il capello fragile
richiede un approccio delicato in ogni fase della
routine: lo shampoo andrà quindi massaggiato
con movimenti dolci, la chioma bagnata andrà
tamponata con un asciugamano di spugna e mai
sfregata. E così via».
Dal medico: plasma e mesoterapia per
stimolare la ricrescita
Il piano di difesa della chioma può prevedere
l’intervento di un medico specialista. Roberto
Fronte, tricologo e consulente di Studio Medico
Adigrat a Milano, consiglia: «Quando la caduta
si manifesta giornalmente è opportuno recarsi
da uno specialista, che potrà prescrivere lozioni e
fiale per favorire la circolazione, oltre a integratori
per equilibrare eventuali carenze vitaminiche,
sempre da verificare con un esame del sangue. Se
il problema è valutato come importante, magari
per via di squilibri ormonali, o aggravato da un
forte periodo di stress, può rendersi utile il tratta-
mento medicale PRP (“platelet rich plasma”) che,
distribuendo sul cuoio capelluto un concentrato
di plasma arricchito di piastrine, consente di sti-
molare la rigenerazione dei tessuti. Molto utile
anche la tecnica mesoterapica, con un ciclo di
minimo 10 sedute a distanza di circa due settimane
l’una dall’altra: in questo caso vengono iniettati
speciali concentrati di vitamine biostimolanti alle
radici dei capelli. Con pazienza e determinazione
i risultati ci sono e riuscirete ad infondere forza e
brillantezza alla chioma. Nel frattempo digiunate
da strumenti di styling e decolorazioni estreme».■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Scelgo l’efficacia
G R A Z I A SPEC IALE
2
1

3 1 La formula dopo-shampoo di Dercos Fortyfing

Conditioner a base di Aminexil, vitamine PP, B5, B6,
più ceramidi, districa la chioma e svolge un’azione
energizzante anti-rottura. Di Vichy (€ 10,60, in
farmacia). 2 Si applica a giorni alterni sulla chioma
pulita, Trattamento Intensivo 1 Mese Anti-Caduta
4 di Yves-Rocher: la sinergia di fruttani d’agave e
lupino bianco riattivano la microcircolazione del
cuoio capelluto, rallentando i meccanismi di caduta
(€ 24,95). 3 Grazie a microaghi al titanio regolabili,
Dermastamp di Stanartis migliora l’assorbimento di
sieri e lozioni, rinforza il bulbo pilifero accrescendo
l’afflusso di sangue e così coadiuva la ricrescita
dei capelli. Si usa sul cuoio capelluto, ma anche
sulla pelle di viso e corpo (€ 39, su stanartis.com).
4 Un integratore a base di equiseto, miglio, niacina,
rame, biotina e zinco: Nutraceutical Capelli Pelle
Unghie di Bionike ripristina il benessere di chioma
5 e cute (60 capsule € 19,90, in farmacia). 5 Contro
diradamento e fragilità capillare, Erbamea
6 Capelli & Unghie Capsule Vegetali formulate con
estratto di semi di miglio, zinco, aminoacido
L-Cisteina ed estratto di semi d’uva (24 capsule,
€ 10,50). 6 Formula al 99 per cento naturale
7
per le fiale Phytocyane Donna Caduta Temporanea di
Phyto in versione ultra concentrata con proteine
della seta, estratto di ginkgo biloba ed estratto di
tulipano (€ 45, in farmacia). 7 Di Ducray, Neoptide
8 Expert Siero sfrutta l’effetto sinergico del cardo
mariano, della lespedeza e del mangalidone per
migliorare i parametri di crescita e resistenza
capelli. Si applica una volta al giorno con ottro
vaporizzazioni sul cuoio capelluto umido o asciutto
(€ 66,90, in farmacia). 8 Dermocare Anticaduta
Shampoo di Biopoint vanta attivi fortificanti del
capello, dagli aminoacidi alle proteine idrolizzate.
9 Adatto a lavaggi frequenti, ha una formula delicata
e rispettosa del cuoio capelluto (€ 9,90). 9 Expertise
farmaceutica e sapienza erboristica: Medavita
Lotion Concentrée dona al cuoio capelluto energia
10 e tono per una capigliatura corposa e lucente.
Il merito va alla miscela di dieci attivi vegetali,
dall’arnica al rosmarino (13 fiale, € 72). 10 Per lui
e per lei, Bioscalin Nova Genina Shampoo
PIÙ ENERGIA Fortificante Rivitalizzante contrasta la caduta dei
capelli grazie alla tecnologia brevettata Triactive3
E DENSITÀ che consente un rilascio graduale degli attivi
rinforzanti fino a tre giorni dal lavaggio. Di Giuliani
(€ 12,50, in farmacia). 11 Un elisir unisex di forza
e vigore: Erilia Therapy Fluido Fortificante Kopexil™
di Creattiva sfrutta l’azione anti-caduta della
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

molecola Kopexil™, aumentando lo spessore

e il corpo del capello dalla radice alle punta (da
€ 23, in salone). 12 In fase preventiva o come
rimedio s.o.s, Equilibra Fiale Anti-Caduta
Fortificanti contengono un complesso vegetale
rinforzante che protegge la dimensione e il volume
11 della fibra capillare. Si applicano sui capelli
12
umidi, subito dopo la detersione (10 fiale, € 9,99).

164
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 G R A Z I A SPEC IALE

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166
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167
 G R A Z I A SPEC IALE
I
n smart working o in ufficio non fa dif-
ferenza: seduti alla scrivania, basta un
appuntamento di pochi secondi con il
cosmetico giusto per dare alla giornata
un’altro ritmo. Ecco perché, mentre si lavora,
vale la pena tenersi a portata di mano qual-
che prodotto beauty che sappia infondere il
giusto slancio al corpo e alla mente. E, visto
che già c’è, ti venga anche in soccorso quando
si tratta di affrontare le “emergenze” dell’ul-
timo minuto. Tipo ridare luce all’incarnato,
rincarare la dose di Spf prima di fare un salto
fuori, o ravvivare un make up sbiadito dopo
ore davanti al computer.
L’idea è mettere insieme un kit da ufficio
personalizzato secondo le proprie esigen-
ze, da tenere accanto al computer e che sia
complementare al beauty case tradizionale.
Un concentrato di coccole all’insegna del be-
nessere, piccole attenzioni per sé che facciano
stare meglio all’istante. Partendo dalle cose
più semplici, come applicare un morbido bal-
samo sulle labbra o una crema che mantenga
ben idratata la pelle delle mani.
Una collezione di indispensabili che punti
anche a creare la giusta atmosfera, per ritro-
vare l’energia perduta dopo la pausa pranzo
o per regalarsi un momento di relax prima
dell’ultima riunione zoom della giornata.
Largo quindi a candele profumate, face roller
e profumi da spruzzare nell’ambiente o tra
i capelli per riequilibrare i chakra, ritrovare
la calma perduta o affrontare la giornata al
massimo dell’energia. Ma anche alle “face mi-
st”, perfette da tenere sulla scrivania perché,
quando se ne sente il bisogno, si vaporizzano
sul viso senza rischio di rovinare il trucco.
L’aromaterapia aiuta in ufficio: olio di bacche
rosa per avere più energia, solidago contro lo stress
e basilico per concentrarsi al massimo
168
L’importante però è non sbagliare le note
aromaterapiche. «I profumi hanno il potere
di agire direttamente e immediatamente sul
sistema nervoso. Per questo possono influen-
zare positivamente memoria, concentrazio-
ne, capacità di gestire lo stress e così via»,
spiega Luca Fortuna, aromaterapeuta.
Scontato dire che una nota olfattiva non vale
l’altra. «Per dare una una sferzata di energia,
funziona molto bene l’olio essenziale di bac-
che rosa: dà grinta ma non aumenta né l’a-
gitazione, né l’adrenalina. Se invece si vuole
aiuto per focalizzarsi meglio su quello che si
sta facendo, consiglio il basilico. Il solidago,
infine, è il tonico antistress per eccellenza»,
continua l’esperto.
Come sfruttare al meglio gli oli essenziali
mentre si lavora? «Per un rimedio “pronto
intervento” ne basta una goccia su un fazzo-
letto di carta da portare al naso. Chi vuole
può anche preparare il proprio “air spray”
da vaporizzare attorno alla postazione. In
questo caso occorrono 25-30 gocce di olio
essenziale ogni 100 ml di alcol alimentare.
Infine, se si ha a disposizione un diffusore
d’aromi, la regola aurea è usare una goccia di
olio essenziale per ogni metro quadro della
stanza», prosegue Fortuna.
Al potere dell’olfatto si aggiunge poi quello
della vista. Ecco perché sulla scrivania non
possono mancare rossetti rossi per un accento
di colore al viso, palette dalle nuance pastel-
lo o matite vivaci secondo il proprio gusto.
Per un ritocco all’ultimo minuto o per una
trasformazione radicale un attimo dopo aver
spento il computer. ■
Hanno collaborato EMANUELA CIPRIANI e CLELIA TORELLI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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SERENITÀ
ZEN

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STRUTTURA
IN ACCIAIO E
PANNELLO
ROTONDO PER
APPUNTI IN 1. Riempito con lavanda, camomilla e avena, Ritual Aromatherapy Eye-Pillow di Bodha è un mini
SUGHERO PER cuscino in lino da appoggiare sugli occhi per un momento di puro relax (€ 57, su luisaviaroma.com).
LA SCRIVANIA 2. Quando il tempo per lavarsi i capelli non c’è, basta vaporizzare sulla cute Zero Stress Shampoo
MACIS (OPINION Secco Detox di Alama Professional per ridare alla chioma volume e freschezza (€ 6,90). 3. Set
CIATTI). di bracciali in resina (Dsquared2). 4. L’armonia si ritrova grazie alle virtù aromaterapiche dell’olio
profumato in versione roll-on Santal Vanille di The 7 Virtues: con pera, rosa e vaniglia (€ 79,90,
da Sephora). 5. Per rinfrescare la pelle, fissare il make up e dare un boost rivitalizzante alla mente, c’è
lo spray agli oli essenziali Cactus Flower & Tibetan Ginseng Hydrating Mist di Kiehl’s (€ 27). 6. Mal
di testa? Collo indolenzito? Camphor Balm di Le Labo è un balsamo a base di eucalipto calmante,
canfora stimolante e pepe nero lenitivo da massaggiare sui punti del corpo dove si concentra la fatica
(€ 23). 7. Un‘ode all’estate e all’evasione il piatto “Soleil “in porcellana con decori grafici (Hermès).
8. Davanti al computer, massaggiare il viso con Purple Quartz Facial Roller di Sephora favorisce la
tonicità del viso e il drenaggio dei gonfiori sotto gli occhi (€ 24,99). 9. Se lo stress è alle stelle, Feel
Lighter di Kaya è il chewing gum agli estratti naturali di canapa e di menta che aiuta a far ritrovare
la calma (€ 6,90, su feelkaya.it). 10. Furlane lavorate a mano in velluto (ViBi Venezia). 11. Da
diffondere nell’ambiente, l’incenso Serge Lutens At Home in cinque fragranze (€ 50, 30 bastoncini).

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TOCCHI DI ROMANTICISMO

SI CHIAMA
BLUSH
LA SCRIVANIA
1. Aspetto fresco e vellutato all’istante con lo spray viso Essence Pink Drink di Sunday
IN STILE
Riley a base di attivi naturali (€ 48, da Sephora). 2. Schermo solare urbano al profumo
VINTAGE,
di monoi di Tahiti: Darling Screen-Me Spray Spf 30 porta la Polinesia in città
DOTATA DI DUE Hanno collaborato EMANUELA CIPRIANI e CLELIA TORELLI
(€ 49). 3. Marsupio rotondo a palloncino in pelle di vitello, con cinturino e charm
CASSETTI
a forma di dado Anagram (Loewe). 4. Pack fiorito per il rossetto Sheerlips Lovely Tulip
GRIGIO E ROSA
di Dolce&Gabbana che combina la texture di un lip balm con un effetto colore satinato
(MAISON
(€ 39). 5. Forma a cuore per gli orecchini in acciaio placcati oro con zirconi (Guess
DU MONDE).
Jewellery). 6. Quando non è necessario parlare, Revolution Skincare Good Vibes
Cannabis Sativa Vitality Lip Mask veste le labbra con un patch gelatinoso che ripara le
screpolature (20 pezzi € 16,95, su lookfantastic.it). 7. Per legare anche i capelli più sottili senza
danneggiarli, gli Elastici Slip sono fatti in morbida seta: ideali per non lasciare pieghe dopo
code e chignon (6 pezzi € 45 euro, da Sephora). 8. Per un ritocco al fondotinta, la limited edition
del pennello a forma di cuore Heavenly Luxe Love is the Foundation Brush di IT Cosmetics
strappa un sorriso durante il lavoro (€ 30, da Douglas). 9. Burro di mango e di kokum per riparare e
lenire, olio di nocciolo di susino per proteggere: con Baume Confort Lèvres di Sisley le labbra sono
più morbide, ma anche rimpolpate (€ 66,50). 10. Dodici nuance di ombretto in un astuccio prezioso
dal sapore vintage: è l’edizione limitata di Palette Beauté Des Yeux Gorgeous Flora di Gucci, da
tenere in bella vista sulla scrivania (€ 171). 11. Borsa in tweed rosa con chiusura gioiello (Chanel).

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GALADRIEL, SCRITTOIO IN BRONZO,

IN STILE URBANO
CON TOP E CASSETTI IN LEGNO, IN
VARIE ESSENZE (PROMEMORIA).

1. Dopo aver inserito la capsula del trattamento prescelto, il device One di Réduit ne veicola gli attivi sotto forma di brume su
pelle e capelli (€ 199, su reduit.com). 2. Mix & Match Into The Night di Kess è un kit di indispensabili: mascara extra black,
kajal nero, marrone oppure blu, specchietto e bustina per contenere tutto (€ 62 su kessberlin.it). 3. Color oro e nuovo design
e funzioni aggiuntive per iPhone 14 Pro Max con un innovativo sistema di fotocamere professionali (Apple). 4. Con cassa in
alluminio anodizzato, cinturino in silicone anallergico e schermo full touch, lo smartwatch SmartMe blu (Boccadamo).
5. Grazie al muschio vegetale nella formula, H24 Spray Visage Énergisant Antipollution di Hermès si vaporizza sul viso durante
la giornata per creare una barriera protettiva contro l’inquinamento (€ 42). 6. Texture multiuso e tonalità cemento per Should I
Grey or Should I Ooh dell’innovativo marchio svizzero Roar: si usa come ombretto, ma anche su labbra e viso (€ 44,99). 7. Sulla
scrivania, la Borraccia Termica Specchio Acciaio di Waterdrop tiene calda la tisana e fresca l’acqua per 12 ore (€ 35,90, su
waterdrop.it). 8. Il fluido Uni’Perfect Spf 50+ di Maria Galland protegge non solo dai raggi Uv, ma anche dall’inquinamento e
dalla luce blu; in più il lievito idrolizzato idrata la pelle e la niacinamide uniforma il colorito (€ 59, in istituto). 9. Voglia di dolce
mentre lavori? Crema Labbra Riparatrice di Biofficina Toscana è uno scrub zuccherino a base di olio di vinaccioli e miele
(€ 10,90). 10. Gli estratti di microrganismi marini e di semi di cacao del siero Mini Anti-Pollution Drops di Dr. Barbara Sturm
proteggono la pelle da smog e dagli apparecchi elettronici (€ 50 su sephora.it). 11. Borsa a secchiello in pelle nera (Nalì).

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1
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CON
6 GIOCOSA
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ALLEGRIA
1. Dal nero al bianco, dal giallo al
blu, in fila nell’astuccio in latta
sembrano matite colorate, invece
sono gli eyeliner Revolution Pro X
Influencer Overnight Artisty Liner Tin
di Revolution Pro (€ 21,99, su
zalando.it). 2. Il pack fucsia in
silicone strizza l’occhio al mondo dei
7 8 9 sex toys, ma in verità nasconde
un mascara nero intenso che
definisce e allunga: My Happy Toy
di diego dalla palma (€ 26,90).
10 3. Not A Hair & Body Mist di
Juliette Has a Gun è una fragranza
senza alcol che sa di pulito, ma
anche un trattamento antiossidante
che bilancia il pH della pelle e dà
lucentezza alla chioma (€ 50).
4. Se l’ufficio è grigio e il classico
cerchietto è noioso, Colorful Beads di
Bijou Brigitte, con le sue centinaia
di perline colorate, è tutta un’altra
storia (€ 24,95, si bijou-brigitte.com).
5. Wonderwild Miracle Butter di
Drunk Elephant è un balsamo extra
nutriente viso e corpo s.o.s. per
quando il vento arrossa le guance e
il freddo screpola le labbra (€ 38, da
Sephora). 6. Borsa a mano in nappa
laminata a forma di orologio-sveglia
rétro (Moschino). 7. La scatoletta
decorata e ricaricabile contiene
la versione solida della fragranza
Orphéon di Diptyque, così il profumo
Hanno collaborato EMANUELA CIPRIANI e CLELIA TORELLI
cambia forma e diventa un pezzo
di design da esibire (€ 54, da
Olfattorio). 8. Toiletpaper Hand
Cream è ironica, irriverente, ma
anche idratante e deliziosamente
fragrante sulle mani (€ 29, su
shoptoiletpaper.com). 9. Un morbido
e simpatico coniglio in tessuto
multicolor da stringere fra le braccia
come antistress (Missoni).
10. Per combattere l’aspetto stanco
RADICAL FAKE DI PATRICIA di occhi e dintorni, Ciao Ciao Bags
URQUIOLA È UNA SCRIVANIA di Zago: con estratto di tè verde,
MULTIFUNZIONE CON probiotici e caffeina, decongestiona,
LIBRERIA IN DUE ALTEZZE E risveglia lo sguardo e riduce
LARGHEZZE (CAPPELLINI). borse e occhiaie (€ 17).

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 G R A Z I A SPEC IALE
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Qui Grazia ti fa scoprire il potere della notte
d i C L A U D I A B O R T O L AT O f o t o d i M E R E D I T H J E N K S
I
l segreto per prepararsi a un risveglio fresco e
luminoso per la pelle è quello di dedicarsi a ri-
tuali serali rasserenanti. Funziona per l’umore, la
lucidità e il benessere fisico, ma è proficuo anche
per il “capitale estetico” perché, come ricorda Michael
Breus, meglio conosciuto negli Stati Uniti come The
Sleep Doctor: “Il sonno è il trattamento di bellezza
più efficace che esista”. «Il buon sonno protegge il
collagene, frenandone la degenerazione, e favorisce
un’intensa secrezione di due ormoni vitali anche per
la pelle: la melatonina, che regola l’idratazione ed
è un potentissimo antiossidante, e il GH (ormone
della crescita) che, sostenendo la rigenerazione e la
sintesi delle proteine, mantiene il tono e l’elasticità
dei tessuti», conferma Corinna Rigoni, presidente
Donne Dermatologhe Italia (donnedermatologhe.it).
Per trasformare la notte in un laboratorio di bellezza
occorre riassettare i ritmi circadiani del corpo. Può
suonare scontato, ma non lo è: orologio alla mano, per
assecondare la melatonina, che si attiva tra le 21 e le
23, e il GH, al suo massimo tra le 23 e le 4, l’ideale
sarebbe coricarsi prima di mezzanotte, lasciandosi ab-
bracciare da un buio profondo. «Eliminate i dispositivi
elettronici nella stanza da letto, serrate le tapparelle per
impedire che le luci della città disturbino la secrezione
di melatonina e, in caso di tensioni e stress intensi,
assumente integratori a base di derivati naturali an-
siolitici e ipnotici come la lavanda», consiglia Rigoni.
UN BUON RIPOSO SI OTTIENE anche spruz-
zando nell’aria o sul cuscino aromi pacificanti (rosa,
gelsomino e vaniglia) e armandosi di buone vibra-
zioni acquisite con esercizi di yoga, meditazione e
174
respirazione profonda, oggi facilmente fruibili con
il supporto di App dedicate, come Asana Rebel,
Meditopia, Headspace, Serenity, Breathe+. Un paio
di volte la settimana, poi, ci si può abbandonare in
un bagno caldo ai sali di Epsom (400 grammi sciolti
nella vasca). Per l’alto contenuto di magnesio, questo
tipo di sale agisce come decontratturante, drenante,
detossinante e induttore del sonno.
LA PELLE “STACCA” VERSO LE 21 ed è soprat-
tutto da questo momento in poi che occorre seguire
una skincare flessibile e variabile, introducendo della
formule effetto “sorpresa” per la pelle, come insegna
anche la dermatologa newyorkese Whitney Bowe
(drwhitneybowebeauty.com), che sta ottenendo milioni
di visualizzazioni su TikTok con Skin Cycling, una
skincare a rotazione che alterna l’utilizzo di prodotti
esfolianti, idratanti e protettivi del microbiota al riposo
e al recupero della pelle. Rigoni suggerisce: «Dopo la
detersione, alle formule notte rigeneranti si può ag-
giungere un’acqua spray lenitiva che “sigilli” i principi
attivi racchiusi nei fluidi concentrati e nelle creme. E
con il passaggio dall’autunno all’inverno, al posto del
siero si può applicare un olio riparatore». La crema
notte può essere alternata anche a una “sleeping mask”,
ora di gran moda, preceduta una volta la settimana da
un trattamento esfoliante che dia sprint al ricambio
cellulare. «La pelle è un organo vivo e mutevole: per
Foto TRUNK ARCHIVE
darle quello di cui ha bisogno, dobbiamo toccarlo,
osservarlo, “sentirlo”, registrando le sensazioni che
rimanda fino ad arrivare ad una routine intuitiva, per-
fettamente sintonizzata al momento che sta vivendo»,
conclude Rigoni.■
© RIPRODUZIONE RISERVATA
UN ANTI-ETÀ GLOBALE
PER LE ZONE FRAGILI
GRAZIE ALLE
CELLULE BI-FLOREALI
DI ZAFFERANO
E BUGANVILLEA:
NUXURIANCE ULTRA
CONTORNO OCCHI
E LABBRA (NUXE,
IN FARMACIA).

175
G R A Z I A SPEC IALE
DOPO
LE 21.00
1. Un trattamento esfoliante, levigante e
ricostituente con alfa-idrossiacidi di
acido lattico e beta-idrossiacidi da
salice bianco che uniti alle vitamine
A, E e C risvegliano la morbida setosità
della pelle: Illuminating Exfoliant di
Emma Lewisham (€ 62, su
beautyaholicshop.com). 2. Applicata su
viso, collo e décolleté, Nivea Cellular
Luminous630® Anti-Macchie notte dopo
notte regola la produzione di melanina,
rivitalizzando la pelle e uniformando
l’incarnato grazie all’acido ialuronico e al
suo potente complesso inibitore e
schiarente delle macchia (€ 20,99).
3. Custodito in ampolle monodose, c’è un
prezioso elisir con estratti antiossidanti
di rosa alpina e rododendro che
rimpolpa, ripara e illumina la pelle:
Defence My Age Ampolle Concentrate
Rinnovatrici di BioNike (€ 49,90, in
farmacia). 4. Per un sonno di qualità:
a base di camomilla e lavanda per
rilassare, melatonina per accelerare
l’addormentamento e vitamina B6
per cancellare la stanchezza, Melatonina
Integratore Alimentare di Ibsa
Farmaceutici (€ 13,90. in farmacia).
5. Estratto dell’albero della seta
persiana, acido ialuronico e melatonina
in una maschera mirata per le labbra che
idrata, leviga, lenisce e rimpolpa:
Milk Makeup Maschera Notte per
Labbra alla Melatonina (€ 24, da
Sephora). 6. Con il 98,6 per cento di
ingredienti botanici infusi di Omega 3 e 6
e con la sua texture soffice ma ricca,
Midnight Recovery Omega Rich Cloud
Cream di Kiehl’s ripristina la barriera
lipidica, nutre e ammorbidisce (€ 50).
7. Con oli essenziali di tanaceto blu e
camomilla, contrasta rughe, colorito
spento e incarnato disomogeneo. Di
facile assorbimento, Luna Sleeping Night
Oil di Sunday Riley (€ 49,90, da
MASCHERA Sephora). 8. Ceramidi e l’esclusivo

“TUTTOFARE”
complesso composto da milioni di
frazioni di pre e probiotici in Lancôme
Un trattamento intensivo ideale per chi ama gratificarsi: Age Absolu Maschera Advanced Génifique Night: protegge il
Notte Ridensificante di Uriage ha una formula versatile (si può usare tutti microbiota cutaneo, ricostruisce la
i giorni come una crema o 2-3 volte la settimana come una maschera notte) ed funzione barriera e ripara la pelle (€ 121).
è studiata per infondere un plus di energia e vitalità alle pelli più mature 9. Con retinolo microincapsulato, Retinol
e sensibili. L’azione rimpolpante e ricompattante è affidata a un peptide Cream 1% di Miamo stimola i fattori di
pro-collagene, al retinolo, all’acido ialuronico e al trio antiossidante con crescita, il collagene e l’elastina
vitamine C, E ed estratto di melograno. Quella intensamente lenitiva e rassodando, levigando e uniformando
nutriente è svolta da oli e burri vegetali e dall’acqua termale Uriage al 10 per la pelle normale o mista (€ 79, in
cento. Al cuore della formula palpitano due potenti complessi antietà che farmacia). 10. Olistica nella texture e nel
proteggono i cromosomi, i fibroblasti e i cheratinociti dallo stress ossidativo, profumo relax, Vital Perfection Overnight
incluso quello indotto dalla luce blu. Al risveglio la pelle apparirà più Firming Treatment di Shiseido cede alla
elastica, radiosa, levigata. Come rinata (€ 42,50, in farmacia). pelle over 35 un pool di attivi dal potente
effetto rigenerante, rimpolpante e
illuminante (€ 133).
176
 Foto ENZO TRUOCCOLO

10
3

7
2

9
5
4

177
G R A Z I A SPEC IALE

SIERO
ALLA
GARDENIA
Dedicato a chi vive una vita tra
stress e impegni vari, che
compromettono anche
la qualità del sonno, c’è Elixir
Botanique Siero Notte Ricostituente
Effetto Melatonina di Yves Rocher.
Con il 99 per cento di ingredienti
naturali, si basa su tre estratti
botanici che aiutano a riprodurre
sulla pelle l’effetto di un sonno
di qualità. L’ingrediente base
è la gardenia, che contiene una
molecola capace di legarsi
ai recettori della melatonina sulla
superficie delle cellule
epidermiche, mimandone l’effetto
rigenerante. Il supporto arriva dai
derivati del nasturzio e da una
microalga, racchiusi nell’esclusivo
complesso brevettato “Terra &
Oceano”, frutto di 25 anni di ricerche
dei laboratori Yves Rocher, che
spronano le capacità di recupero
della pelle a dispetto delle notti
agitate. Completa l’opera la texture
bifasica che agevola una stesura
ultrasensoriale e moltiplica
il sensuale effetto “pelle di luce”
Foto ENZO TRUOCCOLO

(€ 34,95, nelle boutique monomarca

e su yves-rocher.it).

178
 Servizio promozionale a cura di Media Company

BEAUTY
P rofessionalità,
moderne
tecnologie e
bio-cosmesi
all’avanguardia AP Skincare
per sentirsi sempre
Da 30 anni nel settore cosmetico e medico, Patrizia Azzano
belle, sane e in crea l’innovativa linea viso AP Skincare. Le sue efficaci
perfetta forma! formulazioni, tutte con un’alta concentrazione di principi
attivi provenienti da coltivazioni biologiche, sono studiate
per una beauty routine “salva tempo”. Ogni prodotto infatti
garantisce un doppio o triplo uso, come il tonico spray
all’arancia rossa che ripristina il film idrolipidico, ottimo
idratante e fissatore del trucco. Texture piacevolissime in
confezioni airless che si usano direttamente con le mani,
senza l’utilizzo di cotone o salviette monouso. AP Skincare è
la linea che piace, fa bene alla pelle e al pianeta.
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SUN UDINE
Sinonimo di perfetta abbronzatura grazie
all’innovativa tecnologia Ergoline, i
centri estetici Sun Udine sono anche un
Istituto Guinot, marchio all’avanguardia
nei trattamenti di bellezza che, grazie al
suo Hydradermie Cellular Energie, offre
un’efficace alternativa alla medicina
estetica. Qui, dove troverete massima
competenza e cortesia assieme a tutte le
ultime novità firmate dai migliori brand
cosmetici, potrete affidarvi ai consigli
delle professioniste del Nail Center per
le vostre unghie ma anche godere di
un sapiente massaggio, di un efficace
trattamento beauty e dell’epilazione
laser: ogni vostro desiderio di eleganza,
bellezza e fascino sarà soddisfatto, con
accuratezza e passione.

Udine
Via Savorgnana, 21
Tel. 0432 21461
Via Paolo Sarpi, 14/4
Tel. 0432 508299
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 G R A Z I A SPEC IALE

L’ARCO
PERFETTO
Le sopracciglia
diventano un accessorio
di tendenza. Dai look
più creativi a quelli
Foto GETTY IMAGES

più naturali, impara qui

come esaltarle
di MICHELE MEREU

181
 G R A Z I A SPEC IALE

D
ecolorate, rasate, assottigliate, impreziosite con glitter e
microcristalli. Sulle passerelle, come sui tappeti rossi e i
social, è il momento delle sopracciglia che stupiscono con
effetti speciali. Una sorta di tela bianca per la creatività dei make up
artist e della generazione Zeta. E così quelle che fino a poco tempo
fa erano considerate delle semplici “cornici” diventano un accessorio
di tendenza. Anche quando si opta per look più naturali.
A scomparsa. Con 500 milioni di visualizzazioni su TikTok, le
“bleached brows” (“sopracciglia sbiancate”) sono il fenomeno beauty
di stagione. Un trend esploso alle sfilate dell’autunno-inverno (vedi:
Versace, Burberry, Marc Jacobs) che ha conquistato anche l’attrice
Nicola Peltz Beckam e le supermodelle Bella Hadid e Kendall Jenner.
L’effetto decolorato è sicuramente d’impatto, dando al viso un che di
“alieno” e chi vuole sperimentarlo ha due possibilità. «Partite con un
trucco temporaneo, a prova di ripensamenti», dice Michele Magnani,
Global senior artist di M∙a∙c. «Scegliete un correttore della stessa
tonalità della vostra pelle, da applicare con uno scovolino pulito per
ciglia, e fissatelo con della cipria trasparente». Per “sbiancarle” davvero,
invece, meglio rivolgersi a un esperto. «L’acqua ossigenata usata per la
decolorazione va dosata con cura per evitare tonalità indesiderate o di
danneggiare le sopracciglia», avverte Cristian Concas, brow designer
presso il salone milanese Irene Greco. «La scelta, per quanto estrema,
è comunque reversibile: basta una pennellata di tinta, la stessa che si
usa sui capelli, per tornare al colore originale».
Stile Anni 90. Altro look che spopola sui social è quello delle
sopracciglia ultrasottili o “skinny brows”. «L’ispirazione arriva dagli
Anni 90, ma rispetto ad allora la versione attuale è meno inarcata e
sottile: ideale per ingrandire gli occhi piccoli», continua Magnani.
«L’importante è sapere che le sopracciglia depilate per lunghi periodi
DALL’ALTO: LE
non ricrescono più». Per ovviare al problema esistono però due tec-
SOPRACCIGLIA niche di pigmentazione semipermanenti. «Il “microblading” ricrea
“PIUMATE” la forma del pelo utilizzando dei microaghi per iniettare pigmenti
DELLA SUPER riassorbibili», spiega Cristiana Causo, dermopigmentatrice e fon-
MODELLA datrice dello studio Pink Ink di Milano. «Il “brow tattoo”, invece, è
KAIA GERBER
E QUELLE
un tatuaggio realizzato con un dermografo che permette tratti più
SOTTILI DELLA marcati e definiti: indicato soprattutto per chi ha sopracciglia quasi
COLLEGA LILA inesistenti. La durata, per entrambe le tecniche, va dai 6 ai 12 mesi».
GRACE MOSS; Effetto “piuma”. Infine, per chi volesse lasciare le sopracciglia al
LA VERSIONE naturale (o quasi), il look di riferimento è quello della supermodella
DECOLORATA
Kaia Gerber. «Le “feathered brows (“sopracciglia piumate”) vanno
DELL’ATTRICE
NICOLA PELTZ
pettinate verso l’alto e lasciate un po’ selvagge per enfatizzare lo
E DI BELLA sguardo», spiega Magnani. «Per riempirle in modo uniforme, muni-
Foto GETTY IMAGES, IMAX TREE

HADID SULLA tevi di una matita dalla mina ultrasottile, quindi fissatele con un gel
PASSERELLA trasparente». L’alternativa professionale? Il servizio di laminazione
VERSACE; E proposto nei Brow Bar Benefit di Sephora: una tecnica di “stiratura”
UN LOOK
NATURALE
a base di cheratina che rende i peli delle sopracciglia flessibili e facili
DALLA da modellare. Ideale per creare archi dall’aspetto più voluminoso e
SFILATA DI folto che durano fino a due mesi. ■
BALMAIN. © RIPRODUZIONE RISERVATAW

182
G R A Z I A SPEC IALE

LA FORMA È TUTTO
Per esaltare il look delle sopracciglia, ci sono tanti trucchi: dal mascara rinforzante
alla matita che le infoltisce, dagli stencil alla cera modellante

1 2 3

1. A tenuta estrema, Anastasia

Beverly Hills Brow Freeze Styling
Wax è una cera modellante ideale per
fissare le sopracciglia effetto “piuma”
(€ 26,90, da Sephora). 2. Un top
coat in gel che “impermeabilizza”
ciglia e sopracciglia per proteggerle
e disciplinarle, prolungando la tenuta
del make up: Lash & Brow Double
Fix’ Mascara di Clarins (€ 26).
3. Infoltisce e volumizza grazie a
microfibre sintetiche: waterproof, Eye
Brows Big Boost Fibre Gel di M∙a∙c
4 5 6 (€ 26). 4. Una matita con speciali
polveri e microfibre che si fissano
sulle sopracciglia per renderle più
folte: Gimme Brow+ Volumizing Pencil
7 di Benefit (€ 29,90, da Sephora).
5. Per definire l’arcata sopraccigliare,
diego dalla palma Pinzetta
Professionale: con punta piatta
obliqua e pettinino in acciaio
(€15,50, su diegodallapalma.com).
6. Con estratto di ginseng dalle
proprietà rinforzanti: Energy Shake
Eyebrow Filler & Fixer Transparent
8 Mascara di Kiko Milano (€ 9,99).
7. Un prodotto 3 in 1 da usare come
9
eyeliner, ombretto o tinta per
disegnare le sopracciglia: Super
Pomade di Kvd Beauty
(€ 21, da Sephora). 8. Il matitone
24ore Brow Fiber Pencil di Deborah
Milano ha una formula ultracremosa,
arricchita con fibre infoltenti
di cellulosa (€ 10,50). 9. Lavabili e
riutilizzabili all’infinito, Make-up
Studio Eyebrow Stencil Rounded
aiutano a disegnare l’arco
perfetto per ogni forma del viso
(€ 2,99, da Douglas). 10. Un kit
per sopracciglia naturali e
impeccabili: Brow Powder Set
Waterproof di Catrice (€ 4,59).

10

184

IL CAST DELLA
SERIE BORIS,
CHE TORNA CON
LA QUARTA
STAGIONE.
ZAPPING
IL MIRACOLO DI BORIS
Torna la serie satirica sul mondo della tv. Stavolta i protagonisti dovranno sfidare
il potere delle grandi piattaforme di streaming
d i E L I S A B E T TA C O L A N G E L O
U n fenomeno di costume, ma non solo. Boris
è stata probabilmente la più divertente serie
“comedy” prodotta in Italia negli ultimi anni, un
esperimento di televisione che parla di televisione in
tre stagioni in onda dal 2007 al 2010 (più un sequel
cinematografico) sostenuto da uno strepitoso cast
corale guidato da Francesco Pannofino. Il 26 ottobre
torna su Disney+ con una quarta stagione prodotta
da The Apartment e appena presentata alla Festa
del cinema di Roma.
La serie madre era ambientata sul set di una soap
televisiva intitolata Gli occhi del cuore e, partendo
dal racconto stupefatto di un malcapitato stagista,
ironizzava sul linguaggio di certa serialità italiana
cara alla tv generalista, costruita su sceneggiature
inconsistenti, interpreti discutibili e produzioni
raffazzonate. Irresistibile la galleria dei personaggi
Foto LORIS T. ZAMBELLI
messi in scena: dall’attricetta raccomandata e ca-
pricciosa al “maestro” psicologicamente instabile al
direttore della fotografia sempre in abuso di sostanze.
Dopo la prima stagione gli ospiti che volevano essere
GRAZIA
“guest star” facevano la fila: Paolo Sorrentino, Marco
Giallini, Laura Morante. E intanto certe battute
diventavano cult, così come l’aggettivo “basito” di
cui gli sceneggiatori di Gli occhi del cuore facevano
un uso largo e improprio.
La nuova stagione non ha perso la sua vocazione
satirica: la serialità tv è cambiata e il bersaglio oggi
è la “grande piattaforma” internazionale, dominata
dagli algoritmi e dall’ossessione per la “diversity”.
Siamo ancora sul set di una fiction, dove l’intero cast
tecnico e artistico si è riunito per girare un’impro-
babile Vita di Gesù in cui domina la solita cialtro-
neria. Nel cast, quello vero, insieme con Pannofino
ritroviamo praticamente tutti: Caterina e Corrado
Guzzanti, Carolina Crescentini, Pietro Sermonti,
Eugenia Costantini, Ninni Bruschetta, Paolo Ca-
labresi, Karin Proia e Aurora Calabresi nel ruolo di
una nuova stagista. Si ride ancora molto e non si
può non apprezzare la magnifica autoironia (quasi
kamikaze) della “grande piattaforma” Disney+. ■
BORIS 4, SU DISNEY+ IL 26 OTTOBRE.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
187
 GRAZIA

L’ATTRICE
JENNIFER
LAWRENCE,
32 ANNI, IN
UNA SCENA
DEL FILM
CAUSEWAY.

IL FILM

IL MIO RITORNO ALLA VITA

In Causeway Jennifer Lawrence subisce in guerra una lesione celebrale.
E qui l’attrice racconta di quando anche lei ha dovuto ricominciare da zero
d i C L A U D I A C ATA L L I

È una storia di un graduale ritorno alla vita il nuovo film che vede Jennifer Lawrence nei
duplici panni di protagonista e produttrice. In Causeway, in anteprima alla Festa del
Cinema di Roma, è l’ingegnera militare Lynsey, tornata dall’Afghanistan con una lesione
cerebrale e un notevole stress post traumatico. Dovrà reimparare a camminare e recuperare la
memoria, ma anche affrontare il rapporto conflittuale con sua madre a New Orleans.
«C’è tanto di mio in questa storia, specie quando affronta il tema dell’infanzia: anch’io sono
cresciuta in una città a cui non sentivo di appartenere, sentendomi sola e incompresa», dice.
«So che cosa sia l’urgenza dell’andare via, partire e poi ritrovarsi di nuovo persa in un mondo
più grande. Io ho potuto ricostruire con mio marito (il gallerista Cook Maroney, ndr) un sen-
so di fiducia, appartenenza e casa».
Per preparare il personaggio ha parlato con i veterani di guerra e passato quello che definisce
un “giorno di trasformazione” al VA New York Harbor Health Care. «Ho parlato con psico-
terapeuti e fisioterapisti, ma soprattutto con veterani con lesioni cerebrali simili a quelle di
Lynsey. Sono eroi, hanno riportato ferite invisibili eppure gravissime». Dal cinema alla realtà
le guerre non cessano: «Ancora pensiamo di risolvere i conflitti uccidendo uomini e donne
innocenti. Quando sul set abbiamo saputo dell’invasione dell’Ucraina ci siamo fermati, non
riuscivamo a crederci. La cosa più triste è che basta qualche mese a farci dimenticare la soffe-
renza di queste persone, le cui vite nel frattempo sono cambiate per sempre». ■
CAUSEWAY DAL 4 NOVEMBRE SU APPLE TV +.

IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO

Uno straordinario evento benefico darà il via, nella serata del 3 novembre,
alla 124ª edizione di Fieracavalli a Verona. La lunga serata di Riding The
Blue Charity Dinner & Gala, con cena, premiazioni e spettacolo
equestre, sarà il punto di arrivo di un’operazione di raccolta fondi
destinata a trovare risorse per realizzare il progetto Riding the Blue - Un
cavallo per amico. L’ippoterapia è uno degli strumenti più efficaci per il
trattamento del disturbo dello spettro autistico, in particolare nei
bambini, e l’operazione ha come obiettivo il riconoscimento di questa
pratica da parte del Servizio Sanitario Nazionale. La serata, con
personaggi e ospiti, è aperta a tutti con una donazione al sito retedeldono.it/
it/progetti/ey-foundation-onlus/riding-the-blue-un-cavallo-per-amico. A
L’EVENTO Verona dal 3 al 6 novembre, Fieracavalli è una manifestazione internazionale
dedicata al mondo dell’equitazione e del turismo a cavallo. (A.B.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

189
 L’AGENDA
DEL DI ALT
2023

Ordina l’Agenda SOSTIENI

per te e per LA RICERCA
le persone che SULLA TROMBOSI
ti stanno a cuore PER IL BENE
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È possibile ritirarla personalmente previo appuntamento in Via Lanzone, 27 - 20123 Milano
dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
 GRAZIA
ARTE IL LIBRO

A VENEZIA NELLA
CASA DI CIPRIANI
Il marchio Belmond (belmond.com), custode de-
LA SCRITTRICE
gli hotel più esclusivi e suggestivi del mondo, MELISSA
insieme con Galleria Continua (galleriacontinua. PANARELLO,
com), ha dato vita a Venezia al progetto MITICO. Si 36 ANNI.
tratta di un debutto in occasione della 59ª edizione
della Biennale, per valorizzare il talento di alcuni
artisti che hanno trasformato i giardini storici di alcu-
ne proprietà Belmond in Italia, tra cui l’Hotel Cipriani
all’Isola della Giudecca, in palcoscenici per le loro
installazioni. Nei giardini Casanova del Cipriani A
Belmond Hotel, l’artista indiano Subodh Gupta espo-
ne la sua opera Cooking The World, selezionata dal
curatore d’arte Hervé Mikaeloff, fino al 27 novembre
2022. Si tratta di una casa costruita con 10 mila pen-
tole, padelle e utensili originali indiani, un simbolo di
cibo, condivisione, gratitudine e amore. (M.D’A.)

UNA FAVOLA
PER CRESCERE
Melissa Panarello ha scritto il suo primo libro
per ragazzi. La protagonista è una bambina
forte che salva i suoi gatti da un terremoto
di ANNALIA VENEZIA

H a dedicato il libro a suo figlio Cosmo, di 3 anni.

Gli strani gatti di Brunilde Saltamerenda (Mon-
dadori Electa) è il libro con cui la scrittrice e firma di
Grazia Melissa Panarello si cimenta in un libro per
ragazzi. La storia racconta la disavventura di una bam-
IN EDICOLA bina, Brunilde, alle prese con un terremoto e la neces-
sità di salvare i suoi tre felini. «L’idea è nata grazie a un
I POSTER sogno», racconta la scrittrice di tanti romanzi, da Cento
DEL MADE IN ITALY colpi di spazzola a La bugiarda. «Durante un terremoto
È dedicata agli amanti di collezionismo vintage Po- dovevo portare in salvo i mici, ma non ci riuscivo. E
ster, le grandi aziende italiane, l’iniziativa firmata così, con un incantesimo, sono diventati bambini».
dal Gruppo Mondadori con gli archivi storici di mar- A chi pensava mentre scriveva?
chi italiani tra i più noti: Barilla, Ducati, Fabbri 1905, «Alle bambine, perché se ci sono personaggi femminili
Manetti & Roberts, Martini, Olivetti, Pavesi, Pirel- forti possono essere fonte d’ispirazione».
li e Voiello. Si tratta di dieci manifesti realizzati tra Scrivere per ragazzi è una responsabilità.
gli Anni 30 e 90, tutti di valore artistico e culturale, «È stata una sfida, bisogna semplificare il linguaggio
che hanno lasciato un segno nella storia della comu- senza essere banale. La storia parte con un terremoto e
nicazione pubblicitaria. Sono
l’ho voluto raccontare in modo soft, pensando anche ai
già disponibili le prime cinque
bambini che hanno vissuto questa tragedia».
opere in edizione limitata al
prezzo di euro 8,90 ciascuna,
E adesso?
nelle migliori edicole e nei «Sto finendo di scrivere un romanzo che uscirà più
principali marchi della grande avanti. Ora sono in attesa di una bambina, ho appreso
distribuzione. Le altre cinque la notizia dopo aver consegnato questo libro all’editore.
saranno in commercio dal 17 Brunilde e i suoi gatti sono stati di buon auspicio». ■
novembre. (F.C.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

191
GRAZIA
LIBRI

PAGINE CHE EMOZIONANO

Un giallo storico e l’amore tra due donne. Il racconto di una sfilata, le speranze
del piccolo Malik e le lacrime versate per colpa di un manipolatore. I libri di questa
settimana toccano il cuore d i VA L E R I A PA R R E L L A

Diaristico Generoso Newyorkese Commovente Fashion

❤❤❤ ❤❤❤❤❤ ❤❤❤❤ ❤❤❤❤ ❤ ❤
Titolo bellissimo per la La vita in tasca del Appassionata Ha sempre qualcosa Monica Re si trova un
prolifica Lucrezia Lerro, titolo è la pagella che ricostruzione storica di commovente, simpatico alter ego in
ogni libro una nuova fu trovata cucita nella e sentimentale di un Cazzaniga, autore Valentina, impegnata
storia senza mai fodera della tasca di monumento molto caro genovese, anche in una sfilata di
perdere quello stile Malik, bambino morto a chiunque abbia quando regge le fila di moda, ma soprattutto
composto e colto che in mare durante passeggiato per rigorosissimi gialli nel disvelamento del
la caratterizza. Questo l’attraversamento del Central Park: l’Angelo storici. Ricardo suo vero sé. Lo fa con
è ambientato in una Mediterraneo. delle Acque sulla Klement vive in un degli strumenti
Milano vivace, dove la Impossibile non fontana Bethesda, sobborgo di Buenos antiscientifici ma che a
povera Ornella piangere pensando alla realizzato da Emma Aires insieme con la lei funzionano: le
scambia un amore speranza di quella vita Stebbins nella seconda moglie Vera e i figli. costellazioni familiari,
immaginato per uno e di tutte le altre metà del 1800. Nel bel Abita in una casupola l’astrologia umanistica,
reale seguendo una creature che partono romanzo di Cometto senza acqua corrente i tarocchi evolutivi. Una
lezione di francese. Un guardando affiora anche una né elettricità e lavora in curiosità: la sfilata che
romanzo che si dipana all’Europa. Sparaco ci grande stima per la una fabbrica della cura Valentina è
come una sorta di aiuta a ricordare e sua vita privata, a dir Mercedes. In realtà è esistita veramente ed è
diario, o di seduta di riflettere. Parte del poco coraggiosa: Adolf Eichmann, ex ispirata al film cult
psicoanalisi, che segue ricavato verrà devoluto conviveva con l’attrice tenente delle SS, al cui El Topo di Alejandro
in soggettiva le dall’autrice per fornire Charlotte Cushman, processo per crimini Jodorowsky, artista
emozioni e i pensieri di materiale scolastico a antesignana della lotta contro l’umanità famoso per
Ornella alle prese con bambini in situazione di per il riconoscimento partecipò la filosofa l’eccentricità e un certo
un uomo manipolatore. emergenza, grazie a dei diritti dei gay. Hannah Arendt. esoterismo.
un progetto Unicef.
GLI UOMINI CHE EMMA E L’ANGELO IN FORMA DI UNA VENERE
FANNO PIANGERE LA VITA IN TASCA DI CENTRAL PARK ESSERE UMANO ISOLATA
Lucrezia Lerro, Simona Sparaco, Maria Teresa Cometto, Riccardo Cazzaniga, Monica Re,
La nave di Teseo, Solferino, pag. 256, Neri Pozza, pag. 208, Rizzoli, pag. 516, € 17 Do it human ed.,
pag. 128, € 18 € 17 € 20 pag. 256, € 18

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192

PERSONAGGI
IO CORRO
CON LA SCIENZA
Il campione olimpico Marcell Jacobs aprirà a Milano
il festival Focus Live 22. Qui racconta come
la tecnologia abbia cambiato lo sport e la sua vita
di MARINA SPEICH
C ome si diventa l’uomo
più veloce della Terra?
Lo racconterà il velocista
Marcell Jacobs al festival
Focus Live 2022 (iscrizioni su
live.focus.it), realizzato in
collaborazione con il Museo
Scienza e Tecnologia
Leonardo da Vinci di Milano.
L’appuntamento con il
campione olimpico ed europeo
è venerdì 4 novembre alle
10,20 durante l’inaugurazione
IL VELOCISTA
E CAMPIONE
OLIMPICO
MARCELL
JACOBS,
28 ANNI.
Foto DAVIDE MUSTO, ALEX FILZ
dell’evento. Il festival fino al 6
novembre farà sperimentare
come la scienza e il progresso
tecnologico cambieranno la
vita quotidiana, con incontri e
attività per grandi e bambini.
Marcell, in che modo la
tecnologia aiuta la
preparazione atletica di un
campione olimpico come lei?
«Ci accompagna in tutto: nella
gestione dell’allenamento,
nella prevenzione degli
infortuni, nella comprensione
di quale sia la migliore tecnica
di corsa. Esistono strumenti
che ci dicono per esempio
quanta ampiezza fai negli
appoggi, come muovi il
corpo».
Come si prevengono gli
infortuni?
«Farsi male quando pratichi
sport ad altissimo livello fa
parte del gioco. Ma se accade,
la riabilitazione è molto più
rapida proprio grazie a nuove
tecniche scientifiche, come la
tecarterapia».
Ma la scienza non basta per
trasformare un atleta nell’uomo
più veloce del mondo.
«Per me è stato importante
affrontare la relazione con mio
padre nel profondo. Lui non
c’è mai stato nella mia vita, era
una ferita aperta. Cambiare il
mio atteggiamento mentale su
questo mi ha aiutato». ■
FOCUS LIVE 2022, AL MUSEO DELLA
SCIENZA E TECNOLOGIA LEONARDO DA
VINCI DI MILANO, DAL 4 AL 6 NOVEMBRE.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GRAZIA
VIAGGIO
FUGA IN SICILIA
Sorge a pochi metri dal mare l’eco-resort Adler
Spa di Siculiana, in provincia di Agrigento,
(adler-sicilia.com). Fino a dicembre propone
pacchetti autunnali personalizzati, da quelli per il
benessere fisico a quelli per la coppia. Il posto è
ideale anche per chi ama il nuoto, visto che
dell’acqua salina l’eco-resort ha fatto il suo punto di
forza con piscine coperte e scoperte e una vasca
panoramica riscaldata dedicata alla thalassoterapia,
oltre a una sauna finlandese, la biosauna e il bagno
al vapore. In autunno vengono proposti tour alla
scoperta dei sapori di Sicilia. E non mancano i piatti
dello chef Giuseppe Schimmenti, con ingredienti di
piccoli produttori locali selezionati: dal maialino dei
Nebrodi ai grani antichi per la pasta fresca. (A.V.)
DA LEGGERE
MAGICA SOPHIA
C’è la storia di Sofia Scicolone, dall’infanzia in via
Solfatara 5, a Pozzuoli, alle fughe sotto i
bombardamenti, dai mille provini a Roma,
affiancata dalla madre Romilda Villani, ai concorsi
di bellezza, fino alla consacrazione del mito Sophia
Loren. Ma nel libro Portandomi dentro questa
magia (Cultura Nova) c’è molto altro: aneddoti
curiosi, come l’incontro casuale tra Sofia
adolescente e Totò, e documenti eccezionali, foto,
pagelle, lettere. A raccoglierli è stato l’autore, il
produttore tv Paolo Lubrano, di Pozzuoli come la
star mito del cinema italiano.
Perché un libro su Sophia Loren?
«Ricorrono i 70 anni della sua carriera. E poi
perché la sua storia, quella di una ragazza del Sud
del mondo che è riuscita, con costanza e impegno,
a conquistare un posto nella storia del cinema, può
servire di esempio alle ragazze di oggi. Spero che
il libro sia il primo tassello di un grande progetto
che porti a una mostra permanente, a Pozzuoli,
dedicata a lei». (Monica Bogliardi)
193
GRAZIA

IMPEGNO

ECOLOGICA
E POTENTE
Arriva Jeep Avenger, il primo
Suv del marchio interamente
elettrico. Così il comfort diventa
il miglior amico dell’ambiente
d i M A R T I N A D ’A M I C O

L a notizia arriva fresca dal Salone di Parigi: la nuo-

vissima Jeep Avenger (jeep-off icial.it) è appena
stata presentata al pubblico come il primo SUV Jeep
completamente elettrico per l’Europa. Sarà dispo-
nibile a partire dal nuovo anno.
Ma non è tutto. La strategia del marchio di SUV
punta a diventare leader a emissioni zero in tutto
il mondo per accontentare gli appassionati di Jeep,
che desiderano esplorare un pianeta da accudire e
proteggere. Entro il 2025 Jeep introdurrà in Europa
quattro veicoli a emissioni zero ed entro il 2030 punta
in altissimo: tutti i veicoli Jeep in vendita saranno al
100 per cento elettrici. Una sfida che comincia bene
con Jeep Avenger, che sarà disponibile in Europa,
in Giappone e in Corea del Sud, con un’autonomia
elettrica di 400 chilometri, interni moderni e sistemi
tecnologicamente avanzati in generosi spazi per i
passeggeri e i bagagli.
Gli appassionati del marchio Jeep, che vanta ot-
tant’anni di storia e una gamma 4x4 che spazia da
Cherokee a Compass, da Gladiator a Grand Cherokee
e da Renegade a Wrangler, sanno che l’invito numero
uno per chi sceglie questi SUV è quello di godersi la
vita in totale sicurezza e comodità. ■

ICONE

IL MITO DELLA PANDA

CONQUISTA I SOCIAL
Fiat Panda (fiat.it) è leggenda. E certe leggende oggi
cavalcano l’onda dei social. Ora esordisce con la sua
prima campagna social cross-platform, che porta
l’hashtag #LAMIAPANDAÈLEGGENDA inaugurando la
presenza di un brand Automotive su BeReal, il nuovo
social network francese che permette di condividere istanti
senza filtri. Creator e utenti potranno così scattare foto e
postare video raccontando storie di vita reale e
leggendaria vissuti con Fiat Panda. Il lancio di un video,
che si trova su TikTok e su tutti i canali attraverso formati
interattivi e un linguaggio giovane sono pronti a
raggiungere ogni generazione grazie all’attività del One
Team Stellantis di Publicis Group, e si estenderà a tutti i
canali ufficiali del marchio. (M.D’A.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

194
DI Mar tina D’A mico

Audace e sicura
ROMPE GLI SCHEMI LA NUOVA PEUGEOT 408 (PEUGEOT.IT) CON IL SUO STILE INCONFONDIBILE E LE GEOMETRIE AUDACI, VALORIZZATE DAI
PROIETTORI POSTERIORI A LED CON I TRE ARTIGLI. TRA QUALCHE MESE SARÀ DISPONIBILE LA VERSIONE 100 PER CENTO ELETTRICA: ORA
PEUGEOT 408 OFFRE DUE VERSIONI IBRIDE PLUG-IN DA 180 E 225 CV E UNA VERSIONE PURETECH A BENZINA DA 130 CV, TUTTE CON CAMBIO
AUTOMATICO EAT8 A OTTO RAPPORTI. LA SICUREZZA È GARANTITA DAL SISTEMA DI RILEVAZIONE DEI PERICOLI CON SEI TELECAMERE E NOVE
RADAR CHE RILEVANO LA PRESENZA DI ALTRI VEICOLI O ESSERI VIVENTI ANCHE AL BUIO E MONITORANO L’ANGOLO CIECO.

195
G ira e rigira una volpe ottiene sempre
un risultato da favola.

ARMANDO TESTA

Fare la frittata è una furbata con la Girafrittata Tescoma.

Prepari anche omelette e tortillas da favola: usa il gancio per unire
le due padelle antiaderenti e per cuocere facilmente i cibi
da entrambi i lati senza attaccarli. E quando la frittata è pronta,
togli il gancio per separare le padelle. Per ogni volpe c’è sempre
 G R A Z I A C UC INA D’AUTORE

PROFUMO
DI FUNGHI
Un primo cremoso e un contorno con i finferli sono
le proposte dello chef stellato Andrea Berton
d i A N D R E A B E RTO N fo to d i E N Z O T RU O C C O LO
LO CHEF STELLATO ANDREA
BERTON. IL SUO RISTORANTE
È A MILANO, IN
VIA MIKE BONGIORNO, 13.

SPAGHETTI
CON CROCCANTE
E FONDUTA
Per 4 persone: Per i finferli: 300 grammi di
finferli puliti, olio, sale e pepe, uno spicchio
di aglio.
Cuocete i finferli tagliati in quarti in una
casseruola con olio, sale e pepe e aglio.
Per la purea di finferli: una cipolla, 300
grammi di finferli sminuzzati, panna, olio
extravergine di oliva, sale e pepe.
In una casseruola, fate appassire la cipolla a
julienne con l’olio, aggiungete i finferli e
proseguite la cottura fino a renderli morbidi.
Condite con sale e pepe, aggiungete un poco
di panna e cuocete i funghi. Frullateli e
setacciate al colino.
Per il croccante: 100 grammi di Grana
Padano Dop Riserva grattugiato.
Mettere su una teglia da microonde un foglio di
carta da forno, stendete sopra il Grana Padano
Dop Riserva e fate andare per 50 secondi.
Per la fonduta: 30 grammi di burro, 30
grammi di farina, 300 grammi di latte intero,
100 grammi di Grana Padano Dop Riserva
grattugiato.
In una casseruola, mettete il burro con la
farina, amalgamate e fate cuocere per 4 minuti.
Aggiungete il latte portato a bollore e fate
cuocere per circa 4 minuti, mescolando con la
frusta per evitare grumi; togliete dal calore
e aggiungete il Grana Padano Dop Riserva
grattugiato e frullate la fonduta.
Impiattamento: 250 grammi di spaghetti.
Cuocete gli spaghetti in acqua salata. Scolateli
al dente e mantecateli in padella con la purea
di finferli. In un piatto fondo, stendete la fonduta
di Grana Padano Dop Riserva, adagiate gli
spaghetti, aggiungete i finferli e terminate con il
LA FONDUTA DI FORMAGGIO DÀ UN GUSTO CORPOSO A QUESTO PRIMO.
croccante di Grana Padano Dop Riserva.

197
G R A Z I A C UC INA D’AUTORE
INSALATA DI MISTICANZA, LIMONE E FINFERLI
Per 4 persone: Per la purea di finferli:
una cipolla bianca, 300 grammi di finferli,
panna, olio extravergine di oliva, sale, pepe.
In una casseruola, fate appassire la cipolla
tagliata a julienne con l’olio, aggiungete i finferli
sminuzzati, cuocete e condite con sale e pepe,
aggiungete un poco di panna e proseguite la
cottura. Frullate il tutto e passate al colino.
Per i finferli: 20 finferli lavati e mondati,
burro, sale, pepe, uno spicchio d’aglio.
In una casseruola, fate sciogliere il burro con
l’aglio, aggiungete i finferli, conditeli con sale e
pepe e fateli cuocere per 4 minuti senza
romperli, aggiungendo acqua se necessario ed
emulsionando il burro e il liquido di cottura.
Per l’estratto di misticanza Planet Farms:
30 grammi di germogli di rucola e tatzoi
della selezione Vivace Planet Farms,
30 grammi di erba senape della selezione
Vivace Planet Farms, 100 grammi di acqua,
2 grammi di gomma di xantano o di amido
di mais. IL COPPAPASTA DÀ
FORMA ED ELEGANZA A
Frullate la metà dell’acqua e dello xantano (o
QUESTA RICETTA.
dell’amido) con i germogli di rucola e tatzoi,
filtrate per ottenere un estratto verde, ripetete la
medesima operazione con l’erba senape per
ottenere un estratto rosso.
Impiattamento: germogli della selezione
Vivace di Planet Farms, un limone.
Foto ENZO TRUOCCOLO
In un piatto piano, stendete la purea di finferli sul
fondo con l’aiuto di un coppapasta. Adagiate i
finferli sulla purea, aggiungete gli estratti di erba
senape e rucola, terminate il piatto con germogli
e la buccia del limone grattugiata.
2a EDIZIONE
INFINE... A SINISTRA, CAROLINE E
Il buongiorno
di Fiorello
Questa volta il ritorno in
video di Fiorello, 62 anni,
KARL-FRIEDRICH SCHEUFELE. non è fanta-tv. Lo
A DESTRA, IN SENSO ORARIO: showman si prepara a
LA TAVOLA AL TEMPORARY parecchi mesi di sveglie
CAFÉ CHOPARD AL GRAND
all’alba per Viva Rai2, il
nuovo programma al via
HOTEL ET DE MILAN; CAROLINE
dal 7 novembre prima
E CAROLINE MARIE
sulla piattaforma RaiPlay
SCHEUFELE; EVA HERZIGOVA, e poi dal 5 dicembre su
ORNELLA MUTI, NAIKE RIVELLI; Rai Due. Un po’ rassegna
MARTINA COLOMBARI; UN stampa un po’ “morning
DETTAGLIO DEL TEMPORARY show”, andrà in onda Fiorello
CAFÈ CHOPARD. dalle 7 del mattino fino
alla fine della stagione e
si preannuncia
un’ora e mezza ad alto
tasso di risate, musica e
ospiti famosi.

Nicola
Gerber
Eva Maramotti
Jospin

NOTTI PREZIOSE
Milano celebra la nuova boutique di Chopard. In via Montenapoleo-
ne 25 la maison di alta gioielleria ha aperto uno spazio ispirato all’e-
leganza della Milano Anni 30. Caroline Scheufele, co-presidente e
direttrice artistica di Chopard, e Karl-Friedrich Scheufele, co-presi-
dente, hanno celebrato l’evento accogliendo ospiti e celebrità al tem-
porary café Chopard, aperto per l’occasione al Grand Hotel et De
Milan. Tra le più fotografate, tra gli altri, c’erano la top model Eva
Herzigova, le attrici Ornella Muti e Naike Rivelli, la conduttrice
La foresta
televisiva Martina Colombari. magica
Nella terrazza dello store di
Max Mara a Milano, in Corso

Michele Sotto il Sole Vittorio Emanuele 7, l’artista

Buonpane
e la Luna
C’erano anche le influencer
Veronica Ferraro e Alice Cam-
pello al lancio della nuova
collezione Moon&Sun di DoDo,
a Berlino. L’apertura di una
Ann- boutique nella capitale tede-
sca è stata l’occasione per un
Kathrin
party al Weekend Club. Pre-
Boris Götze senti all’evento Boris Barboni,
Barboni Chief Marketing and Product
Officer Pomellato e DoDo,
Michele Buonpane, Worldwi-
de DoDo Sales Director, e
Alice Ann-Kathrin Götze, ambas-
Veronica
Campello sador e testimonial di DoDo
Ferraro in Germania.
200
francese Eva Jospin ha
inaugurato la sua
installazione permanente
Microclima: è una sorta di
foresta di piante
immaginarie in cartone, un
materiale molto amato
dall’artista. A volerla è stato
il marchio Max Mara, in
collaborazione con la
Collezione Maramotti.
Numerosi gli amici della
maison arrivati per
ammirare in anteprima
l’installazione, aperta a tutti
e visibile anche dall’esterno,
da Piazza del Liberty.
 Heidi
Klum
Leni
Klum
Heidi e Leni
sfilano insieme Julia
Roberts
Foto in lingerie formato famiglia per
Heidi e Leni Klum, 49 e 18 anni. La
famosa ex top model e la figlia sono
le protagoniste della nuova
campagna di Intimissimi dal titolo
The Art of Italian Lingerie. Un Andie
omaggio all’artigianalità italiana, MacDowell
ma anche la celebrazione dell’amore
e delle donne, attraverso una serie
di scatti in cui madre e figlia posano
in completi intimi coordinati.

Cameron
Diaz

MARINELLI CHI DICE NO

FA MUSSOLINI
Lo abbiamo conoscituo come
Diabolik e Martin Eden. Oggi per
Luca Marinelli, 38 anni, è in arrivo
uno dei ruoli più impegnativi della
sua apprezzata carriera. L’attore
sarà il giovane Benito Mussolini nella
serie evento di Sky M.,
il figlio del secolo, tratta dal romanzo
di Antonio Scurati. Gli otto episodi, le
cui riprese cominceranno tra poche
settimane a Cinecittà,
racconteranno l’ascesa al potere di
Mussolini e il suo lato più privato,
compreso il rapporto con la moglie
Rachele e quello con l’amante
Margherita Sarfatti.
Luca AI RITOCCHINI
Marinelli
Si allunga la lista delle star controcorrente
che rifiutano di stravolgersi. Ultima in
ordine di tempo, Julia Roberts, 54 anni,
che ha raccontato di un dermatologo che
ha cercato di convincerla a spianare le
rughe intorno alla bocca. «Sa quante
bellissime storie e quante risate ci sono
dietro quel sorriso?», gli ha risposto
l’attrice. Ha scelto lo stile naturale anche
Andie MacDowell, 64, che prima ha
sfidato gli stereotipi smettendo di tingersi
i capelli e adesso ha detto basta anche alle
punturine sul viso. Tra le pentite del
botox c’è invece Cameron Diaz, 50: ha
ammesso di averlo utilizzato in passato,
ma ora non teme più l’invecchiamento.

SU e GIÙ
Foto MONDADORI PORTFOLIO, GETTY IMAGES, IPA, SGP, INSTAGRAM

Emy
Petrini

Valentina
Andrea
Ferragni
Attilio Iannone
e Luca Vezil
Attileni ed Elodie

L’arte verde di Lelli Kelly

Prima la fuga Dopo le voci di crisi, c’è
romantica a Madrid, la conferma: Valentina
poi l’ufficializzazione Ferragni, 29 anni, e
Festeggia i suoi primi trent’anni di attività Lelli Kelly, della storia sui social. Luca Vezil, 31, si sono
il marchio italiano di calzature per bambini, Elodie, 32 anni, e lasciati. Un amore
e lo fa producendo una riedizione eco della scarpina Frangetta Andrea Iannone, 33, solido, quello tra i due
Mix, uno dei suoi modelli più amati. Per celebrare il lancio, non si nascondono più influencer, durato nove
l’azienda lucchese presieduta da Attilio Attileni ha anche e fanno sul serio. Tanto anni che si è chiuso nel
commissionato a un’artista della città, Emy Petrini, che la cantante massimo riserbo. E lei
un’installazione dal titolo Quasi sotto il cielo, decorata con avrebbe già conosciuto smentisce i gossip su
fiori e foglie. Green è meglio. i genitori del pilota. nuovi presunti flirt.
201
 GRAZIA

Aspesi: 0331/526411 Ciesse Piumini: Fratelli Rossetti: Jeffrey Campbell: Marciano by Guess:
Avant Toi: 015/350656 0331/552226 0386/960780 055/32081
010/2423177 Crieri: 0131/955944 Freddy: 0185/59101 Jil Sander: Marella: 0522/927411
Blauer USA: Crivelli: Furla: 051/6202711 02/8069131 Max Mara: 0522/3581
0444/635146 0131/945296 Gensami: Jimmy Choo: Michael Kors:
Bomboogie: Diadora: 0423/6581 335/5229328 02/36599800 02/5748061
011/19620798 Dior: 02/38595959 Geox: 0423/2822 Kaos Collection: Missoni: 02/8545821
Borsalino: 02/878910 Duno: 0571/500578 Gianvito Rossi: 051/6649011 Moncler: 02/422041
Bottega Veneta: Eleventy: 02/76317941 Lelli Kelly: 0583/4311 Morellato: 02/77871611
02/70060611 080/4304660 Gimo’s: 049/9467000 Levi’s: 800/53847501 N°21 by Alessandro
BPD: 0444/635146 EMME Marella: Givenchy: Lili Sidonio Dell’Acqua:
Brunello Cucinelli: 0522/927411 +331/44315000 by Molly Bracken: 0541/959111
02/33601990 Etro: 02/57931 Givova: +334/94949780 Peserico: 0445/450200
Canadian: 055/68189 Falconeri: 081/5350210 Louis Vuitton: Piombo in OVS:
Cartier: 02/30261 045/8604111 Guess: 055/32081 02/006608888 0412/398000
Chanel: 840/000210 Fay: 02/772251 Herno: 0322/77091 Mango: 02/76025654 Pisa Diamanti:
Chantecler: Frau: Isabel Marant: Manila Grace: 02/762081
02/37011903 045/7465133 +331/49237540 051/861108 Purotatto: 035/500830
Ralph Lauren: The Bridge:
02/550571 055/7350654
Recarlo: Tod’s: 02/772251
0131/941303 Tory Burch,
Roberto Cavalli: Tory Sport:
02/94758211 02/60063044
Roger Vivier: Versace:
02/76025614 02/760931
Sergio Rossi: Vicario Cinque:
02/7632081 0444/401051S
Stella McCartney: Vicolo:
02/76281222 0429/773632
Stetson: Yes Zee:
+49221/96355822 0346/640111
Steve Madden: Woolrich:
02/776021764 051/4161411
Tamaris: Zimmermann:
06/89971925 +44808/1780108
REGOLAMENTO PER L’INVIO SPONTANEO
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il “Contributo”) al direttore e/o alle redazioni di una o più
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diritti d’autore e di sfruttamento, anche economico, del Con-
tributo, (ii) di essere l’esclusivo responsabile del Contributo
manlevando e tenendo indenne l’Editore da qualsiasi pretesa
e/o azione di terzi connessa al Contributo, (iii) di cedere
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talia 02 49572001; dall’estero tel.: +39 02
86896172. Il servizio abbonati è in funzione dal
lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00; posta:
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Direct Channel SpA – Casella 97 - Via Dal-
mazia 13, 25126 Brescia (BS). L’abbonamento
può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno.
L’eventuale cambio di indirizzo è gratuito: in-
formare il Servizio Abbonati almeno 20 giorni
prima del trasferimento, allegando l’etichetta
con la quale arriva la rivista..
Grazia è regolarmente distribuita nei seguenti
Paesi: Arabia Saudita (via aerea) - Argentina
(via aerea) - Australia (via aerea) - Austria
- Belgio - Brasile - Cipro (via aerea) - Dani-
marca - Egitto (via aerea) - Finlandia - Francia
- Germania - Gran Bretagna - Grecia (via
aerea) - Israele - Kenya (via aerea) - Lussem-
burgo - Malta (via aerea) - Monaco - Olanda
- Portogallo (via aerea) - Somalia (via aerea)
- Spagna - Sud Africa - Svezia - Svizzera - Sviz-
zera Ticino - Tunisia (via aerea) - Turchia (via
aerea) - U.S.A. (via aerea) - Canada (via aerea)
- Uruguay - Venezuela (via aerea) - Zimbabwe.
2013 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. -
Milano
Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica
riservati. Questo periodico è iscritto alla FIEG,
Federazione Italiana Editore Giornali.
Stampa: ELCOGRAF S.p.A. - via Mondadori,
15 – Verona. Stabilimento di Melzo: centro
Stampa Amedeo Massari - via Marco Polo 2,
Melzo (MI). Pubblicazione registrata Trib. di
Milano n. 3667 del 5.3.1955. Grazia è pubbli-
cata settimanalmente da Arnoldo Mondadori
Editore, 20090 Segrate (Milano), Italia.
ISSN 1120-5113
Certificato n° 9002 del 6 aprile 2022
Grazia 27 ottobre 2022
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Dal 16 ottobre all’8 novembre

postemobile

postemobile
G R A Z I A OROSCOPO DAL 31 OT TOBRE AL 6 NOVEMBRE
d i M E L I S S A P.
21 MARZO • 20 APRILE
Amore: una relazione clandestina vi manda su di
giri, ma attenzione alle imprudenze. Rivalutate
una persona che avevate messo da parte. Eros: non
siete chiarissime su ciò che volete e spesso ottenete
il contrario di ciò che desiderate. Avventate.
21 APRILE • 20 MAGGIO
Amore: qualcuno mette zizzania e voi gli credete.
La passione vi suscita emozioni intense e spesso
incontrollabili, ma per paura non riuscite ad
abbandonarvi del tutto. Eros: siete un po’ stanche,
ma capaci di eccitarvi con poco. Dubbiose.
21 MAGGIO • 21 GIUGNO
Amore: siete pronte a tirare fuori tutto quello che
non vi sta bene. Solo chi è disposto a stare al
vostro fianco sempre e comunque saprà capire
questo delicato momento. Eros: con il sesso volete
ristabilire il vostro potere. Insofferenti.
22 GIUGNO • 22 LUGLIO
Amore: il romanticismo è favorito, la passione con
una persona nuova può nascere ma il rischio è che
possa trattarsi di una fiammata. Godetevi giorno
per giorno. Eros: ci pensate, ripensate, vi fermate e
riflettete. Troppi pensieri e poca carne. Dolci.
23 LUGLIO • 23 AGOSTO
Amore: non avete molta voglia di uscire e così le
occasioni di incontro si riducono drasticamente.
Sono giornate utili per riavvicinarvi alle persone
care. Eros: troppi esperimenti potrebbero farvi
perdere il piacere di farlo. Raccolte.
24 AGOSTO • 22 SETTEMBRE
Amore: se volete chiarirvi, parlare di un disagio che
da settimane vi fa vivere male la relazione, è questo
il momento opportuno. Intanto si possono fare
graduali miglioramenti. Eros: c’è poco spazio per
l’amore fisico. Non vi diverte al momento. Caute.
23 SETTEMBRE • 22 OTTOBRE
Amore: se vivete lontane dalla persona amata, può
esserci qualche ritardo nella comunicazione. Nuove
relazioni decollano a fatica, ci sono troppi dubbi e
troppe domande. Eros: vi incaponite a fare qualcosa
che per ora è al di fuori della vostra portata. Esiliate.
23 OTTOBRE • 22 NOVEMBRE
Amore: un giorno comanda il cuore e un altro
giorno la testa e non sapete dove andare. Ma più
passa il tempo e più sono i sentimenti a dettare
legge e a mostrarvi la direzione corretta. Eros: più
una cosa è proibita, più vi piace. Travolgenti.
23 NOVEMBRE • 21 DICEMBRE
Amore: ci sono polemiche che non riuscite a evitare,
anche se si tratta di problemi di poco conto. Chi è
sola è attratta da una persona non disponibile e da
evitare. Eros: i desideri sono presenti, ma c’è poca
disponibilità da parte di entrambi. Rabbuiate.
22 DICEMBRE • 20 GENNAIO
Amore: conoscerete una persona che saprà rapirvi
per adesso gli occhi e forse, chissà, anche il cuore.
Le coppie scoprono una fiduciosa indipendenza
che le tiene ancora più unite. Eros: non avvincente
il sesso, ma in società brillate. Interessanti.
21 GENNAIO • 19 FEBBRAIO
Amore: sapete pretendere le cose che vi spettano
con il giusto tono. Non è escluso che riusciate a
raggiungere gli obiettivi che vi eravate preposte,
come convincere il partner a convivere. Eros:
incostanti, ma folli e divertentissime. Vincenti.
2O FEBBRAIO • 20 MARZO
Amore: in casa c’è caos dovuto a cambiamenti che
non vi piacciono. Il partner vi darà il giusto
sostegno e quel pizzico di ironia per uscire dalle
situazioni più complicate. Eros: non vi va molto,
ma non rinunciate alla vostra femminilità. Divise.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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 G R A Z I A DIRIT T I AL C UORE
L’AMICIZIA NON È UN
OBBLIGO, MA UN
PIACERE CHE TI LEGA
A UNA PERSONA
d i C AT H Y L A T O R R E f o t o d i P I E R O B A R O N I
QUANDO IL SISTEMA PUNTA
ALLA TUA ESPULSIONE
❯ ANNA
Cara Cathy, sto leggendo Fatti i piatti tuoi del
medico e divulgatore Edoardo Mocini. Al di là
del titolo, parla di corpi grassi. Ammetto che mi
sta piacendo. La prefazione, scritta da Giulia
Paganelli nota su Instagram come @evastaizitta,
affronta il tema dei corpi non conformi e parla
di “discriminazione sistemica”. Non avevo
mai sentito questa definizione. Lei afferma
che, quando la non conformità non è digeribile,
l’obiettivo finale è l’espulsione dal sistema.
È così? Mi dici che idea hai tu?
❮ CARA ANNA, una rappresentazione
realistica di una minoranza o di un
determinato gruppo di persone è
fondamentale, perché ciò che vediamo nei
media influenza il nostro pensiero, soprattutto
quando abbiamo poche conoscenze dirette
di quella minoranza o gruppo di persone. Ci
sono tanti corpi non conformi ma nei film,
nelle pubblicità, in tv non li vediamo. O
peggio, quando ci sono fungono solo da
cornice tragica. Così le persone grasse,
le persone disabili, le persone non canoniche
diventano vite di serie B i cui diritti
non sono importanti semplicemente perché
non esistono.
Ha ragione @evastaizitta quando dice che
l’obiettivo è l’espulsione dal sistema: la
rappresentazione influenza la cultura
producendo un effetto concreto sulla vita
SCRIVI A dirittialcuore@mondadori.it oppure a Cathy La Torre - Grazia - via Mondadori, 1 - 20090 Segrate (Mi)
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quotidiana delle persone. Cancellare il non
conforme cancella in ultima analisi il dubbio
stesso che anima una società democratica.
QUEL DOVERE DI ESSERCI
❯ BRUNA
Cara Cathy, perché ci sono legami d’amicizia poco
liberi? Quelli in cui ti senti in dovere di
esserci, ma dove il piacere di esserci è assente?
Non parlo della famiglia e nemmeno del lavoro,
parlo delle amicizie. A te non succede? Non
ti capita mai di obbedire a una vocina che dice:
“Richiamala”, “Falle gli auguri”, “Senti come va”,
ma la voglia è pari a zero?
❮ CARA BRUNA, mi ricordo ancora nei
minimi dettagli la litigata che sancì la fine
della mia grande amicizia liceale. Eravamo
cresciuti insieme e pensavo saremmo rimasti
amici per sempre. Quello di cui non mi ero
resa conto era che entrambi avevamo assunto
un ruolo, una parte fissa: io ero l’amica
pazzarella e lui quello serio e posato.
L’amicizia era diventata un obbligo, a ogni
azione corrispondeva per forza sempre la
stessa reazione. Da allora mi impegno per non
dare mai per scontato nessun rapporto,
cercando di preservare il piacere che ci lega.
Purtroppo a volte succede che la vita ci
allontani anche se non si vuole, in quel caso
allora preferisco evitare i messaggi di
circostanza e darci un nuovo appuntamento
per ritrovare la voglia di stare insieme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 dei sieri
N°1
(3)

anti-età
nuxe

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