2,00 € 10 NOVEMBRE 2022 - ANNO XXXV - N° 47

SETTIMANALE Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – AUT n° MIPA / LO – NO / 196 / A.P. /
2020 Periodico ROC - Austria AUT 5,70 €. Belgio BE 5,20 €. Corsica/Costa Azzurra/Principato di Monaco Côte
d’Azur 5,00 €. Germania D 6,50 €. Lussemburgo LUX 5,30 €. Portogallo PTE CONT. 5,00 €. Spagna E 5,20 €.
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 Donna Moderna n.47 74
28
44 Manie
La moda va all’incanto
50 Incontri
Fabrizio Gifuni. Quando
il passato non passa
55 Change maker In copertina.
Francesca Cavallo. Maglie Max & Co.
“Pony Ride”.
Rivoluzione permanente Gioielli Amen.
59 Miti di oggi Servizio di
Essere David Beckham Stéphane
Gaudrie. Foto

mooda di Simon171.
Modella Makissia
Bamba @Elite
64 Tendenza Model.
Casting
74 Shopping
9 Editoriale Gioielli, festa per gli occhi
Quanto costa 80 Fashion education
un giornale? Una perla tira l’altra Se sei abbonata alla
10 Di’ la tua 82 News versione cartacea, puoi
Le vostre lettere
beauty&body
leggere gratis la tua
12 Posta del cuore rivista digitale: ti basta
scaricare la app Donna
Risponde Chiara Moderna (da App Store
Gamberale 86 Beauty e Google Play Store)
14 Cosa mi metto? Riti di bellezza globetrotter e inserire il tuo codice
Al denim piace il rosa 92 Gli indispensabili abbonato. Se sei una
16 Namastè Per una piega perfetta nuova lettrice, la copia
singola costa 0,99 €,
Che energia 94 Belle storie l’abbonamento per un
nella meditazione Il packaging della mese 2,49 €, per tre
dell’arcobaleno crema è un quadro mesi € 5,99 € e per un
18 Save the 96 Benessere anno 24,99 €.
Planet Fai pace con la tua ansia
Cosa c’entra l’avocado 100 I feel good
con il Pianeta
20 Tempi moderni
Diventa anche tu un fuori orario
103 Speciale Viaggi
14
costruttore di gentilezza
22 Botta e risposta Vacanze al caldo
E adesso faccio l’editore 118 Food
25 Flash Al dritto e al rovescio
Cose di cui si parla 121 Delicious
122 Animalhouse
attualità Aiutiamoli!
124 Design
28 Confessioni Autunno open air
Tiziano Ferro: «Io amo». 129 Playlist

help!
32 Inchiesta
Genitori in lista d’attesa
37 Visto da lui
Fecondazione. Papa c’era. E tu? 135 Help!
GETTY IMAGES / KARMAPRESS

40 A tu per tu Dritte per semplificarsi la vita

Jennifer Lawrence:
«Ricomincio
da me»
139 Gli esperti
consigliano
142 Dalla tua parte
124
44 144 Staff
146 Oroscopo

Maria Elena Viola
direttrice responsabile
Quanto costa
un giornale?
PARTO DA QUESTA DOMANDA
PER RISPONDERE A QUANTE IN
QUESTI GIORNI MI HANNO SCRITTO
PER LAMENTARE UN NUOVO AUMENTO,
non preannunciato, del prezzo di copertina. Mi scuso
innanzitutto del mancato preavviso, ma la decisione da parte
dell’editore è stata piuttosto repentina e non siamo riusciti
a comunicarla prima della sua attuazione. Mi dispiace.
Le ragioni del rincaro sono quelle che già conoscete:
l’esorbitante aumento dei costi di carta ed energia, che
l’azienda ha cercato in questi mesi di fronteggiare con tutti
gli strumenti a sua disposizione, dall’intervento sui processi
di produzione e stampa a quello sulle materie prime, prima
di “toccare” le tasche delle lettrici. Operazione come sapete
sempre spiacevole e rischiosa, soprattutto in un momento
difficile come questo, in cui le spese per i beni di prima
necessità hanno raggiunto cifre record e molte famiglie
fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.
«Immagino che la scelta sia stata inevitabile e da
parte mia continuerò a leggere Donna Moderna, ma
alla fine, ripeto, mi sembra che sono sempre e comunque i
consumatori a rimetterci» mi scrive Monica. In realtà, cara
Monica, ci rimettiamo tutti. L’aumento di una rivista è solo
la punta dell’iceberg, ma sotto, alla base, c’è molto altro. Ci
sono le edicole che chiudono (al ritmo di circa 4.000 l’anno)
malgrado lo sforzo di alcune di ampliare l’offerta dei servizi pur
di sopravvivere, ci sono i grandi gruppi editoriali che tagliano
risorse e personale per resistere al calo degli investimenti
pubblicitari e delle vendite, ci sono i lettori che cambiano
abitudini d’acquisto essendo bombardati da un flusso continuo
di informazioni, non sempre richieste, non sempre attendibili,
ma spesso gratuite, tramite web e social.
E poi ci siamo noi, le redazioni. Non più corazzate
di 50-60 persone, ma uffici super-slim che fanno
esattamente quello che facevano prima, anzi di più, chiamati
come sono a “coprire” print e digital, con la metà delle forze
e budget sempre più risicati. Un lento processo avviato con
l’avvento di Internet e accelerato dalla pandemia ha portato
una trasformazione radicale della nostra professione. Un
tempo mestiere da privilegiati e oggi regno della precarietà.
Al manipolo di sopravvissuti che ancora fa lavoro di desk,
spesso in smart working, con tutti gli intoppi e le difficoltà
dell’organizzazione da remoto, si associa una miriade di
collaboratori esterni, che si contendono il lavoro che resta,
adattandosi a tutto, comprese le tariffe “calmierate”.
editoriale
«Quanto costa un giornale?» era la mia domanda iniziale.
Molto più di quel che pensate. Eppure molto meno di quello
che vale. Perché dietro c’è il lavoro di tante persone: giornalisti,
art director, grafici, free-lance, fotografi, stylist, illustratori,
segretarie, photoeditor, assistenti, fotolitisti, tipografi… Un
pool straordinario di saperi e competenze che oggi più che mai
si regge sulla buona volontà di chi ancora crede nel valore di
questo mestiere, nella sua capacità di raccontare storie, informare
in modo chiaro e obiettivo, stimolare il pensiero critico contro
l’appiattimento delle opinioni e l’overdose di notizie talvolta non
verificate, accendere la curiosità, mostrare mondi, rallegrare e
migliorare, se possibile, la vita di chi legge.
Per chi, come me, ha iniziato tanti anni fa c’è un po’ di
nostalgia per quello che è stato e forse non sarà più, per
quel microcosmo creativo e frenetico che erano le redazioni dei
giornali: la stesa delle pagine sui muri, le foto di moda adagiate
sul pavimento per scegliere gli scatti più belli, l’incessante via-
vai di fotografi, collaboratori, fattorini, le interminabili riunioni
di redazione che si tramutavamo in sedute di autocoscienza,
i battibecchi e le risate, le urla del capo, la sera che scende e
tu che sei ancora lì, a scrivere un pezzo o a pensare un titolo,
indifferente all’orologio e alla stanchezza, mentre a casa ti
aspettano. La stanchezza è rimasta, anche se spesso a casa ci sei
già, insieme allo stress della chiusura e alle riunioni via Zoom.
Tolto il contorno, è rimasta l’essenza. L’amore per il lavoro più
bello del mondo. Che mai come ora, epoca di scorciatoie e
di fake news, andrebbe tutelato. E che non ci sarebbe senza di
voi, care lettrici e cari lettori. A voi pensiamo tutte le volte
che progettiamo un numero, scegliamo una foto, cerchiamo
il taglio da dare a un servizio. Per essere all’altezza delle vostre
aspettative. Per spingere ancora ad andare in edicola.
Per meritare quello che pagate. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
PARLA CON ME
Puoi scrivermi una mail
mariaelena.viola@stileitaliaedizioni.it
Puoi seguirmi su Instagram
@me_viola
DONNA MODERNA 9
di’latua
LE VOSTRE LETTERE
Il senso profondo
DI OGNI RUGA
CARISSIMA MARIA ELENA,
condivido le sue considerazioni
sull’ageismo sul n°45. Oggi la donna
è sollecitata a tenersi in forma per non
perdere terreno sul lavoro, in famiglia e
in coppia, deve essere un “soldato” con
responsabilità su più fronti. Deve esserci
per i propri genitori che sono invecchiati,
per il marito, per i figli, e scegliere come
dividersi tra tutti. Questo può portare a
provare sentimenti contrastanti e sensi di
colpa. Quanto dobbiamo essere giovani,
fisicamente e mentalmente, per difendere i
diritti che abbiamo conquistato? Io, come
tante donne, ho faticato a conquistare
ogni ruga e ogni capello bianco e non ho
problemi a mostrarli, ma esigo il rispetto
per ciò che rappresentano: il contributo
a creare e formare altri esseri umani, a
produrre risorse lavorando e a lasciare un
SECONDO Lucreziam
ziche.co
Silvia Ziche www.silvia
INSTAGRAM
segno del mio passaggio a ogni persona che
ho incontrato e che potrò incontrare. L’ITALIA CHE
Paola Lucrezia 66 TI PIACE
Il tempo per noi stesse, così poco
CARA LUCREZIA,
sono assolutamente d’accordo con lei. e prezioso, a #litaliachetipiace. C’è
chi si regala una coccola e chi la
Rispetto e, aggiungerei, gratitudine.
Un caro saluto. Maria Elena bellezza di una giornata di montagna
a cura di Donatella Gianforma
OPS!
Nell’intervista a Gino Epis a
pag. 78 del n° 44 abbiamo scritto
un’imprecisione. La data di nascita
dell’azienda Essenza è il 1992,
mentre del 2005 è il marchio ESZ.
Ci scusiamo con tutti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
PARLACI DI TE!
Scrivi a dilatua@
stileitaliaedizioni.it. Con l’invio
del tuo contributo dichiari di
accettare le condizioni del servizio
consultabili a pag. 144.
@myorange_world
Vicini vicini
@fou.for.you
Quando un panorama ti chiama
@essedaniela
Creazioni da spiaggia
 del cuore

DA LEGGERE
di Chiara
Gamberale
scrittrice. Autrice del
romanzo Il grembo L’amore viene prima
paterno (Feltrinelli)
e del podcast Libro di Andrea Bajani
Gli slegati (Chora). (Feltrinelli)
Una raccolta di poesie
su “accadimenti minimi”

E se mi concedessi
LE VOSTRE LETTERE

per provare a dare voce

a quello in cui di pazzo

UN’AVVENTURA? e assoluto si trasforma

l’amore, quando nasce
un figlio. «Entro, esco,
CIAO CHIARA, ho 43 anni, sono sposata e ho due figli. Con mio marito vado molto torno a te da padre
d’accordo, anche sul piano sessuale. Tempo fa ho conosciuto un uomo in crisi con la vincitore, fiero di carte
moglie. È stato lui a fare il primo passo, a dichiararsi apertamente. Io ero titubante, e borse della spesa».
pensavo fosse il classico tipo che ci prova solo per divertimento, ma più parlavamo più
mi faceva capire che con me non scherzava. In tutti i modi possibili gli ho fatto capire
che io sono felice del mio matrimonio, però lui non molla. La mia mente pensa che se
dovessi cedere perderei il rispetto di me stessa. A differenza di mio marito, lui mi fa
sentire bene: non che mio marito mi faccia mancare nulla, ma forse la quotidianità e
la routine mi hanno spenta. La cosa che mi piace di lui è che non mi conosce fino parlamid’amore Quando
in fondo e non può giudicarmi. Secondo te cosa dovrei fare? È anche vero che si vive un amore
una volta sola e che tra noi non potrà mai succedere nulla di serio che ci porti
a lasciare le nostre famiglie, almeno vale per me. Paola
comincia
sembra
CARA PAOLA, penso succeda a tutti di sentirsi un po’ appassiti nel corso di finalmente
una relazione molto lunga, di chiedersi se siamo stati noi ad aver scelto la nostra
vita oppure il contrario. Non a caso, il motivo principale per cui instancabilmente
arrivare
continuiamo a cercare l’amore, a tutte le età, è per trovare qualcuno che ci il riscatto
raggiunga dove fino a quel momento non ci eravamo raggiunti neanche da soli: per le ferite
mentre forse tu quella persona l’hai già trovata in tuo marito, quest’uomo ti piace
anche e soprattutto perché non sa niente di te. E infatti non sembri mettere in
del bambino
discussione le tue certezze. Proprio per questo, allora, e non per un moralismo che che siamo
se leggi questa rubrica sai che non mi può appartenere, ti dico: ma perché non stati. Quando
metti l’energia che ti scalpita dentro per ritrovarti con tuo marito?
Potrebbe rivelarsi un’avventura molto più entusiasmante di
un amore
quella che può riservarti una storia che, perfino prima che finisce, è quel
tutto accada, ti trova in controllo di te stessa, sai? bambino,
A meno che tu non stia confondendo i desideri con le
paure… Ma a intuito, per fortuna tua, non credo sia così.
ancora più
©RIPRODUZIONE RISERVATA
di noi, a
venire di
RACCONTACI
nuovo ferito.
Di nuovo
DISEGNO SIMONE MASSONI

LA TUA STORIA D’AMORE!

Mandaci una mail a questo indirizzo: tradito.
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palazzo
(Guess
Jeans,
130 euro).

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con borchie
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bicolore 336 euro).
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di pelle borchiata
(Campomaggi,
490 euro).

Al denim PIACE IL ROSA

Forse, ma non è detto, la gonna sui pantaloni è un po’ troppo per
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alcune di noi. Ma portare il color cipria con il blue jeans, come Bella
Hadid, dobbiamo farlo subito. Senza scordare un maxi ciondolo
COLLEZIONE BAGLIORI
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Non c’è niente di meglio che
una passeggiata nei boschi
di Nina Gigante d’autunno per rigenerare mente e
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e nutrizionista i rituali olistici della Spa dell’Hotel
olistica Eden, nel cuore di Roma (nella foto
certificata. qui accanto): equiseto, betulla,
@nina_giga asparagi selvatici e acqua di fonte
attivata ti ossigeneranno
(www.dorchestercollection.
com/it/rome/hotel-eden/).

Può una madre che

è stata una bambina
infelice crescere una
figlia felice? Può. Il
come lo racconta Sara
Gamberini in Infinito
Moonlit (NNeditore),

CHE ENERGIA food un romanzo talismano con cui

PRATICHE DI BENESSERE

riparare i brutti ricordi e trovare

nella meditazione
la forza di compiere scelte
STANCA? È coraggiose, imparando a fidarci
IL MOMENTO dei maestri spirituali che abbiamo
dell’arcobaleno DI BERE
Se dopo tante ore di
intorno. Siano essi una volpe, una
bambina, una casa in fiamme
lavoro ti senti poco lucida o la luce infinita della luna.
PIOVEVA DA ORE. Mio figlio gattonava sul e deconcentrata, potresti
tappeto accanto alla finestra. Uno squarcio nel solo aver bisogno di
cielo e per la gioia ha battuto le mani e ha riso: acqua. L’80% del nostro
aveva visto il primo arcobaleno della sua vita. Ho cervello è composto da
questa sostanza e basta
ripensato al fatto che secondo lo yoga abbiamo
che la disidratazione
un arcobaleno dentro e possiamo “accenderlo”
superi il 2% perché calino
quando vogliamo, vivificando la nostra energia. attenzione e memoria.
Come fare lo spiega la guru Sharon Gannon in La buona notizia è che
Magic Ten. Pratiche spirituali quotidiane (Eifis). con due bicchieri torni
1 Siediti comoda con la schiena dritta. efficiente. E due bicchieri
Chiudi gli occhi e respira in 4 tempi uguali (in- d’acqua prima di uno
spira, trattieni, espira, trattieni). Immagina den- sforzo intellettuale sono
tro di te una sfera pulsante: rossa alla base della anche quello che serve,
colonna, arancione sotto l’ombelico, gialla al secondo i ricercatori delle
plesso solare, verde al cuore, blu alla gola, viola Università di East London
e Westminster, per
tra le sopracciglia, brillante come un diamante
migliorare le prestazioni
sospesa sopra la parte superiore della testa.
cognitive del 14%. Cin!
2 Stai con ogni sfera per un ciclo di respirazio-
ne e, passando alla successiva,
immagina di accendere un in-
terruttore in una stanza buia.
Quell’interruttore accenderà
anche la tua di luce.

Questa meditazione
si basa sulla
visualizzazione
dei chakra,
i 7 punti energetici
della tradizione
GETTY

ayurvedica.
Destination myself...
 the planet
piccole grandi idee amiche dell’ambiente
a cura di Alessandra Cipelli

STORIE GREEN

Cosa c’entra
Dalla Puglia
alla Sicilia,
dalla Toscana

l’avocado con
alla Calabria,
l’Italia produce
ottimi avocado

IL PIANETA
sostenibili.

DIFFICILE RISPETTARE LA TERRA.

O FORSE NO. Facciamo un esempio:
l’avocado. Fino a 10 anni fa era esotico,
oggi solo in Italia ne consumiamo 45 ton-
nellate all’anno. Conseguenze per coltivar-
ne tanto? Deforestazione, megaconsumi
di acqua e fertilizzanti, trasporti in cargo,
sprechi: ora è il frutto meno sostenibile del
Pianeta. Ciao ciao avocado? No. Ma con-
sumiamone meno, trattiamolo come una
prelibatezza e scegliamo frutti sostenibili
coltivati in Italia (li trovi su Internet). Ma
l’avocado era solo un esempio: lo “sfor-
zo” fatto per lui andrebbe fatto per tutto
1
il resto, vestiti & Co. 1 Moda alternativa
Un lavoro attento è quello del marchio
sartoriale Duo: capi upcycled, no gen- BELLE NOVITÀ
der, taglia unica. E una capsule collection
contro la violenza verbale (@duo.prjct).
Ingredienti
2 Crescere bene Mai calcolata l’impron- 2 fino al 90%
ta ecologica di un bambino da quando naturali,
nasce a quando impara a usare il vasino?
Certo non è colpa sua, ma dei pannolini. E se non
cruelty free
possiamo tornare ai ciripà, per fortuna arrivano i pa- e vegani,
telli ecofriendly: i Pampers Green Generation ridu- pack eco:
cono del 30% i rifiuti da mandare in discarica. Non è
poco. 3 Scarpe: riciclate o...? Ti piacerebbero degli
il fondotinta
scarponcini sportivi fatti con scarpe “esauste”? È l’o- di Artdeco è
biettivo di Scarpa, che coordinerà Re-shoes, il progetto super green
dell’Unione Europea per fare calzature sportive rici-
clate di alta qualità. Pronte fra 42 mesi (it.scarpa.com).
(artdeco.com).
4 ... vegane? Materiali recycled come il PET, col-
le a base d’acqua: i boots della nuova collezione 3
di Tamaris sono della linea Vegan (tamaris.com).
5 Sportiva e green Semplici, neri, da usare tutti
i giorni o in palestra ma soprat-
tutto sostenibili: i capi della
linea Total black di Chéri
5 sono km (quasi) zero, rea-
lizzati con Sensitive Fa-
brics certificato, spediti
in packaging green
e con corriere green
(cheriroma.com).
©RIPRODUZIONE RISERVATA

4
18 DONNA MODERNA
tempimoderni
di Luca Nardi
insegnante
di sostegno,
fondatore e
presidente
dell’associazione
di promozione
sociale Cor
et Amor, che
coordina
l’attuazione del
del progetto
Costruiamo
gentilezza
Diventa anche tu un
SOCIETÀ
COSTRUTTORE
DI GENTILEZZA
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE
DELLA GENTILEZZA DEL 13 NOVEMBRE
sono felice di poter raccontare il progetto Costruiamo
gentilezza lanciato dall’associazione Cor et amor
(costruiamogentilezza.org, ndr). Il suo scopo è realizzare
pratiche gentili per il bene comune, mettendo
al centro i bambini e i ragazzi, affinché la gentilezza
diventi un’abitudine diffusa.
L’idea è nata dalla mia esperienza personale: quando
ero un ragazzino ho subito abusi da parte di un amico
di famiglia che, all’apparenza, era una persona molto
gentile. Crescendo, mi sono chiesto cosa potessi fare
per evitare che ad altri bambini succedesse la stessa
cosa. Ho studiato l’argomento e sono giunto alla
conclusione che esistono tre tipi di gentilezza: quella
della testa, manipolativa per secondi fini; quella del
cuore e della testa, che è legata alla cortesia, alla buona
educazione; quella solo del cuore che è la più amorevole,
disinteressata, per il puro bene del prossimo.
Ho iniziato a proporre nella mia zona, il Canavese,
i Giochi della Gentilezza: strumenti semplici con cui i
bambini imparano a distinguere i tre tipi di gentilezza e a
capire quali elementi sinergici danno vita a quella con il
cuore, per esempio l’attenzione, la collaborazione, la sincerità,
la fiducia, l’empatia. Insieme a due colleghe, era il 2014,
abbiamo fondato l’associazione Cor et amor con lo scopo di
diffondere i Giochi della Gentilezza a livello nazionale e da
poco si è conclusa la settima edizione a cui hanno partecipato
21.000 bambini in tutta Italia. Il passo successivo è stato
coinvolgere anche gli adulti: abbiamo scritto ai sindaci del
20 DONNA MODERNA
Canavese perché riconoscessero  a uno dei loro assessori la
delega alla gentilezza e oggi sono 192 i Comuni in tutta
Italia che hanno l’assessore alla gentilezza. Nel 2020 abbiamo
poi lanciato il progetto nazionale Costruiamo gentilezza.
Ci siamo dati una scadenza, il 21 marzo 2036, perché spesso
i progetti partono e non finiscono, a noi piacerebbe vedere
davvero qualcosa di concreto.
Al momento ci sono 1.700 Costruttori della Gentilezza:
assessori, insegnanti, allenatori, pediatri, imprenditori,
giornalisti… Ognuno di loro è un attivatore sociale,
nel senso che sprona la sua comunità a costruire e
diffondere pratiche gentili che devono essere a costo zero
o quasi zero. Due esempi? La giornalista fiorentina Gaia
Simonetti ha lanciato l’idea dell’Alfabeto della gentilezza
compilato dai bambini: ne sono arrivati centinaia da
tutta Italia con parole molto belle come la A di Amore o
Abbraccio, la P di Pace e Perdono. La squadra di pallavolo
ASD Vesuvio Oplonti Volley di Torre Annunziata, che
milita nel campionato di serie B2 femminile, scende
in campo con il simbolo di Costruiamo Gentilezza - il
tangram, un gioco di figure geometriche da assemblare
- sulla divisa. Ora stiamo facendo partire una nuova
iniziativa: ogni anno, da qui al 2036, ci sarà una capitale
nazionale di Costruiamo gentilezza. La prima, nel 2023,
sarà Novara, dove si svolgeranno tante iniziative. E stiamo
ampliando i nostri confini: in Cile una piccola rete di
insegnanti sta iniziando a lavorare sugli stessi temi che
promuoviamo con il nostro Costruire gentilezza.
testo raccolto da Myriam Defilippi  
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Una delle
285 panchine
viola, colore
della gentilezza,
SHUTTERSTOCK
promosse
dall’associazione
Cor et Amor.
botta&risposta
di Isabella Fava

● con Alesssandro Cattelan

(conduttore tv e radio)
E adesso
faccio
L’EDITORE 5

1
DOPO LA RADIO, LA TV,
TRE LIBRI (due romanzi e uno per
bambini) e uno spettacolo teatrale, 4
Alessandro Cattelan, 42 anni,
diventa anche editore di Accènto,
che ha come missione
quella di far conoscere gli
esordienti o i libri
belli ma dimenticati. 2
Il direttore editoriale
è lo scrittore Alessandro Cattelan è ora
Matteo B. Bianchi. anche editore di libri con
1 Perché una casa Accènto. Qui la cover di un
cult del passato: Manuale
editrice? «Perché è di caccia e pesca per
sempre bello quando ragazze (3). Per la tv si
ne nasce una. Perché ispira a David Letterman (1). 6
LA TV E LA RADIO Ama i giornali di carta (2),
potevo. Perché, New York (5) e l’Inter (4).
arrivato a 42 anni e sono belle 3
E presto lo vedremo a
teatro (livenation.it, 6).
avendo sempre fatto
un lavoro incentrato
ma nascono
su di me, mi piaceva e muoiono 4 Leggi tanto? EPCC (lo show che aveva su
trovare uno spazio nel momento «25-30 libri l’anno». Sky, ndr): è un bello “spogliatoio”,
dove non fossi io il
centro del discorso.
in cui le fai, 5 Dove e quando?
«Negli spostamenti,
ci muoviamo in gruppo».
9 Tra i tuoi ispiratori: David
Per fare il volano mentre un nelle attese, nelle Letterman o Jay Leno?
per altri ragazzi, far libro vive per code, in metro, in «Letterman».
lavorare della gente,
fare qualcosa che
sempre aereo, a casa».
6 Chi legge alle tue
10 Città del cuore? «New York,
è una città carica-batterie».
rimanga. Perché la tv e la radio figlie: tu o tua moglie? «Olivia, 11 Social o giornali di carta
sono belle ma nascono e 6 anni, e Nina, 10, leggono tutte per informarti? «Carta, lì
muoiono nel momento in cui e due autonomamente. A Nina l’informazione è più completa».
le fai, mentre un libro spesso dobbiamo togliere il libro 12 Com’è il tuo spettacolo
potenzialmente vive per sempre». a letto per farla dormire». teatrale? «Si intitola Salutava
2 Un libro che ti piacerebbe 7 Non ti manca X Factor? «No, è sempre. È impostato come se fosse il
pubblicare? «La Bibbia, perché è il stata una scelta ragionata. Mi manca mio funerale, ci sono dei monologhi,
più grande bestseller della Storia». la combriccola, la carovana: quando momenti musicali, interazione
GETTY (2) / IPA / JUAN MAYOBRE

3 Scrittore preferito? «Mi piace
la letteratura americana: Raymond
Carver, Bret Easton Ellis, Chuck
Palahniuk. In Europa Emmanuel
Carrère. Ho riscoperto la letteratura
russa, Dostoevskij... Tanta narrativa».
andavamo in giro nei palazzetti
delle città per le audizioni».
8 Ora hai il programma Stasera
c’è Cattelan su Rai 2. Le interviste
le prepari tu? «Insieme ai ragazzi
che lavorano con me, il team di
col pubblico. Idealmente comico.
È la prima volta che lo faccio,
sento tanta responsabilità».
13 La cosa di cui non potresti fare
a meno? «Oltre alla famiglia, l’Inter
e la birra». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

22 DONNA MODERNA
 flash
COSE DI CUI SI PARLA

Adele,
futura prof
«AVREI VOLUTO ANDARE
ALL’UNIVERSITÀ e insegnare»
ha raccontato la 34enne
popstar inglese. Poi è diventata
Adele. Ma siccome il motto
del maestro Manzi “non è mai
troppo tardi” vale anche
per le celeb, la cantante ora
riprenderà gli studi.
Obiettivo laurea in letteratura
inglese con un corso
online. La sua tenacia e il suo
desiderio di sapere sono
da stimolo. Studiare, imparare:
è bellissimo.
CONTRASTO

DONNA MODERNA 25
flash
a cura di Alessandra Cipelli
e Liliana di Donato

È la parola

PERMACRISIS
Io non del 2022
scelta dal
vado alla dizionario
Cop27 inglese Collins.
LA CONFERENZA delle Indica la
Nazioni Unite sullo stato
climatico del Pianeta si tiene
sensazione di
in questi giorni al Cairo. vivere in una
Greta Thunberg, l’attivista
dei Fridays for Future,
crisi senza
non parteciperà: dice che tregua fra
è solo una vetrina per il
greenwashing, nessuno vuole
pandemia,
darsi da fare. È così? Allora. guerra, crisi
Siamo alla 27ª edizione della
Cop. Le cose vanno come
economica...
vanno (male). Il tempo stringe. Speriamo
C’è un mondo nel 2023?
che ha fame
L’OBIETTIVO DELL’ONU “FAME
ZERO ENTRO IL 2030” sarà molto
difficile da raggiungere per 46 Paesi.
Lo denuncia Fondazione CESVI che
ha presentato la 17ª edizione italiana
dell’Indice Globale della Fame. Il
prossimo anno, per via di emergenza
climatica, guerre e rincari, i malnutriti
nel mondo saranno 828 milioni.
Un dato che impone interventi seri. 10 anni
E sui quali ci fa riflettere The last
drop, mostra del fotografo Fabrizio e un regalo
Spucches per Cesvi all’Acquario di
Milano. Fino all’11 dicembre (cesvi.org). importante
PER FESTEGGIARE IL SUO COMPLEANNO,
WIKIDATA (che archivia 100 milioni di elementi
in 300 lingue) fa un regalo all’Italia. Il database
della galassia Wikimedia ha stilato una
lista di siti del nostro patrimonio culturale,
raccogliendo 133.000 monumenti sparsi su
tutto il territorio. Nessuno l’aveva ancora
fatta, ci hanno pensato loro. Altri 100 anni!
PH. FABRIZIO SPUCCHES / GETTY IMAGES / IPA

Le farfalle spezzate
NOI GIOIVAMO PER LE LORO MEDAGLIE. Ma nei racconti che
le nostre atlete della ginnastica ritmica fanno in questi giorni, la
gioia è zero. I loro allenamenti e la loro vita (parliamo di ragazzine
che stanno in palestra 10 ore al giorno) sembrano solo un
susseguirsi di umiliazioni, violenze verbali, privazioni da parte di
allenatori e responsabili. Le indagini stabiliranno cosa succedeva
dietro le quinte. Ma chi ridarà spensieratezza a quelle ragazze?

26 DONNA MODERNA
carlaferroni.it
28 DONNA MODERNA
io
AMO

C’È TANTO DI LUI, tantissime
emozioni, nell’ultimo album di Ti-
ziano Ferro: il marito Victor, i figli, gli
amici, il padre, l’amore... «E dov’è la
novità?» mi dice con un grandissimo
sorriso mentre sorseggia dalla tazza
quello che sembra caffè americano.
In Italia sono le 5 del pomeriggio, a
Los Angeles le 9 di mattina, e questa
è la prima intervista della sua giornata.
«Sono sempre stato esplicito. Solo che
adesso sto raccontando pezzi di vita
che prima non c’erano. Quando mio
padre, qualche mese fa, ha sentito il
disco, ha avuto la sua stessa reazione,
è rimasto di ghiaccio e ha detto: “Por-
ca miseria. C’è tutto!”. Mentre mia
madre, di riflesso: “Ma lui è sempre
stato così, le canzoni le usa per que-
sto”». Ed eccolo, il pezzo di vita che
mancava: il brano Il mondo è nostro, che
dà il titolo all’album, parla degli anni
difficili della pandemia; La vita è splen-
dida è un inno all’accettazione di sé e
del tempo che passa; La prima festa del
papà è quella che ha vissuto a marzo,
dopo che sono arrivati i suoi due bam-
bini: Margherita e Andres (che oggi
hanno 1 anno e mezzo e quasi 1 anno).
Tredici canzoni che sono immagini di
esistenza quotidiana, con 5 duetti spe-
ciali, con Thasup, Caparezza, Ambra
Angiolini, Roberto Vecchioni e Sting.
Il marito, i due figli, «Mi sono sempre esposto» conferma
il cantautore. «Ed è vero che lo faccio
la vita che si è senza particolari filtri».
costruito. Da Los Ma in che fase della vita è? Gli
Angeles il cantautore chiedo, pensando ai brani che ha de-
dicato ai suoi figli: uno a testa. «Mi ero
ci racconta senza ripromesso di non farlo, però come
filtri «quel pezzo che tutti quanti inevitabilmente... In Mi
mancava» e ha messo rimani tu parlo di questa bambina
che ancora non conoscevo, l’ho im-
nel nuovo album maginata. Quando poi ho saputo che
Il mondo è nostro. avremmo avuto anche un bimbo sono
Confidando anche entrato un po’ in paranoia: non potevo
raccontare che lei aveva una canzone
come lo vorrebbe, e lui no. Così è nata A parlare da zero».
questo mondo: «Con E La prima festa del papà? «Quella ha
uguali diritti per tutti» origine da uno scambio di messaggi
con mio padre. Mi ha fatto gli auguri
WALID AZAMI
di Isabella Fava il 19 marzo ed è stato un pugno nello
stomaco, un punto di rottura che mi
confessioni
ha fatto scrivere quel brano dove cito
il suo messaggio alla lettera (“La sto-
ria prosegue, il testimone è tuo”, ndr).
Tre canzoni su 13 dedicate all’essere
diventato padre non sono poi così tan-
te!» ride Tiziano.
«Riappropriamoci del mondo, il
mondo è nostro: non diventiamo
solo vittime degli eventi». Così mi
spiega il titolo dell’album ispirato da
ciò che è successo durante la pande-
mia. «Quello che abbiamo imparato
- meno persone di quelle che avrei
sperato, in realtà - è che ogni tanto bi-
sogna metterci un po’ di sforzo nella
forma di felicità che vogliamo trovare.
Non dobbiamo soltanto aspettare che
succeda qualcosa. Dobbiamo mettere
insieme i pezzi, giocare con le carte
che abbiamo in mano. C’è una frase
della canzone che riassume un po’
tutto: “Se non puoi dare il massimo,
almeno dai il minimo”. Vuol dire che
non devi morire dentro, anzi: pren-
di i tuoi rapporti, trovagli una forma
diversa, fai che la distanza diventi
Da vicino
Un incontro esclusivo con i fan
e il tour negli stadi nel 2023
IL 17 NOVEMBRE, per chi
acquista Il mondo è nostro
in uscita l’11, al Teatro Manzoni
di Milano c’è un appuntamento
speciale: alle 16 Tiziano
Ferro conversa con Nur Al
Habash, direttrice artistica
della Milano Music Week
2022, sull’album registrato
a Los Angeles negli ultimi 3
anni. L’evento è organizzato
da Mondadori Store e Milano
Music Week (milanomusicweek.
it). Intanto è già partita la corsa
ai biglietti per il TZN 2023 Tour
(livenation.it): si comincia
il 7 giugno a Lignano Sabbiadoro,
con 3 date a San Siro il 15,17 e
18 giugno, poi Roma e altre città,
per finire a Padova il 14 luglio.
DONNA MODERNA 29
confessioni
un’opportunità. La mia insegnante di
meditazione mi disse in quel periodo:
“Prova a far sì che questo diventi un
espediente per capire quanto è ro-
mantico il tuo rapporto con le persone
che ami”. E mi è servito».
«Ho solo una filosofia di vita: av-
vicinarmi con gratitudine a tutto»
risponde quando gli dico che ha un
mood da innamorato. «Non mi fermo
mai di fronte alle difficoltà. Se qualcosa
non funziona, la affronto con la soluzio-
ne. Non sono uno che adora l’autocom-
miserazione. Mi piace guardare quello
che va bene. Vivo innamorato di quello
che ho. Sempre. E non sopporto chi ha
tutto e si lamenta se una piccola cosa va
storta. Credo che l’attitudine di inna-
morato della vita sia anche un’imposi-
zione personale: qualcosa da ricordare
di fare quando ce lo dimentichiamo».
Nel 2010 Tiziano Ferro ha fatto
coming out dopo un percorso di te-
rapia, e nei libri Trent’anni e una chiac-
chierata con papà e L’amore è una cosa
semplice (entrambi Kowalski) descrive
quei giorni. Poi c’è stata la dipenden-
za dall’alcol, raccontata senza veli nel
documentario del 2020 Ferro. «Faccio
meditazione, psicoterapia, durante il
lockdown ho iniziato anche un percor-
so di cura tramite l’energia» mi rivela.
«Mia madre andava da una pranotera-
peuta che le disse: “Suo figlio ha que-
sto dono”. Avevo 8 anni e da allora non
l’ho mai esplorato, però sono sempre
stato un lettore empatico delle perso-
ne: le risucchio quasi, purtroppo anche
in senso negativo, mi accollo i loro do-
lori. E mi sono sempre chiesto perché.
Allora ho iniziato questo percorso e
ho capito che è come avere un intui-
to molto spiccato. Se prima la vedevo
come una cosa dolorosa, faticosa, ora
ho capito che è una cosa bella e che
quando sbaglio è perché non seguo il
mio intuito. In questi 3 anni di buio
per la pandemia mi ha aiutato, insieme
alla meditazione e alle arti marziali, la
psicoterapia che va avanti dal 2008...».
«La psicoterapia è come andare
in palestra: non devi aspettare di
essere fuori forma» ride dopo che gli
ho fatto notare come la sua “frequen-
30 DONNA MODERNA
A sinistra, la cover di Il mondo è nostro, il nuovo album
di Tiziano Ferro. Sotto, la foto con cui il cantante e
il marito Victor Allen hanno annunciato su Instagram
l’arrivo in famiglia di Margherita e Andres.
BISOGNA
METTERE UN
PO’ DI SFORZO
NELLA FELICITÀ
CHE VOGLIAMO
TROVARE.
NON DOBBIAMO
SOLO ASPETTARE
CHE SUCCEDA
QUALCOSA
tazione” degli psicoterapeuti sembri
quella di Woody Allen. «Ci si va per
mantenersi. Chiaro che l’incipit arriva
perché c’è qualcosa che non funziona.
Poi, però, è bello avere una porta aper-
ta per conoscersi un po’ meglio, parlare
senza essere disturbati, avere qualcuno
che svolta la conversazione da pro-
blematica a costruttiva. Ci vai perché
è una zona franca, dove prendere le
questioni ombrose e illuminarle». Dei
suoi periodi bui Tiziano Ferro racconta
in Addio mio amore. «Il problema della
depressione è che la tua comfort zone
diventa il dolore: hai filtrato così tanto
la realtà con quegli occhi che trovare
una soluzione è difficile. È una dipen-
denza, una grande nemica perché ne
rimani attratto anche quando vedi la
porta d’uscita, è molto subdola. In più
noi siamo un Paese, l’Italia, in cui non
si parla in maniera costruttiva di de-
pressione: la si minimizza o le si crea
intorno il terrore».
Un mese fa Ferro si è pronunciato
sui diritti civili. «Non faccio il passa-
porto italiano ai miei figli» ha detto.
«Più che uno sfogo era paura: se sono
impegnato in un concerto in Italia e
uno dei bimbi si fa male, mio marito
Victor non può portarli in ospedale.
Perché per l’Italia è niente più che
un amico. Non farlo è stato un gesto
di rabbia, lo ammetto, ma è anche una
decisione tecnica: non è giusto nega-
re ai bambini una delle due persone
che si prende cura di loro. Io e Victor
siamo due guardiani pronti a fare loro
del bene, ma l’Italia dice no. Per il re-
sto, credo che ora nel Paese ci siano
dei problemi molto più importanti da
affrontare e mi auguro che la nuova
squadra di governo possa fare meglio a
livello economico e sociale: i diritti non
hanno colore politico, sono universali,
riguardano tutti. E non è che dandoli
a qualcuno li togli a qualcun altro. Non
credo poi che ci sia una mancanza di
diritti solo per le famiglie arcobaleno:
pensi alle coppie o ai single che voglio-
no un figlio, l’adozione è complicatissi-
ma in Italia». In America Tiziano Ferro
è arrivato quando Trump è diventato
presidente, a Los Angeles si è sposato e
ha adottato due bimbi. «Ma la Califor-
nia è una bolla rispetto al resto dell’A-
merica dove invece certi diritti, come
l’aborto, sono di nuovo messi in discus-
sione» mi spiega. «La California mette
al primo posto il benessere mentale del
cittadino. Lo ammetto, qui si sta bene,
e non credo che riuscirei a vivere dove
invece i diritti sono negati».
©RIPRODUZONE RISERVATA
 Collistar
Essenza Italiana
di bellezza

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 GEN
inchiesta

LO RIVELANO I NUMERI. NEGLI ULTIMI ANNI

LE ADOZIONI INTERNAZIONALI
SONO CROLLATE, MENTRE AUMENTANO
I PICCOLI VENUTI AL MONDO
CON LA PROCREAZIONE ASSISTITA.
PROVIAMO A CAPIRE IL PERCHÉ
di Marta Bonini

32 DONNA MODERNA
ITORI
PARLARE CON LAURA
in lista d’attesa
è un’iniezione di energia. «Mi ricordo ancora il momento
in cui ho visto la mia bimba per la prima volta: aveva que-
sti grandi occhi neri, questo sguardo furbo che sembrava vo-
lesse dirmi: “E quindi ci siete veramente? Siete finalmente
voi?”» racconta mentre rincorre Clara, 7 anni, una cascata di
riccioli color ebano. «Mi ricordo anche come camminava fiera
per strada, tenendo per mano finalmente la sua mamma e il
suo papà» dice commuovendosi. E quel “finalmente”, che
ricorrerà spesso nella nostra chiacchierata, fa capire subito che
qualcosa non sia andato come avrebbe dovuto. Facciamo un
passo indietro. Laura, 45 anni, di Torino, e suo marito non rie-
scono ad avere figli, così nel 2015 provano la Pma (procreazio-
ne medicalmente assistita) che, però, non ha gli esiti sperati. A
fine 2017 decidono allora di iniziare l’iter per l’adozione inter-
nazionale. «All’inizio è andato tutto bene. In un anno circa ar-
riva “l’abbinamento” con la bimba, un piccola di 3 anni della
Costa d’Avorio. In quel momento ho pensato: “È fatta! È ora
di partire per andarla a conoscere”» ricorda Laura. Poi qualco-
sa si inceppa, le procedure diventano infinite, per colpa anche
del Covid. Solo a febbraio 2022 Laura può «finalmente» sali-
re su quell’aereo. «Sono stati anni faticosi. Ogni compleanno
che arrivava sognavo di poterlo festeggiare con lei. E invece,
niente. Ma quest’attesa, se da un lato mi ha logorato, dall’al-
tro ha alimentato il desiderio di diventare mamma di quella
bimba, la nostra bimba» dice, facendomi leggere sul suo dia-
rio la frase che in quel periodo si ripeteva, come un portafor-
tuna: “Un figlio bisogna saperlo attendere”. E «finalmente»
questo agosto ha potuto festeggiare il compleanno di Clara,
in grande, proprio come l’aveva sognato per più di 3 anni.
Ma il lieto fine cha hanno avuto Laura e suo marito,
purtroppo, è raro negli ultimi anni. A dirlo sono i nuovi
dati della Commissione per le adozioni internazionali (Cai)
che si riferiscono al 2021. Sono 563 le adozioni concluse, 37
in più rispetto al 2020, anno “nero” a causa del Covid, ma il
42% in meno del 2019. Una crisi che i numeri raccontano
bene: nel 2010 erano 4.100 i figli dell’adozione internazio-
nale, nel primo semestre del 2022 sono diventati 273. «Le
adozioni purtroppo sono in calo da 10 anni, però ora è un
momento particolarmente complesso. I motivi sono molte-
plici. Oltre alla pandemia (la Cina non ha più riaperto), alla
guerra (Ucraina, Russia, Bielorussia sono chiuse), a procedu-
re articolate, in molti Paesi stranieri il sistema di protezione
dell’infanzia è cresciuto» spiega Daniela Russo, responsabi-
le adozioni Ciai, uno dei 49 enti (sì, avete letto bene: 49!)
che in Italia si occupa di adozioni internazionali. «Questo
vuol dire che si prediligono le adozioni nazionali, come per
esempio, sta succedendo in India o in Colombia. Un aspetto
positivo, certo, che però ha come conseguenza il fatto che i
bambini adottabili per i Paesi esteri siano quelli più grandi
e con bisogni speciali». Oggi, infatti, in quasi il 65% dei casi
alle coppie vengono proposti bambini “special needs”, che
vuol dire dai 7 anni in su o con un passato traumatico o con
un problema fisico più o meno grave. Bambini che avrebbe-
ro bisogno, forse ancora più degli altri, di una casa, ma che
in realtà spesso vengono “scartati”. «L’Italia è il Paese più
accogliente, dopo gli Stati Uniti, ma la maggior parte delle
famiglie si orienta verso bambini in età prescolare e senza
problemi». Così i numeri delle adozioni calano e le attese
diventano sempre più lunghe: oggi arrivano fino a 6-7 anni.
Un tempo disumano, insostenibile per chi da anni sogna un
figlio. A ciò si devono sommare i costi, non indifferenti, so-
prattutto in questo momento di crisi economica. «A diffe-
renza delle adozioni nazionali, per cui non si paga, quelle in-
ternazionali costano circa 20.000 euro» dice Daniela Russo.
È indubbio quindi che il sistema vada rilanciato. Ma come?
«Bisognerebbe investire sulle competenze degli operatori,
mettere intorno allo stesso tavolo chi si occupa di adozioni - i
tribunali, i servizi del territorio e gli enti - in modo che rie-
scano a parlarsi, fare formazione con le coppie: la poca consa-
pevolezza spaventa, alza muri. E servirebbe anche destinare
fondi per le famiglie adottive, come succede già in Sardegna
per una delibera regionale» conclude Russo.
A fronte di questo calo drastico delle adozioni inter-
nazionali, ci sono altri numeri in aumento. Ci riferia-
mo ai bambini nati nel nostro Paese grazie alle tecniche di
Pma, la procreazione medicalmente assistita. Se i due dati
siano strettamente correlati, è difficile dirlo, ma di sicuro
uno scende, duro e prepotente, e l’altro sale, lentamente,
ma in modo costante. Basta fare un veloce confronto: nel
2020 sono stati 526 i bambini adottati e quasi 11.500 le gra-
vidanze portate a termine con Pma, che rappresentano il
2,7% del totale dei nati in Italia. «Un numero che nel 2021
e nel 2022, anni post pandemia, è sicuramente destinato a
crescere. Nel 2019, prima che arrivasse il Covid, sono stati
più di 14.000 i nati con Pma, di cui circa 1.800 quelli venu-
ti al mondo grazie alla donazione di ovociti» spiega Giulia
DONNA MODERNA 33
“
inchiesta
I tempi per le adozioni sono sempre più
lunghi: arrivano fino a 6-7 anni

Scaravelli, ginecologa e responsabile del Registro Naziona-
le Pma dell’Istituto Superiore di Sanità.
Le gravidanze “in provetta” potrebbero essere ancora
di più se nel nostro Paese le donne che si avvicinano a queste
tecniche fossero più giovani. «L’età media del concepimento
è la più elevata d’Europa: si aggira intorno ai 32 anni. Ma non
solo. L’età media delle italiane che si rivolgono a un centro di
Pma è quasi 37 anni. E più del 30% dei cicli di procreazione
medicalmente assistita viene fatto su over 40» spiega Scara-
velli. «Oggi questa cosa dell’età non viene detta, per pudore,
vergogna, per essere politically
correct. E invece bisognerebbe
avere il coraggio di rompere quel
tabù, di dire che una donna deve
avere un figlio da giovane. Per-
ché già a 33-34 anni la curva della
fertilità scende e intorno ai 41-42
anni finisce» aggiunge Edgardo
Somigliana, direttore del Pronto
soccorso ginecologico e Pma alla
Clinica Mangiagalli del Policlini-
co di Milano. «Sarebbe un argo-
noi compariamo i nostri risultati con i Paesi del Nord Europa,
come la Germania, la Danimarca e la Svezia, sono peggiori
non perché siamo meno bravi ma perché l’età media delle
donne è di 5 anni superiore rispetto alla media europea».
Oltre che sulla comunicazione, bisognerebbe lavora-
re anche sugli aspetti psicologici, perché – non dimen-
tichiamolo – le coppie arrivano alla Pma con un senso di fal-
limento difficile da gestire. «Nonostante i numeri salgano, si
ha ancora la sensazione di fare qualcosa di strano, di sospetto.
L’infertilità è una patologia riconosciuta dall’Oms e le pato-
logie hanno diritto alla cura. La
Pma non deve essere quindi né
una colpa né una vergogna» con-
clude l’esperta dell’Iss. Invece
per molti aspiranti genitori è pro-
prio questo. «La diagnosi di non
procreatività è un’esperienza do-
lorosa che mina profondamente
l’identità più intima: nell’uomo
perché la capacità di riprodursi
è vissuta come rappresentazione
della virilità; nella donna perché

mento da affrontare già al liceo,
se ci fossero lezioni di educazione
sessuale, in modo che le ragazze
arrivino preparate». C’è poi an-
che un tema più sociologico, che
però in qualche modo ci riporta
ancora all’età. «Rispetto ad anni
526
le nega l’esperienza della mater-
nità» spiega la psicoterapeuta
Zaira Donarelli, che da anni la-
vora con coppie in Pma. «Questo
provoca un senso di inadegua-
i bambini adottati tezza, di diversità, di vergogna,
ed è uno dei motivi per cui spes-

11.300
fa, le coppie spesso sono indecise,
esitano e quando decidono che è
il momento giusto, magari hanno
già superato i 40» spiega il profes-
sor Somigliana.
Ma l’età non è l’unico aspetto
i piccoli nati con Pma
della Pma su cui riflettere. No- (dati
nostante in Italia l’accesso a que-
ste tecniche sia buono, visto che il 67% delle procedure viene
eseguito a carico del Servizio Sanitario Nazionale (anche se ci
sono differenze da regione a regione), e nonostante nel nostro
Paese la Pma sia regolata dalla legge n. 40 del 2004 e la fecon-
dazione con donazione di gameti sia consentita dal 2014 alle
coppie etero, sposate o conviventi, questo tema resta ancora
un tabù per i molti che non sanno bene che cosa sia legale nel
nostro Paese. «Mancano campagne di informazione e sen-
sibilizzazione che aiutino le coppie ad avere dimestichezza
con il tema» spiega Scaravelli. E questa mancanza di comu-
nicazione fa sì che diverse donne si rivolgano ancora all’este-
so questi percorsi vengono tenu-
ti nascosti» continua l’esperta.
Per accettare di avere un limite,
che spesso non si era preso in
considerazione, il percorso non è
facile, ma possibile, anche grazie
2020) alla consulenza psicologica. «Da
un lato il limite ci fa sentire soli,
in trappola. Dall’altro può essere visto come un confine tra
com’ero e come sarò. Un viaggio, cioè, in cui noi dobbiamo
in qualche modo attraversare questo spartiacque, come po-
tremmo fare con un bosco. Passarci in mezzo ci permette di
dargli un senso. Significa interiorizzare la diagnosi e uscirne
con più consapevolezza» dice la psicoterapeuta. «Insomma,
fare un percorso che ci permetta di capire la differenza tra il
desiderio di essere genitori e il bisogno di avere un figlio dove
spesso “avere” perde il gusto originario che è quello di avere
cura di una terza persona, che è poi il significato più intimo e
più bello della genitorialità» conclude l’esperta. Come dimo-
GETTY (2)

ro per affrontare il percorso, spinte dalla convinzione che ci stra la storia di Andrea e sua figlia Matilde che potete leggere
siano maggiori probabilità di successo. «Non è così. Quando nelle pagine seguenti. ©RIPRODUZONE RISERVATA

34 DONNA MODERNA
FECONDAZIONE visto da lui

Il papà
STO CERCANDO UN LI-
BRO ILLUSTRATO che aiu-
ti me e la Luisa a raccontare alla

c’era.
Matilde la storia del suo concepi-
mento. Sono circa 6.000 all’anno,
dice l’Associazione dei ginecologi
italiani, le coppie che provano la

E tu?
fecondazione eterologa, e noi due,
visto che in Italia non si poteva,
siamo stati tra quelli che sono an-
dati all’estero, a Valencia. Io questo
libro comunque non lo trovo, forse L’autore di questo
Siamo abituati a non esiste, ma mi servirebbe. Per- articolo, Stefano D’Andrea.
Che ama definirsi così:
pensare che riguardi ché per adesso la sto prendendo un «Scrittore, docente,
po’ alla lontana, parlando di tennis.
solo le donne. No. educatore. Papà».

È un percorso d’amore Hai presente Mati, le dico, quella storia

che si fa in due. Come della modella russa, mi pare si chiamasse Angela Erma-
kova, che una sera a Londra, prima ancora che esistesse
spiega un padre l’euro, ha incontrato Boris Becker, che al tempo era uno de-
in questa dolcissima gli uomini più famosi, belli e di successo del mondo dello
lettera aperta alla sport, e si erano già conosciuti nell’albergo dove alloggiava-
no entrambi per lavoro, e lui aveva appena perso nei quarti
sua bambina nata a Wimbledon, torneo che aveva vinto già tre volte, e poi si
grazie all’eterologa sono chiusi in lavanderia e hanno fatto sesso, e poi lei ha re-
cuperato un po’ del suo seme dal preservativo e lo ha mes-
di Stefano D’Andrea
so in una fialetta e poi nel frigo e dopo nove mesi è nata una
bambina e gli ha telefonato e gli ha detto: «Ciao, ecco tua
figlia»? La Mati non si ricorda. Ma dai, è una storia famosa,
le dico. Be’, sai che poi la modella russa ha vinto la causa

DONNA MODERNA 37
visto da lui
“
Abbiamo trovato persone gentili che ci hanno
aiutato a recuperare l’ovetto dove eri tu
contro Becker e lui le ha dovuto dare 11 miliardi di lire e
poi da quel giorno e per sempre 10 milioni al mese? Che
anche in euro sono comunque abbastanza. Oggi la figlia è
maggiorenne, è una modella famosa. E ti ricordi che per
dimostrare che era sua figlia e che lui doveva accollarsela in
toto hanno usato il test del Dna, da dove si può vedere con
un’analisi del sangue (non sono stato a spiegarle che il Dna
si trova anche nei capelli, lei non ha ancora fatto studi supe-
riori) chi siano esattamente tuo padre e tua madre? Non ti
ricordi? Vabbè, te lo dico adesso. Ecco, diciamo che quella
non può essere la tua storia.
La Mati mi guarda molto at-
tenta e poi mi chiede se posso cantare la canzone del-
la Lucia, la sua maestra della scuola materna che frequenta
da pochi mesi, una signora dolcissima. Fa: «Sono tortellino,
cammino un po’ di qua, cammino un po’ di là», ed è bellis-
sima nella mia esecuzione perché mi muovo molto con le
mani a destra e sinistra. Io eseguo, ma prendo anche atto
che forse la Mati non ha colto il punto legato al Dna. For-
se è troppo piccola? Mi assale il dubbio. Tra l’altro, avevo
sottovalutato il tema dei nidi: pensavo fossero un servizio
pubblico mentre lo sono solo in parte e, siccome sia io che
la Luisa lavoriamo, dopo un annetto - lei lavoratrice dipen-
dente nella maternità più lunga possibile, compresa quella
non pagata; io lavoratore autonomo che ha perso un anno
e mezzo di lavoro perché padre + non assunto = tanti salu-
ti - abbiamo scoperto che per una scuola materna privata
di cui fidarsi ci vuole mezzo stipendio della Luisa, Dio la
benedica. Ma questa è un’altra storia. Esiste un lavoro più
importante che stare a casa con tua figlia, di fianco alla tua
compagna, e non per pochi giorni ma per almeno un anno?
Accetto solo risposte umoristiche.
Ci vuole un librino coi disegni,
ne sono ormai certo, perché non funziona nemmeno quan-
do dico a Mati: ti ricordi di quando mamma Luisa e papà
Stefano volevano tanto che tu venissi da noi e hanno cer-
cato in tutti i modi, solo che la mamma forse aveva esaurito
le uova ma non eravamo sicuri, e allora siamo andati alla
Mangiagalli poi al San Raffaele e a Villa Igea, a Milano, poi
anche all’Ospedale Careggi di Firenze dove c’era una dot-
toressa molto brava, e poi abbiamo anche parlato con l’av-
vocato del Comune di Milano che ci diceva che la battaglia
dell’eterologa in Italia ormai era vinta, questione di mesi?
E ti ricordi la cosa della Fivet che, quando ci hanno det-
to che tanto i miracoli possono accadere anche nel proprio
letto, non ci siamo persi d’animo ma quasi? Non ti ricordi?
Nel 2019 sono stati 99.000 i cicli di procreazione medical-
38 DONNA MODERNA
mente assistita applicati in Italia, e 14.000 i bambini nati
sani. E io penso ai mesi di fatica vissuti, nei rimanenti casi,
dalle 85.000 donne che hanno subito bombardamenti di
ormoni e non sempre il trattamento umano adeguato dei
sanitari. Spero che avessero tutte dei compagni che, come
molti di noi abbiamo provato a fare, considerassero questo
un progetto magico comune, da vivere insieme ora per ora,
e in cui la donna, piccolo particolare, mette il proprio corpo.
Mati, a me sembra che ci fos-
si anche tu, in tutti questi momenti in cui io e
la mamma parlavamo di te, ma forse sono io che ricordo
male. E ti ricordi quando siamo andati tutti e tre a Valen-
cia, perché lì c’erano delle persone gentili che mettevano
i semini e le uova che gli avanzavano in un vaso gigante
e degli altri signori molto bravi (e molto costosi, questo
almeno te lo ricorderai) che ci hanno aiutato a recuperare
l’ovetto dove c’eri tu, o almeno un po’, e poi hanno uni-
to tutto insieme e poi ti hanno messa nella pancia della
mamma, dove comunque eri già, ed eri già anche nei no-
stri cuori, ma nel dubbio ti ci hanno messo ancora una vol-
ta? E poi ti ricordi di quando la mamma aveva una pancia
grande grande e tu eri dentro e passeggiavamo insieme
e la mamma era dolce e serena e io la baciavo tantissime
volte e non le ho mai voluto così bene, ci sono anche le
fotografie? Ti ricordi di quando i ciliegi sono fioriti a Na-
tale, e forse era perché tu stavi arrivando? Quello un po’
te lo ricordi, vero? Guarda, questa è la foto della mamma
con la pancia grande.
E poi ti ricordi quando stava
sorgendo il sole del 7 gennaio
e sei venuta fuori dalla pancia della mamma e l’infermiera
ti ha preso in braccio e ti ha portato davanti a me? Eri tutta
bianca con la piccola bocca rossa e io che ti vedevo per la
prima volta ero emozionato e lei mi ha detto: «Ora può fo-
tografarla» e io le ho detto: «Ma quale fotografarla, io devo
stringerla e parlarle». E allora ti ho dato un bacio sulla fron-
te e ti ho detto «Scusa» ma anche «Benvenuta piccolina».
Ti ricordi? E poi ti ricordi quando mangiavi il latte dalla
mamma, te lo ricordi? Era buono, vero? Be’, insomma, io
quel libro illustrato lo devo trovare altrimenti come te lo
PAOLO CARLINI / RENE ASMUSSEN
spiego, amore mio, che se ti fanno il test del Dna poi maga-
ri finisce che qualcuno deve pagare a qualcun altro milioni
di euro. Ma comunque tranquilla, non succederà mai che
qualcuno pagherà il papà, e comunque il papà non potrà
mai avere nulla di più prezioso di quello che già ha. Ma la
Matilde ha preso il suo animaletto e si è messa a guardare
un libro. Rovesciato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
a tu per tu

LDA ME rence
w
Jennifer
a
RICOMINCIO
UN SUCCESSO RAGGIUNTO FORSE TROPPO PRESTO.
LA SENSAZIONE DI NON AVERE IL CONTROLLO
SULLA PROPRIA VITA. LA DECISIONE DI PRENDERSI
UNA PAUSA. ORA L’ATTRICE TORNA CON UN NUOVO
FILM, CAUSEWAY. E UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA,
ARRIVATA ANCHE GRAZIE ALLA MATERNITÀ
di Michele Caletti

A 32 ANNI Jennifer Lawrence ha tra-
scorso oltre metà della sua vita sul set. «Sono cresciuta in
una piccola cittadina americana. Ero una bambina strana
e avevo un senso dell’umorismo diverso dagli altri: da pic-
cola soffrivo d’ansia, tanto che detestavo il momento della
ricreazione, le gite non mi piacevano e le feste erano fon-
te di stress. Film e tv erano la mia unica via di fuga dalla
realtà, fino a quando ho scoperto che recitare mi dava un
senso di realizzazione» confessa con un sorriso quando la
incontro al London Film Festival, lunghi capelli biondi e
una T-shirt bianca sotto un completo nero.
A 15 anni lascia la scuola e convince i genitori a farla
trasferire dal Kentucky a New York per inseguire il so-
gno di diventare attrice. «Non è stato semplice: andare
velocemente dei miei coetanei» ricorda. Nonostante
le difficoltà iniziali costruisce una carriera folgorante:
dopo il debutto in tv da adolescente, a 19 anni ottiene
la prima nomination all’Oscar per Un gelido inverno e
a 22 vince la statuetta per Il lato positivo, diventando
la seconda più giovane attrice di sempre a ricevere il
premio (ed entrando nella storia anche per essere in-
ciampata mentre saliva sul palco per via dello strascico
del suo splendido abito rosa chiaro di Dior). «E pensare
che, a fine riprese, ero convinta che fosse la peggiore
performance della mia carriera! La sera della cerimonia
ero nervosa, ma avevo tutto il discorso in mente: invece,
dopo la caduta, sono andata nel pallone e ho dimenticato
di ringraziare un sacco di persone. Oggi ripenso a quel
momento con affetto, ma è stata a lungo una nota stona-
IPA (3)

via di casa a quell’età mi ha costretta a maturare più ta, che mi ha fatta sentire a disagio».

40 DONNA MODERNA
a tu per tu
LA MATTINA DOPO IL PARTO
MI SONO SENTITA COME SE TUTTA
LA MIA VITA FOSSE RICOMINCIATA:
UN NUOVO INIZIO, IL PRIMO GIORNO
Jennifer ha appe-
na debuttato su
Apple TV+ con Cau-
seway, dramma psico-
logico intimo e com-
movente in cui veste
i panni di Lynsey, ingegnere militare che torna dall’Afgha-
nistan con una lesione cerebrale e cerca di superare i propri
traumi. Nel corso della storia farà i conti con un passato do-
loroso e stringerà amicizia con James (Brian Tyree Henry),
anche lui in cerca di guarigione. «Abbiamo lavorato senza
sosta con psicoterapeuti e fisioterapisti, parlato con vetera-
ni che soffrono di stress post traumatico: era fondamentale
rendere giustizia a tutti coloro che sono tornati a casa feriti
e hanno dovuto imparare a vivere di nuovo» racconta lei,
che della pellicola è anche produttrice con Excellent Ca-
daver, la compagnia che ha fondato nel 2018.
Causeway è un ritorno al cinema indie per Lawrence,
che nell’ultimo decennio ha lavorato soprattutto a grandi
blockbuster: grazie al ruolo della mutante Mystique in
X-Men e soprattutto ai quattro capitoli di Hunger Games,
si è affermata come la più grande eroina action del nuo-
vo millennio. «Amo i film dei supereroi, sono divertenti e
regalano grande intrattenimento: tuttavia oggi non potrei
girarne nemmeno uno, perché ormai sono vecchia e fragi-
le» afferma con l’ironia che la contraddistingue, spiegando
che nel 2011, prima di accettare di interpretare la ribelle
Katniss Everdeen, aveva esitato un po’, chiedendosi in
che modo i film tratti dai bestseller di Suzanne Collins le
avrebbero cambiato la vita. «La saga di Twilight era usci-
ta da qualche anno ed era diventata un fenomeno, perciò
avevo visto l’impatto che aveva avuto sui suoi protagonisti.
Hunger Games mi avrebbe messo di fronte a un tipo di ce-
lebrità diverso, gigantesco: ero pronta? Non volevo che la
mia vita prendesse quella direzione, ma allo stesso tempo
sapevo che mi sarei pentita per sempre se avessi rifiutato».
42 DONNA MODERNA
A fianco, Jennifer
Lawrence in una
scena del film
Causeway, adesso
su Apple Tv+.
A sinistra, con il
marito, il gallerista
Cook Maroney: sono
sposati dal 2019
e a febbraio hanno
avuto il primo figlio.
I dubbi rispetto alla fama erano giustificati: inserita
dal magazine Time tra le 100 persone più influenti al mon-
do per il suo impegno per la parità salariale e i diritti delle
donne, ha imparato da subito a fare i conti con gli alti e
bassi di una popolarità globale, i paparazzi e l’ossessione di
tabloid e fan nei suoi confronti (incluso il furto di alcune
foto di nudo da parte di un hacker nel 2014). «Dopo Hunger
Games e l’Oscar ho sentito che la mia vita mi stava sfuggen-
do di mano. Poiché non avevo idea di come si comporta
una grande star, ogni decisione importante veniva presa in
gruppo: è stato un periodo in cui ho perso un po’ il control-
lo, ma poi mi sono impegnata per cercare di ritrovarlo» af-
ferma. È per questo che due anni fa ha deciso di fermarsi e
di prendere una strada diversa, scegliendo di fare dei cam-
biamenti che non avevano nulla a che fare con Hollywood:
nel 2019 si è sposata con il gallerista Cook Maroney in un
castello a Rhode Island, nel corso di una cerimonia blinda-
tissima per pochi intimi, e lo scorso febbraio ha dato alla
luce il loro primo figlio Cy, il cui nome è ispirato a quello di
Cy Twombly, uno dei pittori preferiti del marito.
Riservatissima, al punto da non essere neppure
sui social, preferisce non parlare del privato, anche se di
recente ha fatto un’eccezione. «La mattina dopo il parto
mi sono sentita come se tutta la mia vita fosse appena
ricominciata: come se quello fosse un nuovo inizio, il pri-
mo giorno. L’ho fissato, completamente innamorata» ha
dichiarato al magazine Vogue. Oggi Lawrence appare più
risolta e serena rispetto al passato, una giovane donna che
ha ripreso in mano le redini del proprio destino ed è più
intenzionata che mai a fidarsi del suo istinto. «Con Excel-
lent Cadaver abbiamo tre progetti in lavorazione, inclu-
sa la commedia No Hard Feelings, che sto girando a New
York. Sento di aver finalmente ritrovato la mia voce, ho
una connessione speciale con il mio lavoro come non mi
capitava da tempo. E questo mi rende felice».
©RIPRODUZONE RISERVATA
manie

La
moda
va all’incanto
Il trend fra Millennial & Gen Z è
comprare abiti e accessori vintage
all’asta. Una sfida che spinge a
fare follie. E, allora, dal vestito nude di
Marilyn al cardigan mai lavato di
Kurt Cobain ai mutandoni della regina
Vittoria, ecco i 10 pezzi mitici
battuti per cifre da capogiro
di Elena Banfi

44 DONNA MODERNA
Da sinistra in senso orario.
L’abito di Colazione da Tiffany.
Il cardigan di Kurt Cobain.
I Levi’s del 1880. La Himalaya
Diamond Kelly. Qui, lo “Happy
Birthday, Mr President dress”
di Marilyn Monroe, indossato
anche da Kim Kardashian.
PER CHI LI GUARDA CON OCCHIO DI-
STACCATO, quei jeans scoperti in una miniera d’oro
abbandonata del West americano sono uno straccio. Invece
i Levi’s del 1880, con scoloriture e strappi che piacerebbero
a tipi come Johnny Depp o Jason Momoa, sono stati battuti
all’asta per 76.000 dollari. Li ha acquistati un giovane buyer
di moda vintage di San Diego, a dimostrazione che le case
d’aste oggi attirano non solo facoltosi collezionisti di mezza
età ma anche ragazzi alla ricerca di pezzi rari. I 30-40enni, nel
2021, hanno rappresentato il 29% delle vendite luxury della
casa d’aste Christie’s, che chiuderà un anno straordinario per
volume d’affari. «L’acquisto di moda vintage è in crescita e
oggi seduce tanto la signora che trova una Birkin del colore
che desiderava quanto la giovane che compra la sua prima
mini borsa di Chanel a un’asta in live streaming» conferma
Margherita Manfredi, capo dipartimento della casa d’aste
Finarte. Se poi i lotti sono appartenuti a qualche star, l’inte-
resse (come il prezzo) si moltiplica. Non sappiamo chi fosse
il cercatore d’oro né se abbandonò i suoi pantaloni da lavoro
per correre a farsi un tre pezzi sartoriale: di sicuro, come per
le opere d’arte, vengono sborsate cifre da capogiro per acca-
parrarsi all’asta oggetti di moda con una storia da raccontare.
1 Happy Birthday, Mr President dress: 4,8
milioni di dollari. Si chiama così l’abito più costoso mai
battuto all’asta: di chiffon nude ricamato a mano con 2.500
cristalli nell’atelier di Jean Louis, lo indossò Marilyn Mon-
roe il 19 maggio 1962 al Madison Square Garden per cantare
“Happy Birthday Mr President” a John F. Kennedy. È stato
acquistato per 4,8 milioni di dollari da Ripley’ Believe It or
DONNA MODERNA 45
manie
Sopra. L’abito disegnato da Cecil Beaton
per Audrey Hepburn nel film My Fair Lady.
A destra. Il bomber di pelle rossa e nera
scelto da Michael Jackson per Thriller.
Not!, centro di attrazioni in Florida. «Nel 2016 Julien’s Au-
ction è entrata nel Guinness dei Primati per la vendita di
questa creazione» racconta Mozell Miley-Bailey, Communi-
cation Executive della casa d’aste di Los Angeles. Dell’abito
si è tornati a parlare quando Kim Kardashian lo ha sfoggiato
allo scorso Met Gala: pare che lo abbia strappato.
2 L’abito Ascot di My Fair Lady: 4,5 milioni
di dollari. Uno degli abiti più costosi mai venduti all’a-
sta è stato indossato da Eliza Doolittle, o meglio Audrey
Hepburn, nella commedia romantica del 1964. Se lo aggiu-
dicò per prima l’attrice Debbie Reynolds, che trascorse la
vita a raccogliere foto, vestiti e memorabilia dei più grandi
film. La sua collezione, considerata la più significativa al
mondo, è stata liquidata nel 2011 in una serie di aste. L’abi-
to Ascot, disegnato da Cecil Beaton (fotografo e costumista
britannico che ricevette l’Oscar per questo lavoro), è stato
battuto per oltre 4,5 milioni di dollari. Prezzo di partenza?
Tra i 100 e i 150.000.
3 La Thriller jacket: 1,8 milioni di dollari.
Nel 1982 la musica pop e la moda cambiarono per sempre
quando Michael Jackson pubblicò l’album Thriller. Da quel
momento la giacca omonima, il chiodo di pelle rossa e nera
indossato nel video, divenne uno dei capi più desiderati,
tanto che molte concerie dell’Irpinia vennero coinvolte per
smaltire gli ordini. Sì, perché dietro quella pelle c’era il know
how di una azienda di Solofra, in provincia di Avellino, vanto
italiano. Nel 2011 la giacca è stata acquistata da Milton Ver-
ret, uomo d’affari texano, che la portò in giro per il mondo
per raccogliere fondi destinati all’infanzia. Sborsò 1,8 milioni
di dollari, non molto se si considera che il guanto bianco (uno
solo!) tempestato di cristalli utilizzato nelle performance di
Billie Jean è stato venduto per 480.000 dollari.
46 DONNA MODERNA
4 Le Nike Air Ship di Michael Jordan: 1,4 mi-
lioni di dollari. Lui è il più grande giocatore di basket, le
sue Nike sono le più care del mondo: un paio di Air Ship del
1984 è stato venduto da Sotheby’s per 1 milione e 472.000
dollari, la cifra più alta mai pagata per un paio di sneakers.
Il collezionista Nick Fiorella si è così aggiudicato il modello
bianco con lo swoosh rosso firmato e indossato da Jordan per
il suo debutto in Nba. Le scarpe sono in buone condizioni,
ma anche da distrutte avrebbero battuto ogni record: il vero
collezionista impazzisce per i segni del tempo, che aggiungo-
no fascino a pezzi già di per sé accattivanti.
5 Il LBD Givenchy di Colazione da Tiffany:
807.000 dollari. L’abito nero con cui Holly Golightly
(interpretata da Audrey Hepburn) scende dal taxi e si soffer-
ma davanti alle vetrine di Tiffany è stato venduto nel 2006 da
Christie’s a Londra per 807.000 dollari, valore sei volte supe-
riore rispetto a quello stimato. I proventi sono stati devoluti
all’associazione Città della Gioia fondata dallo scrittore Do-
minique Lapierre e utilizzati per aprire una scuola in India.
6 La Kelly di Hermès: 515.000 dollari. «Per-
sonalmente, non andrei in nessun luogo importante senza
la mia borsa nera Hermès preferita» diceva Grace Kelly.
Malgrado l’omonima più costosa mai venduta a un’asta non
fosse nera e non appartenesse alla principessa, è diventata
famosa lo stesso: si tratta della Himalaya Diamond Kelly 28,
battuta per oltre 515.000 dollari da Christie’s Hong Kong. È
in pelle di coccodrillo del Nilo tinto artigianalmente con sfu-
mature bianche e grigie che ricordano la vetta dell’Himalaya
ed è dotata di fibbia e lucchetto d’oro tempestati di diaman-
ti. Il fortunato acquirente è rimasto top secret.
7 La giacca Girasoli di YSL: 382.000 euro. La
giacca Tournesols, con cui Yves Saint Laurent rese omaggio
a Van Gogh nella collezione primavera/estate 1988, è stata
protagonista di un’asta record nel 2019: il museo della Na-
tional Gallery of Victoria di Melbourne sborsò 382.000 euro
per aggiudicarsela da Christie’s a Parigi. Di organza rica-
mata con perline di vetro, paillettes e rocaille, è il risultato
dell’eccezionale  savoir-faire della Maison Lesage: le sue
maestranze hanno impiegato 600 ore di lavoro per crearne
sfumature e dettagli, rendendola uno dei pezzi haute cou-
manie

A sinistra. L’abito di velluto indossato da

Lady Diana quando, alla Casa Bianca, ballò
con John Travolta. Sopra, il cestista Michael
Jordane e le sue preziose Nike Air Ship.

ture più costosi di sempre. Il suo valore intrinseco aumenta
se pensi che la prima a indossarla è stata Naomi Campbell.
E che ne esistono solo quattro in tutto il mondo.
8 Il cardigan di Kurt Cobain: 334.000 euro.
Compreresti mai un maglione (usato) per questa cifra? C’è
chi lo ha fatto, accaparrandosi all’asta da Julien’s Auction il
golf che il frontman dei Nirvana indossava per l’indimen-
ticabile MTV Unplugged di New York del 1993. Cosa ha
fatto lievitare il suo valore? Semplice: il capo non è mai stato
lavato, ha ancora le macchie originali e qualche bruciatura di
sigaretta. E grazie a questi dettagli (e a un bottone in meno)
un semplice cardigan in mohair e acrilico,
10 I mutandoni della regina Vittoria: 13.704
dollari. Queen Victoria aveva un fisico imponente quan-
to solenni erano i suoi bloomers, i lunghi mutandoni che
era uso indossare sotto le gonne, ai suoi tempi. Il paio
venduto a prezzo record nel 2015, di cotone con corona
e monogramma VR ricamati, risale al 1890, epoca in cui
il girovita di Sua Maestà misurava 114 cm. Chissà perché,
negli ultimi anni, il valore della lingerie reale ha subito
un’impennata: se nel 2010 un paio di bloomers è stato
battuto per 600 sterline, i mutandoni regali sono stati ac-
quistati per oltre 12.000. Roba da far impallidire i perizo-
mi tutti piume e cristalli di Victoria’s Secret.

GETTY (4) / IPA (2) / MONDADORI PORTFOLIO / KARMA PRESS / CONTRASTO / SHUTTERSTOCK / ZIP STEVENSON
©RIPRODUZIONE RISERVATA

forse acquistato in un mercatino delle pul-

ci, diventa il pull più costoso del pianeta.
9 Il Travolta dress: 290.000
dollari. Il 9 novembre 1985 Lady Dia-
na e il principe Carlo furono invitati dal
presidente Reagan a un gala alla Casa
Bianca. Qui un giovane John Travolta
chiese alla principessa di ballare sul-
le note di Saturday Night Fever dei Bee
Gees e il gesto entrò nella storia, così
come l’abito di Lady D., una creazio-
ne a sirena di velluto blu con scollatura
omerale firmata Victor Edelstein. Diana
lo mise all’asta per prima, raccogliendo
100.000 sterline per la ricerca contro
l’Aids. Poi, nel 2019 è tornato a casa: la
Historic Royal Palaces, fondazione che
gestisce alcuni beni della Corona, lo ha
riacquistato per 290.000 dollari e messo
in mostra a Kensington Palace.
ASTA DIGITAL: VADEMECUM IN 5 STEP
1 Registrati sul sito dell’asta. Otterrai un nome utente
e una password per il tuo account con cui iscriverti
alla vendita. Fai tutto con qualche giorno d’anticipo.
2 Prima di fare un’offerta dal tuo computer o tablet, leggi bene
le condizioni di vendita: ogni “bid” ha il valore di un contratto
vincolante. È possibile annullare l’offerta una volta presentata.
3 Sul sito dell’asta trovi immagini, descrizioni e valore
stimato dei pezzi in vendita. C’è un minimo e un massimo,
che però può essere superato se molti potenziali acquirenti
rilanciano l’offerta. Puoi presentare un’offerta iniziale
o un’offerta massima. Se sono state presentate due massime
equivalenti, prevarrà la prima arrivata in ordine di tempo.
4 Ad asta chiusa, un’email ti avviserà se la tua offerta ha vinto.
5 Al prezzo di aggiudicazione dovrai sommare il premio
al compratore (è un costo aggiuntivo percentuale sul prezzo
di aggiudicazione), le imposte (Iva, tassa di importazione,
dazi doganali…), le spese di spedizione, la copertura
assicurativa. Il pagamento si effettua online con carta di credito.

48 DONNA MODERNA
Fabrizio Gifuni
Quando il
PASSATO
non PASSA
L’ATTORE ROMANO È ALDO MORO NELLA SERIE
ESTERNO NOTTE DI MARCO BELLOCCHIO.
DOVE CI REGALA UNA DELLE SUE INTERPRETAZIONI PIÙ
EMOZIONANTI. PER RACCONTARE «UN EVENTO
CHE HA CAMBIATO PER SEMPRE LA NOSTRA STORIA»
di Valeria Vignale

50 DONNA MODERNA

Fabrizio Gifuni, 56 anni,
interpreta Aldo Moro, il politico
della Democrazia Cristiana
ucciso il 9 maggio 1978 dalle
Brigate Rosse, per la terza
volta in Esterno Notte. In alto,
l’attore romano in una scena
della serie di Marco Bellocchio,
su Rai 1 dal 14 novembre.
ALESSANDRO SCHINCO / ANNA CAMERLINGO / IPA
IL SUO CURRICULUM È COME UN MO-
SAICO DI STORIE E VOLTI DEL NOSTRO
PAESE. Ha incarnato la generazione idealista e ribelle
degli anni ’60 e ’70 in La meglio gioventù di Marco Tullio
Giordana. Ha portato sullo schermo vite che lasciarono il
segno, come il giornalista Giuseppe Fava e lo psichiatra
Franco Basaglia, e a teatro, fra altri, Pier Paolo Pasolini
e Carlo Emilio Gadda. Ora Fabrizio Gifuni, 56enne at-
incontri
tore e regista romano, interpreta lo statista democristia-
no Aldo Moro in Esterno Notte, serie televisiva di Marco
Bellocchio che, dal 14 novembre su Rai 1, ne ripercorre il
rapimento e l’uccisione da parte delle Brigate Rosse nel
1978. Premiato agli EFA, gli Oscar europei, con l’Award
for Innovative Storytelling, Bellocchio ricrea la suspense
di quei giorni guardandola da punti di vista opposti, dai
brigatisti Adriana Faranda e Valerio Morucci alla moglie
Eleonora Moro interpretata da Margherita Buy. Gifuni ne
parla con entusiasmo. La sua capacità di cambiare pelle è
impressionante: sembra una reincarnazione di Moro pur
non avendo trucco o quasi. «Non volevamo che questo
lavoro, profondamente emotivo, scomparisse dietro una
maschera» dice. E qui racconta i trent’anni di carriera ap-
pena festeggiati, tra passione, ironia e ricordi buffi.
È la terza volta che interpreta Moro. Dieci anni fa lo ha
fatto in Romanzo di una strage di Marco Tullio Giorda-
na. Nel 2018 ha scritto e portato a teatro Con il vostro
irridente silenzio (ora pubblicato da Feltrinelli), ba-
sato sulle lettere e il memoriale. E ora la serie televi-
siva di Bellocchio. Che cosa la attrae della vicenda?
«In effetti c’è stata una specie di malìa, nel corso degli
anni, nell’incontro con questo fantasma. Il fantasma di un
passato mai completamente passato. Di un evento che ha
cambiato per sempre la nostra storia, difficile da decifrare
fuori dal contesto. Riannodare i fili della memoria credo
aiuti a rendere il nostro presente meno incomprensibile. È
quanto ha fatto Bellocchio in questo racconto straordinaria-
mente contemporaneo: dopo il Festival di Cannes, Esterno
Notte ha girato nelle sale, ai festival di New York e Londra,
riuscendo a parlare molto ai giovanissimi, alla generazione
delle mie figlie che hanno 19 e 17 anni (Valeria e Maria, nate
dal matrimonio con l’attrice Sonia Bergamasco, ndr)».
DONNA MODERNA 51
incontri

Si interessano sempre ai suoi lavori?

«Come tutti i figli sono schiette, se non si sen-
tono coinvolte lo dicono senza scrupoli. Ma
dopo la prima parte erano impazienti di andare
avanti, come succede con le loro serie preferi-
te. D’altronde, quella di Moro è anche la storia
di un grande tradimento shakespeariano, di un
uomo abbandonato in una profonda solitudi-
ne: temi assoluti della tragedia umana».
Fabrizio Gifuni con la moglie Sonia Bergamasco, anche lei attrice.
La coppia si è sposata nel 2000 e ha due figlie: Valeria, 19 anni, e Maria, 17.
Lei è cresciuto a Roma e aveva 12 anni
nel 1978. Cosa ricorda? «Il clima di ten-
sione, le manifestazioni dove si iniziava a
sparare, i sabati pomeriggio chiusi in casa. Ero piccolo, ma Pochi ricordano che ha avuto un piccolo ruolo in
ho un fratello più grande che ha vissuto le occupazioni, Hannibal di Ridley Scott, nel 2001. Com’era andata?
il fermento politico vivo nelle scuole come in fabbrica «Fu una partecipazione-lampo ma salire sull’ottovolante
e in piazza. Ricordo bene la mia famiglia riunita davan- del grande cinema americano è stato divertente. Mi chiamò
ti alla tv nei momenti più drammatici del rapimento». una casting director e al provino con Ridley Scott ho chie-
sto solo: “Ho una scena con Anthony Hopkins?”. Ero la sua
Suo padre ha lavorato a lungo nelle istituzioni. Ha prima vittima. Mi aspettavo una morte truculenta, memo-
preso spunto da qualche ricordo per la sua interpre- re di Il silenzio degli innocenti, invece fu solo un colpo secco
tazione?«Nelle scene familiari, più che in quelle politi- di trincetto che deluse molto le maestranze degli effet-
che, mi è capitato di attingere a qualche memoria privata. ti speciali, già pronte con secchi di sangue. In compenso
La figura di mio padre non è stato meraviglioso seguire Hopkins sul set, disponibi-
era così distante da quella le e attento a chiunque, fino all’ultima delle comparse».
RECITARE, di Moro: l’origine puglie-
IN FONDO, È se, un certo modo di par- Ha girato poche commedie: una scelta? «Per niente!
lare, certe ritualità casa- Il mio primo film, La bruttina stagionata, è stato una com-
SOPRATTUTTO linghe. Nella scena in cui media dove interpretavo un tenerissimo idiota padovano.
QUESTO: la figlia domanda a Moro Quando è uscito molti chiedevano alla regista Anna Di
SUSCITARE com’è andata la riunione Francisca dove mi avesse trovato, pensando che fossi un
di partito e lui le chiede personaggio preso dalla strada... No, no, aspetto fiducioso
CORTOCIRCUITI dei suoi orecchini, regalo che arrivi una bella commedia».
EMOTIVI del fidanzato, c’è quella
ATTRAVERSO tipica discrezione di un Le sue figlie sono attratte da questo mestiere?
padre che vuole sapere «Stanno iniziando a orientarsi. La più piccola ama molto
IL GIOCO DELLA senza chiedere troppo. E il nostro lavoro e quest’anno inizierà il laboratorio teatrale
FINZIONE che me lo ha ricordato». del suo liceo, la più grande dopo la maturità si è iscrit-
ta a Filosofia ma si interessa molto di arte e fotografia».
Da ragazzino faceva gli scherzi telefonici in cui imita-
va voci altrui. È stato il suo primo passo verso la reci- La cosa vi preoccupa, vista la crisi? «Oggi tutto il
tazione? «Inconsapevolmente, forse. Avrò avuto 7 o 8 anni mondo del lavoro è frammentato e faticoso ma, finita l’era
la prima volta che ho fatto uno scherzo a mia nonna, fingen- del posto fisso, ci sono anche meno gabbie e più libertà.
domi uno zio ottantenne. I miei, con un’intuizione geniale, Vale ancor più la pena di seguire le proprie passioni».
mi dissero che era un’ottima idea per tenerle compagnia visto
che si sentiva sola. È stato una sorta di imprinting. Recitare Ha spesso detto che recitare la appaga. Che cos’al-
in fondo è soprattutto questo, suscitare cortocircuiti emotivi tro la rende felice? «La curiosità e l’ironia. Ridere molto.
attraverso il gioco della finzione». E poi tante cose che si ha pudore a nominare per paura
di sciuparle. L’incontro con Sonia, che è vivo e vitale an-
Poi ha frequentato l’Accademia nazionale d’arte che attraverso le difficoltà. Vedere crescere le nostre figlie,
drammatica. «Sono uscito trent’anni fa e con tanti com- viaggiare. Il clima che ci circonda in quest’epoca è molto
pagni di quel corso abbiamo mantenuto un legame forte: pesante, a volte apocalittico, e in questo equilibrio preca-
Luigi Lo Cascio, Alessio Boni, Pierfrancesco Favino, San- rio è ancora più importante fare un ripasso quotidiano di
dra Toffolatti, Liliana Massari e molti altri». tutto ciò che ci rende felici». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

52 DONNA MODERNA
 Accanto a te da 40 anni
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e bellissimi ricordi da portare sempre con te. takko.com/40anni
 change maker

Si definisce una
outsider, come
le Bambine ribelli
del suo bestseller.
E proprio come
loro si impegna,
da autrice, attivista
e imprenditrice, a
cambiare il mondo
con progetti sempre
nuovi. L’ultimo è
Scintille, un podcast
in cui spiega
ai giovani perché
le energie rinnovabili
porteranno una
svolta, non solo per
l’ambiente
di Federica Furino

Francesca
Cavallo
Rivoluzione
PERMANENTE
FRANCESCA CAVALLO, DONNA DALLE
MOLTE VITE – scrittrice, attivista Lgbt+, regista, im-
prenditrice, autrice, tra le tante cose, di quel besteller mon-
diale che è stato Bambine ribelli – somiglia alle protagoniste
delle storie che racconta: “underdog” che conquistano la
scena mostrando nuove vie da percorrere, “renegades” che
magari falliscono ma cercano di cambiare il sistema. «Che
senso ha vivere, se non si iniziano tante avventure?» ha scrit-
to nelle prime pagine della sua autobiografia, Un fuoco nel
cassetto, uscita in primavera per Salani. Era un invito rivolto
CONTRASTO
di stupore. L’ultima avventura in ordine di tempo si chiama
Scintille ed è un podcast bellissimo che racconta la transizio-
ne energetica ai giovani. Un progetto nato, come spesso nel-
la sua vita, da un incontro di persone. «Enel Green Power
aveva deciso di dedicare alle nuove generazioni una parte
del proprio portale ed era alla ricerca di contenuti. La figlia
di una delle persone del team aveva letto Bambine ribelli e ha
suggerito al padre di contattarmi per scrivere i ritratti delle
donne che hanno fatto la storia dell’energia. Ma parlare di
energia alle nuove generazioni raccontando cose già succes-

ai giovani a correre dei rischi, ma anche una chiave per leg- se mi sembrava un controsenso. E allora ho rilanciato con
gere le molte ripartenze della sua storia con il giusto senso una proposta che puntasse lo sguardo sul futuro».

DONNA MODERNA 55
change maker

Perché un podcast? «È un linguaggio che mi

piace tantissimo, forse perché arrivo dal teatro.
Avevo prodotto le prime due stagioni del podcast
di Bambine ribelli e mi ero divertita: avevamo fatto
milioni di ascoltatori e vinto diversi premi. Con Un-
dercats, la mia nuova società, ancora nulla e quella Un podcast per raccontare la transizione
mi è sembrata l’occasione giusta. Enel ha accolto la energetica ai giovani. Dopo il successo
proposta e ne è nato un prodotto internazionale». di Bambine ribelli e l’autobiografia Ho un fuoco
nel cassetto (Salani), la nuova avventura
Come si racconta la transizione energetica di Francesca Cavallo si chiama Scintille (gratis
alla generazione dei Fridays for future? «L’on- su tutte le piattaforme). Ognuno dei 6 episodi
da lunga dell’effetto Greta, al di là delle ricadute è dedicato a un luogo in cui si produce energia,
da una centrale a carbone fino a un viaggio
positive, ha avuto dei limiti. L’how dare you, cioè la in un 2050 in cui si è raggiunto l’obiettivo zero
retorica della transizione energetica come la puni- emissioni stabilito dall’accordo di Parigi del 2015.
zione che ci meritiamo per esserci comportati male,
è una narrazione che non aiuta portare a bordo il
progetto di Bambine ribelli che avevamo costruito insieme in
numero di persone necessario per attivare il cambiamento.
America. Mi trovavo a dover ripartire da zero: dopo il gran-
Ho pensato che servisse un cambio di paradigma: raccontare
dissimo successo, ero tornata a essere la sfidante. Lì però ho
il passaggio alle fonti rinnovabili come una specie di Earth
capito che, per quanto dolore ci fosse in quell’esperienza,
race, dopo la Space race degli anni ’60, immaginandola come la
dentro c’era qualcosa che mi apparteneva».
grande sfida di questo tempo e non il grande castigo».
Che cosa? «Essere l’outsider. Io, cresciuta nella provincia di
Lei che cosa ha capito di questa nuova sfida? «Che
Taranto e non in una famiglia di artisti, sono sempre stata la
le energie rinnovabili sono una grande forma ribellione. Fin
persona che nessuno vedeva arrivare perché non avevo il pe-
qui abbiamo trovato la soluzione a problemi come riscaldarci
digree adatto. E in questo ho trovato la mia forza: l’elemento
o illuminare le nostre case, attingendo a risorse limitate: car-
sorpresa, l’entusiasmo e la leggerezza di chi non si arrende».
bon fossile, petrolio, gas. Chi si appropriava di queste risorse
Nella sua autobiografia dice che ha passato tutta l’a-
aveva ritorni economici grandissimi. Quando si attinge a ri-
dolescenza a cercare di diventare visibile. Perché?
sorse naturalmente illimitate come il calore del sole o della
«Sono cresciuta in un mondo in cui le persone omosessuali
Terra, invece, tutto cambia: la rivoluzione sostenibile si fo-
come me venivano sistematicamente cancellate. Io ho sco-
calizza sulla distribuzione e non sull’accumulazione. Elimi-
perto tardi di essere lesbica perché da bambina non ho avuto
nando la corsa ad accumulare più risorse possibili, vengono a
un adulto o un personaggio di finzione che dicesse che quel-
cadere i pilastri dei sistemi oppressivi da cui stiamo cercando
la strada era possibile. Per questo oggi scrivo spesso storie di
di liberarci. Per questo, il lavoro sulla sostenibilità è una ri-
personaggi gay: non per far diventare omosessuali i bambini
voluzione che investe tutto. Anche la parità di genere, anche
etero, ma per far diventare adulti i bambini gay».
l’accesso delle minoranze al potere».
L’Italia per la prima volta ha una donna presidente del
Dove sta oggi la ribellione? «Nel chiederci che cosa ci fa
Consiglio. Una che si è definita “underdog”. Le donne
stare bene nel profondo, anche quando la risposta mette in
però non festeggiano. Giorgia Meloni è una bambina
discussione le strutture di potere e la nostra voglia di farne
ribelle? «Ai tempi del primo Bambine ribelli, ci fu una pole-
parte. È prima di tutto un percorso individuale. Credo stia qui
mica gigantesca perché avevamo incluso Margaret Thatcher.
la grande differenza tra l’attivismo contemporaneo e l’attivi-
Allora dissi che non volevamo fare una carrellata di donne che
smo degli anni ’70. E questo ha un grande valore: non si fanno
ci piacevano né di sante. Volenti o nolenti, Giorgia Meloni è
le rivoluzioni rivolgendosi a quelli che stanno altrove».
Dopo la fine della sua avventura con Bambine ribelli,
la prima donna presidente del Consiglio in Italia, e questo ha
ha aperto una media agency e l’ha chiamata Underca-
un peso. Lo dico anche se con il mio lavoro tento di creare un
ts. Perché? «Il nome, che fa il verso a “underdog”, è nato in
mondo che esprima dei politici diversi da lei».
Perché diversi? «Perché un governo così rende l’Italia un
una casa studentesca a Roma dove mi trovavo di passaggio
posto più difficile da abitare per le minoranze simili alla mia.
dopo la fine brusca della storia con mia moglie Elena e con il
Ascoltare le alte cariche dello Stato fare dichiarazioni
contro di noi darà a certe persone l’idea di essere au-
NOI VIVIAMO IL TEMPO DELLA NOSTRA torizzate a farci sentire insicuri».
VITA, NON QUELLO DELLA STORIA. Si dice che la strada dei diritti sia lunga. «Vero.
Ma noi viviamo il tempo della nostra vita, non quel-
SE IO NON HO CERTI DIRITTI ORA, IL MIO lo della Storia. Se io non ho certi diritti adesso, il mio
TEMPO L’AVRÒ PERSO PER SEMPRE tempo l’avrò perso per sempre». ©RIPRODUZONE RISERVATA

56 DONNA MODERNA
 Nella serie tv Squadre
miti di oggi
da salvare riparte
da dove tutto è iniziato:
un campo da calcio.
Ma lui non si è mai
accontentato di
essere solo un atleta.
Sex symbol e uomo
d’affari, marito e padre,
è la dimostrazione
vivente del teorema
della celebrità: tra
alti e bassi, quel che
conta è resistere
di Serena La Rosa

Essere
David
Beckham
C’È STATO UN TEMPO IN CUI DAVID under 14 – adesso che pure il minore dei suoi tre è quasi
BECKHAM ERA UN CALCIATORE. Per noi – o maggiorenne – gli riesce piuttosto bene. I precetti della sua
meglio: per chi di noi già si interessava al gioco del pallone dottrina sono: allenarsi molto, arrendersi mai, tirare calci da
– quel tempo comincia il 17 agosto 1996: quando da centro- fermo come fucilate di precisione. È soprattutto grazie a
campo tirò senza guardare, e il portiere lo fece passare. In quest’ultimo e assai specifico talento che lui è diventato un
quel momento, David diventa Beckham: ha denti storti e nome da cartellone: in Sognando Beckham non c’è, ma è il
capelli rossicci, nient’altro da dichiarare. Per me – e per chi mito intorno cui gira tutto il film (oltre al sorriso debuttante
come me si appassionava più facilmente al pop – comincia di Keira Knightley). Non poteva accontentarsi di essere solo
invece nel 1997: quando ormai campione e biondo si fa ve- un calciatore.
dere in giro con la più posh delle Spice Girls. Da quel mo- Anche perché ci sono due cose che il calcio non gli
mento Beckham è il cognome di Victoria: si sposeranno nel perdona. La prima: aver sposato una donna famosa quanto
1999 in un castello, fra troni di velluto rosso e l’imbarazzo lui, però più sveglia. La seconda: avere l’ambizione di esi-
della buona società. Ma lui a essere un calciatore ha comin- stere anche al di fuori dello spogliatoio. E siccome un’idea
ciato da ragazzino, quando sognava il Manchester United e così balzana non può che avergliela messa in testa quella lì –
giocava in una squadretta giovanile dell’East London. una sgallettata priva di qualità – il vero problema è solo uno:
MONDADORI PORTFOLIO (2) / IPA

È da lì che oggi riparte, dopo aver attraversato l’intero
spettro della popolarità, con la docuserie Squadre da salva-
re, che su Disney+ racconta la trasformazione di un gruppo
di schiappe di periferia – i Westward Boys – in una squadra
capace persino di vincere. Non si considera adatto a riciclar-
si come allenatore, sostiene, ma fare il mentore di ragazzini
Victoria. Quando lui chiede il permesso di saltare l’allena-
mento per accudire Brooklyn neonato con la gastroenterite,
e lo stesso giorno lei viene fotografata alla Fashion Week di
Londra, l’allenatore del Manchester United – un certo Sir
Alex Ferguson – si indigna: non dovrebbe essere la mamma
a rimanere a casa col moccioso, invece che baloccarsi coi ve-

DONNA MODERNA 59
 miti di oggi
David Beckham con la
moglie Victoria e i loro
quattro figli: da destra,
Harper, Cruz, Brooklyn,
Romeo. In basso, nella
docuserie Squadre da
salvare, ora su Disney+.
stiti? Non è mica un uomo di cui fidarsi
quello che si occupa della sua famiglia.
Al massimo: un metrosexual. È l’inizio
del millennio, nasce il secondogenito
Romeo, e il destino di Beckham è tra-
sformare l’essere padre in una disciplina della celebrità.
L’impresa è complicata, e lui parte sfavorito: espulso
nel ’98 durante la partita contro l’Argentina, è il capro che
espia l’eliminazione dell’Inghilterra dai Mondiali di Francia,
riceve minacce di morte dai tifosi e scarpe in faccia dall’alle-
natore. I tifosi li recupera: nel 2001 segna contro la Grecia con
una punizione a curvatura delle sue, qualificando l’Inghilter-
ra ai Mondiali successivi. L’allenatore no: nel 2003 Beckham
passa al Real Madrid e assume come agente Simon Fuller,
lo stesso di Victoria. Ha la storia dalla sua parte: la regina Eli-
sabetta lo nomina Officer of the Most Excellent Order of
the British Empire. Ma la cronaca è tormentata: Victoria non
vuole saperne di vivere in Spagna, il terzo figlio nasce a Ma-
drid e si chiama Cruz, cioè “croce”. Facendo due conti col
senno di poi, l’inizio della gravidanza suppergiù coincide con
la pubblicazione sui tabloid della storia di Rebecca Loos, la
personal assistant che si definisce «praticamente una secon-
da moglie» per David. Di che distruggere coppie fondate su
principi assai più virili di successo e fama, ma evidentemen-
te meno solidi. Qualcosa, però, bisogna concedere.
Nel 2007 i Beckham si trasferiscono a Beverly Hills, i
loro amici del cuore sono Tom Cruise e Katie Holmes. Lui
gioca ancora a calcio, ma è una carriera da divo in tournée:
metà stagione coi Los Angeles Galaxy e metà col Milan, poi
gran finale al Paris Saint-Germain. Nel frattempo, da solo o
con Victoria – ma sempre sotto la
guida di Simon Fuller – David
Beckham si impegna a venderci
qualunque cosa: occhiali, vestiti,
mutande, macchine di lusso e
profumi (di cui ha appena lan-
ciato la nuova collezione). Per-
sino i Giochi Olimpici: nel 2012
a Londra non è tra i convocati
60 DONNA MODERNA
in Nazionale, ma diventa un irresistibile ultimo tedoforo,
in motoscafo sul Tamigi. Perché uno dei vantaggi dell’aver
«sposato il mondo dell’intrattenimento» – come sosteneva
quel Ferguson pensando fosse scandaloso – è che puoi riti-
rarti dai campi da gioco senza mandare in pezzi il resto (una
competenza sconosciuta a pensionati come Francesco Totti).
Da allora fa quello che gli riesce meglio: il buon tamar-
ro padre di famiglia. Nel 2011 nasce Harper – un destino
da cocca di papà – e Victoria per la prima volta sfila a New
York da rispettabile stilista: la dinamica si è ribaltata, tocca
a lei realizzare il sogno. David fa il principe consorte e ha
sempre un posto in prima fila, naturalmente, ma anche una
buona causa da sostenere, un progetto da lanciare, un royal
wedding da presenziare, una squadra da gestire (preferibil-
mente sotto il sole di Miami) e adesso anche un Mondiale
2022 indigeribile da promuovere: ha reso sexy il tappezzarsi
di tatuaggi, magari riuscirà pure a convincerci che l’ostinata
violazione dei diritti umani in Qatar è un peccato trascurabi-
le, quando in cambio ti danno i milioni.
David Beckham è la dimostrazione del teorema per
cui la celebrità è una maratona: ci sono alti e bassi, ma
più di tutto conta resistere. E quindi a 47 anni può tornare a
essere soprattutto un calciatore, almeno in una serie tv, sen-
za sembrare malinconico: non per giocare, ma per ispirare
i fanciulli. Forse meno atletico, infinitamente più presenta-
bile: uno che in fondo non stu-
pisce trovare in coda coi comuni
mortali per rendere omaggio alla
salma della regina Elisabetta,
commuoversi e regalare ciam-
belle. Padre, sposo, suddito, mi-
lionario e venerato maestro. Un
testimonial perfetto per questi
tempi qui. ©RIPRODUZONE RISERVATA
 Mooda
V E S T I T I C H E C I C A M B I A N O L’ U M O R E

Il
mio re
gno per un g iello!
SERVIZIO CRISTINA NAVA / FOTO MARCO RUFINI / HAIRSTYLE & MAKE UP NAIKE BAILARDO / ABITO ROSSO NUNA LIE

i o

È possibile che
un bracciale
e un anello di fili
d’oro intrecciati
a diamanti ci
facciano sospirare
di desiderio?
Questi, di Crivelli,
sì, sicuramente

DONNA MODERNA 63
moda
Le nostre 10 modelle
indossano 10 diversi
tipi di gioielli.
Anelli colorati
e collanine
elegantine, orologi
XXL e orecchini
discreti: ci vuole
così poco per
accendere il look
Servizio di Stéphane Gaudrie
Foto di Simon171

64 DONNA MODERNA
 In questa pagina.
Per la modella Lula
@Why Not. Blazer
monopetto con
paillettes di poliestere
elasticizzato
(NaraCamicie,
195 euro).
Monorecchino di
oro bianco con
diamante e perla
(Crieri, 990 euro).
A sinistra.
Per Makissia Bamba
@Elite Model.
Due maglie di misto
lana (Max & Co.
“Pony Ride”,
189 euro l’una). Anelli
(da 59,90 euro)
e orecchini
(49,90 euro) di
argento con zirconi
multicolore,
tutto Amen.
Per Tereza Smejkalova
@Next Models. Blazer
doppiopetto
e camicia di misto
seta stampata,
tutto Blazé Milano.
Cappello di feltro
di lana, Stetson.
Orecchini di oro
bianco con
rubino e diamanti
(Live Diamond,
da 699 euro).
 moda
Per Salima @Wave.
Pelliccia ecologica
con collo ampio
e cintura in vita
(Piombo in OVS,
89,95 euro).
Orologio di acciaio,
(Festina, 99 euro).

Il beauty tip
Per lo sguardo in
primo piano serve
un tratto deciso
di eyeliner. Prova
Daring Look Eye
Marker di Kiko.
Per Nastii
Sperczynska @URBN
Models. Tuta in
maglia di misto alpaca
e lana a costine
con gioco di
incroci sullo scollo,
Blumarine.
Girocollo finitura
oro con cristalli
multicolore
(Morellato, 79 euro).

IL BEAUTY TIP
Verve Ricci Crema
di Vitalcare, con
elastina e collagene,
aiuta a creare
ricci morbidi e lucidi.
 moda
Per Nicole Ciabatti
@Next Models.
Maxi dress
di lana multicolor,
Dsquared2.
Cappello di paglia
intrecciata a mano
Montegallo Alice
Catena. Anelli
placcati oro con
cristalli multicolore
(Boccadamo,
32 euro l’uno).
 Per Clio @Elite Model.
Camicia over di pelle
ecologica
con tasche applicate
(22 euro), shorts
a vita alta coordinati
con cintura (18 euro)
e basco di lana,
tutto Kiabi.
Orologio con
bracciale di titanio
(Garmin, Quatrix
7X Solar Edition,
1.199 euro).

IL BEAUTY TIP
Per capelli lucidi
e senza crespo
applica un siero a
base di olio di
semi di lino, come
Perfetta Liquid
Crystals di Creattiva.

70 DONNA MODERNA
 moda
Per Sitong Liu
@Why Not. Camicia
di viscosa con
stampa cuori (Luisa
Viola, 139 euro).
Collana di oro (240
euro) e charms
lettering componibili
di oro (69 euro,
una lettera), tutto
le Bebé Gioielli.

IL BEAUTY TIP
Sulle labbra vuoi
un rosso deciso?
Osa un rouge come
True Icon Lipstick
Rosso melograno
di Naj-Oleari.
moda
Per Yacine
Lorenzani @Women
Management.
Maxi stola di alpaca
a righe (Missoni,
690 euro). Girocollo
groumette di
argento con zirconi
(Mabina, 169 euro).

IL BEAUTY TIP
La matita n. 03 Moro
di Naturaverde,
con formula 100%
naturale, definisce
bene le sopracciglia.
 Per Leanne De Haan
@Fabbrica.
Camicia di seta
stampata (355 euro)
e pantaloni in velluto
di cotone stretch
con elastico in vita
(272 euro), tutto
Rosso 35.
Orologio di acciaio
rettangolare con
display a led (Bulova,
299 euro).
Occhiali Fielmann.

Creative partner
Simona Pavan.
Ha collaborato
Noemi Nebuloni.
Make up Marta
Vetere using YSL
beauty touche éclat.
Hairstyle Ana
Rodriguez using
Fanola.
 come il ciel
1

gioielli
CHANEL

festa
per gli occhi
Qualsiasi cosa luccichi rientra fra
3 i nostri best friends,
anche se non è un diamante.
Perché a rendere importanti
anelli & Co. siamo noi
di Jessica Ventrella

1. Collana con pendenti a luna e stelle (Brosway, 89 euro).

2. Anello multigiri decorato con corpi celesti (Bijou Brigitte,
IMAXTREE (4)

14,95 euro). 3. Collana di oro bianco con luna di zaffiri

e diamanti (Di Leo, 1.400 euro). 4. Orologio di acciaio con 4
quadrante di madreperla blu (Citizen, 249 euro).

74 DONNA MODERNA
 shopping

1. Collana con ciondolo

chiama-angeli
(Roberto Giannotti,
139 euro). 2. Bracciale
1
a tubo triangolare
(Unoaerre, 109 euro).
3. Mono orecchino
di oro con diamante
incastonato (le Bebè
gioielli, 280 euro).
4. Anello logato (Guess
Jewellery, 39 euro).
5. Collana con sfere
effetto metallizzato
(Ballsmania, 75 euro).

3
COS

a tutto
JIL SANDER

tondo
SAINT LAURENT

Le linee sinuose sono aggraziate.

Per dare grinta, la differenza la fa il
colore: non oro, ma nero o acciaio
DONNA MODERNA 75
shopping

DIOR
1. Colletto gioiello di cristalli colorati (Ermanno Scervino,
480 euro). 2. Anello con diamanti e cuore di granato
1
mandarino (Polello, 3.642 euro). 3. Bangle di
cristalli con pietre nere e bianche (Swarovski, 700 euro).
4. Orecchini pendenti a goccia (Radà, 194 euro).

maestosi 2
GIAMBATTISTA VALLI

Di diamanti o di cristalli, i maxi

bijoux fanno sempre una
scena strepitosa. Esagera pure
 1

messaggeri
2

1. Orecchini d’argento con

scritta (Dodo, 230 euro).
2. Bracciale di acciaio con
pendenti (Kidult, 32 euro).

DEATH BY DOLLS
3. Charm mongolfiera
(Pandora, 55 euro). 4. Anello
di argento sterling
a 3 fasce (PDPaola, 65 euro).
5. Collana con ciondoli
(Bluespirit, 39 euro).
3
PALM ANGELS

5
IMAXTREE (3)

DONNA MODERNA 77
 1

giardino
d’inverno
JUANA MARTIN

ROBERTO CAVALLI

1. Ciondolo a tamburello dipinto

a mano (Amlé, 78 euro).
2. Bracciale componibile con
beads di argento, vetro 4
e pietre (Trollbeads, da 130 euro).
3 3. Collana composta da fiori
di pietre colorate (Thot Gioielli,
770 euro). 4. Orecchini
pendenti con pietre e cristalli
(Sodini, 69 euro).
IMAXTREE (4)

78 DONNA MODERNA
 mondo ros
shopping

CHRISTIAN COWAN
FENDI

Più romantico
di quello
giallo, il pink
gold si adatta
felicemente
a look da
giorno e da
sera 2
1. Collana con cubo di corallo rosa (Antonino De
Simone, 680 euro). 2. Orologio di acciaio rosato (Vagary
by Citizen, 89 euro). 3. Orecchini placcati
di oro rosa con cristalli e perle (Boccadamo, 34 euro).
4. Anello con farfalla di cristalli (Purelei, 35,90 euro).

DONNA MODERNA 79
 fashioneducation lezioni di stile
a cura di Michela Gattermayer

Coco Chanel si
toglieva le sue
collane di perle Una perla
TIRA L’ALTRA
solo per dormire.
«Una donna ha
bisogno di fili e fili
di perle», diceva.

Ci vorrebbe un’enciclopedia per raccontare la

storia delle gemme del mare. Ad esempio,
sapevi che secondo gli induisti allungano
la vita e cementano le amicizie?
fili e fili
à la Coco di Michela
Gattermayer
IL NOME DERIVA fashion.director@
dal latino perna, prosciutto, stileitaliaedizioni.it
per la forma dell’ostrica. Le
perle nascono da una ”in-
fezione”: il mollusco si di-
fende da un agente ester-
no producendo carbonato
di calcio, cioè madreperla.
Questa settimana vi

edi?
Usate fin dal 4.000 a. C., si
propongo due libri molto
narra che Cleopatra vinse diversi e formidabili.
una scommessa con Marco Uberta Zambeletti ha scritto
Antonio, bevendone una A stile libero. Punti di svista
sciolta nell’aceto. Le perle sulla moda e sulla vita
Collana di perle con più preziose, perfettamente sferiche, sono giapponesi (Sonzogno). A Milano è nota
sagoma di oro (Kokichi Mikimoto nel 1908 trova il modo di allevar- per il suo Wait and See,
bianco e diamantino
le) ma sono diffuse in tutto l’Oriente. Quelle d’acqua negozio di vestiti e non solo,
(le Bebè gioielli,
340 euro). dolce hanno forma irregolare. Nel Novecento, le perle in via Santa Marta. Grazie
hanno un boom, anche se false (pensiamo ai fili lun- a lei molte “sciure” si sono
tolte di dosso un po’ di
ghissimi di Coco Chanel). Poi, dagli anni ’50 diventano
povere. Nel libro racconta
irrinunciabile simbolo di bon ton. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
con sincerità e autoironia
la sua vita familiare, sfociata
nell’avventura della moda:
COME LE i capitoli dedicati al fashion
PORTO sono illuminanti. Si legge
come un romanzo o
come una guida allo stile
e all’autostima. Poi, puoi
buttarti nella creatività
Ashley colorando gli spazi vuoti
STYLING JESSICA VENTRELLA / GETTY IMAGES (6) / SHUTTERSTOCK

Roberts delle 73 pagine

di Fare la moda, storie
di stilisti e dei loro
capolavori (di Martina
Amber
Rihanna Fuga e Lidia
Valletta
Labianca,
illustrazioni di
Lady
Gaga
Zelda was a
writer, Salani).
Gigi Sembra
Hadid
Thassia un libro per
Naves bambini.
Ma in fondo
chi non lo è?
a cura di Viviana Olivieri - testi di Antonella Marmieri

FINALMENTE
UNA GIOIA!
La prima linea di gioielleria
al 100% di oro riciclato
certificato e con diamanti
tracciabili dalla miniera al
negozio: è Prada Eternal
Gold. Ancora più preziosa
perché realizzata nel rispetto
dell’ambiente, dei diritti
umani e della sicurezza sul
lavoro. Una bella notizia.

CAPISPALLA
transformer
Sono 40 anni (portati alla 1

SPESA
DA SOGNO
Volevi andare al super per
comprare i soliti fazzolettini di
carta usa e getta e invece
torni a casa con un piccolo
oggetto di home décor
con le romantiche stampe di
{
Supertrend
grande) quelli di Stone Island,
che festeggia con la collezione
82/22, una rivisitazione in
chiave hi-tech dei suoi capispalla Arriverà il freddo e
d’archivio. Geniale la doppia arriveranno anche i cappelli.
cappa: all’esterno è in fibre di Ma quest’anno i modelli
nylon compattate, che hot sono così tanti e così
sembrano carta traslucida, diversi che c’è da perdere
all’interno è di caldissimo la testa: dal chullo delle
panno di lana. E se vai su Ande al berretto da marinaio
stoneisland.com, guarda il video! dei fiordi, dal bucket hat
di feltro al panama di peluche,
dal passamontagna griffato
Soffici, al basco street style. Uno che
ci stia bene, lo troveremo
rilassanti, di sicuro. 1. Di lapin con maxi
informali. catena lurex (Marzi, 447 euro).
2. Di lana jacquard
Scaldano i piedi,
2 (Momonì, 98 euro). 3. Di
rallegrano feltro e alpaca (Raffaello
l’outfit (Puff Bettini, 165 euro).
4. Di pelliccia sintetica
Boot di Freddy, (OOF Wear, 109 euro).

un grande fashion designer. 59,90 euro).

Può capitare, con gli
elegantissimi box Antonio
Marras x Tempo, tutti
a peonie blu, rose rosse,
ramage o marinaretti
(da 1,69 euro).
imbottiti e
impermeabili
GUCCI

3
DSQUARED2

IMAXTREE

4
82 DONNA MODERNA
 RISPETTA LA PELLE DEL VISO
CON LA DELICATEZZA DELL’ALOE
CREMA VISO ANTI-RUGHE
Equilibra® Aloe Crema Viso Anti-rughe Effetto Filler è una crema dalla texture leggera che si assorbe rapidamente
senza ungere. Particolarmente indicata per pelli più mature, rappresenta un trattamento specifico per contrastare le
rughe e i segni del tempo, grazie all’azione dell’Aloe Vera e degli ingredienti attivi naturali presenti in formula.
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della profondità delle rughe.*
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levigata.**
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beauty&body

Chicchi superstar
Tra gli ingredienti di stagione più utilizzati
nei cosmetici c’è la melagrana. I suoi
chicchi rubino, gli arilli, di cui non si
butta via niente, sono una miniera di
principi preziosi per la pelle: il succo è La Beauty Box
antiossidante, le bucce leviganti, l’acqua Irresistibili Dettagli
della nuova linea
distillata tonifica e rinfresca, mentre dai Melograno di
semi si ottengono gli steroli, sostanze che L’Erbolario contiene
idratano e rassodano. E, grazie al suo Crema Corpo &
PH. MICHELA DURACCIO

Mani e Profumo
aroma dolceamaro, la melagrana si usa (27,90 euro). Finiti i
anche nei profumi: per esaltarla, il mix prodotti ti resta una
ideale è con frutti rossi, agrumi e muschi. deliziosa scatola
portagioie.

DONNA MODERNA 85
skin routine

Ogni angolo del Pianeta

ha abitudini diverse.

Rituali di
Anche quando si parla
di cura della pelle.
Così, curiosando,

bellezza abbiamo fatto un viaggio

affascinante. Seguici

GLOBE
per scoprire gli
ingredienti must have di
ogni Paese. E i tip
per usarli a casa tua
di Claudia Bortolato
ha collaborato Giulia Lenzi

TROTTER
foto di Alex Giacomelli
CREDITO

86 DONNA MODERNA
 beauty

Per nutrire la pelle

le donne africane
usano il karité.
Crema Viso Karité
d’Africa di Bottega
Verde (12,49 euro)
contiene sia
l’olio sia il burro,
in versione bio.

DONNA MODERNA 87
 In Oriente, dopo la
detersione e prima della
crema, per completare
la pulizia e ottimizzare
il trattamento, si usa la
essence. Scegline una che
rinforzi la barriera cutanea
come Micro Essence
Treatment Lotion
Bio-Ferment di Estée
CREDITO

Lauder (da 68 euro).

88 DONNA MODERNA
 skin routine
IN ORIENTE niente sole e pulizia profonda Ci sarà pure
una ragione se le orientali hanno una pelle liscia e soda come il mochi, il tipi-
co dolce di riso giapponese che evoca subito un incarnato senza imperfezioni.
Merito dei loro riti, che vale la pena seguire. Il primo è “niente sole” abbinato
all’uso maniacale di filtri protettivi. Il secondo è considerare la pulizia del viso
tanto importante quanto i trattamenti antietà, e infatti la doppia detersione ar-
riva dalla Corea. Il terzo è idratare e potenziare la funzione barriera. Tra i must
have della beauty routine orientale (soprattutto di quella coreana) ci sono le
essence (a metà tra tonico e siero), le formule fermentate e le cica creams, efficaci
contro rossori e irritazioni. Ogni Paese, poi, ha le proprie specialità: le cinesi usa-
Le coreane no il gua sha, il rullo massaggiante che fa penetrare meglio creme e sieri; le giap-
ponesi puntano molto sul layering (la stratificazione di vari prodotti) e sull’uso
vogliono la dell’acqua di riso, che puoi utilizzare anche da sola come lozione schiarente e

pelle chiara detox. Vuoi provarla? Mescola 1/2 tazza di riso e 2 tazze d’acqua tiepida. Lascia
riposare 20 minuti, filtra e tampona, evitando il contorno occhi. Dopo mezz’ora,

e senza risciacqua con acqua tiepida e prosegui con la skincare abituale.

difetti, IN INDIA oli ed erbe prima di tutto La pelle ambrata e di vel-

luto è merito dei geni ma anche di una skincare che mescola tradizione e innova-
le tunisine zione. Per nutrire, idratare, purificare e ringiovanire, le indiane non rinunciano ai

morbida millenari prodotti ayurvedici a base di oli ed erbe. Non a caso il bakuchiol (il reti-
nolo vegetale, uniformante, antiacne, antietà, tollerato anche dalle pelli sensibili)

e radiosa è una loro scoperta. Le erbe, in particolare, sono il jolly della skincare indiana: le
includono in sacchettini di cotone riscaldati – i Pinda - con cui massaggiano la
pelle di viso e corpo per esfoliare e purificare. E le usano negli Swedana, bagni
di vapore, che puoi fare anche tu se vuoi regalarti una pulizia più profonda del
viso (1-2 volte a settimana, non di più). Metti a bollire un pentolino d’acqua,
spegni e aggiungi, emulsionate in un cucchiaio di latte, 2-3 gocce di oli essenziali:
camomilla se hai la pelle sensibile, lavanda se è impura. Esponi il viso ai vapori
caldi e profumati per 5-6 minuti, coprendo la testa con un asciugamano. Alla fine,
vaporizza un mist: la pelle sarà incredibilmente luminosa.

IN MEDIORIENTE il culto della pelle vellutata Quando

pensiamo alle donne mediorientali e nordafricane, ci viene in mente la loro pelle
tonica e liscia. Il merito è soprattutto di due ingredienti, il burro di karité e l’olio di
argan, ultra nutrienti ed emollienti. Li usano sul viso come balsamo, crema da not-
te o maschera, rigeneranti e antietà; sulle gambe o sull’interno braccia per rassoda-
re e prevenire le smagliature; e infine sui capelli. Altro cult è il sapone nero: privo
di soda, ha come base l’olio d’oliva, è piacevolmente cremoso e viene utilizzato
anche negli hammam, dove lo massaggiano con uno speciale guanto esfoliante.
Oltre a levigare e a detergere, nutre e attenua le lievi discromie. Infine c’è l’argilla,
da millenni prezioso alleato beauty per purificare e rimineralizzare la pelle. Prova
la maschera: mescola 100 g di argilla verde ventilata e acqua quanto basta per otte-
nere una consistenza cremosa e applica uno strato spesso su viso e collo puliti. Fai
agire per 30 minuti, poi sciacqua con acqua tiepida e applica la crema idratante.

IN AMERICA trattamenti preziosi e filler like Negli Stati

Uniti ma anche in Sudamerica, la chirurgia estetica vive da sempre una stagione
d’oro. Per questo, nel beauty case, le americane inseriscono tanti prodotti filler
e botox like, che usano anche per prolungare la durata dei ritocchini: i cosmetici
con vitamina C e acido ialuronico sostengono bene i filler riempitivi, mentre i
sieri con peptidi come l’argirelina sono ideali in combinazione con la tossina
botulinica. Oltreoceano adorano anche lussuosi trattamenti antietà, in perfetto
stile hollywoodiano, come le maschere a base d’oro. Per replicarli, puoi mescola-
re alla tua crema o maschera abituali una fiala di oro colloidale (oligoterapico, lo
CREDITO

trovi in farmacia): rimpolpa la pelle stimolando il collagene e l’elastina.

DONNA MODERNA 89
skin routine

NEL
beauty

Oriente
case 1 2
INGREDIENTI FERMENTATI E ILLUMINANTI
1. Yuzu-C Beauty Sleeping Mask Waso di
3

Shiseido (40 euro) illumina. 2. Dopo la detersione,

Authentik-Essence di Matis (28 euro, in istituto)
rigenera. 3. Il Tonico Viso Naturale Fermented
Skincare di Florena (11,49 euro) rivitalizza.

America
Europa

1 2 3 1
ACQUA TERMALE E FORMULE CLEAN
1. Per la rigenerazione cellulare c’è Hyaluron Activ
B3 di Eau Thermale Avène (43,90 euro). 2. Algue
Marine Fluide Hydratant Correcteur di Nuxe (41,90
euro) lenisce e purifica. 3. Blue Pro-Retinol Multi
Correct Cream di Biotherm (74,80 euro) dà energia.
Medioriente
3
ORO E SOSTANZE FILLER LIKE 1. Il siero
Time-Filler Intensive di Filorga (67 euro) contrasta
tutti i tipi di rughe. 2. Hyaluron-Filler + Elasticity
Serum di Eucerin (45,50 euro) agisce su turgore e
macchie. 3. Pelle radiosa e soda con Crema Oro
The Gold di Dibi Milano (188 euro, in istituto).

2 2
1
India

1 3
3
ERBE E BAKUCHIOL 1. Tulasara Renewing OLIO DI ARGAN E BURRO DI KARITÉ 1. Argan
Radiance Creme di Aveda (72 euro) contiene Crema Viso Anti-Rughe di Equilibra (12,50 euro)
radice di liquirizia e zenzero. 2. La crema idratante mixa olio di argan e vitamina E. 2. Formula naturale
riequilibrante Lemongrass di Garnier (7,99 euro) per Karité Crema Viso Nutriente di L’Erbolario
rivitalizza. 3. Natural Booster Serum Bakuchiol (29,90 euro). 3. Antirughe Idratante L’Erboristica
di Rituals (19,90 euro) è un potente antietà. Athena’s (12,50 euro) contiene olio di argan bio.

IN EUROPA skin minimalism e i prodotti 2-in-1Il motto

beauty ricorrente, specie nei Paesi scandinavi, è less is more: si scelgono le for-
mule con pochi ingredienti ma in concentrazioni elevate e comunque naturali e
clean. Minimaliste e attente all’ambiente, le Europee in generale amano i pack
ricaricabili, i prodotti multifunzione (come maschere-scrub e creme-maschere) e
una skin routine agile, fatta di pochi passaggi: detersione, siero e crema. Adorano
anche curare la pelle con i trattamenti termali, fiore all’occhiello della tradizione
del Vecchio Continente, dall’Islanda all’Italia, dalla Francia all’Ungheria. Se non
lo fai già, abituati a tenere in borsa un jolly multitasking: l’acqua termale spray.
Vaporizzala quando senti la pelle che tira o vedi l’incarnato spento e anche per
fissare e rinfrescare il trucco. In questa stagione, poi, è perfetta per lenire irritazioni
e rossori da couperose e da sbalzi termici dentro/fuori. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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protezione estrema
(così non rovina
i capelli). Sopra,
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velluto Maraviglia
di The Beatriz
(129 euro).

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indispensabili
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Piastre rivestite di minerali ricercati, phon a prova di crespo,
spazzole hi-tech. Mantenere l’aplomb della frangia o creare beach waves
a tempo record non è mai stato così facile
di Alberta Pianon

92 DONNA MODERNA
 1

1. Disegnato con Alice+Olivia, il foulard di seta di

Slip (79 euro, su netaporter. com) protegge la
piega mentre dormi. 2. Dotata di una tecnologia 3
di ceramica con ionizzatore, la spazzola lisciante
Ghd Glide (189 euro, ed. lim.) permette di creare
un liscio lucido. 3. Il phon Parlux Alyon Gold
Edition (199 euro) ha una potenza di 2250 watt,
3 mila ore di durata e un sistema di ioni negativi
che elimina il crespo. 4. Devi fissare indietro
le ciocche per truccarti? Per non rovinare la
piega ci sono le mollettine No Mark Hair Clips di
Primark (8 pz. 3,50 euro). 5. La spazzola
riscaldata Proluxe You di Remington (99 euro) con
rivestimento di ceramica e diamante permette
styling morbidi veloci. 6. Per pettinare i ricci da
bagnati, usa la spazzola Tangle Teezer Thick
8
& Curly Lilac Fondant (14,50 euro, da Douglas).
7. Dyson Airwrap nella nuova versione pervinca/
rosé ha 9 accessori, dal ferro alle spazzole di
varie dimensioni, per realizzare qualsiasi tipo di
styling mosso e liscio (579 euro, con la travel
bag). 8. La spazzola Paddle Detangler di H&M
(12,99 euro) districa i capelli senza spezzarli. 5

Dritte da risultato professionale

Non tenere a lungo il turbante Dopo lo shampo, di solito avvolgiamo
l’asciugamano intorno alla testa per tamponare. Ma, attenzione a non tenerlo
per più di 10 minuti: i ricci tendono a perdere forma e la radice si appiattisce.
Preasciuga le ciocche Se vai di brushing con spazzola rotonda
e phon, dai un’asciugata preventiva ai capelli: l’ideale è che la testa sia asciutta
all’80 per cento. Lavora bene le radici Qualsiasi sarà lo styling, prima
di iniziare, ricorda di alzare bene le radici, soprattutto quelle della parte alta
della testa. Lo strumento prezioso, in questo caso è una spazzola
GETTY IMAGES

a ragno (quelle di plastica rigida) che solleva le ciocche alla base.

7
DONNA MODERNA 93
bellestorie
di Alberta Pianon

Qui accanto, l’artista

Antonietta Innocenti
nel suo studio.
A sinistra, la sua
opera Figura tagliata.
Sotto, Donna
in sottoveste.

Il packaging
della crema è
un quadro!
RITRATTI DI DONNA. Diplomata all’Accademia delle
Belle Arti di Perugia con galleria e studio a Foligno
(PG), Antonietta Innocenti, da sempre, nelle sue opere
mette in primo piano la figura femminile. Un’immagine
di donna che l’artista dipinge in maniera realistica,
quasi fotografica, anche con raffinati effetti luce Crema Giorno
e ombra. «Quando dipingo una figura do il mio Antiossidante Idratante
e Crema Notte
taglio, mi piace entrare nel particolare di un Antiossidante
volto o di un corpo che diventa astrazione. Per Ristrutturante (94 euro
me è una meta da raggiungere» dice l’artista. l’una) fanno parte
della linea viso Eternity
I volti sensuali ed eleganti di donne Sculpting Youth di
seduttive e misteriose, consapevoli Élève. Sotto, le
e determinate, dipinti da Antonietta Innocenti confezioni dei cosmetici
realizzate dalla pittrice
hanno avuto anche un effetto imprevisto: hanno Antonietta Innocenti.
ispirato l’azienda cosmetica Élève. È nata così una
collaborazione per realizzare packaging speciali
per la linea viso Eternity. In questo caso, ovvio, la
scatola non va buttata: anche se in miniatura è pur
sempre un’opera artistica. Quindi conservala!
©RIPRODUZIONE RISERVATA

FORMULE ANTIETÀ
Fuori un pack artistico, all’interno formule
d’avanguardia. Le creme della linea Eternity di Élève
racchiudono peptidi biomimetici che stimolano
CATALOGO_INNOCENTI

i fibroblasti a produrre più collagene, oltre a cellule

staminali vegetali estratte dall’uva, anti radicali
liberi. La crema notte contiene anche burro di karité
e olio di jojoba per nutrire la pelle mentre dormi.
A destra, Donna alla scrivania di Antonietta Innocenti.

94 DONNA MODERNA
benessere

Fai pace
con la tua
ANSIA
Spegnere i sintomi con una pillola non funziona. Meglio affrontarle quelle
emozioni che non ci lasciano in pace. E togliere loro potere con l’aiuto della
mindfulness e di nuove, specifiche terapie. A sostenerlo è uno psicologo
clinico che qui ci aiuta a muovere i primi passi verso la calma
di Cinzia Testa

LE PALPITAZIONI CHE BATTONO nel petto e
su, su fino alla gola, quel sottile senso di apprensione che
non va mai via. E poi i pensieri fissi, le preoccupazioni
ogni volta che si profila un impegno importante. Benve-
nuta nel mondo degli ansiosi, un problema aumentato
vertiginosamente negli ultimi due anni. Dati alla mano,
ne soffrono circa otto italiani su dieci. E siamo soprattutto
noi donne ad accusarne i sintomi. Dobbiamo rassegnarci
a vivere di tranquillanti? Fortunatamente no. Almeno a
sentire le parole del dottor Giuseppe Deledda, direttore
dell’unità di Psicologia clinica dell’IRRCS Ospedale Sa-
cro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella. «Tutti
sperimentiamo l’ansia nel corso della vita» spiega. «Fa
parte del nostro essere e dobbiamo imparare a sfruttar-
ne le potenzialità. Per questo gli ansiolitici oggi vengono
riservati solo ai casi molto gravi. L’obiettivo infatti non è
soffocare i sintomi, ma rendere cosciente la persona della
loro esistenza, in modo che impari a gestirli. Quando è
positiva, l’ansia libera energia che ci permette di rispon-
na la qualità di vita». Così nel tentativo di tenere sotto
controllo i disturbi molti finiscono per ricorrere agli psico-
farmaci: lo scorso anno il consumo di questi medicinali è
aumentato dell’8%».
Dottor Deledda, si può davvero convivere con l’ansia
senza ricorrere ai farmaci? «Assolutamente sì, oggi ab-
biamo tecniche che ci permettono di farlo. L’obiettivo è di
arrivare a mettere a fuoco ciò che crea sofferenza e non in-
tendo l’ansia in sé, ma la lotta coi pensieri, con le emozioni
e con i sintomi. L’iperattivazione del sistema nervoso cen-
Il mese
della prevenzione
Donna Moderna dedica novembre alla prevenzione
ALBERTA FERRETTI_PICK YOUR MOOD

dere in modo rapido a quello che ci accade e di farlo sia
dal punto di vista fisico sia cognitivamente. Il problema
nasce quando si è costantemente in uno stato ansiogeno.
Perché un’iperstimolazione del sistema nervoso centrale
aumenta la sofferenza e determina un’eccessiva focaliz-
zazione sui pensieri, un continuo rimuginare che inqui-
dell’ansia con il team dell’unità di Psicologia clinica
dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar
di Valpolicella, diretta dal dottor Giuseppe Deledda.
Gli esperti rispondono il lunedì e il martedì dalle ore
13.30 alle ore 15.30 al numero 0456013048 oppure via
mail: psicologia@sacrocuore.it

96 DONNA MODERNA
 beauty

La mindfulness
è una delle
tecniche più
efficaci per
chi tende
a rimuginare e
pensare troppo
DONNA MODERNA 97
benessere
trale porta a disturbi fisici tra cui fame d’aria, tachicardia,
eccessiva sudorazione, tensione muscolare e rialzo della
pressione arteriosa. Questo mix di disturbi può provocare
un incremento dell’ansia stessa e far scattare un circolo
vizioso dannoso: è così ad esempio che si formano molte
patologie psicosomatiche, come la sindrome del colon ir-
ritabile. Dobbiamo interrompere questa catena».
Ha parlato di tecniche, quali sono in pratica? «La
mindfulness ormai è a tutti gli effetti la tecnica maggior-
mente utilizzata in psicoterapia, per accompagnare la per-
sona a prendere contatto gradualmente con i pensieri, le
emozioni e le sensazioni fisiche legate all’ansia. Non solo.
Man mano, nel corso delle sedute, la persona familiarizza
con gli esercizi, tanto che alcuni entrano nella quotidiani-
tà, sempre con l’obiettivo di domare gli stati ansiosi. Le
faccio due esempi illuminanti: il “body scan” consiste
nel passare mentalmente in rassegna tutto il corpo con
un’attenzione vigile. In sostanza, si impara a focalizzarsi
sul momento in cui iniziano a scorrere in contemporanea
troppi pensieri nella mente, a non farsi trascinare da que-
sto meccanismo e a riportare la concentrazione su ciò che
si sta facendo in quel momento. Altro esercizio potente è
quello delle “foglie sul ruscello”: il ruscello è la mente
e ogni foglia è un pensiero. Serve per valutare i pensie-
ri e per lasciar andare quelli fuorvianti o che ci portano
a rimuginare. Alla mindfulness si può affiancare lo yoga,
per rafforzare i progressi. Questo, soprattutto quando alla
base dell’ansia c’è un dolore, oppure la paura».
C’è una forma di yoga in particolare? «Vanno prova-
te, per scegliere quella che ci fa stare più a nostro agio. I
risultati si avvertono man mano che si pratica: si impara
a rimanere in contatto con le esperienze interne, anche
quelle meno gradite, come per l’appunto il dolore. Rico-
noscerle, significa accettarle come parte di sé e prender-
sene cura. Al contrario, rifiutandone l’esistenza si alimen-
ta lo stato di ansia. Non mi stancherò mai di sottolinearlo,
invece di combattere è più utile accogliere ed accettare
i propri pensieri, le emozioni e le
sensazioni fisiche».
Gli stati
C’è un consiglio che può dare a
chi ci legge per iniziare a doma- ansiosi
re i sintomi anziché subirli? «Se ci
pensa, la prima “esternazione” con-
e i pensieri
creta dell’ansia è spesso la sensazio- ossessivi
ne di mancanza di ossigeno. È utile
quindi portare l’attenzione sul pro-
non vanno
prio respiro, che tende a modificarsi. combattuti
Le strategie sono tante ma alcune
sono complesse da mettere in prati- ma
ca. Io consiglio, soprattutto in emer- riconosciuti
98 DONNA MODERNA e accolti
La psicoterapia mirata
Se l’ansia è sempre così intensa da
alterare la vita quotidiana, ci vuole
una psicoterapia. L’ultima arrivata è
una tecnica chiamata Acceptance and
Commitment Therapy, particolarmente
efficace proprio per i disturbi d’ansia,
come hanno dimostrato le ricerche.
Consiste nell’utilizzo della mindfulness e
di altre strategie per cambiare il rapporto
con le nostre esperienze mentali. Si viene
aiutati a prendere contatto con le paure,
a conoscere la propria inquietudine in
tutte le sue manifestazioni e ad accettarla.
È previsto anche un coinvolgimento
diretto nella terapia. Lo psicoterapeuta
prescrive dei compiti da svolgere tra un
appuntamento e l’altro con l’obiettivo di
imparare a domare l’ansia. La psicoterapia
in questo modo permette di intraprendere
un processo di cambiamento e di
trovare dei nuovi equilibri. Il programma
terapeutico in genere prevede una seduta
alla settimana e indicativamente per avere
buoni risultati ne sono sufficienti 10-15.
genza, di focalizzarsi sulla frequenza respiratoria: quando ci
si accorge che è accelerata, è più semplice riportarla ai ritmi
normali. Possono essere molto utili anche alcuni semplici
esercizi di rilassamento che usano le visualizzazioni: ognu-
no troverà la propria personale “isola rasserenante”: c’è chi
si calma focalizzandosi sul proprio pet, chi immaginandosi
in un parco, chi visualizzando le onde del mare. L’impor-
tante è che l’immagine fornisca piacere e non ansia, per far
ritrovare una corretta frequenza respiratoria».
E per la paura di parlare in pubblico, che si è ac-
centuata dopo i lockdown? «Il controllo della respi-
razione è sempre tra i rimedi più efficaci, così come il
“body scan”: evitano di fissare esa-
geratamente i pensieri su ciò che
si dovrà dire l’indomani. Il giorno
dell’evento, poi, sarebbe utile non
consumare caffeina, in modo che
la frequenza cardiaca non sia trop-
po elevata. Quando si comincia a
parlare, è importante poi rallentare
l’eloquio: serve per comunicare al
cervello limbico, la parte emoziona-
le, che non ci sono pericoli in atto,
è come un tranquillante, ma tutto
naturale, che lo aiuterà a calmarsi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
 Ifeelgood La salute prima di tutto
a cura di Annaleni Pozzoli

di Chiara Di Pietro
specialista in ginecologia
e ostetricia,
ginecologo_roma

HO DELLE PICCOLE
PERDITE DI PIPÌ: DEVO
PREOCCUPARMI?
CIOCCOLATINI BENEFICI
HO 45 ANNI e da un po’ di tempo quando tossisco, starnutisco, Sabato 12 novembre torna un’iniziativa
Dottore ho un problema

o sono in palestra e faccio un esercizio impegnativo, perdo qualche che fa bene alla tua salute e alla ricerca
goccia di pipì. Sto diventando incontinente? Non è un po’ presto sul cancro. I volontari di Airc, l’associazione
italiana ricerca sul cancro (airc.it) saranno in
per avere questo tipo di problema? Sono molto preoccupata:
1800 piazze italiane e con una donazione di
cosa mi consiglia di fare? Marina
10 euro potrai avere i cioccolatini fondenti,
ricchi di antiossidanti, una guida con info
MIA CARA MARINA non si preoccupi, può capitare. Sebbene sulle cure antitumore e 4 ricette al cioccolato
quando si parla di incontinenza urinaria si pensi quasi sempre “firmate” da chef famosi. Puoi acquistare
alle over 60 e alla perdita di abbondante quantità di urina, in anche on line, su Amazon.it.
realtà non è così. Il problema si può manifestare anche con
la fuoriuscita di piccole gocce di pipì e a qualunque età. È
più frequente in menopausa, ma anche dopo un parto per via
vaginale o in caso di stitichezza. Ne esistono tanti tipi. Quella di
UN NUOVO
cui con ogni probabilità soffre lei è la forma più diffusa, quella AMICO in corsia
da sforzo, dovuta a un improvviso aumento della pressione Riparte dall’ospedale San Paolo di
all’interno dell’addome come tosse, starnuti, esercizio fisico. Milano il Progetto Basta una zampa di
È un disturbo da non trascurare ma che si può assolutamente For a smile onlus (www.forasmile.org)
risolvere. Per esempio con una riabilitazione del pavimento che porta i cagnolini nei reparti di
pelvico, quell’insieme di muscoli e legamenti che serve a pediatria per ridurre stress e ansia dei
mantenere nella posizione corretta vescica, uretra, utero, vagina piccoli ricoverati. La Dog Therapy li aiuta
e retto. E che è fondamentale per il benessere femminile. Non ad aumentare la fiducia in loro stessi e a
migliorare il benessere psico-fisico. Il
si vergogni e ne parli con il
progetto sta ripartendo anche in altri
suo ginecologo in modo che
centri pediatrici di Milano e in altre città
possa farle una diagnosi e come Roma e Torino.
scegliere con lei il percorso
più adatto per risolvere il
suo problema. Non cerchi
di correre ai ripari da sola
con accorgimenti tipo
bere meno o trattenere la
pipì perché sono inutili
o addirittura rischiano di
peggiorare il disturbo.

NIENTE PUNTURE!
ADESSO C’È IL MINISENSORE
È arrivato un dispositivo che aiuta chi soffre di diabete a controllare in modo
rapido e accurato la glicemia, senza bisogno di punture sui polpastrelli. FreeStyle
GETTY IMAGES (2)

Libre 3 (www.freestylelibre.it) di Abbott è un minisensore (più piccolo di una moneta

di 5 centesimi) che si applica sulla parte posteriore del braccio: consente di
monitorare in tempo reale i livelli di glucosio e inviare automaticamente al cellulare le
letture aggiornate minuto per minuto. Migliorando così la qualità della vita dei malati.
SI APRE UN
NUOVO CAPITOLO,
I PISTACCHI SONO
UNA PROTEINA
COMPLETA
© 2021 American Pistachio Growers

I pistacchi tostati coltivati negli

Stati Uniti sono una fonte di
proteina contenente tutti e nove
gli aminoacidi essenziali in
quantità adeguate per individui
dai 5 anni in su, come dimostrato

Proteica Corretta degli Aminoacidi

proteina completa per quella fascia

di età.
AmericanPistachios.it/complete
LA MAGIA DEI nell’abbraccio dei Mercatini delle Terme. Le cime sono a
MERCATINI DI MERANO di Natale, in un bicchiere e in portata di mano, aspettano
25.11.2022-06.01.2023 un piatto della tradizione, nel chi vuole trovare divertimento
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

legno e nel feltro trasformato sulla neve o la serenità di una

Le cose belle e le cose buone. dagli artigiani, nelle passeg- gita nei boschi.
La semplicità e la voglia di giate alla scoperta di una città
stare assieme. A Merano, in ovattata e allo stesso tempo MERANO ACCOGLIE,
Alto Adige, la pensiamo così, culturalmente viva, nel relax MERANO RIGENERA.

www.mercatini.merano.eu
 fuori
C U R I O S I TÀ ,
PIACERI,
METE E

orario
TEMPO PER SÉ

In montagna, in
una spa deluxe,
o su una spiaggia
tropicale, baciata
dal sole. Dove
vorresti fuggire per
festeggiare questo
finale d’anno?
Qui per te ci sono
27 proposte da
sogno. Chiudi gli
occhi e immaginati
già lì. Poi aprili e
preparati a partire
di Anna Scarano
e Laura Sommariva

VACANZE
al caldo
DONNA MODERNA 103
viaggi

Sopra, relax nella

Minera Acqua &
Spa del Plunhof
Hotel; in alto a miniclub, la pista da go-kart, il bowling, il family acqua park
destra, trattamento
avvolgente al con scivoli-tunnel, la piscina per neonati, il castello e le case
Plunhof, sotto un degli gnomi. Avvolti negli accappatoi, bambini e adolescen-
Apartment del ti condividono con i genitori la spa e le piscine. Per loro è
Seetal Alpin Family
Resort. Qui a una vacanza in cui fare esperienze diverse, cinema e parete
sinistra, particolare da arrampicata compresi, ma per i genitori? Da poco è stata
del Leitlhof di inaugurata una spa adults only di 2.000 mq, con una piscina
San Candido e un
trattamento a sfioro di 25 metri in cui nuotare guardando le montagne o
nella spa con le specchiarsi nell’alto soffitto e sentirsi come in un film dal ti-
pietre calde. tolo Relax. Fuori, ci sono le chaises longue e le alcove pensa-
te per la coppia, tutte riscaldate. Lo Schneeberg è un punto
di partenza perfetto per raggiungere le piste. Con la cabi-
novia panoramica Racines-Giovo si arriva a 2.150 metri di
altitudine; da qui partono altri otto impianti e per chi ama le
acrobazie c’è lo Snowboard Funpark che conta anche 3 piste
da slittino. Gli appassionati dello sci di fondo, invece, pos-
sono godersi i 50 km di piste su 3 anelli (con l’offerta Sole,
neve e wellness valida fino al 26/12/2022, per un soggiorno
di 3 notti si parte da 339 euro a persona con trattamento All
inclusive light e tutti i servizi compresi).
In Austria, ma vicinissima all’Italia, la valle Zillertal offre 55
vette che superano i 3.000 metri con tre dei comprensori
sciistici più belli d’Europa. Siamo nella parte sud del Tiro-
lo, a 40 km da Innsbruck. Principiante o avanzato, ognuno
trova le sue piste preferite e i sentieri per le passeggiate.
Tutti insieme Quanto al relax c’è la grande area benessere con tre pisci-
ne, di cui una coperta, del Seetal Alpin Family Resort
nella spa (seetal.at). Le tariffe partono da 160 euro per persona con
la mezza pensione nella family room Apartment Hamberg,
DELL’HOTEL  SCHNEEBERG FAMILY RE- mentre lo Zillertaler Superskipass permette, con un solo
SORT & SPA (schneeberg.it) in Val Ridanna, a 20 km ticket, di accedere a tutti gli impianti (da 128,50 euro per
da Vipiteno, si potrebbe parlare iniziando dal nuovo ingresso due giorni, bambini fino ai 6 anni gratis).
coperto, che permette di scaricare i bagagli (tanti, quando
si parte con la famiglia) e di rimanere all’asciutto se piove o IL COMFORT QUI È GREEN
GETTY IMAGES (2)

nevica. Ma quello che colpisce una volta entrati sono gli spa- In Val Ridanna, dove si praticano il fondo e il biathlon, c’è il
zi, enormi, con bambini che si rincorrono nella hall giusto il Plunhof (plunhof.it). La natura intorno lo premia, ma non
tempo di scoprire tutto quello che è stato pensato per loro: il solo: è Clima Hotel e fa parte di Alpine Pearls, il circuito che

104 DONNA MODERNA

 viaggi

La piscina
riscaldata
esterna dello
raduna 19 “perle” delle Alpi, di cui 10 in Italia, dove la mo- Schneeberg
Family Resort
bilità è dolce (www.alpine-pearls.com). Quello che ieri era & Spa in Val
un maso oggi utilizza prodotti recuperabili entro i 15 km di Ridanna,
distanza, ha un impianto solare e uno alimentato a trucioli di da dove si
può partire
legno. Il suo punto di forza è la Minera Acqua & Spa, che rie- anche per fare
voca il passato di questa valle, dove un tempo veniva estratto ciaspolate e
l’argento. L’esperienza wellness è particolare, tra saune mi- raggiungere le
malghe aperte
nerarie a 80-100°, le grotte con un laghetto e le piscine, di cui in inverno.
una con acqua di fonte riscaldata. Il costo a persona a notte, Sotto,
compresi colazione e cena con menu di 4-5 portate, parte da i bellissimi
cani impiegati
151 euro (apertura il 16 dicembre). Dall’Alto Adige al Tirolo, per lo sleddog.
nel Parco Naturale degli Alti Tauri dove, in vista del Großg-
lockner (3.798 mt), si trova Gradonna Mountain Resort
Châlets & Hotel (gradonna.at). Questo eco-resort circonda-
to da cime e boschi, che riapre il 7/12, è il rifugio perfetto
per sciare e per fare attività all’aperto: 41 dei suoi chalet sono
situati sulle piste, alcune riservate al carving e ai freerider e
servite da 17 impianti di risalita.
Dopo una giornata all’aperto, nella
spa di 3.000 mq sono disponibili 4
piscine, tutte riscaldate a cippato a
emissioni zero (una è per bambini)
e i trattamenti della spa, in linea
con la scelta eco del resort, sono a
base di arnica, pino mugo, miele,
cristalli di sale, cera d’api, foglie di
betulla e ginepro. Per chi scia lo

DONNA MODERNA 105

viaggi
boschi di Cortina.
Sci senza frontiere
La Thuile, la località valdostana al confine con la
Francia e con vista sul Bianco, oltre al comprensorio
sciistico Espace San Bernardo che la collega con
La Rosière in Savoia, propone un nuovo percorso di
sci alpinismo nato dal progetto Nouvelles Liaisons
Transfrontalières. E per il soggiorno sulle piste, dal 3
dicembre apre il Re delle Alpi Resort con splendida
spa (redellealpi.com, da 95 euro la mezza pensione).
106 DONNA MODERNA
Sci di fondo a
Cogne, meta
ideale per chi
pratica questo
sport. A destra,
caprioli nei
Skipass Ski Hit offre vantaggi speciali per le famiglie: bimbi
fino a 5 anni non pagano, dai 6 ai 18 sconto del 50% (per il
giornaliero si parte da 52 euro). Il prezzo a persona a notte
con trattamento pensione gourmet (a colazione specialità del
Tirolo, afternoon tea, cena, accesso a piscine e wellness) parte
da 160 euro. Gratis i bambini fino a 3 anni.
CAMERA CON VISTA SULLE DOLOMITI
E SUL GRAN PARADISO
Il patrimonio naturale Unesco delle Dolomiti va difeso da
parte di tutti, del turista e dell’albergatore. Il Leitlhof di San
Candido (leitlhof.com), in Alta Pusteria, è un hotel natura con
tutte le carte in regola per definirsi tale e non solo grazie alla
centrale termoelettrica a legna che non impatta sull’ambien-
te. Dalle vetrate delle camere, i boschi sembrano un quadro,
mentre al ritorno dalle escursioni o dallo sport sugli sci ci si
rigenera nella fumante piscina riscaldata esterna con vista sul
Monte Baranci o nelle caratteristiche saune di betulla e pino
cembro. Siamo nel cuore delle Dolomiti di Sesto, del Parco
Naturale Fanes-Senes-Braies e quello delle Tre Cime, con
le sue pareti spettacolari, è a pochi chilometri. La proposta
Prima neve Dolomiti Super Premiere parte da 804 euro a
persona per 8 notti in mezza pensione al prezzo di 6 dal 2
al 24/12 e 8 giorni di skipass al prezzo di 6. Nello stesso pe-
riodo, si possono fare 4 giorni alle stesse condizioni a partire
da 426 euro a persona. Non si può parlare di Dolomiti e non
parlare di Cortina. Nella famosa località sciistica c’è un gran
fermento in vista delle Olimpiadi invernali del 2026 e qui il
Miramonti Majestic Grand Hotel (miramontimajestic.it),
nato agli inizi del 1900, offre un soggiorno in un luogo storico
ma vicinissimo al centro. Il rito della spa avviene nell’ampia
zona benessere sorseggiando tè, tisane e infusi.
Se Cortina si sta preparando a un appuntamento importante,
in Valle d’Aosta il 2022 è stato l’anno del Gran Paradiso, che
ha compiuto 60 anni. Nel parco si trova Cogne, località regi-
na del fondo con 80 chilometri di percorsi e 12 anelli, senza
contare le numerose cascate di ghiaccio, belle da vedere e da
scalare. Poi ci sono i sentieri per camminare con i ramponi,
attività che qui si chiama cramponnage, e i giri in slitta per
vedere i camosci. Il freddo si fa sentire ma lo si lascia alle
spalle una volta entrati all’Hotel Bellevue (hotelbellevue.
it). Questo Relais & Chateaux riaprirà il 7/12 in tutto il suo
splendore: camere deluxe con letti a baldacchino, camino e
un arredamento che scalda il cuore, mentre la zona benessere
GETTY IMAGES
è il posto in cui rinascere (da 340 euro la doppia standard we-
ekend del 7/12, dopo da 260 euro, incluso l’accesso alla spa e
a tutti i servizi della casa).
viaggi

CREDITO

108 DONNA MODERNA

 viaggi

Da sinistra: nella pagina grande, angolo relax

del Saint Hubertus, la sala da pranzo del
Mondschein, l’angolo relax del Falkensteiner Hotel
Kronplatz e qui a fianco lo chef Tomak Kinder di
Castel Steinbock con un suo piatto.

Viaggi gourmet
ZUPPA D’ORZO, MEZZELUNE RIPIENE DI
RICOTTA e spinaci e altre specialità, tutte accompa-
gnate con ottimo vino, perché il Törggelen, in Alto Adige,
è l’evento dell’autunno. Nato per festeggiare la fine della
vendemmia, oggi è una festa che si celebra anche in hotel
a cinque stelle come il Falkensteiner Hotel Kronplatz
(falkensteiner.com) di Brunico, in Val Pusteria. Fino al 24
novembre, l’area ristorante si trasforma in una stube acco-
gliente dove si servono i piatti della cucina altoatesina. Qui
si scia su ogni versante di Plan de Corones e in tutte le
zone del comprensorio Dolomiti Super Ski. A disposizione,
una piscina sportiva di 25 metri e una riscaldata, la sauna
finlandese, l’hammam e la private spa suite con camino (da
399 euro per una doppia in mezza pensione plus). Cene
indimenticabili anche a Castel Steinboch (ansitzstein-
bock.com) a Villandro, in Valle Isarco, in un castello del re i piatti lo chef Andrea Rizzo (a novembre, soggiorno mi-
1750 dove la proprietaria Elisabeth Rabensteiner ha de- nimo di 3 notti a 290 euro a persona, compreso 1 massaggio,
ciso di diminuire il numero delle camere per mantenere a dicembre 550 euro per due persone al giorno con prima
l’atmosfera accogliente di una casa. Ora ci sono 12 suite di colazione). Per chi sceglie il Friuli Venezia Giulia, un posto
lusso e 2 ristoranti. Il menu porta la firma di Tomek Kinder, da non perdere è il Mondschein (ristorantemondschein.
chef premiato con due toque Gault-Millau. Fino al 27/11 it) a Sappada con la cucina dello chef Federico Kratter.
da 1.034 euro per 2 persone per 2 notti con colazione Royal, Un esempio: l’uovo cotto a 65° con champignon, guancia-
2 fine dining dinner con vini e 1 degustazione vini. Sul sito, le croccante ed emulsione di Saurnschotte, un formaggio
tutte le info per il periodo successivo. fresco locale aromatizzato al dragoncello di montagna.
In Valle d’Aosta, atmosfera unica al Saint Hubertus Re- Ampia la scelta di etichette, che comprende anche pic-
sort Luxury and Spa (sainthubertusresort.it) di Breuil coli produttori. Infine, una novità importante per chi va
Cervinia, una delle località sciistiche più famose d’Europa. a sciare in Val Passiria. All’Hotel Stroblhof Active Spa
Qui Elena e Federico hanno creato un posto da favola che Family Resort (stroblhof.com) alla sera si può scegliere
porta la firma dell’architetto Savin Couëlle. Immersi nella il menu vegetariano, frutto della collaborazione con due
pineta, suite e appartamenti con servizio alberghiero rega- giovani agricoltori locali che lavorano i campi creati sui
lano esperienze uniche: dalla piscina con acque termali alla prati di proprietà dell’hotel. E, una volta alla settimana,
cena tra le volte, i muri di pietra e il grande camino. A firma- degustazione di vini con il sommelier.

DONNA MODERNA 109

LA THUILE

Pensativa - ph: Marco Spataro

IL LATO
DEL MONTE
BIANCO
Libera la tua anima wild,. vieni a scoprire
l’altro Monte Bianco.
Un comprensorio internazionale
(Italia-Francia) con 152 Km di piste
e innumerevoli opportunità di divertimento.
Novità 2022: un nuovo percorso di sci
alpinismo transfrontaliero, segnalato
e controllato.
Apertura stagione invernale da fine
novembre 2022.

www.lathuile.it
 viaggi
Relax con le amiche
al Ròseo Euroterme
Welness Resort di Bagno
di Romagna, dove
scegliere anche massaggi
e trattamenti. Sotto, la
piscina di Terme dei Papi.

Che relax alle terme!

365 giorni l’anno, il sabato
chiudono all’una di notte
per permettere il bagno al
È UN RITUALE DI BENESSERE ANTICO, chiaro di luna (giornaliero
PRATICATO IN TUTTO IL MONDO. Dalla La- da 18 euro, termedeipapi.it). Risalgono invece al Rinasci-
guna Blu in Islanda alle cascate di Pamukkale in Turchia mento le Terme di Fonteverde, all’interno di un palaz-
e alle piscine di Onsen Takaragawa in Giappone, il pia- zo seicentesco appartenuto al Granduca Ferdinando I dei
cere dell’acqua termale accomuna culture molto lontane Medici a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena.
fra loro. E se le sorgenti immerse nella natura hanno un Con un parco termale di 5mila mq e spettacolari infinity
fascino particolare, è negli stabilimenti termali che il relax pool sulle colline della Val d’Orcia, offrono un’ospitalità a
diventa totale, perchè lì tutto è pensato per accoglierci e 5 stelle con trattamenti ispirati alle stagioni, come lo scrub
farci star bene. Il primo in assoluto sembra sia stato rea- al profumo di uva fragola. Le acque, dalle proprietà an-
lizzato ai Campi Flegrei nel I secolo a.C da un certo Ser- tinfiammatorie e analgesiche, sgorgano da 42 fonti sparse
gio Caio Orata e sono diventati ben 11 nella
Roma Imperiale, ancora oggi nella nostra Pe-
nisola ci sono stabilimenti termali dalle origi-
ni antichissime. Risale al 1450 lo splendido
palazzo che papa Nicolo V si fece costruire a
Viterbo per cullarsi più comodamente nelle
acque a 58°C della sorgente Bullicame. De-
scritte anche da Dante nell’Inferno, alimenta-
no ancora oggi la piscina Monumentale delle
Terme dei Papi, oltre a riscaldare la Grotta
Naturale, saturandola di benefico vapore sul-
fureo. Sono acque ipertermali dal forte potere
antiossidante, perfette per il classico ciclo di
cure di 12 giorni convenzionabile con il Ssn,
ma anche per una giornata di coccole. Aperte
viaggi

Qui sopra, trattamento ayurvedico alle

Thermana Lasko in Slovenia. A
destra, montagne sullo sfondo per le terme
di Leukerbad nel Vallese svizzero.

per il borgo, alimentando anche due antichi lavatoi (gior- BAGNI RIGENERANTI AD ALTA QUOTA
naliero da 28 euro, fonteverdespa.com). Raccolgono la La Svizzera è la scelta giusta se si vogliono combinare ter-
tradizione delle terme romane i Bagni Vecchi e Nuovi me e vacanze sportive. A Leukerbad, nel Vallese, le acque
di Bormio, primi nati una ventina di anni fa dalla grande calde termali sono così abbondanti da alimentare perfino le
famiglia dei fratelli Quadrio Curzio, che con le loro QC fontane. Tre le terme pubbliche, ci sono le grandi Leuker-
Terme quest’anno hanno aperto il primo centro termale bad Therme, con una temperatura naturale tra i 28 e i 43°C,
di New York. Dallo skyline di Manhattan ai panorami del- le panoramiche Walliser Alpentherme & Spa Leukerbad con
le montagne valtellinesi la formula rimane la stessa, con piscine e saune in stile vallesano e le Therme 51, più intime e
esperienze termali in ambientazioni uniche che diventano antiche (leukerbad.ch). Sono l’ideale per sciogliere i muscoli
momenti conviviali con l’aperiterme serale incluso nell’in- dopo i 50 km di piste da sci sul monte Torrent o le ciaspolate
gresso. La vasca panoramica, la tinozza dell’Arciduchessa sui sentieri del Passo Gemmi. Per salire lassù bisogna supera-
d’Austria e la sauna naturale nella Grotta di San Martino re una parete verticale di roccia alta 900 metri. Un tempo era
esprimono tutta l’antica magia dei Bagni Vecchi. Atmosfe- una delle ferrate più difficili delle Alpi, ma oggi bastano pochi
re Belle Époque, invece, per il Grand Hotel Bagni Nuovi, minuti in funivia. Indimenticabile la vista che si gode dalla
con un percorso termale in 4 settori, dalla biosauna con terrazza del moderno rifugio Wildstrubel (2.346 metri), dove
l’antica boiserie in legno di cirmolo alle piscine termali si può gustare una tradizionale raclette sorseggiando un pro-
con musicoterapia. Da non perdere in entrambe le strut- fumato vino vallesano, ma anche trascorrere la notte e godersi
ture il bagno sotto le stelle e le bollicine per l’aperitivo il tramonto dalle grandi vetrate della spa (myswitzerland.it).
in accappatoio, sempre fornito insieme a Uno dei motivi di fascino di chi sceglie un
telo e ciabattine (qcterme.com). Oltre al Sotto, San Casciano dei Bagni centro termale ad alta quota è poter am-
in Val d’Orcia, destinazione
soggiorno negli appartamenti di design di toscana famosa in tutto il mondo, mirare le montagne fra i vapori caldi di un
VALENTINA SOMMARIVA

Villa Bagni di Bormio, nei due hotel stori- in cui trascorrere un soggiorno idromassaggio, da una sauna panoramica
ci dei centri termali c’è anche una propo- alle Terme di Fonteverde. Nella o dalle sale relax. A Pozza di Fassa, nel
pagina a destra, la suggestiva
sta Wellness Working, per chi vuole alter- vasca esagonale dei Bagni cuore delle Dolomiti Patrimonio Unesco,
nare lavoro e momenti di benessere. Ed Nuovi di Bormio. si può vivere l’emozione di contemplare il
è davvero un peccato non fermarsi più a
lungo in una destinazione come Bormio, che ha così tanto
da offrire in ogni stagione, dall’enogastronomia allo sport.
Per sciare sui 110 km di piste del comprensorio quest’an-
no lo skipass si compra online, risparmiando grazie alle ta-
riffe dinamiche. A partire da 4 giorni di sci c’è in regalo un
ingresso ai Bagni di Bormio, il terzo centro termale della
cittadina valtellinese, pensato per il divertimento e il relax
di tutta la famiglia, con trattamenti di cura convenzionati
con il Ssn (bormio.eu).

112 DONNA MODERNA

 “
viaggi
Oggi alle terme si va per
il benessere ma anche per
condividere in coppia o con gli
amici aperitivi sotto le stelle”.

Parti con i figli?

bimboinviaggio.com, il network leader in
Italia delle vacanze con i figli, offre una selezione
delle migliori strutture family friendly presenti nel
nostro Paese e all’estero. In tutto sono 350 e
prenotabili direttamente dal sito. La piattaforma
è anche un osservatorio privilegiato e ha
lanciato recentemente un sondaggio rivolto a
145mila genitori da cui è emerso che le famiglie
ora cercano spazi comuni e aree wellness più
ampie e poco affollate.Tra i servizi più apprezzati
ci sono l’assistenza ai bimbi suddivisa per fasce
CREDITO

di età, la disponibilità di baby sitter su richiesta e

mini club con proposte stimolanti e formative.

DONNA MODERNA 113

viaggi
profilo del Catinaccio mentre ci si lascia cullare nelle acque
dell’unica sorgente solforosa del Trentino, la fonte Alloch che
sgorga a 1.320 metri di quota ed è nota per le sue proprietà
fin dal XV secolo. Poi ci si immerge nel bosco per un “bagno
di foresta” (fassa.com e visittrentino.info). Le acque termali
sono la linfa vitale delle QC Terme Dolomiti, tre piani tut-
ti dedicati al benessere per 4mila metri quadri, con grandi
vedute panoramiche e tanto legno in omaggio alla cultura
ladina della zona. Da provare la sauna Perlage, ispirata alle
esperienze olfattive della Cantina Ferrari, le famose bollicine
trentine che firmano l’aperitivo in accappatoio del venerdì
sera (nel weekend fino alle
23, qctermedolomiti.it). Le
acque dell’Alloch sono al
centro anche dei trattamenti
delle vicine Terme Dolomia,
che propongono programmi
curativi per varie patologie
convenzionabili con il Ssn
nazionale. Per una breve ma
114 DONNA MODERNA
A sinistra e sotto, QC Terme Dolomiti
a Pozza di Fassa, con la Sauna Perlage,
nata dalla collaborazione con
Cantine Ferrari. Sopra, sciatori in
Val di Fassa; in basso, bagno
di fieno alle Terme di Merano.
efficace remise en forme ci sono anche pacchetti detossifi-
canti di tre giorni con massaggi all’olio di fieno, fanghi, bagni
termali e passeggiate con un kinesiologo (da 278 euro, terme-
dolomia.it).
TRATTAMENTI SUPER DOLCI
In Slovenia, nella cittadina di Lasko, c’è un centro nel verde
che, oltre alle piscine termali adatte a tutta la famiglia, pro-
pone l’ayurveda per raggiungere un equilibrio più profondo.
Alle Thermana Lasko, premiate per il turismo sostenibi-
le, trovi un angolo di India con pacchetti che abbinano ba-
gni termali, yoga e ringiovanimento ayurvedico (3 notti da
483 euro, thermana.si/it), oltre a trattamenti a base di miele,
un’eccellenza di questo Paese definito giustamente Cuore
Verde d’Europa. Approccio dolce anche per le Terme Me-
rano (termemerano.it) in Alto Adige, che a fine novembre
inaugurano un nuovo bagno di vapore al miele altoatesino,
con il ronzio delle api in sottofondo. Le Special Nights d’in-
verno permettono agli ospiti di rimanere all’interno delle
Terme Merano fino alla mezzanotte. E venerdì 2 dicembre
si tiene una vera e propria Anticipazione del Natale con get-
tata di vapore alla cannella e pan di zenzero. Comodissimo,
l’Hotel Terme Merano è collegato alla struttura da un tunnel
che si può attraversare in accappatoio. Di suo ha comunque
la Sky Spa panoramica con piscina a sfioro riscaldata e la Gar-
den spa. In programma, dal 20 al 23 novembre uno speciale
workshop dedicato allo yoga (hoteltermemerano.it). Relax a
360 gradi, infine, a Bagno di Romagna, sull’Appennino To-
sco Romagnolo, dove le passeggiate nel Bosco del Benessere,
si abbinano con i bagni delle acque calde termali e la genui-
na cucina locale. L’Hotel Sant’Agnese e il Ròseo Euroterme
Wellness propongono interessanti pacchetti per il weekend
o la settimana (bagnodiromagnaterme.it) e sono un ottimo
punto di partenza per esplo-
rare il Parco Nazionale delle
Foreste Casentinesi, con i
faggi millenari della Riserva
Integrale di Sasso Fratino e
i magici sentieri della Fore-
SHUTTERSTOCK
sta della Lama, raggiungibili
anche in MTB dalla Diga di
Ridracoli. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
 OF
TO ER
Sole, neve e wellness

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all’Hotel Schneeberg - Family Resort & Spa di 4 stelle

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Paradisi facili per
gli amanti del sole
CHI DESIDERA VISITARE OGNI GIORNO
posti nuovi senza fare e disfare le valigie, quest’inverno
non può che scegliere la crociera di 7 notti in Mar Rosso
con MSC Splendida (nella foto sotto): 33 le escursioni a
terra disponibili lungo la rotta, dalle spiagge di Safaga alle
tombe della Valle dei Re e ai Templi di Luxor e Karnak.
Dopo l’Egitto, la nave approda in Giordania per visitare
Petra, poi in Arabia Saudita. Si torna a casa baciati dal sole
e con un carnet di viaggio eccezionale, che prevede anche
la possibilità di fermarsi due
notti in più per visitare il Cairo
e le Piramidi (msccrociere.it). vivere una vacanza ecochic da
Gli spiriti liberi, invece, desi- Robinson Crusoe, con numerose
derosi di sole senza fare tante attività per i piccoli dai due anni
ore di volo (ma molte di fuori- in su e tanto sport, dalla vela ai
strada) possono puntare sull’e- campi di padel (3.400 euro in
stremo sud della costa atlantica doppia all inclusive, clubmed.
del Marocco. Regno di surf e it). Sempre nell’Oceano Indiano,
kitesurf, Dakhla sorge su una Mauritius ha splendide spiagge
lingua di sabbia che dal deser- e un altopiano centrale che su-
to si allunga per 40 km nell’O- pera gli 800 metri. L’isola, famo-
ceano Atlantico, creando una sa per la qualità della sua offerta
laguna dove sono di casa fe- alberghiera e la dolcezza dei suoi
nicotteri e foche monache. Da abitanti, è perfetta per ricaricarsi
Agadir, dove atterrano molte di luce, mare e leggerezza senza
compagnie aeree low cost, per pensieri. Sulla spiaggia di Grand
raggiungere Dakhla bisogna percorrere oltre mille chilo- Baie, il Villaggio Bravo Mauricia è perfetto per una vacan-
metri lungo la costa. Un viaggio affascinante che richiede za in famiglia, dove grandi e piccoli possono divertirsi in
i consigli di un esperto, come la travelcoach Carla Dia- libertà con il relax dell’all inclusive (da 2.070 euro in dop-
manti (carladiamanti.com). pia all inclusive, alpitour.it). Dall’altra parte del mondo,
la Giamaica festeggia i 60 anni di indipendenza (visitja-
I TROPICI ALL INCLUSIVE maica.com). Per partire subito, Gattinoni Travel propone
Per fuggire dall’inverno basta cambiare emisfero, pun- un pacchetto volo più hotel nel parco nazionale di Ochos
tando su un paradiso come Seychelles dove chi sceglie Rios, noto per le spiagge immacolate e le colline lussu-
il nuovo resort della reggianti, base ideale per molte escursioni, dal Mausoleo
Exclusive Collection di Bob Marley alle spettacolari Dunn’s River Falls e alle
Club Med ha un’i- Blue Mountains (gattinoni.it, da 3.450 euro volo e pernot-
sola tutta per sé per tamento in doppia). ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Sicilia d’inverno
Senza l’afa dei mesi estivi, è il momento ideale per un road trip alla
scoperta dell’isola. Con le navi Grimaldi Lines si può comodamente
imbarcare la propria auto per raggiungere Palermo da Livorno, Cagliari
e, con la nuova linea notturna, anche da Napoli (idee viaggio e offerte sul
sito grimaldi-lines.com). Appena sbarcati, la città conquista subito con lo
splendore di Palazzo Butera, affacciato sul lungomare e restaurato per
accogliere la collezione di arte contemporanea Valsecchi (palazzobutera.
SHUTTERSTOCK

it). Da non perdere anche l’Orto Botanico e la Palazzina dei Quattro Pizzi,
voluta da Vincenzo Florio come avamposto sull’antica tonnara di famiglia (nei
weekend, prenotazioni allo 3913242207). E per altri spunti: visitsicily.info

116 DONNA MODERNA

 A sinistra, il
paesaggio
lussureggiante di
Mauritius, al centro
una veduta di
Dakla in Marocco.
In questa pagina
AlUla in Arabia
Saudita, paese in
cui fa tappa MSC
Splendida.
CREDITO

DONNA MODERNA 117

 Al dritto
e al rovescio
Qual è la tua preferita? La crostata
di mele super classica, da preparare
con un pizzico di burro salato, o
la torta nata da un errore delle
sorelle Tatin, da cucinare
rigorosamente “a testa
in giù”? Provale tutte
e due. Sono una
vera bontà
di Stefania Carlevaro

Crostata di mele
INGREDIENTI PER 8 PERSONE
● 300 g di farina ● 100 g di burro ● 100 g
di zucchero a velo ● 1 uovo e 2 tuorli
● 1 pizzico di sale ● Per il ripieno: ● 6 mele
● 4 cucchiai di zucchero ● 8 cucchiai
di zucchero ● il succo di 1/2 limone ● 25 g
di burro demi sel

1 Prepara la pasta frolla impastando

velocemente farina, zucchero e sale con il
burro. Aggiungi l’uovo intero e i tuorli e lavora
velocemente con i polpastrelli fino a ottenere
un impasto granuloso, poi prosegui con i palmi
delle mani senza lavorare troppo la pasta.
Forma una palla, avvolgila nella pellicola e
lasciala in frigo un’ora.
2 Sbuccia 5 delle 6 mele. Elimina i torsoli e
affettale a spicchietti. Mettile in una ciotola
cospargendole man mano con il limone e lo
zucchero. Lava l’ultima mela, leva il torsolo e
affettala a spicchietti senza sbucciarla.
3 Stendi la frolla a disco su un piano
infarinato. Imburra la teglia e disponi la frolla
all’interno. Riempila con le fettine di mela
messe a raggiera. Termina il primo strato con
fiocchetti di burro demi sel e 1 cucchiaio di
zucchero. Continua gli strati con un disegno
concentrico. Per l’ultimo usa le fettine di mela
con la buccia e altri fiocchetti di burro.
4 Scalda il forno a 180° e cuoci a forno
CREDITO

caldo per un’ora. Sforma la torta e falla

raffreddare sulla gratella prima di servire.

118 DONNA MODERNA

 food
food
La tradizione vuole che
la bontà della tarte Tatin
sia nata da un errore di
Stephanie Tatin, abile
cuoca che a fine ’800
gestisce un ristorante
insieme alla sorella.
Per la fretta si accorge
all’ultimo di non avere
inserito la pasta brisée
nella crostata. Estratta
la torta dal forno, mette
il disco sopra alle mele
e... crea un capolavoro.

Tarte Tatin
INGREDIENTI PER 8 PERSONE
● 7 mele renette ● 50 g di burro ● 6 cucchiai
di zucchero ● Per la pasta brisée: ● 200 g di
farina ● 100 g di burro a pezzetti ● 1 pizzico
di sale ● 2 cucchiai di acqua fredda

1 Versa la farina sul piano, unisci il sale,

fai la fontana e versa il burro a pezzetti. Lavora
con le punta delle dita. Quando hai un
composto a briciole aggiungi i 2 cucchiai di
acqua ben fredda uno alla volta. Lavora
velocemente per ottenere un composto liscio,
avvolgi nella pellicola e metti in frigo.
2 Sbuccia le mele, leva i torsoli e tagliale in
quarti. Imburra il fondo di una tortiera che vada
sul fuoco, distribuisci sopra 4 cucchiai di
zucchero, aggiungi il burro restante in fiocchi e
disponi un primo strato di mele con il dorso
verso il basso. Unisci altri 2 cucchiai di
zucchero e appoggia le mele restanti con i
dorso verso l’alto, incastrandole per non
lasciare fessure vuote.
3 Metti la tortiera sulla fiamma media
Controlla la cottura del caramello che si
forma sul fondo. Quando si scurisce
spegni (ci vogliono meno di 10 minuti) e
fai raffreddare un po’. Stendi la pasta
brisée in un disco e quando il bordo
della tortiera sarà tiepido foderala
rimboccando i bordi verso il basso.
Sforacchiala e inforna a 180° per
30-40 minuti.
4 Sforna la torta e rovesciala con
decisione sul piatto. Fallo prima che
il caramello si indurisca altrimenti
l’operazione non riuscirà.
GETTY IMAGES (2)

DONNA MODERNA 119

2a EDIZIONE
 di Stefania
Carlevaro
stefania.carlevaro@
stileitaliaedizioni.it

A scuola

Te lo dice la food editor

DI RISOTTO
AMO IL RISO E PER SCOPRIRNE I
SEGRETI HO SEGUITO LA SCUOLA
DI CUCINA dello chef Daniel Canzian
(danielcanzian.com), un mago sull’argomento.
La prima regola che ho imparato è la chiarezza
del gusto: va ritrovato il sapore degli ingredienti
PER LE TUE CENE GOURMET usati, tutti presenti all’appello nel suo risotto
C’È LA BOX PRONTA al sugo di arrosto, limone candito e liquirizia.
Sono tre i passaggi fondamentali. Primo, la
Ordini il menu e ti arriva la box con gli ingredienti porzionati
tostatura va fatta a fuoco basso. Olio o burro?
super freschi e di stagione e le ricette da seguire passo passo
«Ognuno scelga in base al proprio gusto»
in 6 step. Hello Fresh ogni
dice Canzian che però mi suggerisce il burro
settimana propone 17 nuovi
perché il risotto è parte della cultura dell’Italia
piatti, dai grandi classici ai
del Nord, dove la dolcezza del burro si sposa
sapori dal mondo fino allo
a quella del parmigiano. Essenziale aggiungere
street food. Sono pensati su
un pizzico di sale che inizia a dare forza e
misura per la famiglia o per
sapore al chicco. Niente cipolla, che viene
la coppia, per chi conta le
sostituita dalla mantecatura con il burro acido.
calorie, per i flexiteriani o per i
Secondo: la cottura col brodo (di pollo leggero)
veg (hellofresh.it).
deve essere vivace perché così il riso rilascia
l’amido che aiuta a mantecare. In quanto
cuoce? 15 minuti circa. Terzo: la mantecatura
La zafferano week a fuoco spento con parmigiano, burro acido
e buccia di limone in salamoia a pezzettini.
Fino al 13 novembre puoi ordinare sorprendenti Si copre per un minuto e si gira bene con un
piatti in giallo: dal riso da passeggio firmato goccio di brodo e parmigiano. Sul piatto si
da Claudio Sadler al Yellow chicken pad thai rice aggiungono il brodo d’arrosto e un cucchiaino
di Nhero al dopocena allo zafferano fondente di polvere di liquirizia.
di Gelateria Marghera. È un’iniziativa di Zafferano
Leprotto e Cosaporto.it. Scopri e
ordina su cosaporto.it.

L’HAMBURGER

{
È DA PASSEGGIO
95 per cento di Più di un hamburger, il cono
del macellaio è un’ironica e