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M E N S I L E D I C U LT U R A , R I C E R C A P E DAG O G I C A E O R I E N TA M E N T I D I DAT T I C I

POSTE ITALIANE S.p.A. Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1 - LOM/BS/02953 – Edizioni Studium – Roma - Expédition en abonnement postal taxe perçue tassa riscossa - ISSN 1828-4582-Anno XXXVI

05
GENNAIO
2019

POESIA E VERITÀ.
TORQUATO TASSO
L’EDUCAZIONE E LE REGOLE

SULLA VALUTAZIONE DEL GRECO


E DEL LATINO

ARGOMENTI ANTISCETTICI

DISEGNANDO SOMME ESPONENZIALI


PercorSi didattici

Gli aḥādīṯ falsi e deboli sulla


donna nell’islām, una ricerca dello
European Forum of Muslim Women
Nibras Breigheche

lo Studio delle fonti Scritturali iSlamiche mette in luce l’atteggiamento affettuoSo


del profeta muhammad nei confronti delle figure femminili, Smentendo coSì una vulgata
contraria, ampiamente diffuSa.

L
a questione della donna è tutt’oggi il punto in cui si la natura delle discriminazioni a cui oggi sono esposte
concentrano le tensioni, le contraddizioni e le sfi- molte donne musulmane. È invece necessario ampliare
de più numerose e complesse, sia nei Paesi a mag- la sfera del dibattito per risalire alle fonti e ai fondamen-
gioranza islamica che per quanto riguarda le comunità ti delle rappresentazioni e dei discorsi.
islamiche che vivono in Occidente. Si vanno a toccare
i rapporti umani, le logiche profonde delle rappresenta- Lo studio delle fonti scritturali
zioni e delle relazioni che, al di là delle fonti scritturali, Molti musulmani e musulmane hanno già iniziato que-
chiamano in causa eredità culturali e sociali saldamente sto lavoro fondamentale relativo al contenuto delle fonti
radicate e molto sensibili. In qualunque società umana, scritturali, alle modalità utilizzate per leggerle e inter-
parlare della donna significa toccare le fondamenta delle pretarle, alla relazione con le culture vicine, le struttu-
strutture sociali, dei simbolismi culturali, dei ruoli impar- re sociali, e ulteriori elementi di contesto. Tuttavia, nel
titi ai sessi, del posto occupato dal nucleo familiare, delle portare avanti questi studi, si devono evitare due scogli
relazioni di autorità e potere. Significa anche parlare di principali.
esseri umani, della loro libertà e autonomia e delle loro Da una parte, non bisogna focalizzarsi troppo su alcune
aspirazioni individuali, spirituali e sociali. questioni sensibili relative all’interpretazione dei testi,
trascurando un approccio più globale che invece ha il
La condizione delle donne nell’islām vantaggio di stabilire un legame tra i testi, l’ambiente
In questi ultimi anni, in Occidente come nelle società a sociale e le logiche che hanno potuto legittimare letture
maggioranza musulmana, la discussione si è concentra- particolari fino ad avvalorare false evidenze religiose.
ta sugli aspetti più visibili della cosiddetta «condizione D’altra parte, è bene non pensare questo processo di ri-
delle donne nell’islām». Avendo ridotto una questione considerazione critica solo alla luce del rifiuto o dell’e-
fondamentale a una serie di discussioni su «pratiche spi- saltazione dell’Occidente. Il dibattito, a partire dalle
nose», si è finito però per evitare il cuore del problema. fonti scritturali, deve essere pensato e avviato dall’in-
La questione della «donna musulmana» è oggi brandita terno delle comunità musulmane e non può semplice-
come se fosse l’espressione dell’inconciliabile relazione mente identificarsi o integrarsi con le categorie prodotte
tra islām e Occidente, l’opposizione tra un universo di dalle donne o dalle femministe delle società occidentali.
sottomissione e un altro che costituirebbe una promessa Sarebbe però altrettanto improduttivo e incoerente ri-
di libertà. Ovviamente, a esso si lega il leitmotiv dell’op- fiutare le riflessioni scaturite dai lunghi dibattiti e dai
posizione tra le tradizioni patriarcali e una modernità confronti che hanno attraversato le società moderne sul-
occidentale sempre più dominata dalle donne. A tutto la questione della donna, della sua autonomia, della sua
questo si aggiunge una pletora di discussioni sulle di- sessualità, del suo ruolo (familiare, sociale, economico e
scriminazioni relative al codice di abbigliamento, alla politico), delle logiche di potere e dei processi di aliena-
poligamia, all’eredità, fino alla violenza domestica. La zione. Nel Libro sacro dell’islām, alcune questioni sono
sostanza dell’opposizione Islām - Occidente è discu- trattate necessariamente in modo molto specifico, ed è
tibile, anche se, d’altro canto, non si può minimizzare necessario affrontarle come tali, ma bisogna considerare

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anche le possibili interazioni tra i primi interpreti, il loro


ambiente culturale e le sue strutture sociali.

La questione femminile
Riguardo alla questione femminile, non basterà, secondo
chi scrive, fondarsi su alcune audaci opinioni giuridiche,
che aprono la porta a nuove prospettive, per far avanzare
in maniera significativa la causa delle donne. In questo
ambito, la giustizia, la cancellazione delle discriminazio-
ni e le vie della riforma passano essenzialmente attraver-
so una revisione del quadro e della metodologia defini-
te per capire e preservare la fedeltà alle fonti scritturali
attraverso la storia e nei diversi ambiti socio-culturali.
Ciò implica quindi l’integrazione dei contesti all’interno
della riflessione, cercando di comprendere come vengo-
no vissuti i rapporti uomo-donna e come si articolano le
Christine Delphy (1941) è una sociologa francese, impegnata
logiche di distribuzione dei ruoli e del potere. Ciò signi- nella battaglia femminista a fianco delle donne musulmane.
fica anche arrivare fino in fondo alla riflessione studian-
do minuziosamente le condizioni di alienazione in cui il
soggetto femminile diventa l’oggetto della rappresenta- con iniziative pratiche e di studio sulla condizione delle
zione dell’uomo e della società. E occorre spingersi fino donne musulmane e che è impegnata a livello europeo su
ad analizzare le logiche di inversione che hanno visto un triplo fronte: (a) promuovere le relazioni tra i vari mo-
alcune rivendicazioni rivoltarsi contro le donne stesse, vimenti associativi del mondo femminile musulmano in
facendole passare da un tipo di alienazione all’altra. Tan- Europa; (b) rappresentare i problemi specifici delle don-
te donne, e tra loro anche “femministe”, si sono interes- ne musulmane europee presso le istituzioni dell’Unione
sate a queste evoluzioni e a questi possibili paradossi ed Europea; (c) promuovere iniziative volte a far evolvere in
è bene leggere e studiare le loro riflessioni1. primo luogo la coscienza di sé delle donne musulmane
europee e in generale dei musulmani d’Europa.
Le divisioni nel campo femminista Nell’ambito delle sue molteplici attività, il Forum ha ini-
D’altronde le spaccature emerse all’interno del cam- ziato a promuovere ricerche sulla condizione femminile
po femminista – in Francia, in Spagna, in Inghilterra e a pubblicarle. Tra queste pubblicazioni si è distinta, nel
e negli Stati Uniti, sul modo di affrontare la questio- 2012, quella di una studiosa algerina, Maryam Atiya, de-
ne delle donne musulmane, sul rapporto con il velo, sui dicata a un’analisi critica di quei numerosi detti che rap-
matrimoni, ... – rivelano divisioni (religiose, culturali, presentano la condizione delle donne nelle società musul-
psicologiche, ...) di cui prima non si sospettava l’esisten- mane in una posizione decisamente subordinata3. È noto
za all’interno dell’area culturale occidentale. Il caso più che si tratta quasi sempre di aḥādīṯ4 inventati, ma il me-
sintomatico è quello di Christine Delphi, figura storica rito del libro della Atiya consiste nel proporre una sia pur
del femminismo francese: il suo impegno al fianco del-
le musulmane in Francia (in particolare sulla questione
dell’ingresso a scuola delle ragazze velate) ha suscitato, 1. Sono interessanti le varie riflessioni critiche (in forma di valutazione) di
Benoît Groult relative alle lotte femministe. Si veda anche Dictionnaire cri-
ad esempio in alcune sue ex collaboratrici femministe la tique du féminisme, PUF, Parigi 2000, di Helena Hirata, Françoise Laboire,
decisione di emarginarne il pensiero e la battaglia2. Hélène Le Doaré e Danièle Senotier.
2. T. Ramadan, La riforma radicale, Rizzoli, Milano 2009.
3. M.ʿAṭiyya, Al-aḥādīṯ aḍ-ḍaʿīfa wa al-mawḍūʿa f ī al-marʾa wa aṯaruhā f ī
Le azioni dell’European Forum of Muslim fikr al-muğtamaʿ al-muslim, Madīnat Naṣr (al-Qāhira), Dār hayʾat al-Qurʾān
Women (EFOMW) al-ʿilmiyya, 2012. Questa ricerca è stata tradotta in lingua francese: M.
Atiya, Faux hadith au sujet de la femme, Tawhid, Lyon 2013.
Partendo da queste riflessioni e prendendo le mosse dal- 4. La prima cosa che viene insegnata a chi si avvicina allo studio della reli-
la mia partecipazione ad alcune attività dello European gione islamica è che questa si fonda innanzitutto sul Corano, parola letterale
Forum of Muslim Women (EFOMW), ho deciso di de- di Dio, sacra e intangibile, e in secondo luogo sulla Sunna (lett.“modo di fare,
costume”), l’insieme dei “detti” e “fatti” (aḥādīṯ) del profeta Muḥammad che
dicare la mia recente tesi magistrale (Università Ca’ Fo- delineano il suo “costume”, la sua “pratica” e rappresentano un modello ide-
scari, Laurea magistrale in Lingue e civiltà dell’Asia e ale per tutta la comunità. Il rapporto tra l’una e l’altra fonte, cruciale nella
dell’Africa Mediterranea, 2017) a una ricerca promossa definizione dei reali fondamenti del credo e della legge islamica, ha dato ori-
gine a vere e proprie discipline (ʿulūm al-ḥadīṯ, ʿulūm al-Qurʾān) le cui radici
dallo EFOMW, un’associazione che cerca di intervenire risalgono alle prime riflessioni teoriche nate in seno alla comunità islamica.

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muslim woman, associazione nata a Bruxelles nel 2006


per fare rete tra le associazioni di donne musulmane
europee e promuovere i loro diritti. Consultando il sito
internet www.efomw.eu ci si può rendere conto dell’atti-
vismo e dell’impegno di tante donne musulmane europee
Fondato a Bruxelles a tutti gli effetti, come le bosniache e le albanesi, o di
nel 2006, l’European adozione, come quelle di origine ad esempio nordafricana
Forum of Muslim o mediorientale, che vivono da molto tempo in Europa e
Women (EFOMW) è un
che vogliono fare del proprio meglio per dare un contri-
network che riunisce le
organizzazioni europee buto per migliorare la condizione della donna, non solo
di donne musulmane musulmana, dato che, ad esempio il fenomeno della vio-
impegnate nel dibattito su lenza contro le donne è un fenomeno che non ha nazione
inclusione, empowerment, e non ha religione: rimane infatti preoccupante il numero
discriminazione e dei femminicidi messi in atto in Europa. L’EFOMW ha
uguaglianza di genere partecipato e partecipa a diverse campagne di sensibiliz-
zazione riguardanti il fenomeno della violenza contro le
breve analisi sistematica e globale e – soprattutto – nel donne, i diritti delle donne, l’islamofobia, la cittadinanza,
riportare la questione femminile nell’islām alle sue radici il dialogo interculturale e interreligioso, la famiglia…
scritturali, non solo coraniche ma anche della Tradizione. Inoltre questa associazione ha promosso una ricerca con-
Nell’analisi critica degli aneddoti “falsi” o “deboli”, allo dotta dalla docente universitaria Maryam Atiya, che ha
scopo di contestualizzarli nell’insieme della tradizione avuto come risultato la pubblicazione di un libro inte-
testuale, ho cercato di ampliare la ricerca della Atiya ci- ressante: Faux hadiths au sujet de la femme (Falsi ḥadīṯ
tando numerosi aḥādīṯ ṣaḥīḥa (detti “autentici”) selezio- sulla donna). Gli aḥādīṯ (detti del profeta Muḥammad)
nati prevalentemente dai lavori redatti in epoca classica, sono la seconda fonte dei principi dell’islam; nel corso
sulla cui rilevanza è concorde la tradizione sunnita. Si della storia, a causa di circostanze politiche, sociali o di
tratta, com’è noto, dei cosiddetti “Sei Libri”, e in parti- retaggi culturali, sono stati messi in circolazione dei detti
colare dei due Ṣaḥīḥ di al-Buḫārī e di Muslim. attribuiti al Profeta che in realtà il Profeta non ha mai pro-
nunciato, con lo scopo di sancire uno statuto della donna
Musulmane d’Europa, musulmane europee inferiore a quello dell’uomo. Maryam Atyia ha fatto un
Oggi in Italia sta aumentando il numero delle giovani lavoro critico sulla natura dei testi attribuiti al Profeta
donne musulmane cresciute in questo Paese, che, a dif- verificandone l’autenticità, un lavoro di decostruzione
ferenza delle loro madri, sono italiane a tutti gli effetti, e ritorno alle fonti per mettere in evidenza il carattere
parlano con gli accenti delle regioni in cui sono cresciu- di non autenticità e di incompatibilità con il Corano e
te, e hanno quindi la possibilità di comunicare più facil- con il resto della Sunna5 di quei detti attribuiti al profeta
mente ed essere attive e propositive nella società in cui Muḥammad e messi in circolazione in determinati con-
vivono. Molte di loro sono credenti e praticanti, portano testi storici con lo scopo di emarginare la donna.
il velo e sono attive nel volontariato, nell’associazioni-
smo, hanno titoli di studio universitari, alcune di loro 5. La Sunna è la vastissima letteratura che riporta le parole del Profeta e un’in-
sono dottoresse, altre avvocatesse, giornaliste, scrittrici, numerevole quantità di episodi di cui è stato protagonista. Questi sono diventa-
ti per i musulmani una guida che regola diversi aspetti della quotidianità, dove
sociologhe, insegnanti, imprenditrici, traduttrici, me- l’esempio di Muḥammad è proposto come modello etico e come fonte giuridica
diatrici interculturali, … E rivendicano tutte il diritto al contempo. Secondo il Corano infatti Muḥammad è un uomo come gli altri
di non essere discriminate per il loro essere musulmane. (Q 10:2) ma è anche “un esempio buono” (Q 33:21), trattandosi del messag-
gero prescelto da Dio. In quest’ottica gli insegnamenti “ispirati” del Profeta
Alcune di loro dichiarano di non aver mai subito nessun diffusi negli aḥādīth costituiscono un materiale secondario rispetto al Corano
tipo di discriminazione, altre invece hanno storie di vera ma a esso complementare, utile a interpretarlo, contestualizzarlo, confermarlo.
e propria islamofobia da raccontare. L’importanza delle decine di migliaia di aḥādīthdel Profeta che compongono
la Sunna è dimostrata dalle discipline che andarono a svilupparsi storicamente
Già la “prima generazione” di donne musulmane residen- intorno alla classificazione di questo immenso materiale affidata agli studio-
ti in Italia aveva fondato quindici anni fa l’Associazione si più esperti. La raccolta sistematica avvenne soprattutto dopo la morte del
Profeta, a partire dalla seconda metà del II/VIII secolo e portò alla compi-
donne musulmane d’Italia (ADMI), che nel corso di que- lazione delle prime raccolte scritte nel III/IX secolo. Fino ad allora era stato
sti anni ha organizzato diversi incontri pubblici e dibattiti affidato alla memoria della comunità: da qui la necessità di tramandare i detti
su questioni che riguardano le donne musulmane, i loro con estrema precisione, fornendo catene di trasmettitori (isnād) che potessero
ricondurre col minore margine di dubbio possibile fino alla fonte originaria del
diritti, la loro integrazione e interazione con la società ita- messaggio riportato nel detto – generalmente il Profeta, a volte alcuni Compa-
liana. L’ADMI è tra i fondatori dello European forum of gni – allo scopo di dimostrarne l’autenticità.

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“Non si chieda a un uomo perché ha picchiato Una relazione a due fatta di una complicità così intima
sua moglie” che nel Corano si parla di “vestirsi l’uno dell’altra” e vi-
Uno strumento utile per la selezione degli aḥādīth au- ceversa, come se nella coppia l’altro fosse un alter ego o
tentici riguardo alle donne è la meticolosa opera di ʿAbd una seconda pelle:
Al-Ḥalīm Abū Šuqqa: Taḥrīr al marʾa fī ʿaṣr ar-risāla.
Dirāsa ʿan al-marʾa ğāmiʿa li-nuṣūṣ al-Qurʾān al-karīm ... َّ‫ هُنَّ لِ بَ اسٌ لَّ ُك ْم َوأَن تُ ْم لِ بَ اسٌ لَّ هُ ن‬...
(187 ‫ اآلية‬،‫)سورة البقرة‬
wa ṣaḥīḥay Al-Buḫārī wa Muslim (La liberazione della
[…] esse sono una veste per voi come voi siete una veste per
donna musulmana ai tempi della Rivelazione. Ricerca loro […]. (Q 2, 187)
sulla donna comprensiva dei testi del Corano e dei due
Ṣaḥīḥ di al-Buḫārī e Muslim)6. Riguardo all’attitudine da adottare nei confronti delle
Se prendiamo in esame, a titolo esemplificativo, il detto mogli il Corano dice anche:
“Non si chieda a un uomo perché ha picchiato sua moglie”,
ْ ‫ُوف فَ إِن َك ِر ْه تُ ُم وهُنَّ فَ َع َس ى أَن تَ ْك َره‬
tramandato per secoli in certi ambienti come se fosse un ... ُ‫ُوا َش ْي ئً ا َويَ جْ َع َل ّللا‬ ِ ‫عاش رُوهُنَّ بِ ْال َم ْع ر‬ ِ
ḥadīth, troviamo innanzitutto che diversi esperti di ʿulūm ‫فِ ي ِه َخ ْي رًا َك ثِ ي رًا‬.
al-ḥadīth (scienze del ḥadīth) e di al-ğarḥ wa at-taʿdīl (19 ‫ اآلية‬،‫)سورة النساء‬
(scienza critica delle catene di trasmissione degli aḥādīth) […] Trattatele con gentilezza; se provate avversione nei loro
confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in
come Ibn al-Qaṭṭān al-Fāsī, lo hanno definito mardūd,
cui Dio ha posto un grande bene. (Q 4, 19)
ossia inaccettabile, da rigettare, per la presenza di ʿAbd
al-Raḥmān al-Maslī, considerato inattendibile, nel sanad Secondo l’illustre esegeta Ṭabarī, i primi musulmani
(catena dei trasmettitori) di questo detto (Atiya, p. 46). avevano l’abitudine di esigere la recitazione del seguen-
Oltre che essere in contrasto con numerosissimi aḥādīṯ te versetto in occasione della stipula del contratto di ma-
nei quali si raccomanda agli uomini di mettere in pratica trimonio, come una sorta di “protezione morale” 9:
gli aḫlāq (buon carattere, comportamento nobile, virtù,
ٍ ‫ُوف أَوْ َس رِّ ُح وهُنَّ بِ َم ْع ر‬
etica, morale) nel rapportarsi con le donne in generale e َ‫ُوف َوال‬ ٍ ‫َوإِ َذا طَ لَّ ْق تُ ُم ال نَّ َس اء فَ بَ لَ ْغ نَ أَ َج لَ هُ نَّ فَ أ َ ْم ِس ُك وهُنَّ بِ َم ْع ر‬
con le mogli in particolare, questo falso detto è in con- َ ِ‫ُوا َو َم ن يَ ْف َع لْ َذل‬
ُ‫ك فَ قَ ْد ظَ لَ َم نَ ْف َس ه‬ ْ ‫ض َرارًا لَّ تَ ْع تَ د‬ ِ َّ‫تُ ْم ِس ُك وهُن‬
trasto con le raccomandazioni contenute nel Corano a (231 ‫اآلية‬ ،‫البقرة‬ ‫)سورة‬
questo riguardo […] Tenetele presso di voi in modo conveniente, oppure in
modo conveniente vi separerete da loro, e non le terrete con
Tra i versetti con i quali questo falso ḥadīṯ entra in con- voi ingiustamente, chi agirà così farà torto a se stesso. […]
traddizione vi è il seguente: (Q 2, 231)10

.ُ‫ َو َم ن يَ ْع َم لْ ِم ْث قَ ا َل َذ َّر ٍة َش ًّرا يَ َره‬.ُ‫فَ َم ن يَ ْع َم لْ ِم ْث قَ ا َل َذ َّر ٍة َخ ْي رًا يَ َره‬


Noto il fatto, attestato da numerosissimi aḥādīṯ, che il
(8-7 ‫ اآليات‬،‫)سورة ال زل زلة‬
Chi avrà fatto [anche solo] il peso di un atomo di bene lo ve-
profeta Muḥammad aveva un comportamento parti-
drà, e chi avrà fatto [anche solo] il peso di un atomo di male colarmente mite e tutt’altro che incline alla violenza,
lo vedrà (Q 99, 7-8)7. soprattutto nei confronti delle donne. I più conosciuti
sarebbero sufficienti per percepire l’attenzione che il
Nel Giorno del giudizio quindi, secondo l’escatologia
islamica, ognuno verrà ricompensato o castigato in base
alle sue opere, nessuna delle quali verrà dimenticata8. 6. ʿAbd al-Ḥalīm Abū-Šuqqa, Taḥrīr al marʾa f ī ʿaṣr ar-risāla. Dirāsa ʿan
Inoltre un notevole numero di versetti e di aḥādīṯ sostie- al-marʾa ğāmiʻa li-nuṣūṣ al-Qurʾān al-karīm wa ṣaḥīḥay al-Buḫārī wa Mu-
slim. Al-Kuwayt, Dār al-Qalam li-an-našr wa at-tawzīʿ, 20026. L’opera è
ne la necessità di dominare la propria collera e, per gli composta da sei volumi per un totale di 1897 pagine. È stata tradotta in lin-
uomini, di essere buoni con le donne. La relazione ma- gua francese: ʿAbd al-Halîm Abou Chouqqa, Encyclopédie de la Femme en
trimoniale è descritta come ambito di serenità, tranquil- Islam. La femme dans les textes du Saint Coran et des Ṣaḥîḥ dʾal-Boukhârî et
Mouslim, traduzione di Claude Dabbak, Al Qalam, Paris 1998-2002.
lità, amore e tenerezza; la visione coranica dell’istituto 7. La traduzione italiana dell’originale arabo (versetti del Corano, aḥādīṯ e
del matrimonio è basata sul rispetto reciproco, sull’af- altre citazioni), qui e in seguito, è mia.
8. Riguardo alle parole del Profeta in merito alla pregnanza di questi due
fetto, sulla compassione e sul mutuo sostegno: versetti si vedano al-Buḫārī 2371 e Muslim 987.
9. Qui si è consultata la versione online del Ğāmiʿ al-bayān f ī tafsīr al-Qurʾān
ً‫ق لَ ُك م ِّم ْن أَن فُ ِس ُك ْم أَ ْز َوا ًج ا لِّ تَ ْس ُك نُ وا إِلَ ْي هَ ا َو َج َع َل بَ ْي نَ ُك م َّم َو َّدة‬ َ َ‫َو ِم ْن آيَ ا تِ ِه أَ ْن َخ ل‬ di Ṭabarī: http://altafsir.com/Tafasir.asp?tMadhNo=1&tTafsirNo=1&tSora-
َ ‫ق‬ ِّ
ٍ ٍ َ َ ِ‫ َو َرحْ َم ةً إِنَّ فِ ي َذل‬.
َ‫وْم يَ تَ فَ َّك رُون‬ ‫ل‬ ‫ت‬ ‫ا‬ ‫ي‬ َ
‫آل‬ ‫ك‬ No=2&tAyahNo=231&tDisplay=yes&UserProfile=0&LanguageId=1.
(21 ‫ اآلية‬،‫)سورة الروم‬ 10. Azizah Yahia al-Hibri, nel suo Droit des femmes musulmanes dans le
Uno dei Suoi segni è che ha creato per voi dei/delle compa- village mondial: défis et opportunités, in «Journal Juridique & Religieux»,
XV (101), 2005, pp. 101-133, scrive: «Questa citazione si trova in diversi co-
gni/e da voi stessi perché riposiate presso di loro, e ha posto dici dello statuto personale di paesi musulmani e una donna musulmana ha
tra voi amore e compassione. In questo c’è un segno per chi il diritto di perseguire suo marito tramite la giustizia o di divorziare a causa
riflette. (Q 30, 21) di maltrattamenti».

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profeta rivolgeva all’allora particolarmente diffuso pro- Il Profeta fu più volte invitato a consumare un pasto da
blema della violenza contro le donne e la sua intensa un suo vicino di casa e non accettò l’invito finché non fu
azione volta a educare i musulmani ad avere un compor- invitata anche sua moglie, come riferito da Anas:
tamento rispettoso nei confronti delle loro spose:
َ ‫ار ِس يًّ ا َك انَ طَ ي‬
‫ِّب‬ َّ ‫ص لَّ ى‬
ِ َ‫للاُ َع لَ ْي ِه َو َس لَّ َم ف‬ َ ِ‫للا‬ َّ ‫ول‬ ِ ‫ أَنَّ َج ارًا لِ َر ُس‬، ‫س‬ ٍ َ‫ َع ْن أَن‬3805
‫ قال رسول للا صلى للا‬:‫ عن عائشة رضي للا عنها قالت‬3895 َ َ ُ ْ ُ َّ َ
‫ َوهَ ِذ ِه‬: ‫ ف ق ا َل‬، ُ‫ص ل ى للاُ َع ل ْي ِه َو َس ل َم ث َّم َج ا َء يَ دع وه‬ َّ َّ َّ
َ ِ‫ول للا‬ ِ ‫ص نَ َع لِ َر ُس‬ َ َ‫ ف‬، ‫ق‬ ِ ‫ْال َم َر‬
.‫ وأنا خيركم ألهلي‬،‫ خيركم خيركم ألهله‬:‫عليه وسلم‬ ، ُ‫ فَ َع ا َد يَ ْد ُع وه‬، ‫ َال‬: ‫للاُ َع لَ ْي ِه َو َس لَّ َم‬ َّ ‫ص لَّ ى‬ َ ِ ‫للا‬ َّ ‫ل‬
ُ ‫و‬ ‫س‬
ُ ‫ر‬
َ َ‫ل‬ ‫ا‬ َ ‫ق‬ َ ‫ف‬ ، َ
‫ال‬ : ‫ل‬َ ‫ا‬ َ ‫ق‬ َ ‫ف‬ ، َ ‫ة‬ ‫لِ َع ائِ َش‬
َّ ‫ص لَّ ى‬
‫للاُ َع لَ ْي ِه‬ َ ِ‫للا‬َّ ‫ قَ ا َل َر ُس و ُل‬، ‫ َال‬: ‫للاُ َع لَ ْي ِه َو َس لَّ َم َوهَ ِذ ِه قَ ا َل‬ َّ ‫ص لَّ ى‬
َ ِ‫للا‬ َّ ‫فَ قَ ا َل َر ُس و ُل‬
(‫)رواه الترمذي‬
ʿĀʾiša riferì che il Profeta ‫ ﷺ‬disse: «I migliori di voi sono co- ‫ نَ َع ْم‬: ‫للاُ َع لَ ْي ِه َو َس لَّ َم َوهَ ِذ ِه قَ ا َل‬
َّ ‫ص لَّ ى‬ َ ِ‫للا‬ َّ ‫ فَ قَ ا َل َر ُس و ُل‬، ُ‫ ثُ َّم َع ا َد يَ ْد ُع وه‬، ‫ َال‬: ‫َو َس لَّ َم‬
loro che trattano meglio le loro mogli (ḫayru-kum ḫayru-kum َُ‫ان َح تَّ ى أَتَ يَ ا َم ْن ِزل ه‬ ِ ‫ فَ قَ ا َم ا يَ تَ دَافَ َع‬، ‫فِ ي ال ثَّ ا لِ ثَ ِة‬
li-ahli-hi), e io sono il migliore di voi [nel rapportarmi] con . (‫)رواه مسلم‬.
loro (wa anā ḫayru-kum li-ahlī)» (riportato da at-Tirmiḏī). Un abile cuoco persiano, suo vicino di casa, preparò un pasto
per l’Inviato di Dio ‫ﷺ‬, poi venne a invitarlo. L’Inviato di Dio
‫ ﷺ‬gli chiese, indicando ʿĀʾiša: «E costei?», rispose di no, al-
Il tradizionista indiano al-Mubārakfūrī (m. 2006), au-
lora rispose anche lui di no. L’uomo tornò a invitare l’Inviato
tore dell’opera in dieci volumi Tuḥfat al-Aḥwaḏī. Šarḥ di Dio ‫ﷺ‬, che gli chiese ancora: «E costei?», rispose di no,
Ğāmiʿ at-Tirmiḏī, a proposito di questo detto scrive: allora l’Inviato di Dio ‫ ﷺ‬rifiutò di nuovo l’invito. L’uomo
«Da questo ḥadīṯ emerge che una delle migliori azioni tornò a invitarlo una terza volta, l’Inviato di Dio ‫ ﷺ‬gli chiese
che avvicinano a Dio è il buon comportamento nei con- ancora: «E costei?», rispose di sì. L’Inviato di Dio ‫ ﷺ‬e ʿĀʾiša
fronti delle mogli e dei figli; e secondo alcuni anche dei si alzarono e, di buon passo, andarono insieme a casa sua (ri-
parenti; queste buone azioni verso di loro sono la prova portato da Muslim)14.
del nobile carattere (ḥusn al-ḫuluq), e il Profeta aveva il
Significativi anche i numerosi aḥādīṯ nei quali ʿĀʾiša
miglior comportamento verso di loro perché il suo carat-
descrive il rapporto affettuoso che il Profeta aveva con
tere era il più nobile»11.
lei. In diverse occasioni si era preoccupato di farla di-
L’atteggiamento del Profeta verso le sue mogli vertire e molte erano le occasioni e le modalità con cui
Nei due Ṣaḥīḥ troviamo svariati aḥādīṯ nei quali ven- le manifestava amore e tenerezza. Un giorno chiesero a
gono narrate situazioni dalle quali emerge quale fosse Muḥammad chi fosse la persona che amava di più, ed
l’atteggiamento che il Profeta aveva verso le sue mogli, egli non esitò15 a rispondere che ʿĀʾiša era la persona da
un atteggiamento che non può che essere definito pre- lui più amata . Quando fu sul punto di morire, il Profe-
muroso, raffinato e affettuoso. Ne ho selezionati alcuni: ta chiese di essere lasciato solo con lei, spirò tra le sue
braccia, con la testa appoggiata «tra il mio collo e il mio
‫ ما كان النبي صلى للا عليه وسلم يصنع عائشة قال سألت األسود عن‬5692 petto»,16 come riferito dalla stessa ʿĀʾiša.
‫في أهله قالت كان في مهنة أهله فإذا حضرت الصالة قام إلى الصالة‬
. (‫)رواه البخاري‬. Il falso detto «Non si chieda a un uomo perché ha picchia-
Chiesero a ʿĀʾiša che cosa facesse il Profeta quando era a casa, to sua moglie» è quindi in piena contraddizione con nu-
ed ella rispose che svolgeva i lavori domestici che svolgevano merosi aḥādīṯ autentici, ad esempio anche con il seguente:
lei e gli altri membri della famiglia (kāna fī mihnati ahlihi)
[…]. (riportato da al-Buḫārī).12 ‫ » َال يَ ْف َر ْك‬: ‫للاُ َع لَ ْي ِه َو َس لَّ َم‬
َّ ‫ص لَّ ى‬ َّ ‫ قَ ا َل َر ُس و ُل‬: ‫ قَ ا َل‬، َ‫ َع ْن أَبِ ي هُ َر ْي َرة‬2680
َ ِ‫للا‬
(‫ )رواه مسلم‬.«‫ض َي ِم ْن هَ ا آ َخ َر‬ ِ ‫ُم ْؤ ِم نٌ ُم ْؤ ِم نَ ةً إِ ْن َك ِرهَ ِم ْن هَ ا ُخ لُ قً ا َر‬
Muḥammad non disdegnava quindi i lavori di casa, così Abū Hurayra riferì che il Profeta ‫ ﷺ‬disse: «Che un credente
come non esitò a preparare per sua moglie Ṣafiyya una non abbia dell’avversione per una credente. Se detesta in lei
un comportamento, apprezzerà un suo altro comportamento
sella confortevole per poi aiutarla a salire sul suo cammel- (riportato da Muslim)»17.
lo, con fare particolarmente gentile, come riferito da Anas:
11. Al-Mubārakfūrī, Tuḥfat al-Aḥwaḏī. Šarḥ Ğāmiʿ at-Tirmiḏī, di cui si è
‫ ثُ َّم َخ َرجْ نَا إِلَ ى ْال َم ِدي نَ ِة قَ ا َل‬... : ‫للاُ َع ْن هُ قَ ا َل‬ َّ ‫ض َي‬ ِ ‫ْن َم ا لِ ٍك َر‬ ِ ‫َس ب‬ِ ‫ و َع ْن أَن‬2120 consultata la versione online: http://fatwa.islamweb.net/fatwa/index.php?pa-
‫للاُ َع لَ ْي ِه َو َس لَّ َم يُ َح ِّوي لَ هَ ا َو َرا َءهُ بِ َع بَ ا َء ٍة ثُ َّم يَ جْ لِ سُ ِع ْن َد‬
َّ ‫ص لَّ ى‬ َ ِ‫للا‬ َّ ‫ْت َر ُس و َل‬ ُ ‫فَ َرأَي‬ ge=showfatwa&Option=FatwaId&Id=46907.
‫ب‬َ ‫ص فِ يَّ ةُ ِرجْ لَ هَ ا َع لَ ى ُر ْك بَ تِ ِه َح تَّ ى تَرْ َك‬ َ ‫ض ُع‬ َ َ‫ض ُع ُر ْك بَ تَ هُ فَ ت‬
َ َ‫ير ِه فَ ي‬
ِ ‫بَ ِع‬ 12. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 2,
p. 303.
.(‫)رواه البخاري‬
13. Ivi, vol. 9, p. 20.
[…] poi ci mettemmo in cammino per Medina [di ritorno da 14. Muslim, Al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, vol. 6, p. 116.
Haybar]; vidi il Profeta ‫ ﷺ‬preparare per lei [Ṣafiyya] con un 15. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 8, p.
mantello un cuscino da usare come sella che pose dietro di sé. 22; Muslim, Al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, cit., vol. 7, p. 109.
Poi scese e si inginocchiò accanto al cammello tenendo un 16. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 9, p.
210; Muslim, Al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, cit., vol. 7, p. 137.
ginocchio alzato affinché Safia salisse, ella appoggiò il piede 17. Muslim, Al-musnad aṣ-ṣaḥīḥ, ḥadīṯ n. 2680. Qui è stata consultata la
sul ginocchio del Profeta ‫ ﷺ‬e salì sul cammello (riportato da versione online: http://library.islamweb.net/hadith/display_hbook.php?bk_
al-Buḫārī)13. no=158&hid=2680&pid=41249 .

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PercorSi didattici

ʿĀʾiša riportata da ʿAbd ar-Razzāq il Profeta disse: «Non


prova vergogna uno di voi nel colpire sua moglie come se
fosse una schiava? La colpisce all’inizio della giornata,
per poi copulare con lei alla fine della giornata».

In un altro eloquente ḥadīṯ ʿĀʾiša descrive così il Profeta:

Il Messaggero di Dio ‫ ﷺ‬non ha mai colpito un suo servo, né


ha mai colpito una donna; non ha mai colpito con la sua mano
nemmeno un oggetto, a meno che non fosse in guerra. E non
Questa immagine mostra una cerimonia nuziale islamica. si è mai vendicato dei torti che ha subito […]22.
Come si legge nell’articolo, il Profeta aveva verso le sue
mogli un atteggiamento premuroso, raffinato e affettuoso Altrettanto noto il ḥadīṯ nel quale il giovane servo di
Muḥammad, Anas ibn Mālik, così descrisse il modo con
cui il Profeta si comportava con lui: «Ho servito l’Inviato
Significativo l’episodio tramite il quale Muḥammad vol- di Dio ‫ ﷺ‬per dieci anni e non mi ha mai detto uff, non
le attirare l’attenzione dei suoi Compagni sul fatto che la mi ha mai chiesto di una cosa che avevo fatto perché l’a-
forza del credente non è data dalla sua forza fisica, ma vevo fatta, né di una cosa che non avevo fatto perché non
dalla sua capacità di autocontrollo nei momenti di rabbia, l’avevo fatta. L’Inviato di Dio ‫ ﷺ‬quanto al carattere, era
che di fatto possono capitare anche nella vita di coppia: il migliore degli uomini (aḥsan an-nās khuluqan) […]»23.

‫ عن عبد للا بن مسعود قال قال رسول للا صلى للا عليه وسلم ما تعدون‬3805 Ma tornando al comportamento del Profeta con le don-
‫الرقوب فيكم قال قلنا الذي ال يولد له قال ليس ذاك بالرقوب ولكنه الرجل‬ ne, ʿĀʾiša racconta:
‫الذي لم يقدم من ولده شيئا قال فما تعدون الصرعة فيكم قال قلنا الذي‬
‫ال يصرعه الرجال قال ليس بذلك ولكنه الذي يملك نفسه عند الغضب‬ ‫ أقبلت فاطمة تمشي كأن مشيتها‬... :‫ عن عائشة رضي للا عنها قالت‬3426
. (‫)رواه مسلم‬. ‫مشي النبي صلى للا عليه وسلم فقال النبي صلى للا عليه وسلم مرحبا بابنتي‬
Ibn Masʿūd riferì: «Il Profeta ‫ ﷺ‬ci chiese: “[…] E chi è secon- ‫ ثم أجلسها عن يمينه أو عن شماله‬...
do voi l’uomo forte?” – “Colui che non viene battuto nel com- (‫)رواه البخاري‬
battimento” rispondemmo. Il Profeta replicò: “Non è così: Arrivò Fāṭima […] quando il Profeta ‫ ﷺ‬la vide, la accolse con
l’uomo forte è colui che è in grado di controllare se stesso nei gioia dicendole: «Benvenuta figlia mia!», poi la fece sedere
momenti di rabbia”» (riportato da Muslim).18 accanto a lui […](riportato da al-Buḫārī e da Muslim).24

Riguardo ai diritti della donna nei confronti di suo ma- Nella versione riportata da Abū Dāwūd, at-Tirmiḏī e
rito Ibn Abī ad-Dunyā scrive nella sua raccolta di aḥādīṯ an-Nasāʾī si legge: «[…] quando entrava dal Profeta ‫ﷺ‬,
intitolata Al-ʿiyāl (I parenti): «La donna ha diritto che
suo marito sia per lei una buona compagnia, che prov-
18. Muslim, Al-musnad aṣ-ṣaḥīḥ, ḥadīṯ n. 4722. Cfr: http://library.islamweb.
veda per lei affinché abbia un abbigliamento decoroso net/newlibrary/display_book.php?flag=1&bk_no=1&bookhad=4722#docu.
e del buon cibo»19.E non vi sono dubbi riguardo al fatto 19. Ibn Abī ad-Dunyā, Al-ʿiyāl, ḥadīṯ n. 502, qui si è consultata la versione onli-
che picchiare la propria moglie non rientri nei compor- ne: http://library.islamweb.net/hadith/display_hbook.php?bk_no=213&pid
=50962&hid=502
tamenti di qualcuno che possa essere definito “una buo- 20. Ibn Abī ad-Dunyā, Al-ʿiyāl, ḥadīṯ n. 484, anche qui si è consultata la
na compagnia”, come si evince anche dal seguente det- versione online:http://library.islamweb.net/hadith/display_hbook.php?bk_
to che Ibn Abī ad-Dunyā riporta nella stessa opera, nel no=213&hid=484&pid=50962 .
21. Al-Buḫārī, Ṣaḥīḥ, ḥadīṯ n. 4908; nel link riportato di seguito si possono
capitolo I diritti della donna verso suo marito e la sua trovare i riferimenti relativi alle varie versioni simili di questo ḥadīṯ, come
ricompensa per il fatto di mantenerla: «[…] i migliori ad esempio la seguente: «Come può uno di voi colpire sua moglie, come si
colpisce un animale […]?». Cfr: http://library.islamweb.net/newlibrary/di-
di voi non picchiano le loro mogli, e il Profeta ‫ ﷺ‬era il splay_book.php?idfrom=9515&idto=9516&bk_no=52&ID=2900.
migliore quindi non le picchiava».20 22. «E quando poteva scegliere tra due possibilità, ha sempre scelto la più
facile, a meno che non fosse un peccato, perché lui era la persona più distante
dal peccato».ʿAbd ar-Razzāq aṣ-Ṣanʿānī, Al-muṣannaf, ḥadīṯ n. 17366; qui si
Contro le violenze è consultata la versione online: http://library.islamweb.net/hadith/display_
Riguardo al fatto che il Profeta considerasse inaccettabile hbook.php?bk_no=60&pid=30691&hid=17366.
23. «[…] e non ho mai toccato broccato o seta o altro che fosse più morbido
e grave il comportamento di chi arrivava a battere sua del palmo della mano dell’Inviato di Dio ‫ﷺ‬, né ho odorato muschio che fosse
moglie, noto è il ḥadīṯ riportato in entrambi i Ṣaḥīḥ nel più profumato del sudore dell’Inviato di Dio ‫»ﷺ‬. At-Tirmiḏī, Al-ğāmiʿ al-
quale Muḥammad si chiede: «Come può uno di voi colpi- muḫtaṣar min as-sunan ʿan rasūl Allāh, “Kitāb al-birr wa aṣ-ṣila”, cit., ḥadīṯ
n. 1934, p. 1848.
re sua moglie, come se fosse una schiava, e poi copulare 24. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 13,
con lei alla fine della notte?»21. Nella variante riportata da p. 322; Muslim, Al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, cit., vol. 7, p. 142.

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PercorSi didattici

egli si alzava, andava verso di lei, la baciava e la faceva Abū Hurayra riferì che una donna di colore si occupava della
sedere accanto a lui».25 pulizia della moschea. Qualche tempo dopo che questa donna
morì, il Profeta ‫ ﷺ‬chiese di lei e lo informarono che era mor-
ta. Egli disse: «Perché non mi avete informato? Mostratemi
Riguardo al comportamento affabile e premuroso che
la sua tomba», e andò a pregare sulla sua tomba (riportato da
Muḥammad aveva anche verso le bambine, Abū Qatāda al-Buḫārī e da Muslim)30.
al-Anṣārī riferì:
Anas ibn Mālik riferì che una donna degli anṣār andò a tro-
‫ عن أبي قتادة األنصاري أن رسول للا صلى للا عليه وسلم كان يصلي‬494 varlo con suo figlio. L’Inviato di Dio ‫ ﷺ‬parlò con lei e le
‫وهو حامل أمامة بنت زينب بنت رسول للا صلى للا عليه وسلم وألبي العاص‬ disse: «Giuro su Colui nella cui mano è la mia anima che voi
‫بن ربيعة بن عبد شمس فإذا سجد وضعها وإذا قام حملها‬ siete le persone a me più care», e lo ripeté due volte (riportato
. (‫)رواه البخاري‬ da al-Buḫārī e da Muslim)31.
L’Inviato di Dio ‫ ﷺ‬pregava tenendo in braccio Umāma, la
Numerosi aḥādīṯ valorizzano le azioni di chi si compor-
figlia di sua figlia Zaynab e di Abū al-ʿĀṣ ibn Rabīʿa ibn ʿAbd
Šams. Quando si prosternava la posava e quando si rialzava la
ta in modo positivo e benevolo verso le donne, in alcu-
riprendeva in braccio (riportato da al-Buḫārī e da Muslim)26.
ni di questi detti il Profeta promette agli uomini che le
compiono che nell’aldilà saranno premiati con il Paradi-
Commentando questo ḥadīṯ Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī scri- so, come nel seguente:
ve: «Il grande studioso al-Faḫānī aveva ragione quando
disse: “è probabile che questo atteggiamento del Profeta ʿĀʾiša riferì che il Profeta ‫ ﷺ‬disse: «Chiunque abbia avuto a
‫ ﷺ‬volesse esprimere il suo rifiuto nei confronti delle suo carico tre figlie o tre sorelle e le abbia trattate bene, esse
consuetudini degli Arabi che detestavano le bambine saranno per lui una protezione dal fuoco dell’Inferno» (ripor-
ed evitavano quindi di prenderle in braccio. Egli fece tato da al-Bayhaqī)32.
il contrario, e lo fece perfino durante la preghiera, per
sottolineare che rigettava questo loro atteggiamento. E Inoltre Abū Hurayra riferì che il Profeta ripeté più volte:
spiegare qualcosa con l’azione ha un’efficacia maggiore «Raccomandatevi a vicenda di trattare bene le donne
che farlo con le sole parole”»27. […]».33

Da un altro ḥadīṯ si evince il rispetto reverenziale che È quindi evidente che Muḥammad non può aver detto
Muḥammad nutriva nei confronti della balia che lo allat- parole quali «Non si chieda a un uomo perché ha pic-
tò quando era bambino. Abū aṭ-Ṭufayl riferì: chiato sua moglie». Anche in questo caso non può che
trattarsi di uno dei detti a lui falsamente attribuiti, in-
Vidi il Profeta ‫ ﷺ‬intento a dividere della carne […] Arrivò dipendentemente, come abbiamo già sottolineato, dalle
una donna e si avvicinò al Profeta ‫ ﷺ‬che stese per terra il analisi compiute sul suo sanad dagli esperti di ʿilm ar-
suo mantello per lei affinché si sedesse. Chiesi chi fosse e mi riğāl, che comunque ne confermano la falsità34.
dissero che era la nutrice che lo aveva allattato (riportato da
Abū Dāwūd)28. Nibras Breigheche
Dottoranda in “Lingue, Letterature e Culture in Contatto”,
La benevolenza del Profeta non era rivolta solo alle don- presso l’Università di Pescara
ne della sua famiglia, ma alle donne in generale, come
emerge da questi aḥādīṯ:
25. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 9,
‫ عن أنس رضي للا عنه قال رأى النبي صلى للا عليه وسلم النساء‬3574 p. 200.
‫والصبيان مقبلين قال حسبت أنه قال من عرس فقام النبي صلى للا عليه وسلم‬ 26. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 2, p.
137; Muslim, Al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, cit., vol. 2, p. 73.
‫ممثال فقال اللهم أنتم من أحب الناس إلي قالها ثالث م رات‬ 27. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 2,
(‫)رواه البخاري‬ p. 139.
Anas riferì che il Profeta ‫ ﷺ‬vide delle donne e dei bambini che 28. Abū Dāwūd as-Siǧistānī , As-sunan, Riyad: Dār as-salām,1421/2000, vol.
stavano tornando da un matrimonio. Si alzò e rimase in piedi 5, p. 353, ḥadīṯ n. 5144.
29. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 8, p.
e disse: «Dio è testimone che voi siete tra le persone a me più
114; Muslim, Al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, cit., vol. 7, p. 174.
care». Lo ripeté tre volte (riportato da al-Buḫārī e da Muslim)29. 30. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 2, p.
99; Muslim, Al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, cit., vol. 3, p. 54.
‫ عن أبي هريرة أن رجال أسود أو ام رأة سوداء كان يقم المسجد )و في‬446 31. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 2, p.
‫ و ال اراه اال ام رأة( فمات فسأل النبي صلى للا عليه وسلم عنه فقالوا‬:‫رواية‬ 99; Muslim, Al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, cit., vol. 3, p. 54.
32. al-Bayhaqī, Ṣaḥīḥ al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, ḥadīṯ n. 5248
‫مات قال أفال كنتم آذنتموني به دلوني على قبره أو قال قبرها فأتى قبرها‬ 33. Ibn Ḥağar al-ʿAsqalānī, Fatḥ al-bārī. Šarḥ Ṣaḥīḥ al-Buḫārī, cit., vol. 11,
‫فصلى عليها‬ p. 62; Muslim, Al-ğāmiʿ aṣ-ṣaḥīḥ, cit., vol. 4, p. 178.
. (‫)رواه البخاري‬. 34. ʿAṭiyya, Al-aḥādīṯ aḍ-ḍaʿīfa wa al-mawḍūʿa f ī al-marʾa, p. 46

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