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n.

14 / aprile 2020 € 6,90

QUANDO INSEGNARE DIVENTA PASSIONE. PEDAGOGIA, DIDATTICA E BUONE PRATICHE INSERTO


STEAM
Al centro
Mensile - Numero 4 - Aprile 2020 - www.focusjunior.it/progetti-scuola
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale Aut. MBPA/LO-NO/156/A.P./2018 - Periodico ROC – LO/MI

della rivista

L’ALBERO
DELL’EVOLUZIONE
UMANA
Come spiegare ai ragazzi
la storia dell’umanità
secondo Telmo Pievani
EDUCAZIONE CIVICA GIOCHI E ATTIVITÀ PER FORMARE I CITTADINI DI DOMANI / ATTUALITÀ ROSSI
DORIA: PARLIAMO IN CLASSE DI CORONAVIRUS / REPORTAGE A MANTOVA LA SCUOLA DELLA
CREATIVITÀ / IDEE DI LEZIONE FIGURE PIANE, LE PROPRIETÀ DELL’ACQUA, MEMORIA, TRAP E CODING
EDITORIALE

C ari lettori, oggi il clima che si respira a Milano


e dintorni è surreale a causa dell’emergenza
coronavirus. È il 24 febbraio e le scuole hanno
chiuso i battenti per una settimana, i supermercati
sono stati presi d’assalto, mascherine e
disinfettanti sono diventati introvabili. Situazioni
analoghe si registrano anche in altre regioni, per
non parlare dei comuni in quarantena.

I bambini e i ragazzi ascoltano i tg, fanno domande


agli adulti (Moriremo tutti? Che cos’è un virus?
Perché non c’è una medicina? È colpa dei cinesi?) e
parlano tra loro scambiandosi informazioni e fake
news (mamma mia, quante ne girano in questi
giorni!).

Come scrive Marco Rossi Doria a pag. 10, quando


succedono fatti così complessi la scuola non può far
finta di niente ma deve aiutare gli alunni a
trovare le risposte alle loro domande (attraverso
la scienza, la storia e la geografia) e a elaborare
ansie e paure non da soli, ma insieme agli
altri. Più in generale, deve essere sempre
pronta a fornire alle nuove generazioni una
cassetta degli attrezzi per capire un mondo
sempre più interconnesso e complicato.
Buona lettura

Sarah Pozzoli
sarah.pozzoli@mondadori.it

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SOMMARIO
IL DOSSIER GLI ALTRI SERVIZI

ULTIME NOTIZIE EDUCAZIONE CIVICA


SULL’EVOLUZIONE UMANA I cittadini di domani Pag. 14
Lo studio dell’evoluzione umana è una
disciplina in continuo aggiornamento. OGGI INTERROGHIAMO...
E parlare in classe delle ultime scoperte è utile Mariapia Veladiano. La scuola
per avvicinare i ragazzi al metodo scientifico. accoglie il mondo Pag. 20
Inoltre, l’evoluzione umana è una materia
interdisciplinare in cui scienza, geografia, RITRATTO
storia e tecnologia si intrecciano. Pag. 22 Janusz Korczak: una vita
dalla parte dei bambini Pag. 28

SCUOLA DI MANTOVA
La scuola della creatività Pag. 32

INSERTO SPECIALE
LABORATORI STEAM IDEE DI LEZIONE

MULTIDISCIPLINARE
A scuola di Trap Pag. 44

MATEMATICA
Forme e formule Pag. 48

SCIENZE
GEOMETRIE DI LUCE Acqua ad alta tensione Pag. 52
La tecnica del light painting: un approccio
creativo alla fisica, alla matematica e all’arte. COODING
A cura di Andrea Capozucca Il coding con gli antichi Egizi Pag. 56

4
Mondadori Scienza S.p.A.
RUBRICHE IL TECNOLOGO Sede legale:
via Bianca di Savoia 12, Milano
Rivoluzione tecnologica: Sede amministrativa:
via Mondadori 1, Segrate (Milano)
oltre il libro digitale Pag. 62 Società con unico azionista,
soggetta ad attività di direzione e
coordinamento da parte di Arnoldo
LA NOTA Mondadori S.p.A.

La scelta che ricade Direttore responsabile


Sarah Pozzoli spozzoli@gujm.it
sull’economia del Paese Pag. 64 Art director
Maria Pia Eccher (caporedattore)
Ufficio grafico
L’APPELLO Maria Elena Masala (caposervizio),
Silvia Santinelli (vicecaposervizio)
Meno compiti a casa per Ivana Strada (vicecaposervizio)
ridurre i casi di miopia Pag. 65 Redazione Federica Baroni
(coordinamento), Stella Tortora
(caporedattore)
Ufficio fotografico
ULTIMA CAMPANELLA Barbara Francesconi
IN GITA A... Hanno collaborato Giovanni Biondi,
Barzellette che si sentono
Urbino, città natale Andrea Capozucca, Alex Corlazzoli,
in classe... Pag. 66 Beatrice Cristalli, Niccolò De Rosa,
di Raffaello Sanzio Pag. 6 Gianluca Foglia, Daniele Gouthier,
Barbara Leonardi, Daniela Lucangeli,
Federico Manicone, Valentina Murelli,
SALA INSEGNANTI Giuseppe Paschetto, Alberto Pellai, Luisa
Perego, Annamaria Porru, Paolo Ragusa,
Le notizie scientifiche CORSO Marco Rossi Doria, Bruno Zanzottera.
del mese Pag. 8 GRATUITO PER Email di redazione
redazione@focusscuola.it
INSEGNANTI Progetto grafico Gtower studio
IL COACH Coordinamento tecnico Valter Martin
Il 28 Aprile 2020 dalle
Coronavirus: parliamone
in classe Pag. 10
15:00 alle 18:00 presso la
sala eventi di Mondadori Publisher
Store in Piazza Duomo a Pamela Carati
LA PSICOLOGA Focus Scuola: Pubblicazione registrata al Tri-

Come si nutre il desiderio


Milano, si terrà un corso bunale di Milano, n° 230 del 07/09/2018. Tutti
i diritti di proprietà letteraria e artistica sono

di sapere Pag. 11 gratuito di disegno legato riservati. Il materiale ricevuto e non richiesto
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5
IN GITA A…

Quest’anno si celebrano i 500 anni


dalla morte di Raffaello Sanzio. E Urbino,
sua città natale, dedica al grande pittore
mostre, conferenze e spettacoli.
di Federica Baroni

6
La visita a Urbino sotto il segno del
grande maestro può iniziare dalla
visita a Casa Raffaello. Da non
perdere l’affresco Madonna con
bambino attribuito a Raffaello
giovane. Info: casaraffaello.com.
Tappa obbligata è poi Palazzo Ducale
dove ha sede la Galleria nazionale
delle Marche. Qui alcuni capolavori
del Rinascimento. Info: www.
palazzoducaleurbino.it. La città
marchigiana dedica poi a Raffaello
le personali: Raffaello Bambino dal
6 aprile, e Baldassarre Castiglione
e Raffaello dal 12 giugno. Tra gli
spettacoli da segnalare: Raffaello,
una vita felice con Alessandro
Preziosi il 6 aprile al Teatro Sanzio.

Shutterstock / cristian ghisla

7
SALA INSEGNANTI

IL DECALOGO
DEL SEXTING
Un riassunto delle notizie scientifiche
Secondo i criminologi americani
del mese relative al mondo della scuola, Justin Patchin e Sameer Hinduja,
“l’adolescenza è il momento in cui
dell’apprendimento e dell’educazione. si comincia a sperimentare la
sessualità e il sexting rappresen-
di Valentina Murelli ta un modo in più per farlo”. Per
questo, affrontare il tema con

Siam Pukkato/Depositphotos
loro potrebbe risultare più effica-
ce del semplice invito ad astener-
PICCOLI MOMENTI MATEMATICI si del tutto. Così i due ricercatori
hanno pubblicato sul Journal of
In molte famiglie leggere una aritmetiche alla fine della scuo-
Adolescent Health un decalogo per
storia ai bambini è un bellissi- la materna. Tra le attività più
EDUCAZIONE i ragazzi. Tra i punti: non condivi-
mo rito quotidiano, importante efficaci in questo senso i ricer-
CONTRO IL CANCRO dere materiale ricevuto da altri;
per stabilire connessioni emo- catori segnalano piccole addi-
inviare materiale solo a persone
tive e di relazione e per promuo- zioni e sottrazioni, l’utilizzo di I risultati di un recente sondag-
di fiducia; non inviare foto o video
vere le prime competenze di orologi e calendari per mostra- gio condotto dalla Union for In-
in cui siano visibili volti o elemen-
alfabetizzazione. Perché non re il trascorrere del tempo e ternational Cancer Control su
ti di riconoscimento; disattivare i
fare lo stesso con la matema- l’esecuzione di semplici misure. 15mila adulti di 20 Paesi parla-
servizi di geolocalizzazione; e, se
tica? Sulla rivista Child Deve- Tutte attività che, fatte con no chiaro: le conoscenze su rischi
costretti a inviare materiale espli-
lopment, i risultati di un picco- mamma e papà, rendono la e le strategie di prevenzione del
cito, raccogliere tutte le prove di
lo studio condotto in Cile mo- matematica divertente e proba- cancro sono ancora carenti, so-
questa pressione. ❚
strano che più sono frequenti le bilmente contribuiscono a ri- prattutto in fasce di popolazione
opportunità di giocare in casa durre l’ansia che spesso si a basso livello di istruzione e di
con la matematica per i bam- associa a questa disciplina, con reddito. Ma è proprio la scuola il
bini in età prescolare, migliori un impatto negativo sul rendi- primo ambito in cui si può agire
saranno le loro competenze mento. ❚ per migliorare le cose, come
provano le conclusioni di uno
studio che ha coinvolto circa 350

Shutterstock
scuole medie e superiori del Ken-
tucky. Sul Journal of Cancer
Education gli autori riportano di
aver osservato un netto miglio-
CIRCOLO
ramento dell’alfabetizzazione sul
VIRTUOSO
cancro dopo una semplice pre-
sentazione sui meccanismi bio- Le abilità cognitive aiutano a far
logici della malattia, i principa- andare bene a scuola, ma è vero
li fattori di rischio e le abitudini anche il contrario. Secondo quan-
di vita che possono ridurlo. Il to suggerito da due ricercatori
responsabile della ricerca, Na- delle università di Austin e di
than Vanderford, ha inoltre sot- Cambridge in un articolo pubbli-
tolineato che gli adolescenti cato su Child Development Per-
sono una popolazione perfetta spectives, programmi educativi
alla quale rivolgersi, da un lato di qualità migliorano non solo il
perché vivono un’età in cui è rendimento scolastico, ma anche
facile dare avvio a comporta- lo sviluppo cognitivo dei bambini,
menti non salutari come fuma- il quale a sua volta può influen-
re, dall’altro perché sono facil- zare positivamente il rendimento
Credit credit
Shutterstock

mente influenzabili se il mes- stesso, con una serie di effetti a


saggio è ben veicolato. ❚ cascata. ❚

8
LEGGI, CIRCOLARI,
CONTRATTI
Le novità più importanti che riguardano
professione e attività del personale scolastico
di Alex Corlazzoli

STUDENTI DALLA CINA


Shutterstock

Il ministero dell’Istruzio-
ne ha inviato l’8 febbra-

Getty Images/iStockphoto
io agli uffici scolastici
DIGITALE E DISCRIMINAZIONE
regionali e alle scuole la
L’uso di smartphone e videogame segnanti tendono a percepire circolare del ministero
è positivo o negativo per l’appren- vantaggi e svantaggi del digitale della Salute “Aggiorna-
dimento? Sorprendentemente, di in base all’appartenenza etnica e menti alla circolare mi-
fronte a diversi gruppi di studen- socio-economica degli studenti. nisteriale protocollo del 1 feb- patrocinio dell’Usr per il Molise,
ti gli insegnanti rispondono in Per esempio: mentre in scuole braio 2020 con riferimento alle dell’università degli Studi del
modo differente, rivelando pregiu- frequentate da studenti della indicazioni per la gestione nel Molise, della Regione Molise,
dizi nascosti. Questa è la conclu- working class o con famiglie di settore scolastico degli studen- della Provincia di Campobasso
sione alla quale è giunto Matt origine straniera, l’utilizzo dei ti di ritorno dalle città a rischio e di altri enti, organizza il con-
Rafalow, dell’università di Berke- dispositivi è considerato irrilevan- della Cina”. Nella circolare è corso nazionale di musica d’in-
ley, studiando la situazione in te o deleterio, in scuole private previsto che il dirigente scola- sieme e solisti per scuole pri-
scuole di vario ordine negli Stati frequentate da bianchi è ritenuto stico che venga a conoscenza marie e secondarie. Il concorso
Uniti e in Francia. Come spiegato potenzialmente utile per il percor- dalla famiglia dell’imminente si pone come scopo quello di
sull’American Journal of Sociology, so educativo, magari per rive- rientro a scuola di un bambino/ diffondere la cultura musicale
Rafalow ha osservato che gli in- lare interessi extrascolastici. ❚ studente proveniente dalle aree e motivare i giovani alla prati-
come sopra identificate, informi ca strumentale e vocale, sia
il dipartimento di prevenzione solistica sia d’insieme. Le scuo-
LA BUONA PRATICA DI CORRERE A SCUOLA
della Asl di riferimento. In pre- le che intendono partecipare
Si chiama “Daily Mile”, in asso- compresa. È emerso, per esempio, senza di un caso che rientra dovranno far pervenire la loro
nanza con il famoso tabloid bri- che, pur non rappresentando una nella categoria sopra definita, adesione entro e non oltre il 31
tannico Daily Mail, ed è un pro- soluzione definitiva contro l’obe- il dipartimento mette in atto, marzo 2020. ❚
gramma di attività fisica proposto sità infantile, il “Daily Mile” tende unitamente con la famiglia, una
per la prima volta nel 2012 in una a mantenere i bambini più in sorveglianza attiva, quotidiana, ASILI ALTERNATIVI
scuola primaria scozzese: in pra- forma e che tendenzialmente ai per la valutazione della even- Si terrà a Trento il 22 e 23 maggio
tica si tratta di lasciar liberi i bambini correre in questo modo tuale febbre e altri sintomi, nei il primo convegno nazionale sulle
bambini di correre o camminare piace: si mettono alla prova, svi- 14 giorni successivi all’uscita scuole dell’infanzia alternative
per 15 minuti, in un momento del luppando resistenza. Qualcuno, dalle aree a rischio, o ogni altro promosso da Erickson. L’incontro
giorno a scelta dell’insegnante. In tuttavia, ha dichiarato di trovare protocollo sanitario ritenuto propone un approfondimento te-
questo lasso di tempo i bambini la corsa noiosa e ha suggerito opportuno ai sensi della norma- orico-pratico di alcuni modelli di
percorrono circa 1,5 chilometri, l’introduzione di ostacoli da sal- tiva vigente. ❚ scuole dell’infanzia e si rivolge a
cioè un miglio. Ora i risultati di tare o la possibilità di ascolta- insegnanti, educatori, pedagogi-
alcuni studi, pubblicati di recen- re musica durante l’attività. ❚ CONCORSO DI MUSICA sti e professionisti che operano
te su varie rivi- Con la circolare 1762 il mini- nella fascia d’età 3-6 anni. Il
ste, permettono stero ha reso noto che anche pensiero comune è la volontà di
di fare il punto quest’anno prende il via il mettere il bambino al centro del
sulla pratica, 14esimo concorso nazionale di processo educativo e l’attenzione
diffusa ormai in musica d’insieme e per solisti. alla sua spontanea capacità di
oltre 10mila L’istituto comprensivo “L. Mon- apprendere e relazionarsi in mo-
scuole di 78 tini” di Campobasso, con il do libero e autonomo. ❚
Paesi, Italia

9
IL COACH

CORONAVIRUS: PARLIAMONE
IN CLASSE
Primo maestro di strada in Italia.
Formatore di docenti
Napoli
Marco Rossi-Doria

“M aestra, ma moriremo a causa del virus?


È colpa dei cinesi? Ma che cos’è un virus?
Perché non c'è la medicina per guarire?”. I bambini
in queste settimane sono in ascolto, guardano i

_freakwave_/Pixabay
telegiornali, parlano tra loro facendo congetture
e scambiando informazioni e disinformazioni.
Manifestano ansie, paure e curiosità. Vogliono capire.

È la situazione ideale per costruire con loro piste di


apprendimento. Un’epidemia è un fatto complesso, che, Non mancano la probabilità e la statistica.
tuttavia, può essere indagato e capito a livelli diversi di Nei termini descritti dalle Indicazioni nazionali si può
approfondimento. È importante dare basi di conoscenza e trattare, attraverso libere discussioni ed esercizi dedicati,
metodo per accompagnare la catena dei perché. Infatti, le la probabilità del diffondersi di un fenomeno e le misure
domande sono le più importanti generatrici di sapere che possono, invece, limitarlo nello spazio e nel tempo.
in ogni età e consentono, se si danno loro risposta E poi ci sono l’urgenza e la possibilità di parlare di pericoli,
e accompagnamento, di superare un’idea di malattia imprevisti, paure che vivono in ogni bambino messo
e contagio vaga o disinformata. davanti alle notizie che sente e alle parole allarmate dei
Ogni domanda che i bambini pongono sul coronavirus grandi che lo circondano. A scuola questi “vissuti” possono
rimanda a nuclei di conoscenza che possono essere essere portati a galla entro un confronto tra coetanei ben
affrontati in modo motivante, proprio per il senso di istruito e alla presenza di un adulto significativo quale è
urgenza che anche i bambini avvertono. Ci sono le l’insegnante. Da un lato, così, è possibile mettere il “sentire
scienze: i virus e i batteri. Come si osservano e e l’immaginare” in relazione con fenomeni che possono
studiano, il sistema immunitario e i vaccini, il corpo essere indagati e compresi in modo razionale. Dall’altro
umano e i suoi organi, l’igiene, la trasmissione delle lato, è possibile favorire l’esplicitazione delle naturali
malattie e i modi per prevenirle. Per preoccupazioni dando occasione di viverle
esempio, in classe si può indagare come non da soli, ma in modo circolare,
fa un virus a limitare la funzionalità dei La scuola serve elaborarle insieme agli altri. Lo studio dei
polmoni e come i batteri si moltiplicano a capire il mondo diversi tasselli di un mosaico complesso
a causa dell'indebolimento provocato dal e a farne e, poi, la conversazione, la scrittura
virus e in che modo la medicina cerchi di
combattere l’uno e gli altri. Poi ci sono la
progressivamente collettiva e quella individuale, possono
favorire sia la conoscenza di un fenomeno
geografia e la storia. parte, affrontare di cui tutti parlano sia la gestione delle
Le epidemie nei secoli, le scoperte della le sue sfide. emozioni che questo genera. La scuola
medicina, le nazioni coinvolte, Per questo, quando serve a capire il mondo e a farne
gli spostamenti umani e le loro ragioni,
succedono le cose, progressivamente parte, il che comporta
il rapporto tra scambi, conoscenze, attrezzarsi per guardare e affrontare le
economie. I bambini, per esempio,
non può far finta di sue sfide, cognitive ed emotive.
capiscono bene i nessi tra quarantena, niente. Deve essere Per questo, quando succedono le cose,
chiusura momentanea di luoghi capace di dare loro la scuola non può far finta di niente.
di produzione, arresto dei mercati, significato. Deve essere capace di dare loro
mancati guadagni. significato insieme ai bambini. ❚

10
LA PSICOLOGA

COME SI NUTRE
IL DESIDERIO DI SAPERE?
PER
Docente di psicologia CHÉ
dell’educazione e dello sviluppo
Università di Padova
?
Daniela Lucangeli

I l desiderio di sapere è quel sentimento che i


bambini manifestano quando ci tormentano di

Getty Images/iStockphoto
domande e richieste. Ma questa curiosità come si
nutre? Con informazioni, conoscenza, competenze...
ma soprattutto la ricerca scientifica ha dimostrato
che ad alimentare il sapere è il desiderio stesso.

Ma che cos’è la curiosità? La parola viene dal slegata dalle emozioni. Per questo, la presentazione
latino ‘curiositas’ che deriva da cura ed è il di nuove attività e nuovi giochi deve essere sempre
sentimento che ci permette di esplorare il mondo: entusiasmante e divertente per il bambino. Oggi
in particolare, si tratta di una spinta psichica verso la sappiamo che la combinazione tra apprendimento,
conoscenza. Nell’ambito della ricerca psicoeducativa emozioni e curiosità nel flow dell’intelligere è continua
lo psicologo e filosofo inglese Daniel Ellis Berlyne e determina sincronicamente la maturazione dei
(1924-1976) ha studiato la curiosità ed è stato il primo processi individuali. In tal senso vanno fatte due
a dividerla tra percettiva ed epistemica. La prima è considerazioni: una di tipo propositivo, e cioè quella di
quella che ci viene quando vediamo qualcosa di mai sviluppare un atteggiamento educativo concentrato
visto e moriamo dalla voglia di sapere che cos’è. La non soltanto nell’incrementare le possibilità del
seconda, invece, è uno stato di motivazione che attiva sapere, ma anche di mantenere vivo il desiderio di
la volontà verso la ricerca della conoscenza e in questa scoprire altro, di andare avanti. L’altra considerazione
trova sollievo. Ma che cos’è lo stato di motivazione che è di fare attenzione quando noi adulti, genitori o
attiva questa ricerca? Partiamo dalla parola insegnanti, interagiamo con i bambini e di tenere
‘motivazione’, etimologicamente è un lessico che indica presente sempre che la motivazione è legata alle
che c’è un motivo che determina emozioni. Per questo non bisogna mai
un’azione. svilire un alunno in difficoltà.
Insegnanti e
Qual è il motivo che spinge ad
genitori L’esempio più critico è quello
apprendere? Per capirlo immaginiamo dovrebbero dell’impotenza appresa: se un bambino
un flusso di pensieri ed emozioni, come puntare a che sta cercando di imparare qualcosa
se su un percorso di comportamenti stimolare la recepisce di non essere capace e l’adulto
mentali qualcosa determina una spinta ad che gli sta vicino rinforza questa
agire in un modo anziché in un altro.
motivazione sensazione, la percezione del piccolo si
La motivazione si mantiene per effetto e la curiosità che trasforma in una verità che dissolve la sua
del piacere provato nel controllo e nella sono il punto curiosità epistemica. La sua voglia
realizzazione del compito. Per questo, di partenza per la di conoscenza viene così frenata. Dunque la
l’insegnante e i genitori dovrebbero volontà di sapere va nutrita perché, oltre a
puntare a stimolare la motivazione e la
ricerca di sostenere il progredire delle conoscenze,
curiosità che sono il punto di partenza conoscenza. protegge il flusso motivazionale necessario
per stimolare la ricerca di conoscenza. E tenere in conto alla costruzione della propria percezione di
l’importanza auto competenza e quindi influisce anche
Un altro fattore da tenere in conto sull’autostima. (Ha collaborato Annamaria
delle emozioni.
è che la curiosità non può essere Porru) ❚

11
L’EDUCATORE

CIRCLE TIME: PERCHÉ


FA BENE ALLA CLASSE
Medico e psicoterapeuta
dell’età evolutiva
Università di Milano
Alberto Pellai

I l circle time (o tempo del cerchio) rappresenta uno

Getty Images/iStockphoto
strumento di grande utilità per ogni gruppo classe
perché potenzia le competenze relazionali ed emotive al
suo interno. Nel circle time gli alunni si mettono in cerchio
e l’adulto funziona come “tutore” dell’attivazione del
dialogo, delle idee e della partecipazione di tutti.
Si tratta di un metodo che permette ai bambini di
sviluppare competenze, sia sul fronte intrapersonale i bambini potranno perciò parlare ed essere ascoltati.
(ovvero quello relativo alla conoscenza di sé e L’importante è seguire alcune regole:
all’autoregolazione) sia sul fronte interpersonale (quello a) Nessuno giudica il contributo fornito da un altro
relativo all’ascolto, all’empatia, alla comunicazione). compagno.
b) Tutti possono esprimere un pensiero divergente.
Il circle time è uno dei metodi di lavoro più c) Ciò che viene detto nel cerchio è patrimonio della
presenti all’interno dei curricola e dei protocolli di classe e non può uscire da lì.
educazione socio-affettiva ed emotiva. In esso, lo d) Al termine del cerchio, con l’aiuto del docente,
“spazio delle emozioni” diventa non solo una si realizzerà una breve sintesi di ciò che è stato
dimensione che il docente chiede alla classe di condiviso. Tale sintesi deve essere rappresentativa
condividere all’interno di un momento che si ripresenta del percorso effettuato, ovvero tutti devono sentirsene
periodicamente (a cadenza settimanale, quindicinale o in qualche modo rispecchiati.
mensile, a seconda della scelta operata dal team dei
docenti), ma anche uno “spazio fisico” che fa mettere Il gioco del cerchio fornisce una zona di ascolto
tutti in cerchio, studenti e docenti, per rendere il più protetto nella classe, in cui i bambini sanno che
possibile condivisa la comunicazione emotiva e per possono dire ciò che realmente pensano, provano
stimolare, senza barriere né pregiudizi, e sperimentano.
la comprensione empatica La sua periodicità permette nel tempo
intersoggettiva. Si realizza annunciando
Disporre i bambini a tutti gli alunni di far sentire la propria
agli alunni che si sta per vivere un in cerchio e dare voce. Stare in cerchio, ottenere
momento molto speciale, la possibilità di il “potere della parola” attraverso
in cui si “fa scuola”, ma in modo esprimersi sotto l’oggetto che viene fatto girare di mano
completamente diverso dal solito.
Si dispongono le sedie in cerchio
la moderazione di inadulto mano, usufruire del tutoraggio di un
che evita l’eccesso di
e si fa girare un piccolo oggetto che un adulto, modella protagonismo di qualcuno (che
fornisce il potere della parola: chi lo all’interno del vorrebbe sempre parlare) e sostiene la
prende in mano può esprimere quello gruppo classe capacità di espressione di qualcun altro
che ha da dire mentre gli altri (che solitamente sta ai margini della
un clima di
ascoltano. Al termine di ogni contributo conversazione) permette di “modellare”
del singolo bambino, il docente prende
condivisione e all’interno del gruppo classe un clima di
l’oggetto che dà potere di parola e lo compartecipazione condivisione e compartecipazione al
affida a un altro bambino tra quelli al quale quale contribuiscono tutti. Perché in un
desiderosi di esprimersi, ma che partecipano tutti. cerchio, nessuno è primo e nessuno è
ancora non l’hanno fatto. A turno tutti ultimo. Nessuno vale più degli altri. ❚

12
DIDATTICA

I CITTADINI DI DOMANI

In attesa delle linee guida, ecco una bussola per insegnare


l’educazione civica e ambientale in modo efficace.
di Beatrice Cristalli

E ducazione civica e ambientale, questa (non)


sconosciuta. La materia, che secondo la legge del
20 agosto 2019 n. 92 entrerà ufficialmente nelle scuole
approccio concreto e partecipativo alla cittadinanza,
attraverso lo sviluppo di abilità e competenze in ambito
non soltanto sociale, ma anche economico (con la new
dall’anno scolastico 2020/2021, ha una lunga e nobile entry dell’educazione finanziaria), giuridico, ambientale,
storia, che ha visto continue modifiche e reinserimenti nel digitale, lavorativo e stradale. Molti dubbi sollevati dai
contesto di altre discipline, in percorsi per le competenze docenti in questi mesi riguardano non solo la
trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola- programmazione di queste “educazioni”, ma anche la
lavoro) o in progetti di educazione alla legalità. loro organizzazione didattica secondo metodologie che
Ma oggi, in un momento di impoverimento della vita civile siano il più possibile lontane dalla didattica tradizionale.
e del “valore della comunità”, come ha ricordato in un suo
discorso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Il buon cittadino
la nuova proposta disciplinare pare più strutturata. Tutta questa chiarezza, però, sul punto chiave delle nuove
A partire dalla sua natura trasversale, che propone un “educazioni”, cioè sul concetto di cittadinanza, non c’è.

14
I PUNTI CHIAVE
DELL’EDUCAZIONE CIVICA
E AMBIENTALE
1. È un insegnamento trasversale: infatti, include la cittadinanza
attiva e digitale, l’educazione finanziaria, la sostenibilità ambientale,
il diritto alla salute e al benessere.

2. Non è previsto un aumento organico dei docenti. L’insegnamen-


to sarà affidato nelle scuole del primo ciclo, in contitolarità ai docen-
ti sulla base del curricolo.

3. Sono previste almeno 33 ore all’anno, da ricavare all’interno


del monte ore obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti.

4. In attesa delle linee guida, gli obiettivi di apprendimento riguar-


dano lo sviluppo della competenza delle strutture e dei profili so-
ciali, economici, giuridici, civici e ambientali della società, con
avvio di iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile.

5. È prevista una valutazione. Le scuole dovranno individuare i cri-


teri che tengano conto della natura trasversale della materia. Per
ciascuna classe, sarà individuato un coordinatore che dovrà formu-
lare la proposta di voto espresso in decimi. ❚

sulle barricate della lotta per libertà e la democrazia, e


che, al contrario, il buon Garrone abbia mai votato alle
elezioni. Questa confusione si rileva anche nel tema della
cittadinanza attiva, un termine enfatico, una “parola
magica”, il cui abuso, che non è solo italiano ma riguarda
anche gli altri Paesi, rende sempre più ambiguo il ruolo
dell’istruzione scolastica. «La scuola» insiste Moro «non
deve formare cittadini attivi: deve formare cittadini
normali». Soprattutto quando si parla della sostenibilità
Shutterstock

ambientale, è importante considerare che oggi abbiamo


a che fare con nuovi doveri di cittadinanza, in continua
evoluzione. «Considerare la Terra come un bene comune,
Da qui ha inizio una lunga riflessione di Giovanni Moro, come la nostra casa» implica che questi doveri diventino
sociologo e responsabile scientifico di Fondaca «nuovi standard di comportamento sia a scuola sia nel
(Fondazione per la cittadinanza attiva), che insiste sulla quotidiano», attraverso l’esperienza sul territorio (spazi
grande confusione di un termine da sempre utilizzato e pubblici, periferie, quartieri, eccetera). Proprio in classe,
mai definito, che ora, nelle mani dei docenti, riserva questo approccio può essere tradotto in una forma di
altissime aspettative. «Nell’educazione civica e apprendimento semplice se, continua Moro,
ambientale sono mescolate da molto tempo l’idea del consideriamo la cittadinanza come un “dispositivo”, cioè
buon cittadino e l’idea della persona per bene, cioè la come «uno strumento per la convivenza e lo sviluppo di
cittadinanza e il galateo, ma non è detto che un buon una comunità, che si concretizza in tre componenti:
cittadino sia una persona buona, e viceversa». Un po’ nell’appartenenza come status e identità, nei diritti
quello che accade, ricorda Moro, nel libro Cuore con i correlati ai doveri e infine nella partecipazione dei cittadini
personaggi di Franti e Garrone: non è detto che il primo, alla vita della comunità». Un’attività da cui prendere
modello del bullo scolastico, da grande non sia morto spunto, per esempio, è quella a pag. 17.

15
PROGETTI DA PREMIO
Nel 2019, il Premio Vito Scafidi (XIII edizione), promosso da Cittadi-
nanzattiva, è stato consegnato a 10 proposte didattiche per rilan-
ciare l’educazione civica e ambientale.
Tra le menzioni speciali assegnate:

Getty Images/iStockphoto
- il progetto dell’Istituto Comprensivo di Caluso (Torino) dal titolo
“Sciogli il nodo”, per il contrasto agli episodi di bullismo e cyber-
bullismo;
- il progetto dell’Istituto comprensivo I Polo “Vanini” di Taurisano
(Lecce) dal titolo “Alla scoperta del nostro territorio”, che attra-
verso un’analisi storica e la realizzazione di interviste ai nonni sull’al- Le attività più efficaci per insegnare l’educazione civica
luvione che colpì la cittadina nel 1957, ha acquisito nuove conoscen- sono quelle legate al gioco, come rubabandiera.
ze sul territorio per affrontare i possibili rischi naturali;
- il progetto dell’Istituto comprensivo “Perlasca” di Roma dal titolo Paese oppure in una situazione in cui non vengono
“Vado sicuro”, con cui gli alunni della primaria hanno analizzato il rispettati alcuni diritti, vestendo i panni della parte “lesa”
percorso casa-scuola per individuare i comportamenti poco sicuri e e poi (o viceversa) di chi decreta l’effettiva violazione.
modificare le proprie abitudini e quelle degli accompagnatori. ❚
I luoghi chiave e il service learning
Il gioco, inoltre, rientra nelle strategie di didattica operativa.
La conquista di un valore astratto come, nel nostro caso,
quello della cittadinanza avviene solo con la sua
attualizzazione, con l’esercizio, che lo rende appunto
operativo attraverso l’esperienza. Secondo tale approccio,
sono molto utili anche le visite nei luoghi chiave del
territorio (musei, tribunali, biblioteche, enti che svolgono
servizi di pubblica utilità, orti botanici) e gli incontri con
organizzazioni di cittadinanza attiva locali (onlus,
Shutterstock

associazioni culturali o aderenti alla rete di


Cittadinanzattiva), che consentono agli studenti di
associare le pratiche di cittadinanza al loro quotidiano.
Per questo motivo, gli strumenti da adottare con le classi
Giochi di ruolo e rubabandiera dovrebbero essere semplici e reperibili con facilità.
Sulla base di un campione di alcuni progetti ben riusciti Anche altre proposte possono essere d’aiuto, come
in ambito civico, prosegue Moro, è stato inoltre possibile il service learning (su Focus Scuola n. 7), che coniuga
definire le linee guida per spiegare nelle classi il “apprendimento” e “servizio”, a partire da un reale bisogno
“dispositivo” della cittadinanza. Le metodologie più efficaci, della comunità. «Ci sono esperienze interessanti» dice
condivise e promosse dal team di Fondaca (Emma Moro «soprattutto nella coltivazione di orti didattici nelle
Amiconi, Marianna Fresu, Marco Morelli, Giovanni Moro, città, che diventano strumenti di formazione, aggregazione
Stefano Taurelli), riguardano la dimensione ludico-creativa, e sensibilizzazione alle tematiche dell’ambiente e della
che permette agli studenti di sperimentare non solo il nutrizione». L’orto realizzato dalla scuola primaria “Pascoli”
valore della solidarietà e della fiducia sociale, ma anche la di Pietrasanta (Lu) negli anni è stato infatti adottato da
comunicazione della propria identità nel mondo, favorendo molti cittadini, diventando un nucleo centrale della
lo sviluppo cognitivo, motorio e linguistico. Tra le molteplici comunità.
attività vi sono: i quiz (anche su piattaforme multimediali, Nell’attesa della pubblicazione delle linee guida che
come Kahoot), le carte da gioco e lo scarabeo dei diritti definiranno le competenze e gli obiettivi di apprendimento,
e dei doveri, la torta degli ingredienti della cittadinanza, il per ora il consiglio è uno: strutturate un approccio alla
rubabandiera con il numero degli articoli della Costituzione, cittadinanza che preveda attività che abbiano sempre
e i giochi di ruolo, che sollecitano lo sviluppo dell’empatia, come comune denominatore la partecipazione dentro
come il role-play, per favorire l’immedesimazione, per e fuori le aule. (Sul prossimo numero di Focus Scuola,
esempio, in uno straniero che si interfaccia con un nuovo ci sarà un approfondimento sull’educazione ambientale). ❚

16
SCHEDA DIDATTICA

INSEGNARE LA CITTADINANZA
Shutterstock

CON LA MUSICA IT-POP

Chi l’ha detto che per spiegare i temi di


cittadinanza non si possano utilizzare le
canzoni del momento? Barrio di Mahmood
(nella foto a destra) per esempio, può aiutarci
a spiegare alla classe non solo il lessico della
cittadinanza, ma anche l’importanza delle
diversità e di un approccio analitico nei
confronti dei quartieri in cui viviamo.
In Venezuela, Repubblica Dominicana e
Messico con barrio si indica una zona depressa
della città, caratterizzata da abitazioni precarie
e dalla scarsità di servizi. Mahmood, invece, ci
descrive nel brano un’atmosfera diversa, che fa
delle diversità un quartiere gioioso e in festa.
La canzone, proprio perché può essere
ricordata facilmente, motiva gli studenti
e permette di lavorare insieme a loro su
contenuti culturali che hanno un diretto
collegamento con la realtà.

OBIETTIVI DEGLI STUDENTI


• Saper usare correttamente i termini tecnici
del dizionario della cittadinanza;
• comprendere meglio le caratteristiche del territorio
e del quartiere in cui si vive;
• pensare in modo analitico e critico a se stessi nella
dimensione della comunità civile;

Shutterstock
• comprendere le interconnessioni fra tutte
le persone della comunità;
• comprendere il significato di diversità;
• essere in grado di confrontare le esperienze proposte.
Barrio
Dicevi sempre: “Vattene via che non mi importa più di te”
PRIMI PASSI: LA STORIA DI “BARRIO” Che te la scrivo a fare una poesia se brucerai le pagine?
Avviamo il percorso con l’ascolto e la lettura del brano. Leggeri come elefanti in mezzo a dei cristalli
Per raggiungere il primo livello tematico, occorre guidare Zingari come diamanti tra gang latine
la classe nella ricerca dei termini-chiave, cioè quelle Morire, morire per te, eh, non serve a nulla perché, eh
parole che vengono ripetute spesso, che sono comprese Lascerò il mare alle spalle cadendo su queste strade
nel ritornello e che ci fanno subito entrare nella storia che Ti chiamavo, mi dicevi
Mahmood sta raccontando. Proprio dalla parola barrio si
può iniziare a creare un dibattito sul significato del termine Cercami nel barrio, come se
e sulle possibili motivazioni che hanno spinto il cantante a Come se fossimo al buio, nella notte vedo te
utilizzarlo nel brano, anche attingendo a informazioni sulla Casa mia mi sembra bella, dici non fa per te
sua biografia. Però vieni nel quartiere per ballare con me

17
Tanto suona sempre il barrio
Tanto suona sempre il barrio
Tanto suona sempre

Guido veloce, cambio corsia, ma non


per arrivare a te
Se devo scalare la tua gelosia,
preferirei una piramide
Bevevo acqua con OKI soltanto per
calmarmi
Giocavo coi videogiochi per non uscire
Morire, morire per te, eh, non serve a
nulla perché, eh
Lascerò il mare alle spalle cadendo su
queste strade
Ti chiamavo, mi dicevi

Cercami nel barrio, come se


Come se fossimo al buio, nella notte

Getty Images/iStockphoto
vedo te
Casa mia mi sembra bella, dici non fa
per te
Però vieni nel quartiere per ballare con
me
quartiere?
Tanto suona sempre il barrio • Come definiresti l’appartenenza? Quali sono i luoghi della
Tanto suona sempre il barrio tua città ai quali ti senti di appartenere? Perché?
Tanto suona sempre • Quale definizione di appartenenza viene data dalla
Costituzione? Di quali e quante componenti è composta?
Sai che l’ultimo bacio è più facile Quali tipi di appartenenza esistono?
Poi cadiamo giù come Cartagine
Mai, non sparire mai come Iside LE DIVERSITÀ BALLANO
Mai, mai
La cittadinanza è uno dei principali meccanismi di
inclusione nella società, resa possibile attraverso le porte
Cercami nel barrio, come se
di accesso dell’appartenenza, del riconoscimento dei
Come se fossimo al buio, nella notte vedo te
diritti e dei doveri e, infine, della partecipazione.
Casa mia mi sembra bella, dici non fa per te
• Che cos’è il barrio di cui parla Mahmood? Quali sono
IL QUARTIERE DI MAHMOOD gli elementi che lo caratterizzano?
Per individuare il campo semantico occorre riflettere • Che cosa intende Mahmood con la frase “Zingari come
sul significato dei termini individuati, in particolare su diamanti tra gang latine”?
“quartiere”, che sembra essere proprio il tema del brano. • Che cosa significano “integrazione” e “inclusione”? Sono
Se lo sviluppo della comunità si concretizza sinonimi?
nell’appartenenza, possiamo, a partire da una riflessione • Perché il barrio della canzone è diverso dalla definizione
individuale sul quotidiano e sugli spazi della città che gli tradizionale del termine?
studenti conoscono, definire cosa significhi appartenere • Individua le frasi a sostegno della tua tesi.
a un gruppo, a un luogo e a una serie di usi e costumi • Esistono altri quartieri nel mondo che presentano delle
condivisi. analogie con il barrio (favela, slum, baraccopoli)?

• Che cos’è per te un quartiere? Quali sono gli elementi Altre canzoni che possono prestarsi per un tipo di lavoro
che lo caratterizzano? tematico e sul lessico di cittadinanza sono Cara Italia di
• Cosa accomuna i cittadini che vivono nello stesso Ghali e U-Soli dei Punkreas. ❚

18
CONSIGLI DI LETTURA

A TU PER TU CON LA
SCIENZIATA DELLE STELLE
Margherita Hack in una divertente
“caccia agli astri” per le vie di
Topazia racconta tanti aneddoti della
sua vita dedicata alle stelle.
«Sono nata il 12 giugno 1922 nella città più far nascere nei ragazzi il
bella del mondo, Firenze. Potete non desiderio di dedicarsi alla
crederci, ma sono venuta alla luce in una scienza e alla ricerca con
strada chiamata Via Centostelle, angolo passione. «La passione, questa
Campo di Marte». Così si presentava ai strana parola» amava dire
bambini Margherita Hack, quasi a voler Margherita «è una ragnatela
suggerire che il suo futuro di astrofisica infinita che deve nascere
fosse già suggellato nel suo indirizzo. spontaneamente soprattutto nei
Caparbia e vitale, Margherita mise nello bambini». E chi, meglio di un
studio la stessa passione che aveva per lo insegnante, può far nascere e
sport. Diventata una brillante astrofisica, coltivare la passione nei ragazzi?
fu la prima donna a dirigere un osservatorio La Hack credeva molto negli
astronomico, a Trieste, dal 1964 al 1987. insegnanti. Ripeteva: «Mettono
Attivista per i diritti umani e degli animali, ciò che oggi non va più di moda:
amava ripetere la frase di Kant, “Il cielo la passione».
stellato sopra di me, la legge morale dentro Molti sono gli aneddoti di Margherita Hack impegnata in una divertente “Caccia
di me”. E alla soglia dei 90 anni ancora Hack che possono catturare l’interesse dei agli astri”. Pur muovendosi in una cornice
tentava le partenze in salita per le strade di ragazzi. Ed è proprio su questi aneddoti che umoristica, il personaggio della scienziata
Trieste con la sua Fiat Tipo... si sofferma Geronimo Stilton nel libro A tu emerge a tutto tondo, presentato in modo
per tu con Margherita Hack. Il topo autentico e referenziato, grazie anche alla
PERCHÉ PARLARNE A SCUOLA? giornalista, grazie a una macchina del consulenza scientifica della Fondazione
Presentare in classe un personaggio come tempo, chiama a Topazia la grande Margherita Hack, nata nel 2018 dalla
Margherita Hack può essere l’occasione per astrofisica e la intervista. Non senza volontà dell’astrofisica italiana, e diretta
coinvolgerla in un’avventura, che vedrà la Marco Santarelli. ❚

FONDAZIONE HACK
Accettare l’invito di Geronimo Stilton, per recarsi a Topazia, è
un’idea che a Margherita Hack (la “Marga”, come era
chiamata in confidenza) sarebbe sicuramente piaciuta. Da
divulgatrice qual era, avrebbe amato continuare a parlare ai
ragazzi. E La Fondazione Margherita Hack vuole seguire
questo intento con alle spalle le ali della volontà e ai piedi la
bici che portava ogni giorno “Marga” da Trieste a Grado... ❚

COLTIVIAMO LA PASSIONE PER LA SCIENZA.


OGGI INTERROGHIAMO...

LA SCUOLA
ACCOGLIE IL MONDO
Mariapia Veladiano, scrittrice di successo,
ma anche insegnante di lungo corso e dirigente scolastico,
ci parla di com’è la scuola oggi e della sua forza.

Wikipedia
di Alex Corlazzoli

D opo trent’anni di scuola, prima nei panni di


insegnante e poi di preside, si può dire che
conosce molto bene il mondo dell’istruzione.
a un pubblico preselezionato.Quello abbiente e colto
per nascita. Poi a partire dagli anni Settanta, e direi fino
alla fine del secolo scorso, si è aperta alla società
Lo ha visto in tutte le sue sfaccettature. Ha conosciuto accompagnata da una riflessione politica, da strumenti
i problemi dello stare in classe con gli adolescenti, così legislativi importanti e dall’alleanza con le famiglie.
come quelli di dirigere un istituto. Nata a Vicenza, Un patto solido, che si fondava sulla fiducia e sulla
laureata in filosofia e teologia, ha felicemente insegnato convinzione che la cultura fosse determinante per la
lettere per più di vent’anni ed è stata preside a costruzione di un futuro che si immaginava migliore.
Rovereto e Vicenza. Collabora con Repubblica e con la Oggi la scuola statale continua ad accogliere il mondo
rivista Il Regno. Nel suo bagaglio anche la e le sue trasformazioni, ma lo fa, potremmo dire, a
pubblicazione di diversi libri, tra cui nel 2014, Parole di mani nude, cioè giocando competenze ed entusiasmi
scuola (Erickson). personali, ma all’interno di una certa solitudine sociale
e sotto la pressione di una politica che tende a usare la
Lei è passata da insegnante a preside. scuola in chiave demagogica. Ovvero, carica sulla
Com’è cambiata la scuola in questi anni? scuola responsabilità di gestione di fenomeni complessi
«La scuola statale oggi accoglie il mondo. Non è che richiedono una competenza politica che oggi si fa
sempre stato così, ovviamente. Un tempo era riservata fatica a vedere. Penso alla rivoluzione digitale, ai

20
movimenti migratori e alla paura di un scuola? Non si legge? È colpa della scuola
futuro che i genitori percepiscono meno e così via. Come se la scuola abitasse il
promettente del presente». deserto. In realtà, sono convinta che la
scuola in questi anni stia viaggiando
I ragazzi sono cambiati? controcorrente e stia, letteralmente,
«Sì e no. Il bisogno fondamentale è salvando il buono di noi e della nostra
sempre quello: essere riconosciuti nel società. I diritti, l’uguaglianza, le buone
proprio valore, trovare adulti accoglienti parole, la lettura».
e non paternalistici, figure di educatori
che non mortifichino, ma valorizzino le Come si sopperisce
idee che portano. È il bisogno educativo. ai tagli ministeriali?
Trovare persone che educano senza «Alleanze sul territorio, coinvolgimento
Sopra, il libro dedicato al
manipolare. Certamente è cambiata la della società civile, reti di scuole e reti
mondo della scuola.
pressione su di loro. I genitori temono di professionalità. Lo stiamo facendo».
che i figli non abbiano ciò che, secondo
loro, è di fondamentale importanza per il futuro, cioè: Quali sono gli attrezzi del mestiere
le certificazioni linguistiche, quelle informatiche, di un buon insegnante?
la mobilità internazionale, l’alternanza scuola-lavoro. «Competenza umana e professionale. La prima significa
E soprattutto i risultati, i voti alti che assicurano, così si maturità personale, sentire di poter essere un
pensa, l’eccellenza, l’ingresso nel mondo del lavoro o educatore perché si ha fiducia nella vita e nei ragazzi
nelle università di prestigio. Ma la paura è una pessima che ci vengono affidati. La paura da cui siamo
compagnia a scuola». circondati è un deficit di fiducia. Competenza
professionale perché il mondo chiede tanto studio
Sono migliorate o peggiorate le condizioni e capacità di lettura dei fenomeni».
di lavoro degli insegnanti?
«Oggi gli insegnanti devono dimostrare di essere E di un buon preside?
“diversamente insegnanti” rispetto a una certa «Vedo il preside come un grande facilitatore del lavoro
chiacchiera che li vuole fannulloni, in part time e dei docenti. Tesse relazioni buone, previene il conflitto
perennemente in vacanza. Di fatto, la stragrande o lo risolve attraverso il dialogo. Se le scuole hanno
maggioranza lavora moltissimo in condizioni di grande dimensioni giuste, allora può essere anche molto
complessità perché le classi sono molto numerose, presente con i ragazzi, un mediatore con famiglie
i problemi di apprendimento sono aumentati, come ci e docenti. E poi oggi il preside deve avere capacità
dicono tutte le indagini, e il contesto sociale considera di relazionarsi con il territorio in modo propositivo».
la cultura in modo strumentale e a volte anche
sospetto. Quindi sì, oggi è più difficile fare l’insegnante, Se fosse ministra dell’Istruzione, quali sono le tre
ma va anche bene così: non si può più replicare lo priorità a cui si dedicherebbe?
stereotipo dell’insegnante stigmatizzato dalla Lettera «Grande, estesa e condivisa progettualità sulle classi
a una professoressa della scuola di Barbiana, multietniche. Sono classi generative di futuro.
l’insegnante che trasmette la sua piccola chiusa cultura Se riusciamo a realizzare la convivenza a scuola, siamo
di classe. La condizione di lavoro è più difficile ma gli certi di dare ai nostri figli e nipoti la pace sociale in cui
insegnanti possono farcela». vivere la propria vita. Poi biblioteche in ogni scuola.
E niente riforme per dieci anni. Lasciare sedimentare
Perché la professione dell’insegnante il buono e accompagnarlo con le risorse necessarie».
ha perso prestigio?
«Soprattutto, mi pare, per due ragioni. Da un lato ha Quale libro consiglierebbe a un insegnante?
perso prestigio la cultura in sé. Il fatto che il successo «Insegnare al principe di Danimarca di Carla Melazzini
economico sia diventato prevalente della nostra società (Sellerio editore). È il racconto, scritto
ha messo a margine la cultura. Poi c’è stato meravigliosamente, di come la scuola può cambiare
un uso strumentale, demagogico, della scuola da parte la vita di ragazzi altrimenti condannati a replicare la
della politica. Per cui la scuola è diventata un po’ il violenza del contesto sociale di provenienza.
luogo in cui scaricare i problemi sociali. C’è bullismo? È la narrazione di una passione educativa piena
La scuola non fa abbastanza. C’è violenza? Ma dov’è la di competenza e umanità». ❚

21
DOSSIER

ULTIME NOTIZIE
SULL’EVOLUZIONE UMANA
Interdisciplinarità e metodo di Valentina Murelli

scientifico: le due parole chiave «L’ evoluzione umana? Un’ottima palestra didattica,
per mostrare il concetto di interdisciplinarità e
per affrontare una disciplina spiegare ‘in diretta’ come funziona il metodo scientifico».
Parola di Telmo Pievani, professore di filosofia delle
complessa e in continuo scienze biologiche all’università di Padova e grande
divulgatore, che di evoluzione in generale e di evoluzione
aggiornamento. umana in particolare si è sempre occupato. Ricordiamo,

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Sopra, il libro da cui
è tratto l’albero
dell’evoluzione umana.

per esempio, la partecipazione alla cura delle mostre argomento che affascina bambini e ragazzi. «Lo
internazionali Darwin 1809-2009 e Homo sapiens: la constato ogni volta che vado a parlarne in una scuola:
grande storia dell’evoluzione umana o il libro per ragazzi gli alunni sono sempre reattivi su questi temi» racconta
Sulle tracce degli antenati (Editoriale scienza), perfetto Pievani. «Per esempio, li sorprende scoprire che come
per gli studenti degli ultimi anni della scuola primaria o specie Homo sapiens abbiamo convissuto a lungo su
della secondaria di primo grado. E ancora, il recente questo pianeta con altre specie di ominini (uomo di
aggiornamento, in collaborazione con la Scuola Neandertal, di Denisova, di Flores) e si interrogano
Montessori di Bergamo, del materiale Montessori relativo profondamente sul perché alla fine siamo rimasti soli.
all’evoluzione (la “striscia della vita”, nelle pagine Più in generale, li affascina il fatto che l’evoluzione
successive) e all’evoluzione umana. rappresenti l’esplorazione di tante possibilità, per cui
non c’è un meglio e un peggio, un superiore e un
Un argomento affascinante inferiore». Come ripetono vari ominini con cui entra in
Affrontare l’evoluzione umana è allo stesso tempo contatto il piccolo Luca, protagonista di Sulle tracce
molto semplice e piuttosto complesso. Semplice degli antenati, non c’è stato, insomma, un solo modo di
perché – come tutta l’evoluzione – si tratta di un essere umani.

23
SCARICA
Sopra, la striscia dell’evoluzione della vita rieditata dalla
COME È RINATA IL PDF da Fondazione Scuola Montessori di Bergamo, con la
www.focusjunior.
LA STRISCIA it/focus-scuola/
consulenza scientifica di Telmo Pievani e la collaborazione
DELLA VITA dell’Associazione Rete Montessori.

La striscia della vita è il materiale ideato da Maria Montesso- Tutto in discussione


ri per l’apprendimento delle scienze naturali: «Un materiale Parlare di evoluzione umana a scuola, però, può anche
perfetto per trasmettere l’idea dell’interconnessione tra varie essere complesso anzitutto perché si tratta di una
discipline, ma inevitabilmente datato nella sua versione origi- disciplina che si aggiorna ed evolve molto velocemente.
nale» commenta Pievani, che è stato consulente scientifico per «Io stesso mi rendo conto che solo una decina di anni fa
la revisione della striscia condotta dalla Fondazione Scuola insegnavo ai miei studenti cose che oggi riteniamo
Montessori di Bergamo, in collaborazione con l’associazione sbagliate, come per esempio che erano impossibili le
Rete Montessori (alla quale, associandosi, la nuova striscia ibridazioni tra diverse specie umane» afferma Pievani. Al
può essere richiesta). «Due anni e mezzo di lavoro di aggior- contrario, oggi sappiamo che questa possibilità c’è stata,
namento scientifico e di ottimizzazione della fruibilità da par- tanto che nel Dna degli esseri umani attuali sono state
te dei bambini, compresi quelli con disabilità o disturbi dell’ap- trovate tracce di Dna di altre specie umane, in particolare
prendimento» precisa Alessandro Degli Esposti, insegnante di Neandertal e dell’uomo di Denisova. A indicare una
presso la scuola di Bergamo. La revisione scientifica si è storia di antichi incroci che hanno dato origine a
concentrata su alcuni aspetti in particolare: «Anzitutto discendenti ibridi fertili, in cui i geni di una specie si sono
l’eliminazione di ogni antropocentrismo e dell’idea di line- mescolati con quelli di un’altra. A proposito: se fino a
arità» chiarisce Pievani «con giochi di sovrapposizione che pochissimo tempo fa – parliamo di settimane! – si era certi
ora illustrano l’origine evolutiva di vari gruppi e la possibilità che il Dna di Neandertal fosse finito solo nelle popolazioni
di convivenza tra specie con storie evolutive molto diverse: per non africane (e quello di Denisova in popolazioni tibetane e
esempio, H. sapiens, una specie giovanissima, e i limuli, an- del Pacifico), un articolo pubblicato il 30 gennaio scorso
tichissimi». E ancora: «L’aggiornamento dei cambiamenti sulla rivista Cell da studiosi dell’università di Princeton ha
ambientali nelle ere geologiche, eventualmente associati a rimesso tutto in discussione, mostrando tracce di Dna
eventi come le grandi estinzioni di massa». Appartengono neandertaliano anche in popolazioni africane. Una scoperta
invece alla versione originale le cosiddette “linee della fortuna”, che gli autori hanno attribuito al ritorno in Africa di sapiens
le linee rosse che descrivono l’andamento demografico dei europei che si erano già incrociati con Neandertal.
gruppi, indicando espansioni, mantenimenti, estinzioni. ❚ «Oppure abbiamo pensato a lungo che Homo erectus
fosse un nostro antenato diretto e invece ora sappiamo

24
STORIE DEL DNA ANTICO
L’evoluzione umana si presta a tanti racconti pieni di interesse per gli
studenti, come quelli relativi all’analisi del Dna antico. Anche se sembra
un’impresa fantascientifica, infatti, è possibile estrarre Dna da resti fos-
sili di ominini preistorici.
Per esempio, gli scienziati sono stati in grado di estrarre Dna da ossa di
Neandertal, mettendo insieme le sequenze dei tanti frammenti ottenuti
fino a ricomporre il suo genoma per intero. Lo hanno fatto per primi nel
2010 i ricercatori dell’équipe di Svante Pääbo, del Max Planck Institute for
Evolutionary Anthropology di Lipsia, effettuando anche un confronto con il
genoma di Homo sapiens che ha subito suggerito antichi incroci tra le due
specie. Nello stesso anno il gruppo di ricerca ha analizzato il materiale
genetico estratto da un mignolo ritrovato in una grotta dei monti Altai,
in Siberia: la grotta di Denisova. Si pensava appartenesse a un Nean-
dertal e invece il Dna ha rivelato che si trattava di una nuova specie,
soprannominata appunto uomo di Denisova (anche se in realtà l’indivi-
Shutterstock / Zigres

duo in questione era una donna). In questo caso l’indagine è stata con-
dotta sul Dna mitocondriale estratto dall’osso: è il Dna contenuto nei mi-
tocondri, gli organelli che rappresentano le centrali energetiche delle
cellule, più facile da recuperare e analizzare di quello contenuto nei cro-
Una ricostruzione di Ōtzi, il cacciatore preistorico di oltre mosomi. Di recente, invece, un gruppo di ricerca danese ha pubblicato
5.000 anni fa, ritrovato nel ghiaccio della Val Senales. sulla rivista Nature Communications uno studio relativo all’analisi del Dna
umano estratto da un pezzo fossile di mastice di betulla masticata (una
che si tratta di una specie collaterale asiatica, specie di chewing gum ante litteram) risalente a 5.700 anni fa e ritrovato
e che Homo abilis sia stato il primo a produrre strumenti in una delle isole della Danimarca. Si è scoperto che apparteneva a una
di pietra, ma è quasi certo che non sia così» dice Pievani. donna dagli occhi azzurri ma non bionda come forse ci aspetteremmo.
Alcuni anni fa sono stati infatti trovati sulla sponda Al contrario, aveva capelli e pelle scurissimi. ❚
occidentale del lago Turkana, in Kenya, strumenti litici

25
risalenti a 3,3 milioni di anni fa, mezzo milione di anni più fascino al tema. «Se ci pensiamo bene l’evoluzione è la
antichi del primo fossile noto di un individuo del genere disciplina indiziaria per eccellenza. Si parte da un fossile,
Homo. La scoperta è stata annunciata nel 2015 sulla da una datazione, dalla descrizione di un ambiente e in
rivista scientifica Nature. base a questi indizi bisogna ricostruire una storia.
Ragionare sull’evoluzione è entusiasmante come giocare
Una palestra per il metodo scientifico a Sherlock Holmes, ma allo stesso tempo diventa anche
Se l’elevata velocità con la quale cambiano le conoscenze “giocare” a fare i ricercatori».
nell’ambito dell’evoluzione umana può essere considerata
un limite perché rimanere aggiornati non è facile, per Un tema interdisciplinare
Pievani si tratta comunque di un’opportunità formidabile. Portare in classe l’evoluzione umana significa anche fare
«Se il fatto che la disciplina evolve così profondamente un lavoro tutto giocato sul filo dell’interdisciplinarità.
viene vissuto insieme agli studenti, magari partendo dalla «Non si può parlare di evoluzione umana senza chiamare
presentazione in classe delle ultime novità della ricerca in causa la geografia e anche la storia, le scienze
scientifica, questo diventa un modo eccellente per ambientali e del clima, le nuove tecnologie che oggi
mostrare “in diretta” come funziona il metodo scientifico. permettono di studiare sempre meglio il nostro passato,
E, del resto, proprio questo deve essere la stella polare come l’analisi del Dna antico. In particolare, è
nell’insegnamento e nell’apprendimento delle scienze: fondamentale mettere in relazione i cambiamenti
i contenuti sono importanti, certo, ma ancora di più lo evolutivi con la storia geologica e fisica del pianeta,
è far capire come si arriva a certe teorie, a certe ipotesi, perché l’evoluzione avviene sì nel tempo, ma anche nello
e mostrare come funziona la genesi del processo di spazio fisico». Tra l’altro, in questo senso il racconto
conoscenza scientifica». Il che non fa che aggiungere dell’evoluzione umana diventa anche un esempio perfetto
di ciò che intendeva Maria Montessori
Princeton University, Office of Communications, Matilda Luk

quando parlava di “educazione


cosmica”, cioè chiarisce Pievani
«un’educazione realmente integrata,
in cui i vari temi non sono solo
giustapposti, ma profondamente
intrecciati». Ecco perché i suoi
materiali sull’evoluzione, come la
striscia della vita, erano già molto
moderni, anche se ovviamente è
stato necessario aggiornarli proprio
per il galoppare veloce delle nuove
conoscenze.

Le cose da imparare
Ma quali sono le conoscenze
irrinunciabili che un bambino
dovrebbe avere sull’argomento
evoluzione umana? Pievani risponde

PER SAPERNE
DI PIÙ:
• Pikaia, il portale dell’evoluzione:
http://pikaia.eu/
• la serie video in 10 puntate
pubblicata dal Bo Live dell’università di
Padova: https://ilbolive.unipd.it/it/news/
levoluzione-umana-inizi-6-milioni-anni-
La scoperta più recente: Dna di Neandertal è presente nelle popolazioni africane. fa-africa. ❚

26
a questa domanda immaginando di raccontare
a un ipotetico scienziato extraterrestre le conoscenze LE CURIOSITÀ DEI RAGAZZI
fondamentali che abbiamo appreso sulla nostra storia
evolutiva. E dunque: «Aver capito che la vita sulla Terra Perché noi Homo sapiens siamo rimasti soli, se in passato sul
è cominciata circa 3,8 miliardi di anni fa, che l’immagine nostro pianeta hanno convissuto diverse specie umane?
adeguata per rappresentare l’evoluzione della vita sul Una convinzione comune è che a un certo punto sapiens abbia preso il
nostro pianeta non è una linea retta ma un cespuglio, sopravvento con la forza e la violenza. «Non sappiamo con chiarezza che
che c’è stato un unico antenato comune (LUCA, Last cosa sia accaduto circa 50mila anni fa, quando sono scomparse le altre
Universal Common Ancestor), che Homo sapiens, con specie esistenti del genere Homo, però non abbiamo mai trovato tracce
tutta la sua capacità di esplorare nuovi ambienti e di di scontri violenti» afferma il filosofo. Sottolineando che l’ipotesi più
adattarvisi, è parte integrante di questa storia, un accreditata è che qualcosa, in quel periodo, ci abbia dato un vantaggio
ramoscello nell’albero evolutivo. E ancora, aver demografico che ci ha permesso di prevalere. «Sappiamo che se tra due
compreso quali sono i meccanismi fondamentali specie che si assomigliano molto e che agiscono nella stessa nicchia
dell’evoluzione, cioè variazione e adattamenti». evolutiva, una a un certo punto acquisisce un vantaggio competitivo
qualsiasi, l’altra finisce con l’andare incontro a estinzione nel giro di
Gli errori da evitare pochi millenni. E sappiamo che sapiens e Neandertal erano molto simili».
Tutto sommato sono pochi concetti, ma errori e false
credenze sono all’ordine del giorno. In parte perché, come Come erano i Neandertal?
abbiamo visto, le conoscenze si aggiornano molto A lungo gli uomini di Neandertal sono stati dipinti come “bruti pelosi”
velocemente, e ciò che riteniamo vero oggi potrebbe non molto meno progrediti di noi, ma da vari ritrovamenti emerge che erano
esserlo domani. In parte, però, in conseguenza di alcune dotati di intelligenza simbolica e capaci di sviluppare immaginazione e
tendenze cognitive generali tipiche proprio della nostra cultura. Alcune popolazioni di Neandertal producevano monili, come cion-
specie. La prima è quella alla linearizzazione: pensate a doli fatti con conchiglie bucate e colorate e si ornavano il corpo con penne
quanto sono diffuse e pervasive le rappresentazioni e colori, mentre si suppone che altre abbiano praticato rituali funebri. «Di
dell’evoluzione umana come una linea dritta che partendo certo» prosegue Pievani «c’è che intorno a 60mila anni fa Homo sapiens
da una scimmia arriva a Homo sapiens, rappresentato diventa una specie molto adattabile e mobile, capace di raggiungere
come apice di una marcia di progresso. È il motivo per cui l’Australia e anche le coste del mare Artico. Un’espansione di successo
molti ancora ritengono valida un’affermazione come “gli forse dovuta a una maggiore capacità di organizzazione, di cooperazione
uomini discendono dalle scimmie”, mentre quella corretta sociale, di comunicazione». A indicare che l’espressione “sopravvivenza
sarebbe “uomini e scimmie hanno antenati comuni”. «È del più forte” potrebbe essere declinata come “sopravvivenza del più co-
fondamentale evitare questa semplificazione a favore del operativo” o “del più capace di organizzarsi in società complesse”.
concetto di cespuglio evolutivo, che dovrebbe tenere
conto anche delle continue sovrapposizioni che ci sono Come evolverà la nostra specie umana?
state nella storia evolutiva dei viventi» afferma Pievani. Questa domanda non ha una risposta precisa ma, dice Pievani, «apre
«Prendiamo i dinosauri: non è che un bel giorno sono alla possibilità di riflettere insieme sul fatto che molto, in questo per-
spariti tutti e al loro posto sono comparsi all’improvviso i corso, dipenderà da noi, che siamo diventati agenti evolutivi in grado
mammiferi. Al contrario, per un po’ dinosauri e mammiferi di intervenire sull’evoluzione sia dall’esterno, attraverso profonde mo-
si sono sovrapposti (come poi ha fatto Homo sapiens con difiche dell’ambiente, sia dall’interno, attraverso nuove tecnologie
altre specie del genere Homo) e addirittura dai dinosauri come il gene editing che permette di modificare il Dna di piante, ani-
è partita una linea evolutiva – quella degli uccelli – che mali e anche esseri umani».
esiste ancora oggi».
Altra tendenza che ci porta a compiere errori, secondo Si dice ominini o ominidi?
Pievani, è quella all’essenzialismo, cioè a concepire le Come spiega Telmo Pievani nel libro Sulle tracce degli antenati, di recen-
diversità catalogandole in “essenze” (gli europei hanno te i tassonomisti, cioè gli scienziati che si occupano di classificare gli
certe caratteristiche specifiche, i cinesi altre e così via). esseri viventi, hanno proposto una nuova revisione dei due termini.
«Quando parlo con bambini e ragazzi cerco sempre di «Nel nuovo schema, gli “ominini” sono la tribù (cioè la sotto-sotto-
smontare queste assunzioni (sempre più frequenti via via famiglia) che include il genere Homo, gli scimpanzé e tutte le specie
che crescono), cercando di far capire che la diversità si estinte vissute nei sei milioni di anni che ci separano dall’antenato
gioca per la maggior parte a livello individuale e meno a comune con gli scimpanzé. Invece, gli “ominidi” sono la famiglia delle
livello di gruppo umano». Siamo tutti diversi, anche se grandi scimmie, che includono Homo sapiens, gli scimpanzé, i gorilla
apparentemente molto simili, ed è proprio questa la e gli oranghi». ❚
nostra straordinaria ricchezza. ❚

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RITRATTI

Israel images / Alamy Stock Photo/IPA


JANUSZ KORCZAK: UNA VITA
DALLA PARTE DEI BAMBINI
Pediatra e pedagogista rivoluzionario, dedicò la sua vita,
terminata in un campo di sterminio, ai diritti dell’infanzia.
di Valentina Murelli

“M i balla un dente”. Non sembra certo, questa,


una dichiarazione da prima pagina, eppure
proprio in prima pagina l’ha pubblicata la Piccola rivista,
lingua polacca dell’epoca. D’altra parte il dondolio di un
dente può ben rappresentare un evento centrale nella
vita di un bambino e la Piccola rivista era dedicata
dal 1926 al 1939 supplemento settimanale della proprio ai bambini, oltre che interamente scritta e
Nostra rivista, il più importante quotidiano ebraico in redatta da loro. A idearla e a seguirla per tutto il suo

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Non esistono bambini difficili, ma
bambini infelici. E con il dialogo si
può trovare una soluzione.

(adulti, bambini, adolescenti, medici, educatori,


genitori). Parlando quasi sempre di bambini,
ai quali si dedicava, non solo come medico,
ma anche come educatore e con un interesse
particolare per i più poveri e in difficoltà.
Nel 1912 avviene la svolta definitiva della sua
Sopra, prima pagina della “Piccola rivista”, inserto settimanale vita: lascia l’ospedale e fonda il Dom Sierot, la
del quotidiano “Nostra rivista” dedicato ai bambini. Casa dell’orfano per bambini ebraici, a Varsavia,
il luogo in cui prendono corpo alcuni principi
percorso editoriale era stato Janusz Korczak: pediatra, fondamentali del suo pensiero pedagogico. «Anzitutto,
scrittore, educatore, pedagogista, ma soprattutto una il diritto del bambino al rispetto, da cui discende
delle più grandi autorità intellettuali e morali dei nostri l’eliminazione delle punizioni corporali e delle privazioni
tempi, che per tutta la vita, tragicamente finita che caratterizzavano la vita negli orfanotrofi ma, in
nell’agosto del 1942 nel campo di sterminio nazista generale, l’educazione dell’epoca» afferma Vaccarelli.
di Treblinka, aveva messo i bambini al centro delle sue E ancora, l’osservazione come strumento fondamentale
riflessioni, dei suoi scritti, del suo lavoro. «Una figura per capire e affrontare i problemi dei bambini. «Korczak
leggendaria, molto nota ai suoi tempi e oggi invece un si arrabbiava molto quando sentiva un educatore
po’ dimenticata, ma certo da recuperare perché di parlare di bambini “difficili”. Diceva che non esistono
grandissima attualità» sostiene Alessandro Vaccarelli, bambini difficili, ma bambini infelici e che con
docente di pedagogia generale e interculturale l’osservazione e il dialogo si può capire l’origine di
all’università dell’Aquila, tra i relatori di un convegno su quell’infelicità (l’assenza della mamma? Un dolore fisico?
Korczak (sottotitolo: “Dalla parte dei bambini, sempre”) Una frustrazione?) per cercarvi una soluzione».
organizzato lo scorso marzo dall’Associazione Ma se Korczak insiste sui diritti (tanto che proprio ai
Montessori di Brescia. «Del resto, Korczak e suoi scritti si ispirò la “Dichiarazione universale dei
Montessori non solo erano coevi ma avevano molto in Diritti del fanciullo” del 1959), non dimentica i doveri
comune, dalla formazione scientifica (erano entrambi legati alle regole di convivenza. Alla Casa dell’orfano,
medici) a una visione “rivoluzionaria” dell’infanzia». per esempio, c’erano mansioni che i bambini dovevano
svolgere a turno e c’era un tribunale, gestito dai
La Casa dell’orfano bambini stessi, per dirimere le controversie. «Anche
Nato a Varsavia nel 1878 da una famiglia ebrea ben questo era rivoluzionario perché si basava più sul
integrata nella cultura polacca, Janusz Korczak si concetto di perdono che di punizione, o meglio su
chiamava in realtà Henryk Goldszmit, ma fin da
giovanissimo aveva utilizzato questo pseudonimo
letterario per firmare novelle e romanzi a episodi.
In effetti al lavoro in ospedale e in studio come pediatra
(era un medico molto richiesto) aveva sempre
affiancato l’attività di scrittura. “Scriveva molto e amava
farlo” ricorda lo psichiatra Stanislaw Tomkiewicz, uno
dei bambini dell’orfanotrofio ebraico di Korczak,
nell’introduzione all’edizione italiana di uno dei suoi libri,
Il diritto del bambino al rispetto (Luni Editrice). “Aveva
cominciato a scrivere ai tempi della scuola, di cui mai
aveva sopportato la disciplina fredda, sadica e
impersonale” e l’aveva fatto per tutta la vita. Scriveva
Korczak fu molto attivo come scrittore. Sopra a sinistra,
di tutto (narrativa, opere teatrali, articoli scientifici o
un libro per bambini; a destra, un testo di pedagogia.
divulgativi su temi di educazione o medicina) e per tutti

29
stesso e non ciò che l’adulto vuole. Che da
neonato ha diritto di essere allattato quando
lo desidera e non a orari fissi e, crescendo,
di sviluppare un suo sguardo sul mondo libero
da condizionamenti, di non essere tenuto
al guinzaglio, di rischiare facendo cose
pericolose come arrampicarsi sugli alberi”.
Monika Tymanowska / Alamy Stock Photo/IPA

Sono i diritti di cui, spesso in tono umoristico,


Korczak parla per anni in una fortunatissima
trasmissione alla radio polacca, con lo
pseudonimo di “vecchio dottore”.
Non è tutto. Addirittura, Korczak parla di
diritto del bambino a morire: un principio in
parte provocatorio, ma che trova purtroppo
compimento nel contesto tragico e orrendo
della Shoah. Nel 1940 la Casa dell’orfano è
Sopra, il monumento a Janusz Korczak e ai bambini della Casa costretta a spostarsi nel ghetto e Korczak
dell’orfano nel cimitero ebraico di Varsavia. sa che arriverà la fine. Nell’estate del 1942
decide di mettere in scena con i 200 bambini
quello di riflessione comune, tra piccoli, ma anche tra ospiti della struttura L’ufficio postale, un dramma del
piccoli e adulti» spiega Vaccarelli. Anche gli educatori, premio Nobel per la letteratura Rabidranath Tagore,
e tra loro lo stesso Korczak, potevano essere censurato dai nazisti. Racconta di un bambino orfano
“incriminati”, come racconta il libro Il mio maestro e malato, affidato a uno zio. Il bimbo infine muore,
Janusz Korczak di Itzchak Belfer (Gallucci editore, ma solo dopo aver visto i postini del re portare lettere
tradotto in italiano dagli alunni del liceo classico d’amore, ricette mediche, messaggi di speranza.
“Massimo d’Azeglio” di Torino). Una bambina aveva Quando gli chiedono perché abbia fatto rappresentare
chiamato a processo il dottore ritenendo che si fosse un dramma così triste, Korczak risponde: “Perché i
comportato male con un’amica: “Il verdetto pronunciato bambini imparino a morire serenamente”. Non solo:
in seguito all’incidente venne chiamato Articolo 100” come racconta lo scrittore e pedagogista Dario Arkel
scrive Belfer “e diceva così: ‘Quello che hai fatto è nel libro Ascoltare la luce. Vita e pedagogia di Janusz
sbagliato! Il tribunale ti ordina di non farlo mai più!’ Korczak, in quell’estate fa sistemare la bandiera verde,
Quando i giudici lessero la sentenza, scoppiammo simbolo dell’orfanotrofio, fa rammendare i vestiti più
tutti a ridere. Per le settimane successive prendemmo belli, stampare le ultime cartoline. E quando, il 5
in giro il dottore chiamandolo Cento”. agosto, arrivano i tedeschi raccomanda loro: “Quando
vedrete scendere i bambini non toccateli, lasciateli per
I diritti dei bambini conto loro, usciranno e saranno perfetti”. Quel giorno,
La massima espressione del diritto del bambino è dire su ordine dei soldati, i bambini si mettono in fila, con
la sua, dichiarando pensieri, passioni, emozioni, paure, Korczak in testa che tiene un piccolo in spalla e si
come viene anche chiamato a fare nella Piccola rivista. incamminano verso il treno che li porterà al campo
Lo ha raccontato bene al convegno di Brescia (i cui atti di concentramento di Treblinka. In stazione qualcuno
sono ora pubblicati dal Leone Verde Edizioni) l’esperto riconosce il vecchio e famoso dottore e offre,
di lingua e cultura polacca Luca Palmarini, a lui solo, una possibilità di salvezza. Pare che abbia
sottolineando che attraverso le migliaia di lettere inviate risposto: «Tu conosci una madre che lascerebbe
alle redazione dai bambini di Varsavia (soprattutto i propri figli in mani estranee? Io di figli ne ho 200
ebrei, ma non solo), il settimanale diventa un mezzo e ne sono il padre e la madre». Secondo Vaccarelli,
per conoscere e dare attenzione ai veri interessi dei «è la dimostrazione più eloquente e solenne
piccoli, che si tratti delle ingiustizie di un educatore, dei di un’idea di educazione che, decidendo
litigi in famiglia o di un dente che balla. È sicuramente consapevolmente di misurarsi con la morte, in realtà
un’attenzione nuova, insolita per l’epoca, quella che si misura con la vita stessa, con la sua dignità e
Korczak dedica agli interessi dei bambini, come è celebrazione. Di un’idea di educazione che non può
nuova tutta la sua idea di infanzia. “Il bambino di che parlare di umanità e umanizzazione, e anche per
Korczak è un bambino reale, che ha diritto a essere se questo oggi straordinariamente attuale». ❚

30
CONSIGLI DI LETTURA

TUTTI DOVREBBERO LEGGERE


(PIÙ) LIBRI PER RAGAZZI
Un manifesto della letteratura per ragazzi e della sua universale bellezza.
Katherine Rundell è una scrittrice di ogni tanto qualche collega storce il naso, errante di Howl, di Diana Wynne Jones.
successo, ma è anche una docente ma lei sa che farebbero invece meglio a
dell’università di Oxford, dove studia e leggere romanzi come La bussola PERCHÉ LEGGERE LIBRI PER RAGAZZI?
insegna poesia rinascimentale. d’oro, di Philip Pullman; Il vento tra i La ragione? Semplice. Questi libri «Sono
Quando parla dei suoi libri per ragazzi, salici, di Kenneth Grahame o Il castello un canale perfetto per stimolare
creatività e immaginazione, per ritrovare
gioia e spensieratezza, per osservare il
mondo con quattro occhi, quelli
dell’adulto e quelli del bambino».

NON SOLO PER PICCOLI LETTORI


Un’appassionata difesa della letteratura
per ragazzi, contro i pregiudizi e gli
snobismi di chi pensa che leggerla dopo
una certa età sia bandito. Un saggio
brillante e ironico, pieno di buoni motivi
per leggere o rileggere libri erroneamente
relegati allo scaffale dei piccoli, e solo
dei piccoli. Perché i libri per ragazzi non
sono un posto in cui nascondersi, sono
un posto in cui cercare.

CHI È KATHERINE RUNDELL?
Katherine Rundell ha trascorso l’infanzia
tra Africa ed Europa e ha poi viaggiato in
tutto il mondo. Ha una borsa di studio
presso l’All Souls College di Oxford. Con
Rizzoli ha pubblicato Sophie sui tetti di
Parigi (2015), La ragazza dei lupi (2016,
Premio Andersen 2017 nella categoria
9/12 anni), Il Natale di Teo (2017),
Capriole sotto il temporale (2018,
finalista Premio Strega Ragazze e
Ragazzi 2019), Racconti della giungla
(2019) e, nel settembre 2019,
L’esploratore, vincitore del prestigioso
Costa Award. ❚

LEGGERE LIBRI PER RAGAZZI È COME APRIRE


UNO SCRIGNO DI MERAVIGLIE.
DIDATTICA

A MANTOVA LA SCUOLA
DELLA CREATIVITÀ
All’Istituto comprensivo “San Giorgio” si punta a stimolare
l’inventiva dei ragazzi anche attraverso l’uso del digitale. Perché
le nuove tecnologie possono essere un ottimo strumento didattico.
di Barbara Leonardi. Foto di Bruno Zanzottera

32
Sopra, L’Officina delle storie: qui gli alunni della primaria
costruiscono i personaggi delle favole.

Sopra, nell’aula tematica L’Officina delle scienze i bambini


imparano matematica attraverso l’uso di un robottino.

A ll’Istituto comprensivo “San Giorgio” di Mantova


gli alunni leggono molti libri. Moltissimi libri. Ma
non compilano neppure una scheda di lettura. Se volete
divertirvi con il fumetto creato partendo dalla Fattoria
degli animali di George Orwell e usando un’app e il
tablet. Altra possibilità per fruire un libro: sedersi in
conoscere il contenuto dei testi, le emozioni che biblioteca e ascoltare una compagna che presenta
la lettura ha suscitato, le riflessioni dei ragazzi, il libro letto durante le vacanze.
dovete sfogliare uno degli splendidi lapbook che hanno Come, per esempio, fa Emma con Il maestro nuovo
realizzato: parole e immagini vi verranno incontro. di Rob Buyea. Ma non è la classica presentazione.
La creatività degli alunni dialoga e s’interseca con Emma, infatti, tiene in mano una scatola con sopra
quella degli autori. Oppure, potete collegarvi a Internet scritto “Scuola”. Poi la ribalta, per significare un
e scorrere le pagine virtuali del tweetbook dedicato cambiamento di prospettiva. E da lì lascia cadere
al libro La tregua: frasi lapidarie e densissime, come sagome di carta colorate che ha realizzato: sono
pugni nello stomaco, mostrano che Primo Levi riesce i personaggi della storia. E incanta così la sua platea...
ancora a indignare e a commuovere. Ma potete anche e non vola una mosca.

33
Un ambiente ispirato al feng shui
Benvenuti nella scuola della creatività. Quattro plessi
dell’infanzia, due primarie e una secondaria di primo
grado, accomunati dallo sforzo di stimolare i nativi
digitali con una didattica nuova. E con ambienti inusuali.
«Il nostro fiore all’occhiello è l’aula feng shui» racconta
la preside, Simonetta Ascarelli. «È stata progettata da
un architetto nel rispetto dei dettami di questa antica
arte geomantica cinese. È orientata in un certo modo
rispetto ai punti cardinali, ai venti, alla luce. Perfino
i colori sono stati scelti con un criterio preciso per
trovare il giusto equilibrio energetico. I ragazzi
confermano che lì si lavora meglio, si sta bene».
Nell’aula ci sono tavoli modulari pensati per favorire
l’apprendimento cooperativo. «Si possono spostare
facilmente e adattare alle varie esigenze» conferma
Maria Rosaria Grasso, prof di italiano e anima digitale
di questa scuola, tra le fondatrici del Movimento
Avanguardie Educative. «Noi abbiamo scelto di adottare
questa metodologia didattica proprio per coinvolgere
maggiormente i ragazzi, per renderli protagonisti attivi
nel loro processo di apprendimento. Nella lezione
tradizionale l’insegnante spiega e gli alunni sono
abituati a immagazzinare le informazioni. Ma tutti gli
studi degli ultimi anni concordano sul fatto che si ha
Sopra, le scale della scuola sono tappezzate con
un apprendimento profondo solo quando i ragazzi sono
le tabelline. Per facilitarne l’apprendimento.
chiamati a costruire attivamente la loro conoscenza.
Li facciamo lavorare inizialmente a coppie. Soltanto
quando ci sembra che abbiano acquisito almeno in Tecnologia e fantasia
parte la capacità di collaborare li riuniamo in piccoli Nella classe prima D gli alunni, a grappoli,
gruppi mai superiori ai quattro elementi perché sono chini sui tablet. «È una lezione di scrittura
altrimenti l’interazione è difficile da ottenere». creativa» racconta la prof di italiano, Marilena
Garatti. «Devono elencare le caratteristiche dei
Drammatizzare la storia propri genitori, selezionarne alcune e ideare un
E allora sbirciamo dentro l’aula feng shui. Gli studenti papà e una mamma immaginari con un
di terza media sono seduti ai banchi esagonali carattere ben definito». L’iPad qui è utilizzato
e multicolori. Sullo schermo, in fondo, scorrono quotidianamente. Per esempio, hanno
le immagini in bianco e nero del leader Martin Luther realizzato una favola con Google Slides,
King davanti agli oltre 250mila partecipanti alla marcia videolezioni sulle foibe o sulla condizione delle
di Washington DC, il 28 agosto 1963. Uno studente donne in Arabia Saudita e anche un filmato
si alza in piedi e recita con voce ferma: «I have a contro il bullismo. «Cerchiamo di rendere più
dream...». Uno dopo l’altro, si alzano i suoi compagni interessanti le cose tradizionali» spiega Maria
e le sue compagne: ciascuno declama in inglese una Rosaria Grasso. «I ragazzi oggi non amano leggere e
parte del discorso sui diritti dei neri, che ancora oggi scrivere, purtroppo è così. E allora con la tecnologia
mette i brividi. Parole forti e attualissime che, senza unita alla fantasia dobbiamo far loro cambiare idea.
dubbio, questi ragazzi non dimenticheranno facilmente. Vietare l’uso dei dispositivi digitali è sbagliato. Le
«Per questo utilizzo spesso la drammatizzazione» competenze digitali sono fondamentali ormai. Meglio,
spiega la professoressa di storia, Patrizia Campana. piuttosto, educare al loro corretto utilizzo». «Quello che
«Immedesimarsi in un personaggio permette loro creano i nostri studenti è poi condiviso e visibile su
di vivere la storia in prima persona. E cerco sempre AppleTv» conferma la dirigente. «In questo modo si
di coinvolgere insegnanti di altre materie per realizzare sentono protagonisti e ce la mettono tutta. Quando non
un lavoro multidisciplinare». ti limiti a girare ad altri un video trovato su YouTube ma

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Sopra, alcuni lavori di Caviardage, poesia e collage,
eseguiti dai ragazzi di terza media.

assicura Grasso. Qui la Rete non è considerata un


nemico da cui difendersi ma un’opportunità da sfruttare
al meglio. «In classe i ragazzi sono guidati nell’utilizzo di
Internet. Cerchiamo di formare una consapevolezza
digitale» spiega Ascarelli. «Ad esempio, lavoriamo molto
per spiegare come distinguere le fonti e i siti attendibili
da quelli che non lo sono. Su questo punto, secondo noi,
si gioca la creazione della futura cittadinanza. E l’unico
modo per insegnare loro a districarsi tra fake news e
pericoli digitali è fargli mettere le mani in pasta. Se tutto
il lavoro preparatorio viene eseguito dall’insegnante, se il
pacchetto di informazioni corrette viene fornito alla
classe già preconfezionato, i ragazzi non
Sopra, il maestro Nicola Ferrari impegnato raggiungeranno mai le competenze necessarie per
nel progetto “Filosofia con i bambini”. camminare da soli».

condividi un lavoro fatto da te, ci metti una maggior Aule tematiche


cura». Gli iPad sono acquistati dalle famiglie su base Non mancano certo le tradizionali lezioni frontali
volontaria. Ce ne sono alcuni a disposizione della scuola. o i lavori eseguiti con le mani anziché con i tablet.
«Noi lavoriamo sempre a gruppi, dunque basta avere tre Ma sempre con un approccio creativo. D’altra parte,
o quattro dispositivi in classe. Inoltre, i materiali e i lavori l’Istituto “San Giorgio” di Mantova è stato premiato da
vengono caricati su piattaforme didattiche e a casa tutti Ashoka proprio per la creatività, una delle quattro virtù
gli studenti possono accedervi tramite il computer. Non che l’organizzazione internazionale ritiene fondamentali
è necessario avere l’iPad, nessuno viene penalizzato» per il futuro, insieme all’imprenditorialità, all’empatia e

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alla leadership condivisa. Ad esempio, entrando in prima programmano il Beebot. «I bambini fanno le addizioni
C, alle medie, ci imbattiamo in una dotta e prima con l’aiuto delle cannucce» spiega la maestra
appassionante lezione sui miti greci tenuta da Vincenzo Orietta Galbato Gatto «poi comandano il robottino
e Nicola: i due ragazzini hanno comparato la mitologia utilizzato per il coding. Funziona molto bene perché gli
greca al celebre fumetto giapponese degli anni Settanta alunni più in difficoltà riescono meglio a memorizzare
Mazinga Z. Nel laboratorio di arte, invece, Yassir, prima operazioni e quantità. E i loro compagni che già sono
media, mostra ai compagni la bellissima nave che ha in grado di fare i conti a mente con il robot non si
realizzato con le conchiglie raccolte sulla spiaggia di annoiano. Uso qualsiasi cosa per fare matematica:
Casablanca insieme al nonno. Alla primaria “Rita Levi il contadita che abbiamo costruito, le carte da gioco,
Montalcini” sono state create due aule tematiche. i dadi. Anche gli origami, utilissimi per apprendere
L’Officina delle storie è dedicata all’italiano. I primini, con angoli, diagonali e simmetrie». I compagni di quinta sono
la maestra, hanno inventato la favola di un pinguino che invece impegnati nella realizzazione del proprio annuario.
si è perso nel bosco. Gli amici che incontra per Un meraviglioso libro pop-up con tutti i ricordi dei
consolarlo gli raccontano ognuno una storia e gli cinque anni passati alla primaria.
regalano una lettera dell’alfabeto. I bambini hanno
costruito i personaggi e le loro casette e mettono in Approccio multidisciplinare
scena i racconti drammatizzandoli. «A loro piace In questa scuola non poteva certo mancare un lavoro sulla
spostarsi dalla classe in questo ambiente» racconta poesia. Anche questo realizzato con un tocco originale.
Marilena Aceti, la loro insegnante. «Però hanno «Quest’anno con i ragazzi di terza media abbiamo
comunque i loro posti, con i nomi segnati sui tavoli, applicato il metodo Caviardage, inventato da Tina Festa»
perché avere un punto di riferimento a questa età è racconta Maria Rosaria Grasso. «Si tratta di una scrittura
importante». Nel laboratorio a fianco, l’Officina delle poetica creativa, contaminata con tecniche artistiche
scienze, altri primini sono impegnati nelle addizioni. espressive come il collage, per dare vita a poesie visive.
Seduti per terra, attorno alla linea dei numeri, Ho preparato mucchietti di parole, ritagliate dai testi di

Sotto, una studentessa declama il discorso di Martin Luther King “I have a dream”. La storia si impara drammatizzando.

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alcune canzoni sul tema del bullismo. Gli alunni hanno
scelto le parole che più li attraevano, le hanno messe LABORATORIO DI
assieme. Lo sforzo era quello di non essere razionali,
LETTURE DIGITALI
di lasciar emergere le proprie emozioni». E ha funzionato.
Basta girare nel corridoio con il naso all’insù e leggere
qualcuno dei loro componimenti. “Voglio gridare
Per chi volesse vedere alcuni lavori virtuali realizzati dagli
al mondo intero tutto il male che ho provato” scrive
studenti dell’Istituto comprensivo “San Giorgio” di Mantova,
una ragazzina. “Adesso basta, sono al limite. Voglio
questi sono i link da usare.
denunciare. Non sono più quello debole. Ora ho capito
tutto il sorriso che c’è in me” grida un altro. ❚
MONOLOGO SULLA LETTURA DI UN LIBRO
https://www.ourboox.com/books/nel-mare-ci-sono-i-
coccodrilli-7/
Sotto, laboratorio di scrittura creativa. Il tablet Tweetbook:
è considerato uno strumento di lavoro.
https://issuu.com/mrgrasso/docs/la_tregua_tweetbook_2_
prova
FUMETTO TRATTO DA UN LIBRO
https://issuu.com/mrgrasso/docs/orwell_ebook_n_1
Book talk su un libro letto durante le vacanze
https://youtu.be/Q9HQ1TKDAGk
FAVOLA CREATA CON UNA APP
https://docs.google.com/
presentation/d/1sP-vKAjZhWXCWTs3Hy5LxFukAJOlmxm4zb64
xlCGYRs/edit#slide=id.p
INTERVISTA IMPOSSIBILE A GALILEO
http://www.powtoon.com/online-presentation/
dSZaTlQZefm/?mode=movie#/
LE BATTAGLIE DI NAPOLEONE, ATTIVITÀ CON STORYMAP
Sotto, Vincenzo e Nicola, I C, hanno preparato una lezione https://uploads.knightlab.com/storymapjs/35f089b58cc2b20
sulle analogie tra i miti greci e la saga di Mazinga Z. 159cf6dcb8cbcb4de/le-battaglie-di-napoleone/index.html
VIDEOLEZIONE SULLE FOIBE
https://youtu.be/WESnd3x6GlM
LA MINIERA DI KLODAWA
https://spark.adobe.com/video/csKVC79nlOAN3
IN VIAGGIO LUNGO IL FIUME PO
https://uploads.knightlab.com/storymapjs/
ec160b662a9ed87846504c8ae31ea299/viaggio-lungo-il-
fiume-po/index.html
LA CONDIZIONE DELLE DONNE IN ARABIA SAUDITA
https://spark.adobe.com/page/qnyjJTWy1RK5d/
L’ANALFABETISMO
https://spark.adobe.com/page/39J5ykqccTzi0/
Debate at school (CLIL):
https://www.youtube.com/watch?v=TvCVwIyz0ek&feature=yo
utu.be
SCRAPBOOK SULLA DIFFERENZA DI GENERE
https://youtu.be/9XMHoetxa5E
VIDEO REALIZZATO DAI RAGAZZI PER LA PRESENTAZIONE
DELL’ISTITUTO
https://youtu.be/baBJKfdOJW4 ❚

37
COSE DELL’ALTRO MONDO

GABBANI, PINGUINI, ELODIE...


NELLE PLAYLIST DEI RAGAZZI

Tutto quello che piace


ai vostri alunni (e che
potreste non sapere):
idoli, memi, app
e gadget del momento.
di Federica Baroni e Stella Tortora

GHALI E IL
SANREMO 2020. Che la kermesse canora sia seguita anche dai ragaz-
SUO AMICO
zi non deve stupire. Nell’epoca dei talent show, infatti, Sanremo si può
JIMMY considerare l’antenato dei vari X-Factor. Ma quali sono i pezzi che piac-
ciono di più ed entrano nelle playlist dei giovani ascoltatori? Sicuramente
quelli con brio, come Ringo Starr dei Pinguini Tattici Nucleari, anche se il
ritornello “In un mondo di John (Lennon) e Paul (McCartney) io sono Ringo
Starr” non saranno in molti a capirlo (ma speriamo che qualcuno spinto
dalla curiosità possa scoprire la musica dei Fab Four). Poi piace la legge-
rezza, come quella fischiettata nel pezzo Viceversa di Francesco Gabbani.
Pollice su anche per Andromeda di Elodie, scritta dall’amico Mahmood,
Musica (e il resto scompare) di Elettra Lamborghini e Me ne frego di Achil-
le Lauro. ❚

NON SOLO TRAP. Da Baggio, periferia mila-


nese, è arrivato al Festival di Sanremo come
ARTE DA COLLEZIONARE
ospite. Ormai Ghali, origini tunisine, si può con-
siderare tra i più amati cantanti italiani. Ma ALBUM. Sappiamo che i bambini impara-
forse non tutti sanno che cosa significa il gesto no meglio quando si divertono. Quindi perché
della mano che è diventato il suo simbolo e che non educarli all’arte in modo divertente?
si ritrova anche sulla linea di abbigliamento, Ecco l’idea di Artonauti, pubblicato da Wi-
felpe e magliette, da lui prodotte. Se pensate che zart, in tutto e per tutto un album di figuri-
sia un simbolo derivato da qualche “slang” ne, dove al posto dei calciatori o dei perso-
dell’hip hop, siete fuori strada. In realtà, si trat- naggi dei cartoon ci sono i quadri dei
ta del suo amico immaginario Jimmy. «Essendo grandi artisti: Matisse, Picasso, Munch, Klee,
figlio unico» ha spiegato l’artista al sito Rockit Kandinsky, Marc, Klimt, per citarne alcuni.
«da piccolo giocavo da solo e, oltre a usare i Scambiandosi le figurine con il classico
giocattoli, giocavo anche con questa ombra sul gioco “ce l’ho, ce l’ho, manca” i bambini
muro, ci parlavo, le raccontavo cose. Avevo pro- memorizzano e riconoscono le opere e gli
messo a Jimmy che un giorno sarebbe diventato artisti che le hanno prodotte: l’arte diventa
famoso anche lui». ❚ così un gioco da ragazzi. ❚

38
LA GRETA THUNBERG DEDICATO AI SUPERFIFONI
IN SALSA TRICOLORE
DALLE PIAZZE ALL’ONU. Federica Gasbarro, 25 anni, è la portavoce
italiana del movimento Friday for Future che lo scorso settembre ha
portato in piazza migliaia di studenti (foto). Dai media è stata definita
la Greta Thunberg italiana, ma noi di Focus Junior che l’abbiamo in-
contrata possiamo dire che è molto più sorridente della sua collega
svedese anche se ugualmente agguerrita. «In realtà, Greta siamo tutti
noi ragazzi che scendiamo in piazza. Lei insegna a credere nei propri
principi» dice Federica. Nel 2019 è stata l’unica italiana a presenziare
al vertice Onu sui cambiamenti climatici e, nel gennaio 2020, è anche
uscito il suo primo libro Diario di una striker (Piemme) in cui parla
dell’importanza di credere in se stessi, oltre a spiegare il clima dal
punto di vista scientifico con un linguaggio adatto ai ragazzi. ❚

B. Francesconi
ABBASSO IL BULLISMO. «Vi auguro di avere paura». Lo scrittore
Marco Dazzani ha così “sdoganato” l’emozione più imbarazzante di
tutte davanti a una platea di 100 alunni delle medie milanesi, duran-
te la premiazione del premio letterario Cral Mondadori ragazzi, alla
sua prima edizione, creato da Fondazione Mondadori. «La paura è
positiva, è propria dei coraggiosi. Chi non ha paura, agisce senza
riflettere sulle conseguenze, cioè con sconsideratezza» ha detto l’au-
tore di Superfifone (Fabbri Editore), un romanzo che narra le vicende
di un dodicenne con una tremarella talmente forte da trasformarsi in
superpoteri (forza, invisibilità, eccetera). Dall’applauso deflagrante
che ne è scaturito possiamo formulare due ipotesi: la prima è che i
ragazzi hanno capito che non è da codardi ammettere i propri timori;
la seconda è che non volessero contrariare l’ex sollevatore di pesi con
bicipiti ancora molto ben sviluppati. A noi è parsa un’efficace lectio
magistralis, a misura di adolescente, per combattere il bullismo con
parole semplici e dirette. (s.p.) ❚

KALLY’S MASHUP - LA
SECONDA SERIE MUSICALE
“COSE” DA ADOLESCENTI. Kally, una ragazzina di 13 anni
che possiede un fantastico dono: è una vera forza al pianoforte!
Grazie a questa straordinaria abilità, si troverà catapultata dal
piccolo paesino in cui vive alla più grande e famosa scuola di
musica della città. Un bel cambiamento. Oltre a tutto questo e
ai problemi tipici dell’adolescenza, Kally si troverà anche a com-
battere per far diventare il suo sogno realtà. Piace tantissimo ai
ragazzini perché vengono trattati temi che stanno loro a cuore e
poi c’è tanta musica. Su Super!, canale 47 DTT e 625 di Sky. ❚

39
INTERVALLO

Una pausa tra una pagina e l’altra


per distrarsi dall’attività didattica
e scoprire eventi, film, mostre e iniziative.
di Barbara Leonardi

MOSTRA PER MONTI E PER PARCHI


Centro Saint-Bénin, Aosta, fino al 19 aprile. Info lovevda.it
Personale del noto fotografo sulle montagne della Valle del Centro Saint-Bénin. Le paesaggio e l’ambiente. Non
Olivo Barbieri. Sono oltre 50 i d’Aosta. E per la prima volta opere in mostra ripercorrono manca un ciclo d’immagini
lavori esposti in un percorso viene presentata la produzione la ricerca compiuta da Barbie- dedicato alla storia dell’arte
ventennale che comprende, tra scultorea dell’artista attraver- ri dal 2002 al 2019 sottoline- antica e moderna e la proie-
le altre, una serie di grandi so tre imponenti lavori plasti- ando l’attenzione verso le te- zione di un video realizzato in
immagini fotografiche inedite ci che occupano l’ala centrale matiche connesse con il Cina nel 2006. ❚

MOSTRA IL MITO DI ULISSE Il protagonista dell’Odissea è Musei San Domenico di Forlì


Musei San Domenico, Forlì, fino al 21 giugno. il più antico e il più moderno presenta oltre 200 opere tra le
Info mostraulisse.it personaggio della letteratura più significative di ogni tempo.
occidentale. L’arte ne ha Dall’antico al Novecento. Pit-
espresso e reinterpretato co- tura, scultura, miniature, mo-
stantemente il mito. Dall’O- saici, ceramiche, arazzi e
dissea di Omero alla Divina opere grafiche ricomprendono
Commedia dantesca, da Ten- il viaggio di Ulisse come viag-
nyson a Joyce e a tutto il No- gio dell’arte attraverso artisti
vecento, di volta in volta, come il Parmigianino, Filippi-
Ulisse è l’eroe dell’esperienza no Lippi, Rubens, Canova,
umana, della sopportazione, Hayez, De Chirico e scrittori come
dell’intelligenza, della parola, Omero, Dante, Foscolo,Tennyson,
della conoscenza, della so- Eliot, Kafka, Pascoli, Pavese,
pravvivenza e dell’inganno. La Primo Levi, e naturalmente
nuova grande esposizione ai James Joyce con l’Ulisse. ❚

40
MOSTRA GIO PONTI. AMARE L’ARCHITETTURA
Maxxi, Roma, fino al 13 aprile. Info maxxi.art RICORDI
DI SCUOLA
critica e di una produ-
Oggi sono celebrità, ma
zione espositiva difficili
da eguagliare. Dal dise-
anche loro sono stati
gno di oggetti d’uso studenti.
quotidiano all’invenzio-
ne di soluzioni spaziali Clelia
per la casa moderna, d’Onofrio.
A quarant’anni dalla sua scom- alla realizzazione di progetti Nata ad Ascoli Pi-
parsa, il Maxxi dedica al grande complessi, come il grattacielo FILM IL GIARDINO ceno il 6 giugno
architetto una completa retro- Pirelli a Milano o la cattedrale di SEGRETO 1938, è una gior-
spettiva che ne studia la polie- Taranto, la progettualità di Pon- di Marc Munden, con nalista, scrittrice e

Credit credit
drica attività. Architetto, desi- ti si caratterizza proprio per il Colin Firth e Julie personaggio tele-
gner, art director, scrittore, passaggio disinvolto di scala Walters. Gran Bretagna, visivo italiano.
poeta, critico, artista integrale a in scala. In mostra, materiali 2020.
360 gradi, Gio Ponti è stato og- d’archivio, modelli, fotografie, Un classico della letteratura Che ricordo ha
getto di una letteratura storico- libri, riviste, e oggetti. ❚ per ragazzi, tratto dall’omoni- della scuola primaria?
mo romanzo di Frances «Potente. Ricordo tutti i volti delle
MOSTRA VAN EYCK, IL RIVOLUZIONARIO Hodgson Burnett, torna nelle mie compagne di classe e di qual-
Msk Museum, Gand, Belgio, fino al 30 aprile. sale cinematografiche apren- cuna anche il nome. Frequentavo
Info mskgent.be do le porte a un mondo magi- una scuola privata e l’insegnante
La mostra ‘Van Eyck. Une Révo- reso l’opera di Van Eyck davvero co. Il film vede nel cast due super aveva una classe unica composta
lution optique’ riunisce nella rivoluzionaria per l’epoca. Senza star inglesi come Colin Firth e dalla prima alla quinta elementare.
cittadina belga una decina di contare che il pittore riprese Julie Walters che in moltissimi Pensate al lavoro della maestra:
tavole del celebre maestro fiam- l’utilizzo dei colori a olio caduti ricordano per il suo ruolo di Mol- suddivideva la mattina con lezioni
mingo, praticamente la metà in disuso dall’antichità, ricorren- ly Weasley nella saga di Harry dedicate a ogni classe».
dell’intero suo operato. In mostra do a una personalissima tecnica Potter. La trama racconta la
anche il celebre polittico ‘L’Ado- di stesure successive di sottili storia di una bambina che rima- Invece, la maestra
ration de l’agneau mystique’. strati di colore su una base sta orfana finisce per essere come la ricorda?
L’altissima qualità pittorica, chiara e luminosa. ❚ accolta nella casa di un ricco zio «Era una figura “morbida”, ma non
sicuramente la più vedovo. La ragazzina scopre che materna. Aveva una grazia particola-
alta tra i pittori fiam- dietro il poderoso muro della re anche quando ci rimproverava».
minghi del XV secolo, villa in cui vivono esiste un giar-
la verosimiglianza, la dino segreto in cui la moglie Si ricorda il titolo
perfezione formale, dello zio era solita passare il suo del primo libro che ha letto?
l’attenzione al detta- tempo e dove per una tragica «Il primo libro importante che mi han-
glio minuto e alla resa fatalità perse la vita. L’accesso no regalato si chiamava Apina, edi-
delle superfici e lo a questo luogo cambierà la vita zioni Il Carroccio, era grande. Parlava
studio della luce hanno di tutti i protagonisti. ❚ di fate e da quelle letture è nata la mia
passione per queste creature fanta-
FILM ERA MIO FIGLIO stiche. Nelle mie fantasie le facevo
Di Todd Robinson, con Sebastian Stan, William abitare nei lampadari di cristallo. E
Hurt e Christopher Plummer. USA, 2020 comunque ho sempre letto molto».
Il film è ispirato alla storia vera gare sulla richiesta di una me-
di William H. Pilsenbarger, un daglia d’onore per Pilsenbarger Un consiglio agli insegnanti?
paramedico che in Vietnam riu- che è stata respinta nonostante «Fate emergere chi ha talento. Per
scì a salvare oltre 60 soldati l’atto d’eroismo compiuto dal esempio, consigliando e motivando
sacrificando la propria vita. giovane. E poco alla volta emer- se il meritato riconoscimento. i vostri alunni alla lettura di un bel
Trentadue anni dopo, un agente ge una congiura per impedire Un piano sinistro per nascon- libro». ❚ (Stella Tortora)
del Pentagono comincia a inda- che l’eroico paramedico ottenes- dere un terribile segreto. ❚

41
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Spunti per la didattica frutto dell’esperienza di specialisti e docenti

MULTIDISCIPLINARE MATEMATICA
Pagina 44 Pagina 48

A SCUOLA DI TRAP FORME E FORMULE


In una scuola di Rozzano si educa attraverso Analizziamo tutte le attività che si possono
la musica amata dai ragazzi. fare a partire dai quadrilateri.

SCIENZE CODING
Pagina 52 Pagina 56

ACQUA AD ALTA TENSIONE CODING CON GLI ANTICHI EGIZI


Scopriamo come appoggiare un oggetto L’esperienza di una scuola di Torino che
sull’acqua e che cosa sono i tensioattivi. utilizza Scratch per studiare storia.

43
MULTIDISCIPLINARE

A SCUOLA DI TRAP
A Rozzano la musica dei ragazzi
diventa uno strumento educativo
di Niccolò De Rosa

«R agazzi, oggi componiamo una canzone


trap». Come reagirebbero i vostri studenti?
Eppure è proprio così che è cominciata l’avventura del
“Beltrami” è riuscita ad aggiudicarsi il finanziamento
di 25mila euro del bando “Per Chi Crea” indetto da Siae
e Mibac.
progetto “Dal pentagramma al web”, un percorso «Avevo in testa un progetto simile da tempo ma
interdisciplinare rivolto alle secondarie di primo grado non avevo mai trovato colleghi e classi disposte
che il prossimo giugno porterà sei classi (tre seconde ad imbarcarsi in questa avventura» spiega Alessio
e tre terze) dell’Istituto comprensivo “E. Beltrami” di Terranova, insegnante di clarinetto che per primo
Rozzano (Milano) a produrre una vera canzone trap si è mosso per proporre l’idea al collegio docenti.
e a caricarla sulle più note piattaforme di streaming «L’obiettivo è quello di approcciare alla musica con un
musicale. percorso inverso rispetto al solito partendo dal punto
di vista del ragazzo, da quello che conoscono e
Trappando si impara toccano con mano ogni giorno, per poi arrivare a un
Tutto è partito lo scorso aprile, quando la scuola momento più “nozionistico”». Per formare la struttura

44
e la metrica di una hit, infatti, non
serve solo estro artistico e abilità
nell’utilizzo dei vari strumenti
musicali, ma occorrono anche
conoscenze grammaticali,
linguistiche e, perché no, storiche.
Tutte competenze che proprio
la scuola cerca di coltivare e
affinare.

Prof in free-style
Il progetto ha coinvolto 118
ragazzi e diversi insegnanti
Il progetto ha richiesto di lavorare in gruppo per
dell’istituto – in particolare, Daisy fare emergere le idee e discuterle insieme.
Citterio (flauto traverso), Riccardo
Galletta (pianoforte) Daniele
Accettura (chitarra) e Giovanna
Melaragni (italiano) – i quali hanno
coordinato le loro differenti
peculiarità individuali per
organizzare un programma
di lezioni finalizzate sia alla
realizzazione del testo della
canzone sia alla produzione della
melodia che, pur dovendo stare
all’interno delle regole della trap,
è stata arricchita affiancando gli
strumenti acustici alla componente
digitale che caratterizza il genere. In classe si sono tenute lezioni mirate sugli
Una vera contaminazione di argomenti emersi durante i brainstorming.
linguaggi e atmosfere a cui i
ragazzi di oggi non sono molto artistico per essere sovrapposta a quella di chi “che ce
abituati e che i professori hanno l’ha fatta”, il ragazzo di periferia che si è lasciato alle
tentato di spiegare in classe spalle le case popolari e ora vive di eccessi circondato
Bruno Zanzottera

riportando esempi di influenze tra da fama e sfarzo ostentato.


diverse realtà musicali come Fingere che questa realtà non esista può essere quindi
Barrio, la canzone del rapper un grave errore per un insegnante che abbia voglia di
Mahmood che si apre sulle note ergere un ponte comunicativo con i propri studenti e
del Capriccio Arabo di Francisco dunque i professori della “Beltrami” sono partiti proprio
Tárrega, grande compositore e chitarrista spagnolo di dal controverso universo “trapparo” per stabilire un
fine Ottocento. Un approccio innovativo per mostrare contatto con i ragazzi e sviluppare insieme un nuovo
come in verità sia la sperimentazione di nuove vie a linguaggio comune.
rendere sempre viva l’arte in ogni sua forma. «La prima domanda che si fa quando si cerca di
conoscere una classe è “che musica ascoltate?” e la
Perché la trap? risposta era sempre la stessa: trap!» racconta Daisy
Nonostante l’ostracismo da parte di una buona fetta del Citterio. «Quindi nei primi incontri “conoscitivi” i ragazzi
pubblico adulto, in questo momento la trap è il genere ci hanno fatto ascoltare le loro canzoni preferite e così
musicale che tra i giovani va per la maggiore. In ci hanno introdotti all’universo trap». Certo, sottolineano
contesti sociali come quello di Rozzano, grande realtà i docenti, il giudizio sulla musica e sul messaggio
urbana dell’hinterland milanese dove in certi quartieri la rimane quello che è, ma anche per questo si è scelto
questione sociale rimane tutt’oggi un problema da di usare questo strumento come una specie di “cavallo
affrontare, la figura del trapper sconfina poi dall’ambito di Troia” per comunicare qualcosa di diverso e positivo.

45
Una rivelazione spiazzante, che ha lasciato interdetti molti
ragazzi, ma molto utile per imparare ad approcciare ciò
che il mercato propone con senso critico e consapevole.

“Il futuro che vorrei”


Il risultato di un simile percorso è stato perciò un testo che
guarda con grinta e positività al futuro, frutto di una
creatività genuina che i ragazzi hanno incanalato per dar
voce a sogni e aspirazioni che in altri ambiti sarebbero
rimasti sopiti. Nel Futuro che vorrei, questo il titolo del
brano scelto al termine di una selezione tra le sei proposte
delle singole classi, gli studenti hanno infatti dato parola a
un immaginario coetaneo che abita il loro stesso quartiere
Gli alunni si sono messi alla prova nella scrittura vera
e propria del testo della canzone. e parte da una celebre citazione (“sii il cambiamento che
vuoi vedere avvenire nel mondo”) del Mahatma Gandhi, il
leader indiano che professava la non-violenza, per poi
cominciare a cantare dei propri obiettivi, della voglia di
diventare parte attiva nella strada verso il cambiamento e,
ovviamente, di tutte le difficoltà che la dura realtà presenta
ogni giorno. «La cosa interessante è che in questa fase
sono venute fuori tutte le cose che nel profondo
interessano davvero a questi giovani, tra cui la questione
ambientale oppure il mondo dei videogiochi» sottolinea la
professoressa Melaragni. «A un certo punto un alunno se
ne è saltato fuori dicendo che era ora di smetterla di
chiudersi in casa giocare a Fifa 19 e cominciare a
occuparsi di tutte le cose che accadono nel mondo.
Questa frase, un po’ rielaborata, è diventata una strofa
Nella scrittura del brano musicale si è tenuto conto da della canzone».
subito delle esigenze metriche e ritmiche della trap.

Il debutto al saggio e poi su Spotify


Stereotipi, giù la maschera! Ora la canzone è quasi finita e sarà presentata nella sua
Aiutati anche dalla consulenza dei Loop Division, una forma definitiva durante il saggio di fine anno scolastico.
giovane crew di rapper nata proprio per proporre Ecco la prima strofa in anteprima:
un’alternativa fresca e propositiva al genere, gli alunni della Dicono: “Sii il cambiamento che vuoi vedere...”
“Beltrami” hanno così toccato con mano le dinamiche che ma sappi che è dura sopravvivere in quartiere,
compongono la genesi di un’opera musicale e, cosa tua madre che ti dice: “Figlio mio stai attento”
ancora più importante, approfondito alcune sfumature tu che te ne freghi perché dentro hai il vento.
“nascoste” della musica che ascoltano ogni giorno, L’ultima tappa sarà caricare il pezzo su Spotify e altre
soprattutto quelle riguardanti lo stile di vita cantato dalla piattaforme di streaming. Nel frattempo, le classi
maggior parte dei trapper. proseguiranno il loro percorso approfondendo le parti
I Loop Division hanno infatti spiegato al giovane pubblico meno immediate e conosciute dell’universo sfaccettato
come i messaggi tipici del genere siano nella gran parte dietro alla produzione musicale. Nei prossimi mesi infatti i
dei casi “falsi”, artificiali, creati ad hoc per perpetrare un ragazzi di Rozzano incontreranno un giornalista di Radio
certo stereotipo di successo. Popolare che terrà una lezione sulla comunicazione e
«La periferia pericolosa cantata dai trapper spesso non l’aspetto commerciale della musica, in modo tale che
esiste nemmeno più, eppure certi messaggi negativi sono i ragazzi si rendano conto di ciò che sta dietro ogni
così potenti da diventare degli esempi» sottolinea Galletta. canzone, la quale è comunque un prodotto che viene
«Noi vorremmo evitare proprio questo, insegnando che venduto e pubblicizzato. Capiranno così alcune dinamiche
andare in giro con il “ferro” (la pistola, ndr) non solo non è social, il concetto di ritorno d’immagine e guadagno. E che
figo, ma non è nemmeno un comportamento reale, almeno avere tanti follower non vuol dire automaticamente
per quel mondo». diventare ricchi. ❚

46
L’ESPERIENZA

SCRIVERE IN CLASSE
Shutterstock

IL TESTO DI UNA CANZONE


a cura di Giovanna Melaragni, docente di italiano

SVOLGIMENTO celebre frase di Gandhi “Sii il cambiamento che vuoi


vedere nel mondo”, ad esempio, ha consentito non solo
1 - Il primo passo è stato fornire ai ragazzi un tema
una riflessione collettiva sul forte concetto che sprona a
– “Il mondo che vorrei” – per poi dividere l’attività in
non aspettare che qualcuno cambi le cose, ma ha anche
due fasi. La prima, caratterizzata da un lavoro in quattro
agito da innesco per una lezione sulla figura del Mahatma
piccoli gruppi, serviva a stimolare il loro estro creativo.
Gandhi e sul suo operato.
La seconda, invece, permetteva di mettere insieme le
varie idee e articolarle in un unico corpo.
5 - Raccolti i contenuti, si è passati alla redazione del
testo. Trattandosi di un brano musicale, era essenziale
2 - Nel corso della prima fase vigeva la massima
tenere conto delle esigenze metriche e ritmiche del
libertà. I ragazzi discutevano tra loro e scrivevano su un
genere trap. Perciò, ogni volta che si completava una
foglio i temi che sentivano maggiormente: il bisogno di
strofa, questa veniva subito cantata in coro, così da
ritrovare spazi collettivi, la plastica nel mare, le foreste
testarne immediatamente l’orecchiabilità.
che bruciano, il desiderio di realizzarsi e così via.
CONCLUSIONI
3 - All’inizio della seconda fase tutte le quattro
proposte sono state proiettate sulla lavagna digitale Questo modus operandi ha permesso alla classe di
quindi analizzate e dibattute dall’intera classe, la quale elaborare un testo che, in sede di correzione da parte
ha poi selezionato i concetti più interessanti e degli insegnanti e dei Loop Division, ha ricevuto il minor
condivisi per utilizzarli nell’elaborazione del testo unico. numero di modifiche. Per questo, tra i sei elaborati delle
altrettante classi coinvolte, è stato proprio “Il futuro che
4 - Ogni idea toccata diveniva poi occasione di vorrei” a essere scelto per diventare la canzone trap della
approfondimento in classe. La proposta di partire dalla scuola. ❚

I Loop Division, una crew


di giovani rapper
composta oggi da tre
elementi, hanno fatto da
tutor ai ragazzi. Da
sinistra nella foto, Fabio
(a.k.a.YaYhard), Roberto
(Mono), Vittoria (Victoria
Williams) e Luigi (Citi) che
ora non fa più parte del
gruppo. A differenza dei
loro “colleghi”, i Loop
vogliono accantonare gli
stereotipi del rap infarciti
di rabbia, volgarità e
riferimenti alla droga per
parlare di un vissuto
autentico, che però non
chiude a uno sguardo
positivo verso il domani.

47
MATEMATICA

FORME
E FORMULE
Che cosa dobbiamo
capire dei quadrilateri
di Daniele Gouthier, matematico
e formatore di insegnanti

123RF

P remessa: in questo articolo parliamo di


quadrilateri, ma molte considerazioni possono
essere facilmente applicate ad altri poligoni. La scelta
estremi liberi del terzo e del primo. Abbiamo un
quadrilatero: i segmenti si chiamano lati, gli estremi
vertici e gli angoli individuati da due lati consecutivi
di limitarci ai quadrilateri, oltre che per ragioni di spazio si chiamano… angoli.
e omogeneità, è dovuta al fatto che queste figure piane La prima attività da proporre in classe è questa.
ben si prestano anche a livelli elementari per Possiamo disegnare due tipi di quadrilateri: semplici,
presentare una pluralità di situazioni e concetti. cioè quelli nei quali nessuna coppia di lati ha altri punti
Prendiamo un segmento, a partire da uno dei suoi in comune se non gli estremi, e intrecciati, cioè quelli
estremi disegniamone un secondo. A partire nei quali c’è una coppia di lati con un punto in comune
dall’estremo libero di questo disegniamone un terzo. che non è un estremo. Dunque disegniamo un
Quindi, congiungiamo (sempre con un segmento) i due quadrilatero semplice e uno intrecciato.

48
Quando abbiamo un quadrilatero ci poniamo Possiamo ulteriormente semplificare la formula, quando
tre domande: conosciamo alcune relazioni tra i lati. Ad esempio, in un
1) Che forma ha? rombo che ha tutti i lati congruenti (diciamo che
2) Quanto misura il suo bordo? misurino l), la formula del perimetro è semplicemente
3) Quanto spazio occupa? p=4l.
Una formula così elementare nasconde comunque
Forma ricchezza. Ci permette, ad esempio, di affrontare la
La prima domanda – “Che forma ha?” – ci porta domanda “Quanto misura il lato di un rombo che ha
a classificare i quadrilateri in base alla congruenza: perimetro di 28 metri?”. Domande come queste sono
sono congruenti due quadrilateri che riusciamo a piccoli esempi di pre-algebra, perché spingono a
sovrapporre esattamente spostandoli. Sono imparare la manipolazione delle formule, trovando
spostamenti geometrici le traslazioni, le rotazioni, in questo caso che l=p:4.
le simmetrie e i ribaltamenti. Attenzione! Non ha senso insegnare le “formule
Se due quadrilateri sono congruenti, allora troviamo inverse”. In matematica è molto più importante
coppie di lati (il primo di un quadrilatero, il secondo imparare a leggere le formule in tutti i modi possibili.
dell’altro) che sono congruenti. E lo stesso per gli p=4l l=p:4 4=p:l 4l=p
angoli. Sono quattro scritture equivalenti della stessa relazione
Più in generale tutti gli elementi “corrispondenti” sono tra lato e perimetro di un rombo.
congruenti: ad esempio, sono due a due congruenti le Attività: lavorando con il perimetro del rettangolo di lati
diagonali. a e b (p=2(a+b)), potete far lavorare gli studenti sulla
Attività: possiamo provare a classificare i quadrilateri domanda: “Siamo capaci di trovare rettangoli diversi
in base ai lati. Ci sono quadrilateri che hanno: che hanno lo stesso perimetro?”. Se non siamo capaci,
• tutti i lati diversi tra loro; dove sta la difficoltà? Se invece lo siamo, come
• due lati uguali e due diversi; facciamo a ottenere rettangoli diversi che hanno
• due coppie di lati uguali; lo stesso perimetro?
• tre lati uguali e uno diverso; Discussione: proviamo a discutere insieme sulla
• quattro lati uguali. domanda “Se prendiamo quattro segmenti, siamo
Lavorando sulle “forme” dei quadrilateri arriviamo a sempre capaci di costruire un quadrilatero che ha quei
definire i diversi tipi che classicamente conosciamo: segmenti come lati?”. Per sbloccare la discussione,
quadrati, rettangoli, rombi, deltoidi, parallelogrammi, può servire chiederci che quadrilatero disegniamo con
trapezi (rettangoli, isosceli e scaleni). quattro segmenti lunghi 20, 5, 4 e 3 centimetri.
Dopo averlo fatto, un esercizio interessante è cercare
di collocare i diversi tipi di quadrilateri classici in questa Area
tabella. La terza domanda – “Quanto spazio occupa?” –
Nessuna Una coppia Due coppie può essere affrontata prima di tutto per mezzo di
coppia di lati di lati di lati scomposizioni. Se voglio trovare l’area di una figura,
paralleli paralleli paralleli niente è meglio che dividerla in parti ciascuna delle
Nessuna quali ha un’area che conosco facilmente.
coppia di lati Abituiamoci a lavorare con la scomposizione perché
congruenti
questo educa a ridurre un problema complicato a uno
Una coppia
più semplice.
di lati
congruenti Come per i perimetri, anche i quadrilateri classici
Due coppie
permettono di scrivere formule per l’area nei termini
di lati (i matematici direbbero “in funzione”) dei lati e di altri
congruenti segmenti notevoli.
Di nuovo, senza scrivere nemmeno qui le formule
Perimetro inverse, poniamo domande che aiutino a ragionare sulle
La seconda domanda – “Quanto misura il bordo?” – formule: quanto misurano i lati di un rettangolo che ha
ci introduce al concetto di perimetro: il perimetro area di 18 cm2 e un lato che ne misura 9?
è la somma delle lunghezze dei lati. Abbiamo, quindi, Leggere le formule delle aree in tanti modi diversi
un metodo semplice per conoscere tutti i perimetri del significa iniziare a fare, spontaneamente e senza
mondo: misuriamo i lati e sommiamo le misure. esplicitazioni, un po’ di calcolo letterale. ❚

49
SCHEDA DIDATTICA

PROGETTO: INCIAMPI,
Shutterstock

BUCHE E SCALINI NASCOSTI

VERTICALE, IN GEOMETRIA, sulla lavagna. Il fatto che i suoi lati siano o meno paralleli
ai lati del foglio o della lavagna non ne influenza la natura.
NON VUOL DIRE NULLA
Verticale e perpendicolare non sono sinonimi. Due rette LETTURA. SULLA NATURA DELLA FLATLANDIA
sono perpendicolari se incontrandosi formano quattro
Chiamo il nostro mondo Flatlandia, non perché sia così che
angoli tutti uguali tra loro, ovvero quattro angoli retti.
lo chiamiamo noi, ma per renderne più chiara la natura a
Una retta verticale è una retta che passa per il centro
voi, o Lettori beati, che avete la fortuna di abitare nello
della Terra: verticale significa “parallelo all’attrazione
Spazio. Immaginate un vasto foglio di carta su cui delle
di gravità terrestre”. Verticale è un concetto fisico,
Linee Rette, dei Triangoli, dei Quadrati, dei Pentagoni, degli
non geometrico.
Esagoni e altre Figure geometriche, invece di restar ferme
CI SONO FORME DIVERSE CHE HANNO al loro posto, si muovano qua e là, liberamente, sulla
superficie o dentro di essa, ma senza potersene sollevare
LA STESSA AREA e senza potervisi immergere, come delle ombre, insomma
Facciamo un esempio molto semplice. Prendiamo un – consistenti, però, e dai contorni luminosi.
segmento AC (sarà la nostra base). Prendiamo una retta Così facendo avrete un’idea abbastanza corretta del mio
parallela al segmento. Comunque scegliamo un punto B su paese e dei miei compatrioti. Ahimè, ancora qualche anno
quella retta, ABC sarà un triangolo. Se spostiamo B, cambia fa avrei detto: «del mio universo», ma ora la mia mente si è
la forma del triangolo, ma l’area rimane la stessa. aperta a una più alta visione delle cose. In un paese simile,
ve ne sarete già resi conto, è impossibile che possa darsi
UN QUADRATO È UN ROMBO alcunché di quel che voi chiamate «solido».
Può darsi però che crediate che a noi sia almeno possibile
(ED È ANCHE UN RETTANGOLO)
distinguere a prima vista i Triangoli, i Quadrati, e le altre
Le definizioni delle figure sono importanti. Ne scrivo qui tre: Figure che si muovono come ho spiegato.
• un rombo è un quadrilatero equilatero (cioè ha Al contrario, noi non siamo in grado di vedere niente di tutto
tutti i lati congruenti). ciò, perlomeno non in misura tale da poter distinguere una
• Un rettangolo è un quadrilatero equiangolo (cioè Figura da un’altra. Niente è visibile per noi, né può esserlo,
ha tutti gli angoli congruenti, e quindi retti). tranne che delle Linee Rette; e il perché lo dimostrerò
• Un quadrato è un quadrilatero equilatero ed subito. Posate una monetina nel mezzo dì uno dei vostri
equiangolo (cioè ha tutti i lati congruenti e tutti gli tavolini nello Spazio, e chinatevi a guardarla dall’alto. Essa vi
angoli congruenti). Si dice anche che è regolare. apparirà come un Cerchio. Ma ora, ritraendovi verso il bordo
del tavolo, abbassate gradatamente l’occhio (avvicinandovi
Da queste definizioni si ottengono alcuni fatti. Ad esempio: così sempre più alle condizioni degli abitanti della Flatlandia),
• tutti i quadrati sono rombi, ma ci sono rombi che e vedrete che la monetina diverrà sempre più ovale; finché
non sono quadrati. da ultimo, quando avrete l’occhio precisamente all’altezza
• Tutti i quadrati sono rettangoli, ma ci sono del piano del tavolino (cioè, come se foste un autentico
rettangoli che non sono quadrati. abitante della Flatlandia), la moneta avrà cessato di apparire
• Un rombo che è anche un rettangolo è un ovale, e sarà divenuta, per quanto potrete vederla, una
quadrato. Linea Retta. ❚
(Questo brano è l’incipit di Flatlandia, il romanzo geometrico
In particolare, essere o non essere un quadrato non scritto nell’Ottocento da Edwin A. Abbott: i personaggi,
dipende da come il quadrilatero è disegnato sul foglio o non ultimo il protagonista, sono figure geometriche piane)

50
LABORATORIO

GIOCHIAMO A... INDOVINA CHI?


Il gioco si può fare in piccoli gruppi o tutta la classe.

Getty Images/iStockphoto
le loro domande su foglietti, e il conduttore scrive la
COME FARE
risposta alla domanda sullo stesso foglietto. I foglietti
Uno dei presenti è il conduttore, gli altri gareggiano. vengono lasciati sul tavolo di gioco a disposizione di
Il conduttore disegna su un foglio (che non mostra agli tutti.
altri) un quadrilatero e – per evitare contestazioni – lo Quando un partecipante pensa di aver individuato
scrive anche a parole (ad esempio, trapezio isoscele). il quadrilatero, ne dice il nome e lo disegna.
A turno ogni partecipante a voce alta fa una domanda Se la risposta è corretta, vince.
alla quale può essere risposto con un sì o con un no. Se è sbagliata, viene eliminato e il gioco continua senza
Esempi di domande sono: di lui.
1) Ha due lati paralleli?
2) Ha le diagonali congruenti? VARIANTE UNO
3) Ha un angolo retto?
Il gioco diventa più complicato se al conduttore si concede
4) Un suo lato è anche altezza del quadrilatero?
un bonus: a una domanda dei partecipanti potrà dare
5) …
una risposta che non risponde a verità. Ovviamente non
si sa a quale domanda risponderà in modo falso.
Il conduttore dà le risposte a voce alta, dicendo
esclusivamente “sì” o “no”.
VARIANTE DUE
Non può fare altri commenti.
Sulla figura possono anche essere segnate le misure
Suggerimento: scrivere come promemoria domande e (lati, angoli, area, perimetro, eccetera) purché siano
risposte alla lavagna (o su un foglio che tutti vedono). Se corrette. Ovviamente i partecipanti devono sapere
si gioca in piccoli gruppi, i partecipanti possono scrivere che si gioca con le misure. ❚

51
SCIENZE

ACQUA AD…
ALTA TENSIONE
Perché alcuni insetti riescono a zampettare sull’acqua? E perché si
formano le gocce? Queste e altre curiosità da sperimentare.
di Giuseppe Paschetto, professore di matematica e scienze alla scuola media “A. Garbaccio” di Mosso (Biella)

È facile nella bella stagione osservare alcuni insetti


che camminano sull’acqua di stagni, paludi e
laghetti. Si tratta della simpatica idrometra dalle lunghe
attratte solo dal basso e non dall’alto per cui i fisici
dicono che la forza risultante di questa specie di tiro
alla fune è diretta verso il basso. Accade così che
zampe e di vari gerridi, ma anche le comuni zanzare questa forza si traduce in una tensione che resiste
sono capaci di tanto. Se si osserva la superficie trattenendo in superficie corpi non troppo pesanti.
dell’acqua nel punto in cui è appoggiata la zampetta si È una sorta di pellicina dell’acqua, la stessa che
osserverà che essa è leggermente incurvata in basso, racchiude le gocce. Se osservate un rubinetto chiuso
così come un telo si piega quando vi si appoggia un male, potrete notare che si forma una goccia che
oggetto. Questa proprietà dell’acqua è chiamata rimane appesa fino a quando non prevale la forza di
tensione superficiale e ha una sua spiegazione. gravità e la fa cadere. Il “sacchetto” che contiene la
Una molecola d’acqua tende sempre a restare legata goccia è formato da molecole d’acqua unite dalla
alle sue simili, ovvero si dice che le molecole d’acqua tensione superficiale. Ed è la gravità a dare alla goccia
possiedono una notevole forza di coesione. la sua caratteristica forma, altrimenti per le gocce non
Le molecole che si trovano in superficie però sono vi sarebbe motivo per non essere sferiche.

52
123RF
Per lavare via lo sporco è necessario aggiungere dei
tensioattivi che rompono la tensione superficiale dell’acqua.

esempio quelle dei grassi. E di solito quello che


vogliamo lavare via da panni o stoviglie è proprio il
grasso, tanto odiato dall’acqua. Che fare dunque?
Ci vogliono i tensioattivi, ovvero sostanze attive contro
la tensione superficiale, composti chimici in grado di
convincere le molecole d’acqua a mollare un po’ la
presa con le loro simili. Il termine tensioattivi lo trovate
scritto su tutte le etichette di saponi, shampoo e
detersivi. Sono molecole particolari con una estremità
idrofila, che si unisce alle molecole d’acqua, e una
lipofila, che si unisce ai grassi (lipidi) della sporcizia.
Abbassando le difese della tensione superficiale,
permettono il contatto tra acqua e grassi e quando
si risciacqua, ecco che il serpentone dei tensioattivi
se ne va con l’acqua e… i grassi attaccati alla coda!
Nick Upton / NPL/ Contrasto

Nell’esperimento con cenere e detersivo ci si renderà


conto di questo fatto, cioè della capacità dei detersivi
di rompere la tensione superficiale. Un terzo
esperimento ha a che fare con il proverbio “la goccia
che fa traboccare il vaso”, letteralmente. Se si sarà
particolarmente bravi, conservando una calma molto
zen, si riuscirà a formare all’imboccatura del
I tensioattivi che spezzano la pellicina contenitore usato una bella cupoletta d’acqua che poi
I corpi che si appoggiano su questa “pellicina” non con l’ultima goccia aggiunta si romperà di colpo,
lo fanno grazie alla spinta di Archimede, perché il loro lasciando fuoriuscire ben più di una sola goccia.
peso specifico è, in realtà, un po’ superiore a quello Anche la tensione superficiale ha i suoi limiti.
dell’acqua, e di questo ce ne accorgeremo con Infine, ci renderemo conto di come l’acqua riesca
l’esperimento della graffetta che sta a galla sulla a formare la sua “pellicina” di tensione superficiale
tensione superficiale, ma solo se siamo bravi ad sfruttando la trama e l’ordito di una tela di garza.
appoggiarla sulla superficie dell’acqua. In effetti Se capovolgo un contenitore pieno d’acqua senza
è più corretto usare il termine “appoggiarsi” sull’acqua, tappo si rovescia, ma se all’imboccatura metto una
piuttosto che “galleggiare” sull’acqua. La tensione garza ne uscirà solo una piccola quantità iniziale,
superficiale è però un problema quando si vuole fare mentre l’altra resterà nel contenitore trattenuta dalla
il bucato, lavare le stoviglie o qualsiasi altro oggetto. pressione atmosferica che premerà sulla garza
Le molecole d’acqua, infatti, amano molto le loro simili, e sulla tensione superficiale dell’acqua che agiscono
ma non le molecole di sostanze diverse, come ad come un coperchio. ❚

53
LABORATORIO
L’ESPERIENZA

LABORATORIO DI SCIENZE:
Shutterstock

L’ACQUA E LE SUE PROPRIETÀ

ESPERIMENTO 1: ESPERIMENTO 3:
OBIETTIVO OBIETTIVO
Appoggiare un oggetto sfruttando la tensione superficiale. Dimostrare il detto “la goccia che fa traboccare il vaso”.

MATERIALI MATERIALI
Graffetta, acqua, bacinella o bicchiere. Bicchiere o bottiglietta, acqua e contagocce.

SVOLGIMENTO SVOLGIMENTO
Riempire un contenitore, quindi appoggiare una graffetta Riempire un contenitore fino al bordo, con un contagocce
sull’acqua avendo cura di mantenerla in posizione aggiungere acqua: si può arrivare oltre il bordo in modo da
orizzontale. Una tecnica idonea consiste nel posizionare formare una piccola cupola in cui l’acqua è trattenuta dalla
la graffetta su un dito, immergerlo mantenendo la graffetta tensione superficiale. Poi, aggiungendo ancora liquido,
sul pelo dell’acqua, poi lasciare la graffetta. la tensione non reggerà più e l’acqua traboccherà.

ESPERIMENTO 2: ESPERIMENTO 4:
OBIETTIVO OBIETTIVO
Dimostrare l’effetto dei tensioattivi. Dimostrare gli effetti della tensione superficiale combinati
con la pressione atmosferica.
MATERIALI
Bacinella, acqua, detersivo, cenere, contagocce. MATERIALI
Bottiglietta, garza, elastico, acqua.
SVOLGIMENTO
SVOLGIMENTO
Appoggiare sulla superficie dell’acqua un po’ di cenere;
poi con un contagocce depositare al centro una piccola Assicurare con un elastico una garza ben tesa al collo della
quantità di detersivo. Si osserverà all’istante la migrazione bottiglia e capovolgerla constatando che il contenuto
delle particelle di cenere verso i bordi del contenitore rimarrà nella bottiglia. Se si scuote la bottiglia o se si tocca
perché il tensioattivo, nel punto in cui è depositato, rompe la garza uscirà un po’ d’acqua perché così facendo si
la tensione superficiale. Alcune particelle di cenere non romperà temporaneamente la tensione superficiale.
più trattenute dalla tensione superficiale si depositeranno È quello che accade quando ci si trova in una tenda
sul fondo. Una variante dell’esperimento può essere fatta in campeggio e c’è dell’umidità depositata all’esterno.
ritagliando da un piatto di plastica un frammento di forma Se si tocca la tela traspirante ci si bagna. ❚
aerodinamica con un incavo
triangolare nel retro.
Lì si depositerà una goccia di
tensioattivo che rompendo la
tensione superficiale provocherà
l’avanzamento della “barchetta”.
Si può anche inserire una scaglia
di sapone.

54
CODING

IL CODING CON
GLI ANTICHI EGIZI
Con la piattaforma Scratch si può rendere appassionante qualsiasi
materia, anche la storia. Ecco l’esperienza di una scuola di Torino.
Testo raccolto da Barbara Leonardi

U sare il coding per potenziare il pensiero logico


e raccontare in modo diverso e accattivante la
storia è possibile. È l’esperienza della classe quarta della
Internet. Mitchel Resnick, creatore di Scratch, afferma
che quando un bambino crea qualcosa con questo
programma segue la spirale dell’apprendimento creativo:
primaria che fa parte del Circolo “Gozzi-Olivetti” di immagina, costruisce un progetto basato sulla sua idea,
Torino. Le insegnanti avevano partecipato ad alcune gioca con la sua creazione, poi la condivide con gli altri,
presentazioni sul pensiero computazionale e sull’utilizzo in modo da riflettere insieme, ricevere suggerimenti e
del coding nella scuola del primo ciclo ed erano immaginare nuovi miglioramenti. È una spirale continua
interessate a mettere in pratica quanto avevano finché il progetto non è considerato “perfetto”.
appreso. L’occasione si è presentata quando è arrivata
come supplente Ilaria Pagliuca, laureata in scienze L’esperienza
pedagogiche con una tesi sperimentale su Scratch. La classe stava affrontando il periodo dell’Antico Egitto,
È una piattaforma che può essere utilizzata in vari modi, così come prevede il curricolo di storia durante il quarto
anche offline, cioè non è necessaria una connessione anno della scuola primaria. La programmazione didattica

56
alla classe pertanto è stata la seguente: gli alunni divisi
in gruppi (da tre o quattro bambini) dovevano inventare
TUTTO QUELLO CHE
storie con protagonisti i personaggi principali dell’Antico
SERVE È ON LINE Egitto e inserire i dialoghi in inglese. Senza dubbio l’idea
• Link da cui scaricare la versione offline di Scratch di mettere a punto uno storyboard e quindi di progettare
https://scratch.mit.edu/download ciò che si vuole raccontare è stato un ottimo esercizio
per avvicinarsi ai concetti e alle pratiche del racconto e,
• link per accedere al portale di Programma il futuro, il
allo stesso tempo, un importante supporto al momento
sito realizzato dal Miur in collaborazione con il Cini per
successivo, quello operativo. In questa seconda fase
fornire alle scuole strumenti facilmente accessibili per
ciascun gruppo ha disegnato i personaggi della propria
l’introduzione ai concetti base dell’informatica
storia, comprese le ambientazioni. Successivamente
https://programmailfuturo.it/
sono stati scansionati e inseriti i personaggi come Sprite
• l’ora del codice nella versione con Oceania e Minecraft e le ambientazioni come Sfondi in Scratch.
(personaggi adatti ai più piccoli) http://partners.disney. Inoltre su Scratch è possibile registrare audio (o anche
com/hour-of-code/wayfinding-with-code importarli) per cui per alcune storie sono state registrate
https://studio.code.org/s/mc/stage/1/puzzle/1 le voci degli alunni per riprodurre il rumore o il suono
• link per iniziare con attività di “coding unplugged”, da associato a un oggetto o personaggio. Una volta caricati
realizzare con carta e penna per introdurre gli allievi personaggi e ambienti si doveva dar loro vita
alla pixel art https://programmailfuturo.it/come/primaria/ programmandoli in Scratch.
lezioni-tradizionali/programmazione-su-cartaa-quadretti
• spirale dell’apprendimento creativo di Mitchel Resnick, E ora come si fa?
creatore di Scratch https://www.weturtle.org/dettaglio- Avevano soltanto sei ore per produrre le storie usando
articolo/20/mitchel-resnick-breve-biografia.html Scratch. Lo scopo era anche suggerire ai bambini un
• blog che tratta il coding per qualsiasi ordine di scuola, metodo per ripetere e magari migliorare l’attività quando
offrendo esercizi e tutorial sui vari linguaggi di program- avessero voluto realizzare da soli altre storie.
mazione https://www.codingcreativo.it Le insegnanti si sono allora rifatte a pratiche già
sperimentate: hanno visto sulla Lim un’attività Scratch
realizzata in un’altra scuola. Poi hanno guidato i bambini
a “guardare dentro” per leggere il suo codice (in questo
caso i blocchetti) e individuare insieme “il pezzo” che
facesse al caso delle loro storie sull’Antico Egitto.
Durante questa fase un ruolo molto importante
assumono le peculiarità dell’ambiente Scratch:
dopo aver composto una sequenza di codice, il
programmatore (l’alunno) è facilitato nel controllare
subito quale effetto produce sulla scena, per modificarla
e ricontrollarla iterativamente. Questo significa verificare
immediatamente “cosa succede se faccio così…” via via
che ci si concentra su alcune parti della storia, quindi
Gli alunni disegnano i personaggi della storia e poi imparare a correggerle gradualmente ed essere
li scannerizzano per caricarli su Scratch. soddisfatti dei risultati che si ottengono ben prima di
avere lavorato sull’intera storia. Insomma, l’errore è visto
aveva previsto anche una visita d’istruzione al Museo come parte dell’apprendimento, “cercarlo” diventa una
Egizio di Torino e l’insegnante di arte ha affiancato la specie di enigma che può essere avvincente e risolverlo
collega di storia con disegni e riflessioni su immagini tratte richiede la partecipazione e il confronto con i propri
dalla Rete. E hanno cercato un modo per mettere insieme compagni. È evidente, in questo caso, il punto di forza
tutto ciò che gli allievi stavano imparando sull’argomento. che gli ambienti di programmazione come Scratch
Una delle possibilità da esplorare in Scratch è quella dello assumono nell’ottica di un apprendimento attivo e
storytelling: cioè costruire storie attorno a un tema costruttivo. Alla fine i personaggi delle storie sull’Antico
specifico per mettere a fuoco alcuni concetti, non Egitto parlano, ridono, urlano, corrono, si rincorrono e
appesantire il carico cognitivo e rendere ovviamente più gli ambienti cambiano come prevedono gli storyboard
interessante ciò che si sta studiando. L’attività proposta dei vari gruppetti: insomma, i disegni prendono vita. ❚

57
BIBLIOTECA

gnare i piccoli a comprendere


i diritti fondamentali dell’uo-
Una raccolta di testi da cui ricavare mo, quali il rispetto profondo
spunti per le attività didattiche in classe per sé e per gli altri, l’impor-
tanza dell’ascolto, l’empatia.
oppure da consigliare ai vostri alunni. Valori irrinunciabili. Consiglia-
to da Amnesty International. ❚
di Federica Baroni

vedranno con belve feroci e letteratura attraverso il linguag-


tipi non proprio raccomanda- gio attuale del fumetto. ❚
bili. Per far conoscere la storia
dell’Antica Roma. ❚ DAI UN BACIO A CHI
VUOI TU
Impara il rispetto dei
confini personali, tuoi
e degli altri
Autore: Rachel Brian
Editore: DeAgostini
Prezzo: 12,90 €
Età di lettura: da 6 anni

NEI SOTTERRANEI Ironia e illustrazioni diverten-


DEL COLOSSEO ti sono la chiave di questo
Autore: Valeria Conti manuale che introduce con
Editore: Lapis delicatezza i bambini al con-
Prezzo: 9 € PICCOLE DONNE cetto di rispetto della persona.
Età di lettura: da 8 anni Autore: Louisa May Alcott Ai piccoli si spiega come ognu-
Illustratore: Sergio Varbella no di noi debba sentirsi sovra-
Tito, Danae e Cecilia sono tre Editore: Electa Junior no del proprio corpo e avere il MISS PUZZETT
adolescenti ai tempi dell’An- Prezzo: 9 € diritto di tracciare un confine, Autore: Alessandra Cattori
tica Roma. Abitano nello stes- Età di lettura: da 9 anni cioè una linea che separa Illustratore: Simona Meisser
so condominio, nel popolare quello che fa sentire bene da Editore: Gribaudo
quartiere della Suburra. A loro Il grande romanzo della Alcott quello che invece mette a di- Collana: Leggere Bene.
si aggiunge anche Giulio, di in versione graphic novel. Le sagio. Per farlo è importante Leggere tutti
estrazione ben diversa, dato quattro sorelle March, Meg, Jo, seguire l’istinto: se, per esem- Prezzo: 7,90 €
che è figlio di un ricco avvo- Beth e Amy, devono affrontare pio, certe attenzioni provocano Età di lettura: da 6 anni
cato. Il luogo di ritrovo dei i problemi tipici dell’adole- un sentimento di disgusto,
quattro amici è la tavola calda scenza, mentre il padre si anche leggero, bisogna fer- Non tanto tempo fa, in un pae-
‘DaSaturnino’ e tra i passa- trova al fronte durante la Guer- marle subito. E importante: se se vicino, viveva una signora un
tempi preferiti c’è lo spettaco- ra di secessione americana. una persona viola i nostri con- po’ particolare; non era come le
lo della scimmietta Xeni. Un La storia, in parte autobiogra- fini, allora bisogna parlarne altre. Lei era alta due metri e
giorno però la scimmia scom- fica, è rivoluzionaria rispetto con un adulto o un amico fi- mezzo e pesava duecentodieci
pare gettando il suo vecchio a come veniva considerata dato. Allo stesso modo è im- chili, era ricoperta di peli dalla
ammaestratore nello sconfor- l’educazione femminile all’e- portante ascoltare gli altri e testa fino alle dita dei piedi,
to. I ragazzi vogliono aiutarlo poca. Soprattutto emerge la non insistere se non se la aveva un grosso corno che le
e si lanciano alla ricerca figura protofemminista di Jo, sentono di fare qualcosa che spuntava in mezzo alla fronte e
dell’animale. Inizia così un’av- una ragazzina ambiziosa, ma magari a noi sembra bello. due zanne che sbucavano da
ventura che li porterà tra le generosa e divorata dalla pas- Siamo tutti diversi, ognuno con una bocca larga e storta. Però
strade dell’Urbe fino ai sotter- sione per la scrittura. Per af- le proprie esigenze. Un libro restava un signora... una signo-
ranei del Colosseo dove se la frontare un classico della che è una guida per accompa- ra mostro. Una storia diverten-

58
te e pensata proprio per i primi LA BOHÈME DI GIACOMO
lettori. Grafica e font create PUCCINI ANGOLO INSEGNANTI
appositamente per superare Alla scoperta del Libri per approfondire il vostro mestiere,
difficoltà di lettura o problemi melodramma sull’attualità e il benessere.
di dislessia. ❚ Autore: Cecilia Gobbi
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Editore: Curci Young Autore: Paolo Landi
Collana: Magia dell’Opera Editore: La nave di Teseo
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Età di lettura: da 10 anni
Poche, ma intense pagine per
Il nuovo volume della serie decostruire il social più segui-
‘Magia dell’Opera’ è dedicato to. Si parte dal titolo. Al tra-
alla Bohème. L’autrice, figlia monto, infatti, Instagram ha
del celebre baritono Tito Gobbi, un’impennata di ‘like’ e questo
spiega come avvicinarsi al perché milioni di persone sen-
capolavoro di Puccini e forni- tono il bisogno di condividere
sce indicazioni pratiche per ADHD. COSA FARE E NON l’immagine del sole che cala.
IL VIAGGIO DEL DOTTOR affrontare l’argomento anche Guida rapida per L’autore parte da questo feno-
DOLITTLE a scuola. Si parte dalla trama. insegnanti meno per indagare Instagram
Autore: Hugh Lofting Il libretto di Giuseppe Giacosa Autore: Donatella Arcangeli e analizza come il social ci
Editore: Mondadori e Luigi Illica racconta la storia Editore: Erickson spinga al conformismo e quin-
Prezzo: 18 € di quattro giovani artisti Prezzo: 16,50 € di a scattare tutti le stesse
Età di lettura: da 10 anni squattrinati che condividono fotografie: il tramonto, il sushi,
una soffitta parigina. Un gior- La sigla Adhd indica il disturbo i piedi nudi al mare... E lo fac-
Dolittle è un dottore, ma soprat- no, uno di loro, Rodolfo, incon- da deficit di attenzione tipico ciamo per sentirci parte della
tutto un veterinario un po’ spe- tra la bella Mimì e da lì si di quei bambini che faticano a community globale. Ma non è
ciale. Infatti, ha la capacità di sviluppa il dramma. Dopo la mantenere la concentrazione e solo una raccolta di immagini
parlare con gli animali. Discute storia, seguono diverse propo- a controllare l’impulsività. Fon- filtrate e kitsch. Infatti, Insta-
con i tori, traduce il coccodril- ste operative: giochi, quiz, damentalmente, spiega l’au- gram è soprattutto una stra-
lese, interroga i molluschi ma- indicazioni pratiche di sceno- trice di questo pratico manua- tegia commerciale. Anche i
rini sulle loro abitudini. E insie- grafia e costumi, spartiti del- le, si tratta di alunni con vecchi media lo erano, vende-
me ai suoi migliori amici, il le arie più importanti, tracce tanta energia e che si annoia- vano un prodotto, come per
cane Gip, il pappagallo Pollyne- audio online con esercizi di no facilmente. Ma come fare esempio un giornale, ma la
sia, Tac Tac l’anatra e Cii Cii la recitazione, lettura ritmica e per gestirli in classe? Prima di differenza, spiega Landi, è che
scimmia, se ne va in giro per il intonazione dei brani. Per ap- tutto, bisogna entrare in con- ora il prodotto siamo proprio
mondo. Con una nave raggiun- passionare i bambini all’ope- tatto con loro, saperli com- noi e non ce ne accorgiamo. ❚
gono l’Africa, dove incontrano ra lirica. Con playlist da ascol- prendere e agire attraverso le
il re Leone, il Gran Gorilla, e tare online. ❚ giuste strategie. Senza mai
tanti altri animali con cui vive- mortificarli. In ogni capitolo di
re avventure eccezionali. In questo libro si analizza un
occasione della trasposizione comportamento, “perché fa
cinematografica, Mondadori così” e si propone un “cosa
ha raccolto in questo volume i fare” e “cosa non fare”. Ma
primi due romanzi della serie: soprattutto invita a tener pre-
La storia del Dottor Dolittle, del sente che il bambino iperatti-
1920, e I viaggi del Dottor Do- vo ha comportamenti proble-
little, del 1922, arricchiti dal- matici, ma non è un bambino
le illustrazioni originali problematico. In appendice
dell’autore e in una nuova alcune schede operative. ❚
traduzione. ❚

59
POSTA

Le vostre domande sulla vita di classe famiglia: è importante che


gli insegnanti facciano va-
e sui diritti e doveri della professione. lere la propria leadership
pedagogica e assieme (co-
Scrivete a redazione@focusscuola.it esione tra docenti) sappiano
affrontare il tema coinvol-
Risponde Paola Cosolo Marangon gendo tutto il gruppo classe
Staff Cpp, consulente educativa, vice direttore della rivista (e oltre, se i ragazzini ap-
partengono ad altre classi).
Conflitti e scrittrice.
È quindi importante affidare
alla classe la responsabilità
della gestione di ciò che
accade al suo interno. ❚

IL RUOLO DEI GENITORI


NELLA SCUOLA
A scuola non si promuovono
a sufficienza i progetti di
valorizzazione degli organi
intermedi o della partecipa-
zione delle famiglie, mentre
sarebbe importantissimo
formare i genitori, ma anche
tutto il personale scolastico,
sulle modalità di partecipa-
zione previste, come accade in
molti Stati occidentali avan-
zati. Cosa si può fare?
Shutterstock

Mirella, Palermo

È un’amara considerazione:
IL BULLISMO VA RISOLTO dell’alunno a cui ci si riferi- presente, non può che ap- le famiglie sono poco pre-
IN CLASSE sce. Talvolta si pensa che prendere un fatto che non è senti a scuola o lo sono in
Nella nostra scuola si è bambini della scuola dell’in- avvenuto tra le pareti dome- maniera inappropriata. A
manifestato un problema di fanzia o dei primi anni della stiche e per il quale non può metà anni Settanta il deside-
bullismo. Trattandosi di un primaria possano essere fare nulla a posteriori. Coin- rio di far passare i Decreti
alunno con una famiglia pro- bulli. Anche qui è necessario volgere la famiglia, in questi Delegati era grandissimo:
blematica alle spalle, abbia- specificare che finché non casi, significa spesso farla una bella opportunità che
mo deciso di non coinvolgere c’è una vera e propria inten- sentire in colpa: di non aver portava con sé l’entusiasmo
i genitori ma ci chiediamo se zionalità (reversibilità del saputo educare il proprio in un’ottica di partecipazione
sia corretto o meno. pensiero, inizio del pensiero figliolo (che sia vittima o estesa che con il tempo si è
Ilaria, Como astratto) non possiamo pen- bullo), di non aver infuso rivelata sottoutilizzata. Oggi
sare a fenomeni di bullismo. sufficiente autostima, di non per eleggere un rappresen-
A fronte della parola bulli- Detto questo, più per chia- essere capace, in poche tante di classe è necessario
smo mi chiedo subito se rezza che per altro, credo parole. La gestione del bullo pregarlo in ginocchio. Ci
stiamo parlando proprio di sia corretto il vostro com- e di ogni fenomeno conflit- chiediamo se si tratti di falsa
questo fenomeno o di altro. portamento: non aver coin- tuale o di prevaricazione tra affezione alla vita scolastica
È molto frequente usare volto i genitori. Noi del Cpp pari è una faccenda del o poca considerazione della
questo termine per altri tipi sosteniamo sempre che gruppo: i compagni di classe, stessa. Le famiglie in realtà
di conflitto tra pari o preva- quanto accade a scuola sia gli amici, i coetanei. Per sono molto (troppo) presen-
ricazioni. Un’altra domanda compito delle persone di questo dico che va benissi- ti nella vita dei figli, basti
che mi pongo è sull’età scuola. Il genitore non è mo non aver coinvolto la pensare a tutto il fenomeno

60
WhatsApp, modalità perver- cente), per poi giungere a
sa nella quale il genitore si una condivisione piena affin- IN PUNTO DI DIRITTO
sostituisce al figlio nella ché i bambini e i ragazzi Risponde il ministero dell’Istruzione,
gestione di tutto ciò che lo possano vivere la scuola per dell’università e della ricerca
riguarda, dal controllo su ciò apprendere. A scuola si va
che hanno detto/fatto a per imparare. Dunque lavo-
scuola ai compiti assegnati rare per step. Primo: respon-
a casa, ai materiali da por- sabilità condivisa rispetto
tare per il giorno successivo. all’educare (scuola e fami-
A scuola ci vanno le mamme glia rispettano il ruolo e il
e questo i figli lo sanno bene. lavoro dell’altro); secondo:
“Perché preoccuparsi quan- co-costruzione di percorsi di
do c’è mamma che pensa per accompagnamento alla cre-
me?” Non è questa la parte- scita (suddivisi per ruoli e
cipazione che vorremmo, competenze considerando

Getty Images/iStockphoto
anzi. Giocando sull’onda l’età dei bambini e l’impor-
lunga del controllo e dello tanza delle autonomie); ter-
spontaneismo, dove le emo- zo: creazione di un vero
zioni hanno la meglio, gli patto condiviso tra scuola e
adulti hanno perso di vista famiglia dove la partecipa-
l’importanza di una parteci- zione di ogni singolo risulta RISULTATI INVALSI PER Sulle finalità delle prove na-
pazione attiva e condivisa essere determinante per il VALUTARE IL DOCENTE zionali standardizzate, tutta
alla vita scolastica di figli e tutto. Creando consapevo- Nell’istituto in cui insegno la normativa e, da ultimo, il
alunni, ma molto spesso non lezza e attivando questo tipo il dirigente scolastico affer- Decreto Legislativo 62 del
ne sono minimamente con- di lavoro sarà possibile chie- ma di voler usare i risultati 2017, che ha introdotto im-
sapevoli. Sarebbe utile poter dere agli adulti, nessuno dell’Invalsi a fini valutativi portanti cambiamenti nella
attivare percorsi nei quali in escluso, di fare la propria (vedi attribuzione del merito valutazione degli studenti e
un primo momento si riesca parte in un’ottica più ampia e indicazioni sul fascicolo per- sulle prove standardizzate,
a condividere il significato nella costruzione della Co- sonale del docente), per cui è chiarisce che esse suppor-
dell’educare tra adulti (con munità Educante tanto de- stato fatto un certo terrorismo tano il processo di autova-
ruoli e responsabilità diver- cantata, ma così poco mes- psicologico su chi, nonostante lutazione delle istituzioni
se, partendo dal corpo do- sa in pratica. ❚ abbia classi pluriproblema- scolastiche e forniscono
tiche, dovrebbe mettersi “in strumenti utili al progres-
riga” per risollevare i risultati sivo miglioramento dell’ef-
SOLUZIONI INSERTO
complessivi e ridare lustro al- ficacia dell’azione didattica.
STEAM - LA SFIDA la scuola. Vorrei sapere se vi Inoltre, i risultati delle prove
La figura 1. Possiamo ottenerla posizionando sono riferimenti (normativi, te- possono diventare un’oc-
quattro LED a diversa distanza dal centro di un orici o comunque riconducibili casione per riflettere sui
piatto rotante (un frisbee montato su un trapano o a esperti in materia) in cui si processi di insegnamento/
un giradischi). chiarisca che questa pratica apprendimento e sulle diffi-
La figura 2. È più complicata da ricostruire, ma
di usare gli esiti di una prova coltà riportate dagli studenti.
basta lasciare accesi due LED del piatto rotante e
standardizzata per mortifica- Pertanto, è chiaro che la ri-
camminare orizzontalmente mentre il piatto ruota.
re i docenti considerati meno levazione esterna degli ap-
Ma resta da capire in quale direzione sto cammi-
meritevoli (anche in pubbli- prendimenti e i relativi esiti
nando. Scopriamolo sperimentando!
co in occasione del collegio possono essere considerati
FIGURA 1 FIGURA 2 docenti) oltre che vietata sia utili per il miglioramento e
passibile di qualche sanzione. non possono essere utilizzati
Ivan, Torino per sanzionare o valutare. ❚

Avete una domanda da porre agli esperti?


Scrivete a redazione@focusscuola.it

61
APPUNTI DI INNOVAZIONE

RIVOLUZIONE TECNOLOGICA:
OLTRE IL LIBRO DIGITALE
Esperto di tecnologia
e innovazione scolastica
Firenze
Giovanni Biondi

Q uella che chiamiamo comunemente rivoluzione


digitale, in realtà, non è una rivoluzione solo
tecnologica: siamo di fronte a qualcosa di diverso,

Depositphotos
innescato magari dalla tecnologia che oggi però non
è più al centro della rapida trasformazione che stiamo
vivendo. Infatti è cambiato molto di più: si è
trasformato il nostro modo “di sentire e di pensare”, un’indebita invasione del digitale in campi
di lavorare oltre che di comunicare, di socializzare; una tradizionalmente monopolio della stampa, usiamo
trasformazione che si è profondamente inserita anche meccanismi difensivi, fingiamo di utilizzare
nella vita familiare, quella di tutti i giorni, perfino in l’innovazione, ma finiamo per produrre solo “carta
quella sportiva e del tempo libero. Una rivoluzione digitale”. La rappresentazione delle conoscenze,
mentale che quindi non ha avuto nella tecnologia il suo il linguaggio, la sequenzialità sono infatti quelli
inizio ma che ormai ha un orizzonte molto più ampio. tradizionali del libro che, anche se tradotto in digitale,
ritorna, per essere usato al meglio, in carta. Oggi però
Quando si impara una nuova lingua, ad esempio il modo più diffuso e adeguato per la rappresentazione
l’inglese, inizialmente si formulano le frasi nella delle conoscenze non è più solo quello sequenziale
lingua materna e poi si prova a tradurle. Via via bensì reticolare. Il libro usa, per rappresentare le
che si prende familiarità, si comincia, invece, a pensare conoscenze, le informazioni, una modalità narrativa
direttamente in inglese. Il nuovo idioma però ci sviluppata secondo uno schema logico sequenziale:
costringe anche a ragionare in modo diverso, a usare capitoli articolati in paragrafi. I contenuti in Rete, le
espressioni che sarebbero intraducibili e che esprimono pagine del web, anche quelle di solo testo, contengono
magari meglio e in modo più sintetico alcuni concetti. al loro interno collegamenti, link che le fanno diventare
Anche per quanto riguarda il digitale, nei primi anni parte di un gigantesco ipertesto dinamico in cui la
della sua comparsa, è successa la stessa cosa: molti mortalità della validità delle informazioni è molto alta
contenuti venivano pensati per la carta, e i collegamenti tra i contenuti
tradotti in digitale e poi ritornavano rappresentano il vero valore aggiunto:
inevitabilmente sulla carta attraverso la Se vogliamo capire uno dei caratteri originali più importanti
stampante. “Carta sei e in carta quale contributo di questo schema reticolare di
ritornerai” esprime appunto questo possono dare le rappresentazione delle conoscenze.
realtà: contenuti pensati per la carta,
spesso tradotti in digitale, che per
nuove tecnologie Ilcuitesto scritto è solo un modo con
i contenuti sono rappresentati in
essere fruiti, in genere letti, finivano poi ai processi di Rete: immagini, filmati, applicazioni
stampati. apprendimento, interattive, animazioni grafiche,
dobbiamo “pensare contenuti in 3D, realtà aumentata,
Nella scuola i cosiddetti libri di
in digitale” e non ambienti immersivi sono alcune
testo “misti” avevano a corredo i cd modalità di rappresentare le
con la versione in pdf del libro. Un
limitarci a tradurre conoscenze tipiche del digitale. Tutto
digitale che non portava alcun valore in digitale i questo non si può stampare, non può
aggiunto e che infatti non veniva quasi contenuti dei libri essere pensato per la carta e non può
mai neppure usato. Se interpretiamo la di testo cartacei. tornare in carta perché appartiene a
rivoluzione tecnologica come un’altra lingua. Anche le immagini che

62
apparentemente si potrebbe pensare di stampare, (i caratteri di un libro digitale possono essere allargati, resi
in formato digitale restano più fruibili perché possono più luminosi, eccetera) ma nulla di più. Se, invece,
essere ampliate, manipolate, trasformate e riutilizzate vogliamo capire quale contributo può dare il digitale ai
in altri contesti. processi di apprendimento, dobbiamo “pensare in digitale”
Ne deriva, ad esempio, che non ha alcun senso mettere e non tradurre in digitale, come è portata spesso a fare la
il digitale in contrapposizione con il libro. I formati e generazione degli autori e degli insegnanti che in questo
i linguaggi digitali possono offrire soluzioni molto sono molto distanti dai loro allievi.
interessanti per l’apprendimento, per dimostrare teorie,
presentare e narrare eventi; bisogna solo “pensare in Queste opportunità cambiano gli ambienti di
digitale” e aprirsi a nuove modalità di presentazione dei apprendimento, anzi contribuiscono a rendere
contenuti puntando principalmente sull’interattività, il possibile passare da ambienti pensati per
riutilizzo, il continuo aggiornamento che con la carta l’insegnamento ad ambienti disegnati, nel tempo e nello
non si può invece ottenere. Anche la dinamica della spazio, per l’apprendimento. Anche in questo caso
collaborazione a distanza tra scuole, che si può dobbiamo pensare in modo diverso e non fermarci alla
realizzare agevolmente usando la Rete come struttura traduzione. La scuola fa fatica a cambiare e, al
di “trasporto”, introduce nuove e inedite possibilità che massimo, molto spesso riesce a innovarsi solo in
vanno dalla scrittura collaborativa o cooperativa all’uso superficie. Non riusciamo a utilizzare tutte le potenzialità
attivo e passivo di una lingua, dalla più semplice offerte dallo sviluppo di questo mondo digitale perché
videoconferenza alle più articolate piattaforme di rimaniamo ancorati a un modello di scuola analogico che
e-learning. Il libro, quindi, che a sua volta è una è quello che conosciamo. L’inerzialità della scuola e la
tecnologia di “formazione a distanza”, non può più sua dimensione rallentano questo passaggio che
essere l’unico e neppure il principale strumento di lavoro richiede trasformazioni profonde, spesso impopolari,
a scuola. Bisogna nello stesso tempo rivendicare per il che saranno però sempre più necessarie in futuro
libro un ruolo centrale per lo sviluppo della coscienza perché la scuola possa superare o almeno accorciare
critica individuale, per l’approfondimento e la la distanza con la società della conoscenza e del mondo
sistematizzazione delle conoscenze. Un testo digitale del lavoro nella quale invece le trasformazioni avvengono
non aggiunge, per il solo fatto di essere in formato word con grande rapidità. Una distanza che cresce
o pdf, alcun valore decisivo al testo cartaceo. Possiamo continuamente anche nei confronti degli allievi che ormai
discutere di facilità di trasporto, di peso, di formato parlano un’altra lingua. ❚

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All’interno del grande Una mostra che analizza Un percorso espositivo


parco divertimenti Ma- il linguaggio dei video- che racconta la relazione
gicLand inaugura il 28 giochi e l’impatto che tra l’essere umano e il suo
marzo la prima Accade- hanno avuto sulla cultu- doppio, dai primi conge-
mia interamente dedi- ra digitale popolare, gni meccanici agli automi
cata al mondo dello sull’arte e sulla società. più moderni di oggi. In
Spazio dove sarà possi- I visitatori possono gio- mostra i risultati finora
bile fare un viaggio mul- care e (ri)scoprire la raggiunti e gli straordina-
timediale nello spazio. cultura dei videogiochi. ri sviluppi tecnologici.

63
LA NOTA

LA SCELTA CHE RICADE


SULL’ECONOMIA DEL PAESE

Maestro elementare,
giornalista e scrittore
Alex Corlazzoli

T empo di iscrizioni e di necessarie riflessioni da


fare sulle scelte dei nostri ragazzi e delle loro

Getty Images/iStockphoto
famiglie. Nessuno infatti può tirarsi fuori da questa
responsabilità: le decisioni prese in terza media hanno
inevitabilmente a che fare con le passioni e le
competenze acquisite durante il percorso alla scuola
primaria e secondaria di primo grado. Non solo.
Scegliere una scuola o un’altra incide pesantemente La nostra è ancora una scuola troppo teorica
sulla nostra economia. Ma vediamo i dati da poco e poco pratica, in cui “fare”, “l’imparare facendo” di
diffusi dal ministero dell’Istruzione sulle iscrizioni: i licei milaniana memoria è venuto a mancare e i risultati sono
si confermano in testa alle preferenze. Il 56,3% delle sotto gli occhi di tutti: una scuola che non cambia in una
domande presentate per le classi prime della società immobile. A chiamare in causa il nostro sistema
secondaria di secondo grado ha riguardato, infatti, un formativo è il Bollettino di Excelsior Unioncamere:
indirizzo liceale. Un dato in crescita rispetto al 55,4% quest’anno 370-380mila posti di lavoro resteranno
dell’anno scorso. Gli istituti tecnici passano al 30,8% vacanti perché il matrimonio tra domanda e offerta non
dal 31% del 2019/2020. Calano leggermente i c’è. Mancano tecnici e operai specializzati, ma anche
professionali, dal 13,6% al 12,9%. Sostanzialmente dirigenti e professionisti scientifici e con elevata
stabile il dato del classico, al 6,7% (6,8% un anno fa). specializzazione; mancano conduttori di impianti e operai
Cresce l’interesse per gli indirizzi del liceo scientifico, di macchinari fissi e mobili e personale qualificato nelle
che complessivamente sale al 26,2% dal 25,5% del attività commerciali e nei servizi. Per i giovani le difficoltà
2019/2020. Nel dettaglio, il 15,5% ha scelto lo di reperimento arrivano anche a superare il 50% in
scientifico tradizionale (0,1% in più rispetto a un anno diversi settori: questo capita in primis per scienze
fa); l’opzione scienze applicate passa dall’8,4% informatiche, fisiche e chimiche. D’altro canto dobbiamo
all’8,9%; la sezione a indirizzo sportivo è all’1,8% chiederci come e quanto spazio diamo fin dalla primaria
(1,7% lo scorso anno). Diminuiscono alle materie scientifiche. Intanto qualche
le iscrizioni al liceo linguistico, 8,8% testimonianza di incontro tra formazione
rispetto al 9,3%. In crescita l’artistico, Quest’anno e lavoro c’è. In Veneto è più alto
dal 4% al 4,4%, e il liceo delle scienze 370-380mila posti l’interesse per gli istituti tecnici (38,7%
umane, dall’8,3% all’8,7%. Stabili il liceo resteranno vacanti di iscrizioni). Seguono l’Emilia-Romagna
europeo/internazionale (0,5%) e i licei
musicali e coreutici (1%).
perché mancano (37,2%) e il Friuli-Venezia Giulia (37%).
Sul Sole 24 Ore dello scorso 7 febbraio
tecnici e operai il vice presidente di Confindustria per il
I tecnici sono scelti solo da un terzo specializzati, capitale umano, Giovanni Brugnoli,
dei ragazzi. Anche per il 2020/2021, ma anche dirigenti sosteneva “la necessità di potenziare
uno studente su tre ha scelto un istituto maggiormente l’istruzione tecnica
e professionisti
tecnico (il 30,8% rispetto al 31% dello puntando sull’orientamento e su una
scorso anno).
scientifici. C’è cabina di regia che andrebbe costituita
Il settore economico è all’11,2% (l’anno quindi la necessità al ministero in modo da replicare su tutto
scorso 11,4%); il settore tecnologico è di potenziare il territorio nazionale i modelli di istituti
stabile al 19,6%. I professionali l’istruzione tecnica. tecnici di altissimo livello che già
scendono al 12,9% rispetto al 13,6%. attraggono grandi numeri di utenti”. ❚

64
L’APPELLO

MENO COMPITI A CASA


PER RIDURRE LA MIOPIA
Giornaliste di
La loro missione: prendersi cura delle
preoccupazioni dei genitori con rigore
Valentina Murelli
scientifico e un pizzico di ironia.
e Luisa Perego

Shutterstock / Habrovich
G iulia: mia figlia, 7 anni, passa tutti i week end a fare
compiti. A me sembra troppo piccola per un carico
così e ogni tanto sono tentata di non farglieli fare.
Francesca: chi fa il tempo prolungato dovrebbe svolgere
i compiti a scuola, senza doverli portare a casa. dall’istituzione di un numero verde dedicato proprio a
Franca: mia figlia in quarta primaria ogni giorno ha una fornire informazioni sulla miopia, al quale, secondo
marea di cose da studiare. È tantissimo, ma meglio non l’Economist, stanno telefonando soprattutto genitori
lamentarsi, tanto alle medie sarà peggio. preoccupati del deterioramento della vista dei figli.
Karen: in Italia si danno troppi compiti a bambini troppo
piccoli, con il risultato di far odiare la scuola. Altri suggerimenti e misure: campagne per
(Tratti dalla pagina FB di nostrofiglio.it) incoraggiare scuole e famiglie a migliorare la qualità
dell’alimentazione dei bambini, con più pesce
La discussione sulla quantità dei compiti a casa (tradizionalmente considerato “buono per la vista”) e meno
è internazionale e di recente in Cina è arrivata a alimenti dolci (anche se al momento non è chiaro perché
coinvolgere il governo, che ha stabilito che nei primi due questo dovrebbe favorire la salute degli occhi); un invito ai
anni di scuola primaria non debbano essere assegnati produttori di videogiochi per limitare le novità sul mercato;
compiti scritti per il pomeriggio. Il motivo è molto l’obbligo per le scuole di organizzare esami per la vista
specifico: ridurre, insieme ad altre misure, l’altissima degli studenti due volte all’anno. E ancora, la
prevalenza di miopia tra i ragazzi cinesi. Lo racconta sollecitazione, sempre per le scuole, ad assicurare che gli
un articolo pubblicato il 18 gennaio scorso sulla rivista studenti trascorrano almeno un’ora al giorno all’aperto ed
The Economist, che sottolinea come nel grande Paese eseguano esercizi oculari per cinque minuti al giorno (una
asiatico una persona su tre soffre di miopia, contro una su misura controversa quest’ultima, perché non ci sono prove
cinque a livello globale. E come tra i più giovani la che serva a qualcosa). Infine, la richiesta di ridurre il lavoro
situazione sia ancora più allarmante, con il 72% dei ragazzi a casa: niente compiti scritti per gli alunni dei primi due
cinesi tra i 12 e i 14 anni affetti da miopia, anni della primaria e al massimo un’ora al
secondo i risultati di un’indagine che nel giorno per quelli dell’ultimo anno.
2018 ha coinvolto un milione di studenti. Il governo cinese,
per contrastare l’alta Un’iniziativa che secondo molti
Nel 2010 erano “solo” il 58%. In prevalenza di genitori può essere d’aiuto ma non
parte questa prevalenza così elevata risolutiva. Una mamma intervistata dal
ha ragioni genetiche ma, secondo gli
miopia, ha invitato settimanale ha precisato che nell’ambito
esperti, i geni in questione non sarebbero le scuole a ridurre di un sistema educativo altamente
causa diretta di miopia, ma agirebbero il lavoro a casa: competitivo come quello cinese, in cui la
influenzando la suscettibilità a questa niente compiti per gli possibilità di accedere alle migliori
condizione in base a determinati fattori università è condizionata dai risultati
alunni dei primi due
ambientali, tra i quali in particolare la dei singoli esami fin dall’inizio della
mancanza di attività all’aperto e un tempo anni della primaria primaria, anche se le scuole daranno
eccessivo passato a guardare qualcosa e al massimo un’ora meno compiti i genitori continueranno ad
da vicino, che si tratti di un quaderno per i al giorno per quelli affidare i figli a tutori privati per attività
compiti o di uno schermo. Da qui una dell’ultimo anno. extra che possano conferire qualche
serie di misure governative a partire vantaggio. ❚

65
ULTIMA CAMPANELLA

Fogliazza

BARZELLETTE CHE SI SENTONO IN CLASSE...

L’AUTOBUS capisco...». Poi ragionando: «Ma «Bravi. E poi?» «Scrivo così piccolo nella spe-
Un alunno arriva in ritardo. non abiti qui davanti a 50 me- «Otto ottavi.» ranza che gli errori si vedano
Bussa alla porta della sua aula. tri?». «Eh, appunto: non dovevo «Bravi. E poi?» meno!»
Il prof già incavolato: «Avanti!» prenderlo». «Sedici sedicesimi.»
E l’alunno: «Buongiorno prof, «Bravissimi e poi?» TREDICI
scusi per il ritardo... posso en- LE FRAZIONI Uno dei bambini: «Della car- Tornando da scuola, il pic-
trare?». «Sì... ma che sia l’ultima Il maestro ha appena finito di ne trita, signor maestro!» colo Francesco dice alla mam-
volta...». Vede che il ragazzo è spiegare le frazioni e domanda ma: «Mamma, oggi ho preso
affannato e gli chiede: «Toglimi alla classe: «Dunque, tagliando CALLIGRAFIA tredici». «Bravissimo, ma
una curiosità: come mai sei ar- una bistecca in due e poi la me- La maestra a Carletto: «Ma, come hai fatto?» «Semplice:
rivato così tardi?» E l’alunno: tà ancora in due, che cosa otte- insomma! Perchè continui a ho preso due in matematica,
«Sa com’è: ho sbagliato a pren- niamo?» E dall’aula si leva un scrivere con una calligrafia così quattro in italiano, tre in lati-
dere l’autobus». E il prof: «Ah, coretto di voci: «Quattro quarti». minuscola?». no e quattro in storia!».

66
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GEOMETRIE DI LUCE A cura di


Andrea Capozucca*

Il light painting, letteralmente disegnare con la luce,


è una tecnica fotografica che permette di “dipingere” un
soggetto usando come pennello una sorgente luminosa, ma può
rivelarsi anche un sorprendente strumento didattico da usare in classe
per un approccio interdisciplinare alla fisica, alla matematica e all’arte.

L a tecnica del light painting risale al 1889 quando George Demeny


posizionò alcune lampadine a incandescenza in corrispondenza delle
articolazioni di una persona e catturò in una singola immagine una serie di MATERIALE OCCORRENTE
movimenti, creando quella che viene considerata la prima fotografia • Uno smartphone con
effettuata con l’ausilio di tale tecnica. Anni dopo, nel 1935, la tecnica si è videocamera e funzionalità “light
evoluta nelle mani del noto artista avanguardista e painting” o una macchina
The History Collection / Alamy / IPA

maestro della sperimentazione Man Ray che produsse fotografica


la serie Space Writing. Nell’oscurità del suo studio Ray • Un cavalletto o supporto fisso per
sperimentò la creazione di linee e vortici di luce smartphone o macchina fotografica
tramite l’uso di diverse sorgenti luminose. • Led (o diodo a emissione
Successivamente Gjon Mili iniziò a usare questa luminosa) possibilmente di colore
tecnica per catturare le traiettorie dei movimenti diverso
associati a diverse discipline artistiche e sportive o • Una luce lineare (un piccolo neon
per ricreare nello spazio alcune figure classiche tratte o una striscia a Led)
dalle opere di Pablo Picasso. Con l’avvento del • Una torcia elettrica
computer gli studi sul light painting hanno posto le • Batterie a bottone da 3 V
basi allo sviluppo della tecnica del motion capture, • Fogli di gelatina per faretti
‘Pathological walk from in front’ oggi ampiamente utilizzata per rendere più realistici i di diversi colori
di George Demeny (1889).
movimenti all’interno di videogiochi e storie di • Un cucchiaio
animazione, ma anche in campo militare, sportivo e medico. Scopriamo • Un rotolo di nastro adesivo
insieme il fascino di questa tecnica e come il suo utilizzo possa gettare “luce” da pacchi
su concetti chiave della matematica e della fisica. • Un righello
• Nastro adesivo
FASE UNO: PREPARIAMO L’OCCORRENTE

Come prima cosa creiamo la camera oscura. Scegliamo una


stanza poco illuminata e oscuriamo le finestre. Più è buia, più
nelle foto risulteranno nitide le nostre “scie” luminose. Poi
prepariamo due delle tre sorgenti luminose: puntiforme e
lineare. Per la sorgente puntiforme, prendiamo un Led e
posizioniamo le due estremità del Led da ambo i lati della
batteria a bottone, in modo che l’anodo (il terminale più lungo)
si trovi a contatto con il polo positivo della batteria e il catodo
(il terminale più corto) con il polo negativo. Fissiamolo con il nastro adesivo. Per la sorgente lineare, prendiamo invece un mini neon
o una striscia a Led della lunghezza desiderata fissata a un supporto. La torcia elettrica è già pronta all’uso. Infine, iniziamo a
sperimentare nella camera oscura con le tre diverse sorgenti luminose e regolando opportunamente il cavalletto e lo smartphone
(o la macchina fotografica) per delimitare la zona di ripresa. Scattiamo qualche foto di prova. Solo questo è già divertente!
FASE DUE: FORME MATEMATICHE
Dividiamo gli studenti in gruppi. Dopo aver scelto la sorgente
luminosa, chiediamo loro di realizzare: una linea, due linee
parallele, un cerchio, una spirale verticale, una spirale oriz-
zontale, i numeri da 0 a 9, la stella pitagorica, una forma
simmetrica, eccetera.
Quando ogni gruppo ha realizzato alcune foto, analizziamole
insieme e commentiamo i risultati ottenuti.

FASE TRE: SPAZIO ALLA FISICA

Utilizziamo i Led per studiare le traiettorie disegnate da ogget-


ti volanti e rotolanti. Per iniziare prendiamo un cucchiaio. Rica-
viamone il punto di equilibrio, o centro di massa, e attacchia-
moci un Led di un colore. Poi attacchiamo un secondo Led di
colore diverso all’estremità del manico. Lanciamolo e visualiz-
ziamo contemporaneamente le due traiettorie. Cosa osservia-
mo? Accade la stessa cosa anche con altri oggetti?

Attacchiamo ora due Led di colore diverso lungo il bordo di un


rotolo di nastro adesivo per pacchi. Facciamolo rotolare e fo-
tografiamo le traiettorie così ottenute. Gli archi che si formano
sono archi di cicloide, una curva già nota fin dai tempi di Galileo
Galilei che le diede il nome con il quale la conosciamo oggi.
Cosa accade se ripetiamo l’esperimento usando una ruota di
bicicletta? E se faccio “rotolare” un oggetto irregolare?

FASE QUATTRO: SPERIMENTIAMO FASE CINQUE: DIVENTIAMO ARTISTI


COME GJON MILI
Invitiamo gli studenti a mettere in campo la loro creatività per realizzare
Attacchiamo due Led un’opera di light painting a tema scientifico, scegliendo il tema del disegno,
alle nostre scarpe (uno creando schizzi di prova, elaborando un progetto di massima con tempi di
sulla punta e uno sul movimento e direzioni, spiegando la tecnica usata e come intendono rea-
tallone) e un terzo Led lizzarla. Potranno ovviamente usare il loro corpo, tubi, cornici, forme geo-
al ginocchio. Fotogra- metriche, corde, giocattoli e ogni altro strumento reputino necessario. Alla
fiamo le traiettorie ot- fine possiamo realizzare un’esposizione nel corso della quale una giuria
tenute camminando, qualificata assegnerà il premio all’opera più significativa.
saltando, correndo e ballando. Cosa osservia-
mo se le confrontiamo? Continuiamo a speri- *Andrea Capozucca 2018 cura la direzione scientifica di
mentare con il nostro corpo. Laurea in matematica e PhD in scienza Labilia ed è rappresentante per l’Italia
della complessità, insegna matematica di Experience Workshop
e fisica all’ISS “Da Vinci” di Civitanova ElmenyMuhely - Global Steam
Marche e tecniche della comunicazione Network.
scientifica presso l’Università di **Gli argomenti delle schede
Camerino. È membro del Consiglio STEAM sono trattati anche
Scientifico Nazionale di Matematita e nel volume WeSteam di Andrea
collaboratore del centro Pristem. Dal Capozucca (Stefano Termanini Editore).
GLI OBIETTIVI PER SAPERNE DI PIÙ
DEL LABORATORIO
L’avvento delle macchine fotografiche digitali e la
Uno dei principali obiettivi di questo laboratorio è popolarità dei Dslr (Digital Single-Lens Reflex) ha
considerare gli oggetti luminosi come una risorsa creato una crescita esponenziale nell’utilizzo della
artistica, usando la tecnica del light painting come fonte tecnica del light painting. In tale crescita improvvisa
d’ispirazione. L’utilizzo di tale tecnica ha il vantaggio, da di persone che sperimentano, può essere difficile
un lato, di favorire un approccio creativo e rintracciare i veri artisti che stanno portando questa
interdisciplinare a determinati contenuti matematici e arte al livello successivo usando spesso idee
fisici come, ad esempio, classificare elementi geometrici compositive puramente matematiche. Uno di questi è
(linee, cerchi e curve) e riconoscere le relazioni tra essi,
Hannu Huhtamo, un artista le cui opere mostrano il
il piano e lo spazio, e il moto del centro di massa di un
potere e il
corpo; dall’altro, di lavorare sulla visualizzazione degli
fascino del light
schemi, sulla memoria spaziale, sulle possibilità
espressive di rette e curve in accordo con la forma, sulla painting
costruzione di strutture e trasformazioni dello spazio attraverso
usando nozioni di metrica e prospettiva e sulla un uso quasi
rappresentazione con diverse intenzioni di forme aperte ossessivo della
e chiuse. simmetria
Le attività proposte sono pensate per coinvolgere (https://www.
fisicamente, mentalmente ed emotivamente gli studenti flickr.com/
e gli insegnanti. In particolare l’esperienza di disegnare photos/
usando il movimento del corpo può essere un’efficace hhuhtamo/).
strategia cognitiva per potenziare l’apprendimento e
Altri artisti della
migliorare la motivazione. Inoltre, tale approccio, se ‘Hi My Precious Blue’ di Hannu Huhtamo luce degni di
cooperativo, facilita la fase di problem posing e affina
nota sono anche Patrick Rochon (www.
le capacità di problem solving degli studenti.
Il laboratorio può essere arricchito dallo svolgimento patrickthelightpainter.com) e Dennis Calvert
in parallelo di un laboratorio di fotografia che possa (denniscalvert.net/light-painting).
approfondire il funzionamento della tecnica del light Attualmente in Italia i lavori più interessanti che
painting o da un laboratorio teorico-pratico sulla mescolano realtà estetica e “fantasia pittorica” sono
misura indiretta delle traiettorie e sulla loro opera della giovane fotografa salernitana Maria
classificazione. Saggese (www.mariasaggeselightpainting.com).

LA SFIDA
Osserva queste due foto. Come sono state
ottenute? Prova a ricrearle!

La soluzione è a pag. 61.

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