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Il libro, nel ricostruire la psicobiografia di Gabrielle Chanel, racconta il vis-
suto della stilista e la dissonanza fra la sua dimensione pubblica di icona della
moda e quella privata. In una forma divulgativa e accessibile si approfondisce Direttore
così il nesso fra creatività e sintomatologia psichiatrica. Luca Mazzucchelli

Liliana Dell’Osso è professore ordinario e direttore della Clinica Psichiatrica e della Scuola
di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Pisa.
Dario Muti è dottore di ricerca in Storia della Scienza presso l’Università di Pisa.

BIMESTRALE - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/04 N. 46) - ART. 1, C.M. X8270B - DISTRIBUZIONE: ME.PE. MILANO.
Barbara Carpita è medico, specializzata in Psichiatria presso l’Università di Pisa.

all’interno

La personalità online INTERNET


Intervista a
Roberto Cingolani
Tracce digitali dell’identità e ADOLESCENZA

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Nei mondi virtuali usiamo la Rete per sperimentare noi stessi, assumere
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identità alternative, sviluppare e mantenere relazioni. Quali aspetti dell’iden-
tità traspaiono quando creiamo un profilo social o personalizziamo l’avatar vs intelligenza
di un gioco online? Nel rispondere a domande del genere, il volume dà sia ai UMANA
“curiosi” che ai professionisti le informazioni per riconoscere e gestire il lato
psicologico del web.

Daniela Villani insegna Psicologia della personalità all’Università Cattolica di Milano.

c n o l o g i e
Stefano Triberti è docente di Ergonomia e User Experience all’Università Cattolica di Milano.

Ansia
Paure e speranze alla ricerca di una pace interiore
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L’ottava edizione di questo testo è una guida aggiornata e facilmente consul- bѴ-moķb-zz--;uѴ;mঞŊƑƏƐƔƓ Ѵ|-luu-ķ(b-(bttoubo(;m;|oѵƕŊƕƏƏƑƑ
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Alan F. Schatzberg, già presidente della American Psychiatric Association, è docente al Diparti- ;u]-loķouvo**";tt;l0u;ƔƔŊƑƓƐƏƏ ubm7bvbķouvo&l0;u|oƐƐƒņƐƐƔŊƕƑƐƏƏ
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mento di Psichiatria della Facoltà di Medicina della Stanford University in California. b.0;u.-vv.Ѵb0u-b;u]-l-v1_b Libreria Feltrinelli - Lecce
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Charles DeBattista è docente di Psichiatria e Scienze comportamentali, e direttore del Centro per Finlibri S.r.l. SARDEGNA
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i Disturbi dell’Umore della Facoltà di Medicina della Stanford University. u0uv1oķ(b-!ov-|oƓƓŊƑƔƏƒƏ


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di valutazione diagnostica, con particolare attenzione alla pratica corrente nella (oѴ-u;".-.v.7b(oѴ--u1oş. b0u;ub-!bm-v1b|-
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sione diagnostica, la pianificazione del trattamento e la strategia pratica. La Par- uu]Ѵb-v1oķ(b-u;-ƐƏŊƐƏƏƖƔ bu;mz;ķb-zz- uoloƒƑŊƒƒŊƔƏƐƑƑ b0u;ub--Ѵ-zzo!o0;uঞŊ-m1ou".r.-.
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Sophia F. Dziegielewski, dottore di ricerca e assistente sociale, insegna presso la School of $oubmoķ(b-bzz-ƑŊƐƏƐƑƔ bu;mz;ķ(b- ;Ľ;uu;|-mbƐѵņ!ŊƔƏƐƑƒ ƒƔƏƓ !!;7(;uom-
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Santo Di Nuovo, Mauro Fornaro,
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2 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
L’editoriale
di Luca Mazzucchelli
Caro lettore,

l’ultimo numero di Psicologia contemporanea del 2018 tratta della delicata


interazione tra nuove tecnologie ed esseri umani. Un fenomeno che chiede
di essere approcciato con molta sensibilità, se vogliamo comprenderne ap-
pieno gli effetti collaterali e le opportunità potenziali.

L’intervista a Roberto Cingolani, grande esperto di robotica, ci introduce


nell’ambito delle nuove tecnologie, raccontandoci gli sviluppi a cui andranno
incontro le intelligenze e i corpi artificiali. Si integra a tali riflessioni il contribu-
to di Pietro Cipresso e Cosimo Tuena, che, addentrandosi nel tema dell’in-
telligenza artificiale, ci illustra come funzionano il cervello e la cognizione
dell’uomo.
Affrontando la valenza di ausilio terapeutico che taluni robot possono svol-
gere, Giuseppe Riva descrive in che modo la realtà virtuale è già entrata nella
pratica clinica di alcuni psicologi, e come potrà essere sempre più un’impor-
tante alleata per aiutare le persone a confrontarsi con i propri limiti, timori e
credenze.
Infine, in una chiave di proposta a risolvere il rischio della dipendenza tec-
nologica, abbiamo l’articolo di Massimo Cesareo e Marianna Vaccaro, foca-
lizzato sul Digital Detox, un programma per utilizzare in maniera funzionale i
dispositivi digitali che promuove comportamenti virtuosi.

Leggendo le prossime pagine, con tanti altri contributi su questo e altri te-
mi, probabilmente realizzerai che il futuro è già qui. E forse ti sentirai impre-
parato ad accoglierlo in tutte le sue variegate sfaccettature. Una sana paura,
in questi casi, è una buona compagna di viaggio, se unita alla curiosità di
approfondire ciò che non conosciamo e alla competenza critica per riflettere
sulle strade future.

In attesa del futuro almeno prossimo, un caro augurio di buona fine anno
da parte mia e della redazione tutta di Psicologia contemporanea.

Facebook: Luca Mazzucchelli - Psicologo


YouTube: Psicologia con Luca Mazzucchelli
Instagram: luca.mazzucchelli

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 3
Sommario
6 Roberto Cingolani
LUCA MAZZUCCHELLI INTERVISTA...

30 Neuroscienze artificiali:
creare una mente computazionale
10 IL CASO Pietro Cipresso
ANNA OLIVERIO FERRARIS
Cosimo Tuena
Senza soluzione?
36 SELF-HELP SCIENTIFICO
12 LISTA D’ATTESA
GENNARO ROMAGNOLI
ALESSIO BELTRAMI, LUCA MAZZUCCHELLI
Come creare contenuti Non tutta la tecnologia
utili e distribuirli viene per nuocere
14 IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE
UMBERTO GALIMBERTI
Straniero
38 Internet in adolescenza: normalità,
dipendenza e ritiro sociale
Matteo Lancini
Tommaso Zanella

44 Autismo e robotica: quando


la terapia cambia volto
16 Applicazioni psicologiche
della realtà virtuale
Giuseppe Riva
Santo Di Nuovo
Daniela Conti

50 PSICOLOGIA DELLE EMOZIONI


DIEGO INGRASSIA
La disintossicazione digitale
22 Massimo Cesareo
Marianna Vaccaro
Intelligenza artificiale
vs intelligenza umana

28 PSICOSOLUZIONI
GIORGIO NARDONE 52 EFFICACIA PERSONALE
Nuovi mondi, nuovi problemi, ANDREA GIULIODORI

nuove soluzioni Tre tecniche per rafforzare


il tuo autocontrollo

4 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
76 CRESCERE
54 Psicomania
SCIENTIFICITÀ DELLA PSICOLOGIA
quantitativa:
gli eccessi della quantificazione
SILVIA BONINO
Anche in adolescenza
gli adulti non sono inutili
in psicologia e nelle scienze sociali
Giorgio Nardone 78 L’IMPATTO DELLE TECNOLOGIE
Vittorio Porpiglia GIUSEPPE RIVA
La Tecnologia Positiva
60 Il mito dei supereroi
PSICOLOGIA E CULTURA

Francesco Cro 80 BDSMSESSUALITÀ

Oltre le sfumature di grigio


66 PSICOLOGIA GIURIDICA Ayzad
SANTO DI NUOVO
Minori stranieri non accompagnati 84 BRANDING E MARKETING
MARCO DE VEGLIA
NOTIZIE FLASH Siamo noi a usare i social
A CURA DI ELETTRA PEZZICA media o il contrario?
E PAOLA A. SACCHETTI
68 Quando l’orologio 86 PERSONE E LAVORO
biologico non va a ritmo GUIDO SARCHIELLI

69 La depressione può accelerare Difesa degli utenti: una funzione


l’invecchiamento cerebrale dimenticata?
70 Ci si comporta nello stesso 88 LIBRI PER LA MENTE
modo con i figli? A CURA DI DAVIDE LO PRESTI, LUCA MAZZUCCHELLI
70 L’esperimento del marshmallow E PAOLA A. SACCHETTI
nell’era 2.0
71 Il matrimonio ti cambia 92 CINEMA
ROBERTO ESCOBAR

74 FACEBOOK
Estate 1993
ZAUBEREI 94 ITINERARI PSICOLOGICI
L’amico selettivo A CURA DI ELETTRA PEZZICA

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 5
Luca Mazzucchelli
a u
intervista...
Roberto
Cingolani
Una bella L’immaginario collettivo sui robot è molto legato a
quello che vediamo nei film di fantascienza, in cui

chiacchierata col fisico questi ultimi sono presentati principalmente in ver-


sioni antropomorfe. Mi chiedo se la visione che ne
abbiamo non sia ristretta. Che cosa sono davvero i
padre della robotica robot?

italiana, su alcuni temi


L
o scenario dei film di fantascienza è molto evo-
cativo perché fa leva sulle nostre paure ataviche:
una creatura simile a noi, ma più forte, più gros-
legati alle macchine sa, fuori controllo… il mostro! In realtà, siamo pieni di
robot: quello con cui facciamo la pasta, la ruspa, la
intelligenti: in primis, stessa automobile. È un robot qualunque oggetto che
sia in grado di attuare il movimento, andare da un pun-
to all’altro, spostare qualcosa, fare lavoro fisico o an-
quanto la loro eventuale che chimico: un sistema più o meno automatico, non
necessariamente autonomo, che possiamo utilizzare
per fare quello che ci serve. “Robot” è un termine ce-
pericolosità dipende coslovacco che etimologicamente significa “schiavo”:
stiamo parlando di un dispositivo che fa del lavoro per
noi, nella maggior parte dei casi di tipo fisico-mecca-
da esse e quanto nico. Ne abbiamo tanti e conviviamo con macchine di
questo genere da sempre: la ruspa è un robot, anche
da come noi le se non è antropomorfa.

programmiamo La parola “robot”, dalla lingua


e utilizziamo ceca, significa “schiavo”
6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
stessa base biologica, mentre non si può dire la stessa
Allora cos’è che ci fa continuare ad associare il robot cosa per la ruspa e il computer. Di conseguenza, io so-
a ciò che vediamo nei film? no più preoccupato dell’utilizzo che l’essere umano fa
della tecnologia, che della tecnologia in sé.

N
egli anni recenti si sono sviluppate delle macchi-
ne assai sofisticate per fare i conti, risolvere al- Qual è la differenza tra l’intelligenza artificiale e quel-
goritmi complessi in tempi molto rapidi, calcolare la umana?
delle traiettorie… Ci siamo ritrovati ad avere, da un lato,
la mente, la macchina che fa i conti e, dall’altro, il corpo,
il sistema meccanico. Per tanto tempo tali tecnologie

L’
intelligenza artificiale, nella maggior parte dei casi,
sono rimaste separate, il computer stava alla mente è costruita sulla base di un sistema di equazioni o
come la ruspa stava al corpo. Poi si sono integrate: la algoritmi che risolvono un problema, date le con-
“parte calcolo” è stata messa dentro la “parte corpo”. dizioni di contorno definite dalla situazione. Per questo
Questa combinazione è evocativa perché ricorda il cor- è molto probabile che macchine diverse, dotate di intel-
po-mente. Anzi, automaticamente ci fa pensare: que- ligenze artificiali diverse, messe nella stessa situazione
sto sistema è superiore perché è più forte di me e conta finiscano col dare inevitabilmente il medesimo risultato.
più in fretta. Da qui nasce il parallelo con la fantascien- Se fossero intelligenze naturali, questo probabilmente
za. In realtà, le tecnologie sono nate indipendenti e ri- non succederebbe: nella stessa situazione gli uomini
marranno tendenzialmente tali. Infatti, l’essere umano raggiungono conclusioni completamente differenti a
non è fatto solo di corpo e mente. La mente dell’uomo seconda della loro ideologia o dell’umore del momen-
non avrebbe senso senza il corpo e viceversa. Il cer- to. Negli esseri umani è presente una componente ir-
vello e il corpo si sono sviluppati di pari passo e sulla razionale dovuta alla biochimica.

Le macchine sono un po’ Quindi, le macchine non possono “impazzire”?

stupide e certamente

L
e macchine sono riproducibili e affidabili, di sicu-
non sono creative ro non impazziscono, però mediamente sono un
po’ stupide e di certo non sono creative. L’essere
umano, caso mai, impazzisce, però è creativo e capa-
ce di slanci che in certe situazioni lo rendono assoluta-
mente superiore a qualsiasi macchina. Il sistema vivente
è comunque di gran lunga più sofisticato del sistema
elettronico sommato all’intelligenza artificiale. È sicura-
mente più irriproducibile, più irrazionale, ma proprio per
questo in grado di creare, di inventare, di improvvisare.
Ovviamente, ciò non è sempre positivo, c’è anche chi

7
impazzisce e fa delle cose sbagliate. Più difficile che
succeda alla macchina: siamo noi che proiettiamo nel-
Il lavoro del futuro sarà meno
la macchina l’idea che potrebbe impazzire. Dobbiamo
tornare a un discorso più pragmatico e abbandonare la
intenso fisicamente, ma più
“sindrome del creatore”: le macchine sono elettrodome- intenso intellettualmente
stici più o meno sofisticati che, in funzione della man-
sione da ricoprire, devono lavorare per noi in maniera
efficace, consumando poco e semplificandoci la vita. so intellettualmente, poiché basato sulla conoscenza.
I lavoratori, sostituiti con le macchine, devono essere
“riconvertiti” su lavori che richiedono competenze su-
Quali sono le competenze umane che i robot non periori a quelle che servono in una catena di montaggio
potranno mai sostituire? per fare un’operazione ripetitiva. Per questo bisognerà
investire moltissimo sulla conoscenza.

R
ispondendo in maniera un po’ accademica, cre-
do che i robot possano sostituire efficacemente Puoi spiegarci in che modo?
tutte le mansioni per cui l’essere umano corre dei
rischi. Poi, progressivamente, tutti i lavori di routine. Pri-
ma di tutto le routine manuali e, in seguito, miglioran-

L’
aggiornamento del cittadino, del lavoratore del fu-
do l’intelligenza artificiale, anche quelle di tipo cognitivo, turo, intanto dovrà essere assai rapido, perché le
che cioè richiedono un’intelligenza di natura ripetitiva. tecnologie sono rapide. In secondo luogo, dovrà
Penso che difficilmente queste macchine avranno la ca- essere un’azione combinata. Cioè, non si può pensare
pacità di sostituire lavori creativi, come quello dell’ar- che a 18 anni finisci la scuola e poi fino a 70 anni, quan-
tigiano. Non dico l’artista, il poeta, lo scienziato: dico do vai in pensione, quello che hai imparato a scuola ti
proprio l’artigiano, un mestiere che richiede quel mix sarà sufficiente. In dieci anni ci sono, ormai, tre gene-
di esperienza e di capacità di improvvisare che le mac- razioni di tecnologie che si succedono. Bisogna favo-
chine non hanno. Però su questo vorrei essere anche rire la metabolizzazione dell’innovazione da parte dei
un po’ più preciso: c’è un problema di natura tecnica. cittadini. Nei secoli scorsi, fino agli anni Settanta, tutte
Oggi ci sono dei supercomputer in grado di fare mi- le grandi rivoluzioni tecnologiche sono state intergene-
liardi di miliardi di operazioni al secondo, che dunque, razionali. Adesso il passo della tecnologia è rapidissimo
dal punto di vista del numero di istruzioni che possono e intragenerazionale. Per questo, se vogliamo sfruttare
processare nell’unità di tempo, sono paragonabili a un bene le tecnologie e non rendere i cittadini vittime del-
cervello umano. Per cui, uno potrebbe dire: prendo una le stesse, bisogna fare in modo che vengano informati
di queste macchine, la addestro e la faccio diventare su questo progresso rapidamente. È necessario partire
come un cervello umano. Il punto è: questa cosa si può dalla scuola e non fermarsi lì: l’informazione è un life long
anche fare, ma costa centinaia di milioni, è grossa metri process, altrimenti a 25 anni si è già fuori gioco. La vera
cubi e consuma trenta MW di potenza elettrica. Siamo sfida è questa, altro che i robot intelligenti.
sicuri che sia la strada giusta? Davvero stiamo cercan-
do il sostituto dell’essere umano? A mio parere questa
è una nostra proiezione, e parte dell’irrazionalità umana. Stai dicendo che guardiamo il dito invece della luna?

Secondo te, come cambierà il mondo del lavoro ro del

S
to dicendo una cosa peggiore. Abbiamo creato
futuro? Quali sono gli scenari più probabili? un’automobile che va veloce, con tanti cavalli, e
la utilizziamo per girare il paese perché non ab-
biamo le strade per andare lontano. Abbiamo strumen
strumen-

U
n lavoro con meno movimento, meno sposta- ti pazzescamenteente potenti, ma non le infrastrutture
i f per
mento fisico. Inoltre, spero in un miglioramen- poterli utilizzare al meglio:
eglio: innanzitutto
i ci mancano le
to di produttività: con queste macchine, più che infrastrutture sociologiche
c e antropologiche
tr o ogich (appunto,
(
produrre di più, produci meglio. Poi vedo profili com- formazione), ma poi anche quelle materiali.
la formazio
pletamente nuovi: ci saranno il Memory Manager, l’E-
nergy Manager, chi dovrà gestire i Cloud, i tecnologi
del cibo o dei materiali che faranno organi di riserva Nel tuo libro Umani e umanoidi scrivi che nel prossi-
per gli esseri umani, l’infermiere e il medico digitale. mo futuro essi vivranno a stretto contatto. Quali
Qua sono
Però, sostanzialmente, quello che vedo è che il lavoro le implicazioni sociali ed etiche di tale convivenza?
del futuro sarà meno intenso fisicamente ma più inten-

8 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
A
llora, voglio semplificare molto: come viviamo
a stretto contatto con un telefonino, vivremo a Steve Jobs dava l’iPad ai suoi figli. Tu con i tuoi figli
stretto contatto con un umanoide. La differen- che cosa fai?
za è che l’umanoide sarà un telefonino in grado di at-
tuare movimenti su comando. Quindi, se oggi quando

H
ti dimentichi il telefonino ti senti nudo e torni a casa a o tre figli, tutti maschi. Un genitore, a mio parere,
riprenderlo, un domani il telefonino avrà l’equivalente non può dire al figlio: “Non fare quello che ho fat-
di gambette e braccini per essere un assistente per- to io”. La soluzione non è legare i figli a una sedia
sonale ancora più utile. per far sì che non si facciano male. Quello che bisogna
L’etica sta nell’educare l’essere umano a utilizzare fare con i figli è dar loro alcune direttive: ragionare con la
queste macchine. Non credo che si possa e si debba propria testa, chiedersi perché, e possibilmente cerca-
impartire l’etica a una macchina. Se il mio robot mi re di avere quei principi che a un certo momento devo-
cammina accanto e mi porta la spesa, lo sto usan- no diventare circuiti limitanti per le azioni che reputano
do bene. Se gli dico: “Va’, picchia la signora e rubale sbagliate. Insomma, bisogna insegnar loro a pensare.
la borsa”, lo sto usando male. Ma non è il robot che
è violento: sono io che gli ho dato l’ordine sbagliato.
Alla lavatrice non posso dare un ordine dannoso. Se Gli abbonati potranno trovare una versione audio riservata dell’articolo su
www.psicologiacontemporanea.it
ww
però si potesse muovere per andare a prendere i pan-
ni, potrei dirle: “Mentre ti muovi, da’ una bella botta a
chi ti passa vicino”. A quel punto renderei la lavatrice Roberto Cingolani, docente di Fisica in varie università italiane e straniere, dal 2005
pericolosa. Ma ripeto: è un problema suo o un pro- è direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Ha vinto numerosi premi
blema mio? La lavatrice, da sola, non penserà mai di scientifici e pubblicato, tra gli altri, i volumi Il mondo è piccolo come un’arancia. Una
discussione semplice sulle nanotecnologie (Il Saggiatore, 2014) e Umani e uma-
dare una botta, basta programmarla per non picchia-
noidi. Vivere con i robot (con G. Metta, Il Mulino, 2015).
re gli umani.

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PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 9
I LA N NCA AO LSI V OE R I O

Senza
F E R R A R I S

soluzione?
L’odissea di Renato, fin da adolescente
catturato dalla droga, senza che genitori e
Stato possano far nulla per aiutarlo, a fronte del
suo rifiuto di cura. In casi del genere, un primo
principio di soluzione sarebbe poter riconoscere
una “ridotta capacità di intendere e di volere”

R
enato ha cominciato a drogarsi nel cortile della zione per cui si era offerto volontario, l’insegnante di
scuola, su sollecitazione di un compagno, Sergio, Lettere, colpita dall’insolita disinvoltura, si era congra-
che poi ha fatto carriera come spacciatore. Prima tulata – «Bravo, Renato, ti vedo preparato e sicuro!» – e
lo spinello, poi l’ecstasy, infine il crack. Gli piaceva, le lo aveva premiato con un bell’8, un voto che fino a quel
prime volte, quell’atmosfera di proibito e di trasgressi- momento Renato mai aveva preso in quella materia.
vo che si creava tra loro. Si appartavano in un angolo Così, quando Sergio gli propose di ripetere l’esperienza
nascosto del cortile e insieme consumavano quello che non se lo fece dire due volte.
Sergio riusciva a procacciarsi, allora sottraendolo a suo

A
padre, che era un estimatore delle cosiddette droghe cinque anni di distanza, Sergio spaccia tra i suoi
leggere. «Mio padre dice che dalla vita bisogna saper coetanei droghe sia leggere che pesanti e Rena-
prendere il meglio», era il leitmotiv di Sergio. to è ormai diventato un tossicodipendente inca-
La prima volta era stato lui a passare il suo spinello, pace di fare a meno della dose giornaliera. Per procu-
già acceso, a Renato. Ben presto questi aveva imparato rarsela è pronto a tutto, da rubare in casa a prostituirsi
a portare del denaro da casa affinché l’amico gli procu- in incontri occasionali con uomini, lui che non ha mai
rasse «qualcosa di veramente eccitante». mostrato alcuna inclinazione omosessuale. La poca ar-
«Qualcuno dice che fa male, ma sono tutte balle. Ba- genteria che c’era in casa è sparita e con essa anche un
sta non esagerare. Non avrai mica paura?», lo aveva prezioso servizio da caffè in porcellana perlata bavarese
provocato Sergio quella prima volta, e lui, e due tovaglie di pizzo ricamate a mano
un po’ per amicizia, un po’ per curiosità, dalla bisnonna, cui la mamma era molto
un po’ per non sembrare un fifone, aveva affezionata. E quando i genitori si rifiutano
accettato. Aveva subito avuto sensazioni di dargli il denaro per procurarsi la droga,
fisiche molto piacevoli e per alcune ore il
PER PROCURARSI lui reagisce con urla, insulti e minacce.
suo umore si era completamente trasfor- LA DROGA SI PUÒ Papà e mamma non riconoscono più in
mato: da introverso e vagamente melan- ESSERE DISPOSTI Renato il figlio affettuoso, docile e obbe-
conico, come era lui quasi sempre, era di- diente che avevano adottato all’età di 4
ventato ciarliero al limite della spavalderia.
A TUTTO anni e con il quale, per tutta la sua infan-
Tanto che in classe, durante un’interroga- zia, avevano avuto una vita serena, costel-

10 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
C A S O
lata di tante gioie e soddisfazioni. Rena- gimento di una condizione più gestibile.
to, pensoso e riflessivo, cresceva come Egli, tuttavia, nonostante le promesse e
gli altri bambini. Era il loro unico figlio e IL TSO PRENDE i buoni propositi, sentiva il forte richiamo
gli volevano un gran bene. Ora, distrutti, IN CARICO del suo ambiente e degli amici dediti alla
si chiedono in cosa hanno sbagliato, ma droga, così, essendo maggiorenne, prese
non riescono a darsi una risposta.
RENATO SOLO a decidere, senza preavviso, di abbando-
Fin dall’inizio il bambino si era rivelato PER POCHI GIORNI nare la comunità per tornarsene a casa.
sensibile e portato per la musica, tant’è Col passare del tempo gli effetti delle
che avevano deciso di coltivare quella sua droghe pesanti e dei farmaci tranquillanti
inclinazione facendogli studiare chitarra utilizzati per far fronte alle sue crisi aveva-

I L
classica. Tutto era andato a gonfie vele fino a quando, no lasciato tracce permanenti sul suo cervello che lo
intorno ai 17 anni, Renato non aveva smesso improv- portavano a uno stato quasi soporifero e a comporta-
visamente di suonare e pure di studiare. Non era mai menti di distacco. Tornando in famiglia ricominciava poi
stato un ragazzo gioioso, ma ora aveva degli alti e bassi l’inferno di sempre, tanto che come extrema ratio capi-
inspiegabili. Da principio papà e mamma non capirono tava che fossero i genitori ad andarsene di casa.
quell’improvviso cambiamento di rotta e lo attribuirono a Quello di Renato non è un caso isolato, bensì emble-
uno sbandamento temporaneo tipico degli anni adole- matico. Purtroppo, come lui ce ne sono molti altri che
scenziali; quando poi si accorsero che fumava spinelli e a un certo punto lasciano la comunità che li ospita, sia
si faceva di crack, cercarono di dissuaderlo con le buo- per il desiderio di riacquistare la propria indipendenza
ne maniere: facendolo ragionare, spiegandogli a cosa sia per andare alla ricerca della droga. In quanto mag-
stava andando incontro, a come stava rovinando la vita giorenni, questi giovani tossicodipendenti non posso-
sua e di loro stessi. Lo inviarono da uno psicologo co- no essere trattenuti in comunità contro la loro volontà.
gnitivista, il quale fornì una serie di spiegazioni, logiche Le famiglie non sono in grado né di curare il figlio né di
e plausibili, connesse anche all’adozione, che in adole- fronteggiarlo nei momenti di crisi. Il TSO (Trattamento
scenza può essere vissuta da alcuni come un vuoto da Sanitario Obbligatorio) lo prende in carico per qualche
colmare; ma non riuscì a tirarlo fuori dalla dipendenza giorno, poi lo lascia alla sua vita di prima.
dalla droga, ormai già ben consolidata. Di fronte a casi del genere, ci si domanda se la legge
Dopo i furti in casa e gli innumerevoli tentativi di con- non potrebbe contemplare uno stato di “ridotta capa-
vincerlo a trovarsi un lavoro, a non trascorrere le notti cità di intendere e di volere”, simile a quella di un mino-
fuori casa insieme ad altri tossici e a tornare a un tipo di renne, tale da consentire un congruo periodo di per-
vita accettabile, i genitori, sperando di renderlo respon- manenza in una comunità o casa famiglia e da evitare,
sabile e di far leva sul suo senso di dignità, gli tolsero le così, “fughe” improvvise che rappresentano un pericolo
chiavi di casa e non gli aprirono più la porta quando Re- per l’incolumità di Renato e uno stress insostenibile per
nato cercava di rientrare fra le 3 e le 4 del mattino. Que- i suoi genitori.
sta strategia, però, ebbe il solo effetto di
rendere sempre più conflittuali e rabbiosi
i rapporti fra loro. La madre cominciò a Tossicodipendenti
deprimersi e il padre a disinteressarsi.
maggiorenni non possono

I
l ragazzo non modificò il suo sti-
le di vita e quando trovava la essere trattenuti
porta chiusa cercava freneti-
camente ospitalità da cono-
in comunità contro
scenti, non sempre propensi
ad accoglierlo, soprattutto
la loro volontà
nelle ore notturne.
Inserire Renato in una
G abbonati potranno trovare una versione
Gli
comunità terapeutica per aaudio riservata dell’articolo su
tossicodipendenti divenne w
www.psicologiacontemporanea.it

allora l’obiettivo dei geni-


tori, che speravano che il
Anna Oliverio Ferraris, ordinario di Psicologia dello sviluppo nell’U-
giovane rispettasse le re-
niversità La Sapienza di Roma, è scrittrice e psicoterapeuta. Tra le
gole e vi rimanesse fino sue ultime pubblicazioni, La sindrome Lolita (Rizzoli, 2008/2014),
alla guarigione, o quan- Chi manipola la tua mente? (Giunti, 2016, nuova ed.), Piccoli bulli e
tomeno fino al raggiun- cyberbulli crescono (BUR, 2017) e il romanzo Tutti per uno (Salani,
2018). www.facebook.com/annaferrarisoliverio

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 11
L I SATAA D ’ AT TTESA
L E S S I O B E LT R A M I , L U C A M A Z Z U C C H E L L I

COME CREARE
CONTENUTI UTILI
E DISTRIBUIRLI
Per il professionista del benessere psicologico che per farsi
conoscere utilizzi il web è importante studiare i contenuti giusti
e capire come proporli. All’utente si devono offrire un valido motivo
per soffermarsi proprio su quella pagina e un link da cliccare subito

O
gni professionista del be- zione di contenuti. Hanno capito ma non in maniera proporzionale.
nessere può intercettare l’enorme vantaggio che deriva dalla Per ciò dobbiamo iniziare a ragio-
nuovi pazienti grazie ai con- creazione di contenuti, e da allora nare per distribuire e promuovere in
tenuti pubblicati online. Questa non non si sono più fermati. modo strategico i nostri contenuti.
è un’idea o una casistica riservata a Queste sono 7 strade che ogni
pochi eletti, ma è la normalità, per-

U
ltimamente, però, si è capito professionista della salute dovrebbe
ché rispetta un assioma della co- che la sola produzione non intraprendere dopo aver creato un
municazione online: fornire risposte basta a rendere profittevole contenuto. Ognuna di esse richie-
alle domande degli utenti per gua- tale attività. Per essere più precisi, de energie e concentrazione, ma
dagnare la loro fiducia. Potremmo potremmo dire che i pazienti rag- nessuna chiederà di creare da zero
dire per ciò che realizzare contenuti giunti dal messaggio ne rimangono nuovi contenuti. Vediamo dunque
che rispondano alle domande dei colpiti positivamente, ma l’anello i 7 acceleratori per promuovere un
pazienti è il primo passo per guada- debole sta diventando la portata contenuto online senza crearne di
gnare la loro fiducia, e, come sap- dell’utenza che si riesce a raggiun- nuovi.
piamo, la fiducia è una componente gere. Ci s’imbatte, cioè, nel proble-
indispensabile per avvicinare nuovi
pazienti allo studio.
I pazienti ci conosceranno attra-
ma della sottile differenza tra creare
e distribuire. Se attraverso i nostri
canali riusciamo a raggiungere un
1. Newsletter. Chi ha deciso di
comunicarci la sua e-mail per
essere aggiornato su ciò che fac-
verso i contenuti, e per loro testi, certo quantitativo di pubblico, non ciamo ci ha detto una cosa sempli-
video e immagini sostituiranno il sarà aumentando la produzione di ce: «Fammi sapere cosa fai perché
primo incontro. Attenzione, questo contenuti che riusciremo ad aumen- m’interessa». Ogni volta che creia-
non significa che un articolo sul no- tare il nostro bacino di utenti. È ve- mo un nuovo contenuto è nostro
stro blog o un video equivalgano a ro, più contenuti aumentano la pos- dovere aggiornarlo. Se poi abbiamo
un primo colloquio con il paziente, sibilità di allargare il nostro pubblico, la possibilità di profilare in maniera
ma, nel gioco di percezioni, legge- precisa gli iscritti alla nostra news-
re di noi o vederci in video riuscirà letter, questo ci permetterà di fare
a trasferire al paziente informazio- qualcosa in più di un semplice invio
ni sufficienti per generare nella sua di aggiornamento; ma anche con
testa alcune immagini associate Un blog è un ottimo una normale lista otterremo risultati
alla nostra figura. In quel momen- positivi.
to prenderemo forma e passeremo
biglietto da visita da
dall’essere degli emeriti sconosciuti
all’essere un volto con nome, co-
proporre a potenziali 2. Cambiare formato. Online
possiamo facilmente cambia-
gnome e idee. Questo ha portato pazienti futuri re la forma di un contenuto. Così,
negli ultimi anni molti bravi profes- un video diventa un testo, grazie
sionisti a concentrarsi sulla produ- alla sua trascrizione, o un audio,

12 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
D ’ AT T E S A
esportando la parte audio per crea-
re un podcast e così via. Il risultato
è quello di raggiungere con lo stes-
so messaggio persone che abbia-
no abitudini differenti nel consumo
delle informazioni.

3. Creare degli estratti. Quando


siamo in presenza di conte-
nuti corposi che richiederebbero
molto tempo per essere consuma-
ti, è buona prassi estrapolare delle

L I S TA
piccole porzioni significative per av-
vicinare gli utenti. Avremo così mo-
do di suscitare curiosità e interes-
se con un piccolo estratto. Se, per
esempio, avessimo girato un video
di 30 minuti, potremmo individuare
un paio di passaggi particolarmen-
te interessanti e creare due video di
90 secondi l’uno. In tal caso offri- dati scientifici in continuo aggior-
remmo all’utente la possibilità di an- Testi, file audio namento. È l’occasione migliore
dare dritto al punto e, guadagnata per presentarci di fronte agli utenti
la sua attenzione, l’idea di guarda- e video: l’offerta con informazioni aggiornate seppur
re il video integrale di 30 minuti si comprese all’interno di un vecchio
farebbe più plausibile. Questo può possibile su un sito contenuto.
accadere anche con un testo molto
Internet è variegata
lungo o con un file audio. Il princi-
pio è il medesimo: offri un assaggio
significativo e invitante che, richie-
7. Sponsorizzare. L’idea di spon-
sorizzare i nostri contenuti
anche con un piccolo budget su
dendo poco sforzo all’utente, riesca Facebook e Google non è affat-
a ricompensarlo.
5. Riproporre a distanza di
tempo. Questo è uno degli
to stupida. L’unica considerazione
che possiamo fare per lo spazio

4. Riproporre sui social. Sem-


brerà assurdo, ma sono molti
i professionisti che una volta creato
errori più comuni: pensare che un
contenuto realizzato tempo fa non
abbia più possibilità di generare
a nostra disposizione è di dare la
massima priorità alla possibilità di
targettizzare il pubblico: non stiamo
e pubblicato il contenuto non riten- interesse. Non è così, perché ogni “sponsorizzando” un contenuto su
gono opportuno informare la pro- nostro contenuto raggiunge solo Facebook, ma verso un pubblico
pria rete di contatti sui social. una minima parte del nostro bacino ben definito, ed è anche la capacità
Invece dobbiamo far sapere ai di utenti e riproporlo a distanza di di individuare le caratteristiche giu-
contatti Facebook, ai fan della fan- tempo significa offrire la possibilità ste di questo pubblico a determina-
page, ai contatti LinkedIn ecc. che di scoprirlo e apprezzarlo a chi se re il successo della nostra sponso-
abbiamo pubblicato un nuovo con- l’era perso. rizzazione.
tenuto. Lo possiamo fare diffonden- La forza dei contenuti online è
do il link e offrendo un valido perché che rappresentano il nostro biglietto
Alessio Beltrami,
per approfondire. Il perché non è da visita anche se realizzati tempo docente di Teorie e tecniche dei nuovi media presso
una descrizione didascalica di ciò prima. Un vecchio articolo che ab- l’Università Bicocca di Milano, è consulente di comuni-
che troveranno nel contenuto, ma biamo scritto l’anno scorso, oggi si cazione specializzato in Content marketing e fondatore
di ContentMarketingItalia.com
un motivo reale per cui valga la pe- guadagnerà le attenzioni di un nuo-
na leggere il tuo articolo. Ricordia- vo paziente che scoprirà il nostro Luca Mazzucchelli,
moci quello che chiediamo alle per- lavoro e il nostro nome. psicologo e psicoterapeuta, è direttore di Psicologia
contemporanea. Ha fondato il Servizio Italiano di Psi-
sone: interrompere ciò che stanno cologia Online e il canale YouTube “Psicologia con Luca
facendo, per rivolgere la loro totale
attenzione al nostro contenuto. Per
riuscirci dobbiamo offrire un buon
6. Aggiornare e riproporre. Può
succedere di trattare argo-
menti che richiedano aggiorna-
Mazzucchelli”. Nel 2018 ha pubblicato il volume Fattore
1%. Come piccole abitudini portano grandi risultati
e, con Davide Algeri e Sara Gabri, Consulenza psicolo-
gica online (entrambi Giunti Psychometrics).
perché e un link da cliccare. menti in quanto legati all’attualità o

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 13
I L U SM I BGE NR ITFOI CGAATL OI M D ELLE PAROLE
B E R T I

Straniero
“Strano” ed “estraneo”, due parole che
oggi qualificano lo “straniero”, qualcuno
che riusciamo a tollerare solo se rinuncia
alla propria identità originaria

S
traniero, come scrive il filosofo Hans Jonas, è chi tità originaria (quella intravista dalla tradizione illuministi-
proviene da un altro luogo e a quelli del luogo ap- ca), ma anche l’identità utopica che guarda a un futuro
pare strano, non familiare, incomprensibile. Allo da compiere, a un destino di buona vita e libertà. Per tutti
stesso modo, il luogo che lo straniero si trova ad abitare gli esseri umani e nella loro identità itinerante (storica)».
è per lui estraneo e perciò carico di solitudine. Angoscia e
nostalgia della patria sono parte del destino dello stranie-

S
i tratta di un’identità itinerante non immune da no-
ro, che, non conoscendo le strade del Paese estraneo, stalgia, la quale, rispetto alla depressione, ha ac-
girovaga smarrito. Se poi impara a conoscerle troppo quisito una sua autonomia diagnostica nel 1668 ad
bene, allora dimentica di essere straniero e si perde in opera dello studente Johannes Hofer, il quale nella sua
un senso più radicale perché, soccombendo alla familia- Dissertatio medica de nostalgia ne introdusse il termine, ri-
rità di quel mondo non suo, diventa estraneo alla propria sultante da due parole greche, “nostos” (ritorno) e “algos”
origine. Nell’alienazione da sé l’angoscia sparisce, ma (dolore), impiegate per esprimere il dolore connesso al
comincia la tragedia dello straniero che, dimenticando desiderio di tornare in patria. Il termine ebbe fortuna sia
la propria estraneità, dimentica anche la propria identità. in ambito scientifico – dove fu ripreso da Albrecht von
Per questo quando sento parlare di “integrazione dello Haller, medico e scienziato considerato, insieme a Laz-
straniero” leggo, sotto queste parole, una sorta di man- zaro Spallanzani, il fondatore della fisiologia, e da Philippe
canza di rispetto, dato che ciò che allo straniero si chiede Pinel, che in Francia, alla scuola medica di Montpellier e
è di rinunciare alla sua differenza, in cui affondono le radici di Parigi, inaugurò la psichiatria scientifica – sia in ambi-
della sua identità. Allo straniero si può chiedere senz’altro to filosofico, con Jean-Jacques Rousseau e Immanuel
di ottemperare alle leggi del Paese in cui è giunto, ma non Kant. Quest’ultimo spostò il riferimento del dolore nostal-
di “integrarsi” rendendosi estraneo alle origini proprie. gico dall’ordine spaziale (la patria, il paese natio, la casa
Se lo straniero ha l’esigenza di difendere la propria di famiglia) all’ordine temporale, ossia al tempo della gio-
identità in un contesto dove convivono molte culture, for- vinezza in cui si sono conosciuti quella patria, quel paese
se la strada da percorrere non è quella della natio, quella casa di famiglia.
gelosa e unilaterale custodia della propria Se queste considerazioni hanno una lo-
identità, ma quella del reciproco ricono- ro plausibilità, io non avrei alcuna difficoltà
scimento, una via segnalata da Jürgen L’ALTRO È UNA a condividere l’affermazione che “l’Occi-
Habermas, Charles Taylor e, qui da noi, da dente è una civiltà superiore”, sempre però
Carmelo Vigna e Stefano Zamagni; secon-
RISORSA, NON che sapesse accogliere gli stranieri come
do questi autori è possibile raggiungere il UNA MINACCIA “persone” e non solo come “produttori di
reciproco rispetto e il reciproco sostegno DA RIMUOVERE merci e di servizi”, con una possibilità di cir-
delle rispettive identità culturali alla condi- colazione decisamente limitata e comun-
zione che «si riconosca non soltanto l’iden- que inferiore ai beni che producono, per i

14 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE
quali non esistono frontiere. Neppure avrei Senza meta e senza punti di partenza
difficoltà ad accogliere le “radici cristiane e di arrivo, che non siano punti occasio-
dell’Europa”, se trattassimo gli stranieri PURTROPPO nali, il viandante, con la propria etica, può
come vuole il precetto evangelico «Ama il essere il punto di riferimento dell’umani-
IL PROSSIMO
prossimo tuo come te stesso». In assenza tà a venire, se appena la storia accelera i
di queste due condizioni, mi viene da dire È SEMPRE MENO processi di recente avviati, che sono nel
che le radici cristiane si sono rinsecchite e SPECCHIO DI ME segno della de-territorializzazione, dove
non hanno generato nemmeno un misero il “prossimo”, sempre meno specchio di
arbusto. Se poi la superiorità dell’Occiden- me, e sempre più “altro”, obbligherà tutti
te la dovessimo misurare sulla sua potenza a fare i conti con la differenza, come un
economica e militare, allora dovremmo concludere che, giorno, ormai lontano nel tempo, siamo stati costretti
al pari dei primitivi, anche noi continuiamo ad assumere a farli con il territorio e la proprietà. La diversità sarà il
l’aggressività come misuratore di valore di un popolo, di terreno su cui far crescere le decisioni etiche, mentre le
una nazione, di una civiltà. Nessun passo avanti, come leggi del territorio si attorciglieranno come i rami secchi
si vede, dall’origine dei tempi. Solo un incremento espo- di un albero inaridito.
nenziale dell’innata e mai attenuata potenza distruttiva. Fine dell’uomo come l’abbiamo conosciuto sotto il
rivestimento della proprietà, del confine e della legge, e
nascita di quell’uomo più difficile da collocare, giacché

M
a forse questo cammino non è più perseguibile
poiché, per effetto dei processi migratori (che viandante inarrestabile, in uno spazio che non è garanti-
solo coloro che non hanno studiato la storia pen- to neppure dall’aristotelico “cielo delle stelle fisse”, visto
sano sia un fenomeno dei nostri tempi), si confonde- che anche questo cielo è tramontato per noi.
ranno i confini dei territori su cui si orientava la nostra
geografia. Usi e costumi si contamineranno e, se “etica”
vuol dire “costume”, è possibile ipotizzare la fine delle
nostre etiche, fondate sulle nozioni di proprietà, territorio
Invocare l’“integrazione” degli
e confine, in favore di un’etica che, dissolvendo recinti stranieri presupponendo un
e certezze, va configurandosi come etica del viandante
che non si appella al diritto, ma alla diversità dell’espe- loro snaturamento è sbagliato
rienza, cercando il centro non nel reticolato dei confini,
ma in quei due poli che Kant indicava nel «cielo stellato» Umberto Galimberti,
e nella «legge morale», e che per ogni viandante hanno membro dell’International Association of Analytical Psychology, ha insegnato Filosofia della
sempre costituito gli estremi dell’arco in cui si esprime la storia all’Università di Venezia. Autore di molti volumi, tradotti anche all’estero, collabora con
la Repubblica.
sua vita in tensione.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 15
16 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
VEDIAMO I VARI RISVOLTI DI QUEL SURROGATO
DI REALTÀ SOSTANZIALE CHE È LA REALTÀ VIRTUALE,
DOVE SI DIVENTA PROTAGONISTI DI SIMULAZIONI
CHE ALTRIMENTI POSSIAMO SOLTANTO IMMAGINARCI.
MOTIVO PER IL QUALE VIENE UTILIZZATA ANCHE
NELLA CURA DI FOBIE E DISTURBI PSICOLOGICI

Applicazioni
psicologiche
della realtà
virtualeGiuseppe Riva

L
a realtà virtuale è la protagoni- cos’è davvero la realtà virtuale? Da
sta del recente film di Steven un punto di vista puramente tecno-
Spielberg Ready player one. logico, la realtà virtuale è costituita
Grazie a Oasis, un sofisticato siste- da una serie di strumenti di input
ma di realtà virtuale, i futuri abitanti – sensori di posizione, guanti ecc. –
della terra sono in grado di evadere in grado di acquisire informazioni
dalla banalità e dalla povertà della sulle azioni del soggetto, che ven-
loro vita quotidiana. Basta indos- gono integrate e aggiornate in tem-
sare un casco virtuale e un paio di po reale da un computer o da uno
guanti interattivi per poter essere e smartphone, in modo da costruire
fare quello che si vuole. Ma al di là un mondo tridimensionale in grado
della finzione cinematografica che di adattarsi alle azioni dell’utente.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 17
Le informazioni visive, sonore e IL GRADO DI di posizione (tracker), per rilevare i
in
n alcuni casi anche tattili e olfatti- “IMMERSIONE” movimenti dell’utente e trasmetterli
ve relative a tale mondo sono poi al computer o allo smartphone, in
mostrate al soggetto utilizzando La realtà virtuale è immersiva modo che questo possa modificare
degli specifici strumenti di output. quando è in grado di creare l’immagine presentata nel dispositi-
In
n base agli strumenti di output im- un senso di assorbimento e isola- vo di visualizzazione in base ai mo-
piegati – caschi, monitor o addirit- mento sensoriale nell’ambiente tri- vimenti del soggetto. Normalmente
tura
ura una vera e propria stanza vir- dimensionale generato dalla tec- i sensori di posizione sono inseri-
tuale
uale – è possibile distinguere fra 3 nologia. Questa sensazione viene ti nel casco e rilevano i movimenti
tipi
ipi di realtà virtuale: quella immer- generata mediante l’integrazione della testa. Tuttavia, diversi sistemi
siva, quella non immersiva e quella fra due diverse tecnologie. La pri- di realtà virtuale prevedono l’utilizzo
semi-immersiva (Cave Audio Visual ma è un dispositivo di visualizzazio- di un guanto o di una tuta dotati di
Environment, CAVE). ne, normalmente un casco (head sensori di posizione.
mounted display), capace sia di vi-
sualizzare in due o tre dimensioni
gli ambienti sintetici sia di isolare
l’utente dall’ambiente esterno. La
seconda integra uno o più sensori

18 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
Con la virtualità La realtà virtuale semi-im-
mersiva, infine, è una piccola
compatibili con qualsiasi telefo-
no cellulare – Android e iPhone –
immersiva abbiamo stanza in cui le pareti, il soffitto e che sono in grado di fornire espe-
la sensazione di il pavimento vengono sostituiti da
schermi retroproiettati. Questo tipo
rienze virtuali semplici eppure ca-
paci, come vedremo tra poco, d di
essere “calati” nelle di realtà virtuale è chiamata anche supportare efficacemente il lavoro
immagini prodotte CAVE, dal nome della prima instal-
lazione del genere realizzata agli
dello psicologo.

inizi degli anni Novanta dall’Univer-


sità dell’Illinois a Chicago. Il prin- DA OSSERVATORE
La realtà virtuale non immersi- cipale vantaggio di questa forma AD ATTORE
va sostituisce il casco con un di realtà virtuale, che tecnicamen-
normale monitor o con un video- te è la più costosa e complessa,

M
a se acquisto la tecnolo-
proiettore. In questo caso l’impres- è quella di permettere ere un elevato gia, cosa posso poi farci farc
sione dell’utente è quella di vedere livello di immersione e senza obbli- con la realtà virtuale? Co-
il mondo tridimensionale creato dal gare l’utente a cavi o all’uso dei ca- me sanno i lettori che hanno potu-
computer attraverso una sorta di schi. Infatti nella stanza
za i movimenti to sperimentarla, la realtà virtuale
“finestra”. In generale, i sistemi di dell’utente sono rilevati
vati da apposi- trasforma l’utente da osservatore
realtà virtuale non immersiva con- ti sensori esterni, consentendo
onsentendo di di un’esperienza in protagonista
sentono la visione stereoscopica aggiornare in tempo po reale l’am- della stessa esperienza. Infatti, gli gl
indossando degli occhiali speciali. biente tridimensionale ale visualizzato utenti di un sistema di realtà virtua-
I più semplici hanno lenti di colore sulle pareti. Anche in n questo caso le non sono più passivi ricettori di d
diverso – rosse e verdi, o rosse e è possibile utilizzare occhiali per la informazioni – come avviene al ci-
blu – che forniscono all’osservato- visione stereoscopica, ca, in modo da nema o davanti al televisore –, ma
re due immagini leggermente diver- dare all’utente l’illusione
ione di essere con le proprie scelte e azioni so-
se per ciascun occhio. Le soluzioni in un vero e proprio ambiente tridi- no in grado di modificare in tem-
più avanzate ricorrono a otturatori mensionale. po reale i contenuti della propria
a cristalli liquidi o alla polarizzazio- esperienza. In quest’ottica la real-
ne della luce per ottenere immagi- tà virtuale può essere considerata

D
avanti a questata descrizione
ni diverse per l’occhio destro e per di tecnologie molto sofistica- un’interfaccia “esperienziale”, in
quello sinistro. te la prima reazione
azione è quella cui la componente percettiva (visi-
di pensare che i costisti siano al di va, tattile, cinestetica) si fonde con
fuori della portata dii uno psicolo- l’interattività. L’interazione fra que-
go. In realtà non è così. Un siste- sti due aspetti genera quello che
ma immersivo avanzatozato basato su viene definito “senso di presenza”
presenza”:
una piattaforma PC e con un casco la sensazione di essere “dentro”
semiprofessionale come
ome un Oculus l’ambiente virtuale anche se fisi-
Rift o un HTC Vive ha a un costo fra camente ci troviamo in uno spazio
i 3000 e i 4000 euro.. Mentre un si- differente.
stema immersivo dii qualità inter- Il ruolo attivo dell’utente e il sen-
media che utilizza glili smartphone so di presenza che è in grado d di
Android di ultima generazione
nerazione e un offrire permettono alla realtà virtua-
casco semi-professionale
ionale come il le di essere utilizzata con succes-
Samsung Gear VR o il Google Day- so in numerosi ambiti di interesse
dream costa, telefono no compreso, della psicologia, che spaziano dalla
intorno ai 1000 euro.o. Sono com-
mercializzati da qualche
che mese an-
che dei caschi immersivi
ersivi di qualità Non sempre
intermedia che non richiedono
chiedono PC o
smartphone per funzionare
zionare – Ocu-
tecnologie
lus Go e Lenovo Miragerage Solo – e sofisticate per
costano solo 2-300 euro. Infine esi-
stono caschi del costo
sto di qualche psicologi hanno
decina di euro (Google l Cardboard)
C db d) costi proibitivi
PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 19
L’UTILIZZO PER
La realtà virtuale
formazione
ormazione alla terapia. Nell’ambito
della formazione, la principale op- I DISTURBI PSICOLOGICI
portunità offerta dalla realtà virtua- può essere
L
le
e è la possibilità per lo studente di a componente esperienziale
partecipare attivamente nella cre- utilizzata come della realtà virtuale può esse-
azione e nello sviluppo della pro-
pria conoscenza: l’apprendimento
interfaccia re sfruttata con successo an-
che nel trattamento di diversi distur-
è legato allo “scoprire” e al “fare” esperienziale bi psicologici. Come racconto in
in
n prima persona. La realtà virtua- un articolo scientifico (scaricabile in
le, infatti, permette di “conoscere do all’insegnante di fare da “guida” https://goo.gl/Kdp3Hz) che racco-
il mondo” mediante un apprendi- a classi di studenti-esploratori in glie le meta-analisi e gli studi con-
mento di tipo senso-motorio, più una serie di siti famosi – dalla Tor- trollati più recenti in tale ambito, la
naturale per l’essere umano, ri- re Eiffel all’Himalaya – permettendo realtà virtuale risulta essere efficace
spetto all’apprendimento di tipo di trasformare la geografia in un’e- nel trattamento dei disturbi d’ansia
simbolico-ricostruttivo, mediato sperienza coinvolgente.
dalla scrittura.
In pratica, come sottolineato in
precedenza, la realtà virtuale viene
usata come un’interfaccia espe-
rienziale: io conosco gli oggetti e
imparo a utilizzarli tramite l’espe-
rienza diretta e in tempo reale in
funzione delle mie azioni. Per que-
sto la realtà virtuale viene da tem-
po utilizzata con successo in tutte
quelle situazioni in cui il soggetto
deve apprendere abilità motorie
complesse: nei simulatori di volo o
di guida oppure, in ambito medico,
nelle simulazioni chirurgiche.
Da qualche anno, però, la realtà
virtuale ha cominciato ad apparire
anche all’interno del sistema scola-
stico, grazie all’impegno di Google
(per una descrizione più dettagliata
delle diverse applicazioni disponi-
bili si veda il sito http://virtualreali-
tyforeducation.com). Per esempio,
Google ha lanciato il program-
ma VR Expedition (https://goo.gl/
MmZZEu), che consente agli stu-
denti, installando l’App dedicata
sul proprio cellulare (per Android,
scaricabile qui: https://goo.gl/
2qCyqm, mentre per iOS scarica-
bile qui: https://goo.gl/GjNTto) e
acquistando un casco virtuale da
10 euro (https://goo.gl/2BcBu1), di
condurre o partecipare a viaggi in
tutto il mondo immergendosi nella
realtà virtuale.
Progettato per l’uso scolastico
e per essere impiegato in piccoli
gruppi, Google Expedition dà mo-

20 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
e dello stress, del dolore acuto e dei La clinica impiega pliare la sensibilità diagnostica dei de
disturbi dell’immagine corporea as- test carta e matita.
sociati a obesità e disturbi alimen- la realtà virtuale Dopo questa breve carrellata è
tari. Il principale ambito di utilizzo soprattutto evidente capire che la realtà virtuale
clinico della realtà virtuale riguarda offre allo psicologo strumenti di valu--
i disturbi d’ansia. riguardo ai disturbi tazione e intervento del tutto nuovi e
Un elemento importante nelle te-
rapie di questi disturbi è l’esposi-
d’ansia molto efficaci, con un costo alla por--
tata di tutti. Tuttavia le barriere all’en-
zione controllata del paziente agli trata sono due. La prima è la limitata
stimoli che inducono l’ansia, per ri-- re le immagini mentali che vengono disponibilità
ponibilità commerciale di prodot-
prodot-
durne l’intensità emotiva. In pratica, indotte dal terapeuta; ma non tutti i ti pensati
ensati per la clinica. La maggior
maggio
posso densensibilizzare un sogget-
sogget- soggetti riescono a immaginare ciò partete delle applicazioni cliniche della
to con la paura di volare abituandolo di cui hanno paura. Grazie alla realtà realtàtà virtuale sono nate e utilizzate
progressivamente alle emozioni che virtuale, è possibile creare contesti all’interno
nterno di università e centri di ri- ri-
prova salendo sull’aereo e durante e situazioni che il paziente può spe-
spe- cercaca – Università Cattolica, Univer-
la fase di decollo. Quando l’esposi-
l’esposi- rimentare personalmente e capaci sità di Padova, Istituto Auxologico
zione diretta (in vivo) non è possibile, di produrre risposte emotive simi- simi- Italiano,
ano, Istituto Don Gnocchi, Fon- Fon-
l’efficacia della tecnica dipende dal-
dal- li a quelle ottenibili con stimoli reali. dazione
ione Santa Lucia, Istituto San
la capacità del paziente di produr- Inoltre, la tecnologia consente con Camillo,
millo, Istituto Eugenio Medea –
facilità di graduare la complessità e e nonon sono disponibili per il singolo
la qualità degli stimoli, facilitando la terapeuta.
peuta. Solo da qualche mese al- al-
progressiva estinzione della fobia. cune e società – Idego (www.idego.it)
(www.idego.it),
Un’altra possibilità interessante Softcare
tcare Studios (www.tommigame.
(www.tommigame
offerta dalla realtà virtuale in am- am- com)m) e Psious (www.psious.com),
(www.psious.com)
bito clinico è legata agli effetti pro- con sede in Spagna – hanno inizia- inizia-
dotti dalla realtà virtuale immersiva to a distribuire soluzioni di realtà vir-
sulla percezione corporea: la realtà tuale e pensate proprio per l’uso clini-
virtuale modifica l’esperienza cor- cor- co. Per esempio, Idego vende a 260
porea facilitandone il cambiamento euro o l’una una serie di applicazioni
applicazion
(per maggiori informazioni si veda per la terapia dei disturbi ossessi
ossessi--
https://goo.gl/fKkdCD). Tale pro- pro- vo-compulsivo,
compulsivo, di claustrofobia e
cesso, attualmente in fase di spe- agorafobia,
rafobia, e per la riabilitazione co-
co-
rimentazione all’Istituto Auxologico gnitiva.
iva. Invece Psious, con un abbo-
Italiano, è di grande aiuto all’interno namento
mento di 1000 euro all’anno, offre
delle terapie dei disturbi alimentari, l’accesso
cesso a un sistema integrato di d
in cui il disturbo dell’esperienza cor-
cor- gestione
tione e trattamento del pazien
pazien--
porea è uno degli elementi critici per te, formazione dedicata e una serie
lo sviluppo e il mantenimento del di- di- di applicazioni
pplicazioni per il trattamento de del
sturbo. disturbo
urbo d’ansia e dello stress me me--
Un’altra applicazione della realtà diante
nte biofeedback.
virtuale rilevante per la psicologia è Laa seconda barriera da superare è
poi la riabilitazione (si veda https:// la mancanza di formazione su quest questi
goo.gl/ppe7Rm). Dato che la riabi- riabi- temi.i. Perciò è fondamentale che le
litazione deve consentire al pazien- università
versità e le scuole di psicoterapia
te di riappropriarsi delle capacità di riescano
cano a integrare la comprensio-
comprensio-
programmare, eseguire e controlla-
controlla- ne e lo studio di tali strumenti all’in-
re sequenze di azioni e comporta- terno o dei propri curricula formativi.
menti complessi, pur continuamen-
te adattati allo svolgersi della vita
quotidiana, la realtà virtuale risulta
Giuseppe Riva
particolarmente indicata per tale è ordinario di Psicologia della comunicazione all’Uni-
scopo. Permette inoltre di costruire versità Cattolica di Milano. Tra i suoi ultimi libri, Selfie.
scenari spaziali e temporali realistici, Narcisismo e identità (Il Mulino, 2016).
www.giusepperiva.com
dei quali ci si può avvalere per am- am-

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 21
22 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
Massimo Cesareo
Marianna Vaccaro

La disintossicazione
digitale dispositivi mobili e di tutto ciò che

S
e dovessimo entrare oggi in
una metropolitana, in un uf- riguarda il mondo digitale, è possi-
ficio postale o in un pub e bile osservare come più di 4 miliardi
contare il numero di persone che di utenti nel mondo siano ormai
intrattengono una conversazione connessi a Internet, con un incre-
e quello delle persone intente a mento del 7% nel 2017 rispetto al
utilizzare il proprio smartphone o 2016. Anche in Italia l’utilizzo della
tablet, ci renderemmo subito con- Rete è in costante crescita, con un
to che una buona percentuale di aumento, nello stesso periodo, del
loro sarebbe assorta nell’utilizzo 10% (circa 43 milioni di utenti attivi).
di dispositivi digitali. Se potessimo L’uso dei dispositivi digitali è parti-
tornare indietro nel tempo anche colarmente diffuso tra le fasce più
solo di un decennio e fare lo stesso giovani della popolazione, anche
esperimento, scopriremmo enormi se si sta ampiamente propagando
differenze nel comportamento del- pure tra gli adulti e gli anziani. Per
le persone all’interno degli stessi comprendere la portata dell’utilizzo
luoghi. dei dispositivi digitali basta pensa-
Negli ultimi trent’anni i dispositivi re che nel nostro Paese ogni uten-
digitali si sono diffusi a livello globa- te spende mediamente su Internet
le in modo rapido e capillare. Dal- circa 6 ore al giorno. I dati mostra-
le informazioni pubblicate sull’ulti- no peraltro molto chiaramente co-
mo report di We Are Social (2018), me per visitare le pagine web siano
agenzia che raccoglie dati relativi usati sempre meno i PC e sempre
all’utilizzo dei social network, dei più gli smartphone.

L’ECONOMIA COMPORTAMENTALE PROMUOVE UN UTILIZZO


FUNZIONALE DEI DISPOSITIVI DIGITALI TRAMITE IL PROGRAMMA
DIGITAL DETOX. NELLO SPIRITO DEL NUDGING,
LA “SPINTA GENTILE” VERSO COMPORTAMENTI VIRTUOSI
PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 23
La diffusione dei dispositivi digi-
tali ha inevitabilmente prodotto una
carattere psicologico e biologico,
tra cui sintomatologia depressiva e
Per visitare le
rivoluzione culturale, con importan- ansiosa, deficit di attenzione, sinto- pagine web oggi si
ti cambiamenti nelle abitudini del-
le
e persone, nelle loro relazioni e nel
mi somatici, compromissione della
qualità del sonno, arrivando a volte
usa sempre meno
loro
oro modo di comunicare. La pos- a configurarsi come vera e propria il PC e sempre più
sibilità di accedere a Internet tra- dipendenza.
mite i propri smartphone ha infatti Si parla in questi casi di dipen-
il cellulare
portato le persone a utilizzarli per denze comportamentali che, in mo-
far fronte ad ogni tipo di necessi- do simile a quelle da sostanze, si sto della relazione, rendendo diffi-
tà o imprevisto, dall’ottenimento di traducono nella coazione a ripetere cile anche semplicemente stabilire
indicazioni
ndicazioni stradali all’effettuazione determinati comportamenti, nono- e mantenere il contatto oculare con
di pagamenti, dalla prenotazione di stante esercitino un impatto negati- chi ha di fronte. La presenza dello
una visita medica al fare la spesa. vo sul benessere. La dipendenza da smartphone rischia di divenire un
smartphone è sostenuta da carat- promemoria costante dell’esisten-
teristiche intrinseche del dispositi- za dei social network anche in mo-
ILL PARADOSSO vo, e i suoi sintomi più comuni sono menti di aggregazione, come ape-
DELLA TECNOLOGIA la preoccupazione marcata verso il ritivi o cene, e le persone hanno la
dispositivo in termini di localizzazio- tendenza a privarsi della compagnia

L’
utilizzo dei dispositivi digitali è ne e di notifiche presenti su di esso; di chi è presente per partecipare, sia
un buon esempio di ciò che un incremento dell’ansia nel caso in mentalmente che fisicamente, a re-
può essere definito “parados- cui i social non funzionino o non si lazioni virtuali. Le persone coinvol-
so della tecnologia”: da un lato, la ottenga risposta dal destinatario di te nella comunicazione distolgono
loro
oro diffusione ha reso la comuni- messaggi e chiamate; l’emissione l’attenzione dall’esperienza inter-
cazione più semplice e veloce e ha di comportamenti ripetitivi, come personale che si sta verificando,
permesso importanti progressi in di- per esempio controllare in modo per concentrarsi su preoccupazioni
versi ambiti, dallo sviluppo commer- compulsivo le notifiche presenti sul- e informazioni che si trovano al di
ciale all’organizzazione dei traspor- lo smartphone; un impiego eccessi- fuori del loro raggio d’azione. Il sem-
ti, al supporto nell’apprendimento vo dei dispositivi digitali anche in si- plice fatto di avere lo smartphone a
scolastico; dall’altro, ha portato tuazioni socialmente inappropriate; portata di mano può minare le inte-
gradualmente le persone a sentir- effetti negativi sulle relazioni. razioni sociali.
si intrappolate nella Rete, nell’obbli- Quest’ultimo aspetto è partico- A sostegno di tale ipotesi, Przy-
go di essere sempre disponibili e di larmente rilevante all’interno di una bylski e Weinstein (2012) nel loro
comunicare il loro status in tempo prospettiva psicologica e sociale. La articolo «Can you connect with me
reale. Non sono i dispositivi digitali diffusione degli smartphone e l’av- now? How the presence of mobile
in
n sé a rappresentare un problema, vento dei social media hanno por- communication technology influen-
quanto le modalità e la frequenza tato le persone a prediligere la co- ces face-to-face conversation qua-
con cui sono usati, che possono municazione virtuale e mediata dai lity» hanno descritto due esperimen-
essere più o meno funzionali per il dispositivi digitali e a rispondere in ti nei quali sono state analizzate la
benessere individuale e collettivo. modo diverso, rispetto al passato, qualità della conversazione in setting
Se un utilizzo moderato dei dispo- agli stimoli provenienti dall’ambiente diadici e le conseguenze derivanti
sitivi digitali può indubbiamente pro- esterno, con un forte impatto sulle dalla presenza dei dispositivi mobili
durre vantaggi, un loro utilizzo per- relazioni interpersonali. In questo ti- in tali interazioni. Entrambi gli espe-
vasivo e prolungato può predisporre po di comunicazione, infatti, il coin- rimenti hanno messo in luce come
allo sviluppo di diversi problemi di volgimento sensoriale è molto più lo smartphone abbia effetti negativi
ridotto di quello delle conversazioni sulla qualità delle conversazioni.
faccia a faccia. Seduti di fronte al ta- Il fenomeno di trascurare o snob-
Già avere a volo a dialogare con una persona, il bare la persona con la quale si è
portata di mano suono proveniente dallo smartpho-
ne che annuncia una chiamata o un
impegnati in una qualsiasi situazio-
ne sociale, per guardare, control-
lo smartphone messaggio in arrivo diventa uno sti- lare e toccare compulsivamente
può minare molo distraente, che può provocare
nell’interlocutore disagio e la sensa-
lo smartphone, è stato definito da
alcuni autori “phubbing” o “phone
le relazioni sociali zione
i di essere escluso
l dal
d l conte-
t snubbing”.
bbi ”

24 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
Diverse ricerche si sono soffer-
mate sulle conseguenze che tale
Il phubbing è il
comportamento ha sulle relazioni restare incollati allo
e il benessere dell’individuo. Avere
un dispositivo mobile in vista du-
schermo del proprio
rante una conversazione interfe- palmare ignorando
risce con il senso di connessione
personale con l’altro, con il sen-
chi ci sta accanto
timento di vicinanza e la qualità
della conversazione. Ciò accade sostengono gli studiosi, lo smar-
poiché si viene a creare un circolo tphone, nato come strumento d di
vizioso in cui il soggetto ignorato comunicazione capace di mettere
dall’interlocutore intento a guarda- in contatto gli esseri umani, è di-
re il proprio smartphone inizierà a ventato una barriera virtuale e psi-
sua volta a portare la propria atten- cologica che ostacola le relazioni
relazion
zione sul proprio dispositivo, adot- piuttosto che rafforzarle.
tando un comportamento analogo
verso gli altri, a discapito delle rela-
zioni interpersonali. Ironicamente,

DIGITAL DETOX

I
n che modo è possibile promuo-
vere un utilizzo funzionale dei di-
spositivi digitali? L’economia
comportamentale (detta più comu-
nemente “behavioral economics”
economics”)
può venirci incontro in questo sen-
so. La behavioral economics è una
disciplina che muove i suoi passi a
partire dal lavoro di due noti psico-
logi israeliani, Daniel Kahneman e
Amos Tversky, i quali dalla fine degli
degl
anni Settanta misero in luce come
le persone si comportino, in diver-
se occasioni, in modo irrazionale e
poco funzionale al loro benessere. I
due studiosi descrissero durante la

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 25
Alla base ridurre l’impatto dei bias sulle scelte
individuali e per promuovere com-
dividuo (Thaler e Sunstein, 2009). Il
nudging si è diffuso negli ultimi anni
dell’economia portamenti funzionali al benessere. a livello globale, con interventi che
Questo è l’obiettivo del nudging, pro- hanno mostrato la loro efficacia in
comportamentale gramma di policy nato a partire dai diversi ambiti, dalle politiche sociali
ci sono gli studi principi della behavioral economics, a quelle sanitarie.
grazie al lavoro di Cass Sunstein, A partire da questa cornice teo-
di Tversky giurista americano a capo dell’Office rica è nato nel 2014 Nudge Italia -
e Kahneman of Information and Regulatory Affairs Gruppo di Interesse Speciale in
(OIRA) durante l’amministrazione di seno a IESCUM, Istituto Europeo
Barack Obama, e di Richard Thaler, per lo Studio del Comportamento
loro
oro lunga e proficua collaborazio- economista americano, premio No- Umano, che si occupa da oltre un
ne diverse euristiche, ovvero scor- bel per l’economia nel 2017. Il termi- decennio di diffondere conoscen-
ciatoie di pensiero utili a prendere ne “nudge”, tradotto in italiano con ze sull’analisi del comportamento.
decisioni in maniera rapida. Il ra- “spinta gentile”, è riferito a tutti quegli Il gruppo di ricerca di Nudge Ita-
gionamento euristico è particolar- interventi in cui il contesto viene mo- lia, aderente al TEN, The European
mente efficace in molte situazioni dificato per influenzare in modo pre- Nudging network, ha sviluppato
di vita quotidiana e ha avuto un’im- vedibile il comportamento individua- negli ultimi anni diversi interventi di
portante funzione evolutiva per la le, senza tuttavia punire o impedire nudging volti a favorire comporta-
specie umana. In alcuni casi, tut- scelte alternative a quelle proposte menti orientati al benessere, dalla
tavia,
avia, produce errori decisionali, o e senza fornire incentivi economi- riduzione degli sprechi alimentari
bias (Kahne
(Kahneman, 2011; per un ap- ci a chi effettua le scelte auspicate. alla promozione di scelte alimentari
profondimento si veda il box sotto). L’applicazione di interventi efficaci è salutari.
In tutto ciò un ruolo fondamenta- resa possibile grazie a un’accurata Tra le iniziative realizzate figura il
le
e è giocato dal contesto all’interno “architettura delle scelte”, ovverosia progetto “Digital detox”. A partire
del quale le persone si muovono e un’impalcatura contestuale utile a dal 2016 il team di ricerca di Nudge
interagiscono.
nteragiscono. Organizzarlo in mo- favorire l’azione di comportamen- Italia ha sviluppato un intervento di
do ottimale è in tanti casi utile per ti funzionali per il benessere dell’in- nudging che ha proposto e sta pro-

UNA MAZZA E UNA PALLINA:


RAGIONAMENTO EURISTICO
roponiamo un breve esercizio utile a compren- La maggior parte delle persone risponde 0.10 € al

P dere in che modo funziona il ragionamento eu-


ristico.
Prendi un foglio di carta, leggi il seguente proble-
presente problema. Ma la risposta corretta è 0.05 €.
Infatti, se:
costo pallina = 0.10 €;
ma e prova a scrivere la risposta corretta al quesito costo della mazza (1 € in più della pallina) = 0.10 +
proposto, entro i prossimi 10 secondi: 1.00 = 1.10 €;
costo complessivo = 0.10 + 1.10 = 1.20 €.
Una pallina e una mazza da baseball costano com-
plessivamente 1.10 €. Se la mazza costa 1.00 € in Se procediamo allo stesso modo con 0.05 €, otte-
più della pallina, quanto costa la pallina? niamo il risultato corretto. Infatti, se:
costo pallina = 0.05 €;
costo della mazza (1 € in più della pallina) = 0.05 +
1.00 = 1.05 €;
costo complessivo = 0.05 + 1.05 = 1.10 €.

Questo semplice problema mette in luce chiara-


mente come in alcune circostanze l’utilizzo di scor-
ciatoie di pensiero possa produrre errori decisionali.

26 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
Indurre
un cambio di
comportamento
con la cortesia
spesso funziona più
delle maniere forti

tamento trovassero maggior spazio


all’interno delle politiche pubbliche
nazionali al fine di promuovere e dif-
fondere il benessere nel nostro Pa-
ese. Se infatti sarebbe dannoso,
dannoso
oltre che utopico, pensare di poter
fermare il progresso tecnologico, è
invece possibile aiutare le persone
a farne un buon uso e a utilizzare
gli strumenti e i servizi messi loro a
disposizione per migliorare la loro
qualità di vita.
Gli Autori ringraziano
il Prof. Giovambattista Presti
della supervisione
svolta sul presente articolo.

ponendo in diverse località italiane, messaggio chiaro ed accattivante e Riferimenti bibliografici


con l’obiettivo di ridurre la frequenza legarlo a un valore condiviso e au-
KAHNEMAN D. (2011), Thinking, fast and slow, Farrar,
di utilizzo degli smartphone all’inter- spicato: se vuoi essere una perso-
Straus and Giroux, New York.
no di contesti deputati all’aggrega- na socievole, metti da parte il tuo PRZYBYLSK
RZYBYLSKI A. K., WEINSTEIN N. (2012), «Can you connect
zione e agli scambi sociali. Il grup- smartphone. communi-
with me now? How the presence of mobile communi-
po di ricerca ha individuato alcuni I cestini sono stati dunque posi- cation technology influences face-to-face conversation
quality», Journal of Social and Personal Relation-
locali nei quali gli smartphone veni- zionati al centro dei tavoli dei locali ships, 30 (3), 217-246.
vano utilizzati con un’alta frequen- osservati. Lo studio pilota, effettua- THALER R. H., SUNSTEIN C. R. (2009), Nudge: Improving
za, osservando in modo preliminare to in un pub di Milano, ha mostrato decisions about health, wealth, happiness, Yale
University Press, New Haven.
diversi luoghi pubblici, frequentati risultati incoraggianti, con una ridu- WE ARE SOCIAL (2018), Digital in 2018: Global Overview
in particolare dalle fasce di uten- zione del 10% circa nelle interazioni - We Are Social, retrieved June 27, 2018 from https:
za maggiormente coinvolte nell’u- dei clienti con i propri smartphone //wearesocial.com/it/blog/2018/01/global-digital-
report-2018.
tilizzo di smartphone, ossia i gio- in presenza dei cestini. Di recente si
vani. Si è infine scelto di intervenire è così deciso di replicare l’interven-
su locali in cui i ragazzi spendono to in Sicilia e in Calabria. Massimo Cesareo,
spesso del tempo in compagnia: L’intervento ha mostrato come psicologo e dottorando in Comunicazione e mercati
presso l’Università IULM di Milano, è presidente di ABC
pub e ristoranti. Là sono stati collo- sia possibile intervenire su proble- Italia - Association for Behavioral Change e ricercatore
cati dei cestini “porta-smartphone” matiche ad alto impatto sociale in presso IESCUM - Istituto Europeo per lo Studio del
ai quali sono stati applicati adesivi modo efficace e sostenibile preser- Comportamento Umano.
che riportavano uno slogan valo- vando la libertà di scelta individuale Marianna Vaccaro,
riale, cercando di impiegare un lin- e senza imporre costi o punizioni a psicoterapeuta e dottoranda in Comunicazione e mer- mer-
guaggio condiviso dai giovani. Lo chi sceglie comportamenti alterna- cati presso l’Università IULM di Milano, è membro del
consiglio direttivo di ABC Italia e ricercatrice presso
slogan «Sei davvero social? #posa- tivi. Sarebbe auspicabile che le ap- IESCUM.
lo»
lo» è stato
t t scelto
lt per veicolare
i l un plicazioni
li i i della
d ll scienza
i d
dell compor-

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 27
P S I C O S O L U Z I O N I
G I O R G I O N A R D O N E

Nuovi mondi,
nuovi problemi,
nuove soluzioni
Tante dinamiche problematiche
indotte dai nuovi strumenti del quotidiano
le dovremmo pensare nella loro originalità,
non come versioni contemporanee di disagi
e disturbi tradizionali, precedenti all’avvento
delle trasformazioni tecnologiche

L’
evoluzione tecnologica degli ultimi decenni può di concetti e costrutti psicologici propri della teoria di
essere definita “fantascienza realizzata” poiché riferimento dell’osservatore. In altri termini, si riconosce
ciò che solo pochi anni prima appariva impen- invece di conoscere. Difatti, non si può considerare l’e-
sabile è divenuto realtà concreta. Il “se puoi immagi- quivalente di una “dipendenza da sostanze” quella da
narlo, puoi realizzarlo” è diventato un “credo” tecnolo- smartphone, perché quest’ultima non è una sostanza
gico e non più solo una suggestiva massima. Tuttavia, chimica, ma una dinamica di comunicazione interper-
come è per qualunque evoluzione, quanto più questa sonale. Allo stesso modo non posso considerare una
è rapida e atta a sconvolgere i precedenti, tanto più, dinamica “narcisistica” la compulsione al selfie, perché
oltre a benefici, si possono osservare effetti indeside- le persone non si sentono così attraenti e spesso è
proprio per questo che ricorrono al “fenomenale” del
rati. Oggi le patologie, effetto di un utilizzo eccessivo e
distorto o di commerciali manipolazioni della tecnolo- fotogramma. Così come, sull’“isteria”, ci si dimentica
gia avanzata, sono sempre più evidenti ed epidemiche spesso che la definizione coniata da Ippocrate si rife-
nella loro diffusione, ma riguardo ad esse si osservano risce a insoddisfazione sessuale, cioè ha poco a che
una grande confusione diagnostica e altrettante con- fare con il bisogno di essere “connessi”, che di nuovo
fusive
usive indicazioni terapeutiche. Si parla di “dipenden- è un fenomeno comunicativo. Per non parlare dell’uso
za” da contatto, di “isteria” da Internet, di e abuso del termine “depressione”; ormai
“compulsività” al controllo di Facebook, di anche i bambini dicono alle mamme: «Sei
“depressione” da mancati like, di “narcisi- depressa»!
smo” da selfie. Tutto questo per chiarire che, se vo-
OGGI SI RITIENE gliamo davvero comprendere i fenomeni

I
nsomma, tutta una serie di definizioni REALIZZABILE patologici causati dalle moderne tecnolo-
problematiche derivanti dall’uso della TUTTO CIÒ CHE gie, possiamo farlo soltanto consideran-
tecnologia soprattutto riguardo alla co- È IMMAGINABILE do la loro particolare specificità, che non
municazione che, spesso, sono il frutto ha precedenti nella storia e pertanto non
d
dell’applicazione,
ell’applicazione,
ll’ li i all ffenomeno osservato,
t puòò essere letta
l tt con lle llentiti d f ti di
deformanti

28 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
teorie formulate prima del suo avven avvento.
Abbiamo bisogno di un nuovo modo di
pensare fenomeni nuovi ove si possanopossa SI PUÒ TRATTARE
rilevare dinamiche che somigliano a ben b
note forme di patologia psicologica, ma
IL CYBERSEX
non uguali; non si tratta per forza di inve
inven- NON COME
tare nuove metodologie, ma di riadattare
riadatt UNA DIPENDENZA
sia gli strumenti e i metodi di osservazio
osservazione
che le strategie di intervento.
Un esempio eclatante di ciò è rapp rappre-
sentato dal cybersex, che, se inteso co come dipendenza,
viene trattato come tale attraverso l’astinenza
l’as volonta-
ria e la partecipazione a gruppi di incontri,
inco in analogia
alla pratica degli alcolisti anonimi. L’effe
L’effetto più frequente
è addirittura controproducente perchéperch l’astinenza in-
crementa il desiderio e raccontare le proprie
pr esperienze
e ascoltare quelle degli altri amplifica le fantasie, invece
di ridurle. Mentre, se si “costringe” il soggetto
s a prati-
care la sua “compulsione erotica” per pe un tempo sta-
bilito ogni giorno, questa dopo un po’ po si trasforma da
trasgressivo piacere in obbligatoria praticap che ne
svilisce l’impatto sino a renderlo nel tempote non
più così piacevole, ma addirittura sgradevole.
sgrad
Insomma, si trasforma la percezione del
fenomeno conducendolo, in tal modo, modo al
suo annullamento.

N
el primo caso, si applica a un nuo-
n
vo problema una vecchia soluzione
soluzi che
deriva direttamente dalla diag
diagnosi basata

I
sul riconoscere, invece che sul conoscere;
con nel se-

N
condo caso, si è riadattata una tecnica,
tecn efficace per
i disturbi ossessivo-compulsivi basati
basat sul piacere, al-

O
le caratteristiche specifiche della dinamica
dina del cyber-
sex, che si differenzia da un usuale DOC. Le nuove

I
problematiche che l’uomo costantemente
costantem crea come
rovescio della medaglia del suo con continuo progredi-

Z
re dovrebbero essere studiate; e tutt tuttavia, attraverso
gli stessi strumenti e metodi che han hanno permesso le U
innovazioni, bisogna sperimentare d direttamente sul
L
campo la loro efficacia, giacché sono solo le soluzio-
ni che funzionano e che possono essere replicate a
Non sempre paga applicare
O

spiegare il funzionamento dei problemi risolti. Mentre


l’etichettare i fenomeni tramite definizioni diagnostiche
a un nuovo problema
S

riprese dalla nosografia psichiatrica, se può affasci-

una vecchia soluzione


nare, ben poco offre in termini di conoscenza ope-
O

rativa; anzi, frequentemente fuorvia da una concreta


osservazione empirica delle dinamiche poiché veicola
C

significati cui viene attribuita un’implicita validità. Ogni G abbonati potranno trovare una versione audio riservata dell’articolo
Gli
su www.psicologiacontemporanea.it
problema, nel suo persistere, offre la chiave per la sua
I

soluzione se studiato nella sua dinamica, come indica


S

brillantemente il filosofo e saggista Emil Cioran: «Ogni Giorgio Nardone,


problema profana un mistero, che a sua volta è pro- fondatore, insieme a Paul Watzlawick, del Centro di Terapia Strategica di Arezzo, è inter-
P

nazionalmente riconosciuto sia per la sua creatività che per il suo rigore metodologico.
fanato
fanatot dalla
d ll sua soluzione».
l i

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 29
Neuroscienze
artificiali:
Pietro Cipresso
Cosimo Tuena

creare una mente


computazionale
ENTRIAMO NEI MEANDRI DELLE NEUROSCIENZE
PER CAPIRE COME FUNZIONANO IL CERVELLO
E LA COGNIZIONE DELL’UOMO, E SULLA BASE DI QUESTO
QUALI SONO LE FORME DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE
CHE CI RIGUARDANO PIÙ DA VICINO

C
on “neuroscienze” ci si rife- LIPSIA 1879
risce a un termine-ombrello

L
che ricopre diverse discipli- o studio della mente umana
ne impegnate a studiare il funzio- da parte della psicologia in-
namento normale e patologico del tesa come scienza può es-
nostro cervello. In questo senso, sere identificato in un luogo e un
possiamo considerare neuroscien- momento ben precisi: Lipsia 1879.
ze la neurologia, la neurobiologia, Wilhelm Wundt nel suo laborato-
la psicologia, la neuroanatomia, la rio di psicologia appunto a Lipsia
chimica, sino a includere la mate- era interessato a studiare in manie-
matica, la fisica e la statistica. ra sistematica elementi della men-
In questo articolo ci concentre- te umana, come la percezione e la
remo solo su alcune delle neuro- sensazione. Pochi anni prima, nel
scienze, e in particolare quelle che 1861, un neurologo francese, Paul
si occupano degli aspetti macro- Broca, a seguito di un’autopsia ce-
scopici del cervello, piuttosto che rebrale di un paziente, che l’avrebbe
di quelli microscopici, ossia quelle reso famoso, scopriva la regione del
che studiano la cognizione umana cervello che ci permette di parlare,
e il suo funzionamento.
f i t di produrre
d lle parole.
l A metà tà d
deglili

30 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
Tra le
neuroscienze si
annoverano anche
la neurobiologia
e la psicologia

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 31
Il nostro cervello mo o parliamo con questo organo;
oppure, grazie a tecniche psicologi-
mentali con un approccio sistema-
tico, che è quello informatico, ma-
ha 100 miliardi che meticolose e a test psicologici tematico o statistico. In particola-
di neuroni e un sempre più precisi, è possibile stu-
diare e osservare la nostra mente.
re, all’interno delle neuroscienze un
settore che sta catturando l’atten-
numero enorme Nonostante i passi da gigante fat- zione dei ricercatori è quello dell’In-
ti nel campo delle neuroscienze co- telligenza Artificiale (IA). Con tale
di connessioni gnitive, il nostro cervello non smette espressione si fa riferimento a si-
di stupirci e risulta ancora ad oggi stemi informatici, quali software o
anni Ottanta dell’Ottocento Freud qualcosa di incompreso per la sua hardware, in grado di simulare il
si recava a Parigi per approfondire complessità: si stima che conten- comportamento umano o di agire
i propri studi sull’isteria, gettando le ga 100 miliardi di neuroni e un nu- in maniera autonoma, proprio per-
basi di quella che è forse la più co- mero praticamente incalcolabile di ché “intelligenti”. I primi sistemi di
nosciuta teoria del funzionamento connessioni. Nella via lattea, il nu- riproduzione artificiale del sistema
della nostra mente (inconscia). mero di stelle si aggira fra i 150 e neurale possono collocarsi a caval-
Gli anni che seguiranno saranno 250 miliardi, quindi il paragone fra lo degli anni Quaranta e Cinquanta
anni di scoperte sensazionali sulla le dimensioni del braccio della no- del secolo scorso. Forse il perso-
mente e il cervello umano, grazie stra galassia e la nostra testa risulta naggio più conosciuto al riguardo
allo sviluppo di tecniche d’indagine scontato. è il noto matematico Alan Turing,
sempre più raffinate, come gli stru- Quando ci si trova di fronte a il quale ipotizzò, mediante il test di
menti di imaging cerebrale, che ci questo tipo di numeri e a studiare Turing, che un uomo sia in grado
consentono di vedere le strutture e un organo così complesso, appa- di distinguere una macchina, qua-
ill funzionamento in vivo del nostro re critica la necessità di controlla- lora questa sia installata, nel “gioco
cervello, di come ricordiamo, vedia- re, riprodurre e spiegare i fenomeni dell’imitazione”, al posto di un es-

32 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
sere umano, comportandosi quin-
di come tale. Tuttavia, ci sono sta-
gare la mente. Difatti, il funziona-
mento mentale fornisce ispirazione
Ci sono
te altre figure, come lo psicologo per creare nuovi tipi di algoritmi e meccanismi
americano Rosenblatt, che sem-
pre in quegli anni pose le basi delle
valida tali modelli matematici della
nostra mente.
artificiali analoghi
reti neurali (sistemi che simulano i Allo stato attuale, seppure in ma- al meccanismo
nostri neuroni) con il suo percettro-
ne: una macchina che occupava
niera velata e occupandosi di al-
tro, l’IA si rifà a meccanismi mentali
biologico
una stanza intera e che mostrava il studiati dalle neuroscienze cogniti-
funzionamento dei neuroni tramite ve, come per esempio l’attenzione, de e accade quando gioca, grazie a
un algoritmo di apprendimento che la memoria e l’apprendimento. Nel ciò che i ricercatori hanno chiamato
mediava fra gli input, i rispettivi pesi, primo caso, l’IA è in grado di sele- “experience replay”; la Rete, in que-
e l’output del sistema. zionare alcuni elementi e di ignorar- sto caso, memorizza i dati ottenuti
ottenut
ne altri, meccanismo cognitivo co- online e li riproduce offline, appren-
nosciuto con il nome di “attenzione dendo da vittorie e fallimenti persi-
ASSESTAMENTO CON selettiva”; per fare un esempio con- no in situazioni complesse come
L’ESPERIENZA creto, in un articolo pubblicato nel quelle dei videogiochi. Questo tipo
2015 sulla rinomata rivista Nature i di meccanismo artificiale è analogo

I
l passato dell’IA è contraddistin- ricercatori hanno fatto giocare il loro a quello biologico, dove l’ippocam-
to da alcuni concetti chiave, quelli sistema intelligente alla serie di gio- po, una regione cerebrale cruciale
di “deep learning” e di “reinforce- chi di Atari 2600, un classico degli per l’apprendimento e la memoria,
memoria
ment learning”. Con l’espressione scorsi anni Ottanta; ebbene, l’IA era codifica dopo una sola esposizio-
“deep learning” si fa riferimento agli in grado di eseguire correttamente ne il materiale, e dove cioè il con-
algoritmi e computazioni in grado complessi compiti di classificazione solidamento avviene attraverso un
di simulare il funzionamento della di oggetti ignorando quelli irrilevan- replay corticale tra l’ippocampo e la
mente umana, mentre il reinforce- ti. Il loro sistema, chiamato “Deep neocorteccia.
ment learning è un meccanismo Q-network”, passo dopo passo,
basato su ricompense, tale da gui- vittoria dopo vittoria ha imparato a
dare e far apprendere il comporta- giocare da solo senza alcuna co- IL CONTROLLO
mento a una macchina. In genera- noscenza dei giochi di Atari 2600. EPISODICO
le, per “machine learning” si intende L’azienda DeepMind Technolo-

U
un insieme di algoritmi che permet- gies, che ha sviluppato l’intelligen- n altro comportamento artifi-
tono a una macchina di essere pri- za, è stata acquistata da Google, ciale utilizzabile per velocizza-
va di codice impostato a priori e molto interessata alle potenziali- re le caratteristiche lente del
de
pertanto di assestarsi con l’espe- tà dell’IA come strumento capace reinforcement learning è il controllo
rienza. Il percettrone di Rosenblatt, di elaborare una mole importante episodico: in questo senso, l’espe-
per esempio, è un perfetto esempio di dati, quali quelli lasciati da tutti rienza può essere sfruttata non so-
di deep learning, mentre l’apprendi- noi quando navighiamo su Internet. lo per per aggiustare gradualmente
mento tramite rinforzo è un metodo L’interesse dei colossi del web per i il network artificiale, ma anche per
trasferito dal comportamentismo, sistemi di IA è noto, e recentemen- supportare modifiche comporta-
ma impiegato anche nel settore te purtroppo anche famigerato: nel mentali immediate. L’ippocampo
dell’IA per il controllo robotico e marzo 2018 Facebook e la società cibernetico-biologico sarebbe re-
per il gioco esperto nei giochi da di analisi dati Cambridge Analytica sponsabile di processi decisionali
decisional
tavola computerizzati come Back- sono finiti sui giornali di tutto il mon- basati sugli episodi acquisiti in pre-
gammon o Go: grazie al sistema di do. Quest’ultima, usando il machi- cedenza. Ancora una volta, il team
ricompense ottenute, per esempio ne learning, sarebbe stata in grado di ricerca di DeepMind ha svilup-
con i punti, la macchina ripropone di profilare gli utenti del noto social pato un algoritmo in grado di usa-
il comportamento vincente. network e di influenzare le rispettive re il controllo episodico in ambienti
ambient
Non a caso Michael Gazzaniga, scelte elettorali. complessi come quelli di Atari 2600,
2600
uno dei massimi neuroscienzia- Per ritornare al sistema Deep tra cui PAC-MAN, da un lato confer-
ti cognitivi, già negli anni Novanta Q-network di DeepMind Technolo- mando l’utilità di questo algoritmo e
indicò la direzione del suo ambito gies – o forse sarebbe meglio dire dall’altro trovando una spiegazione
scientifico, identificando gli algorit- di Google –, va detto che esso è in basata sulla simulazione artificiale did
mii come elementi
l ti chiave
hi per spie-
i gradod di memorizzarei ciò
iò che
h ve- come il nostrot cervello ll possa usa-

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 33
L’Intelligenza roscienziato Henry Markram. Mar-
kram ha riprodotto una porzione
pertinenti, come i bias (distorsioni
cognitive che l’uomo adotta per
Artificiale simula della corteccia di un topo, conte- semplificare i processi decisionali).
nente 8 X 106 neuroni e 6400 sinap- Com’è stato detto in precedenza, le
il comportamento si; questa è stata innestata su Blue applicazioni dell’IA non sono a pri-
e la mente Gene, un supercomputer dell’IBM. ma vista prettamente psicologiche
Nel luglio 2018 il Blue Brain Project e neuroscientifiche, ma, a un’at-
dell’uomo ha annunciato la creazione di un tenta analisi, si rivelano tali. Euklid
nuovo supercomputer, che sarà è considerata la banca Fintech del
re in maniera immediata la memoria chiamato “Blue Brain 5”, dedicato futuro, una realtà italiana trasferita
per mettere in atto comportamenti proprio alla simulazione, all’analisi e a Londra che si occupa di algotra-
immediati
mmediati senza l’uso di processi di alla visualizzazione del cervello per ding. Grazie ai suoi algoritmi, essa
pianificazione complessa. comprenderne i meccanismi e le è riuscita a sostituire il trader uma-
Un altro tipo di memoria utilizzata patologie, e modellare entro il 2020 no e a usare un sistema intelligente
è la memoria di lavoro. Essa per- intere parti del cervello del topo. basato sull’analisi dei prezzi, quindi
mette di mantenere attive per un Si è detto che l’IA è in grado di si- a monte della notizia, senza usare
breve periodo di tempo informa- mulare il comportamento e la men- l’analisi semantica delle notizie ri-
zioni provenienti da diversi siste- te umana in modo autonomo, e guardo a una determinata azione;
mi, come quello fonologico, visivo non solo i singoli domìni: ciò vuol così facendo, riesce a leggere il
ed episodico, al fine di creare una dire che in un futuro non molto lon- comportamento degli investitori e a
rappresentazione coerente del dato tano le macchine prenderanno il prevedere potenziali rialzi o ribassi
che vogliamo elaborare. La ricerca posto degli uomini o faciliteranno del prezzo. Un sistema decisiona-
nel settore dell’IA ha tratto ispira- l’esecuzione di alcune nostre man- le atto ad aggirare lo scoglio delle
zione da tale sistema, ipotizzato dal sioni, persino le più rinomate. Non scelte economiche, che lo psicolo-
neuroscienziato inglese Alan Bad- è un caso che uno dei padri dell’IA, go Daniel Kahneman, premio No-
deley. Un esempio di algoritmo in Schmidhuber, in un’intervista ri- bel per l’economia nel 2002, aveva
grado di eseguire questo tipo di lasciata a la Repubblica questa individuato nel corso dei suoi studi,
processo è il Long-short-term me- estate profetizzi, forse senza troppi ribaltando la concezione dell’“ho-
mory network sviluppato da Jürgen vagheggiamenti, che i robot colo- mo oeconomicus”, l’uomo inteso
Schmidhuber, direttore dell’Istituto nizzeranno l’universo. Del resto, già come essere razionale nelle scel-
di Intelligenza Artificiale di Luga- Ridley Scott nel suo magistrale film te economiche, lontano dalla com-
no. L’algoritmo è in grado di unire Blade Runner dava inizio alla trama plessità sociale e psicologica in cui
le
e informazioni presentate in uno riportando la fuga di sei replicanti si trova inserito.
stato fisso di attività fino a quan- dalle colonie extra-mondo, rientrati Per tornare al tema delle neuro-
do l’output corretto non è elabora- furtivamente dallo spazio a Los An- scienze, e in particolare alla pratica
to
o ed emesso. Per fare un esempio geles. In ogni modo, senza usare clinica, la ricerca si è mossa verso
concreto, basta andare su Google troppo la fantasia, esistono già dei lo sviluppo di algoritmi in grado di
Translate o parlare a Siri, l’IA a por- sistemi autonomi che sono in grado facilitare il processo diagnostico,
tata
ata di mano sul nostro iPhone, per di sostituire l’uomo in certe mansio- che spesso risulta un momento
vedere che l’algoritmo consente al ni complesse. delicato e cruciale per la progno-
telefono
elefono di capire quello che gli stia- si e il decorso di una malattia. Al
mo chiedendo. giorno d’oggi, nel mondo della
Un altro tipo di simulazione è APPLICAZIONI neurologia esistono sistemi di IA in
quella definita con il nome di “lar- ALLA CLINICA grado di supportare il medico nel
ge-scale simulations”, risultato processo di diagnosi della demen-
dell’interazione fra IA artificiale e za. In questo caso, l’anamnesi cli-

Q
uando si tratta di avere una
neuroscienze, che permette di ge- mente fredda e razionale nica risulta complessa, derivando
nerare l’intelligenza. Dal nome è in- come si richiede durante da un’intersezione di elementi co-
tuibile
uibile trattarsi non di riproduzione certi processi lavorativi, l’IA può in- gnitivi, quale per esempio il declino
di singoli domìni, ma di simulazioni fatti tornare utile ed eliminare tutti mnestico nell’Alzheimer, e di pro-
macroscopiche. Esempi di questo quegli elementi emotivi che posso- cessi neuropatologici a livello bio-
tipo
ipo di simulazioni sono quelli del no dirottare le nostre scelte o evi- logico e dei tessuti, come la pre-
Bl B
Blue i Project,
Brain P j t diretto
di tt dal
d l neu- tare iinformazioni
tare f i i o pensieri i i non senza di placche
l h di b beta-amiloide
t il id

34 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
e di grovigli neurofibrillari nelle aree tà la malattia. Neurotrack, invece, immagini radiologiche. L’elemento
cerebrali della memoria nel già ci- è un sistema che consente con la interessante del prodotto di Ava-
tato ippocampo. La presenza di webcam del computer di valutare, lon AI è la possibilità di caricare
questi fattori neurodegenerativi può attraverso i movimenti oculari, lo nel cloud costruito appositamente
essere osservata tramite esami di stato della memoria e il declino co- le immagini di risonanza magneti-
neuroimmagine o durante l’autop- gnitivo. Grazie a un sistema di mo- ca. In 30 minuti, dopo che il siste-
sia. Purtroppo, allo stato attuale, la nitoraggio e valutazione, tale intel- ma ha comparato le immagini con i
diagnosi certa di demenze come ligenza artificiale fornisce feedback dati normativi, il paziente o il clinico
l’Alzheimer o la demenza fronto- sullo stato mnestico, collocando il possono ricevere un report con da-
temporale può avvenire solo a se- soggetto all’interno di parametri di ti riguardanti lo stato cerebrale delde
guito dell’analisi istopatologica post normalità, e consiglia cosa fare per soggetto.
mortem. Diventa quindi cruciale in- migliorare il suo stato cognitivo.
tervenire sul processo di diagnosi Un’altra applicazione dell’IA nel
in maniera precoce e sistematica. campo della diagnosi è quella dei
Le intelligenze artificiali sviluppate dati di neuroimmagine. Avalon AI Pietro Cipresso
è docente di Metodologia della Ricerca psicologica
al momento si basano sul machi- è un sistema che basandosi su presso l’Università Cattolica di Milano. Autore di oltre
ne learning e mirano ad analizza- 70000 scansioni cerebrali conces- 150 pubblicazioni scientifiche e dieci volumi internazio-
nali relativi alla psicometria computazionale, è membro
re aspetti comportamentali come se dall’Università di Cambridge, di diverse società scientifiche internazionali e ricono-
l’analisi dei movimenti oculari o del dall’Imperial College e dal Donders sciuto esperto nel settore dell’Intelligenza Artificiale
nell’ambito delle Scienze Psicologiche.
parlato. La startup canadese Win- Institute, dà modo di predire con
terlight ha ideato un’intelligenza ar- una probabilità del 75% l’avanza- Cosimo Tuena
è psicologo e junior researcher presso l’Applied
tificiale in grado di cogliere centina- mento del declino cognitivo che Technology
Techno logy for Neuro-Psychology Lab dell’Istituto
ia di variabili del parlato, come l’uso può precedere la demenza effetti- Auxologico Italiano di Milano. Ha svolto attività di ri-
di pause o ripetizioni, permettendo va, entro un anno, sulla base del- cerca presso l’Università di Oxford e l’Università Paris
Descartes.
di cogliere
li ’ tti
con un’ottima b bili
probabili- le
le modifiche
difi h cerebrali
b li presentiti nelle
ll

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 35
S E L F - H E L P S C I E N T I F I C O
G E N N A R O R O M A G N O L I

NON TUTTA LA
TECNOLOGIA VIENE
PER NUOCERE
Contro la demonizzazione a cui qualche volta sottoponiamo i più
diffusi strumenti tecnologici, un atteggiamento da consigliare è
quello di conoscerli meglio e senza preconcetti. Ci accorgeremo
così che alcuni di loro, gestiti con equilibrio, possono solo aiutare
la nostra quotidianità. Anche sotto un profilo psicologico

portando profondi cambiamenti riuscire a tenere sotto controllo lo

D
iverse persone nel mio stu-
dio sembrano avere un pen- nella nostra società e anche nella stress moderno. Per illustrare al
siero comune: “Non vedo nostra psiche; per esempio, sono meglio questo concetto propongo
l’ora
’ora che questa moda dei social cambiate le metafore con cui rap- spesso un figurato salto nel futuro,
media finisca, così almeno si tor- presentiamo il nostro mondo inte- immaginando il ruolo di un chirur-
nerà alla normalità”. Sono afferma- riore: qualche tempo fa un giovane go tra vent’anni anni. In questo
zioni che tutti abbiamo sentito e ragazzo nel mio studio paragonava scenario probabilmente non sarà
forse
orse pensato: il fatto che le nuove i «pensieri disturbanti» a «notifiche più il medico a operare, non sarà
tecnologie
ecnologie stiano portando più sgradite» (dove per “notifica” inten- lui ad aprire il paziente, fare ciò che
disagio che agio. Tuttavia, come deva quella dello smartphone). si deve e richiuderlo, ma una mac-
abbiamo già ribadito in questa ru- china. Perché? Perché la mac-
brica, si tratta di una diatriba antica china è molto più precisa e non si

N
ell’arco della storia dell’evo-
quanto l’uomo: per Socrate la tec- luzione umana, mai come stanca, e attraverso i nuovi mecca-
nologia della scrittura ci avrebbe oggi la psicologia sembra nismi di “machine learning” diven-
portato tutti alla stupidità, ma allo prendere un posto tanto di rilievo terà sempre più brava nel farlo. E
stesso tempo senza tecnologia e ciò proprio grazie alle nuove tec- allora il medico cosa farà? Sarà
non ci saremmo evoluti e le parole nologie. Se un tempo la forza era una sorta di controllore che osser-
dei sapienti non sarebbero giunte caratterizzata dalle capacità del va come l’intervento procede, ma
fino
ino a noi. Per alcuni filosofi con- corpo e dalla sua resistenza, oggi soprattutto sarà un supporto uma-
temporanei
emporanei – tra cui Carlo Sini – il la “forza” è data dalle abilità sociali, no al paziente. Supporto che oggi
linguaggio
inguaggio stesso è una tecnolo- dalla gestione delle emozioni e dal sappiamo avere un valore rilevante
gia, intesa come artefatto cognitivo sia nell’ospedalizzazione che nel
co-costruito culturalmente. Solo percorso post-operatorio.
che attualmente questo progresso Insomma, le nuove tecnologie
è talmente rapido da farci pensare potranno fare tutto tranne (forse)
che si tratti di una sorta di aberra- Talvolta la tecnologia sostituire la “relazione”, aspetto
zione del pensiero. Questa acce- squisitamente psicologico. Qual-
lerazione
erazione tecnologica è dovuta a
ci porta a vivere in cuno potrebbe dubitarne, imma-
una rivoluzione in particolare, quel-
la
a “digitale”, per la quale viviamo
realtà virtuali senza ginando che forse un giorno ci
saranno umanoidi così ben pro-
completamente immersi in realtà che ce ne accorgiamo grammati da riuscire a dare quel
sempre più virtuali, spesso sen- supporto psicologico al posto degli
za rendercene
d conto.
t TTutto
tt ciò
iò sta
t esserii umani.i DDell resto,
t già
ià oggii

36 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
esistono software sperimentali di re non solo le grandi industrie per
Intelligenza Artificiale che fungono venderci qualsiasi cosa, come già
da “consulenti psicologici” e che Usare lo smartphone accade, ma anche tutti noi a nostro
sembrano funzionare molto bene. vantaggio. Mentre il diritto si occu-
Ma forse immaginare un umanoide e Internet implica di pa di comprendere come tutelarci
che si spacci efficacemente per un da questo punto di vista, la psi-
essere umano è qualcosa cosa di anco- rinunciare a parte cologia dovrebbe pensare a quali
algrado le re-
ra troppo distante (malgrado sono e saranno le conseguenze
centi simulazioni vocaliali di Google). della nostra privacy psicologiche. La crescita persona-
aginare che le
Per ora mi piace immaginare le, come sempre, si lancia in avanti
nuove tecnologie possano sano aiutare spesso fino a cadere nella banalità,
orare” tramite
sia chi desidera “migliorare” come gli aggeggi del biofeedback
rofessioni-
supporti digitali sia i professioni-
tutto, non lo
sti di tali ambiti. Dopotutto,
stiamo già facendo? Non è grazie
ai nostri computer che e riusciamo a
effettuare complessi calcoli stati-
stici o più semplicementeente a tenere
un’agenda virtuale? In n realtà sì, sia-
mo immersi nelle nuove ve tecnologie
ncora fatica a
e molti di noi fanno ancora
crederci, eppure, come me ogni cosa,
quando viene conosciuta ciuta può
portare enormi vantaggi.ggi.

E
per la nostra cara
ara
“crescita personale”
nale”
uò fare qual-
la tecnologia può
cosa? Assolutamente e – basti so-
lo pensare ai wherable, le, quegli ambito psicologico. Esistono vide- casalingo descritto poco sopra,
orologi digitali in grado di tene- ogiochi con sensori progettati per ma chi “cerca di guardare lonta-

S C I E N T I F I C O
re traccia dei passi che facciamo, allenare abilità quali il rilassamen- no” ogni tanto ci riesce davvero.
del battito cardiaco, della qualità to, la concentrazione, la coordi- Le nuove tecnologie non sono più
del sonno ecc. Questi strumenti ci nazione. Per non parlare di quelli dei giocattoli ad appannaggio degli
consentono di avere un feedback che promettono di monitorare la adolescenti, tutti dovremmo impa-
diretto sulla nostra attività fisica e meditazione e le onde cerebrali, sui rare a usarle, questo è sicuramen-
sul nostro stato di salute. Lo so, è quali, come dicevo, siamo ancora te un ottimo esercizio di auto-aiu-
spaventoso immaginare di dover un po’ indietro rispetto alle aspet- to, soprattutto se dopo aver letto
dare in pasto a delle macchine tative, ma che prima o poi appari- questa frase hai storto il naso e
anonime i nostri parametri vita- ranno sul mercato. pensato: “Io non toccherò mai uno
li, ma se queste macchine fosse- Attualmente il tuo cellulare, smartphone”. È ora di cambiare
ro più brave di noi a capire come spesso al di fuori della tua consa- sguardo, presto o tardi quella cosa
ci sentiamo? Se durante un lungo pevolezza, sta monitorando i tuoi lì sarà la tua carta d’identità, il tuo
viaggio in auto il tuo orologio o lo spostamenti, quanti passi fai al portafogli. E forse il tuo assistente
S E L F - H E L P

smartphone potesse dirti: “Caro, giorno, se vai in palestra o meno, psicologico personale.
hai bisogno di una piccola pausa, se ti muovi con i mezzi o in auto
è meglio accostare al prossimo ecc. Oggi, se vuoi, per utilizzare
G abbonati potranno trovare
Gli
autogrill”? Nel campo della cre- uno smartphone e la Rete è ne- un
una versione audio riservata dell’articolo
scita personale, da anni vanno di cessario sacrificare parte della tua su www.psicologiacontemporanea.it

moda apparecchi di biofeedback privacy, concetto che si sta modifi-


ad uso casalingo, che purtrop- cando radicalmente, con profonde Gennaro Romagnoli,
po non hanno la stessa validità di ripercussioni psicologiche. Sono psicologo e psicoterapeuta, è autore di “Psinel”, il
quelli professionali ma già rendono convinto che di questa mole di dati podcast di psicologia e crescita personale più ascoltato
in Italia. Si occupa di divulgazione online dal 2007.
l’idea della
l’id d ll richiesta
i hi t di tecnologia
t l i ini (i famosi
f i bi
big data)
d t ) possano usufrui-
usufrui
f i-

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 37
38 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
Matteo Lancini, Tommaso Zanella

Internet
in adolescenza:
normalità, dipendenza
e ritiro sociale
NEL RILEVARE TEMPI LUNGHI
DI UTILIZZO DI INTERNET DA PARTE
DEGLI ADOLESCENTI, MAGARI
A SCAPITO DELLA FREQUENTAZIONE
DELLA REALTÀ “VERA”, SI DEVE
VALUTARE NON SOLO IL TEMPO
TRASCORSO IN RETE, MA ANCHE
COME IL WEB VIENE USATO

L
a straordinaria e pervasiva dif- svogliati e demotivati che trascor-
fusione di Internet ha trasfor- rono ore connessi a un PC, a gio-
mato la quotidianità di adulti care all’ultima edizione di Fortnite
e adolescenti, ma è impressione o di Fifa con la console, a scorre-
diffusa che siano prevalentemente re incessantemente la bacheca di
i ragazzi e le ragazze a correre i ri- social network come Instagram o
schi maggiori e ad essere vittime di Snapchat. Ragazzi che progressi-
ciò che accade in Rete. Aumentano vamente disinvestono dal ruolo di
le richieste di genitori che si rivolgo- studente e si chiudono in sé stes-
no a psicologi e psicoterapeuti per si, suggerendo letture superficiali
provare ad arginare un iperutilizzo del rapporto tra gli adolescenti e il
che sembra assumere i tratti di una web, secondo le quali Internet rap-
vera e propria dipendenza tecnolo- presenterebbe la causa del manca-
gica.
i Adolescenti
Ad l ti apparentemente
t t to impegno
to i ed
della
ll rinuncia
i i all’im-
ll’i

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 39
consumo in crescente diffusione, cerca di informazioni, isolandosi da
Va distinto se il indirizzando verso modelli di presa qualunque esperienza di relazione.
ragazzo navighi o si in carico finalizzati a rimuovere un Ancora più numerose e significa-
comportamento ritenuto aprioristi- tive risultano essere le criticità, se ci
eserciti su giochi di camente disfunzionale, piuttosto riferiamo alla relazione intrattenuta
ruolo da solo oppure che a comprenderlo e contestua- dalle ultime generazioni con Inter-
lizzarlo nel percorso di realizzazione net. Com’è noto, gli adolescenti at-
in compagnia dei compiti evolutivi adolescenziali tuali sono nati e cresciuti in una so-
di ogni singolo ragazzo o ragazza. cietà ampiamente interconnessa,
mersione nella profondità del testo Il nostro compito, oggi certa- caratterizza dalla diffusione di Inter-
scolastico, eredità di un modello mente alquanto complesso, è net e da un utilizzo pervasivo del-
formativo e didattico proveniente quello di comprendere quando l’u- la Rete da parte di tutti i loro adulti
dal passato remoto e che nessun tilizzo individuale di Internet rap- di riferimento. Inoltre non bisogna
governo, tra quelli succedutisi ne- presenti uno scacco nella crescita trascurare le caratteristiche della
gli ultimi decenni, sembra riuscire a soggettiva, piuttosto che una nuo- società odierna, sviluppatasi intor-
trasformare in un tempo presente. va modalità di realizzare i compiti no al paradigma della complessità
evolutivi specifici di questa delicata e del narcisismo imperante, in un
fase dello sviluppo. Sono trascor- contesto in cui l’attenzione al Sé e
DIPENDENZA si ormai più di vent’anni da quan- l’esibizione di ciò che in passato era
DA VIDEOGIOCHI? do Kimberly Young e altri studiosi considerato intimo e privato sono
americani, tra cui Goldberg, han- ormai fenomeni strabordanti. Sem-
no portato all’attenzione pubbli- pre meno sottomissione all’ogget-

I
ndubbiamente, dare senso all’a-
buso tecnologico degli adole- ca il tema dell’abuso di Internet, to e all’altro, sempre più attenzione
scenti di oggi è un’impresa com- avviando la ricerca e il dibattito alla realizzazione di sé stessi testi-
plessa: si corre il rischio di avallarlo scientifico intorno ai criteri diagno- moniata da like e follower, in un am-
acriticamente o, viceversa, di pato- stici atti a individuare con precisio- biente pervaso dal potere orientati-
logizzarlo, soprattutto se non lo si ne la presenza di una condizione vo dei coetanei, in cui lo sguardo di
contestualizza nel quadro del pro- patologica di “Internet addiction”. ritorno dell’altro assume valore vita-
cesso evolutivo del singolo indivi- Da allora si sono susseguite deci- le e vitalizzante.
duo. In generale, sembra prevalere ne di proposte differenti, spesso
un clima di crescente allarmismo e mutuate dalla clinica del “disturbo
condanna nei confronti di Internet: da uso di sostanze” e del “discon- UNA RICERCA
è ufficiale da pochi mesi l’inseri- trollo degli impulsi”, senza tutta- RECENTE IN ITALIA
mento della “dipendenza da video- via riuscire a stabilire indici e cri-
giochi” all’interno dell’ICD 11, la teri unanimemente condivisi. Una

I
n questo quadro derubricare il
classificazione internazionale delle mancanza di uniformità che si tra- massiccio ricorso alla Rete a sin-
malattie e dei problemi correlati sti- duce nell’impossibilità di misurare drome additiva rischia di svuotare
lata dall’Organizzazione Mondiale con precisione le dimensioni del fe- il sintomo del suo reale significato
della Sanità (OMS-
(OMS-WHO). Già i cu- nomeno, oscillante, nelle ricerche profondo. Quale senso dare, allo-
ratori dell’ultima edizione del ma- realizzate in diversi Paesi, da per- ra, all’utilizzo di Internet da parte
nuale di riferimento della psichiatria centuali più allarmistiche ad altre degli adolescenti? I risultati di una
mondiale, il DSM 5, avevano ipotiz- tendenti a minimizzarne la portata. recente ricerca che abbiamo con-
zato l’inserimento della dipendenza Per molto tempo si è ritenuto che dotto all’Istituto Minotauro di Mila-
da videogiochi tra i disturbi mentali, misurare le ore di connessione po- no, coinvolgendo un campione non
salvo decidere di includerla nella più tesse garantire una buona sensibi- clinico, hanno dimostrato come l’u-
prudente sezione destinata a “con- lità nel rilevare la diffusione della di- tilizzo anche massiccio di Internet
dizioni mentali meritevoli di ulterio- pendenza da Internet, sebbene sia da parte dei ragazzi sia, nella mag-
ri studi e approfondimenti”. Queste ormai convinzione comune che non gior parte dei casi, ascrivibile a una
importanti novità hanno il merito di si possa prescindere dall’indagine “nuova normalità” piuttosto che a
portare l’attenzione su un univer- qualitativa dell’utilizzo della Rete. una “nuova patologia”. Nei casi in
so simbolico e relazionale, come È assai diverso, per esempio, tra- cui, invece, è emersa la presenza di
quello dei videogiochi, sempre più scorrere molte ore in Rete con al- una dipendenza da Internet, si sono
pervasivo nella vita odierna degli tre persone per condividere attività parallelamente riscontrati un disagio
adolescenti, ma rischiano anche di comuni, piuttosto che dedicare lo e una sofferenza in più aree del fun-
connotare in modo patologico un stesso tempo a una compulsiva ri- zionamento mentale. Questo testi-

40 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
monierebbe che l’abuso della Rete L’avatar rappresenta il Sé adole-
è correlabile a molteplici quadri psi- scenziale che si declina in un con-
Specie per
copatologici, non semplificabili, per testo virtuale dove è possibile speri- l’adolescente,
esempio, nella diffusa ma erronea mentare e allenare istanze evolutive
sovrapposizione tra ritiro sociale e e affrontare i conflitti propri di que-
il web rappresenta
dipendenza dalla Rete. Internet rap- sta fase di crescita. La mentalizza- una zona intermedia
presenta, infatti, un’area intermedia zione del corpo puberale e la defi-
tra agito e pensato, un ambiente in nizione identitaria trovano, ai giorni tra agito e pensato
grado di concretizzare visivamente nostri, spazi di sperimentazione
immagini e pensieri appartenenti al anche nei recinti virtuali che hanno mentale, quindi, inquadrare l’utiliz-
mondo della fantasia. In particolare, sostituito i cortili e i giardinetti chiu- zo e l’abuso di Internet valutandone
i videogiochi odierni si caratterizza- si dalle politiche della paura adul- le diverse declinazioni in relazione
no per uno straordinario realismo e te. Molti videogiochi,
videogiochi, non a caso, ai compiti evolutivi fase-
fase-specifici
per un’offerta di esperienze immer- dedicano una parte rilevante alla dell’adolescente. Solo in questo
sive particolarmente intense. Stru- scelta e alla costruzione del perso- modo è possibile comprendere ap-
menti di realtà virtuale e aumentata naggio stesso e offrono, nel corso pieno il bisogno del singolo adole-
capaci di stimolare più sensi con- dello sviluppo del gioco, crescen- scente di sperimentare parti di sé
temporaneamente per favorire un’i- ti opportunità di dotare l’avatar di ancora molto fragili, o difficilmente
dentificazione completa con l’ava- nuovi strumenti e poteri. È fonda- integrabili, come avviene nelle con-
tar o il personaggio protagonista. dotte di ritiro, sovraesposizione o
a rischio, agite attraverso le scelte
virtuali.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 41
OLTRE IL SEXTING ti davanti a un’esperienza che sve-
Per chi si ritira la con rapidità e portata devastanti
a livello sociale, tutti i propri limiti estetici, identitari,

E
pisodi di sexting, per esem-
pio, possono certamente relazionali. Dominati dalla sensa-
segnalare un abuso, quan-
quella di Internet zione di avere fallito, di non essere
tomeno qualitativo, dell’utilizzo di è l’ultima realtà stati all’altezza delle proprie e altrui
Internet, ma spesso celano bisogni aspettative, da un pervasivo senti-
di rispecchiamento e di uno sguar- con cui interagire mento di vergogna, questi ragazzi
do di ritorno indispensabile per ra- si sentono impossibilitati a presen-
gazzi e ragazze alle prese con il dif- In uno spirito analogo a quello de- tarsi sulla scena sociale, inizialmen-
ficilissimo lavorio di integrazione di gli hikikomori (si veda il box), acca- te rappresentata dalla scuola. La
un corpo clamorosamente muta- de che nel periodo delle scuole se- fobia scolare esita progressivamen-
to dai tempi dell’infanzia. Un cor- condarie alcuni ragazzi si imbattano te in situazioni di ritiro più severe.
po che può essere dolorosamen- in un ostacolo insormontabile, in Di solito non si tratta di adolescenti
te deludente, sia nell’aspetto sia un’esperienza fallimentare partico- pigri, privi della voglia di studiare o
in quanto rappresentante simbo- larmente dolorosa sperimentata in di frequentare l’istituzione scolasti-
lico di vissuti di inadeguatezza nei ambito scolastico e quasi sempre ca; anzi, in moltissimi casi deside-
confronti dei coetanei e che, come proveniente dai coetanei, non sem- rano raggiungerla e si convincono
tale, potrebbe diventare bersaglio pre ascrivibile a un episodio di bulli- di poter sostenere il rientro e l’in-
di attacchi o tentativi, più o meno smo, ma certamente vissuta come terrogazione la mattina seguente,
drammatici, di farlo sparire. La Re- mortificante. Avvenimenti precipi- ma, arrivati all’entrata della scuola,
te rappresenta, quindi, un potente tanti che suscitano un intenso sen- si trovano soli davanti al muro del-
veicolo e il teatro di agiti grandiosi, timento di vergogna, tanto profon- la propria inadeguatezza, provan-
di tentativi di attuare fantasie di re- do da non poter essere tollerato. do una vergogna insostenibile che
cupero maturativo o di mettere in In molti casi si descrive la ver- li costringe a un’ancor più dolorosa
scena il dolore e il disagio evolutivo, gogna come sensazione di essere ritirata verso la soglia di casa.
non altrimenti esprimibili. stati smascherati: nudi e paralizza- Inizia così un progressivo disin-
vestimento e ritiro da tutte le pos-
sibili aree relazionali, che nei ca-
si più gravi sfocia in un “ricovero”
GLI HIKIKOMORI nella propria stanza, a volte resa
impenetrabile e inaccessibile per-
sino ai genitori. Per l’adolescen-
dal mondo reale della scuola, dei te ritirato socialmente, l’utilizzo di

S
e gli episodi di cyberbulli-
smo o di sexting destano coetanei e della società per au- Internet, più che configurarsi co-
inevitabile allarme tra gli torecludersi nella propria stan- me abuso patologico, rappresenta
adulti, è tuttavia un’altra moda- za, dedicandosi a volte, ma non l’unica forma di contenimento psi-
lità espressiva del disagio ado- sempre, a una frenetica attivi- chico rispetto al devastante dolore
lescenziale odierno ad essere tà virtuale, in particolare quella della crescita. In molti casi, la Rete
spesso accostata all’abuso di videoludica. In parecchi casi il si costituisce come l’unica modalità
Internet e a rappresentare un ve- videogioco e le ore dedicate alla possibile di accesso al sapere e gli
ro allarme sociale: la volontaria visione di video, serie TV, manga stessi genitori ne danno stupita te-
reclusione domestica. o anime giapponesi rappresenta- stimonianza, per esempio quando
Il fenomeno degli hikikomo- no le uniche attività possibili per raccontano, nei nostri studi, delle
ri, nato e diffusosi in Giappone, questi adolescenti. L’esperien- competenze linguistiche maturate
si è sviluppato con caratteristi- za clinica e di ricerca suggerisce dal figlio durante il periodo di ritiro
che proprie anche in Italia, dove come tanto spesso si tratti di grazie alla visione di video e serie in
un numero sempre crescente ragazzi assai intelligenti, studenti lingua originale o alla frequentazio-
di adolescenti, prevalentemente brillanti fino al momento del riti- ne di forum e siti in lingua inglese.
maschi, si ritira prima dalle sce- ro, bambini alquanto valorizzati La Rete si rivela indispensabile per
ne scolastiche e poi dalle scene fin da piccoli per le loro capaci- mantenersi in contatto con l’ester-
sociali. Si tratta, in effetti, del ver- tà, che animano negli occhi dei no, con ciò che accade nella realtà
sante opposto della sovraespo- genitori fantasie di successo e di mondiale, a cui si accede attraver-
sizione: ragazzi che disinvestono realizzazione di sé. so la consultazione di siti giornali-

42 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
stici e di informazione, ma soprat- scente, ma anche della madre e del
tutto con altri individui della propria
La virtualità padre. Il ritiro sociale si presenta, in-
età, tramite la condivisione di bat- permette di fatti, come una vera e propria sfida
taglie all’interno degli ambienti vir- clinica, soprattutto nelle situazioni
tuali dei giochi multiplayer. Internet
ovattare i vissuti in cui l’adolescente è severamen-
rappresenta l’unica possibilità tolle- di tristezza te recluso e non si lascia avvicinare
rabile per mantenere in vita proces- se non dopo un lungo periodo di
si di simbolizzazione e di relazione, e solitudine lavoro svolto con i genitori. Un pe-
scongiurando così il rischio di un riodo di presa in carico, in assen-
breakdown psicotico o ipotesi di vamente sul tempo trascorso onli- za del paziente, indispensabile per
sparizione ancor più drammatiche. ne, ma deve indagare in prevalenza creare le condizioni per l’intervento
La virtualità consente di aneste- le modalità di utilizzo: per esempio, domiciliare. Una soluzione ben di-
tizzare i vissuti di tristezza e solitu- è importante comprendere se l’a- versa dall’irruzione prevista nei casi
dine, mantenendo a una distanza dolescente navighi in maniera soli- di trattamento sanitario obbligato-
tollerabile le relazioni con gli altri, le taria, se sia impegnato in giochi di rio, quasi mai necessario né effica-
angosce e il senso di inadeguatez- ruolo da solo o se condivida le pro- ce nei casi di ritiro sociale.
za che ne deriva. Più che un sin- prie esperienze virtuali con altri. L’operatore a domicilio può inve-
tomo in termini psichiatrici, l’abuso A partire anche dalla valutazione ce costituirsi come una risorsa fon-
della Rete nel ritiro si presenta co- delle scelte virtuali del ragazzo ritira- damentale. Inizialmente, l’obiettivo
me una difesa, un riparo, un me- to socialmente, si avvierà un com- non dev’essere quello di portare
diatore tra realtà e onnipotenza plessissimo e articolato lavoro clini- fuori dalla stanza il ragazzo ritirato,
narcisistica. La valutazione clinica co, che tra le altre cose prevede il ma quello di stabilire un primo pre-
non può pertanto basarsi esclusi- coinvolgimento non solo dell’adole- zioso contatto, una relazione em-
patica e rispecchiante.
Solo interessandosi alla vita virtua-
le e rispettando le difese dell’adole-
scente si potrà rimettere in moto il
processo di crescita e avviare il per-
corso terapeutico che conduce alla
realizzazione dei compiti evolutivi.

Riferimenti bibliografici
CIRILLO L., LAN
ANCCINI M. (2017), «Il ritiro sociale». In A. Mag-
giolini (a cura di), Psicopatologia del ciclo di vita,
Franco Angeli, Milano.
LAN
ANCCINI M. (2015), Adolescenti navigati. Come soste-
nere la crescita dei nativi digitali, Erickson, Trento.
LAN
ANCCINI M. (2017), Abbiamo bisogno di genitori auto-
revoli. Aiutare gli adolescenti a diventare adulti,
Mondadori, Milano.

Matteo Lancini
è psicologo e psicoterapeuta. Presidente della Fonda-
zione Minotauro di Milano e dell’AGIPPsA (Associazione
Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adole-
scenza), insegna nel Dipartimento di Psicologia dell’U-
niversità Milano-Bicocca.
www.matteolancini.it

Tommaso Zanella
è psicologo, socio della Cooperativa Sociale Minotauro,
coordinatore e docente del master in Psicologia dei
nuovi media “Prevenzione e trattamento delle dipen-
denze da Internet in adolescenza”, della Fondazione
Minotauro, e cultore della materia per il corso “Compiti
evolutivi e clinica dell’adolescente e del giovane adulto”
presso l’Università Milano-Bicocca.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 43
Autismo
Santo Di Nuovo
Daniela Conti

e robotica:
quando la terapia
cambia volto
L’
espressione “Socially Assisti-
ve Robotics” (SAR) definisce
LA DIFFUSIONE DI STRUMENTI
un’assistenza prestata in un
ambiente sociale interattivo, in cui ROBOTICI NELLA CURA
un robot umanoide dà istruzioni e
feedback, svolgendo il ruolo di trai- E NEL SOSTEGNO DI VARI
ner e monitorando al tempo stesso
i progressi del trattamento, in ma- DISTURBI, FRA CUI L’AUTISMO,
niera da poterlo modificare, se ne-
cessario, in modo “intelligente”. NON EQUIVALE CERTO
La SAR deriva dalla Assistive Ro-
botics, utilizzata principalmente per ALL’IDEA DI POTER FARE
riabilitare pazienti con disabilità fi-
siche; e include l’aspetto interatti- A MENO DEL TERAPEUTA
vo tipico della Socially Interactive
Robotics. La capacità di attivare E CAREGIVER UMANO,
e mantenere un’interazione socia-
le è tipica anche dei giocattoli ro- QUANTO SEMMAI ALL’IDEA
botici, in grado di produrre una va-
sta gamma di espressioni facciali e DI SUPPORTARLO
movimenti gestuali, e capaci di imi-
tare il volto e i movimenti del gio-
catore. La SAR include interazioni nel recupero di pazienti cardiopa-
sociali finalizzate a fornire assisten- tici, nei programmi di allenamento
za riguardo non solo al movimento, per la perdita di peso e nella riedu-
come nella robotica interattiva, ma cazione del paziente dopo ictus o
anche alla riabilitazione psicologi- altre patologie neurologiche; più di
ca e sociale. È già stata impiegata recente, anche nel campo della sa-
nella
ll riabilitazione
i bilit i tt ti
post-traumatica, lute
lute
t mentale.
t l

44 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
UN ROBOT è stato usato anche per fornire un
COME TERAPEUTA? senso di sicurezza agli anziani trau-
matizzati dall’incidente della cen-

I
n questo campo, il robot è spes- trale nucleare di Fukushima. I robot
so usato come “compagno intelli- come Paro, che rispondono posi-
gente”, programmato in base alle tivamente ad abbracci e carezze,
ricerche sull’efficacia delle terapie aiutano a migliorare lo stato d’ani-
con animali domestici. La terapia mo delle persone anziane con defi-
assistita da robot, rispetto a quella cit cognitivo o ad alto rischio di di-
tradizionale “assistita da animali” (o sturbi depressivi; è stata dimostrata
pet therapy), presenta il vantaggio la loro efficacia nel ridurre lo stress
che i robot sono più facili da con- e la solitudine anche negli anziani
trollare degli animali, evitano allergie senza patologia.
e creano un ambiente prevedibile. Un altro ruolo che le SAR posso-
Un esempio è Paro, robot simile a no svolgere è quello di partner nel
una piccola foca, che in Giappone gioco terapeutico. Per esempio,
i robot possono essere program-
mati per aiutare i bambini a svilup-
pare competenze clinicamente ri-
levanti, in disturbi diversi o anche
nello sviluppo tipico, come trainer
gradito e adattabile ai bisogni indivi-
duali. Un’ulteriore funzione è quella
di istruttore, che spiega all’utente il
programma di trattamento e con-
trolla o supervisiona la sua parte-
cipazione, fornendo stimoli o mo-
difiche necessari. Con anziani che
soffrono di demenza, i robot pos-
Un bambino di 7 anni
sono dimostrare come svolgere interagisce, attraverso
esercizi di attenzione o memoria dei sensori, con il robot
“Zeno” allo UNT Center
verificando le risposte appropria- for Biohealth a Fort Worth,
te, aumentando il grado di difficol- in Texas.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 45
Il robot deve
saper interagire
con l’ambiente del
bambino autistico e
comunicare con lui

à delle attività quando si ottengo-
no dei successi, o viceversa. Per
queste attività il robot può essere
usato non solo presso la struttura
sanitaria, ma anche a casa del pa-
ziente, permettendo di continuare il
programma di trattamento nei suoi
luoghi
uoghi vitali, e aumentandone così
l’efficacia
’efficacia ecologica.

LAVORARE
CON L’AUTISMO

I
l trattamento dei bambini con au-
tismo è finalizzato al miglioramen-
to della qualità di vita personale e
familiare;
amiliare; per cui il robot deve sa-
per percepire l’ambiente, interagire
con le persone, comunicare effica-
cemente con loro. Può insegnare o
dimostrare comportamenti social-
mente desiderabili, aiutando così
le
e persone con difficoltà espressi-
ve a causa dei deficit di comunica-
zione e abilità sociali connessi al-
la
a loro condizione patologica. Per
un uso efficace nel trattamento di
bambini con autismo, fondamen- cazione verbale e non verbale. In al- La residente in una casa di cura
della città giapponese di Yokohama gioca
tale
ale è l’aspetto estetico dei robot. tri casi, può essere meno difficile ri- con il robot per assistenza “Paro”.
È stata sviluppata una grande va- spondere a stimoli sociali se questi
rietà di robot con diverse caratte- sono dati da un robot con caratte-
ristiche, tra cui robot umanoidi o ristiche simili a un animale o carto-
simili ad animali, capaci di imitare ne animato. I robot possono attiva- rapeuta. Ma il robot non deve cer-
espressioni umane. Un robot uma- re luci o musiche per fornire rinforzi to sostituire gli umani: il terapeuta
noide è in grado di fornire gli stimoli positivi ai bambini con autismo e dev’essere presente e monitorare
sociali adeguati in modo molto si- per mantenere la loro attenzione, e il funzionamento programmato che
mile a quello degli operatori umani, possono compiere movimenti e ge- lo vede spesso compartecipe, ma
può essere riconosciuto facilmen- sti lenti e prevedibili, a loro graditi. anche prima della sessione deve
te
e come “compagno” e può essere È importante che le tecniche SAR imparare come azionare il robot e
programmato con applicazioni che siano programmate per favorire il programmarne l’uso (all’inizio insie-
stimolano lo sviluppo di abilità in- coinvolgimento attivo oltre che la me all’esperto informatico). Se il ro-
terpersonali
erpersonali di cui i bambini hanno risposta passiva, e siano in grado bot è programmato per eseguire la
bisogno: per esempio, imitazione, di supportare l’interazione autono- terapia in parte in modo autonomo,
contatto
t tt oculare
l e fisico,
fi i comuni-i mamente t anche
h in
i assenza d dell te-
t il terapeuta
t t può òddedicarsi
di i a presta-
t

46 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
re una maggiore attenzione al bam- UN AUSILIO PER
bino e alle sue risposte. LA VALUTAZIONE
Molta gente è
Tuttavia, malgrado gli indubbi DIAGNOSTICA ancora diffidente
progressi tecnici, resta nella po-
polazione una forte preoccupazio-
sull’utilizzo
D
al momento che i sintomi più
ne per l’accettabilità etica e sociale tipici dell’autismo riguarda- degli automi
dei robot come strumenti terapeuti- no le azioni e le interazioni,
ci. L’Eurobarometro pubblicato dal- l’osservazione da parte del clinico a fini terapeutici
la Commissione Europea nel 2017 è essenziale nel processo di valu-
sull’atteggiamento generale nei tazione dello sviluppo. Allo stato at- tra i bambini con autismo e quell
quelli
confronti dei robot, evidenzia come tuale non esiste ancora un metodo con sviluppo tipico, al fine di fare
in diversi Paesi europei numerosi esclusivo per confermare una dia- una precisa diagnosi su cui basa-
intervistati (il 60%) si mostrino con- gnosi di autismo con test di labo- re poi il programma di trattamento
trattamento.
trari a utilizzarli in ambiti di cura. È ratorio, di neuroimaging o genetici; Le valutazioni sono favorite fornen-
necessario, quindi, rassicurare fa- anche gli strumenti psicodiagnosti- do stimoli standardizzati per valu-
miglie e operatori sul fatto che non ci sono spesso difficili da sommini- tare i comportamenti caratteristici
caratteristic
è mai possibile per un robot deviare strare, per le difficoltà tipiche della dell’autismo, così da pervenire a
da quanto programmato, o sostitui- sindrome. Considerato che la dia- diagnosi integrate sempre più af-
re il terapeuta umano, ma può sup- gnosi di autismo si basa dunque fidabili. Per esempio, mentre un
portarlo in modo “intelligente” du- in gran parte sulla valutazione cli- bambino con autismo sta giocan-
rante la diagnosi e il trattamento: lo nica, un assessment quantitativo e do a carte con un robot, il suo to-
stesso che avviene, con successo, più “oggettivo” delle funzioni sociali no della voce, i movimenti degli oc-
nella riabilitazione e nell’assistenza del paziente può essere supportato chi, i cambiamenti di espressione,
espressione
agli anziani con o senza patologie. dall’aiuto della SAR. il tipo di conversazione e il grado
Avvalendosi in fase diagnostica di conformità alle istruzioni del ro-
delle capacità del robot di rileva- bot possono essere registrati per la
Bambini seduti accanto a un robot durante la pre- re e registrare le risposte sponta- successiva valutazione e analisi, in
sentazione di “NAO”, un altro umanoide, utilizzato
per la cura interattiva dei pazienti all’ospedale nee, è possibile determinare in mo- parte automatica, in parte median-
dell’Università di Gand, in Belgio. do accurato quanta differenza c’è te analisi del clinico.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 47
È possibile raccogliere dati quan-
titativi
itativi riguardanti la durata del tem-
Gli strumenti U1208 Lab presso Inserm, un istituto che studia
scienze cognitive e comunicazione tra robot e uomo.
Un numero di emozioni può essere riprodotto con “Reeti”,
po in cui il bambino ha guardato il psicodiagnostici il robot in foto, ricorrendo a un’interfaccia facile
per il personale medico.
robot, quanto è stata mantenuta
l’attenzione
’attenzione congiunta, quanta re-
si integrano con
lazione
azione è stata attivata nei confronti la valutazione ve, i gesti e la capacità di imitare la
di adulti o altri bambini. Kim et al. comunicazione sociale di altri. So-
(2012)
2012) hanno registrato l’interazio- del clinico no invece presenti comportamenti
ne di bambini con autismo con un alizzare una proficua integrazione ripetitivi e stereotipati. Il robot può
robot a forma di dinosauro e han- con gli strumenti psicodiagnostici essere programmato per aiutare il
no codificato le azioni dei bambini e la valutazione del clinico. bambino a praticare gli aspetti po-
analizzando il video per quantificare sitivi dell’interazione e ad appren-
ill grado di conformità alle istruzioni dere comportamenti socialmente
del terapeuta. In un recente studio GLI OBIETTIVI DI UNA appropriati, fornendogli stimoli da
(Di
Di Nuovo et al., 2018) è stata va- TERAPIA DELL’AUTISMO imitare e imparare, e rinforzando
lutata
utata l’applicabilità dell’approccio ASSISTITA DA ROBOT le risposte positive con stimoli gra-
deep learning (apprendimento pro- diti allo specifico bambino, mentre
fondo
ondo tramite reti neurali) per la sti- quelle non corrette vengono igno-

O
ltre quello diagnostico, un
ma automatica del focus dell’atten- ruolo essenziale della SAR rate e non rinforzate.
zione visiva del bambino sul robot, nel trattamento dei bambini Al fine di aumentare il compor-
durante il training imitativo effettua- con autismo concerne la riduzione tamento prosociale, i robot uma-
to o con un robot umanoide. dei comportamenti disfunzionali ti- noidi sono efficaci nel coinvolgere
La SAR può essere utilizzata an- pici della patologia. Le capacità dei l’interesse e la partecipazione dei
che per supportare l’Autism Dia- bambini con autismo di comunica- bambini con autismo, soprattutto
gnostic Observation Schedule re emotivamente con gli altri sono riguardo all’imitazione e all’atten-
(ADOS),
ADOS), test che ricorre a metodi limitate, con difficoltà nel prestare zione congiunta. Imitare significa
diversi per suscitare l’interazione fra attenzione, nello stabilire un con- apprendere nuove abilità fisiche o
ill bambino e il clinico. Per mezzo tatto visivo, nell’usare il sorriso so- verbali, utili per esplorare il mondo
dell’assistenza
dell’assistenza
ll’ i t robotica
b ti sii può ò re- ciale
i l e lle giuste
i t espressioni
i i emoti-
ti esterno
t e iinstaurare
t rapportiti colla-
ll

48 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
borativi. Essenziale è suscitare in- FAVORIRE UNA TERAPIA da loro bene rappresentati (Ba--
teresse ed emozioni positive nella INTELLIGENTE ron-Cohen, 2006).
relazione con altre persone e svi- ED EFFICIENTE La robotica è stata applicata
luppare gli aspetti carenti della co- con successo all’assistenza nel ne
municazione e della cooperazione.

I
n definitiva, i bambini con auti- processo diagnostico e terapeu--
L’interazione programmata nella smo possono imparare abilità tico, sempre come supporto – e
SAR consente ai bambini con au- sociali dai robot che li guidano non sostituzione! – dello psicolo--
tismo di sviluppare attività imitati- verso interazioni umane adegua- go, che mantiene il controllo della
ve e abilità di attenzione congiunta; te. Il processo di stimolazione del programmazione e del monitorag--
il robot fornisce al bambino sem- comportamento bersaglio, con gio del trattamento.
plici istruzioni verbali (“Guarda là, rinforzi più volte ripetuti, raffor- Ulteriori ricerche applicative so--
cos’è?”) o indicando dove il bam- za la motivazione a mantenere il no necessarie per favorire la piena
bino dovrebbe guardare muovendo comportamento. I robot hanno la accettabilità di queste nuove tec--
la testa. Per esempio, può aiutare il possibilità di fornire stimoli preci- nologie da parte di bambini, fami-
bambino a rivolgere l’attenzione a si e semplificati ma personalizzati, glie e operatori, e per sistematiz-
un particolare oggetto di interesse funzionando da modello diverso zare le verifiche empiriche anche
comune (una sedia posta al centro per ciascun bambino in base al- mediante cumulazione di studi a
della stanza). In un primo momen- la diagnosi e alla programmazione caso-singolo o in piccoli gruppi
gruppi;
to, il robot combina un’istruzione messa a punto dal terapeuta. ma un importante percorso è sta--
verbale con un gesto visivo, men- In una recente ricerca è sta- to avviato per usare intelligente-
tre con l’aumentare del numero di to utilizzato un robot umanoi- mente l’intelligenza artificiale nella
ripetizioni corrette l’attenzione con- de per supportare il training con valutazione e nella terapia dell’au--
giunta migliora e il bambino guarda VB-MAPP, un programma di as- tismo.
l’immagine solo in base all’istruzio- sessment delle tappe evolutive
ne verbale. Inoltre, giocando con il fondamentali del comportamen-
robot a prendere e rimandare una to verbale e delle abilità sociali in
palla lanciata avanti e indietro, o bambini con autismo. Con una Riferimenti bibliografici
a inseguirsi e scansarsi, i bambini programmazione individualizza-
BARON-COHEN S. (2006), «The hyper-systemizing, assor-
con autismo imparano ad attende- ta e automatizzata, 6 bambini tative mating theory of autism», Progress in Neuro-
re il loro turno, abilità richiesta per con autismo e disabilità intelletti- psychopharmacology and Biological Psychiatry,
riuscire nelle interazioni con gli altri. va hanno sviluppato le abilità ca- 30, 865-872.
CONTI D., DI NUOVO S., CANGELOSI A. (2018), «Il contributo
Un’altra caratteristica di molti renti, ottenendo dopo 14 incontri metodologico della Developmental Robotics alla psico-
robot è che possono assumere un apprendimento di azioni sociali logia», Ricerche di Psicologia, 41, 221-239.
DI NUOVO A., CONTI D., TRU RUBBIA G., BUONO S., DI NUOVO S.
espressioni facciali che indicano che si è mantenuto anche nel fol- (2018), «Deep Learning systems for estimating visual
emozioni, dando ai bambini la pos- low-up a 3 mesi. In altri studi ab- attention in robot-assisted therapy of children with
autism and intellectual disability», Robotics, 7 (2), 25.
sibilità di interagire anche con mo- biamo verificato un aumento di KIM E. S., PAUL R., SHIHICC F., SCASSELLATI B. (2012), «Bridging
dalità affettive, contribuendo alla interazioni sociali in bambini con the research gap: Making HRI useful to individuals with
autism», Journal of Human-Robot Interaction, 1,
consapevolezza delle emozioni e al- autismo e grave disabilità intellet- 26-54.
la capacità di esprimerle. Inoltre, do- tiva, stimolando prima l’imitazione
po che i bambini con autismo hanno del robot da parte del bambino e Santo Di Nuovo
è professore di psicologia all’Università di Catania e
sperimentato l’interazione con il ro- poi rendendo quest’ultimo prota- presidente dell’Associazione Italiana di Psicologia. Ha
bot, è possibile passare a interazioni gonista di una proposta di stimoli al suo attivo numerose pubblicazioni nel campo delle
neuroscienze e delle applicazioni dell’Intelligenza Arti-
a tre, dove il robot diventa mediatore che il robot a sua volta è chiama- ficiale e della robotica, tra cui Prigionieri delle neuro-
fra il bambino e il terapeuta. to a imitare, usando il robot come scienze? (Giunti, 2014), Vita naturale, vita artificiale.
Tecniche di simulazione e applicazioni educative
mediatore (Conti et al., 2018). e cliniche (a cura di, con A. Cangelosi, Franco Angeli,
In conclusione, i rapidi progres- 2015) e, sempre con A. Cangelosi, l’e-book La mente
simulata. Intelligenza artificiale e robot nella vita
si nella tecnologia, in particolare
Il robot può nel campo della robotica, offrono
quotidiana (Giunti Psychometrics, 2017).

Daniela Conti,
motivare il bimbo a promettenti possibilità di innova-
zione nell’intervento con bambi-
psicologa clinica, attualmente è senior research fellow
presso la Sheffield Hallam University, nel Regno Unito,
dirigere l’attenzione ni con autismo, considerato pure dove lavora sull’applicabilità della robotica al disturbo
dello spettro autistico con disabilità intellettiva. Il suo
verso oggetti che essi mostrano un forte richia-
mo per i sistemi tecnologici e le
lavoro è supportato dal programma di ricerca e innova-
zione H2020 dell’Unione Europea, progetto CARER-AID,
e stimoli specifici capacitàità di “sistematizzazione”
“ i t ti i ”
Individual fellowship Marie Skłodowska Curie.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 49
P S I C O L O G I A D E L L E E M O Z I O N I
D I E G O I N G R A S S I A

INTELLIGENZA
ARTIFICIALE VS
INTELLIGENZA UMANA
Oggi la paura delle macchine e della loro evoluzione sempre
più accelerata non si rivolge tanto ad esse come possibili
surrogati della forza lavoro, quanto alla loro propria “intelligenza”.
Ecco perché dobbiamo saper distinguere con cura l’intelligenza
umana e capire in quali contesti è insostituibile

È
opinione diffusa che nei pros- ci hanno pensato riviste patinate o Una rivoluzione che sta coinvol-
simi dieci-quindici anni as- trasmissioni in cerca di servizi sen- gendo comparti del mondo del
sisteremo a profondi muta- sazionalistici, ma personaggi del lavoro inimmaginabili fino a poco
menti nel mondo del lavoro. Larga calibro di Bill Gates, Elon Musk e il tempo fa, legati ad attività di rela-
parte di questi cambiamenti sarà fisico Stephen Hawking, in un loro zione: avvocati, giornalisti, militari,
provocata da macchine sempre appello contro i pericoli di uno svi- infermieri, medici, baby-sitter, ca-
più intelligenti, capaci di sostituire luppo incontrollato dell’IA. merieri, operatori di call center. In-
le
e persone in svariate professioni. Secondo uno studio di due ac- somma, nessuna professione sem-
Forse è ancora presto per stabilire cademici di Oxford, Carl Benedikt bra più essere del tutto al riparo.
con precisione cosa accadrà, e in Frey e Michael A. Osborne, nei
effetti molti di coloro che studiano prossimi due decenni il 47% dei

L
a paura che le macchine pren-
questi fenomeni non sono d’accor-
d’accor lavori negli Stati Uniti potrebbe es- dano il sopravvento sul lavoro
do sulle cifre; in ogni caso, l’impat- sere spazzato via da robot e mac- dell’uomo è una storia antica
to
o sociale di tale trasformazione chine intelligenti. Il tema, tuttavia, è che ci riporta con la memoria all’o-
sarà sicuramente molto rilevante. ancora alquanto controverso: una rigine della rivoluzione industriale e
La questione è seria, anche per- recente indagine dell’OCSE, curata ai luddisti che distruggevano i telai
ché a rilanciare il pericolo di uno da Melanie Arntz, Terry Gregory e meccanici. Ma la paura odierna
sviluppo incontrollato dell’Intelligen-
dell’Intelligen Ulrich Zierahn, valuta che appena il non è più verso la macchina come
za Artificiale (IA), ponendolo come 9% dei posti di lavoro, nei Paesi più possibile sostituto della forza lavo-
una reale minaccia per lo svilup-
svilup industrializzati, sarebbe a rischio. ro: oggi la macchina sfida l’intelli-
po futuro della nostra civiltà, non Quel che è certo è che siamo di genza dell’uomo, il suo aspetto più
fronte a un cambiamento epoca- nobile. È per questa ragione che
le; prova ne è che, contrariamente dobbiamo essere capaci di definire
a quanto pensano molte persone, e descrivere con precisione cosa
l’impatto delle macchine intelligen- distingue l’intelligenza umana e in
L’impatto della ti non concerne soltanto il settore quali ambiti essa non è sostituibile.
robotica si sta della produzione, ma si sta espan-
dendo anche al mondo dei ser-
Siamo consapevoli che quando
l’intelligenza è “potere di calcolo”
estendendo anche vizi, dove il numero di robot e di la macchina è nettamente supe-
software intelligenti che si interfac- riore all’essere umano, ma sappia-
al settore dei servizi ciano con gli utenti è già il doppio mo anche che solo in pochi casi,
del numero dei robot del settore peraltro controversi, un computer
iindustriale.
ndustriale.
d ti l è riuscito
i it a superare il test
t t di Turing
T i

50 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
(ingannare una giuria di esperti fa- che un sofisticato software elabora
cendole credere di dialogare a di- in base alla voce, alle espressioni
stanza con un essere umano). Con le macchine facciali, allo stile verbale e ai con-
Se guardiamo al cervello umano tenuti. Solo chi supera quest’ulti-
con i suoi 100 miliardi di neuroni e intelligenti non si mo passaggio viene convocato in
trilioni di sinapsi, ci rendiamo conto azienda per un classico colloquio
che nulla del genere è mai stato deve gareggiare, ma di selezione condotto da psicolo-
nemmeno lontanamente costruito: gi esperti, che avranno modo di
contestualizzare in modo flessibile imparare a convivere analizzare e valutare l’insieme dei
gli elementi di senso del reale; ga- dati provenienti dalla componente
rantire equilibrio emotivo e ragione- esclusivamente digitale del proces--
volezza nel processo decisionale; so di selezione, integrandola con
comprendere responsabilmente dal 2016 ha adottato un processo proprie valutazioni durante il collo-
le conseguenze di una determina- di selezione del personale che uti- quio con il candidato.
ta scelta; essere capaci di fornire lizza l’IA e la gamification. Il primo È abbastanza semplice constata--
risposte anche di fronte a situazio- step riguarda l’apertura di posizioni re, quindi, che è impossibile ferma-
ni ambigue; tollerare l’incertezza; lavorative su LinkedIn o Facebook re i grandi cambiamenti in atto, ed
agire comunque, se necessario, da parte dell’azienda. è per questa ragione che il modo
anche in assenza di una procedura migliore per contrastare il timore,
o di un programma – queste sono

I
l candidato si iscrive senza biso- spesso immotivato, del futuro è la
tutte caratteristiche peculiari dell’in- gno di inviare il classico curricu- costante ricerca volta a compren-
telligenza umana. lum, un algoritmo compie una pri- dere sempre meglio gli elementi
Nel futuro almeno prossimo non ma valutazione delle competenze distintivi e il vero valore dell’intelli-
è quindi in atto alcuna sfida a elimi- in base al profilo LinkedIn. Il passo genza umana. Una gran parte di
nazione con le macchine; si tratta successivo, per chi viene ritenuto questa intelligenza dipende dal-
invece di imparare a gestire sempre idoneo, consiste in una serie di gio- la nostra Intelligenza Emotiva, ma
meglio, come sta già accadendo in chi che misurano concentrazione, gli studi dedicati a comprendere
alcune professioni, sistemi com- memoria a breve termine, cultura l’importanza di essa hanno ancora
plessi, evolute interfacce mac- generale, problem solving. Il tutto una storia breve, così il mito della
china-uomo. A titolo di esempio viene eseguito anche comodamen- macchina che pare esaltare e rilan-
riporto il caso di una grande mul- te da casa, dal proprio smartpho- ciare quella che per molto tempo si
ti i
tinazionale,l UUnilever,
il che
h a partire
ti ne. LLe persone che h superano que- è creduta
d t come e l’unica intelligen-
intelligen

E M O Z I O N I
sta fase devono inoltrare un loro za, da un lato affascina e dall’altro
videomessaggio di presentazione spaventa.
Si tratta di riflessioni
ssioni che dovrebbe-
ro aiutarci a comprendere
mprendere quanto
sia importante valorizzare questo
aspetto peculiare are della nostra intel-
intel
ligenza a livello educativo in genere
e nei programmi mi scolastici, a partire
D E L L E
innanzitutto dalla la scuola primaria,
per continuare ad alimentare, attra- attra-
verso la formazione,
zione, quel patrimo-
nio di flessibilità
à cognitiva che ha
caratterizzato la a nostra straordi-
straordi
P S I C O L O G I A

naria capacità di adattamento nel


corso della storia.ria.

Diego Ingrassia,
CEO di I&G Management, nt, si è specializzato in Executi-
ve Coaching e si occupapa di Assessment e Formazione
comportamentale e manageriale
anageriale presso importanti
realtà multinazionali.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 51
E F AF INCDARCEI AA PGEI RU SL OI N ALE
O D O R I

TRE TECNICHE PER


RAFFORZARE IL TUO
AUTOCONTROLLO
Per esercitare su di sé maggiore autocontrollo relativamente a ciò
che vellica il nostro desiderio ma non ci fa bene, non c’è bisogno
di forza, bensì di astuzia. Come addentare una mela quando
ci viene voglia della merendina al cioccolato
azioni, di valutare la migliore op- sei accorto di perdere più tempo

C
i sono giorni in cui ho la
smania, ossia quella in- zione tra molteplici alternative, ma e di concludere di meno;
contenibile voglia di scrol- soprattutto ci permette di stare • magari ti eri ripromesso di pre-
larmi di dosso obiettivi, impegni e alla larga da ciò di cui potremmo parare quell’esame studiando
buone abitudini, per immergermi pentirci. senza sosta, salvo poi ritrovar-
completamente nel piacere. La In questo articolo voglio sfa- ti con la voglia di studiare sotto
smania è calda e vellutata, come tare insieme il mito numero uno le scarpe e arrivando a ridosso
un buon bicchiere di vino rosso: sull’autocontrollo e proporti 3 della data dell’appello assoluta-
all’inizio ti inganna con il primo strategie da mettere in pratica su- mente impreparato.
sorso, poi ti avvolge e ti inebria bito per essere più disciplinato.
con un senso di libertà e legge- Più ti contrapponi e cerchi di
rezza, infine ti lascia stordito e in reprimere i tuoi comportamenti
preda ai sensi di colpa. L’AUTOCONTROLLO sbagliati e più questi si rafforzano.
Non siamo automi: cedere di NON È REPRESSIONE Per ottenere il vero autocontrollo
tanto in tanto alle tentazioni può non puoi fare affidamento sulla re-
essere catartico, ma cedervi si- pressione dei tuoi istinti: come un

P
iù cerchiamo di soffocare
stematicamente è catastrofico. i nostri istinti e più questi, saggio samurai, devi imparare a
L’autocontrollo è infatti ciò che dopo un breve periodo in osservarli, conoscerli, sfruttarli.
realmente ci separa dal resto del cui si fanno domare a caro prez- Vediamo dunque quali sono le 3
regno animale. Questa capaci- zo, tornano con maggiore forza. strategie più efficaci per non cede-
tà, i cui meccanismi sono rego- Sono piuttosto sicuro che tu re alle tentazioni e sviluppare una
lati dalla corteccia prefrontale, ci abbia già vissuto questi meccani- volontà d’acciaio.
consente di pianificare le nostre smi psicologici sulla tua pelle:
• magari volevi ritrovare il tuo pe-
so ideale e dopo i primi, duris-
simi, giorni di dieta a un cer-
1. Fatti furbo: sfrutta il piacere!
Se continui a importi nuovi
obiettivi e nuove abitudini come
to punto ti sei completamente fossero dei doveri sgradevoli, ti
Cedere ogni tanto lasciato andare, ritrovandoti in assicuro che nel 90% dei casi fal-
breve tempo con più frustrazio- lirai nei tuoi intenti. Smettila di in-
alle tentazioni è ni e più chili di prima; terpretare il ruolo del masochista:
liberatorio. Cedervi • magari avevi deciso di esse-
re più organizzato, ma dopo
non c’è gloria nell’autoflagellazio-
ne. Impara ad amare i tuoi obiet-
sempre, un disastro avere implementato un sistema tivi e a trarre piacere dalle azioni
complicatissimo di to-do list, quotidiane che ti consentono di
calendari, archivi e notifiche, ti raggiungerli.

52 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
EFFICACIA PERSONALE
Lo so, è più facile a dirsi che a una tentazione, anche per pochi
farsi. Eccoti allora qualche spunto minuti, è infatti una delle strate-
pratico per adottare questo nuovo gie più efficaci per liberarsene. Hai il desiderio
atteggiamento mentale: La prossima volta che ti ritrovi ad
avere l’impulso di mangiare una irrefrenabile di fumarti
• Non inseguire obiettivi che ritieni schifezza alimentare, di control-
socialmente accettabili, insegui lare ossessivamente WhatsApp, una sigaretta?
obiettivi che ti appassionino pro- di comprare qualcosa d’inutile,
fondamente. aspetta 15 minuti. Mastica una gomma
• Rivedi il tuo dizionario mentale. Non reprimere l’impulso, non
Quante volte al giorno ti ripeti legarti le mani, semplicemente ri-
“Devo fare questo, devo fa- manda la tentazione di un quarto
re quello”? Credi davvero che d’ora. Sono solo 15 minuti, puoi limitare la deplezione dell’Io, ma
metterti tutta questa pressione farcela. per quanta attenzione tu faccia,
addosso ti sia d’aiuto? In bocca In questo lasso di tempo dedi- arriverà sempre il giorno in cui
al lupo! cati ad altro. Oppure fai qualcosa sarai fiacco, nervoso e stanco.
• L’espressione “prima il dovere, di ancora più efficace: osserva il In questi casi cedere alle tenta-
poi il piacere” è del tutto ineffi- tuo impulso, analizzalo come fa- zioni ti sembrerà l’unica scelta
cace. Sostituiscila piuttosto con: rebbe uno scienziato in laborato- possibile: è qui che entra in gioco
“più piacere nel dovere”. rio, etichettalo (“Eccola, è arrivata la tecnica del se-allora. Impara
la mia voglia di mangiarmi un ba- a definire in anticipo quali azioni

2. Applica la regola dei 15 mi-


nuti. Sono anni che martello
i miei lettori con la lotta alla pro-
rattolo di Nutella“). Impara a non
identificarti con la smania: è solo
un prodotto della tua mente; così
intendi mettere in campo quando
il tuo autocontrollo è limitato e si
verifica l’impulso di cedere a una
crastinazione, esiste tuttavia un come è arrivata, può andarsene. tentazione. Ecco alcuni esempi:
caso particolare in cui la nostra • se ho voglia di fumarmi una
cara amica “rimandite” potreb-
be tornarci molto utile. Rimandare 3. Adotta la tecnica del se-
allora. Il messaggio chiave
che vorrei trasmetterti in questo
sigaretta, allora mastico una
gomma;
• se ho voglia di aprire Face-
articolo è che per avere maggio- book, allora faccio una pausa e
re autocontrollo non hai biso- leggo un post di EfficaceMente;
gno di forza bruta, ma di astuzia. • se ho voglia di mangiarmi una
Dopo avere visto come ridurre merendina al cioccolato, allora
al minimo le “doverizzazioni” e mi sgranocchio una mela.
procrastinare le tentazioni, vorrei
proporti un’ultima strategia: la Per rendere questa strategia
tecnica del se-allora. Prima lascia ancora più efficace, il mio con-
però che ti faccia una domanda. siglio è quello di sostituire la tua
Quand’è che riesci ad essere più reazione negativa con un’azione
disciplinato: dopo una notte di che ti dia un piacere equivalente
sonno ristoratore e una giornata ma che abbia dei risvolti positivi.
rilassante o dopo una notte in-
sonne e una giornata sfiancante? Che ne dici, proviamo ad ap-
Messa in questi termini, la rispo- plicare una di queste strategie
sta è piuttosto scontata: quando rafforza-autocontrollo?
siamo stanchi e nervosi le nostre
capacità di autocontrollo crollano
G abbonati potranno trovare
Gli
miseramente e ci troviamo così un
una versione audio riservata dell’articolo
in balia degli eventi. Secondo lo su www.psicologiacontemporanea.it
psicologo canadese Michael Inz-
licht, questo fenomeno prende il
nome di “deplezione dell’Io”. Andrea Giuliodori,
ingegnere, vive e lavora a Londra. Per anni ha lavorato
Certo, mangiare sano, fare a Milano come manager per una multinazionale della
attività fisica regolare e miglio- consulenza direzionale. Dal 2015 si dedica a Efficace-
rare la qualità del sonno sono Mente, blog italiano di crescita personale (www.effica-
cemente.com), e ad altri progetti online.
tutte buone abitudini in grado di

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 53
S C I E N T I F I C I TÀ D E L L A P S I C O L O G I A

Psicomania
quantitativa:
gli eccessi
Giorgio Nardone,
Vittorio Porpiglia

della quantificazione
in psicologia e
nelle scienze sociali
54 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
S C I E N T I F I C I TÀ D E L L A P S I C O L O G I A
N È SBAGLIATO PRETENDERE CHE LA
ella prima parte del seco-
lo scorso il grande sociolo-
go Max Weber ideò il “mo- VALIDITÀ DI UNA DISCIPLINA DIPENDA
dello burocratico” per evitare nelle
relazioni tra chi lavorava nelle pri-
me grandi istituzioni il rischio delle
DAL FATTO DI ESSERE PASSIBILE DI
influenze emotive e degli equivoci
comunicativi. Come oggi è a tutti
ANALISI QUANTITATIVE. LA PSICOLOGIA,
evidente, i risultati non furono quelli
attesi poiché la burocrazia piutto-
PER ESEMPIO, HA UNA INELIMINABILE
sto che sconfiggere i mali della di-
sorganizzazione e delle inefficienze COMPONENTE QUALITATIVA E
delle prestazioni li complicò ancora
di più. INTERPRETATIVA
Qualcosa di simile è accadu-
to negli ultimi decenni anche nel-
le scienze psicologiche e, come rantisca la correttezza e l’idoneità DUE PIÙ DUE
vedremo più avanti, nel mondo delle procedure, e grazie a ciò il ri- PUÒ FARE CINQUE
dell’economia e delle discipline sultato auspicato. Purtroppo, però,

U
che si occupano di decision ma- troppo spesso l’analisi quantitativa n esempio è la verifica dell’ef-
king. Sulla scia di una logica di im- e matematica viene considerata af- ficacia di una terapia, che è
postazione positivistica, infatti, sia fidabile anche quando è applicata un fenomeno puramente
la psicologia che l’economia hanno a fenomeni qualitativi non quanti- qualitativo e che negli ultimi tem-
sempre più trovato supporto me- ficabili. Come dire: siccome uso pi è stato però ricondotto a me-
todologico nelle discipline basate una scienza esatta, il procedimen- todiche quantitative e statistiche:
sul calcolo. Il tutto confidando nel to non può che essere perfetto e il le metodologie basate sull’eviden-
fatto che il calcolo matematico ga- risultato assicurato. za e Randomized Controlled Trial

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 55
(RCT) sono divenute il criterio di ve- dare un ordine alle cose; 2 + 2 fa 4
rifica dell’efficacia terapeutica, pro-
La cosiddetta perché il calcolo matematico è sta-
ducendo il paradossale effetto di “scienza esatta” to costruito in modo da produrre
considerare empiricamente valida- tale risultato, ma sia in natura che
te terapie la cui valutazione sia sta-
non lo è mai soprattutto nelle interazioni uma-
ta fatta mediante un metodo speri- di per sé, ne 2 + 2 può fare 5, 8 o addirittura
mentale da laboratorio applicato a 0, in quanto gli eventi naturali, così
piccoli gruppi di soggetti ma con un ma solo perché come le dinamiche relazionali, non
elaborato disegno statistico, men- è stata costruita sottostanno alla regola dei nume-
tre vengono ritenute non validate ri. La matematica è infatti la disci-
terapie che dimostrano la loro ef- per esserlo plina meno concreta e più astrat-
ficacia su larghi campioni di reale ta che esista, una realtà inventata
casistica clinica studiata sul cam- che produce effetti concreti poi-
po e attraverso studi longitudinali. no cognitivo (Nardone, 2013), è il ché permette calcoli che danno la
Lo scorso anno, al riguardo, è stato prodotto di millenni di logica che da possibilità di progettare e realizzare
pubblicato sul Journal of the Ameri- Aristotele in poi hanno guidato con operazioni pratiche che vanno dal
can Medical Association un impor- successo l’uomo a sviluppare l’in- mero scambio di merci al viaggio
tante articolo dov’è riportato che da telligenza e la capacità di gestire la sulla luna.
una revisione degli oltre 100 studi di realtà. Ma quando tutto ciò diventa Pare che Pitagora stesso, a cui si
questo tipo che avevano decretato una forma rigida e assoluta di ana- attribuisce il ruolo di iniziatore del-
la terapia cognitivo-comportamen- lisi di ogni fenomeno, il processo da la disciplina dei numeri e dei calco-
tale come gold standard, la mag- funzionale diventa disfunzionale. La li, vivesse dentro una tenda e che
gioranza presentava importanti falle cosiddetta “scienza esatta” è tale nessuno avesse mai visto le sue re-
metodologiche e, per ciò, una falla- perché è stata costruita per esser- ali sembianze. La sua setta esoteri-
cia nella valutazione degli esiti. lo, non perché lo sia intrinsecamen- ca, che attribuiva ai numeri un po-
Questo modo di ragionare, che te. In natura i numeri non esistono, tere magico, avrebbe dato origine
rappresenta un sublime autoingan- sono un’invenzione dell’uomo per al movimento sapienziale dei Pita-

56 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
gorici. La disciplina a cui si ricono- tamente il ruolo per cui esso è sta-
In psicologia

S C I E N T I F I C I TÀ D E L L A P S I C O L O G I A
sce il grado di certezza più eleva- to approntato. Si tratta di un modo
to nasce dalla ben poco rigorosa di procedere metodologicamente lo standard
antica sapienza esoterica. Sin dalle scorretto (Nardone e Tani, 2018)
sue origini la scienza è stata pro- perché, come riportato da Denzin
della ricerca
fondamente influenzata dalle cre- e Lincoln, «nessun metodo da solo sperimentale
denze magico-religiose. D’altronde può cogliere le sottili variazioni nel
non poteva che essere così, giac- flusso dell’esperienza umana». è rappresentato
ché, come ci insegna l’antropolo- Nelle scienze economiche, per dai metodi
gia culturale, il bisogno di rassicu- motivi di prossimità alle discipline
razione ha indotto gli esseri umani del calcolo, questo fenomeno è an- quantitativi
a cercare di spiegare eventi e dina- cora più evidente: la “dea Quantifi-
miche della natura costruendo cre- cazione” ha sedotto gli economisti,
denze divinatorie. Man mano che la i quali hanno usato il calcolo mate- strato come la maggioranza delle
capacità di conoscere e manipolare matico sempre più non solo come decisioni economiche sia presa su
il mondo si è evoluta, anche le cre- strumento di base per quantificare base emotiva, e non di freddo cal-
denze magiche e superstiziose si vantaggi acquisiti, guadagni o per- colo razionale.
sono evolute in forme di conoscen- dite, ma anche, tramite modelli di È ciò che Paul Watzlawick defi-
za sperimentata; le ulteriori conqui- calcolo della probabilità, come me- niva l’«ipersoluzione» del razionali-
ste conoscitive hanno portato alla todo per giungere a decisioni che smo: riporre la propria fiducia, tal-
nascita della scienza moderna. nulla hanno a che fare con la pura volta in modo cieco, nella capacità
economia (Nardone, 2017). Si trat- di analizzare qualunque fenomeno
ta dell’idea secondo cui mediante umano rischiarati dal lume dell’in-
L’IPERSOLUZIONE DEL spiegazioni razionali e algoritmi ma- telletto, e giungere attraverso una
RAZIONALISMO tematici si possono risolvere tutti i logica stringente alla spiegazione
problemi e prevedere tutti i fenome- e al controllo. Ma non dovremmo
ni. Questo a scanso del fatto che i mai dimenticare che nei ragiona-

I
n psicologia i metodi quantitativi,
a differenza di quelli qualitativi, co- due premi Nobel Richard Thaler e menti logici e nei calcoli matemati-
stituiscono ormai da diversi anni Daniel Kahneman abbiano dimo- ci “tutto torna” appunto perché noi
lo standard nella ricerca sperimen-
tale: tecniche di analisi statistiche,
di campionamento, elaborazione
e misurazione di dati, sono le me- Regale obiezione
todologie principali utilizzate per
giungere alla conoscenza “oggetti- quale gli eminenti scienziati rife-

U
n esempio che potremmo
va” dei fenomeni. Ma ci si dimentica considerare grottesco se riscono che nella gestione della
che anche la scienza più pura, la non avesse avuto implica- crisi non sono stati tenuti in con-
fisica, ha dimostrato da un seco- zioni drammatiche, è quello della to fattori sociologici, psicologici
lo i limiti fondamentali del concetto risposta fornita dalla britannica e culturali, così come non sono
di oggettività scientifica. L’osserva- Accademia Reale delle Scienze al state previste adeguatamente
to è sempre frutto dell’interazione quesito apparentemente banale le reazioni alle drastiche misure
con l’osservatore, eppure tuttora la formulato dalla regina Elisabet- economiche adottate. In altri ter-
maggioranza delle riviste di scien- ta: se, come tutti gli economisti mini, il fatto di valutare il problema
za continua a impiegare espressio- di fama hanno dichiarato, la crisi solo da un punto di vista stret-
ni come “verità scientifica” e “co- economica era prevista, perché tamente economico ha indotto
noscenze oggettive”. Negli ultimi essa non è stata ben gestita, o a manovre che hanno innescato
decenni se un articolo scientifico addirittura evitata? La prestigio- una catena di reazioni impreviste
non è corredato di un’analisi sta- sa Accademia, dopo settimane di poiché estranee al puro campo
tistica, nella maggioranza dei ca- attenta disamina della questione, dell’economia.
si non è ritenuto pubblicabile, in rispose: «La crisi economica non La spiegazione di tale incapaci-
quanto carente di prove e verifiche. è stata evitata né risolta perché tà da parte di insigni studiosi ed
Ma fare di uno strumento operativo gestita dagli economisti». esperti di economia si trova nelle
come la statistica un criterio di scel- Questa, che sembra un’affer- parole dello scrittore austriaco
ta e di verifica dei risultati significa mazione paradossale, trova però Karl Kraus: «L’ortodossia della ra-
elevarlo a deus ex machina teori- la sua spiegazione nel prosieguo gione istupidisce l’umanità più di
co-applicativo, che non è assolu- della risposta alla regina, nella qualunque religione».

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 57
apparentemente stridente contrad-
S C I E N T I F I C I TÀ D E L L A P S I C O L O G I A
dizione rende la fisica la più elevata
e avanzata, in quanto le permette
di non irrigidirsi in modelli standard.
L’eccesso del ricorso a metodolo-
gie quantitative in psicologia è ap-
parso evidente anche a coloro che
ne hanno propugnato e sospinto
l’avvento, ovverosia i ricercatori e
gli studiosi dell’American Psycho-
logical Association (APA), che ne-
gli ultimi anni hanno prodotto nu-
merosi studi di critica e di revisione
di tale metodica, le quali però, per
effetto “onda lunga”, nel frattempo
sono divenute il cardine della didat-
tica accademica internazionale. Per
la prima volta della storia dell’APA,
è stata anche fondata una sezione
di pura psicologia teorica, proprio
per bilanciare gli effetti del dominio
della quantificazione.
Questo è un deciso segno di
cambiamento evolutivo per la psi-
cologia, che richiederà del tempo
per essere concretamente realiz-
zato. Ma, come indica la saggezza
L’illusione del controllo rigoroso antica, «Non importa se le cose si
L’illusione conduce a metodologie autorefe- muovono lentamente, l’importante
di poter controllare renziali, lontane dai fatti reali della è che non stiano ferme».
vita quotidiana, che misurano ciò
rigorosamente tutto che prima hanno letteralmente cre-
rischia di condurre ato. A questo riguardo si devono
ricordare le critiche degli episte- Riferimenti
ferimenti bibliografici
a metodi avulsi mologi nei confronti della misura
HUBBLE M., DUNCAN B., MILLER S. (1999), The heart and
dalla realtà dell’intelligenza mediante il test del
Quoziente Intellettivo (QI): alla fine,
soul of change: What works in therapy, Ameri-
can Psychological Association, Washington.
LEICHSENRING F., STEINERT C. (2017), «Is cognitive behavioral
della vita ciò che viene misurato è un quo-
EICC
therapy the gold standard for psychotherapy? The need
ziente prodotto da calcoli statistici for plurality in treatment and research», JAMA – The
Journal of the American Medical Association, 318
abbiamo costruito modelli di analisi basati sull’analisi di fattori presun- (14), 1323-1324.
affinché tutto torni. tamente responsabili dell’essere in- NARDONE G. (2009), Problem solving strategico da ta-
sca. L’arte di trovare soluzioni a problemi irrisolvi-
Non vogliamo mettere in discus- telligenti; in altri termini, prima si ap- bili, Ponte alle Grazie, Milano.
sione l’importanza delle discipline pronta una realtà, dopo la si misura NARDONE G. (2013), Psicotrappole. Ovvero le sofferenze
matematiche; al contrario, le vo- e infine la si presenta come verità che ci costruiamo da soli: imparare a riconoscerle
e a combatterle, Ponte alle Grazie, Milano.
gliamo avvalorare, riconducendole perché frutto di un “rigoroso” pro- NARDONE G. (2017), Sette argomenti essenziali per co-
al loro corretto impiego, piuttosto cedimento operazionale-statistico. noscere l’uomo, Ponte alle Grazie, Milano.
NARDONE G., TANI S. (2018), Psicoeconomia. Gestire falli-
che forzare la realtà trovando in es- Secondo la moderna epistemolo- menti. Realizzare successi, Garzanti, Milano.
sa un ordine matematico che non gia, nessuna teoria forte che basi il
c’è ma che ci rassicura pensare ci suo metodo solo su procedure rigi- Giorgio Nardone,
sia. Come già ammoniva William de può essere ritenuta valida. Non fondatore, insieme a Paul Watzlawick, del Centro di
James ai primi del secolo scorso, a caso, nella più pura e dura delle Terapia Strategica di Arezzo, è internazionalmente ririco-
nosciuto sia per la sua creatività che per il suo rigore
dobbiamo usare i numeri per fare scienze coesistono la fisica teorica
metodologico.
quello per cui sono stati ideati, in- e la fisica sperimentale, basate su
vece di impiegarli per vedere nelle due teorie che si contrappongono: Vittorio Porpiglia,
cose un ordine che non c’è e che la teoria della relatività e la mecca- psicologo e psicoterapeuta, è ricercatore associato del
d
Centro di Terapia Strategica di Arezzo.
siamo solo noi a introdurvi. nica quantistica. Ma proprio questa

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PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 59
P S I C O L O G I A E C U LT U R A

Il mito dei
supereroi
Francesco Cro
I

P S I C O L O G I A E C U LT U R A
l 4 luglio del 1950 Bernard Doyle, rate e, non potendo più permettersi
un newyorkese di 56 anni origina- la retta, era stata costretta a inserire
rio di Dublino, sedeva sugli spal- il nipote presso una scuola pubbli-
ti dei Polo Grounds di Manhattan ca, dove egli non veniva più seguito
insieme al figlio tredicenne di un con la stessa cura.
suo amico, in attesa della sfida che Willie era sempre stato un bra-
avrebbe opposto i Brooklyn Dod- vo ragazzo; nel pomeriggio, dopo
gers ai Giants. Improvvisamente il la scuola, lavorava presso il nego-
rumore di uno sparo lacerò l’aria e zio di alimentari del quartiere co-
Bernard si accasciò al suolo con il me fattorino. Ma, secondo il dottor
sangue che gli sgorgava dalla te- Wertham, era stato esposto croni-
sta, sotto lo sguardo terrorizzato camente – nonostante i divieti della
del suo giovane accompagnatore. zia e anche a causa della superfi-
Morì all’istante e fu portato subito cialità dei suoi colleghi della Lafar-
via, mentre la folla ignara si accal- gue, che ne avevano sottovalutato
cava per assistere al match. la pericolosità – a uno stimolo che
Nei giorni successivi la polizia aveva eccitato in modo abnorme,
identificò l’omicida: si trattava di un con conseguenze appunto tragi-
ragazzo afroamericano di 14 anni, che, le sue fantasie più violente: la
chiamato Willie, che viveva con sua lettura di fumetti.
zia in un appartamento con vista Nel suo celebre volume Se-
sullo stadio e che confessò di avere duction of the innocent, pubblicato
sparato per rabbia, perché un pa- nel 1954, il dottor Wertham lancia-
rapetto gli ostruiva la vista del ma- va l’allarme sull’aumento esponen-
tch. In casa di Willie furono trovati ziale dei casi di delinquenza gio-
due fucili, una pistola e una grande vanile, riportandone alcuni episodi
quantità di munizioni. particolarmente sconcertanti: tre
Fredric Wertham, psichiatra sta- bambini fra i 6 e gli 8 anni aveva-
tunitense di origine tedesca e fon- no legato nudo a un albero un loro
datore con lo scrittore Richard coetaneo, dandogli fuoco; quattro
Wright e il reverendo Shelton Hale adolescenti avevano aggredito con
Bishop della clinica psicoterapeuti- martelli e coltelli un anziano vendi-
ca Lafargue, che si occupava gra- tore di dolciumi; un undicenne, per
tuitamente della salute mentale dei avere raccontato alla polizia del
cittadini afroamericani di Harlem, “gioco” di lanciare sassi, frecce e
aveva già conosciuto Willie. Dopo proiettili contro treni e automobili di
la separazione dei genitori, il bam- passaggio, era stato torturato con
bino era stato cresciuto dalla zia, il fuoco dai suoi compagni e aveva
una donna intelligente e affettuosa dovuto essere poi sottoposto a in-
che aveva lavorato duramente per nesti cutanei e trasfusioni; un grup-
farlo studiare in una scuola privata po di bambini tra i 5 e gli 8 anni ave-
dai 2 agli 8 anni, finché le sue con- va strangolato con una corda un
dizioni di salute non erano peggio- bimbo di 4 mesi. Tutti questi giovani

I FUMETTI DEI SUPEREROI CI CONSENTONO DI “VEDERE”


ALL’OPERA VALORI DI LIBERTÀ, GIUSTIZIA E TOLLERANZA.
EDUCANO COSÌ I LETTORI A SOCIETÀ MULTICULTURALI
E MULTIRELIGIOSE, CAPACI DI DIFFERENZIARSI
DAI LORO NEMICI COMBATTENDOLI
PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 61
Dopo tanti anni, IL FUMETTO pereroico, depurato dei succitati
elementi, a dominare il mercato ri-
DA SUBLETTERATURA
oggi il fumetto non A NONA ARTE spetto alle storie criminali o dell’or-
rore. Il Comics Code, già messo in
è più considerato discussione da Stan Lee, diretto-

L
e tesi di Wertham (costruite in
letteratura per parte su dati imprecisi o ad- re editoriale della Marvel Comics,
dirittura inventati, come dimo- che in una storia di Spider Man del
analfabeti e riceve strato da Carol Tilley, docente di 1971 aveva affrontato il tema della
riconoscimenti Scienze dell’informazione presso droga, perse gradualmente effica-
l’Università dell’Illinois e sostenitrice cia, fino alla sua abrogazione uffi-
culturali dell’utilità della lettura dei fumetti) ciale nel 2011.
suscitarono un tale interesse che il Oggi la “nona arte” si è liberata
criminali erano avidi consumatori di medico fu chiamato a testimoniare della sua connotazione negativa di
fumetti, e molti di loro, al momento al Congresso degli Stati Uniti, da- “letteratura per analfabeti” e ha ri-
dell’arresto, avevano chiesto il per- vanti alla commissione del Senato cevuto molti riconoscimenti ufficia-
messo, ovviamente rifiutato dalle incaricata di occuparsi del crescen- li, grazie anche al lavoro di artisti
autorità, di portare con sé in cella te fenomeno della delinquenza gio- come Art Spiegelman, Guy Delisle
le loro malsane letture. vanile. Il lavoro di Wertham, la cui o l’italiano Zerocalcare, apprezza-
Wertham citava inoltre una decina preoccupazione per l’influenza dei ti pure da lettori abitualmente non
di casi di bambini trovati impiccati media sulla formazione dei giovani fruitori del fumetto popolare seriale.
nel tentativo di imitare le acrobazie appare in un certo senso profetica Ma è proprio la serialità delle sto-
di Superman o di qualche altro per- nell’era di Internet, indusse alla isti- rie dei supereroi (il cui capostipite è
sonaggio, alcuni con il fatale albo a tuzione della Comics Code Autho- Superman, creato nel 1938 da Jer-
fumetti aperto ai loro piedi. Le con- rity, organo di censura che passava ry Siegel e Joe Shuster) a rendere
clusioni dello psichiatra erano ine- al vaglio tutti i fumetti prima della unica questa forma di narrazione:
quivocabili: la lettura dei fumetti era loro pubblicazione e proibiva tema- nei decenni trascorsi dall’inizio della
certamente dannosa per i bambi- tiche violente, sessuali o licenzio- loro attività editoriale, le due princi-
ni e gli adolescenti poiché favoriva se, lasciando di fatto il genere su- pali case editrici americane di su-
l’analfabetismo, era fonte di tenta-
zioni insane e forniva non solo sug-

Supereroi tra paranoia,


gerimenti pratici su come tradurle
in realtà, ma anche un alibi morale
basato su una visione distorta e in-
gannevole di quest’ultima.
Gli albi più perniciosi erano quelli colpa e responsabilitˆ
ambientati nella giungla, dove fan-
ciulle seminude venivano insidiate schizoparanoide, secondo la

C
ome le figure mitologiche
da brutali gorilla e uomini-scimmia del passato, i supereroi teorizzazione della celebre psi-
(Wertham vi rintracciava anche allu- rappresentano in modo coanalista Melanie Klein; mentre
sioni di stampo razzista), seguiti da simbolico i dilemmi e le ten- quando torna in sé e si avvede
quelli di crime stories e di supere- sioni morali e psicologiche che della distruzione che ha causa-
roi, il cui capostipite era Superman, da sempre investono l’umani- to sprofonda nella depressione.
espressione, secondo il medico, tà. L’eterno conflitto tra il bene Dominata dal senso di colpa è
dell’ideale superomistico nazista. e il male, entrambi connaturati anche la vita di uno dei più po-
Ma le sue osservazioni critiche non all’animo umano e inscindibi- polari eroi dell’universo Marvel:
risparmiavano nemmeno la cop- li, a meno di gravi conseguen- Spider-Man, alias Peter Parker.
pia di giustizieri Batman e Robin, il ze, è impersonato dall’incredi- Giovane studente, Peter acqui-
cui legame era giudicato ambiguo bile Hulk, alter ego mostruoso sisce i suoi poteri per caso, ma
dal punto di vista sessuale, né l’a- dello scienziato Bruce Banner, in un primo momento decide di
mazzone Wonder Woman, icona di colpito da un’esplosione atomi- usarli per il proprio tornaconto.
donna superforte giudicata inadatta ca. Quando Bruce è Hulk si la- È solo mediante una dura serie
all’immaginario delle ragazze dell’e- scia andare alle proprie pulsioni di lezioni impartitegli dalla vita
poca e forse addirittura lesbica (ipo- aggressive, convinto di essere che Peter impara dolorosamen-
tesi ripresa dal fumettista britannico perseguitato dagli esseri uma- te come da un grande potere
Grant Morrison nella sua recente ri- ni, regredendo a una posizione derivino grandi responsabilità.
elaborazione del personaggio).

62 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
P S I C O L O G I A E C U LT U R A
pereroi – la DC Comics e la Marvel
– hanno pubblicato milioni di pagi-
affinità con i miti dell’antichità, non
solo quando vi si richiama diretta-
I supereroi
ne, legate tra loro da una continui- mente, come nel caso di Shazam, spesso si fanno
tà nella quale i nuovi eventi devono che nel nome recupera le iniziali e
essere sempre coerenti con tutto gli attributi di Salomone (saggezza),
portatori di
ciò che è successo in passato tan- Ercole (forza), Atlante (resistenza), archetipi universali,
to al protagonista quanto agli altri Zeus (potere), Achille (coraggio) e
personaggi appartenenti a ciascun Mercurio (velocità); di Wonder Wo- dando vita a una
universo narrativo. Come sottolinea man, creata dallo psicologo William vera e propria
Marco Arnaudo, studioso delle ra- Moulton Marston, dotata della bel-
dici psicologiche, religiose e cultu- lezza di Afrodite, della saggezza di mitologia
rali del fumetto supereroico, l’esten- Atena, dell’agilità di Mercurio e del-
sione del macrotesto del mondo la forza di Ercole; o di Thor, il dio
dei supereroi costituisce «un’opera del tuono preso di peso dalla mi-
immensa che nessuno ha mai let- tologia norrena; ma più in generale
to per intero e che nessuno potrà nell’architettura stessa delle storie,
mai umanamente leggere, nemme-
no gli autori»: una storia ininterrot-
ta, costruita nel tempo da decine di
sceneggiatori e disegnatori, ognu-
no dei quali si è immesso nell’ope-
ra collettiva aggiungendovi un pro-
prio tassello. Questo ha dato vita a
un immaginario collettivo e a per-
sonaggi leggendari che interpreta-
no vicende rielaborate quasi all’in-
finito e rappresentano situazioni e
archetipi universali: in una parola,
ha dato vita a una mitologia, come
nota Marco Marcello Lupoi, diret-
tore publishing di Panini Comics,
titolare della pubblicazione dei fu-
metti Marvel nel nostro Paese.

UNA MITOLOGIA
DEI NOSTRI TEMPI

S
igmund Freud, il padre della
psicoanalisi, era molto inte-
ressato ai miti, che conside-
rava una manifestazione colletti-
va dello spirito umano, tendente a
esprimere in forma simbolica (rivela-
trice e al tempo stesso dissimulatri-
ce) fasi cruciali della vita individuale
e dello sviluppo psichico. Il genere
supereroico mostra sorprendenti
Nelle saghe L’analogia del costume dei supere-
roi con il travestimento sciamanico
SUPEREROI, RELIGIONE
E CULTURA
supereroiche è evidente, così come il contatto
con il mondo animale: basti pensa-

M
a la tradizione di gran lun-
troviamo anche re a due tra le icone supereroiche ga più influente sullo svilup-
esperienze di morte più celebri, come Batman – “uomo po del genere supereroico,
pipistrello” – e Spider-Man – “uomo certamente a causa del background
e rinascita ragno” –, che lottano per difende- culturale prevalente negli autori e let-
ispirate allo re la collettività dopo che un dram- tori nordamericani, è quella giudai-
matico incidente ha cambiato irre- co-cristiana. Il rabbino e studioso di
sciamanesimo versibilmente il corso delle loro vite. supereroi inglese Simcha Weinstein
Arnaudo ipotizza che l’esigenza di ha sottolineato l’apporto della storia,
che prevedono, come teorizzato mantenere un’identità segreta, con della cultura e dei valori ebraici al-
dallo storico delle religioni statuni- cui in genere viene motivato il trave- la nascita dei supereroi, ricordando
tense Joseph Campbell, che l’e- stimento dei personaggi, non sia in che «prima di Superman, Batman e
roe, dotato di un’origine misteriosa realtà altro che un espediente nar- Spider-Man c’erano i superpatriar-
e conflittuale, si avventuri fuori dalla rativo volto a spiegare a posteriori la chi e le supermatriarche della Bib-
quotidianità per affrontare forze so- necessità per i medesimi di operare bia, come Mosè, Aronne, Giosuè,
prannaturali e tornare quindi vitto- una metamorfosi visibile da uomo David, Sansone, Elia, Ruth e Esther,
rioso tra i suoi simili, portando loro o donna ad essere sovrannaturale dotati di coraggio e poteri sopran-
benefici e aiuto. dotato di caratteristiche emblema- naturali al servizio della comunità».
Il fumettista americano Dennis tiche. In effetti, tra gli altri, erano ebrei i
O’Neil ha osservato che la scrittu-
ra a più mani sotto la pressione in-
calzante del mercato e dei tempi di
consegna ha prodotto, nel caso dei
supereroi, un rimaneggiamento che
è una versione incredibilmente ac-
celerata del processo folcloristico:
le alterazioni e i ritocchi prodotti nel
giro di pochi anni dall’avvicendarsi
dei vari autori equivalgono a quelli
che, in era preindustriale, interes-
savano le fiabe e i miti nell’arco di
diverse generazioni.
Oltre che nella mitologia classi-
ca, il genere supereroico affonda le
proprie radici in un’altra tradizione
millenaria: quella dello sciamanesi-
mo. Poteri straordinari acquisiti in
seguito a un’esperienza trauma-
tica che simboleggia un percorso
di morte e rinascita (o il passaggio
dall’adolescenza all’età adulta) e
che si associa a una trasformazio-
ne fisica e spirituale, e usati per il
bene della collettività, sono carat-
teristici dello sciamano, misteriosa-
mente prescelto come intermedia-
rio tra l’uomo e le forze della natura.
Come osservava il filosofo e antro-
pologo rumeno Mircea Eliade, at-
traverso la sua maschera e i suoi
simboli lo sciamano entra in contat-
to con il mondo degli spiriti, spesso
animali, dai quali trae il suo potere.

64 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
P S I C O L O G I A E C U LT U R A
L’idea di un “Gesù supereroe”, os-
serva Arnaudo, appare inaccettabi-
Elaborazione le solo per un tabù di tipo culturale,
ma non per caratteristiche intrinse-

collettiva di un trauma: che al genere supereroico o alla nar-


razione evangelica. In effetti le po-
sizioni religiose della maggioranza
i mecha giapponesi dei supereroi sono lasciate di pro-
posito nel vago, con l’eccezione di

U
n trauma è un evento che ne nelle epopee dei super-robot qualche personaggio volutamente
per la sua violenza supera – mecha – creati negli anni Set- caratterizzato, appartenente a fedi
le normali capacità di resi- tanta dal fumettista Gō Nagai minoritarie negli Stati Uniti, come gli
stenza o di elaborazione. A cau- e adattati per serie animate di ebrei Kitty Pryde, alias Shadowcat,
sa dei sentimenti di impotenza e grande successo, come Mazin- e Ben Grimm, alias la Cosa (che, tra
orrore che suscitano, le espe- ga, Goldrake e Jeeg Robot, che l’altro, nell’aspetto ricorda il Golem,
rienze traumatiche oltrepassa- richiamano alla mente i bombar- mitico gigante d’argilla difensore del
no la capacità di integrazione damenti atomici di Hiroshima e popolo ebraico), i cattolici Daredevil
del cervello e restano come Nagasaki o quelli incendiari di e Nightcrawler o le musulmane Ka-
corpi estranei non elaborati, di Tokyo. È interessante notare, mala Khan (Ms. Marvel) e Adrianna
cui non si parla in modo espli- come fa il sociologo Marco Pel- Tomaz (Isis).
cito, ma che si ripropongono di litteri, ricercatore al CERI-Scien- La coesistenza, nell’universo su-
continuo sotto forma di incu- cesPo di Parigi, che all’introdu- pereroico, di diversi pantheon di ri-
bi, flashback e ricordi intrusivi. zione in Italia dei cartoni animati ferimento, che non si contraddicono
Talvolta i traumi assumono una giapponesi seguì una vera e a vicenda ma convivono superando
dimensione collettiva e possono propria crociata, analoga a confini spaziali, temporali e soprat-
riaffiorare simbolicamente nella quella che negli anni Cinquanta tutto culturali, allena i lettori ad ac-
produzione artistica e narrativa aveva colpito i fumetti negli Stati cettare e ad apprezzare il valore della
di un popolo, che tenta così di Uniti, tanto che diversi opinio- differenza. Citando il filosofo Kwame
guarire le proprie ferite. È il caso nisti, giornalisti e politici ne in- Anthony Appiah, docente presso la
delle mostruose esplosioni che vocarono l’immediata messa al New York University, Arnaudo no-
martoriano le città del Giappo- bando. ta che i fumetti di supereroi, senza
predicarlo, mostrano semplicemen-
te come si possano affrontare crisi e
pericoli sociali senza rinnegare i va-
creatori di Superman, Jerry Siegel e tati di poteri speciali dalla nascita, lori di libertà, giustizia e tolleranza,
Joe Shuster, quelli di Batman, Bob “mutanti” (e perciò appartenenti a educando in modo appassionante
Kane e Bill Finger, quelli di Capitan una diversa specie: homo superior) e divertente i giovani lettori all’accet-
America, Jack Kirby e Joe Simon; e e per questo spesso perseguitati tazione di una società multiculturale,
sono ebrei Stan Lee, leggendario di- dagli homo sapiens o, in una cele- multietnica e multireligiosa, capace
rettore della Marvel Comics, e Chris bre rilettura storica delle origini del di difendersi dai propri nemici senza
Claremont, sceneggiatore che ha ri- supercriminale Magneto ad ope- divenire uguale a loro.
voluzionato la saga degli X-Men. ra di Chris Claremont, dai nazisti.
A parte le caratteristiche di forza Anche i riferimenti al cristianesimo,
sovrumana già ricordate da Weins- sebbene non espliciti, non man- Riferimenti bibliografici
tein, la storia di Superman (il cui no- cano: per tornare a Superman, un ARNA
RNAUDO M.M. (2010), Il fumetto supereroico. Mito, etica
me originale, Kal-El, include uno bambino venuto dal cielo, adotta- e strategie narrative, Tunué, Latina.
dei nomi di Dio nella Bibbia ebrai- to da una coppia senza figli e de- PELLITTERI M. (2008), Mazinga nostalgia. Storia, valori e
linguaggi della Goldrake-generation 1978-1999,
ca), salvato dai suoi genitori che lo stinato, una volta adulto, a salvare Coniglio Editore, Roma.
spediscono in una navicella spazia- l’umanità dal male, si adatta bene REYNOLDS R. (1992), Superheroes: A modern mytholo-
gy, University Press of Mississippi, Jackson.
le dal morente pianeta Krypton ver- alla figura di Gesù, così come alcuni WERTHAM
ERTHAM F. (1954), Seduction of the innocent: The in-
so la Terra, ricorda molto da vicino eventi prodigiosi compiuti da perso- fluence of comics book on today’s youth, Amereon,
New York.
quella di Mosè, affidato dalla madre naggi delle saghe supereroiche (tra-
alle acque del Nilo in una cesta; e il sformare oggetti, creare copie di sé Francesco Cro
tema delle persecuzioni razziali è af- stessi, resuscitare i morti) riprodu- è psichiatra e lavora al Dipartimento di Salute Mentale
della ASL di Viterbo. Ha scritto il thriller La sindrome
frontato in maniera intensa e dram- cono abbastanza fedelmente altret- del sosia (Leone, 2015).
matica nella saga degli X-Men, do- tanti episodi del Vangelo.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 65
P SSI ACN O LOGIA GIURIDICA
TO DI NUOVO

MINORI STRANIERI
NON ACCOMPAGNATI
Il drammatico problema di minori stranieri che affrontano
il viaggio dai loro Paesi d’origine verso una nuova terra
senza genitori o parenti. Di loro bisogna prendersi una cura
particolare, considerata l’età

L’
attenzione sui migranti è at- alle norme sull’affidamento e l’a-
tualmente occupata da posi- dozione, sulla tutela del lavoro dei
zioni politiche e organizzative
riguardanti gli arrivi e la successiva
In Italia molti di questi minorenni, sul loro sfruttamento
tramite la prostituzione e la por-
destinazione, o addirittura il reinvio bambini o ragazzi nografia. Ma la legge di riferimen-
ai Paesi di partenza. Ma gli immi- to fondamentale è la n. 467 del
grati già presenti, regolari o no, arrivano in Sicilia 2017, che – dopo aver sancito che
richiedono un intervento i cui nu- i MSNA «sono titolari dei diritti in
meri – per quanto possano essere materia di protezione dei minori a
in diminuzione – sono molto alti e parità di trattamento con i minori
difficili da gestire sul piano del lavo- da parte dei genitori o di altri adulti di cittadinanza italiana o dell’Unio-
ro sia giuridico e organizzativo che per loro legalmente responsabili. ne Europea» – prevede il divieto di
di intervento psicologico e sociale. Quanti sono? Dove stanno? Quali respingimento alla frontiera; in caso
Per questo lavoro, che va com- sono le tipologie? Chi se ne occu- di espulsione, il provvedimento del
piuto quali che siano le regole per pa, e come? Quanto può fare per Tribunale per i Minorenni non deve
l’accoglienza a valere per il futuro, è loro la psicologia? comportare «un rischio di danni
essenziale passare dall’emergenza gravi per il minore».
– fenomeno mediatico oltre che og-

I
numeri si deducono dalle stati- Appena il MSNA è segnalato al-
gettivo – alla comprensione, anche stiche Eurostat: 31400 nel 2017 le autorità di polizia o giudiziaria,
in termini psicosociali e giuridici, dei negli Stati dell’Unione Europea, ai servizi sociali o ad altri rappre-
tanti e diversi problemi che l’immi- in diminuzione rispetto al picco di sentanti dell’ente locale, la legge
grazione comporta, per program- 95200 nel 2015, ma molti più dei richiede che il «personale qualificato
mare strategie di azione condivise e circa 12000 annui fino al 2013. In della struttura di prima accoglien-
formalizzate. Italia sono oltre 10000: un terzo del za» svolga un apposito colloquio,
Il problema specifico che tratte- totale europeo, e il 65% dei richie- con l’ausilio di «organizzazioni, enti
remo è quello riassunto dalla sigla denti asilo. o associazioni con comprovata e
MSNA, Minori Stranieri Non Ac- Dove si trovano? Per lo più nel- specifica esperienza nella tutela dei
compagnati: quelli che arrivano le regioni in cui arrivano (in Sicilia, minori», alla presenza di un media-
senza genitori o altri parenti affron- anzitutto; circa 1 su 3), prima di tore culturale, allo scopo di appro-
tando da soli il viaggio della speran- essere eventualmente trasferiti in fondire la sua storia personale e
za e prevedendo di gestire, sempre altre regioni italiane; di rado – e solo familiare e di far emergere ogni altro
da soli, il seguito delle procedure e in presenza di parenti che possano elemento utile alla sua protezione.
del loro progetto di vita. Le norme prendersene cura – all’estero. Gruppi, fondazioni, associazioni od
europee e italiane li definiscono mi- La normativa sui MSNA fa riferi- organizzazioni non governative di
norenni non aventi cittadinanza eu- mento, oltre che alle convenzioni comprovata esperienza nel setto-
ropea, che si trovano per qualsiasi internazionali e alle raccomanda- re dell’assistenza ai minori stranieri
causa nel territorio dello Stato, privi zioni del Consiglio d’Europa, anche devono assicurare l’assistenza af-
di assistenza e di rappresentanza al Testo unico sull’immigrazione, fettiva e psicologica dei MSNA

66 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
PSICOLOGIA GIURIDICA
in ogni stato e grado del procedi-
mento. Sino alla nomina di un tuto-
re (volontari qualificati iscritti ad ap-
posito elenco), i compiti relativi alla
richiesta di permesso di soggiorno
o di protezione internazionale pos-
sono essere espletati dal responsa-
bile della struttura di prima acco-
glienza, che è quella prevista dalla
legge «per le esigenze di soccorso
e di protezione immediata». La nor-
mativa generale sui richiedenti pro-
tezione internazionale prevede che
«gli operatori che si occupano dei
minori s[ia]no in possesso di idonea
qualifica o comunque ricev[a]no
una specifica formazione»; essi de-
vono assicurare il diritto alla salute e
all’istruzione. In un progetto dell’Università di
Da queste norme ci si accor- Catania con la Prefettura – che ha
ge che non può valere lo slogan
assistenzialistico “Dare un tetto,
Alcuni di loro il coordinamento dell’accoglienza
sul piano operativo – stiamo per-
un letto e un piatto”: è necessario sono dati in affido seguendo lo scopo di creare una
un intervento mirato, specialistico, banca-dati delle strutture dedicate
personalizzato, che dipende dalla o in adozione ai MSNA, per attuare il monitorag-
risposta alle domande iniziali. gio degli standard di accoglien-
za ed evitare gestioni inadeguate.

C
hi sono i MSNA? In gran Con la collaborazione dei Comuni
maggioranza maschi sono rosità, e di tempi di permanenza. In vengono raccolti, attraverso mo-
di età adolescenziale (so- prospettiva di lungo periodo biso- delli di rilevazione standardizzati,
lo meno del 10% sono sotto i 14 gna pensare a soluzioni definitive: dati sugli standard di accoglienza
anni), anche se l’età, in assenza cercare i genitori biologici o parenti e i modelli organizzativi di ciascuna
di documenti, è spesso difficile da disponibili ad accoglierli in altre re- struttura. Il monitoraggio è assicu-
definire; alcuni si dichiarano mi- gioni italiane o europee (ricerca as- rato da una discussione periodica
norenni senza esserlo, e la legge sai difficile se comporta procedure in focus group e da analisi di dati
prevede accertamenti specialistici a livello internazionale). Oppure ar- trasversali e longitudinali a cura di
al riguardo. Alcuni partono dai loro rivare alla dichiarazione di adotta- ricercatori di psicologia dell’ateneo
Paesi con i familiari e poi li perdo- bilità e cercare una famiglia idonea catanese.
no durante il viaggio; altri partono per l’affidamento o l’adozione. Ma Nel lavoro con i MSNA il ruolo
da soli e si aggregano a compae- esiste, specie per quanti sono già della psicologia è essenziale per
sani e amici; qualcuno è arruola- prossimi a diventare maggiorenni, assicurare una valutazione accurata
to come scafista, e all’arrivo viene anche la possibilità di avvio all’au- delle condizioni e dei bisogni di ogni
inquisito e spesso arrestato, per tonomia, che richiede interventi di minorenne accolto, e formulare un
cui finisce nelle carceri minorili ita- supporto e orientamento psicoso- piano di trattamento per l’inseri-
liane. Molti (4500 al maggio 2018) ciale del tutto peculiari e per i quali mento nel Paese che lo ospiterà e
si allontanano dalle strutture di ac- nel territorio italiano vi sono poche nel quale possa sviluppare positivi
coglienza e si rendono irreperibili, strutture idonee. processi di socializzazione.
a rischio di sfruttamento lavorati- Vi è la necessità di istituire una
vo o sessuale o di coinvolgimento rete di interventi diversi ma non
nella criminalità come manodopera scollegati tra loro, e di un efficiente Santo Di Nuovo
a buon mercato. Questa diversa coordinamento in cui siano presen- è ordinario di Psicologia, direttore del Dipartimento
tipologia dice chiaramente quanto ti tutti gli attori coinvolti nell’acco- di Scienze della Formazione dell’Università di Catania e
presidente dell’AIP - Associazione Italiana di Psicologia.
differenziato dev’essere l’approc- glienza: Procura e Tribunale per i Tra altre pubblicazioni, è autore del volume Prigionieri
cio al problema. Minorenni, forze dell’ordine, servizi delle neuroscienze? (Giunti, 2014). È stato giudice
Le strutture di prima accoglienza sociali e sanitari, comunità, medici, onorario nel Tribunale per i Minorenni e nella Corte
d’Appello, sezione Minori e Famiglia, di Catania.
hanno evidenti problemi di nume- psicologi.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 67
NOTIZIE FLASH

QUANDO L’OROLOGIO hanno determinato dei parametri che esprimes-


BIOLOGICO NON VA A RITMO sero il grado di alterazione del ritmo circadia-
no, definendo una misura chiamata “Ampiezza

U
n regolare ritmo sonno-veglia è essenziale Circadiana Relativa” (ACR), e hanno esaminato
per il benessere di ognuno. Ma se il nostro l’associazione tra questa misura, il rischio di svi-
orologio biologico interno è alterato per luppare un disturbo dell’umore, il benessere e le
troppo stress o abitudini di vita sregolate, come funzioni cognitive.
lavorare troppo, avere turni lavorativi sballati o Dalle analisi è emerso che le persone con bassi
fare tardi tutte le sere, possono manifestarsi ef- valori di ACR, che mostravano cioè una maggiore
fetti negativi sulla salute mentale. Questo è ciò attività motoria e mentale durante le ore di riposo
che hanno rilevato gli scienziati dell’Università di e/o inattività nelle ore di veglia, avevano una pro-
Glasgow, e in particolare che esiste un legame babilità maggiore di sviluppare un disturbo dell’u-
tra ritmi circadiani alterati e l’insorgenza di de- more rispetto a chi aveva orari più regolari (attivi
pressione e disturbi dell’umore. durante le ore di veglia e inattivi in quelle di ripo-
I ricercatori hanno selezionato oltre 91000 per- so). Valori bassi all’ACR erano perciò associati
sone, dai 37 ai 75 anni, dalla banca dati UK Bio- a un aumentato rischio di presentare nel corso
bank del Regno Unito e hanno analizzato i dati della vita disturbi depressivi maggiori e disturbo
raccolti da un actigrafo che i partecipanti hanno bipolare. Inoltre i risultati hanno evidenziato che
indossato 24 ore su 24, per 7 giorni. L’actigra- bassi valori dell’ACR, indicativi, come abbiamo
fo è una specie di orologio da polso che regi- visto, di ritmi circadiani alterati, erano legati anche
stra i movimenti corporei e permette di identifi- a maggiore instabilità dell’umore, più elevati sen-
care i momenti di attività o inattività e quindi di timenti di solitudine, minore felicità, minore soddi-
avere informazioni sul ritmo sonno-veglia, sulla sfazione per la salute e tempi di reazione più lenti.
loro durata, sui risvegli notturni e sugli addor- Gli autori dello studio affermano che, nono-
mentamenti nelle ore di veglia. Dai dati, gli autori stante i dati indichino una chiara associazione

68 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
tra ritmi circadiani alterati e disturbi dell’umore, mo circadiano misurati nel tempo possa indivi-
non è possibile giungere a una conclusione cer- duare chi è più propenso a sviluppare problemi
ta sulla direzione di tale relazione in termini di mentali e predire l’eventuale manifestazione del
causa-effetto. Non è cioè possibile sapere se disturbo.
siano i disturbi dell’umore e il benessere ridotto
a influenzare i ritmi circadiani, andando quindi
L. M. LYALL, C. A. WYSE, N. GRAHAM, A. FERGUSON, D. M. LYALL, B. CULLEN, C. A. CELIS
ad alterarli, o se invece sia la ritmicità circadia- MORALES, S. M. BIELLO, D. MACKAY, J. WARD, R. J. STRAWBRIDGE, J. M. R. GILL,
na alterata a rendere le persone vulnerabili ai M. E. S. BAILEY, J. P. PELL, D. J. SMITH (2018), «Association of disrupted cir-
cadian rhythmicity with mood disorders, subjective wellbeing, and cognitive
disturbi dell’umore e a far loro sperimentare un function: A cross-sectional study of 91105 participants from the UK Bio-
minore benessere. I risultati sono in ogni caso bank», The Lancet. Psychiatry, 5 (6), 507-514, doi: org/10.1016/S2215-
0366(18)30139-1
molto utili per orientare le prossime ricerche,
così da capire se il livello dei parametri del rit- PAOLA A. SACCHETTI

LA DEPRESSIONE di 71000 soggetti) focalizzandosi sul legame tra


PUÒ ACCELERARE stati depressivi – in termini sia di sintomatologia
L’INVECCHIAMENTO che di diagnosi clinica – e declino delle funzio-
CEREBRALE ni cognitive nel tempo – in termini di deficit di
memoria, nelle funzioni esecutive e nella veloci-

S
econdo un recente studio condotto dai tà di elaborazione delle informazioni. (I soggetti
ricercatori inglesi dell’Università del Sus- che avevano riportato una diagnosi di demen-
sex e pubblicato sulla rivista Psychological za all’inizio degli studi, sono stati esclusi dall’a-
Medicine, la depressione sarebbe associata a nalisi, così da poter ridurre effetti confondenti e
un più rapido invecchiamento cerebrale. Sebbe- valutare l’impatto specifico della depressione
ne diversi lavori abbiano già messo in luce come sull’invecchiamento cognitivo). Ebbene, coloro
le persone affette da depressione (o ansia) pos- che avevano manifestato stati depressivi anda-
sano incorrere in un maggior rischio di sviluppare vano incontro, nel tempo, a un maggior declino
demenza, questo nuovo studio è il primo a offrire cognitivo rispetto a coloro che non li avevano
una solida prova dell’impatto della depressione manifestati.
sul declino delle funzioni cognitive nella popola- Si tratta di un risultato assai rilevante, in quanto
zione generale. stabilisce una chiara connessione tra una delle
I ricercatori hanno condotto una review siste- patologie psichiche più comuni e la salute gene-
matica di 34 studi longitudinali (svolti su un totale rale del cervello in età avanzata. Darya Gaysina,
co-autrice della ricerca, ha commentato così i
risultati: «Le nostre scoperte dovrebbero fornire
ai governi ancora più motivazioni per prendere
seriamente in considerazione le questioni di sa-
lute mentale: è assolutamente necessario fornire
trattamenti adeguati alle patologie di area psichi-
ca, al fine di salvaguardare le funzioni cerebrali
in tarda età».
Insomma, lo studio tocca e rinforza l’attenzio-
ne sull’annoso tema della necessità di una dia-
gnosi precoce e di una presa in carico accessi-
NOTIZIE FLASH

bile e ad ampio raggio delle condizioni di disagio


psichico, stavolta con una spinta ulteriore: il trat-
tamento di tali condizioni non avrebbe solo l’o-
biettivo di lenire sofferenze di tipo affettivo, ma
anche quello di preservare la salute cognitiva in
età avanzata.

A. JOHN, U. PATEL, J. RUSTED, M. RICHARDS, D. GAYSINA (2018), «Affective problems and


decline in cognitive state in older adults: A systematic review and meta-analy-
sis», Psychological Medicine, 24, 1-13, doi: 10.1017/S0033291718001137
ELETTRA PEZZICA

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 69
bambino, mentre è più “tranquilla” con il secon-
do, che quindi viene seguito con meno ansietà e
apprensione. Inoltre, i secondi figli hanno il fratel-
lo come compagno di giochi, portando la madre
a impegnarsi meno in giochi soltanto con loro.
Lo studio rivela che questo comportamento ha
però delle conseguenze: i secondogeniti risul-
tano essere più socievoli dei fratelli e molto più
aperti all’interazione con gli altri, mentre i primo-
geniti sono più emotivamente disponibili verso le
madri e i familiari in generale. La ricerca aggiun-
ge un tassello allo studio delle dinamiche familiari
e dello sviluppo socio-emozionale e ci ricorda
di passare più tempo a giocare con i nostri figli,
anche individualmente.

M. H. BORNSTEIN, D. L. PUTNICK, J. T. D. SUWALSKY (2018), «Continuity, stability, and


concordance of socioemotional functioning in mothers and their sibling chil-
dren», Social Development, doi: 10.1111/sode.12319
PAOLA A. SACCHETTI

L’ESPERIMENTO
DEL MARSHMALLOW
NELL’ERA 2.0

A
CI SI COMPORTA NELLO vete mai sentito parlare del cosiddet-
STESSO MODO CON I FIGLI? to test del marshmallow? Si tratta di un
esperimento ideato negli anni Sessanta

I
l recente studio promosso dal National Institute dallo psicologo Walter Mischel, con l’obietti-
of Child Health and Human Development rileva vo di studiare le capacità di autocontrollo nei
che le madri non si comportano nello stesso bambini in età prescolare. Nella versione origi-
modo con tutti i figli, malgrado non ci sia un fi- nale lo sperimentatore poneva davanti al bim-
glio preferito. Per valutare le cognizioni e le pra- bo un marshmallow dicendogli che si sareb-
tiche genitoriali socio-emozionali nelle madri e be assentato per qualche minuto; il bambino
nei comportamenti socio-emozionali dei fratelli, aveva due scelte: poteva mangiare il dolcetto
i ricercatori hanno valutato il comportamento di subito, oppure aspettare il ritorno dello speri-
55 madri mentre interagivano con i loro primo- mentatore e avere un dolcetto più grande co-
geniti all’età di 20 mesi, attraverso filmati e test, me ricompensa. Posti davanti al bivio, alcuni
per ripetere le stesse valutazioni, in media 3 anni bambini cedevano mangiando il marshmallow
dopo, con i secondogeniti alla medesima età. immediatamente, altri mettevano in atto strate-
Dalle analisi è risultato che non vi sono cam- gie per tollerare l’attesa e circa 1 su 3 riusciva a
biamenti nelle idee sulla genitorialità, nelle prati- resistere fino in fondo; in generale, più i bambini
che materne o nella qualità dell’interazione con erano grandi, più riuscivano a ritardare la grati-
i bambini, ma sono emerse differenze nei com- ficazione e a mantenere l’autocontrollo. Peral-
portamenti: a cambiare, con i secondogeniti, so- tro, la capacità di posticipare la gratificazione
no il modo in cui ci si relaziona con loro e il tempo durante la prima infanzia è risultata connessa a
loro dedicato: per esempio, le madri che gioca- una serie di esiti positivi nella vita futura, tra cui
vano molto con i primi figli, giocavano di meno maggiori competenze scolastiche e relazionali,
con i secondi. e migliori capacità di far fronte allo stress.
Per i ricercatori non si tratta di favoritismi o di Recentemente alcuni ricercatori dell’Universi-
preferenze, ma semplicemente di minor tempo tà del Minnesota si sono chiesti se, nelle nuove
a disposizione e di maggiore esperienza. Con il generazioni, le capacità di autocontrollo fossero
primo figlio, la madre, per inesperienza e timori, migliorate o peggiorate, e hanno ripetuto il test
tende a dedicare maggiori attenzioni e tempo al del marshmallow su un nuovo campione. Hanno
condotto anche un sondaggio online, chiedendo

70 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
agli adulti una previsione sull’esito del test: cir- bini di oggi abbiano un autocontrollo inferiore ri-
ca il 75% ha dichiarato che le nuove generazio- spetto a quelli delle generazioni precedenti».
ni avrebbero atteso meno tempo delle vecchie. Secondo i ricercatori, tale miglioramento nel-
I risultati dell’esperimento, pubblicati sulla rivi- le capacità di ritardare la gratificazione potreb-
sta Developmental Psychology, sono stati mol- be essere dovuto a diversi fattori. Tra questi, un
to interessanti e inattesi: i bambini degli anni generale aumento del quoziente di intelligenza,
Duemila, le nuove generazioni, hanno atteso in un incremento delle iscrizioni alla scuola mater-
media 2 minuti in più rispetto a quelli degli anni na (il cui focus formativo spesso verte proprio
Sessanta (e 1 in più rispetto a quelli degli anni sullo sviluppo dell’autocontrollo), un cambia-
Ottanta, altra replica dello stesso esperimento). mento nello stile genitoriale (divenuto più sup-
La dottoressa Carlson, autrice del lavoro, ha portivo verso l’autonomia dei bambini e meno
così commentato i risultati: «Sebbene viviamo controllante) e, paradossalmente, un migliora-
nell’era della gratificazione immediata, in cui tut- mento nelle funzioni esecutive grazie alle nuove
to sembra essere subito disponibile grazie allo tecnologie.
smartphone o a Internet, i nostri dati suggeri-
scono che i bambini di oggi sono in grado di S. M. CARLSON, Y. SHODA, O. AYDUK, L. ABER, C. SCHAEFER, A. SETHI, N. WILSON, P. K.
posporre la gratificazione più di quelli degli anni PEAKE, W. MISCHEL (2018), «Cohort effects in children’s delay of gratification»,
Developmental Psychology, 54 (8), doi: 10.1037/dev0000533
Sessanta e Ottanta. Questa scoperta si pone in
contrasto con la certezza degli adulti che i bam- ELETTRA PEZZICA

NOTIZIE FLASH

IL MATRIMONIO TI CAMBIA Georgia. I ricercatori hanno valutato 169 cop-


pie eterosessuali nei primi 18 mesi di matrimonio
per verificarne l’andamento, sottoponendole a

I
l matrimonio è un evento importante nella vita un test che valutava i 5 tratti di personalità (estro-
che può portare a grandi cambiamenti, non so- versione, apertura alle esperienze, coscienziosi-
lo nella quotidianità, ma anche nella persona- tà, gradevolezza, nevroticismo) e a un questio-
lità dei coniugi, come dimostra il recente studio nario di soddisfazione della vita coniugale dopo
coordinato da Justin Lavner della University of 6, 12 e 18 mesi.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 71
I risultati hanno evidenziato numerosi cambia- questi uomini, aiutando a mantenere costante la
menti, alcuni non proprio incoraggianti: entrambi soddisfazione coniugale.
i coniugi diventano meno disponibili e collabo- Contrariamente a quanto si aspettavano i ricer-
rativi, con punteggi nella gradevolezza più bassi catori, i risultati non differivano in base a età, dati
con il passare del tempo; i mariti diventano me- demografici, durata della relazione prima del ma-
no estroversi e le mogli dimostrano minore aper- trimonio, convivenza precedente, soddisfazione
tura. Tuttavia emergono anche risultati positivi: coniugale iniziale o genitorialità: è quindi probabile
nei mariti vi è un aumento della coscienziosità, che sia proprio il matrimonio la causa dei cambia-
diventano più responsabili e affidabili; nelle mogli menti di personalità rilevati. Per gli autori, queste
diminuisce il tratto del nevroticismo, sono meno scoperte rivelano che il matrimonio è un periodo
ansiose, depresse, arrabbiate e vi è un aumento eccitante per le coppie, che però implica di do-
significativo della stabilità emotiva. Tutti dati che versi adattare a nuove condizioni di vita, a livelli di
indicano gli “assestamenti” alla vita di coppia e interdipendenza più alti e che, in alcuni casi, pone
alle regole del matrimonio, come essere più cen- i coniugi a fare i conti con il fatto che il matrimonio
trati sulla diade che sull’esterno o ad accettare idealizzato non corrisponde a quello reale.
il proprio ruolo. Anche se sono necessarie ulteriori ricerche
Nel considerare il grado di soddisfazione co- per comprendere i processi alla base dei cam-
niugale, lo studio ne ha rilevato una prevedibile biamenti nella personalità nel primo periodo del
diminuzione per entrambi i coniugi. Tuttavia, i ri- matrimonio e per esaminare i meccanismi che
cercatori hanno scoperto che alcuni tratti del- collegano questi con quelli della soddisfazione
la personalità erano in grado di prevedere di coniugale, i dati indicano che il miglior predit-
quanto essa sarebbe diminuita. I mariti che all’i- tore di un matrimonio felice sono le personalità
nizio del matrimonio erano molto aperti manife- dei due partner: coppie serene ed emotivamente
stavano pochi cambiamenti nella soddisfazione stabili hanno maggiori probabilità di vivere matri-
coniugale, riuscendo forse a trovare il modo di moni felici e soddisfacenti.
mantenere viva la relazione di coppia. Le mo-
J. A. LAVNER, B. WEISS, J. D. MILLER, B. R. KARNEY (2018), «Personality change
gli che all’inizio avevano un basso grado di ne- among newlyweds: Patterns, predictors, and associations with marital sa-
vroticismo mostravano pochi cambiamenti, con tisfaction over time», Developmental Psychology, 54 (6), 1172-1185, doi:
10.1037/dev0000491
un effetto positivo anche sui mariti: la stabilità
emotiva delle mogli forniva una base stabile per PAOLA A. SACCHETTI

72 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
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ADHD E DOP: DAL PROCESSO DIAGNOSTICO D. Fedeli
dal 26/10 ALL’INTERVENTO PSICOEDUCATIVO S. Pezzica Rimini

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dal 09/11 NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO E. Danna Milano

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dal 16/11 DSA ADOLESCENTI E ADULTI E. Ghidoni Roma

DISABILITÀ INTELLETTIVE R. Vianello


dal 17/11 E FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE Verona

INQUADRAMENTO E TRATTAMENTO DEL DISTURBO


D. Dèttore
dal 24/11 OSSESSIVO-COMPULSIVO IN ETÀ EVOLUTIVA Firenze

COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO R. Padovani


dal 30/11 NEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO E. Danna Roma

L’ABUSO SESSUALE SUI MINORI:


D. Dèttore
dal 01/12 INQUADRAMENTO CLINICO E PSICOLOGICO Firenze

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Strumenti psicodiagnostici • Per saperne di più sull’empatia: che cosa è e come è funzionale
Strategie per intervenire nei diversi contesti

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Intelligenza e sviluppo cognitivo • Le novità del decreto attuativo della 107 sull’inclusione scolastica
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ADHD a cura di Cesare Cornoldi
Psicologia giuridica • & ć 2 {Ĕ22Ï 7 37êĈêM êê7 Ĕ2ê  7 37êĈê
GDPR: nuovo regolamento privacy a cura di Cesare Cornoldi

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FACEBOOK
Z A U B E R E I

L’AMICO
SELETTIVO
Quali sono i rischi per chi fa terapia di passare, con
un paziente, dal rapporto regolato del setting alla complicità
di ritrovarsi sul web, senza filtri e codici relazionali?

ca ai rapporti tra soggetti, in una

I
n questi giorni vacanzieri sto
leggendo il bellissimo Violazioni direzione livellante e avvicinante:
del setting di Glen O. Gabbard, È difficile per uno sui social le gerarchie si annul-
un testo che ogni collega do- lano, le geografie si avvicinano,
vrebbe tenere sempre sulla sua psicoterapeuta non ci metti niente a sapere vita
scrivania mentale, per quante morte e miracoli del tuo scrittore
indicazioni preziose offre sul la- gestire la propria preferito e poco di più a sapere
voro con i pazienti. In esso, oltre come reagisce quando si arrab-
a un’ampia riflessione sulle vio- presenza sui social bia o quando non se lo filano, e
lazioni classiche e cinematogra- tutte queste lampanti informa-
fiche del setting – gli analisti che zioni i pazienti e i potenziali pa-
si fanno le storie di sesso con i zienti e gli ex pazienti le posso-
pazienti o che ci escono a cena; nature alla cornice di lavoro, alle no avere osservando i terapeuti
con preziosi ricami interpretativi regole del dialogo tra analista e su Facebook, il più seducente
del perché o per come accado- paziente che possono essere trappolone degli ultimi decenni
no tali violazioni –, si dedica un costituite da una foto su Whats- – soprattutto, bisogna dire, per
capitolo alle violazioni derivanti App, possono diventare oggetti alcune strutture psicologiche, di
dal fatto che oggi, accanto alle a pieno titolo entro una cornice orientamento narcisistico e con
forme di comunicazione tradizio- che rimane invece sana, se ven- una incontrovertibile propensio-
nali con gli assistiti, c’è Internet. gono tirate dentro dal terapeuta ne all’estroversione, specie se
Com’è nel suo stile, la nuo- con destrezza (ossia: Gino Pino consideriamo la centralità che
va potenziale intrusione nelle manda una foto dopo la seduta, ha la rappresentazione del Sé
logiche classiche della comuni- il dottor Nando risponde “Signor privato nell’uso del mezzo: per
cazione fra terapeuta e pazien- Gino, interessante davvero, ne gli estroversi e narcisisti, il mo-
te non è tout court demonizza- parliamo in seduta”). strare certe proprie cose bel-
ta, e si spiega come in realtà, le tramite racconti e foto della
per esempio, delle e-mail fra propria vita privata e il cercarla

T
uttavia, per quanto Gab-
una seduta e un’altra possano bard sia un professioni- nell’altro sono una forma di se-
diventare strumento e materia- sta davvero gagliardo e al duzione molto più potente che
le utilizzabili in seduta. Infatti, se passo coi tempi, io penso che per gli introversi, con una per-
“setting”, nel gergo de noantri, è se si fosse soffermato sulle dif- sonalità tarata su altri funziona-
il termine che usiamo per riferirci ficoltà che oggi hanno gli psi- menti. Ma questi dati privati che
all’insieme di regole materiali e coterapeuti nel gestire i social si vogliono mostrare non sono
di comportamento che caratte- avrebbe perso il consueto mira- sempre un beneficio per le psi-
rizzano la terapia, una modera- bile aplomb e forse si sarebbe coterapie, poiché le inquinano,
ta flessibilità in tutte le direzioni, messo un pochetto le mani nei sporcano il campo, portano il
almeno secondo Gabbard (e capelli. Il mutamento del costu- lavoro dove non deve andare. È
invero pure secondo me), garan- me è inarrestabile, e l’avvento infatti assodato che un paziente
tisce un migliore funzionamento dei social ha definitivamente im- paghi un servizio dove si miglio-
della cura. Addirittura, le incri- presso una rotazione sociologi- rano e si discutono la sua vita

74 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
FACEBOOK
come se sapessi da subito di
e il suo stare al mondo, mica il esporre un oggetto narrativo
carattere e le preferenze a tavola che in un secondo momento
del suo terapeuta. D’altra parte, Meglio non potrà comparire nella terapia,
però, siccome le nevrosi sono fur- ma riguardo al quale io potrò
be e volentieri compiacenti, alto
aggiungere pazienti ricordare da dove proviene e
è il numero di pazienti disposti a ed ex pazienti fra come ne ho parlato.
pagare qualcuno per poter dire Infine, siccome la comunica-
a sé stessi di starsi curando, per i contatti personali zione su Facebook è orizzontale
poi cercare di parlare del parruc- e tende a iscrivere tutti i contatti
chiere dell’analista onde evitare di in un lemma che nella sua vasti-
curarsi davvero. tà ha pur sempre un significato

P
ersonalmente, giacché i invidia, ma anche per desiderio preciso, cioè “amicizia”, per cui
social mi piacciono, ho di stabilire una comunanza, o i contatti che si hanno si chia-
messo a punto una serie di anche per urgenza di controlla- mano “amici”, io a terapia finita,
dispositivi di protezione, alcuni re chi sei – soprattutto i geni- ancorché ne provi una fortissima
dei quali anche agili e banali. tori) vengono, ti osservano, poi tentazione, non aggiungo mai i
In primo luogo, relego tutte le riportano le informazioni con miei ex pazienti ai miei contatti,
informazioni più private, foto e zelo al tuo paziente, il quale ora non li faccio mai diventare miei
commenti, a un ristretto grup- avrà una specie di oggetto nella amici anche solo in Rete, per-
po di persone, che sono quelle terapia portato da altri, che si ché – pure questo me lo ha in-
della mia vita intima. Facebook potrà sempre utilizzare ma che è segnato Gabbard e penso che
mi dà infatti la possibilità di sele- un’utilizzazione imposta da terzi, abbia ragione – un analista è per
zionare un gruppo di destinata- e pertanto non proprio ottimale: sempre, dev’essere qualcuno a
ri fra i miei contatti. In secondo perché nelle psicoterapie, quan- cui poter sempre tornare in un
luogo, mi capita di bannare (cioè do si tratta dell’introduzione di momento di difficoltà, anche se
non di escluderli dagli amici o temi che vengono dal terapeuta, si spera che non se ne presen-
potenziali amici, ma di far uscire è importante controllare il timing ti mai più il bisogno. Un analista
dal loro Facebook il mio profilo, e non far irrompere quei temi in che accetta l’amicizia di un ex
che per loro sarà dunque inesi- momenti del processo che non paziente su Facebook è come
stente) pazienti, qualche volta sono i più adatti. un chirurgo che ti dica: “No, non
familiari di pazienti, in qualche Proprio in relazione a questo posso operarti un’altra volta, mi
caso amici cari di pazienti. I con- problema del controllo delle sono cascati i bisturi nel fango”.
giunti dei pazienti sono la prima nozioni, io metto in campo dei
minaccia alla qualità della tera- contenuti privati controllati (hob-
pia: mentre i pazienti spesso e by, per esempio, ma anche pre- Zauberei,
volentieri a fronte di un’analista ferenze politiche) che so di avere psicoanalista, tiene da anni il blog Bei Zauberei,
molto seguito. Ha pubblicato Guida portatile alla
che mostra confini molto chia- messo in campo e so quando e psicopatologia della vita quotidiana (Minimum Fax,
ri possono facilmente toccare il perché potrebbero arrivare agli 2015) e Dentro
Dentr e fuori la stanza. Cosa accade a chi
desiderio di rispettarli, gli ami- occhi di un paziente corrente, psicoterapi oggi (Minimum Fax, 2017).
fa psicoterapia
beizauberei.wordpress.com
beizauberei.wo
ci e i parenti (per gelosia, per o anche di un paziente futuro,

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA
CONT 75
C SRI LEV ISA CB OE N RI N EO

a
Anche in adolescenza
gli adulti
non sono inutili
Benché vivano la loro fase di crescita
nel segno dell’emancipazione dal mondo
dei grandi, gli adolescenti continuano ad avere
bisogno di modelli adulti, incarnati sia
dai genitori che da altre figure notevoli:
parenti, insegnanti, amici di famiglia

C
ome i genitori sanno, già con l’avvicinarsi del- nostra società, dalla lunga fase di preparazione e dal ri-
la pubertà e ancor più dopo di essa i figli si di- tardato ingresso nell’età adulta, dovuto alla complessità
staccano sempre di più da loro. È un passaggio della società occidentale. Se questa fase di sospensio-
difficile, perché i genitori sono costretti a rivedere il pro- ne presenta molti aspetti positivi, poiché consente di
prio comportamento e a rinunciare ad essere per i figli sperimentare con calma le proprie possibilità e di met-
quel riferimento unico e indiscutibile che sono stati fino tersi alla prova in una situazione ancora protetta, essa
a quel momento. Pur essendo consapevoli che questa è anche fonte di incertezza e ansia.
evoluzione è del tutto normale, e che sarebbe invece
anomalo se non si realizzasse, per i genitori essa non

I
n questa lunga fase di passaggio i genitori non posso-
è indolore. Non lo è nemmeno per gli adolescenti, an- no più essere, come avveniva in precedenza, i principa-
che se l’adolescenza non è certo una malattia. È invece li punti di riferimento e le principali guide. Essi rappre-
un importante periodo della vita, particolarmente lungo sentano l’infanzia da cui l’adolescente sta uscendo e da
nella nostra cultura, segnato da due sviluppi decisivi: cui si sta emancipando, proiettandosi verso il futuro: un
quello sessuale, con il raggiungimento della capacità futuro che allo stesso tempo lo attrae e lo turba, ma al
di riproduzione, e quello cognitivo, con la lenta matu- quale non si può sfuggire, come le modificazioni del suo
razione delle capacità di ragionamento astratto, legata corpo stanno a ricordare a lui e a chi gli sta intorno. In
sia allo sviluppo neurofisiologico che al- questa situazione è del tutto naturale che
la scolarizzazione. Tali sviluppi rendono il l’adolescente, sia esso maschio o femmina,
ragazzino e la ragazzina sempre più simili si rivolga ai coetanei. Essi stanno vivendo
agli adulti; ne deriva che essi mettono in
discussione gli insegnamenti dei genitori
CON LA PUBERTÀ le sue stesse vicende evolutive, e con lo-
ro può parlare, confrontarsi, apprendere e
e le loro regole, e cercano di trovare nuovi I FIGLI TENDONO sperimentare nuovi modi di comportamen-
riferimenti normativi e sociali per far fronte AD ALLONTANARSI to. Per questo i coetanei diventano dei pun-
a una situazione per loro del tutto nuo- ti di riferimento decisivi, anche con il rischio
DAI GENITORI
va, che li esalta ma allo stesso tempo li di un appiattimento nel conformismo per gli
spaventa. Le difficoltà sono acuite, nella adolescenti meno autonomi e più incerti su

76 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
C R E S C E R E
ficile. È una responsabilità di cui sovente gli adulti che
attorniano l’adolescente non sono ben consapevoli e
che tendono anzi a sminuire; al contrario, la presenza,
il comportamento e l’esempio di adulti diversi dai ge-
nitori continuano anche oggi ad essere cruciali. Questi
adulti offrono agli adolescenti, che stanno abbando-
nando i genitori come modelli unici di identificazione, un
modello più forte e sicuro dei coetanei, proprio perché
si tratta di adulti; allo stesso tempo diventa possibile
introiettare valori e insegnamenti che sarebbero rifiuta-
ti se espressi dai genitori. È quindi un errore, da parte
degli adulti, rimandare tutto al rapporto con i coetanei,
come se la propria presenza fosse ormai inutile e co-
me se non ci fosse una responsabilità educativa anche
da parte di chi, pur non essendo genitore, vive a fianco
dell’adolescente.

V
engono ovviamente in mente, come primi adulti
di sé e sulle regole sociali. Di conseguenza, se gli ado- significativi, gli insegnanti. Benché sia innegabile
lescenti rifiutano le regole dei genitori, si adeguano inve- che oggi vivano la loro professione tra mille dif-
ce con grande facilità a quelle dei coetanei, per quanto ficoltà e contraddizioni, il loro ruolo come modelli per
assurde queste possano apparire agli occhi degli adulti. gli adolescenti non può essere negato o rifiutato. Nello
Fare ciò che gli altri fanno, dire ciò che dicono è un modo specifico, essi sono cruciali per educare alla capacità
per avere un riferimento e una guida e non sentirsi smar- critica, che assai più difficilmente si sviluppa in modo
riti nel processo di crescita. Nella società dei consumi, spontaneo nel gruppo dei coetanei, proprio per il con-
questa tendenza adolescenziale al conformismo è stata formismo che caratterizza questo tipo di relazione: con-
immediatamente colta e abilmente sfrutta- formismo che è stato aumentato dall’uso
ta, attraverso la pubblicità, dai venditori dei degli strumenti virtuali, a causa delle lo-
prodotti più vari: dal vestiario agli strumenti ro intrinseche caratteristiche di funziona-
elettronici, dagli accessori all’intrattenimen- L’ADOLESCENTE mento che lo favoriscono. A tale riguardo
to. Niente di meglio, per chi vende, che far NON HA va ricordato che l’OMS considera il senso
leva sull’esigenza di adeguarsi al gruppo e critico una delle cosiddette life skills, vale
a ciò che gli altri coetanei fanno. BISOGNO DI a dire una delle abilità personali e relazio-
Nonostante l’indiscutibile importanza GENITORI-AMICI nali indispensabili per affrontare la vita, i
dei coetanei come modelli, non bisogna suoi problemi e le sue difficoltà, in mo-
fare l’errore di ritenere che gli adolescenti do efficace e sicuro. Gli adulti, insomma,
non sentano più il bisogno di avere co- continuano a svolgere un ruolo impor-
me riferimenti anche degli adulti significativi. Restano tante nello sviluppo adolescenziale, e devono esserne
anzitutto importanti i genitori, che rimangono un sal- maggiormente consapevoli, per non rinunciarvi per co-
do punto di appoggio che dà sicurezza ai figli, quando modità, pigrizia, stanchezza, disillusione o senso di inu-
non fanno l’errore di porsi come amici dei propri figli. Gli tilità. Sapere di essere importanti è la prima condizione
adolescenti non hanno bisogno di genitori-amici, dato per essere motivati a non rinunciare a questo ruolo.
che per sperimentare l’amicizia ci sono i pari. Continua-
no invece ad avere bisogno di genitori veri, anche se
non li considerano più onnipotenti e onniscienti come Talora un adulto, proprio per
facevano da bambini, e rivendicano crescenti spazi di
autonomia nelle idee e nel comportamento. Ma oltre ai non essere suo genitore, riesce
genitori vi sono anche altre figure di adulti che sono im-
portanti nello sviluppo di un adolescente. È questo un
a comunicare con un ragazzo
aspetto che viene oggi molto trascurato. Eppure l’espe-
rienza ci dice che sono tanti gli adolescenti per i quali un GGli abbonati potranno trovare una versione audio riservata dell’articolo
su www.psicologiacontemporanea.it
adulto al di fuori della stretta cerchia famigliare – inse-
gnante, educatore, animatore, parente – è stato impor-
tante, a volte decisivo, nel lungo viaggio di transizione Silvia Bonino
dalla fine della fanciullezza alla fine dell’adolescenza, o è professore onorario di Psicologia dello sviluppo nell’Università di Torino. Tra le sue ultime
pubblicazioni ricordiamo Amori molesti (Laterza, 2015). www.silviabonino.it
almeno per alcuni anni di questo passaggio spesso dif-

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 77
L’ I M P T T O D E RL LI VE A T E C N O L O G I E
PA
G I U S E P P E

LA TECNOLOGIA
POSITIVA
Scopriamo la Tecnologia Positiva, predisposta per
modificare le caratteristiche della nostra esperienza personale
– strutturandola, aumentandola o sostituendola con ambienti
sintetici – allo scopo di ottimizzare la sua qualità e di aumentare
il benessere in individui, organizzazioni e società

la Tecnologia Positiva (per appro-

N
on c’è dubbio che le ne alla memoria, dal ragionamento
tecnologie digitali e so- fondimenti si veda qui: https:// al pensiero.
ciali siano diventate un goo.gl/Cp4Mfu e qui: https:// Una parte rilevante delle rifles-
elemento centrale della no- goo.gl/khSSZL). La sua defini- sioni che hanno legato la Psicolo-
stra esperienza quotidiana. Da zione formale è la seguente: un gia Positiva allo studio dei pro-
semplici strumenti di calcolo e approccio scientifico applicativo cessi cognitivi si deve al lavoro
comunicazione sono progres- che usa la tecnologia per mo- dello psicologo americano Martin
sivamente diventate il principa- dificare le caratteristiche della Seligman (la sua recente intervista
le strumento per comprendere nostra esperienza personale – a Psicologia contemporanea è vi-
chi siamo e per confrontarci con strutturandola, aumentandola o sibile qui: https://goo.gl/Fdw46m).
gli altri. Fino ad oggi la maggior sostituendola con ambienti sin- Nel suo libro La costruzione della
parte dell’attenzione della ricer- tetici – al fine di migliorare la sua felicità Seligman prova a identifica-
ca e degli interventi si è foca- qualità e aumentare il benessere re le 3 dimensioni esperienziali che
lizzata sulla prevenzione degli in individui, organizzazioni e so- permettono di raggiungere la feli-
aspetti negativi di questa nuova cietà. In altre parole, questa di- cità. La prima è la «vita piacevole,»
situazione: il cyberbullismo, il sciplina utilizza la tecnologia per raggiunta attraverso la presenza di
sexting, le fake news e una serie modificare la nostra esperienza emozioni positive. La seconda è la
di altri aspetti di cui la presente con l’obiettivo di migliorarla a li- «vita coinvolgente», che si ottiene
rubrica si è occupata nei numeri vello sia individuale che di intera- mediante il coinvolgimento in at-
precedenti. Tuttavia le tecnolo- zione sociale. tività gratificanti e l’uso di capaci-
gie non sono solo un problema, tà e talenti personali. La terza è la
anzi. Per ciò la ricerca in ambito «vita dotata di senso», raggiunta

A
fornire il quadro scientifico
psicologico ha iniziato da qual- di riferimento alla Tecnolo- tramite il perseguimento di uno
che anno a porsi due importanti gia Positiva sono 2 impor- scopo più ampio di sé stessi.
domande: in che modo questa tanti aree della psicologia. La pri-
trasformazione della tecnologia ma è la Psicologia Positiva, i cui
può essere utile al benessere obiettivi principali sono conosce-
delle persone? Come riuscire a re le virtù e le capacità umane,
utilizzare le tecnologie digitali e e promuovere tali capacità per L’integrazione fra
sociali per promuovere la cresci- consentire a individui, comunità e
ta personale e sociale? società di progredire. La secon-
Psicologia Positiva e
Il tentativo di offrire una rispo-
sta a tali domande ha portato
da è la Psicologia Cognitiva, il cui
principale obiettivo è lo studio dei
Cognitiva è dovuta
alla nascita di una nuova disci- più importanti processi cognitivi a Martin Seligman
plina multidisciplinare in cui la coinvolti nel processo di espe-
psicologia ha un ruolo centrale: rienza soggettiva: dalla percezio-

78 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
L’ I M PA T T O D E L L E T E C N O L O G I E
Le tre principali
forme di benessere:
emotivo, psicologico
e sociale

I
n altre parole, il funzionamento
positivo è il risultato della combi-
nazione di 3 tipi di benessere: il
benessere prevalentemente emo-
tivo (qualità affettiva); quello preva-
lentemente psicologico (coinvol-
gimento/autorealizzazione); quello è Forest (qui per iOS: https://
prevalentemente sociale (relazione goo.gl/XVXkPN, mentre qui per
e stima sociale). Android: https://goo.gl/JokpJi),
Partendo da tale riflessione di che serve per diventare consa- sta si trova di fronte a problemi
carattere generale, la Tecnolo- pevoli e ridurre il tempo passato di salute, meteo e risorse. La
gia Positiva si articola in 3 diverse utilizzando il proprio cellulare. Il capacità del team di condivi-
aree. meccanismo è molto sempli- dere le proprie informazioni e
• La prima è quella delle tecnolo- ce: con l’app si seminano in un di fare scelte corrette consen-
gie edoniche, usate per indurre parco virtuale dei semi che con te il passaggio ai campi base
esperienze positive e piacevoli. il passare del tempo crescono e successivi e al raggiungimento
Esempi di questo tipo di tec- diventano alberi. Se però duran- della vetta.
nologia sono tutte le app che te questo arco temporale si esce
vogliono combattere lo stress e dall’applicazione per fare altro,

M
a come si crea una tec-
facilitare il rilassamento. Ricor- la pianta appassisce e muore. nologia positiva? Le
diamo, per esempio, “Stres- L’app, oltre a facilitare la concen- strategie possibili sono
sessanta” che vuole aiutare gli trazione, aiuta ad acquisire quel- 3. La prima consiste nell’usare
studenti a superare lo stress da la capacità metacognitiva che la tecnologia per strutturare l’e-
esame universitario (per mag- serve per diventare consapevoli sperienza, utilizzando un obiet-
giori informazioni si veda qui: del proprio comportamento. tivo, delle regole e un sistema
https://goo.gl/kqSGxG) trasfor- • La terza area è quella delle di feedback. La seconda “au-
mando il proprio cellulare in un tecnologie sociali-interperso- menta” l’esperienza attraverso
sistema di realtà virtuale in cui nali, con cui aiutare e miglio- la multisensorialità, il biofeed-
sperimentare le diverse fasi di rare l’integrazione sociale e/o back e l’inserimento di oggetti
preparazione di un esame, com- le connessioni sociali tra indi- virtuali sovrapposti a quelli reali,
presa la bocciatura da parte di vidui, gruppi e organizzazioni. in modo da facilitare le scelte
un docente particolarmente se- Un esempio è l’Everest Ga- dell’utente. Infine si può utilizza-
vero. me sviluppato dall’Università di re la realtà virtuale per sostituire
• La seconda è quella delle tec- Harvard (si veda: https://goo.gl/ l’esperienza reale con una sinte-
nologie eudaimoniche, impie- vvEFRi). Il gioco ricorre alla simu- tica, ma più facilmente controlla-
gate per aiutare gli individui nel lazione della scalata del monte bile dall’utente.
raggiungimento di esperienze Everest per insegnare dinami-
coinvolgenti e autorealizzanti. che di gruppo e leadership. In
Esempi di questo tipo di tec- particolare gli studenti svolgo-
nologie sono quelle in grado di no uno dei cinque diversi ruoli in Giuseppe Riva
è ordinario di Psicologia della comunicazione all’Uni-
aiutare i processi di meditazione una squadra di escursionisti che versità Cattolica di Milano. Tra i suoi ultimi libri, Nativi
o di aumentare la consapevo- tentano di scalare la montagna. digitali. Crescere e apprendere nel mondo dei
lezza di ciò che stiamo facen- Durante la simulazione della sa- nuovi media (Il Mulino, 2014).
www.giusepperiva.com
do. Un esempio interessante lita di sei giorni, ogni escursioni-

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 79
S E S S U A L I TÀ

BDSM Ayzad

Oltre le sfumature
di grigio di questo tipo e 1 su 10 le ha mes-

L
a saga di Cinquanta sfumature sensazioni ed emozioni proveranno
di grigio – che conta cinque li- entrambi. Poiché la fantasia non ha se in pratica in forme più o meno
bri, tre film e ben due musical – limiti, le pratiche possono prende- intense. Quel 10% di popolazione,
ha raccolto ad oggi un pubblico di re centinaia di forme differenti che rapportato ai più recenti dati ISTAT
mezzo miliardo di persone, e il me- spaziano da sottili giochi mentali a sugli italiani sessualmente attivi, ri-
rito non è certo di uno stile lette- stimolazioni molto intense che non vela la presenza nel nostro Paese
rario sopraffino. Quando intervistai escludono nemmeno il dolore. Tutto di un’orda di oltre quattro milioni di
E. L. James, l’autrice della saga, lei ciò viene indicato sotto l’acronimo appassionati. È un numero pari agli
stessa confessò un sincero stupo- “BDSM”, dalle iniziali di Bondage abitanti del Veneto, di cui non si può
re per il successo di «un romanzo (immobilizzazione del partner), Do- sottovalutare l’importanza.
rosa qualunque, forse solo un po’ minazione/Disciplina, Sottomissio- Un dato di dimensioni simili non
più esplicito della media». Tanto fe- ne/Sadismo, Masochismo. può essere liquidato, come spes-
nomeno globale è frutto semmai di Una stranezza? Numericamente so accade, come un fenomeno da
un’impressionante campagna di parlando, no. Incrociando diverse baraccone di cui parlare con sar-
marketing, ma soprattutto del te- ricerche demografiche compiute casmo o con la morbosità dei ben-
ma dell’opera: la dominazione ero- negli ultimi venticinque anni, è ri- pensanti in cerca di scandalo. Tale
tica, verso cui c’è evidentemente sultato che nei Paesi industrializzati atteggiamento rivela semmai l’ina-
un grande interesse. 1 adulto su 6 ha fantasie erotiche deguatezza della società, ma anche
dei professionisti e dei terapeuti, ad
affrontare un tema tanto pervasivo
OLTRE I PREGIUDIZI quanto sommerso. Un po’ come
Uno dei partner accadeva con l’omosessualità ne-
gli anni Quaranta del secolo scor-

I
giochi erotici di sottomissione si
basano su un principio semplice. si impegna ad so, moltissimi individui sentono in
Uno dei partner si mette a dispo-
sizione dell’altro impegnandosi ad
accettare e loro pulsioni generalmente irrise o
condannate dall’opinione pubblica
accettare e assaporare tutto ciò gustare tutto ciò – quando non addirittura crimina-
che accadrà; quest’ultimo si pren- lizzate –, che quindi temono di ri-
de invece la responsabilità di ge-
che accadrà entro velare. Questi soggetti non hanno
stire la situazione e decidere quali confini prestabiliti nemmeno risorse istituzionali al-

80 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
UN’INCURSIONE
NEL PIACERE SADO-MASO,
UN MONDO CHE AL DI LÀ
DEI LUOGHI COMUNI È FATTO
DI ACCORDI, CONSENSO
E CONDIVISIONE DEI LIMITI

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 81
le quali rivolgersi: la maggior parte
degli psicologi e sessuologi italiani
È utile la presenza fisico di una sterminata produzio-
ne internazionale di saggistica; di
riceve a malapena un paio d’ore di di psicologi iniziative conviviali finalizzate alla
formazione generica sul tema del- pratica, ma più spesso alla discus-
le parafilie, ed è impreparata ad af-
capaci di dare sione; di eventi di formazione con
frontare questioni che possono di- supporto a chi, workshop concentrati sulla corret-
venire alquanto complesse. ta esecuzione delle pratiche, e al-
Abbandonati a sé stessi, gli ap- tentato dal BDSM, tro ancora. Tali risorse sono una ne-
passionati di BDSM ricorrono allo- senta di averne cessità, trattandosi di relazioni nelle
ra alle risorse online approntate da quali un partner mette letteralmente
altre persone con le medesime in- bisogno la propria vita nelle mani dell’altro
clinazioni – la cui qualità è spesso e accetta di sperimentare – a volte
scarsa. Le esperienze dirette con- lo spostamento dell’interesse eroti- senza possibilità di fuga – situazio-
vivono con confabulazioni porno- co su forme di sessualità statistica- ni psico-sensoriali potenzialmente
grafiche; le informazioni fornite in mente meno comuni. La stragrande estreme. La sottocultura BDSM ha
buona fede sono per lo più aneddo- maggioranza dei praticanti di BDSM quindi sviluppato una serie di no-
tiche, e possono risultare addirittura appartiene a questa seconda cate- zioni, regole, accorgimenti e finan-
pericolose. Ne consegue l’utilità, ol- goria, e vive le proprie inclinazioni in co precetti filosofici volti a ridurre
tre che l’opportunità, di formare dei modo sostanzialmente egosintoni- al minimo i rischi per i partecipan-
professionisti in grado di dare sup- co, cioè appagante per sé stessi, ti. Nel complesso, questi elementi
porto psicologico, come dimostra- come dimostra anche l’incidenza tendono anche involontariamente
to anche dal successo dell’unico irrisoria di casi preoccupanti. Addi- a nutrire l’empatia fra i partner e a
sportello di consulenza sul tema in rittura diversi studi, fra cui quelli di reindirizzare l’istinto sadomasochi-
Italia, attivo presso l’Istituto di Ses- Wismeijer e van Assen (2013) e di sta – dettato dalla innata tendenza
suologia Clinica di Roma. Calderoni, hanno riscontrato in loro dei mammiferi ad adottare compor-
Un’altra osservazione chiave ri- caratteristiche psicologiche più fa- tamenti egoistici di dominazione e
guarda la distanza esistente fra il vorevoli della media. sottomissione – verso un’espres-
reale mondo BDSM e le sue rap- sione basata sulla sicurezza e fo-
presentazioni stereotipate, sia nei calizzata sul benessere dell’altro.
media (Cinquanta sfumature com- PATTI CHIARI, In un certo senso, il BDSM può
preso) che nella letteratura scienti- PIACERE LUNGO essere considerato una “cura” dal
fica. Benché tanto il DSM-5 quanto sadomasochismo patologico.
l’ICD-10 abbiano depatologizzato Dimentichiamo le rappresentazioni

O
sservando il fenomeno, si
le parafile che non creino disagio al nota facilmente come il fat- esasperate, violente, tipiche della
soggetto o a chi gli sia vicino, non tore discriminante sia l’e- pornografia: nella quasi totalità dei
pochi professionisti basano ancora sposizione a quella che è a tutti casi, la dominazione erotica è quel-
la loro visione delle sessualità alter- gli effetti una cultura del BDSM, la lo che il sessuologo John Money
native sulla descrizione di casi clinici quale oltre che negli spazi di con- definiva «un drago di velluto»: un’i-
gravi, sovente studiati nella popola- fronto virtuale consiste nel mondo dea spaventosa ma innocua all’atto
zione carceraria. La realtà del feno-
meno, fortunatamente, è che esiste
una grande differenza tra disturbo
parafilico – su cui è necessario in-
tervenire – e semplice parafilia, cioè

82 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
Chi si approccia

S E S S U A L I TÀ
pratico. Così innocua, in effetti, da informazioni risultano altresì pre-
avere dato origine addirittura a una ziose per i terapeuti e per chiunque
serie di strumenti relazionali che co- per la prima volta interagisca con persone dalla ses-
minciano ad essere integrati anche sualità BDSM, al fine di inquadrare
in ambito terapeutico.
al sado-maso in maniera corretta concetti abitual-
Chi si avvicina la prima volta alla resta sorpreso mente distorti dagli stereotipi me-
cultura BDSM può restare sorpreso diatici. Non bisogna infatti dimen-
per esempio dall’attenzione estre- dall’attenzione ticare che, nonostante la passione
ma verso il tema del consenso fra rivolta al consenso per il BDSM sia in genere innocua,
partner. Lungi dagli standard “nor- una sessualità improntata ad ar-
mali” da cui scaturiscono fenomeni reciproco chetipi così intensi e spesso tota-
quali lo scandalo Weinstein/#Me- lizzanti può colorare altre aree della
Too, la violenza di genere e il fem- PER UNA CORRETTA quotidianità. Fra queste vi sono le
minicidio, i “pervertiti” adottano il CONOSCENZA comuni problematiche psicologi-
meccanismo delle safeword, i “se- che e relazionali, e in tal caso è fon-
gnali di emergenza”. Nel momen- damentale padroneggiare gli stru-

N
on parliamo poi dell’attenzio-
to in cui uno dei partner usa questi ne tecnica posta nelle prati- menti per distinguere se e quanto
segnali – verbali o meno – qualsia- che vere e proprie. È facile l’eros parafilico le influenzi.
si attività in corso viene immedia- che la necessità di prevenire inci- L’esperienza nello studio delle
tamente interrotta senza questioni, denti e lesioni faccia sviluppare ne- sessualità alternative rivela l’esisten-
recriminazioni o drammi. Quale che gli appassionati di bondage una za di un’infinità di sottoculture eroti-
sia il problema, i partner eliminano conoscenza della fisiologia, miglio- che di norma molto più circoscritte
la fonte di disagio, discutono del re di quella di tanti studenti di Me- di quella BDSM, ma con dinamiche
modo migliore per evitare che si ri- dicina. Chi ama la flagellazione im- sostanzialmente analoghe. L’invito
presenti e in tutta serenità scelgono para dove e come colpire per non a una maggiore apertura mentale
se riprendere o meno ciò che sta- provocare danni, ma anche le basi e a un approccio non giudicante si
vano facendo, nell’ottica di collabo- del primo soccorso per rimediare a estende pertanto a ogni forma di
rare per offrirsi l’un l’altro la migliore possibili errori. L’efficacia di questa parafilia non patologica – per il be-
esperienza possibile. estrema attenzione alla sicurezza e nessere tanto dei diretti interessa-
Chi si diverte con corde e fruste al benessere reciproco è testimo- ti quanto di chi vi interagisce. Dato
coltiva inoltre l’arte della negozia- niata dalla rarità di casi di cronaca che conoscerle tutte è pressoché
zione, in modo da stabilire chiara- gravi connessi al mondo BDSM. impossibile, può essere utile rifarsi
mente i desideri, le curiosità e i limiti Non a caso, analizzandone i detta- ai principi di sex positivity descrit-
di entrambi. Questo processo, che gli, si scopre come la quasi totalità ti dal «Manifesto degli esplorato-
nella realtà non assomiglia affatto degli incidenti riportati riguardi sog- ri sessuali», un’iniziativa nata per
alla fiaccante formalità descritta in getti estranei alla cultura di cui so- combattere le ricadute sociali ne-
Cinquanta sfumature, ha il pregio pra, che si improvvisavano esper- gative di un approccio normativo
di essere anch’esso collaborativo ti di eros estremo. Tipicamente: all’eros.
e non competitivo. Le parti non si sex-worker istigati dai clienti; per-
rassegnano a piccole, sgradevo- sone in stato di coscienza altera-
li concessioni pur di ottenere un to; soggetti gravemente disturbati;
vantaggio, ma studiano insieme individui dediti a pratiche autoero- Riferimenti
ferimenti bibliografici
quali possano essere un obiettivo tiche ad alto rischio (restrizione del APA - AMERIC
MERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION (2014), Manuale
comune e il modo per raggiunger- respiro). diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta
lo col massimo piacere di entram- Anche sotto questo aspetto ap- edizione (trad. it.), Raffaello Cortina Editore, Milano.
AYZAD
YZZ (2004), BDSM. Guida per esploratori dell’eroti-
bi. Ancora, il cosiddetto aftercare pare allora evidente l’importanza smo estremo, quinta ed., Castelvecchi, Roma.
è la fase di conforto e coccole re- di poter accedere facilmente a in- AYZAD (2018), «Il manifesto degli esploratori sessuali»,
www.ayzad.com.
ciproche che ci si concede dopo formazioni attendibili, ben distinte WISMEIJER A. A., VAN ASSEN M. A. (2013), «Psychological
un’esperienza particolarmente in- dalle iperboli dell’immaginario por- characteristics of BDSM practitioners», The Journal
of Sexual Medicine, 10 (8), 1943-1952.
tensa – non una cortesia occasio- nografico. Solo così, infatti, chi è
nale, ma una parte integrante de- attratto da fantasie erotiche di do-
gli incontri BDSM. Quante coppie minazione può comprenderle, ela- Ayzad
è il più attivo divulgatore italiano nel campo delle ses-
ses
tradizionali hanno l’accortezza di borarle ed eventualmente realiz- sualità alternative. Autore di diversi testi di riferimento
ritagliarsi simili momenti di debrie- zarle in modo sicuro senza essere sul tema, è personal coach e nel 2017 è stato nomin nominato
fing (rielaborazione), contatto ed vittima di negatività interiorizzate o fra i 5 sex blogger più influenti al mondo per il suo sito
s
www.ayzad.com.
empatia? provenienti dall’esterno. Le stesse

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 83
B RMA N D I N G E DMEA R K
A R C O
ETING
V E G L I A

SIAMO NOI A
USARE I SOCIAL
MEDIA O IL CONTRARIO?
Come si dice nell’ambiente pubblicitario su Internet, “Se
il prodotto è gratis, allora il prodotto sei tu”. Nel senso che
usufruendo di servizi a costo zero, diventi destinatario di
réclame basate su tutto ciò che di te hai fatto trapelare nel web

5. Trova cosa avete in comune e il

H
ai visto o partecipato a una quelle che già hai, imparare cose
discussione su Facebook? buono nelle persone. nuove, leggere le notizie. E questi
Penso di sì. È facile veder- servizi, appunto, sono disponibili
vi discussioni, litigi, odio espresso Mentre, appunto, sui social si per te gratis. Considerando che
con parole irripetibili. La doman- sarebbero scannati (a parole). Inol- Facebook spende circa 1 dollaro
da è: siamo veramente così o è lo tre uno dei ragazzi ha dato un’in- a utente al mese e consideran-
strumento, il social media, a tra- teressante risposta alla domanda do che ha 2.2 miliardi di utenti al
sformarci così? Per una trasmis- dell’intervistatore «Chi ci guadagna mese, le spese di Facebook so-
sione televisiva americana è stato dall’odio sui social?». Ha risposto: no 2.2 miliardi al mese.
fatto un semplice esperimento «Sono i social media stessi a gua- Chi le paga? Tu. Come? Come
con 8 ventenni (rappresentativi del dagnarci… hanno più interazione» “soggetto pubblicitario”.
gruppo demografico più presente (e quindi possono mostrare più Cioè, Facebook è sostanzial-
e attivo su Internet relativamente messaggi pubblicitari). mente un contenitore di pubbli-
all’odio politico): 4 liberali e 4 con- Se capisci l’inglese puoi vedere il cità. Che funziona quanto più tu
servatori. Il conduttore ha fatto video dell’esperimento qui: http:// stai su Facebook, vedi la pub-
loro alcune domande su temi “cal- bit.ly/odiosocial. blicità e clicchi sugli annunci, o
di” e ha osservato le risposte e le anche solo li vedi. Infatti, chi fa
discussioni che potevano marketing paga Facebook per
nascerne. SE NON SEI TU poter mostrare le sue pubblicità
Ha poi composto piccoli grup- A USARE I SOCIAL a persone che hanno i tuoi inte-
pi con giovani che avevano idee MEDIA, SONO LORO ressi, la tua età e decine di altri
opposte, per vedere se riusciva- A USARE TE elementi che si possono sceglie-
no a trovare un punto d’incontro.
Infine ha chiesto a tutti di lavora- è un modo di dire a pro-
re insieme per stilare un elenco di
regole da seguire per evitare l’odio
sui social media. E i giovani hanno
C’ posito dei servizi Internet:
«Se il prodotto è gra-
tis, allora il prodotto sei tu». Ed è
Chi lo usa paga le
creato “Le 5 cose da pensare pri- assolutamente così, e arriviamo
ma di iniziare un litigio sui social”. al collegamento di questo esperi-
1. Ascolta prima di rispondere. mento con il marketing, che è l’ar-
spese di Facebook
2. Se non lo dici di persona, gomento della presente rubrica. come destinatario
non dirlo online. Considera Facebook: hai gra-
3. Non insultare. tuitamente servizi per passare il di pubblicità
4. Contrapponi alla rabbia la gen- tempo, stabilire nuovi contatti e
tilezza. amicizie, mantenere i contatti con

84 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
BRANDING E MARKETING
re per mostrare i propri annunci. magari un po’ semplicista. In fin
Dunque, no, gli annunci di Face- dei conti, la grande maggioranza
book non sono là innocuamente Anche su Instagram delle interazioni che abbiamo sui
e a casaccio: tu vedi esattamente social media non è con la pubbli-
gli annunci che un’azienda vuole o YouTube gli cità, ma con altre persone. È vero,
mostrarti. E così fanno tutti gli altri ma rimane il problema che siamo
siti o app (per esempio Instagram, annunci non “prigionieri volontari” di piattafor-
YouTube) che tu usi e dove ci so- me di interazione con gli altri che
no pubblicità. sono mai casuali sono estremamente limitate nel
Ma la pubblicità non c’era anche trasmettere tutti gli elementi di un
prima, in TV e sui giornali? C’e- reale rapporto umano (sostanzial-
ra, ma con una grossa differenza: mente, leggiamo e scriviamo); ma
prima decidevamo il momento in che, proprio per questo e per gli
cui guardavamo la TV o leggeva- altri elementi di gratificazione che
mo i giornali ed era comunque un ci danno, sortiscono facilmente
tempo inferiore rispetto a quello in abitudine e dipendenza.
cui non lo facevamo. Oggi passia-
mo ore e ore sui social, e quindi
passiamo ore e ore esposti a mes-
saggi di marketing. E ci colleghia-
mo al concetto espresso sopra:
per Facebook – e per gli altri social
che vendono il tempo in cui li usi
e le tue interazioni alle aziende per
farci pubblicità – è importante che
tu passi del tempo sulla piattafor-
ma. E le discussioni su argomenti
più disparati sono (per Facebook,
nello specifico) dei componen-
ti essenziali di questo tempo e di
queste interazioni.
Di conseguenza, se magari hai
pensato “L’uso dei social contri- Non credo che si tratti di do-
buisce alla litigiosità della nostra Ma in ogni caso siamo immersi in ver trovare una soluzione: “vivere
società”… non è un pensiero da un cambiamento di metodi e abi- dentro una realtà computerizzata”
vecchia zia. È assolutamente così. tudini di interazione fra le persone. sarà sempre più il modo in cui vivrà
Senza dubbio abbiamo dei vantag- gran parte dell’umanità. Pensia-
gi: possiamo interagire senza limiti mo a cosa succederà quando la
IL MARKETING STA di tempo e spazio con chiunque, realtà virtuale diventerà un’inter-
TRASFORMANDO cosa impossibile da fare di perso- faccia naturale verso i computer.
IL MODO IN CUI na e pure al telefono. E otteniamo Ma è questione di essere consci
CI RELAZIONIAMO? scariche di serotonina ogni volta di cosa è il social media e di qual
che riceviamo feedback positivi dai è il nostro ruolo in questo ambien-

P
er scopi di marketing, i social nostri contenuti (quindi una piccola te. Perché se non siamo quelli che
media stanno effettivamen- parte di noi). Ma, come è mostra- usano i social media per vendere,
te cambiando il modo in cui to in questo semplice esperimento allora siamo quelli che sono usati
ci relazioniamo con gli altri. L’o- sociale (non “social”), quando le dai social media per essere spinti
biettivo è appunto che ci abituia- persone interagiscono in maniera ad acquistare. Basta saperlo.
mo sempre più profondamente a “umana” parlandosi, ciò che era
usare l’interfaccia dei social come un’interazione totalmente negati- Marco De Veglia
interfaccia verso gli altri, piuttosto va, carica di odio sostanzialmente è riconosciuto come il massimo esperto italiano di
Brand Positioning. Dal 2009 vive negli Stati Uniti,
che altre più naturali, dove però insensato, diventa un’interazione prima a New York, attualmente a Miami, e da oltre
non potremmo essere “prodotto positiva, naturale, sensata. venticinque anni aiuta le aziende italiane a ridefinire le
da vendere”. Non solo per litigare, Quindi il marketing sta cambian- loro attività di marketing.
marco@brandfacile.com
certo, ma anche per interagire in do il nostro modo di interagire?
www.brandfacile.com/pc
maniera positiva. È un’affermazione un po’ forte e

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 85
P E GR US O N E ES AL RA VC O
I D O
RO
H I E L L I

DIFESA DEGLI UTENTI:


UNA FUNZIONE
DIMENTICATA?
Nel counseling di carriera c’è sempre più bisogno di azioni a tutela
dell’utente svantaggiato che tendano sia a difenderlo e sostenerlo
sia a denunciare, e possibilmente rimuovere, gli elementi
del contesto che ostacolano il suo sviluppo

chieste organizzative si scontrano

L
eggendo il recente rapporto più diretto, ci si può rendere con-
di monitoraggio sui “Servi- to – come del resto affermano da di fatto con i dinamismi attuali sia
zi per il lavoro” stilato dalla tempo gli studi psicologici – della del contesto lavorativo divenuto
ANPAL (Agenzia Nazionale Poli- grande diversità dei bisogni delle instabile sia della stessa persona,
tiche Attive Lavoro, http://www. persone: la maggior parte dei ri- non più facilmente incasellabile in
anpal.gov.it) si rimane colpiti da chiedenti consulenza (84%) sono una stabile categoria (“giovani”,
due fatti. Il primo, positivo, riguarda NEET (Not in Education, Employ- “adulti”, “anziani” ecc.) per le gran-
finalmente la presenza, almeno nei ment or Training). Poi ci sono i di differenze interne nelle esperien-
programmi formali di questi servizi disoccupati (circa il 60%, ma con ze formative e di vita.
pubblici, di attività di orientamen- diversità di livello scolastico, ge- Non è un caso che la ricerca psi-
to specialistico comprensive pure nere, provenienza geografica ed cologica più recente insista sull’e-
di forme di counseling di carriera etnica), gli utenti over 50 (21%) e sigenza di migliorare le pratiche di
(chiamate “consulenza orientativa” quelli con disabilità (ben il 30%). Si counseling di carriera: a) facendo
e “accompagnamento al lavoro”) vede infine che in certe zone c’è una più puntuale analisi psicoso-
che sono di interesse professionale lavoro ma non vi è corrispondenza ciale del lavoro, che renda eviden-
anche per gli psicologi; il secondo, tra qualifiche offerte e richieste. ti, da un lato, le richieste prioritarie
invece più problematico, si riferisce e la natura delle attuali interazione
alla “scoperta” che gli utenti non tra contesti organizzativi e persone

A
vere questa ulteriore prova
sono una categoria omogenea, dell’eterogeneità dei biso- e, dall’altro, i radicali cambiamen-
bensì un aggregato di tanti sotto- gni dovrebbe comporta- ti in atto nei significati e scopi del
gruppi con svantaggi sociali diversi re la modifica dell’orientamento lavoro espressi dai vari gruppi so-
che talvolta si sommano tra loro. e counseling di carriera attua- ciali e nelle rappresentazioni sociali
Si vede poi che le forme di orienta- ti una tantum, con le tradizionali del lavorare; b) cercando di capire
mento e consulenza di carriera più procedure uguali per tutti. Inoltre
personalizzate e mirate ad accom- sarebbe necessario non affidar-
pagnare le persone nella costru- si più solo alle classiche tecniche
zione dei loro progetti professionali psicometriche basate sulle misure
sono considerate dagli stessi ope- di congruenza tra le caratteristi- L’ambito della
ratori come molto carenti in circa che delle persone e le aspettative
un terzo dei casi. dei contesti formativi e lavorativi.
consulenza di
Che cosa possiamo ricavare da
questi dati? Due tipi di suggestio-
Infatti, le modalità comuni con cui
gli operatori dei servizi per l’impie-
carriera ha bisogno
ne: una più diretta, di carattere go creano, in modo più o meno di rinnovamento
tecnico, e un’altra più generale sul automatico, il profilo delle persone
valore di questi servizi. In modo ed effettuano il matching con le ri-

86
6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
PERSONE E LAVORO
meglio in cosa consista il “capi- nale career counseling individua-
tale psicologico” delle persone, le incentrato solo sul facilitare
esplorando nuovi costrutti, come
per esempio l’autoefficacia, la
È fondamentale apprendimenti e cambiamenti
interni a livello intrapsichico. In
resilienza, le strategie di coping, comprendere il pratica, essa si traduce in una
l’intelligenza emotiva, la riflessivi- presa in carico più ampia dei
tà ecc.; c) sforzandosi di tradurre capitale psicologico bisogni dell’utente e in un’alle-
queste nuove conoscenze nella anza di lavoro che non è neutra-
consulenza personale di carriera dei lavoratori le rispetto alle dinamiche sociali
in modo da non limitarsi a favo- invalidanti, ma che prevede un
rire un adattamento passivo alle impegno diretto del consulente
richieste lavorative anche quando quale agente di cambiamento: a)
ingiuste, e potenziare invece le cerne il significato più profon- con azioni di empowerment tese
capacità di gestire con efficacia do del loro lavoro di sostegno a anche a rendere più consapevo-
le interferenze emotive nei pro- persone e gruppi sociali varie- li le persone e la comunità delle
cessi decisionali relativi alla for- gati accomunati dalla ricerca barriere e delle contraddizioni
mazione e al lavoro e le capacità di una qualche forma di aiuto, presenti nei contesti di lavoro; b)
di resistenza alle crisi, che sono anche se non di tipo clinico. Ci con azioni svolte pure per conto
ormai da ritenersi probabili nella si riferisce al fatto che cercare di dell’utente più svantaggiato e
storia individuale; d) mettendo rispondere a questi bisogni così mirate sia alla sua difesa e soste-
in primo piano le capacità della diversificati dovrebbe rendere gli gno sia alla denuncia e possibile
persona di attuare una proget- operatori consapevoli delle cre- rimozione collettiva dei fattori di
tazione flessibile e ricorsiva dei scenti condizioni sociali di dise- contesto che sono di ostacolo
propri percorsi di vita socio-pro- guaglianza, dell’illusorietà delle allo sviluppo personale e fonte di
fessionale superando concezioni promesse meritocratiche enfa- diseguaglianza di opportunità.
obsolete o distorte secondo cui tizzate in molti contesti non solo
esistono per tutti le stesse ampie imprenditoriali ma anche scola-
possibilità di scelta e si possono stici e formativi, della diffusione
Riferimenti bibliografici
raggiungere risultati soddisfacen- di situazioni di povertà culturale
ti solo grazie alla responsabilità e di risorse e dei rischi di perife- CRUCIL C., AMUNDSON N. (2017), «Throwing a wrench in the
work(s): Using multicultural and social justice compe-
individuale, senza considerare ricità ed esclusione dal mercato tency to develop a social justice oriented employment
invece l’handicap dei fattori osta- del lavoro. Questa constatazione counseling toolbox», Journal of Employment Coun-
colanti del contesto sociale. sta ponendo in risalto nella lette- seling, 54, 1-11.
FICKLING M. J., LANCASTER C., NEAL A. V. (2018), «Social justi-
ratura psicologica internazionale ce in career services: Perspectives of university career
una dimensione spesso dimen- center directors», The Career Development Quar-

A
nche la seconda sugge-
terly, 66, 64-76.
stione dovrebbe preoccu- ticata del counseling di carriera: HOOLEY T., SULTANA R. (2016), «Career guidance for social
pare gli operatori dell’o- l’advocacy (patrocinio, soste- justice», Journal of the National Institute for Career
Education and Counselling, 36, 2-11.
rientamento e del counseling di gno, difesa) degli utenti.
carriera (in particolare gli psico- Si tratta di assumere un’otti- Guido Sarchielli
logici che scelgono di occuparsi ca emancipatoria e di giustizia è professore emerito di Psicologia del lavoro all’Univer-
sità di Bologna.
di queste attività) perché con- sociale che arricchisce il tradizio-

87
87
LIBRI PER LA MENTE
Nuove Tra dieci anni,
quando tutti noi
avremo un paio
tecnologie di occhiali per
entrare nella realtà

S
arebbe impossibile tracciare una storia dell’evoluzione umana senza
menzionare le invenzioni tecnologiche che hanno caratterizzato le va-
virtuale, cosa ci terrà
rie epoche. Dalla ruota alla lavorazione dei metalli, fino alle macchine in contatto con
a vapore e ai computer, le diverse tecnologie hanno trasformato il mondo
intorno a noi, condizionando le nostre vite. Non sempre e non solo in meglio, il mondo reale?
però. Infatti, ogni nuova tecnologia, dalla prima selce scheggiata dall’uomo
agli odierni smartphone, può rivelarsi un’arma a doppio taglio, portando
vantaggi e svantaggi. IRRESISTIBILE
Dunque, il compito dell’uomo non è solo quello di costruire nuove tec-
nologie, ma anche di imparare a utilizzarle, evitando che certi meccanismi

P
roprio in virtù della costante
possano sfuggire al nostro controllo, e che le macchine, come nel film di evoluzione della tecnologia,
Kubrick 2001: Odissea nello spazio, possano prendere il sopravvento sulle oggi ci ritroviamo fra le ma-
nostre vite. ni strumenti potentissimi, come gli
smartphone, che, è vero, possono
portarci grandi benefici, ma con-
LA NATURA tengono anche insidie alle quali non
DELLA TECNOLOGIA siamo preparati.
Lo scopo del saggio di Adam Al-

U
na stimolante riflessione sul- ter Irresistibile è proprio di metter-
le caratteristiche della tecno- ci in guardia dalle trappole micidiali
logia è contenuta nel saggio W. Brian Arthur, che maneggiamo quotidianamen-
dell’ingegnere ed economista della La natura della te con ingenua nonchalance. Co-
Stanford University W. Brian Arthur, tecnologia. Che cos’è me dimostra l’autore facendo riferi-
e come evolve,
La natura della tecnologia. L’autore Codice Edizioni,
mento a importanti studi scientifici,
vi evidenzia come la tecnologia con- 235 pp., 21 € le tecnologie che si sono sviluppate
sista nel tentativo da parte dell’uomo negli ultimi anni possono scatena-
di “catturare” un fenomeno naturale tendenza a perpetuare sempre sé re nel nostro cervello reazioni simili
per poi utilizzarlo per i propri scopi. stessa. Infatti, ogni nuova tecnolo- a quelle delle droghe, producendo
Ma la caratteristica più interessan- gia è formata dall’unione di diverse una sensazione momentanea di pia-
te della tecnologia è la sua struttu- componenti tecnologiche, che, per- cere e instaurando un circolo vizio-
ra ricorsiva o autopoietica, ossia la fezionate e rese più funzionali per il
nuovo fine, danno vita a un nuovo
strumento, che sarà poi il punto di
Il mondo partenza per gli sviluppi successi-
vi. In tal modo la tecnologia, quasi
è plasmato dalla come un’entità autonoma, tende a
evolversi costantemente, in maniera
tecnologia molto più non lineare ma esponenziale, diven-
Adam Alter,
Irresistibile. Come
dire no alla schiavitù
che dalle guerre tando sempre più potente. Quindi,
della tecnologia,
portando con sé nuovi vantaggi ma Giunti Psychometrics,
e dai trattati anche nuovi pericoli. 336 pp., 19.50 €

88 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
so di tolleranza e assuefazione. Non
a caso, Alter parla di «dipendenza
comportamentale», a indicare il bi-
sogno compulsivo che ci lega a un
utilizzo smodato dello smartphone,
a scapito di altre attività più significa-
tive, come costruire relazioni faccia
a faccia.
Tra i consigli pratici per un uso
consapevole della tecnologia (visto
che sfuggirle del tutto oggi sareb-
be impossibile), va segnalato l’uso
di un’app, Moment, che misura il
tempo speso usando lo smartpho-
ne. Un chiaro segnale, questo, di
come la stessa tecnologia che può
renderci schiavi possa pure aiutarci
ad essere liberi.

ELON MUSK re vetture interamente elettriche, e


Perché dovresti
SpaceX, la prima azienda privata ri-
dedicare il tuo
D
unque, dipende da noi se es- uscita nella “mission impossible” di
sere usati dalla tecnologia o lanciare razzi nello spazio.
usarla. E un ottimo esempio tempo a un’azienda
di un uso costruttivo può essere
Elon Musk. In questa bella biografia, che non fa niente
Ashlee Vance riesce a raccontarci la
vita e le ambizioni del personaggio
di positivo per
più carismatico e influente dai tempi il mondo?
di Steve Jobs. Ashlee Vance,
Dopo aver lanciato Paypal, Elon Elon Musk. Tesla,
Musk ha dato prova di grandissime SpaceX e la sfida per Nelle sue mani la tecnologia di-
un futuro fantastico,
capacità imprenditoriali e ingegne- Hoepli, 384 pp., venta uno strumento in grado di
ristiche, fondando Tesla, la prima 24.90 € migliorare la vita dell’uomo, ap-
azienda automobilistica a crea- portando un contributo positivo al
pianeta. Una tecnologia che può
aiutarci a risolvere problemi, come
CONSIGLIATI DAL GRUPPO FACEBOOK l’inquinamento, creati da altre tec-
nologie. Una tecnologia che può
“LIBRI PER LA MENTE” farci sognare, allargando gli oriz-
• Cyber Bullismo. Guida completa per genitori, ragazzi e insegnanti di zonti della nostra specie fin sopra LIBRI PER LA MENTE
Mauro Berti, Serena Valorzi, Michele Facci (Reverdito, 2107). Consi- lo spazio infinito.
gliato da Ilaria Riviera.
• La psicologia di Internet di Patricia Wallace (Raffaello Cortina Editore,
2017). Consigliato da Erica Petrucciani. a cura di Davide Lo Presti, psicologo clinico
• Small Data. I piccoli indizi che svelano i grandi trend di Martin Lind- e autore di La profezia che si autorealizza. Il potere
delle aspettative di creare la realtà (Flaccovio, 2018),
strom (Hoepli, 2016). Consigliato da Antonio Amatulli. e Luca Mazzucchelli, direttore di Psicologia con-
• Il dilemma dell’innovatore. Come le nuove tecnologie possono estro- temporanea. Gestiscono insieme il gruppo Facebook
mettere dal mercato le grandi aziende di Clayton M. Christensen e “Libri per la Mente”. www.psicologomontecatini.com
Michael E. Raynor (Franco Angeli, 2016). Consigliato da Federica
Todino.
• Fisica del futuro. Come la scienza cambierà il destino dell’umanità e
la nostra vita quotidiana entro il 2100 di Michio Kaku (Codice Edizioni,
2012). Consigliato da Antonio Bencivinni.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 89
Giuseppe Lavenia,

A
uto che si guidano da sole, fri-
goriferi intelligenti che segna-
Se davvero Le dipendenze
tecnologiche.
Valutazione, dia-
lano cosa manca, navigatori esistesse un gnosi e cura, Giunti
che ci guidano per le strade di città Psychometrics,
sconosciute, app per verificare la te- osservatore capace 112 pp., 14 €
rapia di malattie croniche. Le nuove
tecnologie sono studiate per risolvere di filtrare la mole di
L’
ambito delle nuove tecnolo-
i problemi quotidiani, sono parte in- gie e delle patologie ad esse
tegrante della nostra vita e le usiamo
dati prodotti dai connesse è in continua evolu-
più volte al giorno, in ogni tipo di con- flussi comunicativi zione, anche per chi pratica la psi-
testo. Con lo smartphone possiamo cologia e deve intervenire a livello
tenere sotto controllo le e-mail di la- distinguendo professionale. L’autore presenta una
voro, scrivere a un amico per fissare guida per riconoscere i sintomi delle
l’aperitivo, acquistare un biglietto del tra verità e bugia? nuove patologie associate all’abuso
treno, prenotare il posto al cinema o della Rete, tra cui shopping online
una vacanza, ordinare la cena, scat- compulsivo, gioco d’azzardo pato-
tare foto e condividerle con gli ami- logico online, cyberbullismo, porno-
ci o sui social. Semplificano la vita, dipendenza, dipendenza da giochi di
rendendo a portata di clic un nume- ruolo online. Partendo da un approc-
ro elevato di cose e permettendo di cio sistemico alla patologia dal pa-
trovare quello che cerchiamo in po- ziente, quale sintomo di un problema
chi istanti. Senza, ci sentiamo “persi”. più complesso che coinvolge l’inte-
Tuttavia, affidarci alla Rete per ogni ra famiglia e perciò necessita della
Federico Baccomo,
aspetto della vita determina un’“am- Anna sta mentendo, presa in carico di tutti i membri, con
nesia digitale”, per cui non ricordia- Giunti, 288 pp., 17 € modalità terapeutiche e interventi
mo più il numero di telefono di un diversi, Lavenia presenta le fasi del
amico o il titolo di un film. Le poten- necessità di filtrare ogni conversa- percorso psicoterapeutico, tecniche
zialità sono infinite, ma molti sono i zione con l’app che svela le bugie? e interventi per avviare il recupero a
rischi a cui può esporci, fino a crea- Nel romanzo di Baccomo, Riccardo un uso consapevole e non patologi-
re dipendenza e a sviluppare disturbi si trova a vivere come in una real- co degli strumenti tecnologici.
e patologie. Non sono gli strumenti tà distopica quando sul suo cellu-
in sé a provocare dipendenza, ma la lare compare WhatsTrue, app che
gratificazione e il rinforzo che danno, sembra capace di fare proprio que-
i bisogni a cui rispondono, a trasfor- sto: indicare quando una persona Nonostante
marli in fattori scatenanti dei com- sta mentendo. Sempre più spes-
portamenti dipendenti. so i messaggi di Anna, la giovane questo uso della Rete
collega con cui ha da poco iniziato
una storia, sono accompagnati dal-
provochi o accentui
i problemi sociali,
S
e esistesse un’app in grado la scritta «Anna sta mentendo…».
di dirci se la persona con cui Pian piano Riccardo inizia a dubita-
stiamo chattando sta dicen- re di tutto, è ossessionato dall’app, familiari ed economici,
do la verità? Riusciremmo a non che amplifica i suoi timori e le sue
lasciarci condizionare da uno “sta paranoie, lo rende sospettoso, ridu-
l’utente continua
mentendo” che appare sulla frase ce in lui il confine tra fantasia e real- e non riesce
scritta dal nostro interlocutore? Il bi- tà, lo intrappola nel bisogno com-
sogno di controllo e di conoscere la pulsivo di sapere se chi scrive stia a distaccarsene
verità sarebbe così forte da portarci mentendo, fino a quando non ini-
a verificare ogni aspetto anche mar- zia a prendere coscienza di essere
ginale dei nostri rapporti con gli altri, condizionato in ogni sua scelta e di a cura di Paola A. Sacchetti, psicologa funzionale
alterando la visione della realtà, ren- quanto l’app stessa stia distruggen- e dell’età evolutiva, editor senior per Giunti Edu,
appassionata di cinema nonché lettrice vorace.
dendoci sospettosi, suscitando la do la sua vita.

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Roberto
Escobar Estate 1993
Un film, intessuto più di sguardi che di fatti,
sulla solitudine di una bambina di 7 anni che
ha perduto la madre e guadagnato due zii
e una cuginetta rispetto ai quali è in bilico tra
un amore immediato e una immediata gelosia
L
a piccola Frida (Laia Artigas) è ripresa di spalle, immobile. Nella sera d’estate
corrono voci disordinate di bambini in festa. Un ragazzino le si avvicina e le do-
manda perché non pianga. «Estàs mort», le dice, “Sei morta”. E intende che è
stata eliminata dal loro gioco. Lei non risponde. In controcampo, in primissimo piano,
la macchina da presa ne inquadra il viso. Ancora non piange. Ha gli occhi sbarrati e
asciutti, fissi sui fuochi d’artificio che illuminano il cielo di Barcellona. Così inizia Estate
1993 (Estiu 1993, Spagna, 2017, 97’), scritto e diretto da Carla Simón Pipó.
A 31 anni la regista catalana esordisce con un film che la riguarda, certo nel senso
che è autobiografico, ma ancora più nel senso che lo sguardo della piccola protago-
nista e il suo si incontrano. È come se Frida, il doppio narrativo di lei a 7 anni, si fosse
staccata dalla sua memoria e fosse tornata a interrogarla, altra da lei e allo stesso
tempo identica a lei. «Ho raccontato la mia storia così tante volte che è diventata co-
me una leggenda, qualcosa che è successo, ma che allo stesso tempo sembra una
favola», confida. Ricordi, storie di famiglia, immaginazione – prosegue –, «tutto si è
confuso nella mia mente quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura». Il risultato
è un film che alleggerisce i fatti, sino a metterli sullo sfondo. Il loro peso tragico non
scompare, ma viene trasfigurato, sospeso nello stupore smarrito di una bambina.
Un po’ alla volta, senza perdersi nei dettagli di quanto è accaduto, Simón Pipó ci
porta nel cuore del racconto. La madre di Frida è morta, qualcuno dirà poi di polmo-
nite, con una reticenza che suggerisce qualcosa di più
grave, e di più “sconveniente”. Ma non è questo che in-
LA BAMBINA teressa, né alla regista né allo spettatore. Velocemente la
PROTAGONISTA sceneggiatura si allontana da Barcellona. Frida deve ini-
È IL “DOPPIO ziare una nuova vita con gli zii Esteve (David Verdaguer)
e Marga (Bruna Cusí), nella loro casa contadina. Tutti e
NARRATIVO” tre ora hanno un compito difficile e necessario. Gli adulti
DELLA REGISTA devono imparare ad avere un’altra figlia, oltre alla loro An-

92 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
A
M
E
N
I
C
na (Paula Robles), una piccolina di 3-4 anni. E Frida deve LA PICCOLA
imparare ad accettarli, diventando figlia anche loro, non
più solo di sua madre. Tutto è confuso nella mente del- FRIDA SI TROVA
la bambina – anche il ricordo di quella madre che non è SMARRITA NEL
più con lei –, proprio come ora sembra confondersi nella SUO NUOVO
mente di Simón Pipó, impegnata a ricostruire nella me-
moria la propria estate lontana e decisiva. Tra le due, tra MONDO
la Carla sceneggiatrice di sé stessa e la Frida che le nasce
nel ricordo, vive nel film un incanto narrativo e visivo. La macchina da presa pare non
voglia allontanarsi dal volto della bambina, e la bambina – merito di una sorprendente
piccola attrice – le si offre con tutta la sua capacità di vivere il proprio dolore stupito
quasi fosse in una leggenda, o in una favola che ancora non sa sperare in un finale lieto.

C
ome all’inizio del film, ma senza i bagliori dei fuochi d’artificio, la ragazzina con-
tinua a non piangere. Di fianco alla casa degli zii, appoggiata tra le foglie, una
sera scopre una Madonnina. È una madre, quella che le sta davanti. E tiene sul
grembo il figlio in croce. A lei come madre immagina di chiedere aiuto. Le porta piccoli
doni, prima un pacchetto di sigarette, poi un foulard. Sono per la mia mamma, le dice.
Scoprirà più tardi che quei doni sono ancora lì, smentita crudele di una tenerissima
speranza. Eppure, nemmeno allora troverà la forza di lasciarsi andare al dolore. Né
piangerà quando, provati dalla sua apparente durezza, Esteve e Marga staranno per
rinunciare ad amarla come una nuova figlia.
A 7 anni non si chiede amore, lo si pretende, e solo per sé, soprattutto quando si
è stati abbandonati. Frida questo teme e soffre, che sua madre se ne sia voluta an-
dare, e che proprio lei ne porti la colpa, per non averla saputa tenere con sé. Appena
arrivata dagli zii, mostra alla cuginetta le bambole che si è portata da Barcellona. Ne
ho tante, le racconta. Sai perché? Perché mi vogliono bene. In questo modo si ras-
sicura: mi amano, e più di quanto amino te. Insieme, però, si apre ad Anna: anche
tu puoi amarmi, dunque. Ma subito si chiude, si difende: tu non devi toccarle, le mie
bambole. Ed è come se le dicesse: tutto questo amore è solo per me.
Estate 1993 è denso di sguardi, ancor più che di fatti. Lo sguardo di Frida smarrito Roberto Escobar,
nel suo nuovo mondo. Quelli di Esteve e Marga su di lei, ora pieni di tenerezza, ora filosofo politico e critico
provati dalla fatica. E quelli di Frida e Anna l’una verso l’altra, la seconda subito inna- cinematografico, insegna Filosofia
politica e Analisi del linguaggio politico
morata della nuova “sorella”, la prima divisa tra un amore immediato e una immediata presso l’Università degli Studi di Milano
gelosia. Come accade nelle favole – e non sempre nelle leggende –, la fine dell’estate e scrive per Il Sole 24 Ore.
porta a una lieta fine della fatica di Esteve e Marga, e di quella ancora più gravosa del- twitter.com/AlsOb_Originale
www.facebook.com/roberto.
la bambina. Piangerà, Frida, come deve avere pianto la Carla che ora la racconta. E escobar.7374
non saprà dire perché. Le basterà la dolcezza delle lacrime, meravigliose e luccicanti
come fuochi d’artificio in una sera d’estate.

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 93
1 NOVEMBRE - 31 DICEMBRE
ITINERARI PSICOLOGICI
CONVEGNI, PRESENTAZIONI DI LIBRI, FESTIVAL E MOSTRE, TEATRO E CINEMA:
I PIÙ INTERESSANTI EVENTI PSICOLOGICI IN ITALIA, MESE PER MESE
a cura di Elettra Pezzica

Novembre
VIAGGIO DI STUDIO: SULLE VIE DI CARL GUSTAV JUNG
E MARIE LUISE VON FRANZ
della
In occasione del 70° anniversario del C. G. Jung Institut di Küsnacht e del 20° anniversario
Temenos e ARPA (Associaz ione per la Ricerca in Psi-
morte di M. L. von Franz, il Centro Culturale
cologia Analitica) organizzano una visita ai luoghi più significati vi della vita dei due grandi psicologi
Küs-
analitici. Tra questi, il Club di Psicologia Analitica di Zurigo, la casa e la biblioteca di Jung a
nacht e il Museo della Psicologia Analitica di von Franz a Gommiswald.
www.temenosjunghiano.com

Quando: 2-3/11 Dove: diverse località in Svizzera Per chi: per tutti

CONOSCERE L’UOMO: IL SUO SENTIRE, IL SUO AGIRE,


IL SUO EVOLVERSI
Dopo la fortunata esperienza dei “Dialoghi del cambiamento”, torna il simposio annuale organiz-
zato da Giorgio Nardone e dal Centro di Terapia Strategica. Scienza, filosofia, psicologia, robo-
tica, neuroscienze e teologia saliranno sul palco del Cinema-Teatro Odeon di Firenze grazie agli
interventi di 7 relatori d’eccezione. Dal mondo psy, oltre a Giorgio Nardone, intervengono Umberto
Galimberti e Nicoletta Berardi.
www.centroditerapiastrategica.com

Quando: 10/11 Dove: Cinema-Teatro Odeon, piazza degli Per chi: per tutti
Strozzi (Firenze)

CONVEGNO INTERNAZIONALE CIPRA – UNA FOLLIA ITALIANA.


LA LEGGE BASAGLIA COMPIE 40 ANNI
Evento organizzato dal CIPRA (Coordinamento Italiano Professionisti della Relazione d’Aiuto), in
collaborazione con l’Università degli Studi Milano-Bicocca, per il quarantennale della Legge Basa-
glia, che ha cambiato il mondo della salute mentale. Tavole rotonde con professionisti d’elezione
del panorama italiano e internazionale, e una partecipazione speciale: quella dell’on. Bruno Orsini,
storico relatore della Legge 180.
www.cipraweb.it

Quando: 17-18/11 Dove: Milano (ulteriori dettagli circa la Per chi: per professionisti
location, sul sito web dell’evento)

DALLA CONSULTAZIONE ALLA COSTRUZIONE DELLA RELAZIONE


ANALITICA
con-
Convegno nazionale della Società Psicoanalitica Italiana (SPI). Un weekend dedicato al tema della
Ospite
sultazione psicologica e ai delicati processi coinvolti nella costruzione della relazione analitica.
internazionale: lo psicoanalista Christopher Bollas, figura di spicco degli indipende nti britannici.

www.psy.it

Quando: 23-25/11 (con la giornata Dove: Teatro Auditorium San Leone Per chi: per
del 23 riservata ai soli soci SPI) Magno, via Bolzano 38 (Roma) professionisti

94 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018
Dicembre
Di

ITINERARI PSICOLOGICI
XIV BRAIN AGING – LA PSICOGERIATRIA TRA NEUROBIOLOGIA,
CLINICA, RELAZIONE. UNA MEDICINA PER IL NOSTRO TEMPO
Convegno di 3 giornate interamente dedicato al soggetto anziano da una prospettiva psicologica.
I topic spaziano dalla depressione alle demenze, dall’invecchiamento cerebrale alla solitudine, fino
alla plasticità cognitiva e neurobiologica caratteristica anche di questa fase di vita.
www.psicogeriatria.it

Quando: 11-13/12 Dove: Aula Magna Università Federico II, Per chi: per professio-
via Partenope 36 (Napoli) nisti

RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “TEMPI MODERNI” – IL MESTIERE


DEL PADRE. MODELLI DELLA PATERNITÀ, TRA PASSATO, PRESENTE
E FUTURO: CAPTAIN FANTASTIC
di cre-
Serata dedicata al film Captain Fantastic, che racconta la storia di una coppia che ha scelto
Nord America. L’evento è parte
scere i sei figli lontano dalla società, nel cuore di una foresta del
della rassegna cinematografica “Tempi Moderni”, animata dall’obiettivo di promuovere la psicolo-
tema-
gia tra i non addetti ai lavori attraverso la proiezione di pellicole che favoriscano riflessioni su
tiche attuali. Relatore: Pietro Roberto Goisis.
www.opl.it

Quando: Dove: Casa della Psicologia, Per chi: per tutti


14/12 piazza Castello 2 (Milano)

IN NOME DEL PADRE


Spettacolo teatrale incentrato sulla figura del padre nell’epoca dei millennial. Mario Perrotta
veste i panni di tre uomini molto diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di essere di fronte
al “muro” che li separa dai figli adolescenti. Consulenza alla drammaturgia dello psicoanalista
Massimo Recalcati.
www.piccoloteatro.org

Quando: Dove: Piccolo Teatro Studio Melato, Per chi: per tutti
dal 17 al 22/12 via Rivoli 6 (Milano)

FLASH
FLA
9-10/11: CONGRESSO NAZIONALE AIDAP 2018. Convegno annualee 17/11: EENCOUNTER AND LISTENING. Seminario psicoanalitico sul
dell’Associazione
dell’Assoc Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso, tema de dell’incontro e dell’ascolto, organizzato da Fondazione Libero e
punto di riferimento
rife italiano nelle terapie evidence-based dei disturbi Polojaz presso l’Università di Trieste, via Filzi 14, Trieste. Evento
ZZora Po
dell’alimentazione e dell’obesità. Evento organizzato presso Poiano in lingua inglese con possibilità di traduzione italiana.
Resort, via Poiano 1, Garda (VR).
18/11: “PROBLEM
“P SOLVING STRATEGICO: L’ARTE DI RISOLVERE
15-18/11:
15-18 XXV CONGRESSO NAZIONALE SICP (SOCIETÀ ITALIANA NA PROBLEM APPARENTEMENTE IRRISOLVIBILI”, con Giorgio Nardone.
PROBLEMI
CU PALLIATIVE) - “LIMITI E ORIZZONTI NELLA CURA”. Evento
DI CURE Worksh di una giornata organizzato da Life Strategies presso Hotel
Workshop
organizzato
organ presso il Palazzo dei Congressi di Riccione, viale Virgilio Bar eló Milan, via G. Stephenson 55, Milano.
Barceló
17 Riccione
17, Ri (RN). È prevista una sessione interamente dedicata allaa
30/11 e 1/12: TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE PER GLI
psicologia.
p
ADOLESCENTI
ADOLE (CBT-EA) CON DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE. Cor-
16-17/11: LEADERSHIP
L FORUM. Evento annuale interamente de- so sulla CBT-EA, adattamento per la fascia adolescenziale del tratta- Legenda
te della leadership. I protagonisti dell’edizione 2018
dicato al tema mento cognitivo-comportamentale dei disturbi dell’alimentazione. La
cconvegni, corsi, workshop
sono Stephen
Ste Covey, Julian Birkinshaw e Magnus Lindkvist (esperti sede dell’evento, rivolto a professionisti, sarà presso il Centro ADA,
f ma mondiale nel campo del business), Nassim Taleb (autore di
di fama via Sansovino 16, Verona. fes
festival, mostre
bestseller), Sabina Belli e Melissa Peretti (figure manageriali di spic-
co), oltre a Mogol e ad Alessandro del Piero. L’evento, rivolto a tutti, tea
teatro, cinema, libri
si terrà all’Atahotel Expo Fiera, via Keplero 12, Pero (MI). aaltri eventi

PSICOLOGIA CONTEMPORANEA 95
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mento di Psichiatria della Facoltà di Medicina della Stanford University in California. b.0;u.-vv.Ѵb0u-b;u]-l-v1_b Libreria Feltrinelli - Lecce
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Charles DeBattista è docente di Psichiatria e Scienze comportamentali, e direttore del Centro per Finlibri S.r.l. SARDEGNA
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