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Donne

d’impatto
Dalla salute
all’ambiente,
dalla cultura
alla politica,
dallo spettacolo
Moda alla cosmetica,
Accessori, le protagoniste
prima scelta che fanno
di stagione la differenza

“Ognuno In mostra
di noi Quando la
fotografia
è plurale, restituisce
corpo e voce
non alle giovani
riempie migranti

una
casella
sola”
Francesca
Michielin
RCS MEDIAGROUP SPA SETTIMANALE DISTRIBUITO IN ABBINAMENTO CON IL CORRIERE DELLA SERA DEL 10 SETTEMBRE 2022 - N. 36
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Buona domenica
Danda Santini
Direttrice di iO Donna
danda.santini@rcs.it

Valutazioni di impatto

A
bbiamo imparato velocemente, in questi ultimi anni, quale tipo di impatto eventi di-
stanti possono avere sulla nostra vita. Ma esiste un altro genere di impatto, che non
prevede uno scontro violento, ma una assunzione di responsabilità per il bene della col-
lettività. Se ne sta parlando in questi giorni alla nona edizione del Tempo delle Donne,
l’evento di Corriere della Sera nato da un’idea de La 27esima Ora: «Impatto è la nostra
parola del 2022. Perché questa stagione di pandemia, di bombe, di crisi economica e politica ci
chiama a interrogarci su quale sia l’eredità che, adesso, vogliamo affidare alle generazioni più gio-
vani. Noi ripartiamo dalla nostra idea che libertà è partecipazione al cambiamento» spiega Barbara
Stefanelli, direttrice vicaria del Corriere della Sera e anima della tre giorni di Milano (9-11 settem-
bre alla Triennale e 12 settembre all’Università degli Studi; per informazioni iltempodelledonne.it).
Ci saranno le giornaliste e i giornalisti del Corriere della Sera, ospiti italiani e internazionali,
Z E N O C C H I N I

incontri, dibattiti, masterclass, performance artistiche (in diretta streaming su corriere.it). Ci sarà
anche iO Donna, con questo numero dedicato proprio alle Donne d’Impatto (a pag. 49), quelle che
con competenza, cuore e coraggio, come sintetizza Darya Majidi, che si è data l’obiettivo di ren-
dere inclusiva la tecnologia digitale, rivendicando la loro fetta di futuro. Quelle come Sofia Cor-
radi, mamma Erasmus, che ha spalancato le porte delle università d’Europa alle ragazze e ai ra-
C I N Z I A

gazzi curiosi di scoprire mondi e culture, quelle come Liliana Segre, che ha superato una tragedia
indicibile perpetuando con voce pacata il racconto di quanto non si deve dimenticare. Dai diritti
D I

alla politica, dalla cultura alla scienza, profili femminili d’eccellenza che raccontano ai più giova-
ni che anche la rabbia per le ingiustizie può essere incanalata in qualcosa di buono: il desiderio di
I L LU ST R A Z I O N E

contribuire al cambiamento. È quella “domanda di senso” che emerge, sempre di più, in chi cerca
lavoro. Quella che si poneva da ragazza Francesca Pasinelli, ora direttrice di Telethon. Quella di
Francesca Michielin, ora 27 anni, pop star della nostra intervista di copertina: «Non mi interessa
il successo, ma lasciare un’impronta. Quello che mi chiedo è: a cosa servo?».
“Valutazione d’impatto ambientale” (VIA) si definisce oggi in ecologia l’insieme dei metodi
-

d’analisi scientifica che consentono una previsione degli effetti prodotti sull’ambiente da una gran-
G I L B E RT

de opera pubblica. È un’attenzione nuova alle conseguenze non solo immediate ma anche a medio
termine. Quello che decidiamo oggi peserà sulla vita nei nostri figli. Questo è il genere di impat-
to, fatto di riflessione, consapevolezza, senso di responsabilità e ostinazione, con cui sarebbe bene
F U R G E R I

prendere confidenza prima possibile.


© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
C A R LO

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 25
Lettere
Scriveteci a: iodonna.parliamone@rcs.it. O ai nostri indirizzi di redazione.
Non pubblichiamo anonimi: se volete firmarvi solo con una sigla è sufficiente segnalarcelo.
E scrivete non più di 1000 battute, altrimenti dovremo tagliare...

Cara Danda, che Barbara Stefanelli ha al buio dopo le 22. Perché da


le scrivo riguardo al dedicato alle calciatrici noi no? Dobbiamo voltare
suo Tre generazioni di noi, sul inglesi che hanno vinto gli pagina, e se non cominciamo
n° 33. Dice: “Mi affanno a Europei femminili, sul n°33, noi, dal basso, nessuno lo farà.
riordinare ogni volta che vado si domanda: «Per essere Fabio Tracogna
a trovare la mia nipotina”. più apprezzate sul piano
Succedeva anche agonistico, le calciatrici Cara iO Donna,
a me quando vent’anni fa dovrebbero giocare come gli vorrei fare conoscere
venivano a trovarmi mamma, uomini?» la professione, giovane e


suocera, e parenti tutte: mi Per quanto mi declinata soprattutto al
hanno subissato di “buoni” riguarda, direi proprio di no. femminile, di tecnico della
consigli e regole pratiche che La pallavolo femminile è riabilitazione psichiatrica.
Ci sono stati forse avevano aiutato loro, diversa da quella maschile e Con la legge 3/2018, ha
ma che hanno angosciato anche più apprezzata, da chi un suo albo Federazione
momenti in cui me riempiendomi di paure, se ne intende. nazionale, Ordini dei Tecnici
mi sono fatta lasciandomi con l’idea di non Le migliori atlete non sanitari di radiologia medica,
coinvolgere fare mai la cosa giusta e con si danno al calcio perché ci delle professioni sanitarie
la sensazione di essere quasi sono ancora poche squadre, tecniche, della riabilitazione e
da lavoro sempre madre inadeguata. le prospettive economiche della prevenzione (Fno, Tsrm
e faccende Il risultato? Ho commesso sono basse rispetto al volley o e Pstrp), in rappresentanza
di casa tanto da molti errori per cercare al nuoto e poi, naturalmente, di 19 professioni sanitarie.
mettere mia di compensare quanto mi anche per gusto personale. La riabilitazione psichiatrica
sembrava di non riuscire a fare Quando tutte le bambine è un processo e un percorso
figlia in secondo bene. A tratti mi sono fatta potranno provare anche il da svolgere tra professionisti
piano. così coinvolgere da lavoro calcio oltre alla danza, alla diversi e insieme alla persona
E me ne sono e faccende domestiche da pallavolo o alla ginnastica con problematica psichiatrica.


mettere mia figlia in secondo sono sicura che anche la Si lavora anche per la
resa conto solo piano e me ne sono resa conto qualità crescerà. prevenzione, individuando i
molto dopo solo molto dopo. Come per secoli solo “fattori di rischio” che possono
Con gli anni ho una minoranza ha avuto predisporre allo sviluppo
capito che potevo fidarmi accesso all’istruzione, così di un disagio.
del mio istinto, che solo io oggi solo una minoranza si Per fare ciò il
potevo valutare cosa fosse dedica al calcio femminile. tecnico della riabilitazione
Natalia Vettori
giusto di fronte a ciascuna Ma mi auguro che presto psichiatrica si serve di tecniche
delle situazioni educative in avremo atlete migliori e un e di strumenti specifici,
cui mi sono trovata con mia gioco nuovo, creato da queste ma, nel suo lavoro pensato
Il ritorno al futuro delle Leonesse figlia e che avrei dovuto fare eccellenze. Pensiamo alle e progettato in equipe, il
(su iO Donna n° 33).
di testa mia, imparando ad innovazioni nella ginnastica tecnico della riabilitazione
affermarmi come madre. (regno più al femminile). psichiatrica inserisce attività
Provo a recuperare ogni Salti, esercizi, nuove sfide che appartengono alla
giorno e mi sembra comunque sono arrivati al connubio quotidianità, come la cura
di aver perso tante occasioni. tra bravi allenatori e atlete di sé e dei propri spazi,
Il tempo dedicato solo ai figli motivate. l’organizzazione del tempo
e nipoti non torna indietro: Una lettrice affezionata libero, le abilità relazionali,
perciò, per quanto mi le attività occupazionali e
riguarda, continuo ad avere Buongiorno, lavorative, le attività creative,
Z E N O C C H I N I

la casa in disordine, non sono ho scoperto leggendo come le arti.


una madre perfetta, mi sforzo il Corriere della Sera (del A fine ottobre ci
di non dare peso ai sensi di 28/08) che da agosto in sarà il Congresso nazionale
colpa, ascolto molto di più mia Spagna è stato varato un a Palermo, vi allego il link:
C I N Z I A

figlia e cerco di starle accanto piano di austerity dell’impiego aiterp.it


come lei mi indica. di energia: aria condizionata Elena Fossati,
Natalia Vettori mai sotto i 27° gradi in uffici Presidente dell’associazione
D I

pubblici e grandi strutture tecnico scientifica dei tecnici


I L LU ST R A Z I O N E

Cara redazione, commerciali, negozi a porte della riabilitazione psichiatrica


in calce alla rubrica chiuse, vetrine e monumenti Lombardia

26 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Collezione Perlée
Bracciale e anello Perlée
sweet clovers, oro rosa
e diamanti.

Haute Joaillerie, place Vendôme dal 1906

Via Condotti, 15 ROMA


Via Montenapoleone, 10 MILANO
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Sommar Nr. 36, 10 settembre 2022
31 Le ispirazioni 68 Chiara Cecchini
della settimana di Manuela Ravasio
Mostre di moda, glass
week, giochi di strada 70 Francesca Pasinelli
di Cristina Lacava

73 Camilla Nesbitt
di Michaela K. Bellisario
Attualità 76 Due fotografe
36 Uscire per l’empowerment
Spettacoli, mostre, di Paola Casella
concerti, eventi
83 Tre manager spiegano
38 Cinema... o tivù?
di Paolo Mereghetti
la “diversinomics”
di Paola Centomo
76
Fotografia e
e Aldo Grasso empowerment.
88 Qui Corriere. Dietro
40 Francesca Michielin le inchieste più scottanti
di Cristina Lacava di Fiorenza Sarzanini

46 Quello che gli uomini 146 Lèggere.


non dicono Libri, scrittrici,
di Aldo Cazzullo scrittori, letture
Quello che le donne a cura di
raccontano Maria Grazia Ligato
di Antonella Baccaro
148 Le regine che hanno
Portfolio donne d’impatto fatto la storia
di Michaela K. Bellisario
50 Liliana Segre
di Luisa Brambilla 150 Oroscopo
di Francesca Tumiati
54 Alessandra Ferri 117 Dilemmi
di Maria L. Giovagnini 154 Al lavoro con... di Silvia Masciale
di Micaela Zucconi
56 Alessia Mosca 119 Gioie della vita
di Paola Centomo di Giorgia Alessandrini
Casa
58 Darya Majidi
di Cristina Lacava
Moda
120 Doppia personalità
di Livia De Franco e cucina
61 Sofia Corradi
di Maria Grazia Ligato
e accessori 121 Tieni il tempo
di Giorgia Alessandrini
133 Un albero (quasi)
tutto per sé
90 Accessori in campo di Lia Ferrari
64 Elena Ferrante di Eva Orbetegli
di Paola Piacenza 139 Saremo vegane
108 Incontri (a giorni alterni)
66 Filomena Gallo di Virginia Ricci di Roselina Salemi
di Anna Alberti Bellezza
110 Bazar
di Gianna Greco e benessere 142 La civiltà del cibo
a cura di
In copertina Simonetta Li Pira
Francesca Michielin. 112 Must have 122 Il valore dei sogni
Foto di Jork Weismann.
Stylist: Valentina Fino, di Silvia Masciale di Cristina Milanesi 145 Il sale di Angela
Abito Miu Miu. di Angela Frenda
A sinistra, orecchino di
brillanti Giorgio Visconti.
115 City Life 130 Storie profumate e Shopping cucina
Hair: Ezio Diaferia using di Floriana Colangelo di Martina Villa di Anita Sciacca
Cotril
Make up: Alice Fayre @
Blendmanagement using
Mac Cosmetics.
29
Le ispirazioni della
settimanaCiondoli
di Aliita
in oro
smaltato. Desideri, piaceri e colpi di fulmine
di Virginia Ricci

1 4
Sfogliare
Confronto d’icone
nella partnership tra
Bottega Veneta e la
mitica libreria di New
York “The Strand” che
lancia la rivisitazione
della shopper, (su
3 Splendere
Ispirazioni vintage
e decori sfiziosi. È
Concentrare
Un tema originale
come la “Luccicanza”:
per accendere la nostra
mente con il festival della
conoscenza Domosofia

6
bottegaveneta.com e il fil rouge di stile di a Domodossola.
nello store di Soho Aliita, che movimenta Talk, interviste e letture
del marchio). Tra gli l’autunno con gioielli dal 14 al 19 settembre,
scaffali anche volumi dedicati al pattinaggio con oltre 40 intriganti
selezionati dal direttore d’altri tempi. Dopo personaggi (domosofia.it).

5 7
creativo Matteo Blasi. lo sport, un’ottima

2
merenda: con ciondoli
(e orecchini) al gusto di Leopoldo Metlicovitz,
ciambelle glassate. La Rinascente, 1921.

Immaginare
Dai primi grandi
(1 )

magazzini a noti atelier:


P I STO R E

quando la pubblicità
di moda divenne
Rinfrescare specchio di un sogno
collettivo? Lo spiegano
M A S S I M O

Le affascinanti le 150 splendide opere


discipline olistiche e
naturali di Armonia.
di Moda e pubblicità in
Italia 1850-1950 alla
Ipnotizzare
Proposte per il Benessere, Dilettarsi
-

Fondazione Magnani- Colori e trasparenze.


( 1 )

si uniscono a incontri Partite di Ciaraméla, la Rocca a Mamiano di Per gli amanti del
e stand sul mondo
S A M A R I TA N I

Corsa con la Cannata... Traversetolo (Parma) vetro, The Italian Glass


vegano e vegetariano al tante le comunità fino all’11 dicembre. Weeks sarà la prima
Belgioioso Veg Festival: ludiche italiane e esibizione in Italia
insieme il 17 e 18 internazionali che dal dedicata a questo
settembre al Castello 15 al 18 settembre mondo con oltre 250
M A X

di Belgioioso (Pavia, animeranno Verona eventi a Milano (fino al


belgioioso.it/armonia). nella 20° edizione di 18 settembre) e Venezia
-
( 1 )

Tocatì, festival dedicato a (dal 17 al 25 settembre,


I M AG E S

più o meno storici giochi theitalianglassweeks.com).


di strada (tocati.it). © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
G ET T Y

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 31
star Sotto,
Margaret
di Stella Romoli Thatcher
(1951–2003)
ha costruito la Kamala
sua immagine Harris, 57,
di Iron Lady vicepresidente
anche su Usa. Le sue
rassicuranti sneaker
camicie jabot Converse sono
e tailleur. sinonimo di
pragmatismo.
A sinistra,
Hillary Clinton,
74 anni, in total
white omaggia
l’empowerment
femminile
e le suffragette
che vestivano
di bianco.

Power dressing
Manifesti ideologici
o segnali sottili: anche con
gli abiti si parla di politica.
Senza proferire parola
Lo sapeva Margaret Thatcher,
A destra, con il suo bon ton sinonimo di
Giorgia Meloni,
45, indossa
rigore: il vestito giusto invia
spesso giacche messaggi potenti e immediati.
doppiopetto e Oggi le maestre dello stile in
maxi orecchini. politica sono le americane. La
storia recente annovera qualche
Olena
Zelens’ka, scivolone (vedi Melania Trump
44, indossa il in visita ai centri di detenzione
brand ucraino per bambini migranti, nel 2018,
AMG. Nancy
Pelosi, 82, e il suo parka con la scritta
Sotto, Mara
è in bianco “Non me n’importa”), ma
“suffragetta”. anche outfit esemplari. Segnali
Carfagna,
46, formale sottili come i tailleur bianchi di
e acqua e Hillary Clinton, Nancy Pelosi
sapone: divisa
adottata e Kamala Harris, omaggio alle
dal 2006, suffragette, o scelte esplicite:
quando dalle sneaker della stessa
( 1 )
è entrata
in politica. Harris, che sembrano dire S H U T T E R STO C K

“sono una di voi”, all’abito


con lo slogan “tax the rich”
della democratica Alexandria
Ocasio-Cortez al Met Gala
2021. In Italia? Vedremo se
gli ultimi giorni di campagna
( 5) -

elettorale si combatteranno
Sopra,
anche a colpi di stile. Intanto,
I M AG E S

A sinistra, Virginia Raggi,


Maria Elena 44, nel 2021 la rivelazione da questa parte
indossava Alexandria
Boschi, 41, in Ocasio- dell’Oceano è Olena Zelens’ka:
Parlamento la T-shirt
first lady ucraina dai look
G ET T Y

“My Name Cortez, 32, al


sperimenta Met Gala 2021
anche look is Roma”, da accuratamente patriottici.
candidata con l’abito
estrosi molto “Tax the rich”:
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
-

femminili. sindaco.
( 3)

tassiamo
i ricchi.
A N S A

32 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Mondo iO Donna Margot Sikabonyi.
Attrice, health coach
e insegnante yoga,
volto noto di Un
medico in famiglia,
sarà una delle talent
dell’evento.

Anche quest’anno iO Donna


è media partner dell’evento
con due talk imperdibili
il 17 e 18 settembre a Milano

Wanderlust, la più grande


community di Mindful
Movement, torna in Italia
con Wanderlust 108, l’unico
Triathlon consapevole
al mondo. L’evento si terrà
a Milano, a City Life, con

Yoga e mindfulness una doppia data il 17 e 18


settembre. E, a Roma,
il 25, al parco del Laghetto

con Wanderlust 108 dell’Eur. Si tratta di


un’esperienza immersiva di
sfida e ispirazione, per trovare
e riconoscere la versione
migliore di ciascuno. Si
parte con 5 km di corsa o
camminata, seguiti da un
Mind-body warm up insieme
agli Adidas runner, 60 minuti
di yoga flow accompagnati
da dj-set e 20 minuti di
meditazione guidata per
liberare la mente. iO Donna
è media partner anche
quest’anno e sarà presente con
due esclusivi talk aperti a tutti:
il 17 settembre alle 13.30 con
Lara Lucaccioni, una delle
35 ambassador al mondo
di yoga della risata. E il 18,
Durante le giornate alle 14.10 con la scrittrice
si potranno e fondatrice dello yoga
praticare anche sciamanico, Selene Calloni
attività come silent
yoga, bagno di
A sinistra, la Williams. Per le nostre lettrici
fondatrice dello è previsto uno sconto del 10
gong, animal flow e yoga sciamanico,
rilassarsi con cibo Selene Calloni per cento inserendo il codice
e musica. Williams. A destra, 108IODONNA10.
Lara Lucaccioni, Info e biglietti:
esperta di yoga
H A S S E RT

della risata. it.wanderlust.events/italy


Entrambe saranno © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
ospiti dei talk
di iO Donna.
E L I S A

34 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
DIOR .COM O nLine 0 2 38 59 8 8 8 8

I L
N U O V O
P R O F U M O
Uscire
D’un rêve di Salia Sanou.

Spettacoli Mostre Concerti Eventi


di Emilia Grossi

La squadra

Balletto:
di Domenico
Procacci.

Biglietti
Torino e info eventi.
Oltre i confini
TorinoDanza Festival esplora, anche geograficamente, i

Eventi:
nuovi confini di questa disciplina più che mai vivace e in
continua ricerca, come dimostra Vessel, il nuovo lavoro
del franco-belga Damien Jalet in collaborazione con l’ar-
tista visivo giapponese Kohei Nawa. Raccontano l’Africa,
D’un rêve di Salia Sanou dal Burkina Fasu (in alto), Gregory
Maqoma dal Sudafrica e Amala Dianor dal Senegal. Da non
Milano perdere, Un discreto protagonista collaborazione dei dan-
Indagine sulla realtà zatori Damiano Ottavio Bigi e Łukasz Przytarski.
DIVERSE SEDI, FINO AL 26 OTTOBRE, TORINODANZAFESTIVAL.IT
Storie e temi dal mondo nelle anteprime del
Festival che racconta pure “una storia italiana” “Presente
Buzzati. Vita, Nicola Galli, Piega su carta Serie Colore 019.
“Piùconoscenza.Piùcoscienza”èilfilrouge
dei titoli proposti al Festival Internazionale opere ed eredi
del documentario Visioni dal mondo: 36 di un autore
anteprime che spaziano tra arte, giustizia, moderno”
ambiente, sport, conflitti, disagio giovani- è il tema di
le. Guest star il regista e produttore Dome- Parolario.
nico Procacci che presentad La squadra,
versione cinematografica della docuserie
Con incontri,
dedicata alle leggende del tennis italiano. spettacoli e
Apre Due con, dedicato ai fratelli Abbagna- presentazioni
le, campioni mondiali e olimpici di canot- dedicati allo
taggio. Ingresso gratuito. Visibile sulla piat- scrittore
taforma streaming MYmovies. scomparso
TEATRO LITTA, ELISEO MULTISALA, MUSEO NAZIONALE SCIENZA E
TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI, 15-18 SETTEMBRE, VISIONIDALMONDO.IT 50 anni fa”
CERNOBBIO (COMO), VILLA
BERNASCONI, 14-18 SETTEMBRE,

Enologico:
PAROLARIO.IT

Franciacorta (Brescia)
In alto i calici

Fotografia:
Oltre 60 aziende animano
il Festival Franciacorta
in Cantina: due weekend
di visite guidate con
Il programma
degustazioni, picnic tra
le vigne, itinerari a piedi,
Milano nel dettaglio.
a cavallo e in bici, alla
scoperta di un territorio
Piegati ad arte
dove il vino è protagonista. Nicola Galli. Quasi niente, inserita nel Milano Photo Festival (fino al 31 ottobre), rivela un
Oltre a castelli, borghi e ville aspetto singolare del lavoro del fotografo lecchese. Questa volta niente still life o scatti
legati alla cultura enologica. legati alla moda e agli accessori, ma una serie di “pieghe su carta” a colori e in bianco e
E c’è pure il Bus Tour. nero. Scatti unici, dove una piega impressa su un semplice foglio di carta lo trasforma in
un’architettura che sembra prendere vita, grazie anche un gioco sottile di luci e ombre.
Tutto il 10-11, 17-18 SETTEMBRE.
calendario. FESTIVALFRANCIACORTA.WINE PALAZZO CASTIGLIONI, 14-30 SETTEMBRE, MILANOPHOTOFESTIVAL.IT

36 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 202 2
Valeria Parrella parla oggi, sabato 17, alle 21 .

di Paola Piacenza

Per iscriversi
agli eventi.

Film:
Festival/1:
Pordenone
Il mestiere di... leggere
Una fitta rete di appuntamenti anima Pordenoneleg-
ge (vedi anche pag. 146). Tanti gli stranieri, da Jeffery
Deaver a Jhumpa Lahiri e Joshua Cohen. Tra gli italiani
ospiti Roberto Saviano, Maurizio De Giovanni, Valeria
Parrella, Carlo Ginzburg, Beppe Severgnini, Aldo Caz-
zullo. Le Parole in scena hanno la voce di Francesca
Michielin, Sonia Bergamasco, Natalino Balasso e Ga-
briele Vacis. Tra i focus anche uno sugli autori ucraini, Love Life, passato
con Aleksej Nikitin e Sasha Marianna Salzmann. in Concorso alla
DIVERSE SEDI, 14-18 SETTEMBRE, PORDENONELEGGE.IT Love Life Mostra di Venezia.
G A L L I

Drammatico ✦✦ 1/2
N I C O L A

DI KÔJI FUK ADA, CON HIRONA YAMAZAKI, MISUZU K ANNO, TOMOROWO TAGUCHI

Taeko è sposata a Jiro, la coppia vive serenamente insieme a Keita, il


figlio che lei ha avuto da un precedente matrimonio. Una tragedia ripor-
-
LO M B E Z Z I

Anche film e ta nella sua vita l’ex marito che aveva abbandonato lei e il bambino, sce-
pièces teatrali. gliendo di perdersi, fuori dalla società e dai legami. Un nucleo si sfalda,
un altro si ricrea? Per l’autore diA Girl Missing (visto a Locarno nel 2018)
Festival/2: le geografie familiari sono fluttuanti e tradiscono quasi sempre le
aspettative, ma per comporre e scomporre le relazioni compie un ge-
M A RT I N O

Modena, Carpi, sto estremo e dimostra che non c’è coppia che resista al dolore. Ci dice:
la pena produce solitudine anche quando l’amore sopravvive.
Sassuolo Interattivo:
Il senso della Milano
-
D I V E R G E N C E - I M AG E S .C O M

giustizia Abitare
Giustizia è il tema del
il futuro Margini
Festival filosofia: 36 lectio
magistralis affidate a A STEP FuturAbility Commedia ✦✦ 1/2
personalità del calibro District percorsi ed
DI NICCOLÒ FALSETTI, CON FRANCESCO TURBANTI,
di Chiara Saraceno, esperienze interattive
EMANUELE LINFATTI, VALENTINA CARNELUTTI,
Massimo Recalcati animano i Sunday@
NICOLA RIGNANESE, SILVIA D’AMICO
e Michela Marzano... Step, i laboratori gratuiti
Margini,
In programma anche domenicali per ragazzi Dura lasciare la provincia. Ancora più difficile restare e
visto
mostre, come Resolution e famiglie che guidano alla Sic introdurre schegge di follia nel tran tran. Essere ai Mar-
alla scoperta del mondo gini può anche voler dire trovarsi a 20 chilometri da tut-
/

808. La guerra a veneziana.


P H I L I P P E

processo, sul Tribunale digitale nelle sue to: Roma, Firenze, Pisa… E se Bologna, con il sogno di
Penale Internazionale pieghe più sconosciute. suonare da supporter, per i tre giovani maremmani pro-
per la ex Jugoslavia tagonisti è irraggiungibile, l’aspirazione diventa allora
(in alto). PIAZZA ADRIANO OLIVETTI 1, quella di portare una celebre band di street punk a
DALL’11 SETTEMBRE, DOMENICA, Grosseto. Un Almost famous local prodotto dai Manet-
L AU R E N T

DIVERSE SEDI, 16-18 SETTEMBRE, STEPTOTHEFUTURE.IT ti Bros. che parla soprattutto di «quella strana, distur-
FESTIVALFILOSOFIA.IT © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA bante, tranquillità» del luogo in cui si è cresciuti e dove
sono nate le amicizie. «E la sensazione che lì non sareb-
be mai successo niente». Nelle parole degli autori.
-
R O S S I

© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

✦ modesto ✦✦ buono ✦✦✦ ottimo ✦✦✦✦ capolavoro


F R A N C E S C O

Laboratori
e date.

37
Uscire

Cinema...
il film da vedere per
...o tivù?
Paolo Mereghetti

la trasmissione da
seguire per Aldo Grasso
Irma Vep - La vita imita l’arte
Commedia drammatico-citazionista
DI OLIVIER ASSAYAS, CON ALICIA VIK ANDER, VINCENT MACAIGNE, ADRIA ARJONA. SU SK Y E NOW

Un groviglio di incastri, citazioni, rimandi e meta-narra-


Luigi Lo Cascio in una zioni. Per apprezzare Irma Vep – La vita imita l’arte, serie HBO
scena di Il signore ora su Sky e in streaming su Now, occorre prima di tutto lasciarsi
delle formiche.
sedurre dal gioco narrativo denso di riferimenti e di sorprese. Mira
Il signore delle formiche (Alicia Vikander) è un’attrice di fama globale reduce da due doloro-
se rotture affettive che ne hanno segnato la percezione e il confine
Dramma storico-pedagogico tra finzione e realtà. Proprio su questa continua sovrapposizione
DI GIANNI AMELIO CON LUIGI LO CASCIO, LEONARDO MALTESE, ANNA CATERINA tra realtà e immaginario insiste la serie: Mira viene scritturata in
ANTONACCI, ELIO GERMANO, DAVIDE VECCHI, SARA SERRAIOCCO, VALERIO BINASCO
Francia per il ruolo di Irma Vep, come protagonista nel remake
Con la determinazione del militante e la lu- di I vampiri di Louis Feuillade, serial a puntate del 1915, simbolo
cidità dell’antropologo, Gianni Amelio racconta il del cinema muto e punto di riferimento della corrente surrealista.
“caso” che scandalizzò l’Italia a fine anni ’60: il “pla- E così, dopo aver diretto l’omonimo film del 1996, il regi-
gio” con cui un intellettuale avrebbe subornato un sta francese Olivier Assayas si cimenta in questo reboot seriale; e
giovane allievo. Era l’accusa rivolta ad Aldo Brai- la figura di René Vidal (Vincent Macaigne), che impersonifica il
banti, allora quarantacinquenne, reo di avere una regista della pellicola, altri non è che l’alter ego di Assayas. Al di
relazione omosessuale con il ventiduenne Giovan- là delle vicende e dei turbamenti di Mira, il tratto più originale e

I A N N O N E
ni Sanfratello, che la famiglia fece rapire e rinchiu- significativo della serie sta proprio nel suo interrogarsi sul cinema
dere in un ospedale psichiatrico perché “guarisse”. e sulle sue trasformazioni: un atto d’amore verso un linguaggio alle
Il processo che ne seguì cercò di trasforma- prese con derive e mutazioni contemporanee.
re l’imputato in un “diavolo” (come titolarono molti Per gli amanti di storie glamour dal retrogusto ama-

C L AU D I O
giornali), ma ad Amelio non interessa fare di Brai- ro e per chi ama il cinema come essenza.
banti un martire quanto raccontare un Paese spaven- © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

tato da chi pareva mettere in discussione i pilastri Alicia Vikander in


Irma Vep, su Sky e in
-

d’una società costruita su conformismo e repressione.


B ET H U E L

streaming su Now.
Per questo non vuol fare dell’imputato un santino
(troppo facile col senno di poi), ma mostrare le tante
contraddizioni che i temi della sessualità accendeva-
C A R O L E

no in un’Italia bigotta. E se la madre del giovane era


il paradigma dell’intransigenza, l’atteggiamento di
certa sinistra dava molto da pensare. Il risultato è un
-

film ricco e complesso, inappuntabile sul piano della


G I L B E RT

ricostruzione storica ed emozionante e coinvolgente


su quello della riflessione morale. Imprescindibile.
Per chi non vuol chiudere gli occhi
F U R G E R I

sull’Italia.
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
C A R LO

38 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Francesca Michielin

“Il mio ritorno


40
Storia di copertina
Francesca Michielin,
27 anni. È appena
uscito il suo nuovo
singolo Occhi grandi
grandi per Columbia
Records/Sony Music
Italy. Camicia
in cotone e cravatta
in seta Louis
Vuitton. Orecchino
Giorgio Visconti.

Il rientro nella sua


Bassano. Il legame
con i nonni. Prossima
alla conduzione
di X Factor, che
l’ha lanciata,
la cantautrice ci
racconta quanto sia
importante per lei
sentirsi a casa.

alle radici”
Lì sperimenta
nuovi linguaggi.
Anche in difesa
dei diritti
di Cristina Lacava
foto di Jork Weismann
41
N
Francesca Michielin

ire. Cerco di creare spazi di condivisione con i giovani, come


avrei voluto da adolescente. Sempre con leggerezza, perché
non scrivo trattati di filosofia. Alla fine della prima edizione
di Maschiacci abbiamo creato uno sportello on line dove chiun-
que poteva lasciare un audio. Si è creata un bella rete, ha fun-
zionato: si rivendicava il concetto di diversità, un tema che se-
guo con attenzione. L’impatto è rivendicare la ricchezza della
pluralità, anche scrivendo canzoni. Andare oltre l’inclusione,
verso la condivisione.
Però quando interviene su temi non musicali, parte la pole-
mica. Su tutto, dal calcio alla Tampon Tax.
Seguo il calcio da sempre, ci ho anche giocato. Mi
esprimo spesso in termini calcistici: il prossimo tour si chia-
Ne ha fatta di strada Francesca Michielin da quando, an- merà Michielin10 sia per i miei dieci anni di attività, sia perché
cora ragazzina, vinceva la quinta edizione di X Factor. Da al- ho voluto un riferimento alla maglia numero 10. Mi criticano
lora la cantautrice nata 27 anni fa a Bassano del Grappa, in perché sono una donna e una cantante, come mi permetto di
provincia di Vicenza, è riuscita a portare avanti la sua musica entrare in un territorio maschile? Mi criticano anche se scri-
e le sue parole con rigore e coerenza, scegliendo con cura i pro- vo su Twitter che ogni mese spendo 15 euro in assorbenti, e
getti, sperimentando nuovi linguaggi, sempre diversi. Senza che la Tampon Tax andrebbe abolita. Cosa dovrei fare, parlare
dimenticare le battaglie che le sono più care, per i diritti delle solo del prezzo dei microfoni? Se gli uomini ci appoggiassero
donne e dei più fragili, per l’ambiente. Oggi, dopo dieci anni contro la Tampon Tax, forse vinceremmo la battaglia. Non si
di carriera, è sempre più curiosa e attiva: è appena uscito il suo combatte solo per ciò che ci riguarda personalmente.
ultimo singolo, Occhi grandi grandi. Dal 15 settembre tornerà a Su di lei, chi ha avuto impatto?
X Factor, là dove tutto è cominciato, nella veste di conduttrice. Piero Angela, perché mi ha fatto capire che la curio-
Da una settimana ha ripreso il podcast Maschiacci, in una ver- sità è importante. In campo musicale Joni Mitchell, Tracy
sione più inclusiva. Ha pubblicato il primo romanzo, Il cuore Chapman, Adele. E i miei nonni.
è un organo (Mondadori), e si prepara con grande attenzione Su Instagram dedica loro una foto con un’altalena. Scrive: là
all’appuntamento più importante: il tour bonsoir! Michielin10 ho imparato a volare. A cosa si riferisce?
a teatro, in partenza il 25 febbraio 2023, giorno del suo com- Quella è l’altalena dove ho passato tanto tempo con i
pleanno. Punto di arrivo - e di partenza - di un percorso fatto miei cugini, da piccola. Sono legatissima ai miei nonni, cerco
di studio, passione, disciplina, che le ha permesso di crescere, di stare il più possibile con loro. Mi hanno regalato il piano-
e non solo dal punto di vista artistico. forte su cui ho imparato a suonare, mi hanno sempre spinto a
Ha raggiunto molti obiettivi, è una cantante di successo e inseguire i miei sogni.
ha quasi un milione di follower su Instagram. Non crede che Nel recente singolo bonsoir, torna sul tema delle radici. Di-
le sue parole abbiano un impatto, so- ce: Basta spostare l’accento/l’ancora
prattutto sui giovani?
Certo. Sono una musicista pop,
“Sull’altalena dei diventa ancòra/torno nel fiume, tutto
è cambiato/ma in fondo è uguale. Lei
non faccio musica di nicchia, uso un
linguaggio trasversale. Una opportuni- nonni ho imparato ha fatto un viaggio di andata e ritorno
tra Bassano del Grappa e Milano: co-
tà ma anche una responsabilità che non
dipende tanto dal successo che hai ma a volare. Sono me mai ha scelto la provincia?
Mi sono trasferita molto presto
dal voler lasciare un’impronta. Significa
chiedersi: a cosa servo? loro che mi hanno a Milano, dopo le superiori. Ho già da-
to, anche se spesso ci torno per lavoro.
Lei se lo chiede?
Sì. Attraverso la musica, il li- spinto a inseguire Con il tempo si cambia. Cambia anche
la percezione di me che hanno gli al-
bro e il podcast mi interrogo sull’essere
donna, sulle consapevolezze da costru- i miei sogni” tri. Quando sono a casa mi sento più
rilassata. SEGUE

42 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
La cantautrice dal 15
settembre condurrà
la nuova edizione
di X Factor
su Sky Uno.
Abito in chantilly
e organza Miu Miu,
orecchino
Giorgio Visconti.

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 43
Francesca Michielin

SEGUITO Tornare a casa è anche tornare a X Factor dopo Ma è così difficile averne una? E non si rischia di restare eti-
dieci anni. L’edizione 2022, su Sky Uno ogni giovedì dal 15 chettati?
settembre, vede tre nuovi giudici, Ambra Angiolini, Rkomi, È un tema che sento molto. Non mi vesto sempre allo
Dargen D’Amico, e il ritorno di Fedex. Lei sarà la conduttri- stesso modo, non faccio sempre la stessa musica. Ognuno di
ce. Che effetto fa? noi è plurale, non riempie una casella sola.

ST Y L I N G VA L E N T I N A F I N O, H A C O L L A B O R ATO L I V I A D E F R A N C O. T R U C C O A L I C E FAY R E @B L E N D M A N AG E M E N T U S I N G M AC C O S M ET I C S. C A P E L L I E Z I O D I A F E R I A U S I N G C OT R I L
Mi ha emozionato tantissimo, mi ha fatto ricordare Ed è per questo che la nuova edizione di Maschiacci non è
com’ero io da concorrente. Vedo tanta sincerità, tanti giovani più dedicata solo alle donne ma anche al mondo LGBTQI+,
acerbi ma con potenzialità tutte da scoprire ed è bello far cre- ai disabili, agli afrodiscendenti, ai fragili in generale?
scere i talenti. Sento un bisogno di genuinità, di ritorno alle Per me il femminismo che funziona è quello intersezio-
origini. C’è un bel clima. nale, che cioè non si occupa solo di tematiche femminili ma di
Lei ha vinto a 16 anni. Non sarà stato facile gestire il succes- difendere i diritti di tutte e tutti.
so. Come ci è riuscita? Teme che i diritti siano a rischio?
Ho detto un sacco di no. Avevo tante pressioni ma vo- Sono seriamente preoccupata per quello che succede-
levo prendermi del tempo, pensare all’esame di maturità Se rà dopo il 25 settembre. Giorgia Meloni dice cose di assoluta
stai preparando un bel disco, meglio farlo uscire quando è gravità. Purtroppo molti danno per scontati i diritti acquisi-
pronto, c’è il tuo nome sopra. Perdi un’opportunità? Pazienza, ti. Invece non è così, vanno difesi. Alla prima puntata di Ma-
ne avrai un’altra. Come dice mia nonna: quello che è tuo non schiacci ho invitato Alessandro Zan. Mi sono schierata, certo.
te lo leva nessuno. Una scelta di buon senso, non legata a un partito.
Chi l’ha aiutata? Com’è la situazione delle donne nella musica italiana?
La mia famiglia. Non sa quante volte ho fatto in gior- Un disastro, facciamo molta più fatica degli uomini.
nata avanti e indietro tra Milano e Bas- L’anno scorso nella top ten dei dischi
sano. Tornare alle radici ti aiuta a dare più venduti c’era una sola donna, Mada-
il giusto valore alle cose.
Ci saranno stati momenti difficili.
“Dopo X Factor, me. Qualche piccolo progresso si sta ve-
dendo nei concerti: fino a poco tempo fa
Il percorso è fatto di alti e bas-
si. A me piace camminare in montagna,
dieci anni fa, avevo si diceva che le cantanti non portavano
pubblico. Ora c’è qualche ripensamen-
vado dalle mie parti, sull’Ortigara, sul
Grappa. Cime che ci parlano di storia,
tante pressioni, to. Ma è dura.
Lei tiene molto alla sostenibilità. Ha
di vite. In montagna si sale, si supera-
no asperità, e si scende nelle gole, negli
ma volevo condotto un programma su Sky Natu-
re, Effetto Terra, che aveva un taglio
anfratti. Si va avanti passo dopo passo.
A lei piace sperimentare. Non si è ada-
prendermi del molto pratico. Nella quotidianità come
si comporta?
giata nella comfort zone della musica:
ha scritto un romanzo, ha il podcast.
tempo e ho detto Non sono per mestiere una con-
duttrice, ma ho voluto portare avanti
Si è laureata al Conservatorio in can-
to jazz. A proposito, perché proprio il un sacco di no” in tv qualcosa in cui credo, anche qui
con un linguaggio diverso dal mio soli-
canto jazz? to. Sono rigorosa, anche se la perfezio-
Mi ha sempre affascinato la libertà del jazz, e il fatto ne è impossibile. In tournée uso pochissima plastica, premio
che nasca da una rivendicazione sociale. In quanto alla comfort i brand sostenibili e il vintage, non spreco il cibo dei catering.
zone: quando vinci X Factor a 16 anni non sai neanche cosa A febbraio partirà con il primo tour nei teatri: emozionata?
sia. A me piace raccontare storie con diversi linguaggi, con o Tantissimo, lo sto studiando nei minimi dettagli.
senza la musica. In Nei tuoi occhi, colonna sonora del film Marilyn ha gli occhi
Da dove le è venuta l’ispirazione per Il cuore è un organo? neri, dice: Liberami le ali, squarciami il cuore, prenditi tutto.
Mi aveva colpito il libro Monsieur Ibrahim e i fiori del Co- In una foto estiva su Instagram, si intravede un’ombra ma-
rano, di Eric-Emmanuel Schmitt, dove un adolescente, Momo, schile al suo fianco. C’è qualcuno che le ha liberato le ali? Ha
fa amicizia con il vecchio Ibrahim. Nel mio libro la protagoni- trovato il tempo per l’amore?
sta non è tanto Verde, la giovane cantante in crisi, ma Regina, Sì, da poco. Bisogna trovare sempre il tempo per l’a-
l’anziana diva che ha lasciato il palcoscenico. L’adulto è il fra- more, ma non riesco a parlarne, non so descrivere questo sen-
gile, ma questa fragilità è la sua forza e lo capisce solo con l’età. timento. È più facile scrivere una canzone.
Come l’ha scritto? Come si vede tra dieci anni?
A mano, sono un po’ vintage. Ho capito che non basta Oddio, non so. Questi ultimi dieci sono stati una gran
l’ispirazione, serve anche la disciplina. Si inizia con l’idea di sudata, non posso fare previsioni. Magari sarò solo più stres-
una storia, poi si fa la scaletta e ci si dà un obiettivo. Io scri- sata e con cinque cani.
vo nel tardo pomeriggio o di sera. Produco al meglio quan- Un’ultima curiosità: nelle foto del nostro servizio lei ha sugli
do ci sono gli eventi sportivi. Durante le Olimpiadi scrivevo occhi un trucco verde acido. Perché?
tantissimo. Il verde è il colore guida del video di bonsoir, e del nuo-
Il libro è un romanzo di formazione: Verde sta cercando la vo progetto. Quando penso a un brano, lo associo sempre a un
sua identità, sessuale e professionale. Regina l’ha persa colore, in questo caso alla natura che amo.
quando era famosa, e l’ha riconquistata nella solitudine. © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

44 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Quello che gli uomini non dicono
Aldo Cazzullo
acazzullo@rcs.it
Sanguineti l’intellettuale che la faceva sentire più colta e com-
pleta; Edoardo trovò in lei una pittrice intelligente e schiva,
piena di energia, da comprendere e proteggere. «Disarmata e
disarmante in modo incantevole», fu un’autentica outsider
dell’arte, riconosciuta solo in tarda età. Ha avuto tre nomi: Ol-
ga Carolina Rama divenne Carol Rama e, dopo l’incontro con
Man Ray, Carolrama, tutto attaccato. Man Ray la convinse a
cambiare anche il look, rinunciando alla criniera leonina stile
afro per la treccia “a corona” sulla fronte con cui è stata im-
Le lingue acuminate come spade mortalata e restituita alla storia.
di Carol Rama Le grandi artiste rifiutano i ruoli, in particolare quello
che relega l’espressione delle donne nell’ambito della cura e

È
l’estate della Biennale di Venezia curata per la prima della fragilità. Nelle carte scostumate – dentiere, trappola, ses-
volta da una donna italiana, Cecilia Alemani. È un’e- si femminili, lingue acuminate come spade - di Carol Rama
mozione ritrovarvi, accanto alle artiste contemporanee, non c’è nulla di delicato, se non la poesia e lo stile disarmante.
una grande torinese che non c’è più: Carol Rama. Una donna Fu anche un’antesignana dei disturbi alimentari: «Non s’è mai
che la vita con un uomo non l’ha condivisa mai: «Brutta, po- vista masticare, beveva solo cappuccini» hanno scritto di lei.
vera, incazzosa. Come si faceva ad amarmi?» le piaceva dire, Amava dire: «Il senso del peccato è il mio maestro. Credo che
con orgoglio e sofferenza. Ma il suo salotto è stato per decen- quello che ho fatto, che faccio, piaccia a chi ha sofferto, a chi
ni la meta di un’intellighenzia eccentrica: Massimo Mila e si è sentito almeno una volta vicino alla follia ed ha trovato
Giorgio Manganelli, l’architetto Carlo Mollino e il giovane uno sfogo come per me nella pittura. Ancora oggi qualche
Calvino, lo storico d’arte Paolo Fossati e Edoardo Sanguineti, volta quando dipingo mi pare di volare».
il poeta dissacrante e ironico, l’amico della vita. Carol trovò in © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

Emozioni, ricordi, riflessioni


affrontati da due diversi
punti di vista.
Volete condividerli con noi?
Quello che le donne raccontano Scriveteci a
iodonna.parliamone@rcs.it
Antonella Baccaro
abaccaro@corriere.it
cui hanno incredibilmente pensato che la manica lunga a lu-
glio fosse geniale. Mi inebria l’odore dei fiori in chiesa mi-
schiato con quello dell’incenso. Mi soffermo a spiare gli sposi
mentre, docili, si prestano alle pose fotografiche più improba-
bili. Passo in rassegna il menù sui tavoli alla ricerca del colpo
di scena che lo renda meno banale. Mi affascina il declino del-
le capigliature già a metà festa, i piedi che sbucano dalle scar-
pe, le giacche abbandonate sulle sedie, la testa rovesciata in un
Cosa mi piace degli inviti a nozze. sonno liberatorio degli anziani. Ho perso l’entusiasmo per l’ar-
E cosa mi piace ancor di più rivo della torta da quando le fanno belle ma immangiabili, ma
soprattutto da che la celiachia mi impedisce sempre (e dico

B
usta ocra, grana grossa, il mio nome scritto a caratteri sempre) di gustarmene un pezzetto.
svolazzanti color oro. Matrimonio, penso. E vai. Tiro C’è dunque qualcosa che non mi piace dei matrimoni?
la monetina: invito o partecipazione? Il mondo si di- Confesso che detesto la questione dei regali, in particolare il
vide tra coloro (pochi) cui fa piacere andare ai matrimoni e rituale della lista di nozze: che si tratti di oggetti o di una rac-
quelli (molti) che lo odiano. Io sono orgogliosamente ancora colta-fondi per il viaggio degli sposi, la facilitazione di non
tra i primi. Vivo l’eccitazione dell’evento e il rituale della pre- dover pensare a cosa scegliere si scontra con la reticenza del
parazione, neanche dovessi sposarmi io. Mi piace l’attesa ner- mio libero arbitrio a farsi ingabbiare. E sì, sono di quelli che
vosa e annoiata in chiesa e le teste rivolte all’ingresso quando manda i regali fuori lista. Sappiatelo.
G I L B E RT

arriva la sposa. Adoro il sudore che cola dalla fronte dello spo- È ora di aprire la busta, un bigliettino sguscia fuori da
so e i fazzoletti che spuntano dai taschini. Mi diverte lo scal- quello che è un invito e mi cade ai piedi. Lo recupero, c’è scrit-
piccio vagante dei bimbi vestiti a festa e le fedi, alla loro mer- to: «Si dispensa dai regali. Pensate solo a divertirvi». Che Dio
F U R G E R I

cé, cucite sui cuscini. Perdo il mio tempo a passare in rassegna (o chi per Lui), vi benedica, ragazzi.
gli abiti degli invitati, immaginando per alcuni il momento in © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
C A R LO

46 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Speciale Tempo delle Donne/Portfolio

Donne
d’impatto

protagoniste che fanno la differenza:


nella ricerca, per i diritti e contro l’odio,
nell’arte e nell’impresa, la voce
10
di chi ha indicato nuovi orizzonti
I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 49
Liliana Segre è nata a Milano
nel 1930. A 8 anni, in seguito
alle Leggi razziali fu espulsa
da scuola in quanto ebrea e nel
1943 fu arrestata con il padre
dopo aver cercato riparo in
Svizzera. Deportata a Auschwitz,
sopravvisse al lager, unica della
famiglia. Dagli anni Novanta fino
al 2020 ha girato le scuole d’Italia
testimoniando la sua storia. Nel
2018 è stata nominata senatrice
a vita dal Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella.
Dall’aprile 2021 presiede la
Commissione straordinaria
per il contrasto dei fenomeni
di intolleranza, razzismo,
antisemitismo e di istigazione
all’odio e alla violenza.
Donne d’impatto

Liliana Segre
Senatrice e attivista contro i crimini d’odio

Liliana Segre ha 92 anni. A 13 anni, nel dicembre 1943, cer- È stato come un vomito. Se lei volesse dare un titolo a
cò riparo in Svizzera assieme a suo padre, per sfuggire all’arre- questa intervista dovrebbe chiamarla “il vomito”.
sto in quanto ebrei. Ma furono respinti e finirono a San Vit- Io per anni sono stata anche felice, ero innamoratissima
tore. Caricati su un convoglio, dal Binario 21 della Stazione di mio marito avevo una vita... simpatica, ma dentro di me c’era
Centrale di Milano,furono portati a Auschwitz.Anche i nonni questa cosa,vedevo la casa,con i mobili,la mia cameretta,le mie
paterni furono internati in un campo. Nel 1945 Liliana tornò. bambole. E i nonni, che avevo amato pazzamente, e il mio pa-
Unica sopravvissuta della famiglia. Si diplomò, si sposò con un pà, sapere come sono finiti... A un certo punto il bavaglio stret-
avvocato, ebbe tre figli. tissimo che mi impediva di parlare di tutto questo sì è sciolto.
Per 45 anni non raccontò nulla di quanto aveva vissuto. Ci sono arrivata attraverso una depressione, pesantissi-
Poi per 30 anni ne ha reso testimonianza, parlando da- ma, durata anni, che non era giustificata dalla mia vita di allora.
vanti a platee sempre più vaste di studenti.È stata nominata nel Ero una donna indipendente, guidavo, e mi sono ritrovata con-
2018 Senatrice a Vita dal presidente della Repubblica Sergio finata a letto, ad ascoltare i battiti del mio cuore, con continui
Mattarella. Dal 15 aprile 2021 presiede la Commissione stra- attacchi di panico per la mia salute.
ordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza,razzismo, Quando sono guarita, con i farmaci, quando ho ripreso
antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. il mio posto nel mondo, lì è scattato qualcosa. Negli anni bui
Senatrice Segre, cosa ha trasformato il dolore muto, che ha mi sentivo un verme, sentivo di non aver fatto il mio dovere
portato con sé per 45 anni, in una testimonianza pubblica verso coloro che amavo, verso le centinaia, migliaia di persone
resa per oltre 30 anni? che aveva visto andare verso la tragedia.
Adesso io ho 92 anni, ma per metà della mia vita, non E così,con grandissima fatica ho preso questa decisione,
è poco, era impossibile che mi uscisse la voce. Una cosa diffi- prima usando vie traverse, proponendo a qualche insegnante
cile da immaginare oggi che qualunque sciocchezza finisce su “io andrei in una classe a parlare, però se ci sei tu presente, che
Instagram. se mi viene da piangere, se non trovo le parole, mi soccorri...”
Anno dopo anno, non era facile fare finta di niente, qua- Ero molto consapevole che avrei potuto non essere
lunque cosa fosse accennata nelle tante occasioni borghesi alle capace di portare avanti questa testimonianza. Poi, con mia
quali avevo occasione di partecipare a Milano, la città dove ho grande sorpresa, dato che non avevo mai avuto occasione di
sempre vissuto. Sentivo dire cose incredibili e stavo zitta, per- parlare in pubblico, aprivo la bocca e mi usciva questo vomito
ché il dolore era talmente enorme... era il dolore di una bambi- irrefrenabile, una serie di fatti e parole, che a un certo punto
na, molto amata, molto felice, viziata addirittura, che ha perso mi imponevo di fermare, per me e per chi mi stava ad ascoltare.
tutto, per il crimine dell’odio. Prima ho parlato davanti a due classi, poi a una scuo-
Tacevo, ma il numero da internata l’ho esibito tutta la la, poi a mille persone, poi a un intero palazzetto di ascoltatori.
vita. Non me ne sono mai vergognata come altri che l’hanno Sono andata avanti con una tranquillità assoluta per 30 anni,
cancellato. Quando i miei figli, da piccoli, mi chiedevano cosa anche se avendo messo mano a questa impresa in età mol-
fosse, gli rispondevo “Te lo racconterò quando sarai più gran- to matura, c’era sempre qualcuno che mi rassicurava... “guardi
de”.Ma non l’ho mai fatto.A loro di persona,non l’ho mai detto. che c’è qui l’ambulanza della Croce Rossa, abbiamo anche il
Però, a differenza di molti che hanno taciuto e di chi, defibrillatore”.
come Primo Levi, si sono sentiti sommersi dalla tragedia, noi Al compimento dei 90 anni, ho fatto l’ultimo incontro
che ci siamo sentiti abbastanza salvati - penso a Nedo Fiano, a (a Rondine Cittadella della pace, nel 2020).
Edith Bruck,a Goti Bauer - abbiamo raccontato la nostra storia. La decisione di parlare l’ha fatta entrare in un’altra dimen-
Cosa ha reso impossibile a un certo punto tacere? sione... SEGUE

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 51
Donne d’impatto

“Non parlo mai di odio e vendetta proprio


perché li ho provati su di me”
Liliana Segre

SEGUITO Sono la prima a essere stupefatta di tutto mento per me, è mio papà che ho avuto per soli 13 anni. Io so-
quello che mi è successo in questi anni. io ho ancora milioni di no ancora quella bambina che è stata mandata via dalla scuola
curiosità e mi dispiace di essere così vecchia adesso che ho tut- pubblica di via Ruffini a Milano, perché ebrea. Una bambina
te queste facilità di spostamento, di incontro... che è diventata invisibile e che lo è stata poi ancora, ancora, e
Ho mille occasioni, mi hanno dato 500-600 cittadinan- ancora e che non lo dimentica più. Anche se, dopo, la vita mi
ze onorarie, sei o sette lauree importanti, a me che ho interrot- ha dato moltissime cose.
to gli studi dopo il liceo classico perché mi sono sposata. Poi È la sua presenza di testimone a colpire chi l’ascolta. Chi o
sono diventata senatrice a vita, arrivando preoccupatissima in che cosa potranno sostituirla?
Senato, (ma durante la seduta, ci si potrà alzare per andare in Mi piacerebbe dirle che sicuramente ci sarà un pas-
bagno, mi chiedevo...). Sono entrata in una vita completamen- saggio di testimone, ma io credo che quando saremo proprio
te diversa da quella che era stata la mia, in cui ora mi ricono- tutti morti salvo l’eccezione di qualche insegnante che si è in-
scono anche i gatti... namorato dell’argomento, della Shoah resterà una riga nei li-
Quando ha capito che la sua testimonianza aveva un impat- bri di storia. Così come accade per lo sterminio degli armeni.
to particolare su chi era lì ad ascoltarla? Nel 2015 sono stati 100 anni dalla marcia forzata degli arme-
Non c’è stato un singolo episodio, ce ne sono stati tan- ni verso la morte, si sarebbero potute fare celebrazioni, con-
tissimi. Mentre mi trovavo dentro il Teatro della Scala a parla- vegni. Niente. E non c’è mai stato un antiarmenismo come vi
re, o dentro il Pala Dozza a Bologna e in tutti i posti più gran- è un antisemitismo, la messa in dubbio che i campi fossero
di, c’era una tale attenzione a quanto dicevo che finito il mio finalizzati allo sterminio, che i prigionieri morissero gasati e
incontro di un’ora e mezza o due, gli insegnanti mi domanda- poi bruciati nei forni. È più bello non crederci. È talmente più
vano: “Signora, ma come è possibile? A noi dopo 35 minuti i bello, che così sarà.
ragazzi non stanno più ad ascoltarci e qui per tutto il tempo Del resto, l’indifferenza regnava sovrana allora e regna
nessuno si è mosso...” adesso, nei confronti del male per lo stordimento che provoca
Io ho continuato per 30 anni, ho fatto il mio dovere, la cronaca dei delitti raccontata fino all’estenuazione; per la ter-
quello che mi sembrava giusto: senza far male a nessuno e sen- ra crepata, per le montagne senza neve, i laghi e i fiumi in secca,
za parlare mai, mai, di odio e vendetta, proprio perché li ho di cui tanto si parla senza, mi pare, fare nulla.
provati su di me. E quindi il mio è sempre stato un messaggio Ha voluto, tuttavia, Chiara Ferragni con sé, al Memoriale del- C O N T R A STO

completamente diverso. la Shoah, al Binario 21 di Milano.


Questo ripetere così spesso, a platee sempre più vaste, la L’ho portata al Memoriale e devo dire che nonostante
sua storia, l’ha cambiata? il suo successo strepitoso, da 27 milioni di follower! nelle due
Si può arrivare a cent’anni, ma della vita da bambino, occasioni in cui l’ho incontrata sia prima a casa mia, che poi
/
TA N I A

soprattutto se si è stati amati, non ci si può dimenticare. Quel al Binario 21, lei è stata umile. Umile. Una che ha 27 milioni
bambino che c’è in ognuno di noi resta fino all’ultimo giorno di follower, non è poco. Mi è stata a sentire, attentissima, che
e quel dolore che quel bambino ha patito non cambia mai. Io lei di questa cosa ne sapeva poco, è stata straordinaria e si è in-
P R E C E D E N T E :

ho avuto un marito amatissimo, per 60 anni, due figli maschi teressata a tutto quello che ho detto. L’incontro è stato molto
oltre a una femmina, tutti ora molto maturi. Ho tre nipoti ma- positivo, da nonna a nipote. Poi, che cosa ne verrà fuori non lo
schi che amo, che seguo, che sono il futuro e la mia qualifica so. Sa, io ho il 41 di piede. Sono piuttosto ancorata al terreno.
migliore è quella di essere nonna, alla faccia di chi voleva che Non faccio voli pindarici.
io morissi, N-O-N-N-A! Luisa Brambilla
PAG I N A

Ma l’uomo della mia vita, la figura maschile di riferi- © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA


N E L L A

52 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Donne d’impatto

Alessandra Ferri
Ballerina

La media è 40 anni. Certo, c’è chi smette prima e chi assai di mesi, ero nel pieno della mia carriera classica... “Oggi pos-
dopo (Sylvie Guillem si è ritirata a 50, Margot Fonteyn a 60, siamo lavorare assieme?” mi ha chiesto, e io, subito (prima che
Carla Fracci ha continuato fino a oltre 70).E poi c’è Alessandra subentrassero razionalità e timori): “Sì!”, e neppure conoscevo
Ferri. Un unicum, protagonista di una vera rivoluzione. Perché i dettagli! Dopo sono arrivati Duse e Woolf Works. L’esempio di
non è questione volgarmente anagrafica,non c’entrano i suoi 59 Baryshnikov mi aveva ispirato.
anni. È che nessuna aveva mai ispirato un simile concentrato Non ci pare che abbiano tagliato su misura ruoli per lui o al-
di figure femminili mature ai maggiori coreografi mondiali: la tri ballerini (maschi) in età.
Léa di Chéri a Martha Clarke (2013), l’Eleonora Duse di Duse Ruoli magari no, pezzi di danza sì. Andai a vederlo -
a John Neumeier (2015), la Virginia Woolf di Woolf Works o la aveva 64 anni - con la compagnia di Mark Morris: non era il
Madre di AfteRite a Wayne McGregor (2015 e 2018). Mischa con cui ballavo io negli anni Ottanta, eppure era me-
«In passato c’erano già stati ruoli di anziane - in L’heure raviglioso! Lì mi sono detta: il talento appartiene all’anima,non
exquise e Les Chaises di Maurice Béjart, per esempio (due spet- al corpo. Bisogna soltanto abituare corpo e anima a essere ac-
tacoli che, peraltro, ha in repertorio, ndr)... Però in effetti sì, non cordati, e l’accordatura cambia a seconda dell’età.
erano tanti» tenta di minimizzare lei, che ha appena ricevuto - Chi altro ha avuto grande impatto su di lei?
solo caso di artista ancora in attività - il Premio Positano Léoni- Innanzitutto mia madre. Ha lottato per quell’indipen-
de Massine alla carriera («Un riconoscimento cui sono affezio- denza che lei non aveva (mio padre era meraviglioso, purtrop-
nata per la sua storia legata a Nureyev, e per averlo già ricevuto po negli anni ’60 non era scontato che una donna lavorasse):
da esordiente. Comunque li ho avvertiti: lo considero valido per quando fu chiaro che la danza per me non era un passatempo,
questo capitolo del mio percorso,eh: vediamo i prossimi...» ride). si è battuta perché potessi continuare,per quanto in quel perio-
Il suo segreto? Le sue armi, oltre al talento? do ci fossimo trasferiti da Milano a Monza e frequentare ogni
Difficile rispondere: non pianifico, non premedito, non giorno l’Accademia della Scala comportasse sacrifici...E citerei
calcolo. Seguo l’istinto e il cuore. Forse proprio l’autenticità e un’insegnante, Ljuba Dobrijevic: si prodigò perché a 15 anni
la libertà? Se una cosa mi dà gioia, la faccio e amen. Avevo l’e- lasciassi l’Italia per il Royal Ballet.
sigenza di fermarmi? L’ho assecondata. Avevo l’impressione di E a livello ispirazionale?
“spegnermi”? Sono tornata a danzare (è rimasta lontana dalle Marcia Haydée, all’epoca al Balletto di Stoccarda. Così
scene dal 2007 al 2013, ndr). Bisogna sganciarsi dalle paure intensa, con una recitazione così veristica... Ah, un attimo: non
imposte (dalla famiglia, dalla società) o autoimposte. Mi viene vorrei dimenticare Kenneth MacMillan! Lui mi ha forgiato: ha
sempre da far così (muove - con estrema grazia, ça va sans dire - visto il mio talento individuale e lo ha tirato fuori, permetten-
le mani all’indietro)... Via, lasciare alle spalle un po’ tutto. do a me di riconoscerlo: a 17 anni non sapevo chi fossi davvero.
Va rivisto il concetto di forza? Cosa ha tirato fuori, esattamente?
Forza è accettare la vulnerabilità e rinascere. Non è non L’interprete “naturale”: ho recitato nei balletti non in
cadere: è rialzarsi. Forza è riuscire a guardarsi senza bastonarsi. maniera melodrammatica, teatrale com’era una volta. Il suo Ro- I M AG E S

Ovvio, ci vuole una buona dose di coraggio. meo e Giulietta mi ha accompagnato dai 19 ai 52 anni, è quello
In che senso? che mi connota di più nel mondo.
Non è che io non mi veda invecchiare, non è che sia la La differenza principale fra le generazioni precedenti e la
G ET T Y

stessa di quando avevo 20 anni. Continuo ad allenarmi due ore sua?


e mezzo al giorno, però devo “ascoltarmi” di più, non spingere. Credo di essere stata una delle prime a passare da una
Ma cosa c’è di più inutile che stare a guardare a quel che si era, compagnia all’altra. Si sono abbattute un po’ le frontiere: un
/
C O N TO U R

nel bene e nel male? Vivere il presente con l’entusiasmo del fu- tempo c’era chi apparteneva all’Opéra di Parigi, chi al Bolshoi
turo, senza troppe domande o rimuginii: “Alla mia età questo o e gli interscambi non esistevano... Io ho avuto un percorso ab-
quest’altro non è giusto...”. Se lo senti giusto, è giusto. bastanza singolare, sono stata prima ballerina contemporanea-
Questo nuovo “capitolo” come è iniziato? mente al Royal Ballet, all’American Ballet Theatre e alla Scala.
/

Camminando (ride). A New York, per strada, mi sono Un altro unicum...


B R O W N L E E

imbattuta in Martha Clarke. 25 anni fa mi aveva proposto di Maria Laura Giovagnini


collaborare e avevo dovuto rifiutare: un impegno totalizzante © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
L I N DA

54 I O D O N N A 1 0 S ET T E M B R E 2 02 2
Alessandra Ferri, 59 anni, ha
studiato a Milano all’Accademia
del Teatro alla Scala e poi alla
scuola del londinese Royal
Ballet, di cui è diventata prima
ballerina nel 1983. Due anni
dopo, su invito di Mikhail
Baryshnikov, è passata al
newyorchese American Ballet
Theatre. Nel corso della carriera
ha ispirato i maggiori coreografi
(Frederick Ashton, Micha Van
Hoecke, Roland Petit, William
Forsythe, John Neumeier, Wayne
MacGregor). Dopo una pausa
dal 2007 al 2013, è tornata ma
con un repertorio diverso e
ruoli da quasi-coetanee creati su
misura per lei: Virginia Woolf,
Eleonora Duse, la Léa di Chèrie.

“Le rivoluzioni non si fanno pianificando,


ma seguendo il cuore”
Nata a Monza, 47 anni, laureata
in Filosofia e Dottore di ricerca
in Scienza della politica, insegna
Commercio Internazionale
dell’Unione Europea all’Università
Sciences Po di Parigi ed è nel
cda di Crédit Agricole S.A.
Dal 2014 al 2019 è stata
parlamentare europea e nei
sei anni precedenti deputata
del Parlamento italiano: si è
occupata di diritti delle donne,
smartworking, congedi parentali,
condivisione dei lavori di cura.
Nel 2021 con l’astrofisica
Ersilia Vaudo ha fondato
Il Cielo Itinerante, per avvicinare
alle materie Stem bambine
e bambini ad alto rischio di
abbandono scolastico.
Nel 2013 ha ricevuto il “World
of Difference Award”
dell’International Alliance
for Women.

“I congedi solo per le donne sono ghetti”


Donne d’impatto

Alessia Mosca
Esperta di diritti sul lavoro e parità

Esattamente dieci anni fa - agosto 2012 - cominciava a es- le aziende o il sistema economico, ma l’intera società. Questo è
sere applicata una legge rivoluzionaria per la parità di genere,la l’aspetto più importante: le quote non sono il fine, ma il mez-
legge Golfo-Mosca, che ha obbligato a riservare quote crescen- zo per costruire una società più giusta e che funziona meglio.
ti di spazio per le donne nei consigli di amministrazione e nei Anche l’UE si è mossa su questo solco, approvando la diret-
collegi sindacali delle società quotate, quote che oggi impon- tiva Women on Boards. Bisogna ammettere, però, che se la
gono il 40 per cento di presenza femminile. Una norma che ha legge Golfo-Mosca ha portato più donne nei Cda, non ha
fatto volare la percentuale di donne dal 6 per cento del 2011 al cambiato la cultura aziendale. Gli amministratori delega-
41 per cento di fine 2021 e che mette l’Italia tra i primi Paesi al ti rimangono sostanzialmente maschi: a fine 2021 c’era un
mondo. Ne parliamo con Alessia Mosca, insieme a Lella Gol- Ceo donna in appena il 2 per cento delle società quotate; le
fo prima firmataria del provvedimento. donne, poi, non sfondano nella prima linea dirigenziale, nel-
L’impatto della legge è stato considerevole. Dieci anni dopo, la carriera sono ostacolate dalla maternità...
che lettura ne dà? Certo, ci si aspettava un impatto a cascata sull’intera or-
Questa legge ha restituito un impatto misurabile subito e ganizzazione manageriale e anche sulla cultura aziendale, ma
in maniera dettagliata. L’abbiamo introdotta appena pochi mesi non basta una legge a scardinare rigidità diffuse, che richiedo-
dopo la legge gemella francese e, in pochissimo tempo, tra tutte no una complessità di approcci. Secondo me, oggi può essere il
le norme nazionali con la medesima finalità, la nostra si è rive- momento di aprire una riflessione per introdurre le quote an-
lata quella che produceva lo scarto maggiore tra le cifre di par- che nei livelli dirigenziali appena a scendere dai Cda, come già
tenza e quelle conquistate. Eravamo tra i Paesi più indietro, e in è stato fatto in Francia con la legge Rixain.
breve siamo entrati tra i primi cinque al mondo. Un caso scuola. Resta la questione dei profili manageriali femminili: oggi
L’impatto è legato al suo sistema sanzionatorio? spesso non sono neanche considerati. Come si incide per
Può avere agito da deterrente. L’aspetto interessante è promuoverli?
che abbiamo messo a punto un sistema sanzionatorio più seve- È assolutamente un tema. Va riconosciuto che le stesse
ro di quello francese, e però non c’è stato bisogno di ricorrervi imprese si stanno dando policy interessanti per incrementare il
perché le aziende hanno introdotto, di fatto, anche più donne numero di donne ai livelli dirigenziali, per esempio stabilendo
di quanto la normativa prevedeva. che per ogni promozione disponibile si debba per forza con-
Lei e Lella Golfo rappresentavate schieramenti opposti, lei siderare, a pari competenze, un candidato di genere maschile
nel PD, Golfo nel PDL, peraltro in un Parlamento molto po- e uno femminile. Questa procedura sta portando più donne ai
larizzato. Come avete fatto a far passare una legge che an- vertici, perché consente di dare visibilità a competenze femmi-
cora oggi divide, al punto che c’è chi vorrebbe cancellarla? nili che prima non venivano neanche prese in considerazione,
Non era certo un tema facile da fare digerire, né a destra, per via delle note resistenze e dell’abitudine alla cooptazione.
né a sinistra. E né a me, né a Lella Golfo interessava mettere Infatti, se è cruciale che ci siano più donne nei Cda, lo è an-
una bandierina sulla legge ma, vista l’importanza del tema, fa- cora di più che quelle che ci sono operino per impattare da
re una scelta istituzionale. Abbiamo lavorato con passione per dentro in favore dell’equità, anche tra i generi. Donne ai ver-
convincere le nostre rispettive parti, quindi abbiamo operato tici che perpetuano situazioni di squilibrio fanno il gioco di
trasversalmente con le donne di ogni schieramento, convinte chi non vuole cambiare le cose.
che per vincere si debbano fare battaglie, appunto, trasversali. È importante che chi arriva ai vertici si faccia amba-
U N I O N

Alla fine, la legge è stata approvata a larga maggioranza. sciatore e ambasciatrice del cambiamento, è una responsabilità.
Molti centri studi concludono che consigli di amministrazio- Ma deve essere una battaglia comune, uomini e donne, perché
E U R O P E A N

ne con più diversità di genere riscontrano un miglioramen- i miglioramenti nel management fanno bene a tutto il sistema.
to della governance e una maggiore attrattività dell’azienda Qual è, secondo lei, lo squilibrio di genere che impatta più
per gli azionisti. Ma ci sono studi secondo i quali hanno an- negativamente su lavoro e carriera?
che performance economiche migliori. Lei quale ritiene sia Il fatto che il lavoro di cura dei figli e dei genitori an-
/

l’impatto più importante della legge sulle quote? ziani resti a carico delle donne. Io sono ormai contrarissima a
V E R H A E G E N

Il miglioramento della governance complessiva. È in- ogni tipo di policy aziendale che, per sostenere il lavoro fem-
fatti stato appurato che l’età media dei membri del Cda si è ab- minile,riconosce congedi più lunghi o maggiore flessibilità alle
bassata e si è alzato il livello di istruzione. Insieme, è migliorato donne: la ritengo una forma di ghettizzazione. Queste policy
il meccanismo di selezione - non solo per le donne, ma anche aziendali devono valere per tutti e tutte, perchè la cura deve
J E A N - C H R I STO P H E

per gli uomini - , superando certe opacità e inerzie pre-legge. essere condivisa.
Direi, dunque, che in questi dieci anni si è anche alzata la qua- Paola Centomo
lità del lavoro svolto dai nuovi Cda e a giovarsene non sono solo © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 57
Donne d’impatto

Darya Majidi
Presidente dell’associazione Donne 4.0

Nata e cresciuta a Teheran, laureata in Scienze dell’Infor- E oggi, su che cosa vi concentrate?
mazione e specializzata in Intelligenza Artificiale,Darya Majidi, Abbiamo creato un Osservatorio Pnrr dove con un ap-
54 anni,da imprenditrice si è trovata quasi sempre a trattare con proccio quantitativo andiamo a misurare l’impatto delle misu-
interlocutori uomini. Negli anni da assessora all’Innovazione al re sul gender gap: secondo il Ministero dell’Economia e delle
Comune di Livorno, dal 2009 al 2014, ha visto le donne per- Finanze circa il 20 per cento può avere un impatto, mentre l’80
dere il posto per essere sostituite dai robot progettati da menti è neutro. Noi vogliamo proprio misurare l’80, per capire cosa
maschili. L’esperienza, dunque, l’ha portata a interrogarsi su co- funziona e cosa no. Per esempio: hanno presentato il Fondo
me far sì che la tecnologia digitale, così importante nella nostra per l’imprenditoria femminile ma dopo un giorno i soldi erano
vita quotidiana, diventi inclusiva. Evitando il rischio che l’inno- già finiti: da imprenditrice, dico che c’è stato un errore. Anco-
vazione, con tutte le potenzialità di crescita e di carriera che si ra: mancano molti decreti attuativi per la premialità alle azien-
porta dietro, tagli fuori le donne e le lasci in posizioni marginali. de che promuovono la parità di genere. Insomma, c’è tanto da
Per questo ha cominciato a darsi da fare, in modo concreto, cre- fare e da tenere d’occhio. Il Manifesto di Donne 4.0 riassume
ando un’associazione,Donne 4.0,e una società di consulenza,la i passi necessari per favorire l’ingresso e l’empowerment delle
Daxo Group, della quale è founder e Ceo, che si occupa di tra- donne nel mondo delle tecnologie. Noi, con i corsi di reskilling
sformazione digitale e di empowerment femminile. Da lì sono e upskilling, agiamo in modo concreto perché non restino in-
partiti altri progetti, sempre con l’obiettivo di avere un impatto dietro. E con la nuova iniziativa StartupHER selezioneremo i
positivo per le donne. E quindi, sul futuro di tutte e tutti. Il pri- tre migliori progetti femminili che aiuteremo a crescere. Ma
mo passo? Orientare le ragazze, le loro energie, le loro passioni. prima di tutto serve la formazione delle ragazzine, che vanno
Partiamo dai dati. Quante sono le donne nelle ICT, cioè nelle incoraggiate alla conoscenza delle materie Stem.
tecnologie dell’informazione e della comunicazione? Quest’estate avete organizzato per la prima volta AIxGIRLS,
Solo il 15 per cento, secondo le stime del World Eco- un tech camp gratuito a Volterra per le studentesse uscite
nomic Forum. Vuol dire che l’85 per cento dei software che re- dalla quarta superiore. Com’è andata?
golano la nostra vita sono creati e controllati dagli uomini. Vo- Benissimo. Avevamo avuto 57 candidature per 20 posti.
gliamo davvero delegare loro il futuro, senza mettere in campo Abbiamo orientato le ragazze selezionate per una settimana su
le nostre competenze, i nostri valori? Rinunciando a essere pro- Intelligenza Artificiale e Data Science, erano curiose e motiva-
tagoniste dell’innovazione? Credo proprio di no. Per questo ho te. Eppure, alla domanda: “quante di voi pensano di riuscire a
deciso di impegnarmi. entrare nel settore?”,la risposta è stata unanime: nessuna.Ci ha
Quando ha iniziato ad attivarsi? molto colpito. Se le più brave si autoscludono perché pensano
Forse quando ho visto che mio marito tornava al lavoro di non essere all’altezza, vuol dire che il percorso verso la con-
pochi giorni dopo il mio parto. O quando, lavorando per por- sapevolezza è ancora lungo. Le ragazze non si rendono conto
tare la tecnologia nelle aziende e negli ospedali, vedevo che mi dell’impatto che possono avere. Ma le competenze non basta-
confrontavo solo con gli uomini. O, infine, quando da asses- no se non si ha il coraggio di proporsi, di prendersi il potere.
sora all’innovazione della mia città, Livorno, dal 2009 al 2014, Il potere è un tema delicato, spaventa molte donne. Perché?
mi sono accorta di come le donne fossero le prime a essere so- Non si fanno avanti perché ne hanno un’idea negativa,
stituite dai robot nelle imprese, restando a spasso. Da una par- non di consapevolezza e leadership.Però sento che qualcosa sta
te si profilavano nel digitale carriere ben retribuite, dall’altra cambiando. Secondo un detto persiano, le gocce si uniscono e
impieghi tradizionali, sottopagati. Il rischio di essere tagliate creano l’oceano. Essere digitali vuol dire avere gli strumenti per
fuori era forte. Bisognava fare qualcosa. Per loro e per i giova- essere protagoniste del cambiamento,e non subirlo.Servono le
ni: sono stata la prima donna a creare un incubatore e spazio di tre C: competenze, cuore e coraggio.
F E R R I

coworking, dove finora sono nate una ventina di start up. Nel Cristina Lacava
2018 ho scritto il libro Donne 4.0, e da lì è nata l’associazione. © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
A N D R E A N A

58 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Iraniana di nascita e livornese
d’adozione, Darya Majidi,
54 anni, si è laureata in
Scienze dell’informazione
all’università di Pisa nel 1993,
e si è specializzata in Intelligenza
artificiale. Ha fondato Daxo
Group, società di consulenza
nella digital transformation,
e Daxolab, l’unico l’incubatore
di start up e coworking creato
da una donna. È presidente
dell’associazione Donne 4.0.

“Non deleghiamo agli uomini il futuro”


Donne d’impatto

Sofia Corradi
Ideatrice del programma Erasmus

Sofia Corradi,
87 anni, laureata
in Giurisprudenza,
pedagogista e già
Professore Ordinario
di Educazione degli
adulti ha ideato e
costruito con un lungo
lavoro il Programma
Erasmus per
l’interscambio degli
studenti fra le università
europee. Il programma
ha fatto viaggiare milioni
di ragazzi e ha compiuto
30 anni nel 2017.

Ti dicono un “no” che ti sembra un torto, ti salta la mosca Soprattutto, Corradi è conosciuta come “Mamma Era-
al naso e con cortesia ma granitica determinazione lavori per smus”: se milioni di ragazzi hanno potuto viaggiare su e giù per
quasi vent’anni come una goccia inesorabile che scava la mon- il Vecchio Continente lo devono a lei che ha dato vita all’Era-
tagna fino a raggiungere l’obiettivo. Non da poco: un proget- smus,il programma di scambio internazionale per studenti che,
to che impatta sulla costruzione identitaria dell’Europa quasi a oggi, ha portato a vivere un’esperienza all’estero quasi cinque
più dell’Euro. Il merito va a Sofia Corradi, pedagogista di fa- milioni di ragazzi, partiti italiani, francesi, spagnoli e tornati
ma e pluripremiata, nominata dal presidente Sergio Mattarella europei. Sofia Corradi lo ha ideato nel 1969, la Ue lo ha vara-
Commendatore della Repubblica e insignita dal re Filippo VI to nel 1987: 18 anni in cui la pedagogista ha lavorato con pa-
di Spagna del prestigioso Premio Europeo CarloV. zienza e indomito entusiasmo, contattando i rettori SEGUE

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 61
Donne d’impatto

“Volevo aprire un nuovo orizzonte ai giovani”


Sofia Corradi

SEGUITO di tutte le università europee, convincendo le loro Il nome del Programma in realtà nasce da un acronimo
mogli, “tampinando” ministri e burocrati nella verifica di ri- che in parte è stato costruito ad arte (European Region Action
sorse economiche. E inanellando a rifiuti e disinteresse piccole Scheme for the Mobility of University Students). Tuttavia, il
aperture e passetti avanti, fino ad arrivare a convincere il presi- personaggio di Erasmo da Rotterdam si presta benissimo a rap-
dente francese François Mitterrand ad appoggiare il progetto. presentare alcuni aspetti che lo animano. C’è il tema del viag-
«Più di una volta per riuscire a farmi passare al telefono qualche gio innanzi tutto, dell’amore per lo studio, e sì, perché no, quel
personaggio importante ho dovuto dire che ero la segretaria del pizzico di follia che è alla base di tutti i sogni che ci sembrano
professor Corradi» ridacchia la professoressa. irrealizzabili. Cambiare le cose è uno di questi e senza un po’di
L’idea nasce appunto da un “no” sfrontato: nel 1959, a follia si rischia la resa.
poco più di vent’anni, è appena tornata dalla Columbia Uni- Quale è stato il momento in cui ha capito che quello che sta-
versity dopo un anno di master in Diritto comparato frequen- va facendo avrebbe avuto un impatto potente sui giovani?
tato grazie alla borsa di studio Fulbright. È entusiasta dell’espe- Il Programma è iniziato nel 1987 con la movimenta-
rienza, le mancano tre esami per laurearsi in Giurisprudenza zione di un numero relativamente modesto di studenti, poi, vi-
a La Sapienza di Roma. Li ha già sostenuti a New York, co- sto il grandissimo successo e le risorse attribuite, ha raggiun-
sì chiede che le siano riconosciuti. Le ridono letteralmente in to numeri inaspettati. La sensazione del grande impatto l’ho
faccia, Sofia ridà gli esami a Roma ma dentro di lei attecchisce percepita sin dall’inizio, nei racconti degli studenti di ritorno
quell’idea all’apparenza folle che oggi è diventata un modo di dall’esperienza. Il cambiamento, la crescita, la maturazione era-
vivere e pensare allo studio, all’interculturalità e all’Europa: un no palesi e soprattutto gli studenti erano felici, soddisfatti e
progetto di studi reciprocamente riconosciuto da Università orgogliosi di sé stessi, ricchi di entusiasmo e di nuove amicizie,
di Paesi diversi. di relazioni nuove con colleghi di Paesi diversi. L’orizzonte si
Diciotto anni di tentativi: la parola ostinazione forse non ba- era aperto! La frase più ricorrente è tuttora “l’Erasmus mi ha
sta! Cosa ha dato forza e durata alla sua determinazione? cambiato la vita”.
Sono andata avanti passo dopo passo, senza sapere È in contatto con gli erasmiani?
quanti altri ostacoli si sarebbero presentati, di volta in volta Certo,gli erasmiani mi cercano,li sento e li incontro con
credevo di essere a un passo dal risultato e invece... Così anno immenso piacere. Purtroppo la pandemia ha cambiato molto
dopo anno sono arrivata in fondo. la vita relazionale di tutti noi, spero in futuro andrà meglio. È
A volte i no ricevuti aiutano più dei sì a perseguire la pro- bello anche assistere all’“effetto collaterale” degli amori nati in
pria strada... Erasmus. E più di una coppia mi ha fatto il grande e inaspet-
I “no” che si ricevono sono senz’altro un enorme stimo- tato onore di chiamare la bambina Sofia. Un grande regalo!
lo a cambiare le cose e per me hanno rappresentato il punto di Le piace essere chiamata “Mamma Erasmus”?
partenza. Certo, è necessario un grande spirito combattivo: ri- È proprio come mi sento! Ho avuto l’idea del Program-
nunciare è semplice, ingaggiare una o più battaglie per fare in ma per dare ai giovani l’opportunità che io non avevo avuto,
modo che il “no”si trasformi in un “sì”è impegnativo, ma porta perché gli studi all’estero non fossero solo un privilegio per chi
enormi soddisfazioni. Sinceramente pensavo a un percorso più poteva permetterselo economicamente. L’ho fatto con spirito
rapido, invece il risultato non arrivava e io non volevo “molla- materno, come ogni mamma prova a rendere migliore il futu-
re”. Ma alla fine, con un po’di rabbia e un bel po’di diplomazia ro dei propri figli.
sono riuscita a raggiungere l’obiettivo. Stanno per partire le sue nipoti...
Quali consigli per una ragazza oggi? Partiranno a settembre, una per la Francia, l’altra per
Alle ragazze di oggi consiglio di perseverare, di non ar- la Spagna. Il mio consiglio per loro? Portate con voi la valigia
rendersi e avere fiducia in sé stesse. Ma spesso il segreto è ac- dei vostri sogni e lasciate a casa tutti gli altri pensieri, famiglia
compagnarsi a una buona dose di diplomazia e flessibilità. e parenti inclusi! Io farò il tifo dall’Italia come tutte le altre
Erasmus è un tributo a Erasmo da Rotterdam, teologo vian- “nonne Erasmus”.
dante, autore dell’Elogio della follia: ne occorre un po’ per Maria Grazia Ligato
cambiare il mondo? © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

62 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Donne d’impatto

Elena Ferrante
Scrittrice

Prima di domandarle dell’impatto esercitato dalla sua scrit- Esauriscono il suo gesto creativo o c’è ancora una parte che
tura sul mondo esterno - cinema, editoria, immaginario (co- manca (una componente di insoddisfazione, di inesplorato
sa forse difficile da valutare per un autore e, azzardo, per lei è sempre un buon carburante…)?
forse anche poco interessante), vorrei chiederle dell’impatto Ai miei occhi non sono momenti diversi: anche la rifles-
che lo scrivere ha prodotto sulla sua ricerca di verità. “Verità” sione è uno sforzo di immaginazione.Tendo anzi a pensare che
è una parola grossa, quasi pericolosa, ma mi ha colpito la fre- sbozzare dal proprio corpo un io che scrive sia, nel suo com-
quenza con cui lei l’ha chiamata in causa nella sua scrittura e plesso, il gesto creativo primario. Prima di quel gesto, l’autrice
nelle poche interviste che ha concesso. In I margini e il detta- o l’autore non ci sono. Ci si inventa di frase in frase, di abboz-
to individua “la lingua cattiva” tra i principali nemici della ve- zo in abbozzo, di opera in opera. Forse il modo secondo cui chi
rità delle donne. Quando le è stato chiesto della lunga pausa scrive prende forma scrivendo - con le sue intermittenze, col
intercorsa tra il primo e il secondo libro - passa un decennio suo eclissarsi e poi riapparire,con il suo materializzarsi in opere,
tra L’amore molesto e I giorni dell’abbandono - ha risposto: operine e operette alla ricerca di compimento e compattezza -
«In realtà non c’è stata nessuna pausa. Ho scritto moltissi- andrebbe più indagato, più raccontato. In effetti chi scrive - il
mo, in quei dieci anni, ma niente di cui mi potessi fidare. Era- suo modo di inventarsi - è parte sostanziale di ogni narrazione.
no racconti molto lavorati, molto studiati, ma senza verità». La vita delle donne è al centro di tutta la sua opera e in più
Tutto ha un impatto, viviamo di urti, e immagino che occasioni ha dichiarato di credere nell’esistenza di una scrit-
nel bene e nel male anche i miei libri abbiano dato qualche tura femminile. Che cosa può dirci della sua natura? E come
spintone. Quanto alla verità, ha ragione: verità è una parola pe- rifuggire i cliché legati al genere quando la si definisce? Nel
ricolosa e forse ne ho abusato. Avrei fatto bene, probabilmente, cinema quando una regista realizza opere più “forti” della
a ricorrere a “sincerità”, più vicina in effetti alle mie intenzioni. media, come per esempio nel caso di Kathryn Bigelow, ca-
Ma “sincerità” implica l’assenza assoluta di finzione e a me in- pita (spesso) che si dica: “dirige come un uomo”.
vece interessa sempre più quella particolare battaglia di verità Comincerei col chiedermi perché dire di una donna che
che si compie tutta e soltanto sul terreno del “finto”. Il Pilato “dirige come un uomo”suona più o meno come un complimento,
del quarto Vangelo, quello di Giovanni, chiede con colta ironia e perché dire di un uomo che “dirige come una donna”pare qua-
a Gesù che si è appena autodefinito testimone di verità: “Che si un insulto. È un esercizio utile. Ci si rende immediatamente
cos’è la verità?”. Per me, per la mia scrittura, oggi non contano conto che per noi donne entrare con qualche titolo nel mondo è
tanto i problemi che solleva la domanda di Pilato, ma la verità entrare per forza nel mondo degli uomini, apprendere i linguag-
del personaggio così come si esprime anche attraverso l’irruzio- gi e i gerghi che hanno elaborato, le culture che hanno prodotto.
ne di quella domanda. Insomma, quando parlo di verità, parlo Il successo stesso ha solo due strade: o imporci in quanto icona,
del bisogno di ogni buon narratore di scrivere storie più vere figura potente,di come loro ci hanno inventate in funzione delle
di quelle che chiamiamo con un luogo comune “storie vere”. loro necessità; o dimostrare continuamente che sappiamo gio-
Da sempre lei scrive e al contempo riflette sulla scrittura: strare alla grande sul terreno che loro stessi hanno perimetrato,
come articola il dialogo tra questi due aspetti della creazio- proprio per farci dire: brava, vai premiata, sai esprimerti in ogni
ne? Sono immaginario e analisi razionale complementari? settore proprio come noi,e forse in qualche raro caso addirittura

64 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Inserita dal settimanale Time tra
le 100 persone più influenti al
mondo nel 2016, Elena Ferrante
esordisce con il romanzo
L’amore molesto nel 1992, da cui
è stato tratto l’omonimo film
di Mario Martone. Nel 2011
è stato pubblicato il primo
volume della tetralogia L’amica
geniale, che ha ispirato la serie
tv diretta da Saverio Costanzo.
La vita bugiarda degli adulti è
del 2019. Dal romanzo del 2006
La figlia oscura è stato tratto il
film The Lost Daughter, diretto
da Maggie Gyllenhaal (premio
per la miglior sceneggiatura a
Venezia 2021). Sull’identità della
scrittrice sono state fatte molte
ipotesi, nessuna confermata.

“Chi scrive - il suo modo di inventarsi -


è parte sostanziale di ogni narrazione”
meglio. C’è naturalmente una terza via, ancor più ardua, che da schile è solo riproposizione di stereotipi, una divertita riemer-
almeno un secolo è sempre più frequentata: acquisire al meglio sione di vecchi ruoli stilizzati.
lo strumentario elaborato dagli uomini e forzarlo, distorcerlo, Quando penso ai personaggi femminili che “si disfano” nei
servircene per dire davvero di noi. Non credo però che quel “noi” suoi romanzi non posso non andare con la memoria alla let-
esista di per sé. Di per sé esiste solo la nostra condizione odier- tura di scrittrici come Colette e Willa Cather o scrittori co-
na,col suo sottaciuto,il non dichiarato,il non pensato,le piccole me Flaubert. Ha già detto in altre occasioni che la lista dei
conquiste sempre a rischio.Per il resto siamo completamente da suoi amori letterari sarebbe troppo lunga da compilare, ma
inventare, cosa terribile e insieme meravigliosa. mi chiedo se ci siano riferimenti più mirati a questo: la crisi,
Tutti, non solo gli autori, appartengono al mondo che li ha il cambiamento, la transizione.
cresciuti, dove si sono sperimentati i primi affetti e dolori, Non voglio far torto a nessuna delle autrici che amo,ma
dove si sono fatti i conti con la cultura. Di lei, a partire dai sui temi che lei mi propone resta per me fondamentale Clarice
dettagli e dai riferimenti dei suoi romanzi, si intuisce che sia Lispector. Andrebbe letta e riletta con molta attenzione.
cresciuta negli anni ’50. Se è stata davvero testimone di più Infine, mi ha sempre molto colpito come le sue non-inter-
di mezzo secolo nell’evoluzione del nostro costume, quali viste, i dialoghi per mail, come quello che pubblichiamo in
conclusioni ha tratto? Penso a come sono cambiati i rap- queste pagine, siano altrettanti pezzi di scrittura, rivelato-
porti tra uomini e donne e alla fluidità sessuale, soprattutto ri di pieghe magari inesplorate della creazione, ma anche
per le nuove generazioni. di posizioni politiche forti che resistono alla pressione della
Il Novecento è stato un secolo di grandi terribili sovver- correttezza a ogni costo. È così? Che cosa rappresentano
sioni, di grandi orribili restaurazioni. La sua è storia di gabbie per lei questi incontri estemporanei a distanza?
forzate e riaddobbate versando sangue a fiumi. Il materiale di Piano piano, col tempo, sono diventati un’occasione per
ogni forzatura e di ogni restauro - non bisogna mai dimenticar- precisare, scrivendo, la mia fisionomia di autrice. Le domande
sene - sono i corpi vivi. Siamo tutte e tutti corpi vivi ingabbiati. sono uno stimolo, mi spingono a cercare, a definire, la me stes-
Ci siamo dibattuti e ci dibattiamo nella lingua locale che ci è sa che scrive. A volte ci riesco, a volte no.
toccata, nell’ambiente in cui siamo nati, nei confini e tradizioni In passato aveva dichiarato di augurarsi un governo di so-
nazionali, nelle reti imperiali, nel genere che ci è toccato in sor- le donne. Alla vigilia delle elezioni politiche, che riflessioni
te e nell’educazione che ci è stata di conseguenza data. A forza sta facendo?
di dibatterci, parecchio è cambiato, specialmente nella condi- Mi piacerebbe,sì,che fosse messo alla prova un governo
zione femminile. Ma la restaurazione è potente, minacciosa. E, di sole donne. Ma - spero si sia capito - quando parlo di donne
tra i corpi vivi, i corpi delle donne sono i più minacciati: è lì - non intendo invenzioni maschili del femminile. Intendo don-
nell’allestimento di vecchie-nuove gabbie per noi donne - che ne capaci di sottrarsi alla potente tradizione politica dei maschi
si gioca il trionfo definitivo dei restauratori di ogni tipo. Tutto proprio perché la conoscono a fondo e sono in grado di non
ciò che può aiutarci a sfuggire alle sbarre va incoraggiato. La subirla, ma di reinventarla.
fluidità sessuale mi piace. A meno che non sia un gioco senza Paola Piacenza
sostanza, in cui fluire tra la gabbietta femminile e quella ma- © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 65
Filomena Gallo nata nel 1968
è avvocata cassazionista. Con
varie associazioni, tra cui Amica
Cicogna che ha fondato nel
1998, e l’associazione Luca
Coscioni, di cui è segretaria
dal 2011, ha ottenuto varie
modifiche alla legge sulla
procreazione medicalmente
assistita, con sentenze della
Consulta: superamento del
limite dei 3 gameti fecondabili;
cancellazione del divieto all’
eterologa; cancellazione del
divieto di diagnosi preimpianto.
In tema di fine vita sono frutto
anche del le sue battaglie la
legge 219/2017 sul testamento
biologico e le Dat (Disposizioni
Anticipate di Trattamento), in
base alle quali oggi vige il diritto
di richiedere l’interruzione
delle terapie, comprese quelle
salvavita.Ha difeso Marco
Cappato nel processo per aver
aiutato Fabiano Antoniani, alias
“Dj Fabo” e che ha portato alla
sentenza 242/2019 della Corte
Costituzionale, per il diritto al
suicidio medicalmente assistito.

“Non dare per scontati i diritti ma farli vivere


e, se possibile, ampliarli”
Donne d’impatto

Filomena Gallo
Avvocata cassazionista dei diritti

Mentre conversiamo sulle sue ginocchia c’è Vittoria, 3 anni, Lei era accanto a Federico Carboni negli ultimi momenti.
figlia di amici con cui ha condiviso una pausa nell’estate roven- «Eravamo diventati amici. Fino all’ultimo gli abbiamo
te. Vivace e curiosa, la piccola torna presto ai suoi giochi, così detto che poteva cambiare idea, ma lui era sereno. “Tu conti-
Filomena Gallo è tutta per noi. Capelli scuri morbidamente nua a combattere perché altri come me possano essere liberi”è
appoggiati sulle spalle, eloquio pacato con le sonorità del sud e l’ultima cosa che mi ha detto. Antonio, un altro cittadino mar-
un’innata facilità al sorriso, l’avvocata cassazionista con la sua chigiano tetraplegico che ha completato l’iter previsto dalla
calma determinazione è stata protagonista delle più dure bat- Consulta, probabilmente raccoglierà il suo testimone. Ci sono
taglie degli ultimi 25 anni in tema di diritti della persona. E però molti altri malati che attendono. La realtà è che manca
molte le ha vinte,insieme all’Associazione Luca Coscioni (Alc) la volontà politica per una legge. La nostra proposta di legge
di cui è segretaria nazionale dal 2011. Grazie anche a lei dal popolare sull’eutanasia ferma alla Camera a fine legislatura
2010 sono nati ogni anno circa 14mila bambini con tecniche di perderà validità. Eppure le scelte sul fine vita stanno a cuore a
procreazione assistita prima vietate dalla legge 40, smantellata molti italiani, non smetteremo di batterci».
articolo dopo articolo a suon di sentenze della Consulta. Ed è Viene in mente la domanda che Robert Redford rivolge a
sempre grazie all’azione svolta con il suo collegio legale - e al- Barbra Streisand nel film Come eravamo: “Ma tu non molli
la disobbedienza civile di Marco Cappato (tesoriere di Alc) -, mai”? Da dove nasce tanta determinazione?
se la libertà di scegliere come morire sta diventando un diritto Da un “vizio” di famiglia. Ho origini contadine, fin da
anche nel nostro Paese, dopo la sentenza 242\2019 della Corte piccola ho sentito forte il senso della legalità, a partire dagli in-
costituzionale sul caso “Cappato\Dj Fabo Antoniani”. segnamenti dei miei genitori e dei miei nonni.Persone gioiose,
La comune militanza con Marco è anche un’amicizia. solide,determinate.Poi gli studi di giurisprudenza,la passione
«Sì, un’amicizia basata sulla condivisione di valori fon- per i diritti della persona. Infine nel 2004, durante la raccol-
damentali: difendere la libertà di scelta delle persone in ogni ta di firme contro la legge 40, l’incontro con Marco Pannella,
fase dell’esistenza. Dal diritto di fruire degli avanzamenti della Emma Bonino, Marco Cappato e Luca Coscioni, ha segnato
scienza alla libertà di rifiutarli. Penso alla legge sul testamento il mio percorso. Loro davvero non hanno mai “mollato”.
biologico o alla class action per gli ausili alle persone con di- Il primo caso che non dimentica?
sabilità. E poi, sì, al fine vita». Il supporto a Elena, la sessanta- Quello di alcune coppie che non riuscivano ad acce-
novenne con una malattia terminale che ai primi d’agosto ha dere ai farmaci per la stimolazione ovarica. Da allora il dirit-
scelto il suicidio assistito in Svizzera, è solo l’ultimo esempio. Il to a cure gratuite e accessibili a tutti sono tra le mie principa-
giorno dopo accanto a Cappato, andato ad autodenunciarsi in li battaglie. Restano da superare gli ultimi divieti della legge
C O N T R A STO

un commissariato milanese,c’era come sempre l’avvocata Gallo. 40: quelli sulla donazione alla ricerca degli embrioni non ido-
L’obiettivo di questa nuova disobbedienza? nei a una gravidanza, l’accesso ai single, la gestazione per al-
«Eliminare le discriminazioni tra malati anche nel fine tri: nei paesi in cui è normata non ci sono abusi, le donne so-
vita. Federico Carboni, tetraplegico per un incidente, nel giu- no tutelate, così come figli e genitori. Ma in Italia c’è sempre
/

gno scorso è stato il primo italiano ad accedere al suicidio assi- un velo di tabù quando si parla di sessualità e riproduzione.
LO M B I

stito dopo una battaglia legale contro l’Azienda sanitaria delle C’è una consegna da affidare a Vittoria?
Marche. Elena invece ha dovuto rivolgersi in Svizzera perché Non dare per scontati i diritti che le sembreranno ac-
M AG L I O C C H ET T I

in Italia la sentenza “Cappato/Antoniani” non autorizza chi quisiti per sempre: vanno fatti vivere, difesi dalle generazioni
non è tenuto in vita da macchine o sostegni vitali. Poi ci sono future e, se possibile, ampliati. Ora però con Vittoria andiamo
malati che non possono autosomministrarsi il farmaco, essen- a farci un tuffo.
do immobilizzati. Perché Federico ha potuto usufruire della Anna Alberti
sentenza e gli altri no?». © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
I L A R I A

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 67
Donne d’impatto

Chiara Cecchini
Imprenditrice dell’agroalimentare

Classe 1990, fiorentina di nascita, dal 2016 “adottata” dalla schia di essere come svuotare l’oceano con un cucchiaino?
città di San Francisco. Da pochi mesi è anche mamma di una Ognuno di noi,come consumatore,ha l’obbligo morale
bambina, ma soprattutto Director of Business Development di guardare “oltre il suo orticello”. Comprare una bottiglia di
di Savor, una nuova start up in cui è entrata al nono mese di plastica, entrare in un fast food, non fare attenzione agli spre-
gravidanza e che utilizza CO₂ per trasformarla in acidi grassi chi di acqua o cibo, favorire l’agricoltura o gli allevamenti in-
identici a quelli che si trovano nei grassi animali o negli oli tensivi, sono alcuni dei comportamenti che possiamo evitare
vegetali. Un’innovazione che ha appena presentato durante le se vogliamo contribuire alla salvezza del Pianeta. Forse non
Giornate della Sostenibilità chiuse a Bolzano ieri, 9 settembre, siamo abbastanza consapevoli di quanto le nostre scelte possa-
e che, dice, «Potrà cambiare il destino dell’industria alimen- no spingere industria e politica a prendere decisioni radicali in
tare e dell’ambiente». favore della sostenibilità. Certo, l’azione politica è fondamen-
Ci spiega la relazione tra grassi animali e questione am- tale, così come le scelte aziendali, specialmente in un settore,
bientale? come l’agroalimentare, in cui una decina di aziende controlla-
Forse non tutti sanno che il grasso di manzo incide no la maggior parte della produzione globale, e che contribui-
per il 15 per cento sui prelievi annuali di acqua dolce, per il sce per il 24 per cento alle emissioni di gas serra. In definitiva,
12 sulla superficie abitabile, e per il 2 per cento sulle emis- tutti possiamo agire per gestire al meglio la Terra e le sue risor-
sioni annuali di gas serra. Inoltre, 20 milioni di tonnellate di se. Le conoscenze e le tecnologie oggi ci sono. A noi la scelta.
grasso di manzo vengono utilizzate ogni anno in alimenti e Il cibo quindi come chiave di volta per una svolta positiva
prodotti alimentari di base. In poche parole, la produzione di verso uno sviluppo sostenibile?
carne ha un enorme impatto sull’ambiente. Ecco perché stan- Riflettiamo: nulla ha avuto un impatto più grande sul
no aumentando le aziende che cercano di produrre latticini, nostro pianeta dell’attività umana per la coltivazione del cibo.
carne o pesce “mimetici”, ovvero senza utilizzare questi gras- Con l’agricoltura e l’allevamento, la terra è diventata fonte di
si. Per il momento usano alternative quali olio di palma o di sostentamento per miliardi di persone e animali. Quindi, sì,
cocco, che hanno comunque un effetto sull’ambiente, mentre nulla può essere determinate come rispondere alla domanda:
noi riusciremo a produrre grassi senza consumare suolo e al- come possiamo rendere sostenibile l’approvvigionamento ali-
tre risorse della Terra. mentare per 10 miliardi di persone?
Lei è riuscita a trasformare il cibo da ossessione in missio- Cosa significa per lei “fare la differenza”? Che insegnamen-
ne. Cosa ha avuto un effetto così dirompente sulla sua vita? to vuole lasciare su questo pianeta?
Sì ho dovuto lottare contro i disturbi alimentari e, Ho una bambina di tre mesi: sicuramente quando pen-
sembreà strano, la forza per risolverli l’ho trovata dentro la so al futuro, adesso penso a lei. Fare la differenza significa
mia storia personale. I miei nonni erano contadini, e da loro lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato, sia con il
ho ereditato un attaccamento speciale a terra e cibo. Ma anche proprio impatto diretto, sia fungendo da ispirazione per altre
mia mamma cucinava personalmente ogni pasto, partendo persone. Credo che l’essere umano abbia fatto cose straordina-
sempre dalla materia prima. Non avrei i valori che ho se non rie in questo mondo, basti pensare all’aumento della qualità e
fosse per lei. Così, quando all’università stavo cercando un aspettativa di vita. Ora dobbiamo però capire come conciliare
modo per “cambiare il mondo”, è stato naturale partire dalla questo “progresso” con il nostro pianeta ospitante, perché da
mia terra e dai suoi frutti. Poi, certo, ci sono stati incontri de- troppo tempo ci stiamo dimenticando della nostra Terra. Tra
terminanti con donne come Sara Roversi al Future Food In- cinquant’anni vorrei guardarmi indietro e vedere che il mio la-
stitute di Bologna, la food designer Sonia Massari o la ricerca- voro ha contribuito a svincolare il progresso della nostra civiltà
trice Marta Antonelli, entrambe esperte di cibo e sostenibilità. dallo sfruttamento del nostro pianeta.
Lei sostiene che le nostre scelte quotidiane hanno un impat- Manuela Ravasio
to positivo per la nostra salute e del Pianeta.Quanto? Non ri- © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

68 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Nata e cresciuta in Toscana,
Chiara Cecchini, 32 anni, vive
dal 2016 negli Usa ed è un’ex
ricercatrice dell’Università della
California a Davis. Direttrice
esecutiva e fondatrice di Future
Food US, partner del Future
Food Institute di Bologna
e membro del consiglio di
amministrazione di Food
for Climate Leagues, due
organizzazioni che puntano a
rendere le pratiche alimentari
sostenibil accessibili all’industria,
ai consumatori e nelle istituzioni.
Oggi è Lead Business
Development di Savor. È parte
della rete di esperti del World
Economic Forum di Davos.

“Non siamo consapevoli di quanto


le nostre scelte facciano la differenza”
B O R R E S O N
K A S S I E
Francesca Pasinelli, 61 anni,
laureata in Farmacia nel 1983
e specializzata in Farmacologia
nel 1987, ha lavorato come
ricercatrice e poi come
manager in importanti aziende
farmaceutiche internazionali.
Dal 2009 è direttrice generale di
Fondazione Telethon, la charity
che raccoglie fondi per la ricerca
scientifica destinata alla cura
delle malattie genetiche rare.

“Ho risposto a una domanda di senso”


VO G E L
D I R K
Donne d’impatto

Francesca Pasinelli
Direttrice generale di Fondazione Telethon

Francesca Pasinelli, 61 anni, una laurea in Farmacia, dal cura dove non c’è. Le facoltà di Medicina e di Scienze della vita
2009 è direttrice generale di Fondazione Telethon, la charity si stanno riempiendo di studentesse, e mi chiedo se non ci sia
che raccoglie fondi per far avanzare la ricerca scientifica per la alla base proprio questa idea della cura e della vita.
cura delle malattie genetiche rare. Dal 1990 a oggi, Telethon Cura vuol dire trovare la terapia giusta. Come avete con-
ha stanziato 624 milioni di euro e messo all’opera 1676 ricer- vinto le aziende farmaceutiche a produrre farmaci per ma-
catori su 2804 progetti relativi a 589 malattie. Numeri impor- lattie rare?
tanti, dietro i quali c’è la grande generosità dei donatori ma ci Una decina di anni fa erano poco interessate.Pian piano
sono anche persone che lavorano per dare risposte concrete a abbiamo stabilito delle alleanze, firmato contratti. Le aziende
chi ha bisogno. Tra queste persone, in prima fila c’è proprio lei. che scelgono Telethon lo fanno per responsabilità sociale ma
Com’è arrivata a Telethon? anche perché quei farmaci che curano malattie rare, e quindi
Dopo la laurea in Farmacia ho iniziato subito a lavorare sono poco interessanti dal punto di vista commerciale, sono
nell’industria farmaceutica, prima nei laboratori di ricerca, poi però anche la base per sviluppare altri farmaci innovativi per
come manager. Sono stata fortunata, in quegli anni le aziende malattie più diffuse, com’è successo per il Covid. In ogni caso
facevano formazione, e così sono riuscita a crescere. Ma non noi proteggiamo i nostri farmaci: se l’azienda rinuncia, la licen-
ero soddisfatta. Continuavo a cercare qualcosa che rispondesse za torna a noi. E questo ci sta permettendo ora di affrontare la
alle mie domande di senso. prossima sfida, forse la più importante.
La risposta è arrivata grazie a Telethon? Quale?
Sì. Sono entrata in contatto come donatrice, e ho sen- Un’azienda ha di recente ritirato un prodotto, perché
tito il richiamo di quel mondo. Avevo creduto che la ricerca non era più interessante per loro dal punto di vista commerciale.
scientifica fosse il fine. Stando a contatto con i malati ho capito Ci siamo interrogati: potevamo permettere di bloccare la cura
che invece era uno strumento, e che il fine era dare una risposta a un paziente? No, non l’avremmo mai fatto. Abbiamo deciso
efficace ai pazienti, in un campo allora negletto come le malat- quindi di non interrompere la produzione del farmaco,creando
tie rare. Ho provato a dare un impatto mettendo le mie com- noi direttamente un nuovo ramo farmaceutico non profit; una
petenze al servizio della Fondazione, introducendo quindi nel struttura che faccia produzione e distribuzione di una terapia
non profit modelli presi dalle imprese. Nelle charity c’era tanto messa a punto da noi.
buon cuore ma serviva più professionalità,sia perché gestiscono Vuol dire che Telethon diventerà anche un’azienda farma-
denaro donato, sia per rispondere alle aspettative. La raccolta ceutica?
fondi è importante, ma contano anche lo studio dei bisogni, la Sì. La sfida è creare una realtà non profit, che produrrà
gestione e la distribuzione delle risorse. Creare impatto signifi- farmaci e si sosterrà anche con le donazioni. Ogni vita conta, e
ca erogare fondi per una ricerca portata avanti in modo rigoro- la filiera ora sarà completa: ricerca, produzione e distribuzione
so per arrivare alla cura. Servono competenze per fare acquisti per aiutare i pazienti. Questa è la nostra idea di impatto.
in modo professionale, per fare una valutazione, per rispondere Una grande responsabilità. Come la vive?
sul miglior utilizzo possibile del denaro. Il mio lavoro è un privilegio che ogni giorno mi dà una
Un approccio femminile può aiutare ad arrivare al risultato? risposta a quella domanda di senso che mi facevo anni fa. Per
Nelle donne c’è una maggiore propensione alla cura, e questo non sento la fatica.
la mia scelta di lasciare il mondo dell’impresa ha a che vedere Cristina Lacava
proprio con il bisogno di fare qualcosa in più, di cercare una © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 71
Donne d’impatto

Camilla Nesbitt
Produttrice cinematografica

Camilla Nesbitt
ha 61 anni.
Con Pietro Valsecchi,
con il quale ha fondato
la TaoDue Film
nel 1991 (che poi ha
lasciato), ha due figli:
Virginia, produttrice
cinematografica
e Filippo, cantautore
in arte FiloVals.
L’anno scorso ha
creato la CamFilm.
Collezionista d’arte,
è anche presidente
di Verde Tuscia.

«Non ho mai pensato che non ci fosse posto per me nel- TaoDue Film che gestiva con il compagno Pietro Valsecchi per
la produzione, ma che tutto fosse possibile. Nel senso che non fondare la CamFilm, nuova casa di produzione con la quale sta
mi sono mai spaventata davanti a dei rifiuti o a dei “no”: sono già realizzando una nuova serie tv con protagonista Claudio
sempre andata avanti». Amendola dal titolo Il Patriarca e molti altri progetti, tra cui
Camilla Nesbitt dice di non sentirsi una “donna d’im- un film tratto da Helgoland, il libro di Carlo Rovelli.
patto”, non si definirebbe proprio così. «Perché ho fatto e fac- In Francia è quasi un’icona nell’ambiente cinematogra-
cio tutto con passione. Quando hai il fuoco dentro vai sempre fico.Irréductible, il remake del film di Checco Zalone, Quo Vado,
avanti». Produttrice, Nesbitt, 61 anni, è uno dei personaggi diretto e interpretato da Jerome Commandeur, uscito in Fran-
più influenti del cinema e della tv. Ha lasciato l’anno scorso la cia il 29 giugno, ha vinto il Grand Prix della 25° edi- S E G U E

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 73
Donne d’impatto

“Non ho mai pensato che non


ci fosse posto per me”
Camilla Nesbitt

SEGUITO zione del Festival della commedia de L’Alpe d’Huez. proviamo a scegliere una donna? Mi sembrava moderna e con-
Un trionfo arrivato dopo il successo di un altro remake, sempre temporanea come novità, e naturale allo stesso tempo.Trovavo
orchestrato da lei, che ha avuto un enorme successo oltralpe: interessante anche il rappresentarle con limiti, fragilità o situa-
Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese. zioni sentimentali sbagliate e raccontarle.
«Ora che ci penso quando ho iniziato questo lavoro Come è riuscita a sfondare nel mercato francese?
negli anni ‘80 non ce n’erano molte di produttrici, le decisioni Ero attratta dal loro sistema cinematografico: i francesi
venivano prese da uomini sia nell’ambito distributivo che pro- sono compatti nel fare sistema tra di loro. Nel 2019 hanno ven-
duttivo. Nel campo della scrittura c’erano solo la sceneggiatri- duto 200 milioni di biglietti, noi la metà. All’inizio ho trovato
ce Suso Cecchi D’Amico, poi è arrivata Lina Wertmüller...». parecchia diffidenza, così ho pensato che la cosa migliore po-
Confessa di non essersi mai spaventata: da dove deriva la tesse essere portare Oltralpe i nostri successi e adattarli. Perfet-
sua sicurezza? ti sconosciuti ha totalizzato ben 1 milione e 700mila entrate. Il
Dalla passione, e poi credo un po’ dal carattere. Tante mio prossimo target è il mercato spagnolo, che è molto vivace.
volte mi sono trovata in difficoltà, ma ho sempre risposto con Le appartengono parole come “resilienza”, “empowerment”
le soluzioni. È capitato in passato che mi chiamassero gli altri e “tetto di cristallo”?
produttori per chiedermi di non assumere un attore perché lo Non ho mai sentito il problema della differenza di gene-
volevano loro. Non per vantarmi, ma ho sempre reagito e non re, né mi è mai venuto in mente di non farcela in quanto donna.
ho mai pensato “oddio, e adesso?”. Anche con la seconda onda- Spero con le elezioni, però, che arrivino in Parlamento molte
ta di pandemia, con le troupe sul set che si sono dovute ferma- giovani e in gamba. Per il resto, se serve questa terminologia,
re, non sono stata presa dal panico. Ce l’abbiamo fatta lo stesso. usiamola, non sono contraria.
Forse mi ha aiutato lo sport.Da ragazza giocavo a calcio e prati- Nel suo team ci sono più uomini o donne?
cavo nuoto agonistico. Mi ha fatto diventare competitiva. E un Lavoro con tutti. Ovvio: cerco competenza e profes-
po’ di sana competizione serve per conquistare nuovi territori. sionalità, ma con le donne mi sono sempre trovata benissimo.
Con Made in Italy - la serie tv sulla nascita della moda prêt- Con la mia nuova società ho selezionato un gruppo di giova-
à-porter nella Milano degli anni ’70 - ha dato vita ad un’im- ni brillanti, bravi e appassionati. Quando arrivo in ufficio sono
portante operazione culturale. Com’è nata l’idea? entusiasta, mi nutro del loro entusiasmo.
Non mi capacitavo del fatto che i nostri anni ’70 fossero Attualmente chi la ispira?
stati raccontati solo in modo drammatico. Penso, ad esempio, a Mi piaceva moltissimo la cancelliera Angela Merkel,
un film meraviglioso come Un eroe borghese sull’omicidio Am- era un modello da cui farsi ispirare: veniva dalla Germania
brosoli. Mi dicevo: ma c’è anche un altro punto di vista, la mo- dell’est, è riuscita a far carriera e a tenere a bada uomini poli-
da. Il made in Italy ha dato vita a un’industria gigantesca e ha tici a livello internazionale, rispettata da tutti. Poi adoro Ele-
dato alle donne un modo per esprimersi anche creativamente, na Ferrante per la delicatezza con cui ha saputo raccontare il
Krizia è stata una tra tante. Mi ha dato soddisfazione ma l’im- dolore di due donne e la loro amicizia. Se penso al passato mi
presa, non lo nego, è stata piuttosto complessa. Ci sono voluti viene in mente per forza Anna Magnani: ha rotto tutti i canoni
tre anni, e tanta pazienza, per aprire tutti gli archivi dei marchi. dell’essere donna nella cinematografia mondiale. Non ha mai
Lei ha segnato un cambio di costume nella tv popolare italia- cercato ruoli con una femminilità impattante, ma sempre par-
na introducendo donne a capo dei commissariati nelle serie. ti difficili, basti pensare a quando ha lavorato negli Stati Uniti
Da Isabella Ferrari in Distretto di Polizia a Simona Cavallari con La rosa tatuata (che le è valso un Oscar alla migliore attrice
in Squadra Antimafia. nel 1956, ndr). Per me lei è un modello ancora oggi.
Mi piaceva l’idea di introdurre personaggi femminili in Michaela K. Bellisario
ambiti considerati maschili. Un giorno ho detto: perché non © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

74 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Creatività e impegno

Giovani
immigrate o
figlie di rifugiati
sono state
rappresentate
come divinità
pagane dal duo
Sarah Cooper-
Nina Gorfer.
“Volevamo dar
loro corpo e
voce” spiegano
di Paola Casella
foto di Cooper & Gorfer

L’empowerment
Apre la serie dei ritratti del duo creativo Cooper & Gorfer Israa and Salam in Pattern (2020).

76 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
è un’arte
Ci sono anche le pagine stropicciate dello scrittore russo in Setara With Dostoevsky (2018).

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 77
L’empowerment è un’arte

Una ricchezza figurativa degna dei quadri di Arcimboldo per A Portrait of Jana (2018).

78 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
“Abbiamo
inserito nei
ritratti di
queste ragazze
oggetti che
fanno parte
della loro
cultura o
simboleggiano
le loro
speranze
per il futuro”.

Caleidoscopio di volti per The Mountain (2018).

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 79
L’empowerment è un’arte

Sono immigrate in Svezia dal Kenya, l’Iran, la Somalia, Maryan è arrivata in Svezia dal Kenya a 18 anni. A 14
l’Afghanistan, la Nigeria, il Libano, l’Iraq, la Siria, oppure so- era andata in sposa a un uomo che aveva il doppio della sua
no nate in territorio svedese da famiglie di rifugiati. Tante gio- età attraverso un matrimonio combinato, e a 18 aveva già due
vani donne che sono riuscite ad avere un impatto sulla propria figli. Il marito ha portato la famiglia in Svezia per motivi di la-
vita e su quella degli altri reagendo con coraggio a una condi- voro, e Maryan, diversamente dalle donne della sua comunità
zione potenzialmente marginale e silenziosa. Due artiste qua- che rimangono isolate e non imparano mai la lingua locale, si
rantenni, la statunitense Sarah Cooper e l’austriaca Nina Gor- è iscritta a un corso di svedese. Lì ha preso contatto con un’as-
fer, unite nel duo creativo Cooper & Gorfer, le hanno ritratte sociazione umanitaria e ha trovato il coraggio di lasciare il ma-
come divinità pagane, circondate da elementi architettonici e rito, trovando rifugio assieme ai figli presso una casa famiglia,
naturali, secondo un gusto più pittorico che fotografico: quadri dove ha anche scoperto di essere incinta del terzo bambino.
sontuosi e coloratissimi che fanno parte della mostra Between Oggi parla perfettamente lo svedese e l’inglese, studia Giuri-
These Folded Walls, Utopia, presentata in Italia nell’ambito del sprudenza con l’obiettivo di diventare avvocato e, dopo il di-
Phest, il festival internazionale di arte e fotografia, che si svol- vorzio, si è adoperata perché l’ex marito continuasse a far parte
ge a Monopoli dal 9 settembre al primo novembre. Accanto a della vita dei loro figli. Segal è nata in Svezia da una famiglia
ciascun ritratto c’è la storia di empowerment del soggetto, rac- in fuga dalla guerra civile in Somalia, dove sua nonna era stata
contata dalle artiste e dalle stesse protagoniste. amministratrice delegata di un’azienda petrolifera: oggi è una
Da dove nasce il vostro interesse per il tema della mostra? ventenne poetessa, scrittrice, attrice e regista di teatro, impe-
Ci siamo conosciute nel 2004 in Svezia, gnata sui temi dell’immigrazione e della tutela
dove ci eravamo trasferite per seguire un Ma-
ster in Design (Nina da Vienna dopo una lau-
“Spesso dell’ambiente. Infine Israa è una giovane infer-
miera figlia di immigrati siriani: quando in Siria
rea in Architettura, Sarah da Pittsburg dopo di fronte alle è scoppiata la guerra aveva appena vent’anni, ma
gli studi classici di fotografia, ndr). Avevamo ha voluto recarsi personalmente nei campi pro-
background geografici e culturali diversi, pe- immagini fughi in Grecia. Al ritorno ha creato una pagina
rò entrambe amavamo la fotografia non fine a
se stessa ma come parte di una narrazione più
le persone si Facebook chiedendo donazioni per allestire una
serie di container di aiuti, dei quali poi ha orga-
complessa, e volevamo raccontare l’esperien- commuovono, nizzato da sola il trasporto verso Damasco. E ha
za dello sradicamento e la ricerca della propria
identità culturale in un Paese straniero. Quan- e ci si insistito affinché i beni raccolti fossero nuovi o
in ottime condizioni, per restituire alla sua gente
do, dieci anni dopo, in Svezia c’è stato un arrivo
massiccio di migranti, ci siamo accorte che la
commuove un senso di dignità e di valore. Nel 2019 Israa ha
ricevuto l’Hero Prize dal governo svedese, e oggi
popolazione svedese ignorava l’accaduto, con- solo se ci si presiede la onlus Stand With Syria, nata proprio
tinuando a vivere nella sua “bolla” quotidiana,
e abbiamo deciso di riassumere visivamente le
immedesima” da quella pagina Facebook.
All’interno dei ritratti compaiono anche molti
storie di chi ha dovuto invece integrare nella oggetti. Qual è il loro significato?
cultura del Paese ospitante la propria, che è sempre fatta dei Cerchiamo di inserire elementi che riproducano il ca-
luoghi e delle circostanze da cui proveniamo, anche se forse ce leidoscopio delle vite di queste ragazze, composto anche da og-
ne accorgiamo solo dopo averli lasciati. getti che fanno parte della loro cultura o rappresentano le loro
Perché avete scelto di concentrarvi sull’esperienza delle speranze per il futuro. Ad esempio Israa ha insistito per essere
giovani donne? fotografata con l’hijab,il velo islamico,per contrastare il giudizio
Fin dall’inizio il nostro lavoro ha avuto le donne al cen- negativo che ne viene spesso dato in Occidente, e in un ritratto
tro perché siamo convinte che siano loro le principali narratrici tiene in mano una chiave che simboleggia la sua casa a Damasco.
di storie, ma in questo caso abbiamo voluto concentrarci sulle Pensate che anche il vostro lavoro possa avere un impatto
ragazze perché sono le meno ascoltate: nessuno va a chiedere a su chi guarda?
una rifugiata sedicenne ciò che pensa della sua esperienza. Una Siamo convinte di sì,perché assistiamo alla reazione del
migrante giovane è forse la persona più marginalizzata della so- pubblico davanti ai ritratti di queste giovani donne: spesso le
cietà occidentale, e abbiamo voluto restituirle corpo e voce. An- persone si commuovono,e ci si commuove solo se ci si immede-
che perché,soprattutto dopo la pandemia,in Europa si è diffusa sima. Queste immagini generano un sentimento di empower-
una retorica distopica che dipinge gli immigrati solo come un ment sia nelle ragazze che vi appaiono, sia nelle persone che si
problema, quando invece le giovani donne che ritraiamo sono augurano un cambiamento nella nostra società. Del resto l’arte
davvero una risorsa, per sé e per gli altri. ha questo potere: trasformare e trascendere.
Ci raccontate la storia di qualcuna di loro? © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

80 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
La protagonista di Maryan Holding Blue (2020) oggi studia Giurisprudenza con l’obiettivo di diventare avvocato.

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 81
Management femminile

Fare spazio
alle donne
fa reddito
È il presupposto, confermato dai fatti, della Diversinomics,
l’economia che si basa sull’inclusione. Tre manager che ci credono
da sempre raccontano come diffondono questa visione vincente
di Paola Centomo

Si chiamano Diversinomics Ambassadors e sono manager gnificativo e,secondo il Diversity Brand Index 2020,le aziende
che credono che le aziende crescono di più e diventano più forti e che praticano di più l’inclusione hanno un incremento dei rica-
più sane quando valorizzano le donne e,perciò,spendono la loro vi che, nel lungo periodo, può superare il 20 per cento. Sostie-
posizione di influenza per contaminare le imprese con la pro- ne McKinsey & Company che il differenziale di performance
pria visione. Del resto, non sembrano trovare più argini gli stu- tra aziende più o meno inclusive tocca la soglia del 48 per
di che dimostrano che proprio le aziende inclusive - le stesse cento e Boston Consulting Group che le revenue gene-
in cui le/i Diversinomics Ambassador credono -, generano rate dall’innovazione grazie alla Diversity aumentano del
più profitti, sono più resilienti, innovative e migliorano la 38 per cento. Perché il capitale del momento è proprio
reputazione, e poi rafforzano le relazioni con i clienti e la cosiddetta Diversity - la diversità di genere, certo, ma
i consumatori e riescono ad attrarre e con- anche di provenienza geografica, di orientamente
servare i talenti, che sono l’oro del momento. sessuale, di religione, di età
Le conferme si moltiplicano: se- Barbara Falcomer, per delle persone che lavorano
condo la Consob, superata la soglia del 20 20 anni e più manager insieme -, perché è capace
nel settore del lusso,
per cento di donne negli organi di controllo, business angel di di propagare quella eteroge-
la redditività aziendale cresce in modo si- start up tecnologiche. neità di pen- SEGUE
Dal 2017 Direttrice
Generale di Valore D.

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 83
Fare spazio alle donne fa reddito

Maurizia Iachino è
founder di Fuori Quota,
rete di donne in posizioni
apicali che lavorano
per il sostegno ai talenti
femminili.

SEGUITO siero, di visione, di azione che è or- raggiungibili per l’azienda; stimolare la rifles-
mai cruciale alle imprese per sostenere e vincere sione sul reale stato di comprensione e di at-
le enormi sfide di questo momento: e dunque, tuazione delle politiche di genere all’interno
ecco mobilitarsi gli ambasciatori e le ambascia- del Cda attraverso domande potenti; proporre
trici della Diversinomics, ovvero della diversità i temi in modo positivo, evidenziando le op-
che diventa leva di business. portunità offerte da questa visione rispetto ai
rischi che si vogliono mitigare; includere
Il manuale di istruzioni di Valore D nel processo decisionale del Cda un’ana-
Ci crede Valore D, network di
315 imprese nato per costruire un cultura
“Più donne capi di lisi di impatto, per valutare costi/benefici
delle azioni; esplicitare nel board il pro-
più inclusiva, che ha firmato un manuale
con analisi, dati e prassi concretissime da
Paese, di governo, prio sostegno alla parità di genere; co-
struire la propria credibilità dimostran-
mettere in atto per diventare un leader del
cambiamento - ovvero proprio un effica-
di aziende do di essere facilitatori del cambiamento
che ci si attende dagli altri; far sentire la
ce Diversity&Inclusion Ambassador - nel
consiglio di amministrazione, nel comita-
cambierebbero propria voce senza timore e chiedere che
vengano presentate al consiglio tutte le
to esecutivo della propria azienda, così co-
me nella rete delle proprie relazioni e fare
il paradigma che voci dell’azienda, anche quelle più auda-
ci; chiedere, infine, che venga verbalizza-
accadere le cose,farle accadere per davvero.
«Il cambiamento oggi è necessario, e del
nuoce al mondo” to l’intervento o la richiesta di approfon-
dimento sul tema.
resto il momento storico offre qualche ele- «Noi auspichiamo che una figura
mento incoraggiante, come per esempio la crescente attenzione come quella del Diversinomics Ambassador possa contamina-
alle tematiche di trasformazione sostenibile dell’economia e dei re le realtà aziendali» continua Barbara Falcomer. «Abbiamo
modelli di business. Occorre agire sui leader, sui manager, sulle diffuso il manuale tra le numerose aziende del nostro network,
teste che hanno le leve di governo e che, attraverso le loro deci- tra gli head hunter, tra le associazioni legate in qualche modo
sioni, indirizzano le aziende affinché leggano i processi azienda- alla governance. Vogliamo portare questa figura e questa visio-
li anche attraverso le lenti dell’inclusione e tengano stabilmente ne in tutti gli ambienti dove si forma la cultura manageriale in
questo tema in agenda» dice Barbara Falcomer, Direttrice Ge- Italia, così come desideriamo che se ne facciano promotori i
nerale di Valore D che, peraltro, da dieci anni organizza InThe- Ceo che hanno già reimmaginato la propria azienda anche se-
Boardroom, un programma di didattica executive per favorire condo i criteri della diversità e dell’inclusione e tutte le azien-
l’inserimento di professioniste talentuose nei consigli di ammini- de che hanno adottato processi in questa direzione e ne stanno
strazione: da quest’anno apre anche agli uomini e si deve proprio monitorando l’implementazione e i risultati. È importante che
a un gruppo di Alumnae la realizzazione del manuale. questi manager contamino e persuadano: per convincere hanno
«Il manager che vuole essere game changer deve avere an- uno strumento potente, i numeri, che ormai dicono con estre-
zitutto la consapevolezza di quanto la diversità e l’inclusione si- ma chiarezza che le organizzazioni più inclusive sono quelle
ano diventate leve primarie di generazione di valore nel business. che performano meglio».
Quindi deve promuovere nei board questa visione, cogliere ogni
opportunità per porre il tema sul tavolo, concretizzare con esem- Non basta sedere nei Cda
pi il valore di una strategia aziendale che integra questi principi. Convinta che chi ha nelle aziende potere e autorevolez-
Deve fare acquisire consapevolezza sui luoghi comuni che mina- za debba metterla in campo è anche Maurizia Iachino, founder
no l’inclusione e contrastarli: penso alla convinzione,che non ha di Fuori Quota, organismo no profit che riunisce donne in po-
ovviamente alcun fondamento reale, per cui le donne non ambi- sizioni apicali impegnate per spingere i talenti femminili: «Og-
scono alla carriera o le figure femminili sarebbero introvabili per gi le donne siedono finalmente nei consigli di amministrazione,
le posizioni di vertice o tecnologiche. Questa nuova figura deve sono il 41 per cento, una cifra interessante, soprattutto in con-
persuadere con l’autorevolezza e con la forza delle argomenta- fronto agli altri Paesi, ma bisogna spingere affinché più profes-
zioni e dei dati, anche per non correre il rischio di assumere po- sioniste abbiano le leve delle funzioni strategiche,quelle cruciali
sizioni ideologiche: a maggior ragione, se vuole incidere, deve di- in quanto capaci di influire sul profilo economico di un’azien-
ventare molto competente sulla materia, conoscere il tema nelle da. A questo punto, dobbiamo chiedere apertamente i ruoli di
sue articolazioni, i numeri, le best practice». potere, e non solo nelle imprese. Io ne faccio un tema genera-
Q U OTA

I suggerimenti messi a fuoco da Valore D-InTheBoar- le: a mio parere, avere più donne capi di Paese, di governo, di
droom hanno una forte impronta pragmatica e finiscono per aziende cambierebbe un paradigma vecchio e superato di potere
diventare un compendio molto incisivo a disposizione di quan- autoritario e monocratico che sta facendo male al mondo. Pe-
F U O R I

ti hanno una posizione di autorevolezza e vogliono spenderla. raltro, da queste posizioni possiamo agevolare il coinvolgimen-
Eccone alcuni: portare all’attenzione del Cda dei “quick- win” to di altre donne e aprire processi trasformativi a SEGUE
C O U RT E S Y

84 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
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Fare spazio alle donne fa reddito

Mariolina Coppola
past President
di Soroptimist
International Italia,
associazione mondiale
di professioniste
e manager.

SEGUITO tutti i livelli il cui punto d’arrivo è sgravio dei contributi previdenziali.
la distribuzione equa della presenza, della re- «Effettivamente le aziende saranno
sponsabilità, della leadership tra i generi. Ma spronate ad adoperarsi di più per ridurre il di-
sostenere altre donne dalla propria posizione vario di genere, ma io credo che in molti conte-
di leadership è una scelta: bisogna volerlo. A sti aziendali esprimere un pensiero femminile e
quante, allora, desiderano adoperarsi singolar- femminista resti ancora scomodo e anche pe-
mente nelle aziende io consiglio un pas- nalizzante per la carriera, perché vige una
so molto concreto: essere coraggiose e co- leadership tradizionalmente maschile nei
minciare a sollevare domande nei comitati
giusti. Se il tema sul tavolo è valorizzare i
“Per dare valore al fatti e nei valori e una cultura omologan-
te che tendenzialmente premia chi vi sia
talenti, si devono chiedere i numeri: per
esempio, si deve domandare quante sono
ruolo delle donne adegua. Diciamocelo: chi rompe queste
regole è spesso vista come molesta, come
le donne in posizione apicale rispetto agli
uomini, quali sono i piani di carriera de-
nelle aziende una rompiscatole, disfunzionale rispet-
to al contesto» dice Mariolina Coppola,
stinati ai due generi,ma anche se l’azienda
ha saputo nutrire una riserva di talenti da
occorre portare Past President di Soroptimist Internatio-
nal Italia, associazione mondiale di don-
promuovere e, in caso di risposta negativa,
stimolare l’intervento delle aree che pos-
i temi della parità ne professioniste e manager. «Certo, può
succedere di fare parte di un’azienda do-
sono correggere i meccanismi che hanno
causato questa lacuna. Bisogna coinvol-
anche fuori” ve qualche leader illuminata sta portan-
do avanti processi di valorizzazione delle
gere più settori dell’impresa e, soprattutto, donne e, allora, in quel caso si può certa-
stringere con gli uomini alleanze operative, senza le quali il cam- mente provare a costruire delle alleanze molto operative e su te-
biamento è molto più lento. Altra opportunità è offerta dall’as- mi specifici: in Bankitalia,per esempio,opera un’associazione di
sociazionismo di impresa: narrare in questi contesti di imprese donne che punta a valorizzare,appunto,il contributo femminile.
visionarie che cambiano le regole del gioco anche per seguire Dopodiché penso che possa essere molto efficace portare i temi
l’evoluzione della società genera un benefico effetto emulativo». della parità anche fuori dalle aziende e veicolarli attraverso reti
sul territorio che presentino proposte concrete e facciano azio-
La spinta della Certificazione di genere ni mirate: in Italia ne abbiamo già diverse, ma tendenzialmen-
Quanto alle donne ai livelli iniziali o intermedi della car- te agiscono su obiettivi minimi, oppure puntano a mutamenti
riera che volessero dare una scossa all’azienda in cui lavorano,per culturali che per loro natura richiedono tempi lentissimi.Credo
loro riuscirci può essere più arduo,per via della minore capacità di ci sia lo spazio per creare un network importante e molto prag-
influenza e di negoziazione sul campo. Se non che la recentissi- matico, capace di costruire proposte e soluzioni concrete per le
ma legge che introduce la Certificazione di genere per le imprese professioniste più giovani, strette tra lavoro precario e difficoltà
potrà incoraggiarle, perché potrà creare ambienti aziendali più a conciliare lavoro e famiglia, il vero freno allo sviluppo profes-
aperti e favorevoli al protagonismo femminile: si tratta,infatti,di sionale. Perché oggi le donne entrano nelle imprese, certo, ma
un riconoscimento formale che sarà rilasciato a quelle imprese poi si fermano al giro cruciale di carriera, una perdita che va de-
che dimostreranno di aver costruito un’effettiva parità tra uomini finitivamente evitata».
e donne e che per questa ragione si vedranno riconosciuto uno © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

Un premio per chi rende più bello il mondo


Istituito dall’Onu, coinvolge i manager di oltre 16mila aziende, di cui 400 italiane

Premiare manager che con umano e un equilibrio locale è stata una donna, Giulia campo un impegno eccezionale
il loro modo di agire rendono sostenibile al mercato globale. Giuffrè, Marketing Director per concretizzare gli Obiettivi
il mondo migliore è l’obiettivo Il concorso si chiama SDG e Sustainability Ambassador di Sviluppo Sostenibile
del premio istituito dal Global Pioneers, (unglobalcompact. del Gruppo Irritec, che dell’Agenda 2030 delle Nazioni
A N S A

Compact Network, org/sdgs/sdgpioneers/2022) poi è stata nominata SDG Unite e appartenere ad


organizzazione dell’ONU che è annuale e prevede un round Pioneer 2021 nell’ambito un’azienda aderente all’UN
/

raccoglie nel mondo oltre nazionale, quindi una del concorso globale. Per Global Compact. Il bando per
C I M AG L I A

16mila imprese - 400 in Italia competizione internazionale: potersi candidare, il/la business il 2023 uscirà entro fine anno.
- che vogliono dare un volto nel 2021 a vincere il premio leader, che deve mettere in © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
FA B I O

86 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
ARTETERAPIA PER ZAGABRIA

DAL 15/09/2022
Vacanze alle spalle Riparti con l’arte.
Il clima elettrizzante di Zagabria ti
aspetta. Visita il sorprendente festival
delle arti di Zagabria.
Qui Corriere. Dietro le inchieste più scottanti
Fiorenza Sarzanini
fsarzanini@corriere.it

Tempo di reazione
Non tardare ad agire è cruciale per evitare l’escalation della violenza di genere. Non deve aspettare la vittima
a denunciare, né chi ha il compito di proteggerla dal “disarmare”in modo efficace il persecutore. Invece...

S
ono uomini che hanno amato, con i quali hanno condiviso parte della vita, com-
pagni, mariti, amanti, nella maggior parte dei casi padri dei propri figli. Sono
uomini che giurano di amarle, si mostrano gelosi. In realtà stanno soltanto eser-
citando la propria voglia di possesso, ma lo fanno in maniera subdola mostran-
dosi pentiti quando eccedono. E per questo, anche quando diventano stalker o
veri e propri aguzzini, è difficile prendere le distanze, complicato decidere di denunciarli.
Eppure, sono moltissime le donne che trovano il coraggio di farlo, di raccontare la violen-
za fisica e psicologica subita. Superano ogni remora, mettono a tacere la paura, risolvono i
dubbi e chiedono aiuto perché sanno che soltanto così potranno liberarsi, imboccano l’uni-
ca strada che credono sia utile per salvarsi. Per farlo aumentano il rischio di una vendetta,
il pericolo di essere aggredite, picchiate, uccise. Però vanno avanti convinte che in questo
modo saranno davvero al sicuro. Determinate a liberarsi di una vita segnata dall’angoscia,
dalle minacce, dalle percosse.
Spesso, troppo spesso, non è così. La risposta di investigatori e magistrati dovrebbe
essere immediata, urgenti e concreti i provvedimenti per proteggere la vittima. Il divieto di
avvicinamento e l’obbligo per lo stalker di indossare il braccialetto elettronico dovrebbero
scattare in maniera quasi automatica quando l’attenzione dell’uomo si trasforma in
ossessione, in persecuzione. E invece accade frequentemente che i segnali pur evi- Considerare i persecutori
denti vengano sottovalutati, che si perda tempo prezioso per mettere in atto quelle malati da curare e non
misure che impediscano al carnefice di arrivare alla vittima. Massimo Lattanzi, solo colpevoli da punire
psicologo e psicoterapeuta, dal 2002 coordina l’Osservatorio Nazionale Stalking è utile alla prevenzione
e dirige il centro che cura chi vuole liberarsi da questi comportamenti. La sua della violenza di genere?
analisi è diretta: «Le persone con una denuncia, una querela o un ammonimento Scriveteci
G I L B E RT

per violenza o stalking, hanno statisticamente una probabilità maggiore rispetto a iodonna.
alla media della popolazione di agire condotte gravi contro sé stessi o gli altri. È parliamone@rcs.it
urgente applicare strumenti scientifici idonei a tracciare i profili di personalità più La rubrica torna
F U R G E R I

a rischio». È fondamentale agire, prevenire. E così salvare vite. il 24 settembre.


© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
C A R LO

88 I O D O N N A 1 0 S ET T E M B R E 2 02 2
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borsone in pelle toscana conciata al vegetale “Collezione Life Pelle” B R I C ’ S 679 euro.

106 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Borsa “Sesia Happy Day M” in pelle da portare a spalla e a tracolla L O R O P I A N A 3.250 euro.
Ha collaborato Andrea Sangiorgi. Si ringraziano per la location Cascina Caremma e Cascina Selva.

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 107
Incontri di moda Iconica borsa
di Virginia Ricci Antik Batik
rivisitata ogni
stagione,
dedicata
a Parigi.
(AI 22/23).

Sopra,
cap ppotto lungo
re
eversibile, in
pelliccia vegana
ffantasy fur.
A ssinistra, gilet
su maxidress e
caappotto con
rica
amo orientale.
Gabriella Tutti capi della
Cortese, ccollezione.
nata a Torino AI 22/23
nel ’65,
fondatrice
e designer di
INTORNO AL MONDO Antik Batik.

Anniversari Troopez, a diciott’anni


chieesi il permesso di

di viaggio
visiitare la capitale:
un colpo di fulmine».
Stuudentessa in Lettere,
inizia a studiare alla
Un fil rouge di stile fra Italia, Francia e Oriente.
La passione peer i Sorrbona. I soldi non
Da trent’anni, Antik Batik racconta storie di moda viaggi l’ho sem mpre eranoo abbastanza, il
(e itinerari) unici. Quelli della sua eclettica designer avuta. Ricordoo il Crazyy Horse cercava
primo in trenoo, ero ballerrine... perché non

STEPHANE FEUGERE (1) - CARMINE ROMANO (2) - BRUNO BARBAZAN (1)


piccolissima, conon mettere in pratica i suoi
mette
Cosa accadrebbe unendo mamma e nonna andavamo quindici anni di danza
eleganza torinese, seduzione in Ungheria dai parenti: classica? «Iniziò un periodo
parigina e un colorato un Paese martoriato dalla molto divertente. Le nostre
vortice di lavorazioni folk? guerra, i cuginetti ci calzature erano fatte da
La risposta da trent’anni chiedevano jeans Levi’s Massaro, i costumi tutti
si trova racchiusa in ogni e abiti occidentali». A realizzati a mano e così
collezione Antik Batik: introdurla nel magico mondo iniziai a farmi l’occhio sulla
marchio d’anima italiana, del fashion ci penserà la moda, quella vera. Per uscire
natali francesi e personalità sua elegantissima madre, da quella realtà notturna ci
scandita da inebrianti portandola con sé in boutique ho messo un po’, ma intanto
tradizioni d’Oriente. Una di cappelli, di scarpe e scoprivo il mondo della
storia unica quella della pellicce, e ad ammirare moda acquistando capi
sua designer, Gabriella sfilate in atelier. «Ero una di Mugler, Alaïa e Montana:
Giacca Cortese, che a 26 anni bambina iperattiva, mi al tempo erano più accessibili
ricamata a fonda un brand destinato a intrattenevo creando abiti di adesso! Terminata
mano ispirata
ai Beatles.
creare un nuovo stile globe- a maglia e all’uncinetto. la carriera sul palco,
(AI 22/23) trotter e inconfondibilmente Con la letteratura francese, ho iniziato a viaggiare».
chic. «Sono nata a Torino, mi innamorai di Parigi. Se Antik Batik dovesse
mia nonna era ungherese. Andavamo spesso a Saint- riassumersi in un capo,

108 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Sotto, un esempio
di lavorazione patchwork
Estate ’21, un completo
con trapuntatura boutis
Estate ’20 e l’immancabile
maglieria colorata
per l’Inverno 2014.

Lungo abito
stampato con
nastri
e nappe,
collezione
Autunno
Inverno 22/23.

la candidata presidenziale
Ségolène Royal, nel 2008,
per rinfrescare il suo look
non potè farne a meno. E
allora via di giacchini boutis,
tecnica usata nelle montagne
orientali con artistiche
trapuntature a strisce,
zigzag o spirale. Senza
sarebbe certamente il pareo. mai perdere un grammo
Gabriella ne fece realizzare di charme, sbilanciandosi
a Bali con i suoi disegni, verso capi etnici fin troppo
per poi passare ai costumi hippie. «Un equilibrio che
all’uncinetto e alla stampa ho mantenuto grazie ai
batik, così amata da essere miei ricordi d’infanzia, allo
scelta come nome per il suo chic piemontese, alla classe
brand. «In Italia gli abiti delle parigine. Un mondo
erano stagionali: quello che ho sempre avuto dentro Gabriella attraversa il mondo è inarrestabile: babouche
che mettevi d’estate non di me: dalla Birmania, asiatico, lavorando da oltre variopinte create con
si metteva d’inverno. In sperimentando tecniche di 25 anni con le stesse famiglie artigiani marocchini («Erano
Francia invece capi leggeri laccatura che ho usato per («Ho formato figli e nipoti, ambitissime, le trovavo
s’indossavano anche a strati scarpette e scatole vendute organizzato i loro atelier, subito rifatte nel souk
nelle stagioni più fredde, nelle mie boutique, fino al comprato i motorini, le della Medina!»), sandaletti
e i miei parei diventavano Pakistan, dove andai alla cucine, l’aria condizionata.. intarsiati, pellicce ricamate
sciarpe. Cominciai ricerca di laboratori abilissimi molti sono ormai amici»). in Perù. Tante ispirazioni
a formare un’intera valle nel ricamo. Lì, comunicare Le trasparenze del Crazy poliedriche che Gabriella
di donne a Bali per creare portando sempre occhiali da Horse ispirano le prime bluse ha riunito in una collezione
parei e capi in crochet... sole era difficile: come donna, impalpabili da portare a torso celebrativa per questi primi
e poi ho scoperto l’India». non potevo guardare gli nudo, coperte da cascate di trent’anni, venduta
Le sue delicate trame floreali uomini negli occhi e neanche paillettes scintillanti, pronte dal 28 settembre su
negli anni hanno conquistato sedermi accanto a loro...». ad accendersi proprio come antikbatik.com. In attesa
gli armadi di star e attrici di Per creare collezioni in tessuti i costumi delle danzatrici del prossimo viaggio.
Francia e Hollywood. Persino impalpabili o caldissimi, sotto ai riflettori. Il tour © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 109
Bazar di moda
News, anticipazioni, curiosità
di Gianna Greco

Qui accanto, sotto e in basso, la


Signature Collection “Habito”
di Weekend Max Mara in
collaborazione con Patricia Urquiola

GIOCHI DI LUCE

Pietre
magiche
Giada, lapislazzuli,
turchese o madreperla.
Sono le pietre preziose,
unite all’oro, protagoniste
della collezione di gioielli
“Aladino” firmati Vhernier.
La maison punta sul
savoir-faire e sugli effetti
cromatici che da sempre
la caratterizzano, grazie ai
volumi morbidi e alle forme MODA E DESIGN
sinuose capaci di regalare
riflessi e giochi di luce mai
statici. Orecchini e anelli
(foto sotto) dalle forme
Abiti dimora
essenziali e apparentemente «Come in un progetto architettonico, per una collezione di
semplici, capaci di celare moda si disegnano i volumi e si valutano i diversi punti di vista,
un’eleganza estremamente come lo studio del colore e il rapporto con la luce. Il mio lavo-
sofisticata. I N F O : V H E R N I E R . C O M ro è una ricerca quotidiana su come possiamo abitare uno spa-
zio o vivere un’esperienza, quindi perché non applicarlo anche
agli abiti?». Così Patricia Urquiola, architetto e designer di fama
mondiale, spiega il percorso creativo alla base di “Habito”, la Si-
gnature Collection in collaborazione con Weekend Max Mara.
E aggiunge: «Come scrive il filosofo Emanuele Coccia, i vestiti
sono come porzioni delle nostre case che portiamo con
noi quando usciamo nel mondo». Lo stile e l’approccio
che l’hanno resa celebre è raccontato soprattutto dai
capispalla, frutto di mix di texture e forme differenti.
«Il mio approccio come architetto e designer è visibile e
tangibile, soprattutto nella combinazione di diversi ma-
teriali, colori, trame, fantasie e pattern. In effetti, Habi-
to riguarda l’inclusione e la stratificazione».
I N F O : I T.W E E K E N D M A X M A R A . C O M

L’architetto e designer Patricia Urquiola.

110 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 202 2
NUOVE VERSIONI Sopra, occhiali “Fendi
First” di Fendi.

Sempre
verde LOGO LUMINOSO

“Ref. 7130”. Non è il


nome in codice di un nuovo
Rétro-visione
agente segreto, non è una Jeans a vita alta, pantaloni fascianti, spalline over, giac-
formula chimica. Ma uno dei che in pelle. Sono alcuni dei trend che hanno segnato gli anni
modelli di orologi più iconici Ottanta, oggi tornati alla ribalta. L’ultimo amarcord? I nuovi
del brand Patek Philippe. occhiali da sole “Fendi First” dal design ovale ispirato proprio
Oggi questo classico è stato a quel periodo. Disegnati da Delfina Delettrez, sono completa-
reinterpretato dalla maison mente senza bordi, decorati dal logo “F” con cristalli, con ponte
attraverso una nuova variante e sottili aste in metallo dorato o argentato. Uno sguardo al pas-
di colore, il verde oliva. sato per una visione verso il futuro. I N F O : F E N D I . C O M
Ad arricchire il segnatempo
i dettagli che lo hanno resto
celebre: quadrante e indici
applicati in oro, lunetta
incastonata con 62 diamanti,
cinturino in vitello cucito
a mano. I N F O : PAT E K . C O M
Qui accanto
e sopra, fronte e retro
dell’orologio “Ref. 7130”
di Patek Philippe.

PER TUTTI

Trame avvincenti
Nuova vita al cashmere. Questa la missione del brand fon-
dato ad Amsterdam nel 2016 da Saskia Dijkstra. Extreme
Cashmere propone un guardaroba realizzato soltanto in que-
sto pregiato filato. Non ci sono stagioni e distinzioni di genere,
ogni capo è unisex e in taglia unica. Ciascuna proposta è, infatti,
pensata per adattarsi armonicamente a fisici e silhouette diverse.
Protagonisti di ogni collezione sono l’importante ricerca fatta
sulla gamma colori e l’attenzione maniacale riservata ai dettagli.
Maglie, abiti, pull, piccoli accessori realizzati per durare fedel-
mente nel tempo, da interpretare e personalizzare, da indossa-
re in ogni momento della vita e occasione. I N F O : E X T R E M E C A S H M E R E . C O M
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

I O D O N N A 1 0 S ET T E M B R E 2 02 2 Qui, alcuni capi del brand Extreme Cashmere.


111
Must have
Camicia
di Silvia Masciale in twill
S T E FA N E L
80 euro.

B E AT R I C E . B
Tendenza mix and
match con contrasti
di materiali
e fantasie .
Tracolla con
inserti in tessuto
PIOMBO IN OVS
29,95 euro.

Azzardo geometrico
Si ispirano all’arte e al
design, ma strizzano l’occhio
alle forme geometriche. Le
stampe di tendenza questa
stagione sono colorate e
hanno una sagoma ben
definita. Con un richiamo
Gonna anche ai classici giochi
vichy in
jacquard da tavolo, dagli scacchi al
KENZO backgammon. Le passerelle
390 euro. sono così ricche di fantasie
grafiche maxi e mini,
multi-nuance o bicolor,
che decorano non solo
l’abbigliamento, ma anche
borse e gioielli. Proposte
da smorzare con il ricorso
alle tinte unite, per evitare
l’effetto sovrabbondanza.
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

Maglia
in viscosa
MAX&CO
149 euro.

112 I O D O N N A 1 0 S ET T E M B R E 2 02 2
Abito in
seta ‘ S M A X
MARA
598 euro.

Pantalone in
twill M A R E L L A
139 euro.

PRADA

Maxi tote
backgammon
GUCCI.
CONNER IVES

Sneakers
in pelle
TOD’S
550 euro.
EMPORIO ARMANI
Maxi, colorato
e audace. Il pattern
di stagione
VERSACE

è geometrico e si indossa
anche di sera.
MARINE SERRE

Polo in maglia Maglia


UNITED COLORS collo alto
OF BENETTON AT T I C
AND BARN.
TORY BURCH

49,95 euro.
Maglione L I L I S I D O N I O BY M O L LY B R A C K E N 68 euro.

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 202 2 113
City life
di Floriana Colangelo
Radzmir tinto
in filo MAX
MARA 990 euro.

Destrutturato
Con inserto ISABEL MARANT
sul collo H&M 990 euro.
Fodera in 79,99 euro.
paillettes
staccabile
MARINA
RINALDI
590 euro.

Cittadino
KRIZIA
illustre Doppiopetto
Bianco STEFANEL
ghiaccio 250 euro.
illuminato
dai maxi
gioielli. Cotone
spalmato SEALUP
1.040 euro.

Il trench continua a regnare


senza contrasti nel panorama
metropolitano. Rispettando
le tradizioni che l’hanno
reso vincente: doppiopetto,
cintura in vita, tonalità
soft. Il cambiamento c’è
ma non si vede, grazie alla
sperimentazione nelle texture:
cotone spalmato, jersey stretch,
mix di lana e cashmere. Con
dettagli degni del suo casato:
inserti in pelle, fodere con
paillettes, profili brillanti. PARIGI
Per un’eleganza altrettanto Doppio
intramontabile, è da indossare gusto: cremaa
della sciarpaa,
con scarponcini, pantaloni nocciola dell
Minimal Con applicazioni
a sigaretta e semplici dolcevita. C& A BURBERRY .
soprabito. 49,99
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
euro.

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 115
Dilemmi di moda
di Silvia Masciale
Girocollo SWAROVSKI 200 euro.

Girlish o lady?
Sicura e audace o elegante e sofisticata.
Questa stagione non ci sono mezze misure,
l’“attitude” da scegliere caratterizzerà
tutto il guardaroba
Tracolla in pelle DIOR.

COACH

FENDI
Taffetà
ALBERTA
FERRETTI Pump N°21 BY ALESSANDRO
1.025
DELL’ACQUA .
euro.

Vernice Tesa larga


CELINE ALVIERO
BY HEDI MARTINI
SLIMANE . 1A CLASSE
98 e
euro.

Pelle
BOYY .

Lolita, il film di Stanley


Kubrick tratto dal romanzo In maglia
CHLOÉ .
di Vladimir Nabokov,
quest’anno compie 60
anni, ma quell’estetica non
sembra conoscere tramonti.
In passerella e nelle nuove Collana
collezioni è raccontata da VERSACE
Cashmere
tonalità pastello, miniabiti, FABIANA 390 euro.
fiocchi, cuori e ballerine. FILIPPI
Sul grande schermo della 1.590 euro.
moda, alle proposte funny
LOO UIS VUITTON

e giocose, si affiancano
da coprotagonisti capi più
classici e austeri. Altrettanto
femminili ma meno sfrontati,
che fanno della sartorialità
Lurex e dei dettagli sofisticati la
PHILOSOPHY looro arma segreta. Look che
JIL SANDER BY LUCIE AND LUKE MEIER

DI LORENZO svvettano su tacchi alti e che


SERAFINI prrediligono la gonna lunga.
985 euro. Cintura
SAINT LAURENT BY
Due donne a confronto, tra
D
ANTHONY VACCARELLO. tradizione e un pizzico di
trasgressione. Non resta che
scegliere.
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

Lana
Raso MIU MIU 690 euro. BEATRICE .B.
I O D O N N A 1 0 S ET T E M B R E 2 02 2 117
IO DONNA PROMOTION

N U O V E V I S I O N I

IMPARARE
LA MODA
SOSTENIBILE INFO MASTER

Il Master in Fashion Design IED • È rivolto


a laureati in Fashion
innova il modo di progettare la moda, Design e professionisti
mettendo al centro la sostenibilità. del settore
E forma una figura tutta nuova. Grazie • Lingua
Inglese
anche a una coordinatrice d’eccellenza.
• Quanto dura
Un percorso di eccellenza, che inter- 1 anno: inizio
cetta nel profondo l’esigenza di creare mo- Il progetto gennaio 2023
da che rispetti l’ambiente e le persone che Genderfluidity di
Lucrezia Carbone. • Frequenza
vi lavorano: lo ha messo a punto lo IED di Sotto, Marina Full time in presenza
Milano, puntando a preparare professio- Spadafora.
• Open Day
nisti capaci di innovare nell’estetica, ied.it/openday
come nell’etica. A coordinare il Ma-
ster è Marina Spadafora, stilista che
ha collaborato con Prada, Miu Miu,
Ferragamo, Marni e che oggi è voce

F OTO G R A F I A
italiana di Fashion Revolution, mo-
vimento internazionale che si batte
per un’industria della moda equa e
responsabile. Nel 2015 ha ricevuto il
premio Women Together dell’ONU.

P E P E
Marina, perché un Master in Cosa si inse- perché oggi 70 milioni di persone lavorano

P H .
Fashion Design che si occupa spe- gnerà nel Ma- nella filiera della moda, di cui l’80 per cento

©
cificamente di progettazione so- ster? sono donne, e paghe sotto la soglia di pover-

D E S I G N
stenibile? Zero waste tà obbligano i loro bambini a lavorare essi
Perchè la sostenibilità è necessi- pattern making, stessi perché la famiglia sopravviva.
tà imperante, a maggior ragione ora che la ad esempio, per generare modelli senza ri- Una moda sostenibile, in tutte le acce- FA S H I O N

UE ha emanato la Strategia per il tessile so- fiuti tessili, e 3D Rendering on Avatar, per zioni del termine, è veramente possibile?
stenibile che obbliga i Paesi a recepire quan- disegnare in maniera tridimensionale su un Lo è perché un capo realizzato re-
to dispone perché i capi siano più durevoli, corpo in movimento, e dunque evitare di sponsabilmente può soddisfare più obiettivi,
C A R B O N E

riciclabili e le aziende si assumano la respon- realizzare prototipi che poi vengono but- dalla tutela dell’ambiente alla giustizia so-
sabilità del fine vita dei prodotti. È dunque tati. Gli studenti seguiranno, poi, corsi di ciale, all’equità di genere e via dicendo. Ma
cruciale formare figure che progettino con upcycling e parteciperanno a progetti spe- non è affatto semplice, e infatti sono pochi
un approccio circolare. Peraltro, designer re- ciali, come recuperare un archivio di abiti i brand capaci di essere etici in modo com-
LU C R E Z I A

sponsabili e proattivi sono una forza positi- da sposa invenduti per generare nuovi capi. pleto.Dovremmo cominciare a puntare a un
va per il pianeta, determinanti nel curare gli Visiteranno aziende che puntano sulla tec- obiettivo e operare per perseguirlo. In que-
squilibri ambientali e sociali. nologia per produrre in modo responsabile sto momento l’urgenza è ridurre la produ-
In cosa consiste l’unicità del master? e conosceranno case studies di riciclo tessile: zione: produciamo troppo, cose inutili e di
G E N D E R F LU I D I T Y

Nel fatto che forniamo conoscenze enfatizzerò la dimensione del tessile, affin- pessima qualità, che divorano energie per
molto pratiche e tools immediatamente ché gli studenti conoscano l’enorme impat- essere realizzate e in breve tempo finisco-
spendibili nella progettazione. to che ha nel mondo,e della giustizia sociale, no in discarica.
Gioie della vita
di Giorgia Alessandrini

Oro giallo
e diamanti
ROBERTO COIN
7.570 euro.

Oro rosa con


diamanti fancy
GISMONDI 1754
9.900 euro.

Oro inciso
a mano e pavé
di brillanti
MARCO BICEGO.

Coppie
luminose
G A L B U S E R A

Contrarié in oro giallo e diamanti Oro giallo e brillanti Motivo nodo in oro giallo e pavé di brillanti
BULGARI. VA N C L E E F & A R P E L S . T I F FA N Y & C O . .
S I M O N E

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 119
Doppia personalità
di Livia De Franco

Amico Teddy
Per le più cresciute, un cappotto-peluche da coccolare e con cui coccolarsi per tutta
la stagione invernale. Da “assaggiare” nel dolce color panna

In vetta In pianura

Super Elegante
comfortevole. e femminile.
Con cinture La giacca
soffici, borse è corta
capienti a scoprire la
e stivali bassi. gonna, scarpe
Soluzione con tacco
di continuità e orecchini
nei colori argento

Cappotto
effetto
peluche
HERNO
440 euro.

JACQUEMUS
CHLOÉ

Sciarpa Nappa
in lana FURLA BOTTEGA VENETA
135 euro. 790 euro.

Shearling
UARED2 .
DSQUARED
Pelle
IL BISONTE
450 euro.

Pelle
MAX MARA
880 euro.
Anfibi
PRIMADONNA
COLLECTION
69,99 euro. Orecchini
VHERNIER .

Acetato
CELINE BY
HEDI SLIMANE
300 euro.

120 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Tieni il tempo
di Giorgia Alessandrini

Lunetta
con cristalli
e cinturino in
pelle S WAT C H
125 euro.

Acciaio inox
con doppia
placcatura
DANIEL
WELLINGTON
169 euro.

Quadrante in
madreperla
con diamanti
LOCMAN
975 euro.

Attimi
ricercati

Cassa in Cinturino
Madreperla, in pelle e
pvd oro
G A L B U S E R A

acciaio e pelle
rosa G U E S S cassa acciaio
CLUSE. WAT C H E S . M O R E L L AT O .
S I M O N E

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 121
Il valore
dei sogni

5 protagoniste del mondo beauty


raccontano come la vita possa
cambiare (in meglio). Quando
il business appaga anche il cuore
di Cristina Milanesi

122 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Bellezza

Benessere
personalizzato
Camilla D’Antonio è un’imprenditrice che da sempre ri-
spetta e valorizza l’universo femminile. Non poteva essere al-
trimenti, visto che il progetto Miamo parte accanto a un’altra
donna, sua madre, anch’essa farmacista e Co-Founder e Pre-
sidente Medspa, l’azienda di famiglia.
Mente e volto dell’ultima generazione di una lunga di-
nastia medico farmaceutica, la dottoressa D’Antonio rappre-
senta la nuova Napoli, quella che unisce alla creatività valori
di assoluta serietà e scientificità. Co-Fondatrice e Direttore
Scientifico di Miamo e Nutraiuvens, brand Medspa, rappre-
senta a pieno titolo una tra le massime esperte di cosmeti-
ca funzionale, grazie all’intuizione visionaria che ha saputo
combinare le diverse peculiarità delle scuole di ricerca scien-
tifica italiana e statunitense in protocolli e formule brevettati.
Un’avventura affascinante che inizia nel 2012, con l’ingresso

1
nel mercato della dermocosmeceutica come Healthy Skin Sy-
stem Miamo, che mappa novanta di-
versi protocolli di trattamento persona-
lizzato per la cura di tutte le tipologie Scienza
della pelle. e creatività.
La visione
La ricerca continua
Camilla non teme le sfide e il di una donna
suo carattere determinato le dà ragione, per
ottiene il prestigioso brevetto Epigene- valorizzare
ne nel 2022 che rappresenta una pietra
miliare per Miamo. Attraverso il con-
tutte le donne
seguimento del numero di patent per in-

Camilla D’Antonio
venzione, si certifica l’assoluta innovazione del complesso epi-
genetico alla base della formula contenuta nella linea antietà
globale Age Reverse.
Ma non basta. La continua ricerca scientifica d’avan-
guardia e l’expertise famigliare nel campo farmaceutico hanno
fatto sì che in un solo decennio il brand sia presente in novecen-
to farmacie su tutto il territorio nazionale e in centocinquanta
centri spa. Si è potuto così sviluppare un ecosistema di pro-
dotti e di servizi Medspa in costante espansione, on e off line.

Il futuro è qui
Belle e in forma fuori con un aiuto potente che arriva
dall’interno. Con Nutraiuvens, infatti, l’azienda entra nella
nutraceutica, il mondo degli integratori alimentari frutto del-
la ricerca sulla nutrigenomica, scienza che studia il rapporto
tra genoma e dieta. Camilla D’Antonio e il suo team sono di-
ventati un vero e proprio hub parlante in materia di benessere:
i beauty talk e le sessioni Q&A su Instagram vedono l’impren-
1
ditrice (ormai anche digitale) dialogare con la sua community e
con quella del brand, con serietà e dedizione perché ogni don-
1. Age reverse Masque, con
l’attivo funzionale Epigenage che
na merita il meglio.
regolarizza i geni determinanti 2 «Una visione che ha naturalmente portato l’azienda a
l’invecchiamento della pelle. impegnarsi anche a livello istituzionale nel supporto della causa
2. Multi-Peptide 20% Lifting Serum, femminile con campagne di solidarietà, motivazione ed empo-
siero tensore a base di sei specifici
peptidi che, lavorando in sinergia, werment». Parole di chi, come Camilla, crede in un futuro rosa.
migliorano l’elasticità cutanea. © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 123
2

1. Silentium Fundamental
Face+Neck Serum, un mix di
timo, lavanda e mirto
dal potere antiossidante.
2. Animanuda Grounding
1 Body Oil, ginepro, elicriso e
lentisco per un’immersione
sensoriale tra i sentori della
macchia medeterranea sarda.

2 Alice Ziccheddu
Animo
Pura energia
In Aéras è un marchio di cosmetica artistico esperien-
ziale, nato con l’intento di curare insieme anima, mente e cor-
po, sempre mantenendo legami intimi di connessione tra la
natura più pura e potente della Sardegna. Alice pratica yoga
da quattordici anni, e questa linea di prodotti racchiude tutte
le sue passioni più profonde nel campo olistico e yogico. Pre-
ziose le esperienze raccolte nei tanti viaggi in giro per il mon-
do, ma soprattutto nell’aria respirata sull’isola, carica di odori,
silenzio denso, stabile e pacifico. Un mix perfetto che fonde
i rituali di medicina popolare sarda praticati da Alice fin da
bambina con il bisogno contemporaneo di avere prodotti au-
tentici, multifunzionali e totalmente naturali.
«Ogni momento che ci dedichiamo, e che ci fa vivere

selvaggio il qui e ora, è estremamente prezioso. Ho voluto creare pro-


dotti legati al benessere, in grado di integrare con noi il no-
stro spirito, le nostre esperienze e la nostra energia» racconta
Alice Ziccheddu non si è mai fermata. Nata e cresciuta l’imprenditrice.
nell’isola al centro del Mediterraneo, la Sardegna, inizia pre-
sto a viaggiare con la bramosa curiosità di chi ha visto il ma- Tesori botanici
re a limitare i confini che conosce. Prima tappa Milano, dove Tre le linee, “Animanuda”, “Silentium” e “Visione”, un
studia Fashion Design alla Nuova Accademia di Belle Arti: unico comun denominatore: la natura con i profumi dei luo-
la città diventa la base per lavorare nel mondo degli accessori ghi. Non mancano credenze e riti primitivi che si intrecciano
della pelletteria di lusso tra Firenze, Parigi e New York. con piante officinali purissime e con reminiscenze legate alle
Quando aveva vent’anni, amava trascorrere il tempo formule rituali delle donne dell’isola, tradizioni antiche nate
tra i banchi dei più importanti modellisti d’Italia, facendo te- in una terra di pura energia.
soro dei segreti che applica anche oggi nel suo design. Sempre In realtà i prodotti In Aéras sono come canzoni invi-
a fianco dei direttori creativi di famosi brand co- sibili da portare sul corpo in una magica com-
me Chanel, Rochas, Devi Kroel e Jill Stuart NY, mistione di alchimia e botanica, primitiva e
N°21, Tod’s e Bulgari, ha disegnato e sviluppato La Sardegna insieme contemporanea. Sostenibilità assoluta:
molte collezioni di accessori. dentro. le erbe provengono da raccolti spontanei e da
Si sa che la creatività non ha confini, così campi direttamente coltivate dai laboratori che
nel 2021 ha visto la luce In Aéras, Ancient Her- Riti ancestrali, si occupano anche di estrazione e distillazione.
bal Rituals from Sardinia for Contemporary Ca- natura primitiva Una filiera rispettosa, corta e circolare.
re. L’isola non è mai stata dimenticata. e profumi © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

inebrianti
124 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
3
Il valore dei sogni

no
Cecilia Garofan 1. I cofanetti per

Attrazione 1 il prossimo Natale


avranno all’interno
un regalo speciale: un

fatale accessorio realizzato


con scarti di tessuto per
sari, realizzati da donne
indiane per finanziare
Cecilia Garofano è cresciuta sul mare, a Genova. Lau- le loro comunità.
reata in Economia, pensava di dover trascorrere la vita tra nu- 2. Kombucha Tea
meri e bilanci, ma evidentemente il destino aveva in serbo per Revitalising Face
Cream, trattamento
lei ben altra storia. «Per una fortunata coincidenza sono stata a base di tè kombucha
assunta in un’azienda che produceva cosmetici per gli istituti effetto filler antietà.
di estetica ed è stato un colpo di fulmine».
Una carriera in salita, dal trade marketing è passata al-
lo sviluppo e all’innovazione del prodotto, lavorando in diver- 2
se aziende e cambiando spesso città. Poi il dilemma che tan-
te donne si trovano a dover affrontare: scegliere tra un lavoro
gratificante e la cura della famiglia, impegnativa nel caso di
Cecilia con due figli piccoli.
«Tra mille paure ho deciso di licenziarmi e creare una
piccola società di consulenza nel settore cosmetico, lavoravo
di più, non c’erano sabati, domeniche e feste comandate, ma
almeno potevo gestire autonomamente il
mio tempo senza penalizzare né il lavoro,
Il tè in tutte né la famiglia». Ha inizio così la storia af-
le sue forme, fascinante di Teaology.
dalla foglia alla Non solo in tazza
bevanda. Per Decisamente il tè fa parte della
una bellezza vita di Cecilia, un amore già dal primo
unica e solidale sorso. Appena possibile, frequenta corsi
sulla bevanda che ha cinquemila anni di
storia, sia in Corea che in Giappone.
Fino al giorno in cui, parlando con una equipe di co-
smetologi straordinari, ha provato a sostituire nella formula
di una crema l’acqua con il tè. «La differenza è sostanziale
perché in un cosmetico l’acqua come solvente non ha alcuna
funzionalità, mentre il tè è ricco di principi attivi: catechine
antiossidanti, minerali e vitamine. Questo significa rendere
la formula attiva al cento per cento» spiega entusiasta Cecilia.
Con Teaology quindi si è riusciti a racchiudere i bene-
fici di una tazza di tè in ogni formula attraverso una tecnolo-
gia unica, mettendo sempre al centro del lavoro la sostenibilità.

Lavorare (anche) con amore


Non solo packaging che non inquinano, ma anche e
soprattutto sostegno alle comunità che raccolgono i tè biolo-
gici che vengono utilizzati nei prodotti, nel rispetto per l’am-
biente e per le sue risorse ormai limitate. Conclude Cecilia: «Il
mondo del tè è un mondo femminile, dietro a ogni foglia c’è il
lavoro faticoso di una donna. Sono loro la nostra comunità di
Tea Lovers che ci ispirano ogni giorno a fare cosmetici efficaci,
sicuri che facciano stare bene, proprio come una tazza di tè».
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 125
Il valore dei sogni

1. Tonka Musk, la
fragranza avvolgente
dalle note di cannella,
ambra nera e fava tonka
scaldate da vaniglia
e morbido musk.
3. Musk by Alyssa
Ashley, il profumo unico,
elegante e sensuale
adatto a uomini e donne.

4
Profumo
no gender
Consuelo Perris

2
Consuelo Perris già da bambina aveva le idee molto
chiare sulle preferenze olfattive: «Sono cresciuta con Musk.
Il mio primo incontro è avvenuto a undici anni, ed è stato 1
amore a prima vista. Mi ha accompagnata nella cresci-
ta sottolineando gli aspetti ribelli della mia personalità.
Era una fragranza alternativa, tra le poche a essere ispi- Un jus mito
rata da una materia prima specifica, discostandosi dalle per molte
costruzioni classiche». Il profumo tanto amato da Con-
suelo è firmato Alyssa Ashley ed è sicuramente un gio-
generazioni.
iello di famiglia. Che ha
Perris Group è stato creato dal padre, Michele sostenuto
Perris nel 1981, per coronare un’esperienza di moltissimi l’uguaglianza li uniche del settore cosmetico del gruppo.
anni come Ceo di importanti multinazionali nel mondo «A me, considerata da tutti un po’ la ri-
della profumeria. Tre le società, una ha lo scopo di distri- nella diversità belle di famiglia, è stato assegnato il mar-
buire a livello mondiale il marchio Alyssa Ashley, le altre chio che amo e che meglio mi rappresen-
due ampliano il portfoglio acquisendo marchi distribuiti nel ta perché è strettamente legato ai valori di ribellione e libertà»
settore della nicchia,come Perris Montecarlo e Perris Swisslab. afferma Consuelo.

La passione prima di tutto Tre scelte forti


Solo dopo gli studi in Psicologia con specializzazione Il profumo Alyssa Ashley racchiude in sé tre qualità uni-
in Psicologia clinica nel 2019, viene affidata a Consuelo la ge- che: è no gender perché, come sottolinea: «Il profumo non ha
stione completa del marchio Alyssa Ashley, anche se in realtà sesso e la divisione tra maschili e femminili è spesso dovuta a
durante il periodo degli studi era già coinvolta in alcune atti- ragioni di marketing più che alla classificazione delle materie
vità aziendali. Un’esperienza che lei definisce positiva e che le prime». La seconda caratteristica è legata al contesto storico, nel
ha concesso di avere un’idea di quali fossero i dipartimenti del quale Alyssa Ashley ha sempre lottato sostenendo il diritto alla
settore: dalla produzione al marketing di prodotto e comuni- diversità e alla sua libera espressione. La terza è la cura che Per-
cazione, al commerciale. ris Group da sempre dedica alla ricerca della massima qualità.
Lei e la sorella Elisabetta sono attualmente responsabi- © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

126 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Il valore dei sogni

Affare
di famiglia
Francesca di Lenardo discende da produttori di vino
del Friuli Venezia Giulia, un ambiente che fin da piccola ha
fatto crescere in lei l’amore e il rispetto per la natura. Poi, a

5
Milano e a Roma come top manager in agenzie pubblicitarie
internazionali. Infine il ritorno nella regione d’origine, due
figli e un marito, Andrea Di Giovanni, manager nel campo
della comunicazione. E la svolta: diventare imprenditrice e re-
alizzare un sogno, creando una linea di skincare.
«Sono diventata dirigente a trent’anni nel 1997, quando
le dirigenti d’azienda (non figlie di proprietari) erano trenta-
cinque in tutta Italia. Questo mi ha dato molta sicurezza in me
stessa, tanto da farmi pensare di poter cogliere qualsiasi op-
portunità, anche quella di creare un’azienda tutta mia!». Nasce
così un brand dalle formulazioni “pulite”: Insìum.
Un cambiamento importante sempre sostenuto da pro-
fessionalità e determinazione: «Bisogna avere

Francesca Formule clean


e vegane
molta fiducia in se stessi e grande motivazio-
ne per sopravvivere in mercati così competitivi.

di Lenardo
Insìum è un family business, uno dei pochi, e la
supportate da alta concorrenza è rappresentata dalle multinazio-
tecnologia, per nali con budget illimitati. Bisogna lavorare so-
dare alla pelle do ogni giorno per promuovere il marchio, mo-
tivare il team e connettersi con i clienti. Non si
la possibilità può dare nulla per scontato».
di autorigenerarsi
Meno è meglio
Francesca ha messo da subito i valori ve-
ri in pole position: Insìum si basa su tre pilastri: vegan, clean
e hi-tech. Formulazioni senza compromessi, che garantiscano
risultati antiage, texture ricche, piacevoli e sensoriali. Canoni
estetici rétro che ci riconnettono alla nostra infanzia ricono-
scibili nell’immagine, nelle consistenze e nei profumi. In tutti
i cosmetici si utilizzano solo ingredienti che l’epidermide può
assorbire e che l’ambiente riesce a smaltire. Sottolinea Fran-
1
cesca: «La pelle va curata e la cura richiede tempo, non amo il
cosiddetto “effetto wow” che è temporaneo e svanisce, credo
in una cosmetica che dia gli strumenti alla pelle per rigenerarsi
con le proprie forze, rallentando l’invecchiamento».

Collaborazioni in bellezza
Insìum è presente in spa prestigiose come Borgo
Egnazia in Puglia. Mentre gli Hotel Punta Tragara a Capri
1. Flash Beauty Serum
aiuta a distendere la pelle e Ca Di Dio a Venezia si avvalgono di prodotti della linea
e a cancellare i segni per trattamenti in cabina. Da più di cinque anni continua
di stanchezza. con successo una partnership con il Baglioni Hotel & Re-
2. Skin de Sign Sculpting 2
Cream, crema antietà sort, in Italia e nel mondo. Il sogno di Francesca è davvero
rassodante, rimpolpante diventato realtà!
e protettiva. © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

128 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
IO DONNA PROMOTION

I P R O T A G O N I S T I D E L L A S T O R I A
A L Y S S A A S H L E Y

Consuelo Perris, erede


del Perris Group, oggi
alla guida del marchio
Alyssa Ashley.

UNA VITA
TRA I PROFUMI
Nata da un’idea dell’artista
surrealista Enrico Donati,

Q dal 1969 Alyssa Ashley propone


uali sono i primi ricordi legati a fatto è l’unico a essere legato diretta-
questo mondo e qual è stata la mente al nostro sistema limbico, cioè al
sua prima fragranza? fragranze preziose. Di questo nostro cervello primordiale ed emotivo.
Sono nata e cresciuta nei pro- mondo intrigante parliamo Tutti gli altri sensi, prima, vengono inter-
pretati dal nostro cervello razionale e lo-
fumi: sono sinonimo di casa, un luogo
dove mi sento coccolata e sicura. Non con Consuelo Perris, alla guida gico, ma l’olfatto è l’unico senso che non
avendo mai conosciuto personalmente
Enrico Donati, i miei ricordi sono legati ai
del brand per il Perris Group deve essere volontariamente direzionato
per essere stimolato: per questo è legato
racconti di mio padre, che ha collaborato alla conservazione della specie. Questo,
con lui per molti anni. Dalle sue storie ho ta da artisti competenti, i nasi, abili nel infatti, ci consente di “fiutare” un perico-
costruito un’immagine di Donati come creare un legame diretto con la nostra lo da lontano e avere una reazione più
di una persona dotata di una creatività emotività. L’arte figurativa e il profumo veloce e istintiva, per metterci al riparo.
eccezionale, capace di vedere cose che comunicano in modo immediato: quadri Musk, Vanilla, Patchouli, Ambra...
molti non erano in grado di intuire. o sculture possono provocare emozio- qual è l’identità delle donne che scelgo-
Il primo profumo? Per me è stato il ni inspiegabili che ce li fanno amare o no Alyssa Ashley?
Musk: al tempo in Italia andavano molto odiare, senza ragioni logiche. Così ca- Il profumo si lega alla nostra per-
i profumi fioriti, ma non rispecchiavano pita anche per una fragranza che, istin- sonalità, come un abito rinforza la nostra
la mia personalità. Di Musk mi sono in- tivamente, ci allontana o ci conquista. appartenenza a un gruppo o a un modo
namorata, per molti anni l’ho usato in Non solo il profumo è una manifestazio- d’essere. Storicamente, Alyssa Ashley
ogni sua forma, dal gel alla lozione! ne importante di noi, ma è anche qual- incarna un’immagine di ribellione e inno-
Cosa la affascina in questa sto- cosa che comunica direttamente alla vazione: fu tra le prime fragranze legate a
ria di bellezza e profumo? sfera emotiva di chi lo percepisce: que- una materia prima nobile, più che a una
Il profumo è una forma artistica crea- sto avviene prima che chiunque possa costruzione classica del profumo. Con
vederci. Il nostro profumo infatti arriva fragranze sensuali e istintive, in America
sempre prima di noi. ha profumato il mondo degli hippies. In
Da laureata in psicologia, come Italia ha rappresentato per lungo tempo
spiega il rapporto fra persone più emancipate o intellettuali: le
psiche e profumo? scale dei licei anni Ottanta profumavano
Il senso dell’ol- di Musk... Oggi credo che chi sceglie
Alyssa Ashley sia una persona consape-
vole di sé: sarà lei a rafforzare la perso-
Inquadra il QRcode per scoprire il mondo nalità del profumo e non il contrario.
inebriante di Alyssa Ashley.
Storie profumate
di Martina Villa

Fatti
apposta
O quasi... Dall’alta
profumeria alla piccola
start up, il “su misura”
è la nuova sfida
delle fragranze.
Tra lusso e creatività

1. Questione di feeling una sfida perché non siamo


«Adattare ai gusti e al profumieri. Io vengo dal NEL BLU
carattere di una persona marketing beauty, Olivier La boutique - galleria
ciò che altrimenti sarebbe è un collezionista, Silvie è d’arte Ex Nihilo
ordinario, standardizzato». l’esperta che ci ha introdotto a Parigi e, a sinistra,
Lust in Paradise
Definizione che vale ai laboratori Givaudian, gli Riviera, floreale
anche per i profumi, anzi, unici che hanno creduto in estivo (260 euro).
ne delinea una tendenza noi». Nientemeno che la
sempre più interessante, più grande azienda svizzera
i personalized scents. Una di produzione essenziera.
fragranza non è, d’altronde, Risultato: fragranze con
un prolungamento materie prime di altissima
invisibile della personalità? qualità, lavorate dove
Affascinante pensare possibile con tecniche
di coordinarle... Tra le
opzioni più esclusive c’è
Ex Nihilo, brand francese
bioscientifiche, ovvero con
il minimo quantativo di
estratti naturali, potenziati
1
E X N I H I LO PA R I S
fondato da un trio di amici, in laboratorio. E poi viene il BenoÎt Verdier, Silvie Loday
BenoÎt Verdier, Olivier bello, ci si mette del proprio. e Olivier Royère, i fondatori
Royère e Silvie Loday. Li Sui flaconi, sui tappi gioiello, del brand di profumeria
incontriamo in boutique, al sulle scie olfattive. «Si viene artistica distributo in Italia
da Campomarzio70. Iris
352 di Rue Saint-Honoré, guidati in una “degustazione”
Porcelana, Rose Hubris, Fleur
a due passi dall’hotel Ritz. di note aggiuntive con cui Narcotique sono alcuni dei
Qui, oltre che a Dubai e a customizzare alcune delle loro cult personalizzabili.
Los Angeles (ma abbiamo fragranze più amate. E si
suggerito ai fondatori di vive tutto il processo, dal
pensare anche a Milano e mix all’imbottigliamento,
Roma!), c’è “Osmologue”, alla serigrafia». Noi abbiamo
un macchinario che rende reso uno dei bestseller,
la scelta delle loro fragranze Oud Vendôme, ancora più
un’esperienza couture. intrigante con dell’iris
Come dichiara il nome del italiana. Un peccato variare il
brand, questi sono profumi cult Fleur Narcotique, fruttato
“nati dal nulla”. «O meglio, ipnotico. Inoltre, anche
da un’idea: ricordare a chi senza passare da Parigi,
ci sceglie che è sempre esistono degli appositi
possibile fare qualcosa di Perfumed oils per layering
nuovo, anche di se stessi». olfattivi più leggeri e fai da
racconta BenoÎt. «È stata te. Solo da Campomarzio70.

130 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
CHI SEI
Pensare o parlare? Dolce o salato?
Posh è personalissimo. E segreto.

2. Che posh!
«Questo non è un profumo
per tutti. È il tuo, creiamolo
insieme». Semplice, l’invito
al sito poshprofumo.com.
Via col test: sentore di petali
o pini in tempesta? Meglio

2
POSH PROFUMO
una notte sotto le stelle o in
disco? Il risultato (olfattivo)
arriva direttamente a casa,
Basta un veloce test online: in formato 100 ml con dei
tipo di carattere, attività mignon concentrati per
preferite, foto ispirazionali variarlo uleriormente. È
da scegliere... Così si delinea l’idea di Cristina Mercaldo,
il profilo, e il profumo, Cristina Medri e Anna
perfetto. È l’idea del brand Giuntoli, appoggiate dalla
- start up Posh Profumo.
fragrance house CFF, leader
in Italia. Le note prescelte?
Sorpresa. Inutile chiedere,
resteranno un segreto. Tutto
da indovinare.

3. Bei laboratori
Santal 33, Patchouli 24, Iris
39, Neroli 36. Ogni numero
indica gli ingredienti
contenuti in ogni creazione
del brand Le Labo. La loro
complessità si sviluppa così
diversamente su ogni pelle da
renderli alchimie mutevoli,
dunque uniche. Una
magia di laboratorio, come
sembrano tutte le boutique
nel mondo, compresa

3
quella milanese in via Fiori
Chiari 6. «L’anima di una
fragranza sta nell’intenzione
LE LABO e nell’attenzione con cui
Allure newyorkese viene preparata» è il motto
e anima francese, il brand è dei fondatori, Fabrice Penot
nato nel 2006, complici due e Eddie Roschi, divisi tra
amici e il loro primo
laboratorio nel quartiere NY e Grasse. Ciascuna viene
Nolita. Oggi, oltre a iconche miscelata, imbottigliata,
“fine fragrances”, offre etichettata a mano, in diretta
bodycare, barberia, candele davanti a chi l’ha scelta.
e profumazioni per la casa. Un piccolo capolavoro di
artigianalità da portare a
casa e far decantare per
qualche giorno, come
un buon vino, prima di
indossarla. «Crediamo nelle
mani premurose. Nel lusso
fatto a mano. E nel prendersi
del tempo per annusare le
rose lungo la strada».
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

P O S TA P E R T E
Ogni fragranza Le Labo è preparata
I O D O N N A 1 0 S ET T E M B R E 2 0 2 2
e confezionata a mano. 131
che pesto!

www.biffi1852.it
Progetti speciali

Un albero
(quasi) tutto
per sé di Lia Ferrari

SOCIAL HOUSING
La Trudo Tower
di Eindhoven,
in Olanda, ospita
appartamenti (a
sinistra) con canoni
d’affitto calmierati.
Sui terrazzi, alberi
A R C H I T ET T I

ed erbe aromatiche.
B O E R I
ST E FA N O

T
etti d’erba, grattacieli alberati, giardini pensili. Per Tetti e facciate verdi? Non è
©

gli scettici, più che il futuro, certe architetture sono un’operazione di greenwashing.
R O S S E L L I

greenwashing, ecologia di facciata. Ma è davvero


così? Davvero la pelliccia verde è l’oppio delle cit- Fanno respirare meglio, abbattono
tà, come ha detto l’archistar Rudy Ricciotti? Lau- il calore e risollevano l’umore.
ra Gatti, agronoma, è di tutt’altro parere. «Per come la vedo io,
Lo spiega Laura Gatti, agronoma
PAO LO

queste soluzioni sono un’opportunità in più. Non negano tutto


il resto, per cui continuo a lavorare e a combattere. Costruire in del Bosco Verticale. Che non è solo
-

altezza è una misura di densificazione, d’accordo, ma è anche un condominio milanese di lusso:


E I J K

questione di densità percepita: a parità di volumetria, un edi-


ficio dove il verde è ben bilanciato non ti schiaccia». Esperta in Olanda ne hanno costruito uno
VA N

di parchi e paesaggi, un grande amore per gli alberi SEGUE per i giovani (con affitti a 600 euro)
M I TC H E L L

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 133
Progetti speciali

La prossima sfida:
integrare il verde con
le fonti rinnovabili
per risparmiare energia.
E si riparte da Milano
SEGUITO («Una volta ho fatto un calcolo, solo in un anno ne
ho piantati seimilaottocento, forse compenso il mio impatto sul
pianeta»), socia fondatrice della Società Italiana di Arboricol-
tura, di cui è stata la prima presidentessa, Gatti da una quindi-
cina d’anni si è specializzata nel verde integrato agli edifici. C’è
lei, con la paesaggista Emanuela Borio, dietro la cortina ver-
deggiante del Bosco Verticale, le torri alberate di Boeri Studio
a Porta Nuova, icone di una Milano da vertigine ora esportate
anche in Cina: Nanchino è in fase di piantumazione, mentre
la “Vertical Forest” di Huanggang, non lontano da Wuhan, co-
mincia adesso a essere abitata. Lì le piante sono state issate fino
a un’altezza di circa centosettanta metri.
Non è greenwashing, dicevamo.
Non direi, queste soluzioni hanno benefici innegabili e
non solo per l’edificio in sé o per chi ci abita. A una certa scala
l’impatto si traduce sulla città. Nel Bosco Verticale di Milano,
sulle porzioni di facciata all’ombra della vegetazione, d’estate la
temperatura è di circa trenta gradi. In pieno sole sono sessan-
tacinque, una differenza notevole. Metropoli come Melbourne,
Parigi, la stessa New York stanno implementando strategie di
questo tipo per ridurre l’effetto isola di calore. Coperture vege-
tali soprattutto.Continuiamo a pensare che il verde sia un costo,
da noi c’è ancora questo genere di ritrosia, ma andrebbe visto
come un investimento. Chi fa il mio lavoro lo sa bene. Un tetto
vegetale permette di abbattere i costi di climatizzazione, in pra-
tica si ripaga da solo. Poi c’è il tema della gestione delle acque.
Nel nuovo parco pubblico di Porta Vittoria, a Milano, 30mila
I L M O D E L LO C I N E S E metri quadrati, con l’impiego di soluzioni basate sulla natura
Lo Huanggang come giardini della pioggia, trincee vegetate e aree di biodeten-
Easyhome Complex, zione abbiamo evitato di costruire cisterne in cemento e sistemi
non lontano da
Wuhan, con alberi di pompaggio per il rilascio graduale delle acque piovane nella
issati fino a 170 metri rete fognaria. Un risparmio non indifferente.
La prossima sfida qual è?

ST U D I O
d’altezza.
L’integrazione del verde con le fonti rinnovabili,
un passaggio obbligato verso l’efficientamento energe-

V I S I O N
tico. Lo stiamo già facendo nel nuovo Milano Innova-
tion District , MIND, nell’area ex Expo, dove le coper-
ture verdi saranno associate al fotovoltaico.Invece nella

R AW
torre “Botanica”che sorgerà a Porta Nuova, la sorellina
del Bosco Verticale, installeremo per la prima volta i /

pannelli a energia solare in facciata. Finora erano con-


Z H A N G

L A FO R E S TA siderati incompatibili con la vegetazione.


A S I AT I C A Oltre che all’ambiente, il verde fa bene a noi.
H E DY

Sopra, la messa Sì,è fondamentale per il nostro benessere psicofi-


a dimora degli alberi sico.La psicologia ambientale lo dice dagli anni Settanta,quando
-

nel complesso Vertical si è iniziato a parlare di biofilia come della necessità, per l’uomo,
A R C H I T ET T I

Forest di Nanchino, di stare a contatto con l’elemento naturale. Gli studi dimostrano
in Cina. A sinistra, che bastano dieci, quindici minuti al giorno per registrare un mi-
il rendering del progetto.
glioramento dell’umore. Nei giardini terapeutici, il verde diven-
ta addirittura elemento di cura per chi soffre di patologie come
B O E R I

l’Alzheimer o semplicemente vive situazioni di disagio.


Dicono che aumenti anche la produttività.
Sicuramente migliora il comfort ambientale,
ST E FA N O

SEGUE

134 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
©
© Save the Children

Lascito a Save the Children. Per avere informazioni e chiedere la Guida


Il mondo lo cambi tu, con una firma. ai Lasciti chiama Save the Children allo

Nel mondo sono milioni i bambini che non hanno accesso 06 480 700 97
all’istruzione, lasciati indietro, condannati a non avere opportunità
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Educazione significa riscatto dalla povertà, protezione lasciti@savethechildren.org
da violenza e abusi, significa dare loro un ambiente sicuro,
un pasto e la possibilità di crescere e apprendere. O vai su
Con un lascito testamentario darai loro la possibilità
di imparare, studiare e un futuro migliore ricco di opportunità. savethechildren.it/lasciti
Cover Story
Progetti speciali

N AT U R A &
ARCHITETTURA
L’agronoma Laura
Gatti, specializzata
nel verde integrato
agli edifici.

SEGUITO motivo in più per introdurlo anche nei luoghi di la-


voro. Vogliamo costruire edifici super efficienti ma spesso ten-
diamo a sottovalutare il benessere di chi ci lavora. E questo ha
un costo. Bisognerebbe investire anche sulla felicità dei
dipendenti, o quantomeno sul loro non disagio. In Lus-
semburgo, sempre con Stefano Boeri, stiamo lavorando
per creare sistemi di coltivazione idroponica in edifici a
P OTAT U R E uso ufficio. Oltre a migliorare la qualità dell’ambiente, è
AC R O B AT I C H E un modo per favorire la socialità.
Giardinieri volanti E l’insalata non te le devi portare da casa…
in azione nel Bosco Sì, i dipendenti potranno raccogliere quello di
Verticale (anche
a destra) di Milano. cui hanno bisogno.
Torniamo alle residenze. Ad Eindhoven, in Olanda, il
vostro Bosco Verticale, la Trudo Tower, è adibito a
case popolari.
Le piante non Sì, è una forma di social housing all’olandese. Gli
consumano l’acqua. occupanti sono prevalentemente giovani e il canone d’af-
fitto è intorno ai seicento euro al mese. Boeri ha studiato
Ce la restituiscono una tecnica di prefabbricazione delle vasche che ha con-
con molti benefici. sentito di realizzare l’intervento in tempi brevi, un anno
Distribuirla ha un se non ricordo male, pur con tutte le difficoltà del 2020,
costo, ma è questione abbattendo i costi.Gli studi per mettere in sicurezza il verde,poi,
c’erano già, li avevamo fatti per Milano, andavano solo adattati.
di responsabilità Oltre agli alberi, in quel caso sui terrazzi abbiamo messo pian-
te che si possono usare per fare degli infusi, e anche le fragole.
Ha già avuto qualche riscontro?
Una ragazza di origini iraniane mi ha scritto per chieder-
B OTA N I C A A P P L I C ATA
mi che albero fosse il suo. Le ho detto che è una Parrotia Persica,
La “Torre Botanica”
che sorgerà a Milano, che viene dal Medio Oriente,e si è emozionata quasi fino alle la-
in zona Porta Nuova, crime.Quando si dice che è importante stabilire un rapporto con
progetto di Diller la natura, che molti forse hanno perso, s’intende anche questo.
Scofidio + Renfro Le piante hanno bisogno di tanta acqua. E in tempi di siccità
e Stefano Boeri ci invitano a non sprecarla.
Architetti. Le piante non consumano l’acqua. La utilizzano e ce la
restituiscono con un sacco di benefici, tra cui appunto l’abbat-
timento dell’isola di calore. Certo, tirarla fuori da terra e distri-
buirla ha un costo, ma è una questione di responsabilità. Sono
stata recentemente a Vienna, anche lì si sta sperimentando un
caldo eccezionale. Ai piedi di tutti gli alberi più giovani sono
stati messi sacchi pieni d’acqua, si chiamano Tree gator, che ne
assicurano la sopravvivenza.
A Milano, quest’estate, un gruppo di cittadini si è mobilitato
con taniche e innaffiatoi per salvare le giovani piante, com-
prese quelle messe a dimora dal progetto ForestaMi.
Non dovrebbe essere necessario,specialmente a Milano:
lo sappiamo tutti che noi abbiamo semmai un problema di falda
acquifera eccessivamente alta.Se vogliamo adeguarci al climate
change non c’è tempo da perdere,nella gestione del verde non ci
possiamo permettere errori, né battute di arresto, né piante che
continuano a morire. Perché l’albero non è un suicida. Muore
M A Z Z OT T I

se lo maltrattiamo,o non lo facciamo crescere come lui sa.


© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
M A R I A

136 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
L’amore
per l’altro
è un valore
del nuovo
testamento

Con un lascito aLLA FONDazione Opera San Francesco so che


chi è povero e solo troverà sempre aiuto e accoglienza
Fare testamento è un gesto di profonda umanità e di grande
importanza affinché i valori in cui oggi credi continuino a vivere. Con
il tuo lascito sarai per sempre accanto a noi per garantire pasti caldi,
docce e cure mediche a chi ne avrà bisogno.
Opera San Francesco
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STUDIO DISPARI
M A I S TAT E Z I T T E E B U O N E

Virginia Woolf: George C. Beresford/Hulton Archive/Getty Images, Queen Elizabeth II: Dorothy Wilding/Getty, Ella Fitzgerald: Anthony Bruno/Michael Ochs Archives/Getty Images
LA STORIA DELLE DONNE, UNA COLLANA INEDITA PER RACCONTARE
SECOLI DI LOTTE E CONQUISTE
Una collana di libri che riporta alla luce il ruolo fondamentale svolto dalle donne in tutti gli ambiti
della storia, dalla cultura alla scienza alla società: partigiane, scienziate, artiste, protagoniste
delle lotte per i diritti civili, detentrici del potere, piratesse, streghe, sante, musiciste. Singole
storie di coraggio, talento e forza con nomi dimenticati o mai conosciuti, all’interno di contesti
difficili, ostacolate da divieti, soprusi e umiliazioni. La loro storia è la storia di tutti.

LA QUARTA USCITA IN EDICOLA DAL 17 SETTEMBRE*


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Il cibo delle donne

Saremo vegane

Dall’hamburger
di finto manzo ai “latticini”
fatti con le noci: la
tendenza vegana avanza.

di Roselina Salemi
foto di Craig Cutler

(a giorni alterni)
L’onda green è piuttosto pink. Dalle dive hollywoodiane come Kate Winslet
alle chef di casa nostra, crescono le corversioni, soprattutto femminili, alla dieta
“plant based”. Che diventa stile di vita, per niente rinunciatario, anzi...
Sono inarrestabili. Dieci anni fa i vegani erano ancora con- milioni di dollari per inventare l’hamburger di finto manzo “al
siderati gente strana. Poi è arrivata la riflessione sul clima, la sangue”(succo di barbabietola). E McDonalds gli ha chiesto di
protesta animalista e alla fine l’endorsement delle star: Ka- sviluppare il suo McPlant. In ritardo, perché Burger King ven-
te Winslet, produttrice del documentario Eating Our Way To deva il panino “Impossible Whopper”(riso, piselli e patate) già
Extinction,le sorelle Rooney e Kate Mara,avvocatesse hollywo- dal 2019. Ma perché chi rifiuta la carne dovrebbe cercare qual-
odiane del vegan lifestyle, Natalie Portman, Michelle Pfeiffer, cosa che le somiglia? Perché l’industria, che non ama il termine
Demi Moore, e persino la “bagnina” Pamela Anderson in una “vegano”e preferisce plant based,si rivolge proprio ai flexitariani.
tardiva conversione. Adesso il dubbio amletico è: essere o non E al mondo femminile in particolare.
essere (vegani)? Intanto gli onnivori cominciano a definirsi fle- Secondo l’indagine di YouGov su 1079 italiani dai 18
xitariani, cioè vegani a giorni alterni, a periodi, con rare incur- anni in su, oltre un terzo delle donne di 30-39 anni segue una
A R C H I V E

sioni nel mondo delle proteine di origine animale (latte, uova, dieta plant based più volte a settimana. Il 10 per cento mangia
una noce di burro, qualche arrosto). Beyond Meat ha speso 72 vegano o vegetariano tutti i giorni, con un picco SEGUE
T R U N K

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 139
Saremo vegane (a giorni alterni)
Sotto, “Fertilità della terra”
composizione di verdure
di stagione del ristorante
Lumia Organic, a Noto.
Sotto, “Ansia” della chef Marzia
Riva, cremoso al sesamo
nero, crema di avocado e kiwi,
cioccolato fondente.

Benessere i dolci: pesche grigliate alla vaniglia con


e sostenibilità: crumble croccante di mandorle, neve di
cocco e mango, fudge cake al cioccolato.
una trentenne Chi sente il bisogno del tiramisù?

italiana su tre L’orto bio di famiglia


C’è un gusto e una grazia mol-
SEGUITO del 14 per cento nella fascia 40-49. L’on-
da green è piuttosto pink: secondo Identità Golose,
ha cambiato to femminile in questo stile alimenta-
re, confermano Elena Lops e la figlia
le migliori chef vegane e crudiste sono donne. E c’è
mercato. La ricerca Bva-Doxa per il Gruppo Prodotti
alimentazione Nina, che hanno tenuto a battesimo il
ristorante Lumia Organic, incastonato
a base vegetale di Unione Italiana Food (aprile 2022) nell’ottocentesca Dimora delle Balze, a
documenta la svolta: 6 italiani su 10 hanno cambiato modo di Noto (Siracusa). “Fertilità della terra”, uno dei loro bestseller,
mangiare negli ultimi cinque anni, 4 su 10 hanno comprato più «è una composizione di verdure di stagione (non buttiamo via
frutta e verdura, 3 su 10 hanno ridotto la carne. Le motivazioni neanche i gambi)» spiega Elena Lops, «accompagnata da tre
vanno dal benessere (67 per cento), all’impatto ambientale (19 salse: carote, zucchine e chutney di pomodoro. Nel nostro orto,
per cento), dall’etica (12 per cento) alla presenza di allergie/in- più che bio, crescono 250 tipi di erbe spontanee che arricchi-
tolleranze (11 per cento). E c’è anche un po’ di moda. scono la cucina, citronella, timo al limone, santoreggia, malva,
origano, finocchietto, acetosella…. Mettiamo nei piatti anche i
La ricotta? Di mandorle minuscoli fiori del rosmarino, del basilico e del timo» (da pren-
Marzia Riva, chef e food blogger, autrice di Emozionarsi dere con le pinzette).Aggiunge Nina: «L’80 per cento del menu
in cucina, è prenotatissima per cene a domicilio a Milano basa- è vegetale, un’abitudine nata in famiglia, e possiamo garantire
te su tre colori, tre consistenze, tre sapori. Preferisce (anche lei) la materia prima perché viene dalla nostra azienda agricola, i
dichiararsi plant based: «La mia cucina è senza barriere, a basso Briganti Etici di Passo Ladro, fondata da mio fratello Antho-
indice glicemico, con una giusta quantità di proteine e di carboi- ny durante il lockdown. Non puoi mangiare verdure credendo
drati. E non ditemi che sono vegana! La mia cucina vuole essere di far bene e invece mangi chimica...».
solo buona (e felice). La gente è incuriosita da un’alternativa che
non è né triste, né noiosa». Durante la pandemia ha creato “An- L’insalata fa lo chef B U S AC C A

sia”, un cremoso al sesamo nero, crema di avocado e kiwi, succo Lo sa bene Enrico Crippa che non è vegetariano, né
di melagrana e cioccolato fondente. Morgan Witkin, chef fon- vegano, ma l’orto è il suo regno. I piatti più famosi del suo ri-
datrice di Morganic Kitchen,ha inaugurato il primo programma storante (Piazza Duomo, ad Alba) sono le insalate “21”, “31”,
di cucina vegana (Morgan su Food Network) e il biorestaurant “41”, “51” (i numeri indicano la quantità di ingredienti). «È
DA N I E L E

Biolosophy a Roma. Nadia Ellis ha una specialità: lasagne al ra- strano pensare che un piatto non cucinato possa rappresenta-
gù e gnocchi alla romana indistinguibili da quelli non veg. Ha re uno chef», scherza, «ma è così». Sulla stessa linea il leggen-
fatto fortuna a Tel Aviv dove, in rapporto al numero di abitan- dario Jamie Olivier con La mia cucina veg (Tea): «Mi rivolgo
-

ti, si trova la comunità vegana più grande del mondo: «Produco soprattutto ai carnivori. Che vogliate mangiare vegetariano
A R N A B O L D I

latticini partendo dalla famiglia delle noci che hanno un sapore uno o due giorni alla settimana, ogni giorno, o semplicemente
e simile ai gusti dei formaggi» racconta. «Mozzarella dagli ana- provare qualche nuova combinazione di sapori, le mie ricette
cardi e ricotta di mandorle: si può». Donna Hay, food writer au- vi faranno sentire soddisfatti e felici, senza il minimo rimpian-
straliana da sei milioni di copie, in Everyday Fresh (Guido Tom- to per la carne». Il dilemma “veg o non veg” è superato.
A L E S S A N D R O

masi Editore) inventa ricette rapide, golose, eleganti. Prendiamo © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

140 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Dolcemente light

Ricetta di Donna Hay e foto di Con Poulos tratte da “Everyday


Fresh. Bontà in un baleno” (Guido Tommasi Editore)

142 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
La civiltà del cibo

Cheesecake cotta
al tofu e cioccolato
Ingredienti x 12
mini porzioni

Per la base: 200 g cioccolato


50 g cocco rapè fondente fuso
160 g burro di e fatto raffreddare
anacardi leggermente
60ml sciroppo 2 cucchiai di cacao
d’acero puro. 1 cucchiaio
e 1⁄2 di maizena.
Per il ripieno:
500 g silken tofu Per servire:
a temperatura mirtilli tagliati
ambiente a metà
160 g zucchero panna di cocco
bruno o di canna montata

Scaldate il forno a 160° C.


Rivestite di carta forno uno stampo
a cerniera di 22 centimetri.
Per la base, mescolate il cocco,
il burro di anacardi e lo sciroppo
d’acero. Premete sul fondo
dello stampo e infornate per 10 minuti
o finché è leggermente dorata.
Per il ripieno, mettete il tofu,
lo zucchero, il cioccolato, il cacao
e la maizena nella ciotola di un robot
da cucina e azionate fino a ottenere
un composto omogeneo.
Versate sulla base e infornate
per 30 minuti o finché si è appena
rassodato.
Mettete da parte la cheesecake
per 30 minuti, poi riponete in frigo
per 2 ore o finché è fredda.
Servitela tagliata a fette con i mirtilli
e la panna di cocco montata.
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

L’idea décor
Giusto un piatto e una ciotolina
di ceramica spoglia, in stile wabi Fresco è meglio
sabi, e un vassoio che sembra Ricette (anche classiche) ripensate con un
uscito da un’opera di Escher. Il twist contemporaneo. Più veloci, più sane,
resto è dolcezza. Scrive Donna più colorate. Tante, come questo dolce
semplice e straordinario, sono vegane.
Hay: «Non fatevi spaventare dal Le trovate in Everyday
tofu... Questa cheesecake ha una Fresh (Guido Tommasi
consistenza ricca, simile a una Editore) della celebre
food writer australiana
mousse. La ricetta perfetta da Donna Hay. Se vi va,
avere come asso nella manica per date un’occhiata
qualsiasi amico vegano o che non al sito donnahay.com.
mangia latticini». Dentro c’è il suo
mondo.

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 143
Foliage in Giappone: il potere dell'autunno
Il Giappone è un Paese delle meraviglie. A partire da Tokyo: cosa ci fa venire in mente? I grattacieli design,
i fiumi di impiegati in abito scuro, le abbaglianti insegne tech. Eppure a Shibuya, nel cuore più caotico della metropoli, si
nascondono romantiche stradine di villette ornate di plumbaco e bouganville. Ad Asakusa, i templi e le botteghe di tessuti
e ceramiche sono la storica eredità di Edo, la città seicentesca. Una scoperta continua.

E allora, per conoscere la grande isola dell’Honshu, iO Donna “atterrerà” a Tokyo il prossimo ottobre
(tour 11 giorni/9 notti, partenza il 27 /10, doveclub.it/tour/giappone/giappone-io-donna).

Tre densi giorni nella sconfinata capitale, poi Kamakura e il suo santuario dell’Anno Mille con il monumentale
Buddha di bronzo; Hakone, sul lago tra geyser a vapore termale e roccia vulcanica; l’incantevole Kyoto,
la cui bellezza antica è protetta dall’Unesco, con i giardini zen, i castelli sontuosi e le case di legno, la foresta
di bambù e tutt’intorno il foliage che tinge i boschi di rosso. E, ancora, Nara e il leggendario tempio custodito
da una colonia di sacri cervi e l’avveniristica Osaka, che la sera si rilassa nei localini di Namba, vista canale.
Vivremo esperienze uniche, magiche per noi occidentali: la cerimonia del tè; l’immersione in un onsen
(le terme naturali), il soggiorno in un ryokan (la locanda tradizionale con i futon e le pareti scorrevoli in carta di riso).
Mangeremo giapponese (non solo sushi: la cucina “kaiseki” è raffinatissima, lo street food irresistibile), faremo shopping
(kimono second hand, bijoux di rigore minimalista, ciotole e piatti raku...), impareremo la prodigiosa beauty routine delle
orientali, tra olio di camelia e trattamenti futuristici. Unica avvertenza: al rientro in Italia, vorremo già tornare indietro.

info@doveclub.it
02.30.32.94.05 www.doveclub.it
Shopping cucina
di Anita Sciacca
Piatto smaltato
IL SALE DI ANGELA HENRY HOLLAND
60 euro. Teiera fatta
a mano A S T I E R
D E V I L L AT T E
275 euro.

Angela Frenda, food


editor del Corriere della
Sera, responsabile
del mensile Cook. Tra motivi geometrici
e decori visionari, la mise
Verdure,
sapore & salute Tavola en place cattura l’attenzione

Il desiderio di ricette vegetariane


equilibrate sta aumentando
sempre di più. Tutti sappiamo
ipnotica
che mangiare verdure ci fa bene.
Ma come farlo? La nutrizionista
e chef Alice Hart lo spiega nel
suo ultimo libro The Magnificent
Book of Vegetables. Dove in
oltre 80 ricette ci insegna come Tovaglia stampata
Bicchiere
conciliare sapore e salute. “Coucou”
in cotone misto lino MAISON
Conoscere l’importanza di V I T R A 174 euro. BALZAC
mangiare bene, ma allo stesso 59 euro
tempo comprendere che la la coppia.
maggior parte di noi conduce Piattino
una vita frenetica. Alice Hart di porcellana
artigianale
consiglia come pianificare la K A N E KO KO H YO
spesa durante le stagioni, in 25 euro.
modo che nulla vada sprecato, Insalatiera
anche suggerendo barattoli in MA X W E L L & W I L L I A M S
25,50 euro.
scatola, in salamoia o surgelati.
Iniziare bene la giornata con
una ciotola per la colazione di
quinoa verde. Preparare tortini
di cavolo e patate con semi di
cumino per riscaldare una tetra
sera d’inverno. E dimostrare
così che, con la ricetta giusta, Infuso Frutti Rossi
a Colazione con +10
anche un umile cavolo o una vitamine P O M PA D O U R
barbabietola possono essere 2,99 euro.
eccitanti. Angela Frenda
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA Posate di servizio
Vera Wang
per W E D G W O O D .
( 1 )

Alzata
G I L B E RT

in noce
canaletto
“Mun”
VGNEWTREND.
F U R G E R I

Il libro di Alice Hart.


Coppetta
C A R LO

di ceramica
M A D A M S T O LT Z .
I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 145
Libri, scrittrici,
scrittori, letture Maud Ventura, 28 anni, vive
a Parigi. In un grande gruppo
a cura di Maria Grazia Ligato radiofonico si occupa di podcast
in cui esplora la complessità del
sentimento d’amore. Sarà ospite
il 18 settembre a PordenoneLegge.

Lèggere:
Come mettere alla prova
il vero amore
Per dimostrare a se stessa che il marito non
la ama una moglie cerca i segni del disamore
e compila liste di “punizioni”. Un faccia
a faccia coniugale che ci ricorda qualcuno...

Il quaderno delle punizioni che la moglie com- sembra cambiare nel tempo? Cos’è la dipendenza
pila nei confronti del marito è il colpo di grazia che affettiva? Che tipo di madre e moglie diventerò se
non ti aspetti. I matrimoni degli altri somigliano fra 20 anni sarò anche innamorata?
sempre un po’ al nostro ma davanti a quella lista Scrivere una lista degli sbagli amorosi come un
l’ansia sale: spunti - ce l’ho, non ce l’ho - e ingoi. romanzo: è una terapia.
«Dimenticare di darmi la buonanotte prima di ad- Non riuscivo a scrivere un saggio né la mia
dormentarsi» implica da parte della moglie «l’assen- storia, cioè quella di una giovane che stava andando
za di carezze il giorno dopo», annota sul quaderno. a vivere con il ragazzo che amava e si sentiva triste
Allo stesso modo, «guardare a lungo o ripetutamen- e insicura. Ho capito che avevo bisogno di fiction:
te il cellulare sul divano del soggiorno mentre gli sto l’adoro, è potente. Ho creato così la storia di una
accanto (anche se il televisore è acceso)» comporta quarantenne che ha due figli, successo, bella casa.
la seguente punizione: «non rispondere al telefono Ha anche un problema: ama troppo il marito. In
la prossima volta che mi chiamerà (richiamarlo solo un modo “folle”, un termine da prendere sul serio.
dopo almeno due chiamate perse)». Il principio del- Perché?
la giustizia riparativa a cui lei si ispira mira a un’e- Perché la dipendenza affettiva non è oggi
quità nelle relazioni: stabiliti i delitti più frequenti un tema alla moda. Credo sia importante invece
e le pene, cosa ne sarà però di questa coppia? Mio scriverne. Si parla così tanto di femminismo, leg-
marito (Sem) è un romanzo chirurgico che gira in- giamo storie di donne che non vogliono aver più
torno a questa domanda e poi a lui: il coniuge. In un bisogno di uomini, e va benissimo. La dipendenza
modo ossessivo. L’intento è trovare indizi sul fat- affettiva però esiste ancora: se tu rinunci alla tua
to che lui non ama più lei. Ma per Maud Ventura, vita e ai tuoi sogni per la persona che ami, ti senti
l’autrice, oltre che giornalista ventinovenne parigi- sola. Ecco perché serve parlarne.
na, è anche un altro. La dipendenza affettiva non è amore.
Quale? È una dinamica a doppio senso: se ti senti
Mio marito Volevo condividere delle domande. Quan- dipendente e insicura, l’altra persona lo sa. E spes-
di Maud Ventura
Sem do ho iniziato a scrivere il libro avevo 25 anni e so se ne avvantaggia.
pagg. 224, € 19. mi chiedevo: si può amare troppo? Perché l’amore Esiste un antidoto?

146 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
Se accanto hai la persona giusta, non ti senti Righe
insicura. Il grande amore è facile e sereno. Quello tempestose
vero è fatto di fiducia e calma. Le scelte di
Nei matrimoni lunghi l’amore cambia. Serena Dandini
Non ho esperienza ma so che l’amore può
anche diventare più profondo negli anni. Ecco per-
ché non credo sia intelligente idealizzare la “fase
honeymoon”, quella della passione dei primi anni.
Col tempo ci si conosce meglio e la relazione può
diventare più sincera e forte. Sono stufa dei libri e
dei film che parlano solo di amori a prima vista sen-
za poi far vedere cosa accade nel tempo. È questa la Capodanno è adesso
fase più interessante: gli amori duraturi dovrebbe- Settembre è il vero mese del cambiamento. E se poi
ro basarsi su comunicazione, rispetto. E tenerezza.
Puoi essere una brava madre se metti l’amore volessimo scoprire chi vogliamo essere (oltre a ciò che
per tuo marito al di sopra di tutto? vorremmo avere) un libro spiega il senso della vita
Una mia amica della sua infanzia ricorda
solo l’amore tra i suoi genitori che prima di tutto Non è Gennaio bensì Settembre il mese che per me rappresenta l’i-
erano una coppia. Io invece ricordo di aver realiz- nizio dell’anno. È un ritmo personale che credo di condividere con
zato solo dopo molto tempo che fossero anche per- molte persone, una tradizione impressa ormai nel Dna dalle pas-
sone innamorate. È una questione di equilibri e di sate stagioni scolastiche che davano il via a novità eccitanti e buoni
ruoli da giocare in diversi momenti della vita. Puoi propositi. Persino oggi che non sono più una ragazzina continuo a
essere una buona madre e una donna innamorata, provare sempre un brivido di gioia e vitalità in questo mese di cam-
ottima lavoratrice e amica fantastica. Magari non biamento, anche se devo dire che quest’anno travolti da una strana
tutto nello stesso momento, ma niente pressioni. campagna elettorale repentina, urlata e sudata, viene di certo meno
Un campanello d’allarme? voglia di affacciarsi fiduciosi al futuro. Ma per fortuna ci sono sem-
Quando la tua storia d’amore rende il resto pre i nostri amici libri a darci una mano nei momenti più difficili e
privo di significato. È sano avere tempi e spazi se- proprio in questi giorni mettendo a posto la libreria ho ritrovato un
parati. Ma comunicare è la chiave. Qui la moglie piccolo saggio di un anno fa che mi sembra perfetto per affrontare
non sa come e si tiene tutto per sé: le ferite mai gua- le acque turbolente di questo Settembre e cercare di capire chi ve-
rite, col tempo si infettano. ramente vogliamo “essere” nell’anno che stiamo per affrontare. Sap-
L’epilogo è spiazzante. piamo sempre quello che vorremmo avere, comprare, possedere ma
Ho voluto indurre il lettore, alla fine, a ri- dimentichiamo spesso chi vogliamo essere e Vito Mancuso con il
considerare tutta la storia e regalargli una lezione suo A proposito del senso della vita (Garzanti) ci prende con grazia e
che io ho imparato. gentilezza per mano aiutandoci a riscoprire un sentiero esistenzia-
L’arte ha una missione? le smarrito da tempo.
GIANMARCO CHIEREGATO - CELINE NIESZ AWER / BRIDGEMAN IMAGES

Fare domande. Penso al libro e alla serie Non possono solo essere le cose di cui ci circondiamo o i
di Sally Rooney, Normal People, in cui ci si chiede: nemici che avversiamo a definire il nostro viaggio sulla Terra. Da
il desiderio sessuale è realmente amore? Il film di tempo abbiamo smarrito il senso del nostro stare al mondo im-
Joachim Lafosse, Les Intranquilles, si chiede come mersi in una bolla emozionale costruita spesso su desideri effimeri
amare qualcuno con problemi mentali... e nutrita da un ego ipertrofico che ci rende miopi e ci fa perdere
A proposito della lista, sembra che almeno un er- ogni connessione con gli altri. Mentre il senso della vita per noi
rore abbia la nostra firma. umani è anche la capacità di stare insieme e condividere le espe-
Almeno uno lo abbiamo commesso, anche rienze. Con semplicità e leggerezza come è nel suo stile,l’autore
in modo inconscio. Siamo freddi se l’altro la sera non trascura nessun percorso filosofico e dialettico per aiutarci a
prima è tornato tardi dalla serata con gli amici, no? ritrovare il filo di una coscienza più profonda: operazione saluta-
Ossessioni e compromessi sono le parole chiave re e salvifica perché quando il gioco si fa duro dobbiamo irrobu-
di un matrimonio nel romanzo. Le sue? stire la nostra anima per affrontare senza “perderci” le situazioni
Comunicazione e conoscenza di sé. Parlate estreme che ci aspettano. Purtroppo guerre atroci, crisi energeti-
tra di voi, cercate di capire cosa realmente vi renda che, cambiamenti climatici e abissali divari economici non fanno
felici e cosa vi sconvolga e perché. Il mio non è un che incentivare il cinismo sociale e far proliferare i totalitarismi
libro contro il matrimonio, ma un augurio a trovare che in queste situazioni drammatiche sfruttano il malessere in-
un amore privo di tensioni, che vada avanti pacifico. disturbati, ma il futuro che ci attende merita riflessioni inedite e
E quando mi sposerò vi aggiornerò. coraggiose e lo sguardo nuovo di Vito Mancuso è un’ancora di
Rossana Campisi salvezza per le nostre fragilità.
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 147
Donne nella storia

Sopra. Isabella di Castiglia, sovrana


dal 1474 al 1504. A destra Cleopatra.

Elisabetta I dà inizio al periodo del Rinascimento inglese. Il ritratto


si trova alla National Portrait Gallery di Londra.

Regine e imperatrici,
quella lotta per il potere
Forti e guerriere. E per questo vittoriose. È stata solo l’ambizione a rendere immortali
sovrane come Cleopatra, Elisabetta di Castiglia o Elisabetta I. Lo rivela ora un libro
di Michaela K. Bellisario

Quando nel 1588, a Tilbury, Elisabetta I incita il suo esercito, scrittore Bram Stoker, autore di Dracula, nel 1910 sosteneva che
che attendeva lo scontro con l’Armada spagnola,urla: «So di avere la regina Elisabetta non fosse altro che un uomo travestito. Nel
il corpo debole e delicato di una donna, ma ho il cuore e lo stoma- libro I più famosi impostori della storia cita molte voci che circola-
co di un re,e per di più,di un re d’Inghilterra».Ancora oggi questo vano all’epoca come la lettera di un cortigiano: «Il volto affilato e
discorso solenne viene imparato a memoria dagli studenti inglesi. austero, le labbra sottili e strette, il delicato mento aguzzo, gli oc-
Elisabetta I, in effetti, è stata una delle sovrane più illumi- chi freddi e opachi denotano un carattere tutt’altro che lascivo e
nate dell’Inghilterra, capace di sconfiggere “l’invincibile Armata” possono far pensare a naturali atteggiamenti mascolini sia pur dis-
durante la guerra anglo-spagnola. Glorificata in vita, ha ispirato simulati». Secondo la storica inglese Antonia Rhynne, Elisabetta
libri, romanzi e opere teatrali come quella di Gioacchino Rossini, I, nata nel 1533 da Enrico VIII e Anna Bolena, in realtà, sarebbe
e film come Elisabeth, the Golden Age con Cate Blanchett. addirittura morta di peste da bambina. La governante l’avrebbe
Eppure è stata anche una sovrana dalla sessualità ambi- sostituita con un bambino del posto dai capelli rossi, figlio illegit-
gua.Per secoli si è pensato che,in realtà,fosse un uomo.Persino lo timo dello stesso sovrano, dai lineamenti simili a quelli di famiglia.

148 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
LA COLLANA

Vero o no, è certa una cosa, come racconta il nuovo libro Le prime 10 uscite di
in edicola della nostra collana, La conquista del Potere, Regine e Im- Storia delle donne (arretrati
peratrici: non esiste alcuna storia delle regine e delle imperatrici,
su primaedicola.it)
esistono solo regine e imperatrici che sono riuscite a ritagliarsi un
ruolo nella storia. Nel lungo percorso dell’umanità, l’abbinamen-
to re/uomo è sempre stato scontato: nelle società barbariche, il re 27 AGO STO
era prima di tutto un capo militare, e la guerra non era materia L’ingegno di Minerva
Brillanti scienziate
per donne. Nel passato la monarchia si riferiva a loro solo come dall’antichità a oggi
alle mogli dei re, necessarie a garantire una continuità dinastica, Letizia Giangualano
scrive l’autore Francesco Merlino.
Ripercorrere le vite di regine e imperatrici è, quindi, un’occasione 3 S E T T E M BRE
per ragionare sull’evoluzione del rapporto tra donne e potere nel La Resistenza taciuta
corso dei secoli. Ma anche su quanto abbiano contato le ambizio- Le combattenti nella guerra
ni personali al di là di ogni barriera politica, culturale e dinastica. di Liberazione italiana
Massimo Canuti
Assetate di potere
La vita di Cleopatra, ad esempio, è segnata dalla brama 10 S E T T E M BRE
di potere (nasce nel 69 a.C). Pur di diventare unica regina del La conquista del potere
Regine e imperatrici
regno d’Egitto arriva a sacrificare i fratelli. Diventa
In alto: La conquista Francesco Merlino
amante di Cesare, un uomo più vecchio di trentadue del potere in edicola
anni, e poi s’innamora di Marco Antonio, assicuran- oggi con il Corriere
17 S E T T E M BRE
dosi così l’appoggio di Roma.«Al potere dedica i suoi della Sera e iO Donna Ritratto d’artista
a 6,90 euro più il
amori, scelti con cura tra gli uomini chiave della poli- prezzo del quotidiano Pittura, scultura,
tica del momento; e al potere sembra aver dedicato la e del settimanale. avanguardie, performance
sua morte, cercata e trovata per non essere messa alla Sotto le copertine Andrea Dusio
dei prossimi due
gogna del popolo e così non scalfire la sua immagine volumi proposti
di regina» scrive ancora Merlino. Com’è noto si ucci- rispettivamente il 24 SE T T E M BRE
de lasciandosi mordere al seno da un’aspide. 17 e 24 settembre. La città delle dame
Non è da meno la vita di Isabella di Castiglia. Coraggiose, autorevoli,
Nel 1479 diventa regina alla morte dell’allora re, il fratellastro
Enrico IV.Ma deve affrontare cinque anni di guerra civile: gran
Dietro autoritarie: le donne in politica
Giovanni Landi
parte del popolo di Castiglia, infatti, riteneva che la vera erede al trono 1° OT TO BRE
fosse Giovannala Beltraneja, una figlia illegittima del padre, re
Storia delle Donne: Il genio filosofico
Giovanni II. Ha cambiato il mondo: sarà lei a decidere di fi- Grandi pensatrici
nanziare la spedizione di Cristoforo Colombo.Gli esperti sono l’iniziativa editoriale di
dall’antichità al Novecento
concordi nel far partire la modernità dal giorno in cui l’esplora- iO Donna e Corriere Ruth Migliara
tore italiano scopre l’America. della Sera oggi propone
La Conquista del Potere, 8 OT TO BRE
Elisabetta I non ha mai voluto sposarsi regine e imperatrici Diritto di voto
A rompere la legge di successione dinastica è l’impera- La lunga lotta del movimento
tore del Sacro Romano Impero Carlo VI d’Asburgo, quando suffragista
Il 2 giugno 1953 tutto il Regno Eleonora Miggiano
nel 1713 firma la famosa “Prammatica Sanzione”. Con questo Unito, per la prima volta nella
documento si estende per la prima volta la possibilità di far ere- sua storia, si riunisce davanti
ditare il trono anche alle discendenti femminili (nel suo caso, agli schermi dei televisori: a 15 OT TO BRE
alla figlia Maria Teresa). Nel 1740 quando lei ottiene i posse- Westminster viene incoronata Una lettera per l’immortalità
Elisabetta II. Sovrana “per Geniali scrittrici
dimenti della monarchia asburgica si ritrova, però, coinvolta in attraverso i secoli
una guerra con diversi stati tedeschi che non l’accettano. Vince, caso” a causa dell’abdicazione
dello zio Edoardo VIII che Marcello Mamini
ma non può essere eletta al soglio imperiale e si accontenta di cambia l’ordine dinastico,
essere l’imperatrice consorte facendo eleggere come imperatore è attualmente la regina più 2 2 OT TO BRE
il marito Francesco I. In compenso diventa madre degli impe- longeva della storia dopo Le figlie dell’oscurità
ratori Giuseppe II e Leopoldo II, nonché di Maria Antonietta, l’antenata Vittoria. Streghe, fattucchiere,
regina di Francia, e Maria Carolina, regina di Napoli e Sicilia. Oggi in edicola con iO Donna perseguitate
Tornando a Elisabetta I,quando muore,a 70 anni, dice: e Corriere della Sera, Marina Montesano
La conquista del potere
“Chiamatemi un prete: ho deciso che devo morire”. Secondo al-
di Francesco Merlino.
cuni storici la scomparsa sarebbe dovuta all’uso quotidiano del 2 9 OT TO BRE
Un excursus storico,
“ceruso veneziano” a base di carbonato di piombo per rendere L’altra metà
dall’antichità a oggi, sulle
la pelle bianchissima e a un rossetto a base di mercurio molto della storia antica
sovrane che hanno cambiato
Le matrone romane
diffuso all’epoca. Non ha mai voluto sposarsi. il mondo con il proprio potere.
I M AG E S

tra dimensione
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA
pubblica e privata
Barbara Biscotti
G ET T Y

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 149
L’oroscopo della settimana

Camaleonte
da Oscar
Vergine, Colin Firth interpreta qualsiasi
ruolo con perfezione e un pizzico di mistero Ariete Toro Gemelli
21 MARZO - 19 APRILE 20 APRILE - 20 MAGGIO 21 MAGGIO - 21 GIUGNO

Si intuisce il tiro alla Oggi la Luna piena «Emetto il mio grido


fune tra il senso del in Pesci ha una luce barbarico sopra i tetti
dovere e il richiamo del perfetta. Quella che ci del mondo» scrive
divertimento. Venere in voleva per fare arretrare Walt Whitman e voi
Vergine è la signorina Saturno nell’angolo fate lo stesso in questa
Rottenmeier di Heidi che buio del Firmamento. notte dove Marte ulula
batte le mani due volte Postazione ombrosa alla Luna piena. È un
decisa a chiudere questa dove insiste con i nati tra messaggio di forza, un
stagione di passione. il 9 e il 12 maggio perché grido di coraggio dopo
Mercurio opposto lascia risolvano una questione tanto trepidare. C’è
i nati a fine marzo attoniti complessa. In compenso qualcosa di nuovo e
come bambini a cui è tutti gli altri hanno le carte potente in questo sabato
strappata la pistola ad in regola per volare oltre di settembre. “Sono
acqua. Gli altri venuti al ogni perplessità. Plutone proprio io, così libero
mondo in aprile hanno e Nettuno insieme dalle pressioni altrui?”
capito che non c’è tempo a Venere formano vi chiedete guardandovi
da perdere e saltano una squadra stellare allo specchio. State solo
Colin Firth è nato il 10 settembre 1960. sul Freccia Rossa della invidiabile. A prova di attenti a non innamorarvi
grande occasione. qualsiasi ostacolo. troppo di voi stessi.
«Parola chiave della Parola chiave della Parola chiave della

Q
settimana: opportunità. settimana: superare. settimana: riconoscere.
uanta coscienza e consapevolezza si
respira nella Vergine. Colin Firth è
l’esempio significativo di questo se-
gno che mira sempre alla perfezione.
Ci è riuscito benissimo, grazie a una compostezza
silenziosa ed elegante da maschio britannico che
si esprime in un solo sguardo. Sarà il magnetismo
di Plutone congiunto al Sole a fargli guadagna-
re l’Oscar come miglior protagonista in Il discor-
so del re grazie a un’interpretazione straordinaria Cancro Leone
L Vergine
nel ruolo di Giorgio VI che vince la balbuzie per 22 GIUGNO - 22 LUGLIO 23 LUGLIO - 22 AGOSTO 23 AGOSTO - 22 SETTEMBRE
pronunciare alla radio la dichiarazione di entrata
Mercurio ostile. Di che si «C’è un momento per «È l’amore. /Dovrò
in guerra contro la Germania. tratta? Niente di grave. lavorare, e uno per amare. nascondermi o fuggire».
Le stelle hanno tracciato nell’oroscopo di Forse è il rimpianto di Il che non lascia altro I versi di Borges
Firth la strada per raggiungere qualsiasi obiettivo un’occasione sfuggita tempo a disposizione». corrispondono a uno
grazie all’acume di Mercurio in Vergine, l’elegan- di mano, una delusione Impeccabili come un stato d’animo dilatato da
za di Venere in Bilancia, e la versatilità di Marte dopo un innamoramento, vestito su misura le Venere nel vostro segno
in Gemelli, capace di inoltrarsi in qualsiasi ruolo. un sogno asciutto chiuso parole di Coco Chanel, che chiede una porzione
A partire da Tommy Judd nel film Another Count- nel portaombrelli di Leonessa coraggiosa e più grande di felicità.
casa. Umore silenzioso intransigente. Perché è Marte vi provoca solo per
ry fino alla serie televisiva The staircase-Una morte sotto la Luna piena che davvero così, non avete il gusto di vedervi uscire
sospetta dove interpreta Michael Peterson, la sto- tenta di illuminare i vostri tempo da perdere, ma le di senno. Proprio voi che
ria vera di uno scrittore ritenuto colpevole dell’o- pensieri. Non è vero energie sono tante e tali non potete permettervi
micidio della moglie. Proprio in questo ruolo l’at- malcontento, ma quel da potersi permettere di perdere il lume della
tore svela il mistero del suo ascendente Scorpione, continuo rovistare nel tutto. Lavorare e amare ragione. Questa è la sfida,
che trascina lo spettatore alla ricerca della verità sentimento cancerino. senza inciampare nelle riuscire a passeggiare
Venere in Vergine richieste dell’altro. Quanta fuori da voi stessi,
senza mai raggiungerla: colpevole o innocente?
rinsalda l’unione grinta in un sabato saturo mandando i pensieri a
Questa è l’abilità intellettuale della Vergine: na- e zittisce la malinconia di fervore, dopo mesi zonzo. Per farli rientrare
scondere quello che è evidente. Mostrando le in- con uno schiocco delle impestati dalle ombre. più sereni e risolti. Parola
finite varianti della sua identità. dita. Parola chiave Parola chiave della chiave della settimana:
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA della settimana: placare. settimana: rinascere. provocazione.

150 I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2
dal 10 al 16 settembre 2022
di Francesca Tumiati

Confronti
stellari
Luna in Pesci e Sole in Vergine: l’emozione
Bilancia Scorpione Sagittario
S itt i dell’imprevidibilità o la voglia di certezze?
23 SETTEMBRE - 22 OTTOBRE 23 OTTOBRE - 21 NOVEMBRE 22 NOVEMBRE - 21 DICEMBRE

«La vita è come andare in «Chi è veramente «Senza energia dell’errore


bicicletta: se vuoi stare in intelligente nasconde non si procede, si resta
equilibrio devi muoverti» di avere ragione» spiaggiati». Dovete
scrive Einstein. E voi scrive Elias Canetti. riflettere sulle parole
vi muovete eccome in Dietro a un sorriso di Chandra Candiani.
questo sabato di luce. impenetrabile voi non Perché di errori di
Basta decidere cosa riuscite a nascondere valutazione sotto la Luna
tenere e cosa lasciare la soddisfazione della piena di settembre si
in un settembre che rivincita. Venere in rischia di farne parecchi.
profuma di Capodanno Vergine e quel geniaccio Marte opposto in Gemelli
con baci senza il vischio, di Marte in Gemelli è lo sfidante esperto
e abbracci senza il sono i moschettieri in sgambetti astrali,
gelo. Come si vive del ragionamento, di inflessibilità inutile
bene sguinzagliati dal combattenti di un agire che vi porta esausti sul
calendario del dovere. impeccabile bagnasciuga del fine
Accanto a Venere che che lascia gli avversari settimana. Mercurio
si è fatta bella per voi e senza fiato. Non c’è in Bilancia è un ottimo
a Mercurio che vi porge bisogno di fiatare. I fatti, moderatore. Attenzione Mappa stellare di Gerard de Valck e Peter Schenck (1680).
una bici nuovi di zecca. contano i fatti. Parola alla caduta massi di
Parola chiave della chiave della settimana: ingenuità. Parola chiave

S
settimana: pedalare. soddisfazione. della settimana: valutare.
i sente stretta la Luna piena in Pesci ac-
canto a un Sole diffidente nella Vergine.
Non è facile convivere tra sguardi critici,
incessanti divieti, e accuse di inaffidabili-
tà sventagliate in faccia. La Vergine vive sui binari
dell’abitudine con lo spauracchio di improvvisi de-
ragliamenti. Ha bisogno di fissare la sua esistenza
con le puntine di regole e certezze. “Che vita fati-
I M AG E S

cosa!” sospira la Luna in Pesci. Lei è diversa. È una


Capricorno Acquario Pescii
P femminilità poetica e sfuggente. Ama restare in
22 DICEMBRE - 19 GENNAIO 20 GENNAIO - 18 FEBBRAIO 19 FEBBRAIO - 20 MARZO balia dell’emozione. Inaffidabile? Può darsi. Ma
G ET T Y

la verità non è così stabile come la Vergine vuole


«Conoscere la propria Un cielo portentoso. Luna piena nel vostro farle credere. Ha mille sfaccettature, dipende da
oscurità è il metodo Settembre ricompensa segno, la aspettavate al
migliore per affrontare da un agosto zoppicante. varco. Per chiederle che quale angolazione la si osserva.
-

Non esiste una sola direzione, proprio co-


I PA

le tenebre degli altri». Le Ma non solo. Restituisce vuole mai questa Venere
parole di Jung arrivano la voglia di rimettersi nel segno della Vergine, me le scale di Escher. Perché quando pensi di es-
/

a destinazione in una in gioco e tornare in così impicciona. Perché sere diretto in su, invece ti ritrovi giù. Non esiste
A L A M Y

settimana di luce. Ma prima fila quando solo non fa che chiedere una sola verità. Lei sa che si può contenere tutto:
non è merito solo della prima delle vacanze vi conto della vostra principio e fine, ordine e caos, presenza e assenza.
Luna piena. Oggi è chiaro chiedevate “chi me lo relazione, spargendo
-

È nata in coda a tutte le altre Lune, non studia


Z E N O C C H I N I

a tutti voi che fare due fa fare?” Marte e Giove briciole di gelosia nel
passi fuori dalla torre sono esplosivo per lettone, infilando dubbi mete, fugge per fuggire, inseguendo l’irraggiun-
di controllo è salutare. decidere che vale la pena nel cappuccino. E la Luna gibile. Ha bisogno di non dare per scontato nien-
Plutone e Nettuno, tornare in prima fila con risponde “fidatevi di me te e nessuno, di amare senza telepass, di respirare
psicanalisti stellari, vi quella faccia distante e e di Plutone che illumina dai finestrini aperti della macchina in corsa. Non
hanno convinto che luminosa da Acquario i vostri sogni. Guardate importa se si spettina. Ama le folate di stupore.
C I N Z I A

occorre mettersi in gioco che non si fa cogliere Nettuno che incoraggia la “Perché temi l’infinito?” chiede al Sole in Vergine
per vincere la partita. alla sprovvista. Ma coglie sensualità, e non create
E voi non ve lo fate l’occasione al balzo. melodrammi gonfiando
che le brilla addosso. Ma lui tace quasi imbaraz-
D I

ripetere due volte. Ormai è tutto chiaro. nuvole inesistenti”. zato. E resta immobile a ravvivare un settembre
I L LU ST R A Z I O N I

Parola chiave della Parola chiave della Parola chiave della che sa ancora di estate.
settimana: destinazione. settimana: afferrare. settimana: fiducia. © R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

I O D O N N A 10 S ET T E M B R E 2 02 2 151
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gli ingressi e le visite menzionate nel programma sono
soggette a verifica e riconferma, in base alle aperture/
chiusure per le vigenti normative COVID.
Al lavoro con...
Sharon Cittone
Oggi, nella sua seconda vita, guida una società che accompagna le aziende
alimentari nella transizione verso la sostenibilità, ma tutto è iniziato dall’ incontro
con la natura (e i cani). A loro, alle torte, e alle amiche, dedica il relax
di Micaela Zucconi

ore 5.30/6.30 «Due o tre tazze di caffè e una passeg-


giata nei boschi con i miei cani Ryuu, Nora e Yama No Kami. Sono ri-
entrata dagli Stati Uniti nel 2008, stanca del mondo della moda e sof- ore
5 .30
ferente a causa del morbo di Chron. Nella natura e nei cani ho scoperto
un nuovo percorso. La presenza di Ryuu mi ha aiutato e dopo molti anni
ho cominciato a stare meglio. Sono diventata istruttrice cinofila e allo
stesso tempo ho intrapreso nuove esperienze lavorative nel settore agro-
alimentare, fino a fondare Edible Planet Ventures». La routine quotidiana si apre
Sharon Cittone, 48 anni,
imprenditrice è indicata da
Forbes tra le donne più potenti ore 9 «Con il mio team e i nostri 300 esperti forniamo proget- portando a spasso i cani.

al mondo che plasmeranno ti di consulenza per aziende e organizzazioni che vogliono passare
il futuro del cibo. Nel 2021 ha
fondato Edible Planet Ventures, da metodi di agricoltura tradizionali ad altri più sostenibili e inno-
piattaforma di supporto vativi. Temi al centro del primo summit internazionale che abbiamo
ad aziende che puntano organizzato in Umbria. Oltre 150 specialisti lavoreranno a strategie-
all’innovazione agroalimentare, e
ideato The Edible Planet Summit,
ponte per gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, da
primo summit mondiale dedicato presentare in un documento finale (Edible Planet Charter). Verranno
al tema (16-19 settembre, a Todi considerati aspetti produttivi, tecnologici, politici e le tendenze della
e Perugia). Alle spalle, laurea in filiera agroalimentare. Tra queste, l’agricoltura rigenerativa, un insie-
giornalismo e comunicazione alla
New York University e una lunga me di pratiche per non impoverire il terreno, mediante rotazione delle
esperienza nella moda. Vive colture, limitazione degli interventi meccanici e impiego di preparati
vicino al Lago Maggiore, ha una biologici come antiparassitari e fertilizzanti».
figlia, Morgane, di 24 anni, tre cani

ore 13
e due gatti. Nel tempo libero fa

ore
l’istruttrice cinofila. «A volte mi basta un pezzo di pane, uno spuntino. Se posso
esco con i cani un’oretta».

15
ore 15 «Abbiamo contatti in tutto il mondo. Il nostro lavoro consi-
ste nell’accompagnare le aziende nel percorso di transizione, dai seminari al
calcolo di impatto del cambiamento fino a coinvolgere nel sostegno startup, e
pianificare gli investimenti. Cerchiamo di immaginare gli scenari futuri. Per

ore esempio, la strada ormai tracciata della produzione di proteine sostitutive, che
segue tre filoni: a base di vegetali, per via di fermentazione e, grazie alla bio- Due piatti realizzati

21
con proteine sostitutive
tecnologia, produzione in vitro, dalla carne al latte, alle uova. Nei ristoranti delle uova e della carne.
di Singapore già si mangia pollo coltivato in laboratorio. È un mondo anco-
ra pieno di lacune: questi alimenti sono spesso troppo ricchi di conservanti
e sostanze chimiche usate per renderli più appetibili. Anche gruppi multi-
nazionali stanno investendo nel settore. La transizione richiede tempo,
incentivi e sovvenzioni».

ore 20.30 «Se sono a casa cucino volentieri, ma solo un


piatto. Per esempio due etti di carbonara o verdure. Mangio carne solo
di mucche allevate al pascolo. Per rilassarmi preparo delle torte. Oppure
esco per un aperitivo con le amiche. A cena fuori non mi faccio mancare
le tre portate classiche e un dessert».

ore 21 «Dopo cena d’estate esco con i cani o guardo film e serie
Principessa Rhaenyra e principe tv come House of the Dragon o l’intramontabile Law & Order, per staccare. Nei
Demon di House of the Dragon. weekend mi dedico al trekking e ad insegnare educazione cinofila a domicilio».
© R I P R O D U Z I O N E R I S E R VATA

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