LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2023
Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821
Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281
I volontari della Croce Rossa calabrese e personale del 118 soccorrono i superstiti del naufragio del peschereccio a Steccato di Cutro, nel Crotonese
Sulla concorrenza
LEINUTILI
PAURE
ITALIANE
di Ferruccio de Bortoli
L
a legislazione
comunitaria è stata
fermata per ora sul
«bagnasciuga».
Il termine porta male.
L’emendamento al decreto
Milleproroghe — che ha
sollevato le obiezioni del
Quirinale — crea sulle
concessioni balneari una
situazione paradossale.
I Comuni possono procedere
con i bandi, così come
previsto dalla legge sulla
concorrenza che, ricordiamo,
è indispensabile per avere
tutti i fondi del Piano
nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr). Ma il rinvio
della mappatura e l’estensione
degli attuali contratti al 31
dicembre 2024 pongono
rilevanti interrogativi sulla
compatibilità con il diritto
europeo.
continua a pagina 24
ULTIMO BANCO
di Alessandro D’Avenia
D i recente ho visto due film che
ruotano attorno all’amicizia dei
protagonisti: Gli spiriti dell’isola
(The Banshees of Inisherin, spiriti di
vendetta, simili alle Arpie greche, di
un’immaginaria isola irlandese) di Mar-
tin McDonagh (regista del bellissimo
Tre manifesti a Ebbing) e Le otto monta-
30227
gne di Felix Van Groeningen e Charlotte
Vandermeersch, tratto dal bel libro di
Paolo Cognetti. Nel primo film due ami-
ci, ogni giorno, dopo il lavoro, si ritrova-
9 771120 498008
no a bere nel pub del villaggio, ma al-
l’improvviso uno dichiara all’altro che
non vuole più vederlo perché lui, violi-
nista, non può sprecare il tempo in
chiacchiere inutili con uno stupido pa-
store: deve impegnarsi a comporre una
melodia immortale. Così si scatena un
www.corriere.it In Italia EURO 1,50 ANNO 62 - N.
Servizio Clienti - Tel. 02 63797510
DEL LUNEDÌ mail: servizioclienti@corriere.it
Il campionato La cantante
Inter, settima sconfitta Giorgia confessa:
e il Milan la raggiunge «Volevo lasciare»
di Daniele Dallera, Carlos Passerini di Andrea Laffranchi
Paolo Tomaselli alle pagine 30 e 31 a pagina 28
CrotoneAlmeno59mortiedispersi,tantiibimbi
Il barcone si spezza
a 100 metri dalla riva:
la strage dei migranti
SCAFISTI E SOPRAVVISSUTI di Giusi Fasano
«Le luci, la paura B ambini, neonati, madri e
padri. I corpi senza vita
Gettati in mare, sono stati recuperati alle
prime luci dell’alba. In mare,
poi l’incidente» spiaggia
tra le onde, sulla riva e sulla
di Cutro, a venti chi-
di Alessandro Fulloni lometri da Crotone. Almeno
a pagina 3 59 le vittime. Ecco il tragico
bilancio provvisorio di
MELONI: BASTA TRAGEDIE
un’altra strage di migranti.
Mattarella: Ieri notte un vecchio barcone
partito da Smirne, in Turchia,
«Ora l’Europa è andato alla deriva per il
GIUSEPPE PIPITA/ANSA
forte vento che spazzava la
intervenga» Calabria. E a poche decine di
metri dalla riva si è spezzato.
Tra i superstiti forse anche gli
di Fabrizio Caccia
scafisti. da pagina 2 a pagina 5
a pagina 5
Macrì, Frignani
Primarie Una donna a capo della segreteria: saremo un problema per Meloni. Bonaccini: lei più brava di me MANTOVA, DALLE COMPAGNE
Sorpresa Pd, vince Schlein Latredicenne
feritaaforbiciate
«Colpita
Un milione di votanti. La leader: adesso si cambia, faremo vera opposizione perunragazzo»
di Maria Teresa Meli e Lorenzo Salvia PUTIN ATTACCA L’OCCIDENTE di Andrea Galli
 GIANNELLI
Kiev e gli Usa F eerita
E lly Schlein è la nuova leader del Pd. Ecco il
responso a sorpresa arrivato dalle urne si-
a forbiciate alla testa
alle braccia. La vittima,
stemate nei gazebo dem. Per le primarie supe-
rato il milione di votanti. «Abbiamo fatto una
«blindano» una 13enne di Mantova, è
fuori pericolo dopo un lungo
rivoluzione — ha detto —, un mandato chiaro
a cambiare davvero. Faremo vera opposizio- la Crimea intervento. «Lo meritava», ha
detto una delle due coetanee
ne». Bonaccini: «Pronto a dare una mano». che l’ha colpita, forse, per un
da pagina 6 a pagina 9 Guerzoni, Logroscino di Lorenzo Cremonesi ragazzo conteso.
e Marco Imarisio a pagina 16
L’ANALISI
La «scossa» dai gazebo G li Stati Uniti «non ricono-
sceranno mai l’annessio-
ne della Crimea» fatta nove
che divide il partito anni fa dalla Russia. «Perché Flattax,quanto
fu una violazione del diritto
di Roberto Gressi internazionale», dice il porta- aiutagliautonomi
voce del dipartimento di Stato
È un terremoto. Il voto dei gazebo smentisce
l’indicazione degli iscritti, lascia al palo
Stefano Bonaccini e consegna il partito
americano Price. E Zelensky
rilancia: «Ce la riprendere-
mo». Putin torna ad attaccare
di Milena Gabanelli
e Simona Ravizza
democratico a Elly Schlein. La donna di
Occupy Pd, l’outsider che ha preso la tessera
per candidarsi alla segreteria, ha sovvertito
l’Occidente «che vuole solo
smantellare l’ex Unione Sovie-
tica». Ma adesso «siamo an-
C on la flat tax quanto
risparmiano le partite Iva
sui lavoratori dipendenti? La
ogni pronostico. cora più uniti». differenza è 7 mila euro.
continua a pagina 6 alle pagine 10 e 11 a pagina 19
Esercizi di insostituibilità
duello grottesco che coinvolge i tran-
quilli abitanti di un villaggio incastona-
to tra mare e colline. Nel secondo film i
due amici sono invece legati dalla mon-
tagna: uno le appartiene per nascita, l’al-
tro per vocazione. Nonostante lo scorre-
re del tempo e le giravolte della vita la lo-
ro amicizia rimane salda come le mera-
vigliose montagne che le fanno, non da
sfondo, ma da fondamento. Che cosa
hanno in comune due film così diversi?
La ricerca di ciò a cui oggi chiediamo
salvezza: l’incontro d’amore con le cose
e con gli altri. Nell’uno e nell’altro film la
creazione diventa interlocutrice silen-
ziosa della ricerca di un modo nuovo di
vivere da parte dei protagonisti. Lo tro-
vano?
continua a pagina 20
 2 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

Primo piano La strage in mare 22 In ospedale I migranti naufragati ieri al largo delle coste calabresi e poi recuperati in
spiaggia che sono stati in seguito ricoverati in ospedale perché feriti: soltanto uno di
loro, fino a ieri sera, versava in gravi condizioni

dalla nostra inviata

Giusi Fasano

«H
o visto tre-
quattro bam-
bini senza più
vita arrivare
con le onde... Li ho visti men-
tre li infilavano nelle sacche,
nudi, perché il mare li aveva
spogliati. Non scorderò mai
più la fine del mondo che
c’era su quella spiaggia». An-
tonio Ceraso ha bisogno di
una pausa per ricacciare in-
dietro le lacrime. «Vede», ri-
prende il filo dei suoi pensie-
ri, «noi calabresi siamo stati
migranti come loro; facevamo
anche noi i viaggi della spe-
ranza cercando fortuna via
mare. Ma loro, oggi, fanno i
viaggi della disperazione. Che
speranze può avere chi parte
con questo mare, con queste
barche, in queste condizio-
ni?». Antonio Ceraso è il sin-
daco di Cutro e da ieri il nome
di Cutro sarà legato per sem-
pre a una strage di migranti.
Un’altra.
Un peschereccio senza chi-
glia partito da Smirne, in Tur-
chia, è «scivolato» sulle onde
proibitive del mare forza 4-5
ed è arrivato, non si sa come,
davanti alla costa calabrese,
nel punto esatto in cui il fiu-
me Tacina si butta in mare, lo-
calità Steccato di Cutro, pro-
vincia di Crotone. La salvezza
era lì, a portata di mano, nel
buio delle quattro del matti-

Onde di 4 metri, barcone a picco

Almeno 59 morti: tanti bambini
no. A bordo c’era un numero
ancora adesso imprecisato di
persone: qualcuno parla di
180, altri di 250. Uomini, don-
ne e tanti bambini. I più af-
ghani, pachistani, siriani, ma
anche iraniani, somali e pale-
stinesi.
Ancora cento metri e quel
vecchio guscio di noce, che i
trafficanti hanno spacciato
per motopeschereccio sicuro,
sarebbe approdato a riva. Ma
c’erano onde alte tre-quattro
metri, correnti troppo forti. E
non ha importanza, adesso,
sapere se quella carretta si sia
schiantata contro una secca o
se sia stata un’onda a spezzar-
la a metà. Contano i fatti: la
barca smembrata, quella po-
vera gente in balia del mare.
Chi sapeva farlo e ha avuto la
forza di nuotare fino a riva ce
l’ha fatta. Per tutti gli altri nes-
suno scampo.
Così, quando cala di nuovo
il buio, nel tardo pomeriggio
di ieri, il numero che si impo-
ne è quello dei morti recupe-
rati: 59 — 30 uomini e 29
donne, tra loro 14 fra bambini
e ragazzini — che potrebbero
andare ben oltre i 100 secondo
una prima stima fatta dopo
aver parlato con gli stessi mi-
granti. E poi ci sono i soprav-
vissuti: 81, secondo il bilancio
della serata (59 ospitati nel sieme i soldi per gli scafisti.
Centro per richiedenti asilo di Chissà se lo sapevano, salen-
Isola Capo Rizzuto e 22 in os- do a bordo, che quello era un
servazione nell’ospedale di biglietto di sola andata verso
Crotone). Numeri, certo. Ma un Paese che non li vuole.
prima che numeri, esseri Lo sapevano certamente i
umani. I bambini spogliati dal trafficanti del mare. È stato
mare, come dice il sindaco di individuato fra i sopravvissuti
Cutro, o gli uomini e le donne uno dei presunti scafisti ed è
che ieri mattina tremavano stato recuperato il documen-
intirizziti dal freddo e dal ven- to di un secondo uomo che
to, avvolti in coperte variopin- però non si trova, forse fuggi-
te ad aspettare l’autobus che li to o forse disperso. La procura
avrebbe portati via. di Crotone indaga per omici-
Un carico di umanità do- dio colposo, immigrazione
lente in fuga da una vita di clandestina e disastro colpo-
guerra, di miseria o di diritti so.
negati. Chissà quanti sacrifici Nella ricostruzione del
ci sono voluti per mettere as- naufragio si terrà conto anche

Le famiglie
Il 12enne senza più fratellino di 7. «Lo ha tenuto

genitori né fratelli
con sé abbracciato — raccon-
ta uno degli psicologi — ma
poi, tra quei cavalloni violen-
tissimi, allo stremo delle forze

L’urlo delle madri

DAI NOSTRI INVIATI
CROTONE L’urlo delle madri
che arriva dall’ospedale di
Crotone è straziante. Gridano
e si disperano perché hanno
perso i figli. Sono, infatti, al-
meno 14 (un numero che po-
trebbe salire) i bambini morti
nel naufragio. I racconti che
escono dai reparti — i soprav-
vissuti li hanno messi anche
in quello Covid perché negli
altri non c’era più posto — so-
no sconvolgenti.
Un signore afghano di 43
anni con il figlio di 14, ha per-
so tre figli di 13, 9 e 5 anni e la
moglie; un bambino, conna-
zionale, di 12, non ha più l’in-
tera famiglia, nove persone in
totale tra le quali quattro fra-
telli, i genitori e altri parenti. E
ancora: tre le decine di vitti-
me anche due piccoli gemelli
e un neonato. Ad assistere i
superstiti, ci sono gli operato-
ri — tra psicologi, medici e
infermieri — della Croce Ros-
sa, di Msf, di Migrantes e del
comune di Crotone. Tutti pro-
vati da quello che hanno visto
e ascoltato. «Ci sono anche
tanti altri casi, anche di bam-
bini rimasti orfani — dice
Sergio di Dato, capo progetto
di Msf —. Li assistiamo, sono
tutti sotto choc». È il caso di
quell’adolescente che — «do-
po che il motopeschereccio si
è aperto come un sandwich
per aver centrato una secca
nel fondale basso», hanno ri-
ferito alcune testimonianze
— si è trovato in mare con il
lo ha sentito scivolare via».
In lacrime, sotto choc, il ra-
gazzino ha concluso con que-
ste parole: «Quello che è suc-
cesso è colpa mia... Non l’ho
protetto». Una madre che
pensava di aver perso il bimbo
di tre anni lo ha «ritrovato» in
ospedale. Lui era solo, assisti-
to da una psicologa al reparto
Covid che gli ha chiesto come
si chiamasse la mamma.
Quando la dottoressa ha ap-
preso il nome lo fatto gridare
a squarciagola dagli infermie-
ri nei reparti. La madre si è av-
vicinata a uno di loro che poi
l’ha accompagnata dal bimbo.
A. Full.
Il relitto In alto la scarpa di un migrante. Al centro la carcassa del Ca. Ma.
barcone naufragato ieri. Qui sopra i soccorritori in mare (foto Ansa, Ap) © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
59 Trasferiti I migranti sopravvissuti al naufragio di ieri mattina, che sono stati trasferiti al
Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Isola Capo Rizzuto, in provincia di
Crotone
Polemiche sui soccorsi in ritardo
Salvati 81 migranti, molti i dispersi
Prima dell’alba il peschereccio
si è spezzato a ridosso della riva
Fra le vittime anche 14 minori
dell’avvistamento del pesche-
reccio, sabato sera, a 40 mi-
glia dalle coste calabresi. L’ha
intercettato un velivolo Fron-
tex che ha passato la segnala-
zione a una vedetta della Se-
zione operativa navale della
guardia di finanza di Crotone
e a un pattugliatore del Grup-
po aeronavale della finanza di
Taranto. Sono partite entram-
be, ma le condizioni del mare
erano pessime e sono state
costrette a rientrare alla base.
In serata il ministro Piantedo-
si ha fatto sapere che «il Vimi-
nale sottoporrà all’Avvocatura
dello Stato le gravissime false
affermazioni» dell’esponente
Il viaggio
DAL NOSTRO INVIATO
STECCATO DI CUTRO (CROTONE) Si
esprime a fatica Alef, quanto
basta, però, per capire il suo
dramma e quello dei mi-
granti naufragati sulla spiag-
gia di Steccato di Cutro (Cro-
tone). Lei e suo marito Aziz si
sono salvati, raggiungendo a
nuoto la riva.
«Non so dire da dove ci
siamo imbarcati, ricordo sol-
tanto il giorno: mercoledì
scorso, veniamo da Mersin
Soccorsi
Il personale
della Croce
Rossa assiste
i migranti
sopravvissuti
(foto Ansa)
di sinistra italiana che «ha in-
sinuato che le nostre unità
militari non abbiano voluta-
mente soccorrere l’imbarca-
zione». Dichiarazioni definite
«becera propaganda politica»
dalla sottosegretaria all’Inter-
no Wanda Ferro di Fdi.
Le correnti hanno trascina-
to qualche corpo anche deci-
ne di chilometri più in là ri-
spetto al punto del naufragio.
Roberto Fasano è il coman-
dante dei vigili del fuoco di
Crotone. Con i suoi uomini ha
ripescato la gran parte dei
morti, «tanti erano bambini»,
dice. «Una giornata orribile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Partiti da Smirne
per 5-8 mila euro
sulla rotta jonica
(città costiera che si affaccia
sul Mediterraneo, ndr) e, da
mesi, eravamo in lista d’atte-
sa per questo viaggio verso le
coste italiane». Pausa e pian-
to. Una traversata da sempre
piena di pericoli, quella del
Mediterraneo. Anche se la
rotta jonica potrebbe sem-
brare più vicina, per chi pro-
viene dalla Turchia — e più
sicura rispetto a quella che
dalle coste dell’Africa taglia
il Mediterraneo in direzione
Nord, poiché per gran parte
Le testimonianze
«Noi gettati in mare
a 500 metri dalla spiaggia»
Lo choc dei sopravvissuti
raccontato dai volontari
DAL NOSTRO INVIATO
CROTONE «Era buio, saranno
state le cinque circa. A un trat-
to gli scafisti, quattro in tutto,
mentre eravamo a cinquecen-
to metri dalla riva, hanno
scorto delle luci, fasci prove-
nienti da torce che illumina-
vano l’oscurità verso l’alto. Si
sono spaventati, hanno pen-
sato che fossero le forze del-
l’ordine che li aspettavano. Al-
lora hanno cambiato rotta per
approdare da un’altra parte.
Ma c’era da far presto, aumen-
tare la velocità: l’unico modo
è stato quello di alleggerire il
peso a bordo. Così hanno get-
tato gente in mare tra le onde
che intanto sballottavano il
motopeschereccio. Quanti?
almeno venti persone».
Sono alcune testimonianze
emerse ieri dai sopravvissuti
al naufragio e raccolte —
«con fatica, sono tutti trau-
matizzati, hanno perso padri,
madri, figli, mogli, mariti» —
da Loredana Pisani, direttrice
del centro diocesano Migran-
tes di Crotone, 50 anni, inse-
gnante liceale di religione.
Racconti appresi soprattutto
in ospedale, tradotti dai me-
diatori culturali della Questu-
ra e delle associazioni di vo-
lontariato. Ancora sconvolta
La rotta
BULGARIA
Bari MACEDONIA
ALBANIA
ITALIA
Crotone Mar GRECIA
Ionio
Atene
Steccato
di Cutro
Mar
Mediterraneo
vicina alle coste — il viaggio
dei profughi rappresenta
sempre un’incognita e negli
ultimi anni moltissimi im-
migrati hanno perso la vita
annegando. Per Alef e Aziz,
quella rotta era come tanti
una speranza. Raggiungere
un Paese europeo per mette-
re fine ad una vita d’inferno
era il loro sogno.
Finalmente, quel momen-
to era arrivato. «Siamo parti-
ti portandoci dietro solo
qualche indumento. Ci han-
928 Miglia nautiche La lunghezza del tragitto (1.720 chilometri) effettuato con
l’imbarcazione di legno dai migranti naufragati dal porto di partenza, nei pressi di
Smirne (Turchia), alla spiaggia lungo le coste calabresi
per quello che ha ascoltato, la
volontaria spiega che «chi era
bordo di quel peschereccio
non sapeva a cosa sarebbe an-
dato incontro...».
Ma il naufragio vero e pro-
prio? Altri dettagli li ha rac-
contati, in mattinata, una
pakistana ventunenne minu-
ta, intabarrata in una coperta
termica che ne avvolgeva
un’altra più spessa, in stoffa.
Saranno circa le undici. Occhi
rossi, non vuole andarsene
dalla spiaggia spazzata dal
vento dove i soccorritori si
stanno prodigando per aiuta-
re i n a u f r a g h i . « My h u -
sband...» si dispera in ingle-
se, sorretta a due infermieri
della Croce Rossa che le dan-
no un thermos con the caldo.
A piccoli sorsi, beve, ma si vol-
ta di continuo: e guarda quei
teli bianchi che coprono il
Istanbul
TURCHIA
Smirne
Mar Egeo
Creta
Vittime In alto, i corpi di alcuni dei migranti annegati ieri coperti da teli
bianchi. Qui sopra l’unità cinofila di fronte ai pezzi della barca (Ansa, Afp)
no fatto prendere posto su
un trattore e ci hanno portati
in una spiaggia, lì abbiamo
incontrato altri profughi.
Prima di partire abbiamo
consegnato 2.500 euro, al-
La profuga
«Abbiamo aspettato
mesi prima
di imbarcarci, c’era una
lunga lista d’attesa»
PRIMO PIANO

I bagliori
C’erano delle luci a riva:
gli scafisti hanno pensato
fosse la polizia e hanno
cambiato rotta ma prima
hanno alleggerito il peso
buttando gente in acqua
La vedova 21enne
Ci siamo sposati prima
di iniziare il viaggio
Io ero abbracciata a mio
marito quando ci siamo
ritrovati in mare:
poi non l’ho più rivisto
trettanti prima di imbarcar-
ci. Non tutti, però — dice —
abbiamo pagato la stessa
somma. Alcuni hanno versa-
to anche 8 mila euro».
Il pianto si fa sempre più
forte. Alef ha momenti di
pausa, vorrebbe andare via.
Con difficoltà riusciamo a
farci raccontare qualche al-
tro particolare della dram-
matica traversata. Sa quanti
erano gli scafisti?, doman-
diamo. «Non lo so». Ha un
sussulto.
3
#
corpo di suo marito e degli al-
tri che sono affogati qualche
ora prima a 100 metri dalla ri-
va.
Mentre cercano di convin-
cerla a raggiungere il pullman
che dovrebbe portare i super-
stiti al centro di accoglienza di
Capo Rizzuto, la ragazza rac-
conta qualcosa di quell’odis-
sea: «Abbiamo sentito un ru-
more fortissimo. Poi la barca
si è spezzata a metà, forse pas-
sando sopra uno scoglio: io
ero abbracciata a mio marito,
ci siamo ritrovati in mare, lui
non l’ho più visto».
La ragazza — non dice il
suo nome — prosegue tra pa-
role che arrivano a bassa voce,
non sempre comprensibili.
«Avevamo paura, da un gior-
no il mare si era ingrossato. Io
sono sempre rimasta stretta a
mio marito e pregavo. I salva-
genti? Li hanno dati a pochis-
simi, noi non lo avevamo».
A n c o r a : « Ve n i a m o d a l
Punjab, prima di cominciare
il nostro viaggio ci siamo spo-
sati...». Piange. «Avevamo
con noi uno zaino — prose-
gue —, dentro bottiglie di ac-
qua, cose da mangiare».
Nient’altro. Un operatore del-
la Croce Rossa le sorride, la fa
salire sulla corriera.
Poco più in là un uomo sul-
la quarantina, forse afgano, in
un buon italiano racconta ai
soccorritori di essere «giunto
dalla Germania per aspettare
mia moglie... Ecco i messaggi
WhatsApp che mi ha manda-
to alle quattro. Poi è morta».
Dall’ospedale rimbalzano
altri racconti sconvolgenti.
Uno è quello del sedicenne fi-
nito in mare con la sorella
ventottenne. Agli psicologi ha
riferito: «Io mi sono salvato,
lei ha perso la vita. Non ho il
coraggio di chiamare i miei
per dire quello che è succes-
so. Forse lo farò domani se
avrò la forza».
Alessando Fulloni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A quanto risulta è stato
fermato un uomo con passa-
porto egiziano sospettato di
essere uno scafista. Ma non
sarebbe l’unico: gli investi-
gatori sono in possesso dei
documenti di un’altra perso-
na che potrebbe aver fatto
parte dell’equipaggio ma che
è irrintracciabile al momen-
to: potrebbe essere scappata
oppure fra i dispersi.
«È stata dura. Il mare è sta-
to quasi sempre mosso. Per
tutto il tempo io sono rima-
sta abbracciata a mio marito.
Il cuore mi si spezzava nel ve-
dere i bambini, alcuni molto
piccoli, piangere per il fred-
do. Nell’ultimo tratto, il mare
si era ingrossato ancora di
più. Le onde erano sempre
più alte. Pensavamo di non
farcela», conclude la donna.
Carlo Macrì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 4 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023 5
#

Primo piano La tragedia in mare

Il richiamo di Mattarella all’Europa

E Meloni: basta partenze e tragedie
IlQuirinale:l’Uegoverniilfenomeno.VonderLeyeneMetsola:raddoppiamoglisforzi,agireora
di Fabrizio Caccia il Patto sulla migrazione e ternazionale per rimuovere le All’Angelus condanna, netta, per «l’azio-
l’asilo e per il Piano d’azione cause alla base dei flussi: ne di chi oggi specula su que-

ROMA Davanti all’enormità del-
la tragedia di Cutro, «che non
può lasciare nessuno indiffe-
rente» — ammonisce il presi-
dente della Repubblica, Ser-
gio Mattarella — l’Europa do-
vrà dare una risposta. L’appel-
lo del Capo dello Stato, unito a
un grande «dolore» persona-
le, è forte e preciso: «L’Ue as-
suma finalmente in concreto
la responsabilità di governare
il fenomeno migratorio per
sottrarlo ai trafficanti di esseri
umani — scrive Mattarella —
impegnandosi direttamente
nelle politiche migratorie, nel
sostegno alla cooperazione
per lo sviluppo dei Paesi da
cui i giovani sono costretti ad
allontanarsi per mancanza di
prospettive». Molti tra i mi-
granti naufragati ieri proveni-
vano dall’Afghanistan e dal-
l’Iran, «fuggendo da condi-
zioni di grande difficoltà», ri-
corda il Quirinale.
Anche su questa tragedia
nel Mediterraneo arrivano
puntuali le parole di dolore da
Bruxelles, pur se al tavolo dei
leader l’accordo su come agire
sembra lontano: «Sono pro-
fondamente addolorata per il
terribile naufragio al largo
delle coste calabresi — ha
scritto ieri su Twitter la presi-
dente della Commissione eu-
ropea, Ursula von der Leyen
—. Tutti insieme, dobbiamo
raddoppiare i nostri sforzi per
sul Mediterraneo centrale». E
ha twittato pure la presidente
dell’Europarlamento, Roberta
Metsola: «Gli Stati membri
devono mobilitarsi e trovare
un modo di procedere, subi-
to!». Poi il tweet del presiden-
te del Consiglio europeo,
Charles Michel: «Un forte ri-
chiamo alla necessità di trova-
re soluzioni praticabili per ge-
stire la migrazione e combat-
tere il traffico di migranti».
Parole che rischiano, però,
anche stavolta di disperdersi
tra i flutti. Per questo, il presi-
dente Mattarella nel suo mes-
saggio chiede ora «un forte
impegno della comunità in-
Gli arrivi in Italia
15.000
I migranti sbarcati
dall’1 gennaio
al 24 febbraio
e il confronto con i dati
riferiti allo stesso periodo
degli anni precedenti
12.000
9.000
guerre, persecuzioni, terrori-
smo, povertà, territori resi
inospitali dal cambiamento
climatico». Insomma, azioni
incisive, politiche concrete.
La presidente del Consi-
glio, Giorgia Meloni, ha riba-
dito ieri l’impegno del gover-
no italiano «a impedire le
partenze e con esse il consu-
marsi di queste tragedie, an-
zitutto esigendo il massimo
della collaborazione agli Stati
di partenza e di provenienza».
E nello stesso momento in cui
da Palazzo Chigi si esprime
«profondo dolore per le tante
vite umane stroncate dai traf-
ficanti di uomini», vi è pure la
Le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco
14.104
La preghiera di Francesco
sti morti, dopo aver esaltato
l’illusione di un’immigrazio-
ne senza regole».
Si ripropone, infatti, lo
P apa Francesco interviene
all’Angelus sulla tragedia
di Crotone: «Prego per
ognuno di loro, per i dispersi,
per gli altri migranti
scontro duro col centrosini-
stra sul tema del decreto Ong.
Il segretario uscente del Pd,
Enrico Letta, è perentorio:
«Bisogna fare in modo che
sopravvissuti». Il Pontefice poi tutti quelli che possono fer-
ha aggiunto: «Non mare le stragi in mare possa-
dimentichiamo la tragedia no farlo». Dal Terzo polo Mat-
dell’Ucraina, da un anno in teo Renzi rincara la dose:
guerra». E sempre da piazza «Vanno bloccati i trafficanti di
San Pietro ha ricordato anche uomini, non le Ong e i volon-
«il dolore del popolo siriano e tari che provano a salvare vi-
turco per il terremoto». te». Carlo Calenda chiede che
Saluto Il Papa ieri all’Angelus © RIPRODUZIONE RISERVATA «le persone in mare siano sal-
vate a tutti i costi, senza pena-
lizzare chi aiuta a farlo». An-
che il leader M5S, Giuseppe
Conte, dice stop agli «slo-
gan». E sono tante le Ong che
attaccano: «Nel Mediterraneo
1.772 1.720 1.031
si continua a morire in un de-
Guinea Costa d'Avorio Tunisia
solante vuoto di capacità di
soccorso», dicono da Medici
senza frontiere. «Ma con il
naufragio di Crotone le Ong
1.000
non c’entrano niente — taglia
Pakistan
corto il ministro degli Esteri,
Antonio Tajani — questa è so-
lo bieca speculazione politica.
Nessuno fa la guerra alle Ong,
il governo ha solo dato delle
regole. Le Ong è bene che sal-
557 Egitto vino. Ma se si mettono d’ac-
cordo o aspettano gli scafisti
al largo, non vanno più a sal-
462 Bangladesh
vare qualcuno. Lo ha detto an-
452 Eritrea che Frontex».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

altre 413 Camerun

Il dossier
di Rinaldo Frignani
ROMA Dal primo gennaio al 24
febbraio scorsi sono già oltre
8.700 i migranti in più sbarca-
ti in Italia rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno.
Ovvero 14.104 contro 5.345
(+163%). Sono peraltro, secon-
do i dati del Viminale, oltre 9
5.952
6.000 373 Mali
5.345
senza scrupoli che pur di ar-
372 Siria
ricchirsi organizzano questi
4.304 viaggi improvvisati, con im-
barcazioni inadeguate e in
condizioni proibitive. Biso-
Minori stranieri non accompagnati gna fermare le partenze e non
3.000
devono essere incoraggiate in
0 3.000 6.000 9.000 12.000 15.000 alcun modo le traversate».
Dati alla mano, risulta che
2021 (al 31 dicembre) 10.053 nel 2022 oltre 33 mila migran-
ti — ovvero circa un terzo del
totale arrivato in Italia — era-
2022 (al 31 dicembre) 14.044 no bengalesi, siriani, afghani
0
e pachistani. L’anno prece-
2021 2022 2023 2023 (al 20 febbraio) 861 dente poco più di 12 mila, e
nel 2020 appena 7.500. Evi-
Fonte: Dipartimento della Pubblica sicurezza Corriere della Sera dente quindi che la rotta turca
assuma maggiore importan-

Quasi9milaarriviinpiùdel2022
118%. Non solo di natanti a
motore, come quello che si è
disintegrato a Crotone, ma
za, in un quadro nel quale co-
munque la maggioranza dei
Il Trattato profughi — oltre 49mila —
parte da Egitto (20.542) e Tu-

Traversatedaquindiciore
anche a vela, spesso con skip-  Il sistema nisia (18.148), Costa d’Avorio
per ucraini e russi (nel no- di accoglienza (5.973) e Guinea (4.473). In
vembre scorso ad Augusta, in all’interno aumento anche il numero dei
Sicilia, sono stati fermati pro- dell’Ue è minorenni non accompagnati

perbengalesi,afghaniepachistani
prio tre scafisti russi su disciplinato sbarcati sulle nostre coste ne-
un’unità con bandiera ucrai- dal Trattato gli ultimi cinque anni: nel
na, la Blue Diamond, e 99 pas- di Dublino, 2022 sono stati 14.044 a fronte
seggeri). Uno dei porti di rife- firmato nel dei 10.053 del 2021 e dei 4.687

Il ministro Piantedosi: scafisti senza scrupoli, da contrastare rimento dei trafficanti di es-
seri umani sarebbe vicino a
1990: uno dei
principi cardine
dell’anno precedente (nel
2019 erano stati 1.680 e nel
Bodrum, località turistica tur- stabilisce 2018 3.536). Nel 2023, al 20
ca davanti alle isole greche. che è lo Stato di febbraio scorso, sono già 861
mila in più rispetto al genna- pa molto, e non solo per gli Calabria e la Sicilia orientale. Ma è uno scenario in conti- primo approdo sebbene il dato non sia conso-
io-febbraio 2021 (4.304, arrivi via mare, che sono già Una parte dei profughi si fer- nua evoluzione, che a questo del migrante lidato e manchino i dati sugli
+227%) e addirittura 11.500 sul quasi il triplo di dodici mesi ma in Grecia, la maggior parte punto può soltanto peggiora- a dover far arrivi di minori dell’ultima
primo bimestre 2020 (2.553, fa. La strage davanti alla costa arriva da noi. re, visto che nei prossimi me- fronte al settimana.
+452%), ma in questo caso la crotonese della «carretta» ca- Un tratto di Mediterraneo si le condizioni meteomarine sistema Come quello ufficiale sulle
pandemia potrebbe aver con- rica di migranti bengalesi, af- tuttavia molto più insidioso saranno migliori rispetto a di accoglienza, vittime: 26 mila dal 2013, 225
tribuito a limitare le partenze. ghani e pachistani conferma rispetto a quello fra Libia e Si- oggi, favorendo nuovi sbar- che comprende nei primi due mesi del 2023.
Un trend in continua cre- l’importanza ormai da due cilia, che costringe i migranti chi. Per questo, sottolinea il anche dopo le 2.406 del 2022 (circa
scita, anticipato dai 105.129 anni della rotta alternativa a a traversate di 13-15 ore, che a ministro dell’Interno Matteo le pratiche per 1.700 sulla rotta turca), secon-
profughi approdati sulle coste quella nordafricana più utiliz- ognuno di loro può costare Piantedosi, ieri in Calabria, «è la domanda do l’Organizzazione interna-
italiane in tutto il 2022, rispet- zata dagli scafisti: Libano, Ci- fra mille e 10 mila euro. Se- assolutamente necessario d’asilo zionale per le migrazioni. An-
to ai 67.477 del 2021 (+55,8%) pro e, soprattutto, Turchia. condo Frontex, nel 2022 l’in- contrastare con fermezza le fi- che se i dispersi potrebbero
e ai 34.154 del 2020 (+207,8%). Viene utilizzata per raggiun- cremento di traffico sulla rot- liere dell’immigrazione irre- essere molti di più.
Ecco perché il 2023 preoccu- gere il mar Ionio e quindi la ta turca è stato addirittura del golare, in cui operano scafisti © RIPRODUZIONE RISERVATA
 6 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera
Primo piano
di Adriana Logroscino
ROMA Dopo un lungo testa a
testa, Elly Schlein, a sorpresa,
vince le primarie del Pd. Con
l’80 per cento di schede scru-
tinate, si aggiudica il 53,8%
contro il 46,2 di Stefano Bo-
naccini. «Anche stavolta non
ci hanno visto arrivare»,
scherza nella sua prima di-
chiarazione. Schlein diventa
la prima segretaria donna e la
prima ad aver vinto ai gazebo
avendo perso, però, la conta
tra gli iscritti. L’altra leader, la
presidente del Consiglio Gior-
gia Meloni, si congratula e
trasmette «alla sinistra» un
messaggio che contiene un
sottotesto: «Spero che l’ele-
zione di una giovane donna
alla guida di via del Nazareno
possa aiutare la sinistra a
guardare avanti e non indie-
tro».
Fondamentali per l’affer-
mazione di Schlein i risultati
delle grandi città: Milano, Ro-
ma, Torino, Bologna, Firenze,
ma anche Palermo e Napoli. E
la sua è una vittoria a trazione
La prima donna al vertice del Pd
Nord e città premiano Schlein
Unmilionedivotantialleprimarie.Meloni:conunagiovaneleadersperocheoraidemguardinoavanti
nord, anche se conquista la
Sicilia. Alle 23.20 Stefano Bo-
naccini concede la vittoria e
invoca l’applauso per l’avver-
saria. «Elly è stata più capace
di intercettare una richiesta di
rinnovamento. Sento la re-
sponsabilità di darle una ma-
no». Dario Franceschini,
grande elettore di Schlein, re-
stituisce il senso di un risulta-
to clamoroso: «Un’onda tra-
volgente di speranza, rabbia,
orgoglio, cui nessuno crede-
va. Il popolo democratico sce-
glie di farsi guidare verso il fu-
turo da una giovane donna.
Inizia una nuova storia».
La tensione
Appena avviato lo spoglio,
Schlein risulta subito avanti
all’avversario dato per favorito
alla vigilia. I primi dati però
arrivano tutti dal Nord, terri-
torio in cui la segretaria è più
forte, e il divario sembra col-
mabile. Prima ancora della
 L’analisi
Una scossa
dai gazebo
che spacca
il partito
di Roberto Gressi
SEGUE DALLA PRIMA
È il risultato di una partecipazione
al voto molto superiore alle aspettative, che
segna un cambio di linea e una spaccatura
nella principale forza di opposizione. E la
divisione riguarda anche il giudizio sulle
primarie: insostituibile strumento di
democrazia o trappola che rende il Pd
scalabile? La fibrillazione è massima e
Le primarie
Il confronto
I PRECEDENTI
3.554.169
2.814.881
3.067.821
1.838.938
2007 2009 2013
Walter Veltroni Pier Luigi Bersani Matteo Renzi
75,8% 53% 67,6% 69,2%
Bindi 12,9% Franceschini 34% Cuperlo 18% Orlando 20% Martina 22%
Letta 11,1% Marino 12% Civati 14,2% Emiliano 10,9% Giachetti 12%
Pittella 5,8%
battaglia sui numeri, tra i due
comitati la battaglia è di nervi:
sui tempi dello spoglio.
Un’ora dopo la chiusura dei
seggi, Dario Nardella, coordi-
natore della mozione Bonac-
cini, annuncia che per scruti-
nare il milione di schede dei
votanti «ci vorrà tutta la not-
te». Un tentativo di minimiz-
zare i primi risultati parziali.
Poi lo stillicidio di percentuali
— a cominciare da quelle di
Youtrend — divulgate attra-
verso i social. Dal Nazareno si
tenta di dare un colpo di fre-
no: «I dati che stanno circo-
lando in questi minuti non
sono ufficiali. Quelli ufficiali
li darà il Pd». Nella sede del
partito non sembrano essere
pronti al ribaltamento dei ri-
sultati rispetto al voto degli
iscritti.
L’ottimismo da Schlein
Al comitato di Schlein, invece,
si respira già entusiasmo, te- Al seggio Il segretario uscente del Pd Enrico Letta, 56 anni, vota alle primarie
tornano a riaffacciarsi le ipotesi di
scissione, con l’ala più riformista
che si sente messa nell’angolo. E con il
rischio che i Dem si rinchiudano in una
ridotta movimentista, perdendo
l’ambizione maggioritaria del Pd delle
origini, che puntava a unire parti grandi e
diverse della società. Ora è una lunga strada
in salita quella che attende Elly Schlein e il
Partito democratico. La prima verifica
importante arriverà tra un anno,
quando le elezioni europee, con il voto
proporzionale, racconteranno quale
sarà la vera forza dei partiti, dopo la svolta
che ha portato Giorgia Meloni e la sua
coalizione alla guida del Paese, e con gli
sfidanti d’area, Cinque stelle e Terzo polo,
che non hanno rinunciato all’idea di
condannarlo a un’inesorabile decadenza.
Schlein non ha fatto mistero di voler
cambiare il gruppo dirigente, pur senza
ricorrere alla rottamazione, e ha
annunciato il ricorso alle primarie per
scegliere i candidati alle elezioni. Dovrà
però stare attenta a non limitarsi a
sostituire i vecchi viceré con nuovi

Auguri ad Elly Schlein. Riuscirà laddove io non ce l’ho fatta. Complimenti
a Stefano Bonaccini per tutto. Grazie infinite alle migliaia di volontari
Enrico Letta segretario uscente del Pd
L’ANDAMENTO ELETTORALE
Politiche (Camera)
IN CAMPO I NUMERI Europee
PER IL VOTO IN PARLAMENTO
% 40,8
20mila volontari 69 deputati
distribuiti nei 5.500 seggi 38 senatori
in tutta Italia 33,2
22,7
19,1
26,1 25,4
18,8
1.000.000* 2008 2009 2013 2014 2018 2019 2022
1.582.083
Voti
*stima
12.095.306
11.203.231
2017 2019 2023
8.646.034
8.007.854
Elly
Schlein **
6.089.853
6.161.896
5.355.086
53,8%
Nicola Zingaretti
66% Stefano
Bonaccini
46,2%
**fonte Pd 80% dei seggi
stimoniato anche dall’arrivo partire il tam tam di messag-
di tutti i big. I sostenitori della gini: «Andate a votare». Al
deputata si concentrano sul suo seggio di Roma, si pre-
«dato travolgente della città senta il segretario uscente,
metropolitana di Milano», Enrico Letta, che dopo setti-
69%, per e iniziare a festeggia- mane di disciplinato silenzio,
re. Manca però sempre il ri- si toglie qualche sassolino
sultato del Sud, di Campania e dalla scarpa: «Ci sono stati
Puglia, governate dagli spon- mesi in cui sono stato oggetto
sor più forti di Bonaccini: Vin- di mille ironie. Il metodo per
cenzo De Luca e Michele Emi- il congresso era giusto». Ste-
liano. È quando anche dalla fano Vaccari, responsabile or-
Campania la vittoria del go- ganizzazione, celebra l’af-
vernatore dell’Emilia-Roma- fluenza e prova ad allontanare
gna non si rivela così larga che «gli sciacalli»: «Il Pd non è
si capisce che per lui la rimon- morto come tanti dicevano».
ta non è a portata di mano.
L’affondo del Terzo polo
Le parole di Letta Ma da fuori dei confini dem si
La giornata delle primarie, fu- guarda alle conseguenze di
nestata dalla morte per malo- un cambio di guida così radi-
re di uno scrutatore in un seg- cale in casa Pd. Con un inte-
gio di Reggio Calabria, parte resse che Maria Elena Boschi
con una buona partecipazio- di Italia viva, esprime lesta, a
ne. L’alta affluenza, profilatasi spoglio in corso: «Si apre una
già dal mattino, può favorire stagione molto interessante
Schlein, e i sostenitori di Bo- per i riformisti».
naccini lo sanno. Così fanno © RIPRODUZIONE RISERVATA
potentati. Ma tutto questo è poco più che
questione di bottega. La prova vera che la
civili, il sì alla legalizzazione della cannabis.
Sono idee che la portano ad essere molto
attende è quella delle scelte politiche.
Prima fra tutte il rapporto con il governo.
Se Bonaccini aveva promesso
più concorrenziale ma anche assai più
vicina ai Cinque stelle, senza rinunciare a
connotazioni populiste, mentre nel campo
un’opposizione basata sui fatti e non
pregiudiziale, la nuova leader è di avviso
delle alleanze segna una distanza quasi
incolmabile con i programmi di Carlo
opposto e non rinuncerà certo a giocare la Calenda e Matteo Renzi. Ma è anche sulla
carta del «donna contro donna» nella sua politica internazionale che il pensiero della
sfida a Giorgia Meloni. Non c’è dubbio che nuova leader segna una frattura. Enrico
la sua segreteria punterà a schierare il
partito molto più a sinistra. Lotta al
precariato e contro il contratti a termine,
Letta ha lasciato in eredità al Pd una
politica di totale sostegno all’Ucraina, in
piena sintonia con l’Europa e gli Stati Uniti.
difesa del reddito di cittadinanza, un Schlein non ha certo simpatie per Putin ma
cambio di passo sui migranti, con il sì non condivide l’idea che continuare a
deciso allo ius soli e il no agli accordi con la fornire armi sia la strada giusta per arrivare
Libia, una linea molto spinta sui diritti alla pace. Non è al momento un
sovvertimento della linea fin qui seguita,
ma non si tratta nemmeno di una pura
Il primo test questione di accenti, tanto più con la
Schlein è attesa da una lunga pressione dei sondaggi che fotografano
un’Italia stanca di guerra. Ma al di là dei
strada in salita: la prima verifica singoli temi quello che pare delinearsi è un
tra un anno alle elezioni europee robusto cambio di natura e di identità del
(in cui si vota con il proporzionale) Partito democratico.
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Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
PRIMO PIANO 7
#

 
Un’onda travolgente cui nessuno credeva. Un’onda di speranze, di rabbia, È nato il nuovo Pd. È stato giusto crederci. Ora al lavoro, tutti insieme,
di orgoglio, di entusiasmo. Oggi inizia davvero una nuova storia per costruire l’alternativa alla destra
Dario Franceschini senatore del Pd Roberto Speranza Segretario di Articolo Uno

Elly: «Organizzeremo l’opposizione

Un mandato a cambiare davvero»
L’ex vice di Bonaccini : «Adesso saremo un bel problema per il governo Meloni»
di Lorenzo Salvia
Il profilo/1
ROMA «Care tutte e cari tutti, ce
l’abbiamo fatta. Sono immen-
samente grata perché insieme
abbiamo fatto una grande ri-
voluzione. Anche stavolta non
ci hanno visto arrivare». Man-
cano pochi minuti alla mezza-
notte quando Elly Schlein fa il
suo primo intervento pubbli-
co da segretaria del Pd. «Il po-
polo democratico è vivo e ha
una linea chiara. Ci chiede di
cambiare davvero». E poi l’av-
viso: «Saremo un bel proble-
ma per il governo Meloni, or-
ganizzeremo una vera opposi-
zione».
L’emozione c’è, la soddisfa-
zione ancora di più. Forse an-
che un po’ di sorpresa. Ma i
primi segnali della vittoria
erano arrivati già un paio di
ore prima. «Ma allora ha vinto
davvero?», dice aprendo la
porta della sala riunioni un ra-
gazzo dello staff, vestito nero,
sguardo incredulo. Dietro la
porta c’è Elly Schlein, con tut-
to il suo stato maggiore. Sono
quasi le nove e mezza di sera,
applausi, qualche grida di giu-
bilo. Al comitato Schlein si è
appena materializzato Nicola
Zingaretti, ex segretario del
Pd. In molti interpretano que-
sto arrivo, data la sua prover-
biale prudenza, come il segna-
le che la vittoria sia una realtà.
Come gli abbracci che Nico
Stumpo si concede con amici
e collaboratori, «abbiamo vin-
to anche a Tor Bella Monaca!».
Spazio Diamante, teatro tra
il Pigneto e Tor Pignattara, zo-
na di tendenza che non è cen-
tro ma non è neanche perife-
ria. E comunque fa molto «si-
Il congresso
+Europa,
Magi segretario
e Pizzarotti
presidente
tendenza. E già in quel mo-
mento la tendenza sembra più
che positiva. Passa nella sala
stampa ma è solo per un salu-
La famiglia to, niente domande. Camicia a
e gli studi scacchi rosso e nera, giubbot-
to blu, sneaker, il suo staff la
 Elly Schlein è nata in
Svizzera nell’85, padre
accoglie con un ricco applau-
so, perché adesso qui ci cre-
americano e madre ita- dono davvero non solo per do-
liana, professori univer- vere professionale.
sitari, nonno materno «Buon lavoro a tutti», tira
antifascista ed ex sena- dritto lei, e poi si chiude nella
tore socialista. Si laurea stanza di cui sopra per aggior-
a Bologna in Legge e nel nare il punto della situazione.
2008 è volontaria nella Dalle città stanno arrivando i
campagna elettorale primi dati, che la danno in
di Barack Obama vantaggio. Eppure fino a po-
L’attivismo
in politica La festa
La deputata festeggia
 Dopo la laurea ha creato
Progrè, associazione per
con i suoi: anche
migranti e carceri. Nel questa volta non ci
2013 fonda Occupy Pd hanno visto arrivare
e con altri giovani
protesta contro i 101
dem che sbarrarono a chi minuti prima nel suo staff
Prodi la via del Colle. Nel tenevano a bada i trionfalismi,
2014 lascia il Pd e passa dicendo che in ogni caso «El-
a Possibile di Civati. Ha ly» ha vinto perché ha sposta-
ripreso la tessera dei to a sinistra il dibattito nel Pd.
dem lo scorso dicembre Vero, ma somigliava molto al
presagio della sconfitta. Una
Le elezioni sorpresa anche per loro?
e gli incarichi A scrutinio in corso Schlein
si limita a una dichiarazione
 È deputata Ue dal 2014
al 2019. Nel 2020 è
tramite agenzie: «Da stamatti-
na ai gazebo c’è stata la fila,
nominata vicepresiden- anche dove pioveva». Linea
te dell’Emilia-Romagna ecumenica sulla grande parte-
e assessora al Welfare e cipazione popolare. Ma non
al Clima dal governatore solo, perché l’alta affluenza
Bonaccini, appena concentrata nelle grandi città
rieletto. Lascia gli forse è stata la chiave di questa
incarichi dopo l’elezione partita. «Se nelle grandi città,
alla Camera alle saremo avanti, la partita è
Politiche di settembre aperta», commentava lo staff
A Roma Elly Schlein, 37 anni, arriva alla sede del suo comitato elettorale per gli scrutini delle primarie del Pd nelle ora in cui ancora si met-
tevano le mani avanti, mugu-
nistra ecologista e femmini- oltre che a Tor Bella Monaca, gnando contro i «cacicchi e i
sta», come da slogan ripetuto «Elly è in vantaggio in 14 Re- capibastone». Un momento in
più volte in questa campagna gioni», «che ha vinto anche a cui l’obiettivo sembrava essere
I l congresso di + Europa
ha eletto Riccardo Magi
segretario, Federico
Pizzarotti presidente e Carla
elettorale. Sfondo viola, cami-
cia bianca, mani sui fianchi,
inevitabile sorriso. «Parte da
noi!» dice l’immagine di Sch-
Napoli, Bologna, Palermo e Fi-
renze». Come se non ci cre-
desse fino in fondo.
I risultati arrivano più tardi
il «grande pareggio». Spie-
gando che questa è un’elezio-
ne simile a quella per il presi-
dente degli Stati Uniti, dove
Taibi tesoriera. Augurando
ai tre buon lavoro, la leader
lein sui manifesti e sugli
schermi del comitato. Fino a
del previsto. Schlein, invece,
arriva in sede che ormai man-
non contano solo i voti per il
front runner ma anche le pre-
Emma Bonino ha detto: «È
stato un congresso che ha
tarda sera bisogna acconten-
tarsi di questo.
cano dieci minuti alle nove di
sera, un’ora abbondante dopo
ferenze per i delegati. Ma or-
mai la strategia del grande pa-
definito e riconfermato i Lei aspetta prima di fare di- rispetto al programma inizia- reggio è superata. Resta la vit-
nostri valori politici e che ci chiarazioni ufficiali. Non si le. Segno che ha voluto atten- toria a sorpresa. E una notte
porterà alla ripartenza». vuole sbilanciare nemmeno dere che i primi segnali positi- per festeggiare.
quando dal suo staff filtra che, vi si trasformassero almeno in © RIPRODUZIONE RISERVATA

«È l’ora di nuove scelte 

L’intervista mente scosso dal proprio po- «Quella storia è un pezzo
polo e bisogna darne atto ad del passato remoto. Al tempo
Arturo Parisi». della destra a Palazzo Chigi,

Rompere con il M5S

Quando si votò per Prodi, si Renzismo? serve una sinistra nuova. Ora
presentarono in 4 milioni. Quella ci uniamo e lavoriamo insie-
di Monica Guerzoni «Erano primarie di coali- storia è me per far tornare il Pd primo
zione. Questa volta gli analisti partito, entro le Europee».

ROMA A metà pomeriggio
Francesco Boccia, coordina-
tore della mozione di Elly
Schlein, già crede nel miraco-
lo: «Nelle città il voto sta an-
dando molto bene, è un se-
gnale a nostro favore». Alle
23, il senatore esulta: «Bonac-
cini sta per ammettere la
sconfitta».
Con Elly Schlein, il Pd sarà
più piccolo?
«Schlein lavora per unire i
ci è costato le Politiche»
Boccia: obiettivo primo partito per le Europee
progressisti, per tenere insie-
me per la prima volta la sini-
stra larga. Bonaccini ha prova-
to a unire tutti partendo dal-
l’area riformista».
La vittoria nelle città vuol
dire che torna il Pd delle ztl?
Francesco «Non scherziamo».
Boccia, E che valore avrebbe la pri-
54 anni ma segretaria donna?
«È la rivoluzione politica
tanto attesa».
Il Pd è spaccato. Bonaccini
farà la scissione?
«Non esiste, da domani si
lavora tutti insieme. Il Paese
ha bisogno di un Pd che torni
a fare il magnete di una coali-
zione alternativa alla de-
stra».
L’affluenza ai gazebo segna
una svolta?
«Ancora una volta la magia
delle primarie si è compiuta.
Un partito che arriva da una
sconfitta dura viene positiva-
ne aspettavano 600 mila e ne
sono arrivati il doppio. In re-
gioni come la Puglia siamo al-
meno sui numeri del 2019, in
un tempo in cui la politica fa
fatica a essere percepita come
la soluzione alle complessità
che viviamo».
Finisce la stagione di Letta,
le dispiace?
«Quando Letta ha accettato
di guidare il Pd, in un mo-
mento difficile come le dimis-
sioni di Zingaretti, ne cono-
sceva le contraddizioni, che
sono venute fuori quando è
caduto Draghi. La rottura del-
l’alleanza con i 5 Stelle ci ha
fatto perdere le elezioni».
La nuova leader volterà pa-
gina rispetto al renzismo?
un pezzo Saranno nel 2024 e si voterà
del passato col proporzionale. Ha senso
remoto allearsi con il M5S?
Al tempo «Il 14 e 15 maggio si vota per
della destra
a Palazzo
le amministrative e la nuova
segreteria dovrà fare nuove
scelte di campo. Schlein avrà
Chigi serve la forza di consentire al Pd di
una sinistra fare il salto di qualità unendo
diversa la sinistra».
Avete deciso se Meloni è
brava o se va combattuta?
«Una cosa è il rispetto isti-
tuzionale, un’altra è pretende-
re chiarezza su principi non
negoziabili, come il pessimo
rapporto con la Ue, o il dram-
ma dei migranti. Con la pro-
paganda non si va da nessuna
parte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 8 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera
Primo piano
La squadra
ROMA «Non ha funzionato
l’uomo solo al comando, non
funzionerebbe la donna sola
al comando». Così Elly Sch-
lein ha sempre detto, dai pal-
chi di questa lunga corsa con-
gressuale, di «voler fare squa-
dra». E al di là delle buone in-
tenzioni di cui è lastricata
ogni campagna elettorale — e
delle frecciate al concorrente
più volte accusato di renzi-
smo, sinonimo di accentra-
mento — Schlein ha tuttavia
un motivo in più per insistere
sul concetto di squadra. Lo ha
avuto nei giorni della sfida e lo
ha ancora di più oggi. E questo
perché la squadra dovrebbe
essere lo scudo migliore con-
tro il pressing da parte dei tan-
ti big del partito che hanno via
via appoggiato la sua candida-
tura. E di quelli che proveran-
no all’ultimo a salire sul carro.
Sia chiaro: a Dario France-
schini, Nicola Zingaretti,
Francesco Boccia, Andrea Or-
lando «non ho mai promesso
nulla in caso di vittoria», ha
giurato più volte Schlein. Né
loro le hanno chiesto nulla.
Anche se lei, con una certa
malizia, ha sottolineato più
volte di «non essere una rotta-
matrice», parole da incasella-
re sempre alla voce «accuse di
Le primarie
Mattia Santori
Fondatore del movimento
delle Sardine, 35 anni,
è assessore a Bologna
Chiara Gribaudo
Piemontese, 41 anni,
eletta deputata dal 2018,
riconfermata nel 2022
Nicola Zingaretti Dario Franceschini
Governatore del Lazio dal Ex segretario dem
2013 al 2022, 57 anni, è nel 2009, 64 anni, è stato
stato segretario del Pd più volte ministro
renzismo» contro l’avversario.
Adesso quelli che erano uo-
mini forti delle correnti fe-
Su Corriere.it steggiano la vittoria di chi ha
Le primarie promesso di «cambiare i no-
del Pd: la mi, più che il nome» al Pd.
partecipazione Che ruolo avranno nel futuro
ai gazebo del Partito democratico è an-
e online, cora tutto da vedere.
i risultati, È per tutto questo però che
le analisi Elly Schlein, appunto, punta
e i commenti intanto a mandare avanti la

Una vittoria netta. Un messaggio chiaro. Grazie ad Elly Schlein per avere
fatto l’impresa. Grazie a Stefano Bonaccini per il messaggio unitario
Chiara Braga
Deputata dem alla sua
quarta legislatura,
lombarda, ha 43 anni
Andrea Orlando
Ex vicesegretario dem,
54 anni, è stato più volte
ministro
sua, di squadra, che ci si
aspetta ad alto tasso di donne
e quarantenni. Quali sono i
nomi? In prima fila c’è Miche-
la Di Biase, oggi deputata del
Pd, capogruppo in consiglio
comunale a Roma ai tempi
(difficili) di Raggi. E anche
moglie di Franceschini, da
molti considerato uno dei pa-
dri della candidatura di Sch-
lein. Poi c’è Stefano Vaccari,
Esultano i big
Ma lei proverà
a schierare
i volti nuovi
Da Vaccari a Santori, fino a Braga e Furfaro
responsabile nazionale orga-
nizzazione del partito, che pu-
re è legato a Bonaccini da un
lungo rapporto. Nella lista ci
sono anche le Sardine, il mo-
vimento di attivisti nato a Bo-
logna nel 2019, volto noto Mat-
tia Santori. Forse una sorpre-
sa, sicuro una nemesi visto
che quell’associazione «dal
basso» era stata creata pro-
prio per sostenere Bonaccini
nelle elezioni per il seconda
mandato come presidente
dell’Emilia-Romagna.
Un ruolo lo dovrebbero ave-
re anche tre nomi che vengo-
no dalla sinistra della sinistra,
tragitto più volte rivendicato
da Schlein. Il primo è Nico
Stumpo, oggi tra i pochi eletti
di Articolo Uno, e che nella se-
greteria di Pier Luigi Bersani
era responsabile dell’organiz-
zazione del Pd. Poi Arturo
Scotto, anche lui in Parlamen-
to con Articolo uno, dopo un
passato con Sel e Nichi Vendo-
la. Della partita dovrebbe far
Andrea Orlando deputato del Pd
parte anche Giuseppe Proven-
Assemblea zano, ministro per il Sud nel
governo Conte due ma, a dif-
 Con le ferenza di Franceschini e Or-
primarie, si lando, non in quello Draghi. E
eleggono con- anche di un’altra generazione,
testualmente avendo da poco superato i 40
i componenti anni.
dell’Assemblea Se però Schlein ha detto più
nazionale, volte di voler una sinistra
l’organo «ecologista e femminista», è
che indica lecito aspettarsi altre donne
l’indirizzo nella sua squadra. Un ruolo
politico e l’or- dovrebbe avere anche Stefania
ganizzazione Bonaldi, ex sindaca di Crema,
del Pd: sono i che in questa campagna ha
nomi nelle liste coordinato la rete degli ammi-
collegate ai nistratori locali. Ci dovrebbe-
candidati alla ro essere anche Chiara Gri-
segreteria a cui baudo e Chiara Braga. Tra gli
si aggiungono, altri nomi il portavoce di Sch-
tra gli altri, i lein Flavio Alivernini e quello
rappresentanti della mozione che l’ha soste-
regionali nuta Marco Furfaro. Senza
e gli eletti dai contare che sul carro del vinci-
parlamentari tore si fa spesso la fila e non
sempre si trova posto.
L. Sal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
PRIMO PIANO 9
#

 
Auguri di buon lavoro alla nuova segretaria del Pd. Confido che adesso Penso che da domani nella politica italiana cambieranno molte cose. Si apre
a sinistra ci sia rispetto del valore democratico del voto popolare una stagione molto interessante per i riformisti
Matteo Salvini segretario della Lega Maria Elena Boschi deputata di Italia viva

La delusione del governatore

dalla nostra inviata
Maria Teresa Meli
CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA) E
poi è solo l’amarezza. E il ram-
marico. Stefano Bonaccini ca-
pisce l’antifona all’ora di
pranzo. «Mi butto sul diva-
no»: il presidente dell’Emilia-
Romagna finisce di mangiare
e si dedica al relax in casa. Sa
che la giornata, anche tra
qualche ora, non cambierà:
«Loro avevano i tre quarti del
gruppo dirigente, sarebbe
stato difficile invertire la rot-
ta».
Ma davanti al suo comitato
elettorale a tarda sera Bonac-
cini annuncia: «Ho chiamato
Elly e mi sono messo a dispo-
sizione perché lei è stata più
capace di me di dare un segno
di trasformazione al Pd. Tutti
le daremo una mano».
Ma prima del risultato c’è la
lunga attesa. Poco più tardi
delle nove di sera dal quartie-
re generale del presidente
della regione Emilia-Roma-
gna esce Dario Nardella e non
riesce ad ammettere la scon-
fitta. In realtà è dalla mattina
che arrivano a Bonaccini i dati
dell’affluenza che premia la
sua avversaria interna: «Gli
elettori hanno voluto così, noi
come promesso daremo una
mano».
Passa un’oretta, i dati non
cambiano, se non per pro-
gressivi aggiustamenti, nello
staff del governatore il nervo-
sismo aumenta, lui calma gli
animi. Ma i suoi supporter
non sono altrettanto tranquil-
li: «Il Pd non esiste più». Bo-
naccini frena, anche se in
cuor suo non è in disaccordo:
Su La 7
Occhetto:
«Ho votato Elly
Solo con lei
è possibile
un altro rapporto
con il Paese»
«Ora tutti le daremo una mano»
Bonaccini:hasaputodareilsegnodelrinnovamento,noncedereasirenecheciportanoaltrove
aveva aspettato e aveva deciso
Il profilo/2 di non dare l’assalto a Zinga-
retti. Poi ha desistito ancora,
lasciando campo libero a En-
L’impegno rico Letta. E ora era sicuro fos-
con il partito se giunto il suo momento. Al-
la fine ha compreso che non
 Stefano Bonaccini,
classe 1967, è nato a
era ora nemmeno questa vol-
ta. Non era questo il suo mo-
Campogalliano, in mento. E «forse non lo sará
provincia di Modena. mai più», sospira lui.
Dopo il diploma di Già, mai più, e non sarà più
maturità scientifica, facile tornare indietro. La po-
inizia il cursus honorum litica ha cambiato passo e Bo-
classico di un dirigente naccini si deve adeguare. Non
del Pci-Pds-Ds-Pd: sarà così per i suoi supporter,
assessore, dirigente che evitano di mette la faccia
locale e poi regionale sulla sconfitta.
Nel frattempo i dem trabal-
Gli schieramenti lano e sussultano. Un pezzo
e la vittoria degli ex popolari manda un
comunicato per spiegare che
 La ribalta nazionale
arriva quando appoggia
visto che Bonaccini non c’è
forse non ci saranno nemme-
la mozione Bersani no loro. Il governatore legge
contro Renzi alle
primarie 2012. L’anno
successivo si schiera Il malumore
invece con il sindaco di L’amarezza tra i suoi
Firenze, che vince. Nel
2014 viene candidato
Guerini a un compagno
come governatore di partito: abbiamo
dell’Emilia Romagna e ammazzato il Pd
vince col 49%
Lo stop alla Lega attentamente il comunicato
e la rielezione stampa di questo presunto
addio: «Prende forma il pro-
 Il suo peso nel Pd cresce
dopo la sua riconferma
cesso di ricomposizione del-
l’area politica popolare». Già,
come governatore: alle sono gli ex ppi che se ne van-
Regionali del 2020 frena no via dopo aver capito che
l’avanzata leghista in Schlein sarà la leader del nuo-
Emilia-Romagna e vo Partito democratico.
ottiene un secondo Ma Bonaccini non ha inten-
mandato con il 51,4%. zione alcuna di soffiare sul
Dopo le dimissioni di fuoco della scissione. Anzi,
Letta decide di correre farà di tutto per «tenere insie-
per la segreteria me il partito» quello è l’impe-
Nella sua regione Il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, 56 anni, arriva al seggio di Campogalliano rativo. Almeno per lui. Anche
se sa bene che dopo la vittoria
«Adesso bisognerà ricostrui- to». Ma in realtà il governato- di Schlein in molti vorranno
re e non cedere alle sirene che re teme che così non sarà, che andarsene. Ma Bonaccini è
ci portano altrove». qualcuno andrà via. uomo di partito e non am-
A chille Occhetto, ospite
di In onda su La 7, ha
spiegato perché ha
votato Elly Schlein: «L’ho
Lorenzo Guerini, grande
sponsor del presidente della
regione Emilia-Romagna,
mastica amaro e a sera dice a
Con l’amico Dario Nardella
e il braccio destro Andrea
Rossi si sfoga: «È andata, non
starò tutta la notte ad aspetta-
mette «fughe o sfuriate». Pre-
ferisce accettare il risultato
senza contrastarlo, e poi c’è la
Regione Emilia-Romagna a
conosciuta prima che si
candidasse e sulla sintesi tra
un compagno di partito: «Ab-
biamo ammazzato il Pd». Bo-
re». E infatti con il passare
delle ore la forchetta si allarga
cui ha promesso di dedicarsi
di più. E lì resterà «convinto e
questione ambientale e
sociale c’era una certa
naccini non la pensa troppo
diversamente ma non può es-
e Bonaccini, che dovrebbe
prendere la parola al suo co-
determinato». Che restino
dentro il Partito democratico
sintonia. E poi era l’unica a
portare una nuova possibili-
sere così che lascia l’agone
della politica nazionale, per-
mitato preferisce, invece non
farsi vedere.
convinti e determinati tutti
quelli che lo hanno appoggia-
tà di rapporto col Paese». ciò insiste con i suoi a «conti-
nuare a lavorare per il parti-
La sua rincorsa alla segrete-
ria era la rincorsa perfetta,
to è veramente da vedere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Rischidiscissione? 
L’intervista La scissione è inevitabile? dini, poi delle alleanze si par-
«Le scissioni sono una scia- lerà».
gura, sempre. E di solito sono Si sentirà più forte la voce

No,consceltecondivise
il frutto di errori di entrambe
le parti. In Emilia-Romagna si
dice “per fare un fosso ci vo-
gliono due rive”. Se il Pd non
Il renzismo del Pd contro il governo?
nel Pd non «Ora si cominciano a vede-
esiste, Renzi re i disastri di questo governo
che si occupa di rave party,

Dopo otto segretari uomi-
ni in 15 anni, il Pd ha la sua
prima donna leader. Schlein
sarà l’anti-Meloni?
«Se sarà così buon lavoro
alla prima segretaria — ri-
sponde l’ex ministro Graziano
Delrio — Il problema non è
però il genere, ma la capacità
che avrà il nostro leader di ri-
connettersi con le esigenze e
le aspirazioni della gente. Il
primo dato fondamentale è
ognunosisentiràacasa»
Delrio: adesso il Pd alzi di nuovo la voce
una grande soddisfazione per
l’affluenza molto sostenuta.
Per il nostro partito le prima-
rie sono un fatto costitutivo,
non un fatto tecnico».
Nel 2008 per Veltroni an-
darono a votare tre milioni e
Graziano 300 mila persone. Mancano
Delrio, due milioni di voti.
62 anni «Siamo in un tempo in cui
il dato più preoccupante è
l’astensionismo. Le primarie
sono il sale della democrazia
e sono andate bene in un mo-
mento non semplice, dopo un
risultato non positivo del Pd
alle elezioni regionali».
Sulle primarie ha gravato
l’ombra di Renzi. Gli ex ren-
ziani si sentiranno a casa in
un Pd che svolta a sinistra?
«Il renzismo nel Pd non esi-
ste, Renzi è segretario di un
altro partito. Discutiamo di
salario minimo, cuneo fisca-
le, transizione ecologica».
tradisce la sua ispirazione ori-
ginaria e conserva il suo valo-
re, che è fatto di diverse cultu-
re e sensibilità, io rischi non
ne vedo. La campagna delle
primarie è stato un confronto
molto sereno. Ognuno si sen-
tirà a casa sua se si faranno
scelte condivise».
In prospettiva ci sono le
nozze con il M5S di Conte?
«Non c’è bisogno di fare co-
alizione nel fare opposizione.
Troviamo piuttosto le batta-
glie da fare insieme, come il
salario minimo. La sanità
pubblica è stata definanziata,
vogliamo fare noi, Conte e Ca-
lenda una battaglia per rifi-
nanziarla? Partiamo dalle co-
se che ci uniscono, per i citta-
è segretario pos e ong e non di cose fonda-
di un altro mentali per il Paese. Stiamo
partito facendo la nostra opposizio-
Parlare ne, ma certo, dopo una traver-
di persone sata un po’ lunga, è ora che il
che non ci Pd alzi di nuovo la voce».
Finisce l’era di Enrico Let-
sono è ta. Qual è il suo saluto all’or-
segno della mai ex segretario?
mancanza «Lo ringrazio per aver tenu-
di altri to insieme con grande intelli-
argomenti genza il partito. Ha avuto dif-
Parliamo di ficoltà enormi a costruire le
salari, fisco, alleanze per l’irrigidimento
dei nostri alleati. Ha fatto un
transizione servizio alla nostra comunità
ecologica e sono sicuro che continuerà
a starci, con lo stile che lo ha
contraddistinto».
M.Gu.
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 10 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

Primo piano La guerra in Europa


L’aggressione russa è iniziata in Crimea 9 anni fa. Riporteremo la bandiera
ucraina in ogni angolo dell’Ucraina, e così riporteremo la pace
Volodymyr Zelensky, presidente ucraino

Putin: l’Ovest vuole smembrarci

Kiev e gli Usa «blindano» la Crimea
La Casa Bianca: sulla penisola decide l’Ucraina. Lo zar: «L’obiettivo è dissolvere la Russia»
DAL NOSTRO INVIATO
I discorsi
MOSCA A un certo punto, ha
 Di recente fatto il gesto delle virgolette
Putin ha con le dita di entrambe le ma-
parlato di armi ni. Assicurano gli esperti che
nucleari, si tratta di una prima volta as-
annunciando soluta. È stato mentre diceva
l’uscita dal di non poter escludere lo
trattato con gli smembramento della Russia
Usa: «Non le anche a livello etnico, che da-
useremo mai rebbe vita a tanti popoli diver-
per primi, ma si, come i «Moscoviti» e gli
se lo faranno «Uraliani», che l’Occidente
gli Stati Uniti collettivo provvederebbe a
dobbiamo spartirsi. «Perché l’unico
essere pronti. obiettivo è quello di liquidar-
Nessuno deve ci». La breve intervista che Pu-
farsi illusioni» tin ha concesso al programma
Mosca-Cremlino, sul secondo
 A Volgograd, canale pubblico, è quasi una
celebrando la nota a piè di pagina del di-
battaglia di scorso pronunciato lo scorso
Stalingrado: 21 febbraio davanti all’Assem-
«Chi trascina blea federale riunita per l’oc-
Stati europei in casione. «Hanno un obiettivo,
una nuova smantellare l’ex Unione Sovie-
guerra non sa tica e la sua parte principale,
che una ovvero noi. Poi, forse, ci accet-
moderna teranno nella cosiddetta fa-
guerra con la miglia dei popoli civili. Ma so-
Russia sarà lo in pezzi separati. E questo
ben diversa» per poterle comandare a pia-
cimento e metterle sotto il lo-
ro controllo assoluto. Questo
è un piano scritto, del quale
eravamo a conoscenza, che
tato New Start che limita gli
armamenti strategici. «Nelle
condizioni attuali, quando è
chiaro che combattiamo con-
tro la Nato, con i principali Pa-
esi dell’Alleanza che dichiara-
no di volerci infliggere una
sconfitta strategica per far
soffrire il nostro popolo, ab-
biamo il dovere di chiedere
conto dell’entità dei loro arse-
nali nucleari». «Loro» tutti
insieme contro di noi, che in-
vece siamo soli ma forti.
Il copione russo da recitare
nei prossimi mesi è ormai de-
finito. Intanto, il portavoce
del Dipartimento di Stato
americano Ned Price dichiara
che gli Usa non riconosceran-
no mai l’annessione della
Crimea fatta nove anni fa dalla
non abbiamo mai rivelato so- dente russo ha reso ancora riconosciuto che il potenziale Al potere Russia. «Fu una chiara viola-
lo perché speravamo di co- più chiara la sua personale odierno della Russia sia ben A sinistra zione del diritto internaziona-
struire relazioni accettabili definizione di Operazione mi- diverso da quello dell’ex Unio- Volodymyr le, della sovranità e integrità
con l’Occidente. Ma se doves- litare speciale come un con- ne Sovietica. «Anzi, capiamo Zelensky, 45 territoriale dell’Ucraina». Il
se avere successo, il nostro flitto dal quale dipende la che i cambiamenti sono ne- anni, consigliere per la Sicurezza
popolo, così come lo cono- stessa esistenza del suo Paese. cessari, siamo d’accordo an- presidente nazionale della Casa Bianca
sciamo, potrebbe non soprav- «Ma gli eventi dell’ultimo an- che con una eventuale rifor- dell’Ucraina dal Jake Sullivan ha aggiunto che
vivere a una dissoluzione del- no hanno avuto come effetto ma dell’Onu. Ma siamo con- 2019, a destra il destino della penisola deve
la Federazione russa». quello di unirci ancora di più. trari a un mondo sottoposto il suo omologo essere deciso dagli ucraini
Durante una breve chiac- E il nostro popolo non è se- ai soli interessi americani». russo Vladimir «con il nostro sostegno».
chierata in piedi, registrata condo a nessuno quando è L’ultima domanda è stata Putin, 70 anni Zelensky fa sapere di non
mercoledì scorso all’interno coeso». In un altro passaggio, l’occasione per un breve rias- (Epa/Afp) avere dubbi al riguardo. «Ce
dello stadio di Mosca dopo il Putin ha detto di non essere sunto delle presunte ragioni la riprenderemo».
concerto per la Festa dei Di- affatto ostile all’idea che il che hanno portato la Russia a Marco Imarisio
fensori della Patria, il presi- mondo debba cambiare e ha sospendere l’adesione al trat- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
PRIMO PIANO 11
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 
Sta a Pechino decidere se fornire alla Russia assistenza militare decisiva. Non si dimentichi che il prodotto interno lordo russo non supera quello della
Ma se prenderà quella strada, lo farà a un costo molto elevato Spagna, mentre le economie dei nostri alleati sono infinitamente più forti


Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Yaroslav Hrytsak, storico ucraino

Al posto di Putin?
«Non un democratico
come Navalny: sarà
una figura minore tra
i dirigenti del Cremlino
a guidare la transizione,
dal nostro inviato a Kiev
come accadde nel 1991»
Lorenzo Cremonesi

T
re considerazioni su zionale lordo della Russia non
questo primo anno supera quello della Spagna,
di guerra: il fronte mentre le economie dei nostri
occidentale ha tenu- alleati sono infinitamente più
to ed è rimasto unito forti». È più probabile il col-
a sostegno degli ucraini; il lasso russo e la defenestrazio-
conflitto si è trasformato nei ne di Putin. E l’eventualità che
mesi dal blitzkrieg veloce, so- alla guida di Mosca emerga
gnato originariamente da un dittatore ancora più fanati-
Vladimir Putin, in lunga co? «Non credo, come non
guerra d’attrito; l’identità credo possa prendere il pote-
ucraina non è stata forgiata re un oppositore del fronte
dall’aggressione russa, bensì democratico come Aleksei
ha retto proprio per il fatto Navalny. Penso piuttosto a
che era già solida sulle pro- una figura minore tra i diri-
prie gambe e pronta a com- genti attuali al Cremlino de-

Le strade per arrivare

battere per difendersi. Volo-
Di guardia Un marine ucraino sorveglia il confine a Vuhledar, nella parte orientale della regione ucraina di Donetsk (Ap/Evgeniy Maloletka) stinata a guidare la transizio-
ne, un po’ come avvenne nel
1991».
Le bugie sulla Nato
Ma cosa risponde a chi in Eu-
ropa, e specie in Italia, sostie-

a imporre la pace
dymyr Zelensky non ha fatto
altro che interpretare fedel-
mente la diffusa volontà di re-
sistenza della sua gente, da
buon attore è stato capace di
raccontare i sentimenti ucrai-
ni, ecco il motivo della sua
immensa popolarità. Sono al-
cuni dei ragionamenti por-
tanti del «Manifesto per una
pace sostenibile» che lo stori-
co 63enne Yaroslav Hrytsak,
ne che le vere responsabilità
dell’attacco russo sono della
Nato, la quale dopo il collasso
dell’Urss non rispettò i patti e
si allargò a est? «Stupidaggini
e falsità. Al momento del di-
sfacimento sovietico i diri-
genti di Mosca furono d’ac-
cordo nel lasciare che l’Ucrai-
Moscaoracontasulfattoretempo, nando, deve terminare la
guerra, ma non al prezzo di
un compromesso territoriale,
Chi è
na diventasse indipendente,
guidati dalla convinzione per
cui poi sarebbero stati gli stes-
l’Ucrainadevevincereentrol’anno deve recuperare i suoi territo-
ri sino ai confini del 1991,
si ucraini a chiedere in ginoc-
chio di tornare alla madre

docente all’Università di Leo-
poli e autore di una «Storia
dell’Ucraina» di prossima
pubblicazione in Italia per i
tipi del Mulino, presenterà il
4 marzo assieme ad altri in-
tellettuali del suo Paese spinti
dalla preoccupazione condi-
visa per cui «il tempo è a que-
sto punto dalla parte di Putin
ed è necessaria una vittoria
militare relativamente velo-
ce» per cercare di imporre
una pace duratura.
Chi collassa prima?
«Contrariamente alle convin-
zioni che si era fatto Putin ne-
gli ultimi anni e alle previsio-
ni degli euroscettici, l’Occi-
dente si è rafforzato con la
LeprevisionidellostoricoHrytsak
compresi Donbass e Crimea. Russia. Putin ha deciso di in-
Il rischio è altrimenti che la vaderci quando ha compreso
pace sia soltanto una tregua che volevamo restare nell’Eu-
che dia a Putin il tempo per ropa libera. Quanto alla Nato,
be privilegiato i propri inte- procedere con i ritmi attuali riorganizzare l’esercito e tor- non c’è alcun documento fir-
ressi, ma si è trovato spiazzato potrebbero prendere Kiev nare presto ad aggredire più  Yaroslav mato e nessun accordo uffi-
dalla loro reazione unanime e forse nel 2051». La via d’usci- forte di prima. Rischiamo di Hrytsak, 63 ciale tra le due parti che indi-
forte quando hanno condan- ta? «Il collasso di una delle diventare una nuova Cecenia. anni, docente chi alcun impegno in quel
nato in coro l’aggressione. In due parti. Putin ne è consape- Dopo i massacri di Bucha e Ir- di storia senso. Anche le memorie del-
sostanza, la guerra ha ricreato vole, ecco perché conta sul pin, dopo le gravissime vio- all’Università di l’interprete di Gorbaciov non
l’Occidente», spiega Hrytsak. fattore tempo, spera che pri- lenze russe, nessun ucraino è Leopoli, autore ne parlano mai. Inoltre, resta
Ma la cattiva notizia è che or- ma o poi i Paesi occidentali più disposto al compromesso di una «Storia sempre valido il principio sa-
mai le dinamiche del conflit- abbandonino Kiev». territoriale». dell’Ucraina» crosanto di autodetermina-
Il volume to sono cambiate. «Battaglie che uscirà in zione dei popoli. Dopo la fine
«Storia che ricordano quelle della Tappe da forzare La successione russa Italia per Il dell’Urss furono le nostre po-
dell’Ucraina», Prima guerra mondiale. Certo Ma il collasso resta molto dif- Non è certo escluso il rischio Mulino. Il 4 polazioni che in massa chie-
in Italia a marzo emergono aspetti tecnologi- ficile da prevedere. Nessuno del collasso ucraino: «Possi- marzo sero alla Nato di affrancarle
per Il Mulino ci, ma nell’essenza è una aveva anticipato lo sfascio del bile e tuttavia al momento re- presenterà con dalla minaccia di Mosca. Dai
guerra convenzionale, con regime zarista nel 1917 o quel- moto», per ora l’arrivo delle altri intellettuali Paesi baltici alla Polonia e al-
due nemici più o meno ugua- lo tedesco un anno dopo e armi occidentali resta invaria- «il Manifesto l’Ucraina sapevamo che i russi
li bloccati in una guerra di po- neppure quello sovietico ol- to e soprattutto la determina- per una pace sarebbero presto tornati a cer-

?
guerra, la Nato è riemersa po- sizione. Nell’estate del 1917 si tre un trentennio fa, certo zione morale della popolazio- sostenibile» care di occuparci e ciò do-
tente e unita. Putin s’illudeva calcolava che le forze alleate non nei tempi o nei modi. ne ucraina a combattere non è vrebbe essere sufficiente per
di potere negoziare separata- sarebbero arrivate a Berlino Tradotto in termini contem- affatto incrinata. «La guerra capire le nostre ragioni, con-
mente con Berlino, Roma, Pa- in 70 anni. Lo scorso maggio poranei, l’Ucraina deve fare di d’attrito è una sfida tra le ri- fermate peraltro dall’attacco
rigi, Washington o Londra, gli strateghi di Londra valuta- tutto per vincere entro il sorse delle due parti. Non si tragico di un anno fa».
credendo che ognuno avreb- vano che se i russi dovessero 2023. «L’Ucraina sta sangui- dimentichi che il prodotto na- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Domande
& risposte
TikTok e i nostri dati delle più importanti aziende
di sicurezza informatica al
mondo, la cinese Guizhou
forniti diventano così parte dei
dati condivisi».
Che rapporti ha ByteDance

nelle mani di Pechino:

Baishan Technology». con il governo di Pechino?
di Lorenzo Nicolao L’app effettua una mappa- «Nata a Pechino nel 2012,
tura dello smartphone: cosa ByteDance ha una commissio-
significa? ne all’interno del partito co-

quali rischi corriamo

TikTok piace e diverte, ma
ha anche un costo per la pri-
vacy e le informazioni condivi-
se. Utilizzare il social network
della cinese ByteDance signifi-
ca fornire gran parte dei dati
presenti negli smartphone dei
già 800 milioni di utenti in tut-
to il mondo che hanno scarica-
to l’applicazione. Questi i ri-
schi che corrono secondo uno
studio di Internet 2.0, una so-
cietà di cybersicurezza austra-
liana che sembra dare confer-
ma alle preoccupazioni di Stati
Uniti e Unione europea.
Quali sono i dati raccolti
da TikTok?
«Gli esperti hanno analizza-
to i codici che utilizza l’appli-
cazione. I dati forniti, grazie a
un’autorizzazione che l’utente
rilascia già al momento di sca-
ricare l’app, riguardano gli al-
tri programmi presenti nel te-
lefono, la posizione del dispo-
«Con questa procedura Tik-
Tok prende nota di quello che
è installato nel telefono e della
frequenza d’uso delle app, di
fatto accedendo alle abitudini
dei singoli. Grazie a un codice
sitivo, il calendario e i contatti può inoltre controllare la posi-
dell’utente, i dati relativi alla zione esatta del device una vol-
connessione Internet, oltre ta ogni ora».
agli abbonamenti digitali ai TikTok accede a telecame-
quali si è registrati». ra e microfono?
TikTok si comporta diver- «Proprio come una video-
samente da altri social? chiamata, l’app chiede agli
«La dinamica dei dati per- utenti di condividere le imma-
sonali forniti in cambio di un gini e l’audio registrati attra-
servizio gratis accomuna molti verso l’utilizzo del social, an-
social. Usare TikTok, secondo che solo per editare e pubbli-
gli esperti, comporta una con- care un video fatto al momen-
divisione pervasiva con una to. La voce, i suoni e i volti
munista cinese e i suoi stessi
impiegati ne sono membri.
Già accusata di aver collabora-
to con i vertici delle istituzioni
nella censura e nella sorve-
glianza dei contenuti che veni-
vano ritenuti controversi dallo
Stato, i legami sembrano esse-
re ancora più stretti di quanto
non sia stato finora dimostra-
to. Gli smartphone sono mi-
niere d’oro di informazioni. A
seconda delle cariche politi-
che ricoperte dagli utenti che
usano ogni giorno TikTok, ap-
pare evidente come questi dati
possano assumere una note-
vole rilevanza».
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tutti questi quotidiani, riviste e libri sono frutto del lavoro esclusivo del sito eurekaddl.mom per favore lasci perdere chi li ruba soltanto e venga a sostenerci scaricando da noi, la aspettiamo!
 12 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

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Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
Politica
Le misure
di Marco Cremonesi
ROMA Superbonus e balneari,
il tempo stringe. Ci vorrà un
summit di maggioranza in
piena regola per sciogliere il
nodo insidioso (e annoso)
della concessione delle spiag-
ge. L’incontro tra i leader del
centrodestra ancora non ha
una data ma c’è chi non esclu-
de possa avvenire già tra do-
mani e mercoledì. Poi, la pre-
mier Giorgia Meloni partirà
alla volta di India ed Emirati
Arabi Uniti fino al termine
della settimana e non ci sa-
rebbe dunque margine per ul-
teriori approfondimenti.
In ogni caso, il check sul te-
ma delle spiagge appare ine-
vitabile perché un nuovo
provvedimento a questo pun-
Balneari e superbonus,
corsa contro il tempo
Spiagge, il nodo dei ricorsi
Vertice di maggioranza. Ecoincentivo, 7 giorni per gli emendamenti
to è in corsa contro il tempo.
Certamente per l’intervento
del presidente Sergio Matta-
rella sul decreto Milleproro-
ghe, in cui era contenuto l’al-
lungamento delle concessio-
ni pubbliche esistenti per gli
stabilimenti balneari. Ma an-
che perché ormai viene data
per imminente la sentenza
della Corte di giustizia euro-
pea sul denso ricorso pro-
mosso dal Tar di Lecce. A quel
punto, con ogni probabilità,
qualsiasi sindaco che mettes-
se a gara le spiagge del pro-
prio comune avrebbe eccel-
lenti possibilità di vincere i ri-
corsi. E a quel punto, i gestori
Rai, il piano soft di Meloni. Per Fuortes l’ipotesi Maggio
IlrilancioconSergioamministratoredelegatoeRossidirettoregenerale.L’assedestra-sinistraperfavorirelasvolta
di Antonella Baccaro
e Claudio Bozza
Riparte il pressing del go-
verno per sostituire Carlo
Fuortes. Il dossier Rai, filtra
dai fedelissimi di FdI, è diret-
tamente in mano a Giorgia
Meloni, che non ha voluto de-
legare una partita che ritiene
centrale. La linea politica, an-
cora mai concretizzata a causa
di più imprevisti, è chiara da
tempo: dopo il chiaro risulta-
to delle elezioni politiche, alla
Rai serve discontinuità. Senza
però balcanizzarsi troppo a
destra. «Niente strappi»,
quindi. Ma servono pesi e
contrappesi. Nel frattempo,
con un cinico asse destra-si-
nistra dettato dalle esigenze
di entrambi i fronti, la politica
ha costruito anche una via
d’uscita onorevole per Fuor-
tes medesimo. L’altroieri il
sindaco Dario Nardella (Pd)
ha dato il benservito al sovrin-
104
Milioni di euro
La media annuale (2016-2020)
delle entrate accertate per lo
12
Stato dai canoni demaniali
Mila
Le concessioni balneari in Italia.
La scadenza è stata prorogata
8
al 31 dicembre 2024
Mila euro circa
Quanto frutta in media
ogni anno allo Stato
27
una concessione balneare
Luglio 2023
Dopo questa data i Comuni
potranno emettere bandi
per riassegnare le concessioni
degli stabilimenti rischiereb- del Quirinale sono inconte-
bero di trovarsi senza rete. stabili e derivano da una pre-
Per questo, nonostante occupazione reale perché
l’orientamento prevalente l’Europa sul tema della con-
nella maggioranza sia tutt’al- correnza giudica la credibilità
tro che favorevole alle gare (e del Paese per quanto riguarda
la proroga al 2024 contenuta
nel recente decreto lo dimo- Il caso Cospito
stra), il rischio di ritrovarsi
senza coperture di alcun ge-
Sale la minaccia
nere di fronte a procedure
d’infrazione milionarie ha bi-
sogno, come minimo, di esse-
re affrontato con una regia.
anarchica:
Tenendo conto che la partita
coinvolge anche il Pnrr. Co-
nuovi appelli
glie infatti la palla al balzo
Raffaella Paita, capogruppo di
contro lo Stato
Azione-Iv in Senato: «I rilievi
tendente del Maggio Musicale nora ha sempre fatto sapere
Fiorentino Alexander Pereira, di non avere intenzione di far-
ex numero uno della Scala og- si rimuovere. Preferirebbe La
gi travolto da uno scandalo Scala o il San Carlo di Napoli,
sulle spese private e di gestio- soluzioni che però non sareb-
ne dell’ente lirico. bero praticabili. Mentre fon-
E nelle ultime ore lo stesso damentale, per l’ad della tv
Nardella si sarebbe confron- pubblica, sarebbe la questio-
tato sia con il ministro della ne dell’immagine: il suo in-
Cultura Gennaro Sangiuliano, tento è quello di respingere le
sia con Matteo Salvini e pure accuse di cattiva gestione. In
con i vertici di FdI. È il posto particolare in queste ore lo
da nuovo sovrintendente del occupano le questioni legali
Maggio la poltrona quindi emerse dal Festival di Sanre-
prospettata a Fuortes, con mo, su cui ha messo a lavoro
uno stipendio (240 mila euro gli uffici legali. Ieri Chiara Fer-
annui) pressoché identico a ragni ha dichiarato su Insta-
quello attuale. gram di «non aver accettato
L’ad della Rai, a chi lo ha nessun tipo di accordo com-
sondato su questa ipotesi, fi- merciale legato al Festival».
Con questo escludendo pro-
babilmente un’eventuale re-
I conti munerazione da parte di In-
Per il manager uscente stagram, di cui si è molto par-
lato.
l’eventualità di restare Le dimissioni, e non la ri-
fino ad aprile per mozione, sarebbero lo stru-
approvare il bilancio mento individuato da Meloni,
per una via d’uscita onorevo-
la capacità di spesa delle ri-
sorse del Pnrr. La maggioran-
za sapeva che la norma si sa-
rebbe schiantata con la realtà
e ora si trova nella condizione
di dover tornare indietro, an-
che se il centrodestra ha vinto
le elezioni fra l’altro dicendo
che avrebbero prorogato le
concessioni balneari». Di ieri
è anche il duro intervento del-
la Regione Emilia-Romagna,
attraverso l’assessore Andrea
Corsini: «Il Governo mette a
rischio un asset fondamenta-
le del turismo italiano».
Sul versante Superbonus, il
decreto è alla Camera, in com-
missione Finanze, dove oggi
iniziano le audizioni delle ca-
tegorie. Anche qui il tempo è
poco: il termine per gli emen-
damenti scade il 6 marzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S ale la minaccia anarchica: nuovi appelli per attacchi
violenti contro lo Stato. «Serve un salto di qualità»,
passare «all’agire violento e distruttivo» per Cospito, si
legge in un documento in Rete. Mentre un altro volantino
della Federazione anarchica informale minaccia: «A colpi di
esplosivi saranno colpite le strutture e mutilati gli uomini
del potere». Il Viminale ha ripetuto più volte che le minacce
non sono sottovalutate, pur senza fare allarmismi.
le. Anche per questo il gover- intanto individuato le pedine
no potrebbe concedergli di giuste: amministratore dele-
arrivare all’approvazione del gato della Rai diventerebbe
bilancio, ad aprile, chiudendo Roberto Sergio, pedigree cen-
le questioni più spinose. Per trista e da sempre vicino a
portare a termine questa ope- Pier Ferdinando Casini, che
razione di pesi e contrappesi, dal dicembre 2017 è direttore
a Palazzo Chigi sembrano aver di Rai Radio. Sergio ha buoni
rapporti anche con diversi
pezzi del centrosinistra.
Direttore generale divente-
rebbe Giampaolo Rossi, ma-
nager Rai di lungo corso, uo-
mo di destra intervenuto pure
ad Atreju (la convention dei
giovani di FdI), ma ritenuto
«il migliore dei nemici» an-
che dalla sponda politica av-
versa. Su questo scacchiere ci
sarebbe anche il via libera de-
Lo scenario
A Firenze Pereira, ex
Scala, verso l’addio. Poi
il possibile arrivo del
vertice della tv pubblica
Carlo Fuortes, ad Rai
13
#
L’Arera
Giovedì l’annuncio
Bollette del gas
In arrivo i tagli
alle tariffe
Le stime: -17%
R isparmi in arrivo sul
fronte bollette. Giovedì
2 marzo l’Arera
diffonderà infatti le nuove
tariffe del gas nel mercato
tutelato e le previsioni sono
di un taglio di circa il 17%,
secondo le stime del
presidente di Nomisma
Energia, Davide Tabarelli. Si
attendono cali anche per la
luce, pari a circa il 25% , a
partire dal primo aprile,
quando l’Arera diffonderà
l’aggiornamento trimestrale.
Stima il Codacons che
queste sforbiciate porteranno
risparmi di circa 600 euro
annui per le famiglie. «La
bolletta del gas si
attesterebbe attorno ai 1.154
euro annui, con un risparmio
pari a 237 euro annui a
famiglia; per l’elettricità la
bolletta media scenderebbe a
quota 1.075 euro annui a
nucleo, con una minore
spesa pari a 359 euro», si
legge in una nota.
Calano nel frattempo
anche i consumi di gas: in
Europa, secondo i dati
Eurostat, la diminuzione è
stata del 19,3% per il periodo
agosto 2022 - gennaio 2023,
rispetto al consumo medio di
gas negli stessi mesi tra il
2017 e il 2022. L’Italia arriva
intorno al 19%, appena sotto
la media europea.
Gli stoccaggi pieni e un
inverno mite hanno aiutato: il
prezzo del gas, che ora si
attesta intorno ai 50 euro al
megawattora, ha toccato i
minimi dal 2021.
Il calo dei consumi di gas
registrato negli ultimi sei
mesi ha consentito a molti
Paesi europei di centrare
l’obiettivo di riduzione del
15% fissato dal regolamento
Ue del Consiglio nell’ambito
delle misure coordinate di
diminuzione della domanda.
E appunto anche nella
penisola i prezzi dell’energia
continuano a scendere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
gli altri pezzi della maggio-
ranza per quella che, comun-
que, sarebbe una soluzione
ponte di un anno, fino alla
scadenza di questo consiglio
di amministrazione. La solu-
zione politica passerebbe at-
traverso il mantenimento del
resto del consiglio di ammini-
strazione, dove Pd e M5S con-
tano due esponenti. Poi, il
nuovo consiglio, dal 2024, po-
trebbe prevedere la presiden-
za di Simona Agnes, cara a
Forza Italia, e la poltrona di ad
per Rossi.
Trovata l’intesa sui nuovi
vertici operativi della tv pub-
blica, ora resta appunto da li-
berare la poltrona dell’attuale
ad. Sarebbe in atto un con-
fronto tra il ministero del-
l’Economia e Fuortes per tro-
vare un accordo (politico, ma
anche economico) per un suo
passo indietro. Il super mana-
ger è arroccato. Ma dietro le
quinte si tratta senza sosta.
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 14 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

Esteri

Bambine avvelenate so il confine con l’Iraq, 90 stu-

dentesse nelle ultime 48 ore
Cisgiordania

nelle scuole iraniane:

sono state portate in ospedale
con sintomi identici. Già a di-
cembre i consigli degli stu-
denti di varie scuole avevano

«È per tenerle a casa»

denunciato «focolai di avvele-
namento» nelle mense. E a fi-
ne ottobre una studentessa

Morti, rabbia e fiamme

universitaria di 21 anni, Negin
Abdolmaleki, era morta per
un’intossicazione. Un articolo
CentinaiadiintossicateaQom.«Vendettadelregime» scientifico del 2017 individua
nell’avvelenamento «intenzio-
Interviene Netanyahu
nale o accidentale» la seconda
Come in una favola dell’or-
rore, sono state avvelenate per
settimane sui banchi di scuo-
la. Per non farcele andare più.
dere le scuole per due giorni
la settimana scorsa. Già il 14
febbraio c’era stato un pic-
chetto di genitori, davanti al
se non è ancora chiaro che so-
stanze hanno avvelenato le al-
lieve. «La più parte dei casi è
curabile», ha affermato Pa-
All’ospedale
Alcune
studentesse in
ospedale a Qom,
causa di morte in Iran.
Non ci sono ancora arresti,
ma tra le autorità e sui media
locali tutti puntano il dito ver-
Q uaranta case in fiamme, una
cinquantina di auto incendiate. I
soldati israeliani che intervengono
per estrarre uomini e donne palestinesi
Centinaia di bambine e ragaz- governatorato della città, per nahi, aggiungendo che non con sintomi da so il fanatismo religioso: attaccati da altri israeliani. Con il buio
ze dai dieci anni in su, da fine chiedere spiegazioni. Ieri le serviranno trattamenti «ag- avvelenamento. Qom, città definita santa, è il centinaia di coloni hanno assaltato il
ottobre, sono state portate al- hanno avute. gressivi». I ministeri dell’intel- Da ottobre ne centro per eccellenza degli villaggio di Hawara, da lì — sospettano —
l’ospedale con sintomi di in- Panahi ha parlato di «avve- ligence e dell’istruzione stan- sono state studi sciiti in Iran, e molti so- arrivano i killer che hanno ucciso due di loro
tossicazione grave per via re- lenamenti intenzionali». Non no «collaborando per trovare portate in no certi, già da prima dell’an- non lontano, dalle parti di Nablus. Lanciano
spiratoria: è successo a Qom, virali né trasmissibili, ha ag- la fonte dell’avvelenamento». centinaia, tutte nuncio di ieri, che gli attacchi pietre e bottiglie incendiare, sparano: un
grande centro a sudovest di giunto, e non causati da so- E anche a Borujerd, altro con gli stessi al veleno nelle aule scolasti- palestinese resta ucciso, cento i feriti. Hanno
Teheran, dove il viceministro stanze di uso militare, anche centro a sudovest di Qom, ver- sintomi che siano un modo per sco- aspettato la notte ma gli appelli erano andati
della Salute Younes Panahi, raggiare le ragazze dall’anda- avanti tutto il giorno. Uno dei leader incita a
ieri, ha convocato una confe- re a scuola e all’università, do- cancellare «quel paese dalla mappa», il
renza stampa, e a Borujerd. ve si forma l’opposizione e da tweet riceve l’approvazione di Bezalel
«Si è scoperto», ha detto, cui sono nate le proteste che Smotrich, ministro delle Finanze e a capo
«che alcune persone volevano da settembre infiammano il del partito che sostiene gli insediamenti in
chiudere le scuole, special- Paese per la morte della gio- Cisgiordania. Benjamin Netanyahu è
mente le scuole femminili». vane Mahsa Amini. «L’avvele- costretto a intervenire, invita i coloni «a non
Come nel vicino Afghanistan. namento delle studentesse è farsi giustizia da soli», i commentatori
Ha confermato così i so- la vendetta del regime terrori- fanno notare che la punizione collettiva non
spetti di centinaia di famiglie, sta contro le coraggiose don- è questione di giustizia. Pochi giorni fa un
che da novembre hanno visto ne che hanno sfidato l’obbli- raid proprio a Nablus era finito con 10
le figlie bambine o adolescen- go dell’hijab », ha twittato palestinesi ammazzati, tra loro due anziani e
ti rientrare da scuola con nau- l’attivista iraniana emigrata un ragazzino, gli altri erano miliziani.
sea, mal di testa, tosse, respiro Masih Alinejad. L’esecuzione per strada — i due fratelli
difficile, palpitazioni, letar- Una vendetta che sembra israeliani uccisi nella loro auto — sarebbe
gia. Le prime bambine, a funzionare. A Radio Farda stata commessa da un giovane con la
Qom, erano finite in ospedale un’insegnante anonima ha maglietta della Tana dei Leoni, le nuove
in 18, a novembre; undici ci raccontato che «delle 250 del- generazioni che non appartengono alle
sono finite la scorsa settima- la mia scuola, continuano a fazioni tradizionali.
na; in mezzo decine e decine venire in aula in 50». Davide Frattini
di famiglie spaventate, un Irene Soave © RIPRODUZIONE RISERVATA

passaparola che ha fatto chiu- © RIPRODUZIONE RISERVATA

DIREZIONE SERVIZI PATRIMONIALI
IMMOBILIARI E ASSICURATIVI
ESTRATTO D’AVVISO PUBBLICO
PER L’INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI
RESIDENZIALI A FAVORE
DEGLI STUDENTI FUORI SEDE
L’Università degli Studi di Milano intende
avviare un’indagine esplorativa allo scopo
di individuare soluzioni residenziali a favore
degli studenti fuori sede iscritti all’Ateneo,
sia già esistenti ed attive sia oggetto di
prossima realizzazione, anche in fase
progettuale, rese disponibili entro e non
oltre il 31.05.2026.
Le proposte dovranno pervenire entro il
23.03.2023 ore 12.00.
L’avviso pubblico integrale è pubblicato sul sito
https://www.unimi.it/it/ateneo/bandi-
di-gare-e-contratti/aste-e-procedure-immobiliari
Il Responsabile del Procedimento
Dott. Lorenzo Maiocchi
COMUNE DI RAVENNA
SERVIZIO NIDI E SCUOLE DELL’INFANZIA
Estratto del bando di gara per l’aggiu-
dicazione di appalto pubblico avente ad
oggetto “Gara europea a procedura tele-
matica aperta per l’appalto del servizio di
assistenza, sorveglianza, vigilanza e pulizia
presso i servizi educativi e scolastici comu-
nali (06)”. E’ indetta una procedura aperta
per l’affidamento dell’appalto in oggetto. Il
Bando, il Disciplinare di gara con i moduli
allegati e gli Elaborati progettuali sono in
pubblicazione sul sito Internet del Comune
di Ravenna.
Le offerte vanno inviate in versione
elettronica https://appalti.comune.ra.it/
PortaleAppalti/it/homepage.wp.
La migliore offerta è selezionata con il
criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa. Termine ultimo per la ricezio-
ne delle offerte: ore 12:30 del 20/03/2023.
Prima seduta pubblica di gara: ore 9:30 del
22/03/2023. Il responsabile del procedi-
mento è la Dott.ssa Laura Rossi – Dirigente
del Servizio Nidi e Scuole dell’Infanzia.

ARNAS INNOVAPUGLIA S.p.A.

Azienda di Rilievo Nazionale ad
Alta Specializzazione - “G. Brotzu”
di Cagliari
Procedura aperta informatizzata per la
fornitura in service di pompe per terapie
infusionali e per nutrizione enterale e
relativo materiale di consumo per le
esigenze dell’ARNAS “G. Brotzu” per un
periodo di cinque anni, con eventuale
rinnovo per ulteriori due anni. Importo
annuale a base d’asta € 1.109.350,00=Iva
esclusa. Codici CIG vari.
Bando integrale, DGUE, Capitolato speciale
e relativi allegati, possono essere con-
sultati liberamente ed estrapolati dal sito
internet www.aobrotzu.it, dal sito www.
sardegnacat.it o richiesti al Responsabile
del Procedimento Dott. Davide Massacci
(070/539863 e – mail: serv.provveditora-
to@pec.aobrotzu.it), c/o SC Acquisti Beni e
Servizi dell’Arnas “G. Brotzu”.
Le offerte dovranno essere inviate telemati-
camente al sistema della centrale regionale
di committenza Sardegna CAT, entro e non
oltre le ore 12.00 del 22.03.2023 con le
modalità prescritte dal Bando e dal Capi-
tolato Speciale di gara. Le offerte verranno
aperte il giorno 23.03.2023 alle ore 10.00
presso la SC ABS dell’Arnas G. Brotzu P.O.
San Michele.
Il bando di gara è stato inviato alla GUCE in
data 14.02.2023 ed è stato pubblicato sulla
GURI n. 21 in data 20.02.2023.
Il Responsabile del Procedimento
Dott. Davide Massacci
Per la pubblicità legale
rivolgersi a:
tel. 02 2584 6576
02 2584 6577
e-mail
CairorCS Media S.p.a.
pubblicitalegale@cairorcsmedia.it
Via rizzoli, 8 - 20132 Milano
Soggetto Aggregatore della Regione Puglia
Strada Provinciale per Casamassima, Km 3
70010 Valenzano (Bari)
P.I. 06837080727
AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO
(N.ro GARA 8829515)
InnovaPuglia S.p.A. rende noto che, con deter-
minazione n.008 del 19/01/2023 del Direttore
della Divisione SArPULIA è stata aggiudicata
la procedura telematica suddivisa in n. 2 lotti
“APPALTO SPECIFICO N° 15 FINALIZZATO
ALL’ACQUISIZIONE DI HERPES ZOSTER RI-
COMBINANTE ADIUVATO (RZV) E PNEUMO-
COCCICO 15-VALENTE (PCV15) PER TUTTE
LE AZIENDE E GLI ENTI DEL SSR PUGLIA
NELL’AMBITO DEL SISTEMA DINAMICO DI
ACQUISIZIONE “PRODOTTI FARMACEUTI-
CI” ISTITUITO CON AVVISO SULLA GUUE
N. 2020/S 247-610574 DEL 18/12/2020”.
Numero di offerte ricevute: 2. Criterio di ag-
giudicazione: minor prezzo ai sensi dell’art. 95
comma 4 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i..
Aggiudicatari: elenco ditte sul sito www.
innova.puglia.it e www.empulia.it. Valore fina-
le dell’appalto: € 20.805.000,00 IVA esclusa,
€ 0,00 per oneri della sicurezza non soggetti
a ribasso.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito
www.empulia.it.
Data di invio dell’avviso alla UE: 09/02/2023.
Il Direttore della Divisione SArPULIA
Ing. Antonio Scaramuzzi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA
AVVISO DI INDIZIONE DI PROCEDURA APERTA
L’Università degli Studi di Pavia indice una proce-
dura aperta per l’affidamento del servizio di ma-
nutenzione degli impianti elevatori e servoscala
installati nei fabbricati dell’Università degli Studi
di Pavia, comprensivo di servizio di reperibilità
e di interventi di manutenzione straordinaria, di
durata triennale - Importo complessivo presunto
di € 374.845,00=, già comprensivi degli oneri per
la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta pari a €
10.495,00= più IVA - CIG 9640367A82. L’appalto
sarà aggiudicato in base all’offerta economicamen-
te più vantaggiosa ex art.95 del D.Lgs. n.50/2016.
Termine per ricezione offerte: ore 12:00 del 2
marzo 2023. Il bando integrale è pubblicato
sulla G.U.R.I. nonché unitamente alla documenta-
zione di gara sul sito Internet
https://unipv.ubuy.cineca.it/PortaleAppalti.
Responsabile unico del procedimento: ing. Laura Gobbi.
Pavia, 10 febbraio 2023
AREA TECNICA E SICUREZZA
SERVIZIO GARE E APPALTI
IL RESPONSABILE
Dott.ssa Sabrina Rognoni
AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA
“GOLGI – REDAELLI”
Sede legale e amministrativa: Via Bartolomeo D’Alviano n. 78,
20146, Milano, tel. 02/ 72518.1
ESTRATTO DI AVVISO DI GARA
Questa Azienda ha indetto una gara d’appalto,
mediante procedura aperta, per l’affidamento della
fornitura di farmaci e presidi medico-chirurgici
presso grossista per un periodo di un anno,
eventualmente ripetibile per ulteriori 12 mesi, oltre
a eventuali 6 mesi di proroga. Importo complessivo
a base di gara: € 712.500,00 (oltre IVA di legge).
Termine di scadenza delle offerte: 16/03/2023
- ore 12:00. Il bando integrale e gli atti di gara
sono disponibili presso la UOC Appalti e Acquisti,
sul sito web aziendale www.golgiredaelli.it e sulla
piattaforma GPA (https://gpa.appaltiamo.eu).
Il Dirigente UOC Dr. Marcello ZACCARO
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
L'intervista
di Enrica Roddolo
«I
l 6 maggio? Un’in-
coronazione, mol-
tiplicata per due:
“un re crea una re-
gina, mentre una regina non
crea un re”». Lo storico Hugo
Vickers, il più legato ai Wind-
sor, persona di fiducia di Fi-
lippo duca di Edimburgo e di
Elisabetta II, che ha «sorve-
gliato» sulla correttezza stori-
ca del Giubileo di Platino ed è
addentro ai segreti ingranag-
gi della Firm, la Ditta dei Win-
dsor, parla con il Corriere del-
la Sera. Mentre a Londra sale
la «febbre» mediatica per l’in-
coronazione».
Il palazzo vuol togliere la
parola «consorte» al ruolo
della nuova Regina. Perché?
«Nessun mistero: il motivo
per chiamarla Regina consor-
te era per differenziarla dalla
regina Elisabetta: ormai, mesi
dopo la morte di Elisabetta,
non ha più senso quel consor-
te. Camilla sarà Regina».
Con la corona della regina
Mary del 1911 non quella col
diamante della discordia, il
Koh-i-Noor. Carlo non vuole
guai con l’India?
«Sì, il Re è un pacificatore.
Ma ogni cambiamento a que-
sta incoronazione sarà un
precedente per William».
Alle Houses of Parliament
c’è malumore: non tutti i
Lord e i parlamentari entre-
ranno in Abbazia.
«C’è delusione perché ve-
«Sarà un’incoronazione doppia:
così Camilla diventerà regina»
Lo storico Vickers: via la parola «consorte», alla cerimonia anche i suoi nipoti
stiranno in lounge suits, in
Lo storico borghese, niente ermellini. E
solo una manciata, a sorteg-
gio, entrerà a Westminster
Abbey. Carlo vuole aprire a
chi lavora per le charity, per il
Commonwealth...e se nei‘50
furono costruiti spalti dentro
l’abbazia per dare un posto a
tanti oggi è impossibile: 2 mi-
la persone soltanto. E gli inviti
non sono ancora partiti».
La famiglia Windsor avrà
un posto «in prima fila». Ma
quella di Camilla, con i suoi
cinque nipotini?
«C’è l’idea di coinvolgere i
nipoti di Camilla: rispecchia
 Hugo Vickers, l’idea di una famiglia allarga-
educato a Eton ta, come tante. In passato era-
e all’università no figli dell’aristocrazia a svol-
di Strasburgo, gere ruoli come quello di af-
nipote della fiancare la regina mentre vie-
Baronessa ne consacrata con l’olio
Vickers, è lo benedetto che invece tocche-
storico più rà ai nipoti di “nonna” Camil-
vicino ai la. Quanto ai Windsor ci sarà
Windsor di cui la prima linea, i Working Ro-
ha scritto molte yals. Ma sarà difficile come
biografie. già al funerale di Elisabetta
L’ultima quella dare un posto a tutta la fami-
del duca di Kent glia reale. E non è ancora
«A Royal Life», chiaro come vestiranno, spe-
la più famosa ro che le donne, le principes-
«Elizabeth. The se Kate, Anna, saranno in abi-
Queen Mother», to lungo da sera e tiara».
oltre E i principi?
a«Coronation» «Per William ed Edoardo,
sull’incorona- la scelta probabile è l’unifor-
zione di me, come al funerale reale».
Elisabetta II nel Ci saranno i Sussex?
1953 «Il Re vuole con tutto il cuo-
re tenere la porta aperta e li
aspetta, li inviterà. Ma... la po-
sizione di Harry nell’incoro-
nazione di Carlo III è come
quella di Edoardo VIII nel 1937
all’incoronazione del fratello
Bertie (Giorgio VI). Il duca di
Windsor (che regnò per pochi
mesi prima di abdicare e la-
sciare tutto per Wallis Simp-
son), aveva fatto sapere che
“avrebbe potuto essere a Lon-
dra” nei giorni dell’incorona-
zione del fratello... facendo
immaginare che sarebbe
comparso in abbazia. Alla fine
si convinse a dichiarare che
«come Re precedente, era
inappropriato. Seguì l’incoro-
nazione dalla sua tv a Parigi».
Carlo sposò nell’81 Diana
Spencer, ci sarà il conte
Spencer, duro con Carlo al
funerale della principessa?
«Al funerale della regina
era invitato e lo sarà credo al-
l’incoronazione, con le sorelle
di Diana. Come pure l’ex mari-
to di Camilla, Andrew Parker
Bowles, e i figli Tom e Laura».
Poi c’è Andrea.
«Non c’era Andrea al Giubi-
ESTERI 15
#
leo di Platino, ufficialmente
per Covid... potrebbe contrar-
lo di nuovo. O comparire in
posizione defilata».
Chi dei potenti del mondo
sarà invitato?
«Rappresentanze ufficiali e
teste coronate ma questa volta
i principi ereditari più che i
sovrani. Per non offuscare il
Re, Carlo III. È la tradizione».
Che ruolo avrà William?
«All’incoronazione renderà
omaggio, inginocchiandosi,
davanti al padre. Ma per lui
nessun ruolo di coordina-
mento di questa incoronazio-
ne come per Filippo. A propo-
sito, per Edoardo, che da anni
lavora con impegno, il giorno
del suo compleanno, il 10
marzo, potrebbe arrivare il ti-
tolo di duca di Edimburgo».
Filippo, ebbe un ruolo
fondamentale aprendo l’ab-
bazia alla telecamera...
Insieme Carlo «Sì ed era un’unica telecame-
e Camilla a ra in chiesa adesso saranno
Clarence House decine, una sul soffitto».
per il secondo Mr Vickers, quanto ci sarà
anniversario di Elisabetta alla cui incoro-
del bookclub di nazione lei ha dedicato il li-
Camilla: The bro «Coronation» presto di
Reading Room nuovo in libreria, nell’inco-
lanciato in ronazione del Re?
piena «Nulla. Carlo ha definito
pandemia.La tutto, col desiderio di inclu-
Regina è una dere la diversità, dar spazio al-
grande la presenza delle sue tante
appassionata charities... e con lui il duca di
di libri e Norfolk che ha la regia».
letteratura © RIPRODUZIONE RISERVATA
 16 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

Cronache

«Feritaaforbiciate,selomeritava»
Lalitedelle13enniperunragazzino
Mantova, l’inchiesta sulla studentessa modello aggredita da due coetanee. È stata operata
MILANO Nell’immediatezza del principale assalitrice («Se lo sione comunque sotto verifi-
La vicenda pomeriggio di sabato, dinanzi meritava») insieme al suo evi-
Firenze Sull’autostrada A1 ca). Dopodiché, conviene
agli investigatori e soprattutto dente disinteresse per le con- inquadrare degli elementi ge-
 Una 13enne alle psicologhe, non ci sono dizioni della vittima, appunto nerali per contestualizzare: ad
è stata state lacrime non essendoci lasciata a terra sanguinante, a esempio la vita di paese, che
aggredita dapprima stato un pentimen- invocare aiuto, e trasferita in specie nell’adolescenza molto
sabato scorso to. Una posa da dura del resto elicottero nell’ospedale di Ve- regala in termini di protezio-
da due già evidente nella premedita- rona. Che la ragazzina ferita ne e di spazi, ma che allo stes-
coetanee con zione dell’agguato a ripetuti non sia in pericolo, anche se so tempo molto toglie ali-
un paio di colpi di forbice (contro testa, ieri mattina ha subito un deli- mentando l’inquietudine, an-
forbici a volto e braccia) da parte di cato intervento chirurgico, è che se Castelbelforte è un luo-
Castelbelforte, questa 13enne e della compli- stato soltanto un fatto casua- go pacifico, amministrato con
in provincia di ce, coetanea come la vittima, le: centimetri, o anche meno, intelligenza: insomma poteva
Mantova e sarebbe stata uccisa. succedere qui come ovunque
Circa il movente, in una vi- altrove, non è questo ad esse-
 Le tre, che si I voti a scuola cenda per forza di riserbo e re dirimente. E non lo è, vo-
conoscono, si Le indagini puntano massima protezione delle lendo per forza fare della so-
sono protagoniste, non sembrano ciologia da dilettanti, la ricer-
incontrate in un
anche al differente esserci dubbi sull’invidia, sul- ca obbligata di fattori decisivi
parchetto dove rendimento scolastico la rivalità, forse sull’autentico nelle famiglie poiché parlia-
c’è poi stata delle adolescenti odio che da tempo alimentava mo di italiani con lavoro e ca-
l’aggressione propositi di vendetta e non sa, all’apparenza privi di «pro-
con le forbici. aspettava che un’occasione. Al blemi concreti».
Alla base del nonché nella successiva loro riguardo, a Castelbelforte si I carabinieri ci ricordano
gesto ci fuga dal parco della trappola, evidenzia più la differenza di poi l’assenza, nel passato del-
sarebbero un Castelbelforte, 3 mila abitanti voti, ma gli investigatori invi- In fiamme Il camion dopo essere precipitato dal viadotto (foto Vigili del fuoco) le assalitrici, di episodi vio-
ragazzo nella provincia mantovana tano a considerare, magari sì lenti o di insofferenza. Nella
conteso e rug-
gini a scuola.
verso il Veneto.
Oggi gli esiti degli accerta-
in aggiunta all’ottimo rendi-
mento scolastico nella classe Tir giù dal viadotto, morto il conducente testa delle ragazzine, o alme-
no in una di esse, la coetanea
La ragazzina menti saranno inviati al Tri- di terza media di una e non andava punita infliggendo
ferita è stata bunale dei minori che ha giu- delle altre due, una storia di Il conducente di un Tir è morto ieri in un incidente avvenuto sulla A1, terrore e dolore, forse la mor-
ricoverata in risdizione, quello di Brescia. fidanzatini. Ovvero di simpa- Milano-Napoli, tra Calenzano e Barberino di Mugello (Firenze) in direzione te, sennò s’ignora il motivo
ospedale La non imputabilità delle ra- tie di un amico per la 13enne Bologna. Il mezzo ha urtato la barriera di sicurezza sul lato sinistro, poi ha delle forbici portate da casa.
gazzine rende difficile pro- colpita anziché per l’assalitri- invertito rapidamente la direzione finendo contro quella opposta, Andrea Galli
spettare eventuali misure ma ce (la complice avrebbe am- abbattendola e cadendo giù dal viadotto. L’autoarticolato è poi andato in (ha collaborato
rimangono la gravità dei fatti messo spiegando d’essere sta- fiamme e l’autostrada è stata chiusa per alcune ore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giovanni Vigna)
e certe frasi pronunciate dalla ta costretta ad agire, una ver- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
L’allarmerotto,ilgancio
ecinquelenzuola
Ilbossaiutatonellafuga
Nuoro, Raduano ha preso le chiavi indisturbato
L’allenamento per scalare il muro del penitenziario
di Virginia Piccolillo
L’istituto e Alberto Pinna
 Il carcere
nuorese di Aveva un gancio dell’esatta
massima dimensione della profondità
sicurezza Badu del muro di cinta. Aveva tre
‘e Carros fu lenzuola più della dotazione.
costruito nel
1967 e aperto
Il punto scelto per scavalcare
era proprio quello corrispon-
nel 1970 dente alla parte nella quale
mancava la recinzione di filo
 Ha ospitato, spinato. E il sistema di allarme
tra gli altri, il «antintrusione», che scatta
capomafia quando si tocca il muro, era
Luciano Liggio rotto. Sulla fuga del boss di
(morto d’infar- Vieste Marco Raduano dal car-
to in cella nel cere di massima sicurezza di
‘93), Leoluca Badu ‘e Carros emergono det-
Bagarella, tagli che dimostrano come sia
Graziano stato aiutato da fuori e da den-
Mesina, Renato tro.
Vallanzasca Non solo dalla carenza di
agenti che rende normale per-
 Può ospitare sino lasciare senza sentinelle
un istituto di massima sicu-
375 detenuti;
ora ce ne sono rezza o scegliere se utilizzarli
meno di 250 per i servizi o lasciarli in sala
operativa a controllare le tele-
camere. E infatti venerdì po-
meriggio, tra i due appelli
(delle 15.30 e delle 18) non
c’era personale né sulle 5 tor-
rette esterne sempre vuote né
sull’unica, di tanto in tanto,
La storia
di Giulio De Santis
ROMA «Tamara Pisnoli mi
La vicenda guardava mentre con un col-
tello mi ferivano la testa. Fred-
 Tamara da. Poi ha preteso che lavassi
Pisnoli, 39 anni, il sangue dal pavimento della
è stata con- sua camera da letto. Infine,
dannata con senza battere ciglio, ha ordi-
Francesco nato di ammazzarmi. Per sal-
Camilletti e varmi ho finto di essere mor-
Francesco to».
Milano a 7 anni A descrivere questa «Pulp
e 2 mesi fiction» in salsa romana, che
per tentata si sarebbe consumata nella
estorsione, camera da letto di Pisnoli, ex
rapina e lesioni moglie di Daniele De Rossi
oggi sposata con Stefano
 I fatti risal- Mezzaroma, è l’uomo che ha
gono al 2013: sentito la lama penetrargli
la donna aveva nella pelle: Antonello Ieffi, 44
divorziato anni, imprenditore fondatore
dall’ex di una holding immobiliare
calciatore della con sedi dall’Europa al Medio
Roma Daniele Oriente.
De Rossi, che «Se sono vivo, è per puro
stava già con caso — racconta Ieffi —. Di
l’attuale moglie certo, mai scorderò lo sguar-
Sarah do gelido con cui Tamara os-
Felberbaum servava mentre mi picchiava-
no. Mi è rimasta impressa la
smorfia schifata quando ha
visto il pavimento sporco di
sangue. Neanche un briciolo
di pietà o di rincrescimento le
è comparso in volto».
Il racconto di Ieffi è stato ri-
tenuto credibile dai giudici di
primo grado, che hanno con-
dannato Pisnoli — 39 anni, fi-
glia di Massimo, pregiudicato
assassinato in un agguato nel
2008 — a sette anni e due me-
si di reclusione per tentata
estorsione.
Ecco la cronaca di quel 17
luglio 2013 nel ricordo di Ieffi:
sorvegliata e neanche nella sa-
la operativa.
Ad aiutare il boss anche la
superficialità dell’agente che
ha smontato il turno e, come
prassi, non ha riconsegnato le
chiavi in portineria ma le ha
lasciate lì dove lui ha potuto
prenderle due volte. Nelle im-
magini si vede il boss che
 Chi è
CAPOMAFIA
Marco Raduano, 39 anni,
è un boss pugliese. Stava
scontando una condanna
definitiva a 19 anni nel
carcere di Badu ‘e Carros
(Nuoro) da dove è evaso
«LaexdiDeRossichieseisoldi
Epoiordinòdiammazzarmi»
Il racconto choc dell’imprenditore. Pisnoli condannata a 7 anni
«Tamara mi fa convocare a ca-
sa sua per discutere di un affa-
re. Avrebbe voluto da me 200
mila euro perché, a suo dire,
l’investimento di 84 mila euro
che aveva fatto con una mia
società era andato male. An-
diamo in camera da letto, sia-
mo in sei. Le dico che ci sono i
legali, che la richiesta è insen-
sata. Mi rifiuto. Tamara da
quel momento cambia. Il suo
volto si trasfigura. Prima era
serena, poi diventa cattiva.
Quella cattiveria che fa temere
per la propria vita».
I particolari di quei mo-
menti sarebbero perfetti per
la sceneggiatura di un film di
Quentin Tarantino, invece so-
no la realtà vissuta da Ieffi:
«Uno dei presenti si alza, mi
blocca. A quel punto ho avuto
tre secondi per decidere: rea-
gire o lasciarli fare?». Questa
la risposta che si dà l’impren-
ditore: «Meglio tentare di sal-
vare la pelle. Li lascio fare. Mi
picchiano come bestie». L’in-
ferno è solo all’inizio: «Vedo
uno di loro estrarre un coltel-
Le rivelazioni del «Wall Street Journal»
L’agenzia Usa
per l’Energia:
«Covid, fuga
dal laboratorio»
prende la chiave per uscire dal
cancello verso il cortile, la sba-
glia, e torna a prenderne un’al-
tra.
Ma c’è qualcosa di più che
convince gli investigatori a so-
spettare «aiutini». Troppe
coincidenze. A cominciare da-
gli attrezzi usati per la fuga.
Chi gli ha costruito quel gan-
cio su misura, provvidenziale?
Chi gli ha procurato quelle
lenzuola in più?
Sarà questo l’oggetto delle
due indagini aperte, da Procu-
ra e Dap, sull’evasione che, se-
condo chi indaga, è stata og-
getto di una lunga e attenta
preparazione. A partire da un
allenamento compiuto da Ra-
duano. Quando è arrivato in
carcere, sovrappeso, aveva il
soprannome di «’o Pallone».
Ma per scavalcare quel muro è
dimagrito e ha potenziato i
suoi muscoli.
Il film della fuga è quasi del
tutto a favore delle telecame-
re. Ma ci sono due buchi nella
registrazione. Uno riguarda
l’ultimo tratto verso il muro e
l’altro la fuga. Si sospetta che
ad attenderlo ci fossero dei
complici. E ora tutte le forze
dell’ordine sono impegnate in
L a pandemia da Covid-19, molto
probabilmente, è nata da una
fuga dal laboratorio. È la con-
clusione cui è giunta il dipartimento
dell’Energia Usa in un rapporto di
cui ha dato notizia in esclusiva il
Wall Street Journal. Anche l’Fbi ha
sempre sostenuto che il Covid fosse
frutto di un incidente nel laborato-
CRONACHE 17
#
La fuga
una caccia serrata. Nella spe-
ranza che non abbia già la-
sciato l’isola.
Certo a organizzare un’eva-
sione da un istituto tradizio-
nalmente considerato fra i più
sicuri lo ha aiutato il suo sta-
tus. Come tutti i detenuti da
416 bis, in Alta Sicurezza, Ra-
duano aveva la cella aperta per
8 ore al giorno. In più lavorava
nella biblioteca che è a ridos-
so del muro di cinta. Quindi
aveva facilità a osservare le
«falle» nell’organizzazione di
un carcere che meriterebbe
particolare attenzione, visti i
detenuti pericolosi che ospita.
E invece non ha nemmeno un
direttore tutto suo.
In quanto bibliotecario, poi,
riceveva le richieste di libri da-
gli altri detenuti. Cosa che fa-
Le indagini
Dalla biblioteca del
carcere l’uomo vedeva
le falle della sicurezza
Aperte due inchieste
voriva i contatti.
Il pm Andrea Jacopo Ghiro-
ni ha assegnato al Nic (Nucleo
investigativo centrale della
polizia penitenziaria) la dele-
ga delle indagini. Agli atti pe-
rò restano gli allarmi inascol-
tati dei sindacati degli agenti.
Al provveditore della Sarde-
gna Maurizio Veneziano il
Sappe aveva scritto a novem-
bre: «Vigilanza, ordine e trat-
tamento non si ottengono con
sagome di cartone». Un moni-
to che, d’ora in poi, converrà
La sequenza Nelle tre immagini sopra, i momenti ascoltare. Considerato che,
dell’evasione di Raduano (nel tondo). Nella prima in secondo i sindacati, mancano
alto, si cala aggrappato alle lenzuola; nella seconda 18 mila agenti.
l’atterraggio al suolo e nella terza la fuga di corsa © RIPRODUZIONE RISERVATA
lo a serramanico. Chiudo gli
occhi per il terrore. Poi mi
sento penetrare la testa. In
pochi secondi, vengo investi-
to da una sensazione di calo-
re. È il mio sangue che sta ca-
lando sulla fronte, sulle guan-
ce, sugli occhi, ovunque. La
paura mi paralizza. Sono in-
Condannata zuppato del mio sangue. Ri-
Tamara cordo che Tamara guarda,
Pisnoli, senza muovere un dito, gelida
ex moglie e indifferente. Ho creduto di
della bandiera morire». Ieffi però è ancora
giallorossa vivo: «Allora lei mi ordina di
Daniele pulire il pavimento. Poi la
De Rossi, sento ordinare a uno dei pre-
giovedì senti, da vero boss, di portar-
è stata mi in una delle sue case, di
condannata farmi fare il bonifico da 200
a sette anni mila euro e poi di ammazzar-
e due mesi mi. Sì, dice proprio di am-
di carcere mazzarmi».
per rapina, Ieffi è un imprenditore, a
lesioni e suo modo, dalla vita avventu-
tentata rosa. È stato in carcere duran-
estorsione te il lockdown con l’accusa di
(Claudio una truffa sulle mascherine.
Peri/Ansa) Assistito dall’avvocato Luigi
Annunziata, ne è uscito assol-
to con formula piena: «Ho fi-
ducia nella giustizia», dice.
Ma quando, quel giorno
d’estate di dieci anni fa gli uo-
mini di Pisnoli lo caricano in
macchina, prova davvero cosa
sia la paura: «Mi fingo morto
— racconta —. Quelli si fer-
mano, spaventati di essere
beccati con un cadavere in
macchina, e mi scaricano su
un marciapiede. Se sono vivo,
è grazie a quella finzione». Di
Tamara ha un ricordo in bian-
rio di Wuhan, Cina. Ma l’intelligence
Usa non ha un’opinione unanime
sulla vicenda. Quattro altre agenzie
credono più probabile che la pande-
co e nero: «Una donna simpa-
tica e intelligente. Solare.
Scaltra negli affari. Ma è tra-
sparente anche nella sua cru-
mia sia nata per trasmissione natu-
rale, altre due sono indecise. E la
deltà quando la tira fuori. In
tanti mesi solo una volta l’ave-
Casa Bianca ha sottolineato che al
momento «non abbiamo una rispo-
vo sentita rancorosa: quando
aveva parlato dell’ex marito
sta definitiva». © RIPRODUZIONE RISERVATA Daniele De Rossi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 18 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

#
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
Corriere.it
Guardate i video sul sito del «Corriere della
Sera» nella sezione Dataroom con gli
approfondimenti di data journalism
di Milena Gabanelli e Simona Ravizza
L a flat tax, ovvero la tassa piatta al 15%,
viene introdotta dalla legge di Bilancio
2015 del governo Renzi (articolo 1,
comma 64) per lavoratori autonomi con ri-
cavi fino a 25 mila euro, e fino a 50 mila per
chi, ad esempio, fornisce servizi di alloggio
o ristorazione. Con la legge di Bilancio 2019
il Conte I estende il regime forfettario di flat
tax fino a 65 mila euro di ricavi (art. 1 com-
ma 9): al 2020 la platea di beneficiari arriva
a 1 milione e 721 mila, con un reddito medio
stimato intorno ai 21 mila euro.
L’ultimo dato aggiornato al 2022 lo forni-
sce Massimo Bitonci (Lega), sottosegretario
al ministero delle Imprese e del Made in
Italy: «Il regime forfettario per gli autonomi
attrae ben 2,1 milioni di partite Iva». Con la
legge di Bilancio 2023 del governo Meloni
(art. 1 comma 54) la misura viene alzata fino
agli 85 mila euro di ricavi: potenzialmente
interessati almeno 170 mila contribuenti
(vedi il documento dell’Ufficio parlamenta-
re di Bilancio, pag. 52).
Come funziona il meccanismo
Punto uno: la flat tax conviene a chi ha spe-
se basse, perché i costi si detraggono in via
forfettaria in base al tipo di attività (il cosid-
detto «coefficiente di redditività» previsto
per il codice Ateco). Non sono quindi possi-
bili detrazioni Irpef per figli, spese medi-
che, contributi previdenziali facoltativi, ecc.
Punto due: sul reddito imponibile non si
pagano le addizionali regionali e comunali,
che varia da Regione a Regione, da Comune
a Comune. Per chi vive a Roma l’aliquota
dell’addizionale regionale è pari all’1,73% fi-
no a 15 mila euro di reddito e al 3,33% sul-
l’eccedenza; mentre l’addizionale comunale
è lo 0,9%. Per chi vive a Milano l’addizionale
regionale è dell’1,23% fino a 15 mila euro,
dell’1,58% tra i 15 e i 28 mila euro e dell’1,72%
sull’eccedenza; mentre l’addizionale comu-
nale è dello 0,8% per tutti i livelli di reddito.
Punto tre: le fatture vengono emesse sen-
za Iva, e di conseguenza non si scarica.
Punto quattro: con l’adesione al regime
forfettario anche l’aliquota contributiva è
applicata al reddito determinato forfettaria-
mente.
Punto cinque: il contribuente che supera
la soglia degli 85 mila euro di ricavi o com-
pensi (ma non i 100 mila) può rimanere nel
regime forfettario per l’anno in corso. Usci-
rà a partire dall’anno successivo.
Autonomi e dipendenti
Combinate queste varianti ogni partita Iva
fa i propri calcoli per sapere se le conviene o
meno la tassa piatta. La stima è che, una vol-
ta a regime, l’estensione del forfettario tra
65 e 85 mila euro produrrà minori entrate
per 404 milioni l’anno (vedi documento Uf-
ficio parlamentare di Bilancio, pag. 50). In-
tanto monta la rabbia dei dipendenti che
invece le tasse le pagano per intero. Ma qual
è la reale differenza di trattamento fiscale
tra un autonomo che aderisce alla flat tax e
un dipendente? Partiamo dallo stesso im-
porto per entrambi. Per il lavoratore auto-
nomo occorre considerare i ricavi meno le
spese stabilite forfettariamente dal ministe-
ro sulla base del codice Ateco; per il dipen-
dente invece si parte dal suo costo azienda,
dal momento che i contributi versati dal da-
tore di lavoro fanno parte della retribuzione
lorda (il lavoratore acconsente a un salario
più basso perché l’azienda versa una parte
dei contributi). Ecco cosa risulta dai calcoli
fatti per Dataroom da Massimo Bordignon
e Davide Cipullo dell’Osservatorio sui Conti
Pubblici Italiani (Ocpi) dell’Università Cat-
tolica di Milano.
Esempio 1: idraulico
L’idraulico con partiva Iva e ricavi per 65 mi-
la euro che decide di aderire alla flat tax si
mette in tasca 35.052 euro, e tra contributi e
CRONACHE 19
#
Flattax,quantol’autonomo
risparmiasuldipendente
I CALCOLI DELL’OSSERVATORIO SUI CONTI PUBBLICI ITALIANI (OCPI)
A PARITÀ DI IMPORTO INIZIALE LA DIFFERENZA È DI OLTRE 7.000 EURO
LE PARTITE IVA HANNO MENO TUTELE. 32 MILIARDI NON DICHIARATI
Le pensioni
I beneficiari della Flat tax
Lavoratori autonomi
(in migliaia) Ricavi
1 su 4
2015 728 Introduzione tra 25.000 non ha versato
della Flat Tax e 50.000 € abbastanza
2016 935 al 15% per incassare il minimo
di 560 euro al mese
2017 1.027
2018 1.110
0,30% per cassa integrazione, cioè 4.031 eu-
2019 1.721 fino a 65.000 € ro. Il reddito imponibile per fini fiscali è di
2020 1.728
38.452 euro: con un’aliquota media effettiva
del 24,33%, l’Irpef dovuta è di 9.355 euro. Bi-
2022 2.100 sogna poi aggiungere le imposte regionali e
comunali: 1.387 euro se il dipendente è resi-
2023 fino a 85.000 € dente a Roma.
Alla fine, a parità di guadagno il dipen-
Fonte: Ufficio Parlamentare di Bilancio
dente paga tra contributi e tasse 7.342 euro
in più rispetto alla partita Iva in regime for-
fettario.
Cosa prevede
Esempio 2: consulente informatico
Un consulente informatico con 85 mila euro
di ricavi si mette in tasca 35.710 euro, e tra
contributi e tasse ne paga 21.240 (37,3%).
Per la sua categoria i costi forfettari detrai-
bili sono particolarmente elevati, il 33%,
Detrazione forfettaria delle No addizionali Emissione di Aliquota dei contributi cioè 28.050 euro.
spese in base all’attività regionali e comunali fattura senza Iva sul reddito forfettario L’imponibile previdenziale, dunque, è di
56.950 su cui bisogna togliere il 26,23% di
contributi previdenziali (14.938 euro). Sul
Esempio: idraulico (dati in euro) reddito imponibile di 42.012 euro si applica
la flat tax del 15% che è pari a 6.302 euro. Un
PARTIVA IVA DIPENDENTE consulente informatico assunto, invece, che
Su 65.000 di ricavi le spese da codice Ateco costa all’azienda 56.950 ha un reddito netto
sono 9.100 euro (14%) = 55.900 di imponibile di 28.436, e paga per contributi e tasse
28.514 euro (50,1%).
IMPONIBILE PREVIDENZIALE COSTO AZIENDA I calcoli sono gli stessi dell’idraulico di-
55.900 55.900
pendente, con la differenza che il contribu-
Reddito imponibile Reddito imponibile to previdenziale a carico dell’azienda per
41.237 38.452 malattia e disoccupazione è un po’ più bas-
so (5,5%), e la sua aliquota media effettiva è
del 25,01% (pari a 9.965).
Alla fine dei conti, il consulente informa-
tico assunto paga tra contributi e tasse
7.274 euro in più rispetto alla partita Iva.
TASSE E CONTRIBUTI REDDITO NETTO TASSE E CONTRIBUTI REDDITO NETTO
Dove pende la bilancia
20.848 35.052 28.190 27.710 A conti fatti il lavoratore autonomo paga
meno tasse, ma non ha le tutele del lavora-
tore dipendente (ferie, malattia, maternità,
Previdenziali a suo carico (26,23%) 14.663 Previdenziali a carico 13.416 disoccupazione), però non ha nemmeno
dell’azienda (31,58%)
Flat tax (15%) 6.186 versato i contributi relativi. In più ha tutta
Previdenziali a suo carico (9,19%) 3.904 l’incertezza legata all’andamento del lavoro.
Sono differenze innegabili, ma il mecca-
Cassa integrazione (0,30%) 127 nismo veicola anche altre iniquità e distor-
Aliquota media (24,33%) 9.355 sioni. Nel caso in cui un lavoratore abbia un
+ Imposte regionali e comunali 1.387 reddito da lavoro dipendente sopra i 30 mi-
! A parità di guadagno il dipendente incassa 7.342 € in meno
la euro e una partita Iva, ai ricavi di quest’ul-
tima non può essere applicata la flat tax.
Secondo i calcoli dell’Ufficio parlamenta-
Fonte: Massimo Bordignon e Davide Cipullo dall’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
re di bilancio (organo indipendente) tre
contribuenti su 4 (77%) che aderiranno al-
l’estensione della flat tax fino a 85 mila euro
Flat tax: criticità appartengono al 10% di contribuenti con
reddito da lavoro più elevato (vedi il docu-
85.000 85.000 mento Upb, pag. 63). Non solo, in via gene-
rale e rispetto al regime ordinario, più cre-
scono i ricavi e maggiore è il risparmio: ol-
tre i 50 mila euro di ricavi è di 4.000, oltre i
60 mila di 6.000, oltre i 70 mila di 8.000, ol-
Non applicando l’Iva Per non sforare Per non superare Gli autonomi tre gli 80 mila di 9.000 (vedi il documento
non c’è interesse la soglia non c’è la soglia si tende non dichiarano al Fisco fig. 1).
a chiedere fattura l’incentivo a crescere a fare nero il 69% dei redditi Non applicando l’Iva e non scaricandola,
chi aderisce alla flat tax non ha interesse a
richiedere la fattura sugli acquisti. Per stare
tasse ne paga 20.848 (37,3%). 27.710 euro, e tra contributi e tasse ne paga dentro alla soglia degli 85 mila euro non c’è
I passaggi sono quelli che seguono (e so- 28.190 (50,4%). Partiamo dal costo all’azien- l’incentivo a crescere, e per non sforare c’è
no schematizzati nei grafici su Corriere.it). da di 55.900 euro. L’impresa paga il 23,81% l’incentivo a fare un po’ di nero. Già ora i la-
Dai 65 mila euro vengono tolti i costi forfet- di contributi previdenziali IVS (invalidità, voratori autonomi non dichiarano al Fisco il
tari previsti per la sua categoria che am- vecchiaia, superstiti) e il 7,77% per malattia, 69% dei redditi, pari a 32 miliardi di euro nel
montano al 14% (9.100 euro), e arriviamo a disoccupazione, ecc., pari a 13.416 (per le 2019 (qui il documento).
55.900. Poi si sottrae il 26,23% di contributi complicazioni del Fisco la percentuale è cal- E infine quando si va in pensione un lavo-
previdenziali previsti dalla gestione separa- colata con una formula matematica sull’im- ratore autonomo su 4 non ha versato abba-
ta Inps (14.663 euro), per arrivare al reddito ponibile previdenziale). stanza per incassare il minimo, cioè 571 eu-
imponibile di 41.237 euro su cui si applica la Fatta la sottrazione sono 42.484 euro, che ro mensili. Quel che manca ce lo sta metten-
flat tax del 15% (6.186 euro). è l’imponibile previdenziale su cui il lavora- do lo Stato: 2,6 miliardi l’anno.
Guardate cosa succede, invece, se l’idrau- tore versa un’aliquota del 9,19% per i contri- Dataroom@corriere.it
lico è un dipendente: il reddito netto è di buti IVS a suo carico, e un’aliquota dello © RIPRODUZIONE RISERVATA
 20
CRONACHE Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

 Domani «Buone Notizie» in edicola gratis con il «Corriere»

«Storie capaci di ispirare»
nuovo evento promosso dall’associa- ciechi di Milano per riaffermare l’im-
zione art4sport fondata dalla campio- portanza del «saper chiedere aiuto».
nessa di scherma Bebe Vio con la sua E poi quella di Giuseppe Verlengia, ri-

Bebe Vio premia chi fa il bene

famiglia. «Se racconti una storia bella
— questa la sua sintesi per spiegare
l’iniziativa — fai innamorare le perso-
ne. Gli Awards vogliono essere uno
stimolo anche per coloro che voglio-
costruita tanti anni dopo da un ricer-
catore abruzzese grazie a diari di
guerra inglesi: parla di un contadino
che durante l’occupazione tedesca
diede rifugio ai fuggiaschi salvando-

C’ è Mattia Villardita, che di lavo-
ro sta nel porto di Vado Ligure,
ma appena può si veste da Spi-
derman e va a trovare i bambini rico-
verati negli ospedali di tutta Italia. Op-
pure c’è Aisha Coulibaly, che ha rea-
lizzato una piattaforma di servizi per
incrociare domanda e offerta di lavo-
ro a favore migranti e rifugiati. C’è Ma-
ria Clementi, una mamma che da an-
ni accoglie bambini in affido. E c’è Da-
niele Cassioli, nato cieco, pluricam-
pione di sci nautico e con tre record
del mondo , che «vede» attraverso lo
sport e lo racconta ai giovani perché
possano affrontare la vita con lo stes-
so spirito. E poi Federica Gasbarro,
che Forbes mette fra i 100 giovani ita-
liani potenziali leader del futuro; e
l’«Alfiere» anti-bullismo David Fab-
bri; e la preside Daniela Boscolo che
nella sua scuola ha avviato il «super-
mercato dell’integrazione»; ma l’elen-
co dovrebbe continuare perché è
quello delle quindici esperienze che il
30 marzo a Milano saranno racconta-
te — e cinque infine premiate — nel-
l’ambito di «WEmbrace Awards», il
La copertina Il numero di «Buone
Notizie» che domani uscirà
in edicola con il Corriere della Sera
no fare qualcosa per gli altri e magari
non sanno come partire o in che mo-
do farlo. Bastano anche gesti piccoli,
perché sanno diventare grandi. Le
storie che racconteremo agli Awards
sono capaci di ispirare gli altri».
Sono i racconti che troverete come
tema di copertina nel prossimo nu-
mero di Buone Notizie, in edicola do-
mani gratis con il Corriere. Tra le altre
storie di questa settimana il «Dialogo
al buio» compiuto da Mr.Rain, il rap-
per che dopo l’esibizione a Sanremo
ha incontrato i suoi fan all’Istituto dei
ne decine.
E questa è l’ultima «anticipazione»
che faremo, perché dalla prossima
settimana non ce sarà più bisogno: le
Buone Notizie e tutti gli approfondi-
menti a esse correlati entreranno in-
fatti, a partire da martedì 7 marzo,
nella «foliazione» principale del vo-
stro quotidiano e non sarà più neces-
sario richiederne l’inserto in edicola.
Ma questo, solo dalla prossima setti-
mana: domani fatelo ancora.
Paolo Foschini
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ESERCIZI
DI INSOSTITUIBILITÀ
di Alessandro D’Avenia Camminare è un esercizio
di insostituibilità: non può
SEGUE DALLA PRIMA
 ULTIMO farlo nessuno al mio posto.

G
ià il famoso esplora-
tore islandese di Leo-
pardi, dopo un lungo
viaggio ai confini del
mondo, aveva scovato e inter-
rogato la Natura sul segreto
della felicità, senza però rice-
vere alcuna risposta se non la
morte: la Natura fa il suo cor-
so ed è a noi indifferente, co-
me ci ha ricordato il recente
terremoto (anche se indiffe-
renti — cioè incapaci di co-
gliere le differenze — a volte
siamo noi più preoccupati di
Sanremo che di quelle popo-
lazioni). Ma in questi due
film non c’è la Natura, astra-
zione senza relazione di una
cultura che legge la realtà co-
me una macchina (emblema-
tico nel secondo film il mo-
mento in cui il montanaro di-
ce a una ragazza che non esi-
BANCO Esercitarsi a essere insostitui-
bili serve a diventarlo e si sco-
pre quanto spesso vendiamo
Lo scrittore Alessandro il nostro corpo al nulla.
D’Avenia tiene ogni lunedì La vita, a esserne discepoli,
sul Corriere la rubrica è maestra generosa: risponde
«Ultimo banco». nella misura in cui siamo pre-
Attraverso i personaggi senti e facciamo domande.
che abbiamo amato o Un boccone di realtà mi nutre
odiato a scuola, l’autore molto più di uno digitale e
risveglia in noi una possi- rende il cuore più intelligen-
bile arte di vivere il quoti- te: attento e paziente, le due
diano con entusiasmo qualità dell’amore. Faccio
scoperte e ricevo ispirazioni,
come un Colombo metropoli-
tano che trova il Nuovo Mon-
do, cioè un mondo rinnovato.
Il secondo esercizio è quel-
lo del «come stai». All’inizio
dei messaggi non scrivo più
«come stai?» (spesso sostitu-
ito dalla formula «spero tu
stia bene», per evitare la ri-
sposta altrui) per poi chiede-
re ciò che voglio, ma dico su-


Passi salutari
Camminare risana la
relazione corpo/spirito:

L’inversione
All’inizio dei messaggi
dico subito ciò che voglio
si entra in contatto, e solo alla fine chiedo:
ILLUSTRAZIONE DI GIANCARLO CALIGARIS

con ogni cosa/persona «Ma tu, come stai?»

ste la Natura ma quel prato,
quel bosco... cose con un no-
me che permette una relazio-
ne viva), ma c’è la Creazione,
parola che, senza bisogno di
aderire a una fede, lascia in-
tatto il mistero di un ordine
iscritto nelle cose che diventa
quindi un invito alla scoperta,
all’incontro, alla cura.
La bellezza del mondo è
per me una domanda assor-
dante: le cose non sono tenu-
te a essere belle eppure lotta-
no per esserlo, e in questo per
me c’è una promessa, una ri-
chiesta, un’ispirazione. An-
che le relazioni tra gli uomini
potrebbero essere così, ma
l’uomo preferisce imporre la
sua di legge. Quando il musi-
cista del primo film decide di
non voler vedere mai più
l’amico per creare il suo capo-
lavoro, impone una legge che
esclude l’altro se non è utile al
proprio successo, un’ideolo-
gia che lo disancora dalla re-
altà e innesca la distruzione
di sé e del mondo. Di contro
gli amici del secondo film
non perdono se stessi proprio
perché non si perdono tra lo-
ro. I due film, in controten-
denza per ritmo e fisicità del
racconto, mi hanno aiutato a
sentire con più precisione un
bisogno che, con il tempo e in
questo nostro tempo, cresce
in me: un modo di vivere che,
ridimensionata l’ossessione
del fare per esistere, prediliga
il ricevere per esistere, riceve-
re è infatti la condizione ne-
cessaria per incontrare cose e
persone, sentire come pro-
pria carne la corteccia di un
albero e la pelle di una perso-
na. Quando corazziamo l’ego
impaurito dalla morte con il-
lusioni di immortalità, come
il famoso cavaliere inesisten-
te di Calvino, tutto armatura,
cose e persone diventano
ostacolo o strumento: non
esistono più con noi ma per
noi, da creature, e quindi da
consanguinei, si riducono in
scorte ed, esaurite, in scorie.
Per imparare a sentire il
mondo come mia carne ho
quindi cominciato a fare due
esercizi. Il primo è cammina-
re, attività ancora libera da
performance (sebbene ades-
so anche i passi vengano con-
tati per smaltire calorie) e il
cui fine è l’azione stessa del
camminare. Camminare risa-
na la relazione tra corpo e spi-
Dalle Marche a Roma
Il provveditore
«nostalgico»
chiamato
al Ministero
bito ciò che voglio e solo alla
fine chiedo: «ma tu, come
stai?». Questo permette agli
altri, come alle cose mentre
cammino, di avere lo spazio-
tempo per dirsi, essere il fine
e non un mezzo. Il verbo «sta-
re» del «come stai?» significa
rito, tra corpo e mondo: si en- nostra psiche. Qualcuno pen- «come abiti la vita? dove
tra in contatto, con tatto, con serà che ho tempo da perde- sei?».
ogni cosa/persona che diven- re, quando si tratta proprio di Ho bisogno, io per primo
ta una parola rivolta solo a una scelta che ne sottrae ad in un contesto così veloce e
noi. Basta poco ogni giorno, attività più utili, redditizie, disincarnato, di sostare (so
purché si usino tutti e cinque divertenti. Mi obbligo a cam- stare?), cioè di una «stanza»
i sensi (senza telefono, e fac- minare, non a vagare come per raccontare. I due esercizi
cio fatica): l’inesperienza cor- un flâneur, ma libero da se- (ognuno può trovare i suoi),
porea e feriale del mondo è condi fini, a parte raggiunge- camminare e far stanza, mi
una delle ferite più gravi della re i luoghi dove sono diretto. stanno aiutando a ricevere la
vita che non riesce a raggiun-
germi quando sono altrove,
impegnato a impormi più che
a dispormi. «Cammino» e
U go Filisetti, il direttore generale dell’Ufficio scolastico
regionale delle Marche negli anni scorsi al centro
delle polemiche per messaggi ritenuti nostalgici
(una citazione di Mussolini, un’equiparazione tra partigiani
«stanza» danno a cose e per-
sone la possibilità di un in-
contro d’amore e, insieme,
diventiamo il centro del mon-
e repubblichini di Salò), lascia l’incarico e dai primi di
marzo sarà a Roma, chiamato a far parte della segreteria
do, anche se non fa notizia.
Ma per me la silenziosa noti-
tecnica del ministero dell’Istruzione e del merito per
partecipare a due tavoli, uno sull’«autorevolezza dei
zia è questa: se un punto
qualsiasi dell’universo può
docenti» e l’altro sull’autonomia differenziata. Sui nuovi diventare il suo centro, forse
incarichi interviene la deputata Irene Manzi del Pd: «Una questa è la legge della gioia
scelta divisiva». quotidiana.
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Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
UN PERSONAGGIO,
UNA CITTÀ
ROMA
CAPOCCIA
di Valerio Cappelli
A
ndiamo a caccia di
ricordi, aneddoti e
immagini con Dan-
te Ferretti. Dove ci
vediamo? «Sulla lu-
na», risponde. E pensiamo a
E.T., in fondo Spielberg è uno
dei pochi maestri che manca-
no alla sua tavolozza. È scanzo-
nato e ironico. Ha l’innocenza
di un bambino. E ha una sag-
gezza contadina, quest’uomo
tenace e umile che ha portato
la provincia italiana a Hol-
lywood. Quando le parole si
gonfiano, il grande scenografo
sminuisce, devia, taglia corto.
Arrivò a Roma a 17 anni, in-
seguendo il suo sogno: il cine-
ma. I suoi angeli custodi si
chiamano Pasolini, Fellini,
Scorsese. Per il film Kundun
conobbe il Dalai Lama che su
una piantina disegnò la sua ca-
sa natale: «Gli chiesi di firmar-
la, ha visto mai che me la possa
rivendere, gli dissi scherzan-
do». Ha una parete di premi
dove spiccano i sei Oscar, divi-
si tra lui e sua moglie France-
sca Lo Schiavo che fa la set de-
corator: «I premi sono esatta-
mente come i miei anni, 80».
Li ha compiuti ieri.
Com’è entrato il cinema
nella sua vita?
«Da ragazzino rubavo i soldi
dalle tasche di papà e andavo a
vedere un film dopo l’altro.
Siccome a scuola mi rimanda-
vano ogni anno a settembre,
mio padre vedeva il mio futuro
accanto a lui nella sua falegna-
meria di Macerata (sono cre-
sciuto in una povertà dignito-
sa); però gli strappai la pro-
messa che se mi avessero pro-
mosso alla maturità mi
avrebbe mandato a Roma a
studiare alle Belle Arti». Face-
vo pratica dallo scenografo di
Blasetti, che mi chiese di fargli
Gli80annidiDanteFerretti:papàmivoleva
falegname,finiiaCinecittàgrazieaunasuora
da aiuto. Disegnavo su un tavo-
lino contro il muro. Le prigio-
niere dell’isola del diavolo è
stato il mio primo film. Avevo
19 anni».
Dopo poco incontrò Pier
Paolo Pasolini.
«Ero aiuto scenografo di
Luigi Scaccianoce nel Vangelo
secondo Matteo, solo che Luigi
seguiva più progetti insieme e
alla fine Pasolini (con cui feci
tutti i suoi film, dandoci del
lei), manco ci parlava. Così per
Edipo re diede a me tutto il la-
voro, anche se come titolare fi-
gurava Luigi; al momento di ri-
tirare il Nastro d’Argento nem-
meno mi nominò. Una matti-
na tornai di corsa a casa perché
volevo andare al mare a Frege-
ne e mi ero dimenticato il co-
stume. Squillò il telefono, era
Renzo Rossellini, produceva
Medea: Fai la valigia, fra tre ore
ti passo a prendere e andiamo
in Cappadocia. A fare che? Pa-
solini ti vuole per Medea. E do-
v’è la Cappadocia? Preparati e
basta. Ricordo Maria Callas
che la sera cantava per il suo
cagnolino. Arrivato sul set, Pa-
«A Pasolini davo del lei,
la Callas cantava per il cane
Quella notte in cui dormii
accanto a Naomi Campbell»
Red carpet
Dante
Ferretti,
scenografo
vincitore
di tre premi
Oscar,
ieri ha
compiuto 80
anni (Ap)
solini mi disse di preparare il
Chi è carretto che avrebbe dovuto
guidare la Callas, domani ti da-
 Dante Fer-
retti, scenogra-
rò il copione, aggiunse. Inven-
tai qualcosa con stoffa, pelle e
fo e costumista
di fama
cuoio. Pasolini mi ha insegna-
to la spiritualità. Si era creata
internazionale, una comunione poetica tra
ha compiuto noi, ho capito cosa significa
ieri 80 anni avere una visione e cosa vuol
dire trasformare la vita in arte.
 Con la mo- La sua morte è stata caravagge-
glie Francesca sca, la negazione dell’uomo
Lo Schiavo ha che avevo conosciuto».
vinto sei Oscar E poi?
con The Aviator «Scaccianoce mi richiamò
(2005, regia di per Satyricon di Fellini, il qua-
Scorsese), le gli chiese una tonalità di bei-
Sweeney Todd ge per un interno. Non gliene
(2008, di Tim andava bene nessuno, finché
Burton) e Hugo io per terra vidi un pezzo di
Cabret (2012, cartone e a Federico dissi: ma-
di Scorsese) estro, è questo il colore che
cerca? Lui annuì e chiese, ma
tu chi sei? Sono qui sul set da
tre mesi. Mi chiamava Danti-
no, mi diceva guarda che tu
devi lavorare per me. La rin-
grazio ma perché mi vuole ro-
vinare, risposi, mi dia dieci an-
ni di esperienza. Una notte, a
Cinecittà, sotto un lampione,
CRONACHE
io uscivo dal set di Todo modo
e lui da Casanova. Mi disse,
dieci anni sono passati. Con
Fellini ho fatto i suoi ultimi sei
film».
Sono vere le leggende dei 67
set per Le avventure del baro-
Un passato con la droga ne di Münchhausen di Terry
Gilliam?
«Il budget si gonfiò fino a
Muore a 66 anni raddoppiare, 46 milioni di
dollari, e quando finirono i
il fratello di Madonna soldi feci costruire la mongol-
fiera con la biancheria intima
issata da una gru. Quel matto
A
nthony Ciccone, il fratello maggiore di Terry disse, ci siamo incon-
di Madonna, è morto venerdì a 66 trati e abbiamo spiccato il volo.
anni. Ad annunciarne la scomparsa Uno dei grandi flop della storia
è stato il musicista Joe Henry, marito di del cinema è un capolavoro di
Melanie Ciccone, una delle sorelle della fantasia e visionarietà: fu la
pop star. Anthony ha combattuto a lungo mia prima nomination agli
con l’alcolismo e la Oscar».
tossicodipendenza. Era Una fantasia del tutto diver-
anche finito a vivere per sa da quella di Fellini.
anni sotto un ponte di «Federico mi chiedeva:
Traverse City, nel Dantino, cosa hai sognato sta-
Michigan. Nel 2017, dopo notte? Io non lo ricordavo, il
un lungo percorso di giorno dopo stessa domanda e
riabilitazione, era tornato stessa risposta. Il terzo giorno
Ex clochard a casa. Era uno dei sette per farlo contento gli dissi, sì,
Anthony Ciccone fratelli della pop star, me ricordo il sogno di stanot-
assieme a Mario, te. Quando da ragazzino ac-
Melanie, Christopher, Paula, Jennifer e compagnavo mamma dalla
Martin. Per la celebre sorella non aveva mai sarta, io accucciato per terra
speso parole affettuose. Una volta al Daily guardavo sotto la gonna delle
Mail disse: «Madonna? Non le ho mai donne. Rimise il mio sogno
voluto bene e lei non ne ha mai voluto a nella Città delle donne, è la
me». © RIPRODUZIONE RISERVATA scena in cui Mastroianni viene
rapito in cielo da una mongol-
21
#
fiera che sono le gambe di una
procace, enorme bambola
gonfiabile. Oppure gli parlai
della macellaia di Macerata
che quando si chinava per ta-
gliare la carne mostrava il suo
seno smisurato. Sul set a Cine-
città ci venne a trovare Martin
Scorsese, si era appena sposa-
to con Isabella Rossellini. Gira-
vamo la scena del bordello.
Fellini disse a Martin, beh, non
è il posto migliore per la vostra
luna di miele».
E Scorsese la chiamò...
«Una decina d’anni dopo,
per L’età dell’innocenza. Ho
lavorato nove volte con lui. La
major di Hollywood MGM mi
fece volare sul suo aereo priva-
to: enorme, a bordo c’erano un
ristorante e il figlio di Sinatra
che suonava. Avevamo letti al
posto delle poltroncine, con
delle tende per la privacy. Ac-
canto a me intravedevo la sa-
goma nera di una modella.
Quando aprì la tenda feci un
salto e mi dissi: ho dormito ac-
La città delle donne
«Martin Scorsese
in luna di miele con
la Rossellini venne
a trovare Fellini sul set»
canto a Naomi Campbell».
Ma i pizzini che scambiava
con sua moglie Francesca Lo
Schiavo prima di fidanzarvi?
«Avevamo scoperto di esse-
re vicini di casa, erano biglietti
che ci lasciavamo sul cruscotto
dell’auto, comunicazioni di
servizio: cosa fai, dove ci vedia-
mo. Non volevo che lavorassi-
mo insieme, ma sono uno che
cede subito. Ed è andata benis-
simo. Ora sto lavorando a un
film musical americano intito-
lato Verona, su Romeo e Giu-
lietta, diretto da Timothy Bo-
gart. Siccome non ho memo-
ria e non ricordo nulla, per
non sbagliarmi lo chiamo
Humphrey Bogart».
È vero che per The Aviator
pensò a Macerata bombar-
data nella Seconda guerra?
«Sì, nei bozzetti di quel film
ho disegnato cieli annuvolati
da enormi ali metalliche, scie
minacciose, rombi violenti
che riempiono lo spazio fino
quasi a farlo esplodere. Era il 3
aprile 1944. La nostra casa fu
demolita, mio padre perse una
gamba, io avevo un anno e due
mesi, fui estratto dalle macerie
da mia madre dopo quasi due
giorni. Ci ho ripensato veden-
do i bambini turchi e siriani
del terremoto».
Chi è Dante Ferretti?
«Un megalomane. Realizzo
architetture mastodontiche.
Sono il contrario dello sculto-
re, che scava e toglie: io, ag-
giungo. Ma nel nostro lavoro
dobbiamo fare degli errori, se
è tutto troppo perfetto, sem-
bra finto».
Cosa le manca di Fellini?
«Le bugie».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 22
CRONACHE
Moda La Fashion Week di Milano
Intimità color cipria
L’intimità «come antidoto
ad un momento di eccessi te-
atrali». Così Giorgio Armani
scrive semplicemente «Ci-
pria». Che è un colore, che è
un gesto, che è un momento
fra i più intimi nel rito del ve-
stirsi. È l’ultimo tocco che
ogni donna si concede prima
di andare. Lo stilista presenta
la nuova collezione in via Bor-
gonuovo, ancora una volta, e
non senza un senso: quello di
continuare a raccontarsi in
quella che per lui è casa. E tut-
to torna anche negli abiti. Il ti-
tolo a sottolineare proprio il
desiderio e l’esigenza di ritro-
vare un rapporto più persona-
le, intimo, con i propri vestiti.
Lo show si apre con le model-
le accomodate in salotto, in-
tente a chiacchierare, rilassate
e ... senza cellulare. Indossano
abiti fluidi, setosi come pigia-
mi, scialli, pantaloni morbidi,
pullover, giacche allungate e
tuniche impalpabili: i colori
sono della palette dei nudi e
trasmettono a loro volta una
sensazione di leggerezza e
grazia.
Spesso i pezzi si sovrap-
pongono e il denominatore
comune sono i pantaloni di
tulle color rosa. Un vezzo, che
è anche l’unico perché la col-
lezione è fra le più essenziali
del creativo. Fra le mani le ra-
gazze hanno piccole borse
«Prima», la storica bag di Ar-
mani, rivista in mille e più
versioni. I volti sono naturali e
i capelli raccolti. Nulla a inter-
rompere la silhouette «puli-
ta». Solo la sera ecco piccoli
baschi di velluto e frange di
perline. E un nero che entra in
punta di piedi e divide la sce-
na con un color mandarino
caldo e stampe di grandi fiori:
pantaloni maschili con le pin-
ce e tanti gilet «preziosi» sulla
pelle nuda, praticamente la
nuova divisa per la notte.
«Una donna anche scoper-
ta nella sua intimità, certo —
dice lo stilista — che si è vesti-
ta con molta cura, molta at-
Il bilancio del presidente della Camera della moda
«Un’energia «C’
fortissima
(e 70 milioni
di indotto)»
Il richiamo di Giorgio Armani alla
dimensione privata «come antidoto
ad un momento di eccessi teatrali»
Bottega Veneta tenzione e con piacere di ve-
Alla sua stirsi. Che usa i colori che nor-
seconda malmente usa per il proprio
collezione, viso, dal rosa leggero al sabbia
Matthieu Blazy bagnata». Ancora nuovi sug-
ha proposto 81 gerimenti, dunque, alle don-
look, maschili ne, alla moda: «La moda è sta-
e femminili: ta un impegno notevolissimo.
completi che Sopratutto perché ho tenuto
sembrano in fermo il mio principio che la
flanella grigia moda è fatta per le donne».
ma sono in Appunto.
nappa e abiti a Una «parade» per la strada,
ruota di quelle che uno si incanta a
è voglia di vestire
con moda bella.
Quello che sta
succedendo, e che paga la
filiera italiana, è il grande
ritorno alla qualità. Tutti i
brand, da qualsiasi parte del
mondo provengano, se
puntano ad avere prodotti di
valore vengono a produrre
qui, così la settimana della
moda sta diventando una
finestra sull’artigianalità. Si è
tornati a parlare di quanto
sia importante la filiera e poi
di giovani, protagonisti dei
temi del momento:
inclusività, sostenibilità e
tecnologia». Nell’ultima
giornata, il presidente della
Camera nazionale della
guardare perché ogni parteci-
pante ha qualcosa di speciale
da esibire. Matthieu Blazy al
suo secondo show per Botte-
ga Veneta riesce a fare quello
che in pochi, nomi nuovi,
stanno facendo: stupire un
look dopo l’altro. Dunque 81
uscite incredibili perfette in
creatività, sperimentazione e
prodotto. Che sia la calza scar-
pa che sembra lana ma è pelle
o il jeans e la camicia bianca
che in realtà sono in nappa
La coda all’esterno dell’hub di Camera della moda
dedicato ai talenti emergenti
Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera
Fra amiche
Due momenti della collezione
per il prossimo autunno
inverno di Giorgio Armani,
intitolata «Cipria». La sfilata
è stata aperta da modelle
che conversano sedute
su un divano, fra loro
un’intimità da amiche, ed è stata
chiusa da un gesto tanto
quotidiano quanto seducente,
quello di una modella che,
mentre incede lungo la
passerella, si sistema
il trucco guardandosi
nello specchietto del suo
portacipria.
come i completi pigiami
che sembra flanella gri-
gia, o il cappotto con le
frange tutto tagliato a
pezzo unico o i paletot-
giacche a doppio. Anco-
ra: gli abiti a ruota spal-
mati come certe opere
di Gaetano Pesce. I
cuissard intrecciati e le
big-rigide. Lo stilista
alza cosi l’asticella della
stagione a un livello su-
periore, complice an-
che la scenografia fatta
delle statue del Boc-
cioni e alcuni bronzi
romani. Omaggio
alla storia italiana.
Da Bally lo show
aspetta Adrien Brody
e la compagna Georgi-
na Chapman e poi co-
mincia; dal luogo, la
casa degli Atellani, dove
Michelangelo visse e dove
Bernard Arnault ha messo gli
occhi, s’intuisce che Rhuigi
Villaseñor voglia ritornare
con il brand a un lusso esclu-
sivo. Così il mood: certe loca-
lità sciistiche e club di equita-
zione,fra cuissard e trench di
pitone, mini e maglieria-velo,
body di paillettes e puffy over.
I piumini sono il must an-
che da Luisa Spagnoli che li
fa di maglia (è la lana il
must) e colorati da indossare
con svelti completi dai pan-
taloni scampanati. Pazzesco
il lavoro di Tomo Koizumi, il
giovane designer supportato
in tutto da Dolce e Gabbana
(dalla produzione allo
show) che grazie ai tessuti
avuti (le stampe Sicily e tulle
e tulle colorato) crea abiti nu-
voli allegri e colorati. France-
sca Liberatore, infine, che Giorgio Armani
gioca a scacchi con la sua mo- Il rosa cipria
da: i modelli e le modelle so- dell’abito
no i pezzi. Gli abiti identifica- scivolato
no i ruoli. La collab con Errea portato con
(brand sportivo tecnico) per- il gilet e
mette alla romana di adden- indossato
trarsi (bene) nei look sportivi. sopra pantaloni
Paola Pollo di tulle
© RIPRODUZIONE RISERVATA anch’essi rosa
moda Carlo Capasa traccia il
bilancio «super positivo»
della Milano Fashion Week
milioni di indotto in una
settimana solo per ristoranti
alberghi e trasporti, senza
Woman’s 2023 con un
calendario serratissimo di
eventi e party fino a notte
calcolare il retail, le vendite,
e questo ci fa pensare di
poter superare i 200 milioni
fonda, spinta da numeri: più nelle quattro settimane
18 per cento il fatturato della dell’anno, se pensiamo che
moda 2022 (a 98 miliardi di erano 130 milioni nel
euro). La sorpresa? «Questa 2019…». Prende il telefono e
energia fortissima che ho
sentito nella città: più 20 per
cento l’affluenza di persone
rispetto al 2019 pre-Covid,
apre le foto. «Questa è la
coda fuori dal nostro Fashion
Hub nella nuova sede di
Palazzo Giureconsulti, lo
nonostante dalla Cina siano spazio che Camera Moda
arrivate in numero limitato dedica ai talenti emergenti: 4
per le complicazioni: non ci mila persone al giorno che
sono voli diretti, non si può vengono a vedere i progetti e
sorvolare la Cina...». Il le idee dei giovani».
presidente snocciola i primi M. T. V.
risultati: «Abbiamo avuto 70 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
Bally Ritorno a un lusso esclusivo
I piumini di Luisa Spagnoli
Philipp Plein Western chic
Lo sport di Francesca Liberatore
I volumi di Tomo Koitzumi
Corriere.it
Nel Canale
Moda le
collezioni
per il prossimo
inverno e i
personaggi di
questa Fashion Il presidente della Camera della moda, Carlo Capasa,
Week di Milano con Santo Versace e la moglie Francesca De Stefano
Sembra pelliccia, ma è cashmere
I dettagli della moda intelligente
I pantaloni hanno volumi sempre più importanti. Maglieria protagonista
Il gilet in shearling volumino-
I trend so e lungo fino al polpaccio in re-
altà è 100 per cento cashmere. Il
 Il pantalone tailleur con il revers taglio smo-
couture Con le king è in nappa «guanteria» e si
pinces scende capisce di che confort si tratta.
fluido e lungo Eleventy spinge su l’asticella
della qualità (dei filati e delle la-
 Dolcevita Il vorazioni), ma i colori sono quel-
pull di maglia li della natura: i marron, i grigi, il
leggera è pezzo bianco gesso, il beige. Protagoni-
immancabile, sti sono i pantaloni che oggi di-
da indossare ventano un capo importante, ele-
anche sotto la gante. Nei nuovi tessuti pregiati e
camicia femminili si arricchiscono di
pinces, disegnano volumi fluidi,
 Mini o Maxi sono il degno complemento ai
La gonna è
tornata, mini, al
cappotti in preziosa flanella che
si chiudono a vestaglia. Qua e là
polpaccio o
frusciante
dettagli in pelliccia (sostenibile)
per tasche e colli (staccabili).
Torna l’eleganza ma oggi è sem-
 Stivali La
gonna rilancia
anche lo stivale
da cavallerizza
pre dinamica, racconta Paolo
Zuntini, co-fondatore nel 2007
insieme con Marco Baldassari
del brand che ha chiuso il 2022 a
41 milioni con un + 55 per cento e
anche sulla spinta dell’ingresso
di un fondo degli Emirati Arabi
punta ai 100 milioni entro tre/
cinque anni. Intanto, dopo
l’apertura di Londra ora è la volta
di Via Spiga (a fine marzo, 450
metri quadrati) e poi entro la fine
dell’anno di Aspen e Miami.
Fasto e rigore è il connubio che
Il red carpet
La top model Eva Herzigova alla première del
documentario Milano: The Inside Story Of Italian Fashion
riassume la nuova moda del
2023. Moda intelligente la chia-
ma Marc Audibet che negli spazi
della Basilica di San Celso ha de-
buttato alla direzione creativa di
Mila Schön, brand nell’orbita del
gruppo giapponese Itochu.
Cappe e pannelli double si
drappeggiano attorno al corpo.
Abiti dai tagli rigorosi — in cash-
mere, seta, lana e, nonostante
l’inverno, il lino — contribuisco-
no alla libertà del corpo e «fanno
bene anche allo spirito». La pa-
lette cromatica privilegia il nero,
con incursioni di viola, verde as-
senzio e rosa corallo. Le silhouet-
te risultano allungate anche ad
accorgimenti come il posiziona-
Sara Wong,
mento delle tasche dei pantalo-
ni. La maglieria — mai così pro-
una cinese a Milano
tagonista — da Slowear incontra
il colore. Morbide lane, angora e
cashmere si tingono di azzurro,
rosa, avorio e senape da abbinare
al new black tornato imperante.
Al Parco Sempione Add pre-
senta la sua Green Couture Cap-
sule, capi in piuma e tessuti bio-
degradabili. Il dettaglio è la tasca
Wave Shielding catarifrangente,
realizzata con un tessuto scher-
mante per custodire gli smar-
tphone e proteggere il corpo dal-
le radiazioni.
I tessuti pregiati e sostenibili
Giorgio Armani con l’ex top model Marisa Berenson all’Odeon
per l’anteprima del docufilm che ha chiuso la Fashion Week
Il personaggio
E lementi floreali e costumi
tradizionali Kunqu con
frange colorate, spalle a
nuvola e patchwork di tessuto. La
designer cinese Sara Wong ha
fatto sfilare la sua moda ispirata
alla cultura della regione di
Suzhou ai suoi giardini. Maglioni
crop dalle maniche esagerate in
lana cardata e tailleur di velluto
interrotti da tagli si tingono di
viola, del rosa dei fiori di ciliegio,
di giallo ocra.
CRONACHE 23
#
(dell’azienda di famiglia Made in
Como) sono i tratti distintivi del
brand di Carlotta Canepa che ora
declina giacche e soprabiti batik
in stile milanese con tute e pan-
taloncini ispirati a yoga e medita-
zione. Da Krizia, Antonio Danna
parla di alterazione della mate-
ria. «Siamo tornati a sperimenta-
re come faceva la signora Ma-
riuccia Mandelli», dice mostran-
do bustier tutti una piega in pelle
laminata e tessuti in fibre di puro
acciaio. Il mondo industriale e
quello artigianale, la materia e le
trasparenze, mentre le silhouette
sono allungate da eco-pellicce di
maglieria in mohair lavato realiz-
zate con filati giapponesi.
L’equitazione è l’altro grande
tema della Milano Fashion Week
che si è chiusa ieri nella sua parte
in presenza. Da Durazzi Milano il
tailleur giallo ha il dettaglio della
briglia che scende libera, la gon-
na sella è indossata con il micro
pull a collo alto (il capo imman-
cabile del guardaroba), lo stivale
da cavallerizza e la borsa a forma
di bisaccia. E, dunque, riecco le
borse a tracolla in cuoio da in-
dossare sul corpo (The Bridge e Il
Bisonte), pratiche alleate dalla
mattina alla sera.
Maria Teresa Veneziani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 24 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera


#

Economia e merito I settori dove è stata favorita la

competizione sono quelli che hanno reagito meglio alle crisi

ANALISI
 COMMENTI
I DANNOSI TIMORI ITALIANI
SULLA CONCORRENZA
 Il corsivo del giorno di Ferruccio de Bortoli

I
SEGUE DALLA PRIMA
l rischio di una procedu-
di Paolo Valentino ra d’infrazione da parte
di Bruxelles indebolisce
il nostro potere negozia-
AMOREESALUTESOCIALE le su fronti assai più
SONOLARICETTA complessi: dal nuovo
patto di stabilità alla spi-
PERUNAVITAFELICE nosa questione degli
impoverito dalla scarsa valoriz-
zazione dei propri diritti. Lo Sta-
to siamo tutti noi. Ma pensate
soltanto, per un istante, se tutto
il resto dell’economia fosse rego-
lato dallo stesso principio —
lunghe concessioni, trasmesse
di padre in figlio — ci ritrove-
remmo ancora immersi in una
sorta di Medioevo. Ha qualche
notazione corretta. Un osserva-
tore distratto potrebbe essere in-
dotto a credere che un intero Pa-
ese sia frenato da due sole
riottose corporazioni, i balneari
e i tassisti. Non è così. Si difen-
dono, com’è naturale. Ma la con-
correnza piace poco anche ad al-
tri. Più potenti. A parole più mo-
derni e aperti. E nel vissuto quo-
terzo del Prodotto interno lordo
(Pil). Se questi settori dell’eco-
nomia avessero vissuto di con-
cessioni benevole a lunga sca-
denza, nella certezza di non ave-
re rivali, sicuri del loro spicchio
di produzione e vendita, oggi
probabilmente non esisterebbe-
ro più. Scomparsi. La lezione va-
le per tutte le attività economi-

I
mmortalata in quanto diritto
individuale inalienabile insieme
alla «vita» e alla «libertà» nel
preambolo della Dichiarazione
d’Indipendenza degli Stati Uniti, la
«ricerca della felicità» è sempre
stata una magnifica ossessione
americana. È stata infatti oggetto di
riflessioni filosofiche e opere
letterarie, argomento ricorrente dei
programmi politici, tema prediletto
della cultura popolare, dal cinema
alla musica. Scopriamo adesso che
neppure l’accademia ha resistito
alla tentazione di studiarla
scientificamente.
Nel 1938, un gruppo di studiosi
della Harvard University lanciò uno
dei più lunghi progetti di ricerca
mai concepiti negli Atenei
americani. Chiamato «Harvard
Study on Adult Development»,
ambiva a capire cosa veramente
conduca a una vita felice, in salute e
lunga. Furono 268 gli studenti del
secondo anno di Harvard ( tutti
uomini perché allora il college di
Cambridge era ancora chiuso alle
donne) che accettarono di
partecipare all’indagine. Fra di loro,
aiuti pubblici all’industria. La
giurisprudenza, con le pronunce
del Consiglio di Stato e della Cor-
te di Cassazione, è chiara.
Il «bagnasciuga» è un argine
illusorio, ma politicamente utile.
Risponde alle attese di una parte
dell’elettorato, di una delle tante
lobby, corporazioni del nostro
Paese. Piccola però, ve ne sono
tante altre. Più potenti e meno
visibili. Le imprese che gestisco-
no, su spiagge demaniali, gli sta-
bilimenti vanno salvaguardate
— e la normativa dà garanzie
adeguate — nella tutela degli in-
vestimenti e nel riconoscimento
di avviamenti decennali. Ma non
è giusto — anzi diciamo è un ve-
ro scandalo — che tutti insieme
paghino, nonostante gli aumen-
ti previsti dei canoni, poco più di
Su Corriere.it 100 milioni l’anno, 6 mila euro a
Puoi chilometro quadrato. La sola
condividere sui galleria Vittorio Emanuele rende
social network le in affitti, al Comune di Milano,
analisi dei nostri 65 milioni l’anno. Se i proprietari
editorialisti e delle spiagge fossero dei privati,
commentatori: magari con la parcellizzazione ti-
le trovi su pica dei terreni agricoli, avrem-
www.corriere.it mo l’insurrezione di chi si sente
ragione però chi teme che met-
tendo a bando le concessioni
possano vincere società multi-
nazionali che nulla hanno a che
vedere con le comunità locali. Sì,
ma si può obiettare che favorire
le aggregazioni territoriali o na-
zionali e creare società in grado
di esportare un modello gestio-
nale di successo, aprirebbe al
made in Italy altri e forse persino
più redditizi mercati. Se invece ci
si limita a una semplice prote-
zione corporativa — come è av-
venuto per il settore alberghiero
dove vi sono quasi solo giganti
esteri — si prolunga solo il decli-
no degli operatori minori senza
aiutarli a crescere. Chi ha saputo
per tempo organizzarsi, per
esempio nel commercio al det-
taglio, è diventato socio di cate-
ne più grandi, innovative e red-
ditizie (anche nazionali), con
non trascurabili vantaggi per i
clienti e i consumatori.
Una delle obiezioni più fre-
quenti è la seguente: con tutti i
problemi che abbiamo, il nostro
destino europeo è legato indis-
solubilmente alle spiagge? An-
tidiano l’apertura dei mercati è
spesso vista come un pericolo.
Non come un’opportunità. So-
prattutto per i più giovani. Se ne
vanno già in tanti. E dove vanno?
In Paesi nei quali vi sono mag-
giore concorrenza e riconosci-
mento del merito.
Nel decreto Milleproroghe,
tanto per fare un altro piccolo e
significativo esempio, è stato ap-
provato un emendamento di
Fratelli d’Italia che estende la
possibilità di concorsi riservati
per docenti di prima e seconda
fascia fino a 14 anni dall’approva-
zione della legge 240 del 2010. In
altri termini, gli atenei potranno
fare concorsi dedicati solo ai
propri ricercatori interni, senza
la noia di allargarsi a tutti, difen-
dendo così il loro arenile profes-
sionale.
Eppure, il Paese dimostra di
stare in piedi grazie soprattutto
alla dinamicità innovativa di chi
esporta e affronta ogni giorno
una concorrenza internazionale
spietata. Nel 2022 le aziende ita-
liane hanno esportato per oltre
600 miliardi di euro, quasi un
che. Ognuno ha avuto o ha la
propria spiaggia.
Basta rileggere il saggio di An-
drea Colli e Franco Amatori (Im-
presa e industria in Italia, dal-
l’Unità a oggi, Marsilio) per
comprendere quanto sia stata
avversata la concorrenza. A par-
tire dalla stessa Confindustria
contraria ai primi accordi euro-
pei. Quale sarebbe stato il futuro
dell’industria energetica italiana
— e dello stesso nostro modello
di sviluppo — se non avesse pre-
valso la lobby petrolifera su
quella nucleare, nella quale ave-
vamo primati di eccellenza? E
quale sarebbe stato il destino
dell’industria automobilistica se
non ci fossimo protetti troppo
dalla concorrenza giapponese,
salvo poi subire, impreparati,
quella tedesca? Gli esempi sono
numerosi. La concorrenza in Ita-
lia, non è temuta solo sulle
spiagge. Quello è solo un granel-
lo, in un rosario di paure ance-
strali che i successi del made in
Italy hanno dimostrato essere
del tutto ingiustificate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

scelti dai più diversi retroterra

economici e sociali, c’erano anche il
futuro Presidente degli Stati Uniti, DOPO L’AGGRESSIONE AL LICEO DI FIRENZE zia che si autoavvera nell’universo giovanile, con
John F. Kennedy e il suo grande conseguenze gravi. Bacchettare pubblicamente
amico, nonché futuro direttore del
Washington Post, Ben Bradlee.
Li hanno seguiti per più di
ottant’anni, intervistandoli ogni
GLI INDIFFERENTI DI OGGI una dirigente scolastica trasformandola in una
pasionaria agli occhi degli allievi e facendo de-
flagrare il caso è, del resto, altrettanto smisura-
to. Cortei di antagonisti che inneggiano alle foi-
anno e raccogliendo dati su salute, di Goffredo Buccini ne missino Sergio Ramelli, prima perseguitato e be e minacce dirette a Valditara, da un lato, e fo-

studi, traiettorie professionali,
successi e insuccessi, rapporti con
familiari e amici, di tutto di più. Del
gruppo originario soltanto 19
rimangono in vita, tutti intorno ai
novanta.
Nei giorni scorsi, la Harvard Gazette
ha pubblicato i risultati dello
studio, la cui più grande scoperta
può essere riassunta così: non sono
il denaro o il successo sul lavoro a
procurarci vera gioia ed
eventualmente ad allungare le
nostre vite, bensì rapporti intensi
con il coniuge, la famiglia, gli amici
e l’impegno nella comunità. Sono
questi legami, molto più della classe
sociale, a proteggerci dalle sconfitte
della vita, alleviare le sofferenze,
darci entusiasmo e motivazioni,
ritardando il nostro declino mentale
e fisico.
Detto altrimenti, il segreto è
aumentare la nostra «salute
sociale». Non basta per esempio
essere aperti alle amicizie. Secondo
lo studio occorre curarle, metterle al
centro della nostra attenzione,
ravvivarle ogni qual volta si
allentano o rischiano di deperire per
noia o per nessuna ragione. «La
solitudine uccide», dice Robert
Waldinger, direttore dello studio (il
quarto della sua storia) e docente di
psichiatria alla Harvard Medical
School.
Al netto dei crescenti divari di
reddito e della ridotta mobilità
sociale che si registrano nella
società americana, ci piace pensare
che sia veramente così.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A
ntonio Gramsci scriveva del suo
odio per gli indifferenti cinque an-
ni prima che il fascismo s’impadro-
nisse dell’Italia: «Il male avviene
perché la massa degli uomini abdi-
ca alla sua volontà», cioè si gira dal-
l’altra parte per pavido quieto vivere di fronte al-
la brutalità, alla soperchieria, ai dispotismi. Un
potente richiamo, che sembra riecheggiare que-
ste parole, è venuto da Sergio Mattarella. Conse-
gnando a trenta ragazze e ragazzi l’attestato di
Alfiere della Repubblica per la loro testimonian-
za di coraggio civile nella nostra quotidianità, il
presidente ha ricordato quale esempio da ono-
rare gli studenti tedeschi della Rosa Bianca che
sfidarono in patria la barbarie di Hitler a costo
della vita. E ha citato la violenza d’ogni giorno,
quella sfociata nell’aggressione al liceo fiorenti-
no Michelangiolo e quella nelle famiglie, nelle
case, nelle strade, contro la quale il vero antidoto
è sempre l’azione solidale, la disponibilità a farsi
coinvolgere. È dunque l’empatia, motore di
«quei comportamenti positivi che nella società
si realizzano», anche la vera cura contro l’indif-
ferenza: la quale è, tuttavia, un morbo assai diffi-
cile da contenere e sigillare in una sola provetta
politica, poiché opera su un piano metastorico,
nel lato oscuro di ogni coscienza.
È, di certo, quella che sentì attorno a sé Liliana
Segre, quando le leggi razziali di Mussolini la
cancellarono dal suo mondo. Ma può diventare
la complice della polizia morale di Teheran nella
repressione delle donne iraniane. Oppure la ma-
nutengola degli squadroni della morte argenti-
ni. O del jihadista solitario che s’avventa contro
una folla, contando sul fatto che essa è compo-
sta da individui, ciascuno dei quali poco pro-
penso a rischiare sé stesso per l’altro. L’indiffe-
renza di chi poteva opporsi al male e non lo fece
(dunque della stessa grana di quella odiata da
Gramsci), accompagnò il calvario del diciotten-
poi ammazzato a sprangate nel 1975 da militanti
di Avanguardia operaia: quando il papà di Sergio
andò dai dirigenti della sua scuola a dire che lo
minacciavano, quelli, anziché intervenire, gli
suggerirono di cambiargli istituto e si strinsero
nelle spalle.
C’è un’indifferenza che può ferirci ogni gior-
no. Ma l’Italia non è quella paventata dalla «Città
Futura» di Gramsci, che si preparava a inchinarsi
a un dittatore, e grazie a Dio non è neppure quel-
la delle chiavi inglesi e degli agguati sotto casa di
mezzo secolo dopo. Le parole vanno misurate
per non tirar fuori dall’armadio vecchi fantasmi.
La vicenda di Firenze, con il pestaggio di alcuni
studenti dell’istituto Michelangiolo ad opera di
militanti di destra, pare dopo una prima scara-
muccia causata da un volantinaggio di quest’ul-
timi, ha riscaldato molto gli animi, provocando
una serie di prese di posizione esasperate, che ri-
schiano di riproporci uno sgangherato remake
di una brutta pellicola già vista. Siti e social han-
no reagito all’ennesima potenza, secondo linee
di faglia antistoriche, eppure ancora presenti in
alcuni segmenti della nostra società, a sollecita-
zioni che sono venute non solo dalle intempe-
ranze dei ragazzi ma dalla sovraesposizione me-
diatica del mondo degli adulti. Non si tratta di
distribuire torti e ragioni. La faccenda non può e
non deve essere un derby tra tifoserie di sinistra
e di destra: tra la preside Savino (che in una cir-
colare ai suoi studenti ha giustamente condan-
nato l’episodio del Michelangiolo, poi inerpican-
dosi tuttavia in una discutibile analisi sul mo-
mento storico del Paese che pareva estrapolata
da un film di Costa Gavras) e il ministro leghista
Valditara (non nuovo a sortite precipitose, inter-
venuto contro di lei con una reprimenda e velati
annunci di provvedimenti poi ridimensionati).
Si tratta di tirare un bel respiro e raffreddare
gli animi.
Sostenere che c’è oggi in Italia un pericolo to-
talitario non è soltanto inesatto e fuorviante, è
rischioso: perché può trasformarsi in una profe-
glietti di estrema destra che parlano di «agguati
dei rossi» con lo stesso gergo dei loro nonni pic-
chiatori sono segnali certo marginali, certo non
rappresentativi del mondo giovanile. La vera di-
mensione di tanti nostri ragazzi è quella di quei
trenta Alfieri insigniti da Mattarella, quella del
volontariato, del terzo settore, dell’impegno si-
lenzioso.
Tuttavia, le spie d’allarme di queste ore non
sono da sottovalutare.
Perché sottendono a un equivoco ancora stri-
sciante nel nostro discorso pubblico. E l’equivo-
co – data per letta e assodata anche in sede costi-
tuzionale la messa all’indice del fascismo – ri-
guarda, paradossalmente, l’antifascismo. Nella
nostra vicenda repubblicana se ne sono stratifi-
cate due specie, assai diverse per ispirazione e
natura. Il primo antifascismo è quello che ha
creato l’Italia che conosciamo e amiamo, quello
della Resistenza, dei fratelli Rosselli e di Gobetti,
di Pertini e di Parri, ispirazione e carne viva della
nostra Carta. Il secondo è quello militante, in-
quinato da teppismo e terrorismo, degli anni
Settanta e Ottanta, degli assassini di Ramelli e
Paolo Di Nella, che ebbe come corrispettivo il ri-
gurgito (quello sì) di neofascismo inveratosi
nelle trame nere e nelle squadracce giovanili. La
nuova destra al governo in Italia ha sulle spalle
una grossa responsabilità: saper distinguere.
Abbracciando il primo antifascismo nel nome
della Costituzione e superando il secondo nel
nome della pacificazione nazionale. Maggioran-
za e opposizione condividono poi una responsa-
bilità forse ancor più grande: battere insieme
l’indifferenza. C’è un’occasione da cogliere tra
meno di due mesi, il prossimo 25 aprile: se sa-
premo celebrare la nostra Liberazione con em-
patia, nel rispetto e la comprensione per chi vis-
se quel giorno come un lutto, e nell’affetto e il ri-
conoscimento per chi ci regalò quella vittoria
quale riscatto morale. Come la vicenda del Mi-
chelangiolo ha dimostrato, i ragazzi ci guarda-
no. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023 25
#

Risponde Luciano Fontana  Polaroid

L’EDITORIALE DI TORELLI VIOLLIER
E IL SALE DEL GIORNALISMO di Elvira Serra

CARO Il cuoco di Triei

DIRETTORE
e i suoi Presidenti
INPS
«L’impedimento
che ha rallentato
la liquidazione»
Le lettere firmate
con nome, cognome
e città e le foto
vanno inviate a
«Lo dico al Corriere»
Caro direttore,
vorrei porle un quesito
giornalistico. Vedo che nelle
varie trasmissioni televisive
dedicate alla politica alcuni
costi, ma penso che i
conduttori televisivi
renderebbero un grande
servigio all’opinione pubblica
se invitassero giornalisti non
bia sempre ragione e qualcun
altro sempre torto. Il bello del
giornalismo è la ricerca co-
stante di fatti verificati, di rac-
conti oggettivi, di opinioni in-
C’ è un’immagine che più di tutte
racconta chi sia Pietro Catzola, 63
anni, da trentatré cuoco del
Quirinale. Ed è quella di lui nascosto dietro
una colonna nella Palazzina del Fuga, dove
Scriviamo in merito alla Corriere della Sera giornalisti difendono a schierati, capaci di giudicare i dipendenti e mai faziose. Nel si trova la fontana dei Delfini di Bernardo
lettera del signor Fabrizio Cola via Solferino, 28 prescindere le posizioni di fatti senza scadere nel tifo da nuovo mondo digitale le opi- Ludovisi, appostato per veder passare
(Corriere, 22 febbraio). Da una 20121 Milano determinati partiti. Così in stadio. nioni sembrano invece pietre Francesco Cossiga, ai tempi presidente.
verifica risulta purtroppo che Fax: 02-62827579 rappresentanza della destra Girolamo Lazoppina da scagliare in testa al tuo ne- Quel fermo immagine fa pensare a un
l’invio telematico dei dati utili viene sempre invitato Tizio ed mico di turno nel gioco della bambino nella Stanza dei Balocchi e ci

N
alla liquidazione del TFS del in rappresentanza della Caro signor Lazoppina, contrapposizione. restituisce lo spirito con il quale il
Sig. Cola (invio della lettere@corriere.it sinistra viene sempre invitato on credo sia opportu- Per quello che ci riguarda marinaio di Triei, mille abitanti sperduti
«Comunicazione di letterealdocazzullo Caio. Qualunque sia no mettermi a giudi- vorrei solo riportare alcune nell’Ogliastra, abbia prestato (e continui a
Cessazione TFS/Ultimo Miglio @corriere.it l’argomento in discussione care e a criticare i frasi dell’editoriale di Eugenio prestare) servizio sul Colle, dove fu
TFS») è stato respinto dalla quei giornalisti sono sempre comportamenti degli Torelli Viollier, nel primo gior- chiamato proprio dal Picconatore. Il
sede Inps territorialmente concordi con il partito che altri colleghi. La libertà è un no di uscita del Corriere della presidente sassarese aveva conosciuto
competente, per Aldo Cazzullo - «Lo sono chiamati a sostenere. Mi bene prezioso anche se questa Sera: «Ci piace essere obiettivi; Catzola a bordo dell’Amerigo Vespucci,
incompletezza delle dico al Corriere» domando, e le domando: ma è libertà viene utilizzata schie- ci piace ricordarci che tu, pub- dove a colpirlo fu il buffet a base di
informazioni necessarie alla «Lo dico al Corriere» giornalismo questo? Come è randosi sempre dalla stessa blico, non ti interessi che me- prodotti sardi al quale il giovane cuoco
lavorazione della pratica, in possibile ritenere credibile un parte. Certo se si ragiona con diocremente ai nostri odi e ai non aveva voluto rinunciare. Ce lo racconta
particolare per la mancanza opinionista che si sa in onestà non possiamo che arri- nostri amori; che vuoi anzitut- lui stesso ne Il cuoco dei presidenti, il bel
dell’indicazione dello Da ora c’è anche la partenza che darà ragione a vare a questa conclusione: è to essere informato con esat- libro appena uscito per Solferino, che non
stipendio nel cosiddetto pagina Instagram quel dato partito? Come è impossibile che qualcuno ab- tezza; ci piace serbare, di fron- è soltanto una raccolta di aneddoti talvolta
«Ultimo Miglio TFS». Nel @cazzulloaldo possibile per il telespettatore te ai nostri amici migliori, la esilaranti dentro e fuori le cucine
frattempo l’Istituto ha formarsi un’opinione in Le lettere a Luciano Fontana nostra libertà di giudizio e an- quirinalizie (provate voi a rimediare
provveduto a sollecitare queste condizioni? Forse sono vanno inviate a questo indirizzo che, se vuolsi, quel diritto di all’ultimo se vi dicono che il presidente
direttamente ingenuo, e quello che sto per di posta elettronica: frondismo ch’e’ il sale del gior- degli Stati Uniti George W. Bush è allergico
l’Amministrazione in cui il dire cozza certamente con la scrivialdirettore@corriere.it nalismo». all’alcol e avete preparato il babà inzuppato
cittadino prestava servizio, ricerca dell’audience a tutti i © RIPRODUZIONE RISERVATA nel rum). Ma è una storia di vita (e di
ricette) avventurosa e anche semplice,
per poter istruire
correttamente la pratica. Non
La foto del giorno perché l’unica stella polare sulla quale
appena l’Inps avrà la Pietro Catzola si è orientato quando il mare
documentazione necessaria, era calmo o in mezzo alla tempesta è stata
procederà nel più breve tempo sempre la sua Sardegna. Il cuoco di Triei,
possibile al pagamento delle mai chef per carità!, nella sua lunga storia
somme spettanti. professionale ha cucinato per Oriana
Relazioni con i media Inps Fallaci, per Gorbaciov, per Clinton, per la
Regina Elisabetta e il Principe Carlo, per
l’imperatore del Giappone Akihito e per il
TEATRO ALLA SCALA colonnello libico Gheddafi, per Emmanuel
«Gershwin in scena nel Macron e per il Re dei Belgi Filippo. Ed è
riuscito nell’impresa (non troppo difficile,
1996 e nel 2016» va detto) di farsi voler bene dai cinque
L’altro giorno una lettrice, in presidenti che ha servito — Cossiga,
un ardito parallelo tra Conte e Scalfaro, Ciampi, Napolitano e Mattarella
Gershwin, musicista di —, rimediando volta per volta dritte e
categoria diversa rispetto al strigliate dalle loro figlie o consorti
nostro cantante, ricorda, (memorabile il baccalà salato servito a
giustamente, lo scandalo che Scalfaro: lì rischiò grosso). Quanto
accompagnò la prima di Porgy orgoglio nel preparare a mano per Laura e
and Bess nel 1955, ma afferma Sergio Mattarella le «lorighittas», una
erroneamente, a sostegno pasta della tradizione sarda a forma di
della tesi che contro Paolo anellini intrecciati, o la «fregula» e i
Conte agisca un eterno «culurgiones» per Ciampi e la signora
conservatorismo, che Porgy Franca, con cui si scambiavano le ricette.
and Bess non sia più stato Con rammarico non ha mai cucinato per
rappresentato da allora alla
Scala. In realtà fu ancora in Il concorso U n artista disegna il suo murale durante un concorso di pittura ad
Amritsar (India) il 25 febbraio 2023. Lo scatto è di Narinder Nanu (Afp).
nessun Papa. Ma c’è ancora un po’ di
tempo: speriamo ci riesca!
scena nel 1996 e nel 2016.
Stefano Carrà
di murales in India Il governo locale ha organizzato l’evento per abbellire la città chiamando
professionisti dell’arte e studenti. M.Gillo © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

INTERVENTI E REPLICHE
Gli eredi di Eco e la sua biblioteca
Gentile direttore, siamo rimasti sconcertati dopo aver letto l’articolo di
Paolo Di Stefano (Corriere, 23 febbraio) intitolato «Dietrofront della
famiglia sul ricorso. La biblioteca di Umberto Eco di nuovo in stallo».
Quell’articolo riporta numerose affermazioni non rispondenti a verità,
oltre che capziose.
1. Non è affatto vero che la famiglia Eco stia «ritrattando» le proprie
condizioni (e convinzioni) rispetto all’accordo sottoscritto nel dicembre
2020 con lo Stato italiano e l’Alma Mater Studiorum - Università di
Bologna: in base a quell’accordo la famiglia Eco ha donato la biblioteca
moderna di lavoro e l’archivio di Umberto Eco allo Stato, con l’intesa
che entrambi siano destinati in comodato d’uso all’Università di
Bologna per un termine di 90 anni dalla data della consegna. 2.
L’accordo è in corso di esecuzione e non vi è alcun rischio di
dispersione del patrimonio archivistico e librario di Umberto Eco, come
paventato nell’articolo. 3. La dichiarazione di interesse culturale
promossa dal Ministero (vincolo) ha preceduto l’accordo e aveva la
finalità di garantire che la proprietà del patrimonio archivistico e librario
di Umberto Eco rimanesse unita e che lo stesso non fosse disperso.
Questo obiettivo è stato raggiunto con l’accordo che ha assicurato allo
Stato la proprietà dell’intero patrimonio archivistico-librario di Umberto
Eco: la biblioteca di libri antichi, l’archivio e la biblioteca moderna di
lavoro. 4. Conseguentemente, il ricorso promosso dalla famiglia Eco in
relazione al vincolo non aveva più ragione per essere coltivato,
essendo ormai l’intero patrimonio archivistico e librario di Umberto Eco
di proprietà dello Stato. 5. La cessione allo Stato dei libri moderni,
dell’archivio e della collezione di libri antichi con il coinvolgimento della
Biblioteca Nazionale Braidense e dell’Università di Bologna
costituiscono la migliore tutela e valorizzazione possibili del lascito
bibliotecario ed archivistico di Umberto Eco.
Renate, Stefano e Carlotta Eco
Gli eredi Eco sostengono che, in virtù dell’accordo raggiunto nel
2020 fra la famiglia e le direzioni generali per le biblioteche e gli
archivi del Ministero, la biblioteca e l’archivio di Umberto Eco
dovrebbero essere allocati in parte a Milano e in parte a Bologna.
Per tale ragione, la famiglia ha rinunciato al ricorso al Tar contro il
vincolo, posto nel 2018 su richiesta della Soprintendenza dal
precedente direttore generale degli archivi. Il vincolo dichiara
l’importanza del patrimonio Eco nella sua unitarietà e di
conseguenza ne rende impossibile lo smembramento. Il vincolo
rimane in vigore, fino a che non verrà eventualmente annullato.
Prima di allora, dunque, l’accordo non potrà avere alcun seguito,
essendo inibita da quel vincolo, oggi confermato, la duplice
collocazione del prezioso materiale. Il mio articolo descriveva
questa contraddizione, che non mi pare risolta e che bisognerà
risolvere. Non vedo dove siano le «affermazioni non rispondenti alla
verità».
Paolo Di Stefano

DEL LUNEDÌ RCS MEDIAGROUP S.P.A.

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 26 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

Cultura
«L’Elfo, che il 13 marzo compie 50 anni, è dedicato a tre titoli che hanno segnato la
stato, fin dall’apertura, un teatro di gio- storia dell’Elfo: Nemico di classe di Nigel

Igiovanidell’Elfo, vani e per giovani». Una fucina di talenti,

dai registi Gabriele Salvatores, Ferdinan-
«amicidiclasse»: do Bruni, Elio De Capitani, agli attori Silvio
Orlando, Claudio Bisio, Paolo Rossi... Del
ilfocusnell’App mezzo secolo dell’Elfo scrive su «la
Lettura» #587, in edicola e App, Maurizio
Porro. E oggi lo stesso Porro cura il Tema
del Giorno nell’App de «la Lettura»,
Williams (debutto nel 1983, regia di De
Capitani); Comedians di Trevor Griffiths
(debutto nell’86, regia di Salvatores) e The
History Boys di Alan Bennett (debutto nel
«La Lettura» è
anche nell’App
2013, regia di Bruni e De Capitani). L’App
si scarica da App Store e Google Play ed è
per tablet in abbonamento a e 3,99 al mese o 39,99
e smartphone l’anno, con una settimana gratuita.

Ipotesi di futuro Arriva domani in libreria «Profeti, oligarchi e spie» (Feltrinelli) di Franco Bernabè e Massimo Gaggi

La democrazia cade nella rete

Il dibattito
di Massimo Sideri
Q
 Il saggio uando un libro è costato
Profeti, due anni di faticose ri-
oligarchi e spie.
Democrazia
e società
cerche lo si capisce im-
mediatamente perché
non asseconda tesi diffuse e con-
nell’era del solidate, ma anzi ha il coraggio di
capitalismo metterle in discussione, smon-
digitale, tandole con un esercizio certosi-
scritto da no di documentazioni e argo-
Franco mentazioni. Il saggio Profeti, oli-
Bernabè e garchi e spie. Democrazia e socie-
Massimo Gaggi tà nell’era del capitalismo
(Feltrinelli, digitale di Franco Bernabè e Mas-
pp. 312, e 22, simo Gaggi (Feltrinelli) parte da
qui sotto la qui: quante volte in un abusato
copertina) sarà esercizio delle metafore ci siamo
in libreria sentiti dire che la tecnologia del-
da domani l’informazione e la rete internet
sono paragonabili all’elettricità e
al motore a vapore, le due grandi
rivoluzioni sociali e tecnologiche
alla base dell’economia moder-
na? La società dell’informazione
— di cui l’intelligenza artificiale
con ChatGPT è solo l’ultima
espressione — è diventata così
per tutti sinonimo di progresso.
Bernabè e Gaggi, in un libro
ben informato e dunque
preoccupante, ci portano
a mettere in discussione
questo rassicurante dog-
ma contemporaneo: il
capitalismo digitale ha
solo le fattezze esterne
dei fenomeni del passato
come la corsa all’elettrici-
tà, con i suoi geni innova-
tori come Alessandro
Volta, Thomas Edison,
Nikola Tesla, e i grandi fi-
nanzieri e industriali
quali JP Morgan e George
Westinghouse.
Oggi è facile sovrap-
porre a questi nomi gli
attuali eroi come Bill Ga-
tes, Mark Zuckerberg e i
padri di internet come
 Franco Tim Berners-Lee. Ma c’è un cave-
Bernabè (prima at allarmante: la digitalizzazione
foto sotto la sfalda silenziosamente la demo-
copertina) è crazia e contribuisce alla scom-
presidente di parsa del ceto medio. Se dunque
Acciaierie può essere considerata una rivo-
d’Italia. È stato luzione tecnologica, viene a man-
amministratore care quella ricaduta sociale che il
delegato di Eni vapore e l’elettricità hanno avuto,
e di Telecom alimentando nuove industrie e
Italia. Massimo nuove ricerche scientifiche, lad-
L’impennata di sviluppo digitale e conquiste tecnologiche
modifica i rapporti di forza tra società, economie e Stati
Sistemi parlamentari e ceti medi sempre più in sofferenza
dall’esercizio della democrazia al
funzionamento dell’industria e
dell’economia passando dal Do-
poguerra a oggi attraverso le
grandi crisi: l’11 settembre e l’at-
tacco alle Torri gemelle di Al Qae-
da che portò al disastroso Patriot
Act, la legge che permise la prima
sorveglianza di massa; e poi la
folla di scalmanati guidati da uno
sciamano che il 6 gennaio 2021
diedero l’assalto a Capitol Hill, il
Congresso americano. «Mai pri-
ma di allora nella storia della de-
mocrazia americana — si legge
nella descrizione del caso con cui
i due autori decidono di aprire il
libro — si era verificato un fatto
così potenzialmente eversivo».
Essendo ben documentato
Profeti, oligarchi e spie non si na-
sconde dietro un’analisi detta-
gliata del fenomeno senza dare
dei volti alle responsabilità: il pri-
mo e più citato è senz’altro quel
Bill Clinton che ha rappresentato
— nonostante il suicidio politico
legato a Monica Lewinsky — un
modello per tutta una serie di
nuovi leader progressisti che si
sono sentiti confortati nell’ab-
bracciare senza remore la religio-
ne della rete. A partire da Tony
Blair, ma anche Barack Obama.
Ecco allora un filo rosso dipa-
nato con pazienza dai due autori
che dalle origini della rete a pac-
chetto nata negli anni Settanta in
Francia con Louis Pouzin, l’uomo
che avrebbe ispirato Vint Cerf e
Robert Kahn, i padri del Protocol-
lo Internet, ci porta al deepfake,
ai droni guidati dall’intelligenza
artificiale e alla cyberwar toccan-
do anche l’Ucraina, la Russia, la
crisi dei partiti, Twitter, Insta-
gram, TikTok e la rinascita del
populismo che da Donald Trump
arriva a Beppe Grillo.
Per inciso la ricca aneddotica
Dopo il caso Roald Dahl
sulla nascita della società dell’in-
formazione dagli anni Cinquanta
in poi, con incursioni felici anche
nella storia dell’elettricità e della
comunicazione in Italia (come
quando ci viene ricordato che la
Sip, l’antenata di Telecom Italia,
era la Società idroelettrica pie-
montese), rende la lettura piace-
vole e spinge a prendere utili ap-
punti mentali.
Ma tornando ai colpevoli, o
perlomeno ai responsabili, a cau-
sare la crescita e il consolidamen-
to di una oligarchia tossica per lo
stesso funzionamento della de-
mocrazia fu per Bernabè e Gaggi
proprio quella stagione di dere-
gulation che, sebbene già avviata
da Ronald Reagan, alla fine degli
anni Novanta permise alla na-
scente industria di internet di
mettere delle radici così profon-
de da creare nuovi imperi finan-
ziari capaci di fare ombra a quelli
del passato. La volontà americana
di non uccidere il bambino del-
l’innovazione in culla si è protrat-
ta dunque fino a un punto vicino
a quello di non ritorno. «Dobbia-
mo parlarne adesso perché po-
tremmo essere l’ultima genera-
zione in grado di ricordare co-
m’era la vita prima», raccontò al
«Guardian» Justin Rosenstein,
considerato uno dei padri del
bottone like.
Un altro «pentito», Evan Wil-
liams, uno dei padri di Twitter,
confessò così nel 2017 al «New
York Times» la fine del mito fon-
dativo: «Credevo che dare più li-
bertà alla gente di scambiare idee
e informazioni in rete bastasse di
per sé a creare un mondo miglio-
re. Sbagliavo, internet è a pezzi».
Ma non si tratta solo di ingenuità:
Allestimento del Museo del futuro a Dubai. Si tratta di Oss Hope: simulazione il libro ricorda come siano stati in
della vita a bordo di una stazione spaziale nel 2071. Il museo è stato inaugurato molti a denunciare che Facebook,
ufficialmente un anno fa, ma già in precedenza aveva organizzato esposizioni forse il più tossico ingrediente
della Silicon Valley, si fosse reso
conto in tempi non sospetti che
non solo i social creavano una di-

Adesso anche 007 sarà «corretto»

Gaggi (foto qui dove il digitale tende a canniba- pendenza simile agli oppiacei,
sopra) è lizzare e a risucchiare tutto come ma alimentavano un diffuso sen-
editorialista del un buco nero che non tollera resi- so di ansia e insicurezza negli
«Corriere della stenze alla propria forza gravita- adolescenti.
zionale, nemmeno dalla luce. L’era della digitalizzazione è a

«P
Sera» — di cui
è stato anche La forza di Profeti, oligarchi e ersona di colore» o «uomo di colore» t’anni dall’uscita di Casino Royale suo modo una rivoluzione, ma
vicedirettore — spie risiede in una formula che a invece dei vocaboli originali «negro», (1953), primo libro della saga con non sociale. A questa deforma-
negli Stati Uniti tavolino può sembrare facile da «nero», «africano»: così i «termini raz- l’agente al servizio di sua maestà: zione ha contribuito purtroppo la
usare ma che risulta spesso un zisti» spariranno dalle nuove edizioni dei roman- nella nuova edizione saranno crisi dell’editoria e della stampa,
 Mercoledì esercizio difficile da mettere al- zi di Ian Fleming (1908-1964; nella foto), creatore apportati alcuni aggiornamenti che alimenta un pensiero critico
primo marzo l’opera: uno speciale amalgama dell’agente segreto James Bond. Dopo i libri per pur mantenendo la massima e non la creazione di stanze del-
alle 19, presso di due autori diversissimi per bambini dell’autore britannico Roald Dahl ora fedeltà al testo originale e al peri- l’eco che ci assecondino nei no-
la Fondazione esperienze e percorsi professio- tocca alle spy story di 007 essere riviste e ripulite odo in cui è ambientato. Ogni stri istinti peggiori. Il colpevole?
Feltrinelli a nali. Bernabè ha guidato per de- in nome del politicamente corretto. Nel caso di nuova edizione di James Bond, Sempre Clinton: fu la Sezione 230
Milano (viale cenni da protagonista proprio le Dahl, autore di amati classici per l’infanzia quali inoltre, riporterà la dicitura: «Questo libro è stato del suo Telecommunications Act
Pasubio 5), realtà dominanti delle due grandi Matilda, Le streghe o Gli Sporcelli, la casa editri- scritto in un’epoca in cui erano comuni termini e a creare le condizioni per l’ecce-
i due autori industrie messe a confronto, pas- ce Puffin di fronte a critiche e proteste dei lettori atteggiamenti che potrebbero essere considerati zionalismo di internet, con la so-
dialogheranno sando dalla poltrona di ammini- (tra cui Salman Rushdie e la regina Camilla) e al offensivi dai lettori moderni». spensione delle responsabilità
sui temi stratore delegato dell’Eni a quella rifiuto di editori stranieri (tra i quali Gallimard) In alcuni romanzi della serie come Vivi e lascia editoriali da parte delle piattafor-
del libro con di Telecom Italia. Energia e tele- di adeguarsi, ha deciso di tornare in parte sui morire (1954) era stato lo stesso Fleming, prima me su tutto ciò che viene pubbli-
Davide Dattoli, comunicazioni. Gaggi, ben noto propri passi e di pubblicare le due versioni. della sua scomparsa, ad autorizzare alcune modi- cato. In conclusione, ricordano
Alfonso ai lettori del «Corriere» dove è Nel caso di Fleming, invece, riportava ieri il fiche nella direzione di un linguaggio più pulito e Bernabè e Gaggi, non siamo finiti
Fuggetta stato anche vicedirettore, esplora «Telegraph», in vista della ristampa dei romanzi rispettoso. Ora, seguendo il medesimo approc- in 1984 di George Orwell, ma
e il sindaco e decodifica da vent’anni la socie- del creatore dell’agente segreto 007, prevista in cio, nella nuova revisione singole parole sono piuttosto ne Il mondo nuovo di
di Milano tà americana in qualità di edito- aprile, la Ian Fleming Publications Ltd, che detie- sostituite con termini oggi più accettati, ma in Aldous Huxley: nessuno vieta li-
Beppe Sala, rialista da New York. ne i diritti d’autore, ha commissionato una revi- linea con il periodo in cui i libri sono stati scritti. bri e informazioni. È sufficiente il
moderati dalla Ne risulta una capacità inusua- sione per cancellare parole che oggi potrebbero Severino Colombo loro eccesso di contraddizioni ad
giornalista le di collegare con credibilità e risultare inappropriate. L’occasione sono i settan- © RIPRODUZIONE RISERVATA affogare la verità.
Serena Danna coerenza temi e livelli complessi, © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
CULTURA 27
#

1959-2023 Addio al giornalista che intuì l’ascesa politica di Berlusconi

Curzio Maltese, la vita troppo breve di un fuoriclasse
di Massimo Gramellini nuovi ricchi nasceva da lì, non dal- Ogni grande giornalista si sceglie sante. Quando Berlusconi, come da
l’odio sociale come credevano i un bersaglio grande. lui previsto, fondò un partito e an-

C
urzio Maltese è stato il mi-
glior giornalista della sua
generazione, che poi sareb-
be anche la mia. Nessuno
aveva la sua qualità di scrittura.
Potevi non essere d’accordo con
una sua idea, ma mai con un suo
aggettivo.
Aveva messo questo straordina-
rio talento al servizio di una mente
lucida e malinconica, da milanese
vecchio stampo. Era pigro, disper-
sivo, romantico, profondo, genero-
so, intuitivo, fulminante. Un fuori-
classe, ma non di quelli innamorati
del pallone e basta: lui aveva il sen-
so del gol.
Era nato in una famiglia operaia
e aveva talmente rispetto dei soldi
che detestava chi li rubava come chi
li ostentava. La sua allergia per i
suoi critici, che evidentemente non
lo conoscevano.
Curzio non odiava nessuno, a
parte ogni tanto sé stesso, come
tutti.
Cominciò dallo sport, dal suo
adorato Milan. Ricordo un suo pez-
zo su Franco Baresi che andrebbe
studiato nelle scuole di giornali-
smo. Allora lavorava per la redazio-
ne milanese del «Corriere dello
Sport». Ogni tanto il suo capo mi
chiamava: «Per caso hai notizie del
tuo amico? È sparito». Allora anda-
vamo a cercarlo nei bar dove passa-
va le ore davanti a un flipper.
Lo trascinavamo in ufficio per le
orecchie e in un quarto d’ora scrive-
va un capolavoro che naturalmente
si dimenticava di spedire al giorna-
le, per cui bisognava inseguirlo fino
a casa per ricordarglielo.
Curzio Maltese si è spento ieri a 63 anni
Il suo fu Silvio Berlusconi. Ne
intuì la bravura e la pericolosità.
Passarono dallo sport alla politi-
ca praticamente insieme. Curzio fu
il primo a capire che la tv commer-
ciale era la nuova ideologia domi-
nante e a ipotizzare che il proprie-
tario di quella tv avrebbe fondato
un partito. Non gli credette nessu-
no, e invece mi pare che abbia avu-
to ragione.
Berlusconi era la sua simpatica
ossessione. Ricordo una nostra
vacanza: bagno di mezzanotte con
le fidanzate sotto la luna e lui che
immergendosi in mare mi spiega
come la sinistra avrebbe dovuto
scrivere la legge sul conflitto di
interessi.
Ma poi era il primo a riderne,
perché ogni tanto Curzio poteva
essere cupo, ma non era mai pe-
dò al potere, ci chiudemmo per una
settimana in casa con Pino Corrias
per scrivere un libro a sei mani sul
nuovo padrone d’Italia.
Curzio passava le giornate sdraia-
to sul divano a guardare il soffitto e
a strimpellare la chitarra. Poi la
notte, mentre io e Pino dormivamo,
lui scriveva e al risveglio ci faceva
trovare sul comodino un capitolo
pressoché perfetto.
La vita gli aveva tolto precoce-
mente una sorella amatissima e lo
aveva ricompensato con una mo-
glie e un figlio meravigliosi.
Adesso mi piace immaginarlo al
bar in compagnia di Gaber, Jannac-
ci, Dario Fo e Beppe Viola: a parlare
di cinema, l’altra sua grande pas-
sione, e a giocare a flipper per tutto
il tempo che vuole, finalmente.
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Saggi In un volume in uscita domani da Solferino l’invito a un approccio diverso, chiaro fin dal titolo: «Radicalità»

L’ora di un nuovo socialismo

Per Carlo De Benedetti serve ripartire da ecologia e lotta alla disuguaglianza
di Aldo Cazzullo e sono ripartiti i tassi, che fanno
L’incontro aumentare sia i costi per lo Stato

«A
 Radicalità. nche se alla mia
Il cambiamento età si dovrebbe
che serve cercare la quiete,
all’Italia io sono convinto
(pp. 144, e 14) che questo sia il momento della
di Carlo tempesta».
De Benedetti Carlo De Benedetti ha 88 anni.
(Torino, 1934; «Da ragazzino, figlio della lupa,
sotto, foto partecipavo alle adunate fasciste.
Minelli/Ima- Poi sono arrivate le leggi razziali,
goeconomica) la guerra nei cieli d’Italia, i bom-
uscirà domani bardamenti alleati che nel no-
da Solferino. vembre del 1942 distrussero la
L’autore casa della mia famiglia a Torino.
devolverà i Posso dire di essere vivo per mi-
proventi del racolo: nella notte in cui fuggim-
libro alla mo in Svizzera avevamo appena
Fondazione passato l’ultima recinzione, infi-
Together to Go, landoci in un buco nella rete di
da lui creata, confine, quando sopraggiunse
che si occupa di una ronda tedesca dall’altra par-
bambini affetti te. La differenza tra la vita e la
da disturbi morte fu questione di minuti, un
neurologici tiro di dadi del destino. Dopo
questa fuga rocambolesca, ho
vissuto con mio padre, mia ma-
dre e mio fratello in una pensio-
ne di Lucerna, dove campavamo
vendendo i brillanti che mia ma-
dre prima di partire aveva cucito
nel busto. Li centellinavamo, po-
co alla volta, perché non sapeva-
mo quando sarebbe arrivata la
pace; non tornammo in Italia fi-
no all’agosto del 1945. Ri-
cordo però in quei lun-
ghi mesi la fiducia in-
crollabile di mio padre:
“Quanto durerà la guerra
non lo so, ma vinceranno
gli americani”. “E noi co-
sa faremo?”. “Se i comu-
nisti si fermano a Trieste
noi torneremo a Torino,
se i comunisti arriveran-
 Radicalità no a Torino noi andremo in Ame-
sarà pre- rica”. I comunisti non sono arri-
sentato vati a Torino ed è lì che ho vissuto
da Carlo la ricostruzione e il miracolo ita-
De Benedetti liano».
mercoledì Per capire Carlo De Benedetti
8 marzo, in bisogna partire dal dato autobio-
dialogo con grafico, che riaffiora sempre nei
Ferruccio de suoi libri. La sua conversazione,
Bortoli, in come la sua scrittura, ha quel
un incontro tratto franco ai limiti della spa-
a Milano valderia che lo rende amato e
organizzato odiato ma mai irrilevante, e non
si comprende senza l’infanzia
dalla
Fondazione drammatica, la consapevolezza
di essere vivo per miracolo, la vo-
Corriere della
Sera. L’evento glia di prendersi l’unico lusso
che i miliardari italiani quasi
si terrà presso
la Sala Buzzati sempre si negano: dire quello
che davvero pensano.
(via Balzan 3)
alle ore 18 Quel che pensa del nostro Pae-
Scatto da The World of Banksy alla Stazione Centrale, Milano, 2021. Nell’opera, la scritta: «Tieniti le tue monete. Voglio il cambiamento» (Ansa)
se Cdb lo condensa in 140 pagine,
in uscita da Solferino. Titolo: Ra-
dicalità. Il cambiamento che ser-
ve all’Italia. Partenza: l’Italia è in
declino. «Si trova in una stagna-
zione che prelude alla decaden-
za». Non mancano né i cervelli,
né l’università per formarli: quel-
la di Bologna che è la più antica
del mondo, la Bocconi, i Politec-
nici di Milano e Torino. Manca il
«venture capital», gli investitori
disposti a finanziare non il debi-
to pubblico, non un capannone,
ma un’idea; come lo stesso De
Benedetti confessa di non essere
stato in grado di fare, quando in
un garage di Cupertino uno Steve
Jobs ventenne e capellone gli
propose l’affare della vita, 600
mila dollari per comprare il 20%
dell’azienda che sarebbe diventa-
ta Apple.
Ma all’Italia manca soprattutto
la politica. Che l’autore non ap-
prezzi Berlusconi, Salvini, Melo-
ni non rappresenta una notizia. E
il Pd? «Una compagine che dopo
decenni di politica conservatrice
è difficile considerare ancora co-
me progressista, da cui la genera-
le disaffezione dei suoi elettori.
Non diversamente da me, ritengo
si sentano come coniugi traditi,
che hanno stretto un patto e non
lo hanno visto rispettato». E an-
cora: il Pd è «un partito che con-
sidero irriformabile, dilaniato e
avvitato nei propri psicodrammi
interni anziché proiettato nella
soluzione di problemi reali.
L’equivalente di una seduta psi-
coanalitica sul ponte della nave
che affonda, senza neanche l’or-
chestrina».
L’unica soluzione per l’autore è
la radicalità. In senso etimologi-
co: cambiamento alla radice. Un
«nuovo socialismo» che affronti
i due grandi temi della moderni-
tà: le crescenti disuguaglianze e il
disastro ambientale.
Il capitalismo non funziona
Secondo l’autore è inevitabile
il conflitto tra America e Cina
Puntando sull’ambiente può esserci
un «Rinascimento europeo»
più. «Ha tradito la sua promessa
fondamentale: il maggior benes-
sere possibile per il maggior nu-
mero di persone possibile. Oggi
produce invece enormi ricchezze
destinate a pochi, a spese non so-
lo della larga maggioranza, ma
del pianeta stesso». Da una parte,
le disuguaglianze mostruose:
mentre l’umanità soffriva al tem-
po del Covid, i dieci uomini più
ricchi del mondo hanno più che
raddoppiato il loro patrimonio,
che ora ammonta a sei volte quel-
lo del 40% più povero. È un dato
tanto impressionante che si fati-
ca a capirlo: tre miliardi di esseri
umani non arrivano alla metà
della ricchezza dei dieci uomini
più ricchi. Nel frattempo si è riac-
cesa l’inflazione, che colpisce so-
prattutto i poveri e il ceto medio,
sia quelli dei mutui per le fami-
glie. De Benedetti chiede al ri-
guardo una patrimoniale per tut-
ti, precisando di averla pagata
per decenni, sia pure in Svizzera
(ecco un altro passo del libro che
farà discutere). Dall’altra parte,
siccità, scioglimento dei ghiac-
ciai, alluvioni mettono a rischio il
futuro dell’umanità, senza che la
politica se ne occupi. Anzi, pro-
prio quando servirebbe un gover-
no globale, sul mondo torna lo
spettro della guerra.
Alcune tra le pagine più im-
pressionanti di Radicalità sono
dedicate al conflitto prossimo
venturo tra America e Cina, che
l’autore considera inevitabile.
«Ce lo dice la storia. Quando una
potenza dominante vede emer-
gere uno sfidante, la contrappo-
sizione prima o poi sfocia in
aperto conflitto. È successo con
Atene e Sparta, succederà con
Stati Uniti e Cina. Le avvisaglie si
vedono già: il rimpatrio delle tec-
nologie; la dislocazione delle se-
di orientali delle grandi multina-
zionali Usa in altri Paesi, come
nel caso della Apple che sposta
una parte significativa della sua
produzione in Vietnam; la “guer-
ra dei chip”, con l’America che
blocca la vendita di semicondut-
tori alla Cina. In una nota privata
del generale dell’aeronautica
Mike Minihan si legge: “Spero di
sbagliarmi. Ma l’istinto mi dice
che combatteremo nel 2025”».
Il lettore a questo punto si do-
manderà: dov’è la speranza? Cosa
può fare l’Italia in tutto questo? In
campo geopolitico, molto poco,
risponde De Benedetti. Eppure il
capitolo conclusivo è dedicato a
un possibile «Rinascimento eu-
ropeo». Il primato dell’Europa,
sostiene l’autore, deve essere
ecologico. «Siamo ricchi, siamo
vecchi, siamo belli. Dalla Valle
della Loira alla Valle dei Templi e
dalla Valle del Reno alla Valle del
Jerte, dai fiordi allo Stretto di
Messina, l’Europa è stupenda.
Questa bellezza, che significa an-
che stili di vita e valori, possiamo
coltivarla, valorizzarla e anche
esportarla». L’Italia può fare la
sua parte: puntando sull’ambien-
te, le energie rinnovabili, la for-
mazione dei giovani, le nuove
tecnologie, e anche una nuova fi-
nanza capace di investire sulle
idee. E una nuova sinistra, ancora
tutta da costruire.
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 28 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

Spettacoli Los Angeles È stata il suo rifugio negli ultimi trent’anni, ma ora Jim Carrey ha
deciso di vendere la sua villa da sogno nel quartiere di Brentwood, a
Jim Carrey vende Los Angeles. La cifra richiesta è di 28,9 milioni di dollari e Sotheby’s
la sua villa da sogno: International Realty, che ha l’incarico di venderla, la descrive come
un «magico santuario unico nel suo genere» con cinque camere da
vale quasi 30 milioni letto e sei bagni, più altri tre bagni di servizio, distribuiti su circa
12.700 metri quadrati di spazio, a cui si aggiunge un maestoso parco
verde. Con pavimenti in mattoni lucidi e legno, soffitti a falde e travi e
numerosi caminetti, gli interni ospitano numerose opere d’arte,
alcune anche di Carrey che è anche un apprezzato pittore e scultore.

Il personaggio La cantautrice e l’album «Blu ¹»: non avevo più punti di riferimento, mi sono reinventata
Con Elisa
Giorgia con Elisa
nella serata del
Festival di condo come in un porno» in
Sanremo «Atacama». «Si vede che non
dedicata ai mi conoscete... (ride). Il testo
duetti: la loro è firmato con Sissi, una
esibizione è 20enne: amo la verità senza
stata un trionfo peli sulla lingua e l’ironia. In
quel brano c’era anche la pa-
rola la parola caz... ma quella
non ce l’ho fatta a cantarla».

Ho pensato
«Meccaniche celesti», con
una ritmica dark, fa venire in
mente proprio nel titolo Fran-
co Battiato: «”Segnali di vita”
è una canzone che da bambi-
na mi ha segnato. Stavo finen-
do la canzone il giorno in cui è
arrivata la notizia della sua

di ritirarmi
morte, mi sono emozionata e
alla fine mi sono arrivate
quelle parole». Nei giorni
scorsi Francesca Michielin
(che qui firma con Ghemon
«Tornerai») ha detto che gli
artisti non devono compiace-
re il pubblico ma saper essere
scomodi. Il testo di «Senza

Giorgia: «Buttavo tutto e piangevo

davanti al pianoforte e al pc
Ora rinasco dopo una brutta crisi»

Su Meloni
La premier Giorgia
Meloni? Se le cose giuste

«H
o passato
un perio-
daccio.
P i a n g e vo
davanti al
pianoforte e al computer, but-
tavo via tutto quello che scri-
vevo... Ho anche pensato di ri-
tirarmi». Troppo classica per
essere giovane e troppo giova-
ne per essere classica. «Non
avevo più punti di riferimen-
to. Molti sono morti. Adele e
Beyoncé sono dei mostri... fra
le nuove amo Cleo Soul e Ro-
sie Lowe ma ero disorientata.
È cambiato tutto in questi an-
ni e mi sono dovuta reinven-
tare. Mi sono messa a studiare
e ho capito che il mio posto è
il passato, ma con uno sguar-
do contemporaneo».
Ecco come è nato «Blu ¹», il
nuovo album che arriva a 7
anni dall’ultimo di inediti, e
che è stato lanciato da «Parole
dette male», il brano che l’ha
riportata in gara a Sanremo
dopo due decenni. «Il Festival
è stato un viaggio sentimenta-
le che sto ancora elaborando:
rivedere luoghi, persone, Eli-
Il disco sa... E poi c’è la performance:
su quel palco non sai mai co-
me finirà». Abituati a sentirla
precisa dal vivo come se fosse
un playback, ha stupito sen-
tirla esitare nella prima sera:
«Ecco, questo è per chi diceva
che sono sempre sembrata
 «Blu ¹» è fredda, una a cui non fregava
l’undicesimo nulla. Queste parole mi face-
album di inediti vano soffrire. Era solo una fac-
di Giorgia e ciata. Sono felice di avere im-
arriva a 7 anni parato a vivere l’emozione per
da «Oronero». quello che è».
L’album è la matrice di «Blu ¹» viene
prodotto da Big dall’r&b anni 90 rivisitato con
Fish. Tra le il produttore Big Fish: «Negli
collaborazioni anni ho sempre cercato di at-
del disco anche tingere a quel bacino... Allora
Elisa, sembravo matta, ora che la
Francesca trap ha portato quei suoni nel
Michielin, mainstream, sembra meno
Mahmood, strano». Ci sono sconfina-
Dardust, Jake menti verso il reggae («Sì o
La Furia e no»), il soul («Tornerai»), la
Ghemon cassa dritta («Senza confi-
ne»). Il numerino all’apice del
titolo fa pensare a un volume
2. «Questi 9 brani sono una
selezione che lascia spazio a
un seguito». A Sanremo Mar-
co Mengoni ha sottolineato la
scarsità di donne nella com-
petizione. Lei era in gara. «A
Sanremo è andata così. Non
credo ci sia volontà di non far
emergere le donne. La pre-
senza femminile nella musica
riflette quello che accade nel
Paese. Ma il clichè sta cam-
biando: sempre più donne so-
no anche musiciste, produt-
trici e autrici». Nello scatto di
copertina reinterpreta l’uomo
vitruviano di Leonardo da
Vinci. «Un’idea di Maria Gra-
zia Chiuri (direttrice creativa
di Dior ndr) per rappresentare
la distanza fra materia e spiri-
to, attitudine spirituale e vis-
suto razionale: il vestito blu a
stelle rappresenta l’apparte-
nere a qualcosa di più alto».
Tutti se la immaginano,
elegante, chic... sorprende
sentirla cantare «dura un se-
le fa chi non ho votato
va bene lo stesso
confine» tocca i temi del-
l’emergenza climatica e quel-
lo dei migranti: «L’ho scritta
con Elisa, sono argomenti che
condividiamo. Francesca ha
ragione. Gli artisti devono
schierarsi e non pensare solo
a follower e cuori». Anche
contro Giorgia Meloni? «Spe-
ro che il primo ministro sap-
pia cosa fare. Se le cose giuste
le fa chi non ho votato va bene
lo stesso». La questione del
meme («Anche io sono Gior-
Sorriso gia ma non rompo i cogl... a
Giorgia Todrani, nessuno») che fece arrabbiare
nota come Meloni è archiviata? «Era un
Giorgia, 51 anni, meme che ho riportato, non
ha partecipato l’ho fatto io... Pensavo che
all’ultimo avremmo riso tutti, lei com-
Sanremo con presa, invece abbiamo riso in
il brano «Parole tre... Spero che quando mio
dette male» figlio crescerà saprà che
mamma credeva in qualco-
sa».
Andrea Laffranchi
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La camera ardente / L’omaggio di D’Alessio, Iacchetti, Covatta

Addio a Costanzo, polemica sui selfie chiesti a De Filippi
I funerali
 Oggi si
terranno i
P rotetta dai suoi grandi
occhiali scuri, Maria De
Filippi è stata anche ieri
alla camera ardente del mari-
to. Ha stretto le mani alle tan-
funerali solenni tissime persone che, senza
di Maurizio sosta, hanno voluto fare un
Costanzo, ultimo saluto a Maurizio Co-
disposti dal stanzo. Personaggi noti —
ministro della molti — ma anche un mare di
Cultura. Saran- gente comune, unita dall’im-
no alle 15, nella pressione che il grande gior-
Chiesa degli nalista fosse in parte anche
Artisti, in piazza una persona di famiglia, della
del Popolo, famiglia di ognuno.
a Roma. Le Lui, che aveva fatto dell’ at-
esequie solenni tenzione al prossimo la sua
sono previste firma, probabilmente di que-
per lutti che sto sarebbe stato felice, e bi-
colpiscano sogna forse ripensare a que-
la coscienza sto suo insegnamento per ca-
comune pire dove sua moglie abbia
trovato la forza, nelle scorse
ore, di abbozzare un timido
sorriso e prestarsi addirittura
a fare una foto assieme a chi,
anche in quel luogo, anche in
quel momento, non si è senti-
to inopportuno nel chiederle
un selfie.
Un gesto duramente criti-
cato anche sui social, che dei
selfie sono il regno. Rita Dalla
Chiesa, pubblicando quel mo-
mento (ripreso dalle teleca-
mere presenti), ha scritto su
Twitter: «Questa è la faccia di
chi ha voluto farsi un selfie
con Maria. Chi lo riconosce lo
eviti. Per sempre». Ma i com-
menti sono stati centinaia.
Tutti hanno espresso grande
solidarietà a De Filippi, ap-
prezzando la dignità e la si-
Lo scatto
De Filippi con una
fan che le chiede
un selfie nella
camera ardente
gnorilità di chi riesce a com-
prendere gli altri perfino
quando dovrebbe accadere
naturalmente il contrario.
Non a caso, sono stati in tanti,
ci arrivati in Campidoglio (Di
Maio, Gasparri, Arisa, Cucca-
rini, Veronica Pivetti), quelli
che non hanno voluto parlare,
travolti dal dolore, com Enzo
zioni lo stanno piangendo». Il
24 febbraio, giorno della mor-
te di Costanzo, D’Alessio com-
piva 56 anni: «Non poteva es-
serci regalo più brutto.
del marito anche tra i personaggi pubbli- Iacchetti o Giobbe Covatta. Era instancabile, non stava
Gigi D’Alessio, unito a Co- mai fermo ed era sempre di-
stanzo da profondo affetto e sponibile: bussa alla porta de-
gratitudine, ha spiegato: «È gli uomini e solo i grandi ti
stato il primo a credere in me, apriranno. Lui era così. Voglio
mi ha dato il passaporto per pensare che avesse bisogno di
andare oltre la Campania, mi riposare un po’. Ma aveva una
ha messo il turbo». Nel ripen- visione dello spettacolo come
sare al giornalista, dice: «Era nessuno. Quando era diretto-
un uomo generoso, sempre re del Brancaccio mi chiese di
con il sorriso: non l’ho mai vi- fare una serata in cui il pub-
sto arrabbiato. Estremamente blico mi avrebbe chiesto le
intelligente, non ha mai fatto canzoni da fare sul palco. Di-
pesare la sua importanza. An- ventò A gentile richiesta, una
zi. Si poneva ogni volta in mo- tournée di 84 date».
do cordiale e lo faceva con tut- Chiara Maffioletti
ti: non è un caso se tre genera- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
L’intervista
A
rgentina, 1985 di
Santiago Mitre ha
strappato ovazioni al-
la Mostra di Venezia,
ha vinto il Golden Globe, è en-
trato nella cinquina degli
Oscar come migliore film
straniero. Il processo a Videla
e ai suoi scagnozzi, esponenti
del suo governo, è sugli scher-
mi per Lucky Red. «E’ stato
molto difficile fare questo
film, il mio paese è diviso,
odio sociale, tensioni politi-
che. Volevo dimostrare che le
persone, quando sono unite,
possono ottenere un cambia-
mento profondo. Oggi sem-
bra impossibile riuscirvi».
I militari dopo la dittatura
dov’erano finiti?
«Non erano scomparsi,
esercitavano ancora un’in-
fluenza durante la prima fra-
gile democrazia. Erano anco-
ra pericolosissimi, i colpi di
Stato erano continui, i governi
non arrivavano a fine manda-
to. Il sistema giudiziario dove-
va tenere conto di tutto que-
sto: il popolo che chiedeva
giustizia, e i militari che cer-
cavano una via d’uscita».
Il pubblico ministero Julio
Strassera parlò di mezza vit-
toria.
«Era Davide contro Golia.
Non tutte le richieste di con-
danna vennero accolte, ma fu-
rono messi i pilastri della giu-
stizia. Si era circondato da un
giovane team non corrotto e
non contaminato che docu-
mentò centinaia di casi di
I militari in tribunale Una scena di «Argentina, 1985», storia del processo ai militari: la dittatura fu responsabile della tragedia dei desaparecidos
«La mia Argentina da Oscar
in quel processo ai generali»
Il regista Mitre in gara a Hollywood: momenti buffi per una storia cupa
importante dopo quello di
Norimberga contro i nazisti.
E’ una cosa che si diceva al-
l’epoca. Per me, sono eventi
imparagonabili. Questo è un
processo civile all’interno di
un paese che mette i militari
sotto processo».
Come hanno reagito al
film i giovani argentini?
«Assistendo a proiezioni in
omicidi, arresti, torture, spa- Golden Globe tanti Paesi, ci siamo resi conto
rizioni. All’epoca del processo Il regista che le preoccupazioni sui te-
io avevo cinque anni e non ri- Santiago Mitre, mi della libertà sono condivi-
corda nulla. Crescendo, me 42 anni, si. Allo stesso tempo ho capito
ne parlò mia madre. Nel film vincitore di un che le nuove generazioni in
lo definisco il processo più Golden Globe Argentina, benché sia materia
di studio a scuola, ignorano
ciò che è successo e non san-
no quanto sia stato importan-
te quel processo per ristabili-
re la democrazia. Che non è il
sistema perfetto, ma è il mi-
gliore che abbiamo. Tanti gio-
vani mettono in discussione
la sovranità popolare e questo
mi rende triste, se pensiamo a
quanti hanno lottato per aver-
la. Forse grazie al mio thriller
processuale è un argomento
di cui si parla in casa. Ma non
pretendo di insegnare nulla a
nessuno. Quel processo non
so se ha curato le ferite, so pe-
SPETTACOLI 29
#
rò che ha tracciato un para-
digma tra il prima e il dopo».
Chi era Strassera?
«Fino allora «non era stato
un paladino di giustizia, nè
un passato specchiato, aveva
un atteggiamento grigio, ave-
va respinto delle indagini,
non era abbastanza coraggio-
so, forse temeva di finire co-
me uno dei 30 mila desapare-
cidos. Ma la sua arringa fina-
le, quando disse che il sadi-
smo non è una strategia
politica ma una perversione
morale, mette fine alle ombre
del suo passato, è il migliore
discorso antifascista che ab-
bia mai ascoltato».
A tratti affiora un tono ila-
re inconsueto per un thriller
giudiziario.
«E’ ciò che distingue questo
film, un tono che può sem-
brare laterale ma è il valore
aggiunto: la leggerezza, l’ilari-
tà, le battute che a tratti affio-
rano. Erano nelle centinaia di
registrazioni che ho ascoltato,
ogni tanto a Strassera (che
passava per essere scontroso
e scorbutico) e al suo team
scappava una risatina. E’ pro-
babile che fosse un meccani-

smo di autodifesa. Avevo an-
che il timore che risultasse un
film troppo cupo».
Le fonti?
Il tono ilare «Gli atti del tribunale, i giu-
di alcune dici e i funzionari del ministe-
scene ro, i testimoni, i familiari del-
le vittime. Le ricerche sono
rispecchia state lunghe e dolorose. Sape-
i dialoghi vo che molti di loro avrebbero
veri degli visto il film, sentivo la respon-
inquirenti sabilità».
E’ difficile staccarsi emo-
tivamente da questo film?
Ha un mezzo sorriso: «E’
quasi impossibile».
Valerio Cappelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 30
Sportlunedì
Le pagelle
DAL NOSTRO INVIATO A BOLOGNA
Bologna
Schouten, la mente
7 Skorupski A parte un attimo di
follia nel quale abbandona la porta
in uscita, le prende tutte: grande
senso del piazzamento.
6,5 Posch Importante per come
sale, non solo in fascia, ma anche
dentro al campo.
6,5 Lucumì Un errore di valutazione
a inizio ripresa non rovina una gara
di grande efficacia.
6,5 Sosa Qualche rischio ci sta, ma
a 20 anni stravince i duelli con
Lukaku.
6,5 Cambiaso Forse la miglior
partita della stagione: arma tattica
sulla fascia, annulla Dumfries.
7,5 Schouten Il cuore e la mente
della squadra, non solo perché
manda in gol Orsolini.
7,5 Orsolini Sette gol nelle ultime
13 partite: Orso d’oro va in scena
nella ripresa, già prima del tiro
decisivo. Una rinascita davanti a
Mancini.
6,5 Ferguson Inizia con un cambio
di passo e un tunnel su Calhanoglu:
quantità e qualità.
7 Dominguez Sempre in supporto
di Schouten, ma guardando avanti,
con una corsa in più. Cuore e testa.
6,5 Soriano Anche lui ha un ruolo
chiave dal punto di vista tattico:
grande applicazione, che gli toglie
qualcosa a livello di creatività.
6 Barrow C’è sempre, ma mai con il
tiro giusto.
7 Thiago Motta Nelle ultime 7 gare
solo Spalletti ha fatto più punti: ogni
giocatore con lui ha idee e opzioni
nuove. Gran lavoro, prima grande
battuta e vista sull’Europa.
p. tom.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Inter
Brozo da abbiocco
6,5 Onana Diverse parate, solide
ma non impossibili.
6 Darmian Un paio di scivolate e
salvataggi provvidenziali.
5,5 De Vrij Stessa sicurezza di chi
corre sotto la pioggia con le gomme
da asciutto.
6 Bastoni Resta sempre lucido
anche quando attorno c’è il caos.
5 Dumfries Una discesa a inizio
ripresa. Prima e dopo: non si vede.
5 Mkhitaryan Gioca, ma ha l’aria di
uno che ha bisogno di una pausa.
5 Brozovic Regia da abbiocco, con e
senza palla. È ancora indietro.
5,5 Calhanoglu Torna mezzala, si
butta nella lotta ma la perde.
6 Gosens Forse l’unico che ha un
rendimento continuo, di corsa ma
anche di qualità nei palloni messi in
mezzo. Sul gol è in ritardo come
Acerbi, ma non per colpa sua.
5 Lukaku Non trova la profondità,
cross ne vede pochi e nello stretto si
marca da solo. Due passi indietro.
5 Lautaro Una palla gol, sprecata di
testa. L’intesa con Lukaku se c’è, non
si vede.
5,5 Acerbi Qualche errore in uscita,
ma almeno si fa vedere in avanti.
5 Barella Ingresso blando, ha
qualche responsabilità nell’azione
da cui nasce il gol.
6 Dzeko In pochi minuti sembra
rianimare l’attacco. Illusione.
5 D’Ambrosio Un passaggio fuori
misura che costa caro.
5 Inzaghi Bologna è ancora fatale,
ma è l’ultima di un elenco ormai
lungo. Una stagione sulle montagne
russe è snervante e rischia di far
prevalere i lati negativi.
p. tom.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Figuraccia Fin troppo facile per la squadra di Thiago Motta battere i nerazzurri
Bologna
Inter
Marcatore: Orsolini 31’ st
BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski 7;
Posch 6,5, Lucumì 6,5, Sosa 6,5,
Cambiaso 6,5; Schouten 7,5 (Medel sv
43’ st); Orsolini 7,5 (Aebischer sv 43 st),
Ferguson 6,5 (Moro sv 38’ st),
Dominguez 7, Soriano 6 (Kyriakopoulos
sv 38’ st); Barrow 6 (Raimondo sv 42’
st). All.: Thiago Motta 7
INTER (3-5-2): Onana 6,5; Darmian 6,
De Vrij 5,5 (Acerbi 5,5 1’ st), Bastoni 6;
Dumfries 5 (D’Ambrosio 5 23’ st),
Mkhitaryan 5 (Barella 5 19’ st), Brozovic
5 (Carboni sv 38’ st), Calhanoglu 5,5,
Gosens 6; Lukaku 5 (Dzeko 6 19’ st),
Lautaro 5. All.: Inzaghi 5
Arbitro: Orsato 6
Ammoniti: De Vrij, Dumfries,
Dominguez Recuperi: 2’ più 6’
Contropiede
Riccardo Orsolini calcia in porta il
pallone della vittoria del Bologna:
Inter da incubo
nulla da fare per Onana (Ansa)
DAL NOSTRO INVIATO
BOLOGNA L’Inter gira l’ennesi-
ma puntata della serie tv
«Viaggi da incubo» che ha de-
ciso di interpretare fino in
fondo, dato che il 5° posto tra
oggi e domani potrebbe esse-
re ad appena due punti: l’epi-
sodio che va in scena a Bolo-
gna con un tempo da tregen-
da e un campo dal drenaggio
problematico si può intitolare
serenamente «Lezioni di
Thiagometria», perché il suc-
cesso della squadra di Motta
che arriva in contropiede con
l’ennesimo gol di Orsolini, è
costruito, meritato e anche
emblematico: qui ogni calcia-
tore ha 2-3 opzioni fra cui sce-
gliere per ogni giocata e così
facendo si costruisce un grup-
po imprevedibile, che sa an-
dare oltre i propri limiti, sma-
nioso di mettere all’opera il la-
voro fatto in settimana. Certo
per le grandi squadre è diver-
 Il commento
«Zona Inzaghi», basta che non sia quella già vista
di Daniele Dallera
I l sorriso di Pioli, la smorfia di
dolore di Inzaghi, la Milano del
pallone divisa a metà, una
Champions da giocare, e una da
conquistare, quella della prossima
stagione. Milan e Inter litigano sul
nuovo stadio, andavano a braccetto
come due vecchi fidanzati verso una
casa comune, poi interessi diversi,
nuovi terreni da esplorare, telefonate
dal wi-fi difficile, hanno fatto saltare
piani comuni: ognuno per la sua
strada, anche se quella rossonera è al
momento più chiara, in campo,
battendo l’Atalanta, e fuori, con
opzioni già rivelate. Il campo, quello
Serie A 24ª giornata
EMPOLI-NAPOLI 0-2
LECCE-SASSUOLO 0-1
BOLOGNA-INTER 1-0
SALERNITANA-MONZA 3-0
UDINESE-SPEZIA 2-2
MILAN-ATALANTA 2-0
VERONA-FIORENTINA oggi ore 18.30 (Dazn)
LAZIO-SAMPDORIA ore 20.45 (Dazn, Sky)
CREMONESE-ROMA domani ore 18.30 (Dazn)
JUVENTUS-TORINO ore 20.45 (Dazn)
1
0
Gioca la peggiore partita della stagione
subisce una lezione di calcio dal Bologna
 
so, mentre Thiago Motta pre-
parava nei dettagli il remake a
tinte più soft della Fatal Bolo-
Inzaghi gna dell’aprile scorso, con il
No, non mi quale si candida alla panchina
di una big molto presto (an-
sento tradito che l’Inter?), Inzaghi usciva a
dalla braccia alzate dalla mezza ma-
squadra. ratona contro il Porto: come
Sono io dopo i successi col Napoli, col
il primo Milan (due volte), anche dopo
responsabile. la notte di Champions, come
Dobbiamo del resto un anno fa, la sua
squadra fatica a smaltire la
capire sbornia (10 punti persi in 4 ga-
i nostri re), entra in campo con il cer-
problemi chio alla testa e le occhiaie
fonde.
Il risultato è la partita peg-
giore dell’anno, anche in rap-
porto alle poche occasioni
di ieri a Bologna, era fradicio e pieno
di tormenti per l’Inter. Per fortuna
non c’è nulla di irreparabile. A questi
ritmi poi, così intensi e frenetici,
l’ultima spiaggia si sposta sempre un
po’ più in là. Ma per rimediare è
necessario capire il momento, i
problemi, le atmosfere, le facce dei
tuoi giocatori, a volte i silenzi, che
devono essere interpretati, rivelano
stati d’animo profondi. In casa Inter
devono stare tutti attenti, a
cominciare dalla dirigenza, dove il
livello è molto alto, alla squadra che,
pensate un po’, era data per favorita
nella corsa scudetto, ora si ritrova a
18 punti dal Napoli, a Simone
Inzaghi, tecnico sicuramente
preparato, che ha dimostrato di
Classifica
NAPOLI 65 MONZA
INTER 47 EMPOLI
MILAN 47 SASSUOLO
ROMA* 44 LECCE
LAZIO* 42 FIORENTINA*
ATALANTA 41 SALERNITANA
BOLOGNA 35 SPEZIA
JUVENTUS* 32 VERONA*
TORINO* 31 SAMPDORIA*
UDINESE 31 CREMONESE*
*: una partita in meno
create, con Lukaku e Lautaro
incapaci di dialogare: un pro-
blema — viste le differenze ri-
spetto al gioco di Conte — che
si era intravisto anche ad ago-
sto e che oggi si ripresenta ir-
risolto. E poi c’è da chiedersi
se alcuni big, come Brozovic e
Dumfries, si sentano ancora
dentro al gruppo o meno.
Inzaghi, con il Napoli a 18
punti e il piazzamento Cham-
pions che può anche non ba-
stare per la riconferma, si pre-
senta con la faccia più cupa,
perché visti i precedenti una
prestazione del genere suona
quasi come un tradimento:
«No, non mi sento tradito dal-
la squadra — sottolinea il tec-
nico — mi ha sempre dato
saper vincere, ma non ha ancora
convinto la Milano nerazzurra
svelando la sua vera dimensione di
allenatore: è da Coppa Italia-
Supercoppa o da scudetto? In base
all’esperienza vissuta c’è chi teme la
«zona Inzaghi», guarda caso nata
l’anno scorso con il Bologna, coincisa
con la fuga del Milan verso lo
scudetto, interpretato ancora adesso
da una larga maggioranza nerazzurra
e dai salotti milanesi che contano,
come un generoso regalo dell’Inter.
Ieri la lezione di calcio impartita da
Thiago Motta, inaspettata dopo la
felice prestazione di Champions
contro il Porto, squadra vera,
squadra molesta (potrebbe ancora
esserlo nella partita di ritorno,
Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera
Fifa awards
Oggi a Parigi il giocatore dell’anno
29 Questa sera alle 21 si assegna a Parigi il Best Fifa
28
27 Football Awards. I tre finalisti per il premio al
27 miglior giocatore dell’anno sono Karim Benzema,
25
24 Kylian Mbappé e Lionel Messi. La premiazione sarà
20 trasmessa in diretta sul canale tematico Mediaset
17
11 «20» e in streaming su Sportmediaset.it.
9 SERIE B Nel posticipo della 26ª giornata: Ascoli-
Benevento 0-0.
tutto. Sono io il primo re-
sponsabile. Dobbiamo capire
perché dopo la Champions
abbiamo questi problemi, che
si accentuano lontano da San
Siro. Bisogna cercare le moti-
vazioni ogni 2-3 giorni e io per
primo devo fare di più: il pri-
mo tempo non è stato da In-
ter». Eppure il gol è arrivato
Lautaro dopo la mezzora della ripresa,
Chiedo proprio quando il Bologna
sembrava accusare la stan-
scusa a tutti chezza e l’Inter premeva. An-
i tifosi. Così cora una volta il problema è
non si va da nato da una palla persa, per
nessuna un errore di D’Ambrosio, con
parte. Se ne la squadra sbilanciata e tutta
parleremo la difesa fuori posizione, col-
in spogliato- pita in rapida transizione dal-
la coppia Schouten-Orsolini.
io? Parlia- Lautaro chiede scusa: «Così
mo sempre non si va da nessuna parte».
tra di noi Un deja vu dopo l’altro, diven-
ta complicato pensare a un
lieto fine.
Paolo Tomaselli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
quell’1-0 dell’andata non garantisce
nulla), ripresenta i confini, la
cornice, di quella «zona Inzaghi» che
contempla paure, ansie e così poche
certezze: da qui in avanti, ci deve
essere lo scatto, la reazione, la svolta,
per agevolarla testa e cuore dei
giocatori sono fondamentali, ma
facce, gambe e idee, un inno alla
presunzione, non possono essere
quelle di ieri. E da Simone Inzaghi ci
si aspetta il piglio del comandante,
di chi sa essere guida, leader e capo,
di chi ha capito che Milano ha
bisogno di un altro passo, quello
mostrato contro il Porto dove il
coraggio si è ben miscelato con
l’intelligenza.
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Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
 Fischio finale
Orsato esemplare
Bravo Mariani
con i cartellini
di Paolo Casarin
Vittoria netta Squadra ritrovata, due gol e tante occasioni: si rivede anche Ibrahimovic
Milan da rimonta
MILANO Non era mai successo
in questa strana stagione vis-
suta sulle montagne russe che
il Milan vincesse quattro par-
tite di fila. Ci riesce a dieci
giorni dalla trasferta più com-
plessa, in casa del Tottenham,
che si è sbarazzato del Chelsea
e sembra tornato a far paura.
Pioli festeggia nel migliore
dei modi le 800 panchine in
carriera, sei giorni dopo aver
vinto quella d’oro per lo scu-
detto dell’anno scorso. Il nuo-
vo Milan, meno scintillante
ma più solido e energico, è fa-
rina del suo sacco. Lo ha rico-
struito dalla difesa, che è di-
ventata insuperabile. Quattro
partite e neppure un gol subi-
to. Una squadra con meno
fronzoli e più sostanza, che si
specchia nella fatica degli
operai, Thiaw in difesa, Kru-
nic in mezzo al campo e Mes-
sias sulla fascia, l’uomo del
2-0 che chiude il conto con
l’irriconoscibile Atalanta.
Il Monza sogna troppo, la Salernitana lo sveglia
Prima vittoria di Paulo Sousa. Nzola con una doppietta tiene a galla lo Spezia a Udine
Alla seconda gara da quan-
do siede sulla panchina della
Salernitana, Paulo Sousa
conquista la prima vittoria
della sua gestione, consen-
tendo al club di allontanarsi
dalle sabbie mobili dei bassi-
fondi. Per contro, il Monza ri-
media la seconda sconfitta
consecutiva dopo lo scivolo-
ne interno con il Milan e per-
de l’imbattibilità esterna nel
2023.
Le cause della debacle dei
brianzoli sono molteplici: in
primis, Palladino nel tentati-
vo di coinvolgere ogni ele-
mento del gruppo toglie dal-
lo scacchiere iniziale due ele-
menti essenziali come Di
Gregorio e Petagna per inse-
A ll’inizio di Bologna-Inter Daniele Orsato
ha preso, in area dell’Inter, due
provvedimenti tecnici esemplari che
tutti gli altri colleghi dovrebbero adottare
cancellando finalmente i dubbi seminati negli
ultimi anni per casi simili. In particolare mai
calcio di rigore per contatto casuale e
involontario del pallone sul braccio di
Darmian in caduta da perdita di equilibrio. Per
Disinnesca l’Atalanta senza problemi
e riaggancia il secondo posto in classifica
Una vittoria che permette al
Milan di agguantare l’Inter al
secondo posto in attesa della
risposta della Roma domani a
Cremona. La lotta per la
Champions infuria. Gasperi-
ni, alla seconda sconfitta con-
secutiva, la terza nelle ultime
quattro partite di campiona-
to, rischia di rimanere indie-
tro.
Gli oltre 70 mila di San Siro
cantano felici e alla festa par-
tecipano anche Maignan, tito-
lare dopo 161 giorni e Ibrahi-
movic, alla prima apparizione
della stagione, in campo negli
ultimi 20 minuti. Solo Leao,
l’invitato più atteso, delude. Il
portoghese sbaglia tanto e
San Siro borbotta. Un’ammo-
rire in porta Cragno e Gytkja-
er come terminale offensivo
(il rendimento di entrambi è
decisamente insufficiente).
Inoltre, dopo aver raggiunto
una posizione di classifica in-
sperata, i giocatori del Mon-
za, lusingati dai progetti di
Europa e dai piani ambiziosi
di scudetto della società per
il futuro, si sono avvicinati al-
la partita con un mix di sup-
ponenza e superficialità.
«Eppure l’approccio inizia-
le mi è piaciuto, ci siamo in-
nervositi e disuniti dopo es-
sere andati in svantaggio. Nel
primo tempo abbiamo avuto
un’occasione clamorosa con
Ciurria» dice Palladino, sor-
volando sulle due precedenti
Totem Zlatan Ibrahimovic, 41 anni,
tornato in campo dopo 280 giorni (Ap)
Salernitana 3 Udinese
Monza 0 Spezia
Marcatori: Coulibaly 7’, Kastanos 21’,
Candreva 27’ st
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa 7;
Gyomber 6 (Lovato 6 29’ st), Daniliuc 6,5,
Pirola 6; Sambia 6,5 (Mazzocchi 6 19’ st),
Coulibaly 7, Crnigoj 6,5 (Maggiore 6 19’
st), Bradaric 6,5; Candreva 7,5 (Botheim sv
46’ st), Kastanos 7 (Nicolussi 6 30’ st);
Piatek 6. All.: Paulo Sousa 7,5
MONZA (3-4-2-1): Cragno 5; Izzo 5, Marì
5 (Colpani sv 40’ st), Caldirola 5,5
(Petagna 5,5 20’ st); Ciurria 5,5, Sensi 5,5
(Donati 4 1’ st), Machin 5,5, Carlos
Augusto 5,5; Caprari 6 (Ranocchia 5,5 30’
st), Pessina 6; Gytkjaer 5 (Dany Mota 5,5
1’ st). All.: Palladino 5
Arbitro: Marinelli 6 Espulso: Donati 42’ st
Ammoniti: Crnigoj, Caldirola, Marì,
Kastanos Recuperi: 7’ più 4’
contro sempre fuorigioco attivo per quel tipo
di interferenza di Dominguez sul tiro di
Barrow diretto verso la rete. Scelte di Orsato
condivise dai ventidue, corretti fino alla fine.
Proteste limitate anche in Salernitana-Monza
e Udinese-Spezia grazie agli arbitraggi
accettabili di Marinelli e Marchetti. Milan-
Atalanta affidata all’internazionale Mariani
con Guida alla Var. Partenza vivace e vantaggio
nizione per proteste, sembra-
ta eccessiva, gli farà saltare la
trasferta di Firenze. L’assist al-
la fine per Messias non vale la
sufficienza.
Il Diavolo si cala benissimo
nell’atmosfera della serata.
Messias e Theo Hernandez,
gli esterni del 3-4-2-1 assai
mobile, anziché allargarsi per
cercare l’ampiezza, stringono
al centro per favorire la densi-
tà. Gasperini senza lo squalifi-
cato Demiral e gli infortunati
Hateboer, Pasalic e Zapata, re-
cupera Scalvini e De Roon, si-
stema Ederson sulla linea me-
diana e Koopmeiners dietro
Hojlund e Lookman. L’Ata-
lanta è surclassata dal Milan
sul piano del ritmo, del pres-
2 Così i campani, si lasciano al-
2 le spalle il momento buio
Marcatori: Nzola 6’, Beto 22’ pt; Pereyra
10’, Nzola 27’ st
UDINESE (3-5-2): Silvestri 6; Perez 5,5,
Becao 6, Masina 6; Ehizibue 6, Pereyra 7
(Samardzic 6 21’ st), Walace 6 (Nestorovski
sv 47’ st), Lovric 6,5 (Arslan sv 38’ st),
Udogie 6; Success 5,5 (Thauvin 5,5 21’ st),
Beto 6,5. All.: Sottil 6,5
SPEZIA (4-2-3-1): Dragowski 6,5; Amian
5,5, Ampadu 6, Nikolaou 5,5, Reca 5,5;
Bourabia 6 (Kovalenko sv 44’ st), Ekdal 6,5;
Verde 5,5 (Shomurodov 5,5 17’ st), Agudelo
6,5 (Maldini sv 29’ st), Gyasi 6; Nzola 7
(Caldara sv 44’ st). All.: Semplici 6,5
Arbitro: Marchetti 6 Ammoniti: Ehizibue,
Becao, Nikolau, Shomurodov Recuperi: 2’
più 4’
del Milan. Toloi a terra ferma il pallone
con il braccio bloccando la corsa di Leao.
Giusto il giallo a Toloi: a 40 metri dalla porta
non è mai chiara occasione da gol. Nella
ripresa Maehle anticipa Leao in area e Mariani
è bravo nel leggere la correttezza
dell’atalantino. Arbitraggio indipendente ed
equilibrato.
Milan 2
Atalanta 0
Marcatori: Musso (aut.) 25’ pt; Messias
41’ st
MILAN (3-4-2-1): Maignan 6; Kalulu 7,
Thiaw 7, Tomori 7; Messias 7
(Saelemaekers sv 43’ st), Krunic 6,5,
Tonali 6,5, Theo Hernandez 7; Brahim
Diaz 6,5 (De Ketelaere 6 29’ st), Leao 5,5
(Rebic sv 43’ st); Giroud 6 (Ibrahimovic 6
29’ st). All.: Pioli 7,5
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6,5; Toloi
5, Djimsiti 5, Scalvini 5,5 (Palomino sv
39’ st); Zappacosta 5 (Ruggeri sv 39’ st),
Ederson 5 (Boga 5,5 18’ st), De Roon 6,
Maehle 5; Koopmeiners 5 (Vorlicky sv
39’ st); Hojlund 5, Lookman 5 (Muriel 5
24’ st). All.: Gasperini 5
Arbitro: Mariani 6
Ammoniti: Leao, Toloi, Gasperini, Thiaw,
Krunic
Recuperi: 1’ più 4’
Occasione
Olivier Giroud va al tiro: il Milan
ha creato molte occasioni contro
l’Atalanta (Getty Images)
sing, della forza, che sono le
caratteristiche che hanno
esaltato la banda Gasperini e
che adesso fanno felice Pioli.
La rete, o meglio l’autorete di
Musso, sul tiro al volo di Theo
che si stampa sul palo, è solo
una delle occasioni del Diavo-
lo. Sullo 0-0 Giroud spreca un
sinistro al volo e Leao per due
volte non trova la porta.
Nel secondo tempo l’Ata-
lanta alza il baricentro e au-
menta il pressing. Gasperini
inserisce Boga e Muriel per
combattere la sterilità offensi-
va, ma è inutile. L’Atalanta
chiude senza un tiro nello
specchio della porta. Il Milan
invece attacca e sbaglia, con
Leao e Messias, ma prima che
a Pioli vengano cattivi pensie-
ri il brasiliano raddoppia. Il
Diavolo si è ritrovato. Il Tot-
tenham, adesso, fa meno pau-
ra.
Alessandro Bocci
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chance sprecate da Piatek.
rappresentato da tre sconfitte
consecutive, con una ripresa
di intensità e qualità. Couli-
baly con un destro a giro al-
l’incrocio dei pali ha spezzato
l’inerzia, prima del raddop-
pio di Kastanos lesto a spedi-
re in rete il suggerimento di
Bradaric e il tris di Candreva,
abile a capitalizzare l’azione
di Piatek.
Nzola, con la sua doppiet-
ta, consente invece allo Spe-
zia di lasciare il Friuli con un
punto: di Beto e Pereyra le re-
ti della squadra di Sottil.
Monica Colombo
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SPORT 31
#
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Le pagelle
Milan
La botta di Theo
6 Maignan Chi si rivede. Osannato
da San Siro, torna dopo 161 giorni.
E non deve fare manco una parata.
7 Kalulu Di riffa o di raffa, Pierino si
fa sempre trovare preparato.
7 Thiaw Autorevole e autoritario:
governa il reparto con personalità e
si mette in tasca Hojlund. Che
crescita, questo ragazzo.
7 Tomori Sistematicamente in
anticipo sul povero Lookman.
7 Messias Bissa il gol vittoria di
Monza, mostrando uno stato di
forma eccellente. Mezzo voto in
meno per l’errore sotto porta.
6,5 Krunic Non è Bennacer, ma
anche stavolta fa il suo. Prezioso.
6,5 Tonali Taglia, cuce, chiude,
riparte. Rieccolo, il tuttocampista.
7 Hernandez Caricare, puntare,
fuoco. Il gol è una fucilata. E con la
sua posizione manda in tilt
l’Atalanta. Arma tattica.
6,5 Diaz Movimento costante.
5,5 Leao Distratto, indolente,
impreciso. E squalificato: salterà la
Fiorentina. Giusto mezzo voto in più
per l’assist a Messias.
6 Giroud Umile e generoso, si mette
al servizio della squadra: sua la
sponda di testa per l’1-0. Poco
lucido, però, davanti alla porta.
6 Ibrahimovic L’ultima volta fu a
maggio, il giorno dello scudetto.
Ritorno incoraggiante.
6 De Ketelaere Meglio in copertura
che da attaccante.
7,5 Pioli La rinascita del Diavolo ora
è certificata: gioco, idee, tenuta
atletica, personalità. Ok, il tunnel è
davvero alle spalle.
Carlos Passerini
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Atalanta
Muriel è assente
6,5 Musso Che sfortuna sul flipper
del gol di Hernandez: la palla sbatte
prima sul palo e poi sulla sua
schiena. Poi due parate vere.
5 Toloi In apnea, presto viene anche
ammonito per aver stoppato con le
mani un insidioso contropiede
milanista. Serataccia.
5 Djimsiti Fatica parecchio.
5,5 Scalvini Prestazione così così
anche per il bimbo prodigio del
vivaio, stavolta.
5 Zappacosta Contemplativo sul
decisivo colpo di testa di Giroud che
serve Hernandez per l’1-0.
5 Ederson «Il costo del mio
cartellino non mi pesa» ha detto
l’altro giorno all’«Eco di Bergamo».
Sarà, però per adesso deve ancora
dimostrare di valere i 23 milioni
versati alla Salernitana.
6 De Roon Fra i pochi a restare sui
suoi livelli consueti.
5 Maehle Timido, troppo. Messias lo
svernicia.
5 Koopmeiners Dovrebbe infilarsi
fra le linee nemiche, ma non ci
riesce. La sua partita è tutta in una
punizione fuori di due metri.
5 Hojlund Polverizzato da Thiaw.
Stavolta è notte fonda per l’ultima
scoperta atalantina, che resta
comunque un gran bel talento.
5 Lookman Svanisce presto, come
una bottiglietta di acqua gassata
lasciata aperta.
5,5 Boga La carta della
disperazione: non funziona.
5 Muriel Chi l’ha visto?
5 Gasperini Atalanta, dove sei?
Neanche lo straccio di un tiro in
porta: squadra irriconoscibile.
c.pass.
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 32 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

Mi hai lasciato troppo presto nello sconforto e
nel dolore, ma siamo sempre uniti nell'amore.- La
moglie Giusy annuncia che l'amato marito
Carlo Cesa Bianchi
è tornato alla casa del Padre.- I funerali avranno
luogo martedì 28 febbraio alle ore 15.30 presso
la Basilica San Giuseppe di Seregno.
- Seregno, 26 febbraio 2023.
Partecipano al lutto:
— Angiolamaria e Carlo Piona con affetto.
La sorella Laura e il marito Gianni e le nipoti
Silvia, Maria e Anna abbracciano con tanto affetto
Giusy in questo momento di grande dolore per la
repentina scomparsa del loro caro
Carlo
- Lugano, 26 febbraio 2023.
La sorella Mariella con il marito Claudio si strin-
gono con tanto affetto a Giusy ricordando il caris-
simo cognato
Carlo
- Milano, 26 febbraio 2023.
Federico e Giulia con Alessandro e Luisa sono
affettuosamente vicini alla carissima zia Giusy nel
ricordo del loro
zio Carlo
- Milano, 26 febbraio 2023.
I nipotini Angelina, Carlotta e Matteo ricordano
la dolcezza e l'affetto dello
zio Carlo
- Milano, 26 febbraio 2023.
Pepi, Lella, Alessandra, Piero e le rispettive fa-
miglie sono vicini alla cugina Giusy per la scom-
parsa del caro
Carlo
- Seregno, 26 febbraio 2023.
Zia Vera, Luca con Marella, Carolina e tutti i ni-
poti sono vicini con il loro affetto e le loro preghie-
re a Giusy per la perdita dell’amato
Carlo
- Monza - Milano, 26 febbraio 2023.
Ci stringiamo con grande affetto a Giusy
nell'addio al suo amatissimo
Carlo
Rose, Alma, Letizia, Ermanna e Mariacristina.
- Monza, 26 febbraio 2023.
I cugini Maddalena Pupa e Guido Scuri abbrac-
ciano con affetto Giusy e partecipano al suo dolo-
re per la scomparsa del caro
Carlo
- Milano, 26 febbraio 2023.
Federico e Giorgio Annoni con le loro famiglie si
uniscono al dolore di Giusy per la scomparsa del-
lo zio
Carlo Cesa Bianchi
- Milano, 26 febbraio 2023.
Andrea e Marta, Bianca e Mario, Ettore, Silvia
ricordano con affetto il loro caro
zio Carlo
- Milano, 26 febbraio 2023.
Francesca Cesa Bianchi ricorda il carissimo
zio Carlo
e si stringe affettuosamente a Giusy e famiglia.
- Atlanta, 26 febbraio 2023.
Ambrogio e Dony con i figli Michele Matteo
Marco e famiglie abbracciano con affetto Giusy
partecipando al suo grande dolore per la perdita
del marito
Carlo
- Monza, 26 febbraio 2023.
Carlo Cesa Bianchi
Partecipano al lutto:
— Alberto, Anna Pavanello e figlie.
Daniela e Giorgio Goggi piangono con Gigliola
e Gabriele Maccarini la scomparsa della loro
amatissima mamma
Nanda
- Milano, 26 febbraio 2023.
Marcello Raffaella Marta abbracciano affettuo-
samente Gabry e Giglio, fraterni amici, nel ricordo
della mamma
Fernanda Bruni Maccarini
bella e indimenticabile persona.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Stefano Nanni Costa partecipa al dolore di
Gabriele e Gigliola per la perdita della mamma
Fernanda Bruni Maccarini
- Milano, 26 febbraio 2023.
Franco e Cristina con Caterina Francesco e
Costanza sono vicini con affetto a Gigliola e
Gabriele nel ricordo della cara mamma
Fernanda
- Milano, 26 febbraio 2023.
Sergio, Paola e Matteo Erede commossi abbrac-
ciano forte Gabriele e Gigliola partecipando al lo-
ro dolore per la scomparsa della mamma tanto
amata
Fernanda Bruni Maccarini
- Milano, 26 febbraio 2023.
Fernanda Maccarini
Enrico Terry Federico e Cosimo Finzi sono affet-
tuosamente vicini a Gabriele e a Gigliola per la
morte della loro cara mamma.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Caro Gabriele siamo vicini a te e a tua sorella
Gigliola nel dolore per la perdita della mamma
Fernanda Bruni Maccarini
Roberto e Delia Barbieri.
- Milano, 27 febbraio 2023.
Livia e Daniel si stringono con affetto a Gigliola
e Gabriele nel momento della scomparsa della lo-
ro cara mamma signora
Fernanda Bruni Maccarini
- Milano, 26 febbraio 2023.
Gianluca con Luisa e Silvio, Francesca, Teresa
con Saverio sono vicini a Gabriele e Gigliola nel
dolore per la perdita della cara mamma
Fernanda Bruni Maccarini
- Lodi, 26 febbraio 2023.
Pasquale e Bianca Maria con Francesca, Dario
e Raffaella sono vicini con affetto e gratitudine a
Gabriele e Gigliola per la morte della mamma
Fernanda Bruni Maccarini
- Milano, 26 febbraio 2023.
La famiglia Orlandi ed i collaboratori dello stu-
dio, profondamente addolorati, sono vicini a
Gigliola e Gabriele per la perdita della cara mam-
ma
Fernanda
- Milano, 26 febbraio 2023.
Gina Nieri è vicina con affetto e tristezza alla
moglie Maria e ai figli nel profondo dolore per la
scomparsa del marito e padre
Maurizio Costanzo
- Milano, 26 febbraio 2023.
Lo Studio Hruska partecipa con affetto al dolore
di Maria, Gabriele e della famiglia tutta, per la
perdita dell'indimenticabile
Massimo Mocio saluta il mentore di una vita
Mauro Maccarinelli
gentiluomo di altri tempi e banchiere illuminato
e partecipa con affetto al dolore della famiglia.-
Riposa in pace amico mio.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Gregorio De Felice piange l'improvvisa scom-
parsa del collega e amico e partecipa con affetto
al dolore della famiglia di
Mauro Maccarinelli
- Milano, 27 febbraio 2023.
Il Presidente Emerito Giovanni Bazoli, il
Presidente del Consiglio di Amministrazione Gian
Maria Gros-Pietro, il Consigliere Delegato Carlo
Messina anche a nome degli altri componenti de-
gli organi collegiali di Intesa Sanpaolo, partecipa-
no con profondo cordoglio al lutto della famiglia
per la scomparsa di
Mauro Maccarinelli
- Milano, 26 febbraio 2023.
Gaetano Miccichè, Mauro Micillo, Massimo
Mocio a nome di tutti i dipendenti della Divisione
IMI Corporate & Investment Banking di Intesa
Sanpaolo profondamente addolorati per la scom-
parsa di
Mauro Maccarinelli
mente brillante, collega generoso e appassionato,
partecipano al lutto della moglie e di tutta la sua
famiglia con l’espressione delle più sentite condo-
glianze.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Mauro Micillo è vicino alla moglie e all’intera fa-
miglia di
Mauro Maccarinelli
in questo momento di dolore per la scomparsa di
un amico illuminato e innovativo, uomo di grande
carisma.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Carlo Messina, insieme a tutti gli amici di Intesa
Sanpaolo, è vicino con molto affetto alla moglie e
alla famiglia e rimpiange con dolore la perdita di
Mauro Maccarinelli
Ci mancherà il genio, la bravura, il coraggio e
l'amicizia del nostro grande maori del risk mana-
gement.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Massimo Mocio e tutti i colleghi di Global
Banking & Markets di Intesa Sanpaolo partecipano
con stima e affetto al dolore della famiglia per
l'improvvisa scomparsa del caro
Mauro Maccarinelli
- Milano, 26 febbraio 2023.
Dopo una lunga vita vissuta intensamente
Anna Severini Targetti
ci ha lasciati.- La ricordano con amore e ne danno
l'annuncio i cugini Coda, Crosti, Nicodano.- I fu-
nerali avranno luogo nella chiesa di Santa Maria
Incoronata mercoledì 1 marzo alle ore 14.45.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Raimondo, Lorenza, Roberto, Ugo e Riccardo
con le loro famiglie addolorati per la perdita di
Anna
la ricordano con affetto insieme a Gimmi e Luca.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Mai una madre vorrebbe sopravvivere al proprio
unico figlio.- Conceda il Signore ad
Anna Targetti
quella pace che le fu negata negli ultimi tre anni
della sua lunga e ricca esistenza.- Max, sei stato
per lei un altro figlio.- Nel ricordo indelebile del
suo e nostro Luca, Alberto, Antonella,
Chiarastella, Christina, Gloria, Luca, Maily,
Marcella, Monique, Silvia, Tana, Titta, piangono
entrambi.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Luca e Carolina ricorderanno sempre
Anna Targetti
amica e persona straordinaria.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Partecipano al lutto:
— Yolanda Wiskemann.
Annamaria e Valentina Pedroni partecipano con
dolore alla scomparsa dell'amatissima
Anna Targetti
- Milano, 26 febbraio 2023.
È mancata all'affetto dei suoi cari
Giuliana Ferrari Papetti
Ne danno l'annuncio il figlio Jacopo con Simona,
Greta, Matteo insieme a Rossella.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Con immenso dispiacere e profonda tristezza
apprendo della scomparsa del caro
dott. prof. Giorgio Gibelli
che ricorderò sempre con infinito affetto e gratitu-
dine.- Valeria Michel Pennacchi.
- Milano, 26 febbraio 2023.
È mancato all'affetto di tutti i suoi cari
Gianfranco Rimoldi
Lo annunciano commossi la moglie Claudia, i figli
Davide Marco e i nipoti tutti.- I funerali si terranno
martedì 28 febbraio ore 11 presso la parrocchia
Santa Maria di Caravaggio.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Dopo aver dimostrato per mesi coraggiosa te-
nacia ci ha lasciato
Raul Bardelli
Ne danno il triste annuncio la moglie Alda, i figli
Roberto e Federico con Maria e Roberta e i nipoti
Niccolò e Gaia.- Si ringrazia il professor
Bernardini, il dottor Pagani, i fisioterapisti e tutto
il personale infermieristico dell’Istituto Clinico
Humanitas per le cure e l'affetto dimostrato.- Per
informazioni sul funerale si prega di contattare il
3893137229.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Ciao
nonno Raul
Il tuo esempio e i tuoi insegnamenti ci accompa-
gneranno per tutta la vita.- Continua a seguirci da
lassù e non lasciarci mai soli.- Fai buon viaggio.-
Ci mancherai tanto.- Nic e Gaia.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Alda abbraccio forte te ed i tuoi figli in questo
momento di dolore per la perdita di
Raul
amico di tutta una vita.- Patrizia con Federica e
Andrea.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Paolo e Barbara abbracciano affettuosamente
Federico per la perdita del papà
Raul Bardelli
- Milano, 27 febbraio 2023.
Raul Bardelli
Partecipano al lutto:
— Salvatore e Wilma Corallo.
Giorgio Vedani con la moglie Liliana, le figlie
Silvia con Enrico, Elena con Alberto, Paola con
Michele e tutti i nipoti, annuncia con profondo do-
lore la morte dell'amatissimo fratello
Pierfausto Vedani
Ogni tuo attimo è stato curiosità e passione, nella
vita come nel giornalismo.- La tua ironia, le tue
risate, la sensibilità, l'attenzione per gli altri e il
tuo acuto sguardo sul mondo resteranno per sem-
pre con noi e con Paola, Azio, Roberto, Monica,
Maurizio e tutti i nipoti.- I funerali si terranno mar-
tedì 28 febbraio alle ore 11 nella chiesa di San
Bartolomeo Apostolo a Casina (RE).
- Casina, 26 febbraio 2023.
Nucci Notari, Edoardo e Dilla Sibilla sono since-
ramente addolorati per la perdita del caro amico
Franco Candiani
uomo di grande gentilezza e intelligenza che, in-
sieme alla moglie Anna, rimarrà sempre nei nostri
ricordi.- Siamo vicini ai figli in questo triste mo-
mento.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Curzio Maltese
Ciao amore, ciao papà.- Grazie per tutto.- La tua
intelligenza e la tua generosità hanno reso le no-
stre vite felici.- Paola, Zeno e mamma.- I funera-
li si svolgeranno mercoledì 1 marzo alle ore 12
presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto,
chiesa degli Artisti, piazza del Popolo.
- Roma, 26 febbraio 2023.
Ciao
Curzio
Paola Pollo, Antonella Amapane, Laura Asnaghi.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Ciao
Curzio
ci mancherai tantissimo.- Un abbraccio a Paola e
Zeno.- Gad, Umberta e Davide Lerner.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Carlo De Benedetti ricorda con affetto il grande
giornalista e grande amico
Curzio Maltese
e abbraccia Paola che lo ha assistito con grande
amore.
- Dogliani, 26 febbraio 2023.
Ricordando la lucida intelligenza e spiccata
umanità di
Curzio
Alessandro e Viviana con Marcello e Maddalena
sono vicini a Paola e Zeno nella loro perdita.
- Monza, 26 febbraio 2023.
Venerdì 24 febbraio è improvvisamente manca-
to all'affetto dei suoi cari
Andrea Gasperini
Ne danno il triste annuncio il papà Umberto, la
mamma Maria e i fratelli Lucia con Ottavio e
Giuseppe e Stefano con Alessia.- Partecipiamo al
grande dolore della moglie Maria Teresa e del-
la famiglia Mancuso.- Un abbraccio affettuoso al-
la moglie per l'amore e la dedizione dedicati ad
Andrea.- I funerali si svolgeranno a Milano marte-
dì 28 febbraio alle ore 9 presso la chiesa di Santa
Maria del Suffragio.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Planet Life Economy Foundation si unisce al do-
lore di Maria Teresa per l'improvvisa perdita di
Andrea Gasperini
e ne ricorda il valore del suo lavoro per la rendi-
contazione di sostenibilità.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Partecipano al lutto:
— La famiglia Plata.
I soci e gli amici di AIAF Associazione Italiana
per l'Analisi Finanziaria si stringono a Maria
Teresa in un abbraccio di cordoglio ed affetto per
l'improvvisa scomparsa di
Andrea Gasperini
amico, professionista, socio esemplare di cui tutti
ricorderemo le grandi ed uniche doti umane e
professionali.
- Milano, 26 febbraio 2023.
Pierluigi Liliana e Sandro ricordano con affetto e
commozione
Carla Crosta
e ringraziano Mary e Elisabeth per l'affettuosa as-
sistenza.
- Milano, 26 febbraio 2023.

Partecipano al lutto:
Maurizio Costanzo
— Giovy e Giuseppe Sperati. - Roma, 25 febbraio 2023.
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
SPORT 33
#

Basket L’Italbasket chiude col botto le qualificazioni

ai Mondiali 2023. La squadra di Gianmarco
veterani Ricci e Biligha, e con Spissu
infortunato in avvio del terzo quarto, ha
raggiungendo anche 15 lunghezze di scarto;
nel finale Mannion ha respinto con 5 punti la
L’ItaliaalMondiale Pozzecco (foto) si impone 72-68 a Caceres trovato linfa vitale dai giovani, mandando a rimonta spagnola. «Sono soddisfatto al 100
senzapaura sul campo della Spagna: l’ultimo successo
azzurro in casa dei campioni d’Europa e del
referto tutti e 12 gli effettivi. Eroe di giornata
è Guglielmo Caruso (19 punti con 9/10 al
per cento, merito del clima fantastico nel
gruppo» le parole del c.t. azzurro,
Impresaacasa mondo in carica risaliva a 18 anni fa. tiro e 7 rimbalzi in 17’), ma anche sottolineando l’importanza del successo per
dellaSpagna Entrambe le squadre erano già l’esordiente Casarin (10 in 11’) è stato scalare posizioni nel ranking Fiba. Aiuterà gli
qualificate per la rassegna iridata e gli prezioso per punire la zona 3-2 proposta da azzurri nei sorteggi dei gironi, il 29 aprile.
organici erano in versione sperimentale. Ma Sergio Scariolo. Dopo un avvio incerto (27- Giuseppe Sciascia
resta l’impresa di una Nazionale che, senza i 20 al 15’) l’Italia ha dominato per 15’, © RIPRODUZIONE RISERVATA

La favola di Karius
senza lieto fine
ancora a digiuno il manager
saudita Yasir Al-Rumayyan
che il 7 ottobre 2021 aveva
comprato il club sborsando

Colpa dello United

340 milioni di euro. Solo que-
stione di tempo: finalista di
Coppa di Lega, in lizza per un
posto in Europa e ingaggi fa-
raonici. Fino a pochi mesi fa
tutti rispondevano lo stesso:
Il portiere del Newcastle battuto due volte dal Manchester Newcastle? No grazie. Troppo
freddo in quella landa del
nord-est inglese, così lontana
dal calcio che conta: l’ultimo
Ha atteso tanto, due anni, saputo aspettare: «Mi hai rac- La parata dei quattro titoli nazionali ri-
Loris Karius, ma non c’è stato «il lieto fine contato del tuo lungo percor- Loris Karius è sale al 1927 e anche le imma-
tedesco, 29 anni, della favola» come sperava so di rinascita e la forza con tornato in gini delle prodezze di Owen e
è salito agli onori Diletta Leotta nella lettera in- cui credi in ciò che sei mi ha campo dopo Shearer (ieri a Wembley a
della cronaca
viata al suo amore, Loris Ka- fatto innamorare di te», ha due anni. La scaldare l’ambiente) sono in-
dalla parte
sbagliata per rius. Il portiere tedesco è pas- scritto Diletta nella commo- lettera della giallite. In molti hanno rifiu-
la prestazione sato da una finale all’altra, da vente missiva. Nemmeno un fidanzata Diletta tato quel bianconero, com-
negativa nella quella disgraziata di Cham- gettone di presenza nei Ma- Leotta (Afp) presi i due tecnici italiani più
finale di pions del 2018 tra i pali del Li- gpipes fino a ieri quando il pregiati, Carlo Ancelotti e An-
Champions 2018, verpool — due papere colos- tecnico Eddie Howe si è ritro- tonio Conte, passando da
quando facilitò le sali a regalare il titolo al Real vato con il titolare Pope squa- Neymar, Martial, Fabian Ruiz,
cose al Real Madrid — a quella di ieri col lificato e la riserva Dubravka Gabigol e Darwin Nunez per
Madrid che batté Newcastle in Coppa di Lega fuori, per regolamento. Quin- nulla convinti dal pubblico da
3-1 il Liverpool
inglese, vinta 2-0 dal Manche- di dentro Karius, per forza. A favola e dalle prospettive del
Discesa
Dopo quella ster United che alza un trofeo Newcastle avevano addirittu- Newcastle formato Pif, il Pu-
sfortunata partita dopo un’astinenza di sei anni ra escogitato un piano diabo- blic Investment Fund arabo
ha giocato in che, per i Red Devils, sono un lico: cedere Pope in prestito a che si è preso l’80% della so-
Turchia col abisso. Confuso tra i novanta- una squadra di sesta catego- cietà.
Besiktas, poco con mila di Wembley, sir Alex Fer- ria, i Blyth Spartans, fargli neri e in due occasioni ricorda Ora le gazze hanno davanti
la Union Berlino e guson si è goduto i gol di Ca- scontare la squalifica alla pri- di essere un portiere, devian- un orizzonte maestoso e tutti
in questa stagione semiro al 33’ e di Rashford ma gara e riprenderselo per do in angolo con un balzo strizzano l’occhio alla squadra
è tornato in con deviazione di Botman al l’ultimo atto di Efl Cup, che il prodigioso la conclusione di acquistata con un piede in se-
Premier con il
39’. Newcastle non vince dal 1955 Weghorst, parando a terra un c o n d a s e r i e . I n fo n d o a
Newcastle
Niente papere ma molta (ultima finale nel 1976). bolide di Rashford e respin- Newcastle non fa così freddo.
staticità per Karius, dimenti- Il tedesco viene comunque gendo un tiro ravvicinato di Federico Pistone
cato per troppo tempo. Lui ha applaudito dai tifosi bianco- Bruno Fernandes. Non basta: © RIPRODUZIONE RISERVATA

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 34
SPORT Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

Volley Prima schianta a sorpresa Perugia, poi

travolge anche Trento: due 3-0 e la Gas
Piacenza conquista Sales Piacenza vince la Coppa Italia 9 anni
la Coppa Italia dopo l’ultima volta. È il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella a consegnare il
e le congratulazioni trofeo nelle mani di Antoine Brizard (foto), il
di Mattarella palleggiatore della squadra di Massimo
Botti, costruita già dallo scorso anno per
vincere, ma che tanta fatica stava facendo
anche per via dei diversi infortuni con cui ha
dovuto misurarsi. «Ricevere la coppa dal
presidente Mattarella è stata una grande
emozione» racconta il capitano piacentino
campione olimpico con la Francia che,
durante la premiazione, scambia anche
qualche parola con il capo dello Stato. «Si è
congratulato per la vittoria — spiega — e mi
ha detto che è stata una partita bellissima».
Dominata da Piacenza che, trascinata da
uno straripante Leal, manda un messaggio
forte e chiaro in chiave playoff: nonostante il
sesto posto a due giornate dalla fine della
regular season, gli emiliani ci sono per lo
scudetto. A Mattarella le due squadre hanno
anche regalato una maglia e un pallone
dorato con scritto: «Grazie presidente per
aiutarci a ricordare il passato, comprendere il
presente e camminare verso il futuro».
Pierfrancesco Catucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ancora capito dove sia la ma-

Il piano di Maranello
dall’inviato Daniele Sparisci Le scelte da fare
per l’assetto ideale
MANAMA Le risposte vanno tro- La Red Bull riesce a far
gia. Da cambiamenti millime-
trici potrebbero dipendere le
speranze dei rossi, giudicati
competitivi sul giro secco (per
la pole) ma non sulla distanza
di gara.
I primi verdetti sul consu-

vate in un fiume di dati. Il «se-
taccio» è iniziato non appena
si sono spenti i motori nei test
in Bahrein. È cominciata
un’altra corsa, contro il tempo
e a porte chiuse nelle stanze
dei computer, per capire qua-
le direzione tecnica prendere
per il primo Gp della stagio-
ne, questo fine settimana sul-
1
girare la sua macchina a
un’altezza da terra
minima, gli avversari
ancora no. La Ferrari ha
effettuato molte prove di
set-up: dall’analisi dei
dati a Maranello si capirà
che strada prendere
Sfidante Charles Leclerc sulla Ferrari SF-23, il monegasco vuole lottare per il titolo contro Verstappen (Ap) Il nuovo motore
mo delle gomme pendono
dalla parte di Verstappen e Pe-
rez, secondo Vasseur però so-
no riferimenti parziali e in-
completi. Per gli orari e le
condizioni climatiche diverse
in cui si correrà il Gp (al tra-
monto, sotto le luci artificia-
li), ma anche perché Sakhir è
un tracciato in continua evo-

Caccia al tesoro Ferrari

la stessa pista nel deserto. salirà di potenza luzione. Il francese ha poi par-
Che cosa manca alla Ferrari lato di «una buona base di
per cominciare con il piede L’affidabilità delle power partenza», quanto buona?
giusto il Mondiale, con una unit non ha dato L’affidabilità del motore non

2
vittoria? La Red Bull è emersa preoccupazioni (a parte preoccupa al momento (2.257

Altezze, dati e algoritmi

con prepotenza, non è sfuggi- un inconveniente in casa km, primo team fra i big per
ta la capacità di Sergio Perez Alfa), il nuovo motore percorrenza) e la potenza rea-
di condurla al limite, il messi- non ha ancora mostrato le della power unit 2023 non
cano lo scorso anno faticava il suo vero potenziale. si sarebbe ancora vista.

per liberare la vera forza

moltissimo rispetto a Max Sabato nelle qualifiche Ma vanno sistemati tanti
Verstappen. È un segno pre- del Gp del Bahrein sarà piccoli contrattempi, conse-
occupante sugli equilibri del un esame importante guenze di una «estremizza-
campionato, quanto però è da zione» dei particolari, la Fer-
vedere. Sui volti degli avversa- Le prestazioni rari si aspetta di poterli gesti-
ri si leggevano seri timori, an- sul ritmo gara re. L’attuatore del Drs, per
che su quelli dei tecnici del
Cavallino: le prime linee, in-
Domenica il primo Gp, i dubbi e le certezze della Rossa La Red Bull ha mostrato
esempio, ha dato diverse no-
ie: l’ala mobile è stata rifatta,

sieme a Fred Vasseur, sono
tornate alla base per portare
avanti un lavoro di incrocio
dei numeri raccolti in pista.
Vanno confrontati con il pac-
chetto «base», cioè con i dati
di galleria del vento, calcoli
Cfd (Fluodinamica computa-
zionale) e del simulatore in
base ai quali è stata progettata
la SF-23. Vanno verificate le
correlazioni ed elaborate for-
mule in grado di sbloccare il
potenziale nascosto della
nuova Rossa. Si tratta di una
sottile alchimia che passa per
la ricerca dell’assetto ideale,
quello che secondo Charles
Leclerc non si è ancora trova-
to.
È un processo che va per
tentativi e passa per micro-va-
riazioni aerodinamiche e
meccaniche, da «battezzare»
al simulatore in vista della
3
corsa di domenica. Pare che
uno dei segreti della Red Bull
sia nel riuscire a far girare la
macchina a un’altezza mini-
ma da terra, forse grazie a ine-
dite trovate che consentono di
sfruttare ancora meglio l’ef-
fetto suolo. I rivali non banno
un passo forte con ogni
tipo di gomma, la Ferrari
no. Ma il degrado nei test
non dice tutta la verità e
Sakhir è una pista in
continua evoluzione: in
gara potrebbero esserci
condizioni diverse
seguendo la soluzione Red
Bull, per ottenere una mag-
giore efficienza aerodinamica
e aumentare così la velocità di
punta sul dritto, uno dei punti
deboli della monoposto 2022.
Cantiere aperto, i lavori vanno
eseguiti in tempi rapidissimi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
SPORT 35
#

Scherma Tennis Ippica

Fioretto, squadre azzurre padrone al Cairo
Ancora un oro e un argento per l’Italia nella trionfale tappa di Coppa
del Mondo di fioretto al Cairo. Successo di Alice Volpi, Francesca
Palumbo, Martina Favaretto ed Erica Cipressa (45-43 agli Usa) e
secondo posto dietro il Giappone per il team maschile: Daniele
Garozzo, Tommaso Marini, Guillaume Bianchi e Filippo Macchi.
RUGBY Francia-Scozia 32-21 nel Sei Nazioni. Classifica: Irlanda 15;
Scozia, Inghilterra e Francia 10; Italia 1; Galles 0. Sabato 11 e
domenica 12/3: Italia-Galles, Inghilterra-Francia, Scozia-Irlanda.
Ad Acapulco torna Berrettini (contro Molcan) Ampia Mede Sm centra il trittico del trotto
In Messico scatta l’Atp 500 di Acapulco, che segna il ritorno in campo (l. fer.) Seconda nel Prix d’Amerique sui 2.700 metri, prima nel Prix
di Matteo Berrettini dopo la sconfitta al primo turno dell’Australian France sui 2.100 metri, e ancora prima ieri nel Prix de Paris nella
Open con Andy Murray. In un tabellone dominato dalla testa di serie maratona sui 4.150 metri: l’impresa di salire sul podio del più
numero uno Alcaraz, l’azzurro (sceso nel frattempo al 24° posto della prestigioso trittico del trotto mondiale riesce alla cavalla italiana
classifica Atp) esordirà contro il cileno Molcan, in rotta di collisione Ampia Mede Sm per i colori dei fratelli D’Alessandro con il training
con la testa di serie numero 5 Norrie. Sonego unico italiano a Dubai, dell’allenatore francese Fabrice Souloy e la guida del driver Frank
dove torna Djokovic, e Musetti favorito a Santiago. Titolo di Marsiglia Nivard. Raro anche il doppio France/Paris, centrato da Bold Eagle nel
(dove si è ritirato Sinner) a Hurkacz (6-3, 7-6 a Bonzi). 2017, Ready Cash nel 2013, Gobernador nel 2001 e Vourasie nel ‘94.

Fondo
Team sprint,
azzurri argento
Klaebo rimane
Sofia & Federica, Grand’Ita-
lia manda in scena il suo
imbattibile
show esclusivo sulla pista
Mont Lachaux della «vippo-

A segno Federico
Discesa donne
sa» Crans Montana: prima e a Crans Montana Pellegrino e
seconda nella settima discesa 1. Goggia (Ita) Francesco De
in 1’26’’81
di una stagione che, sul fronte Fabiani nella team Sprint a
2. Brignone (Ita)
della velocità, è più che mai a 0’’15 tecnica libera dei Mondiali
colorata d’azzurro. Nella sto- 3. Gauche (Fra) di Planica: i due azzurri
ria è la 17ª doppietta delle no- a 0’’41 sono argento grazie ad
stre sciatrici e Sofia ha ormai 4. Mowinckel una gara condotta sempre
le mani sulla sua quarta Cop- (Nor) a 0’’43 in controllo, fino
pa del Mondo della libera: so- 5. Haehelen (Svi) all’assalto finale. Per quasi
lo l’aritmetica tiene in piedi le a 0’’62 tutti i sei giri della gara,
s p e r a n z e d e l l a s l o ve n a 6. Nufer (Svi) l’Italia si è mantenuta al
a 0’’65
Stuhec, nona e deludente. Ma terzo posto, alle spalle di
7. Pirovano (Ita)
172 punti di svantaggio, con a 0’’70 Norvegia e Francia, con De
200 disponibili nelle due gare 8. Gisin (Svi) Fabiani molto veloce e
residue, sono quasi irrecupe- a 0’’72 Pellegrino a tenere energie
rabili: dovrebbe capitare che 9. Stuhec (Slo) per il finale. Succede tutto
arrivino gli alieni e rapiscano a 0’’73 all’ultimo giro, quando il
il «Puma de Bèrghem» (auto- Alta velocità Festa sul podio di Crans Montana: Sofia Goggia ha vinto la discesa davanti a Federica Brignone (Getty Images) 10. Puchner (Aut) falco supera e distanzia

Sofia&Fede,liberamadeinItaly
a 0’’78
16. Bassino (Ita)
a 1’’19
24. Na.Delago
a 1’’72

GoggiasirialzaeprenotalaCoppa
33. Ni. Delago
a 2’’52
Classifica Coppa
di discesa
1. Goggia 580
2. Stuhec 401
3. Curtoni 288

La dedica a Costanzo: «Discesa con i baffi». Brignone: «Sono andata proprio forte» 16. Brignone 132

Secondi De Fabiani e Pellegrino (Ap)

definizione certificata dalla
stessa Goggia).
Il pensiero, vedendo come
si è scrollata di dosso i fanta-
smi di un periodo complicato
e il ricordo di una prova cro-
nometrata conclusa nelle reti,
corre al Mondiale di Super-
Sofi, macchiato dall’inforcata
in discesa che ha fatto manca-
re una medaglia che pareva si-
cura. Ma Meribel è già alle
spalle, Sofia è tornata Sofia e
ha imposto il segno del co-
mando quando il meteo bal-
lerino e la neve mutevole han-
no consentito, dopo la cancel-
lazione di sabato, che si cor-
resse: 5ª vittoria stagionale
(l’ultima in gennaio a Corti-
na), 22ª della carriera. Ora è
lei l’azzurra più vincente: 22-
21 nel duello eterno con Bri-
gnone.
Al parterre il Puma ha lan-
ciato, levando le mani al cielo,
il suo urlo simbolo: «Solo i
coraggiosi!». E Federica, la
splendida Federica reduce da
un oro e un argento iridati, ha
fatto da ancella, rischiando
però di spuntarla prima di do-
ver tenere il fiato perché la
francese Gauche (terza) ha
provato a beffare entrambe le
azzurre. Anche se Federica si è
sorpresa di se stessa («Da
tempo non andavo così forte
in libera»), Sofia aveva chiara
la minaccia: «Sapevo che mi
avrebbe insidiato. Sono finita
larga nella curva conclusiva,
ma alla fine, come avrebbe
detto qualcuno che è purtrop-
po mancato, è stata una disce-
Specialista Sofia Goggia, regina della libera (Epa) sa con i baffi». Con i baffi,
omaggio a Maurizio Costan-
zo, e i contro-baffi per pren-
dersi la rivincita nei confronti
di chi in Savoia aveva fatto
bottino al suo posto: sconfitte
tutte, partendo dalla neo-
campionessa del mondo, la
svizzera Fleury. Una che in
Francia ha vinto al Superena-
lotto delle nevi.
Si è gareggiato nel ricordo
di Elena Fanchini. Tante atlete
avevano sul casco un leone,
simbolo dell’azzurra scom-
parsa di recente. Ma non l’ave-
Sorpresa Brignone, bene pure nella velocità (Getty) va Sofia: «Non l’ho ancora
messo, però Elena è nel mio Jouve per andare ad
cuore». Nel ricordo di Elena attaccare il colosso
ha attaccato, eppure anche in Johannes Klaebo.
questa gara si è vista una Gog- L’azzurro affianca il
gia imperfetta: al penultimo supercampione
intertempo era andata sotto norvegese, che accelera e
rispetto alla Mowinckel, lea- si allontana di qualche
der provvisoria; poi però è metro. Pellegrino
tornata a fare quello che tutti continua ad incalzarlo, ma
si aspettano da lei. «Avevo bi- non riesce a superarlo e va
sogno di un risultato così: a tagliare il traguardo con
quello che porti in pista ris- 2”48 di ritardo per un
pecchia ciò che hai dentro. Ci argento che inaugura il
sono periodi in cui non tutto medagliere azzurro. La
va per il verso giusto: volevo Francia è bronzo.
sentirmi adeguata e confer- «La giornata è stata
mare la mia solidità». stupenda — ha detto De
Missione compiuta: l’Italia, Fabiani — una medaglia
gratificata anche dal settimo iridata è qualcosa di
posto di Laura Pirovano, fe- diverso dalla Coppa, le
steggia il successo numero pressioni non sono
120 con le donne. Un altro uguali». Pellegrino: «Su
enorme campanaccio è stato quella salita mi sono
donato a Sofia. Servirà allora sentito come ai Mondiali
un’altra mucca, una sorellina di Seefeld, quando Klaebo
per Ambrosi che vive in una doveva vincere la sua
stalla vicina all’allevamento prima medaglia. Era
delle galline coccolate con la un’occasione da non
musica classica. perdere. E venerdì c’è la
Flavio Vanetti staffetta». © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ciclismo Slittino
Evenepoelpadrone ma stravolto. «Adam pedalava a un rit-
mo folle — ha spiegato — ma quando
tornerò dal ritiro in altura sarò pronto
Fischnaller golato gli avversari all’ultimo salto. Ti-
tolo e un calcio alla malasorte: «A no-
vembre mi ero fatto male a una cavi-

dell’UaeTour per le montagne del Giro d’Italia».

Per provare a vincere la corsa rosa,
Remco praticherà un lungo digiuno comeZoeggeler glia, poi mi sono rotto una clavicola:
ma ho dato il massimo e la sfortuna s’è
trasformata in fortuna». Non è finita

rodaggioperilGiro
JEBEL HAFEET Anche se ieri ha perso la
sfida finale con Adam Yates, Remco
Evenepoel si è aggiudicato l’Uae Tour
che ha dominato fino all’ultima salita,
quando l’inglese gli è scappato via.
Yates, in ritardo in classifica, aveva la
gamba affilata da lunghi allenamenti
in altura; Evenepoel di montagne fi-
Fuoriclasse nora ne ha scalate ben poche ma pur
Evenepoel, 23 di non mollare le ruote del rivale (da
anni (LaPresse) cui ha perso solo 10”) è arrivato in ci-
agonistico: lo rivedremo in gara solo
al Giro di Catalogna e nell’amatissima
Liegi-Bastogne-Liegi. Il debutto vin-
cente del belga (su Plapp e sullo stesso
Yates) si allinea alle prestazioni-mon-
stre dei suoi pari grado: Pogacar è tor-
nato in pista con quattro successi soli-
tari, il trionfatore del Tour Vingegaard
questo weekend si è preso (e per di-
stacco) tutte le tre tappe del Gran Ca-
mino, in Spagna. Riuscire anche solo
ad affacciarsi in testa al gruppo, in un
ciclismo di marziani come loro, è
sempre più difficile.
Marco Bonarrigo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Redelghiaccio
Non solo Goggia, Brignone, Pelle-
grino e De Fabiani. La domenica del-
l’Italia, tra neve e ghiaccio, è stata co-
stellata di altri successi. Ce n’è uno, ad
esempio, di ordine storico: Simone
Deromedis, 22 anni, trentino, è il pri-
mo italiano iridato nello skicross. Al
Mondiale di Bakuriani, in Georgia, ha
Impresa spiegato che il quinto posto ai Giochi
Dominik di Pechino non era casuale: quarto
Fischnaller (Ap) nelle qualificazioni, nella finale ha re-
con lui: nella prova a squadre Federico
Tomasoni e Jole Galli hanno infatti
conquistato un bellissimo bronzo. In-
fine il ghiaccio e lo slittino: a Winter-
berg si è conclusa la stagione della
Coppa del Mondo e Dominik Fisch-
naller, quinto nella gara vinta da Max
Langenhan, ha messo al sicuro il tro-
feo generale: battuto (812 punti contro
767) il fuoriclasse tedesco Felix Loch.
L’erede di Armin Zoeggeler, secondo
della classifica del singolo classico, ha
fatto sua pure la Coppa del mondo
sprint.
f. van.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 36 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera

CorriereMotori CrossClimate Non è stato facile trovare la neve in questo strano

Michelin, le gomme
per tutti i modelli
e per tutte le stagioni
inverno, ma nella stretta e scenografica Val
Màsino, in Valtellina, ne è rimasta abbastanza da
potersi fare un’idea sulle qualità della seconda
generazione delle coperture multi stagionali di
Michelin, per equipaggiare tutti i tipi di automobili:
dai crossover e piccoli Suv (CrossClimate 2), ai Suv
di medie e grandi dimensioni (CrossClimate 2 Suv),
ai camper (CrossClimate Camping), fino ai veicoli
commerciali (Agilis CrossClimate). Le gomme di

di Francesca Cibrario

7 DALLA NOSTRA INVIATA

Sono i posti LISBONA La primavera è arriva-

disponibili su ta troppo presto in Portogallo
Dacia Jogger. e lungo la scogliera di Cascais
Se si sceglie la si incontrano già turisti giunti
configurazione dal nord Europa con le loro
da cinque il auto camperizzate e, in acqua,
bagagliaio intrepidi surfisti. Ce li lascia-
diventa mo alle spalle per dirigerci
davvero molto verso il centro di Lisbona con
spazioso: si un’auto che farebbe proprio
passa da 160 al caso loro: adatta alla città
a 708 litri. La ma che, con il kit dedicato,
capacità di può diventare una casa su
carico della ruote e, all’occorrenza, ospi-
versione ibrida tare tutta l’attrezzatura sporti-
non è va che serve. È la Dacia Jogger,
diminuita: la la familiare a tutto spazio che
batteria, infatti, — dopo l’esordio a marzo
trova spazio al 2022 con motori 1.0 a 3 cilin-
posto della dri turbo benzina da 110 caval-

Anche Dacia si dà all’ibrido

ruota di scorta li e Gpl da 100 cavalli (scelti da

800
Sono i
chilometri
d’autonomia
nel ciclo misto
omologato
Wltp di questa
94 mila automobilisti nel
continente e 9 mila in Italia)
Non solo benzina e Gpl: la Jogger tentare quei clienti che riten-
gono che le motorizzazioni
variate ibrida.
La batteria
— da giugno arriva nelle con-
cessionarie al prezzo di listi-
familiare arriva anche nella ibride siano più moderne, più
tecnologiche, consumino
(1,2 kWh-
230V) si
no di 25.200 euro anche nella
variante Hybrid 140.
versione full hybrid da 140 cavalli meno, inquinino meno». La
Casa dichiara consumi in ci-
ricarica
guidando,
Si tratta del primo full hy-
brid del marchio, cioè con un
con emissioni e consumi più bassi clo misto di 4,8 litri/100 km
ed emissioni di CO2 pari a 108
grazie a frenate
e decelerazioni,
motore 1.6 a benzina da 94 ca-
valli che lavora assieme ai due
ma con la stessa abitabilità grammi.
«Questa per noi è la possibili-
e al B Mode,
che si attiva
elettrici in modo che l’auto,
grazie anche alla frenata rige-
Per viaggiare in sette oppure in tà di proporre qualcosa di
concreto — prosegue il ma-
quando la leva
del cambio
nerativa, si ricarica in marcia,
senza soste alla colonnina.
cinque e con un super bagagliaio nager —, di funzionale, senza
sacrificare nessuna peculiari-
viene La batteria rende la Jogger tà dell’auto. La batteria è sotto
posizionata più pesante di oltre 150 chili, station wagon, ma con la ma- lo è un’evoluzione naturale sente da tempo su Renault La nuova Dacia il pianale, dove normalmente
sulla B di Brake ma non si avvertono né sulle neggevolezza di un’utilitaria. oggi — spiega Guido Tocci, Captur e Arkana ed è impor- Jogger Hybrid si colloca la ruota di scorta, e
strade che serpeggiano lungo Il grande abitacolo può direttore generale di Dacia tante perché un terzo delle 140 si può già questo non riduce assoluta-
la costa né nell’intenso traffi- ospitare fino a sette passeg- Italia —. Inoltre, l’ibrido su vendite in Italia nel segmento ordinare mente né la capacità di carico
co della capitale. Tra l’altro geri, adulti e abbastanza co- Jogger è un esempio di come c (le vetture con lunghezza da e sarà nei né l’abitabilità: quindi le ca-
non si percepiscono neppure modi, ma se si sceglie la con- in Dacia possiamo capitaliz- circa 4,3 metri, ndr), quello di concessionari ratteristiche fondamentali di
i suoi 455 centimetri di lun- figurazione da cinque posti il zare la ricerca e sviluppo fatta appartenenza, è composto da a giugno una vettura familiare sono ga-
ghezza, 178 di larghezza e 163 bagagliaio diventa molto spa- da Renault (che appartiene motorizzazioni ibride. Quindi rantite e restano le stesse di
di altezza che ne fanno una zioso: si passa da 160 a 708 li- allo stesso gruppo, ndr). Que- per noi è diventato fonda- una Jogger non ibrida».
via di mezzo tra crossover e tri. «Questo specifico model- sta alimentazione è già pre- mentale esserci, per accon- © RIPRODUZIONE RISERVATA

La prova/1
Alfa Romeo Stelvio e Giulia
Con quello sguardo un po’ così...
ARESE Stelvio e Giulia, l’Alfa
Romeo punta al futuro. Il re-
styling dei modelli 2023 ha
aggiornato lo stile, in attesa
delle novità più corpose che
arriveranno nei prossimi an-
ni.
Chi sperava in una versione
ibrida dovrà quindi aspettare.
La gamma attuale punta sui
motori tradizionali, a trazione
integrale i più potenti: turbo-
diesel da 2.2 litri offerto con
due diverse potenze (160 e 210
cavalli), a cui si aggiunge il
turbo benzina 2 litri da 280
cavalli. Un ritocco al «muso»
resta pertanto la novità mag-
giore. Sia la Stelvio sia la Giu-
lia adesso montano i fari ante-
riori a matrice di Led, ispirati
alla Tonale, con tre elementi
grafici per parte. La forma re-
sta sottile, ai lati del classico
scudo verticale, sopra le due
prese d’aria inferiori; in Alfa
280 l’hanno ribattezzato «trilo-
bo», elemento caratteristico
dello stile Alfa Romeo; «il suo
Sono i cavalli volto — ha ricordato Alessan-
della versione dro Maccolini, il capo del de-
top di gamma, sign — realizzato a partire dal
con un turbo dopoguerra».
benzina 2 litri di L’identità, come l’anima di
cilindrata, a queste auto, accomuna il Suv
trazione alla berlina. Di Stelvio e Giulia
integrale. La si apprezzano ancora il perfet-
posteriore è to bilanciamento dei pesi e il
disponibile solo loro contenimento ottenuto
per il utilizzando il motore in allu-
turbodiesel da minio e l’albero di trasmissio-
160 cavalli ne in carbonio (elementi già
presenti) che hanno influito
positivamente sull’agilità e la
precisione dell’avantreno. Ca-
ratteristiche che enfatizzano
il piacere di una guida sporti-
va, di riferimento per entram-
be. L’impianto freni ricalibra-
to come sulla Tonale è sempre
modulabile per salvaguardare
fluidità di guida e confort. Il
cambio automatico a 8 rap-
porti, con le palette al volante
in alluminio, è sufficiente-
mente veloce.
Alla guida di entrambi i
modelli (abbiamo provato il
turbo benzina da 280 cavalli)
la risposta dell’auto è sincera,
diretta. L’anima di un’Alfa de-
ve essere così. È ciò che ti
aspetti. Poche novità per il re-
sto. Non cambia l’interfaccia
dell’info-intrattenimento — il
display da 8 pollici integrato
nella plancia— è nuovo inve-
ce il cruscotto da 12 pollici,
tutto digitale, con la forma a
cannocchiale ispirato alla tra-
dizione.
«Come sulla Tonale — ha
sottolineato Daniel Guzzafa-
me, responsabile del prodot-
to — la tecnologia «Non Fun-
Sopra, Alfa Romeo Stelvio (53.150 euro)e, sotto,
Giulia (47.050 euro) proposte in quattro allestimenti
gible Token» garantisce la
storia di ogni vettura», in so-
stanza è un’assicurazione
contro la manomissione dei
dati, tra i quali il chilometrag-
gio, una delle novità introdot-
te a livello di software. I prez-
zi: da 47.050 euro la Giulia, da
53.150 la Stelvio. Al vertice le
versioni Competizione, top di
gamma per stile e dotazioni,
appena introdotte: 66.050 per
la berlina, 73.150 per il Suv.
Paolo Lorenzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023
MOTORI 37
#

questa famiglia, spiega Silvia Vergani (direttrice anche per coloro che vivono il cambio stagionale di rotolamento contenuta anche su asfalto. Sulla
marketing di Michelin Italia), «offrono prestazioni come un fastidio e che per questo scelgono di neve, sfruttando l’aderenza delle CrossClimate 2,
ai vertici della categoria su bagnato, asciutto, neve mantenere pneumatici estivi o invernali tutto siamo riusciti a spingerci senza problemi fino alle
e nella durata chilometrica. La nostra offerta l’anno sul loro veicolo, con i rischi che ne grotte della sorgente termale di Bagni di Màsino
quattro stagioni risponde alle esigenze degli conseguono sia sotto il profilo della sicurezza sia alla guida di una Toyota Yaris a due ruote motrici,
automobilisti che, sempre più spesso, si trovano sotto quello legale». Le CrossClimate sono non proprio la vettura più indicata per questo tipo
ad affrontare situazioni meteo che cambiano riconoscibili per il caratteristico disegno a «v» di itinerario e, di conseguenza, la migliore per
all’improvviso, indipendentemente dalla stagione, sovrapposte, rivelatosi molto efficiente dal punto mettere in evidenza le doti degli pneumatici.
rappresentando la soluzione più sicura e di vista della trazione e della frenata, valido come Roberto Bruciamonti
vantaggiosa. Inoltre, è l’equipaggiamento adatto tenuta in curva e caratterizzato da una rumorosità © RIPRODUZIONE RISERVATA

Futuro
«Dalla marmitta esce vapore»
di Edoardo Nastri

La Bmw iX5 corre a idrogeno

Alla guida del Suv-laboratorio per studiare la nuova alimentazione
ANVERSA Alta autonomia di se in Germania e Francia se ne

500 percorrenza, rifornimento in

pochi minuti e zero emissioni
allo scarico. Una ricetta che,
contano rispettivamente 93 e
42, la Svizzera ne ha 13, men-
tre Spagna e Italia sono il fa-
Sono i in tema di mobilità elettrica, nalino di coda dei grandi
chilometri di oggi sembra un’utopia ma che mercati.
autonomia potrebbe trovare larga appli- Nel nostro Paese ci sono al
della Bmw iX5 cazione con l’arrivo dell’idro- momento solo due distribu-
Hydrogen. geno come carburante «ver- tori attivi: uno a Bolzano ge-
L’idrogeno de» del futuro. I costruttori stito dall’Istituto per le Inno-
riempie due asiatici (in particolare Toyota vazioni Tecnologiche e uno a
serbatoi con e Hyundai) lavorano da tem- Mestre inaugurato dall’Eni a
una capacità po a questa nuova soluzione, giugno 2022. Un numero
totale di sei quelli europei inseguono e, troppo esiguo per l’applica-
chili per una come Bmw con Toyota, strin- zione concreta di questa tec-
spesa di circa gono accordi per contribuire nologia e che si riflette nella
110 euro alla sua diffusione, presen- disponibilità delle auto: in
tando i loro primi risultati. Italia nel 2022 sono stati ven-
Così è nata la Bmw iX5 duti solo 11 modelli a idroge-

401 Hydrogen, nient’altro che

un’X5 alimentata a idrogeno.
«Diciamolo subito: al mo-
no e oggi le uniche due auto
sul mercato con questa ali-
mentazione sono la Hyundai
Sono i cavalli mento non abbiamo intenzio- Nexo e la Toyota Mirai.
sviluppati dal ne di produrla in serie, ma il «È una tecnologia su cui
motore suo sviluppo è stato fonda- molti stanno investendo, pen-
elettrico della mentale per studiarlo come sando soprattutto, per quanto
iX5 posizionato nuovo sistema di alimentazio- riguarda la mobilità, al tra-
al posteriore. ne», spiega Jurgen Guldner, sporto pesante (camion), vi-
La batteria ha responsabile del programma quella di un’auto elettrica: la Chatzimarkakis, Ceo di sta la possibilità di ospitare
170 kW di idrogeno di Bmw. «Il nostro grande potenza è garantita Hydrogen Europe (associazio- grandi serbatoi», continua
potenza, obiettivo è offrire ai clienti dal motore posteriore da 295 ne con più di 400 membri che Chatzimarkakis. Il punto fo-
mentre il un’ampia scelta, affiancando kW (401 cavalli), il peso infe- rappresenta gli interessi del- cale è che l’idrogeno sia pro-
sistema «Fuel ai modelli elettrici versioni a riore rispetto a un’auto a bat- l’industria dell’idrogeno) ed dotto da fonti rinnovabili:
Cell» 125 kW idrogeno per chi necessita di teria (simile a quello di ex parlamentare europeo. «Siamo in contatto con diver-
una maggiore autonomia di un’ibrida plug-in) rende la iX5 L’intenzione dell’Ue è soste- si stati africani per l’applica-
percorrenza, non ha un gara- più agile nonostante le di- nerne lo sviluppo con nuovi zione di pannelli solari su va-

857 ge dove caricare la propria

vettura o semplicemente non
ha tempo o voglia di program-
Sono i mare nel dettaglio un lungo
distributori di viaggio. Uno schema che ri-
idrogeno nel flette quello odierno: a cia-
mondo, di cui scuno il suo motore».
214 in Europa. La iX5 Hydrogen è un’auto
In Italia se ne elettrica che utilizza l’idroge-
contano no come carburante. L’ele-
appena due, mento chimico è contenuto in
uno a Bolzano due serbatoi, capaci di ospi-
e uno a Mestre tarne sei chilogrammi, suffi-
aperto da cienti per percorrere circa 500
giugno 2022 chilometri. Dalla marmitta
esce così esclusivamente va-
pore acqueo, mentre il pieno
si fa in circa 5 minuti (come
un’auto a benzina o diesel) af-
frontando una spesa media di
18 euro al chilo (per l’iX5 ci vo-
gliono circa 110 euro). La gui-
da è paragonabile in tutto a
mensioni imponenti.
Per il resto rimane l’X5 di
sempre, comoda, spaziosa e
con ottime finiture interne,
caratteristiche godibili anche
nelle strade decisamente traf-
ficate di Anversa, città dove si
Nella foto trova uno dei porti commer-
di apertura, ciali più importanti in Europa
la Bmw iX5 che ha deciso dal 2030 di es-
Hydrogen. sere alimentato esclusiva-
Sopra, mente a idrogeno provenien-
il bocchettone te da fonti di energia rinnova-
da cui fare bili (vento e sole). «Questo è il
rifornimento futuro – ci racconta Jorgo
investimenti nel settore. Mol-
ti Paesi si stanno muovendo
verso questa direzione, l’Italia
è ancora indietro». Sono 857 i
distributori di idrogeno nel
mondo, di cui 214 in Europa:
Il pieno in 5 minuti
Tra i punti di forza
dell’idrogeno
c’è anche la velocità
di rifornimento
ste aree del territorio per rica-
vare l’energia pulita necessa-
ria all’elettrolisi (processo
chimico da cui si genera
l’idrogeno)». Come traspor-
tarlo in Europa? «Possiamo
sfruttare i gasdotti già esi-
stenti con modifiche minime
senza un esborso di denaro
esagerato. Un elemento di fa-
vore soprattutto in un mo-
mento di crisi energetica do-
vuto alla guerra come quello
che stiamo vivendo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

La prova/2
Corolla, la Toyota «milionaria»
ora è più sportiva ed efficiente
MALAGA Auto che vende (tan-
to) non si cambia, semmai si
migliora e si potenzia. A metà
della dodicesima generazio-
ne, Toyota ha presentato il re-
styling della sua best-seller
assoluta Corolla, modifican-
done poco l’estetica: solo il di-
segno interno di fari e fanali,
la trama della grande masche-
rina e la parte inferiore del pa-
raurti posteriore. «Ritocchi»
che interessano sia la berlina
sia la familiare Touring Spor-
ts, proposte entrambe in due
allestimenti: l’Active e il più
aggressivo GR Sport che si di-
stingue per i cerchi da 18 pol-
lici (anziché da 16), la ma-
scherina specifica, gli inserti
neri alla base delle porte e la
scritta sul portellone.
La novità principale riguar-
da la motorizzazione, orgo-
gliosamente full hybrid. Nello
specifico, il 1.8 passa da 122 a
50 140 cavalli (lo 0-100 km/h
scende a 9,1 secondi, quasi 2
in meno rispetto a prima),
Sono i milioni mentre il 2.0 raggiunge quota
di esemplari 196 cavalli (12 in più) e 7,4 se-
di Corolla condi (mezzo in meno) nello
venduti da scatto breve. E, almeno sulla
Toyota dal carta, consumi ed emissioni
1966, non sono aumentati: siamo a
passando per 22,2 km/litro per la 1.8 Hy-
ben dodici brid e 20,8 per la 2.0, rispetti-
generazioni. vamente con 100 e 90 g/km di
Lo scorso anno CO2.
si è confermata Nuova anche la batteria, più
regina nel capiente del 14%, ma al tempo
mondo con stesso più leggera (sempre
circa 840 mila del 14%) per migliorare le pre-
unità mentre in stazioni e i consumi. Lavoran-
Europa è salita do di fino su diversi fronti, i
in sesta tecnici hanno anche miglio-
posizione con rato il feeling di guida su una
circa 149 mila vettura che ha sempre avuto
esemplari (e ha ancora) come stella po-
immatricolati lare la sicurezza e infatti può
contare su una dote abbon-
dante di sistemi di assistenza
alla guida. Ora la Corolla ap-
pare più propensa ad asse-
condare la guida brillante: ol-
tre al fatto di avere più cavalli
e quindi più spinta, risulta su-
periore il lavoro della parte
elettrica, più reattiva a intera-
gire con il motore termico, a
vantaggio dell’accelerazione.
Ci sono invece margini di mi-
glioramento sull’insonorizza-
zione, valutando i fruscii ae-
rodinamici. L’interno è con-
fortevole sia accomodandosi
sul divano sia sulle poltrone
anteriori, comprese quelle av-
volgenti con poggiatesta inte-
grato della GR Sport. Quanto
alla plancia si è rinnovata nel-
la parte centrale, dove spicca
lo schermo da 10,5 pollici
connesso al web, gratis per i
primi quattro anni.
I prezzi: con l’allestimento
Active, la Hatchback, chiavi in
mano, costa 33.000 euro con
l’1.8 litri e 35.800 euro con il
2.0 litri mentre per la Touring
Sports si sale rispettivamente
a 34.300 e 36.300 euro. Per la
Hatchback GR Sport, si parla
di 36.300 euro per la versione
meno potente e 39.500 per
l’altra. Infine, per la familiare
si arriva rispettivamente a
37.300 e 40.500 euro.
Maurizio Bertera
La nuova Corolla giunta alla dodicesima generazione © RIPRODUZIONE RISERVATA
 38
Tv
TELERACCOMANDO
di Maria Volpe
Bruno Vespa:
nuova striscia
dopo il Tg1
A
l via la nuova striscia di
Bruno Vespa (foto),
tutte le sere dopo il Tg1, che
racconterà e approfondirà
un tema di attualità. «Si
parte con Giorgia Meloni
perché da tradizione
quando do il via ad un
nuovo programma invito
sempre il presidente del
Consiglio» ha detto il
giornalista. Il programma
sarà girato in un angolo
dello studio di «Porta a
Porta».
Cinque minuti
Rai1, ore 20.30
Tra i corridoi
del Tribunale
I
l primo film, scritto e
diretto da Chiara Bellosi,
milanese, diplomata in
drammaturgia alla Scuola
Paolo Grass, che sembra
rifarsi alla tradizione del
Neorealismo. La pellicola è
il racconto di un giorno di
ordinaria giustizia in un
tribunale italiano. Non si
racconta un processo, ma
ciò che accade nei corridoi,
tra parenti di imputati e
gente in attesa perenne.
Palazzo di giustizia
Rai5, ore 21.15
Iacona, inchiesta
sull’Europa
R iccardo Iacona propone
un’inchiesta
sull’Europa per raccontare
la corruzione e l’ingerenza
di Stati stranieri che hanno
colpito il cuore delle
istituzioni comunitarie: il
Qatargate e il Maroccogate.
PresaDiretta
Rai3, ore 21.20
RAI 1
7.00 TG1 Attualità
7.05 CHE TEMPO FA Attualità
8.00 TG1 Attualità
8.05 CHE TEMPO FA Attualità
8.55 RAI PARLAMENTO
TELEGIORNALE Attualità
9.00 TG1 L.I.S. Attualità
9.05 UNOMATTINA Attualità
9.50 STORIE ITALIANE Attualità
11.55 È SEMPRE MEZZOGIORNO
Lifestyle
13.30 TELEGIORNALE Attualità
14.05 OGGI È UN ALTRO GIORNO
Attualità
16.05 IL PARADISO DELLE
SIGNORE - DAILY Soap
16.55 TG1 Attualità
17.00 CHE TEMPO FA Attualità
17.05 LA VITA IN DIRETTA Attualità
18.45 L'EREDITÀ Spettacolo
20.00 TELEGIORNALE Attualità
20.30 CINQUE MINUTI Attualità
20.35 SOLITI IGNOTI - IL RITORNO
21.30 FIORI SOPRA L'INFERNO - I
CASI DI TERESA BATTAGLIA
Serie Tv
23.45 STORIE DI SERA
Attualità
23.55 TG 1 SERA Attualità
RAI 4
11.20 MEDIUM Serie Tv
12.50 BONES Serie Tv
13.35 CRIMINAL MINDS Serie Tv
14.20 FILM PRIMAL - ISTINTO
ANIMALE
16.00 PRIVATE EYES Serie Tv
17.30 SCORPION Serie Tv
19.00 BONES Serie Tv
20.35 CRIMINAL MINDS Serie Tv
21.20 FILM BAD BOYS FOR LIFE
23.25 FILM CRIMINAL
CIELO
16.15 FRATELLI IN AFFARI
17.15 BUYING & SELLING
18.15 LOVE IT OR LIST IT -
PRENDERE O LASCIARE
VANCOUVER Lifestyle
19.15 AFFARI AL BUIO Documentari
20.15 AFFARI DI FAMIGLIA
Spettacolo
21.15 FILM IL VELO DIPINTO
23.30 SEX FOR 5 EURO
Documentari
SKY
CINEMA
17.40 IL MAGO DI OZ (VERS.
REST.) Fantasy (Stati Uniti
1939) V. Fleming SKY
CINEMA FAMILY
17.45 SIGNORI SI NASCE
Commedia (Italia 1960)
Mario Mattoli, Mario Mattòli
SKY CINEMA COMEDY
18.55 LA FRATELLANZA Thriller
(USA 2017) Ric Roman
Waugh SKY CINEMA ACTION
19.05 COME TI DIVENTO BELLA!
Commedia (Cina, Stati Uniti
2018) Abby Kohn, Marc
Silverstein SKY CINEMA
ROMANCE
THE OUTFIT Thriller (Stati
Uniti 2022) Graham Moore
SKY CINEMA DUE
SERIE TV
10.15 SEX AND THE CITY SKY
SERIE
10.50 SEX AND THE CITY SKY
SERIE
12.00 CALL MY AGENT - ITALIA
SKY SERIE
12.55 CALL MY AGENT - ITALIA
SKY SERIE
13.55 DAWSON'S CREEK SKY
SERIE
14.45 DAWSON'S CREEK SKY
SERIE
RAI 2
8.00 ...E VIVA IL VIDEO BOX
8.30 TG 2 Attualità
8.45 RADIO2 SOCIAL CLUB
10.00 TG2 ITALIA Attualità
10.55 TG2 - FLASH Attualità
11.00 TG SPORT Attualità
11.10 I FATTI VOSTRI Spettacolo
13.00 TG2 - GIORNO Attualità
13.30 TG2 - COSTUME E SOCIETÀ
Attualità
13.50 TG2 - MEDICINA 33
Attualità
14.00 ORE 14 Attualità
15.25 BELLAMÀ Spettacolo
17.00 NEI TUOI PANNI Attualità
18.00 TG PARLAMENTO Attualità
18.15 TG 2 Attualità
18.35 TG SPORT SERA Attualità
19.00 HAWAII FIVE-0 Serie Tv
19.40 THE ROOKIE Serie Tv
20.30 TG2 - 20.30
Attualità
21.00 TG2 POST
Attualità
21.20 STASERA TUTTO È
POSSIBILE Spettacolo
0.15 RE START
Attualità
1.45 I LUNATICI Attualità
TV8
15.45 FILM CONSIGLI DI SAN
VALENTINO
17.30 FILM FERMATE IL
MATRIMONIO!
19.15 GIORGIO LOCATELLI -
HOME RESTAURANT
20.30 100% ITALIA Spettacolo
21.30 FILM ESCOBAR IL FASCINO
DEL MALE
23.30 CUCINE DA INCUBO ITALIA
Spettacolo
REAL TIME
10.50 ER: STORIE INCREDIBILI
12.40 CORTESIE PER GLI OSPITI
Lifestyle
14.40 ABITO DA SPOSA CERCASI
Documentari
19.10 CORTESIE PER GLI OSPITI
Lifestyle
21.20 DR. PIMPLE POPPER: LA
DOTTORESSA
SCHIACCIABRUFOLI
Lifestyle
19.10 LA MATASSA Commedia
(Italia 2009) Giambattista
Avellino SKY CINEMA UNO
19.25 GAMBIT Commedia (USA
2012) Michael Hoffman
SKY CINEMA COMEDY
PEDRO GALLETTO
CORAGGIOSO: MISSIONE
AFRICA Animazione
(Messico 2021) Gabriel
Riva Palacio Alatriste,
Rodolfo Riva Palacio
Alatriste SKY CINEMA FAMILY
FURY Guerra (Stati Uniti
2014) David Ayer SKY
CINEMA COLLECTION
21.00 CINQUANTA SFUMATURE
DI GRIGIO Erotico (USA
2015) Sam Taylor-Johnson
SKY CINEMA ROMANCE
15.40 OUTLANDER SKY SERIE
16.45 OUTLANDER SKY SERIE
17.50 CHICAGO MED SKY SERIE
18.45 CHICAGO MED SKY SERIE
19.35 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
20.25 THE GOOD DOCTOR SKY
SERIE
21.15 THE NIGHT SHIFT -
TURNO DI NOTTE SKY SERIE
22.55 TRUST ME SKY SERIE
RAI 3
8.00 AGORÀ Attualità
9.45 AGORÀ EXTRA Attualità
10.30 ELISIR Attualità
12.00 TG3 Attualità
12.25 TG3 - FUORI TG Attualità
12.45 QUANTE STORIE Attualità
13.15 PASSATO E PRESENTE
14.00 TG REGIONE Attualità
14.20 TG3 Attualità
14.50 LEONARDO Attualità
15.05 PIAZZA AFFARI Attualità
15.20 RAI PARLAMENTO
TELEGIORNALE Attualità
15.25 ALLA SCOPERTA DEL RAMO
D'ORO Documentari
16.10 ASPETTANDO GEO Attualità
17.00 GEO Documentari
19.00 TG3 Attualità
19.30 TG REGIONE Attualità
20.00 BLOB Attualità
20.15 CARO MARZIANO
Attualità
20.40 IL CAVALLO E LA TORRE
Attualità
20.50 UN POSTO AL SOLE Soap
21.20 PRESA DIRETTA Attualità
23.15 DILEMMI Attualità
0.00 TG3 - LINEA NOTTE
Attualità
RAI 5
15.50 GIUDITTA Spettacolo
17.30 BORODIN, STRAVINSKIJ
Spettacolo
18.25 ART NIGHT Documentari
20.25 GHOST TOWN Documentari
21.15 FILM PALAZZO DI
GIUSTIZIA
22.40 SCIARADA - IL CIRCOLO
DELLE PAROLE Doc
23.35 PATTI SMITH ELECTRIC
POET Spettacolo
RAI STORIA
19.35 CORTOREALE - GLI ANNI E
GLI AUTORI DEL
DOCUMENTARIO ITALIANO
20.10 IL GIORNO E LA STORIA
20.30 PASSATO E PRESENTE Doc
21.10 STORIA DELLE NOSTRE
CITTÀ Documentari
22.10 ITALIA: VIAGGIO NELLA
BELLEZZA Documentari
23.10 DOPO IL CAOS - VARSAVIA,
CITTÀ FENICE Documentari
BUGIARDO BUGIARDO
Commedia (USA 1997)
Tom Shadyac SKY CINEMA
FAMILY
IL NOME DEL FIGLIO
Commedia (Italia 2015)
Francesca Archibugi SKY
CINEMA COMEDY
IN TIME Fantascienza (USA
2011) Andrew Niccol SKY
CINEMA ACTION
21.15 BULLET TRAIN Azione
(Stati Uniti 2022) David
Leitch SKY CINEMA UNO
OPEN ARMS - LA LEGGE
DEL MARE Drammatico
(ESP 2021) Marcel Barrena
SKY CINEMA DUE
21.45 BULLET TRAIN Azione
(Stati Uniti 2022) D. Leitch
SKY CINEMA COLLECTION
INTRATTENIMENTO
9.40 BRUNO BARBIERI - 4
HOTEL SKY UNO
10.55 GIORGIO LOCATELLI -
HOME RESTAURANT SKY
UNO
11.55 ALESSANDRO BORGHESE
- 4 RISTORANTI SKY UNO
13.05 MASTERCHEF MAGAZINE
SKY UNO
13.55 QUELLE BRAVE RAGAZZE
SKY UNO
16.15 CASE DA MILIONARI NY
SKY UNO
RETE 4
7.40 CHIPS Serie Tv
8.45 MIAMI VICE Serie Tv
9.55 HAZZARD Serie Tv
10.55 DETECTIVE MONK Serie Tv
11.55 TG4 TELEGIORNALE
Attualità
12.25 IL SEGRETO
Telenovela
13.00 LA SIGNORA IN GIALLO
Serie Tv
14.00 LO SPORTELLO DI FORUM
Attualità
15.30 TG4 DIARIO DEL GIORNO
Attualità
16.45 FILM LE MINIERE DI RE
SALOMONE Avventura (USA
1950). Di Compton Bennett
17.35 TGCOM Attualità
19.00 TG4 TELEGIORNALE
Attualità
19.50 TEMPESTA D'AMORE
Soap
20.30 STASERA ITALIA
Attualità
21.20 QUARTA REPUBBLICA
Attualità
0.50 RIZZOLI & ISLES Serie Tv
1.45 TG4 - L'ULTIMA ORA NOTTE
Attualità
RAI MOVIE
12.25 FILM IL CACCIATORE DI
INDIANI
14.00 FILM DOVE LA TERRA
SCOTTA
15.45 FILM THOR IL
CONQUISTATORE
17.25 FILM LE FATICHE DI ERCOLE
19.15 FILM LA STANZA DEL
VESCOVO
21.10 FILM LA BATTAGLIA DI
ALAMO
IRIS
10.50 FILM NORTH COUNTRY-
STORIA DI JOSEY
13.20 MIAMI VICE Serie Tv
15.25 FILM GUERRA INDIANA
17.20 FILM LO SPERONE NUDO
19.15 KOJAK Serie Tv
20.05 WALKER TEXAS RANGER
21.00 FILM AMERICAN HISTORY
X 21.25 AMERICAN DAD C. Animati
23.30 FILM ONORA IL PADRE E LA
MADRE
22.35 DOLCISSIME Commedia
(Italia 2019) Francesco
Ghiaccio SKY CINEMA FAMILY
22.40 FBI: PROTEZIONE
TESTIMONI Commedia
(Canada, Stati Uniti 2000) J.
Lynn SKY CINEMA COMEDY
22.55 OCCUPATION: RAINFALL
Fantascienza (Australia
2021) Luke Sparke SKY
CINEMA ACTION
23.10 STORIA D'INVERNO
Drammatico (USA 2014) A.
Goldsman, Akiva Goldsman
SKY CINEMA ROMANCE
23.25 7 ORE PER FARTI
INNAMORARE Commedia
(Italia 2020) G. Morelli SKY
CINEMA UNO
17.10 BRUNO BARBIERI - 4
HOTEL SKY UNO
18.20 GIORGIO LOCATELLI -
HOME RESTAURANT SKY
UNO
19.20 MASTERCHEF MAGAZINE
SKY UNO
20.05 QUELLE BRAVE RAGAZZE
SKY UNO
21.15 ALESSANDRO BORGHESE
- CELEBRITY CHEF SKY UNO
23.25 MASTERCHEF ITALIA SKY
UNO
CANALE 5
8.00 TG5 - MATTINA Attualità
8.45 MATTINO CINQUE NEWS
Attualità
10.55 TG5 - MATTINA Attualità
11.00 FORUM Attualità
13.00 TG5 Attualità
13.40 BEAUTIFUL Soap
14.10 TERRA AMARA Serie Tv
14.45 UOMINI E DONNE
Spettacolo
16.10 AMICI DI MARIA Spettacolo
16.40 GRANDE FRATELLO VIP
Spettacolo
16.50 UN ALTRO DOMANI Soap
17.25 POMERIGGIO CINQUE
Attualità
18.45 AVANTI UN ALTRO!
Spettacolo
19.40 TG5 - ANTICIPAZIONE
Attualità
20.00 TG5
Attualità
20.40 STRISCIA LA NOTIZIA
Spettacolo
21.20 GRANDE FRATELLO VIP
Spettacolo
1.50 TG5 NOTTE Attualità
2.25 STRISCIA LA NOTIZIA
Spettacolo
LA5
16.40 FURORE - CAPITOLO
SECONDO Fiction
18.40 GRANDE FRATELLO VIP
19.10 AMICI DI MARIA Spettacolo
19.40 UOMINI E DONNE
Spettacolo
21.10 FILM COLPA DELLE STELLE
23.30 FILM UN BAGAGLIO
LEGGERO
23.40 UOMINI E DONNE
Spettacolo
ITALIA 2
10.15 THE MIDDLE Serie Tv
11.35 MOM Serie Tv
13.55 THE MIDDLE Serie Tv
16.00 CHE CAMPIONI HOLLY &
BENJI! Cartoni Animati
17.30 NARUTO SHIPPUDEN
Cartoni Animati
19.00 MOM Serie Tv
23.05 THE BIG BANG THEORY
Serie Tv
SPORT
9.50 MONDIALI Slopestyle M/F
Diretta EUROSPORT
16.00 ATP 500 DUBAI 1a g.
sessione serale Diretta SKY
SPORT UNO
17.30 FIBIS CHALLENGE
STECCA: 2A GIORNATA
Diretta RAI SPORT
18.30 SERIE A TIM Hellas Verona
- Fiorentina Diretta DAZN
20.30 SERIE C FeralpiSalò -
Pordenone Diretta DAZN
20.45 SERIE A TIM Lazio -
Sampdoria Diretta DAZN
21.00 LALIGA SANTANDER
Villarreal - Getafe Diretta
DAZN
21.30 WTA 250 AUSTIN Diretta
SUPER TENNIS
23.00 WTA 250 MONTERREY
Diretta SUPER TENNIS
RAGAZZI
9.55 THE TOM & JERRY SHOW
BOOMERANG
11.05 TROLLSTOPIA
DEAKIDS
11.10 BUGS BUNNY
COSTRUZIONI
BOOMERANG
12.45 A TUTTO REALITY: LE
ORIGINI
DEAKIDS
19.50 MUSIC DISTRACTION
DEAKIDS
Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera
ITALIA 1
7.15 C'ERA UNA VOLTA...POLLON
Cartoni Animati
7.45 PAPÀ GAMBALUNGA
Cartoni Animati
8.15 HEIDI Cartoni Animati
8.45 CHICAGO FIRE Serie Tv
12.25 STUDIO APERTO
Attualità
13.00 GRANDE FRATELLO VIP
Spettacolo
13.20 SPORT MEDIASET Attualità
14.00 THE SIMPSON Cartoni
Animati
15.15 I GRIFFIN Serie Tv
15.35 N.C.I.S. LOS ANGELES
Serie Tv
17.25 THE MENTALIST
Serie Tv
18.30 STUDIO APERTO
Attualità
19.00 STUDIO APERTO MAG
Attualità
19.30 CSI Serie Tv
20.30 N.C.I.S. Serie Tv
21.20 FREEDOM OLTRE IL
CONFINE Documentari
0.10 SPORT MEDIASET MONDAY
NIGHT
Attualità
NOVE
15.20 OMBRE E MISTERI Lifestyle
17.15 DELITTI A CIRCUITO
CHIUSO Documentari
18.15 DELITTI A CIRCUITO
CHIUSO Documentari
19.15 CASH OR TRASH - CHI
OFFRE DI PIÙ? Spettacolo
20.20 DON'T FORGET THE LYRICS
- STAI SUL PEZZO
21.25 LITTLE BIG ITALY Lifestyle
23.10 LITTLE BIG ITALY Lifestyle
TV 2000
18.30 TG 2000 Attualità
19.00 SANTA MESSA Attualità
19.30 IN CAMMINO Attualità
20.00 SANTO ROSARIO Attualità
20.30 TG 2000 Attualità
20.55 FILM LA RETE DELLA
LIBERTÀ
23.00 INDAGINE AI CONFINI DEL
SACRO Attualità
23.40 LA COMPIETA PREGHIERA
DELLA SERA Attualità
MEDIASET PREMIUM
TOP CRIME
7.00 R.I.S. DELITTI IMPERFETTI
Serie Tv
8.45 MAJOR CRIMES Serie Tv
9.40 MAJOR CRIMES Serie Tv
10.30 HAMBURG DISTRETTO 21
Serie Tv
11.25 HAMBURG DISTRETTO 21
Serie Tv
12.15 C.S.I. MIAMI Serie Tv
13.10 C.S.I. MIAMI Serie Tv
14.05 RIZZOLI & ISLES Serie Tv
14.55 RIZZOLI & ISLES Serie Tv
15.50 MAJOR CRIMES Serie Tv
16.45 MAJOR CRIMES Serie Tv
17.35 HAMBURG DISTRETTO 21
Serie Tv
19.25 RIZZOLI & ISLES Serie Tv
20.15 RIZZOLI & ISLES Serie Tv
21.10 C.S.I. MIAMI Serie Tv
22.05 C.S.I. MIAMI Serie Tv
FOCUS
12.00 INCLINAZIONE 23°5' - IL
RITMO DELLA TERRA
FOCUS
12.55 WILD NORD AMERICA
FOCUS
14.00 ALLA SCOPERTA DEI
PARCHI NAZIONALI DEL
NORD AMERICA FOCUS
15.00 LE MUMMIE PARLANTI
FOCUS
17.00 INDAGINI AD ALTA QUOTA
FOCUS
LA 7
6.40 ANTICAMERA CON VISTA
Attualità
7.00 OMNIBUS NEWS
Attualità
7.30 TG LA7 Attualità
8.00 OMNIBUS - DIBATTITO
Attualità
9.40 COFFEE BREAK Attualità
11.00 L'ARIA CHE TIRA
Attualità
13.30 TG LA7 Attualità
14.15 TAGADÀ - TUTTO QUANTO
FA POLITICA Attualità
16.40 TAGA FOCUS Attualità
17.00 C'ERA UNA VOLTA... IL
NOVECENTO Documentari
17.50 ATTENTATO AL PAPA
Documentari
18.50 LINGO. PAROLE IN GIOCO
Spettacolo
20.00 TG LA7
Attualità
20.35 OTTO E MEZZO Attualità
21.15 FILM L'UOMO DELLA
PIOGGIA Drammatico (USA
1997). Di F. Ford Coppola
23.45 FILM IL BUIO OLTRE LA
SIEPE Drammatico (USA
1962). Di Robert Mulligan
LA7D
12.40 LINGO. PAROLE IN GIOCO
13.40 GREY'S ANATOMY Serie Tv
16.20 DROP DEAD DIVA Serie Tv
18.10 TG LA7 Attualità
18.15 LIE TO ME Serie Tv
20.00 LA CUCINA DI SONIA
Lifestyle
20.30 LINGO. PAROLE IN GIOCO
Spettacolo
21.30 JOSÉPHINE, ANGE
GARDIEN Serie Tv
TWENTY
SEVEN
13.00 DETECTIVE IN CORSIA
Serie Tv
13.50 HAZZARD
Serie Tv
15.45 LA CASA NELLA PRATERIA
Serie Tv
19.00 HAZZARD Serie Tv
21.10 FILM UN POLIZIOTTO ALLE
ELEMENTARI
23.10 FILM OCEAN'S ELEVEN -
FATE IL VOSTRO GIOCO
GIALLO
6.00 L'INVESTIGATORE
WOLFE
6.30 NIGHTMARE NEXT DOOR
7.25 TORBIDI DELITTI
8.20 TORBIDI DELITTI
9.15 UNFORGETTABLE
10.15 UNFORGETTABLE
11.15 L'ISPETTORE
BARNABY
13.10 I MISTERI DI MURDOCH
14.10 I MISTERI DI MURDOCH
15.10 L'ISPETTORE BARNABY
17.10 L'ISPETTORE BARNABY
19.10 I MISTERI
DI MURDOCH
20.10 I MISTERI DI MURDOCH
21.10 VERA
23.10 IL GIOVANE ISPETTORE
MORSE
1.10 UNFORGETTABLE
3.10 TORBIDI DELITTI
18.00 C'ERA UNA VOLTA IL
FUTURO FOCUS
19.00 INGEGNERIA PERDUTA
FOCUS
20.15 COSE DI QUESTO MONDO
FOCUS
21.15 I CELTI: UNA STORIA MAI
RACCONTATA FOCUS
22.15 LA MISTERIOSA TOMBA
DEI CELTI FOCUS
23.15 CLIMA DEL TERZO TIPO
FOCUS
Corriere della Sera Lunedì 27 Febbraio 2023 39
#

Sul web
Forum «Televisioni»: www.corriere.it/grasso
Videorubrica «Televisioni»: www.corriere.tv

A FIL DI RETE di Aldo Grasso

«Fratelli di Crozza», solo una passerella di imitazioni

È
tornato Fratelli di Crozza ma è come se Vincitori e vinti lancio del programma successivo, Accordi e di- e di Zelensky abbiamo già detto (lo scrivo con di-
non fosse mai andato via: è sempre lo saccordi con Luca Sommi, Marco Travaglio e An- spiacere: mi rattrista vedere Crozza ridotto a imi-
FBI/PER AMORE
stesso (Nove). Ormai non è più uno show drea Scanzi. Il problema non è solo di pigrizia tatore, alla caricatura grossolana tanto per strap-
Missy Peregrym
televisivo, cioè qualcosa di pensato, di ideologica (ognuno la pensi come vuole) ma pare l’applauso), modesta anche quella di Stefa-
Serialità per la serata
scritto, di costruito. No, è solo una passe- principalmente tecnico: Fratelli di Crozza proce- no Bonaccini (mostrerebbe una certa somiglian-
di Rai2: la seguono
rella di personaggi e soprattutto di imitazioni: a de con il pilota automatico, non c’è più narrazio- za fisiognomica con Mussolini), così così quella
947.000 spettatori, pari
Crozza alcune riescono meglio e sono i suoi ca- ne ma solo accumulo. del ministro Nordio, tutta giocata sull’ideologico.
al 5,2% di share
valli di battaglia (Berlusconi, Feltri, De Luca), Questo stallo dovrebbe preoccupare innanzi- Forse la costruzione del programma è concepi-
quelle che fa davanti al pubblico; altre meno PADDINGTON 2 tutto il suo agente Beppe Caschetto: è vero che ta più per una visione in streaming, dove ognuno
(modeste le caricature di Meloni e Zelensky) e so- Paddington portando Crozza sul Nove ha fatto il colpo della può scegliersi lo sketch che desidera, che per un
no quelle registrate in precedenza, per non ri- Animazione per la serata vita ma se poi il programma non è all’altezza del vero spettacolo. Può darsi, ma a rimetterci è pro-
schiare qualcosa nella diretta/differita. di Italia 1: la seguono cospicuo investimento che il network ha fatto, fi- prio Crozza che finora non è riuscito a fare quel
L’impressione è di assistere non più a Fratelli 645.000 spettatori, pari nisce che il ritorno d’immagine negativo ricada salto di qualità che in molti ci auguravamo.
di Crozza ma al Fatto Quotidiano Illustrato, al al 3,8% di share sull’intera scuderia. Dell’imitazione della Meloni © RIPRODUZIONE RISERVATA

Meteo SUDOKU DIFFICILE

<-10 A

A cura di 8 Alta
-10-5 Pressione
Reykjavik
2

1 5
Helsinki -5-0
6 6 B
Stoccolma
5 -4 Mosca Bassa
Edimburgo 5 0-5
Copenaghen Pressione
Dublino

7 2 6 1
7 7

IL SOLE 6 Varsavia 5-10

OGGI
Londra Amsterdam -1
5

Sorge Tramonta 5 Parigi 1 10-15 Fronte

9 5 4
4 Berlino Budapest Caldo
4
1 2

LE PREVISIONI alle alle Lione Milano

12
1

15
12
17
Bucarest
15-20

Trento Madrid 20-25

1 5 9 6
Tirana Sofia
5 Barcellona Fronte

BA
Roma

Trieste 06:31 17:41 14 Lisb

Lisbona
8
18
20
25-30
Freddo

Aosta
A Atene

Milano
4 3
30-35
Venezia PA 06:42 17:58
>35
Fronte
Occluso
Torino
Bologna BO 06:56 17:59
IN EUROPA 8 4 9 7
Genova FI 06:56 18:01 L’alta pressione delle Azzorre si è posizionata tra il Regno 3 5 7
Unito e la Scandinavia e questa posizione sta favorendo
Firenze
Ancona
TO 07:12 18:14 l’irruzione di aria artica su gran parte del Vecchio Continente. 4 1 5 3
L’aria fredda è piuttosto secca e non genera sistemi nuvolosi
Perugia
NA 06:41 17:52 se non sul Mediterraneo centrale dove si è formato un vortice 3 1
L'Aquila ciclonico che dalle Isole Baleari si muove verso l’Italia dove è 8 7 9 3 2 4 5 6 1
RM 06:49 17:57 attesa una diffusa fase di maltempo. Le temperature hanno e 5 3 1 9 6 7 4 8 2 Cruciverba Corriere
ROMA stanno subendo un importante tracollo con una perdita anche 2
4
4
9
6
3
1
6
8
5
5
2
9
7
3
1
7
8
PROVALI GRATIS
Campobasso MI 07:06 18:07 di 10-15°C rispetto ai giorni appena passati. 6 5 7 8 1 3 2 4 9 Ogni giorno
Bari
1 2 8 7 4 9 3 5 6 2 cruciverba nuovi
Napoli
GE 07:06 18:09 7 6 4 5 3 1 8 2 3 e oltre 100 in archivio
3 8 2 4 7 6 1 9 5
Potenza corriere.it/cruciverba
VE 06:53 17:54 9 1 5 2 3 8 6 7 4

Cagliari Catanzaro
Ca LA LUNA
27 FEB
Primo Quarto
TEMPERATURE
Palermo 07 MAR
2 Aosta 6 Genova 12 Roma 17 R. Calabria Piena
4 Torino 4 Bologna 10 Campobasso 19 Catania 15 MAR
6 Milano 6 Firenze 14 Napoli 16 Palermo Ultimo Quarto
8 Trento 6 Perugia 15 Bari 13 Alghero
21 MAR
7 Venezia 8 Ancona 11 Potenza 14 Cagliari Nuova
6 Trieste 8 L'Aquila 15 Catanzaro 14 Olbia

VENTO
Sole Nuvolo Coperto Pioggia Rovesci Temporali Neve Nebbia DEBOLE MODERATO FORTE MOLTO FORTE CALMO MOSSO AGITATO
forza 0/3 forza 4/5 forza 6/7 forza 8/9 poco mosso Molto mosso Molto agitato
DOMANI MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

Irruzione di aria artica a formazione di un ciclone sul Mediterraneo. Lunedì, diffusa instabilità sulle regioni centrali, poi al Sud peninsulare
entro sera e al Nord in Emilia Romagna e Piemonte con neve anche in pianura. Martedì, ciclone sulla Sardegna con maltempo all’isola
verso il Centro-Sud, più asciutto invece al Nord. Mercoledì, maltempo dal Centro verso il Nord. Temperature in forte calo.
LE TEMPERATURE DI IERI IN ITALIA
min max min max min max min max min max
Alghero 8 12 R Cagliari 11 14 P Imperia 4 13 P Palermo 12 16 R Roma 11 13 R
Ancona 6 11 P Campobasso 5 11 P L'Aquila 6 10 P Parma 3 11 P Torino 2 6 P
Aosta -2 5 P Catania 11 18 N Lecce 11 18 R Perugia 2 11 P Trento 2 9 C
Bari 10 18 P Crotone 10 19 N Messina 13 17 N Pescara 8 13 P Trieste 3 10 C
Bologna 2 11 P Cuneo -1 6 V Milano 2 7 P Pisa 3 12 P Udine 2 8 C
Bolzano 1 8 C Firenze 2 13 P Napoli 11 15 P Potenza 5 10 P Venezia 4 10 C
Brescia 3 7 P Genova 5 12 P Olbia 6 13 R R. Calabria 13 17 N Verona 3 10 C
LE TEMPERATURE DI IERI ALL’ESTERO
min max min max min max min max min max
Amsterdam -2 6 N Berlino -2 3 S Istanbul 8 19 N Madrid -3 8 N Parigi -2 4 S
Atene 13 18 N Bruxelles -3 4 N Londra -1 7 N Mosca -6 1 V Vienna -1 4 N
S=Sereno P=Pioggia N=Nuvoloso T=Temporale C=Coperto V=Neve R=Rovesci B=Nebbia

ASIA AUSTRALIA NORD AMERICA SUD AMERICA AFRICA

Pechino Caracas Casablanca
10 30
-22
1 Il Cairo
16
Shanghai Tokyo
Delhi 23
Lima 35
3
Bangkok 30 Chicago
29 Vancouver 27 31
Rio 28

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9 de Janeiro r Lagos Nairobi
Santiago San Paolo
San Francisco Buenos Aires Luanda
Giacarta New York 34
28 Sydney Los Angeles 31
10
24
Città del Capo
 40 Lunedì 27 Febbraio 2023 Corriere della Sera