SABATO 14 NOVEMBRE 2020 - ANNO XXIII - N. 271 REDAZIONE, PRODUZIONE e AMMINISTRAZIONE: Vico II S.

INISTRAZIONE: Vico II S. Nicola alla Dogana, 9 - 80133 Napoli - Tel. 081 - 7602001 - Fax 081 - 5802779 Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

Afiorismo gentile Qualificazioni alla Coppa d’Africa 21°

Poco nuvoloso

Paura per Osimhen in Nigeria

9.72 Km/h
di Antonio Fiore 84%
DOM LUN MAR MER
Celebrata ieri la Giornata mondiale della Gentilezza,
ma De Luca e de Magistris
erano troppo impegnati
Si infortuna ed esce in barella
14°/ 21° 15°/ 18° 12°/ 18° 8°/ 17°
a litigare per accorgersene. di Ciro Troise
Lorenzo, Giocondo
a pagina 15

redaz.na@corrieredelmezzogiorno.it CAMPANIA corrieredelmezzogiorno.it

CovidCrescel’indicedicontagiosità:insettegiorni20milapositivi.Federfarmadenuncia:mercatonerodellebomboled’ossigeno I maestrini

Campaniadadomaniinzonarossa di educazione
civica
Speranza firma. De Luca: meglio tardi che mai, però il governo vada a casa. Il nodo dei ristori
Diario
La protesta in piazza / 1 Malinconico
LASPOONRIVER di Diego De Silva
DELLE
INGIUSTIZIE S e c’è una cosa che l’uomo
della strada ama
appassionatamente, quasi
genitalmente, è la questione di
principio assolutamente giusta.
di Pierluigi Battista da pagina 2 a 6 Agrippa, Beneduce,
Buglione, Geremicca, Russo La questione di principio

O
ra Antonio Bassolino è
stato assolto per la
diciannovesima volta
«perché il fatto non
sussiste». Poteva
godere dei termini di
prescrizione, ma Bassolino ha
rifiutato, perché voleva
un’assoluzione nel merito, in un
Paese che era la culla del diritto
ma che oggi, ferocemente,
brutalmente forcaiolo, equipara
una prescrizione a una
condanna. Ed è stato assolto
«perché il fatto non sussiste».
Hanno indagato, fatto conferenze
stampa, trascinato un processo
senza che alcun fatto, contestato
a Bassolino, «sussistesse».
Un’enormità giuridica, umana,
politica, morale. Un’enormità
giuridica, umana, politica,
morale moltiplicata per
diciannove. Diciannove volte per
diciannove casi. Bassolino non
può dirlo, perché resta un uomo
delle istituzioni. Ma lo diciamo
noi: o dopo diciannove volte che
è stata clamorosamente
sconfessata dobbiamo dedurre di
avere la magistratura più scarsa
del mondo, oppure abbiamo la
magistratura più politicizzata del
mondo, nel senso che abusa
della giustizia per regolare
conti politici. Poi, per fortuna, c’è
un’altra parte della magistratura
fatta di persone perbene che di
dronte a un fatto he per
diciannove volte non sussiste
assolve l’imputato dato in pasto
assolutamente giusta, più che
una questione di principio
VERSO «CASACORRIERE» assolutamente giusta
(chiamiamola QPAG), è una
L’Inps: al Nord ragione superiore, immune a
qualsiasi contraddittorio, che
stipendi più alti funziona da autentica
prerogativa. Se aderisci a quella,
di 10 mila euro nessuno può batterti, come la
pozione magica di Asterix.
di Emanuele Imperiali L’uomo della strada la sposa con
la più ideologica delle
«R i-partire dal Mezzogiorno. Im-
prese e occupazione: come
uscire vincitori dalla sfida al Covid
partecipazioni, facendola
diventare una vera militanza.
Dategli una QPAG, e si
19?»: questo il canovaccio dell’appun- trasformerà in un evangelista
tamento di CasaCorriere fissato per civico. Andrà in giro a lavorare
martedì 17 novembre (ore 18), al quale gratis per la QPAG, come se la sua
interverrà il ministro del Sud Giusep- vita avesse trovato uno scopo.
pe Provenzano. Si tratta del penulti- continua a pagina 9
mo web talk del 2020. Intanto l’Inps
fotografa nuovi divari con il Nord. La protesta in piazza / 2
continua a pagina 7 Festa
● LA LETTERA
DOPO L’ASSOLUZIONE Griglie
Da Bettini al Plebiscito
ai renziani: tutti I controlli
per Bassolino ci sono
di Luigi La Rocca
di Simona Brandolini
S
e fosse un film si
potrebbe intitola-
C aro direttore, in relazione
all’articolo dal titolo
«Griglie al Plebiscito
re Naples Nineteen, realizzate nella piazza.
sulla falsariga di The Tradito l’accordo» a firma di
Trial of the Chicago Vincenzo Esposito, apparso
7. Altra storia pesan- sul Corriere del Mezzogiorno

❞
all’opinione pubblica per te di accuse, processi di ieri, essendo stato
diciannove volte. Ma resta e assoluzioni. Di- direttamente chiamato in
il fatto che è scandaloso ciannove come quel- causa in qualità di direttore
l’accanimento giudiziario su un le ormai appuntate della Soprintendenza
esponente politico che si è al bavero della giacca di Antonio Archeologia belle arti e
ingiustamente visto mettere in Bassolino. Che ha ben donde di fe- paesaggio per il comune di
discussione il grado di steggiare: «Era l’ultima vicenda da Napoli ritengo utile precisare
reputazione morale. definire». alcune cose.
continua a pagina 2 a pagina 8 a pagina 8

● ADDIO A «UTET GRANDI OPERE»

A rischio la Storia inedita di Galasso
di Gabriele Bojano
CAFFÈ RISTRETTO di Maurizio de Giovanni

L a notizia del fallimento

di Utet Grandi Opere,
la storica casa editrice di
dizionari ed enciclopedie
fondata a Torino nel 1791
dai fratelli Pomba, reca
con sé un altro dolore: la
«grande opera» firmata
da Giuseppe Galasso,
scomparso due anni fa,
quasi pronta per la pubbli-
cazione, purtroppo rischia
di abortire sul nascere.
continua a pagina 3
Sessantamilapostiinfumo
I numeri vincono sulle parole, in que-
sto triste momento della nostra storia
collettiva. Lo abbiamo duramente im-
parato aspettando ogni pomeriggio il
bollettino, che impietoso mette in co-
lonna contagiati e ricoverati, intubati e
deceduti. Ma non sono solo quelli i nu-
meri, anche questo lo sappiamo bene. E
la statistica, anche qui, è impietosa: ses-
santamila posti di lavoro vittima del Co-
vid. Non solo la paura del contagio, non
solo i morti, ma anche l’insicurezza. E
questa regione, oltre questi sessantami-
la, non conta l’enorme numero all’om-
bra del sommerso, cancellato nella pro-
pria quotidiana lotta per la sopravviven-
za, dalla malattia. Decine di migliaia di
famiglie che non hanno più un presente
e nemmeno un futuro, alle quali è rima-
sta la disperazione. Una bomba sociale
da disinnescare immediatamente, se
non vogliamo esplodere tutti.
2 Sabato 14 Novembre 2020 Corriere del Mezzogiorno
NA

Primo piano La seconda ondata

De Luca contro il Governo: «Ha perso tempo, è meglio se va a casa»
Dalla sinistra ai 5 stelle, tutti all’attacco del presidente della Regione
L’ORDINANZA
Sale l’indice dei contagi

Le tappe della vicenda

e la Campania va in rosso
❞
NAPOLI L’indice di contagiosità
(Rt) che in settimana tocca
1,62 in Campania; il record di
nuovi casi che si attesta intor-
no ai 20 mila 500 negli ultimi
sette giorni; e l’asfissiante
pressione sui Pronto soccorso
e, di conseguenza, sui posti
letto di degenza, occupati al
31 %. Ecco perché l’algoritmo
ha fatto scivolare la Campania
dalla zona gialla a quella ros-Di Maio
sa, rendendo compatibile la Mi auguro
nuova collocazione di fascia che il
con la percezione reale e presidente
drammatica dell’emergenza.
De Luca
L’attacco con umiltà
Ma c’è anche un’altra sensa- riconosca
zione che si fa spazio con ir- i suoi errori
ruenza nella ennesima gior-
nata di liti e strepitii istituzio-
nali: ed è quella che spinge a
considerare come Vincenzo
De Luca sia rimasto prigionie-
ro dell’incendio che lui stesso
ha appiccato, prima cadendo
nelle trappole polemiche del
sindaco di Napoli Luigi de
Magistris («Anche oggi è sta-
to un profluvio di insulti. Il
mio livello istituzionale è di
altra stoffa — si è pavoneggia-
La manifestazione Ieri mattina
to quest’ultimo —: io faccio
ragionamenti»), poi minac-
ciando querele a destra e a
manca — dai giornalisti che
lo assedierebbero a Walter
Ricciardi, il consulente del
ministro della Salute Roberto
Speranza, che da un mese
chiede di chiudere Napoli e
Milano — ed infine branden-
do, con l’appoggio non poco
sospetto del segretario del Pd
Nicola Zingaretti («De Luca
ha avuto il merito di lanciare
per primo l’allarme sulla se-
conda ondata») la spada con-
tro il Governo. Certo, pure al-
l’ombra di mille ragioni, ma
fatte valere con i soliti eccessi
verbali che, tuttavia, ora tro-
vano scarsa accoglienza a cau-
sa della tragedia che si consu- Banchiinpiazza
ma sotto gli occhi di tutti. I«Nodad»:
I medici rinunciano
Insomma, lo scenario è og-
sitorniascuola
gettivamente drammatico e
non ha bisogno di essere in-
terpretato per rappresentarlo
nel modo peggiore come, in-
vece, contesta De Luca. Gli
ospedali collassano, i medici
e gli infermieri si infettano e
lanciano appelli disperati, e
persino i commercianti e i di-
rettori delle aziende sanitarie
i n vo ca n o d a g i o r n i i l
lockdown. Tuttavia, il presi-
dente della giunta continua a
ritenere che sia tutta una
macchinazione ordita da
oscure forze mediatiche, tran-
ne quando tocchi a lui lamen-
tare che manca il personale di
supporto e che «dal 9 ottobre
sono stati chiesti 600 medici e
800 infermieri, ma ad oggi so-
no in servizio 22 medici sui 43
inviati, perché 20 hanno ri-
nunciato. Sono, invece, in ser-
vizio 70 infermieri sui 111 in-
viati e dei 21 anestesisti inviati
solo 7 sono in servizio perché
gli altri 14 hanno rinunciato».
Il nodo ristori
Era stato lui, De Luca, ad an-
nunciare il mese scorso di vo-
I banchi disposti in piazza del Plebiscito formano la scritta
«No Dad», visibile dall’alto, su ognuno c’è un cavaliere con il
nome dei bimbi che devono seguire le lezioni online. Piazza
del Plebiscito, a Napoli, è diventata un’aula all’aperto per i
bambini accompagnati da mamme e papà contro la
Didattica a distanza. Le scuole, in Campania, sono chiuse dal
16 ottobre, molti genitori vorrebbero che riaprissero.
ler chiudere la Campania. Ma
Mastella poi le proteste lo hanno raf-
freddato. Convinto che il vero
● «Se il ministro nodo da sciogliere erano e ri-
Speranza ha mangono i ristori: vale a dire
informato il le compensazioni previste dal
sindaco di Napoli Governo per le zone rosse alle
che la Campania, 60 mila imprese campane.
e non Napoli,
sarà zona rossa, I contagi
è un atto Ieri 509 sintomatici sugli oltre
scorretto». Lo 4079 positivi. Mentre sono 23 ottobre
afferma il 183 i ricoveri in terapia inten- Nel corso della consueta diretta Facebook che va in onda ogni
sindaco di siva, 9 meno di ieri. I ricovera- venerdì, il presidente Vincenzo De Luca annuncia un nuovo
Benevento ti in degenza sono 2153, 209 lockdown: «I dati attuali sul contagio rendono inefficace ogni tipo
Clemente più di ieri, su 3160 posti di- di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto». Intanto si
Mastella che sponibili. Intanto apre il San incomincia con il coprifuoco
lamenta anche Giovanni Bosco: con i primi
l’inserimento del 40 posti di degenza a cui si ag-
Sannio in zona giungeranno i 49 posti di de- vi. I medici di base sono già rologo di professione ormai
rossa: «Che genza specialistica. Inoltre è oberati di lavoro, e alla fine il milionario che non solo si ve-
Benevento, ieri scattato l’obbligo di prescri- sospetto positivo asintomati- ste ancora come un carrettie-
non ha avuto zione medica per sottoporsi al co deciderà di non fare il tam- re perché fa tendenza, ma che
nessun morto, tampone anche nei laboratori pone». parla di cose di cui non capi-
sia zona rossa, privati. Una decisione conte- sce niente. Lo invito a fare un
come Napoli, la stata da Gennaro Lamberti, Le restrizioni dibattito sulla sanità campa-
ritengo una presidente Federlab: «Se pon- Campania zona rossa da do- na». Anche da Leu sono pio-
scelta go dei paletti burocratici alla mani, con i negozi — tranne vute critiche su De Luca, men-
improvvida ed possibilità di fare tamponi, alimentari, farmacie, tabac- tre Valeria Ciarambino, del
immotivata». abbasso il numero dei positi- cherie, edicole e parrucchieri, M5s, ha sottolineato: «Sono
mentre per bar e ristoranti sa- stata portavoce di una situa-
rà consentito l’asporto ed il zione drammatica che nessun
delivery — che rimarranno algoritmo avrebbe mai potuto
con le serrande abbassate e il raccontare. Non mi soffermo
divieto di mobilità nei e tra a commentare chi, in un mo-
Comuni se non per motivi ne- mento così drammatico, osa
cessari. Oggi scade l’ordinan- invocare una crisi di Gover-
za regionale sulla chiusura no». Il ministro degli Esteri Di
delle scuole: sarà rinnovata Maio ha attribuito a De Luca le
per una settimana. colpe dello sfascio: «Il proble-
ma è che a pagare i suoi errori
Le polemiche non sarà lui in persona, ma i
«Il Governo — ha incalzato il campani. Adesso inviamo co-
presidente della Campania — munque gli aiuti alla Campa-
ha scelto di prendere provve- nia e mi auguro che il presi-
dimenti sminuzzati. Ma me- dente De Luca, con un pizzico
glio tardi che mai per le misu- di umiltà, sia in grado di ac-
re di rigore». Nel girone degli cettarli, anteponendo gli inte-
sciacalli ha inserito alcuni mi- ressi della collettività al suo
nistri, soffermandosi però su personale egoismo». Il leader
Luigi Di Maio: «Il solo nome dell’opposizione di centrode-
di questo soggetto mi procura stra in consiglio regionale,
reazioni d’istinto che vorrei Stefano Caldoro, ha biasimato
controllare — ha dichiarato
—. Ho detto a qualche espo-
il comportamento del presi-
dente: «Non ha senso andare
nente del Pd che se bisogna
stare assieme a questi perso-
in tv per litigare con tutti so-
prattutto quando non si ha il
naggi, allora meglio mandare
a casa il Governo». Per poi
controllo sanitario e quello
sociale».
prendersela con lo scrittore Angelo Agrippa
Roberto Saviano: «Un camor- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicato il bando
● L’editoriale Alta velocità Napoli-Bari
La Spoon River delle ingiustizie acconciata supina alle tesi
dell’accusa dando poco spazio a
quelle della difesa e
Via a lavori per 1,5 miliardi
dimenticando colpevolmente

di Pierluigi Battista
SEGUE DALLA PRIMA
La magistratura usata come
strumento di un repulisti
politico è stata clamorosamente
sconfessata. Ed è stato
sconfessato anche il partito di
Bassolino, il Pd o come si
chiamava al tempo, che ha
preferito accodarsi alle grida
forcaiole anziché difendere non
un suo uomo, ma i princìpi dello
Stato di diritto e la Costituzione
che difende l’innocenza di
cittadini fino alla, eventuale,
condanna definitiva.
Andrebbe fatto il conto
dettagliato dei politici e degli
amministratori, di sinistra e di
destra, che sono stati in tutti
questi anni assolti perché «il
fatto non sussiste», una Spoon
River di ingiustizie consumate
spesso con la maligna
soddisfazione degli avversari che
finalmente avrebbero potuto
sbarazzarsi del «nemico» senza
doversi cimentare nelle faticose
procedure democratiche della
lotta politica, in cui si vince nelle
urne e non in un’aula di
tribunale.
Una catena di ingiustizie
subire sotto i colpi di un sistema
mediatico (tutti dovremmo
riflettere) che troppo spesso si è
questo principio di civiltà
sancito dall’articolo 27, comma 2
della nostra Costituzione
repubblicana: «l’imputato non è
considerato colpevole fino alla
condanna definitiva».
Un principio di civiltà di cui ci
dimentichiamo
sistematicamente, comminando
una condanna preventiva sui
giornali, in tv e nella discussione
pubblica, violando la
Costituzione e il suo spirito.
Dovremmo ricordarcelo sempre,
o almeno diciannove volte, le
volte in cui Antonio Bassolino è
stato assolto. Il fatto non
sussiste.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I
l bando di gara per l’ultimo lotto della tratta Irpinia -
Orsara dell’alta velocità e alta capacità Napoli- Bari è
stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
Europea. La tratta è lunga circa 28 km. Il bando prevede per
la sua realizzazione un investimento di 1,5, miliardi di euro.
Il gruppo Fs definisce un «passo decisivo» la pubblicazione
del bando ed annuncia che dal 2021 saranno operativi tutti
Futuro i cantieri della linea. Il primo collegamento sulla tratte
Un treno completate: Napoli- Cancello e Cancello Frasso è previsto
ad alta velocità «entro il 2023. Con i cantieri a regime la Napoli-Bari
impiegherà circa 4 mila persone, compreso l’indotto.
La conclusione dei lavori è annunciata per il 2026. La
nuova linea permetterà di raggiungere Bari da Napoli in
due ore e Roma da Bari in 3 ore. L’ opera prevede la
realizzazione di 121 km a doppio binario, con nove gallerie
e 14 stazioni. La velocità massima consentita sarà di 250
km. Si tratta di una importante innovazione dal punto di
vista dei collegamenti ferroviari tra la Campania e la Puglia
e tra il capoluogo pugliese e la capitale.
 Corriere del Mezzogiorno Sabato 14 Novembre 2020
PRIMO PIANO 3
NA

LE REAZIONI Il timore di non ricevere gli aiuti promessi e gli effetti delle chiusure
Protestano insieme sia gli attivisti della sinistra che gli ambulanti

Complessivamente si sono
ritrovate in Piazza Plebiscito
circa duecento persone, le
quali hanno esposto striscio-
ni ed hanno raccontato storie
e preoccupazioni nel corso
degli interventi al microfono.
Qualche momento di ten-
sione quando una guida turi-
stica, dopo avere confessato
di stentare a mettere il piatto
23 e 24 ottobre 6 novembre 13 novembre in tavola per i suoi due figli,
L’avvio del coprifuoco — saracinesche abbassate dalle 23 La Campania è zona gialla. Il ministro Speranza tiene la La Campania diventa zona rossa, e dunque compie un ha proseguito il discorso pa-
alle 5 del mattino successivo — insieme all’annuncio del regione nella fascia che precede l’arancione e il rosso, doppio passaggio. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ragonando il numero dei
possibile lockdown infiammano la piazza: migliaia di anche se in Campania ci sono indicazioni del governatore ha firmato nella serata di ieri una nuova ordinanza che morti di Covid con quello di
persone scendono in piazza per protestare. Violenti scontri De Luca più incisive rispetto ad altre zone, fra cui la chiusura andrà in vigore a partire da domani. La decisione è stata altre patrologie ed invitando
con le forze dell’ordine sotto il palazzo della Regione. delle scuole. Il coprifuoco ovunque scatta alle 22. presa in base a ventuno indicatori. tutti a non lasciarsi inganna-
re dalla narrazione prevalen-

In duecento in piazza al Plebiscito

te della pandemia.
La tensione
Alcuni degli organizzatori
della manifestazione hanno

«Patrimoniale per aiutare gli ultimi»

NAPOLI Hanno chiesto una
La vicenda tassa sul patrimonio che allo
Stato di recuperare risorse
● Una tassa per sostenere il reddito di
patrimoniale tutti i soggetti impoveriti dal-
per reperire la pandemia e dalla nuova zo-
fondi da na rossa decretata per la
destinare Campania ed hanno denun-
all’aiuto dei ciato lo sfascio del sistema
ceti meno sanitario regionale, in parti-
abbienti, colare della rete di medicina
è la richiesta territoriale.
dei duecento Ieri sono tornati a manife-
che ieri sono stare alcuni dei protagonisti
scesi in piazza delle mobilitazioni delle
Plebiscito scorse settimane in città.
per rivendicare
l’aiuto del Decine di sigle
Governo C’erano i disoccupati orga-
Qualche nizzati di Banchi Nuovi e del
momento di gruppo 7 Novembre, molto
tensione subito attivo a Bagnoli;, l’ex Opg oc-
rientrato cupato; collettivi studente-
schi; lavoratori dello spetta-
colo. Estremamente preoccu-
pati, questi ultimi, dal perdu-
rare del blocco delle attività
dei teatri che significa anche
il fermo di ogni attività per gli
addetti alle luci, al palco ed ai
servizi indispensabili ad alle-
stire uno spettacolo.
In piazza anche la consulta
popolare della salute, che
giusto una settimana fa aveva
invitato De Luca a bloccare le
autorizzazioni per i tamponi
ai centri privati ed a destinare
ad ospedali Covid alcuni dei
nosocomi che negli ultimi
anni sono stati chiusi nella
città di Napoli.
Gli ambulanti
Si sono poi uniti gli ambulan-
ti reduci da un’altra manife-
stazione a Santa Lucia, du-
rante la quale hanno acceso
provato a bloccarlo chieden-
dogli bruscamente di chiude-
re il discorso e ritenendo evi-
dentemente che non fosse
quello il tema della iniziativa,
o magari temendo che quel
ragionamento prestasse il
fianco alle tesi negazioniste
agitate nelle scorse settimane
ed in varie piazze da altri
gruppi di manifestanti. Un
ragazzo ha addirittura mi-
nacciato di aggredire la gui-
da.
L’episodio, peraltro, è rien-
trato in pochi minuti. Non ci
sono state, invece, tensioni
tra i gruppi che erano presen-
ti in piazza e le forze dell’ordi-
ne. Queste ultime schierate
Bandiere massicciamente ai margini
e striscioni dell’emiciclo e nelle strade li-
Un momento mitrofe. Un elicottero ha con-
del sit-in tinuato a volteggiare sulla te-
al Plebiscito sta dei manifestanti per tutta
da parte la durata dell’iniziativa.
di centri sociali Già in primavera, quando
e senza lavoro scattò la prima chiusura tota-
le di ogni attività, gruppi e re-
fumogeni ed hanno improv- altà della sinistra radicale
visato per pochi minuti bloc- avevano chiesto a gran voce
chi stradali. un reddito per tutti che
«Siamo allo stremo — avrebbe dovuto essere finan-
hanno raccontato — perché ziato attraverso prelievi sui
non abbiamo incassato anco- patrimoni più consistenti.
ra un solo centesimo di bo-
nus o indennizzi dall’inizio Fabrizio Geremicca
della pandemia ad oggi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caso editoriale preventivo». Un fulmine a ciel sereno, anche

A rischio l’opera inedita di Galasso
di Gabriele Bojano
SEGUE DALLA PRIMA
Si tratta di una Storia d’Italia dall’Antichi-
tà all’Unità, in sei volumi, alla quale lo stori-
co e meridionalista, per anni firma di punta
del Corriere del Mezzogiorno, già autore con
Utet della Storia del Regno di Napoli (1266-
1860) in sei volumi, stava lavorando con il
consueto entusiasmo se solo la morte non
l’avesse colto, durante la notte, nella sua casa
di Pozzuoli, all’età di 88 anni. Era riuscito a
completare i primi quattro volumi, dall’anti-
chità fino alla fine del ‘600. Un’opera impo-
nente che meritava di essere continuata e
portata a termine. E da chi se non da quelli
che sono stati gli allievi più fedeli e dotati?
Aurelio Musi, cui si deve la notizia di questo
dolore nel dolore, e Luigi Mascilli Migliorini.
«Due anni fa abbiamo firmato il contratto
con Utet Grandi Opere - interviene Musi - e,
nel solco del maestro ed amico, siamo stati
incaricati dalla casa editrice d’accordo con la
famiglia di portare a compimento e pubbli-
care il lavoro, come io stesso anticipai nel
convegno in onore di Galasso di cui sono
usciti da pochi mesi gli atti: io ho scritto il
quinto volume, che arriva fino alla metà del
Settecento, alla pace di Aquisgrana del 1748,
che pose fine alla guerra di successione au-
striaca, mentre Mascilli Migliorini ha lavora-
to al sesto, fino all’Unità d’Italia. Anche se
nelle intenzioni di Galasso il progetto preve-
deva di proseguire fino ai giorni d’oggi».
Ruolino di marcia rispettato, Musi conse-
gna il suo volume di circa 500 pagine nei ter-
mini stabiliti, mentre Mascilli Migliorini è a
buon punto. «Proprio mentre stiamo lavo-
rando, però, ci arriva la notizia che Utet Gran-
di Opere, scorporata da De Agostini, che nel
2006 era subentrata nell’Utet, e venduta a un
pool di imprese tra cui le edizioni Franco Ma-
ria Ricci, ha fatto domanda di concordato
perché nulla lasciava presagire un momento
di così grande difficoltà. «Quando firmam-
mo il contratto nessuno ci disse niente». Sia-
mo a febbraio-marzo di quest’anno, in Italia è
esploso il coronavirus e tutte le aziende, Utet
Grandi Opere compresa, sperano di ricevere
finanziamenti sotto forma di ristori. Ma pur-
troppo le cose non vanno a buon fine, il pas-
sivo è enorme (si parla di diverse decine di
milioni di euro) e nei giorni scorsi c’è stata la
sentenza di fallimento.
Musi ne ha dato notizia mercoledì scorso
con un post amaro molto commentato dagli
amici di Facebook: «Fallisce la Utet Grandi
Opere. Se ne va in fumo un pezzo importante
della cultura italiana, una costola, che si im-
maginava robusta, dell’antica Utet, nata oltre
due secoli fa per opera dei fratelli Pomba. Al
triste destino del fallimento hanno contribu-
ito l’inadeguata gestione finanziaria e la de-
bole rete commerciale degli ultimi anni».
E poi c’è il rammarico profondo per un la-
voro che rischia di restare a lungo senza ve-
dere la luce. «Abortisce anche la pubblicazio-
ne dell’ultima opera scritta da Giuseppe Ga-
lasso con il contributo finale di chi scrive e di
Luigi Mascilli Migliorini: una Storia d’Italia
dall’Antichità all’Unità in sei volumi di cui
quattro già pronti. Il dolore è grande», prose-
gue il post. Ma gli allievi hanno imparato dal
maestro che gli atteggiamenti rinunciatari e
disfattisti non portano mai da nessuna parte.
E allora l’impegno non si abbandona, anzi
adesso diventa una vera e propria sfida, «la
pubblicazione dell’opera presso un altro edi-
tore comunque non si arresta».
«A marzo c’è la prima udienza del falli-
mento - riprende Musi - dopodiché, trascor-
so un anno, ad ottobre potremmo avere la li-
beratoria dei diritti d’autore per poter pubbli-
care l’opera con un’altra casa editrice. Certo
Giuseppe tutto questo avverrà con notevole ritardo e
Galasso qualsiasi altro editore per quanto grande non
Storico e nostro avrà mai il prestigio e l’autorevolezza di Utet
editorialista Grandi Opere». A proposito di editori, Musi
si lascia scappare che ha già avuto 3-4 propo-
ste «anche interessanti e importanti». L’ulti-
ma parola, ovviamente, spetta alla famiglia
che, come gli allievi del professore Galasso,
ha tutta l’intenzione di onorare la memoria
del loro congiunto. «Ce la metteremo tutta -
conclude Musi - anche perché quest’opera è
un po’ il suo testamento, raccoglie sessan-
t’anni di lavoro scientifico».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Sabato 14 Novembre 2020 Corriere del Mezzogiorno
NA

Primo piano La seconda ondata

Michele Iorio, presidente di Federfarma Napoli, lancia l’allarme
«Dobbiamo dire di no a decine di richieste dai parenti degli ammalati»,
NAPOLI Le bombole di ossige-
no non si trovano nelle farma-
cie di Napoli e provincia.
Drammatico l’allarme arriva
dal presidente di Federfarma
Napoli, Riccardo Maria Iorio:
«Abbiamo incessantemente
richieste di ossigeno nelle far-
macie; persone comprensi-
bilmente disperate ed impau-
rite alle quali, purtroppo,
dobbiamo rispondere quasi
sempre negativamente».
Si ha un bel dire da parte
delle autorità sanitarie e della
Regione di non affollare gli
ospedali e di non correre al
pronto soccorso ai primi sin-
tomi, ma se manca l’ossigeno
domiciliare ogni appello va a
farsi benedire. Chi ha la re-
sponsabilità della salute pub-
blica, sia a livello di Governo
centrale che in Campania, fa-
rebbe invece bene a spiegare
alla gente come mai in previ-
sione della seconda ondata
del Covid non siano state con-
tingentate le bombole per
l’ossigeno medicale ad uso
domestico.
Non sarebbe stato difficile
prevedere che il fabbisogno
sarebbe aumentato con l’in-
calzare dei contagi; eppure
nessuna misura preventiva è
stata messa in campo, per
tempo, dalle autorità sanita-
rie per impedire l’accaparra-
mento delle bombole d’ossi-
geno e la loro scomparsa dalle
farmacie. Adesso che i buoi
(le bombole) sono scappati
dalla stalla non è ancora dato
sapere quali rimedi si inten-
dano adottare (al di là della
decisione di autorizzare la
vendita dell’ossigeno liquido
che al momento non ha dato i
risultati sperati) si dovrebbe
agire con la massima urgenza,
perché oltre a centinaia di co-
vid positivi bisognosi di ossi-
genoterapia, ci sono anche
ammalati cronici di altre pa-
tologie che necessitano di os-
sigeno. Si spera che, oltre a
polemizzare, i responsabili
della salute pubblica — a tutti
i livelli — prendano immedia-
ti provvedimenti perché la si-
EMERGENZA
«Nienteossigeno,èundramma
Lebombolesivendonoinnero»
farma Napoli - si sta rivelando
La vicenda un intervento tardivo ed in-
sufficiente perché anche il
● Un dramma numero dei contenitori di os-
nel dramma sigeno liquido è, ad oggi, an-
quello delle cora limitato. Basti pensare
bombole che solo nel territorio del-
di ossigeno l’Asla Napoli 1 a ieri c’erano
introvabili ancora decine di richieste da
tra le farmacie evadere, mentre nella Napoli
di Napoli 3, le ditte ci indicano tempi di
e provincia consegna anche di una setti-
ma anche mana».
in Terra «Purtroppo - evidenzia Ric-
di Lavoro cardo Maria Iorio - quanto ac-
Reperire caduto a marzo in Nord Italia
ossigeno sta accadendo adesso qui da
per aiutare noi. A mio avviso è mancata la
chi soffre programmazione di un feno-
di Covid meno ampiamente prevedibi-
ed è a casa le da parte del Governo cen-
o altri pazienti trale, invece stiamo vivendo la
cronici stessa identica situazione del-
che abbiano le introvabili mascherine di
malattie qualche mese fa, con i farma-
respiratorie cisti inermi di fronte ad una
Da tempo
ormai le
bombole La denuncia
sono finite
Presentato un esposto
● L’iniziativa
e pochissimi
sono quelli ai carabinieri su alcuni
che hanno episodi di “ricariche”
portato
RITIRO A CASA in cambio di soldi
in farmacia
i contenitori
vuoti, ora tuazione dell’0ssigeno domi- cie tra Napoli e provincia ab- Introvabile situazione oramai drammati-
c’è anche ciliare tra Napoli e provincia è biano distribuito oltre 5mila La consegna ca. In questo scenario - con-
il fenomeno disperata. bombole d’ossigeno gassoso» di ossigeno clude il presidente di Feder-
della vendita Conferma infatti il presi- aggiunge Iorio. E poi la con- medicale farma Napoli - ci arrivano se-
illegale dente del farmacisti: «A poco ferma: «Sta capitando anche nelle case gnalazioni di improbabili
dell’ossigeno, è valso l’appello di riconse- di non riuscire a fornire l’ossi- dei pazienti vendite di bombole di ossige-
un mercato gnare le bombole in farmacia: geno per altre patologie: pro- Covid, ma no e, addirittura, di “ricari-
nero, già ormai la domanda è di gran prio ieri abbiamo registrato, la foto si che” attraverso canali paralle-
denunciato lunga superiore all’offerta. tra tante, la disperata richie- riferisce a li; del fenomeno ho già fatto
ai carabinieri Molti farmacisti sono andati sta di un cittadino che ha tele- Bergamo, denuncia ai carabinieri».
personalmente a casa delle fonato in Federfarma perché a Napoli Il rischio del mercato nero
persone pur di recuperare I volontari di non riusciva a reperire una il servizio dell’ossigeno appare concreto
bombole, ma le ditte distribu- «Casertasolidale» aiutano bombola d’ossigeno per la non esiste in una situazione di generale
trici di ossigeno, che pure a riportare le bombole di moglie affetta da tumore pol- disperazione come quella che
stanno svolgendo un lavoro ossigeno vuote in monare». Problemi gravi di colpisce decine di famiglie. E
senza sosta praticamente h24, farmacia. Hanno lanciato reperibilità delle bombole si oltre a costituire una odiosa
hanno difficoltà anche a riti- una iniziativa e si rendono verificano anche nel Caserta- speculazione può diventare
rare nelle farmacie quei con- disponibili a ritirare le no dove sono moltissime le un pericolo anche dal punto
tenitori che con tanta fatica bombole d’ossigeno vuote, segnalazioni di familiari di di vista sanitario. Le “ricari-
siamo riusciti a recuperare». a domiclio per coloro che ammalati che non sono riu- che” delle bombole potrebbe-
E ancora: «Considerando non hanno la possibilità di scite a comprarle in farmacia. ro infatti essere eseguite uti-
che in tempi normali ogni far- restituirle. Per il ritiro «Anche la possibilità di lizzando ossigeno non medi-
macia detiene mediamente telefonare al centralino prescrivere ossigeno liquido cale.
7/8 bombole d’ossigeno, sti- solidale: 3791918190. da parte dei medici di base - Roberto Russo
miamo che le oltre 800 farma- precisa il presidente di Feder- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Santa Maria Capua Vetere La petizione

Gli avvocati: Indulto

decisioni N el corso di un focus sul tema giustizia e Covid, il presidente
del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria
Capua Vetere, Adolfo Russo, ha reclamato, a nome
dell’avvocatura, «la legittimazione ad essere presente, in questo nelle carceri I cappellani delle carceri di Poggioreale e di Secondigliano e di
altri penitenziari campani, lanciano un appello al ministro
della Giustizia Bonafede e chiedono l’applicazione dell’indulto
e di altre pene alternative allo scopo di alleggerire i penitenziari

condivise periodo di emergenza sanitaria, alle decisioni che riguardano

l’attività forense.«Al tribunale di Santa Maria Capua Vetere -
spiega Russo - le restrizioni sono molto più rigide e severe che
Appello
a Palazzo altrove, anche rispetto a tribunali confinanti come Napoli o Napoli
Nord (ad Aversa). Va bene il rispetto delle misure anti-Covid, ma
al ministro
di giustizia va tenuto conto anche delle necessità lavorative degli avvocati, che
non riescono ad espletare la propria professione, e in tal modo
viene danneggiato lo stesso sistema giustizia, di cui l’avvocatura è
Bonafede
parte fondamentale». Russo riconosce che «la pandemia ha
creato una rivoluzione nella giustizia, ma gli avvocati sono quelli
più penalizzati, non avendo reddito fisso e essendo il nostro
lavoro legato ai risultati dell’attività, con i cliente che rinviano al
futuro ogni adempimento. Per questo chiediamo un incontro con
magistrati e funzionari di cancelleria per trovare soluzioni
condivise che non danneggino nessuno». Il presidente ha
evidenziato anche le criticità al Giudice di Pace e quelle legate allo
smart working del personale apprezzando l’annuncio dato dal
Guardasigilli sulla possibilità per i dipendenti del tribunale di
collegarsi al sistema centrale.
G. S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sovraffollati, in questo momento vere e proprie bombe ad
orologeria, per il diffondersi del contagio da Covid 19.«In due
settimane - si legge nella lettera - il contagio nelle carceri è
aumentato di circa il 600%». Tra i firmatari dell’appello anche
padre Alex Zanotelli, esponenti della società civile, intellettuali, tra
cui lo scrittore Maurizio De Giovanni. «Chiediamo al ministro della
Giustizia di rivedere la sua posizione sull’indulto – si legge
nell’appello - che in questo momento sarebbe una misura di civiltà
giuridica che porrebbe freno alla condizione inumana in cui i
detenuti versano. Il decreto recentemente adottato per l’emergenza
Coronavirus non basta, perché riguarda chi deve scontare ancora
18 mesi. Occorrerebbe anche non far dipendere dal braccialetto
elettronico l’effettiva detenzione domiciliare ed estendere a quanti
più soggetti possibile la liberazione anticipata. Chiediamo di
considerare con urgenza l’ipotesi di una legge sulle misure
alternative». In Campania intanto - fa sapere il garante dei detenuti
Samuele Ciambriello - risultano contagiati più di 150 reclusi, tra i
quali 6 ricoverati presso gli ospedali e più di 200 tra agenti di
polizia penitenziaria, personale medico e amministrativo.
E. S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 Corriere del Mezzogiorno Sabato 14 Novembre 2020
SANITÀ
Sono scesi in piazza in tutta
Italia per mobilitarsi sul man-
cato rinnovo del contratto del
personale sanitario. Ma a Na-
poli l’iniziativa ha assunto an-
che un altro senso: rinnovare
la vicinanza ad un personale
stremato da una emergenza
che diventa ogni giorno più
acuta.
Le categorie della Funzione
Pubblica di Cgil, Cisl e Uil del-
la Campania, guidate dai ri-
spettivi segretari generali Al-
fredo Garzi, Lorenzo Medici e
Vincenzo Martone, hanno te-
nuto un presidio davanti al-
l’ospedale Cardarelli racco-
gliendo l’adesione degli ope-
ratori della sanità del nosoco-
mio, da alcuni giorni
nell’occhio del ciclone tra de-
cessi e denunce alla magistra-
tura. «Abbiamo scelto di ma-
nifestare davanti al Cardarelli
– ha sottolineato Medici - per-
ché è l’immagine del disastro
in cui si trovano i pronto soc-
corso della Campania. Pur-
troppo siamo stati facili pro-
feti nel prevedere cosa sareb-
be successo quando abbiamo
più volte rivendicato un piano
di assunzioni straordinario
per la spaventosa carenza di
personale. È solo grazie al-
l’abnegazione e alla passione
che i pochi addetti attuali
mettono nel loro lavoro che si
è evitata finora la catastrofe.
Ma non ce la fanno più, han-
no bisogno di aiuto. Il sistema
rischia di crollare per sem-
pre».
Concetto che Alfredo Garzi
rafforza sostenendo che «non
ci interessa chi doveva fare
Il caso
di Titti Beneduce
NAPOLI L’ospedale Cardarelli
ha sporto querela nei con-
fronti di Rosario La Monica,
l’uomo che nei giorni scorsi
ha realizzato e poi postato su
Facebook il filmato in cui si
vede il cadavere di Giuseppe
Cantalupo che giace in un
bagno del pronto soccorso.
Secondo i legali dell’ospeda-
le si possono ipotizzare nei
suoi confronti i reati di diffa-
mazione, interruzione di
pubblico servizio e violazio-
ne della privacy. Nei prossi-
Manifestazione della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil al Cardarelli
nel giorno delle assemblee su scala nazionale per il rinnovo del contratto
«Pochi,strematiesenzasicurezza»
Scoppialaprotestadeicamicibianchi
❞
È grazie alla
abnegazio-
ne e alla
passione
dei pochi
addetti che
finora si è
evitata
la catastrofe
Mortealprontosoccorso
Ilvideomakerdalpm
mal’ospedaleloquerela
mi giorni la querela sarà in-
viata in Procura dai carabi-
nieri della compagnia Vome-
ro, che l’hanno acquisita. La
decisione dell’ospedale non
desta sorpresa, dal momento
che giovedì il primario del
Pronto soccorso, Fiorella Pa-
ladino, e il governatore, Vin-
cenzo De Luca, avevano for-
temente criticato il compor-
tamento di La Monica. «Più
volte – aveva fatto sapere il
primario — le nostre infer-
merie hanno dovuto chiede-
re a quell’uomo di allonta-
narsi dalla strumentazione
medica e dai monitor di sor-
veglianza di altri pazienti. È
un uomo disturbato, che nel
breve tempo nel quale è stato
ricoverato ha tenuto un com-
portamento ossessivo».
Un fascicolo sulla morte
del pensionato di 84 anni era
già stato aperto subito dopo
la diffusione del filmato dal
pm Liana Esposito, che inda-
ga con il coordinamento del-
l’aggiunto Simona Di Monte.
PRIMO PIANO 5
NA
In prima linea
Ieri si sono
tenute in
tutt’Italia
manifestazioni
e assemblee
indette dalla
Funzione
pubblica
dei sindacati
confederali
per caldeggiare
al governo
nazionale
il rinnovo
di contratto
delle categorie
della sanità
Qui è a Napoli
cosa, adesso bisogna farle ed tori della sanità, a tutti i livelli
in fretta per la salute dei citta- I fatti ed in tutti i reparti. Sono mo-
dini. Sull’emergenza bisogna menti difficili, la pandemia
fermare il contagio e fare in ● Palazzo Chigi ha attanagliato i nostri lavora-
modo che si diffonda il meno ha reso noto tori, medici, infermieri ed il
possibile. Si poteva fare tanto, ieri che resto del personale: sono tutti
a partire dal potenziamento mercoledì il a rischio. Se non salvaguar-
della medicina territoriale, premier diamo loro, come possiamo
per evitare che si scaricasse Giuseppe salvaguardare la cittadinan-
tutto sui nosocomi. Si poteva Conte za? Il rinnovo del contratto si-
tracciare il contagio. Adesso incontrerà i gnifica rinnovo dei diritti,
non c’è più tempo, adesso bi- sindacati di delle tutele e del salario. È
sogna concentrarsi sugli categoria per una battaglia sacrosanta, che
ospedali e dare più risorse abbozzare un oggi con la pandemia prende
possibili. Ma se non fermia- ragionamento un significato più pregnan-
mo l’escalation del virus non sul contratto te».
riusciremo mai a dare una ri- L’unica buona notizia, tra-
sposta ai cittadini, perché la ● Per il pelata da fonti sindacali, è
sanità è al collasso su questo momento, si che mercoledì prossimo il
territorio». Vincenzo Marto- capisce, resta premier Conte incontrerà le
ne ricorda invece che tra i mo- prioritaria la confederazioni sul contratto.
tivi della manifestazione c’è la lotta al virus Finalmente uno spiraglio per
sicurezza sul posto di lavoro. i cosiddetti «eroi»?
«Quando parliamo di sicurez- Luciano Buglione
za, pensiamo a tutti gli opera- © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’autopsia non è stata ancora
fatta e dovrebbe slittare alla
prossima settimana. Giusep-
La vicenda
dieci minuti, trascorsi i quali
un infermiere è andato a cer-
carlo e, resosi conto che era
pe Cantalupo, ha fatto sapere ● Mercoledì morto, si era allontanato per
De Luca, «era arrivato già con scorso ha cercare una lettiga e chiama-
l’ossigeno da casa ed era af- suscitato un re i colleghi. Rosario La Mo-
fetto da diabete, ipertensio- polverone un nica avrebbe approfittato
ne, aneurisma all’aorta addo- video girato nel proprio di quel momento
minale; era già stato sottopo- pronto per realizzare il filmato con il
sto in precedenza a un inter- soccorso del telefonino.
vento di laringectomia». Cardarelli, nel Sul suo profilo Facebook,
Il filmato realizzato nel quale si vedeva quello su cui mercoledì aveva
pronto soccorso è stato visto un anziano pubblicato il video, l’uomo
in pochi minuti da migliaia esanime in un ha descritto una situazione
di persone e ha suscitato bagno. tragica del Pronto soccorso,
moltissime polemiche. Po- L’inchiesta è con i ricoverati, molti dei
c h e o re d o p o l a p o l i z i a subito scattata quali anziani, abbandonati a
(Squadra mobile, commissa- e la polizia ha se stessi, senza medicine nè
riato Arenella e Scientifica) acquisito ossigeno; lui stesso si sareb-
era in ospedale per acquisire immagini e be sostituito agli infermieri
la cartella clinica del pensio- cartella clinica. del reparto per prestare cure
nato e le immagini delle tele- L’autore del agli ammalati stremati e di-
camere di sorveglianza, an- video sarà sperati. Il pm potrebbe con-
che per capire quanto tempo convocato in vocarlo nei prossimi giorni
Giuseppe Cantalupo sia ri- Procura per mettere a verbale in ma-
masto in bagno senza che niera ufficiale le sue dichia-
nessuno lo cercasse. Secon- razioni.
do Vincenzo De Luca, solo © RIPRODUZIONE RISERVATA
6 Sabato 14 Novembre 2020 Corriere del Mezzogiorno
NA

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riflessi.it
Corriere del Mezzogiorno Sabato 14 Novembre 2020
CRONACA 7
NA

CasaCorriere
Idee di futuro per il Sud
in dialogo con Provenzano
Il 17 novembre web talk per ripartire dal Mezzogiorno
di Natascia Festa credit; Marco Zigon, presi- Provenzano, laureato e con nazionale del Partito Demo-
Protagonisti dente di Getra Spa; Maurizio un dottorato alla Scuola Su- cratico come responsabile

«R
i - p a r t i re d a l
Mezzogiorno.
Imprese e oc-
cupazione: co-
me uscire vincitori dalla sfida
al Covid 19?»: CasaCorriere, in
Enzo piena pandemia, invita la
d’Errico community di lettori a un ap-
puntamento in cui la dram-
matica attualità si coniughi
con ipotesi di futuro, affinché
quando tutto sarà finito, per-
ché finirà, il Mezzogiorno si
sia attrezzato per un rilancio
tutt’altro che scontato. Marte-
Giuseppe
Provenzano
dì 17 novembre, alle 18, penul-
timo web talk del 2020 sul si-
to del Corriere del Mezzogior-
de Giovanni, scrittore, edito-
rialista Corriere della Sera
/Corriere del Mezzogiorno.
Il giovane ministro del Sud
- siciliano, nato a Nato a San
Cataldo nel 1982, e cresciuto a
Milena, in provincia di Calta-
nissetta - oltre che per il dica-
stero di cui è vertice, anche
per il suo curriculum è un uo-
mo chiave per il tema scelto
da CasaCorriere che dedica
questo suo quinto ciclo alle
ripartenze-rinascite.
● La community
periore Sant’Anna di Pisa, è
entrato in Svimez come ricer-
catore e nel 2016 ne è diventa-
to vice direttore. Al centro
delle sue ricerche le politiche
di coesione e di sviluppo del
Sud. Economia nel Mezzo-
giorno significa anche difesa
dei fondi pubblici dalla cri-
minalità organizzata e Pro-
venzano ha coordinato gli
Stati generali della lotta alle
mafie al Ministero della Giu-
stizia. È stato nella segreteria
● Sul web
delle politiche del lavoro e
per Donzelli ha pubblicato
«La sinistra e la scintilla. Idee
per un riscatto». È dunque in-
terlocutore privilegiato, in-
sieme con gli altri, per mette-
re in campo con CasaCorriere
idee di futuro per il Mezzo-
giorno.
Se non ci fosse stata la pan-
demia, di Sud si sarebbe par-
lato in uno dei suoi luoghi-
icona grazie al cinema, ovve-
ro Palazzo Pandola, in piazza
del Gesù che diventa ora, per
ovvi motivi di sicurezza, luo-
go immateriale di questo ap-
puntamento, scenario narra-
tivo più che fisico. Con inter-
punto tra le vie Sant’Anna dei
Come seguire Lombardi e Trinità Maggiore:
Per seguire ed è qui che la Duchessa di
l’incontro Monteleone Girolama Colon-
na volle abitare. La dimora fu
ci si può
poi ingrandita e ristrutturata
collegare dal duca Niccolò Pignatelli su
ai siti web progetto e direzione di Ferdi-
del Corriere nando Sanfelice nel 1718. La
del struttura originaria compren-
Mezzogiorno
e del Corriere
della Sera
deva anche il corpo che dà su
piazza del Gesù poi venduto
(nel 1823) a Gaetano Pandola

15.000 4,8 milioni

no e sui social della nostra te-
stata e del Corriere della Sera.
Per immaginare scenari di
futuro possibile il direttore
Enzo d’Errico dialogherà con
Giuseppe Provenzano, mini-
Annalisa
stro per il Sud e la Coesione
Areni territoriale; Annalisa Areni,
regional manager Sud di Uni-
I partecipanti (fino a ieri)
alla community di CasaCorriere
tra i quali Dario Franceschini,
Kerry Kennedy, Marco Bellocchio
venti dell’art blogger Rossana
Di Poce e del musicista Marco
Zurzolo.
Palazzo-icona a partire dal-
Le le interazioni sul web
la sua costruzione in un giar-
(dirette Fb, pezzi e gallery
dino chiamato Paradiso, uno
sui nostri profili social)
dei tanti angoli di meraviglia
fino all’edizione 2019
posseduti dai Pignatelli, un
fazzoletto paradisiaco, ap-
e sulle da cui prese il nome. Nome
piattaforme offuscato dal suo protagoni-
social smo al cinema per cui è abi-
del Corriere tualmente indicato come il
palazzo «di Filumena Martu-
del Mezzogiorno
rano» dal film «Matrimonio
e del Corriere all’italiana» da Eduardo con
della Sera la regia di Vittorio De Sica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Studio dell’Inps
Marco
Zigon
Nel Meridione
salari medi inferiori
Maurizio
di diecimila euro
rispetto al Nord
de Giovanni

di Emanuele Imperiali «nel Sud la produttività del Report

lavoro nell’industria e nei ser- L’Inps ha reso
vizi di mercato è inferiore del

U
Marco
Zurzolo n lavoratore privato nel
Nord Ovest del Paese
guadagna mediamente
25.811 euro l’anno. Lo stesso
dipendente, nel Mezzogior-
no, ne ha percepiti 15.792. Po-
co più di 10mila euro di diffe-
noti ieri i dati di
32% rispetto al Centro-Nord. una rilevazione
E tra le due aree anche il sala- per il 2019, in
rio medio è diverso. Nono- base alla quale,
stante il sistema di contratta- analizzando la
zione collettiva, nelle regioni distribuzione
meridionali il salario medio è dei lavoratori
inferiore del 25% rispetto alla

renza non sono certo brusco-
lini. Pur se bisogna tener con-
to che nel meridione è più
basso il numero medio di
giornate nell’arco dei 12 mesi.
Ma se guardiamo al lavoro
nel settore pubblico, i numeri
paradossalmente si ribaltano,
nel Nord Ovest la retribuzio-
ne in media è pari a 31.665, al
parte più sviluppata del Pae-
se».
Eccola una delle principali
palle al piede che blocca lo
sviluppo economico delle re-
gioni meridionali.
L’Inps ha reso noti ieri i dati
di una rilevazione per il 2019,
in base alla quale, analizzan-
do la distribuzione dei lavora-
25
per area
geografica,
quasi un terzo conseguente alla presenza di numero di lavoratori pubblici
dei dipendenti, lavoro stagionale o a termine è 3.587.775, con una retribu-
il 32%, svolge tra i più giovani, mentre quel- zione media di 32.696 euro. Il
la propria lo per gender è più correlato gruppo più numeroso è la
attività nel alla maggior presenza di part mila(811)euro scuola con il 37,6% dei lavora-
Nord-ovest, il time, spesso involontario, tra Lo stipendio medio tori, seguito dalla sanità con il
23,8% nel le donne. di un lavoratore privato 19,1%, da Regioni, Province,
Nord-est, il La maggior parte degli ad- nel Nord Ovest Comuni con il 16,4% e dalle
detti è occupata nel manifat- Forze Armate, Corpi di polizia

Sud arriva a 33.321, con una
differenza di 1.656 euro.
Il motivo? I divari di pro-
duttività tra aree sviluppate e
aree depresse che incidono
solo nel settore produttivo
privato, mentre in quello
pubblico non hanno alcuna
valenza. Un discorso a parte
meritano le attività finanzia-
tori per area geografica, quasi
un terzo dei dipendenti, il
32%, svolge la propria attività
nel Nord-ovest, il 23,8% nel
Nord-est, il 20,9% al Centro,
appena il 16,4% nel Mezzo-
giorno continentale e addirit-
tura il 6,9% nelle isole.
È una spia evidente della
diversa robustezza dell’appa-
15
20,9% al
Centro, appena turiero (24,3%), seguono il
il 16,4% nel commercio (15%), servizi di
Mezzogiorno a l l o g g i o e r i s to r a z i o n e
continentale e (11,2%), noleggio, agenzie di
addirittura il viaggio, supporto alle impre-
6,9% se (11,6%). Il 71% dei lavoratori
nelle isole dipendenti, 9.453.565, sotto-
linea l’Inps, è impiegato a
tempo pieno, a part-time
orizzontale vi sono 3.411.676
del Paese.
e Vigili del Fuoco con il 14,4%.
Il fatto che la pubblica am-
ministrazione debba essere
svecchiata è dimostrato dalla
statistica sull’età: 682.541 la-
mila(792)euro voratori hanno tra 55 e 59 an-
Lo stipendio medio ni, l’81,8% ha più di 40 anni.
di un dipendente Rispetto alla distribuzione
di azienda privata per area geografica, nel 2019
il 23,8% dei lavoratori pubbli-

rie e assicurative, dove si gua-
dagna davvero molto, in me-
dia 48.906 euro l’anno.
Il professor Vittorio Danie-
le, docente di Politica Econo-
mica all’Università Magna
Graecia, ha scritto in un re-
cente saggio pubblicato sulla
Rivista Economica del Mezzo-
giorno, della Svimez, che
17
rato produttivo. lavoratori, in quello verticale,
La retribuzione media nel 163.314, e in quello misto
2019, pari 21.965 euro, risulta 281.505.
molto differenziata anche per La composizione di genere
età e per genere: aumenta al del part-time è prevalente-
crescere dell’età fino a 55/59 mente femminile, le donne
anni, ed è più alta per gli uo- rappresentano rispettiva-
mini, 25.288 euro, contro i mente il 66,6%, il 65% e il 70%.
17.466 per le donne. Se lo sguardo si sposta sul
Il differenziale per età è settore pubblico si nota che il
nel Mezzogiorno.
ci lavora al Centro, dove pesa
molto Roma, seguono le re-
gioni del Nord-ovest (23,1%),
il Sud (21,7%), il Nord-est con
il 19,9% e le Isole (11,5%).
mila(466)euro La principale forma di lavo-
La retribuzione media ro a tempo parziale è il part-
delle donne time orizzontale, che riguar-
Rispetto ai 21.965 euro da 184.285 addetti.
degli uomini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
8
NA CRONACA Sabato 14 Novembre 2020 Corriere del Mezzogiorno

Da Bettini a Calenda, ai renziani

Ora sono tutti per Bassolino po un tempo interminabile
nel quale tutto ciò che aveva
costruito è stato distrutto.
Nessuno pagherà per questo.
Per aver fatto solo 19 piccoli
Reazioni sui social dopo la diciannovesima assoluzione per l’ex sindaco e governatore errori. Ma tanto era un po-
tente politico, che importa».
Poi ci sono i compagni di

Se fosse un film si potreb-
La vicenda be intitolare Naples Ninete-
en, sulla falsariga di The Trial
● L’ultima of the Chicago 7. Altra storia
assoluzione pesante di accuse, processi e
dall’ultimo assoluzioni. Diciannove co-
processo me quelle ormai appuntate al
quello per bavero della giacca di Anto-
peculato nio Bassolino. Che ha ben
L’altro donde di festeggiare: «Era
giorno l’ultima vicenda da definire.
Antonio Già assolto per prescrizione
Bassolino volevo una assoluzione nel
è stato assolto merito. Oggi la Corte di Ap-
ieri per pello ha detto che il fatto non
la diciannove sussiste. È la diciannovesima
sime sentenza di piena assoluzio-
volte da ne. Mi fa piacere, natural-
ogni tipo mente: per me, per i miei fa-
di accusa miliari, per Napoli».
Aveva Fin qui tutto normale. Se
❞ ❞
una vita come Claudio Pe-
truccioli: «Caro Antonio, so-
no felice per te e con te. Pen-
sando a quella Italia civile
che abbiamo cercato e so-
gnato insieme. Ma quanto
hai dovuto sopportare e pati-
re. Diciannove sentenze. Non
è questa l’Italia che possiamo
lasciare ai nostri figli e nipo-
ti». I giornalisti come Gianni
Migliore Crosetto Riotta: «Bravo Antonio. Un
Hai resistito Assolto paese senza garantismo e
a campagne dopo anni con questa lentezza della giu-
mediatiche nei quali stizia semina rancore e rac-
coglie la classe dirigente me-
indegne tutto ciò diocre che abbiamo». Le
La giustizia che aveva amiche con cui si è fatto un
con te e con costruito pezzo di strada insieme co-
molti altri è stato me Barbara Palombelli. E an-
è stata lenta distrutto cora Livia Turco, Fabrizio
Barca, la sottosegretaria ai

proposto non fosse per il profluvio di
appello contro messaggi, tutti pubblici, rice-
la precedente vuti sui social da amici, ex av-
assoluzione versari politici e ex nemici di
per partito. A leggerli tutti non si
prescrizione sa se la bilancia penda verso
«Mi fa piacere il piatto del garantismo po-
— ha scritto stumo o della riabilitazione
su facebook politica vera e propria. E se ce
l’ex ne fosse un terzo del ricordo
governatore — a scoppio ritardato.
per me e per Ma tant’è. Cominciamo
la mia storia dall’ex segretario del Pd, Mat-
ma anche teo Renzi, che all’epoca delle
per Napoli primarie per il Comune di
Grato pure Napoli, fece orecchie da mer-
verso i miei cante dinanzi alle denunce di
difensori» «schifezze» di Bassolino. Per
lui un semplice retweet del
post bassoliniano. Gennaro
Migliore, renziano ma con
un passato da consigliere co-
❞ ❞
Beni culturali Lorenza Bo-
naccorsi.
Arriva anche Goffredo Bet-
La candidatura
I dem napoletani,
che pure lo hanno
chiamato, non
proferiscono parola
Calenda Riotta
Persone Si semina
che si Sentenza Giorgio Gori: «Non conosco che si faccia sapere». Marco rancore e tini, anima del Pd zingaret-
indebitano, favorevole personalmente Antonio Bas- Bentivogli: «Un abbraccio. si raccoglie tiano: «Bravo Antonio, che
Antonio solino. Ma sono colpito dalla Nessuno pagherà per questa prove hai dovuto affrontare.
vite Bassolino sua vicenda giudiziaria. 19 schifezza».
la classe Che esempio di forza hai di-
rovinate ex governatore procedimenti conclusi - do- Con una storia diametral- dirigente mostrato». Insomma se il pe-
e soldi po un tempo infinito - con 19 mente opposta, Guido Cro- mediocre so di un procedimento non
pubblici assoluzioni, l’ultima ieri. Chi setto: «Bassolino è stato as- che concluso è caduto, ora Basso-
buttati porterà la responsabilità di solto. Per la diciannovesima abbiamo lino ha la libertà totale di
tutto questo? Merita almeno volta su 19 procedimenti. Do- continuare a fare, Covid e An-

❞
munale di Napoli, scrive: namaria (Carloni, sua moglie
«Caro Antonio, la giustizia Il caso consulenze che si preoccupa) permetten-
con te, come con troppi altri, do, quel che gli riesce me-

L’inchiesta e le decisioni nel merito

è stata troppo lenta. Hai resi- glio: prendere l’autobus e gi-
stito a campagne mediatiche rare per la città. E costruire
indegne che oggi dedicano passo dopo passo una candi-
un trafiletto. Dobbiamo lavo- datura, quella a sindaco di

rare perché questa lentissi-
ma in-giustizia non sia più
accettabile».
Anche Carlo Calenda, co-
me molti altri in verità, pone
l’accento sulla giustizia: «An-
tonio, felice per te. Dopodi-
ché così non si può andare
avanti. Vite rovinate, persone
che si indebitano per pagare
gli avvocati, vent’anni di pro-
cessi e soldi pubblici buttati.
E pm che se ne vanno via sen-
za neanche un buffetto del
Csm», l’amara considerazio-
ne. E il sindaco di Bergamo,
A
nche l’avvocato Enrico Soprano, che
fu coimputato di Antonio
Bassolino, come l’ex governatore è
stato assolto nel merito dalle accuse che
Gori
gli erano contestate nell’ambito
Colpito dell’inchiesta sulle presunte «consulenze
dalla sua d’oro» del commissariato per l’emergenza
vicenda, 19 rifiuti. Condannato nel 2010 in primo
processi grado per peculato al termine del
con 19 processo con rito abbreviato (18 mesi con
pena sospesa e assoluzione dall’accusa di
assoluzioni falso), in appello fu assolto per
Chi pagherà sopraggiunta prescrizione. Tuttavia, di
per questo? concerto con il proprio difensore,
l’avvocato Vittorio Botti, decise di
ricorrere per Cassazione, dal momento Napoli, che oggi sembra
che voleva un giudizio di merito. La sempre più vicina. I dem na-
suprema Corte, infatti, annullò la poletani, che pure lo hanno
sentenza di secondo grado, ritenendo che chiamato, non proferiscono
parola. Per ora. Attendono
l’imputato dovesse essere assolto per
l’insussistenza del fatto. La contestazione lunedì, il consiglio comunale
della Procura riguardava un presunto e la cercata caduta di de Ma-
compenso irregolare di circa 150 milioni gistris, finora non riuscita.
«La riabilitazione giudiziaria
delle vecchie lire. Secondo l’accusa, i
non corrisponde con quella
compensi erogati non corrispondevano
alle tariffe professionali ed erano stati politica», dice qualcuno a
invece «gonfiati» violando una mezza bocca dalle parti di
convenzione già in atto tra la struttura Santa Brigida. Fa paura Bas-
commissariale e il professionista. solino? Da ieri un po’ di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Simona Brandolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giornalisti
La Lettera
Ordine, Fnsi
Griglie al Plebiscito, i controlli ci sono E’ altresì in corso una
feconda interlocuzione con i
tecnici del Comune
e Sugc:
vicini a Velardi
finalizzata a definire la
forma estetica della griglia
di Luigi La Rocca tecnici effettuati
direttamente, come è mio
affinché essa risulti, per
materiale e resa grafica, di
L a Fnsi e il Sugc (il
sindacato unitario dei

C
aro direttore,
in relazione
all’articolo dal titolo
«Griglie al Plebiscito
realizzate nella piazza.
Tradito l’accordo» a firma di
Vincenzo Esposito, apparso
sul Corriere del Mezzogiorno
di ieri mattina, 13 novembre,
essendo stato direttamente
chiamato in causa in qualità
di direttore della
Soprintendenza
Archeologia belle arti e
paesaggio per il comune di
Napoli ritengo utile
precisare che, sulla base di
quanto presente agli atti
della Soprintendenza e
verificato attraverso
numerosi sopralluoghi
costume, o dai funzionari
tecnici dell’ufficio, i lavori in
corso per il posizionamento
della griglia di chiusura
della camera di ventilazione
di Piazza Plebiscito della
Linea 6 della Metropolitana
di Napoli sono del tutto
rispettosi, per dimensione e
posizionamento, di quanto
concordato tra l’allora
Direttore Generale ABAP del
Ministero per i beni e le
attività culturali e il Comune
di Napoli nonché approvato
con nota prot. n. 16654 del
14.06.2019 del MiBAC.
La documentazione, come
detto, è agli atti dell’ufficio e
a disposizione di chi,
avendone legittimo
interesse, volesse verificarla.
minimo impatto sul
contesto vincolato.
Lo scavo nella parte alta
della Piazza Plebiscito è
ancora presente per
consentire interventi di tipo
impiantistico nel sottosuolo
e sarà risistemato mediante
il riposizionamento dei
basoli originari a suo tempo
asportati. Non è invece
nelle competenze
della Soprintendenza la
verifica della tempistica
dei cantieri condotti
da altre amministrazioni.
Confidando nella
pubblicazione integrale
del testo le porgo i miei più
cordiali saluti.
Soprintendente ai Beni culturali
Il cantiere Una immagine aerea dei lavori davanti alla Prefettura © RIPRODUZIONE RISERVATA
giornalisti campani)
esprimono «sconcerto per
il licenziamento “per
giusta” causa del
caporedattore centrale del
Mattino di Napoli
Antonello Velardi, da poco
rieletto sindaco di
Marcianise. Velardi ha
sempre dimostrato
competenza nella gestione
del giornale». Anche
l’Ordine dei giornalisti
della Campania è
intervenuto sulla vicenda
chiedendo «alla proprietà
e al direttore un
immediato chiarimento
per fare luce sulle cause
della decisione presa nei
confronti» del collega.
Corriere del Mezzogiorno Sabato 14 Novembre 2020 9
NA

Risponde Enzo d’Errico

●Amori in città
IL COVID NON CI IMPONGA
L’ETÀ IN CUI SI È ANZIANI di Anna Paola Merone

LO DICO
AL CORRIERE

I condomini
Le assemblee
al tempo del Covid
Gentile direttore, gli
amministratori di condominio
sono preoccupati da notizie
fuorvianti che sono un rischio
per la salute collettiva. Le
assemblee dovrebbero essere
convocate solo in casi di
urgenza, con gli accorgimenti
per limitare la diffusione del
Covid. Riteniamo opportuno
limitare gli assembramenti ed
Le lettere firmate Caro direttore,
con nome, secondo lei a che età si diventa
cognome e città anziani? Si insiste sulla
e le foto vanno necessità di tenere a casa chi
inviate a: ha superato una certa età e io,
Lo dico al che ho 67 anni, mi sento
Corriere chiamato in causa. Sono
Corriere del ancora nel circuito produttivo,
Mezzogiorno lavoro a ritmi intensi, gioco a
Vico II San Nicola tennis, nelle giornate di sole
alla Dogana, 9 -
80133 - Napoli
vado al mare. Anche mia
moglie, poco più giovane di
me, ha giornate attivissime.
Non creda, tuttavia, che
siamo imprudenti. Sappiamo
chiarata «zona rossa» dal go-
verno nazionale. E’ l’approdo
finale di una vicenda che per
molti versi appare incompren-
sibile alla stragrande maggio-
ranza dei cittadini. Troppi gli
aspetti controversi, troppe le
domande senza risposta. La
più banale: non sarebbe stato
meglio prendere questa deci-
sione fin dall’inizio invece di
tergiversare così a lungo? E poi
qualche altra : perché alla fine
di ottobre, quando De Luca an-
nunciò di voler mettere l’intera
mosse del virus e spesso s’ac-
capigliano tra loro. Figuriamo-
ci poi se, in questa drammatica
baraonda, si mettono di mezzo
pure gli interessi politici con-
trapposti, i meschini calcoli di
convenienza di questa o quella
forza politica, di questo o di
quel leader istituzionale. Ne Ugo Cilento e Roberta Cagliozzi
vien fuori il brutto pasticciac-
cio di cui pagheremo le conse-
guenze durante le prossime Perfetti sconosciuti
settimane. Detto ciò, non vo-
glio eludere il suo quesito, seb-
bene pensi che manchi una ri-
diretti a Marrakesh

effettuare assemblee da
remoto. E riteniamo utile una
stretta sul tema proprio per
tutelare la categoria più a
rischio, quella degli anziani:
sono i maggiori frequentatori
C
di essere più vulnerabili e regione in lockdown, fu sber- sposta univoca. L’anno scorso
direttore.derrico abbiamo una soglia di tucciato da molti esponenti ho scavallato il confine dei 60 e iampino, estate 2003. Roberta
@corrieredelmez attenzione alta. Ma non ci dell’esecutivo che oggi, al con- l’argomento mi coinvolge di- Cagliozzi ha appena perso il volo
zogiorno.it sentiamo ancora anziani. trario, si affannano a intonare rettamente. Tuttavia mi sento per Marrakesh, dove è diretta
il deo gratias in favore dello di dire, in maniera oggettiva, insieme con una amica. Nella sala
Giovanni Saladino
stesso provvedimento? E per- che l’isolamento «protettivo» d’attesa dell’aeroporto conosce Ugo
Caro Saladino, ché il governatore fece marcia degli anziani è una solenne Cilento, che la colpisce per il senso di

delle assemblee che rischiano
di diventare un luogo di
diffusione del contagio.
Chiediamo al Governo e alle
Istituzioni chiarezza: bisogna
evitare di trasmettere
messaggi contraddittori che
inducono i condomini a
richiedere convocazioni non
urgenti, come nel caso dei
bonus del 110 per cento per
interventi che presentano
criticità per la loro
applicazione. Intendiamo
chiedere un incontro urgente
alle Istituzioni per confrontarci
sul tema, contemperando le
esigenze dei condòmini con
quelle della salute.
Francesco Vittorio
Sciubba Pres. nazionale Figiac
I giardini
I
l suo dilemma è stato risol- indietro dopo gli scontri in fesseria. Per di più irrealizzabi- concretezza ed eleganza che trasmette:
@Enzo_dErrico to alla radice: per almeno piazza, avvitandosi in una nar- le in un assetto sociale quale il indossa una camicia azzurra, con le
due settimane resteremo razione ondivaga e poco chia- nostro. Continui, quindi, a gu- maniche risvoltate, su un paio di pantaloni
tutti a casa, giovani e anziani. ra? La verità è che perfino gli stare la vita. L’alternativa non blu e ha qualcosa di diverso da tutti i suoi
La Campania, infatti, è stata di- scienziati faticano a seguire le mi sembra attraente. coetanei. A 31 anni ha un piglio da adulto
che gli fa intuire che Roberta, che ha tre
anni meno di lui, è una donna che può fare
la differenza. Ugo è in viaggio con un
amico, dopo la fine di un lungo
LA fidanzamento, e anche lui è diretto a
VOSTRA Marrakesh. Ha prenotato nello stesso
FOTO resort di Roberta e il suo volo è quello sul
quale lei è stata spostata. Iniziano a
«L’estate di chiacchierare e non se la prendono troppo
San Martino» è quando viene annunciato un ritardo.
il titolo della Partono a mezzanotte e non smettono di
foto realizzata parlare neanche durante il viaggio. Si
e inviata da rivedono spesso nel corso della vacanza,
Aurelia ma solo l’ultimo giorno lui, a bordo
Luberto. È stata piscina, la bacia. É convinto di aver
scattata in via dissimulato bene il suo interesse, ma lei
Caracciolo. capisce che gli piace e fa sul serio. Non
L’obiettivo è conosce la sua storia, ma ne intuisce il
puntato su rigore. Ugo è

❞
Le aree verdi Posillipo, figlio unico e a
dimenticate all’imbrunire, 10 anni, quando
per celebrare la i genitori si
Egregio direttore, immagino città e la separano,
che abbia poco tempo da bellezza di un Le nozze sceglie di vivere
dedicare ai sopralluoghi nei autunno con il padre
giardini pubblici. Io sono in Si frequentano
insolitamente Martino. A 20
pensione, passeggio molto e mite che ha da soli tre mesi anni entra
so bene che lo stato generale colori di grande quando lui nell’azienda di
del verde in città è pietoso. La impatto le chiede di sposarlo famiglia, dopo
Villa comunale versa in aver lasciato gli
condizioni disperate e non

esagero affermando che ogni
singola aiuola è dimenticata e
sporca. In piazza dei Martiri
ci sono vasi per le piante, che
somigliano in realtà a cupi
feretri, che sono diventati cesti
per i rifiuti. Io non voglio
rassegnarmi all’idea che tutto
questo sia inevitabile.
Giancarlo Manzo
-9
I numeri
di Paolo Grassi
per cento
La riduzione dei canoni di locazione
registrata nel 2020 nell’area metropolitana
di Napoli dall’ufficio studi di SoloAffitti. Motivo:
con Dad e smart working si registra una minor
presenza di studenti fuori sede e lavoratori.
+21
per cento
L’incremento del lavoro nero o irregolare
al tempo della pandemia. O meglio, soltanto
nel primo semestre del 2020. Il boom è
segnalato in un dossier di Uecoop, l’Unione
europea delle cooperative
studi di
Economia, e si concentra sulla necessità di
portare avanti una impresa antica, datata
1780, innovando senza travolgerne la
storia. Sa cosa vuole e Roberta gli appare
come la donna che può affiancarlo nelle
sue sfide. Tornati a Napoli iniziano a
sentirsi e a frequentarsi. Trascorrono a
Procida il primo weekend insieme e tre
mesi dopo lui le chiede di sposarlo,
spiazzandola. Tre anni dopo si dicono sì,
decisi a mettere su famiglia. I gemelli Vera
e Martino arrivano solo dopo qualche

Ecco a voi i maestrini denti per estrarre un residuo di ci-

Diario
Malinconico
di educazione civica
di Diego De Silva chi diceva che per ammalarsi bi-
sognava baciarsi in bocca per
SEGUE DALLA PRIMA quindici minuti (che poi: quindici
minuti di slinguazzo? E cosa fai
Un esempio attualissimo di nel frattempo, compili un F24? Ti
QPAG è — indovinate un po’, — la vedi una serie tv? Leggi una venti-
mascherina. na di poesie della Szymborska?),
Che tutti dobbiamo tenere la alla fine si sono arresi all’esigenza
mascherina dovremmo averlo ca- d’imbavagliarsi (poi va bè, c’è an-
pito, se non altro perché in tv lo ri- che chi s’è messo la mascherina
petono quattrocentosessanta vol- pro-Trump, ma non si può avere
te al giorno. tutto dalla vita).
Anche i sottovalutatori della Quindi: ok, la mascherina va
prima ora, quelli che per mesi si messa, lo sappiamo. E non è che
sono selfati coi loro fans in moda- se me lo ricordi penso: «Oh ma ve-
lità Colgate come se il coronavirus di com’è avveduto sul piano civi-
fosse poco più di un pettegolezzo co, questo qui: ma come gli sarà
(e soprattutto: manco fossero bel- venuto in mente?». Eppure, da
li da vedere, loro e i fans), e poi si quando siamo coscienti che il ba-
sono opposti al prolungamento vaglio è il nostro primo presidio
mero di volontari che battono i
marciapiedi allo scopo di cazziare
chiunque si abbassi la mascherina
anche solo per soffiarsi il naso.
E il bello è che ti affrontano co-
me se fossero autorizzati a farlo,
come se potessero rivolgersi a una
persona che neanche conoscono
con autorità di pubblica sicurezza.
«La mascherina!», ti urlano con-
tro come a dire: «Guarda che la
prossima volta ti multo». E tu resti
lì, basito e confuso, a domandarti
chi sia l’imbecille ti ha appena
bacchettato come se fossi un ne-
mico del popolo.
Ora. Se uno tira giù la mascheri-
na per qualche secondo può farlo
per le ragioni più svariate: scatar-
rare nel fazzoletto, mettersi le dita
bo o semplicemente prendere
una boccata d’aria per smaltire la
sbornia da anidride carbonica; ma
certo non è tenuto a spiegarlo a un
volontario della QPAG che non ha
altro modo di dare un senso alla
sua vita insulsa.
E se è accettabile che il richia-
mo al rispetto rigoroso della rego-
la arrivi da un vigile urbano, che
almeno fa il suo lavoro e ha un fi-
schietto in cui soffiare, sorbirsi il
predicozzo del maestrino di turno
che non vede l’ora di dare lezioni
di educazione civica for dummies
a chi neanche conosce, è una roba
che la dice lunga circa lo stato
d’ignoranza caprina in cui sguaz-
za questo tipo di scemo.
Quindi, la prossima volta che
v’imbattete in un volontario di
QPAG pandemica, fategli una bel-
la pernacchia (dietro la mascheri-
na, s’intende: fosse mai che gli ar-
rivasse qualche gocciolina).
A sabato prossimo.
anno, nel 2001. E poco prima della loro
nascita Roberta decide di abbandonare la
sua professione. É un avvocato civilista, ma
non ci pensa un attimo prima di scegliere
la famiglia. Le sue priorità sono i figli, il
marito e vuole mettere le sue competenze
al servizio dell’azienda, dove affianca Ugo
ogni volta che serve e dove si ritaglia un
ruolo personale e molto incisivo. É una
roccia per il marito, che si appoggia a lei
per ogni decisione. Quando decide di
spostarsi dalla sede storica di via Medina
alla Riviera di Chiaia, un processo delicato
dal punto di vista imprenditoriale ed
emotivamente rilevante, lo incoraggia,
vince le sue perplessità e intanto gli
costruisce intorno una famiglia dai forti
valori tradizionali. Cogne è il loro luogo del
cuore, dove si rifugiano per le vacanze
estive e invernali e coltivano insoliti hobby.
Ma hanno anche un rifugio a Murano,
appena fuori Venezia, dove sono capitati
per caso e dove hanno imparato a
osservare la Laguna con uno sguardo
nuovo, ma sempre con un punto di vista
comune.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

dello stato di emergenza; perfino virologico, s’è moltiplicato il nu- nel naso, infilarsi un’unghia fra i © RIPRODUZIONE RISERVATA
10 Sabato 14 Novembre 2020 Corriere del Mezzogiorno
NA
Corriere del Mezzogiorno Sabato 14 Novembre 2020
Cultura
& Tempo libero
Un incrocio di ritmi e sonorità in grado di fondersi in un unico melò mediterraneo
Romagna chiama Campania
Il liscio incontra la tammurriata
di Stefano de Stefano
S
e il liscio romagnolo in-
contra la tammorriata na-
poletana. Un incrocio di
ritmi, sonorità, cadenze
armoniche e accenti linguistici,
in grado di fondersi in un unico
melò mediterraneo che lega
gente di mare e di danza, da
nord a sud. L’abbraccio musica-
le è al centro di un disco che
esce oggi, Punk da Balera, del
gruppo Extraliscio, nato dall’in-
contro fra il polistrumentista
Mirco Mariani e il sassofo-
nista e clarinettista Mo-
reno “Il Biondo” Con-
ficconi, già braccio
destro di Raoul Ca-
sadei, il cui mitico
cantante Mauro
Ferrara si è unito
anch’egli al pro-
getto.
Una felice
sintesi fra mo-
dernità e tradi-
zione favorita
da Riccarda Ca-
sadei, erede del-
la famiglia sim-
bolo delle balere
della riviera adria-
tica e non solo.
Ebbene alla band
nata in Romagna è ve-
nuta l’idea di ospitare nel-
l’album due brani targati Na-
poli eseguiti insieme alla Nuova
Compagnia di Canto Popolare,
registrati poco prima che venis-
se a mancare lo storico autore e
chitarrista Corrado Sfogli.
Il primo si intitola Perché e
dopo un inizio più vicino ai mo-
di di Extraliscio, si apre poi con
il refrain dell’inconfondibile vo-
ce di Fausta Vetere. Mentre a se-
guire ecco La Liscia Napoleta-
na, ballata strumentale tipica-
mente vesuviana composta dal-
l o s te s s o Sfo g l i , s u c u i s i
sovrappongono il classico fra-
seggio della rumba “adriatica”.
«Un po’ di anni fa – spiega
Mariani – suonavamo a Bologna
con alcuni musicisti napoletani
creando un mix di stili e improv-
visazioni, fra i quali anche alcu-
ni spunti tratti dal repertorio
● Il libro della settimana
di Mirella Armiero
MARONE
METAMORFOSI
NEL BOSCO
Nature conferma
Angelasufb:
Inquelreperto
c’èoliodioliva
di2000annifa
Nel disco «Punk da balera» del gruppo Extraliscio
la voce inconfondibile di Fausta Vetere con la Nccp
Un’intuizione di Elisabetta Sgarbi che è anche un film
della Nuova Compagnia di Can-
to Popolare. Così appena possi-
bile ho pensato di riprendere
l’intreccio fra queste due impor-
tanti tradizioni musicali italia-
ne, che ha partorito il brano for-
se più felice di tutto l’album con
le voci di Alberto Savini e Fausta
Vetere. Un’intuizione che do-
vrebbe crescere ulteriormente
in futuro».
Cameo prezioso di un
album, quindi, al cui in-
terno è possibile ascol-
tare anche alcune
glorie emiliane di
ieri e di oggi come
Orietta Berti e Lo-
do Guenzi de Lo
Stato Sociale.
Un’esperienza
originale alle cui
spalle c’è l’intelli-
genza creativa di
Elisabetta Sgarbi,
editrice, regista
cinematografica e
direttrice artistica
della rassegna cultu-
rale «La Milanesia-
na».
«Ho saputo di questa
fantastica idea – spiega –
grazie allo scrittore emiliano
Ermanno Cavazzoni, dal cui li-
Fausta Vetere bro Il Poema dei lunatici, Fede-
protagonista dei rico Fellini trasse il suo ultimo
due brani targati film, La voce della luna. Ebbene
Napoli nel disco è stato come scoprire di averli
di Extraliscio avuti sempre dentro di me, di
intitolato averli sempre ballati, come un
Punk da balera suono, o un palloncino, che in-
(sotto la segui una vita, senza sapere per-
copertina) ché».
D’altra parte Cavazzoni defini-
sce gli Extraliscio: «Una meteora
di sulfurei e nichel sul materas-
so del liscio». «E infatti - prose-
gue Elisabetta – amando moltis-
simo la musica, mi sono appas-
sionata al loro linguaggio e ho
deciso di farci un film, Si ballerà
finché entra la luce – Extraliscio
- Punk da balera, presentato in
anteprima alle Giornate degli
Autori alla 77° Mostra del Cine-
L orenzo Marone cambia registro e con
La donna degli alberi (Feltrinelli) si
allontana dai Quartieri spagnoli, dal
Vomero e da tutte le altre zone battute nei
libri precedenti, per addentrarsi in un
bosco. È nel folto della vegetazione che si
trova la baita scelta dalla donna del titolo
per un volontario isolamento. Ha molto
dolore alle spalle, non sappiamo bene
quale. Di sicuro cerca la solitudine e il
balsamo di ricordi familiari:
evidentemente ha vissuto in quei luoghi
in precedenza, con i genitori, da piccola.
Abbandonato il tono scanzonato e gli
interni borghesi dei romanzi recenti, lo
scrittore napoletano si mostra capace di
una sorprendente metamorfosi ed
11
NA
È olio d’oliva di duemila anni fa il della tivù è stato il primo ad
liquido solidificato contenuto incuriosirsi, due anni fa, di fronte
nella bottiglia di epoca a quel reperto collocato nel
pompeiana rinvenuta nei
depositi del Mann. È la
museo archeologico dal 1820.
«Ne avevo intuito subito la
prestigiosa rivista Nature ad
ufficializzare i risultati delle
portata scientifica e storica»,
scrive ripercorrendo la vicenda.
attività di ricerca, citata in un
lungo post su fb da Alberto
Non mancano parole di elogio
per il Mann «tra i più belli e
Angela. Il divulgatore scientifico importanti musei al mondo».
nuovo incontro della “Milane-
siana”, dopo quello dell’estate
scorsa con la mostra di Carlo
Verdone».
D’altra parte il crossover Ro-
magna-Napoli appassiona mol-
to Elisabetta Sgarbi. «Perché –
conclude – è il pezzo che mi pia-
Elisabetta
Sgarbi
ha promosso
disco e film
sugli Extraliscio,
la band che
contamina
la sua musica
con altre
sonorità come
quelle campane
ma di Venezia, dove ha vinto il dicembre gli Extraliscio lasce- ce di più, in cui si racconta la
premio Siae, e poi al festival del ranno la vecchia edizione Gar- storia di un uomo di periferia
Cinema d’Essai di Mantova. An- rincha e passeranno con la mia che ha deciso di vivere di notte e
teprima in attesa che, sperando Betty Wrong, con cui costruire- di dormire durante il giorno.
in tempi migliori, possa final- mo altre iniziative, musicali, let- Tutto inizia a ritmo di beguine
mente andare in 120 sale italiane terarie ed espositive». Fra cui con la voce di Savini in una bale-
grazie alla distribuzione della quella di girare una parte che ra decadente con le poltrone di
Nexo, nel corso del primo trime- manca nel film, relativa ai brani simil pelle, poi all’improvviso, si
stre del 2021». partenopei. inserisce la voce di Fausta Vetere
Un film quindi che racconta la «È vero i problemi derivati che grida “perché” direttamente
storia del disco e del progetto e dall’impossibilità di spostarci ci dal cuore di Napoli, dove tambu-
in cui ci sono tre pezzi tratti dal- hanno impedito di venire a Na- relli e nacchere prendono la ca-
l’album: Merendine blu, Casetta poli per le riprese, ma appena valcata della tammurriata, cre-
mia e Moira chha cho chu. possibile lo farò, anche perché, ando così una piccola operetta
«Fra l’altro – prosegue Sgarbi - contemporaneamente stiamo da balera napoletana».
dopo questa pubblicazione, il 31 già parlando con il Madre per un © RIPRODUZIONE RISERVATA
esibisce una scrittura intensa che dà
corpo a un atteggiamento animistico e
contemplativo nei confronti della natura.
Ogni azione si carica di significato. La
misteriosa donna compie gesti antichi,
come quello di De Luca orientato a
scegliere solo parole «definitive».
Senz’altro l’autore mostra una notevole
capacità sia stilistica sia narrativa.
Costruisce infatti con pochi ingredienti
semplici, cerca l’essenziale. Il vino, il una storia che non perde mordente né
pane, la zuppa con l’odore dell’orto, i tensione. Eppure gli incontri della donna
piedi nudi sulla terra: sono tutti elementi sono assai rari e gli interlocutori non
di una vita scarnificata dagli orpelli. In sempre sono persone, più spesso Volpi e
qualche tratto sembrano echeggiare Gufi, umanizzati dalla maiuscola. C’è
l’universo poetico di Erri De Luca. E però lo Straniero che le offre l’occasione di
chissà che il nome Erri dato al un tardivo amore, senza bisogno di tante
personaggio di un precedente romanzo
non sia un implicito omaggio di Lorenzo
parole, basato su una naturale sintonia.
Un frammento di avventura che riporta la
Marone allo scrittore che ama le frasi
arcane e sentenziose. Certo è che questo
donna sul suo binario esistenziale, al suo
nome, alla sua identità. E forse alla vita.
nuovo mondo narrativo di Marone appare © RIPRODUZIONE RISERVATA
12
NA TEMPO LIBERO
DENTRO
LE CITTÀ
a cura di
Vanni Fondi
Laricorrenza
Trent’annifascomparivaaMassaLubrenseilregistatraipiùoriginalievisionari
Famosoper«Carosellonapoletano»,sceneggiò«Processoallacittà»diLuigiZampa
FuancheattoreconIngridBergmanperRobertoRosselliniin«Europa’51»
ETTORE GIANNINI
Il suo successo Immagini di «Carosello napoletano» di Ettore Giannini. Si riconoscono Sophia Loren, Paolo Stoppa, Tina Pica, Carlo Mazzarella, Maria Fiore e Léonide Massine
L’«INVENTORE» DEL MUSICAL
È
noto come regista originale
e visionario e diventò famo-
so dirigendo prima a teatro e
poi al cinema il primo gran-
de musical italiano, «Carosello na-
poletano». Ettore Giannini, scom-
parso a metà novembre di trent’an-
ni fa a Massa Lubrense, fu anche at-
tore, tra i protagonisti, accanto a
Ingrid Bergman, del film «Europa
‘51» di Roberto Rossellini.
Doveva fare l’avvocato, ma dopo
essersi laureato in Giurisprudenza,
iniziò a muovere i primi passi nel
mondo dello spettacolo come sce-
neggiatore radiofonico e fu autore
di quei radiogrammi tanto in voga
intorno alla metà degli anni Trenta.
Dopo aver frequentato a Roma l’Ac-
cademia d’Arte Drammatica, affa-
scinato dal mondo del teatro, iniziò
a dirigere attori del calibro di Paolo
Stoppa, Rina Morelli, Tino Carraro,
Vittorio De Sica e allestì numerosi
spettacoli di successo, tra i quali
«La professione della signora War-
ren» di George Bernard Shaw,
«Strano interludio» di Eugene O’
Neill, «Il voto» di Salvatore Di Gia-
como fino al mozartiano «Ratto del
serraglio» alla Scala di Milano,
con Maria Callas e Salvatore
Baccaloni.
Altra grande passione, il ci-
nema per cui curò i dialoghi
di «Fra Diavolo» di Luigi Zam-
pa e «Addio giovinezza!» di
Ferdinando Maria Poggioli e
sceneggiò alcuni film, tra cui il
celebre «Processo alla città» di
Luigi Zampa (1952). Nato da un
soggetto di Francesco Rosi e li-
beramente ispirato al processo
Cuocolo, il film fu girato in ester-
ni a Napoli e interpretato, tra gli
altri, Dante Maggio, Tina Pica,
Ugo D’Alessio, Silvana Pampanini
e da Amedeo Nazzari nei panni
dell’integerrimo giudice Spicacci
che, partendo da un duplice delit-
Campania
Enzo d’Errico direttore responsabile
Paolo Grassi redattore capo centrale
Vincenzo Esposito vice caporedattore vicario
Michele Pennetti vice caporedattore (Bari)
Sabato 14 Novembre 2020 Corriere del Mezzogiorno
Ilriconoscimento Pozzuoli è una «Città che legge».
La consolante qualifica è stata
diffusione della lettura come
valore condiviso». Il tema è
rilancio per l’economia. La
Giunta guidata dal sindaco
Pozzuoli diventa attribuita dal ministero dei Beni approfondito anche da «New Vincenzo Figliolia approverà
«Città che legge» Culturali che ha inserito il centro Media Magazine», che infatti un «patto letterario» con
per il Mibact
flegreo tra i 73 comuni italiani
(con popolazione compresa tra i
promuove iniziative culturali e
turistiche. In un clima di
associazioni e case editrici per
favorire incontri periodici e
50 mila e i 100 mila abitanti) nei isolamento e allarme, i libri partecipare ai bandi pubblici
quali «riconoscere e sostenere la consolidano il loro valore sociale, riservati alle «città che leggono».
crescita socio-culturale delle ma nel contempo possono Marco Molino
comunità urbane attraverso la rivelarsi un’opportunità di © RIPRODUZIONE RISERVATA
Nuova rassegna
VillaDiDonato
«Pillole»
dispettacoli
online
Anche Villa Di Donato è in
streaming. Stasera alle 19
parte «Pillole di teatro»
con le «Notti Bianche» di
Verso Fëdor Dostoevskij, a cui
Sanremo assistere sulla Pagina Fb e
Cancellate Website della storica
le selezioni struttura a Sant’Eframo
in presenza per Vecchio. Piccoli assaggi a
cadenza settimanale
Area Sanremo,
il concorso inseriti in «Live in Villa di
canoro Donato». Pillole che
nazionale anticiperanno gli spettacoli
che premia di prosa della stagione
i due vincitori «Chi è di Scena?» curata da
con l’ingresso Anna Maria Ackermann. Si
al Festival parte con l’attore Fiorenzo
nella sezione Madonna e Gian Marco
Nuove Libeccio (entrambi nella
proposte, foto) autore delle musiche,
a seguito con una pillola di «Notti
del perdurare Bianche», spettacolo tratto
dell’emergenza dal romanzo dello scrittore
Covid. La russo, di cui Madonna ha
commissione curato l’adattamento. «È la
di valutazione storia di un sognatore –
decreterà spiega - e del suo primo
i vincitori incontro con l’amore, il
sulla base primo capitolo di
delle audizioni un’educazione
dal vivo sentimentale che nasce da
già effettuate una tempesta, nella quale
e della visione nulla è quello che sembra».
dei videoclip. Le prossime «pillole»
Mercoledì 18 saranno «Le donne del
saranno mito» con la Ackermann,
annunciati «Nerone. Processo a una
i vincitori. La madre» con Antonella
proclamazione Romano e Rosario Sparno,
ufficiale si terrà «Tradimenti», da Erodoto e
in presenza Cechov, con Christian
il 22 al Palafiori Poggioni, «L’arte di Bonì»
di Sanremo. (dalle memorie di Bonì de
Daudia, GG Castellane) con Roberto
Sika, Guasto, Azzurro, «Miranda della
Daria, Lacasta, segatura – storia di Moira
Miriana Orfei» con Adriana Follieri,
Con la diva Giannini con Ingrid Bergman in «Europa ‘51». Qui sotto, la locandina di «Processo alla città» di cui fu sceneggiatore D’Albore, «Serata per G.» dedicato a
Fabiana e Luca Giorgio Gaber con
to, scopre che i mandanti sono dei si staccassero i fogli degli spartiti, D’Arbenzio Giacomo Casaula, «La
camorristi potenti e insospettabili. così che lo spettatore potesse gode- i musicisti Notte degli Ulivi» di Eric-
Nonostante le minacce subite, non re delle più belle canzoni classiche campani Emmauel Schmitt con
si arrende e incastra i pericolosi napoletane: «Carmela», «Miche- in gara. Christian Poggioni, «Il
mandanti. Più che per i due film lemmà», «Fenesta ca lucive», «Lu Vangelo secondo Pilato»
che diresse nel 43’ ne nel ’48, Gian- cardillo», «Palummella», «Santa ancora di Schmitt con
nini deve però la sua fama a «Caro- Lucia», «E spingole francesi», «Ad- Simone Mauri, e «Il Caso di
sello napoletano», film tratto dalla dio mia bella Napoli», «Voce ‘e not- Alessandro e Maria» con
sua omonima opera teatrale del te», «Guapparia», «Chiove». Tutto Giacomo Casaula e Laura
1950, portata poi sullo schermo nel ciò con un cast di prim ordine, Cascio. Il tutto «grazie ad
1954, che vinse il Prix International composto dal fior fiore degli attori attori, musicisti, tecnici e
al Festival di Cannes. napoletani: Sophia Loren, Tina Pi- staff che hanno abbracciato
In questo originalissimo musi- ca, Giacomo Rondinella, Vittorio il nostro progetto», spiega
cal, un unicum nel panorama cine- Caprioli, Aldo Giuffrè, Dolores Pa- infine Patrizia De Mennato,
matografico italiano, il regista na- lumbo, Achille Millo, Antonio Cifa- padrona di casa e
poletano ripercorse a suon di musi- riello e persino il grande coreogra- passionale ideatrice delle
ca trecento anni di storia della città fo russo Léonide Massine nei panni rassegne di Villa Di Donato.
natale e, in un tripudio di colori e di Pulcinella. Stefano de Stefano
balletti, lasciando che dal carretti- Ignazio Senatore © RIPRODUZIONE RISERVATA
no di un cantastorie (Paolo Stoppa) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Corriere del Mezzogiorno Sabato 14 Novembre 2020
TEMPO LIBERO 13
NA

Skype-WhatsApp Da oggi alle 12 al via la Mostra

fotografica e sonora della
Mostra fotografica canzone napoletana. Una
e sonora esposizione di scatti d’epoca e
canzoni napoletane visitabile via
della canzone Skype e WhatsApp. Un’iniziativa
di resilienza culturale quella che
vede protagonista Napulitanata
e sarà presentata con una
diretta sulla pagina Facebook
dell’associazione, l’esposizione,
pensata per essere visitata in
presenza, nella sala concerto di
piazza Museo. Le restrizioni
degli ultimi Dpcm, però, hanno
costretto Mimmo Matania e
Pasquale Cirillo a rivederne la
modalità di fruizione. Da qui la
decisione di utilizzare le
piattaforme di messaggistica
istantanea per offrire visite
guidate via smartphone e via pc.
Basterà, inviare una mail a
mostra@napulitanata.com e
prenotarsi, lasciando i propri
riferimenti telefonici. All’orario
del giorno concordato (dal lunedì
al venerdì, dalle 10 alle 18), i
ragazzi dell’associazione
chiameranno il visitatore su
Skype e compiranno con lui il
percorso espositivo, sfruttando
la telecamera dello smartphone
o del pc. Sono previste pure
visite collettive su Teams, con
più visitatori collegati. Tra le 18
canzoni «in esposizione»
«Napule ca se ne va» di Murolo,
la Nccp in «La rumba degli
scugnizzi», «Zappatore» (Lina
Sastri, Tarantelluccia di Bruni, «‘O
balcone ‘e Napule» (Angela
Luce), «E quatt’ ‘e maggio»
(Mirna Doris), «‘A nuvena» di
Lamagna, «‘O sole mio» e
«Fronn’ ‘e rose» (Francesca
Fariello), e le altre interpretate
dall’Ensemble Napulitanata.
(r. s.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il jazz buffo di Pino D’Angiò Esce oggi «31 salvatutti»

«Io, contro i luoghi comuni»
Torna alla ribalta discografica l’autore della hit «Ma quale idea»
Negli ultimi dieci anni non è
andato a letto presto. Ha tirato
fino a tardi scrivendo. Canzoni,
poesie, sceneggiature cinema-
tografiche, copioni per il teatro,
libri. E ora è arrivato il momen-
to di svuotare il cassetto. L’im-
perativo categorico: riguada-
gnare il tempo perduto. C’era
una volta (e c’è ancora) Pino
D’Angiò, indimenticabile icona
pop degli anni ‘80, autore della
hit Ma quale idea? di cui que-
st’anno ricorrono i 40 anni (12
milioni di copie vendute nel
mondo, di cui 2,5 milioni solo
in Italia. Nove dischi d’oro tra
Europa e Sudamerica) e di tante
altre canzoni sul filo dell’ironia
un po’ strafottente, pronto alla
grande rentrée. Il suo nome è
conosciuto in tutto il mondo,
soprattutto in Francia, Spagna,
Germania, Argentina, Stati Uni-
ti, Giappone, Sudamerica e Rus-
sia.
La sua storia, fatta di succes-
so ma anche di tanto dolore (sei
operazioni alla gola, due tumori
polmonari, trombosi agli arti
inferiori, un sarcoma, un infar-
to e un arresto cardiaco) l’abbia-
mo raccontata su questo gior-
nale giusto sei mesi fa. Ora però
Giuseppe Chierchia, questo è il
Dissacrante e ironico Il cantautore Pino D’Angiò oggi
nome all’anagrafe, originario di
Pompei ma cittadino del mon-
do, ha rotto ogni indugio ed è
già disponibile su tutte le piat-
taforme digitali con il nuovo di-
sco dal titolo Jazz donne fragole
& ombrelli e con due album di 11
audio-poesie Poesie a bocca
chiusa trasmesse in passato su
Rai RadioUno, con un successo
enorme e inaspettato (più di
20mila lettere di richiesta, ma
allora non esisteva il disco… era
solo un gioco personale). Un al-
bum sul filo del rap, visto che
proprio D’Angiò è stato il pre-
cursore del genere musicale og-
gi più saccheggiato? Il cantante,
che non ama essere definito co-
sì («è un mestiere senza digni-
tà», dice) resta perplesso: «Ri-
fare un rap, io, oggi ? Sarebbe
copiare me stesso. Il nuovo al-
bum è di jazz buffo, canzoni
belle e divertenti, senza piagni-
stei e messaggi finti. Un album
finalmente divertente e politi-
camente molto scorretto e me
ne vanto, non sono una pecora
del gregge». Un esempio giusto
per capirci: nel brano Smettila
c’è una strofa che dice «Tu sei
bellissima…del tutto inutile…
con il tuo cervello di gallina».
Ma nessuna polemica, prego:
«Sono orgoglioso - spiega l’arti-
sta - di poter fare strage di luo-
ghi comuni - D’altra parte il di-
sco l’ho scritto per me e mi pia-
cerebbe che quando uno l’ascol-
ta possa dire: meno male che
c’è!»
Un primato Pino D’Angiò,
che ha mantenuto intatta la ca-
rica di simpatia e di geniale
strafottenza di 40 anni fa, lo ha
già conquistato: è l’unico can-
tante al mondo che ha inciso
quasi senza corde vocali. «Ho
attraversato anni terribili - ri-
corda - in cui facevo su e giù per
ospedali. Avevo seri problemi
economici e mi rivolsi a Gianni
Morandi per un prestito impor-
tante. Lui non volle neanche sa-
pere a cosa mi servivano i soldi,
fu subito disponibile. Glieli ho
restituiti dopo sei anni. Quando
l’ho incontrato si è quasi mera-
vigliato: non ci speravo più, mi
ha detto. Sai a quante persone
ho prestato soldi senza averli
mai più indietro?»
Gabriele Bojano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il coraggio dell’infanzia
nel nuovo disco di Flo
Ritmi gitani, chitarrine in stile chimurenga,
genere musicale amatissimo in Sud Africa,
melodie immediate che non sfigurerebbero
all’Ariston e testi in italiano, spagnolo,
francese e dialetto napoletano. È questa la
stravagante ricetta del nuovo album -
appena uscito - di Flo: «31 salvitutti». Un
Cantautrice titolo dal duplice significato: «31» in
Flo (Floriana numerologia rappresenta infatti il riscatto,
Cangiano), mentre «salvitutti» rimanda alla frase da
ha collaborato dire per vincere a nascondino e liberare chi
con Stefano è stato scoperto e chi è nascosto. «Lo
Bollani gridavamo da bambini - racconta la
e Paolo Fresu cantautrice - quando giocando nei cortili e
per strada ci scoprivamo coraggiosi. Il
nostro primo grido di vittoria. Quando
sfidavamo il pericolo e iniziavamo a correre.
Ed era bellissimo salvare non soltanto noi
stessi. In passato ho descritto molto la
famiglia, la ritualità, il sud. Stavolta, invece,
racconto un sentimento metropolitano, con
parole dirette e suoni reali». La produzione
artistica è firmata dal musicista francese
Sebastien Martel, tra i nomi caldi della
world music europea, per un disco di 11
canzoni dalle tematiche differenti, spesso
dissacranti e rivolte al sociale, come il
ritornello del primo singolo «Io non sono
razzista però. Io non sono violento però. Io
non sono fascista però. Sono l’uomo
normale». Nel corso degli ultimi anni,
Floriana Cangiano - così all’anagrafe - ha
condiviso il palco con Daniele Sepe, Stefano
Bollani, Paolo Fresu, ottenendo numerosi
premi, come il Parodi e il Musicultura.
Giuliano Delli Paoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
14 Sabato 14 Novembre 2020 Corriere del Mezzogiorno
NA

Opera originale di Roxy in The Box per CasaCorriere2020

5ª EDIZIONE

IMPRESE E OCCUPAZIONE:
COME USCIRE VINCITORI
DALLA SFIDA AL COVID 19

I PROTAGONISTI:
GIUSEPPE PROVENZANO
Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale

ANNALISA ARENI
Regional Manager Sud di Unicredit

MARCO ZIGON
Presidente Getra S.p.A.

MAURIZIO DE GIOVANNI
Scrittore ed editorialista del Corriere del Mezzogiorno/Corriere della Sera

COORDINA

ENZO D’ERRICO
Direttore del Corriere del Mezzogiorno

Contributi di: Rossana Di Poce, art blogger e Marco Zurzolo, musicista

SESTA TAPPA DIGITALE 2020

MARTEDÌ 17 NOVEMBRE ALLE ORE 18:00
SU CORRIEREDELMEZZOGIORNO.IT facebook.com/corrieredellasera/ e facebook.com/corrieredelmezzogiorno/

sponsor tecnico
Corriere del Mezzogiorno Sabato 14 Novembre 2020
Sport
Paura per Osimhen
Infortunio a una spalla
Uscito in barella dopo un gol e due assist con la sua Nazionale
Nel giorno in cui si è temu-
to per la salute di Osimhen,
vittima per fortuna solo di
una lussazione alla spalla de-
stra rispetto alle prime noti-
zie di possibili fratture prove-
nienti dalla Nigeria, il caso Ju-
ventus-Napoli si è arricchito
di nuovi capitoli. Ieri si è
espresso per la prima volta il
prossimo organo che dovrà
occuparsi di questa faccenda,
il Collegio di Garanzia del Co-
ni.
«Con riferimento alla deci-
sione assunta in data 10 no-
vembre u.s., dalla Corte Spor-
tiva d’Appello Nazionale - I^
Sezione - della FIGC sul recla-
L’intervista
di Donato Martucci
Catello Maresca, sostituto
procuratore alla Dda dal 2007
e ora alla Procura Generale di
Napoli con lo stesso ruolo, a
distanza di giorni resta ancora
incredulo rispetto a quanto
emerso dalla sentenza della
Corte sportiva d’Appello che
ha respinto il ricorso del Na-
poli per il 3-0 a tavolino e il
meno uno in classifica per
non essersi presentato a Tori-
no.
Si è fatto un’idea per le
motivazioni così dure?
«Oggettivamente da un or-
dinamento sportivo non ci si
poteva aspettare una sentenza
diversa. In gioco non c’è la
questione se si debba disputa-
re o meno la partita Juve-Na-
poli, il vero oggetto della deci-
sione è diventata la suprema-
zia dell’ordinamento sportivo
o la sua autonomia. Un atteg-
giamento contrario deve esse-
re letto come ostilità, contra-
rietà e quindi punito».
Le accuse sono state pe-
santi. Addirittura mancanza
mo numero RG 013/
CSA/2020-2021 proposto dal-
la società S.S.C. Napoli S.p.A.
avverso le sanzioni alla stessa
irrogate ed in merito alle va-
rie ricostruzioni ed afferma-
zioni apparse nei giorni scor-
si sugli organi di stampa circa
l’eventuale fase procedimen-
tale innanzi al Collegio di Ga-
ranzia dello Sport, si precisa
che, ove un ricorso fosse de-
positato, tale fase si svolgerà
nei tempi e nei modi discipli-
nati dal Codice di Giustizia
Sportiva del CONI e che, con-
siderata la rilevanza, anche di
principio, della questione,
esso sarà devoluto dal Presi-
Maresca, il pm tifoso:
anche il Tar può poco
Ma il club può sollevare
un accertamento penale
di sportività e un accordo tra
l’Asl e il Napoli per non gio-
care.
«Paradossalmente, se io
fossi il Calcio Napoli solleverei
un accertamento penale. Per-
ché la Corte D’Appello ha ipo-
tizzato un reato: ovvero i diri-
genti del Napoli in combutta
con i funzionari dell’Asl e
quelli della Regione. È un rea-
to di frode sportiva. Se è vero,
credo che l’unico posto depu-
tato ad esaminare ciò sia la
Procura di Repubblica di Na-
poli o quella di Napoli Nord a
seconda della competenza
territoriale. Diciamo che vo-
glio seguire questa ipotesi: se
è vera ci aspettiamo condanne
ma se è falsa si archivia e si
configura il reato di calunnia
che è procedibile d’ufficio».
Il Napoli ha commesso un
errore sanzionabile dal di-
ritto sportivo?
«Si, quello di non aver ri-
spettato un protocollo firmato
da tutte le società di serie A
dove è scritto che il campiona-
dente del Collegio di Garan-
Caso Juve zia dello Sport al giudizio del-
Il terzo le Sezioni Unite», spiegava
una nota che esprimeva la vo-
grado si lontà di Franco Frattini, ex
terrà ministro degli Esteri e ora
davanti presidente di tale organismo.
alle La decisione è di demandare
Sezioni la decisione ad un collegio
più ampio rispetto alla Prima
riunite Sezione.
del Coni «Escludo che De Laurentiis
possa fermarsi, abbiamo avu-
to il mandato d’andare avanti
e siamo già in fase avanzata
per la stesura del ricorso al
Coni» ha spiegato invece l’av-
vocato Grassani alla radio uf-
ficiale. Il Napoli si sta con-
Giudice antimafia IL pm Maresca, per anni alla Dda
frontando con un pool più
ampio di legali e il ricorso po-
trebbe anche essere presen-
tato nel corso della prossima
settimana. C’è poi anche
un’altra partita, l’indagine
della Procura Federale. Dal
Napoli filtra serenità, ne ha
parlato l’avvocato Grassani:
«Abbiamo mostrato la massi-
ma collaborazione, la docu-
mentazione richiesta è stata
prontamente messa a dispo-
sizione. Escludo che possano
esserci altre irregolarità e me-
no che mai altre penalizzazio-
ni per il club azzurro». L’even-
tuale mancata bolla imme-
diata dopo la positività di Zie-
linski non sarebbe una
violazione da sanzione pe-
sante, gli scenari molto foschi
per il Napoli si prefigurereb-
bero se il Coni dovesse accer-
tare la violazione della slealtà
sportiva o se dovesse farlo la
stessa Procura Federale con
un nuovo fascicolo. Il Napoli
lavora con uno spirito com-
pletamente diverso, ribadisce
di aver rispettato le leggi del-
lo Stato, che l’ordinamento
sportivo ha una sua autono-
mia che deve muoversi, però,
sempre in armonia con le
norme sovraordinate. Il ricor-
so sarà svolto in punta di di-
ritto puntando sulla mancata
valutazione di prove impor-
tanti e contrastando l’intero
impianto della sentenza della
Corte sportiva d’Appello.
Il Napoli lavora anche oggi
a Castel Volturno. Ieri si è te-
muto per le notizie prove-
nienti dalla Nigeria: Osi-
mhen, autore di un gol (il
quinto nelle ultime cinque
gare in Nazionale) e due as-
sist nel 4-4 contro la Sierra
Leone, ha subito un infortu-
nio e ha lasciato il campo al
79’. Si è pensato ad una frattu-
ra al polso ma gli accertamen-
ti hanno evidenziato una lus-
sazione alla spalla destra.
L’attaccante salterà la gara di
mercoledì contro la Sierra Le-
one per tornare prima e acce-
lerare le terapie per il recupe-
ro.
Ciro Troise
© RIPRODUZIONE RISERVATA
to debba andare avanti a tutti i
costi. Di certo non si può im-
putare al Napoli di aver chie-
sto chiarimenti alle Asl: era in
pieno diritto»..
Ora il Coni e poi il ricorso
al Tar.
«Al Coni non mi aspetto
nulla di diverso. Al Tar si apre
un altro scenario. La sentenza
numero 260 ha stabilito che di
regola quando sono esauriti i
gradi di giustizia sportiva, si
vada al Tar del Lazio e che ci
sia solo una funzione risarci-
toria. Si potrebbe derogare,
concedendo una sorta di “ri-
sarcimento economico” come
la ripetizione della partita. Lo
spero, ma non ci credo».
Il Napoli quindi non ha
speranza nemmeno con la
giustizia amministrativa?
«Mi auguro che un giudice
riconosca il “factum princi-
pis”, ovvero che il Napoli non
poteva andare a Torino per un
legittimo impedimento, ma
non ha poteri per imporre alla
Lega calcio di non giocare.
Nelle motivazioni addirittura
hanno fatto fatica ad inqua-
drare l’istituto giuridico. Ma
mi domando se il Napoli do-
vesse arrivare ad un punto dal-
lo scudetto, oppure ad un
punto dalla zona Champions,
come la mettiamo? Il Tar po-
trebbe condannare la Lega
calcio a pagare 20-30 milioni
di euro al Napoli. Temo però
che i tempi della giustizia sia-
no lunghi. Si arriverà in pri-
mavera e quindi sarà inutile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
15
NA
Covid
Maradona
in ansia
per Diego jr:
è ricoverato
al Cotugno
Diego Armando Maradona
junior, 34 anni, è ricoverato
all’ospedale Cotugno per
Coppa d’Africa complicanze da Covid. Le sue
L’attaccante condizioni sono in migliora-
del Napoli mento dopo il ricovero avve-
era impegnato nuto l’altro ieri deciso dai fa-
ieri nella gara miliari e consigliato dai me-
d’andata dici.
con la Il figlio del Pibe de Oro ave-
Sierra Leone, va annunciato la sua positivi-
finita per 4-4 tà sui social nei giorni scorsi,
esattamente il 5 novembre,
attraverso un video su Insta-
gram. «Dopo la grande ansia
per papà (che è stato operato
in Argentina per un edema al
cervello, ndr) - si leggeva - ho
ricevuto l’esito del tampone e
sia io che mia moglie siamo
positivi. Siamo sintomatici
(febbre e tosse, ndr) e posso
dirvi che non è per nulla pia-
cevole».
Nei giorni successivi, visto
il perdurare dei classici sinto-
mi da Covid è arrivata la ne-
cessaria degenza ospedaliera
anche se Diego jr sta un po’
meglio rispetto ai giorni
scorsi e non ci sono compli-
canze. La febbre e la tosse
persistente lo hanno tormen-
tato in questi giorni come
confermato sui social dallo
stesso Diego jr.
Angoscia tra i familiari che
sono stati in grande appren-
sione prima per le condizioni
di Maradona, poi per una
nuova criticità che di certo
non fa dormire sonni tran-
quilli la madre di Diego Jr,
Cristiana Sinagra, in contatto
telefonico con i sanitari del-
❞
l’ospedale collinare. Diego
Junior nei giorni scorsi era in
grande ansia per lo stato di
salute del padre. Ha dormito
La Corte poco in attesa delle notizie
d’Appello dell’Argentina che gli arriva-
vano dalla sorella Giannina.
ipotizza Era sempre aggiornato sulle
un reato condizioni di Maradona. I
di frode rapporti tra i figli sono torna-
sportiva ti normali proprio in questa
Se è vero occasione drammatica che
per fortuna si è risolta a lieto
mi aspetto fine con le dimissioni dal-
condanne, l’ospedale di Olivos del cal-
se è falso ciatore argentino. Il figlio na-
si archivia e poletano dell’ex fuoriclasse
si configura del Napoli, durante i giorni in
cui il padre era ricoverato in
la calunnia ospedale, era in attesa del-
l’esito dei tamponi che pur-
troppo hanno confermato la
positività al Covid, da lui stes-
so annunciata sui social
network. Ora la notizia del ri-
covero ospedaliero di Diego
Jr: per la famiglia Maradona
non è certo un buon momen-
to.
Do. Mar.
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16 Sabato 14 Novembre 2020 Corriere del Mezzogiorno
NA
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qui sotto indicato, significa che ci è stato rubato, vanificando, così, il lavoro dei nostri
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rubare, e lei più nulla da leggere. Troverà anche riviste, libri, audiolibri, fumetti, riviste straniere,
fumetti e riviste per adulti, tutto gratis, senza registrazioni e prima di tutti gli altri, nel sito più
fornito ed aggiornato d'Italia, quello da cui tutti gli altri siti rubano soltanto. Trova inoltre tutte le
novità musicali un giorno prima dell'uscita ufficiale in Italia, software, apps, giochi per tutte le
console, tutti i film al cinema e migliaia di titoli in DVDRip, e tutte le serie che può desiderare
sempre online dalla prima all'ultima puntata.
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