LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010 € 1,00 Anno 121 - numero 38

LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010 San Claudio de la Colombière 1

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il Cittadino POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB - MILANO

Prima Pagina

RESI NOTI DAL MINISTRO BRUNETTA I COSTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: ALL’INTERNO L’ELENCO COMPLETO L’intervento
Sgomberati
Sanità, ecco tutte le consulenze 50 ragazzini
della scuola
Ospedali, Asl e Santa Chiara: spesi quattro milioni DON ROBERTO DAVANZO*

Panorama
¢ AL PRESIDIO DI LODI
Urbanistica, l’altolà della Provincia:
Bruciato uno striscione
del Fatebenefratelli
«Stop alla giungla delle costruzioni»
n «Non è pos­
a pag. 9 sibile che ogni
comune abbia
la sua area
¢ VIZZOLO p r o d u t t iv a .
Così lo svilup­
Grave dopo l’appendicite po diventa
confuso. E sul
La 16enne apre gli occhi ter ritorio si
moltiplicano i
a pag. 10 capannoni».
L’altolà arriva
¢ CERRO AL LAMBRO dal presidente
della Provin­
Gls, denunce in arrivo cia di Lodi,
Pietro Foroni,
dopo gli ultimi scontri
N
La spesa maggiore è stata per le prestazioni ospedaliere che nel corso onostante, la temperatu­
d i u n c o nve ­ ra rigida e qualche pri­
n Il mondo della sanità lodigiana ha sborsato nel 2008
quasi 4 milioni di euro per consulenze. L’Azienda ospe­
daliera ha speso 2 milioni e 650mila euro per incarichi
a pag. 10 gno sulla tute­
la del paesag­
gio ha rilan­
La nuova sfida delle Acli: Un capannone
abbandonato:
il presidente
mo fiocco di neve, mar­
tedì 9 febbraio all’estre­
ma periferia della città, in via
di collaborazione esterna, l’Asl si è fermata a 950mila
euro, mentre la casa di riposo Santa Chiara di Lodi è ar­
rivata a 440mila euro. I dati hanno fatto la loro compar­
¢ CASALE
Catturata dai carabinieri
ciato la neces­
sità di una cre­
scita coordina­
«Coesione e collaborazione Foroni
nel corso
del convegno
Vaiano Valle a Chiaravalle, le
ruspe mandate dal Comune
hanno abbattuto le catapecchie
sa sul sito del ministero per la Pubblica amministrazio­
ne e l’innovazione. All’interno l’elenco completo. la banda dei Gratta e vinci
ta nel Lodigia­
no.
contro la crisi e le povertà» sulla tutela
del paesaggio
dove un gruppo di rom romeni
*direttore Caritas Ambrosiana
ha chiesto più
alle pagine 14­17 a pag. 13 a pagina 7 a pagina 9 coordinamento segue a pagina 11

H O C K E Y S U P I S T A I GIALLOROSSI AL SETTIMO RISULTATO UTILE CONSECUTIVO C A L C I O FANFULLA BATTUTO PER 1­0 DAI COLLINARI Il commento
Poker di Romero e il Seregno va ko: Il Bano mette la firma Riavviare
i motori
l’Amatori non ne sbaglia proprio una sul derby “lodigiano” dell’industria
IL CICLISTA AI MICROFONI DI RADIO LODI n Il Sancolombano
sfata la maledizione
del “Riccardi” e batte STEFANO FONTANA
in casa il Fanfulla nel

I
derby lodigiano di l triste fenomeno della disoc­
Eccellenza: con una cupazione – una vera e pro­
rete in avvio di Zana­ pria “calamità sociale” se­
boni i collinari man­ condo la Laborem exercens,
dano ko i bianconeri, l’enciclica di Giovanni Paolo II
incapaci di essere pe­ sul lavoro – sta prendendo pie­
ricolosi. Sconfitta del ghe nuove, cui forse non si era
Tribiano contro il posta sufficiente attenzione.
Villanterio. In Pro­ L’idea di fondo, ampiamente
mozione “frenata” condivisa e soprattutto diffusa
del Sant’Angelo. nella pubblica opinione, era che
la disoccupazione sarebbe stata
Per il Fanfulla è la seconda sconfitta consecutiva pagine 24, 25, 26 e 31 un fenomeno temporaneo, do­
vuto alla crisi, che si sarebbe,
PALLACANESTRO non dico risolto, ma ridimen­
sionato con la ripresa. E sicco­
me la ripresa era già attesa in
L’Assigeco getta questo anno 2010, perfino pre­

Dall’alto Romero e l’Amatori al completo Doping, la “verità” di Ratti: la maschera

ceduta da vari segni nell’ultimo
trimestre del 2009, si pensava
che progressivamente sarebbe

n Un Amatori guerriero, capace di

incassare il settimo risultato utile
consecutivo segnando anche in in­
feriorità numerica: i lodigiani, con
un poker di Romero e l’acuto di
Monteforte, battono il Seregno per
5­4 e si tengono stretto il terzo posto.
alle pagine 42 e 43
«Non perdo la mia dignità»
n Il ciclista lodigiano Eddy
Ratti (nella foto con la moglie
Geovana), risultato positivo al­
l’Epo dopo un controllo antido­
ping, racconta la sua verità ai
microfoni di Radio Lodi: «Ho la
coscienza pulita, non perdo la
mia dignità» dice l’atleta fom­
biese parlando alla trasmissio­
ne domenicale “Diretta Sport”.
a pagina 46
contro Venezia
n S’interrompe la striscia posi­
tiva dell’Assigeco che dopo
aver lottato fino all’ultimo
contro Venezia soccombe 98­91.
alle pagine 38 e 39
anche ripresa l’occupazione
proprio durante questo anno. Si
trattava, quindi, di predisporre
ammortizzatori sociali per ga­
rantire con la cassa integrazio­
ne lo stipendio per un certo
periodo e di tenere sotto con­
trollo i conti pubblici per non
Delusione e abbracci a fine partita
segue a pagina 13

Atletica, Fanfulla in festa

con due medaglie d’oro
n Successo per
l’Atletica Fanfulla
ad Ancona. I Tri­
colori giovanili
hanno regalato al
sodalizio giallo­
rosso un’eccezio­
nale doppietta con
Touria Samiri e
Valentina Zappa,
medaglie d’oro
nei 1500 e nei 400.
a pagina 41 Touria Samiri e Valentina Zappa “regine” ai Tricolori
2 LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Primo Piano
IL SOTTOSEGRETARIO FERMA IL PROGETTO DI RINNOVO CHE RIGUARDAVA LA PROTEZIONE CIVILE

Letta: addio all’emergenza Spa

L’Aquila protesta sulle macerie
ROMA Gianni Letta stoppa la “ad personam” che serve per si­
“Protezione civile Spa”. Dopo le stemare certi amici».
polemiche scatenate dalle in­ Sul tappeto resta il problema
chieste, il braccio destro del pre­ Bertolaso. Il capo della Protezio­
sidente del Consiglio conferma il ne civile è da giorni sotto assedio
sostegno al capo della Protezione e non si sa per quanto tempo po­
civile che, sottolinea, in ogni ca­ trà ancora reggere. Ieri anche il
so continuerà a guidare la strut­ «Corriere della Sera», con un
tura «con gli strumenti abituali e corsivo firmato dal direttore Fer­
con lo stesso spirito e con lo stes­ ruccio De Bortoli dal titolo espli­
so impegno». cativo «Atti pubblici e vizi priva­
Bertolaso, che
continua a pro­
fessare la pro­
pria innocenza,
è però pronto a
lasciare: le di­ Bertolaso pronto
missioni, spie­
ga in un’inter­
vista al «Sole
24Ore», sono
alle dimissioni:
«sul tavolo del
presidente Ber­
lusconi. Gli ho
«Faccio le valigie
detto, presiden­
te quando vuo­
le, lei mi chia­
in un minuto»
ma e faccio le
valigie in un minuto». ti», ha preso posizione a favore di
La novità è l’abbandono della un passo indietro di Bertolaso.
Spa che Letta lascia chiaramente Quasi l’eco delle parole di Pier­
intendere: con la norma inserita luigi Bersani: una «persona se­
in Senato nel dl emergenze, spie­ ria» come Bertolaso, dice il se­
ga, «si era solo pensato di dotare gretario del Pd, in questa situa­
la Protezione civile di uno stru­ zione dovrebbe «fare un passo in­
mento ulteriore, aggiuntivo, che dietro».
le consentisse di operare, in de­ La maggioranza, comunque, con­
terminate circostanze, con mag­ tinua a far quadrato attorno a
giore flessibilità ed efficacia». Bertolaso: «Occorre fare chiarez­
Letta ribadisce che «la protezio­ za immediata ­ dice Italo Bocchi­
ne civile è e rimane un Diparti­ no, vicepresidente dei deputati
mento della Presidenza del Con­ Pdl ­ per sottrarre il miglior capo
siglio con le sue strutture, le sue della Protezione civile del mon­
funzioni e le sue regole che resta­ do da quella che appare una vera
no pubbliche», si dice «personal­ e proprio aggressione giudizia­
mente convinto che come in tutti ria».
questi anni nelle emergenze Francesco Bongarrà Un abitante dell’Aquila protesta all’interno della “zona rossa” della città
drammatiche e nei “grandi even­
ti” ha operato con successo sen­
za questo ulteriore strumento, la
Protezione civile di Bertolaso po­
trà tranquillamente continuare
a farlo con gli strumenti abituali GLI ABITANTI DELLA CITTÀ MARTORIATA DAL SISMA IN CORTEO CONTRO GLI ARRESTATI
e con lo stesso spirito e lo stesso
impegno».
I livelli parlamentari non sono
però ancora investiti della even­
tuale modifica al dl emergenze. Il
decreto, approvato con la fiducia
La rabbia supera la “zona rossa”:
in Senato, inizierà martedì in
commissione il proprio iter a
Montecitorio. «Ad oggi non ho
ricevuto nessun segnale. Per
«La notte delle scosse non ridevo» Il commissario della Protezione civile Guido Bertolaso in una foto d’archivio

quanto mi riguarda il testo è
quello approvato dal Senato», di­
ce il relatore Angelo Alessandri
(Lega). E ancora ignaro sul da
farsi si dichiara il ministro per i
Rapporti con il Parlamento Elio
Vito: «Non ne so nulla», rispon­
de.
Se venisse modificato, il decreto
dovrà però tornare in Senato per
il via libera definitivo; e a dispo­
sizione non ci sono tempi lun­
ghissimi, visto che il provvedi­
mento scade ai primi di marzo.
Non si può quindi escludere una
doppia fiducia, prima a Monteci­
torio e poi di nuovo a Palazzo
Madama.
L’opposizione, prima di sbilan­
ciarsi sull’abbandono della Spa,
aspetta che dalle parole si passi
ai fatti. «Io non ci credo finché
non vedrò concretamente il ri­
sultato. Lo vedremo mercoledì
quando il decreto arriverà in Au­
la alla Camera», afferma Anto­
nio Di Pietro. Il leader dell’Idv,
anzi, non smette le sue bordate:
il dl, dice, è «l’ennesima legge
L’AQUILA Oltre le transenne della zona
rossa, tra i cumuli di macerie dei
crolli del 6 aprile, per gridare la pro­
pria rabbia per i ritardi della rico­
struzione e le risate degli imprendi­
tori la notte del terremoto, prendere
una pietra dal mucchio e portarla
via in silenzio: una domenica diver­
sa per gli aquilani, a dieci mesi dalla
scossa che ha cancellato il centro sto­
rico, rendendolo impraticabile. La
gente dell’Aquila si è ritrovata in
piazza Duomo a mezzogiorno in pun­
to, dandosi appuntamento su Face­
book, attraverso il gruppo fondato
giovedì scorso per manifestare il
proprio sdegno alla luce delle inter­
cettazioni relative all’inchiesta della
procura di Firenze sugli appalti del
G8. In molti avevano addosso ma­
gliette e cartelli con scritto «Io non
ridevo alle 3.32» e «Riprendiamoci la
nostra città». «Non possono portarci
via 700 anni di storia ­ ha commenta­
to Giusi Pitari, mettendosi alla testa
dei manifestanti ­ è ora di riprender­
ci le nostre vie, le nostre case, siamo
indignati». Di qui la scelta di supera­
re il tratto di corso accessibile, per
Cartelli di sdegno all’Aquila
fermarsi all’altezza dei Quattro Can­
toni, e avanzare verso piazza Palaz­
zo, tuttora chiusa al pubblico. Inva­
no, le forze dell’ordine, dalla polizia
all’esercito, hanno provato a impedi­
re ai manifestanti, circa 300, di var­
care le transenne. Al primo tentativo
di forzare i blocchi, le persone prepo­
ste al posto di guardia hanno invece
preferito lasciar passare la gente per
evitare disordini. Così i manifestan­
ti hanno raggiunto piazza Palazzo, la
stessa in cui a dicembre era stato ce­
lebrato un Consiglio comunale tra
cumuli di macerie, gli stessi dove la
gente è salita per sfogare la propria
rabbia. Tra i primi, il quarantenne
Stefano Cencioni: la sua personale
rabbia, nel dire «noi quella notte non
ridevamo», è diventata lo sfogo di
una comunità. Cencioni ha precisato
che la sua «non è una posizione con­
tro la Protezione Civile che tanto ha
dato a questa città. Ho conosciuto vo­
lontari che hanno lasciato le loro at­
tività anche in Sicilia e in Valle d’Ao­
sta per venire ad aiutarci». Molte le
critiche rivolte al capo della Prote­
zione Civile da quei comitati vicini
al Movimento “3e32” che fin dai pri­
mi momenti dell’emergenza hanno
animato le proteste contro il diparti­
mento per una gestione della rico­
struzione definita, come recita uno
striscione lasciato in piazza Duomo,
«solo apparenza, poca sostanza».
Fabio Iuliano
SICILIA
Panico per una frana nel Messinese:
5mila persone in fuga da San Fratello
n A poter raccontare cosa accadde l’8 gennaio di 88 anni fa, quan­
do la collina venne giù travolgendo e spazzando via l’intero paese,
sono rimasti in pochi. I più, a San Fratello, paese di 5.000 anime
nel Messinese nel parco dei Nebrodi, della catastrofe che rase al
suolo il centro hanno sentito solo il racconto. Ma quando, dopo un
nubifragio durato 48 ore, la terra, da contrada Riana, ieri ha co­
minciato ancora una volta a franare, la gente ha abbandonato le
case ed è fuggita via lasciando un paese fantasma. Il piano degli
sgomberi è partito fin dalla mattina, quando i tecnici del Comune
hanno capito che la situazione era grave. Oltre 1500 persone han­
no dovuto lasciare la propria abitazione anche per l’ordinanza del
sindaco Salvatore Sidoti Pinto che dice: «La situazione è dramma­
tica». «Stiamo vedendo il paese sparire ­ aggiunge il sindaco ­ la
frana ha coinvolto tutto il versante nord­est di San Fratello, coin­
volgendo la parte relativamente più nuova, comprese le scuole
elementari e medie. Stiamo qui che guardiamo quello che accade
senza potere intervenire per fare qualcosa». «I miei concittadini ­
prosegue ­ si stanno comportando con un alto senso civico e di
responsabilità. Si stanno trasferendo da amici o parenti che abita­
no che nella zona non interessata dalla frana o in altri paesi. Sia­
mo nelle mani di Dio...». (Ansa)

Pennisi: «Non ho minacciato nessuno» “Far west” tra stranieri in provincia:

Ma si indaga per scoprire il “sistema” alta tensione anche a Pisa e Anagni
MILANO Ha ammesso che quei 5mila euro consegnatigli
vicino a Palazzo Marino erano parte di una tangente.
Ha respinto con forza, però, l’accusa di aver costretto
l’imprenditore bresciano Mario Basso a consegnarglie­
li con minacce o altro, quando è stato arrestato in ma­
niera rocambolesca e con in mano le banconote che era­
no state fotocopiate. Milko Pennisi, il consigliere comu­
nale del Pdl ed ex presidente della Commisssione urba­
nistica comunale, per due ore è rimasto ieri, nel carce­
re di San Vittore, davanti al gip Simone Luerti che deci­
derà, molto probabilmente oggi, sulla convalida del suo
arresto in flagranza e sulla richiesta di custodia caute­
lare in carcere, appunto per l’accusa di concussione.
Nessun riferimento ­ e non poteva essere altrimenti in
quanto si discuteva solo della contestazione di quella
tangente per sbloccare una pratica edilizia ­ ad altri
versamenti ritenuti sospetti sui suoi conti di cui vi sa­
rebbe comunque traccia nella documentazione, nei
computer e nei palmari che gli sono stati sequestrati
dai militari della Guardia di Finanza e dagli agenti del­
la Polizia di Stato. «Si è parlato di quell’episodio ­ ha
spiegato l’avvocato di Pennisi, Antonio Bana ­ e il mio
assistito ne ha dato una ricostruzione diversa». «Nessu­
na minaccia, nessuna induzione per avere quella som­
ma», ha detto l’avvocato, e «nessun riferimento ad altre
persone» se non all’imprenditore Basso che già aveva
filmato la consegna di una prima tranche delle tangen­
te nel novembre scorso.
L’avvocato Bana ha anche spiegato che è stata formaliz­
zata la sospensione di Pennisi dal gruppo consiliare mi­
lanese del Pdl, mentre è probabile che Pennisi si so­
spenda dalla carica di consigliere comunale. Gli inve­
stigatori continuano nell’analisi della documentazione
e rimangono in attesa che altri imprenditori, che maga­
ri hanno subito lo stesso trattamento, si presentino a
denunciare. Un interrogatorio di Pennisi davanti ai pm
Grazia Pradella, Tiziana Siciliano e Laura Pedio po­
trebbe tenersi nei prossimi giorni. Potrebbe essere
quello il momento in cui si capirà se quella dell’ex pre­
sidente della Commissione urbanistica era una prassi
consolidata e coinvolgeva altre persone o si è invece
trattato di un episodio isolato.
L’avvocato Bana, uscendo dal carcere, si è appellato alla
segretezza delle indagini in corso che «proseguiranno
con la collaborazione del dottor Pennisi».
Stefano Rottigni
ROMA Pisa e Anagni (una cittadi­
na in provincia di Frosinone) so­
no state teatro, la notte scorsa, di
scene di violenza tra immigrati.
Si è trattato di risse meno gravi
rispetto a quella scoppiata in via
Padova a Milano, ma pur sempre
inquietanti perché avvenute a Pi­
sa in pieno centro, tra la movida
del sabato sera, e ad Anagni dove
è stato quasi distrutto un auto­
grill. Ad Anagni si sono affronta­
ti una ventina tra romeni e alba­
nesi, forse per una parola di trop­
po pronunciata nei confronti di
una donna che, in compagnia di
un romeno, stava prendendo un
caffè al bar. Da lì la maxi rissa,
una vera battaglia a colpi di bot­
tiglie di vino che ha provocato in­
genti danni agli scaffali e alle ve­
trine dell’autogrill. La polizia
stradale di Frosinone, intervenu­
ta con diverse pattuglie, ha seda­
to la rissa mentre molti dei pro­
tagonisti si allontanavano dalla
zona. Sono due le persone arre­
state ma sviluppi potrebbero ar­
rivare dalla verifica dei filmati
del sistema di video sorveglian­
za.
A Pisa la rissa, che ha causato
due feriti di cui uno grave, è av­
venuta tra tunisini che si sono af­
frontati a colpi di bottiglie e coc­
ci di vetro, nella centrale piazza
Berlina meta il sabato sera di
centinaia di persone che affolla­
no i pub e i locali della zona. Poco
dopo l’una la rissa ha coinvolto
un gruppo di persone, due delle
quali sono rimaste ferite, una in
modo serio. L’uomo, ricoverato
in prognosi riservata all’ospeda­
le pisano, per un colpo ricevuto
alla gola, non sarebbe però in pe­
ricolo di vita. Da chiarire le cau­
se che hanno scatenato la zuffa
avvenuta davanti a un locale, non
lontano tra l’altro da una caser­
ma dei carabinieri. Per il sindaco
di Pisa, Marco Filippeschi, «ciò
che è accaduto è un fatto che pre­
occupa, non il primo. Ma non va
confuso con altre vicende, quale
quella di Milano, che purtroppo
hanno ben altro segno». «Da noi ­
ha aggiunto il sindaco ­ si tratta
soprattutto di comportamenti
violenti fra persone che hanno la
stessa provenienza, tunisini nel­
l’ultimo caso».
Ma nonostante le parole distensi­
ve preoccupa anche qui, come
aaccaduto ad esempio a Rosarno
poche settimane fa, il degenerare
di comportamenti che coinvolgo­
no gli stranieri.
(Ansa)
 LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010 3
il Cittadino
Primo Piano
UNA CALMA APPARENTE A 24 ORE DALLA RIVOLTA DEI NORDAFRICANI

Alta tensione a Milano

Dopo gli incidenti
arrivano le polemiche
MILANO A poco più di 24 ore dalla ri­
volta della comunità nordafricana
di via Padova, a Milano, nel quar­
tiere più multietnico della città,
dove sabato pomeriggio è stato as­
sassinato un giovane egiziano, la
calma è ancora lontana dall’essere
ristabilita. Finiti gli scontri, dopo
oltre quattro ore di danneggiamen­
ti, ieri la tensione è rimasta alta, e
ad essa si sono aggiunte le inevita­
bili polemiche politiche mentre de­
cine di pattuglie hanno blindato il
quartiere.
La polizia intanto cerca di indivi­
duare i responsabili del delitto, che
dovrebbero essere cinque o sei gio­
vani sudamericani, già noti come
facenti parte di una gang chiamata
Chicago, nata da una costola dei
più noti Latin King, che si riunisce
nel vicino Parco Trotter e in un pa­
lazzo nella stessa via dove abitava
la vittima, Abdel Aziz El Sayed, im­
bianchino di 19 anni, regolare ma nea che dei 2­300 magrebini che ie­ gliate». Ieri pomeriggio anche il vi­
LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO AI FATTI DI MILANO in attesa da quasi un anno del rin­
novo del permesso di soggiorno.
ri hanno animato la protesta, i più
facinorosi erano solo una ventina.
ce sindaco, Riccardo De Corato, è
stato contestato da alcuni italiani
Il segretario Alla base della lite poi degenerata
nel delitto, secondo testimonianze,
Ma la reazione delle forze dell’ordi­
ne schierate, per molti abitanti, è
durante un sopralluogo. «Ci hanno
mandato i soldati ­ ha detto un an­

Lega e Pdl invocano Pd Bersani:

confermate anche da alcune di­
chiarazioni rilasciate in Prefettura
ma non dagli investigatori, ci sa­
rebbero degli apprezzamenti fatti
parsa tardiva. «Questi spaccavano
tutto e loro rimanevano fermi», ur­
la un negoziante straniero. E le po­
lemiche non sono tardate ad arri­
ziano ­ che non sanno nemmeno co­
sa fare». «In pochi anni sono arri­
vati decine di migliaia di stranieri
­ ha replicato il vice sindaco ­ con

la “tolleranza zero” «Ma sono

alla fidanzata dell’ucciso, una gio­
vane italiana. Mentre l’egiziano
scampato all’aggressione, il princi­
pale testimone, si troverebbe nel
vare, con il sindaco Letizia Moratti
che ha promesso più uomini e i
sindacati di polizia che fanno nota­
re che «queste promesse si succe­
44mila clandestini. Numeri diffici­
li da gestire, anche se Milano è ben
lontana dall’essere Parigi». Però
sabato il clima è sembrato un po’
MILANO Il Pd e l’Idv vanno giù du­ Cie di via Corelli per essere protet­ dono ogni volta che accade qualco­ quello delle banlieu.
ramente contro il governo: la ri­
volta di Milano con l’uccisione
loro to.
Intanto polizia e carabinieri hanno
sa ma che le risorse sono state ta­ Fabrizio Cassinelli

del giovane egiziano, sono il se­ comunicato di aver fermato i primi

gno evidente del fallimento della
politica di integrazione e sicurez­
za del governo. Dalla Lega e dal
Pdl si riafferma invece la linea di
“tolleranza zero” contro gli immi­
grati irregolari insieme alla riba­
dita volontà di espellere i respon­
sabili degli scontri e revocare per­
messi di soggiorno ai violenti.
Sui fatti di via Padova è scontro
tra le forze politiche di maggio­
ranza ed opposizione che si rim­
pallano la responsabilità su pas­
sato e presente, sulla linea e le mi­
sure adottate, culminate nel nuo­
vo episodio di intolleranza.
«Quello che è accaduto è una cosa
gravissima ­ attacca Bersani in
mattinata ­ un’impressione vera­
mente notevole, ma mi ha fatto
impressione sentire le alte grida
di esponenti della destra, della Le­
ga: ma di cosa stiamo parlando,
governano loro il Paese, la regio­
ne, la città, si prendano carico del
fatto che è fallita una politica sia
di integrazione sia di sicurezza e
non scarichino le responsabilità».
E dal Pd lombardo Filippo Penati,
candidato alla regione, annuncia
la richiesta di dimissioni di Ric­
cardo De Corato da vicesindaco di
Milano e di Matteo Salvini da pre­
sidente della commissione consi­
liare della sicurezza.
Leoluca Orlando, portavoce del­
l’Idv, osserva che «fino a che si
utilizzeranno gli immigrati come
un argomento di propaganda, co­
me fa la Lega, non riusciremo
mai a creare delle vere politiche
di accoglienza e integrazione ne­
cessarie nel mondo attuale, così
come più volte riconosciuto an­
che da alti esponenti della Chiesa
cattolica». «La smetta il centrode­
stra di prendersela con l’opposi­
zione, agitando spauracchi che
contribuiscono a instaurare un
clima di xenofobia e razzismo»,
aggiunge.
Di tutt’altro parere Maurizio Ga­
sparri presidente dei senatori del
Pdl per il quale «gli ingenui che
da sinistra tessono in modo acriti­
co e demagogico le lodi dell’inte­
grazione prendano atto, dopo
quanto è avvenuto a Milano, che
bisogna proseguire nella politica
di fermezza voluta dal Pdl in ma­
teria di immigrazione». Non pos­
siamo tollerare ­ dice Gasparri ­
vere e proprio guerre etniche nel­
al governo
da anni...»
A sinistra, in alto sopra il titolo e
a destra alcune immagini degli
scontri scatenatisi sabato sera in
via Padova a Milano dove si sono
fronteggiati gruppi di immigrati
stranieri che sono venuti a contatto
anche con le forze dell’ordine
le nostre città. Il capogruppo Pdl
al senato chiede «tolleranza zero
per i violenti» con la revoca dei
permessi in questi casi. Dello
stesso avviso il ministro leghista
Roberto Calderoli che replica al
segretario del Pd Bersani di tace­
re e fare «il mea culpa» visto che,
a suo avviso, «questa è la pesante
eredità che paghiamo per la sba­
gliata politica della sinistra, la po­
litica delle porte aperte per tutti».
«A chi ha sbandierato le ronde co­
me garanzia per l’ordine pubbli­
co» Lorenzo Cesa, segretario del­
l’Udc chiede «di smetterla di af­
frontare problemi reali con ridi­
cole boutade. Ieri la propaganda
della destra contro la sinistra, og­
gi quella di Bersani contro Berlu­
sconi: non sarebbe più serio smet­
terla di usare questi temi per
prendere qualche voto in più e
trovare invece il modo di affronta­
re insieme una questione terribil­
mente complessa? Noi siamo
pronti a seguire questa strada».
Paola Spadari
LA SCHEDA
quattro presunti responsabili dei
molti atti di vandalismo fatti saba­
to. Nel corso dei tafferugli sono sta­
te ribaltate 9 auto, 17 quelle dan­
neggiate, e 5 negozi latino­america­
ni hanno subito atti di vandalismo.
Gli stranieri accompagnati in Que­
stura dopo che la situazione era
tornata alla normalità sono stati
37, tutti egiziani tranne un ivoria­
no (uno degli aggrediti). Ventitré
di essi sono risultati regolari sul
territorio italiano e dei rimanenti,
irregolari, quattro sono stati fer­
mati con l’accu­
sa di «devasta­
zione e saccheg­
gio». Si tratta di
quattro egiziani,
due di 27 anni,
uno di 19 e uno
di 32. I fer mi,
che adesso do­
vranno essere
convalidati, so­
no stati eseguiti
da Digos e Nu­
cleo informativo
dei Carabinieri,
mentre le inda­
gini sull’omici­
dio sono condot­
te dalla Squadra
Mobile che ha
u n a n o t evo l e
esperienza in gang di latinos.
Da più parti si è gridato al «quar­
tiere polveriera multietnica» an­
che se gli investigatori non concor­
dano su queste valutazioni allar­
mistiche. Il Nucleo informativo, ad
esempio, valuta l’accaduto più co­
me una reazione emotiva e sottoli­
Nella kasbah di via Padova
«Qui non si può più vivere»
MILANO Rabbia e rassegnazione.
Gli italiani di via Padova sono
pochi e si sentono dimenticati. In
tanti hanno deciso di andarsene,
dopo l’arrivo massiccio di immi­
grati negli ultimi anni. Sudame­
ricani, nordafricani, cinesi, ro­
meni,albanesi: in pochi anni via
Padova è diventata la strada più
straniera di Milano.
Le vecchie drogherie sono scom­
parse, per far posto ai venditori
di kebab, alimentari etnici, cen­
tri per l’invio di denaro all’este­
ro. Poi ci sono lo spaccio, la pro­
stituzione, gli scontri tra bande
per il controllo del territorio.
«Qui non si vive più» ­ ripete una
signora sulla cinquantina ­. Ci
hanno abbandonato, non possia­
mo far altro che barricarci in ca­
sa». «Ho visto via Padova nasce­
re, ora la sto vedendo morire,
giorno dopo giorno» le fa eco un
anziano.
Sono sempre meno gli italiani
che accettano di vivere così. Nel
palazzo di via Arquà, una traver­
sa di via Padova, dove pare che il
diciannovenne ucciso avesse tro­
vato ospitalità nei giorni scorsi,
su una trentina di famiglie, solo
due sono italiane. «Vivo qui da
un anno con mia moglie e mio fi­
glio» racconta un imbianchino
24enne, di origine napoletana. «É
uno schifo, ma non posso permet­
termi un affitto altrove» raccon­
ta. Al piano terra i viados suda­
mericani ricevono i loro clienti.
Nel cortile, un via vai continuo
legato allo spaccio di droga. «Lo
sanno tutti ma nessuno fa nien­
te».
«Qui c’è solo una parola che de­
scrive la situazione: casino ­ si
sfoga un impiegato statale ­. La
politica non ha saputo gestire
questa situazione» . Nel primo
pomeriggio, quando il vicesinda­
co De Corato arriva per un so­
pralluogo, un gruppo di cittadini
gli si rivolge con forza. «Dobbia­
mo aspettare che succeda come a
Rosarno per ricordarci che esiste

La geografia delle bande tra Chicago e Latin Kings
n Nuclei composti da una ventina di persone o
poco più, alleanze variabili e violenza cieca,
che sfocia in agguati e duelli: è questo il volto
delle gang di sudamericani a Milano. La più
famosa è la Ms­13 (Mara Salvatrucha) ma ci
sono anche i Latin Kings, i Trinitarios, i
Forever e i Chicago, alla quale pare
appartenessero i ragazzi che sabato hanno
ucciso il nordafricano a via Padova,
provocando una vera rivolta. Ragazzi di
strada, tra i venti e trent’anni, a volte anche
più giovani, che emulano le gesta dei loro
“fratelli” lungo le strade di Los Angeles e nei
barrios sudamericani, da cui prendono
simbologie, nomi e abitudini. Quella dei
Chicago è una gang considerata al momento
“la più calda” e violenta della città, formata
da giovanissimi che si contrappone spesso alle
gang dei più anziani. Furono membri dei
Chicago, almeno nove identificati dalla
polizia, a uccidere il 7 giugno scorso
l’ecuadoriano di 26 anni, David Stenio
Betancourt Noboa, durante un raid punitivo
contro i New York al Thiny Café di via
Brembo, nella periferia sud­est della città.
Betancourt aveva detto poco tempo prima in
interviste tv di volersi dissociare dalla
Nella foto d’archivio i violenti disordini scoppiati nel 2007 nella comunità cinese di Milano
violenza delle gang e di voler convincere molti
ragazzini a fare lo stesso. Si tratta di una
costola dei più famosi Latin King la prima e
più importante gang sudamericana poi in
parte convertita alla non violenza i cui gruppi
più rappresentativi, in Italia, sono presenti a
Genova e Milano. In particolare i Latin King
in Italia si sono divisi in due: i Chicago da una
parte e i New York dall’altra e si contendono
quello che loro ritengono il territorio con
risse, accoltellamenti e talvolta anche con
violenze sessuali alle donne affiliate alle
bande rivali. Anche i simboli sono importanti,
soprattutto quelli tatuati sulla pelle. Numeri,
lettere o disegni possono identificare
immediatamente l’appartenenza di un
componente a una determinata gang mentre
non avere tatuaggi è «la riprova di non far
parte del gruppo». La banda è come un club:
paghi una tassa d’iscrizione settimanale e, per
essere accettato, devi superare una prova.
Diversi i riti a cui i giovani devono sottoporsi
per farne parte: ad esempio un pestaggio per
misurare coraggio, forza e resistenza. Alcuni
di loro lavorano: lavori manuali, ma sempre
“in nero”, in tanti non hanno documenti e
abitano da parenti o amici. (Ansa)
via Padova?» gli urla il titolare di
una pasticceria.
De Corato, finita un’intervista, si
avvicina al capannello dei conte­
statori e inizia un improvvisato
dibattito che finisce davanti a un
babà. «Avevamo anche il bar ­
racconta sconsolato il pasticcere
­ ma lo abbiamo chiuso, perché
avevamo paura che diventasse il
ritrovo per gente poco raccoman­
dabile. Se continua così, dopo 26
anni sarò costretto ad andarme­
ne».
L’unica speranza arriva da un
gruppo di mamme, riunitesi in
presidio davanti al luogo dove il
giovane egiziano è stato accoltel­
lato per dire no alla violenza. So­
no italiane e straniere e i loro fi­
gli frequentano la scuola che si
trova proprio di fronte al luogo
dell’omicidio. «È un bellissimo
esempio di convivenza tra etnie
diverse ­ assicura una di loro ­ La
sfida è riuscire a portare fuori
quello che siamo riusciti a co­
struire nella scuola». Una sfida
da cui dipende il futuro di via Pa­
dova.
Elvira Pollina
4 LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010
Interni
ROMA L’aumento dell’occupazione
femminile nel corso degli anni,
nella maggior parte dei casi, non
riguarda le donne meridionali. In
16 anni, dal 1993 al 2009, a fronte
di 1.792.000 donne occupate in più
appena 218mila (ossia il 12,1%)
appartenevano alle regioni meri­
dionali: ossia poco più di una su
dieci. Che vuol dire, mediamente,
ogni anno, circa 13.600 lavoratrici
al Sud e nelle Isole contro circa
100mila del resto d’Italia.
A segnalare questo particolare
dato dell’occupazione femminile
è stata Linda Laura Sabbadini, di­
rettore centrale dell’Istat, in una
recente audizione in Commissio­
ne lavoro al Senato, con all’ordine
del giorno il mercato del lavoro
delle donne. Il tasso di occupazio­
ne femminile nel nostro paese si
conferma fra i più bassi in Euro­
pa: appena il 46,1% di occupazio­
ne, inferiore di circa 12 punti per­
centuali rispetto a quello medio
della Ue a 27.
Del 1.8 milione di occupate in più
nei 16 anni considerati, quindi, la
parte più significativa (1.574.000)
è andata alle regioni del Centro­
Nord. Al momento, il tasso di oc­
cupazione femminile è al 30,8%
nel meridione, al 55,6% nel Nord­
Ovest, al 56,9% nel Nord­Est.
Ma c’è anche il rovescio della me­
daglia. La crisi economica pena­
lizza in generale sia uomini sia
donne. Ma nell’industria il calo
dell’occupazio­
ne femminile ha
registrato nel
terzo trimestre
IN 16 ANNI 1 MILIONE 800MILA LE NUOVE ASSUNTE NEL PAESE: SOLO UNA SU DIECI NEL MERIDIONE
Donne al lavoro, il Sud arranca
del 2009 una ca­
duta più che
doppia rispetto
a quella rilevata
fra gli uomini:
le tute­rosa so­
no calate del
10,5% contro il
4,2% delle tute­
blu.
Nel corso del
2009, la discesa
dell’occupazio­
L’occupazione femminile cresce per Nord e Centro
ne femminile ha interessato tutte
le figure del mercato del lavoro: le
dipendenti a termine, le collabo­
ratrici, le autonome, fino a coin­
volgere le occupate a tempo inde­
terminato. Fra l’altro, il tasso di
inattività femminile ha registrato
significativi posizionamenti nel
terzo trimestre
2009 al 64,2% (ri­
spetto al 63%
dello stesso pe­
riodo del 2008).
In relazione al
contributo delle
donne al reddito
familiare, in Ita­
lia ­ rileva
l’Istat ­ esiste
ancora la tradi­
zionale divisio­
ne dei ruoli di
genere che vede
l’uomo respon­
s ab i l e d e l s o ­
stentamento
economico della
famiglia mentre
la donna è anco­
ra dedita principalmente alle atti­
vità domestiche e di cura. Una
condizione molto più diffusa che
in altri paesi europei, soprattutto
per effetto dell’ampio ricorso al
part­time. Uno strumento, que­
st’ultimo, che nel nostro paese è
ancora «meno diffuso e accessibi­
le».
«Le ragioni che spiegano lo scar­
SCIOPERI
Una settimana di passione per treni e aerei
n Piloti e assistenti di volo di Alitalia nella stessa fascia oraria o in giornata».
tenteranno domani, per la quarta volta, Iniziativa già lanciata dallo scorso
di mettere in atto uno sciopero già in tre novembre e al centro di un braccio di
occasioni bloccato da un’ordinanza del ferro con il ministro dei Trasporti Altero
ministro di Trasporti. Per lo stesso Matteoli. Per i sindacati con le ordinanze
giorno sono previste anche quattro ore
di sciopero dei dipendenti del gruppo
Meridiana­Eurofly. Mentre venerdì 19 è
con cui lo sciopero è stata differito è
stato violato un diritto. E Matteoli nei
giorni scorsi ha replicato: «Nessun
in programma uno stop di quattro ore
nel trasporto ferroviario e in quello
pubblico locale. Per una settimana che si
abuso, una scelta in difesa del diritto dei
cittadini alla libera circolazione».
MERIDIANA­EUROFLY. Ancora domani,
annuncia così difficile sul fronte dei dalle 12 alle 16, stop di tutti i lavoratori
trasporti. indetto da Filt­Cgil, Sdl, Anpac, Avia e
ALITALIA ­ È al momento confermato lo Unione Piloti «contro le numerose
sciopero di piloti e assistenti di volo, iniziative unilaterali aziendali e il piano
domani dalle 10 alle 14, proclamato dalla d’impresa che prevede esuberi».
Filt­Cgil e dalle associazioni del FERROVIE E TRASPORTO LOCALE.
personale navigante Ipa, Avia e Anpac Venerdì 19 sciopero nazionale, dalle 10
per «il mancato rispetto degli accordi su alle 14, degli addetti al trasporto
organici, retribuzioni, trasferimenti, ferroviario e servizi e del trasporto
assunzioni del personale in cassa pubblico locale: un’iniziativa di Filt Cgil,
integrazione ed a tempo determinato ed, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa
inoltre, in merito a tutte le Trasporti, Faisa e Fast, a sostegno del
problematiche pertinenti l’integrazione negoziato sul nuovo contratto della
Alitalia­Airone e l’armonizzazione dei mobilità che secondo i sindacati è in una
due contratti». Alcuni voli ­ ammette la fase di stallo. Lo stesso giorno, «a
stessa Alitalia ­ potrebbero venire seguito della decisione della Regione
cancellati ma la compagnia «garantirà Piemonte di procedere con gare
comunque riprotezione a tutti i all’assegnazione del servizio ferroviario
passeggeri dei voli cancellati. Il senza garantire le clausole sociali si
personale Alitalia contatterà terrà a Torino un’assemblea nazionale
direttamente i passeggeri interessati al quadri e delegati di autoferrotranvieri,
fine di ricollocarli su voli alternativi, ferrovieri ed addetti ai servizi».
so contributo femminile all’eco­
nomia familiare ­ sostiene Sabba­
dini ­ sono da ricercarsi anche, e
probabilmente soprattutto, nella
maggior presenza di donne in set­
Il colpo “bipartisan” in banca a Roma:
tori del mercato del lavoro meno
retribuiti». Fanno eccezione le fa­
miglie indigenti (il quinto più po­ rapina con maschere di Fini e D’Alema
ROMA Come i protagonisti del film
“Point Break” hanno indossato
maschere di gomma con i volti di
politici per compiere un rapina.
Ma invece delle maschere degli ex
presidenti degli Stati Uniti, come
raccontato nella celebre pellicola
del 1991, diretta da Kathryn Bige­
low e interpretata da Keanu Reeves
e Patrick Swayze, hanno scelto
quelle di Gianfranco Fini e Massi­
mo D’Alema. Protagonisti della ra­
pina “bipartisan”, compiuta saba­
to in un supermercato di Roma, so­
no quattro giovani, tra i 19 e i 22 an­
ni, arrestati poco dopo. Intorno alle
18.30 i rapinatori, uno dei quali ar­
mato di pistola, hanno fatto irru­
zione in un supermercato in via Due delle maschere usate per la rapina
della Rustica, alla periferia della
vero) dove invece è maggiore l’ap­ Capitale, costringendo i dipendenti arrestato i rapinatori. Le maschere
porto delle donne all’economia fa­ a consegnare l’incasso del sabato e l’arma, una pistola giocattolo,
miliare. «Ma in questo caso ­ ag­ pomeriggio. Subito dopo il colpo è perfetta imitazione di una revolver
giunge la ricercatrice ­ il fenome­ stato dato l’allarme al 112 e grazie calibro 38, sono state sequestrate.
no sembra più conseguenza delle al numero di targa dell’auto a bor­ Rapina in stile “bipartisan” anche
precarie condizioni del partner, do della quale i quattro erano fug­ il 5 febbraio scorso a San Polo d’En­
che del rendimento di elevati in­ giti, fornito dai dipendenti del su­ za, nel Reggiano, dove due rapina­
vestimenti femminili in capitale permarket, una pattuglia dei cara­ tori, invece del solito passamonta­
umano». binieri del nucleo Radiomobile di gna, avevano indossato la masche­
Agnese Malatesta Roma ha individuato, inseguito e ra con il volto del premier Silvio
Il calendario degli scioperi
DOMANI
DALLE 10 ALLE 14
Incrociano le braccia piloti
e assistenti di volo Alitalia.
Lo sciopero è proclamato
dalla Filt-Cgil e dalle
associazioni del personale
navigante Ipa, Avia e Anpac
DALLE 12 ALLE 16
Stop di tutti i lavoratori
Meridiana-Eurofly indetto
da Filt-Cgil, Sdl, Anpac, Avia
ed Unione Piloti
VENERDÌ
DALLE 10 ALLE 14
Sciopero nazionale degli addetti
al trasporto ferroviario
e servizi e del trasporto
pubblico locale: una iniziativa
di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti,
Ugltrasporti, Orsa Trasporti,
Faisa e Fast
ANSA-CENTIMETRI
Berlusconi e ancora una volta quel­
la di Massimo D’Alema per rapina­
re la filiale del Credito emiliano.
Non sono gli unici casi di rapinato­
ri che nascondo il volto dietro ma­
schere di politici. Nel giugno del
2006 a Tortoreto (Teramo) un uomo
fece una rapina nella Banca di Te­
ramo di credito cooperativo con la
maschera dell’allora ministro An­
tonio Di Pietro. Un anno prima a
Berlino un rapinatore indossò la
maschera dell’ex cancelliere Hel­
mut Kohl per rapinare un
sexyshop a Worms (sudovest della
Germania). Preferì un personaggio
dei fumetti, invece, un rapinatore
che, con il volto coperto da una ma­
schera dell’Uomo Ragno e vestito
con una tuta di colore bianco e ros­
so, rapinò il 2 settembre del 2008
l’ufficio postale di Mariano Co­
mense (Como). Personaggi di fan­
tasia anche per tre giovani, di cui
due all’epoca dei fatti minorenni,
che nel 2005, mascherati da Zorro
erano diventati il terrore dei su­
permercati di Ostia, sul litorale ro­
mano.
Marialuisa Di Tullio
il Cittadino
BERSANI A TREMONTI
«Italia unica
senza tassa
sui grandi
patrimoni»
PISA Un piano nazionale anticrisi. È
la proposta che il segretario del Pd,
Pierluigi Bersani, ha rivolto al Go­
verno e alla maggioranza, mettendo
in campo la disponibilità del suo
partito a discuterne. Bersani ne ha
parlato alla platea di Manifutura, il
festival organizzato da Nens ­ Nuova
Economia Nuova Società ­ l’associa­
zione fondata nel 2001 da lui e da Vin­
cenzo Visco, in un intervento tutto
dedicato all’economia. E al ministro
Giulio Tremonti ha posto anche un
quesito in tema di fiscalità: «Io non
chiedo una tassa patrimoniale, non
sono d’accordo, ma mi aspetto che
qualcuno mi spieghi perché siamo
l’unico Paese dell’Ocse che non ha
una tassa sui grandi patrimoni. Tre­
monti ci spieghi perché». «In questi
20 mesi ­ ha sottolineato parlando
della crisi italiana da affrontare con
un piano nazionale ­, perché sono 20
mesi che abbiamo segno meno in
economia, in coincidenza con l’ini­
zio di questa legislatura, il paese non
è stato messo di fronte ai suoi proble­
mi e quindi si è trovato disarmato».
Ma la ripresa, ha sottolineato Bersa­
ni, è possibile «purché si riparta dal­
la chiarezza».
Due i punti sui quali sviluppare la
discussione, secondo il segretario
del Pd: «L’intervento immediato per
sollecitare la ripresa e le riforme
strutturali». Bersani ha spiegato co­
me la strada liberista avviata negli
anni ‘80 «anziché distribuire welfare
e ricchezza abbia distribuito debiti e
carte di credito». «Oltre alla questio­
ne delle regole della finanza ­ ha sot­
tolineato ­ dobbiamo affrontare il
problema delle politiche sociali.
Comprimere le spese sociali per au­
mentare la competitività ha portato
a un vertiginoso aumento delle dise­
guaglianze sociali. È necessario inol­
tre sostenere l’innovazione e non
pensare di uscire dalla crisi abbas­
sando tutti gli standard».
Per quanto riguarda il futuro del
partito, Bersani si dichiara ottimista
e smorza le polemiche interne sulla
fuoriuscita di Paola Binetti, ma con­
fermando di non condividerne le
analisi. Perché per creare un partito
nuovo, «il partito del secolo», Bersa­
ni indica la necessità di una «sinte­
si» che richiede «uno sforzo più ge­
neroso e profondo». Ma il segretario
del Pd non si lascia cogliere da spiri­
to polemico neppure quando parla
della dialettica interna e di Walter
Veltroni che in un’intervista al «Cor­
riere» aveva annunciato la volontà
di fondare una “scuola anti­corren­
ti”. Definendo il predecessore «una
risorsa non un problema», Bersani
guarda agli aspetti positivi del dibat­
tito. «Nel nostro partito ­ dice ­ abbia­
mo modi di confrontarci che sono al­
l’aria aperta. Qualche volta esageria­
mo un po’ ma d’altro canto il futuro
sarà così, gli italiani si abitueranno
e si appassioneranno anche ai parti­
ti che non fanno le loro cose né in via
Bellerio, né ad Arcore ma le fanno
davanti agli italiani».
Daniela Grondona
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
NEW DELHI C’è anche Nadia Mace­
rini, un’italiana di 31 anni aman­
te dei viaggi e della vita “alterna­
tiva”, fra i nove morti causati dal­
l’attentato terroristico che sabato
ha letteralmente distrutto il bar­
ristorante “German Bakery” di
Pune, capitale culturale dello Sta­
to indiano di Maharashtra.
La conferma della sua identità è
stata fornita ieri dal commissa­
riato di polizia locale, dopo che
per ore il cadavere era rimasto
senza nome nell’obitorio del­
l’Ospedale generale Sassoon, in
attesa di un riconoscimento uffi­
ciale.
Da molti anni all’estero, la Mace­
rini aveva scelto da qualche tem­
po l’India come patria d’adozione,
al termine di un periodo trascor­
so negli Stati Uniti. A Pune aveva
approfondito discipline come yo­
ga e meditazione, frequentando
l’Osho Ashram, un centro fondato
dal guru Bhagwan Shree Rajnee­
sh, che si trova a poche decine di
metri dal locale dove è avvenuta
l’esplosione.
Su Facebook, il social network
che frequentava assiduamente,
Nadia ripeteva
spesso il suo
amore per l’In­
dia e per Pune,
C’È UNA 30ENNE DI AREZZO TRA I NOVE MORTI DI UN ATTENTATO TERRORISTICO A PUNE
città che a un
ROMA
Il Papa: «No alla logica del profitto e dell’interesse»
n No alla logica del profitto e dell’interesse, sì
alla conferma dell’impegno contro la povertà e
per la solidarietà umana e sociale. È questo il
messaggio lanciato da Papa Benedetto XVI ieri
nella sua visita all’ostello della Caritas diocesa­
na di Roma, presso la stazione Termini, proprio
nell’Anno europeo della lotta alla povertà e
all’esclusione sociale. «Per promuovere una
pacifica convivenza, che aiuti gli uomini a rico­
noscersi membri dell’unica famiglia umana ­
sottolinea Papa Ratzinger ­ è importante che le
dimensioni del dono e della gratuità siano ri­
scoperte come elementi costitutivi del vivere
quotidiano e delle relazioni interpersonali. Tut­
to questo ­ osserva il Pontefice ­ diventa giorno
dopo giorno sempre più urgente, in un mondo
nel quale sembra invece prevalere la logica del
profitto e della ricerca del proprio interesse».
Benedetto XVI sprona «non solo i cattolici ma
ogni uomo di buona volontà, in particolare
quanti hanno responsabilità nella pubblica
amministrazione e nelle diverse istituzioni, a
impegnarsi nella costruzione di un futuro de­
gno dell’uomo, riscoprendo nella carità la forza
Benedetto XVI in visita all’ostello della Caritas alla stazione Termini a Roma propulsiva per un autentico sviluppo per la
5
Esteri
realizzazione di una società più giusta e frater­
na». Il Papa ricorda che «la Chiesa, con il suo
servizio a favore dei poveri, è impegnata ad
annunciare a tutti la verità sull’uomo che è
amato da Dio. Tante persone possono così risco­
prire la propria dignità, smarrita a volte per
tragici eventi, ritrovando luce in se stessi e spe­
ranza nell’avvenire: una speranza forte, solida,
luminosa, che dona il coraggio di proseguire
nel cammino della vita, nonostante i fallimenti,
le difficoltà e le prove che la accompagnano».
Ad accogliere il Papa, affiancato dal cardinale
vicario di Roma Agostino Vallini c’erano il sot­
tosegretario alla Presidenza del Consiglio Gian­
ni Letta, il ministro dei Trasporti Altero Matte­
oli, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e l’am­
ministratore delegato delle Ferrovie Mauro
Moretti. «L’ostello della Caritas ­ afferma Bene­
detto XVI ­ costituisce per la Chiesa di Roma
una preziosa occasione per educare ai valori del
Vangelo. L’esperienza di volontariato che qui
molti vivono è, specie per i giovani, un’autenti­
ca scuola in cui si impara ad essere costruttori
della civiltà dell’amore, capaci di accogliere
l’altro nella sua unicità e differenza».
Il luogo dell'attentato
Kabul

India, sangue sulla via della pace

Islamabad
certo momento CINA
AFGHANISTAN NEPAL
aveva sintetiz­
zato con la si­ Kathmandu BHUTAN
PAKISTAN
gnificativa fra­ Thimphu
Nuova
se: «Casa, dolce Delhi BANGLADESH
casa». Muscat

Tra le vittime una ragazza italiana

È s t at a l a re ­ Dhaka
sponsabile del­ INDIA MYANMAR
l’Ashram, Sad­ Mumbai Golfo del
na Amrit, a da­ Bengala
re per prima al­ Pune Rangoon
l’Ansa la noti­ Bangalore
zia della presenza fra le vittime della ragazza ita­ no del terrorismo. Le autorità indiane hanno adot­ Mare Arabico
liana. «Nadia veniva qui per le sue meditazioni ­ ha tato una linea prudente nelle indagini, sostenendo
raccontato la donna ­ ma non viveva con noi». che la “German Bakery” non era considerato un
Affranti e rinchiusi in un comprensibile riserbo i «obiettivo sensibile», mentre lo era l’Osho Colombo SRI LANKA
parenti della guiovane che vivono a Levane di Bu­ Ashram, frequentato in passato dal cittadino pa­
cine, in provincia di Arezzo, dove la sorella Cinzia chistano­americano David Hendley, arrestato in ot­ Oceano Indiano
è anche consigliere comunale. tobre a Chicago per complicità nell’attentato di
Non appena è emerso il sospetto della possibile na­ Mumbai. Il bilancio
zionalità italiana di una delle vittime, la Farnesina E nel mirino dei terroristi poteva essere, a qualche MORTI FERITI
si è subito attivata attraverso le rappresentanze di­ centinaio di metri nel Koregaon Park, anche la
plomatiche a New Delhi e Mumbai, e un responsa­ Chabad House, luogo di culto ebraico. «Ma gli at­ 9 persone tra 60 persone tra
bile del consolato di questa seconda città si è reca­ tentatori ­ ha sostenuto ieri il ministro dell’Inter­ cui un'italiana cui 12 stranieri
to a Pune per il riconoscimento della salma. no, P. Chidambaram ­ hanno scelto il famoso caffè
Fra le persone decedute, oltre alla Macerini, vi so­ perché sempre pieno di turisti stranieri». La vittima italiana
no uno studente iraniano e sette indiani, mentre 12 Il timore delle autorità indiane, che ieri hanno di­
stranieri ­ tra cui nessun altro italiano ­ fanno par­ chiarato lo stato di massima allerta per tre città, Nadia Macerini, 31 anni.
te dell’elenco dei 60 feriti. fra cui New Delhi, è che i movimenti clandestini La donna era originaria di Levane,
Con questo attentato, realizzato da sconosciuti che islamici vogliano far fallire prima del nascere i frazione di Bucine, comune in provincia
hanno lasciato uno zaino imbottito di esplosivo colloqui di pace fra Pakistan e India che dovrebbe­ di Arezzo. Viveva a Pune dove
sotto un tavolo, a 14 mesi di distanza dal sanguino­ ro tenersi il 25 febbraio, con al centro la spinosa
so attacco di un commando a Mumbai del novem­ questione del Kashmir. frequentava un centro di meditazione
bre 2008 l’India è tornata apparentemente nel miri­ Un intenso primo piano di Nadia Macerini morta a Pune Maurizio Salvi ANSA-CENTIMETRI

12 I MORTI DURANTE UN’OPERAZIONE DI ESERCITO LOCALE E COALIZIONE INTERNAZIONALE

“Danni collaterali” in Afghanistan:

strage di civili nell’offensiva Nato
KABUL Strage di civili «per errore»
nel secondo giorno della gigante­
sca offensiva congiunta di eserci­
to afghano e coalizione interna­
zionale contro i talebani nell’Af­
ghanistan meridionale. Il bilancio
degli Occidentali è ottimistico ma
non trionfalistico. Mentre i tale­
bani fanno controinformazione,
affermando di non aver perso ter­
ritorio e di aver ammazzato deci­
ne di nemici.
Le cifre relative alle perdite subite
dalle parti in campo nei combatti­
menti sono contraddittorie e non
possono essere controllate da fon­
ti indipendenti. Sono un dato cer­
to invece i primi «danni collatera­
li»: 12 civili morti ­ ha ammesso la
Nato ­ a causa di due missili che
hanno mancato di qualche centi­
naio di metri il loro obiettivo.
«Due missili lanciati da un siste­
ma d’artiglieria mobile installato
su un camion ­ ha spiegato l’Isaf
(Forza internazionale Nato) in un
comunicato ­ avrebbero dovuto
colpire un edificio da dove i mili­
ziani sparavano con precisione
contro militari afghani e della co­
alizione. Sono invece esplosi a cir­
ca 300 metri di distanza dall’obiet­
tivo, uccidendo 12 civili nel di­
stretto di Nad Ali».
Il comandante dell’Isaf in perso­
na, generale Stanley McChrystal,
ha espresso costernazione e con­
doglianze al presidente afghano
Karzai che due giorni fa, proprio
alla vigilia dell’operazione Mu­
shtarak (Insieme) aveva racco­
mandato di fare la massima atten­
zione per garantire l’incolumità
dei civili. E Karzai si è detto «rat­
tristato». Ma i «danni collaterali»
rischiano di moltiplicarsi. Miglia­
ia di persone stanno cercando di
allontanarsi dalle località al cen­
tro dei combattimenti, Marjah e
Nad Ali, per raggiungere il capo­
luogo dell’Helmand, Lashkar Gah.
Fornire loro assistenza è priorita­
rio secondo la stessa Missione del­
l’Onu in Afghanistan ma senza un
corridoio umanitario, denuncia­
no i medici dell’organizzazione
Emergency a Lashkar Gah, «deci­
Soldati britannici della coalizione internazionale impegnati in Afghanistan
ne di feriti civili in gravi condizio­
ni non possono essere portati ne­
gli ospedali. I posti di blocco mili­
tari della Coalizione impediscono
alle auto di passare... Questi sono
crimini di guerra».
Sul fronte delle operazioni milita­
ri, a Londra si dice che la prima
fase dell’offensiva ­ la più massic­
cia dall’invasione dell’Afghani­
stan talebano nel 2001, con 15.000
militari impegnati ­ si è svolta «se­
condo i piani». E il comandante
dei marines, generale Larry Ni­
cholson, definisce «buone» le pri­
me 24 ore dell’offensiva che avreb­
be portato a conquistare Marjah
ma aggiunge che «probabilmente
ci vorranno 30 giorni per ripulire
la zona». Da Israele, dove si trova
in visita, il capo dello stato mag­
giore interarmi americano, am­
miraglio Mike Mullen, fa una di­
chiarazione fotocopia: «Siamo
partiti bene» ma «onestamente
non so quanto durerà ... abbiamo
parlato di alcune settimane». A
Marjah stamane è stato sufficien­
te innalzare una bandiera afgha­
na su un edificio «conquistato»
per riaccendere la battaglia.
(Ansa­Reuters­Afp)
QUOTIDIANO DI ISPIRAZIONE
CATTOLICA
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Ferruccio Pallavera
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Aldo Papagni
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6 LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010
Agenda
BREMBIO
ECOAGRICOLTURA
Questa sera alle 20 presso la sede del comu­
ne Paolo Geroldi, dirigente della Provincia, ter­
rà una conferenza su "La realtà agricola lodi­
giana: potenzialità produttive e criticità am­
bientali". L'incontro di educazione ambientale,
primo di un ciclo di quattro conferenze, rientra
nel progetto Eco­agricoltori organizzato
dall'Azienda sperimentale "Vittorio Tadini" di
Piacenza con il patrocinio del settore Agricoltu­
ra e Ambiente Rurale della Provincia di Lodi e
dell'Università degli Studi di Milano ed il contri­
buto della Fondazione Cariplo. Alla conferenza,
a partecipazione libera e gratuita, sono tutti in­
vitati in particolare gli operatori ed imprenditori
agricoli dei seguenti comuni: Brembio, Bertoni­
co, Mairago, Ossago Lodigiano, Secugnago,
Turano Lodigiano.
CASTELNUOVO B. D'ADDA
GITA A CORREGGIO
Fra arte e natura il comune di Castelnuovo
Bocca d'Adda e l'associazione locale "Vivam­
biente" partono subito alla scoperta delle me­
raviglie della città di Correggio (Reggio Emilia)
organizzando domenica 21 marzo un'affasci­
nante visita. Una gita molto speciale però che
vedrà l'amministrazione di Correggio accoglie­
re i forestieri per mostrare a tutti il piano di ri­
sparmio energetico perseguito dalla comunità
emiliana in linea con una sensibilità ambienta­
le che troverà conferma anche nella visita alla
centrale Eva che produce energia dalle bio­
masse, per poi recarsi in passeggiata all' Oasi
di Budrio: un piccolo lago che in seguito
all'esaurimento di una cava è stato progressi­
vamente naturalizzato, rigenerando nel territo­
rio la vegetazione tipica delle zone umide con
tanto di uccelli acquatici. Seguirà infine la visi­
ta al pittoresco quartiere delle Coriandoline,
progettato dai bambini e realizzato proprio a
misura di bambino. In giornata poi previsti una
breve visita alla latteria "Mandrio" con la possi­
bilità di assaggiare autentico parmigiano reg­
giano mentre altre specialità emiliane saranno
assaporate a pranzo presso il ristorante di cu­
cina tradizionale "Bel sit". Palazzo dei Principi,
Museo Civico, Teatro, chiese storiche meravi­
gliose: durante il viaggio comunque anche i
gioielli artistici della borgata saranno tutti ri­
scoperti. La partenza da piazza Vittorio Ema­
nuele a Castelnuovo è prevista domenica 21
marzo ore 7.15 con rientro fissato in serata.
Iscrizioni entro il 6 marzo presso gli uffici comu­
nali. Quota di adesione euro 20 per trasporto e
guida dell'ente del turismo. Costo del pranzo
euro 14.
GUARDAMIGLIO
ALLA SCOPERTA DEGLI INCA
Nuova iniziativa della Biblioteca Comunale di
Guardamiglio "Carlo Vallacchi" per domenica
21 marzo. Per gli appassionati dell'arte antica
IL TEMPO
OGGI
ZERO
TERMICO:
800 metri
LODI
Evoluzione: Dopo una mattinata
ancora tranquilla, con ampie
schiarite e qualche nebbia in
pianura, le correnti tenderanno a
piegare da sud, favorendo un
ispessimento delle nubi, fino a
cieli coperti dalla sera. In nottata
tendenza a debolissimi fenomeni,
anche nevosi, in risalita dal
Pavese verso nord.
Temperature: stabili
Venti: In pianura: deboli da ENE;
A 2000 m: deboli da S; A 3000 m:
moderati da SSO.
il Cittadino
INFO CINEMA
Un vandalo EMERGENZE
“innamorato” POLIZIA
(soccorso pubblico).............113
ha colpito CARABINIERI
(pronto intervento)..............112
GUARDIA DI FINANZA...... 117
al cimitero VIGILI DEL FUOCO
(pronto intervento)..............115 Ô LODI
CINEMA DEL VIALE Viale Rimembranze 10, Tel.: 0371
n Un gesto decisamente da condanna­ EMERG. SANITARIA.......... 118 426028 Scusa ma ti voglio sposare, Ore 20.10, 22.30
re anche se in concomitanza con la fe­ SOCC. STRADALE ACI 803116 CINEMA FANFULLA Viale Pavia 4, Tel.: 0371 30740
sta degli innamorati di San Valentino. TELEFONO AZZURRO Amabili resti, Ore 21.15 CINEMA MODERNO Corso Ad­
Un ignoto innamorato ha voluto infat­ linea gratuita da 97, Tel.: 0371 420017 RIPOSO
ti rendere pubblica la sua passione nei per minori di 14 anni......19696
confronti della sua bella “Ale” con una magg. di 14 anni..199/151515 Ô CASALPUSTERLENGO
serie di scritte sui muri perimetrali CINEMA TEATRO COMUNALE piazza del Popolo 15,
sia del cimitero di Zorlesco che della LODI (pref. 0371) Tel.: 0377 460436 RIPOSO
scuola materna privata Maria Santis­ PREFETTURA....................4471
sima Bambina di via Vistarini. Al di là QUESTURA.......................4441
Ô CREMA
quindi del cattivo gusto di dichiarare il
CARABINIERI Centralino MULTISALA PORTA NOVA Via Indipendenza 44, Tel.:
proprio amore sui muri di un cimite­
.......430497, 430811, 430926 0373 218411 ­ SALA 1 ­ Avatar in 3D, Ore 21.10 ­ SALA
ro, il gesto vandalico gratuito (tra l’al­
POLIZIA STRADALE.........45001 2 ­ Scusa ma ti voglio sposare, Ore 20.30, 22.40 ­ SALA
tro punibile per legge) costerà alle cas­ 3 ­ Paranormal activity, Ore 20.20, 22.20 ­ SALA 4 ­
se municipali un intervento di ritin­ POLIZIA MUNICIPALE....420449
Amabili resti, Ore 20.00, 22.40 ­ SALA 5 ­ Il quarto tipo
teggiatura e di ripristino. Non è pur­ (rassegna), Ore 21.00
troppo la prima volta che scritte di va­ CASALPUSTERLENGO
rio genere ed episodi vandalici dan­ (pref. 0377) Ô PESCHIERA BORROMEO
neggiano proprietà pubbliche e priva­ POLIZIA MUNICIPALE....830298 CINEMA DE SICA Via don Sturzo 2, Tel.: 02 55604225
te a Zorlesco. Baciami ancora, Ore 21.15
CODOGNO (pref. 0377)
POLIZIA MUNICIPALE....431448 Ô PIACENZA
CINEMA APOLLO Via Giuseppe Garibaldi 79, Tel.: 0523
IL SANTO GUARDAMIGLIO (pref. 0377) 338076 RIPOSO CINEMA CORSO Corso Vittorio Ema­
teriori informazioni e per prenotare il trasporto nuele II 81, Tel.: 0523 321985 ­ SALA MILLENNIUM ­
è necessario rivolgersi direttamente alla sede POLIZIA STRADALE.........41561
Avatar, Ore 21.00 ­ SALA SPAZIO ­ La prima cosa bella,
S. CLAUDIO DE LA COLOMBIÈRE 15 FEBBRAIO dell'Alao a Lodi in via Cavour 60 al numero di
SANT'ANGELO LODIGIANO Ore 21.00 CINEMA IRIS 2000 Corso Vittorio Emanuele
telefono 0371­420871 il venerdì dalle 9.30 al­ II 49, Tel.: 0523 334175 ­ SALA 1 ­ Maga Martina e il li­
Nacque nel 1641 in una cittadina del Delfinato (regione le 11.30. (pref. 0371)
storica della Francia sudorientale), e a diciassette anni POLIZIA MUNICIPALE......25011 bro magico del draghetto, Ore 20.30 Paranormal activi­
ty, Ore 22.30 ­ SALA 2 ­ Amabili resti, Ore 21.00 ­ SALA
entrò nel collegio dei gesuiti ad Avignone dove, compiu- PESCHIERA BORROMEO
ti gli studi di filosofia, pronunciò i primi voti religiosi. Fu 3 ­ Avatar in 3D, Ore 21.30 CINEMA JOLLY Via Emilia
GITA IN EMILIA SAN COLOMBANO (pref. 0371) Est 7/A, Tel.: 0523 760541 Il concerto, Ore 21.30 CI­
sacerdote a ventotto anni e per le sue qualità di ligio os- Il prossimo 18 aprile è in programma una gita POLIZIA MUNICIPALE....293208
servante delle regole di S. Ignazio, fu nominato rettore NEMA POLITEAMA Via San Siro 7, Tel.: 0523 328672 ­
in Valtrebbia con minicrociera sul Po. Ultimissi­ SALA 1 ­ Scusa ma ti voglio sposare, Ore 18.30, 20.30,
del collegio di Paray-le-Monial. In quella stessa cittadina mi posti disponibili. Per iscrizioni e informazio­ PAULLO (pref. 02)
sorgeva il Monastero della Visitazione dove una suora di 22.30 ­ SALA 2 ­ Baciami ancora, Ore 18.00, 21.00 ­
ni è possibile rivolgersi il sabato (ore 10­12) e il POLIZIA MUNICIP.......90626945 SALA 3 ­ Tra le nuvole, Ore 18.00, 20.20, 22.30 CINE­
nome Margherita Maria Alacoque (la santa che si festeg- giovedì (ore 16.30­18) presso il Centro Polifun­ POLIZIA STRADALE.....5270222
gia il 17 ottobre) si era consacrata al culto del Sacro Cuo- MA TEATRO PLAZA Largo Giacomo Matteotti 15, Tel.:
zionale "Sandro Pertini" in piazza Paolo VI a Pe­ 0523 326728 RIPOSO CINESTAR C.so Europa Tag.
re di Gesù e attendeva un suo "servo fedele e amico per- schiera Borromeo oppure scrivere a auser.pe­
fetto" che la aiutasse a manifestare al mondo intero il MELEGNANO (pref. 02) Sud uscita stadio, Tel.: 0523 572011 ­ SALA 1 ­ Scusa
schiera@hotmail.it. POLIZIA MUNICIP.......98208238 ma ti voglio sposare, Ore 17.30, 20.00, 22.20 ­ SALA 2
suo amore. Lo trovò in La Colombière che era divenuto
suo direttore spirituale. Nel 1676 il santo gesuita venne inviato in Inghilterra come pre- POLIZIA STRADALE.......326781 ­ Scusa ma ti voglio sposare, Ore 18.30, 21.30 ­ SALA 3
CORSO DI LETTERATURA ­ Amabili resti, Ore 17.00, 19.45, 22.20 ­ SALA 4 ­ Ma­
dicatore della duchessa di York; qui, due anni dopo, fu arrestato con l'accusa di ordire Presso l'Università dell'adulto da oggi lunedì
un complotto papista. Dopo tre settimane di duro carcere venne espulso dall'Inghil- SAN GIULIANO MILANESE ga Martina e il libro magico del draghetto, Ore 17.40,
15 febbraio inizia il corso "Letteratura avventu­ (pref. 02) 20.10 ­ SALA 5 ­ Paranormal activity, Ore 17.40, 20.10,
terra e fece ritorno a Paray-le-Monial dove, provato nel fisico, morì il 15 febbraio 1682. rosa: Odissea". Appuntamento nella Sala Mat­
Claudio de la Colombière fu canonizzato da Giovanni Paolo II il 31 maggio 1992. POLIZIA MUNICIP.......98207211 22.30 ­ SALA 6 ­ Baciami ancora, Ore 19.20, 22.20 ­
teotti presso il Municipio di Peschiera Borro­ POLIZIA STRADALE.......326781 SALA 7 ­ Alvin superstar 2, Ore 17.30, 20.00 Il quarto
(Nino Ravenna) meo, in via XXV Aprile 1 dalle 20.30 alle tipo, Ore 22.25 ­ SALA 8 ­ Tra le nuvole, Ore 17.30,
22.30. Quota di partecipazione per le 5 lezioni SAN DONATO MILANESE 20.00, 22.20 ­ SALA 9 ­ Avatar, Ore 17.10, 20.30,
20 euro. (pref. 02) 22.10 ­ SALA 10 ­ Avatar in 3D, Ore 18.10, 21.30
infatti, prevista visita alla mostra "Inca ­ Origine tresì l'occasione per ricordare a tutti i cacciato­ POLIZIA MUNICIP.........5274336
e misteri delle civiltà dell'oro" presso il Museo ri che, essendo ormai conclusa la stagione ve­ SAN DONATO MILANESE POLIZIA STRADALE.....5270222 Ô PIEVE FISSIRAGA
di Santa Giulia a Brescia. Il costo di partecipa­ natoria 2009/2010, ai sensi della normativa LOTTA ALLA POLIOMELITE MULTIPLEX CINELANDIA Centro Commerciale Pieve,
zione è di 30 euro comprendente: il pullman, vigente il tesserino venatorio dovrà essere ri­ Alle 20.15 in sala consiliare nell'ambito del MERCATI DI OGGI Tel.: 0371 237012 ­ SALA 1 ­ Scusa ma ti voglio sposa­
l'ingresso e la visita guidata della mostra. La consegnato alla Provincia entro e non oltre il progetto "End polio now" si tiene la proiezione re, Ore 20.15, 22.40 ­ SALA 2 ­ Hackico (cinema di qua­
raccolta delle adesioni è aperta sino al 18 feb­ 31 marzo 2010: per tale adempimento, dovrà del cortometraggio dal titolo "The last inch" e lità), Ore 21.15 ­ SALA 3 ­ Avatar in 3D, Ore 19.50,
braio presso la signora Merli Marika, contat­ essere utilizzata la nuova sede dell'ufficio, una raccolta di fondi per contrastare la polio­ 22.45 ­ SALA 4 ­ Paranormal activity, Ore 20.30, 22.45
tando il numero di telefono 0377­51089. La presso via Haussmann. Per ulteriori informa­ melite a cura del Rotary Club. ­ SALA 5 ­ Amabili resti, Ore 20.00, 22.45 ­ SALA 6 ­ Ba­
partenza è prevista per le ore 14,30 dal piazza­ zioni: tel. 0371/442243 e fax 0371/442369. ciami ancora, Ore 19.50, 22.45
le delle scuole. Sono aperte le iscrizioni. SAN GIULIANO MILANESE
UNA DOMENICA SUGLI SCI CARTA DEI SERVIZI Ô SAN DONATO
LODI Sono aperte sino al 17 febbraio le iscrizioni al­ I sangiulianesi che hanno in mano la Carta re­ TROISI MULTISALA P.zza Dalla Chiesa 6, Tel.: 02
CENTRO DIURNO INTEGRATO la "Gara di sci e snowboard" a Montecampio­ gionale dei servizi, da metà gennaio potranno 55604225 ­ SALA 1 ­ Avatar, Ore 21.15 ­ SALA 2 ­ Ama­
Sono sempre aperte le iscrizioni per il centro ne in programma per domenica 28 febbraio, recarsi in comune per richiedere il pin necessa­ bili resti, Ore 21.30
BAGNOLO CREMASCO P.zza Al­
diurno integrato presso l'A.s.p. Santa Chiara. Il organizzata dal Leo Club Barbarossa di Lodi in rio ad utilizzare la tessera che consentirà di ac­ Ô SAN GIULIANO
c.d.i. è un servizio di accoglienza diurna in gra­ collaborazione con lo Sci Club di Zanica e Isoki­ do Moro
cedere alle pubbliche amministrazioni attraver­ CINEMA ARISTON Via Matteotti 42, Tel.: 02 9846496
do di fornire ai cittadini anziani un sostegno e netic di Milano. I giovani Lions di Lodi devolve­ so la rete web. Per ottenere il codice necessa­ CASALPUSTERLENGO Centrale
CAVACURTA P.zza della Pace Scusa ma ti voglio sposare, Ore 21.15
assistenza alla vita quotidiana: rappresenta, ranno il ricavato alla Missione Matiri in Kenya. rio ad utilizzare l'innovativo sistema elettronico
inoltre, un importante supporto per il nucleo fa­ La partenza in pullman è fissata per le 5 da Co­ i sangiulianesi interessati dovranno recarsi DOVERA Via Farinoli Ô SPINO D'ADDA
miliare. E' possibile frequentare il c.d.i. dal lu­ dogno, a Pieve sul piazzale della Bennet alle presso l'ufficio Information Tecnology del pa­ SAN DONATO MILANESE Via CINEMA VITTORIA Viale Vittoria 6, Tel.: 0373 980106
nedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 19.00, 5,30; alle 8,30 comunque il ritrovo dei concor­ lazzo municipale nei giorni di martedì e giovedì Martiri di Cefalonia Baciami ancora, Ore 21.00
con l'opportunità di scegliere anche singole renti a Montecampione. I costi sono così sca­ dalle 16.30 alle 18. In particolare la scheda ri­
giornate di frequenza. Per informazioni contat­ glionati: 15 euro (pullman) 35 euro (gara + lasciata del Pirellone di cui sono ormai in pos­ FARMACIE DI OGGI
tare l'ufficio relazioni con il pubblico dell'A.s.p. skypass) 50 euro (pullman + gara + skypass). sesso tutti i cittadini vale come Tessera sanita­ TRENI
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9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 8585852 ­ Alessandro 349 3940251 ­ Ales­ codice fiscale e carta nazionale dei servizi.
16.30 al numero di telefono 0371/403.217. sandra 339 7434279. Inoltre, autorizzando il trattamento dei dati, po­
trà essere utilizzata per l'accesso al Sistema
CACCIA E PESCA TRASPORTO PER I MALATI informativo socio sanitario lombardo. Insom­
L'ufficio Caccia e Pesca si è trasferito dalla pre­ Dal primo ottobre 2009 l'Alao ha iniziato il tra­ ma, basta una semplice procedura per rag­
cedente sede (ex Convento San Domenico, via sporto da Lodi all'Humanitas di Rozzano per le giungere agevolmente numerosi servizi, muo­ LODI Ô MILANO CENTRALE
Fanfulla) al Dipartimento Agricoltura ed Am­ persone che devono sottoporsi alla radiotera­ vendosi in uno schema che consentirà ad 6.43; 7.07; 7.20; 7.27; 8.28; 9.58; 10.13; 11.10; 12.13; 13.11; 14.13;
biente Rurale della Provincia di Lodi, sito in Via pia oncologica. Il pulmino può trasportare fino esempio di richiedere la dota scuola, piuttosto BERTONICO 16.08; 16.14; 18..12; 19.10; 20.14; 21.12; 21.29; 22.14; 22.39; 22.46
Haussmann 7 a Lodi (all'interno del Palazzo a un massimo di sette persone oppure cinque che certificati e altri documenti. Alle attività esi­ FARMACIA VITA ­ via Giuseppe LODI Ô MILANO GARIBALDI
della Regione Lombardia, primo piano). L'ora­ più due in carrozzella con partenza da Lodi. Il stenti, in un sistema che si appoggia sempre Garibaldi 72 ­ Tel. 0377/85260 ­ 5.51; 6.13; 6.52; 7.38; 7.48; 9.53; 10.23; 17.15; 22.29
rio di apertura dello sportello dedicato al rila­ servizio è in forma gratuita, ma per coprire le più sulla tecnologia, in base alle prospettive Notturno LODI Ô MILANO LAMBRATE
scio delle Licenze di Pesca sarà il seguente: il spese vive del pulmino l'associazione chiede dovrebbero man mano aggiungersi anche altre 5.51; 6.23; 6.43; 6.52; 7.07; 7.13; 7.20; 7.27; 7.37; 7.38; 7.48; 8.12;
lunedì dalle ore 09.30 alle ore 12.30, il giove­ alle persone che ne usufruiranno un'offerta procedure che i cittadini potranno compiere on CODOGNO 8.28; 9.16; 10.13; 11.10; 12.13; 13.11; 13.41; 14.13; 14.40; 16.08;
dì dalle ore 09.30 alle ore 12.30. Si coglie al­ nella misura che riterranno opportuna. Per ul­ line, direttamente da casa. FARMACIA MOCCHI ­ corso Ro­ 16.14; 16.40; 17.15; 17.22; 17.52; 18.12; 18.53; 19.10; 20.14; 21.12;
ma 62 ­ Tel. 0377/32251 ­ Not­ 21.29; 22.14; 22.29
turno LODI Ô MILANO ROGOREDO
5.51; 6.13; 6.43; 6.52; 7.07; 7.13; 7.20; 7.27; 7.37; 7.38; 7.48; 8.12;
DOMANI OGGI METEO LODI LODI 8.28;9.16;9.53;9.58;10.13;10.23;10.53;11.10;11.23;11.53;12.13;
ZERO FARMACIA COMUNALE 1 ­ via
TERMICO: 12.23; 12.53; 13.11; 13.23; 13.41; 13.53; 14.13; 14.23; 14.40; 14.53;
700 metri San Bassiano 39 ­ Tel. 0371/ 15.23; 15.53; 16.08; 16.14; 16.23; 16.40; 16.53; 17.15; 17.22; 17.23;
Temperatura 410161 ­ Notturno 17.52; 18.12; 18.53; 19.10; 20.14; 21.12; 21.29; 22.14; 22.29
MILANO CENTRALE Ô LODI
Massima 5 PESCHIERA BORROMEO 5.15;5.45;6.20;6.45;7.20;8.20;9.20;11.20;12.20;13.20;14.20;15.20;
FARMACIA COMUNALE 1 ­ Libe­ 15.45;16.20;17.20;17.25;18.20;19.15;20.20;21.15
(alle 13.00) razione 25 ­ Tel. 02/ 5471353 ­ MILANO ROGOREDO Ô LODI
Notturno 5.41; 5.28; 5.59; 6.33; 6.58; 7.33; 7.37; 7.59; 8.34;
LODI Minima -2 9.05; 9.33; 9.35; 10.05; 10.29; 10.35; 11.07; 11.34;
SALERANO SUL LAMBRO 11.35; 12.05; 12.33; 12.35; 12.59; 13.05; 13.34; 13.35;
(alle 6,00) FARMACIA SCARAMUZZA ­ via 13.59; 14.05; 14.33; 14.35; 14.59; 15.05; 15.34; 15.35;
Diaz 2 ­ Tel. 0371/71259 ­ Not­ 15.59; 16.05; 16.33; 16.35; 16.40; 17.32; 17.37; 17.39;
turno 17.52; 18.05; 18.13; 18.34; 18.37; 19.02; 19.03; 19.29;
Umidità alle 13.00 19.37; 20.09; 20.33; 20.37; 21.29; 21.37; 22.37; 23.37
N SAN DONATO MILANESE
FARMACIA COMUNALE 1 ­ piazza MILANO GARIBALDI Ô LODI
Evoluzione: Una nuova 5.15; 7.00; 7.30; 9.15; 9.45; 10.15; 10.45; 11.15; 11.45; 12.15; 12.45;
67% Tevere 22 ­ Tel. 02/5271113 ­
perturbazione atlantica, favorisce Notturno 13.15; 13.45; 14.15; 14.45; 15.15; 15.45; 16.08; 16.15; 17.05; 17.40;
il richiamo di aria umida anche 19.40; 22.09; 23.10
verso la Lombardia. Nubi SOLE SAN GIULIANO MILANESE MILANO LAMBRATE Ô LODI
Oggi Domani 5.20; 5.28; 5.52; 6.27; 7.24; 7.27; 7.43; 8.27; 8.45; 9.27;
prevalenti, salvo qualche schiarita FARMACIA LOMOLINO ­ via Gorki
07.28 17.50 8/a ­ Tel. 02/98241034 ­ Fino 10.22; 11.27; 12.26; 12.45; 13.27; 13.45; 14.26; 14.45;
su Alpi Retiche, con deboli 15.27; 15.53; 16.27; 17.26; 17.27; 17.33; 17.40; 17.53;
ore 21
nevicate inizialmente ancora 18.02; 18.23; 18.27; 18.50; 19.22; 19.23; 19.59; 20.24;
possibili fino in pianura, ma in Oggi il sole sorge alle E tramonta alle 20.27; 21.22; 21.23; 22.25; 23.23
SANT'ANGELO LODIGIANO
rialzo da est fino a 400/700 metri. FARMACIA SPEDALETTI ­ piazza LODI Ô CODOGNO
coperto nevischio Libertà 46 ­ Tel. 0371/90454 ­ 6.33; 6.48; 7.27; 7.49; 8.10; 8.32; 8.53; 9.49; 10.46; 11.54; 12.49; 13.20;
Temperature: in lieve calo LUNA Notturno 14.20; 14.49; 15.20; 16.20; 16.49; 17.10; 18.09; 17.55; 18.23; 18.29;
Venti: In pianura: moderati da 18.41;19.07;19.45;20.09;20.49;21.10;21.45;22.10;23.09;00.10
2010 Mancano 319
ENE; A 2000 m: moderati da S; giorni al VIZZOLO PREDABISSI CODOGNO Ô LODI
Giorni Trascorsi
A 3000 m: moderati da SSO. 46 2011 FARMACIA COMUNALE ­ via Verdi 5.31;5.54;6.23;6.34;6.59;7.16;7.21;7.54;9.00;10.53;12.53;13.22;
Crescente
Fonte: 3BMeteo.com
9 ­ Tel. 02/9830779 ­ Notturno 14.21; 15.53; 15.59; 16.22; 16.55; 17.02; 17.32; 18.32; 18.53; 19.59;
20.53; 21.09; 21.59; 22.09
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010 7
il Cittadino
Sezione

Lodigiano & dintorni

«NON È POSSIBILE CHE OGNI PAESE ABBIA LA SUA AREA PRODUTTIVA». AL CONVEGNO SULLA TUTELA DEL PAESAGGIO ANCHE BONI, GIBELLI E GIORGETTI

Foroni: «Stop alla logistica selvaggia»

«La Provincia deve guidare la crescita urbanistica dei comuni»
n «Non è possi­ CI SARÀ ANCHE BUZZI
bile che ogni co­
mune abbia la
sua area produt­ Sei pretendenti
tiva. Così lo svi­
luppo diventa per la poltrona
confuso. E sul
territorio si mol­
di Lorenzo Guerini
tiplicano i ca­
pannoni». L’alto­
là arriva dal pre­
sidente della
Provincia di Lo­
di, Pietro Foro­
ni, che nel corso
di un convegno
sulla tutela del
paesaggio ha ri­
lanciato la ne­
cessità di una
crescita coordi­
nata nel Lodigia­
no. «In questi an­
ni c’è stata una Qui sopra, l’intervento del presidente della provincia Pietro Foroni; in basso il
corsa a una edi­ folto pubblico presente, fra cui il candidato sindaco per il centrodestra Sergio
ficazione selvag­ Tadi; a sinistra uno dei tanti capannoni di logistica in costruzione nel Lodigiano Stefano Buzzi, medico legale
gia, con costru­
zioni residenzia­ n Arriva a sei il numero dei
li e uno sviluppo candidati in lizza per la pol­
di attività pro­ trona di sindaco di Lodi. Ieri
duttive fondate
sulla logistica.
Strutture che so­
L’assessore regionale: è uscita allo scoperto anche
la lista “Lodi che verrà”, che
ha deciso di scommettere
sull’ex esponente di Forza
no dislocate in
maniera assolu­
tamente caotica ­
«Per anni si è assistito Italia in consiglio provincia­
le, Stefano Buzzi. Sarà lui a
ha sottolineato ­. correre per la carica di primo
La pianificazio­
ne provinciale
a una depauperazione cittadino, nelle elezioni co­
munali di fine marzo. La
non può essere formazione civica correrà da
quindi il racco­
glitore delle pre­
del nostro territorio» sola, senza accordi con gli
schieramenti di centro destra
visioni degli enti o centro sinistra. Sul tappeto,
locali. Al contrario deve essere gui­ armonico, attraverso una valoriz­ ancora da definire, un possi­
da per le amministrazioni». La li­ zazione ambientale ed economica». bile apparentamento con i
nea di marcia è stata tracciata dal Moderata dal docente Mario Spero­ “Giovani lodigiani”, con il
responsabile di palazzo San Cristo­ ni dell’università di Genova, la ta­ portavoce Donato De Ieso.
foro nel corso di un seminario che vola rotonda ha permesso di illu­ L’ufficializzazione dell’intera
si è tenuto sabato mattina nella se­ strare i contenuti del piano paesi­ lista, promossa dallo stesso
de della Provincia, a cui hanno pre­ stico regionale. A enucleare i punti Buzzi, avverrà nel corso della
so parte illustri ospiti. cardine del documento c’era il diri­ settimana. In quell’occasione
Ad aprire i lavori, in una sala dav­ gente del settore paesaggio del Pi­ verranno svelati i nomi di
vero gremita di pubblico, dopo il rellone Diego Terruzzi: «Un prov­ tutti i sostenitori del proget­
saluto del prefetto Peg Strano Ma­ vedimento costruito ­ ha riferito ­ to, che era stato presentato
teria è intervenuto il presidente in stretto rapporto con gli enti lo­ ne di un vincolo paesistico su Sen­ uno stop al meccanismo di far cas­ occupazione». Infine, dopo il di­ alcuni mesi fa come una for­
della commissione Attività produt­ cali e le associazioni, che mira a fa­ na e Somaglia, per evitare la disca­ sa con gli oneri di urbanizzazione scorso del presidente Wwf Lombar­ za liberale e riformista per
tive della Camera, l’esponente del­ vorire una maggiore attenzione al rica. di molti comuni. Aspetto che è sta­ dia, Paola Brambilla, le conclusio­ andare oltre il bipolarismo.
la Lega Nord Andrea Gibelli, che territorio e un approccio integrato Dopo la relazione del biologo Co­ to anche evidenziato dal presiden­ ni sono state affidate al presidente L’indicazione di Buzzi è arri­
ha richiamato sull’esigenza di tute­ per la pianificazione a tutti i livel­ stanzo Rubino, ha quindi preso la te Foroni, per dare indicazioni sul­ della commissione bilancio della vata nel corso di una riunio­
lare la terra come bene non ripro­ li». Diverse sono inoltre le misure parola l’assessore all’urbanistica lo sviluppo della provincia: «Non Camera, l’esponente del Carroccio ne che si è tenuta venerdì
ducibile: «È una risorsa che abbia­ previste per la conservazione del­ della Regione, Davide Boni. «Per dico che la crescita dovrà essere a Giancarlo Giorgetti: «Potremmo sera, che ha di fatto definito
mo il dovere di consegnare ai no­ l’ambiente, tra cui l’istituzione di anni ­ ha specificato ­ abbiamo assi­ impatto zero, perché dobbiamo an­ dire che il territorio è un concetto la scelta di puntare sull’ex
stri figli e per questo va salvaguar­ una fascia di “rispetto” nei pressi stito a una depauperazione del ter­ che guardare avanti ­ ha dichiarato pre economico, che ha a che vedere consigliere “azzurro”. Do­
data ­ ha sostenuto ­. Ciò non signi­ dell’argine maestro del Po, per ritorio, per questo vengono intro­ ­, ma dovrà essere ragionata e fon­ con l’identità di una cultura e di vrebbe sciogliersi invece a
fica che non si possa minimamente bloccare eventuali insediamenti di dotte delle regole precise, così da data sulla perequazione. La Pro­ una terra. E va per questo difeso e breve il nodo dell’accordo con
trasformarla, tuttavia lo sviluppo cave o logistiche. In più è stato ri­ evitare iniziative spot delle singole vincia di Lodi è disposta ad occu­ tutelato». i giovani. «Il confronto è an­
deve essere inserito in un quadro cordato l’impegno per l’indicazio­ amministrazioni». E ha invocato pare nuovo terreno in un’ottica di Matteo Brunello cora aperto ­ spiega De Ieso ­
noi abbiamo avanzato alcune
proposte e stiamo attendendo
riscontri. Il quadro sarà più
definito tra qualche giorno».
Qui a lato
l’abbraccio fra il IL SENATORE PDL HA VISITATO SABATO LA SCUOLA D’ARTE PER DISABILI BERGOGNONE Il simbolo di “Lodi che verrà”
si aggiunge ad altri che han­
senatore del Pdl no già annunciato la volontà
Maurizio di presentarsi per le elezioni
Gasparri e una
disabile durante
la visita alla
scuola d'arte
Gasparri lancia la corsa di Tadi: di fine marzo. In tutto ci sono
già sei aspiranti alla poltrona
di sindaco e oltre una decina
di formazioni in corsa. Si
Bergognone di
viale Pavia;
sotto è con il
candidato
«Possiamo vincere anche a Lodi» sfideranno il primo cittadino
uscente, Lorenzo Guerini,
sostenuto da una composita
coalizione di centrosinistra,
sindaco per il n «Con questi candidati e una clas­ di fronte a un delle consultazioni regionali di formata da partiti come Pd e
centrodestra se dirigente giovane, anche la città nutrito pubbli­ n Il candidato marzo. «Quando si votò nel 2005, la Italia dei valori, Rifondazio­
Sergio Tadi e, a di Lodi darà una risposta positiva co. Al suo fian­ di Pdl e Lega: Lombardia insieme al Veneto furo­ ne e comunisti, oltre a due
destra, Monica al centrodestra». Ne è convinto il co, il presidente «Con noi no le uniche regioni dove vinse il gruppi d’inspirazione civica
Guarischi, presidente dei senatori del Popolo della Provincia, si completerà la centrodestra, mentre nelle altre (“Lodi con Guerini” e “Pro­
candidata del della libertà, Maurizio Gasparri, Pietro Foroni, vinse il centrosinistra. Quest’anno getto Guerini sindaco”). Men­
Pdl al Pirellone che sabato sera è intervenuto per l’assessore pro­ linea diretta fra il risultato elettorale sarà ben di­ tre, sul fronte del centrode­
dare un supporto a Sergio Tadi, vinciale Nancy Lodi, Provincia, verso», ha annunciato fiducioso. E stra, si presenta per l’appun­
l’esponente Pdl in corsa per le co­ Capezzera e la Regione il deputato Corsaro, vice coordina­ tamento del 28 e 29 marzo
munali di Lodi sostenuto anche dal­ collega di giun­ e governo» tore regionale del Pdl, ha conferma­ Sergio Tadi, che è stato indi­
la Lega e dalla lista civica “Insieme ta di palazzo to l’indicazione di Monica Guari­ cato da Pdl, Lega Nord e lista
per il Lodigiano”. E a lanciare la San Cristoforo schi per la corsa al Pirellone. Sarà civica “Insieme per il Lodi­
sua candidatura è arrivato alla Elena Maiocchi, oltre al vice coor­ lei la candidata lodigiana del Pdl al­ giano”. Completano il qua­
Scuola Bergognone di viale Pavia dinatore provinciale del Pdl Gian­ le elezioni regionali, come già auto­ dro, l’Udc che ha come candi­
uno dei massimi rappresentanti del carlo Regali. E naturalmente il can­ revolmente espresso dall’esponente dato sindaco Gabriella Gazzo­
centrodestra, con il deputato Pdl didato sindaco Tadi: «Lodi è uno dei del governo Stefania Craxi. Gaspar­ la, il leader di Forza nuova
Massimo Corsaro. «Con ogni previ­ pochissimi capoluoghi in mano alla ri ha rimarcato anche i risultati Gianmario Invernizzi. E
sione verrà confermata alle elezio­ sinistra che dobbiamo vincere ­ ha raggiunti dal governo Berlusconi, Francesco Milanesi che guida
ni di marzo la gestione del centro­ scandito quest’ultimo ­ per comple­ dalla lotta all’immigrazione clande­ il gruppo dei giovani di “Pri­
destra in Regione Lombardia. È tare quella linea diretta tra capo­ stina al tema della sicurezza. E infi­ mavera lodigiana”. Manca
considerata una delle realtà più ef­ luogo, Provincia, Regione e gover­ ne sulla legge della par condicio, ancora all’appello la forma­
ficienti nel Paese e l’augurio è che il no». E a margine ha anche anticipa­ dopo le polemiche degli ultimi gior­ zione dei Pensionati, vicina a
buon governo della Lombardia si to che, in caso di conquista di palaz­ ni, ha specificato: «La legge c’è e va un accordo con il centro sini­
trasferisca anche nella città Lodi», zo Broletto, e accanto ai molti pro­ rispettata. Certo le disposizioni si stra, mentre “Sinistra ecolo­
ha dichiarato Gasparri. getti in mente per il capoluogo (il possono cambiare, per dare regole gia e libertà” non si presente­
Dopo aver fatto una visita all’inter­ programma verrà presentato in set­ più flessibili. Ad esempio dando un rà per le comunali. Le liste
no dell’istituto d’arte, dove si svol­ timana), realizzerà una “sala stam­ diritto di tribuna a tutti i partiti, dovranno essere presentate
gono diverse attività creative per di­ pa” all’interno del municipio, dota­ con una parte dello spazio in pro­ venerdì 26, dalle 8 alle 20, e
versamente abili, l’ex ministro del­ ta di servizi e attrezzature per gior­ porzione al peso e ai voti che quei sabato 27, dalle 8 alle 12, in
le comunicazioni, che si è interessa­ nalisti. Al centro dell’intervento partiti hanno preso». municipio a Lodi.
to alla struttura, ha preso la parola dell’onorevole Gasparri poi il tema M. B.
8 LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010
Lodi
GENITORI PREOCCUPATI DALL’OBBLIGO DI INDICARE ANCHE UNA SCUOLA “DI RISERVA” NELLE ISCRIZIONI CHE SCATTANO IL 26 FEBBRAIO
Un computer deciderà sulle superiori
Convegno sulla riforma: i corsi partiranno in base alle iscrizioni
n «Troppe ore a scuola, troppe ma­
terie diverse. Il risultato? Quello
che io chiamo la sindrome dell’infa­
rinatura. Il sistema così non funzio­
na». E allora si cambia, dal prossi­
mo settembre. Parte, tra timori e
curiosità, la scuola post riforma. I
primi a vivere cambiamenti intro­
dotti dai tre regolamenti firmati dal
ministro alla pubblica istruzione
Maria Stella Gelmini saranno gli
studenti delle classi prime (e secon­
de solo per i licei) dell’anno scola­
stico 2010/2011. A presentare il nuo­
vo corso della scuola secondaria su­
periore, venerdì sera a Lodi nell’au­
la magna dell’Itis Volta, Max Bru­
schi, consigliere del ministro Gel­
mini e presidente della cabina uni­
ca di regia per la stesura della
riforma, in una serata organizzata
dal Forum provinciale Associazio­
ni genitori scuola, in collaborazio­
ne con l’Ufficio scolastico provin­
ciale.
A dispetto del titolo della serata,
“Parte la riforma, niente paura”,
qualche timore si è affacciato nella
platea di insegnanti, genitori e fu­
turi studenti delle superiori. Innan­
zitutto per i tempi, stretti (dal 26
febbraio al 26 marzo), per le doman­
de di iscrizione, a fronte delle cer­
tezze su corsi e indirizzi arrivate
solo in questi giorni, e in seconda
battuta per l’enigma legato alla
doppia indicazione di scelta, neces­
saria «nel caso in cui, per numero
di studenti insufficiente, non fosse
possibile attivare la classe prescel­
ta» ha chiarito il provveditore Giu­
seppe Bonelli.
Tutte le domande d’iscrizione con­
fluiranno in un centro di elabora­
zione dati regionali che provvederà
allo smistamento di personale e in­
segnanti, in base alle necessità dei
singoli istituti. A fronte dei corsi
presentati da Bruschi e con i pro­
grammi di studio ancora da pubbli­
care (usciranno l’1 marzo sul sito
del ministero e seguiranno lo stesso
iter di commento e partecipazione
della riforma, «per cui abbiamo
sentito più di 10mila persone tra gli
addetti ai lavori» ha spiegato anco­
ra Bruschi), è stato Bonelli a trac­
ciare la mappa della riforma nel Lo­
digiano e a chiarire che «entro apri­
le saremo in grado di sapere se l’of­
ferta formativa del territorio soddi­
sfa la domanda, grazie alla gestione
per la prima volta telematica».
Altra novità pratica l’introduzione
del monte ore annuale per ciascuna
materia, con l’obiettivo di aumenta­
re l’autonomia di insegnanti e scuo­
le nell’utilizzo del tempo, e le lezio­
ni calibrate su 60 minuti anziché 50,
«una scelta che ci permetterà di ri­
sparmiare 125 milioni di euro l’an­
no» ha aggiunto Bruschi. Nono­
stante gli interventi di alcuni geni­
tori e dei rappresentanti dei Genito­
ri democratici di Lodi, è stata ri­
mandata la discussione sui posti di
lavoro a rischio e sui tagli al setto­
re, «che ci sono, è vero, e si aggirano
attorno ai 9 miliardi ­ ha risposto
Bruschi ­: nella politica di rigore
che ci ha salvato dagli effetti nefasti
di questa crisi tutti i ministeri han­
no pagato lacrime e sangue, ma io
sono convinto di una cosa: in Italia
ci sono troppi insegnanti, spesso
male selezionati e con uno stipen­
dio da fame. Per arrivare a regime,
non si può prescindere da un rifor­
ma seria sul reclutamento delle ri­
sorse umane perché in questa scuo­
la ci abbiamo messo buoni macchi­
nari, ma se ci mancano i bravi fer­
rovieri non avremo ottimi risultati
a lungo».
Rossella Mungiello
UN MESE PER DECIDERE
“Macro percorsi” e indirizzi: così vuole la Gelmini
n Dal 26 febbraio al 26 marzo negli uffici di segre­
teria della scuola media di frequenza. Questi tem­
pi e modi per le iscrizioni alla scuola secondaria
superiore post riforma, al via con l’anno scolasti­
co 2010/2011 a partire dalle prime e per i licei
anche per le seconde. Gli studenti delle medie
devono decidere, e in fretta, prima di tutto quale
dei “macro percorsi” scegliere, tra i licei, gli isti­
tuti tecnici e la formazione professionale. Per i
licei, di fronte ai 396 indirizzi attivati in passato, i
ragazzi si troveranno sei alternative: liceo classi­
co (con l’introduzione di una lingua straniera per
il quinquennio), artistico (in tre indirizzi: arti
figurative; architettura, design e ambiente; audio­
visivo, multimedia e scenografia), scientifico (do­
ve le singole scuole potranno attivare opzioni con
pratiche di laboratorio), linguistico (con tre lin­
gue straniere e l’innovazione degli insegnamenti
non linguistici impartiti in lingua straniera dalla
terza liceo), musicale e coreutico (40 in tutta Ita­
lia, in collaborazioni con i conservatori e le acca­
E MARTEDÌ NUOVA KERMESSE CON IL CORTEO DI QUINDICI CARROZZE CHE DALL’ISOLA CAROLINA SFILERÀ PER IL CENTRO STORICO
Un piccolo imperatore per il Carnevale di Lodi
Folla sotto il Broletto per il concorso della Pro loco che premia le mascherine
il Cittadino
demie di danza) e delle scienze umane (che va a
sostituire il vecchio socio­psicopedagogico, con
opzione economico­sociale). Per gli istituti tecnici,
da 10 settori e 39 indirizzi si passa a due settori
(economico e tecnologico) e 11 indirizzi (nel setto­
re economico: amministrativo, finanza e marke­
ting da un lato e turismo dall’altro, mentre in
quello tecnologico si potrà tra meccanica, mecca­ In alto a sinistra i relatori del convegno presso l’Itis, qui sopra il pubblico
tronica ed energia; trasporti e logistica; elettroni­
ca ed elettrotecnica; informatica e telecomunica­
zioni; grafica e comunicazione; chimica, materiali
e biotecnologie; sistema moda; agraria e agroin­
dustria; costruzioni, ambiente e territorio). Gli
istituti professionali saranno invece divisi in due
macrosettori: servizi e industria e artigianato, e
Bonelli: «In aprile saremo in
sei indirizzi. Nel primo i servizi per l’agricoltura
e lo sviluppo rurale, per la manutenzione e l’assi­
stenza tecnica, per i servizi socio­sanitari, per
grado di sapere se l’offerta del
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, per i
servizi commerciali; nel secondo il solo indirizzo
per produzioni artigianali e industriali. territorio soddisfa la domanda»
n Piglio da imperatore, corona ratissimo che stupito la giuria.
d’alloro e tra le mani la celebre li­ La commissione, che ha giudica­
ra. Il concorso delle mascherine to i settantatrè bambini che si so­
della Pro loco di Lodi porta in no iscritti alla tradizionale sele­
trionfo Nerone, costume vestito zione, era composta dall’assesso­
da Mattia Pirola (due anni, di re comunale Giuliana Cominetti,
Boffalora d’Adda). È lui a ritirare Paola Polledri, Maria Concetta
il premio per il miglior travesti­ Sirianni, Wanda Bruttomesso e
mento per il Carnevale 2010, che Pier Antonio Manca.
è andato in scena ieri pomeriggio Il tutto è stato poi accompagnato
sotto i portici del Broletto. Sul da gustose frittelle, zucchero fila­
podio anche la simpatica “gatti­ to e pop corn per tutti i parteci­
na” Sofia Minoia, che si è camuf­ panti. Altro appuntamento da
fata da dolce micio. Cinque anni, non perdere: martedì 16 febbraio,
di Lodi, ha ottenuto il riconosci­ con la sfilata di carrozze con i ca­
mento per il miglior costume fat­ valli della “Fazenda Rocco”. Una
to in casa. E la “presenza” più quindicina di mezzi trainati da
originale è stata giudicata quella stupendi purosangue faranno
di Marianito Stefani (due anni, di bella mostra di sé lungo le mura
Lodi), tutto in bianco e con indu­ della città, per poi giungere in
menti da grande chef. piazza Duomo.
Inoltre tre sono state le medaglie La manifestazione inizierà alle
speciali assegnate dalla giuria: 14 al parco dell’Isola Carolina.
Margherita Gargiulo (ventidue L’iniziativa è organizzata dalla
mesi di Lodi), nei panni del per­ Pro loco, guidata dal suo presi­
sonaggio Minnie; Enrico Speran­ dente Luigi Schiavini, in collabo­
zoso (due anni e mezzo, di Lodi) razione con il comune e il soste­
che ha sfilato con l’eleganza di gno del supermercato Sma di via
un principe, accompagnato dalla Lodivecchio e dell’Unione del
sua dama; e Marco Vitale (due commercio di Lodi.
anni, di Lodi) in un costume colo­ M. B.
In alto a sinistra
il piccolo Nerone
che ha
conquistato il
premio per il
miglior
travestimento
per il Carnevale
2010 a Lodi, qui
sopra un piccolo
Pinocchio (uno
dei premi
della giuria)
e a destra la
“gattina” che ha
conquistato il
premio per il
miglior costume
realizzato in
casa;
a sinistra alcune
delle altre
mascherine
schierate in
piazza Broletto
con un contorno
di agguerriti
genitori pronti a
tifare per i loro
bimbi in
concorso
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010 9
il Cittadino
Lodi
A LODI LA DUE GIORNI DELLA CONFERENZA ORGANIZZATIVA REGIONALE

Il welfare e la crisi:
la sfida delle Acli
è la collaborazione
n Riarticolare la democrazia, ri­
pensare il welfare. Per il presidente
regionale delle Acli Giambattista
Armelloni sono queste le nuove sfi­
de acliste illustrate nella Conferen­
za organizzativa programmatica
tenutasi sabato e ieri nel Teatro del
Viale di Lodi, di fianco alla nuova
sede provinciale delle Acli. Un ap­
puntamento importantissimo al
quale non sono mancati nemmeno
il presidente della Provincia di Lo­
di Pietro Foroni e il sindaco di Lodi
Lorenzo Guerini intervenuti al­
l’apertura dei lavori guidati dal
presiedente provinciale delle Acli
Angelo Peviani accanto agli espo­
nenti lombardi Katia Marazzina,
Carlo Frigerio, Luigia Gariboldi e
Paolo Colombo.
«Con la mia presenza la Provincia
vuole esprimere il proprio ricono­
scimento alle Acli come realtà fon­
damentale nel terzo settore lodigia­
no», ha esordito Foroni. Apporto
positivo sottolineato poi dal sinda­
co Guerini che, ringraziando le
Acli per lo stile sobrio del loro ope­
rato, ha dichiarato: «Dobbiamo co­
struire insieme una socialità in cui
a ciascuno sia garantita piena cit­
tadinanza per superare la stagione
dei diritti e dei doveri e inaugurare
per tutti la stagione della parteci­
pazione».
Parole di speranza che si sono uni­
te ai saluti portati dalla Banca Po­
polare di Milano e dalla responsa­
bile regionale alle politiche sociali
Caterina Perazzo che ha subito sot­
tolineato come Regione Lombardia
e Acli lombarde collaborino da an­
ni al “Tavolo del terzo settore” dove
le Acli siedono da protagoniste in
qualità di associazione che vive la
Regione sul campo, proprio a Quar­
to Oggiaro dove le Acli oggi sono
capofila del progetto sulla coesione
sociale.
Nei due giorni, sono state molte le
autorità che hanno fatto visita al
convegno aclista dove vertici e de­
legati hanno riflettuto sul futuro a
partire da un’indagine Ipsos attra­
verso la quale le Acli hanno inda­
gato sull’immagine dell’associazio­
ne presso la popolazione italiana e
lombarda, rispetto ai risultati noti
nel 2006. Statistica da cui è emerso
un dato complessivo molto interes­
sante. «Alla luce dei dati raccolti ­
ha affermato Luca Comodo ­ le Acli
emergono come realtà politicamen­
te e “valorialmente” trasversale».
A livello nazionale infatti le Acli
vengono concepite come realtà “di
centro” o addirittura apolitica.
Un’associazione molto attenta alle
indicazioni della Chiesa ma ugual­
mente capace di elaborare le pro­
prie scelte in autonomia. Un grup­
po considerato molto utile soprat­
tutto dai cittadini e dai lavoratori
italiani e dove sono ancora gli idea­
li a motivare quell’adesione consi­
stente anche tra i non praticanti in
un’Italia dove nel complesso si par­
tecipa al volontariato per aiutare
GLI OBIETTIVI
Serve un’alleanza contro le nuove povertà
Il vescovo Merisi: «Protezione da garantire»
n «Coesione sociale per una nuova cittadinanza». Alla Conferenza
organizzativa programmatica delle Acli lombarde il presidente Qui sopra
Acli regionale Giambattista Armelloni, il vescovo di Lodi monsi­ alcuni dei
gnor Giuseppe Merisi, il presidente della Fondazione Cariplo Giu­ relatori del
seppe Guzzetti e la vice presidente nazionale Acli Vittoria Boni si convegno
sono confrontati su questa prospettiva alla luce di una società in regionale
cui secondo Armelloni «il ripensamento partecipato del welfare delle Acli
deve diventare opportunità per una riscoperta democrazia; una tenutosi
società dov’è nata una nuova categoria sociale, i vulnerabili, quel sabato e
ceto medio impoverito che a partire da una condizione economica domenica
decorosa si è ritrovato rapidamente ai confini della soglia di po­ presso
vertà». Una realtà per cui le Acli ora sono chiamate a scegliere il cinema
l’attivazione di esperienze diffuse di partecipazione grazie a una teatro
collaborazione fra pubblico e terzo settore, in cui lo Stato si assu­ del Viale
ma la responsabilità dei vulnerabili accanto agli sforzi del terzo a Lodi, con
settore forte di un enorme capitale di relazioni. Prospettive accol­ l’intervento
te dalla dottoressa Boni che ha ricordato alle Acli di insistere a del vescovo
livello istituzionale «affinché venga riaffermata la centralità della monsignor
persona all’interno del lavoro e dei livelli essenziali di assistenza». Giuseppe
Il tutto, in linea con il pensiero del dottor Guzzetti che ricordando Merisi,
i progetti della sua Fondazione ha sottolineato l’importanza di a sinistra il
proporre iniziative valide per tutta la comunità affiancando le pubblico di
associazioni. Un agire congiunto finalizzato a quella coesione so­ delegati e
ciale che secondo monsignor Merisi deve guardare al bene comune rappresen­
con occhio buono anche alla luce dell’anno europeo contro la po­ tanti di tutte
vertà che si combatte «eliminando la povertà infantile, garantendo le Acli
un livello minimo di protezione sociale, pari accesso ai servizi lombarde che
sociali e a una diminuzione del tasso di disoccupazione». ha riempito
la sala
fornendo un
prezioso
contributo di
riflessioni
per il futuro
GLI INCIDENTI, NON GRAVI, SONO AVVENUTI IN VIA DEFENDENTE E IN VIA MILITE IGNOTO
Due schianti in città nel week end
Auto distrutte contro alberi e pali
n Due incidenti stradali si so­ tazioni più vicine. Sul posto è
no verificati sabato in città, en­ arrivata quindi una pattuglia
trambi finiti con auto finite sui della polizia locale per i rilievi
marciapiedi. Niente di grave e la viabilità, mentre i tecnici
per fortuna, anche se i condu­ dell’Enel hanno effettuato l’in­
centi sono stati accompagnati tervento di emergenza per ri­
al pronto soccorso per accerta­ pristinare l’illuminazione.
menti. Il primo si è verificato a L’auto invece, ormai distrutta,
metà mattina in via Defenden­ è stata rimossa da un carro at­
te. Per cause ancora da chiari­ trezzi di Baggi.
La consegna della spilla d’oro al volontario lodigiano Franco Uggeri (a destra) re, infatti, una Opel Corsa di­ Sabato sera, invece, a metà di
retta verso il ponte dell’Adda è via Milite Ignoto, un’auto con­
gli altri e per stare con gli altri. za di don Gianfranco Pizzamiglio, finita contro un lampione a la­ dotta da un filippino di 24 anni
Un quadro che nel weekend ha fat­ assistente spirituale delle Acli dio­ to della strada, in prossimità residente in città è finita con­
to da sfondo ai lavori programmati­ cesane di Lodi. della curva davanti alla sede tro un albero a lato della stra­
ci delle Acli Lombarde che hanno Un riconoscimento prezioso è an­ dell’ufficio immigrazione della da. In questo caso sono interve­
tracciato le prospettive del loro dato ai volontari delle 11 province questura dove sono in corso dei nuti gli agenti della polizia
cammino illuminato come sempre lombarde militanti dell’Associazio­ lavori stradali per il rifacimen­ stradale, che nel corso dei rilie­
dalla Parola di Dio, ascoltata anche ne volontari Acli Lombardia tra to del marciapiede. L’auto in vi hanno sottoposto lo stranie­
nella Santa Messa presieduta dal cui l’aclista Lodigiano Franco Ug­ ogni caso ha abbattuto un lam­ ro a gli esami per capire se
vescovo di Lodi e nella lectio divina geri. pione, che è caduto sopra un al­ avesse bevuto o assunto stupe­
di don Roberto Vignolo alla presen­ Sara Gambarini bero e ha “minacciato” le abi­ facenti. Soccorsi in ambulanza per i conducenti

BRUCIATO NELLA NOTTE UNO STRISCIONE DI PROTESTA AFFISSO DAI LAVORATORI FRA VIA BASSI E PIAZZA OSPITALE ANNIVERSARIO LUTTO
15.2.2009 15.2.2010 E’ mancata all’affetto dei suoi cari

Un rogo al presidio del Fatebenefratelli

n È stato bruciato nella notte tra sa­
bato e domenica uno striscione di
protesta dei lavoratori del Fatebene­
fratelli esposto in piazza San Fran­
cesco a Lodi, davanti alla sede del­
l’Asl, dove si tiene il presidio per­
manente organizzato da lavoratori e
Confsal. Non ci sono stati altri dan­
ni a strutture o persone.
Come tutte le notti, nel camper si
trovavano due persone che però
dormivano e non si sono accorte di
nulla. Soltanto al mattino i due lavo­
ratori hanno notato l’assenza dello
striscione: inizialmente hanno pen­
sato che fosse stato strappato, ma
poi si sono avvicinati e hanno capi­
to che era stato bruciato durante la
notte, c’era ancora la presenza di ce­
nere e resti carbonizzati a testimo­
niare l’accaduto. Chiamato il “112”
per un primo sopralluogo, nel pri­
mo pomeriggio i lavoratori hanno
sporto ufficialmente denuncia con­
tro ignoti.
Non è la prima volta che il camper
presidio dei lavoratori del Fatebene­
fratelli viene preso di mira da igno­
ti. Subito al suo allestimento, un
Il punto in cui si trovava lo striscione, in passato c'erano stati altri atti di vandalismo
mese fa, i lavoratori erano stati ber­
sagliati da insulti da alcune auto di
passaggio, e in un’occasione, sem­
pre di notte, contro il camper erano
state lanciate diverse custodie di cd­
rom. Quella volta fu informata la
polizia e da allora si sono intensifi­
cati i passaggi di controllo notturno
delle forze dell’ordine. «Ma non sap­
piamo se si tratti di un semplice epi­
sodio di vandalismo oppure se vo­
lessero colpire noi in quanto lavora­
tori del Fatebenefratelli ­ dicono i la­
voratori del presidio ­. Certo, qual­
che tensione nella lunga trattativa
c’è stata, anche per i trasferimenti
delle pazienti dalla Rsa psichiatrica
di Codogno, ma ci sembra difficile
pensare che le cose siano collegate.
Forse si tratta di qualcuno che ci ha
presi di mira per altri motivi».
Nonostante l’accordo firmato da
Cgil, Cisl e Uil con l’azienda, alcuni
lavoratori del Fatebenefratelli e la
Confsal continuano a protestare
contro l’intesa perché in diversi
punti non avrebbe soddisfatto pie­
namente le richieste dei dipendenti,
in particolare sulla possibilità di ri­
qualificare i lavoratori in cassa in­
tegrazione mantenendoli sul posto
di lavoro. E sul fronte del lavoro,
martedì comincerà il servizio della
società esterna Eiace alle pulizie:
da quel giorno i lavoratori del Fate­
benefratelli del settore che hanno
deciso di andare in cassa integra­
zione per riqualificarsi e rientrare
in azienda con altre mansioni sa­
ranno a casa in permesso retribui­
to, in attesa dell’avvio dell’ammor­
tizzatore sociale.
A. B.
MARIA ROSARIA VINCITORIO
in LEONE
Il ricordo è sempre più vivo.
Aldo e Elisa.
Una S.Messa sarà celebrata mar­
tedì 16 febbraio alle ore 18 nella
chiesa parrocchiale di San Giulia­
no Martire.
San Giuliano Milanese, 15 febbra­
io 2010
DANIELA VIGORELLI
in QUINTINI
di anni 61
Ne danno il triste annuncio il ma­
rito Giancarlo, i figli Patrizia, Si­
mone e Alberto, la mamma Vitto­
rina, la sorella Maria Teresa con il
marito Marco, gli zii, le zie, i co­
gnati, le cognate, i nipoti e pa­
renti tutti.
I funerali avranno luogo oggi, lu­
nedì 15 alle ore 14.45, partendo
dall’abitazione in Lodi Vecchio,
via Codazzi n. 24/B, per la chiesa
parrocchiale indi al cimitero loca­
le.
Si ringraziano anticipatamente
tutti coloro che parteciperanno
alle esequie funebri.
Lodi Vecchio, 15 febbraio 2010
Impresa Funebre F.lli Vismara
Lodi ­ Tel. 0371.421806/07
Lodi Vecchio ­ Tel. 0371.752892
10
Sudmilano
I COBAS ANNUNCIANO NUOVE PROTESTE DAVANTI ALLA GLS MENTRE IERI ALLA ORTOFIN DI LISCATE E CALEPPIO HANNO RAGGIUNTO UN ACCORDO
Cerro, denunce in arrivo dopo gli scontri
Tre i manifestanti feriti, «la manifestazione non era autorizzata»
CERRO Scontri alla Gls di Cerro, i
manifestanti rischiano la denuncia.
Ma lo Slai Cobas non si arrende:
«Siamo pronti a mobilitarci di nuo­
vo». In queste ore, infatti, le forze
dell’ordine stanno procedendo al­
l’identificazione di coloro che vener­
dì sera hanno partecipato alla mani­
festazione davanti ai cancelli della
ditta di logistica nella zona indu­
striale di Cerro. Nei prossimi gior­
ni, quindi, per loro potrebbe scatta­
re la denuncia per manifestazione
non autorizzata che, disciplinata
dall’articolo 18 del testo unico di
pubblica sicurezza, prevede “l’arre­
sto sino a 6 mesi oltre a un’ammen­
da pecuniaria”. Nel frattempo, però,
lo Slai­Cobas va avanti per la sua
strada: «Rispetto a venerdì la situa­
zione non è assolutamente mutata ­
ha chiarito Aldo Milani, coordinato­
re provinciale del sindacato autono­
mo ­. Davanti alle nostre richieste,
infatti, l’azienda continua a fare
orecchie da mercante». I lavoratori
chiedono il pagamento di tutte le
ore lavorate, ma anche una distribu­
zione più equa dei carichi di lavoro,
delle turnazioni, dell’orario e degli
straordinari. «E se pensano che per
scoraggiarci basti una carica della
polizia si sbagliano di grosso ­ ha in­
calzato Milani ­. Anche perchè sino
a prova contraria il diritto allo scio­
pero è costituzionalmente garantito.
Ecco perchè nei prossimi giorni sia­
mo pronti a mobilitarci di nuovo».
La tensione alla Gls, insomma, con­
tinua a rimanere alta. Venerdì sera
un centinaio di dipendenti della coo­
perativa Papavero (che lavorano alla
Gls) si sono radunati davanti alla
ditta di logistica dove, per la secon­
da volta nel giro di una decina di
giorni, volevano impedire l’ingresso
dei camion. Alla Papavero lavorano
soprattutto giovani extracomunita­
ri residenti nel Sudmilano, ma l’al­
tra sera a manifestare con loro
c’erano anche lavoratori di Turate,
Origgio, Settala, Brembio e attivisti
dei centri sociali milanesi. Ad atten­
derli però c’erano un centinaio tra
MELEGNANO n DOPO LE POLEMICHE DEL 2009 L'ASSOCIAZIONE DETTA LE SUE CONDIZIONI
L’Anpi ora apre al centrodestra:
«Pronti fare insieme il 25 Aprile»
L’assemblea dell'Anpi tenutasi sabato a Melegnano: la presidente Gandini lascia
MELEGNANO L’Anpi di Melegnano
rinnova i vertici e detta le condizio­
ni per un 25 Aprile unitario. Nella
mattinata di sabato, infatti, la sezio­
ne cittadina dell’Anpi ha provvedu­
to al rinnovo del consiglio direttivo,
che nei prossimi anni sarà compo­
sto da Sergio Goglio, Maurizio Mar­
gutti, Giovanni D’Angelo, Nicola
Borzi, Angela Bedoni, Sergio Foga­
gnolo, Rita Gandini, Giuseppe Ar­
mundi, Ave Albertini, Luciano Dos­
sena e Camilla Sciannamblo. Nei
prossimi giorni, poi, il direttivo no­
minerà il nuovo presidente, dopo
che Gandini ha annunciato la vo­
lontà di rinunciare alla carica.
«Ci sono in lizza due o tre nomi per
la successione ­ ha fatto sapere Go­
glio ­, su cui saremo chiamati a de­
cidere». Ma sono anche altre le sca­
denze che attendono l’Anpi: in par­
ticolare, dopo le roventi polemiche
del 2009, la storica associazione lo­
cale dovrà decidere come festeggia­
re il 25 Aprile 2010. Per la prima vol­
ta nella storia della città, infatti,
l’anno scorso a Melegnano sono an­
date in scena due manifestazioni di­
stinte, da un lato quella organizzata
dall’amministrazione di centrode­
Una carica della polizia alla Gls di Cerro per costringere i manifestanti a lasciar passare i camion diretti ai capannoni
carabinieri e poliziotti in tenuta an­
tisommossa. Di qui una serie di taf­
ferugli tra i manifestanti e le forze
dell’ordine, che attorno alle 22 han­
no caricato i lavoratori, liberando
così la strada per il passaggio dei ca­
mion, che sono quindi riusciti a su­
perare il presidio e a varcare i can­
celli della logistica. Alla fine il bi­
lancio della notte di tensione, che si
è conclusa attorno alle 2, parla di
due manifestanti contusi e traspor­
tati in ospedale, con prognosi di 10 e
2 giorni, e di un altro che è stato in­
vece medicato sul posto. Ieri pome­
riggio, intanto, si è svolto un sit­in
di protesta davanti agli stabilimenti
Ortofin di Liscate e Caleppio di Set­
tala, al termine del quale la proprie­
tà e i lavoratori hanno raggiunto
l’accordo.
Stefano Cornalba
stra e dall’altra quella invece predi­
sposta dall’Anpi. Un evento decisa­
mente insolito, insomma, che non a
caso ha ricevuto addirittura un’eco
nazionale. Il deputato melegnanese
Erminio Quartiani ha infatti pre­
sentato un’interrogazione in Parla­
mento, ma della questione ha avuto
modo di parlare anche il ministro
della Difesa Ignazio La Russa. «Per
quest’anno siamo pronti a un 25
Aprile unitario ­ ha chiarito sabato
mattina Gandini ­, purché però Pa­
lazzo Broletto non stravolga la sto­
ria». Concetti ribaditi da Borzi:
«Perchè non è possibile mettere sul­
lo stesso piano i repubblichini e i
partigiani, come invece ha fatto
l’anno scorso l’amministrazione di
centrodestra».
Ecco perchè nelle prossime setti­
mane l’Anpi chiederà un incontro a
Palazzo Broletto per decidere il da
farsi. Nel frattempo, Margutti, Fo­
gagnolo e Bedoni hanno esortato il
movimento «ad aprirsi alla città
con una serie di iniziative su fatti
storici in parte dimenticati, che po­
trebbero raccogliere l’interesse del­
la popolazione locale».
S. C.
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
In coma dopo l’appendicite,
nessuna certezza per Sara
VIZZOLO Sara apre gli occhi e guarda Vizzolo, anche se finora nessuno gli
intorno a sé. Sembra che sia sveglia, ha dato false illusioni.
che possa sentire e vedere le tante Intanto nella stanza di Sara si alter­
persone che le stanno accanto, anche nano gli amici e i compagni di classe.
se i medici parlano di “riflessi incon­ La ragazza frequentava infatti una
dizionati” slegati dalla sua volontà. scuola professionale di Pavia, era in
Ma la verità è che al momento nessu­ prima e aveva scelto l’indirizzo “sala
no può dire se la 16enne finita in co­ bar” («il suo sogno era fare la bari­
ma dopo un’operazione di appendici­ sta» dice il padre), mentre nel tempo
te sia “presente” o se nella sua testa libero andava all’oratorio di Valera
ci sia solo il buio, per saperlo biso­ Fratta. «Ci sono tanti amici che ven­
gnerà aspettare gono a trovarla
molti mesi. «Noi ogni giorno, non
le parliamo insie­ resta mai sola. La
me tutto il giorno sorella le ha por­
e le facciamo sen­ tato gli mp3 con
tire la sua musica la sua musica
preferita» dicono preferita, la Pau­
i g enitori, a g ­ sini, Renga e altri
grappati a un filo cantanti che non
di speranza. Al­ conosco. Alter­
cuni giorni fa la niamo la musica
ragazza è stata alle parole e cer­
trasferita dalla chiamo di stare
MELEGNANO rianimazione del­ sempre con lei,
l’ospedale San anche se abbia­
Buca traditrice nei pressi del cimitero: Gerardo di Mon­
za alla riabilita­
mo un’altra figlia
e ora, dopo un
zione. I suoi orga­ mese, abbiamo
automobilista spezza ruota e semiasse ni ora funziona­
no bene e lei po­ L’ospedale di Vizzolo Predabissi
dovuto riprende­
re il lavoro. Il re­
n Gravi danni per una macchina finita in una buca “killer” a trebbe anche re­ parto è diventato
Melegnano. Ieri mattina una trentatreenne residente a Vizzolo spirare da sola, ma viene aiutata da una piccola famiglia, medici e infer­
Predabissi stava viaggiando alla guida della sua Mercedes clas­ una macchina che le tiene umidifica­ mieri sono bravissimi, ogni mez­
se A lungo la via Cerca Vecchia, strada in prossimità del cimi­ to il corpo. Per mangiare, invece, ha z’ora vengono a sistemarla e a cam­
tero cittadino che conduce alla provinciale Cerca. Improvvisa­ un sondino collegato allo stomaco. «I biarle posizione». Ogni tanto, come
mente, però, l’auto della giovane è transitata sopra una buca medici ci hanno detto che ci vorran­ detto, Sara apre gli occhi, ma per i
piuttosto profonda, che si trovava proprio in mezzo alla carreg­ no almeno sei o sette mesi per valu­ medici quelli sono “riflessi incondi­
giata stradale. L’incidente ha richiesto l’intervento in via Cer­ tare i danni cerebrali che ha subito» zionati”: loro, finché non vedranno
ca Vecchia di una pattuglia della polizia locale di Melegnano, i spiegano i genitori, già pronti ad af­ una reazione a uno stimolo, non po­
cui agenti hanno rilevato la rottura del cerchione e di un se­ frontare questo lungo calvario. tranno affermare che lei sia “presen­
miasse anteriore della macchina. Gli agenti della polizia locale Loro comunque non si arrendono e te” e sia in grado di vedere e sentire
hanno infine completato i rilievi di rito, mentre in questi gior­ restano aggrappati alla speranza di le persone che fanno il tifo per lei e
ni i tecnici del settore dovrebbero intervenire per coprire la poterla riabbracciare così come era pregano e sperano di poterla riab­
“voragine”. Prima che qualche motociclista abbia la peggio. prima di quel maledetto giorno in bracciare presto.
cui è stata operata di appendicite a Davide Cagnola
VIZZOLO
«I socialisti non sono
alleati con Vendola,
abbiamo idee chiare»
n «Nessun socialista a Vizzo­
lo, ma penso nemmeno in
tutta la Lombardia, ha mai
aderito a Sinistra, ecologia e
libertà, il movimento di sini­
stra che si identifica nel lea­
der Nichi Vendola». La preci­
sazione, che cade nelle ulti­
me complesse manovre pree­
lettorali a Vizzolo Predabis­
si, l’unico comune del Sudmi­
lano che vota il sindaco il 28
e 29 marzo, arriva da Luigi
Fusto, tesserato Psi, consi­
gliere comunale di opposizio­
ne, componente del direttivo
provinciale socialista. Fusto
interviene per mettere chia­
rezza nelle voci che vorrebbe­
ro i socialisti, anche nel con­
testo vizzolese, “migrati”
verso Sinistra, ecologia e
libertà, il progetto che si
muove tra Partito democrati­
co e Rifondazione, avendo nel
governatore ricandidato
della regione Puglia il volto
più noto. Fusto scandisce
l’inesistenza di una transizio­
ne: «Ma quando mai i sociali­
sti sono entrati in Sinistra,
ecologia e libertà: noi siamo
autonomi. Chi sta con il se­
gretario nazionale Riccardo
Nencini ha un partito suo, il
Partito socialista italiano,
senza bisogno di andarne a
cercarne altri, quindi nem­
meno quello di Vendola. La
medesima regola vale per
tutta la Lombardia, quindi
anche a Vizzolo. I socialisti
stanno con il centrosinistra e
perciò a Vizzolo sostengono
la candidatura di Mario Maz­
za. Ma da soli, senza Sinistra
democratica e gruppi vari di
area “vendoliana”».
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
SAN GIULIANO n RFI LA RITIENE TROPPO VICINA ALLO SCALO STORICO E C’È IL RISCHIO DI PERDERE 3 MILIONI DI EURO DAI CARABINIERI
Stazione, corsa contro il tempo
Il sindaco oggi a Roma per la nuova fermata “Tolstoj”
SAN GIULIANO Nel ten­
tativo di evitare che
vada in fumo il pro­
getto di metropolita­
na leggera con ferma­
ta in via Tolstoj il sin­
daco Gina Greco e
l’assessore Iginio
G r a n at a s t a m a n e
vanno a Roma a in­
contrare i rappresen­
tanti di Rfi (Rete fer­
roviaria italiana). E
nella serata di doma­
ni a partire dalle 21
nel corso di un incon­
tro pubblico in aula
consiliare sono stati
invitati a prendere la
parola i principali at­
tori legati a questa
scommessa giocata
sulla mobilità del Su­
dmilano. Nel delicato
conto alla rovescia le­
gato al termine previ­
sto nell’accordo di
programma ­ che fis­
sava il 28 febbraio co­
me data entro cui se
non fosse stata chiu­
sa la partita i 3 milio­
ni di euro derivanti
dall’operazione im­
mobiliare ex Blue Re­
sidence avrebbero do­
vuto essere destinati
ad altra causa ­, il pri­
mo cittadino sangiu­
lianese si è mostrato
quindi pronto a fare
pressing su Rfi, che La vecchia stazione di San Giuliano: è a rischio il progetto della fermata “bis” a Zivido
in sostanza ha detto
«no» a due stazioni vicine. Dal
momento che viene esclusa a
priori l’ipotesi di chiudere la sta­
zione storica per vedere decollare
un nuovo punto di riferimento
per i pendolari, l’esecutivo di cen­
tro sinistra tenterà un nuovo pas­
so. «In merito alla situazione rela­
tiva alla nuova fermata di via
Tolstoj ­ ha sottolineato il sindaco
Greco ­, ribadisco la volontà del­
l’amministrazione comunale,
congiuntamente all’impegno por­
tato avanti dall’Associazione Pro­
moZivido, di coinvolgere tutte le
forze politiche e associative del primo cittadino e
territorio, in una decisa opera di d u e a s s e s s o r i
pressione nei confronti di Rfi e
Regione Lombardia per invitare cuzione del man­
questi enti ad assumersi le re­ dato di governo
sponsabilità a loro deputate e a
garantire ai nostri cittadini, dopo
le promesse degli scorsi anni, la
realizzazione del nuovo collega­
mento diretto con la città di Mila­
no».
Sull’ambiziosa partita che ha alle
spalle un iter di dieci anni, dopo
l’incontro promosso dalla delega­
zione civica di Zivido, nei prossi­
mi giorni sono così previste nuo­ zione di centrosi­ Sopra al centro il sindaco Andena, a destra il pubblico
ve battute, con il coinvolgimento nistra, dopo che
anche dei sangiulianesi, i quali
sono invitati a unirsi al pubblico
nella serata di martedì, in cui è
prevista la partecipazione di rap­
presentanti di Provincia e Regio­
ne. È scattata così la corsa contro re troppo piccola per ospitare tutti i
il tempo, sebbene in realtà l’asses­
sore Granata su questo fronte ab­
bia recentemente tranquillizzato
i cittadini, spiegando che il ter­
mine è prorogabile. Rimane però
sostanziale il raggiungimento di
un’intesa tra tutti gli enti che do­ minoranze di fronte al possibile ri­ mento di una legislatura.
vranno compiere un passo corale,
per dotare quest’area di Sudmila­
no di un nuovo strategico servizio
che conta su un piano di fermate
frequenti e veloci.
Giulia Cerboni tivo rispetto agli ultimi anni di go­
DALLA PRIMA PAGINA
Sgomberati
50 ragazzini
della scuola
aveva trovato rifugio. Altri
gruppi sono stati sgomberati
da altre parti della città di Mi­
lano. Con il risultato che diver­
se persone (uomini, donne e
bambini) si sono ritrovati al
freddo, privi di un seppur pre­
cario riparo.
Questo fatto, al di là di ogni
altra considerazione, ci addolo­
ra e preoccupa. Teniamo conto,
ad esempio, che tra le 120 per­
sone di Chiaravalle risulta ci
fossero anche una cinquantina
di ragazzini, che ­ secondo
quanto ci riferiscono i volonta­
ri della comunità di Sant’Egi­
dio che li seguivano ­ frequen­
L C
A MINORANZA: « RITICHIAMO IL PASSATO MA NON VOGLIAMO CHE SIA UN COMMISSARIO PREFETTIZIO A PRENDERE DECISIONI IMPORTANTI»
Mediglia, Andena andrà avanti con due “tecnici”
Il sindaco gestirà il comune con due assessori esterni e voti dell’opposizione
MEDIGLIA Giunta a
tre, formata dal
esterni, e prose­
af fidato a una
maggioranza «va­
riabile». Il sinda­
co Carla Andena
ha invocato il
senso di respon­
sabilità di tutto il
consiglio comu­
nale, ex maggio­
ranza e opposi­
la coalizione che le ha permesso di
vincere le elezioni si è sfaldata. Il fu­ gno perché «non vogliamo un com­
turo di Mediglia è stato rappresenta­
to durante il dibattito andato in sce­
na venerdì sera, in un’aula consiglia­
cittadini spettatori. Sul tavolo tre sbagli commessi», il Pd mette sul ta­
punti fondamentali da chiarire: i volo interventi non più procrastina­ un nuovo gruppo consigliare e ri­ dirittura di lasciare il consiglio (Li­ breve nominerà due assessori ester­
motivi del licenziamento in massa di
tutti gli assessori; la loro posizione
relativamente al tentativo di sfidu­
ciare il sindaco; la posizione delle
baltone politico, con loro a soccorso
del primo cittadino. Partiamo pro­ dei gruppi di minoranza si aggiun­
prio da quest’ultimo punto, perché
tutti e sette i consiglieri di minoran­
za hanno espresso un giudizio nega­
tavano in parte le scuole del
quartiere. Qualche genitore,
nonostante l’arrivo delle ruspe
e degli agenti, ha inteso accom­
pagnarli lo stesso in classe,
forse con la speranza di garan­
tire almeno a loro qualche ora
di caldo in più ed una giornata
meno traumatica.
La stragrande maggioranza,
come è accaduto a seguito di
tutti i precedenti sgomberi, a
scuola invece stamattina non
c’è andata e non ci andrà nem­
meno domani.
Che cosa abbiamo ottenuto? Mi
chiedo quale fiducia nelle isti­
tuzioni potrà avere quel ragaz­
zino che martedì, mentre pre­
parava la cartella con i libri
l’astuccio e i quaderni, ha visto
uomini in divisa ordinare ai
suoi genitori di sbaraccare e
poi vedere le ruspe buttare giù
la sola casa che ha. Intuiamo
tutti come queste scelte e que­
sti interventi finiscano per
annullare gli sforzi di chi tenta
un seppur timido processo di
verno, ma si dicono pronti al soste­
missario prefettizio che prenda deci­
sioni importanti per il nostro terri­
torio». La Fenice offre al sindaco la
possibilità di «riscattarsi dai tanti nea alle regionali. Per loro Liviana
bili da portare avanti e suggerisce ai spetto agli ex colleghi di Mediglia Li­ no Porcelli), chi invece è pronto a ri­ ni, per la cosiddetta giunta tecnica,
“frondisti” di dimettersi, infine Sini­ bera dice che hanno messo in atto un
stra per Mediglia paragona Carla «fantozziano espediente escogitato
Andena al capro espiatorio del falli­ da qualcuno per assurgere al ruolo di aver trattato gli ex rappresentanti
Ai sette possibili voti dei consiglieri anche il gruppo del Pdl, accusati di Bassotti” cambiando le serrature
gono quelli dei “fedelissimi” al pri­ ex maggioranza (sebbene con 10 con­
mo cittadino, che si sono schierati
per il no al tentato “golpe” ordito per meroso). Loro spiegano che il licen­
le elezioni anticipate in contempora­
integrazione.
Vorrei però fare anche un’altra
considerazione. Secondo una
ricerca condotta dalla Caritas e
dall’Ismu a gennaio del 2007 a
Milano i rom presenti erano
4130 circa. Il censimento realiz­
zato dalla Prefettura all’inizio
del 2008 ne contava 3562, ma
non teneva conto dei giostrai e
delle persone che vivevano in
appartamenti. Questi dati non
ci consentono di verificare se la
politica degli sgomberi sia ser­
vita ad allontanare dalla città i
rom, a “ripulirla” dalla loro
presenza, come si dice con
un’espressione piuttosto infeli­
ce. Sappiamo però che la metà
dei 120 di Chiaravalle si erano
accampati in quella zona dopo
essere stati sgomberati da altre
zone della città. Il che, almeno
in questo caso, la dice lunga
sull’efficacia delle misure di
forza, anche qualora non voles­
simo mettere in discussione la
loro legittimità morale.
Che cosa si dovrebbe fare allo­
11
Sudmilano
Furti d’auto,
arrestati
due moldavi
giovanissimi
MEDIGLIA n Rubavano au­
to nel Sudmila­ n Erano
no: i carabinie­ a Segrate,
Schianti a raffica sabato pomeriggio: r i d i S e g r at e ora si indaga
hanno arresta­ su una serie
un tir proietta un furgone in un piazzale to in flagranza
d i r e a t o d u e di colpi simili
n Strade in tilt dalle 13 alle 15 per gli incidenti a raffica moldavi mentre avvenuti
rilevati sabato scorso da una pattuglia della polizia locale cercavano di ru­ in tutto il
di Mediglia, tra l’ex statale Paullese, la Cerca e la strada bare un’auto­ Sudmilano
comunale 723 per Triginto. In una circostanza un furgone è mobile: si tratta
stato travolto da un tir, e, dopo aver pattinato sull’asfalto, di un 18enne e
ha abbattuto la siepe dall’altra parte della strada sull’arte­ di un minorenne. Probabilmente
ria 723. Uno schianto violentissimo e spettacolare, che mi­ avevano già colpito altre volte, a
racolosamente ha visto incolumi entrambi i conducenti. Peschiera e a Mombretto di Medi­
Più serio invece un frontale tra due auto sulla Cerca e un glia, dove nell’ultimo periodo c’è
tamponamento sulla Paullese. La collisione tra i due veico­ stato un incremento di furti all’in­
li pesanti, intorno alle 15, è stato l’ultimo incidente avve­ terno delle automobili. Sono in
nuto. Si è reso necessario l’intervento del soccorso stradale corso ulteriori accertamenti da
e quello della polizia provinciale per la viabilità. Un auto­ parte dell’Arma. I due sono stati
carro Citroen Berlingo che viaggiava in direzione Crema ha bloccati intorno alle 9 a Segrate in
accostato verso un accesso privato e su uno spiazzo ha ef­ via Roma, nel corso di un control­
fettuato un inversione di marcia, mentre dalla direzione lo. Molti dei cittadini della zona in
opposta diretto a Milano sopraggiungeva un camion per il quella fascia oraria sono assenti, e
trasporto merci, un bestione da 12.000 di cilindrata che i malintezionati ne approfittano.
non ha potuto evitare la collisione. L’autocarro è stato cen­ Infatti i militari della stazione dei
trato sulla fiancata e catapultato oltre la siepe a due passi carabinieri sono riusciti ad indivi­
da un noto esercizio commerciale. Prima, alle 13.30, si è duare la coppia di ladri, N.G., 18
verificato un altro episodio che ha coinvolto due veicoli, anni, ed il minorenne I.A., entram­
una Citroen C5 condotta da S. D, 35 anni di Abano Terme, e bi in Italia senza fissa dimora e la­
una Seat Ibiza con a bordo B. R., 45 anni di Peschiera. La voro. Stavano cercano di imposses­
prima macchina, che usciva da via Pinturicchio a Mombret­ sarsi di una Renault Twingo di
to per immettersi sulla Cerca, è andata a sbattere contro proprietà di un 55enne residente a
l’altra automobile che era in marcia sulla provinciale in Segrate. Avevano appena forzato la
direzione Melegnano. Un frontale: il conducente dell’Ibiza portiera e il dispositivo di accen­
se l’è cavata con 7 giorni di prognosi. Infine un tampona­ sione. Il minore associato è stato
mento alle 14, al chilometro 700 della Paullese. L’Opel Cor­ fermato e affidato al centro di pri­
sa guidata da L. I. V., 46 anni di Crema, ha tamponato la ma accoglienza “Beccaria” di Mila­
Fiat Seicento condotta da M. A., 33 anni di Merlino. Fortu­ no, mentre il complice è stato arre­
natamente solo qualche contusione per le due donne al vo­ stato e trattenuto presso le camere
lante. di sicurezza in attesa del rito diret­
tissimo che verrà celebrato oggi.
goccia. Tra gli assessori “dimissio­ ma. Quello che farà il sindaco lo ha
Bunucci annuncia la formazione di nati” forzosamente c’è chi medita ad­ spiegato direttamente Andena: a
volgersi al tribunale (Nunzio Co­ poi si vedrà. «Se il tentativo messo in
scia), chi ancora contesta al sindaco atto dalla giunta (quella licenziata,
ndr) fosse riuscito e si fosse pervenu­
di sindaco». Da Mediglia libera esce dell’esecutivo al pari della ”banda ti allo scioglimento del consiglio ­
sottolinea il sindaco ­ nessun organi­
essere i “golpisti” e a questo punto agli uffici (Paolo Bianchi). Chiede smo rappresentativo avrebbe potuto
chiarezza Lorenzo Brocca, anch’egli essere presente alla seconda confe­
siglieri sia ancora il gruppo più nu­ ex capogruppo di maggioranza, che renza di servizi, la più importante,
spiega che il Pdl valuterà il voto di sul gassificatore».
ziamento della giunta è solo l’ultima volta in volta sulla base del program­ Emiliano Cuti
ra? da loro occupate abusivamente, di Rho quando afferma che
La premessa alle proposte che siano offerte delle alternative, «fino al momento in cui non c’è
vorremmo offrire riguarda la
rinnovata disponibilità delle
realtà che da anni si occupano
che non prevedano la necessità
per le donne e i bambini di
separarsi da mariti e papà.
il “meglio” definitivo, è utile
mantenere il “meno peggio”
provvisorio». Ma ci sembra
dei rom ­ molte delle quali ap­
partenenti al mondo ecclesiale
­ a collaborare con la pubblica
Non abbiamo ricette risolutive
da proporre. Ma il senso di
umanità ci dice che si devono
importante anche appellarci a
tutti, alle Istituzioni, agli Enti,
come a ogni singolo e privato
amministrazione. Certo, a con­
dizione che siano informate
prima degli sgomberi e siano
ricercare per le famiglie rom
delle soluzioni che facilitino la
loro integrazione e cioè: ai
cittadino che abbia la possibili­
tà di mettere a disposizione
un’abitazione con regolare
coinvolte nella ricerca di solu­ bambini di frequentare la scuo­ contratto di affitto, avvalendoci
zioni che possano prevedere la e ai genitori di lavorare. A di una struttura organizzativa
anche degli allontanamenti, ma queste soluzioni si giunge of­ finalizzata ad accompagnare gli
secondo modalità concertate, frendo “posti sicuri in cui fer­ inserimenti e ad offrire garan­
graduali, che tengano conto marsi”: una sorta di pensionato zie perché non ci siano difficol­
delle situazioni particolari. per famiglie, come già ce ne tà e disagi per nessuno.
Anzitutto vorremo auspicare sono, come prima emergenza e A chiedere questo sono le fami­
che gli sgomberi si fermassero poi un progetto che preveda glie rom, ma anche tanti cittadi­
almeno durante l’inverno. La una rete di appartamenti, ca­ ni di buona volontà che ci stan­
sensibilità del Comune che sette in autocostruzione, casci­ no telefonando per segnalarci
propone un piano per l’emer­ ne che possono essere risiste­ queste persone nel bisogno: fa­
genza freddo sta a dire che in mate, alcuni operatori che ac­ miglie rimaste senza niente,
questa stagione esiste una que­ compagnino l’inserimento. donne conosciute da tempo ma­
stione umanitaria, che ovvia­ Dove queste esperienze sono gari perché chiedono l’elemosi­
mente vale anche per i rom. state tentate stanno dando buo­ na e bambini compagni di scuo­
Vorremmo inoltre chiedere che ni frutti. la.
ai cittadini rom, quando vengo­ Condividiamo pertanto, il do­ don Roberto Davanzo
no fatti allontanare dalle aree cumento redatto dalla Chiesa direttore Caritas Ambrosiana
12
Centro Lodigiano
CASELLE n INCONTRO FRA TUTTI I CIRCOLI DEL NORD OVEST: «SERVONO LEGGI SU VOTO, DIRITTO DI ASILO, CLANDESTINITÀ E CITTADINANZA»
Stranieri e sicurezza, la ricetta del Pd
«Basta demagogia, l’integrazione deve iniziare dalla scuola»
CASELLE LURANI «Basta con le sparate
e la demagogia della Lega, anche noi
dobbiamo avere l’orgoglio di parlare
di immigrazione, ma con ben altre
motivazioni». Questa la sintesi del­
l’incontro voluto dai circoli Pd del
Nord Ovest e tenuto venerdì scorso
alle scuole medie di Caselle Lurani.
Ha cominciato il segretario del Pd lo­
digiano, Mauro Soldati, che anche
per la sua esperienza di assessore
provinciale ha sottolineato il falli­
mento delle politiche riguardanti
l’immigrazione nei comuni più im­
portanti del territorio guidati dal
centrodestra, come Sant’Angelo e
Casale, dove nonostante i tanti pro­
clami nessun intervento concreto è
stato fatto per favorire l’integrazione
e dove addirittura sono aumentati i
problemi. Suffragato dai numeri,
che testimoniano il costante incre­
mento degli immigrati in provincia
e l’ormai quasi parità tra uomini e
donne, Soldati ha ribadito come non
si possano dimenticare i problemi le­
gati alla scuola, dove non basta por­
re dei limiti (il 30 per cento in ogni
classe) su cui poi bisogna derogare, e
la sanità, con l’ospedale intercultu­
rale che è stato un ottimo esempio at­
tuato a Lodi e a cui bisogna guardare
per il futuro. Non bastano insomma
provvedimenti presi solo sulla spin­
ta emotiva, ma servono soluzioni
ponderate proprio per favorire l’inte­
grazione, perché l’immigrato è una
risorsa (le tasse pagate dai regolari
superano quanto si spende in questo
settore) e il centrosinistra non deve
mollare la presa, proprio perché ha
gli argomenti per contrastare quan­
to fatto soprattutto dalla Lega, anche
sulla sicurezza.
Tutto ciò viene ribadito da Giuseppe
Civati, consigliere regionale del Pd e
autore del libro «Regione straniera»,
che mette in evidenza le storture dei
tanti amministratori che localmente
hanno trovato le soluzioni più strane
per contrastare il fenomeno, poi ri­
prese a livello centrale. «Ma dobbia­
mo attrezzarci culturalmente per su­
perare questi preconcetti, anche per­
ché poi saremo ricambiati con la
stessa moneta» è la sua conclusione,
annunciando lo sciopero degli stra­
nieri per il primo marzo. La respon­
sabile della formazione politica e dei
diritti civili dei Giovani democratici
della Lombardia, Caterina Santa­
chiara, ha illustrato le sue proposte:
una riforma del diritto di cittadinan­
za, la cancellazione del reato di clan­
destinità, una legge quadro sul dirit­
to d’asilo, il diritto di voto per gli im­
migrati, la creazione di un fondo spe­
ciale per le scuole elementari e una
nuova legge sulla libertà religiosa.
Infine l’esperienza di Vittorio Maisa­
no, dell’Osservatorio diocesano per
la carità, che ha parlato dell’«acco­
glienza al contrario» vissuta tra gli
immigrati di Castelvolturno, una si­
tuazione sbalorditiva che «ci ha fatto
venire l’idea di entrare in contatto
con i ghetti che ci sono anche da noi
(quartieri, condomini, cascine) per
superare il silenzio e l’omertà che so­
no evidenti». E a tal proposito sono
auspicabili rapporti con ammini­
strazioni, associazioni, comunità
per rompere le barriere e iniziare a
incontrare le persone, come è già sta­
to fatto nel difficile campo della pro­
stituzione.
Paolo Zanoni
Fra i relatori anche l’ex assessore provinciale Mauro
Soldati (sopra), a lato uno scorcio del pubblico presente
BORGHETTO n GLI ISCRITTI NEL 2009 SONO 25 IN PIÙ
Avis, un anno record:
donazioni a quota 404
BORGHETTO L’Avis di Borghetto
può contare su 182 donatori, 18 in
più rispetto a un anno fa, con 25
nuovi iscritti nel corso del 2009 e
la quota record di 404 donazioni,
con un incremento dell’8,3 per
cento. Numeri da record, insom­
ma, emersi nel corso dell’assem­
blea annuale che si è tenuta saba­
to pomeriggio nella sede della Pro
loco, alla presenza dei rappresen­
tanti dell’Avis provinciale e delle
istituzioni borghettine.
In particolare, le donazioni hanno
raggiunto l’obiettivo che il consi­
glio aveva indicato come ottimale
già quattro anni fa. E se le dona­
zioni di sangue sono passate da
342 a 354 con un aumento del 3,5
per cento, quelle di plasma sono
passate da 28 a 50, con un più 78,6
per cento che lascia intravedere
ulteriori margini di crescita. «E
dobbiamo ringraziare proprio
l’amministrazione comunale che
non ci fa mancare il suo apporto,
la banca locale che ci sostiene an­
che finanziariamente, e le altre as­
sociazioni borghettine, a partire
dalla Pro loco, con le quali la colla­
borazione è forte ­ ha detto Pier­
luigi Ferrari, presidente dell’Avis
locale ­. Quando si ha attorno una
rete di relazioni forti e di soste­
gno, fare iniziative riuscite risulta
più semplice».
Il 2009 è stato l’anno di nuovi re­
cord nei numeri, ma è stato anche
l’anno dell’addio di Giuseppe Ri­
bolini, storico fondatore nel 1978
della sezione borghettina e poi
presidente ininterrottamente per
30 anni. Dopo aver lasciato la pre­
sidenza a favore di Ferrari un an­
no fa, Ribolini è mancato all’affet­
to dei suoi cari e dell’associazione
quest’estate, e a lui è stato dedica­
to un minuto di silenzio prima
dell’inizio della riunione. Per il
2010 il consiglio ha delineato un
programma di iniziative che rical­
ca l’anno appena passato, con con­
vegni, presenza alla Fiera di mag­
gio, l’ormai tradizionale torneo di
bocce estivo (con donazione di be­
neficenza), il Babbo natale in piaz­
za e il giornale dell’associazione.
«In più, rispetto al 2009, presente­
remo una gita in giornata, il 17
aprile, all’Acquario di Genova e a
Nervi ­ conclude il presidente ­.
Vuole essere un momento di ag­
gregazione che si alternerà, negli
anni, alla più tradizionale giorna­
ta del socio, con il pranzo sociale».
Andrea Bagatta
Presenti i rappresentanti provinciali dell’associazione e delle istituzioni locali
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
Furti a Pandino,
denunciati
un pregiudicato
e una badante
PANDINO Dopo i numerosi furti di
assegni in appartamento, si sono
aperti due filoni d’indagini cura­
te dai carabinieri di Pandino e
del nucleo radiomobile di Crema.
Due anziani sono stati truffati e
alla procura della Repubblica di
Crema sono stati denunciati una
badante romena e un noto pre­
giudicato calabrese per riciclag­
gio. I fatti risalgono allo scorso
settembre 2009: a una pensionata
84enne, che abita in via Roma a
Pandino, in occasione di un fur­
to, probabilmente portato a ter­
mine da una banda di romeni,
erano spariti diversi oggetti di
valore tra cui un assegno per cen­
tinaia di euro utilizzato poi dal
calabrese per pagare il conto di
una cena piuttosto salata in un
ristorante di Osio Sotto. L’uomo
si era presentato sulla sua Merce­
des, ostentando la propria posi­
zione economica, ma è stato piz­
zicato dopo le accurate indagini
svolte dai carabinieri.
Un episodio che secondo gli uo­
mini dell’Arma potrebbe essere
collegato a un altro furto. Una ba­
dante 20enne romena, che lavora­
va per un pensionato 82enne di
Trescore Cremasco, era stata in­
fatti denunciata la scorsa estate
per la sottrazione di un assegno.
La ragazza, allontanatasi dall’ap­
partamento del vecchietto, aveva
negoziato un assegno provenien­
te dal blocchetto del pensionato
in una banca di Forlì,
«Sono due casi emblematici ­
spiega il capitano Antonio Savi­
no ­, ricchi di spunti e circostan­
ze che connotano il tessuto socia­
le di quella porzione del territo­
rio al confine fra Lodigiano e
Cremasco. Purtroppo bisogna
stare molto attenti. Noi stiamo
facendo una serie di accertamen­
ti ma occorre la collaborazione di
Alcuni soci dell’Avis all’assemblea tenutasi sabato nella sede della Pro loco tutti».
CONTROLLI DELL’ARMA
Spino, arrestata una lucciola nigeriana
Tre giovani sorpresi a fumare marijuana
n Vicino al canale Vacchelli tre giovani studenti, un mino­
renne e gli altri due di 18 e di 20 anni, sono stati pizzicati
a fumare marijuana. I carabinieri di Pandino li hanno
sorpresi nei pressi della cascina Mandria, sabato sera, in
una zona isolata che alla mattina viene utilizzata dai podi­
sti per gli allenamenti. Gli spinelli sono stati sequestrati e
i giovani segnalati alla prefettura quali assuntori di so­
stanze stupefacenti per l’instaurazione del procedimento
amministrativo di recupero. La vigilanza sul territorio ha
anche consentito di procedere all’arresto di una lucciola.
Una 27enne nigeriana è stata fermata a Pandino sulla
stradina sterrata che dalla Paullese porta a Nosadello.
Era senza documenti, così è stata avviata all’ufficio stra­
nieri della questura per avviare la pratica di espulsione
ai sensi della legge Bossi ­ Fini.
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010 13
il Cittadino
Basso Lodigiano
MALEO n UNA PATTUGLIA LI HA NOTATI MENTRE SI AGGIRAVANO CON FARE SOSPETTO E LI HA CONTROLLATI: SONO STATI RICONOSCIUTI

Razzia di “Gratta e vinci”, presi tre romeni

Denunciati dai carabinieri per il furto al bar Tiffany di Casale
MALEO Si aggirano per Maleo con
aria sospetta e i carabinieri li ri­
collegano a un furto commesso a
Casalpusterlengo: scattano tre de­
nunce.
Nei giorni scorsi tre romeni pre­
giudicati residenti a Milano sono
stati fermati dai carabinieri della
stazione di Maleo mentre si aggi­
ravano con fare sospetto nel terri­
torio malerino a bordo di un’utili­
taria intestata al conducente.
Questo nell’area degli esercizi
commerciali del paese. Si trattava
del 31enne S.D., del 25enne S.E. e
del 31enne S.D. I militari hanno
quindi avviato il procedimento
del foglio di via per tenerli lonta­
ni tre anni dalla località della
Bassa.
Ma analizzando i precedenti pe­
nali di questi ragazzi, tra i quali
c’erano alcuni furti di “Gratta e
vinci”, i militari del nucleo radio­
mobile di Codogno hanno intuito
il possibile collegamento con un
colpo avvenuto il 29 gennaio di
quest’anno al bar Tiffany di Ca­
salpusterlengo. All’epoca tre
clienti romeni avevano razziato
Gratta e vinci per un valore com­
preso tra i due e i tremila euro di­
straendo la titolare per poi darsi
alla fuga. La stessa tecnica che i
tre romeni trovati a Maleo aveva­
no messo in pratica varie volte in
passato in altri bar per portare
via, tra l’altro, anche schede tele­
foniche. Fortunatamente nel caso
di Casalputerlengo la titolare si
era accorta subito dell’evento e
l’impianto di videosorveglianza
aveva immortalato gli intrusi al­
l’opera.
Sul posto erano intervenuti i ca­
rabinieri di Casalpusterlengo, ma
nel frattempo i ladri si erano già
dileguati. Così, essendo tutti e tre
“forestieri”, prima dell’inizio di
questo mese e della felice intui­
zione dei carabinieri del radiomo­
bile era stato impossibile identifi­
carli. Nel frattempo si era pensato
di diffondere l’immagine dei loro
visi nelle caserme di tutta la Lom­
bardia sperando che qualcuno li
potesse riconoscere. Tutto questo
fino al controllo del primo febbra­
io scorso, grazie al quale è stato
possibile il collegamento tra i due
episodi, il confronto dei volti con
le immagini riprese dalle teleca­
mere nel bar casalese e il ricono­
scimento da parte della titolare.
Ora i tre romeni sono stati denun­
ciati alla procura della Repubbli­
ca di Lodi per furto aggravato.
Paola Arensi
PAURA PER UN CAMION CHE HA INVASO LA CORSIA OPPOSTA
Un autocarro ha imboccato contromano via Marsala e si è scontrato con una piccola Chevrolet Matiz
Schianto a Casale,
ferite madre e bimba
CASALE Viaggia contro mano e travolge un’auto con a bor­
do mamma e figlia. Tragedia sfiorata sabato pomeriggio
alle 17.50 in centro a Casalpusterlengo. Secondo la prima
ricostruzione, al vaglio della polizia locale che stabilirà
eventuali responsabilità, un autocarro condotto dal
31enne B.E. di Guardamiglio si sarebbe immesso in via
Marsala, verso via Battisti. Per cause da accertare, anche
se all’origine potrebbe esserci una semplice distrazione,
davanti al negozio Cambielli Casa il veicolo si è improv­
visamente spostato sulla corsia opposta proseguendo in
contromano. La pericolosa manovra ha provocato un vio­
lento schianto contro una Chevrolet Matiz rimasta pe­
santemente danneggiata davanti a numerosi testimoni.
A bordo una 38enne di Casale con la figlia di soli 4 anni.
Fortunatamente, nonostante l’apparenza, la bambina nel
seggiolino si è soltanto spaventata senza ferirsi, mentre
la mamma, che accusava dolori cervicali, è stata soccor­
sa dagli operatori della Croce casalese e trasferita con la
sua piccola al pronto soccorso di Codogno: non erano gra­
vi. Invece il 31enne aveva escoriazioni a un gomito. I vigi­
li lo hanno sottoposto all’alcoltest e al narcotest, risultati
negativi. Ora gli agenti dovranno stabilire cosa sia vera­
mente successo, le indagini saranno aiutate da un filma­
to acquisito da una telecamera di via Marsala.

In breve
¢ AL FAMILA DI CASALE
Ruba bottiglie di alcolici,
arrestata romena 19enne
Nasconde bottiglie di alcolici nella giac­
ca a vento, ma viene scoperta e finisce
in manette. Sabato pomeriggio alle
16.30 alcuni clienti del Famila di Casal­
pusterlengo hanno notato che una ra­
gazza prendeva una ventina di bottiglie
di alcolici dagli scaffali e le nascondeva
sotto il giubbotto. A quel punto è scat­
tato l’allarme e il direttore ha chiamato
il “112”. I carabinieri sono arrivati
quando la donna era ancora tra gli
scaffali, così è stata controllata. Si trat­
ta di una romena di 19 anni, C.O. le ini­
ziali e già nota alle forze dell’ordine, ar­
restata e chiusa nella camera di sicu­
rezza della stazione carabinieri di Codo­
gno in attesa del processo per direttis­
sima. Ai militari avrebbe detto di essere
nomade e di vivere senza fissa dimora
nella zona di San Colombano. Gli alcoli­
ci invece, per un valore di circa 200 eu­
ro, sono stati restituiti
¢ FRA SENNA E SOMAGLIA
Sbanda con l’auto
e si ribalta in un fosso
Carambola con l’auto e si ritrova a te­
sta in giù in un fossato. Sabato pome­
riggio intorno alle 13.30 una milanese
di 30 anni stava viaggiando con la sua
utilitaria sulla strada provinciale 126
tra Senna e Somaglia. Improvvisamente
la sua auto ha sbandato più volte e si è
capottata, andando finire con le quat­
tro ruote all’aria in una roggia. Fortuna­
tamente in quel momento il fossato era
asciutto così la ragazza, contusa ma in
buone condizioni, ha potuto mettersi in
salvo da sola uscendo dall’abitacolo in
attesa dei soccorsi. Poco dopo sono ar­
rivati i vigili del fuoco del distaccamen­
to volontario di Casalpusterlengo, i ca­
rabinieri della compagnia di Codogno e
un’ambulanza della Croce rossa di
Ospedaletto. La giovane è stata visitata
al pronto soccorso di Codogno. Le sue
condizioni sono sempre rimaste buone.
MUSICA, FRITTELLE E TRUCCATORI ANIMANO IL POMERIGGIO
Il sole sul Carnevale:
Casale va in maschera
CASALE Un omaggio a Cupido nel
giorno dedicato agli innamorati, ma
anche il lungo “treno” della politica
guidato dal presidente Napolitano, le
sexy formiche rock e i mondi fiabe­
schi delle giostre dei cavalli, della
carte animate che ricordano “Alice
nel paese delle Meraviglie” e dei gno­
mi il tutto accompagnato dalle bande
musicali in maschera di Casalpu­
sterlengo e San Colombano e dal
gruppo folkloristico “Terra del So­
le»”di Lodi. Questa la bella manife­
stazione carnevalesca di Casalpu­
sterlengo organizzata dalla Pro loco
in collaborazione con Gruppo ani­
matori rione Sant’Antonio, bibliote­
ca comunale e con il patrocinio della
provincia di Lodi e del comune casa­
lese.
Il 27esimo Gran Carnevale Casalese
ha preso il via nel primo pomeriggio
dal Villaggio Pilota, per puntare ver­
so il centro con la gran conclusione
in piazza del Popolo e distribuzione
gratuita di frittelle. Il corteo di carri
e mascherine era aperto dalla mac­
chietta “Tortini”, bonaria presa in
giro del mondo militare, seguito dai
musicisti dell'Orsomando in ma­
schera e dal carro Jolly con le carte
da gioco giganti. Il gruppo “Terra del
sole” in costumi siciliani ha accom­
pagnato il percorso con musiche e
balli regionali,mentre musica rock
era proposta dalle Formike Rocket­
tare. Originale la Torre Pusterla,
simbolo della città, realizzata con
materiali di recupero dal Centro Ba­
lena comunale. A seguire i carri fia­
beschi degli gnomi e dei grandi ca­
valli in giostra e il carro degli “Inna­
morati” con Cupido pronto a scaglie
frecce ed un “Elisir d’Amore” in una
grande damigiana. Chiudevano il
corteo i musicisti di San Colombano
e il gran treno dei Politici con tutti i
personaggi nazionali, in fotografia,
ai finestrini. A disposizione di chi
non aveva una maschera il tradizio­
nale stand dei truccatori.
«Soddisfatto al termine della manife­
stazione il presidente della Pro Loco
Luigi Gobbi che ha sottolineato «Per
quasi due mesi quotidianamente, nel
capannone prestatoci dai fratelli
Sbarufatti abbiamo preparando i
carr. La grande accoglienza avuta
dai cittadini ci ripaga del lavoro fat­
to».
Francesco Dionigi
SENNA, NESSUN FERITO
Crollo in un vecchio cascinale,
i vigili del fuoco e i carabinieri
impegnati in mezzo alle macerie
n Crolla il muro di una vecchia abitazione, i
vicini chiamano il “115”. Ieri sera intorno alle
20.30 i vigili del fuoco di Casalpusterlengo sono
stati chiamati a Senna Lodigiana in via Dante
per un crollo. Alcuni residenti hanno dato l’al­
larme dopo aver sentito un forte boato. A cede­
re è stato il muro di un rudere da tempo disabi­
tato e già in parte crollato. Nonostante questo
le squadre di soccorso hanno voluto verificare
che dentro la vecchia casa non ci fosse nessuno.
Il crollo ha interessato una parete interna al­
l’immobile che era particolarmente logorata.
Nel precipitare i rottami non hanno interessato
la strada. Presenti per un sopralluogo anche i
carabinieri del nucleo radiomobile e operativo
di Codogno. L’area è stata messa in sicurezza in
attesa dell’intervento di una ditta specializzata.
Qui sopra e in alto a destra due dei carri allegorici che sono sfilati per la città, fra tanti applauci

¢ CASALE
Vetri rotti e luce accesa,
falso allarme al Sert
Vetri rotti e luce accesa al Sert di Casa­
le, si pensa a un furto ma è soltanto un
falso allarme. Intorno alle 19 di venerdì
una pattuglia della polizia locale di Ca­
salpusterlengo ha ricevuto una segna­
lazione di probabile furto nella sede dei
servizi per le tossicodipendenze di piaz­
za Cappuccini. Si tratta di servizi pub­
blici del Sistema sanitario nazionale de­
dicati alla cura, alla prevenzione e alla
riabilitazione delle persone con proble­
mi legati all’abuso di droghe o alcool in
grado di generare dipendenza. Secondo
quanto riferito, al piano rialzato ci sa­
rebbe stata una finestra con vetri rotti
mentre al secondo piano luci accese.
Così gli agenti sono andati a controllare
entrando nei locali con ogni cautela per
riuscire a catturare un eventuale intru­
so. Invece non è stato trovato nessuno.
Inoltre il personale ha riferito che il ve­
tro al piano rialzato era rotto da tempo,
mentre la luce potrebbe semplicemente
essere stata dimenticata accesa da un
operatore. Così l’allarme è rientrato.
DALLA PRIMA PAGINA
Riavviare
i motori
dell’industria
aumentare il debito dello Sta­
to. I segni positivi di una ri­
presa della produzione, i dati
Ocse secondo i quali l’Italia
stava uscendo meglio dalla
crisi che non altri Paesi svi­
luppati, le attuali difficoltà
finanziarie di Portogallo, Ir­
landa, Grecia e Spagna causa­
te o da un deficit pubblico
fuori controllo o da un alto
indebitamento delle famiglie
– casi estranei al nostro Paese
–, sembravano confermare la
tesi secondo cui la disoccupa­
zione in Italia fosse di passag­
gio.
Non si era forse sufficiente­
mente valutato il fatto che la
ripresa è stata resa possibile
proprio dalla disoccupazione.
Le industrie hanno potuto
riprendersi – quelle che ce
l’hanno fatta, naturalmente –
perché hanno risparmiato sul
lavoro o hanno scaricato i
costi del lavoro sull’Inps. È
quindi una contraddizione
avere sia la ripresa sia la ri­
duzione della disoccupazione,
perché se la crisi ha prodotto
la disoccupazione, la disoccu­
pazione ha prodotto la ripre­
sa. Qualcuno potrebbe dire
che la ripresa, a sua volta,
dovrà permettere un riassor­
bimento dei posti di lavoro
persi, ma così non è. Prima di
tutto perché per un certo pe­
riodo le industrie che soprav­
vivono non assumono e, an­
che di fronte ad un aumento
degli ordinativi, cercano di
fare con quello che hanno.
Sono state scottate e non vo­
gliono rischiare. Preferiscono
far lavorare di più i loro di­
pendenti che assumerne di
nuovi o adoperare contratti di
lavoro flessibili. Inoltre utiliz­
zeranno la riduzione dei costi
del lavoro per mantenere
competitività sui mercati o
per acquisirne altre quote.
Per tutti questi motivi è illu­
sorio pensare che superata la
crisi, le imprese che l’hanno
vissuta, riprenderanno ad
assumere.
L’altro fatto nuovo che si è
aggiunto al difficile quadro
occupazionale è che molte
società multinazionali, non
per la crisi in sé, ma per ra­
zionalizzazioni interne o per
strategie di politica industria­
le, chiudono reparti produtti­
vi o li delocalizzano. È quanto
succede per Fiat e per Alcoa,
ma anche per un colosso far­
maceutico come la Glaxo­Smi­
thklein. Quest’ultima ha deci­
so di chiudere il settore svi­
luppo e ricerca che aveva sede
a Verona contrattando il li­
cenziamento di 550 “cervelli”
a fronte di una cospicua buo­
nuscita. Cospicua buonuscita
sì, però di licenziamento si
tratta, con tutte le conseguen­
ze del caso sui singoli e sulle
famiglie. Non è ancora chiaro
se la multinazionale farma­
ceutica trasferirà settori della
ricerca in Bangladesh, come
qualche giornale ha rivelato,
o creerà un sistema diffuso di
ricerca nelle strutture ospe­
daliere. Di certo c’è che la
società è in utile, anche gra­
zie agli antivirus contro l’in­
fluenza A, e che l’operazione
risponde ad una logica im­
prenditoriale senza alcun
riferimento alla crisi in atto.
In questi casi è inutile che il
governo proponga gli ammor­
tizzatori sociali, perché i mo­
tivi delle chiusure e dei licen­
ziamenti sono altri. Ed infatti
Marchionne ha detto al mini­
stro Sacconi che la Fiat non è
interessata alla cassa integra­
zione per Termini Imerese e
non la chiederà.
Tutto questo ci dice che nei
confronti della disoccupazio­
ne non si può agire solo con
gli ammortizzatori sociali, ma
anche con una politica indu­
striale. Se la ripresa dell’oc­
cupazione non verrà dalle
industrie che supereranno la
crisi, ma da nuovi settori pro­
duttivi che nel frattempo na­
sceranno, bisogna incentivare
questi nuovi settori produtti­
vi. Se la disoccupazione viene
da società multinazionali che
chiudono o dislocano altrove i
loro reparti bisognerà vedere
con loro che tipo di riconver­
sione è possibile attuare, non
sostituendosi alla libertà del­
l’impresa ma offrendo contro­
partite non perché quei repar­
ti rimangano aperti alle con­
dizioni di prima, che spesso
sono insostenibili in chiave
imprenditoriale, ma perché
vengano avviate altre attività
a beneficio del territorio e
della società circostante.
Stefano Fontana
18 LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010

Lettere & Opinioni
Le lettere al direttore (che posso­
no essere inviate anche all’indiriz­
zo mail posta@ilcittadino.it) devo­
no portare in calce il nome, l’indi­
rizzo e il numero di telefono del
mittente altrimenti non verranno
pubblicate. La direzione si riserva
il giudizio sulla pubblicazione e
ogni possibilità di intervento sui te­
sti che vengono inviati.
LODI ­ 1
il Cittadino
LODI ISLAM IN ITALIA
Stop al burqa,
simbolo di
sottomissione
n A mio avviso, l’Italia dovrebbe se­
guire presto l’esempio della Francia e
proporre una legge che vieti il velo isla­
mico che copre interamente il volto del­
le donne in tutte le scuole, gli ospedali, i
trasporti pubblici e negli uffici statali.
Recentemente, infatti, Nicolas
Sarkozy, difendendo la dignità della
donna e in nome della sua libertà, ha
dato il suo appoggio ad una petizione
contro il burqa, presentata da circa 60

Non è il Bronx, deputati di tutte le fazioni, afferman­

do: “Non possiamo accettare nel no­
stro paese delle donne prigioniere

ma una città dietro una griglia, tagliate dalla vita

sociale, private di ogni identità. Non
è l’idea che la repubblica francese si

pulita e ordinata fa della dignità della donna”.

n Caro direttore, questa mattina
mi è capitato per caso tra le mani
un pieghevole a firma di Lodi Pro­
tagonista, declinazione locale di
quelle associazioni nazionali come
Italia protagonista e Fare Occiden­
te che si preoccupano di tener ben
viva la corrente An all’interno del
Pdl. Non sia mai che Berlusconi di­
mentichi che nel suo partito c’è an­
che una forte componente che non
disprezza il Fascismo.
Comunque sia, il pieghevole in
questione era dedicato alle elezio­
ni comunali di marzo. Ho trovato
decisamente interessante la de­
scrizione della città che ne viene
fatta: una sorta di Bronx in preda
all’incuria e al degrado, con strade
e marciapiedi dissestati, rifiuti
ovunque, mancanza totale di servi­
zi e di sicurezza, giovani costretti a
fuggire altrove, addirittura asses­
sori malvagi che «sradicano, tra­
piantano e uccidono» gli alberi.
Io abito in una cittadina tranquil­
la, pulita e ordinata; mi sposto quo­
tidianamente in bici e onestamen­
te non mi è mai capitato di dover
fare il rally tra strade in rovina;
nella bella stagione studio all’aper­
to e aree verdi non mi sono mai
mancate. anzi, se vado in via 4 no­
vembre sono anche a due passi dal
centro!
Abito in una città culturalmente
vivace, tanto in inverno con le ras­
segne culturali quanto in estate
con gli spettacoli, i concerti e il ci­
nema di Lodi al Sole; conosco tanti
ragazzi che grazie alla loro intra­
prendenza e all’aiuto del Comune
hanno messo in piedi il Clam, cen­
tro di aggregazione giovanile che
con i suoi ricchi eventi fa il pieno­
ne tutti i weekend.
Quanto alla sicurezza. nel pieghe­
vole si accusa l’amministrazione
di aver rifiutato le «pattuglie mi­
ste» del ministro La Russa. Ma è
dalle sole ronde che si misura la si­
curezza di una città? O dalla sua
capacità di garantire la presenza
delle Forze dell’Ordine senza che
debbano essere gli stessi cittadini
a farsi giustizia?
Ammetto comunque che la descri­
zione offerta dal pieghevole è mol­
to pittoresca: potremmo proporla
come scenario del video di qualche
rapper da periferia americana. ma
con Lodi mi sembra che abbia ben
poco a che fare.
Laura Tagliaferri
Segretario Provinciale Giovani Democratici
LODI ­ 2
Ai gazebo
per conoscere
Sergio Tadi
In Francia sarà quindi vietato l’uso
del niqab, ossia una cappa nera lunga
fino a terra o quasi, che lascia scoper­
ti solo mani e occhi, e il burqa, an­
ch’esso una lunga cappa, ma di solito
di color pastello, che copre persino gli
occhi con una sorta di rete, talvolta
completato da lunghi guanti.
Perché vietare burqua, niqab, e simili?
È innanzitutto un’ovvia questione di
pubblica sicurezza, perché è impossi­
bile identificare chi li indossa. Non si
Tre motivi sufficienti per dire basta a questa classe politica può dire se sotto quei metri di stoffa
si nasconda una donna oppure un uo­
mo. In effetti manca anche una legge
specifica, sostanzialmente, però, bur­
n Oggi vorrei, sempre che questo mi sfogo ne devo pagare 6 ? Una ragione seria, pur ce di approvare benefici alla classe politica qa e niqab sono vietati dalle leggi sul­
vengo considerato degno di nota ed utile co­ giocando con la fantasia, non riesco proprio si è sempre tutti d’accordo. Non c’è destra o la sicurezza 152 del 1975 e dal decreto
me stimolo di riflessione, fare un commen­ a trovarla. Aiutatemi voi! sinistra che tenga (e questo è un commento Pisanu del 2005, che impediscono di
to populista. 2) Cittadino del 10 febbraio 2010. “Sfiorata molto populista, ma di una verità imbaraz­ girare a volto coperto.
In fondo non c’è nulla di male nell’esserlo: la rissa in consiglio comunale”, il sindaco zante). E poi se c’è spaccatura, una parte de­ Il velo integrale viola, insieme ad al­
significa mica esaltare i valori del popolo? “dobbiamo vergognarci di quanto avvenuto volva l’altra no!! Che problema c’è?  tre istituzioni praticate nel mondo
E chi meglio di una persona qualunque del questa sera in aula”. Leggendo i motivi, mi Gli ingredienti indigesti sono purtroppo islamico (basti pensare al valore di­
popolo è degna e legittimata a criticare chi accorgo che si ricade ancora in quelle mani­ evidenti: l’egoismo e l’ingordigia il primo, mezzato attribuito dai tribunali isla­
ci governa? festazioni di solidarietà di un consigliere il nulla assoluto il secondo, l’inconcretezza mici alla testimonianza di una donna
Vorrei riportare notizie diverse, apparente­ nei confronti di un altro per quanto gli ha il terzo, ma in fonfo in fondo in ciascun epi­ rispetto a quella di un uomo), il prin­
mente sconnesse, ma che a mio modestissi­ detto un altro ancora. Ma mi chiedo. In che sodio sono presenti tutti in varie combina­ cipio fondamentale della parità tra
mo parere hanno un comune denominato­ lingua occorre raccontare a questi nostri zioni.  uomo e donna, mettendo in discussio­
re. dipendenti che non ce ne importa nulla del­ Concludo il mio intervento con un auspicio: ne uno dei fondamenti irrinunciabili
Gli ingredienti di questa specie di “mine­ la loro reciproca solidarietà? Non possono “Voglio trovare dei politici onesti, che mi del sistema democratico. Il velo è
strone”, decisamente indigesto sono i se­ risparmiarsi un po’ di questo sano e cattoli­ dicano che lo fanno per i soldi! In fondo quindi illegittimo perché contrastan­
guenti: co sentimento e limitarsi a parlare, discute­ ogni lavoratore fa il lavoro che fa in preva­ te con l’art. 29 della Costituzione, che
1) Fonte Il Sole 24 Ore del 10 febbraio: “Buo­ re e decidere di cose realmente importanti lenza per il denaro, e magari qualcuno rie­ sancisce l’uguaglianza morale e giu­
nuscita d’oro ai consiglieri del Pirellone. per i cittadini lodigiani?. Notate che non sce anche a trovarci una grande soddisfa­ ridica dei coniugi.
L’indennità di fine mandato più alta arriva faccio i nomi, perché considero la faccenda zione, ma non credo che sia così per tutti. È giusto impedire che certe pratiche
a 445mila euro. Per chi lascia la politica interessante come la parrucca di Platinet­ Nessuno si azzarderebbe mai a dire che un come burqa e niqab si possano diffon­
previsto un vitalizio fino a 4.700 euro dopo i te! Ma in fondo anche ieri sera nel parla­ lavoratore non fa bene il suo mestiere per­ dere in un Paese come il nostro, dove
sessant’anni”. E qui vengono i brividi a mento italiano si è sfiorata la rissa. Come a ché lo fa per lo stipendio. Vorrei solo perso­ le donne hanno lottato per decenni
pensare che un politico, che sa esattamente dire: tutto il mondo è paese! ne che a fronte di un lauto compenso, fac­ per l’emancipazione e la libertà.
che tra 5 anni dovrà tornare al voto, per 3) Sempre sul Cittadino del 10 febbraio 2010 ciano bene e con competenza il loro mestie­ A ciò si deve aggiungere che niqab e
compensarsi del fatto che potrebbe non es­ “Il nostro compenso vada ai terremotati”, re, e che il lauto stipendio rappresenti dav­ burqa rendono più faticose e compli­
sere rieletto, si ricompensa del “dramma” “la proposta del …. Scatena il …”. “Il consi­ vero il perimetro e la totalità dei loro inte­ cate le più semplici attività quotidia­
di perdere la poltrona con una buonuscita glio comunale di Lodi si è diviso sulla deci­ ressi economici”.  ne, dalla spesa al mercato all’uso dei
pari ad un anno di stipendio. Una specie di sione di devolvere il gettone di presenza per Sono stufo di sentire che i politici sono tali mezzi pubblici, con l’aggravante, so­
cassa integrazione. gli abitanti di Haiti duramente segnati dal per vocazione, per altruismo. Non ci credo prattutto nel caso del burqa, di una ri­
Ovviamente se dovesse essere rieletto, al sisma”. Premesso che ognuno deve essere per una semplice ragione, se così fosse vi­ duzione anche pericolosa del campo
termine dei suoi 10 anni di sudato lavoro ne libero di decidere liberamente ed in co­ vremmo in un paradiso, e non nella situa­ visivo. La parlamentare del Popolo
riceverà due di annualità in regalo, e così scienza delle proprie azioni caritatevoli, zione in cui siamo.  della Libertà, nativa del Marocco,
via se viene confermato per un’altra legi­ premesso che posso comprendere come Di due una è la cosa giusta: o i politici lavo­ Souad Sbai, a seguito dell’iniziativa
slatura. Le leggi, quando riguardano i bene­ qualcuno magari faccia anche legittimo af­ rano per vocazione, ma forse è quella sba­ di Sarkozy, ha depositato alla Camera
fit dei politici sono sempre ben fatte, non fidamento sul “gettone di presenza” per il gliata, oppure lavorano per i propri interes­ una proposta di legge “ad hoc” per
c’è spazio per nessun tipo di errore o dimen­ proprio bilancio familiare, premesso che a si. vietare il burqa, sostenendo che sia
ticanza. Ma perché non mettono lo stesso qualcun altro magari non interessa nulla di Non so se è meglio l’onestà senza capacità o inaccettabile che in una democrazia,
impegno in altre materie? Ma più che altro Haiti, fatte tutte queste premesse, non rie­ la disonestà unita alla capacità. come l’Italia, una donna possa anda­
la domanda è: perché se lavori per 5 anni te sco a capire come mai quando si tratta inve­ Maurizio Palumbo re in giro con il burqa, strumento che
offende dignità della donna.
Il nostro auspicio è che questo dise­
LODI ­ 3 energetica. Si tratta di quattro tipo­ pio”. LODI ­ 5 gno di legge possa essere approvato
logie di contributi che permettono Per approfondire, suggerire o sem­ dal Parlamento con il più ampio con­
Proposte un’ottimizzazione nel processo di
combustione e di conseguenza una
netta diminuzione delle polveri sot­
plicemente conoscere il gruppo gio­
vane di Primavera Lodigiana vi in­
vitiamo ai gazebo di sabato 13 al
L’opposizione senso possibile, nella consapevolezza
che il burqa non è un simbolo religio­
so, ma di sottomissione che le donne
concrete tili emesse.
“Sono proposte concrete – continua
Lucio Toma – di come un comune
mattino in via Dante nei pressi del­
l’acquedotto e al pomeriggio nel
parcheggio della Coop. Domenica
parte col piede devono compiere a favore del clan
maschile della famiglia.
Andrea Dardi
per lo smog può influire in modo incisivo sulla
qualità dell’aria che ci circonda. Ta­
li incentivi sono stati oggetto di re­
saremo in zona San Bernardo nelle
vicinanze della chiesa fino alle ore
13.00.
sbagliato BANCA POPOLARE
n Sempre più all’ordine del giorno
il problema delle polveri sottili che
cente introduzione in parecchie re­
altà locali più o meno limitrofe a
Ricordiamo anche il nostro sito in­
ternet www.primaveralodigiana.it e
n A Lodi la campagna elettorale è
avviata ed ancora una volta l’opposi­ I consiglieri
soffocano la nostra città e l’intera
pianura padana. Primavera Lodi­
giana svela alcuni dettagli del pro­
Lodi e hanno dimostrato di poter
raggiungere due obiettivi che Pri­
mavera Lodigiana ritiene priorita­
potete trovarci anche su face book.
Primavera lodigiana
zione è partita con il piede sbagliato;
se fra contrapposti schieramenti
qualche battuta sopra le righe è fi­ saranno
gramma elettorale per dare un con­
tributo concreto alla lotta contro
ri: la sensibilizzazione dei cittadini
a temi di sostenibilità ambientale
LODI ­ 4 siologica, è invece patologica l’in­
sistenza di alcuni grafomani che
riconfermati?
l’inquinamento.
“Nessuno ha la bacchetta magica ­
chiosa il candidato sindaco Milane­
ed efficienza energetica, ed uno più
concreto, l’abbassamento sostanzia­
le del livello delle polveri sottili pre­
Morsello confezionando «n numero esagera­
to di lettere a “il Cittadino», pur
non coprendo alcun ruolo, politico n Caro Pallavera, ho appreso dall’arti­

n Egregio Direttore, le scrivo per

chiedere un piccolo spazio nella
rubrica delle lettere del Suo gior­
nale.
Ho appena letto, sconcertato, la let­
tera pubblicata oggi (11 febbraio) a
firma Italia dei Valori con cui si
tenta di attaccare Tadi.
Vorrei invitare i lettori ad andare a
visitare su You Tube il canale Ser­
giotadisindaco. Qui troveranno
una serie di video relativi alla se­
rata pubblica durante la quale ha
presentato il suo programma con
l’appoggio dei rappresentanti di
Lega Nord e Lista Civica Insieme
per il Lodigiano.
Non aggiungo commenti alla lette­
ra di Italia dei Valori. Lascio giudi­
care ai lettori che visioneranno i
video di quella serata se Tadi è un
candidato privo di contenuti, se Ta­
di è contro le forze dell’Ordine, se
Tadi addirittura litiga con i suoi
alleati (!!!).Approfitto inoltre del­
l’occasione per invitare tutti i con­
cittadini ad avvicinarsi ai gazebo
della Lega Nord per poter conosce­
re meglio il programma stesso e
parlare con noi dei progetti della
coalizione a supporto di Tadi.
Grazie per l’ospitalità.
Mario De Filippo
Militante Lega Nord
mario.defilippo@gmail.com
si ­ tuttavia è dovere delle istituzio­
ni e dei cittadini stessi adottare ac­
corgimenti per fare fronte al proble­
ma delle polveri sottili. Non è più
accettabile assistere al gioco dello
scarica barile tra comune e regione.
Un’azione congiunta è auspicabile,
ma occorre che ogni amministra­
zione comunale faccia il possibile
per migliorare la qualità dell’aria.
La minaccia economica rappresen­
tata dalle sanzioni Ue è soltanto
l’ennesimo campanello d’allarme: il
comune ha il dovere di difendere e
tutelare la salute dei suoi cittadini
attraverso delle politiche ambienta­
li al passo con i tempi. È ora di sta­
bilire delle priorità. Non basta
quindi qualche periodico e sporadi­
co accorgimento, ma un’azione ca­
pillare che vada a toccare diversi
aspetti del quotidiano”.
Primavera Lodigiana propone l’in­
troduzione di campagne di incenti­
vi su quattro fronti: a) contributi
per l’acquisto di mezzi di trasporto
a basso impatto ambientale in sosti­
tuzione di veicoli inquinanti, b)
contributi per la trasformazione a
gas di veicoli alimentati a benzina,
c) incentivi per chi sostituisce la
vecchia caldaia con modelli nuovi a
condensazione, d) incentivi per i
cittadini che sostituiscono i camini
a camera aperta con termocamini a
camera chiusa ad alta efficienza
senti nell’aria”.
“Sebbene alcuni degli interventi
proposti, ­ continua Milanesi ­ come
quello per l’installazione di caldaie
a condensazione, gode già a livello
nazionale di incentivi per il rispar­
mio energetico con una detrazione
del 55% della spesa sostenuta, sia­
mo consapevoli che gran parte dei
cittadini non sono al corrente della
possibilità di fruire di tali sgravi fi­
scali. Per questo motivo riteniamo
fondamentale, al fianco di una cam­
pagna di comunicazione capillare
sui contributi erogabili, l’introdu­
zione di uno sportello fiscale per
l’assistenza ai cittadini che voglio­
no accedere a tali incentivi o sem­
plicemente reperire informazioni.
Oggi non è più prioritario, ma ne­
cessario un intervento dell’ammini­
strazione comunale per dare un
nuovo corso alle politiche ambien­
tali.”
“Primavera Lodigiana ­ argomenta
Riccardo Ferrari ­ punta molto sul
tema della mobilità sostenibile da
attuare mediante l’utilizzo di mezzi
pubblici (da potenziare) e attraverso
l’incentivo all’uso di auto ecologi­
che, prevedendo la gratuità per la so­
sta alle auto a basso impatto am­
bientale. Le navette gratuite che da
parcheggi di interscambio esterni
portano in centro e in altre zone uti­
li della città sono un ulteriore esem­
candidato
per l’Idv
n Italia dei Valori Lodi informa che
il dr. Luigi Morsello, già direttore del
carcere di Lodi, sarà un nostro can­
didato alle prossime elezioni comu­
nali di Lodi.
Già direttore del carcere di Lodi sino
al 2005, si è distinto sia come ispira­
tore del mensile interno «Uomini li­
beri», allegato de «il Cittadino», sia
per l’impulso dato per la costruzione
nel carcere di un nuovo edificio su
tre piani per le attività trattamentali
e una infermeria detenuti, prima
inesistente.
Egli ha dato corpo alla sua forza
espressiva, più volte comprovata con
interventi sui quotidiani locali, pub­
blicando un libro di memorie che sta
presentando in tutta Italia proprio
in questi giorni Ci ha colpito lo spiri­
to di servizio con cui Luigi Morsello
si è messo a disposizione di Italia dei
Valori e in appoggio alla candidatu­
ra di Lorenzo Guerini.
La Sua vasta esperienza, il suo entu­
siasmo e il suo dinamismo di giova­
ne settanduenne ci saranno di gran­
de aiuto.
Giambattista Pera
Coordinatore Provinciale Italia dei valori
sociale ed economico, sistematica­
mente attaccano l’amministrazio­
ne comunale ed in primis il sinda­
co Guerini con evidente faziosità
andando oltre la legittima denun­
cia per le manchevolezze di cui
non è esente anche la nostra città.
Considerata tanta sentenziosa com­
petenza in tutti i settori urbani, sa­
rebbe ora di abbandonare il ruolo
di fiancheggiatori occulti ed espor­
si in prima persona, mettendosi in
leale competizione coi cosiddetti
professionisti della politica.
Il meccanismo è semplicissimo:
I) Metterci la faccia (indispensabi­
le curriculum e relative competen­
ze)
II) Scegliere la formazione a cui
aggregarsi (possibilmente vincen­
te)
III) Predisporre un programma
elettorale credibile e possibilmen­
te inedito
IV) Trovare le risorse per la cam­
pagna elettorale
V) Raccogliere tanti ma tanti con­
sensi (almeno un voto in più degli
avversari) condizione indispensa­
bile per vincere.
Chiunque riesca a conseguire que­
sti risultati, a buon diritto può con­
siderarsi un professionista della
politica.
Il resto è roba da dilettanti.
Cristina Marchini Felisi
colo di Lorenzo Rinaldi che alla presi­
denza della Banca Popolare di Lodi
hanno fatto fuori (ma ti pareva...) Enri­
co Perotti e che in corsa per la sua pol­
trona ci sono un imprenditore (Franco
Curioni), un politico (Duccio Castellot­
ti) e un cattedratico (Mario Minoia).
Non siete stati altrettanto chiari su
chi c’è in corsa per il consiglio d’am­
ministrazione. Potete dedicare ad es­
so un articolo?
E poi, una domanda spudorata: tu cosa
ne pensi? Non sarebbe doveroso, come
hai scritto in un recente articolo, che
anche per le altre poltrone ci sia un bel
rimescolamento di carte? Questi perso­
naggi sono ben pagati, ma mi chiedo se
hanno espletato appieno il mandato ri­
cevuto...
Angelo Ferrari
Caro Ferrari, chi siede nei Cda delle
banche, grazie al lauto emolumento
percepito, non vuol mai farsi da parte.
I lodigiani presenti nei consigli della
Banca Popolare o del Banco veronese
dovrebbero mettersi davanti allo spec­
chio e chiedersi: io cosa ho fatto per
far crescere la banca? Quali vantag­
gio ho portato alla gente e al territo­
rio lodigiano? Mi sono solo limitato a
intascare il compenso che mi era desti­
nato? Dopo aver risposto a queste do­
mande ­ e alla propria coscienza ­
ogni considerazione verrà da sè.
Ferruccio Pallavera
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
LODI
Una menzogna
il rifiuto
delle pattuglie
n Caro Direttore, su un pieghevole di
propaganda elettorale distribuito in que­
sti giorni in città dall’associazione Lodi
Protagonista, tra le molte falsità che ven­
gono attribuite all’amministrazione co­
munale che presiedo ne viene citata una,
in particolare, che è una pura menzo­
gna. Si sostiene, infatti, che l’ammini­
strazione avrebbe “rifiutato le pattuglie
miste offerte alla città dal ministro La
Russa”. Come dimostra inequivocabil­
mente la lettera che trasmetto in allega­
to, l’indomani del vago annuncio, fatto
nel corso di un comizio elettorale, di vo­
ler estendere l’impiego dell’esercito in
funzioni di ordine pubblico a tutti i capo­
luoghi di Provincia “a partire da Lodi”,
ho personalmente scritto al ministro,
manifestando “la mia disponibilità ed il
mio interesse affinché si valuti la possi­
bilità di praticare questa esperienza an­
che a Lodi”.
L’ho fatto, come sottolineavo ancora nel­
la lettera, “con sincero spirito di collabo­
razione istituzionale”, perché sono abi­
tuato a prendere sul serio le istituzioni e
a dar credito a ciò che dicono, pur ricor­
dando al ministro che il suo collega degli
Interni, Roberto Maroni, in una riunio­
ne in Prefettura del Comitato Provincia­
le per l’Ordine e la Sicurezza, aveva defi­
nito l’impiego dell’esercito una misura
non necessaria per una realtà come
quella della città di Lodi, in considera­
zione di una situazione oggettivamente
lontana da qualsiasi profilo di emergen­
za.
Da allora, era il 25 maggio 2009, ho dovu­
to prendere atto del carattere di pura
boutade elettorale dell’annuncio del mi­
nistro La Russa, dato che non si è visto
nessun progetto di impiego dell’esercito
in tutti i capoluoghi di Provincia d’Italia
e che il ministro non è neppure riuscito
a trovare il tempo per rispondere alla
proposta di collaborazione del sindaco di
Lodi, città che lui stesso aveva designato
come “apripista” di questa iniziativa.
Grazie dell’attenzione, cordiali salu­
ti.
Lorenzo Guerini
Sindaco di Lodi
REGIONALI
Stavolta
non faremo
i “bucalon”
n Caro Signor direttore,ho letto oggi
che il signor Santantonio è il candida­
to dei comunisti perché parla agli agri­
coltori del Lodigiano. Può darsi che
parli agli agricoltori ma con me non
ha mai parlato, se no gli avrei detto
“caro Assessore, se ami così tanto la
campagna di Massalengo perché ci hai
fatto costruire dei capannoni che sono
più grandi dei campi che aro?”.
È ora di smetterla di raccontare balle,
direttore, questa gente pensa che noi
siamo scemi ma stavolta non faremo i
bucalon. Santantonio, le tue balle e
quelle del tuo partito valle a racconta­
re ai tuoi amici e alle tue amiche. Io
stavolta voto Lega.
Luigi Bertolini
Massalengo
FOIBE ­ 1
Importante
strumento
informativo
n Come per la giornata della memoria,
la nostra associazione ha realizzato una
brochure informativa distribuita alle
scuole e alle amministrazioni locali per
sensibilizzare l’opinione pubblica e i gio­
vani sul tema della foibe.
In queste brevi righe, riassumiamo le
parti salienti delle vicenda, per troppo
tempo volutamente ignorata, affinché
tutti possano ricordare che quando si
parla di morti non esiste colore politico,
ma è necessario operare una vera presa
di coscienza, ricordando che le guerre
non portano mai nulla di buono e semi­
nano solo morti e sofferenze.
Il Giorno del ricordo in Italia si celebra il
10 febbraio, in memoria delle vittime del­
le foibe e del genocidio anti­italiano com­
messo dagli jugoslavi e dell’esodo giulia­
no­dalmata.
Lo stesso, è stato istituito con la legge n.
92 del 30 marzo 2004 e concede anche un
riconoscimento ai congiunti degli infoi­
bati.
Questa legge, ottenuta dopo anni e anni
di battaglie, segna un mutamento di at­
teggiamento da parte della comunità na­
zionale nei confronti degli esuli giuliani.
Ma cosa furono le foibe? La terribile pa­
gina di storia a cui fa riferimento il Gior­
no del Ricordo è quella che interessò i
territori dell’Istria a partire dall’autun­
no del ‘43, subito dopo l’armistizio, fino
al 1947, dove furono rastrellate, deportate
e uccise migliaia di persone, per lo più
italiani, dalle truppe jugoslave.
L’inizio dell’eccidio risale al ‘43, subito
LAVORO
Perché nessuno ha voluto informare anche i sindacati?
n Con riferimento all’articolo comparso
sull’edizione di venerdì 5 febbraio che ri­
guardava la crisi e le strategie messe in atto
dalle società del Gruppo Arcobaleno di Ca­
salmaiocco, ci terremmo a fare alcune con­
siderazioni e a porre alcuni quesiti.
Premettiamo che per chi fa il nostro mestie­
re in questo momento storico leggere che
un’azienda riesce a tenere duro e a mante­
nere l’occupazione è motivo di grande sol­
lievo e gioia, e non c’è nessuna volontà di­
struttiva nelle righe che seguiranno. Cre­
diamo però che le informazioni debbano es­
sere date in maniera corretta solo dopo aver
ascoltato tutte le parti in gioco.
L’azienda ha convocato i sindacati per ap­
plicare gli ammortizzatori in deroga per al­
cune delle società collegate al gruppo, ma
non per tutte e dove non l’ha fatto l’orario
dopo l’armistizio, nell’Istria abbandona­
ta dai soldati italiani e non ancora con­
trollata dai tedeschi, quando i partigiani
slavi gettarono nelle foibe (fosse rocciose
profonde fino a 200 metri) centinaia di
cittadini italiani considerati «nemici del
popolo». Ma fu nel 1945, durante i qua­
ranta giorni dell’occupazione jugoslava,
dall’ingresso di Tito il 1 maggio fino al­
l’arrivo delle truppe anglo ­ americane a
metà giugno, che la carneficina delle foi­
be raggiunse l’apice dell’orrore. Lo ster­
minio fu condotto senza distinzioni poli­
tiche, razziali ed economiche, seguendo
le direttive di Tito che ordinava di elimi­
nare i fautori del nazionalismo.
Furono arrestati fascisti, anti­fascisti e
partigiani, cattolici ed ebrei, uomini,
donne, vecchi e bambini, industriali,
agricoltori, pescatori, poliziotti e carabi­
nieri, militari e civili, secondo un dise­
gno che prevedeva l’epurazione attraver­
so torture, fucilazioni e infoibamenti.
Complessivamente gli italiani scompar­
si per mano jugoslava furono oltre 15 mi­
la. La maggior parte degli arrestati veni­
va uccisa senza processo e gettata nelle
foibe, le profondissime voragini carsiche
perché non bisognava lasciare traccia.
La persecuzione, soprattutto in quella
«terra di nessuno» vicina al confine sot­
toposta all’amministrazione jugoslava,
la violenza e l’efferatezza delle esecuzio­
ni, precedute spesso da processi somma­
ri, torture e linciaggi, determinarono
l’esodo che nel dopoguerra allontanò
quasi tutta la popolazione italiana dal­
l’Istria( 350.000 persone circa). Ancora
oggi, dopo circa sessant’anni, non ci so­
no cifre ufficiali relative ai deportati, agli
italiani uccisi durante la prigionia e, so­
prattutto, agli infoibati scomparsi nel­
l’autunno del ‘43 e nella primavera del
‘45. Non sono, però, gli zeri in più o in
meno a ridurre la portata di questa tra­
gedia, di cui è importante conoscere le
cause e le dinamiche per evitare che in
futuro qualunque essere umano si possa
ritrovare protagonista, vittima o carnefi­
ce, di una storia di persecuzione. Il 10 feb­
braio è un giorno per ricordare, per rac­
contare, per capire e condividere la me­
moria dopo anni di silenzi.
Attraverso queste poche righe tratte dal­
la nostra brochure, il nostro intento re­
sta quello di creare quegli strumenti in­
formativi che permettano a tutti noi di
conoscere la storia e riflettere sui suoi ac­
cadimenti che nel bene e nel male hanno
scritto pagine importanti della nostra
esistenza.
Francesco Piazza
Presidente Associazione La Contea Mele­
gnano
FOIBE ­ 2
Una tragedia
da ricordare
senza retorica
n Gentile direttore, anche quest’an­
dei lavoratori è stato ridotto anche del 50%
seguendo certo la corretta procedura pres­
so la Direzione provinciale del lavoro, ma
senza nessun tipo di accordo sindacale che
avrebbe permesso ai lavoratori di ricevere
un’indennità da parte dello stato. Quindi
chiedo all’azienda: perché non ci avete chia­
mato anche per quei lavoratori? In “gergo”
noi la chiamiamo decisione unilaterale e
siamo sempre dispiaciuti quando capita.
La stessa domanda sorge anche per i lavora­
tori: perché non ci avete chiamato?
Lette le premesse di questo scritto, il nostro
apporto sarebbe stato soltanto costruttivo,
informativo e d’appoggio ma vi avrebbe tu­
telato di più e vi avrebbe permesso di rice­
vere un’integrazione allo stipendio pur ri­
ducendo l’orario di lavoro e i costi a carico
dell’azienda. Gli ammortizzatori sociali so­
no è doveroso ricordare e commemo­
rare uno degli episodi più dolorosi
della nostra storia, il massacro delle
foibe; un massacro taciuto troppo a
lungo, un massacro nascosto e spes­
so minimizzato, ma non per questo
meno grave, anzi.
Questa mia lettera arriverà sicura­
mente in ritardo per il “Giorno del
Ricordo”, il 10 Febbraio, in cui è sta­
to giustamente deliberato di ricorda­
re questa indegna strage. Non credo
però che questo renda le mie parole
inutili: il nostro dovere, come giova­
ni e come cittadini impegnati, non è
quello di sfruttare una giornata par­
ticolare per fare propaganda o erger­
ci a paladini ma quello di ricordare e
favorire la ricerca della verità 365
giorni l’anno, in modo che una trage­
dia simile non si ripeta.
Come spesso ci siamo trovati ad af­
fermare nelle nostre lettere, la storia
è una materia complessa e articola­
ta, che per la sua importanza va ma­
neggiata con cura e senza preconcet­
ti di sorta, siano questi ideologici o
di altro tipo.
Bisogna saper vedere e condannare
un errore, non bisogna mai fermarsi
alla superficie delle cose.
L’articolo 1 della legge 30 marzo 2004
n. 92 recita: “La Repubblica ricono­
sce il 10 febbraio quale «Giorno del
ricordo» al fine di conservare e rin­
novare la memoria della tragedia de­
gli italiani e di tutte le vittime delle
foibe, dell’esodo dalle loro terre degli
istriani, fiumani e dalmati nel secon­
do dopoguerra e della più complessa
vicenda del confine orientale”; un
articolo più che mai prezioso perché
si sforza di non banalizzare quella
che è una vicenda lunga e tormenta­
ta.
L’Istria, la Dalmazia, Fiume, non so­
no certo territori comparsi con la fi­
ne della seconda guerra mondiale;
sono al contrario territori che da
sempre ospitano incontri (e spesso
scontri) tra culture diverse.
Dipingere queste terre come pura­
mente italiane sarebbe un errore,
poiché la storia ci insegna diversa­
mente. Furono molti i passaggi di
mano, da Venezia all’Impero Austro­
Ungarico fino ad arrivare all’Italia,
ultimo passaggio avvenuto nel 1918 e
non certo in modo indolore; vi furo­
no discriminazioni e violenze verso
gli slavi da parte delle amministra­
zioni italiane, troppo rigide di fronte
ad una realtà che era invece flessibi­
le e multiculturale.
La cultura slava fu a lungo disprez­
zata e martoriata senza pensare alle
conseguenze, all’odio e al risenti­
mento che questo avrebbe potuto
portare.
L’odio genera odio, come ben sappia­
mo, e alla fine si riversa sempre sui
più deboli.
La violenza in Istria e Dalmazia fu
terribile e senza pietà, andando ben
oltre i confini della politica: crudele
fu il massacro delle Ss naziste nella
Risiera di San Sabba e negli altri
no proprio uno strumento pensato per que­
sti momenti di difficoltà: le aziende riduco­
no immediatamente i costi del personale e il
lavoratore recupera quasi l’80% della parte
di stipendio decurtato con un’indennità da
parte dell’Inps. La vostra azienda vi ha in­
formato prima di chiedervi di ridurre l’ora­
rio e lo stipendio che esistono le casse inte­
grazioni e i contratti di solidarietà anche in
deroga per permettere a tutti i lavoratori e
a tutte le aziende di usufruirne?
Concludo rivolgendo la stessa domanda an­
che ai giornalisti che non hanno più ritenu­
to opportuno dare queste informazioni con
un articolo. Perchè non ci avete chiamato?
Segretario Generale Fisascat Cisl Lodi
campi di sterminio, crudele fu quel­
lo dei comunisti Jugoslavi nelle Foi­
be, massacro che coinvolse moltissi­
mi italiani, ma anche sloveni e gli
stessi appartenenti al Comitato di
Liberazione Nazionale oppostisi alle
stragi.
Una lunga serie di errori è quello
che la storia ci consegna: errori delle
amministrazioni italiane nel fomen­
tare l’odio interculturale; tragici er­
rori (ed orrori) degli Jugoslavi nel
compiere lo sterminio; errori degli
Alleati nel permettere che questo
sterminio avvenisse; errori di chi
negli anni avrebbe dovuto protesta­
re, ricordare, anche fare giustizia…
e invece cercò di insabbiare e dimen­
ticare.
Il dovere che ora abbiamo è quello di
non aggiungere un nuovo errore a
questa lunga serie: non scadere nella
retorica unilaterale ma ricordare
per intero questa tragedia, in tutte le
sue sfaccettature, condannare l’ecci­
dio in ogni sua forma e l’odio reci­
proco che lo ha procurato.
Mattia Mozzicato
LODI
Nuova piscina,
si pensi anche
a orari diversi
n La nuova piscina comunale, pro­
getto avveniristico che andrà a com­
pletare un complesso sportivo in uso
da molti anni, e a cui tutti noi “nuo­
tatori” siamo affezionati.
Pannelli fotovoltaici, riscaldamento
eco­sostenibile, materiali di pregio e
chissà quali altre meraviglie ci riser­
verà l’impianto che il Comune ha de­
ciso, dopo parecchi anni, di realizza­
re. Una cosa mi sembra però dovero­
so sottolineare, e spero, anzi speria­
mo che questi impianti possano esse­
re utilizzati al meglio, che possano
servire molti più utenti di quanti si­
no ad ora sostenuti dalla Faustina,
che costringeva (loro malgrado) ad
un utilizzo dell’impianto in maniera
poco consona ad un’attività sportiva.
Gli orari ridotti (18,30 alle 20,30) co­
stringono i frequentatori a gettarsi
nelle corsie sperando di poter così
ammortizzare la spesa d’ingresso
(oltre le 4 Euro) , soprattutto per il li­
mitato tempo a disposizione. Nessun
impianto in Lombardia (o pochissi­
mi) restano aperti al pubblico per co­
sì poco tempo (vi consiglio, di infor­
marvi perché resterete sbalorditi
dall’orario prolungato di alcune pi­
scine che restano aperte fino alle
22,30), che poveri si trovano spesso a
dover nuotare in 10/15 persone per
corsia, trasformando un momento
rilassante in un’agonia stressante e
scomoda. Considerando poi (senza
essere dei geni) che come ben sappia­
Lettere & Opinioni
Sonia Curti
Mario Santini
Segretario Generale Filcams Cgil
mo Lodi è una città da cui molti più
cittadini escono per recarsi in altre
città sia per lavorare che per studia­
re, non sarebbe male considerare le
esigenze di questi “ipotetici” fre­
quentatori che spesso, rientrando in
città in macchina o scendendo da un
treno alle ore 19,00 (minimo) riesca­
no a concedersi ciò che una città (ca­
poluogo di Provincia) dovrebbe offri­
re. Speriamo che questi calcoli ven­
gano fatti, in modo da poter ottimiz­
zare questa struttura certamente
moderna ed efficiente, riuscendo a
servire molti più cittadini.
Paolo Angelo Bergomi
SANITÀ
Sarebbe questa
l’accoglienza
del Sert?
n Sono una cittadina di Mairago e
scrivo questa lettera per denunciare
quanto mi è accaduto domenica 7
Febbraio 2010. In quella giornata in­
torno alle 14.00 mi sono recata al bar
per un caffè. Seduto ad un tavolo, in­
sieme ad altri clienti, c’era una per­
sona in palese stato di difficoltà: ri­
cordava di essere ospite del Sert di
Lodi (Servizio Territoriale per le di­
pendenze) e di essere arrivato a Mai­
rago a piedi nella mattinata percor­
rendo la Via Emilia.
Insieme ad altre persone presenti si
decide di chiamare il 118 spiegando­
ne la ragione. Il Pronto Intervento ha
ovviamente altri compiti e quindi
suggeriscono di chiamare il centrali­
no dell’ospedale di Lodi per poter av­
vertire il Sert della presenza di que­
sta persona. “A quest’ora non c’è nes­
suno” mi viene detto dall’operatore
“chiami un taxi e lo faccia riaccom­
pagnare a Lodi”.
Peccato che la persona in oggetto
non disponga di un centesimo nep­
pure per bere un caffè che gli viene
offerto da un cliente del bar. Mentre
sono al telefono con l’operatore in
sottofondo mi arriva il commento di
una voce femminile “El pudeva sta
due l’era…adess ch’el se rangia!”. Re­
sto allibita.
Mi rivolgo allora al 112: non è di loro
competenza, mi dicono “chiami il
118”. A questo punto non riuscendo
più a controllare la rabbia mi sfugge
un “porca miseria ditemi cosa devo
fare!”. Il carabiniere offeso mi ricor­
da che non è mio fratello.
Ormai sfiduciata decido di riaccom­
pagnare a Lodi la persona, che nel
frattempo dimostrava uno stato di
profonda ansietà. Giunti al Sert con
la mia auto, dopo aver suonato il
campanello si affaccia alla finestra
del primo piano una persona alla
quale spiego la ragione della mia pre­
senza e ne ottengo un “si va ben lasel
19
lì” come se si trattasse di un sacco
della spazzatura. Ovviamente ho pre­
teso che un operatore si prendesse
cura della persona che avevo accom­
pagnato.
Forse non sono riuscita a far capire
che cercavo aiuto per una persona in
difficoltà! Tuttavia mi domando se è
così che il Sert “garantisce acco­
glienza, diagnosi e presa in carico del
paziente” come si evince dall’ ”offer­
ta di prestazioni” pubblicata sul Sito
internet nella pagina del Diparti­
mento Prevenzione dell’Asl di Lodi.
Lettera firmata
CRONACA
Le condanne
si scontino
in Romania
n I recenti fatti di Torino mi spingo­
no, come consigliere del Presidente
del Senato della Romania, a farmi
carico , per il bene della numerosa
comunità rumena in Italia, non solo
ad esprimere la totale condanna ver­
so questi atti e le sincere scusa alle
vittime e ai loro famigliari ma a
chiedere al Governo Rumeno una li­
nea di maggiore fermezza verso colo­
ro che si macchiano di simili reati.
Infatti, i crimini di costoro si riper­
cuotono in modo diretto sopra tutta
la comunità rumena in Italia, cau­
sando incomprensioni, diffidenden­
za e ostilitilità, come il caso della ra­
gazza di Solesino ha tristemente por­
tato alla luce.
La comunità rumena nel suo com­
plesso è, per usare le parole del Mini­
stro Maroni, «una comunità ben in­
tegrata, è la più numerosa, porta
grandi vantaggi all’economia e alla
società italiana». Proprio per queste
ragioni per rendere onore ai tanti
rumeni che ogni giorno vivono one­
stamente con le loro famiglie in Ita­
lia, che il Governo Rumeno deve mo­
bilitarsi affinché chi sbaglia e com­
mette reati nella penisola sia dura­
mente condannato.
Chi commette un reato oltre a recare
danno al popolo italiano reca un dan­
no enorme alla comunità rumena e
alla Romania. Per questo motivo sa­
rebbe auspicabile che quanto prima,
seguendo l’esempio del Governo Ita­
liano, si dia immediata attuazione
alla ricezione nell’ordimento giuri­
dico rumeno della decisione quadro
GAI 2008/909 in materia di reciproco
riconoscimento delle sentenze pena­
li.
In particolare, la decisione quadro
consente a ciascuno Stato membro
della Unione Europea di far scontare
nello Stato di cittadinanza del con­
dannato la pena inflitta dalla propria
autorità giudiziaria, prescindendo,
nei casi più gravi, dal consenso del
condannato.
Si provveda, inoltre, a rafforzare gli
organici del contingente di polizia
rumena in Italia, in modo da fornire
agli inquirenti italiani un valido
strumento di prevenzione generale.
Sarebbe altresì auspicabile che i Mi­
nisteri degli Interni dei due Paesi
studino la fattibilità di scambi tra
Questure italiane e rumene di perso­
nale in modo da permettere agli ope­
ratori della pubblica sicurezza di co­
noscere direttamente le diverse real­
tà sociali e culturali.
Alla comunità rumena chiedo di col­
laborare , qualora si verifichino si­
tuazioni di illegalità, con le autorità
italiane e rumene senza alcun timo­
re . Ogni atto criminale che si riusci­
rà ad evitare o a far punire sarà un
vantaggio per tutti , in quanto la si­
curezza , la legalità e la certezza del­
la pena sono valori che non devono
conoscere cittadinanza.
Marian Mocanu
Consigliere del Presidente del Senato
HOCKEY
della Romania
Alberto Losi,
un guerriero
laudense
n L’Inespugnabile
... Eccolo entrar nella piatta arena
ha espression non propriamente se­
rena,
timori e incertezze si fanno avanti
ma la sua forza è ancora domata.
Con l’armatura ondeggiando avanza
approntandosi ad ogni evenienza,
ricever colpi tiri e mazzate
fa parte del gioco, non son mai ritira­
te...
Ma lui con calma e dosato controllo
non lascia mai la sua squadra a mol­
lo...
È un Laudense guerriero
dal comportamento fiero,
ricorda il Fanfulla dal medieval de­
stino
di vincer sempre senza un inchino.
È un grande portiere di uno sport ve­
loce
che tiene alto il Lodigiano orgoglio.
È un campione da inserir fra i vir­
tuosi è proprio lui il nostro Alberto
Losi.
... con fervida ammirazione...
Giamba Cremascoli
20 LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Lettere & Opinioni
POLITICA LODI VECCHIO tato di cittadini, evitando l’ennesi­
ma speculazione edilizia e l’ennesi­

Orgoglioso ma colata di cemento sul Parco

Agricolo Sud Milano. Ho chiesto ai
Presidenti delle commissioni riuni­

di lavorare te congiuntamente di far avere i ma­

teriali del comitato e il verbale della
commissione odierna al Presidente

a questo sogno Podestà, titolare delle deleghe al­

n Egregio direttore, sono da poco
tornato dal 1° Congresso Nazionale
dell’Italia dei Valori e sono ancora
emozionato, pieno di quella carica
genuina che queste occasioni danno
a chi vi partecipa.
È stata un’esperienza entusiasmante,
la prima per me.
Da quel microfono, posizionato al
centro del palco abbiamo avuto l’ono­
re di ascoltare persone che tutti i
giorni lavorano e lottano per ridare a
questo Paese la speranza di un futu­
ro.
Uomini e donne, giovani e meno gio­
vani, iscritti e non iscritti ad IdV, più
o meno “famosi”, ma con il sogno co­
mune di un’Italia libera da corruzio­
ne, mafia, familismi, imbrogli, favori­
tismi, lobby di potere.
Persone competenti e informate che
hanno davvero a cuore il destino di
questo Paese e che tutti i giorni lotta­
no per le fasce più deboli della popo­
lazione, per la meritocrazia del “siste­
ma Italia”, per la creazione di una
struttura forte che consenta a tutti i
cittadini (onesti) di avere un solido
punto di riferimento.
Essi, noi non abbiamo dimenticato
che i veri eroi nazionali sono le perso­
ne che questo Paese l’hanno servito
fino al punto di pagare con la loro vi­
ta, come i giudici Falcone e Borselli­
no, Peppino Impastato, Beppe Alfa­
no. Loro sono i nostri punti di riferi­
mento, non lo stalliere Mangano!
Persone che mettono in campo cono­
scenze e competenze per lo sviluppo
di progetti seri, non slogan che pun­
tano solo a colpire la “pancia” degli
elettori.
Persone che mettono al centro del lo­
ro lavoro l’essere umano e il mondo
in cui viviamo.
Certamente possiamo, anzi, dobbia­
mo migliorare. Ma le potenzialità e lo
spirito giusto ci sono.
Il Congresso ha scelto di affidare le
redini dell’Italia dei Valori al presi­
dente Antonio Di Pietro.
Ne sono felice. Tonino è una persona
genuina, con un sorriso sincero e
non “pubblicitario”, umano e non
stampato in faccia da operazioni chi­
rurgiche. Una persona seria che sa
essere un ottimo e leale capitano.
Ha lavorato con tutti noi in questi
giorni, dando lui primo l’esempio
che non c’è tempo da perdere in una
grande squadra come la nostra. Biso­
gna rimboccarsi le maniche e darsi
da fare.
Sempre più cittadini hanno fiducia
in noi e non possiamo permetterci di
deluderli.
Sono orgoglioso di poter lavorare a
questo sogno che non è più solo
un’utopia e invito chiunque voglia
partecipare al nostro lavoro con idee
ed entusiasmo a contattarmi al
339/8428401.
Cordialmente.
Luigi Sibilio
Candidato dell’Italia dei Valori per la
provincia di Lodi alle Elezioni Regionali
2010
LODI VECCHIO
Mai in discussione correttezza e trasparenza del concorso
n Gentile Direttore, con riferimento alla
lettera a firma gruppo consiliare «Uniti
per Lodi Vecchio», pubblicata sul numero
del 10 febbraio corrente anno, avendo ri­
scontrato che dalla stessa non risultano
alcune informazioni che potrebbero esse­
re importanti per consentire ai lettori di
formarsi una opinione in base ad una co­
noscenza più completa dei fatti piuttosto
che solo in base alla valutazione dei fatti
medesimi da parte di altri, si ritiene di do­
ver fornire le informazioni che seguono:
­ l’assunzione alla quale ci si riferisce nel­
la lettera del 10 febbraio, è stata effettua­
ta mediante concorso pubblico, quindi in
seguito al superamento di prove, assegna­
te e valutate da una Commissione;
­ allo stesso modo sono state fatte, presso
il Comune di Lodi Vecchio, nel periodo dal
1/10/2004 ad oggi n. 9 (nove) nuove assun­
zioni a tempo indeterminato ( n. 2 Cat. C,
Vigilanza; n. 2 Cat. C e n. 1 Cat. A,Ufficio
Tecnico; n. 2 Cat. C, Amministrativo; n.1
Cat. C Nido; n. 1 Cat. B3 Sociale.) oltre a
numerose (almeno 6) assunzioni a tempo
stra, dimenticandosi che essa è una
componente essenziale per una De­
mocrazia che loro, nei fatti e nelle
azioni vorrebbero spenta.
Ribadiscono il concetto di “delin­
quenti” per coloro che osano conte­
stare l’operato del loro duce dimenti­
candosi che anche Prodi fu oggetto,
in più occasioni, di contestazioni vio­
lente da parte dei loro seguaci.
Chiamano “personaggi sinistrorsi” i
Redattori di Lodivecchio Mese, col­
pevoli di avere una linea di Sinistra e
magari anche per aver pubblicato,
nell’ultimo numero, un’intera pagi­
na di quanto pensava la Lega e i suoi
militanti, anni fa, del loro duce. Evi­
dentemente hanno perso la memoria
ed è un bene che qualcuno, ogni tan­
l’ambiente e al Parco Agricolo Sud
Milano, così da coinvolgerlo diretta­
mente in questa importante batta­
glia in difesa del Parco.
Penso sia opportuno riconvocare la
commissione iniziata oggi proprio
presso la Campagnetta così che Pre­
sidente e consiglieri si possano ren­
dere conto di persona di che cosa si
sta parlando e dell’importanza che
quel territorio di terra riveste per i
cittadini e per il territorio, collegan­
do due lembi del Parco Sud.
Alle giuste rivendicazioni dei citta­
dini va data una risposta costrutti­
va. Bisogna innanzitutto salvaguar­
dare l’interesse pubblico e, in que­
sto senso, è opportuno ascoltare an­
che il Comune di San Donato, la cui
maggioranza di centrodestra, pur­
troppo, seppure spaccata, ha votato
contro gli ordini del giorno in difesa
della Campagnetta.
Ho chiesto che, vista la comunanza
di vedute espressa da tutti i consi­
glieri e gli assessori presenti alla
commissione di oggi, si valuti l’op­
portunità che il consiglio provincia­
le deliberi subito con un documento
votato all’unanimità nel quale si
esprima la volontà di mantenere a
verde e a parco la destinazione
d’uso della Campagnetta per la sua
importanza sovracomunale. Mi au­
guro che dalla maggioranza e dal
Presidente Podestà venga un’assun­
determinato; ­ tutte le procedure sono state svolte nel zione di responsabilità in questo
­ per tutti i concorsi, come previsto dal Re­ rispetto delle regole e del principio di im­ senso, rispettoso della grande mobi­
golamento Comunale, la Commissione è parzialità a tutela dei diritti dei concor­ litazione, delle competenze e degli
stata nominata con propria Determina, renti, tenendo conto ovviamente del­ sforzi fatti dalla cittadinanza e dal
dal Responsabile del Settore al quale era l’obiettivo di assicurare all’ente persona­ Comitato.
destinato il dipendente da assumere; le preparato e capace; Massimo Gatti
­ la Commissione sempre in base a quanto ­ in nessun caso sono stati mai messi in di­ Capogruppo in Consiglio provinciale
previsto dal Regolamento Comunale , è scussione: la regolarità, correttezza e tra­ per Lista civica un’Altra Provincia­Prc­
formata dal Segretario Comunale con sparenza delle procedure concorsuali, Pdci ­ Provincia di Milano
funzioni di Presidente, da componenti l’esito delle stesse od il comportamento dei
esperti, che possono essere interni od componenti delle commissioni né sono sta­ LODI
esterni all’Ente, oltre che da un Segreta­ te fatte contestazioni o rilievi in merito.
rio, che è un dipendente dell’Ufficio Per­
sonale;
­ per tutti i concorsi che sono stati fatti, ha
Stante la finalità meramente chiarificatri­
ce della presente non ritengo di dover ag­
giungere altro se non il mio nome e ruolo
Sono diversi
sempre fatto parte della Commissione co­
me esperto il Responsabile del Settore ol­
tre ad un esperto esterno, (due esperti
nel Comune di Lodi Vecchio, lasciando a
chi legge, ed in particolare a chi legge
avendo avuto modo di conoscere nel tempo
gli accenti
esterni se il concorso si riferiva al reperi­
mento di personale con competenze tecni­
che specialistiche particolari);
il modo di lavorare ed i principi cui la sot­
toscritta si attiene, di formarsi una pro­
pria opinione e trarre le conseguenti valu­
e le priorità
­ per il concorso cui è fatto riferimento tazioni. n Egregio direttore,desidero
nella lettera, essendo previste prove a Angela Barletta esprimere qualche considerazione
contenuto tecnico, sono stati nominati Segretario Comunale e Direttore Generale del Co­ sulla lettera del Consigliere Comu­
due componenti esperti esterni; mune di Lodi Vecchio dall’Ottobre 2004  nale Bastici, pubblicata sul suo
giornale il 5 febbraio scorso.
Nel suo intervento il sig. Bastici
lari, alla moda del film comico “di “elevati” e nel contempo “declassa­ ventando poco a poco una compo­ critica il candidato Sindaco del
Natale”, la manomorta è un concet­ ti” democraticamente ad un estesis­ nente mobile di un festone artificia­ centro destra, Sergio Tadi, accu­
to di antica dignità giuridica e so­ simo parastato istituzionale non re­ le che finisce per ingombrare la par­ sandolo di trarre i propri spunti
cioeconomica, molto in voga nei se­ golamentato come tale ma come tale te più vicina alla distesa d’acqua, programmatici dal Piano Urbano
coli scorsi nelle dispute fra liberi­ gestito, composto da tutte le nomi­ contigua alla spiaggia. della Mobilità. Devo dire che,
smo e conservazione, fra società ne, cariche ed incarichi pubblici e A lungo andare, se troppi di questi avendo partecipato al primo in­
aperta e mercato e società legata a parapubblici più o meno distingui­ detriti si accumulano e non vengo­ contro pubblico tenuto da Tadi,
canoni più medioevali. bili dai primi). Ogni “privatizzazio­ no raccolti o sostituiti si forma non ho affatto avuto la stessa im­
Come istituto giuridico, abolito dal­ ne” non ha fatto, poi, che allargarlo un’onda nerastra di rifiuti che on­ pressione. È vero, sul problema
la rivoluzione francese, esso indica­ ulteriormante. deggia solo su e giù come una disca­ dei parcheggi a Lodi non si può es­
va la situazione per cui, “nel medio­ Essa è, tutta, “manomorta partito­ rica liquida. Ecco l’immagine che si sere originali: il Piano della Mobi­
evo, ai vassalli veniva lasciato il go­ cratico/istituzionale”, nel senso che forma emblematicamente man ma­ lità conferma quello che tutti i lo­
dimento di proprietà (soprattutto non può essere riassegnata attra­ no sotto i nostri occhi, pur senza ri­ digiani, anche non cittadini del ca­
agrarie ed immobiliari, ndr) di cui verso il democratico rito dell’elezio­ levarlo con la consapevolezza mini­ poluogo, non hanno avuto difficol­
non potevano disporre per testa­ ne in veste di sostituto dell’atto te­ ma che innesca un processo di cam­ tà a capire e cioè che le aree per la
mento e che tornavano, alla loro stamentario di cessione. La mobili­ biamento, il necessario ravvedi­ sosta in città non sono sufficienti,
morte, al sovrano. Analogamente tà istituzionale ne risulta assoluta­ mento operoso. Ma solo a proporsi non ci sono posti auto per chi lavo­
anche i beni delle corporazioni reli­ mente e patologicamente rallentata, come nuova normalità , o semplice ra in centro o prende il treno, inol­
giose e dei sacerdoti”, da Universale la circolazione sociale diviene trom­ abitudine da subire... tre chi abita nelle vicinanze al cen­

Ecco come to, la rinfreschi. D’altra parte la coe­

renza non è degli umani, anzi.
Parlano di “sopportazioni di nefan­
Garzantina) Questo blocco proprie­
tario esercitato dal sovrano su
un’estensione di beni assolutamen­
botica; composta di realtà sempre
più “varicose” prodotte da un rista­
gno circolatorio prodromico di can­
Se la nuova manomorta partitocra­
tica con i suoi complici che ha sot­
tratto parti sempre più significative
tro, alla stazione o all’ospedale
Maggiore deve sopportare di vive­
re in quartieri soffocati dalle auto

diffondono dezze” sempre degli stessi redattori

che identificherebbero nell’elettora­
to di centrodestra come i soli evasori
te dominante, rendeva la mobilità
della ricchezza, e dei ceti da essa ca­
ratterizzati, praticamente nulla. Gli
crena ( si sprecano gli appelli alla
mobilità sociale ed al ricambio ge­
nerazionale , mentre si stringono
del mare delle opzioni democrati­
che a disposizione dei cittadini non
viene prima riconosciuta per poter
in sosta.
Le Amministrazioni Comunali
che si sono succedute negli ultimi

il loro amore fiscali!!!!!!! Ma, beati loro che la pen­

n Non volevo interferire sulla que­
stione tra i Redattori del Grillo Az­
zurro e un mio concittadino di Lodi
Vecchio a seguito di sue considera­
zioni sul loro periodico di informa­
zione politica.
Ho avuto modo di leggerlo anch’io e
vorrei far conoscere le mie impres­
sioni.
Analizziamo comunque quanto
scritto nell’Editoriale, in questo se­
condo numero per capire quant
“amore” propagano dai loro articoli
in opposizione all’odio instillato dai
soliti beceri comunisti mangiabam­
bini o spergiuri cattocomunisti.
L’On. Di Pietro sarebbe il responsa­
bile morale di quanto accaduto a Mi­
ster B. Per loro chiamarlo onorevole
è uno sfregio. Non importa se nel lo­
ro, e non solo, schieramento ci siano
persone di non specchiata moralità,
pluricondannati per reati vari, razzi­
sti di ogni specie. E chi più ne ha più
ne metta.
Della Presidente Rosy Bindi ne ri­
sparmiano il commento astioso di­
menticandosi però che il loro duce
l’aveva definita, qualche settimana
prima, “più intelligente che bella”.
Definiscono “feccia estremista” colo­
ro che vedono le cose diversamente
da loro, in puro stile fascista dando
contro a quotidiani, trasmissioni te­
levisive che li infastidiscono e che
vorrebbero venissero chiuse perché
troppo faziose (sempre nei confronti
del loro duce). D’altra parte gli ex fa­
scisti, mai pentiti, sono saldamente
al Governo.
Minimizzano, anzi giustificano,il
commento del loro duce che dava dei
“coglioni” a coloro che votano a sini­
sano così. A me risulta che questo
Governo abbia fatto lo “Scudo fisca­
le”, ovvero un regalo agli evasori,
non solo di destra o sinistra, in gran
sfregio agli onesti ovvero ai lavorato­
ri a stipendio, ai pensionati e a quei
professionisti/industriali che non
hanno esportato denaro all’estero,
comunque la pensassero.
Confermano la loro scarsa propen­
sione alla Democrazia cercando di
equiparare chi, in tempi passati, di
Democrazia non ne voleva sapere a
chi invece è morto per quel valore
che anche a loro, oggi, è garantito.
Pensate se avessero vinto i Repubbli­
chini di Salò come saremmo messi.
Chi ha scritto queste cose sul mensi­
le ludevegino è un “ sinistro perso­
naggio autore di idiozie”.
Questo è quanto scrive il periodico
del Pdl di Lodi Vecchio che non ag­
giunge nulla di quanto già si cono­
sceva del loro pensiero unico.
Miei cari concittadini, lo dite voi
stessi che non siete buonisti dimenti­
candovi che “l’amore vince sul­
l’odio”(ipse dixit).
Ai posteri l’ardua sentenza.
Un sentito grazie alla Redazione.
Carlo Alberto Mascherpa
Lodi Vecchio
POLITICA
Italia bloccata
dalla manomorta
partitocratica
n Usato in termini non trivial­popo­
scambi economici erano limitati ai
prodotti, ma non ai mezzi di produ­
zione fondamentali quali le terre ed
altre parti produttive essenziali del
territorio, sia naturali che frutto di
trasformazione umana.
L’effetto cui tale istituto doveva con­
tribuire a determinare e difendere è
stata l’irriformabilità delle gerar­
chie dei ceti e delle principali istitu­
zioni sociali, consentendo lente, e
spesso solo temporanee modifica­
zioni degli assetti sociali. Stabilità e
conservazione sotto l’egida di
un’autorità assoluta, divinamente
garantita come legittima.
Perché, oggi, riscoprire un istituto
ormai quasi totalmente desueto?
Solo come riferimento storico?
La realtà in cui l’Italia si è trovata
dal tempo almeno del post­fascismo
sino ad oggi, nell’ultimo sessanten­
nio, circa, è denunciato dai Radicali
come il Regime della partitocrazia
(ovvero lo Stato dei Partiti che sosti­
tuisce all’apparenza il Regime del
Partito/Stato fascista, o comunista,
ma nella realtà la continuazione del
Monopartitismo in un “nuovo mo­
nopartitismo” non dichiarato come
tale ma dissimulato, mascherato da
bipolarismo; e ciò a mezzo della si­
stematica distruzione dello Stato di
Diritto e del principio di legalità in
tutte le sue applicazioni). Il princi­
pale effetto che discende da questo
stravolgimento di un sistema che
ormai si pretende solo democratico
è la parastatalizzazione di tutte le
istituzioni statuali, di quelle ad esse
equiparate dal Concordato (il Clero
organizzato in Curia ed in altre Cor­
porazioni Religiose e parareligiose
con la Santa Sede e della cosiddetta
“società civile” (i sindacati dei lavo­
ratori e degli imprenditori, tutti
dei veri e propri lacci emostattici. In
effetti il sistema di selezione e nomi­
na è un apparente ordinato sistema
di sostituzione regolato, alle scaden­
ze, dalla volontà degli elettori, men­
tre in realtà è costituito in un altro
circuito, sottratto da quello demo­
cratico, che provvede ad alimentar­
si al suo interno e dal suo interno
con semplici spostamenti , spesso
reciproci, fra i detentori delle cari­
che pubbliche (e dei vari consigli
d’amministrazione o d’istituto,
etc.). Tutto quel che è “dato per no­
mina” viene “restituito” prima o
poi, ma ai Partiti, che si sono intro­
dotti, spesso sostituituendolo, fra lo
Stato ed i cittadini.
Il soffocamento determinato da que­
sta carenza d’alimentazione demo­
cratica sta, letteralmente portando
l’Italia alla paralisi ed al disastro po­
litico sociale ed economico.
L’immagine che preferisco per dare
maggior riconoscibilità al concetto
di Regime in azione, è quello del­
l’immagine della battigia di una
parte di costa: su di essa, per l’effet­
to continuo del movimento delle on­
de del mare si accumulano in un
processo di selezione fra elementi
più o meno in grado di galleggiare,
anche una serie di detriti, di piccoli
relitti naturali come le conchiglie
vuote pietruzze o pezzi di madrepo­
ra, o, sempre più, artificiali (dai
contenitori di plastica dopo quelli di
vetro, ai rifiuti degli arnesi di pe­
sca....) dei materiali gettati in mare
e da esso rigettati, prima o poi, a ri­
va. Dove capita sovente di vedere sa­
lire qualcosa sul declivio della
spiaggia scivolando sull’onda, arre­
starsi un attimo all’esaurimento
della spinta, e poi rotolare di nuovo
in basso seguendo il riflusso e di­
essere poi denunciata e combattuta,
ne periremo, “inavvertitamente”.
Guido Biancardi
Lodi
SAN DONATO
Si eviti
l’ennesima
speculazione
n Il comitato “Giù le mani dalla
Campagnetta” di San Donato Mila­
nese è intervenuto nel pomeriggio
di mercoledì 3 febbraio nella riunio­
ne congiunta delle commissioni
provinciali “Agricoltura e parchi” e
“Ambiente” presentando un proget­
to che prevede l’Istituzione di un
Parco locale di interesse sovra co­
munale nell’area della Campagnet­
ta, nel Comune di San Donato, soste­
nuto da 2000 firme di cittadine e cit­
tadini di via Di Vittorio.
I cittadini del comitato, proponendo
l’istituzione di un Plis (Parco Locale
di Interesse Sovracomunale) nel
quale la Campagnetta possa svolge­
re il suo ruolo locale e quello sovra
comunale, chiedono che la Provin­
cia consideri la loro proposta come
un contributo al nuovo Piano Terri­
toriale della Provincia e operi insie­
me al comitato affinché ciò possa re­
alizzarsi e affinché il Plis entri a far
parte in futuro del grande Parco del­
la Vettabbia.
Bisogna assolutamente fare in mo­
do che la destinazione d’uso della
Campagnetta rimanga a verde e a
parco, così come richiesto dal Comi­
quindici anni non hanno mai ne­
gato che il problema ci fosse e stes­
se diventando sempre più pressan­
te. L’attuale Amministrazione ha
anche commissionato il famoso
Piano della Mobilità, studio di pre­
gevole fattura, supportato da dati
interessanti, ma che, nelle conclu­
sioni programmatiche, ha propo­
sto soluzioni un po’ troppo «metro­
politane», più adatte ad una città
come Milano che a Lodi. Da noi i
parcheggi troppo lontani dal Cen­
tro Storico non funzionano ed i
collegamenti con le navette (alme­
no come ce li possiamo permettere
attualmente) non hanno successo.
È, inoltre, inutile pensare che i
progetti, così come sono stati pro­
posti dall’attuale Amministrazio­
ne Comunale, trovino imprendito­
ri interessati a costruire parcheg­
gi multipiano a pagamento a Lodi
(infatti per il parcheggio di Via
Villani, inserito in un project fi­
nancing per anni nei piani plu­
riennali dei lavori pubblici, non è
mai stato considerato fattibile).
Il problema parcheggi, quindi, ne­
cessità di soluzioni concrete e so­
prattutto realizzabili, che vengano
incontro alle necessità della gente,
che si adattino alla situazione ur­
banistica ed alle possibilità delle
casse comunali, senza voli pinda­
rici e senza eccessivi carichi fi­
nanziari che gravino poi sulla co­
munità. Invece il Piano Urbano
della Mobilità è tutto un turbinio
di tariffazioni differenziate (sem­
pre pagare!) e regolamentazioni
complesse (attenzione alle multe!).
Forse alcune proposte possono es­
sere simili, ma sono invece molto
diversi gli accenti e le priorità.
Paola Rosa
LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
OLOCAUSTO
Non era
possibile
non sapere
n Sono da poco tornata da una visita
ai campi di sterminio di Auschwitz.
L’orrore, la sofferenza, il dolore, 100,
1000 volte ampliati rispetto a quanto
mi immaginassi di trovare.
Cadaveri, ma prima mano d’opera a
basso costo, esseri umani a cui era
stato tolto tutto non solo i beni mate­
riali ma soprattutto la dignità di po­
tersi definire essere umano...
Lì su quell’immenso territorio che si
perde a vista d’occhio dove non cre­
sceva l’erba perché era calpestata da
troppe persone e quei pochi fili che si
salvavano dal calpestio venivano rac­
colti e mangiati, lì dove i più deboli
erano subito eliminati e quelli che
reggevano fisicamente erano usati e
sfruttati per lavorare spostando in là
solo di qualche mese la loro fine, lì do­
ve centinaia di migliaia di esseri
umani diventavano solo numeri e
poi.... solo fumo.
Lì ti accorgi che non era possibile
“non sapere”, ti accorgi di quanta
connivenza di quante menzogne co­
privano tali orrori, lì ti accorgi che
non era “follia” ma era lucida razio­
nalità, ogni decisione veniva presa ra­
zionalmente, pianificando, cercando
il modo più economico non solo per
sfruttare i prigionieri ma anche nella
scelta del modo di uccidere; i bambini
venivano messi in fila indiana e poi
sparavano al primo della fila per ri­
sparmiare le munizioni , il gas veniva
scelto come metodo migliore per le
uccisioni di massa in quanto mezzo
più economico...
Lì la mente va… agli eccidi, agli ster­
mini, ai genocidi, alle sterilizzazioni
di massa delle donne, alle sempre più
numerose vittime civili delle guerre;
Hiroshima, Vietnam, Palestina, ex
Jugoslavia, Darfur, Ruanda, Afghani­
stan, Gaza...
Lì la mente va… ai luoghi dove la di­
gnità umana è annullata, va alle real­
tà più vicine a noi, i centri di raccolta
per gli stranieri, Rosarno, i campi
rom eliminati con le ruspe...
In un mondo dove la fama di potere,
l’arricchimento sono considerate alla
base della vita, dove le ricchezze sono
concentrate sempre più su pochi e
non ridistribuite, dove l’individuali­
smo regna sovrano l’oppressione del­
l’uomo sull’uomo è invevitabile. È sta­
to scritto Mai più! Mai più! Mai più!
Ma questo non sarà possibile sino a
quando gli esseri umani non saranno
considerati come tali uguali tra loro,
con le stesse possibilità di vita, sino a
quando non avrà il sopravvento una
cultura dove la diversità dell’altro
non farà più paura dove le diversità
di religione, di colore di pelle, di raz­
za, non saranno più utilizzate per cre­
are odio gli uni contro gli altri.
Mai più... non sarà possibile sino a
quando tutti non considereranno tut­
ti semplicemente esseri umani come
loro.
Cecilia Tanara
CHIESA E POLITICA
Ignorato
l’intervento
di Bagnasco
n Caro direttore, sono ormai passate
tre settimane da quando il card. Ba­
gnasco, introducendo i lavori del co­
mitato permanente della Cei, lanciò la
sua grande aspirazione di veder rea­
lizzato un sogno: il sogno di veder sor­
gere una nuova generazione di italia­
ni cattolici che riportassero in auge la
virtù cattolica in politica nella sua ve­
ra essenzialità… la rinascita del politi­
co democratico e cristiano ! Ricreare
una nuova vocazione, per altro auspi­
cata anche dal Santo Padre nel lonta­
no 2008 in cui rilevò che “serve una
nuova generazione di politici cattoli­
ci”, con una grande differenza che per
Bagnasco è un “sogno “, qualcosa di
irreale e destinato a restare tale, oppu­
re destinato a diventare realtà ?
Parto ora da questo preambolo per fa­
re una breve analisi e focalizzare qual­
che punto atto a valutare il sogno del
Card. Bagnasco. L’aspetto più crudo
da valutare immediatamente è l’asso­
luta mancanza di pareri e/o discussio­
ne che ne è nata da questa presa di po­
sizione, francamente mi sarei aspetta­
to qualche uscita e presa di posizione
da parte del mondo politico vicino alle
idee dell’oratore, qualche ex democri­
stiano ora disperso nei meandri delle
varie coalizioni ed ormai sopraffatto
dal peso politico di schieramenti di de­
stra , centro e sinistra… senza più
ideologia politica… ma con scranni e
poteri da difendere per i loro progetti
e per i loro giorni. Nessuno quindi è
interessato ad una rinascita di un par­
tito che veda impegnati cristiani de­
mocratici che riportino al centro della
vita politica valori che ogni giorno
vengono solamente richiamati in
pomposi discorsi, senza una reale ap­
plicazione della socialità degli stessi.
Non fa piacere che il 30% dei politici e
degli elettori attuali, ma che in passa­
MACCASTORNA
Perché demolire la vecchia canonica? Può servire ancora...
n Illustre direttore, non è la prima volta che
mi occupo pastoralmente di piccole parroc­
chie. Sono stato amministratore parrocchiale
anche di Cornovecchio e di Meleti.
Ora faccio il pendolare a Maccastorna e mi ca­
pita di pensare spesso al ruolo che la piccola
parrocchia potrebbe avere nel disegno pasto­
rale di una Chiesa locale.
Sono convinto che questo non può ridursi ad
assicurare ad una minuscola comunità la San­
ta Messa domenicale, insieme ad una saggia
amministrazione. La piccola parrocchia è
spesso situata in un contesto logistico acco­
gliente e può diventare un punto di riferimen­
to per le iniziative culturali e religiose di altre
parrocchie: corsi biblici di base, piccoli ritiri,
tanto necessari per equipaggiare i collabora­
tori laici di una genuina formazione spiritua­
le. Le strutture di una piccola parrocchia poi
to hanno retto le sorti dell’Italia sotto
lo scudo crociato, oggi non si mobiliti
e non trovi la dignità di approvare un
sogno che aprirebbe nuova speranza
alla bassezza della politica attuale.
Non fa piacere , questo forse il senso
del richiamo da parte della Cei, vedere
che coloro che hanno sfruttato il carro
della Dc sino all’inizio degli anni ’90
abbiano cercato solamente il loro po­
sto altrove e là dove il potere e la possi­
bilità di non essere scalzati mescola il
senso dell’essere stati democratici cri­
stiani al senso di essere politico­qua­
lunquista (aspetto questo ben ricono­
scibile a livello nazionale ma anche a
livello locale ).
Non fa piacere vedere coloro che han­
no avuto sempre come cavallo di bat­
taglia il sociale, la dignità dell’uomo,
l’applicazione integrale del cristiane­
simo ossia del cattolicesimo a tutta la
vita privata e pubblica moderna ed a
tutte le sue forme di progresso, disco­
noscere queste basi fondamentali di
un impegno politico lasciando cadere
nel vuoto una così grande opportunità
come quella richiamata dal Cardinale
Bagnasco.
Non fa piacere oggi non trovare nessu­
na reazione… ma forse perché questi
ex della politica sociale sono diventati
adulti ed ora devono pensare al pro­
prio ego di cattolici adulti in cui l’in­
terpretazione su cosa significhi digni­
tà della persona è ormai un voler met­
tere le mani sulla identità umana sen­
za sapere più cosa sia l’uomo. Da vero
ex democristiano spero che l’appello
del cardinale Bagnasco mi dia la pos­
sibilità di ritrovarmi e riconoscermi
in una realtà politica che ha dato agli
italiani (attenzione non ho detto politi­
ci) ed al mondo intero ( ricordo che i
primi popolari hanno scritto la storia
alla fine dell’‘800 ) valori di cui oggi si
è persa la dimensione storica.
Il tutto andrebbe a garantire la dimen­
sione politica dei cattolici cristiani
che il progressismo profetico di ieri ed
il moderatismo trasformista di oggi
risultano essere le insidie che rendo­
no subalterna la responsabilità politi­
ca dei cattolici italiani riducendola a
funzione lobbistica o a lievito eletto­
rale.
Antonio Meazza
antonio.meazza@tiscali.it
NUCLEARE
Fate la centrale,
ma costruitela
ad Albenga
n Sono antinuclearista da sempre,
dopo le nefaste vicende di Chernobyl
del 1986 (e chissà quante non ne abbia­
mo conosciute perchè coperte dai go­
verni) tale convinzione si è sempre
più radicalizzata considerando che la
tragedia russa ha causato danni irre­
possono servire per dare concretamente alla
Chiesa la possibilità di aprire la sua porta a
persone che sono immigrate in Italia ­ anche
stagionalmente ­ in cerca di un lavoro che por­
ti sicurezza al futuro delle loro famiglie.
In questi pochi mesi a Maccastorna più di una
volta ho accolto gruppi per incontri di forma­
zione. Molto felice è stata l’esperienza del­
l’estate scorsa quando, gratuitamente, trovò
ospitalità un gruppo di donne polacche, occu­
pate per tre mesi presso la Ditta Solana spa.
Dinnanzi alla scandalosa situazione in cui vi­
vono gli immigrati stagionali nel Sud, non si
può non pensare che le strutture parrocchiali,
inutilizzate per la pastorale, potrebbero con­
tribuire ad una decorosa accoglienza dei “nuo­
vi poveri”.
In questi giorni pensavo alla vecchia canonica
con i suoi grandi spazi esterni, venduta dal­
versibili in generazioni presenti e fu­
ture. Ritengo che sia possibile non di­
pendere dai paesi produttori di petro­
lio per quanto riguarda l’approvvigio­
namento elettrico ricorrendo a solu­
zioni alternative e rispettose dell’am­
biente e quindi della persona, non ul­
tima l’energia eolica (a prescindere
dalle schizofreniche crisi di Sgarbi o
il fotovoltaico.
Ritengo che sia possibile anche non
dipendere dai paesi produttori di pe­
trolio per quanto riguarda la mobilità
su gomma, ed al riguardo sono fiero
di essere lombardo, unica regione in
Italia ad aver inaugurato cinque anni
fa, in prossimità delle ultime regiona­
li, una stazione di servizio all’idroge­
no alla presenza del governatore For­
migoni, un’inaugurazione storica,
unica, irripetibile (speriamo).
Ma, pur essendo convinto sostenitore
di soluzioni alternative al petrolio mi
ritengo anche una persona democra­
tica e quindi rispettoso del volere del­
la maggioranza degli italiani e, consi­
derando che al momento gli ultimi
sondaggi danno il nostro premier con
un gradimento intorno al 135% degli
italiani e gli ultimi sondaggi premino
il lavoro fin qui svolto dal governo,
compreso Lodo Alfano , legittimo im­
pedimento, privatizzazione dell’acqua
etc. (ma eccetera cosa?) intorno al
110/120% (dimenticavo Brunetta ,
quello viaggia sul 170% di gradimen­
to), mi adeguo e chino la testa di fron­
te al volere di questo governo di farse­
ne un baffo dell’esito del referendum
sul nucleare (quello si con un 85 e pas­
sa % di voti contrari) e di avviare la
costruzione di nuove centrali nel no­
stro paese, costruzione che però av­
verrà solo a partire dal 2013 sperando
che nel frattempo qualcuno riperda le
elezioni e trovi il tempo di presentarsi
di fronte ai giudici e che magari il
nuovo governo blocchi la costruzione
di queste centrali.
Nel frattempo , proprio perchè rispet­
toso dei voleri della maggioranza de­
gli italiani mi schiero con il ministro
Scajola che al momento vive il dilem­
ma di non saper dove posizionare que­
ste nuove strutture e, schierandomi
con lui non posso non apprezzare le
parole rilasciate al termine del CdM
del 10 febbraio. Parole sante e degne di
uno statista come pochi nella storia :
«Centrali pulite e rispettose dell’am­
biente e delle persone». Grazie sig. Mi­
nistro, le sue parole mi indicano la lu­
ce e la verità e proprio per non farla
sentire a disagio posizionando qual­
che centrale in qualche luogo dove
magari trogloditi rispettosi dell’am­
biente e delle persone (loro sé caro Mi­
nistro) potrebbero contestarla perchè
non posizionare una bella centrale
nucleare nuova di pacca e «rispettosa
dell’ambiente e delle persone» ad Al­
benga ,ridente città sul mar ligure do­
ve Lei risiede. Ha presente sig. Mini­
stro quella tranquilla cittadina con un
piccolo aeroporto dove atterra un solo
volo Alitalia il venerdì sera prove­
nienza Roma con 4/5 passeggeri e do­
Lettere & Opinioni
l’Istituto per il sostentamento del clero ad un
privato, che dopo averla lasciata in stato dei
pericoloso abbandono, ora sta per essere de­
molita.
Non posso nascondere una profonda tristezza.
L’unica cosa che mi rasserena è la certezza che
mi dà in Tecnico municipale: nella demolizio­
ne, non sarà recato alcun danno agli immobili
della parrocchia di san Giorgio.
Certamente con essa si sarebbbe potuto fare
qualcosa di più per chi ha bisogno di trovare
porte aperte accoglienti. Oggi, sulla scia del
Magistero di Giovanni Paolo II prima e di Be­
nedetto XVI, risulta urgente realizzare una
Nuova Evangelizzazione. Sono convinto che,
tra i tanti linguaggi, occorre ricordare che
l’unico comprensibile in questo mondo secola­
rizzato è il linguaggio della carità.
don Virginio Fogliazza
ve riparte un solo volo Alitalia il lune­ farle fare la tessera ad honorem del
dì mattina destinazione Roma con 4/5 defunto Pci) dato che molti cittadini
passeggeri tra cui (casualmente , ma stanno scontando i problemi legati al­
solo casualmente, Lei e parte della la crisi economica. Infine ci si aspet­
scorta), ha presente vero? terebbe un maggiore impegno sulla
Beh, pur essendo contrario al nuclea­ questione culturale, in particolare
re una bella centrale «rispettosa del­ una maggiore attenzione all’annoso
l’ambiente e delle persone» nel suo or­ problema della Biblioteca, che vede
ticello io la metterei, in tal modo Lei solo ora qualche spiraglio (ma non ne
darebbe il buon esempio a quei siamo ancora sicuri) di miglioramen­
300/350 italiani su 60 milioni al mo­ to dopo dieci anni di totale, colpevole
mento contrari alle politiche del go­ assenteismo della maggioranza che
verno che così non avrebbero più ali­ lei attualmente rappresenta.
bi per non riconoscere a questo esecu­ Questi sono alcuni dei problemi che i
tivo il diritto alla beatificazione. Vidardesi auspicano di veder risolti
Luciano Bellocchio al più presto. Dei battibecchi sui gior­
Lodi nali tra sezioni locali di PDL e PD
penso che ai cittadini del nostro paese
VIDARDO non importi molto. Saluti.
Paolo Bianchi
Non continui Circolo PD Castiraga Vidardo
la caccia
PANTANI
Lo rivediamo
alle streghe volare
n Gentile direttore, chiedo spazio su
questa sua pagina per rispondere a
nome di tutto il circolo Vidardese del
PD alla lettera (datata 2 Febbraio
sui tornanti
2010) del sindaco di Castiraga Vidar­ n Dopo 5 anni di agonia moriva 7 an­
do, Oscar Fondi. ni fa, il 14 febbraio 2004, Marco Panta­
Ebbene non è nostro compito prima­ ni. Per le emozioni che ha donato al ci­
rio entrare nel merito della questione clismo col suo modo di correre capace,
scuola ma essendo stati tirati in cau­ unico del gruppo, di far la differenza
sa per motivazioni che sfuggono sia a alla maniera antica sulle strade mo­
noi che probabilmente a molti altri derne che si arrampicano sui Passi
Vidardesi, siamo costretti a dire la no­ della leggenda di Giro e Tour, ci siamo
stra. di nuovo ritrovati ragazzini negli anni
Riteniamo anzitutto che sia una mos­ ’90, risvegliandoci da un entusiasmo
sa politica di cattivo gusto gettare gra­ in letargo da mezzo secolo e che anche
tuitamente del fango contro il Partito i più ottimisti tra gli addetti ai lavori
Democratico che dodici anni fa non davano per scontato che “nel ciclismo
esisteva neanche; sulle motivazioni del dopo Coppi e Bartali” non sarebbe
che hanno spinto Fondi a questa mos­ più ritornato in ugual misura.
sa, potremmo discutere a lungo per Tre icone, Coppi, Bartali e Pantani,
pagine e pagine ma siamo abbastanza che non facciamo nessuna fatica ad
convinti che si tratti di una azione accostare tra loro per avere segnato
con fini puramente polemici (forse persino costume con la loro testa oltre
perché la tessera del sindaco appar­ che con le loro gambe. Peccato che il
tiene ad un altro partito chiamato Po­ volo di Pantani, scomparso dal cicli­
polo Delle Libertà?). Chiederei quindi smo a soli 29 anni e dalla vita a 34, sia
cortesemente al sindaco Fondi di non stato ancora più breve e sfortunato del
continuare una caccia alle streghe volo di Coppi, l’airone più straordina­
vecchia di dodici anni e con accuse rio del ciclismo mondiale di tutti i
ingiuste; il sindaco dovrebbe invece tempi, che ha chiuso le ali il 2 gennaio
lavorare con maggiore impegno a ri­ 1960 a soli a 40 anni (l’età che avrebbe
solvere i problemi dei Vidardesi! Pantani oggi), quando entrambi
Vogliamo giusto fare qualche esem­
pio... La questione scuola, la si giri co­
me si vuole ma esiste: gli spazi sono
avrebbero meritato di vivere almeno
quanto Bartali, “l’intramontabile”
scomparso a 86 anni il 5 maggio 2000.
sempre più ridotti ed è indubbio che
la struttura diventa sempre più ina­
deguata per un paese in crescita da
Tre campioni, ne siamo certi, saranno
ricordati per sempre sia dalla genera­
zione come la nostra, che li ha visti pe­
più di dieci anni. Vogliamo fare qual­
cosa? O aspettiamo ancora la fine del
mandato per parlare di nuovo del pro­
dalare in diretta, sia dalle generazioni
future a cui viene trasmessa la loro
leggenda con una documentazione
blema in campagna elettorale? Ci si che per numero di volumi pubblicati
potrebbe impegnare di più sul fronte li colloca, nell’ordine, ai primi 3 posti
dei servizi sociali (come mai solo ora nella classifica individuale assoluta
l’adesione al Consorzio dei Servizi? tra gli indimenticabili del ciclismo.
Non era un «carrozzone di stampo so­ Come il ciclismo lodigiano ricorderà
vietico» fino a qualche mese fa? Se per sempre Tranquillo Scudellaro di
vuole mettiamo una buona parola per Lodivecchio, gregario di primo piano
21
in Legnano, Carpano­Coppi e Torpado
scomparso a soli 69 anni anche lui, co­
me Bartali, nel 2000. È stato il ciclista
beniamino del nostro territorio e invi­
diato per aver corso in quel periodo
d’oro degli anni ’50 in quel gruppo di
simili campioni.
Pantani. Ti rivediamo là, in Piazza S.
Pietro, a salutare il Papa insieme a tut­
ti i concorrenti del Giro d’Italia 2000
che parte da Roma, mentre il telecro­
nista si augura, come tutti gli sportivi
e per il bene del ciclismo che col ritor­
no alle corse ritorni quello scalatore
leggendario, quell’emozione in bici­
cletta, quell’inimitabile personaggio,
quel troppo bello offerto prima del 5
giugno 1999, quando a Madonna di
Campiglio, a Giro già vinto, sei stato
fermato per l’ematocrito alto, un indi­
ce questo di doping che dall’aprile
2000 non è più valido, preso da solo,
senza verificare anche l’emoglobina.
Un rimpianto in più per averti perso e
non vedere all’orizzonte un tuo erede.
Per la benedizione che è stata per il ci­
clismo la tua entrata in scena nel ‘92,
per la provvidenza della tua popolari­
tà come promozione, per la maledizio­
ne che ha accompagnato tutto il cicli­
smo dalla tua uscita, ci chiediamo an­
cora perché sia finita così e pensiamo
sinceramente che si siano pentiti chi
l’ha voluto.
Pantani. Ti rivediamo raggiungere, in
piedi sui pedali e con le mani basse sul
manubrio, la testa della corsa appena
iniziata la salita, pronto a scattare sul
tratto più duro, dove più numeroso è il
tuo nome sull’asfalto e dove s’ingrossa
la gente ai bordi della strada perché
attende il tuo attacco e i tuoi segnali
d’attacco che sono una tua invenzione
e che puntualmente metti in scena:
via il cappellino (più tardi venne la
bandana) al primo scatto, via gli oc­
chiali quando allunghi di nuovo, via la
borraccia dopo esserti dissetato e ver­
sato in testa (pelata) quello che resta,
via tutto quello che hai in tasca per al­
leggerirti del tutto, come se non ti ba­
stasse essere 56 kg di peso per 1.72 di
altezza (così leggo da una tua scheda
dell’accoppiata Giro e Tour 1998 che in
Italia condividi solo con Coppi) quan­
do finalmente solo rilanci l’andatura a
una velocità che ti costringe ad allar­
gare in uscita di ogni tornante per
non andare fuori strada. Che pedalata!
Che ciclismo!
È un festa per chi ti segue davanti alla
tv e per chi ti aspetta sui tornanti e
che ti sente arrivare dal frastuono che
arriva da valle fatto di voci e canti, da
gente che ti accompagna correndoti a
fianco e gridando (a volte ti devi perfi­
no difendere), dai colori delle bandie­
re che sventolano, dai cartelli che ti in­
citano, dal traffico che aumenta, dalla
strada che si restringe su di te più sali
fino a diventare un budello che tu devi
infilare.
Crollerebbero i tornanti se fossero ar­
tificiali come le curve di uno stadio.
Senza voltarti voli, tra due ali di folla
sempre più spessa ed impazzita, verso
la vittoria di tappa nella maniera più
bella, per distacco. Alla Coppi e Barta­
li. È fantastico, indimenticabile.
Se poi il percorso offre, quando sei in
fuga da solo, anche la discesa, ti adatti
arricchendo lo spettacolo con un altro
tuo pezzo forte, lo stile moderno a bri­
vido, allungato sulla bicicletta come
se la ruota posteriore fosse il tuo nuo­
vo sellino. Emoziona a pensarci.
È stato troppo bello quello che hai fat­
to in bicicletta. Non so come ringra­
ziarti. Nessuno tra i campioni che ti
hanno seguito ti somiglia. Le sole cose
che ricordo oggi di quel ciclismo sono
quelle che hai fatto tu.
Pantani. Ti rivedo a Codogno allo Sta­
dio comunale a fine novembre 1997,
per una partita di calcio “pro terremo­
tati dell’Umbria e Marche”, promoto­
re il lodigiano Mario Traversoni, con
te nella Mercatone Uno dov’è il mi­
glior velocista e dall’ultimo Tour è
uscito rocambolesco vincitore di una
tappa. Di fronte la squadra “Verde” di
G. Luca Bortolami, Massimo Podenza­
na (anche allenatore), Mariano Piccoli
tra i corridori più noti e la squadra
“Blu” dove ci sei tu come capitano e
nel ruolo libero di andare a spasso per
il campo e giocare tutti i palloni, ma
non s’è capito bene contro chi. Con te
Davide Cassani, Roberto Conti (anche
allenatore), Giovanni Lombardi e i lo­
digiani Mario Traversoni, (il fratello
Danilo in porta, l’unico vero portiere),
Ivan Cerioli, Ivan Raimondi, tra i più
noti. Arbitro: Grazzani di Codogno.
Ma né portiere, né arbitro, né fattore
campo bastano per evitare ai tuoi
“Blu” una sconfitta alla fine per un
sacco di gol ben 8 ­1. Nel 1° tempo hai
la maglia n°00. «È forse il voto che si
da come calciatore!» mi dice divertito
Soncini, il noto fotografo del ciclismo
che riprende la partita a bordo campo.
L’occasione mi ricorda che anche Cop­
pi e Bartali si scontravano anche a cal­
cio per beneficenza ai loro tempi.
Nel 2° tempo entri in campo col n° 13
forse per avere forse più fortuna. Infat­
ti entri su tutti i palloni e in tutte le mi­
schie che portano agli 8 gol “verdi” ci
sei tu per la disperazione di Roberto
Conti che ti grida di non favorirli. Tu a
volte gli sorridi autocompiacendoti
per una mossa riuscita. Ci sei tu an­
che nell’unico gol “Blu” realizzato in
zona Cesarini al termine di un’ azione
così furiosa di gambe, braccia e teste
sotto la porta “Verde” da sembrare
un’azione di rugby e dalla quale i pri­
mi a uscire a braccia alzate sei tu, sor­
ridente, e Conti urlante.
L’arbitro non sapendo che pesci pi­
gliare, assegna il gol ad entrambi.
Giuseppe Pratissoli
22 LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2010

il Cittadino
Sezione

Cultura&Spettacoli
C
he differenza c’è tra una sto­
riella antisemita e una storiel­
la ebraica? Semplice, «la sto­
riella ebraica è una storiella
antisemita raccontata da un ebreo»,
e di storielle così Moni Ovadia è una
vera miniera, tanto da poter andare
avanti per due ore filate senza mai
smettere di raccontare. È quanto è
successo venerdì sera sul palco del­
l’auditorium Bpl dove, di fronte a
una platea di circa 400 persone, è an­
dato in scena Cabaret Yiddish, lo
spettacolo di teatro e musica scritto
da questo vulcanico artista nato in
Bulgaria nel 1946. «Quello che stia­
mo per intraprendere questa sera è
un viaggio nel mondo dell’esilio» ha
esordito Ovadia prima di addentar­
si in quella che può essere definita
una sorta di «fenomenologia dell’es­
sere giudaico», una carrellata di
personaggi, vizi e virtù per capire
meglio cosa significa ­ e cosa ha si­
gnificato in passato ­ appartenere al­
la cultura ebraica. Una cultura che
non può prescindere dal rapporto
con il denaro e con il commercio, di­
verso però dalla taccagneria di cui
spesso vengono accusati i suoi ap­
partenenti, più simile piuttosto alla
finanza creativa del vecchio Moishe
Moscowitz, rappresentante di spago
nella Virginia del
Ku Klux Klan,
che riuscì ad
estorcere una
ALL’AUDITORIUM DELLA BPL MUSICHE, PENSIERI E PAROLE DEL “CABARET YIDDISH” PORTATO IN SCENA DAL GRANDE AUTORE
commessa da
50mila dollari al
più razzista dei
drugstore della
zona: «Il povero
Moishe non era
riuscito a vende­
re un centimetro
di spago quando
Il linguaggio universale di Moni Ovadia
varcò la soglia
dell’ultimo nego­
zio della città;
dietro il bancone
«La memoria guarda al futuro, non deve essere la necrosi del pensiero»
stava il classico americano razzista,
un quintale di peso e due occhi che
se fossero stati di vetro avrebbero
comunicato più umanità. “D’accor­
do, dammi il tuo spago” gli disse
l’uomo, “dammene tanto quanto ne
serve per arrivare dalla punta del
tuo nasone a quella del tuo piselli­
no”. E quando davanti al suo nego­
zio arrivò una colonna di camion
con 25mila rotoli di spago non poté
far altro che prendere atto del suo
errore leggendo la lettera allegata
alla fattura, firmata da Moishe Mo­
scowitz in persona, residente in Vir­
ginia e circonciso a Varsavia».
Il pubblico ride e anche Moni Ova­
dia si diverte, improvvisando ballet­
ti sulle musiche eseguite dall’orche­
stra klezmer presente sul palco,
contrabbasso, fisarmonica, flauto e
clarinetto: canzoni allegre, melodie
ondeggianti e sincopate come i gesti
con cui gli ebrei accompagnano le
loro preghiere, nenie struggenti co­
me il Canto dell’ultimo ebreo sulla
terra d’Europa. Il dolore per la tra­
gedia del popolo ebraico si affaccia
a più riprese tra i racconti di Moni
Ovadia, «ma la memoria non deve
coincidere con una necrosi del pen­
siero, non bisogna mai rimanere af­
facciati sull’orlo dell’abisso, biso­
gna risalire alla vita». Ed ecco allo­
ra che il dolore cede volentieri il
passo all’ironia dei personaggi più
caratteristici del mondo ebraico, il
rabbino, lo psicanalista, la temutis­
sima yiddish mame ­ che nega al
moribondo l’ultima fetta di torta
per offrirla intatta agli ospiti del fu­
nerale ­ il gioiellere e il commer­
ciante specializzato in scadente sal­
mone, inscatolato non per essere
mangiato ma continuamente com­
prato e venduto. Il tutto raccontato
IL CONCERTO
Il Duo Merveille apre la stagione dell’organo
n Uniti nella vita e nella musica.
Sodalizio perfetto quello tra Fabio
Merlini e Abigeila Voshtina,
protagonisti sabato sera dell’apertura
della quarta edizione della Stagione
d’organo, dedicata quest’anno al
quarantesimo anniversario di
fondazione dei Solisti Laudensi. Il
pubblico presente ha salutato
l’esibizione con un lunghissimo
applauso, giusto riconoscimento nei
confronti della bravura dei due
musicisti e della bellezza del
programma proposto. Nella splendida
cornice della chiesa di Sant’Agese, il
Duo Merveille, con Merlini all’organo e
Abigeila Voshtina al violino, ha
magistralmente eseguito pagine di alto
livello virtuosistico firmate da
compositori quali Batiste, Corelli,
Moretti, Bossi, Merlini e Tartini. Gli
spettatori hanno potuto apprezzare le
detonanti sonorità della fonica dell’
Organo Bossi del 1833, tipico
strumento dell’Ottocento italiano,
grazie alla scelta adeguata dei brani a
Moni Ovadia sul palco dell’auditorium della Bpl con l‘orchestra klezmer che lo accompagna da sempre in scena
con un linguaggio di irresistibile vi­
vacità espressiva, mutuato da quel
crogiolo lessicale che è la lingua
yiddish, nata dalla sovrapposizione
di lingue slave, russo, inglese e lati­
no. Alla fine, come lo stesso Moni
Ovadia aveva annunciato all’inizio
della serata, anche il pubblico lodi­
giano scopre, indipendentemente
dalla sua appartenenza o meno alla
comunità ebraica, di poter com­
prendere questa strana lingua mol­
to meglio di quanto avrebbe imma­
ginato.
Silvia Canevara
cura di Merlini, direttore artistico
della kermesse e solista del concerto.
Abigeila Voshtina, musicista di origine
albanese già nota e molto apprezzata
dal pubblico lodigiano, ha sfoggiato
una tecnica invidiabile di note e colori
nella Follia di Corelli, nella
Passacaglia dell’Angelo Custode di
Biber per violino solo (suonata
scendendo in mezzo alla navata della
chiesa) e nell’ardita sonata di Tartini,
chiusa da una Cadenza spettacolare
scritta dal grande violinista Fritz
Kreisler e dedicata ad artisti con una
tecnica senza confini. Nel programma
non è mancato un omaggio a Ernesto
Merlini, padre di Fabio e fondatore dei
Solisti Laudensi, con l’esecuzione della
soave Preghiera. Proprio Ernesto
Merlini sarà il grande ospite del
prossimo appuntamento della Stagione
d’organo, in programma il 25 febbraio
nel Tempio dell’Incoronata. Merlini
sarà protagonista del recital d’organo
“Fiori musicali” con un programma di
musiche barocche.
La premessa al pubblico:
«Quello che faremo
questa sera è un viaggio
nel mondo dell’esilio»
Fabio Merlini e Abigeila Voshtina posano davanti all’organo di Sant’Agnese prima del concerto
CINEMA
Berlino, Soldini porta l’Italia al festival
con una storia d’amore e di passione
n «Per la prima volta c’é una storia vera in cui è forte il lato
più carnale. Ho voluto affrontare in questo film la parte
fisica, la passione ma non c’e nessun voyeurismo, ma solo
voglia di raccontare momenti di intimità come se fosse tutto
naturale». Queste alcune battute di Silvio Soldini ieri al fe­
stival di Berlino dove passava il suo ultimo film Cosavoglio­
dipiu nella sezione del berlinale special. Il lungometraggio
ha come protagonisti Alba Rohrwacher nel ruolo di Anna,
una donna con un impiego modesto e con famiglia e amici
che a un certo punto viene presa da una grande passione per
Domenico, un uomo sposato anche lui (Pierfrancesco Favi­
no). Il film si annuncia così molto passionale perché l’amore
tra queste due persone non agiate né borghesi dovrà essere
consumato in alberghi a ore o in posti improvvisati. Spiega
Favino del film, una coproduzione Italia­Svizzera già vendu­
ta in molti paesi e che uscirà in sala il 30 aprile in circa 400
copie distribuito dalla Warner Bros: «Abbiamo provato mol­
to le scene di sesso per superare lentamente il nostro natu­
rale imbarazzo. E attraverso vari incontri abbiamo fatto sì
che crescesse con Alba l’intimità e che non ci fosse più diffe­
renza se ci ritrovavamo con gli abiti addosso o senza». E ag­
giunge l’attore «se loro due non si fossero incontrati avreb­
bero vissuto bene lo stesso con i rispettivi moglie e marito.
Il fatto è che incontrano la passione, anche se credo che
l’idea centrale del film sia quella che loro vivono un conte­
sto economico in cui pensano di non meritare la passione e
che questa sia una cosa che si possono permettere solo i vip,
chi ha le copertine sui giornali». Per Alba Rohrwacher, fino
ad ora vista in ruoli in cui risultava la sua naturale timidez­
za, nessuna difficoltà a ritrovarsi nuda: «Tutto è partito da
una cosa molto semplice, la fiducia che ho verso Silvio Soldi­
ni e a questo punto non ho avuto più reale difficoltà. Caso­
mai mi sono trovata più in imbarazzo quando nel film torna­
vo a casa e dovevo giustificarmi con mio marito interpretato
da Giuseppe Battiston». Un personaggio, sottolinea il regi­
sta, che quando capisce che c’è qualcosa che non va rifiuta
l’idea stessa che questo sia possibile, non accetta la verità.
(Ansa)

AL TEATRO NEBIOLO DI TAVAZZANO UNA FAVOLA DISSACRANTE E RICCA DI DIGRESSIONI E FANTASIA

Il Risorgimento pop e un’antistoria italiana

Una foto di scena dello spettacolo della coppia Daniele Timpano­Gaetano Ventraglia
n Cos’hanno in comune Giuseppe Garibaldi e
Britney Spears? Molto secondo la coppia Daniele
Timpano­Gaetano Ventraglia e il loro Risorgimen­
to Pop ­ memorie e amnesie conferite ad una gamba,
sabato sera sul palco del teatro Nebiolo di Tavazza­
no per gli appuntamenti della stagione di prosa. In
un paese che non c’è, perché non è mai risorto, la
hit Baby One More Time della reginetta del pop di
fine millennio è il tappeto musicale ideale su cui
appoggiare la storia di un’Italia che se è stata è
morta e poi risorta, per poi morire di nuovo.
Un’Italia che se anche non c’è ha già quattro papà
(Garibaldi, Cavour, Mazzini e Vittorio Emanuele
Secondo II, «che poi che senso ha che il primo re
d’Italia si chiami II?») e un’antipapà (il Papa Pio
IX, che ordinò l’opposizione formale alla presa di
Roma). Simboli pop, falsi miti, come Pippo Baudo,
l’amaro Ramazzotti e il destino di una Repubblica
fondata sull’amicizia, quella di Maria De Filippi e
della loggia P2. Una favola dissacrante e ricca di
digressioni di fantasia, ma «soprattutto una storia
d’amore» chiarisce Timpano al pubblico, conti­
nuamente chiamato in causa, deriso e, perché no,
anche insultato. Quella tra Giuseppe Garibaldi e
Anita, tra «l’uomo di mondo, anzi di due mondi» e
«un’extracomunitaria brasiliana analfabeta»,
continuamente fermati nell’attimo che precede la
morte di lei, malata nel freddo delle Alpi, di Co­
macchio o semplicemente sacrificata dal Garibal­
di che le stringe le mani al collo perché rallenta
l’avanzata dei Mille, «anche se tutto questo ovvia­
mente non è mai avvenuto» ripete nel suo refrain
Timpano.
Il lavoro di amnesiAvivacE/Circo bordeaux/Con­
sorzio Ubusettete, per la regia dello stesso Daniele
Timpano e di Marco Andreoli, è una scheggia im­
pazzita in bilico tra storia e immaginazione, dove
tra una pausa a Teano e le ripetute morti di Anita
in scena, si gioca (e si ride) con le icone di un mito
«falsamente concorde» qual è il Risorgimento. E la
coppia Timpano­Ventraglia, con ritmi diversi di
corpo e voce (effervescente e instancabile il primo,
disincantato e cinico il secondo), sceglie di inizia­
re dalla fine e apre la piéce con due fasci di luce,
uno verde e uno rosso. Manca il bianco e manca
anche l’Inno di Mameli, al suo posto ci sono il pop
di Britney Spears e due attori vestiti da sacerdoti,
reduci da una missione: trafugare la salma imbal­
samata di Mazzini (opera del lodigiano Paolo Gori­
ni, a cui i due dedicato un’ampia parentesi) dal ci­
mitero di Staglieri con l’intento di farla riconcilia­
re con la gamba di Garibaldi, dopo 150 anni. O for­
se no. Forse l’intento è semplicemente quello di co­
struire uno spettacolo didattico («tutto il risorgi­
mento in quattro minuti e trentatré secondi», co­
me la lezione imparata a memoria dai bambini in
cui, in un crescendo di assurdità, trovano spazio
la scoperta della ricetta del Parmigiano reggiano e
l’invenzione della birra Peroni) o ancora quello di
«guadagnarci qualche soldo in occasione dei fe­
steggiamenti per i 150 anni dalla fondazione» (il
prossimo anno), cercando di mettere ordine nella
toponomastica italiana («un cimitero lungo uno
stivale»), ricca di vie e piazze dedicate agli eroi del
Risorgimento. Al pubblico, reo di non lasciare la
sala all’intimità di Garibaldi e “Pippo Mazzini”,
non resta che essere “mandato a quel paese” dai
due che lasciano senza raccogliere gli applausi.
Rossella Mungiello