Torino

Mercoledì
13 novembre 2019

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La redazione
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L’ECONOMIA CHE SOFFRE

via alla sperimentazione

L’emergenza lavoro
In bilico in Piemonte
quattromila posti
Cirio all’attacco del ministero sull’ex Embraco: “Basta rinvii, si volti pagina”
Il vescovo tra i dipendenti della Olisistem: “Condivido le vostre paure”

di Federica Cravero, Mariachiara Giacosa e Diego Longhin ● alle pagine 2 e 3

Sulla linea metropolitana In vista della nuova stagione k Le novità Ecco i cartelli che annunciano i cambiamenti nella Ztl

Ztl a 30 l’ora
Effetto
monopattino
k Quattro cancellazioni Ieri tra Pont e Chieri k Al Sestriere La pista dove sono morti 2 sciatori

L’ira dei pendolari su Gtt Vialattea, riaprono

“Treni soppressi a catena”
Solo nella giornata di ieri sono stati cancellati quattro
treni, due al mattino, due alla sera. Viaggiare sulla li-
nea ferroviaria metropolitana che collega Pont a Chie-
ri lungo 50 chilometri che attraversano le stazioni di
Torino è ormai un’odissea. Colpa dei guasti ma anche
della mancata deroga sui limiti di velocità. E così nel
mirino finisce Gtt, gestore (per poco) della linea.
di Mariachiara Giacosa
● a pagina 7
le piste sequestrate
di Jacopo Ricca
Alla vigilia della stagione sciistica (che potrebbe pu-
re essere anticipata dalle nevicate annunciate per
domani)a Sestriere vengono tolti i sigilli alle piste Oggi si apre l’era del monopatti- elettrici non potranno circola-
che la magistratura aveva chiuso per indagare sulla no e il primo effetto della speri- re sui marciapiedi e nelle aree
morte di un uomo e di una bambina mentre sciava- mentazione è il centro trasfor- pedonali. L’assessora ai Tra-
no. Addio alle barriere frangivento, arrivano le reti mato in un’unica zona 30. Chi sporti Maria Lapietra promet-
da gara. Resta off limits la discesa Imbuto. verrà sorpreso a circolare a te: «Le nuove misure migliore-
una velocità superiore sarà pas- ranno traffico e qualità dell’a-
sibile di multa. I nuovi mezzi ria a Torino». ● a pagina 5
di Sarah Martinenghi
● a pagina 9

Le carte del processo A Cuneo A Palazzo Madama

Gli orrori Cottarelli apre Mantegna

al mattatoio “Scrittorincittà” e altri maestri
di via Traves 6 giorni di libri in cento opere
di Ottavia Giustetti di Andrea Lavalle di Marina Paglieri

I verbali delle udienze del proces- Si annuncia come l’evento dell’in-

so ai gestori del macello di via Tra-
ves raccontano di violenze sugli
animali, di venefici trattamenti a
base di farmaci cui vengono sotto-
posti e di come sono uccisi per di-
ventare cibo sulle nostre tavole.
Ristorante Peruviano Chikenriko a 300 mt dalla Molle Antonelliana
Come nel romanzo “Se niente im-
ti aspettiamo in Via Artisti 1 bis - Telefono 0118154335
porta” di Safran Foer. ● a pagina 8
verno artistico. È la mostra “An-
drea Mantegna. Rivivere l’antico,
costruire il moderno” la rassegna
a cura di Sandrina Bandera e Ho-
ward Burns che apre il 12 dicem-
bre a Palazzo Madama. Presenta ol-
tre 130 opere, anche di altri autori.
● a pagina 13 ● a pagina 10
pagina 2 Torino Economia Mercoledì, 13 novembre 2019

l’emergenza

Cirio su Embraco
“Si volti pagina”
Il presidente chiede al Ministero di chiudere con il gruppo Ventures
Da Mahle a Pernigotti: in Piemonte in bilico oltre 4 mila posti di lavoro

pool. Domani la proprietà turca pre-

di Mariachiara Giacosa
Non sono solo gli operai a chiedere
il piano B sull’Ex Embraco. Ora an-
che la Regione guidata da Alberto Ci-
rio scarica Ventures e chiede al go-
verno di prendere una decisione in
tempi rapidi. «Il ministero deve deci-
dersi e smettere di dare proroghe di
fiducia a chi sta dimostrando nei fat-
ti di non partire poi con la produzio-
ne». Secondo il presidente «il proble-
ma più grave è continuare a non fa-
re niente. Per non dire che qualcuno
ha sbagliato, si tiene in piedi una co-
sa che non regge: ma restare ad
aspettare non è più accettabile».
La presa di posizione di Cirio è in
linea con le dichiarazioni che da set-
timane ormai arrivano dai lavorato-
ri, tornati in piazza lunedì e intenzio-
nati a chiedere alla Regione un nuo-
vo incontro per definire una posizio-
ne comune in vista del prossimo ta-
volo di crisi previsto al Mise a fine di-
cembre. «La Regione continua a fa-
re quello che ha sempre fatto, cioè
non molla di un millimetro la presa
– assicura il governatore. Che ag-
giunge: «Potessimo gestire noi la cri-
si con l’autonomia regionale, proba-
k All’attacco Il governatore Cirio
bilmente la gestiremmo in modo di-
verso» dice e garantisce comunque
l’impegno per il paracadute ai lavo-
ratori «anche se sarebbe più impor-
tante assicurare il lavoro e non solo
un ammortizzatore sociale». La Re-
gione ha congelato i 200 mila euro,
promessi a Ventures, per pagare la
formazione dei dipendenti, ferma
anche quella. Ieri a Riva di Chieri si
sono tenute le assemblee. I lavorato-
ri vogliono rassicurazioni sul paga-
mento dei contributi, ad iniziare dal
fondo Cometa, che da settembre
non sono stati versati da Ventures.
Non c’è solo Embraco sulla lista
delle aziende piemontesi in crisi. Al
Mise i dossier aperti coinvolgono
quasi 3200 lavoratori. Cui ne vanno
aggiunti altri 800. Oltre 4mila posti
in bilico: come dire quatro Whir-
senterà il nuovo piano industriale di
Pernigotti dopo la cessione al grup-
po Optima del ramo gelati, che pre-
vede circa 25 esuberi. Nubi sulla Blu-
tec di Rivoli, la Mahle che lascia a ca-
sa 450 dipendenti - chiudendo i siti
di La Loggia e Saluzzo - per trasferir-
si in Polonia. Ci sono poi le aziende
informatiche Olisistem Itgconsul-
ting e Csp, la Bundy refrigeration; i
260 lavoratori di Mercatone uno,
mentre per i mille di Manital c’è atte-
sa per i piani della nuova proprietà.
L’ultimo fronte è l’ex Ilva di Novi
Ligure e Racconigi: più di 800 ope-
rai che ieri hanno scioperato contro
la decisione di Arcelor Mittal di fer-
mare la produzione a Taranto e in
tutti gli altri stabilimenti italiani.
«Servirebbe buon senso in questa vi-
cenda – spiega Cirio - prima di parla-
re di nazionalizzare la ex Ilva, biso-
gna di fare in modo che chi c’è ri-
manga, e che venga messo nelle con-
dizioni di farlo, sia sotto il profilo fi-
scale sia sotto quello della burocra-
zia e della normativa ambientale:
l’ambiente è un valore da tutelare,
ma sono importanti anche le perso-
ne e i posti di lavoro».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

il racconto

Il vescovo all’Olisistem
di Federica Cravero “Sono qui per condividere qui. Io sono appena tornata dalla
maternità, può immaginare la no-
stra ansia con una bambina piccola

A passo svelto alle tre in punto l’arci-
vescovo di Torino Cesare Nosiglia
mette piede alla Olisistem Start, in
una anonima palazzina grigia e ros-
sa di pareti prefabbricate di strada
della Merla a Settimo Torinese.
Neanche la si noterebbe, se non fos-
se per la fila di bandiere a righe ver-
di della Cisl attaccate alla cancella-
ta, schiacciata tra le insegne sgar-
gianti del quartiere commerciale
Settimo Cielo e i capannoni abban-
donati che ricordano l’epoca in cui
l’industria dava lavoro. Di quella sta-
gione operaia restano vetrate rotte
e poco più, ma ora la paura per la
perdita del lavoro tocca anche gli uf-
fici del terziario che avevano dato
l’illusione di colmare quel vuoto,
creando una generazione di proleta-
ri con il badge al collo al posto della
tuta blu. Informatici, tecnici e telefo-
nisti — alcuni con contratti da metal-
meccanici, altri delle telecomunica-
zioni — che lavorano su turni dalle
sette del mattino a mezzanotte tutti
i giorni tranne Natale e Capodanno
per dare assistenza sui pc di assicu-
razioni e banche o ai correntisti con
l’home banking. Servizi così diffusi
e in espansione che sembra difficile
pensare che stiano attraversando le
stesse difficoltà di chi stava in cate-
na di montaggio. Invece è così da
la vostra odissea”
Parte da Settimo il tour del vescovo nelle fabbriche in bilico del Torinese
quando un mattino di marzo i dipen-
denti di Olisistem si sono svegliati
leggendo su internet che la procura
di Napoli aveva fatto arrestare gran
parte della proprietà di Alma (grup-
po che ha acquistato Olisistem
Start, sponsor del basket a Trieste e
della Ducati nel Moto Gp) per false
compensazioni. Da allora il futuro è
nero ed è per questo che la curia ha
inserito i quattrocento dipendenti
che lavorano nella sede di Settimo o
sparsi nelle filiali dei due principali
clienti, Banca Intesa e Reale Mutua,
tra le stazioni della via crucis che No-
siglia sta percorrendo nelle aziende
in crisi del Torinese: Embraco, Comi-
tal, Mahle...
«Da marzo è difficile anche solo
parlare al telefono con qualcuno —
spiega Emanuela Di Vietro, rsu — C’è
il rischio è che i clienti tolgano le
commesse a causa delle inchieste e
ci siano esuberi di lavoratori, tanto
k “Un amico”
Così monsignor Nosiglia si
è presentato ai lavoratori
più che i contratti metalmeccanici
non prevedono la clausola sociale in
caso di cambio di appalto». E non
era la prima volta visto che i dipen-
denti più anziani arrivano da un’a-
zienda canavesana fallita dopo l’ar-
resto per bancarotta fraudolenta
del titolare. E ogni volta che c’è un
cambio si perdono dei diritti, mai il
contrario. «Bisogna tornare a una ge-
stione etica del lavoro», ammonisco-
no i parroci di Settimo, che hanno
partecipato all’incontro.
Il vescovo sale negli uffici per in-
contrare con il presidente di Olisi-
stem Gianfranco Basile, poi scende
di nuovo dai lavoratori stipati nella
sala per l’assemblea sindacale. Li
chiama «amici, se posso permetter-
mi». Dice di essere andato a trovarli
per «dividere con loro le fatiche e
renderle più sopportabili». Ascolta
le loro storie, le loro preoccupazio-
ni. «Sia io che mio marito lavoriamo
e il rischio di perdere entrambi gli
stipendi», racconta Beatrice Battisti-
ni. Tremano i giovani, in un’azienda
che ha un’età media di trent’anni.
«Quando sono stata assunta quattro
anni fa mi avevano dipinto questa
società come il miglior posto al mon-
do dove lavorare — racconta Simona
Villagrassa, 27 anni, part-time — Con-
tratto di apprendistato trasformato
in tempo indeterminato: sembrava
un sogno, ho preso casa e adesso ho
paura». Chi ha più esperienza, non è
meno terrorizzato. «Nel mondo Ict
non si sa dove piazzare un sistemi-
sta tecnico di 51 anni. Io mi reinven-
to, ma bisognerebbe pensare alla
formazione», attacca Cristina Ca-
mandona. Con lei Agata Frazzi: «So-
no stata messa in ferie forzate fino a
metà dicembre perché la commessa
su cui lavoravo è finita. Tornerò?».
Domande e preoccupazioni a cui il
vescovo risponde: «Tante volte le cri-
si vengono date per scontate, ma al-
la base ci sono delle colpe che han-
no ricadute pesanti sulla vita delle
persone. Il mio impegno è di sensibi-
lizzare le istituzioni, ma andrò per-
sonalmente a parlare anche con le
banche perché non tolgano le com-
messe: e si sa che la Chiesa è un
buon cliente...», conclude con un
sorriso di speranza.
 Mercoledì, 13 novembre 2019
k In piazza Castello
Nei due striscioni srotolati
dagli operai dell’ex Embraco
c’è tutta la loro drammatica
storia: prima la crisi della
multinazionale, emigrata
in Slovacchia, poi la beffa
del rilancio con Ventures
k Due fabbriche a rischio La Mahle vuole chiudere Saluzzo e La Loggia k Venticinque esuberi Alla Pernigotti che presenta oggi il nuovo piano
Airaudo“Il manufacturing center?
Meglio una fabbrica delle batterie”
«Il Piemonte? Prima era la
locomotiva, ora è un vagone di coda
del treno. Le vecchie province che
tiravano, come Torino, il Novarese e il
Biellese, sono in un angolo, mentre
sono emerse le aree
dell’agroalimentare, non solo il
Cuneese, ma l’Astigiano attivo con la
manifattura per il vitivinicolo. Zone
da cui non a caso proviene tutta la
nuova classe dirigente che guida la
Regione». Giorgio Airaudo,
sindacalista della Fiom del Piemonte
ed ex parlamentare, analizza la
situazione di crisi e prova a delineare
soluzioni.
La nuova classe dirigente non la
convince?
«Non è solo un problema di chi c’è
oggi. Bisogna analizzare la situazione
storica. Una regione vicina al
Piemonte, la Lombardia, ha avuto
un’evoluzione diversa. Milano in
particolare è una delle aree più
attrattive, vivace, anche dal punto di
vista sociale. Nonostante i
monocolori che hanno governato
Torino, la politica non è stata capace
di trovare alternative alla crisi. Ha
preferito assecondato vecchi
processi e vecchi player. La nuova
classe dirigente rischia di essere
altrettanto un problema».
A Torino è cambiata dal 2016.
Non ha funzionato?
«Doveva rappresentare il nuovo e
non c’è riuscita. Non ha invertito la
tendenza. Le due Torino di
Appendino sono rimaste e le
differenze sociali si sono acuite».
In Regione i vertici non hanno
Torino Economia
Il sindacalista e la crisi
di Diego Longhin
problemi a presentarsi davanti ai
cancelli delle fabbriche. Cosa non
va?
«Andare ai cancelli non basta. Con la
classe dirigente di prima sapevi che
potevi non essere d’accordo con le
soluzioni, ma avevano presente i
problemi. Ora ho dubbi».
Difficile che un governatore tiri
fuori da un cassetto un nuovo
imprenditore per Embraco, Mahle o
Comital. Non trova?
«Però mi aspetto che non sottovaluti
la situazione, lasciando spazio a
soluzioni avventurose, tipo i cinesi
alla Comital, o nuovi cavalieri bianchi
alla Embraco, che poi cavalieri non
sono. Da parte della politica mi
aspetterei una presa di coscienza.
Cirio dovrebbe fare un’operazione
verità, non vergognandosi di dire che
c’è un problema serio e che serve uno
scatto. La politica preferisce
f ospitare le piattaforme del futuro. Se
Da locomotiva
a vagone di coda:
è la parabola
del Piemonte anche se
poi ci sono aree come
Cuneese e Astigiano
che crescono
g I soldi dell’Area di crisi
sottovalutare, dire che la fine
dell’industria di un tempo è
ineluttabile, che in futuro l’auto sarà
un mezzo condiviso gestito con le
App. Tutto vero, ma queste macchine
da qualche parte si continueranno a
produrre. Mi aspetterei da Cirio la
richiesta di interventi straordinari da
parte del governo».
Quali?
«Due anni fa si discuteva sulla
necessità di realizzare in Piemonte
uno stabilimento per fare le batterie.
Sottolineo produzione, non
assemblaggio. Se ne continua a
parlare, ma nessuno lo fa. Vuol dire
che i privati da soli non ce la fanno o
lo ritengono troppo rischioso. In
Piemonte ci sono ancora tutti i
prodotti per realizzarlo, fra qualche
anno non so. Una fabbrica che
avrebbe una valenza importante alla
luce dell’accordo tra Fca e Peugeot,
pagina 3
sperando che Torino si candidi ad
da parte di Regione e Comune ci
fossero pressioni per far si che Torino
ospiti la fabbrica delle batterie
italiane sarebbe un modo per trovare
una soluzione concreta».
Il manufacturing center è utile?
«Non fa né male né bene. Non c’è
ragione per dire di no, ma troverei
più strategico ospitare la fabbrica
italiana delle batterie. Servirebbe un
impegno economico del governo per
lanciare questo progetto».
potrebbero servire?
«Le cifre sono ancora ballerine, ma
indirizzarli verso la produzione di
batterie, ad esempio, sarebbe utile.
Perché poi non trasformare la Cassa
Depositi e Prestiti in un ente, al pari di
ciò che avviene in Germania, per
sostenere iniziative in ambito
industriale. Questo servirebbe anche
per stanare gli imprenditori».
Il matrimonio Fca-Psa porterà
lontano da Torino un altro pezzo
della testa?
«Spero che qualcuno del governo
pensi di prendere contatti con il
futuro ad del gruppo per avere
un’idea di progetti, piattaforme,
marchi destinati all’Italia. Con la
fusione si aprono delle possibilità a
condizione che l’Italia non sia un
problema, ma un’opportunità. Anche
agli Enti centrali sono convinti che
piuttosto di andare avanti così, senza
progetti o con progetti che non si
realizzano, meglio che arrivino altri».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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 Mercoledì, 13 novembre 2019
Si apre l’era del monopattino
Auto in centro non oltre i 30 l’ora
Arrivano le regole per i piccoli mezzi elettrici: ok su ciclabili e “zone 30”, vietati marciapiedi e aree pedonali
Appendino: “Norme in ritardo, colpa mia”. E in tutta la Ztl scatta il limite di velocità anche per le vetture
Un assaggio della visione “green” e
“slow” che arriverà, se mai arriverà,
con la rivoluzione di Torino Centro
Aperto. La mobilità targata Appendi-
no parte oggi con la Ztl centrale che
si trasforma in zona 30 e i monopat-
tini elettrici che potranno circolare,
senza rischiare multe, nell’area con
la velocità massima limitata e sulle
piste ciclabili. L’annuncio arriva do-
po settimane di caos e multe contro
chi usava i monopattini elettrici:
«Mi assumo pienamente la responsa-
bilità del mancato coordinamento
sui monopattini» spiega Appendi-
no, illustrando le regole in vigore da
oggi. Dopo le dimissioni del coman-
dante della polizia municipale, Emi-
liano Bezzon, la sindaca aveva an-
nunciato una verifica interna che
aveva nel mirino l’assessora alla Via-
bilità, Maria Lapietra. Al termine pe-
rò è Appendino a farsi carico delle
responsabilità e assolvere l’assesso-
ra sulla sperimentazione.
Su piste ciclabili e nelle zone 30 i
monopattini elettrici e i segway po-
tranno circolare rispettando le rego-
le che il codice della strada impone
alle bici. Da questa mattina anche in
centro perché sono stati messi i car-
telli ed è stata fatta l’ordinanza che
estende a tutta la Ztl centrale il limi-
te di velocità dei 30 chilometri orari
per tutti i veicoli. Resta da capire
quali saranno le conseguenze sul
traffico e come i vigili faranno rispet-
tare i nuovi limiti. «Siamo orgogliosi
che Torino possa partire con la speri-
«I nostri progetti per migliorare la
qualità dell’aria e favorire la mobilità
alternativa all’auto privata stanno
partendo. La sperimentazione dei
monopattini elettrici, ma anche la
zona 30 in tutta la Ztl vanno in questa
direzione». Maria Lapietra, assessora
alla Viabilità della giunta Appendino,
dopo un mese di bufera esce
rafforzata dal via libera alla
sperimentazione e dal braccio di
ferro con il comandante dei vigili,
Emiliano Bezzon, che ha rassegnato
le dimissioni: «Mi spiace che abbia
preso questa decisione. Speravo che
questa sperimentazione complessa si
potesse gestire assieme».
Finora ha sempre taciuto. Come
ha vissuto questa vicenda?
«Ci sono rimasta male. Non mi
aspettavo una reazione come quella
del comandante Bezzon. Magari la
questione monopattini elettrici è
stata la causa scatenante, ma spero
che il motivo delle sue dimissioni non
sia stato solo quello».
Appendino si è presa la colpa del
caos. È soddisfatta?
«Non si tratta di attribuire colpe e per
me non è mai stato quello il punto.
C’era un problema complesso da
affrontare, la comunicazione interna
ed esterna non ha funzionato e
questo ha generato tensioni e creato
difficoltà ai vigili e agli utenti e di
questo mi scuso e dico che mi spiace,
ma questa sperimentazione è
importante perché chi prende il
monopattino lascia a casa un auto».
La zona 30 nella Ztl centrale la
Torino Cronaca pagina 5
mentazione, è un progetto in linea velocità massima è di 20 all’ora, si l Le multe va Bezzon, il comandante della poli-
Dove si può con i nostri obiettivi sulla micromo- deve avere il giubbotto o le bretelle Per chi sgarra zia municipale che si è dimesso: «La
utilizzare bilità» ribadisce la sindaca. catarifrangenti quando fa buio e la con il prossima settimana partirà la proce-
E anche i monopattinisti esulta- patente per i motorini se non si è monopattino dura per individuare il successore»
no. Appendino però fa un appello: maggiorenni. I marciapiedi sono sono previste annuncia Appendino. Le multe del-
Con il nuovo «La sperimentazione avrà buon esi- off-limits e nelle aree pedonali si de- sanzioni soft, tra le scorso settimane e l’ordinanza
regolamento, il to se verranno rispettate le regole». ve andare a spinta. «Non si potrà an- i 40 e i 60 euro del comandante sono sospese, ma
monopattino Il Club del monopattino ha fatto dare contromano, farsi trainare o fuori dalle aree della sperimentazio-
elettrico può una sorta di vademecum: si può viag- circolare in due sullo stesso mezzo». ne i monopattini sono fuorilegge e
essere utilizzato giare solo nella aree indicate, con lu- In ogni caso i veicoli non sono equi- saranno multati con sanzioni tra i
sui 200 ci davanti e dietro e campanello. La parabili ai ciclomotori come pensa- 40 e i 60 euro. — j.r.
chilometri di
piste ciclabili e Le regole nelle aree sperimentali
in zone e vie
nelle quali vige il I dispositivi ammessi
limite dei 30 Segway Monowheel
chilometri orari. sì no
Significa che il
monopattino è Monopattino elettrico Hoverboard
sì no
ammesso in
tutto il centro Le caratteristiche dei mezzi
ma anche in
diverse altre Motore max 500 watt
parti della città. Segnalatore acustico
Per distinguerle
il Comune ha Luce anteriore, led posteriore
appeso una
“segnaletica Niente sellino
sperimentale” Regolatore di velocità
Marcatura CE
Come comportarsi
Non transitare in aree pedonali o su marciapiedi
Velocità massima 20 km/h
Usare il giubbotto retroriflettente di notte
Non trasportare passeggeri
Minorenni solo con patente AM
L’assessora ai Trasporti
Lapietra “Miglioreranno
traffico e qualità dell’aria”
novità?
«Speriamo di portare il più in fretta
possibile la delibera di pubblico
interesse in giunta. Quello sarà il
primo passo per far partire Torino
Centro aperto».
I monopattini vanno su ciclabili e
zone 30. Ce ne sono abbastanza per
di Jacopo Ricca muoversi in tutta la città?
«La premessa da fare è che con la
sperimentazione non è necessario
garantire che questi veicoli possano
essere usati ovunque. Però aver dato
accessibilità alle ciclabili, che si
estendono per più di 200 chilometri
in tutta Torino, e nelle zone 30 va in
f questa direzione. In questo momento
sono collegati i punti principali della
città, ma tutti i nostri interventi
maria vanno nella direzione di permettere a
lapietra bici e micromobilità di muoversi in
assessora sicurezza ovunque».
ai trasporti Con le richieste su assicurazioni e
garanzie avete spaventato le
imprese che vogliono affittare
Rendiamo il cuore monopattini?
della città vivibile e «Non direi. Sulle 12 che si erano dette
interessate già 6 hanno aderito alla
k I nuovi cartelli Ecco l’annuncio del cambio di regole per la sperimentazione accogliente per tutti manifestazione d’interesse. Abbiamo
fatto richieste stringenti perché
fate per dare più spazio in cui centro. Si tratta di un primo passo Mi spiace per Bezzon, questa fase va gestita con cautela per
circolare con i monopattini?
«Non è così. Questo provvedimento è
nella direzione che vogliamo
realizzare compiutamente con spero non abbia tutelare tutti ed evitare pasticci. Ora
stiamo valutando se le imprese
certamente utile per la
sperimentazione perché crea un’area
Torino Centro Aperto, cioè rendere il
cuore della città vivibile e accogliente
lasciato solo hanno rispettato quanto avevamo
chiesto e a giorni dovrebbero poter
ampia dove si possono muovere in per tutti, cioè non solo per le auto, ma per questa vicenda partire. Noi consigliamo a chi vuole
sicurezza. Detto questo l’ordinanza anche per pedoni, ciclisti e altri usare i monopattini di dotarsi di
che istituisce il limite dei 30 all’ora in
tutta la Ztl migliorerà la qualità
utenti della strada».
La nuova Ztl era attesa per
g assicurazione, anche se per i privati
non è obbligatoria».
dell’aria e anche i livelli di rumore in l’estate, ma nulla si muove. Ci sono ©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina 6 Torino Cronaca
Bollo auto e Irap, la giunta Cirio
accantona gli sconti promessi
Nell’assestamento di bilancio non c’è traccia delle facilitazioni annunciate in campagna elettorale
L’assessore Tronzano: li faremo in cinque anni. E sul buono scuola si scatena un’altra bagarre
di Mariachiara Giacosa
Le promesse del centrodestra resta-
no sulla carta. Almeno per ora.
Nell’assestamento di bilancio pre-
sentato ieri in commissione dall’as-
sessore Andrea Tronzano non c’è
traccia delle esenzioni dal bollo au-
to per chi acquista un auto Euro 6,
e nemmeno degli sconti sull’Irap
per le imprese che aprono nuove
sedi in Piemonte e si impegnano ad
assumere manodopera locale. Due
punti del programma elettorale
che nelle scorse settimane la giun-
ta aveva annunciato come immi-
nenti e che ora Tronzano rimanda
«al 2020 o 2021, e comunque da fa-
re nell’arco dei 5 anni».
Amministrare, insomma, è più
complesso che promettere, e an-
che far quadrare i conti del bilan-
cio non è affatto scontato. E così la
richiesta arrivata da Forza Italia
meno di un mese fa, e approvata
dalla maggioranza in Consiglio re-
gionale, di abbuonare il bollo auto
per tre anni a chi acquista un veico-
lo omologato euro 6, resta nel cas-
setto. E le 80 mila famiglia che
avrebbero, secondo le stime degli
azzurri, beneficiato della misura,
dovranno aspettare. Sempre che
nel bilancio si trovino gli 11 milioni
necessari a coprire il mancato in-
casso. Alla finestra anche le impre-
se in attesa di sgravi fiscali. «Stia-
mo studiando le possibilità e le nor-
mative adottate da altre regioni –
chiarisce Tronzano – per evitare un
provvedimento che aiuti qualcuno
ma escluda altri. Non è una cosa da
fare oggi per farla in fretta, ma è
una cosa da fare bene e che potrem-
mo inserire nei prossimi provvedi-
menti finanziari».
L’opposizione però non si fa sfug-
gire l’occasione. E’ il capogruppo
dei Moderati Silvio Magliano a par-
lare di «primo appuntamento man-
cato: per le esenzioni Irap e bollo
auto c’è uno “zero spaccato” che
Infezioni in corsia, crescono le richieste di risarcimento
di Sara Strippoli
Tre infezioni su dieci contratte ne-
gli ospedali o nelle case di riposo
per anziani del Piemonte sono
causate dalla resistenza agli anti-
biotici. E’ uno dei grandi allarmi
della sanità attuale, dove l’ecces-
so di utilizzo, e in qualche caso di
auto-prescrizioni, vanifica l’effica-
cia delle terapie. Con punte del 50
per cento di resistenza per alcuni
tipi di antibiotici. Le infezioni cor-
relate all’assistenza sono in cresci-
ta e da un paio di anni sono comin-
ciate le cause per la richiesta dan-
ni. Praticamente nulle fino a qual-
che anno fa, sono circa dieci quel-
le arrivate finora. La cifra più alta
finora è un rimborso di 600mila
Polemica in regione
k Andrea Tronzano
L’assessore al Bilancio ha
rimandato al 2020 o 2021, e
comunque da fare nell’arco
dei 5 anni le promesse su
bollo auto e Irap
k Silvio Magliano
L’esponente dei Moderati
la giunta Cirio manca il
primo appuntamento
Nell’ultimo anno 40 mila denunce
euro valutato per una infezione
contratta all’ospedale di Rivoli.
Si stima che le infezioni possa-
no oscillare fra le 32 e le 40mila
all’anno nella nostra regione, su
un dato nazionale fra 450 e 700mi-
la (10mila morti). E’ uno dei risulta-
ti peggiori d’Europa. Fra queste,
le infezioni causate da antibiotici
sono circa 10mila. Uno studio ap-
profondito è stato condotto nel
2017 da Carla Zotti, ordinario di
Igiene all’Università di Torino. Un
monitoraggio capillare sui 42
ospedali piemontesi e su 53 Rsa,
le residenze sanitarie assistite.
«Tutti i pazienti ricoverati nel
giorno fissato sono stati analizza-
ti», racconta Zotti. I dati rilevati di-
cono che il Piemonte, negli ospe-
dali, registra una percentuale del
k Scontro Tensione a Palazzo Lascaris sul bilancio
mi preoccupa, perché significa che
probabilmente le due misure non
saranno attuate nel 2020». «Per
adesso la giunta Cirio ha scalato la
marcia altro che velocità, occhio
che però sempre in prima il motore
si fonde» ironizza Diego Sarno del
Pd, mentre per Sean Sacco del Movi-
mento 5 stelle, quello presentato
dalla giunta «è un documento mol-
to timido che non segna un cambio
di passo rispetto al passato».
E lo scontro non si placa nemme-
no sulle borse di studio. Se da un la-
to Tronzano ha sottoscritto la scel-
ta dell’ex presidente Chiamparino
di indicare quelle per gli assegni di
studio tra le spese obbligatorie per
cui attingere al fondo di riserva
dell’ente, dall’altro l’assessore ha
presentato una tabella che riduce-
va di quasi 10 milioni, 9,9 per la pre-
cisione, proprio il budget destinato
al diritto allo studio. Una contrazio-
ne di risorse che ha fatto (di nuovo)
k Allarme Gli anziani sono i soggetti più a rischio di infezioni
7,3% sui ricoveri totali in un anno
(400.000 circa), mentre il dato na-
zionale è l’8%. Nelle rsa la preva-
lenza è del 4%, quando il dato na-
zionale è 3,9%. Più alte, ovviamen-
te, le cifre negli ospedali ad alta
Mercoledì, 13 novembre 2019
saltare sulla sedia il consiglieri di
Luv Marco Grimaldi secondo il qua-
le la maggioranza ha tentato un
nuovo blitz sventato solo perché
«nell’opposizione c’è chi legge con
attenzione le tabelle». «Si prende
con una mano e si toglie con l’altra?
– chiede Grimaldi – se il clima è que-
sto non saremo tranquilli finché il
bilancio non verrà chiuso». La repli-
ca di piazza Castello bolla l’opposi-
zione del centrosinistra come «stru-
mentale». «Non tagliamo nemme-
no un euro» ripete allo sfinimento
Cirio e Tronzano ammette che quel-
la discussa in commissione è «la
vecchia ipotesi di lavoro, ormai su-
perata», dopo che le proteste della
politica, degli studenti e persino de-
gli atenei hanno convinto l’ammini-
strazione di centrodestra a desiste-
re da qualsiasi operazione che po-
tesse comportare il taglio dei fondi
per le borse di studio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
complessità: alla Città della Salu-
te, ha raccontato ieri il direttore
generale Silvio Falco in occasione
del convegno organizzato da Mo-
tore Sanità, attualmente il tasso è
attorno al 9%, in calo rispetto al
k Ex premier Torna Matteo Renzi
Venerdì
Renzi sceglie
il Teatro ragazzi
per Italia Viva
E’ tutta in mano romana l’orga-
nizzazione della giornata di Mat-
teo Renzi a Torino. L’evento è flui-
do, nel senso che di ora in ora
cambiano scaletta e dettagli. Ap-
puntamento è per venerdì alle
15,30 per “Shock. Le proposte di
Italia Viva per rilanciare l’econo-
mia”. Il luogo scelto è la Casa Tea-
tro ragazzi, di corso Galileo ferra-
ris cornice che preoccupa i tori-
nesi: solo 220 posti, quando sono
arrivate richieste da tutta Italia.
Che succederà se chi ha preso un
aereo per partecipare alla parten-
za di Italia Viva dovesse essere co-
stretto a restare fuori? Non che ci
fosse un’amplissima scelta: Lin-
gotto, Carignano, Nuvola erano
già sold out quando 15 giorni fa è
arrivata la comunicazione
sull’opzione Torino per l’avvio. E
se prima pareva un’iniziativa or-
ganizzativa, ora Renzi è orienta-
to a portare sul palco le proposte
politiche: economia, infrastruttu-
re. Alle 13, l’ex-premier incontra
imprenditori e liberi professioni-
sti all’hotel Principi di Piemonte.
Un evento a inviti, 150 persone at-
tese, coordinato dal notaio An-
drea Ganelli, che da tempo collo-
quia con Silvia Fregolent sulle
stategie politiche di Renzi e sulle
posizioni riguardo al governo
giallo-rosso. Un confronto, non
un pranzo di finanziamento, è la
rassicurazione. Al Principi di Pie-
monte ci sarà anche la ex-mada-
mina Giovanna Giordano, a cui
andrà probabilmente un ruolo
politico all’interno della squadra
torinese di Italia Viva. Giordano
non ha ancora aderito a Italia Viv-
va, ma è stata alla Leopolda e se-
gue il progetto da vicino in quota
“società civile”. — s.str.
10,5 del 2018. «Per un ospedale do-
ve si trattano casi molto comples-
si è un buon risultato», commenta
Roberto Raso, che per il Seremi, il
servizio epidemiologico regiona-
le di Alesssandria, segue le infezio-
ni. Giovanni Di Perri è il direttore
del dipartimento universitario di
malattie infettive: «Il denominato-
re della crescita di infezioni - spie-
ga - ha più origini: l’invecchiamen-
to della popolazione, l’aumento
della durata della vita e delle con-
dizioni croniche». A questo si som-
ma la crisi della ricerca industria-
le nel settore degli antibiotici:
«Ha ridotto il flusso e la qualità
delle nuove risorse terapeutiche
disponibili. Di qui l’insorgenza e
la diffusione di infezioni spesso
virtualmente incurabili».
 Mercoledì, 13 novembre 2019
L’ira dei pendolari
“Ogni giorno treni
soppressi a catena”
Sotto accusa la linea del servizio ferroviario metropolitano Pont-Chieri
Colpa di guasti ma anche della mancata deroga ai limiti di velocità
Pont-Rivarolo-Chieri
di Mariachiara Giacosa
«Il treno delle 15.49 per Rivarolo og-
gi parte?». C’è del paradosso in una
domanda di questo tipo, ma alla
stazione di Porta Susa succede
spesso di sentirla. A rigor di logica,
il treno, se è previsto, deve arriva-
re. Eppure sulla pagina Facebook
dei pendolari della linea Pont-Riva-
rolo-Chieri la domanda è quasi un
ritornello. Una bacheca che ormai
da settimane sembra una lapide.
Un elenco ininterrotto di treni can-
cellati, soppressi o talmente in ri-
tardo da essere stoppati prima
dell’arrivo nella stazione finale,
per evitare di intasare eccessiva-
mente la circolazione. Con viaggia-
tori esasperati e costretti a lunghe
attese o improbabili alternative
per arrivare o rientrare dal lavoro.
Solo nella serata di ieri ne stati
soppressi due e altrettanti erano
saltati la mattina, senza contare le
decine di convogli con ritardi an-
Torino Cronaca
che superiori ai 30 minuti. E per la
cronaca è stato soppresso anche
Pont quello delle 15,49 di cui si chiedeva
conto sui social.
Campore «Anche oggi uno schifo totale.
Valperga
Cuorgné Ma tanto nessuno fa niente per ri-
solvere la situazione. È un’indecen-
Salassa Favria za!» scrive una viaggiatrice, cui fa
eco un collega di sventure che cer-
Rivarolo tifica: «Non sono nemmeno capaci
Feletto di partire dalla stazione madre!».
Bosconero La scorsa settimana 150 persone,
San Benigno stufe di inseguire treni fantasma o
molto rallentati, hanno deciso di
Volpiano noleggiare un pullman per rag-
giungere Torino dal Canavese, in
Settimo barba all’inquinamento e alla mobi-
Torino Stura
lità pulita. Tra Pont Canavese e
Chieri sono poco più di 50 chilome-
Torino tri di ferrovia, che trasporta ogni
Torino Rebaudengo
Porta Susa Fossata anno oltre 3 milioni di passeggeri,
cresciuti di qualche punto percen-
Torino tuale rispetto al 2018. I disservizi
Lingotto Chieri
non sono facilmente risolvibili e le
Moncalieri proteste dei pendolari, e la mobili-
Trofarello tazione di amministratori locali, co-
me il sindaco di Chieri Alessandro
k Quattro corse cancellate Solo nella giornata di ieri sulla Pont-Chieri
Sicchiero, e dei consiglieri regiona-
li sono stati vani. A settembre que-
sta linea, insieme con la Torino-Ce-
res, è stata aggiudicata a Trenitalia
che però non ha ancora firmato il
contratto definitivo. In un primo
tempo il passaggio era previsto en-
tro la fine dell’anno, ora si discute
del 2020, non prima dell’estate. Si
dovrà aspettare ancora, quindi, an-
che per avere i treni nuovi previsti
dall’appalto, che dovranno sostitui-
re almeno in parte gli attuali 40,
vecchi e malconci.
A provocare soppressioni e ritar-
di a catena non sono però solo i gua-
sti al materiale rotabile. Da Gtt spie-
gano che i guai partono dal limite
di velocità imposto a queste carroz-
ze. Dopo l’incidente ferroviario del
pagina 7
2016 in Puglia, le regole dicono che
chi non ha un sistema di controllo
informatico della marcia del treno
non può superare i 50 chilometri
orari. A meno di deroghe che Gtt
non è riuscita a ottenere. E così sul-
la linea, fino a Settimo, si viaggia a
passo di lumaca e si accumulano ri-
tardi che crescono quando i treni
Gtt arrivano all’ingresso del nodo
ferroviario torinese su cui viaggia-
no centinaia di convogli e dove, giu-
stamente, vige la regola che chi è
puntuale passa prima. Con il risul-
tato che i pochi minuti diventano
mezz’ora e poi, spesso, dalla sala
controllo si valuta che sia meglio in-
terrompere la corsa, piuttosto che
arrivare troppo fuori orario con ri-
percussioni sulle corse successive.
pagina 8 Torino Cronaca Mercoledì, 13 novembre 2019

Gli orrori del mattatoio di Torino

tra urla strazianti e bestie malate
I verbali delle udienze del processo ai proprietari del macello di via Treves raccontano di violenze sugli animali,
di venefici trattamenti a base di farmaci cui vengono sottoposti e di come sono uccisi per diventare cibo

di Ottavia Giustetti Gli episodi

Sono la rassegna dei dettagli racca-
priccianti di una vicenda di maltrat- h Teste
tamenti di animali destinati alla ma- incastrate
cellazione nel mattatoio di via Tra- Tra i racconti
ves, ma non solo. Potrebbero essere dei veterinari
d’ispirazione per un manifesto del del mattatoio si
consumo consapevole di carne, i parla di animali
verbali delle udienze del processo con le corna
ai gestori del macello di Torino, di incastrate nelle
cui il 20 novembre è attesa la sen- sbarre e di urla
tenza. Una moderna inchiesta ita- così forti da
liana sul modello di “Se niente im- costringere a
porta” di Jonathan Safran Foer, o usare i tappi
una saga noir come “La famiglia
Winshaw” di Jonathan Coe: anima- h Buoi malati
li gravemente ammalati caricati sui Al macello
camion e portati alle gabbie di ma- finivano anche
cellazione, nonostante le precarie buoi malati,
condizioni; dissanguamenti este- alcuni con
nuanti prima della morte delle be- broncopolmoni
stie; veterinari minacciati se chie- ti gravissime,
dono un po’ di pietà per gli animali ascessi al
docciati a — 3° sul camminamento fegato, diarrea
che li porta alla morte. «Quando si
fanno male si incastrano lì, ho delle h Veterinari
foto dove... incastravano la testa minacciati
con le corna dentro le sbarre, urla- Una
vano dal dolore, le urla le sentivi an- professionista
che da fuori e non riuscivi nean- si ribellò e
che... era da tapparsi le orecchie» venne
tanto che i veterinari durante la ma- minacciata:
cellazione hanno raccontato di “Diventerai una
aver usato tappi. «Le regole del be- scribacchina a
nessere animale non sono state se- mille euro”
guite in vari casi, tantissimi casi»,
ha raccontato una veterinaria. co dei creditori». «una broncopolmonite gravissima gneranno molto poco, però tanto
Sembrerà paradossale o ipocrita, «Le inchieste ci hanno danneg- e il fegato pieno di ascessi». Avreb- non se li potrebbero tenere in stal-
ma all’animale che va incontro alla giato enormemente sotto il profilo bero dovuto pesare 125 chili l’uno. la» e ucciderli nell’allevamento co-
macellazione devono essere evita- commerciale ma ne siamo usciti pu- «Ma erano come cani», ne pesava- sterebbe di più.
te più possibile le sofferenze. Per liti» dice, adesso, Stefano Chiabot- no 30. «Quelli che arrivano malan- Stefano Gili il responsabile del
legge. È per questo che sono finiti a to. Infatti, salvo colpi di scena dati vengono chiamati in gergo ca- servizio veterinario dell’Asl ha rac-
processo Andrea, Roberto e Stefa- dell’ultimo minuto, il processo da- ni perché sono piccolini, magrissi- contato: «Soffrivano di patologie
no Chiabotto azionisti di maggio- vanti al giudice Paola Odilia Meroni mi» ha raccontato un veterinaria. evidenti: dorso inarcato, la diarrea,
ranza della Rosso spa, l’azienda ca- dovrebbe chiudersi con una messa «I bovini hanno una soglia del dolo- difficoltà a deambulare. Il dorso
pofila del consorzio che dal Comu- alla prova degli imputati e con il ri- re?» si è informata la giudice. Rispo- inarcato è sintomo di dolore a livel-
ne ha la concessione del grande sta- sarcimento di una veterinaria che sta: «Se uno ha una broncopolmoni- lo addominale, viscerale. La diar-
bilimento di via Traves. La società si era ribellata a quelle crudeltà, te e tu lo costringi a bastonate a bal- rea è segno di una gastroenterite.
del Gruppo Chiabotto, che aveva Raffaella Ruà. Che veniva minaccia- Le denunce dei lare in mezzo a una bolgia infernale In quell’episodio lì gli animali zop-
contratti di fornitura con alcune ta da Roberto Chiabotto all’incirca
della più note aziende della grande così: «Potevi farti amare, potevi far- veterinari finiti è logico che cominci a iperventila-
re, il polmone non ce la fa, quindi
picavano visibilmente perché ave-
vano le articolazioni gonfie della
distribuzione, oggi è in grave crisi e ti voler bene, adesso ti farò diventa-
il tribunale ha nominato il commis- re una scribacchina a 1000 euro al
nel mirino dei gestori: va incontro a un’ulteriore sofferen-
za». E poi la carne è comunque de-
poliartrite». Gli allevatori avevano
di certo sospeso gli antibotici, in
sario Stefania Goffi, in attesa di ap- mese». «Cosa che più o meno sta ca- “Le regole del stinata alla distruzione. Perché allo- tempo utile per portarli al mattato-
provare la procedura di concorda- pitando» ha raccontato la vittima
to presentata a marzo scorso o di- in udienza il 3 giugno. I maltratta- benessere animale ra portarli al mattatoio? «Gli alleva-
tori ci provano certe volte, dicono,
io e non incorrere nel rischio che
fossero scartati. «Ma così mandi al-
chiarare il fallimento. Al momento menti denunciati sono ormai pre-
i Chiabotto hanno emesso assegni scritti. Ma restano impressi in mo-
non sono state seguite va beh, lo mettiamo... — ha detto la
veterinaria — si rendono conto che
la macellazione un animale non
guarito, che ha avuto un problema
scoperti per oltre 400 mila euro, e i do indelebile in chi vi ha assistito. in tantissimi casi” in quella partita lì alcuni animali o che ce l’ha ancora — ha detto Gili
67 lavoratori attraverso il sindacato Come quando arrivò una partita verranno distrutti e che da quelli —: almeno dichiaralo».
Flai Cgil — si sono iscritti nell’elen- di buoi che pesavano 30 chili con che non verranno distrutti guada- ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Mercoledì, 13 novembre 2019
Sestriere, riaprono
le piste sequestrate
dopo le tragedie
Via i sigilli ai percorsi che la magistratura aveva chiuso
per indagare sulla morte di un uomo e di una bimba
Addio alle barriere frangivento, arrivano le reti da gara
Resta off limits la discesa Imbuto, fatale alla piccola Camilla
di Sarah Martinenghi
Erano rimaste a lungo sotto seque-
stro, bloccate perché ritenute peri-
colose dopo gli incidenti mortali ca-
pitati nelle scorse stagioni inverna-
li. Ma a venti giorni dall’apertura de-
gli impianti di risalita della Via Lat-
tea, ora potranno essere riaperte tut-
te le piste del comprensorio della Se-
striere Spa che erano finite sotto ac-
cusa per le barriere frangivento: die-
tro l’indicazione di nuovi lavori per
aumentare la sicurezza degli sciato-
ri, la procura ha infatti dato il via li-
bera e dissequestrato tutte le aree
sciabili a cui erano stati messi i sigil-
li perché troppo rischiose.
Possono dunque riaprire, il 7 di-
cembre, anche le piste “27 alta” e “27
bassa”, la “27 bis”, e la pista “Cresta”,
ovviamente a patto che vengano rila-
sciate tutte le autorizzazioni ammi-
nistrative e che siano sottoposte a
collaudo. Si tratta di piste che parto-
no dalla cima del monte Fraiteve, a
2680 metri, offrendo sul versante de-
stro la visione panoramica su Se-
striere e a sinistra quella sul Vallone
del rio Nero. Gli avvocati difensori,
nei giorni scorsi, hanno depositato
Primi fiocchi, si scia a Cervinia e Prato Nevoso
Impianti già in funzione
ai piedi del Matterhorn
Nel Cuneese possibile
apertura nel weekend
di Erica Di Blasi
La prima neve accende la voglia di
sci. E alcuni comprensori del Pie-
monte e della Valle d’Aosta sono già
pronti a inaugurare la stagione, con
quasi un mese d’anticipo rispetto
all’apertura ufficiale. Le precipita-
zioni previste domani danno in alcu-
ne località anche un metro di neve.
Certo si tratta di aperture parziali,
condizionate dal meteo, ma che per-
metteranno agli appassionati di con-
cedersi le prime discese a prezzi
contenuti. Il primo comprensorio
ad aprire, come da prassi, è stato
quello di Breuil-Cervinia, nel quale
da questo fine settimana si potrà
sciare anche sul versante italiano,
con uno skipass a 30 euro. La stazio-
ne ha giocato d’anticipo inauguran-
do la stagione il 26 ottobre. Si può
sciare ai piedi del Cervino, sul ghiac-
cio del Plateau Rosà, raggiungibile
in poco più di mezz’ora dalla locali-
tà valdostana con la funivia che va a
Torino Cronaca
il caso
una memoria difensiva e chiesto il k Il luogo
Manager dissequestro delle piste incrimina- Sulla pista
sotto accusa te, indicando i lavori che avrebbero “Imbuto” sono
svolto. Oltre a incrementare e mi-
gliorare la segnaletica delle piste,
verranno tolte le barriere frangiven-
scomparse due
persone nel giro
di un anno,
to considerate pericolose, e saranno
messe al loro posto reti elastiche “fa-
l’ingegnere
Giovanni
st di tipo b”, come quelle utilizzate
anche nei tracciati di gara per pro-
Bonaventura e
la bimba Camilla
teggere gli atleti in caso di caduta. Compagnucci:
Giovanni Brasso Un accorgimento che per la procura resterà chiusa
è il presidente è il giusto compromesso per evitare
della Sestrieres altri incidenti.
Spa, la società Rimarrà invece comunque chiusa
che gestisce il (unica eccezione) la pista “Imbuto”:
comprensorio era quella in cui aveva perso la vita
sciistico della la piccola Camilla Compagnucci,
ViaLattea. È una bimba romana di 9 anni, che era
indagato morta il 3 gennaio scorso dopo una
assieme agli altri caduta sulla neve mentre sciava con
vertici suo papà. Nonostante avesse il ca-
dell’azienda per sco, le era stato fatale l’urto violento
omicidio colposo contro la barriera frangivento. Ed
erano così emerse le gravi irregolari-
tà di quella pista, una sorta di trac-
ciato fantasma di cui mancavano an-
che le autorizzazioni, molto più ripi-
da rispetto all’indicazione di pista
“rossa”, ovvero di media difficoltà.
Camilla era una sciatrice esperta
e non procedeva nemmeno troppo
Le previsioni meteo fanno sorridere i gestori
k Imbiancata Una prima spolverata ha già interessato Prato Nevoso
Plateau Rosà. Sul versante svizzero ni saranno confermate, daremo il
sono aperti il tratto “Trockner via alla stagione, anche se la parten-
Steg-Klein Matterhorn”, la seggiovia za ufficiale, con la grande festa, ri-
“Furggsattel” e le sciovie “Plateau mane fissata per il 7 dicembre». In
Rosà 1 e 3”. Sabato si uniranno an- base alla quantità di neve, la direzio-
che le seggiovie Plan Maison, For- ne deciderà quali impianti aprire,
net, Bontadini e la pista del Ventina, probabilmente i cinque di Prato Ne-
con rientro a Cime Bianche Laghi. voso. In questo caso lo skipass coste-
In provincia di Cuneo, è tutto rà 25 euro. Con il via ufficiale della
pronto per aprire gli impianti a Pra- stagione è anche prevista l’inaugura-
to Nevoso. «Le previsioni parlano di zione della nuova telecabina, la pri-
un metro di neve — spiegano dal ma in Piemonte a dieci posti. Limo-
comprensorio — e se le precipitazio- ne, invece, almeno per i prossimi
veloce. Indagando su quell’inciden-
te, erano emersi i collegamenti an-
che con la morte di un altro sciato-
re, Giovanni Bonaventura, ingegne-
re siciliano: anche lui era caduto a
soli 200 metri da Camilla, il 18 gen-
naio 2018, perdendo la vita nello
stesso modo. Dai controlli erano
emerse barriere non a norma, sia
per altezza, che per geometria, ma-
teriale e ingombro. Il pm Giovanni
Caspani aveva disposto una perizia
e ricostruito quali fossero le barrie-
re frangivento utilizzate negli altri
comprensori italiani, per capire qua-
li accorgimenti venissero adottati
per scongiurare il pericolo di urti co-
sì violenti e fatali. Chiusa l’inchie-
sta, a settembre, erano finiti sotto ac-
cusa per omicidio colposo Giovanni
Brasso e Alessandro Perron Cabus,
presidente e amministratore delega-
to della Sestriere Spa; il rappresen-
tante legale, Vittorio Salusso; Cristi-
na Chianale che aveva firmato il pro-
getto di riqualificazione e ammoder-
namento del comprensorio Via Lat-
tea; Alessandro Moschini, direttore
tecnico della società, oltre alla Se-
strieres spa, come società, per gli il-
leciti amministrativi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
giorni, rimanda l’avvio degli impian-
ti.
In provincia di Torino, seppur le
prime precipitazioni siano incorag-
gianti per l’inizio della stagione, al-
meno per questo weekend non si
parla ancora di un’apertura antici-
pata. La stazione di Bardonecchia è
possibilista verso il fine settimana
del 23 e 24 novembre, ma a condizio-
ne che il meteo sia dalla parte degli
sciatori. Resta fermo, almeno per
ora, anche il comprensorio della Via
Lattea. «Le precipitazioni nevose
dei giorni scorsi sono senza dubbio
positive — sottolinea il direttore ge-
nerale, Luisella Bourlot — e il fatto
che la temperatura sia scesa ha aiu-
tato a mantenere il manto nevoso,
anche nelle quote più basse. Inoltre
è continuato incessante il lavoro dei
cannoni. Non riteniamo però che le
condizioni siano sufficienti per apri-
re» . Insomma, al momento la data
prevista per il via alla stagione resta
quella del 7 dicembre. A Prali, alle
precipitazioni si unisce la neve artifi-
ciale sparata dai cannoni, ma al mo-
mento non si parla di un avvio immi-
nente. Infine, Alagna, in provincia
di Vercelli, e il comprensorio Monte-
rosa Ski, resta uno spiraglio per il fi-
ne settimana del 23 e 24 novembre.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
pagina 9
La meteorologa
Un novembre
di grandi
nevicate
di Valentina Acordon
In un mese di novembre che per una
volta sta rispettando i canoni
climatici, con freddo al punto giusto
e tante perturbazioni, la stagione
sciistica sembra avviarsi, per ora,
sotto i migliori auspici. Anche se nelle
ultime settimane il Piemonte è stato
sempre un po’ al margine delle
perturbazioni più intense, sono già
arrivate alcune nevicate deboli o
moderate e al momento le Alpi sono
imbiancate da almeno una ventina di
centimetri intorno ai 2000 metri, con
punte di 30-50 centimetri nelle
vallate del Rosa. Non è molto, ma
domani è attesa la prima forte
perturbazione, che soprattutto tra la
serata e la prima parte della notte
regalerà fitte nevicate a tutte le Alpi
occidentali, più abbondanti sulle
vallate del Piemonte settentrionale,
sulla Valle d’Aosta orientale e tra le
Alpi Liguri e Marittime. Qui è atteso
almeno mezzo metro di neve intorno
ai 1000 metri, ma i fiocchi
scenderanno quasi fino in pianura,
con possibili punte fino a 60-80
centimetri in quota e quantità simili
si conteranno anche nelle vallate dal
Monte Rosa all’Ossola, dove tuttavia il
limite delle nevicate rimarrà intorno
ai 500-600 metri. Sul Piemonte
occidentale gli accumuli saranno
inferiori, dai 30 centimetri delle
vallate tra il Monviso e la Valsusa, ai
30-60 delle Valli di Lanzo, ma la
buona notizia per gli sciatori è che il
mese di novembre riserverà
probabilmente nuove nevicate in
montagna, anche abbondanti.
Almeno fino alla fine della prossima
settimana rimarremo in una
situazione depressionaria con nuove
perturbazioni: la prima, dopo una
pausa tra venerdì e sabato, arriverà
probabilmente già tra domenica e
lunedì.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
k Precipitazioni In arrivo domani
pagina 10
di Marina Paglieri
Una grande esposizione dedicata
a un protagonista del Rinascimen-
to, interlocutore di primo piano
nel panorama culturale del suo
tempo. Si intitola “Andrea Mante-
gna. Rivivere l’antico, costruire il
moderno” la rassegna a cura di
Sandrina Bandera e Howard
Burns con Vincenzo Farinella che
apre il 12 dicembre a Palazzo Ma-
dama. Presenta oltre 130 opere, an-
che di altri autori, in arrivo da pre-
stigiosi musei italiani e internazio-
nali. I capolavori che non possono
essere spostati e prestati – dalla ce-
lebre tavola del “Cristo morto” del-
la Pinacoteca di Brera, agli affre-
schi della “Camera degli Sposi”
del Palazzo Ducale di Mantova, al-
la Cappella Ovetari di Padova fino
al ciclo all’antica dei Trionfi di Ce-
sare – saranno proposti attraverso
un’esperienza immersiva genera-
ta da proiezioni multimediali, alle-
stita nella Corte medievale.
La mostra si prefigura come l’e-
vento della stagione invernale.
Proprio per questo una prima pre-
sentazione è stata riservata ieri ad
associazioni come Abbonamento
Musei, Turismo Torino e Federal-
berghi, oltre che a ristoratori, gui-
de e taxisti: «Abbiamo voluto lan-
ciare un messaggio a tutti gli ope-
ratori torinesi, invitandoli a pro-
muovere le potenzialità della mo-
stra, anche per il notevole sforzo
economico affrontato da sosteni-
tori e organizzatori», ha detto il
presidente di Fondazione Torino
Musei Maurizio Cibrario. Tra i pri-
mi c’è Intesa San Paolo, che parte-
cipa con circa 870mila euro, tra i
secondi Civita, che ne mette
750mila. A queste cifre si aggiun-
gono i 350mila euro di Torino Mu-
sei e gli 80mila della Camera di
Commercio, destinati a coprire
una parte dei costi per la comuni-
cazione nazionale e internaziona-
le, che dovrebbe riguardare in par-
ticolare Francia e Svizzera.
Torino cerca di riposizionarsi
sulla scena espositiva, dopo un pe-
riodo in cui sembrava avere occu-
pato spazi marginali, per lo meno
nell’arte antica. E mentre l’assesso-
re al commercio della città Alber-
to Sacco si è detto soddisfatto dei
recenti numeri sul turismo, non si
è fatta attendere la risposta del
Torino Cultura
Dal 12 dicembre al 4 maggio
Con Mantegna
va in scena
il Rinascimento
A Palazzo Madama esposte oltre 100 opere sue e di altri maestri del ’500
k Le opere Alcune opere
di Mantegna in mostra
S.Antonio e S. Bernardino,
in alto; Il Battesimo di
Cristo a sinistra; e a destra
Madonna con Bambino e
Santi
presidente di Federalberghi Fabio
Borio che, pur ringraziando
dell’opportunità, puntualizza:
«Torino ha bisogno di grandi even-
ti, ma soprattutto avrebbe biso-
gno di una programmazione plu-
riennale di appuntamenti in gra-
Mercoledì, 13 novembre 2019
do di incrementare i flussi turisti-
ci verso il nostro territorio e di una
promozione turistica efficace».
Ma veniamo alla mostra, che
presenta il percorso di Mantegna
(Isola di Carturo 1431 – Mantova
1506) dagli esordi giovanili - con la
formazione avvenuta al cospetto
di opere di Donatello, Jacopo e
Giovanni Bellini e con lo studio
delle novità fiorentine e fiammin-
ghe e della scultura antica - al rico-
nosciuto ruolo di artista di corte
dei Gonzaga. In sei sezioni verrà
proposta una lettura della sua fi-
gura anche attraverso la ricostru-
zione della rete di relazioni e ami-
cizie che intrattenne con scrittori
e studiosi.
Si parte dal piano nobile e dal
grande affresco staccato prove-
niente dalla Cappella Ovetari,
esposto per la prima volta dopo
un complesso restauro, e dalla lu-
netta con Sant’Antonio e San Ber-
nardino da Siena, dal Museo Anto-
niano di Padova. Tra i pezzi di
Mantegna esposti, arrivano dal
Metropolitan Museum di New
York la stampa a puntasecca “Bac-
canale con Sileno” e dalla Natio-
nal Gallery di Londra “Sacra Fami-
glia con San Giovanni”. Il Musée
Jacquemart-André di Parigi ha
prestato l’ “Ecce Homo”, scelto co-
me immagine guida, e “Madonna
con Bambino e Santi Gerolamo e
Ludovico di Tolosa”. Ci saranno
presenti torinesi, dalla Galleria Sa-
bauda, che di Mantegna conserva
“Madonna col Bambino e Santi”,
al Museo di Antichità.
Il percorso espositivo presenta
anche opere dei maggiori nomi
del Rinascimento nell’Italia set-
tentrionale che furono in rappor-
to con Mantegna: tra questi Anto-
nello da Messina, di cui si vedrà il
“Ritratto d’uomo” dello stesso Mu-
seo d’arte antica di Palazzo Mada-
ma. E ancora Giovanni Bellini
(“Madonna col Bambino”, dai Mu-
sei Civici di Pavia, e “Ritratto di
giovane senatore”, dal Museo d’ar-
te medievale e moderna di Pado-
va), Cosmé Tura (“San Giorgio”,
dalla Fondazione Cini di Venezia)
e infine il Correggio, con “Il matri-
monio mistico di Santa Caterina”,
olio su tavola concesso dalla Natio-
nal Gallery of Art di Washington.
In mostra anche sculture antiche
e moderne di contemporanei, det-
tagli architettonici, bronzetti, me-
daglie, lettere autografe e volumi
antichi a stampa e miniati. Preno-
tazioni Infoline Ticketone
011/0881178, www.ticketone.it,
www.palazzomaadamatorino.it,
fino al 4 maggio 2020.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
 Mercoledì, 13 novembre 2019
f f
Quest ‘opera
è nata quasi da un
suggerimento
in sogno di mia
nonna che mi regalò
tanti libri
di Pirandello
g g
Cosa hanno in comune Gabriele
Lavia e Pippo Delbono? L’amicizia.
Fanno teatro in modo
completamente diverso ma c’è stima
reciproca e affetto. L’ultima volta che
Lavia è stato a Torino, l’estate scorsa
in qualità di regista di “Cavalleria
Rusticana” di Mascagni in scena al
Regio, è andato al “Festival delle
Colline Torinesi” per vedere “La
gioia” di Pippo Delbono. Alla fine,
svelata la sua presenza, anche lui ha
ricevuto un caldo applauso. “Pippo
non mi delude mai, spettacolo bello,
commosso e commovente, mi ha
scritto adesso da Parigi per dirmi che
è andato benissimo”. Parole di
Gabriele Lavia da oggi al 1 dicembre
al Teatro Carignano ospite dello
Stabile con “I giganti della
montagna” di Luigi Pirandello, una
coproduzione tra Fondazione Teatro
della Toscana, Teatro Biondo di
Palermo e Stabile di Torino; Lavia è
regista e attore (nel ruolo di Cotrone)
insieme ad altri 22 interpreti tra cui
Federica Di Martino, Mauro
Mandolini, Gianni De Lellis, Federico
Le Pera, Nellina Laganà, Marìka
Pugliatti; le scene sono di Alessandro
Camera, le musiche di Antonio Di
Pofi. Una storia fantastica dove la
Compagnia di teatranti detta della
Contessa arriva alla villa La Scalogna
abitata da Cotrone e dai suoi
Scalognati, persone disturbate o
deformi che non possono vivere in
società. Tra le due compagini
potrebbe nascere un sodalizio fuori
dal mondo, se la Contessa non
sentisse la necessità del pubblico,
che però è grezzo e disprezza l’arte.
Un dramma misterioso,
Addio a Martin, creatore di Cafè Procope e Juvarra
Sergio Martin a Torino era il Tea-
tro Juvarra e il Café Procope
con il suo slogan “Per ridere, ri-
flettere, capire”. Quell’avventu-
ra multidisciplinare che è dura-
ta dal 1988 al 2003 e ha visto pas-
sare dalla città gran teatro na-
zionale e oltre, mostre d’arte, le
serate di tango con la prima mi-
longa torinese e forse d’Italia,
idee controcorrente per fare
quella rivoluzione non violenta
in cui Martin credeva.
Era il direttore artistico delle
due sale affacciate su via Juvar-
ra (e che ora hanno cambiato no-
me e ingresso), naturalmente
non era tutto suo il merito ma ie-
ri che è mancato a 68 anni stron-
cato da un tumore lo ricordia-
mo così, sul portone di via Juvar-
ra 15 mentre scorta premuroso
Franca Rame ospite d’onore di
una rassegna dedicata agli anni
Settanta. L’ultimo progetto tori-
k Tre settimane Attore e regista Gabriele Lavia rimane al Teatro Carignano fino al 1 dicembre
“I Giganti della montagna” al Carignano
Lavia “In scena il teatro
che non può morire mai”
sorprendente, tragico con barlumi di
allegria.
Lavia, perché “I Giganti della
Montagna”?
«Era non dico un sogno ma un
desiderio, ce l’avevo dentro, dovevo
farlo. Mia nonna aveva tanti libri di
Pirandello, ce li regalò spartendoli
tra me e i miei fratelli. Qualche anno
fa li ho aperti e ho trovato tutta la
parte di Cotrone sottolineata a
matita, ho pensato che mia nonna
avesse voluto darmi un
suggerimento, non so se l’abbia fatto
nese era stata la mostra “Fo-Ar-
lecchino_33 Dario Fo” con tren-
tatre bozzetti originali a 33 anni
dalla 33^ Biennale di Teatro di
Venezia, presentata a Paratissi-
ma 2018: un’iniziativa seria ma
confezionata con il suo spirito
giocoso. con il suo sorriso sor-
nione ditero i folti baffi.
Raccontava: «Sono arrivato a
Torino per amore. Avevo cono-
sciuto Gianna Franco mentre di-
rigevo il Teatro Ristori di Vero-
na. Arrivarono lei e tutto il Gran-
serraglio con uno spettacolo sul-
la boxe e una serie di personag-
gi strani. Ma, dopo l’incendio
dello Statuto di Torino, mi chiu-
sero il teatro: le commissioni di
vigilanza non amavano assu-
mersi responsabilità».
Aveva scritto il libro “Di me-
stiere faccio l’organizzatore”
perché quella era la sua vocazio-
ne spesa fin da giovanissimo a
Torino Spettacoli
di Maura Sesia
in vita o dall’aldilà, ma ho deciso che
era venuto il momento nonostante
sia un testo pieno di insidie per un
regista».
Lei ha dichiarato che “i giganti
sono gli uomini del fare mentre il
teatro è fatto dagli uomini
dell’essere”. In che senso i giganti
ostacolano il teatro?
«Con i laccioli, le regolette,
l’algoritmo, la burocrazia, il teatro è
un’altra cosa, non è assemblare
numeri. Nei I Giganti, dove arrivano
gli attori c’era un bellissimo teatro
Il lutto
k Direttore
Sergio Martin scomparso a 68 anni
ma vogliono farci un cinematografo,
è una metafora, Pirandello pensava
che avrebbe ucciso il teatro, non
sapeva che il cinema sarebbe stato
assassinato dal telefonino. Allora
questi attori arrivano, hanno bisogno
di tutto, vogliono assolutamente
recitare e Cotrone propone loro di
fare il teatro dell’anima, senza
niente, di evocare”.
Lei combatte la burocrazia
facendo lavorare tutti gli attori che
servono, senza risparmiare sugli
allestimenti?
partire da La Comune fondata
nel 1967 con Luigi Nono e Emi-
lio Vedova; in quel contesto ave-
va conosciuto Franca Rame e
Dario Fo, ma sarà dal 1978 che
Martin lavorerà con il futuro
Premio Nobel alla palazzina Li-
berty di Milano, organizzando e
anche, estemporaneamente, re-
citando.
Torinese per amore
è stato un
organizzatore
culturale e scopritore
di talenti
pagina 11
Non lo considero
un lavoro incompiuto
Le ultime parole
del testo sono “ho
paura” perché
lo scrittore sapeva
di lasciarci
«La ricchezza non sta nella forma
però è un dato di fatto che il teatro
viva un momento molto complesso
minacciato dai giganti».
Pirandello morì prima di finire il
terzo di cui ci resta una traccia, lei
termina con il secondo, perché?
«Si dice sia un dramma incompiuto,
personalmente lo ritengo compiuto,
le ultime parole del testo di
Pirandello sono “Ho paura”, sapeva
di morire, credo non ci sia altro
modo per concludere questo canto
di dolore gioioso».
Prevale l’amarezza o la speranza
che l’arte sopravviva alla brutalità
dei giganti?
«Il teatro non morirà mai, per farlo
basta la divina fantasia dei fanciulli, è
una realtà meravigliosa in cui
viviamo alienati da tutto».
Lei fa regie di prosa e liriche e ha
iniziato presto: era un obiettivo?
«No, sono stati il mio maestro Orazio
Costa e poi Giorgio Strehler a
predirmi che sarei stato regista, io
negavo e invece nel 1975 chiesi ai
miei amici Roberto Herlitzka e
Massimo Foschi se volevano fare
l’Otello e da lì non ho più smesso».
E’ vero che lavora spesso con gli
stessi attori?
«Lavoro bene con tutti ma mi piace
avere dei vecchi amici intorno, basta
uno sguardo per capirci; conosco i
loro pregi e i difetti ed è bello
addirittura scoprire che l’uomo non
cambia mai, me compreso…»
Tre settimane a Torino, che farà?
«Vengo sempre volentieri a Torino,
ho un fratello e una carissima amica
della giovinezza».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Aveva intuito per scoprire i ta-
lenti Sergio Martin, sue idee era-
no state il primo concerto pub-
blico di Fabrizio De Andrè nel
1973 e anche la prima mostra fi-
gurativa di Fo, “Dario Fo il tea-
tro dell’occhio” nel 1984 a Ric-
cione.
Al Teatro Juvarra (all’inaugu-
razione invitò Paolo Conte che
accetto ma iIl collaboratore Lu-
ca Baraldo andò a prenderlo e ri-
portarlo ad Asti perché impe-
gnato a cena con l’allora presi-
dente del Consiglio Goria) e Ca-
fé Procope in quegli anni sono
passati Luciana Littizzetto, Mar-
co Berry, Paolo Stratta, i Luc-
chettino, Ezio Bosso, Marco Ai-
mone del Circolo Amici della
Magia, Le Sorelle Suburbe, i Do-
nati & Olesen e tantissimi altri
amici che piangono la scompar-
sa del baffuto organizzatore ve-
neto. — mau.se.
pagina 12
Jazz Club
Piazzale Valdo Fusi
Alle 21
Moncalieri jazz
il festival
va in “trasferta”
Per la rassegna “Moncalieri Jazz
goes to Jazz Club Torino”, il Jazz
Festival arriva in piazzale Fusi
con due concerti in una sola sera:
“Commingling, dialogue and
interplay ” con Diego Mascherpa
al sax soprano, Alessandro
Chiappetta alla chitarra e Saverio
Miele al contrabbasso per un
viaggio musicale composto
principalmente da grandi brani
popolari, tratti talvolta dalla
musica classica e talvolta dalle
più conosciute colonne sonore
del cinema internazionale. A
seguire, il Venanzio Venditti
Quartet con il sax tenore
accompagnato dal pianista
Roberto Tarenzi con Mauro
Battisti al contrabbasso e Fabrizio
Sferra alla batteria per un che si
basa essenzialmente su standard
e composizioni originali
intimamente caratterizzate da
modelli stilistici della tradizione
del jazz colto e composito delle
decadi ‘50 e ‘60.
— g.c.
Teatro Baretti
Via Baretti 4
Alle 21
“Alice nel labirinto”
monologo per il via
alla stagione
E’ il teatro del mercoledì, giovedì
e venerdì, perché sabato e
domenica si proiettano i film. Il
Cineteatrobaretti di San Salvario
alza il sipario sulla nuova stagione
con un’anteprima, da oggi a
venerd’,le 21, “Alice nel labirinto”,
recitata da Olivia Manescalchi,
scritta e diretta da Monica
Luccisano. Uno studio in forma di
monologo, un gioco che parte dal
libro di Carroll e si immerge
nell’intricato groviglio di pulsioni
che è l’uomo, prigioniero delle
sue stesse indecisioni. La stagione
vera e propria, curata da Davide
Livermore e Rosa Mogliasso, si
chiamerà “Meglio a teatro che
male accompagnato” e
incomincerà mercoledì 20
novembre (repliche 21 e 22
novembre) con “L’avversario” di
Emmanuel Carrère, realizzato da
Invisibile Kollettivo. —
mau.se.
Torino Giorno e Notte
Lo show
Circolo della Musica, Rivoli
Ore 21,30, ingresso 15 euro
di Guido Andruetto
Sta spingendo oltre i confini del pre-
vedibile un genere del tutto codifica-
to come il country, pur restando nel
solco della tradizione dei grandi co-
me Willie Nelson, Kris Kristofferson
e Johhny Cash. Orville Peck è il cow-
boy queer mascherato che questa se-
ra salirà sul palco del Circolo della
Musica di Rivoli, l’ex Maison Musi-
que (dalle 21,30, biglietto a 15 euro)
per un concerto principalmente in-
centrato sull’album “Pony” pubbli-
cato lo scorso marzo sull’etichetta
Sub Pop Records di Seattle, riferi-
mento storico dell’indie-rock e del
Circolo lettori
Via Bogino 9
Alle 18
Premier League
il calcio inglese
visto da Roggero
Al Circolo dei lettori alle 18 si parla
di Premier League con Nicola
Roggero, telecronista di Sky,
commentatore di calcio inglese,
che dialoga con Maurizio Crosetti
di Repubblica e il presidente del
Circolo Giulio Biino. L’ occasione è
la presentazione del libro edito da
Rizzoli “Premier league” in cui
Roggero racconta per la prima
volta tutta l’epopea di questo
fenomeno, dal lontano 1888
quando il gentiluomo William
McGregor diede origine al primo
campionato inglese. Si arriva alla
finale della Champions League
2019 in cui, sbaragliate le altre
rivali del resto d’Europa, si sono
fronteggiate Liverpool e
Tottenham. È una cavalcata che
passa dalle prodezze di Dixie Dean
che negli anni Venti segnò 349 gol
solo con la maglia dell’Everton alla
tragedia del Manchester United
nel ’58 (una Superga inglese).
8:00 — 24:00
Peck, cavaliere mascherato
che mixa country e punk
grunge, a cui è prevalentemente as-
sociata per i lavori “seminali” di
band fondative del genere quali Nir-
vana, Mudhoney e Soundgarden.
Tra riff di chitarra dagli echi hawa-
iani, ballate oniriche dal sapore
esplicitamente country. Orville
Peck è un personaggio misterioso.
Non vuole che nessuno sappia il suo
vero nome o la sua età, ed è partico-
larmente abile ad evitare domande
su questi dettagli. Si vocifera che og-
gi risieda in modo abbastanza stabi-
le a Toronto, anche se ha scritto
gran parte delle canzoni del disco di
debutto mentre viveva a Londra. Ha
suonato in diversi gruppi punk e ha
fatto l’attore.
Al Conservatorio
Verdi
Piazza Bodoni
Alle 21
Sarà Marco Rizzi, uno dei
violinisti italiani più apprezzati a
livello internazionale, il
protagonista del concerto
“Caleidoscopio in musica”
organizzato dall’Unione Musicale
nella sala di piazza Bodoni.
Assieme al pianista Roberto
Arosio, anche al clavicembalo,
presenterà un programma
curioso e suggestivo, che indaga il
Mercoledì, 13 novembre 2019
Blah Blah
Via Po 21, alle 21,30
ingresso 10 euro
Ecco i Fleshtones
leggenda rock
amata da Warhol
Hanno status da leggenda vivente,
essendo fra i pochi superstiti in
attività della scena musicale
addensatasi intorno al CBGB di
New York. Per intendersi: nel 1987
Andy Warhol li volle ospiti in una
puntata dello show che firmava per
Mtv. E sul piano storico, sono stati
gli ultimi a suonare al Windows In
The World del World Trade Center
prima dell’11 settembre. A dispetto
dell’anzianità di servizio –
superiore ai quattro decenni – non
sembrano comunque intenzionati
a ridurre l’intensità degli impegni.
Rieccoli dunque oggi in città per la
settima volta in poco più di otto
anni, quarta di fila nel locale di via
Po, l’ultima nel dicembre scorso. Da
allora il totale degli album è
rimasto fermo a quota 21, raggiunta
nel 2016 con “The Band Drinks For
Free”, ma nel caso dei Fleshtones
ciò che davvero conta sono i
concerti. — a.c.
«Ho un’inclinazione per l’inter-
pretazione fin da quando ero molto
piccolo – racconta – per questo mi so-
no sempre avvicinato alla musica,
all’arte e alla recitazione con lo stes-
so approccio, pensando che fossero
la stessa cosa». Musicalmente fa in-
contrare il punk con il country nelle
sue composizioni. «Il punk è stato il
percorso più naturale per me da se-
guire, attraverso il punk ho trovato
una comunità alla quale appartene-
re e ho potuto sfogare molta aggres-
sività in quel modo. Ma sono sempre
stato un grande fan della musica
country. È sempre stata nel mio cuo-
re. Sono cresciuto con Roy Orbison,
Chris Isaak e Dolly Parton».
Scelti per voi
di Gabriella Crema
Libreria Bodoni
In via Carlo
Alberto Daniele
Gouthier alle
18,30 presenta
“Sulle tracce di
un sogno”
Trebisonda
Nella libreria di
via Sant’Anselmo
32 alle 18,30
Philip Di Salvo
presenta un
Unione musicale saggio sul web
Un concerto Feltrinelli
per piano e violino Nello store della
stazione di Porta
Nuova Roberto
Emanuelli
presenta“Tu, ma
modo in cui nel corso della storia i per sempre”
compositori hanno giocato con il
materiale musicale, n scaletta, la
“Sonata in re minore op. 2 n. 12” di Cinema Massimo
Francesco Maria Veracini , la Alle 16 proiezione
“Sonata in si minore” di Ottorino di “Come
Respighi , “Thème et variations” eravamo” con
di Olivier Messiaen , “Fratres” di Barbra Streisand
Arvo Pärt e la “Ciaccona dalla II e Robert Redford
Partita in re minore BWV 1004” di per il ciclo
Johann Sebastian Bach. — g,cr. sull’attore
 Mercoledì, 13 novembre 2019
i Più luoghi
L’edizione 2019
mette insieme
223 eventi con
232 ospiti
Gli incontri
in diversi spazi
di Cuneo
«Ogni anno ci sono 6 giorni di
Scrittorincittà e 359 giorni di
lettorincittà». Quando gli si chiede
di raccontare Scrittorincittà, lo
scrittore Matteo Corradini ama
citare il suo amico e collega Andrea
Valente, con il quale da anni fa
parte del comitato organizzatore
del festival letterario cuneese. Sei
giorni, da oggi a lunedì, in cui lettori
e scrittori si incontrano, discutono
e si raccontano in un caleidoscopio
di appuntamenti – quest’anno sono
ben 223 con 232 ospiti – diffusi per
tutta la città.
La ventunesima edizione, dedicata
al tema “Voci”, si apre oggi alle 17.30
con Carlo Cottarelli che al Centro
Incontri della Provincia di Cuneo
discuterà di pregiudizi, fake news e
“tecniche di disinformazione”
insieme con il giornalista di
Repubblica Paolo Griseri. Tra i più
attesi, nel pomeriggio, anche
Cristiano Godano, Damiano
Cunego e Massimo Cotto, prima di
spostarsi al Teatro Toselli con
Marco Revelli e Carlo Petrini per la
serata dedicata allo scrittore e
partigiano cuneese Nuto Revelli,
insieme a Primo Levi uno dei due
grandi centenari di questa
edizione. «Sono due voci che non
smetteranno mai di parlarci –
spiega Corradini – A rileggerli,
danno sicurezza e inquietudine
insieme. Sono il nostro orgoglio, un
inno nazionale: le loro intuizioni
sono state profetiche, hanno
gettato pensieri nel futuro e il
futuro è questo, il nostro presente.
Entrambi hanno sofferto, hanno
lottato e hanno cercato nelle parole
una sorta di riscatto per provare a
trovare un senso alla propria storia,
così tormentata, e alla storia di una
collettività».
Da 10 anni fa parte del comitato
organizzatore di Scrittorincittà.
Cosa l’ha conquistata?
«L’idea di riconoscersi tutti in
qualcosa. Ossia la sensazione che la
cultura faccia umanità, sia legna
per l’inverno. C’è una sorta di
amicizia che lega chi vuole
Scrittorincittà, ed è un’amicizia
fatta di intese, complicità,
comunione di intenti. Anche
quando si hanno idee diverse o non
ci si conosce di persona. Come
Al Circolo dei lettori
Stasera Fabio Volo racconta
“Una gran voglia di vivere”
E’ il racconto di una crisi di coppia
e del viaggio, fisico e interiore, per
affrontarla. Un romanzo sincero,
diretto, che sa fotografare le pie-
ghe e le piccole contraddizioni dei
nostri rapporti. Una storia in cui ri-
trovarsi, emozionarsi e capire se
esiste, a un certo punto un modo
nuovo di stare insieme.
Questa sera, alle 21, al Circolo
dei Lettori, in via Bogino 9, Fabio
Volo presenta la sua ultima opera
“Una gran voglia di vivere”, edito
da Mondadori e già in vetta alle
classifiche. L’autore porta i lettori
ancora una volta a contatto con
storie di personaggi che cercano
se stessi perché la cosa più diffici-
le spesso è ricordare chi siamo.
“Una gran voglia di vivere” è la sto-
Uno dei registi della kermesse di Cuneo
Corradini “Sei giorni coi libri
scegliete a caso, vi divertirete”
ciclisti amatoriali che si dicono
“ciao” solo perché condividono la
passione per una bici. Tanto più per
i libri: tra lettori ci si riconosce dagli
occhi».
Quest’anno il tema è “Voci”.
Come è nata questa scelta?
«Ogni anno ci lasciamo ispirare da
una parola, o da una breve frase. Il
tema nasce dopo alcune settimane
di riflessione, poco meno di un
anno prima dell’edizione a cui sarà
dedicato. Significa che chiuso uno
Scrittorincittà, si comincia subito a
ragionare per il successivo. “Voci”
apre alla possibilità di riflettere
sulle voci che si sentono forti e che
influenzano il mondo, ma anche di
provare a dare voce a chi ha un
volume più basso, a chi più fatica a
farsi sentire. Le voci, al plurale,
ria di un viaggio reale e interiore
dentro la crisi. Non solo quella di
coppia, ma prima di tutto quella
personale che arriva quando hai
la consapevolezza di avere tutto,
eppure di non essere felice. Le do-
mande sono tante e si accavalla-
no, mentre la vita va avanti e le de-
cisioni vanno prese, anche le più
difficili. Così i due personaggi di
questo romanzo, Anna e Marco, ar-
rivano all’idea di un viaggio che
possa servire a ritrovarsi o a trova-
re dei nuovi sé. Forse l’amore, co-
me le fiamme, ha bisogno di ossi-
geno e sotto una campana si spe-
gne. Forse, semplicemente, è tut-
to molto complicato. L’ingresso è
libero fino a esaurimento posti.
— e.d.b.
Torino Cultura
di Andrea Lavalle
ideatore
Lo scrittore
matteo
corradini
Questa edizione
di “Scrittorincittà” è
dedicata alla parola
voci. Partendo da
quelle di due figure
chiave: Levi e Revelli
g costruirlo a propria misura, ma di
k Appuntamento alle 21
Fabio Volo stasera sarà
al Circolo dei Lettori
di Torino, in via Bogino
invitano ad ascoltare la diversità, le
tante identità che rendono migliore
questo strano pianeta che ci
ospita».
Tra le tante voci di una
produzione letteraria così
frammentata, come si scelgono gli
autori per un festival letterario?
«Se la produzione è frammentaria,
noi li scegliamo frammentari. Poi,
un po’ per volta proviamo a capire
quale sia il gusto delle loro opere.
Non cerchiamo di incasellarli nel
programma ma proviamo a capire
come meglio potranno liberare le
loro idee. E poi c’è l’istinto, la
curiosità. Di fondo, la bellezza di
costruire un festival non è quella di
costruirlo perché ci siano molte
sorprese anche per chi lo organizza.
All’Unione industriale
I pappagalli di Cottarelli
inaugurano i “Martedì sera”
Sono diventati un appuntamento
così noto da non aver più bisogno
nemmeno di un giorno fisso. E allo-
ra il primo appuntamento dell’ulti-
mo ciclo de “I martedì sera” all’Unio-
ne industriale, è di mercoledì. Stase-
ra alle 21 al centro congressi l’econo-
mista Carlo Cottarelli dialoga con
Andrea Malaguti de La Stampa sui
luoghi comuni dell’economia che
spesso rischiano di diventare vere
bufale, presentando il suo ultimo li-
bro “Pachidermi e pappagalli”.
«L’ultimo ciclo de “I martedì sera”
chiude un anno intenso - commen-
ta l’ad del centro Congressi Giancar-
lo Bonzo - ci addentreremo in temi
economici per poi spostarci su que-
stioni più artistiche e culturali».
Non è un caso, dunque, se il secon-
pagina 13
Scrittorincittà
Apre Cottarelli
L’economista Carlo Cottarelli,
appena uscito in libreria con
“Pachidermi e pappagalli” è
il protagonista dell’incontro
inaugurale di “Scrittorincittà”
S’inizia alle 17.30 al Centro
incontri della Provincia. Dialoga
con Paolo Griseri di Repubblica
La serata inaugurale del
festival sarà stasera al teatro
Toselli, con inizio alle 21, nel
segno di Nuto. Sul palco Carlo
Petrini, fondatore di Slow
Food (foto) e Marco Revelli,
figlio dello scrittore di Cuneo
più amato
Sorprese positive, naturalmente».
Quali appuntamenti la
incuriosiscono di questa edizione?
«Rispondere in una battuta è
impossibile. Di fondo, provo molta
curiosità per quelli lontani dalle
mie solite passioni. Quelli che mi
aprono a mondi, ricerche, parole,
dei quali conoscevo solo l’esistenza
senza aver mai approfondito nulla».
Cosa consiglia a chi verrà a
Cuneo in questi giorni?
«Quello che dico a tutti: scegliete
ciò che vi piace. Ma anche, ed è
questo il bello, provate a infilarvi in
un incontro per pura curiosità, per
vedere l’effetto che fa. Addirittura,
non scherzo, aprendo il
programma a caso e puntando il
dito. Chissà che alla fine non sia una
rivelazione».
do ospite, il 19 novembre sempre al-
le 21, è il nuovo sovrintendente del
Regio Sebastian Schwarz. L’incon-
tro sarà dedicato ai progetti per il
teatro. E non sarà di mercoledì ma
di lunedì, il 25 novembre l’appunta-
mento con Aldo Cazzullo e Fabrizio
Roncone che raccontano un giallo
ambientato nel futuro. L’ultimo
martedì, il 3 dicembre, è dedicato al
The great Belzoni, come viene so-
prannominato Giovanni Battista
Belzoni, primo grande archeologo
in Egitto. Ne parleranno Marco Zat-
terin, autore del libro “Il gigante del
Nilo. Storia e avventura del Grande
Belzoni”, Christian Greco, direttore
del Museo Egizio, e Francesca Vero-
nese, curatrice della mostra su Bel-
zoni a Padova. — c.roc.
pagina 14 Torino Cinema e Teatri Mercoledì, 13 novembre 2019

Torino trame Torino

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p 147 A I
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p 147 A I Gli esseri umani hanno ab- di T. Phillips. con J. Phoenix, un piano per truffare i truf- #Annefrank. Vite parallele Sala 2 16.00-18.00-20.00-22.00 (e10,00) p 238 B K
p 147 A I bandonato la Terra e il pia- Z. Beetz, R. De Niro (Azione) fatori… Downton Abbey s Sala 3 15.30-20.00-22.15 (e4,00) p 96 B L
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p 177
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Doctor Sleep 22.10 (e5,00) p 134 A L stocratica famiglia Craw- Centrale Arthouse - Uni-
Il giorno più bello del mondo 15.20 (e5,00) p 134 A L ley, mette in fibrillazione La famiglia Addams Una canzone per mio padre Sala 5 17.00-20.00 (e12,00) p 280 A L
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L’uomo del labirinto p 134 A L
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20.30 (e8,00) p 134 A L Ambrosio, Romano, UCI New Jersey ed è impegnata Village, Reposi, THE
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Doctor Sleep Sala 2 17.00 (e5,00) p 117 A L
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di V. Alfieri. con F. De Luigi, G. se di una giornalista. Il tutto Parasite Il giorno più bello del mondo Sala 8 22.30 (e7,00) p 141 A L
Gli uomini d’oro s Sala 2 18.40-20.35-22.30 (e5,00) p 117 A L Ragone, G. Morelli in un’accattivante versione di B. J. Ho. con C. Yeo-Jeong, Terminator Destino Oscuro s Sala 8 14.40 (e7,00) p 141 A L
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Le ragazze di Wall Street s Sala 3 18.00-20.20-21.40 (e5,00) p 127 A L Impiegato postale con la Ideal, Massaua Cityplex, (Drammatico) Le ragazze di Wall Street v.o. s Sala 9 19.45 (e7,00) p 137 A L
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Via p. Sarpi, 111 011/3042808 Teatro . Via Baretti, 4 011/655187 monologo di Monica Luccisano con Olivia Manescalchi . piazza Castello, 215 011/88151 bre Carmen, opéra-comique di Georges Bizet. Giacomo
Alfa Teatro - Agiesse Domenica 24 La Bella Addormentata nel bosco con Regia di Monica Luccisano . Sagripanti direttore. Regia di Stephen Medcalf. Orchestra
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piazza Solferino, 2 011/5623800 Giovannini musiche di Armando Trovajoli diretto da Mau- Verdi violino, Roberto Arosio pianoforte e clavicembalo. Tangram Teatro Dal 23 novembre Un naso a colori Ivana Ferri da L’uomo
rizio Abeni con Gianluca Guidi, Lorenza Mario, Marco Si- via Mazzini - piazza Bodoni 011/888470 Via Don Orione, 5 011/338698 incontro i cani di Konrad Lorenz con Bruno Maria Ferraro
meoli, piero Di Blasio, Camilla Nigro, Francesca Nunzi.
Erba Dal 16 novembre E pensare che ero partito così bene… e Alessandra Comazzi..
Regia di pietro Garinei e Sandro Giovannini ripresa da
Gianluca Guidi. Corso Moncalieri, 241 011/6615447 di Flavio Bucci e Marco Mattolini con Flavio Bucci e con la
partecipazione di Almerica Schiavo e Alessandra pugliel- Teatro Civico Garybaldi di Giovedì 14 Infanzia felice di e con Antonella Questa.
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via Rosolino pilo, 6 D’Azeglio 52Dal 14 novembre L’incontro. Quando Via Dei partigiani, 4 (Settimo Torinese)
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Sergio Ariotti con Mauro Avogadro e Martino D’Amico. Via C. Colombo, 31/bis 011/5805768 Alessandro Fullin, Tiziana Catalano,  Diego Casale, Si-
Regia di Sergio Ariotti. mone Faraon,  Sonia Belforte, paolo Mazzini,  Sergio Teatro della Caduta ITIS Avogadro, c.so San Maurizio 8, TorinoGiovedì 14
Auditorium Franca Rame Sabato 23 L’America che amiamo – il grande paese con Cavallaro, Andrea Frisano via M. Buniva, 24 011/5781467 Settanta volte sette con Federico Cianciaruso, Riccardo
viale Cadore (Rivalta di Torino) cui siamo cresciuti con Rudi Trudi. . Regia di Alessandro Fullin . Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella,
011/3042808 Gobetti Ore 20.45 Il nipote di Wittgenstein - Storia di un’ami- Emanuele pilonero, Clara Sancricca, voce fuori campo
Auditorium Giovanni Sabato 16 Storia di una balena bianca raccontata da lei Via Rossini, 8 011/5169555 - 800 235 333 cizia di Thomas Bernhard con Umberto Orsini ed Elisabet- Giorgio Stefanori. Regia di Clara Sancricca.
Arpino stessa con Assemblea Teatro. ta piccolomini. Regia di patrick Guinand.
Teatro della Concordia Venerdì 15 Io, me e Lupin di Lia Tomatis con Riccardo De
Via Bussoleno 50 011/3042808 LBT - La bottega teatrale Teatro Punto Zero Via Sangano 8 Corso puccini 011/4241124 Leo, Luciano Faia, Gianluca Guastella, Lia Tomatis. Regia
Auditorium Rai - A. Dal 21 novembre Concerto n. 5 - Stagione sinfonica Corso Govone, 16 011/5691400 Frazione Blangiotto Rivalta di TorinoDomenica 24 Le di Alberto Oliva.
Toscanini 2019 - 2020 diretto da Kazuki Yamada con Vadim Repin Figure dell’Inverno - Pinocchio con La Bottega Teatra-
piazza Rossaro 011/8104961 violino, Orchestra Sinfonica della rai. le. Teatro Gobetti di San Venerdì 22 Insieme per sbaglio con Davide Dalfiume e
BlackBox L’Araba Fenice Teatro MurialdoSabato 16 Inaugurazione della nona Le Musichall Giovedì 14 Stand-up by Banditi. Mauro Torinese Marco Dondarini .
Via Desana, 18 3388706798 stagione di “BarrieraDanza” - Gambe Promitive con Corso palestro 14, Torino 011 19117172 Martiri della Libertà 17 011.0364114/3
Arte in Movimento Cor. Alessandra pomata.
Limone Fonderie Teatrali Giovedì 14 Doppio Concerto - Arti & Mestieri Essentia Teatro Murialdo Domenica 17 Pinocchio.
Cardinal Massaia Venerdì 15 Shrek – il musical Jr. con la Matilda Italian Via E. De Filippo ang. via pastrengo, 88 e Area Open Project.
Via Sospello, 32/c 011/2216128 Academy. Info: prenotazioni@teatrocardinalmassaia.it , piazza Chiesa della Salute, 17d 011 2480648
011/5169555 - 800235333
tel. 011.2216128 e presso la biglietteria (da mar a sabato
ore 16-19) – www.teatrocardinalmassaia.it Monterosa Dal 16 novembre Rassegna di Teatro in Lingua Piemon- Teatro Nuovo per la Danza Sabato 16 Amy, inconsapevole diva.
Via Brandizzo, 65 011/2304153 tese “Tutdarije” - Don Prevòst, mè barba prèive con la C.so M. D’Azeglio, 17 011/6500205
Carignano - Teatro Stabile Ore 20.45 I giganti della montagna di Luigi pirandello Compagnia “Ij Farfoj” .
Torino con Gabriele Lavia. Regia di Gabriele Lavia. Teatro San Paolo - Teatro Dal 22 novembre Pautasso Antonio esperto di matri-
Officine Caos Borgo Medievale in Viale Virgilio 107 al Parco del Va-
piazza Carignano, 6 011/5169555 -
Rivoli monio di Amendola e Corbucci con Compagnia Volti
800235333 piazza E. Montale, 18/a 011/7399833 lentinoDalle ore 11.00 alle ore 19.00 Mostra interatti-
via Berton, 1 - Cascine Vica 011/4376230 Anonimi - Torino. Regia di Danila Stievano.
Casa Teatro Ragazzi e Sabato 16 Rosa di e con Teresa Bruno.. va d’arte contemporanea ‘’Limen’’.
Giovani Sabato 16 Casa Beethoven - spettacolo musicale inte- Piccolo Regio G. Puccini Dal 14 novembre Al Regio dietro le quinte, visita gui- Teatro Vittoria Sabato 16 Concerto con Maddalena Giacopuzzi piano-
C.so G. Ferraris, 266/C 011/19740280 rattivo. piazza Castello, 215 011/8815.557 data. via A. Gramsci, 4 011/5171815 forte, introduzione di Benedetta Saglietti.
 Mercoledì, 13 novembre 2019 Torino Lettere pagina 15
L’immagine dei lettori
Salvate i rider da consegne in collina Il cielo su Torino

Borgo S. Dalmazzo Quindi anche nel sito in garanzia dell’utilizzo di

Lettere questione un rifacimento tutte le tecnologie per
Via Lugaro, 15 e il biodigestore tecnologico in questa rendere il miglioramento
10126, Torino direzione potrebbe delle condizioni ambientali
Mino Taricco migliorare e di molto tangibile; che vi sia certezza
parlamentare Pd l’impatto ambientale. giuridica sul modello
Nel caso di specie ho più societario individuato e di
E-mail Vorrei esprimere alcune volte espresso la collaborazione tra i
Per scrivere mie considerazioni in convinzione che un soggetti coinvolti; che vi sia
alla redazione merito alla discussione in impianto così, che sarebbe un piano economico e
torino@ atto sul potenziale in grado di trattare tutto finanziario chiaro e
repubblica.it investimento di Acsr in un l’umido della provincia di puntuale, e capacità e
biodigestore anaerobico Cuneo, e con la potenzialità competenze manageriali
per trattare l’umido e gli di farlo chiudendo un conto affidabili. Nella
sfalci che andrebbe a economico positivo convinzione che chi ha
sostituire l’attuale impianto potrebbe essere una proposto il progetto possa
di San Nicolao a Borgo San opportunità. Ma come ho fornire tutti chiarimenti
Dalmazzo. Scrivo perché detto in alcuni incontri sul necessari, ho pensato che
nella discussione mi tema, il mio giudizio non fosse necessario chiarire
sarebbero state attribuite contrario chiedeva, e chiede con maggiore puntualità il
posizioni che non (per quanto possa contare il mio pensiero sulla vicenda.
corrispondono al mio mio giudizio in una
pensiero. Premesso che in valutazione che rimane a
linea generale, sono carico comunque degli
favorevole all’utilizzo di amministratori e degli Enti La dura vita di chi
impianti anaerobici per il preposti) che se ne dimostri porta il cibo a casa
trattamento di reflui, l’utilità che giustifichi un
rifiuti, verde ed in generale impegno pubblico di questa
Giacomo Devito
umido, in quanto tale tipo di natura, e che vi siano
trattamento in generale almeno alcune certezze da
fornisce un digestato come cui partire: che vi sia un Ieri ho incrociato sulla
residuo che, se accordo, affinché in quel strada che porta alla chiesa
corretamente compostato, sito vada ad essere trattato di San Vito un rider che
può essere un buon prevalentemente l’umido complice l’impegnativa
integratore di fertilità al della provincia. Un salita spingeva a mano la “Un altro giorno, un’altra ora, ed Subsonica, scelto tra l’altro
terreno, perché usando il investimento pubblico di tal bici, con in spalla lo zaino un momento. Dentro l’aria come la più bella canzone su
metano prodotto nella fatta dovrebbe avere come “Just eat”. Non si può sporca il tuo sorriso controvento Torino dai lettori di Repubblica.
fermentazione può essere obiettivo quello di stare evitare consegne in bici Il cielo su Torino sembra E a quel brano deve essersi
una interessante fonte di dentro la strategia sulle strade della collina? O muoversi al tuo fianco. Tu sei ispirato Giulio Schiavoni per la
energia, e perché ha un provinciale, o di quadrante, almeno assegnandole a un come me....” Sono i versi del foto che ci ha inviato. Per inviare
minore impatto ambientale di gestione e di destinazione servizio con motorino o ritornello de “Il cielo su Torino” le vostre immagini scrivete a
e olfattivo rispetto agli di tutte le componenti di motocarro o bici elettrica? uno dei brani più famosi del oncorso.lettori.torino @ gmail.
impianti aerobici. rifiuto; che vi sia la E’ chiedere troppo? torinesissimo gruppo rock dei com, pubblicheremo le migliori.

DA NON DA SI PUÒ
In Provincia H SCHERMO
PICCOLO I SCHERMO
MEDIO L SCHERMO
GRANDE K SCHERMO
SUPER A ACCESSO ★ PERDERE
■ VEDERE
▲ VEDERE
In Provincia
Auditorium Magnetto Via Avigliana, 17 - 348/2662696 ALMESE UCI Cinemas Moncalieri Via Fortunato postiglione 1 - 899.788.678 MONCALIERI
Riposo
In Provincia #Annefrank. Vite parallele Sala 16 18.00-20.00 (e11,00) AK

Auditorium Fassino null340.7229490 AVIGLIANA Politeama Via piave, 3 - 0125/641571 IVREA L’uomo del labirinto ▲ Sala 16 21.55 (e7,00) AK

Riposo Edison ... ▲ 15.00-17.30-21.30 p 550 B L Eden Via Roma 2 A - 011/9905020 NONE

Sabrina Via Medail, 73 - 0122/99633 BARDONECCHIA Auditorium piazza Don Matteo Ferrero, 4 - 011/9989204 LEINI Riposo
Riposo Riposo Lumiere Via Rosselli, 19 - 011/9682088 PIANEZZA

The Space Cinema Le Fornaci Viale G. Falcone - 892.111 BEINASCO

UCI Cinemas Moncalieri Via Fortunato postiglione 1 - 899.788.678 MONCALIERI Gli uomini d’oro ▲ Sala 1 21.00 (e7,00) p 129 A I

Maleficent 2: signora del male Deep - Un’avventura in fondo al mare Sala 2 15.00-17.25 (e7,00) AK Nureyev Sala 2 21.00 (e7,00) p 130 A I
Sala 1 16.00-18.50 (e7,40) p 411 B K
Doctor Sleep Doctor Sleep Sala 2 19.45 (e7,00) AK La famiglia Addams ▲ Sala 3 21.00 (e7,00) p 260 A L
Sala 1 21.40 (e7,40) p 411 B K
Scary Stories to Tell in the Dark ▲ Sala 2 22.55 (e7,00) AK Le ragazze di Wall Street
Gli uomini d’oro ▲ Sala 2 16.50-19.30-22.00 (e7,40) p 411 B K ▲ Sala 4 21.00 (e7,00) p 154 A L
Maleficent 2: signora del male Sala 3 13.45-16.30-19.15-21.50 (e7,00) AK
Motherless Brooklyn - I segreti di una città Hollywood Via Nazionale, 73 - 0121/201142 PINEROLO
parasite ■ Sala 4 13.30-16.15-19.05 (e7,00) AK Riposo
▲ Sala 3 16.40 (e7,40) p 308 B L
Zombieland - Doppio colpo Maratona Zombieland: Zombieland (2009) h 20.00 - Zombieland Doppio Colpo (2019) h Doctor Sleep Sala 4 22.00 (e7,00) AK
Italia Via Montegrappa, 6 - 0121/393905 PINEROLO
22:00 Sala 3 22.00 (e7,40) p 308 B L Motherless Brooklyn - I segreti di una città
Riposo
L’uomo del labirinto ▲ Sala 5 13.45 (e7,00) AK
▲ Sala 4 16.05 (e7,40) p 144 B L
La famosa invasione degli orsi in Sicilia 17.00 (e7,00) AK
Ritz Via Luciano, 11 - 0121/374957 PINEROLO
Attraverso i miei occhi Sala 4 19.00 (e7,40) p 144 B L
La famiglia Addams Riposo
Motherless Brooklyn - I segreti di una città ▲ Sala 5 19.00-21.15 (e7,00) AK

La famiglia Addams ▲ Sala 6 14.30-16.40 (e7,00) AK Il Mulino Via Riva po, 9 - 011.19821168 PIOSSASCO
▲ Sala 4 21.30 (e7,40) p 144 B L
Attraverso i miei occhi Sala 6 19.25 (e7,00) AK
Riposo
La famiglia Addams ▲ Sala 5 16.30 (e7,40) p 144 B L
Joker ★ Sala 5 19.10 (e7,40) p 144 B L
Gemini Man ▲ Sala 6 21.45 (e7,00) AK Cinema Teatro Borgonuovo Via Roma, 149/c - 011/9564946 RIVOLI

Maleficent 2: signora del male Joker ★ Sala 7 14.00-16.50-19.30-22.15 (e7,00) AK Riposo

Sala 5 21.50 (e7,40) p 144 B L
La famiglia Addams Il giorno più bello del mondo Sala 8 15.10-17.35 (e7,00) AK Don Bosco Digital Via Stupinigi (Cascine Vica), 1 - 011/9508908 RIVOLI
▲ Sala 6 17.30-19.50 (e7,40) p 544 B K
Joker Zombieland - Doppio colpo Riposo
★ Sala 6 22.10 (e7,40) p 544 B K
Maratona Zombieland: Zombieland (2009) h 20.00 - Zombieland Doppio Colpo (2019) h 22:00
Le ragazze di Wall Street ▲ Sala 7 16.40-19.20-22.00 (e7,40) p 246 B L
Sala 8 22.00 (e9,00) AK
Cinema Teatro Gobetti Via Martiri della Libertà, 17 - 011/0364114.3 SAN MAURO TORINESE
Deep - Un’avventura in fondo al mare 16.45 (e7,40) p 124 B L La famiglia Addams Riposo
▲ Sala 9 15.20-17.30 (e7,00) AK
Motherless Brooklyn - I segreti di una città Il giorno più bello del mondo Sayonara Via Monfol, 23 - 0122/859652 SAUZE D’OULX
Sala 9 20.05 (e7,00) AK
▲ Sala 8 19.00 (e7,40) p 124 B L Riposo
Terminator Destino Oscuro ▲ Sala 9 22.25 (e7,00) AK
Il giorno più bello del mondo Sala 8 22.15 (e7,40) p 124 B L Le ragazze di Wall Street ▲ Sala 10 15.05-17.40-22.45 (e7,00) AK Fraiteve piazza Fraiteve, 5 - 0122/880685 SESTRIERE
La famosa invasione degli orsi in Sicilia 16.00 (e7,40) p 124 B L Le ragazze di Wall Street v.o. ▲ Sala 10 20.30 (e8,20) AK Riposo
Terminator Destino Oscuro ▲ Sala 9 18.05 (e7,40) p 124 B L L’uomo del labirinto ▲ Sala 11 14.15 (e7,00) AK Petrarca Via petrarca, 7 - 011/8007050 SETTIMO TORINESE
#Annefrank. Vite parallele Sala 9 21.00 (e7,40) p 124 B L Gli uomini d’oro ▲ Sala 11 17.15 (e7,00) AK Riposo
Elios piazza Verdi, 4 - 346 212 0658 CARMAGNOLA Una canzone per mio padre Sala 11 20.15 (e12,00) AK
Ambra Via Martiri della Libertà, 42 - 0124/617122 VALPERGA
Dove bisogna stare 21.00 Attraverso i miei occhi Sala 11 22.40 (e7,00) AK
#Annefrank. Vite parallele Sala Uno 21.00 (e10,00) AL
Splendor Via XX settembre, 6 - 011/9421601 CHIERI Il piccolo Yeti ■ Sala 12 13.45 (e7,00) AK
Il giorno più bello del mondo Sala Due 21.00 (e7,00) p 225 A I
Yesterday 18.20-21.15 p 300 A I Attraverso i miei occhi Sala 12 16.10 (e7,00) AK
Supercinema Venaria Reale piazza Vittorio Veneto, 5 - 011/4594406 VENARIA REALE
Politeama Via Orti, 2 - 011/9101433 CHIVASSO
Downton Abbey ▲ Sala 12 19.00-21.35 (e7,00) AK
Maleficent 2: signora del male Sala 1 17.50 (e4,50) p 377 A L
Riposo La famosa invasione degli orsi in Sicilia 14.05 (e7,00) AK
Le ragazze di Wall Street ▲ Sala 1 20.10-22.30 (e4,50) p 377 A L
Motherless Brooklyn - I segreti di una città
SR Cinema Condove piazza Martiri della Libertà, 13 - 011/9644128 CONDOVE La famiglia Addams ▲ Sala 2 17.50-20.30 (e4,50) p 212 A L
▲ Sala 13 16.05-19.10-22.20 (e7,00) AK
Riposo L’uomo del labirinto ▲ Sala 2 22.30 (e4,50) p 212 A L
Terminator Destino Oscuro ▲ Sala 14 13.35 (e7,00) AK
Margherita Via Ivrea, 101 - 0124/657523-666245 CUORGNÈ
Doctor Sleep
La famosa invasione degli orsi in Sicilia 17.50 (e4,50) p 103 A I
Sala 14 16.20 (e7,00) AK
Riposo #Annefrank. Vite parallele Sala 3 20.30 (e4,50) p 103 A I
L’uomo del labirinto ▲ Sala 14 19.35 (e7,00) AK
S. Lorenzo Via Ospedale, 8 - 011/9375923 GIAVENO parasite Il giorno più bello del mondo Sala 3 22.30 (e4,50) p 103 A I
■ Sala 14 22.35 (e7,00) AK
Caravaggio - L’anima e il sangue 21.15 (e4,00) p 348 A I Doctor Sleep Sala 15 13.50 (e7,00) AK Jolly Via San Giovanni Bosco, 2 - 011/9696034 VILLASTELLONE

Boaro Via palestro, 86 - 0125/641480 IVREA Una canzone per mio padre Sala 15 17.05 (e12,00) AK
Riposo
Roma 15.30-18.00 p 306 B L Gli uomini d’oro ▲ Sala 15 20.00-22.30 (e7,00) AK Auditorium Via Roma, 8 - 011/9651181 VINOVO
Apocalypse Now (Versione restaurata) 21.00 p 306 B L Gli uomini d’oro ▲ Sala 16 14.45 (e7,00) AK Riposo
 LINVE O
ASCIATEO FUORI.
RISPAMIO, CALOE, STILE E IL 50% DI INCENTIVO STATALE.

r
.
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NASI
Scegliere la qualità premia sempre e ora più che mai.      
  N    0      
   
   ­   NI        
   zz    
#'     
       I      N    SERRAMENTI
           zz    z   IL L GN
N  IZIN I IGLI

Piemont
 Ecclza Artigiana


NASI TERESIO E FIGLI s.r.l. Via Provinciale Sampeyre, 5 12026 Piasco (CN) te! 0175.270027 Fax 0175270037 www.nasiserramenti.it info@nasiserramenti.it