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ORDINANZA
DI CONVALIDA DI FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO
E DI CONTESTUALE APPLICAZIONE DI MISURA COERCITIVA
(articoli 292, 384 e 391 del c.p.p.)
Il giudice per le indagini preliminari Angelo Antonio Pezzuti, letta la richiesta di
convalida del fermo di
XXXXXXXX
nato (omissis)
attualmente sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere presso la
Casa Circondariale di Firenze Sollicciano (omissis=
indagato
per il delitto di cui agli articoli 110, 423 e 270 sexies cp (incendio doloso, in concorso
tra loro, dei furgoni di un caseificio - con propagazione al limitrofo capannone industriale
di altro opificio in qualit di attivisti dell'organizzazione Animai Liberation Front, per
finalit di destabilizzazione delle strutture economiche del Paese fondate sullo
sfruttamento delle risorse animali e di tutta la filiera compartimentale);
in Montelupo Fiorentino nella notte tra il 31 dicembre 2012 ed il 1 gennaio 2013
vista la richiesta di applicazione a suo carico della misura coercitiva della custodia
cautelare in carcere, presentata dal pubblico ministero, osserva quanto segue:
Premessa.
XXX, insieme a YYY e a ZZZ, indagato anche per i seguenti ulteriori reati cos
descritti dallorgano dellaccusa tutti aggravati ai sensi dellart. 270 sexies c.p.:
- (artt. 110, 424 cp) 7-8 ottobre 2012 Monteriggioni (SI) Strada prov.le Colligiana 33,
incendio ai danni della societ 'Salcis di Morbidi A. & C. sas';
- (artt. 110, 424 cp) 28 ottobre 2012 Rignano sull'Arno (FI) fraz. Traghi in via Vecchia
Aretina 45/a, incendio ai danni della societ 'Fani Giuliano & C. s.n.c.;
- (artt. 110, 424 cp) 25 novembre 2012 appiccamento del fuoco ad un autocarro
parcheggiato a San Giovanni Valdarno (AR) in via C. Marchesi 28, presso il Mattatoio
Comunale.
Per tali ulteriori delitti tuttavia il Pubblico Ministero non ha disposto il fermo n ha
richiesto lemissione di alcuna misura cautelare. Essi vanno comunque presi in
considerazione al fine di illustrare gli indizi a carico dellindagato, di comprendere la
finalit della sua condotta e di valutarne la pericolosit.
Rispetto dei termini e ammissibilit del fermo.
XXX stato fermato l8 gennaio 2013 alle ore 12:17 circa da parte dei funzionari
della D.I.G.O.S. presso la Questura di Firenze in esecuzione del decreto di fermo emesso
dal Pubblico Ministero il 5 gennaio 2013 ed stato introdotto in carcere nella stessa
giornata. Il verbale darresto e gli ulteriori atti sono pervenuti al pubblico ministero il 9
In particolare durante la notte del 16 settembre 2011 i Vigili del Fuoco sono
intervenuti a Pistoia, in via dell'Annona presso i Macelli comunali perch ignoti avevano
dato alle fiamme due camion attrezzati per il trasporto delle carni.
Gli accertamenti esperiti hanno documentato che gli autori del fatto avevano
tagliato la rete della recinzione e dopo essere penetrati all'interno dell'area del mattatoio
avevano vergato su un muro la scritta ALF con vernice spray di colore nero.
Il fatto stato pubblicizzato in internet anche dal 'Bite Back Magazine': un blog
attestato vicino alle tematiche animaliste e particolarmente solidale con le azioni
compiute dal Animal Liberation Front (A.L.F.). In particolare, su questo sito stata
pubblicata la seguente rivendicazione: '...la notte del 16 settembre 2011 alle 2 am siamo
entrati nel macello comunale di pistoia e abbiamo incendiato due camion adibiti al
trasporto carne, liberazione animale con ogni mezzo....alf... e a margine era stato altres
reso disponibile il link della pagina del sito www.youtube.com ove era stato memorizzato
un video realizzato dagli stessi responsabili della azione.
-3(EPISODIO DELL8 OTTOBRE 2012)
aveva sollecitato per pi di un'ora, con collegamento internet, la cella del gestore H3G
'zona industriale loc. Belvedere ingresso 2 comparto/a Colle di Val d'Elsa'.
L8 ottobre 2012 si rilevato l'inserimento in internet del video dell'attentato a
Monteriggioni. Lincendio stato rivendicato in internet sul citato 'Site Back Magazine'
ove il video stato presentato con la didascalia ...October 9, 2012 - Italy ... ARSON
ATTACK ON SLAUGHTERHOUSE... e la rivendicazione ...la notte del 07/10/2012 siamo
entrati nel macello di Colle Val d'Elsa (SIENA), incendiando l'impianto elettrico e l'impianto
di areazione mandando fuori uso tutti i macchinari ... In memoria di tutti gli animali
massacrati nei macelli. ...ALF....
La polizia giudiziaria ha individuato l'account di posta elettronica utilizzato per
accedere al sito www.youtube.com e caricare il video dell'attentato e l'utenza attraverso
la quale era stato creato l'account il 7 ottobre 2012 alle ore 18.51, tale data convertita in
orario italiano risulta essere 8 ottobre 2012 ore 03.51 e in tale momento l'indirizzo
====== risultato gestito dall'operatore Telecom Italia Mobile. La polizia giudiziaria ha
quindi accertato nell'intervallo di tempo dalle ore 03.42.53 alle ore 03.59.53 del 08
ottobre 2012 l'ip ===== era assegnato all'utenza telefonica ====, intestata a XXXX
-4(EPISODIO DEL 15 OTTOBRE 2012)
Il 15 ottobre 2012 a Colle Val d'Elsa (Siena) in localit Belvedere n 46, avvenuta la
liberazione di animali presso il mattatoio comunale gestito dalla societ Macellatori
Senesi srl. In questo caso ignoti sono penetrati all'interno della zona stalla liberando due
vitelli e tre ovini.
-5(EPISODIO DEL 28 OTTOBRE 2012)
ottobre 2012, stato registrato uno scambio di telefonate fra le utenze intestate a XXX e
====.
Nel periodo compreso tra il 30 ottobre ed il 1 novembre 2012 collocabile
l'inserimento in internet del video dell'attentato a Rignano sull'Arno. I dati forniti dal
gestore del sito www.youtube.com hanno permesso di accertare che il 31 ottobre 2012
sono stati registrati degli accessi dall'account === intestata a XXXX.
Anche in questo caso il video stato messo in rete dagli autori dell'attentato e
pubblicizzato sul citato sito Bite Back Magazine' con la didascalia '...November 1, 2012 Italy ... PIRE DAMAGES MEAT COMPANY, TRUCKS ...' e il testo della rivendicazione '....La
notte del 27 ottobre 2012 abbiamo fatto visita al centro carni Troghi a Firenze,
incendiando lo stabilimento e tutti i camion presenti.....Nessuna tregua per gli aguzzini ! !
... Liberazione Animale ad ogni costo ! ! ... ALF "... '.
-6(EPISODIO DEL 25 NOVEMBRE 2012)
Nella notte di domenica 25 novembre 2012 a San Giovanni Valdarno (Arezzo) in via
Marchesi n 28, presso il Mattatoio Comunale, ignoti dopo aver tagliato la rete della
recinzione sono entrati all'interno dell'area della azienda e dopo aver vergato le scritte
...MERDE... ASSASSINI... CARNE E MORTE... A.L.F.... con vernice spray di colore rosso,
hanno appiccato il fuoco ad un autocarro parcheggiato all'esterno.
Le telecamere dell'impianto di videosorveglianza dello stesso Mattatoio Comunale,
hanno documento gran parte delle azioni, inquadrando tre persone all'interno dell'area
vigilata che dapprima hanno vergato le scritte con la vernice spray e poi hanno appiccato
l'incendio.
Il 28 novembre 2012 stato inserito in internet il video dellaccaduto, pubblicizzato
sul citato 'Bite Back Magazine' con la didascalia '... November 28, 2012 - Italy
...REFRIGERATED TRUCK BURNED AT SLAUGHTERHOUSE ... ' e il testo della rivendicazione
.... La notte del 24-11-2012 abbiamo tagliato le recinzioni del mattatoio di San Giovanni
Valdarno (firenze). Dopo ulteriori danni abbiamo incendiato un camion refrigerato per
trasporto carne, vista l'impossibilit di poter entrare dentro al mattatoio monitorato da
telecamere e allarmi. ... A.L.F. ..'
La visione di alcuni fotogrammi dei filmati acquisiti dalla polizia giudiziaria mostrano
l'arrivo e la partenza di un veicolo fuoristrada di colore chiaro con la ruota di scorta
applicata all'esterno del portellone posteriore. XXX possessore di un veicolo Suzuki Gran
Vitara a tre porte con la ruota di scorta applicata al portellone posteriore.
-7(PROSECUZIONE DELLINDAGINE E DICHIARAZIONI DI =======)
di gravi danni allimmobile aziendale) sia come avvertimento in generale per gli operatori
del settore e per gli utenti. Lattentato in questione, inoltre, come rivendicato attraverso
il riferimento ad un acronimo rappresentativo di una associazione ritenuta a livello
mondiale come terroristica e per il mezzo della rappresentazione visiva sulla rete
comporta un elevato rischio di aggregazione dei consensi.
La condotta dellindagato rientra tra quelle oggetto della decisione quadro
2002/475/GAI, il cui contenuto va utilizzato ai fini interpretativi della fattispecie nazionale
o direttamente in virt del richiamo operato dal secondo comma dellart. 270 sexies del
c.p., che tipizza come atti terroristici una serie amplissima di condotte tra le quali anche
quelle di distruzioni di vasta portata di propriet private che possono causare
perdite economiche considerevoli.
Relativamente al secondo requisito occorre rilevare che la finalit posta in essere da
XXX rientra tra quelle dirette a destabilizzare o distruggere le strutture economiche e
sociali di un Paese . Il complesso delle condotte delittuose poste in essere da XXX e dai
suoi complici sono sicuramente dirette allo scopo descritto.
Basti considerare la circostanza che gli indagati, nelle loro rivendicazioni, sia
attraverso limbrattamento dei muri, sia per il tramite della rete, si sono espressamente
richiamati alle finalit dellA.L.F. ovvero dellAnimal Liberation Front (Fronte per la
Liberazione degli Animali). Tra gli obiettivi principali che l'A.L.F. autodichiara di perseguire
risulta quello di: Infliggere un danno economico a coloro che traggono profitto dal
tormento e dallo sfruttamento degli animali. Liberare gli animali dai luoghi di abuso,
come laboratori, industrie, allevamenti di animali da pelliccia ecc. e sistemarli in luoghi di
pace dove possano vivere le loro vite naturali, liberi dalle sofferenze. Rivelare l'orrore e le
atrocit commesse contro gli animali dietro le porte chiuse, usando azioni dirette non
violente e liberazioni. Prendere tutte le necessarie precauzioni per evitare di arrecare
danno ad animali, umani e non..
Di nessun rilievo appare la circostanza che, allo stato, non risulti una formale
adesione degli indagati allA.L.F. atteso che, nella stessa autodichiarazioni dei fini di tale
ente si legge che Ogni gruppo di persone che sono vegetariani o vegani e fanno azioni in
accordo con le linee guida dell'ALF hanno il diritto di sentirsi parte dell'ALF.
Conclusioni sulla convalida.
-1Ritiene il giudice che, allo stato, in attesa delle ulteriori indagini che saranno svolte
dal Pubblico Ministero, pu ritenersi che XXX debba rispondere del delitto a lui ascritto,
come aggravato dalla finalit di terrorismo.
Tutto ci induce a ritenere che sussistano una serie di elementi di natura logica o
rappresentativa, sia diretti che indiretti, che, pur non valendo, di per s a provare oltre
ogni dubbio la responsabilit dell'indagato ai fini della pronuncia di una sentenza di
condanna, con la certezza propria del giudizio di cognizione, tuttavia consentono,
apprezzati nella loro consistenza e nella loro coordinazione logica, di prevedere che,
attraverso il prosieguo delle indagini e l'acquisizione di ulteriori elementi, siano idonei a
dimostrare tale responsabilit, fondando nel frattempo una qualificata probabilit di
colpevolezza dell'indagato.
-2Ricorrevano al momento dellemissione del decreto di fermo il concreto pericolo
che XXX potesse darsi alla fuga.
Tale timore risultava evidente dalla circostanza che il soggetto si era gi reso
irreperibile poich datosi alla fuga al di fuori dal territorio dello Stato unitamente ad un
correo, allo stato non reperibile, con il quale la detta fuga era stata organizzata e dalla
In ogni caso deve ritenersi che la misura della custodia cautelare in carcere idonea
a salvaguardare la sopra esposta esigenza cautelare, in quanto in grado di scongiurare, in
radice, il pericolo di reiterazione criminosa. Ogni altra misura risulta, al contrario,
inadeguata a salvaguardare lesigenza cautelare descritta.
In particolare non pu essere disposta a carico di XXX una misura non detentiva
perch essa non impedirebbe la prosecuzione della sua attivit criminale. Egli, infatti,
avrebbe comunque una grande libert di movimento e di comunicazione con
conseguente possibilit di organizzare e portare a termine nuove azioni terroristiche.
Va esclusa ladeguatezza anche della misura degli arresti domiciliari. La personalit
di XXX, quale delineata nelle pagine precedenti, con riferimento a tutti i fatti commessi e
in particolare alle motivazioni che li hanno caratterizzati, inducono a ritenere che il
medesimo non sia per nulla propenso ad osservare in modo spontaneo le prescrizioni
dellautorit giudiziaria e di polizia.
La misura della custodia cautelare in carcere anche proporzionata all'entit del
fatto e alla sanzione che si ritiene possa essere irrogata a XXX. Deve, infatti, ricordarsi che
la pena per il delitto compiuto (a prescindere dallaggravante della finalit di terrorismo,
dallaumento di pena per la continuazione e dal probabile riconoscimento
dellassociazione per delinquere) parte da un minimo edittale di ben tre anni di
reclusione, sicuramente non conseguibile per la gravit del reato e per la personalit del
reo.
Nel caso in esame non sussistono le ragioni ostative previste dai commi 4 e 4 bis
dallart. 275 del c.p.p.
per questi motivi
visto lart. 391 del c.p.p.,
- convalida il fermo di XXX
visto lart. 285 del c.p.p.,
- ordina nei confronti dello stesso l'applicazione della misura coercitiva della
custodia in carcere;
visto poi lart. 94 delle disp. att. c.p.p.,
- dispone che copia del provvedimento sia trasmessa, a cura della polizia giudiziaria,
al direttore dell'istituto penitenziario perch provveda a quanto stabilito dal comma 1-bis
dellart. 94 delle disp. att. al c.p.p.;
visto lart. 293 del c.p.p.
- manda alla cancelleria affinch la presente ordinanza, e la richiesta del pubblico
ministero, con gli atti presentati con la stessa, siano depositati presso la cancelleria
medesima, con notifica al difensore del relativo avviso di deposito.
Firenze, 7 febbraio 2013.
Il giudice per le indagini preliminari
Letto in udienza.
Il cancelliere.
(Laura Francini)