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L1VPOM...............30.06.2009.............03:59:44...............FOTOC24
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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VIAREGGIO
MARINA DI PISA
NELLINTERNO
DUE OPERAI FOLGORATI Il cestello tocca i cavi Enel, i corpi scoperti per caso dopo ore
SERVIZIO A PAGINA 6
CALVARIO ANORESSIA Una livornese: nessun aiuto, devo andare a curarmi a Varese
SERVIZIO A PAGINA 13
Ultimora. Apocalisse alla stazione: crollate due palazzine, auto bruciate, una nube sulla citt
"Dvd Proietti" "Erbe aromatiche" 9,90 8,90
Limpressionante scena delluragano di fuoco che ha investito la zona della stazione (Foto Paglianti)
TELEFONINI
SOTTOPREZZO
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ROMA. Arriver dal 2010 la nuova generazione di cellulari dotati di un caricatore standard. Un accordo in questo senso stato infatti raggiunto dalle industrie del settore che hanno cos risposto ad una richiesta della Commissione Ue. Intanto arrivano sconti su Sms e altri servizi. A PAGINA 9
LV1POM...............30.06.2009.............03:55:52...............FOTOC21
Viareggio
e-mail: viareggio.it@iltirreno.it
VIAREGGIO. morto un carabiniere. Stanno per esplodere bombole di gas. In una notte di inizio estate la citt emerge dal fumo e guarda attonita, spaventata e attirata, il rogo della stazione. arrivato un giorno, anzi una notte, in cui le parole grosse purtroppo possono essere usate. Parole come disastro. Le forze dellordine hanno steso il cordone, ma i viareggini entrano. Da piazza Dante, da via Machiavelli. Chi abita vicino al centro della tragedia si accorto di quello che stava succedendo da pochi, tremende dettagli: lesplosione, poi il chiarore innaturale delle fiamme e infine il fumo, acre, cattivo. Non ho sentito lesplosione, avevo le finestre chiuse racconta Diego Santoni, che abita in via Machiavelli, a qualche centinaia di metri dallepicentro dei fatti -: mi hanno bussato alla porta, dicendomi che avevano messo una bomba. Chi lesplosione lha vista, in presa diretta stata una ragazza, Elena, che al momento del deragliamento stava passando sopra il cavalcaferrovia della Pam: Ho visto una cisterna prendere fuoco. stato terribile. Una bomba, in qualche modo, lo stata per davvero. Mentre il fumo fa pizzicare gli occhi, ci spostiamo verso il lato nord di via Burlamacchi. Fra vigili, polizia, fettucce bianche e rosse, c chi prova a entrare. E in tanti ci riescono. A mezzanotte il tam tam di voci diventato un fiume in piena: c chi parla di decine di morti, chi giura, come il signor Ivano, di aver visto persone bruciare vive nelle macchine. Un agente della municipale, a mezza bocca, ci diche che ci sono tante bombole che possono esplodere, bisognerebbe far allontanare tutti. C chi, come Primetta Cuperli, cerca il proprio nipote uscito in bicicletta per andare a prendere un gelato con gli amici. Le telefonate, alla nostra redazione e ai cellulari, arrivano anche da fuori i confini di Viareggio: da Lido di Camaiore, da Pietrasanta, dove
CATASTROFE FERROVIARIA
Una cisterna ha preso fuoco, stato terribile Allinizio dicevano che una bomba era esplosa in centro
STRAGE/1. Un uomo cerca di spegnere il fuoco almeno per questa sera, il suo posto di lavoro non c pi. Manca un quarto dora alle una quando Luca Lunardini, sindaco di Viareggio, al telefono fa un primo punto, concitato e provvisorio, della situazione. Lultima notizia che ci hanno appena dato che le cisterne conterrebbero Gpl, materiale non tossico. Stiamo cercando di creare un cerchio allargato, per circoscrivere la zona. Ci sono vittime. S. Non posso diPAGLIANTI
Tante bombole nelle case possono scoppiare, bisogna far evacuare centinaia di persone da tutta la zona
il fuoco si vede divampare dietro lospedale. Davanti alla stazione c chi prova a rendersi utile: facendo defluire il traffico, creando varchi per le ambulanza, i mezzi della polizia, le autobotti dei vigili del fuoco. C anche chi si lamenta per il blocco del traffico, ma una sparuta minoranza. Allimbocco di via da Vinci, un uomo dice al poliziotto che gli sta facendo segno di proseguire che non pu: Sono un ferroviere, devo andare al lavoro. Gi ma forse,
re, con alcuna certezza, quante siano. Ma ci sono. Certamente uno in via Garibaldi, dice poi Lunardini, in preda alla tensione. Ho visto gente bruciata. Arsa viva. Questa frase di uno dei nostri fotografi, accorso sul posto per documentare una notte che Viareggio non potr dimenticare mai pi. Dopo il primo impatto, ne seguono altri e altri ancora. C un allarme che non cessa: quello delle bombole inesplose di gas nelle case. Le esplosioni dureranno tut-
ta la notte, dice un vigile del fuoco. Ci sono pi versanti, fronti aperti nelle fiamme della notte. Rispetto ai binari, nella parte a mare (via Garibaldi, la Croce Verde evacuata, larea del dopolavoro ferroviario) dramma e tragedia; almeno un morto, la gente corre per strada. Corrono tutti, apparentemetne senza direzione. Molti sono a torso nudo, altri hanno il sacco a pelo, per scappare. Sanno che dovranno restare per tutta la notte lontani da casa, dice Gianni, in vacanza da Lamporecchio in unabitazione del centro. Ma dalla parte a monte dei binari che si sviluppa la vera apocalisse. Le case di via Ponchielli sono una scena mostruosa, tra crolli, detriti, fiamme e soprattutto persone ustionate, chi superficialmente, chi gravemente. E anche bambini. Anche piccoli, avvolti in lenzuola e portati via a braccio. Da Lucca e da Pisa continuano ad arrivare pattuglie, squadre di pompieri e ambulanze. Stessa cosa da Massa e Carrara con decine di mezzi. C una grande, grandissima apprensione sullariguardo alla possibilit che le esplosioni non siano terminate, per via delle bombole nelle case, per il contenuto di alcune vetture che stanno prendendo fuoco. Nel frattempo i centralini, del Tirreno di Viareggio sono aggrediti da decine di telefonate. Ci chiamano in tanti: chi vede il bagliore e avverte lodore dellincendio, chi non a Viareggio ma ha una casa in centro. Ci chiamano giornalisti di tutta Italia, qualcuno semplicemente in vacanza, testimone di un disastro a pochi passi dalla sua casa di vacanza. Corrono gli sms, i primi lanci di agenzia, le notizie delle televisioni. I nostri telefoni, nella redazione in Darsena, continuano a squillare fino allalba. Tutti partecipano, tutti vogliono sapere quello che nessuno al momento sa. Vogliono sapere quanti sono i morti che Viareggio dovr piangere. Luca Cinotti Fabrizio Brancoli
PAGLIANTI
PAGLIANTI
PAGLIANTI
L1VPOM...............01.07.2009.............02:04:08...............FOTOC21
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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VIAREGGIO
IL BISOGNO DI VERIT
di Roberto Bernab
Sono centinaia le persone sfollate Berlusconi arriva tra le contestazioni e annuncia aiuti per ricostruire
VIAREGGIO. Il giorno dopo la tragedia che costata la vita ad almeno 14 persone (il bilancio ancora provvisorio e destinato ad aumentare), Viareggio si sveglia in un clima spettrale, sconvolta dal dolore e dallo choc. Tre dei quattro dispersi sono stati individuati sotto le macerie ma moltissimi dei feriti sono in imminente pericolo di vita per le ustioni. VECOLI, BRANCOLI, FRANCESCONI, LORETI E CARLO BARTOLI DA PAGINA 2 A PAGINA 9
na lingua di fuoco se li portati via in un attimo, adulti e bambini, lasciando che i loro corpi sembrassero quei testimoni pietrificati che la storia ci ha restituito dal manto di lava del Vesuvio. Anche le case si sono accartocciate, sventrate da un boato che ha fatto pensare al classico temporale destate. Se le immagini della notte sembrano raccontare una Beirut dove le bombe hanno le vesti di un vagone ferroviario che trasporta gpl, quelle del giorno rimandano alla memoria la citt post bellica. Via Ponchielli, piccolo quartiere a due passi dalla ferrovia e dalla stazione, una settantina di persone in tutto, diventato un cimitero. E Viareggio una citt colpita al cuore, con un cimitero dentro lanima. Piange e si dispera, qualcuno protesta, mentre scava sotto le macerie nella speranza di trovare ancora degli sprazzi di vita. Ma anche una citt orgogliosa e decisa che chiede non solo aiuti ma chiarezza e verit. Che vuole conoscere chi porta la responsabilit di questa ferita cos profonda, di un lutto che pu ritrovare dei riferimenti solo negli orrori della guerra o nellalluvione. (CONTINUA A PAGINA 9)
FOTO PAGLIANTI
Via Ponchielli distrutta: nellauto morto il piccolo Luca. In basso le sorelle Ilaria e Michela Mazzoni, entrambe decedute
nizia luglio, ma la strada deserta e il semaforo nero e disciolto, sembra lo stecchino di liquirizia di un ghiacciolo che andava forte tante estati fa. Inizia luglio, ma il grande calore ha cancellato tutti i cartelloni dellestate. E la plastica fusa rende gi decrepito il bikini mozzafiato della modella su un pannello poco lontano. In mezzo a uno sparuto gruppetto, un ragazzo racconta con gli occhi sgranati. Lui si svegliato di colpo e ha afferrato due coltelli dalla cassettiera. (CONTINUA A PAGINA 8)
un estate da
10%
di sconto,
10
10!
10...
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FATTO DEL GIORNO Anche bambini fra i morti e i feriti Leonardo risparmiato nella sua cameretta
IL TIRRENO
LAPOCALISSE
Hamza, sedicenne, stato il primo ad avere un nome allobitorio Un giorno voleva guidare le ambulanze
Due scarpe abbandonate vicino alla ferrovia: chiss che fine ha fatto chi le portava
UNA STORIA
La foto di due bambini in mezzo alle macerie di una delle palazzine crollate
LF4POM...............01.07.2009.............00:18:43...............FOTOC21
FATTO DEL GIORNO In piazza Nieri e Paolini, nelle tende montate in fretta e furia dalla Protezione civile
IL TIRRENO
LAPOCALISSE
Cerco mia cognata. Datemi notizie, per favore Telefono da tanto, ma lei non risponde
Andiamo da un amico, al Lido Poi si vedr... Ci hanno detto di andare via di casa
ora lotta per la vita al centro grandi ustionati di Milano. Dopo le prime edizioni straordinarie delle tv locali, per, il quadro chiaro. Si presenta un ragazzo in cerca di due coetanee che dividono casa in via Ponchielli. Le descrive, spiega che la linea telefonica muta, in ansia. Allimprovviso sembra che tutta Viareggio abbia a cuore qualcuno che vive nel tratto maledetto ferrovia-via Ponchielli-via Pietrasanta. la volta di una famiglia: padre e madre con i bambini in spalla. Sono giovani, i volti tirati, ma si vede che non vogliono spaventare i bambini: Cerchiamo di capire come evolve. Stiamo vicino alla sta-
zione. I ragazzini scorazzano per il Comune a caccia della cioccolata calda delle macchinette per gli impiegati. C reticenza ad accomodarsi nelle tende, o nella sala comunale: Tanto finisce...O no? chiede unanziana con lo scialle a uncinetto sulle spalle. La situazione si complica al mattino: lufficio delle Poste centrali, in via Garibaldi, ad un passo dalla Croce Verde martoriata, off limits oppure no? Laddetta spedita in Municipio si cimenta per ore nellimpossibile rebus. Allora di pranzo il bilancio di 1000 sfollati dalla zona rossa e 60 senza casa. Da collocare in albergo se non trovano altro.
LV1POM...............01.07.2009.............01:11:02...............FOTOC24
Viareggio
e-mail: viareggio.it@iltirreno.it
LV5LVM...............01.07.2009.............00:58:37...............FOTOC24
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VIAREGGIO
LA CATASTROFE: LEPICENTRO
La denuncia.. Avevamo paura che prima poi accadesse qualcosa. I vecchi ferrovieri lo sapevano
LA FINE DEL MONDO. Motrice e cisterna riverse sui binari dopo il deragliamento (fotoservizio Paglianti)
Le ricerche. L sotto c mio nipote: ditemi la verit. Cerco mio cognato: allettato e vive insieme alla badante
LVHPOM...............01.07.2009.............00:59:36...............FOTOC24
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VIAREGGIO
XV
Il primo file inserito alle 2,40: cielo rosso porpora e la gente terrorizzata
LA STAMPA MONDIALE
IN TUTTO IL MONDO. Grazie ai mezzi di comunicazione e a Internet la tragedia di Viareggio ha avuto eco in moltissimi Paesi Clorinda 09 documenta un incendio minore, divampato nella zona della stazione che guarda verso il mare. La mano, nella concitazione, non riesce a restare salda ma si vedono chiaramente persone che corrono, che si allontanano dal fronte del fuoco pur non riuscendo a staccare gli occhi da quelloceano fosforescente. Si nota una donna di una certa et con una lunga camicia da notte di un bianco candido, che vaga tra le auto in sosta finch un vigile del fuoco, o un volontario, la prende delicatamente per un braccio e la porta via. Impressionante anche il video (di una ciquantina di secondi) girato da Rossinero da una terrazza ai piani alti, probabilmente nei pressi della Passeggiata: lincendio distante forse un chilometro, ma come se unenorme disco arancione si allargasse a dismisura, lentamente, illuminando piano piano diversi quartieri della citt. Nessun dorme, nella citt ferita: Oel93 riesce ad avvicinarsi a bordo della sua auto, costeggia il muro che divide lAurelia dai binari della ferrovia, nel suo video le fiamme sono veramente a un passo e la qualit del filmato peggiora di secondo in secondo perch la concitazione tanta, i soccorritori premono alle spalle e alla fine fanno segno di allontanarsi. E You Tube, ora dopo ora, si arricchito di nuove immagini, nuove testimonianze di un dolore crudele. Di una citt in ginocchio. G.B.
L1VPOM...............02.07.2009.............02:21:41...............FOTOC21
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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VIAREGGIO
Il fornaio sparito: La strage dei bambini corpo disintegrato? Le vittime salite a 17: ecco le loro storie
VIAREGGIO. sparito nel nulla. Senza lasciare la minima traccia. Di lui, a 48 ore di distanza dallesplosione del treno, non si trovano n il corpo n i resti della vecchia bicicletta su cui era salito. Antonio Farnocchia, 51 anni, fornaio, luned poco prima di mezzanotte era uscito di casa per andare al lavoro. E come tutte le sere ha attraversato la zona di via Ponchielli, ma di lui non si saputo pi nulla. I familiari sperano che vaghi ancora da qualche parte magari senza memoria per il colpo. Ma qualcuno teme che il corpo sia stato addirittura cancellato dallo scoppio. A PAGINA 5
Matteoli e Moretti (Fs) parlano di ruggine e di una fenditura estesa. Gallori: tornare ai vecchi sistemi
VIAREGGIO. Cedimento strutturale. Questa, con ogni probabilit, la causa della tragedia di Viareggio per un difetto di fabbricazione, un errore nel montaggio o unusura non rilevata ai controlli. Anche lad Fs Moretti e Matteoli parlano di fessurazioni, ruggine, asse corroso. C.BARTOLI, TRONCHETTI, VECOLI, LORETI E CINOTTI DA PAGINA 2 A PAGINA 9
LE COLPE
VERIFICHE DA OPERETTA
di Vittorio Emiliani
L
PAGLIANTI
Luca e Lorenzo, due dei piccoli morti, nella foto trovata tra le macerie e a sinistra in unaltra immagine con Leonardo, il fratello che si salvato
ALLE PAGINE 6 E 7
a causa principale della tragedia di Viareggio sembra definirsi in modo sempre pi netto: linadeguatezza dei controlli italiani, spesso solo formali, a fronte della liberalizzazione dei binari e dei moltiplicati ingressi di carri privati in leasing. Una volta circolavano quasi solo vagoni merci delle Ferrovie italiane e francesi, sempre sotto controllo pubblico. (CONTINUA A PAGINA 4)
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LF5LGM...............02.07.2009.............02:16:07...............FOTOC21
IL TIRRENO
LAPOCALISSE
Una ventina i feriti trasferiti nei centri grandi ustionati di mezza penisola
VIAREGGIO. Il bilancio dei morti sale di ora in ora. Dai sei annunciati nel cuore della notte, ai tredici della mattina seguente, ai quattordici di marted. Ieri mattina il loro numero salito a diciassette. Ai quali va aggiunta una donna di 69 anni che abita non lontano dalla sciagura, morta di spavento la notte stessa del disastro, ma non conteggiata dalle stime ufficiali. Numeri che da soli danno lidea del disastro che ha messo in ginocchio Viareggio, ma destinati a crescere ancora. Inesorabilmente. Anche perch le ustioni di cui sono vittima i feriti pi gravi - una ventina quelli trasferiti nei centri specializzati di mezza penisola lasciano ben poco spazio allottimismo. A rendere ancor pi mesta questa drammatica contabilit del dolore, la notizia che due dei tre morti di ieri sono dei bambini. Dallospedale Bambin Ges di Roma, allalba, infatti arrivata la notizia che Iman Ayad, tre anni festeggiati il 15 giugno, marocchina, non ha superato la notte. Dopo Hamza, il fratello di diciassette anni che morto per metterla in salvo, anche il suo nome si aggiunto a quello delle vittime (e in serata, dal centro grandi ustionati di Cesena, giunta anche la notizia del decesso del padre Mohamed, 51 anni). Pochi minuti pi tardi, invece, analoga notizia arrivata dal Meyer di Firenze: qui era infatti ricoverato il piccolo Lorenzo Piagentini, 3 anni compiuti il 25 aprile scorso, investito dalle fiamme mentre era in braccio alla mamma che tentava di portarla via. Anche per lui le speran-
to della piccola Iman Ayad, la bimba marocchina di quattro anni spirata ieri mattina al Bambin Ges di Roma. Si sono invece conclusi nella notte i lavori di messa in sicurezza del treno merci deragliato. Nel pomeriggio si infatti concluso lo svuotamento delle cisterne che contenevano il Gpl, mentre nella serata i vigili del fuoco hanno lavorato per labbassamento della pressione del gas. Da questa mattina i circa mille sfollati che abitavano nella cosiddetta zona rossa potranno tornare a casa. Parallelamente dovrebbe essere ripristinato anche il traffico ferroviario sulla linea Pisa-La Spezia chiuso subito dopo lincidente, anche se la riapertura avverr in questa prima fase soltanto su un binario. Rimane invece chiusa via Ponchielli, la strada-simbolo di questa tragedia, investita dallesplosione di luned notte. Oltre alle due palazzine crollate, una terza stata abbattuta dai vigili del fuoco.E altre potrebbero essere demolite nei prossimi giorni per motivi di sicurezza. Contemporaneamente si continuano a cercare anche tre dispersi. Marted notte un giovane di ventidue anni stato infatti bloccato mentre, con un passamontagna e una mazza ferrata, si aggirava per le strade della zona off limits. Anche alla luce dei suoi numerosi precedenti, per i carabinieri che lo hanno fermato e denunciato a piede libero, il giovane aveva intenzione di introdursi allinterno di case evacuate per mettere a segno qualche furto. Claudio Vecoli
VIAREGGIO. sparito nel nulla. Senza lasciare la minima traccia. Di lui, a quarantotto ore di distanza dallesplosione del treno, non si trovano n il corpo n i resti della vecchia bicicletta su cui era salito. Antonio Farnocchia, cinquantuno anni, luned poco prima di mezzanotte era uscito di casa per andare al lavoro. E come tutte le sere ha attraversato la zona devastata intorno a via Ponchielli. Ma al panificio Be Mi Tempi - dove fa il fornaio - non mai arrivato. E ora la sorella Patrizia lancia un appello a chiunque possa fornire indicazioni utili al suo ritrovamento a telefonare al suo legale (338 4487903): Chi lo ha visto, chi sa qualcosa di lui, si faccia vivo.
dario: se il corpo pu essere stato dilaniato dallesplosione oppure essere finito chiss dove, la bicicletta non pu essere sparita nel nulla. Era sicuramente in bici: una delle poche certezze che abbiamo. E dunque almeno
la carcassa semidistrutta deve essere finita da qualche parte. Ho potuto fare un giro in via Ponchielli ed impossibile che possa essere finito sotto le macerie perch le case rase al suolo sono implose, senza crollare lungo la
strada. Cosa pu essere successo luned notte? Perch non si trova da nessuna parte? Patrizia si augura che il fratello, magari sotto shock, stia vagando da qualche parte. Magari ha battuto la testa ed ha perduto la memoria. Ma chiaro che con il passare delle ore le speranze si assottigliano sempre di pi. Patrizia consapevole di tutto ci. Difficile che il fratello possa essere davvero in vita. Ma, prima di arrendersi, si aggrappa alle pochissime speranze che - pi che nella mente - coltiva nel cuore. Ma fino a quando ci sar anche una piccolissima percentuale di trovarlo in vita, non mi arrender. Claudio Vecoli
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L'APOCALISSE
Le storie
UN SIMBOLO
La maniglia di Ana
Forse uno degli oggetti pi simbolici dellapocalisse viareggina quella della maniglia. La maniglia della porta che Ana, una badante rumena, aveva afferrato per scappare quando ha visto il fuoco avvolgere la casa. Ana era la badante di Mario Pucci, 90 anni, luomo che in questi anni ha accudito con molto amore. Ana era venuta dalla Romania come alla ricerca di un posto di lavoro. Sperava di mettere da parte un po di soldi da mandare a casa alla famiglia. Sperava di farsi una famiglia. Pur di lavorare Ana ha accettato di fare da badante ad un viareggino molto anziano. Arrivato ai novantanni. Ma per lei - Ana -, Mario non era solo un lavoro. Era come un nonno, dicono le persone che conoscevano la badante rumena. Un nonno da servire: lavare, pulire, fargli da mangia- Mario Pucci re. Un lavoro faticoso, senza momenti di libert. Poi allimprovviso, in una notte in cui il vecchio dormiva, ecco arrivare il fuoco assassino. Ana probabilmente non ha avuto il tempo di guardare in faccia Mario. Ha pensato per la prima volta a se stessa. Alla libert di cui ha sempre goduto poco. E ha afferrato la maniglia della porta di casa. Ma il fuoco gli ha impedito la fuga verso la vita...
La madre ricoverata in rianimazione La bambina aveva riportato ustioni sul 90% del corpo
le fanno compagnia e raccontano: E una pena terribile. Ibi continua a pensare che se la sorellina fosse uscita con lei, il fratello non avrebbe dovuto rientrare in casa per portare via la piccina ed entrambi sarebbero salvi. Ibi, questo il diminutivo che usano le amiche, studia a Pietrasanta per diventare pasticcera. Ho sentito pap dal piano di sopra - racconta ancora Ibi, ripensando ai terribili momenti vissuti laltra notte - che ci urlava di scappare, cera odore di gas e tanto fuoco. Io sono corsa via. Ho saputo solo dopo che mio fratello era morto e che ora se ne andata anche la mia sorellina.
Hamza Ayad, il ragazzo marocchino di 17 anni morto nella terribile notte di Viareggio per salvare la sorellina di 3 anni
CLAUDIO E NADIA
Il paginone stato curato da Mario Lancisi. Hanno collaborato Giorgio Billeri, Luca Cinotti, Lara Loreti, Claudio Vecoli, Massimo Braglia e Alessandra Vivoli.
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IL TIRRENO
L'APOCALISSE
Le storie
PAGLIANTI
Una era impiegata al London Hotel, laltra faceva la baby sitter Unamica: speravo che fossero in viaggio
dolore. Quelle due sorelle cos allegre e affettuose erano diventate la sua famiglia. Il matrimonio fra Andrea e Giuseppina stato celebrato nella residenza assistita del Contesso a Nocchi, comune di Camaiore, un piccolo borgo sulle colline verdi della
Versilia dove da anni aperto questo luogo di ritiro e di cura della sofferenza. Ad officiare il rito civile, il vicesindaco di Camaiore Alessandro Santini. Ma la donna non riuscita ad infilare lanello al dito dello sposo ricordava, commosso, il vicesindaco di Camaiore al termine della cerimonia -. stato il marito a farlo per entrambi. Ad assistere a quel matrimonio, erano proprio le due figlie. Il giorno dopo Giuseppina mor. Un anno dopo le figlie lhanno seguita, in un luned di giugno. Lasciando solo luomo sposato dalla mamma in punto di morte...
IL MARITO GRAVE
Andrea Falorni e Maria Luisa Carmassi re la speranza per Andrea. Potrebbe essere uscito per portare fuori il cane ed essere rimasto o stordito o ferito nellesplosione. Potrebbe essere in qualche altro ospedale. Ma si trattata di quelle speranze troppo flebili perch parenti e amici potessero realisticamente aggrapparsi.
Gli amici: magari era fuori col cane ed rimasto ferito, magari ora in qualche altro ospedale
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Centinaia di foto, decine e decine di video che ricostruiscono il disastro di Viareggio. Poi, la cronaca aggiornata minuto per minuto. In diretta sul nostro sito storie di disperazione, coraggio e speranza. I nomi e il dramma delle vittime: lasciate un vostro ricordo
Elena Iacopini il giorno delle nozze per tutto il giorno. Il telefonino continuava a squillare a vuoto - dice Silvia, che andata a Pisa per salutare i familiari - finch a tarda notte ho saputo che era morta. stato orribile. Il dolore pi grande della mia vita. Anche i genitori di Elena sono ustionati, feriti e le loro condizioni sono gravi. La mamma si chiamata Emanuela Milazzi e il babbo Mauro Iacopini. Una famiglia rovinata in pochi minuti, di un luned notte. E ora la speranza che i sopravvissuti possano salvarsi. Nonostante le gravi ustioni.
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LV1POM...............02.07.2009.............00:51:53...............FOTOC24
Viareggio
e-mail: viareggio.it@iltirreno.it
IL DOLORE E LA DIGNIT
LUTTO Altri morti, disperazione per i bambini. La citt e la Versilia sconvolte TESTIMONIANZE I soccorritori, i feriti, i parenti delle vittime, i lavoratori della stazione DENUNCE La gente di via Ponchielli: un muro poteva salvarci
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IL TIRRENO
VIAREGGIO
III
LA CATASTROFE: LE STORIE
PAGLIANTI
LE TATE DELLASILO
FAMIGLIA DISTRUTTA. Lorenzo, Luca e Leonardo Piagentini Ma il dramma di una famiglia decimata dalla tragedia di luned rischia di non essere ancora finito. Mamma Stefania, quarantanni, infatti ricoverata nel reparto di rianimazione dellospedale Cisanello a Pisa. Presenta ustioni di terzo grado (il pi grave nella scala di riferimento) in quasi tutto il corpo. Il dovere impone di sperare ancora, di credere che possa farcela, anche se le conseguenze di quella notte maledetta reste-
VIAREGGIO. Leonardo sveglio, sta bene: non fa che chiedere di Lollo, il fratellino pi piccolo, che dormiva nella cameretta con lui. Lo dice con gli occhi lucidi la zia. seduta in una sedia di plastica scomoda della sala daspetto del reparto di Pediatria del Versilia. Si stringe al petto la vestaglietta nera, come epr difendersi: uno strazio, le sue domande ci stringono il cuore. Non sappiamo neppure noi cosa rispondergli. Ha poca voglia di parlare la zia di Stefania, madre dei tre fratelli Piagentini che sono diventati il simbolo della strage di Viareggio. Luca, di cinque anni, ha perso la vita luned notte. Lorenzo, due anni e mezzo, deceduto ieri
quasi che si senta qualcosa. Per ora gli abbiamo risposto che i fratellini stanno come lui. uno strazio. Uno strazio spiegare a un bambino di otto anni, appassionato di calcetto (fuori dallospedale ci sono alcuni suoi compagni di squadra) e di sport cosa successo luned notte a Viareggio. Spiegargli che non potr pi giocare coi suoi fratellini. E che i suoi genitori stanno lottando per la vita. Una cosa certa, questo bambino coraggio non sar certo solo. La comunit si stretta attorno alla famiglia Piagentini. E i parenti non lo lasciano solo un attimo: riservando a lui lunico sorriso tirato di questi giorni di dolore. Alessandra Vivoli
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A sinistra la casa della famiglia Piagentini distrutta dallesplosione di luned notte Sopra: Leonardo trasportato in ospedale subito dopo essere stato estratto dalle macerie A destra la foto di Lorenzo e Luca fra i calcinacci
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LA CATASTROFE: LA PROTESTA
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IL RICORDO
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DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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La strage di Viareggio. Viaggio tra i sopravvissuti. Moretti (Ferrovie): il carro era vecchio
POLEMICA
LA STORIA
a pi di un secolo a Viareggio noi della Croce Verde ci sforziamo di dare una mano a chi ne ha bisogno. Lo abbiamo fatto anche la sera della catastrofe che si abbattuta sulla nostra citt. Lo abbiamo fatto pur essendo anche noi colpiti dal gas e dal fuoco, trasformatosi - non tanto per fatalit ma per incuria degli uomini - in strumento di morte e di distruzione. La Croce Verde stata toccata in quello che ha di pi caro: nei volontari, nelle ambulanze, nelle strutture della sede che costata tante fatiche. (CONTINUA IN CRONACA)
APPELLO
I SUPERSTITI
Viareggio volevamo fare una festa. Lavevamo chiamata Festa dellArte e avrebbe dovuto celebrare la riapertura definitiva della galleria darte Moderna e Contemporanea il 20 luglio. (CONTINUA A PAGINA 5)
IN CRONACA
II
I FERITI
VII
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Il passeggino del bambino e un casco sulla testa: i sopravvissuti di via Ponchielli sono tornati a prendere qualcosa a casa
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SENZA FINE
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ANCORA MORTI
Tre vittime in pi, tra loro una giovane madre
ANCORA SOFFERENZE
Viaggio tra la gente di via Ponchielli nellincubo delle macerie
ANCORA DUBBI
Magistrati al lavoro, un'indagine difficile
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Ore di fila sotto il sole per poter frugare tra le macerie di casa
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Ma la casa dov? cantava Jovanotti. Una frase che i residenti nellarea del disastro ieri hanno ripetuto migliaia di volte. Cercando di capire, nel caso delle abitazioni non lesionate ma vicine a quella distrutte, se era possibile un rientro anche parziale. Ad affrontare londa durto, per molte ore, solo i vigili del fuoco. Senza sedie dove far accomodare i cittadini, sotto il sole, senza acqua. Almeno fino a mezzogiorno. Nessuno aveva pensato che lemergenza delle emergenze, nel terzo giorno dalla tragedia, fossero i nuclei familiari colpiti che cercavano le proprie cose tra le macerie o le proprie case nella mappa
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SFINITI. Lo sconforto della zona che la Procura ha messo sotto sequestro alle nove e mezza del mattino. Molti vigili del fuoco sono arrivati a Viareggio da tutta la Toscana, generosi e professionali. Quella carta di Bottega nuova colpita a morte pi di una volta diventata un rompicapo. Con i carabinieri a presidiarla e pretendere che si rientrasse nelle abitazioni accompagnati personalmente da un vigile del fuoco. Ma comunicate tra voi, gridava una giovane donna in-
torno allora di pranzo. A dare man forte ai vigili del fuoco ci si messo, intorno a mezzogiorno, lassessore Pierluigi Cinquini. Che anche geometra e non ha perso n la testa, n la calma per tutta la lunga giornata tra caldo e disperazione. Ai vigili del fuoco anche il compito di prendere i documenti e stilare le liste di chi doveva essere accompagnato a recuperare le proprie cose. Perch - la domanda inevitabile - dal Comune non si pensato di mettere a disposizione qualche impiegato? Ci sono volute ore per avere una parvenza di organizzazione in uno dei momenti pi delicati, facilmente prevedibile. E quando il poliziotto, preoccupato, si rivolge alla donna seduta sotto il sole con vuole da bere?, la risposta rabbiosa inevitabile: No. Noi vogliamo solo andare a casa. Un paio dore dopo, alle 14,17, un agente della Municipale altrettanto esasperato ancora grida nella radio che dal Comune non arrivato lelenco dei residenti!.
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IMMAGINE SIMBOLO. Un anziano torna, affranto, dal recupero delle proprie cose tra le macerie
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DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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La strage di Viareggio. Dopo lesplosione lutti senza fine: le vittime salgono a ventidue
NELLINTERNO
GLI ANIMALI
ni, i bimbi di due e cinque anni gi nellelenco delle vittime. Una famiglia decimata dalla tragedia, quella dei Piagentini. Luned sera - nella loro abitazione di via Porta Pietrasanta, a pochi metri dallinizio di via Ponchielli - intorno al tavolo
da pranzo cenavano in cinque: mamma Stefania, pap Marco e, con loro, Leonardo, Luca e Lorenzo, i tre fratellini. Adesso soltanto Leonardo, il bimbo pi grande (otto anni), sicuro di farcela. VECOLI A PAGINA 3
LA CERIMONIA
MACERIE
Demolita la passerella
VIAREGGIO. Abbattono la passerella.... La notizia ha fatto il giro della citt appena dopo pranzo e tanti viareggini hanno voluto assistere allennesima puntata di una tragedia senza fine. Cade la struttura in ferro costruita subito dopo la seconda guerra mondiale. A suo modo anchessa un simbolo di Viareggio; di una parte di citt che non sar pi come prima. Le operazioni delle ruspe sono durante alcune ore. FRANCESCONI A PAGINA 4
IL RACCONTO
TESTIMONI
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LAPOCALISSE
Allinizio riaperto solo il binario numero 3, a met mattina anche il primo, sulla direttrice costiera
Primi passeggeri alla stazione di Viareggio A sinistra lattesa del treno a destra si sale sul convoglio
gio. Ritardi, qualche treno soppresso. Problemi che i pochi viaggiatori sembrano prendere di buona grazia. A dir la verit non pensavo nemmeno che la stazione fosse riaperta - spiega Romina Corti, diretta a Pisa -. Il mio treno dovrebbe passare fra dieci minuti, e per ora non annunciato in ritardo... speriamo bene. Nel corridoio che collega latrio al bar-buffet, nessuno gioca alle slot machines elettroniche che, normalmente, sono prese dassalto. E anche al bar ci sono solo due ragazzi che chiedono informazioni per andare verso
treno viaggia ogni giorno: Abbiamo le carrozze sporche e sopportiamo - dice Roberta Mori -. Abbiamo i vagoni senza aria condizionata e sopportiamo. Ma sulla sicurezza non si pu scherzare: chi viaggia cinque giorni alla settimana, vede in tutte le stazioni i convogli delle cisterne. E chi ci garantisce che anche a loro non possa succedere quello che avvenuto a Viareggio?. Brandelli di conversazioni, accenni rapidi con le mani verso le cisterne, voci che si abbassano improvvisamente: fra chi aspetta il treno, sul terzo binario, il con-
voglio al di l della rete una presenza ingombrante. E inquietante. Diciamo la verit - commenta Marino Tomei, in partenza per Genova -: quei treni l sono sempre passati da qui e nessuno si mai preoccupato di niente. Ci voleva una tragedia del genere per venire a sapere che viviamo con delle bombe dietro casa.... Proprio linterrogativo sul passaggio dei merci sembra non avere risposta, nemmeno per Trenitalia: Di solito passano la notte, capiremo domattina se anche per loro la circolazione stata riattivata.
Lo squarcio sulla cisterna, provocato da una lamiera, ha causato luscita del Gpl
ROMA. La Gatx rail Europe, proprietaria del vagone deragliato nella stazione di Viareggio, ha deciso spontaneamente e come misura precauzionale, di controllare tutti gli assi dei vagoni che trasportano Gpl in Italia e che abbiano caratteristiche tecniche simili a quello coinvolto nella tragedia della notte tra luned e marted scorsi. Lo rende noto la stessa societ di noleggio carri cisterna: Gatx provveder immediatamente - dice una nota -
le Ferrovie federali svizzere, ha sospeso i propri trasporti merci con carri cisterna della Gatx. Il provvedimento in via del tutto precauzionale, sar mantenuto in vigore fino a quando non verranno forniti dalle indagini in corso e dalla stessa societ Gatx chiarimenti circa i fatti di Viareggio. La misura preventiva si resa necessaria per garantire la sicurezza allinterno dellintera catena logistica e per tutelare i propri operatori.
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I MORTI
Altre vittime, una la mamma di Luca e Lorenzo
I FUNERALI
Esequie di Stato allo stadio
LA PASSERELLA
Demolito il ponte-simbolo
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LA CATASTROFE: LE VITTIME
A destra Andrea Falorni (che risulta ancora disperso) e Maria Luisa Carmazzi
Hamza Ayad
Rosario Campo
Mario Pucci
Boumalahaf Noureddin
Abdelaiatif Bouhalmaf
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Viareggio. Camera ardente da domani al palasport. Croce Verde: rinasce la prima ambulanza
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a verit su quella bomba di gas che si mangiata la vita di decine di viareggini - famiglie storiche e famiglie di nuovi immigrati, testimoni anche nella tragedia di una citt aperta e solidale - comincia a farsi largo con insospettabile velocit. Cera un pezzo usurato, qualcuno non lha controllato: questa ormai una certezza. Pi difficile sar stabilire perch accaduto: la magistratura dovr districarsi nellintreccio delle leggi nazionali ed europee, in quel mare di carte dove le colpe di solito vanno a fondo e che gi oggi consentono ai protagonisti - dalle Ferrovie allazienda che fa le revisioni a quella proprietaria del treno - di scaricarsi le colpe. Ma lapocalisse di Viareggio fa diventare lampante unaltra realt: la fragilit del nostro sistema di infrastrutture. Dalle strade alle ferrovie scontiamo anni di ritardi nelle scelte strategiche, una grandissima fatica nel passare dalle necessit ai progetti per poi arrivare ai cantieri. La nostra rete ferroviaria, in particolare, ferma - salvo linvestimento sullAlta velocit - agli anni Settanta e gli incidenti saranno anche diminuiti ma chi viaggia ogni giorno in treno ne constata le condizioni non certo esemplari di sicurezza, comfort ed efficienza. Ultimo esempio proprio ieri con gli incredibili disservizi tra Viareggio e Lucca documentati a pagina 6 dai nostri cronisti. CONTINUA A PAGINA 11
Colpita una comitiva della citt toscana sulle Alpi cuneesi: 7 feriti, 30 illesi
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Non li dimenticheranno
Disegni, fiori, lettere per le vittime innocenti
Ibtissam Ayad: la ragazza rimasta sola ha avuto ieri il passaporto per rientrare dal Marocco In alto le salme delle vittime marocchine VIAREGGIO. La citt piange i suoi morti. Passato lo choc per la notte di fuoco e di terrore, resta il dolore che dilaga da internet agli stabilimenti balneari, al giardino del pianto sullAurelia dove crescono biglietti, disegni, fiori e pupazzi lasciati per le vittime innocenti. Una disperazione composta, espressa con tante sensibilit. BRANCOLI A PAG. 5
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PRIMO PIANO
LAPOCALISSE
Una triste parata: nelle strade bandiere a mezzasta Valanga di giocattoli per le piccole vittime
segue dalla prima
Aiutato dal nonno, un bambino offre il suo pupazzo in omaggio alle vittime (a sinistra) Qui sopra mazzi di fiori sul luogo della tragedia
delle vittime della strage, era anche una pittrice; dipingeva miniature e decorava le coperte per i bambini, con i simboli delle quattro stagioni. I viareggini sono tutti un po artisti; e piacerebbero a Robert Langdon, lesperto di iconologia del Codice Da Vinci. Perch amano i simboli e i simulacri; amano il significato che sta dietro una cosa. Per esempio, amano le bandiere. Ogni strada, ora, espone tricolori a mezzasta o con un nastro nero di stoffa o di nylon. una triste parata, nessuno pu ignorarla, eppure tutti continuano a lavorare nella grande fabbrica delle vacanze. Il mare non chiude. In via Aurelia spuntato un giardino del pianto, al di l della transenna che impedisce di avvicinarsi alle case dove morta la gente. Ci portano fiori, lettere, dediche. Molti semplicemente ci sostano per una preghiera, o forse per una maledizione rabbiosa. Occhi gonfi di lacrime. Un bambino in pantaloncini e sandali appoggia un orsacchiotto, sembra un buffo castoro. Siete volati in Paradiso ma per sempre nel cuore rimarrete, firmato Oreste, su un biglietto. Un draghetto di pezza, due taniche di acqua per bagnare i fiori. Piccoli angeli volati in cielo, scrive Aurora in un disegno. E un disegno a pennarelli, sini-
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del luned
Luned 6 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 184
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IL PERSONAGGIO
Viareggio. Lomaggio della citt alle vittime della strage di via Ponchielli. I ricordi ed il dolore
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DOMANI A S.CROCE
G8 ALLAQUILA
Fiori, biglietti e pupazzi nel giardino del pianto in memoria dei morti di Viareggio
NELLO SPORT
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MOTO
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CATASTROFE
IL LUTTO
Comune in cerca di case in affitto per chi ha perso tutto. Lunardini a Roma gioved: porto un pacchetto di richieste
I funerali in Darsena
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Lomaggio
in un modo o nellaltro, sono stati colpiti dalla strage. Lidea - spiega Lunardini quella di procedere quanto prima al reperimento di abitazioni in affitto per chi rimasto senza casa. Quella di dare un tetto a queste persone la
priorit. In un primo momento il Comune aveva reperito 32 alloggi Erp: Molti dei quali, per, si trovano fuori dalla Versilia - continua il sindaco -. E si vorrebbe evitare di aggiungere ulteriori disagi per queste famiglie.
Lunardini gioved sar a Roma dove incontrer i rappresentanti di ministero delle finanze, dellinterno e del dipartimento Protezione civile: Mi porto dietro - conclude il sindaco - un primo pacchetto di richieste.
Immigrati. Cittadina rumena, viveva con lanziano allettato. Lhanno trovata vicino alla porta
Ana Habich
DOMANI
VIAREGGIO. Alla fine abbasser la saracinesca pure Esselunga. In segno di lutto, come tutte le altre attivit economiche della citt che hanno raccolto lappello del sindaco Luca Lunardini. Dalle 8 alle 15, domani giorno dei funerali, anche il supermercato lungo la via Aurelia nord decide di rendere formalmente omaggio alle vittime della strage. La conferma arriva direttamente dai vertici milanesi nella serata di ieri. La notizia della chiusura va a correggere il tiro ad una versione inizialmente diffe-
Pronta anche la risposta dei balneari. Il presidente del consorzio Marina di Levante Roberto Bertolucci ribadisce che il lutto di tre giorni proclamato dal Comune subito dopo la tragedia continuer sul litorale fino a domani, giorno dei funerali. Per stamani alle 9,30, invece, fissato lincontro dei consiglieri comunali in Municipio per poi recarsi a rendere omaggio alle vittime. Che, alle 11, saranno invece salutate da tutti i sindaci della Versilia. F.S.
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IL SINDACO
L
pi con Il Il Tirreno In In pi conTirreno
nostra Viareggio, citt delle vacanze, del Carnevale, di splendida nautica e romantici tramonti, ferita dallinimmaginabile, dallo statisticamente impossibile: una torrida fiamma lha devastata, arsa. Un inferno che non poteva accadere, non certo a Viareggio, non certo a noi. Una lunga teoria di bare, alcune inconcepibilmente piccole e bianche. Non a Viareggio, non a noi. Volti conosciuti, di vicini, di amici, che fino a ieri cantavano il Carnevale, mangiavano in pizzeria, passeggiavano sulla battigia, che ricordavano il loro passato, discutevano del presente, sognavano il futuro. Volti che inevitabile, oggi, immaginare sfigurati dal dolore e dal fuoco. (segue a pag. V)
Il dolore dei parenti delle vittime di fronte alle bare allineate allinterno del palasport
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DOPO LA STRAGE
Scene di dolore e disperazione al Palasport di Viareggio dove sono state collocate le bare di 15 delle 22 vittime di via Ponchielli (i marocchini sono stati riportati in patria)
Ieri 22mila persone alla camera ardente al Palasport Oggi alla cerimonia funebre Andrea Bocelli canter due brani con il coro, presenti anche Lippi e Collina Ipotizzabili ai funerali da 30 a 50mila persone Circa 1000 le autorit presenti con sindaci e labari da ogni parte dItalia Dirette tv su Tg1, Canale 5, Sky, Noi Tv, Reteversilia
Ci sar anche Napolitano che poi visiter i feriti Berlusconi invece non viene
VIAREGGIO. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parteciper ai funerali solenni questa mattina allo stadio dei Pini. Al termine della cerimonia Napolitano visiter in forma privata i feriti ancora ricoverati allospedale Versilia. Insieme al capo dello Stato, saranno a Viareggio il presidente della Camera, Gianfranco Fini e quello del Senato, Renato Schifani ed i vice Rosy Bindi e Vannino Chiti. Con i ministri Altero Matteoli e Renato Brunetta. Non ci sar il presidente Silvio Berlusconi, ma non mancher il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Per rendere omaggio ai cittadini stranieri morti nella strage, alle esequie partecipano lambasciatrice dellEcuador, Geoconda Galan Castelo, il console onorario dellUcraina (incaricato per Toscana e Umbria) Angelo Vidaich, il console generale del Marocco a Bologna, generale Mohamed Laghmari, limam Wahid El Fihri, presidente della Federazione islamica Toscana. A rappresentare lEuropa sar il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani.
si temuto per la vita di un uomo ricoverato a Genova. Nel pomeriggio di ieri si era sperato di aver rinvenuto in via Ponchielli i resti dellunico disperso, il motociclista Andrea Falorni che al mo-
mento dellesplosione, secondo le testimonianze, era in strada con il proprio cane. Sul materiale organico ritrovato, per, solo il Dna potr dire se si tratti o meno di Falorni. E servir tempo.
La ruota dove si spezzato lasse lunga la individua. Al momento, quindi, nel mirino c lasse; non ci sarebbero, invece, particolari dubbi sulla cisterna - che, comunque, sar sottoposta a unanalisi metal-
ciale e si propaga con una velocit che dipende da vari fattori, finch la sezione resistente diventa talmente sottile da provocare la rottura. Per circoscrivere lambito delle responsabilit i consulenti dovranno far chiarezza anche su un quadro normativo molto complesso - ha aggiunto Toni - Abbiamo richiesto contratti, ordini e c da verificare le regole su trasporto e manutenzione. Intanto dalle prime perizie arriva una conferma: la falla nella cisterna da cui fuoriuscito il gpl stata provocata dallimpatto con uno spezzone di rotaia, un picchetto di acciaio che sporge circa 30 centimetri - ha spiegato Toni - che ha agito come un apriscatole.
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Viareggio
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Giorgio Napolitano
Andrea Bocelli di essere puntuali al massimo. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alle 13 deve ripartire e prima intende salutare i feriti ancora ricoverati al Versilia. Il rito funebre inizier alle 10,30, con il trasporto delle bare dal Palasport allo stadio. Attraverseranno la pineta portate a spalla da tutte le rappresentanze di coloro che hanno partecipato a soccorsi ed ordine pubblico nelle ore della tragedia e nei giorni successivi. Alle 11, dentro lo stadio, monsignor Italo Castellani comincer ad officiare il rito religioso vero e proprio. Sul palco, con il coro, anche il tenore Andrea Bocelli. A disposizione della cittadinanza e di tutti i partecipanti vi saranno 14mila litri dacqua e numerosi punti di primo soccorso sia fuori che dentro lo stadio. Il sindaco Lunardini, nel corso della giornata di ieri, ha ribadito il proprio appello: Sono certo che i cittadini tutti, ed in particolare gli esercenti delle attivit commerciali e turistiche, dei locali pubblici, delle attivit artigianali, delle agenzie pubblicitarie e di quantaltro ruota intorno al mondo dellofferta al pubblico, compatibilmente con le esigenze di servizio, sapranno rispondere con quello slancio che ha sempre contraddistinto gli abitanti di questa citt, osservando il rispetto del lutto nazionale dalle 8 alle 15. Gli ombrelloni della spiaggia, da Torre del Lago al Marco Polo, si inchinano ai morti e si chiudono dalle 11 a mezzogiorno.
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Ciao Luca, Lorenzo, Stefania. Ciao Aziza, Hamza, Iman, Mohamed. Ciao Ilaria e Michela. Ciao Magdalena e Ana. Ciao Abdellatif e Nouredin. Ciao Claudio e Nadia. Ciao Emanuela ed Elena. Ciao Mario. Ciao Rosario. Ciao Antonio. Ciao Maria Luisa. Ciao Rachid. Addio ai morti della strage di via Ponchielli che Viareggio abbraccia oggi per lultima volta. Funerali solenni, con il presidente della Repubblica e le massime autorit civili e religiose, le personalit della politica nazionale, tantissmi Comuni d Italia con i labari. Un rito collettivo per una tragedia collettiva. Che tale deve restare - grida chi ha perso i propri cari, o la casa, o entrambi - anche quando ci sar da stabilire se c un colpevole e chi sia. Non lasciateci soli, sussurra chi non ha pi lacrime quando si imbatte nel fiume di cronisti che da una settimana affollano i luoghi del dolore. Darsena blindata. Per partecipare ai funerali solenni di questa mattina allo stadio dei Pini ci sono alcune cose importanti da sapere. A cominciare dal divieto daccesso alla Darsena, per tutti i mezzi a motore, dalle 9 alle 16. Il divieto di sosta, invece, inizia alle 7,30 e per chi trasgredisce c la rimozione coatta. I residenti nel quartiere possono uscire motorizzati ma non rientrare fino alle 16. I cartelli di divieto di sosta con rimozione coatta sono gi collocati da sabato sera
Mobilit. Bus e parcheggi gratis fino alle 16. In Darsena si entra solo a piedi o in bicicletta
SMS IN MEMORIA
La presenza. Andrea Bocelli sul palco insieme al coro. Il tenore non ha voluto mancare
nelle vie Coppino, Virgilio, Petrarca, Menini, Trento, Trieste, della Pineta, viale dei Tigli, il parcheggio davanti lo stadio, larea tutto intorno al Palasport, la strada che porta alla piscina. La circolazione vietata dalle 9 alle 16, in: viale dei Tigli tutto; le vie Coppino, Paoli Savi e Virgilio da via XXIV maggio a via Menini; via Petraraca (da via Menini a via della Pineta), via della Pineta (tutta), le vie Trieste e Trento (da via Petrarca a via Coppino), via Oberdan (da
LA CISL IN LUTTO
mati, a chiamata, lungo tutto il viale a Mare, in via Rosolino Pilo, alla Stazione vecchia. I tassisti della Covetax (0584 47000) mettono a disposizione corse da e per la Darsena al costo di 5 euro ciascuna. Maxi schermo. Intorno allo stadio, per tutti coloro che non potranno entrare anche per necessit di restare allombra, c il maxi schermo proprio fuori dallimpianto sportivo. Limportante - avverte il Comune - cercare
PAGLIANTI
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DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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VIAREGGIO
Sono ventidue i morti della strage di Viareggio. Non c una foto per ricordare Rachid Moussafar che era appena arrivato in Italia. Risulta invece disperso Andrea Falorni
VIAREGGIO. In trentamila hanno affollato ieri il prato e gli spalti dello stadio dei Pini per i funerali delle vittime della strage di Viareggio. A celebrare le esequie di fronte al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano stato il vescovo di Lucca, Italo Castellani. Durante la cerimonia, tanti applausi e nessuna contestazione. Ma anche il desiderio di giustizia e verit su una catastrofe che non deve restare senza colpevoli. VENTI PAGINE NEL FASCICOLO NAZIONALE E IN CRONACA DI VIAREGGIO
LA STORIA
IL DOLORE
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IL TIRRENO
Una casa, un bimbo solo e in alto due piccoli seduti sulle nuvole: non sa la verit ma lha intuita
L'addio
Un altro ricoverato in pediatria al Versilia chiama il Capo dello Stato: vieni anche da me...
Napolitano in ospedale i fratelli Piagentini e il disegno far fronte al dolore delle ustioni: Ma sembrava che sapesse, continua il sindaco. E non c fascia tricolore che tenga, o carica dello Stato per quanto alta sia: di fronte a tanta tragedia si comunque nudi. A Leonardo Piagentini uno dei simboli della tragedia di Viareggio, come lo ha definito monsignor Castellani quasi gridando il nome del bambino - il presidente della Repubblica ha strappato una promessa importante: Mi devi venire a trovare. Aggiungendo, rivolto al sindaco: Mi raccomando: me lo accompagni al Quirinale. Un invito, quello per la visita a Roma, che Napolitano ha voluto rinnovare con decisione anche ad una delle zie del bambino, incontrata nei corridoi dellospedale mentre rientrava dalla cerimonia. Nel lasciare il reparto, Napolitano stato apostrofato da un altro piccolo ricoverato: Ehi, ma da me non vieforte, dal prato: Ministro Matteoli, non vi dimenticate di questo. Fatela pagare ai responsabili. Una sola voce, quella di un uomo, a rappresentare un pensiero collettivo scritto sugli striscioni che hanno trovato posto dentro e fuori lo stadio. Ai cronisti che lo incalzavano fuori dallospedale, il presidente della Repubblica ha dichiarato che si deve fare chiarezza. Prima ancora di verificare se ci sono delle responsabilit. Mentre nei colloqui con i rappresentanti della citt, Napolitano tornato pi volte a sottolineare come la strage di via Ponchielli non sia stata un evento naturale. E come, cos testimonia il sindaco Lunardini del colloquio col capo dello Stato, ci sia una grossa differenza tra un terremoto ed una cisterna piena di gas che si rovescia sulla ferrovia e porta fiamme e morte dentro le case, tra persone a letto, in salotto, davanti alla tv. Proprio come racconta Leonardo. Nel disegno che Giorgio Napolitano, lasciando lospedale, gira e rigira tra le mani, mostrando a tutti quelli che incontra. Testimonianza di una quotidianit fatta delle piccole cose di sempre, spazzate via dal fuoco assassino. Il pallone, i fratellini, i giochi con mamma e pap, i sandalini per il mare che ancora ieri se ne stavano senza pi piedini da proteggere sul ciglio delle macerie della casa di via Ponchielli. Da dove linfanzia - quella di Luca e Lorenzo, cos come di Iman e Hamza - stata spazzata via, travolta da una strage i cui colpevoli non potranno restare oscuri e impuniti. A chiedere giustizia, anche quando Viareggio non avr pi voce per farlo, rester quel disegno di bambino. Che trover posto tra le grandi opere ospitate al Quirinale e grider per sempre lo strazio di una citt e dei suoi figli.
ni?. Cos, siccome il miracolo dellinfanzia farci tornare a galla anche quando la morte sembra farci dubitare della vita, come ha detto larcivescovo Italo Castellani, il presidente ha accolto la protesta e si trattenuto anche con gli altri bambini ricoverati, per poi incontrare i due feriti adulti meno gravi. In un abbraccio de-
dicato a tutti quanti ancora lottano, e lotteranno a lungo, per uscire dallincubo della strage. Un attimo prima di lasciare la cerimonia allo stadio, nel momento in cui la fila dei carri funebri si snodava lungo la pista datletica, tutte le autorit intervenute erano state investite dal grido che si era levato, alto e
Quei bagliori nella notte, un negativo assoluto che tutto distrugge Larcivescovo di Lucca
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IL TIRRENO
Vengono in mente traumi del passato, come lesplosione alla Casa del Fascio e il caso Lavorini
L'addio
Gpl americano, ditta austriaca e vagoni della ex Ddr: la violenza arriva dal mondo globalizzato
La folla allo stadio: sullo sfondo lo striscione con la scritta Che questo non accada pi
Andrea Bocelli mentre canta in onore delle vittime della strage segnino per una comunit degli spartiacque fra periodi. A Viareggio, fra laltro, la fine della Seconda Guerra Mondiale fu ulteriormente bruttata e insanguinata da un incidente terribile, lesplosione di moltissime mine stivate nei sotterranei della allora Casa del Fascio, in piazza Mazzini. Venendo a tempi pi recenti, ma pur sempre a quaranta anni fa esatti, innegabile che il delitto Lavorini, per la sua risonanza, segn emblematicamente la fine di una certa Versilia, ma anche di una certa Italia, spensierata e incondizionatamente fiduciosa nel futuro. Ma per tutto questo ci sar tempo. Ci saranno interpretazioni e significati. Ci saranno ancora parole, sicuramente molte. Ma oggi, a chi ha perso qualcuno o a chi vivo per una manciata di minuti, per qualche metro di distanza, per una qualche decisione banale e insignificante come quella di affittare una casa per quindici giorni o uscire con il cane, tutto questo conta poco. Oggi regna il silenzio, dignitoso e spaurito, della mancanza totale di senso. Nello stadio dei Pini e in tutta la citt, fra autobus vuoti e strade che sembrano depositi di biciclette. Come se la Darsena, da sempre cuore pulsante di Viareggio, avesse drenato verso di s tutto il sangue, tutto il calore e tutta la vita di una citt intera, smettendo di battere per un giorno. Giampaolo Simi (Scrittore viareggino)
Il racconto. Una citt abituata a difendersi dal mare stavolta stata attaccata da terra
Colpiti a tradimento
Quel silenzio, pesante e assoluto, dei trentamila allo stadio
quelle quindici bare, ognuna con nome e numero, quasi fossimo qui a renderci conto delle perdite subite in un conflitto. Invece non c stata alcuna guerra, e tutti fatichiamo a farcene una ragione. Per un paio di motivi almeno. Il primo che ancora non ci capacitiamo che sia capitata una cosa del genere, a noi, a Viareggio. Ma questo lo penserebbe chiunque, si potrebbe obiettare. Vero. Solo che chi nato o abita a Viareggio tende naturalmente, per questi soli fatti, a considerarsi destinatario di una piccola fetta di fortuna. Ne deriva che oggi, nelle persone, chiara la sensazione sbigottita e irrazionale di essere stati improvvisamente traditi, di aver dovuto pagare, come comunit, un conto in sospeso con la sorte. La seconda che, come tutti i tradimenti, la strage della notte del 29 giugno ci ha preso alla sprovvista. Ci ha colpiti dove le nostre difese, fisiche e psicologiche, sono meno forti. Viareggio un posto di mare, verso il mare proiettata e con il mare ha da sempre fatto i conti. E il mare, talvolta, ha vinto tutta la posta, prendendosi equipaggi interi. Stavolta siamo stati colpiti da terra, e in quanto semplice punto di passaggio di qualcosa che non aveva niente a che fare con noi, con il modo in cui ci guadagniamo il pane. Gpl americano, ditta austriaca, vagoni della ex Ddr: quali che siano o saranno le responsabilit, entrata nelle nostre case, con la violenza inaudita del fuoco, la rischiosa complessit del mondo globalizzato. Dove nessun posto unisola, felice o meno. Ce ne avevano parlato, non ne eravamo certo alloscuro, ma averlo visto con i nostri occhi e vissuto (letteralmente) sulla pelle nostra e dei nostri cari cambia tutto. diverso. Si potrebbe riflettere su come gli eventi traumatici
LINCHIESTA
Abbraccio Viareggio come LAquila ma due ferite cos sono troppe Limam Wahid El Fihri
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Viareggio
e-mail: viareggio.it@iltirreno.it
Viareggio si stringe attorno alle vittime della strage Trentamila allo stadio tra lacrime e richieste di giustizia
UNITI
Foto Paglianti
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II
VIAREGGIO
La magia del salmastro che trasforma gli stranieri in gente del posto
IL TIRRENO
LA CATASTROFE: LAPPARTENENZA
STRAGE. Il funerale dei sette magrebini Guardi i quadri di Viani, le donne in nero che aspettano sul molo, padri e figli marinari, pregando che quel mare, che ha dato anche tanto pane a Viareggio, sia clemente e li lasci tornare a casa, nelle casette, quelle in fondo allorto. Sarebbe bastato tutto questo, e altro, per una sola piccola citt. No, ora c anche il dolore di Ibi, giovane diventata in pochi anni viareggina che dice mi pa e mi m, come una darsenotta, e qui vuol restare. Ecco perch Ibi rappresenta la nuova Viareggio che cresce, silenziosamente, sui valori assoluti della viaregginit: tolleranza, libert e accoglienza. una Viareggio Nuova, come il quartiere mai cos ben definito (altro che Periferia) - che abbraccia anche via Ponchielli. Dove, nel dramma scopriamo, anzi riscopriamo (perch il viareggino un po indolente e si distrae facilmente) la grandezza umana di una citt che paese, che provincia ma che sempre stata, fin dalle origini, aperta al mondo. Citt strappata alla palude e alla malaria, galera e fortino, porto di capitani coraggiosi (e donne coraggiose), citt di ingegno e lavoro, citt di gente che andata per il mondo e poi tornata, gente che ha toccato con mano culture diverse e che ha portato dentro di s questa ricchezza immensa: Viareggio citt aperta, e non solo per ragioni di bottega turistica. Una Viareggio capace, ecco la magia del salmastro, di trasformare gli stranieri in viareggini veri, in gente del posto. Perch il salmastro portato dal libeccio ti cambia: rallenta gli operosi lombardi, fa sorridere i tristi piemontesi, detta altri ritmi al cuore, allanima e persino al portafogli. S, erano proprio dei nostri. Piagentini, Milazzo,
Cruz, Habic, Ayad, Falorni, Bonuccelli, Farnocchia, Bernacchi, Carmazzi, Mazzoni, Pucci, Boulmalhaf, Campo, Iacopini: viareggini nati al Tabarracci, italiani di altre regioni, sette marocchini, una equadoregna, una rumena. Tutti viareggini per nel cuore, nel dolore, nella sofferenza, nellamore per questa citt e del suo magico salmastro. La storia di Ibi ha dunque il sapore dolce amaro di una ballata scritta in Passeggiata ai tavoli del Caff Casablanca, dal duo Giorgio Gaber - Sandro Luporini, luno viareggino assimilato, laltro di nascita. Ed in fondo la storia di questa citt, oggi cos offesa dal fuoco, che di cose da raccontare, anche feroci, ne ha viste tante. Parliamo di lei, cantando, che giovane e viva. Basta con i morti. Sono i nostri morti. I morti di una Viareggio che li ha visti stesi nelle bare, fra il verde dei pini, vicino al mare. Sono la nostra storia. E le nostre preghiere e le nostre speranze sono per i feriti, dilaniati dal terribile Gpl, il napalm della nostra Corea. Come le donne in nero di Viani, li aspettiamo pregando, li vorremmo a casa, a Viareggio per fare un giretto in Passeggiata. Ho visto il dolore, lo strazio, ieri di quelle mani tremanti, attaccate a quelle del Presidente. Non c altro da dire, non c altro da scrivere. Roberto Pieraccini, nostro lettore, ha riletto per tutti noi la scritta che campeggia sul muro del molo: Viareggio, in te son nato, in te spero morire. Ma non cos. Tragico. Ma in te Viareggio, tutti insieme, anche con Ibi, vogliamo continuare a vivere. Ce la faremo.
Lacrime e disperazione al funerale allo stadio dei Pini. Alcuni momenti della cerimonia che ha unito nel dolore la Versilia
Lei ha perso dun colpo solo tutta la sua famiglia ma vuol restare qui
La sfilata dei feretri dentro le macchine lungo la pista di atletica dello stadio dei Pini (foto Paglianti)
Si piangono le vittime della strage tenendo sul cuore una foto ricordo. Qui quella dedicata a Elena Iacopini
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IL TIRRENO
VIAREGGIO
III
CATASTROFE: LA CERIMONIA
TUTTI INSIEME. In trentamila per gli innocenti del 29 giugno (f. Paglianti) sentire tutti un po meno soli. Siamo insieme, ci abbracciamo, ci diamo qualche pacca sulla spalla, ci sorreggiamo. Vorremmo essere laggi a confortare i parenti degli innocenti, ma poi non sapremmo che cosa dire, saremmo disperati. Trentamila disperati. Perch non siamo ancora certi su come e su dove saranno alloggiate le famiglie rimaste tra le macerie? Forse ce lo spiegheranno a giorni, quando gli enti cercheranno un percorso per dare una casa a chi lha persa perch qualcuno gliela ha fatta esplodere. Guardiamo gli striscioni. Uno dice che Viareggio risorger; si muove bene al vento, sembra un vessillo e proviamo a sperare. E quando il vescovo parla di Ibi o dei due pic-
coli Piagentini, applaudiamo. Le bare si alzano sulle spalle degli uomini che si sono sacrificati per salvare delle vite; singhiozziamo, battiamo le mani. Poi i feretri partono in auto, girano sulla pista e sfilano davanti a noi. I labari di Comuni e associazioni vengono riposti, mentre i parenti delle vittime salgono sui bus come automi, verso il cimitero, con lo sguardo perso. Questo gigantesco rito potrebbe aver lacerato ancora di pi i loro cuori, oppure li ha confortati un minimo: non lo sapremo. Chiniamo la testa, camminiamo tra i pini in silenzio. Andiamo via. Perch un bambino di otto anni allospedale, e la mamma non potr pi carezzarlo, e i fratellini non ci sono pi? Gli danno delle matite e lui disegna due angeli in cielo sulla sua casa, cos d una lezione a tutti noi. lennesima.
Bandiere improvvisate con messaggi di speranza o lenzuola piene di tristezza: il lutto della gente di Viareggio
lo avevi insegnato tu. Non eravate pronti per volare via, non eri pronta per lasciare tuo figlio. Speriamo che dal cielo proteggerai tutte le persone a te care, soprattutto tua mamma e tua sorella che stanno attraversando un mo-
mento di grande dolore. Fai salvare tuo marito Marco, almeno Leonardo ha un familiare vicino. Resterai sempre con noi, sei stata e sarai per sempre una persona speciale, vi vogliamo bene. Quelli Che Non
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IL TIRRENO
VIAREGGIO
XI
CATASTROFE: LE IMMAGINI
LE VITTIME
Mohamed Ayad, 51 anni Aziza Abou Talib, 46 anni Hamza Ayad, 17 anni Iman Ayad, 3 anni Stefania Maccioni, 40 anni Luca Piagentini, 5 anni Lorenzo Piagentini, 2 anni Maria Luisa Carmazzi, 49 anni Ilaria Mazzoni, 36 anni Michela Mazzoni, 33 anni Emanuela Milazzo, 63 anni Antonio Farnocchia, 51 anni Elena Iacopini, 32 anni Rosario Campo, 42 anni Claudio Bonuccelli, 60 anni Nadia Bernacchi, 59 anni Mario Pucci, 90 anni Ana Habich, 42 anni Noureddin Boumalahaf, 32 anni Abdelaiatif Bouhalmaf, 34 anni Rachid Moussafar, 25 anni Maddalena Cruz Ruiz Oliva, 40 anni DISPERSO Andrea Falorni, 50 anni
I FERITI
OSPEDALE VERSILIA Marino Germani (dimesso) Massimo Gigliotti (dimesso) Ludovico Gigliotti (dimesso) Luigi Cordoni (chirurgia polispecialistica) Alvaro Lunardi (chirurgia polispecialistica) Leonardo Piagentini (pediatria) GENOVA SAMPIERDARENA Alessandro Farnocchia (centro ustioni) Sara Orsi (centro ustioni) Roberta Calzoni (centro ustioni) PISA CISANELLO Emanuela Menichetti (centro ustioni) Marina Galano (centro ustioni) Federico Battistini (centro ustioni) Elisabeth Silva Teran Guadalupe (centro ustioni) PARMA Mauro Iacopini (centro ustioni) CESENA Claudia Frasca (grandi ustionati) TORINO Martin Malek (Cto rianimazione) Anna Chiara Maccarone (Cto grandi ustionati) Sabrina Lunardi (Cto grandi ustionati) MILANO Laura Galli (rianimazione) Marco Germani (centro ustioni) Ihsan Ulhyq (rianimazione) PADOVA Marco Piagentini (rianimazione)
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IL TIRRENO
VIAREGGIO
XIII
Barbara ...e che Dio vi protegga. Adolfo Un giorno importante e di profonda riflessione, dove lanima si stropiccia in un dilaniante dolore, dovfe la paura di quellinferno sar un tatuaggio indelebile del dolore, a farci nuovamente sperare che anche questa disgrazia sia lultima. Ora ci rimane un immenso ricordo da conservare gelosamente nel cuore, ci sono le vittime di questo tragico espisodio. E per loro bisogna trovare il silenzio e il raccoglimento oggi e nei giorni che seguiranno, e trovare sempre un momento della nostra quotidianit per star vicino a chi in un soffio ha perso una vita... questa vita che a volte, o troppo spesso, ti toglie il fiato lasciandoti un vuoto incolmabile, e un enorme dolore. A voi angeli diamo il compito di curare queste anime facendo vivere in paradiso una nuova vita, piena di serenit come avrebbero voluto vivere nella vita terrena. Un abbraccio grande e un estremo saluto, un ricordo che non svanir mai. Gli angeli esistono e voi ne siete la prova. Giulia Io sono nato a Lucca ma dal 1989 che vivo a Viareggio, ma mi sento fiero di essere viareggino ma ora ancora di pi, al cento per cento. Sono vicino ai defunti e alle loro famiglie. Non vi dimenticher mai anche se non vi conoscevo personalmente. Pierangelo Solo ora che, sulla strada, mi sono sfilate davanti le bare davanti ho realizzato che tutto vero...allo stadio sembrava uno show...che tragedia...un abbraccio forte. Abbiamo pianto tutti quanti i nostri angeli. I commercianti hanno aderito al lutto nazionale, ma il bar davanti alle Motto rimasto aperto con
la scusa di devolvere unora di incasso alla Croce Verde. E una vergogna. Non dimenticher mai questa tragedia che da un paradiso ha trasformato in un attimo Viareggio in un inferno. Voglio ringraziare tutti i vigili del
fuoco che sono degli eroi. Un caloroso abbraccio da Barbara, mamma di due bellissime creature, Filippo e Simone. Quante povere vite spezzate ingiustamente...so che le parole non bastano per
colmare le vostre perdite. Mi fa una grande tristezza vedere Viareggio cos...vi sono vicina nel nostro dolore. Fr Per tutti i nostri morti. Per le loro atroci sofferenze, per il dolore dei parenti e di una citt
intera che piange vere lacrime. Chiediamo verit. Sono giorni che conservo i giornali, li guardo decine e decine di volte e ogni volta lo sguardo cade sui titoli, sugli articoli e sempre mi scuote il pensiero che quella notte in cui Viareggio veniva squarciata avrei potuto perdere le mie due sorelle. Difficile ora toccare quei giornali metterli via o gettarli. Rialzeremo la testa pi tenaci di sempre, noi i maledetti toscani. Viviana Francesconi Questo messaggio lo dedico alle persone purtroppo decedute nella tragedia del treno a Viareggio, che in un attimo dal paradiso sono arrivate allinferno, dal sorriso del Burlamacco arrivata la tristezza, grazie a tutti i volontari. Non ci sono parole per descrivere questa catastrofe, ma soltanto silenzio per il rispetto di tutta questa povera gente. Paolo Piange Burlamacco, Viareggio urla il suo dolore in silenzio, nel cuore di noi viareggini rimarr per sempre il vostro ricordo. Emanuela, Stefano e Chiara Tutti parlano di 22 vittime ma nessuno ricorda Angela, morta di paura a 100 metri dalla catastrofe. Non un morto di serie B ma vittima innocente come gli altri di un errore umano. Tornando dallo stadio dei Pini mi sono fermata al Giardino del pianto per una preghiera ancora,ed anche perch qua sento tutta la sofferenza. Sono stati lasciati, oltre ai fiori, numerosi messaggi, disegni e poesie. Grazie a chi ha desiderato ed riuscito a scrivere quelle belle parole. Qualcuno ci ha gi pensato: non lasciate che quegli scritti li porti via il vento. Rossella
La notte del 29 giugno Dio ha chiamato a s gli angeli pi belli... Barbara G. Il dolore e la rabbia uniti nella tregedia immane uniti alla vostta disperazione.
Sono nato a Lucca ma vivo qui da ventanni: mi sento fiero di essere viareggino: anche se non conosco quelle famiglie, sappiate che non le dimenticher
Soltanto adesso che ho visto le bare sfilarmi davanti, per strada, ho realizzato il fatto che era tutto vero. E stata una tragedia incredibile
SITO INTERNET
LE LETTERE
LA SPERANZA
lo Leonardo ricoverato al reparto di pediatria del Versilia. Viareggio unita si rialzer in piedi malgrado tutto. Daniela Del Pistoia
OSSERVAZIONI
verificare utilizzando le mappe satellitari, ho constatato che tra via Ponchielli (dove c stato il pi alto numero di vittime) e il fascio di binari della linea ferroviaria, ci sono le due palazzine distrutte dallesplosione, distanti dallultimo binario non pi di tre metri, una distanza che mi lascia perplesso visto che esiste una normativa che impedisce (o dovrebbe) la realizzazione di manufatti ad una distanza di meno di 60 metri dagli assi autostradali e ferroviari. Essendo la stazione di Viareggio sicuramente esistita prima della seconda guerra mondiale e le abitazioni in questione non certo edificate nellottocento, ma negli anni cinquanta (lo stile quello tipico delle costruzioni riservate ai dipendenti delle ferrovie), come mai lamministrazione comunale dellepoca abbia consentito queste realizzazioni a cos alto rischio? Le aree di rispetto non sono
una cattiveria ma rispondono a criteri di funzionalit e sicurezza che in Italia vengono sistematicamente violate (lesempio di Viareggio uno dei tantissimi in Italia) e ormai per abitudine non ci facciamo pi caso. Seconda osservazione: dato per scontato il non rispetto sistematico delle aree di rispetto, e mi si perdoni il gioco di parole, perch il quartiere di via Ponchielli era totalmente privo di muro protettivo in relazione al fascio di binari? Se si osservano attentamente le immagini, il fascio di binari dello scalo merci ed i giardinetti pertinenziali delle abitazioni sono separati da una palizzata alta poco pi di un metro, semplice delimitazione di confine, pericoloso anche per dei bambini che sfuggono allattenzione dei genitori. La domanda che mi pongo, perch tra il quartiere ed il fascio di binari non stato
realizzato un muro in cemento armato alto almeno quattro metri che avrebbe sicuramente tutelato la vita degli abitanti? Faccio notare che se un convoglio merci deraglia alla velocit di novanta chilometri orari (sono gli unici convogli che non fermano nelle stazioni importanti come quella di Viareggio), grazie a questa protezione pu essere fermato prima delle case, con grande limitazione dei danni. Nel nostro caso il muro avrebbe fatto da barriera al Gpl, che essendo pi pesante dellaria si sarebbe distribuito lungo il perimetro del muro, senza superarlo, e lesplosione avrebbe danneggiato in massima parte le infrastrutture della stazione, avendo il muro anche funzione di contenimento dello spostamento daria. Rosario Ternullo responsabile trasporti Legambiente Salerno
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DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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IL VERTICE G8 ALLAQUILA
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PRESSING SULLE BANCHE Tremonti e Draghi: crediti alle imprese, moratoria sui debiti
SERVIZIO A PAGINA 11
Toscana: stipendio salvo con 8 giorni Strage di via Ponchielli, la stima fatta dal Comune di malattia lanno
A settembre il varo No del governo che ricorrer alla Consulta
Fino a otto giorni di malattia (annui) e i 4.500 dipendenti della Regione non subiranno alcuna decurtazione dello stipendio. Che scatter invece a partire dal nono giorno. Salvo che per alcune tipologie di malati. Lo prevede la proposta di legge della Regione, annunciata da tempo: la cosidetta legge anti-Brunetta per eliminare gli aspetti negativi di quella nazionale. LANCISI A PAGINA 3
benzinai, aperture in Versilia Le Chicche Sciopero dei di carburante finoecco ledomani: lunghe code per il pieno Stop ai distributori alle 7,30 di
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VIAREGGIO. Benzinai in sciopero in tutta la Versilia, anche se alcuni rimarranno aperti. Code lunghe ai distributori di carburante, gi ieri, e continueranno per tutta la giornata di oggi: specialmente chi ha in vista viaggi lunghi, deve approvigionarsi di diesel e super. Lo sciopero proseguir fino a domani alle 7,30, proclamato dalle tre organizzazioni sindacali. Tra le richieste anche labolizione della gabella sulluso di carte di credito. Chiediamo la diffusione dei mezzi di pagamento elettronici, con la riduzione dei relativi costi. Infatti, in Italia chi paga la benzina con la carta di credito si vede applicare una commissione aggiuntiva, che penalizza lui e i gestori. stato diffuso anche un elenco, sintetico, di sei impianti aperti. IN CRONACA
A PRATO
LUGLIO CONVENIENZA
PRATO. In campagna elettorale aveva dichiarato di preferire il programma del candidato del centrodestra e da ieri Yuri Chechi, il re degli anelli, ex consigliere Ds, nello staff del primo sindaco Pdl, Cenni. Ma non unabiura: Non sono un voltagabbana, continuer a votare Pd. A PAGINA 2
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CATASTROFE: I NUMERI
VIAREGGIO. C uninchiesta in corso. Ma tutta la comunit deve mantenere una pressione sulle autorit competenti per avere risposte rapide. Un responsabile che paghi, anche economicamente, deve esserci. Nel giorno della sepoltura dei morti nella strage di via Ponchielli, il sindaco Lunardini torna a chiedere giustizia: Da qui in poi importante la pressione dellopinione pubblica. Giustizia per 22 morti, per i feriti (22) molti dei quali avranno davanti un calvario infinito anche se si salveranno, per chi nella tragedia ha perso affetti e casa. Trentaquattro nuclei familiari, per un totale di 83 persone: questi i dati forniti dal Comune sulla necessit abitativa. Dieci delle 34 famiglie sono ospitati a carico del Comune, gli altri 24 hanno trovato sistemazioni in proprio ma gi da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) stanno venendo in Municipio perch hanno necessit di soluzioni diverse. Nellimmediato, continua Lunardini, andranno tutti in hotel. Poi dovremo decidere se prendere in affitto abitazioni per le sistemazioni temporanee o iniziare lacquisto di alloggi per chi, magari, non ha intenzione di attendere la ricostruzione della zona distrutta. Anche considerano che, per le normative successive alledificazione di via Ponchielli, a 15 metri dalla ferrovia - comera prima che scoppiasse linferno - non pi possibile ricostruire. Il Comune pensa ad una ricostruzione nellambito del quartiere - continua Lunardini -: magari alla Salov. Ma ancora una ipotesi tutta da verificare. Comunque sia, assicura il primo cittadino, ogni singolo nucleo familiare sar ascoltato. Anche perch questa mattina Lunardini sar a Roma per un incontro con il Dipartimento Protezione civile: Voglio chiarire - spiega - il percorso amministrativo/burocratico da seguire. Mi porto dietro il direttore generale del Comune e da venerd mattina voglio essere in grado di far riempire i moduli necessari per ripartire. Nel pomeriggio Lunardini incontra anche il ministro dellinterno, Roberto Maroni: Che ha annunciato maggiori rinforzi per le forze dellordine della zona, dopo quanto accaduto. E al quale porr la richiesta di interventi per i nostri vigili del fuoco. Che da troppo tempo attendo una caserma nuova e adatta alle esigenze di un territorio dai molti rischi. IL DOLORE. Quattro immagini dallincubo che la citt ha vissuto nellultima settimana
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Ottantatr persone rimaste senza casa E una strada dove non si abiter pi
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Il sindaco Lunardini (in fondo) con la fascia tricolore ai funerali insieme al capo dello Stato A tutti loro va il mio ringraziamento infinito, ci tiene a precisare il sindaco: Basti pensare che sono arrivati sul posto ancor prima che alla centrale operativa fosse arrivato lallarme. A Roma Lunardini porta anche una richiesta economica precisa: cinquanta milioni di euro, come base di partenza per la ricostruzione. Delle case, come delle vite di chi rimasto. Cominciando da quella dellunica superstite della famiglia Ayad: Ci sono aziende della zona che si sono offerte di assumerla, ha raccontato il sindaco che incontrer la ventenne marocchina domattina. Lo zio, invece, ripartito ieri per Parigi, dove vive: Voglio ringraziare ci ha detto al telefono - le tantissime persone che ci sono state vicine in questi giorni terribili. In particolare lassessore Fantoni, la dottoressa Tazzioli, lispettore Colletti. Luca Lunardini, sindaco da un anno e due mesi, mai avrebbe pensato di dover entrate nel vivo del mandato affrontando unemergenza simile: Limmagine che non dimenticher mai pi quella delle piccole bare bianche di Luca e Lorenzo Piagentini strette a quella della madre Stefania. E mentre attendeva il presidente della Repubblica - confessa il sindaco - e lo stadio rimandava uno dopo laltro i nomi delle vittime, seguiti dal lungo applauso della folla, ho dovuto nascondere i singhiozzi. Donatella Francesconi
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CATASTROFE: LA STORIA
re, incastrato a fatica tra il vetro e la maniglia della porta. Non hanno salutato Sara n la madre, n Emanuela. La mamma, in gravi condizioni, non sa di aver perso la sua Sara. Emanuela, invece, in coma farmacologico a Pisa. Sotto choc il pap Mario. Ogni giorno - raccontano amici di famiglia - leggeva il giornale e con gli occhi attenti scorreva la lista delle vittime: aveva paura che sua moglie e sua figlia se ne fossero andate e gli amici lo tenessero alloscuro. Adesso disperato. E con lui tutta Viareggio. Chiara Sillicani
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Ciao Sara, le pisane della squadra di calcetto ti abbracciano forte ogni partita sar per te e tu continua a fare il tifo per noi. Ti vogliamo bene e sarai sempre nei nostri ricordi. Le bimbe del calcetto Abbiamo fatto l'impossibile per starti vicini in questi giorni atroci. Ora tu stai vicino a noi.Cerca di non abbandornarci e saremo insieme....sempre. Giada, Elisa, Denise, Antonella e tutti gli amici che ti vogliono bene non pensare di liberarti di me cos facilmente, non basta cos poco per dividerci. saremo sempre insime nell'infinito...e oltre! elena b. anche questa volta ci hai sorpreso, sei andata via, non sembra vero. luned, se pur stanca, nei tuoi occhi si vedevala voglia di vivere e le tue parole ardevano, desideravi alzarti per abbracciare i tuoi amici, ma anche per andare in comune. dicesti: "mi sento come 100Kg di cera fusa, ora mi ascolteranno!". abbiamo riso insieme, poi hai chiuso quei tuoi bellissimi occhi. ti voglio bene rYan
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CATASTROFE: LE STORIE
di Claudio Vecoli
VIAREGGIO. Il sogno di Ibi quello di concludere gli studi e metter su una casa e una famiglia a Viareggio. Come avrebbero voluto pap Mohamed e mamma Aziza, entrambi morti ustionati nellesplosione del treno merci del 29 giugno. Ibitzen Ayad, ventuno anni, appena rientrata dal Marocco dove ha preso parte ai funerali dei genitori e di Iman e Hamza, i due fratelli pi piccoli di tre e diciassette anni. La sua famiglia stata sterminata nel disastro ferroviario di dieci giorni fa, ma lei non vuole arrendersi. E guarda al futuro, con una serenit e una fiducia disarmanti. Al suo fianco, quasi a proteggerla, ci sono il sindaco Luca Lunardini e lassessore al sociale Vittorio Fantoni. E le prime parole di Ibi sono di ringraziamento per chi, in questa terribile vicenda, le ha dato una mano: Ho scoperto una citt che mi ha dimostrato un cuore straordinario. Persone meravigliose che si sono prodigate per aiutarmi in ogni modo. Sono in Italia da quando avevo quindici anni e da allora mi sono sempre considerata a casa. Mai come in questa circostanza, per, mi sono sentita una di voi. Negli occhi Ibi ha ancora le immagini di quel maledetto ultimo luned di giugno. Ma la barra della sua vita subito tornata a puntare dritta sul futuro. A settembre riprender gli studi a Pietrasanta, dove studio per diventare pasticcera. Ho imparato a prepararli lo scorso anno, quando ho lavorato nella cucina di un ristorante a Lido di Camaiore, e allora ho deciso di specializzarmi. Adoro anche la pizza. E laltra mia grande passione. Ma, soprattutto, vorrei trovare una casa dove ricominciare la mia vita. In molti, nei giorni scorsi, si sono offerti per ospitarla. Fra questi anche la mamma di Matteo Valenti, il ragazzo morto ustionato alcuni anni fa mentre era al lavoro e diventato il simbolo delle morti bianche a Viareggio. Io ringrazio di cuore tutti quelli che si sono fatti avanti in queste ore, ma vorrei andare ad abitare da sola. Una casa piccola, una mansardina, ma vorrei costruirmi da sola la mia vita. Il mio desiderio quello di concludere gli DALLA TRISTEZZA AL SORRISO. Ibitzen durante lincontro di ieri: lespressione malinconica e un improvviso segno di speranza
lunica superstite della famiglia Ayad Mi avete fatto sentire una di voi
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SCENARIO DI GUERRA. Unimmagine della notte dellincendio studi, trovare un lavoro e poi farmi una famiglia e avere dei figli. Questo quello che avrebbe voluto mio padre da me. Ed quello che cercher di fare. Anche se mi rendo conto che non sar facile. Nata in Marocco, di religione islamica, Ibitzen comunque pienamente integrata a Viareggio. Sorride quando snocciola un delafia che quasi un marchio di fabbrica. Poi aggiunge: Mi piace il Carnevale, ogni hanno mi maschero insieme agli amici e vado a far festa con loro. Amo questa citt e voglio rimanerci. Anche se fra qualche giorno torner nuovamente in Marocco per restarvi per un breve periodo: Purtroppo mia nonna sta male e voglio stare al suo fianco per un po di tempo. Ibitzen, nellesplosione che ha distrutto via Ponchielli, ha perso tutto. Dalla casa dove abitava in affitto con tutta la famiglia, fino alle cose pi semplici di ogni giorno. Adesso Ibi ha bisogno di tutto lancia un appello lassessore al sociale, Vittorio Fantoni e allora faccio appello a chi volesse aiutarla a contattare anche telefonicamente il Comune e dare la propria disponibilit. Ha bisogno di una bicicletta o di un motorino per muoversi, di un computer, ma anche di vestiti e scarpe. Per lei stato fatto molto, ma possiamo fare ancora moltissimo.
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DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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STUPRI DI ROMA
VAGNI LIBERO
Volontario toscano era prigioniero nelle Filippine
MUORE A 18 MESI
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CLIMA
Lesperto: meno pioggia? Non vero
Viareggio. Quattordici ustionati gravi lottano negli ospedali. Ieri i funerali di Sara Orsi
VIAREGGIO. Alla boutique Hugo Boss di via Stagi a Forte dei Marmi ieri il negozio rimasto chiuso tutto il giorno. Alessandro Farnocchia, 45 anni, ventiquattresima vittima di questa strage senza fine, era il responsabile del punto vendita. Fin dalle prime ore dopo la tragedia le sue condizioni erano date per disperate. I medici avevano fatto capire che le speranze che potesse salvarsi erano prossime allo zero. una strage senza fine. Negli ospedali lottano quattordici feriti, ustionati gravi. E ieri una grande folla ha detto addio a Sara Orsi, a Torre del Lago. VECOLI IN CRONACA
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Precipitano su un ostello
Ultraleggero gi per festeggiare gli sposi: un ferito grave
SUVERETO. Un ultraleggero con due persone a bordo precipitato ieri nel tardo pomeriggio su un ristorante nei boschi di Montioni dove si stava per festeggiare un matrimonio: uno dei due grave, laltro praticamente illeso. La coppia ha lanciato un mazzo di fiori sugli sposi ma il fascio finito in un rotore e lo ha bloccato facendo cadere il velivolo. A PAGINA 12
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PRIMO PIANO
LA STRAGE DI VIAREGGIO
Crepet: un trauma che mette i pi piccoli davanti alla realt della morte
Adrian Mutu tra i protagonisti della partita di marted allo stadio dei Pini
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ca quattro anni, facendosi conoscere ed apprezzare sia dai clienti che dai colleghi che lavoravano con lui. Era un ragazzo in gamba, su cui fare affidamento, ricorda Massimo Rebecchi. Alcuni anni fa gli era poi caUna delle immagini simbolo della strage: il cartello Viareggio e la fiamma dellincendio
L1VPOM...............13.07.2009.............00:42:50...............FOTOC24
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BATAVIA
Strage. Disegni, pupazzi e lettere spazzati via. Contestazione, poi fiori e scuse dal Comune
Turisti pendolari: ormai la vacanza Scandalo a Viareggio, rimosso il giardino del pianto dura un weekend
Due giorni e a casa: nel mese di luglio non era mai successo
VIAREGGIO. Il grande esodo iniziato, ma anche terminato 48 ore pi tardi. Questo luglio 2009 verr ricordato per il record del pendolarismo del mare: tra il venerd pomeriggio e il sabato mattina le citt si svuotano e le spiagge si riempiono; trovare un ombrellone diventa unavventura. Ma da luned il tutto esaurito diventa nuovamente un miraggio. C.BARTOLI A PAGINA 5
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TOUR DE FRANCE
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TARBES. Una lunga fuga di 130 chilometri, la scalata del mitico Tourmalet, una volata risolta per pochi centimetri, con Franco Pellizotti beffato da Pierrick Fedrigo. Ma la notizia della 9a tappa che il toscano Rinaldo Nocentini riuscito a mantenere la maglia gialla. NELLO SPORT
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TOSCANA
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Da sinistra: il giardino dopo essere stato spogliato dagli addetti alla raccolta di rifiuti; uno dei cartelli di protesta appesi alla recinzione; la gente, arrabbiata e addolorata, recupera disegni, lettere e pelouche dai cassonetti. Sotto: tutti insieme si ricostruisce il memoriale in ricordo delle vittime (Foto Paglianti)
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IN BREVE
SI ERA PERSO PER STRADA
A MONTEVARCHI
Borgo Carige, 05/07/2009 Oggetto: Avviso di Convocazione Assemblea generale ordinaria dei Soci. I Soci della CANTINA DI CAPALBIO Soc. Coop. Agricola a R.L. in liquidazione volontaria, con sede in Borgo Carige (GR) - Via Pedemontana 35, sono invitati ad intervenire allASSEMBLEA ORDINARIA che avr luogo marted 28/07/2009 alle ore 05.00 in prima convocazione e Mercoled 29 luglio 2009 alle ore 17.30 in SECONDA CONVOCAZIONE, PRESSO la sede sociale della Cooperativa per discutere e deliberare sul seguente: ORDINE DEL GIORNO 1) Lettura ed approvazione verbale seduta precedente; 2) Dimissioni liquidatore Signor Enzo Rossi; delibere conseguenti. 3) Relazione dei Liquidatori in ordine alla stato della procedura di liquidazione. 4) Vendemmia 2009. 5) Varie ed eventuali. Vista limportanza degli argomenti posti allOrdine del Giorno, si prega di essere presenti e puntuali allorario. Il Collegio dei liquidatori Sig. Roberto Vanni - Sig. Daniele Moretti - Sig. Enzo Rossi
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La passerella subito dopo la tragedia NON C PI. Il moncone di passerella rimasto stato rimosso
di Roy Lepore
VIAREGGIO. Sabato notte stato rimosso anche lultimo troncone della passerella pedonale sulla ferrovia rimasta seriamente danneggiata nella terribile esplosione del 29 giugno. Dopo il sopralluogo da parte dei tecnici, che aveva evidenziato crepe e mancanza di sicurezza, stato deciso di demolire completamente il manufatto. Viareggio ha perso cos, in questa tragedia, uno dei pezzi storici della citt. Nei giorni scorsi sono state demolite le scale, prima quelle dalla parte di via Ponchielli e succesivamente quelle su via Burlamacchi. Sabato notte avvenuta la totale demolizione della passerella, dopo che la ditta Bettarini di Livorno aveva provveduto a puntellare la struttura in cemento armato per evitare che cadesse gi. Sabato via Burlamacchi stata chiusa al traffico per consentire in sicurezza le operazioni di demolizione. Le manovre degli addetti della ditta Bettarini, che si sono dimostrati dei veri professionisti, sono state seguite da decine di persone che, appog-
NELLARIA
Utilizzate tre enormi gru, sospeso il traffico in via Burlamacchi e lungo la ferrovia
IL CASO
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LA STORIA
A rimuovere le tracce della solidariet e del dolore (poesie, pupazzi, disegni dei bambini, fiori e piante) un addetto della cooperativa Crea Impresa - con la quale Sea ha un contratto di appalto - che avrebbe dovuto spazzare il marciapiede insieme a due dipendenti Sea e ad un altro lavoratore della cooperativa. E che, invece, ha fatto piazza pulita. Risultato: cittadini inferociti, compresi i tanti che hanno perso familiari, case o
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Strage di Viareggio. Gli ustionati non ce la fanno, si susseguono funerali e annunci di lutto
MISS A 50 ANNI
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PISA. Trionfo toscano al concorso Miss Mamma di Gatteo a Mare (Cesenatico). Miss Dolcezza una bionda con un fisico da top model (Anna Alongi, lucchese, nella foto) mentre Miss Fashion Raffaella De Vincenzo di Fornacette (Pisa): entrambe sono cinquantenni. LANINI A PAGINA 22
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Abitavano sotto la casa dei genitori di lei Moglie e suocera sono morte subito
Federico e Elena il giorno delle nozze con Emanuela Milazzo (morta) e Mauro Iacopini (ricoverato a Parma)
Federico ed Elena su un risci nuziale Federico in versione calciatore: era tifoso della Juve
Federico (con gli occhiali da sole) al lavoro al capolinea di Vaibus e con Elena il giorno delle nozze
di Claudio Vecoli
VIAREGGIO. Dovevano andare a pesca insieme, quel maledetto ultimo luned di giugno. Federico, quando il pomeriggio ha salutato gli altri autisti di Vaibus sul piazzale-parcheggio dei giardini DAzeglio, lo aveva detto a tutti quelli che si trovavano con lui. Stasera vado sul molo con Elena: se la pesca ci va bene, facciamo una cena tutti insieme a base di pesce. Invece quella sera Federico Battistini e Elena Iacopini sono rimasti in casa. In quellappartamento al numero 32 di via Porta Pietrasanta sotto labitazione dei genitori di lei che avrebbero dovuto lasciare a fine estate, quando si sarebbero dovuti spostare in una casa tutta per loro. Elena, 32 anni, morta sul colpo, travolta dal fuoco devastante del treno merci esploso. Federico, 32 anni compiuti due giorni prima della strage, rimasto ustionato in gran parte del corpo e da quella notte ha provato a lottare contro un destino che subito sembrato segnato. Ieri mattina - dopo quasi due settimane di agonia - anche lui si arreso, andando ad allungare il gi lunghissimo elenco delle vittime di questa tragedia senza fine. E raggiungendo cos la sua Elena in cielo. Federico ed Elena erano una coppia felice. Giovani,
Dopo due settimane di agonia, il marito della Iacopini morto ieri a Genova
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IL GIARDINO
IL MESSAGGIO
LA POESIA
Un altro giorno di dolore. La citt continua a soffrire per la tragedia della ferrovia
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I FERITI
OSPEDALE VERSILIA Marino Germani (dimesso) Massimo Gigliotti (dimesso) Ludovico Gigliotti (dimesso) Luigi Cordoni (chirurgia polispecialistica) Alvaro Lunardi (chirurgia polispecialistica) Leonardo Piagentini (pediatria) PISA CISANELLO Emanuela Menichetti (centro ustioni) Marina Galano (centro ustioni) Elisabeth Silva Teran Guadalupe (centro ustioni) PARMA Mauro Iacopini (centro ustioni) CESENA Claudia Frasca (grandi ustionati) TORINO Martin Malek (Cto rianimazione) Anna Chiara Maccarone (Cto grandi ustionati) Sabrina Lunardi (Cto grandi ustionati) MILANO Laura Galli (rianimazione) Marco Germani (centro ustioni) Ihsan Ulhyq (rianimazione) PADOVA Marco Piagentini (rianimazione)
Il 29 luglio una processione e una fiaccolata Da Giorgio Chiellini la maglia della Juve per onorare Battistini
LUTTO PER DUE. Roberta Calzoni e (a destra) Federico Battistini trasporti pubblici della provincia di Lucca - si fermeranno simbolicamente per un minuto. E il feretro di Federico sar portato a spalla proprio dai colleghi. Feriti stazionari. Ieri, fortunatamente, nessuna brutta notizia arrivata dai sei ospedali del centro-nord che ospitano i dodici ustionati pi gravi coinvolti nel rogo del 29 giugno. Le loro condizioni restano stazionarie, anche se per alcuni casi si nutrono purtroppo poche speranze. Fiaccolata. Mercoled 29, trentesimo giorno dalla sciagura ferroviaria, la parrocchia di SantAntonio, assieme a tutta la zona Pastorale di Viareggio, ricorder le vittime e vorr dare un nuovo attestato di solidariet alle famiglie duramente colpite. Tutti sono invitati a partecipare alla concelebrazione presieduta da padre Letiziano, parroco di SantAntonio, con la partecipazione di tutti i parroci, religiosi e diaconi della zona pastorale. Dopo la processione - spiega il vicario moderatore della zona don Dante Martinelli - con una processione-fiaccolata, raggiungeremo il luogo del disastro per un momento di pi intenso raccoglimento. Sottosegretario. Venerd alle 12 in municipio il sindaco Luca Lunardini ricever il sottosegretario Carlo Giovanardi. La maglia di Chiellini. Giorgio Chiellini, livornese, stella della Juventus e della nazionale, ha regalato la sua maglia della Juve alla famiglia di uno dei 26 morti della strage, Federico Battistini, tifoso bianconero, di cui oggi saranno celebrati i funerali. Parti civili. La devastante strage di Viareggio, che giorno dopo giorno ha visto drammaticamente aumentare il triste portato di morte e dolore, non stata causata da una calamit naturale. laffondo di Marco Montemagni, viareggino, consigliere
regionale. Ribadisco che le Ferrovie dello Stato non possono autoassolversi, cos come lo stesso livello politico. Tutte le pesantissime responsabilit dovranno essere rapidamente accertate e colpite. La Regione ha gi deciso di costituirsi parte civile. E necessario che tale decisione sia presa anche da tutte le altre istituzioni: Comune, Provincia, Governo. La comunit di Viareggio, sostenuta da tutto il Paese, esige verit e giustizia.
VIAREGGIO. Ora che si sono spenti i riflettori delle televisioni e della stampa nazionale, quella che stata ribattezzata la strage di Viareggio rischia di finire nel dimenticatoio. Paolo Biagini, consigliere provinciale del Sap (Sindacato autonomo di polizia), invita tutti a non abbassare la guardia. Perch chi stato colpito da questa tragedia rischia di sentirsi abbandonato giorno dopo giorno. E lancia un appello ai signori del mattone perch - dopo tanto aver preso da Viareggio - sappiano adesso restituire qualcosa a chi ne
Posso dire, non so, 80 mila 100 mila euro ad appartamento? E poco? E troppo? Non so. Se fosse possibile questa operazione potrei pensare che dopo la ricostruzione di quella che sar la nuova via Ponchielli questi appartamenti potrebbero diventare la soluzione dellemergenza casa, per gli sfrattati, per chi ne ha bisogno. Signori costruttori, fatevi avanti Non solo per lottizzare terreni agricoli che poi diventano edificabili. Una volta tanto fate un gesto che possa essere veramente degno di rimanere nella storia cittadina.
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LA CATASTROFE: RICOSTRUIRE
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Non ci sono parole.... Andrea Ronchi, ministro delle politiche europee, si toglie il casco fornito dai vigili del fuoco e lascia via Ponchielli. Sono venti giorni che qui non ci sono parole..., gli fa eco un cittadino che aggiunge: Sarebbe lora di cominciare a trovarle.... Il sindaco Lunardini fa da guida. Si accalora, racconta pezzi di vite che dalla notte maledetta del 29 giugno non ci sono pi. Il ministro ascolta, parla di evento unico al mondo, cita il collega Altero Matteoli che sta lavorando con grandissimo impegno morale e politico allinchiesta aperta dal ministero di cui titolare. Alla domanda sui 15 milioni che il governo Berlsconi ritiene possano bastare per Viareggio ferita, Ronchi per svicola: Stiamo lavorando, insieme al sindaco...vedremo.... Evidentemente non bastata la ferita lunga che attraversa Bottega nuova a convincere chi governa che da ricostruire non ci sono soltanto le case. La visita finisce, gli universitari del Pdl riuniti in citt in questi giorni lasciano dove una volta cera la passerella una bandiera italiana ed un mazzo di fiori. Tutto intorno, nella strada che non c pi, si rinnova un indicibile dolore, per dirla con lEneide. Tra le macerie spunta una carrozzina da neonato che, intatta, attende il suo piccolino. Anche i giochini attaccati sembrano fremere per tornare a suonare. Poco pi in l una valigia: piccola, dentro poche cose. Preparata per un viaggio che non doveva essere lultimo di una vita. Gli squarci nelle case violano unintimit che si fa fatica a guardare. La tenda della cucina, colorata. I cuscini tipici del Marocco, tra le rovine di casa Ayad, l dove hanno perso la vita Mohamed, sua moglie Aziza, la piccola Iman e suo fratello Hamza. Ma perch successo tutto questo?. Il foglio con le scritte in pennarello colorato appeso ai pannelli sotto i gazebi che il Comune ha fatto installare allinizio di via Porta a Pietrasanta. La firma quella di Alessia Giannecchini e Sara Manfredi: nomi e cognomi cui obbligo dare una risposta. Perch, il monito vergato da FOTOGRAMMI. Il ministro Ronchi sulla soglia di una casa distrutta; a lato, carrozzina tra le rovine
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La politica torna in via Ponchielli Tra gli oggetti della vita che non c pi
LA STRADA CHE NON C. Qui e sotto, due immagini di via Ponchielli oggi Nicola, cari signori che leggete, in questa strage siamo tutti coinvolti. Anche chi passato di l senza essere viareggino. Edoardo con il pap in viaggio dalla provincia di Treviso - si legge tracciato in celeste, segno tangibile di solidariet oltre le barriere geografiche -: con tanto affetto per ricordare chi non c pi. Nella disastrata via Ponchielli: come scrive Irene, firmandosi una sfollata, nel dedicare il proprio pensiero ai miei vicini di casa.
VIAREGGIO. Appuntamento il 29 luglio sul binario uno della stazione a partire dalle 21 fino allora in cui lorologio non scandir le 23,50, ora della strage del 29 giungo scorso. Il tam tam per lappuntamento gi in moto, dopo lassemblea di marted sera al Dopolavoro ferroviario indetta da quella che - stato deciso - si chiamer Assemblea 29 giugno. Ci saranno i ferrovieri della Toscana, ma anche le associazioni di cittadini e lavoratori che danni si battono per la sicurezza del trasporto ferroviario e del lavoro lungo i binari. E tanti viareggi-
LAPPUNTAMENTO
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loro che usufruiscono della ferrovia o abitano nei pressi di questultima. Il momento delle passerelle pubbliche terminato ed lora delle risposte vere e tangibili. Evitando che il rimpallo delle responsabilit fra gli enti pubblici, gi visto in tante altre occasioni, finisca per far pagare il conto ai singoli cittadini e alle loro famiglie. Ed infine. la domanda che molti cittadini si fanno e che lassemblea raccoglie: stata fatta una relazione Arpat su quanto si respirato nella notte della strage e su quanto ancora si leva nellaria?. D.F.
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II
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chielli, via Porta Pietrasanta, lungo il muro della ferrovia dietro il supermercato Pam per raggiungere lo spazio verde di largo Risorgimento. Lo scoppio e le fiamme potrebbero averlo investito allintersezione tra via Ponchielli e via Porta Pietrasanta, l dove si scatenato lin-
ferno che ha distrutto case e vite. La notizia della conferma arrivata dallesame del Dna stata data ieri sera al fratello di Andrea, Silvano, direttamente dal dirigente del commissariato Leopoldo Laricchia che ha annunciato: Riprenderemo le ricerche per ritrovare il corpo di An-
drea Falorni. Che solo il mercoled precedente alla strage era scampato, sul luogo di lavoro, ad una fortissima scarica elettrica. E con amici e parenti aveva festeggiato la vita. Che un treno carico di Gpl, nel giro di qualche ora, gli avrebbe strappato in una calda sera di inizio estate.
IL MOTORE NEL CUORE. Tanti messaggi nel giardino del pianto per lo Scarburato e Pulce. Gli amici di sempre si costituiranno in club motociclistico e raccontano: era da sempre il loro sogno
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La famiglia Iacopini-Battistini quattro anni fa, nel giorno delle nozze di Elena e Federico
Nellesplosione erano gi morte la moglie Emanuela e la figlia Elena I funerali forse gi domani mattina
VIAREGGIO. Dopo due settimane e mezzo di lenta, terribile agonia, si arreso anche Mauro. Adesso della famiglia Iacopini che abitava al numero 32 di via Porta Pietrasanta padre, madre, figlia e genero non esiste pi nessuno. Tutti morti. Sterminati dal vagone-cisterna di Gpl deragliato la notte del 29 giugno. Un massacro centellinato nel tempo, come se il destino avesse voluto riservare ai familiari e agli amici della famiglia un ulteriore supplemento di dolore. Mauro Iacopini - sessantanni compiuti il 15 maggio scorso - era il padre di Elena, la prima vittima della famiglia. Geometra, impiegato fino a non molto tempo fa in una ditta di edilizia, aveva la passione delle auto depoca. Sposato con Emanuela Milazzo, 63 anni, la notte del 29 giugno si trovava nella sua casa di via Porta Pietrasanta insieme alla moglie. Nellappartamento ricavato sotto di loro, invece, vivevano la figlia Elena e il marito Federico Battistini, entrambi trentaduenni. Alle 23,50 di quel maledetto luned erano tutti in casa. Elena, Federico ed Emanuela, nel tentativo di fuggire via, sono stati travolti dallesplosione, ustionati gravemente in gran parte del corpo. Mauro - secondo quanto stato possibile ricostruire - invece no. In difficolt nelluscire dallabitazione, era rimasto in qualche modo intrappolato al suo interno. Sembrava essere
LA STRAGE
Le sue condizioni non erano gravissime: poi nelle ultime ore peggiorato Ieri mattina poco dopo le 11 il decesso
dizioni. Fino al decesso, avvenuto ieri mattina pochi minuti dopo le 11. Come detto, Mauro Iacopini ha perduto nella tragedia tutti i suoi familiari pi stretti. La prima stata proprio la figlia Elena, che quattro anni fa aveva accompagnato allaltare. Lei, quella che considerava la luce dei suoi occhi, praticamente morta sul colpo. Qualche giorno dopo se ne invece andata la moglie Emanuela, ricoverata in condizioni disperate allospedale di Carrara. Pochi giorni fa invece toccato a Federico Battistini, il genero, ricoverato al centro ustioni di Cisanello. Rimasto solo, forse Mauro ha deciso che non valeva pi la pena lottare. E si arreso. Domani (forse al mattino) i funerali. Poi la famiglia Iacopini si ricongiunger altrove. Claudio Vecoli
Luned scorso era deceduto anche il genero Federico Battistini Ora della famiglia non resta pi nessuno
I FERITI
L1VPOM...............18.07.2009.............01:13:30...............FOTOC24
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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Strage di Viareggio. Seimila mq di distruzione vicino ai binari. Oggi altri due funerali
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Servizio a pagina 25
Il 22 luglio cucineranno per voi al ristorante Golden di Rosignano i sei lettori vincitori del concorso Sono aperte le prenotazioni
CARRARA. Il cellulare squilla. La moglie chiama il marito uscito in barca a pesca come tante altre volte. Ma le risponde un ufficiale della capitaneria. La notizia da gelare il sangue: luomo, 48 anni, disperso nel Golfo di Spezia. Dopo ore ricerche il suo corpo stato ritrovato ieri pomeriggio vicino a Punta Bianca. Mistero sulle cause della morte: la barca del pescatore gi priva di guida laltra sera aveva colpito uno yacht in piena velocit. A PAGINA 12
MILANO. Barcellona e Inter hanno raggiunto un accordo di massima per lo scambio di Ibrahimovic con Samuel Etoo. Per i nerazzurri un vero terremoto. A PAGINA 15
PONTEDERA. Sembra incredibile ma successo davvero in superstrada, vicino al cantiere dei mille disagi, tra Pontedera e Santa Croce. La scorsa notte il Tir di un trasporto eccezionale ha abbattuto circa 700 delimitatori di corsia che erano posizionati sullunica carreggiata in cui possibile la circolazione, lungo i sei chilometri interessati dai lavori. Le conseguenze non sono mancate. A parte i pericoli a cui sono stati esposti gli automobilisti e i danni causati allimpresa, ci sono state immediate conseguenze per il traffico. Ieri mattina alle 7 quando gli operai si sono resi conto che nottetempo qualcuno si era divertito a fare strike con i birilli si sono rimessi subito al lavoro ma si formata una coda di oltre 5 chilometri. CHIELLINI A PAGINA 13
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TOSCANA
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DOPO LA STRAGE
Vive con la nonna materna e gli zii. Il babbo ieri stato operato per la quarta volta a Padova
IL DOCUMENTO
Max, il cane che ha salvato Leonardo Piagentini (foto Paglianti) so dallarmadietto i pigiamini e i piccoli oggetti che i parenti pi stretti erano riusciti a strappare da sotto i calcinacci della sua casa e li ha messi in valigia. Prestando particolare attenzione alla maglia dellInter che il suo idolo Marco Materazzi gli ha personalmente portato in ospedale la settimana scorsa. Ora Leonardo sta bene. In realt non mai stato in pericolo di vita, visto che un materasso lo ha protetto dalle fiamme e dai detriti al momento dellesplosione. E visto che il golden retriever Max, un angelo a quattro zampe addestrato a scavare fra le macerie, ha fatto in modo che quella notte maledetta i vigili del fuoco potessero individuarlo prima che passasse troppo tempo. A tenere in apprensione, di lui, non sono per le condizioni fisiche. A preoccupare chi sta intorno a Leonardo come riuscir a superare il tremendo trauma di una mamma e di due fratellini che non ci sono pi. E di un pap che ancora lotta fra la vita e la morte (ieri ha subito la quarta operazione alla cute da quando ricoverato a Padova). Leo ora sa. Sa tutto. Sono stati i familiari, su consiglio degli stessi psicologi, a spiegare con la massima delicatezza possibile quanto accaduto. Prima gli hanno detto di Luca e Lorenzo, i due fratellini di cinque e due anni. E lui, il soldatino coraggioso, ha preso un foglio bianco e alcune matite dai colori
Andrea, Maria Luisa e gli altri Sulla petizione alle Ferrovie le firme dei martiri di via Ponchielli
VIAREGGIO. Chiedevano barriere antirumore ma anche un muro un po pi sicuro della palizzata in pietra lungo la ferrovia. Era lottobre di otto anni fa e gi abitavano in via Ponchielli Andrea Falorni e sua moglie Maria Luisa Carmazzi, insieme a Mario Pucci (tutti e tre morti nella strage del 20 giugno scorso), a Laura Galli ancora ricoverata a Milano in gravi condizioni, a Maria Lucatelli che in quella notte maledetta ha perso casa e negozio, alla famiglia Germani che conta due feriti. Ci sono le loro firme in calce alla raccomandata inviata a Firenze, spettabili Ferrovie di Stato, e rimasta senza risposta. Per due volte, ricorda lex presidente della circoscrizione, Stella Del Carlo, ho scritto alle Ferrovi. Ma anche la circoscrizione non ha avuto alcun riscontro. I residenti avevano paura e chiedevano una barriera di sicurezza e anti rumore, maggior pulizia lungo i binari morti, sorveglianza e manutenzione della passerella pedonale. Passerella che avrebbe gi dovuto essere abbattuta nel 2005 e che, invece, quattro anni dopo era ancora l per essere distrutta dal fuoco del disastro in notturna. La ferrovia tiene il terreno in prossimit della strada in totale abbandono, scrivevano Gian Franco Lucatelli e gli abitanti di via Ponchielli qualche tempo dopo. Stesse firme in calce e missiva inviata allallora sindaco Marcucci, alla circoscrizione alla redazione del Tirreno. Siamo nel 2004 e agli altri residenti nella strada che oggi non c pi si aggiunto anche Massimo Gigliotti, luomo rimasto ferito ma scampato alla morte per il sangue freddo di una fuga sui tetti con il piccolo Ludovico, 17 mesi, in braccio e la moglie Valeria. Da uno squarcio di quella che una volta era casa sua, al civico 28, si intravede oggi - quasi intatta - la carrozzina blu del bambino. Avevano paura i residenti di via Ponchielli. E con loro anche mamma Stefania Maccioni che da un anno tentava di vendere la casa in cui morta con i figli Luca e Lorenzo. Paura perch, scrivevano i fantasmi della strada spazzata via, tra abitazioni e strada ferrata la distanza breve e i treni passano numerosi nellarco delle 24 ore. Donatella Francesconi
Lo chiamano il soldatino coraggioso: aveva regalato un suo disegno commovente al presidente Napolitano
stiero e in particolare nella zona di Bondano, a bordo di biciclette e scooter. E alla fine sono riusciti a prendere in flagrante le due ragazze che non avevano precedenti penali e che, una volta accompagnate in caserma, non hanno spiegato i motivi per cui decidevano di compiere i furti, ma hanno ammesso le loro responsabilit, consegnando borse, cellulari e oggetti vari, frutto di furti precedenti. Le due insospettabili ragazze stavano gi per essere acciuffate alcuni giorni fa, ma erano riuscite a sfuggire per un soffio.
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UN ANGELO A 4 ZAMPE
Notte del 29 giugno 2009
Max, golden retriever di due anni e mezzo, indica ai vigili del fuoco dove cercare il piccolo Leonardo, 8 anni, travolto dall'esplosione nella sua casa
LA SCHEDA
di Chiara Sillicani
n giorno Max e Leonardo si incontreranno. Un golden retriever e un bambino. Chiss se il piccolo Leonardo Piagentini, dimesso gioved sera dallospedale, dopo aver perso la mamma e i due fratellini, si ricorda di quel cane che non se ne andava dalle macerie la notte tra il 29 e il 30 giugno. Non muoveva le zampe di un centimetro. E abbaiava. Forte. Perch al piano di sopra di quella casa sventrata cera qualcuno che aveva bisogno di aiuto. Si voltava di tanto in tanto a cercare il viso di Giancarlo Zoppi, il suo padrone, perch insistesse con i soccorritori. Perch, Max ne era certo, il piccolo Leonardo era l. notte fonda quando a casa Zoppi, a Massa, squilla il telefono: Viareggio va a fuoco e la Misericordia di Forte dei Marmi chiede aiuto a Giancarlo, volontario da anni, e al suo cane. Un secondo per vestirsi e di corsa a Viareggio, alla sala operativa dei vigili del fuoco. Poi, l, allinferno: in via Ponchielli. Non siamo intervenuti subito - racconta Giancarlo - perch i pompieri hanno valutato che la situazione fosse pericolosa. Tratti sicuri, corporatu-
PGLIANTI
Ha indicato dove cercare e i vigili del fuoco si sono fidati Aveva ragione
sogno di voi. Fuori un vigile del fuoco e con lui il nonno di Leonardo. Disperato. Il pompiere si fida di Max. Non ci sono pi scale, salire ancora difficile: Max non ce la fa. Il pompiere s. Ed esce, con un fagottino tra le mani. Il bambino vivo. Si salva dallesplosione che uccide la mamma e i fratellini. Il babbo Marco ancora combatte tra la vita e la morte nel reparto ustionati di Padova. Max e Giancarlo sono dal-
laltra parte della strada: vedono tutto, in silenzio e appartati. Un volontario non si espone mai, non mosso dal desiderio di notoriet, ma dalla fede e dalla volont di essere un uomo migliore. Anche Max vede e comprende, lui sa di essere utile agli altri, capisce quando fa del bene. Lo ha sentito anche quella notte. Max stanco e respira male: i suoi polmoni faticano, gli arti tremano, la lingua si gonfia. Ha respirato troppo gas tra le macerie, ma ha salvato Leonardo. Ora sta bene: Giancarlo si prende cura di lui ed tornato un cane normale di un uomo normale. Max nel giardino di casa, con Hali, dispotica e gelosa. Giancarlo al suo ambulatorio da dentista. Normali: Perch dare una mano non da eroi.
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LA LETTERA
LA CATASTROFE: PI SICUREZZA
PAGLIANTI
Nonostante questo - lintervento del comandante in consiglio - se per le cisterne negli stabilimenti c tutta una procedura specifica di sicurezza, per cui devono essere interrate o ricoperte di uno spesso strato di materiale che le protegga dalla fiamma, quelle che invece viaggiano non hanno queste protezioni. Non cos da noi, in Italia, ma cos ovunque. Vale a dire che in giro tra stazioni e abitazioni i bomboloni carichi di morte sono liberi di rotolarsene qua e l come accaduto in
via Ponchielli. Non retorica, ma la fotografia di quella notte e dei giorni di lutto e distruzione che da allora si susseguono. Di fronte ai quali, lincoraggiamento di Romano, bisogna metabolizzare. Un modo per farlo anche guardare oltre il non deve accadere pi che l finisce: Lincidente di Viareggio deve fare riflettere: normale? va bene cos? C una domanda che il mondo della sicurezza si deve porre: cosa dobbiamo fare perch non si abbia unaltra Viareggio? Cosa dob-
biamo fare perch i materiali che viaggiano siano sicuri? Occorre che ci sia un ripensamento complessivo della normativa sulla sicurezza dei trasporti. Lho scritto anche su una nota che ho mandato a Roma. Questa riflessione deve essere fatta a livelli pi ampi di quelli nazionali. Secondo me lItalia deve farsi capofila. Quelli che vogliono esaminare le norme di sicurezza oggi sono innanzitutto italiani e, lo voglio dire, viareggini. Non dobbiamo aspettare ancora una volta che ci sia qualche altro paese pi sveglio di noi che si metta l e faccia qualche norma che magari va bene sul loro territorio dove le ferrovie magari hanno molto spazio intorno. un ragionamento quello proposto da Giuseppe Romano in consiglio comunale che non pu essere rinviato. Per chi non c pi, per chi rimasto e deve ricostruire cose a spirito, per una citt ferita. E per quei vigili del fuoco che - ancora il racconto del comandante hanno lavorato dentro il fuoco di unintera strada in fiamme. Entrando e uscendo dalle abitazioni, per poi farsi bagnare dai colleghi, e poi tornare indietro in mezzo allincendio. Lavorando senza confusione, senza che nessuno si sia fatto male, sapendo fare le poche cose giuste e nessuna sbagliata. Tutta la sala in piedi e applaude, mentre Romano indica il caposquadra di Viareggio, Antonio Cerri, che non trattiene la commozione. Donatella Francesconi
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un set di guerra e comunque il pensiero si attivato. Adesso stanno chiudendo di nuovo il sipario sul triste spettacolo... ma non so se forse trovare un modo di lasciare un varco, una una finestra, la possibilit di avere un luogo di riflessione..... resto incerto sul da farsi e sul se farsi. mi ritorna in mente il cantiere del Wtc di New York, fu lasciato un tragico balcone di riflessione e addirittura una stazione del metro ripartita a 50 metri sotto la strada dentro il terribile foro chi arriva dal New Jersey scende dentro il foro... evidentemente ci si scontrer con tutte le normative di sicurezza del caso e non se ne far di nulla ma forse, mantenere uno spiraglio per alcuni mesi non farebbe male al ricordo. Giovanni Paoli
IL COMANDANTE. Giuseppe Romano, alla guida dei vigili del fuoco della provincia di Firenze
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IL TIRRENO
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III
LA PETIZIONE
LA CATASTROFE
Tutte le aziende lungo la strada del treno killer Dagli Stati Uniti ad Austria, Germania ed Italia
In casa nostra. Fs logistica d il via libera al convoglio e gestisce lordine dalla produzione alla distribuzione
na che hanno percorso i binari di tutta Europa sono stati 2440. Nella raffineria di Trecate stato caricato il treno deragliato a Viareggio nella notte del 29 giugno. A dare il via libera al convoglio, secondo quanto riportato dal portavoce della Sarpom (ingegner Lentini) al quotidiano la Stampa il primo luglio scorso, sono stati come sempre gli uomini di Fs logistica cui spetta il compito di suggellare il treno dopo un controllo a vista. Effettuato nello scalo di Novara Boschetto. Ferrovie dello Stato. In questa storia compaiono tre societ del gruppo Ferrovie dello Stato. Fs Logistica quella incaricata della spedizione. Nel sito www.ferroviedellostato.it si legge che lattivit si concretizza in servizi di deposito, handling, gestione degli ordini dagli stabilimenti di produzione fino al mercato di consumo della grande distribuzione organizzata. Nel caso del treno della strage, da Trecate a Gricignano. Le altre societ sono: Rete ferroviaria Spa, gestore dellinfrastruttura, responsabile esercizio ferroviario e dellammissione dei convogli al-
Allestero. Gatx Rail Europe ha sede a Vienna e manda in giro 20mila carri lanno solo nel Vecchio continente
LE CISTERNE. I contenitori del Gpl targati Gatx sui binari appena dopo la strage le ferrovie ha consegnato al ministro Altero Matteoli il 3 luglio scorso. Nel sito si legge che Junghental assicura ai suoi clienti standard di alta qualit e sicurezza del parco vagoni. Cima riparazioni. lofficina di Bozzolo (Mantova) che ha sostituito sul carro poi deragliato la sala montata arrivata dalla Germania. Esiste dal 1986, ha un capitale sociale di 3 milioni e mezzo, lavora per Trenitalia. Aversana petroli. La societ di Casal di Principe (Caserta) aspettava il treno carico di Gpl. Fa parte di un gruppo con 150 dipendenti e 100 milioni di fatturato annuo. Alla guida c Giovanni Cosentino, fratello del sottosegretario alleconomia Nicola Cosentino (Pdl). In unintervista al Corriere della Sera del 2 luglio scorso Giovanni Cosentino spiega che il contratto con Fs logistica ci solleva da ogni responsabilit. Dunque c almeno una persona che sa cosa contengono gli impenetrabili testi in tedesco...
MORETTI (FS)
la rete; e Trenitalia Spa, che sul treno deragliato aveva personale e locomotore. Gatx. Gatx Corporation, con sede negli Stati Uniti a Chicago, si definisce (fonte il sito www.gatx.com) leader nel noleggio di vagoni ferroviari. La societ serve Nord America ed Europa con 165mila carri che, per il 61% sono vagoni cisterna. Solo in Europa ne circolano 20mila, per il 18% carichi di prodotti chimici e Gpl. Nel 2008 le entrate per leasing della Gatx Rail Europe (di cui fa parte la Gatx Rail Austria GmBH)
hanno sfiorato i 54 milioni di dollari. Junghental Waggon GmBH. lofficina meccanica, con sede ad Hannover, che ha revisionato la sala (insieme di ruote ed asse) poi istallata sul carro che deragliato. Dal sito www.gatx.eu si apprende che lazienda una consociata (il termine inglese subsidiary) della Gatx Rail Germany GmBH. Non unofficina qualsiasi, dunque, anche se di questo delicato ruolo non c traccia nella relazione che lAgenzia nazionale per la sicurezza del-
IN BREVE
IL CONCERTO-EVENTO IL 19 ALLO STADIO ANCHE PINO DANIELE. Anche Pino Daniele, con Antonello Venditti, Andrea Bocelli, tanti altri cantanti famosi e (forse) Sting, sar al concerto di beneficenza il 19 allo stadio, con tanti duetti con Zucchero. RACCOLTA FONDI IL TIRRENO NON CENTRA CON QUEI VOLANTINI. Nei giorni scorsi sono comparsi in pi punti della citt alcuni volantini, affissi per una raccolta fondi a favore delle vittime della strage; nei volantini citato impropriamente il nome del nostro giornale, che, precisiamo, non coinvolto in alcun modo nelliniziativa.
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VIAREGGIO
III
29 giugno. Il direttore Chiovelli: non abbiamo ancora avuto accesso ai pezzi sequestrati
PROTAGONISTA. Lingegner Alberto Chiovelli, direttore dell Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria
vora, come Maria che sindacalista Orsa e non molla un secondo. Ci mancano elementi tecnici fondamentali per dire lultima parola su come andata a Viareggio il 29 giugno scorso. Chiovelli lo ripeter pi volte nel corso di un incontro nel quale pi volte s ritrovato alle corde, almeno emotivamente. La strage sicuramente poteva essere evitata, dice Chiovelli. Abbiamo bisogno di anda-
re ad analizzare tutte le parti degli assali che non sono state accessibili fino ad oggi. Il materiale sequestrato dalla Procura di Lucca, diretta da Aldo Cicala, ancora inaccessibile. Il passaggio fondamentale - continua il direttore dellAnsf - sar poter accedere ai pezzi sotto sequestro per effettuare le necessarie analisi di laboratorio. Unidea dei tempi in cui ci potr avvenire non c, ammette Chiovelli. Ma lipotesi pi
probabile che lAgenzia sia presente, con i propri tecnici probabilmente esterni allAnsf, proprio alle prove irripetibili che la Procura dovr disporre. In quel momento una delle prove fondamentali da eseguire sar quella che consentir di risalire nel tempo al momento in cui si creato il problema sullassale che avrebbe portato prima allo svio, poi alla rottura dello stesso, ed infine al disastro di via Ponchielli.
FACCIA A FACCIA
to in evidenza un elemento gi sottolineato allindomani del disastro: Non stiamo parlando di traffico internazionale, nel caso del treno che la Gatx trasportava Gpl da Nord a Sud. Perch se vero che i carri coinvolti nella tra-
incidente) lAgenzia nazionale venuta a sapere cose che non sapevamo. In relazione alle problematiche connesse con quella categoria di assi. Da qui i provvedimenti restrittivi per la circolazione di alcuni carri presi fin da subi-
VIAREGGIO. Al Grand Hotel Royal, dal 16 al 18 aprile, tornano le inchieste pi coraggiose degli ultimi dodici mesi, premiate come ogni anno dallUnione nazionale cronisti italiani. E il premio cronista Piero Passetti 2010, che questanno spegne trentacinque candeline, sei delle quali profumano di salmastro. Questo, infatti, il sesto anno che vede il prestigioso premio a Viareggio. Complice una cronista davvero salmastrosa, come la definisce in conferenza stampa il presidente della Fondazione Carnevale Giovanni Maglione:
sma. Quattromila carrette esauste che circolano sulla rete nazionale con numeri di telaio taroccati. Al 29 giugno dedicato anche il convegno Viareggio: la strage dimenticata. Il silenzio sugli innocenti, sabato 17 alle ore 16. Da non perdere lincontro con Vladimiro Zagrebelsky sulla libert di stampa, venerd 16 alle 19. La consegna dei premi avverr sabato 17 alle 11. Gli appuntamenti sono tutti a ingresso libero, nei saloni del Grand Hotel Royal, sul Lungomare. Ilaria Lonigro
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MASSIMOSESTINI
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IL TIRRENO
TOSCANA
15
La notte maledetta ricostruita minuto per minuto: non andava neppure il telefono per chiamare il 113
ferita. La larghezza del taglio, nel punto in cui tutto cominciato, dir se limpatto stato con il picchetto, con lo scambio distrutto nello svio, o con qualsiasi altro elemento presente sui binari in quei tragici minuti.
Quando un ferroviere con tutta la stazione di Viareggio sulle spalle chiama disperato Pisa per raccontare che sta bruciando tutto, che bisogna avvertire i vigili del fuoco, ma che lui non in condizione di chiamare neppure il 113 perch il telefono non funziona. Con tre minuti di discrepanza tra le conversazioni telefoniche e le riprese delle videocamere. Come conferma la prova incidentale disposta da Rfi che, per, nel chiudere linchiesta non spiega perch. Donatella Francesconi
Il pezzo di controrotaia piegato a zampa di lepre che secondo le Ferrovie avrebbe provocato lo squarcio nella cisterna
LOMBARDIA:
Milano
- viale Certosa - via Feltre - via delle Forze Armate - viale Jenner (ang. via Legnone) - via Lorenteggio (ang. via Bisceglie) - via dei Missaglia - via Novara - piazza Ovidio - via Palizzi (stazione F.S. Certosa) - viale Papiniano - viale Piave - via Ripamonti (ang. via De Angeli) - via Rubattino (ang. via Pitteri)
- via Solari (ang. via Bergognone) - viale Suzzani - viale Umbria (ang. via Tertulliano) - viale Vigliani - via Washington - viale Zara
Saronno (VA)
- via Novara (alla Rotonda Lazzaroni)
PIEMONTE:
Castelletto Ticino (NO)
- via Sempione (loc. Tre Strade)
Bergamo
- via Corridoni - via San Bernardino
Tortona (AL)
- corso della Repubblica
Pescia (PT)
- viale Marconi (ang. viale Garibaldi)
- localit Timoline, via Roma - viale della Repubblica (ang. via Brescia)
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IL TIRRENO
VIAREGGIO
III
PAGLIANTI
DIECI MESI DOPO. Le immagini della protesta davanti alle telecamere di Striscia la notizia
La strage. Linviato di Striscia denuncia: il dolore dei parenti? Urla nel silenzio
VIAREGGIO. Lodore lo stesso di dieci mesi fa. Prende alla gola, appena imboccata via Ponchielli. Mura, polvere, terra smossa: tutto sa ancora di acre. Fa ancora male percorrere quella strada lungo la ferrovia. I passi sono pesanti, lenti. I parenti di chi ha perso la vita quella maledetta notte sfilano in silenzio, sotto locchio attento delle telecamere di Striscia la notizia. Gimmy Ghione, ormai, conosce tutti per nome. la terza volta che incontra i familiari di chi non c pi e, insieme a loro, le persone che hanno perso case, attivit produttive, pezzi di vita personale. Se questa battaglia per la giustizia durasse cinquantanni, e tutti speriamo che cos non sia - assicura - per cinquantanni Striscia star dalla parte di queste gente. Gente che chiede la verit. E lo ribadisce a microfono acceso: Fuori i nomi. Ma quelli giusti. I responsabili con la R maiuscola. Il pensiero alle Ferrovie dello Stato, che oggi sembrano gi fuori dallinchiesta: Ma questi binari di chi saranno mai?, lo stesso Ghione a commentare cos raccogliendo lo spirito che respira tutto intorno. Poco dopo anche
LE RISORSE
Le risorse a disposizione del commissario governativo ammontano oggi a 20 milioni e 460mila euro. Cos suddivise. 15 milioni: dalla Protezione civile nazionale con ordinanza del presidente consiglio dei ministri 3800/2009. 2 milioni: dalla Regione Toscana 1,5 milioni: da ordinanza della presidenza del consiglio dei ministri 3834/2009. 500mila euro: dal consiglio regionale toscano. 1 milione e 450mila euro: dai gruppi parlamentari del Pd attraverso decreto del ministero delleconomia. Sono divisi in 3 annualit, dal 2009 a 2011. Il commissario in attesa dellerogazione. 10mila euro: dal collegio dei geometri.
PAGLIANTI
Le ruspe in via Ponchielli per eliminare alcune strutture il sindaco Lunardini non si trattiene pi e quasi grida: Qui ci sono trentadue bare che chiedono giustizia. Fuori i nomi dei responsabili. Quelli veri. Trentadue facce, in foto, unite a quelle dei vivi che da dieci mesi parlano per loro. Per Iman, riccioli neri e aria un po imbronciata, stretta alla sua mamma Aziza che appoggia la guancia sulla testa della piccola. Per le facce belle di Sara ed Emanuela, per Elena e Federico nel giorno delle nozze, per Antonio il fornaio, aria di uno che rimasto un ragazzo nel cuore. Per i bambini di Stefania: non ce lhanno fatta i piccoli e neppure la loro mamma. Per la rabbia di Leonardo che sopravvissuto, per il dolore di suo padre Marco che per mesi ha lottato tra la vita e la morte. Per quelle che Ghione chiama le urla nel silenzio.... Passa sempre la retorica, anche tra noi.... una delle zie delle sorelle Mazzoni, Ilaria e Michela, ad esordire cos. Sullo sfondo di un parco giochi che chiss quando torner ad accogliere corse e strilli di bambini. una frase che pesa. Perch dopo le lacrime si sente che ora il momento della rabbia. Che cresce. Anche in chi, come Antonio Lunardi, fino ad oggi ha tenuto toni pi che civili. A dieci mesi dalla strage
Lindagine interna. In una nota la societ del gruppo Fs riporta il percorso della commissione interna e chiarisce la propria posizione
PAGLIANTI
La cisterna rovesciata ni. Da tale data non emerso alcun nuovo elemento che possa ragionevolmente porre
PAGLIANTI
PAGLIANTI
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IL TIRRENO
PRIMO PIANO
Piagentini ha perso moglie e due figli, gli rimasto solo il piccolo Leonardo Insieme sono andati alla finale di Champions
LA CONTESTAZIONE
Matteoli e Moretti in cima alla lista degli indesiderati dai parenti delle vittime
VIAREGGIO. Leventuale presenza del ministro per le infrastrutture Altero Matteoli e dei vertici delle Ferrovie alla commemorazione della strage di Viareggio sgradita. Lo hanno comunicato ieri mattina i familiari delle vittime del disastro del 29 giugno scorso ed i comitati cittadini nati dopo la strage. A Matteoli chi ha perso i propri cari travolti dal Gpl in fiamme contesta lassenso del Governo alla riconferma di Mauro Moretti nel ruolo di amministratore delegato del Gruppo ferrovie dello Stato. Nel giorno in cui si comme-
PAGLIANTI
cia di Lucca, Stefano Baccelli, gi nella giornata di venerd aveva annunciato di rinunciare allintervento. Mentre il ministro Matteoli aveva rassicurato il sindaco: ok alla presenza ma senza parlare. La ferita resta tutta aperta
tra Viareggio e le Ferrovie: Se avesse chiesto di essere presente il presidente della Repubblica - spiegano i familiari delle vittime - avremmo detto no, grazie. Per loffesa nei nostri confronti della nomina di Moretti a cavaliere
LORENZOGORI
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DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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VIAREGGIO
Controffensiva dello Stato in tutta Italia. Stop al riciclaggio ma il tesoro finito in Asia irrecuperabile
CHINATOWN E DINTORNI
"Caino"
Strage un anno dopo. Negozi chiusi, bandiere a lutto: corteo fino a via Ponchielli
OGGI IN OMAGGIO IL CD
"io ci sar"
dell'Associazione Onlus "Il mondo che verr" cantano Paolo Vallesi e Francesco Gabbiani
Le tombe dei bambini morti in via Ponchielli con i pupazzetti a loro dedicati
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Caino
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FORTE DEI MARMI. Vertice Galliani-Allegri sul nuovo Milan in Versilia. Al centro dei colloqui il ruolo di Ronaldinho. Al mare Pirlo e famiglia (foto) e in arrivo Gattuso. BASILE A PAGINA 16
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Viareggio
e-mail: viareggio.it@iltirreno.it
La cerimonia dalle 20 allo stadio dei Pini. Il corteo, in testa i familiari delle vittime, muover alle 21,15 per arrivare in Via Ponchielli
23,51. previsto il passaggio di un treno che fischier per ricordare la tragedia Ammessi lumini e candele ma niente torce o fiaccole
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VIAREGGIO
MAFIA
STANGATA AUTOSTRADE
TARICONE
Addio guerriero migliaia di fan in lutto sul web
MERCATI IN CRISI
29 giugno 2010. Una folla immensa ha ricordato un anno dopo le 32 vittime della strage
"Caino"
in pi con Il Tirreno
COMPLICIT
VIAREGGIO. La citt non ha dimenticato e lo ha voluto dimostrare. Oltre 20mila persone hanno ricordato ieri sera il primo anniversario della strage di via Ponchielli, dove lo scorso anno sono morte 32 persone. Un corteo immenso ha attraversato la citt partendo dallo stadio dei Pini dove si svolta la cerimonia commemorativa per arrivare in via Ponchielli, sul luogo dove avvenuta la tragedia del treno carico di gpl che deragli al passaggio in stazione. Intanto ci sono nuovi sviluppi nellindagine sulle cause del disastro. A PAG. 3 ED IN CRONACA
IL SINDACO
acile profezia. Dopo la condanna in appello del senatore DellUtri i soliti noti faranno ancora risuonare la grancassa delle polemiche contro il concorso (CONTINUA A PAGINA 10)
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IL TIRRENO
PRIMO PIANO
Cerano anche i comitati di altre grandi tragedie: Linate, LAquila, Moby Prince
Viareggio pi che dolore sembra di cogliere proprio lansia: e ora? Che ne sar di noi, delle nostre vite, delle nostre case, dei nostri futuri? E gente senza terra, senza pi radici. Lucatelli, che non piange parenti morti, racconta: Ho perso la casa, il negozio e mi sono rimaste solo due biciclette. La prima casa pronta. Via Ponchielli rinascer: ma come? Ma quando? Il sindaco Luca Lunardini aveva promesso che alla fine del 2009 avremmo riavuta la nostra casa. Ad essere realistici le
PAGLIANTI
Viareggio non dimentica: il palco della cerimonia allo stadio Ora la stazione sono binari ostili. A via Ponchielli stanno erigendo un muro per difendersi e il fischio dei treni un colpo al cuore, la memoria che torna a sanguinare per quel 29 giugno di un anno fa. Gli abitanti dei due lati di via Ponchielli hanno avuto destini diversi, la sera della strage. Quelli con le case a sinistra, guardando verso la stazione e il mare, sono stati travolti dal fuoco. Chi ci abitava non ha trovato scampo. Quelli sulla destra invece avevano unuscita di sicurezza sullAurelia. Lamuleto e i piatti. Sia a destra che a sinistra ci sono case annerite, calcinacci, scheletri. Dentro per ci sono ancora i segni di vite incenerite. La plastica delle persiane fuse, un amuleto rosso, due stampe appena sfregiate dal fuoco, i piatti da lavare, una macchina da cucire, scarpe, creme di bellezza, due biglietti ferroviari (Viareggio-Empoli), confezioni di latte, pentole con gli avanzi. I soffitti del numero 17 dove abitavano tra gli altri la famiglia di Ibi e Mario Pucci con la badante rumena sono incartocciati da cottura a 1600 gradi, dicono gli esperti. Qui abitavano Alessandro Farnocchia e Marina Galena, qui le sorelle Ilaria e Michela Mazzoni..., spiega Lucatelli. Ma il qui solo un pezzo di terra senza muri, solo mozziconi di parenti, come radici di denti, lasciano soltanto intuire abitazioni che non ci sono pi. Allinizio di via Ponchielli sono stati portati fiori e attaccate scritte. Una recita cos: A volte basta un attimo per cancellare una vita ma a volte non basta una vita per cancellare un attimo. In via Ponchielli nulla sembra poter cancellare la memoria e il dolore.
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Tanti cantieri per la ricostruzione e una sola casa pronta nella strada del dolore Noi sopravvissuti sempre con lansia
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Viareggio
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Oltre 20mila persone sfilano in ricordo dei morti Inchiesta: si indaga sulla vernice
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IL TIRRENO
VIAREGGIO
PICCOLE LUCI. Le candele, simbolo della manifestazione ma anche per gli occhi. Aderendo ad appelli venuti da pi parti tanti negozi (ma non tutti) hanno abbassato le saracinesche e spento le luci. Qualcuno ha deciso di rimanere chiuso per tutta la serata, altri solo per il passaggio del corteo. Le case del centro sono tappezzate di bandiere a lutto e lumini: gi nel pomeriggio erano iniziati i preparativi. Loredana Bisogni sulla soglia di una casa in via Mazzini: Devo accudire a un anziano e non ho avuto la possibilit di andare allo stadio o sfilare. Ma almeno un piccolo gesto mi sentivo di doverlo fare. Piccoli gesti, appunto. Come quello di Romina e Giosu, che hanno partecipato al
Il serpentone arriva a misurare due chilometri e mezzo Sui balconi delle case bandiere a lutto e centinaia di lumini
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Viareggio. Trentadue vittime e diciotto mesi dopo lesplosione del treno cisterna
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GIUSTIZIA E SICUREZZA
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a una dimensione europea il disastro ferroviario che il 29 giugno 2009 ha cancellato 32 vite a un passo dalla stazione di Viareggio. E la svolta - sotto Natale sembra quasi un regalo alla speranza e (CONTINUA A PAGINA 3)
In alto, la protesta dei familiari delle vittime; sotto, la notte della tragedia
LIVORNO. Uno scivolone costato caro: allimpiegata della Provincia caduta sulle scale della sede dopo aver inciampato: vertebre fratturate e trauma cranico. Ma anche alla Provincia: 485mila euro di indennizzo. A PAGINA 13
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STRAGE, LA SVOLTA
Un mese dalla strage, un mese di frasi dellamministraVIAREGGIO. Nellambito tore delle Ferrovie, Mauro dellindagine sul tragico inciMoretti. l8 luglio, il giorno dente del 29 giugno 2009 a Viadopo i funerali solenni. In reggio gli indagati di Ferrocommissione, Moretti parla vie attenderanno con serecos: Quando si verifica un nit gli esiti dellatto probaincidente per ciascuno di noi, torio. Sono passati pochi miallinterno di Fs, si apre un nuti dalla notizia dei trentotcalvario. Perch gi conosciato indagati, tra cui molti nomo il film a cui dovremo assimi illustri di Fs, e cos parla stere: sempre colpa nostra. la nota diramata dal Gruppo Il 23 luglio Moretti cos si di cui amministratore deleesprime: Quanto allincidengato Mauro Moretti (nella fote di Viareggio, il caso venuto). Ma qualcuno lo ha preceto fuori in maniera enorme duto. Visto che le agenzie di per il fatto che si spaccata stampa rimbalzano le poche, una cisterna, altrimenti non emozionate parole, di Daniesarebbe neanche passato alle la Rombi: lei che nella strage cronache. Poi, prosegue: ha perso la figlia ventunenQuando c un incidente, ne, chiede con forza che il presembra che caschi il mondo. sidente della Repubblica revoBisognerebbe anche razionachi lonorificenza di Cavalielizzare oltre lemozione del re del lavoro consegnata a momento che anche comMoretti il 18 prensibile. novembre Comprensiscorso. bile come le Alla sua vofirme che si ce si uniscoammucchiano quelle di no una dieManuela Gratro laltra, naiola, senacompresa trice del Parquella del retito democratico, e di Fabio gista Mario Monicelli. Il 13 Evangelisti, deputato toscano agosto le Ferrovie fanno sapedellItalia dei valori. Rivolgenre che Fs, ed in modo partidosi in aula al presidente delcolare lamministratore delela Camera, Gianfranco Fini, gato Moretti, si scusano ribaEvangelisti dendo che ha detto: I non volevafamiliari delno minimale vittime delmente smila strage avenuire quanto vano gi riaccaduto. volto un apNei mesi pello alla Presuccessivi, in sidenza delle vista del rinRepubblica novo dellinperch ci carico, faminon avvenisliari delle vitse. Oggi satime e Asrebbe davvesemblea 29 ro importangiugno mate che anche 29 giugno 2009: le fiamme nifestano a Il vagone cisterna deragliato Sfilano Ibi e i familiari delle vittime Labbraccio della citt I cantieri della ricostruzione da tutto il Roma, davanmondo polititi alla sede co proveniscentrale di se un segnaFerrovie. Poi le forte in tal lultimo atto, senso. appena qualFlash bache giorno do nel proprio letto o guar- tira dritto: continua a sostene- fa: la lettera al presidente delck. Dieci del mattino del 30 sicura. In realt guardando- sere per niente sicura. Si traccia qui la ferita mai dando la tv sul divano, o peda- re che non ci sono assicura- la Repubblica per chiedere giugno 2009. Mauro Moretti si in giro si vedono solo maceaffronta i giornalisti nella sa- rie, il fumo sui binari, le sago- cicatrizzata tra Viareggio e lando in tutta fretta per anda- zioni di Fs da mettere in cam- un incontro in cui spiegare le la di rappresentanza del Mu- me spettrali delle quattordici Mauro Moretti. Tra una citt re al lavoro. Basta un mese po, e ascoltato pi volte dal- ragioni del no al Cavalierato: nicipio. La nostra rete la cisterne in parte rovesciate e lamministratore delegato ed rivolta. In citt si raccol- lottava commissione del Se- I bilanci risanati dallAd di pi sicura dEuropa, dichia- lungo la ferrovia. E le facce di un colosso che attraversa gono le firme per chiedere le nato sembra proprio non riu- Ferrovie lo sono stati anche ra: Ho visto troppi sciacalli stravolte di una citt che si la vita di tutti, qualche volta dimissioni di Moretti, il cui scire a non far sanguinare la col sangue dei nostri cari. in giro che dicono che non svegliata scoprendo di non es- anche mentre si sta dormen- mandato in scadenza. LAd ferita Viareggio. ALTRO SERVIZIO a pag. 3
di Donatella Francesconi
PAGLIANTI
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LE REAZIONI
VIAREGGIO. I messaggi alla Casina dei ricordi, con le mani che tracciano parole di conforto, di protesta per il valierato concesso a Mauro Morfetti, amministratore delegato di Fs, di speranza per le indagini che senbrano finalmente ad una svolta. Trentotto indagati, un anno e mezzo dopo. Nonostante il freddo, ieri sera intorno alle 21 lelenco stato affisso alla stazione. Dove si anche brindato. Il passaggio successivo stato a largo Risorgimento, alla Casina. Dove sono custoditi gli omaggi, i volantini, le testimonianze dirette di chi, come giusto che sia, non intende dimenticare. Il giorno in cui ci furono i primi avvisi di garanzia da parte della Procura di Lucca per i presunti colpevoli di quanto accaduto alla Casina in diversi si ritrovarono l per stappare una bottiglia di spumante.
38 INDAGATI. Manifesti e brindisi alla stazione to proclamato Cavaliere dopo quello che successo, ci sembra una nomina fuori luogo. In citt sono comparsi ieri anche alcuni volantini con i quali stata espressa soddisfazione per quanto giunto dalla Procura di Lucca. Finalmente Moretti figura tra gli indagati. Vogliamo, come richiesto da tempo, giustizia e verit per Viareggio. I due comitati dei residenti nella zona del disastro (via Ponchielli, con il presidente
sia lAd del Gruppo ferrovie e gli Ad delle societ (ferroviarie) e non coinvolte nella strage. Questo risultato mostra che la Procura, ad oggi, non ha fatto sconti a nessuno e che la mobilitazione dei familiari delle vittime, dei lavoratori, dei giovani, dei cittadini ha contato per questo risultato. Ma noi non siamo mai contenti. Primo perch siamo di fronte ad una strage: 32 vittime, feriti gravissimi, superstiti, sopravvissuti, una zona distrutta, una citt ferita (e non c da essere contenti). Secondo perch siamo appena agli inizi di un iter processuale che sar lungo, complesso e difficile. Noi ci batteremo, come abbiamo fatto fino ad ora, fino in fondo affinch siano accertate le responsabilit e sia garantita la verit. Molto dipender dalla partecipazione e dalla mobilitazione. Lungo una strada ancora molto lunga. Roy Lepore
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IL TIRRENO
TUTTI I NOMI
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rio titolo nel disastro. E, non da ultimo, chi nel tempo ha lasciato via Ponchielli ad un passo dai binari senza le opportune protezioni. Le Ferrovie fanno sapere che attendono con serenit gli esiti dellatto probatorio, nella consapevolezza che le societ del gruppo hanno sempre operato nel rispetto delle regole e secondo comportamenti adeguati a garantire la massima sicurezza. Donatella Francesconi
II
VIAREGGIO
IL TIRRENO
Le indagini. Anche il secondo bombolone urt contro i paletti dacciaio lungo la linea ferroviaria
I COMITATI
Mauro Moretti
foto e dei calcoli matematici. Misurazione dello squarcio esclusa, insieme - almeno per il momento - allanalisi del materiale che ricopre lo squarcio stesso. Elementi che - secondo quanto dichiarato da Alberto Chiovelli, direttore dellAgenzia naziona-
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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Battaglie in Libia
SINDACI CONTRO
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Viareggio. Condannati ad un mese di carcere due big della cantieristica della Darsena
32 VITTIME
FOTO PAGLIANTI
I TAGLI E I PRIVATI
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La registrazione dei dialoghi dei macchinisti del treno con il capostazione mentre avveniva la strage
A PAGINA 3
Il mio cane
IL TIRRENO
ca buona parte del processo. A cominciare dalle prove irripetibili la cui data sar fissata al termine dellespletamento delle procedure burocratiche dellincidente probatorio. Prove per le quali il perito della Procura, professor Paolo Toni, ha suggerito due luoghi possibili: alcune officine di Trenitalia o le accierie Lucchini di Lovere. In entrambi i casi - lobiezio-
ne di alcune parti lese - si resta sempre in ambito Fs. Poich la Lucchini ha tra i suoi clienti migliori proprio il Gruppo che fa capo a Moretti. Unosservazione che non vale solo per questo aspetto: i curricula dei diversi periti nel processo che deve ancora inziare rimandano ad un unico filo conduttore, quello dellintrecciarsi con le Ferrovie italiane.
A partire da Toni che stato pi volte perito di Fs, passando per Politecnico di Milano e universit di Roma e Napoli, i cui esponenti si fronteggeranno di qua e di l dal banco degli imputati. I picchetti. Rfi si difende: a forare la cisterna non stato il picchetto, lo strumento utilizzato per controllore il posizionamento delle rotaie di tutte le
linee della rete ferroviaria nazionale. E comunque al momento dellincidente di Viareggio non esistevano ragioni tecniche o normative, o conoscenze comunque acquisite, o ritorni di esperienza che potessero in alcun modo fondare una qualsiasi analisi di rischio connesso alla presenza dei picchetti lungo la linea. Non la pensa allo stesso mo-
do la Polfer. Le cui conclusioni hanno orientato la Procura verso lo stesso convincimento. Gi nel 2001 - lAgenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria a ricordarlo nella nota del 13 ottobre 2009 - Rfi aveva studiato soluzioni alternative alla picchettazione tradizionale fatta con spezzoni di rotaia (i picchetti). Alternative in base alle quali la geometria dei binari sarebbe stata verificata utilizzando segnali satellitari di precisione militare: Luso di questi sistemi - ricorda Laurino - elimina completamente il pericolo costituito dai picchetti. Cosa accaduto da allora alla strage del 29 giugno, lo spiega ancora la relazione della Polfer: Rfi ha deciso che i picchetti li avrebbe tolti, ma in occasione del rinnovamento dei diversi tratti di linea ferroviaria. SullAlta velocit, invece, si sarebbe subito passati al controllo satellitare. Parola di Michele Elia, ieri direttore tecnico di Rfi e oggi amministratore delegato succeduto a Moretti, insieme al quale figura tra i 38 indagati per il disastro di Viareggio. E se la Polfer ricorda che i picchetti, in base alle leggi vigenti, vengono considerati un ostacolo fisso lungo la linea ferroviaria, Rfi esclude che la nuova metodologia scelta gi 10 anni fa abbia alcun riguardo e riferimento alla sicurezza della circolazione ferroviaria. Controrotaia. Polfer e Procura sembrano escludere che a squarciare la cisterna possa essere stata la cosidetta piegata a zampa di lepre o controrotaia. In caso contrario, lo scenario sarebbe altrettanto inquietante: bisognerebbe infatti ipotizzare che essa fosse gi sporgente indebitamente e comunque difettosa e in grado di mettere in pericolo la circolazione ferroviaria. Comunque la si metta, Rfi, Trenitalia, Fs, lofficina tedesca Junghental, litaliana Cima riparazioni, Gatx, avranno molto da spiegare. Donatella Francesconi
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Viareggio
e-mail: viareggio.it@iltirreno.it
Il Procuratore capo Aldo Cicala; sotto, limpronta della fascetta sullasse rotto
La relazione. Una cosa certa: la sala non stata sverniciata, controllata, e verniciata secondo le procedure fissate
PAGLIANTI
29 GIUGNO 2009
La conclusione. Allo stato dei fatti sussistono fondati sospetti di colpevoli lacune in fase di manutenzione
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Come in un poliziesco da serie tv: ai responsabili della strage di Viareggio potrebbe essere fatale unimpronta. Quella della fascetta (o collarino) di identificazione della sala (asse pi ruote) che era consuetudine apporre prima che si passasse ad utilizzare, per lo stesso scopo, le piastrine. Ad inseguire limpronta, la sua origine e perch non avrebbe dovuto trovarsi sullasse che si fratturato lungo i binari della stazione di Viareggio - ad un passo da via Ponchielli, falciando trentadue vittime - linvestigatore cui la Procura di Lucca si affidata. Lispettore capo della Polfer (Compartimento di Milano), Angelo Laurino, luomo chiave dellinchiesta sul disastro ferroviario del 29 giugno 2009. I pezzi che i periti di accusa e difesa andranno ad esaminare attentamente, cominciando con il fissare luogo e calendario delle prove irripetibili da depositare in Tribunale gioved prossimo, lui se l guardati bene e da vicino. Fino a trovare, appunto, limpronta. Che non avrebbe dovuto essere l. Perch - si legge nella relazione che Laurino ha depositato un anno fa in Procura se lassile fosse stato sverniciato, liberato dalla ruggine, sottoposto ai controlli non distruttivi previsti e successivamente verniciato a regola
I CONTRATTI
ca di esercizio, oppure per lesposizione alla vampa di calore del Gpl esploso o perch la sala sia stata esposta a condizioni ambientali severe. Le indagini Polfer si sono sviluppate in Germania (alla Jungenthal) cos come alle
Officine Cima riparazioni di Bozzolo (Mantova) che operano per Trenitalia: Si visto - prosegue la relazione - che la sala, al suo arrivo alla Cima Riparazioni stata controllata visivamente. Se ci fosse stato fatto con accuratezza (probabilmente sono state controllate solo le piastrine) avrebbe dovuto essere notato quanto documentato dalle foto. E cio sia la ruggine che limpronta della fascetta, e ancora di pi che la larghezza dellimpronta della ruggine corrisponde a quella del collarino, come da rilievi della polizia scientifica. Le prove di laboratorio non ripetibili - lindicazione dellispettore capo Laurino - chiariranno ogni dubbio in proposito. anche se, allo
stato dei fatti, sussitono fondati sospetti di colpevoli lacune in fase di manutenzione dellassile rotto. Il cui stato lascia sospettare che alla ricezione della sala da parte della Cima Riparazioni potessero essere presenti sulla superficie delloggetto consistenti parti ossidate. E questo solo fatto avrebbe dovuto mettere in sospetto laddetto ai controlli visivi al momento dellaccettazione delle sala. Sospetto - specifica Laurino perch nel suo lavoro non rimangano punti oscuri che la sala fosse stata oggetto di unincompleta manutenzione. Angelo Laurino indaga e scrive. Ma parola dopo parola, lungo tutte le sessantasette pagine di relazione finita sul tavolo del Procuratore capo, Aldo Cicala, come se non riuscisse a togliersi un dubbio dalla testa. Cos, nelle ultime pagine, lispettore si toglie il sasso dalla scarpa e scrive: Valuti codesta autorit giudiziaria lopportunit di approfondire le indagini per valutare lesistenza di responsabilit del persone tecnico che a vario titolo ha svolto attivit dirette o indirette sulla sala 98331 tali da dover indurre sospetti di non avvenuta o incompleta manutenzione della stessa sala. Trentadue morti, i feriti, le case distrutte: forse solo perch quella manutenzione dovuta non mai avvenuta.
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LAPPUNTAMENTO
MA QUALE MURO. Le fessure tra i pannelli lungo i binari: in mezzo passa una mano di adulto proprio in questi giorni - non ha la disponibilit economica necessaria. La parte peggiore, come al solito, quella giocata dalle Ferrovie. Venire a vedere, la segnalazione di un cittadino: lungo il muro tirato su allindomani del disastro e delle richieste del quartiere, ignorate per anni, tra i pannelli ci sono fessure cos grandi che in mezzo entra un mano. E passa tutto il Gpl che si pu immaginare...Il presidente della Provincia, ente competente sul territorio per quanto riguarda i trasporti, fa le foto e si prende limpegno: Ne chieder conto ad Fs. Via Ponchielli rivive. Tra le case ricostruite si fa merenda, i treni fischiano forte come accade da due anni. Ma basta guardarsi intorno per sentirsi stringere il cuore: L cera casa mia, te lo ricordi?. S. E se mai si potesse dimenticare, per non farlo sufficiente guardare le lacrime che rigano il volto delle donna che singhiozza in disparte. D.F. ALTRO SERVIZIO A PAG.4
PAGLIANTI
senso del lavoro svolto dalle istituzioni in questi due anni. Difficile, tenuto insieme da un esercito di dirigenti e impiegati, ma alla fine efficace. Ogni pezzo di via Ponchielli ricostruita lo racconta. Anche se manca il parco, se le aree acquisite dal Comune andranno riempite in fretta di abitazioni, se la passerella sui binari non torner mai pi ed il sottopasso difficilmente vedr la luce, visto che la Protezione civile - lo ha ribadito Gabrielli
IL TIRRENO
TOSCANA
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Trasportare il Gpl del treno della morte per Fs costava anche caro
VIAREGGIO. Emozioni forti, quelle legate allincidente probatorio sui pezzi del treno carico di Gpl deragliato a Viareggio due anni fa. Il 7 giugno i periti saranno in stazione, per il taglio della cisterna che si forata quella maledetta notte. Mentre dallEuropa arrivano pessime notizie: domenica stata riaperta in parte la linea Basilea-Friburgo dove deragliato un treno carico di esplosivo. Era diretto a Gallarate. Immagini inquietanti, quelle offerte dal web. Paurosamente simili a quelle della notte del 29 giugno 2009 quando un intero isolato a Viareggio fu attraversato dal fuoco: 32 morti, case distrutte, i feriti gravissimi. Treni merci, carichi di morte, che attraversano lEuropa. Per pochi spiccioli, visti i prezzi ricostruiti dalla Polfer che indaga per la Procura di Lucca. Lispettore capo del Dipartimento di Milano, Angelo Laurino firma un documento per molti punti agghiacciante. Fs Logistica, la societ del Gruppo Ferrovie dello Stato (amministratore delegato Mauro Moretti), utilizza i carri del treno Trecate-Gricignano (nellambito del contratto stipulato tra Gatx Austria e Aversana Petroli Srl); e concorda con la Divisione Cargo di Trenitalia Spa un contratto al costo di 22.800 euro a treno (andata e poi ritorno) per 48 settimane. La Polfer fa i conti: tra il costo del trasporto pagato da Aversana Petroli (2 milioni e 304mila euro lanno) ed il costo dellaffitto di treno pi carri (2.316.958), Fs Logistica sembra rimetterci 12.958 euro lanno. Ma gli accordi commerciali in questione sono in linea con quanto avviene in Europa. E la manutenzione? Il 25 settembre 2009, mentre a Viareggio ancora si muore, Fs Logistica scrive: Nel noleggio dei carri ferroviari in Europa e in conformit alle normative vigenti in campo europeo la manutenzione riservata ai proprietari (dei carri, ndr) che, nella determinazione del canone di no-
Lasse killer del treno con limpronta nia) coinvolto in pi di una vicenda giudiziaria. Cosa fu della manutenzione dellasse che si spezzato a Viareggio lo spiega bene la relazione dellispettore Laurino che il Tirreno ha anticipato il 17 aprile scorso. C unimpronta sullasse-killer, ogni investigatore ne segue una. Quella di Angelo Laurino di una fascetta - utilizzata per marcare la sala montata (asse pi le ruote) - che non avrebbe dovuto trovarsi pi l. Lasse che si rotto sul treno Trecate-Gricignano, carico di Gpl, al momento del ritrovamento non aveva la fascetta, sostituita con le pi moderne piastrine. Allora, perch quellimpronta circolare impressa sullasse? La risposta agghiacciante: Il collarino doveva essere stato tolto durante le fasi di manutenzione a cui lassile
era stato sottoposto presso le officine Jungenthal e sostituito con le due targhette effettivamente reperite dopo lincidente. Se lassile fosse stato sverniciato, liberato dalla ruggine, sottoposto ai controlli non distruttivi previsti e successivamente verniciato a regola darte - come da procedure - tale impronta non dovrebbe essere pi visibile. Sono giorni importanti, per linchiesta, quelli che precedono il secondo anniversario della strage. La prima tranche di prove tecniche quasi terminata e le Ferrovie ribadiscono il proprio punto di vista. Rispetto ai punti chiave dellindagine (rottura dellasse, foratura della cisterna, manutenzioni) fanno sapere: Si tenta inutilmente di accreditare ad ogni costo una possibile responsabilit delle Ferrovie italiane per un drammatico incidente che ha visto incrociarsi fra loro molte sventurate fatalit. Ma nessuna omissione attribuibile a uomini delle Ferrovie dello Stato. Fatalit. E di nuovo, le parole di Fs non sono quelle attese a Viareggio. Donatella Francesconi
GROSSETO. Un camionista morto in un incidente stradale a seguito del quale stata a lungo chiusa al traffico la carreggiata in direzione sud dellAurelia, nel tratto compreso tra il Bivio per Riotorto e il Bivio per Follonica Est. Lautoarticolato finito fuori strada, incendiandosi. La vittima si chiamava Franco Paolucci, 57 anni, era era originaria di Sinalunga (Siena). La tragedia stata determinata da un sorpasso prima del buio della galleria. Quindi lo
scontro, poco dopo luscita dal tunnel, tra il furgone e lultimo cordolo in cemento armato che costeggia la strada. Il resto lo ha fatto il guard rail che ha trafitto il muso del camioncino e la vita che era al volante. Il camionista, dipendente della ditta di materassi Idormibene di Cesa di Marciano della Chiana, in provincia di Arezzo, morto sul colpo. Lincidente avvenuto ieri mattina intorno alle 9.30. Si pensa che luomo sia andato fuori strada per un malore.
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Hockey. Dopo la Coppa Italia la squadra viareggina conquista anche il primo scudetto
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Viareggio. Fischi per i periti di Fs. Lavvocato di Moretti: Ininfluente cosa abbia forato il bombolone
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LA GRANDE CRISI
Limputato il picchetto
Ma Ferrovie contestano gli esiti delle prove sulla cisterna
VIAREGGIO. Una rosa sulla cisterna. Quella dalla quale due anni fa uscito il Gpl per trasformarsi in fuoco e distruggere 32 vite ed un pezzo di citt. finito cos il primo giorno di prove tecniche sul bombolone, forato dal picchetto secondo consulenti e periti. Tranne quelli di Ferrovie. Secondo le quali cosa abbia provocato lo squarcio ininfluente. FRANCESCONI IN CRONACA E A PAG.3 Operai al lavoro in un cantiere
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I CONTI DIFFICILI
in pi con Il Tirreno
Due parenti delle vittime piangono davanti alla gabbia col vagone della strage
Campionesse disabili
Beatrice e Natalie, Prato secondo noi nella sfortuna E i figli dei migranti due sfide vincenti diventano scrittori
NELLO SPORT PATTUME A PAGINA 25
IL TIRRENO
PRIMO PIANO
LA STRAGE DI VIAREGGIO
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Cosa abbia forato la cisterna che due anni fa si rovesci sui binari della stazione di Viareggio, lasciando uscire il Gpl che si infiamm e si port via trentadue vite, ininfluente. Parola di Armando DApote, avvocato di Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Perch le responsabilit - continua DApote - vanno ricercate nella causa del ribaltamento del carro. E quella fu la rottura di un assile criccato, che non era stato n installato n fornito da Fs, ma che arriv dalla Germania. Non ininfluente, invece, per i familiari delle vittime che ieri hanno presidiato fino a sera larea che contiene la cisterna sotto sequestro, insieme a due picchetti e alla piegata a zampa di lepre (pezzo dello scambio). Ma forse, non lo fino in fondo neppure per le Ferrovie. Che ieri si sono presentate allennesima puntata dellincidente probatorio portando dei modelli ricostruiti al Politecnico di Milano: quelli dello squarcio se prodotto dal picchetto di regolazione delle curve lungo i binari o se causato dallimpatto con il pezzo dello scambio. Plastici contestati da legali e tecnici delle parti lese che hanno parlato di tentativo di colpo di mano per introdurre allimprovviso una variante nellincidente probatorio. I periti di Ferrovie hanno misurato per ore il foro, in piedi sulla cisterna, cercando la quadratura della coincidenza tra i modelli e la ferita nel bombolone. Arrivando alla conclusione che la visione diretta della cisterna evidenzia non solo che la causa dello squarcio stata la piegata a zampa di lepre, ma anche che il picchetto ha provocato un altro segno, ben evidente ma non tale da forare la cisterna. Come si legge ancora nel comunicato a firma dellavvocato DApote. Tutto intorno, per, nessuno sembra condividere le con-
E il giorno delle perizie. Battaglia tra tecnici. Contestati i plastici delle Ferrovie
quantit si mangiava lacciaio datato 1974, quando lasse fu fabbricato. Le prove eseguite a Lovere hanno chiamato in causa il sapere degli ingegeneri esperti di metallurgia. Ma hanno anche sottoposto a sforzo i pezzi da esaminare. Da luned, invece, sotto i riflettori ci sono
La protesta di un gruppo di parenti delle vittime della strage di Viareggio del 29 giugno di due anni fa
Limputato il picchetto
clusioni del legale di Mauro Moretti. Raffaele Cecchetti, avvocato delegato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, varca il cancello che delimita larea interedetta e scuote la testa: La rottura ricorda il picchetto..., dice indicando con la mano il pezzo oltre la rete. Da l in poi voci di tecnici e legali si alterneranno sulla stessa considerazione. Lo squarcio nella cisterna spiega uno dei periti delle parti lese stato prodotto da un corpo sporgente. Sulla punta del picchetto il segno di quello che ormai appare a tutti, tranne che a Ferrovie, limpatto con la cisterna. Lasciando la zona, anche Paolo Toni - il perito della Procura - ribadisce di non aver dubbi e parla di segni inequivocabili e oggettivi. Quelli riscontrati sul ricciolo di metallo trovato allinterno del bombolone. Al confronto con quelli lasciati dai modelli portati dallingegnere Giorgio Diana, perito di Ferrovie ed ex direttore del Politecnico di Milano, il riscontro con il picchetto. Lo racconta-
La rabbia dei parenti che hanno presidiato per ore larea in cui si sono svolte le prove Lacrime e striscioni
Un momento della perizia sulla cisterna ieri a Viareggio no avvocati, periti, tecnici che hanno assistito per ore al raffronto tra i modelli costruiti in laboratorio e lo squarcio. E lo stesso ricciolo riconducibile al picchetto - sottolineano periti e consulenti - e assolutamente non alla piegata a zampa di lepre. Lo scontro sulla causa del foro nel bombolone tutto aperto. I legali delle parti lese, ed i familiari delle vittime che hanno duramente contestato i periti di Fs, non hanno apprezzato la sorpresa dei plastici prodotti dal professor Diana. Plastici che, comunque, non saranno ammessi agli atti dopo un lungo braccio di ferro e per decisione del giudice per le indagini preliminari, Simone Silvestri. Certo, su un punto ha ragione lavvocato di Ferrovie: non
Ma solo una lunga catena di sbagli pu aver provocato una simile tragedia
di sola cisterna fatto il processo. E neppure di solo asse spezzatosi poco dopo lingresso in stazione. Bastano poche parole scambiate con Franco Branciamore, presidente della commissione di indagine del ministero dei trasporti. Alla domanda sulleffettivo svolgimento del cabotaggio (autorizzazione allingresso dei carri provenienti dallestero) per i carri coinvolti nella strage di Viareggio, Branciamore dichiara: Mi avvalgo della facolt di non rispondere... Capirete che una domanda imbarazzante.... Meglio girarci intorno, allora: cambiato qualcosa in questi due anni nelle procedure di cabotaggio? Devo dire di no. E, allora, quale sar la voce istituzionale, e deputata a farlo, che si lever a dire forte che unaltra strage come quella di Viareggio non dovr pi ripetersi? Siamo qui per questo - risponde Branciamore - con un preciso mandato del ministro: cercare la verit. E quando c un incidente qualcuno ha sbagliato. La catena di sbagli nella vicenda del disastro ferroviario del 29 giugno tutta nelle carte sul tavolo della Procura. Inanellata, passo dopo passo, nelle indagini dellispettore capo della Polfer, Angelo Laurino, e della sua squadra, attenti e vigili, ieri, dalla mattina fino a tarda sera impegnati nelle prove tecniche: dalla ruggine sullasse, ai picchetti che Rfi si riprometteva di dismettere con una precisa circolare, ai controlli eseguiti sulla sola cisterna e non su cosa la trasportava, ai contratti tra le imprese coinvolte.
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IL DOLORE E LA RABBIA. Daniela Rombi, presidente dell associazione dei familiari delle vittime
PAGLIANTI PAGLIANTI
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Lo scontro di quelli che lasciano il segno. Faccia a faccia lavvocato Graziano Maffei, per le parti lese Comune compreso, e lingegnere Giorgio Diana, perito del Gruppo Ferrovie dello Stato. Toni forti e parole dure tra lavvocato di lunga navigazione e lex direttore del Politecnico di Milano. Maffei, e prima di lui Enrico Marzaduri, legale anche della Provincia di Lucca, lo dicono chiaro e tondo: quel plastico portato dai tecnici di Fs non deve essere ammesso come prova. La discussione aspra, le voci si alzano. Tutto intorno i familiari della vittime, i loro amici, i feriti, le famiglie di chi ha perso affetti e case. Momenti concitati anche allombra della cisterna, chiusa nella gabbia che la contiene da due anni. Alla fine una telefonata al giudice per le indagini preliminari, Simone Silvestri, a sciogliere il nodo: il modello dello squarcio nella cisterna, pro-
dotto dai laboratori del Politecnico di Milano potr essere utilizzato da Ferrovie come oggetto privato di alcune difese che lo introducono allinterno della gabbia per fare i rilievi. Ma non sar ammesso agli at-
ti. Lungo i binari si discute. Avvocati e periti delle parti lese fanno muro. Fuori, un unico coro: Assassini. Riviviamo le fiamme di quella notte ed il dolore che ne seguito, commenta il sin-
daco Lunardini presente tra la folla. un avvenimento che d fiato e forza allurlo di rabbia che viene da Viareggio. Le regole cerano - parla cos il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, anche
Appoggiato al muretto che separa ferrovia e strada c Marco Piagentini. Star l fino in fondo, circondato dagli amici, stretto a se stesso mentre guarda la cisterna e il formicaio di periti, avvocati, poliziotti, tecnici che salgono e scendono. Il pensiero a Luca e Lorenzo, a Stefania che con lui li ha amati fino a che il gas ed il fuoco non glielhanno portati via per sempre. Al suo fianco, poco pi in l, c una donna che si arrampica per vedere: la madre di Federico Battistini, morto insieme alla moglie Elena ed ai suoceri. Impietrito, segue tutto senza dire una parola il figlio dei coniugi Bonuccelli. Pi in l gli amici di Pulce e Scarburato, e Mario Orsi, padre di Sara e marito di Roberta Calzoni. Con i parenti di Ilaria e MiIl sito. Su www.iltirreno.it chela Mazzol foto ed i video ni. A loro e a della giornata di ieri tutti gli altri, il messaggio delle Ferrovie: cosa ha lui sul posto - ma non sono bucato lo squarcio ininstate rispettate. A questo pun- fluente. Perch le responsabito io credo che si possa e si lit - spiega Armando DApodebba dire che non di fatalit te, avvocato di Mauro Moretti si tratta ma di precise respon- - vanno cercate nella causa sabilit da ascrivere. A chi lo del ribaltamento del carro. dir la magistratura. ALTRO SERVIZIO a pag.3
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