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Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 30 Giugno 2009

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Marted 30 giugno 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 178

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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VIAREGGIO

MARINA DI PISA

NELLINTERNO

Supermedusa, unaltra ferita


Una forte scossa elettrica, poi 15 giorni di dolore
La famigerata caravella portoghese colpisce ancora. Una nuova segnalazione arriva da Alejandra lvarez Surez, 34 anni, spagnola di nascita ma pisana dadozione (studiosa di storia dellarte, lavora per lOpera della Primaziale) che mostra il braccio ancora pieno dei segni lasciati dalla super-medusa e racconta la sua brutta avventura nel mare di Marina di Pisa. Mentre nuotavo - ha raccontato ieri - ho sentito una fortissima scarica elettrica iniziata dal braccio destro, ma che si subito propagata a tutto il corpo. Il braccio si gonfiato in modo incredibile e mi sembrava di svenire. La giovane ha passato due settimane di sofferenze, ora sta meglio. BARTOLI A PAGINA 7 Limpiegata mostra i segni della medusa ancora evidenti

DUE OPERAI FOLGORATI Il cestello tocca i cavi Enel, i corpi scoperti per caso dopo ore
SERVIZIO A PAGINA 6

CALVARIO ANORESSIA Una livornese: nessun aiuto, devo andare a curarmi a Varese
SERVIZIO A PAGINA 13

Ultimora. Apocalisse alla stazione: crollate due palazzine, auto bruciate, una nube sulla citt
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Esplode un treno, strage a Viareggio


Scoppiano due cisterne di gas: sei morti, alcuni dispersi e 50 feriti
A mezzanotte linferno. Deraglia il convoglio e una tempesta di fuoco investe uomini, case e macchine
VIAREGGIO. Sei morti accertati, 50 feriti e alcuni dispersi; esplosioni a catena e fiamme altissime in una notte da incubo: a mezzanotte due vagoni contenenti Gpl sono esplosi vicino alla stazione. Una citt tagliata in due dagli incendi con decine di auto bruciate, avvolta da una nube maleodorante, forse tossica. Londa durto delle esplosioni ha investito le case vicine alla stazione. Un convoglio merci, proveniente da La Spezia e diretto a Pisa, deragliato provocando lesplosione di due vagoni contenenti gas e aprendo le porte dellinferno. ALLE PAGINE 2 e 3 E IN VIAREGGIO I, II e III

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Limpressionante scena delluragano di fuoco che ha investito la zona della stazione (Foto Paglianti)

I soccorsi a due ustionati: i vestiti sono bruciati

Impiegati assenteisti, inchiesta allAccademia navale


Indagati in 25: seguiti e filmati mentre lasciavano il lavoro per andare a un mercatino
LIVORNO. Venticinque impiegati civili dipendenti dellAccademia navale sono sotto inchiesta per truffa allo Stato. La Procura della Repubblica (che li ha avvertiti con una sua comunicazione) li ha chiamati in causa per assenteismo nellambito di unindagine avviata un anno e mezzo fa. Gli impiegati sarebbero risultati al lavoro quando invece non lo erano: alcuni dipendenti sono stati indagati per essere usciti dallAccademia senza aver timbrato il cartellino. Pare che alcuni siano stati seguiti e filmati in libera uscita al mercatino del venerd che si tiene nella poco distante via dei Pensieri, nella zona dello stadio Picchi. Delle indagini si sarebbero occupati i carabinieri su delega della magistratura. A PAGINA 12

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MARTEDI 30 Giugno 2009

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A. MANZONI & C. SpA

A. MANZONI & C. SpA

VIAREGGIO. morto un carabiniere. Stanno per esplodere bombole di gas. In una notte di inizio estate la citt emerge dal fumo e guarda attonita, spaventata e attirata, il rogo della stazione. arrivato un giorno, anzi una notte, in cui le parole grosse purtroppo possono essere usate. Parole come disastro. Le forze dellordine hanno steso il cordone, ma i viareggini entrano. Da piazza Dante, da via Machiavelli. Chi abita vicino al centro della tragedia si accorto di quello che stava succedendo da pochi, tremende dettagli: lesplosione, poi il chiarore innaturale delle fiamme e infine il fumo, acre, cattivo. Non ho sentito lesplosione, avevo le finestre chiuse racconta Diego Santoni, che abita in via Machiavelli, a qualche centinaia di metri dallepicentro dei fatti -: mi hanno bussato alla porta, dicendomi che avevano messo una bomba. Chi lesplosione lha vista, in presa diretta stata una ragazza, Elena, che al momento del deragliamento stava passando sopra il cavalcaferrovia della Pam: Ho visto una cisterna prendere fuoco. stato terribile. Una bomba, in qualche modo, lo stata per davvero. Mentre il fumo fa pizzicare gli occhi, ci spostiamo verso il lato nord di via Burlamacchi. Fra vigili, polizia, fettucce bianche e rosse, c chi prova a entrare. E in tanti ci riescono. A mezzanotte il tam tam di voci diventato un fiume in piena: c chi parla di decine di morti, chi giura, come il signor Ivano, di aver visto persone bruciare vive nelle macchine. Un agente della municipale, a mezza bocca, ci diche che ci sono tante bombole che possono esplodere, bisognerebbe far allontanare tutti. C chi, come Primetta Cuperli, cerca il proprio nipote uscito in bicicletta per andare a prendere un gelato con gli amici. Le telefonate, alla nostra redazione e ai cellulari, arrivano anche da fuori i confini di Viareggio: da Lido di Camaiore, da Pietrasanta, dove

CATASTROFE FERROVIARIA

Stazione: la notte dellapocalisse


Il disastro nelle testimonianze della gente: Vedo persone bruciare

Una cisterna ha preso fuoco, stato terribile Allinizio dicevano che una bomba era esplosa in centro

STRAGE/1. Un uomo cerca di spegnere il fuoco almeno per questa sera, il suo posto di lavoro non c pi. Manca un quarto dora alle una quando Luca Lunardini, sindaco di Viareggio, al telefono fa un primo punto, concitato e provvisorio, della situazione. Lultima notizia che ci hanno appena dato che le cisterne conterrebbero Gpl, materiale non tossico. Stiamo cercando di creare un cerchio allargato, per circoscrivere la zona. Ci sono vittime. S. Non posso diPAGLIANTI

Tante bombole nelle case possono scoppiare, bisogna far evacuare centinaia di persone da tutta la zona

il fuoco si vede divampare dietro lospedale. Davanti alla stazione c chi prova a rendersi utile: facendo defluire il traffico, creando varchi per le ambulanza, i mezzi della polizia, le autobotti dei vigili del fuoco. C anche chi si lamenta per il blocco del traffico, ma una sparuta minoranza. Allimbocco di via da Vinci, un uomo dice al poliziotto che gli sta facendo segno di proseguire che non pu: Sono un ferroviere, devo andare al lavoro. Gi ma forse,

re, con alcuna certezza, quante siano. Ma ci sono. Certamente uno in via Garibaldi, dice poi Lunardini, in preda alla tensione. Ho visto gente bruciata. Arsa viva. Questa frase di uno dei nostri fotografi, accorso sul posto per documentare una notte che Viareggio non potr dimenticare mai pi. Dopo il primo impatto, ne seguono altri e altri ancora. C un allarme che non cessa: quello delle bombole inesplose di gas nelle case. Le esplosioni dureranno tut-

ta la notte, dice un vigile del fuoco. Ci sono pi versanti, fronti aperti nelle fiamme della notte. Rispetto ai binari, nella parte a mare (via Garibaldi, la Croce Verde evacuata, larea del dopolavoro ferroviario) dramma e tragedia; almeno un morto, la gente corre per strada. Corrono tutti, apparentemetne senza direzione. Molti sono a torso nudo, altri hanno il sacco a pelo, per scappare. Sanno che dovranno restare per tutta la notte lontani da casa, dice Gianni, in vacanza da Lamporecchio in unabitazione del centro. Ma dalla parte a monte dei binari che si sviluppa la vera apocalisse. Le case di via Ponchielli sono una scena mostruosa, tra crolli, detriti, fiamme e soprattutto persone ustionate, chi superficialmente, chi gravemente. E anche bambini. Anche piccoli, avvolti in lenzuola e portati via a braccio. Da Lucca e da Pisa continuano ad arrivare pattuglie, squadre di pompieri e ambulanze. Stessa cosa da Massa e Carrara con decine di mezzi. C una grande, grandissima apprensione sullariguardo alla possibilit che le esplosioni non siano terminate, per via delle bombole nelle case, per il contenuto di alcune vetture che stanno prendendo fuoco. Nel frattempo i centralini, del Tirreno di Viareggio sono aggrediti da decine di telefonate. Ci chiamano in tanti: chi vede il bagliore e avverte lodore dellincendio, chi non a Viareggio ma ha una casa in centro. Ci chiamano giornalisti di tutta Italia, qualcuno semplicemente in vacanza, testimone di un disastro a pochi passi dalla sua casa di vacanza. Corrono gli sms, i primi lanci di agenzia, le notizie delle televisioni. I nostri telefoni, nella redazione in Darsena, continuano a squillare fino allalba. Tutti partecipano, tutti vogliono sapere quello che nessuno al momento sa. Vogliono sapere quanti sono i morti che Viareggio dovr piangere. Luca Cinotti Fabrizio Brancoli

PAGLIANTI

PAGLIANTI

STRAGE/2. Auto incendiate nei pressi della ferrovia

STRAGE/3. Un uomo guarda sconsolato le auto bruciare

PAGLIANTI

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 01 Luglio 2009

L1VPOM...............01.07.2009.............02:04:08...............FOTOC21

Mercoled 1 luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 178

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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VIAREGGIO

VIAREGGIO, LO SCOPPIO DEL GAS SUL TRENO DERAGLIATO

Lapocalisse dentro casa


Palazzi distrutti: 14 morti, 4 dispersi, ustionati in fin di vita
GLI IMPEGNI

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IL BISOGNO DI VERIT
di Roberto Bernab

Sono centinaia le persone sfollate Berlusconi arriva tra le contestazioni e annuncia aiuti per ricostruire
VIAREGGIO. Il giorno dopo la tragedia che costata la vita ad almeno 14 persone (il bilancio ancora provvisorio e destinato ad aumentare), Viareggio si sveglia in un clima spettrale, sconvolta dal dolore e dallo choc. Tre dei quattro dispersi sono stati individuati sotto le macerie ma moltissimi dei feriti sono in imminente pericolo di vita per le ustioni. VECOLI, BRANCOLI, FRANCESCONI, LORETI E CARLO BARTOLI DA PAGINA 2 A PAGINA 9

na lingua di fuoco se li portati via in un attimo, adulti e bambini, lasciando che i loro corpi sembrassero quei testimoni pietrificati che la storia ci ha restituito dal manto di lava del Vesuvio. Anche le case si sono accartocciate, sventrate da un boato che ha fatto pensare al classico temporale destate. Se le immagini della notte sembrano raccontare una Beirut dove le bombe hanno le vesti di un vagone ferroviario che trasporta gpl, quelle del giorno rimandano alla memoria la citt post bellica. Via Ponchielli, piccolo quartiere a due passi dalla ferrovia e dalla stazione, una settantina di persone in tutto, diventato un cimitero. E Viareggio una citt colpita al cuore, con un cimitero dentro lanima. Piange e si dispera, qualcuno protesta, mentre scava sotto le macerie nella speranza di trovare ancora degli sprazzi di vita. Ma anche una citt orgogliosa e decisa che chiede non solo aiuti ma chiarezza e verit. Che vuole conoscere chi porta la responsabilit di questa ferita cos profonda, di un lutto che pu ritrovare dei riferimenti solo negli orrori della guerra o nellalluvione. (CONTINUA A PAGINA 9)

Il dramma delle famiglie colpite

Luca carbonizzato, salvi i fratellini


VIAREGGIO. Hamza aveva 16 anni e veniva da Casablanca. Luca ne aveva 5 e a Viareggio era nato. Hamza e Luca sono, tra gli 11 corpi allobitorio dellospedale Versilia, i due che per primi hanno avuto un nome. Luca lunico bambino, morto nellauto dove i genitori si apprestavano a portarlo via. Salvi i suoi due fratellini. DALLINVIATO BERTUCCELLI A PAG. 2

pi con Il Il Tirreno In In pi conTirreno

Il procuratore accusa Non colpa del caso


VIAREGGIO. Sulle cause della tragedia interrogativi e polemiche. Per le Fs tutto era in perfetta regola e i due macchinisti (salvi per miracolo) non hanno fatto errori. Ma il procuratore generale della Toscana Deidda dice: Lincidente non frutto del caso, ma di precise azioni od omissioni. DALLINVIATO LANCISI A PAGINA 7

FOTO PAGLIANTI

Via Ponchielli distrutta: nellauto morto il piccolo Luca. In basso le sorelle Ilaria e Michela Mazzoni, entrambe decedute

Viaggio tra vite spezzate e vite risparmiate

anche Quest anno alla

Sconfitti e marchiati da quel mostro di fuoco


di Giampaolo Simi

nizia luglio, ma la strada deserta e il semaforo nero e disciolto, sembra lo stecchino di liquirizia di un ghiacciolo che andava forte tante estati fa. Inizia luglio, ma il grande calore ha cancellato tutti i cartelloni dellestate. E la plastica fusa rende gi decrepito il bikini mozzafiato della modella su un pannello poco lontano. In mezzo a uno sparuto gruppetto, un ragazzo racconta con gli occhi sgranati. Lui si svegliato di colpo e ha afferrato due coltelli dalla cassettiera. (CONTINUA A PAGINA 8)

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MERCOLEDI 1 LUGLIO 2009

FATTO DEL GIORNO Anche bambini fra i morti e i feriti Leonardo risparmiato nella sua cameretta

IL TIRRENO

LAPOCALISSE

Il fuoco, come luomo nero


Luca aveva cinque anni: bruciato nellauto
dal nostro inviato Mariella Bertuccelli
VIAREGGIO. Hamza aveva 16 anni e veniva da Casablanca. Luca ne aveva cinque, e a Viareggio cera nato. Hamza e Luca sono, tra gli undici corpi trasportati allobitorio dellospedale Versilia, i due che per primi hanno avuto un nome. Luca tra loro lunico bambino. Hamza lo ha riconosciuto la sorella ventenne da un braccialetto, o forse una catenina. Hamza e Luca non si conoscevano, anche se abitavano a pochi passi di distanza. Non si conoscevano le loro famiglie, gli Ayad e i Piagentini. Ma il gas, le fiamme, lesplosione, sono entrati nelle case di notte, sorprendendo le famiglie nel sonno, i pi piccoli nei loro letti, accomunando gli Ayad e i Piagentini in un unico destino, in questa strage che non guarda in faccia a nazionalit e religione. Babbo, mamma, un maschio e due femmine gli Ayad. Babbo, mamma e tre maschietti i Piagentini. Roberto Piagentini, il nonno del piccolo Luca, fuori sul marciapiede, perch la palazzina in cui abita - in via IV Novembre - ieri pomeriggio non riusciva a contenere tutto il dolore che piombato sulla sua famiglia dalla mezzanotte dellapocalisse. Non ho pi lacrime, dice, e anche le lacrime sono un lusso perch ora bisogna pensare ai vivi, al figlio Marco, di 42 anni, ricoverato in gravissime condizioni a Padova, alla nuora Stefania Maccioni, 40 anni, ricoverata a Pisa, al piccolo Lorenzo, due anni, ricoverato al Meyer con le mani gravemente ustionate. E a Leonardo, otto anni, il pi grande dei tre nipotini, ora a casa dei nonni, uscito praticamente illeso dallincendio e dallesplosione della casa di via Ponchielli. Ieri Viareggio, sotto un cielo che a tratti minacciava pioggia, era divisa in due: di qua e di l dalla ferrovia. Di l case sventrate, ululati di sirene, lodore acre degli incendi domati, la ricerca - ancora - dei corpi sotto le macerie. Di qua la citt che continuava a vivere, il mare, i negozi, il cambio dei villeggianti nelle case in affitto, il traffico reso appena pi convulso dallarrivo del presidente del Consiglio Berlusconi e dei ministri Maroni, Matteoli e Sacconi. Roberto Piagentini laltra notte era di l, nellinferno, mentre i soccorritori scavavano alla luce delle fotoelettriche. Ha visto tirar fuori dalle macerie il figlio Marco. Ha gridato il nome di Luca, morto avvolto dalle fiamme nellauto dei genitori che cos avevano creduto di metterlo in salvo dal mostro di fuoco che avanzava dalla ferrovia. Volevano andarsene con la macchina, scappare via. Prima Luca, poi sono tornati in casa per portar fuori gli altri due bambini. Non ce lhanno fatta. Tutto intorno esploso, le fiamme hanno divorato lauto, la casa crollata. Leonardo, racconta il nonno, si salvato perch il soffitto della cameretta dove dormiva se n volato via, sollevato in alto dallesplosione. Roberto Piagentini lo sapeva, lo sentiva che Leonardo, il pi grande, non era sotto le macerie. Lo gridava ai soccorritori che scavavano. Gli altri due bambini no, non cerano nella cameretta. Perch erano i pi piccoli ed erano andati a dormire nel lettone di mamma Stefania e pap Marco. Leonardo lho visto - racconta Roberto Piagentini - mi ha riconosciuto, mi ha buttato le braccia al collo, mi ha chiamato nonno. E sola la famiglia Piagentini, qui lunit di crisi non arrivata, o ha dimenticato. Fuori dalla casa, vicini a Roberto e ad un amico, ci sono un altro figlio ed un genero. Marco stato trasportato a Padova, Stefania ricoverata a Pisa, Lorenzo al Meyer. Non sanno come dividersi, come fare ad essere vicini ai loro cari. A Marco che lavorava alla Gifas di Pian del Quercione, unazienda di materiali elettrici. A Stefania che - racconta Roberto - fino a poco tempo fa lavorava in una stireria. Poi la stireria ha chiuso e lei non lavorava pi, daltronde con tre bambini.... La voce si spezza e lincubo irrompe di nuovo. Uno non c pi - dice sommessamente Roberto - la famiglia non c pi. Come laltra, babbo, mamma e i figli, tre figli come i Piagentini. Mohammed e la moglie Aziza, Hamza di 16 anni, una sorella di 20 anni e la piccolina, Iman, quattro anni. Hamza, che amava il mare e il gioco del calcio, che sognava di aiutare la gente e appena luned aveva fatto un corso di volontario sulle ambulanze, morto per cercare di salvare la sorellina, ora ricoverata in gravissime condizioni al Bambin Ges. Hamza allobitorio dellospedale Versilia. Lha riconosciuto la sorella, anche lei ricoverata al Versilia, da un braccialettino. La mamma Aziza ricoverata in rianimazione al Versilia, il babbo stato trasportato a Cesena, con il 90 per cento di ustioni sul corpo. Mohammed era in Italia da diversi anni. Veniva da Casablanca, e da l la famiglia lo aveva raggiunto quattro o cinque anni fa a Viareggio. La crisi che ha messo in ginocchio il settore in cui lavorava, la nautica, lo ha costretto alla cassa integrazione e la casa di via Ponchielli, nella via che simbolo ed epicentro della strage, gli Ayad lavevano avuta in assegnazione dal Comune. Si sentivano un po come a casa gli Ayad, perch al piano di sopra abitava unaltra famiglia di marocchini, tre persone, uno di loro tornato proprio ieri pomeriggio alle 4 da Marrakesh, anche loro tra i feriti. Viareggio li aveva accolti, la ragazza di ventanni lavorava in un ristorante, la pi piccolina frequentava lasilo nido della Migliarina e per Iman cera la prospettiva di passare altri due mesi al nido estivo. Hamza sognava, un giorno, di guidare le ambulanze.

Hamza, sedicenne, stato il primo ad avere un nome allobitorio Un giorno voleva guidare le ambulanze

Due scarpe abbandonate vicino alla ferrovia: chiss che fine ha fatto chi le portava

UNA STORIA

Padre-eroe salva il figlio facendogli scudo col corpo


VIAREGGIO. Ha abbracciato il figlioletto di otto anni e si lanciato nel vuoto da una tettoia alta alcuni metri per sfuggire alle fiamme. Non cera altro modo per tentare di salvarsi: il padre si fatto coraggio e ha deciso di buttarsi gi. Una decisione giusta, tempestiva. Il bimbo rimasto quasi illeso tranne un taglio alla testa, invece il padre stato operato durgenza allospedale della Versilia per un trauma toracico dovuto alla drammatica caduta. Un trauma che si procurato proprio per proteggere il suo bambino nel volo dallalto. Lo ha protetto con il corpo, ed ha limitato i danni al figlio. E una delle tante storie che emergono dalle testimonianze successive allesplosione di Viareggio della notte scorsa. Il bambino ora ricoverato nel reparto di pediatria e se la caver senza problemi. Pi difficili le condizioni di un altro bimbo di otto anni, con forti ustioni al volto, ricoverato anche lui nello stesso reparto. Nello scoppio ha perso un fratellino e la madre che era stata inizialmente trasferita allospedale di Pisa; il padre ricoverato in gravi condizioni nello stesso ospedale.

La foto di due bambini in mezzo alle macerie di una delle palazzine crollate

Si gettato da una tettoia: lunico modo per sfuggire al fuoco

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MERCOLEDI 1 LUGLIO 2009

FATTO DEL GIORNO In piazza Nieri e Paolini, nelle tende montate in fretta e furia dalla Protezione civile

IL TIRRENO

LAPOCALISSE

La notte degli sfollati Scappate nellaria ci sono sostanze tossiche


di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Sono le 3,43 e si sgombera il centro citt. Le strade pi vicine alla stazione, ma anche via San Francesco, via Pucci, via Cavallotti. Zona Municipio, che stato aperto poco prima delle due per ospitare gli sfollati o chi cerca notizie dei propri cari. In piazza Nieri e Paolini spuntano in un attimo le tende della Protezione civile. I carrattrezzi spostano le auto in sosta per fare posto allospedale da campo. Nemmeno il tempo di rendersi conto e anche nel cortile del commissariato vengono raccolti i feriti, anche i pi gravi. Si rincorrono le storie: un uomo in arresto cardiaco, rianimato quasi sul marciapiede davanti al commissariato. Limpresa era disperata, ma vivo, ce la far. Si salvano le vite come in Amazzonia, per manca lacqua. Per prendere quella del Comune lusciere vuole lautorizzazione del sindaco. Poi le chiavi della stanza sono quelle sbagliate. I soccorritori hanno sete ed i feriti hanno bisogno di acqua. Alla fine sar il vice sindaco Alberto Benincasa a sciogliere lindugio spalancando con un calcio la porta dietro la quale si nascondono le bottigliette. Nellaria ci sono sostanze che potrebbero essere tossiche. Dovete abbandonare le abitazioni. Raglia il megafono quando sono ormai le quattro ed in via Pucci si diffonde lodore del pane. Laura, il figlio di quasi un anno in braccio, ed il marito stanno caricando lauto. Andiamo in albergo, a Lido, da un amico. Poi si vedr. Nessuno ha il coraggio di dire chiaro e tondo che si temono altre esplosioni. Intorno alla stazione gli anziani si muovono lenti, le coperte sulle spalle, qualcuno in ciabatte. Una donna cerca la cognata. Insiste. Chiede notizie: Il telefono non risponde da ore. Non da lei. Abita nella zona del supermercato, vicino alla ferrovia. Datemi notizie. Non ce ne saranno, invece, fino a mattino avanzato. Quando il Comune decide di istituire un numero per chi cerca familiari e amici dei quali non ha notizie. C una signora, anziana, in compagnia della figlia. Quasi si scusa di dare fastidio: Ci hanno detto di andare via di casa...ma qui si pu stare davvero?. Chi sta in centro non ha percepito il dramma che si sta vivendo lato monte. Dove, per esempio, c un figlio che ha salvato il padre. Marino Germani. E

Cerco mia cognata. Datemi notizie, per favore Telefono da tanto, ma lei non risponde

Andiamo da un amico, al Lido Poi si vedr... Ci hanno detto di andare via di casa

ora lotta per la vita al centro grandi ustionati di Milano. Dopo le prime edizioni straordinarie delle tv locali, per, il quadro chiaro. Si presenta un ragazzo in cerca di due coetanee che dividono casa in via Ponchielli. Le descrive, spiega che la linea telefonica muta, in ansia. Allimprovviso sembra che tutta Viareggio abbia a cuore qualcuno che vive nel tratto maledetto ferrovia-via Ponchielli-via Pietrasanta. la volta di una famiglia: padre e madre con i bambini in spalla. Sono giovani, i volti tirati, ma si vede che non vogliono spaventare i bambini: Cerchiamo di capire come evolve. Stiamo vicino alla sta-

zione. I ragazzini scorazzano per il Comune a caccia della cioccolata calda delle macchinette per gli impiegati. C reticenza ad accomodarsi nelle tende, o nella sala comunale: Tanto finisce...O no? chiede unanziana con lo scialle a uncinetto sulle spalle. La situazione si complica al mattino: lufficio delle Poste centrali, in via Garibaldi, ad un passo dalla Croce Verde martoriata, off limits oppure no? Laddetta spedita in Municipio si cimenta per ore nellimpossibile rebus. Allora di pranzo il bilancio di 1000 sfollati dalla zona rossa e 60 senza casa. Da collocare in albergo se non trovano altro.

Lultimo dato, fornito dal sindaco, alle 22 di ieri sera

Mille fuori casa, 72 nelle tende


VIAREGGIO. Ultimo dato, ore 22 di ieri sera. il sindaco Luca Lunardini a fornirlo dopo lultimo vertice dellunit di crisi: solo 72 dei 1000 sfollati dal chilometro della zona rossa che delimita la citt proibita hanno deciso di passare la notte sotto le tende allestite dalla Protezione civile. Segno che la rete solidale di parenti e amici ha funzionato a pieno. A dirla tutta la politica cittadina, oltre ai campi davanti al Comune e al commissariato, aveva allestito anche una scuola. Ma i viareggini si sono organizzati: solo sessanta i pranzi distribuiti ieri, mentre fondamentale stata la disponibilit a mettere a disposizione i farmaci da parte della farmacia di piazza Mazzini. Per chi ha passato la notte di luned fuori casa, stata attivata anche la segnalazione al medico di famiglia. Mentre psicologi volontari si sono impegnati sia nelle tende che allospedale, come pure a sostegno di chi ha perso i propri cari. I vigili del fuoco mi assicurano spiegava ieri a fine giornata il sindaco Lunardini - che per questa sera potremo consentire il rientro nelle abitazioni. Tranne che per coloro che una casa non lhanno davvero pi.

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MERCOLEDI 1 Luglio 2009

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

MERCOLEDI 1 LUGLIO 2009

LA CATASTROFE: LEPICENTRO

Gli abitanti vogliono sapere se potranno dormire nelle loro case

Terminetto, quartiere ferito


La protesta: sui binari morti parcheggiano le cisterne
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. il day after dellApocalisse. Il Terminetto lo passa in strada, incurante del fumo acre che brucia gli occhi e continua a salire da quella ferrovia che taglia in due la citt come una profonda cicatrice. Ma si pu dormire a casa?. Quattro del pomeriggio di ieri. La zona tra largo Risorgimento e i binari transennato e avvolta in un cerchio di nastro rosso e bianco che stringe alla gola le vite di chi vi abita. Meglio di no, la risposta che arriva da un gentilissimo agente della polizia stradale in zona dalle otto del mattino senza sapere neppure che, nel frattempo, in Municipio hanno deciso una maxi zona rossa, interdetta a mezzi e pedoni. Perch i vigili del fuoco, che a sera sperano di poter iniziare le operazioni di svuotamento delle cisterne, potrebbero aver bisogno di far evacuare i popolosi condomini. Sfollati da zona interdetta (un migliaio secondo la stima del Comune), che si aggiungono a sfollati senza tetto (una sessantina), dolore che si mescola al dolore mentre rimbalzano le notizie da obitorio ed ospedali. Facile conoscersi tutti tra la pizzeria, il tabaccaio, il gommista, due bar, il piccolo ufficio postale. Cos, quando tutto ancora brucia, gli uomini non mollano un attimo nonno Roberto. Che piange e spera, vuol raggiungere le macerie ma anche no. Perch sa che da quel cumulo di oggetti cari e calcinacci non avr la risposta che cerca sulla sorte di Luca, cinque anni. Gli si stringono intorno i volontari che nel quartiere vivono ed oggi piangono come mai avrebbero creduto. A Roberto labbraccio degli uomini in strada: per confortare, condividere la rabbia. Mentre lui ripete: finito...la vita finita...Lho visto alle dieci...aveva un po di febbre e avrebbe passato da noi il giorno dopo... un bimbo speciale...tutto uguale a mio figlio...con quei capelli rossi.... Roberto viene abbracciato, portato via. Ma ecco una signora in camicia da notte rosa scendere dalle case fin nel giardinetto dove alberi ed erba ricresceranno difficilmente. Lo sguardo fisso su via Ponchielli, la voce che non vuole uscire: Madonna...quella dove sono i pompieri la casa di mio cognato. Ci sta con la badante, allettato...lo so che morto. Chi ha le scarpe attraversa la strada, si fa avanti per chiedere notizie, fa la spola. Per trovare la risposta anche alla pi semplice delle domande: Dov mia cugina?. Poi la verit arriva tutta insieme, nel via vai dei carri funebri. E quando si fa lalba che nessuno pensava pi di rivedere, i volontari alzano a protezione dagli sguardi - i lenzuoli bianchi: dallauto bruciata, in un silenzio spettrale, tirano fuori quel che resta del bambino. Il giorno illumina volti e strade. E lo scheletro di quello che fu un gazebo. Sotto il quale - racconta il quartiere cerano dei ragazzi neri che avevano finito di cenare. Erano cinque, tre di sicuro sono morti carbonizzati. Nessuno li conosce, ma ci sono anche loro nei pensieri e nei cuori di questa gente. Che mentre intorno aveva linferno ha avuto la prontezza di spirito di gettare dalla finestra dei capi di abbigliamento per chi, nello spostamento daria, rimasto completamente nudo. Il carrozziere, il negozio di parrucchiera, quello di noleggio video: un microcosmo, tra via Ponchielli e via Pietrasanta, del quale si vuol sapere se mai ricomincer a vivere. Tutto si pu ricostruire, ma non quello che c qui dentro, commenta un anziano portandosi la mano sul petto. Dal cumulo di macerie di casa Piagentini spunta, quando gi giorno, il giallo di una seggiolina in plastica da bambini. Piccolo raggio di sole ghiacciato.

La denuncia.. Avevamo paura che prima poi accadesse qualcosa. I vecchi ferrovieri lo sapevano
LA FINE DEL MONDO. Motrice e cisterna riverse sui binari dopo il deragliamento (fotoservizio Paglianti)

Le ricerche. L sotto c mio nipote: ditemi la verit. Cerco mio cognato: allettato e vive insieme alla badante

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

MERCOLEDI 1 LUGLIO 2009

XV

LA CATASTROFE: STAMPA E VIDEO

Il primo file inserito alle 2,40: cielo rosso porpora e la gente terrorizzata

You Tube, reporter per una notte


Decine di filmati su Internet: quante immagini inedite dalla tragedia
VIAREGGIO. Erano diciannove files, soltanto a met pomeriggio. Immagini rubate alla notte dellApocalisse, girate da mani tremanti dallemozione e dallo shock. Il popolo di You Tube, quasi in tempo reale, ha spiegato meglio di mille parole la tragedia della stazione ferroviaria. Reporter improvvisati, tanti, una prassi ormai consueta nellepoca della rete, dove tutto, anche le tragedie, arrivano in tempo reale. Le prime immagini sbarcano sul web alle 2,40, a firma di Videonews Web Tv, un video mdi quattro minuti - con tanto di sottotitoli inseriti al volo - girato nei pressi della sede della Croce Verde che mostra un impressionante cielo rosso porpora, gente che corre per strada portando a spalla pochi effetti personali, mentre le fiamme si divorano unauto dopo laltra. I video amatoriali si susseguono per tutta la notte, ma allalba che la scagura viene fuori in tutta la sua crudezza: uno scenario di guerra documentato, poco dopo le otto del mattino, dal video firmato da Ginnokres, sette minuti e mezzo da togliere il fiato, riprese dal vecchio cavalcavia con la carcassa del vagone ancora fumante, poi una piazza Dante lunare, senza auto e biciclette, senza vita sotto una cappa di fumo misto a qualche timido raggio di sole. E poi arriva il documento di Marck132, che intorno alle quattro del mattino inserisce in rete una soggettiva del tutto particolare, con un pinnacolo di fuoco contro il cielo nero come la pece, fiamme che si arrampicano a trenta-quaranta metri. Tanti, tantissimi i viareggini che svegliati dal boato hanno imbracciato i telefonini, diventando reporter per una notte, in qualche caso anticipando addirittura le truopes dei telegiornali. Reporter come Luca Mengoni ed Emanuele Bertuccelli, o che si cela dietro nickname come Madmod, Eragon, Heinishiller, Girmawinet, Rossinero. Persone che abitano nella zona e che sono state tra le prime a scendere in strada per dare una mano.

LA STAMPA MONDIALE

La sciagura sui siti dei maggiori giornali del mondo

Ball of fire, una palla di fuoco La notizia da Londra agli Usa


VIAREGGIO. Kills 13, burns 50: tredici morti, cinquanta feriti (bruciati, testualmente), recita il sito web del britannico Guardian. Con tanto di intervista a Gennaro Tornatore, portavoce dei vigili del fuoco. Abbiamo visto una palla di fuoco nel cielo (ball of fire), spiega il testimone Gianfranco Bini al Daily Mirror, che pubblica il servizio di Marta Falconi per lAssociated Press che cita anche il sindaco Lunardini e il Prefetto Aronica. Secondo El Pais e lagenzia spagnola Efe si formata una nube di gas originata da una fuga di gas dal vagone impazzito. Ampi reportage della sciagura della stazione di Viareggio sono comparsi fin dallalba sul sito Internet della statunitense Cnn e dellinglese BBc, mentre grande spazio (una delle notizie di apertura) stato riservato al reportage dai quiotidiani tedeschi Bild e Frankfurter Allgemeine, in questo caso pi aggiornati perch le vittime indicate erano quattordici. Nel primo pomeriggio anche il Washington Post titola Treno deraglia sulla costa Toscana, a Viareggio: 12 morti e 50 feriti, con tanto di carrellata fotografica. Tante immagini anche sul sito del New York Times, che attorno alle 17,30 stima in 16 il numero delle vittime.

IN TUTTO IL MONDO. Grazie ai mezzi di comunicazione e a Internet la tragedia di Viareggio ha avuto eco in moltissimi Paesi Clorinda 09 documenta un incendio minore, divampato nella zona della stazione che guarda verso il mare. La mano, nella concitazione, non riesce a restare salda ma si vedono chiaramente persone che corrono, che si allontanano dal fronte del fuoco pur non riuscendo a staccare gli occhi da quelloceano fosforescente. Si nota una donna di una certa et con una lunga camicia da notte di un bianco candido, che vaga tra le auto in sosta finch un vigile del fuoco, o un volontario, la prende delicatamente per un braccio e la porta via. Impressionante anche il video (di una ciquantina di secondi) girato da Rossinero da una terrazza ai piani alti, probabilmente nei pressi della Passeggiata: lincendio distante forse un chilometro, ma come se unenorme disco arancione si allargasse a dismisura, lentamente, illuminando piano piano diversi quartieri della citt. Nessun dorme, nella citt ferita: Oel93 riesce ad avvicinarsi a bordo della sua auto, costeggia il muro che divide lAurelia dai binari della ferrovia, nel suo video le fiamme sono veramente a un passo e la qualit del filmato peggiora di secondo in secondo perch la concitazione tanta, i soccorritori premono alle spalle e alla fine fanno segno di allontanarsi. E You Tube, ora dopo ora, si arricchito di nuove immagini, nuove testimonianze di un dolore crudele. Di una citt in ginocchio. G.B.

NOTTE ROSSA. Le fiamme sopra la ferrovia

Il terribile mosaico si composto notizia dopo notizia: un bilancio sempre pi grave

Il primo flash dagenzia alle 0,44


VIAREGGIO. Sono le 0.44 quando il mondo inizia a sapere. Il primo lancio Ansa irrompe nelle redazioni: Esplodono vagoni di gas, morti, il primo, drammatico strillo. Ventotto minuto dopo, 1.08, il terribile mosaico inizia a comporsi: Il treno merci pieno di gas, composto da 14 vagoni, proveniva da Spezia, due vagoni sono deragliati e sono esplosi investendo le case circostanti. Alle 1,42 le agenzie citano fonti della Prefettura che parlano di una vittima e 50 feriti, i morti diventano due intorno alle 2,30. Ma sufficiente un quarto dora per capire che le vittime sono salite a sei. Alle 3,42 si inizia a parlare concretamente dei soccorsi, con un bambino estratto dalle macerie. Alle 4.08 lagenzia Ansa parla di 30 feriti definiti gravissimi. Alle 5,33 la notizia secondo la quale sono state estratte altre vittime e la macabra conta sale a dieci. Alle 6,38 il tremendo quadro si avvia ad essere completato: si stimano infattio 13 morti e 36 feriti e poco prima delle otto arriva la certezza che sono intorno a mille le persone evacuate dalla zona a ridosso dellinferno su rotaie. LAsl alla fine tira il bilancio: 16 vittime e 36 feriti, anche se poi il balletto dei morti e dei dispersi continua per tutta la giornata, tra conferme e smentite, tra una fonte attendibile e unaltra meno accreditata. E fino a tarda sera le agenzie rilanciano commenti di ogni genere, dai politici di Roma agli amministratori regionali, provinciali e locali. Tutti uniti da un sentimento di devastante dolore: stavolta senza tatticismi o divisioni di schieramento.

DISPERAZIONE. Lincredulit di un cittadino

CARBONIZZATO. Un uomo sul suo mezzo distrutto dal fuoco

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 02 Luglio 2009

L1VPOM...............02.07.2009.............02:21:41...............FOTOC21

Gioved 2 luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 180

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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VIAREGGIO

DISASTRO DI VIAREGGIO, PRIMI PASSI DELLINCHIESTA

Lasse del carro era corroso


Il difetto sul treno bomba non rivelato al controllo di marzo
Andava al lavoro, nessuna traccia
"Dvd Proietti" "Erbe aromatiche" 9,90 8,90

Il fornaio sparito: La strage dei bambini corpo disintegrato? Le vittime salite a 17: ecco le loro storie
VIAREGGIO. sparito nel nulla. Senza lasciare la minima traccia. Di lui, a 48 ore di distanza dallesplosione del treno, non si trovano n il corpo n i resti della vecchia bicicletta su cui era salito. Antonio Farnocchia, 51 anni, fornaio, luned poco prima di mezzanotte era uscito di casa per andare al lavoro. E come tutte le sere ha attraversato la zona di via Ponchielli, ma di lui non si saputo pi nulla. I familiari sperano che vaghi ancora da qualche parte magari senza memoria per il colpo. Ma qualcuno teme che il corpo sia stato addirittura cancellato dallo scoppio. A PAGINA 5

Matteoli e Moretti (Fs) parlano di ruggine e di una fenditura estesa. Gallori: tornare ai vecchi sistemi
VIAREGGIO. Cedimento strutturale. Questa, con ogni probabilit, la causa della tragedia di Viareggio per un difetto di fabbricazione, un errore nel montaggio o unusura non rilevata ai controlli. Anche lad Fs Moretti e Matteoli parlano di fessurazioni, ruggine, asse corroso. C.BARTOLI, TRONCHETTI, VECOLI, LORETI E CINOTTI DA PAGINA 2 A PAGINA 9

LE COLPE

In via Ponchielli: Un muro ci avrebbe salvati


pi con Il Il Tirreno In In pi conTirreno

La strada della morte ridotta a un deserto nero


di Donatella Francesconi
a strada che non c pi. Via Ponchielli, alle 9 del mattino. Silenzio assordante tutto intorno e anime sperse in largo Risorgimento. Il luogo simbolo del traffico cittadino tace da marted. Attonito. Chiuso il bar, chiuso il supermercato. Serrate le saracinesche delle attivit commerciali lungo la via Aurelia. Le abitazioni sono buchi neri, bocche sdentate che ieri erano casa. A PAGINA 4

VERIFICHE DA OPERETTA
di Vittorio Emiliani

L
PAGLIANTI

Luca e Lorenzo, due dei piccoli morti, nella foto trovata tra le macerie e a sinistra in unaltra immagine con Leonardo, il fratello che si salvato

ALLE PAGINE 6 E 7

a causa principale della tragedia di Viareggio sembra definirsi in modo sempre pi netto: linadeguatezza dei controlli italiani, spesso solo formali, a fronte della liberalizzazione dei binari e dei moltiplicati ingressi di carri privati in leasing. Una volta circolavano quasi solo vagoni merci delle Ferrovie italiane e francesi, sempre sotto controllo pubblico. (CONTINUA A PAGINA 4)

Ventotto feriti: lelenco dei nomi e degli ospedali


Ricoverati per la maggior parte in rianimazione o nei centri per grandi ustionati
VIAREGGIO. Lottano tra la vita e la morte. Sono i feriti nella tragedia di via Ponchielli e dintorni. Ventotto, ricoverati per lo pi in rianimazione o nei centri grandi ustionati. Pubblichiamo lelenco, con nomi e cognomi e gli ospedali che li hanno accolti. Da Pisa a Torino, Genova, Cesena, Parma, Milano, Massa, Carrara. Dieci di loro sono donne, alcune giovanissime, martoriate dal fuoco, con ustioni anche sul 98% del corpo. Due sono bambini: rispettivamente di 8 e 1 anno. Si trovano ricoverati in pediatria al Versilia, assistiti anche dal punto di vista psicologico, e non corrono pericoli. Ed lunica notizia che rincuora scorrendo il lungo elenco e pensando ai piccoli che, invece, non ci sono pi. Cinque, invece, i cittadini stranieri (di varia nazionalit) ed un ferito, in un letto dellospedale Versilia, che resta ancora senza nome. Per la maggior parte di loro il pericolo di vita non sar scongiurato per molto tempo. Quasi tutti, se si salveranno, avranno comunque necessit di lunghe cure e molti interventi chirurgici. Un vero calvario. IN CRONACA

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IL TIRRENO

FATTO DEL GIORNO

GIOVEDI 2 LUGLIO 2009

LAPOCALISSE

Sciacallaggio: fermato un giovane che cercava di rubare nelle case evacuate

Marino Germani uno dei feriti ricoverati allospedale Versilia

La disperazione di due donne parenti di due delle vittime

Una ventina i feriti trasferiti nei centri grandi ustionati di mezza penisola
VIAREGGIO. Il bilancio dei morti sale di ora in ora. Dai sei annunciati nel cuore della notte, ai tredici della mattina seguente, ai quattordici di marted. Ieri mattina il loro numero salito a diciassette. Ai quali va aggiunta una donna di 69 anni che abita non lontano dalla sciagura, morta di spavento la notte stessa del disastro, ma non conteggiata dalle stime ufficiali. Numeri che da soli danno lidea del disastro che ha messo in ginocchio Viareggio, ma destinati a crescere ancora. Inesorabilmente. Anche perch le ustioni di cui sono vittima i feriti pi gravi - una ventina quelli trasferiti nei centri specializzati di mezza penisola lasciano ben poco spazio allottimismo. A rendere ancor pi mesta questa drammatica contabilit del dolore, la notizia che due dei tre morti di ieri sono dei bambini. Dallospedale Bambin Ges di Roma, allalba, infatti arrivata la notizia che Iman Ayad, tre anni festeggiati il 15 giugno, marocchina, non ha superato la notte. Dopo Hamza, il fratello di diciassette anni che morto per metterla in salvo, anche il suo nome si aggiunto a quello delle vittime (e in serata, dal centro grandi ustionati di Cesena, giunta anche la notizia del decesso del padre Mohamed, 51 anni). Pochi minuti pi tardi, invece, analoga notizia arrivata dal Meyer di Firenze: qui era infatti ricoverato il piccolo Lorenzo Piagentini, 3 anni compiuti il 25 aprile scorso, investito dalle fiamme mentre era in braccio alla mamma che tentava di portarla via. Anche per lui le speran-

Ora i morti sono 17


Container frigorifero per accogliere le vittime
ze si sono spente nella notte. E anche lui si unisce al fratellino maggiore, Luca, 5 anni, morto carbonizzato nellauto dei genitori. Non tutte le vittime, poi, sono state ancora riconosciute. Viste le condizioni dei corpi gran parte dei quali ustionati su tutto il corpo o carbonizzati - la loro identificazione resta difficilissima. E per alcuni soltanto la prova del dna potr definitivamente svelarne didentit. A questo proposito la Procura della Repubblica ha nominato un pool di medici legali coordinati dal professor Raniero Domenici a cui toccher il compito di effettuare tutti i rilievi del caso e di cui fanno parte Marco Di Paolo, Stefano Pierotti e Luigi Paci. iniziato intanto ieri pomeriggio il trasferimento delle salme delle vittime che erano state portate provvisoriamente allospedale della Versilia, a Lucca e a Pisa. I carri funebri le hanno riportate a Viareggio. Nel piazzale vicino allobitorio dellospedale della Versilia stato allestito un container frigorifero dove vengono messi i cadaveri (cinque da Pisa, quattro da Lucca, e il bambino morto allospedale Meyer di Firenze). Invece non stato disposto il trasferimen-

LELENCO DEI FERITI


OSPEDALE VERSILIA Aziza Abou Talib Senza nome Massimo Gigliotti Marino Germani Luigi Cordoni Alvaro Lunardi Ludovico Gigliotti Leonardo Piagentini PISA S. CHIARA Federico Battistini Elisabeth Silva MASSA Abdelaiatif Bouhalmaf GENOVA SAMPIERDARENA Alessandro Farnocchia Sara Orsi Roberta Calzoni (rianimazione) (rianimazione) (chirurgia polispecialistica) (chirurgia polispecialistica) (chirurgia polispecialistica) (chirurgia polispecialistica) (pediatria) (pediatria) (centro ustioni) (centro ustioni) (rianimazione) (centro ustioni) (centro ustioni) (centro ustioni) CARRARA Nourddin Boumlhs Magdalena Cruz Ruiz Oliva PISA CISANELLO Stefania Maccioni Emanuela Menichetti Marina Galano PARMA Mauro Iacopini CESENA Claudia Frasca TORINO Martin Malek Anna Chiara Maccarone Sabrina Lunardi MILANO Laura Galli Marco Germani Ihsan Ulhyq (rianimazione) (rianimazione) (rianimazione) (rianimazione) (centro ustioni) (centro ustioni) (grandi ustionati) (Cto rianimazione) (Cto grandi ustionati) (Cto grandi ustionati) (rianimazione) (centro ustioni) (rianimazione)

to della piccola Iman Ayad, la bimba marocchina di quattro anni spirata ieri mattina al Bambin Ges di Roma. Si sono invece conclusi nella notte i lavori di messa in sicurezza del treno merci deragliato. Nel pomeriggio si infatti concluso lo svuotamento delle cisterne che contenevano il Gpl, mentre nella serata i vigili del fuoco hanno lavorato per labbassamento della pressione del gas. Da questa mattina i circa mille sfollati che abitavano nella cosiddetta zona rossa potranno tornare a casa. Parallelamente dovrebbe essere ripristinato anche il traffico ferroviario sulla linea Pisa-La Spezia chiuso subito dopo lincidente, anche se la riapertura avverr in questa prima fase soltanto su un binario. Rimane invece chiusa via Ponchielli, la strada-simbolo di questa tragedia, investita dallesplosione di luned notte. Oltre alle due palazzine crollate, una terza stata abbattuta dai vigili del fuoco.E altre potrebbero essere demolite nei prossimi giorni per motivi di sicurezza. Contemporaneamente si continuano a cercare anche tre dispersi. Marted notte un giovane di ventidue anni stato infatti bloccato mentre, con un passamontagna e una mazza ferrata, si aggirava per le strade della zona off limits. Anche alla luce dei suoi numerosi precedenti, per i carabinieri che lo hanno fermato e denunciato a piede libero, il giovane aveva intenzione di introdursi allinterno di case evacuate per mettere a segno qualche furto. Claudio Vecoli

VIAREGGIO. sparito nel nulla. Senza lasciare la minima traccia. Di lui, a quarantotto ore di distanza dallesplosione del treno, non si trovano n il corpo n i resti della vecchia bicicletta su cui era salito. Antonio Farnocchia, cinquantuno anni, luned poco prima di mezzanotte era uscito di casa per andare al lavoro. E come tutte le sere ha attraversato la zona devastata intorno a via Ponchielli. Ma al panificio Be Mi Tempi - dove fa il fornaio - non mai arrivato. E ora la sorella Patrizia lancia un appello a chiunque possa fornire indicazioni utili al suo ritrovamento a telefonare al suo legale (338 4487903): Chi lo ha visto, chi sa qualcosa di lui, si faccia vivo.

Il fornaio scomparso nel nulla


Al momento dellesplosione andava al lavoro in bicicletta
Antonio era uscito dalla sua abitazione di via Aurelia nord a Viareggio poco dopo le 23,30 per raggiungere il forno entro la mezzanotte, suo orario di ingresso al lavoro. Vestito con un paio di pantaloni bianchi e una maglietta bianca e con ai piedi delle ciabatte infradito, salito in sella alla sua vecchia bicicletta nera da uomo per raggiungere il panificio. Cinquecento metri di strada che attraversano proprio la zona del disastro: un piccolo tratto di via Aurelia nord, via Bottego, via Ponchielli, la passerella pedonale che attraversa la linea ferroviaria, via Garibaldi e infine via Pucci, dove si trova il forno. Ovunque, qui, Antonio pu essere stato investito dalle fiamme o travolto dallesplosione. Ma il suo corpo non si trova. N fra i corpi senza vita conservati allobitorio (alcuni dei quali ancora senza un nome), n fra quelli degli ustionati ricoverati allospedale Versilia o negli altri centri specializzati in giro per lItalia. Lavoro allospedale - prosegue Patrizia - e tutti i colleghi hanno cercato di darmi una mano: ma di mio fratello non sembra proprio esserci traccia. A rincuorare la sorella c poi un particolare non seconAntonio Farnocchia il fornaio scomparso senza lasciare traccia
PAGLIANTI

dario: se il corpo pu essere stato dilaniato dallesplosione oppure essere finito chiss dove, la bicicletta non pu essere sparita nel nulla. Era sicuramente in bici: una delle poche certezze che abbiamo. E dunque almeno

la carcassa semidistrutta deve essere finita da qualche parte. Ho potuto fare un giro in via Ponchielli ed impossibile che possa essere finito sotto le macerie perch le case rase al suolo sono implose, senza crollare lungo la

strada. Cosa pu essere successo luned notte? Perch non si trova da nessuna parte? Patrizia si augura che il fratello, magari sotto shock, stia vagando da qualche parte. Magari ha battuto la testa ed ha perduto la memoria. Ma chiaro che con il passare delle ore le speranze si assottigliano sempre di pi. Patrizia consapevole di tutto ci. Difficile che il fratello possa essere davvero in vita. Ma, prima di arrendersi, si aggrappa alle pochissime speranze che - pi che nella mente - coltiva nel cuore. Ma fino a quando ci sar anche una piccolissima percentuale di trovarlo in vita, non mi arrender. Claudio Vecoli

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GIOVEDI 2 LUGLIO 2009

FATTO DEL GIORNO

IL TIRRENO

L'APOCALISSE

Le storie

Anche Lollo ci ha lasciato


Leonardo lunico sopravvissuto dei tre fratellini
Leonardo, otto anni, il pi grande dei tre fratelli Piagentini, non sa darsi pace. Non fa che chiedere: Ma Lollo come sta?, racconta una delle zie che lo assistono allospedale di Viareggio. Lollo, diminuitivo di Lorenzo, due anni e mezzo, il pi piccolo, rimasto gravemente ferito e trasportato di urgenza allospedale Meyer di Firenze, morto ieri mattina, allalba. Ma Leonardo, lunico sopravvissuto dei tre fratelli Piagentini, simbolo della tragedia viareggina, non lo sa ancora. Nella notte dellinferno viareggino la famiglia Piagentini stata attraversata dalle fiamme dellapocalisse. La scena questa. I genitori, udendo le esplosioni che provenivano dalla linea ferroviaria e vedendo una colonna di fuoco che dal treno deragliato si era alzata altissima nel cielo, avevano svegliato in tutta fretta i tre bambini che stavano dormendo per montarli a bordo dellauto e poi scappare via lontano, al sicuro. Veloci, andiamo, si sono messi a gridare. Luca, 5 anni il prossimo 10 ottobre, stato il primo a salire sullauto, inconsapevole che quella scatola di lamiera arroventata sarebbe involontariamente diventata la sua trappola mortale. morto carbonizzato sul sedile posteriore. Il bilancio della notte stato tragico per la famigliola: due figli morti mentre i genitori, Marco, 42 anni, e Stefania, 40 anni, sono rimasti gravemente ustionati. Pap Marco stato operato ieri, allospedale di Padova, mentre la mamma ancora grave. Leonardo invece riuscito a salvarsi. Cos ha voluto il destino. Cos diventato un piccolo eroe della speranza in questa atroce storia di lutti e morte. Lui per continua a gridare: Ma Lollo, dov Lollo?.

Il padre operato a Padova, la mamma ancora grave


Via Ponchielli il giorno dopo il disastro: una mano mostra la foto di due fratellini trovata tra le macerie

I tre fratellini Piagentini: Leonardo, Lorenzo e Luca

Un sacrificio vano: anche Iman morta


Hamza laveva strappata al fuoco. In serata spirato anche il padre
morta anche la piccola Iman Ayad, 4 anni, ricoverata al Bambin Ges di Roma. Per salvarla - nella notte della tragedia viareggina - era morto Hamza, il fratello pi grande, 17 anni. Un sacrificio purtroppo risultato inutile. Una speranza che venuta meno, nel giro breve di 24 ore. In serata arrivata anche la notizia della morte del babbo Mohammed, che si trovava allospedale di Cesena, con il 90 per cento di ustioni sul corpo. Mohammed era giunto in Italia ormai da diversi anni. Veniva da Casablanca, e da l la famiglia lo aveva raggiunto quattro anni fa a Viareggio. La moglie Aziza, la mamma di Hamza e di Iman, attualmente ricoverata in rianimazione allospedale Versilia. Ma torniamo a Iman. La bimba era stata estratta ancora viva dalle macerie della casa di via Ponchielli, ma aveva ustioni nel 90% del corpo ed era stata trasferita in elicottero a Roma. Una situazione disperata. Ma un po tutti si eravamo aggrappati alla speranza della salvezza per dare un tocco di luce al buio della tragedia viareggina. Per dare un senso di eroismo al gesto cos generoso del fratello. Nonostante i tentativi dei sanitari il suo cuore ha cessato di battere la notte scorsa. La storia di Hamza e della sorellina una delle pagine pi commoventi della apocalisse di Viareggio. Hamza era riuscito ad uscire dalle macerie dopo lesplosione del gas del vagone cisterna deragliato alla stazione di Viareggio. Subito, per, era rientrato in casa a cercare la sorellina. Qui era stato sopraffatto dal gas e dal fumo ed era svenuto prima di essere raggiunto dalle fiamme. Anche Hamza, come la piccola Iman, era arrivato vivo al pronto soccorso, ma morto poco dopo. Il suo cadavere stato riconosciuto alcune ore pi tardi dalla sorella maggiore, Ibtizen Ayad, 20 anni, anche lei ricoverata allospedale viareggino (le condizioni non sono gravi). Ecco il braccialetto, era di Hamza, s proprio lui, il mio fratello, si messa a piangere la sorella maggiore. Hamza un ragazzo che amava il mare e il calcio, ma soprattutto sognava di aiutare la gente e proprio luned aveva fatto un corso di volontario sulle ambulanze. Da grande avrebbe voluto guidare le ambulanze. Non si d pace Ibtizen: Se mio fratello e mia sorella fossero fuggiti con me non sarebbero morti. Quattro amiche

UN SIMBOLO

La maniglia di Ana
Forse uno degli oggetti pi simbolici dellapocalisse viareggina quella della maniglia. La maniglia della porta che Ana, una badante rumena, aveva afferrato per scappare quando ha visto il fuoco avvolgere la casa. Ana era la badante di Mario Pucci, 90 anni, luomo che in questi anni ha accudito con molto amore. Ana era venuta dalla Romania come alla ricerca di un posto di lavoro. Sperava di mettere da parte un po di soldi da mandare a casa alla famiglia. Sperava di farsi una famiglia. Pur di lavorare Ana ha accettato di fare da badante ad un viareggino molto anziano. Arrivato ai novantanni. Ma per lei - Ana -, Mario non era solo un lavoro. Era come un nonno, dicono le persone che conoscevano la badante rumena. Un nonno da servire: lavare, pulire, fargli da mangia- Mario Pucci re. Un lavoro faticoso, senza momenti di libert. Poi allimprovviso, in una notte in cui il vecchio dormiva, ecco arrivare il fuoco assassino. Ana probabilmente non ha avuto il tempo di guardare in faccia Mario. Ha pensato per la prima volta a se stessa. Alla libert di cui ha sempre goduto poco. E ha afferrato la maniglia della porta di casa. Ma il fuoco gli ha impedito la fuga verso la vita...

La madre ricoverata in rianimazione La bambina aveva riportato ustioni sul 90% del corpo

le fanno compagnia e raccontano: E una pena terribile. Ibi continua a pensare che se la sorellina fosse uscita con lei, il fratello non avrebbe dovuto rientrare in casa per portare via la piccina ed entrambi sarebbero salvi. Ibi, questo il diminutivo che usano le amiche, studia a Pietrasanta per diventare pasticcera. Ho sentito pap dal piano di sopra - racconta ancora Ibi, ripensando ai terribili momenti vissuti laltra notte - che ci urlava di scappare, cera odore di gas e tanto fuoco. Io sono corsa via. Ho saputo solo dopo che mio fratello era morto e che ora se ne andata anche la mia sorellina.

Hamza Ayad, il ragazzo marocchino di 17 anni morto nella terribile notte di Viareggio per salvare la sorellina di 3 anni

ROSARIO ERA IN MOTORINO

CLAUDIO E NADIA

Fatale il cellulare dimenticato


E siciliano luomo del motorino. Si chiama Rosario Campo, 42 anni, emigrato di Pozzallo (Ragusa). Luomo, al momento dellesplosione del convoglio ferroviario, era vicino al luogo della deflagrazione a bordo di un ciclomotore, assieme alla moglie Claudia Frasca, 36 anni, che ricoverata in gravissime condizioni in ospedale, in bilico tra vita e morte. Campo morto carbonizzato sul colpo, mentre la moglie ha riportato gravi ustioni su tutto il corpo. A dare lallarme a Pozzallo sono stati i due figli della coppia, un ragazzo di 16 anni e una ragazza di 13 anni. Campo si era trasferito da moltissimi anni in Toscana e aveva la residenza a Viareggio. Lavorava in uno dei cantieri navali della zona: era specializzato nella riparazione di natanti di lusso. Campo con il suo scooter una delle immagini pi dolorose e emblematiche della tragedia viareggina. Lui e lei abbracciati come una coppia di fidanzatini, in sella ad uno scooter. Stando alle testimonianze raccolte, i due stavano andando a riprendere un telefonino cellulare dimenticato. Sono il simbolo di una coppia normale, innamorata, che capitata nel posto sbagliato nel momento della tragedia. Una maledetta sfortuna. Un destino troppo avverso, maledetto.

Un tragico affitto di due settimane


Fino allultimo i parenti e gli amici hanno sperato nel miracolo per Claudio Bonuccelli, 60 anni, e Nadia Bernacchi, 59 anni. Poi la speranza svanita come la nebbia in una giornata di sole. E anche Claudio - in pensione, ex responsabile personale della Salt - e Nadia sono finiti nel lungo e tragico elenco dei morti della tragedia viareggina. Anche nella loro storia c il segno di un destino avverso, di una casualit tragica. La coppia infatti aveva preso in affitto la casa di via Ponchielli per due settimane. Due settimane di affitto per permettere i lavori di ristrutturazione alla villetta di propriet in via don Aldo Mei, al Campo dAviazione. Una villetta che doveva essere per la coppia il buen retiro della loro pensione.

Il paginone stato curato da Mario Lancisi. Hanno collaborato Giorgio Billeri, Luca Cinotti, Lara Loreti, Claudio Vecoli, Massimo Braglia e Alessandra Vivoli.

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IL TIRRENO

FATTO DEL GIORNO

GIOVEDI 2 LUGLIO 2009

L'APOCALISSE

Le storie

La madre, rimasta vedova, si era risposata in punto di morte lo scorso anno

Una famiglia che non c pi


Persi i genitori, Ilaria e Michela uccise insieme dal gas
Le fiamme se le sono portate via, insieme, le due sorelle Mazzoni, Ilaria e Michela, 36 e 33 anni, nellapocalisse di via Ponchielli. Ilaria era impiegata al London Hotel, mentre Michela faceva la baby sitter. Al riconoscimento ci ha pensato, tra le lacrime, lamica del cuore, Orizia Buonaccorsi. La speranza di tutti era che Ilaria e Michela fossero riuscite a scappare e salvarsi. A volte, quando era libera afferma Sabrina, collega di Ilaria - andava fuori con la sorella e con le amiche. Ho sperato fino alla fine che fosse andata cos. E invece.... La foto ce le mostra sorridenti, abbracciate ad una speranza di vita che finita tragicamente. Sono morte sotto il crollo delle macerie e ustionate dal fuoco. Un luned tragico che mette fino ad un anno orribile per le due sorelle. Proprio un anno anno fa, infatti, moriva per un male incurabile la loro mamma, Giuseppina Madroni, vedova Mazzoni, madre delle due ragazze. La donna, poco prima di morire, aveva chiesto e ottenuto di sposare il suo compagno Andrea Malagoli, carpentiere, 51 anni, carrarese, da alcuni anni residente a Camaiore. Si erano conosciuti nel 2001 in Versilia, si erano quindi fidanzati, convivevano; poi lei si ammal e con un gesto damore aveva deciso di sposare Andrea. Adesso, a un anno preciso di distanza, questa nuova terribile tragedia; le due ragazze, che gi avevano un legame speciale con il nuovo compagno della mamma, dopo il gesto damore del matrimonio si erano ancor di pi legate con Andrea. Erano due ragazze speciali, con un legame fortissimo; avevano un carattere aperto, solare, con tanti amici. Il tragico destino che fino a qualche mese fa vivevano separate, poi erano andate a vivere insieme, anche se i due appartamenti erano divisi, racconta Mario, il fratello di Andrea. Erano due ragazze doro, stupende - dice fra le lacrime Andrea - a volte mi chiamavano Papino, a volte babbo..., ma non riesce ad aggiungere altro. troppo affranto dal

PAGLIANTI

Le sorelle Ilaria e Michela Mazzoni

Andrea sparito, qualcuno spera ancora


La moglie Maria Luisa carbonizzata in casa, di lui non c traccia
Lei stata trovata morta carbonizzata, insieme con il pappagallo, sotto le macerie della sua casa spazzata via dallesplosione, in via Ponchielli, mentre del marito per ore e ore si sono perse le tracce. Maria Luisa Carmassi, 49 anni, e Andrea Falorni, 50, erano una coppia particolarmente affiatata, raccontano gli amici che con loro condividevano la passione per la moto e che ieri pomeriggio hanno atteso per ore davanti allobitorio. Stavano insieme da quando avevano 14 anni lei e 15 lui - raccontano gli amici -. Non avevano figli ma amavano tantissimo gli animali. Nella loro casa tenevano un cane, un gatto, un pappagallo e dei canarini. Gli amici ricordano Maria Luisa e Andrea come due persone generose. I loro soprannomi - raccontano - sono Pulce per Maria Luisa e Scarburato per Andrea. Facevamo viaggi in moto insieme e delle belle mangiate. Fino allultimo gli amici non hanno voluto abbandona-

Una era impiegata al London Hotel, laltra faceva la baby sitter Unamica: speravo che fossero in viaggio
dolore. Quelle due sorelle cos allegre e affettuose erano diventate la sua famiglia. Il matrimonio fra Andrea e Giuseppina stato celebrato nella residenza assistita del Contesso a Nocchi, comune di Camaiore, un piccolo borgo sulle colline verdi della

Versilia dove da anni aperto questo luogo di ritiro e di cura della sofferenza. Ad officiare il rito civile, il vicesindaco di Camaiore Alessandro Santini. Ma la donna non riuscita ad infilare lanello al dito dello sposo ricordava, commosso, il vicesindaco di Camaiore al termine della cerimonia -. stato il marito a farlo per entrambi. Ad assistere a quel matrimonio, erano proprio le due figlie. Il giorno dopo Giuseppina mor. Un anno dopo le figlie lhanno seguita, in un luned di giugno. Lasciando solo luomo sposato dalla mamma in punto di morte...

IL MARITO GRAVE

Elena, una vita per il lavoro


Elena era una ragazza dolce e dai modi gentili. Sono distrutta dal dolore immenso per la sua morte assurda. Non giusto morire cos.... A parlare Silvia Boschetto, una delle amiche pi strette di Elena Iacopini, 32 anni, una delle vittime dellesplosione. La giovane era in casa, in via Ponchielli, con il marito Federico Battistini, quando s scatenato linferno. Lui ora ricoverato in gravi condizioni per le ferite riportate. Elena da qualche mese lavorava in un cantiere navale a Viareggio e si occupava del settore dellarredamento. Ma negli ultimi due anni aveva prestato servizio allospedale con una ditta esterna e si occupava di prenotazioni, assunta a tempo determinato da unagenzia interinale. Poi il contratto era scaduta e cos aveva trovato un impiego nella nautica. Nel passato e per molti anni, aveva lavorato per la VaiBus (ex Clap) lazienda dei trasporti. Era l che aveva conosciuto suo marito Federico, che fa lautista. Marted, Silvia e le altre sue amiche lhanno cercata

Andrea Falorni e Maria Luisa Carmassi re la speranza per Andrea. Potrebbe essere uscito per portare fuori il cane ed essere rimasto o stordito o ferito nellesplosione. Potrebbe essere in qualche altro ospedale. Ma si trattata di quelle speranze troppo flebili perch parenti e amici potessero realisticamente aggrapparsi.

Gli amici: magari era fuori col cane ed rimasto ferito, magari ora in qualche altro ospedale

17 morti (1 non ancora identificato)


 Rosario Campo  Hamza Ayad  Iman Ayad  Mohamed Ayad, padre di Iman e Hamza  Luca Piagentini  Lorenzo Piagentini  Ilaria Mazzoni  Michela Mazzoni  Elena Iacopini  Claudio Bonuccelli  Nadia Bernacchi  Ana, badante romena  Mario Pucci  Andrea Falorni  Maria Luisa Carmazzi  Ilaria Carmazzi  (Ignoto)

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Centinaia di foto, decine e decine di video che ricostruiscono il disastro di Viareggio. Poi, la cronaca aggiornata minuto per minuto. In diretta sul nostro sito storie di disperazione, coraggio e speranza. I nomi e il dramma delle vittime: lasciate un vostro ricordo

Elena Iacopini il giorno delle nozze per tutto il giorno. Il telefonino continuava a squillare a vuoto - dice Silvia, che andata a Pisa per salutare i familiari - finch a tarda notte ho saputo che era morta. stato orribile. Il dolore pi grande della mia vita. Anche i genitori di Elena sono ustionati, feriti e le loro condizioni sono gravi. La mamma si chiamata Emanuela Milazzi e il babbo Mauro Iacopini. Una famiglia rovinata in pochi minuti, di un luned notte. E ora la speranza che i sopravvissuti possano salvarsi. Nonostante le gravi ustioni.

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GIOVEDI 2 Luglio 2009

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IL DOLORE E LA DIGNIT
LUTTO Altri morti, disperazione per i bambini. La citt e la Versilia sconvolte TESTIMONIANZE I soccorritori, i feriti, i parenti delle vittime, i lavoratori della stazione DENUNCE La gente di via Ponchielli: un muro poteva salvarci

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

GIOVEDI 2 LUGLIO 2009

III

LA CATASTROFE: LE STORIE

Ancora un lutto per la famiglia Piagentini Gravissimi anche la mamma e il pap

PAGLIANTI

Un sms allalba: Lorenzo morto


Anche il fratellino di Luca Piagentini non ce la fa. Era ricoverato al Meyer
VIAREGGIO. morto anche Lorenzo. La notizia arriva di primo mattino e si diffonde con un rapido tam tam di telefonate e messaggini. un bruttissimo risveglio per tutti. E fa subito capire che anche la seconda giornata dopo la tragedia di luned sar caratterizzata dal dolore e dal lutto. Lorenzo Lorenzo Piagentini, tre anni festeggiati lo scorso 25 aprile, ultimo di tre figli che avevano portato una ventata di felicit e di allegra confusione nella casa di pap Marco e mamma Stefania. Capelli rossi, sguardo furbo, quella notte maledetta poco prima di mezzanotte era in via Ponchielli, in collo alla mamma che stava cercando di portarlo via insieme ad uno dei due fratellini sullauto di famiglia con cui scappare dalla zona del disastro. Non ha fatto in tempo. Lo ha investito, insieme alla madre, londa di fuoco e morte che arrivata dai binari. Non morto subito come Luca, il fratellino. Ma le sue condizioni, gi ai primi soccorritori, sono parse immediatamente gravissime. Disperate. Lorenzo stato cos trasferito allospedale pediatrico Meyer, a Firenze. Ma alle 21,39 di marted - dopo meno di ventiquattro ore di lenta agonia - il suo cuoricino ha cessato di battere. E Lollo, come tutti lo chiamavano in casa, ha raggiunto in cielo Luca. ranno per sempre impresse sul suo corpo. Ma la scienza medica concede in realt pochissime probabilit di salvezza. Discorso analogo vale per pap Marco, quarantadue anni, dipendente della Gifas di Piano del Quercione. Anche lui investito e sfigurato dalle fiamme sul 90 per cento del corpo, dopo essere stato trasportato al Versilia, stato trasferito nel reparto di rianimazione dellospedale di Padova. Anche per lui il quadro clinico gravissimo, ma forse nel suo caso possibile nutrire qualche speranza in pi di salvezza. Lunico che riuscito a salvarsi, luned, stato cos Leonardo, otto anni, il pi grande dei tre bimbi. stato risparmiato dalla violenza devastante delle fiamme che gli hanno divorato la casa, che gli hanno portato via i due fratellini, che gli hanno ridotto padre e madre in torce umane. Seduto su un lettino del reparto di pediatria, circondato e protetto dallaffetto dei nonni e delle zie, ancora non sa la terribile prova che lo attende quando uscir dalla porta dellospedale e non vedr pi Luca e Lollo. Da un punto di vista sanitario, fortunatamente, le sue condizioni non destano alcuna preoccupazione. Ma forse proprio lui quello che ha bisogno delle cure pi importanti. Claudio Vecoli

LE TATE DELLASILO

Nessuna parola pu aiutarci ma vi abbracciamo forte


n momenti come questi non ci sono parole: pensieri tanti, ricordi ancora di pi. Leonardo, Luca, Lorenzo tre fratellini che hanno lasciato, ognuno a modo loro, per la loro unicit, un segno in tutte noi. Leonardo, il pi grande, 8 anni, nato con il nido Ninnipan. Poi arrivato Luca, 4 anni, ed infine Lorenzo, 2 anni e mezzo. Mamma Stefania e pap Marco ci hanno fatto il dono pi grande, quello di affidarci le loro creature, tre bimbi stupendi. E, giorno per giorno, tutti insieme, li abbiamo visti crescere, muovere i primi passi nel cammino della vita, imparare le prime parole, sorridere, piangere. Era sopratutto mamma Stefania ad accompagnarli. Sempre di corsa, indaffarata, ma con la gioia nel cuore ed un sorriso che illuminava ancora di pi il suo viso quando tornava a riabbracciare i suoi figli. S, non ci sono parole... difficile descrivere le emozioni, i sentimenti del momento. Forse ognuna di noi li tiene stretti con s per conservarli cos per quelle che sono state le esperienze vissute insieme a Leonardo, Luca, Lorenzo, Stefania e Marco. Il percorso fatto insieme nei nostri cuori e nei nostri ricordi, un percorso che non era terminato, ma che il destino - un brutto ed ingiusto destino - ha interrotto. Nulla per potr cancellare lincontro con questa meravigliosa famiglia che ha lasciato in tutte noi un forte messaggio, quello dellamore per la vita anche di fronte alle difficolt che la vita stessa ti pone. Un forte abbraccio a Luca e Lorenzo ed un augurio a Leonardo, alla mamma Stefania e pap Marco. Le tate di Leonardo, Luca e Lorenzo dellasilo nido Ninnipan della Darsena

FAMIGLIA DISTRUTTA. Lorenzo, Luca e Leonardo Piagentini Ma il dramma di una famiglia decimata dalla tragedia di luned rischia di non essere ancora finito. Mamma Stefania, quarantanni, infatti ricoverata nel reparto di rianimazione dellospedale Cisanello a Pisa. Presenta ustioni di terzo grado (il pi grave nella scala di riferimento) in quasi tutto il corpo. Il dovere impone di sperare ancora, di credere che possa farcela, anche se le conseguenze di quella notte maledetta reste-

VIAREGGIO. Leonardo sveglio, sta bene: non fa che chiedere di Lollo, il fratellino pi piccolo, che dormiva nella cameretta con lui. Lo dice con gli occhi lucidi la zia. seduta in una sedia di plastica scomoda della sala daspetto del reparto di Pediatria del Versilia. Si stringe al petto la vestaglietta nera, come epr difendersi: uno strazio, le sue domande ci stringono il cuore. Non sappiamo neppure noi cosa rispondergli. Ha poca voglia di parlare la zia di Stefania, madre dei tre fratelli Piagentini che sono diventati il simbolo della strage di Viareggio. Luca, di cinque anni, ha perso la vita luned notte. Lorenzo, due anni e mezzo, deceduto ieri

Leonardo si sveglia: Dov Lollo?


Il ragazzino di otto anni non sa della tragica fine dei fratellini
mattina allospedale Meyer di Firenze. I genitori dei tre bambini lottano per la vita: il padre, Marco, stato operato in mattinata allospedale di Padova. La mamma, Stefania, ancora grave: Non sappiamo nulla - dice la zia noi adesso dobbiamo stare qui con Leonardo. Lui, il bambino di otto anni estratto vivo con solo una ferita alla testa dalle macerie della palazzina mangiata dal fuoco, di quello che successo alla sua famiglia non sa ancora nulla. ricoverato nel suo lettino, nel reparto di pediatria, al terzo piano dellospedale Versilia. Ieri mattina, a mezzogiorno, gli hanno appena portato da mangiare. Le zie della madre, arrivate da Firenze (la famiglia Maccioni orginaria di Avellino) stanno facendosi coraggio, nella sala daspetto del reparto. Prima di rientrare dal loro bambino. Ma trovare un sorriso per il piccolo Leonardo oggi davvero difficile. Anche in un ambiente dove tutti, medici e infermieri, sono da sempre abituati a tenere lontano il dolore, o almeno provarci. Qui, al terzo piano dellospedale Versilia si combatte ogni giorno contro il male pi crudele quello che colpisce i bambini. Oggi quella disperazione ha rotto gli argini: perch c una tragedia troppo grande che ha messo in ginocchio la citt. E si portata via tre bambini. Langoscia si legge nel volto, negli occhi di chi al lavoro da ore. Anche la sala daspetto sembra diversa. Accanto alla finestra una cesta di giocattoli abbandonata. Tanti disegni appesi alle pareti. Unesplosione di colori che stona con latmosfera densa di dolore che si respira appena fuori dalla porta. Sono qui le due zie di Stefania, la giovane madre dei tre fratelli Piagentini. Non vogliono parlare. Ora ci vuole rispetto per nostro nipote: questo un disastro troppo grosso. Una tragedia. Ma poi quando si fa il nome di Leonardo, alla zia (sono in due ma una, appena sente parlare dei giornali, si allontana dalla sala daspetto) si illuminano gli occhi. Lui sta bene - dice - e non sa ancora nulla di quello che successo. Continua a chiederci del pap e della mamma, di Luca. oggi per non fa che chiederci di Lollo: sembra

quasi che si senta qualcosa. Per ora gli abbiamo risposto che i fratellini stanno come lui. uno strazio. Uno strazio spiegare a un bambino di otto anni, appassionato di calcetto (fuori dallospedale ci sono alcuni suoi compagni di squadra) e di sport cosa successo luned notte a Viareggio. Spiegargli che non potr pi giocare coi suoi fratellini. E che i suoi genitori stanno lottando per la vita. Una cosa certa, questo bambino coraggio non sar certo solo. La comunit si stretta attorno alla famiglia Piagentini. E i parenti non lo lasciano solo un attimo: riservando a lui lunico sorriso tirato di questi giorni di dolore. Alessandra Vivoli

PAGLIANTI

A sinistra la casa della famiglia Piagentini distrutta dallesplosione di luned notte Sopra: Leonardo trasportato in ospedale subito dopo essere stato estratto dalle macerie A destra la foto di Lorenzo e Luca fra i calcinacci

PAGLIANTI

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

GIOVEDI 2 LUGLIO 2009

LA CATASTROFE: LA PROTESTA

Lungo gran parte della ferrovia c solo una staccionata di piloncini

PAGLIANTI

Volevamo un muro vero


La richiesta dei residenti divisi dai binari solo da una staccionata
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Volevano un muro vero. I residenti tra il supermercato Pam e via Bottego, Ponchielli compresa, almeno da tre anni avevano fatto questa richiesta. Come racconta, furibondo, Stefano Tognocchi: Il propano passato liberamente tra i piloncini che separano, in via Ponchielli, la strada dalla ferrovia. Il muro che davanti alle palazzine a lato della Pam, invece, si danneggiato ma ha tenuto. Evitando che in duecento facessimo la fine del topo. I popolati palazzi venuti su con la cooperativa Costanza sono stati investiti dalle fiamme, ma non con la violenza delle casette a due piani di via Ponchielli. Auto e motorini bruciati, le serrande piegate dal calore, qualche tenda da sole bruciata. Niente in confronto a quello che successo poco pi avanti. L dove il muro si interrompe e sputano i paletti. Quel tipo di staccionata continua Tognocchi - la stessa che corre lungo un gran tratto di ferrovia, quasi fino a Lido di Camaiore. Provare per credere, percorrendo le strade che corrono lungo i binari. La stessa palizzata la troviamo, per esempio, vicino al supermercato Esselunga, sullAurelia. Qui, per, in cemento armato. Lo spiegano in Comune, ricordando quando via Cei stata ampliata, e si dovuto decidere - insieme a Trenitalia - come separare ferrovia e viabilit. Lunghi tratti di citt densamente popolata si affacciano sui binari. E sulla palizzata che, segnalano i cittadini furibondi, non nemmeno un guard rail. Perch se unauto va fuori strada finisce dritta sui binari senza che niente la trattenga evitando la tragedia nella tragedia. Abbiamo girato il quesito a Trenitalia. Il cui ufficio stampa, prese le informazioni del caso, ha sentenziato che le palizzate sono la prassi in tutta Italia. Aggiungendo: sempre stato cos nelle aree ferroviarie cittadine. Anzi, se ci sono pezzi di muro bisogna andare a vedere chi li ha costruiti.... Come a dire che non sono roba delle Fs. Di qua i paletti e di l il muro..., aggiunge un residente del Terminetto, quartiere ferito e furibondo: Perch di l (lato centro, ndr) ci sono i signori.... Chiss se vero. Certo che in campagna, invece, non c zona ricca e zona povera. Perch al Varignano dei condomini affollati, cos come al Marco Polo lato case della Finedil, non c n muro n recinzione. Gi, ma l ai tempi in cui pass la ferrovia cera la campagna. Che oggi solo un po di verde spelacchiato, ma sulla massicciata si arriva tranquilli senza protezione alcuna. Altro giorno, altra corsa. Sulla giostra della morte nella zona storicamente conosciuta come Bottega nuova si incontra anche il mai risolto destino della passerella pedonale. Che dovr essere abbattuta dopo aver subito dal fuoco lultimo affronto. Perch si capisce benissimo da come la guardano i vigili del fuoco che, fosse stato per loro, aveva i requisiti per andare in pensione anche senza tragedia. Elemento del paesaggio urbano, il suo rifacimento avrebbe dovuto passare - tre anni or sono - con un costo di 50mila euro a carico della Viareggio Patrimonio. Pochi soldi, in confronto della necessit reale. Quanto bastava a tenerla in piedi, con un minimo di decenza, fino ad una delle tante maxi opere di cui a Viareggio si parla per dieci anni e poi non si realizzano: il sottopasso pedonale di via San Francesco. La cifra necessaria era stata inserita nel bilancio di previsione 2006 del Comune, ma non sono poi stati effettivamente stanziati. E allora la mossa (come per via dei Lecci, come per lex passerella sul molo) stata quella di demandare tutto alla Patrimoniale, che pu pagare in avanzamento dopera. Nel 2007, il Piano operativo aziendale della societ partecipata, stanziava per la passerella sulla ferrovia 53mila euro. Oggi, invece, in quello 2009 nella casella della cifra si legge annullato. Esattamente come annullata la strada che non c pi.

Ciao Hamza, sei morto da eroe


I ragazzi su Facebook salutano lo studente marocchino
VIAREGGIO. Ora voglio ereditare la maglia numero 9, in onore di Hamza. Il mondo di Facebook si inchina davanti ad Hamza Hayad, 17 anni, studente dellIstituto nautico, morto nel disastro della ferrovia, insieme alla sorellina Iman che ha cercato invano di salvare. Antonio, studente al Piaggia, a condividere con Hamza (giocatore delle giovanili della Vigor) la passione per il pallone. Hamza, che amava il mare ed il calcio, tifava Milan e quando si trovato di fronte linferno ha girato da una camera allaltra per trovare la sorellina. Che era gi fuori quando lui svenuto in casa, finendo i suoi giorni bruciato vivo. Trecentocinquantuno iscritti al gruppo di discussione Nel ricordo di Hamza. I ragazzi e le ragazze buttano in alto il cuore e si lasciando andare ai ricordi. Per raccontare flash di vita quotidiana. Gaspare, che alle medie, per insegnare litaliano ad Hamza gli insegnava le parolacce. E, ancora Hamza con gli amici in Passeggiata, davanti alla sala giochi, luogo di ritrovo di tanti adolescenti in citt. E quel giorno che abbiamo mangiato i biscotti di tua madre a casa tua. Sei morto da eroe e ora sarai langelo custode della tua sorellina..., scrive un ragazzo quando ancora non arrivata la notizia della morte anche di Iman. In tanti, ragazzi e ragazze, sottolineano il gesto dellamico scomparso. Ricordandolo come il miglior amico delle medie, quello che ci faceva ridere tutti, un bravo ragazzo. Che nel linguaggio degli under 18 significa un tipo giusto. Nelle stesse ore in cui scorre nella Rete il ricordo del giovane calciatore arrivato da Casablanca, il padre Mohamed cessa di vivere allospedale di Cesena. Sono le 18 quando la morte se lo prende. Unora dopo esatta, alle 19, arrivano allospedale gli zii di Hamza, fratelli del padre. Che potranno solo piangere un cadavere. D.F.

Nelle abitazioni si contano i danni

Le agenzie di pompe funebri forniranno i mezzi gratis


VIAREGGIO. Egregio sindaco, vogliamo esprimerle prima di tutto, lo sgomento per la tragedia di questa notte ed il cordoglio verso le famiglie colpite da un lutto cos atroce ed imprevedibile. Ci sar il tempo per le analisi e lindividuazione delle responsabilit. Oggi il primo problema fare quanto possibile per quei cittadini colpiti da questa tragedia. La Federazione del Comparto Funerario Italiano (la sigla Feder.Co.Fit) vuole mettere a disposizione il proprio intervento a favore delle famiglie colpite da un lutto in questa disgrazia. Gli operatori funebri Paladini e Paltrinieri (Viareggio), La Badia (Camaiore), Cosmi (Lucca) Spinabella (Vecchiano), Bianchi (Pisa), ed altri ancora se se ne dimostrasse la necessit mettono a disposizione dellamministrazione comunale e della Protezione Civile i propri automezzi ed addetti, del tutto gratuitamente, per lo svolgimento dei trasporto funebri per i deceduti in questa occasione. Per ogni comunicazione e per ogni altra necessit dovr essere contattato il signor Pio Paltrinieri, dellomonima impresa funebre, ai recapiti telefonici 0584 962138.

IL RICORDO

Elena, resterai sempre con noi


VIAREGGIO. Commosso il ricordo di Silvia Boschetto e Angela Bordasco che piangono la loro amica Elena Iacopini. Sapere di aver perso Elena, ha creato un senso di vuoto enorme. Elena era una persona riservata, e la sua riservatezza era un modo per proteggere e custodire i suoi affetti, che lei riteneva tesori preziosi. Un tragico destino ci ha portato via una carissima amica che custodiremo sempre come un tesoro prezioso nel cuore. Ciao Elenuccia.

Croce Verde, calvario da un milione


I danni sono altissimi, ma lassociazione continua a lavorare
VIAREGGIO. Un milione di euro di danni, prendendo in considerazione sia i locali della sede di via Garibaldi sia le ambulanze colpite: nonostante tutto la Croce Verde sta portando avanti la propria attivit. Tanto che, questa mattina, dovrebbero tornare agibili gli ambulatori del primo soccorso e del cup. Ieri mattina stata convocata una conferenza stampa in un bar nelle vicinanze del municipio (la sede, che si trova nella zona rossa, inaccessibile): unoccasione per invitare la cittadinanza a mostrarsi solidale. Noi siamo parte dellaiuto alla citt - dichiara Milziade Caprili, presidente dellassociazione - ora sia la citt ad aiutarci: Viareggio ha bisogno della Croce Verde, come testimoniano gli interventi compiuti luned notte. Ma, per continuare il nostro lavoro, non possiamo fare a meno dei nostri strumenti. Associazioni di pubblica assistenza di Cecina, Lucca, Prato e Rosignano hanno fornito unambulanza a testa: ma chiaro che questi mezzi dovranno essere restituiti e che la Croce Verde dovr acquistarne di nuovi. I versamenti potranno essere effettuati sul conto corrente postale 14728554 oppure sul conto corrente IT 19 N 06200 24873 000000308317. Nel frattempo arrivata una donazione da trentamila euro da parte della Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno. Simone Pierotti

Caprili: un grazie a chi ci ha prestato i mezzi di soccorso

PAGLIANTI

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 03 Luglio 2009

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Venerd 3 luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 181

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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VIAREGGIO

La strage di Viareggio. Viaggio tra i sopravvissuti. Moretti (Ferrovie): il carro era vecchio

Unaltra famiglia sterminata


Le vittime salite a 19, morta anche la madre di Hamza e Iman
VIAREGGIO. Unaltra famiglia stata cancellata dal rogo. Dopo Hamza, la sorellina Iman e il padre Mohammed, ieri spirata anche la mamma Aziza: Ibitzen, 21 anni, rimasta sola. Anche un altro marocchino ustionato dal gas del treno spirato ieri. Si saputo poi che quella notte unaltra persona che abitava vicino alla stazione ha perso la vita per lo choc. Moretti (Ferrovie) accusa: il carro era vecchio di 35 anni, noi non abbiamo responsabilit. BILLERI, CECCHINI, CINOTTI, VECOLI, AMBROGI, LONIGRO, BUDA e BACCELLINI IN CRONACA

POLEMICA

INCHIESTE? NON CI CREDO


di Milziade Caprili

LA STORIA

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Ibi ha perso tutti: resto, era il sogno di mio padre


VIAREGGIO. Il mio futuro? Far quello che pap sognava per me: finir la scuola per diventare pasticcera, mi former una famiglia e rimarr per sempre a vivere a Viareggio. Lesplosione del gas si portata via tutta la sua famiglia e Ibtzen Ayad, 21 anni, marocchina, rimasta sola. La madre ha cessato di vivere ieri allospedale Versilia; il fratello Hamza, 17 anni, morto dopo aver tentato di salvare la sorellina Iman ma anche lei non ce lha fatta, e il padre spirato mercoled allospedale di Cesena. LANCISI A PAGINA 3

a pi di un secolo a Viareggio noi della Croce Verde ci sforziamo di dare una mano a chi ne ha bisogno. Lo abbiamo fatto anche la sera della catastrofe che si abbattuta sulla nostra citt. Lo abbiamo fatto pur essendo anche noi colpiti dal gas e dal fuoco, trasformatosi - non tanto per fatalit ma per incuria degli uomini - in strumento di morte e di distruzione. La Croce Verde stata toccata in quello che ha di pi caro: nei volontari, nelle ambulanze, nelle strutture della sede che costata tante fatiche. (CONTINUA IN CRONACA)

APPELLO

UN IMPULSO DAL DOLORE


di Giovanni Pieraccini

I SUPERSTITI

pi con Il Il Tirreno In In pi conTirreno

In via Ponchielli un triste pellegrinaggio


VIAREGGIO. Sfiora le macerie con la mano. Poi si piega appena sulle ginocchia, a raccogliere lorsacchiotto impolverato. Cristina, canottiera bianca, capelli biondi, cugina della famiglia Piagentini che ha perso nella tragedia due bambini. Insieme a Serena, anche lei cugina, raccoglie i pezzi di una serenit che non c pi. Intorno a loro i vigili del fuoco si danno da fare per riempire gli scatoloni. Qui ci sono i sandalini gialli per il mare, l i peluche di Luca, Lorenzo e Leonardo. Su quel che resta dei davanzali sono spuntati dei mazzi di fiori. Immagini dallinferno, dalle prime ore del mattino fino a sera. Con i vivi determinati a tornare nelle case che non ci sono pi. FRANCESCONI A PAGINA 5

Viareggio volevamo fare una festa. Lavevamo chiamata Festa dellArte e avrebbe dovuto celebrare la riapertura definitiva della galleria darte Moderna e Contemporanea il 20 luglio. (CONTINUA A PAGINA 5)

IN CRONACA

II

I FERITI

Ricoverati negli ospedali di tutta Italia


LAURELIA

VII

PAGLIANTI

Dopo lincubo il quartiere ferito prova a ripartire

Il passeggino del bambino e un casco sulla testa: i sopravvissuti di via Ponchielli sono tornati a prendere qualcosa a casa

E una dispersa rientra da Milano Mi ha salvato Burlamacco


VIAREGGIO. Salvata da Burlamacco, la maschera del Carnevale di Viareggio. Adriana Bonetti, la figlia di Uberto, creatore della maschera, si trovava a Milano per organizzare una mostra delle opere del padre e non rientrata la sera della strage solo per caso. In questo periodo faccio la spola con Milano - racconta Adriana - e dovevo rientrare, ma ho cambiato idea e forse proprio per questo io e mio figlio di 15 anni siamo salvi. Mi sento una miracolata: abito a due passi dalla stazione, compresa in quel che resta della zona rossa. Di solito vado a casa a piedi e e dovevo arrivare proprio allora dellesplosione. LEPORE A PAGINA 2

LV1LVM...............02.07.2009.............23:59:43...............FOTOC21

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VENERDI 3 Luglio 2009

DA NOI

GRATIS

SU AUTO A CARBURATORE

FOTO PAGLIANTI

ANCORA MORTI
Tre vittime in pi, tra loro una giovane madre

ANCORA SOFFERENZE
Viaggio tra la gente di via Ponchielli nellincubo delle macerie

ANCORA DUBBI
Magistrati al lavoro, un'indagine difficile

LV5POM...............03.07.2009.............00:17:47...............FOTOC21
IL TIRRENO

VIAREGGIO

VENERDI 3 LUGLIO 2009

PAGLIANTI

Ore di fila sotto il sole per poter frugare tra le macerie di casa
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Ma la casa dov? cantava Jovanotti. Una frase che i residenti nellarea del disastro ieri hanno ripetuto migliaia di volte. Cercando di capire, nel caso delle abitazioni non lesionate ma vicine a quella distrutte, se era possibile un rientro anche parziale. Ad affrontare londa durto, per molte ore, solo i vigili del fuoco. Senza sedie dove far accomodare i cittadini, sotto il sole, senza acqua. Almeno fino a mezzogiorno. Nessuno aveva pensato che lemergenza delle emergenze, nel terzo giorno dalla tragedia, fossero i nuclei familiari colpiti che cercavano le proprie cose tra le macerie o le proprie case nella mappa
PAGLIANTI

INVENTARIO. Dopo il recupero si fa lelenco

SFINITI. Lo sconforto della zona che la Procura ha messo sotto sequestro alle nove e mezza del mattino. Molti vigili del fuoco sono arrivati a Viareggio da tutta la Toscana, generosi e professionali. Quella carta di Bottega nuova colpita a morte pi di una volta diventata un rompicapo. Con i carabinieri a presidiarla e pretendere che si rientrasse nelle abitazioni accompagnati personalmente da un vigile del fuoco. Ma comunicate tra voi, gridava una giovane donna in-

ZONA ROSSA. Carta alla mano, per aggirare il divieto

FATECI ENTRARE. Vigili del fuoco presi dassalto

torno allora di pranzo. A dare man forte ai vigili del fuoco ci si messo, intorno a mezzogiorno, lassessore Pierluigi Cinquini. Che anche geometra e non ha perso n la testa, n la calma per tutta la lunga giornata tra caldo e disperazione. Ai vigili del fuoco anche il compito di prendere i documenti e stilare le liste di chi doveva essere accompagnato a recuperare le proprie cose. Perch - la domanda inevitabile - dal Comune non si pensato di mettere a disposizione qualche impiegato? Ci sono volute ore per avere una parvenza di organizzazione in uno dei momenti pi delicati, facilmente prevedibile. E quando il poliziotto, preoccupato, si rivolge alla donna seduta sotto il sole con vuole da bere?, la risposta rabbiosa inevitabile: No. Noi vogliamo solo andare a casa. Un paio dore dopo, alle 14,17, un agente della Municipale altrettanto esasperato ancora grida nella radio che dal Comune non arrivato lelenco dei residenti!.

PAGLIANTI

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PAGLIANTI

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GRIGLIA DI PARTENZA. Inizia il viaggio tra le rovine

CIVICO 36. Spuntano i giochi dei bimbi Piagentini

CIVICO 30. Paolo e Antonella una casa non lhanno pi

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FAGOTTI. I vigili del fuoco fanno volentieri i facchini

LATTESA. Sotto la tenda che non ripara dal solleone

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PROTEZIONE. Casco obbligatorio e si va

UNA FAMIGLIA. Tutti stretti intorno al carrello

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NAUFRAGHI. Aggrappati al carrello come alla zattera

IMMAGINE SIMBOLO. Un anziano torna, affranto, dal recupero delle proprie cose tra le macerie

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CIVICO 40. Le poche cose davvero utili

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PAGLIANTI

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PAGLIANTI

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 04 Luglio 2009

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Sabato 4 luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 182

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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VIAREGGIO

La strage di Viareggio. Dopo lesplosione lutti senza fine: le vittime salgono a ventidue

NELLINTERNO

Muoiono altri tre innocenti


Stefania, mamma di Luca e Lorenzo, non ce lha fatta
VIAREGGIO. Tre nuovi morti. E un corpo che ancora non si trova, come se fosse scomparso nel nulla. Sale a ventidue il numero complessivo delle vittime della strage di luned notte a Viareggio. E su questo bilancio resta ancora drammaticamente impressa letichetta provvisorio. La notizia pi mesta quella che arriva dallospedale Cisanello di Pisa, dove ieri pomeriggio - dopo quattro giorni di lenta, atroce agonia - si arresa anche Stefania Maccioni, quarantanni, mamma di Lorenzo e Luca Piagentifoto PAGLIANTI

GLI ANIMALI

Storie a lieto fine e drammi dopo il rogo


I BINARI

ni, i bimbi di due e cinque anni gi nellelenco delle vittime. Una famiglia decimata dalla tragedia, quella dei Piagentini. Luned sera - nella loro abitazione di via Porta Pietrasanta, a pochi metri dallinizio di via Ponchielli - intorno al tavolo

da pranzo cenavano in cinque: mamma Stefania, pap Marco e, con loro, Leonardo, Luca e Lorenzo, i tre fratellini. Adesso soltanto Leonardo, il bimbo pi grande (otto anni), sicuro di farcela. VECOLI A PAGINA 3

Una cisterna squarciata da una lamiera

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LA CERIMONIA

Funerali di Stato allo stadio Feretri nel palasport


VIAREGGIO. Avranno funerali solenni le vittime del disastro ferroviario di Viareggio. Marted, in occasione della cerimonia, sar tutta lItalia ad essere in lutto, con i tricolori a mezzasta. La decisione stata presa dal consiglio dei ministri che ieri mattina ha decretato lo stato di emergenza per larea in cui hanno avuto luogo - si legge in una nota di Palazzo Chigi - lincendio, la distruzione e lo sfollamento. Le povere salme delle vittime saranno accolte al palasport. A PAGINA 4

MACERIE

Demolita la passerella
VIAREGGIO. Abbattono la passerella.... La notizia ha fatto il giro della citt appena dopo pranzo e tanti viareggini hanno voluto assistere allennesima puntata di una tragedia senza fine. Cade la struttura in ferro costruita subito dopo la seconda guerra mondiale. A suo modo anchessa un simbolo di Viareggio; di una parte di citt che non sar pi come prima. Le operazioni delle ruspe sono durante alcune ore. FRANCESCONI A PAGINA 4

Stato demergenza ma mancano le cifre della ricostruzione

pi con Il Il Tirreno In In pi conTirreno

IL RACCONTO

TESTIMONI

Paura e dolore nella stazione che riparte


VIAREGGIO. La stazione fantasma prova a tornare alla normalit. Ieri sono stati riaperti i primi due binari, per far riprendere la circolazione sulla linea tirrenica. E fra i pochi passeggeri si respirava unaria strana, un misto di dolore e paura per quello che successo nella notte fra luned e marted. Ancora interrotto il traffico per Lucca. CINOTTI A PAGINA 5

Io, poliziotto nellinferno


VIAREGGIO. La notte dellincubo raccontata, minuto dopo minuto, da chi lha vissuta in prima linea. la testimonianza dettagliata, tragica, commossa, di un poliziotto, uno dei primi intervenuti. Il primo allarme, linferno alla stazione, le vite perse, i soccorsi difficili. IN CRONACA

La scena agghiacciante del treno rovesciato lungo i binari di Viareggio

Ho stretto mio figlio, mi sono gettato e lho salvato


Il racconto di Massimo Gigliotti, ferito ma scampato alla tragedia con la famiglia
VIAREGGIO. riuscito a tenerlo stretto fra le braccia nella folle corsa sui tetti per scappare dalle fiamme che luned notte hanno inghiottito intere famiglie di via Ponchielli. Massimo Gigliotti uno dei tre feriti della strage della stazione che sono ancora ricoverati allospedale Versilia a Lido di Camaiore. Sua moglie e il piccolo Ludovico sono usciti indenni dalla tragedia, e adesso stanno bene. Massimo, Valeria e il figlio di 17 mesi abitano al 28 di via Ponchielli e sono riusciti a scampare alla sciagura solo perch hanno scelto una via di fuga alternativa alla strada che corre sotto le loro finestre. Ricoverato con due costole incrinate, una rotta, escoriazioni alle gambe e, da ieri, anche quello che lui chiama un addensamento ai polmoni per il gas inalato, Massimo ripercorre la storia di quella notte. CECCHINI IN CRONACA

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IL TIRRENO

FATTO DEL GIORNO

SABATO 4 LUGLIO 2009

LAPOCALISSE

Allinizio riaperto solo il binario numero 3, a met mattina anche il primo, sulla direttrice costiera

Ore 5,54: la stazione riparte


Ma i passeggeri sono pochi e preoccupati. E c chi ha paura
di Luca Cinotti
VIAREGGIO. Ore 5,54: le porte del treno da La Spezia a Pisa si aprono e i primi passeggeri quasi esitano nel mettere i piedi sul marciapiede del binario tre della stazione di Viareggio. A poca distanza, al di l di una rete verde, nove enormi cisterne si impongono alla vista. Non sono quelle dellincidente, ma quelle che hanno accolto il gpl travasato dai vigili. Ma questo i passeggeri non lo possono sapere. Qualche ora dopo la signora Miranda entra dallatrio e si ferma a guardarle: Fanno un effetto strano. Sono ventanni che prendo il treno e amo questo mezzo di locomozione. Ma stamani, per la prima volta, ho paura. Lentamente la stazione, trasformata in fantasma per tre giorni, prova a ripartire. Molto lentamente: Ci sar un 10% del giro normale spiega Albiano Checchi, che gestisce ledicola nellatrio. Allinizio Trenitalia ha riaperto solo un binario, il 3, quello della linea tirrenica. Poi, a met mattinata, stato riavviato anche il primo. Tuttavia, gli unici treni che si sono rimessi in movimento sono quelli sulla direttrice Genova-Roma. Il blocco verso Lucca rimane - spiega Flavio Scheggi, responsabile toscano della comunicazione per Trenitalia - perch i binari che normalmente vengono usati per quel tragitto non sono di-

Primi passeggeri alla stazione di Viareggio A sinistra lattesa del treno a destra si sale sul convoglio

Inevitabile qualche disagio. Resta il blocco della linea per Lucca


sponibili. Di pi, sono ancora in disponibilit della Procura. E, comunque, dovranno essere riparati, insieme a tutto lapparato aereo. Insomma, per ritornare veramente alla normalit bisogner aspettare ancora giorni e - pi verosimilmente settimane. In una situazione del genere inevitabile qualche disa-

gio. Ritardi, qualche treno soppresso. Problemi che i pochi viaggiatori sembrano prendere di buona grazia. A dir la verit non pensavo nemmeno che la stazione fosse riaperta - spiega Romina Corti, diretta a Pisa -. Il mio treno dovrebbe passare fra dieci minuti, e per ora non annunciato in ritardo... speriamo bene. Nel corridoio che collega latrio al bar-buffet, nessuno gioca alle slot machines elettroniche che, normalmente, sono prese dassalto. E anche al bar ci sono solo due ragazzi che chiedono informazioni per andare verso

Pazienza i vagoni sporchi ma non si scherza sulla sicurezza


Lucca. Ci hanno detto di prendere il bus. Sapete mica dove sono i pullman? chiedono, in inglese. Se polemiche ci sono, fra i viaggiatori in arrivo o in partenza, non riguardano tanto la puntualit dei treni, quanto la sicurezza. Un problema che, allimprovviso, sembra aver scalzato tutto il resto dalla mente di chi in

treno viaggia ogni giorno: Abbiamo le carrozze sporche e sopportiamo - dice Roberta Mori -. Abbiamo i vagoni senza aria condizionata e sopportiamo. Ma sulla sicurezza non si pu scherzare: chi viaggia cinque giorni alla settimana, vede in tutte le stazioni i convogli delle cisterne. E chi ci garantisce che anche a loro non possa succedere quello che avvenuto a Viareggio?. Brandelli di conversazioni, accenni rapidi con le mani verso le cisterne, voci che si abbassano improvvisamente: fra chi aspetta il treno, sul terzo binario, il con-

voglio al di l della rete una presenza ingombrante. E inquietante. Diciamo la verit - commenta Marino Tomei, in partenza per Genova -: quei treni l sono sempre passati da qui e nessuno si mai preoccupato di niente. Ci voleva una tragedia del genere per venire a sapere che viviamo con delle bombe dietro casa.... Proprio linterrogativo sul passaggio dei merci sembra non avere risposta, nemmeno per Trenitalia: Di solito passano la notte, capiremo domattina se anche per loro la circolazione stata riattivata.

Spunta lipotesi del surriscaldamento


Lattrito pu aver causato il distacco dellasse e lo slittamento del carro Una cisterna finita su una lamiera che lha squarciata
VIAREGGIO. Un forte stridio sulla linea ferroviaria, da Pietrasanta a Viareggio, luogo della tragedia di luned notte. Molti i testimoni che raccontano cos i minuti che hanno preceduto linferno. Perch si spezza un assale? O per un difetto di costruzione o per riscaldamento. A parlare Emiliano Favilla, assessore provinciale alla Protezione civile e ferroviere in pensione che sul luogo della tragedia ha scattato molte foto con particolari tecnici di grande rilievo. Il riscaldamento delle boccole crea degli attriti: e cos si spiegherebbe lo stridio udito. Perch ci non avvenga, continua Favilla, occorre che sia ben manutenuta la scatola che contiene grasso e olio. Una manutenzione pi che mai indispensabile per prevenire lusura dei componenti meccanici che pu causare riscaldamento. Un fenomeno che non cos improbabile: Alle volte, di notte, si vedono le ruote dei treni incandescenti. un ceppo bloccato che struscia e scalda. Nel caso della tragedia sui binari davanti alle case di via Ponchielli, proprio il riscaldamento di cui parla lassessore potrebbe aver causato il distacco dellasse e lo slittamento del carro. Slittamento che ha portato una delle cisterne a cadere su una lamiera che la controrotaia del cuore di uno scambio. stata squarciata come se fosse stata aperta con lapriscatole. Ed il Gpl uscito. il caso ha voluto che le altre tredici ferrocisterne non incontrassero, nel rotolare sui binari, altri spunzoni simili.

Lo squarcio sulla cisterna, provocato da una lamiera, ha causato luscita del Gpl

ROMA. La Gatx rail Europe, proprietaria del vagone deragliato nella stazione di Viareggio, ha deciso spontaneamente e come misura precauzionale, di controllare tutti gli assi dei vagoni che trasportano Gpl in Italia e che abbiano caratteristiche tecniche simili a quello coinvolto nella tragedia della notte tra luned e marted scorsi. Lo rende noto la stessa societ di noleggio carri cisterna: Gatx provveder immediatamente - dice una nota -

Ora la Gatx controlla tutti gli assi dei vagoni


La societ: una misura precauzionale, stiamo collaborando con le Ferrovie
alla sostituzione di tutti gli assi dei vagoni interessati, i quali verranno sottoposti ad un controllo tecnico completo per verificarne lintegrit delle condizioni operative. Le modalit di test pi appropriate verranno discusse con le autorit italiane. Data lipotesi attuale per cui una fessurazione dellasse possa essere connessa allincidente, vogliamo eliminare qualsiasi potenziale rischio per il pubblico, dice Johannes Mansbart, di Gatx rail Europe. Questa misura non implica il riconoscimento che causa dellincidente di Viareggio siano stati errori da parte di Gatx - sottolinea ma un controllo di sicurezza per ristabilire la completa fiducia dei nostri clienti e del pubblico verso la comprovata sicurezza ed integrit dei nostri vagoni. Gatx - aggiunge la nota della societ - sta collaborando con Ferrovie dello Stato per comprendere i motivi in base ai quali Fs ha sospeso lutilizzo dei nostri vagoni in Italia. Anche se riteniamo non ci siano elementi che giustifichino tale misura, con spirito di cooperazione lavoreremo con FS. Le autorit non hanno permesso a Gatx laccesso al luogo dellincidente o la possibilit di ispezionare i vagoni deragliati. Pertanto non siamo in grado di condurre le nostre valutazioni. Intanto Sbb Cargo Italia, societ ferroviaria di trasporto merci e filiale italiana del-

le Ferrovie federali svizzere, ha sospeso i propri trasporti merci con carri cisterna della Gatx. Il provvedimento in via del tutto precauzionale, sar mantenuto in vigore fino a quando non verranno forniti dalle indagini in corso e dalla stessa societ Gatx chiarimenti circa i fatti di Viareggio. La misura preventiva si resa necessaria per garantire la sicurezza allinterno dellintera catena logistica e per tutelare i propri operatori.

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SABATO 4 Luglio 2009

DA NOI

GRATIS

SU AUTO A CARBURATORE

I MORTI
Altre vittime, una la mamma di Luca e Lorenzo

I FUNERALI
Esequie di Stato allo stadio

LA PASSERELLA
Demolito il ponte-simbolo

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

SABATO 4 LUGLIO 2009

LA CATASTROFE: LE VITTIME

Nelle fotografie di chi non c pi i mille frammenti di vita quotidiana

A destra Andrea Falorni (che risulta ancora disperso) e Maria Luisa Carmazzi

Hamza Ayad

Rosario Campo

A destra la piccola Iman Ayad

I volti e i sorrisi di tante vite spazzate via


Non c niente di pi significativo di una fotografia per fissare i momenti centrali della vita di una persona. Quelli che vedete raccolti in questa pagina sono scatti di alcune delle vittime della tragedia di luned notte, ritratti in momenti felici delle proprie vite. Un matrimonio, una gita in montagna, una cena con amici. Sorrisi, abbracci, risate che lesplosione di luned non canceller finch vivranno nei ricordi di chi li conosceva. Per questo invitiamo i nostri lettori ad alimentare questo grande album collettivo. Che poi la maniera pi bella di ricordare chi non c pi.

Le sorelle Ilaria e Michela Mazzoni

A sinistra Magdalena Cruz Ruiz Oliva

La foto simbolo: Luca e Lorenzo Piagentini

Mario Pucci

Antonio Farnocchia stato identificato

Elena Iacopini il giorno delle nozze

Claudio Bonuccelli e Nadia Bernacchi

Raccolta fondi del Pucciniano per acquistare unambulanza


VIAREGGIO. La Fondazione Festival Pucciniano lancia uniniziativa di solidariet impegnandosi a raccogliere fondi con per unambulanza. Ecco come fare: bonifico bancario codice IBAN IT O 94 08726 70220 000000024933 Banca Della Versilia Lunigiana e Garfagnana - causale: per ambulanza Viareggio; vaglia postale intestato a Fondazione Festival Pucciniano, Via Delle Torbiere, Torre del Lago - causale: per ambulanza Viareggio; assegno bancario intestato a Fondazione Festival Pucciniano da inviare alla sede della Fondazione specificando in lettera di accompagnamento la causale: per ambulanza Viareggio.

Sottoscrizione degli enti Un milione dalla Fondazione Cdr


VIAREGGIO. Il Comune, la Provincia, la Fondazione Carnevale, lApt, il Pucciniano, il Festival La Versiliana, Stops.it, tramite la Misericordia una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare ai cittadini rimasti vittime. Per aderire lIBAN IT65Y0872624800000000104781 presso la Banca della Versilia, Ag. Viareggio. E ammonta a un milione di euro la somma che la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca metter a disposizione per far fronte alle necessit di interventi urgenti nella zona di Viareggio colpita dal tragico evento dei giorni scorsi.

Boumalahaf Noureddin

Abdelaiatif Bouhalmaf

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 05 Luglio 2009

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Domenica 5 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 183

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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VIAREGGIO

LE REGOLE IN UN PAESE DI CARTA


di Roberto Bernab

Viareggio. Camera ardente da domani al palasport. Croce Verde: rinasce la prima ambulanza

Funerali con il Capo dello Stato


Esequie solenni marted allo stadio: ci sar Napolitano
VIAREGGIO. Il verde dellerba, il bianco degli abiti, il legno delle bare. I colori dello strazio. Quello della comunit islamica riunita davanti allospedale Versilia per salutare con una preghiera chi torna a casa. E Iman, 3 anni. Piccola bara bianca attorno a cui sembrano stringersi quelle dei genitori Mohamed e Aziza e del fratello Hamza, 17 anni. Marted, intanto, funerali solenni con Napolitano. Che ha anche chiesto di visitare i feriti al Versilia dopo la cerimonia. ALLE PAGG. 4, 5 E 6 E IN CRONACA

L
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pi con Il Il Tirreno In In pi conTirreno

a verit su quella bomba di gas che si mangiata la vita di decine di viareggini - famiglie storiche e famiglie di nuovi immigrati, testimoni anche nella tragedia di una citt aperta e solidale - comincia a farsi largo con insospettabile velocit. Cera un pezzo usurato, qualcuno non lha controllato: questa ormai una certezza. Pi difficile sar stabilire perch accaduto: la magistratura dovr districarsi nellintreccio delle leggi nazionali ed europee, in quel mare di carte dove le colpe di solito vanno a fondo e che gi oggi consentono ai protagonisti - dalle Ferrovie allazienda che fa le revisioni a quella proprietaria del treno - di scaricarsi le colpe. Ma lapocalisse di Viareggio fa diventare lampante unaltra realt: la fragilit del nostro sistema di infrastrutture. Dalle strade alle ferrovie scontiamo anni di ritardi nelle scelte strategiche, una grandissima fatica nel passare dalle necessit ai progetti per poi arrivare ai cantieri. La nostra rete ferroviaria, in particolare, ferma - salvo linvestimento sullAlta velocit - agli anni Settanta e gli incidenti saranno anche diminuiti ma chi viaggia ogni giorno in treno ne constata le condizioni non certo esemplari di sicurezza, comfort ed efficienza. Ultimo esempio proprio ieri con gli incredibili disservizi tra Viareggio e Lucca documentati a pagina 6 dai nostri cronisti. CONTINUA A PAGINA 11

Colpita una comitiva della citt toscana sulle Alpi cuneesi: 7 feriti, 30 illesi

Fulmine killer Muore a 29 anni ingegnere lucchese


LUCCA. Un fulmine ha trasformato in tragedia lescursione in montagna di una comitiva di Lucca. Alessandro Cortopassi, 29 anni, morto colpito dalla scarica sotto gli occhi della sua compagna durante un violento e improvviso temporale. E avvenuto sulle Alpi Marittime, nel Cuneese, dove la coppia guidava un gruppo di 40 lucchesi. Una gita che gli organizzatori del Cai avevano dovuto anticipare di una settimana. Il fulmine ha Alessandro Cortopassi provocato altri feriti: due sono stati portati allospedale di Cuneo, cinque meno gravi sono ricoverati a Mondov. Un altro escursionista che in un primo momento risultava disperso - stato ritrovato sano e salvo dopo essersi rifugiato in una baita. TONELLI E BARTOLI A PAGINA 3

FOTO PAGLIANTI

Non li dimenticheranno
Disegni, fiori, lettere per le vittime innocenti
Ibtissam Ayad: la ragazza rimasta sola ha avuto ieri il passaporto per rientrare dal Marocco In alto le salme delle vittime marocchine VIAREGGIO. La citt piange i suoi morti. Passato lo choc per la notte di fuoco e di terrore, resta il dolore che dilaga da internet agli stabilimenti balneari, al giardino del pianto sullAurelia dove crescono biglietti, disegni, fiori e pupazzi lasciati per le vittime innocenti. Una disperazione composta, espressa con tante sensibilit. BRANCOLI A PAG. 5

RIPARTIRE

Estate
8 pagine speciali Spettacoli Cultura Tempo libero

LA VITA DOPO IL LUTTO


di Vincenzo Lardinelli
a catastrofe ha portato nella Perla del Tirreno distruzione e morte senza distinguere etnie o ceti. Il tessuto sociale e civile ha risposto con prontezza e solidariet. (CONTINUA A PAGINA 5)

Centrato in pieno dalla scarica il giovane responsabile della gita

A Gorgona Liberi di evadere i detenuti del complesso rock


LIVORNO. C Bak, il musicista schivo; Francesco alla batteria, lunico livornese che parla poco; Sergino, il brasiliano timido, alla chitarra; George, il bassista rumeno spigliato e intraprendente. E poi c Fabio, il postino, ma la sua passione la musica. Sono i Liberi di evadere, gruppo musicale formato dai detenuti di Gorgona. Io sono il collante del gruppo, dice Fabio, esterno al carcere ( sullisola per lavoro dal 2002), ma un pezzo del suo cuore vive tra i detenuti. A loro ha prestato il talento e lamore per la musica: Quando suonano evadono, come stare fuori. Ed esattamente quello che successo ieri quando nellisola ha fatto irruzione il rock dei Mariposa, gruppo bolognese portato qui dagli organizzatori di Italia Wave. LORETI A PAGINA 13

Dott. Alamanno Montano


Specialista in Ortopedia e Traumatologia
alamannom@yahoo.it

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IL TIRRENO

PRIMO PIANO

DOMENICA 5 LUGLIO 2009

LAPOCALISSE

Una triste parata: nelle strade bandiere a mezzasta Valanga di giocattoli per le piccole vittime
segue dalla prima

Ripartire dopo il lutto


Tutte le istituzioni hanno risposto bene e tutta la gente della Versilia ha dato una dimostrazione di efficienza e altruismo che sembravano dimenticati. Il campo per gli sfollati e le sistemazioni di emergenza sono risultate pressoch superflue dato che quasi mille persone hanno trovato conforto nelle strutture ricettive o in casa di amici e parenti, a dimostrare la capacit e la propensione allaccoglienza della citt. La cronaca ha presentato scene di fuoco di inaudita crudelt, sia pure contenute in una parte molto limitata della citt. Tv e Internet hanno diffuso in tutto il mondo quelle immagini. Non era mai successo prima che Viareggio balzasse alla cronaca con tale estensione: nemmeno ai tempi della Bella Epoque, n nei mitici anni Sessanta. Purtroppo questo primato lo si raggiunto sprigionando emozioni contrarie a quelle di sempre. Non si potr pi n mai dimenticare. E c tanto ancora da fare, qui e adesso. C da fare molto e bene per evitare che tragedie come questa si possano ripetere. Assieme a questo impegno, a questo lavoro, dobbiamo per recuperare subito le nostre caratteristiche positive: il nostro mare, le nostre spiagge, il carattere mite e aperto di questa citt, ospitale e accogliente... Questa terra e questo mare, che oggi piangono i loro figli morti, non possono permettersi di essere percepiti come luogo di lutto, e questo lo sanno bene le tante famiglie degli uomini che da sempre sono andati per mare e hanno scelto il mestiere dellospitalit per quelli che rimanevano a terra. Viareggio capace, e lo sta dimostrando, di avere il coraggio e la forza di rimanere il luogo del mito, della vita bella, del divertimento. Il suo sforzo, e il contributo di chi vuole bene alla citt e cerca di esserle vicino in questo momento di grave difficolt, ora deve essere teso a far capire a tutto il mondo quello che e che sar ancor di pi in questa stagione estiva: il miglior posto dove trascorrere il tempo pi prezioso. Coloro che sono rimasti cos profondamente colpiti da questa tragedia, devono sapere che il modo migliore per dimostrare la loro solidariet, oltre a quello che hanno fatto in questi giorni, di venire a Viareggio: ora, subito, le prossime settimane, questa estate. Viareggio stata ferita in profondit e la cicatrice rester per sempre, ma non sulla sua pelle. Questa una frattura ossea profonda, che una volta rimarginata rende il punto della lesione pi forte e resistente. E una frattura che rimarr nel cuore e nellintimo della nostra coscienza: bagaglio pesante e ineliminabile del nostro vissuto, della nostra soggettivit. La pelle di questa citt, invece, e sar la solita: attraente e bellissima come il viso di ragazzi abbronzati che stanno giocando tra gli spruzzi del mare e i raggi del sole, pensando alle meravigliose avventure che la notte gli riserver. Vincenzo Lardinelli presidente nazionale Fiba Federazione imprese balneari

Aiutato dal nonno, un bambino offre il suo pupazzo in omaggio alle vittime (a sinistra) Qui sopra mazzi di fiori sul luogo della tragedia

E sbocciato il giardino del pianto


Fiori, disegni, letterine di bimbi: Viareggio ricorda i suoi morti
di Fabrizio Brancoli
VIAREGGIO. C chi scrive a penna, su un foglio strappato. Salgono le scale della nostra redazione e lasciano sulle scrivanie la loro malinconia, o lo sconcerto, o la furiosa richiesta di una spiegazione per i morti della stazione di Viareggio. Inchiostro di biro, grafie tremolanti. Sempre messaggi firmati, c orgoglio. A volte, solo per pudore, le inseriscono nella cassetta delle lettere, per non disturbare. E c un muro virtuale, sul nostro sito web, dove la gente scrive in memoria di ogni singola vittima. internet - che molti ingiustamente considerano figlia di unera sociale senza sentimenti - il luogo dove liberare la tristezza pi profonda. Decine, centinaia di messaggi piovono su quel sito da chi conosce i ventidue morti innocenti e da chi non li aveva mai visti, ma li sente ugualmente vicini. Dal suo computer Francesco si collega e scrive per Iman e Hamza, marocchini: Buonanotte caro, buonanotte piccina. Spero che i brutti sogni siano finiti. Nello stabilimento balneare frequentato dai piccoli Luca e Lorenzo Piagentini, 5 e 2 anni, qualcuno ha messo dei fiori accanto ai giocattoli da spiaggia che i bimbi usavano al loro ombrellone. Non potranno fare pi le formine e i castelli di sabbia. I brutti sogni non sono finiti. Emanuela Milazzo, una stro, come sempre quando lautore un bambino turbato: c un groviglio di nero, marrone e viola. E in verde, sul fianco del foglio, un messaggio che graffia lanima: Cattivo treno merci. Dallaltra parte dei binari della morte c la via di scorrimento che porta alla stazione. Nella notte qualcuno ha attaccato a una ringhiera uno striscione bianco, tracciato con la vernice spray. C scritto Risorgi ancor pi bella, o viareggina. una citazione che qui pesa pi di un passaggio di un romanzo classico; perch anche lei un simbolo. la canzone ufficiale del Carnevale anno 1946, lha scritta Gino Guidi con la musica di Icilio Sadun. La canzone della prima festa dopo gli orrori della guerra, il segno della rinascita. Eppure, scrive Alfonso in una email, di qualcuno la colpa, qualcuno troppo superficiale nei controlli, ma quello materiale pericoloso. Lo sapevi e adesso, magari, te ne freghi. Magari sei al bar, magari stai dormendo tranquillo. E c il ripristino della comunit. Ci siamo rivelati di nuovo un paese, ha detto ieri un collega, durante una riunione nei nostri uffici a Viareggio. C un senso, solo viareggino, di essere il migliore amico di, come durante i mondiali di calcio, quando tutti sostengono di conoscere bene Marcello Lippi. una voglia di contatto e di partecipazione, di vanto e di presenza. Che in questa tragedia si declina nella commozione: io conosco quella famiglia, i loro bambini vanno a scuola con i miei, un mio cugino era in via Ponchielli poche ore prima che accadesse tutto, un mio parente un soccorritore e mi ha raccontato scene agghiaccianti. Questa Viareggio, paese per 63mila. Una citt vera non ci riuscirebbe. Non potrebbe essere amica di. Partecipare non solo commuoversi. anche documento e testimonianza. Un poliziotto ha scritto per raccontare, minuto dopo minuto, quello che successo nella notte maledetta. Il boato dellesplosione, il fuoco che sale in cielo, i poveri corpi dilaniati, quei bambini avvolti nelle lenzuola per essere portati via, langoscia per un lavoro che davvero ti fa rischiare tutto. In trenta righe un tecnico dellazienda del gas racconta di come lui e i suoi colleghi abbiano staccato le condutture del metano, una per una, correndo nelle strade e tra gli allacci, mentre i contatori erano in fiamme o gi fusi dal calore. Nella notte maledetta. Soffriranno anche a Carnevale, i viareggini. Perch sono abituati da sempre ad aggredire ogni demone e dissacrarlo con i colori e la cartapesta. Qualche anno fa hanno fatto sfilare un gigantesco carro nero per sfidare la morte. Vogliono spingere i mali del mondo sul burrone delle beffe, in bilico, per buttarli gi. Ci sono sempre riusciti ma questa volta non vorranno farlo. Solitamente Viareggio festosa, gioiosamente cialtrona. Oggi riscopre il valore della compostezza, non ci sono scene di disperazione pubblica, solo tante scelte di strazio privato. Viareggio dentro si incupisce, annerita come un quadro di Viani; fuori no. Si piange di nascosto, ci sono i turisti, siamo a luglio e si gioca la partita di un anno intero. Non fermarti, lavora, servi ai tavoli, cucina il pesce, apri e chiudi gli ombrelloni, rastrella la sabbia, rassetta il letto della camera dalbergo, ospita, parla, intrattieni. Non pensare, non mostrare, non cedere. Non stavolta.

Eppure, scrive Alfonso in una mail, di qualcuno la colpa


Uno striscione che anche il titolo di una canzone del Carnevale, edizione 1946

Pioggia di messaggi su quel muro virtuale che il sito del Tirreno


Appoggiato alla transenna un uomo osserva tristemente i fiori

Rinasce il senso della comunit. E lo strazio resta privato

delle vittime della strage, era anche una pittrice; dipingeva miniature e decorava le coperte per i bambini, con i simboli delle quattro stagioni. I viareggini sono tutti un po artisti; e piacerebbero a Robert Langdon, lesperto di iconologia del Codice Da Vinci. Perch amano i simboli e i simulacri; amano il significato che sta dietro una cosa. Per esempio, amano le bandiere. Ogni strada, ora, espone tricolori a mezzasta o con un nastro nero di stoffa o di nylon. una triste parata, nessuno pu ignorarla, eppure tutti continuano a lavorare nella grande fabbrica delle vacanze. Il mare non chiude. In via Aurelia spuntato un giardino del pianto, al di l della transenna che impedisce di avvicinarsi alle case dove morta la gente. Ci portano fiori, lettere, dediche. Molti semplicemente ci sostano per una preghiera, o forse per una maledizione rabbiosa. Occhi gonfi di lacrime. Un bambino in pantaloncini e sandali appoggia un orsacchiotto, sembra un buffo castoro. Siete volati in Paradiso ma per sempre nel cuore rimarrete, firmato Oreste, su un biglietto. Un draghetto di pezza, due taniche di acqua per bagnare i fiori. Piccoli angeli volati in cielo, scrive Aurora in un disegno. E un disegno a pennarelli, sini-

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DOMENICA 5 Luglio 2009

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DOLORE SENZA BARRIERE

Foto Paglianti

Aurelia Fiori, pupazzi e lacrime per le vittime di via Ponchielli

Ospedale Lo strazio della comunit marocchina davanti alle sette bare

Stadio Domani la camera ardente al palasport, marted i funerali solenni

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del luned
Luned 6 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 184
DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389
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VIAREGGIO

Uccide la moglie, poi si spara


Versilia: dramma di un industriale dei giocattoli
PIETRASANTA. Prima ha esploso due colpi di pistola alla testa della moglie, sdraiata sul letto. Poi si seduto al suo fianco, si puntato la pistola alla tempia ed ha fatto fuoco per la terza e ultima volta. Cos Gianfranco Aldo Horvat, 67 anni, fiorentino dadozione, uno dei re italiani del giocattolo, ha voluto porre fine alla sua vita e a quella della moglie Anna Grazia Satta, 64 anni. Per uccidere la compagna di una vita e poi suicidarsi ha scelto la casa delle vacanze di Pietrasanta, una graziosa abitazione su 2 piani da poco ristrutturata nel centro storico della cittadina versiliese. Tutte da chiarire le cause dellomicidio-suicidio. Anche se gli inquirenti mantengono sulle indagini il massimo riserbo, sembra che luomo abbia lasciato un messaggio nel quale spiega i motivi del suo gesto forse legati alle sue attivit imprenditoriali. VECOLI A PAGINA 3

IL PERSONAGGIO

Amadio, la pasionaria nera che ha spaccato il Pdl


LIVORNO. Marcella Amadio la pasionaria nera che ha sbaragliato tutti per le preferenze al Comune di Livorno. Dopo tante battaglie in An ora spacca il Pdl mettendo in difficolt Taradash. GRASSO A PAGINA 9

Aldo Horvat, imprenditore dei giocattoli

Viareggio. Lomaggio della citt alle vittime della strage di via Ponchielli. I ricordi ed il dolore
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DOMANI A S.CROCE

Il giorno della camera ardente


Sar aperta dalle 8 alle 22 al Palazzetto dello sport
VIAREGGIO. Trasportate nella notte, da questa mattina le 15 bare dei morti non musulmani nella strage di via Ponchielli sono esposte al Palasport, in Darsena. La camera ardente ha aperto alle 8 del mattino e chiuder alle 22. In Comune, intanto, si preparano le esequie solenni di domani, fissate alle 11, alla presenza del capo dello Stato. Mentre sul luogo del disastro continua il pellegrinaggio di quanti vogliono lasciare un ricordo, una parola, una lacrima. Ieri notte, poi, hanno lasciato la stazione le cisterne di Gpl che erano rimaste. in cronaca e a pag.5

Il presidente cinese in conceria a scuola di depurazione


SANTA CROCE. Domani il presidente della Repubblica cinese Hu Jintao sar a Santa Croce per visitare una conceria. A 5 anni di distanza un altro capo della superpotenza asiatica guarder da vicino una delle realt produttive pi importanti della Toscana con particolare attenzione ai sistemi di corretto smaltimento degli scarichi. QUIRICI A PAGINA 11

G8 ALLAQUILA

pi con Il Il Tirreno In In pi conTirreno

Proposta di Giovanardi, secco no della Lega

Regolarizzare le badanti Ed battaglia nel governo


ROMA. E urgente un provvedimento per regolarizzare colf e badanti (non meno di 500mila persone), che possono trovarsi fuori-legge dopo lapprovazione del pacchetto sicurezza, che tuttavia Napolitano non ha ancora promulgato. Con questa legge la clandestinit diventa un reato. La regolarizzazione con una norma ad hoc chiesta a Berlusconi da Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Famiglia, ma la proposta crea scompiglio nella maggioranza e manda la Lega su tutte le furie. Il ministro Sacconi cercare una mediazione: nessuna sanatoria, ma il governo interverr per gestire la transizione. A PAGINA 7

Zona rossa gi isolata: resta lincubo terremoto


LAQUILA. Il G8 per gli aquilani cominciato ieri e finir alla mezzanotte del 10: qualche giorno in pi rispetto a quello ufficiale (al via mercoled) perch da ieri stata sigillata la cosiddetta zona rossa. Sullorganizzazione grava il rischio terremoto: tutto stato organizzato per sgomberare le delegazioni in caso di scosse di notevole intensit. A PAGINA 8

Fiori, biglietti e pupazzi nel giardino del pianto in memoria dei morti di Viareggio

Inseguiti dai fulmini in una fuga mozzafiato


Il racconto degli escursionisti lucchesi dopo la morte dellingegnere: una tempesta pazzesca
LUCCA. Una fuga dallincubo. Gi a perdifiato, sul crinale della montagna, per togliersi dal cuore della bufera. Eravamo in due. Correvamo per sfuggire ai fulmini, senza pensare. Poi ci siamo trovati di fronte dei torrenti trasformati in fiumi dalla pioggia. Siamo riusciti a guadarli, rischiando pi volte di affogare. Sembrava un film. Lorenzo Carmignani, uno dei partecipanti allescursione del Cai sulle Alpi liguri trasformatasi in tragedia, con la morte dellingegner Alessandro Cortopassi, parla dopo essere sceso dal pullman che ha riportato lui e i compagni a Lucca. ancora sotto choc, come molti altri dei gitanti, alcuni rimasti feriti e ustionati. Il fulmine ha colpito Cortopassi quando era in testa alla fila degli escursionisti. A PAGINA 10

NELLO SPORT

WIMBLEDON

Finale maratona e Federer record nella leggenda

MOTO

Rossi sfiora unaltra impresa


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Totti a vita alla Roma: gioco fino a 38 anni

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LUNEDI 6 Luglio 2009

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CATASTROFE
IL LUTTO

Comune in cerca di case in affitto per chi ha perso tutto. Lunardini a Roma gioved: porto un pacchetto di richieste

I funerali in Darsena

Le cisterne lasciano i binari nella notte e vanno a Livorno


di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Quelle cisterne cariche di Gpl sotto gli occhi di tutta la citt, parcheggiate sul binario lato quartiere Migliarina, hanno destato per giorni rabbia e preoccupazione. Da mezzanotte e mezza, per - annunciava il sindaco Lunardini ieri sera - saranno rimosse. Trasportate a Calambrone via ferrovia, con una velocit di marcia di 30 chilometri allora sul rettilineo e di 10 in curva. Inequivocabile segno di un qualche possibile rischio. il servizio di bus sostitutivi che dovrebbe coprire la linea Viareggio-Firenze. Per gli autisti disorientati neanche un ferroviere - la contestazione - a dare indicazioni sugli orari dei treni in arrivo e partenza e sugli orari da osservare per garantire il minor disservizio possibile. Cos, nella giornata di sabato, mentre alla stazione di Lucca i passeggeri facevano a botte per un pulmino da 25 posti, a Querceta - raccontano in stazione sono rimasti fermi 14 bus senza avere, per tutto il giorno, nemmeno un passeggero. Il testimone. Intanto, la vita alla stazione centrale riprende pian piano con lo sguardo che torna a cadere l dove la tragedia si consumata. Servivo i clienti - racconta Gabriele Casa, barista proprio alla stazione - quando mi sono girato verso lesterno e ho visto il treno merci che camminava fortissimo, con gi il fumo grigio, stridio e scintille altissime. Secondo me aveva anche problemi ai freni. Una testimonianza che si aggiunge alle altre, analoghe, raccolte dal Tirreno fin dalle prime ore della tragedia. Risarcimenti. Ieri mattina il sindaco Lunardini ha avuto un lungo colloquio con il presidente della Regione, Claudio Martini. Il quale - ha spiegato poi il primo cittadino ha confermato il milione e mezzo di euro messo subito a disposizione. Incontro anche tra il sindaco ed il rappresentante del neonato comitato che riunisce tutti coloro che, Era stato lo stesso Lunardini a spiegare, sabato pomeriggio, che la stazione di Viareggio non abilitata al deposito di questo tipo di carichi. Gi, perch i bomboloni in stazione - gli stessi che erano sul treno deragliato, ma per fortuna sono rimasti in piedi - sono carichi di Gpl. E la stazione di Viareggio non ha sufficienti OGGI norme di sicurezza per accoglierli. Per tutto ieri andato avanti un VIAREGGIO. Camera arbraccio di ferdente aperta da questa ro tra Ferromattina alle 8 fino alle 22. vie dello StaLe 15 bare delle vittime di to (Rfi) e Covia Ponchielli saranno acmune. Da colte al Palazzetto dello una parte il sport per i funerali solensindaco a ni che si terranno domani chiedere la rialla Stadio dei Pini, alla mozione, inpresenza del capo dello teressando Stato e delle massime audel caso antorit civili e militari. che il ministro delle infrastrutture Altero Matteoli. Le Ferrovie mi hanno scritto - spiegava il sindaco allora di pranzo - che lazienda che dovrebbe realizzare il trasporto non aveva ancora risposto sui propri requisiti per la movimentazione delle cisterne. E, quindi, stato adottato un altro piano. In serata, alla fine, si saputo che nella notte le cisterne sarebbero partite dalla stazione di Viareggio destinate ad altra localit. Che poi si saputo essere Calambrone. Ancora proteste anche per

Qui non si circola e non si parcheggia


VIAREGGIO. La parola dordine organizzarsi. Domani la Darsena sar affollata da tutti quanti si stringeranno intorno alla citt ferita dalla strage di via Ponchielli. I cartelli di divieto di sosta con rimozione coatta sono gi collocati da sabato sera nelle vie Coppino, Virgilio, Petrarca, Menini, Trento, Trieste, della Pineta, viale dei Tigli, il parcheggio davanti lo stadio, larea tutto intorno al Palasport, la strada che porta alla piscina. La circolazione vietata dalle 9 alle 16, in: viale dei Tigli tutto; le vie Coppino, Paoli Savi e Virgilio da via XXIV maggio a via Menini; via Petraraca (da via Menini a via della Pineta), via della Pineta (tutta), le vie Trieste e Trento (da via Petrarca a via Coppino), via Oberdan (da piazza Manzoni e via Virgilio), via Menini (da via Coppino a via Salvatori), via Salvatori (da via Menini a via Giorgetti), il parcheggio davanti allo stadio, compresa larea Porta Maratona, quello circostante il Palazzetto, il parcheggio davanti alla piscina e strada daccesso alla stessa. I residenti possono lasciare il quartiere con auto e moto, ma non farvi rientro fino alle 16.

PAGLIANTI

Lomaggio

in un modo o nellaltro, sono stati colpiti dalla strage. Lidea - spiega Lunardini quella di procedere quanto prima al reperimento di abitazioni in affitto per chi rimasto senza casa. Quella di dare un tetto a queste persone la

priorit. In un primo momento il Comune aveva reperito 32 alloggi Erp: Molti dei quali, per, si trovano fuori dalla Versilia - continua il sindaco -. E si vorrebbe evitare di aggiungere ulteriori disagi per queste famiglie.

Lunardini gioved sar a Roma dove incontrer i rappresentanti di ministero delle finanze, dellinterno e del dipartimento Protezione civile: Mi porto dietro - conclude il sindaco - un primo pacchetto di richieste.

Un momento della preghiera per le vittime di religione musulmana

Immigrati. Cittadina rumena, viveva con lanziano allettato. Lhanno trovata vicino alla porta

Per Ana rito funebre ortodosso


Quarantadue anni, badante, morta insieme a Mario Pucci
VIAREGGIO. Ana Habich, 42 anni, professione badante, cittadinanza rumena. Unaltra degli immigrati che hanno trovato la morte in via Ponchielli. Per lei, nel corso delle esequie di domattina allo stadio, anche un sacerdote che celebrer il rito ortodosso. Ana morta con la mano sulla maniglia della porta. Non poteva fare altro che uscire per dare lallarme. Mario Pucci, lanziano di 90 anni che accudiva, era infatti allettato. E in casa vivevano solo loro due. Impossibile non ricordare, nellalba livida che il 30 giungo si alzata sul disastro, la cognata - abitante nei palazzi poco distanti dalla tragedia - che chiedeva disperata notizie di entrambi mentre guardava il fumo che ancora si levava dalle abitazioni distrutte di via Ponchielli. Dove lavoravano senza sosta i vigili del fuoco. Certa - si disperava la donna - che i due non potessero aver trovato scampo nellondata di distruzione e morte che si era abbattuta su Bottega nuova.

Ana Habich

DOMANI
VIAREGGIO. Alla fine abbasser la saracinesca pure Esselunga. In segno di lutto, come tutte le altre attivit economiche della citt che hanno raccolto lappello del sindaco Luca Lunardini. Dalle 8 alle 15, domani giorno dei funerali, anche il supermercato lungo la via Aurelia nord decide di rendere formalmente omaggio alle vittime della strage. La conferma arriva direttamente dai vertici milanesi nella serata di ieri. La notizia della chiusura va a correggere il tiro ad una versione inizialmente diffe-

Esselunga aderisce al lutto e resta chiusa


La comunicazione dei vertici corregge il tiro e spazza via ogni polemica
rente. Lipotesi di unapertura del centro nel giorno delle esequie aveva gi sollevato non poca indignazione tra i cittadini. Non abbiamo ancora disposizioni ufficiali, ma lazienda ci ha fatto sapere che i dipendenti che vorranno, potranno seguire i funerali senza alcuna pressione, limitazione e quantaltro, spiega il responsabile del punto vendita Sauro Mori. E continua sottolineando che il 90% del personale viareggino e che il supermercato ha ben 2 lavoratori coinvolti nellesplosione. Siamo stati toccati direttamente da questa tragedia e da tre giorni abbiamo tolto la musica nella struttura per solidariet e rispetto - prosegue - e comunque la filosofia dellazienda quella di dare un servizio continuo alla citt a al turismo. Anche la bandiera a lutto abbiamo messo a dimostrazione della nostra partecipazione. E che sarebbe successo se tutto il personale viareggino fosse andato alle esequie di domani? Saremmo comunque in grado di sopperire eccezionalmente alla mancanza, seppur gravosa, considerate le ragioni. A sbaragliare dubbi e una nuvoletta di polemiche che gi si erano cominciate a sollevare, arriva in serata la comunicazione finale di Esselunga: il supermercato rester chiuso fino alle 15. Dal canto suo, invece, laltro supermercato, il Pam di via Aurelia sud conferma da subito ladesione al lutto nazionale e, per quel che riguarda i dipendenti, allo sciopero generale indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Si ipotizzava che il centro restasse aperto il giorno delle esequie

Pronta anche la risposta dei balneari. Il presidente del consorzio Marina di Levante Roberto Bertolucci ribadisce che il lutto di tre giorni proclamato dal Comune subito dopo la tragedia continuer sul litorale fino a domani, giorno dei funerali. Per stamani alle 9,30, invece, fissato lincontro dei consiglieri comunali in Municipio per poi recarsi a rendere omaggio alle vittime. Che, alle 11, saranno invece salutate da tutti i sindaci della Versilia. F.S.

Sciopero generale al punto vendita Pam

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 07 Luglio 2009

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Marted 7 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 185

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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VIAREGGIO

STADIO DEI PINI, 10,30: CERIMONIA SOLENNE

Viareggio, lultimo abbraccio


Funerali solenni con Napolitano. Dirette tv, lutto nazionale
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VIAREGGIO. Addio ai morti della strage di via Ponchielli: Viareggio li abbraccia oggi per lultima volta. Funerali solenni, con il Presidente della Repubblica e le autorit, personalit, tantissmi Comuni dItalia con i labari. Un rito collettivo per una tragedia collettiva. Che tale deve restare - grida chi ha perso i cari, o la casa, o entrambi - anche quando ci sar da stabilire se c un colpevole e chi sia. FRANCESCONI A PAG. 3 E IN CRONACA
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IL SINDACO

La mia citt ferita e i suoi tanti eroi


di Luca Lunardini

L
pi con Il Il Tirreno In In pi conTirreno

nostra Viareggio, citt delle vacanze, del Carnevale, di splendida nautica e romantici tramonti, ferita dallinimmaginabile, dallo statisticamente impossibile: una torrida fiamma lha devastata, arsa. Un inferno che non poteva accadere, non certo a Viareggio, non certo a noi. Una lunga teoria di bare, alcune inconcepibilmente piccole e bianche. Non a Viareggio, non a noi. Volti conosciuti, di vicini, di amici, che fino a ieri cantavano il Carnevale, mangiavano in pizzeria, passeggiavano sulla battigia, che ricordavano il loro passato, discutevano del presente, sognavano il futuro. Volti che inevitabile, oggi, immaginare sfigurati dal dolore e dal fuoco. (segue a pag. V)

Il dolore dei parenti delle vittime di fronte alle bare allineate allinterno del palasport

Palasport, quindici ore di lacrime e commozione


La camera ardente: oltre 25mila viareggini rendono omaggio ai ventidue innocenti
VIAREGGIO. Proprio non ce la fai a trattenere la commozione, dentro a questo scatolone vuoto trasformato in tempio del dolore. Nel palasport senti soltanto il frusco lieve di migliaia di passi sulla moquette azzurra che copre il parquet, il leggero ruotare delle pale appese al soffitto per dare unillusione di refrigerio. Per quindici ore, dalle 8 alle 23, Viareggio saluta i suoi morti innocenti. Vedi i parenti delle vittime, stretti stretti con la loro incredibile forza dietro al feretro che porta il nome del proprio caro che non c pi, sotto il grande crocefisso portato dalla chiesa della Misericordia, cos forti e dignitosi da confortare - loro le centinaia di viareggini (alla fine della giornata saranno stimati in venticinque) che si fermano di fronte alle bare. BILLERI IN CRONACA

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IL TIRRENO

FATTO DEL GIORNO

MARTEDI 7 LUGLIO 2009

DOPO LA STRAGE

Il rito celebrato dallarcivescovo Castellani e trasmesso in diretta tv. Canter Bocelli

Scene di dolore e disperazione al Palasport di Viareggio dove sono state collocate le bare di 15 delle 22 vittime di via Ponchielli (i marocchini sono stati riportati in patria)

A Viareggio il giorno delladdio


22mila persone alla camera ardente. Oggi i funerali solenni allo stadio
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. il giorno delladdio. Con i funerali solenni, le autorit, lo stadio dei Pini ad accogliere 15 bare dei morti nella strage di Viareggio (i marocchini sono stati rimpatriati). Che alle 10,30 lasceranno il Palasport, portate a spalla per la pineta, verso il palco della cerimonia. Per tutta la giornata di ieri, fino a notte, Viareggio si stretta intorno ai morti e ai loro familiari. Alle 22, ora in cui la camera ardente avrebbe dovuto chiudere, 22mila persone avevano gi fatto visita alle bare e in migliaia sostavano fuori dal Palasport per portare un ultimo saluto. Anziani, uomini e donne rientrati dal lavoro, genitori con i figli anche piccoli: la citt che non molla e chiede a gran voce giustizia. Oggi, ad officiare il rito sar larcivescovo Italo Castellani, circondato da sessanta sacerdoti da tutta la diocesi e accompagnato dal coro polifonico citt di Viareggio ai quali si aggiungono i coristi che arriveranno dalle parrocchie. Nel tardo pomeriggio di ieri arrivata la conferma che il tenore Andrea Bocelli intoner il largo di Hendel da solista e il Panis Angelicus insieme al coro. Tra le personalit locali che saranno allo stadio per la cerimonia hanno annunciato la loro presenza il ct della Nazionale, Marcello Lippi, e Luigi Collina. Darsena blindata, con pi di mille agenti (di tutti i corpi, compresi i reparti speciali dei carabinieri e la Capitaneria di porto), e inaccessibile a mezzi a motore dalle 9 del mattino alle 16. Impossibile parcheggiare, invece, dalle 7,30. Ma tutte le aree di sosta della citt saranno gratuite, cos come gli autobus. Mentre i tassisti danno il loro contributo offrendo corse da e per la Darsena a 5 euro ciascuna (Covetax 0584 47000). I funerali solenni saranno trasmessi in diretta tv da Rai uno, Canale5, Sky e La7. Ma sono moltissimi gli organi di stampa, e le televisioni che si sono accreditate. Comprese le principali agenzie di informazione italiane e straniere. A valanga sono arrivate al Comune le richieste di accredito per i gonfaloni di tutta Italia, primo fra tutti quello di Trecate dalla cui stazione partito il convoglio che in Toscana ha portato distruzione e morte. Non mancheranno Regione e Provincia, ma allo stadio dei Pini ci sar anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti. Per il Partito democratico ha assicurato la partecipazione Anna Finocchiaro, capogruppo al Senato. Intanto, sono stazionarie le condizioni dei 22 feriti, ricoverati in diversi ospedali dItalia alcuni in gravissime condizioni. Ieri pomeriggio, per,

 Ieri 22mila persone alla camera ardente al Palasport  Oggi alla cerimonia funebre Andrea Bocelli canter due brani con il coro, presenti anche Lippi e Collina  Ipotizzabili ai funerali da 30 a 50mila persone  Circa 1000 le autorit presenti con sindaci e labari da ogni parte dItalia  Dirette tv su Tg1, Canale 5, Sky, Noi Tv, Reteversilia

Alla cerimonia i ministri Matteoli e Brunetta

Ci sar anche Napolitano che poi visiter i feriti Berlusconi invece non viene
VIAREGGIO. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parteciper ai funerali solenni questa mattina allo stadio dei Pini. Al termine della cerimonia Napolitano visiter in forma privata i feriti ancora ricoverati allospedale Versilia. Insieme al capo dello Stato, saranno a Viareggio il presidente della Camera, Gianfranco Fini e quello del Senato, Renato Schifani ed i vice Rosy Bindi e Vannino Chiti. Con i ministri Altero Matteoli e Renato Brunetta. Non ci sar il presidente Silvio Berlusconi, ma non mancher il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Per rendere omaggio ai cittadini stranieri morti nella strage, alle esequie partecipano lambasciatrice dellEcuador, Geoconda Galan Castelo, il console onorario dellUcraina (incaricato per Toscana e Umbria) Angelo Vidaich, il console generale del Marocco a Bologna, generale Mohamed Laghmari, limam Wahid El Fihri, presidente della Federazione islamica Toscana. A rappresentare lEuropa sar il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani.

Annunciati Schifani e Fini, la Bindi e Chiti E alcuni diplomatici

si temuto per la vita di un uomo ricoverato a Genova. Nel pomeriggio di ieri si era sperato di aver rinvenuto in via Ponchielli i resti dellunico disperso, il motociclista Andrea Falorni che al mo-

Lo strazio dei parenti sulla bara del piccolo Lorenzo

mento dellesplosione, secondo le testimonianze, era in strada con il proprio cane. Sul materiale organico ritrovato, per, solo il Dna potr dire se si tratti o meno di Falorni. E servir tempo.

Nel mirino dellesperto della procura di Lucca la manutenzione e i controlli

La frattura nellasse poteva essere vista


LUCCA. Se la fase di manutenzione avesse funzionato, se fosse stata ben programmata, se i controlli fossero stati frequenti, quella frattura avrebbe avuto unaltissima probabilit di essere individuata. Il professor Paolo Toni, delluniversit di Firenze, docente di meccanica applicata alle macchine, consulente della procura di Lucca, ha illustrato al procuratore Aldo Cicala una prima relazione sullasse del carrello che ha ceduto, provocando il deragliamento. Il test agli ultrasuoni spiega Toni - dice la verit: magari una volta pu non rilevare la frattura, ma alla lografica - e sullinfrastruttura. Per risalire alle responsabilit gli investigatori stanno cercando di ricostruire la storia della sala montata (asse pi ruote), individuando i ruoli dei vari soggetti: dal produttore, al proprietario, la Gatx, allofficina tedesca incaricata della manutenzione, alla ditta Cima per la revisione, alle societ di Fs per il noleggio del convoglio. Il quadro si sta cos allargando: primo obiettivo degli investigatori restringere il cerchio. Il cedimento dellasse ha origini non recenti: La frattura un fenomeno articolato - spiega Toni - che inizia da un difetto superfi-

La ruota dove si spezzato lasse lunga la individua. Al momento, quindi, nel mirino c lasse; non ci sarebbero, invece, particolari dubbi sulla cisterna - che, comunque, sar sottoposta a unanalisi metal-

ciale e si propaga con una velocit che dipende da vari fattori, finch la sezione resistente diventa talmente sottile da provocare la rottura. Per circoscrivere lambito delle responsabilit i consulenti dovranno far chiarezza anche su un quadro normativo molto complesso - ha aggiunto Toni - Abbiamo richiesto contratti, ordini e c da verificare le regole su trasporto e manutenzione. Intanto dalle prime perizie arriva una conferma: la falla nella cisterna da cui fuoriuscito il gpl stata provocata dallimpatto con uno spezzone di rotaia, un picchetto di acciaio che sporge circa 30 centimetri - ha spiegato Toni - che ha agito come un apriscatole.

Ricostruzione e aiuti al turismo due milioni e mezzo dalla Regione


FIRENZE. La Regione Toscana si costituir parte civile nel procedimento per il disastro ferroviario di Viareggio e intanto stanzia due milioni di euro per lemergenza e 500mila euro per una campagna straordinaria di promozione del turismo. Lo ha deciso la giunta regionale, che ha affrontato al primo punto della seduta il disastro della scorsa settimana. La Regione - ha spiegato il presidente Claudio Martini - ha dato mandato agli uffici di istruire la pratica per costituirsi parte civile. Leventuale risarcimento sar investito a favore delle vittime e del territorio. Intanto, per, gi ci muoviamo e in attesa di capire con quanti soldi il governo riempir il decreto sullo stato di emergenza, abbiamo deciso di mettere a disposizione un fondo di 2 milioni per le priorit, dalla ricostruzione delle case alla bonifica ambientale. Un altro mezzo milione andr a finanziare una campagna di promozione del turismo, dato che tra gli operatori c timore che lo choc emotivo provochi minori arrivi. La Regione, inoltre, premer sul governo perch entri subito in funzione lAgenzia nazionale della sicurezza ferroviaria di Firenze. Elisa Di Lupo

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MARTEDI 7 Luglio 2009

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Giorgio Napolitano

Andrea Bocelli di essere puntuali al massimo. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alle 13 deve ripartire e prima intende salutare i feriti ancora ricoverati al Versilia. Il rito funebre inizier alle 10,30, con il trasporto delle bare dal Palasport allo stadio. Attraverseranno la pineta portate a spalla da tutte le rappresentanze di coloro che hanno partecipato a soccorsi ed ordine pubblico nelle ore della tragedia e nei giorni successivi. Alle 11, dentro lo stadio, monsignor Italo Castellani comincer ad officiare il rito religioso vero e proprio. Sul palco, con il coro, anche il tenore Andrea Bocelli. A disposizione della cittadinanza e di tutti i partecipanti vi saranno 14mila litri dacqua e numerosi punti di primo soccorso sia fuori che dentro lo stadio. Il sindaco Lunardini, nel corso della giornata di ieri, ha ribadito il proprio appello: Sono certo che i cittadini tutti, ed in particolare gli esercenti delle attivit commerciali e turistiche, dei locali pubblici, delle attivit artigianali, delle agenzie pubblicitarie e di quantaltro ruota intorno al mondo dellofferta al pubblico, compatibilmente con le esigenze di servizio, sapranno rispondere con quello slancio che ha sempre contraddistinto gli abitanti di questa citt, osservando il rispetto del lutto nazionale dalle 8 alle 15. Gli ombrelloni della spiaggia, da Torre del Lago al Marco Polo, si inchinano ai morti e si chiudono dalle 11 a mezzogiorno.

di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Ciao Luca, Lorenzo, Stefania. Ciao Aziza, Hamza, Iman, Mohamed. Ciao Ilaria e Michela. Ciao Magdalena e Ana. Ciao Abdellatif e Nouredin. Ciao Claudio e Nadia. Ciao Emanuela ed Elena. Ciao Mario. Ciao Rosario. Ciao Antonio. Ciao Maria Luisa. Ciao Rachid. Addio ai morti della strage di via Ponchielli che Viareggio abbraccia oggi per lultima volta. Funerali solenni, con il presidente della Repubblica e le massime autorit civili e religiose, le personalit della politica nazionale, tantissmi Comuni d Italia con i labari. Un rito collettivo per una tragedia collettiva. Che tale deve restare - grida chi ha perso i propri cari, o la casa, o entrambi - anche quando ci sar da stabilire se c un colpevole e chi sia. Non lasciateci soli, sussurra chi non ha pi lacrime quando si imbatte nel fiume di cronisti che da una settimana affollano i luoghi del dolore. Darsena blindata. Per partecipare ai funerali solenni di questa mattina allo stadio dei Pini ci sono alcune cose importanti da sapere. A cominciare dal divieto daccesso alla Darsena, per tutti i mezzi a motore, dalle 9 alle 16. Il divieto di sosta, invece, inizia alle 7,30 e per chi trasgredisce c la rimozione coatta. I residenti nel quartiere possono uscire motorizzati ma non rientrare fino alle 16. I cartelli di divieto di sosta con rimozione coatta sono gi collocati da sabato sera

LA CATASTROFE DEL TRENO

Ore 10,30, tutti in lacrime per loro


Funerali solenni: la Versilia si ferma. Diretta tv e lutto nazionale

Mobilit. Bus e parcheggi gratis fino alle 16. In Darsena si entra solo a piedi o in bicicletta

SMS IN MEMORIA

I vostri messaggi di addio


In questi giorni i lettori del Tirreno hanno partecipato, con tutti i viareggini, i versiliesi e gli italiani, al dolore dei familiari e degli amici dei ventidue morti innocenti della notte del 29 giugno. Lhanno fatto in ogni modo: scrivendoci in posta elettronica, con lettere a penna, collegandosi con il nostro sito internet. Un piazza Manzoni e via Virgilio), via Menini (da via Coppino a via Salvatori), via Salvatori (da via Menini a via Giorgetti), il parcheggio davanti allo stadio, compresa larea Porta Maratona, quello circostante il Palazzetto, il pargrande e vero abbraccio che ha percorso la citt fino a raggiungere tante famiglie sofferenti. Oggi il giorno pi doloroso per questa comunit. I lettori del Tirreno potranno esprimere la loro commozione, laffetto e la vicinanza a questa immane tragedia, scrivendoci per tutta la giornata via sms al numero 348 2336512. cheggio davanti alla piscina. Park e bus. Dal mattino alle 16 di oggi il parcheggio non si paga in tutta la citt. E sono gratis anche i bus. Dalla Cittadella, ogni dieci minuti, partiranno bus navetta che potranno essere fer-

La presenza. Andrea Bocelli sul palco insieme al coro. Il tenore non ha voluto mancare

nelle vie Coppino, Virgilio, Petrarca, Menini, Trento, Trieste, della Pineta, viale dei Tigli, il parcheggio davanti lo stadio, larea tutto intorno al Palasport, la strada che porta alla piscina. La circolazione vietata dalle 9 alle 16, in: viale dei Tigli tutto; le vie Coppino, Paoli Savi e Virgilio da via XXIV maggio a via Menini; via Petraraca (da via Menini a via della Pineta), via della Pineta (tutta), le vie Trieste e Trento (da via Petrarca a via Coppino), via Oberdan (da

LA CISL IN LUTTO

mati, a chiamata, lungo tutto il viale a Mare, in via Rosolino Pilo, alla Stazione vecchia. I tassisti della Covetax (0584 47000) mettono a disposizione corse da e per la Darsena al costo di 5 euro ciascuna. Maxi schermo. Intorno allo stadio, per tutti coloro che non potranno entrare anche per necessit di restare allombra, c il maxi schermo proprio fuori dallimpianto sportivo. Limportante - avverte il Comune - cercare

PARTECIPA AL DOLORE DI QUANTI HANNO SUBITO PERDITE


E IMPEGNATA NELLA RICOSTRUZIONE MORALE E MATERIALE A FIANCO DEI CITTADINI, DEI LAVORATORI, DELLE ISTITUZIONI e NELLO SVILUPPO DELLA SICUREZZA IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO

PAGLIANTI

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 08 Luglio 2009

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Mercoled 8 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 186

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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VIAREGGIO

LA STRAGE DI VIAREGGIO: IERI I FUNERALI SOLENNI

Sono ventidue i morti della strage di Viareggio. Non c una foto per ricordare Rachid Moussafar che era appena arrivato in Italia. Risulta invece disperso Andrea Falorni

VIAREGGIO. In trentamila hanno affollato ieri il prato e gli spalti dello stadio dei Pini per i funerali delle vittime della strage di Viareggio. A celebrare le esequie di fronte al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano stato il vescovo di Lucca, Italo Castellani. Durante la cerimonia, tanti applausi e nessuna contestazione. Ma anche il desiderio di giustizia e verit su una catastrofe che non deve restare senza colpevoli. VENTI PAGINE NEL FASCICOLO NAZIONALE E IN CRONACA DI VIAREGGIO

LA STORIA

Quel disegno di Leonardo per il presidente Napolitano


VIAREGGIO. La manina tende il foglio di carta al nonno alto e compito che si materializza poco prima di pranzo nel reparto di pediatria del Versilia. E gli adulti, rimasti fuori dalla stanza, capiscono e si paralizzano. Mamma e pap, in quel disegno preparato per il signor presidente non ci sono. Accanto alla casetta, tracciata con poche righe, un bambino se ne sta tutto solo. FRANCESCONI A PAG. 2

IL DOLORE

IL SILENZIO DI UNA CITTA COLPITA A TRADIMENTO


di Giampaolo Simi
hiudo gli occhi e sento solo le cicale. Sento appena il vento che passa sui microfoni, come una risacca cupa che lambisce lamplificazione. Apro gli occhi e sono nello Stadio dei Pini stracolmo. (CONTINUA A PAGINA 4)

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MERCOLEDI 8 LUGLIO 2009

FATTO DEL GIORNO

IL TIRRENO

Una casa, un bimbo solo e in alto due piccoli seduti sulle nuvole: non sa la verit ma lha intuita

L'addio

Un altro ricoverato in pediatria al Versilia chiama il Capo dello Stato: vieni anche da me...

VIAREGGIO SALUTA I SUOI MORTI

Incontro commovente con il piccolo Piagentini, invitato al Quirinale

Nonno Giorgio, ti piace il disegno?


Il presidente in ospedale da Leonardo, che ha perso mamma e fratellini
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. La manina tende il foglio di carta al nonno alto e compito che si materializza poco prima di pranzo nel reparto di pediatria del Versilia. E gli adulti, rimasti fuori dalla stanza, capiscono e si paralizzano. Mamma e pap, in quel disegno preparato per il signor presidente non ci sono. Accanto alla casetta, tracciata con poche righe, un bambino se ne sta tutto solo. Col naso rivolto al cielo. Dove, sulle nuvolette meticolosamente sparpagliate per tutta la pagina, siedono altri due bambini, pi piccoli. Tenuti a bada dal sole che sorride ma solo con la bocca. Perch gli occhi sono chiusi e bui. Pochi tratti di matita, un po di colore. Senza bisogno di parole, come son capaci solo i bambini, Leonardo Piagentini - 8 anni, sopravvissuto alla strage di via Ponchielli insieme al padre Marco che lotta per la vita in ospedale - mostra al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il dramma di una famiglia distrutta per sempre. E di unintera citt che intorno alle vittime fa quadrato da una settimana. Poco prima, sullerba verde dello stadio dei Pini, due piccole bare bianche si erano strette per lultima volta ad una pi grande, color legno. Luca e Lorenzo, i fratellini di Leonardo, non ce lhanno fatta. Divorati, a 2 e 5 anni, dalle fiamme della strage di via Ponchielli. Mentre i genitori tentavano invano di salvarli dallinferno. A distanza di pochi giorni da quella notte maledetta li ha seguiti mamma Stefania. Il disegno regalato a Napolitano - racconta il sindaco Luca Lunardini - ci ha gelato il sangue. I bambini intuiscono e capiscono. Anche quando non parlano. Come nel caso di Leonardo che, per tutto il tempo della visita, non ha mai pronunciato la parola fratellini. Intorno a lui, giorno e notte, si danno il turno tantissimi parenti sostenuti dal personale del reparto di pediatria e dagli psicologi. Il piccolo non incontra altri bambini e ha trascorso molto tempo sotto sedazione per

Napolitano in ospedale i fratelli Piagentini e il disegno far fronte al dolore delle ustioni: Ma sembrava che sapesse, continua il sindaco. E non c fascia tricolore che tenga, o carica dello Stato per quanto alta sia: di fronte a tanta tragedia si comunque nudi. A Leonardo Piagentini uno dei simboli della tragedia di Viareggio, come lo ha definito monsignor Castellani quasi gridando il nome del bambino - il presidente della Repubblica ha strappato una promessa importante: Mi devi venire a trovare. Aggiungendo, rivolto al sindaco: Mi raccomando: me lo accompagni al Quirinale. Un invito, quello per la visita a Roma, che Napolitano ha voluto rinnovare con decisione anche ad una delle zie del bambino, incontrata nei corridoi dellospedale mentre rientrava dalla cerimonia. Nel lasciare il reparto, Napolitano stato apostrofato da un altro piccolo ricoverato: Ehi, ma da me non vieforte, dal prato: Ministro Matteoli, non vi dimenticate di questo. Fatela pagare ai responsabili. Una sola voce, quella di un uomo, a rappresentare un pensiero collettivo scritto sugli striscioni che hanno trovato posto dentro e fuori lo stadio. Ai cronisti che lo incalzavano fuori dallospedale, il presidente della Repubblica ha dichiarato che si deve fare chiarezza. Prima ancora di verificare se ci sono delle responsabilit. Mentre nei colloqui con i rappresentanti della citt, Napolitano tornato pi volte a sottolineare come la strage di via Ponchielli non sia stata un evento naturale. E come, cos testimonia il sindaco Lunardini del colloquio col capo dello Stato, ci sia una grossa differenza tra un terremoto ed una cisterna piena di gas che si rovescia sulla ferrovia e porta fiamme e morte dentro le case, tra persone a letto, in salotto, davanti alla tv. Proprio come racconta Leonardo. Nel disegno che Giorgio Napolitano, lasciando lospedale, gira e rigira tra le mani, mostrando a tutti quelli che incontra. Testimonianza di una quotidianit fatta delle piccole cose di sempre, spazzate via dal fuoco assassino. Il pallone, i fratellini, i giochi con mamma e pap, i sandalini per il mare che ancora ieri se ne stavano senza pi piedini da proteggere sul ciglio delle macerie della casa di via Ponchielli. Da dove linfanzia - quella di Luca e Lorenzo, cos come di Iman e Hamza - stata spazzata via, travolta da una strage i cui colpevoli non potranno restare oscuri e impuniti. A chiedere giustizia, anche quando Viareggio non avr pi voce per farlo, rester quel disegno di bambino. Che trover posto tra le grandi opere ospitate al Quirinale e grider per sempre lo strazio di una citt e dei suoi figli.

ni?. Cos, siccome il miracolo dellinfanzia farci tornare a galla anche quando la morte sembra farci dubitare della vita, come ha detto larcivescovo Italo Castellani, il presidente ha accolto la protesta e si trattenuto anche con gli altri bambini ricoverati, per poi incontrare i due feriti adulti meno gravi. In un abbraccio de-

dicato a tutti quanti ancora lottano, e lotteranno a lungo, per uscire dallincubo della strage. Un attimo prima di lasciare la cerimonia allo stadio, nel momento in cui la fila dei carri funebri si snodava lungo la pista datletica, tutte le autorit intervenute erano state investite dal grido che si era levato, alto e

Abbiamo vissuto un momento di cordoglio corale e condivisione Il governatore Claudio Martini


PAGLIANTI

Quei bagliori nella notte, un negativo assoluto che tutto distrugge Larcivescovo di Lucca

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MERCOLEDI 8 LUGLIO 2009

FATTO DEL GIORNO

IL TIRRENO

Vengono in mente traumi del passato, come lesplosione alla Casa del Fascio e il caso Lavorini

L'addio

Gpl americano, ditta austriaca e vagoni della ex Ddr: la violenza arriva dal mondo globalizzato

VIAREGGIO SALUTA I SUOI MORTI

La sensazione di aver pagato un conto in sospeso con la sorte

La folla allo stadio: sullo sfondo lo striscione con la scritta Che questo non accada pi

Andrea Bocelli mentre canta in onore delle vittime della strage segnino per una comunit degli spartiacque fra periodi. A Viareggio, fra laltro, la fine della Seconda Guerra Mondiale fu ulteriormente bruttata e insanguinata da un incidente terribile, lesplosione di moltissime mine stivate nei sotterranei della allora Casa del Fascio, in piazza Mazzini. Venendo a tempi pi recenti, ma pur sempre a quaranta anni fa esatti, innegabile che il delitto Lavorini, per la sua risonanza, segn emblematicamente la fine di una certa Versilia, ma anche di una certa Italia, spensierata e incondizionatamente fiduciosa nel futuro. Ma per tutto questo ci sar tempo. Ci saranno interpretazioni e significati. Ci saranno ancora parole, sicuramente molte. Ma oggi, a chi ha perso qualcuno o a chi vivo per una manciata di minuti, per qualche metro di distanza, per una qualche decisione banale e insignificante come quella di affittare una casa per quindici giorni o uscire con il cane, tutto questo conta poco. Oggi regna il silenzio, dignitoso e spaurito, della mancanza totale di senso. Nello stadio dei Pini e in tutta la citt, fra autobus vuoti e strade che sembrano depositi di biciclette. Come se la Darsena, da sempre cuore pulsante di Viareggio, avesse drenato verso di s tutto il sangue, tutto il calore e tutta la vita di una citt intera, smettendo di battere per un giorno. Giampaolo Simi (Scrittore viareggino)

continua dalla prima


Per ricordarlo cos, devo andare a ripescare certi derby di serie C degli anni Settanta, che mio padre non mi faceva mai perdere, o qualche grande concerto pop degli anni Ottanta. Altri momenti. Lontani anni luce da qui, oggi. Ma proprio la disinvoltura senza inibizioni dei ricordi che mi fa rendere conto di quanto sia grande e pesante questo silenzio, il silenzio di trentamila persone. in silenzio la vigilessa in uniforme, in piedi sotto il sole, non si scambiano una parola le ragazzine sedute sul prato con il mento sulle ginocchia, i piedi sullerba e i sandali infradito lasciati da parte, come a sospendere lestate. impietrito il ragazzotto con lo stemma di Viareggio tatuato su un polpaccio e anche quello che, pur di mettersi qualcosa di scuro, non ha disdegnato la t-shirt di un gruppo heavy metal. Nellarea stampa della tribuna coperta non ha nessuna voglia di parlare, nonostante le insistenze di qualche giornalista, il vigile del fuoco di una squadra accorsa fra le prime. Ha gi detto tutto quello che cera da dire, inutile ricamarci ancora sopra. A cosa serve? Muti e disorientati si muovono per i gradoni anche amici e parenti delle vittime. Ai familiari pi stretti hanno riservato un pass di un rosso particolarmente acceso, mi sembra. O forse no, solo una mia suggestione, solo limpatto emotivo nel vedere

Il racconto. Una citt abituata a difendersi dal mare stavolta stata attaccata da terra

Colpiti a tradimento
Quel silenzio, pesante e assoluto, dei trentamila allo stadio
quelle quindici bare, ognuna con nome e numero, quasi fossimo qui a renderci conto delle perdite subite in un conflitto. Invece non c stata alcuna guerra, e tutti fatichiamo a farcene una ragione. Per un paio di motivi almeno. Il primo che ancora non ci capacitiamo che sia capitata una cosa del genere, a noi, a Viareggio. Ma questo lo penserebbe chiunque, si potrebbe obiettare. Vero. Solo che chi nato o abita a Viareggio tende naturalmente, per questi soli fatti, a considerarsi destinatario di una piccola fetta di fortuna. Ne deriva che oggi, nelle persone, chiara la sensazione sbigottita e irrazionale di essere stati improvvisamente traditi, di aver dovuto pagare, come comunit, un conto in sospeso con la sorte. La seconda che, come tutti i tradimenti, la strage della notte del 29 giugno ci ha preso alla sprovvista. Ci ha colpiti dove le nostre difese, fisiche e psicologiche, sono meno forti. Viareggio un posto di mare, verso il mare proiettata e con il mare ha da sempre fatto i conti. E il mare, talvolta, ha vinto tutta la posta, prendendosi equipaggi interi. Stavolta siamo stati colpiti da terra, e in quanto semplice punto di passaggio di qualcosa che non aveva niente a che fare con noi, con il modo in cui ci guadagniamo il pane. Gpl americano, ditta austriaca, vagoni della ex Ddr: quali che siano o saranno le responsabilit, entrata nelle nostre case, con la violenza inaudita del fuoco, la rischiosa complessit del mondo globalizzato. Dove nessun posto unisola, felice o meno. Ce ne avevano parlato, non ne eravamo certo alloscuro, ma averlo visto con i nostri occhi e vissuto (letteralmente) sulla pelle nostra e dei nostri cari cambia tutto. diverso. Si potrebbe riflettere su come gli eventi traumatici

LINCHIESTA

I carri hanno dei problemi


VIAREGGIO. Prima di portar via, domenica sera, le cisterne cariche di Gpl che erano rimaste in stazione il personale delle ferrovie - mandato da Livorno - ha verificato lo stato dei carri. Secondo indiscrezioni lanalisi non avrebbe dato lesito positivo che si sperava. I carri, insomma, avrebbero avuto problemi proprio l dove risultato che qualcosa non ha funzionato per il carro che si rovesciato sui binari seminando fuoco e morte. Tanto che da Viareggio a Calambrone la velocit di marcia indicata stata di 30 chilometri sul rettilineo e 10 in curva. Prima di spostare le cisterne cariche di Gpl rimaste integre dopo la strage, i tecnici delle Ferrovie - spiega il prof. Paolo Toni, perito della Procura - hanno tolto i tappi delle boccole e verificato, con apposite apparecchiature, lintegrit degli assili. Che altro non sono se non il pezzo che si rotto nel caso del carro che ha causato la strage. La polizia giudiziaria - assicura Toni - si occuper anche dei carri spostati. Anche se, il dubbio, sono gi stati aperti e visti.... (D.F.)

Nello spostamento a Calambrone velocit massima di 30 allora

Il perito della procura di Lucca: verifiche sullintegrit degli assi

Ministro Matteoli, fatela pagare ai responsabili Un viareggino al termine del rito

Abbraccio Viareggio come LAquila ma due ferite cos sono troppe Limam Wahid El Fihri

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MERCOLEDI 8 Luglio 2009

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A. MANZONI & C. SpA

Viareggio si stringe attorno alle vittime della strage Trentamila allo stadio tra lacrime e richieste di giustizia

UNITI
Foto Paglianti

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II

MERCOLEDI 8 LUGLIO 2009

VIAREGGIO
La magia del salmastro che trasforma gli stranieri in gente del posto

IL TIRRENO

LA CATASTROFE: LAPPARTENENZA

S, questi morti sono tutti nostri


LArtiglio e lorgoglio, le donne del Viani e lemblematica storia di Ibi Ayad
di Aronne Angelici
Gli abbracci e il dolore e sopra uno striscione che sottolinea lorgoglio e la voglia di risorgere della citt , sono dei nostri. Viareggini, intendo, perch la viaregginit non solo anagrafe ma qualcosa di pi e di diverso. Uno stato danimo, o, forse e meglio, un virus strano portato dal libeccio e mischiato col salmastro. Quello che, di certo, - vero dottor Tobino? - corre nelle vene di Ibi Ayad, ventenne, magrebina di passaporto. Ibi rimasta sola. La lingua di fuoco e di morte che ha attraversato via Ponchielli le ha tolto dun colpo la sua famiglia, i genitori, il fratello Hamza che era tornato indietro per salvare la sorellina Iman pi piccola. Lo zio la vorrebbe con s a Parigi ma lei, la Ibi, ha risposto che vuol rimanere qui, vol esser di v. Racconta la Ibi il suo dramma personale e parla, di mi ma e mi pa con quella dolorosa compostezza che propria del viareggino che non si dispera mai ma guarda con orgoglio avanti, guarda laicamente alla resurrezione. Risorgi o bella viareggina dice la canzone di Guidi -Sadun e non solo speranza, un imperativo. A una sola citt, sarebbe bastato la tragedia dellArtiglio che in un btto solo, uccise lontano da casa i suoi figli migliori. E poi... Le bombe alla stazione vecchia, i panzer che sradicano i bagni e le mine esplose a un metro daltezza alle cortecce dei pini, insensata idea antisbarco, lesplosione del Balipedio, le mine dissepolte con tanti rischi che saltano e distruggono lex casa del fascio in piazza Mazzini. Gli altri lutti li raccontano ancora gli ex voto nella chiesa di SantAndrea. Quelle sono storie marinare.

La tragedia fa riscoprire i valori di una citt aperta, libera e votata allaccoglienza

STRAGE. Il funerale dei sette magrebini Guardi i quadri di Viani, le donne in nero che aspettano sul molo, padri e figli marinari, pregando che quel mare, che ha dato anche tanto pane a Viareggio, sia clemente e li lasci tornare a casa, nelle casette, quelle in fondo allorto. Sarebbe bastato tutto questo, e altro, per una sola piccola citt. No, ora c anche il dolore di Ibi, giovane diventata in pochi anni viareggina che dice mi pa e mi m, come una darsenotta, e qui vuol restare. Ecco perch Ibi rappresenta la nuova Viareggio che cresce, silenziosamente, sui valori assoluti della viaregginit: tolleranza, libert e accoglienza. una Viareggio Nuova, come il quartiere mai cos ben definito (altro che Periferia) - che abbraccia anche via Ponchielli. Dove, nel dramma scopriamo, anzi riscopriamo (perch il viareggino un po indolente e si distrae facilmente) la grandezza umana di una citt che paese, che provincia ma che sempre stata, fin dalle origini, aperta al mondo. Citt strappata alla palude e alla malaria, galera e fortino, porto di capitani coraggiosi (e donne coraggiose), citt di ingegno e lavoro, citt di gente che andata per il mondo e poi tornata, gente che ha toccato con mano culture diverse e che ha portato dentro di s questa ricchezza immensa: Viareggio citt aperta, e non solo per ragioni di bottega turistica. Una Viareggio capace, ecco la magia del salmastro, di trasformare gli stranieri in viareggini veri, in gente del posto. Perch il salmastro portato dal libeccio ti cambia: rallenta gli operosi lombardi, fa sorridere i tristi piemontesi, detta altri ritmi al cuore, allanima e persino al portafogli. S, erano proprio dei nostri. Piagentini, Milazzo,

Cruz, Habic, Ayad, Falorni, Bonuccelli, Farnocchia, Bernacchi, Carmazzi, Mazzoni, Pucci, Boulmalhaf, Campo, Iacopini: viareggini nati al Tabarracci, italiani di altre regioni, sette marocchini, una equadoregna, una rumena. Tutti viareggini per nel cuore, nel dolore, nella sofferenza, nellamore per questa citt e del suo magico salmastro. La storia di Ibi ha dunque il sapore dolce amaro di una ballata scritta in Passeggiata ai tavoli del Caff Casablanca, dal duo Giorgio Gaber - Sandro Luporini, luno viareggino assimilato, laltro di nascita. Ed in fondo la storia di questa citt, oggi cos offesa dal fuoco, che di cose da raccontare, anche feroci, ne ha viste tante. Parliamo di lei, cantando, che giovane e viva. Basta con i morti. Sono i nostri morti. I morti di una Viareggio che li ha visti stesi nelle bare, fra il verde dei pini, vicino al mare. Sono la nostra storia. E le nostre preghiere e le nostre speranze sono per i feriti, dilaniati dal terribile Gpl, il napalm della nostra Corea. Come le donne in nero di Viani, li aspettiamo pregando, li vorremmo a casa, a Viareggio per fare un giretto in Passeggiata. Ho visto il dolore, lo strazio, ieri di quelle mani tremanti, attaccate a quelle del Presidente. Non c altro da dire, non c altro da scrivere. Roberto Pieraccini, nostro lettore, ha riletto per tutti noi la scritta che campeggia sul muro del molo: Viareggio, in te son nato, in te spero morire. Ma non cos. Tragico. Ma in te Viareggio, tutti insieme, anche con Ibi, vogliamo continuare a vivere. Ce la faremo.

Lacrime e disperazione al funerale allo stadio dei Pini. Alcuni momenti della cerimonia che ha unito nel dolore la Versilia

Lei ha perso dun colpo solo tutta la sua famiglia ma vuol restare qui

La sfilata dei feretri dentro le macchine lungo la pista di atletica dello stadio dei Pini (foto Paglianti)

Si piangono le vittime della strage tenendo sul cuore una foto ricordo. Qui quella dedicata a Elena Iacopini

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

MERCOLEDI 8 LUGLIO 2009

III

CATASTROFE: LA CERIMONIA

Allo stadio o lungo le strade tanti messaggi per le vittime

Applausi, striscioni, pianto


La commozione allo stadio tra slanci e domande senza risposta
di Fabrizio Brancoli
VIAREGGIO. Applaudiamo. Quando entrano i feretri, quando entra unambasciatrice, quando si cita la comunit marocchina che ha perso sette di queste persone. Ci vengono in mente i volti dei morti, quelli delle foto sui giornali, ormai familiari. Cos piangiamo, guardiamo lontano, oltre le chiome dei pini, e poi ricominciamo ad applaudire. Per i volontari e i soccorritori, anima e scheletro della nostra comunit. Per i bambini innocenti uccisi dal fuoco e dalle colpe degli adulti. di ognuno di noi. Applausi per larrivo di Napolitano.Per Fini e Schifani, per larcivescovo, per il Papa. Lacrime per il lungo striscione, Angeli del cielo, vegliate da lass e fate che questo non accada pi. Perch un treno-cisterna corre come una bomba in mezzo alle case, ma nessuno, nella manutenzione, si reso conto che esistevano dei problemi strutturali, che lo avrebbero trasformato in uno spaventoso pericolo? Non lo sappiamo, il perch. Ora ci racconteranno una lunga storia di inchieste, perizie, richieste di risarcimento, assist di responsabilit. Roba tua, no, tua, no, decida un giudice. Quando larcivescovo parla di sicurezza sul lavoro e gli basta fare un accenno, mica va in profondit - noi applaudiamo. Applaudire, nei primi minuti, ci ha perfino messo in imbarazzo. Si applaude a un funerale solenne? Che cosa recita il cerimoniale? Alla gente di Viareggio non importa. partito il primo applauso, spontaneo, nellattesa terribile di una cerimonia che nessuno voleva vivere e alla quale nessuno voluto mancare. E da l sono seguiti scrosci, liberatori, come i pianti. Applaudiamo perch ci fa sentire uniti, laggettivo con cui abbiamo scelto di aprire questa cronaca, oggi, nel giorno pi tragico e triste del dopoguerra di Viareggio. O forse, semplicemente, ci fa Contiamo decine di applausi, meno di cento, pi di ottanta. Contiamo una quindicina di striscioni, tra il giardino del pianto di via Aurelia, il piazzale di via Petrarca, via Salvatori davanti al palasport e naturalmente qui, tra migliaia di persone, nel caldo, sullerba, sui gradoni. Perdiamo i calcoli perch ogni tanto un applauso si fonde con il successivo e perch ci emozioniamo, il taccuino strappato, la penna trema e non c modo di vivere questo giorno solo da osservatori. Non c alcun modo. Perch da anni gli abitanti della zona di via Ponchielli chiedono che sia costruito un muro protettivo vicino ai binari, e firmano anche una petizione, ma nessuno li ha ascoltati? Forse neppure noi dei giornali. Magari abbiamo scritto una notizia in breve, qualche volta. C una petizione di quelli delle case lungo i binari, mettila in fondo alla pagina, magari labbiamo detto. colpa anche nostra. colpa

Un avviso di lutto nei negozi: c scritto Viareggio non dimentica

Gli slogan, le ovazioni e la grande emozione nel giorno del dolore

TUTTI INSIEME. In trentamila per gli innocenti del 29 giugno (f. Paglianti) sentire tutti un po meno soli. Siamo insieme, ci abbracciamo, ci diamo qualche pacca sulla spalla, ci sorreggiamo. Vorremmo essere laggi a confortare i parenti degli innocenti, ma poi non sapremmo che cosa dire, saremmo disperati. Trentamila disperati. Perch non siamo ancora certi su come e su dove saranno alloggiate le famiglie rimaste tra le macerie? Forse ce lo spiegheranno a giorni, quando gli enti cercheranno un percorso per dare una casa a chi lha persa perch qualcuno gliela ha fatta esplodere. Guardiamo gli striscioni. Uno dice che Viareggio risorger; si muove bene al vento, sembra un vessillo e proviamo a sperare. E quando il vescovo parla di Ibi o dei due pic-

coli Piagentini, applaudiamo. Le bare si alzano sulle spalle degli uomini che si sono sacrificati per salvare delle vite; singhiozziamo, battiamo le mani. Poi i feretri partono in auto, girano sulla pista e sfilano davanti a noi. I labari di Comuni e associazioni vengono riposti, mentre i parenti delle vittime salgono sui bus come automi, verso il cimitero, con lo sguardo perso. Questo gigantesco rito potrebbe aver lacerato ancora di pi i loro cuori, oppure li ha confortati un minimo: non lo sapremo. Chiniamo la testa, camminiamo tra i pini in silenzio. Andiamo via. Perch un bambino di otto anni allospedale, e la mamma non potr pi carezzarlo, e i fratellini non ci sono pi? Gli danno delle matite e lui disegna due angeli in cielo sulla sua casa, cos d una lezione a tutti noi. lennesima.

Bandiere improvvisate con messaggi di speranza o lenzuola piene di tristezza: il lutto della gente di Viareggio

La gente si commuove e partecipa: il lutto della citt

Eravate speciali, portavate lallegria


Il messaggio per i Piagentini letto dal pulpito
uando arrivavate da noi al Centro Polo, portavate lallegria. I nostri cuori si riempivano di gioia... Avevate sempre il sorriso sulle labbra, anche nei momenti pi difficili e questo vi rendeva speciali. Dio ha voluto altri angeli vicino a s perch quelli che aveva non gli andavano pi bene, ma ha scelto una delle migliori famiglie di Viareggio e questo fa molto male a tutte le persone che ti conoscevano, Stefania. In gita, i tuoi angioletti erano sempre i pi felici del gruppo. Quando un loro amichetto era triste o in difficolt per qualcosa, loro erano pronti ad aiutarlo: glie-

Lo striscione che correva lungo la pista di atletica

lo avevi insegnato tu. Non eravate pronti per volare via, non eri pronta per lasciare tuo figlio. Speriamo che dal cielo proteggerai tutte le persone a te care, soprattutto tua mamma e tua sorella che stanno attraversando un mo-

mento di grande dolore. Fai salvare tuo marito Marco, almeno Leonardo ha un familiare vicino. Resterai sempre con noi, sei stata e sarai per sempre una persona speciale, vi vogliamo bene. Quelli Che Non

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XI

CATASTROFE: LE IMMAGINI

Il conforto del Capo dello Stato e la carezza dellarcivescovo

GUARDATE LE FOTO E I VIDEO


delle esequie solenni allo stadio
sul sito www.iltirreno.it

LE VITTIME

Mohamed Ayad, 51 anni Aziza Abou Talib, 46 anni Hamza Ayad, 17 anni Iman Ayad, 3 anni Stefania Maccioni, 40 anni Luca Piagentini, 5 anni Lorenzo Piagentini, 2 anni Maria Luisa Carmazzi, 49 anni Ilaria Mazzoni, 36 anni Michela Mazzoni, 33 anni Emanuela Milazzo, 63 anni Antonio Farnocchia, 51 anni Elena Iacopini, 32 anni Rosario Campo, 42 anni Claudio Bonuccelli, 60 anni Nadia Bernacchi, 59 anni Mario Pucci, 90 anni Ana Habich, 42 anni Noureddin Boumalahaf, 32 anni Abdelaiatif Bouhalmaf, 34 anni Rachid Moussafar, 25 anni Maddalena Cruz Ruiz Oliva, 40 anni DISPERSO Andrea Falorni, 50 anni

I FERITI
OSPEDALE VERSILIA Marino Germani (dimesso) Massimo Gigliotti (dimesso) Ludovico Gigliotti (dimesso) Luigi Cordoni (chirurgia polispecialistica) Alvaro Lunardi (chirurgia polispecialistica) Leonardo Piagentini (pediatria) GENOVA SAMPIERDARENA Alessandro Farnocchia (centro ustioni) Sara Orsi (centro ustioni) Roberta Calzoni (centro ustioni) PISA CISANELLO Emanuela Menichetti (centro ustioni) Marina Galano (centro ustioni) Federico Battistini (centro ustioni) Elisabeth Silva Teran Guadalupe (centro ustioni) PARMA Mauro Iacopini (centro ustioni) CESENA Claudia Frasca (grandi ustionati) TORINO Martin Malek (Cto rianimazione) Anna Chiara Maccarone (Cto grandi ustionati) Sabrina Lunardi (Cto grandi ustionati) MILANO Laura Galli (rianimazione) Marco Germani (centro ustioni) Ihsan Ulhyq (rianimazione) PADOVA Marco Piagentini (rianimazione)

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XIII

LA CATASTROFE: I LETTORI SCRIVONO

Una pioggia di messaggini, lettere e pensieri nel giorno del dolore

Volano via gli angeli pi belli


Ondata di emozione nel giorno delle esequie: Che Dio vi protegga
Un fiume di Sms, di messaggi sul nostro sito Internet, di lettere che arrivano in redazione. Nel giorno dei funerali, cera da prevederlo, londata di emozione e di voglia di partecipare dei viareggini, affidando alla penna i propri pensieri, non si arrestata. Ecco i testi.

Barbara ...e che Dio vi protegga. Adolfo Un giorno importante e di profonda riflessione, dove lanima si stropiccia in un dilaniante dolore, dovfe la paura di quellinferno sar un tatuaggio indelebile del dolore, a farci nuovamente sperare che anche questa disgrazia sia lultima. Ora ci rimane un immenso ricordo da conservare gelosamente nel cuore, ci sono le vittime di questo tragico espisodio. E per loro bisogna trovare il silenzio e il raccoglimento oggi e nei giorni che seguiranno, e trovare sempre un momento della nostra quotidianit per star vicino a chi in un soffio ha perso una vita... questa vita che a volte, o troppo spesso, ti toglie il fiato lasciandoti un vuoto incolmabile, e un enorme dolore. A voi angeli diamo il compito di curare queste anime facendo vivere in paradiso una nuova vita, piena di serenit come avrebbero voluto vivere nella vita terrena. Un abbraccio grande e un estremo saluto, un ricordo che non svanir mai. Gli angeli esistono e voi ne siete la prova. Giulia Io sono nato a Lucca ma dal 1989 che vivo a Viareggio, ma mi sento fiero di essere viareggino ma ora ancora di pi, al cento per cento. Sono vicino ai defunti e alle loro famiglie. Non vi dimenticher mai anche se non vi conoscevo personalmente. Pierangelo Solo ora che, sulla strada, mi sono sfilate davanti le bare davanti ho realizzato che tutto vero...allo stadio sembrava uno show...che tragedia...un abbraccio forte. Abbiamo pianto tutti quanti i nostri angeli. I commercianti hanno aderito al lutto nazionale, ma il bar davanti alle Motto rimasto aperto con

la scusa di devolvere unora di incasso alla Croce Verde. E una vergogna. Non dimenticher mai questa tragedia che da un paradiso ha trasformato in un attimo Viareggio in un inferno. Voglio ringraziare tutti i vigili del

fuoco che sono degli eroi. Un caloroso abbraccio da Barbara, mamma di due bellissime creature, Filippo e Simone. Quante povere vite spezzate ingiustamente...so che le parole non bastano per

colmare le vostre perdite. Mi fa una grande tristezza vedere Viareggio cos...vi sono vicina nel nostro dolore. Fr Per tutti i nostri morti. Per le loro atroci sofferenze, per il dolore dei parenti e di una citt

intera che piange vere lacrime. Chiediamo verit. Sono giorni che conservo i giornali, li guardo decine e decine di volte e ogni volta lo sguardo cade sui titoli, sugli articoli e sempre mi scuote il pensiero che quella notte in cui Viareggio veniva squarciata avrei potuto perdere le mie due sorelle. Difficile ora toccare quei giornali metterli via o gettarli. Rialzeremo la testa pi tenaci di sempre, noi i maledetti toscani. Viviana Francesconi Questo messaggio lo dedico alle persone purtroppo decedute nella tragedia del treno a Viareggio, che in un attimo dal paradiso sono arrivate allinferno, dal sorriso del Burlamacco arrivata la tristezza, grazie a tutti i volontari. Non ci sono parole per descrivere questa catastrofe, ma soltanto silenzio per il rispetto di tutta questa povera gente. Paolo Piange Burlamacco, Viareggio urla il suo dolore in silenzio, nel cuore di noi viareggini rimarr per sempre il vostro ricordo. Emanuela, Stefano e Chiara Tutti parlano di 22 vittime ma nessuno ricorda Angela, morta di paura a 100 metri dalla catastrofe. Non un morto di serie B ma vittima innocente come gli altri di un errore umano. Tornando dallo stadio dei Pini mi sono fermata al Giardino del pianto per una preghiera ancora,ed anche perch qua sento tutta la sofferenza. Sono stati lasciati, oltre ai fiori, numerosi messaggi, disegni e poesie. Grazie a chi ha desiderato ed riuscito a scrivere quelle belle parole. Qualcuno ci ha gi pensato: non lasciate che quegli scritti li porti via il vento. Rossella

La notte del 29 giugno Dio ha chiamato a s gli angeli pi belli... Barbara G. Il dolore e la rabbia uniti nella tregedia immane uniti alla vostta disperazione.

Sono nato a Lucca ma vivo qui da ventanni: mi sento fiero di essere viareggino: anche se non conosco quelle famiglie, sappiate che non le dimenticher

Soltanto adesso che ho visto le bare sfilarmi davanti, per strada, ho realizzato il fatto che era tutto vero. E stata una tragedia incredibile

COMMOSSA. Rosy Bindi

SITO INTERNET

Niente raccoglimento dalle Fs


Le Ferrovie non si sono minimamente degnate di chiedere un solo minuto di raccoglimento al suo personale. Complimenti... Sarvegu Vi han rubato la vita in una notte di fuoco...e non fu una fatalit. Non mai casuale lincuria sul lavoro. Antopiag Sono unaquilana ed esprimo la mia solidariet ai cittadini di Viareggio che hanno subito il gravissimo incidente ferroviario. Gli uomini delle Misericordie e dei Vigili del Fuoco della Toscana sono stati i primi angeli che ci hanno soccorso dopo il terremoto. Aq 74 A Viareggio il 50% delle case sono seconde e terze case, delle quali la maggior parte sfitta. Perch il comune non f un appello a questi signori per mettere a disposizione per un anno queste case? Una volta tanto invece di lucrare potrebbero essere utili alla collettivit. Kinowa51

DOLORE. Ai funerali tanta gente non ha saputo trattenere le lacrime

LE LETTERE
LA SPERANZA

Stringiamoci forte a chi pu ancora farcela


Non ho parole per descrivere ci che provo, dolore misto a rabbia, per una tragedia che ha dellinverosimile, che si poteva evitare. Piango per tutte quelle vittime innocenti che hanno perso la vita ingiustamente e non c distinzione per la loro et, poich la vita preziosa in ogni sua fase. Il mio problema davanti a tutto questo scompare, diventa piccolo. Un abbraccio stretto a tutte le famiglie che hanno perso parenti e amici, ma anche a tutti coloro che stanno lottando per sopravvivere in particolare ad Alessandro Farnocchia ricoverato a Genova al centro ustionati. Siamo tutti con te. Mi stringo forte a tutte quelle persone che hanno ancora la speranza di vedere tornare a sorridere il loro caro ferito e un grande ciao al picco-

lo Leonardo ricoverato al reparto di pediatria del Versilia. Viareggio unita si rialzer in piedi malgrado tutto. Daniela Del Pistoia

OSSERVAZIONI

Palazzine troppo vicine ai binari ferroviari


In relazione allincidente ferroviario di Viareggio necessario fare almeno due osservazioni. La polemica relativa alla manutenzione del carrello compito della magistratura che ha aperto uninchiesta, ma finora nulla stato detto sulla sicurezza delle stazioni rispetto alle abitazioni edificate ai margini delle stesse, che molto spesso sono una conseguenza dellabusivismo edilizio, piaga nazionale mai veramente combattuta. Prima osservazione: dalle immagini diffuse dagli organi dinformazione e da quelle che personalmente ho potuto

verificare utilizzando le mappe satellitari, ho constatato che tra via Ponchielli (dove c stato il pi alto numero di vittime) e il fascio di binari della linea ferroviaria, ci sono le due palazzine distrutte dallesplosione, distanti dallultimo binario non pi di tre metri, una distanza che mi lascia perplesso visto che esiste una normativa che impedisce (o dovrebbe) la realizzazione di manufatti ad una distanza di meno di 60 metri dagli assi autostradali e ferroviari. Essendo la stazione di Viareggio sicuramente esistita prima della seconda guerra mondiale e le abitazioni in questione non certo edificate nellottocento, ma negli anni cinquanta (lo stile quello tipico delle costruzioni riservate ai dipendenti delle ferrovie), come mai lamministrazione comunale dellepoca abbia consentito queste realizzazioni a cos alto rischio? Le aree di rispetto non sono

una cattiveria ma rispondono a criteri di funzionalit e sicurezza che in Italia vengono sistematicamente violate (lesempio di Viareggio uno dei tantissimi in Italia) e ormai per abitudine non ci facciamo pi caso. Seconda osservazione: dato per scontato il non rispetto sistematico delle aree di rispetto, e mi si perdoni il gioco di parole, perch il quartiere di via Ponchielli era totalmente privo di muro protettivo in relazione al fascio di binari? Se si osservano attentamente le immagini, il fascio di binari dello scalo merci ed i giardinetti pertinenziali delle abitazioni sono separati da una palizzata alta poco pi di un metro, semplice delimitazione di confine, pericoloso anche per dei bambini che sfuggono allattenzione dei genitori. La domanda che mi pongo, perch tra il quartiere ed il fascio di binari non stato

realizzato un muro in cemento armato alto almeno quattro metri che avrebbe sicuramente tutelato la vita degli abitanti? Faccio notare che se un convoglio merci deraglia alla velocit di novanta chilometri orari (sono gli unici convogli che non fermano nelle stazioni importanti come quella di Viareggio), grazie a questa protezione pu essere fermato prima delle case, con grande limitazione dei danni. Nel nostro caso il muro avrebbe fatto da barriera al Gpl, che essendo pi pesante dellaria si sarebbe distribuito lungo il perimetro del muro, senza superarlo, e lesplosione avrebbe danneggiato in massima parte le infrastrutture della stazione, avendo il muro anche funzione di contenimento dello spostamento daria. Rosario Ternullo responsabile trasporti Legambiente Salerno

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 09 Luglio 2009

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Gioved 9 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 187

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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VIAREGGIO

IL VERTICE G8 ALLAQUILA

NELLINTERNO

Crisi, cibo, clima: triplice intesa


I Grandi in pellegrinaggio tra le macerie del terremoto
LAQUILA. Crisi economica, riscaldamento globale ed emergenza clima, lotta alla povert e alla fame. La prima giornata del G8 allAquila si chiude con un bilancio in pareggio per la presidenza italiana. Non c stato nessuno scatto in avanti, anzi si rimasti su molti temi alle dichiarazioni dintenti, ma non ci sono stati neanche arretramenti o frenate. E per Berlusconi tutto per ora filato liscio. Fra le novit il premier annuncia un possibile, nuovo G8 entro lanno tutto dedicato ai sistemi per fronteggiare le calamit naturali, riunione da fare ancora allAquila. I Grandi della terra, Obama in testa, hanno reso omaggio alle vittime del terremoto. ALLE PAGINE 4, 5 E 6 Obama e Berlusconi tra le macerie allAquila

RIVOLTA IN CINA Xinjiang, forse 800 vittime Pechino: a morte i violenti


SERVIZIO A PAGINA 7

PRESSING SULLE BANCHE Tremonti e Draghi: crediti alle imprese, moratoria sui debiti
SERVIZIO A PAGINA 11

Viareggio. Il sindaco oggi a Roma, mentre si moltiplicano le iniziative di solidariet


"Dvd Proietti" "Erbe aromatiche" 9,90 8,90

50 milioni per ricominciare


VIAREGGIO. Cinquanta milioni per ricominciare. la cifra che il sindaco Lunardini, oggi a Roma per i primi appuntamenti dopo la strage di via Ponchielli, stima di dover chiedere al governo. Nellattesa dei primi finanziamenti, le 83 persone rimaste senza un tetto saranno ospitate in albergo. Lunica certezza sembra essere che in via Ponchielli non si ricostruir, ma intorno a chi ha perso tutto cresce la solidariet. Con un nuovo conto corrente aperto per il piccolo Leonardo. IN CRONACA

Legge anti-Brunetta. Nuove norme in vista per i dipendenti regionali

Toscana: stipendio salvo con 8 giorni Strage di via Ponchielli, la stima fatta dal Comune di malattia lanno
A settembre il varo No del governo che ricorrer alla Consulta
Fino a otto giorni di malattia (annui) e i 4.500 dipendenti della Regione non subiranno alcuna decurtazione dello stipendio. Che scatter invece a partire dal nono giorno. Salvo che per alcune tipologie di malati. Lo prevede la proposta di legge della Regione, annunciata da tempo: la cosidetta legge anti-Brunetta per eliminare gli aspetti negativi di quella nazionale. LANCISI A PAGINA 3

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Tre imperdibili volumi

Stop alle liste dattesa Tac ed esami dopo cena


FIRENZE. Tempi pi brevi, definiti e omogenei in Toscana per le visite specialistiche, e servizi radiologici sotto pressione (orario dalle 7 alle 23, festivi compresi) per aumentare lofferta di prestazioni diagnostiche. Saranno investiti due milioni e mezzo di euro. A PAGINA 2

Le ricette dei lettori la cucina degli avanzi


Sabato il primo volume a soli euro 7,90
Il vagone che ha causato la strage: indicato dalla freccia lo squarcio da cui uscito il Gpl

benzinai, aperture in Versilia Le Chicche Sciopero dei di carburante finoecco ledomani: lunghe code per il pieno Stop ai distributori alle 7,30 di
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VIAREGGIO. Benzinai in sciopero in tutta la Versilia, anche se alcuni rimarranno aperti. Code lunghe ai distributori di carburante, gi ieri, e continueranno per tutta la giornata di oggi: specialmente chi ha in vista viaggi lunghi, deve approvigionarsi di diesel e super. Lo sciopero proseguir fino a domani alle 7,30, proclamato dalle tre organizzazioni sindacali. Tra le richieste anche labolizione della gabella sulluso di carte di credito. Chiediamo la diffusione dei mezzi di pagamento elettronici, con la riduzione dei relativi costi. Infatti, in Italia chi paga la benzina con la carta di credito si vede applicare una commissione aggiuntiva, che penalizza lui e i gestori. stato diffuso anche un elenco, sintetico, di sei impianti aperti. IN CRONACA

A PRATO

Chechi dai Ds al sindaco Pdl

LUGLIO CONVENIENZA

DOMENICA E LUNEDI CHIUSO


PORCARI (LUCCA) tel:0583/297180 www.bertuccellicucine.it

PRATO. In campagna elettorale aveva dichiarato di preferire il programma del candidato del centrodestra e da ieri Yuri Chechi, il re degli anelli, ex consigliere Ds, nello staff del primo sindaco Pdl, Cenni. Ma non unabiura: Non sono un voltagabbana, continuer a votare Pd. A PAGINA 2

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GIOVEDI 9 Luglio 2009

DA NOI

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A. MANZONI & C. SpA

CATASTROFE: I NUMERI
VIAREGGIO. C uninchiesta in corso. Ma tutta la comunit deve mantenere una pressione sulle autorit competenti per avere risposte rapide. Un responsabile che paghi, anche economicamente, deve esserci. Nel giorno della sepoltura dei morti nella strage di via Ponchielli, il sindaco Lunardini torna a chiedere giustizia: Da qui in poi importante la pressione dellopinione pubblica. Giustizia per 22 morti, per i feriti (22) molti dei quali avranno davanti un calvario infinito anche se si salveranno, per chi nella tragedia ha perso affetti e casa. Trentaquattro nuclei familiari, per un totale di 83 persone: questi i dati forniti dal Comune sulla necessit abitativa. Dieci delle 34 famiglie sono ospitati a carico del Comune, gli altri 24 hanno trovato sistemazioni in proprio ma gi da questa mattina (ieri per chi legge, ndr) stanno venendo in Municipio perch hanno necessit di soluzioni diverse. Nellimmediato, continua Lunardini, andranno tutti in hotel. Poi dovremo decidere se prendere in affitto abitazioni per le sistemazioni temporanee o iniziare lacquisto di alloggi per chi, magari, non ha intenzione di attendere la ricostruzione della zona distrutta. Anche considerano che, per le normative successive alledificazione di via Ponchielli, a 15 metri dalla ferrovia - comera prima che scoppiasse linferno - non pi possibile ricostruire. Il Comune pensa ad una ricostruzione nellambito del quartiere - continua Lunardini -: magari alla Salov. Ma ancora una ipotesi tutta da verificare. Comunque sia, assicura il primo cittadino, ogni singolo nucleo familiare sar ascoltato. Anche perch questa mattina Lunardini sar a Roma per un incontro con il Dipartimento Protezione civile: Voglio chiarire - spiega - il percorso amministrativo/burocratico da seguire. Mi porto dietro il direttore generale del Comune e da venerd mattina voglio essere in grado di far riempire i moduli necessari per ripartire. Nel pomeriggio Lunardini incontra anche il ministro dellinterno, Roberto Maroni: Che ha annunciato maggiori rinforzi per le forze dellordine della zona, dopo quanto accaduto. E al quale porr la richiesta di interventi per i nostri vigili del fuoco. Che da troppo tempo attendo una caserma nuova e adatta alle esigenze di un territorio dai molti rischi. IL DOLORE. Quattro immagini dallincubo che la citt ha vissuto nellultima settimana
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Ottantatr persone rimaste senza casa E una strada dove non si abiter pi

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Cinquanta milioni per ricostruire


Il sindaco: un responsabile, che paghi per quanto accaduto, va trovato
IL CASO

Lazienda tedesca delle cisterne invia 1 milione in solidariet


VIAREGGIO. Comune e le, Apt Versilia, Festival pucProvincia non partecipa- ciniano, Festival Versiliana, no alla sottoscrizione aper- Stops.it. ta dalla Misericordia a sosteNon ho autorizzato nessugno di chi rimasto coinvol- na partecipazione, spiega il to nel disastro ferroviario presidente della Provincia del 29 giugno. Sottoscrizione Stefano Baccelli. Seguito a che da ieri si arricchita del- ruota dal sindaco Lunardini lingombranche ricorda: te gruzzoIl Comune lo arrivato ha gi un dalla Gaproprio contx, laziento corrente da proprietasu cui versaria dei carre contributi ri-cisterna di solidacarichi di riet a chi Gpl che si sostato colpito no riversati dalla tragesui binari in dia di via quella malePonchielli. detta notte. Cos accaA dare landuto, dunnuncio della La cisterna rovesciata que? cifra stanzia succesta, ufficialmente inviata da so che nellaprire il conto dipendenti e collaboratori corrente nellimmediatezza dellimpresa tedesca, stato della tragedia - spiega AlesJohannes Mansbart, ammi- sandro Santini, capogruppo nistratore delegato della del Pdl - la Stops.it ha Gatx. Che ha inviato una mantenuto la dicitura dei lettera al presidente della promotori delliniziativa Misericordia, Roberto Mon- Versilia for Children. Senciatti. za depennare Comune e ProProprio nella nota diffusa vincia. da Monciatti si legge che la Che, in quanto enti pubblisottoscrizione in questione ci da tutti riconoscibili, fanstata aperta dalla Misericor- no cos da garanti, malgrado dia con la partecipazione di loro, della raccolta fondi lanComune di Viareggio, Pro- ciata dalla Misericordia. vincia, Fondazione CarnevaD.F.
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Il sindaco Lunardini (in fondo) con la fascia tricolore ai funerali insieme al capo dello Stato A tutti loro va il mio ringraziamento infinito, ci tiene a precisare il sindaco: Basti pensare che sono arrivati sul posto ancor prima che alla centrale operativa fosse arrivato lallarme. A Roma Lunardini porta anche una richiesta economica precisa: cinquanta milioni di euro, come base di partenza per la ricostruzione. Delle case, come delle vite di chi rimasto. Cominciando da quella dellunica superstite della famiglia Ayad: Ci sono aziende della zona che si sono offerte di assumerla, ha raccontato il sindaco che incontrer la ventenne marocchina domattina. Lo zio, invece, ripartito ieri per Parigi, dove vive: Voglio ringraziare ci ha detto al telefono - le tantissime persone che ci sono state vicine in questi giorni terribili. In particolare lassessore Fantoni, la dottoressa Tazzioli, lispettore Colletti. Luca Lunardini, sindaco da un anno e due mesi, mai avrebbe pensato di dover entrate nel vivo del mandato affrontando unemergenza simile: Limmagine che non dimenticher mai pi quella delle piccole bare bianche di Luca e Lorenzo Piagentini strette a quella della madre Stefania. E mentre attendeva il presidente della Repubblica - confessa il sindaco - e lo stadio rimandava uno dopo laltro i nomi delle vittime, seguiti dal lungo applauso della folla, ho dovuto nascondere i singhiozzi. Donatella Francesconi

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Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 10 Luglio 2009

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VENERDI 10 Luglio 2009

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A. MANZONI & C. SpA

CATASTROFE: LA STORIA

Sale a 23 il numero delle vittime Se n andata la pi giovane tra i feriti


Ciao Sara, Dopo la tragedia accaduta non avremmo mai pensato di doverti salutare cos.Con la tua forza e determinazione pensavamo che ti avremmo ancora vista sorridere e scherzare con noi. Purtroppo il destino stato crudele, e qualcuno lass ha voluto un'altra persona con se, una persona splendida che riuscirebbe a strappare un sorriso a chiunque anche nei giorni pi bui. Si Sara, qui niente sar pi come prima, e niente potr cancellare il tuo dolce ricordo dai nostri cuori. Come la luce che in una notte ti ha portata via, continua a splendere per noi, stai vicina ad Emanuela e dalle anche la tua forza per riuscire a superare questo momento. Abbiamo tantissimi bei momenti trascorsi con te. ogni giorno era unico e speciale, sempre un'avvenura. e questi ricordi rimarranno per sempre scritti nel libro della nostra vita e scolpiti nei nostri cuori come una delle cose pi preziose che la vita poteva offrirci. Ti vogliamo bene Giulia Matteo Rachele e tutti i tuoi amici tutto scorre, tutto va avanti. eppure oggi il tempo si fermato, i movimenti rallentati. confusione, dubbio, incertezza, fragilit,aggressivit, rabbia; non rimane niente, il cos detto nulla sovrasta la mia mente che incredula reagisce con rabbia ed isteriche parole descrivono questo momento, rimane la consapevolezza di quanto possa essere amara la vita. i ricordi mi ossessionano e come un martello picchiano dolcemente e distruggono il presente ed il futuro, la speranza si affievolisce e persa in un fitto dolore si allontana. ripercorro quest'ultime settimane: ci siamo ritrovate, ci siamo capite, aiutate, ci siamo divertite. hai inciso i molti aspetti della tua intricata personalit in me. il mio addio impresso in un foglio di carta per te, sara, ragazza cos difficile quanto desiderosa d'affetto, cos piena di rabbia quanto dolce, io dedico queste parole ricordando i tuoi testi cos forti e limpidi. guia Ciao amica mia, questa l'ultima lettera che ti scrivo,ho provato ad aiutarti ma pi di cos non potevo fare,credimi sei stata una Grande fino in fondo e sappi che sono orglogliosa di te. Ora sono io rimanere qui, sola in questo inferno dove si rischia la vita ogni giorno senza saperlo. Adesso per lo so. ciao ti voglio bene Giada Non sar mai troppo tardi per pensarti, per sorridere e piangere ricordandoti, per sognarti e vederti ancora una volta, abbriacciarti e gioire di quest'evanescente visione. Non sar mai troppo tardi per volerti bene mi mancherai. anche se so che vivrai in eterno nelle nostre storie, nei nostri ricordi, nelle nostre vite. Ti voglio bene e te ne vorr per sempre. Eleonora

Anche Sara si arresa dopo giorni di dolore Sognava di tornare a casa


24 anni, lavorava come agente immobiliare al Campo dAviazione Era ricoverata a Genova insieme alla mamma, gravissima
VIAREGGIO. Non finito lo strazio: la lista delle vittime si allunga ancora. Siamo a ventitre. Ieri notte si arresa anche Sara Orsi, il suo cuore non ce lha fatta. Era ricoverata nel centro ustionati Villa Scassi di Sampierdarena di Genova, insieme alla mamma, Roberta Calzoni di 54 anni. Sara, originaria di Livorno, se n andata a 24 anni con il 70% del corpo coperto di ustioni, lontano dalla sua Viareggio. Domenica le amiche pi care, Elisa e Giada, erano andate a trovarla: Sara era arrabbiata, voleva tornare a casa, voleva sapere come stava sua madre. E soprattutto le mancava disperatamente la sua citt. Sdraiata sul letto, parlava ad amici e parenti tramite un citofono, Giada le aveva portato le lasagne al pesce, la sua passione, perch mangiasse qualcosa. Stava male, ma le sue condizioni erano migliori di quelle della madre e di Alessandro Farnocchia, anche lui ricoverato a Genova. Invece ieri notte si arresa. Con la nostalgia della sua terra nel cuore. A Viareggio era arrivata allet di tre anni e solo qui si sentiva a casa. Mi manca laria di Viareggio aveva gridato con tutte le sue forze alle amiche e loro le avevano promesso che quellaria gliela avrebbero portata. Una libecciata chiusa in una bottiglia. Ma Sara non ce lha fatta. E la citt piange ancora una volta. In via Parri Sara aveva la sua agenzia immobiliare. La gestiva con la madre. Adesso sulla porta un cartello bianco con una scritta che una resa davanti alla potenza del destino: chiuso per cause di forza maggiore. Sara aveva aperto lagenzia da qualche mese, nessuno la conosceva bene, ma tutti, ieri, avevano le lacrime agli occhi. Anche per lamica della ragazza, Emanuela Menichetti, 21 anni, ricoverata nel reparto rianimazione dellospedale di Cisanello. Emanuela andava spesso da quelle parti a trovare Sara. Sempre unite, come sorelle. La notte dellincidente erano insieme. Emanuela era andata a trovare Sara in Via Ponchielli e il fuoco le ha travolte. sopravvissuto solo Mauro, il padre di Sara con il suo cagnolino, Lapo. Qualcuno ha voluto dire addio a Sara con una rosa bianca, a ricordare che la sua la morte di un innocente. Neanche un biglietto, solo quel fio-

re, incastrato a fatica tra il vetro e la maniglia della porta. Non hanno salutato Sara n la madre, n Emanuela. La mamma, in gravi condizioni, non sa di aver perso la sua Sara. Emanuela, invece, in coma farmacologico a Pisa. Sotto choc il pap Mario. Ogni giorno - raccontano amici di famiglia - leggeva il giornale e con gli occhi attenti scorreva la lista delle vittime: aveva paura che sua moglie e sua figlia se ne fossero andate e gli amici lo tenessero alloscuro. Adesso disperato. E con lui tutta Viareggio. Chiara Sillicani

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Ciao Sara, le pisane della squadra di calcetto ti abbracciano forte ogni partita sar per te e tu continua a fare il tifo per noi. Ti vogliamo bene e sarai sempre nei nostri ricordi. Le bimbe del calcetto Abbiamo fatto l'impossibile per starti vicini in questi giorni atroci. Ora tu stai vicino a noi.Cerca di non abbandornarci e saremo insieme....sempre. Giada, Elisa, Denise, Antonella e tutti gli amici che ti vogliono bene non pensare di liberarti di me cos facilmente, non basta cos poco per dividerci. saremo sempre insime nell'infinito...e oltre! elena b. anche questa volta ci hai sorpreso, sei andata via, non sembra vero. luned, se pur stanca, nei tuoi occhi si vedevala voglia di vivere e le tue parole ardevano, desideravi alzarti per abbracciare i tuoi amici, ma anche per andare in comune. dicesti: "mi sento come 100Kg di cera fusa, ora mi ascolteranno!". abbiamo riso insieme, poi hai chiuso quei tuoi bellissimi occhi. ti voglio bene rYan

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SABATO 11 Luglio 2009

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CATASTROFE: LE STORIE
di Claudio Vecoli
VIAREGGIO. Il sogno di Ibi quello di concludere gli studi e metter su una casa e una famiglia a Viareggio. Come avrebbero voluto pap Mohamed e mamma Aziza, entrambi morti ustionati nellesplosione del treno merci del 29 giugno. Ibitzen Ayad, ventuno anni, appena rientrata dal Marocco dove ha preso parte ai funerali dei genitori e di Iman e Hamza, i due fratelli pi piccoli di tre e diciassette anni. La sua famiglia stata sterminata nel disastro ferroviario di dieci giorni fa, ma lei non vuole arrendersi. E guarda al futuro, con una serenit e una fiducia disarmanti. Al suo fianco, quasi a proteggerla, ci sono il sindaco Luca Lunardini e lassessore al sociale Vittorio Fantoni. E le prime parole di Ibi sono di ringraziamento per chi, in questa terribile vicenda, le ha dato una mano: Ho scoperto una citt che mi ha dimostrato un cuore straordinario. Persone meravigliose che si sono prodigate per aiutarmi in ogni modo. Sono in Italia da quando avevo quindici anni e da allora mi sono sempre considerata a casa. Mai come in questa circostanza, per, mi sono sentita una di voi. Negli occhi Ibi ha ancora le immagini di quel maledetto ultimo luned di giugno. Ma la barra della sua vita subito tornata a puntare dritta sul futuro. A settembre riprender gli studi a Pietrasanta, dove studio per diventare pasticcera. Ho imparato a prepararli lo scorso anno, quando ho lavorato nella cucina di un ristorante a Lido di Camaiore, e allora ho deciso di specializzarmi. Adoro anche la pizza. E laltra mia grande passione. Ma, soprattutto, vorrei trovare una casa dove ricominciare la mia vita. In molti, nei giorni scorsi, si sono offerti per ospitarla. Fra questi anche la mamma di Matteo Valenti, il ragazzo morto ustionato alcuni anni fa mentre era al lavoro e diventato il simbolo delle morti bianche a Viareggio. Io ringrazio di cuore tutti quelli che si sono fatti avanti in queste ore, ma vorrei andare ad abitare da sola. Una casa piccola, una mansardina, ma vorrei costruirmi da sola la mia vita. Il mio desiderio quello di concludere gli DALLA TRISTEZZA AL SORRISO. Ibitzen durante lincontro di ieri: lespressione malinconica e un improvviso segno di speranza

lunica superstite della famiglia Ayad Mi avete fatto sentire una di voi

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Il sogno viareggino di Ibitzen


La giovane scampata al disastro: Voglio mettere su casa qui
LA 23ESIMA VITTIMA

Oggi alle 17 a Torre del Lago lultimo saluto a Sara Orsi


VIAREGGIO. il primo fu- tricista di cinquantanni con nerale di una vittima della la passione delle moto di cui strage dopo quello solenne ce- non si ancora riusciti a reculebrato marted allo stadio dei perare la salma. Nella strage Pini. E difficilmente sar lulti- di via Ponchielli morta la mo. Questo pomeriggio alle moglie Maria Luisa Carmaz17, nella chiesa di San Giusep- zi. Di lui, per, non si riesce a pe a Torre del Lago, i parenti trovare il cadavere. Alcuni ree gli amici si sti, in realt, ritroveranno sono emersi per lultimo nella zona dosaluto a Sara ve erano staOrsi, la giovate depositate ne di 24 anni le macerie originaria di estratte da Livorno che via Ponchielmercoled li. Ma i risulnotte - dopo tati delle ananove giorni lisi del Dna di lenta agonon saranno nia - morta disponibili alallospedale meno fino alSampierdarela met della na di Genova LULTIMA VITTIMA. Sara Orsi prossima setdove era ricotimana. verata. Ad accompagnare la Ci sono poi gli altri quindiventitreesima bara di questa ci feriti gravi disseminati in tragedia non ci sar la mam- giro nei centri specializzati ma, Roberta Calzoni, cinquan- nelle ustioni di una mezza taquattro anni, impegnata a dozzina di ospedali italiani (i lottare contro la morte nello tre ricoverati al Versilia stesso reparto dove si trovava non destano invece alcuna Sara. N ci sar Emanuela Me- preoccupazione). Molti hannichetti, ventuno anni, lami- no ustioni di secondo e terzo ca del cuore che la notte del di- grado su almeno l80 per censastro era a casa sua in via to del corpo. Tutti restano in Ponchielli, ancora ricoverata prognosi riservata. Le loro in prognosi riservata al cen- condizioni sono gravissime e tro ustioni di Cisanello. in alcuni casi perfino disperaIn attesa di un funerale te. anche Andrea Falorni, leletCla.Ve.
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SCENARIO DI GUERRA. Unimmagine della notte dellincendio studi, trovare un lavoro e poi farmi una famiglia e avere dei figli. Questo quello che avrebbe voluto mio padre da me. Ed quello che cercher di fare. Anche se mi rendo conto che non sar facile. Nata in Marocco, di religione islamica, Ibitzen comunque pienamente integrata a Viareggio. Sorride quando snocciola un delafia che quasi un marchio di fabbrica. Poi aggiunge: Mi piace il Carnevale, ogni hanno mi maschero insieme agli amici e vado a far festa con loro. Amo questa citt e voglio rimanerci. Anche se fra qualche giorno torner nuovamente in Marocco per restarvi per un breve periodo: Purtroppo mia nonna sta male e voglio stare al suo fianco per un po di tempo. Ibitzen, nellesplosione che ha distrutto via Ponchielli, ha perso tutto. Dalla casa dove abitava in affitto con tutta la famiglia, fino alle cose pi semplici di ogni giorno. Adesso Ibi ha bisogno di tutto lancia un appello lassessore al sociale, Vittorio Fantoni e allora faccio appello a chi volesse aiutarla a contattare anche telefonicamente il Comune e dare la propria disponibilit. Ha bisogno di una bicicletta o di un motorino per muoversi, di un computer, ma anche di vestiti e scarpe. Per lei stato fatto molto, ma possiamo fare ancora moltissimo.

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Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 12 Luglio 2009

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Domenica 12 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 190

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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STUPRI DI ROMA

VAGNI LIBERO
Volontario toscano era prigioniero nelle Filippine

MUORE A 18 MESI


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CLIMA
Lesperto: meno pioggia? Non vero

4-5 Attivista Pd in cella, Marino accusa: bufera nel partito


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DOPO IL G8

2 Gi dal quinto piano, era in casa con una zia

Viareggio. Quattordici ustionati gravi lottano negli ospedali. Ieri i funerali di Sara Orsi

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COSA INSEGNA IL VERTICE


di Bruno Manfellotto
a domani, c da giurarci, torneremo a parlare di primarie del Pd e degli amorazzi del premier, degli allarmi di Di Pietro e della Lega del Sud a cui pensa il pirotecnico Lombardo. La brillante Italietta di sempre, oggi piegata da disoccupazione e cassa integrazione. E del G8 dellAquila ci resteranno impresse nella mente solo le macerie, i leader in posa, la commozione di Carla Bruni e Gheddafi che scende dallautomobile per passeggiare da solo sullautostrada. Flash. E invece il summit di luglio insegna molte cose sulle quali conviene riflettere. Alcune note, altre meno. La prima che lItalia ha confermato di essere, quando vuole, un grande Paese capace nei momenti difficili di ritrovare efficienza, capacit, generosit. AllAquila soprattutto per merito di Bertolaso & C. e dei suoi fantastici volontari tutto ha funzionato. Grazie poi allintuizione di Berlusconi che dimpeto ha traslocato il vertice dalla Maddalena allAbruzzo colpito al cuore, il mondo ha potuto vivere il dramma di una citt distrutta facendolo proprio. Speriamo che tale slancio si traduca adesso anche in case nuove e ristrutturate per i terremotati. La seconda verit che il vertice s chiuso pi con impegni e buone intenzioni che con risultati concreti. (CONTINUA A PAGINA 9)

Strage infinita: un altro morto


Si arreso Alessandro, 45 anni, direttore di una boutique
I DISEGNI DEI BAMBINI

Anche il sole ora piange

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VIAREGGIO. Alla boutique Hugo Boss di via Stagi a Forte dei Marmi ieri il negozio rimasto chiuso tutto il giorno. Alessandro Farnocchia, 45 anni, ventiquattresima vittima di questa strage senza fine, era il responsabile del punto vendita. Fin dalle prime ore dopo la tragedia le sue condizioni erano date per disperate. I medici avevano fatto capire che le speranze che potesse salvarsi erano prossime allo zero. una strage senza fine. Negli ospedali lottano quattordici feriti, ustionati gravi. E ieri una grande folla ha detto addio a Sara Orsi, a Torre del Lago. VECOLI IN CRONACA

VIAREGGIO

Sosta, da domani si paga Tornano le strisce blu


Da domani nel centro di Viareggio parcheggiare coster un euro per la prima ora IN CRONACA

Precipitano su un ostello
Ultraleggero gi per festeggiare gli sposi: un ferito grave

Badanti: cosa fare per regolarizzarle


Uno dei disegni dei bimbi di Viareggio, affissi per strada vicino al luogo della strage ferroviaria FABRIZIO BRANCOLI A PAGINA 3 ROMA. Metterle in regola coster 500 euro, dovranno essere in servizio almeno da aprile di questanno e non potranno essere pi di tre a famiglia. Ecco la bozza del provvedimento per regolarizzare colf e badanti. VIVIANI A PAGINA 6 Il ministro del Welfare Sacconi

"I piatti del cuore"

SUVERETO. Un ultraleggero con due persone a bordo precipitato ieri nel tardo pomeriggio su un ristorante nei boschi di Montioni dove si stava per festeggiare un matrimonio: uno dei due grave, laltro praticamente illeso. La coppia ha lanciato un mazzo di fiori sugli sposi ma il fascio finito in un rotore e lo ha bloccato facendo cadere il velivolo. A PAGINA 12

Gastone, Geppo, Patata: ecco il cimitero di cani e gatti


Nella campagna di Prato le sepolture degli animali con lapidi di legno e foto a colori
PRATO. Nasce a Prato il primo cimitero per animali domestici. Nella quiete della campagna alla periferia della citt da poco pi di un mese nato uno spazio verde dove i padroni possono piangere i loro cari compagni riempiendo in parte il vuoto lasciato con la loro scomparsa. Allingresso del recinto non appare nessun cartello ma entrando, un viottolo di ciottoli bianchi sbuca proprio davanti al primo ospite: Gastone era un San Bernardo morto il 27 maggio per cause naturali. Il suo padrone non potr mai dimenticarlo e sulla lapide gli ha lasciato un messaggio: Ti porter nel mio cuore ogni giorno. Dietro di lui ci sono tutti gli altri: i gatti Geppo, Patata e Pippo, tanti cani e cagnolini. E persino un coniglietto. Molto semplice tutto linsieme: lapidi di legno, foto e qualche fiore. BURZI A PAGINA 13

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DOMENICA 12 LUGLIO 2009

LA STRAGE DI VIAREGGIO

Crepet: un trauma che mette i pi piccoli davanti alla realt della morte

Treno merci cattivo I disegni dei bambini al Giardino del Pianto


di Fabrizio Brancoli
VIAREGGIO. Il treno corre verso il centro della citt. Le cisterne sono gi incendiate, si vedono le fiamme alte. Poco pi in l, davanti al convoglio, le case esplodono. Le matite di Rebecca colorano il disegno del disastro di Viareggio: il celeste e il rosa per tre angioletti, tre come i bambini innocenti straziati e uccisi dal maledetto incendio del 29 giugno; il rosso e larancio, che la bambina preme forti sul foglio, per il fuoco sui vagoni e tra i tetti della povera via Ponchielli. la strage vista dai bambini. Attoniti, atterriti, soffocati da quel treno che quando ha portato le fiamme e la morte nelle strade ha anche fatto irruzione nella loro vita. Hanno guardato la televisione; hanno ascoltato nelle loro case pianti, invettive e preghiere; hanno visto la loro Viareggio trasfigurarsi, fino a diventare un luogo di terrore. E in tv cera la loro citt, con quelle scene che forse vedono anche dalla finestra o quando passano con il babbo e la mamma dalla zona del disastro. Questi ricordi li accompagneranno per tutta la vita. I disegni sono affissi al Giardino del Pianto, sorto spontaneamente lungo lAurelia, a pochi metri dalle case devastate. Tra i pini e le transenne, in mezzo alle poesie, ai pupazzi per le piccole vittime e ai fiori, ci sono anche tanti fogli colorati. Con le matite e i pennarelli, i piccoli viareggini esprimono i loro sentimenti. Nicole dipinge lacrime sul volto di una donna, o forse di una bambina come lei, e scrive Mi dispiace per voi, siete negli ospedali tutti bruciati. La forza della verit di un bambino: ignora le sfumature e scorre verso il prossimo, pura. Cuori e stelle, tanti angeli, tante lacrime. Piange persino il sole, che nei loro disegni, di solito, sorride e guarda benevolo il mondo, come un tutore. Ieri, per email, abbiamo inviato a un esperto le foto di alcuni dei disegni, per chiedergli alcune impressioni. Paolo Crepet, psichiatra, scrittore e sociologo, che spesso vediamo in tv. Un trauma emotivo come quello accaduto a Viareggio - la sua riflessione - conduce il bambino di fronte alla realt della morte; ed una situazione ormai eccezionale perch la nostra societ cambiata. Oggi la gente, lo dico per paradosso, muore per vecchiaia a 150 anni; la mia generazione invece ha vissuto nellet dellinfanzia i lutti che riguardavano i nonni. Oggi pi difficile che un bambino si confronti con la morte; e non un vantaggio perch la fine della vita parte della vita, e lindividuo deve elaborarla. A chi mi chiede consigli in questo senso, io dico spesso che non un errore accompagnare i bambini a un funerale. Fate in modo che non succeda pi, scrive ancora Rebecca. Lo spettro delle emozioni umane - continua Crepet - contiene anche dolore totale, aggressivit, reazione a uningiustizia. Il chiedersi perch successo qui e non altrove, perch a noi e non ad altri. umano, i bambini lo sentono. Il mondo emotivo ha diecimila colori, non solo i tre o quattro che noi vorremmo mostrare i nostri figli. Vogliamo controllare tutto, ma commettiamo un errore. Ele, senza saperlo, disegna un logo della tragedia: un cuore nero e spezzato, con dentro un punto interrogativo rosso. Ai bambini - spiega Crepet - noi dobbiamo spiegare tutto; anche la guerra e i cattivi. Il mondo non solo Babbo Natale o la nonna che fa le crostate. Se noi non facciamo questo sforzo, loro cresceranno con poche capacit di affrontare la vita. Un bacio ai bimbi volati in cielo, lautore piccolissimo, ha la grafia che trema. Poi Diego: disegna il perimetro di una mano, forse la sua stessa mano, tutta in rosso. E scarabocchi, e stampatello, e cura. Hamza, Lorenzo e Luca sono i tre piccoli morti: i loro coetanei di Viareggio li pensano, li vogliono far giocare. Un coniglietto per Lorenzo, una macchinina per Luca, una colomba in volo per Hamza. Guardi e senti il cuore che si lacera. Alcuni dei disegni di via Aurelia chiedono giustizia, riparazione del torto. un bene che ci siano partecipazione, impegno e rabbia. Ai viareggini dico: questi disegni vi aiutano a capire i vostri figli, non perdetene loccasione. Magari pensate di avere in casa dei simpatici tontoloni, che devono essere semplicemente preservati: invece vi stanno dicendo che vogliono vivere. Vogliono affrontare il male del mondo. Un fiore rosso, il fumo nero, un grande cerchio blu, marrone e viola: Aurora calca i colori, quasi furiosamente, compulsivamente, li spinge sulla carta. Cattivo treno merci, scrive. Scrive proprio cos, con quella parola, cattivo, che per un bambino come uno schiaffo, anzi, una condanna. Cattivo, il treno, come se fosse una persona, come se fosse tutte le persone che non hanno controllato, che non hanno protetto, che hanno sottovalutato. Cattivo treno, hai fatto del male. E i bambini di Viareggio sono arrabbiati.

Si arreso anche Alessandro Farnocchia


VIAREGGIO. Una strage senza fine. Il bilancio delle vittime della tragedia di Viareggio continua a salire. La scorsa notte, dopo dieci giorni di agonia, si arreso anche Alessandro Farnocchia, 45 anni, direttore commerciale della boutique Hugo Boss di Forte dei Marmi. Era ricoverato dal giorno del disastro ferroviario al centro ustioni Villa Scassi di Sampierdarena, a Genova. la 24.a vittima del treno-bomba del 29 giugno. Ma non sar lultima. Intanto perch ancora non si trovano i resti di Andrea Falorni, lelettricista di 50 anni scomparso nel nulla dopo essere andato a portare a spasso il cane nel punto dove avvenuta la strage. Ma anche le notizie che arrivano dagli ospedali dove sono ricoverati i quattordici feriti pi gravi lasciano tristemente prevedere che lelenco dovr essere ancora aggiornato. Ieri, intanto, si sono svolti a Torre del Lago i funerali di Sara Orsi, la ragazza di 24 anni originaria di Livorno morta anche lei in seguito alle ustioni riportate dopo lincendio provocato dal Gpl. Cla.Ve.

Calciatori e artisti per aiutare le famiglie


VIAREGGIO. I grandi nomi per Viareggio. Adrian Mutu, Billy Costacurta, Renato Zero, Carlo Conti, Giorgio Panariello e altri, a sostegno di una citt ferita e della sua gente. Marted lo stadio sar il teatro di Friends for Viareggio, un match con calciatori e artisti. Il ricavato sar devoluto alle famiglie delle vittime. Ad organizzare la partita Davide Lippi e gli amici Simone Barazzotto e Marianna Comotto. Non potevamo stare fermi, raccontano. Anche la cultura d il suo contributo: il festival Gaber, di fatto, avr una serata in pi con un serio omaggio a Viareggio: letture di brani e racconti, con personaggi famosi. Non una parata di stelle ma un memoria, molto sentito. Appuntamento il 26 luglio. Parteciper Renato Zero.

Aveva 45 anni ed era direttore di boutique E la vittima numero 24

Marted partita di solidariet allo stadio dei Pini

Alessandro Farnocchia morto allospedale di Genova

Adrian Mutu tra i protagonisti della partita di marted allo stadio dei Pini

Guarda i disegni dei bambini di Viareggio su

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DOMENICA 12 Luglio 2009

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LA CATASTROFE: ANCORA MORTI

La strage non si ferma: addio Alessandro


Anche il direttore di Hugo Boss non ce la fa: la ventiquattresima vittima
VIAREGGIO. Non era solo il direttore del negozio, era innanzitutto un amico. Alla boutique Hugo Boss di via Stagio Stagi a Forte dei Marmi ieri il negozio rimasto chiuso tutto il giorno. Alessandro Farnocchia, 45 anni, ventiquattresima vittima di questa strage senza fine, era il responsabile dello show room. La commessa che lavorava fianco a fianco con lui non ha voglia di parlare. Il dolore troppo forte, anche se per certi versi ormai annunciato. Fin dalle prime ore dopo la tragedia, infatti, le sue condizioni erano date per disperate. I medici avevano fatto capire che le speranze che potesse salvarsi erano prossime allo zero. Tuttavia, chi lo conosceva, nel profondo del cuore ha sperato che Alessandro potesse farcela. Era una persona splendida, generosa, di una bont unica. Per me non era il mio superiore, era prima di tutto una persona su cui poter contare. Un amico. Il rapporto professionale veniva dopo... E un po tutti coloro che lo hanno conosciuto lo descrivono cos: disponibile, generoso, premuroso. Alessandro, poi, di amici ne aveva davvero tanti. Conosciuti nelle varie fasi della sua intensa vita. Figlio di Maria e Franco, questultimo conosciutissimo volontario della Croce Verde di Viareggio, Alessandro aveva inizialmente intrapreso lattivit del padre. Come lui, infatti, da giovanissimo era entrato come ragazzo di bottega al magazzino ricambi della General Auto di Siciliano, in piazza Dante a Viareggio. Sportivo, molto attento alla cura della persona, aveva un debole per la moda. E cos, seguendo questa sua inclinazione, aveva deciso di abbandonare il settore delle auto e, sempre a Viareggio, aveva trovato lavoro come commesso ai Magazzini del corso. Dopo qualche anno, con un po di esperienza sulle spalle, era stato ingaggiato da Massimo Rebecchi, una delle grandi griffe della moda viareggina, ed era entrato nella sua boutique in Passeggiata. Qui ha trascorso un periodo di cirVENTIQUATTRESIMA VITTIMA. Sotto e a destra due immagini di Alessandro Farnocchia, direttore di Hugo Boss a Forte pitata loccasione alla quale non poteva rinunciare. Tramite un parente, era stato coinvolto nellapertura del punto vendita esclusivo di Hugo Boss prestigioso marchio della moda internazionale nel centro commerciale di Forte dei Marmi. E ne era diventato il direttore. Un compito che lo aveva assorbito e nel quale lui aveva messo grande entusiasmo e professionalit. E i risultati anche commerciali non erano mancati. La scorsa estate, poi, aveva ritrovato anche lamore. Dopo essersi separato dalla prima moglie, Alessandro aveva conosciuto Marina Galano. E fra i due era subito nata una storia importante. I due erano felici insieme. Fra laltro anche lei, alcuni mesi fa, aveva trovato a sua volta lavoro come commessa in una boutique di Forte dei Marmi. La notte del disastro ferroviario, Alessandro e Marina era insieme nella casa di via Ponchielli dove ormai convivevano. Lesplosione prima e le fiamme poi li hanno travolti insieme, senza che provassero neppure a mettersi in salvo. Trasportati durgenza al pronto soccorso, vista la gravit delle condizioni i due sono stati subito trasferiti in alcuni centri specializzati nella cura delle ustioni. E qui le loro strade si sono divise: Alessandro stato dapprima trasferito a Carrara e successivamente al centro ustioni Villa Scassi di Sampierdarena, a Genova. Marina invece ricoverata al centro ustioni di Cisanello. La notte scorsa Alessandro si arreso, Marina sta invece ancora lottando fra la vita e la morte. Claudio Vecoli

La sua compagna ancora ricoverata al centro ustioni di Pisa

ca quattro anni, facendosi conoscere ed apprezzare sia dai clienti che dai colleghi che lavoravano con lui. Era un ragazzo in gamba, su cui fare affidamento, ricorda Massimo Rebecchi. Alcuni anni fa gli era poi caUna delle immagini simbolo della strage: il cartello Viareggio e la fiamma dellincendio

Quattordici feriti lottano negli ospedali


La drammatica mappa degli ustionati e le loro condizioni
Sotto: via Ponchielli dopo lesplosione VIAREGGIO. Sono 14 i feriti gravi dopo la strage del 29 giugno. Condizioni stazionarie ma allinterno di quadri clinici molto difficili. Come riferito dallAsl 12, preoccupano le condizioni di Roberta Calzoni, 54 anni, ricoverata allospedale Villa Scassi di Sampierdarena (Ge) con ustioni sull80% del corpo. la madre di Sara Orsi, 24 anni, morta venerd. Al Bufalini di Cesena ricoverata Claudia Frasca, 36 anni, con ustioni profonde sul 70% del corpo. Tre i feriti negli ospedali di Milano: al Galeazzi c Laura Galli, 56 anni, con ustioni sul 40% del corpo; al Niguarda ci sono Marco Germani, 38 anni, con ustioni di secondo grado profonde e di terzo grado sul 35% della superficie corporea e Ihsan Ulhyq, pakistano, 44 anni che presenta ustioni gravi sul 45-50% del corpo. A Padova c Marco Piagentini, 42 anni. Luomo ha perso nella strage i due figli, Lorenzo, 2 anni, e Luca, di 5 e la moglie, Stefania. Si salvato invece il terzo figlio Leonardo, 8 anni, ricoverato al Versilia. Il bimbo marted scorso ha ricevuto la visita del presidente Giorgio Napolitano. Le sue condizioni sono buone e non rientra nella lista dei feriti gravi. A Parma c Mauro Iacopini, 60 anni. A Pisa ci sono Emanuela Menichetti, 21 anni, amica di Sara Orsi; Marina Galano, 45 anni, Federico Battistini 33 anni, ed Elisabeth Silva Teran Guadalupe 40 anni. Tre infine i feriti gravi ricoverati a Torino: Martin Malek, 32 anni, camionista polacco, Anna Chiara Maccarone, 61 anni, e Sabrina Lunardi, 30 anni.

A Padova ricoverato in rianimazione Marco Piagentini

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 13 Luglio 2009

L1VPOM...............13.07.2009.............00:42:50...............FOTOC24

Luned 13 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 191

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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PRATO

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Ucciso alla festa del Pd


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Sedicenne cinese accoltellato a morte tra la gente


PRATO. Tre coltellate al petto, una dritta al cuore. Per Qiu Shiwei, cinese di sedici anni, non c stato scampo. E morto tra la gente, negli occhi lo sguardo della sua fidanzatina che cercava di sorreggerlo mentre lassassino scappava via fra la folla della Festa del Pd (nella foto il luogo del delitto). I soccorsi sono stati immediati, ma inutili. Lassassino un giovane poco pi grande, che conosceva la vittima e con la quale aveva un conto in sospeso. E a Prato cresce lallarme per la violenza delle baby-gang, per questi ragazzi dal coltello facile. PETRELLA A PAGINA 3

BEPPE GRILLO Correr alle primarie del Pd Voglio fare il segretario


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9,90 aromatiche" "Erbe

STUPRATORE DI ROMA Riaperti altri due casi e la Lega chiede la castrazione


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BATAVIA

Strage. Disegni, pupazzi e lettere spazzati via. Contestazione, poi fiori e scuse dal Comune

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Il lutto va nella spazzatura


VIAREGGIO. Ventiquattro mazzi di fiori, dal sindaco e dallamministrazione comunale con le pi sentite scuse, altri 24 dalla cooperativa Crea che materialmente ha commesso lerrore degli errori, quello che ha fatto gridare allo scandalo e alla vergogna. Si concluso cos un pomeriggio di rabbia e dolore per lo smantellamento, poi rimediato, del giardino del pianto a ridosso dei luoghi della strage del 29 giugno. Insieme ai fiori (nella foto anche un cartello di protesta) sono tornati gli striscioni, ripescati nel cassonetto. DONATELLA FRANCESCONI A PAG. 11 E IN CRONACA

Code sulla Fi-Pi-Li, spiagge prese dassalto. Ma luned torna la crisi

Turisti pendolari: ormai la vacanza Scandalo a Viareggio, rimosso il giardino del pianto dura un weekend
Due giorni e a casa: nel mese di luglio non era mai successo
VIAREGGIO. Il grande esodo iniziato, ma anche terminato 48 ore pi tardi. Questo luglio 2009 verr ricordato per il record del pendolarismo del mare: tra il venerd pomeriggio e il sabato mattina le citt si svuotano e le spiagge si riempiono; trovare un ombrellone diventa unavventura. Ma da luned il tutto esaurito diventa nuovamente un miraggio. C.BARTOLI A PAGINA 5

E ora arriva londata di caldo africano


ROMA. Ci aspettano temperature tra i 3 e i 5 gradi sopra la media. Il picco del caldo previsto per la met della settimana, col termometro a 35-37 gradi e tanta umidit. Colpa dellanticiclone che sale dalla Libia, spiega il meteorologo Giampiero Maracchi. A PAGINA 4

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Le ricette dei lettori la cucina degli avanzi

PAGLIANTI

Schiacciato dal furgone davanti al garage di casa


Il freno a mano non ha tenuto, atroce morte di un ragazzo nella Chinatown di Prato
PRATO. E rimasto schiacciato fra lo stipite del garage ed il retro del furgoncino frigorifero il cui freno a mano deve aver mollato improvvisamente. Cos, Jin Jin He, nato a Firenze e che avrebbe compiuto diciassette anni nel prossimo mese di ottobre, morto allistante con la testa fracassata davanti allingresso del garage-magazzino. Un tragico incidente che ha gettato nella disperazione i familiari del giovane che non appena hanno sentito il colpo si sono affacciati al terrazzo ed hanno visto Jin Jin per terra in una pozza di sangue. Il giovane alla guida del furgone, ha dato una doppia sgassata sullacceleratore sgommando per riportare il furgoncino sulla rampa, ma ormai per Jin Jin non cera pi nulla da fare. A PAGINA 10

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Nocentini resiste in giallo

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TARBES. Una lunga fuga di 130 chilometri, la scalata del mitico Tourmalet, una volata risolta per pochi centimetri, con Franco Pellizotti beffato da Pierrick Fedrigo. Ma la notizia della 9a tappa che il toscano Rinaldo Nocentini riuscito a mantenere la maglia gialla. NELLO SPORT

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IL TIRRENO

TOSCANA

LUNED 13 LUGLIO 2009

11

VIAREGGIO DRAMMA INFINITO

La societ dei rifiuti cancella il memoriale I cittadini lo ricreano. Il sindaco indignato

Da sinistra: il giardino dopo essere stato spogliato dagli addetti alla raccolta di rifiuti; uno dei cartelli di protesta appesi alla recinzione; la gente, arrabbiata e addolorata, recupera disegni, lettere e pelouche dai cassonetti. Sotto: tutti insieme si ricostruisce il memoriale in ricordo delle vittime (Foto Paglianti)

Spazzato via il giardino del pianto


Finiti nei cassonetti fiori, pupazzi e lettere per le vittime della strage
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. La notizia arriva allora di colazione: una mano anonima ha spazzato via il giardino del pianto. Langolo di via Aurelia dove dal 30 giugno fiori, peluche, poesie, disegni di bimbi, striscioni ricordano la strage di via Ponchielli, i 24 morti, i 14 feriti, gli 83 senza casa. Gianfranco Baldini, che ha ancora lufficio inagibile, telefona alla moglie Raffaella Rosa intorno alle 10,15 per raccontarle laccaduto. Entrambi fanno parte del comitato Assistenza vittime incidente ferroviario (Avif) e Raffaella sta tornando da Roma dove, insieme a Raffaello Matrone (zio di Ilaria e Michela Mazzoni, entrambe morte), stata ospite della trasmissione Sabato e domenica estate su Rai1. Con loro la cronista del Tirreno. Che alle 10,30, circa, avverte dellaccaduto - via telefono - il sindaco Lunardini. Il terzetto fa in tempo a rientrare a Viareggio senza aver ricevuto risposta alcuna sulla sparizione delle testimonianze di unintera citt allangolo con via Porta a Pietrasanata, zona interdetta e sotto sequestro. La voce che circola quella di un intervento messo in atto, nelle primissime ore del mattino, dalla societ dei rifiuti. Poco dopo le 14 il presidente di Sea (Ermindo Tucci, di nomina del sindaco) a dare la prima risposta: intervenuta la cooperativa Crea Impresa che ha un appalto con Sea e doveva spazzare il marciapiede. Invece hanno agito di loro iniziativa. Ben pi parole hanno i colpiti dalla strage e i cittadini del quartiere. Sulle transenne nude spuntato un cartello: Vergogna! Per chi ha tolto i fiori troppo in fretta. Non giunto ancora il momento di dimenticare. In tanti si sono riuniti sul posto. Ci sono i biker, amici di Andrea Falorni, unico disperso nella tragedia. Sono andati ad Empoli in moto per ritirare un mazzo di fiori del club Moto Guzzi. Quando sono arrivati a Viareggio, per, un posto dove mettere i fiori non cera pi. I commenti sono di fuoco. Si sono fatte le cinque del pomeriggio e n Sea, n il Comune - a questo punto ampiamente avvertiti - hanno pensato di rimediare allo scempio. A proposito del quale la vice presidente della cooperativa sociale, Giorgia De Palma, commenta: Far una lettera di richiamo. Loperatore intervenuto non ha avuto la sensibilit necessaria.... Sono quasi le 17,30 quando dalle transenne, parte allimprovviso un gruppo di uomini e donne. Diretti al cassonetto dallaltro lato della strada. Basta alzare il coperchio e sui volti scorrono rabbia e sgomento: allinterno, chiusi in un maxi sacco nero targato Sea, stanno stipati pupazzetti, disegni, poesie, fiori, una pianta con tutto il vaso. Mentre dietro le transenne il giardino del pianto viene ricomposto arriva il capogruppo del Pdl, Alessandro Santini. A nome del sindaco, che a Venezia ieri pomeriggio ha ricevuto la solidariet concreta di un gruppo di industriali veneti guidati da Pierre Cardin, dichiara: Si trattato di un gesto molto grave e stupido da parte di chi ha dato lordine. Come amministrazione co-

PAGLIANTI

IN BREVE
SI ERA PERSO PER STRADA

Bimbo sparisce per sei ore


FIRENZE. Un bambino di 7 anni e mezzo, scomparso ieri intorno alle 18 in zona Novoli, a Firenze, stato trovato intorno alla mezzanotte dopo sei lunghe ore di ricerca. Era andato dalla zia e si perso per strada.

CAPANNORI NEL MIRINO

Comune, spese al setaccio


CAPANNORI. Il Comune di Capannori avrebbe speso troppo e male in incarichi esterni. questa la tesi della Procura della Corte dei Conti che passa al setaccio la maggior parte delle assunzioni dello staff del sindaco (e immediati dintorni) effettuate durante il primo mandato di Del Ghingaro.

A MONTEVARCHI

Perde il lavoro e spara


MONTEVARCHI. Era stato da poco licenziato luomo che a Montevarchi (Arezzo) ha sparato intorno alle 13 contro lauto di un imprenditore edile, suo ex titolare, parcheggiata in pieno centro storico. Luomo stato arrestato poco dopo. Ha 24 anni, italiano ed padre di una bimba. munale (che un consigliere, per non rappresenta, ndr) chiediamo scusa. Da Venezia il primo cittadino fa sapere: Non far sconti. A nessuno. Voglio una responsabilit. La esigo. La risposta del quartiere immediata: loperatore della cooperativa un soggetto debole, svantaggiato. Dunque, a pagare non siano le teste piccole, dicono ad una sola voce i cittadini. Anche perch, ammette il presidente di Sea, luomo non era solo: Con lui cerano due addetti dellazienda dei rifiuti che poi sono stati chiamati per unemergenza. E un altro di Crea. In quattro, insomma, solo per spazzare il marciapiede... A fine serata un amareggiato Tucci offriva al primo cittadino la propria testa. Mentre il giardino si arricchiva di 24 mazzi di fiori inviati da sindaco e amministrazione comunale con le pi sentite scuse.

Borgo Carige, 05/07/2009 Oggetto: Avviso di Convocazione Assemblea generale ordinaria dei Soci. I Soci della CANTINA DI CAPALBIO Soc. Coop. Agricola a R.L. in liquidazione volontaria, con sede in Borgo Carige (GR) - Via Pedemontana 35, sono invitati ad intervenire allASSEMBLEA ORDINARIA che avr luogo marted 28/07/2009 alle ore 05.00 in prima convocazione e Mercoled 29 luglio 2009 alle ore 17.30 in SECONDA CONVOCAZIONE, PRESSO la sede sociale della Cooperativa per discutere e deliberare sul seguente: ORDINE DEL GIORNO 1) Lettura ed approvazione verbale seduta precedente; 2) Dimissioni liquidatore Signor Enzo Rossi; delibere conseguenti. 3) Relazione dei Liquidatori in ordine alla stato della procedura di liquidazione. 4) Vendemmia 2009. 5) Varie ed eventuali. Vista limportanza degli argomenti posti allOrdine del Giorno, si prega di essere presenti e puntuali allorario. Il Collegio dei liquidatori Sig. Roberto Vanni - Sig. Daniele Moretti - Sig. Enzo Rossi

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Brutta e sporca, ma in piedi fino al 29 giugno

La passerella subito dopo la tragedia NON C PI. Il moncone di passerella rimasto stato rimosso

di Roy Lepore
VIAREGGIO. Sabato notte stato rimosso anche lultimo troncone della passerella pedonale sulla ferrovia rimasta seriamente danneggiata nella terribile esplosione del 29 giugno. Dopo il sopralluogo da parte dei tecnici, che aveva evidenziato crepe e mancanza di sicurezza, stato deciso di demolire completamente il manufatto. Viareggio ha perso cos, in questa tragedia, uno dei pezzi storici della citt. Nei giorni scorsi sono state demolite le scale, prima quelle dalla parte di via Ponchielli e succesivamente quelle su via Burlamacchi. Sabato notte avvenuta la totale demolizione della passerella, dopo che la ditta Bettarini di Livorno aveva provveduto a puntellare la struttura in cemento armato per evitare che cadesse gi. Sabato via Burlamacchi stata chiusa al traffico per consentire in sicurezza le operazioni di demolizione. Le manovre degli addetti della ditta Bettarini, che si sono dimostrati dei veri professionisti, sono state seguite da decine di persone che, appog-

NELLARIA

Pulisce casa e si intossica


VIAREGGIO. Cosa abbiamo respirato la notte della strage in via Ponchielli e dintorni? E cosa si respira ancora tra le macerie e nelle case rimaste in piedi? Ieri pomeriggio, mentre una folla di persone si ammassava allangolo di via Porta per Pietrasanta protestando per lo smantellamento del giardino del pianto, nella casa sopra il negozio di riparazioni tv, un uomo che dal mattino era intento a ripulire i danni subiti si sentito male. Soccorso da ambulanza e auto medica, stato trasportato in ospedale per un principio di intossicazione. Qualcuno - si chiedono gli abitanti della zona - in grado di dire quali sostanze si siano sprigionate nellaria in quella maledetta notte del 29 giugno? E, soprattutto: sono stata fatte delle analisi? D.F.

Utilizzate tre enormi gru, sospeso il traffico in via Burlamacchi e lungo la ferrovia

Il lungo addio alla passerella


A decine per assistere alla rimozione dellultimo troncone
giate alle transenne lungo via Matteotti allangolo con via Burlamacchi di fronte al Dopolavoro Ferroviario, hanno voluto assistere alla demolizione della passerella. Il tutto sotto il controllo dei vigili urbani, entrati in servizio alle 21 smontando alle 6 di ieri mattina. Lungo la ferrovia fino a mezzanotte sono transitati i treni, mentre lungo la strada fervevano i preparativi per lultima demolizione. Sono state utilizzate tre enormi gru: due tenevano puntellata la struttura, mentre una lha imbragata con le cinghie per depositarla lungo i binari. Poco prima della mezzanotte sono stati bloccati i treni in transito sulla linea per Pisa. Intorno alle tre quelli in direzione La Spezia, proprio per consentire agli operai di poter provvedere ad effettuare questa manovra con rischi anche dal punto di vista della sicurezza. Poco dopo le quattro la circolazione ferroviaria ripresa. Per tutta la giornata lungo via Burlamacchi stato un peregrinare di cuoriosi per rendersi conto della completa sparizione della passerella. Foto ricordo e, nello stesso tempo disperazione per la tragedia avvenuta con il grido da parte di tutti di non essere dimenticati. E la speranza, adesso, della realizzazione del sottopasso, che qualcuno vorrebbe non solo pedonale ma aperto anche alle auto.

IL CASO

PAGLIANTI

LA STORIA

Dal Comune fiori e scuse


Giardino del pianto violato: sacro
Il cartello comparso nel pomeriggio per protestare contro la pulizia effettuata VIAREGGIO. Ventiquattro mazzi di fiori, dal sindaco e dalla amministrazione comunale con le pi sentite scuse. Altri 24 dalla cooperativa Crea. Si concluso cos un pomeriggio di rabbia e dolore per il momentaneo smantellamento del giardino del pianto a ridosso dei luoghi della strage del 29 giugno. Insieme ai fiori sono tornati anche gli striscioni, ripescati nel cassonetto Sea. tutte e due. Come amministrazione chiediamo scusa, dichiarava nel pomeriggio Alessandro Santini (capogruppo Pdl) inviato sul posto dal sindaco. A nome del sindaco questo gesto va deplorato, seguiva a ruota lassessore Antonio Tedeschi. Alle domande se di scuse si trattasse o di deplorare, la consigliera Fiorella Tozzi andava dritta alla meta: Mi scuso, in prima persona, e da politica mi vergogno. Da Carrara. La serata evento in cava, per celebrare i 40 anni dellallunaggio, ha dedicato un momento di grande emozione alle 24 vittime della strage. Un minuto di raccoglimento, rotto solo del rumore della notte e dalle note delladagio di Bach. Attimi di commozione nel paesaggio bianco, ovattato, intagliato nel cuore delle Apuane. ALTRO SERVIZIO a pag.11

Falorni scamp alla scossa


Pochi giorni prima della notte maledetta
VIAREGGIO. Tra le macerie ammucchiate sotto il cavalcavia stato ritrovato quel che resta del cane di Andrea Falorni. Di lui, invece, poco o niente. Ammesso che quel poco di umano tra massi e polvere sia davvero riconducibile al Dna dello Scarburato. Che il mercoled precedente alla strage era stato miracolato, incredibilmente salvo dopo aver preso una scarica di corrente. Una storia da brividi rimasta impressa negli amici e parenti di Falorni e della moglie Carmazzi, soprannominata Pulce, anche lei con la passione delle due ruote che ruggiscono. A raccontarcela Donatella Raffaelli, ferma davanti al giardino del pianto smantellato e poi recuperato: Era successo sul posto di lavoro e Antonio era caduto sulle ginocchia. Questo laveva salvato, perch la caduta laveva isolato. Gli amici ricordano la gioia dopo lo spavento e la cena del sabato sera dove il pezzo forte della conversazione era stato proprio lo scampato pericolo: Proprio Maria Luisa - ricorda Donatella - aveva riso sullaccaduto, per scacciare la paura una volta per tutte: Ma ci pensate che lo Scarburato poteva non essere pi con noi?. Domenica 28 giugno, ventiquattro ore prima della strage di via Ponchielli, Andrea Falorni aveva riunito nella casetta in collina tutta la famiglia. Appuntamento consueto, ma anche occasione per festeggiare ancora una volta il miracolo desser vivo. Ricordano cos, amici e parenti, lo Scarburato. Del quale oggi si cercano i resti tra le macerie accumulate, morto senza bara e senza funerale, mentre chi gli ha voluto bene non abbandona a giornate intere la sponda del canale o il luogo delle ricerche. Gli occhi fissi a scrutare qualsiasi particolare che possa ricondurre a quelluomo grande e grosso che quella maledetta sera, come al solito, portava a passeggio il suo cagnolino. Donatella Francesconi

Andrea Falorni e la moglie Maria Luisa Carmazzi

A rimuovere le tracce della solidariet e del dolore (poesie, pupazzi, disegni dei bambini, fiori e piante) un addetto della cooperativa Crea Impresa - con la quale Sea ha un contratto di appalto - che avrebbe dovuto spazzare il marciapiede insieme a due dipendenti Sea e ad un altro lavoratore della cooperativa. E che, invece, ha fatto piazza pulita. Risultato: cittadini inferociti, compresi i tanti che hanno perso familiari, case o

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Dietro le transenne nulla: il giardino stato violato

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Marted 14 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 192

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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VIAREGGIO

PARTITO IN CRISI

FISCO: LE DENUNCE 2008

CASO ALLA RAI


Il giornalista Tg3 Quattro gatti per il Papa...

MATURITA

5 Sotto 15mila euro il reddito di met degli italiani


8,90

8 I bocciati saranno tremila in pi

Strage di Viareggio. Gli ustionati non ce la fanno, si susseguono funerali e annunci di lutto

9,90 aromatiche" "Erbe

Altre due vittime innocenti


Le bandiere del Pd a una manifestazione di piazza

Muoiono Federico Battistini e Roberta Calzoni


Federico Battistini ed Elena Iacopini nel giorno delle nozze: entrambi uccisi dallesplosione

Ds e Margherita superavano quota 100mila. Serve una linea chiara

In pi con Il Tirreno pi con Il Tirreno Proietti" "Dvd In 7,90

Il Pd toscano a secco di iscritti: tessere dimezzate


FIRENZE. Il Pd toscano in grave difficolt per il tesseramento. Gli iscritti sono meno di 50mila a fronte di un totale di oltre 100mila prima della fusione. Ds e Margherita divisi infatti in Toscana contavano 103mila iscritti. I dirigenti: ora serve una linea chiara. CARLO BARTOLI A PAGINA 3

Per lOms pandemia inarrestabile Il virologo: far migliaia di vittime

Incubo influenza Corsa col tempo per il vaccino


ROMA. LOrganizzazione mondiale della sanit lancia un nuovo allarme e mette in guardia su quanto potrebbe accadere il prossimo autunno a causa della nuova influenza. La pandemia inarrestabile e tutti i Paesi devono avere al pi presto un vaccino. Il prof. Pregliasco prevede migliaia di morti in Italia. ROSSO A PAGINA 8

Porta chiusa per Grillo Non siamo un bus


ROMA. Beppe Grillo ha chiesto ieri la tessera del Pd al circolo di Arzachena ma il partito gli nega liscrizione perch resiede fuori dalla Sardegna. Il comico genovese irrompe sulla scena congressuale del partito con un nuovo colpo di scena convincendo sempre pi i dirigenti del Pd di essere bersaglio di unopa ostile orchestrata dallesterno. Marco Follini ne indica il mandante: si tratterebbe di Antonio Di Pietro. Bersani e altri dicono: il partito non un taxi o un bus. LECIS A PAGINA 2

Fa shopping coi soldi della sua baby-sitter


VIAREGGIO. Altri due lutti per la strage del treno; mentre si celebrano i funerali di una vittima ne muore unaltra, e cos via, in un incubo senza fine. Viareggio piange Federico Battistini, che gi aveva perso la moglie e la suocera; e Roberta Calzoni, che gi aveva perso la figlia. Intere famiglie sterminate. VECOLI, FRANCESCONI E LEPORE IN CRONACA MONTECATINI. Singolare furto in una casa di Montecatini dove una signora ha sfilato due carte di credito dalla borsa della baby-sitter per fare shopping: spese per quasi 2mila euro che le sono costate una denuncia. A PAGINA 13

"I piatti del cuore"

Autovelox, lincasso ai proprietari delle strade


I soldi non solo ai Comuni. Multe e alcol, entro il mese il via al nuovo codice
ROMA. Dai 150 km orari consentiti in autostrada solo se c il tutor al narcotest, dal foglio rosa a 17 anni alla targa personale, dalle multe a rate ai proventi degli autovelox che non andranno pi solo ai Comuni ma allente proprietario della strada su cui piazzata la macchinetta. Sono alcune delle novit del testo unificato sulla sicurezza stradale che sta per incassare il via libera della Camera e punta a essere legge entro lestate. I lavori della commissione Trasporti dovrebbero chiudersi tra domani e gioved, dopodich il provvedimento passer allesame del Senato. Tra le misure principali gi approvate quella che riguarda i pi giovani e tutti i neopatentati, che non potranno bere neanche un sorso di birra prima di mettersi alla guida. VIVIANI A PAGINA 6

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Mamme-ragazzine in vetta le toscane

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PISA. Trionfo toscano al concorso Miss Mamma di Gatteo a Mare (Cesenatico). Miss Dolcezza una bionda con un fisico da top model (Anna Alongi, lucchese, nella foto) mentre Miss Fashion Raffaella De Vincenzo di Fornacette (Pisa): entrambe sono cinquantenni. LANINI A PAGINA 22

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MARTED 14 Luglio 2009

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CATASTROFE: LA STRAGE INFINITA

Abitavano sotto la casa dei genitori di lei Moglie e suocera sono morte subito
Federico e Elena il giorno delle nozze con Emanuela Milazzo (morta) e Mauro Iacopini (ricoverato a Parma)

Federico ed Elena su un risci nuziale Federico in versione calciatore: era tifoso della Juve

Federico (con gli occhiali da sole) al lavoro al capolinea di Vaibus e con Elena il giorno delle nozze

di Claudio Vecoli
VIAREGGIO. Dovevano andare a pesca insieme, quel maledetto ultimo luned di giugno. Federico, quando il pomeriggio ha salutato gli altri autisti di Vaibus sul piazzale-parcheggio dei giardini DAzeglio, lo aveva detto a tutti quelli che si trovavano con lui. Stasera vado sul molo con Elena: se la pesca ci va bene, facciamo una cena tutti insieme a base di pesce. Invece quella sera Federico Battistini e Elena Iacopini sono rimasti in casa. In quellappartamento al numero 32 di via Porta Pietrasanta sotto labitazione dei genitori di lei che avrebbero dovuto lasciare a fine estate, quando si sarebbero dovuti spostare in una casa tutta per loro. Elena, 32 anni, morta sul colpo, travolta dal fuoco devastante del treno merci esploso. Federico, 32 anni compiuti due giorni prima della strage, rimasto ustionato in gran parte del corpo e da quella notte ha provato a lottare contro un destino che subito sembrato segnato. Ieri mattina - dopo quasi due settimane di agonia - anche lui si arreso, andando ad allungare il gi lunghissimo elenco delle vittime di questa tragedia senza fine. E raggiungendo cos la sua Elena in cielo. Federico ed Elena erano una coppia felice. Giovani,

Dopo due settimane di agonia, il marito della Iacopini morto ieri a Genova

E Federico raggiunge Elena


Si arrende anche il trentaduenne autista di Vaibus
belli, entusiasti della vita, si erano conosciuti al lavoro. Lui, autista della Clap prima e di Vaibus poi, appassionato di calcio (tifava Juve) e di Formula 1 (collezionava modellini radiocomandati), laveva notata per la prima volta dietro il vetro dello sportello al pubblico di piazza DAzeglio di Vaibus, dove lei lavorava come bigliettaia. Quello sguardo luminoso, quel sorriso magnetico, quella simpatia contagiosa, lavevano conquistato immediatamente. Unattrazione reciproca, visto che anche lei si era a sua volta subito innamorata di quel bel ragazzo moro che con una inconsueta frequenza si fermava alla biglietteria per scambiare quattro chiacchiere. Il loro amore era sbocciato fra gli sguardi complici dei colleghi, condito da qualche bonaria presa in giro. Nel 2005 i due si erano sposati con una splendida cerimonia nel Duomo di Pietrasanta. Nel frattempo lei aveva cambiato lavoro: prima era entrata con un contratto a tempo determinato al Centro unico prenotazioni (Cup) dellospedale Versilia, poi era stata assunta in una ditta della nautica in Darsena. Lui, invece, era rimasto a fare il conducente dei pullman a Vaibus. Un lavoro che adorava e dove aveva trovato una seconda famiglia. Del resto, prima di andare in pensione, alla Clap lavorava il padre Piero e tuttora lo zio Carlo autista di Vaibus. Federico era una persona speciale, sempre disponibile a dare una mano: era lanima della squadra aziendale di calcetto ed era consigliere del circolo ricreativo, raccontavano ieri i colleghi di lavoro durante una pausa. Dopo il matrimonio, Federico ed Elena erano andati ad abitare in via Porta Pietrasanta, in un appartamento ricavato proprio sotto quello dei suoceri. Una soluzione provvisoria, ma non di ripiego. Sia la madre di lei, Emanuela Milazzo, che il padre Mauro Iacopini li avevano accolti con grande entusiasmo, dando loro una mano in questa prima fase del matrimonio. Lobiettivo dei due era per quello di andare ad abitare da soli. Poi, una volta che anche Federica avesse trovato un lavoro sicuro, i due pensavano di coronare finalmente il loro sogno damore con un figlio. E almeno la prima parte del progetto - raccontano gli amici - era ormai prossi-

I funerali domani a Ripa


RIPA. Si terranno domani pomeriggio alle 16,30 nella chiesa di Ripa - suo paese di provenienza - i funerali di Federico Battistini. Oggi la salma del giovane autista di Vaibus sar dalle 8 del mattino fino alle 22 allobitorio dellospedale Versilia. Domani, invece, il feretro sar portato nella chiesa di Ripa fin dal mattino. In tanti si sono stretti gi da ieri intorno alla mamma Luciana Beretti, al padre Piero Battistini e alle due sorelle: Veronica e Irene. ma a realizzarsi: finita lestate, infatti, marito e moglie dovevano infatti andare ad abitare da soli. Ma non c stato tempo. La notte dellesplosione Federico ed Elena - invece di andare sul molo a pescare - sono rimasti in casa. E il treno assassino li ha sorpresi insieme, separandone i destini per due settimane. Ieri anche Federico si arreso alle furia delle fiamme. Ed ha raggiunto la sua Elena per sempre.

SU INTERNET

Ora nessuno vi divider pi


Il ricordo della coppia nei pensieri degli amici
Tanti i ricordi sul web per Federico ed Elena. Eccone alcuni. Fede, Elena due farfalle con unala ciascuna, impossibile volare se non insieme. Ciao tesori. Brunella Biagi Ciao angeli meravigliosi, il vostro amore era troppo forte per stare lontani, il Signore vi voleva tenere uniti e ci riuscito. Ciao splendidi angeli. Emanuele Marini Adesso nessuno li divider pi. Ciao Fede, ciao Elena. Avremo due angeli in pi che veglieranno su di noi. Un pensiero alle famiglie. Simone Iacomini Abbiamo sperato e pregato per te, che tu possa riposare tra le braccia della tua amata. Angela Corcione

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MERCOLED 15 Luglio 2009

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IL GIARDINO

IL MESSAGGIO

LA POESIA

Sea, il rammarico dei lavoratori


VIAREGGIO. La Rsu di Sea Ambiente, a nome di tutti i lavoratori, esprime profondo rammarico per lincrescioso e deplorevole gesto di domenica mattina al giardino del pianto. Rinnova la vicinanza alle famiglie delle vittime e auspica che venga fatta piena luce sullaccaduto.

Un pensiero per Maria Luisa dalla famiglia


VIAREGGIO. Cara Maria Luisa, non voglio dire niente. E gi stato detto tutto. Ti voglio bene. Ciao. Un bacio. Cos zia Maria Grazia e tutta la famiglia Carmazzi salutano Maria Luisa, una delle vitttime della strage. E ringraziano tutti quelli che hanno pianto per lei.

Versi per Luca e Lorenzo


VIAREGGIO. Non bastata la sicurezza delle loro case, il sonno profondo nella cameretta. Lamore totale dei genitori, lo scavare tra le macerie, domare il fuoco. Il rincorrersi della ambulanze, un pensiero di speranza, laiuto dei medici, linnocenza di bimbo. (Pierluigi Becagli)

Un altro giorno di dolore. La citt continua a soffrire per la tragedia della ferrovia

Oggi laddio a Roberta e Federico


Esequie a Torre del Lago e a Ripa per le ultime due vittime della strage
VIAREGGIO. Unaltra giornata di lutto. quella che attende oggi Viareggio e la Versilia tutta. Oggi infatti il giorno di ben due funerali: quello di Roberta Calzoni, in programma alle 10 a Torre del Lago e quello di Federico Battistini, fissato per le 16,30 nella chiesa di Ripa. Laddio a Roberta... Quattro giorni dopo i funerali della figlia Sara Orsi, questa mattina nella chiesa di San Giuseppe a Torre del Lago si terranno le esequie anche della mamma Roberta Calzoni, 54 anni, originaria di Livorno, deceduta luned nel centro ustioni di Villa Scassi a Sampierdarena. La notte della strage si trovavano entrambe nella loro casa di via Ponchielli. ...e quello a Federico. Nel pomeriggio sono invece previsti i funerali di Federico Battistini, 32 anni, morto luned mattina dopo una lunga agonia allospedale Cisanello di Pisa. Marito di Elena Iacopini (morta pochi giorni prima sempre in seguito allesplosione della cisterna di Gpl), laddio a Federico si terr nella chiesa di Ripa, frazione del comune di Seravezza da cui proveniva (e dove abitano i genitori). In concomitanza con linizio delle esequie, alle 16,30, tutti i pullman di Vaibus - lazienda di

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I FERITI
OSPEDALE VERSILIA Marino Germani (dimesso) Massimo Gigliotti (dimesso) Ludovico Gigliotti (dimesso) Luigi Cordoni (chirurgia polispecialistica) Alvaro Lunardi (chirurgia polispecialistica) Leonardo Piagentini (pediatria) PISA CISANELLO Emanuela Menichetti (centro ustioni) Marina Galano (centro ustioni) Elisabeth Silva Teran Guadalupe (centro ustioni) PARMA Mauro Iacopini (centro ustioni) CESENA Claudia Frasca (grandi ustionati) TORINO Martin Malek (Cto rianimazione) Anna Chiara Maccarone (Cto grandi ustionati) Sabrina Lunardi (Cto grandi ustionati) MILANO Laura Galli (rianimazione) Marco Germani (centro ustioni) Ihsan Ulhyq (rianimazione) PADOVA Marco Piagentini (rianimazione)

Il 29 luglio una processione e una fiaccolata Da Giorgio Chiellini la maglia della Juve per onorare Battistini

LUTTO PER DUE. Roberta Calzoni e (a destra) Federico Battistini trasporti pubblici della provincia di Lucca - si fermeranno simbolicamente per un minuto. E il feretro di Federico sar portato a spalla proprio dai colleghi. Feriti stazionari. Ieri, fortunatamente, nessuna brutta notizia arrivata dai sei ospedali del centro-nord che ospitano i dodici ustionati pi gravi coinvolti nel rogo del 29 giugno. Le loro condizioni restano stazionarie, anche se per alcuni casi si nutrono purtroppo poche speranze. Fiaccolata. Mercoled 29, trentesimo giorno dalla sciagura ferroviaria, la parrocchia di SantAntonio, assieme a tutta la zona Pastorale di Viareggio, ricorder le vittime e vorr dare un nuovo attestato di solidariet alle famiglie duramente colpite. Tutti sono invitati a partecipare alla concelebrazione presieduta da padre Letiziano, parroco di SantAntonio, con la partecipazione di tutti i parroci, religiosi e diaconi della zona pastorale. Dopo la processione - spiega il vicario moderatore della zona don Dante Martinelli - con una processione-fiaccolata, raggiungeremo il luogo del disastro per un momento di pi intenso raccoglimento. Sottosegretario. Venerd alle 12 in municipio il sindaco Luca Lunardini ricever il sottosegretario Carlo Giovanardi. La maglia di Chiellini. Giorgio Chiellini, livornese, stella della Juventus e della nazionale, ha regalato la sua maglia della Juve alla famiglia di uno dei 26 morti della strage, Federico Battistini, tifoso bianconero, di cui oggi saranno celebrati i funerali. Parti civili. La devastante strage di Viareggio, che giorno dopo giorno ha visto drammaticamente aumentare il triste portato di morte e dolore, non stata causata da una calamit naturale. laffondo di Marco Montemagni, viareggino, consigliere

regionale. Ribadisco che le Ferrovie dello Stato non possono autoassolversi, cos come lo stesso livello politico. Tutte le pesantissime responsabilit dovranno essere rapidamente accertate e colpite. La Regione ha gi deciso di costituirsi parte civile. E necessario che tale decisione sia presa anche da tutte le altre istituzioni: Comune, Provincia, Governo. La comunit di Viareggio, sostenuta da tutto il Paese, esige verit e giustizia.

Chi viveva nella zona del disastro comincia a sentirsi abbandonato

VIAREGGIO. Ora che si sono spenti i riflettori delle televisioni e della stampa nazionale, quella che stata ribattezzata la strage di Viareggio rischia di finire nel dimenticatoio. Paolo Biagini, consigliere provinciale del Sap (Sindacato autonomo di polizia), invita tutti a non abbassare la guardia. Perch chi stato colpito da questa tragedia rischia di sentirsi abbandonato giorno dopo giorno. E lancia un appello ai signori del mattone perch - dopo tanto aver preso da Viareggio - sappiano adesso restituire qualcosa a chi ne

Lo Stato non abbandoni la citt


La dura lettera aperta di Paolo Biagini (Sap)
ha bisogno. Nonostante i proclami e gli annunci dei primi giorni scrive Biagini - oggi, tristemente, ci sentiamo proprio di dire che abbiamo limpressione di essere rimasti soli, noi di Viareggio: soli sia come cittadini che come rappresentanti delle istituzioni. I residenti di via Ponchielli, di via Porta Pietrasanta, di via Bottego, cos gravemente colpiti, lamentano ogni giorno la loro sensazione di disagio, di frustrazione, di abbandono. Effettivamente anche noi avvertiamo questo senso di solitudine, di abbandono che non possiamo manifestare loro, perch non giusto, perch noi siamo l per dare loro fiducia, per far capire loro che lo Stato c, rappresentato magari da due ragazzi in divisa, ma comunque lo Stato c. Per la maggioranza di noi limpegno massimo, fin dalle prime ore del disastro e continua tuttora; siamo provati, profondamente, non nego che anche i pi scafati sono stati segnati da questa disgrazia. Comunque, anche da soli, andremo avanti. Questi nostri concittadini hanno per immediato bisogno di soluzioni abitative. Sono gi trasorse due settimane e chiss quanto tempo ancora dovr trascorrere prima che questi nostri amici possano rientrare in una casa loro. Allora il pensiero va a quei gruppi di costruttori che hanno cementificato Viareggio, forse anche con qualche complicit di troppo. Perch questi signori del mattone non si fanno avanti e propongono al Comune laffito per un anno, garantito, di una cinquantina di appartamenti? O, meglio ancora, perch non propongono al Comune lacquisto a prezzo di costo, di una cinquantina di appartamenti?

Posso dire, non so, 80 mila 100 mila euro ad appartamento? E poco? E troppo? Non so. Se fosse possibile questa operazione potrei pensare che dopo la ricostruzione di quella che sar la nuova via Ponchielli questi appartamenti potrebbero diventare la soluzione dellemergenza casa, per gli sfrattati, per chi ne ha bisogno. Signori costruttori, fatevi avanti Non solo per lottizzare terreni agricoli che poi diventano edificabili. Una volta tanto fate un gesto che possa essere veramente degno di rimanere nella storia cittadina.

I signori del mattone dopo aver preso tanto restituiscano qualcosa

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 16 Luglio 2009

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GIOVED 16 Luglio 2009

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LA CATASTROFE: RICOSTRUIRE
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Non ci sono parole.... Andrea Ronchi, ministro delle politiche europee, si toglie il casco fornito dai vigili del fuoco e lascia via Ponchielli. Sono venti giorni che qui non ci sono parole..., gli fa eco un cittadino che aggiunge: Sarebbe lora di cominciare a trovarle.... Il sindaco Lunardini fa da guida. Si accalora, racconta pezzi di vite che dalla notte maledetta del 29 giugno non ci sono pi. Il ministro ascolta, parla di evento unico al mondo, cita il collega Altero Matteoli che sta lavorando con grandissimo impegno morale e politico allinchiesta aperta dal ministero di cui titolare. Alla domanda sui 15 milioni che il governo Berlsconi ritiene possano bastare per Viareggio ferita, Ronchi per svicola: Stiamo lavorando, insieme al sindaco...vedremo.... Evidentemente non bastata la ferita lunga che attraversa Bottega nuova a convincere chi governa che da ricostruire non ci sono soltanto le case. La visita finisce, gli universitari del Pdl riuniti in citt in questi giorni lasciano dove una volta cera la passerella una bandiera italiana ed un mazzo di fiori. Tutto intorno, nella strada che non c pi, si rinnova un indicibile dolore, per dirla con lEneide. Tra le macerie spunta una carrozzina da neonato che, intatta, attende il suo piccolino. Anche i giochini attaccati sembrano fremere per tornare a suonare. Poco pi in l una valigia: piccola, dentro poche cose. Preparata per un viaggio che non doveva essere lultimo di una vita. Gli squarci nelle case violano unintimit che si fa fatica a guardare. La tenda della cucina, colorata. I cuscini tipici del Marocco, tra le rovine di casa Ayad, l dove hanno perso la vita Mohamed, sua moglie Aziza, la piccola Iman e suo fratello Hamza. Ma perch successo tutto questo?. Il foglio con le scritte in pennarello colorato appeso ai pannelli sotto i gazebi che il Comune ha fatto installare allinizio di via Porta a Pietrasanta. La firma quella di Alessia Giannecchini e Sara Manfredi: nomi e cognomi cui obbligo dare una risposta. Perch, il monito vergato da FOTOGRAMMI. Il ministro Ronchi sulla soglia di una casa distrutta; a lato, carrozzina tra le rovine
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La politica torna in via Ponchielli Tra gli oggetti della vita che non c pi

Il ministro non parla di soldi


Andrea Ronchi nella strada che non c pi: non ho parole
IN PROCURA

Laccusa strage plurima Ma si procede contro ignoti


VIAREGGIO. Gli avvisi di garanzia li esigo. Sul sagrato della chiesa di San Giuseppe, a Torre del Lago, Luca Lunardini ha appena dato lultimo saluto a Roberta Calzoni, ultima vittima della strage di via Ponchielli. Il tempo di levarsi la fascia, e poi di nuovo in macchina diretto a Lucca per un incontro con il procuratore capo, Aldo Cicala. Al ritorno, nel pomeriggio, il responso: Ho trovato tutti molto consapevoli dello stato danimo della nostra citt spiega il sindaco - ma i tempi saranno lunghi. Anche perch, mi stato spiegato, il capo di imputazione principale ipotizzato quello di strage multipla. Piedi di piombo, sembra di capire, anche di fronte alla mole di materiale da tradurre per districarsi nei rapporti tra la proprietaria dei carri, la filiale austriaca dellamericana Gatx, e lItalia con tutte le aziende a vario titolo coinvolte, Ferrovie comprese. Ieri mattina i periti della Procura hanno compiuto un sopralluogo tra le case distrutte: Mi hanno fatto torRICORDI. Lomaggio alle vittime nare da Torino dove ho mia madre in prognosi riservata perch dovevo aprire casa. Ma da qui non sono neppure passati, la protesta dellunico non ferito della famiglia Lunardi. Il Comitato. Nellattesa degli avvisi di garanzia, il Comitato Avif annuncia che oggi protocolleranno al sindaco formale richiesta della costituzione di una commissione tecnica speciale con richiesta di inserimento di un nostro membro; di patrocinio; di attivazione immediata di uno sportello di coordinamento e ascolto al fine di dare informazioni precise e celeri alle vittime coinvolte nellincidente.
PAGLIANTI

LA STRADA CHE NON C. Qui e sotto, due immagini di via Ponchielli oggi Nicola, cari signori che leggete, in questa strage siamo tutti coinvolti. Anche chi passato di l senza essere viareggino. Edoardo con il pap in viaggio dalla provincia di Treviso - si legge tracciato in celeste, segno tangibile di solidariet oltre le barriere geografiche -: con tanto affetto per ricordare chi non c pi. Nella disastrata via Ponchielli: come scrive Irene, firmandosi una sfollata, nel dedicare il proprio pensiero ai miei vicini di casa.

Ferrovieri e cittadini insieme per chiedere sicurezza sui binari

VIAREGGIO. Appuntamento il 29 luglio sul binario uno della stazione a partire dalle 21 fino allora in cui lorologio non scandir le 23,50, ora della strage del 29 giungo scorso. Il tam tam per lappuntamento gi in moto, dopo lassemblea di marted sera al Dopolavoro ferroviario indetta da quella che - stato deciso - si chiamer Assemblea 29 giugno. Ci saranno i ferrovieri della Toscana, ma anche le associazioni di cittadini e lavoratori che danni si battono per la sicurezza del trasporto ferroviario e del lavoro lungo i binari. E tanti viareggi-

LAPPUNTAMENTO

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Tutti sul binario uno il 29 luglio


Fino allora della strage, poi corteo per raggiungere via Ponchielli
ni. Lidea lanciata dallassemblea quella di un appuntamento che tenga vive, insieme, memoria e protesta per la sicurezza in ferrovia. La stessa protesta che il 26 ottobre vedr nuovamente in tribunale Dante De Angelis, macchinista licenziato - stato ricordato - proprio per aver posto pubblicamente la questione. Ritrovo sul primo binario, dunque, e poi possibile corteo fino in via Ponchielli. Verremo con voi fino sui binari e saremo con voi in tutte le manifestazioni: si snoda da qui il filo che unisce lAssemblea 29 giungo al Comitato delle vittime dellincidente ferroviario (Avif), rappresentato marted sera da Raffaella Rosa. Passato il momento della commozione deve arrivare quello delle risposte, stato invece lintervento dellavvocato Massimiliano Baldini, in rappresentanza del Movimento cittadini per Viareggio. Dobbiamo tutti insieme incalzare chi ha responsabilit amministrative e di governo - ha detto Baldini - affinch, quanto prima, siano assunti provvedimenti urgenti a sostegno delle famiglie colpite dallesplosione, sia fatta luce e chiarezza sui responsabili di quanto accaduto e sulle motivazioni che hanno reso possibile un incidente che, solo per caso fortuito, non ha avuto conseguenze ancora pi gravi per la citt e siano avviate le procedure legislative e regolamentari necessarie a garantire standard di sicurezza che quanto accaduto a Viareggio ha dimostrato non essere assicurato sia a chi lavora in ferrovia cos come a co-

loro che usufruiscono della ferrovia o abitano nei pressi di questultima. Il momento delle passerelle pubbliche terminato ed lora delle risposte vere e tangibili. Evitando che il rimpallo delle responsabilit fra gli enti pubblici, gi visto in tante altre occasioni, finisca per far pagare il conto ai singoli cittadini e alle loro famiglie. Ed infine. la domanda che molti cittadini si fanno e che lassemblea raccoglie: stata fatta una relazione Arpat su quanto si respirato nella notte della strage e su quanto ancora si leva nellaria?. D.F.

Domanda in sospeso: Arpat ha verificato cosa si respirato?

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II

GIOVED 16 LUGLIO 2009

VIAREGGIO

IL TIRRENO

LA CATASTROFE: UNALTRA VITTIMA

Lelettricista con la passione per le moto Riprendono le ricerche del corpo

Tra le macerie i resti di Falorni


Ieri sera la conferma del Dna sul frammento dosso ritrovato
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Pochi giorni fa il ritrovamento di Filippo, il cagnolino un po vecchiotto e quasi cieco. Poi quei resti umani, tra le macerie sotto il cavalcavia, davanti alle quali i parenti di Andrea Falorni hanno sostato per giorni. Da ieri sera ufficiale: il frammento di rotula ritrovato appartiene allelettricista cinquantenne con la passione per le moto. Lo Scarburato la ventisettesima vittima della strage di via Ponchielli, come certifica il Servizio centrale di polizia scientifica del Dipartimento di pubblica sicurezza. Nellinferno della notte del 29 giugno ha perso la vita anche la moglie di Andrea, Maria Luisa Carmazzi, per gli amici Pulce. La loro casa, confinante con il negozio di moto con le vetrine sulla via Aurelia, si afflosciata come fosse di cartone sotto il peso del gas e delle fiamme. Ma Andrea, al momento dellesplosione, non era allinterno. Si trovava a passeggio, come al solito, con Filippo. Stesso orario, stesso tragitto: via Pon-

chielli, via Porta Pietrasanta, lungo il muro della ferrovia dietro il supermercato Pam per raggiungere lo spazio verde di largo Risorgimento. Lo scoppio e le fiamme potrebbero averlo investito allintersezione tra via Ponchielli e via Porta Pietrasanta, l dove si scatenato lin-

INSIEME. Andrea Falorni con la moglie Maria Luisa Carmazzi

ferno che ha distrutto case e vite. La notizia della conferma arrivata dallesame del Dna stata data ieri sera al fratello di Andrea, Silvano, direttamente dal dirigente del commissariato Leopoldo Laricchia che ha annunciato: Riprenderemo le ricerche per ritrovare il corpo di An-

drea Falorni. Che solo il mercoled precedente alla strage era scampato, sul luogo di lavoro, ad una fortissima scarica elettrica. E con amici e parenti aveva festeggiato la vita. Che un treno carico di Gpl, nel giro di qualche ora, gli avrebbe strappato in una calda sera di inizio estate.

IL MOTORE NEL CUORE. Tanti messaggi nel giardino del pianto per lo Scarburato e Pulce. Gli amici di sempre si costituiranno in club motociclistico e raccontano: era da sempre il loro sogno

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Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 17 Luglio 2009

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VENERD 17 Luglio 2009

DA NOI

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UNA FAMIGLIA STERMINATA


Federico Battistini: morto il 13 luglio a Genova Elena Iacopini: morta la notte del 29 giugno Emanuela Milazzo: corpo identificato il 3 luglio Mauro Iacopini: morto ieri a Parma

La famiglia Iacopini-Battistini quattro anni fa, nel giorno delle nozze di Elena e Federico

Nellesplosione erano gi morte la moglie Emanuela e la figlia Elena I funerali forse gi domani mattina

VIAREGGIO. Dopo due settimane e mezzo di lenta, terribile agonia, si arreso anche Mauro. Adesso della famiglia Iacopini che abitava al numero 32 di via Porta Pietrasanta padre, madre, figlia e genero non esiste pi nessuno. Tutti morti. Sterminati dal vagone-cisterna di Gpl deragliato la notte del 29 giugno. Un massacro centellinato nel tempo, come se il destino avesse voluto riservare ai familiari e agli amici della famiglia un ulteriore supplemento di dolore. Mauro Iacopini - sessantanni compiuti il 15 maggio scorso - era il padre di Elena, la prima vittima della famiglia. Geometra, impiegato fino a non molto tempo fa in una ditta di edilizia, aveva la passione delle auto depoca. Sposato con Emanuela Milazzo, 63 anni, la notte del 29 giugno si trovava nella sua casa di via Porta Pietrasanta insieme alla moglie. Nellappartamento ricavato sotto di loro, invece, vivevano la figlia Elena e il marito Federico Battistini, entrambi trentaduenni. Alle 23,50 di quel maledetto luned erano tutti in casa. Elena, Federico ed Emanuela, nel tentativo di fuggire via, sono stati travolti dallesplosione, ustionati gravemente in gran parte del corpo. Mauro - secondo quanto stato possibile ricostruire - invece no. In difficolt nelluscire dallabitazione, era rimasto in qualche modo intrappolato al suo interno. Sembrava essere

LA STRAGE

Le sue condizioni non erano gravissime: poi nelle ultime ore peggiorato Ieri mattina poco dopo le 11 il decesso

A Parma si arrende anche Mauro Iacopini: la ventottesima vittima


stata la sua fortuna, visto che questo inconveniente lo aveva in parte risparmiato dalle fiamme. E, seppur ricoverato in gravi condizioni al centro ustionati dellospedale di Parma, le sue condizioni di salute non erano sembrate cos preoccupanti da far temere per la sua vita. Anzi, nei primissimi giorni di degenza, dallEmilia erano arrivate notizie incoraggianti che parlavano di un suo miglioramento. Anche se i medici non hanno mai sciolto la prognosi. Mauro, poi, rimasto quasi sempre cosciente. Secondo quanto raccontato ad uno dei pochi amici che sono riusciti a parlare con lui, ha sempre avuto ben chiaro quando accaduto al resto della famiglia. Ha visto la moglie Emanuela inghiottita fra le fiamme, ha visto la figlia trasformarsi in una torcia umana, ha visto il genero avvolto dalle fiamme. Scene che lo hanno segnato profondamente, tanto che in ospedale ha preferito parlare solo con i pochi amici intimi che sono andati a trovarlo. Poi, nelle ultime ore, una serie di complicazioni ne hanno gravemente peggiorato le con-

dizioni. Fino al decesso, avvenuto ieri mattina pochi minuti dopo le 11. Come detto, Mauro Iacopini ha perduto nella tragedia tutti i suoi familiari pi stretti. La prima stata proprio la figlia Elena, che quattro anni fa aveva accompagnato allaltare. Lei, quella che considerava la luce dei suoi occhi, praticamente morta sul colpo. Qualche giorno dopo se ne invece andata la moglie Emanuela, ricoverata in condizioni disperate allospedale di Carrara. Pochi giorni fa invece toccato a Federico Battistini, il genero, ricoverato al centro ustioni di Cisanello. Rimasto solo, forse Mauro ha deciso che non valeva pi la pena lottare. E si arreso. Domani (forse al mattino) i funerali. Poi la famiglia Iacopini si ricongiunger altrove. Claudio Vecoli

Luned scorso era deceduto anche il genero Federico Battistini Ora della famiglia non resta pi nessuno

I FERITI

Oggi nuova operazione per Marco Piagentini


UNA CITT AL SUO FIANCO. Marco Piagentini, 42 anni: nella strage ha perso la moglie e due dei tre figli PADOVA. Sono stabili, pur in un quadro clinico che resta molto grave, le condizioni di Marco Piagentini, 42 anni, uno degli undici feriti ancora in prognosi riservata dellesplosione di Viareggio. Ricoverato al centro grandi ustioni di Padova, luomo - che resta nel reparto di rianimazione - verr sottoposto questa mattina a un nuovo importante intervento, il terzo da quando ospitato allinterno del nosocomio padovano. A renderlo noto il primario del reparto, il prof. Bruno Azzena. Piagentini era giunto nel centro specialistico con ustioni sul novanta per cento del corpo. La sua stata una delle famiglie pi colpite dal disastro ferroviario di Viareggio, forse quella che pi ha colpito gli animi. Luomo ha infatti perso nellesplosione due figli, Lorenzo di due anni, e Luca, di cinque, oltre alla moglie, Stefania. Della famiglia resta il piccolo Leonardo, 8 anni, ricoverato al Versilia e, fortunatamente, in progressivo miglioramento.

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Sabato 18 Luglio 2009 | 1,00 - Anno 133, numero 196

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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NUOVI SINDACI

Strage di Viareggio. Seimila mq di distruzione vicino ai binari. Oggi altri due funerali

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Il bambino della speranza


Sopravvissuto tra le macerie, uscito dallospedale
Matteo Renzi, nuovo sindaco di Firenze VIAREGGIO. Chiede dov il pap, ancora gravissimo al centro ustioni di Padova. Ma non vuol pi tornare dove abitava prima che la sua casa esplodesse e dove hanno trovato la morte la mamma e i fratellini. Leonardo Piagentini, otto anni, dopo diciotto giorni trascorsi in una stanza di pediatria tutta per lui, ha finalmente lasciato lospedale Versilia. Ora il soldatino coraggioso dalla nonna materna e dagli zii. VECOLI, FRANCESCONI, SILLICANI a pagina 11 e in cronaca

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Firenze, un mese da elettrochoc

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Ciclone Renzi: in citt pi eventi e meno sceriffi


FIRENZE. In due giorni ha nominato gli assessori. Poi ha silurato i vertici dellazienda dei trasporti, ha istituito le sentinelle della bellezza, i vigilini li ha mandati a occuparsi daltro (Per le multe i vigili bastano). Matteo Renzi sindaco da neanche un mese e racconta i suoi primi atti. LANCISI A PAGINA 3

DALLA RUSSIA ALLA VERSILIA

Viareggio. Erano stati messi tre settimane fa

Chalet e torta per il cane milionario

Via i sigilli dal seminterrato del bagno Acquazzurra


Lavvocato dello stabilimento Solo un problema di tipo formale Ora tutto ok
VIAREGGIO. Dopo 21 giorni, gioved sono stati tolti i sigilli che erano stati collocati la mattina del 27 giugno a uno scantinato a fianco di uno dei vagoni di cabine dello stabilimento balneare Acquazzurra, sulla Terrazza della Repubblica. Si era trattato, come ha spiegato lavvocato Emilio Soppelsa, di una mera disattenzione: non era stata presentata la concessione demaniale necessaria per avere la concessione edilizia per i lavori Una volta seguito liter amministrativo per provvedere alla sanatoria stato possibile avere il dissequestro. IN CRONACA

VAL DAOSTA

Il Papa scivola, polso fratturato


Il polso ingessato AOSTA. Il Papa scivolato nella casa delle vacanze, caduto ed stato portato allospedale dove gli stato ingessato un polso. RIZZO A PAGINA 4

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Il cane Gucci nel resort di Querceta. E la sua valigia? E Gucci

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Cade dalla barca: trovato morto


Il corpo di un pescatore di 48 anni ripescato dopo ore
La cucina degli avanzi I piatti del cuore
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Anziano impazzito uccide ufficiale dei Cc


VICENZA. Un anziano impazzito forse anche per il caldo ha sparato una fucilata ad un tenente colonnello dei carabinieri di 42 anni uccidendolo. Lufficiale era arrivato a Vicenza da Roma pochi giorni fa per prendere servizio come comandante del Reparto operativo. A PAGINA 6

Gli scippatori erano ragazze: 15 colpi a Massa


MASSA. Quei due ladri a bordo di uno scooter erano diventati lossessione delle donne che vanno in bici sul litorale, vittime di una quindicina di scippi. Ora la sorpresa: gli scippatori - fermati dai Cc - sono due ragazze incensurate. A PAGINA 11

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Il 22 luglio cucineranno per voi al ristorante Golden di Rosignano i sei lettori vincitori del concorso Sono aperte le prenotazioni

CARRARA. Il cellulare squilla. La moglie chiama il marito uscito in barca a pesca come tante altre volte. Ma le risponde un ufficiale della capitaneria. La notizia da gelare il sangue: luomo, 48 anni, disperso nel Golfo di Spezia. Dopo ore ricerche il suo corpo stato ritrovato ieri pomeriggio vicino a Punta Bianca. Mistero sulle cause della morte: la barca del pescatore gi priva di guida laltra sera aveva colpito uno yacht in piena velocit. A PAGINA 12

Fi-Pi-Li, spazzata via la segnaletica di un cantiere


700 birilli travolti da un Tir: ancora caos e code sulla superstrada dei guai
INTER TERREMOTO

Ibra a Barcellona, arriva Etoo

MILANO. Barcellona e Inter hanno raggiunto un accordo di massima per lo scambio di Ibrahimovic con Samuel Etoo. Per i nerazzurri un vero terremoto. A PAGINA 15

PONTEDERA. Sembra incredibile ma successo davvero in superstrada, vicino al cantiere dei mille disagi, tra Pontedera e Santa Croce. La scorsa notte il Tir di un trasporto eccezionale ha abbattuto circa 700 delimitatori di corsia che erano posizionati sullunica carreggiata in cui possibile la circolazione, lungo i sei chilometri interessati dai lavori. Le conseguenze non sono mancate. A parte i pericoli a cui sono stati esposti gli automobilisti e i danni causati allimpresa, ci sono state immediate conseguenze per il traffico. Ieri mattina alle 7 quando gli operai si sono resi conto che nottetempo qualcuno si era divertito a fare strike con i birilli si sono rimessi subito al lavoro ma si formata una coda di oltre 5 chilometri. CHIELLINI A PAGINA 13

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IL TIRRENO

TOSCANA

SABATO 18 LUGLIO 2009

11

DOPO LA STRAGE

Vive con la nonna materna e gli zii. Il babbo ieri stato operato per la quarta volta a Padova

Leo lascia lospedale: voglio pap


Il piccolo Piagentini ora sa di aver perso la mamma e i fratellini
di Claudio Vecoli
VIAREGGIO. Chiede dov il pap, ancora ricoverato in gravissime condizioni al centro ustioni di Padova. Ma non vuol pi tornare in via Porta Pietrasanta, nella casa dove abitava prima che la bomba di fuoco e gas la facesse esplodere e dove hanno trovato la morte la mamma e i fratellini. Leonardo Piagentini, otto anni compiuti due settimane prima della strage, dopo diciotto giorni trascorsi in una stanza di pediatria tutta per lui, ha finalmente lasciato lospedale Versilia. Ora quello che gli amici hanno ribattezzato soldatino coraggioso dalla nonna materna e dagli zii, in un appartamento lontano dalle macerie di via Ponchielli, sommerso da giocattoli, peluche e Gormiti che, almeno per qualche giorno, serviranno ad attutire il ritorno in un microcosmo completamente diverso da quello che ha lasciato la notte del 29 giugno. Medici, infermiere e psicologi dellospedale lhanno protetto fino in fondo, tenendo riservata la data e lora delle dimissioni. Comprensibilmente, non volevano fotografi e telecamere a invadere quel momento di intimit e di lento, faticoso ritorno alla normalit. Il piccolo Leo, insieme alla zia Maria Antonietta, ha pretenui e li ha rappresentati come due angeli volati in cielo sopra delle nuvolette candide, facendo dono di quel disegno - ingenuo e straziante al tempo stesso - al presidente della Repubblica Napolitano quando andato a fargli visita in ospedale dopo i funerali solenni. Qualche giorno pi tardi qualcuno ha dovuto dirgli che anche mamma Stefania se ne era andata, aveva raggiunto i due fratellini in quel cielo azzurro e terso. Leonardo forse allinizio si chiesto come mai non fosse andata a trovare anche lui, rimasto da solo nella sua stanzetta dospedale. Ma poi ha compreso, come un bambino di otto anni pu comprendere certe cose. Ora Leo cerca il pap. Sa che anche lui rimasto ferito in quella notte maledetta di cui ricorda quasi tutto, anche se cerca di parlare il meno possibile. Nellattesa di poterlo riabbracciare gioca col cuginetto e abbraccia forte forte la zia che cerca di appiccicarsi sul volto il sorriso migliore. Ma a casa mia non voglio pi tornare....

IL DOCUMENTO

Andrea Falorni e la moglie Maria Luisa Carmazzi

Volevano un muro per proteggere meglio la strada

Max, il cane che ha salvato Leonardo Piagentini (foto Paglianti) so dallarmadietto i pigiamini e i piccoli oggetti che i parenti pi stretti erano riusciti a strappare da sotto i calcinacci della sua casa e li ha messi in valigia. Prestando particolare attenzione alla maglia dellInter che il suo idolo Marco Materazzi gli ha personalmente portato in ospedale la settimana scorsa. Ora Leonardo sta bene. In realt non mai stato in pericolo di vita, visto che un materasso lo ha protetto dalle fiamme e dai detriti al momento dellesplosione. E visto che il golden retriever Max, un angelo a quattro zampe addestrato a scavare fra le macerie, ha fatto in modo che quella notte maledetta i vigili del fuoco potessero individuarlo prima che passasse troppo tempo. A tenere in apprensione, di lui, non sono per le condizioni fisiche. A preoccupare chi sta intorno a Leonardo come riuscir a superare il tremendo trauma di una mamma e di due fratellini che non ci sono pi. E di un pap che ancora lotta fra la vita e la morte (ieri ha subito la quarta operazione alla cute da quando ricoverato a Padova). Leo ora sa. Sa tutto. Sono stati i familiari, su consiglio degli stessi psicologi, a spiegare con la massima delicatezza possibile quanto accaduto. Prima gli hanno detto di Luca e Lorenzo, i due fratellini di cinque e due anni. E lui, il soldatino coraggioso, ha preso un foglio bianco e alcune matite dai colori

Andrea, Maria Luisa e gli altri Sulla petizione alle Ferrovie le firme dei martiri di via Ponchielli
VIAREGGIO. Chiedevano barriere antirumore ma anche un muro un po pi sicuro della palizzata in pietra lungo la ferrovia. Era lottobre di otto anni fa e gi abitavano in via Ponchielli Andrea Falorni e sua moglie Maria Luisa Carmazzi, insieme a Mario Pucci (tutti e tre morti nella strage del 20 giugno scorso), a Laura Galli ancora ricoverata a Milano in gravi condizioni, a Maria Lucatelli che in quella notte maledetta ha perso casa e negozio, alla famiglia Germani che conta due feriti. Ci sono le loro firme in calce alla raccomandata inviata a Firenze, spettabili Ferrovie di Stato, e rimasta senza risposta. Per due volte, ricorda lex presidente della circoscrizione, Stella Del Carlo, ho scritto alle Ferrovi. Ma anche la circoscrizione non ha avuto alcun riscontro. I residenti avevano paura e chiedevano una barriera di sicurezza e anti rumore, maggior pulizia lungo i binari morti, sorveglianza e manutenzione della passerella pedonale. Passerella che avrebbe gi dovuto essere abbattuta nel 2005 e che, invece, quattro anni dopo era ancora l per essere distrutta dal fuoco del disastro in notturna. La ferrovia tiene il terreno in prossimit della strada in totale abbandono, scrivevano Gian Franco Lucatelli e gli abitanti di via Ponchielli qualche tempo dopo. Stesse firme in calce e missiva inviata allallora sindaco Marcucci, alla circoscrizione alla redazione del Tirreno. Siamo nel 2004 e agli altri residenti nella strada che oggi non c pi si aggiunto anche Massimo Gigliotti, luomo rimasto ferito ma scampato alla morte per il sangue freddo di una fuga sui tetti con il piccolo Ludovico, 17 mesi, in braccio e la moglie Valeria. Da uno squarcio di quella che una volta era casa sua, al civico 28, si intravede oggi - quasi intatta - la carrozzina blu del bambino. Avevano paura i residenti di via Ponchielli. E con loro anche mamma Stefania Maccioni che da un anno tentava di vendere la casa in cui morta con i figli Luca e Lorenzo. Paura perch, scrivevano i fantasmi della strada spazzata via, tra abitazioni e strada ferrata la distanza breve e i treni passano numerosi nellarco delle 24 ore. Donatella Francesconi

Lo chiamano il soldatino coraggioso: aveva regalato un suo disegno commovente al presidente Napolitano

Massa, colte in flagrante le ladre ragazzine


I carabinieri pensavano a due uomini, invece gli scippi sul lungomare erano opera delle adolescenti
MASSA. Due ragazze massesi, di 16 e 19 anni, deferite in stato di libert alle competenti procure (tribunale di Massa e tribunale dei minori di Genova). E il frutto del lavoro dei carabinieri, che dopo giorni di pedinamenti sono arrivati alle due ladre. Le ragazze agivano a bordo di uno scooter ed erano diventate lossessione delle signore che frequentano il litorale. Le due adolescenti avevano messo a segno almeno una quindicina di colpi: con il motorino affiancavano le donne che pedalavano sulle strade della zona costiera e scippavano la borsetta che molto spesso era in bella vista sul cestino. La cosa strana era che ai carabinieri le vittime dei colpi fornivano sempre lo stesso identikit: due uomini coi capelli lunghi, a bordo di un motorino, esili di corporatura e abili nei movimenti. E cos quando i due malviventi si sono tolti il casco hanno lasciato di stucco i militari: si trattava infatti delle due giovani fanciulle massesi. Le due ragazze sono state bloccate mentre, dopo aver coperto la targa del ciclomotore (di propriet della minoren-

Erano lincubo delle donne in bici: avevano messo a segno 15 colpi


ne), stavano per portare a segno un nuovo colpo ai danni di una signora che stava tornando a casa in bici dopo aver trascorso la giornata in spiaggia. I carabinieri della stazione di Marina non si sono persi danimo e hanno predisposto una serie di servizi in abiti civili su tutto il territorio co-

stiero e in particolare nella zona di Bondano, a bordo di biciclette e scooter. E alla fine sono riusciti a prendere in flagrante le due ragazze che non avevano precedenti penali e che, una volta accompagnate in caserma, non hanno spiegato i motivi per cui decidevano di compiere i furti, ma hanno ammesso le loro responsabilit, consegnando borse, cellulari e oggetti vari, frutto di furti precedenti. Le due insospettabili ragazze stavano gi per essere acciuffate alcuni giorni fa, ma erano riuscite a sfuggire per un soffio.

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SABATO 18 Luglio 2009

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UN ANGELO A 4 ZAMPE
Notte del 29 giugno 2009
Max, golden retriever di due anni e mezzo, indica ai vigili del fuoco dove cercare il piccolo Leonardo, 8 anni, travolto dall'esplosione nella sua casa

LA SCHEDA

Tutti gli interventi: dalla Garfagnana allAbruzzo


Max, il golden retriever che ha salvato il piccolo Leonardo Piagentini, ha solo due anni e mezzo. Trentasette chili e tanta volgia di divertirsi. Pelo lungo, biondo, curatissimo, Max un cane con il brevetto per gli interventi di protezione civile. Giancarlo Zoppi, il suo padrone, lo ha preso ad Asti quando aveva tre mesi e ha deciso di farne un volontario della Misericordia. Il cane ha iniziato laddestramento piccolissimo e continua ad allenarsi tuttora. Nonostante la giovane et, ha gi partecipato ad importanti operazioni di protezione civile. Il suo primo intervento lo ha fatto in montagna, a Terrinca, per cercare un disperso. Ha dato il suo contributo anche in Abruzzo e, mentre i volontari della Misericordia di Forte dei Marmi, allestivano i campi per gli sfollati, il golden retriever si muoveva tra le macerie e indicava agli uomini della protezione civile dove scavare. La Misericordia di Forte ha costituito la sua squadra cinofila 8 anni fa: stato un impegno importante - spiega Cesare Scano, presidente dellassociazione - ma oggi ne siamo orgogliosi. Oltre a Max altri quattro cani ne fanno parte; si allenano regolarmente e fanno esercitazioni in montagna. Il padrone del golden retriever racconta limpegno continuo per allevare un cane di protezione civile: Ha bisogno di molta cura, particolari attenzioni, allenamenti. Anche se - ci tiene a sottolinearlo - un cane normale, che ha bisogno di affetto e di coccole. Tutto quello che fa - conclude - un dono al padrone e agli altri. In casi di emrgenza d un contributo veramente importante ai volontari e ai vigili del fuoco.

BRAVISSIMO. Max, cane-soccorritore che ha salvato il bambino, si fa coccolare da Giancarlo Zoppi

di Chiara Sillicani

n giorno Max e Leonardo si incontreranno. Un golden retriever e un bambino. Chiss se il piccolo Leonardo Piagentini, dimesso gioved sera dallospedale, dopo aver perso la mamma e i due fratellini, si ricorda di quel cane che non se ne andava dalle macerie la notte tra il 29 e il 30 giugno. Non muoveva le zampe di un centimetro. E abbaiava. Forte. Perch al piano di sopra di quella casa sventrata cera qualcuno che aveva bisogno di aiuto. Si voltava di tanto in tanto a cercare il viso di Giancarlo Zoppi, il suo padrone, perch insistesse con i soccorritori. Perch, Max ne era certo, il piccolo Leonardo era l. notte fonda quando a casa Zoppi, a Massa, squilla il telefono: Viareggio va a fuoco e la Misericordia di Forte dei Marmi chiede aiuto a Giancarlo, volontario da anni, e al suo cane. Un secondo per vestirsi e di corsa a Viareggio, alla sala operativa dei vigili del fuoco. Poi, l, allinferno: in via Ponchielli. Non siamo intervenuti subito - racconta Giancarlo - perch i pompieri hanno valutato che la situazione fosse pericolosa. Tratti sicuri, corporatu-

PGLIANTI

foto Paglianti e foto Ansa

UNA STORIA DI SPERANZA

Il cane che salv il bambino


ra forte, Giancarlo schivo e abbassa lo sguardo quando le lacrime gli scendono dagli occhi: Peggio che allAquila. Ho visto uomini e donne carbonizzate chiedere aiuto. Tra le case esplose, Giancarlo arriva con il golden retriever, la squadra cinofila della Misericordia di Forte, e Hali, la cagnetta di suo figlio Nicola. Poi il via libera dei vigili del fuoco: Cercate l, in quella casa. Nella casa della famiglia Piagentini, tra le macerie, dove il fuoco ha violato lintimit e i sogni di una famiglia. Le pareti erano sventrate - ricorda con gli occhi gonfi Gianfranco - e cera ancora un focolaio; laria era irrespirabile. Su quella che una volta era la porta, c Max con la sua pettorina da volontario. Sente qualcosa, capisce che l, in un

Tra le macerie della casa esplosa, Max ha indicato il piccolo Leo


Il suo padrone un dentista da anni volontario della Misericordia a Forte dei Marmi
angolo, c stato qualcuno e i soccorritori confermano: appena stato estratto un corpo. Ma Max si ostina, entra. Il terreno bollente, rischia di bruciarsi le zampe, ma lui, appena 2 anni e mezzo, coraggioso. Si muove tra i resti di vite cancellate e poi, al centro dellappartamento, si blocca. E abbaia, guardando verso lalto. sicuro: sopra c qualcuno da salvare e lui non se ne va da l. Insiste, il suo modo di dire: Venite, correte, c bi-

Ha indicato dove cercare e i vigili del fuoco si sono fidati Aveva ragione
sogno di voi. Fuori un vigile del fuoco e con lui il nonno di Leonardo. Disperato. Il pompiere si fida di Max. Non ci sono pi scale, salire ancora difficile: Max non ce la fa. Il pompiere s. Ed esce, con un fagottino tra le mani. Il bambino vivo. Si salva dallesplosione che uccide la mamma e i fratellini. Il babbo Marco ancora combatte tra la vita e la morte nel reparto ustionati di Padova. Max e Giancarlo sono dal-

laltra parte della strada: vedono tutto, in silenzio e appartati. Un volontario non si espone mai, non mosso dal desiderio di notoriet, ma dalla fede e dalla volont di essere un uomo migliore. Anche Max vede e comprende, lui sa di essere utile agli altri, capisce quando fa del bene. Lo ha sentito anche quella notte. Max stanco e respira male: i suoi polmoni faticano, gli arti tremano, la lingua si gonfia. Ha respirato troppo gas tra le macerie, ma ha salvato Leonardo. Ora sta bene: Giancarlo si prende cura di lui ed tornato un cane normale di un uomo normale. Max nel giardino di casa, con Hali, dispotica e gelosa. Giancarlo al suo ambulatorio da dentista. Normali: Perch dare una mano non da eroi.

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GIOVED 23 Luglio 2009

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LA LETTERA

Non nascondeteci quella scena


Voglio esprimere un dubbio sul ricostruendo muro della ferrovia. A distanza di diversi giorni dal disastro, solo quando stato abbattuto un pezzo di muro per levare la passerella, ho capito con esattezza la dimensione del disastro pur avendo visto i telegiornali, i filmati che solo i telegiornali potevano effettuare negli interni delle vie, e tutto quanto sappiamo, ma vedevamo solo dettagli... Vedere quel quartiere, dai muri anneriti, nella sua dimensione, colta da lontano ha sicuramente colpito molto di pi, molti hanno pensato a

LA CATASTROFE: PI SICUREZZA

Il muro avrebbe potuto contenere


Anni di richieste dei cittadini, oggi la conferma arriva dai vigili del fuoco
CHI LHA VISTE
VIAREGGIO. Il muro lungo il luogo della strage avrebbe potuto contenere il disastro della maledetta notte del 29 giugno scorso. A parlare di quanto i residenti in via Ponchielli chiedevano da anni alle Ferrovie Giuseppe Romano, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Firenze, quella notte alla guida delle operazioni nellinfero di Gpl e fiamme al posto del collega Michele Iuffrida, comandante provinciale di Lucca che era appena approdato a LAquila. Ed lo stesso muro di protezione e contenimento che interi pezzi di citt, da Torre del Lago al Marco Polo continuano a domandare lungo i binari, insieme alle barriere anti rumore. Non c bisogno di aggiungere altro. Le parole di Romano sono il frutto dellesperienza di anni, in Italia come allestero. Ad ascoltarlo, marted pomeriggio, un consiglio comunale in religioso silenzio e tanti residenti nella zona colpita dal disastro. La rottura della cisterna di Gpl ritenuta non credibile, sottolinea il comandante. Ovvero, non viene presa in considerazione dai modelli teorici sui quali viene pianificata la prassi dellintervento in emergenza. La rottura non credibile, a meno che la cisterna in questione non incappi in un apriscatole, come accaduto a Viareggio con il cuore dello scambio che apre un varco e permette al Gpl di spandersi tutto intorno: E sui binari - chiosa Romano - di binari di apriscatole pieno....

PAGLIANTI

Le cisterne di Gpl non passano pi


VIAREGGIO. Passavano due volte alla settimana, il luned e il mercoled, i convogli carichi di Gpl che percorrevano lItalia da Trecate (Novara) a Gricignano (Caserta). Ma dalla notte del 29 giugno con i suoi 28 morti e la sua scia di feriti e distruzione non passano pi. Come conferma Riccardo Antonini, ferroviere, tra i promotori dellAssemblea 29 giugno che torna a riunirsi questa sera alle 19,30 nella sede del Dopolavoro ferroviario.

Nonostante questo - lintervento del comandante in consiglio - se per le cisterne negli stabilimenti c tutta una procedura specifica di sicurezza, per cui devono essere interrate o ricoperte di uno spesso strato di materiale che le protegga dalla fiamma, quelle che invece viaggiano non hanno queste protezioni. Non cos da noi, in Italia, ma cos ovunque. Vale a dire che in giro tra stazioni e abitazioni i bomboloni carichi di morte sono liberi di rotolarsene qua e l come accaduto in

via Ponchielli. Non retorica, ma la fotografia di quella notte e dei giorni di lutto e distruzione che da allora si susseguono. Di fronte ai quali, lincoraggiamento di Romano, bisogna metabolizzare. Un modo per farlo anche guardare oltre il non deve accadere pi che l finisce: Lincidente di Viareggio deve fare riflettere: normale? va bene cos? C una domanda che il mondo della sicurezza si deve porre: cosa dobbiamo fare perch non si abbia unaltra Viareggio? Cosa dob-

biamo fare perch i materiali che viaggiano siano sicuri? Occorre che ci sia un ripensamento complessivo della normativa sulla sicurezza dei trasporti. Lho scritto anche su una nota che ho mandato a Roma. Questa riflessione deve essere fatta a livelli pi ampi di quelli nazionali. Secondo me lItalia deve farsi capofila. Quelli che vogliono esaminare le norme di sicurezza oggi sono innanzitutto italiani e, lo voglio dire, viareggini. Non dobbiamo aspettare ancora una volta che ci sia qualche altro paese pi sveglio di noi che si metta l e faccia qualche norma che magari va bene sul loro territorio dove le ferrovie magari hanno molto spazio intorno. un ragionamento quello proposto da Giuseppe Romano in consiglio comunale che non pu essere rinviato. Per chi non c pi, per chi rimasto e deve ricostruire cose a spirito, per una citt ferita. E per quei vigili del fuoco che - ancora il racconto del comandante hanno lavorato dentro il fuoco di unintera strada in fiamme. Entrando e uscendo dalle abitazioni, per poi farsi bagnare dai colleghi, e poi tornare indietro in mezzo allincendio. Lavorando senza confusione, senza che nessuno si sia fatto male, sapendo fare le poche cose giuste e nessuna sbagliata. Tutta la sala in piedi e applaude, mentre Romano indica il caposquadra di Viareggio, Antonio Cerri, che non trattiene la commozione. Donatella Francesconi

PAGLIANTI

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un set di guerra e comunque il pensiero si attivato. Adesso stanno chiudendo di nuovo il sipario sul triste spettacolo... ma non so se forse trovare un modo di lasciare un varco, una una finestra, la possibilit di avere un luogo di riflessione..... resto incerto sul da farsi e sul se farsi. mi ritorna in mente il cantiere del Wtc di New York, fu lasciato un tragico balcone di riflessione e addirittura una stazione del metro ripartita a 50 metri sotto la strada dentro il terribile foro chi arriva dal New Jersey scende dentro il foro... evidentemente ci si scontrer con tutte le normative di sicurezza del caso e non se ne far di nulla ma forse, mantenere uno spiraglio per alcuni mesi non farebbe male al ricordo. Giovanni Paoli

IL COMANDANTE. Giuseppe Romano, alla guida dei vigili del fuoco della provincia di Firenze
PAGLIANTI

LE CISTERNE. I contenitori di Gpl che lungo la ferrovia a Viareggio

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

MERCOLEDI 12 AGOSTO 2009

III

LA PETIZIONE

Chiedono le dimissioni di Moretti


VIAREGGIO. Al Giardino del pianto c un quaderno su cui lasciare pensieri e frasi riguardanti la strage. Un vero e proprio Diario della memoria, per mantenere vivo quello che accaduto la sera del 29 giugno alla stazione ferroviaria. Al gazebo si pu anche firmare la petizione per richiedere le dimissioni dellamministratore delegato delle ferrovie, Mauro Moretti. Non solo per certe sue dichiarazioni, ma soprattutto per lostinazione a negare che le Ferrovie dello Stato siano fra i responsabili della strage. Un omaggio alle vittime di via Ponchielli stato portato anche da una rappresentanza dellEmpoli calcio. R.L.

LA CATASTROFE

Tutte le aziende lungo la strada del treno killer Dagli Stati Uniti ad Austria, Germania ed Italia

Strage, la ragnatela delle societ


Lofficina tedesca che revision lasse spaccatosi una consociata Gatx
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Spuntano le rogatorie internazionali, nellinchiesta sulla strage di via Ponchielli, per acquisire la versione della Gatx Rail Europe sullincidente ferroviario del 20 giugno scorso. A Procura in ferie non c niente di ufficiale, se non che si attende la traduzione dei contratti che regolano i rapporti tra la Gatx proprietaria dei carri che trasportavano Gpl e le Ferrovie italiane. Il mediatore. La domanda inevitabile: esiste unazienda genovese, la Ssi di Aldo Bordi, che ha mediato il contratto con il quale la societ che doveva ricevere il carico di Gpl (Aversana Petroli di Gricignano) si affidava alla Gatx Austria e alle Ferrovie per il trasporto. Bordi, che abbiamo provato a cercare ma si sempre fatto negare, anche titolare di un contratto di consulenza con le Ferrovie. Insomma, solo per cercare uno straccio di contratto in italiano ci sono gi quattro societ cui fare riferimento: la filiale austriaca della Gatx (che americana), la Ssi, la Aversana Petroli, Fs logistica, societ che per le Ferrovie ha accettato il trasporto e le relative condizioni. Se vero che la Procura di Lucca ha dovuto acquisire i contratti in tedesco, la conclusione una sola: non ne esiste una versione italiana presso nessuna delle aziende citate. Ma, allora, perch nellattesa delle traduzioni non ascoltare come persona informata dei fatti il mediatore? Tanto per iniziare a dipanare lintreccio delle societ che compaiono, a vario titolo, lungo il percorso del treno 50325 di Trenitalia Spa Divisione Cargo (come da audizione del ministro Matteoli in Senato il 1 luglio) che ha causato la strage di Viareggio. Intreccio simile ad una vera e propria ragnatela che rischia di stritolare gli investigatori. Sarpom. La Societ per azioni raffineria padana olii minerali si trova a San Martino in Trecate (Novara), situata ai confini del Parco naturale del Ticino. Produce circa il 7% dei prodotti petroliferi consumati in Italia (dal sito www.esso.com), lavorando circa 7 milioni di tonnellate di greggio lanno, ed occupa circa 400 addetti. La Esso ne detiene la maggioranza del pacchetto azionario (74,1%), il restante 25,9% appartiene ad Erg. Nel 2008 i carri cister-

In casa nostra. Fs logistica d il via libera al convoglio e gestisce lordine dalla produzione alla distribuzione
na che hanno percorso i binari di tutta Europa sono stati 2440. Nella raffineria di Trecate stato caricato il treno deragliato a Viareggio nella notte del 29 giugno. A dare il via libera al convoglio, secondo quanto riportato dal portavoce della Sarpom (ingegner Lentini) al quotidiano la Stampa il primo luglio scorso, sono stati come sempre gli uomini di Fs logistica cui spetta il compito di suggellare il treno dopo un controllo a vista. Effettuato nello scalo di Novara Boschetto. Ferrovie dello Stato. In questa storia compaiono tre societ del gruppo Ferrovie dello Stato. Fs Logistica quella incaricata della spedizione. Nel sito www.ferroviedellostato.it si legge che lattivit si concretizza in servizi di deposito, handling, gestione degli ordini dagli stabilimenti di produzione fino al mercato di consumo della grande distribuzione organizzata. Nel caso del treno della strage, da Trecate a Gricignano. Le altre societ sono: Rete ferroviaria Spa, gestore dellinfrastruttura, responsabile esercizio ferroviario e dellammissione dei convogli al-

Allestero. Gatx Rail Europe ha sede a Vienna e manda in giro 20mila carri lanno solo nel Vecchio continente
LE CISTERNE. I contenitori del Gpl targati Gatx sui binari appena dopo la strage le ferrovie ha consegnato al ministro Altero Matteoli il 3 luglio scorso. Nel sito si legge che Junghental assicura ai suoi clienti standard di alta qualit e sicurezza del parco vagoni. Cima riparazioni. lofficina di Bozzolo (Mantova) che ha sostituito sul carro poi deragliato la sala montata arrivata dalla Germania. Esiste dal 1986, ha un capitale sociale di 3 milioni e mezzo, lavora per Trenitalia. Aversana petroli. La societ di Casal di Principe (Caserta) aspettava il treno carico di Gpl. Fa parte di un gruppo con 150 dipendenti e 100 milioni di fatturato annuo. Alla guida c Giovanni Cosentino, fratello del sottosegretario alleconomia Nicola Cosentino (Pdl). In unintervista al Corriere della Sera del 2 luglio scorso Giovanni Cosentino spiega che il contratto con Fs logistica ci solleva da ogni responsabilit. Dunque c almeno una persona che sa cosa contengono gli impenetrabili testi in tedesco...

MORETTI (FS)

Rfi poteva fermare il treno


VIAREGGIO. Rete ferroviaria italiana (Rfi) pu fermare la parte cargo se si accorge dellesistenza di un problema che la interessa. Tradotto: esiste almeno una societ del gruppo Ferrovie di Stato che avrebbe potuto fermare il treno killer deragliato il 29 giugno scorso sui binari cittadini con il suo carico di Gpl. A spiegarlo Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie di Stato Spa, lo stesso che ha sempre negato che lazienda di cui a capo avesse responsabilit nellincidente. In Italia, spiega ancora Moretti davanti alla commissione del Senato sulla sicurezza sul lavoro, esiste oggi una regolamentazione molto sintetica in base alla quale chi risponde limpresa ferroviaria. Ci per vale finch limpresa usa mezzi propri. Quando vengono invece utilizzati mezzi che non sono di sua propriet deve essere seguita la normativa del Paese di immatricolazione. Per i pezzi immatricolati in Germania la normativa tedesca, per quelli immatricolati in Polonia la normativa polacca. D.F.

la rete; e Trenitalia Spa, che sul treno deragliato aveva personale e locomotore. Gatx. Gatx Corporation, con sede negli Stati Uniti a Chicago, si definisce (fonte il sito www.gatx.com) leader nel noleggio di vagoni ferroviari. La societ serve Nord America ed Europa con 165mila carri che, per il 61% sono vagoni cisterna. Solo in Europa ne circolano 20mila, per il 18% carichi di prodotti chimici e Gpl. Nel 2008 le entrate per leasing della Gatx Rail Europe (di cui fa parte la Gatx Rail Austria GmBH)

hanno sfiorato i 54 milioni di dollari. Junghental Waggon GmBH. lofficina meccanica, con sede ad Hannover, che ha revisionato la sala (insieme di ruote ed asse) poi istallata sul carro che deragliato. Dal sito www.gatx.eu si apprende che lazienda una consociata (il termine inglese subsidiary) della Gatx Rail Germany GmBH. Non unofficina qualsiasi, dunque, anche se di questo delicato ruolo non c traccia nella relazione che lAgenzia nazionale per la sicurezza del-

IN BREVE
IL CONCERTO-EVENTO  IL 19 ALLO STADIO ANCHE PINO DANIELE. Anche Pino Daniele, con Antonello Venditti, Andrea Bocelli, tanti altri cantanti famosi e (forse) Sting, sar al concerto di beneficenza il 19 allo stadio, con tanti duetti con Zucchero. RACCOLTA FONDI  IL TIRRENO NON CENTRA CON QUEI VOLANTINI. Nei giorni scorsi sono comparsi in pi punti della citt alcuni volantini, affissi per una raccolta fondi a favore delle vittime della strage; nei volantini citato impropriamente il nome del nostro giornale, che, precisiamo, non coinvolto in alcun modo nelliniziativa.

Oggi a Torre del Lago laddio a Emanuela


Su Internet si moltiplicano i ricordi: Tu e Sara, due stelle che brillano nel cielo
VIAREGGIO. Si terranno questo pomeriggio alle 17 nella chiesa di San Giuseppe a Torre del Lago i funerali di Emanuela Menichetti, la ragazza di 21 anni morta luned pomeriggio dopo una lunga agonia e diventata la vittima numero 29 della strage infinita di Viareggio. Su internet, intanto, si moltiplicano i ricordi degli amici e di quanti avevano solo incrociato Emanuela. Eccone alcuni. Ciao Ema, non ti avevo conosciuto fino a quella maledettissima sera in cui ho condiviso con te la tua corsa verso lospedale. Non credevo andasse a finire cos, non credevo che una ragazza sveglia e attiva che quella sera mi chiedeva in continuazione uno specchio non ce la potesse fare. Ti voglio bene anche se non ti ho mai conosciuta, non ti dimenticher mai, nessuno dimenticher mai quella sera. Brilla da lass e un giorno ci rivedremo. Baci. Maurizio Ciao Ema, grazie di avermi aiutato a cercare e finalmente trovare casa, so che ci tenevi ma non hai fatto in tempo a saperlo era diventato un passatempo, un modo per stare un po insieme, tra te e quella matta della Sarina. Quante risate, grazie mille. Ora lass fatevi riconoscere. Brillate e brillate stelline, anche se il destino vi ha dato una fine tremenda, brillate io vi ricorder sempre con il sorriso stampato in faccia fra una litigata e unaltra. Ciao bimbe. Ele Hai lottato come una leonessa, per pi di un mese hai tenuto duro superando i momenti duri e regalandoci qualcosa di pi della speranza di poterti riabbracciare e di godere nuovamente della tua gioia di vivere. Non ci sei pi, ma fintanto che vivrai nei nostri ricordi e nei nostri cuori non te ne andrai mai, ti vogliamo bene Ema. Ieri, oggi e per sempre. Alberto Ciao Ema, sarai sempre con noi, in ogni momento, in ogni istante. Sarai lass a proteggerci e non ci lascerai mai soli. Ciao piccola. Ti vogliamo bene. Diletta Ciao raggio di sole a distanza di un mese hai raggiunto la Sary, non vi dimenticheremo mai. Sarete per sempre nel mio cuore. Alessandro

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

SABATO 10 APRILE 2010

III

29 giugno. Il direttore Chiovelli: non abbiamo ancora avuto accesso ai pezzi sequestrati

Diteci cos successo e perch


Lincontro con lAgenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria
dallinviata Donatella Francesconi
FIRENZE. Che cosa successo il 29 giugno a Viareggio, tra i binari, nel fuoco e nel gas, a un passo dalle case che bruciavano, dai corpi straziati? la domanda posta ieri allAgenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Cosa successo il 29 giugno 2009 a Viareggio? Lo chiedo a voi che dovete vigilare su quello che fanno le ferrovie. Daniela Rombi la madre di Emanuela Menichetti e mentre le parole escono come un fiume in piena appoggiata al petto c la foto della figlia, bella come il sole, che ride come non far mai pi. Indietro non si torna ed i nostri 32 morti a casa non torneranno. Ma ditemi cos successo e ditemi cosa fate perch non succedano pi cose come quella capitata a noi. Ditemelo, perch io non lo capisco. Ad ascoltarla c lingegner Alberto Chiovelli che del supremo organo di controllo sul trasporto ferroviario in Italia il direttore. Prova, Chiovelli, a raccontare il lavoro svolto dallincidente in poi. Ma la domanda ritorna, con la voce di Andrea Maccioni che quella di Stefania, Luca, Lorenzo, ma anche di Marco e Leonardo che sono vivi ma senza moglie, mamma, figli, fratellini. E ancora con quella di Riccardo Antonini, che in ferrovia la-

CISTERNA DELLA DISCORDIA

Per Fs una era diversa dalle altre. Chiovelli: non risulta


VIAREGGIO. Tredici carri su quattordici immatricolati in Germania e uno in Polonia. Questultimo non aveva unulteriore lamiera di tetto sul bombolone del gas, che gli altri carri invece avevano. Lo spiegava Mauro Moretti, amministratore delegato di Fs, l8 luglio scorso (il giorno dopo i funerali solenni) davanti alla commissione speciale del Senato sugli omicidi bianchi. Parlando della cisterna rovesciatasi a Viareggio il 29 giugno, Moretti cos continua: Dalle informazioni in mio possesso il carro coinvolto nellincidente non aveva la doppia corazza. Prevista invece in altri Paesi per altri tipi di trasporto e per esigenze legate allinquinamento e alla tutela dellecosistema. Nellincontro di ieri tra Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, parenti delle vittime e comitati, il direttore dellAnsf Alberto Chiovelli alle domande sul ruolo della cisterna che si bucata lasciando uscire il Gpl ha scelto di non rispondere. Alla richiesta di un commento sulle frasi pronunciate da Moretti ha solo detto: Non mi risulta. Al centro di tanto silenzio c una cosa che Chiovelli non dice, ma che gira nelle ultime settimane nei corridoi della Procura di Lucca: lattenzione degli inquirenti si starebbe concentrando sul ruolo di ci che ha forato il bombolone. Un picchetto di quelli che si trovano sui binari e servono per registrare eventuali spostamenti degli stessi sottoposti a continue sollecitazioni. Un passaggio, questo, che tirerebbe in ballo nellinchiesta, a pieno titolo, Ferrovie dello Stato e le sue aziende. IL DISASTRO. Le cisterne deragliate a ridosso delle case Chiovelli invoca pi volte il massimo riserbo dovuto al lavoro della magistratura in merito a quello che pi di una volta definisce inconveniente. Intorno a lui ci sono le foto dei morti, i loro parenti. Il direttore si interrompe: Mi scuso... un termine tecnico, fuori luogo... Lo so. Per gli abitanti di via Ponchielli, Rolando Pellegrini mostra le raccomandate inviate a Ferrovie dello Stato, fin dal 2001, per chiedere un muro a protezione delle case invece della palizzata. Quel muro che ha protetto il tubo di gomma con cui innaffiavo, l dove cera.... Mentre dove non era stato previsto il Gpl ha avuto via libera per seminare morte e distruzione. Pellegrini lascia tutte le carte al direttore dellAgenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria: Vede, qui ci sono anche le firme di tre che sono morti quella notte....
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PROTAGONISTA. Lingegner Alberto Chiovelli, direttore dell Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria

vora, come Maria che sindacalista Orsa e non molla un secondo. Ci mancano elementi tecnici fondamentali per dire lultima parola su come andata a Viareggio il 29 giugno scorso. Chiovelli lo ripeter pi volte nel corso di un incontro nel quale pi volte s ritrovato alle corde, almeno emotivamente. La strage sicuramente poteva essere evitata, dice Chiovelli. Abbiamo bisogno di anda-

re ad analizzare tutte le parti degli assali che non sono state accessibili fino ad oggi. Il materiale sequestrato dalla Procura di Lucca, diretta da Aldo Cicala, ancora inaccessibile. Il passaggio fondamentale - continua il direttore dellAnsf - sar poter accedere ai pezzi sotto sequestro per effettuare le necessarie analisi di laboratorio. Unidea dei tempi in cui ci potr avvenire non c, ammette Chiovelli. Ma lipotesi pi

probabile che lAgenzia sia presente, con i propri tecnici probabilmente esterni allAnsf, proprio alle prove irripetibili che la Procura dovr disporre. In quel momento una delle prove fondamentali da eseguire sar quella che consentir di risalire nel tempo al momento in cui si creato il problema sullassale che avrebbe portato prima allo svio, poi alla rottura dello stesso, ed infine al disastro di via Ponchielli.

FACCIA A FACCIA

I provvedimenti e la voglia di verit


VIAREGGIO. Se mancano gli elementi tecnici per stabilire con certezza che cosa accaduto a Viareggio il 29 giugno scorso, questo non significa che non possediamo sufficienti elementi per introdurre i correttivi necessari perch una cosa del genere non si ripeta. un incontro lungo e aspro, nonostante i toni pacati, quello tra i parenti delle vittime della strage di via Ponchielli, i rappresentanti dei due comitati cittadini, quelli dellAssemblea 29 giugno ed il direttore dellAgenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, Alberto Chiovelli. Che ci tiene a mettere subi-

Dopo i morti i rimedi e le regole


Andrea Maccioni: troppo semplice attivarsi a tragedia successa
gedia erano immatricolati allestero, lo altrettanto che lutilizzo continuativo degli stessi sul territorio nazionale comporta la necessit che limpresa ferroviaria, nellambito della propria organizzazione, abbia il controllo della catena di sicurezza di questa tipologia di trasporti. Questo il quadro normativo di riferimento - continua Chiovelli per smontare uno degli equivoci iniziali che in qualche modo si sono diffusi. Quello che deragliato a Viareggio non era un carro arrivato dalla Germania il giorno prima... ma girava per il Belpaese almeno dal 2004-2005. Allindomani del disastro (ma Chiovelli parla sempre di to dallAgenzia diretta da Chiovelli che commenta: Quello che ho fatto dopo lo rifarei. Nonostante i ricorsi al Tar subiti, il tentativo di mettere un freno arrivato addirittura in sede europea, nonostante le proteste (anche una lettera al ministro dei trasporti Matteoli) da parte delle principali associazioni di imprese ferroviarie a livello europeo. Ascolta in silenzio, Andrea Maccioni. Al collo la foto di sua sorella Stefania e dei piccoli Luca e Lorenzo: Attivarsi dopo - sbotta - troppo semplice! Direi che un buco c stato anche nel vostro lavoro. D.F.

to in evidenza un elemento gi sottolineato allindomani del disastro: Non stiamo parlando di traffico internazionale, nel caso del treno che la Gatx trasportava Gpl da Nord a Sud. Perch se vero che i carri coinvolti nella tra-

Daniela Rombi saluta Alberto Chiovelli

incidente) lAgenzia nazionale venuta a sapere cose che non sapevamo. In relazione alle problematiche connesse con quella categoria di assi. Da qui i provvedimenti restrittivi per la circolazione di alcuni carri presi fin da subi-

Il presidio davanti alla stazione di Firenze

Il riconoscimento dellUnci al reporter di Repubblica

VIAREGGIO. Al Grand Hotel Royal, dal 16 al 18 aprile, tornano le inchieste pi coraggiose degli ultimi dodici mesi, premiate come ogni anno dallUnione nazionale cronisti italiani. E il premio cronista Piero Passetti 2010, che questanno spegne trentacinque candeline, sei delle quali profumano di salmastro. Questo, infatti, il sesto anno che vede il prestigioso premio a Viareggio. Complice una cronista davvero salmastrosa, come la definisce in conferenza stampa il presidente della Fondazione Carnevale Giovanni Maglione:

Quei vagoni merci fantasma...


Premiato Bonini per linchiesta post-disastro
Ilaria Bonuccelli, viareggina, vicepresidente nazionale dellUnci e vicecaposervizio della redazione di Lucca del Tirreno. Dopo unedizione, la scorsa, che ha visto tra gli altri ospiti Beppino Englaro, questanno il Premio Passetti torna a cercare la polvere sotto i tappeti del nostro Paese. Le inchieste premiate parlano dei camionisti e delle loro morti dimenticate; di armi misteriose usate nella striscia di Gaza; di un villaggio senza donne, nellEst Europa, perch sono tutte a fare le badanti. Saranno premiati i cronisti che, con il loro lavoro, hanno salvato delle vite. Come Francesco Viviano di Repubblica, che a bordo di un gommone raggiunge la Pinar, ferma tra Italia e Malta da giorni; grazie alla sua testimonianza in diretta, diffusa su tutti i media internazionali, che il governo italiano manda i medici a bordo e concede lattracco. Quattordici premi in tutto, di cui uno internazionale al Financial Times; un altro, quello del Comune di Viareggio, al giornalista iraniano Ebrahim Nabavi e, infine, quello della Provincia di Lucca alla giovane Eva Nuti, la giornalista versiliese recentemente approdata a Sky tg24. Attenta e appassionata, il premio va al suo merito e al suo talento, spiega il presidente della Provincia Stefano Baccelli. Ma il riconoscimento pi importante per Viareggio quello che va a Carlo Bonini di Repubblica. E lui il cronista dellanno per la carta stampata, grazie allinchiesta che ha avviato a pochi giorni dalla strage del 29 giugno. A lui dobbiamo la raccapricciante scoperta del mercato dei carri merce fanta-

sma. Quattromila carrette esauste che circolano sulla rete nazionale con numeri di telaio taroccati. Al 29 giugno dedicato anche il convegno Viareggio: la strage dimenticata. Il silenzio sugli innocenti, sabato 17 alle ore 16. Da non perdere lincontro con Vladimiro Zagrebelsky sulla libert di stampa, venerd 16 alle 19. La consegna dei premi avverr sabato 17 alle 11. Gli appuntamenti sono tutti a ingresso libero, nei saloni del Grand Hotel Royal, sul Lungomare. Ilaria Lonigro
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Il Passetti verr consegnato anche a Viviano, Nabavi e Nuti

MASSIMOSESTINI

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IL TIRRENO

TOSCANA

SABATO 24 APRILE 2010

15

Il disastro di Viareggio. Lautodifesa in un dossier presentato alla Procura di Lucca

La rottura dellasse caus la strage


Le Fs si assolvono: lo squarcio causato dallo scambio divelto, non dai picchetti
VIAREGGIO. Il telefono non funziona per chiamare il 113. Sono le 23,55 minuti e 11 secondi del 29 giugno 2009. Da 4 minuti sui binari a ridosso di via Ponchielli scoppiato linferno. Cos la registrazione, drammatica, della conversazione via radio tra il dirigente al movimento della stazione di Viareggio ed il dirigente centrale operativo, a Pisa. Come ricostruita da Rfi, societ del gruppo Ferrovie dello Stato. La relazione del gestore unico della rete ferroviaria, 42 pagine, depositata in Procura. E ricostruisce, minuto per minuto, aspetto tecnico dopo aspetto tecnico, il disastro ferroviario di quella maledetta notte. Per arrivare ad una conclusione: Non si ravvisano responsabilit a carico dellinfrastruttura e/o degli agenti Rfi coinvolti nellevento. Le responsabilit dello svio sono da attribuire al cedimento dellasse al primo carrello della prima cisterna. Prima lasse che si rompe, poi la cisterna che si squarcia: La causa dello squarcio si legge nella conclusione dellinchiesta Rfi - da attribuirsi allimpatto ed al successivo trascinamento della stessa con la piegata a zampa di lepre del cuore del deviatoio 13 B. Firmato Vito Piglionica, Mauro Lucchesi, Fabrizio Talozzi e Salvatore Ullo, membri della commissione dinchiesta presieduta dallingegner GianPiero Pavirani (responsabile ingegneria della manutenzione di Rfi). La cisterna, dunque - la tesi delle Ferrovie - non stata forata da uno dei picchetti di riferimento delle curve (servono per misurare eventuali e possibili spostamenti dei binari sottoposti a sollecitazioni continue), elemento sul quale si concentrata la seconda fase dinchiesta della Procura di Lucca. Il cui capo, Aldo Cicala, marted scorso ha parlato di indagini sulla sicurezza della rete ferroviaria, sulla sicurezza dei passeggeri, dei soggetti terzi, la sicurezza di tutti insomma. La ferita dalla quale uscito il Gpl che ha disseminato morte e distruzione dovuta semplificando il linguaggio tecnico - allimpatto della cisterna, in fase di trascinamento, su un pezzo dello scambio. Dentro questo scenario, per - sono le indiscrezioni raccolte tra gli inquirenti - lunica certezza (lo dice il gancio che torto) il trascinamento. Iniziato, quasi sicuramente ancora prima che il convoglio si spezzasse. Ma il vero riscontro su cosa abbia provocato lo squarcio lo pu dare solo la misurazione - che la Polfer dovrebbe aver compiuto - sul punto di inizio della

La notte maledetta ricostruita minuto per minuto: non andava neppure il telefono per chiamare il 113
ferita. La larghezza del taglio, nel punto in cui tutto cominciato, dir se limpatto stato con il picchetto, con lo scambio distrutto nello svio, o con qualsiasi altro elemento presente sui binari in quei tragici minuti.

Quando un ferroviere con tutta la stazione di Viareggio sulle spalle chiama disperato Pisa per raccontare che sta bruciando tutto, che bisogna avvertire i vigili del fuoco, ma che lui non in condizione di chiamare neppure il 113 perch il telefono non funziona. Con tre minuti di discrepanza tra le conversazioni telefoniche e le riprese delle videocamere. Come conferma la prova incidentale disposta da Rfi che, per, nel chiudere linchiesta non spiega perch. Donatella Francesconi

Il pezzo di controrotaia piegato a zampa di lepre che secondo le Ferrovie avrebbe provocato lo squarcio nella cisterna

Una nube di gas avanzava a due metri da terra


I due macchinisti: un rumore di ferraglia, la frenata demergenza, la fuga prima dellinferno
FIRENZE. Una coltre di gas che avanzava a due metri di altezza da terra e la consapevolezza di avere pochi istanti per fuggire prima dellesplosione imminente. Questa la drammatica testimonianza dei conducenti del treno merci deragliato che ha causato lo squarcio di un cisterna e lesplosione di gpl alla stazione di Viareggio il 29 giugno 2009 che stata riportata nella relazione tecnica della commissione dinchiesta di Rfi (Gruppo Fs). Appena il treno si fermato, abbiamo notato una folta coltre di gas che avanzava oltre la testa del treno, ad unaltezza di circa due metri da terra hanno raccontato i macchinisti - Essendo a conoscenza dellalta infiammabilit io ed il collega ci siamo allontanati dalla locomotiva. I due riuscirono a prendere la documentazione del materiale trasportato con le schede delle sostanze pericolose. Il convoglio, con 14 carri, trasportava 630 tonnellate di gas gpl. Lincidente, come ricostruisce la commissione dinchiesta di Rfi, avvenne mentre il convoglio transitava in stazione a 92 chilometri orari. Dicono i macchinisti che nel corretto tracciato della stazione di Viareggio, alla velocit di circa 90 chilometri allora abbiamo udito un forte ed inusuale rumore di ferraglia provenire dai carri, e contemporaneamente, abbiamo avvertito come una sorta di resistenza al moto. Sono le ore 23.48.05. Il treno proseguiva la marcia urtando ripetutamente, con il carrello del carro sviato, il cordolo del marciapiede. Il macchinista riferisce di aver azionato la frenatura di emergenza al fine di fermare il treno. Diciassette secondi dopo, la velocit ridotta a 70 km/h e il macchinista che stava conducendo riferisce: Mentre aspettavo che il treno arrestasse la corsa ho provveduto a disattivare elettricamente la locomotiva, disalimentandola dalla linea aerea e dalle batterie. Trentuno secondi dopo si ferma la corsa del convoglio deragliato con cinque cisterne rovesciate su un fianco. Alle 23.51 lesplosione.

IOL TIRRENO toscana

aperti domenica 25 aprile


dalle 9 alle 20
TOSCANA:
Camaiore (LU) dalle 8 alle 20
- loc. Lido, via Aurelia (ang. viale Kennedy)

LOMBARDIA:
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Carrara (MS) dalle 8 alle 20


- localit Turigliano, via Aurelia (ang. viale XX Settembre)

- via Solari (ang. via Bergognone) - viale Suzzani - viale Umbria (ang. via Tertulliano) - viale Vigliani - via Washington - viale Zara

Saronno (VA)
- via Novara (alla Rotonda Lazzaroni)

Stezzano (BG) dalle 9 alle 21


- via Guzzanica

PIEMONTE:
Castelletto Ticino (NO)
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Massa (MS) dalle 8 alle 20


- viale Roma

Bergamo
- via Corridoni - via San Bernardino

Montecatini Terme (PT) dalle 8 alle 20


- viale Provinciale Lucchese

Broni (PV) dalle 8 alle 13


- strada Padana Inferiore

Tortona (AL)
- corso della Repubblica

Pescia (PT)
- viale Marconi (ang. viale Garibaldi)

Corte Franca (BS) Lissone (MB)


- nuova Valassina (via G. Giardino)

Valenza (AL) Verbania


- Pallanza, viale Azari

Viareggio (LU) dalle 8 alle 20


- via Aurelia nord

- localit Timoline, via Roma - viale della Repubblica (ang. via Brescia)

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

MARTED 27 APRILE 2010

III

PAGLIANTI

DIECI MESI DOPO. Le immagini della protesta davanti alle telecamere di Striscia la notizia

La strage. Linviato di Striscia denuncia: il dolore dei parenti? Urla nel silenzio
VIAREGGIO. Lodore lo stesso di dieci mesi fa. Prende alla gola, appena imboccata via Ponchielli. Mura, polvere, terra smossa: tutto sa ancora di acre. Fa ancora male percorrere quella strada lungo la ferrovia. I passi sono pesanti, lenti. I parenti di chi ha perso la vita quella maledetta notte sfilano in silenzio, sotto locchio attento delle telecamere di Striscia la notizia. Gimmy Ghione, ormai, conosce tutti per nome. la terza volta che incontra i familiari di chi non c pi e, insieme a loro, le persone che hanno perso case, attivit produttive, pezzi di vita personale. Se questa battaglia per la giustizia durasse cinquantanni, e tutti speriamo che cos non sia - assicura - per cinquantanni Striscia star dalla parte di queste gente. Gente che chiede la verit. E lo ribadisce a microfono acceso: Fuori i nomi. Ma quelli giusti. I responsabili con la R maiuscola. Il pensiero alle Ferrovie dello Stato, che oggi sembrano gi fuori dallinchiesta: Ma questi binari di chi saranno mai?, lo stesso Ghione a commentare cos raccogliendo lo spirito che respira tutto intorno. Poco dopo anche

Lodore di morte ancora l


Dopo 10 mesi la rabbia non si spenta: Fuori i nomi
sua madre, Anna Maccarone, ancora ricoverata in ospedale, lontana da casa, a Torino. Ha dolori pazzeschi, racconta il figlio. terribile. Vederla cos terribile. Andrea Maccioni, fratello di Stefania e zio di Luca e Lorenzo, instancabile. Rappresenta lassociazione Il mondo che vorrei, nella quale si sono riuniti i familiari delle vittime: Ora cambiamo lo striscione - spiega -. Non pi 32 morti-zero indagati, ma Trentadue morti-zero indagati veri. Da quando la Procura di Lucca ha dato la notizia che gli indagati per ora sono sette, in via Ponchielli non c pi pace: Vogliamo i nomi lurlo che si leva -. Vogliamo sapere il ruolo delle ferrovie. Non ci accontentiamo e non ci accontenteremo dellultimo meccanico di unofficina tedesca. Chi indaga su cosa accaduto quella notte lo deve sapere. Donatella Francesconi
RIPRODUZIONE RISERVATA
PAGLIANTI

LE RISORSE
Le risorse a disposizione del commissario governativo ammontano oggi a 20 milioni e 460mila euro. Cos suddivise. 15 milioni: dalla Protezione civile nazionale con ordinanza del presidente consiglio dei ministri 3800/2009. 2 milioni: dalla Regione Toscana 1,5 milioni: da ordinanza della presidenza del consiglio dei ministri 3834/2009. 500mila euro: dal consiglio regionale toscano. 1 milione e 450mila euro: dai gruppi parlamentari del Pd attraverso decreto del ministero delleconomia. Sono divisi in 3 annualit, dal 2009 a 2011. Il commissario in attesa dellerogazione. 10mila euro: dal collegio dei geometri.

PAGLIANTI

Le ruspe in via Ponchielli per eliminare alcune strutture il sindaco Lunardini non si trattiene pi e quasi grida: Qui ci sono trentadue bare che chiedono giustizia. Fuori i nomi dei responsabili. Quelli veri. Trentadue facce, in foto, unite a quelle dei vivi che da dieci mesi parlano per loro. Per Iman, riccioli neri e aria un po imbronciata, stretta alla sua mamma Aziza che appoggia la guancia sulla testa della piccola. Per le facce belle di Sara ed Emanuela, per Elena e Federico nel giorno delle nozze, per Antonio il fornaio, aria di uno che rimasto un ragazzo nel cuore. Per i bambini di Stefania: non ce lhanno fatta i piccoli e neppure la loro mamma. Per la rabbia di Leonardo che sopravvissuto, per il dolore di suo padre Marco che per mesi ha lottato tra la vita e la morte. Per quelle che Ghione chiama le urla nel silenzio.... Passa sempre la retorica, anche tra noi.... una delle zie delle sorelle Mazzoni, Ilaria e Michela, ad esordire cos. Sullo sfondo di un parco giochi che chiss quando torner ad accogliere corse e strilli di bambini. una frase che pesa. Perch dopo le lacrime si sente che ora il momento della rabbia. Che cresce. Anche in chi, come Antonio Lunardi, fino ad oggi ha tenuto toni pi che civili. A dieci mesi dalla strage

Lindagine interna. In una nota la societ del gruppo Fs riporta il percorso della commissione interna e chiarisce la propria posizione

Rfi: Non ci siamo autoassolti, abbiamo seguito le procedure


Inchiesta partita subito dopo la strage e conclusa a settembre
VIAREGGIO. Dopo la diffusione dei contenuti dellinchiesta interna condotta da Rfi in merito al disastro ferroviario del 29 giugno scorso, la societ del gruppo Ferrovie dello Stato ha diffuso una nota con le proprie motivazioni. Respingendo al mittente la definizione di risultato assolutorio dellinchiesta stessa. E precisando che Fs del tutto estranea alla diffusione agli organi di stampa del rapporto circolato nello scorso fine settimana. Lo svolgimento di una specifica indagine sugli incidenti ferroviari occorsi sulla rete nazionale un preciso dovere del gestore dellinfrastruttura (Rfi SpA), un atto dovuto, risalente allistituzione dellAzienda autonoma Fs e oggi prescritto dal decreto numero 1 aprile 2009 dellAgenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. Tutte le inchieste di esercizio sono svolte da personale Rfi qualificato e specializzato e risultano finalizzate sia alla ricostruzione puntuale e precisa degli eventi in base ai quali eventualmente assumere provvedimenti correttivi o mitigativi. Tale processo espressamente contemplato allinterno del Sistema di gestione della sicurezza di Rfi, certificato dal Tv Italia. La commissione di indagine per lincidente di Viareggio stata istituita poche ore dopo lincidente ed ha concluso il proprio rapporto il 9 settembre 2009. Il 25 settembre 2009 detto rapporto stato trasmesso allAgenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie ed alla direzione generale per le investigazioni ferroviarie del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nei cui riguardi Rfi tenuta a rendere disponibili gli esiti delle proprie indagiin discussione la metodica dindagine e le conclusioni tecnico-gestionali raggiunte dalla Commissione. Pertanto alla luce di quanto sopra esposto nessun intento di autoassoluzione da parte della societ Rfi. Per ogni altra conclusione le Fs, che rimangono del tutto estranee alla diffusione agli organi di stampa del suddetto rapporto, attendono gli sviluppi delle indagini svolte dagli organi istituzionali competenti.

PAGLIANTI

Nessun legame con quanto diffuso agli organi di stampa

La cisterna rovesciata ni. Da tale data non emerso alcun nuovo elemento che possa ragionevolmente porre

PAGLIANTI

PAGLIANTI

LF3POM...............26.06.2010.............23:40:57...............FOTOC24
IL TIRRENO

PRIMO PIANO

DOMENICA 27 GIUGNO 2010

VIAREGGIO 29 GIUGNO 2009: ORE 23.50

Marco, la forza di rinascere


Sopravvissuto alle terribili ustioni, torna lentamente alla vita
VIAREGGIO. Da quando, pochi giorni prima di Natale, rientrato a Viareggio dopo quasi sei mesi di ospedale a Padova, ha scelto di chiudersi nel silenzio. Almeno in pubblico. Una sola intervista concessa ad aprile al Corriere della Sera, mai il suo volto segnato dalle fiamme su telegiornali e programmi tv, sempre dietro le quinte nelle occasioni ufficiali legate alla strage. Aspetta di rimettersi completamente: poi vedrete che scender in prima linea anche lui, a combattere insieme agli altri che sono scampati al disastro. solo una questione di tempo, spiegano gli amici che pi gli sono stati vicino. Marco Piagentini, quarantuno anni, sa di essere uno degli uomini simbolo della strage di Viareggio. Quella notte maledetta del 29 giugno ha perso la moglie Stefania Maccioni e i figli Lorenzo e Luca, rispettivamente due e quattro anni (nella foto in basso: Marco Piagentini e la moglie con due dei tre figli in un momento felice). Anche se gli rimasto Leonardo, nove anni, al quale si aggrappato con tutte le sue forze per andare avanti, per non lasciarsi vincere. Anche se pu sembrare strano - ricorda a mesi e mesi di distanza - io ho saputo che mi era rimasto soltanto Leonardo mentre ero ancora in coma farmacologico. Quando mi sono svegliato vedevo gli occhi dei miei genitori che cercavano di farsi e farmi forza. Non potevano andare avanti a lungo senza dirmi cosera successo e cos un giorno stato mio cognato ad affrontare la questione. Stefania, Luca e Lorenzo erano morti. Per per me non stata una sorpresa. Lo sapevo gi, non cera bisogno delle loro parole. Avevo la sensazione fortissima di sentire la voce di Leonardo, ma soltanto la sua, gli altri no. Avevo gli incubi, Leonardo era una presenza positiva, lunica. Marco stato in bilico fra la vita e la morte per sei mesi. Centottanta giorni trascorsi da solo nella camera sterile del reparto grandi ustionati dellospedale di Padova, a combattere contro gli effetti devastanti delle fiamme. Fuori dalla sua stanza si sono alternati con amorevole costanza il padre e la madre, i familiari di Stefania, gli amici pi cari. Poi, allinizio di dicembre, dopo che si erano potuti sentire soltanto per telefono, andato a trovarlo anche Leonardo. Poche parole, qualche carezza e tanti sguardi. Con una certezza: da quel tunnel, prima o poi, sarebbe finalmente uscito. E nel volto del suo soldatino coraggioso ha finalmente intravisto la prima, flebile luce. Anche se le piaghe di quella notte se le porter dietro per sempre. Quel giorno in ospedale avevo milioni di cose da dirgli, ma per lemozione non sono riuscito a dire niente. Lho soltanto toccato. Il ritorno ad una apparente normalit stato difficile, lento, tormentato. A rituffarsi nella realt di tutti i giorni lo ha aiutato una mascherina protettiva che lo ha difeso dal sole e dai tanti rischi per la sua delicatissima pelle. Per, passo dopo passo, riuscito a tornare alla sua quotidianit. Certo, pu uscire di casa soltanto nelle ore meno soleggiate. E deve usare diecimila accortezze. Per pu finalmente andare a vedere Leonardo che gioca a pallone nella squadra della Croce Verde. E, da qualche tempo, tornato anche in sella alla sua bicicletta, altra passione che sembrava dimenticata per sempre. Marco voluto tornare anche di fronte alla sua casa di via Porta a Pietrasanta. un luogo che mi fa paura. Rivedere casa mia stata una sensazione pazzesca, ma dovevo farlo. Non voglio vivere con i fantasmi addosso, voglio affrontarli. Dopo mesi, Marco ha ritrovato anche il sorriso, tornato a riassaporare anche qualche frammento di gioia autentica. Come a Madrid, il 22 maggio scorso, quando insieme a Leonardo andato ad assistere alla finale di Champions. Entrambi tifosissimi dellInter, hanno gioito e si sono abbracciati di fronte al trionfo della loro squadra. Sensazioni che sanno di un ritorno alla vita. Una vita che rimasta a lungo ferma a quel 29 giugno. Cerco di fare una esistenza il pi possibile normale. Non posso arrendermi e chiudermi in casa. Buttarmi via sarebbe un gesto che Stefania e i bambini non meritano. Io sono cattolico. Loro sono qui, accanto a me, e non posso deluderli. Il prossimo obiettivo di Marco, adesso, quello di tornare al lavoro alla Gifas di Piano del Quercione, la ditta di materiali plastici di cui dipendente. ancora presto, ma sar un altro piccolo passo oltre lostacolo. Claudio Vecoli
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Piagentini ha perso moglie e due figli, gli rimasto solo il piccolo Leonardo Insieme sono andati alla finale di Champions

LA CONTESTAZIONE

I familiari delle vittime non vogliono Matteoli


Per le cerimonie del primo anniversario avevano gi rifiutato la presenza delle Fs
morano trentadue morti, compresa mia figlia morta a soli 21 anni - il padre di Emanuela Menichetti a parlare se permettete decidiamo noi chi deve essere presente e chi no. Lincontro con il sindaco stato preceduto da unassemblea dai toni accesi, venerd sera. Siamo pronti a tappezzare lo stadio con striscioni di protesta, stato lannuncio fatto. Nellincontro con il sindaco Lunardini, al mattino, laccordo sugli interventi: nessun altro politico o rappresentante di qualsiasi istituzione prender la parola escluso il primo cittadino. Il presidente della Provindel lavoro. La sera di marted, allo stadio dei Pini, la politica star in silenzio. Per una ricorrenza tutta nostra, spiega chi ha perso affetti e case. E sente il dolore rinnovarsi con indicibile tristezza, per dirla con le parole di Virgilio: Troppi...quei nomi sono troppi..., singhiozza la madre di Emanuela Menichetti quando, allingresso del Municipio, cade il velo sulla lapide che ricorda le trentadue vittime. D.F.

Matteoli e Moretti in cima alla lista degli indesiderati dai parenti delle vittime

Si ricordano i nostri cari, decidiamo noi chi pu venire e chi no

VIAREGGIO. Leventuale presenza del ministro per le infrastrutture Altero Matteoli e dei vertici delle Ferrovie alla commemorazione della strage di Viareggio sgradita. Lo hanno comunicato ieri mattina i familiari delle vittime del disastro del 29 giugno scorso ed i comitati cittadini nati dopo la strage. A Matteoli chi ha perso i propri cari travolti dal Gpl in fiamme contesta lassenso del Governo alla riconferma di Mauro Moretti nel ruolo di amministratore delegato del Gruppo ferrovie dello Stato. Nel giorno in cui si comme-

PAGLIANTI

cia di Lucca, Stefano Baccelli, gi nella giornata di venerd aveva annunciato di rinunciare allintervento. Mentre il ministro Matteoli aveva rassicurato il sindaco: ok alla presenza ma senza parlare. La ferita resta tutta aperta

tra Viareggio e le Ferrovie: Se avesse chiesto di essere presente il presidente della Repubblica - spiegano i familiari delle vittime - avremmo detto no, grazie. Per loffesa nei nostri confronti della nomina di Moretti a cavaliere

Nessun politico parler, a parte il sindaco Lunardini

LORENZOGORI

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 28 Giugno 2010

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 29 Giugno 2010

L1VPOM...............28.06.2010.............23:52:25...............FOTOC24

Marted 29 Giugno 2010 | 1,00 - Anno 134, numero 177

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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VIAREGGIO

Controffensiva dello Stato in tutta Italia. Stop al riciclaggio ma il tesoro finito in Asia irrecuperabile

Soldi sporchi verso la Cina: 24 arresti


Miliardi sottratti alle tasse. Sequestrati ville, supercar e aziende a Prato
9,90
FIRENZE. Lo Stato ha messo le mani nelle tasche dei cinesi e si portato via quel che resta di un tesoro che negli ultimi 4 anni volato in Cina e non torner pi in Italia: 3 miliardi e mezzo. Denaro sporco, frutto di evasione fiscale e imbrogli di ogni tipo. Direzione nazionale antimafia e Finanza hanno fatto scattare unenorme retata: 24 arresti e centinaia di sequestri. NENCIONI A PAGINA 3

CHINATOWN E DINTORNI

"Caino"

Integrazione addio, ora emergenza crimine Aiut la mafia


Il procuratore Grasso PRATO. Ormai la citt si rassegnata: gli italiani di Prato scappano dai cinesi, lintegrazione fallita. Cresce la paura per la criminalit orientale dopo i tre uccisi in pochi giorni in giugno. dallinviato VALENTINI A PAGINA 2 SCARAFIA A PAGINA 7

No alle attenuanti per lex governatore Udc

I pm chiedono 10 anni per Cuffaro

Sacchi di contanti sequestrati dalla Finanza

Strage un anno dopo. Negozi chiusi, bandiere a lutto: corteo fino a via Ponchielli

Viareggio si ferma e ricorda


La commemorazione alle 20 allo stadio dei Pini
in pi con Il Tirreno
VIAREGGIO. Prima il ricordo delle vittime allo stadio dei Pini, alle 20. Poi il corteo lungo le strade di Viareggio, che toccher alcuni luoghi simbolo della citt (il municipio, la passeggiata, la stazione ferroviaria, la sede della Croce Verde). Infine il ritrovo in via Ponchielli, dove alle 23,50 le sirene di un treno in transito sui binari ricorderanno il disastro accaduto un anno prima. FRANCESCONI E VECOLI IN CRONACA

Viareggio. La produzione comincer gi ad agosto

Azimut Benetti costruir yacht anche in Brasile


VIAREGGIO. Azimut Benetti sbarca in Brasile. Il Gruppo apre ad Itajai, nello stato di Santa Catarina, un proprio cantiere di 200mila metri quadri (il pi grande al mondo tra quelli coperti), che dovr cominciare a produrre entro agosto. Le prime unit saranno realizzate entro il giugno 2011. IN CRONACA

OGGI IN OMAGGIO IL CD

"io ci sar"
dell'Associazione Onlus "Il mondo che verr" cantano Paolo Vallesi e Francesco Gabbiani
Le tombe dei bambini morti in via Ponchielli con i pupazzetti a loro dedicati

Precipita col paracadute, Taricone in fin di vita


Lattore Pietro Taricone: gravissimo dopo un incidente seguito a un lancio col paracadute
FOTO PAGLIANTI

A PAGINA 5

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Maestre in libert? Ma le minacce ora fanno paura


Il giudice decide sul Cip Ciop: preoccupati gli avvocati delle donne. E in tv arriva un nuovo video
PISTOIA. Finiscono domani gli arresti domiciliari per Anna Laura Scuderi, 41 anni, linsegnante responsabile dellasilo nido privato Cip Ciop, e per la collaboratrice Elena Pesce, 28 anni, entrambe nei guai per violenze sui bambini. Il giudice deve decidere sulla loro libert, ma i difensori sono preoccupati dopo le minacce che hanno ricevuto. A PAGINA 12

"Romano"

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Galliani, Allegri e Pirlo: il Milan al mare in Versilia

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FORTE DEI MARMI. Vertice Galliani-Allegri sul nuovo Milan in Versilia. Al centro dei colloqui il ruolo di Ronaldinho. Al mare Pirlo e famiglia (foto) e in arrivo Gattuso. BASILE A PAGINA 16

LV1POM...............28.06.2010.............22:31:34...............FOTOC24

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Marted 29 Giugno 2010

A. MANZONI & C. SpA

ventinovegiugnoduemiladieci La citt si ferma

Per non dimenticare


Mohamed Ayad, 51 anni, marocchino Aziza Aboutalib, 46 anni, marocchina Hamza Ayad, 17 anni, marocchino Iman Ayad, 3 anni, marocchina Stefania Maccioni, 40 anni Luca Piagentini, 5 anni Lorenzo Piagentini, 2 anni Maria Luisa Carmazzi, 49 anni Ilaria Mazzoni, 36 anni Michela Mazzoni, 33 anni Antonio Farnocchia, 51 anni Mauro Iacopini, 60 anni Emanuela Milazzo, 63 anni Elena Iacopini, 32 anni Federico Battistini, 32 anni Rosario Campo, 42 anni Claudio Bonuccelli, 60 anni Nadia Bernacchi, 59 anni Mario Pucci, 90 anni Ana Habich, 42 anni, rumena Noureddin Boumalahaf, 32 anni, marocchino Abdelaiatif Boumalahaf, 34 anni, marocchino Rachid Moussafar, 25 anni, marocchino Magdalena Cruz Ruiz Oliva, 40 anni, ecuadoregna Elisabeth Guadalupe Silva, 36 anni, ecuadoregna Emanuela Menichetti, 21 anni Sara Orsi, 24 anni Roberta Calzoni, 54 anni Alessandro Farnocchia, 45 anni Marina Galano, 44 anni Andrea Falorni, 50 anni Angela Monelli, 69 anni

La cerimonia dalle 20 allo stadio dei Pini. Il corteo, in testa i familiari delle vittime, muover alle 21,15 per arrivare in Via Ponchielli

23,51. previsto il passaggio di un treno che fischier per ricordare la tragedia Ammessi lumini e candele ma niente torce o fiaccole

Supplemento alledizione de IL TIRRENO del 30 Giugno 2010

L1VPOM...............30.06.2010.............02:01:08...............FOTOC24

Mercoled 30 Giugno 2010 | 1,00 - Anno 134, numero 178

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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VIAREGGIO

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STANGATA AUTOSTRADE

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Addio guerriero migliaia di fan in lutto sul web

MERCATI IN CRISI

9 Da domani i rincari, anche i raccordi a pagamento


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8 Timori su banche e Cina Borse ancora in picchiata

29 giugno 2010. Una folla immensa ha ricordato un anno dopo le 32 vittime della strage

"Caino"

Il senatore Marcello DellUtri

Viareggio non dimentica


Oltre 20mila persone sfilano in una citt a lutto
FOTO PAGLIANTI

Ignorate le accuse di Spatuzza

Sette anni a DellUtri E lui: giudici come Pilato, Mangano eroe


PALERMO. Marcello DellUtri stato condannato in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, due in meno rispetto alla sentenza di primo grado: la corte lo ha assolto per le condotte successive al 1992. Quindi per i giudici non ci sarebbe alcun legame tra la mafia e la nascita del partito di Berlusconi, ignorate le accuse del pentito Spatuzza. FRASCHILLA A PAGINA 5

in pi con Il Tirreno

COMPLICIT

VIAREGGIO. La citt non ha dimenticato e lo ha voluto dimostrare. Oltre 20mila persone hanno ricordato ieri sera il primo anniversario della strage di via Ponchielli, dove lo scorso anno sono morte 32 persone. Un corteo immenso ha attraversato la citt partendo dallo stadio dei Pini dove si svolta la cerimonia commemorativa per arrivare in via Ponchielli, sul luogo dove avvenuta la tragedia del treno carico di gpl che deragli al passaggio in stazione. Intanto ci sono nuovi sviluppi nellindagine sulle cause del disastro. A PAG. 3 ED IN CRONACA

RELAZIONI PERICOLOSE CON COSA NOSTRA


di Gian Carlo Caselli

IL SINDACO

GIUSTIZIA, NON VENDETTA


di Luca Lunardini
Ecco il testo dellintervento letto ieri sera dal sindaco durante la cerimonia di commemorazione delle vittime della strage. iamo qui, stasera, per ricordare, onorare, la memoria di 32 concittadini, uomini, donne, bambini che un anno fa fiamme assassine hanno strappato ai loro cari, hanno strappato alla loro comunit. Fiamme assassine che hanno devastato un quartiere, che hanno arso decine di case. Fiamme dovute ad un evento statisticamente impossibile che possibile stato. (CONTINUA IN VIAREGGIO VII)

acile profezia. Dopo la condanna in appello del senatore DellUtri i soliti noti faranno ancora risuonare la grancassa delle polemiche contro il concorso (CONTINUA A PAGINA 10)

Abolite 20 vetture di rappresentanza

Rossi taglia le auto blu Bus: dal 2011 via il 40%


9,90
FIRENZE. Niente pi auto blu per una ventina di direttori generali di Asl e Agenzie regionali: Rossi ha deciso di vendere le auto di rappresentanza. Brutte notizie anche per i bus: secco taglio dal 2011. FIRMANI A PAGINA 13 Il corteo che ha attraversato Viareggio per ricordare le 32 vittime della strage

"Romano"

Sistemi di Climatizzazione a Risparmio Energetico

Ciao ragazzi e addio al calcio


Carlotta giocava da 7 anni tra i maschi
PONTE A ELSA. Una festa per laddio al calcio per una ragazza che gioca a pallone da quando aveva 9 anni con i maschi. Carlotta Chiorazzo ha lasciato in lacrime: per regolamento non pu stare pi in una squadra mista. FANI A PAGINA 16

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Numero Verde

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Carlotta piange e saluta

Troppi scocciatori E Lippi se ne va dalla Capraia


LAZZOTTI NELLINSERTO

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LF3POM...............30.06.2010.............00:00:16...............FOTOC21
IL TIRRENO

PRIMO PIANO

MERCOLED 30 GIUGNO 2010

23.50: UN ANNO FA LA STRAGE

Cerano anche i comitati di altre grandi tragedie: Linate, LAquila, Moby Prince

Sono ventimila, sfilano in silenzio


La cerimonia allo stadio, il corteo nella notte: lacrime e rabbia a Viareggio
VIAREGGIO. I treni che passano, tre fischi a squarciare laria; le bandiere, centinaia, imbrigliate in drappi neri alle finestre delle case, sulle saracinesche chiuse dei negozi, a mezzasta negli stabilimenti balneari. Segni di lutto, di una ferita sempre aperta a distanza di un anno e che mai, forse, si rimarginer: 32 morti, bambini, donne, uomini, anziani. Morti bruciati dallesplosione di un vagone cisterna carico di Gpl deragliato nella stazione. Una fiammata che entrata nelle case di via Ponchielli, stradina che costeggia la ferrovia, seminando morte e dolore. Anche un anno fa, il 29 giugno 2009, era una giornata calda. Anche allora come oggi, Viareggio era in attesa del cambio degli ospiti: via i turisti di giugno ecco quelli di luglio. Dodici mesi sono lunghi, ma il dolore non si attenuato. Viareggio non dimentica, stava scritto ieri, al tramonto, sul palco allestito allo stadio dei Pini, dove familiari delle vittime, istituzioni e soprattutto cittadini si sono ritrovati per pregare insieme, per ricordare i morti, per chiedere, soprattutto, verit e giustizia. Quella di Viareggio non stata una calamit naturale: una tragedia figlia delluomo. E di ieri la notizia che la Procura indaga su un altro particolare: se la vernice che rivestiva il pezzo rotto dellassale del treno ne abbia in qualche modo oscurato le reali condizioni di usura. Ai Pini, a testimoniare la loro solidariet, anche altri comitati di vittime di altre grandi tragedie: Linate, la scuola di San Giuliano di Puglia, la casa dello studente dellAquila. E la Moby Prince: 140 morti nessun colpevole perch il reato caduto in prescrizione. Rabbia ma soprattutto parole di conforto e una esortazione: non mollare mai. No, Viareggio non dimentica. Le drammatiche immagini di quel disastro rimangono impresse nella memoria dellintero Paese, ha scritto ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano benedicendo la cittadinanza italiana concessa a Ibi Ayad, 22 anni, unica superstite di una famiglia sterminata dal fuoco. Ibi, simbolo di speranza. Sfila in corteo la citt. In migliaia gi allo stadio e la fila che si ingrossa di strada in strada, dalla Darsena passando per il centro e la Passeggiata, in picchiata poi verso la stazione e via Ponchielli, allorigine del fuoco e del dolore. Sfila la citt, almeno ventimila persone, in mano lumini e candele in un silenzio quasi surreale per una citt turistica, naturalmente votata al chiasso, alla gioia. E un momento di grande partecipazione. Cominciato ai Pini, appunto, con la preghiera dellarcivescovo Italo Castellani, i pensierini di bambini, la riflessione del sindaco Luca Lunardini, labbraccio, ancora una volta, con i vigili del fuoco, i volontari e tutte le forze dellordine. Gli angeli di una notte (e oltre) che nessuno scorder mai. Sfila la citt. Tutti in silenzio, anche sopra il cavalcaferrovia, con lo sguardo proteso verso via Ponchielli dove ora le gru lavorano per la ricostruzione. E poi le luci, mille luci accese: quelle delle ambulanze, dei vigili del fuoco e dei mezzi della protezione civile. Come un anno fa. Come il 29 giugno 2009. Ma non si scava pi tra le macerie. Si ricostruisce. Viareggio non dimentica i suoi morti. Prega, spera, chiede giustizia. Aronne Angelici
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Centinaia di bandiere a lutto e la rinnovata richiesta di giustizia

Linchiesta: ora sindaga sulla vernice del pezzo rotto dellassale

Ibi giura e diventa italiana


VIAREGGIO. Si avvera il sogno di mio padre. Queste le parole commosse di Ibi, la giovane marocchina unica sopravvissuta della sua famiglia alla strage. Ibi, in Comune, ha giurato sulla Costituzione, diventando italiana.

Al corteo con i lumini e le fotografie delle vittime

dallinviato Mario Lancisi


VIAREGGIO. Via Ponchielli una strada senza tempo. Lorologio si fermato alle 23,50 del 29 giugno di un anno fa. Da allora si naviga nella nebbia del dolore e dellindefinito. Gli unici segni temporali sono i fischi dei treni che passano per ricordare la strage e il viavai di parenti e amici delle 32 vittime nel giorno della memoria. Per il resto si respira un clima sospeso tra larcheologia di rovine e cose perdute - dalle pentole bruciate alla bottiglia di spumante nel comodino - e le gru (sono due) che nella loro possente vitalit provano a ricostruire un futuro possibile. Lansia dei sopravvissuti. Ponchielli stato un grande compositore musicale, gli esperti lo ritengono il pi bravo dopo Giuseppe Verdi, e oggi ci vorrebbe forse la sua musica per esprimere lanima di una via che non morta e che non viva. Ma sospesa, in attesa. Vivo nellansia quotidiana, che mi stringe il cuore, si confida Gian Franco Lucatelli, presidente dellassociazione delle vittime di via Ponchielli. Negli occhi dei 58 sopravvissuti di questa strada che fiancheggia la stazione e si trova nel cuore della vecchia

Viareggio pi che dolore sembra di cogliere proprio lansia: e ora? Che ne sar di noi, delle nostre vite, delle nostre case, dei nostri futuri? E gente senza terra, senza pi radici. Lucatelli, che non piange parenti morti, racconta: Ho perso la casa, il negozio e mi sono rimaste solo due biciclette. La prima casa pronta. Via Ponchielli rinascer: ma come? Ma quando? Il sindaco Luca Lunardini aveva promesso che alla fine del 2009 avremmo riavuta la nostra casa. Ad essere realistici le

Via Ponchielli ritorna a vivere ma che fatica


48 case previste dal progetto di ricostruzione saranno pronte fra un anno. Se tutto andr bene..., sospira Lucatelli. Una casa pronta c. E quella di Marco Domenici, un carrozziere. Potrei andare ad abitarci anche domattina. Mi manca solo di portare i mobili, il resto pronto, spiega. E il primo fiore della speranza sbocciato in via Ponchielli: Ci vuole molto coraggio a ricominciare. Io lho fatto anche per i miei genitori, Ennio e Michela, che hanno rispettivamente 84 e 79 anni. Mia madre qui nata, nel 1931, e in questi mesi ha patito tanto perch era legata alla sua strada. Ora i miei genitori abitano provvisoriamente a Torre del Lago, ma si sentono come stranieri, racconta Domenici. Via Ponchielli una strada-paese, raccontano i sopravvissuti. Di l dalla passerella che attraversa la stazione c la Viareggio in cui i rapporti umani rischiano di divenire sempre pi anonimi. Qui invece, racconta ancora Lucatelli, tutti ci conoscevamo, cera un bel rapporto anche con gli immigrati, se qualcuno aveva bisogno di qualcosa cercavamo di aiutarlo. Un muro per difendersi. Siamo, per intenderci, nella Viareggio antica che ruota attorno alla stazione, quella che una volta, racconta il regista Mario Monicelli, era lanima della citt: Noi giovani non si andava in Passeggiata, ma alla stazione dove si giocava, si corteggiavano le ragazze, nascevano i nostri primi amori.

PAGLIANTI

Viareggio non dimentica: il palco della cerimonia allo stadio Ora la stazione sono binari ostili. A via Ponchielli stanno erigendo un muro per difendersi e il fischio dei treni un colpo al cuore, la memoria che torna a sanguinare per quel 29 giugno di un anno fa. Gli abitanti dei due lati di via Ponchielli hanno avuto destini diversi, la sera della strage. Quelli con le case a sinistra, guardando verso la stazione e il mare, sono stati travolti dal fuoco. Chi ci abitava non ha trovato scampo. Quelli sulla destra invece avevano unuscita di sicurezza sullAurelia. Lamuleto e i piatti. Sia a destra che a sinistra ci sono case annerite, calcinacci, scheletri. Dentro per ci sono ancora i segni di vite incenerite. La plastica delle persiane fuse, un amuleto rosso, due stampe appena sfregiate dal fuoco, i piatti da lavare, una macchina da cucire, scarpe, creme di bellezza, due biglietti ferroviari (Viareggio-Empoli), confezioni di latte, pentole con gli avanzi. I soffitti del numero 17 dove abitavano tra gli altri la famiglia di Ibi e Mario Pucci con la badante rumena sono incartocciati da cottura a 1600 gradi, dicono gli esperti. Qui abitavano Alessandro Farnocchia e Marina Galena, qui le sorelle Ilaria e Michela Mazzoni..., spiega Lucatelli. Ma il qui solo un pezzo di terra senza muri, solo mozziconi di parenti, come radici di denti, lasciano soltanto intuire abitazioni che non ci sono pi. Allinizio di via Ponchielli sono stati portati fiori e attaccate scritte. Una recita cos: A volte basta un attimo per cancellare una vita ma a volte non basta una vita per cancellare un attimo. In via Ponchielli nulla sembra poter cancellare la memoria e il dolore.
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Tanti cantieri per la ricostruzione e una sola casa pronta nella strada del dolore Noi sopravvissuti sempre con lansia

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Una delle case risistemate

Via Ponchielli: uno dei cantieri

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Mercoled 30 Giugno 2010

A. MANZONI & C. SpA

Il silenzio, la rabbia, il dolore

Viareggio si ferma nella notte della strage

FOTO PAGLIANTI

Oltre 20mila persone sfilano in ricordo dei morti Inchiesta: si indaga sulla vernice

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IL TIRRENO

VIAREGGIO

MERCOLED 30 GIUGNO 2010

LA STRAGE: UN ANNO DOPO

VITTIME. I cartelloni con le foto dei morti

FIUMANA. Uno scatto della pancia del corteo

Le voci dei partecipanti: Giusto esserci, Non banalizziamo la protesta

La marcia silenziosa dei 20mila


Il corteo si ingrossato lungo il percorso. Negozi chiusi e luci abbassate
di Luca Cinotti
VIAREGGIO. Anche i Suv, normalmente rumorosi e un po arroganti, tacciono al passaggio del grande corteo. La citt accoglie in un abbraccio di silenzio gli oltre ventimila che sfilano con le candele in mano. Ci sono solo tre momenti, tre punti precisi (e simbolici) nei quali un applauso rompe il silenzio: quando il corteo passa sotto il municipio, transita davanti alla stazione e - finalmente - arriva alla Casina dei ricordi. Lungo questo percorso i quattromila dello stadio sono diventati prima ottomila, poi diecimila, alla fine ventimila e oltre, distribuiti in un serpentone lungo due chilometri e mezzo. Tutti dietro lo stendardo del Comune e lo striscione portato dai familiari delle vittime, nero con la scritta Niente sar pi come prima. In tanti, tantissimi si aggiungono alla fiumana quando la testa del corteo arriva sui viali a mare. Marco Frediani uno di loro: Limportante arrivare in via Ponchielli per lora della commemorazione. La cerimonia allo stadio qualcosa di importante soprattutto per le famiglie dei morti e per i sopravvissuti. Motivi pi pratici quelli di Sauro Lencioni: Allora della manifestazione ero appena uscito dal lavoro. E poi non me la sentivo di fare tutto il percorso, troppo lungo. Sono in tanti a pensarla cos. I giovani, soprattutto. Una ragazza, davanti al Margherita, parla piano al telefono: Qui c un mucchio di gente, ti richiamo dopo. Anche un sussurro pu sembrare un tuono, in un silenzio come questo. Alla fine, comunque, la giovane entra fra la folla e si perde nel fiume di gente. Il silenzio per le orecchie corteo solo per un piccolo tratto, da via Mazzini alla Croce Verde. Ma loro sono giustificati: hanno un bambino piccolo, Samuele. nato esattamente due mesi dopo la tragedia - raccontano - e abbiamo voluto che ci fosse anche lui, questa sera. Mentre la giovane coppia sta parlando, a due passi dalla stazione, passa un treno che saluta con i tre fischi. E l parte un altro timido applauso, un modo per rompere il muro di sospetto fra la popolazione e lanimale di metallo che corre sui binari. Qualche centinaia di metri pi indietro, nella pancia del corteo, due anziani camminano con la loro candela in mano. Sono i coniugi Luigi e Brunella Bonuccelli che hanno una piccola storia da raccontare: Nostro nipote andava allasilo con Lorenzo Piagentini e, da quando il piccolo morto, chiede sempre dov andato a finire. Noi non lo conoscevamo, ma ci sembrato obbligatorio essere qua stasera. Una gran fetta di quelli che in strada ha gi partecipato alla grande manifestazione del 29 luglio scorso, quando in 15mila ricordarono il mese dalla strage. Qualcuno poi, come Ruggiero Santarlasci, si perduto per strada: Non credo che sia giusto manifestare ogni mese, perch facciamo perdere peso alla nostra voglia di giustizia. Meglio una sola serata con tante persone, come questa, che tanti cortei con qualche centinaia di partecipanti. Almeno per questa sera, comunque, la rabbia non emerge nelle fila del corteo. Non ci sono fischi, non ci sono urla. Il silenzio non pu essere rotto, si tiene in equilibrio quasi per una forza magica. Allarrivo nel parcheggio della Pam sono in attesa altre centinaia di persone. finito lincantesimo, il silenzio si rompe, come il corteo. Tutti vanno in via Ponchielli, ad attendere lora maledetta.
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La ricostruzione fatta da Rete ferroviaria italiana

I momenti del dramma


VIAREGGIO. Orari, tempi, luoghi e accadimenti di quella maledetta notte di un anno fa, cos come li ricostruisce la relazione di Rete ferroviaria italiana dai dati in suo possesso. Le misure. Il treno 50326/50325 partito da Trecate (Novara) e diretto a Gricignano (Caserta) il 29 giugno 2009, era composto da 14 carri cisterna (dellaustriaca Gatx) a carrelli e trainato da una locomotiva E 655. Dalle 16.10 alle 16.20, il convoglio viene sottoposto al controllo del verificatore e prova freno di tipo A. Tutto ok. Gli orari. Alle 16.36, con 77.5 di ritardo, il convoglio lascia Trecate come treno 50326. Il ritardo di 77.5 riconducibile al materiale rotabile ed alle operazioni di formazione treno e manovra. Alle 16.51, con 81 di ritardo, il treno arrivava a Novara Boschetto da cui ripartiva come 50325 alle 18,09 con 107.5 di ritardo. Nel tragitto verso Genova il ritardo aumenta: 28 minuti in pi ad Alessandria. Alle 23.08, con 99 di ritardo, il treno si ferma a La Spezia Migliarina per il cambio del personale. Alle 23.41, con 94.5 di ritardo, il treno transita a Pietrasanta. Lo svio. Alle ore 23.48 svia mentre viaggia alla velocit di 98 km/h poco prima della stazione di Viareggio (circa 1000 metri prima dallasse del fabbricato viaggiatori). Superato il deviatoio 5b e iniziato il marciapiede fra quarto e terzo binario (al km 120+265) il treno svia. Quando il treno si trova circa 212 metri dopo dellasse del fabbricato viaggiatori, alle ore 23.48.11, sta viaggiando a 90 km/h. Alle 23.48.22 il treno sta gi frenando. Sono circa le 23.48.36, quando la velocit del treno, in fase di rapido decremento di circa 58 km/h. Alle 23.51 scoppia lincendio.

PICCOLE LUCI. Le candele, simbolo della manifestazione ma anche per gli occhi. Aderendo ad appelli venuti da pi parti tanti negozi (ma non tutti) hanno abbassato le saracinesche e spento le luci. Qualcuno ha deciso di rimanere chiuso per tutta la serata, altri solo per il passaggio del corteo. Le case del centro sono tappezzate di bandiere a lutto e lumini: gi nel pomeriggio erano iniziati i preparativi. Loredana Bisogni sulla soglia di una casa in via Mazzini: Devo accudire a un anziano e non ho avuto la possibilit di andare allo stadio o sfilare. Ma almeno un piccolo gesto mi sentivo di doverlo fare. Piccoli gesti, appunto. Come quello di Romina e Giosu, che hanno partecipato al

Inglesi, tedeschi, cinesi: la solidariet degli stranieri


VIAREGGIO. Ci sono i viareggini, ci sono gli italiani, ma ci sono anche gli stranieri. I turisti che, in sandali e pantaloncini corti guardano sfilare il corteo. Una coppia tedesca, Hans-Peter e Ingeborg si sta giusto chiedendo di cosa si tratti. Quando diamo qualche spiegazione si mettono una mano sul volto e ammutoliscono. Nel corteo, invece, troviamo unaltra coppia, di inglesi sui quarantanni: Thomas e Kathleen raccontano che hanno deciso di partecipare perch lanno scorso, di ritorno da Roma, si fermarono a Viareggio pochi giorni dopo la strage. Questanno siamo in vacanza a Firenze, ma abbiamo voluto venire a dare un piccolo segno di conforto. Il fuoco, il terribile fuoco delle cisterne, ha annullato ogni differenza di etnia, nazionalit, religione. Tante delle vittime erano musulmane: e tanti musulmani hanno partecipato al corteo. Ma la solidariet va anche un po pi in l: in via Mazzini anche i gestori del ristorante cinese guardano commossi, sulla soglia, passare il lungo serpentone. L.C.

Il serpentone arriva a misurare due chilometri e mezzo Sui balconi delle case bandiere a lutto e centinaia di lumini

Venerd 17 Dicembre 2010 | 1,00 - Anno 134, numero 346

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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ROMA. Arresti convalidati ma tutti a casa in attesa del processo i giovani in cella per gli incidenti di Roma. ANDREANI A PAGINA 5 La guerriglia a Roma

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Roma, in coincidenza per niente casuale con una delle giornate pi lunghe della politica italiana, si visto a che punto dellesasperazione sono ormai arrivate certe frange delle popolazione, giovani soprattutto. (CONTINUA A PAGINA 11)

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Viareggio. Trentadue vittime e diciotto mesi dopo lesplosione del treno cisterna

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Strage, trentotto indagati


La Procura chiama in causa i vertici delle Ferrovie
VIAREGGIO. Trentotto nomi. Uno dietro laltro, nei volantini appesi in serata sui muri della stazione. Rimbalzati dalle notizie del mattino: la Procura ha notificato gli avvisi di richiesta di prove irripetibili. Un anno e mezzo dopo, 32 morti 38 indagati. Primo tra tutti Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie. FRANCESCONI A PAG. 3 E IN CRONACA Traffico caotico sulla superstrada

Inchiesta. Le reazioni dei familiari delle vittime

Pedaggio di 10-12 centesimi a km

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Niente cavalierato per lad Mauro Moretti


VIAREGGIO. Il presidente della Repubblica revochi il cavalierato concesso a Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie. Lo chiedono i familiari delle vittime della strage del 29 giugno 2009, lo ha chiesto in aula alla Camera lonorevole Fabio Evangelisti (Idv) raggiunto dalla notizia dei 38 indagati: Sarebbe importante che dal mondo politico tutto provenisse un segnale forte in tal senso. IN CRONACA

"Memo english"

Fi-Pi-Li autostrada: la trasformazione coster un miliardo


FIRENZE. Servir circa un miliardo per la trasformazione della Fi-Pi-Li in autostrada. In quella cifra compresa anche la realizzazione del lotto Zero sul litorale di Livorno. Il pedaggio potrebbe oscillare tra i 10 e i 12 centesimi a chilometro. Lopera sar concessa in gestione per 30 anni. LANCISI A PAGINA 2

GIUSTIZIA E SICUREZZA

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QUEI PASSI AVANTI PAGATI COL SANGUE


di Aronne Angelici

Al lavoro cade dalle scale: riscuoter mezzo milione


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a una dimensione europea il disastro ferroviario che il 29 giugno 2009 ha cancellato 32 vite a un passo dalla stazione di Viareggio. E la svolta - sotto Natale sembra quasi un regalo alla speranza e (CONTINUA A PAGINA 3)

In alto, la protesta dei familiari delle vittime; sotto, la notte della tragedia

LIVORNO. Uno scivolone costato caro: allimpiegata della Provincia caduta sulle scale della sede dopo aver inciampato: vertebre fratturate e trauma cranico. Ma anche alla Provincia: 485mila euro di indennizzo. A PAGINA 13

Livorno. Si erano fidanzati dietro le sbarre


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Venerd 17 Dicembre 2010

STRAGE, LA SVOLTA
Un mese dalla strage, un mese di frasi dellamministraVIAREGGIO. Nellambito tore delle Ferrovie, Mauro dellindagine sul tragico inciMoretti. l8 luglio, il giorno dente del 29 giugno 2009 a Viadopo i funerali solenni. In reggio gli indagati di Ferrocommissione, Moretti parla vie attenderanno con serecos: Quando si verifica un nit gli esiti dellatto probaincidente per ciascuno di noi, torio. Sono passati pochi miallinterno di Fs, si apre un nuti dalla notizia dei trentotcalvario. Perch gi conosciato indagati, tra cui molti nomo il film a cui dovremo assimi illustri di Fs, e cos parla stere: sempre colpa nostra. la nota diramata dal Gruppo Il 23 luglio Moretti cos si di cui amministratore deleesprime: Quanto allincidengato Mauro Moretti (nella fote di Viareggio, il caso venuto). Ma qualcuno lo ha preceto fuori in maniera enorme duto. Visto che le agenzie di per il fatto che si spaccata stampa rimbalzano le poche, una cisterna, altrimenti non emozionate parole, di Daniesarebbe neanche passato alle la Rombi: lei che nella strage cronache. Poi, prosegue: ha perso la figlia ventunenQuando c un incidente, ne, chiede con forza che il presembra che caschi il mondo. sidente della Repubblica revoBisognerebbe anche razionachi lonorificenza di Cavalielizzare oltre lemozione del re del lavoro consegnata a momento che anche comMoretti il 18 prensibile. novembre Comprensiscorso. bile come le Alla sua vofirme che si ce si uniscoammucchiano quelle di no una dieManuela Gratro laltra, naiola, senacompresa trice del Parquella del retito democratico, e di Fabio gista Mario Monicelli. Il 13 Evangelisti, deputato toscano agosto le Ferrovie fanno sapedellItalia dei valori. Rivolgenre che Fs, ed in modo partidosi in aula al presidente delcolare lamministratore delela Camera, Gianfranco Fini, gato Moretti, si scusano ribaEvangelisti dendo che ha detto: I non volevafamiliari delno minimale vittime delmente smila strage avenuire quanto vano gi riaccaduto. volto un apNei mesi pello alla Presuccessivi, in sidenza delle vista del rinRepubblica novo dellinperch ci carico, faminon avvenisliari delle vitse. Oggi satime e Asrebbe davvesemblea 29 ro importangiugno mate che anche 29 giugno 2009: le fiamme nifestano a Il vagone cisterna deragliato Sfilano Ibi e i familiari delle vittime Labbraccio della citt I cantieri della ricostruzione da tutto il Roma, davanmondo polititi alla sede co proveniscentrale di se un segnaFerrovie. Poi le forte in tal lultimo atto, senso. appena qualFlash bache giorno do nel proprio letto o guar- tira dritto: continua a sostene- fa: la lettera al presidente delck. Dieci del mattino del 30 sicura. In realt guardando- sere per niente sicura. Si traccia qui la ferita mai dando la tv sul divano, o peda- re che non ci sono assicura- la Repubblica per chiedere giugno 2009. Mauro Moretti si in giro si vedono solo maceaffronta i giornalisti nella sa- rie, il fumo sui binari, le sago- cicatrizzata tra Viareggio e lando in tutta fretta per anda- zioni di Fs da mettere in cam- un incontro in cui spiegare le la di rappresentanza del Mu- me spettrali delle quattordici Mauro Moretti. Tra una citt re al lavoro. Basta un mese po, e ascoltato pi volte dal- ragioni del no al Cavalierato: nicipio. La nostra rete la cisterne in parte rovesciate e lamministratore delegato ed rivolta. In citt si raccol- lottava commissione del Se- I bilanci risanati dallAd di pi sicura dEuropa, dichia- lungo la ferrovia. E le facce di un colosso che attraversa gono le firme per chiedere le nato sembra proprio non riu- Ferrovie lo sono stati anche ra: Ho visto troppi sciacalli stravolte di una citt che si la vita di tutti, qualche volta dimissioni di Moretti, il cui scire a non far sanguinare la col sangue dei nostri cari. in giro che dicono che non svegliata scoprendo di non es- anche mentre si sta dormen- mandato in scadenza. LAd ferita Viareggio. ALTRO SERVIZIO a pag. 3

di Donatella Francesconi

I familiari. La richiesta al presidente Napolitano

Moretti indagato, ora vogliamo la revoca del cavalierato concesso


PHOTOPERPHO PAGLIANTI

Le Ferrovie. Sempre agito per garantire la sicurezza

PAGLIANTI

PAGLIANTI

Linferno. Bruciano nella notte le vite e le case

Alba tragica. Si contano i lutti, si spera per i feriti

In piazza. Un corteo lungo un anno e mezzo

Anniversario. La citt ricorda e pretende giustizia

Ricostruzione. Via Ponchielli vuole tornare a vivere

LE REAZIONI
VIAREGGIO. I messaggi alla Casina dei ricordi, con le mani che tracciano parole di conforto, di protesta per il valierato concesso a Mauro Morfetti, amministratore delegato di Fs, di speranza per le indagini che senbrano finalmente ad una svolta. Trentotto indagati, un anno e mezzo dopo. Nonostante il freddo, ieri sera intorno alle 21 lelenco stato affisso alla stazione. Dove si anche brindato. Il passaggio successivo stato a largo Risorgimento, alla Casina. Dove sono custoditi gli omaggi, i volantini, le testimonianze dirette di chi, come giusto che sia, non intende dimenticare. Il giorno in cui ci furono i primi avvisi di garanzia da parte della Procura di Lucca per i presunti colpevoli di quanto accaduto alla Casina in diversi si ritrovarono l per stappare una bottiglia di spumante.

Manifesti con i nomi degli indagati e brindisi


Tanti messaggi scritti alla casina dei ricordi: Finalmente. E un giorno importante
Ieri, dopo la notizia che si diffusa in citt dei trentotto indagati, sono stati lasciati lasciati nuovi messaggi nel diario da parte di alcuni visitatori. un altro Natale triste che si sta avvicinando per la perdita di 32 innocenti. La Procura di Lucca finalmente ha inviato ulteriori avvisi di garanzia. un giorno importante. Sono diversi quelli che hanno voluto manifestare il proprio dissenso sul cavalierato che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha conferito allAd di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Il Presidente Napolitano deve revocare questa nomina. Era ora che finisse nel registro degli indagati. Vergogna che Moretti sia staGian Franco Lucatelli e Avif, con il presidente Gianfranco Baldini) hanno epresso grande soddisfazione per lulteriore passo avanti fatto dalla Procura. Ritieniamo continua la nota - che sia cosa fondamentale aver coinvolto nel processo i vertici della societ, nellottica dellimparzialit dellindagine stessa. Solo landamento del processo, che auspichiamo di durata breve, potr individuare e condannare i veri responsabili. Per Assemblea 29 giugno, che raggruppa ferrovieri e cittadini mobilitati sul fronte della verit e della giustizia, ma anche su quello della sicurezza sul lavoro, un primo risultato stato ottenuto: che tra gli indagati vi

38 INDAGATI. Manifesti e brindisi alla stazione to proclamato Cavaliere dopo quello che successo, ci sembra una nomina fuori luogo. In citt sono comparsi ieri anche alcuni volantini con i quali stata espressa soddisfazione per quanto giunto dalla Procura di Lucca. Finalmente Moretti figura tra gli indagati. Vogliamo, come richiesto da tempo, giustizia e verit per Viareggio. I due comitati dei residenti nella zona del disastro (via Ponchielli, con il presidente

sia lAd del Gruppo ferrovie e gli Ad delle societ (ferroviarie) e non coinvolte nella strage. Questo risultato mostra che la Procura, ad oggi, non ha fatto sconti a nessuno e che la mobilitazione dei familiari delle vittime, dei lavoratori, dei giovani, dei cittadini ha contato per questo risultato. Ma noi non siamo mai contenti. Primo perch siamo di fronte ad una strage: 32 vittime, feriti gravissimi, superstiti, sopravvissuti, una zona distrutta, una citt ferita (e non c da essere contenti). Secondo perch siamo appena agli inizi di un iter processuale che sar lungo, complesso e difficile. Noi ci batteremo, come abbiamo fatto fino ad ora, fino in fondo affinch siano accertate le responsabilit e sia garantita la verit. Molto dipender dalla partecipazione e dalla mobilitazione. Lungo una strada ancora molto lunga. Roy Lepore

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IL TIRRENO

FATTO DEL GIORNO

VENERD 17 DICEMBRE 2010

STRAGE DI VIAREGGIO: LA SVOLTA

Sotto accusa la sicurezza dei binari


La Procura smonta la difesa delle Ferrovie: 38 indagati, met sono ai vertici di Trenitalia
VIAREGGIO. Trentotto nomi. Uno dietro laltro, nei volantini appesi in serata sui muri della stazione. Rimbalzati dalle notizie del mattino: la Procura ha notificato gli avvisi di richiesta di prove irripetibili. Quelle che, eseguite sui pezzi del disastro ferroviario del 29 giugno 2009 (asse e cisterna prima di tutto) ne modificheranno a tal punto laspetto da dover essere considerate fatte una volta per tutte. Un anno e mezzo dopo, 32 morti 38 indagati. Primo tra tutti Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie. Poi, le altre teste delle aziende Fs: Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi, Vincenzo Soprano, ad di Trenitalia, Gilberto Galloni, ad di Fs Logistica, Mario Castaldo, direttore della divisione Cargo. Ed Emilio Maestrini, uomo della sicurezza Trenitalia fino a venti giorni dopo il disastro, oggi direttore dellUnion internationale des cemins de fer. Per tutti gli indagati, i reati a vario titolo sono: incendio, disastro ferroviario, delitti colposi di danno, omicidio colposo e lesioni colpose. Contestata inoltre la violazione del decreto legislativo 81 del 9 aprile 2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. E, per otto enti che hanno indagati nellelenco, anche la violazione del decreto legislativo 231/2001 sulla disciplina della responsabilit amministrativa delle persone giuridiche, delle societ e delle associazioni anche prive di personalit giuridica. La maggior parte degli indagati sono uomini chiave della direzione tecnica di Rete ferroviaria italiana, lazienda che gestisce quei binari lungo i quali il treno carico di Gpl (14 cisterne con un carico di 631.850 chilogrammi di gas) si prima spezzato e poi rovesciato. Delle quattordici cisterne una si for, liberando il Gpl che invase via Ponchielli. Daltra parte il procuratore capo Aldo Cicala, annunciando i primi indagati appena qualche mese fa, lo disse chiaro: lattenzione degli inquirenti si concentrata sulla sicurezza della rete ferroviaria e di tutti coloro che hanno a che fare con treni e binari. Ciascuno degli indagati, per il ruolo che ricopre, sar chiamato - grazie al lavoro mirato che la Procura sembra aver fatto - a chiarire tutti gli aspetti tecnici del disastro: perch si rotto un asse revisionato (tra gli indagati i vertici di Gatx Germania, Austria e Polonia, ed i manger della Jungenthal, officina di Hannover che effettu la revisione), cosa ha forato la cisterna (picchetto sui binari, come sembra sostenere la Procura o cuore dello scambio come da difesa Rfi). Ma anche quali contratti legavano le troppe aziende che compaiono a va-

TUTTI I NOMI

Da Moretti e Soprano ai dirigenti tedeschi


VIAREGGIO. Trentotto indagati, per met circa dirigenti di Rete ferroviaria italiana, cinque super dirigenti del Gruppo Ferrovie dello Stato e relative aziende, 14 nomi stranieri tra Gatx rail Germania e Gatx Austria (lazienda proprietaria dei carri carichi di Gpl), lofficina Jungenthal di Hannover (ha inviato in Italia lasse revisionato che si spezzato), lamministratore delegato della Cima riparazioni di Mantova (ha montato lasse sul treno poi deragliato). Ecco lelenco dei nomi, con le qualifiche, come labbiamo ricostruito. I nomi eccellenti di Ferrovie: Mauro Moretti (nella foto sotto), amministratore delegato del Gruppo; Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi; Vincenzo Soprano (nella foto in basso), amministratore delegato di Trenitalia; Gilberto Galloni, amministratore di Fs logistica; Mario Castaldo, direttore della Divisione Cargo di Fs. Due nominativi tutti toscani: Calogero Di Venuta, responsabile Direzione compartimentale Firenze Movimento e infrastruttura, che allepoca del disastro si era appena insediato; Angelo Pezzati, predecessore di Di Venuta, oggi presidente dellInterporto Toscana Centrale. Emilio Maestrini, allepoca del disastro era il responsabile della Direzione ingegneria, sicurezza e qualit di Trenitalia. Venti giorni dopo la strage ha lasciato lincarico, oggi dirige lUnion internationale des chemins de fer, istituzione internazionale specializzata nel mondo dellindustria del trasporto ferroviario e della normativa relativa. Enzo Marzilli a capo di una direzione tecnica di Rfi e responsabile del progetto Frecciarossa. E ancora nella squadra di Rete ferroviaria si contano: Giorgio Di Marco, ex direzione tecnica; Mario Testa, direzione tecnica; Giovanni Costa, management direzione tecnica; Alvaro Fumi, responsabile dellIstituto sperimentale di Rfi; Francesco Favo, direzione tecnica Rfi-Cesifer (Certificazione sicurezza imprese ferroviarie); Stefano Rossi, microstruttura materiali darmamento Rfi; Giulio Margarita, allepoca del disastro direzione tecnica Rfi. Oggi passato allAgenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Per le altre societ del Gruppo, sono indagati: Salvatore Andronico, divisione logistica di Trenitalia; Edoardo De Visintini, Trenitalia Divisione Cargo; Giuseppe Farneti, sindaco revisore di Fs (bilancio 2007), e di Italferr (bilancio 2009). Allofficina che ha montano il pezzo arrivato dalla Germania per rompersi sui binari di Viareggio, appartengono Giuseppe Pacchioni, amministratore delegato della Cima riparazioni e Paolo Pizzadini, tecnico Cima riparazioni. Tra gli indagati stranieri i dirigenti di Gatx Austria, Gatx Germania, Gatx Polonia, e Officina Jungenthal di Hannover: Johannes Mansbart, amministratore delegato Gatx Rail Europe e presidente Gatx Rail Germany; Joahann Feindert, dirigente Gatx Rail Austria; Peter Linowski, responsabile tecnico della Gatx Rail Germany; Roman Mayer, responsabile tecnico Gatx Rail Austria; Johannes Friess, dirigente settore commerciale Gatx Rail Austria; Matthias Barth, Gatx Rail Poland; Rainer Kogelheide, manager Gatx Beteiligungs Gmbh di Hannover; Andreas Carlsson, manager Jungenthal Waggon Gmbh di Hannover; Uwe Kriebel, officina Jungenthal di Hannover; Andreas Schroter, officina Jungenthal di Hannover; Joachim Lehamann, officina Jungenthal di Hannover. Indagati anche Daniele Gobbi Frattini, Massimo Vighini, Peter Schulz, Gemot Schwayer, Andreas Barth, Uwe Koennecke.

Nuovo appello a Napolitano contro lonorificenza allamministratore delle Fs

E ora revocate il titolo di cavaliere


VIAREGGIO. Come sta mia madre? Imbottita di antidolorifici e le ferite nella gamba destra si sono riaperte. Poche parole, scambiate per caso con il figlio di una sopravvissuta al disastro ferroviario. Bastano a capire il commento a caldo su numero e nomi degli indagati: Ora vogliamo giustizia. Ma la ferita pi dolorosa il rapporto con le Ferrovie e con lamministratore delegato Mauro Moretti. Il presidente della Repubblica revochi il cavalierato appena concesso, chiede Daniela Rombi (presidente dellassociazione Il mondo che vorrei) che nella strage ha perso la figlia Emanuela, 21 anni appena. I complimenti alla Procura di Lucca arrivano dal sindaco Lunardini, dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli che sottolinea come la Procura abbia espressamente preso a riferimento la relazione dei tecnici ingaggiati dallente che si costituito parte civile, dal presidente della Regione e commissario per la ricostruzione: Mi auguro - spiega Enrico Rossi - che questo passo non susciti n giustizialismo n spirito di vendetta. Netto lintervento di Gianpiero De Toni, capogrupp Idv in commissione infrastrutture al Senato: Auspico che le indagini si concludano con una delibera esemplare, che porti alla definizione di norme pi severe in materia di controlli e tutela dei cittadini e impedisca tragedie analoghe.

Il sindaco di Viareggio Lunardini Sotto un momento di quella notte terribile

PAGLIANTI

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Passi avanti pagati col sangue


alla voglia di giustizia - impressa da Aldo Cicala, procuratore capo di Lucca, lo testimonia pi che nei numeri (38 indagati), nella qualit delle persone chiamate a vario titolo dentro la complessa inchiesta. Ci sono i vertici delle Ferrovie, dirigenti della multinazionale Gatx (Polonia, Austria e Germania) e della tedesca Jungenthal. Si dice Viareggio, si parla di un treno carico di Gpl, di un vagone cisterna che deraglia, si apre, si incendia e distrugge, riducendolo in cenere, un intero quartiere. Ma londa durto dellinchiesta condotta silenziosamente dalla Procura di Lucca ha gi cominciato a scuotere, altrettanto silenziosamente, un sistema di regole che dopo la strage di Viareggio apparso subito faraginoso, fatto di controlli precari, difficilmente tracciabili, sulle carrozze che girano sui binari dItalia e, appunto, dEuropa. Ma la sicurezza, quella vera dov? E come spesso accade in questo strano Paese, londa emotiva del dopo strage (ma anche linchiesta della magistratura) ha messo un moto un processo positivo. Lo dicono i numeri: dalle 29 giugno 2009 ad oggi, ci sono stati pi controlli, sono state fermate per manutenzione decine di carrozze, si lavora per definire regole - anche in ambito di trasporto europeo - pi ferree in tema di sicurezza. Siamo solo allinizio ovviamente, come siamo solo allinizio della parte che conta dellinchiesta: ovvero la definizione delle responsabilit e poi delle pene della strage. Certo, ci voluto pi di un anno per arrivare a stabilire almeno il raggio degli indagati e questo ha suscitato pi di una polemica. Il procuratore Cicala ha incassato ma ha continuato a lavorare ricordando che la giustizia non pu essere sommaria n assomigliare ad una vendetta. Nessuno lo vuole, del resto. Ieri sera i familiari delle vittime hanno brindato alla svolta giudiziaria: un brindisi di speranza. Niente vendette, ma la verit s. Aronne Angelici

rio titolo nel disastro. E, non da ultimo, chi nel tempo ha lasciato via Ponchielli ad un passo dai binari senza le opportune protezioni. Le Ferrovie fanno sapere che attendono con serenit gli esiti dellatto probatorio, nella consapevolezza che le societ del gruppo hanno sempre operato nel rispetto delle regole e secondo comportamenti adeguati a garantire la massima sicurezza. Donatella Francesconi

Il punto decisivo delle indagini: cosa ha forato la cisterna

II

DOMENICA 19 DICEMBRE 2010

VIAREGGIO

IL TIRRENO

Le indagini. Anche il secondo bombolone urt contro i paletti dacciaio lungo la linea ferroviaria

Strage, il picchetto for la cisterna


La tesi di un perito dellaccusa collima con quella di Trenitalia
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. A forare la cisterna dalla quale si liber il Gpl la maledetta notte del 29 giugno 2009 fu un paletto dacciaio di quelli di servizio per la tracciatura della linea ferroviaria. Tesi identica a quella sostenuta nella relazione che Trenitalia (vettore del trasporto, unico detentore in tutta la vicenda del certificato di sicurezza) ha a sua volta consegnato alla Procura, avvalendosi del lavoro dei periti del Dipartimento di meccanica del Politecnico di Milano. In netto dissenso con Rete ferroviaria italiana, gestore dellinfrastruttura (la rete ferroviaria) lungo la quale il convoglio viaggiava. Secondo la cui relazione (anche questa consegnata alla Procura) a forare la cisterna stato, invece, il cuore di uno scambio (la famosa piegata a zampa di lepre). Tesi, questa sostenuta anche da Fs. Tre a due per il paletto (picchetto), insomma. Questo ad oggi, quando ancora i periti non hanno potuto esaminare i pezzi e sulla base sembra di capire - solo delle Non ha dubbi la relazione di uno dei periti dellaccusa, con la quale collimerebbero le indagini fin qui svolte dalla Procura di Lucca, che hanno portato ai 38 indagati. cui la Procura dovr rispondere. Sapendo, per, che la sostituzione di questi strumenti di rilevazione s prevista, ma solo nei tratti sui quali le Ferrovie vadano facendo nuovi interventi. Per fare un esempio, sulla rete dellalta velocit sono stati eliminati. E lo sarebbero stati, per la stazione di Viareggio, il giorno in cui si fosse realizzato il raddoppio della ferrovia Viareggio-Lucca. Alla fine, insomma, se la colpa del foro della cisterna fosse realmente dei picchetti ci sono buone possibilit che il processo possa anche terminare con un liberi tutti, almeno per le azione di Ferrovie dello Stato. Certo, resta lelemento allorigine: lasse che si spezza. Usurato non dal 29 giugno, come ammesso dallo stesso Mauro Moretti nelle sue dichiarazioni pubbliche. Lasse bacato, che sarebbe bastato esaminare con gli ultrasuoni - come ribadito pi volte dallo stesso Chiovelli ai familiari delle vittime per intercettare ci che ha dato origine al disastro ferroviario del 29 giugno 2009. Ed invece finito, con tutte le benedizioni del caso su una sala montata che poi risultata un patchwork di pezzi dalle caratteristiche e dalle date pi svariate.
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I COMITATI

Gli indagati di Ferrovie ora diano le dimissioni


VIAREGGIO. I comitati Gli abitanti di via Ponchielli (presidente Gian Franco Lucatelli) e Avif (presidente Gianfranco Baldini), dopo lannuncio dei 38 indagati da parte della Procura di Lucca per il disastro ferroviario del 29 giugno 2009, ritengono un atto doveroso le dimissioni delle persone indagate facenti parte dei vertici delle Ferrovie di Stato. quanto si legge in una nota nella quale si aggiunge: Per rispetto delle 32 vittime e di tutte le parti lese, lamministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, dovrebbe dare per primo il buon esempio, in attesa che il processo faccia il suo regolare corso e stabilisca i responsabili. le per la sicurezza ferroviaria, negli incontri con i familiari delle vittime - molto potrebbero dire su cosa abbia realmente causato la rottura della cisterna e la conseguente fuoriuscita del Gpl. Ma nella relazione del perito dellaccusa c di pi: sePICCHETTI. In primo piano, lungo i binari condo la ricostruzione fatta, anche il carro numero due potrebbe aver intercettato i paletti. Per questo necessaria che venga verificata sulla cisterna 2 del secondo carro la presenza di danneggiamenti da collisione con paletti di linea. In questo caso, per, il bombolone non si forato. Perch, una delle risposte che linchiesta dovr fornire. Le dichiarazoni del perito coincidono con quanto dichiarato alla commissione trasporti del Senato, lamministratore delegato di Fs, Mauro Moretti: la lamiera della cisterna del primo carro sembrerebbe realizzata senza doppio spessore. Doppio spessore che il Regolamento per il trasporto internazionale di merci pericolose (Rid) per non prevede. A rilevare la posizione dei paletti sono stati i vigili del fuoco. La relazione del perito dellaccusa, cos li descrive: distribuiti ad intervalli di circa 10 metri, disposti lungo il quarto e quinto binario. Sul lato sinistro, con un osservatore rivolto verso Sud sulla mezzeria del quarto binario. Ma i paletti, o picchetti, dovevano essere l? Anche questa una delle domande
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Mauro Moretti

foto e dei calcoli matematici. Misurazione dello squarcio esclusa, insieme - almeno per il momento - allanalisi del materiale che ricopre lo squarcio stesso. Elementi che - secondo quanto dichiarato da Alberto Chiovelli, direttore dellAgenzia naziona-

Sabato 5 Marzo 2011 | 1,00 - Anno 135, numero 63

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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Battaglie in Libia

Crisi africana, pesanti conseguenze

Gheddafi ancora allattacco


Sono ancora pozzi di petrolio e raffinerie al centro dello scontro armato tra le truppe di Gheddafi e le opposizioni libiche. Battaglie in diverse localit e decine di morti. E i soldati sparano anche sulle ambulanze. CARIDI a PAGINA 7

Benzina oltre tutti i record E arriva la stangata mutui


ROMA. La crisi libica spinge verso lalto il prezzo del petrolio. Ma mentre la Spagna corre ai ripari in Italia si continuano ad aspettare contromisure che non arrivano. Nel week end prevista nuova raffica di aumenti. Brutte notizie anche per i mutui: stangata per chi ha il tasso variabile. FERRAZZA A PAGINA 5

SINDACI CONTRO

Piccola enciclopedia del gusto

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Profughi in fuga dalla Libia

Benzina, escalation stellare

Viareggio. Condannati ad un mese di carcere due big della cantieristica della Darsena

Abusi edilizi al Polo Nautico


Linchiesta si allarga: chi comanda nei capannoni?
VIAREGGIO. La condanna, lievissima, colpisce perch riguarda due fra i pi noti imprenditori della nautica: Edoardo Spreafico, patron di Falcon, e Francesco Guidetti, a capo del gruppo Fipa. Ma al di l dellesiguit della pena - 1 mese di arresto per abusi edilizi - la decisione del giudice Gerardo Boragine alza un monte di interrogativi sulla situazione allinterno del consorzio di Polo Nautico. Insomma chi comanda nei singoli capannoni? Linchiesta si allarga. IN CRONACA

Marco Filippeschi, sindaco di Pisa

Pisa-Firenze: la guerra degli aeroporti

Renzi minaccia, Filippeschi sinfuria: E un arrogante


FIRENZE. La Regione vuole lintegrazione tra gli aeroporti di Pisa e Firenze, ma (almeno per ora) guerra tra i due sindaci. Renzi lancia minacce e il collega pisano Filippeschi sinfuria: Arrogante. LANCISI A PAGINA 2

32 VITTIME

Disastro: luned incidente probatorio


in pi con Il Tirreno

La gente di Viareggio a confronto con gli imputati


VIAREGGIO. La Procura di Lucca luned apre ufficialmente la procedura (incidente probatorio) per arrivare alle prove irripetibili sui pezzi di treno e binari coinvolti nel disastro che ha falciato 32 vite a Viareggio nel giugno 2009. Un agente della Polfer ha scritto un rapporto da brividi: in occasione dellultimo controllo nellofficina di Hannover (novembre 2008) il danno al carrello del carro cisterna sarebbe stato gi di dimensioni tali da dover essere riconosciuto con controlli a regola darte. Un elemento che entrer nel primo confronto diretto fra accusa e difesa, tra imputati e parenti delle vittime che saranno presenti con i loro legali e periti. FRANCESCONI A PAGINA 3

Stanno morendo tutti

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Percorso partecipato: un esempio

Baratti, la contestazione rivoluziona il piano


PIOMBINO. Il percorso partecipato riuscito a modificare profondamente il piano per lo sviluppo di Baratti con lintervento diretto della gente: prima le proteste, poi un lavoro esemplare. PASQUINUCCI A PAGINA 15

I TAGLI E I PRIVATI

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La registrazione dei dialoghi dei macchinisti del treno con il capostazione mentre avveniva la strage
A PAGINA 3

MA LA CULTURA NON COME CAROSELLO


di Alfonso M. Iacono
a vicenda di Effetto Venezia, il festival livornese che per mancanza di fondi rischia di saltare, invita a fare due tipi di riflessione. (CONTINUA A PAGINA 13)

Il mio cane

L'audio e il video della notte maledetta su: www.iltirreno.it

Abiti, bandiere, gadget, il 150 stimola i creativi

LItalia si festeggia: anche le mentine vestono il tricolore


Anche le mentine Tic Tac tricolori per festeggiare lItalia unita: una delle tante idee dei creativi. ARRIGHI A PAG. 25

Bomber e portiere star

Due livornesi fanno grande la baby-Inter


DellAgnello in campo PUCCI A PAGINA 17

IL TIRRENO

FATTO DEL GIORNO

SABATO 5 MARZO 2011

STRAGE DI VIAREGGIO: GLI ATTI DELLINDAGINE

Lasse era difettoso da sette mesi


I sospetti della Procura: controlli fatti male. Luned difesa e accusa si sfidano nellincidente probatorio
VIAREGGIO. Con le attuali tecnologie non ammissibile che una cricca non sia individuata tempestivamente. Firmato ispettore capo Angelo Laurino, Polfer di Milano, aggregato alla Procura di Lucca. Quella Procura che luned apre ufficialmente la procedura (incidente probatorio) per arrivare alle prove irripetibili sui pezzi di treno e binari coinvolti nel disastro che ha falciato 32 vite. Lasciandosi dietro dolore, distruzione, ferite che chiedono verit e giustizia. Perch il sospetto di Laurino mette i brividi: in occasione dellultimo controllo nellofficina di Hannover (novembre 2008) la cricca sarebbe stata gi di dimensioni tali da dover essere riconosciuta con controlli a regola darte. Insomma, sette mesi prima della notte maledetta di gas e fuoco, su quellasse in unofficina al di l delle Alpi cera una ferita che doveva essere vista e non lo stata. Fino a che lasse non si spezzato sui binari della stazione di Viareggio, facendo deragliare il treno poco lontano e trasformando la citt in un inferno. Elementi che faranno parte del primo confronto diretto fra accusa e difesa in programma luned al polo fieristico di Lucca. Portate i treni il pi lontano possibile da Viareggio! scoppiato tutto, c la stazione completamente in fiamme. Penso che l siano morti tutti. la voce dei uno dei macchinisti che rimbalza dai file audio tra gli atti dellindagine. Fa accapponare la pelle, insieme alla disperazione del capostazione, incalzato dal Dipartimento operativo di Pisa: un casino...non mi funziona pi il telefono... avverti tutte le emergenze.... Le telecamere della stazione (sono ancora i video agli atti) riprendono il treno che passa avvolto nelle scintille, la botta di luce dei primi scoppi, la fuga dei passeggeri che affollano i binari. la fotografia del disastro che poteva essere evitato. Da un controllo accurato, come ha spiegato Alberto Chiovelli, direttore dellAgenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, ai familiari delle vittime. Oggi che la tragedia non stata evitata, di controlli se ne faranno tanti. Sullasse che si spezzato facendo deragliare il treno con le 14 cisterne cariche di gas esplosivo; sulla cisterna che si forata permettendo la Gpl di uscire; sui binari, per capire cosa ha squarciato il bombolone. Un taglio da 40 centimetri compatibile con la resistenza iniziale del picchetto al passaggio della cisterna su di esso. Lispettore Laurino spiega cos la dinamica che ha portato allo squarcio: La cisterna, strisciando sui binari, ha incontrato il picchetto. Il violento urto ha provocato la deformazione. Con lavanzare della cisterna il picchetto si piegato in avanti tagliando la copertura fino a quando non si abbassato al di sotto il livello dei binari. Una tesi contestata con forza da Rete ferroviaria italiana, la societ proprietaria dei binari a lungo amministrata da Mauro Moretti, oggi alla guida di tutto il Gruppo Ferrovie dello Stato. Su questo scontro si gio-

ca buona parte del processo. A cominciare dalle prove irripetibili la cui data sar fissata al termine dellespletamento delle procedure burocratiche dellincidente probatorio. Prove per le quali il perito della Procura, professor Paolo Toni, ha suggerito due luoghi possibili: alcune officine di Trenitalia o le accierie Lucchini di Lovere. In entrambi i casi - lobiezio-

ne di alcune parti lese - si resta sempre in ambito Fs. Poich la Lucchini ha tra i suoi clienti migliori proprio il Gruppo che fa capo a Moretti. Unosservazione che non vale solo per questo aspetto: i curricula dei diversi periti nel processo che deve ancora inziare rimandano ad un unico filo conduttore, quello dellintrecciarsi con le Ferrovie italiane.

A partire da Toni che stato pi volte perito di Fs, passando per Politecnico di Milano e universit di Roma e Napoli, i cui esponenti si fronteggeranno di qua e di l dal banco degli imputati. I picchetti. Rfi si difende: a forare la cisterna non stato il picchetto, lo strumento utilizzato per controllore il posizionamento delle rotaie di tutte le

linee della rete ferroviaria nazionale. E comunque al momento dellincidente di Viareggio non esistevano ragioni tecniche o normative, o conoscenze comunque acquisite, o ritorni di esperienza che potessero in alcun modo fondare una qualsiasi analisi di rischio connesso alla presenza dei picchetti lungo la linea. Non la pensa allo stesso mo-

Risarcimenti, Rossi al sindaco: non forzare


VIAREGGIO. La legge Viareggio si applica o si modifica, ma non si pu forzare. Risponde cos il commissario per la ricostruzione e presidente della Regione, Enrico Rossi, al sindaco di Viareggio Luca Lunardini. Che chiede di estendere i benefici della legge anche ad Alessandra Biancalana (nella foto), compagna di Antonio Farnocchia, una delle 32 vittime del disastro ferroviario del 29 giugno 2009. Credo che non sia assolutamente possibile forzare in alcun modo la norma - scrive Rossi - come mi pare di capire ti abbiano gi spiegato i tuoi uffici. Gi. Perch il giorno prima delle lettera del sindaco, la segretaria comunale aveva inviato allavvocato di Biancalana il diniego alla domanda presentata per il beneficio economico fissato dalla legge. Sai bene - scrive Rossi a Lunardini - che, consapevole dei problemi che lattuale testo pone, ho scelto di proporre al Parlamento di emendarlo. Gli uffici regionali sono al lavoro per definire un testo da proporre ai capigruppo parlamentari. Il commissario ricorda poi che oltre al caso Biancalana, sono numerosi altri i problemi da superare per giungere ad una corretta, equa e compiuta applicazione della legge, a partire dal fatto che al momento non tutti i possibili beneficiari hanno presentato la domanda. E non lo ha fatto nessuno dei familiari delle vittime straniere. Sono tanti i nodi che la legge-Viareggio pone, conclude Rossi: Abbiamo delineato un possibile percorso, il cui compimento sarebbe pi agevole se tutti spingessimo nella stessa direzione senza forzature o fughe in avanti.
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do la Polfer. Le cui conclusioni hanno orientato la Procura verso lo stesso convincimento. Gi nel 2001 - lAgenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria a ricordarlo nella nota del 13 ottobre 2009 - Rfi aveva studiato soluzioni alternative alla picchettazione tradizionale fatta con spezzoni di rotaia (i picchetti). Alternative in base alle quali la geometria dei binari sarebbe stata verificata utilizzando segnali satellitari di precisione militare: Luso di questi sistemi - ricorda Laurino - elimina completamente il pericolo costituito dai picchetti. Cosa accaduto da allora alla strage del 29 giugno, lo spiega ancora la relazione della Polfer: Rfi ha deciso che i picchetti li avrebbe tolti, ma in occasione del rinnovamento dei diversi tratti di linea ferroviaria. SullAlta velocit, invece, si sarebbe subito passati al controllo satellitare. Parola di Michele Elia, ieri direttore tecnico di Rfi e oggi amministratore delegato succeduto a Moretti, insieme al quale figura tra i 38 indagati per il disastro di Viareggio. E se la Polfer ricorda che i picchetti, in base alle leggi vigenti, vengono considerati un ostacolo fisso lungo la linea ferroviaria, Rfi esclude che la nuova metodologia scelta gi 10 anni fa abbia alcun riguardo e riferimento alla sicurezza della circolazione ferroviaria. Controrotaia. Polfer e Procura sembrano escludere che a squarciare la cisterna possa essere stata la cosidetta piegata a zampa di lepre o controrotaia. In caso contrario, lo scenario sarebbe altrettanto inquietante: bisognerebbe infatti ipotizzare che essa fosse gi sporgente indebitamente e comunque difettosa e in grado di mettere in pericolo la circolazione ferroviaria. Comunque la si metta, Rfi, Trenitalia, Fs, lofficina tedesca Junghental, litaliana Cima riparazioni, Gatx, avranno molto da spiegare. Donatella Francesconi
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Domenica 17 Aprile 2011

Il Procuratore capo Aldo Cicala; sotto, limpronta della fascetta sullasse rotto

La relazione. Una cosa certa: la sala non stata sverniciata, controllata, e verniciata secondo le procedure fissate
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29 GIUGNO 2009

La conclusione. Allo stato dei fatti sussistono fondati sospetti di colpevoli lacune in fase di manutenzione

di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Come in un poliziesco da serie tv: ai responsabili della strage di Viareggio potrebbe essere fatale unimpronta. Quella della fascetta (o collarino) di identificazione della sala (asse pi ruote) che era consuetudine apporre prima che si passasse ad utilizzare, per lo stesso scopo, le piastrine. Ad inseguire limpronta, la sua origine e perch non avrebbe dovuto trovarsi sullasse che si fratturato lungo i binari della stazione di Viareggio - ad un passo da via Ponchielli, falciando trentadue vittime - linvestigatore cui la Procura di Lucca si affidata. Lispettore capo della Polfer (Compartimento di Milano), Angelo Laurino, luomo chiave dellinchiesta sul disastro ferroviario del 29 giugno 2009. I pezzi che i periti di accusa e difesa andranno ad esaminare attentamente, cominciando con il fissare luogo e calendario delle prove irripetibili da depositare in Tribunale gioved prossimo, lui se l guardati bene e da vicino. Fino a trovare, appunto, limpronta. Che non avrebbe dovuto essere l. Perch - si legge nella relazione che Laurino ha depositato un anno fa in Procura se lassile fosse stato sverniciato, liberato dalla ruggine, sottoposto ai controlli non distruttivi previsti e successivamente verniciato a regola

Strage: i dubbi della Polfer


Manutenzione dellasse rotto incompleta o non eseguita
darte come dettato dalle procedure di lavorazione programmate a livello di manutenzione IS2, tale impronta non dovrebbe essere pi visibile. Pi chiaro di cos difficile. Ma lispettore capo Laurino non intende lasciare margini di dubbio alla ricostruzione effettuata. Non si a conoscenza - scrive - di che tipo di corrosione cera sulla sala 98331 prima della verifica IS2 eseguita alla Jungenthal (lofficina tedesca cui era affidata la revisione della sala, ndr) a novembre 2008. Ma una cosa certa: la sala non stata sverniciata (sabbiata), controllata e verniciata secondo le procedure tecniche fissate. Altrimenti - continua la relazione - non si spiegherebbe la rug-

I CONTRATTI

Trecate-Gricignano, quante volte


VIAREGGIO. La relazione dellispettore capo della Polfer, Angelo Laurino, ricostruisce anche tutti i rapporti tra le societ coinvolte nella vicenda. Rapporti dettati dai contratti in essere tra le stesse, spiegati con tutti i particolari del caso. gine cos diffusa. E guai a pensare di barare. Perch Laurino preciso a costo di ripetersi: Non sembra ragionevole sostenere che lo strato di ruggine documentato possa essersi sviluppato nei quattro mesi cirIl treno Trecate-Gricignano, carico di Gpl, traversava lItalia due volte a settimana per 48 settimane. Al costo di 22,80 euro a treno che Fs Logistica pagava a Trenitalia, rimttendoci 12.958,8 euro lanno.
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ca di esercizio, oppure per lesposizione alla vampa di calore del Gpl esploso o perch la sala sia stata esposta a condizioni ambientali severe. Le indagini Polfer si sono sviluppate in Germania (alla Jungenthal) cos come alle

Officine Cima riparazioni di Bozzolo (Mantova) che operano per Trenitalia: Si visto - prosegue la relazione - che la sala, al suo arrivo alla Cima Riparazioni stata controllata visivamente. Se ci fosse stato fatto con accuratezza (probabilmente sono state controllate solo le piastrine) avrebbe dovuto essere notato quanto documentato dalle foto. E cio sia la ruggine che limpronta della fascetta, e ancora di pi che la larghezza dellimpronta della ruggine corrisponde a quella del collarino, come da rilievi della polizia scientifica. Le prove di laboratorio non ripetibili - lindicazione dellispettore capo Laurino - chiariranno ogni dubbio in proposito. anche se, allo

stato dei fatti, sussitono fondati sospetti di colpevoli lacune in fase di manutenzione dellassile rotto. Il cui stato lascia sospettare che alla ricezione della sala da parte della Cima Riparazioni potessero essere presenti sulla superficie delloggetto consistenti parti ossidate. E questo solo fatto avrebbe dovuto mettere in sospetto laddetto ai controlli visivi al momento dellaccettazione delle sala. Sospetto - specifica Laurino perch nel suo lavoro non rimangano punti oscuri che la sala fosse stata oggetto di unincompleta manutenzione. Angelo Laurino indaga e scrive. Ma parola dopo parola, lungo tutte le sessantasette pagine di relazione finita sul tavolo del Procuratore capo, Aldo Cicala, come se non riuscisse a togliersi un dubbio dalla testa. Cos, nelle ultime pagine, lispettore si toglie il sasso dalla scarpa e scrive: Valuti codesta autorit giudiziaria lopportunit di approfondire le indagini per valutare lesistenza di responsabilit del persone tecnico che a vario titolo ha svolto attivit dirette o indirette sulla sala 98331 tali da dover indurre sospetti di non avvenuta o incompleta manutenzione della stessa sala. Trentadue morti, i feriti, le case distrutte: forse solo perch quella manutenzione dovuta non mai avvenuta.
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LAPPUNTAMENTO

MA QUALE MURO. Le fessure tra i pannelli lungo i binari: in mezzo passa una mano di adulto proprio in questi giorni - non ha la disponibilit economica necessaria. La parte peggiore, come al solito, quella giocata dalle Ferrovie. Venire a vedere, la segnalazione di un cittadino: lungo il muro tirato su allindomani del disastro e delle richieste del quartiere, ignorate per anni, tra i pannelli ci sono fessure cos grandi che in mezzo entra un mano. E passa tutto il Gpl che si pu immaginare...Il presidente della Provincia, ente competente sul territorio per quanto riguarda i trasporti, fa le foto e si prende limpegno: Ne chieder conto ad Fs. Via Ponchielli rivive. Tra le case ricostruite si fa merenda, i treni fischiano forte come accade da due anni. Ma basta guardarsi intorno per sentirsi stringere il cuore: L cera casa mia, te lo ricordi?. S. E se mai si potesse dimenticare, per non farlo sufficiente guardare le lacrime che rigano il volto delle donna che singhiozza in disparte. D.F. ALTRO SERVIZIO A PAG.4

Via Ponchielli torna alla vita e al lavoro


La denuncia: il muro lungo i binari non sicuro, troppe fessure
IN FESTA. Via Ponchielli affollata ieri pomeriggio VIAREGGIO. Quello che facciamo non ha alcun significato se non potremo dire che la strage accaduta ma chi lha fatta accadere ne ha risposto. Solo questo ci permetter di piangere in pace i nostri morti. Via Ponchielli torna a vivere. Insieme, con forza, verso la ripresa, racconta il cartello intorno ad un palo. Da sopra spunta un girasole, perch dopo il fuoco sta entrando il sole in via Ponchielli. Per la riapertura delle attivit chiuse da due anni, un pezzo importante di citt si ritrovato ieri nel quartiere. La politica, ma anche i vigili del fuoco con le foto tremende di quella notte maledetta, ed i bambini chiamati dal Ludobus che ha proposto loro giochi da strada in quella via dove da troppo tempo nessuno gioca pi. Giustizia, la parola pi pronunciata. Dal presidente della Regione, e commissario per la ricostruzione, Enrico Rossi (lEuropa e lItalia non possono permettersi che un fatto cos grave accada ancora) che ha annunciato, a breve, il via libera per il terzo lotto di lavori, quello per dare alla strada il volto definitivo. E dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli: Qui, oggi, viviamo il paradosso pi grande: la ricostruzione che avanza e la messa in discussione, inaccettabile, del diritto alla giustizia. E se la politica li divide, a vederli tra i ponteggi dei fratelli Pinto di nuovo allineati sugli scaffali nuovi di zecca, Rossi, Lunardini e Baccelli danno il

Comune, Regione e Provincia insieme per festeggiare la ricostruzione quasi terminata

PAGLIANTI

senso del lavoro svolto dalle istituzioni in questi due anni. Difficile, tenuto insieme da un esercito di dirigenti e impiegati, ma alla fine efficace. Ogni pezzo di via Ponchielli ricostruita lo racconta. Anche se manca il parco, se le aree acquisite dal Comune andranno riempite in fretta di abitazioni, se la passerella sui binari non torner mai pi ed il sottopasso difficilmente vedr la luce, visto che la Protezione civile - lo ha ribadito Gabrielli

IL TIRRENO

TOSCANA

MERCOLED 25 MAGGIO 2011

13

Trasportare il Gpl del treno della morte per Fs costava anche caro
VIAREGGIO. Emozioni forti, quelle legate allincidente probatorio sui pezzi del treno carico di Gpl deragliato a Viareggio due anni fa. Il 7 giugno i periti saranno in stazione, per il taglio della cisterna che si forata quella maledetta notte. Mentre dallEuropa arrivano pessime notizie: domenica stata riaperta in parte la linea Basilea-Friburgo dove deragliato un treno carico di esplosivo. Era diretto a Gallarate. Immagini inquietanti, quelle offerte dal web. Paurosamente simili a quelle della notte del 29 giugno 2009 quando un intero isolato a Viareggio fu attraversato dal fuoco: 32 morti, case distrutte, i feriti gravissimi. Treni merci, carichi di morte, che attraversano lEuropa. Per pochi spiccioli, visti i prezzi ricostruiti dalla Polfer che indaga per la Procura di Lucca. Lispettore capo del Dipartimento di Milano, Angelo Laurino firma un documento per molti punti agghiacciante. Fs Logistica, la societ del Gruppo Ferrovie dello Stato (amministratore delegato Mauro Moretti), utilizza i carri del treno Trecate-Gricignano (nellambito del contratto stipulato tra Gatx Austria e Aversana Petroli Srl); e concorda con la Divisione Cargo di Trenitalia Spa un contratto al costo di 22.800 euro a treno (andata e poi ritorno) per 48 settimane. La Polfer fa i conti: tra il costo del trasporto pagato da Aversana Petroli (2 milioni e 304mila euro lanno) ed il costo dellaffitto di treno pi carri (2.316.958), Fs Logistica sembra rimetterci 12.958 euro lanno. Ma gli accordi commerciali in questione sono in linea con quanto avviene in Europa. E la manutenzione? Il 25 settembre 2009, mentre a Viareggio ancora si muore, Fs Logistica scrive: Nel noleggio dei carri ferroviari in Europa e in conformit alle normative vigenti in campo europeo la manutenzione riservata ai proprietari (dei carri, ndr) che, nella determinazione del canone di no-

La Polfer ha ricostruito i prezzi dei carichi pericolosi. Il 7 giugno incidente probatorio


leggio (25,20 |) tengono conto degli oneri economici derivanti dalle attivit manutentive. Venticinque euro, chiavi in mano: morti compresi. Impossibile non ricordare a chi era destinato il Gpl del treno della strage: Aversana Petroli, di propriet della famiglia Cosentino, i parenti dellallora sottosegretario alleconomia Nicola Cosentino (oggi coordinatore Pdl in Campa-

Lasse killer del treno con limpronta nia) coinvolto in pi di una vicenda giudiziaria. Cosa fu della manutenzione dellasse che si spezzato a Viareggio lo spiega bene la relazione dellispettore Laurino che il Tirreno ha anticipato il 17 aprile scorso. C unimpronta sullasse-killer, ogni investigatore ne segue una. Quella di Angelo Laurino di una fascetta - utilizzata per marcare la sala montata (asse pi le ruote) - che non avrebbe dovuto trovarsi pi l. Lasse che si rotto sul treno Trecate-Gricignano, carico di Gpl, al momento del ritrovamento non aveva la fascetta, sostituita con le pi moderne piastrine. Allora, perch quellimpronta circolare impressa sullasse? La risposta agghiacciante: Il collarino doveva essere stato tolto durante le fasi di manutenzione a cui lassile

era stato sottoposto presso le officine Jungenthal e sostituito con le due targhette effettivamente reperite dopo lincidente. Se lassile fosse stato sverniciato, liberato dalla ruggine, sottoposto ai controlli non distruttivi previsti e successivamente verniciato a regola darte - come da procedure - tale impronta non dovrebbe essere pi visibile. Sono giorni importanti, per linchiesta, quelli che precedono il secondo anniversario della strage. La prima tranche di prove tecniche quasi terminata e le Ferrovie ribadiscono il proprio punto di vista. Rispetto ai punti chiave dellindagine (rottura dellasse, foratura della cisterna, manutenzioni) fanno sapere: Si tenta inutilmente di accreditare ad ogni costo una possibile responsabilit delle Ferrovie italiane per un drammatico incidente che ha visto incrociarsi fra loro molte sventurate fatalit. Ma nessuna omissione attribuibile a uomini delle Ferrovie dello Stato. Fatalit. E di nuovo, le parole di Fs non sono quelle attese a Viareggio. Donatella Francesconi

Strage di Viareggio, impronta sospetta sullasse spezzato

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Follonica, muore nel camion finito fuori strada dopo un tunnel


Il camion rovesciato sul ciglio della strada La tragedia avvenuta sullAurelia vicino a Follonica

GROSSETO. Un camionista morto in un incidente stradale a seguito del quale stata a lungo chiusa al traffico la carreggiata in direzione sud dellAurelia, nel tratto compreso tra il Bivio per Riotorto e il Bivio per Follonica Est. Lautoarticolato finito fuori strada, incendiandosi. La vittima si chiamava Franco Paolucci, 57 anni, era era originaria di Sinalunga (Siena). La tragedia stata determinata da un sorpasso prima del buio della galleria. Quindi lo

scontro, poco dopo luscita dal tunnel, tra il furgone e lultimo cordolo in cemento armato che costeggia la strada. Il resto lo ha fatto il guard rail che ha trafitto il muso del camioncino e la vita che era al volante. Il camionista, dipendente della ditta di materassi Idormibene di Cesa di Marciano della Chiana, in provincia di Arezzo, morto sul colpo. Lincidente avvenuto ieri mattina intorno alle 9.30. Si pensa che luomo sia andato fuori strada per un malore.

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Travolta e uccisa da unauto mentre va dal dentista


CASTELNUOVO GARFAGNANA. Tragico incidente a Castelnuovo Garfagnana. Una donna, ex infermiera allospedale S. Croce, morta travolta da unauto mentre si stava recando a un appuntamento in uno studio dentistico. Investita, stata scaraventata a una decina di metri di distanza, restando uccisa sul colpo. La vittima si chiamava Paola Iacopi, 53 anni, e abitava a Gorfigliano. stata presa in pieno da una Fiat Seicento guidata da un uomo di 75 anni che risiede a Careggine. 53 anni, ex infermiera professionale con servizio allospedale di Castelnuovo, la Iacopi aveva lasciato il camice bianco per gestire laffitto di alcune case di propriet del marito a Capoliveri, allElba, paese originario del consorte.

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Mercoled 8 Giugno 2011 | 1,00 - Anno 135, numero 156

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE v.le Alfieri 9 LIVORNO tel. 0586/220111 - REDAZIONI: Carrara via Roma 9 tel. 0585/777333-4 - 777224; Cecina via Circonvallazione 11 tel. 0586/682721; Empoli p.za F. Degli Uberti, 30 tel. 0571/711775 - 710894; Firenze via L. da Vinci 16/18 tel. 055/5522548; Grosseto p.le Cosimini 20 tel. 0564/414900; Lucca via S. Croce 105 tel. 0583/491816 491817; Massa via Petrarca 2 tel. 0585/41032; Montecatini c. Roma 5 tel. 0572/772461; Piombino c. Italia 95 tel. 0565/222222; Pistoia via C. Trinci 2 tel. 0573/97791; Pisa c. Italia 84 tel. 050/502255; Pontedera via Lotti 3 tel. 0587/52400; Portoferraio v.le Elba 3 tel. 0565/914604; Prato via del Ceppo Vecchio 5 tel. 0574/606015-6-7; Viareggio via Coppino 273 tel. 0584/389389

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Hockey. Dopo la Coppa Italia la squadra viareggina conquista anche il primo scudetto

Il Centro campione dItalia


Battuto il Valdagno (4-3) in garatre. E la citt fa festa in piazza
Linvasione di campo dei tifosi dopo la fine della partita che ha dato lo scudetto al Centro VIAREGGIO. Campioni. Campioni. Campioni. Il Cgc batte in garatre il Valdagno (4-3, gara in bilico fino allultimo secondo) e conquista il primo scudetto della sua storia, coronando cos una stagione gi indorata dalla vittoria in Coppa Italia. I ragazzi, anzi i veterani, di Massimo Mariotti hanno alzato la coppa al cielo in un palasport gremito allinverosimile. Un pubblico che non mai smesso un secondo di incitare la squadra e che poi si riversato nelle strade, sul lungomare, imbuto naturale per altre centinaia e centinaia di persone. In tanti non ce lavevano fatta a conquistare un biglietto e si erano dovuti accontentare della diretta tv di Raisport. SETTE PAGINE IN CRONACA

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Viareggio. Fischi per i periti di Fs. Lavvocato di Moretti: Ininfluente cosa abbia forato il bombolone

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LA GRANDE CRISI

Limputato il picchetto
Ma Ferrovie contestano gli esiti delle prove sulla cisterna
VIAREGGIO. Una rosa sulla cisterna. Quella dalla quale due anni fa uscito il Gpl per trasformarsi in fuoco e distruggere 32 vite ed un pezzo di citt. finito cos il primo giorno di prove tecniche sul bombolone, forato dal picchetto secondo consulenti e periti. Tranne quelli di Ferrovie. Secondo le quali cosa abbia provocato lo squarcio ininfluente. FRANCESCONI IN CRONACA E A PAG.3 Operai al lavoro in un cantiere

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Tremano i due colossi del mattone

CAOS SENZA FINE

LA FILA ALLE POSTE E LA POLITICA IN SILENZIO


di Andrea Lazzeri
a una settimana oltre un milione di cittadini costretto, spesso inutilmente, a code di ore per pagare bollettini, ritirare la pensione o fare una delle mille cose che offrono gli uffici postali. (CONTINUA A PAGINA 13)

Consorzio Etruria verso il salvataggio Btp lascia Calenzano


MONTELUPO. Grande edilizia in crisi: la Btp lascia Calenzano e vende i cantieri a una societ romana. Il Consorzio Etruria si avvia verso la richiesta di un concordato preventivo per salvare 300 posti. ATERINI, REALI e FIRMANI A PAGINA 2

I CONTI DIFFICILI

in pi con Il Tirreno

Trovano la casa al mare occupata da 4 ragazzi


MARINA DI CAMPO. Sono arrivati allElba per trascorrere qualche giorno nella casa acquistata a Marina di Campo. Ma ad aspettarli hanno trovato quattro giovani, che da settimane occupavano labitazione utilizzandola per bivacchi e festini creando gravi danni. A PAGINA 14
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LA RIFORMA FISCALE NEL VICOLO CIECO


di Alessandro Volpi
molto difficile che il governo possa dare corpo a una vera riforma fiscale. Potr certo anticipare i tempi della legge delega, ma una volta avviato liter (CONTINUA A PAGINA 13)

Due parenti delle vittime piangono davanti alla gabbia col vagone della strage

Scommesse. Per Pirani interrogatorio fiume

Sempre pi partite sospette Il Pm accusa le societ di A


Il dentista Pirani, interrogato per ore, amplia il numero delle partite sospette. Il Pm accusa i club di A. TRINCHELLA A PAG.7

Campionesse disabili

Concorso voluto da Nesi

Beatrice e Natalie, Prato secondo noi nella sfortuna E i figli dei migranti due sfide vincenti diventano scrittori
NELLO SPORT PATTUME A PAGINA 25

IL TIRRENO

PRIMO PIANO

MERCOLED 8 GIUGNO 2011

LA STRAGE DI VIAREGGIO
di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Cosa abbia forato la cisterna che due anni fa si rovesci sui binari della stazione di Viareggio, lasciando uscire il Gpl che si infiamm e si port via trentadue vite, ininfluente. Parola di Armando DApote, avvocato di Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Perch le responsabilit - continua DApote - vanno ricercate nella causa del ribaltamento del carro. E quella fu la rottura di un assile criccato, che non era stato n installato n fornito da Fs, ma che arriv dalla Germania. Non ininfluente, invece, per i familiari delle vittime che ieri hanno presidiato fino a sera larea che contiene la cisterna sotto sequestro, insieme a due picchetti e alla piegata a zampa di lepre (pezzo dello scambio). Ma forse, non lo fino in fondo neppure per le Ferrovie. Che ieri si sono presentate allennesima puntata dellincidente probatorio portando dei modelli ricostruiti al Politecnico di Milano: quelli dello squarcio se prodotto dal picchetto di regolazione delle curve lungo i binari o se causato dallimpatto con il pezzo dello scambio. Plastici contestati da legali e tecnici delle parti lese che hanno parlato di tentativo di colpo di mano per introdurre allimprovviso una variante nellincidente probatorio. I periti di Ferrovie hanno misurato per ore il foro, in piedi sulla cisterna, cercando la quadratura della coincidenza tra i modelli e la ferita nel bombolone. Arrivando alla conclusione che la visione diretta della cisterna evidenzia non solo che la causa dello squarcio stata la piegata a zampa di lepre, ma anche che il picchetto ha provocato un altro segno, ben evidente ma non tale da forare la cisterna. Come si legge ancora nel comunicato a firma dellavvocato DApote. Tutto intorno, per, nessuno sembra condividere le con-

E il giorno delle perizie. Battaglia tra tecnici. Contestati i plastici delle Ferrovie

DUELLO SULLA CISTERNA


VIAREGGIO. Torner nelle officine Lucchini di Lovere (Bergamo) il pezzo di cisterna che i periti andranno a tagliare questa mattina a ridosso dei binari della stazione di Viareggio. Una volta compiuta questa operazione, le prove dellincidente probatorio, si spostano tra Livorno e Calambrone. Dove si trovano, ancora sotto sequestro, il locomotore e le altre cisterne daneggiate nel disastro ferroviario del 29 giugno 2009 a Viareggio. I primi esami, calendarizzati a Lucca nella prima puntata dellincidente probatorio, si sono svolti tutti sullasse che si spezzato poco dopo lingresso in stazione e su quello gemello montato sullo stesso carro. Le foto hanno fatto il giro del mondo lasciando tutti sotto choc: la ruggine in grande la cisterna che si forata; il picchetto primo tra gli imputati come causa del foro; la piegata a zampa di lepre che un pezzo dello scambio. Individuare luno o laltro oggetto come causa della ferita nel bombolone cambia le responsabilit delle aziende del Gruppo Ferrovie dello Stato che hanno dirigenti e personale tra i 38 indagati. In particolare per quanto riguarda il picchetto: da anni esiste una circolare Rfi con la quale lazienda si propone di rimuovere i picchetti di misurazione delle curve sulle linne di nuova realizzazione. Tanto che su quelli dellAlta velocit non si trovano pi. Il 2 novembre, in Procura a Lucca, ultimo atto dellincidente probatorio con lesito delle relazioni dei periti. D.F.

quantit si mangiava lacciaio datato 1974, quando lasse fu fabbricato. Le prove eseguite a Lovere hanno chiamato in causa il sapere degli ingegeneri esperti di metallurgia. Ma hanno anche sottoposto a sforzo i pezzi da esaminare. Da luned, invece, sotto i riflettori ci sono

La protesta di un gruppo di parenti delle vittime della strage di Viareggio del 29 giugno di due anni fa

Limputato il picchetto
clusioni del legale di Mauro Moretti. Raffaele Cecchetti, avvocato delegato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, varca il cancello che delimita larea interedetta e scuote la testa: La rottura ricorda il picchetto..., dice indicando con la mano il pezzo oltre la rete. Da l in poi voci di tecnici e legali si alterneranno sulla stessa considerazione. Lo squarcio nella cisterna spiega uno dei periti delle parti lese stato prodotto da un corpo sporgente. Sulla punta del picchetto il segno di quello che ormai appare a tutti, tranne che a Ferrovie, limpatto con la cisterna. Lasciando la zona, anche Paolo Toni - il perito della Procura - ribadisce di non aver dubbi e parla di segni inequivocabili e oggettivi. Quelli riscontrati sul ricciolo di metallo trovato allinterno del bombolone. Al confronto con quelli lasciati dai modelli portati dallingegnere Giorgio Diana, perito di Ferrovie ed ex direttore del Politecnico di Milano, il riscontro con il picchetto. Lo racconta-

Rilevata limpronta sullo squarcio. Le Fs negano

La rabbia dei parenti che hanno presidiato per ore larea in cui si sono svolte le prove Lacrime e striscioni

Un momento della perizia sulla cisterna ieri a Viareggio no avvocati, periti, tecnici che hanno assistito per ore al raffronto tra i modelli costruiti in laboratorio e lo squarcio. E lo stesso ricciolo riconducibile al picchetto - sottolineano periti e consulenti - e assolutamente non alla piegata a zampa di lepre. Lo scontro sulla causa del foro nel bombolone tutto aperto. I legali delle parti lese, ed i familiari delle vittime che hanno duramente contestato i periti di Fs, non hanno apprezzato la sorpresa dei plastici prodotti dal professor Diana. Plastici che, comunque, non saranno ammessi agli atti dopo un lungo braccio di ferro e per decisione del giudice per le indagini preliminari, Simone Silvestri. Certo, su un punto ha ragione lavvocato di Ferrovie: non

Ma solo una lunga catena di sbagli pu aver provocato una simile tragedia

di sola cisterna fatto il processo. E neppure di solo asse spezzatosi poco dopo lingresso in stazione. Bastano poche parole scambiate con Franco Branciamore, presidente della commissione di indagine del ministero dei trasporti. Alla domanda sulleffettivo svolgimento del cabotaggio (autorizzazione allingresso dei carri provenienti dallestero) per i carri coinvolti nella strage di Viareggio, Branciamore dichiara: Mi avvalgo della facolt di non rispondere... Capirete che una domanda imbarazzante.... Meglio girarci intorno, allora: cambiato qualcosa in questi due anni nelle procedure di cabotaggio? Devo dire di no. E, allora, quale sar la voce istituzionale, e deputata a farlo, che si lever a dire forte che unaltra strage come quella di Viareggio non dovr pi ripetersi? Siamo qui per questo - risponde Branciamore - con un preciso mandato del ministro: cercare la verit. E quando c un incidente qualcuno ha sbagliato. La catena di sbagli nella vicenda del disastro ferroviario del 29 giugno tutta nelle carte sul tavolo della Procura. Inanellata, passo dopo passo, nelle indagini dellispettore capo della Polfer, Angelo Laurino, e della sua squadra, attenti e vigili, ieri, dalla mattina fino a tarda sera impegnati nelle prove tecniche: dalla ruggine sullasse, ai picchetti che Rfi si riprometteva di dismettere con una precisa circolare, ai controlli eseguiti sulla sola cisterna e non su cosa la trasportava, ai contratti tra le imprese coinvolte.
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Mercoled 8 Giugno 2011

29 GIUGNO 2009: DUE ANNI DOPO


LO STRAZIO. Marco Piagentini, osserva lincidente probatorio sulla cisterna
PAGLIANTI

I PEZZI. I picchetti, la cisterna, la piegata a zampa di lepre

IL DOLORE E LA RABBIA. Daniela Rombi, presidente dell associazione dei familiari delle vittime
PAGLIANTI PAGLIANTI

FERROVIE. Un tecnico di Fs porta i modelli elaborati al Politecnico di Milano

di Donatella Francesconi
VIAREGGIO. Lo scontro di quelli che lasciano il segno. Faccia a faccia lavvocato Graziano Maffei, per le parti lese Comune compreso, e lingegnere Giorgio Diana, perito del Gruppo Ferrovie dello Stato. Toni forti e parole dure tra lavvocato di lunga navigazione e lex direttore del Politecnico di Milano. Maffei, e prima di lui Enrico Marzaduri, legale anche della Provincia di Lucca, lo dicono chiaro e tondo: quel plastico portato dai tecnici di Fs non deve essere ammesso come prova. La discussione aspra, le voci si alzano. Tutto intorno i familiari della vittime, i loro amici, i feriti, le famiglie di chi ha perso affetti e case. Momenti concitati anche allombra della cisterna, chiusa nella gabbia che la contiene da due anni. Alla fine una telefonata al giudice per le indagini preliminari, Simone Silvestri, a sciogliere il nodo: il modello dello squarcio nella cisterna, pro-

Un solo grido: vergogna


Periti di Fs contestati dai familiari delle vittime
I familiari delle vittime della strage allincidente probatorio

dotto dai laboratori del Politecnico di Milano potr essere utilizzato da Ferrovie come oggetto privato di alcune difese che lo introducono allinterno della gabbia per fare i rilievi. Ma non sar ammesso agli at-

ti. Lungo i binari si discute. Avvocati e periti delle parti lese fanno muro. Fuori, un unico coro: Assassini. Riviviamo le fiamme di quella notte ed il dolore che ne seguito, commenta il sin-

daco Lunardini presente tra la folla. un avvenimento che d fiato e forza allurlo di rabbia che viene da Viareggio. Le regole cerano - parla cos il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, anche

Appoggiato al muretto che separa ferrovia e strada c Marco Piagentini. Star l fino in fondo, circondato dagli amici, stretto a se stesso mentre guarda la cisterna e il formicaio di periti, avvocati, poliziotti, tecnici che salgono e scendono. Il pensiero a Luca e Lorenzo, a Stefania che con lui li ha amati fino a che il gas ed il fuoco non glielhanno portati via per sempre. Al suo fianco, poco pi in l, c una donna che si arrampica per vedere: la madre di Federico Battistini, morto insieme alla moglie Elena ed ai suoceri. Impietrito, segue tutto senza dire una parola il figlio dei coniugi Bonuccelli. Pi in l gli amici di Pulce e Scarburato, e Mario Orsi, padre di Sara e marito di Roberta Calzoni. Con i parenti di Ilaria e MiIl sito. Su www.iltirreno.it chela Mazzol foto ed i video ni. A loro e a della giornata di ieri tutti gli altri, il messaggio delle Ferrovie: cosa ha lui sul posto - ma non sono bucato lo squarcio ininstate rispettate. A questo pun- fluente. Perch le responsabito io credo che si possa e si lit - spiega Armando DApodebba dire che non di fatalit te, avvocato di Mauro Moretti si tratta ma di precise respon- - vanno cercate nella causa sabilit da ascrivere. A chi lo del ribaltamento del carro. dir la magistratura. ALTRO SERVIZIO a pag.3
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