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Comune di San Rocco al Porto


Gruppo comunale dei volontari di protezione civile

DISINNESCO E BRILLAMENTO DI UN ORDIGNO BELLICO


RESIDUATO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Domenica 12 Settembre 2004

Premessa
Nella settimana precedente domenica 12 settembre, durante le operazioni di prelievo di ghiaia
dal letto del fiume, è stato messo a nudo un ordigno bellico da 500 libbre. Ordigno che, molto
probabilmente, era destinato a uno dei ponti o alle strutture militari della zona durante i
bombardamenti dell’aviazione inglese ed americana verso la fine della seconda guerra
mondiale.
L’ordigno è stato rinvenuto sepolto in un raschio di ghiaia del fiume nel territorio di Calendasco
in provincia di Piacenza; proprio di fronte alla località Isolone sulla riva sinistra del fiume nel
comune di San Rocco al Porto.
Essendo la località piuttosto isolata e poco antropizzata, le autorità competenti hanno deciso di
disinnescare l’ordigno e farlo brillare direttamente sul posto.
Inizialmente, l’operazione era stata programmata per lunedì 13 o martedì 14 ma, le avverse
previsioni del tempo e il lento ma graduale innalzarsi del livello del fiume causato dalle piogge
a monte, hanno suggerito di anticipare l’operazione a domenica per evitare un possibile
trascinamento dell’ordigno da parte della corrente con il pericolo di perderlo o, addirittura, con
la possibilità che andasse a sbattere contro un pilone dei ponti che si trovano pochi chilometri
a valle.
I prefetti di Piacenza e di Lodi hanno, rispettivamente, allertato i sindaci di Calendasco e di San
Rocco al Porto perché provvedessero a creare un’area di sicurezza di almeno 1 Km di raggio
intorno al punto di brillamento dell’ordigno durante le operazioni necessarie per la sua
neutralizzazione.
A tale scopo, il sindaco di San Rocco ha deciso di attivare il locale gruppo di protezione civile
coadiuvato dal Coordinamento Provinciale e dagli altri gruppi comunali del sud lodigiano a loro
volta supportati dalla Croce Rossa, dal servizio 118 e dal SER.

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Obiettivi di questa relazione


Gli obiettivi di questa relazione non sono di entrare nel merito delle attività degli artificieri e
delle autorità preposte per la neutralizzazione dell’ordigno ma di fare il punto sulle attività
svolte dai gruppi comunali e dalle altre organizzazioni di soccorso coinvolte nonché la verifica
della catena di comando da attivare durante le emergenze. Catena di comando che coinvolge,
oltre al comune interessato, la Provincia e la Prefettura di Lodi; il Coordinamento dei gruppi di
protezione civile e gli enti di assistenza sopra menzionati.

Cronologia delle attività svolte


1.- Nella seconda metà della settimana
Ø Il sindaco di San Rocco viene allertato per il ritrovamento dell’ordigno.
2.- Venerdì 10 settembre
Ø La Prefettura di Lodi comunica il programma e i tempi per la neutralizzazione
dell’ordigno (Prot. N° 14809/04 area III punto).
Ø La stazione dei carabinieri di Guardamiglio all’erta il sindaco perché prenda i
provvedimenti di sua competenza (prot. N° 98/16-2)
Ø Il sindaco convoca il coordinamento del gruppo comunale di protezione civile e chiede la
collaborazione dei volontari per la gestione del cordone di sicurezza come richiesto dagli
artificieri.
3.- Sabato 11 settembre
Ø In mattinata, i responsabili del controllo del territorio fanno un sopralluogo e
definiscono il perimetro lungo il quale dovranno agire i volontari.
Ø Si attiva la procedura di allertamento dei volontari del gruppo comunale di PC di San
Rocco per verificare le disponibilità.
Ø Nel pomeriggio si decide di attivare il Coordinamento Provinciale dei gruppi di
protezione civile a supporto delle attività programmate.
Ø Il coordinatore dell’area sud contatta il coordinatore provinciale e il segretario per
l’attivazione dei gruppi comunali della provincia di Lodi.
Ø Il coordinatore provinciale avvisa l’assessore provinciale alla protezione civile.
Ø Vengono contattati anche il servizio 118, la Croce Rossa di Codogno e il SER
(emergenza radio) di Casalpusterlengo.
Ø Alle ore 19 di sabato si apre la sala operativa nel comune di San Rocco, si avviano le
procedure per l’emergenza come previsto dal piano comunale e vengono preparati i
documenti necessari per la gestione dell’attività del giorno seguente.
Ø Oltre alla parte burocratica relativa alla gestione dell’attività, il sindaco prepara
un’ordinanza di sgombero dell’area per la rimozione dell’ordigno bellico (ordinanza n°
904 dell’11-09-2004) e un avviso di sgombero di alcune cascine situate in golena
all’interno dell’area interessata.
Ø Vengono definiti i tempi per le attività del giorno successivo che si sono svolte come
segue:
a.- ore 6.30 Apertura della sala operativa del comune e attivazione sala radio.
b.- ore 6.45 Arrivo e registrazione dei volontari in arrivo
c.- ore 7.30 Distribuzione dei volontari lungo il perimetro dell’area interdetta alle
persone.
d.- ore 8.30–9.00 Una squadra di volontari perlustra l’area interdetta verificando
che non siano entrate persone prima dell’inizio delle operazioni.
Arrivo di un’ambulanza della Croce Rossa che stazionerà sulla piazza del comune
per eventuali interventi di primo soccorso.
e.- ore 10.00 Sgombero delle cascine situate nell’area Isolone e interruzione
delle attività di raccolta del pomodoro nei campi circostanti.
f.- ore 11.12 Brillamento dell’ordigno.
g.- Ad operazione avvenuta, rientro di uomini e mezzi e loro registrazione.
h.- Consegna dei documenti di avvenuta partecipazione da presentare al sindaco
del paese di provenienza
i.- Avvisata la prefettura di Lodi, il coordinamento provinciale l’assessore
provinciale e il servizio 118 per la chiusura delle attività.
j.- Alle 11.30 Chiusura della sala operativa.

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CATENA DI COMANDO E CONTROLLO PER IL DISINNESCO E BRILLAMENTO


DELL’ORDIGNO BELLICO RESIDUATO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Procedure attivate

1.- Procedura per l’apertura e gestione della sala operativa


2.- Procedura per l’attivazione dei volontari
3.- Procedura per l’attivazione del Coordinamento Provinciale e degli altri enti interessati
4.- Procedura per la gestione dei volontari in servizio sul territorio
5.- Procedura per l’apertura della sala radio comunale
6.- Procedura per lo sgombero delle abitazioni (bozza preliminare per il brillamento di ordigni)

Gruppi Comunali impegnati nell’emergenza

Comune N° N° mezzi N° radio Note


volontari
Camairago 4 1 2
Somaglia 2 + 10 1 2 10 volontari in loc. Gargatano
Guardamiglio 12 3 9
SER Casalpusterlengo 7 2 21
Maleo 2 - 2
Santo Stefano Lod.no 8 - 3
Castelnuovo B.d’A. 2 - -
Cornegliano Laudese 4 1 5
San Rocco al Porto 17 1 7
Croce Rossa Codogno 5 2 2 1 Ambulanza collegata con 118

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Procedura per lo sgombero delle abitazione in caso di brillamento di


ordigni bellici in aree poco abitate.
Questa procedura è sperimentale ed è stata attivata per la prima volta durante questa
emergenza. Si chiede ai volontari dei gruppi intervenuti di inviarci loro commenti e
suggerimenti.
Si rammenta inoltre che essa è valida solo per emergenze esterne ai centri abitati che
coinvolgono cascine e case isolate.
Nelle cascine interessate all’evento non erano presenti persone anziane o allettate per cui non
è stato necessario attivare le procedure relative.

Il sindaco emette un’ordinanza per lo sgombero delle abitazioni all’interno della zona
di sicurezza indicando la fascia oraria più probabile.

Alle persone che devono abbandonare le abitazioni si ricorda di portare con sé:
Ø Farmaci abituali
Ø Chiavi di casa
Ø Telefono cellulare
Ø Cose indispensabili per i bambini(ricambi, pannolini, giochi poco ingombranti
Ø Denaro e preziosi
Ø Occhiali da vista e protesi acustiche
Ø Documenti di identità
Ø Qualcosa da leggere

Inoltre:
Ø Indossare un abbigliamento adeguato alle condizioni meteo
Ø Provvedere alla sicurezza e all’alimentazione degli animali domestici
Ø Controllare la chiusura ermetica dei congelatori e dei frigoriferi (si può mettere un
nastro di adesivo)
Ø Controllare la chiusura dei rubinetti dell’acqua
Ø Tenere a portata di mano una torcia elettrica a batteria
Ø Non lasciare oggetti fragili esposti su ripiani e mensole
Ø Mettere a terra oggetti, quadri, specchi e cornici appesi alle pareti
Ø Portare all’interno delle abitazioni, dei balconi o delle terrazze fioriere e/o vasi pensili.
Ø Sarà possibile portare con sé animali domestici di piccola taglia a condizione che: i gatti
siano posti in apposite gabbie; i cani abbiano il guinzaglio e la museruola.

Porte e Finestre
Si consiglia di tenere chiusi balconi, scuri, tapparelle e simili purché non di vetro.
Entro il raggio di 1 Km dalla bomba (distanza da definire per ogni emergenza), tutte le finestre
e le porte vetrate delle abitazioni dovranno essere lasciate aperte per evitare l’eventuale
rottura dei vetri in caso di esplosione non controllata della bomba.
Nel caso non si possano lasciare aperte, i vetri delle porte e delle finestre dovranno essere
nastrate con nastri adesivi.

Acqua, luce e gas

Prima di uscire
Ø Chiudere i rubinetti del gas.
Ø Non modificare i tempi e le temperature

Uscendo di casa
Ø Ricordarsi di spegnere tutte le luci
Ø Chiudere il rubinetto del contatore del gas

Rientrando a casa
Ø Riaprire il rubinetto del contatore del gas
Ø Non accendere le luci e verificare annusando se vi sono fughe di gas

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Ø Se si sente odore di gas non azionare gli interruttori elettrici, arieggiare la casa aprendo
porte e finestre e chiamare il tecnico del gas
Ø Verificare se c’è l’energia elettrica accendendo la luce ma evitando di aprire il
frigorifero.
Ø In caso di mancanza di corrente verificare gli interruttori interni, il salvavita e
l’interruttore esterno.
Ø Nel caso non vi fosse corrente avvisare l’ENEL
Ø Riaprire i rubinetti dei singoli apparecchi
Ø Verificare che le fiammelle spia non si spengano a causa di sacche formatesi
nell’impianto del gas.

Lista di distribuzione
Prefettura di Lodi
Assessore Provinciale di PC
Carabinieri di Guardamiglio
Coordinamento Provinciale dei Gruppi di PC
Sindaci dei gruppi di PC comunali presenti
Gruppi Comunali di PC presenti all’emergenza
Croce Rossa Italiana – Comitato di Codogno
Servizio 118 di Lodi

ALLEGATI

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