Anno XXXVII
02.04.2015
Numero
647
PERIODICO DI ATTUALIT DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO VAS, SEGUSINO
Tassa pagata/Taxe Perue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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ALANO DI PIAVE
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Quero (BL)
CHIUSO IL LUNED
IL TORNADO Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Mazzocco. REDATTORI: Sandro Curto, Silvio Forcellini. COLLABORATORI: Alessandro Bagatella, Ivan Dal To, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Piero Piccolotto, Andrea Tolaini.
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GELATERIA DUE VALLI - Fener - BAR JOLE - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero; ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR PIAVE Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO
DEON - Vas; BAR BOLLICINE - Scalon; BAZAR di A. Verri - Segusino.
CRONACA
E risultata un successo la ricorrenza del 50 di fondazione del gruppo alpini Monte Cornella, iniziata la sera di sabato
7 marzo, data di fondazione del gruppo, con la proiezione del film Fango e Gloria, film toccante, che narra vicende del
primo conflitto mondiale. La sala del centro culturale era colma di gente, la quale ha espresso la propria soddisfazione.
Domenica mattina ha avuto luogo levento principale in piazza municipio, con alza bandiera accompagnato dalle note
della banda municipale di Alano, e, a seguire, la consegna di alcuni riconoscimenti consegnati dal capo gruppo Vilmer
Schievenin. Sono stati premiati i capigruppo che hanno portato il gruppo al compimento dei cinquanta anni, Uttone
Lionello, alla memoria, Berton Giovanni, Berton Riccardo, Dal Pos
Claudio, allalpino Thomas Dalla Piazza, per la sua partecipazione
alla missione di pace in Bosnia Erzegovina, al luogotenente in congedo Mottola, amico degli alpini.
E i due pi importanti attestati sono andati ai soci fondatori, ancora
attivi nel gruppo, PLACIDO ANDREAZZA, e CLEMENTE
SPADAROTTO (foto a lato)
La partecipazione della gente e la vicinanza della stessa al laborioso
gruppo, si snodata nella sfilata verso il monumento allAlpino, per
la deposizione della corona dalloro, poi la Santa Messa cantata e
celebrata dal nostro parroco Don Alessio, e infine il rinfresco presso
la sala delle associazioni hanno concluso il 50.
Vi sono da ringraziare le autorit che erano presenti, innanzitutto il
Sig. sindaco Bruno Zanolla, la presidente dellunione e assessore
provinciale Serenella Bogana, il vice presidente della sezione Feltre,
Stefano Mariech, il Maresciallo capo comandante la stazione CC. di
Quero, De Leo, lassessore Coppe Alberto, i tanti consiglieri della
sezione e i capigruppo con i loro gagliardetti, lassociazione Fanti di Alano- Quero Vas e tutti i cittadini che hanno voluto partecipare. Qui sotto: la foto di gruppo davanti la chiesa di Quero.
Luned sedici marzo, verso le 14 in localit Val dei Bec a Carpen di Quero Vas
di Alessandro Bagatella
Ormai non c pi da farsi meraviglia: quel tratto di strada eguale alla vecchia curva della morte che esisteva a Santa
Maria prima dei lavori di raddrizzamento della strada. La curva pericolosissima ogni qualvolta piove e lasfalto diventa
viscido. Autovetture, camion e corriere, come successo poco tempo fa, escono di strada. Questa volta toccato ad
un mezzo di una ditta feltrina di spurghi. Nellabbordare la curva in direzione Quero il camion si ribaltato invadendo la
corsia opposta, provocando la chiusura della statale feltrina per diverse ore, arrecando disagi ai numerosi passanti in
transito verso Feltre o Treviso. Sul posto si recata la polizia stradale di Feltre, guidata dal com. Tiziano Vittore, nella
speranza di poter rilevare le cause del ribaltamento del camion. Il conducente, fortunatamente, non ha riportato ferite
gravi; soccorso dai sanitari stato portato allospedale di Feltre. Per raddrizzare il mezzo, oltre ai Vigili del Fuoco di
Feltre, sono intervenuti quelli di Belluno con lautogru. Speriamo che i tecnici di Veneto Strade, il prima possibile, mettano in sicurezza quel tratto di strada tanto pericoloso.
ATTUALIT
ATTUALIT
LETTERE AL TORNADO
CRONACA
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CRONACA
I bambini e i ragazzi delle scuole di Alano e Quero hanno aderito alla XX^ manifestazione nazionale
organizzata da Libera a favore della legalit e in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
ATTUALIT
RASSEGNA STAMPA
BELLUNO. Quanto costano ottanta euro? Tanto. Anzi, tantissimo. Se la domanda sembra banale, basta girarla ai sindaci bellunesi. E basta chiedere loro quanto pesano gli ottanta euro di Renzi sui loro bilanci comunali. La risposta potrebbe non essere
riportabile sul giornale. Ma i numeri, quelli s sono riportabili. E mostrano una situazione da lacrime e sangue. Perch la manovra del bonus degli ottanta euro passa inevitabilmente per un'altra (l'ennesima) spending review calata in maniera drastica sui
Comuni. Con il rischio di effetto boomerang: se da una parte i lavoratori con redditi medio-bassi si ritrovano una cifretta in pi
sullo stipendio mensile, dall'altra rischiano di dover sborsare ben pi di ottanta euro per tasse aggiuntive e costi dei servizi, ovvero per coprire la falla ai bilanci comunali provocata proprio dal bonus che ricevono in busta paga. Un cortocircuito che potrebbe diventare pericolosissimo. Anche per i Comuni Bellunesi. La manovra degli ottanta euro coster alle casse municipali di tutta
Italia 563,4 milioni di euro solo per il 2015. Quasi 9 milioni solo per i Comuni bellunesi, che vedranno ridursi ulteriormente i trasferimenti dallo Stato. E la notizia (altra grana per i sindaci di casa nostra) che la parametrazione dei nuovi tagli si ripeter anche dopo quest'anno: fino al 2018. A questo punto, vista la tempesta in atto, si spera che perlomeno la misura si ripeta inalterata, perch sarebbe davvero troppo se ai tagli del 2015 si aggiungessero ulteriori stime a ribasso per i prossimi anni. Qualche
municipio potrebbe rischiare di dover chiudere i battenti. A pagare di pi, ovviamente, sar il Comune capoluogo: Belluno dar
alla causa degli ottanta euro di Renzi 1 milione 234mila euro (spicciolo pi, spicciolo meno). A seguire, Feltre (531mila euro) e
Cortina (502mila euro). Ma anche i piccoli Comuni non se la passeranno tanto meglio. Perch in proporzione al numero di abitanti (e quindi alle minori entrate da imposte comunali) i 381mila euro di Limana, gli 81mila di Alano e i 97mila di Domegge di
Cadore peseranno incredibilmente sui gi fragili equilibri dei bilanci. E che dire di Longarone? La fusione con Castellavazzo
stata un esempio di razionalizzazione: il Governo plaude, batte un colpo sulla spalla, e premia con un taglio di 464mila euro.
da Il Gazzettino del 4 marzo 2015
Discussione durante il consiglio comunale di Quero Vas. Il sindaco Zanolla: Ma solo sulla carta
QUERO VAS. Un corposo ordine del giorno e la sala consiliare gremita di pubblico. Luned il consiglio ha approvato le nuove
convenzioni con le associazioni comunali. In pratica rinnovi fino al 2019 con i quali il Comune, offrendo un contributo e la copertura assicurativa, ottiene in cambio la manutenzione del territorio. Le associazioni sono quella del Fante, gli Amici di Carpen, la
protezione civile, il comitato festeggiamenti san Valentino e la pro loco di Caorera. Approvato anche il nuovo regolamento comunale su disciplina e gestione delle associazioni di volontariato frutto di un lavoro dell'assessore Alberto
Coppe e rappresentanti delle associazioni. Durante la seduta stato approvato anche il nuovo gonfalone del Comune oltre a
una lunga serie di regolamenti tecnici come quello dei controlli interni, o per l'accesso e il riutilizzo delle banche dati e per l'effettuazione di lavori in economia. Dibattuta l'approvazione del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, delle
commissioni e della giunta sul quale la minoranza ha presentato 8 emendamenti. In sintesi il dibattito che ha portato la minoranza ad astenersi dal voto puntava il dito sulle scarse garanzie fornite dal regolamento che, se applicate alla lettera, impedirebbero di fatto a chi vuole far valere le sue ragioni di avere sufficiente voce in capitolo. Il sindaco Bruno Zanolla ha ribadito che
il regolamento frutto dell'amalgama fra quelli di Quero e Vas e che nei 15 anni in cui stato utilizzato si dimostrato adeguato. Fino a quando fra le parti esisteranno rapporti franchi e costruttivi - ha sottolineato Zanolla - tutte le limitazioni previste
dal regolamento resteranno solo sulla carta e la minoranza avr tutto il tempo che vorr per esporre le sue ragioni. Al termine
della seduta stato presentato un breve filmato preparato dall'assessore Coppe riguardante i momenti salienti della vita del
gruppo alpini Monte Cornella del quale ricorreva il 50 dalla fondazione.
da Il Gazzettino del 12 marzo 2015
RASSEGNA STAMPA
e, oltre ai vigili del fuoco e ai servizi forestali, hanno operato anche dieci volontari di Alano e Quero, il Corpo forestale e il Comune di Alano, con il vicesindaco Giampaolo Spada al lavoro sul posto tutto il giorno e il sindaco Serenella Bogana in costante
collegamento: Per fortuna l'intervento stato tempestivo e non registriamo danni, dice il sindaco.
articolo de Il Corriere delle Alpi del 12 marzo 2015, foto di Giorgio Mazzier
BASSO FELTRINO. Da luned scorso tutte le funzioni del Comune di Alano sono state trasferite all'Unione Sette Ville. Con questo storico inglobamento il Consiglio dell'Unione ha di fatto sancito l'inizio della concreta integrazione del Comune di Alano
nell'Unione Sette Ville. Da marted, di conseguenza, il Comune di Alano non ha pi alcun dipendente a suo carico. La seduta
consiliare destinata ad entrare nella storia dell'Unione dei Comuni Sette Ville che, nel giro di alcuni anni, potrebbe trasformarsi
nel Comune unico bassofeltrino. Gi lo scorso 27 dicembre - spiega il sindaco di Alano e presidente dell'Unione Serenella Bogana - Alano ha aderito all'obbligo di legge secondo il quale tutti i Comuni con meno di 3mila abitanti dovevano trasferire le loro
funzioni ad un Ente superiore scegliendo di trasferirle all'Unione Sette Ville. La strada intrapresa era quella gi delineata a suo
tempo e questo trasferimento non altro che il coronamento del nostro programma elettorale. Le prime funzioni ad essere trasferite - ricorda Bogana - furono anagrafe, stato civile, ragioneria, servizi sociali e biblioteca. Ora tutti gli ex dipendenti comunali
sono stati trasferiti all'Unione che si sostituisce pertanto nella loro gestione al Comune. Durante il consiglio sono stati affrontati
ed approvati altri punti come il piano triennale di azioni positive per le pari opportunit che - come ha spiegato il presidente Bogana - sono pienamente garantite dalle strategie messe in atto a suo tempo. Si poi provveduto all'approvazione del regolamento per la disciplina di accesso e riutilizzo delle banche dati e di quello per l'effettuazione di lavori in economia che consentir
all'Ente di poter eseguire molti degli interventi che prevedono esborsi inferiori a 40mila euro utilizzando il personale dipendente.
da Il Gazzettino del 15 marzo 2015
RASSEGNA STAMPA
Quero Vas, una nuova palestra per gli studenti delle medie
QUERO VAS. Una nuova palestra per la scuola media e l'efficientamento termico della scuola elementare: sono i due progetti
che lamministrazione comunale dei Basso Feltrino ha deciso di proporre al bando regionale sugli edifici scolastici.
Lamministrazione negli ultimi quindici anni, ha investito moltissimo nelle scuole - dichiara il sindaco d Quero Vas Bruno Zanolla - ma mancava il completamento di alcune cose, tra cui la palestra. Una struttura realizzata negli anni '50 e su cui non si
pi intervenuti. Abbiamo quindi inteso presentare un progetto d demolizione integrale e la conseguente ricostruzione dello spazio. Il costo totale per la sistemazione della palestra della scuola media, poi utilizzabile anche dalle elementari, di circa
850mila euro. Una progettualit importante quindi e che andr a migliorare quelle che sono le attivit svolte all'interno. Il secondo progetto - prosegue Zanolla - riguarda la scuola primaria, ed in particolare lefficentamento termico dell'edificio. Andremo
quindi ad intervenire sullottimizzazione e la sostituzione degli isolamenti. Il costo totale di circa 600mila ed ha lo scopo di riqualificare lintero edificio.
da Il Gazzettino del 21 marzo 2015
Quero Vas, nella giornata ecologica oltre 60 volontari hanno raccolto 7 camion di immondizia.
Scatta la crociata dellassessore contro i pirati dei rifiuti: Chi segnala, rester anonimo.
QUERO VAS. Speditemi le foto di chi getta limmondizia abusivamente. Voi rimarrete anonimi, ma io potr sporgere denuncia. Lappello dellassessore Alberto Coppe arriva al termine di una giornata ecologica nella quale i volontari hanno raccolto di
tutto. Pneumatici, imballaggi di plastica, televisori, coperture per controsoffitti, cerchioni di auto, biciclette arrugginite, numerosi
filtri per l'olio usati oltre a carta, plastica e vetro a volont hanno costituito il poco esaltante bottino recuperato dalle oltre 60 persone che hanno preso parte ieri alliniziativa di Quero Vas. Divise in 2 grossi gruppi (30 a Quero e 33 a Vas) si sono ritrovate di
buon'ora per scandagliare le aree del territorio dove l'incivilt la fa da padrona. Mentre a Vas la pulizia si concentrata sulla zona compresa fra la strada provinciale e il corso del Piave i volontari sono stati perlopi pescatori del locale bacino di pesca che
hanno voluto rendere pi decorosa l'area dove si dedicano al loro sport preferito, a Quero i volontari appartenenti alle principali
associazioni del paese, coordinati dalla locale protezione civile, sono stati divisi in squadre. Abbiamo raccolto 7 camion pieni di
rifiuti, spiega lassessore Alberto Coppe, presente alliniziativa : Una quantit di gran lunga maggiore di quella dello scorso
anno. Quello che non capisco - prosegue l'assessore - perch materiali come copertoni, imballaggi, rottami di ferro vengano
portati ai bordi delle strade quando ogni Comune ha il suo ecocentro dove si possono conferire gratuitamente. Questo dimostrazione di un pessimo senso civico. Come possiamo lamentarci di chi ci governa se non ci lamentiamo prima di noi stessi?.
Fra quanto raccolto c'erano anche alcuni sacchi della raccolta differenziata di Comuni lontani come ad esempio Follina. Siccome tutti hanno un telefonino in tasca - conclude l'assessore - invito chi si accorge che c' qualcuno che sta scaricando rifiuti
in luoghi non appropriati ma non ha il coraggio o la voglia di sporgere denuncia, a fare una foto e a trasferirla su un mio supporto digitale. C il mio fermo impegno a mantenere lanonimato ma con la foto potr essere io in prima persona a sporgere denuncia. Al termine un rinfresco alla Pro Loco di Caorera per i volontari di Vas e alla Locanda Curto per Quero. Oggi saranno i
volontari di Alano a monitorare il loro territorio.
da Il Gazzettino del 22 marzo 2015
LETTERE AL TORNADO
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CENNI STORICI
SETTANTANNI DOPO
ALANO - RICORDO DI DUE ANNI TERRIBILI - 1944/1945
Sottoponiamo allattenzione dei nostri lettori la cronistoria scritta da don Giuseppe Ciscato, parroco di
Alano di Piave, fedelmente e integralmente riportata nel volume Parroci e Resistenza nei Vicariati di
Fonzaso e di Quero (edito dallIstituto Storico della Resistenza ISBREC nel 2003) a cura di Mons.
Pierantonio Gios. Il periodo preso in esame da mons. Gios va dal 24 giugno 1944 al 5 novembre 1945 ed
riportato da pag.133 a pag.139 del citato libro. Il volume disponibile anche presso la Biblioteca
comunale di Alano di Piave.
11
CENNI STORICI
dalla sua abitazione veniva condotto prigioniero. Dopo questo i tedeschi che compirono questo rastrellamento
partirono, ma da allora in paese fu sempre un via vai di truppa, come presidio, oltre tutti i soldati addetti alle
fortificazioni sul Monfenera. Non vi furono per altre vessazioni. Il paese visse quieto, attendendo al lavoro di gallerie
eccetera, al quale tutti erano addetti.
Ultima settimana dellaprile 1945. Fu questa una settimana di movimento continuo di soldati che venivano dal fronte
di Bologna, sconfitti ed inseguiti, che tentavano la disastrosa ritirata. Il 29 e 30 aprile riempirono tutte le case dove
entravano con la forza, la cattiveria e le minacce, volendo mangiare, dormire e sulle stanze nei letti della popolazione.
Erano inaspriti, umiliati e dove potevano sfogavano la inumanit tedesca. Nessun fatto doloroso per si comp,
essendo stata la popolazione calma, e avendo cercato di accontentare, sotto per l'incubo dello spavento e terrore.
13 aprile sulla sera. Tutti i tedeschi si allontanarono in fretta, lasciando in paese magazzini e altre cose, incendiando
prima di partire la Villa Patuzzo vicino al Municipio. Appena partiti si sparge la notizia, inventata da un maresciallo
tedesco, che sulla notte vi sarebbe stato lincendio di tutto il paese. Fu una disperazione generale. Il parroco per, che
ha potuto cominciare in questa sera il fioretto del mese di maggio, venuto a conoscenza dellorigine della notizia, riusc
a mettere calmi gli animi, e la notte pass quieta senza estranei in paese.
1 maggio 1945. Alle ore 7 del mattino cominci la mitraglia al ponte del
Tegorzo da parte di alcuni tedeschi che volevano far fronte ai carri armati
americani che avanzavano. La sparatoria dur per circa 2 ore, a cui gli
americani risposero col cannone. In Alano intanto furono esposte le bandiere
bianche e tutta la popolazione attendeva in piazza e per le strade larrivo degli
americani, che proseguirono per Campo e Quero senza venire in paese, Tutti
allora corsero a Fener a vedere la sfilata di ogni mezzo di guerra, e salutare i
liberatori. Intanto le campane suonavano e il paese appar imbandierato. Solo
verso mezzogiorno un sottoufficiale venne a prendere i prigionieri che si erano
arresi ed erano stati condotti nella sala teatrale.
2-3 maggio 1945. Verso le dieci di sera del 2, 16 tedeschi armati entrarono in
casa di Collavo Evaristo, Tombal, pretendendo carne, brodo, e letti da dormire,
con una prepotenza sfacciata. Il figlio maggiore di nascosto riusc a sfuggire da
casa, entrare in paese e avvertire i patrioti che, radunatisi in molti con armi e munizioni, riuscirono a circondare la
casa. Per tutta la notte fu domandata la resa, alla quale i tedeschi rispondevano con raffiche di mitraglia e fucilate. Al
mattino la casa fu presa dassalto. Fu gravemente ferito lufficiale domandante e un altro graduato, e gli altri furono
disarmati e condotti prigionieri. Uno dei patrioti fu ferito leggermente ad un braccio.
14 ottobre 1945. Fino ad oggi niente di nuovo in paese. Tutto calmo, qualche idea comunista, ma cosa sporadica. E
arrivato oggi lultimo soldato prigioniero dei tedeschi. Solo uno manc: Mazzier Giovanni di Antonio morto in Germania
per aver bevuto alcol avvelenato; mor il 7 giugno 1945. Tutti gli altri hanno fatto ritorno e la maggior parte anche in
discreta salute: si attendono i due cappellani degli operai e gli operai.
Nella relazione a parte, datata 5 novembre 1945, anchessa inviata alla sede Vescovile di Padova, don Ciscato
scrive:
Parte morale. In Alano di Piave non vi furono sfollati. I prigionieri in Russia, in Germania, in Africa furono 87.Quei in
Germania tornarono tutti fuorch uno che per errore si avvelenato. Vi furono 10 deportati, dei quali cinque
ritornarono; di uno arriv lannuncio di morte, di quattro niente mai si seppe. Durante la guerra nella parrocchia
continu la cura delle anime regolarmente senza ostacolo alcuno. Non vi furono scandali gravi. Vi furono cinque
impiccati dalle forze nazifasciste il 12 novembre 1944. Pare denunciati da persone del paese perch partigiani. Vi
furono, al tempo dei partigiani, furti di biancheria e generi alimentari, non per cose gravi. Nessun bombardamento.
Parte materiale. Nessun danno agli edifici sacri e alla casa dei sacerdoti. La parrocchia continu il suo metodo di vita,
come in altri tempi.
Parte personale. I sacerdoti non ebbero noie. Non fecero politica, attesero solo al loro ministero sacerdotale e
poterono continuarlo indisturbati. Vi fu solo qualche spavento nei momenti dei due rastrellamenti in paese; e
perquisizioni nelle case, che per non diedero argomento di vessazioni in parrocchia. I deportati ed impiccati furono
levati senza strepito, di notte, in casa, con elenco e guide, giudicati, condannati in poche ore.
Quanto avete letto fin qui la cronaca dei fatti accaduti ad Alano tra il 1944 e il 1945 cos come ce li ha raccontati don
Giuseppe Ciscato nella cronistoria parrocchiale, quella stessa che lo scrittore Mons. Pierantonio Gios ripropone
integralmente nel suo libro da pagina 133 a pag. 139, senza aggiungervi una virgola e senza rettificare nemmeno gli
svarioni pi grossi... Una cronaca da sembrare al Gios pi lopera di un ragioniere che di un pastore danime, il lavoro
di uno scrupoloso contabile quando va descrivendo le malefatte dei partigiani e di un ossequioso cronista quando
narra le vicende del signor Zugliani e i vari attentati subiti dalle sue preziose vacche e dalla sua pregiata mobiglia
Larciprete di Alano, commenta monsignor Gios, si accanisce nel fornire il completo elenco delle visite notturne alle
famiglie pi facoltose, e forse pi compromesse, del paese, con requisizioni, furti, asportazione di generi alimentari e
di oggetti di valore (per poi, aggiungiamo noi, liquidare in una riga la tragedia dei concittadini arrestati, giudicati
ed impiccati senza strepito in poche ore, senza una parola in pi per quelle vite schiantate e per il dolore e lo
strazio delle loro famiglie)
N.B. Mons. Pierantonio Gios, autore del libro dal quale abbiamo tratto il testo di don Giuseppe Ciscato, autore di
moltissime opere, sia a contenuto religioso che storico e sociale, con particolare attenzione alla Resistenza veneta.
Nato ad Asiago nel 1940, Mons. Gios deceduto nella sua citt nel 2014.
A cura di PIERO PICCOLOTTO
12
LETTERE AL TORNADO
CRONACA
Dopo una vita dedicata alla famiglia ed al lavoro ritornata alla casa del Padre, il 22 febbraio scorso, Eufemia, conosciuta come Emma Deon in Gallina, di anni 83, di Caorera.
Nata a Marziai, in Val de la Cort, da una famiglia contadina, Emma conobbe fin dalla
giovane et la vita del lavoro e dei sacrifici. Rimasta orfana del padre si dovette rimboccare le maniche per aiutare la famiglia. Conosciuto Vinco, si sono sposati e, per ragioni
di lavoro, si sono trasferiti in Piemonte, dove nato il primo figlio: Claudio. Ritornati al
paese di Caorera, ebbero altri due figli: Danilo e Sandra. Emma condivise dapprima il
bar del paese con i suoceri, poi per tantissimi anni aiutata dal marito e dai figli. Emma
era una persona disponibile con tutti, sempre presente per il Museo, per la Chiesa e per
chi avesse avuto bisogno. E stata un punto di riferimento anche per noi de Il Tornado,
e per questo la ringraziamo pubblicamente. Alle sue esequie ha partecipato tantissima
gente, per salutarla e ringraziarla di quanto ha fatto per tutti. Anche il parroco, don Sisto,
assieme ad altri parroci commossi, hanno sottolineato quanto grande sia stata la sua disponibilit verso il prossimo, anche negli ultimi tempi quando accudiva il marito. Senzaltro Emma avr un posto
donore assieme ai suoi cari. Al marito, ai figli, nipoti, nuore, genero e parenti tutti le pi sentite condoglianze da tutti
noi della redazione.
ASTERISCO
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CRONACA
Premio fedelt a
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I festeggiati
I festeggiati
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portare
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Il pulmino
Il pulmino
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Quero
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richiesta.
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Affrettatevi
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informazioni
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e prenotazioni:
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sede
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CRONACA
Giulio
presenta Stella
Mando un grosso bacio al mio pap Elvio e mamma Lorella Canonico per questo stupendo regalo. Nella foto qui sopra
le 4 generazioni di donne della mia famiglia: al centro la bisnonna Angela Vivenzi e la piccola Stella, nonna Marvi Dalla
Piazza, mamma Lorella.
Un saluto da
Brando e Letizia
di Alessandro Bagatella
Questi due bei fratellini che presentiamo alla famiglia de
Il Tornado sono originari di Quero, ma residenti a
Villorba, se non vado errato, in provincia di Treviso. Il
maschietto si chiama Brando Moro, di sei anni, e la
sorellina Letizia Moro, di due anni.
Sono figli di Matteo e Monia Alba di Quero.
Attraverso le pagine de Il Tornado i due bimbi vogliono
salutare i nonni Walter e Graziella, Roberto e Franca, e
poi i cugini, gli zii e i numerosissimi lettori de Il
Tornado.
15
Emigrazione
allEsplorazione
dall
DI STUPORE IN STUPORE
DA VAS A VALMOREL
A piedi dal Vallina al Col Visentin alla scoperta delle bellezze naturali
che separano la Valbelluna dalla pianura veneta.
IL PANTANAL
Viaggio fotografico a ricordo della Grande Guerra sul Monte Grappa, 1915-1918.
InFo: www.unIonesettevIlle.bl.It
biblioteca alano di Piave
biblioteca quero vas
tel. 0439.778718 - biblioteca.alano@feltrino.bl.it
tel. 0439.787097 - 780270 - biblioteca.querovas@feltrino.bl.it
16
MOSTRA
In mostra a Rasai di Seren del Grappa le tavole della Domenica del Corriere.
E stata inaugurata venerd 27 marzo alle 20.30 presso la Libreria Quattro Sass
a Rasai di Seren del Grappa la mostra 1915-1918 Gli alpini e la Grande Guerra nelle tavole di Achille Beltrame.
Lesposizione promossa da ANA Sezione di Feltre e da Gruppo DBS grazie alla collaborazione di Giulio Mazzucco, collezionista longaronese che ha gentilmente
concesso per la riproduzione la propria collezione della Domenica del Corriere.
Le tavole in mostra sono una cinquantina, selezionate tra le pi significative e sulla
base della presenza degli alpini. Proposte in ordine cronologico, con una breve introduzione ad ogni anno firmata dal
giornalista Dino Bridda, consentono di ripercorrere la storia del conflitto e delle gesta alpine nella prospettiva che fu
proposta agli italiani di inizio Novecento. Rivederle oggi ha il valore di un vero e proprio documento per la storia non
solo bellica ma culturale.
Spiega nellintroduzione allesposizione Dino Bridda: al tempo la fotografia non era ancora in grado di documentare il
conflitto e per i settimanali dellepoca questo compito venne svolto da disegnatori come Beltrame. Egli fu un vero e
proprio inviato di guerra, al pari di giornalisti come Luigi Barzini, e visse lorrore di fasi lunghe e tormentate come quelle
che coinvolsero Col di Lana e Marmolada.
Allinizio il suo compito fu di contribuire ad edulcorare i messaggi negativi, in linea con i dettami dei bollettini dei nostri
comandi militari. Per questo Beltrame convinto assertore dellanti violenza, fece prevalere nelle sue tavole
unimmagine popolaresca, bonaria e tranquillizzante di quanto accadeva al fronte. E anche quando alla propaganda ufficiale serviranno immagini meno edulcorate per mettere in cattiva luce il nemico lui tender a disinteressarsi alle fasi
cruente del conflitto. Fu un equilibrio ragionato tra propaganda e censura, tra allarmismo e rassicurazione che questa
mostra oggi racconta e documenta, offrendo ad un secolo di distanza una lettura critica. E proprio il difficile rapporto tra
dato storico, necessit di propaganda, giornalismo e censura sar al centro della conferenza che seguir il taglio del
nastro. Al tavolo dei relatori Dino Bridda con La guerra disegnata: le tavole della Domenica del corriere e la realt
storica ovvero la guerra nascosta: tutto ci che i giornali dellepoca non raccontarono.
LETTERE AL TORNADO
Comunicato stampa
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CENNI STORICI
Arma
Stato Maggiore
Carabinieri
Fanteria
Granatieri
Alpini
Bersaglieri
Mitraglieri
Cavalleria
Artiglieria
Bombardieri
Genio
Sanit
Cappellani
Commissariato, Sussistenza e
Amministrazione
Autotrasporti
Operai
Vari e minori
Marina
Aeronautica
Guardia di Finanza
Societ di soccorso
Coloniali
Esercito Americano
Totale
Soldati,
caporali,
operai e
vari
7
44
8.638
479
4.238
658
472
52
728
110
285
72
-
Sottoufficiali
Ufficiali
Ufficiali
superiori e
inferiori
generali
TOTALE
Ripartizione
0/00
4
333
8
142
30
49
6
27
5
11
-
94
5
63
17
15
3
19
3
10
9
4
1
3
1
1
-
8
48
9.068
492
4.443
705
536
61
775
118
307
81
4
0,46
2,74
517,37
28,08
253,49
40,22
30,58
3,48
44,22
6,73
17,52
4,62
0,23
58
60
3,42
42
171
494
13
17
25
9
1
1
16.614
2
18
5
5
2
649
7
2
4
1
1
257
1
7
44
171
520
20
26
28
9
2
1
17.527
2,51
9,76
29,67
1,14
1,48
1,60
0,51
0,11
0,06
1000
DAL LIBRO: ALBO DORO VOL. 27 VENETO PROVINCIE DI BELLUNO, UDINE MINISTERO DELLA GUERRA ROMA 1964
CRONACA
di Alessandro Bagatella
Si sono ritrovati nuovamente i
fratelli Roman, di Schievenin, e
questa volta in occasione del
compleanno di Alcide,
confermando una volta di pi la
fraterna amicizia, tutti accorsi per
festeggiare le 71 primavere di
Alcide.
Il nipote Daniele Ganz ha
intrattenuto la compagnia con
melodie e canzoni eseguite
accompagnato dalla fisarmonica,
strumento che studia e con il quale
eccelle nellarte della musica.
E bello vedere che ancora tra
fratelli, in questi anni di invidie e
cattiverie, ci si vuol bene!
18
COME ERAVAMO
(M.M.) Grazie al nostro amico e collaboratore Alessandro Bagatella, siamo venuti in possesso di vario materiale
scritto da Olivo Andreazza, originario di Santa Maria, di cui abbiamo diffusamente parlato negli scorsi numeri del
giornale. Iniziamo, qui, la pubblicazione di parte dei suoi scritti in cui Olivo riporta ricordi e sensazioni della sua vita
a Santa Maria. Una scrittura semplice, nella quale si avverte comunque il sentimento di amore per la propria storia,
le proprie tradizioni. Ringraziamo anche Luciano Andreazza, lesecutore testamentario di Olivo, per aver permesso
la condivisione delle memorie, scritte e fotografiche, di Olivo Andreazza. Il seguito nei prossimi numeri.
Piandeleguna
Racconto di Olivo Andreazza
Introduzione
Piandeleguna
Molta gente sa dove si trova il paese di Santa Maria
sia perch situato poco lontano dal Castelnuovo,
sulle rive del Piave, sia perch ha dato i natali e nutrito per quasi un secolo mio nonno Fortunato che
fu uno dei pi grandi favolisti e narratori di queste
contrade.
Altri avvenimenti concorsero a rendere noto questo
sito tra cui le grandi baruffe di alcune famiglie: svoltesi in tempi diversi.
Spettacoli questi che hanno sempre deliziato gli
spettatori di turno perch rompevano la monotonia
della vita borghigiana del tempo ed anche per il fatto che oltre i limiti di un colorito verbalismo non si
andava mai.
C'era poi, durante i mesi estivi, la presenza dei turisti pi poveri della "Bassa" cio di quella parte del
Veneto situata nella pianura.
Sopra Santa Maria, su un colle a circa settecento
metri di quota, si trova Piandeleguna.
Scorrendo il Piave a circa duecento metri sul livello del mare, essa sembra situata molto pi in alto di quanto non lo sia
in realt. A rendere pi verosimile questa impressione contribuisce anche il grande pendio delle Soraiade - Pal della
Roa che, partendo presso alle case situate pi in alto, sale ininterrottamente fino in prossimit del piccolo borgo montano, nascondendolo alla vista dal basso.
Nel racconto che segue viene descritta per sommi capi l'esistenza di coloro che durante la stagione estiva andava sui
monti a tagliare quel poco di fieno che un terreno sterile e pieno di pietre poteva far crescere.
Generazioni su generazioni si susseguirono su questi assolati pendii per svolgere un lavoro disagiato e poco redditizio.
La falce messoria era l'unico strumento che servisse alla bisogna; giugno, luglio e agosto erano mesi nei quali veniva
svolto questo lavoro. Quando era essiccato, il fieno veniva sistemato nei fienili delle casere oppure disposto in cumuli a
forma di pera sorretti da un'asta centrale infissa nel terreno.
Questi cumuli si chiamavano "mede; quando era necessario, i cumuli venivano disfatti ed il fieno trasportato a valle.
Oh cara, dolce Piandeleguna! Sei il pi bel posto del mondo. Cosi si pensava quando verso mezzogiorno si era a tagliar erba sui ripidi pendii che sovrastano Santa Maria con la falce messoria in mano mentre il sole scaldava e su tutto
l'arco del cielo non vi era la pi piccola nube.
Le pietre in mezzo all'erba erano talmente calde che non si poteva posare sopra i piedi che per breve tempo. Allora,
stanchi, pieni di fame e di sete, si andava a Piandeleguna con le sue otto casere, la fossa d'acqua piovana e le fresche
ombre dei grandi alberi disseminati qua e la, come al luogo pi confortevole e dove si avrebbe potuto vivere felici.
In qualunque luogo ci si trovasse sulle nostre crode si vedeva sempre il colle di Piandeleguna: dal Piaio o dal Col del
Vent, da Balek o dalle Prese, dalla Val de Noghera come dal Bandi, da cengia Vainel come da Fettadin.
Tutti coloro che andavano a tagliare il fieno su queste montagne, guardavano con simpatia a Piandeleguna e coloro
che si trovavano a lavora re nelle sue vicinanze, si ritenevano fortunati di poter andare la sera al colle.
Taluni facevano anche lunghi percorsi sui sentieri pur di andarvi a trascorrere la notte.
Alla sera, poco prima del calar delle tenebre, scalzi e senza fare alcun rumore, si arrivava uno alla volta alle casere,
ognuno diretto al proprio casolare. Prima di tutto si accendeva il fuoco; poi si andava alla fossa a prendere l'acqua per
fare la polenta. Veniva poi il momento di mungere la capretta la quale era solita trovarsi gi in attesa vicino alla casera.
Ognuno aveva il suo compito e quando il frugale pasto era preparato, tutte le famiglie presenti si sedevano davanti le
casere per mangiare in modo da vedersi tutti e scambiare qualche parola fra un boccone e l'altro.
Polenta e latte di capra, polenta e formaggio. Quello era il mangiare dal luned al sabato; mattina, mezzogiorno e sera
salvo qualche eccezione quando si aveva una pagnotta di pane oppure una fetta di sopressa" il pi delle volte rancida.
Consumato in fretta il frugale pasto, le persone anziane, sedute sul prato, parlavano del lavoro che avevano eseguito
nei tempi andati e delle persone che avevano conosciuto. Tutti gli uomini e anche qualche donna, erano stati emigranti
per il mondo: chi in Germania, chi in Francia, altri in Canada o negli Stati Uniti eseguendo sovente lavori pericolosi e
pesanti. Essi avevano tanta esperienza delle cose del mondo e il loro conversare era sempre molto interessante.
Noi giovani invece si giocava sui prati o attorno alle casere. L'erbetta fresca, cresciuta dopo il taglio del fieno, di un bel
verde tenero, era proprio una delizia per giocare a rincorrersi.
fine prima parte - segue
19
CRONACA
COME ERAVAMO
20
LETTERE AL TORNADO
21
LETTERE AL TORNADO
PIC-NIC
ALLA CROCE DEL PIAJO
VENERDI 1 MAGGIO 2015
PROGRAMMA
ore 8.00: ritrovo dei partecipanti a Fener, in Piazza Dante,
e partenza verso la Croce del Piajo
ore 10.00: merenda alla Croce del Piajo
ore 12.00: super-grigliata alla Croce del Piajo
con pollo, costesine, salsicce, pastn, polenta evino a volont
pomeriggio in allegria
(chi vuole, pu raggiungere la Croce del Piajo
per suo conto e nellorario che preferisce)
prenotazione (obbligatoria) entro marted 28 aprile 2015
presso Gelateria Due Valli di Fener,
Mario Bozzato (cell. 349.4968107) o Valerio Schievenin (cell. 329.7433860)
22
LETTERE AL TORNADO
Carissimi lettori del Tornado, volevamo farvi vedere quanto siamo carini noi piccini del Nido mostrandovi
alcune foto scattate il 17 Febbraio "MARTED GRASSO" durante la FESTA del "birbante CARNEVALE"!
E inoltre volevamo insegnarvi una simpatica tecnica di pittura, quella che abbiamo usato noi per creare
questi bellissimi vestiti da CORIANDOLI che abbiamo indossato il giorno della festa...
Eh si, perch al Nido ci divertiamo tanto ma proprio tanto tanto!!
Per
23
ATTUALIT
24
COME ERAVAMO
LETTERE AL TORNADO
25
CRONACA
ATTUALIT
Braccialetti rossi
ASTERISCO
La foto di copertina
(M.M.) La copertina questa volta dedicata allimportante traguardo raggiunto dalla sezione
Alpini Monte Cornella di Quero, attraverso alcune foto scattate da Giuseppe Miuzzi, Alpino lui
stesso, presente alla manifestazione in qualit di fotoreporter e subito disponibile a
condividere i suoi scatti con i nostri lettori. Cinquantanni di vita: un obiettivo che merita una
sottolineatura particolare e che si trasforma, per gli Alpini, in un rinnovato impegno per il
futuro. Alla sezione querese le felicitazioni di tutti per gli obiettivi raggiunti nel corso degli anni
e laugurio di continuare nello spirito di servizio alla comunit per innumerevoli altri anni.
26
ASTERISCO
http://www.centroculturalequero.it/
In questa pagina potrete trovare le informazioni sulla
programmazione delle attivit al Centro Culturale di Quero.
CALCIO
Palestra di Pederobba
Palestra scuola di Quero
Palestra di Alano
Palestra di Onigo
27
RACCONTO
Dedico un racconto, che ho scritto tempo fa, a tutti coloro che stanno affrontando un momento difficile Troppi nomi sui
giornali A volte la natura si rivela medicina dellanima, amica e compagna... Un invito a riflettere.
CRONACA
Da tanti conosciuto, Tranquillo Raveane, per il suo grande volontariato e pioniere dei donatori di sangue, pi volte visto a Quero per commemorare coloro che hanno donato una parte di
se stessi, il sangue, per salvare numerosi vite umane.
Di seguito quanto scritto nel giornalino In Cammino del circolo Romeo Centa, di Feltre.
Ci ha lasciato il nostro caro socio Tranquillo Raveane, da anni attivissimo nelle iniziative
del Circolo. Il nostro Presidente e molti soci, che lo hanno conosciuto, vogliono sottolineare la sua grande statura
umana: nel volontariato, nella difesa del territorio, nella conservazione della memoria storica. Fino allultimo! Ma
Tranquillo anche una figura importante nella realt del Feltrino: come Presidente dellAssociazione Nazionale
Combattenti e Reduci del Feltrino; come consigliere dellAssociazione dellarma aeronautica della sezione di Treviso e del Nucleo di Feltre. E stato anche un autentico pioniere della donazione di sangue, fondando la sezione
di Anz Villapaiera e Cellarda. Un ruolo importante lo ha rivestito anche nella difesa del territorio di cui conosceva
le potenzialit. Fra le cariche figura quella di Presidente dellAssociazione Amici di San Vittore. Al nostro Circolo
e a tutti noi mancher tantissimo, per la generosit, lentusiasmo e la passione che metteva nelle cose. Per i soci
che non hanno potuto conoscerlo rimane la scoperta di una grande figura, coraggiosa e tenace, che ha speso la
vita nel miglior modo possibile. Che fosse amato e stimato dalla comunit lhanno dimostrato la grande folla, le
numerose associazioni e i tantissimi gagliardetti presenti ad Anz, per rendergli lultimo omaggio. Alla moglie Valeria ed ai figli il nostro abbraccio pi affettuoso.
rinnovo
abbonamenti
28
ATTUALIT
REGIONE VENETO
UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 2
32032 FELTRE (BL)
U.O.S./D. CONSULTORIO FAMILIARE TUTELA MINORI
ADOLESCENTI E WEB:
OPPORTUNITA' O
PERICOLO?
FELTRE. Dal 1 febbraio 2015 entra in vigore il nuovo regolamento per la gestione delle
aree di parcheggio ad uso pubblico dellospedale di Feltre.
Lingresso allarea ospedaliera oltre ad ambulanze, mezzi di soccorso, Vigili del Fuoco, Forze
dellOrdine e pubbliche autorit, riservato a:
utenti portatori di handicap in possesso del pass rilasciato dalla Polizia Municipale del
Comune di Residenza;
utenti che si recano al Pronto Soccorso (ai quali verr rilasciato un pass a cura della
Portineria);
utenti che accompagnano in ospedale pazienti con difficolt di deambulazione per il
tempo necessario ad usufruire delle prestazioni.
Le categorie di utenti sopra indicate sono invitate a presentarsi al personale di portineria che,
con comportamento rispettoso e discreto, autorizzato a porre domande al fine di verificare i
motivi della richiesta di accesso in automobile.
Per tutti gli altri utenti del presidio, sono a disposizione due zone di parcheggio regolamentate
da disco orario:
zona SUD
accesso da Via Bagnols sur Ceze
periodo di permanenza 3 ore
zona NORD
accesso da Via Bentivoglio Centro Prelievi
periodo di permanenza 4ore.
.
Si ricorda, infine, che larea ospedaliera e la relativa viabilit sono soggette alle norme del Codice della strada. Tutti i
veicoli, compresi ciclomotori e biciclette, sono tenuti al rispetto della segnaletica orizzontale e verticale esistente. I trasgressori sono soggetti alle sanzioni previste dal Codice della strada.
Feltre, 29 gennaio 2015
29
ATTUALIT
COMUNICATO STAMPA
I vostri figli
ASTERISCO
Khalil Gibran (Bsharri 6 dicembre 1883 New York, 10 aprile 1931) stato un poeta, pittore e filosofo libanese.
Libanese di religione cristiano-maronita emigr negli Stati Uniti; le sue opere si diffusero ben oltre il suo paese d'origine: fu tra
i fondatori, insieme a Mikha'il Nu'ayma (Mikhail Naimy), dell'Associazione della Penna (al-Rbiah al-Qalamiyyah), punto
d'incontro dei letterati arabi emigrati in America. La sua poesia venne tradotta in oltre 20 lingue, e divenne un mito per i
giovani che considerarono le sue opere come breviari mistici. Gibran ha cercato di unire nelle sue opere la civilt occidentale
e quella orientale. Fra le opere pi note: Il Profeta (scritto in inglese) da cui tratto il brano sopra e Massime spirituali.
Quattro generazioni
al servizio della produzione
di vini di alta qualit
www.vinibiasiotto.it
23/07/2008 10.30.40
30
LETTERE AL TORNADO
CRONACA
fotosegnalazione di
Fotocolor Resegati
Domenica 8 marzo in
parrocchia si
celebrata la festa degli
sposi. Molte coppie per
molti anniversari, riuniti
in chiesa per la
celebrazione della
Santa Messa con il
nuovo parroco Don
Alessio. Al termine
della cerimonia un
breve rinfresco nella
sala parrocchiale per
uno scambio di auguri
e per una bella foto
ricordo.
Grande la passione
per gli animali
di Alessandro Bagatella
31
KARATE
CRONACA
E' stata anche quest'anno un successo l'ormai consolidata gita con pranzo di pesce organizzata per domenica 1 marzo
dall'Inter Club Fener presso il ristorante al Gambero di Cortellazzo. Il ricco men proposto dal ristorante non delude
mai le aspettative, tutti soddisfatti quindi i partecipanti e il presidente Andrea Tolaini, coadiuvato come sempre dalla
segretaria Sonia Zanella. Al termine del pranzo e dopo le foto di rito la comitiva ripartita in tempo per vedere le fasi
finali della partita Inter-Fiorentina, anche se visto il risultato conclusivo forse era meglio fermarsi a Cortellazzo anche la
sera!!! L'appuntamento per il prossimo anno! Grazie a tutti!
Nella foto la comitiva di buongustai nerazzurri e simpatizzanti!
32
COME ERAVAMO
foto 1
Foto Studio Resegati:
Don Maddalon tra i
queresi in visita al
"Santo" a Padova, nel
1950 o 51, anni in cui si
andava in pellegrinaggio
a qualche Santuario, oltre
che per devozione,
perch costituiva l'unico
modo per prendersi una
giornata di svago.
foto 2
ASTERISCO
LENAC di Feltre propone un laboratorio di cucito aperto a tutti dove una sarta professionista con passione per il lavoro e
per linsegnamento accompagna il gruppo di corsiste alla scoperta delle riparazioni, i rammendi, gli accorci di gonne e pantaloni, la sistemazione delle cerniere. Il corso affronter tutte le riparazioni e le modifiche di base che si possono realizzare
facilmente a casa con pochi strumenti. Dopo aver sviluppato alcune tematiche generali utili per tutti, sar dato ampio spazio alle esigenze dei corsisti che potranno portare i propri abiti da riparare/modificare e proporre problemi o argomenti da
affrontare insieme. Le 5 lezioni si terranno allIstituto Canossiano di Feltre, ogni marted dalle 18.15 alle 21.15 a partire dal
28 aprile. La quota di iscrizione di 170 euro.
Le iscrizioni sono aperte (0439840947 feltre@enac.org).
Per iscrizioni o per scoprire altre informazioni su queste iniziative: Ente Nazionale Canossiano 0439 840947
feltre@enac.org - www.facebook.com/enac.feltre - feltre.enaclab.org
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