DI NAPOLI
GdN
LIBERO FRA UN ANNO. ESCLUSA L'AGGRAVANTE DELL'ARTICOLO SETTE SULLE ARMI HA POTUTO
BENEFICIARE DELLA RIDUZIONE PREVISTA DAL DECRETO-MASTELLA
sciare un buon margine per ottenere una buona sentenza. Assoluzione con formula
piena. Nel frattempo i due era stati scarcerati per scadenza
dei termini. Venerdì l'altro colpo di scena: i giudici sposando in pieno la tesi
difensiva hanno scagionato i due poiché quello che valeva ai fini processuali era
la registrazione fatta all'insaputa della vittima mentre chiacchierava con gli
agenti di polizia e non un verbale di sommaria informazione fatto senza il
rispetto delle norme previste dalla legge. Per Cirella è la seconda assoluzione in
due mesi. È stato infatti assolto dall'undicesima sezione penale del tribunale di
Napoli al processo alla camorra del Vomero dall'accusa di associazione a
delinquere di stampo camorristico. I due nonostante la clamorosa assoluzione
restano però detenuti per altri reati. Cirella per una presunta estorsione messa
segno ad una nota boutique della Torretta dove è giudicabile. Lo stesso Esposito,
dentro per una serie di presunte "pressioni" fatte a Mergellina per il controllo
degli approdi nautici.
Oggi la convalida del fermo disposto dal pm. I carabinieri avevano notato i due in
atteggiamento sospetto mentre cedevano sostanze stupefacenti a degli acquirenti di
turno. Intercettati e ammanettati.
L'atteggiamento era inequivocabile: quelle due sagome che avevano intravisto
aggirarsi tra i palazzoni di Secondigliano, per gli investigatori, erano
spacciatori. Per questo motivo le forze dell'ordine hanno deciso di intervenire e
si sono appostati in attesa che qualcosa accadesse. E quel qualcosa è arrivato
poco dopo. Hanno visto arrivare delle persone che con fare sospetto si sono
diretti verso il portone di un palazzo e lì hanno preso un pacchetto dalle mani di
uno di loro. Era il momento di agire, il momento di fare in fretta. Le forze
dell'ordine sono entrate in azione ed hanno arrestato i due presunti spacciatori.
Si tratta di Ciro Mascolo e Giulio De Biase. I due devono rispondere dell'accusa
di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella loro
disponibilità sono stati trovate circa 1 chilo di dosi: tutte bustine di droga
pronte per essere smerciate agli acquirenti di turno. Ovviamente i due hanno
comunque il diritto di essere considerati innocenti fino a sentenza definitiva di
condanna. Oggi, assistiti dall'avvocato Luigi Senese, si sottoporranno
all'interrogatorio di convalida del fermo disposto dal pubblico ministero di
turno. Il giudice valuterà tutti gli elementi probatori raccolti dagli
investigatori e ascolterà il difensore per poi decidere se convalidare o no
l'arresto. La zona dove i due presunti pusher sono stati arrestati è via Ghisleri
un'area da sempre sotto la lente d'ingrandimento del-
le. Sul luogo si recarono alcune pattuglie dei militari, allertate attraverso il
"112" della sala operativa con diverse telefonate di residenti impauriti. A
conclusione di un accurato sopraluogo i carabinieri rinvennero una decina di
bossoli. Sulla scorta di alcuni indizi emersi successivamente, non fu difficile
per gli uomini dell'Arma identificare chi avesse sparato. I carabinieri, inoltre,
durante un sopralluogo nella casa della sorella di Vincenzo Melotti a Scampia
trovavano due pistole semiautomatiche che risultarono essere state usate dallo
stesso e da Gaetano Russo per compiere il raid. Secondo inquirenti ed
investigatori l'episodio si inquadrerebbe nella guerra per il controllo delle
attività illecite, in particolare il mercato della droga, che vede due cartelli
criminali contro: i Di Biase-Terracciano-Piccirillo da una parte e i Russo-Lepre
dall'altra. Ma per la Cassazione non è così. L'avvocato Ferone ha dimostrato che
quei colpi, presumibilmente esplosi da Melotti, non erano in nome e per conto
della cosca dei Russo.
la polizia, dei carabinieri e della guardia di Finanza perché lì, secondo fonti
investigative si nascondono le più floride "piazze" di spaccio della Campania se
non addirittura del sud d'Italia e sono controllate direttamente dai clan
camorristici dell'area Nord. Per questo i blitz sono ripetuti e altrettanti sono
gli arresti che ogni giorno si mettono a segno.
[FAPOS]