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BOZZA
SEZIONE VII°
R. G. 83400/2016
CAUSA
CONTRO
ROMA CAPITALE
RELAZIONE PERITALE
Il CTU
1
INDICE DELLA RELAZIONE PERITALE
§ DESCRIZIONE DEL QUESITO pag. 4
§ SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI PERITALI pagg. 4-9
§ RISPOSTA AI QUESITI
1. Previa descrizione dello stato dei luoghi accerti il CTU
la presenza delle infiltrazioni di acqua descritte in ricorso
Descrizione dello stato dei luoghi pagg. 9-17
Esistenza dei fenomeni di infiltrazione descritti nel ricorso pag. 18
2. Individui la causa delle stesse pagg. 18-42
3. Nel caso in cui le infiltrazioni derivino da tratti fognari specifichi
se questi siano di proprietà pubblica o privata pagg. 42-52
4. Individui i rimedi necessari alla eliminazione del fenomeno pagg. 53-54
§ CONCLUSIONI pagg. 54-58
APPENDICI
ALLEGATI
Allegato “A”- Planimetria della fognatura che passa sotto il marciapiede lungo
l’edificio (Via Domenico Paracciani -Via Urbano II)
Allegato “B”- Planimetria dell’idrico della zona
N°1- Mail Certificata del 28/02/2017 del CTU per annullamento/spostamento del
sopralluogo
N°2- Mail Certificata del 28/02/2017 del CTU per fissazione data del sopralluogo
N°3- Mail del 26 marzo del CTU al CTP di ACEA ATO 2 S.p.a. per richiedere
aggiornamenti su una possibile data per il proseguo delle operazioni peritali
N°4- Mail certificata del 27 marzo del CTP di ACEA ATO 2 S.p.a. al CTU e mail di
risposta del 28 marzo del CTU che autorizzava a procedere alla richiesta del DDT
N°5- Istanza del CTU al Giudice in data 29 marzo per proroga termini di deposito
della CTU dovendo effettuare la video ispezione
N°6- Ordinanza del 3 aprile del Giudice che concedeva la proroga richiesta
N°7- Mail certificata del CTU in data 7 aprile inviata alle parti per comunicare che il
giorno 13 aprile alle ore 10,00 si effettuerà il sopralluogo presso i luoghi cui è causa ed
ACEA procederà alla video ispezione della fognatura
N°8- Il 14 maggio 2017 il CTU invia una mail certificata al CTP del Condominio Ing.
Antonello Nicolai per trasmettere quanto inviato dai CTPP
N°9- Il 15 maggio 2017 il CTU con una mail certificata risponde al CTP del
Condominio Ing. Antonello Nicolai per precisare, come da sua richiesta, quanto
trasmesso dai CTPP; inoltre nella stessa mail precisa i termini di trasmissione bozza
allegando l’istanza di proroga e l’ordinanza del Giudice
N°10- In data 14 maggio il CTU inviava ai CTPP con Wetrafer le video ispezioni e le
foto scattate nel corso della video ispezione all’interno del tratto fognario
dall’operatore per ACEA
N°11- Licenza 28879/65 imbocco in fogna
N°11a- Apertura Cavi licenza 28879/65
2
N°12- Licenza 28106/65 imbocco in fogna
N°13- Licenza 28333/65 imbocco in fogna
N°14- Licenza 28880/65 imbocco in fogna
N°15- Note Aggiuntive CTP Condominio
N°15a- Mal di trasmissione note aggiuntive CTP Condominio
N°16- Planimetria fognatura Comunale acque bianche
N°17- Stralcio di mappa foglio 359 particella 398
N°18- Visura catastale Foglio 359 particella 674
N°19- Agibilità Via Domenico Paracciani n°20
N°20- Fogna Video Ispezionata
N°21-Stralcio con fogna
N°22- Video ispezioni e foto scattate nel tratto fognario esterno che passa sotto il
marciapiede
N°23- Video ispezione tratto interno dal Condominio Via Domenico Paracciani
3
La sottoscritta Ing. Lucia Coticoni, Consulente Tecnico d’Ufficio incaricato dal Giudice Istruttore
Dott.ssa Castaldo all’udienza del 14/02/2017, nella causa promossa dal Condominio Via Domenico
Paracciani n°20 contro Roma Capitale e ACEA ATO 2 S.p.a., ha prestato il giuramento di rito ed il
1. previa descrizione dello stato dei luoghi accerti il CTU la presenza delle infiltrazioni di
3. nel caso in cui le infiltrazioni derivino da tratti fognari specifichi se questi siano di
Le operazioni peritali non potevano avere inizio il 28 febbraio 2017 alle ore 14,00 come stabilito in
udienza come comunicato alle parti in stessa data dal CTU con mail certificata (Allegato n°1); in
stessa data il CTU inviava una mail certificata con la quale indicava con la data del 9 marzo 2017
I° Sopralluogo come riportato in verbale Appendice n°1, effettuato in data 09/03/2017 alle ore
Il CTU ed i CTP prendono visione dei luoghi per i quali sono state lamentate le infiltrazioni.
Il CTP del Comune di Roma produce la planimetria della fognatura che passo sotto il
marciapiede lungo il Fabbricato e la planimetria dell’idrico della zona che vengono allegati
4
Il CTP di Acea ATO 2 verificherà la corrispondenza dei cabrei depositati nel verbale.
con i CTP che necessita una video ispezione atta a verificare lo stato della fognatura su Via
Domenico Paracciani e nel contesto si ispezionerà il tratto di fogna Condominiale che imbocca
video ispezione.
Inoltre sarà cura del CTP rintracciare l’imbocco in fogna del Condominio se presente negli
archivi di ACEA.
In data 26 marzo il CTU inviava una mail al CTP di ACEA ATO 2 S.p.a. per richiedere
aggiornamenti su una possibile data per il proseguo delle operazioni peritali (Allegato n°3).
In data 27 marzo il CTP di ACEA ATO 2 S.p.a. inviava una mail certificata al CTU e rispondeva
che il referente di ACEA aveva effettuato il sopralluogo ed era emerso che bisognava procedere a
potare in quota i chiusini per la video ispezione e chiedeva la mia autorizzazione per procedere
(Allegato n°4).
In data 28 marzo il CTU con mal certificata rispondeva alla mail del 27 marzo ed autorizzava a
In data 29 marzo il CTU inviava in cancelleria all’attenzione del Giudice una istanza per proroga
termini di deposito della CTU dovendo effettuare la video ispezione (Allegato n°5).
In data 3 aprile il Giudice concedeva la proroga richiesta con ordinanza (Allegato n°6).
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In data 7 aprile il CTU inviava alle parti una mail certificata per comunicare che il giorno 13 aprile
alle ore 10,00 si effettuerà il sopralluogo presso i luoghi cui è causa ed ACEA procederà alla video
ispezione della fognatura (Allegato n°7); alla mail allegava per conoscenza a tutti l’istanza e
II° Sopralluogo come riportato in verbale Appendice n°1, effettuato in data 13/04/2017 alle
- per la squadra ACEA ATO 2 S.p.a. il direttore operativo Geometra Silvia Carlino.
ACEA inizialmente ha portato in luce i pozzetti che non erano visibili in quanto sotto l’asfalto
- la fognatura corre lungo il bordo del marciapiede lato destro di Via Domenico
Paracciani fino all’incrocio con Via Oreglia - Largo Pier Francesco Scarampi.
- Lungo il tratto sono stati rilevati diversi allacci che verranno meglio individuati a
dimensioni Φ 500 mm
6
Lungo la direzione di questo tratto che corre parallelo ai fabbricati, si è riscontrato
dimensioni minori e dalla video ispezione si è riscontrato che in testa alla fogna vi è
essere asciutto, situato su una linea non di acque reflue; dalla visione non ha sbocchi
riscontrare che andando verso monte (Via Domenico Paracciani) all’incrocio della
stessa il pozzetto è un capotesta e nello stesso sono stati rinvenuti due allacci a destra
Il CTP del Condominio dichiara: “ si segnala che a seguito della video ispezione, sia a parere di
questo tecnico, che la perdita cospicua in Via Urbano II altezza civico 293 sia dovuta ad acqua
corrente; che siano evidenti varie rotture, crolli nel tratto di Via Domenico Paracciani, che gli
Il CTP di ACEA ATO 2 S.p.a. dichiara che la fognatura video ispezionata lungo il
prospetto dell’edificio Via Domenico Paracciani e Via Urbano II, non corrisponde alle
Il CTP del Condominio segnala che il rilievo di massima della fognatura di Via
7
Alle 15,35 si riapre il verbale alla presenza di tutti quelli già menzionati ad eccezione del CTP
di ACEA ATO 2 S.p.a. Lorenzo Schifani e del direttore operativo ACEA ATO 2 S.p.a.
Si è video ispezionato il tratto di fognatura privata posto al primo piano interrato del
Dalla video ispezione si è riscontrato che il tratto di allaccio Φ 160 mm in ghisa presenta una
La distanza del collettore fognario principale che corre sotto il marciapiede è posto circa ad
pervenire al CTU la documentazione relativa alle pratiche degli imbocchi in fogna presentate dal
lungo il tratto fognario sotto il marciapiede e quella all’interno del piano secondo interrato e le foto
In data 14 maggio 2017 il CTU invia una mail certificata al CTP del Condominio Ing. Antonello
Nicolai per trasmettere quanto inviato dai CTPP; inoltre nella stessa mail precisa che le video
In data 15 maggio 2017 il CTU con una mail certificata risponde al CTP del Condominio Ing.
Antonello Nicolai per precisare, come da sua richiesta, quanto trasmesso dai CTPP; inoltre nella
stessa mail precisa i termini di trasmissione bozza allegando l’istanza di proroga e l’ordinanza del
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In data 14 maggio il CTU inviava ai CTPP con Wetrafer le video ispezioni e le foto scattate nel
corso della video ispezione all’interno del tratto fognario dall’operatore per ACEA (Allegato 10).
§ RISPOSTA AI QUESITI
Dai sopralluoghi effettuati, come risulta dal verbale sopralluoghi (Appendice n°1) allegato alla
presente relazione, si fornisce la risposta ai quesiti posti, così come è articolato nei seguenti
paragrafi.
1. Previa descrizione dello stato dei luoghi accerti il CTU la presenza delle infiltrazioni di
Nel corso dei sopralluoghi avvenuti in data 09/03/2017 e 13/04/2017, come descritto al paragrafo
precedente, si sono visionati i locali spazi manovra al primo e secondo piano interrato (garage) ai
quali si accede sia dal Condominio Via Domenico Paracciani n°20 che da Via Scarampi n°4.
Dopo il primo sopralluogo avendo constatato che le copiose infiltrazioni sicuramente erano
provenienti dalla fognatura di acque reflue, è stata effettuata da ACEA ATO 2 S.p.a. una video
ispezione della fognatura esterna che passa sotto il marciapiede Via Domenico Paracciani – Via
Urbano II – Largo Scarampi (Allegato 22) e di un allaccio interno del secondo piano interrato del
Il Condominio Via Domenico Paracciani n°20 si trova nel quartiere Aurelio Suburbio; la palazzina
è stata costruita dalla Società C.E.I.L. con progetto iniziale n°29947/62 e successive varianti
n°66874/62 e n°40278/62.
È una palazzina in cortina costituita da quattro piani fuori terra, un piano terra e due piani interrati
Il Condominio è individuato in catasto al foglio 359 particella 819 graffata sulle particelle 423, 820
un’intercapedine in muratura di mattoni pieni, in alcune zone corre parallela in altre zone è a forma
di barulla.
Tale situazione si è potuta rilevare dall’ispezione effettuata al primo e secondo piano interrato del
Condominio; infatti affacciandosi da un infisso che guarda l’intercapedine del primo piano
interrato, che si trova in corrispondenza circa del civico 30 di Via Domenico Paracciani, si evince
che vi è una copiosa infiltrazione lungo la muratura ad una quota dal calpestio del marciapiede di
Le infiltrazioni di acque reflue creano pozze di ristagno che filtrano attraverso la muratura sullo
spazio manovra; tali infiltrazioni emanano odori sgradevoli rendendo l’aria poco salubre.
Le fognature che raccolgono le varie colonne di scarico degli appartamenti e negozi del
Condominio Via Domenico Paracciani n°20, ai piani interrati corrono aeree; nel corso del secondo
sopralluogo si è effettuata una video ispezione dalla tubazione della fognatura al primo piano
interrato entrando con la telecamera dal tappo di ispezione; tale tubazione risulta sostituita nel tratto
aereo a vista infatti è in PVC arancione, mentre il tratto che passa nella muratura in mattoni pieni
Di seguito si riproducono le foto scattate nel corso del sopralluogo lungo la parte esterna del
In un paragrafo successivo e più precisamente al punto 2. verrà descritto l’esito della video
ispezione del tratto esterno ed interno e si riprodurranno le foto scattate nel corso della video
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Pozzetto P4
Pozzetto P5
Foto n°1-2-3: Vista del marciapiede lungo Via Domenico Paracciani – Via Urbano II
dove è stato tracciato in rosso indicativamente il percorso della fognatura che passo
sotto il piano di calpestio del marciapiede a circa 1,80/2,00 metri.
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Foto n°4: Particolare dell’asfalto del marciapiede di Via Domenico Paracciani angolo
Largo Scarampi all’altezza del civico 34; si vede chiaramente che il marciapiede ha
subito un abbassamento. Dalla video ispezione in questa zona è crollato il cervello della
fognatura.
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Intercapedine e muro
perimetrale edificio
Foto n°5-6-7: Vista della zona d’intercapedine (barulla) al secondo piano interrato
dove sono evidenti le infiltrazioni dalla fognatura che passa a tergo del muro
d’intercapedine. Tali infiltrazioni al piano strada sono in corrispondenza circa tra i
civici n° 26/34 della Via Domenico Paracciani.
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Finestra al secondo interrato da dove si vedono le infiltrazioni tra l’intercapedine ed il muro perimetrale
del fabbricato
15
Vista dell’intercapedine
al secondo interrato
verso circonvallazione
Cornelia
Foto n°12-13-14: Vista dello scolo di raccolta dell’acqua al secondo piano interrato
realizzato per raccogliere e convogliare le acque nelle griglie. Vista dal secondo piano
interrato dell’intercapedine che corre parallelamente al muro perimetrale del
fabbricato salendo la Via Domenico Paracciani verso Largo Cornelia. Vista dal primo
piano interrato del fondo della barulla dove si accumula maggiormente l’acqua che si
infiltra da tergo l’intercapedine.
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Tratto di tubazione
in PVC aerea al
primo piano
interrato
dell’autorimessa in
uscita verso la
fogna
Foto n°15-16-17: Vista dello scarico che corre aereo all’interno dell’autorimessa al
secondo piano interrato in PVC; vista dello stesso scarico nel tratto in ghisa (come in
origine) che attraversa barulla e successivamente l’intercapedine fino al pozzetto sotto
il marciapiede. Particolare dell’infiltrazione lungo la muratura della barulla; è di tutta
evidenza che si manifesta sotto la linea di scorrimento della fognatura.
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ESISTENZA DEI FENOMENI DI INFILTRAZIONE DESCRITTI NEL RICORSO
Dai sopralluoghi effettuati lungo gli spazi manovra del garage, ad eccezione dei box di proprietà, si
è potuto constatare che le infiltrazioni sono localizzate in una certa zona e ben visibili, sia dal primo
che dal secondo interrato, tra la muratura perimetrale e l’intercapedine del fabbricato.
Tali infiltrazioni se le riportiamo in corrispondenza del piano stradale su Via Domenico Paracciani,
Anche se non si sono visionati i box di proprietà nei due piani interrati, considerando le infiltrazioni
copiose riscontrate e visibili negli spazi manovra, avendo riscontrato dalla video ispezione che in
quella zona la fognatura è crollata sul cervello, sicuramente i box trovandosi lungo la linea tra il
infiltrazioni.
Il crollo sul cervello della fognatura ha causato l’abbassamento dell’asfalto sul marciapiede (foto
Per meglio far comprendere all’Organo Giudicante la causa delle infiltrazioni di seguito si va a
Come già esposto ai paragrafi precedenti la fognatura corre sotto il marciapiede a circa 1,50 metri
dal perimetro dei fabbricati ed ad una profondità di circa meno 1,80 m dal piano di calpestio del
marciapiede; ovviamente questo si è potuto constatare per il tratto di fognatura ispezionato, più
La fognatura ispezionata raccoglie gli scarichi del Condominio Via Domenico Paracciani n°20 e
Se si analizzano le licenze degli imbocchi in fogna trasmessi al CTU sia dal CTP del Comune di
Roma che dal CTP di Acea Ato 2 S.p.a., richiesti dalla società costruttrice C.E.I.L. in date diverse,
18
si evince che anche i Condomini Via Scarampi n°4 e Via Urbano II n°56 scaricano nello stesso
tratto di fognatura.
I tratti di questi ultimi due Condomini non sono stati ispezionati sia per ragioni di tempo che per il
fatto che non erano stati chiamati in causa nel presente giudizio.
Sono stati ispezionati tratti di fognatura dove scaricano Condomini non in causa quali
Circonvallazione Cornelia n°291 e 293, perché si è cercato di capire come era strutturata tale
fognatura, quali fossero le sue caratteristiche costruttive e con quali materiali fosse realizzata.
Per i tratti ispezionati si è potuto constatare che la tubazione fognaria è in cls di diametro Φ 300
mm; lungo il tratto che corre su Via Domenico Paracciani i chiusini sono in ghisa e si trovano sotto
che si trova all’altezza dell’ultima vetrina della farmacia è in cemento ed è spaccato; altri pozzetti
all’altezza del civico 293 e 291 non si sono potuti ispezionare perché la fogna prima del pozzetto in
cemento era ostruita da grossi detriti ed anche nel pozzetto vi erano detriti e quindi la telecamera
non avanzava; sul marciapiede l’asfalto era abbassato nella zona che corrisponde al crollo
Come riferito ai paragrafi precedenti delle indagini di video ispezione e dell’apertura dei pozzetti
che si trovavano sotto l’asfalto del marciapiede se ne sono occupate ditte che lavorano per ACEA
ATO 2 S.p.a.
ovviamente non sono stati scoperti tutti i tombini su Via Domenico Paracciani ma soltanto alcuni.
Si è proceduto iniziando la video ispezione da un pozzetto posto davanti al civico n°22, limitrofo
all’entrata del Condominio per cui è causa e si è ispezionata la fognatura verso monte e verso valle.
La fogna è in cls di diametro Φ300 mm, la lunghezza dei tubi è di un metro, infatti ogni metro dalla
superiore è in mattoni, i tombini sono per la maggior parte in ghisa solo alcuni si è riscontrato
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essere in cemento, gli allacci laterali (scarichi delle palazzine delle acque reflue) sono diretti sui
Per ogni tratto descritto si riproducono le foto scattate all’interno dei tratti di fognatura video
ispezionati.
Di seguito si riproduce la planimetria relativa al tratto di fogna video ispezionata dove sono riportati
sia i numeri dei pozzetti che gli allacci trovati, i crolli della fognatura, le perdite di acqua corrente.
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Dalla video ispezione dal pozzetto denominato P1 (civico n°22 Via Domenico Paracciani) verso
1. In generale tutte le giunzioni tra le tubazioni sono distaccate, in alcuni zone i distacchi sono
3. Tale situazione si ripete a 2,40 metri, a 3,44 metri, a 4,40 metri, a 5,40 metri, a 6,40 metri, a
7,40 metri, a 8,40 metri, a 9,40 metri, a 10,40 metri, a 11,40 metri
5. A 12,40 metri si incontra il primo pozzetto (P15) in cls rialzato con file di mattoni pieni
6. Sul lato del pozzetto parallelo al fabbricato vi è uno scarico di acque reflue in ghisa
7. Sul fondo del pozzetto vi è deposito di materiale tipo laterizio che ostruisce la fognatura.
21
22
Dalla video ispezione dal pozzetto denominato P1 (civico n°22 Via Domenico Paracciani) verso
1. In generale tutte le giunzioni tra le tubazioni sono distaccate, in alcuni zone i distacchi sono
2. Per i primi 4,00 metri circa la tubazione è in cemento e non in cls; poi dopo i primi 4,00
3. Procedendo con la telecamera verso valle ad una distanza di metri 1,50/2,00 il livello del
liquame inizia a salire, fino ad arrivare ad occupare più del 50% della sezione del tubo
5. Da 4,50 m a 5,10 m il livello del liquame aumenta sempre di più riscontrando tanti
6. A 6,00 metri sul cervello si rinviene una apertura di circa 30 metri; stessa cosa si rinviene a
7. A 9,00 metri si incontra il primo pozzetto (P2) in cls rialzato con file di mattoni pieni
8. Sul lato del pozzetto parallelo al fabbricato vi è uno scarico di acque reflue in ghisa
23
9. Subito dopo il pozzetto percorrendo la tubazione a 9,28 metri il livello del liquame scende
11. A 13.00 metri si riscontra una grossa rottura lungo la giunzione e sul fondo
12. Dai 13 ai 13,70 metri il livello del liquame sale fino ad occludere più del 40% della sezione
13. A 15,17 metri si riscontra una grossa rottura laterale che interessa dal cervello fino a
scendere sui lati; sicuramente tale rottura interessa anche il fondo anche se non si è potuto
constatare perché il livello delle acque reflue nella tubazione occupa più del 60% della
superficie
14. Proseguendo a 18,00 metri si incontra il secondo pozzetto (P3) in cls rialzato con file di
mattoni pieni messi di piatto fino ad arrivare alla quota di calpestio del marciapiede
15. Sul lato del pozzetto parallelo al fabbricato vi è uno scarico di acque reflue in ghisa
16. Dopo il secondo pozzetto la tubazione è sempre piena al 60% e la video ispezione prosegue
fino a 22,80 metri dove si riscontra che il cervello della fognatura è crollato infatti si nota
17. Si precisa che in corrispondenza sul marciapiede (Foto n°4 pagina 13 della presente
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Dalla video ispezione dal pozzetto denominato P7 (civico n°2 Via Domenico Paracciani) verso
1. In generale tutte le giunzioni tra le tubazioni sono distaccate, in alcuni zone i distacchi sono
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2. Procedendo con la telecamera verso monte ad una distanza di metri 1,50 primo pozzetto
(P8) chiuso sotto asfalto con chiusino in cls rialzato con file di mattoni pieni messi di piatto
3. A 4,64 metri e 5.64 si trovano le prime rotture più importante della giunzione sia sul fondo
5. A 10,82 metri si incontra il secondo pozzetto in cls (P9) rialzato con file di mattoni pieni
messi di piatto fino ad arrivare alla quota di calpestio del marciapiede, nel quale si rinviene
una copiosa perdita di acqua corrente proveniente dal lato del fabbricato
6. Tale pozzetto è stato localizzato circa davanti all’entrata della Farmacia e sull’asfalto vi è un
7. A 14,29 metri vi sono altre lesioni sulla giunzione delle tubazioni e si rinvengono molti
8. A 16,30 metri si intercetta il terzo pozzetto (P10) in cls rialzato con file di mattoni pieni
messi di piatto fino ad arrivare alla quota di calpestio del marciapiede; il chiusino è in
cemento e non in buono stato di conservazione in quanto è spaccato lungo il bordo; dal
pozzetto si vede la luce che entra dall’esterno nella fogna filtrando tra le fessure del chiusino
di cemento spaccato
9. Proseguendo le giunzioni si presentano tutte distaccate con distacchi più o meno importanti
10. A circa 32,86 metri il livello del liquame inizia a salire nella tubazione
11. A 34,83 metri si incontra un altro pozzetto (P11); la telecamera non riesce a proseguire in
12. Il chiusino trovandosi sotto l’asfalto si è deciso di non aprirlo per proseguire nella video
ispezione avendo già compreso in linea di massima quale sia lo stato della fognatura tutta.
dell’asfalto
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Luce che entra nel pozzetto perché il
chiusino in cemento è rotto
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Dalla video ispezione dal pozzetto denominato P7 (civico n°2 Via Domenico Paracciani) verso
1. In generale tutte le giunzioni tra le tubazioni sono distaccate, in alcuni zone i distacchi sono
2. Ad una distanza di metri 8,00 si rinviene il primo pozzetto (P12) in cls rialzato con file di
mattoni pieni messi di piatto fino ad arrivare alla quota di calpestio del marciapiede chiuso
3. Sul lato del pozzetto parallelo al fabbricato vi è uno scarico di acque reflue in ghisa
5. A 18,45 metri si rinviene un secondo pozzetto (P13) in cls rialzato con file di mattoni
pieni messi di piatto fino ad arrivare alla quota di calpestio del marciapiede chiuso sotto
6. Sul lato del pozzetto parallelo al fabbricato vi è uno scarico di acque reflue in ghisa
7. A 24,37 metri è stata effettuata un’apertura sul cervello della fogna con
8. Sul lato di questo pozzetto in alto vi è presenza di un allaccio in ghisa delle acque reflue
9. Lungo il tratto a valle del terzo pozzetto si rinvengono depositi di detriti ed a 28,86 metri vi
è un quarto pozzetto (P15) con due allacci uno in ghisa più basso proveniente dal
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Scarico dal fabbricato in ghisa
Scarico in PVC dal fabbricato
Dalla video ispezione dal pozzetto denominato P5 (civico n°34 Via Domenico Paracciani angolo
2. In generale la tubazione presenta dei piccoli distacchi lungo le giunzioni e sul fondo si
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3. Il tratto è unico per una lunghezza di circa 38,83 metri cioè fino a che la tubazione non
4. Su Largo Scarampi misurando i metri è stato individuato dove si trova il pozzetto sorto
5. Come già detto precedentemente la tubazione è tutta in cls di diametro Φ 400 mm, soltanto
negli ultimi due metri cambia di materiale ed è in PVC pesante sempre di diametro Φ 400
mm
6. A valle del pozzetto sopra descritto parte un’altra tubazione in PVC pesante sempre di
diametro Φ 400 mm che sicuramente scarica nella fogna comunale su Via Urbano II
7. Nel pozzetto P5 per riuscire a capire dove arrivava a scaricare la fognatura fino ad ora
rintracciare più facilmente negli scarichi proprio per le sue caratteristiche di fluorescenza
8. La fluorescina, non avendo potuto aprire il pozzetto tra Largo Scarampi e Via Urbano II (per
motivi di traffico e logistici) per seguire la fognatura e constare quindi dove effettivamente
allacciava il tratto di fogna che raccoglie i liquami dei Condomini ispezionati sulla fogna
comunale di Via Urbano II, è stata rinvenuta nel primo pozzetto lungo Via Urbano II subito
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Pozzetto posto su Via Urbano II dove
passa la fogna comunale, dove arriva il
liquame che proviene dalla fogna
ispezionata raccolta tutto nel pozzetto 5
posizionato sul marciapiede tra Via
Paracciani e Largo Scarampi
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Oltre alla fognatura nera sopra ispezionata si è poi visionata anche la rete di fognature di acque
La tubazione risultava asciutta ed lungo il percorso sul fondo della tubazione si sono rinvenuti
La tubazione risulta tutta lesionata sia sul cervello che sui lati.
A 7,52 metri dall’entrata del pozzetto si arriva in una camera chiusa in fondo (pozzetto capotesta)
dove sui due lati arrivano due tubazioni provenienti dai due lati opposti della strada Via Domenico
Paracciani.
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Ingresso caditoia proveniente da Innesto caditoia proveniente da
Largo Scarampi Largo Scarampi
La tubazione in ghisa risulta lesionata nel tratto che va dal muro dell’intercapedine al pozzetto P3.
Di seguito si riproducono le foto estratte dalla video ispezione, dalle misure riportate sulle foto s
deve sottrarre 0,60 cm che corrisponde alla lunghezza del tratto dal quale è entrato.
Lesioni lungo la
tubazione in ghisa nel
tratto tra
l’intercapedine e la
fognatura
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Lesione lungo la
tubazione in ghisa
tra
l’intercapedine e
la fognatura
40
A seguito di quanto suesposto si può affermare che la fognatura presenta lungo tutto il tratto
- Lesioni sia sui lati che sul fondo (scorrimento) riscontrate soprattutto lungo il tratto
Le infiltrazioni riscontrate nel corso del sopralluogo e lamentate in ricorso sono localizzate tra
il pozzetto P3 e P4.
Infatti proprio in questa zona la fognatura risulta in carico, crollata sul cervello e lesionata lungo
Quindi il liquame si disperde nel terreno sottostante imbibendo il sedime, provocando le copiose
infiltrazioni riscontrate tra l’intercapedine (barulla) e il muro perimetrale dell’edificio; si ricorda che
la fogna passa a ridosso dell’intercapedine, in quanto, centro tubo, la fogna si trova ad una distanza
di 1,50 metri dal perimetro del fabbricato; essendo l’intercapedine di circa 1,00 metri la fogna si
Inoltre anche superficialmente si è avuto un abbassamento del piano di calpestio del marciapiede
Tale rottura dell’asfalto ha interessato la zona compresa tra i civici 30/34 di Via Domenico
Paracciani.
Ovviamente anche le infiltrazioni che avvengono attraverso le varie giunzioni distaccate lungo tutto
il percorso ispezionato, nel corso del tempo favoriscono l’imbibimento del terreno sottostante;
questo crea dei vuoti sotto il letto di posa della fogna che favorisce il distacco delle giunzioni.
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La fogna così come si trova dalla visione interna con la video ispezione, al momento non svolge il
compito per il quale è deputata, cioè di smaltire tutti i liquami fino alla fogna comunale su Via
Urbano II.
Infatti la portata che scorre dal pozzetto P5 verso l’imbocco in fogna comunale è molto inferiore a
quella osservata nel tratto precedente (anello video ispezionato) in quanto gran parte si disperde nel
3. Nel caso in cui le infiltrazioni derivino da tratti fognari specifichi se questi siano di
Di seguito si riproduce lo stralcio planimetrico dove è stata riprodotta la fognatura video ispezionata
i tratti di fognatura così come risultano dai progetti reperiti delle richieste degli imbocchi in fogna e
Tale planimetria sarà allegata alla presente Relazione Peritale come Allegato 21.
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Il Condominio Via Domenico Paracciani n°20 edificato dalla Società C.E.I.L. negli anni 1962/1963
come si evince dal certificato di Agibilità (Allegato n°19), faceva parte di una lottizzazione che
Il costruttore, nonché proprietario dei lotti, successivamente all’edificazione chiese alla Ripartizione
In tutte le richieste per le autorizzazione il costruttore parla di Fogna Privata che imbocca nella
Ogni richiesta di autorizzazione oltre alle dichiarazioni degli Amministratori della Società C.E.I.L.,
1. Licenza n°28106/1965, con domanda presentata il 15/01/1965 per apertura cavi dal
2. Licenza n°28333/1965, con domanda presentata il 15/01/1965 per apertura cavi dal
3. Licenza n°28880/1965, con domanda presentata il 16/06/1965 per apertura cavi dal
4. Licenza n°28879/1965, con domanda presentata il 16/06/1965 per apertura cavi dal
Dall’analisi delle tavole di progetto allegate alle autorizzazioni richieste si evince che la fognatura,
almeno per la parte ispezionata, risulta avere le stesse caratteristiche sia riguardo ai materiali che
alla costruzione.
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Infatti analizzando i progetti coincidono le quote di scorrimento, le sezioni della fogna ed anche le
L’unica differenza che si è potuta constatare dopo la video ispezione è che per il tratto esaminato
In ogni caso tali allacci sono sempre sulla linea di fognatura realizzata dal Costruttore.
A seguito di quanto suesposto è di tutta evidenza che la rete fognaria realizzata dalla C.E.I.L. ad
anello raccoglie gli scarichi delle acque reflue delle varie palazzine e le convoglia in un unico
pozzetto denominato Pozzetto P5 (stralcio alla pagina 20 ed Allegato 20 alla presente Relazione
Anche la sua realizzazione non rispetta le caratteristiche tipiche realizzative di tracciato Comunale .
Questo significa che la sua manutenzione e/o conservazione in esercizio spetta a soggetti privati e
non pubblici e deve essere gestita da tutti i Condomini che allacciano alla rete.
Di seguito si riportano per ogni licenza di allaccio in fogna richiesto stralci di documentazione
Licenza n°28106/1965
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Licenza n°28333/1965
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Licenza n°28880/1965
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Licenza n°28879/1965
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4. Individui i rimedi necessari alla eliminazione del fenomeno
Per poter eliminare il fenomeno delle infiltrazioni principalmente deve essere ripristinato il tratto di
Si deve quindi eseguire uno scavo per portare alla luce la tubazione crollata, si deve pompare dal
pozzetto P2 il liquame nel pozzetto P5, deve anche essere pompato il liquame che scarica nel
Una volta eseguito lo scavo si sostituisce il tratto di fognatura crollata e si ripristinano i pozzetti.
Ovviamente avendo riscontrato anche in altri tratti di fognatura a monte del pozzetto P3, perdite da
giunti, la fognatura dovrebbe essere tutta risanata al fine di ripristinare il corretto scorrimento e
Un metodo che permette di sanare senza dover scavare lungo il marciapiede e quindi non usando
metodi distruttivi è il metodo del Relining delle condutture che consiste nella completa
Il risanamento si basa sulla predisposizione di una guaina plastica o tessile o composta plastica -
tessile di dimensioni e lunghezza idonea al rivestimento interno del tratto di condotta da rinnovare.
Dall’interno della guaina, in contatto con la parte tessile o in feltro, viene versato e ripartito
capillarmente la superficie che, a inserzione avvenuta, andrà a contatto con la parte interna della
condotta da rinnovare.
Il terminale della guaina posta all’interno dell’estroflessore viene sigillato, mentre l’altro terminale
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Il mantenimento in pressione del sistema estroflessore + guaina determina il contatto capillare tra
superficie interna della condotta da rinnovare e la superficie tessile della guaina impregnata di
resina.
Esistono vari tipi di resina da impregnazione, da individuare in relazione alle caratteristiche del
Una volta inserita la garza da pozzetto a pozzetto la sua asciugatura è accelerata pompando aria
Una volta sanata la tubazione si deve procedere al risanamento dei pozzetti con stuccatura degli
stessi e sostituzione dei chiusini laddove essi risultano rotti e non in ghisa; infatti trovandosi lungo
§ CONCLUSIONI
Esaminati attentamente gli atti depositati, dopo aver acquisito documentazione inerente gli
imbocchi in fogna, dopo aver effettuato i sopralluoghi e la video ispezione della rete fognaria fino
alla fogna Comunale, in piena scienza e coscienza e sotto il vincolo del giuramento prestato al
1. Riguardo la descrizione dello stato dei luoghi lo stesso è stato dettagliatamente illustrato
con la produzione di foto dalla pagina 9 alla pagina 17 della presente Relazione Peritale
2. Riguardo all’esistenza dei fenomeni infiltrativi persistono come descritte in ricorso, sono
localizzate in una certa zona e sono ben visibili, sia dal primo che dal secondo interrato, tra
Sicuramente stante la situazione dei luoghi sono presenti anche nei box di proprietà nei due
piani interrati, avendo riscontrato dalla video ispezione che in quella zona la fognatura è
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3. Riguardo alle cause delle infiltrazioni dalla pagina 18 alla pagina 42 della presente
Relazione Peritale e stato descritto nei particolari cosa si è rilevato dalla video ispezione.
4. La fognatura corre sotto il marciapiede a circa 1,50 metri dal perimetro dei fabbricati ed
ad una profondità di circa meno 1,80 m dal piano di calpestio del marciapiede.
Circonvallazione Cornelia e raccoglie gli scarichi del Condominio Via Domenico Paracciani
- Lesioni sia sui lati che sul fondo (scorrimento) riscontrate soprattutto lungo il tratto
In questa zona la fognatura risulta in carico, crollata sul cervello e lesionata lungo tutta la
sua superficie.
ricorda che la fogna passa a ridosso dell’intercapedine, in quanto, centro tubo, la fogna si
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trova ad una distanza di 1,50 metri dal perimetro del fabbricato; essendo l’intercapedine di
abbassamento del piano di calpestio nella zona compresa tra i civici 30/34 di Via Domenico
Paracciani.
11. Occorre sottolineare che anche le infiltrazioni che avvengono attraverso le varie giunzioni
distaccate lungo tutto il percorso ispezionato, nel corso del tempo favoriscono l’imbibimento
del terreno sottostante; questo crea dei vuoti sotto il letto di posa della fogna che favorisce il
12. Attualmente la fogna così come si trova dalla visione interna con la video ispezione, non
svolge il compito per il quale è deputata, cioè di smaltire tutti i liquami fino alla fogna
13. Infatti la portata che scorre dal pozzetto P5 verso l’imbocco in fogna comunale è molto
inferiore a quella osservata nel tratto precedente (anello video ispezionato) in quanto gran
parte si disperde nel terreno stante il crollo della fognatura tra il pozzetto P3 e P4.
14. Riguardo al terzo quesito sulla proprietà Pubblica e/o Privata dei tratti fognari si è
esaustivamente spiegato dalla pagina 53 alla pagina 54 della presente Relazione Peritale.
15. Più precisamente Il Condominio Via Domenico Paracciani n°20 edificato dalla Società
C.E.I.L. negli anni 1962/1963 come si evince dal certificato di Agibilità (Allegato n°19),
faceva parte di una lottizzazione che comprendeva l’edificazione di più fabbricati (lotti), per
16. Il costruttore, nonché proprietario dei lotti, successivamente all’edificazione chiese alla
Ripartizione V “Lavori Pubblici” le autorizzazioni per gli imbocchi in fogna degli edifici.
17. In tutte le richieste per le autorizzazione il costruttore parla di Fogna Privata che imbocca
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18. Ogni richiesta di autorizzazione oltre alle dichiarazioni degli Amministratori della Società
19. Sono state richieste quattro autorizzazioni che si vanno di seguito ad elencare:
- Licenza n°28106/1965, con domanda presentata il 15/01/1965 per apertura cavi dal
- Licenza n°28333/1965, con domanda presentata il 15/01/1965 per apertura cavi dal
- Licenza n°28880/1965, con domanda presentata il 16/06/1965 per apertura cavi dal
- Licenza n°28879/1965, con domanda presentata il 16/06/1965 per apertura cavi dal
20. Dall’analisi delle tavole di progetto allegate alle autorizzazioni richieste si evince che la
fognatura, almeno per la parte ispezionata, risulta avere le stesse caratteristiche sia riguardo
21. Infatti analizzando i progetti coincidono le quote di scorrimento, le sezioni della fogna ed
22. L’unica differenza che si è potuta constatare dopo la video ispezione è che per il tratto
23. In ogni caso tali allacci sono sempre sulla linea di fognatura realizzata dal Costruttore.
24. A seguito di quanto suesposto è di tutta evidenza che la rete fognaria realizzata dalla
C.E.I.L. ad anello raccoglie gli scarichi delle acque reflue delle varie palazzine e le
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convoglia in un unico pozzetto denominato Pozzetto P5 (stralcio alla pagina 20 ed Allegato
25. Inoltre la sua realizzazione non rispetta le caratteristiche tipiche realizzative di tracciato
Comunale .
Questo significa che la sua manutenzione e/o conservazione in esercizio spetta a soggetti
privati e non pubblici e deve essere gestita da tutti i Condomini che allacciano alla rete.
************
Allegati.
Ritiene così il CTU di aver assolto l’incarico affidatogli, risposto ai quesiti, per quanto possibile
dalla visione dello stato dei luoghi e dalla documentazione prodotta dalle parti in causa, nella
Il CTU
58
APPENDICE
N° 1
Il CTU
59
ALLEGATI
DAL
N° 1 AL N°27
Il CTU
60
Documento 17.324 tel 3298103569 - 06233238615 - nicolai@tiscali.it
Note alla bozza di CTU dell’ingegner Lucia Coticoni, redatta per la causa tra il Condominio di via
Paracciani 20 e il Comune di Roma e Acea. Registro Generale 83400 del 2016.
Dopo aver invano sollecitato l’anticipo della CTU ai tempi stabiliti dal Giudice in prima udienza,
essendo venuti a mancare tutti i presupposti della richiesta di proroga, che in particolare il CTP per
conto di Acea ipotizzava, questo tecnico si sarebbe aspettato una bozza di CTU, ben più povera di
pagine, ma che avesse sviscerato e, soprattutto, approfondito tutti gli angoli delle problematiche, sia
pur semplici, che da questa relazione attendevamo venissero affrontati e risolti. Così non è stato.
persona e sul posto, la natura dei luoghi e dei possessi. Questi particolari, sono stati omessi da
codesto CTU, per mera dimenticanza.
Codesto CTU ha delegato Acea all’esecuzione delle opere, nonostante fosse una delle parti in causa,
perché era perfettamente consapevole che la proprietà fosse comunale e soprattutto che la
manutenzione della fognatura oggetto di causa era compito di Acea: altrimenti avrebbe commesso, e
non è così, un gravissimo errore procedurale.
Altri aspetti ci rimangono oscuri nella dinamica di questa CTU. Perché il Comune di Roma,
proprietario dell’area (fino a diversa determinazione) avrebbe dovuto impiegare due mesi per dare il
permesso ad una propria compartecipata di aprire dei cavi, quando Acea, ripetiamo sua
compartecipata e delegata, per motivi gravi, come l’inquinamento del suolo, deve intervenire senza
indugio? Su questo argomento per il momento soprassediamo, perché si aprirebbe tutto un altro
capitolo che ci allontanerebbe dal tema principale.
I dati oggettivi sono dunque sostanzialmente questi:
L’area oggetto di causa è stata attrezzata dalla CEIL nel lontano 1965, che ha regolarmente
richiesto Concessioni e Autorizzazioni per apertura cavi;
L’area oggetto di causa è di proprietà del Comune dal 1979;
Tecnici che hanno preceduto codesto CTU e questo tecnico nella relazione sullo stato dei
luoghi, dopo approfonditi accertamenti hanno riferito di aver avuto conferma da Funzionari
del municipio competente che il tratto di fognatura oggetto di causa è di proprietà comunale:
mi riferisco in particolare all’ingegner Randazzo8 alla pagina 2 della sua relazione, allegata
al fascicolo di parte attrice. Perché il CTU, che pure prende importanti informazioni da
quella relazione9, non confuta l’asserzione principale? E dimentica persino di citarla? Non si
fida forse della professionalità degli ingegneri dell’Ordine della Provincia di Roma?
Nel 2017, i Vigili Urbani di Roma, con verbale di contravvenzione elevato ad uno dei
negozianti di via Paracciani ribadiscono la proprietà dell’area per il Comune di Roma:
occupazione suolo pubblico (del 18 maggio 2017).
Nei voli pindarici della relazione invece troviamo solo una presunta evidenza, cioè che chi ha
costruito la fogna avrebbe poi venduto anche la particella con il marciapiede e anche metà della
carreggiata di via Paracciani al Condominio di via Paracciani 20, o a qualcuno dei condomìni
limitrofi o a tutti insieme. Oppure avrebbe ceduto la medesima area al Comune di Roma, con
eccezione dell’impianto fognario, che sarebbe stato acquisito dagli stessi soggetti giuridici di cui
8 A onor del vero esiste anche una seconda relazione, questa ultima del geometra Ruzzi, non citata anche essa dal
CTU, dove c’è una piccola inesattezza reiterata: si parla di proprietà del tratto fognario di Acea. Trattasi
evidentemente di peccato veniale. L’Acea è solo partecipata dal Comune di Roma, che è il vero proprietario
dell’impianto. Anche su questo aspetto tuttavia ci saremmo attesi una menzione e una precisazione da codesto CTU.
9 In particolare date e protocolli delle richieste degli allacci in fogna della CEIL.
pesanti. Le rotture di minore entità sono state invece generate dalle dimensioni della fognatura, che
nonostante riceva anche le acque meteoriche è rimasta quella del 1965. Certo non è nostro compito
dare giudizi sulle affermazioni del CTP di Acea, che afferma che un affidamento provvisorio di
manutenzione non permette economicamente di adeguare il dimensionamento della tratta fognaria
alle nuove esigenze (non troviamo traccia di questo argomento nella bozza di CTU e neppure
sull’andamento delle pendenze della linea), ma il risultato finale è quello che abbiamo tutti potuto
constatare.
Delle misteriose mappe presentate dal CTP Milani per conto del Comune di Roma.
Le mappe degli impianti idrici e delle fognature dell’isolato, presentate dal CTP Milani in occasione
del primo sopralluogo, furono pretesto di inizio delle indagini conoscitive dei luoghi. In particolare
nella mappa dell’impianto di smaltimento delle acque reflue, questo era rappresentato con un
tracciato corrente verso il centro della via Paracciani e seguiva il percorso che il CTU ha così
brillantemente individuato per mezzo della videoispezione, con due differenze: il diametro della
tubazione e il percorso che di fatto era assai più a ridosso dei fabbricati serviti. Codesto CTU ha
cercato a lungo nel centro della carreggiata la fantomatica seconda condotta, per assecondare
correttamente il debole tentativo di difesa di Acea, che voleva sostenere che in una via poteva
passare una sola condotta comunale. Questo CTP, al contrario, riteneva che due condotte avrebbero
potuto servire, meglio di una, la porzione di area cittadina interessata. Purtroppo però la seconda
linea non è stata trovata e sembra non sia mai esistita, per cui appare ancora più evidente che la
tratta fognaria, presa in consegna dal Comune da parte di Acea, sia proprio quella oggetto di causa
senza alcuna possibilità di rimpallare le responsabilità dei mancati interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria dall’uno all’altro ente. Anche su questa lunga discussione, che tanta
chiarezza avrebbe restituito all’Accertamento Tecnico Preventivo, codesto CTU ha dimenticato di
relazionare con la dovuta dovizia di particolari.
Danni gravi.
Causa prima: danni gravi provocati all’impianto delle acque di scarico17 da lavori
importanti che hanno investito il tracciato fognario nel sottosuolo o in superficie:
reiterate aperture cavi e lavori eseguiti sulla strada e sul marciapiede con mezzi pesanti;
Causa seconda: fuoriuscita di acque reflue e acque potabili, per il crollo di lunghi tratti
della fognatura e perché linee e pozzetti sono ostruiti.
Con osservanza.