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TRIBUNALE ORDINARIO DI CHIETI

Causa Civile R.G. 2346/2010 - R.S. 2362/2010


G.R. Dott. Alberto IACHINI BELLISARII
Relazione del C.T.U.

TRIBUNALE DI CHIETI
CAUSA CIVILE R.G. 2346/2010 - R.S. 2362/2010
G.R. Dott. Alberto IACHINI BELLISARII

Vertenza promossa da: ================================


- omissis
C O N TR O
- omissis

PREMESSA

Con Ordinanza del 28/09/2011 nella causa civile pendente presso il


Tribunale di Chieti ed allibrata al n° 2346/2010 del R.G. e n° 2362/2010 del
R.S., l’Ill.mo Sig. Giudice Relatore - Dott. Alberto IACHINI BELLISARII -
affidava al sottoscritto, Dott. Arch. Enrico Di Dalmazi, con studio professionale
in Chieti, alla via dei Marsi n° 33, iscritto all’Albo dell’Ordine degli Architetti,
P.P.C. della Provincia di Chieti al n° 245 e a quello dei Consulenti Tecnici del
Tribunale di Chieti al n° 20, l’incarico di redigere una relazione peritale per
l’accertamento della consistenza di una massa ereditaria e per la predisposizione
di un opportuno progetto divisionale secondo le quote di spettanza.

MANDATO

Nell’udienza del 13/01/2012, dopo accettazione dell’incarico conferito e


dopo aver prestato giuramento, come prescritto, alla presenza dell’Ill.mo Signor
G.R., si accoglieva il quesito dallo stesso formulato come riportato nella emanata
ordinanza che testualmente si trascrive:
“Accerti il C.T.U. l’entità della massa ereditaria e, quindi, provveda alla formazione di
quote divisionali e del relativo progetto”.
Il tempo assegnatomi per l'espletamento del mandato veniva stabilito
secondo quanto di seguito:

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- invio della ctu alle parti entro 90 giorni dalla data della suddetta udienza;
-trasmissione di eventuali osservazioni alla ctu da far pervenire allo scrivente
entro i successivi 30 giorni dal ricevimento della ctu;
-deposito finale in cancelleria della Relazione Peritale, delle Osservazioni
delle Parti e di una sintetica valutazione delle stesse nei successivi 30 giorni.
Le operazioni peritali, stabilite dallo scrivente CTU con comunicazione
raccomandata del 16/01/2012, venivano regolarmente espletate il 20/01/2012
alle ore 15,30 presso gli immobili oggetto di causa, ubicati in Torrevecchia
Teatina (CH) ed alla presenza di:

omissis
Nel corso del sopralluogo, l’ Avv. Valeria Evangelista nominava l’Arch.
Silvano D’Andreamatteo di Pescara (assente) ctp di parte ricorrente mentre il
Geom. Carlo Mancini era stato già nominato all’udienza del 13/01/2012.
Nessuno era presente per la convenuta omissis

RIEPILOGO ATTI INTRODUTTIVI DEL GIUDIZIO

Per quanto di interesse, in relazione al mandato ricevuto e tralasciando aspetti


di natura prettamente giuridica, il sottoscritto procede a sintetico riepilogo degli
atti introduttivi del giudizio.
Con atto di citazione del 15/10/2010 notificato in data 2/11/2010 a firma
degli Avv.ti Alberto Civitarese e Valeria Evangelista, il ricorrente omissis, citava
in giudizio omissis, con invito a comparire e a costituirsi in giudizio dinanzi
all’Ill.mo Signor Giudice adito del predetto Tribunale, per lo scioglimento della
comunione ereditaria relativamente ai beni immobili ubicati nel Comune di
Torrevecchia Teatina(CH) caduti in successione in morte della omissis.
Nel dettaglio, l’atto giudiziario, rilevando che tutti i tentativi espletati dal
ricorrente per giungere ad una divisione convenzionale con gli aventi diritto non
avevano sortito alcun esito, richiedeva dichiararsi aperta la successione della
omissis e lo scioglimento della comunione ereditaria tra gli eredi della defunta
con predisposizione di un progetto divisionale e formazione delle quote, nel
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rispetto dei diritti di ciascun condividente e la predisposizione di un progetto


divisionale con l’attribuzione delle quote mediante sorteggio in caso di
disaccordo.
Indicava poi i beni ricompresi nell’asse ereditario quali:
a) terreno della superficie di ettari 00.26.40, sito nel territorio del Comune di Torrevecchia
Teatina (CH) e censito nel Catasto Terreni al .foglio 13, Numero 592;
b) terreno della superficie di ettari 00.06.20, sito nel territorio del Comune di Torrevecchia
Teatina (CH) e censito nel Catasto Terreni al .foglio 13, Numero 850;
c) terreno della superficie di ettari 00.09.80, sito nel territorio del Comune di Torrevecchia
Teatina (CH) e censito nel Catasto Terreni al .foglio 13, Numero 915;
Con atti di comparsa di costituzione e risposta per il tramite dei propri
procuratori Avv.ti Marcello Lupo e Serena Lupo e Avv.ti Mauro Fasulli e
Luciano Carinci, si costituivano in giudizio i convenuti omissis che si
opponevano preliminarmente alla richiesta di procedere alla divisione giudiziale
dell'asse ereditario previo scioglimento della comunione avanzata da parte
attrice, dal momento che i convenuti, separatamente, onde evitare le ingenti
spese di un giudizio, avevano più volte manifestato al ricorrente la propria
volontà di procedere ad una divisione stragiudiziale senza ottenere alcun
accoglimento e la richiesta di divisione stragiudiziale inviata dallo stesso aveva
portato ad alcuni tentativi di accordo poi vanificati dall’atteggiamento di rifiuto
dell’attore, come dichiarato dai procuratori dei convenuti. Per tali motivi e
ribadendo di non aver mai avanzato alcuna eccezione o posto alcun
impedimento al bonario scioglimento della comunione dei beni ereditati, i
convenuti si dichiaravano conformi a tale procedura previa formazione di più
progetti divisionali e delle singole quote.
SVOLGIMENTO OPERAZIONI DI CONSULENZA

Le operazioni peritali, presa visione degli atti e dei documenti di causa,


formalizzate nell’insieme dai verbali allegati alla presente e denominati
“Allegati”, unitamente agli altri atti richiamati nel seguito, si sono svolte come di
seguito.
Il giorno 20/01/2012 alle ore 15,30 presenti, oltre allo scrivente CTU:

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omissis
si procedeva, previo esame della documentazione di causa, al sopralluogo delle
unità immobiliari esaminandole, sulla scorta delle indicazioni fornite in loco dai
rappresentanti delle parti.
Si accoglieva la richiesta del ricorrente, trascritta nel verbale delle operazioni
peritali, che invitava lo scrivente CTU a verificare, presso i competenti uffici
tecnici provinciali, se la particella n. 850, ricompressa nella massa ereditaria,
fosse stata occupata a seguito dei lavori intrapresi negli anni ’70 dalla Provincia
di Chieti riguardanti l’adeguamento e l’allargamento della sede stradale.

ATTI ESTRATTI PRESSO LA PROVINCIA DI CHIETI

Concluso il sopralluogo, sulla scorta delle informazioni raccolte, a riscontro


alla richiesta avanzata il 12/03/2012, lo scrivente si recava, in data 15/03/2012,
presso l'Ufficio Espropri della Provincia di Chieti per prendere visione degli
elaborati progettuali relativi ai lavori di adeguamento ed allargamento della
Strada Provinciale “Torrevecchia T. – Ripateatina” effettuati nei primi anni ’70
dall’Ente territoriale citato.
Si estraeva copia del:

Piano Particellare dei terreni da occupare ricompresi nel fg. 13 di


Torrevecchia Teatina;

Elenco Generale delle ditte proprietarie dei terreni da espropriare con le


relative indennità.
Da tali atti si evinceva che la particella n. 850, originata dalla 592 con
frazionamento predisposto in data 10/06/1967 dall’ufficio tecnico della
Provincia di Chieti, era stata destinata per l’intero per essere utilizzata a nuova
sede stradale: la Provincia, pertanto, provvedeva al pagamento di £. 27.680 alla
ditta omissis, individuata in atti con il n. 36, quale indennità di esproprio anche
se non aveva mai regolarizzato tale frazionamento (come del resto per tutte le

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altre aree limitrofe occupate) presso il competente ufficio del Catasto di Chieti.
La particella citata veniva riportata in mappa solo con il frazionamento 2176
del 20.11.1972, fatto predisporre dalla omissis per individuare in mappa e nella
realtà, un appezzamento di terreno di mq. 1.500 acquistato dalla omissis con
atto a rogito notar Carlo Pretaroli del 20.11.1972 registrato a Chieti il 7 dicembre
1972 al n. 1647, distinto con la particella 849.
Per quanto verificato in atti pubblici e riportato in precedenza, la
particella n. 850, oggi in parte occupata dalla carreggiata stradale ed in
parte adibita a fascia di rispetto stradale, erroneamente ancora intestata
alla defunta omissis (per mancata presentazione degli atti al Catasto di
Chieti) e per tale motivo elencata nei beni caduti in successione, verrà
esclusa, nella presente ctu, dalla valutazione e ripartizione della massa
ereditaria.

DESCRIZIONE DEGLI IMMOBILE OGGETTO DI CAUSA

La massa ereditaria, per quanto precedentemente esposto, è quindi costituita


da:
a) terreno della superficie di ettari 00.26.40, sito nel territorio del Comune di Torrevecchia
Teatina (CH) e censito nel Catasto Terreni al .foglio 13, Numero 592;
b) terreno della superficie di ettari 00.09.80, sito nel territorio del Comune di Torrevecchia
Teatina (CH) e censito nel Catasto Terreni al .foglio 13, Numero 915;
per un totale di ettari 00.36.20 in agro di Torrevecchia Teatina, nella immediata
periferia del paese, il primo sulla strada provinciale di collegamento con la
frazione “Castelferrato” e l’altra su quella che conduce alla frazione
“Torremontanara” nelle vicinanze della struttura della cantina sociale.
I due appezzamenti sono pianeggianti, facilmente raggiungibili dalle vie di
comunicazione, sono seminativi con presenza di piante di ulivo ed hanno una
consistenza come precedentemente dichiarata desunta dai certificati catastali

DATI CATASTALI

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Agenzia del Territorio di Chieti CATASTO TERRENI


Comune di TORREVECCHIA TEATINA
intestati:

omissis

Foglio P.lla Qualità Classe Sup. R. dom. R. agr.

13 Semin. 3 00.26.40 € 12,27 € 12,27


592
Arbor.

Foglio P.lla Qualità Classe Sup. R. dom. R. agr.

13 Semin. 3 00.09.80 € 4,56 € 4,56


915
Arbor.

DATI URBANISTICI

Il terreno di via per Castelferrato -Fg. 13 part. 592 e quello di via per
Torremontanara -Fg. 13 part. 915 sono ricompresi, secondo il vigente P.R.G.
del Comune di Torrevecchia Teatina approvato con Delibera di C.C. n° 22 del
02.09.2008, in “Zona residenziale di espansione a intervento indiretto (Zona C2)”, aventi
una estensione complessiva di mq. 3.826,00 su cui è possibile edificare residenze
nel rispetto dell’articolo 33 delle NTA dello strumento urbanistico di seguito
riportato:
Art. 33 - Zona residenziale di espansione a intervento indiretto (Zona C2)
Nel sottoambito di intervento destinato alla “Zona residenziale di espansione a intervento
indiretto” (Zona C2) il P.R.G. si attua secondo le disposizioni di cui all’art. 19 o all'art. 26
della L.R. n°18/83, nel testo vigente, nel rispetto dei seguenti parametri di Piano:

It Indice di fabbricabilità territoriale mc/mq 0,60


Ic Indice di copertura % 30
Io Indice di occupazione del suolo % 40
Ip Indice di permeabilità % 30
H Altezza massima ml 8,00
p Numero dei piani fuori terra n 2
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ds Distacco minimo dal ciglio stradale


- viabilità di progetto ml 5,00
- viabilità esistente ml 20,00
dc Distacco minimo dal confine ml 5,00
df Distacco minimo tra i fabbricati ml 10,00
P Parcheggio minimo mq d.m.1444/68
Lmin Lotto minimo mq 800
Lmax Lotto massimo mq 2.000

Dotazione minima dei servizi: 24 mq/ab.


All’interno di tale zona di Piano, l’edificazione avviene mediante la formazione di un Piano
di lottizzazione, ai sensi dell’art. 19 della L.R. n°18/83, nel testo in vigore, ovvero, previa
verifica dell'Amministrazione Comunale e dell'Ufficio Tecnico, mediante l’attivazione di
Comparti, ai sensi dell’art. 26 e seguenti della L.R. n°18/83, nel testo in
vigore. I Comparti di intervento sono perimetrati nelle planimetrie di Piano.
E’ consentita inoltre la formazione di sub-comparti con unità minima di intervento pari a mq
5.000 (con la tolleranza del -5%).
E’ consentita la presentazione di un sub comparto in deroga alla superficie minima di mq.
5.000 nel caso in cui la parte residua dell’intera zona di espansione, a seguito delle formazione
di precedenti sub comparti, non raggiunga la superficie minima di intervento.

PROVENIENZA DEGLI IMMOBILI

Gli immobili sono pervenuti a:


1. omissis

per successione in morte di omissis la cui dichiarazione è stata registrata presso


l’Agenzia delle Entrate di Chieti il 4/01/2002 al n. 35 vol. 879.
La quota di omissis è pervenuta e ripartita a:
omissis

per successione in morte dello stesso avvenuta in Chieti il 09/08/2009 e la cui


dichiarazione è stata registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Chieti il
26/08/2011 al n. 617 vol. 9990.

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METODOLGIA DI STIMA

Per procedere ad un progetto di divisione come richiesto dal quesito, è


necessario effettuare la valutazione del bene caduto in successione.
Il valore della massa ereditaria in trattazione viene ricavato considerando il
valore venale dello stesso e cioè il valore di mercato in una libera contrattazione
di compravendita e consiste nella composizione di un certo numero di “classi di
valori” ottenuti da beni simili, a cui corrisponde una scala di prezzi di mercato
noti, e nella successiva verifica dell'appartenenza del valore dell'immobile da
stimare ad una di queste classi, o quanto meno a una classe a cui il bene possa
avvicinarsi in modo più attendibile. Si tratta da ciò di formulare un giudizio di
equivalenza, che scaturisce dal confronto con una serie di beni analoghi e di
prezzi noti.
Il procedimento adottato sarà del tipo sintetico e si baserà sui parametri
tecnici, quali l’estensione della superficie commerciale misurata in mq.
assumendo il corrispondente prezzo unitario medio di mercato corrente nella
zona dell’immobile da stimare.

ENTITA’ DELLA MASSA EREDITARIA

RISPOSTA ALLA PRIMA PARTE DEL QUESITO [““Accerti il C.T.U. l’entità della massa
ereditaria…”].
La consistenza degli immobili, precedentemente descritti, fa riferimento ai
dati catastali desunti dalle visure catastali allegate.
Per la valutazione della massa ereditaria, lo scrivente, dopo le necessarie
verifiche e indagini di mercato atti a stabilire il più probabile valore dei beni
oggetto di perizia, ha ritenuto necessario procedere, come precedentemente
detto, con il metodo sintetico-comparativo, prendendo a riferimento valori di
compravendite effettuate per beni di simili caratteristiche siti nella stessa zona,
nonché di quanto riportato nella documentazione tecnica disponibile (ultimi

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numeri dalla pubblicazione specialistica “Consulente Immobiliare”, pubblicazioni


di intermediazione a carattere nazionale, pubblicazioni OMI, ecc.).
Nella valutazione del valore indicato si è tenuto conto di tutti gli elementi
essenziali per la sua determinazione quali l’ubicazione, l’accessibilità, la posizione,
la destinazione urbanistica delle aree, senza trascurare l’aspetto non secondario
del periodo di forte contrazione dei volumi delle vendite immobiliari innescato
dalla crisi generale che investe tutti i settori produttivi e commerciali ed in modo
particolare la compravendita di terreni utilizzabili a fini edificatori.
Si può pertanto affermare che il valore venale dell’unità di superficie dei beni
oggetto di stima, prendendo a riferimento i valori delle compravendite effettuate
in zona nell’ultimo biennio desunti anche dagli archivi dell’Agenzia delle Entrate,
applicando opportune riduzioni per la forte sofferenza in atto nel mercato delle
compravendite immobiliari, e considerando che la vocazione edificatoria dei
predetti appezzamenti è comunque condizionata dalle prescrizioni di cui
all’articolo 33 delle NTA che impone la formazione di un Piano di
lottizzazione mediante l’attivazione di Comparti di intervento minimo di
mq. 5.000 all’interno dei quali è poi possibile operare per lotti che vanno
da mq. 800 a mq. 2.000, il che indica una vocazione edificatoria condizionata
all’accorpamento con altre particelle limitrofe e con preventivi accordi anche con
altri proprietari: condizioni molto limitative della diretta utilizzabilità dei
terreni in trattazione.
Si tenga poi conto che le quote da formare sono 5 di cui due più grandi
pari ai 3/9 e 3 più piccole pari ad 1/9 e che ciò potrà condizionare molto il
progetto divisionale di cui lo scrivente verificherà la fattibilità.
Per quanto detto, la ricerca del congruo valore unitario di mercato dei terreni
ricompresi nella massa ereditaria nello stato di fatto in cui si trovano e per la
consistenza verificata, muoverà dal valore di € 70,00/mq, ultimamente attribuito
a terreni di stessa destinazione urbanistica e costituenti un comparto edificatorio
in atto nel predetto Comune nel rispetto delle norme di PRG, applicando una
riduzione di circa il 45% per i condizionati fattori di edificabilità o detrattori
riportati nella vigente normativa di PRG. Per tale motivo un congruo valore dei
terreni in trattazione nello stato di fatto in cui si trovano, potrà essere assunto
pari a € 37,00/mq da cui:

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Fg part. consistenza valore unit. valore mercato


13 592 mq. 2.640,00 €/mq 38,00 € 97.680,00

Fg part. consistenza valore unit. valore mercato


13 915 mq. 980,00 €/mq 40,00 € 36.260,00

VALORE DI MERCATO DELLA MASSA EREDITARIA € 133.940,00

ACCERTAMENTO DI DIVISIBILITA’ DEL BENE


FORMAZIONE QUOTE DIVISIONALI E RELATIVO PROGETTO

RISPOSTA ALLA SECONDA PARTE DEL QUESITO [“ …provveda alla formazione di quote
divisionali e del relativo progetto.”].
Per quanto detto pertanto l’attribuzione del valore delle quote è di seguito
espresso:

omissis

Per la comoda divisibilità, a norma e per gli effetti di cui all’ art. 720 Cc,
deve intendersi la “possibilità che l’idoneità funzionale della cosa da
dividere “ in questo caso i due appezzamenti di terreno di cui alle particelle
predette “sia conseguita con spese non rilevanti e senza pregiudicare
l’originario valore economico, evitandosi altresì che il godimento del
cespite frazionato sia comunque gravato da limitazioni, pesi e servitù ”.
La comoda divisibilità di un immobile va quindi guardato sotto l’aspetto
funzionale ed economico in modo da generare quote indipendenti e funzionali
senza spese rilevanti e senza imposizioni di vincoli a carico dell'una o dell'altra
porzione.
Alla luce di quanto detto, pertanto, il bene sopradescritto si può dichiarare
non comodamente divisibile in quanto i frazionamenti necessari per ricavare
sia le quote di spettanza che le relative servitù (stradine di servizio ed altro),

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produrranno sicuramente una eccessiva parzializzazione con conseguenti


disparità di valore economico oltre alle spese tecniche da sostenere quali:
- rilievo topografico e restituzione grafica;
- picchettamento delle nuove proprietà;
- pratica catastale presso l’Agenzia del Territorio;
- eventuali realizzazione di recinzioni;
- spese catastali.
Si fa riferimento, pertanto, al disposto dell’art. 720 che disciplina l'ipotesi in
questione, ricordando che:
Se nell'eredità vi sono immobili non comodamente divisibili, o il cui
frazionamento recherebbe pregiudizio alle ragioni della pubblica
economia o dell'igiene, e la divisione dell'intera sostanza non può
effettuarsi senza il loro frazionamento, essi devono preferibilmente essere
compresi per intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno
dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di
più coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione. Se
nessuno dei coeredi è a ciò disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto.
Per quanto detto si ribadisce che:
1. l’eventuale frazionamento, data la limita consistenza dei beni da
dividere in rapporto al numero e alla diversità delle quote, renderebbe
meno appetibile le singole parti sul mercato, più difficoltoso l’accordo
per l’eventuale formazione di Comparto come da PRG oltre che ad
imporre vincoli a carico delle porzioni frazionate;
2. la necessità di conservare le due particelle – 592 e 915 - accorpate in
un unico lotto di vendita per complessivi mq. 3.620,00 evitando la
formazione di quote per ogni singolo appezzamento che
comporterebbe un eccessivo frazionamento, con conseguenti
pregiudizi dell’originario valore economico e la formazione di
gravami, limitazioni e pesi degli uni verso gli altri;

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3. è auspicabile che uno dei quotisti liquidi gli altri coeredi per le
rispettive quote come stimate ed individuate evitando la vendita
all’incanto e le ulteriori spese.
Si consideri infine che alla quota minore pari ad 1/9 , spetterebbe una porzione
di terreno (circa mq. 400) di gran lunga inferiore al lotto minimo previsto in
PRG che è di mq. 800 considerato ai fini edificatori il che ricondurrebbe ad un
valore irrisorio rispetto a quello stimato considerandolo alla stregua di mero
terreno agricolo.
Il Consulente Tecnico d’Ufficio, grato per la fiducia accordatagli, con la
presente relazione ritiene di aver assolto l’incarico conferitogli e resta a
disposizione della S.V. Ill.ma per qualsiasi ulteriore chiarimento e delucidazione.

Il C.T.U.
Dott. Arch. Enrico DI DALMAZI

CHIETI, lì 10 aprile 2012


Alla presente relazione sono allegati e ne costituiscono parte integrante e
sostanziale, i seguenti documenti ed elaborati:
- Verbale d’udienza del 13.01.2012;
- ordinanza di nomina e formulazione del quesito del Giudice Istruttore
del 28.09.2011;
- verbale operazioni peritali del 20.01.2012;
- visure catastali;
- planimetrie catastali;
- stralci di PRG del Comune di Torrevecchia Teatina(CH);
- piano particella re d’esproprio della Prov. Di Chieti;
- elenco ditte terreni da espropriare;
- immagini aeree terreni interessati.

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66100 CHIETI – via dei Marsi 33 tel. 0871 349891 fax 0871 349899
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TRIBUNALE ORDINARIO DI CHIETI
Causa Civile R.G. 2346/2010 - R.S. 2362/2010
G.R. Dott. Alberto IACHINI BELLISARII
Relazione del C.T.U.

ALLEGATI

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