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GIUDICE DI PACE DI CAGLIARI

Ricorso per decreto ingiuntivo

nell’interesse di

MARCO AVV. PILLONI, c.f. PLLMRC83T31B354X, nato a Cagliari in data

31.12.1983, residente in Quartu Sant’Elena nella via Emanuela Loi n. 25 ed ai

fini del presente procedimento elettivamente domiciliato in Cagliari nel Viale

Diaz 29, presso lo studio degli avvocati Giulio Salomone e Stefania Lecca, che

lo rappresentano, assistono e difendono congiuntamente e disgiuntamente in

forza di procura rilasciata su foglio separato da intendersi unita in calce al

presente atto. Ai fini delle notificazioni tra le parti e comunicazioni di Cancelleria

indica la pec giulio.salomone@pec.it e avv.stefanialecca@pec.it, nonché il fax

070658036;

ricorrente

contro

CESARE CONTU (c.f. CNTCSR79L13E441O), nato a Lanusei il 13/07/1979,

residente e con studio in Cagliari nella Via Rossini n. 13;

resistente

PER L’INGIUNZIONE

di consegna dei seguenti documenti, relativi al Condominio di Via

Sant’Antonio n. 95 in Quartu Sant’Elena:

- copia bilanci preventivi e consuntivi per gli esercizi finanziari 2015, 2016, 2017,

2018 e 2019;

- copia bilancio preventivo per l’esercizio finanziario 2020.

In fatto e in diritto

1. L’esponente è proprietario dell’appartamento posto al quinto piano,

interno A, del condominio di via Sant’Antonio n. 95 in Quartu Sant’Elena (doc.

1
1), amministrato dall’odierno resistente Cesare Contu (doc. 2) e attualmente

detenuto dai signori Floris Maria Luisa e Papale Giuseppe Gabriele in forza di

contratto di locazione ad uso abitativo stipulato in data 25.11.2015 (doc. 3).

2. Detti conduttori recentemente si dolevano, nei confronti del proprietario,

di aver pagato mensilmente, nel corso degli anni, una quota condominiale

maggiore rispetto a quella effettivamente dovuta, e ciò in ragione delle risultanze

emergenti dai bilanci fornitigli dall’amministratore Cesare Contu relativi al

periodo di vigenza del contratto di locazione (2015-2020).

3. L’esponente veniva reso edotto di ciò anche dall’amministratore attraverso

un messaggio inviato tramite l’applicazione whatsapp il 29 aprile 2020, del

seguente preciso tenore: “Ciao, il tuo inquilino mi sta chiedendo dei bilanci e mi sto

apprestando a darglieli, ti volevo avvisare prima, per correttezza. Non dirgli niente. Prima di

inviare attendo tue. Bilanci da oggi sino al 2015”.

Il ricorrente forniva la seguente risposta in pari data: “Ciao Cesare, grazie, puoi

inviarli anche a me”; l’amministratore, a sua volta, riscontrava affermativamente:

“ok”.

Si produce a tal riguardo lo screenshot della conversazione intrattenuta con il

numero +393289658908, pacificamento utilizzato dall’amministratore Cesare

Contu (doc. 4). Ciò è confermato dai riferimenti presenti sulla carta intestata

adoperata dal medesimo per le comunicazioni ai condomini (doc. 5).

Appare appena il caso di rilevare che la prova fornita (screenshot della

conversazione whatsapp), contenente la rappresentazione di atti, fatti o dati

giuridicamente rilevanti, risulta pacificamente riconducibile nell’ambito delle

“riproduzioni meccaniche” di cui all’art. 2712 del codice civile (cfr., ex multis,

Cass. Civ. n. 19155 del 2019 – doc. 6).

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4. Nonostante il chiaro tenore della riportata conversazione, l’odierno

ricorrente nulla riceveva e, pertanto, sollecitava continuamente l’amministratore

sia per le vie brevi che per iscritto, da ultimo con mail e pec del 11 luglio 2020

(docc. 7 e 8), ottenendo, anche in data 16 luglio 2020, solo false rassicurazioni

sull’immediato invio della documentazione richiesta (cfr. doc. 4).

5. Infine, la necessità di entrare in possesso dei bilanci per cui è causa diveniva

ancora più impellente in quanto l’avv. Marco Pilloni riceveva, in data 14 luglio

2020, formale diffida dal conduttore Papale il quale pretendeva, per quel che qui

rileva, la restituzione di euro 1.272,00 a titolo di quote condominiali

asseritamente versate in eccesso (doc. 9).

6. Il ricorrente, al fine di tutelare le sue evidenti ragioni, si vedeva dunque

costretto ad incaricare il sottoscritto legale, il quale diffidava l’amministratore

con lettera del 20 luglio 2020 (doc. 10), senza ricevere alcun riscontro.

7. Quanto sin ora esposto rende chiaro ed evidente il diritto del ricorrente a

vedersi consegnare i suddetti bilanci, pretesa tutelabile anche attraverso il

presente procedimento monitorio sussistendo i presupposti di cui agli artt. 633

e seguenti c.p.c.

L’obbligo dell’amministratore di consegnare la documentazione

condominiale, difatti, oltre ad essere pacificamente sussistente in ragione delle

norme generali sul mandato (artt. 1703, 1710 e 1713 del codice civile) e di quelle

specifiche di cui agli artt. 1129 e 1130, dettate in tema di “attribuzioni

dell’amministratore”, discende, nel caso di specie, da un espresso impegno in tal

senso del sig. Cesare Contu (cfr. docc. 3 e 8) (ex multis, Tribunale di Taranto,

sentenza n. 276 del 2019 – doc. 11).

Inoltre, l’obbligazione in parola si configura, nella vicenda che ci occupa,

come di mero dare, trattandosi di bilanci pacificamente predisposti e, a detta

3
dello stesso amministratore, individuati e consegnati ai conduttori, così

rientrando nel genus delle cose mobili determinate.

Ictu oculi l’interesse del ricorrente ad esaminare i citati documenti contabili

anche al fine di difendersi dalle pretese economiche avanzate dagli inquilini.

***

Si chiede la concessione della provvisoria esecuzione ricorrendo i presupposti

di cui all’art. 642 comma 2 c.p.c.

***

Tutto ciò premesso, Marco Pilloni, come sopra rappresentato, difeso e

domiciliato,

CHIEDE

che l’intestata Autorità Giudiziaria voglia, con decreto provvisoriamente

esecutivo, ai sensi degli artt. 633 ss. c.p.c., al Sig. Cesare Contu (c.f.

CNTCSR79L13E441O), nato a Lanusei il 13/07/1979, residente e con studio in

Cagliari nella Via Rossini n. 13:

1) ingiungere la consegna immediata della documentazione rappresentata

dalla copia dei bilanci preventivi e consuntivi per gli esercizi finanziari 2015,

2016, 2017, 2018 e 2019 e dalla copia del bilancio preventivo per l’esercizio

finanziario 2020, relativi al Condominio di Via Sant’Antonio n. 95 in Quartu

Sant’Elena, in possesso del resistente vista la sua qualità di amministratore del

predetto fabbricato;

2) condannare il resistente a corrispondere all’istante la somma ritenuta di

giustizia per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione del provvedimento ex art. 614-

bis c.p.c.;

3) con vittoria di spese, competenze e ogni accessorio di legge.

***

4
Ai sensi del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 e successive modificazioni, si

dichiara che il valore del presente procedimento è inferiore ad euro 1.033,00 e,

pertanto, all’atto di iscrizione a ruolo della causa, viene versato un contributo

unificato, ridotto della metà ai sensi del citato Decreto, pari ad euro 21,50.

***

Si allegano:

1) Rogito atto compravendita del 13.5.2008;

2) Delibera di nomina amministratore Cesare Contu del 30.04.2018;

3) Contratto di locazione registrato del 25.11.2015;

4) Carta intestata convocazione assemblea;

5) Cassazione Civile, sentenza n. 19155 del 2019;

6) Screenshot conversazione whatsapp Cesare Contu del 29.04.20 e del

16.07.20 (cartaceo e compact disc);

7) Mail Pilloni del 11.7.20;

8) Pec Pilloni del 11.7.20 con ricevute;

9) Pec Papale del 14.7.20;

10) Diffida del 20.7.20 Avv. Lecca;

11) Tribunale di Taranto, sentenza n. 276 del 2019.

Cagliari, 28 luglio 2020

avv. Giulio Salomone avv. Stefania Lecca

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Procura Speciale

Marco Pilloni, nato a Cagliari, il 31.12.1983, c.f. PLLMRC83T31B354X,


informato ai sensi dell’art. 4, co. 3, D. Lgs. n. 28/2010 della possibilità di
ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui
agli artt. 17 e 20 del medesimo decreto, nonché dei casi in cui l’espletamento del
procedimento di mediazione è condizione di procedibilità della domanda
giudiziale, delega l’Avv. Giulio Salomone c.f. SLMGLI80S26B354Z, pec
giulio.salomone@pec.it, fax 070658036) e l’Avv. Stefania Lecca (c.f.
LCCSFN83H70B354U, pec avv.stefanialecca@pec.it) del foro di Cagliari, a
redigere il suesposto ricorso per decreto ingiuntivo, a depositarlo presso il
Giudice di Pace di Cagliari e a rappresentarlo e difenderlo con tutte le facoltà e i
poteri di legge, anche disgiunti, nel relativo giudizio, in ogni suo stato e grado,
nelle eventuali fasi esecutive e di opposizione, ivi compresa l’insinuazione dei
crediti al passivo di fallimenti, con il potere di chiamare in causa terzi, conciliare
la lite, proporre ogni tipo di domanda, ivi comprese quelle riconvenzionali ed
avente ad oggetto procedimenti cautelari, ad autenticare la mia firma. Elegge
domicilio presso lo studio dei suindicati avvocati in Cagliari, nel Viale Diaz 29.
Con espressa dichiarazione di avere preso visione dell’informativa resa ai sensi
dell’art. 13 D. Lgs. n. 196/2003 e autorizzazione al trattamento dei dati al solo
fine dell’espletamento dell’incarico affidato. Dichiara di essere stato informato,
ai sensi dell’art. 2, comma 7, d.l. 132/2014, della possibilità di ricorrere alla
convenzione di negoziazione assistita da uno o più avvocati disciplinata dagli
artt. 2 e ss. del suddetto decreto-legge.
La presente procura alle liti è da intendersi apposta in calce all’atto, anche ai sensi
dell’art. 18, comma 5, D.M. Giustizia n.44/2011, come sostituito dal D.M.
Giustizia 48/2013.
Cagliari, 28 luglio 2020
Marco Pilloni

Le firma che precede è autentica

Avv. Giulio Salomone

Avv. Stefania Lecca

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