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In Perú
Udienza all’Associazione
Santi Pietro e Paolo
Artigiani
100.000 bambini dell’incontro
orfani «A
rtigiani dell’in-
contro» nel-
l’impegno dei
servizi quoti-
diani, per portare «il calore della
gentilezza di Gesù a chi entra
per il covid
nella basilica» vaticana, «a chi
ha bisogno di una indicazione»
o più semplicemente «di un sor-
riso per sentirsi a casa». È questo
l’identikit dei volontari dell’As-
sociazione Santi Pietro e Paolo
disegnato da Francesco, che sta-
I
l covid-19 ha reso orfani quasi 100.000 bam- re Paolo VI. A suggerire il tema
bini in Perú, la Nazione con il tasso di mor- dell’incontro come parola chiave
talità da coronavirus più alto del mondo. Il del discorso del Pontefice il no-
drammatico dato è stato confermato dal me della rivista periodica del so-
ministero della Donna e delle persone vulnerabi- dalizio, «Incontro». Al quale
li, citando le ultime cifre pubblicate sulla rivista Francesco ha anche suggerito in-
medica «The Lancet». Il dato è calcolato in base dicazioni «per il futuro, perché
al totale della popolazione, con più di 6.000 pe- il vostro prezioso servizio possa
ruviani per milione di abitanti deceduti per la ma- continuare ad essere testimo-
lattia. Nel Paese sudamericano, che conta 33 mi- nianza per chi incontrerete, in
lioni di abitanti e sta subendo la terza ondata di un contesto che risentirà ancora
covid-19, i contagiati dall’inizio della pandemia degli effetti della pandemia».
sono stati circa due milioni e 202.900 le vittime.
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di FREDERIC MANNS uno Spirito dall’alto. Allora il deser- vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, grazia e di consolazione, guarderan-
Dostoevskij, Guardini to diventerà un giardino e il giardino metterò dentro di voi uno spirito no a me che hanno trafitto…». Zac-
N
e il concetto ella Bibbia l’acqua è simbolo sarà considerato una selva» (32, 15- nuovo, toglierò da voi il cuore di caria (13, 1) riprende il simbolismo
di popolo dello Spirito di Dio. All’ini- 20). I tempi nuovi saranno contras- pietra e vi darò un cuore di carne. dell’acqua: «In quel giorno vi sarà
zio e alla fine della Bib- segnati dal dono dello Spirito dal- Porrò il mio spirito dentro di voi e per la casa di Davide e per gli abi-
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bia (Genesi 1, 2; Apocalisse l’alto. Non esiste vita senza acqua e vi farò vivere secondo le mie leg- tanti di Gerusalemme una sorgente
22, 17) l’acqua assolve una funzione spirito. gi…». Acqua e Spirito vengono as- zampillante per lavare il peccato e
decisiva. Essa costituisce l’elemento Ezechiele (36, 25-27) dopo l’espe- sociati. Tutti e due purificano e fan- l’impurità». Il dono della sorgente
La rivolta in Kazakhstan capitale della creazione e della ri- rienza purificatrice dell’esilio annun- no rinascere. che purifica è la conseguenza della
creazione. Il filosofo Talete diceva: cia l’alleanza nuova in questi termi- Isaia (44, 3), dopo la presentazio- morte violenta del personaggio mi-
Arrestato ex premier L’acqua è la sostanza da cui traggo- ni: «Vi aspergerò con acqua pura e ne del nuovo esodo come nuova sterioso che evoca il servo di Dio di
no origine tutte le cose. Isaia pro- sarete purificati, vi purificherò da creazione, invita Giacobbe a non te- Isaia 53.
per alto tradimento mette che «in fine in noi sarà infuso tutte le vostre impurità e da tutti i mere: «Io verserò acqua sul suolo as- In fine il Salmo 51, 9-14 orchestra
settato, torrenti sul terreno arido. lo stesso tema: «Lavami e sarò più
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Verserò il mio Spirito sulla tua di- bianco della neve… Crea in me un
scendenza, la mia benedizione sui cuore puro, rinnova in me uno spi-
tuoi posteri». L’acqua e lo Spirito rito saldo. Non scacciarmi della tua
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Oggi in primo piano - L’anno di Fëdor Dostoevskij (1821-1881) - Il ritratto di una fede
di ANTONIO STAGLIANÒ La lettura di Divo Barsotti che non è Dio e non è neppure un uo-
È
certezza assoluta dell’intuito Sonja immagine del Cristo, ma in real-
— «Non può essere l’amore se tà Sonja «è la vera immagine della Sa-
non vi è Dio» — più che il pienza divina» che — come insegnano
frutto di un ragionamento le Scritture —, «si accompagna all’uo-
che miri a provare l’esistenza di Dio. mo nel cammino della vita, lo difende,
L’amore c’è ed è eterno, perciò Dio è, sé il peso del delitto di Raskòlnikov e, kov accetterà di espiare il suo delitto e compagna con benevolenza e pietà nella morte. lo protegge, lo sostiene, lo conduce al-
secondo Fëdor Dostoevskij, del quale, dopo la morte della matrigna e del pa- riceva da lei la croce di Cristo che l’a- Eppure in questa figura — ritenuta la salvezza».
in questo anno, si celebrano due ricor- pà alcolizzato, va in Siberia a scontare vrebbe aiutato «a espiare il suo debito «una creazione singolare, forse la più C’è però il fatto che Dostoevskij re-
renze: il bicentenario della nascita (a con Raskòlnikov quel delitto «per cui per cominciare una vita nuova». straordinaria nell’opera dello scritto- sti non solo uno scrittore religioso, ma
Mosca l’11 novembre 1821) e il cento- essa aveva provato solo orrore». Il suo Questa immagine luminosa di san- re» —, qualcosa non quadra: qui Barsotti anche uno scrittore cristiano, perché
quarantesimo della morte (a San Pie- amore è puro, non ha nulla di sensua- tità, rivela la sua grandezza nella scena (di-)mostra quanto sia obiettiva e cor- per lui Cristo non è un puro ideale, un
troburgo il 9 febbraio 1881). Doverosa- le. È solo dono, apertura. Dio non fa centrale, quando Sonja difende Dio retta, dal punto di vista della teologia mito, ma una persona reale che egli
mente si moltiplicano le iniziative edi- nulla per lei, eppure lei riceva da Dio contro Raskòlnikov e legge il Vangelo cristiana e cattolica, la sua interpreta- ama: «come nella vita Dostoevskij ha
toriali alla scoperta della ricchezza spi- questa forza di amare, fino al sacrificio della risurrezione di Lazzaro, quasi zione. amato Gesù di un amore vivo e fiden-
rituale e umana di un autore davvero di sé, senza misura. Affonda nella vergogna prolessi anticipatrice di quello che sa- Ha “gravi perplessità” per ricono- te, e come il Cristo è stato per lui sem-
insuperabile. La Civiltà cattolica gli ha per amore, ma quella condizione non l’abbruti- rebbe accaduto: ella l’avrebbe risusci- scere nel principe l’immagine del Cri- pre, anche quando forse non credeva
dedicato un volume di Accenti. Per altro sce: non solo non si contamina nell’am- tato alla vita e all’amore, liberandolo dai sto. Il motivo è intrinseco all’opera-
è noto quanto Papa Francesco ami biente della depravazione, ma addirit- sofismi della ragione. Così chiude il Bar- zione “teologica” stessa di Dostoev-
questo autore, per la sua umanità. tura è lei che purifica e crea le condi- sotti: «la ragione è arida e fredda, è vi- skij: quella diffidenza – che non venne
La via per entrare con umiltà nel zioni spirituali per la redenzione degli vo l’amore e l’amore scioglie il gelo del mai meno — nei confronti della Chiesa
profondo del mistero-Dostoevskij è la altri. Sonja ha fede in Cristo, la sua religione cuore come il sole che nella primavera istituzione, lo portò a separare Cristo dalla
lettura dei grandi romanzi, senza di- inoltrata inonda la campa- Chiesa. Scavalcando la Chiesa istitu-
menticare i racconti brevi. È impor- gna dopo il lungo inverno zione per giungere a Cristo, annullò
tante tuttavia indagare i “diversi ap- siberiano». A difesa di Dio e in questo procedimento anche la
procci di lettura” dei critici. Anche per In tempi di cammino sinodale, del Vangelo, Sonja muove Chiesa-evento (quella cioè che, inte-
i suoi romanzi è vero che l’opera d’arte vale la pena imparare dalla lettura con la forza dei martiri. riore all’evento di Cristo, lo rende nel-
nasce e rinasce sempre (e forse solo) Per Dostoevskij, dunque, ap- l’amore accessibile a tutti). Così, il
nel lettore. È allora illuminante la pro- di Divo Barsotti come e perché pare possibile un’esperienza viva di principe «non vive un rapporto vivo
spettiva di don Divo Barsotti: Dostoev- sia necessario “ascoltare tutti” Cristo, anche fuori della Chiesa. col Cristo. Se è immagine del Cristo,
skij a partire dalla sua passione per Cristo. Egli tenta ne’ L’idiota di offri- lo è non nel senso del Cristo della
Barsotti non ha dubbi: molte delle fi- re una immagine viva di Cri- Chiesa. Gesù non è soltanto rapporto
gure e dei ritratti dei personaggi dei grandiosi sto attraverso il principe di pietà nei confronti degli uomini, è,
romanzi di Dostoevskij sembrano “impersona- Myskin, così «fuori dal prima di tutto rapporto totale di sé al
re” Cristo. Perché vivono aspetti del mi- «è sentimento di adesione di tutto il suo essere a mondo» (per benevolenza, sincerità, Padre». Pertanto, «l’amore nel princi-
stero di Cristo o perché producono Cristo». Questa fede non è per nulla in- mancanza del sentimento di possesso, pe è pietà, ma la pietà non è ancora
con le loro azioni i frutti della reden- taccata dalle diverse contestazioni di l’assoluta ignoranza del valore del de- amore».
zione cristiana. Raskòlnikov «che il suo Dio non ha naro, l’incapacità di vedere il male) da Il giudizio è chiaro: «del resto come
Pensiamo, solo per esempio, in De- fatto nulla per lei, nulla per la sua fa- apparire, a quanti seguono invece le possiamo riconoscere il Cristo nel
litto e castigo, all’amore sacrificale di miglia». Ella resta in comunione pro- logiche mondane, un “idiota”. È lui principe, quando egli con virulenza Ivan Nikolaevič Kramskoj
Sonja. Per salvare la propria famiglia fonda con Cristo. Non può partecipa- che accoglie nella sua casa il giovane spietata condanna la chiesa cattoli- «Cristo nel deserto» (1872)
dalla miseria più nera, spinta dalla ma- re ai sacramenti della Chiesa (in quan- nichilista Ippolit, morente. Risponde ca». E allora: «il principe può somi-
trigna, diventa prostituta: si carica del to resta una prostituta), «ma legge il alla domanda «quale bellezza salverà gliare non al Cristo del vangelo, non in Dio, l’ideale, la figura più alta del-
peso della sua famiglia e il peccato non Vangelo e la sua lettura la esalta e la so- il mondo?» col suo silenzio, come fece al Cristo della Chiesa, ma forse al Cri- l’uomo, così Gesù Cristo domina nei
le tocca l’anima, non le contamina il stiene, le da forza nell’accettare la sua il Cristo alla domanda di Pilato: la bel- sto come poteva conoscerlo e predi- suoi romanzi. È presente col Vange-
cuore. Allo stesso modo, assume su di abiezione». Grazie a Sonja, Raskòlni- lezza che salva sta nella carità che accoglie e ac- carlo Rousseau, un Cristo esangue, lo». Diffida della Chiesa, ma pretende
di avere accesso al Cristo vivo: «se do-
vessi scegliere tra Cristo e la verità sce-
glierei Cristo». Frase equivoca se non si può
opporre Cristo e la verità. Eppure è espres-
Analisi di un concetto fondamentale per lo scrittore russo siva del fatto che il grande romanziere
«amò Cristo al di sopra di tutto, e for-
Il popolo, simbolo dell’uomo indifeso e genuino se, anche senza saperlo, in quanto l’a-
more rese testimonianza di una sua fe-
«P
opolo» è la parola che plesso degli avvenimenti nei quali si possono crescere fino ad un insensato nella solitudine delle cose concluse e mondo. E nell’accusa alla chiesa (ben-
per Dostojevskij signi- compie il destino e non ha alcuna pos- furore. Cattiveria e violenza impreve- perfette, sicché il rapporto religioso si ché ci sia da chiedere «se egli vera-
fica il compendio di ciò sibilità di sottrarvisi, ma non sente, del dibile, furore bestiale, crudeltà spieta- è come stabilito a distanza. Creati per mente ha conosciuto la chiesa») Do-
che nell’uomo è genui- resto, il bisogno di farlo. Così la sua vi- ta, ubriachezza, insensibilità, corruzio- così dire nel distacco, l’uomo e il mon- stoevskij «testimoniò che la chiesa
no, profondo, sostanziale. Il popolo è ta è tutta colmata dalle realtà fonda- ne, tutte le potenze del male operano do sembrano trovarsi nel finito soli e non poteva sostituire la persona del
sfera dell’umanità schietta e primitiva, mentali dell’esistenza, dalle cose di in lui e tuttavia, anzi persino in questo, tendere a Dio di là dalla distanza che Cristo, non poteva presumere di anti-
profondamente radicata nelle sue tradi- tutti i giorni, da gioie e dolori semplici il popolo è «buono come un fanciul- da Lui li separa. Anche se Dio viene cipare la seconda venuta con l’assicu-
zioni, vigorosa ed augusta. Ma è popolo ma ricchi di ciò che è essenziale. lo». In fondo Dostojevskij, come tutti i concepito come immanente al mondo rare agli uomini una pace che non
anche l’uomo indifeso, perseguitato dal Il popolo è ancora l’uomo immedia- romantici, ne fa un essere mitico. Il po- — ed anzi ad onta di tutte le correnti avrebbe mai potuto donare, né la vit-
destino, sfruttato dagli abili e dai furbi, to, in cui l’unità non si è spezzata. Non polo di cui egli parla sono gli uomini monistiche — questa immanenza sem- toria su ogni ingiustizia».
oppresso dai prepotenti. Proprio per riflette; accetta l’esistenza come gli è che vediamo tutti i giorni, ma dietro ad bra tuttavia sentita come se da lontano Il cristianesimo per lui deve privile-
questa ragione esso è però, più di tutte le data. Non pensa e non sente in modo essi si entra in un’altra sfera, in un am- Dio si riaccostasse alla sua opera — che giare gli umiliati, i poveri, gli emargi-
forme dell’umano, vicino alle cose eter- astratto, ma per immagini e avveni- bito originario ed essenziale e gli uo- Egli avrebbe ontologicamente distac- nati. E annota Barsotti: «ma non è
ne, cinto dalla protezione dell’amore di- menti. Non segue una dottrina, parte mini reali sono «popolo» nella misura cata da sé — per penetrarla e colmarla questo il cristianesimo vero, il cristia-
vino. La parola “popolo” ha in Dosto- dalla situazione concreta, lo hic et nunc. in cui rivelano la presenza di questa al- di sé. Il mondo di Dostojevskij, invece, nesimo della Beatitudini?». In tempi
jevskij, come in tutti i grandi romantici, In lui l’istinto è ancora infallibile, per- tra sfera. non si sente posto dal Creatore nel di- di cammino sinodale, vale la pena impa-
un suono solenne e nostalgico che com- ciò sa orientarsi e distinguere. Le forze Questo popolo è vicino a Dio. stacco delle opere compiute, non pare rare da Divo Barsotti come e perché sia ne-
muove e conforta. dell’intuizione sono ancora intatte. Nel mondo di Dostojevskij i feno- affatto sentirsi autonomo ma riposare, cessario «ascoltare tutti», soprattutto
Il popolo vive in intima unione con Conosce il linguaggio simbolico delle meni elementari della vita acquistano invece, con particolare immediatezza, quelli che appaiono collocati “fuori”
gli elementi primordiali dell’esistenza. cose e in forma di visione può essergli un senso religioso; così, ad esempio, la nella mano di Dio. Questo mondo ci dal recinto ecclesiale: la sua ricerca in-
È cresciuto con la terra, sulla terra ancora rivelato il senso dell’universo. E terra e il sole, gli animali e le piante, la appare continuamente in divenire, tut- teriore di un rapporto vivo con Cristo,
cammina, lavora, da essa trae le sue saggio e veggente; gli sono maestre le maternità, l’infanzia, il dolore e la mor- to vi è fluido, e Dio sembra operarvi che superi la dimensione inevitabil-
possibilità di vita. Inserito nel grande tacite potenze creative. te. Essi sono, anzi, saturi di valore reli- una misteriosa vicenda che l’uomo, se mente dottrinale e concettuale ed en-
ordine della natura, nel ritmo alterno Così il popolo, e l’uomo del popolo, gioso. Oltre a significare quello che so- è unito a Lui nella fede, sempre in tri nella concretezza della sua stessa
della luce e della vegetazione, sente, vive l’integra realtà dell’esistenza. no, significano anche «un’altra cosa». qualche modo avverte. incarnazione, è la chiave di accesso
forse senza saperlo esprimere, la viven- Questo però fa sì ch’egli le sia comple- Sono vie per cui il creato s’immerge in Il popolo, però, che non ha ancora per dischiudere il mistero della fede in
te unità dell’universo. tamente abbandonato e ne debba sop- questo «altro», s’avvicina a Dio ... Il abbandonato la semplicità della con- Cristo, o in Dio, in autori e narrazioni
Per quanto miserabile e peccatore, il portare tutto il peso. Tuttavia egli non popolo deve essere perciò singolar- dizione umana primitiva e, legato alla o poesie che spesso sembrano attesta-
popolo rappresenta l’umanità autenti- si domanda se questo peso sia giusto. mente aperto e ricettivo al senso della terra, di essa si nutre e ad essa insieme re proprio il contrario. È una sfida da
ca ed è sano e forte nonostante il suo La vita C’è, con tutta la sua gravezza, e vicinanza del divino. Dio gli è vicino, si affida totalmente, sente di essere al accogliere, un pathos da diffondere,
avvilimento perché è inserito nella l’uomo semplice non conosce ancora i perché esso è aperto a queste realtà ele- centro di questo campo di forze dell’a- un’intelligenza piena d’amore da eser-
stessa struttura fondamentale dell’esi- vari modi, le tecniche per sottrarvisi. mentari, perché vive l’esistenza nella zione divina, sente questa dappertutto citare, uno stile di vita ecclesiale, spin-
stenza, mentre l’uomo colto, l’“occi- La sopporta semplicemente e in que- sua integrità e ad essa si abbandona operante e ne intuisce il mistero, l’in- ti dall’amore per la Chiesa, nostra ma-
dentalista”, che ha voluto emanciparsi, sto è grande. nello stesso tempo totalmente. quietante presenza. dre.
sabato 8 gennaio 2022 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 3
umile
D
opo la controversa vicenda quindi anche dopo la morte dello Poi fu il turno delle Memorie da una casa
giudiziaria con l'editore F. scrittore, fino a quando nel 1910 la ve- di morti (stavolta con il marchio tipo-
Stellovskij, il cui conten- dova non cedette i diritti dell’intera grafico dei Panteleev), come pure le
zioso per il recupero di una opera letteraria alla compagnia edito- ristampe di Delitto e castigo (1877) e Umi-
penale proseguì fino al 1875, anno del- riale “Prosveščenie”, attiva a San Pie- liati e offesi (1879). Intanto la casa di vi-
la sua morte, a casa Dostoevskij si ma- troburgo dal 1896, come un ramo del- colo Kuznečnyj al numero 5/2, dove
turò l’idea di procedere per conto l’Istituto Bibliografico di Lipsia. Per nell'autunno del 1878 avevano preso
proprio con la pubblicazione dell’o- quanto riguarda I demoni, la prima edi- un appartamento al secondo piano
pera letteraria. zione dostoevskijana andò particolar- del fabbricato, lentamente andava
Era questo un sogno che Fëdor Mi- mente bene: «Tremila copie furono riempendosi di libri e anche «l'enor-
chajlovič si portava dietro fin dalla vendute entro la fine dell'anno», scri- me magazzino» (Vospominanija,
giovinezza. In una lettera del ve Anna Grigor’evna, mentre le rima- cit.,347) dove erano raccolti i volumi
31.12.1843 aveva infatti proposto al nenti 500 nei due-tre anni successivi: cominciava a non bastare. Perciò nel Museo letterario memoriale Fëdor Michajlovič Dostoevskij a San Pietroburgo
fratello Michail l'impresa di dare alle «Il risultato fu che, al netto delle spe- 1880 ad Anna Grigor’evna venne l’i-
stampe il romanzo Mathilde di Eugène se per la tipografia e di altre uscite, ri- dea di aprire una libreria. Il nome che za diretta viene offerta anche dal li- drona di casa come vivessi, quando
Sue in traduzione russa, accompa- masero in cassa più di quattromila ru- fu dato all'attività commerciale fu braio leningradese Petr Kuznecov tornassi a casa la sera e cosa facessi a
gnando la lettera con lusinghiere sti- bli». Insomma, come la stessa Anja quello di «Negozio di libri di che da ragazzo aveva lavorato come casa. La donna rispose che giocava a
me di profitto: 300 copie sarebbero conferma, fu «un successo strepito- F.M.Dostoevskij [Knižnaja torgovlja fattorino presso la libreria dei Do- carte. Il giorno dopo, a colazione, Fë-
bastate a coprire i costi di stampa e a so». F.M.Dostoevkogo.]». Come venne stoevskij con il compito di preparare i dor Michajlovič gli disse: “Tu non
loro sarebbe andato un guadagno di subito specificato nell’intestazione pacchi dei libri e di provvedere alle giocare più a carte ma leggi un libro”.
ben 7000 rubli (cfr. PSS 28/1,83). In della ditta, si trattava della vendita spedizioni. «La stanza dove lavoravo Il primo libro che mi diede fu [il ro-
un'altra missiva di qualche mese po- per corrispondenza di libri «esclusi- — scrive nelle sue memorie — era vici- manzo storico] Jurij Miloslavskij di Mi-
steriore (marzo-aprile 1844) egli invi- vamente per i residenti di altre città» na alla sala da pranzo; accanto all'a- chail Zagoskin. Quando restituii il li-
ta il familiare a tradurre il Don Carlos di (Vospominanija, cit.,367). trio vi era il deposito dei libri, tra i bro che avevo letto mi chiese se mi era
Schiller sempre con finalità commer- Nel giro di breve tempo la donna quali, le Memorie da una casa di morti, L'i- piaciuto e di parlarne brevemente.
ciali. Anche in questo caso non ci sa- era riuscita a stabilire una buona rete diota, Delitto e castigo, L’adolescente, I fratel- Quindi me ne diede un secondo e poi
rebbero stati rischi economici perché di contatti tanto che, facendo un bi- li Karamazov». E non è certo un caso le Memorie da una casa di morti: “Forse
con le solite 300 copie vendute il libro lancio consuntivo del primo anno di che molti di questi titoli corrisponda- quel libro – disse – ti risulterà difficile,
si sarebbe pagato da sé (cfr PSS attività, con molta soddisfazione poté no alle ristampe realizzate dai coniugi ma leggilo, perché quello che vi è de-
28/1,88). comunicare al marito che per il 1880 editori. scritto io l'ho sperimentato”» (Litera-
Perciò proprio facendo leva su que- «il guadagno netto era stato turnoe nasledstvo, t.86,1973,335).
sto suo sogno giovanile, dopo la vi- di 811 rubli». Una traccia di Si è già accennato al fatto che l’atti-
cenda Stellosvskij, Anna Grigor’evna questa intrapresa commercia- vità editoriale della Dostoevskaja
propose di stampare in una edizione le rimane anche in una bella Nel 1880 nacque l’idea di aprire continuò fino al 1910. Dopo la morte
propria I demoni, l’ultimo romanzo che lettera che Dostoevskij scrisse un negozio di libri del marito (9.2.1881), ricorda la vedo-
il marito aveva terminato di scrivere il 19.12.1880 (la versione inte- va, furono invece molte le persone
nel 1872. La carta che fu scelta era grale è stata pubblicata su di Dostoevskij per vendere libri che le avevano chiesto di cedere l'atti-
quella della ditta Vargunin, «la mi- «L’Osservatore Romano» del per corrispondenza vità commerciale, arrivando ad offrir-
gliore allora come oggi» scrive Anja 31.8.2021, p.3), in cui oltre a le fino a 1500 rubli. Ma lei non volle
(Vospominanija, Moskva, 1987,269), indicare quali dovessero esse- mai acconsentire a questo passaggio
mentre per la stampa fu preferita la ti- re le letture idonee per un gio- di proprietà, temendo che «il caro no-
pografia Zamyslovskij, che era dive- vane (Puškin, Gogol', Tolstoj, me di Fëdor Michajlovič ne ricevesse
nuta proprietà della rinomata ditta di il Vangelo...), aggiunge un elenco con In un gustoso aneddoto dove ap- un danno e un oltraggio nel caso di
tipografi pietroburghesi dei fratelli i relativi prezzi, compilato dalla mo- pare l'ombra del giocatore che era sta- gestione non accorta oppure disone-
Panteleev. Il 20 gennaio 1873 il roman- glie, specificando che per l’acquisto to Dostoevskij, Kuznecov racconta sta degli affari da parte della [nuova]
zo uscì in 3500 esemplari. Dostoevskij «di tutti questi libri è possibile scrive- che una volta, nell’appartamento do- ditta» (Vospominanija, cit.,370). Così
«fu molto soddisfatto dell'aspetto re anche al loro magazzino librario a ve egli viveva, era andato a trovarlo lo «libreria Dostoevskij» cessò definiti-
esteriore del libro, e anch’io — com- Il frontespizio della prima edizione San Pietrobrugo, vicolo Kuznečnyj, scrittore in persona: «Io rimasi assai vamente la sua attività un mese dopo
menta la donna — ne ero incantata». de «I demoni» (1873), il primo libro a essere 5» (PSS 30/1,239). sorpreso e confuso; gli passai lo sga- la scomparsa dello scrittore agli inizi
Era la prima pubblicazione di stampato dalle edizioni dostoevskijane Di questa attività una testimonian- bello, lui sedette e domandò alla pa- di marzo del 1881.
di MASSIMILIANO MEUCCI
Nelle case di tutti “tentatore” Stellovskij (come ha recentemente
raccontato Lucio Coco su questo giornale) sa-
L’
eredità di un famoso scrittore spes- rebbe rimasto travolto dai debiti di gioco, come
so si valuta con metriche del tutto il protagonista, Aleksej Ivanonvic. Attraverso
arbitrarie, ma quando la sopravvi- I grandi romanzi raccontati dagli sceneggiati della Rai un cast incredibile — da Walter Bentivegna a
venza del pensiero travalica secoli Mario Pisu, da Angela Lavagna a Lina Volon-
ed è affidata a mezzi di comunicazione in con- solo con libri, saggi e lungometraggi, ma anche case Umiliati e offesi (1958), L’idiota (1959), Delitto e ghi —, lo sceneggiato punta su un impianto tea-
tinua evoluzione, il trionfo è insindacabile. È con numerosi sceneggiati televisivi andati in castigo (1963), Il giocatore (1965), Il marito geloso trale con poche ambientazioni (perlopiù inter-
quello che è accaduto a Fëdor Michajlovič Do- onda sulla Rai tra il 1958 e il 1975. In particola- (1965, adattamento de L’eterno marito), I fratelli ni) e interpretazioni volutamente esagerate,
stoevskij, la cui memoria è stata ravvivata non re, la Radiotelevisione italiana ha portato nelle Karamazov (1969), I demoni (1972) e Il lungo
viaggio (1975, che raccoglie tre testi dello
scritttore russo: Il sosia, Memorie dal sottosuo-
lo e Una brutta storia), opere di un passato La televisione celebrava la cultura
recente che però ci sembra lontanissimo. in ogni sua forma, come dimostrano questi
Era infatti un’epoca in cui la televisione
celebrava la cultura in ogni sua forma, adattamenti che avvicinavano
come dimostrano questi adattamenti che il pubblico alla grande letteratura
avvicinavano il pubblico alla grande let-
teratura. Un genere che è andato perden-
dosi man a mano che il mezzo televisivo
ha cambiato forma e struttura, sostituito
da serie televisive e programmi per la maggior quasi caricaturali. Come nel libro, i personaggi
parte votati all’intrattenimento puro (con qual- sono estremamente sfaccettati, ed esprimono la
che piacevole eccezione). critica sociale e politica dello scrittore russo. La
Gli sceneggiati Rai non erano divisi in pun- tematica del gioco, centrale all’interno del ro-
tate o episodi, ma in parti che separavano l’o- manzo, nella versione televisiva assume conno-
pera originale così da ricercare la verosimiglian- tati diabolici, tentando all’inizio tutti i perso-
za, e al tempo stesso spezzavano a livello tele- naggi e dandogli l’illusione della vittoria, per
visivo i libri più lunghi o dilatati. poi condurli inevitabilmente sul lastrico. La
Prendiamo come esempio Il giocatore, sceneg- realizzazione di Edmo Fenoglio rende giustizia
giato in due parti andato in onda nel 1965, di- al materiale originale così come anche le altre
retto da Edmo Fenoglio, tratto (come è noto) produzioni che hanno visto al centro le opere
dal romanzo tra più fortemente autobiografici di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi,
di Dostoevskij, ludopatico patologico che se sempre attuale anche sullo schermo di un tele-
non avesse vinto la scommessa con l’editore visore.
pagina 4 L’OSSERVATORE ROMANO sabato 8 gennaio 2022
Il sapone di Aleppo
no attaccato i villaggi di Ra- Il Kazakhstan, intanto, si controllo e da qui gestiscono
fin Danya, Barayar Zaki, Ra- dibatte ancora fra gli strasci- il ponte aereo che alimenta il
fin Gero e Kurfa. chi dell’insurrezione — scat- contigente. Altro fotogram-
Un testimone della strage tata il 2 gennaio al rincaro ma utile, la ritirata del perso-
ha raccontato che i banditi si dei prezzi del carburante — e nale non indispensabile del
sono avvicinati al villaggio di l’intervento militare delle consolato degli Usa. di D ORELLA CIANCI po di studiare le origini arabo- è finito. Potrei essere musone
Kurfa con oltre tremila capi truppe del Csto (Trattato di Sulla crisi si staglia la fi- siriane di alcuni prodotti di co- con loro nello spiegare la storia
F
di bestiame al seguito. sicurezza collettiva) invocato gura, che non appare in adl Ullah collabora da smesi, ma questo sapere mi è della nostra gente? Non sareb-
Al loro arrivo un gruppo di dal presidente Kassym-Jo- pubblico, di Nur-Sultan Na- anni con Terre des stato utile in senso ludico e, be meglio divertirli o incurio-
guardie li ha affrontati per di- mart Tokayev. Gli arresti so- zarbaev, potente ex presiden- Hommes per aiutare peraltro, so bene quanto sia di- sirli, per esempio con gli anti-
fendere gli abitanti del posto, no stati almeno quattromila, te dato in un primo momen- bambini con disabilità sprezzata questa parola fra gli chi mercanti di Aleppo, che si
ma è stato sopraffatto. «Han- i morti negli scontri un nu- to in fuga dal Paese: il suo in Siria, muovendosi fra Dama- accademici. Che importa?». pavoneggiavano nella vendita
no ucciso molte guardie e sco, la sua città d’origine, e Non è chiaro che cosa inten- dei loro saponi fatti con olio e
hanno anche dato fuoco al Aleppo, la sua nuova casa, quel- da per sapere a scopo ludico, alloro? Inizio sempre la lezio-
villaggio sparando a morte la dei suoi studi e del suo lavoro ma è una gran bella espressio- ne di storia dicendo: bambini,
molte persone, per lo più da insegnante, dopo aver ab- ne. Sintetizza come l’amore sia sapete che noi eravamo i più
donne e bambini. Anche gli
altri villaggi vicini di Rafin
Monito della Nato bandonato una grande passione
a Brighton, traducendo e com-
naturalmente dentro l’inse-
gnare, per maestri e maestre,
profumati del Pianeta? Questo
spunto mi permette di rag-
Danya, Barayar Zaki e Rafin
Gero — ha raccontato il testi-
sulla crisi in Ucraina parando manoscritti mediorien-
tali. È un esperto di siriaco, lin-
ed è sempre (quando autenti-
co) un amore sorridente, poco
gruppare parecchie ore di Sto-
ria, perché qui da noi, quando
mone — sono stati attaccati gua semitica dell’Iraq, ma mol- musone, misto a gioco; un gio- ci si vede in classe, occorre co-
contemporaneamente e si è BRUXELLES, 8. «Il rischio di un conflitto in Ucraina è reale, le to bravo anche nell’armeno e co che dovrebbe accendere gliere il momento. Non siamo
scoperto che più di 200 per- azioni aggressive della Russia minano seriamente l'ordine in nel greco antico. La sua lingua l’ansia di sapere, sempre di sempre certi di poterci rivedere
sone hanno perso la vita». Europa». È il monito lanciato ieri sera dal segretario generale ufficiale è l’arabo standard, ma più, un pezzettino di verità o nella lezione del giorno dopo.
Un altro testimone oculare, della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del vertice straordina- lui ha passato anni a studiare di fantasia. E s’immagina che Non siamo sempre certi che la
che ha parlato con la «Bbc» rio a Bruxelles dell’Alleanza atlantica sulla crisi nell’est ucrai- l’Oriente cristiano e i suoi dia- scuola sarà ancora intat-
in lingua hausa ha dichiarato no. «La Nato continua con il suo doppio binario: forte difesa e letti, innamorandosi, a vent’an- ta con le sue pareti».
che i tre villaggi sono stati deterrenza e dialogo significativo», ha aggiunto. ni, della varietà semantica del Gli chiediamo se ha
completamente bruciati dai Nel ribadire «l’incrollabile sostegno» all’Ucraina, il segreta- kurdo, spesso usato ad Aleppo. «In queste terre — spiega incontrato i suoi bambi-
banditi. Altri media locali rio di Stato americano, Antony Blinken, ha dichiarato che Collazione dopo collazio- Fadl Ullah — c’è parte ni in questi giorni, que-
hanno riferito che ci sono «una soluzione diplomatica è ancora possibile, e preferibile, se ne, variante dopo variante (co- gli stessi bambini defi-
molte persone sfollate. la Russia la sceglie». me direbbero i filologi) era riu- della nostra fortuna e parte niti da Andrea Iacomini
scito a ricostruire una gran bel- della nostra condanna» di Unicef «senza tre-
la storia del noto sapone siria- gua». «Dice bene Iaco-
no, il cosiddetto “sapone di mini: questi piccoli — ri-
Aleppo”, nato, secondo alcu- sponde — non hanno
DAL MOND O Covid: superati nel mondo ni, sotto gli arabi nell’800 e
giunto anche sulle sponde sici-
tregua proprio come
dentro quei manoscritti, che una mia alunna di otto anni,
Etiopia: scarcerato
i 300 milioni di contagi liane. In realtà la sua origine è
millenaria, con testimonianze
ha studiato per anni, ci sia pas- che ha perso le gambe in un
sata più di una verità e più di bombardamento del 2018.
leader dell’opposizione archeologiche a Babilonia. una fantasia, che fanno i conti L’Unicef è tanto presente qui
ROMA, 8. Il numero totale di 95.159 contagi. L’occupazione Da qualche anno Fadl Ul- con la storia del mondo, con da noi, come l’organizzazione
Eskinder Nega, leader d’op- casi di covid registrato in tutto dei letti sul territorio nazionale lah è tornato in Siria, lasciando secoli di migrazioni, con pezzi che ho citato prima, specializ-
posizione etiope arrestato du- il mondo, dall’inizio della pan- è al 37,2%. Di conseguenza, il la sua bella ricerca che lo di terra confinanti, fra i più zata nelle disabilità. Io ho vi-
rante le sanguinose proteste demia, ieri ha superato i 300 governo argentino ha adottato avrebbe condotto in cattedra; belli della Terra, come l’Iraq, sto i miei alunni il 24 dicem-
del 2020, è stato scarcerato. milioni. Dagli ultimi dati nuove misure: vendita di tam- lasciando la sua amata univer- la Giordania, Israele, il Liba- bre. Non tutti sono cristiani
Lo ha reso noto il partito po- emerge anche un elemento po- poni “fai da te” nelle farmacie, sità. Al “perché” di tutto que- no, la Turchia. Gran parte del- come me, ovviamente; quasi
litico Balderas, fondato dallo sitivo: i decessi sono in calo del possibilità per tutti di vaccinar- sto, ci risponde: «Come fai a la storia è in queste terre. nessuno anzi lo è, ma ho parla-
stesso Iskander. 3% rispetto alla settimana pre- si anche nel luogo di vacanza e, guardare la bellezza quando «In queste terre e in questi to loro di un bambinello a cui
cedente. infine, niente tampone per i intorno hai solo l’orrore? I ma- confini — spiega — c’è parte dei sovrani astronomi avevano
contatti stretti delle per- noscritti che ho studiato per della nostra fortuna e parte portato in dono profumi e spe-
All’Argentina sone risultate positive al anni provengono da una tradi- della nostra condanna, ma vor- zie speciali. Subito Hanaa, 9
la presidenza del Celac covid-19, che dovranno zione di pace, dalla grandiosi- rei non soffermarmi su questo, anni, ha aggiunto che uno di
solo isolarsi preventiva- tà dei nostri confini. Ho letto preferisco la sua provocazione quei Re Magi era certamente
L’Argentina è stata designata mente in casa. per anni gli studi sui mano- sull’insegnamento. Dice bene: di Aleppo e di certo aveva nel
a presiedere nel 2022 la Co- Sul fronte dei decessi, scritti miniati del Tur Abdin, quando l’insegnante è curmud- cesto il nostro sapone, donato
munità degli Stati dell’Ame- il Messico ha superato sui collegamenti fra la Siria e la geon, è anche etimologicamente per omaggiare quel bambino,
rica Latina e dei Caraibi (Ce- quota 300.000. Il Brasi- Palestina, sui Vangeli di Rab- cattivo. Le pare che avrei potu- che, come loro, non aveva qua-
lac), il meccanismo intergo- le, invece, conta poco bula, approfonditi nella bellis- to lasciare il mio incarico acca- si nulla. Ha concluso: «Non
vernativo per il dialogo e l’a- più di 619.000 morti per sima Firenze: fa questo un filo- demico per intraprendere gli serviva neanche il nostro sa-
dozione di decisioni politiche covid, di cui 133 nella so- logo della mia branca compa- un’altra vita da cattivo? Mi pone di Aleppo! A che serve se
di 33 Paesi latinoamericani. la giornata di ieri. Qui la rativa. permetta l’ironia, ma intendo non hai una casa o un po’ di
curva dei contagi è in ca- Ma un filologo fa questo dire che i bambini che sono og- latte, l’aver un sapone? Speria-
lo del 2% rispetto alla quando la sua terra non soffre, gi nelle mie classi (quando è mo che quel bambino e i suoi
Accordo sulla difesa La situazione preoccupa in scorsa settimana. altrimenti il senso di affetto ti possibile essere in classe, genitori abbiano apprezzato
tra Giappone e Usa modo particolare il Sud Ameri- La decrescita di contagi in impone altro, come l’insegnare quando qualcuno può andarli almeno un po’ il profumo della
ca, che presenta due record di- Brasile potrebbe essere legata a bambini di dieci anni con di- a prendere, quando non c’è la nostra città, speriamo che poi
Stati Uniti e Giappone han- versi. Da un lato, il 64% dei su- proprio all’andamento della sabilità di nascita o derivate scuola crollata o un pericolo lo abbiamo venduto per com-
no siglato un nuovo accordo, damericani ha ricevuto en- campagna vaccinale: secondo i dalla perenne guerra delle mie imminente), sono bambini con prare qualcosa di utile». Spe-
quinquennale, in materia di trambe le dosi del vaccino. dati statali, il 67,7% dei brasi- zone. Non era più il tempo di fragilità fisiche, con famiglie riamo, termine usato da Ha-
difesa. Previsto il supporto al D all’altro, però, questo è il liani è completamente vaccina- scrutare le grandi miniature che soffrono la fame, che non naa è il verbo giusto per queste
coordinamento dei circa continente con più decessi per to. Dallo scorso 12 dicembre, portate dal patriarca maronita hanno potuto sentire neanche storie di vita ad Aleppo, men-
50.000 soldati statunitensi milione di abitanti (2.740). l’ingresso nel Paese è consenti- nel XV secolo alla biblioteca l’odore del Natale, che non si tre il nuovo anno inizia nella
presenti in Giappone. Ieri l’Argentina ha registrato to ai soli turisti vaccinati. medicea… Non era più il tem- sono accordi che un altro anno crescente fame.
P
er una curiosa coincidenza, Hollywood interpreterà quell’anima bravano i funerali, anche se corretto
l’Epifania si è portata via un east coast ed ebraica rimasta in passa- dall’obbligatorio filtro della Nouvelle
pezzo rilevante della glorio- to soffocata dallo strapotere losange- vague, da cui tutta la sua generazione
sa New Hollywood, la sta- lino, e che invece nei decenni succes- era rimasta affascinata.
gione fra gli anni Sessanta e Settanta sivi dirà sempre di più la sua con no- Ecco allora che nell’opera prima
in cui il cinema americano riuscì a ri- mi come Allen e Lumet. Targets (1968), pur denunciando la
nascere dalle proprie ceneri grazie a Come gli altri grandi talenti usciti violenza e le nevrosi metropolitane,
una nuova generazione di registi e dalla fucina del geniale produttore rende al contempo omaggio alla fi- agli anni Cinquanta con Saint Jack Korda, 1951), Something of Value (Ri-
attori. Lo scorso 6 gennaio ci hanno Roger Corman – Scorsese, Coppola gura ormai titanica di Boris Karloff, (1979), che all’umorismo e alla ma- chard Brooks, 1957), The Defiant Ones
infatti lasciato Peter Bogdanovich e – Bogdanovich non sarà però tanto riproposta però con il gusto pop del- linconia aggiunge un pizzico di su- (Stanley Kramer, 1958), A Raisin in the
Sidney Poitier. attento alle sirene dell’Atlantico, la cultura giovanilistica dei drive in. spense per un intrattenimento colto Sun (Daniel Petrie, 1961) — sono par-
Nato il 30 luglio 1939 a Kingston, quanto proteso con lo sguardo all’in- Il film seguente è già quello del suc- e ormai dichiaratamente
cesso: The Last Picture Show (1971). An- manierista. Con Mask
che se gli anni Cinquanta ricreati qui (1985), storia di un ragazzo
da Bogdanovich sono sonnacchiosi e deforme diretta con grande Grazie al suo talento Poitier è riuscito
decadenti, anche se la guerra di Co- sensibilità, Bogdanovich a ritagliarsi una filmografia
«O
ovvero Ultimo spettacolo. La vicenda gni volta che sento D ell’Italia, ad esempio, descrive il mi- profondità della sua speranza, non teme
narra di un piccolo (inventato) parole che arrivano sterioso «lasciapassare con formula/im- di citare in esplicito il nome del Figlio di
paesino del Texas ovvero Anarene e dalla Georgia, la mortale di bellezza» ma anche il mare, Dio. «Quando verrà Cristo la seconda
della chiusura dell’unica “finestra” sul mia memoria si le città, la musica polifonica, il caffè, il volta/ troverà la fede dappertutto e da
mondo e su loro stessi di cui i ragazzi riempie di stupore. Già con tutto l’amo- cibo («appare l’Italia/ col suo fascino e nessuna parte.// Sul ventre troverà la
del paese godessero: il loro piccolo re di Pasternak sono arrivati in Italia i le sue lacune/ con i piccoli cortili chias- croce/insieme alle macchie di zuppa».
cinema. Dai vecchi intrisi di nostalgia grandi poeti georgiani che lui stimava sosi, con aglio, olio e pomodoro») nella La strada verso l’infanzia attraversa
ai giovani scalpitanti di vita passando tanto. Oggi sono felice se con l’aiuto di certezza che sacro e profano non sono una terra guasta, devastata, in cui «tut-
per gli adulti immersi nella loro noia Dato Magradze questa terra meravi- scissi, e tutto è occasione per risorgere e to può scomparire nel mercato mon-
quotidiana, tutti ad Anarene gliosa e queste confessioni piene di trat- riscoprire una grandezza dimenticata. diale», omologato, ridotto a merce,
sembravano attendersi dalla sala tenute esplosioni vi terranno compa- «Ho fatto un patto solo con la notte/che rinchiuso in un codice a barre. La poe-
cinematografica quello scarto, quella gnia». L’immagine di Tonino Guerra — in cambio del posto di lavoro/ mi ordi- sia è un antidoto potente a questa vi-
porta socchiusa verso qualcosa di “confessioni piene di trattenute esplo- nò insonnia/ e due, tre versi zoppi./ Allo sione ridotta del reale; i versi di Ma-
speciale. sioni”, tratta da una dedica scritta in pato in 50 esemplari numerati per conto sguardo la tonda pozzanghera sembra gradze, ma anche la folgorante solen-
Come una promessa. fretta a margine di un libro, riportata dell’Ambasciata Georgiana presso la una moneta coniata in mio onore/con nità di un capolavoro antico e moder-
Ma la chiusura del locale altro non nella post fazione di Ponte sull’orizzonte Santa Sede) — descrive bene la poesia di parole finemente incise/da un filo di lu- nissimo come Il cavaliere dalla pelle di leo-
promette che quel lugubre baluginare (Borgomanero, Novara, Giuliano La- Magrazde; versi radicalmente, struttu- ce della luna» (da Custodire - Prima che il pardo di Shoti Rustaveli, che condivide
della guerra in Corea pronta a fare il dolfi Editore, 2021, pagine 309, tradu- ralmente epici, che non rinunciano mai gallo canti). Di fronte alla contemporanea «la sorte inevitabile degli innamorati:
suo triste mestiere. zione di Nunu Geladze, volume stam- a visioni di ampio respiro, anche quan- terra desolata (Eliot è uno dei numi tu- non hanno il tempo d’invecchiare».
pagina 6 sabato 8 gennaio 2022 L’OSSERVATO
Cronache romane
S
iamo giunti al termine del nostro e a un esperto di politiche sociali, Paolo
viaggio nella galassia rom/sinti Ciani, consigliere comunale di Demos e
ed è arrivato il momento di tirare membro della Comunità di Sant’Egidio.
le fila. In questi tre mesi abbia- «L’ultimo quinquennio amministrativo
mo incontrato tante persone: che risiedo- ha aggravato la già precaria condizione
no nei campi; che, dopo lo sgombero del di rom e sinti che, secondo le nostre sti-
campo in cui abitavano da anni, vivono me, sono circa tre volte più numerosi di
in un parcheggio su macchine o furgoni; quelli indicati dal Comune», risponde
che sono riuscite ad avere finalmente una Massimo Converso, presidente dell’O-
casa, che lavorano regolarmente, ma che pera Nomadi. «La scolarizzazione dei
non riescono a scrollarsi di dosso lo stig- minori è addirittura peggiorata. I grandi
ma. Abbiamo parlato con sacerdoti, ope- mestieri di massa dei rom balcanici, cioè
ratori, volontari che si prodigano per ga- il commercio dell’usato e la raccolta dif-
rantire assistenza, istruzione, sostegno. ferenziata, che riguarda anche i sinti ex-
Abbiamo scoperto che, a Roma, le perso- giostrai, non sono stati regolati minima-
ne identificate dalle istituzioni come rom mente se non da un solo municipio della
presenti negli insediamenti formali e in- zona ovest della città». Inoltre, i progetti
formali sono circa 6.000 e che la defini- finanziati dal Comune e gestiti dalla Cro-
zione “rom” non è del tutto corretta. Esi- ce Rossa non hanno creato posti di lavo-
stono, infatti, almeno 22 macro comunità ro, continua Converso, «né fra i khorakha- glie un profondissimo squilibrio che ri- mento per insediamento e promuoven- biettivo di Ciani. «I dati sulla scolariz-
ascrivibili a questo universo variegato, nè della zona di Boccea né fra quelli di vela un sostanziale fallimento». Paolo do per ciascuno di essi, a partire da una zazione sono sconfortanti. I bambini e i
con differenze linguistiche, culturali, di Ciampino, e la questione dell’applicazio- Ciani è critico su due aspetti fondamen- mappatura dei bisogni e delle risorse ragazzi si trovano in una condizione di
storia e di tradizioni. Parlare di un unico ne della Legge 337/1968, che regolamen- tali: «Il passaggio nelle case di molte fa- degli abitanti, un’azione che coinvolga i evasione scolastica gravissima e sono i
popolo è, pertanto, inappropriato. L’an- ta l’attività dei circhi equestri e dello miglie sgomberate dai campi è stata una diretti beneficiari, le parrocchie e le isti- primi sui quali bisogna investire». Ma
tropologo Leonardo Piasere, nel 1999, lo spettacolo viaggiante e che riguarda i sin- novità positiva, prima non c’erano al- tuzioni, incoraggiando il dialogo e senza uffici dedicati, secondo il consi-
definì “Un mondo di mondi”. Una realtà ti giostrai, è stata del tutto ignorata». ternative. Purtroppo, però, queste pra- creando comunità. Superare i campi gliere comunale. «La politica dei ghetti
complessa che bisogna gestire e con cui Negativo anche il giudizio di Carlo tiche non hanno riguardato tutte le per- rom si può. Anzi, si deve! I tempi sono deve finire. È per questo che la nostra
occorre relazionarsi e interagire. Qual è il Stasolla, presidente dell’Associazione sone coinvolte e, soprattutto, non è maturi e le condizioni, favorevoli. E prima azione al Comune è stata l’aboli-
bilancio sulle politiche attuate dalle pas- 21 luglio: “Il Piano Rom della giunta cambiata la narrazione. La comunica- non solo perché tra gli amministratori è zione dell’Ufficio Speciale, che era in-
sate amministrazioni? Cosa fare per ga- precedente ha avuto alcuni parziali ri- zione sottostante ha continuato ad esse- nata una nuova consapevolezza ma an- cardinato presso il gabinetto del sinda-
rantire il diritto all'istruzione, all'abita- sultati. Se, però, si paragona il numero re: “Vi abbiamo liberato dai rom”, per- che e soprattutto perché tra i “figli dei co e di cui abbiamo trasferito le funzio-
zione e al lavoro? La formula “Ufficio di beneficiari con le importanti risorse petuando e rafforzando i giudizi nega- campi”, le giovani generazioni che da ni all’Assessorato alle politiche sociali,
Speciale di scopo” funziona? Abbiamo umane ed economiche impiegate si co- tivi che riguardano queste popolazioni. decenni vivono dentro questi ghetti, l’a- cioè a un organismo che si occupa dei
Quello che è mancato, inoltre, è stato nelito a una cittadinanza piena è diven- bisogni sociali e sanitari di tutti i cittadi-
l’accompagnamento sociale. Chiudere i tato la componente essenziale di un de- ni, in modo egualitario. Il tema dei rom
campi è giusto e meritorio ma poi, però, siderio individuale e collettivo sul quale deve essere tolto da una dinamica di
bisogna prevedere forme di accompa- dobbiamo far leva per relegare al passa- propaganda politica e affrontato nella
La festa dell’Epifania dei piccoli degenti del Gemelli gnamento a seconda delle specifiche to la vergognosa stagione dei campi sua complessità. Non si può pensare di
esigenze delle varie categorie di perso- rom romani». «Mettere al centro dell’a- risolverlo a colpi di slogan e di ruspe.
Quale dono è più prezioso ne: disoccupati, disabili, anziani».
Cosa bisognerebbe fare? «Il lavoro è
zione i bambini, che rappresentano la
gran parte di queste popolazioni», è l’o-
Non si può fare demagogia sulla pelle
dei più fragili.
di un sorriso la priorità», dice Converso, «anche per-
ché resta l’unico strumento per superare
la devianza, in esponenziale aumento
quantitativo e qualitativo. Per quanto
riguarda l’Ufficio Speciale, riteniamo
che non se ne possa fare a meno in
LA SETTIMANA A ROMA
quanto queste comunità, per il loro
quasi totale analfabetismo, non sono in • «Piero Raspi dalla luce al colore. Dipinti 1995-2005»
grado di autogestirsi. Ma occorre però
renderlo accessibile a tutti i rom e sinti La mostra ripercorre l’evoluzione artistica del pittore spoletino dalla metà
della città non soltanto ai rom jugoslavi degli anni Cinquanta alla metà degli anni Duemila. Attraverso un anda-
dei campi autorizzati. La nostra propo- mento cronologico delle opere, verranno esposti dipinti dell’epoca informa-
sta è quella di creare anche uno Sportel- le (1955-1961), opere e carte realizzate tra metà anni Sessanta e fine Settanta
lo Speciale Casa, per evitare confusione e i monocromi prodotti principalmente tra gli anni Novanta e Duemila.
e favoritismi, esterni all’assessorato di L’esposizione, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai
competenza, nella gestione delle case Beni Culturali sostenuta dall’Archivio Raspi e patrocinata dalla Fondazione
popolari. Sarebbe necessario supporta- La Quadriennale di Roma, è a cura di Marco Tonelli Direttore artistico del-
re, inoltre, il nostro Sportello Carcere, la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola Spoleto.
che, da anni, non viene più finanziato Fino al 6 febbraio 2022, presso i Musei di Villa Torlonia, Casino dei Princi-
dal Comune e che è un punto di riferi- pi – via Nomentana 64
mento per le famiglie dei detenuti
rom».
A
l policlinico universitario “A. Gemelli IRCCS”, nel reparto di Oncologia «La strategia operativa dell’ex giun- • «Carta Coreana - Hanji»
pediatrica e Neurochirurgia infantile, la festa dell’Epifania (l’arrivo della” ta non ha funzionato anche perché si
Befana” per i più piccoli) è stata preceduta dal concerto di Ambrogio Spa- fonda sull’idea che gli abitanti delle ba- Cinquanta artisti si misurano con la carta Hanji, la tradizionale carta corea-
ragna e dei solisti dell’Orchestra Popolare Italiana: il dono inestimabile raccopoli romane siano una sorta di “di- na, realizzata all’Accademia di Belle Arti di Roma, unico luogo in Europa
di un momento di gioia ai bambini ricoverati nei reparti pediatrici dell’ospedale. sabili sociali” e che occorra, quindi, un dove viene prodotta. Si tratta di opere d’arte contemporanea, pittura e dise-
Il noto musicista e interprete di musica popolare ha proposto in anteprima Piano ad hoc, un Ufficio Speciale ad gno ma anche sculture, fotografia e installazioni multimediali. La selezione
per i piccoli degenti “La ChiaraStella”, il tradizionale evento musicale natalizio, hoc, bandi di gara ad hoc, risorse eco- degli artisti comprende sia giovani alle prime esperienze sia importanti arti-
giunto alla quindicesima edizione, che si è poi tenuto il 5 e il 6 gennaio presso la nomiche ad hoc», afferma Stasolla. sti riconosciuti a livello internazionale.Il risultato di questa esperienza sono
Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica. Uno spettacolo originale con «Oggi, sappiamo, invece, che le sole i lavori visibili in questa mostra, grazie ai quali la carta Hanji entra a pieno
canti e strumenti tradizionali del Natale, caratterizzato anche da scene di teatro politiche efficaci sono quelle che preve- titolo nella ricerca del contemporaneo.
di burattini animate dagli attori e musicisti Maurizio Stammati ed Erasmo Tre- dono il coinvolgimento diretto dei be- Fino al 27 febbraio 2022. Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese,
glia. «Una festa “popolare” — ha spiegato Sparagna — per offrire ai bambini ri- neficiari, interventi complessi e multidi- viale Fiorello La Guardia, 6
coverati, costretti a trascorrere la vigilia della Befana in ospedale, momenti di mensionali e attenzione alla questione
gioia grazie alla forza coinvolgente della musica». giovanile e di genere. La nostra propo-
Sparagna si era già esibito la scorsa estate per i piccoli ricoverati al Ge- sta è quella di creare un Ufficio per la • «Labirinti InTrastevere»
melli nell’ambito del progetto “L’Eco der core”, festival musicale che si è povertà abitativa estrema che si occupi
svolto a Roma in alcuni luoghi significativi della solidarietà, realizzato per di tutti quei cittadini che vivono in con- Un percorso esperienziale fotografico e audiovisivo basato sull’osservazione
la Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con la Caritas di Roma dizioni transitorie, precarie e marginali. del XIII Rione, presentato dalla Scuola di Fotografia e Audiovisivo del Tre-
e l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica. Quel- L’Ufficio, coordinato dal Gabinetto del dicesimo Rione. Il titolo della mostra fotografica “Labirinti InTrastevere”,
la di cui si è appena dato conto non è stata l’unica sorpresa per i piccoli de- sindaco, potrebbe essere incardinato secondo i curatori, allude a una immaginaria Trastevere labirintica: uno
genti del Gemelli. Alla vigilia anche la Polizia di Stato ha fatto tappa al Po- presso l’Assessorato alle politiche abita- spazio di transito tra il reale e l’immaginario, dove l’interno e l’esterno, le
liclinico: poliziotti della Questura di Roma e della Polizia Postale hanno tive e lavorare con gli altri uffici di com- figure e gli sfondi perdono qualsiasi riferimento razionale, per diventare
portato doni e gadget per i piccoli ricoverati con la speranza di riuscire a petenza capitolina, sia centrali sia mu- momentanei attraversamenti di un tempo precario a cui vogliamo restituire
regalare loro sorrisi e spensieratezza, e far sentire la vicinanza e la solida- nicipali. Occorre, poi, garantire la ge- il senso di un istante perfetto.
rietà della Polizia, che nonostante le difficoltà del momento non ha voluto stione della transizione delle famiglie Fino al 13 marzo 2022. Presso il Museo di Roma in Trastevere, piazza di
mancare a un così speciale e ormai tradizionale appuntamento. dai campi alle case, lavorando insedia- Sant’Egidio 1/b.
ORE ROMANO sabato 8 gennaio 2022 pagina 7
Q
uando si parla di Cinecittà il pensiero giorni dopo, Gramiccia, carte alla mano, si pre-
corre immediato a quel 29 gennaio del senta al Comune di Roma. Gli servono le licenze
1936 quando, con la posa della prima per procedere».
pietra, s’avviano i lavori per la realiz- Il Comune di Roma dice di no, non è disposto
zazione del grande complesso cinematografico. a trattare. Neppure la generosa offerta di un mi-
Per molti, questo è il punto d'inizio della storia lione di lire per realizzare le opere pubbliche fa
di quel vasto territorio che ruota intorno agli breccia. Qualche anno dopo, poco oltre il confi-
“studios” e che, prima di allora, veniva compreso ne tracciato da Gramiccia, prenderà il via (quella
come una sorta di semisconosciuto vasto pagus sì) la lottizzazione che è alla base della nascita
rurale. Al contrario, viaggiando a ritroso nel del quartiere di Torre Maura (o Torre Spaccata).
tempo, si scopre che quel quadrante dell’Urbe Arriva il fascismo e con esso, come detto, la na-
vanta un passato colmo di ricordi, di testimo- scita il 28 aprile del 1937, dopo 455 giorni di lavo-
nianze di vita vissuta, di retaggi materiali. Un ro, degli “studios” cinematografici. Come quar-
posto dove i personaggi non sono né eroi, né tiere Cinecittà sorgerà soltanto negli anni Tren-
tanto meno illuminati dalle luci della ribalta. ta. Vi prendono corpo edifici modesti, semplici, La Città dall’eterna vocazione: conversazione con lo studioso Ennio Sanzi
Questo affresco di “periferia” sentita come pronti ad accogliere soprattutto emigrati.
rappresentativa del mondo vero, emerge nitida
ne “La storia di Cinecittà-Don Bosco”, un libro
edito da Tipymedia, casa editrice che si è affida-
L’emergenza abitativa nell’Italia del Dopo-
guerra viaggia a metà tra piano Fanfani e, di
nuovo, selvaggia speculazione edilizia. Il piano
«Tu imporrai
ta il lodevole compito di raccontare la Roma lon-
tana dalla sua immagine da cartolina. Nella vi-
cenda esistenziale di questo quartiere ci sono
dell’allora ministro del Lavoro e della Previden-
za sociale prevede la costruzione di alloggi eco-
nomici per lavoratori. Lo affianca purtroppo an-
equo costume di pace...»
tutte le contraddizioni che da sempre segnano la che la vorace negrarizzazione di cui il quartiere
cosiddetta “romanità”. Grandi potenzialità e Don Bosco è un esempio eclatante. Come scrive di GUGLIELMO GALLONE Come è strutturato il libro? riale e la città. Il giorno dopo la
grandi miserie, preziosi resti archeologici e mas- Giorgio Bocca in “La scoperta dell’Italia (1963): Il volume si articola in cin- Battaglia di Ponte Milvio com-
R
sicce speculazioni edilizie, encomiabili iniziative <l’iniziativa dell’Ina Casa sulla Tuscolana regala oma “ombelico del que parti: Vettori e attori di battuta e vinta instinctu divinitatis
sociali e fenomeni di criminalità comune, perso- al marchese Gerini, proprietario dei terreni, un mondo”, Roma “la- culto, Culti stranieri e orienta- (come ricordato nell’epigrafe
nalità di altissimo valore e personaggi del peg- aumento del prezzo dei terreni tra il Quadraro e boratorio comune mento politico, Coabitazioni dell’arco, ancora oggi visibile),
gior sottobosco. Cinecittà da mille lire al metro quadro a 20 o 25 della terra”. Sono culturali, Immagini e simboli, Costantino non sale sul Cam-
Lo storytelling affidato a Sara Fabrizi s’avvia mila>. passati oltre duemila anni da Magia ed esotismo. Abbiamo pidoglio per ringraziare Giove,
con la preistoria, partendo addirittura dal Plei- A proposito del quartiere Don Bosco, c’è que- quando Elio Aristide utilizzava voluto analizzare Roma coin- ma si ritira in fretta sul Palati-
stocene, 300 mila anni fa, periodo in cui grandi sto da raccontare. E’ il 3 maggio 1959. Una vettu- certe metafore per descrivere volgendo numerosi specialisti. no, nel Palazzo dei Cesari.
elefanti passeggiano anche per quella porzione ra avanza lentamente verso piazza San Giovanni questa città. Sì, ne sono successe Si è trattato di un lavoro corale Questo atteggiamento potreb-
di campagna romana. Tracce di di cose. Ma, per respirare questo in cui le singole voci si sono be- be essere stato il frutto dell’i-
civiltà ai suoi albori sono visibili incontro di presente e passato, ne amalgamate, riuscendo a dea di un rapporto assoluto tra
nell’area della stazione Anagnina non basta camminare tra le stra- garantire un risultato armoni- l’imperatore e il summus deus.
della metropolitana. L’attività del de dell’Urbe. Ci si perderebbe co, capace di cogliere le sfuma- Ma il comportamento anoma-
Vulcano Sabatino e di quello Al- negli infiniti problemi, rischian- ture di Roma intesa come “la- lo di Costantino e la formula in
bano, favorisce la fecondità di do di cadere in una buca o di es- boratorio religioso”. epigrafe non sono fenomeni
quelle terre. Gli uomini non pos- sere assaliti da un gabbiano. isolati. Parallelamente, infatti,
sono che approfittare di tutto que- Piuttosto, può venire in aiuto il Quanto è stato difficile il lavoro di ri- a Roma cresceva l’attenzione
sto. Risultato: l’intero quadrante libro «Roma, la città degli dèi. trovamento, organizzazione, analisi di per l’edilizia cristiana, soprat-
di Cinecittà-Don Bosco è disse- La capitale dell’impero come la- testi e reperti? tutto per la costruzione della
minato dai resti di antichissimi boratorio religioso», a cura di Non si sono presentate Basilica di San Pietro, e, al con-
villaggi. Con il passare del tempo Corinne Bonnet, professoressa grandi difficoltà. Il lavoro è tempo, diminuiva l’attenzione
la zona si arricchisce di acquedot- di Storia antica presso l’Univer- frutto di anni di ricerche degli per l’edilizia pubblica civile.
ti. Il primo che si incontra lungo sité Toulouse - Jean Jaures, ed autori. Al di là delle nostre sin- Ecco, questi tre elementi ci per-
questo itinerario attraverso il tem- Ennio Sanzi, dottore di ricerca gole posizioni, mi piace ribadi- mettono di individuare pro-
po è l’Anio Vetus o Aniene Vecchio. in Storia religiosa, insegnante di re come ci sia stato un sincero prio in Costantino, e nelle sue
Passeggiando all’interno del liceo classico e abilitato come spirito di collaborazione scien- opere, il passaggio dalla Roma
Parco degli Acquedotti ci si im- professore associato di Storia tifica fra esperti. Questi fattori pagana alla Roma cristiana.
batte in almeno due strutture di- delle religioni. hanno alimentato e facilitato il
fensive erette in epoca medievale: dialogo fra noi autori, necessa- Costantino è solo uno dei tanti prota-
il Casale di Roma Vecchia e la Professor Sanzi, quali sono le grandi rio per analizzare un fenomeno gonisti di questo volume. Ma, tra
Torre di Mezzavia di Frascati. Ma differenze tra la Roma di oggi e quella tanto centrale quanto vasto quelle descritte, qual è stata la figura
una delle testimonianze meglio di Elio Aristide? della «Roma degli déi». che ha saputo rappresentare Roma
conservate di quest’epoca, oltre il Nell’uomo antico non c’è meglio di chiunque altro?
Raccordo e prima di raggiungere separazione tra la sfera laica e Roma una e molteplice, Roma città e Non parlerei di figure, ma di
il Centro Commerciale Anagnino, quella religiosa: la visione di impero, Roma città che si innova e intrecci. Roma, Caput mundi,
è la Torre di Mezzavia Frascati co- Roma da parte di Elio Aristide luogo tradizionale. Esistono tante Ro- non può avere un’unica voce
sì chiamata perché sorge a cavallo è l’eco di quel concetto di hone- me o ce n’è una sola? capace di descriverne la polie-
di due strade importanti: la via sta missio alla quale l’Urbe è “fa- Esiste una Roma che allo dricità che le ha permesso di
Tuscolana e la via Latina. A non Profughi di guerra accolti negli studi dismessi di Cinecittà talmente” chiamata come già stesso tempo è molteplice. La diventare e continuare ad esse-
dire della tomba del martire Boni- annunciato a Enea da Anchise. città antica, infatti, si è dimo- re la Città eterna. Tutte le figu-
facio, al quinto miglio della via Latina. Non so- Bosco. Centocinquantamila persone sono ac- “Tu con il tuo potere reggerai i strata capace di assorbire e ri- re analizzate nel volume, nella
lo. Pochi hanno contezza della presenza in loco corse per vedere l’uomo che siede nell’automo- popoli, Romano, ed imporrai pensare sollecitazioni prove- loro quotidianità o nel loro
del cosiddetto Acquedotto Felice fatto costruire, bile. Quell’uomo in veste candida è il “Papa equo costume di pace, queste nienti dall’esterno. Questa ruolo ufficiale, hanno contri-
alla fine del ‘500, da papa Sisto Quinto per forni- buono”, Giovanni XXIII, giunto per venerare le saranno le tue arti, risparmiare condizione di accoglienza è buito a rafforzare la Capitale
re d’acqua i colli del Quirinale, del Viminale e sacre spoglie di San Giovanni Bosco. Le reliquie i sottomessi e debellare i su- inevitabile per una città chia- dell’Impero. La forza del volu-
dell’ Esquilino. sono state portate qui da Torino, dove sono soli- perbi” (Verg. Aen. VI 851-3). mata a fare dell’intera ecumene me sta proprio nell’aver colto
Il treno arriva nella futura Cinecittà a metà tamente conservate, per un’occasione speciale: Naturalmente, tutto questo un’unica grande Roma. Que- questa fitta reti di intrecci come
Ottocento. È il viaggio che inaugura la ferrovia la consacrazione della nuova, gigantesca basilica non si può chiedere alla Roma st’assorbimento non è avvenu- una filigrana preziosa: il lettore
Roma-Frascati, la prima costruita all’interno dei dedicata al Santo, avvenuta proprio il giorno di oggi. Le direttrici economi- to sempre in maniera indolore può avvicinarsi all’uomo anti-
confini dello Stato della Chiesa. Il percorso è prima. La maestosa chiesa, con la sua cupola di che e politiche, infatti, non né è proceduto in senso unico. co secondo un desiderio di
piuttosto familiare per chi abita o frequenta la 40 metri di diametro, terza a Roma per grandez- hanno di certo il loro centro a Tuttavia, Roma, nell’assorbire confronto, rivolto alle nostre
zona. Il binario, infatti, percorre un tracciato che za dopo quelle di San Pietro e del Pantheon, è il Roma e l’idea stessa di globa- queste sollecitazioni, non ha radici. Insomma, non si può
corrisponde all’odierna via Lemonia, prose- fulcro del quartiere che sta sorgendo. lizzazione rischia di far perde- mai perso di vista la sua honesta essere compos sui senza la cono-
guendo lungo la strada sterrata che penetra al- Cinecittà-San Bosco, come tutte le periferie, è re di vista gli specimina delle missio: cogliere e assorbire divi- scenza delle proprie radici.
l’interno del Parco degli Acquedotti. Il Nove- terra di confine e di degrado. Il tempo corre fino diverse realtà culturali che so- nità e culti stranieri per poi, al-
cento si apre con un sogno infranto: quello della allo spirare degli anni Sessanta con la descrizio- no chiamate a interagire. Ma, meno in parte, “romanizzare”
creazione di una Città Giardino. ne delle baracche affastellate a ridosso dell’Ac- per essere cittadino del mon- gli attori di questi culti.
«Il 27 novembre del 1919, l’ingegner Curzio quedotto Felice per incontrare don Roberto Sar- do, non bisogna mai dimenti-
Gramiccia stipula un contratto con Giovanni della, il prete di frontiera che dà una speranza a care le proprie radici culturali. E, a proposito di culti stranieri che REGIONE CALABRIA - STAZIONE UNICA APPALTANTE
Avviso relativo agli appalti aggiudicati
Torlonia junior. Sta comprando una vasta por- chi vive ai margini offrendogli una opportunità In questo senso l’esperienza di questa città ha recepito, c’è quello del- AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Regione Calabria - Stazione Unica
Appaltante- L'appalto è aggiudicato dalla centrale di committenza della
zione della tenuta di Roma Vecchia, 250 ettari di di riscatto. Un riscatto che, più che dalla cono- Roma antica, còlta nella sua la Roma cristiana, a cui dedicate il Regione Calabria. OGGETTO: Procedura aperta per l'affidamento del
"Servizio di rafforzamento delle competenze strategiche individuali e
terreno, dall’area del Quadraro fino a via di Tor- scenza, passa attraverso la coscienza di sé e della poliedricità, può costituire un decimo capitolo del libro. collettive attraverso servizi di affiancamento on the job (del personale della
re Spaccata, con l’intento di realizzare un ambi- propria condizione di esclusi. Don Roberto vuo- punto di riferimento soprat- Il decimo capitolo analizza Regione Calabria) in materia di contrattualistica pubblica". Gara n. 8235071.
Lotto unico. Aggiudicatario: Deloitte Consulting S.r.l. Valore di aggiudicazio-
zioso progetto edilizio — racconta la Fabrizi —. le condividere la sorte dei baraccati e aiutarli a ri- tutto per il civis dei giorni no- il cambiamento irreversibile ne: euro 259.500,00 iva esclusa. Data di spedizione del presente avviso alla
G.U.U.E.: 04/01/2022
Vuole costruire un quartiere a misura d’uomo sul vendicare la propria dignità. Ci riuscirà. stri. nei rapporti tra il potere impe- Il Direttore Generale - Dott. Mario Donato
pagina 8 L’OSSERVATORE ROMANO sabato 8 gennaio 2022
Leonardo Di Caprio
e Jennifer Lawrence Dal cielo
stellato
in una scena del film
di Adam McKay
alle noccioline
di GAETANO VALLINI di ANDREA MONDA
Q I
uale periodo migliore l nuovo film di Adam McKay, Don’t
di quello che precede il Look Up, sta facendo molto discutere,
Natale per far uscire un ed era proprio l’intenzione dell’auto-
film che ha come prota- re. Ancora più che nei suoi prece-
gonista una cometa? Peccato che denti film di satira, The Big Short e Vice, il
quella di cui parla Don’t Look Up, sarcasmo del regista statunitense arriva
diretto da Adam McKay, annun- oggi a toccare il grottesco, provocando il
cia tutt’altro che una buona noti- pubblico fino quasi a deriderlo. Oggetto
zia, visto che si sta dirigendo ine- dell’intera narrazione è infatti la miopia di
sorabilmente contro la Terra. media e politica nei confronti di minacce
A scoprire l’imminente cata- globali, per quanto evidenti, con chiaro ri-
strofe — la collisione è prevista ferimento alla crisi climatica, o anche al-
poco più di sei mesi dopo — una l’emergenza sanitaria della pandemia.
dottoranda di astronomia Kate Con questo film sembra arrivare da Hol-
Dibiasky (Jennifer Lawrence) con lywood un modo ironico di guardare la
l’ausilio del suo professore, Ran- questione “apocalittica” che aggiorna il sar-
dall Mindy (Leonardo DiCa- casmo del Dottor Stranamore di Kubrick (che
prio). Sconvolti, i due cercano di nel ‘64 scherzava sul rischio imminente di
avvisare della portata del pericolo guerra nucleare totale), tingendolo di un
le autorità, che però incredibil- Il film «Don’t Look Up» di Adam McKay umorismo più basso, orizzontale, tipico dei
mente non sembrano preoccupar- meme che popolano la rete. Il film gioca
si della grave minaccia. A nulla
serve illustrare le conseguenze
dell’impatto della cometa, grande
Una satira amara e feroce sulle contrapposizioni del mondo dei media
e digitale, così estreme, radicali e arbitrarie
(“guardate in alto” contro “non guardate in
Camminare insieme
Comunità
ti alle nostre idee e dei nostri gu-
sti personali e propone una cita-
zione: «Il padre Congar, di san-
ta memoria, ricordava: “Non bi-
sogna fare un’altra Chiesa, biso-
evangelizzatrice
gna fare una Chiesa diversa” (Ve-
ra e falsa riforma nella Chiesa, Mila-
no, 1994, 193). E questa è la sfi-
da».
Ora la palla passa al livello
di ERNESTO PREZIOSI quante sono ancora presenti vendo, come il Papa chiede, il cisato il Papa, parlando il 9 otto- za di una Chiesa sinodale apren- diocesano, dove si può concre-
gruppi giovanili? E dove invece reale coinvolgimento di tutti e bre, non per esigenze di stile, do un dialogo vero tra battezza- tamente incontrare il “popolo
I
l 9 e 10 ottobre scorsi a Ro- la fuga del dopo cresima è di- di ciascuno, vivendo una “parte- ma di fede. La partecipazione è ti, tra credenti che camminano cristiano” nella sua dimensione
ma e il 17 ottobre in ogni ventata non più un problema cipazione vera” e questo, ha pre- un’esigenza della fede battesi- nella storia di oggi, tra sacerdoti ordinaria.
Chiesa particolare si è ma una realtà pacifica- male. Come afferma l’a- e laici, tutti consapevoli del co- È questo il terreno più diffici-
aperto il cammino «Per mente accettata? E an- postolo Paolo, «noi tutti mune battesimo (che tristezza le, ma forse quello dove si gioca
una Chiesa sinodale: comunio- cora: la parrocchia è siamo stati battezzati me- vedere ancora, in piena crisi del- la sfida decisiva. Infatti, la pos-
ne, partecipazione e missione». realtà missionaria,
LA RIVISTA diante un solo Spirito in le vocazioni sacerdotali, parroci sibilità di coinvolgere i soggetti
È un percorso pensato in tre fasi, opera con lo sguardo un solo corpo» (1 Corinzi, che si atteggiano, magari invo- pastorali che operano concreta-
che vanno da ottobre 2021 a otto- largo rivolto a coloro Il testo qui presentato, di cui pubbli- 12, 13). Il punto di parten- lontariamente — l’espressione è mente sul territorio (dalle par-
bre 2023: la prima sarà diocesa- che abitano quel terri- chiamo stralci, è tratto dal numero 4 za, nel corpo ecclesiale, è del Papa — a “padroni della ba- rocchie alle associazioni), ma
na, la seconda continentale e la torio oppure si limita a della rivista trimestrale «Testimoni nel questo e nessun altro: il racca”). Se ci si incontra, se si ac- anche la bella possibilità di in-
terza universale. Attraverso que- coloro che la frequen- mondo. Pagine di spiritualità e vita battesimo. Da esso, no- coglie e ascolta, se si guarda la terpellare liberamente le perso-
sta metodologia, che prevede l’e- tano, agli habitué che cristiana» che si propone di offrire oc- stra sorgente di vita, deri- realtà, non è solo per noi ma per ne — praticanti e non — in una ri-
laborazione di due Instrumentum talvolta sono più un casioni di riflessione e approfondi- va l’uguale dignità dei fi- i tanti fratelli e sorelle che abbia- flessione schietta sulle “ansie e
laboris diversi, si vuole coinvolge- tappo che un ponte? mento e un sostegno semplice ed effi- gli di Dio, pur nella diffe- mo intorno. Non è facile e molto speranze” in relazione alla pro-
re tutto il popolo di Dio in que- La provocazione po- cace al cammino spirituale. Un per- renza di ministeri e cari- spesso chiede di cambiare men- posta cristiana e alla vita delle
sto processo sinodale, le cui pa- sta con forza dal Papa, corso che sta muovendo i primi passi smi. Per questo, tutti so- talità. Ma che paura dovremmo comunità ecclesiali. Analoga-
role chiave sono partecipazione, di aprire un Sinodo, o sulla scia di una grande tradizione e no chiamati a partecipare avere se cambiamo sulla parola mente si apre l’opportunità di
ascolto e discernimento. Papa meglio di chiedere alla durante il quale saranno affrontati te- alla vita della Chiesa e al- del Vangelo? un dialogo con le Chiese prote-
Francesco è convinto che il mini- Chiesa di porsi in sta- mi che spazieranno dalla spiritualità la sua missione. Se manca La Chiesa non può separarsi stanti e ortodosse e con le comu-
stero di vescovo di Roma sia le- to di sinodo può esse- alla liturgia, da esperienze di vita cri- una reale partecipazione dalla vita, così come non può nità di altre religioni, coinvol-
gato alla sinodalità quale meto- re una grande oppor- stiana a testimonianze di cultura e di tutto il popolo di Dio, i non farsi carico delle gioie e dei gendo anche loro in un percorso
do, ed è questo il fondamento tunità. Può far uscire dialogo, nonché questioni relative al discorsi sulla comunione dolori di questo tempo. E deve di ricerca circa il futuro della di-
della sua visione ecclesiologica, dall’astrattezza parole mondo delle parrocchie e alle nuove rischiano di restare “pie farlo con lo stile di Dio: “vici- mensione religiosa, oltre che del
la quale apre la strada verso il fu- come “comunione” e sfide che chiamano in causa i cristiani intenzioni”. È necessario nanza, compassione e tenerez- dialogo ecumenico e interreli-
turo. Convinzione, questa, an- “missione” promuo- oggi. allora andare alla sostan- za”. Il Papa ci invita ad abban- gioso.
nunciata fin dai primi momenti
del suo pontificato. La sinodalità
non è solo uno strumento, ma dà
il senso di quella che Francesco
chiama la «trasformazione mis- I temi della libertà e della fraternità cristiana nell’analisi del cardinale Michele Pellegrino
A
Vangelo, rappresentato da Papa l punto 17 di Camminare insieme sponsabilità. La libertà è sempre in or- […] Pregare insieme, lavorare insieme. che ha un nome preciso: conversione.
Francesco nell’immagine di una il cardinale Pellegrino riflette dine a qualche cosa. Non c’è libertà Non si insisterà mai abbastanza sull’af- «Siamo fratelli perché figli dell’unico
«Chiesa in uscita» (20-23) che vi- sulla questione della “libertà senza una meta. La libertà tende re- fermazione che il lavoro pastorale non Padre celeste, “il quale, per la sua gran-
ve la «dinamica dell’esodo e del nella Chiesa” e si concentra sponsabilmente ad attuare l’amore» (n. è un lavoro da franchi tiratori; è un la- de misericordia, ci fece rinascere, risu-
dono, dell’uscire da sé, del cam- sul tema del dialogo che, scrive, «de- 18). voro di Chiesa, deve essere attuato co- scitando Gesù Cristo da morte, a una
minare e del seminare sempre di v’essere non solo accettato ma cercato, Dal tema della libertà a quello del me Chiesa, comunitariamente. Il lavo- vivente speranza” (1 Pietro, 1, 3); perché
nuovo, sempre oltre» (21). Una nella Chiesa locale, a tutti i livelli: tra il pluralismo il passo è breve, e al punto ro pastorale d’insieme, tra i preti, nello riconosciamo in Cristo Signore il “Pri-
“Chiesa sinodale”, appunto. vescovo e tutta la comunità, tra i sacer- 19 si legge: «Il rispetto della libertà studio, nell’analisi della situazione, mogenito fra i molti fratelli” (Romani, 8,
Una Chiesa “comunità evange- doti, tra sacerdoti e religiosi, tra sacer- porta con sé il riconoscimento d’un le- nella programmazione dell’attività, 29); perché siamo invitati a sedere all’u-
lizzatrice” che sperimenta il pro- doti e laici, tra le comunità e i gruppi. gittimo pluralismo. Capita talvolta che nell’esecuzione, dev’essere preso come nica mensa in cui Cristo si dà a noi co-
tagonismo cui è chiamato ogni La libertà dev’essere rispettata nel cam- chi rivendica per sé il massimo di indi- un criterio irrinunciabile. Non sarebbe me pane di vita. La preghiera (Padre
battezzato costituendo «la co- po della cultura, anche teologica: “sia pendenza nei confronti dell’autorità si certo lavorare insieme accettare sempli- nostro!), soprattutto la messa, deve
munità di discepoli missionari riconosciuta ai fedeli, tanto ecclesiastici mostri prepotente nell’imporre agli cemente una divisione del lavoro in de- esprimere e accrescere l’amore fraterno.
che prendono l’iniziativa, che si che laici, una giusta libertà di ricercare, uguali le sue idee e i suoi metodi. Mi ri- terminati settori, senza che l’uno si in- È tempo di superare quella concezione
coinvolgono, che accompagna- di pensare e di manifestare con umiltà e ferisco in particolare al campo della pa- teressi di quello che fanno gli altri. grettamente individualistica della “pra-
no, che fruttificano e festeggiano coraggio la propria opinione nel campo storale. […] Sono troppi coloro che Questo non soltanto nell’ambito della tica religiosa” per cui un cristiano ritie-
(24). in cui sono competenti” (Gaudium et spes, non partecipano allo sforzo comune, parrocchia, ma nell’ambito della zona e ne di aver compiuto il suo dovere quan-
Al centro di questo cammino 62)». Al punto successivo afferma che preferendo condursi secondo le idee della diocesi. Anche qui il cammino da do “ha assistito” alla messa domenica-
sta il comando dato da Gesù ai «il diritto alla libertà fonda il dovere di proprie o di piccoli gruppi, sia per chiu- fare è ancora lungo. È necessario supe- le. Nella messa dobbiamo riconoscerci
suoi, la missione di annunciare usare della libertà. Usarne, come am- dersi in un conservatorismo rigido e in- rare una mentalità individualistica che fratelli, dobbiamo, se è necessario — e
il Vangelo. Non a caso Papa monisce san Paolo (Romani, 6, 12-19), fecondo, sia per lanciarsi all’avventura rende difficile il dialogo e la collabora- quanto è necessario e urgente! — con-
Francesco ha espressamente fat- evitando di ricadere sotto il dominio guidati da concezioni teologiche arbi- zione» (n. 21). […] «Ma lavorare insie- vertirci alla fraternità. Dobbiamo de-
to riferimento, fin dall’inizio del del peccato, ma facendosi servi della trarie, incuranti della comunione col me non basta. Lo spirito di fraternità porre ogni egoismo, ogni risentimento;
suo pontificato, a quel profetico giustizia». E poi invita a un atteggia- vescovo e con il resto della diocesi. Per deve portarci a vivere insieme, a prati- dobbiamo esaminare noi stessi se non
documento sull’evangelizzazio- mento che oggi Papa Francesco defini- alcuni tutte le iniziative comunitarie, care più largamente, tra i sacerdoti, la vogliamo mangiare e bere la nostra
ne nel mondo contemporaneo rebbe con una parola antica, “parresia”, anche se studiate lungamente, in dialo- vita comune. […] Il senso comunitario, condanna. Questo avviene, ci ammoni-
che è l’esortazione apostolica per cui l’uso della libertà è finalizzato a go aperto e paziente, sono oggetto di alimentato quant’è possibile dalla vita sce severamente san Paolo (1 Corinzi, 11,
Evangelii nuntiandi di Paolo VI: «la «rivendicare il diritto di operare secon- critica sistematica e demolitrice». comune e operante nel lavoro pastorale 27 e ss.), se nell’incontro eucaristico chi
Chiesa esiste per evangelizza- do il dettame della coscienza senza as- Il punto 20 segna il passaggio dalla in équipe, è anche un mezzo singolar- sta bene non si cura di chi sta male.
re». soggettarci alle pretese di chi voglia im- libertà alla fraternità. «La fraternità cri- mente efficace per rompere quell’isola- Certo, nessuno ha diritto di giudicare
Ci possiamo chiedere: che porci arbitrariamente le sue scelte senza stiana, fondata sul battesimo e sull’eu- mento del prete che costituisce una del- la coscienza del fratello sostituendosi
momento vive la Chiesa? Esco- averne l’autorità. Usarne per parlare e caristia, comporta uno spirito vivo e le cause più importanti di frustrazione all’unico giudice, Cristo. Ma guai a chi
no volumi con titoli preoccupati operare con sincerità e franchezza vin- iniziative concrete per superare le divi- e di crisi. Il celibato scelto e vissuto per si vale del potere o del denaro per op-
e da più parti si parla di “chiese cendo il rispetto umano e andando con- sioni di ogni genere tra gli uomini in amore di Cristo e dei fratelli trova nello primere il debole, per provocare o man-
vuote”, ma non ci vuole molto a tro corrente se la coscienza ce ne impo- nome di Cristo venuto per riunire i figli spirito comunitario un sostegno e una tenere situazioni d’ingiustizia, spere-
constatare già all’interno di una ne il dovere». Essere liberi e schietti per di Dio dispersi dal peccato e per vincer- forza» (n. 22). quazioni per cui “troppo spesso, in
parrocchia la fatica che si sta vi- contrastare quella mentalità, per dirla ne le cause. Esige anzitutto la testimo- Con la fraternità, come per la sino- realtà, i diritti dell’uomo restano igno-
vendo. Chi tra noi è nato all’im- sempre con le parole di Francesco, per nianza di comprensione, aiuto, rispet- dalità, ci troviamo al cuore della realtà rati, se non scherniti, ovvero il loro ri-
pegno sulla scia del Concilio e cui “si è sempre fatto così”, cioè «per to, ascolto tra i membri della Chiesa, della Chiesa. Pellegrino afferma al spetto è puramente formale” (Octogesima
ha memoria dell’entusiasmo, vincere le tentazioni di un conformismo pur nella vitale e utile dialettica. Vuol punto 24: «Nell’ambito della diocesi la adveniens, 23), per cui “si danno delle si-
della vivacità di quella stagione, pigro e inerte che trova più comodo fare dire inoltre creazione inventiva, in tutte fraternità è postulata dalla natura della tuazioni la cui ingiustizia grida verso il
non può che registrare un con- ciò che si è sempre fatto, ciò che non le direzioni, di servizi alla comunione Chiesa locale. Essa non è un puro dato cielo” (Populorum progressio, 30) (n. 28)».
trasto. A che punto è la cateche- scontenta nessuno, invece di doman- tra le persone umane, la cui crescita va sociologico e giuridico, ma una realtà
si nelle nostre parrocchie? In darci che cosa esige da me, in questo stimolata da un’esperienza di reale con- di fede, poiché la diocesi, “aderendo al a cura di Andrea Monda
pagina 10 L’OSSERVATORE ROMANO sabato 8 gennaio 2022
Donne e uomini nella Chiesa / 31 Partito per Cuba un container di aiuti grazie all’associazione «Semi di pace»
Un’occasione In segno
da non perdere di riconoscenza
Sinodo tempo di grazia di ROSARIO CAPOMASI hanno permesso di realizzare
nell’isola importanti interventi
fianco lungo la strada dissemi-
nata di tanti altri progetti, al-
U
n container pieno umanitari a favore di scuole, cuni nuovi altri diretti a raffor-
di GIORGIA SALATIELLO trasformare certe visioni verticistiche, di- di attrezzature sa- ospedali, anziani, mamme e zare quelli già esistenti, che
storte e parziali sulla Chiesa». Emerge nitarie, vestiario, disabili. Numerosi sono stati i non riguardano solo Cuba tie-
A
ll’apertura del Sinodo, il 9 ot- qui la centralità del discorso dei carismi scarpe, letti, mate- volontari che qui hanno vissu- ne a precisare Bondi. «Ci sono
tobre 2021, Papa Francesco ha che lo Spirito elargisce come vuole e a rassi, medicine, mascherine, to l’esperienza dei viaggi soli- iniziative e programmi concer-
tenuto un discorso che, da chi vuole e, inoltre, anche l’insegnamen- giochi per bambini, materiali dali, rafforzando così i legami nenti anche altri angoli del
più parti, è già stato ampia- to della parabola dei talenti che ognuno didattici, partito dal porto di di cooperazione e dialogo a mondo come il sud America
mente commentato; non si intende qui deve sapere far fruttare per il bene del- Livorno il 5 gennaio. Una de- tutti i livelli. ha ribadito il pre- (Repubblica Dominicana,
fare un nuovo commento piuttosto sof- l’intera comunità. In un’ottica sinodale stinazione precisa, dopo ven- sidente di «Semi di pace». Il Messico, Perú), con particolare
fermarsi su alcuni spunti che sembrano il presbitero è «il pastore di tutta una tisei giorni di navigazione: progetto Amistad, a esempio, riguardo a bambini e giovani
particolarmente significativi in una pre- Chiesa che sta andando avanti», senza Cuba. Un’associazione che, ha permesso l’acquisto di ma- oltre ad altre categorie vulne-
cisa direzione, ovvero quella di una lasciare alcuno indietro o ai margini, grazie anche al prezioso sup- teriale scolastico per le scuole rabili che soffrono più di altri
reale ed effettiva partecipazione di tutti conferendo a ciascuno responsabilità ap- porto dell’Agenzia per l’inter- elementari di Jaruco, il soste- questi tempi difficili dominati
i battezzati alla vita e alla missione del- propriate al suo ruolo, ma mai inesisten- scambio culturale ed econo- gno alla scuola speciale «Ca- dalla paura del covid. Il no-
la Chiesa. Papa Francesco ricorda, in- ti. Questo ripensamento non chiama in mico con Cuba (Aicec), ha re- milo Cienfuegos», per bambi- stro obiettivo per l’anno appe-
nanzi tutto, che «il Sinodo non è un causa solo i presbiteri, ma anche gli stes- so possibile tale progetto: ni diversamente abili, con in- na iniziato è quello di sostene-
parlamento», che «il Sinodo non è si laici che devono, con sano e generoso «Semi di pace», il cui presi- terventi di ristrutturazione del- re e arricchire servizi in ambito
protagonismo, saper intra- dente, Luca Bondi,
prendere, in prima persona ha raccontato al no-
e in comunione con i pasto- stro giornale come
ri, ruoli efficaci e utili per la l’invio di questo in-
missione della Chiesa. gente materiale, per
Poco prima Papa France- aiutare una popola-
sco, con un rapido cenno e zione alle prese con
con lucida consapevolezza, la pandemia che ha
ha richiamato una questione aggravato una situa-
che può apparire seconda- zione socio-economi-
ria, ma che, invece, è di pri- ca già precaria, si col-
maria rilevanza per una loca in un discorso di
Chiesa che voglia davvero solidarietà e prossi-
essere sinodale nella sostan- mità con l’isola carai-
za e non solamente nella bica iniziato nel 1998,
forma, ovvero quella «delle in particolare con il
donne che spesso sono an- municipio di Jaruco e
cora ai margini». Tale collo- la provincia di Maya-
cazione marginale delle beque. «Non dimen-
donne contraddice alla radi- ticheremo mai l’ap-
ce lo spirito del percorso si- porto dato da questa
nodale che deve effettiva- nazione al nostro
mente essere un “cammina- Paese l’anno scorso
re insieme” di tutto il popo- durante il periodo
lo di Dio, senza alcuna di- del picco mortale del
scriminazione o subordina- coronavirus: due
zione: «Partecipare tutti: è équipe di medici so-
Ram Kumar, «Uomo e donna un impegno ecclesiale irri- no giunte nel nord
che si tengono per mano» (1953) nunciabile!». Il concetto di Italia dedicandosi
popolo di Dio, come non con competenza e
un’indagine sulle opinioni» e ciò illu- ammette alcuna frattura verticistica, così professionalità a persone sof- l’edificio e con la distribuzione internazionale, avendo sempre
mina, in negativo, su quello che la par- non può neppure accogliere collocazioni ferenti, assistendo il nostro si- di strumenti didattici e igieni- come punto di riferimento le
tecipazione ecclesiale non deve essere, periferiche e marginali, perché il centro stema sanitario di fronte all’e- co-sanitari, e il supporto alla esortazioni di Papa Francesco,
perché essa, al contrario, «è un’esigen- è uno solo, cioè lo Spirito che anima e mergenza che stava portando casa di riposo per anziani e al- che non smette mai di richia-
za della fede battesimale». La parteci- guida la Chiesa, presbiteri e laici, donne morte e dolore, a rischio della l’ospedale con donazioni di marci al grande valore della
pazione, d’altra parte, è quella che dà e uomini. In questi termini, il cammino loro vita; d’altronde, Cuba, vestiario, materiali sanitari, prossimità che è accoglienza e
concretezza alle altre due parole-chiave sinodale si presenta come un’occasione con i suoi medici e infermieri, medicinali e apparecchiature condivisione con tutti, e in
del Sinodo e, cioè, comunione e mis- unica e preziosa, da non perdere, per ri- è presente in tante nazioni del mediche. Per quanto riguarda special modo con coloro che
sione, preservandole dal pericolo di pensare i rapporti tra le donne e gli uo- mondo con grande professio- la realtà della capitale L’Ava- hanno bisogno e bussano alle
astrattezza. mini nella Chiesa e il significato della nalità e umanità. Il container na, il programma ha reso inve- nostre coscienze addormenta-
Approfondendo, quindi, questo tema loro differenza. Di nuovo le parole di allora — prosegue Bondi — ce possibile la collaborazione te». Va in questa direzione,
della partecipazione, si tratta di specifi- Papa Francesco gettano luce sul compi- rappresenta allora un segno con il centro comunitario di “Bambini felici”, un progetto
carlo in due precise direzioni: quello to che attende tutti i battezzati, donne e di riconoscenza per la solida- Belén, dove ogni giorno ven- nato in tempo di pandemia e
della partecipazione del laicato e quello uomini: «Viviamo dunque questa occa- rietà mostrataci in un cammi- gono assistiti circa millecin- che, ricorda Bondi, «si occupa
della partecipazione delle donne. Ri- sione di incontro, ascolto e riflessione no reciproco di fraternità e quecento anziani, oltre ad dei piccoli in Italia e nel mon-
guardo al primo punto, ovvero quello come un tempo di grazia», un tempo in condivisione, una sorta di epi- azioni d’intervento a favore do, dove povertà, mancanza di
dei laici, la questione non è marginale, cui ciascuno, donna o uomo, possa ri- logo temporale di un legame dei bambini ricoverati presso istruzione, guerre e malattie
né secondaria, perché non si tratta del scoprire il valore del proprio battesimo e iniziato ventiquattro anni l’ospedale oncologico «Juan sono causa di sofferenze per i
loro inserimento in una struttura gerar- della propria appartenenza a una comu- fa». Manuel Marquez» con l’invio più piccoli». Un’altra opera
chica già predefinita e chiaramente deli- nità che è viva e feconda solo se ognu- Ventiquattro anni di colla- di donativi e di mezzi di loco- che mette in pratica quel ri-
neata, ma di un ripensamento globale no, con le sue peculiarità, reca un ap- borazione, in uno spirito di ri- mozione. chiamo del Pontefice a essere
della figura di Chiesa e «ciò richiede di porto insostituibile. spetto e di concreta fraternità, Un nuovo passo fianco a “artigiani di fraternità”.
Artigiani dell’incontro
«Attraverso i vostri servizi quotidiani voi diventate artigiani dell’in- Murphy, capo del Protocollo della segreteria di Stato, e Ivan Santus,
contro, portando il calore della gentilezza di Gesù a chi entra nella della seconda Sezione — e il consigliere generale dello Stato della Cit-
basilica di San Pietro, a chi ha bisogno di una indicazione» o «di un tà del Vaticano, professor Cesare Mirabelli, già Guardia palatina e
sorriso per sentirsi a casa». Così Papa Francesco ha riassunto il sen- socio storico. Al Papa sono state donate un’icona raffigurante la
so della missione dell’Associazione Santi Pietro e Paolo ricevendone i «Virgo fidelis», patrona dell’Associazione — con il testo della preghie-
membri stamattina, sabato 8 gennaio, nell’Aula Paolo VI. Oltre al ra che Francesco ha invitato a recitare al termine del discorso — e
presidente Stefano Milli, che ha rivolto un saluto al Pontefice all’ini- un’offerta destinata alle Missionarie della Carità per l’assistenza a
zio dell’udienza, erano presenti, tra gli altri, l’assistente spirituale e il 14 bambini afghani disabili accolti nella casa romana di Tor Bella
vice assistente del sodalizio — rispettivamente i monsignori Joseph Monaca.
Cari amici dell’Associazione Santi all’onore di essere “a servizio” dell’u- stenza, quello che ha detto, come si è
Pietro e Paolo! manità pellegrina, rendendo così una relazionato con gli altri, è fondamen-
Ringrazio con voi il Signore per i 50 particolare testimonianza di vita cri- to per scoprire come vivere umana-
anni del vostro sodalizio, rinato gra- stiana, di apostolato e di fedeltà alla mente l’oggi. Guardando a Lui ci ai giovani: vi incoraggio a donare le stra vocazione cristiana ed ai cenni
zie alla lungimirante intuizione di Sede Apostolica. sentiamo chiamati sempre di più a un vostre energie per chi è nel bisogno, e della divina grazia.
San Paolo VI. Cosa rappresentano i vostri 50 an- servizio quotidiano fatto di acco- per diventare uomini capaci di incon- Abbiamo assunto col nostro Dio
Saluto il Presidente, Dottor Stefa- ni di storia? Possiamo rispondere a glienza, di condivisione, di ascolto tri veri e sinceri. impegni sacrosanti: tu ci impetra che
no Milli, e lo ringrazio per le sue pa- questa domanda con il titolo del vo- fraterno, di vicinanza umana. Credo Affido a Maria, Virgo Fidelis, voi ca- la nostra fede, da ogni parte insidiata
role; saluto l’Assistente spirituale, stro periodico: “Incontro”. Infatti la che così si può mostrare, con i fatti, ri Soci, i vostri familiari — ai quali to- e combattuta, non vacilli giammai.
Mons. Joseph Murphy e gli altri re- vostra storia è fatta di continui “in- la bellezza e la forza del Vangelo. gliete tempo per dedicarlo con gene- Siamo figli della Chiesa: tu fa’ che,
sponsabili, tutti i soci con le loro fa- contri”. E infine: Con la speranza nel cuore. rosità alla Santa Sede — e tutte le per- fermi nell’amore ardente alla Chiesa
miglie. Nell’incontro c’è sempre un movi- Cari fratelli e sorelle, la speranza non sone a voi care. Vegli la Vergine San- stessa e nell’obbedienza devota al
È bello vedere che, in questo mez- mento. Se tutti stiamo fermi, non ci deve mai mancare nel cammino del ta con il suo amore materno su cia- suo Capo visibile, sia nostra gloria
zo secolo di vita, voi siete passati dal- si incontra mai. «La vita è l’arte del- credente, quella speranza che non scuno di voi. fortemente operare e generosamente
l’essere “guardia d’onore di palazzo” l’incontro, anche se tanti scontri ci delude, non delude mai. Siamo di Per questo, prima della benedizio- soffrire. Così, da te aiutati, o Vergine
sono nella vita» (Enc. Fratelli tutti, Cristo, siamo innestati in Lui con il ne, recitiamo insieme la Preghiera del- Maria, compiuta la nostra terrena
215). Ma la vita è questo: l’arte del- Battesimo; in noi c’è la sua presenza, l’Associazione: giornata, meriteremo in cielo l’im-
l’incontro. È come l’ossigeno della c’è la sua luce, c’è la sua vita. Cammi- Vergine Santa e Madre nostra te- mortale corona. Amen.
vita l’incontro. Per questo abbiamo niamo dunque sorretti dalla sua Pa- nerissima, che fosti sempre fedele a Virgo Fidelis, ora pro nobis.
Il saluto del presidente bisogno di una cultura dell’incontro, rola: è parola di vita. Camminiamo Dio nell’eroico adempimento della Ed ora vi do la Benedizione, che
Stefano Milli perché «come popolo ci appassiona con gioia e speranza, consapevoli che tua sublime missione, deh, ci ottieni, estendo alle vostre famiglie, ricor-
il volerci incontrare, il cercare punti il Signore non smetterà mai di soste- ti preghiamo, che, dietro il tuo esem- dando specialmente i bambini e le
Donare gioia di contatto, gettare ponti, progettare
qualcosa che coinvolga tutti» (ibid.,
nere il nostro impegno di bene. Lo
dico rivolgendomi in modo speciale
pio, ci manteniamo anche noi, fedeli
in tutte le vicende della vita, alla no-
persone ammalate. E vi chiedo per
favore di pregare per me. Grazie!
e speranza 216). È questo il criterio che dà senso
al vostro impegno quotidiano — e vi
a chi ringrazio tanto! Attraverso i vostri
servizi quotidiani voi diventate arti-
Domenica il Papa battezzerà 16 neonati
ne ha bisogno giani dell’incontro, portando il calore
della gentilezza di Gesù a chi entra