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Poste ItalIane s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 48/20 - €
C ari lettori,
tanti auguri a tutti voi, alle vostre famiglie e un sentito grazie per aver trascorso con noi un altro anno di
letture, dandoci così la possibilità di festeggiare, lo scorso giugno, i nostri 35 anni di vita editoriale. Colgo
l’occasione anche per ringraziare di cuore i nostri clienti, i miei figli Simona e Davide e tutti i miei colla-
boratori. Un grazie anche alle autorità e ai personaggi di spicco, del Piemonte e non solo, che ci hanno
consentito di informare i nostri lettori con interviste ed opinioni di grandissimo spessore.
Visto il delicatissimo momento attuale, è molto difficile vivere il Natale e avvicinarsi al nuovo anno con
quella gioia che per tanto tempo ci ha caratterizzato. Il periodo natalizio rappresenta un premio per tan-
tissime persone che, dopo un anno di duro lavoro, aspettano questi giorni per rilassarsi, festeggiare in
famiglia e con gli amici, e programmare in parte già il lavoro dell’anno successivo. Oggi il Covid-19 ci ha
colpiti in forma silenziosa e violenta e, purtroppo, ha cambiato radicalmente le nostre abitudini. Occorre
essere certamente attenti più che mai alle regole, per non compromettere la nostra salute e quella dei
nostri cari, però non dobbiamo dimenticare, anzi dobbiamo ribadirlo con forza, che, nonostante il
momento, il settore economico-produttivo della provincia di Cuneo ha saputo reagire e avere ancora una
volta una marcia in più rispetto ad altre realtà. La dimostrazione è che oggi, dopo un anno così difficile,
la Granda registra un tasso di disoccupazione del 4% circa, mentre la media nazionale è vicina al 12.
Fin dal 1986 ho sempre ribadito, nei miei editoriali, la grande capacità e la spiccata intraprendenza, sia
nel pubblico che nel privato, delle donne e degli uomini di questa nostra splendida provincia di Cuneo.
Persone che hanno saputo creare, amministrare e far crescere, anno dopo anno, un tessuto socio-econo-
mico sano, solido e collaudato. Anche il 2021, sono certo, ci vedrà protagonisti, perché nelle difficoltà
abbiamo sempre dimostrato di saper combattere tenacemente, dando il meglio di noi stessi. Anche que-
sta volta non ci smentiremo!
Un forte abbraccio e un caro saluto.
Carlo Borsalino
23 dicembre 2020 Ü 5
Attilio Casetta regge la nostra società. nuove strade di comunicazione ne, i tanti arricchimenti multi-
Difficile immaginare tali svilup- per i suoi fedeli inserzionisti che mediali.
pi, ma altrettanto improbabile non hanno mai dubitato dell’effi- Prima attraverso una newsletter
M
ai come que- predire la capacità di reazione cacia del mezzo e della sua capa- mirata e poi utilizzando canali
st’anno l’avvici- che molti hanno dimostrato. cità di anticipare e di adattarsi quali WhatsApp e altri social, la
narsi delle Anche la “Rivista IDEA”, per alle richieste imposte dai lettori e nostra rivista ha raggiunto anche
vacanze natali- quanto di sua competenza, ha dai nuovi scenari commerciali. una parte di pubblico nuovo,
zie serve per tirare le somme di saputo tirar fuori una grande Per cinque numeri, quindi, si è dislocato non solo in Granda, ma
quanto accaduto nel 2020. dose di determinazione, unita trasferita sul web in edizione nel resto del Piemonte e in parte
A gennaio nessuno avrebbe potu- alla capacità di innovare, per ade- esclusivamente digitale per poi di Lombardia e Liguria.
to immaginare i mesi cui saremo guarsi al contesto mutato. tornare alla sua storica e consoli- I due canali, quello cartaceo e
andati incontro da marzo in avan- Durante il primo “lockdown” la data distribuzione postale, non quello online hanno poi conti-
ti, con una pandemia che ha rivista ha saputo rispondere alle abbandonando però le caselle di nuato lungo strade affini e com-
messo a repentaglio la salute di esigenze del periodo, rimanendo posta elettronica di un affeziona- plementari ad informare il terri-
ognuno di noi, ma, in subordine, sempre in linea diretta con i pro- to pubblico che ne ha seguito, torio della Granda e non solo, ma
ha anche minato alle fondamenta pri lettori, ma soprattutto sem- attraverso il web con il compu- ampliando lo sguardo per avvici-
il sistema economico su cui si pre in perfetta sintonia con le ter, il telefonino e gli smartpho- nare nuovi contatti utili agli
IL MOMENTO MIGLIORE
PER DIMOSTRARE CHE
È... L’“IDEA” GIUSTA
La rivista ha saputo affrontare le sfide legate
all’emergenza sanitaria, inventandosi altre
modalità per coinvolgere i propri lettori
e nuove opportunità per gli inserzionisti.
L’obiettivo è innovarsi sempre!
MULTIMEDIALE 2020
sino al 18 dicembre
[ IDEAWEBTV.IT 6.501.531
IDEA sfogliabile 3.545.641 ] = 10.047.172
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2:14
TEMPO MEDIO
LETTURA PAGINA
I
l mio augurio più sentito, mentre questo travagliato 2020 giunge al termine, è senz’altro quel-
lo che tutti formuliamo nei nostri cuori: che possiamo tornare quanto prima ad apprezzare e
coltivare il tempo delle nostre vite, la ricchezza delle nostre relazioni, la nostra normale e pre-
ziosissima dimensione umana. Senza dover più fare i conti con timori, cautele, restrizioni e barrie-
re, anche quelle che non il Covid-19, ma i nostri limiti e i nostri pregiudizi ci fanno troppo spesso
innalzare.
La pandemia ha rivelato molte nostre fragilità, ha colpito dolorosamente le popolazioni di tutto il
mondo, ci ha sottoposti a un assedio quotidiano che ha comunque inciso nel nostro animo. E tutta-
via ho profonda fiducia che sapremo risollevarci e curarci, che siamo sulla buona strada, che la
scienza, seriamente e ponderatamente, ci offrirà conoscenze e strumenti sempre più adeguati.
E mentre ancora ringrazio quanti hanno affrontato, a prezzo di sacrifici enormi, l’emergenza sani-
taria, voglio pensare che l’esperienza di un avvenimento così estremo e imprevedibile ci farà consi-
derare con sguardo rinnovato, più disponibile e responsabile, quali siano le cose che davvero
importano.
Ai lettori e alla redazione della Rivista IDEA e alle loro famiglie, auguri carissimi.
Enrico Fonte
C
i ascolta con atten-
zione, illustra le
In questa pagina,
sue opinioni con
due immagini
del presidente cura, difende le sue
del Piemonte Alberto tesi con determinazione. Si
Cirio. A otto mesi prende il tempo necessario,
dall’insediamento senza fretta. Ci tiene ad appro-
in Regione ha dovuto fare
fondire, a dare risposte non
i conti con l’emergenza
Covid, contraendo scontate. Ci ferma soltanto
lui stesso il virus, quando chiama il Prefetto di
superato per fortuna Torino. “Chiude” la telefonata
in maniera indenne. e poi ripartiamo. Quella con il
Nella pagina di destra, presidente della Regione Pie-
accoglie i medici giunti
monte Alberto Cirio è un’inter- tiremo il 27 dicembre ed entro riusciti a prestare le cure
da Cuba in aiuto
del Piemonte vista a tutto tondo. l’inizio di febbraio contiamo di necessarie a ciascun paziente
Presidente, è più felice perché aver somministrato oltre 170 ricoverato in ospedale, a tripli-
sta finendo il 2020 o più mila dosi, destinate a personale care i posti per la terapia subin-
preoccupato perché sta sanitario, compresi medici di tensiva e a raddoppiare quelli
per iniziare un nuovo base e pediatri, e a ospiti e ope- per la terapia intensiva».
anno che appare com- ratori delle Rsa». Qualche criticità, però, si è pur-
plicato? Lei farà il vaccino? troppo presentata...
«Sono “felice” che il «Quando sarà il mio “turno” lo «Ci sono effettivamente grosse
2020 sia agli sgoccioli. farò convintamente. Non esiste carenze sotto il profilo della
È stato l’anno più diffi- una “patente di immunità”, ma medicina territoriale».
cile della mia vita...». avendo già contratto il Covid e, Cosa non funziona?
Come si è sentito? di conseguenza, avendo già svi- «Tra gli ospedali e le case dei
«Ero presidente del Pie- luppato gli anticorpi sarò tra gli pazienti non ci sono filtri. In
monte da otto mesi, quando, ultimi a poter ricevere il vacci- Piemonte, ogni cento positivi
il 22 febbraio, è iniziato l’in- no. È giusto che prima si vacci- al Covid ne ricoveriamo otto, il
cubo “Covid”. Sono state ni chi ne ha più bisogno». doppio della media nazionale:
settimane complica- Qual è l’errore che imputa al suo ciò avviene non perché i nostri
te e, purtroppo, Esecutivo o, comunque, quale malati siano più gravi ma per-
lo sono tut- scelta non rifarebbe? ché manca, appunto, il filtro
t’ora. Anche se «Le pandemie si chiamano così territoriale che consenta a que-
oggi la prospet- non a caso: sono delle autenti- sti pazienti di curarsi o essere
tiva appare che emergenze. Le dirò di più: curati a domicilio».
diversa». quella che stiamo vivendo è la Come si pone rimedio?
Si intravede situazione più grave dopo la «Bisogna investire di più sui
uno spiraglio? Seconda guerra mondiale». medici di medicina generale,
«C’è il vaccino. Quindi vuole dire che di più pro- sui pediatri di libera scelta e
Abbiamo pre- prio non si poteva fare? sugli infermieri di comunità, i
disposto la pri- «Dico che abbiamo fatto il mas- pilastri della medicina territo-
ma fase di vac- simo, sempre. Lo sforzo profu- riale. La medicina territoriale è
cinazioni: par- so è stato enorme. Abbiamo essenziale e deve diventare la
23 dicembre 2020 Ü 13
«A CUNEO C’È
GRANDE SPIRITO
DI SACRIFICIO»
Alla sua terza esperienza lavorativa in Piemonte,
Gabriele Destefanis Fabrizia Triolo è da poco Prefetto della Granda
A
rrivata a Cuneo nel risolvere le criticità del mo- settimane molto impegnative, serenità in un momento diffi-
bel mezzo di una mento e rispondere alle richie- nelle quali sono stata quasi cile. E questo mi conforta».
delle più grandi ste che arrivano dalla società e sempre in Prefettura e non ho Quali sono le difficoltà principali
pandemie della dal territorio. Non è una situa- avuto molto tempo per visitare da affrontare in questo periodo?
storia, Fabrizia Triolo non ha a- zione completamente nuova la città e la provincia. Questo «Dobbiamo essere consapevo-
vuto molto tempo per ambien- per me: l’ho già affrontata a territorio non lo conoscevo. Io li che questa pandemia ha
tarsi nella nuova realtà. Il Biella, nel mio precedente in- sono siciliana, ma mi sono for- cambiato tutto. Noi siamo
secondo prefetto donna della carico da Prefetto, coinciso mata professionalmente a Ge- funzionari generalisti e abbia-
storia della Granda (dopo Pa- proprio con l’inizio della pan- nova, dove vivo. Insomma, mo gli strumenti per affronta-
trizia Impresa, in carica dal demia: quella esperienza mi non ero così lontana dalla pro- re tutte le situazioni, ma
2010 al 2013) si è insediata lo sta aiutando molto».
scorso 3 novembre. Poco più di Che realtà ha trovato?
un mese nella provincia del sud «Ho avuto fin da subito la per-
Piemonte, in cui ha lavorato cezione di un territorio ricco,
molto, «uscendo poco dal Pa- generoso e laborioso. Questa è
lazzo della Prefettura», riuscen- la mia terza esperienza lavora-
do però a capire già molto della tiva in Piemonte, dopo Ales-
Granda e dei suoi abitanti: sandria e Biella: da queste
«Siete gente seria, con valori prime impressioni, posso dire
importanti e un elevato senso di avere avuto la conferma di
del lavoro». quello che avevo sempre pen-
Prefetto, come sono state queste sato rispetto a questo territo-
prime settimane a Cuneo? rio. Come dite spesso voi cu-
«Diciamo che sono uscita poco neesi per descrivervi, qua c’è
dal Palazzo della Prefettura una grande attitudine al lavoro
(ride, ndr). Sono state settima- e al senso del sacrificio. Siete
ne molto impegnative: sono gente seria, con valori preziosi
arrivata a Cuneo quando si era che richiamano la tradizione e
in piena zona rossa, in regime che sono importantissimi per
restrittivo e con tutte le pro- trovare un appiglio nei mo-
blematiche del caso. Ho riman- menti difficili, quando tutto vincia di Cuneo, ma non l’ave- un’esperienza così forte di
dato tanti passaggi che solita- sembra vacillare. Ho conosciu- vo mai visitata. Per quello che sofferenza collettiva prolun-
mente vengono fatti appena to persone con cui è semplice ho potuto vedere in questo gata non la ricordo. È come se
avviene l’insediamento, ma ho entrare subito in sintonia e primo periodo, mi piace molto. tutti ci fossimo fermati, in
immediatamente conosciuto che rendono più facile il La trovo una realtà facile, attesa di evoluzioni che ci
le figure istituzionali con cui nostro lavoro». “easy”, in cui tutto è a dimen- possano far tornare a come
stiamo lavorando fianco a fian- Conosceva già Cuneo? È riuscita sione, con una spiccata voca- tutto era prima. In questo con-
co in questo periodo. Ho cerca- a visitare e a conoscere un po’ zione alla bellezza e all’elegan- testo noi dobbiamo lavorare
to di entrare subito dentro il meglio il capoluogo e il territorio za. Qui c’è un garbo innato cercando di trasmettere fidu-
sistema per dare il mio contri- della provincia? nelle persone: mi trovo molto cia alle persone. Gli ambiti
buto nel tentativo di provare a «Come ho già detto, sono state bene, questa terra mi trasmette specifici della Prefettura sono
23 dicembre 2020 Ü 15
«PIÙ PREVENZIONE
PER UNA GRANDA
Gabriele Destefanis
ANCORA MIGLIORE»
Il nuovo questore di Cuneo Nicola Parisi intende
accrescere ulteriormente il benessere in provincia
«S
iamo cittadini, zo di Emanuele Ricifari, suo Inoltre abbiamo intensificato i re. Cuneo, invece, la conosce-
prima che po- amico peraltro. servizi di vigilanza sul territo- vo meno: in questi mesi ho
liziotti. E vo- Parisi, come sono stati i primi rio provinciale e le attività in- avuto modo di rimediare,
gliamo che la mesi da questore di Cuneo? vestigative. Sono soddisfatto di avendo la conferma che si
gente veda quello che faccia- «Considerato il periodo che quanto stiamo facendo». tratta di una città molto bella,
mo». Parole del nuovo questo- stia mo vivendo, non posso E di Cuneo e del territorio della proprio come me la ricordavo.
re di Cuneo, Nicola Parisi, che che definire questi primi mesi Granda cosa pensa? Ha avuto Anzi, ancora di più».
usa l’immagine del “palazzo di a Cuneo molto positivi. Stia- modo di conoscere un po’ meglio Come giudica il livello di sicu-
vetro” per fare arrivare un con- mo impiegando tutte le risorse la nostra realtà? rezza in provincia di Cuneo?
cetto a lui molto caro: lo svi- possibili per la gestione del- «Un po’ conoscevo già questo «È decisamente buono, grazie
luppo di un elevato senso civi- l’emergenza, che purtroppo territorio, soprattutto l’Albese alla proficua sinergia con l’Ar-
co passa per il coinvolgimento sta proseguendo, senza però e le Langhe. Io abito ad Ales- ma dei Carabinieri e con le al-
dei cittadini. Originario della tralasciare la normale attività, sandria: sono pertanto molto tre Forze dell’ordine che ope-
Calabria ma da tempo residen- anche quella di polizia ammi- vi cino ad alcune aree della rano sul territorio. E, natural-
te ad Alessandria, Parisi dal 22 nistrativa. Gli uffici per i pas- Granda; aree che, per la loro mente, grazie alla collabora-
ottobre ha preso il posto che è saporti e i permessi sono stati bellezza, è impossibile non zione dei cittadini. In Granda
stato per quasi due anni e mez- sempre aperti al pubblico. conoscere, visitare e apprezza- c’è un’altissima qualità di vita
23 dicembre 2020 Ü 17
«COMPORTARSI
DA COMUNITÀ
FA LA DIFFERENZA»
Il fondatore di Slow Food Carlo Petrini
ribadisce come la ripartenza sarà possibile
solo con un nuovo spirito di collaborazione
N
ella stragrande cui a buon titolo si può chiedere capire l’importanza degli atteg- mi sento di fare è questa: le
maggioranza dei dove sta andando il mondo e giamenti di comunità. Credo immagini di assembramenti
casi, chi parla lo fa dove sarebbe opportuno che che il grande insegnamento del- alla televisione, i proclami
per se stesso; poi andasse. Per poi, magari, atti- la pandemia sia proprio questo». populisti della politica che ci
c’è un numero esiguo di perso- varsi di conseguenza. Ovvero? scandalizzano e che non fanno
ne che è legittimato a parlare in Petrini, per alcuni la crisi sanita- Gli effetti delle nostre azioni sperare bene, non sono l’unica
nome di chi la pensa come lui. ria servirà a far capire l’impor- possono avere ricadute sulla variabile esplicativa di questo
Carlo (per molti, “Carlin”) Pe- tanza di affrontare l’emergenza libertà altrui, e in questo caso, momento. Dobbiamo tener
trini appartiene a una terza cate- climatica, per altri la priorità anche sulla salute delle altre conto di una parte della popo-
goria, ancora meno nutrita: post pandemia dovrà essere per persone. Dobbiamo quindi lazione (se non la maggioran-
quella di chi è in grado di ispira- l’economia e la tenuta sociale. allargare il nostro orizzonte di za, una buona parte), che è
re azioni con le proprie parole . Lei che posizione ha a riguardo? pensiero, preoccuparci per la silente e attenta, che non sente
Non a caso il braidese è stato «Io sostengo fortemente che natura e per le prossime genera- il dovere di condividere ogni
l’unico italiano inserito nel gen- queste tre crisi, pandemica, eco- zioni dei nostri figli e nipoti per- stato d’animo sui “social net-
naio 2008 dal quotidiano in- nomica ed ecologica, siano stret- ché tutto è connesso. Speriamo work”, e che rispetta le regole
glese “Guardian” tra le 50 per- tamente collegate. Non c’è più che questo motto diventi la cifra con spirito di sacrificio, ma per
sone che “potrebbero salvare il tempo per pensare e agire per delle azioni individuali e politi- un benessere comune. A priori
pianeta”. Nel 1989 a Bra ha compartimenti stagni. L’au- che del nostro futuro». non mi sento di dare un giudi-
dato vita a Slow Food, movi- spicio di molti, me A proposito di motti, uno di quel- zio sul “migliori o peggiori”,
mento internazionale impegna- compreso, è li che ha accompagnato l’ini- sono però convinto che questo
to a ridare il giusto valore al che questo zio della pandemia è stato momento stia causando situa-
cibo, nel rispetto di chi produce, momento “andrà tutto bene”; poi si zione di grande debolezza
in armonia con ambiente ed delicato è diffusa l’idea “ne usci- mentale e sociale, e non tutti
ecosistemi, grazie ai saperi di della nostra remo migliori”. La prima se ne dimenticheranno».
cui sono custodi territori e tradi- storia, possa affermazione mi sembra Alcuni ritenevano che le limita-
zioni locali. Ideatore di manife- veramen te screditata dai fatti. Sulla zioni imposte potessero favorire
stazioni quali Cheese, Salone farci seconda che opinione ha? il modello di commercio dei pic-
del Gusto e Terra Madre, «Solo il tempo saprà dirce- coli produttori locali, invece a
Petrini è tra gli artefici lo. La riflessione che però beneficiarne è stata soprattutto
dell’Università di scien- la Gdo e l’e-commerce. Un’oc-
ze gastronomiche di casione persa?
Pollenzo, di cui è pre- «L’affermarsi dell’e-
sidente. commerce e il
È uno, insomma, a concentrarsi
Raffaele Viglione
23 dicembre 2020 Ü 19
«LA DEMOCRAZIA?
Siamo così cinici e sciocchi?».
Ma non è il comitato scientifico
a decidere in questo senso?
Forse allora c’è un problema di
23 dicembre 2020 Ü 21
«PIÙ VITTIME
DA FONDAZIONE HUME
DIECI REGOLE FERREE
PER FERMARE IL VIRUS
SCATTA IN RITARDO»
anti Covid. Ecco i dieci punti indicati.
Punto uno: tamponi di massa “per
una strategia rigorosa di sorveglianza
attiva”. Due: a scuola in sicurezza;
la maggior parte delle scuole non
è in grado di ridurre il numero di alunni
P
Luca Borioni rima della crisi da tà private».
per classe (come avvenuto in molti Paesi
Covid, il sociologo Ma se in qualche modo questa
europei). Tre: un database pubblicamente
Sociologo e politologo Luca Ricolfi, docen- crisi accentuasse la necessità di accessibile con tutti i dati necessari
torinese, Luca Ricolfi te di analisi dei dati, un cambio di paradigma, quali per affrontare efficacemente l’epidemia,
è presidente presidente e responsabile sarebbero i nuovi modelli? La come fin da giugno avevano chiesto
e responsabile scientifico in molti, a partire dall’Accademia
scientifico della Fondazione Cina e i Paesi asiatici?
della Fondazione David
Hume. Nel libro “La società David Hume, aveva pubblicato «No, credo che siano modelli
signorile di massa” “La società signorile di massa”, troppo lontani. Mi pare più rea-
aveva descritto i mali libro di successo nel quale ana- listico ispirarci ai Paesi europei
Il sociologo Ricolfi:
dell’Italia prima del Covid: lizzava il paradosso di un’Italia del Nord, come l’Irlanda per «Potevamo evitare
ora il quadro è peggiorato dove il numero dei cittadini quanto riguarda le regole eco- la seconda ondata
senza lavoro aveva ampiamen- nomiche e i Paesi scandinavi come hanno fatto
te superato quello dei lavorato- per quanto riguarda lo stile di
ri, dove si stava esasperando vita. Però tendo a pensare che
i Paesi che hanno
l’accesso a consumi opulenti non accadrà, cercheremo dispe- seguito le regole.
con l’economia in stagnazione ratamente di restare come pri- Avremmo dovuto
e la produttività ferma da ma, senza peraltro riuscirci». ispirarci all’Irlanda
vent’anni. Bene, anzi male: Lei ha detto che Conte sta tra-
poco dopo è arrivata l’emer- sformando l’Italia in una società
e alla Scandinavia.
genza sanitaria. parassita di massa: per quale Così rischiamo»
Professor Ricolfi, la “Società motivo nel resto d’Europa ci
signorile di massa” sopravvive- sono state politiche più efficaci
rà agli effetti del Covid? per l’emergenza?
«No, il nostro tenore di vita di- «Perché nessuna, tranne la Gre-
minuirà sensibilmente, è pro- cia, ha un rapporto debito/Pil
babile che le persone che pos- alto come quello dell’Italia. E
sono condurre una vita relati- se hai un debito così, puoi
vamente agiata (attualmente il anche, forse, permetterti di
60-70% della popolazione) dilapidare 100 miliardi grazie
cessino di essere la mag- all’extra-deficit (eufemistica-
gioranza della po- mente ribattezzato “scosta-
polazione. Una mento di bilancio”), ma non ne
maggioranza puoi spendere 200 o 300 co- tendo a pensare di sì. Quello
che un po’ me hanno fatto Paesi come la che alla gente risulta insoppor-
vivrà di lavo- Germania: i mercati ci punireb- tabile è questo continuo tergi-
ro mal paga- bero immediatamente, precipi- versare, alla ricerca di regole
to, un po’ tandoci in una crisi peggiore di che sono esclusivamente il
vivrà di sus- quella del 2011». frutto di compromessi fra le
sidi pubbli- Veniamo al virus: pensa che un esigenze politiche dei partiti e
ci, un po’ “lockdown” più lungo, senza delle rispettive correnti, anzi-
vivrà della ripensamenti, sarebbe stato più ché essere il risultato di un
benevo- accettato dalle persone, oltre dibattito scientifico aperto e
lenza e che più efficace? trasparente».
della cari- «Sinceramente non lo so, ma Ma perché in Italia stiamo
23 dicembre 2020 Ü 23
«PIÙ SOSTENIBILITÀ
PIÙ COMUNITÀ
PIÙ COMPETENZE»
La Fondazione Crc delibera il Piano 2021-2024
che prevede erogazioni per almeno 80 milioni
“P
iù sostenibi- Si è analizzato il contesto pro- mento sistemico verso le grandi
lità, più co- vinciale, attraverso le ricerche sfide individuate. Ovviamente,
munità, più realizzate e gli incontri con i primi dati relativi al 2020 e
competen- “stakeholder”, e infine si sono alle tendenze in corso eviden-
ze”: queste le tre sfide attorno a approfonditi alcuni temi di par- ziano, in un contesto mondiale
cui si svilupperà l’attività della ticolare importanza attraverso e nazionale piegato dal perdura-
Fondazione Crc nel prossimo il coinvolgimento di esperti di re dell’emergenza sanitaria Co-
quadriennio, con una dotazio- livello nazionale. In particola- vid-19 e delle relative misure di
ne erogativa prevista di almeno re, a partire dall’analisi di posi- contenimento, consistenti se-
80 milioni di euro. Nei giorni zionamento del contesto pro- gnali di sofferenza anche per il
scorsi, il Consiglio generale ha vinciale (elaborato da Arpa e territorio provinciale (sul piano
deliberato il Piano pluriennale Ires Piemonte nel giugno del economico e sanitario, ma an-
2021-2024, documento di 2020), arricchita con ulteriori che relazionale, sociale, cultu-
programma che, ai sensi dello indicatori significativi rispetto rale, educativo) che sono già
statuto, definisce le sfide priori- agli ambiti di intervento della stati presi in considerazione per
tarie, gli obiettivi generali, le Fondazione (Centro studi e la scelta delle priorità di inter-
priorità degli interventi per innovazione), sono stati vento e che dovranno
l’azione futura della Fonda- evidenziati i principali essere monitorati
zione e individua i settori di punti di forza e di criti- con attenzione
intervento ai quali destinare le cità, al fine di offrire un per aggiornare
risorse disponibili. A partire da quadro di riferimento l’analisi del con-
tale attività, ogni anno il su cui lavorare nei testo e l’azione
Consiglio di amministrazione prossimi anni per pro- futura.
della Fondazione elabora quello muovere il cambia- Da queste premesse, Paolo Riccardini
che viene definito come Pro-
gramma operativo.
Il documento è frutto di un per- «SIAMO CHIAMATI A GENERARE
corso condotto dal Consiglio
Il presidente della Fondazione Crc, Giandomenico
generale, insediatosi ad aprile
Genta (foto a lato), ha commentato con queste paro-
2020, con l’obiettivo di identi- le il Piano pluriennale 2021-2024: «La pandemia ha
ficare le priorità strategiche per messo a dura prova la salute delle persone e il
la Fondazione per i prossimi sistema sanitario, ha incrementato i bisogni sociali,
anni. A partire dall’analisi del- frenato l’economia, messo in dubbio la sopravvi-
l’attività svolta in questi anni venza stessa di alcuni settori produttivi. Queste
sfide epocali, peraltro, si sommano a problemi
dalla Fondazione, si è riflettuto
preesistenti, che non hanno cessato di incidere sui
sul ruolo e sulle modalità d’in- nostri territori e sulle nostre comunità: si pensi,
tervento delle fondazioni di ori- per esempio, alla drammatica alluvione di inizio
gine bancaria, anche alla luce ottobre 2020. L’aspetto più deleterio di questa
della pandemia in corso e degli situazione è che sta acuendo uno dei punti critici
obiettivi di sviluppo sostenibile delle nostre società e della nostra organizzazione
di vita: le forti disuguaglianze tra chi riesce a
inseriti nell’Agenda Onu 2030.
vivere in condizioni di benessere e chi “rimane
indietro”. A fronte di questo scenario, per molti
23 dicembre 2020 Ü 25
MONS. CESARE NOSIGLIA (ARCIVESCOVO DI TORINO): «DOBBIAMO TENDERE AL BENE COMUNE»
1 - «Siamo stati costretti a fermarci a riflettere, a rallentare il nostro passo, a tutto insufficienti.
vivere nell’incertezza verso il futuro, anche quello prossimo. Ci siamo resi conto Per farci un’idea, possiamo fare riferimento, ad esempio, a cosa è capitato nei
sempre di più che nessuno si salva da solo, che ci si può salvare unicamente 200 centri di ascolto e servizio che utilizzano un sistema informativo comune
insieme, come ci insegna papa Francesco nell’enciclica “Fratelli tutti”. per la conservazione dei dati, ideato dalla nostra Caritas. Nel corso del 2020
Il Papa ci ricorda che è il bene comune l’obiettivo a cui dobbiamo tendere. sono state circa 25.000 le famiglie seguite, per un totale di oltre 100.000 per-
Francesco chiama questa attitudine “amicizia sociale”, che sa coniugare i diritti sone. Per la metà dei casi, precisamente il 51%, si è trattato di soggetti incon-
con la responsabilità per il bene comune, le diversità con il riconoscimento di trati per la prima volta.
una fratellanza radicale. Ribadisce con forza l’esigenza impellente di far cresce- A queste persone vanno aggiunti quanti hanno chiesto un aiuto emergenziale
re la consapevolezza che o ci salviamo tutti o nessuno si salva. dal punto di vista alimentare alla rete delle parrocchie, che si sono trovate nella
Nello stesso tempo, però, come Chiesa, ci sentiamo impegnati a dare fiducia e necessità di reperire generi integrativi arrivati soprattutto grazie alle donazioni di
speranza ai nostri fedeli, ricordando loro che il Signore non è mai lontano da noi, privati o a iniziative di aziende, della Coldiretti, del Banco alimentare».
ma ci aiuta e ci sostiene, soprattutto in questi momenti 3 - «Quante persone “invisibili” vivono nelle nostre città
di sofferenza, paura e timore per il futuro incerto. Non e paesi! Esistono, hanno un volto, un nome, ma è come
dimentichiamo che a Natale gli angeli hanno detto: se non ci fossero, perché le consideriamo estranee e
“Oggi vi è nato un salvatore”. Questa è una certezza di rifiutiamo di vederle, perché non sono “dei nostri”.
fede che va ribadita con forza; ma dobbiamo essere Il mio augurio è che questo Natale 2020, segnato anco-
tutti convinti dell’aver bisogno di essere salvati e che ra da un’ampia pandemia e un’estesa crisi economica,
niente e nessuno potrà farlo da solo, senza il Signore». che grava su tante persone e famiglie, apra i nostri
2 - «Tra le persone maggiormente colpite dal sistema occhi, illuminati dalla fede, per vedere le concrete ne-
di crisi scatenato dalla pandemia abbiamo potuto nota- cessità di tante persone della “porta accanto”, che non
re la fascia delle povertà, sia quelle gravi ed estreme, ci chiedono niente ma hanno bisogno di un saluto, di un
sia quelle più grigie rappresentate soprattutto da lavo- sostegno di speranza e di forza, grazie alla nostra vici-
ratori con salari inadeguati, lavoratori saltuari, stagio- nanza solidale e fraterna. È la prossimità “di amore”
nali dell’agricoltura, ma anche di cultura e spettacolo, che ci ricorda Gesù: “Ogni volta che avete fatto queste
lavoratori assunti senza tutele, autonomi, commer- cose al più piccolo dei miei fratelli, le avete fatte a me”.
cianti, partite Iva. Tutti precipitati in pochissimi giorni in Così, il Natale rinnova la fede dell’incontro con lui, il
situazione di gravissima difficoltà, perché in nessun Dio vicino, il Dio con noi, che viene a salvarci dal pec-
modo protetti nemmeno dalle opportunità che crede- cato di egoismo e di rifiuto degli altri e a donarci la
vano di aver stabilizzato, ma che si sono dimostrate del speranza di vivere l’amore, che porta la vera gioia».
Giovanna Margiaria
Il Natale, momento
T
ra le realtà maggior-
mente colpite dagli ef-
di vera riflessione
fetti della pandemia ci
sono sicuramente le
parrocchie, con le loro tante attivi-
tà di condivisione, fratellanza e
supporto. La pandemia ne ha
Abbiamo MONS. PIERO DELBOSCO (VESCOVO DI CUNEO)
compromesso l’efficacia. I fedeli,
per fortuna, non hanno perso le affidato «CERCHIAMO DI ESSERE ANCHE NOI LUCE
loro guide, che, nonostante le ai pastori NEI CONFRONTI DI CHI CI STA ACCANTO»
limitazioni, sono riuscite a essere della Diocesi «Il Natale è arrivato. Un po’ strano, con limitazioni negli spostamenti, con timori
per la salute, con paure per possibili contagi, con distanziamenti. Va vissuto da
loro vicini. L’impulso delle Dio-
cesi, a tal proposito, è stato fonda-
cuneesi cristiani! Non possiamo permettere che nessuno, neppure il Covid, ci rubi il
mentale, poiché, con la disponibi- il compito Natale. È una festa che tutti amiamo. In questi giorni fervono i preparativi. Le stra-
de, le città e le nostre case cominciano ad animarsi di colori, di luci, di addobbi.
lità dei sacerdoti, hanno saputo di prepararci Ma guai se tutto si ferma qui. Noi celebriamo la venuta di Dio nella storia. È Lui
che ha preso l’iniziativa di venire ad incontrarci. Papa Francesco ce lo ha ricordato
mantenere alta l’attenzione nei al significato l’anno scorso nell’omelia di Natale con queste parole: “Ecco il dono che troviamo
confronti di chi, in questa emer-
genza, ha sofferto di più. In questo
della Natività a Natale: scopriamo con stupore che il
Signore è tutta la gratuità possibile,
senso il Natale diventa l’occasio- caratterizzato dal Covid? tutta la tenerezza possibile. La sua glo-
ne per cogliere un raggio di spe- 2 - Come ha vissuto, insieme ai ria non ci abbaglia, la sua presenza non
ci spaventa. Nasce povero di tutto, per
ranza in mezzo a un cielo colmo suoi parroci, questo grave mo- conquistarci con la ricchezza del suo
di nubi. Ne abbiamo parlato con i mento di pandemia? In modo par- amore”. Non importa se sarà un po’ più
Vescovi delle Diocesi a cui fanno ticolare, come avete affrontato le sobrio; non importa se non saremo in
località turistiche; non importa se la
riferimento le comunità della pro- tante necessità delle persone
Messa di Natale avrà altri orari diversi
vincia di Cuneo. A loro abbiamo povere delle nostre parrocchie? dalle nostre consuetudini; non importa
rivolto alcune domande relative 3 - Questo è stato un anno da se continueremo ad indossare la ma-
al momento che stiamo vivendo. dimenticare in tanti sensi; vuole scherina. Cogliamo l’opportunità di es-
sere maggiormente in famiglia. Nella
Ecco i quesiti loro posti. lasciare un suo messaggio di spe-
vera carità, sull’esempio del Natale,
1 - Come sta vivendo la sua ranza ai tanti lettori del settimana- possiamo noi essere luce per chi ci è
Diocesi questo difficile momento, le IDEA? accanto. Proviamo a far sì che il Natale
sia il momento in cui facciamo spazio al
Signore che vuole guardare ed incon-
á 23 dicembre 2020 á guidati dalla fede
trare proprio noi».
26
MONS. MARCO BRUNETTI (VESCOVO DI ALBA): «RISCOPRIAMO
L’ESSENZIALE DELLA VITA E IL VALORE DELLE RELAZIONI»
1 - «La Diocesi di Alba sta vivendo questo tempo mirata, sempre in sicurezza. Purtroppo questo
di pandemia cercando di “immaginare il possibi- 2020 porta con sé il numero, alto, di dieci sacer-
le”, usando una felice espressione di papa doti tornati alla casa del Padre, di cui alcuni anco-
Francesco, in tutti i campi. ra in attività. Per me, Vescovo, è un grande dolo-
Nella liturgia e nelle celebrazioni si è cercato di re, soprattutto pensando che oggi abbiamo un
essere molto prudenti e rispettare tutti i protocolli, solo seminarista, ma sono fiducioso nel Signore il
ma soprattutto abbiamo cercato di valorizzare la quale non abbandona la sua Chiesa. Alcuni parro-
preghiera in famiglia, riscoprendo la “chiesa ci qua e là si sono ammalati di Covid, ma per for-
domestica”, dove i genitori sono i veri ministri. tuna quasi tutti sono risultati asintomatici o con
Nel campo della catechesi e della formazione pochi sintomi; questo fatto mi ha portato a fare da
abbiamo cercato di recuperare alcuni momenti sostituto ai parroci in alcune parrocchie per
attraverso le piattaforme web a cui molti hanno la Santa Messa della domenica. I sacerdoti, an-
aderito. che in questo tempo, hanno dimostrato grande
Sono convinto che questo tempo ci aiuterà a ri- dedizione e hanno continuato a spendersi per la
scoprire l’essenziale della vita e a farci capire il gente, grazie anche a una creatività pastorale
valore delle relazioni umane; inoltre, ci permette- straordinaria. Ringrazio il Signore per i nostri sa-
rà di comprendere quanto siamo fragili e bisogno- cerdoti e per la loro dedizione e lo zelo pastorale, indelebile alla storia della nostra società e della
si gli uni degli altri. Siamo tutti sulla stessa barca! soprattutto nel campo della carità. L’attenzione ai nostra Chiesa, sicuramente ne usciremo tutti
Spero che il dopo pandemia ci trovi diversi, pronti poveri, agli emigrati, ai malati non è mai venuta cambiati, spero migliori del prima pandemia. Il
ad affrontare la realtà della vita quotidiana con meno, merito delle Caritas parrocchiali, del mio messaggio di speranza è quello di dire
sguardi diversi e rinnovati; certamente non sarà Centro di via Pola e dell’Emporio della solidarietà “lasciamoci salvare dal Natale”.
come prima». “Madre Teresa di Calcutta”. Quel Gesù che nasce in una grotta a Betlemme
2 - «In questa seconda ondata ho cercato di man- Una rete di prossimità veramente attenta e gene- viene per salvarci e per darci fiducia in un mondo
tenere i contatti con i miei sacerdoti attraverso rosa». migliore: non lasciamoci rubare la speranza,
telefonate, collegamenti video o qualche visita 3 - «Certamente questo 2020 lascerà un segno come dice papa Francesco. Buon Natale!
N
on ha mai avuto nda)... ma lo scopriremo solo tra E COLLABORATORI DELL’ASL CN2
paura di rimboccar- qualche mese, quando sarà noto
si le maniche né di l’esito della raccolta. Lo rifarei. La
darsi da fare in pri- nostra gente, che si fa sempre in
ma persona. Non deve quindi stu- quattro e dà molto, su tutti i fron-
pire il fatto che, nei mesi scorsi, ti, merita il meglio, specie quando
abbia deciso di “piazzarsi” davan- si parla di sanità».
ti allo stabilimento della Ferrero Si sarà emozionato, quindi, con
per distribuire volantini a favore l’apertura del nuovo ospedale
di una campagna solidale. Lui è il “Michele e Pietro Ferrero”.
Cavaliere del lavoro, nonché «Lo ammetto: l’emozione è stata
imprenditore vitivinicolo di suc- grande. Sono rimasto particolar- La Fondazione nuovo ospedale Alba- Cn2 una bottiglia di Asti spumante e
cesso, Bruno Ceretto, da due anni mente impressionato». Bra onlus, con un omaggio natalizio, un panettone in edizione speciale
e mezzo presidente della Fon- Cosa l’ha colpita di più del noso- frutto della collaborazione con il realizzata appositamente per i 2.500
Consorzio per la tutela dell’Asti Docg tra dipendenti e collaboratori, da una
dazione nuovo ospedale Alba-Bra comio “Alba-Bra”?
e Galup, consegnato nei giorni scorsi delegazione del Consiglio di ammini-
onlus. «Tante cose: nel tempo, ho senti- presso l’ospedale “Michele e Pietro strazione della Fondazione, alla pre-
Presidente Ceretto, tempo fa to, come tutti del resto, critiche e Ferrero”, a Verduno, ha augurato senza di Luigi Icardi, assessore alla
l’abbiamo vista scendere in polemiche, illazioni e autentiche buone feste a tutti i dipendenti e i col- sanità della Regione Piemonte, Mas-
piazza per sostenere i progetti panzane sull’ospedale. Quando laboratori dell’Asl Cn2, ringraziandoli simo Veglio, direttore generale del-
della Fondazione. È stata effica- ho iniziato ad addentrarmi in per il loro impegno in questo anno l’Asl Cn2 e Mauro Noè, presidente
difficile, ma ricco di soddisfazioni per della Conferenza dei Sindaci. Sono
ce la sua azione? questo mondo ho scoperto una
l’apertura del nuovo ospedale. Al intervenuti anche Romano Dogliotti,
«Spero proprio di sì (sorride, realtà completamente diversa terzo piano del nosocomio, in rigoro- presidente del Consorzio per la tutela
so rispetto del distanziamento socia- dell’Asti Docg, Giuseppe Bernocco,
Nella pagina a fianco, in alto: ro e dai vigneti di Barolo e Arneis: tà e alla sensibilità mostrata anco- di benessere».
una suggestiva veduta notturna una medicina per l’anima. Infine, ra una volta dalla Ferrero e, in Le prospettive sono ancora così
del nosocomio “Michele va considerato un altro aspetto: il particolare, dalla signora Maria rosee?
e Pietro Ferrero” di Verduno, sorriso che, ogni giorno, mostra il Franca, va proprio in questa dire- «Rispetto a sessant’anni fa, quan-
ai piedi del quale è stato posto
personale operante a Verduno, zione. Vale lo stesso per il proget- do “sgambettavamo” per dar vita
l’albero di Natale realizzato dalla
Fondazione nuovo ospedale Alba- oltre all’entusiasmo che esprimo- to che porterà alla realizzazione a tale trasformazione, la realtà for-
Bra onlus grazie alla generosità no i nuovi primari quando metto- di una vigna di Barolo, attraverso se è un po’ meno “allegra”. Colpa
di alcuni suoi soci. A destra no piede nel nosocomio per la la quale verrà prodotto uno spe- soprattutto della globalizzazione.
del titolo: Bruno Ceretto, presidente prima volta. E non è così scontato ciale vino solidale che verrà ven- Ma c’è una scintilla...».
della Fondazione dal giugno 2018. visto che diversi di loro arrivano da duto all’asta per sostenere le Qual è?
Nel Consiglio di amministrazione,
che verrà rinnovato nell’estate altri importanti ospedali italiani». nostre attività». «L’ospedale! Mi correggo: più che
2021, Ceretto è affiancato Che ruolo gioca in tutto questo la Da dove nasce questo spirito? una scintilla è un vulcano, capace,
dal vicepresidente Dario Rolfo Fondazione? «Siamo gente abituata ad arran- per il suo valore intrinseco, di
e dai consiglieri Emilio Barbero, «Il nostro compito è quello di far giarsi, senza affidarsi troppo alla assicurare al territorio la spinta
Pierangelo Franchi, Gianni sì che l’ospedale possa assicurare “provvidenza”. Del resto, siamo necessaria per ritrovare la “voglia
Giordano, Paolo Giraudo,
“benefit” unici. Il parco curativo, stati capaci di trasformare le terre di fare” e il “buonumore” che
Nadia Gomba, Mauro Mollo,
Marcella Brizio Pacotto, Carlo che creeremo grazie alla generosi- della “malora” in una zona ricca aveva oltre mezzo secolo fa».
Porro, Eugenio Rabino, Dario
23 dicembre 2020 Ü
Stroppiana, Serena Tosa, Gian
Carlo Veglio e Sandra Lesina Vezza 29
Gabriele Destefanis
uelle di quest’anno zio del nuovo anno. Niente di mangiando bene, facendosi coc-
soprattutto durante le festività Bernardi. «Il livello degli chef innovative per chi vuole provare FRA I PROTAGONISTI
DEL VIDEO, ONLINE
natalizie, incentivando la gente a cuneesi è davvero eccelso. qualcosa di diverso.
SUI PRINCIPALI CANALI
mettere “un cuoco sotto l’albe- Anche se in questo periodo non Per chi è in cerca di consigli, sul SOCIAL, CI SONO LO CHEF
ro” utilizzando il delivery, questo possiamo andare nei ristoranti a sito www.cuneoholiday.com, LUCIANO GAUTERO (IN
nuovo sistema a cui tutti ci stia- gustare la loro cucina di perso- nella sezione “Atl Informa”, è COPERTINA), LO CHEF
mo abituando e che consente al na, continuiamo a dare loro fidu- possibile consultare l’elenco di STELLATO MASSIMO CAMIA
E L’ATTRICE FOSSANESE
mondo della ristorazione di cia degustando i loro piatti a alcuni ristoranti che offrono il
ELISA MURIALE
sopravvivere in questo periodo casa. In questo modo riusciremo servizio di delivery. In alternativa,
così complicato, sostenendo le a mantenere in vita un settore ci si può rivolgere direttamente
spese. E’ stato un anno difficilis-
simo, per tutti. I settori legati al
turismo hanno pagato un prezzo
NEL VIDEOCLIP CHEF E PASTICCERI
particolarmente alto. Il 2021
deve essere l’anno della ripar-
INVITANO A ORDINARE,
tenza, dobbiamo tornare a fare
innamorare la gente del nostro
CON IL DELIVERY, UN MENÙ
splendido territorio. Le nostre O L’IMMANCABILE DOLCE DELLE FESTE
23 dicembre 2020 Ü 31
Intesa Sanpaolo brinda
con Barolo e Barbaresco
AL VIA IL PROGETTO PER I VINI NOBILI DEL PIEMONTE
I
ntesa Sanpaolo va a soste- Sanpaolo si avvale della collabo- lizzate sono quelle legate al cana- sempre alla ricerca di soluzioni
gno del settore vitivinico- razione del Consorzio di Tutela le Ho.re.ca. (Hotellerie-Re- innovative per le nostre aziende.
lo, che sta risentendo Barolo e Barbaresco Alba Langhe staurant-Café), fortemente impat- Questa tipologia di pegno ha due
pesantemente degli effetti e Dogliani. tato dalle limitazioni imposte per caratteristiche fondamentali, che
della pandemia di Covid-19, pur I numeri del settore mantenere il distanziamento lo rendono particolarmente inte-
avendo tutte le potenzialità per Negli ultimi trent’anni il vino ita- sociale e dal blocco degli sposta- ressante per i produttori di vini
superare il difficile momento. A liano è passato da un sistema pro- menti di piacere, turistici e di con una forte propensione all’in-
partire dal Decreto “Cura Italia”, duttivo basato sulla quantità a business. Le conseguenze sono vecchiamento, come Barolo e
la banca, a cui fa riferimento il un’economia che punta su qualità state meno rilevanti per gli opera- Barbaresco. Si tratta di un pegno
16% del settore agroalimentare e valore, scommettendo su iden- tori che si appoggiano alla grande “non possessorio” ovvero il pro-
italiano, ha messo a punto una tità, legami con il territorio, certi- distribuzione od organizzati per prietario ne mantiene la piena
soluzione per accompagnare i ficazioni di origine. Ai nostri gior- le vendite online. Il canale e-com- disponibilità, inoltre è “rotativo”
produttori dalla vendemmia alla ni l’Italia produce meno vino, ma merce, cresciuto moltissimo nel ovvero il debitore ha facoltà di
vendita finale, con una importan- questo vino vale molto di più. 2020, ha tuttavia un peso relati- sostituire i beni originariamente
te novità per le scorte in cantina. Secondo una comparazione della vamente contenuto e insufficien- dati in garanzia con altri di ugua-
Attraverso il meccanismo del Direzione Studi e Ricerche di te a sostituire le vendite perse nei le valore, in questo caso le nuove
“pegno rotativo” il vino da affina- Intesa Sanpaolo, nel 1986 si pro- canali di vendita tradizionali. annate».
mento stoccato in cantina potrà dussero 77 milioni di ettolitri per Come è nato il progetto Su un punto tutti concordano:
essere convertito in garanzia utile un valore di 1,3 miliardi di euro, Per Teresio Testa, direttore «quando ci lasceremo alle spalle
per ottenere nuove linee di credi- oggi gli ettolitri prodotti sono regionale Piemonte, Valle l’emergenza in corso, dobbiamo
to. Le aziende possono così smo- quasi 50 milioni, il 35% in meno, d’Aosta, Liguria di Intesa essere pronti a ripartire facendo
bilizzare un prezioso patrimonio ma il valore è salito a 4,3 miliardi Sanpaolo: «Abbiamo costruito leva sulle grandi potenzialità
che diventerà commercializzabi- di euro, più del triplo. Il 2020 è questa soluzione “su misura” che già sappiamo di avere: filie-
le solo a distanza di anni. partito molto favorevolmente, con il Consorzio affinché potes- ra completamente tracciabile,
In Piemonte il progetto di Intesa ma già nel mese di marzo c’è stato se rispondere al meglio alle esi- certificazioni di qualità e la
genze di un distretto importante grande reputazione delle nostre
e in crescita come quello delle produzioni. Serve quindi inve-
Langhe Roero e Monferrato, in stire fin d’ora per rafforzare
particolare nel territorio del invece eventuali punti deboli:
Barolo e del Barbaresco. Grazie esportazioni verso i mercati
alla fondamentale collaborazio- emergenti, canali distributivi,
ne con il Consorzio, la certifica- digitalizzazione. La capacità dei
zione di Valoritalia e le quotazio- nostri produttori e la qualità dei
ni rese disponibili dalle Camere nostri vini nobili devono quindi
di Commercio, abbiamo messo a poter contare sulla liquidità
punto un sistema concreto e, necessaria. Il Piemonte, che si
soprattutto, di facile e immedia- distingue per il miglior indice di
Nelle immagini da sinistra: un crollo del mercato interno che to accesso per le aziende». reputazione enologica del
Teresio Testa, direttore ha toccato il minimo in aprile (- Per il presidente del Consorzio Paese, è al settimo posto in
regionale Piemonte, 40,3% rispetto ad aprile 2019 Tutela Barolo e Barbaresco, Italia per la produzione di vino,
Valle d’Aosta, Liguria
per l’aggregato più ampio delle Matteo Ascheri: «La collabora- con 2,5 milioni di ettolitri, ed è
di Intesa Sanpaolo
e Matteo Ascheri, presidente bevande). Le esportazioni di vino zione con Intesa Sanpaolo fa al secondo posto per i volumi
del Consorzio Tutela Barolo invece hanno tenuto fino a parte dell'impegno a favore delle delle esportazioni. A livello pro-
e Barbaresco marzo, ma da aprile sono scivola- nostre grandi produzioni, ancora vinciale Cuneo guida la classifi-
te anch’esse in territorio negativo una volta un tesoro inestimabile ca sia in termini di produzione
chiudendo il semestre a -3,4%. che può soccorrerci anche in un che di volumi esportati».
Giorgia Scotti Le imprese maggiormente pena- momento così difficile. Siamo
32 á 23 dicembre 2020 á ip
Le 5.000 “faccine” 23 dicembre 2020 Ü 33
di chi è comparso
sulla Rivista per
aver contribuito alla
crescita della Granda
Pbuonestoureabitudini.
Abbiamo affidato a Danilo Paparelli (anzi, soprattutto!) in un anno infau-
(foto a lato) il compito di realizzare
come questo è giusto mantenere certe
un disegno che funga da saluto natalizio.
Attraverso la sua penna e le sue vignette
La Rivista IDEA lo fa confer-
ci ha accompagnato per tutto l’anno mando le oltre cinquemila attesissime “facci-
con ironiche sottolineature dell’attualità ne” con cui, come sempre, sotto Natale,
(per le quali lo ringraziamo di tutto vuole rendere omaggio a chi ha testimoniato
cuore); non poteva mancare la sua firma anche sulle pagine del settimanale, il proprio
anche in apertura degli auguri... contributo alla crescita della Granda. Una
realtà che, al pari del resto dell’Italia, ha
dovuto affrontare le inattese insidie legate
alla pandemia da Covid-19 e lo ha fatto cer-
cando, ancora una volta, di affidarsi alla pro-
pria intraprendenza e determinazione. Oggi
più che mai guardare al futuro con ottimismo
è un dovere. I cinquemila volti che troverete
nelle 68 pagine a seguire sono quelli di chi, in
campo imprenditoriale, politico-amministra-
tivo, sociale e culturale ha contribuito a
costruire un presente solido, pur nell’emer-
genza, e opererà ancora per creare sviluppo.
A loro va il nostro “grazie”. Chiediamo scusa
per eventuali dimenticanze, possibili per via
del gran numero di “faccine”. Nel caso rav-
visaste delle mancanze, segnalatecele e
provvederemo a integrare l’elenco.
INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 REG. UE 2016/679. Uniart di Borsalino Carlo & C. s.n.c., sita in Via Demetrio Castelli 13, 12060 Roddi (CN), P.IVA 01972760043, Tel. 0173.615282, e-mail: segreteria@rivistaidea.it, Vi informa
che i Vostri dati verranno trattati per le seguenti finalità: amministrativo-contabili e per l’adempimento di obblighi previsti dalla normativa vigente; per consentirvi di continuare ad usufruire degli specifici servizi di abbonamento stipulati
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portabilità dei dati. Ha inoltre il diritto di proporre reclamo all’Autorità di controllo. Potrete esercitare i vostri diritti contattando il Titolare all’indirizzo di sede legale oppure tramite la mail di cui sopra.
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Cresce la voglia di espansione
per la Banca di Cherasco
al 2008, Banca di
Edoardo Curtis
D Cherasco è presente
nella città di Torino con
la filiale di via Santa
Teresa, collocata nel cuore della
città e delle attività finanziarie
sabaude. che fanno riferimento alla investire nel torinese assumendo
Nel mese di novembre, l’Istituto Capogruppo Cassa Centrale ed è nuove risorse e radicandosi in
Cheraschese ha aperto una la prima a presentarsi con le città con due nuove filiali»,
nuova filiale nel quartiere Parella, insegne con il logo color ottanio e dichiara Pier Paolo Ravera, diret-
in via Nicomede Bianchi, angolo giallo zafferano. Al suo interno, tore generale di Banca di Che-
via Carlo Capelli che offre, oltre oltre all’elegante area self rivesti- rasco. «La filiale di via Santa
alle attività di sportello ordinario, ta delle immagini delle città di Teresa ha dimostrato, sin dalla
consulenza e un’ampia area self. Cherasco e Torino, sono presenti sua apertura, che la città di
Le risorse a disposizione della gli uffici del responsabile e del Torino ha interesse verso il nostro
clientela sono Luca Gottero, vice responsabile della filiale e un Istituto; per questo ci è sembrato
responsabile della filiale e neoas- ampio spazio per gli sportelli e la naturale investire nuovamente
sunto; Daniele Lattanzio, vice consulenza. sulla città con l’apertura di altre
responsabile che vanta una vasta I divieti imposti dall’emergenza due agenzie».
esperienza nel cuneese, in parti- sanitaria non hanno permesso di «Torino è una città che può dare
colare nel settore della finanza, e organizzare la consueta inaugu- molto», spiega il presidente,
Rosy Caci, anch’essa assunta da razione che è stata posticipata al Giovanni Claudio Olivero, «in cui
poco meno di un anno in Banca di 2021, in concomitanza con l’a- le persone chiedono un ritorno ad
Cherasco. pertura di una terza filiale a una banca disponibile e sotto
La filiale è stata realizzata con i Torino, nel quartiere Crocetta. casa, proprio come si presenta
NELLE IMMAGINI IN ALTO, nuovi colori di Banca di Cherasco, «Banca di Cherasco ha deciso di Banca di Cherasco».
IL PRESIDENTE
E IL DIRETTORE GENERALE
DI BANCA DI CHERASCO
L’APERTURA DI ALTRE DUE AGENZIE
CON I RESPONSABILI
DELLA NUOVA FILIALE A TORINO RAFFORZA IL NATURALE
NEL CUORE NEVRALGICO
DELLA CAPITALE SABAUDA INTERESSE DIMOSTRATO NEL TEMPO
nuovi sportelli e servizi Ü ip Ü 23 dicembre 2020 Ü 101
100 VOLTE “GRAZIE”
AI VOLTI NOTI
INTERVISTATI DA “IDEA”
Nel corso dell’anno cento personaggi nazionali hanno
condiviso i propri pensieri con il nostro settimanale,
contribuendo ad arricchirlo di contenuti originali
Q
uale miglior occasione dell’ultimo numero del- teresse e spunti di riflessione per i lettori. Come doveroso,
l’anno della rivista per dire qualche “grazie”? molto spazio è stato dedicato ai protagonisti locali: impren-
Grazie agli inserzionisti e ai lettori, in primo ditori, amministratori, uomini di cultura e coloro i quali
luogo, ma non meno sentiti sono i ringrazia- operano nel settore del volontariato, sotto diverse forme.
menti a coloro i quali hanno permesso di impreziosire con Tutte persone che contribuiscono ogni giorno a fare della
tanti contenuti originali le pagine del nostro settimanale. Se Granda un territorio per molti aspetti all’avanguardia, in cui
è vero (come abbiamo avuto modo di ribadire in un altro la qualità di vita è elevata, come dimostra anche la recente
articolo, sempre di questo numero di IDEA) che l’emergenza indagine del “Sole 24 ore” nella quale la provincia di Cuneo
sanitaria legata al Covid-19 ci ha indotto a cercare nuove si piazza al primo posto tra le realtà piemontesi e ventesima
soluzioni per sfruttare appieno le opportunità legate alla a livello nazionale (ottava per “ricchezza e consumi”, tredi-
multimedialità, non meno significativo è stato il lavoro cesima per “affari e lavoro”). Alcuni di coloro i quali si sono
fatto sui contenuti del settimanale stesso. Da inizio aprile, espressi attraverso le pagine di IDEA, poi, lo hanno fatto
infatti, sono centinaia le persone che hanno raccontato idee, all’interno di una nuova rubrica del settimanale, collocata in
espresso perplessità e avanzato ipotesi attraverso le pagine apertura di rivista, ovvero l’Opinione, uno spazio in cui ogni
della nostra rivista. Lo hanno fatto, nella stragrande mag- settimana si focalizza l’attenzione su un tema, facendolo
gioranza dei casi, sotto forma di intervista, il modo più trattare da una persona con comprovate competenze a riguar-
diretto per riportare il loro pensiero e fornire elementi d’in- do e spesso del nostro territorio.
A tutti i cuneesi apparsi sulla Rivista IDEA abbiamo voluto visioni tra loro anche molto differenti (Giovanni Minoli,
dire grazie e rivolgere gli auguri attraverso il consueto inser- Massimo Giletti, Annalisa Chirico, Aldo Cazzullo, Andrea
to delle “faccine” con la pubblicazione dei volti di oltre Purgatori, Luciano Fontana, Marino Bartoletti, Luca Telese,
5.000 persone della Granda e del Piemonte che hanno fatto Ezio Mauro, Darwin Pastorin, Maurizio Belpietro, Bruno
la loro parte per lo sviluppo della realtà in cui operano e Pizzul, Gianni Riotta, Toni Capuozzo, Alessandra Comazzi,
vivono. Accanto ai tanti fautori della grandezza della Nicola Porro, Tito Stagno, Marcello Sorgi, Stefano Feltri,
Granda, però, la Rivista IDEA ha voluto lasciar spazio a voci Luisella Costamagna, Sandro Piccinini, Beppe Gandolfo,
conosciute a livello nazionale e internazionale. Proprio a Gianluca Di Marzio, Sebastiano Barisoni, Beppe Conti,
partire dall’inizio della pandemia, infatti, ogni numero di Veronica Gentili, Xavier Jacobelli, Myrta Merlino, Gaia
IDEA ha ospitato le riflessioni di volti noti e apprezzati nel Tortora); molti rappresentanti del mondo della cultura,
mondo del giornalismo, della politica, della cultura, della dello spettacolo e della musica (Giulio Repetti Mogol,
scienza, dello spettacolo, dell’arte, dello sport e della medi- Gabriele Salvatores, Enza Sampò, Luca Argentero, Andrea
cina. Sono infatti più di cento i personaggi di caratura nazio- Bocelli, Cristiano Godano, Rosario Fiorello, Cristina
nale che, da aprile ad adesso, hanno arricchito con le proprie Chiabotto, Alice Filippi, Beppe Fiorello, Gianni Farietti,
parole le pagine di IDEA. Abbiamo avuto il piacere di ospi- Gianrico Carofiglio, Renato Pozzetto, Tosca, Alessandro
tare le considerazioni di due ministri (Fabiana Dadone e Barbero, Omar Pedrini, Rita Dalla Chiesa, Paola Cortellesi,
Francesco Boccia), di un gran numero di giornalisti, con Elisa Isoardi,Amadeus, Max Casacci, Filippo
Roma,Guillermo Mariotto e Tiziano Ferro) e anche liberi pensa- come sempre lo spazio per il contrasto alla violenza, su cui si
tori come Raffaele Morelli, Luca Ricolfi, Don Antonio Mazzi, sono focalizzate le interviste a Roberta Bruzzone, Biagio
Carlo Cottarelli, Beppe Ghisolfi e Alberto Rizzo. Fabrizio Carillo e Luciano Garofano, mentre di alimentazione,
Tenuto conto dei mesi vissuti in piena emergenza sanitaria, non cucina, enogastronomia e dintorni si è parlato con Carlo Cracco,
poteva mancare il contributo di esperti di temi legati alla medici- Alessandro Borghese, Sonia Peronaci e Giorgio Calabrese. La
na e, più in particolare al Covid-19 (Giovanni Rolla, Antonella politica, nazionale e non solo, infine, è stata al centro delle chiac-
Viola, Fabrizio Pregliasco, Maria Rita Gismondo, Matteo Bas- chierate con Guido Crosetto, Ferruccio Fazio, Carlo Calenda,
setti, Giulio Tarro, Giovanni Di Perri), come prezioso è stato Giorgio Gori, Dror Eydar, Monica Ciaburro, Chiara Gribaudo,
l’apporto fornito dai protagonisti del mondo produttivo e finan- Daniela Santanché, Gianna Gancia, Giorgio Bergesio, Flavio
ziario, con le considerazioni di Bartolomeo Salomone, Giovanni Gastaldi, Mino Taricco, Enrico Costa e Marco Perosino.
Quaglia, Giandomenico Genta, Ferruccio Dardanello, Giuseppe Una formula che continuerà a caratterizzare IDEA anche nel
Tardivo, Alberto Merlati, Alberto Dalmasso, Gianluca Pettiti e nuovo anno, giacché i nostri lettori hanno dimostrato di apprez-
Mauro Gola. Numerosi sono stati gli sportivi intervistati zare, per poter gettare uno sguardo più ampio sulla complessità
(Giuseppe Bergomi, Davide Cassani, Paolo Ghiglione, Marco in cui viviamo e che si aggiunge al confronto con gli attori eco-
Tardelli, Dorotea Wierer, Dino Baggio, Lorenzo De Silvestri, nomici del territorio, i quali, sulle pagine della nostra rivista,
Renato Di Rocco, Diego Rosa, Matteo Sobrero, Filippo Ganna, hanno confermato di avere quella visione d’insieme che ha per-
Elisa Balsamo, Giuseppe Martinelli e Stefano Tacconi). Presente messo loro di eccellere nel proprio campo d’azione.
«COME CLIENTI SI PUÒ CONTRIBUIRE
L
aureato in medicina e
chirurgia con lode, A MIGLIORARE UN RISTORANTE»
scrittore, giornalista,
«Se la Guida Michelin ha tolto qualche stella in un anno
docente, Federico così complesso», commenta il Ferrero, «avrà sicuramente
Francesco Ferrero ha bucato gli avuto le sue motivazioni. Non si può fingere che questa
schermi vincendo nel 2014 guida non conti, sarebbe ipocrita. Sappiamo tutti come la
l’ambito “contest” culinario presenza o meno di questa attestazione di merito influenzi il
MasterChef. Ha recentemente numero di presenze in un locale. E qua torniamo alla responsa-
bilità del cliente: ci si fida sempre meno del proprio
fondato il Comitato promotore
palato, si preferisce la comodità di un
“Torino-Piemonte world food luogo certificato. Ed è un errore non ca-
capital”, di cui è presidente, con pire quanto, come clienti, si può contri-
lo scopo di promuovere un futu- buire a migliorare un ristorante.
ro economico legato al “food” Quando ero giovane lavoravo come
che vada oltre al ristorante, ma cameriere in un locale molto apprez-
zato. Lo chef, un ex pescatore che
abbracci i molteplici attori coin-
in quegli anni serviva principi e
volti nel sistema-cibo, dall’indu- regnanti, un giorno mi disse “sai
stria fino alla ricerca scientifica. da chi abbiamo imparato il ser-
Ama la cucina, i cavalli, l’Egeo. E vizio? Da nostri clienti”. Si dice
gli gnocchi crudi della nonna. che Giulio II si recasse spesso
e volentieri alla Cappella
Quest’anno orribile per la risto-
Sistina per dare suggerimenti
razione sta volgendo al termine. a Michelangelo mentre dipin-
Che cosa ha imparato la risto- geva. In alcuni punti dell’affre-
razione da questa esperienza? sco si notano proprio delle corre-
«I ristoratori hanno da sempre la zioni. Se è vero che noi clienti non siamo
capacità di reagire velocemente tutti Giulio II, neppure tutti gli chef sono
Michelangelo, qualche consiglio an-
alle richieste del pubblico. In
drebbe valutato con attenzione».
«M molte diffi-
coltà
quest’anno
legate alle conseguenze della
di
mento. In questo senso i numeri La Barbera d’Asti Docg, il nostro rimarcare l’importanza del nostro
del 2020 (30 novembre) sono prodotto di massima espressione territorio mettendo al centro dei
addirittura i più alti dell’ultimo identitaria, ha nuovamente con- consumi il Monferrato e i suoi
triennio, con un + 1,5% sulla fermato tutto il suo potenziale, prodotti», dice Filippo Mobrici,
stessa data del 2019. Spiccano i dimostrandosi un vino che piace Presidente del Consorzio.
numeri complessivi del Piemonte e che trova numerose occasioni «Per il mondo del vino l’urgenza
Doc in generale (+ 9,4%) e del di consumo. Tutto questo ci fa di reagire è forse ancora più
Piemonte Barbera in particolare ben sperare per il futuro, anche manifesta che altrove, dato
(+ 12,9%). Da sottolineare, a alla luce della nuova, ottima anche il grande indotto che lo
questo proposito, la transizione annata che riguarda tutte le coinvolge come quello legato alla
nelle versioni bag-in-box, una nostre denominazioni». Intanto ristorazione e agli alberghi. Il
NELL’IMMAGINE soluzione pratica e domestica piccole e medie aziende, come periodo di Natale e di festività, è
SOTTO IL TITOLO, che continua a riscuotere molto anche buona parte delle cantine il momento giusto per rivolgere
FILIPPO MOBRICI, interesse in tempi di lockdown. sociali, si sono ormai attrezzate un pensiero di fiducia al futuro,
PRESIDENTE CONSORZIO Mantengono segno positivo Docg per consegnare il prodotto a brindando con i vini astigiani a un
BARBERA D’ASTI E VINI
come il Ruchè e l’Albugnano, il domicilio, un’operazione che ha anno nuovo che ci auguriamo
DEL MONFERRATO,
ORGANISMO CHE TUTELA Nebbiolo del Monferrato. E poi il due implicazioni sostanziali: la possa essere più sereno di quello
13 DENOMINAZIONI 2020 è stato anche l’anno della prima è quella di consentire al appena trascorso».
Sono un pianificatore»
Simenon e Giorgio Faletti, due
narratori. Nella pagina di destra,
gli ultimi romanzi editi da Manni
e scritti da Bruno Gambarotta,
il quale nella foto a destra
Bruno Gambarotta è uno dei volti piemontesi è con Adriano Celentano
più noti tra quelli che hanno fatto la storia e Heather Parisi nel programma
di Rai1 “Fantastico 1987”
della Rai. A 83 anni fa progetti e parla... con Alexa
(prima da dipendente poi come quentare personaggi di primo
collaboratore esterno). livello registi di cinema, scritto-
Se gli si fanno notare le sue tante ri... Ho seguito il primo film te-
carriere in una carriera, da buon levisivo di Bernardo Bertolucci,
piemontese, Gambarotta smi- per me è stato un momento di
nuisce. «Direi che è stato un grande soddisfazione».
gioco di circostanze. Io sono Quindi cinema e tv andavano
sempre stato al riparo di un lavo- d’amore e d’accordo...
ro sicuro, sono uno da “27 del «Tutt’altro. Fu la crisi del cinema
mese”. Avevo questa famiglia a cambiare le carte in tavola.
piccolo borghese, mio padre ope- Quei registi che prima snobbava-
raio tipografo compositore, mia no la tv e la consideravano un
madre pettinatrice. Ho preso un prodotto di serie B, una roba da
diploma da perito fotografo, poi servi, nel giro di pochi mesi
ho lavorato in tipografia fino a hanno iniziato a collaborare, per-
25 anni, quindi ho vinto il con- ché avevano bisogno di lavorare.
corso in Rai per cameraman e E io tenevo i contatti con loro. Di
sono rimasto lì». alcuni sono anche diventato
Rimasto lì in senso figurato... amico. Ho perfino iniziato a col-
«Dopo tre anni, la Rai ha organiz- laborare a sceneggiature di film
S
e nell’antica Grecia le to il “lockdown” con prudenza e mangiare in modo più sano». campione d’Europa.
Olimpiadi erano in gra- attenzione, senza tuttavia vivere La tristezza è passata? «Ho un legame speciale con quei
do di fermare le guerre, questa situazione con ossessio- «Direi proprio di sì. È stato utile luoghi. Quando ero un atleta, le
oggi lo sport può risul- ne. Insomma, ho cercato di vive- anche pensare a mio padre: lui ha competizioni più prestigiose si
tare determinante per fare ripar- re normalmente». fatto la guerra in Russia. Insom- svolgevano proprio da quelle
tire una società paralizzata dalla Ci è riuscito? ma, ci sono generazioni che parti. Andavo là volentieri per-
pandemia. In questo senso, il «In realtà, ho dovuto anche io hanno vissuto tempi ben peggio- ché le gare si disputavano in sce-
movimento sportivo cuneese ha cambiare stile di vita. Per lavoro, ri rispetto ai nostri. Sapremo an- nari da favola, che riconciliavano
le carte in regola per giocare un ero solito viaggiare molto, in che noi adattarci a questa situa- con se stessi e la natura. E poi
ruolo da protagonista. Tenacia, Italia e all’estero. Mi sono dovu- zione e, con un po’ di “filosofia”, non faceva mai troppo caldo.
resistenza, capacità di reagire e to fermare». ce la faremo». Peccato solo che durante l’inver-
coraggio: sono alcuni tratti della Com’è andata? Lei ha uno stimolo in più: lo svi- no sia quasi sempre notte...».
Granda “sportiva” che, dopo aver «Sa, dopo un po’ che si è chiusi in luppo del brand sportivo finlan-
conquistato l’Italia e il mondo, casa, sale quella che i lombardi dese che ha di recente rilevato Sopra: Francesco “Franco” Arese,
oggi può diventare fonte di ispi- chiamano “pecundria”. La ma- con i suoi figli: Karhu. campione centallese, classe 1944.
razione da cui trarre le energie linconia, in sostanza. È lì che ho «È un bello stimolo, in effetti. Nella pagina a fianco, è ritratto
per battere il Covid. Ne abbiamo iniziato a reagire». Quando ho “chiuso” con Asics, con Adriano Panatta. Nella seconda
immagine, conquista la medaglia
parlato con l’ex mezzofondista In che modo? non pensavo di vivere una nuova
d’oro nei 1.500 metri piani
centallese, già numero uno della «Mi sono “messo” a scrivere e esperienza imprenditoriale. Pen- agli Europei di Helsinki, nel 1971.
Federazione italiana di atletica leggere di più. Prima sfogliavo i savo che me ne sarei stato tran- Sotto i volti di alcuni atleti cuneesi
leggera ed ex presidente di Asics giornali di fretta, ora li leggo a quillo, mi sarei goduto la fami- che hanno scritto pagine importanti
Italia, Franco Arese. fondo. Non mi fermo ai titoli e glia, la casa, eccetera. Le solite nella storia dello sport nazionale
e mondiale. Nella prima riga,
Arese, prima di tutto, come sta? approfondisco. Anche a tavola cose che dicono quelli della mia
da sinistra: Rita Marchisio, Marco
«Sto bene, per fortuna. Ho vissu- sono cambiate le cose: cerco di età, insomma». Olmo e Alberto Minetti.
Invece? Nella seconda riga: Marta Bassino,
«Invece si è presentata Karhu: Gian Paolo Iraldo ed Elisa Rigaudo.
una sfida. Io e il più “piccolo” dei In basso: i fratelli Bernard e Martin
Dematteis. A fianco, gli altri
miei tre figli, Enrico (gli altri sono
tre celebri fratelli dello sport
Edoardo ed Emanuele, nda), cuneese: Giorgio, Sandro e Maurizio
prendemmo subito un aereo e Damilano. A lato: Stefania Belmondo
volammo in Finlandia. Dopo 6
mesi si chiusero le trattative e ac-
quisimmo il marchio. È stato un
atto di coraggio. Dovremo “mar-
ciare” senza sosta ancora per cin-
que o sei anni, ma il “brand” ha
un futuro. Segno che, a volte,
coraggio e incoscienza pagano».
La Finlandia è proprio nel suo
destino. Nella capitale, Helsinki,
nel 1971, si è infatti laureato
112 á 23 dicembre 2020 á intervista - lo sport come esempio di resistenza Enrico Fonte
Anche Cuneo, in quanto a pae- prie imprese sportive... trovavi scritto “via Roma”, come Alberto Minetti: senza quel male-
saggi, ha nulla da invidiare... «È vero, i fratelli Dematteis sono a Cuneo. Lei riuscì a restare con- detto incidente sarebbe diventa-
«Ha ragione! Ancora oggi, quan- l’altra eccellenza. Ho avuto centrata e a superare le difficoltà to un campione. Chiudo la pano-
do arrivo a Cuneo e vedo le mon- l’onore di ammirarli dall’elicotte- della prova, compiendo un’im- ramica con la pallavolo, un movi-
tagne, mi emoziono: per fortuna, ro. Erano impegnati in un diffici- presa. In quella vittoria è concen- mento, quello cuneese, che ha
stiamo iniziando a comprendere le tratto di discesa: si muovevano trata tutta la forza della nostra fatto scuola, a partire dal Cuneo
quanto siano meravigliose e come dei camosci. Velocissimi, provincia». campione d’Italia».
quanto possano essere preziose agili, splendidi. Uno spettacolo!». Anche i nostri sciatori hanno fir- Si illumina ancora quando parla
in chiave turistica. E, poi, espri- Quali altri corridori cuneesi mato imprese estremamente di sport. Le mancano le gare?
mono al meglio la “cuneesità”». l’hanno impressionata? emozionanti, vero? «No. E sono sincero. Durante la
Ovvero? «Elisa Rigaudo, bravissima; ma «Prima mi faccia ricordare anche degenza al “Santa Croce”, dopo
«Il nostro carattere, il carattere di anche, guardando agli atleti del altri sportivi, come l’indimenti- l’infortunio, compresi che nella
ciascun cuneese. Siamo persone passato, i compianti Gian Paolo cato Attilio Bravi, la campiones- vita c’era anche altro oltre alle
abituate a lavorare sodo, a fare
sacrifici e rialzarci dalle “cadute”,
senza chiedere nulla. Sì, siamo
silenziosi e, a volte, anche spigo-
losi, ma abbiamo “dentro” una
potenza incredibile. Come le
nostre montagne».
È per questo che lo sport cunee-
se è riuscito a farsi largo, fino a
conquistare il mondo intero?
«Assolutamente sì! Nel Dna dei
nostri atleti ci sono tutte queste
caratteristiche».
Specie nell’atletica.
«A partire dall’atletica, direi... Vi-
sto che abbiamo raggiunto l’ec- Iraldo e Walter Merlo. E poi c’è sa di ginnastica ritmica Claudia gare e, soprattutto, che non avrei
cellenza in quasi tutte le discipli- una leggenda: Marco Olmo. Ha Martin e, guardando ai giorni potuto vivere di soli ricordi. E
ne. Tra coloro i quali incarnano al un carattere fortissimo, oserei nostri, i talentuosi Bencosme e così che, anche con un po’ di for-
meglio lo spirito “cuneese” ci dire unico, che gli permette di Riva. Passando allo sci, il mio tuna, ho iniziato le mie avventu-
sono sicuramente i fratelli sopportare, non più giovanissi- applauso più grande va a Stefania re da dirigente e imprenditore».
Damilano: Maurizio era il più mo, fatiche disumane. Mi per- Belmondo, senza dimenticare A proposito di avventure... Qual è
forte, Giorgio seppe comunque metta, poi, due parole su Rita Paolo De Chiesa». la sua prossima?
ritagliarsi uno spazio significati- Marchisio...». E Marta Bassino? «Sogno che i miei figli possano
vo. Sandro, ancora oggi, è cono- Prego, siamo tutt’orecchi. «L’ho tenuta per ultima perché riportare Karhu nell’Olimpo dei
sciuto a livello internazionale: il «Nel 1982 non era una passeg- merita un commento a parte. Ha brand sportivi. In generale, il mio
fatto che la Nazionale cinese di giata affrontare gare in Giappone. tutte le qualità per diventare una auspicio è che lo sport, in partico-
marcia, di cui è allenatore, lo Città come Osaka, dove si svolse campionessa!». lare l’atletica, possa tornare a
tenga stretto conferma il suo la maratona, erano già piuttosto Atletica, sci e… premiare il merito».
grande valore». caotiche. I giapponesi non rivol- «Ciclismo, sicuramente! Con gli L’augurio per la Granda?
Non è l’unico caso, nella Granda, gevano praticamente parola agli attuali atleti e atlete stiamo «Facile: spero che la nostra pro-
di famiglia che è stata capace di stranieri e non erano indicati i vivendo un momento magico; vincia continui a sfornare atleti
conquistare il mondo con le pro- nomi delle vie... Insomma, non mi resta però il rammarico di che sappiano farsi valere a livello
sportivo e lasciare un ricordo
positivo nella gente. Ma, atten-
zione! E qui mi rivolgo a tutti,
non solo agli sportivi: basta con
le esasperazioni, i ritmi di vita
frenetici, l’ansia da fatturato. Il
Covid ci impone uno stile di vita
alternativo: in questo senso,
credo che i cuneesi possano,
ancora una volta, essere gli artefi-
ci di un nuovo modello».
«D
a piccolo natore che lo hanno condotto, mondo, nella quale ho ottenuto narmi con continuità».
sciare non da protagonista, in giro per il podi e diversi buoni risultati. Il Quando ha deciso di ritirarsi?
mi piaceva mondo. podio conquistato in Val- «Appena prima delle Olimpiadi
assolutam Seletto, come sono stati gli inizi d’Isère resta un fantastico ricor- di Torino. Mi allenavo da solo
ente. La prima volta che ho pro- sugli sci? do. Suscitano grandi emozioni da tempo, da quando cioè era-
vato, ho “preso freddo”. Non «Non facili. Dopo l’addio a cal- anche la convocazione alle no comparsi i problemi fisici.
sono più stato su una pista fino cio e hockey mi sono “lancia- Olimpiadi di Nagano del 1998 Mi univo alla squadra solo
all’età di 6-7 anni, quando to” sulle piste. La mia prima ga- e i tre Campionati del mondo a quando tornavano dalla prepa-
andavo a sciare con i miei com- ra era lunga 40”: ricordo che cui ho partecipato». razione in Sud America, ma
pagni di classe: loro facevano presi 35” dal primo. Poi ho ini- Le Olimpiadi... Un sogno, vero? questo non era gradito dallo
tutti “sci club”, mi prendevano ziato ad allenarmi con assidui- «Mi ci sono ritrovato a 22 anni staff. Per questo, dopo pochi
in giro. E allora decisi che non tà, aiutato da mio papà: tre anni e, seppure avessi “in mano” la allenamenti, i rapporti si dete-
era lo sport che faceva per me». ho dopo vinto la mia prima ga- qualificazione per la discesa, so- riorarono: sarebbe stata una
Comincia così, in modo sor- ra regionale. Se mi metto a fare no stato escluso per dare la pos- sofferenza andare avanti.
prendente, il racconto del mon- una cosa, voglio farla come si sibilità ai più “anziani” di gareg- Avrei potuto reclamare il “po-
regalese d’adozione Erik Selet- deve...». giare. Certo, ho corso la super- sto fisso”, essendo tra i primi
to. Da quegli approcci com- Cominciava così la scalata che combinata e il SuperG, ma nella 30 al mondo, ma rinunciai».
plicati con lo “sport della neve” l’ha portata in “azzurro”... discesa ero più performante. Come è iniziata la sua carriera
ha saputo sviluppare una car- «È successo tutto in fretta: ho Ma non mi è stato concesso di di allenatore?
riera di primissimo piano pro- iniziato a gareggiare nel circui- correre. Vedendo il mio ramma- «Sono partito dallo Sci club
prio nel mondo dello sci; una to della Federazione interna- rico mi dissero “Sei giovane, ne Cervino, con la categoria Ra-
carriera che lo ha portato prima zionale sci a 16 anni, ho vinto farai altre”, ma non fu così». gazzi: li ho seguiti per 4 anni.
a scrivere pagine importanti gli Italiani Juniores in tre disci- Cosa ha frenato la sua carriera? Poi, purtroppo, si è deciso di
nella storia dello sci azzurro e pline, dopodiché sono entrato «Gli infortuni: al ginocchio sini- puntare di più sull’aspetto
poi a vivere esperienze da alle- a far parte della Nazionale gio- stro ho subito sette operazioni, commerciale e meno sulla pre-
da grandi professionisti, che ha Nils Allegre e Mathieu Bailet; duemila metri di altitudine, è nella libera), partecipazioni
nel 2001 a Sankt Anton (17°
vinto medaglie a Olimpiadi e Adrien Théaux, che ha già vinto un “bel vivere” quando sei nella libera e 20° nel SuperG)
Mondiali e gare in Coppa del medaglie mondiali. E poi c’è la bambino, ma anche quando e nel 2003 a Sankt Moritz (26°
mondo». storia pazzesca di Valentin Gi- cresci. Non solo per lo sci, ma in discesa). Ai Campionati italiani,
Ci parli del suo lavoro. raud Moine: era promettentissi- anche per le arrampicate, le due ori: in discesa libera nel ’97
«Conclusa la stagione tra marzo mo, ha avuto un incidente orri- passeggiate a raccogliere mirtil- e in SuperG nel 2003.
Ha partecipato alle Olimpiadi
e aprile, si parte subito con la bile a Garmisch, dove si è rotto li, arnica e genepì. È un modo di
di Nagano, classificandosi
programmazione. Analizzando entrambe le ginocchia, ha vivere diverso. La montagna è 10° in supercombinata.
i video di tutte le gare dei ragaz- rischiato l’amputazione. Due la mia vita».
G laborazione
Aruba.it Racing -
set-up della moto nell’ultima gliono rubare lo scettro; insie- tunato e devo ringraziare per scoprire qualcosa in più.
parte dell’anno, e ciò mi ha me a lui ci sarà sicuramente le opportunità avute nella vita. L’Italia è un paese bellissimo,
aiutato anche a migliorare Scott Redding, che sarà nel suo Ho fissi nella testa alcuni ricco di luoghi da visitare e mi
come pilota. Il mio punto debo- secondo anno di WorldSBK. I obiettivi e continuo a lavorare piacerebbe poterla esplorare
le è la qualifica; quest’inverno piloti Yamaha ci daranno del fi- per raggiungerli». regione per regione».
mi sto focalizzando molto su lo da torcere: Toprak darà bat- All’Italia non è estraneo. Cosa Al di fuori delle competizioni,
questo punto ed ho alcune taglia, Gerloff è migliorato tan- conosce invece del nostro cosa le piace fare nel tempo
soluzioni in mente. Inoltre, non to nel suo anno di esordio, Lo- Piemonte? libero?
essere all’interno di un team catelli ha dominato il Mondiale «Conosco molto bene l’Italia, «Nel mio tempo libero mi piace
ufficiale ed avere poca pres- Supersport ed ora avrà un’oc- ho lavorato con team italiani stare a casa! Sembra noioso
sione addosso, ci potrebbe casione in Superbike, è una per tantissimo tempo ed ho detta così, però quando viaggi
permettere di lavorare più libe- promessa. Poi sicuramente si molti amici italiani. Del Pie- per la maggior parte dell’anno
ri, di provare diverse soluzioni aggiungerà anche qualcun monte non conosco moltissi- e sei costantemente sotto
e migliorare sempre... Riguar- altro, ma questi sono i nomi mo, ma ho un paio di amici ad pressione, casa è un bellissi-
do alla stagione appena pas- caldi al momento...» Asti e nel 2013 ho assistito al mo posto in cui restare. Sono
sata, anche se ho vinto due C’è un desiderio nel cassetto Palio d’Asti, un’esperienza fortunato perché vivo ad
gare, ho perso l’opportunità di non ancora realizzato comple- stupenda. Conosco il Barolo, il Andorra, nei Pirenei, e sono un
vincerne almeno altre tre a tamente? vino, ed ho passato qualche amante della montagna più
causa di una brutta qualifica. «Ovviamente essere Campione notte divertente in compagnia che del mare, anche se mi
Ciò mi da una grande motiva- del Mondo! Ma non voglio di questo prezioso nettare di piacciono entrambi. Qui ci
zione ed è un obiettivo da sognare così in grande. Io Bacco, ma non troppe... per- sono tantissime attività da
migliore prima dell’inizio del lavoro duramente e mi ripeto ché è caro! Quando ho firmato svolgere e faccio un po’ di
Campionato». spesso che quando sono sod- con Gianni, mi ha informato tutto per mantenermi allenato.
Chi sono i più temibili compe- disfatto nel guidare la moto, che la vostra provincia è cir- Non mi focalizzo solo su uno
titori dell’anno prossimo? sono fortunato. Quando ero condata da bellissime monta- sport o un hobby preciso...
«Ci saranno sempre i soliti noti, piccolo sognavo di essere ciò gne... Io sono un fan degli vado tantissimo in moto, in
ma il principale sarà Jonathan che sono, di poter correre nel sport invernali, quindi mi bici, a correre ed anche a cam-
Rea: lui è il pilota a cui tutti vo- WorldSBK. Oggi mi ritengo for- auguro di aver l’occasione per minare».
«V
ai in strada, I quadri, certo. Ma anche la letteratura, la pubblicità
prova a fer- e il mondo del cinema: dagli anni ’60 Ugo Nespolo
mare uno a ha mai posto limiti ai suoi filoni di ricerca. Nato nel
caso e chiedi- 1941 a Mosso, nel Biellese, si diploma
gli a cosa serve l’arte. Pro- all’Accademia di belle arti di Torino per poi laurear-
si in Lettere moderne. Arrivano intanto gli esordi
babilmente riceverai un sorriso
artistici con le prime mostre tra Torino e Milano. I
imbarazzato e nessuna risposta; decenni successivi lo vedono “alla ricerca” tra pro-
perché, nell’epoca in cui tutto getti negli Usa e collaborazioni per esposizioni e
sembra avere un prezzo, anche avvenimenti vari (tra gli altri, Azzurra, Il Salone
l’arte è diventata una merce tra internazionale dell’auto di Torino, la Federazione
le merci. Ma forse questo incre- nazionale della vela), le scenografie della Turandot
di Busoni e le videosigle Rai (come “Indietro tutta”
dibile periodo ci darà l’occasione
con Renzo Arbore). Nel 2009 arriva il prestigioso
di cambiare». Ugo Nespolo sem- riconoscimento della terra natìa al suo percorso
bra capace di vedere oltre la artistico: il Museo del territorio biellese gli dedica
china e di immaginare un futuro infatti l’antologica “Nespolo, ritorno a casa”, men-
dopo l’anno dalle tinte apocalit- tre solo l’anno scorso l’Università di Torino gli ha
conferisce la laurea “honoris causa” in filosofia.
tiche che si sta concludendo.
Certo, il suo mondo, quello A lato, Ugo Nespolo ritratto da Giovanni
dell’arte (e, più in generale, della Berengo Gardin. Nelle altre immagini,
cultura) oggi appare un campo alcune opere dell’artista biellese.
Nella foto sotto a destra, uno scatto
pieno di macerie: azzerato dal
relativo alla mostra organizzata
virus, con poche speranze di una presso Banca d’Alba nel 2019
«APPREZZO IL MODO
DI FARE LE COSE
DEI CUNEESI»
Ugo Nespolo, alle prese con il suo nuovo libro,
invita a interrogarsi sul perché delle cose
rapida ripresa e con un domani tutto da reinventare. Eppure sacrazione degli ultimi decenni, alle collaborazioni col cinema e col
Nespolo, artista di fama internazionale, scommette su un «effetto mondo della pubblicità.
nostalgia che ci farà riscoprire qualcosa di tutto ciò che abbiamo per- Maestro, come recita il titolo del suo prossimo libro, sembra che lei
duto. Negli ultimi anni il sistema dell’arte si era espanso oltremisu- abbia fatto di tutto “per non morire d’arte”.
ra, in maniera poco virtuosa: questa malattia ci ha tolto tante cose, «Indubbiamente non ho avuto una carriera lineare. Ho sempre lavo-
ma di alcune potremo fare decisamente a meno». Non sono bastate rato in una prospettiva eclettica, cercando di muovermi tra discipli-
le mostre delle sue opere esposte in tutto il mondo e una vita deci- ne diverse. E poi la mia formazione è avvenuta nella Torino degli
samente dal profilo “internazionale” per far perdere a Ugo Nespolo anni ’60, dove ho frequentato l’Accademia di belle arti, e quel
un certo pragmatismo tipicamente piemontese che smentisce, fin mondo era vivo, pieno di energia. Lì sono venuto in contatto con
dalle prime battute, i triti stereotipi sugli artisti. Nato nel Biellese ed filosofi come Gianni Vattimo e Luigi Pareyson e ho capito che la mia
emerso a partire dagli anni ’60, Nespolo si avvicina alla Pop Art e al strada sarebbe stata l’arte. Anche se la mia famiglia mi voleva magi-
filone poverista (anche se risulta difficile incasellarlo in un genere), strato, pensi un po’ (ride, ndr)».
per poi esplodere definitivamente tra anni ’70 e ’80. E allora ecco il E che cosa ha fatto a quel punto?
successo, il Premio Bolaffi nel 1974 e poi il periodo americano, pas- «Tutto sommato, ciò che si fa anche adesso. Sono andato fuori, a
sato a cercare di «portare l’arte nella vita» attraverso la vita stessa, Milano, a Roma, continuando a studiare e a conoscere forme artisti-
raccontata dai marciapiedi e dalle strade di New York; fino alla con- che diverse, senza però rimanere mai vincolato all’arte in senso stret-
A questo proposito, lei è stato recentemente dalle nostre parti, nel «Certamente vediamo immagini ovunque e i nostri occhi, conti-
Cuneese, con la sua mostra alla Banca d’Alba. nuamente stimolati, perdono interesse per le cose che forse merite-
«Una bellissima esperienza. Collaboro frequentemente con diverse rebbero più attenzione. Con questo non voglio dire, naturalmente,
realtà della provincia di Cuneo, dalla Fondazione Ferrero alla Fiera che il mondo dell’arte debba fare a meno delle innovazioni; l’arte,
internazionale del tartufo bianco d’Alba fino al mondo delle eti- infatti, deve sempre vivere il proprio tempo.
chette dei vini, dove ho realizzato alcune illustrazioni. Le dirò, c’è Lei ha un buon rapporto con la tecnologia?
qualcosa in quelle zone, a livello umano e di carattere, che dovreb- «Assolutamente. La utilizzo, personalmente e professionalmente:
be essere esportato». come dicevo, credo che anche il nostro settore debba sfruttare le
Che cosa intende dire? tante novità positive che questa rivoluzione ci ha portato».
«Scrivevo tempo fa su un giornale che Torino dovrebbe cercare di Pandemia permettendo, quali saranno i prossimi artistici appunta-
essere una Cuneo in grande. Mi spiego: in quella terra c’è ancora menti che la vedranno protagonista?
una serietà, un modo concreto di guardare alla vita e di fare le cose «Avevo in programma mostre a Madrid, Roma, in Cina e a Erevan,
che non posso che apprezzare. Si respira ancora un certo “rigore in Armenia, ma purtroppo, a causa del virus, per ora è tutto fermo.
sabaudo”, una visione pratica capace di realizzare i progetti, a diffe- Attualmente mi sto dedicando alla scrittura del mio ultimo libro.
renza, per esempio, di una Torino che oggi sembra essersi chiusa Speriamo di ripartire nei prossimi mesi; nel frattempo, non resta
molto». che usare questa fase per riflettere su molte cose».
SARÀ DI MODA...
a Miss Italia
nell’edizione del 2015.
Ha già ottenuto
importanti incarichi
sia in ambito televisivo
I
l pranzo di Natale con i tudini, con le limitazioni che, sarebbe bello se ognuno potes-
familiari, il cenone di ca- quest’anno, ci impediranno di se “portare” qualcosa, dando il
podanno in compagnia festeggiare appieno. Anche co- proprio contributo al pranzo o
di amici e conoscenti, gli sì, comunque, sarà possibile al cenone».
abbracci alle persone care, il “fare tendenza”, perché la mo- Cosa non dovrà mancare?
tempo dedicato alle proprie da non si ferma mai. Ne abbia- «Dico ovviamente il panettone
passioni. E, ancora, le vacanze mo parlato con la fossanese Eli- e il pandoro. Ho sentito dire di
e le uscite fuoriporta per goder- sa Muriale, attrice, modella, recente che il vero nome del
si la neve o qualche cioccolata presentatrice e grande conosci- Natale è in realtà “Panettone”,
calda nei locali del nostro trice delle ispirazioni modaiole proprio perché si tratta di un
Piemonte. più in voga, oltre che curatrice elemento imprescindibile per
In questo consistevano abitual- della nostra rubrica “IDEA alla il 25 dicembre. Anche que-
mente le festività di fine dicem- moda”. st’anno sarà così, magari con-
bre: un’occasione per ridere, Elisa, che Natale sarà quello del tornandolo con gusti e sapori
ritrovarsi e, perché no, anche 2020? non propriamente italiani.
“mettersi in mostra”, sfoggian- «Un Natale diverso, all’insegna Non potendo recarsi all’estero,
do abiti eleganti o indumenti della famiglia e delle tradizioni. lanciarsi in piatti internaziona-
alla moda. A condividere lo stesso tavolo li potrebbe essere il giusto
Il 2020, con la tremenda epide- saranno solo i conoscenti più compromesso».
mia da coronavirus, ha purtrop- stretti, ma questo non impedirà E attorno alla tavola?
Carlo Cerutti po sovvertito anche queste abi- a ognuno di sbizzarrirsi. Anzi, «Come avevo previsto, ci sa-
no andando in tale direzione e, spopolare nei prossimi mesi?
con il nuovo anno, questa ten- «Se dovessi scommettere, io
denza non si potrà che accen- punterei su un ritorno al passa-
tuare, all’insegna della parità di to, con la riscoperta di un ele-
genere e della possibilità per mento abbandonato negli ulti-
ciascuno di esprimersi indipen- mi anni: il cerchietto. Penso
dentemente dal proprio sesso. che già nel primo semestre del
Il futuro è scritto e credo che 2021 sarà un trend che con-
scompariranno anche i negozi sentirà a molti di esprimere