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www.comune.fe.it/amf/
Scala Ionia di Do
Do Re
T
Mi Fa
T
St
Sol
T
La
T
Si
T
Do
St
Scala Dorica di Re
Re
Mi
T
Fa
St
Sol
La
Si
T
Do
St
Re
T
Lo Stesso procedimento pu essere effettuato partendo dal terzo, quarto, quinto grado e
cos via, generando scale dalla struttura ognuna diversa dallaltra.
Scala Frigia di Mi
Mi Fa
St
Sol
T
La
T
Si
T
Do
St
Re
T
Mi
T
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Scala Lidia di Fa
Fa
Sol La
Si
T
Do
Re
St
Mi
T
Fa
St
Si
T
Do
St
Re
Mi
Fa
St
Sol
T
Scala Eolia di La
La
Si
Do
St
Re
T
Mi Fa
T
St
Sol
T
La
T
Scala Locria di Si
Si
Do
St
Re
T
Mi
T
Fa
St
Sol
T
La
Si
T
Per poter capire la sonorit ed il colore di ognuna di esse consigliabile partire da una
unica tonica.
Lesempio seguente deriva dallaver trasportato ogni modo partendo dalla tonica Do; per
trasporto si intende il rispetto della struttura di ogni scala e quindi di ogni modo.
Ad esempio:
trasportare la Scala Dorica di Re in Do significa iniziare la scala trasportata dalla nota Do e
seguire la successione T St T T T St T che propria della Scala Dorica di Re.
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Ecco il risultato:
Scala Ionia di Do
Do
Re
T
Mi
Fa
St
Sol
La
Si
Do
St
Scala Dorica di Do
Do
Re
T
St
Mib Fa
T
Sol
T
La
T
Sib
St
Do
Scala Frigia di Do
Do
St
Reb Mib Fa
T
Sol
Lab Sib Do
St
Scala Lidia di Do
Do
T
Re
T
Mi FA # Sol La
T
St
Si
T
Do
St
Scala Misolidia di Do
Do
T
Re
T
Mi
St
Fa
Sol
T
La
T
Sib
St
Do
T
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Scala Eolia di Do
Do Re
T
Mib Fa
St
Sol
T
Lab Sib
St
Do
Scala Locria di Do
Do
St
Reb Mib Fa
T
St
Do
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Appendice
PERCH UTILIZZARE I MODI?
(N.B.: questo paragrafo riporta concetti esposti in Jazz theory book di M. Levine)
La teoria dei modi appare a prima vista complessa alla maggior parte degli studenti.
necessario tuttavia chiarire qual la filosofia che sta alla base di questa teoria, per
rendersi conto che si tratta in realt di un modo pratico per gestire risorse sonore che
altrimenti sarebbero difficilmente controllabili. Infatti nellimprovvisazione moderna i modi
sono principalmente usati come risorsa di note disponibili su un determinato accordo. Ci
spiegheremo con un esempio pratico.
Supponiamo di volere improvvisare su un accordo di REm7 utilizzando tutte le risorse a
nostra disposizione: possiamo suonare oltre alle quattro note dellaccordo (RE, FA, LA,
DO) anche la nona, lundicesima e la tredicesima (rispettivamente MI, SOL e SI). In
sostanza, dato un accordo iniziale di quattro note, possiamo pensare in realt ad un
accordo esteso di sette note.
Es.:
Per comodit pratica, queste sette note possono essere viste e suonate tutte nella stessa
ottava, assumendo cos le sembianze di una scala, corrispondente al cosiddetto modo
dorico di RE.
Es.:
Questo ci fa capire perch pu essere utile pensare ai modi: perch per la maggior parte
dei musicisti pi facile pensare a una scala piuttosto che a un accordo di sette note.
Questa scala rappresenta in forma sintetica la tavolozza di suoni disponibili per un
determinato accordo.
Ovviamente quindi per ogni tipo di accordo esister un modo adatto. Per alcuni tipi di
accordo poi possono esistere pi modi, come nel caso degli accordi min7 sui quali
possiamo utilizzare il modo dorico, il modo eolio o il modo frigio. La pratica diretta
dimostrer in realt che alcuni di questi modi hanno un margine di adattabilit o di
versatilit superiore rispetto ad altri, pertanto saranno pi spesso utilizzati.
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In questo caso quindi pi comodo pensare ad ununica scala per tutti e tre gli accordi,
cio alla scala della tonalit (DO maggiore).
Le situazioni che abbiamo appena esposto rappresentano in realt una semplificazione
eccessiva. evidente infatti che la pratica musicale e lesperienza possono col tempo
permettere al musicista di adattare un approccio o laltro a situazioni apparentemente
impossibili.
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