Fondatore RENATO CASALBORE

Giovedì 4 aprile 2024 ANNO 79 · N. 93 € 1,50* IN ITALIA WWW.TUTTOSPORT.COM

TORO, NAZIONALE,
TRASCINA EUROPEI: CRESCONO
LE AMBIZIONI
LA JUVE, AIUTA
I COMPAGNI,
SEGNA: ECCO
COME DUSAN
È DIVENTATO
DECISIVO

Buongiorno
voglia di big

Vlahovinco
Sogna la Champions: non
direbbe no a Inter, Milan e
alla Premier. Guaio Gineitis:
problema al crociato.
Primavera: stasera la finale
di Coppa contro la Fiorentina

io!
10-11-13

L’INTER ASPETTA
SCUDETTO E... OAKTREE
Il club spera nella svolta,
per superare la crisi Marotta
congela
però serve continuità.
Giuntoli intanto costruisce
la difesa del futuro: occhi
su Diomande e Lacroix 2-3-4-5-7
i rinnovi
Da Lautaro a Barella,
manca poco. Anche
Plusvalenza Osimhen: De Laurentiis scarica su Giuntoli, ma le firme... se pesa il nodo società 14-15

INTERVISTA A VOLANDRI
DIGITALE 2532-5647

È IN EDICOLA IL NUOVO NUMERO

‘Resiliente, ALL’INTERNO IL POSTER
SULL’EROE DI MELBOURNE

strapotente
ISSN CARTA 0041-4441

Sinner così DI MELBOSF-24)

L’EROESainz (Ferrari
URNE Gp Australia 2024

è ingiocabile’
1° Carlos
L’EROE DI MELBO
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(Ferrari SF-24)

COPPA ITALIA: 1-0 FIDUCIA VASSEUR

Mandragora «Suzuka IN QUESTO NUMERO...

*al costo di € 4,00
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F1 VERSO GP GIAPPONE
siluro Viola Il capitano di Davis: «Si adatterà
al meglio anche alla terra rossa. non fa paura Provaci ancora Ferrari
MONDIALE RALLY
Atalanta a questa
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Obiettivo Giochi e non sarà l’unico Safari, doppietta Toyota

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da medaglia». A Marrakech derby
Berrettini-Sonego nei quarti Ferrari» FORMULA E
Maserati regina di Tokyo
9 32-33 30-31
2 JUVE/IL PERSONAGGIO
L’attaccante serbo
si è riscattato
dopo il doppio giallo
per proteste
subito contro il Genoa.
La prestazione
in Coppa Italia
va oltre
il gol per come
ha aiutato i compagni
e ha partecipato
alla manovra
COSÌ DUSAN
È TORNATO
VLAHOVIC
Stefano Salandin
TORINO
S
gombriamo subito il cam-
po da meschinità che pos-
sano tirare in ballo il timo-
re di ricevere un’altra mul-
ta da 70mila euro o, peggio, che
proprio quella abbia determina-
to lo scarto mentale per la riscos-
sa. Perché sì: a spingere Dusan
Vlahovic nel corso della scintil-
lante e soprattutto volitiva pro-
va contro la Lazio c’era certo la
molla di chi doveva farsi perdo-
nare quel doppio giallo subito
con il Genoa, ma sarebbe inge-
neroso e superficiale archiviare
tutto quanto come frutto di quel-
la motivazione. Di sicuro lo ha di-
sturbato parecchio, nell’orgoglio
e nel senso di lealtà verso i com-
pagni, assistere sul divano di casa
alla sfida di sabato scorso all’O-
limpico con la Lazio, senza poter
aiutare i compagni in conseguen-
za di una esclusiva responsabi-
lità propria: l’incapacità di con-
trollare le emozioni, la rabbia e
In Italia dal 2017
Dusan Vlahovic
è nato a Belgrado
il 28 gennaio
2000.
La Fiorentina
lo ha portato
in Italia nel 2018
e dal mese di luglio
di quell’anno gioca
nella Primavera
viola, poi il salto
in prima squadra
da cui la Juve
lo ha prelevato
il 28 gennaio 2022
Evidenti i miglioramenti nella capacità di dettare i movimenti
ai compagni, anche se restano da limare le ansie in alcune giocate
la frustrazione che sono defla- ne di martedì sera va rimarcata
grate in un pernicioso e danno- e ricordata ben oltre l’episodio,
so nervosismo. Reiterato, peral- ovviamente importante, del bel
tro, e quindi ancora più censura- gol segnato. Vlahovic si è mos-
bile. Un comportamento esatta- so da trascinatore perché ha aiu-
mente opposto rispetto a quello tato parecchio la squadra nei ri-
di chi voglia candidarsi alla lea- piegamenti, nel pressing e nella
dership di un gruppo e in un luo- capacità di far salire il gioco con
go che impone, accanto ai lau- la difesa del pallone e le sponde
ti ingaggi e alla fama, una pres- ai compagni. Senza mai, ecco il
sione e una responsabilità deci- punto, palesare segni di insof-
samente al di sopra della media. ferenza e di nervosismo a fron-
Evidentemente Dusan ci ha ra- te dei duri contrasti avversari o
gionato su e l’effetto si è nota- delle approssimazioni dei com-
to plasticamente: la prestazio- pagni (a parte un rapido batti-
becco con Cambiaso nel primo
tempo quando ancora il risultato
e il clima generale autorizzava-
La sua crescita no). Si tratta, a ben vedere, del-
passa dal controllo la prosecuzione di un percorso
che l’attaccante serbo ha iniziato
del nervosismo da tempo, da quando già questa
estate ha deciso che non voleva
e della frustrazione lasciare la Juventus per diventar-
Giovedì 4 aprile 2024
ne leader e trascinatore. Poi, cer-
to, tra le intenzioni e il percorso
ci sono di mezzo molte difficol-
tà e parecchi step di crescita per-
ché, non dimentichiamolo, Du-
san ha “solo” 24 anni e diventa-
re trascinatore nella Juve è assai
diverso che in quasi tutte le altre
squadre a causa delle pressioni
a cui sei sottoposto. Così, archi-
viate (quasi del tutto) le maga-
gne fisiche, per lui parlano i 15
gol in campionato ma anche i mi-
glioramenti nelle fasi di gioco: ri-
spetto al primo anno e mezzo in
Sempre forte
il rapporto con
Chiesa: esultanza
e intesa migliori
Scansiona
il QR Code e accedi
ai contenuti
di tuttosport.com
bianconero, quando ancora era
molto istintivo, l’attaccante ser-
bo ora ha un maggiore dimesti-
chezza con i movimenti verso i
compagni e con la lettura degli
spazi per dettare i passaggi. Cer-
to, molto è ancora da fare per-
ché gli capita ancora di non ge-
stire bene un possesso a causa di
una eccessiva frenesia nel voler
forzare le giocate per cercare il
passaggio decisivo quando, inve-
ce, sarebbe opportuno temporeg-
giare e riprendere il “giro palla”.
Il gol contro la Lazio ha in ogni
caso confermato la sua abilità di
realizzatore che ha celebrato con
un post su Instagram ricevendo
pure gli applausi di un ex com-
pagno, e campione del mondo,
come Di Maria. E la sua condizio-
ne ha fatto bene anche al “gemel-
lo” Chiesa che ha potuto trovare
lo spazio decisivo accentrando-
Giovedì 4 aprile 2024
si al momento giusto: l’esultan-
za tra i due ha confermato come
l’amicizia e il feeling continuino a
rimanere solidi. Così come il ap-
porto con Allegri a cui Dusan ha
fatto i complimenti per come «ha
preparato la partita».
Insomma, Vlahovic è più che
mai focalizzato sul progetto di
prendere sulle spalle i destini
bianconeri e per riuscirci, oltre
che continuare la crescita tec-
nica e mentale, dovrà sistema-
re anche le non banali questioni
contrattuali. E sbaglia chi pensa
non sia una dinamica impellen-
te “solo” perché il suo accordo
con la Juventus scade nel 2026,
cioè tra due anni. Il problema,
casomai, è innescato dalla dina-
Resta aperta la
questione contratto
per limare i 12
milioni dell’ingaggio
mica contrattuale che lo porterà
a guadagnare 12 milioni netti
già a partire dalla prossima sta-
gione. Un meccanismo avviato
dalla vecchia dirigenza che ora
il nuovo corso vorrebbe calmie-
rare per i suoi effetti sul bilanci a
prescindere dalla qualificazione
in Champions League che resta
la “Stella Polare” del program-
ma tecnico bianconero. Quin-
di, assodato che Vlahovic vuo-
le restare a Torino, la Juventus
ha avviato una discussione per il
rinnovo i contratto con revisio-
ne dell’ingaggio: le indiscrezio-
ni raccontano di un quinquen-
nale da 10 milioni annui rispet-
to ai 24 in due anni che percepi-
rebbe adesso. Una “spalmatura”
che consentirebbe di incidere po-
sitivamente sull’ammortamento
ma, anche di ragionare con mag-
giore calma a fronte di eventuali
richieste. Che per ora non ci sono
e che Vlahovic non brama: a lui
interessa prendersi sulle spalle la
Juventus del nuovo corso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
JUVE/IL PERSONAGGIO
È un Vlahovic diverso anche tecnicamente
Sinistro super
Ma è diventato
bomber totale
Il sinistro con cui Vlahovic, dopo aver disorientato Casale, ha firmato il 2-0 della Juve sulla Lazio IMAGE
Sergio Baldini
16
C
asale ha sbagliato, per
quanto abbagliante sia
I gol
stato il doppio passo con
cui Vlahovic si è preso lo
stagionali spazio per il sinistro con cui ha
di Vlahovic,
battuto Mandas: a costo di sten-
1 in Coppa
Italia e 15 in dere a DV9 un tappeto rosso, il
campionato: centrale della Lazio avrebbe do-
8 di sinistro, vuto mandarlo verso l’esterno e
5 di destro, con la palla sul destro. A parzia-
3 di testa. le scusante, il fatto che spinge-
Degli 8 con re Vlahovic a calciare di destro
il sinistro ne è una tattica molto meno effica-
ha realizzati ce che in passato: e proprio Ca-
2 su rigore e 1 sale lo aveva scoperto il 16 set-
su punizione
tembre, quando in Juve-Lazio di
campionato il bianconero col de-
stro lo aveva anticipato per fir-
mare al volo il primo gol e poi
lo aveva dribblato portandosi la
palla sullo stesso piede, col qua-
94 le aveva segnato - a girare sul se-
condo palo - il secondo.
A quella doppietta, DV9 in
I tiri di Vlahovic campionato ha poi aggiunto al-
in campionato, 26 tre tre reti con il piede “debo-
in più dei 68 effettuati
le”, che ora sarebbe più corretto
nell’intero torneo
scorso. In Serie A chiamare “meno forte”: cinque
soltanto Kvaratskhelia gol che sono già uno in più dei
ha concluso verso quattro che il serbo aveva segna-
la porta più di DV9 to col destro nei precedenti quat-
(101 volte), ma giocando tro campionati, uno a stagione.
due partite in più, Non solo, con tre reti di testa ha
27 contro 25: la media già pareggiato il conto degli ulti-
a partita del centravanti mi due campionati ed è a più del
bianconero è di un soffio 50% rispetto alle cinque incor-
superiore (3,76 contro nate vincenti degli ultimi quat-
3,74 dell’ala del Napoli). tro. Sommando i dati, nelle 30
Vlahovic è secondo,
giornate di questo campionato
oltre che nella classifica
marcatori con 15 gol (e in 25 presenze), Vlahovic ha
contro i 23 di Lautaro segnato otto gol senza usare il si-
Martinez, anche nistro, mentre nei quattro prece-
in quella degli ‘expected denti campionati ne aveva rea-
goal’, ovvero le reti che lizzati in tutto nove. Numeri che
un giocatore dovrebbe certificano come, intrecciata alla
statisticamente
segnare in base
metamorfosi caratteriale di cui
parliamo a fianco, il ventiquat-
a numero e tipologia
dei tiri: 16,1 per Lautaro,
trenne bianconero ne stia com-
pletando una tecnica grazie alla
15,2 per Dusan quale si sta trasformando da at-
Di destro ha già più gol che negli
ultimi 4 campionati, di testa vola
E la Juve ha imparato a sfruttarlo
taccante con un’unica arma a di-
sposizione (il sinistro) a centra-
vanti totale e completo, capace
di segnare in tutti i modi. Meri-
to della sua voglia di migliorarsi
costantemente e del lavoro fatto
con il preparatore tecnico perso-
nale Uros Domazet e con Mas-
similiano Allegri (che sulla tec-
nica lavora, oltre a citarla spes-
so nelle interviste) e il suo staff.
Allegri che, dopo le difficoltà
della passata stagione, in questa
ha costruito una Juventus ma-
gari non bella, ma sicuramen-
te molto più efficace (al netto
delle difficoltà dell’ultimo perio-
do) nel creare occasioni da gol:
la squadra bianconera è tutto-
ra terza in Serie A per numero
di tiri, 428, dopo Napoli e Inter
(l’anno scorso chiuse quinta);
quarta di un’inezia per expected
gol creati, 52,15 contro i 52,72
e 52,74 di Napoli e Milan, men-
tre l’Inter è lontana a 67,6 (l’an-
no scorso la Juve chiuse settima);
terza per tocchi in area avversa-
ria, 748 (l’anno scorso chiuse set-
tima) quinta per cross riusciti,
100 (l’anno scorso chiuse otta-
va). Un miglioramento non sfrut-
tato nella finalizzazione a livel-
lo generale (la Juve è ultima in
Serie A per percentuale di tiri
nello specchio e nona per per-
Già 26 conclusioni
in più dello scorso
campionato: solo
Kvara tira più di lui
3
centuale di gol rispetto ai tiri),
ma del quale Vlahovic ha bene-
ficiato quanto del miglioramen-
to tecnico descritto prima e della
ritrovata forma fisica. Nell’intera
Serie A solo Kvaratskhelia ha ti-
rato più di DV9, 101 volte con-
tro 94 (ma la media a partita di
Dusan è appena superiore, 3,76
contro 3,74), solo Lautaro Mar-
tinez ha avuto più expected gol,
16,13 contro 15,21 (ma la me-
dia a partita è 0,6 per entrambi)
e Vlahovic è sesto per tocchi in
area avversaria, 136 (la media a
partita, 5,4 di poco inferiore al
6,4 del primatista Kvaratsckhe-
lia). Nello scorso campionato era
stato 13° per tiri (68), 12° per
expected gol (9,85), 25° per toc-
chi in area avversaria (107). DV9
poi ci ha aggiunto del suo miglio-
rando nell’efficacia al tiro, misu-
rata dall’indice Shooting Goal
Added di Soccerment (come gli
altri dati dell’articolo), nel qua-
le è passato dal 10° posto del-
lo scorso campionato al quar-
to attuale. Abile nello scatenare
Vlahovic in corsa verso la por-
ta quando trova squadre, come
la Lazio martedì, che si lasciano
campo alle spalle, la Juve po-
trebbe sfruttare meglio la cre-
scente abilità aerea di DV9 for-
nendogli più cross e più precisi
nelle partite in cui l’avversaria la
aspetta, quelle in cui la squadra
bianconera soffre di più. Dopo-
tutto «Una cosa fatta bene può
essere sempre fatta meglio», dis-
se Edoardo, padre dell’Avvocato
e primo Agnelli presidente della
Juve.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
2 JUVE/IL PERSONAGGIO
L’attaccante serbo
si è riscattato
dopo il doppio giallo
per proteste
subito contro il Genoa.
La prestazione
in Coppa Italia
va oltre
il gol per come
ha aiutato i compagni
e ha partecipato
alla manovra
COSÌ DUSAN
È TORNATO
VLAHOVIC
Stefano Salandin
TORINO
S
gombriamo subito il cam-
po da meschinità che pos-
sano tirare in ballo il timo-
re di ricevere un’altra mul-
ta da 70mila euro o, peggio, che
proprio quella abbia determina-
to lo scarto mentale per la riscos-
sa. Perché sì: a spingere Dusan
Vlahovic nel corso della scintil-
lante e soprattutto volitiva pro-
va contro la Lazio c’era certo la
molla di chi doveva farsi perdo-
nare quel doppio giallo subito
con il Genoa, ma sarebbe inge-
neroso e superficiale archiviare
tutto quanto come frutto di quel-
la motivazione. Di sicuro lo ha di-
sturbato parecchio, nell’orgoglio
e nel senso di lealtà verso i com-
pagni, assistere sul divano di casa
alla sfida di sabato scorso all’O-
limpico con la Lazio, senza poter
aiutare i compagni in conseguen-
za di una esclusiva responsabi-
lità propria: l’incapacità di con-
trollare le emozioni, la rabbia e
In Italia dal 2017
Dusan Vlahovic
è nato a Belgrado
il 28 gennaio
2000.
La Fiorentina
lo ha portato
in Italia nel 2018
e dal mese di luglio
di quell’anno gioca
nella Primavera
viola, poi il salto
in prima squadra
da cui la Juve
lo ha prelevato
il 28 gennaio 2022
Evidenti i miglioramenti nella capacità di dettare i movimenti
ai compagni, anche se restano da limare le ansie in alcune giocate
la frustrazione che sono defla- ne di martedì sera va rimarcata
grate in un pernicioso e danno- e ricordata ben oltre l’episodio,
so nervosismo. Reiterato, peral- ovviamente importante, del bel
tro, e quindi ancora più censura- gol segnato. Vlahovic si è mos-
bile. Un comportamento esatta- so da trascinatore perché ha aiu-
mente opposto rispetto a quello tato parecchio la squadra nei ri-
di chi voglia candidarsi alla lea- piegamenti, nel pressing e nella
dership di un gruppo e in un luo- capacità di far salire il gioco con
go che impone, accanto ai lau- la difesa del pallone e le sponde
ti ingaggi e alla fama, una pres- ai compagni. Senza mai, ecco il
sione e una responsabilità deci- punto, palesare segni di insof-
samente al di sopra della media. ferenza e di nervosismo a fron-
Evidentemente Dusan ci ha ra- te dei duri contrasti avversari o
gionato su e l’effetto si è nota- delle approssimazioni dei com-
to plasticamente: la prestazio- pagni (a parte un rapido batti-
becco con Cambiaso nel primo
tempo quando ancora il risultato
e il clima generale autorizzava-
La sua crescita no). Si tratta, a ben vedere, del-
passa dal controllo la prosecuzione di un percorso
che l’attaccante serbo ha iniziato
del nervosismo da tempo, da quando già questa
estate ha deciso che non voleva
e della frustrazione lasciare la Juventus per diventar-
Giovedì 4 aprile 2024
ne leader e trascinatore. Poi, cer-
to, tra le intenzioni e il percorso
ci sono di mezzo molte difficol-
tà e parecchi step di crescita per-
ché, non dimentichiamolo, Du-
san ha “solo” 24 anni e diventa-
re trascinatore nella Juve è assai
diverso che in quasi tutte le altre
squadre a causa delle pressioni
a cui sei sottoposto. Così, archi-
viate (quasi del tutto) le maga-
gne fisiche, per lui parlano i 15
gol in campionato ma anche i mi-
glioramenti nelle fasi di gioco: ri-
spetto al primo anno e mezzo in
Sempre forte
il rapporto con
Chiesa: esultanza
e intesa migliori
Scansiona
il QR Code e accedi
ai contenuti
di tuttosport.com
bianconero, quando ancora era
molto istintivo, l’attaccante ser-
bo ora ha un maggiore dimesti-
chezza con i movimenti verso i
compagni e con la lettura degli
spazi per dettare i passaggi. Cer-
to, molto è ancora da fare per-
ché gli capita ancora di non ge-
stire bene un possesso a causa di
una eccessiva frenesia nel voler
forzare le giocate per cercare il
passaggio decisivo quando, inve-
ce, sarebbe opportuno temporeg-
giare e riprendere il “giro palla”.
Il gol contro la Lazio ha in ogni
caso confermato la sua abilità di
realizzatore che ha celebrato con
un post su Instagram ricevendo
pure gli applausi di un ex com-
pagno, e campione del mondo,
come Di Maria. E la sua condizio-
ne ha fatto bene anche al “gemel-
lo” Chiesa che ha potuto trovare
lo spazio decisivo accentrando-
Giovedì 4 aprile 2024
si al momento giusto: l’esultan-
za tra i due ha confermato come
l’amicizia e il feeling continuino a
rimanere solidi. Così come il ap-
porto con Allegri a cui Dusan ha
fatto i complimenti per come «ha
preparato la partita».
Insomma, Vlahovic è più che
mai focalizzato sul progetto di
prendere sulle spalle i destini
bianconeri e per riuscirci, oltre
che continuare la crescita tec-
nica e mentale, dovrà sistema-
re anche le non banali questioni
contrattuali. E sbaglia chi pensa
non sia una dinamica impellen-
te “solo” perché il suo accordo
con la Juventus scade nel 2026,
cioè tra due anni. Il problema,
casomai, è innescato dalla dina-
Resta aperta la
questione contratto
per limare i 12
milioni dell’ingaggio
mica contrattuale che lo porterà
a guadagnare 12 milioni netti
già a partire dalla prossima sta-
gione. Un meccanismo avviato
dalla vecchia dirigenza che ora
il nuovo corso vorrebbe calmie-
rare per i suoi effetti sul bilanci a
prescindere dalla qualificazione
in Champions League che resta
la “Stella Polare” del program-
ma tecnico bianconero. Quin-
di, assodato che Vlahovic vuo-
le restare a Torino, la Juventus
ha avviato una discussione per il
rinnovo i contratto con revisio-
ne dell’ingaggio: le indiscrezio-
ni raccontano di un quinquen-
nale da 10 milioni annui rispet-
to ai 24 in due anni che percepi-
rebbe adesso. Una “spalmatura”
che consentirebbe di incidere po-
sitivamente sull’ammortamento
ma, anche di ragionare con mag-
giore calma a fronte di eventuali
richieste. Che per ora non ci sono
e che Vlahovic non brama: a lui
interessa prendersi sulle spalle la
Juventus del nuovo corso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
JUVE/IL PERSONAGGIO
È un Vlahovic diverso anche tecnicamente
Sinistro super
Ma è diventato
bomber totale
Il sinistro con cui Vlahovic, dopo aver disorientato Casale, ha firmato il 2-0 della Juve sulla Lazio IMAGE
Sergio Baldini
16
C
asale ha sbagliato, per
quanto abbagliante sia
I gol
stato il doppio passo con
cui Vlahovic si è preso lo
stagionali spazio per il sinistro con cui ha
di Vlahovic,
battuto Mandas: a costo di sten-
1 in Coppa
Italia e 15 in dere a DV9 un tappeto rosso, il
campionato: centrale della Lazio avrebbe do-
8 di sinistro, vuto mandarlo verso l’esterno e
5 di destro, con la palla sul destro. A parzia-
3 di testa. le scusante, il fatto che spinge-
Degli 8 con re Vlahovic a calciare di destro
il sinistro ne è una tattica molto meno effica-
ha realizzati ce che in passato: e proprio Ca-
2 su rigore e 1 sale lo aveva scoperto il 16 set-
su punizione
tembre, quando in Juve-Lazio di
campionato il bianconero col de-
stro lo aveva anticipato per fir-
mare al volo il primo gol e poi
lo aveva dribblato portandosi la
palla sullo stesso piede, col qua-
94 le aveva segnato - a girare sul se-
condo palo - il secondo.
A quella doppietta, DV9 in
I tiri di Vlahovic campionato ha poi aggiunto al-
in campionato, 26 tre tre reti con il piede “debo-
in più dei 68 effettuati
le”, che ora sarebbe più corretto
nell’intero torneo
scorso. In Serie A chiamare “meno forte”: cinque
soltanto Kvaratskhelia gol che sono già uno in più dei
ha concluso verso quattro che il serbo aveva segna-
la porta più di DV9 to col destro nei precedenti quat-
(101 volte), ma giocando tro campionati, uno a stagione.
due partite in più, Non solo, con tre reti di testa ha
27 contro 25: la media già pareggiato il conto degli ulti-
a partita del centravanti mi due campionati ed è a più del
bianconero è di un soffio 50% rispetto alle cinque incor-
superiore (3,76 contro nate vincenti degli ultimi quat-
3,74 dell’ala del Napoli). tro. Sommando i dati, nelle 30
Vlahovic è secondo,
giornate di questo campionato
oltre che nella classifica
marcatori con 15 gol (e in 25 presenze), Vlahovic ha
contro i 23 di Lautaro segnato otto gol senza usare il si-
Martinez, anche nistro, mentre nei quattro prece-
in quella degli ‘expected denti campionati ne aveva rea-
goal’, ovvero le reti che lizzati in tutto nove. Numeri che
un giocatore dovrebbe certificano come, intrecciata alla
statisticamente
segnare in base
metamorfosi caratteriale di cui
parliamo a fianco, il ventiquat-
a numero e tipologia
dei tiri: 16,1 per Lautaro,
trenne bianconero ne stia com-
pletando una tecnica grazie alla
15,2 per Dusan quale si sta trasformando da at-
Di destro ha già più gol che negli
ultimi 4 campionati, di testa vola
E la Juve ha imparato a sfruttarlo
taccante con un’unica arma a di-
sposizione (il sinistro) a centra-
vanti totale e completo, capace
di segnare in tutti i modi. Meri-
to della sua voglia di migliorarsi
costantemente e del lavoro fatto
con il preparatore tecnico perso-
nale Uros Domazet e con Mas-
similiano Allegri (che sulla tec-
nica lavora, oltre a citarla spes-
so nelle interviste) e il suo staff.
Allegri che, dopo le difficoltà
della passata stagione, in questa
ha costruito una Juventus ma-
gari non bella, ma sicuramen-
te molto più efficace (al netto
delle difficoltà dell’ultimo perio-
do) nel creare occasioni da gol:
la squadra bianconera è tutto-
ra terza in Serie A per numero
di tiri, 428, dopo Napoli e Inter
(l’anno scorso chiuse quinta);
quarta di un’inezia per expected
gol creati, 52,15 contro i 52,72
e 52,74 di Napoli e Milan, men-
tre l’Inter è lontana a 67,6 (l’an-
no scorso la Juve chiuse settima);
terza per tocchi in area avversa-
ria, 748 (l’anno scorso chiuse set-
tima) quinta per cross riusciti,
100 (l’anno scorso chiuse otta-
va). Un miglioramento non sfrut-
tato nella finalizzazione a livel-
lo generale (la Juve è ultima in
Serie A per percentuale di tiri
nello specchio e nona per per-
Già 26 conclusioni
in più dello scorso
campionato: solo
Kvara tira più di lui
3
centuale di gol rispetto ai tiri),
ma del quale Vlahovic ha bene-
ficiato quanto del miglioramen-
to tecnico descritto prima e della
ritrovata forma fisica. Nell’intera
Serie A solo Kvaratskhelia ha ti-
rato più di DV9, 101 volte con-
tro 94 (ma la media a partita di
Dusan è appena superiore, 3,76
contro 3,74), solo Lautaro Mar-
tinez ha avuto più expected gol,
16,13 contro 15,21 (ma la me-
dia a partita è 0,6 per entrambi)
e Vlahovic è sesto per tocchi in
area avversaria, 136 (la media a
partita, 5,4 di poco inferiore al
6,4 del primatista Kvaratsckhe-
lia). Nello scorso campionato era
stato 13° per tiri (68), 12° per
expected gol (9,85), 25° per toc-
chi in area avversaria (107). DV9
poi ci ha aggiunto del suo miglio-
rando nell’efficacia al tiro, misu-
rata dall’indice Shooting Goal
Added di Soccerment (come gli
altri dati dell’articolo), nel qua-
le è passato dal 10° posto del-
lo scorso campionato al quar-
to attuale. Abile nello scatenare
Vlahovic in corsa verso la por-
ta quando trova squadre, come
la Lazio martedì, che si lasciano
campo alle spalle, la Juve po-
trebbe sfruttare meglio la cre-
scente abilità aerea di DV9 for-
nendogli più cross e più precisi
nelle partite in cui l’avversaria la
aspetta, quelle in cui la squadra
bianconera soffre di più. Dopo-
tutto «Una cosa fatta bene può
essere sempre fatta meglio», dis-
se Edoardo, padre dell’Avvocato
e primo Agnelli presidente della
Juve.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
4 DOMENICA JUVENTUS-FIORENTINA
Contro la Fiorentina per allontanare la crisi e avvicinare la qualificazione Champions
Juve guarita? Parola alla Viola
Marco Bo
TORINO
D
opo la giornata di ri-
poso concessa più che
altro per liberarsi dal-
le tossine accumulate
con la crisi da sette punti in
nove giornate di campiona-
to, questa mattina la Juventus
si ritrova alla Continassa per
preparare la sfida di domenica
sera all’Allianz Stadium con-
tro la Fiorentina. Una partita
cruciale, deputata con una vit-
toria bianconera a sancire una
vera inversione di tendenza.
Perché se una rondine non fa
primavera, è altrettanto vero
che il 2-0 sulla Lazio nella se-
mifinale d’andata di Coppa
Italia, maturato nel secondo
tempo, è un primo indizio a
cui bisognerà abbinarne un al-
tro, o meglio ancora un paio,
per poter pensare che la Ju-
ventus si sia tolta di dosso il
pericoloso torpore che l’ave-
va resa ostaggio di sconfitte,
pareggi e prestazioni incolo-
ri. Dunque massima attenzio-
ne da parte di Allergri e il suo
staff tecnico per questa sfida
contro la Viola in cui la ricer-
ca dei tre punti sarà primaria.
Bisogna riossigenare una clas-
sifica che adesso offre appena
due punti di vantaggio sulla
quarta, il Bologna di Thiago
Motta e sette sulla Roma quin-
ta con l’Atalanta a 9, ma con
una partita da recuperare. C’è
poco da scherzare, dunque, e
LA VOLATA
CHAMPIONS
2) MILAN 65 punti
3) JUVENTUS 59 punti
4) BOLOGNA 57 punti
5) ROMA 52 punti
6) ATALANTA* 50 punti
7) LAZIO 46 punti
Squadra che vince non si cambia
Così Allegri dovrebbe inserire
solo Szczesny al posto di Perin
bisognerà riabbassare la testa
e mettersi ventre a terra per
far sì che la partita contro la
squadra di Italiano non si tra-
sformi in un boomerang. Pe-
raltro pericolosissimo anche
perché il match seguente non
sarà in discesa visto che si trat-
ta del derby in casa del Torino.
Del resto lo stesso Allegri nel
post partita con i laziali di Tu-
dor ha ripetuto che «ora dob-
biamo aggiustare il campiona-
to». Perché in effetti l’obietti-
vo principale della stagione,
centrare la qualificazione alla
prossima Champions League
che porta in dote 80 milioni,
non è affatto giunto in por-
to. Il recupero delle insegui-
trici è stato più corposo nelle
ultime settimane e per far sì
che non cresca ulteriormente
c’è una sola soluzione: vince-
re. Anche perché le gare sino
al termine del campionato,
8, possono essere tante o po-
Stamattina il primo
allenamento dopo
la Coppa Italia
e il giorno di riposo
31ª giornata 32ª giornata
(5-8/4) (12-15/4)
Lecce SASSUOLO
Fiorentina TORINO
FROSINONE Monza
Lazio UDINESE
CAGLIARI Verona
ROMA Salernitana
Giovedì 4 aprile 2024
LA GIOIA SFRENATA DELLA DIRIGENZA
che proprio in virtù dei risul-
tati che Locatelli e compagni
riusciranno a concretizzare. A
proposito della prossima par-
tita contro la Fiorentina, Alle-
gri è tentato dal riproporre la
stessa squadra che ha saputo
intascare più di mezzo bigliet-
to per la finalissima di Coppa
Italia. Dunque squadra che
vince non si cambia e così dal
tunnel dell’Allianz sbucheran-
no gli stessi di Juventus-La-
zio ad eccezione del portiere
che sarà Szczesny e non Pe-
rin. Dunque spazio e fiducia
al 3-5-2 dopo aver sperimen-
tato come inefficace il 4-3-3 L’urlo di Manna esalta
nel primo tempo dell’Olim-
pico contro la Lazio. Ieri sera il popolo bianconero
gran parte dello staff tecnico
juventino è stata parte inte- TORINO. Ha fatto il giro del web
ressata davanti alla televisio- l’esultanza al cubo della dirigenza
ne per assistere all’altra semi- Juventus scattata in piedi per
finale di Coppa Italia che ha le reti della Juventus che hanno
visto sfidarsi Fiorentina e Ata- permesso di ipotecare la finalissima
lanta. Novanta minuti utili in di Coppa Italia a metà maggio. Nelle
chiave doppia visto che una immagini si scorgono Pessotto,
delle due squadre potrebbe Cherubini, Manna e Giuntoli che
essere l’avversaria della fina- esultano all’unisono liberando gran
lissima qualora il 23 aprile la parte della pressione che gravava
Juventus strappasse il pass nel
ritorno in casa della Lazio e la
sulle loro teste per la lunga crisi di
risultati della Juventus in questa
Viola sarà di scena proprio do-
menica sera a Torino.
parte della stagione: sette punti in
nove partite.
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In neretto gli scontri diretti - In maiuscolo le gare in trasferta - In minuscolo le gare in casa
Si qualificano alla
33ª giornata 34ª giornata 35ª giornata 36ª giornata 37ª giornata 38ª giornata
(19-22/4) (28/4) (5/5) (12/5) (19/5) (26/5) Champions League
le prime quattro squadre.
Inter JUVENTUS Genoa Cagliari TORINO Salernitana In base al ranking
Uefa per Nazioni,
CAGLIARI Milan ROMA Salernitana BOLOGNA Monza
il numero di qualificate
ROMA Udinese TORINO NAPOLI Juventus GENOA potrà salire a cinque
a fine stagione
Bologna NAPOLI Juventus ATALANTA Genoa EMPOLI
* una partita in meno
MONZA Empoli SALERNITANA Roma LECCE Torino
GENOA Verona MONZA Empoli INTER Sassuolo
 Giovedì 4 aprile 2024
Il Manchester United resta
in pressing sul brasiliano
Diomande
e Lacroix
se Bremer
sarà ceduto
Piace il roccioso difensore francese
del Wolfsburg: ha il contratto
in scadenza nel 2025
Rinnovi in corso: Rugani firmerà
Marco Bo
TORINO
D
omanda ingenua ma do-
tata di diritto di cittadi-
nanza: “Ha senso par-
lare di mercato in que-
sti giorni e settimane se non
si sa ancora che forma avrà la
prossima stagione?”. La rispo-
sta giusta, oltre che sincera, re-
cita “Sì”. Ha senso perché incon-
trare agenti o direttori sportivi in
questo periodo del campionato è
comunque utile in quanto con-
sente di imbastire operazioni e
potenziali trattative comincian-
do a lavorare sul prezzo. E poi
si sa che per un affare concluso
ce ne sono 49 con fumata grigia
diventata poi nera. E allora oc-
cuparsi di come si sta muoven-
do il direttore tecnico Cristiano
Giuntoli è cosa buona e giusta.
Del resto questa rosa non sareb-
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be attrezzata né dal punto di vi-
sta qualitativo né meramente
quantitativo per disputare oltre
al campionato e la Coppa Ita-
lia, gli impegni di questa stagio-
ne, anche la coppa europea (si
punta alla Champions League
con la nuova formula che pre-
vede come minino due gare in
più) e il Mondiale per club che
si disputerà tra giugno e luglio
2025. Dunque sarà inevitabile
tesserare calciatori in più e pos-
sibilmente in grado di alzare il
livello tecnico. In questa ottica
i dirigenti bianconeri si stanno
guardando intorno per verificare
le occasioni che il mercato offre.
Quindi non soltanto i parametri
zero ma anche coloro che han-
no il contratto in scadenza nel
2025 e quindi possono essere
oggetto di trattative interessanti
con le società che ne detengono
il cartellino ancora per una sola
JUVE/IL MERCATO
stagione. Per i primi, ovvero co-
loro che a giugno saranno pro-
prietari di se stessi, la Juventus
sta riflettendo su due elementi
che sono in casa: Rugani e Ra-
biot. Con il difensore di fatto è
stata trovata una intesa di mas-
sima che consentirà al giocatore
di portare in doppia cifra il nu-
mero di annate sotto la Mole. Sul
francese il discorso è più artico-
lato sia per il fatto che su di lui
si stanno muovendo club della
Premier con proposte di ingag-
gio pesanti, sia perché in asso-
luto si tratterebbe di un rinnovo
significativo per le casse bianco-
nere per cui l’operazione, a pre-
scindere, richiede riflessioni ap-
profondite che non siano circo-
scritte soltanto all’aspetto tecni-
co. Cavallo Pazzo non è l’unico
bianconero ambito in Inghilter-
ra, piace moltissimo anche Glei-
son Bremer, che sfoggia partita
dopo partita prestazioni eccel-
lenti e se possibile pure in cresci-
ta. Per lui la Juventus ascolterà
offerte da non meno di settan-
ta milioni e il Manchester Uni-
ted lo sa. Non a caso i radar dal-
la Continassa puntano spesso
verso i difensori. Il primo della
lista è Diomande, ventenne del-
lo Sporting, il cui prezzo sfiora
i 40 milioni di euro ma al club
portoghese potrebbe interessa-
re Kaio Jorge. Ora è spuntato il
nome del francese Maxence La-
croix, 23 anni, difensore formato
colosso del Wolfsburg, piede de-
stro ma può giocare anche a sini-
stra e il cui contratto col club te-
desco scade nel giugno del 2025.
Il profilo piace, meno la richie-
sta dei biancoverdi che punta-
no a 20 milioni di euro. In re-
altà c’è margine per trattare e
quindi fiducia.
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5
L’ASTON VILLA SI MUOVE
Aria di prolungamento
per super Cambiaso
Andrea Cambiaso, 24 anni
Nicolò Schira
Da scommessa a punto fermo,
la parabola bianconera di Andrea
Cambiaso è arrivata al vertice nel giro
pochi mesi. Il terzino ligure si è preso
una maglia da titolare a suon di grandi
prestazioni, diventando un
insostituibile per Max Allegri, che all’ex
Genoa non rinuncia mai. Sempre
titolare sulla fascia: a destra o sinistra
non fa differenza per il numero 27
juventino, che ha saputo
disimpegnarsi bene pure da mezzala.
Merito di un piede educato che gli
permette di vestire spesso e volentieri
i panni di assistman come martedì sera
contro la Lazio in occasione del gol del
vantaggio di Chiesa, smarcato da un
filtrante illuminante del classe 2000.
La Juve l’estate scorsa ha detto no al
Fulham, che era pronto a offrire 15
milioni per portarlo in Premier League.
Maxence Monchi lo segue da mesi e l’ha messo
Lacroix, nel mirino, ma Giuntoli (voleva
Cambiaso già ai tempi del Napoli) è
24 anni
da compiere pronto a fare muro dinanzi al
sabato, corteggiamento dell’Aston Villa.
difensore del Questo Cambiaso, infatti, è diventato
Wolfsburg: indispensabile per la Vecchia Signora,
nella che in estate intende sedersi al tavolo
Bundesliga con l’agente del ragazzo (Giovanni Bia)
in corso per discutere il possibile
ha all’attivo prolungamento del contratto con
23 presenze relativo aumento di stipendio (adesso
per un totale Cambiaso prende un milione all’anno
di tre gol ed è tra i meno pagati della rosa).
e un assist. Prima però c’è una Coppa Italia da
Il suo piede vincere e una qualificazione in
naturale Champions League da conquistare con
è il destro, la Juve. Il trampolino di lancio ideale
ma sa per prendere la rincorsa verso Euro
giocare 2024, visto che pure il ct Spalletti lo
anche apprezza molto e appare intenzionato
a sinistra a consegnargli una maglia azzurra. La
parabola di Cambiaso prosegue e
intende toccare punti sempre più alti.
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 Giovedì 4 aprile 2024
De Laurentiis ha spiegato per quasi 2 ore al pm di Roma la sua posizione
DeLa dribbla su Osimhen
Ma le “firme” sono le sue
Marina Salvetti
S
ono passati due mesi e mez-
zo da quando il procurato-
re della Federcalcio Giusep-
pe Chiné si è mosso per ave-
re dalla Procura di Roma gli atti
dell’inchiesta sul caso Osimhen. Le
indagini, arrivate da Napoli nella
Capitale per competenza territo-
riale (a Roma risulta la sede lega-
le della Filmauro che controlla il
Napoli), sono state chiuse a metà
gennaio con il procuratore aggiun-
to Giuseppe Cascini che ha ipotiz-
zato per il presidente De Lauren-
tiis, il Napoli e l’intero Cda, il rea-
to di falso in bilancio in relazione
alle presunte plusvalenze fittizie
nell’acquisito di Osimhen dal Lil-
le nel 2020 per 76.356.819 euro
più bonus. L’operazione sarebbe
stata realizzata, secondo l’accusa,
ricorrendo alla sopravvalutazione
fittizia di quattro giocatori (tre dei
quali giovani della Primavera) che
il Lille aveva contestualmente ac-
quistato per 20 milioni. È possibile
che Chiné aspetti l’eventuale rin-
vio a giudizio prima di interveni-
re: nel 2022 la giustizia federale
prosciolse il Napoli, ma la procu-
ra federale potrebbe deferire nuo-
JUVE NEXT GEN-ENTELLA
2-0
MARCATORI pt 42' Damiani; st 36'
Guerra
JUVE NEXT GEN (3-5-2)
Daffara 6; Savona 6.5, Stivanello
6.5, Stramaccioni 6; Comenencia
6 (22' st Rouhi 6), Nonge 6 (22'
st Salifou 6), Damiani 7.5 (42' st
Palumbo ng), Hasa 7, Turicchia
6.5; Sekulov 6 (37' st Anghelè ng),
Guerra 7 (37' st Cerri ng). A disp.
Scaglia, Fuscaldo, Pedro Felipe,
Mulazzi, Iocolano, Mancini, Pe-
rotti, Bonetti. All. Brambilla 7
VIRTUS ENTELLA (3-5-2)
De Lucia 6; Manzi 5, Bonini 5.5,
Portanova 6; Zappella 6, Corbari
5 (1' st Siatounis 6), Petermann
5, Lipani 6 (36' st Faggi ng), Di
Mario 5.5 (31' st Garattoni ng);
Montevago 5 (1' st Santini 5.5),
Tomaselli 5.5 (15' st Giovannini
6). A disp. Paroni, Siaulys, Cec-
chini Müller, Vianni, Valori, Sadiki,
Djabi Embalo, Ghio, Parodi. All.
Gallo 5.5
ARBITRO Mastrodomenico di Ma-
tera 6
NOTE ammoniti Comenencia, Guer-
ra e Stramaccioni per gioco fallo-
so. Angoli 4-1 per l’Entella. Recu-
pero tempo pt 2’; st 5’
In Procura ha scaricato la responsabilità sul ds
Giuntoli che nel Napoli non aveva il potere di firma
Le quattro plusvalenze: attesa per le mosse di Chiné
vamente il club, come è accaduto
alla Juventus lo scorso anno per
il caso plusvalenze, quando ven-
ne poi penalizzata di 10 punti. Il
nodo sta nella documentazione
arrivata dalla Procura: se Chiné
dovesse trovare nuovi e probanti
elementi, la richiesta di revocazio-
ne potrebbe trovare fondamento.
Ma resterebbe il nodo irrisolto di
dimostrare l’effettività falsità del-
la plusvalenza. Vale la pena ricor-
dare, infatti, che la Juventus ven-
ne condannata per il “sistema” di
plusvalenze con l’articolo 4. Chiné
considererà analoga la situazione
del Napoli con le 4 plusvalenze
dell’operazione Osiemhen?
Ieri, intanto, De Laurentiis ha
chiesto e ottenuto di essere ascol-
tato dal pm di Roma, Cascini, un
incontro durato quasi due ore e
nel quale ha voluto chiarire gli
addebiti. Il presidente si sarebbe
difeso affermando che il Napoli,
alla luce della solidità economi-
Paolo Pirisi
A Hasa trascinatore della Next Gen
lla gara d'andata, la
penultima del 2023
prima della sosta na-
talizia, la Juventus
Next Gen si era presentata a
Chiavari in piena zona playout.
E con un mare di paure da af-
frontare, per una classifica si-
curamente non confortevole.
Ma proprio da quella notte il
vento è cambiato: una magia
di Luis Hasa permise ai bian-
coneri di alzare la testa, con
una convinzione mai vista fino
a quel momento. Quella di ieri
al Moccagatta, invece, è la vit-
toria della consapevolezza, che
premia un percorso diventato
straordinario partita dopo par-
tita. Anche la Virtus Entella è
costretta all'inchino davanti ai
bianconeri: più forti, più matu-
ri, più padroni del gioco e de-
gli episodi. A spiccare, come
all'andata, è il solito Hasa, a cui
è mancato solo il gol. Perché
nel giorno del ritorno di Non-
ge in Next Gen chi si prende la
scena ad Alessandria è il fanta-
sista classe 2004. Uno che tra
le linee trova sempre un modo
per far male agli avversari, uno
che sa sempre come innesca-
re i compagni: il taglio per il
2-0 finale di Guerra è una de-
lizia per gli occhi e certifica la
crescita di un ragazzo che l'an-
no prossimo può serenamen-
te affacciarsi a palcoscenici di-
versi dalla Serie C. Assaggia-
ta, mangiata e adesso divora-
ta da Hasa, certamente uno di
quei giocatori destinati ad irro-
bustire la lista dei prodotti del
vivaio bianconero che hanno
l'onore di affacciarsi al mondo
della prima squadra.
Dunque, contro l’Entella la
JUVE/GIUSTIZIA
Aurelio De Laurentiis, 74 anni
|
SERIE C, IL RECUPERO RETI DI DAMIANI E GUERRA, ENTELLA KO: PESCARA AGGANCIATO
La prova di maturità vale il 6° posto
Il fantasista si prende la scena
Innesca i compagni e fa male
agli avversari, gli manca solo il gol
Juventus Next Gen non si fa
scrupoli: altra vittoria, altro
puntello sulla zona playoff, con
tanto di aggancio al 6° posto
occupato dal Pescara. La gara
si mette subito nei binari giu-
sti per i ragazzi di Brambilla.
Hasa imbecca Guerra, ma le
mani di De Lucia strozzano il
vantaggio. I liguri non supe-
rano la metacampo, ma alla
fine il muro crolla. Ci pensa
Damiani da fuori area: al 41’
sua conclusione è insidiosa, ma
una deviazione di Manzi risul-
ta fatale per l’intervento del
portiere ospite. Con un gol di
vantaggio la gestione del ma-
tch diventa più semplice an-
che nella ripresa. Daffara cor-
re solo un pericolo allo scoc-
care del quarto d’ora di gioco:
Petermann calcia una punizio-
Brambilla: «Tre
punti fondamentali
per i playoff, ora
testa al Cesena»
ca dei suoi conti, non aveva inte-
resse a creare plusvalenze fittizie.
Quell’estate, e parliamo del 2020,
il Napoli aveva però chiuso il bi-
lancio con un passivo di 19 mi-
lioni, che diventerà di 58 milio-
ni l’anno successivo anche per gli
effetti del Covid. Davanti al pm,
De Laurentiis avrebbe poi tira-
to in ballo l’ex direttore sportivo
Cristiano Giuntoli, ora direttore
tecnico della Juventus scarican-
do di fatto su di lui la responsabi-
lità della trattativa. De Laurenti-
is avrebbe anche detto di non es-
sere certo di aver mai incontrato
il presidente del Lille, né mai sa-
rebbe stato nella città francese.
Come del resto Luigi Liguori (4
milioni), Claudio Manzi (4 mi-
lioni), Ciro Palmieri (7 milioni)
e Orestis Karnezis (5.1 milioni),
i quattro giocatori che il Lille ha
acquistato (Liguori lo ha raccon-
tato pubblicamente). Sta di fat-
to, però, che Giuntoli non compa-
ne molto golosa dal limite, ma
il tiro non è così pericoloso da
far tremare la Juventus. Bra-
va ad affondare il colpo dopo
aver sfiorato il 2-0 con Seku-
lov: alla fine la firma sul rad-
doppio è del solito Guerra, una
sentenza in Serie C. Brambil-
la non può che godersi il mo-
mento d’oro della sua Next
Gen, che ormai ha raggiun-
to un livello di maturità no-
tevole: «Questi sono tre pun-
ti fondamentali per l’obietti-
vo che ci siamo messi in testa
di raggiungere, ossia l’accesso
ai playoff di Serie C. È stata
soprattutto una vittoria me-
ritata perché abbiamo fatto
un’ottima prestazione». Ora
testa alla sfida di domeni-
ca contro il Cesena, che pur
avendo già vinto il girone B
non intende far sconti. Bram-
billa pensa già ai romagnoli:
«Dobbiamo cercare di recu-
perare energie: scenderemo in
campo contro la squadra più
forte del nostro girone. Se vo-
gliamo fare risultato dobbiamo
sicuramente giocare una delle
migliori partite dell’anno».
7
RAZZISMO
Tifosi laziali
insultano
McKennie
Ululati rivolti a
Weston McKennie
mentre il texano,
sostituito, passa
sotto il settore ospiti
dell’Allianz Stadium,
occupato dai tifosi
re nell’elenco degli indagati per-
ché non aveva potere di firma, in
della Lazio. E’
accaduto martedì
capo proprio a De Laurentiis. E se
la Consob contesta alla Juventus
sera durante la
semifinale d’andata di
le plusvalenze (nel 2020 rappre-
sentano il 4,3% dei ricavi), quel-
Coppa Italia e
l’episodio è stato
la portata a casa dal Napoli nel documentato da
bilancio 2020-21 pesa per l’8,7% alcuni sostenitori
dei ricavi, proprio grazie all’affa- della Juventus che si
re Osimhen. Nei prossimi giorni trovavano in Curva
i legali di De Laurentiis presente- Nord attraverso un
ranno anche una memoria difen- video, poi postato sui
siva per chiedere l’archiviazione social. Nelle immagini
e non il rinvio a giudizio. Legger- si vede il
centrocampista che
mente più indietro rispetto al pro-
lascia il campo, a
cedimento del Napoli, sempre a
pochi minuti dal
Roma procede quello legato alla
fischio finale, e
Juventus, l’inchiesta Prisma che mentre cammina a
si è trasferita nella capitale dopo bordo campo per
la sentenza della Cassazione. La raggiungere la
notifica di chiusura delle indagi- panchina è intento a
ne è arrivata a dicembre, ma poi togliersi il tutore alla
ci sono state alcune istanze per- spalla: quando
ché il fascicolo non era completo. transita sotto il
Ora i legali stanno preparando le settore ospiti partono
memorie difensive ed, eventual- da parte dei laziali gli
mente, chiederanno di ascoltare ululati razzisti. Insulti
gli indagati. Per sapere se i pm che però sono stati
chiederanno il rinvio a giudizio sentiti soltanto in
o l’archiviazione occorre atten- quell’angolo di stadio.
dere l’estate. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Samuele Damiani esulta dopo il gol dell’1-0, festeggiato da Sekulov
 Giovedì 4 aprile 2024
L’Atalanta finisce al tappeto,
Mandragora decide il primo
round con una prodezza
Coppa
Italia... no
La Viola
ci crede
La Fiorentina fa un passo verso
la finale. Il tecnico: «Avvio
perfetto, la vittoria ci serviva.
Però a Bergamo sarà dura»
Brunella Ciullini
FIRENZE
L
a Coppa Italia per ripar-
tire (la Fiorentina). La
Coppa Italia per conso-
lidarsi (l’Atalanta). L’en-
nesima sfida fra le due squa-
dre, le sole rimaste ancora in
corsa in tre competizioni, è un
appuntamento importante che
può segnare la stagione: il pri-
mo round delle semifinali se
lo aggiudicano i viola grazie
ad una magia di Mandrago-
ra. Ed è grazie al loro portie-
re Carnesecchi se i bergama-
schi non escono dal Franchi
con un passivo pesante. Vin-
cenzo Italiano va a caccia di
quel trofeo sfiorato due volte
la scorsa stagione nelle due fi-
nali raggiunte compresa quel-
la di Conference League; Gian
Piero Gasperini è voglioso di
COPPA
ITALIA
SEMIFINALI
2 APRILE
Juventus-Lazio 2-0
IERI
Fiorentina-Atalanta 1-0
23 APRILE
Lazio-Juventus ore 21
24 APRILE
Atalanta-Fiorentina ore 21
FINALE
15 MAGGIO
A Roma ore 21
impreziosire la sua lunga entu-
siasmante avventura nerazzur-
ra riempiendo la bacheca (ieri
per squalifica il tecnico ha vi-
sto la gara da uno sky box il
che non gli ha impedito di fi-
nire per l’ennesima volta ber-
saglio di cori e insulti da par-
te della curva Fiesole). In at-
tesa del recupero della parti-
ta di campionato a Bergamo
rinviata per il malore costato
la vita il 19 marzo a Joe Baro-
ne - la dirigenza bergamasca
prima della partita ha depo-
sto una corona di fiori in tri-
buna dove sedeva il dg viola -
sia i viola reduci dal ko inter-
no con il Milan sia i nerazzurri
freschi del rotondo successo a
Napoli si presentano con cin-
que cambi rispetto all’ultima
gara: nella Fiorentina riecco
Nico Gonzalez, Parisi, Bona-
ventura (in mediana), Ranieri
FIORENTINA
Terracciano 6 Mai impegnato
per 45’, se non in un pasticcio
con Kayode. Nella ripresa si ri-
scatta subito su Hien.
Kayode 6 Tanto impegno ma di-
versi errori, nel primo tempo in-
nesca Koopmeiners, nella ripre-
sa Bakker.
Milenkovic 6.5 Resta a fare il
guardiano, ma l'Atalanta non
gli crea grandi problemi se non
quando entra Scamacca.
Ranieri 6.5 Attenzione è la pa-
rola d'ordine e il difensore vio-
la la mette in pratica restando
concentrato per 90’.
Parisi 6.5 Non giocava titolare
dal 28 gennaio ma è in forma e
si vede, lotta e vince i duelli sul-
la fascia. In avvio di ripresa però
si perde Hien.
Mandragora 7.5 Muscoli e spirito
di sacrificio, come quando al 25’
si immola su Koopmeiners, l'eu-
rogol alla mezzora è la ciliegina
sulla torta, quinto gol stagionale.
Bonaventura 7 Interpreta bene
il ruolo, si alza a dare fastidio a
Pasalic e lo annienta.
COPPA ITALIA/ANDATA SEMIFINALI
e Kayode, nell’Atalanta priva di
Scalvini e De Ketelaere (che da
oggi, annuncia Luca Percassi,
torna a disposizione in attesa
che la società discuti il possi-
bile riscatto: «Siamo contenti
di lui, ha avuto un ottimo im-
patto, l’obiettivo è rinforzar-
ci») spazio a Djimsiti e Hien in
difesa, a Lookman (preferito
a Scamacca), a Ruggeri e Ko-
opmeiners. La rivoluzione nel
primo tempo premia la squa-
dra di casa, più arrembante,
sciolta, incisiva: una paratona
di piede di Carnesecchi su Bel-
I tre miracoli
di Carnesecchi
tengono aperta
la doppia sfida
LE PAGELLE di Luciana Magistrato
Bonaventura straripante
Ruggeri, si può dare di più
Nico Gonzalez 6.5 Suo il primo
tiro in porta al 10’ ma gioca più
per la squadra e serve l'assist a
Mandragora. Nella ripresa sfio-
ra due volte il raddoppio.
Beltran 6.5 Buoni suggerimenti
dalla trequarti, Carnesecchi gli
nega la gioia del gol. Arthur
(33’ st) ng.
Kouamé 6.5 Sulla sinistra non
ha tante occasioni ma combat-
te e strappa un ottimo pallone a
Pasalic che poi i compagni non
sfruttano bene.
Belotti 6 Prova subito a render-
si pericoloso ma Hien lo marca
a uomo, fa però reparto. Ikoné
(40' st) ng.
All. Italiano 7 Ci tiene alla Coppa
tran, qualche tentativo di Gon-
zalez e Belotti fino al gran sini-
stro di Mandragora che da 30
metri centra il bersaglio scate-
nando l’ovazione dei tifosi vio-
la (avvistato sugli spalti anche
il ct della nazionale Spalletti).
«Questo gol è una gioia, uno
dei più belli della mia carirera,
ci voleva in questo momento -
dice il centrocampista - Per il
ritorno dovremo fare un’altra
grande prestazione, ora go-
diamoci questo successo poi
testa alla Juve». Per l’Atalan-
ta, insolitamente timida e con-
tratta, solo una conclusione di
Koopmeiners prima dell’inter-
vallo. Di qui l’ingresso a inizio
ripresa di Scamacca e Ederson:
la squadra bergamasca sembra
scuotersi (Hien impegna Ter-
racciano) ma i pericoli mag-
giori li crea ancora la Fiorenti-
na con Nico Gonzalez cui uno
e si vede, prepara bene la parti-
ta e nelle rotazioni non guarda
in faccia nessuno.
ATALANTA
Carnesecchi 8 Tre miracoli, uno
di piede su Beltran al 23’ e due
su Nico nella ripresa, in parti-
colare quando devia la palla al
12' con la punta delle dita. Nul-
la può sul gol.
Djimsiti 5 Serata non proprio po-
sitiva per il difensore nerazzur-
ro, su quella fascia soffre troppo.
Hien 6 Il migliore in difesa, se-
gue Belotti come un’ombra li-
mitandolo. In avvio di ripresa
va vicino al gol.
Kolasinac 5.5 Guarda a vista
Mandragora
festeggia
con i compagni
il gol vittoria
contro
l’Atalanta
strepitoso Carnesecchi nega per
due volte la gioia del gol. Sfi-
da intensa come da copione,
l’Atalanta ci prova con Bakker
appena entrato, i viola fallisco-
no il raddoppio con Ranieri e
protestano per il mancato ros-
so a Scamacca per una brutta
entrata su Milenkovic. Il risul-
tato resta in bilico fino all’ulti-
mo e tiene apertissimo il ritor-
no in programma il 24 aprile.
«Primo tempo perfetto.Peccato
per certi miracoli di Carnesec-
chi... Abbiamo sempre onora-
to questa Coppa e i risultati lo
dimostrano - rimarca Italiano –
E’ una soddisfazione essere an-
cora dentro a tutte le competi-
zioni». Il rammarico del tecni-
co viola però è non aver chiuso
con più gol la gara di ieri con-
tro un’Atalanta fra le più de-
ludenti della stagione. «A Ber-
gamo dovremo essere super».
Nico ma l'argentino in un paio
di occasioni gli sfugge.
Holm 5 Sulla fascia duella so-
prattutto con Kouame, chiude
in ritardo anche lui su Mandra-
gora al momento del gol. Sof-
fre Parisi quando prova a salire.
Hateboer (44’ st) ng.
De Roon 5 Prende in consegna
Beltran ma si fa notare per diver-
se sbavature e non riesce ad es-
sere padrone del centrocampo.
Pasalic 5 Ingaggia un duello con
Bonaventura che in quella posi-
zione dà fastidio all'Atalanta, e
lo perde. Ederson (1’ st) 5.5
Dà più sprint alla gara.
Ruggeri 5 Poco reattivo anche
se prova a dare una mano in di-
9
FIORENTINA-ATALANTA
1-0
MARCATORI
pt 31’ Mandragora
FIORENTINA (4-2-3-1)
Terracciano 6; Kayode 6, Milen-
kovic 6.5, Ranieri 6.5, Parisi 6.5;
Mandragora 7.5, Bonaventura 7;
Nico Gonzalez 6.5, Beltran 6.5
(33’ st Arthur ng), Kouamé 6.5;
Belotti 6 (40’ st Ikoné ng). A disp.
Christensen, Martinelli, Comuz-
zo, Quarta, Dodo, Faraoni, Bira-
ghi, Duncan, Castrovilli, Maxime
Lopez, Barak, Infantino, Nzola,
Sottil. All. Italiano 7
ATALANTA (3-4-1-2)
Carnesecchi 8; Djimsiti 5, Hien
6, Kolasinac 5.5; Holm 5 (44’ st
Hateboer ng), De Roon 5, Pasa-
lic 5 (1’ st Ederson 5.5), Rugge-
ri 5 (15’ st Bakker 5.5); Koop-
meiners 5; Miranchuk 5 (1’ st
Scamacca 5), Lookman 5 (32’
st Touré ng). A disp. A disp. Musso,
Rossi, Toloi, Palomino, Zappa-
costa, Adopo. All. Gritti (Gaspe-
rini squalificato) 5
ARBITRO Mariani di Aprilia 5
NOTE 21.560 spettatori, incasso
497.027 euro. Ammoniti Miran-
chuk, Mandragora, De Roon,
Kouamé, Scamacca. Angoli 10-3.
Recupero pt 1’; st 5’
POSSESSO PALLA
49%
51%
TIRI TOTALI
20
10
TIRI IN PORTA
4
3
FALLI COMMESSI
11
21
fesa non riesce mai a spingere.
Bakker (15’ st) 5.5 Un paio
di volte si affaccia dalle parti di
Terracciano.
Koopmeiners 5 Suo il primo
ed unico tiro in porta nel primo
tempo, poi però non si rende mai
pericoloso.
Miranchuk 5 Gioca pochi pallo-
ni e quando prova ad avanzare
lo fa fallosamente su Parisi, tan-
to da rimediare un giallo; esce
infatti nell'intervallo. Scamac-
ca (1' st) 5 Sembra dare verve
all'attacco ma è un'illusione. Gra-
ziato nel finale.
Lookman 5 Vince il ballottag-
gio iniziale con Scamacca ma
corre spesso a vuoto e non tro-
va mai palloni giocabili. Touré
(32’ st) ng.
All. Gritti 5 Regala un tempo
alla Fiorentina poi prova a re-
cuperarla.
ARBITRO
Mariani 5 Lascia correre trop-
po su falli evidenti graziando sia
Holm che Scamacca ed è fisca-
le su altri.
10
La splendida, impetuosa crescita con il Toro, i tentativi
del Diavolo a gennaio, il corteggiamento dei futuri
campioni d’Italia, il fascino della Nazionale, l’appuntamento
in Germania a giugno: Alessandro porterà per sempre
nel cuore l’amore per il granata, ma ormai le sue ambizioni
sono diventate più grandi e si guarderà attorno per l’estate.
Il suo sogno è giocare in Champions League.
Intanto lotta per raggiungere la Conference con Juric
BUONGIORNO
VOGLIA
DI BIG
Marco Bonetto
TORINO
C
he Buongiorno sia un
ragazzo onesto nei
principi e refrattario
alle bugie di comodo è
risaputo, lo ha già dimostrato
con i fatti e non solo con le pa-
role. Che senta il sangue gra-
nata friggergli nelle vene è un
valore che spesso ha declama-
to con rispetto, quando ha do-
vuto ripensare a se stesso rit-
to come un fuso, a Superga,
mentre leggeva i nomi dei 31
caduti: «L’emozione più forte
della carriera». E Alessandro
ripeterà il rito il prossimo 4
maggio. Che Buongiorno ab-
bia detto «no grazie» all’Ata-
lanta, lo scorso agosto, è sto-
ria mandata a memoria: ne-
anche due mesi prima aveva
rinnovato il contratto in grana-
ta, così gli sembrava un tradi-
mento anche se il Torino ave-
va già trovato un accordo con
i vertici del club nerazzurro,
come ammesso a posteriori
dagli stessi Cairo e Vagnati.
In Italia l’Inter è in pole sul Milan. Esclusa da Alessandro la pista Juve. La vera variabile sarà
la Premier: sondaggi in attesa della grande vetrina dell’Europeo. Il Toro lo valuta 40 milioni
Alessandro non se la sentiva.
Anche perché nelle settimane
precedenti, dopo il prolunga-
mento sino al 2028 (5 anni, il
contratto più lungo possibile),
si era pure speso in più inter-
viste per sottolineare la sua fe-
licità, la sua soddisfazione, il
suo orgoglio di giocatore-tifo-
so granata, cresciuto nel vivaio
del Torino da quando aveva 7
anni: «Felicissimo di restare!».
No, sentiva di non avere
scusanti nel cuore. No, non po-
teva cambiare idea dopo così
poco e girare le spalle a tut-
to un popolo e pure ai propri
principi, all’improvviso, “sol-
tanto” perché l’Atalanta gli of-
friva più soldi e l’Europa Lea-
gue. «Voglio andarci col Toro
in Europa!», avrebbe poi di-
chiarato tante volte davanti
a taccuini e tv. E ai tifosi sem-
brò un gesto persino eroico
quel no pronunciato anche a
TORO/ESCLUSIVO
Cairo, che al telefono gli ave-
va chiesto se avesse intenzio-
ne di trasferirsi all’Atalanta.
Tutto vero. Ma anche tut-
ta acqua passata sotto i pon-
ti. E adesso abbiamo un altro
Buongiorno, davanti agli oc-
chi. Senza rimpianti, ci man-
cherebbe! Ma con tutta un’al-
tra statura, altre prospettive e
anche un altro mercato. Giac-
ché la sua stagione è stata fin
qui monumentale. E sarebbe
assolutamente riduttivo evo-
care soltanto i suoi innumere-
voli salvataggi in difesa e i 3
gol (più un assist) segnati in
Per il difensore è
un anno magico. E il
suo agente conosce
bene i desideri di Ale
campionato. Si è elevato ripe-
tutamente (per non dire sem-
pre) sulla media di rendimen-
to di tutti gli altri compagni,
ha dimostrato di saper essere
anche un trascinatore in cam-
po, oltreché un punto di rife-
rimento nello spogliatoio.
Ha conquistato la Naziona-
le, così facendo. Dopo Mancini
(una presenza), Spalletti: altre
due partite da titolare, l’ulti-
ma negli Usa con il Venezue-
la il 21 marzo. Andrà all’Euro-
peo, è già scontato: deve solo
continuare così, da qui a fine
maggio. E in Germania a giu-
gno potrebbe trovare spazi an-
che ampi, grande visibilità in-
ternazionale. E godere di una
vetrina eccezionale. E Alessan-
dro sa di piacere. E di piace-
re alle big, a ‘sto giro di mer-
cato.
Alla Juve (di cui nei mesi
scorsi sottolineammo i son-
Giovedì 4 aprile 2024
daggi strategici di Giuntoli)
non potrebbe trasferirsi per
ragioni che suonano fin ovvie,
per un fatto di rispetto nei con-
fronti della sua storia di gra-
nata da sempre e per l’identi-
co rispetto che deve ai tifosi
del Toro, che hanno ricono-
sciuto in Alessandro un sim-
bolo, prim’ancora che un ido-
lo. Ragionamenti ben chiari,
ormai, anche sul fronte bian-
conero. Ma davanti al Milan
(che sperava di mettergli le
mani sopra a gennaio) e so-
prattutto all’Inter (che lo vor-
rebbe in estate) sarebbe tutta
Quel no all’Atalanta?
Le aspirazioni sono
cresciute. E anche
il club granata lo sa
un’altra storia. La Champions
(«Il mio sogno», ha ammes-
so), la lotta scudetto, l’aura
di una grande squadra. Una
dimensione imparagonabile
con quella granata. E ingag-
gi come minimo triplicati, se
non di più, rispetto all’attua-
lità. Anche in Nazionale, du-
rante la tournée americana,
è stato a dir poco corteggia-
to. Dagli interisti di sicuro.
E poi c’è la Premier, terreno
fertile soprattutto se l’Europeo
porterà Alessandro ancor più
sugli altari. Sondaggi anche
da lassù: d’altra parte il suo
agente ha un raggio d’azione
ampio e internazionale, rico-
nosciuto da tanti anni. Non
solo ai piani alti dell’Inter, in
tanti già hanno compreso che
Buongiorno ormai coltiva den-
tro di sé l’affascinante speran-
za di giocare in un top club in
corsa per la vittoria del cam-
Giovedì 4 aprile 2024
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di tuttosport.com
A 7 anni nel Toro
Alessandro Buongiorno,
24 anni, a 7 entrò
nel vivaio granata.
Vicecapitano del Toro,
nella scorsa estate firmò
il prolungamento
di contratto sino
al 2028. In granata
vanta 102 partite
con 4 reti e 5 assist-gol.
In Nazionale, 3 presenze:
le ultime 2 con Spalletti
(in basso a sinistra
contro il Venezuela,
lo scorso 21 marzo)
pionato e in azione in Cham-
pions. Non solo da Milano ri-
rebbe troppo anche per l’Inter,
chissà, con i suoi paletti finan-
feriscono infatti che Alessan- ziari.
dro abbia dato mandato al suo Buongiorno non vuole fug-
procuratore Riso di ascoltare gire da Torino, è la morale. Re-
eventuali offerte da big ita- sterebbe anche volentieri, nel
liane o straniere: e poi si ve- caso. E da capitano, nella pros-
drà. Anche i vertici del Torino sima stagione. Ma Buongior-
ormai lo sanno, hanno intui- no non direbbe più no, in esta-
to, compreso l’antifona: Cai- te, se stavolta fosse una big a
ro, Vagnati. Il presidente sa- bussare alla sua porta, e pure
rebbe disposto a cederlo solo a quella di Cairo. Ha voglia di
in presenza di una ormai ce- crescere, di cimentarsi su pal-
lebre «offerta irrinunciabile», coscenici sempre più compe-
obbligatoriamente condivisa. titivi, di lottare per un trofeo,
Chiede 40 milioni, tanto per pur portando per sempre nel
capirci: una cifra da Premier, cuore il suo orgoglio di «nato
più che da Serie A. Da noi, per granata». Non sarebbe un tra-
via dei conti ballerini che ha il dimento, dal suo punto di vi-
calcio italiano, una valutazio- sta: siamo nel 2024, non ai
ne realistica potrebbe oscilla- tempi di Ferrini o Pulici (pur-
re intorno ai 30. Ma forse sa- troppo, aggiungiamo noi). E la
cifra giusta (aggettivo in que-
sto caso estremamente elasti-
co sotto il profilo concettuale,
Di qui a fine maggio per quanto decisivo per avvia-
Buongiorno darà re o meno una cascata di de-
cine di milioni) leverebbe gli
tutto per il Toro: ultimi dubbi anche a chi gui-
da il Torino.
come sempre ©RIPRODUZIONE RISERVATA
VERSO EMPOLI-TORINO
Problema al crociato per
il lituano: no all’operazione
Gineitis ko
un mese
Allarme
mediana
Ilic tornerà soltanto a fine aprile
Tameze potrebbe servire in difesa
Alessandro Baretti
Andrea Piva
TORINO
C
he quella presa da Gvidan
Gineitis nell’allenamento di
rifinitura prima della parti-
ta contro il Monza non fos-
se una semplice botta lo si era ca-
pito già sabato mattina, quando
il dolore al ginocchio destro non
accennava a diminuire. Tanto che
Ivan Juric si era visto costretto a
depennare il nome del centro-
campista dall’elenco dei convo-
cati, per la gara contro i brianzoli.
ALMENO 30 GIORNI DI STOP
Ora è arrivato il responso degli ac-
certamenti strumentali a cui il nu-
mero 66 si è sottoposto ieri: trau-
ma distorsivo con interessamento
distrattivo al legamento crociato
posteriore del ginocchio destro.
La buona notizia è che Gineitis
non dovrà operarsi, la cattiva è
che sarà costretto a uno stop lun-
go: almeno un mese, nella miglio-
re delle ipotesi. Il centrocampista
inizierà una terapia conservativa
e nelle prossime settimane effet-
tuerà nuovi esami che permet-
teranno di capire, con maggiore
precisione, quante partite dovrà
PARTITA AL ROBALDO, IN MIGLIAIA A SUPERGA E IL GIRO: ATTESE SOLUZIONI RISPETTOSE
4 maggio, la preoccupazione dei tifosi
Marco Bonetto
TORINO
T
ra un mese, il 4 maggio, ri-
correrà il 75° anniversario
della tragedia di Superga.
Corsa contro il tempo per
il club granata con in prima fila
Paolo Bellino (nel CdA del Tori-
no con delega allo sviluppo degli
impianti sportivi) per quel che ri-
guarda il Robaldo, oltreché per
l’organizzazione del Giro d’Ita-
lia (prima tappa quel giorno da
Venaria a Torino, con passaggio
dei ciclisti nei pressi della basilica.
Bellino è anche ad di Rcs Sport).
Come preannunciato a dicembre
in conferenza, il club vuole orga-
nizzare nel futuro centro sporti-
vo del vivaio almeno una partita
amichevole simbolica, se non un
torneo giovanile, sull’unico terre-
saltare: certamente non ci sarà
sabato sera a Empoli e perderà
anche il successivo derby con-
tro la Juventus. In questo mese
di aprile il Torino giocherà pure
contro il Frosinone e l’Inter, altre
due gare alle quali l’ex Primavera
non potrà partecipare. Ma a for-
te rischio c’è anche il match con-
tro il Bologna di inizio maggio.
«SARÒ ANCORA PIÙ FORTE»
Per un suo eventuale ritorno in
campo, se tutto dovesse procede-
re per il meglio, se ne parlerà per
le ultime giornate di campionato,
quelle in cui il Torino potrebbe es-
sere ancora a caccia di punti deci-
sivi per mantenere vivo l’obietti-
vo di qualificarsi a una coppa in-
ternazionale. Una cosa è certa fin
da ora: la voglia di essere prota-
gonista del ragazzo, di superare
al meglio quest’infortunio che lo
sottrae al Toro nel frangente in
cui Juric lo stava ripetutamente
confermando titolare: «Tornerò
più forte di prima», sono infatti
le parole del lituano in seguito
alla diagnosi.
L’approdo in Europa dipenderà
dai risultati che i granata riusci-
ranno a ottenere nel mese in cor-
so: servono due successi contro
no di gioco (in sintetico) che po-
trà essere pronto per il 4 maggio,
con al fianco spogliatoi provviso-
ri. Più avanti saranno ultimati gli
altri 3 campi e tutti gli spogliatoi
definitivi, nonché, nel 2025, la pa-
lazzina con palestra, uffici, men-
sa, area medica e magazzini, e le
tribune da 500 e 250 posti. Pro-
blemi burocratici e operativi han-
no rallentato i lavori negli ultimi
due mesi: di qui la corsa contro il
tempo cui alludevamo all’inizio,
col Torino che esprime comunque
ottimismo. A metà mese verrà or-
ganizzata una conferenza per illu-
strare i dettagli. Sarà fondamen-
tale avere le necessarie informa-
zioni sulla gestione (efficace e ri-
spettosa, si spera) della memoria
del Grande Torino e delle celebra-
zioni religiose e non a Superga, e
sulla mobilità e le vie di accesso
Empoli e Frosinone, e almeno un
acuto tra la Juve e l’Inter (super-
fluo sottolineare quale tra le due
sfide i tifosi vorrebbero vincere,
dopo le reiterate delusioni degli
ultimi venti anni). Il problema è
che l’infortunio di Gineitis com-
plica decisamente i piani a Ju-
ric, guardando alla composizio-
ne del centrocampo. Ilic è anco-
ra ai box, e ben che vada potrà
rientrare per fine mese. A caval-
lo del 28 (data ancora da stabi-
lire) ci sarà la trasferta di Mila-
no contro l’Inter, preceduta il 21
dalla gara interna contro il Fro-
sinone. In mediana potrebbe es-
sere schierato Tameze, ma il jol-
ly granata può servire da centra-
le difensivo di destra, considera-
ta la perdurante indisponibilità
di Djidji. Al posto del quale però
c’è la soluzione Lovato, già impie-
gato in quel ruolo nel finale della
prova contro il Monza (difficile,
Ricci è diffidato e
in caso di cartellino
giallo con l’Empoli
salterà la Juve
Migliaia di tifosi a Superga
in coincidenza con il Giro. La tap-
pa è stata così disegnata, nei luo-
ghi e nella data, «apposta per ce-
lebrare il Grande Torino», aveva-
no spiegato Cairo e Bellino. Atte-
se parecchie migliaia di tifosi sul
colle: come sempre, ma a mag-
gior ragione stavolta, di sabato,
per i 75 anni della tragedia, cui
si aggiungeranno gli appassiona-
ti di ciclismo. Intanto è conferma-
to che la strada che da Sassi por-
ta alla basilica sarà percorribile
(non passerà il Giro, lì: dopo Bal-
11
Gvidas Gineitis,
19 anni: 14 partite
in questa Serie A
ma da non escludere vista l’emer-
genza, il dirottamento a braccet-
to di destra di Masina o l’utilizzo
di Sazonov). E così, in definitiva,
Juric si ritrova con i soli Tameze
(sempre che non serva da difen-
sore), Linetty e Ricci. La posizio-
ne di quest’ultimo è tuttavia deli-
cata, dal momento che la diffida
lo porterebbe all’automatica squa-
lifica, in caso di cartellino giallo
(un’ammonizione sabato contro
l’Empoli gli farebbe saltare il der-
by). Di ripiego le alternative, quali
ad esempio l’arretramento di Vla-
sic o il dirottamento in mezzo al
campo di Vojvoda. Una situazio-
ne complicata da gestire, per un
Toro che dopo i tre punti contro
il Monza mantiene vive le possi-
bilità di accedere alla Conference.
Per non abbandonare l’obiettivo
servono altri successi, da ottene-
re chiedendo un sacrificio ai po-
chi centrocampisti rimasti, e ap-
punto sperando che l’ex proprio
dell’Empoli non debba trovarsi
nelle condizioni di dover spende-
re un cartellino giallo. Così fosse
prima del rientro di Ilic, ricorre-
re alle alternative scoprendo però
altre zone di campo diventereb-
be necessario.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
dissero lambirà Superga, percor-
rendo poi la “panoramica” verso
Pino). Esprimendo preoccupa-
zioni comuni a migliaia di tifosi,
l’associazione “Resistenti Grana-
ta” ha inviato una lettera aperta
al Torino, al sindaco Lo Russo, al
governatore Cirio e loro assesso-
ri, sottolineando come «il 4 mag-
gio la basilica debba essere rag-
giungibile da tutti i tifosi che de-
siderino onorare gli Invincibili,
come sempre accaduto». Andrà
compreso come il Comune e gli
organizzatori del Giro intendano
gestire la mobilità (mezzi pubbli-
ci, vie aperte al traffico, parcheg-
gi e via dicendo) nel rispetto della
memoria del Grande Torino, del-
la ricorrenza (non certo una festa:
si commemorano 31 morti e una
tragedia nazionale) e dei tifosi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
10
La splendida, impetuosa crescita con il Toro, i tentativi
del Diavolo a gennaio, il corteggiamento dei futuri
campioni d’Italia, il fascino della Nazionale, l’appuntamento
in Germania a giugno: Alessandro porterà per sempre
nel cuore l’amore per il granata, ma ormai le sue ambizioni
sono diventate più grandi e si guarderà attorno per l’estate.
Il suo sogno è giocare in Champions League.
Intanto lotta per raggiungere la Conference con Juric
BUONGIORNO
VOGLIA
DI BIG
Marco Bonetto
TORINO
C
he Buongiorno sia un
ragazzo onesto nei
principi e refrattario
alle bugie di comodo è
risaputo, lo ha già dimostrato
con i fatti e non solo con le pa-
role. Che senta il sangue gra-
nata friggergli nelle vene è un
valore che spesso ha declama-
to con rispetto, quando ha do-
vuto ripensare a se stesso rit-
to come un fuso, a Superga,
mentre leggeva i nomi dei 31
caduti: «L’emozione più forte
della carriera». E Alessandro
ripeterà il rito il prossimo 4
maggio. Che Buongiorno ab-
bia detto «no grazie» all’Ata-
lanta, lo scorso agosto, è sto-
ria mandata a memoria: ne-
anche due mesi prima aveva
rinnovato il contratto in grana-
ta, così gli sembrava un tradi-
mento anche se il Torino ave-
va già trovato un accordo con
i vertici del club nerazzurro,
come ammesso a posteriori
dagli stessi Cairo e Vagnati.
In Italia l’Inter è in pole sul Milan. Esclusa da Alessandro la pista Juve. La vera variabile sarà
la Premier: sondaggi in attesa della grande vetrina dell’Europeo. Il Toro lo valuta 40 milioni
Alessandro non se la sentiva.
Anche perché nelle settimane
precedenti, dopo il prolunga-
mento sino al 2028 (5 anni, il
contratto più lungo possibile),
si era pure speso in più inter-
viste per sottolineare la sua fe-
licità, la sua soddisfazione, il
suo orgoglio di giocatore-tifo-
so granata, cresciuto nel vivaio
del Torino da quando aveva 7
anni: «Felicissimo di restare!».
No, sentiva di non avere
scusanti nel cuore. No, non po-
teva cambiare idea dopo così
poco e girare le spalle a tut-
to un popolo e pure ai propri
principi, all’improvviso, “sol-
tanto” perché l’Atalanta gli of-
friva più soldi e l’Europa Lea-
gue. «Voglio andarci col Toro
in Europa!», avrebbe poi di-
chiarato tante volte davanti
a taccuini e tv. E ai tifosi sem-
brò un gesto persino eroico
quel no pronunciato anche a
TORO/ESCLUSIVO
Cairo, che al telefono gli ave-
va chiesto se avesse intenzio-
ne di trasferirsi all’Atalanta.
Tutto vero. Ma anche tut-
ta acqua passata sotto i pon-
ti. E adesso abbiamo un altro
Buongiorno, davanti agli oc-
chi. Senza rimpianti, ci man-
cherebbe! Ma con tutta un’al-
tra statura, altre prospettive e
anche un altro mercato. Giac-
ché la sua stagione è stata fin
qui monumentale. E sarebbe
assolutamente riduttivo evo-
care soltanto i suoi innumere-
voli salvataggi in difesa e i 3
gol (più un assist) segnati in
Per il difensore è
un anno magico. E il
suo agente conosce
bene i desideri di Ale
campionato. Si è elevato ripe-
tutamente (per non dire sem-
pre) sulla media di rendimen-
to di tutti gli altri compagni,
ha dimostrato di saper essere
anche un trascinatore in cam-
po, oltreché un punto di rife-
rimento nello spogliatoio.
Ha conquistato la Naziona-
le, così facendo. Dopo Mancini
(una presenza), Spalletti: altre
due partite da titolare, l’ulti-
ma negli Usa con il Venezue-
la il 21 marzo. Andrà all’Euro-
peo, è già scontato: deve solo
continuare così, da qui a fine
maggio. E in Germania a giu-
gno potrebbe trovare spazi an-
che ampi, grande visibilità in-
ternazionale. E godere di una
vetrina eccezionale. E Alessan-
dro sa di piacere. E di piace-
re alle big, a ‘sto giro di mer-
cato.
Alla Juve (di cui nei mesi
scorsi sottolineammo i son-
Giovedì 4 aprile 2024
daggi strategici di Giuntoli)
non potrebbe trasferirsi per
ragioni che suonano fin ovvie,
per un fatto di rispetto nei con-
fronti della sua storia di gra-
nata da sempre e per l’identi-
co rispetto che deve ai tifosi
del Toro, che hanno ricono-
sciuto in Alessandro un sim-
bolo, prim’ancora che un ido-
lo. Ragionamenti ben chiari,
ormai, anche sul fronte bian-
conero. Ma davanti al Milan
(che sperava di mettergli le
mani sopra a gennaio) e so-
prattutto all’Inter (che lo vor-
rebbe in estate) sarebbe tutta
Quel no all’Atalanta?
Le aspirazioni sono
cresciute. E anche
il club granata lo sa
un’altra storia. La Champions
(«Il mio sogno», ha ammes-
so), la lotta scudetto, l’aura
di una grande squadra. Una
dimensione imparagonabile
con quella granata. E ingag-
gi come minimo triplicati, se
non di più, rispetto all’attua-
lità. Anche in Nazionale, du-
rante la tournée americana,
è stato a dir poco corteggia-
to. Dagli interisti di sicuro.
E poi c’è la Premier, terreno
fertile soprattutto se l’Europeo
porterà Alessandro ancor più
sugli altari. Sondaggi anche
da lassù: d’altra parte il suo
agente ha un raggio d’azione
ampio e internazionale, rico-
nosciuto da tanti anni. Non
solo ai piani alti dell’Inter, in
tanti già hanno compreso che
Buongiorno ormai coltiva den-
tro di sé l’affascinante speran-
za di giocare in un top club in
corsa per la vittoria del cam-
Giovedì 4 aprile 2024
Scansiona
il QR Code e accedi
ai contenuti
di tuttosport.com
A 7 anni nel Toro
Alessandro Buongiorno,
24 anni, a 7 entrò
nel vivaio granata.
Vicecapitano del Toro,
nella scorsa estate firmò
il prolungamento
di contratto sino
al 2028. In granata
vanta 102 partite
con 4 reti e 5 assist-gol.
In Nazionale, 3 presenze:
le ultime 2 con Spalletti
(in basso a sinistra
contro il Venezuela,
lo scorso 21 marzo)
pionato e in azione in Cham-
pions. Non solo da Milano ri-
rebbe troppo anche per l’Inter,
chissà, con i suoi paletti finan-
feriscono infatti che Alessan- ziari.
dro abbia dato mandato al suo Buongiorno non vuole fug-
procuratore Riso di ascoltare gire da Torino, è la morale. Re-
eventuali offerte da big ita- sterebbe anche volentieri, nel
liane o straniere: e poi si ve- caso. E da capitano, nella pros-
drà. Anche i vertici del Torino sima stagione. Ma Buongior-
ormai lo sanno, hanno intui- no non direbbe più no, in esta-
to, compreso l’antifona: Cai- te, se stavolta fosse una big a
ro, Vagnati. Il presidente sa- bussare alla sua porta, e pure
rebbe disposto a cederlo solo a quella di Cairo. Ha voglia di
in presenza di una ormai ce- crescere, di cimentarsi su pal-
lebre «offerta irrinunciabile», coscenici sempre più compe-
obbligatoriamente condivisa. titivi, di lottare per un trofeo,
Chiede 40 milioni, tanto per pur portando per sempre nel
capirci: una cifra da Premier, cuore il suo orgoglio di «nato
più che da Serie A. Da noi, per granata». Non sarebbe un tra-
via dei conti ballerini che ha il dimento, dal suo punto di vi-
calcio italiano, una valutazio- sta: siamo nel 2024, non ai
ne realistica potrebbe oscilla- tempi di Ferrini o Pulici (pur-
re intorno ai 30. Ma forse sa- troppo, aggiungiamo noi). E la
cifra giusta (aggettivo in que-
sto caso estremamente elasti-
co sotto il profilo concettuale,
Di qui a fine maggio per quanto decisivo per avvia-
Buongiorno darà re o meno una cascata di de-
cine di milioni) leverebbe gli
tutto per il Toro: ultimi dubbi anche a chi gui-
da il Torino.
come sempre ©RIPRODUZIONE RISERVATA
VERSO EMPOLI-TORINO
Problema al crociato per
il lituano: no all’operazione
Gineitis ko
un mese
Allarme
mediana
Ilic tornerà soltanto a fine aprile
Tameze potrebbe servire in difesa
Alessandro Baretti
Andrea Piva
TORINO
C
he quella presa da Gvidan
Gineitis nell’allenamento di
rifinitura prima della parti-
ta contro il Monza non fos-
se una semplice botta lo si era ca-
pito già sabato mattina, quando
il dolore al ginocchio destro non
accennava a diminuire. Tanto che
Ivan Juric si era visto costretto a
depennare il nome del centro-
campista dall’elenco dei convo-
cati, per la gara contro i brianzoli.
ALMENO 30 GIORNI DI STOP
Ora è arrivato il responso degli ac-
certamenti strumentali a cui il nu-
mero 66 si è sottoposto ieri: trau-
ma distorsivo con interessamento
distrattivo al legamento crociato
posteriore del ginocchio destro.
La buona notizia è che Gineitis
non dovrà operarsi, la cattiva è
che sarà costretto a uno stop lun-
go: almeno un mese, nella miglio-
re delle ipotesi. Il centrocampista
inizierà una terapia conservativa
e nelle prossime settimane effet-
tuerà nuovi esami che permet-
teranno di capire, con maggiore
precisione, quante partite dovrà
PARTITA AL ROBALDO, IN MIGLIAIA A SUPERGA E IL GIRO: ATTESE SOLUZIONI RISPETTOSE
4 maggio, la preoccupazione dei tifosi
Marco Bonetto
TORINO
T
ra un mese, il 4 maggio, ri-
correrà il 75° anniversario
della tragedia di Superga.
Corsa contro il tempo per
il club granata con in prima fila
Paolo Bellino (nel CdA del Tori-
no con delega allo sviluppo degli
impianti sportivi) per quel che ri-
guarda il Robaldo, oltreché per
l’organizzazione del Giro d’Ita-
lia (prima tappa quel giorno da
Venaria a Torino, con passaggio
dei ciclisti nei pressi della basilica.
Bellino è anche ad di Rcs Sport).
Come preannunciato a dicembre
in conferenza, il club vuole orga-
nizzare nel futuro centro sporti-
vo del vivaio almeno una partita
amichevole simbolica, se non un
torneo giovanile, sull’unico terre-
saltare: certamente non ci sarà
sabato sera a Empoli e perderà
anche il successivo derby con-
tro la Juventus. In questo mese
di aprile il Torino giocherà pure
contro il Frosinone e l’Inter, altre
due gare alle quali l’ex Primavera
non potrà partecipare. Ma a for-
te rischio c’è anche il match con-
tro il Bologna di inizio maggio.
«SARÒ ANCORA PIÙ FORTE»
Per un suo eventuale ritorno in
campo, se tutto dovesse procede-
re per il meglio, se ne parlerà per
le ultime giornate di campionato,
quelle in cui il Torino potrebbe es-
sere ancora a caccia di punti deci-
sivi per mantenere vivo l’obietti-
vo di qualificarsi a una coppa in-
ternazionale. Una cosa è certa fin
da ora: la voglia di essere prota-
gonista del ragazzo, di superare
al meglio quest’infortunio che lo
sottrae al Toro nel frangente in
cui Juric lo stava ripetutamente
confermando titolare: «Tornerò
più forte di prima», sono infatti
le parole del lituano in seguito
alla diagnosi.
L’approdo in Europa dipenderà
dai risultati che i granata riusci-
ranno a ottenere nel mese in cor-
so: servono due successi contro
no di gioco (in sintetico) che po-
trà essere pronto per il 4 maggio,
con al fianco spogliatoi provviso-
ri. Più avanti saranno ultimati gli
altri 3 campi e tutti gli spogliatoi
definitivi, nonché, nel 2025, la pa-
lazzina con palestra, uffici, men-
sa, area medica e magazzini, e le
tribune da 500 e 250 posti. Pro-
blemi burocratici e operativi han-
no rallentato i lavori negli ultimi
due mesi: di qui la corsa contro il
tempo cui alludevamo all’inizio,
col Torino che esprime comunque
ottimismo. A metà mese verrà or-
ganizzata una conferenza per illu-
strare i dettagli. Sarà fondamen-
tale avere le necessarie informa-
zioni sulla gestione (efficace e ri-
spettosa, si spera) della memoria
del Grande Torino e delle celebra-
zioni religiose e non a Superga, e
sulla mobilità e le vie di accesso
Empoli e Frosinone, e almeno un
acuto tra la Juve e l’Inter (super-
fluo sottolineare quale tra le due
sfide i tifosi vorrebbero vincere,
dopo le reiterate delusioni degli
ultimi venti anni). Il problema è
che l’infortunio di Gineitis com-
plica decisamente i piani a Ju-
ric, guardando alla composizio-
ne del centrocampo. Ilic è anco-
ra ai box, e ben che vada potrà
rientrare per fine mese. A caval-
lo del 28 (data ancora da stabi-
lire) ci sarà la trasferta di Mila-
no contro l’Inter, preceduta il 21
dalla gara interna contro il Fro-
sinone. In mediana potrebbe es-
sere schierato Tameze, ma il jol-
ly granata può servire da centra-
le difensivo di destra, considera-
ta la perdurante indisponibilità
di Djidji. Al posto del quale però
c’è la soluzione Lovato, già impie-
gato in quel ruolo nel finale della
prova contro il Monza (difficile,
Ricci è diffidato e
in caso di cartellino
giallo con l’Empoli
salterà la Juve
Migliaia di tifosi a Superga
in coincidenza con il Giro. La tap-
pa è stata così disegnata, nei luo-
ghi e nella data, «apposta per ce-
lebrare il Grande Torino», aveva-
no spiegato Cairo e Bellino. Atte-
se parecchie migliaia di tifosi sul
colle: come sempre, ma a mag-
gior ragione stavolta, di sabato,
per i 75 anni della tragedia, cui
si aggiungeranno gli appassiona-
ti di ciclismo. Intanto è conferma-
to che la strada che da Sassi por-
ta alla basilica sarà percorribile
(non passerà il Giro, lì: dopo Bal-
11
Gvidas Gineitis,
19 anni: 14 partite
in questa Serie A
ma da non escludere vista l’emer-
genza, il dirottamento a braccet-
to di destra di Masina o l’utilizzo
di Sazonov). E così, in definitiva,
Juric si ritrova con i soli Tameze
(sempre che non serva da difen-
sore), Linetty e Ricci. La posizio-
ne di quest’ultimo è tuttavia deli-
cata, dal momento che la diffida
lo porterebbe all’automatica squa-
lifica, in caso di cartellino giallo
(un’ammonizione sabato contro
l’Empoli gli farebbe saltare il der-
by). Di ripiego le alternative, quali
ad esempio l’arretramento di Vla-
sic o il dirottamento in mezzo al
campo di Vojvoda. Una situazio-
ne complicata da gestire, per un
Toro che dopo i tre punti contro
il Monza mantiene vive le possi-
bilità di accedere alla Conference.
Per non abbandonare l’obiettivo
servono altri successi, da ottene-
re chiedendo un sacrificio ai po-
chi centrocampisti rimasti, e ap-
punto sperando che l’ex proprio
dell’Empoli non debba trovarsi
nelle condizioni di dover spende-
re un cartellino giallo. Così fosse
prima del rientro di Ilic, ricorre-
re alle alternative scoprendo però
altre zone di campo diventereb-
be necessario.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
dissero lambirà Superga, percor-
rendo poi la “panoramica” verso
Pino). Esprimendo preoccupa-
zioni comuni a migliaia di tifosi,
l’associazione “Resistenti Grana-
ta” ha inviato una lettera aperta
al Torino, al sindaco Lo Russo, al
governatore Cirio e loro assesso-
ri, sottolineando come «il 4 mag-
gio la basilica debba essere rag-
giungibile da tutti i tifosi che de-
siderino onorare gli Invincibili,
come sempre accaduto». Andrà
compreso come il Comune e gli
organizzatori del Giro intendano
gestire la mobilità (mezzi pubbli-
ci, vie aperte al traffico, parcheg-
gi e via dicendo) nel rispetto della
memoria del Grande Torino, del-
la ricorrenza (non certo una festa:
si commemorano 31 morti e una
tragedia nazionale) e dei tifosi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
 Giovedì 4 aprile 2024
Paolo Pirisi
TORINO
F
iorentina-Torino è la sto-
ria della Coppa Italia Pri-
mavera. Verrebbe da dire,
mettendo i trofei a con-
fronto, che il presente sfidi il
passato. Da una parte, infat-
ti, c'è la tradizione recente dei
viola, che dalla stagione 2010-
2011 hanno conquistato il tito-
lo per cinque volte (con quattro
trionfi di fila dal 2019 al 2022).
Dall'altra il glorioso passato gra-
nata, di un Toro che nel terzo
millennio ha alzato al cielo la
Coppa Italia solo una volta nel
2018 contro il Milan. Fiorenti-
na-Torino è il duello fra le due
formazioni che hanno vinto di
più questa Coppa Italia: 7 tito-
li contro 8. Ma è soprattutto lo
scontro fra due squadre che vo-
gliono coronare un percorso. In
particolare, il match di Bologna
(si gioca al Dall'Ara, calcio d'i-
nizio alle 20.30, diretta Spor-
titalia) rappresenta una sorta
di confine dell'ultimo triennio
del Toro. Non solo per quan-
to concerne la Primavera, ma
proprio per lo sviluppo del set-
tore giovanile.
L'ultima Coppa Italia ha la fir-
ma in calce di Massimo Bava,
su questa invece può esserci il
TORINO
Juric presta
il talentuoso
Savva
Zanos Savva, 18 anni,
esterno cipriota
TORINO. Giuseppe Scurto
riabbraccia Zanos Savva.
Il cipriota classe 2005
sarà regolarmente in
campo stasera contro la
Fiorentina: Ivan Juric ha
concesso il momentaneo
prestito del giocatore, che
dal mese di gennaio è
Toro, la Coppa ti chiama
Da battere gli incubi viola
I granata contro la Fiorentina stasera a Bologna: ore 20.30 su Sportitalia
La grande voglia di trionfare, sei anni dopo l’ultimo successo con Bava
timbro di Ruggero Ludergnani,
che alla terza stagione da capo
del vivaio sogna di conquistare
il primo trofeo della sua gestio-
ne. Un regno da 8 in pagella,
per il momento. Con una stella
che brilla su tutte: la gestione di
Gvidas Gineitis, oggi parte inte-
grante della prima squadra, che
prima di approdare da Juric ha
trascorso un anno della sua vita
calcistica in Primavera. In cam-
po non ci andrà il lituano (tra
l’altro infortunato...con la prima
squadra), ma tanti ragazzi che
sognano di percorrere le stesse
orme di Alessandro Buongior-
no. Lui ha vinto la Coppa Italia
stato promosso in prima
squadra come vice di
Nikola Vlasic. Col rientro di
uno degli alfieri dell'ultimo
biennio della Primavera del
Toro, non manca nessun
uomo di spicco al Dall'Ara.
Così Scurto potrà schierare
la migliore formazione
possibile. A partire dal
portiere Abati, passando
per la linea difensiva:
l'unico dubbio è legato
all'utilizzo dell'acciaccato
Bianay Balcot, per il resto
giocheranno sicuramente
Dellavalle e Mendes al
centro, con il motorino
Muntu a sinistra. In mezzo
al campo Ruszel
finalmente sta bene: le
risposte che ha dato in
campionato nelle ultime
apparizioni sono state
positive, per cui Scurto
non si priverà della sua
diga. Accanto a lui
agiranno Silva e
PRIMAVERA/FINALE COPPA ITALIA
Aaron
Ciammaglichella,
19 anni, eclettico
centrocampista e
trascinatore della
formazione di Scurto
Primavera nel 2018, pur saltan-
do entrambe le finali per infor-
tunio, ma di quella rosa era un
perno. Oggi ambisce a traguar-
di molto più prestigiosi.
La notte del Dall’Ara - gara
secca, in caso di parità nei tempi
regolamentari si procederà coi
supplementari e successivi ri-
In campionato
i ragazzi di Scurto
hanno 11 punti di
vantaggio sui rivali
Ciammaglichella, due
giocatori che in questa
categoria ormai fanno la
differenza ogni settimana.
Davanti Savva e Njie
schierati a supporto di
Padula, altro elemento
pienamente recuperato
dopo un lungo infortunio.
L'ex Roma dovrebbe
vincere il ballottaggio con
Gabellini. Occhio, infine, ai
tanti uomini che Scurto
può sfoderare a gara in
corso: a partire da
Dell'Aquila, fino ad
arrivare a Perciun,
Franzoni e Dalla Vecchia.
Unico sicuro assente per
squalifica è Longoni.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3)
Abati; Bianay, Mendes,
Dellavalle, Muntu;
Ciammaglichella, Ruszel,
Silva; Savva, Padula, Njie.
All. Scurto.
P.PIR.
gori - per il Toro non è propria-
mente una rivincita della finale
persa nel 2019, ma sicuramen-
te è più simile al secondo round
della semifinale scudetto della
passata stagione. Una gara che
il Toro giocò benissimo, ma che
venne decisa dal viola Kayode,
oggi protagonista in prima squa-
dra. Lo 0-1 del 6 giugno scorso è
ancora indigesto ai granata, che
avrebbero sognato di giocarsi il
titolo italiano contro il Lecce. Un
desiderio svanito anche per un
paio di sviste arbitrali clamoro-
se, come il rigore solare nega-
to a Gineitis su fallo di Kayode
oppure il netto fallo di mano di
FIORENTINA
Galloppa
«Vinciamo
per Barone»
Luciana Magistrato
FIRENZE
«Noi ci crediamo.
Vogliamo portare a casa la
Coppa Italia per noi e per
Joe Barone»: Daniele
Galloppa, l'allenatore della
Fiorentina Primavera,
vuole conquistare l'ottava
Coppa Italia e dedicarla al
dirigente scomparso il 19
marzo, come ha
sottolineato sabato dopo
la cocente sconfitta per
4-1 subita dall'Atalanta.
Per lui sarà la prima finale
da allenatore della
Fiorentina (è stato
QUANDO VINSE VLAHOVIC: 2019
SCUDETTO: SOLO UN ANNO FA...
Krastev nell’area viola non rav-
visato. Ma il passato non con-
ta più. E Giuseppe Scurto, tec-
nico che nell’ultimo biennio ha
stupito tutti in positivo, si affi-
da alla forza di un gruppo che
in questa stagione chiuderà un
ciclo: è il Toro di capitan Della-
valle, ma anche di un Ciamma-
Tra il 2019 e il 2023
i toscani hanno
conquistato il trofeo
per ben 4 volte
promosso a luglio dall'Under
17) ma per il club sarà la
sesta finale consecutiva con
tre allenatori diversi: prima
di Galloppa infatti ne hanno
disputate una Bigica e
quattro Aquilani che ha
messo in bacheca tre trofei
arrendendosi solo alla Roma
nell'ultima edizione. La
Fiorentina cerca dunque
riscatto e affronta il Torino sì
con un gap di 11 punti in
campionato e una Coppa in
meno in bacheca (8 a 7) ma
da specialista della
competizione. «Batte
qualcosa di particolare
quando si gioca la Coppa -
ha spiegato ancora Galloppa
- Sarà difficile, ma me la
voglio giocare da
Fiorentina». Stasera
Galloppa potrà schierare la
formazione migliore avendo
recuperato anche gli assenti
di sabato (Braschi per
febbre e Baroncelli per
13
Nella stagione
2018-2019 i viola
sconfissero i granata
in finale di Coppa
Italia: 2-0 a Firenze
e 2-1 a Torino.
Nella foto, il serbo
realizza il rigore
nel match d’andata
Il 6 giugno dello scorso
anno le due formazioni
Primavera si
sfidarono a Sassuolo
nella semifinale
per lo scudetto, poi
conquistato dal Lecce.
Vinsero i viola con un
gol di Kayode (nella
foto). Il Toro recriminò
per alcune evidenti
sviste arbitrali
glichella dirompente in mezzo
al campo e di Njie, che quando
è ispirato diventa incontenibile.
Tanti di questi ragazzi dovran-
no spiccare il volo in estate: chi
con un salto in prima squadra,
chi facendosi le ossa in Serie B.
Ma stasera conta solo la vitto-
ria in casa Toro, che in Coppa
Italia ha eliminato due avver-
sarie di enorme spessore come
Inter e Lazio. Manca solo la ci-
liegina sulla torta, sebbene que-
sto trofeo non debba diventare
un assillo. I granata in campio-
nato hanno 11 punti in più ri-
spetto ai viola, ma è un divario
inesistente. La verità è che si af-
frontano due corazzate. Il Toro
vuole rinverdire i fasti del viva-
io, ma la Fiorentina non inten-
de interrompere la recente tra-
dizione vincente.
problemi fisici, oltre a
Biagetti uscito per dei
capogiri). Tra questi molte
attese ci sono per Tommaso
Rubino, figlio d'arte dell'ex
Novara e Torino Raffaele,
capocannoniere del
campionato con Sene (9),
quest'ultimo bomber anche
di Coppa a quota 2, come
Caprini. Proprio loro con
Fortini e Harder sono tra i
migliori prospetti ma
stasera conterà il gioco di
squadra. Un gioco che
Galloppa ha variato spesso,
spaziando dal 3-5-2 al
4-2-3-1. La squadra sarà
spinta da oltre un migliaio di
tifosi viola.
PROBABILE FORMAZIONE
(4-2-3-1): Tognetti,
Biagetti, Baroncelli,
Romani, Fortini; Harder,
Ievoli; Sene, Rubino,
Caprini; Braschi. All.
Galloppa
14
Lautaro e Barella sono all’ultimo miglio, mentre Inzaghi vuole centrare l’obiettivo
Inter, i rinnovi sono congelati
Stefano Pasquino
MILANO
T
utto congelato fino a
nuovo ordine. L’impas-
se societaria e il sem-
pre più probabile pas-
saggio del controllo dell’Inter
a Oaktree ha cristallizzato le
scelte fatte da Beppe Marotta
in tema di rinnovi. In ballo ci
sono in primis quelli di Lauta-
ro Martinez e Nicolò Barella:
per uno strano scherzo del de-
stino, l’ultimo rettilineo è stato
imboccato con entrambi pro-
prio a Madrid quando, il gior-
no della partita con l’Atletico,
Piero Ausilio ha incontrato sia
Alejandro Camaño, procurato-
re dell’argentino, sia Alessandro
Beltrami, manager del centro-
Jindong Zhang, 61 anni, proprietario del club dal giugno 2016
INTER/NUBI SU SUNING
26
GOL
SEGNATI
IN STAGIONE
DAL TORO
Lautaro
Martinez
26 anni
Giuseppe Marotta, 67 anni, insieme a Steven Zhang, 32 anni
MENO RICAVI MA MENO PERDITE, GRAZIE ANCHE ALL’INTERVENTO GOVERNATIVO
Suning, tiene lo scudo delle banche
Stefano Scacchi
MILANO
C D
alano i ricavi, ma al tem-
po stesso diminuiscono
le perdite. Sono i dati
che emergono dal bilan-
cio 2023 di Suning, pubblicati
da Calcio e Finanza. L’azienda
proprietaria dell’Inter ha chiu-
so l’ultimo esercizio con un
fatturato di 8 miliardi di euro,
in calo rispetto ai 9,4 miliardi
dell’anno precedente. Ancora
più vistosa la contrazione ri-
spetto a 2021 (18,3 miliardi)
e 2020 (33 miliardi). Il passi-
vo, però, è stato ridotto nono-
stante il ridimensionamento
delle entrate: al 31 dicembre
scorso era pari a -525 milioni
di euro. Dodici mesi prima il
rosso era di 2,1 miliardi. A fine
Simone
Inzaghi
domani
compirà
48 anni
Il tempo passa e ormai è sempre più probabile
che Oaktree possa assumere il controllo del club
oppure che Zhang resti, ma “commissariato”
campista. Essendo tra i gioca-
tori più rappresentativi in rosa,
le cifre sono molto importanti:
per Lautaro la parte fissa arri-
verà a 9 milioni mentre è an-
cora oggetto di trattativa quel-
la legata ai bonus (dopo il der-
by ci sarà un nuovo incontro
tra le parti); per Barella tutto è
stato apparecchiato, con il pila-
stro della Nazionale di Spallet-
ti che andrà a prendere 7 mi-
lioni di euro netti tra base fis-
sa e bonus fino al 2029 (stessa
scadenza che dovrebbe avere
2021 il segno negativo era ad-
dirittura di 5,5 miliardi. È l’ef-
fetto delle operazioni di messa
in salvataggio di Suning con-
dotte da banche e istituzio-
ni pubbliche cinesi. Potrebbe
essere l’ultimo bilancio della
multinazionale di Nanchino
nel ruolo di azionista di mag-
gioranza dell’Inter. Tra poco
più di un mese e mezzo sca-
de il termine del rimborso del
maxi-prestito concesso da Oa-
ktree a maggio 2021. L’eserci-
Oggi Zhang detiene
soltanto il 21,7%
del colosso
da lui fondato
Giovedì 4 aprile 2024
pure il contratto dell’argenti-
no). Accordi che, quasi super-
fluo sottolinearlo, andranno a
incidere in modo importante
sul monte-ingaggi, il che com-
porta un’autorizzazione da par-
te della proprietà propedeutica
alla firma. Problema, per Ma-
rotta, nonostante l’ottimismo
di facciata sbandierato pure
prima della gara con l’Empo-
li («Zhang ha voglia di andare
avanti, con lui sono arrivati tan-
ti trofei e ci sono tutte le possi-
bilità per proseguire in questa
zio del pegno da parte del fon-
do californiano si avvicina. Il
presidente nerazzurro Steven
Zhang, in Cina dallo scorso
agosto, non è atteso nemme-
no per la possibile festa scu-
detto dell’Inter. D’altronde la
crisi degli ultimi anni ha ridi-
mensionato anche l’entità del
controllo della famiglia Zhang
su Suning. Attualmente il fon-
datore Jindong Zhang detie-
ne il 21,7% delle azioni della
sua creatura imprenditoriale.
Il restante 78,3% appartiene
ad altri soggetti, guidati da
veicoli riconducibili ad Aliba-
ba con il 19,9%. Seguono cor-
date statali e provinciali. Sen-
za dimenticare l’intervento del
colosso bancario pubblico ci-
nese Citic nell’autunno 2021,
fondamentale per evitare il
direzione») è che l’operazione
legata al riscadenziamento del
prestito si è messa in salita. A
dare le carte è ora Oaktree e
Suning può ottenere la proro-
ga soltanto se sarà in grado di
portare in dote un investitore;
in caso contrario - scenario sem-
pre più probabile - toccherà al
fondo americano prendere in
mano il club in attesa di passa-
re la mano a un acquirente che
si sceglierebbe in prima perso-
na. Per rifinanziare il prestito i
tempi sono ormai troppo stretti
collasso del debito di Suning.
Citic fino a settembre 2022
era azionista di minoranza del
City Football Group, la multi-
nazionale di Abu Dhabi che
possiede Manchester City, Gi-
rona e Palermo. Poi ha ceduto
questa quota al fondo califor-
niano Silver Lake che si è av-
valso della consulenza di Rai-
ne Group, advisor di Suning
nella ricerca di investitori ne-
gli Stati Uniti insieme a Gold-
man Sachs. Silver Lake – 101
miliardi di dollari di patrimo-
nio gestito – ha fatto già shop-
ping in Italia comprando Faci-
le.it due anni fa. Al momen-
to, però, sembra che debba
ancora entrare nel vivo ogni
discorso sull’individuazione
di un acquirente dell’Inter da
parte di Oaktree.
Giovedì 4 aprile 2024
Nicolò
Barella
27 anni
doppia stella prima di parlare del futuro
e Zhang - che dopo la sentenza
a favore di China Construction
Bank non sarà a Milano per la
festa scudetto - si muove en-
tro un sentiero sempre più tor-
tuoso in quello che pare sem-
pre più come un vicolo cieco. Il
che, come sottolineato, paraliz-
za l’attività del club in una fase
già decisiva per programmare
la prossima stagione, dopo che
i primi passi sono stati fatti pe-
scando Zielinski e Taremi dal
mercato degli svincolati.
MERCATO IN ATTIVO
Lo scenario a oggi più proba-
bile (a meno che non arrivi un
compratore, il che cambierebbe
le prospettive) è quello dell’en-
nesimo mercato che dovrà chiu-
dere in attivo con il sacrificio di
Florian Thauvin, 31 anni
almeno due giocatori, uno per
fare cassa e un altro per finan-
ziare le operazioni in entrata
(un’estate fa, i prescelti sono
stati Onana e Brozovic). Que-
sto non spaventa Marotta, Au-
silio e Baccin considerato che
l’ossatura della rosa è più che
buona. Certo è che - come or-
mai da tradizione all’Inter - oc-
correrà lavorare con operazioni
“ingegnose” sul mercato sfrut-
tando le contropartite (che pos-
Può esserci
una proroga solo
se Suning trova
un compratore
PER LA SUPERSFIDA
Thauvin mette l’Inter nel mirino
Rudi Buset
UDINE
opo il martedì di pausa
post trasferta di Reggio
Emilia è inizia la mar-
cia di avvicinamento
dell’Udinese in vista del big ma-
tch contro la prima della clas-
se di lunedì sera in un Bluener-
gy Stadium che si avvia al tutto
esaurito per l’occasione. Lavoro
di scarico e aerobico per i gio-
catori sei in campo lunedì, per
gli altri esercizi sul possesso e
partita finale. Per la gara con-
tro i nerazzurri mancherà sicu-
ramente Lorenzo Lucca, ferma-
to dal giudice sportivo dopo la
quinta ammonizione. Un’assen-
za importante in un reparto of-
fensivo che vede come assolu-
to protagonista di questo 2024
INTER/VERSO UDINE
40
PARTITE
GIOCATE
DALL’EREDE
DI TARDELLI
Scansiona
il QR Code e accedi
ai contenuti
di tuttosport.com
sono essere utilissime col Ge-
noa per Gudmundsson, tanto
per fare un esempio) oppure
la formula del prestito con ob-
bligo di riscatto a determinate
condizioni. Un capitolo a sé me-
rita la questione allenatore: In-
zaghi, per sua espressa volontà,
si metterà al tavolo per parla-
re di futuro solo a campionato
vinto. L’Inter - come già sotto-
lineato - ha la priorità nei suoi
pensieri ma, alla luce di quan-
to sta succedendo a Nanchino,
sarà giusto capire quali possa-
no essere i piani e le prospetti-
ve del club, nella speranza (so-
prattutto) che qualche avvol-
toio non provi ad avvicinare i
big proprio sfruttando questo
momento di grande incertezza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
| IL BLUENERGY STADIUM VERSO L’ESAURITO
Florian Thauvin. A poco più di
un anno dall’arrivo in terra friu-
lana il francese ha ritrovato lo
smalto del passato, dando qua-
lità e vivacità nella fase conclu-
siva della manovra bianconera
con 3 reti e 2 assist in questo
inizio anno, partecipando così
a 5 delle 11 realizzazioni da
gennaio ad ora. Una presenza
decisiva in fase di finalizzazio-
ne, che gli ha permesso di re-
cuperare fiducia nelle proprie
qualità e di aiutare la squadra
L’Udinese senza
Lucca: Success
primo candidato
per sostituirlo
Il canadese attende ancora l’occasione
Per Buchanan
il trampolino
è lo scudetto
Simone Togna
MILANO
U
n normale periodo di
adattamento alla Se-
rie A e al nuovo stile
di vita. Il dover impa-
rare da zero una lingua scono-
sciuta. L’aver davanti a sé fior
di giocatori. Tajon Buchanan
aspetta ancora il suo mo-
mento. Il canadese, ac-
quistato dall’Inter per
circa 7 milioni di euro
(più bonus) dal Bru-
ges lo scorso genna-
io, ha collezionato si-
nora solo 33 minuti
in campo (13 contro
la Salernitana, 14 col
Lecce e 6 col Napoli),
sedendosi in panchina,
senza entrare, Champions
compresa, in ben dieci occa-
sioni. Ergo, con i nerazzurri
per il momento non ha asso-
lutamente lasciato traccia. L’o-
biettivo di questo fine stagione
per il calciatore è quindi quel-
lo di passare da oggetto qua-
si misterioso, a risorsa della
squadra di Inzaghi. Il tecnico
piacentino storicamente è in-
fatti un allenatore conservati-
vo, nel senso che prima di in-
serire con continuità un nuo-
vo innesto in un meccanismo
comunque oliato, non forza la
mano e si prende i suoi tem-
pi, soprattutto se i risultati del
suo team sono favorevoli. Da
questo punto di vista l’esempio
più lampante porta a Davide
Frattesi. Nonostante l’ex Sas-
suolo quando entri faccia pra-
ticamente sempre bene, è sta-
nella conclusione di una ma-
novra che conta sempre di più
sulle sue giocate, in attesa di ri-
trovare il miglior Pereyra e ri-
vedere un Samardzic decisivo
come nelle passate stagioni. Ol-
tre alle prestazioni sul campo,
il campione del Mondo a Rus-
sia 2018 ha provato a caricare
i suoi nel commento post Sas-
suolo mettendosi a disposizio-
ne di un ambiente che ha bi-
sogno di continuità di risultati
per allontanarsi dai bassifon-
di della classifica: «Avremmo
potuto fare meglio. Abbiamo
avuto chiare opportunità di se-
gnare, non sono felice così, al
di là del gol. Sono certamen-
te contento a livello personale
per aver segnato, ma alla fine
non è stato sufficiente per otte-
nere i tre punti. Ci tengo a rin-
15
Inzaghi ha sempre preferito finora
i fedelissimi: nel finale di stagione
spazio pure all’ultimo arrivato
mentre sull’altra fascia l’affi-
dabilità di Matteo Darmian e
le sgroppate di Denzel Du-
mfries, vuoi o non vuoi,
stanno risultando sem-
pre preziose per la cau-
sa nerazzurra, toglien-
do però minutaggio al
nord americano.
Presto però tutto
potrebbe cambia-
re, con Tajon che
si prepara e soprat-
tutto punta a sfruttare
l’occasione che gli ver-
rà concessa dal suo alle-
natore. Chi gli sta vicino as-
sicura che stia migliorando
quotidianamente sotto ogni
Tajon Buchanan, 25 anni punto di vista. E lavori gior-
pagato 7 milioni più 3 di bonus no dopo giorno con abnega-
zione e serietà, con la consa-
pevolezza del poter far bene
to schierato nell’undici di par- quando verrà gettato nella mi-
tenza solo tre volte in campio- schia. Con l’Inter che avrà già
nato. O, per rimanere in tema cucito lo scudetto sul petto
di laterali, non si deve dimen- sarà più semplice per il tecni-
ticare Robin Gosens, col tede- co ex Lazio inserire il calciato-
sco mai titolare nei suoi primi re, per la felicità della società
mesi a Milano. Allora l’ex Ata- che ha investito una somma
lanta veniva dietro nelle gerar- importante per farlo arrivare
chie a uno strepitoso Ivan Peri- dalle Fiandre, ma soprattutto
sic, pupillo e uomo irrinuncia- perché ne possa essere valuta-
bile per Inzaghi, quest’oggi la to il reale potenziale. Come il
situazione si sta riproponendo,
con Buchanan, inserito sempre
Tricolore da conquistare, l’es-
sere un co-titolare non è tan-
sulla fascia sinistra, che, giu-
stamente, sta applaudendo le
to una questione del quando,
bensì del centrare l’obiettivo
prodezze di Federico Dimarco, prefissato.
graziare molto i tifosi per l’ap-
poggio, sto facendo il meglio
che posso per aiutare la squa-
dra e il club in questa stagione
difficile. Voglio fare tutto ciò
che serve per salvarci». Parole
che aiutano a compattare una
squadra sempre più dipenden-
te dalle sue giocate che saranno
determinanti anche per il part-
ner d’attacco del prossimo ma-
tch, che rimane avvolto nel mi-
stero. Dovrebbe toccare a Suc-
cess, con lo staff medico che
proverà comunque a rimette-
re in sesto gli altri giocatori of-
fensivi, l’influenzato Brenner,
che avrebbe avuto un’occasio-
ne contro i neroverdi, e Davis ai
box dopo l’infortunio muscola-
re al polpaccio patito nella vit-
toriosa trasferta capitolina con
il successo ai danni della Lazio. Isaac Success, 28 anni
14
Lautaro e Barella sono all’ultimo miglio, mentre Inzaghi vuole centrare l’obiettivo
Inter, i rinnovi sono congelati
Stefano Pasquino
MILANO
T
utto congelato fino a
nuovo ordine. L’impas-
se societaria e il sem-
pre più probabile pas-
saggio del controllo dell’Inter
a Oaktree ha cristallizzato le
scelte fatte da Beppe Marotta
in tema di rinnovi. In ballo ci
sono in primis quelli di Lauta-
ro Martinez e Nicolò Barella:
per uno strano scherzo del de-
stino, l’ultimo rettilineo è stato
imboccato con entrambi pro-
prio a Madrid quando, il gior-
no della partita con l’Atletico,
Piero Ausilio ha incontrato sia
Alejandro Camaño, procurato-
re dell’argentino, sia Alessandro
Beltrami, manager del centro-
Jindong Zhang, 61 anni, proprietario del club dal giugno 2016
INTER/NUBI SU SUNING
26
GOL
SEGNATI
IN STAGIONE
DAL TORO
Lautaro
Martinez
26 anni
Giuseppe Marotta, 67 anni, insieme a Steven Zhang, 32 anni
MENO RICAVI MA MENO PERDITE, GRAZIE ANCHE ALL’INTERVENTO GOVERNATIVO
Suning, tiene lo scudo delle banche
Stefano Scacchi
MILANO
C D
alano i ricavi, ma al tem-
po stesso diminuiscono
le perdite. Sono i dati
che emergono dal bilan-
cio 2023 di Suning, pubblicati
da Calcio e Finanza. L’azienda
proprietaria dell’Inter ha chiu-
so l’ultimo esercizio con un
fatturato di 8 miliardi di euro,
in calo rispetto ai 9,4 miliardi
dell’anno precedente. Ancora
più vistosa la contrazione ri-
spetto a 2021 (18,3 miliardi)
e 2020 (33 miliardi). Il passi-
vo, però, è stato ridotto nono-
stante il ridimensionamento
delle entrate: al 31 dicembre
scorso era pari a -525 milioni
di euro. Dodici mesi prima il
rosso era di 2,1 miliardi. A fine
Simone
Inzaghi
domani
compirà
48 anni
Il tempo passa e ormai è sempre più probabile
che Oaktree possa assumere il controllo del club
oppure che Zhang resti, ma “commissariato”
campista. Essendo tra i gioca-
tori più rappresentativi in rosa,
le cifre sono molto importanti:
per Lautaro la parte fissa arri-
verà a 9 milioni mentre è an-
cora oggetto di trattativa quel-
la legata ai bonus (dopo il der-
by ci sarà un nuovo incontro
tra le parti); per Barella tutto è
stato apparecchiato, con il pila-
stro della Nazionale di Spallet-
ti che andrà a prendere 7 mi-
lioni di euro netti tra base fis-
sa e bonus fino al 2029 (stessa
scadenza che dovrebbe avere
2021 il segno negativo era ad-
dirittura di 5,5 miliardi. È l’ef-
fetto delle operazioni di messa
in salvataggio di Suning con-
dotte da banche e istituzio-
ni pubbliche cinesi. Potrebbe
essere l’ultimo bilancio della
multinazionale di Nanchino
nel ruolo di azionista di mag-
gioranza dell’Inter. Tra poco
più di un mese e mezzo sca-
de il termine del rimborso del
maxi-prestito concesso da Oa-
ktree a maggio 2021. L’eserci-
Oggi Zhang detiene
soltanto il 21,7%
del colosso
da lui fondato
Giovedì 4 aprile 2024
pure il contratto dell’argenti-
no). Accordi che, quasi super-
fluo sottolinearlo, andranno a
incidere in modo importante
sul monte-ingaggi, il che com-
porta un’autorizzazione da par-
te della proprietà propedeutica
alla firma. Problema, per Ma-
rotta, nonostante l’ottimismo
di facciata sbandierato pure
prima della gara con l’Empo-
li («Zhang ha voglia di andare
avanti, con lui sono arrivati tan-
ti trofei e ci sono tutte le possi-
bilità per proseguire in questa
zio del pegno da parte del fon-
do californiano si avvicina. Il
presidente nerazzurro Steven
Zhang, in Cina dallo scorso
agosto, non è atteso nemme-
no per la possibile festa scu-
detto dell’Inter. D’altronde la
crisi degli ultimi anni ha ridi-
mensionato anche l’entità del
controllo della famiglia Zhang
su Suning. Attualmente il fon-
datore Jindong Zhang detie-
ne il 21,7% delle azioni della
sua creatura imprenditoriale.
Il restante 78,3% appartiene
ad altri soggetti, guidati da
veicoli riconducibili ad Aliba-
ba con il 19,9%. Seguono cor-
date statali e provinciali. Sen-
za dimenticare l’intervento del
colosso bancario pubblico ci-
nese Citic nell’autunno 2021,
fondamentale per evitare il
direzione») è che l’operazione
legata al riscadenziamento del
prestito si è messa in salita. A
dare le carte è ora Oaktree e
Suning può ottenere la proro-
ga soltanto se sarà in grado di
portare in dote un investitore;
in caso contrario - scenario sem-
pre più probabile - toccherà al
fondo americano prendere in
mano il club in attesa di passa-
re la mano a un acquirente che
si sceglierebbe in prima perso-
na. Per rifinanziare il prestito i
tempi sono ormai troppo stretti
collasso del debito di Suning.
Citic fino a settembre 2022
era azionista di minoranza del
City Football Group, la multi-
nazionale di Abu Dhabi che
possiede Manchester City, Gi-
rona e Palermo. Poi ha ceduto
questa quota al fondo califor-
niano Silver Lake che si è av-
valso della consulenza di Rai-
ne Group, advisor di Suning
nella ricerca di investitori ne-
gli Stati Uniti insieme a Gold-
man Sachs. Silver Lake – 101
miliardi di dollari di patrimo-
nio gestito – ha fatto già shop-
ping in Italia comprando Faci-
le.it due anni fa. Al momen-
to, però, sembra che debba
ancora entrare nel vivo ogni
discorso sull’individuazione
di un acquirente dell’Inter da
parte di Oaktree.
Giovedì 4 aprile 2024
Nicolò
Barella
27 anni
doppia stella prima di parlare del futuro
e Zhang - che dopo la sentenza
a favore di China Construction
Bank non sarà a Milano per la
festa scudetto - si muove en-
tro un sentiero sempre più tor-
tuoso in quello che pare sem-
pre più come un vicolo cieco. Il
che, come sottolineato, paraliz-
za l’attività del club in una fase
già decisiva per programmare
la prossima stagione, dopo che
i primi passi sono stati fatti pe-
scando Zielinski e Taremi dal
mercato degli svincolati.
MERCATO IN ATTIVO
Lo scenario a oggi più proba-
bile (a meno che non arrivi un
compratore, il che cambierebbe
le prospettive) è quello dell’en-
nesimo mercato che dovrà chiu-
dere in attivo con il sacrificio di
Florian Thauvin, 31 anni
almeno due giocatori, uno per
fare cassa e un altro per finan-
ziare le operazioni in entrata
(un’estate fa, i prescelti sono
stati Onana e Brozovic). Que-
sto non spaventa Marotta, Au-
silio e Baccin considerato che
l’ossatura della rosa è più che
buona. Certo è che - come or-
mai da tradizione all’Inter - oc-
correrà lavorare con operazioni
“ingegnose” sul mercato sfrut-
tando le contropartite (che pos-
Può esserci
una proroga solo
se Suning trova
un compratore
PER LA SUPERSFIDA
Thauvin mette l’Inter nel mirino
Rudi Buset
UDINE
opo il martedì di pausa
post trasferta di Reggio
Emilia è inizia la mar-
cia di avvicinamento
dell’Udinese in vista del big ma-
tch contro la prima della clas-
se di lunedì sera in un Bluener-
gy Stadium che si avvia al tutto
esaurito per l’occasione. Lavoro
di scarico e aerobico per i gio-
catori sei in campo lunedì, per
gli altri esercizi sul possesso e
partita finale. Per la gara con-
tro i nerazzurri mancherà sicu-
ramente Lorenzo Lucca, ferma-
to dal giudice sportivo dopo la
quinta ammonizione. Un’assen-
za importante in un reparto of-
fensivo che vede come assolu-
to protagonista di questo 2024
INTER/VERSO UDINE
40
PARTITE
GIOCATE
DALL’EREDE
DI TARDELLI
Scansiona
il QR Code e accedi
ai contenuti
di tuttosport.com
sono essere utilissime col Ge-
noa per Gudmundsson, tanto
per fare un esempio) oppure
la formula del prestito con ob-
bligo di riscatto a determinate
condizioni. Un capitolo a sé me-
rita la questione allenatore: In-
zaghi, per sua espressa volontà,
si metterà al tavolo per parla-
re di futuro solo a campionato
vinto. L’Inter - come già sotto-
lineato - ha la priorità nei suoi
pensieri ma, alla luce di quan-
to sta succedendo a Nanchino,
sarà giusto capire quali possa-
no essere i piani e le prospetti-
ve del club, nella speranza (so-
prattutto) che qualche avvol-
toio non provi ad avvicinare i
big proprio sfruttando questo
momento di grande incertezza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
| IL BLUENERGY STADIUM VERSO L’ESAURITO
Florian Thauvin. A poco più di
un anno dall’arrivo in terra friu-
lana il francese ha ritrovato lo
smalto del passato, dando qua-
lità e vivacità nella fase conclu-
siva della manovra bianconera
con 3 reti e 2 assist in questo
inizio anno, partecipando così
a 5 delle 11 realizzazioni da
gennaio ad ora. Una presenza
decisiva in fase di finalizzazio-
ne, che gli ha permesso di re-
cuperare fiducia nelle proprie
qualità e di aiutare la squadra
L’Udinese senza
Lucca: Success
primo candidato
per sostituirlo
Il canadese attende ancora l’occasione
Per Buchanan
il trampolino
è lo scudetto
Simone Togna
MILANO
U
n normale periodo di
adattamento alla Se-
rie A e al nuovo stile
di vita. Il dover impa-
rare da zero una lingua scono-
sciuta. L’aver davanti a sé fior
di giocatori. Tajon Buchanan
aspetta ancora il suo mo-
mento. Il canadese, ac-
quistato dall’Inter per
circa 7 milioni di euro
(più bonus) dal Bru-
ges lo scorso genna-
io, ha collezionato si-
nora solo 33 minuti
in campo (13 contro
la Salernitana, 14 col
Lecce e 6 col Napoli),
sedendosi in panchina,
senza entrare, Champions
compresa, in ben dieci occa-
sioni. Ergo, con i nerazzurri
per il momento non ha asso-
lutamente lasciato traccia. L’o-
biettivo di questo fine stagione
per il calciatore è quindi quel-
lo di passare da oggetto qua-
si misterioso, a risorsa della
squadra di Inzaghi. Il tecnico
piacentino storicamente è in-
fatti un allenatore conservati-
vo, nel senso che prima di in-
serire con continuità un nuo-
vo innesto in un meccanismo
comunque oliato, non forza la
mano e si prende i suoi tem-
pi, soprattutto se i risultati del
suo team sono favorevoli. Da
questo punto di vista l’esempio
più lampante porta a Davide
Frattesi. Nonostante l’ex Sas-
suolo quando entri faccia pra-
ticamente sempre bene, è sta-
nella conclusione di una ma-
novra che conta sempre di più
sulle sue giocate, in attesa di ri-
trovare il miglior Pereyra e ri-
vedere un Samardzic decisivo
come nelle passate stagioni. Ol-
tre alle prestazioni sul campo,
il campione del Mondo a Rus-
sia 2018 ha provato a caricare
i suoi nel commento post Sas-
suolo mettendosi a disposizio-
ne di un ambiente che ha bi-
sogno di continuità di risultati
per allontanarsi dai bassifon-
di della classifica: «Avremmo
potuto fare meglio. Abbiamo
avuto chiare opportunità di se-
gnare, non sono felice così, al
di là del gol. Sono certamen-
te contento a livello personale
per aver segnato, ma alla fine
non è stato sufficiente per otte-
nere i tre punti. Ci tengo a rin-
15
Inzaghi ha sempre preferito finora
i fedelissimi: nel finale di stagione
spazio pure all’ultimo arrivato
mentre sull’altra fascia l’affi-
dabilità di Matteo Darmian e
le sgroppate di Denzel Du-
mfries, vuoi o non vuoi,
stanno risultando sem-
pre preziose per la cau-
sa nerazzurra, toglien-
do però minutaggio al
nord americano.
Presto però tutto
potrebbe cambia-
re, con Tajon che
si prepara e soprat-
tutto punta a sfruttare
l’occasione che gli ver-
rà concessa dal suo alle-
natore. Chi gli sta vicino as-
sicura che stia migliorando
quotidianamente sotto ogni
Tajon Buchanan, 25 anni punto di vista. E lavori gior-
pagato 7 milioni più 3 di bonus no dopo giorno con abnega-
zione e serietà, con la consa-
pevolezza del poter far bene
to schierato nell’undici di par- quando verrà gettato nella mi-
tenza solo tre volte in campio- schia. Con l’Inter che avrà già
nato. O, per rimanere in tema cucito lo scudetto sul petto
di laterali, non si deve dimen- sarà più semplice per il tecni-
ticare Robin Gosens, col tede- co ex Lazio inserire il calciato-
sco mai titolare nei suoi primi re, per la felicità della società
mesi a Milano. Allora l’ex Ata- che ha investito una somma
lanta veniva dietro nelle gerar- importante per farlo arrivare
chie a uno strepitoso Ivan Peri- dalle Fiandre, ma soprattutto
sic, pupillo e uomo irrinuncia- perché ne possa essere valuta-
bile per Inzaghi, quest’oggi la to il reale potenziale. Come il
situazione si sta riproponendo,
con Buchanan, inserito sempre
Tricolore da conquistare, l’es-
sere un co-titolare non è tan-
sulla fascia sinistra, che, giu-
stamente, sta applaudendo le
to una questione del quando,
bensì del centrare l’obiettivo
prodezze di Federico Dimarco, prefissato.
graziare molto i tifosi per l’ap-
poggio, sto facendo il meglio
che posso per aiutare la squa-
dra e il club in questa stagione
difficile. Voglio fare tutto ciò
che serve per salvarci». Parole
che aiutano a compattare una
squadra sempre più dipenden-
te dalle sue giocate che saranno
determinanti anche per il part-
ner d’attacco del prossimo ma-
tch, che rimane avvolto nel mi-
stero. Dovrebbe toccare a Suc-
cess, con lo staff medico che
proverà comunque a rimette-
re in sesto gli altri giocatori of-
fensivi, l’influenzato Brenner,
che avrebbe avuto un’occasio-
ne contro i neroverdi, e Davis ai
box dopo l’infortunio muscola-
re al polpaccio patito nella vit-
toriosa trasferta capitolina con
il successo ai danni della Lazio. Isaac Success, 28 anni
16 MILAN/LA PANCHINA Giovedì 4 aprile 2024 Giovedì 4 aprile 2024
MILAN/LE TRATTATIVE 17

IL COMMENTO
Stefano Pioli, Hanno l’accordo fino al 2026, la società vuole prolungare

Maignan e Theo
58 anni, allenatore

Iniziare del Milan. A fianco,

il patron rossonero
Gerry Cardinale,
Il 2024
a scadenza? 56 anni

ha rilanciato

Due tasti delicati

Una falsa le quotazioni
dell’allenatore:
partenza i risultati,
Stefano Pasquino il feeling
con il gruppo, gli Federico Masini

C
he Stefano Pioli sia MILANO
abituato a lavorare sul
apprezzamenti
A
cornicione è provato differenza del passa-
dal ricordo del rinnovo
di contratto annunciato dal della dirigenza. to, le imminenti sca-
denze di contratto non
fondo Elliott il 21 luglio
2020, quando si giocava Gli ultimi spaventano. Piuttosto
sono i rinnovi dei big con pre-
ancora il campionato in
tempi di pandemia. È un due mesi tese da... big - ovvero Maignan
e Theo Hernandez - ad agitare
ricordo ormai sbiadito
nel tempo, non fosse saranno decisivi i dirigenti di Casa Milan. Non
ci saranno dunque nuovi Don-
altro perché nessuno tra i
principali protagonisti di per parlare narumma o Kessie, Calhanoglu
o Romagnoli. Il club rossonero
quel tira e molla chiuso
solo in piena estate, ovvero di rinnovo ha cinque giocatori della prima
squadra con l’accordo a termi-
Ivan Gazidis (che voleva
affidare la rifondazione con il Milan Scansiona
il QR Code e accedi
ne 30 giugno 2024, ma non ci
sono particolari casi. Giroud
a Ralf Rangnick), Paolo sembra ormai deciso di anda-
Maldini e Zvonimir Boban ai contenuti re a chiudere la carriera a Los
di tuttosport.com
è più al Milan. L’unico che Angeles. Kjaer vorrebbe pro-

Pioli, l’Europa per firmare

resta ancora in trincea a
Milanello è proprio Pioli
che, nel frattempo, ha vinto
uno scudetto, raggiunto una
semifinale di Champions
babilmente rimanere, però il
club al momento sembra ave-
Federico Masini re idee opposte. Certo l’addio
MILANO dell’inutilizzato Caldara, men- Mike Maignan, 28 anni Theo Hernandez, 26 anni Francesco Camarda, 16 anni
tre potrebbe prolungare il ter-

e può ancora giocarsi la
possibilità di arrivare in
fondo all’Europa League.
Il fatto che a quattro anni
da quel ribaltone estivo
l’allenatore possa iniziare
la stagione in scadenza di
contratto, oltre a riportare le
lancette dei ricordi a quando
Pioli era ancora considerato
solo un traghettatore,
sarebbe uno sfregio al lavoro
fatto dall’allenatore nonché
un segnale di manifesta
sfiducia nei suoi confronti.
Pioli sarebbe facile
bersaglio nello sfogatoio
dei tifosi qualora qualcosa
dovesse andare storto,
oltreché vittima sacrificale
facilmente scaricabile dalla
società sempre in caso di
difficoltà. Il prossimo sarà
un campionato comunque
complicato per il Milan:
i tifosi dovranno sorbirsi
un’estate di festeggiamenti
della Milano nerazzurra per
la seconda stella e questo
moltiplicherà la voglia di
una pronta rivalsa. Mica
«I
l Milan non si lascia».
Stefano Pioli nella not-
te pre-pasquale a Fi-
renze ha detto senza
giri di parole quale sia la sua
posizione in vista del futuro.
Il Milan, per voce di tanti suoi
dirigenti, nelle ultime settima-
ne gli ha ribadito la massima
fiducia, per il presente e per il
domani. Si è esposto più vol-
te l’ad Furlani, si è sbilancia-
to il presidente Scaroni («Ho
sempre detto che Pioli resta,
perché a me piacciono gli alle-
natori che vincono e, siccome
stiamo facendo bene, mi piace
Pioli»), ha detto la sua anche
Ibrahimovic: «Deve continua-
re così, siamo felici: sta facen-
do un buon lavoro». Il tecnico,
chiamato a rispondere su quale
sia però la sua idea, ovviamen-
te non ha chiuso la porta. Pio-
li vuole proseguire l’avventura
sulla panchina rossonera, è ar-
rivato a 230 panchine superan-
Il club pensa alla riconferma, senza però ritoccare il contratto valido
fino al 2025. Una vittoria in Coppa potrebbe cambiare le carte in tavola
do un’icona come Arrigo Sacchi,
è il sesto allenatore più presen-
te della storia del Diavolo. Ha
vinto uno scudetto e vorrebbe
ripetersi, agguantando quella
seconda stella che quest’anno
finirà sul petto dell’Inter. Oggi
la sua conferma è più forte ri-
spetto a qualche mese fa, meri-
to di un 2024 in crescendo, del
caos infortuni finalmente ridot-
to, di un secondo posto ritrova-
to e rafforzato, di un percorso
in Europa League che potrebbe
regalare ulteriori sorrisi.
Pioli non ha ancora la certez-
CHAMPIONS (QUASI) AL SICURO E ROMA IN EUROPA LEAGUE: PIOLI PENSA AL TURNOVER
za di essere al suo posto il pri-
mo luglio perché, come spesso
ama ripetere lui stesso, la vita
degli allenatori è appesa ai ri-
sultati e gli ultimi due mesi del-
la stagione potrebbero rafforza-
re la sua posizione, così come
indebolirla di nuovo. Ma è in-
negabile che in questo momen-
to la società pensi di prosegui-
re con lui, perché il lavoro svol-
to da Pioli da fine 2019 a Mila-
nello è stato molto apprezzato,
il feeling con la dirigenza è for-
te, così come è ancora solido il
rapporto con la squadra, altri-
menti non si spiegherebbero
certi risultati. Dunque avanti
con Pioli? Sì, seppur lascian-
do un asterisco legato, come
detto, ai risultati delle prossi-
me settimane, perché il quarto
di finale di Europa League con
la Roma sarà un primo bivio
importante, così come saran-
no sicuramente delicati gli in-
croci in campionato con Inter -
reduce da cinque vittorie di fila
nel derby, striscia che ha inciso
molto sul calo della “popolari-
tà” di Pioli su una buona fetta
della tifoseria - e Juventus.
Proprio il percorso in coppa
potrebbe però avere una va-
lenza ulteriore per il destino di
Pioli. Oggi, infatti, non è all’or-
dine del giorno il tema rinnovo
di contratto. La società, come
detto, pensa di andare avanti
con lui, ma non si è mai accen-
nato, almeno pubblicamente, a
un prolungamento dell’accor-
do, attualmente fissato fino a
giugno 2025. Dunque, Pioli se
fosse confermato, inizierebbe
la nuova annata col contratto
in scadenza. Un’anomalia in
Italia, soprattutto nei club im-
portanti, un aspetto non così
primario per una proprietà sta-
tunitense abituata ad agire e a
pensare in maniera differente
(negli sport americani i con-
tratti, anche per questioni re-
golamentari, vengono affron-
tati spesso proprio alla loro sca-
denza). L'Europa League, però,
potrebbe diventare un fattore
in questa storia. Il Milan non
ha mai vinto il trofeo - nean-
L’Europa League
è un traguardo
vero: manca nella
bacheca rossonera
che quando si chiamava Cop-
pa Uefa - e, non è un segreto,
punta ad arrivare alla finale
di Dublino. Se Pioli riuscisse a
giungere fino in fondo e per-
ché no?, vincere la coppa, al-
lora il rinnovo di contratto po-
trebbe non essere più una que-
stione secondaria, da rimanda-
re eventualmente in autunno o
addirittura nel 2025. Un alle-
natore capace nelle ultime tre
annate di vincere uno scudet-
to, raggiungere una semifinale
di Champions e trionfare poi in
Europa League avrebbe tutto
il diritto di ambire a un nuovo
accordo, potendo così lavora-
re con maggiore serenità nel-
la stagione ventura.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
zo portiere Mirante. Il punto di
domanda è su Jovic, il Milan ha
però un’opzione in proprio fa-
vore per rinnovare di altri dodi-
ci mesi e la sensazione, oggi, è
che alla fine la sfrutterà. Il gio-
catore in scadenza, anzi, sen-
za contratto, che turba il sonno
dei dirigenti rossoneri è invece
il giovane Francesco Camarda.
Ma andiamo con ordine, facen-
do presente che nelle ultime
settimane sono iniziati pure i
discorsi con capitan Calabria,
in scadenza nel 2025.
IL DUO FRANCESE
Dicevamo dei due top francesi,
le cui pratiche sono da tempo
sul tavolo dell’ad Furlani. I di-
scorsi per rinnovare i contratti
di Maignan e Theo Hernandez,
entrambi in scadenza nel 2026,
sono partiti da diversi mesi, in
particolare col portiere, però
non ci sono stati enormi passi
in avanti. La questione è pret-
|
L’EVENTO L’8 GIUGNO AMICHEVOLE CONTRO LA SERBIA PER L’ADDIO AL CALCIO GIOCATO
Lo scoglio del rinnovo è l’ingaggio,
chiesti aumenti sostanziosi.
Altro snodo: il futuro di Camarda
tamente economica e va ricer-
cata - anche - nel rinnovo del-
la scorsa estate fatto firmare a
Leao, con l’ingaggio del porto-
ghese portato a 7 milioni. Mai-
gnan di base ne percepisce 2.8
più bonus, Theo Hernandez 4
con i soliti plus. Entrambi pun-
tano a uno stipendio maggio-
re, addirittura più alto di Leao,
Il solo Jovic pare
sicuro di restare
tra chi va in
scadenza a giugno
non fosse altro perché in que-
sti mesi i loro entourage han-
no ricevuto abboccamenti da
tanti top club come Bayern
Monaco, Psg e Real Madrid.
Le richieste si aggirano sugli 8
milioni, il Milan non vorrebbe
arrivare all’asticella fissata da
Leao, tanto meno superarla. La
sensazione è che si cercherà di
mediare con i bonus ma, come
già scritto sul nostro giornale,
il club rossonero non si oppor-
rà se arrivassero offerte ritenu-
te congrue per Maignan (non
meno di 70 milioni). I giocatori
vengono ritenuti due fra i mi-
gliori al mondo nel loro ruolo,
tra Maignan e Theo Hernan-
dez il più “sacrificabile” sareb-
be il primo e a quel punto di-
venterebbe anche più sempli-
ce accontentare le richieste di
rinnovo del terzino che guar-
da al Psg e vede il fratello Lu-
cas, che gli fa da riserva in na-
zionale, guadagnare più di 13
milioni a stagione.
IL BABY GIOIELLO
Un'altra questione delicata è
quella di Camarda, 16 anni
compiuti il 10 marzo. L'attac-
cante non ha ancora un con-
tratto da professionista, l'idea
del club è quella di farlo firma-
re il primo luglio e blindarlo
fino al 2027. C'è distanza fra
domanda e offerta e a Casa Mi-
lan, nonostante i tanti corteg-
giatori in Europa, rimangono
ottimisti, però bisognerà trova-
re in fretta un accordo. Meglio
non giocare col fuoco...
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Adli si candida a un posto col Lecce A Stoccolma sarà festa per Ibra
facile visto che mai negli
ultimi due anni il Milan è
stato realmente in lotta per
vincere lo scudetto.
Tra l’altro, pure Simone
Inzaghi un anno fa di Alessia Scurati sfida con la Roma anche in chia- co, come a Firenze, ci sia Thiaw. nel caso in cui Pioli volesse non Alessia Scurati coronate da 62 reti: un ultimo commerciale del club. Proprio raccolto 16 vittorie, 3 pareggi
questi tempi si trovava in MILANO ve personale. Dunque, alcuni ti- Il tedesco ha bisogno di giocare sfiancare il centrocampista olan- MILANO atto in campo prima di tornare per questo motivo non si è re- e 3 sconfitte, quasi che Ibra ga-
una situazione simile: era tolari potrebbero riposare con- per ritrovare la miglior condizio- dese, candidato poi a giocare an- a quella che è la sua nuova vita cato insieme alla squadra a Fi- rantisca anche un effetto tali-

in corsa per l’Europa - poi
sarebbe arrivato a giocarsi
la finale di Champions a
Istanbul - e aveva il contratto
in scadenza. Grazie proprio
al cammino fatto in coppa il
club ha deciso di rinnovargli
il contratto e questo -
insieme alla consapevolezza
conquistata dall’Inter nelle
grandi notti europee - è
stato il seme con cui far
germogliare una stagione
che si chiuderà con lo
scudetto. Pensare che possa
riuscirci pure il Milan non è
utopia, sempre che in sede di
pianificazione vengano fatte
le scelte giuste.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Yacine Adli, 23 anni
L U
ecce e poi Roma in Euro-
pa League. Grazie al suc-
cesso di Firenze, i rosso-
neri hanno portato a 6 i
punti di vantaggio sulla Juventus
terza e ipotecato il posto Cham-
pions per la prossima annata, vi-
ste le 13 lunghezze sulla Roma
quinta. Distacchi che ovviamen-
te possono permettere a Stefa-
no Pioli di ragionare sul turno-
ver in vista proprio del doppio
impegno di coppa contro i gial-
lorossi. Già in occasione dei tur-
ni precedenti con Rennes e Sla-
via Praga il tecnico rossonero ha
gestito le energie dei suoi e quin-
di, a maggior ragione, è plausibi-
le che continui su questa strada,
considerando l’importanza della
tro il Lecce.
Di certo lo farà Loftus-Cheek,
arrivato a quota 10 gol stagionali
con il tap-in del Franchi, ma fer-
mato dal giudice sportivo per un
turno di squalifica. Quello che do-
vrà scontare invece Tomori pro-
prio in Europa League. Dunque,
il difensore centrale inglese sarà
sicuramente della partita col Lec-
ce ed è possibile che al suo fian-
Okafor possibile
centravanti per
far rifiatare Giroud.
Dietro Tomori-Thiaw
ne, mentre Gabbia potrebbe es-
sere preservato per l’Europa. An-
cora indietro Kjaer, che ieri ha
svolto un lavoro personalizzato:
l’obiettivo è averlo a disposizio-
ne con la Roma. Sulle fasce, bal-
lottaggio fra Calabria e Floren-
zi a destra, mentre a sinistra tor-
nerà Theo Hernandez, squalifica-
to contro i viola, e sicuramente
in campo sia in campionato che
in coppa. A centrocampo il posto
di Loftus-Cheek dovrebbe essere
preso da Adli, anche se il francese
occuperà una posizione diversa.
Nel ruolo di trequartista dovreb-
be avanzare Bennacer, con Rei-
jnders confermato nei due me-
diani al fianco di Adli. C’è anche
l’opzione Musah da non scartare,
che contro la Roma.
Infine l’attacco: il buon
Chukwueze delle ultime uscite
potrebbe essere confermato a de-
stra, permettendo così a Pulisic
di rifiatare ancora dopo le fatiche
in Nazionale. A sinistra è difficile
pensare che Pioli rinunci al Leao
attuale ma, come accaduto con la
Fiorentina, il portoghese potreb-
be giocare 60-65 minuti e poi la-
sciare campo a Okafor. Lo svizze-
ro è candidato, insieme a Jovic,
per giocare da centravanti titola-
re. La sensazione, infatti, è che Gi-
roud venga risparmiato per l’Eu-
ropa League, competizione che
il francese ha vinto col Chelsea,
da capocannoniere, nella stagio-
ne 2018-19.
no come Ibra anda-
va festeggiato. Moti-
vo per il quale la na-
zionale svedese ha
deciso - anche se con un po’
di ritardo - di celebrare quel-
lo che è stato il suo più grande
campione. L’8 giugno alle 18 si
giocherà a Stoccolma un’ami-
chevole contro la Serbia. «Una
serata da non perdere, per fe-
steggiare insieme la carriera in
gialloblù di Zlatan Ibrahimo-
vic», si legge nel messaggio so-
cial con il quale la Federcalcio
svedese ha voluto pubbliciz-
zare urbi et orbi l’evento. Così
Ibra avrà modo di salutare an-
che la nazionale con la quale
Zlatan Ibrahimovic, 42 anni, braccio destro del patron Cardinale ha collezionato 122 presenze,
di consigliere. Del resto, l’addio
al calcio giocato con il Milan
era arrivato il 4 giugno dopo
Milan-Verona e, da dicembre,
l’ormai ex giocatore ha inizia-
to a vestire i panni dell’uomo
di fiducia del patron Gerry Car-
dinale. Solo qualche giorno fa,
per esempio, ha lasciato Milano
per viaggiare a Dubai e svolge-
re alcune attività legate all’area
Zlatan saluterà in
campo la Nazionale
con cui ha giocato
122 partite
renze, nonostante per il Milan
quella del Franchi poteva esse-
re una trasferta insidiosa e no-
nostante Ibra in questi mesi sia
stato sempre in tribuna quando
la squadra era attesa da match
di un certo livello.
Lui che, se potesse, pratica-
mente sposterebbe il domici-
lio a Milanello, ormai segue
più che da vicino quello che è
il quotidiano del gruppo mila-
nista. Anzi, si potrebbe pensare
che la presenza di Zlatan ha fat-
to il suo nella ripresa rossonera
della corsa ai vertici del cam-
pionato, seconda solo a quella
dell’Inter. Dalla sua investitura
di dicembre come ‘senior ad-
visor’ a oggi i rossoneri hanno
smano che, evidentemente, non
si è esaurito nemmeno con la
distanza tra Firenze e Dubai. Se
lo svedese è stato fondamenta-
le con il suo arrivo a rivoluzio-
nare lo spogliatoio del Milan
come giocatore ed è importan-
te anche ora come consigliere,
si valuterà poi a partire dall’e-
state la sua capacità come co-
struttore. Perché Zlatan a par-
tire dal prossimo mercato avrà
sempre più voce in capitolo nel-
le decisioni che peseranno su
quello che sarà il futuro della
squadra. Dalla nomina dei di-
rigenti alla scelta del nuovo 9,
la parola di Ibra avrà un peso
specifico enorme per disegna-
re il Milan che verrà.
16 MILAN/LA PANCHINA Giovedì 4 aprile 2024 Giovedì 4 aprile 2024
MILAN/LE TRATTATIVE 17

IL COMMENTO
Stefano Pioli, Hanno l’accordo fino al 2026, la società vuole prolungare

Maignan e Theo
58 anni, allenatore

Iniziare del Milan. A fianco,

il patron rossonero
Gerry Cardinale,
Il 2024
a scadenza? 56 anni

ha rilanciato

Due tasti delicati

Una falsa le quotazioni
dell’allenatore:
partenza i risultati,
Stefano Pasquino il feeling
con il gruppo, gli Federico Masini

C
he Stefano Pioli sia MILANO
abituato a lavorare sul
apprezzamenti
A
cornicione è provato differenza del passa-
dal ricordo del rinnovo
di contratto annunciato dal della dirigenza. to, le imminenti sca-
denze di contratto non
fondo Elliott il 21 luglio
2020, quando si giocava Gli ultimi spaventano. Piuttosto
sono i rinnovi dei big con pre-
ancora il campionato in
tempi di pandemia. È un due mesi tese da... big - ovvero Maignan
e Theo Hernandez - ad agitare
ricordo ormai sbiadito
nel tempo, non fosse saranno decisivi i dirigenti di Casa Milan. Non
ci saranno dunque nuovi Don-
altro perché nessuno tra i
principali protagonisti di per parlare narumma o Kessie, Calhanoglu
o Romagnoli. Il club rossonero
quel tira e molla chiuso
solo in piena estate, ovvero di rinnovo ha cinque giocatori della prima
squadra con l’accordo a termi-
Ivan Gazidis (che voleva
affidare la rifondazione con il Milan Scansiona
il QR Code e accedi
ne 30 giugno 2024, ma non ci
sono particolari casi. Giroud
a Ralf Rangnick), Paolo sembra ormai deciso di anda-
Maldini e Zvonimir Boban ai contenuti re a chiudere la carriera a Los
di tuttosport.com
è più al Milan. L’unico che Angeles. Kjaer vorrebbe pro-

Pioli, l’Europa per firmare

resta ancora in trincea a
Milanello è proprio Pioli
che, nel frattempo, ha vinto
uno scudetto, raggiunto una
semifinale di Champions
babilmente rimanere, però il
club al momento sembra ave-
Federico Masini re idee opposte. Certo l’addio
MILANO dell’inutilizzato Caldara, men- Mike Maignan, 28 anni Theo Hernandez, 26 anni Francesco Camarda, 16 anni
tre potrebbe prolungare il ter-

e può ancora giocarsi la
possibilità di arrivare in
fondo all’Europa League.
Il fatto che a quattro anni
da quel ribaltone estivo
l’allenatore possa iniziare
la stagione in scadenza di
contratto, oltre a riportare le
lancette dei ricordi a quando
Pioli era ancora considerato
solo un traghettatore,
sarebbe uno sfregio al lavoro
fatto dall’allenatore nonché
un segnale di manifesta
sfiducia nei suoi confronti.
Pioli sarebbe facile
bersaglio nello sfogatoio
dei tifosi qualora qualcosa
dovesse andare storto,
oltreché vittima sacrificale
facilmente scaricabile dalla
società sempre in caso di
difficoltà. Il prossimo sarà
un campionato comunque
complicato per il Milan:
i tifosi dovranno sorbirsi
un’estate di festeggiamenti
della Milano nerazzurra per
la seconda stella e questo
moltiplicherà la voglia di
una pronta rivalsa. Mica
«I
l Milan non si lascia».
Stefano Pioli nella not-
te pre-pasquale a Fi-
renze ha detto senza
giri di parole quale sia la sua
posizione in vista del futuro.
Il Milan, per voce di tanti suoi
dirigenti, nelle ultime settima-
ne gli ha ribadito la massima
fiducia, per il presente e per il
domani. Si è esposto più vol-
te l’ad Furlani, si è sbilancia-
to il presidente Scaroni («Ho
sempre detto che Pioli resta,
perché a me piacciono gli alle-
natori che vincono e, siccome
stiamo facendo bene, mi piace
Pioli»), ha detto la sua anche
Ibrahimovic: «Deve continua-
re così, siamo felici: sta facen-
do un buon lavoro». Il tecnico,
chiamato a rispondere su quale
sia però la sua idea, ovviamen-
te non ha chiuso la porta. Pio-
li vuole proseguire l’avventura
sulla panchina rossonera, è ar-
rivato a 230 panchine superan-
Il club pensa alla riconferma, senza però ritoccare il contratto valido
fino al 2025. Una vittoria in Coppa potrebbe cambiare le carte in tavola
do un’icona come Arrigo Sacchi,
è il sesto allenatore più presen-
te della storia del Diavolo. Ha
vinto uno scudetto e vorrebbe
ripetersi, agguantando quella
seconda stella che quest’anno
finirà sul petto dell’Inter. Oggi
la sua conferma è più forte ri-
spetto a qualche mese fa, meri-
to di un 2024 in crescendo, del
caos infortuni finalmente ridot-
to, di un secondo posto ritrova-
to e rafforzato, di un percorso
in Europa League che potrebbe
regalare ulteriori sorrisi.
Pioli non ha ancora la certez-
CHAMPIONS (QUASI) AL SICURO E ROMA IN EUROPA LEAGUE: PIOLI PENSA AL TURNOVER
za di essere al suo posto il pri-
mo luglio perché, come spesso
ama ripetere lui stesso, la vita
degli allenatori è appesa ai ri-
sultati e gli ultimi due mesi del-
la stagione potrebbero rafforza-
re la sua posizione, così come
indebolirla di nuovo. Ma è in-
negabile che in questo momen-
to la società pensi di prosegui-
re con lui, perché il lavoro svol-
to da Pioli da fine 2019 a Mila-
nello è stato molto apprezzato,
il feeling con la dirigenza è for-
te, così come è ancora solido il
rapporto con la squadra, altri-
menti non si spiegherebbero
certi risultati. Dunque avanti
con Pioli? Sì, seppur lascian-
do un asterisco legato, come
detto, ai risultati delle prossi-
me settimane, perché il quarto
di finale di Europa League con
la Roma sarà un primo bivio
importante, così come saran-
no sicuramente delicati gli in-
croci in campionato con Inter -
reduce da cinque vittorie di fila
nel derby, striscia che ha inciso
molto sul calo della “popolari-
tà” di Pioli su una buona fetta
della tifoseria - e Juventus.
Proprio il percorso in coppa
potrebbe però avere una va-
lenza ulteriore per il destino di
Pioli. Oggi, infatti, non è all’or-
dine del giorno il tema rinnovo
di contratto. La società, come
detto, pensa di andare avanti
con lui, ma non si è mai accen-
nato, almeno pubblicamente, a
un prolungamento dell’accor-
do, attualmente fissato fino a
giugno 2025. Dunque, Pioli se
fosse confermato, inizierebbe
la nuova annata col contratto
in scadenza. Un’anomalia in
Italia, soprattutto nei club im-
portanti, un aspetto non così
primario per una proprietà sta-
tunitense abituata ad agire e a
pensare in maniera differente
(negli sport americani i con-
tratti, anche per questioni re-
golamentari, vengono affron-
tati spesso proprio alla loro sca-
denza). L'Europa League, però,
potrebbe diventare un fattore
in questa storia. Il Milan non
ha mai vinto il trofeo - nean-
L’Europa League
è un traguardo
vero: manca nella
bacheca rossonera
che quando si chiamava Cop-
pa Uefa - e, non è un segreto,
punta ad arrivare alla finale
di Dublino. Se Pioli riuscisse a
giungere fino in fondo e per-
ché no?, vincere la coppa, al-
lora il rinnovo di contratto po-
trebbe non essere più una que-
stione secondaria, da rimanda-
re eventualmente in autunno o
addirittura nel 2025. Un alle-
natore capace nelle ultime tre
annate di vincere uno scudet-
to, raggiungere una semifinale
di Champions e trionfare poi in
Europa League avrebbe tutto
il diritto di ambire a un nuovo
accordo, potendo così lavora-
re con maggiore serenità nel-
la stagione ventura.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
zo portiere Mirante. Il punto di
domanda è su Jovic, il Milan ha
però un’opzione in proprio fa-
vore per rinnovare di altri dodi-
ci mesi e la sensazione, oggi, è
che alla fine la sfrutterà. Il gio-
catore in scadenza, anzi, sen-
za contratto, che turba il sonno
dei dirigenti rossoneri è invece
il giovane Francesco Camarda.
Ma andiamo con ordine, facen-
do presente che nelle ultime
settimane sono iniziati pure i
discorsi con capitan Calabria,
in scadenza nel 2025.
IL DUO FRANCESE
Dicevamo dei due top francesi,
le cui pratiche sono da tempo
sul tavolo dell’ad Furlani. I di-
scorsi per rinnovare i contratti
di Maignan e Theo Hernandez,
entrambi in scadenza nel 2026,
sono partiti da diversi mesi, in
particolare col portiere, però
non ci sono stati enormi passi
in avanti. La questione è pret-
|
L’EVENTO L’8 GIUGNO AMICHEVOLE CONTRO LA SERBIA PER L’ADDIO AL CALCIO GIOCATO
Lo scoglio del rinnovo è l’ingaggio,
chiesti aumenti sostanziosi.
Altro snodo: il futuro di Camarda
tamente economica e va ricer-
cata - anche - nel rinnovo del-
la scorsa estate fatto firmare a
Leao, con l’ingaggio del porto-
ghese portato a 7 milioni. Mai-
gnan di base ne percepisce 2.8
più bonus, Theo Hernandez 4
con i soliti plus. Entrambi pun-
tano a uno stipendio maggio-
re, addirittura più alto di Leao,
Il solo Jovic pare
sicuro di restare
tra chi va in
scadenza a giugno
non fosse altro perché in que-
sti mesi i loro entourage han-
no ricevuto abboccamenti da
tanti top club come Bayern
Monaco, Psg e Real Madrid.
Le richieste si aggirano sugli 8
milioni, il Milan non vorrebbe
arrivare all’asticella fissata da
Leao, tanto meno superarla. La
sensazione è che si cercherà di
mediare con i bonus ma, come
già scritto sul nostro giornale,
il club rossonero non si oppor-
rà se arrivassero offerte ritenu-
te congrue per Maignan (non
meno di 70 milioni). I giocatori
vengono ritenuti due fra i mi-
gliori al mondo nel loro ruolo,
tra Maignan e Theo Hernan-
dez il più “sacrificabile” sareb-
be il primo e a quel punto di-
venterebbe anche più sempli-
ce accontentare le richieste di
rinnovo del terzino che guar-
da al Psg e vede il fratello Lu-
cas, che gli fa da riserva in na-
zionale, guadagnare più di 13
milioni a stagione.
IL BABY GIOIELLO
Un'altra questione delicata è
quella di Camarda, 16 anni
compiuti il 10 marzo. L'attac-
cante non ha ancora un con-
tratto da professionista, l'idea
del club è quella di farlo firma-
re il primo luglio e blindarlo
fino al 2027. C'è distanza fra
domanda e offerta e a Casa Mi-
lan, nonostante i tanti corteg-
giatori in Europa, rimangono
ottimisti, però bisognerà trova-
re in fretta un accordo. Meglio
non giocare col fuoco...
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Adli si candida a un posto col Lecce A Stoccolma sarà festa per Ibra
facile visto che mai negli
ultimi due anni il Milan è
stato realmente in lotta per
vincere lo scudetto.
Tra l’altro, pure Simone
Inzaghi un anno fa di Alessia Scurati sfida con la Roma anche in chia- co, come a Firenze, ci sia Thiaw. nel caso in cui Pioli volesse non Alessia Scurati coronate da 62 reti: un ultimo commerciale del club. Proprio raccolto 16 vittorie, 3 pareggi
questi tempi si trovava in MILANO ve personale. Dunque, alcuni ti- Il tedesco ha bisogno di giocare sfiancare il centrocampista olan- MILANO atto in campo prima di tornare per questo motivo non si è re- e 3 sconfitte, quasi che Ibra ga-
una situazione simile: era tolari potrebbero riposare con- per ritrovare la miglior condizio- dese, candidato poi a giocare an- a quella che è la sua nuova vita cato insieme alla squadra a Fi- rantisca anche un effetto tali-

in corsa per l’Europa - poi
sarebbe arrivato a giocarsi
la finale di Champions a
Istanbul - e aveva il contratto
in scadenza. Grazie proprio
al cammino fatto in coppa il
club ha deciso di rinnovargli
il contratto e questo -
insieme alla consapevolezza
conquistata dall’Inter nelle
grandi notti europee - è
stato il seme con cui far
germogliare una stagione
che si chiuderà con lo
scudetto. Pensare che possa
riuscirci pure il Milan non è
utopia, sempre che in sede di
pianificazione vengano fatte
le scelte giuste.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Yacine Adli, 23 anni
L U
ecce e poi Roma in Euro-
pa League. Grazie al suc-
cesso di Firenze, i rosso-
neri hanno portato a 6 i
punti di vantaggio sulla Juventus
terza e ipotecato il posto Cham-
pions per la prossima annata, vi-
ste le 13 lunghezze sulla Roma
quinta. Distacchi che ovviamen-
te possono permettere a Stefa-
no Pioli di ragionare sul turno-
ver in vista proprio del doppio
impegno di coppa contro i gial-
lorossi. Già in occasione dei tur-
ni precedenti con Rennes e Sla-
via Praga il tecnico rossonero ha
gestito le energie dei suoi e quin-
di, a maggior ragione, è plausibi-
le che continui su questa strada,
considerando l’importanza della
tro il Lecce.
Di certo lo farà Loftus-Cheek,
arrivato a quota 10 gol stagionali
con il tap-in del Franchi, ma fer-
mato dal giudice sportivo per un
turno di squalifica. Quello che do-
vrà scontare invece Tomori pro-
prio in Europa League. Dunque,
il difensore centrale inglese sarà
sicuramente della partita col Lec-
ce ed è possibile che al suo fian-
Okafor possibile
centravanti per
far rifiatare Giroud.
Dietro Tomori-Thiaw
ne, mentre Gabbia potrebbe es-
sere preservato per l’Europa. An-
cora indietro Kjaer, che ieri ha
svolto un lavoro personalizzato:
l’obiettivo è averlo a disposizio-
ne con la Roma. Sulle fasce, bal-
lottaggio fra Calabria e Floren-
zi a destra, mentre a sinistra tor-
nerà Theo Hernandez, squalifica-
to contro i viola, e sicuramente
in campo sia in campionato che
in coppa. A centrocampo il posto
di Loftus-Cheek dovrebbe essere
preso da Adli, anche se il francese
occuperà una posizione diversa.
Nel ruolo di trequartista dovreb-
be avanzare Bennacer, con Rei-
jnders confermato nei due me-
diani al fianco di Adli. C’è anche
l’opzione Musah da non scartare,
che contro la Roma.
Infine l’attacco: il buon
Chukwueze delle ultime uscite
potrebbe essere confermato a de-
stra, permettendo così a Pulisic
di rifiatare ancora dopo le fatiche
in Nazionale. A sinistra è difficile
pensare che Pioli rinunci al Leao
attuale ma, come accaduto con la
Fiorentina, il portoghese potreb-
be giocare 60-65 minuti e poi la-
sciare campo a Okafor. Lo svizze-
ro è candidato, insieme a Jovic,
per giocare da centravanti titola-
re. La sensazione, infatti, è che Gi-
roud venga risparmiato per l’Eu-
ropa League, competizione che
il francese ha vinto col Chelsea,
da capocannoniere, nella stagio-
ne 2018-19.
no come Ibra anda-
va festeggiato. Moti-
vo per il quale la na-
zionale svedese ha
deciso - anche se con un po’
di ritardo - di celebrare quel-
lo che è stato il suo più grande
campione. L’8 giugno alle 18 si
giocherà a Stoccolma un’ami-
chevole contro la Serbia. «Una
serata da non perdere, per fe-
steggiare insieme la carriera in
gialloblù di Zlatan Ibrahimo-
vic», si legge nel messaggio so-
cial con il quale la Federcalcio
svedese ha voluto pubbliciz-
zare urbi et orbi l’evento. Così
Ibra avrà modo di salutare an-
che la nazionale con la quale
Zlatan Ibrahimovic, 42 anni, braccio destro del patron Cardinale ha collezionato 122 presenze,
di consigliere. Del resto, l’addio
al calcio giocato con il Milan
era arrivato il 4 giugno dopo
Milan-Verona e, da dicembre,
l’ormai ex giocatore ha inizia-
to a vestire i panni dell’uomo
di fiducia del patron Gerry Car-
dinale. Solo qualche giorno fa,
per esempio, ha lasciato Milano
per viaggiare a Dubai e svolge-
re alcune attività legate all’area
Zlatan saluterà in
campo la Nazionale
con cui ha giocato
122 partite
renze, nonostante per il Milan
quella del Franchi poteva esse-
re una trasferta insidiosa e no-
nostante Ibra in questi mesi sia
stato sempre in tribuna quando
la squadra era attesa da match
di un certo livello.
Lui che, se potesse, pratica-
mente sposterebbe il domici-
lio a Milanello, ormai segue
più che da vicino quello che è
il quotidiano del gruppo mila-
nista. Anzi, si potrebbe pensare
che la presenza di Zlatan ha fat-
to il suo nella ripresa rossonera
della corsa ai vertici del cam-
pionato, seconda solo a quella
dell’Inter. Dalla sua investitura
di dicembre come ‘senior ad-
visor’ a oggi i rossoneri hanno
smano che, evidentemente, non
si è esaurito nemmeno con la
distanza tra Firenze e Dubai. Se
lo svedese è stato fondamenta-
le con il suo arrivo a rivoluzio-
nare lo spogliatoio del Milan
come giocatore ed è importan-
te anche ora come consigliere,
si valuterà poi a partire dall’e-
state la sua capacità come co-
struttore. Perché Zlatan a par-
tire dal prossimo mercato avrà
sempre più voce in capitolo nel-
le decisioni che peseranno su
quello che sarà il futuro della
squadra. Dalla nomina dei di-
rigenti alla scelta del nuovo 9,
la parola di Ibra avrà un peso
specifico enorme per disegna-
re il Milan che verrà.
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 Giovedì 4 aprile 2024
SERIE A/VERSO IL DERBY 19

Sabato alle 18 Roma-Lazio:

i due attaccanti devono
lasciare il segno per riscattare
una stagione deludente.
In caso contrario, De Rossi
e Tudor potrebbero cambiare
le loro strategie

Romelu Lukaku,
30 anni,
e Ciro Immobile, 34:
i due attaccanti,
simbolo di Roma
e Lazio,
stanno vivendo
da parecchio tempo
un momento difficile

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di tuttosport.com

Lukaku e Immobile, sveglia!

Nicolò Schira

C
hiamateli pure i gemelli
del gol… perduto! Rome-
lu Lukaku e Ciro Immo-
bile vivono un momento

Il derby è l’ultima chiamata

decisamente complicato e spe-
rano nel Derby della Capitale
per ritrovare la via del gol e ri-
lanciarsi. Un’annata in chiaro-
scuro quella vissuta finora dai
2 goleador, che a inizio stagio-
ne erano gli elementi più attesi
dalle rispettive tifoserie. Da un
lato Big Rom, il cui arrivo ave-
va incendiato di passione il po-
Sono i gemelli del gol perduto. In Serie A il belga ne ha segnati solo 10,
polo romanista convinto di aver
trovato quel centravanti da 20
appena uno nelle ultime 9 giornate. Il laziale ha firmato 2 reti in 4 mesi
gol a stagione che mancava dai
tempi di un certo Gabriel Omar
Batistuta. Sull’altra sponda del
Tevere i sostenitori laziali spera-
vano in un Ciro versione deluxe
per confermarsi al vertice dopo il
sorprendente secondo posto cen-
trato nello scorso campionato.
E invece per entrambi l’an-
nata ha preso tutt’altra piega.
Il belga ha sfoderato prestazio-
ni altalenanti con soli 10 gol re-
alizzati in campionato (appe-
na 1 nelle ultime 9 giornate).
Numeri ben lontani dal biennio
contiano, quando con l’Inter se-
gnò 23 e 25 reti in Serie A e - se
vogliamo - pure allo scorso tor-
neo, dove si fermò a quota 14
restando però out 4 mesi per in-
fortunio. Decisamente meglio è
andata in Europa League, dove
l’ex Inter ha gonfiato la rete in 7
occasioni trascinando la Roma
ai quarti di finale. Stagione ai
minimi termini anche per King
Ciro, che è andato a segno in A
appena 2 volte negli ultimi 4
mesi. Un ritmo clamorosamen-
te distante dalle medie-gol alle
quali aveva abituato tutti il nu-
mero 17. Immobile è fermo a
quota 6 centri in campionato e
solo nella stagione 2012/13 col
Genoa aveva fatto peggio alla
sua prima annata nella massi-
A fine stagione
difficilmente la
Roma riscatterà
Romelu dal Chelsea
ma serie. Da quando è appro-
dato alla Lazio (estate 2016) la
punta è sempre andata in dop-
pia cifra e solamente l’anno scor-
so non ha raggiunto lo step dei
15 gol in campionato, ferman-
dosi a 12 in una stagione carat-
terizzata da diversi problemi fi-
sici. Gli stessi che l’hanno tor-
mentato negli ultimi mesi som-
mati al feeling non straordinario
con Sarri. Anche con l’avvento
di Tudor in panchina le cose non
sembrano essere del tutto cam-
biate, visto che alla prima con-
tro la Juve il tecnico croato gli
ha preferito dall’inizio Castel-
lanos. Tradotto: Ciro deve dar-
si una mossa per riprendersi la
titolarità. Altrimenti in estate le
strade potrebbero anche sepa-
rarsi: da mesi Immobile è cor-
teggiato dalle big della Saudi
Pro League. Una cascata di pe-
trodollari per provare a convin-
cerlo a sbarcare in terra saudi-
ta. Il bomber laziale, però, non
sembra troppo attratto, anche
per motivi famigliari, da que-
sta possibilità. Tanto che lo scor-
so agosto aveva respinto al mit-
tente le avance dell’Al Shabab,
pronto a garantirgli un faraonico
triennale da 20 milioni all’anno.
Niente da fare. Ciro ha risposto
Ciro potrebbe dire
sì alle proposte
arabe: se ne parla
da diversi mesi
col cuore, scegliendo di restare
a Roma. Le cose però non sono
proseguite nel verso giusto e,
qualora non dovessero miglio-
rare, non va escluso il divorzio in
estate. Occhio in tal senso a un
grande estimatore del capitano
biancocelste: quel Simone Inza-
ghi col quale King Ciro proprio
alla Lazio ha vissuto gli anni più
belli della carriera. L’Inter - non è
un mistero - intende allargare il
parco attaccanti e potrebbe far-
ci un pensierino. Magari a con-
dizioni favorevoli come accadu-
to un paio d’anni fa con Acerbi.
Lo scoglio resta l’ingaggio: Im-
mobile, infatti, è legato alla La-
zio fino al 2026 e guadagna 4,5
milioni a stagione. Futuro incer-
to pure per Big Roma. A giugno
scade il prestito dal Chelsea e la
Roma non appare troppo con-
vinta di negoziare l’acquisto del
belga a titolo definitivo. Anche
perché i 40 milioni richiesti dai
Blues appaiono una cifra troppo
alta per un 31enne dall’ingag-
gio elevato (11 milioni). Difficile
che da Londra diano, almeno in
fase iniziale, apertura a un terzo
anno in prestito. E così l’opzione
araba potrebbe tornare d’attua-
lità per il numero 90 giallorosso,
che un paio di mesi fa aveva rila-
sciato dichiarazioni ammiccan-
ti verso il campionato saudita.
Della serie: mai dire mai e me-
glio tenersi aperte tutte le solu-
zioni. Sabato per Lukaku e Im-
mobile arriva l’occasione giusta
per riprendersi la scena. Un gol
per cambiare il destino di una
stagione finora anonima e ga-
rantirsi un domani all’interno
dell’attuale club. Ecco perché il
Derby per Big Rom e King Ciro
vale tanto e non sarà una par-
tita come tutte le altre…
 Giovedì 4 aprile 2024
SERIE A 21

La lotta per LA VOLATA

In maiuscolo le partite in trasferta, in blu gli scontri diretti

restare in Serie SALVEZZA 31ª giornata 32ª giornata

(5-8/4) (12-15/4)
33ª giornata
(19-22/4)
34ª giornata
(28/4)
35ª giornata
(5/5)
36ª giornata
(12/5)
37ª giornata
(19/5)
38ª giornata
(26/5)
A: quali sono LECCE 29 punti MILAN Empoli SASSUOLO Monza CAGLIARI Udinese Atalanta NAPOLI
i club favoriti? UDINESE 28 punti Inter Roma VERONA BOLOGNA Napoli LECCE Empoli FROSINONE
L’opinione di un VERONA 27 punti Genoa ATALANTA Udinese LAZIO Fiorentina Torino SALERNITANA Inter
allenatore che CAGLIARI 27 punti Atalanta INTER Juventus GENOA Lecce MILAN SASSUOLO Fiorentina
ha già centrato FROSINONE 25 punti Bologna NAPOLI TORINO Salernitana EMPOLI Inter MONZA Udinese
l’obiettivo con EMPOLI 25 punti Torino LECCE Napoli ATALANTA Frosinone LAZIO UDINESE Roma

Spal (due volte) SASSUOLO 24 punti SALERNITANA Milan Lecce FIORENTINA Inter GENOA Cagliari LAZIO

e Cagliari SALERNITANA 14 punti Sassuolo LAZIO Fiorentina FROSINONE Atalanta JUVENTUS Verona MILAN

Marco
Davide Ballardini
Baroni,
60 anni
60 anni

Claudio Ranieri,
72 anni Eusebio
Di Francesco,
54 anni

Salvezza, calcoli Semplici

Cristiano Tognoli

I
n cinque punti è racchiuso il
destino di sette squadre. Per
evitare due poltrone che por-
tano in serie B. Il tutto a sole

«L’Udinese è la più forte»

otto giornate dalla fine. Dal Lec-
ce al Sassuolo, passando per Udi-
nese, Verona, Cagliari, Frosino-
ne ed Empoli: è bagarre salvez-
za. Nella tabella abbiamo inseri-
to anche la Salernitana, ma oltre
all’aritmetica risulta difficile tro-
vare altri argomenti che tenga-
no in corsa i granata: ha inizia-
to Paulo Sousa, ci hanno provato
Inzaghi e Liverani, ora a Colan-
tuono è stato chiesto di chiude-
re il più dignitosamente possibile.
I tre club a non cambiare guida
tecnica sono stati Verona, Frosi-
none e Cagliari: massima fiducia
a Baroni, Di Francesco e Ranie-
ri. Quest’ultimo aveva anche ri-
messo il mandato, ma i giocato-
ri l’hanno convinto a ripensarci.
A Lecce D’Aversa è stato tradito
da un’eccessiva tensione da post
partita, altrimenti Corvino non
avrebbe mai cambiato, ma Gotti
ha iniziato bene: vittoria a Saler-
no, pareggio in casa con la lancia-
tissima Roma. A Udine sperano in
Cioffi, che dalla decima giornata
ha preso il posto di Sottil. Empoli
e Sassuolo non sono piazze dove
gli allenatori vengono “mangiati”
«Verona, Cagliari e Frosinone non hanno cambiato in corsa, potrebbe
rivelarsi un vantaggio. Quando subentri devi lavorare sulle motivazioni»
facilmente, ma quest’anno in To-
scana ne sono girati ben tre (Za-
netti, Andreazzoli e Nicola) men-
tre in Emilia l’idillio con Dionisi
è finito per mancanza di risulta-
ti, che ora è chiamato ad ottene-
re Ballardini. Leonardo Sempli-
ci, che ottenne due salvezze in A
con la Spal iniziando e finendo
la stagione, e una con il Caglia-
ri entrando in corsa, analizza la
lotta per la sopravvivenza parten-
do dalla scelta di chi non ha cam-
biato guida tecnica: «Verona, Ca-
gliari e Frosinone potrebbero ri-
cavarne un plus. Spesso si indica
l’allenatore come il colpevole, ma
quei club hanno ragionato diver-
Leonardo Semplici, 56 anni
samente e per l’Italia è una pia-
cevole inversione di tendenza.
Alla Salernitana ci sono stati già
quattro allenatori e vedo difficile
che si possano salvare, anche se
proprio in questo week end han-
no un’ultimissima speranza ospi-
tando il Sassuolo». Ci sono squa-
dre più attrezzate di altre? «L’U-
dinese - argomenta Semplici - ha
probabilmente la rosa migliore. I
tre punti che i friulani hanno ora
di vantaggio sulla terzultima e i
quattro che ha il Lecce potrebbe-
ro fare la differenza. Sembrano
pochi a otto giornate dalla fine,
ma possono diventare tantissi-
mi». Semplici si concentra poi su-
gli scontri diretti: «Ce ne sono an-
cora tanti da qui alla fine e saran-
no quelli a fare la differenza». Il
Lecce ne ha ben quattro (Empoli
e Udinese in casa, Sassuolo e Ca-
gliari in trasferta), stesso numero
per l’Udinese (ma con tre trasfer-
te e l’obiettivo è ovviamente non
giocarsi tutto all’ultima giornata
a Frosinone), il Verona è quello
che ne ha meno (Udinese in casa
più la Salernitana fuori, probabil-
mente già spacciata al penultimo
turno), per il Cagliari due scontri
«La Salernitana
contro il Sassuolo
ha a disposizione
l’ultima chance»
diretti (Lecce in Sardegna, Sas-
suolo in Emilia), per il Frosino-
ne c’è il già citato incrocio finale
con l’Udinese, ma prima ancora il
viaggio ad Empoli, che a sua volta
andrà a Lecce tra due giornate, si
giocherà tanto in casa con il Fro-
sinone alla quartultima e a Udi-
ne alla penultima. Infine il Sas-
suolo, che dopo l’ostacolo di Sa-
lerno aspetterà Lecce e Cagliari
nella propria tana. «Poter iniziare
una stagione - conclude Semplici
- consente a un allenatore di met-
tere becco anche in qualche scel-
ta sui giocatori. Quando suben-
tri devi lavorare sulle motivazio-
ni affinché funzionino i correttivi
che vuoi portare, io che ho pro-
vato entrambe le situazioni posso
assicurare che c’è una bella diffe-
renza, ma ci sono tanti modi per
salvare una squadra».

CLASSIFICA SERIE A LECCE | L’INCONTRO TRA IL DIRIGENTE GIALLOROSSO E GLI STUDENTI UNIVERSITARI
SQUADRA
Inter
Milan
Juventus
PT
79
65
59
G
30
30
30
V
25
20
17
N
4
5
8
P
1
5
5
RF RS
73
57
44
14
34
24
31ª GIORNATA
DOMANI
Salernitana-Sassuolo
SABATO 6/4
ore 20.45 Tutti a lezione dal professor Corvino
Bologna 57 30 16 9 5 45 25 Milan-Lecce ore 15
Roma 52 30 15 7 8 55 35 Roma-Lazio ore 18 Francesco Romano Pisanò, che hanno fatto gli domande degli studenti pre-
Atalanta 50 29 15 5 9 54 32 Empoli-Torino ore 20.45 LECCE onori di casa. Corvino, che senti in aula, una in partico-

P
Lazio 46 30 14 4 12 37 33 DOMENICA 7/4 ha dialogato con il giorna- lare che ha stuzzicato il di-
Napoli 45 30 12 9 9 44 36 Frosinone-Bologna ore 12.30 antaleo Corvino sale lista sportivo Giuseppe Cal- rettore sportivo è stata quel-
Torino 44 30 11 11 8 29 26 Monza-Napoli ore 15 in cattedra e lo fa in vi, ha spiegato agli studen-
Cagliari-Atalanta ore 18
la su Patrick Dorgu. Sarà il
Fiorentina 43 29 12 7 10 42 34 Università. Il diretto- ti: «Vi invidio. Voi avete in giovane terzino danese la
Verona-Genoa ore 18
Monza 42 30 11 9 10 32 37 re generale dell’area mano la possibilità di appro-
Juventus-Fiorentina ore 20.45 prossima plusvalenza per
Genoa 35 30 8 11 11 32 37 tecnica del Lecce nel pome- fondire e far crescere l’arte
Lecce 29 30 6 11 13 26 45
LUNEDÌ 8/4 la società giallorossa dopo
Udinese-Inter ore 20.45 riggio di ieri è stato il pro- della cultura, l’arte del sape- quella di Morten Hjulmand
Udinese 28 30 4 16 10 29 45 tagonista, presso il Diparti- re. Non dovete mai perde-
Verona 27 30 6 9 15 27 40 32ª GIORNATA ceduto la scorsa estate allo
mento di Scienze Giuridiche re la passione per lo studio
Cagliari 27 30 6 9 15 30 51 VENERDÌ 12/4 Sporting di Lisbona per ven-
Lazio-Salernitana ore 20.45 dell’Università del Salento, perché è importantissima e
Frosinone 25 30 6 7 17 38 61 ti milioni di euro? Corvino
SABATO 13/4 di un seminario dedicato ve la ritroverete nel corso di
Empoli 25 30 6 7 17 22 45 risponde con un sorriso: «Si-
Sassuolo 24 30 6 6 18 34 57 Lecce-Empoli ore 15 agli studenti del corso di tutta la vostra vita». Tante le
Torino-Juventus ore 18 Diritto e Management del- curamente non posso dire
Salernitana 14 30 2 8 20 23 62 che con Dorgu andremo in
Bologna-Monza ore 20.45 lo Sport. L’incontro era inti-
CHAMPIONS EUROPA LEAGUE CONFERENCE LEAGUE RETROCESSIONE
DOMENICA 14/4 tolato “Ieri, oggi, domani: il perdita. La società avrà un
MARCATORI - 23 RETI: Martinez (Inter, 2 rig.). 15 RETI:
Vlahovic (Juventus, 2 rig.). 12 RETI: Giroud (Milan, 4 rig.);
Napoli-Frosinone
Sassuolo-Milan
ore 12.30
ore 15
metodo Corvino. L’evoluzio- Così sulla possibile bel profitto perché è una po-
tenzialità importante come
Dybala (Roma,6 rig.).11 RETI: Koopmeiners (Atalanta,2 rig.);
Gudmundsson (Genoa, 3 rig.); Osimhen (Napoli, 2 rig.). 10
Udinese-Roma
Inter-Cagliari
ore 18
ore 20.45
ne dello scouting in Italia”.
Fra i presenti in aula anche partenza di Dorgu: tanti altri giovani calciatori
RETI: Orsolini (2 rig.), Zirkzee (2 rig.) (Bologna); Soulé LUNEDÌ 14/4 il Direttore del Dipartimen-
to Luigi Melica e il Presiden- Pantaleo Corvino, responsabile
«La società avrà che sono nel Lecce. Adesso
c’è da finire il campionato e
(Frosinone, 4 rig.); Thuram (Inter); Kvaratskhelia (Napoli); Fiorentina-Genoa ore 18.30
Lukaku (Roma); Zapata (1 Atalanta) (Torino) Atalanta-Verona ore 20.45 te del Corso di laurea Attilio area tecnica del Lecce un bel profitto» salvarsi», ha concluso.
22 fate i vostri pronostici Giovedì 4 aprile 2024

Il turno infrasettimanale di Premier League si chiude stasera con due sfide. Ad Anfield...

LIVERPOOL 1+MULTIGOL 3-5 Lo Sheffield ultimo della classe arriva

a questo match con 77 gol al passivo

LIVERPOOL - SHEFFIELD UTD di Marco Sasso

ROMA
Affrontare una squadra così forte in CHELSEA - MANCHESTER UTD

N
ANFIELD, LIVERPOOL - STASERA ORE 20.30 trasferta è già abbastanza difficile, STAMFORD BRIDGE, LONDRA - STASERA ORE 21.15
I RISULTATI (AL 90’) DELLE ULTIME 5 PARTITE DISPUTATE DALLE DUE SQUADRE
ella sfida tra Liverpool farlo con una difesa così traballante I RISULTATI (AL 90’) DELLE ULTIME 5 PARTITE DISPUTATE DALLE DUE SQUADRE
e Sheffield l’attenzione rende la missione ancora più ardua.
31/3 LIVERPOOL-Brighton 2-1 30/3 SHEFFIELD-Fulham 3-3 si concentra La vittoria dei “Reds” è in lavagna 30/3 CHELSEA-Burnley 2-2 30/3 Brentford-MAN UTD 1-1
17/3 Man Utd-LIVERPOOL 2-2 9/3 B’mouth-SHEFFIELD 2-2 principalmente sui a 1.08 mentre l’Over 2,5 Casa è 17/3 CHELSEA-Leicester 4-2 17/3 MAN UTD-Liverpool 2-2
14/3 LIVERPOOL-Sparta Praga 6-1 4/3 SHEFFIELD-Arsenal 0-6 risultati fatti registrare dai “Reds” proposto a 1.30. La “combo” che 11/3 CHELSEA-Newcastle 3-2 9/3 MAN UTD-Everton 2-0
10/3 LIVERPOOL-Man City 1-1 25/2 Wolves-SHEFFIELD 1-0 in casa e sulle difficoltà che le lega il segno 1 al Multigol 3-5 2/3 Brentford-CHELSEA 2-2 3/3 Man City-MAN UTD 3-1
7/3 Sparta Praga-LIVERPOOL 1-5 18/2 SHEFFIELD-Brighton 0-5 “Blades” stanno riscontrando in regala un moltiplicatore pari a 28/2 CHELSEA-Leeds 3-2 28/2 Nottingham-MAN UTD 0-1
questa stagione. Il Liverpool si 1.56.
COMPARAZIONE QUOTE erge come una forza inarrestabile COMPARAZIONE QUOTE
A STAMFORD BRIDGE
ESITO 1 X 2 UN 2,5 OV 2,5 nel proprio stadio: con un totale ESITO 1 X 2 GOL NOGOL
di 39 punti conquistati in casa A Stamford Bridge un Chelsea che
nessuna squadra può vantare stazione nella parte destra della
1.07 12.0 23.0 4.30 1.18 classifica ospita il Man United, 1.92 4.10 3.45 1.35 2.95
delle prestazioni simili davanti ai
propri tifosi. Questo incredibile sesto in classifica. Nelle ultime 7
1.08 11.0 22.0 4.15 1.19 giornate i Blues hanno messo a 1.94 4.05 3.40 1.38 2.82
rendimento è il frutto di 12 vittorie
referto l’esito Gol, qui ritenuto assai
1.06 13.0 22.0 4.25 1.18 e 3 pareggi, un ruolino di marcia 1.92 4.10 3.45 1.35 2.95
che ha confermato per tutta la probabile dai bookmaker (quota
stagione il dominio assoluto della che si attesta sull’1.35). Anche
squadra di Klopp soprattutto gli ultimi 5 precedenti tra le due
quando gioca in casa. Ma non è squadre sono stati caratterizzati da
tutto. La sua forza in attacco è almeno una rete per parte. Occhio
certificata dai 40 gol segnati ad al dato: nelle 15 trasferte giocate
Anfield mentre i soli 13 gol subìti dai Red Devils lo score di metà gara
testimoniano una difesa solida è il seguente: 9 pareggi e 6 volte
e affidabile. Lo Sheffield è una United in vantaggio al riposo. Il
squadra che galleggia sul fondo Chelsea farà cadere questo speciale
della classifica, con soli 15 punti “record”? L’ipotesi 1 primo tempo
conquistati difficilmente riuscirà si gioca a 2.35 mentre la “doppia
ad evitare la retrocessione. La possibilità” 1 primo tempo o 1
sua situazione è ulteriormente finale è poco sopra l’1.60.
aggravata dalla peggior difesa del JACKPOT 2001
Luis Diaz, attaccante del Liverpool e della nazionale colombiana torneo, ben 77 le reti al passivo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Nicolas Jackson, 9 gol in questo campionato con il Chelsea

ANALISI E STATISTICHE DI ALTRI MATCH DI OGGI Il gioco può causare dipendenza

patologica ed è vietato ai minori.

Chance Valencia, paga bene il “2” a Granada Percentuali di vincita su www.adm.

gov.it e sui siti degli operatori

In Eredivisie promette spettacolo (e “Goal”) Ajax-Go Ahead

di Federico Vitaletti
ROMA andò a passeggiare sul campo 2/2, invece, il moltiplicatore Il Go Ahead Eagles non ha

I
l palinsesto del midweek
prevede un recupero di
Liga (26ª giornata). A fare
gli onori di casa sarà il
Granada (due sole vittorie in
questo campionato), penultimo
e a -14 dalla salvezza.
Situazione ai limiti della
disperazione mentre sta molto
meglio il Valencia, ottavo in
classifica, che conta di sfruttare
il “bonus” per far punti utili in
ottica Europa.
Il Valencia è reduce da tre
sconfitte di fila in trasferta,
l’ultimo blitz risale a metà
gennaio quando la squadra
allenata da Ruben Baraja
del Cadice (altra squadra
“pericolante”) con un netto 4-1.
Da segnalare che il Granada
è rimasta l’unica squadra
della Liga a non aver ancora
pareggiato 0-0.
Sponda Valencia il “ritardo”
che spicca è relativa all’assenza
del segno “2 primo tempo”:
non esce da ben 22 giornate
di fila, mentre il 2 finale
manca all’appello da 9 turni.
Per chi crede che il Valencia
possa chiudere in vantaggio
a metà gara oppure vincere
l’incontro, l’esito da tenere
in considerazione è “2 primo
tempo o 2 finale” a quota 1.90.
Optando per il parziale/finale
sale a 3.65.
Capitolo Eredivisie. Il confronto
tra l’Ajax e il Go Ahead Eagles
promette di essere una partita
avvincente e combattuta fino
all’ultimo minuto. Con soli
quattro punti di distanza in
classifica entrambe le squadre
sono determinate a ottenere la
vittoria per provare a migliorare
la propria posizione.
Guardando alle prestazioni
casalinghe dell’Ajax emergono
dei dati molto interessanti: 7
vittorie, 4 pareggi e soltanto
2 sconfitte, il suo stadio è
diventato una fortezza da cui è
difficile per qualsiasi avversario
uscire “indenne”.
intenzione di arrendersi
facilmente, la formazione
ospite in trasferta ha all’attivo
4 successi, 4 pareggi e 5
sconfitte. Nonostante i numeri
facciano pendere le quote dalla
parte dell’Ajax non si possono
escludere sorprese nel corso
dei 90 minuti. Con entrambe
le squadre decise a lottare per
la vittoria ci si può aspettare una
partita ricca di colpi di scena.
Il segno 1 è in lavagna a 1.45
mentre il Gol che potrebbe
mettere in discussione le
ambizioni dei “Lancieri” è
proposto a 1.60.
JACKPOT 2001
©RIPRODUZIONE RISERVATA

GRANADA - VALENCIA AJAX - GO AHEAD EAGLES

LIGA - RECUPERO 26ª GIORNATA EREDIVISIE - 28ª GIORNATA

E. NUEVO LOS CARMENES, GRANADA JOHAN CRUIJFF ARENA, AMSTERDAM
STASERA ORE 20.00 STASERA ORE 21.00

COMPARAZIONE QUOTE COMPARAZIONE QUOTE

ESITO 1 X 2 UN 2,5 OV 2,5 ESITO 1 X 2 GOL NOGOL

3.25 3.20 2.30 1.58 2.25 1.46 4.65 5.75 1.55 2.25

3.25 3.10 2.30 1.60 2.20 1.46 4.55 5.70 1.60 2.20

3.40 3.10 2.30 1.62 2.25 1.45 4.70 5.75 1.60 2.20

3.25 3.10 2.30 1.58 2.23 1.45 4.70 5.75 1.60 2.20
Brian Brobbey, 22 anni, attaccante dell’Ajax
 Giovedì 4 aprile 2024
ESTERO/PREMIER LEAGUE 23

Odegaard e un autogol griffano il successo sul Luton Town

L’Arsenal non molla ARSENAL-LUTON TOWN

2-0 4-1
MAN CITY-ASTON VILLA

leader per una notte

Alessandro Aliberti
MARCATORI
pt 24’ Odegaard, 44’ aut. Ha-
shioka
MARCATORI
pt 11’ Rodri, 20’ Duran, 46’ Foden;
st 17’ e 25’ Foden

LONDRA

C
on sole 9 gare ancora in
calendario il margine di
errore rimasto al trio di
squadre in lotta per la
Premier è ormai limitatissimo.
È con questa consapevolezza
che sia il Man City che l’Arse-
nal si sono avvicinate alle due
sfide che le mettevano di fron-
te rispettivamente all’Aston Vil-
la e al Luton. Fra i due, il meno
complicato almeno sulla car-
ta era l’impegno che attende-
va i Gunners, usciti con un solo
punto, dalla sfida al vertice in
casa dei campioni di tutto, an-
che se vistosamente impettiti
dall'impresa di aver reso ste-
rile uno degli attacchi più forti
della Terra. Contro gli Hatters,
Arteta – nonostante l’assenza
di Saka – decide comunque di
far riposare alcune importan-
ti pedine, consapevole che in
queste fasi finali della stagio-
ne, con due obiettivi ancora lì
ARSENAL (4-3-3)
Raya 6.5; White 6.5, Saliba
6.5, Gabriel 6.5, Zinchenko 7
(30’ st Tomiyasu ng); Odega-
ard 7.5, Partey 6.5 (21’ st Rice
ng), Smith Rowe 7 (40’ st Jor-
ginho ng); Nelson 6.5 (30’ st
Martinelli ng), Havertz 6.5 (21’
st Nketiah 6), Trossard 6.5. A
disp. Ramsdale, Gabriel Jesus,
Kiwior, Vieira. All. Arteta 7
LUTON TOWN (4-3-3)
Kaminski 6; Kabore 6, Mengi
5.5, Hashioka 5, Doughty 5.5;
Clark 6, Barkley 6.5, Mpanzu
5.5 (9’ st Chong 6); Townsend
5.5 (36’ st Berry ng), Morris 6,
Onyedinma 6 (30’st Woodrow
ng). A disp. Krul, Shea, Chigo-
zie, Johnson, Nelson, Piesold.
Martin Odegaard, 25 anni, fa festa con Reiss Luke Nelson, 24: l’Arsenal è in vetta, almeno fino a stasera All. Edwards 6
ARBITRO
Manchester City: sofferenza e poi to facile, dunque, anche perché
i londinesi trovano il raddoppio
Pawson 6.5
MAN CITY (4-2-3-1)
Ortega 6.5; Lewis 6.5, Dias 6.5,
Akanji 6.5, Gvardiol 6.5; Rodri 8
(30’ st Kovacic ng), Silva 6.5
(30’ st Nunes ng); Doku 7 (31’ st
Gomez ng), Foden 9 (31’ st Bobb
ng), Grealish 6.5; Alvarez 6.5. A
disp. Carson, De Bruyne, Haaland,
Stones, Susoho. All. Guardiola
7.5
ASTON VILLA (4-4-2)
Martinez 5.5; Konsa 5, Diego
Carlos 5, Lenglet 5.5, Digne 5.5;
Zaniolo 5.5 (32’ st Kellyman ng),
Iroegbunam 5.5 (18’ st Bailey
ng), Douglas Luiz 6 (18’ st Cham-
bers ng), Rogers 6; Diaby 6 (18’
st Tielemans ng), Duran 6.5 (26’
st Moreno ng). A disp. Gauci,
Kesler Hayden, Olsen, Torres.
All. Emery 5
ARBITRO
England 6.5

a portata di mano, anche il do- proprio sul finale della prima

saggio delle energie avrà il suo
peso. Dunque, fuori Gabriel Je-
sus, Jorginho, Martinelli e Rice,
dentro Smith Rowe, Partey, Nel-
son e Trossard. Calcoli, dunque,
quelli fatti da un Arteta scoper-
tosi improvvisamente saggio e
capace all’occorrenza di mette-
re da parte anche quelle idee di
gioco che in passato erano con-
siderate alla stregua di un dog-
ma, ma che ora, invece, il basco
riesce a sacrificare sull’altare del
risultato. Lo ha fatto, in modo
anche abbastanza evidente, do-
menica scorsa in casa del City,
lasciando alla squadra dell’a-
mico Pep il controllo della palla
(solo 27% di possesso palla per
i Gunners e 269 passaggi contro
i 700 del City): «A volte è per-
ché vuoi adattarti, a volte per-
goleada contro l’Aston Villa. E così
Pep acciuffa Klopp per 24 ore...
menti in cui devi mettere da par-
te il tuo ego e la tua ideologia»,
ha candidamente ammesso il
basco commentando l’atteggia-
mento avuto dalla sua squadra
all’Etihad. Atteggiamento che,
però, ha avuto il merito di ren-
dere inusualmente inoffensiva
la manovra di un City che fra le
mura di casa è quasi sempre in-
Foden da urlo: show
e tripletta per
trascinare i Citizens.
fallibile. In casa contro il Luton,
però, i Gunners sono tornati a
fare i Gunners: pressing alto,
comando della manovra, e via
lì a sovrastare una squadra cer-
tamente più debole, ma alla di-
sperata ricerca di punti salvezza.
E se per Arteta vi sono giocatori
che ogni tanto è possibile far ri-
fiatare, ve n’è invece uno a cui
il tecnico basco non sa proprio
rinunciare. E il motivo diventa
lapalissiano a metà del primo
tempo, quando la palla arriva
proprio a lui, il norvegese Ode-
gaard, che dal limite dell’area,
come al solito, non sbaglia. Per
il capitano dei Gunners è la rete
frazione, grazie alla sfortunata
autorete di Hashioka. Di fatto
la gara finisce qui, coi Gunners
di nuovo in testa per una notte.
Come Arteta, anche Guardio-
la, si presenta alla sfida contro
l’ultima squadra capace di batte-
re il City in Premier – l’Aston Vil-
la di Emery – rinunciando al suo
innesco e alla sua arma letale,
De Bruyne e Haaland. Ci pensa,
però, Rodri a mettere subito la
gara in discesa. Anche se, pochi
minuti dopo, arriva il pareggio
del Villa con giovane attaccante
colombiano Duran. Sulla squa-
dra di Emery si abbatte però l’u-
ragano Foden: l’inglese ne segna
tre in 25’ (terza tripletta in car-
riera a soli 23 anni) abbatten-
do la resistenza dei Villans e ri-
portando i Citiznes a pari pun-
NOTE
60.704 spettatori. Ammoniti
Onyedinma per gioco falloso;
Havertz per condotta anti-
sportiva. Angoli 3-1 per l’Ar-
senal. Recupero pt 4’; st 4’
IN CASA DEL BRENTFORD
Soltanto pari per il Brighton
32ª GIORNATA Newcastle-Everton
1-1; Nottingham Forest-Fulham 3-1;
Bournemouth-Crystal Palace 1-0;
Burnley-Wolverhampton 1-1; West
Ham-Tottenham 1-1; Arsenal-Lu-
ton Town 2-0; Brentford-Brighton
0-0; Man City-Aston Villa 4-1
Oggi ore 20.30 Liverpool-Sheffield
United. Ore 21.15 Chelsea-Man
United
NOTE
55.097 spettatori. Ammoniti
Douglas Luiz, Chambers per gioco
falloso. Grealish per condotta
antisportiva. Angoli 3-2 per l’A-
ston Villa. Recupero pt 4’; st 4’
CLASSIFICA Arsenal 68; Liverpool,
Man City 67; Aston Villa 59; Tot-
tenham 57; Man United 48; West
Ham 45; Newcastle 44; Brighton
43; Wolverhampton 42; Bourne-
mouth 41; Chelsea 40; Fulham 39;
Crystal Palace 30; Brentford 28;
Everton 26; Nottingham Forest 25;
Luton 22; Burnley 19; Sheffield
United 15

ché devi adattarti. Ci sono mo- Fa festa pure Rodri numero 7 in questa Premier. Tut- ti con il Liverpool.

I REDS OSPITANO LO SHEFFIELD UNITED | IL MEDIANO ERA OUT DAL 17 FEBBRAIO

Sorriso Liverpool: si rivede Jones

Jürgen Klopp, 56 anni
I
n una stagione condizionata
dai tantissimi infortuni, che,
va sottolineato, non sono co-
munque riusciti a condiziona-
re più di tanto il rendimento del
Liverpool, un grosso aiuto in vista
della cavalcata finale la squadra
di Klopp potrebbe riceverlo pro-
prio dal recupero di alcune pe-
dine rimaste ai margini per pro-
blemi fisici. Stasera, infatti, nel-
la sfida di Anfield contro lo Shef-
field United, il tecnico tedesco
avrà nuovamente a disposizio-
ne Curtis Jones, assente per un
problema alla caviglia dalla vit-
toria a Brentford del 17 febbra-
io: «Si sta allenando a pieno regi-
me con la squadra ed è disponi-
bile per la sfida con lo Sheffield.
Ciò non significa però che possa
giocare 90 minuti», ha ammesso
alla vigilia lo stesso Klopp. Un re-
cupero importante quello del ven-
titreenne centrocampista, diven-
tato in questa stagione una pedi-
na fondamentale nello scacchiere
tattico dei Reds. Così come im-
portante, non solo in vista della
gara con le Blades, sarà il recu-
pero dell’esterno scozzese Andy
Robertson, assente contro il Bri-
ghton per un problema accusato
in nazionale: «Il suo recupero è
molto importante», ha sottoline-
ato Klopp. Ancora in dubbio, in-
vece, la presenza di Endo, centro-
Endo resta però
in dubbio. Alisson,
Alexander-Arnold
e Jota: rientro vicino
campista diventato quasi impre-
scindibile grazie alla sua qualità
di recupero palla e smistamento:
«Vedremo domani (oggi, ndr) se
potrà essere della gara», ha am-
messo il tecnico. Le buone no-
tizie che arrivano dall’inferme-
ria riguardano però anche alcu-
ni lungodegenti, il cui recupero
potrebbe davvero rappresentare
quel supplemento di energie ne-
cessario alla squadra per arriva-
re fino in fondo sia alla Premier
che all’Europa League. È stato lo
stesso Klopp a rivelare che gente
del calibro di Alexander-Arnold,
Alisson, Diogo Jota e Bajcetic po-
trebbero riprendere ad allenarsi
con la squadra già a partire dal-
la prossima settimana: «Diogo e
Trent hanno svolto già una parte
in gruppo, ma dalla prossima set-
timana si aggregheranno piena-
mente alla squadra. Anche Alis-
son tornerà ad allenarsi con noi
dalla prossima settimana, men-
tre Bajcetic si sta allenando con
gli Under 21 e si aggregherà a noi
presto». Insomma, dopo un perio-
do nerissimo, finalmente l’infer-
meria dei Reds si sta svuotando.
Il che, però, non deve certo far di-
menticare come la squadra sia ri-
uscita a districarsi nelle difficoltà
più assolute, arrivando a questo
punto della stagione con un tro-
feo già in bacheca e ancora in cor-
sa su due fronti: «Il modo in cui
questi ragazzi hanno affrontato la
situazione è stato semplicemente
eccezionale, ha detto Klopp. No-
nostante le tante e prolungate as-
senze, essere ancora dove siamo
è speciale. Ma io non ho mai avu-
to dubbi su di loro».
ALE.ALI. Curtis Julian Jones, 23 anni
24
L’ex presidente della Federcalcio spagnola è atterrato a Madrid: lo attendeva la polizia
Rubiales arrestato e rilasciato
Raffaele R. Riverso
BARCELLONA
L
uis Rubiales è tornato in
Spagna. Il giorno dopo
la perquisizione del pro-
prio domicilio in Repub-
blica Dominicana, l'ex presiden-
te della Federcalcio spagnola
(Rfef) ha deciso che era il caso
di anticipare di tre giorni il rien-
tro a Madrid. L'incontro per la
deposizione presso il tribunale
numero 4 di Majadahonda, in-
fatti, era stato fissato per saba-
to, giorno del suo rientro pro-
grammato. Tuttavia, quando ha
visto che anche il paradiso ca-
raibico stava cominciando a tra-
sformarsi, per lui, in un inferno,
Rubiales ha deciso di non corre-
re rischi e che sarebbe stato me-
glio affrontare le conseguenze
del mandato di cattura penden-
te sulla sua testa a casa propria.
Ad aspettarlo ai piedi della sca-
letta dell'aereo che lo ha ripor-
tato a Madrid c'era un manipo-
lo di agenti della polizia, tutti in
borghese, come il furgoncino sul
quale lo hanno caricato per por-
tarlo al commissariato dell'aero-
porto di Barajas. Lì, l'ex numero
uno del calcio spagnolo è stato
interrogato prima di essere ri-
messo in libertà. Quantomeno,
fino a sabato, quando di fronte
al giudice dovrà difendersi dalle
accuse di riciclaggio, corruzione,
È accusato, tra l’altro, di riciclaggio
e corruzione: «Tutto falso». Sabato
comparirà davanti al giudice
prevaricazione e appartenenza
a un'organizzazione criminale.
Al centro delle indagini del-
la cosiddetta Operación Brody
ci sono anche le manovre pre-
sumibilmente illegali attraverso
le quali Rubiales avrebbe devia-
to quasi 4 milioni della Rfef nel-
le casse dell'azienda edile che lo
aveva a libro paga e che si è in-
teressata, tra gli altri, ai lavori di
ristrutturazione dello stadio del-
la Cartuja di Siviglia e del quar-
tiere generale della Nazionale
spagnola di Las Rozas. Ebbene,
tra i beni sequestrati dalla Guar-
dia Civil durante le perquisizioni
del 20 marzo ci sono anche 320
mila euro in contanti che il suo
amico e sodale Nené conservava
in due casseforti. Rubiales, però,
non ci sta a ricevere il giudizio
sommario dell'opinione pubbli-
Razzismo:
fanno discutere
le decisioni prese
contro Getafe e Sarr
ESTERO/IL CASO
Luis
Rubiales,
46 anni
ca sulla base della versione data
dai media: «Sono qui per dire
che è tutto falso - ha assicurato
in un'intervista all'emittente te-
levisiva spagnola, La Sexta - . È
falso che abbia preso una tan-
gente, che abbia una squadra di
baseball e che, com'è stato det-
to, abbia deviato fondi. È fal-
so che abbia fatto affari a Capo
Verde o che sia proprietario in
Arabia Saudita di terreni dove
verranno costruiti alcuni com-
plessi alberghieri. Tutte queste,
e molte altre, sono le bugie det-
te su di me, ma la verità è che i
soldi che ho sul conto corrente
sono frutto del mio lavoro e dei
miei risparmi». In attesa di ca-
pire come andrà a finire, quel-
lo che è certo è che se le accu-
se del pm verranno confermate
in fase di processo, i due anni e
mezzo di carcere chiesti per lui
dai giudici per il bacio e le suc-
cessive pressioni a Jenni Her-
moso passeranno davvero alla
storia - per rubare la metafora
a Javier Tebas - come la sempli-
ce punta dell'iceberg.
I dolori del calcio spagnolo,
però, non si limitano a Rubia-
Giovedì 4 aprile 2024
les. Quello del razzismo, infatti,
sta diventando, domenica dopo
domenica, il problema princi-
pale di un sistema che - come
del resto quello italiano - non
è sempre deciso nelle sanzio-
ni da adottare. E così, succe-
de che per gli insulti rivolti da
alcuni tifosi del Getafe a Mar-
cos Acuña («scimmia») e Qui-
que Sánchez Flores («zinga-
ro»), rispettivamente terzino
sinistro e tecnico del Siviglia,
il giudice sportivo abbia deci-
so di chiudere per tre partite il
Coliseum, ma solo parzialmen-
te. Non è quindi da escludere
che quegli stessi tifosi trove-
ranno spazio in un altro settore
delle gradinate. E succede an-
che che non si è avuta pietà di
Cheikh Sarr, portiere senega-
lese del Rayo Majadahon-
da che, dopo essere stato
preso di mira dal soli-
to imbecille, si è gira-
to verso le gradina-
te e lo ha afferrato
dalla sciarpa. Subi-
to dopo lui e la sua
squadra sono torna-
ti negli spogliatoi ri-
fiutandosi di conclu-
dere la gara contro il Se-
stao (campionato di Primera
Rfef, la terza serie spagnola).
Risultato? Due giornate di
squalifica per Sarr e sconfitta
a tavolino (3-0) per il Rayo...
 Giovedì 4 aprile 2024
LEVERKUSEN
FORTUNA D.
Marcatori pt 7’ Frimpong, 20’ Adli, 36’
Wirtz; st 15’ Wirtz rig.
Leverkusen (3-4-2-1) Kovar 6; Stani-
sic 6, Tah 6, Tapsoba 6.5; Frimpong
7, Andrich 6.5, Xhaka 7 (33’ st Kos-
sonou 6), Grimaldo 6 (26’ st Hincapié
6); Adli 6.5 (20’ st Tella 5.5), Wirtz 7.5
(20’ st Hofmann 6); Schick 6 (20’ st
Boniface 6). A disp. Hradecky, Igle-
sias, Hlozek, Palacios. All. Xabi Alon-
so 6.5
Fortuna Düsseldorf (4-2-3-1) Kasten-
meier 5; Zimmermann 5 (40’ st Ver-
meij ng), Oberdorf 5, Siebert 5, Iyoha
5 (31’ st Jastrzembski ng); Engelhar-
dt 5, Hoffmann 5 (1’ st Quarshie 5);
Klaus 5 (1’ st Sobottka 5), B.Johans-
son 5, Tzolis 5; Mustapha 4.5 (20’ st
Niemiec 6). A disp. Niemczycki, Da-
ferner, Appelkamp, De Wijs. All.
Thioune 5.5
Arbitro Dingert 6
Note 30.210 spettatori. Ammonito
Tzolis per gioco falloso. Angoli 9-1 per
il Leverkusen. Recupero pt 2’; st 1’
Alessia Scurati
C
hi crede di poter batte-
re il Leverkusen, alzi la
mano: si accettano solo
candidati forti. Il For-
tuna Düsseldorf ci ha provato
per 7 minuti, sperando di po-
ter estromettere la squadra di
Xabi Alonso dalla coppa di Ger-
mania. Dopodiché l’1-0 di Frim-
pong ha messo subito in chia-
ro che il Leverkusen punta a
una stagione clamorosa, in cui
la doppietta Bundesliga-coppa
nazionale sembra a un passo.
In Europa League, poi, si ve-
drà. Intanto nei confini nazio-
nali non c’è nessuno che stia
meglio delle Aspirine. Soprat-
COPPA DI FRANCIA I parigini
giocheranno la finale contro il Lione
Mbappé vuol dire Psg
e il Rennes s’arrende
PSG
RENNES
Marcatori pt 40’ Mbappé
Psg (4-3-3) Donnarumma 6.5; Ha-
kimi 6.5, Marquinhos 6 (30’ st
Danilo Pereira ng), Lucas Hernandez
6, Nuno Mendes 6 (30’ st Skriniar
ng); Zaire-Emery 6 (31’ st Ugarte
ng), Fabian Ruiz 6.5, Vitinha 6;
Kang-in Lee 6 (39’ st Kolo Muani
ng), Dembélé 7 (31’ st Asensio ng),
Mbappé 6.5. A disp. Navas, Gonca-
lo Ramos, Mukiélé, Soler. All. Luis
Enrique 5.5
Rennes (4-4-2) Mandanda 7.5; G.
Doué 5 (11’ st Seidu ng), Omari 5,
Theate 5.5, Truffert 5.5; Bourigeaud
5.5, Santamaria 5.5 (31’ st Fée ng),
D.Doué 6 (38’ st Rieder ng), Blas 5
(11’ st Terrier 5.5); Gouiri 5 (38’ st
Salah ng), Kalimuendo 5. A disp.
Gallon, Wooh, Belocian, Matusiwa.
All. Stephan 5.5
Arbitro Buquet 6.5
Note 48.000 spettatori. Ammoni-
ti Dembelé, Seidu. Angoli 3-3. Re-
cupero pt 3’; st 4’. Mandanda (37’
pt) para un rigore a Mbappé
4 Tutto troppo facile nella semifinale di Coppa: Düsseldorf non ha Fortuna
Passeggiata Leverkusen
0
Xabi, il triplete è possibile
Frimpong, Adli e Wirtz dopo
solo 35’ chiudono già la partita.
Ultimo atto con il Kaiserslautern
tutto quando rispetto all’avver-
sario c’è una categoria di diffe-
renza e, con tutto il rispetto per
il Düsseldorf, (attualmente ter-
zo in seconda divisione) ieri si è
vista tutta. Basti vedere l’azio-
ne del 2-0 targato Adli, comin-
ciata da Tapsoba che sembrava
quasi poter fare danni nella co-
struzione dal basso. Quella che
non sa fare Kastenmeier, che in-
vece regala la palla a Wirtz per
un 3-0 che chiude il match an-
cora prima della fine del primo
tempo. Tzolis cerca di dare la
scossa al Düsseldorf dopo 10
minuti della ripresa, ma il Le-
verkusen risponde subito con
un palo di Schick. Sul colpo di
testa del ceco, però, Zimmer-
mann impatta con un braccio
largo e il Var richiama l’arbi-
tro. Wirtz dal dischetto è senza
pietà, il Leverkusen fa poker e
l’aria della BayArena si riempie
1 Per Luis Enrique rimane vivo il grande sogno
0 di conquistare tre trofei in una sola stagione
Il bomber torna al gol dopo 3 match apatici
Antonio Moschella
S
erviva una vittoria per
continuare a sognare in
una primavera magica,
nella quale il Paris Saint
Germain potesse essere in gio-
co in ben tre competizioni. E la
squadra di Luis Enrique, alla ri-
cerca del suo quindicesimo tito-
lo di Coppa di Francia, è riusci-
ta ad andare al di là del penulti-
mo scoglio per puntare all’ambi-
to trofeo nazionale. Non, tuttavia,
senza difficoltà, visto che il Ren-
nes è sceso in campo senza al-
cun tipo di timore reverenziale
nei confronti dei padroni di casa,
il cui pubblico locale si è rivela-
to come sempre fedele e costan-
te nel sostegno. E la faccia vin-
cente, seppur in parte sofferta,
del Psg è quella di Kylian Mbap-
pé, che torna al gol dopo tre par-
ESTERO/COPPA DI GERMANIA
di fumogeni. Cala il sipario sul-
la gara, mentre dalle panchine
si eseguono i cambi. Al Lever-
kusen basta affidarsi al posses-
so palla (percentuale superio-
re al 70% per tutta la gara per
i padroni di casa) per portare
la sfida senza correre alcun ri-
schio fino al 90’. Anzi, è Tella
che in un paio di occasioni po-
trebbe arrotondare, invece fi-
nisce sempre per incartarsi sul
più bello. Poco male, perché il
Leverkusen fa festa ugualmen-
te e si regala una finale di cop-
pa che si giocherà il 25 mag-
gio. Troverà il Kaiserslautern
(che viaggia nelle retrovie del-
la serie cadetta) e sarà la gran-
de favorita ad alzare il trofeo.
SEMIFINALI
Saarbrücken-Kaiserslautern* 0-2; Le-
verkusen*-Fortuna Düsseldorf 4-0
* qualificata
tite senza timbrare il cartellino. Il
tutto in seguito a due errori più
che clamorosi. Il primo al dodice-
simo minuto, quando involatosi
in contropiede ha visto il suo tiro
basso venire deviato dall’inossida-
bile Mandanda sulla traversa. Il
secondo, invece, ha fatto ancora
più male, in quanto frutto di un
tiro poco angolato dal dischetto,
che l’ex portiere dell’Olympique
Marsiglia ha disinnescato con un
balzo felino e una solida smanac-
ciata. Poi, per sua fortuna, il capo-
cannoniere degli ulimi Mondiali
ha trovato una deviazione al mo-
mento del tiro che ha significa-
to il gol dell’1-0, a posteriori de-
cisivo per la qualificazione alla fi-
nale. Partendo da sinistra, come
suo solito, Mbappé ha calciato
ed è stato favorito dal tocco di
uno sfortunato Omari. Quel che
bastava per dare al Psg lo scatto
25
Edmond Tapsoba, 25 anni,
si complimenta
con Amine Adli, 23, dopo
il 2-0 del Leverkusen
IN BREVE
CAMERUN
IL MINISTRO DELLO SPORT SCEGLIE IL NUOVO CT
MA LA FEDERAZIONE LOCALE NON NE SA NULLA...
Non c’è pace per il Camerun. Martedì il Ministero
dello Sport ha annunciato il nome del nuovo ct:
è Marc Brys, che eredita la panchina da Rigobert
Song. La nomina dell’allenatore belga, però, ha
sorpreso tutti, a cominciare dalla Federazione. In
un comunicato stampa la Federcalcio locale ha an-
nunciato di «aver appreso contemporaneamente a
tutti i camerunesi la nomina del nuovo ct della Na-
zionale. C’è grande stupore per questo atto che si
oppone ai termini del decreto n. 2014/384 del 26
settembre 2014, relativo all’organizzazione e al fun-
zionamento delle squadre nazionali di calcio. Cer-
cheremo di fare luce su questa deplorevole situa-
zione e comunicheremo il nostro piano d’azione».
COPA LIBERTADORES
FONSECA: UN GOL PAZZESCO E IL RIVER FA FESTA
IL GRÊMIO CADE IN ALTURA CON IL THE STRONGEST
(r.col.) Prime partite della prima giornata della fase
a gironi della Copa Libertadores: spicca la vitto-
ria del River Plate in Venezuela trascinato da uno
decisivo, nono- strepitoso Nicolás Fonseca autore di un gol paz-
stante una stre- zesco con un tiro scagliato pochi passi dopom la
nua resistenza da metà campo. Nottata difficile per le brasiliane: il
parte di un Rennes Grêmio cade in altura a La Paz contro il The Stron-
che nella ripresa ha gest, il Flamengo non va oltre l’1-1 a Bogotà con-
provato a fare del suo tro i Millonarios.
meglio per impensie-
rire un comunque soli- 1ªgiornata.GRUPPOANella notte Colo Colo (Chi)-Cerro Porteño
do Donnarumma. No- (Par); Alianza Lima (Per)-Fluminense (Bra). GRUPPO B Co-
nostante tutto, a Parigi bresal (Cil)-Barcelona Guayaquil (Ecu) 1-1. Domani ore 4
ringraziano, e si van- Talleres (Arg)-San Paolo (Bra). GRUPPO C The Strongest
no a giocare il 15esi- (Bol)-Grêmio (Bra) 2-0. Nella notte Huachipato (Cil)-Estu-
mo titolo di coppa a diantes La Plata (Arg). GRUPPO D Universitario de Depor-
Lille. Sempre sulle ali tes (Per)-LDU Quito (Ecu) 2-0. Nella notte Botafogo
di Mbappé. (Bra)-Junior (Col). GRUPPO E Millonarios
(Col)-Flamengo (Bra) 1-1. Domani ore 4
SEMIFINALI Kylian Palestino (hi)-Bolivar (Bol).GRUPPO F Nella
Lione*-Valenciennes 3-0; Mbappé, 25 notte San Lorenzo de Almagro (Arg)-Pal-
Psg*-Rennes 1-0 anni, è sempre meiras (Bra); Liverpool (Uru)-Independiente
* qualificata
fondamentale del Valle (Ecu). GRUPPO G Domani ore 00 Ca-
racas (Ven).Atletico Mineiro (Bra); Rosario
Central (Arg)-Peñarol (Uru). GRUPPO H Deporti-
vo Tachira (Ven)-River Plate (Arg) 0-2. Nella notte
Nacional (Uru)-Libertad (Par)
 Giovedì 4 aprile 2024
Domani a Cosenza sfida all’Olanda per le qualificazioni
Beccari carica l’Italia
«Mature per l’Europa»
Silvia Campanella
È
uno dei volti più giova-
ni e promettenti della
nostra Nazionale. Tan-
to che, non a caso, pare
che Braghin l’abbia messa in
elenco tra le rientranti alla
Juventus dal celebre Erasmus
che, come tante che l’hanno
preceduta, sta svolgendo (e
molto bene!) a Sassuolo. E in
attesa di conoscere quale sarà
il suo futuro a livello di club,
Chiara Beccari si gode l’enne-
sima chiamata azzurra dopo
aver mancato - causa infortu-
nio - l’ultimo raduno. Freccia
veloce e molto tecnica all’ar-
co del ct Soncin che potreb-
be decidere di affidarsi a lei
sull’esterno d’attacco nell’im-
portante sfida di domani (ore
18.15, Rai 2), primo appun-
tamento delle qualificazioni
agli Europei 2025, allo stadio
“San Vito-Gigi Marulla” di Co-
senza contro la temibile Olan-
da, favorita del girone di cui
fanno parte anche Norvegia e
Finlandia.
«Ci attende una squadra mol-
to forte e veloce soprattutto
La vincitrice del “Best Italian
Golden Girl Under 21” sarà la nuova
freccia nell’attacco di Soncin
in fase offensiva dove trove-
remo Beerensteyn, attaccan-
te che conosciamo bene per-
ché gioca nel nostro campio-
nato - le parole di Beccari dal
raduno di Coverciano -: sono,
però, certa che l’affronteremo
a viso aperto consapevoli del
fatto che possiamo giocarce-
la e anche portare a casa il ri-
sultato».
Il suo volto è sereno, come
«sereno» è l’aggettivo che lei,
vincitrice del nostro Best Italian
Golden Girl Under 21 durante
l’ultima edizione degli Europe-
an Golden Boy, sceglie per de-
scrivere il gruppo azzurro: «C’è
grande tranquillità, gli ultimi
risultati ci hanno dato consa-
pevolezza di ciò che possiamo
fare e raggiungere. E, contem-
poraneamente, in allenamen-
to mettiamo tanta intensità e
curiamo ogni dettaglio: que-
sto modo di lavorare del ct mi
NAZIONALE FEMMINILE
ha colpita molto, lui riesce a
coinvolgerci tutte allo stesso
modo e questo penso sia mol-
to positivo all’interno del grup-
po». Come positivo, per lei che
è una delle giovani, poter con-
dividere questo percorso con le
“tante leader” - per riprendere
le parole di Soncin sulla “que-
stione” capitano - che ci sono
all’interno dello spogliatoio, ci
aiutano sia in campo sia fuori
e questo è molto importante».
Come molto importante sa-
rebbe partire con il piede giu-
sto peraltro contro la squadra
di prima fascia, «anche se per
«Sono avversarie
forti, ma noi
le affronteremo
a viso aperto»
27
noi ogni partita è a sé a pre-
scindere dalla sequenza: cer-
to Olanda e Norvegia sono
due avversarie di alto livello
proprio come noi, vogliamo
confermare questo e portare a
casa la qualificazione». Obiet-
tivo garantito direttamente
alle prime due di ogni giro-
ne, in caso contrario è pre-
visto uno spareggio artico-
lato in due turni.
La squadra lascerà Co-
verciano questo pomerig-
gio, dopo la rifinitura,
e raggiungerà Cosenza
per il walk around sul
terreno di gioco che domani
sarà il palcoscenico dell’esordio
di questo nuovo, avvincente Scansiona
cammino: tutto intorno, sono il QR Code e accedi
già 2.500 i biglietti emessi (la ai contenuti
di tuttosport.com
disponibilità continua sul cir-
cuito Vivaticket: 14 euro tri-
buna principale, 5 euro tribu-
na opposta, per gli Under 18
e gli Over 65 il prezzo è di un
euro). Beccari è pronta, «il mio
obiettivo in Nazionale è trova-
re continuità nelle convocazio-
ni e riuscire ad avere sempre
più minuti». Magari già a par-
tire da domani. Chiara Beccari, 19 anni, punta della Juve in prestito al Sassuolo
28 SERIE B Giovedì 4 aprile 2024

Ieri la decisione dei vertici rosanero Carmine Roca

CATANZARO

Corini, basta N
on sarà stato roboan-
te come il 5-0 subito
all’andata, ma il col-
paccio a Parma è de-
stinato a essere ricordato a im- Matias
peritura memoria. Primo per- Antonini

Ora il Palermo
ché ha interrotto la serie posi- Lui,
tiva interna della capolista, che 25 anni
durava da 21 partite di campio-
nato; e poi, guardando in casa
propria, perché tiene vivo il di-
scorso promozione. Un Catan-
Il clamoroso

va a Mignani
zaro così bello e vincente non si
vedeva dal 1982: era la squa-
dra allenata da Bruno Pace, tra- successo
scinata in campo dall’eleganza
di Claudio Ranieri e dalle reti di Parma
del friulano Edi Bivi. Terminò
la stagione al 7° posto in Serie ha certificato
A, ancora oggi il miglior risul-
tato della storia giallorossa. Per- la bontà
Luigi Butera
PALERMO
L’ex allenatore del Bari debutterà ché non riprovarci, allora? Per
farlo va conquistata la massi- del lavoro
contro la Samp. Contratto a lungo ma serie, obiettivo tutt’altro che
fatto finora
A
lle 15.22 il comunica- impossibile per i ragazzi di Vi-

A Catanzaro
to del Palermo con l'e-
sonero di Eugenio Co-
termine, non è un traghettatore varini, ora quinti in
classifica a 6 punti
rini, poco prima delle dal Como, che ver-
17 quello con il nome del nuo- rà in visita al Ce-
vo allenatore. Dopo un'ampia ravolo sabato po-
scrematura e qualche no im- meriggio. Una vit-

si sogna
previsto, il City Group ha scel- toria sui lariani
to il nuovo allenatore del Pa- galvanizzerebbe ul-
lermo: la panchina va a Miche- teriormente una ti-
le Mignani, che a inizio stagio- foseria già in esta-
ne aveva iniziato con il Bari, si (erano in 2.000

club da cui è stato esonerato
dopo nove partite. Per Corini
è la fine di una storia d'amore
con una piazza che l'ha ama-
to tanto da giocatore e molto
meno da allenatore, per Mi-
gnani la possibilità di riprovar-
ci dopo la beffa di un anno fa
quando con il Bari perse la Se-
rie A all'ultimo tiro (gol di Pa-
voletti al 94' nella finale di ri-
torno play-off).
La scelta del Palermo, co-
munque, non è stata semplice,
anzi si è rivelata più complica-
ta del previsto. Come dimostra
anche il contratto che avrebbe
strappato il nuovo tecnico: il
Palermo non ha volutamente
comunicato la durata dell'ac-
cordo, ma Mignani era legato
al Bari fino al 2025. E, siccome
ha rescisso con il club pugliese,
è ovvio che abbia firmato un
contratto almeno con la stes-
sa scadenza. Dunque, Mignani
non sarebbe un semplice tra-
ghettatore, ma anche l'allena-
tore del prossimo anno, a pre-
scindere da come finisca que-
sto campionato. Oggi Migna-
Michele Mignani, 51 anni: ha sfiorato la A con il Bari l’anno scorso
ni sarà a Torretta per dirigere
il primo allenamento, sabato il
debutto in casa contro la Sam-
pdoria, in una partita che vale
doppio in chiave play-off.
A Torretta ieri mattina s’è vi-
sto anche Corini. L’ormai ex tec-
nico rosanero è arrivato prima
di pranzo, ha salutato lo staff e
i giocatori, poi dopo una venti-
na di minuti ha lasciato il cen-
tro sportivo per l’ultima volta.
Per Corini un finale di avven-
tura amarissimo, un po’ com’e-
ra successo nel 2016 quand’era
stato chiamato al posto di De
Zerbi dal presidente Zampa-
rini. Allora la sua corsa durò
sette partite, stavolta molto di
più ma i risultati – ahimè - non
sono stati all’altezza. Il City ha
resistito più volte alla tentazio-
ne di cacciare Corini, ma lu-
nedì scorso – dopo l’inopina-
ta sconfitta con il Pisa – la pro-
prietà ha deciso di svoltare per
provare a salvare la stagione. I
primi tentativi, però, sono an-
dati a vuoto, perché Grosso e
Gattuso hanno rifiutato. Il Pa-
lermo ha sondato altri profi-
li (Semplici, Giampaolo, Alvi-
ni) ma alla fine la scelta è ri-
caduta su Mignani, allenato-
re pragmatico che pratica un
gioco che ben si adatta alle ca-
ratteristiche della rosa del Pa-
lermo. A lui il compito di dare
una scossa alla squadra, di ri-
svegliare l’entusiasmo dei tifo-
si e poi provare l’impresa im-
possibile nei play-off.
in grande
a Parma, a festeg-
giare con la squa-
dra e il presidente
Noto). E se doves-
se andar male l’as-
salto alla promozio-
ne diretta, pazien-
za, il Catanzaro se la giocherà
ai playoff, traguardo che sente
Playoff praticamente al sicuro,
ormai di aver raggiunto, consi-
derati i 12 punti di vantaggio
ma resta viva la voglia di credere
sul 9° posto, a 7 giornate dal-
la fine. Intanto da queste par- nell’impresa promozione diretta
ti ci si gode il momento magi-
co di una squadra costruita con nini (autore del 2-0 al Parma) Ad amalgamare il gruppo c’ha
programmazione e scelte ocu- dal Taranto e Petriccione dal pensato Vincenzo Vivarini, che
late: otto calciatori degli un- Crotone, per i quali sono sta- sta raccogliendo i risultati che
dici scesi in campo al Tardini ti investiti parte dei 2,7 milio- non è riuscito a ottenere a Lati-
c’erano già l’anno scorso. Allo ni di euro ricevuti dal Lorient na, Chiavari, Ascoli ed Empoli.
zoccolo duro dei riconfermati, per il greco Katseris, preso dai E pensare che neppure avreb-
il duo Foresti-Magalini ha ag- dilettanti del Nuova Florida nel be dovuto allenare il Catanza-
giunto acquisti dall’età media 2022 e rivenduto a peso d’oro. ro: un mese prima del suo ar-
bassissima: Veroli è del 2003, rivo in Calabria (30 novembre
così come Oliveri e Ambrosino; 2021), l’allenatore abruzzese
Pompetti e Stoppa del 2000, era stato scelto dall’Avellino.
D’Andrea non ha ancora com- E pensare che Attese invano in un albergo del
piuto 20 anni. A gennaio man-
cavano un difensore centrale e il tecnico Vivarini capoluogo, poi gli irpini prefe-
rirono continuare con l’ex gial-
un regista che potesse sostitu-
ire l’infortunato Ghion. Sono
è stato a un passo lorosso Piero Braglia, lasciando
Vivarini libero di accasarsi al-
arrivati dalla Lega Pro: Anto- dall’Avellino... trove. Quando si dice il destino.

ASCOLI | IL PATRON PULCINELLI AL CONTRATTACCO CLASSIFICA SERIE B

LECCO

Per Malgrati
impresa
«Li contesto io, i tifosi!» SQUADRA
Parma
Como
Venezia
PT
65
58
57
G
31
31
31
V
19
17
17
N
8
7
6
P
4
7
8
RF RS
57
45
58
32
33
38
32ª GIORNATA
DOMANI
Bari-Cremonese
SABATO 6/4
ore 20.30

Cremonese 56 31 16 8 7 40 25 Brescia-Pisa ore 14

disperata Angelo Camaiani
ASCOLI PICENO
evitare la retrocessione. Il para-
dosso è che, se una giornata fa
perchè nella mia testa non esiste
che l'Ascoli possa retrocedere, lot-
Catanzaro
Palermo
52
49
31
31
15
14
7
7
9
10
49
55
39
45
FeralpiSalò-Cosenza
Spezia-Lecco
ore 14
ore 14
i punti di distacco dalla salvez- terò fino alla fine, poi se sarà sal- Sampdoria (-2) 43 31 13 6 12 45 45

«N
Südtirol-Parma ore 14
LECCO (c.m.) Ci essuna paura di za diretta erano 5, adesso, no- vezza diretta o con i play out non Brescia 42 31 10 12 9 35 32 Ternana-Modena ore 14
riproverà Andrea retrocedere e se nostante la sconfitta, sono scesi lo so, ma sono sicuro che ci sal- Pisa 40 31 10 10 11 40 41 Catanzaro-Como ore 16.15
Malgrati a salvare il anche fosse l’A- a tre e le possibilità di mantene- veremo». Ma poi ci sono i debiti Reggiana 40 31 8 16 7 34 35 Palermo-Sampdoria ore 16.15
Lecco, ma rispetto scoli Calcio non re la categoria sono aumentate. che incalzano: «I debiti ammon- Cittadella 39 31 10 9 12 35 40 Reggiana-Cittadella ore 16.15
allo scorso ottobre, la fallirà». Tra le tante spiegazio- «Sono consapevole del fatto che tano a 6.9 milioni di euro, 900 Südtirol 38 31 10 8 13 39 41 DOMENICA 7/4
situazione è disperata, ni espresse dal patron Massimo continuiamo ad essere contesta- mila euro in più rispetto a quanto Modena 38 31 8 14 9 36 41 Ascoli-Venezia
forse irreparabile: 22 Pulcinelli durante la conferenza ti – ha sottolineato patron Pulci- dichiarato nell'ultima conferen- Bari 35 31 7 14 10 30 38
Cosenza 34 31 8 10 13 32 35 33ª GIORNATA
punti in classifica, stampa a sorpresa che ha tenu- nelli - ma ormai ci abbiamo fatto za di qualche mese fa, sono sol- VENERDÌ 12/4
-10 dai playout e -12 to ieri mattina nella sede di corso il callo e credo che inveire con- di già pagati a calciatori, dipen- Spezia 34 31 7 13 11 30 43
Ternana 32 31 8 8 15 36 44 Modena-Catanzaro ore 20.30
dalla salvezza diretta. Vittorio Emanuele, questa è quel- tro i calciatori non sia mai pro- denti e fornitori, è tutto a bilan- SABATO 13/4
Ascoli 31 31 7 10 14 33 38
L’ex vice di Foschi, la che rasserena un po’ gli animi duttivo, soprattutto a sette gior- cio. Timori dei tifosi per il futu- Cittadella-Ascoli ore 14
FeralpiSalò 30 31 8 6 17 35 49
già in panchina con turbolenti dei tifosi ascolani che, nate dalla fine del campionato, ro? Fanno bene ad avere timori, Lecco 22 31 5 7 19 29 59 Como-Bari ore 14
Bonazzoli, porterà a al termine del match perso a La è come se inveisci contro tuo fi- posso anche stancarmi, maga- Cremonese-Ternana ore 14
IN SERIE A AI PLAYOFF AI PLAYOUT RETROCESSIONE
termine la stagione (in Spezia, hanno continuato ad in- glio sperando che faccia meglio, ri pensano che va via Pulcinelli Pisa-FeralpiSalò ore 14
MARCATORI - 19 RETI: Pohjanpalo (Venezia, 4 rig.). 14
deroga, visto che non veire contro giocatori e dirigenti non credo che sia una tecnica che e poi non trovano un altro “pol- ore 14
RETI: Casiraghi (Südtirol, 10 rig.); Coda (Cremonese, 3 rig.); Sampdoria-Sudtirol
può allenare in B) dopo bianconeri senza risparmiare ne- possa funzionare». Sette partite lo” che lo sostituisce. Tornerò al Brunori (Palermo, 5 rig.). 12 RETI: Tutino (Cosenza, 3 rig.). 11 Cosenza-Palermo ore 16.15
l’esonero di Aglietti, anche il patron, additato come il per continuare a sperare nella sal- Del Duca, al momento non mi RETI: Pedro Mendes (Ascoli, 4 rig.); Iemmello (Catanzaro); Lecco-Reggiana ore 16.15
silurato ieri mattina “colpevole” della situazione at- vezza diretta, il patron ci crede va, sono anch’io in contestazione Cutrone (Como); Man (Parma, 2 rig.). 10 RETI: Sibilli (Bari, 3 Parma-Spezia ore 16.15
assieme al suo staff. tuale che vede l’Ascoli sempre più di tutti: «In questo momen- con quella parte di tifosi che non rig.); Biasci (Catanzaro); Benedyczak (Parma,6 rig.); Gytkjaer DOMENICA 14/4
più ingarbugliato nella lotta per to sono più incazzato di sempre vuole il bene dell’Ascoli Calcio». (Venezia, 1 rig.). Venezia-Brescia ore 16.15
 Giovedì 4 aprile 2024
|
COPPA ITALIA UNA GRANDE FESTA
Il Catania vince
e riaccende
una città intera
I giocatori del Catania posano con la Coppa Italia di Serie C
Federico Rosa
CATANIA
I
n una stagione tra pochi alti
e molti bassi, il Catania si è
aggiudicato la Coppa Italia
di Lega Pro, superando il Pa-
dova al 120’ nel match di ritor-
no al Massimino. Dopo il Sira-
cusa nel 1979 e il Palermo nel
1993, è la terza squadra sicilia-
na a vincere il trofeo di lega. È
stata una notte di festa ed eu-
foria per le vie della città, con
tantissimi tifosi rossazzurri ri-
versatisi in piazza Europa per
celebrare un successo bello e
inatteso. Un’esplosione di gio-
ia dopo il silenzio amaro che
ha avvolto l’incontro, dispu-
tato a porte chiuse in seguito
al provvedimento del giudice
sportivo legato agli episodi vio-
lenti fra le due tifoserie, nel-
la gara di andata all’Euganeo.
Nonostante tutto, il Catania si
è aggiudicato il trofeo davan-
ti a 1.500 bambini delle scuo-
le calcio che hanno affollato
la tribuna B del Massimino e
sostenuto per 120 minuti i ra-
gazzi di Zeoli, fino all’esultan-
za provocata dal guizzo di Co-
stantino, che ha evitato i calci
di rigore. Un trionfo fortemen-
te voluto dal patron Ross Pelli-
gra, che non ha lesinato sforzi
per riuscire a regalare il primo
storico trofeo per i rossazzurri:
«Abbiamo lavorato duro - ha ri-
badito il presidente al termine
della gara col Padova - Catania
si merita questa coppa, era un
sogno che coltivavo da anni. Il
trofeo è per la città di Catania
e per i nostri tifosi».
Un traguardo molto impor-
tante per il Catania, considerato
che la vittoria della Coppa Ita-
lia garantisce l’accesso al pri-
mo turno della fase nazionale
dei playoff da testa di serie. «La
vittoria riscatta una città intera.
- ha ribadito Vincenzo Grella,
vice-presidente e amministra-
tore delegato del Catania -. Il
mio più grande dispiacere è sta-
to non vedere i nostri tifosi pre-
senti allo stadio. Mi ha infasti-
dito leggere commenti negati-
vi sul loro conto». Strabordante
l’entusiasmo dei supporter sici-
liani, sopito da un campionato
al di sotto delle aspettative ini-
ziali, ma rincuorato dalla con-
quista della coppa. Il successo
ottenuto contro il Padova è de-
cisamente importante soprat-
tutto per il morale della squa-
dra, che potrà guardare con più
fiducia al finale di stagione. Per
il Catania è già tempo di met-
tersi alle spalle l’euforia, e con-
centrarsi sull’immediato futuro.
Domenica la squadra di Zeoli è
attesa dalla trasferta di Franca-
villa Fontana: un’eventuale vit-
toria in terra pugliese potreb-
be blindare il discorso salvezza
e allontanare l’incubo playout
che vanificherebbe la bella vit-
toria in Coppa Italia.
SERIE C
GIRONE A
TRIESTINA-ATALANTA U23 1-1
Marcatori st 31’ Pavlev, 42’ Vlahovic
Triestina (3-4-2-1) Matosevic 6.5; Mo-
retti 6, Malomo 6 (34’ pt Ciofani 6.5),
Rizzo 6.5; Germano 6, Vallocchia 5.5
(28’ st Jonsson ng), Correia 6, Anzolin
6 (28’ st Pavlev 6.5); D’Urso 5.5 (13’ st
Minesso 5.5), El Azrak 5.5; Lescano 6
(28’ st Redan ng). A disp. Agostino,
Diakite, Struna, Crosara, Petrasso,
Celeghin, Fofana, Gunduz. All. Bordin 6
Atalanta U23 (3-4-2-1) Vismara 7; Ghi-
slandi 6, Comi 6.5, Ceresoli 6.5; Palestra
6.5, Gyabuaa 6, Panada 6 (37’ st Cor-
tinovis 6), Bernasconi 5.5 (17’ st Chiwi-
sa 6); De Nipoti 5.5 (17’ st Jimenez 6.5),
Capone 6; Diao 5.5 (24’ st Vlahovic 6.5).
A disp. Dajcar, Bertini, Mendicino,
Muhameti, Tavanti, Masi, Regonesi. All.
Modesto 6.5
Arbitro Vingo di Pisa 6.5
Note ammoniti Anzolin, Gyabuaa, Mi-
nesso e Capone per gioco falloso. An-
goli 6–1 per la Triestina. Recupero tempo
pt 2’; st 6’
FONTANAFREDDA (d.b.)
Una girata al volo di Pavlev a
un quarto d’ora dal triplice fi-
schio illude la Triestina di po-
ter agguantare il quinto succes-
so consecutivo, ma una zampa-
ta di Vlahovic quasi allo sca-
dere riporta definitivamente i
baby atalantini in linea di gal-
leggiamento. Recupero carat-
terizzato da assetti speculari,
ritmo elevato e ricerca del pal-
leggio a prevalere sull’aggres-
sività con i giuliani, ancora in
esilio forzato al Tognon, sem-
pre privi di Ballarini e Vertai-
nen con Struna in panca solo
per onor di firma. Ospiti in pie-
na emergenza: squalificati Bon-
fanti e Solcia, al centro della di-
fesa l’esordiente Comi dirige
da veterano. Disco rosso anche
per Varnier, Del Lungo, Berto,
Da Riva, il temuto Cissè, Rosa,
Awua e Falleni. Pallino del gio-
co in mano Triestina e lombar-
di ad agire di rimessa ma, all’in-
tervallo, occasioni equivalenti:
Vismara decisivo su El Azrak
(D’Urso, poco dopo, manca la
deviazione vincente) e Moret-
ti; Matosevic su Diao e Capo-
ne. Ripresa inizialmente carat-
terizzata dai tentativi di Capo-
ne che, al 19’, timbra un palo.
Poi, tra un paio di iniziative di
Jimenez e un Vismara ancora
miracoloso su Lescano, arriva-
no le fiammate dei neoentrati
Pavlev e Vlahovic che decido-
no il risultato.
GIRONE B
RIMINI-OLBIA 5-0
Marcatori pt 14 Lamesta; st 7’ Morra rig.,
25’ e 46’ Gorelli, 35’ Lamesta
|
GIRONI A/B GIOCATI I RECUPERI
Pari Atalanta
con la Triestina
È Rimini show!
Rimini (4-1-4-1) Colombi 6; Tofanari 6.5
(21’ st Lepri 6), Gorelli 7.5, Gigli 6.5, Se-
meraro 6.5; Sala 6.5; Lamesta 8, Ma-
lagrida 6 (1 st Delcarro 6.5), Garetto
6.5, Capanni 6 (21’ st Cernigoi 6.5);
Morra 7 (32’ st Ubaldi ng). A disp. Co-
lombo, De Lucci, Pietrangeli, Quacqua-
relli, Oddi, Megelaitis, Satalino. All.
Troise 7
Olbia (3-5-2) Rinaldi 4.5; Scaringi 4.5
(18’ st Palomba 5), Bellodi 4.5, Motole-
se 4.5; Arboleda 5, Catania 5 (18’ st
Nanni 5), La Rosa 5.5 (37 pt Incerti 5),
Biancu 5, Montebugnoli 5 (31’ st Zallu
ng); Bianchimano 5 (31’ st Scapin ng),
Ragatzu 5. A disp. Wan Der Want, Fra-
raccio, Fabbri, Guidotti, Mameli, Gen-
nari. All. Gaburro 5
Arbitro Gandino di Alessandria 6
Note ammoniti Montebugnoli, Scarin-
gi, Biancu. Angoli 9-3 per il Rimini.
Recupero tempo pt 1’; st 3’
RIMINI (R.C.) Il Rimini supe-
ra l’Olbia, scavalca la Lucche-
se in classifica e aggancia il tre-
no playoff. Situazione compli-
cata per i sardi (quarta scon-
fitta nelle ultime cinque gare)
sempre più a rischio retrocessio-
ne diretta. Avanti il Rimini con
uno spunto personale di Lame-
sta. Nella ripresa il raddoppio
di Morra su rigore (19° gol in
campionato) concesso per fallo
di Scaringi sullo stesso attaccan-
te. Gorelli fa tris con un colpo
di testa su angolo di Lamesta,
il quale concede il poker con
una conclusione forte e precisa
sotto la traversa. Chiude anco-
ra Gorelli, copia del terzo gol:
angolo di Lamesta e colpo di te-
sta vincente.
ALESSANDRIA DEFERITA
Pagamento tardivo di stipendi
e contributi per il bimestre no-
vembre - dicembre 2023: la sca-
denza era venerdì 16 febbraio,
data in cui la società grigia ha
effettuato i bonifici, ma i soldi
sono stati accreditati ai benefi-
ciari lunedì 19 (sabato e dome-
nica le banche non fanno ope-
razioni). Il problema si è pre-
sentato con Agenzia delle En-
trate, per Irpef e Inps anche di
settembre e ottobre. Argomen-
tazioni scritte nelle memorie di-
fensive: se non dovessero essere
accolte, però, una ulteriore pe-
nalizzazione si sconterebbe, co-
munque, in questo campionato.
M.C.
35ª GIORNATA
Girone A Ieri Triestina-Atalanta U23 1-1
(recupero 33ª giornata). Sabato ore 16.15
Pro Vercelli-AlbinoLeffe, Trento-Giana
E.; ore 18.30 Fiorenzuola-Alessandria,
Legnago-Pro Sesto. Domenica ore 18.30
Lumezzane-Padova, Pergolettese-Ar-
zignano, Vicenza-Novara; ore 20.45
Atalanta U23-Pro Patria, Triestina-Vir-
tus Verona. Lunedì ore 20.45 Rena-
te-Mantova. Classifica Mantova 79;
Padova 69; Triestina 60; Vicenza 58;
Legnago 53; Atalanta U23 52; Giana E.
49; Lumezzane 46; Pro Vercelli, Trento
44; AlbinoLeffe, Pro Patria 43; V. Verona,
Renate 41; Arzignano 39; Pergolettese
37; Novara 36; Fiorenzuola 34; Pro Sesto
30; Alessandria (-3) 19
Girone BIeri Juventus NG-Entella 2-0,
Rimini-Olbia 5-0 (recuperi 33ª giorna-
ta). Domani ore 20.45 Sestri Levante-Pi-
neto. Domenica ore 14 Perugia-Olbia,
Pontedera-Ancona, Torres-Fermana;
ore 16.15 Juventus NG-Cesena, Recana-
tese-Carrarese; ore 18.30 Spal-Gubbio;
ore 20.45 Rimini-Vis Pesaro. Lunedì ore
20.45 Lucchese-Arezzo, Pescara-En-
tella. Classifica Cesena 86; Torres 72;
Carrarese 64; Perugia 59; Gubbio 54;
Juventus NG, Pescara 48; Arezzo, Pon-
tedera 47; Rimini 44; Lucchese 43;
Entella, Pineto, Sestri Levante 41; Spal
37; Ancona 35; Recanatese 34; Vis Pe-
saro 33; Olbia, Fermana 25
Girone C Domani ore 20.45 Foggia-Ca-
sertana. Sabato ore 16.15 Sorrento-La-
tina; ore 18.30 Giugliano-Monopoli,
Taranto-Potenza. Domenica ore 14
Messina-Monterosi; ore 18.30 Franca-
villa-Catania; ore 20.45 Crotone-Brin-
disi, Picerno-Cerignola, Turris-Avellino.
Lunedì ore 20.30 Benevento-Juve Sta-
bia. Classifica Juve Stabia 73; Beneven-
to 62; Avellino 60; Casertana 55; Picer-
no 54; Taranto (-4) 53; Giugliano 52;
Latina 51; Crotone 48; Foggia 45; Ceri-
gnola 44; Sorrento 42; Potenza, Mes-
sina 41; Catania 39; Turris 37; Monopo-
li 36; Francavilla 30; Monterosi 28;
Brindisi (-4) 18
29
SERIE D
Alcione: fuga
verso la C
(g.f.) Nei recuperi successo
esterno dell’Alcione che sale a
+8 sul Chisola; Pro Palazzolo
aggancia il Piacenza. Dolomi-
ti Bellunesi 7° successo di fila.
GIRONE A
GOZZANO-ALCIONE 1-2
Marcatore pt 36’ Pennati; st 10’ Chie-
richetti, 37’ Morselli.
Gozzano (4-3-1-2) Vagge 6; Frago-
meni 5, Graziano 6, Dalmasso 6, Di
Giovanni 6; Cento 6 (19’ st Kolpachov
5.5), Capellupo 6 (42’ st Piraccini ng),
Pennati 6; Rao 5 (18’ st Schimmen-
ti 6); Pereira 6.5, Infantino 5 (5’ st E.
Ferrari 5.5). All. Espinal 6
Alcione (4-3-1-2) Agazzi 6; Chieri-
chetti 6.5, Venturini 6, Miculi 6,
Caremoli 6; Foglio 6, Bonaiti 6, Palma
7.5; Pio Loco 5.5 (11’ st Invernizzi 6);
Manuzzi 5 (23’ st Morselli 7), Barbu-
ti 5.5 (15’ st Battistini 6). All. Cusatis
6.5
Arbitro Palumbo di Bari 6.5
GIRONE B
VARESINA-PRO PALAZZOLO 0-3
Marcatori pt 5’ Gualandris, 8’ Bo-
schetti, 33’ Cuel
Varesina (4-2-3-1) Basti 6; Bigoni 5
(16’ st Carrino 5.5), Pertosa 5 (30’ st
Coghetto ng), Gritti 4.5, Perin 5 (16’
st Sali 6); Grieco 5, Polenghi 5 (6’ st
Gatti 6); Gasparri 5, Orellana 6, Vita-
le 5; Oboe 5 (18’ st Manicone 6). All.
Spilli 5
Pro Palazzolo (3-5-2) Mangiapoco
6.5; Moraschi 7, Bane 7, Montesano
7; Gualandris 7 (46’ st Paderno ng),
Muhic 7 (30’ st Bini ng), Pedone 6.5,
Cuel 5.5, Boschetti 7 (22’ st Di Masi
6); De Angelis 6.5 (22’ st D’Iglio 6),
Tremolada 6.5 (14’ st Ravasi 6). All.
Didu 7
Arbitro Gallo di Castellammare 6
Note espuls Cuel (43’ pt)
GIRONE C
MONTECCHIO-DOLOMITI 1-2
Marcatori pt 23’ rig. Visinoni; st 13’
Caprioni, 50’ aut. Pavan
Montecchio (4-3-3) Carraro 5; Cre-
stani 5, Dalla Bernardina 5, Bigolin 5
(42’ st Rocco ng), Zanella 5; Pavan
5, Bertaso 6 (27’ st Sperti 5), Penzo
6; Valenti 5 (18’ st Boix Garcia 5),
Visinoni 6.5 (46’ st Garbero ng), Ma-
narin (18’ st Parise 5). All. Cacciato-
re 5
Dolomiti Bellunesi (3-4-3) Virvilas
6; Perez 6.5, Bevilacqua 6.5 (48’ st
Toniolo ng), Alcides 6.5; Grieco 6 (1’
Capacchione 6), Tardivo 6.5 (30’ st
Cozzari ng), Baldassar 6, T. Cossalter
6.5; De Paoli 6.5 (37’ st Nunic ng);
Caprioni 7, Marangon 6. All. Zanini 7
Arbitro Gallo di Bologna 6
30 FORMULA 1
ASSALTO
1 Il team principal Vasseur ottimista, ma invita alla cautela
2
FERRARI
3 2007 e 2008, gli anni del bre-
Carlos Sainz, 29 anni, vincitore
del Gran Premio d’Australia al volante
della Ferrari SF-24 GETTY
4 Paolo D’Alessio
N
essuno, dopo la peren-
toria doppietta della
Red Bull nei Gran Pre-
mi del Bahrain e dell’A-
rabia Saudita, avrebbe potuto
preventivare la doppietta Fer-
rari a Melbourne. Un risulta-
to che non mette in dubbio la
superiorità tecnica del team di
Milton Keynes, ma apre inte-
ressanti prospettive per il pro-
sieguo della stagione. Se, dopo
sole tre gare, qualcuno è già ri-
uscito ad intaccare la superiori-
tà tecnica delle monoposto an-
glo-giapponesi, vuol dire che la
Red Bull RB20 è battibile e tutto
5 dipenderà dai contenuti tecnici
di Red Bull e Ferrari, le prime
due forze del mondiale 2024 e
dagli sviluppi che i rispettivi tec-
nici sapranno varare. Con una
compagine, la Red Bull, che ha
estremizzato i concetti della vet-
tura 2023, mentre la Ferrari ha
puntato sull’evoluzione, senza
però introdurre soluzioni estre-
me. Chi avrà fatto la scelta mi-
gliore? dettaglio in cosa differi-
scono queste due differenti filo-
sofie progettuali: l’evoluzione
Ferrari opposta alla rivoluzio-
ne Red Bull.
Dopo la doppietta con Sainz e Leclerc in Australia,
per la prima volta sembra essere in discussione
la supremazia della Red Bull. Vediamo il confronto
MUSETTO
Il confronto tra le due sfidanti par-
te dal muso (disegno1): la Ferrari ha
ripreso il disegno della RB19 e la
rivale anglo-austriaca ripropone
un andamento simile a quello del-
la F1-75 del 2022. Sulla Rossa del
2024 (parte destra del disegno) il
musetto è più corto e si appoggia
al secondo profilo alare, mentre
lo scorso anno sulla SF-23 andava
fino in fondo. Di ispirazione Red
Bull 2023 è anche la presa d’aria
delle fiancate: sulla SF-24, è più
bassa e dotata del celebre “vas-
soio” introdotto lo scorso anno
dalla Red Bull, per aumentare la
portata d’aria. Diverso invece il
disegno della RB20, che allun-
ga il muso, mentre i profili alari
non di discostano eccessivamen-
te da quelli della passata stagio-
ne. La vera novità, che si può ap-
prezzare nel disegno è invece la
conformazione delle prese d’a-
ria che alimentano le fiancate,
con una stretta feritoia orizzon-
tale, una seconda presa verticale
Giovedì 4 aprile 2024
e due inedite aperture posiziona- to meno cambiamenti è il muso,
te ai lati interni dell’halo, subito leggermente più lungo di quello
dietro il casco del pilota. 2023. Le vere novità si concentra-
no nella parte centrale fino all’ala
FIANCATE ESTREME posteriore. Alcune soluzioni sono
Le diverse impostazioni aerodi- del tutto inedite, come il labbro
namiche delle due vetture, ed i di alimentazione della presa d’a-
cambiamenti, rispetto al 2023 ria delle fiancate, spostato nel-
(disegni 2-3) sono ancora più evi- la parte alta della fiancata, altre
denti nelle viste laterali e dall’al- sono state riprese da altre mono-
to. La Ferrari nella vista laterale posto, vedi presa d’aria verticale
presenta un sottosquadro deci- per il raffreddamento delle mas-
samente più accentuato, che si se radianti in perfetto stile Merce-
traduce in una maggiore portata des 2022. Sempre di ispirazione
d’aria verso il retrotreno. Nella vi- Mercedes sono i grossi rigonfia-
sta dall’alto si nota anche il diver- menti o “bazooka” presenti nel-
so disegno delle sospensioni. Al la parte alta del cofano motore
contrario di altri team, Ferrari ha Le fiancate, infine, riprendono il
mantenuto uno schema push rod disegno dello scorso anno, esa-
per le sospensioni anteriori e pull sperandolo: sempre più spioven-
rod al posteriore. Sono cambiati ti verso il retrotreno e sollevate
però la geometria e i punti d’at- dal fondo. Come si ricorderà, nel
tacco (i triangoli superiori sono 2023 lo sviluppo della SF-23 era
ora più inclinati) per migliorare stato frenato dalla dislocazione
il comportamento della macchi- del cono anti-intrusione nella par-
na e contenere il degrado delle te alta del telaio, elemento ora
gomme in gara. Nella rivoluzio- stato spostato in basso (disegno 4),
naria Red Bull, l’area che ha subi- consentendo un disegno più esa-
Giovedì 4 aprile 2024
sperato delle fiancate per favo-
rire una maggiore portata d’a-
ria verso il retrotreno. Non solo,
sempre per aumentare la porta-
ta d’aria che investe l’asse poste-
riore e velocizzare i flussi diretti
all’estrattore e all’ala posteriore,
nella parte alta della fiancata gli
aerodinamici del Cavallino han-
no introdotto un vistoso incavo,
o “vasca” (cerchio azzurro), che
parte dalla mezzeria del pontone
laterale e termina a monte delle
ruote motrici, dove va a raccor-
darsi col fondo vettura.
GENIO NEWEY
In sede di presentazione della Red
Bull RB20, molti hanno criticato
gli ingombri eccessivi della car-
rozzeria, nella parte superiore, e
una conformazione un po’ troppo
simile a quella che aveva deluso
con la Mercedes nelle ultime due
stagioni. La Red Bull, però, non ha
optato per la classica configura-
zione delle due bocche di alimen-
tazione nella parte alta dei dei
pontoni laterali (disegno5), ma uti-
lizza tre diverse aperture per lato
(cerchio rosso). Sotto il labbro su-
periore, che rimpiazza il “vasso-
io” del 2023, si apre una ferito-
ia più stretta rispetto alla passata
stagione, la più piccola mai vista
Scansiona
il QR Code e accedi
ai contenuti
di tuttosport.com
nella F1 moderna. Al suo fian-
co una seconda apertura vertica-
le, che ricorda il by-pass-duct in-
trodotto nel 2023 dalla Ferrari. Il
compito della presa è di prelevare
aria dalla parte bassa per soffiar-
la nella zona alta della carrozze-
ria. Quel genio di Adrian Newey
ha poi introdotto sulla RB 20 una
terza presa d’aria, internamente ai
sostegni dell’halo, per alimentare
i due “bazooka” laterali, che a loro
volta contengono altre masse ra-
dianti. Trarre conclusioni affretta-
te dopo tre sole gare, in una sta-
gione che prevede 24 Gran Pre-
mi, potrebbe indurre all’errore,
perché un po’ tutti i team sono
solo all’inizio dello sviluppo del-
le loro monoposto e, come inse-
gna il caso della McLaren 2023,
nel prosieguo della stagione c’è
tutto il tempo per recuperare e
mettere in difficoltà il team cam-
pione del mondo. Che nel 2024
dovrà vedersela anche col fattore
meteo. In Bahrain ed in Arabia si
è corso con temperature più bas-
se del previsto, mentre in Austra-
lia, con più caldo, la RB20 è an-
data in crisi e, oltre al problema
all’impianto frenante, che ha co-
stretto Verstappen al ritiro, sulla
monoposto è già sta sostituita la
prima delle quattro power-unit.
GP DEL GIAPPONE
«Suzuka è un esame
molto impegnativo»
Mirco Melloni
Q
uando Michael Schuma-
cher vinceva a Suzuka,
il 10 ottobre 2004, Car-
los Sainz aveva da pochi
giorni festeggiato il 10° comple-
anno mentre Charles Leclerc
stava per compiere sette anni.
L’accostamento è utile per quan-
tificare l’arco temporale del di-
giuno ferrarista in Giappone.
Un digiuno che racconta parec-
chio del passato recente del Ca-
vallino: Suzuka è sempre stato
uno dei circuiti “rivelatori” dei
valori tecnici, e ha spesso favo-
rito la vettura (12 volte vinci-
trice dopo quel 2004) e il pilo-
ta (primo in 11 casi) poi trion-
fatori a fine stagione. E dopo
quel 2004, la Rossa ha effet-
tivamente vinto un solo tito-
lo piloti e due costruttori, nel
ve interregno del GP del Giap-
pone al Fuji (dove comunque
la Ferrari non vinse).
Questa volta, però, la Ferra-
ri arriva all’esame Suzuka - non
più autunnale ma primaverile,
ma ugualmente accompagnato
da previsioni del tempo sfavo-
revoli - con fiducia ed entusia-
smo in dosi che mancavano da
tempo. La doppietta Sainz-Le-
clerc a Melbourne ha sublimato
la bontà della SF-24, una vettu-
ra «coerente» (per citare un’az-
zeccata definizione di Leclerc) e
non più imprevedibile per i suoi
stessi piloti. «Sappiamo di ave-
re un pacchetto competitivo»
ha ammesso ieri Fred Vasseur,
presente al Tokyo Festival e fe-
lice di poter finalmente avverti-
re l’entusiasmo di milioni di ti-
fosi alla vigilia di un weekend
che potrebbe anche regalare
il primato nel Mondiale piloti.
Dopo aver fatto il pompiere in
tante occasioni per spegnere le
critiche, al contrario ora il ma-
|
LO SCENARIO HORNER SEMPRE PIÙ SALDO IN CASA RED BULL , EQUILIBRI IN CRISI
Giappone, un bivio per Verstappen
S
uzuka rappresenta uno
dei luoghi più esaltanti per
Max Verstappen: in Giap-
pone, ormai dieci anni fa,
visse il primo weekend di F1 gi-
rando nelle prove libere con la
Toro Rosso, un fine settimana poi
funestato dall’incidente fatale a
Jules Bianchi. Nel 2022, invece,
Verstappen ha regalato alla Red
Bull e alla padrona di casa Honda
la gioia per il titolo piloti. Questa
volta, però, il rischio è che Suzuka
sia teatro di un momento storico
al contrario: i tedeschi di F1-In-
sider azzardano come la lotta di
potere in seno alla Red Bull ab-
bia preso definitivamente la dire-
zione di Christian Horner, appog-
giato dalla famiglia Yoovidhya
(azionisti di maggioranza), gene-
rando un potenziale effetto do-
mino. Se Helmut Marko non do-
Frédéric Vasseur, 55 anni, team principal della Ferrari dal 2023 ANSA
«Ci siamo preparati bene a casa
e siamo pronti a giocarci le nostre
carte. La vittoria ci motiva di più»
nager francese deve contenere
un’euforia che può portare ad
attese eccessive. «Andiamo in
a Suzuka sull’onda dell’entusia-
smo per la doppietta in Austra-
lia, le sensazioni uniche legate
alla vittoria ci spingono a impe-
gnarci ancora di più per cercare
di riassaporarle. Noi crediamo
di avere un pacchetto compe-
La Ferrari non
trionfa su questa
pista dal 2004,
con Schumacher
vesse rimanere, lo stesso Verstap-
pen potrebbe lasciare, sfruttando
la "clausola-Marko" presente nel
rinnovo fino al 2028. E allora Su-
zuka 2024 potrebbe essere con-
siderata come l’inizio del crepu-
scolo dell’avventura di Max con
il team anglo-austriaco, visto che
soltanto di fronte al pericolo di un
allontanamento del super consu-
lente, a Gedda, Verstappen ave-
va alzato la voce, spiegando di
voler continuare con Marko al
suo fianco.
Difficilmente a Suzuka l’olan-
dese concederà molto alle do-
mande sul futuro tra Red Bull e
Mercedes – destinazione favori-
tissima in caso di rottura con Mil-
ton Keynes – per rimanere con-
centrato sulla corsa al quarto tito-
lo. Una corsa che a Melbourne ha
vissuto una battuta d’arresto per
31
erano andati molto bene. Su-
zuka, però, costituisce un ban-
co di prova particolarmente im-
pegnativo per le vetture così
come per i piloti, che infatti la
amano, perché è sempre emo-
zionante».
titivo ma sappiamo anche che La pioggia prevista potreb-
per riuscire a battere i nostri be rimescolare le carte, e a quel
rivali bisogna essere perfetti. punto potrebbero rientrare nel
Credo che il fatto di aver vin- discorso anche Mercedes, Aston
to rappresenti una buona mo- Martin e la McLaren reduce
tivazione per tutti». dal primo podio conquistato
La perfezione richiesta da in questa stagione. «Come sem-
Vasseur è necessaria soprattut- pre in Giappone, le condizioni
to in un tracciato impegnati- meteo potrebbero fare la dif-
vo come Suzuka, dove un solo ferenza» ha concluso Vasseur.
punto di forza non è sufficien- «Ma ci siamo preparati bene
te per primeggiare: «Con quat- a casa e siamo determinati a
tro podi, una vittoria e una dop- giocarci le nostre carte. Anche
pietta, è stato un buon inizio. perché è vero che l’anno scorso
Abbiamo compiuto un passo
avanti rispetto all'anno scorso.
non siamo andati molto bene
qui, ma su questo tipo di cur-
Melbourne è stato il weekend
migliore, ma anche i primi due
ve, ad alta velocità, siamo mi-
gliorati». E a Melbourne se n’è
appuntamenti della stagione accorta anche la Red Bull.
problemi al freno posteriore de-
stro: «L’ultima gara è stata sfortu-
nata, cose che capitano, arrivava-
mo da nove vittorie, una sequen-
za ragguardevole» ha detto ieri il
campione del Mondo, atteso oggi
nella conferenza stampa ufficia-
le alle 13 ora italiana. Domani le
prove libere alle 4.30 e 8, sabato
le ultime libere alle 4.30, le quali-
fiche alle 8. Domenica il GP sarà
alle 7. Tutto su SkySport1 e Sky-
SportF1, in chiaro su TV8 la dif-
ferita di qualifiche (sabato alle
14) e gara (domenica ore 14).
M.M.
CLASSIFICHE Piloti 1. Verstappen (Ola,
Red Bull) 51, 2. Leclerc (Mon, Ferrari) 47,
3.Perez(Mes,RedBull)46,4.Sainz(Spa,
Ferrari) 40, 5. Piastri (Aus, McLaren) 28.
Costruttori1.RedBull-Honda97,2.Ferra-
ri 93, 3. McLaren-Mercedes 55 Max Verstappen, 26 anni
30 FORMULA 1
ASSALTO
1 Il team principal Vasseur ottimista, ma invita alla cautela
2
FERRARI
3 2007 e 2008, gli anni del bre-
Carlos Sainz, 29 anni, vincitore
del Gran Premio d’Australia al volante
della Ferrari SF-24 GETTY
4 Paolo D’Alessio
N
essuno, dopo la peren-
toria doppietta della
Red Bull nei Gran Pre-
mi del Bahrain e dell’A-
rabia Saudita, avrebbe potuto
preventivare la doppietta Fer-
rari a Melbourne. Un risulta-
to che non mette in dubbio la
superiorità tecnica del team di
Milton Keynes, ma apre inte-
ressanti prospettive per il pro-
sieguo della stagione. Se, dopo
sole tre gare, qualcuno è già ri-
uscito ad intaccare la superiori-
tà tecnica delle monoposto an-
glo-giapponesi, vuol dire che la
Red Bull RB20 è battibile e tutto
5 dipenderà dai contenuti tecnici
di Red Bull e Ferrari, le prime
due forze del mondiale 2024 e
dagli sviluppi che i rispettivi tec-
nici sapranno varare. Con una
compagine, la Red Bull, che ha
estremizzato i concetti della vet-
tura 2023, mentre la Ferrari ha
puntato sull’evoluzione, senza
però introdurre soluzioni estre-
me. Chi avrà fatto la scelta mi-
gliore? dettaglio in cosa differi-
scono queste due differenti filo-
sofie progettuali: l’evoluzione
Ferrari opposta alla rivoluzio-
ne Red Bull.
Dopo la doppietta con Sainz e Leclerc in Australia,
per la prima volta sembra essere in discussione
la supremazia della Red Bull. Vediamo il confronto
MUSETTO
Il confronto tra le due sfidanti par-
te dal muso (disegno1): la Ferrari ha
ripreso il disegno della RB19 e la
rivale anglo-austriaca ripropone
un andamento simile a quello del-
la F1-75 del 2022. Sulla Rossa del
2024 (parte destra del disegno) il
musetto è più corto e si appoggia
al secondo profilo alare, mentre
lo scorso anno sulla SF-23 andava
fino in fondo. Di ispirazione Red
Bull 2023 è anche la presa d’aria
delle fiancate: sulla SF-24, è più
bassa e dotata del celebre “vas-
soio” introdotto lo scorso anno
dalla Red Bull, per aumentare la
portata d’aria. Diverso invece il
disegno della RB20, che allun-
ga il muso, mentre i profili alari
non di discostano eccessivamen-
te da quelli della passata stagio-
ne. La vera novità, che si può ap-
prezzare nel disegno è invece la
conformazione delle prese d’a-
ria che alimentano le fiancate,
con una stretta feritoia orizzon-
tale, una seconda presa verticale
Giovedì 4 aprile 2024
e due inedite aperture posiziona- to meno cambiamenti è il muso,
te ai lati interni dell’halo, subito leggermente più lungo di quello
dietro il casco del pilota. 2023. Le vere novità si concentra-
no nella parte centrale fino all’ala
FIANCATE ESTREME posteriore. Alcune soluzioni sono
Le diverse impostazioni aerodi- del tutto inedite, come il labbro
namiche delle due vetture, ed i di alimentazione della presa d’a-
cambiamenti, rispetto al 2023 ria delle fiancate, spostato nel-
(disegni 2-3) sono ancora più evi- la parte alta della fiancata, altre
denti nelle viste laterali e dall’al- sono state riprese da altre mono-
to. La Ferrari nella vista laterale posto, vedi presa d’aria verticale
presenta un sottosquadro deci- per il raffreddamento delle mas-
samente più accentuato, che si se radianti in perfetto stile Merce-
traduce in una maggiore portata des 2022. Sempre di ispirazione
d’aria verso il retrotreno. Nella vi- Mercedes sono i grossi rigonfia-
sta dall’alto si nota anche il diver- menti o “bazooka” presenti nel-
so disegno delle sospensioni. Al la parte alta del cofano motore
contrario di altri team, Ferrari ha Le fiancate, infine, riprendono il
mantenuto uno schema push rod disegno dello scorso anno, esa-
per le sospensioni anteriori e pull sperandolo: sempre più spioven-
rod al posteriore. Sono cambiati ti verso il retrotreno e sollevate
però la geometria e i punti d’at- dal fondo. Come si ricorderà, nel
tacco (i triangoli superiori sono 2023 lo sviluppo della SF-23 era
ora più inclinati) per migliorare stato frenato dalla dislocazione
il comportamento della macchi- del cono anti-intrusione nella par-
na e contenere il degrado delle te alta del telaio, elemento ora
gomme in gara. Nella rivoluzio- stato spostato in basso (disegno 4),
naria Red Bull, l’area che ha subi- consentendo un disegno più esa-
Giovedì 4 aprile 2024
sperato delle fiancate per favo-
rire una maggiore portata d’a-
ria verso il retrotreno. Non solo,
sempre per aumentare la porta-
ta d’aria che investe l’asse poste-
riore e velocizzare i flussi diretti
all’estrattore e all’ala posteriore,
nella parte alta della fiancata gli
aerodinamici del Cavallino han-
no introdotto un vistoso incavo,
o “vasca” (cerchio azzurro), che
parte dalla mezzeria del pontone
laterale e termina a monte delle
ruote motrici, dove va a raccor-
darsi col fondo vettura.
GENIO NEWEY
In sede di presentazione della Red
Bull RB20, molti hanno criticato
gli ingombri eccessivi della car-
rozzeria, nella parte superiore, e
una conformazione un po’ troppo
simile a quella che aveva deluso
con la Mercedes nelle ultime due
stagioni. La Red Bull, però, non ha
optato per la classica configura-
zione delle due bocche di alimen-
tazione nella parte alta dei dei
pontoni laterali (disegno5), ma uti-
lizza tre diverse aperture per lato
(cerchio rosso). Sotto il labbro su-
periore, che rimpiazza il “vasso-
io” del 2023, si apre una ferito-
ia più stretta rispetto alla passata
stagione, la più piccola mai vista
Scansiona
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nella F1 moderna. Al suo fian-
co una seconda apertura vertica-
le, che ricorda il by-pass-duct in-
trodotto nel 2023 dalla Ferrari. Il
compito della presa è di prelevare
aria dalla parte bassa per soffiar-
la nella zona alta della carrozze-
ria. Quel genio di Adrian Newey
ha poi introdotto sulla RB 20 una
terza presa d’aria, internamente ai
sostegni dell’halo, per alimentare
i due “bazooka” laterali, che a loro
volta contengono altre masse ra-
dianti. Trarre conclusioni affretta-
te dopo tre sole gare, in una sta-
gione che prevede 24 Gran Pre-
mi, potrebbe indurre all’errore,
perché un po’ tutti i team sono
solo all’inizio dello sviluppo del-
le loro monoposto e, come inse-
gna il caso della McLaren 2023,
nel prosieguo della stagione c’è
tutto il tempo per recuperare e
mettere in difficoltà il team cam-
pione del mondo. Che nel 2024
dovrà vedersela anche col fattore
meteo. In Bahrain ed in Arabia si
è corso con temperature più bas-
se del previsto, mentre in Austra-
lia, con più caldo, la RB20 è an-
data in crisi e, oltre al problema
all’impianto frenante, che ha co-
stretto Verstappen al ritiro, sulla
monoposto è già sta sostituita la
prima delle quattro power-unit.
GP DEL GIAPPONE
«Suzuka è un esame
molto impegnativo»
Mirco Melloni
Q
uando Michael Schuma-
cher vinceva a Suzuka,
il 10 ottobre 2004, Car-
los Sainz aveva da pochi
giorni festeggiato il 10° comple-
anno mentre Charles Leclerc
stava per compiere sette anni.
L’accostamento è utile per quan-
tificare l’arco temporale del di-
giuno ferrarista in Giappone.
Un digiuno che racconta parec-
chio del passato recente del Ca-
vallino: Suzuka è sempre stato
uno dei circuiti “rivelatori” dei
valori tecnici, e ha spesso favo-
rito la vettura (12 volte vinci-
trice dopo quel 2004) e il pilo-
ta (primo in 11 casi) poi trion-
fatori a fine stagione. E dopo
quel 2004, la Rossa ha effet-
tivamente vinto un solo tito-
lo piloti e due costruttori, nel
ve interregno del GP del Giap-
pone al Fuji (dove comunque
la Ferrari non vinse).
Questa volta, però, la Ferra-
ri arriva all’esame Suzuka - non
più autunnale ma primaverile,
ma ugualmente accompagnato
da previsioni del tempo sfavo-
revoli - con fiducia ed entusia-
smo in dosi che mancavano da
tempo. La doppietta Sainz-Le-
clerc a Melbourne ha sublimato
la bontà della SF-24, una vettu-
ra «coerente» (per citare un’az-
zeccata definizione di Leclerc) e
non più imprevedibile per i suoi
stessi piloti. «Sappiamo di ave-
re un pacchetto competitivo»
ha ammesso ieri Fred Vasseur,
presente al Tokyo Festival e fe-
lice di poter finalmente avverti-
re l’entusiasmo di milioni di ti-
fosi alla vigilia di un weekend
che potrebbe anche regalare
il primato nel Mondiale piloti.
Dopo aver fatto il pompiere in
tante occasioni per spegnere le
critiche, al contrario ora il ma-
|
LO SCENARIO HORNER SEMPRE PIÙ SALDO IN CASA RED BULL , EQUILIBRI IN CRISI
Giappone, un bivio per Verstappen
S
uzuka rappresenta uno
dei luoghi più esaltanti per
Max Verstappen: in Giap-
pone, ormai dieci anni fa,
visse il primo weekend di F1 gi-
rando nelle prove libere con la
Toro Rosso, un fine settimana poi
funestato dall’incidente fatale a
Jules Bianchi. Nel 2022, invece,
Verstappen ha regalato alla Red
Bull e alla padrona di casa Honda
la gioia per il titolo piloti. Questa
volta, però, il rischio è che Suzuka
sia teatro di un momento storico
al contrario: i tedeschi di F1-In-
sider azzardano come la lotta di
potere in seno alla Red Bull ab-
bia preso definitivamente la dire-
zione di Christian Horner, appog-
giato dalla famiglia Yoovidhya
(azionisti di maggioranza), gene-
rando un potenziale effetto do-
mino. Se Helmut Marko non do-
Frédéric Vasseur, 55 anni, team principal della Ferrari dal 2023 ANSA
«Ci siamo preparati bene a casa
e siamo pronti a giocarci le nostre
carte. La vittoria ci motiva di più»
nager francese deve contenere
un’euforia che può portare ad
attese eccessive. «Andiamo in
a Suzuka sull’onda dell’entusia-
smo per la doppietta in Austra-
lia, le sensazioni uniche legate
alla vittoria ci spingono a impe-
gnarci ancora di più per cercare
di riassaporarle. Noi crediamo
di avere un pacchetto compe-
La Ferrari non
trionfa su questa
pista dal 2004,
con Schumacher
vesse rimanere, lo stesso Verstap-
pen potrebbe lasciare, sfruttando
la "clausola-Marko" presente nel
rinnovo fino al 2028. E allora Su-
zuka 2024 potrebbe essere con-
siderata come l’inizio del crepu-
scolo dell’avventura di Max con
il team anglo-austriaco, visto che
soltanto di fronte al pericolo di un
allontanamento del super consu-
lente, a Gedda, Verstappen ave-
va alzato la voce, spiegando di
voler continuare con Marko al
suo fianco.
Difficilmente a Suzuka l’olan-
dese concederà molto alle do-
mande sul futuro tra Red Bull e
Mercedes – destinazione favori-
tissima in caso di rottura con Mil-
ton Keynes – per rimanere con-
centrato sulla corsa al quarto tito-
lo. Una corsa che a Melbourne ha
vissuto una battuta d’arresto per
31
erano andati molto bene. Su-
zuka, però, costituisce un ban-
co di prova particolarmente im-
pegnativo per le vetture così
come per i piloti, che infatti la
amano, perché è sempre emo-
zionante».
titivo ma sappiamo anche che La pioggia prevista potreb-
per riuscire a battere i nostri be rimescolare le carte, e a quel
rivali bisogna essere perfetti. punto potrebbero rientrare nel
Credo che il fatto di aver vin- discorso anche Mercedes, Aston
to rappresenti una buona mo- Martin e la McLaren reduce
tivazione per tutti». dal primo podio conquistato
La perfezione richiesta da in questa stagione. «Come sem-
Vasseur è necessaria soprattut- pre in Giappone, le condizioni
to in un tracciato impegnati- meteo potrebbero fare la dif-
vo come Suzuka, dove un solo ferenza» ha concluso Vasseur.
punto di forza non è sufficien- «Ma ci siamo preparati bene
te per primeggiare: «Con quat- a casa e siamo determinati a
tro podi, una vittoria e una dop- giocarci le nostre carte. Anche
pietta, è stato un buon inizio. perché è vero che l’anno scorso
Abbiamo compiuto un passo
avanti rispetto all'anno scorso.
non siamo andati molto bene
qui, ma su questo tipo di cur-
Melbourne è stato il weekend
migliore, ma anche i primi due
ve, ad alta velocità, siamo mi-
gliorati». E a Melbourne se n’è
appuntamenti della stagione accorta anche la Red Bull.
problemi al freno posteriore de-
stro: «L’ultima gara è stata sfortu-
nata, cose che capitano, arrivava-
mo da nove vittorie, una sequen-
za ragguardevole» ha detto ieri il
campione del Mondo, atteso oggi
nella conferenza stampa ufficia-
le alle 13 ora italiana. Domani le
prove libere alle 4.30 e 8, sabato
le ultime libere alle 4.30, le quali-
fiche alle 8. Domenica il GP sarà
alle 7. Tutto su SkySport1 e Sky-
SportF1, in chiaro su TV8 la dif-
ferita di qualifiche (sabato alle
14) e gara (domenica ore 14).
M.M.
CLASSIFICHE Piloti 1. Verstappen (Ola,
Red Bull) 51, 2. Leclerc (Mon, Ferrari) 47,
3.Perez(Mes,RedBull)46,4.Sainz(Spa,
Ferrari) 40, 5. Piastri (Aus, McLaren) 28.
Costruttori1.RedBull-Honda97,2.Ferra-
ri 93, 3. McLaren-Mercedes 55 Max Verstappen, 26 anni
32
L’Italia del trionfo in Davis: Arnaldi, Volandri,
Sinner, Bolelli, accosciati Musetti e Sonego.
Si punta al bis, il capitano: «Ho un’armata» GETTY
FILIPPO VOLANDRI
Il capitano di Davis
era a Miami per
gli azzurri ed è stato
esaltato da Sinner
«È resiliente
Jannik così
è ingiocabile»
Gianluca Strocchi
Q al meglio anche alla terra. E non è il solo da podio per l’Italia ai Giochi»
uattro mesi fa lo aveva gui-
dato da capitano in pan-
china a Malaga nella sto-
rica conquista della Cop-
pa Davis, ora lo ha ammirato a
Miami conquistare il suo secon-
do Masters 1000 in carriera. Fi-
lippo Volandri, abituato come po-
chi a osservare e studiare tutti i
migliori talenti di questo sport,
è piacevolmente impressionato
dalla facilità con cui Jannik Sin-
ner si è sbarazzato prima di Da-
niil Medvedev e poi di Grigor Di-
mitrov. «Jannik si è dimostrato
un campione già a inizio torneo,
quando nei primi turni non ave-
va il livello ideale di energie, ma
ha dimostrato doti di resilienza
riuscendo a portare a casa an-
che quelle partite in cui non si è
espresso al 100%. E nel superare
quelle difficoltà si è dato la possi-
bilità di migliorare strada facen-
do fino a diventare pressoché in-
giocabile. Ha sfoggiato uno stra-
potere nei confronti di avversa-
OSPEDALETTI: LUNGOMARE BLINDATO
Sinner attore, i tifosi in tilt!
Lungomare blindato a
Ospedaletti: c’è un tipo
coperto di arancione che
gira uno spot (per Gucci):
è Jannik Sinner, attore al
«Superando le difficoltà iniziali, è diventato strapotente. Si adatterà
ri di spessore, sia in termini di
velocità di palla che di facilità
nel coprire il campo. E in finale
c’è stata partita appena per no-
ve-dieci game, poi Jan ha mes-
so la freccia».
Le sensazioni di chi era all’Hard
Rock Stadium?
«Dimitrov a inizio partita spin-
geva e giocava un buon tennis,
però Sinner con la sua solidità e
intensità ti spinge ad andare fuori
giri, per avere chance devi essere
in grado di mantenere certi rit-
mi per un paio d’ore e non è da
poco. Anche perché fisicamente
Jannik è in condizioni smaglian-
ti, grazie al lavoro con il prepa-
ratore atletico Umberto Ferrara.
Il migliore nel tour? A lui since-
ramente interessa lavorare, e lo
ha detto e ribadito più volte, per
sentirsi migliorato ogni volta che
tennis club. E i tifosi, con
il passaparola, fanno il
blitz. Non manca qualche
attimo di tensione
(Sanremonews)
TENNIS/L'INTERVISTA
va in campo. Ed è il percorso che
deve proseguire senza guardare
ai numeri. È chiaro che la prima
posizione mondiale ha un signi-
ficato speciale, in particolare per
appassionati e addetti ai lavori. E
tutti quanti saremmo felici se do-
vesse arrivarci, però è una con-
seguenza dei progressi e quindi
dei risultati».
A rimescolare le carte, adesso,
c’è il passaggio alla terra rossa.
«Su questa superficie cambiano,
eccome, tante cose. A comincia-
re da una differente fisicità, sia
per il tipo di spostamenti sia per
la durata degli scambi che ten-
denzialmente si allunga. Que-
sto comporta anche una varia-
zione degli schemi e una diffe-
rente gestione del punto. Credo
però che Jannik abbia tutto per
performare al meglio anche sul
MASTERS 1000 | DOMANI A MONTECARLO IL SORTEGGIO: DA CHE PARTE SARÀ CARLOS?
Alcaraz mina vagante del tabellone
L’ora X scocca alle 17 di doma-
ni, quando verrà sorteggiato
il tabellone principale del Ma-
sters 1000 di Montecarlo, ter-
zo evento nel 2024 di questa
categoria e primo grande ap-
puntamento della stagione eu-
ropea su terra battuta. Appe-
na accomodatosi sulla secon-
da poltrona mondiale, Jannik
Sinner sarà la testa di serie di
riferimento della parte bassa
del tabellone, proprio come a
Miami, mentre alla riga nume-
ro 1 figurerà il nome di Novak
Djokovic, che da qualche gior-
no si sta allenando nel Principa-
to alternando il lavoro sul cam-
po alle sedute atletiche, come
quella svolta allo stadio Louis
II in compagnia di tutta la fa-
miglia (la moglie Jelena e i fi-
gli Stefan e Tara), agli ordini
rosso, magari dopo qualche set-
timana di adattamento. Che cosa
deve migliorare in vista del Ro-
land Garros? È una domanda da
porre a Vagnozzi e Cahill che la-
vorano con Sinner ogni giorno,
io mi occupo di altro…».
Allora parliamo di Parigi 2024,
tema di sua pertinenza.
«E’ uno degli obiettivi chiave del-
la stagione, nel senso che lavoria-
mo per riuscire a tornare a casa
con una medaglia visto che l’u-
nica ufficiale dell’Italia nel ten-
nis è il bronzo di Uberto Luigi
de Morpurgo nel 1924, sempre
a Parigi. Sinner è una delle pun-
te di diamante, ma non è l’uni-
ca. Penso per esempio al doppio.
Tuttavia mancano ancora quasi
quattro mesi e dobbiamo atten-
dere quali giocatori oltre a Jannik
saranno ammessi dalla Federa-
del preparatore atletico Mar-
co Panichi, mostrata in un vi-
deo sui canali social del vinci-
tore di 24 trofei Slam.
Considerando che nel torneo
al via domenica i primi otto del
seeding entreranno in scena di-
rettamente al 2° turno (56 i gio-
catori ammessi), uno dei princi-
pali motivi d’interesse è in qua-
le metà verrà collocato Carlos
Alcaraz, n.3 del ranking, che
proprio ieri ha iniziato ad alle-
narsi sul rosso in attesa di vo-
Djokovic e Sinner
potranno trovarsi
solo in finale.
Dubbi su Nadal
Giovedì 4 aprile 2024
zione internazionale, le liste do-
vrebbero uscire dopo il Roland
Garros e premieranno i miglio-
ri 56 da giugno 2023 a giugno,
con un massimo di 4 per Paese».
Allungando lo sguardo, c’è poi
una Coppa Davis da difendere.
«Le emozioni che abbiamo vissu-
to sono indelebili e non vediamo
l’ora di tornare in campo, anche
se l’evento è ancora lontano. È
uno dei grandi appuntamenti del
2024, per essere di nuovo pro-
tagonisti sino alle fasi finali. Mi
conforta l’abbondanza di gioca-
tori, mi piace definirla una sorta
di armata, su cui come Paese pos-
siamo contare, quella che è sta-
ta la nostra forza anche lo scorso
anno. A me poi spetterà a tem-
po debito compiere delle scelte».
In questo ampio ventaglio di
lare domani in Costa Azzurra.
La sorte deciderà se il 20enne
murciano, tra i principali favo-
riti per il titolo, potrà incrociare
in semifinale il serbo o l’azzur-
ro, con Daniil Medvedev (n.4)
come alternativa. Gli altri ad es-
sere esentati dal 1° turno saran-
no Alexander Zverev, Andrey
Rublev (campione in carica),
Holger Rune e Casper Ruud,
mentre tra chi sarà impegna-
to subito figura anche Grigor
Dimitrov, finalista in Florida e
fresco di rientro in Top 10.
Nell’unico 1000 senza obbli-
go di partecipazione per i top
player mancheranno gli statu-
nitensi Frances Tiafoe, Tom-
my Paul, Ben Shelton e Chri-
stopher Eubanks (dubbi an-
che su Taylor Fritz), e il croato
Marin Cilic. Negli appassionati
Scansiona
il QR Code e accedi
ai contenuti
di tuttosport.com
bandierine tricolori è tornato
anche Matteo Berrettini.
«È una risorsa importantissima
del movimento, è stato il primo
a spingersi fino alla sesta posizio-
ne mondiale fungendo da stimo-
lo per i connazionali che gli sono
andati dietro. Matteo è un auten-
tico punto di riferimento e lo ha
dimostrato anche con il suo at-
taccamento alla maglia azzurra
pure da infortunato. Siamo feli-
ci che stia ritrovando la compe-
titività e stia lavorando per tor-
nare protagonista su palcosceni-
ci prestigiosi».
Con queste premesse si prean-
nuncia un’edizione super de-
gli Internazionali d’Italia, fra un
mese.
«A Roma sarà spettacolo a pre-
scindere, ma con Sinner così lan-
ciato, il resto degli azzurri e tut-
ti gli altri campioni, da Alcaraz a
Djokovic senza dimenticare Me-
dvedev o Zverev, è un evento da
non perdere per gli appassiona-
ti. Speciale».
c’è attesa per il rientro di Rafa-
el Nadal, che dopo aver gioca-
to a Brisbane ed essersi ritira-
to per un problema muscolare
ha disputato solo la ricca esi-
bizione con Alcaraz a Las Ve-
gas. Sarebbe un’autentica mina
vagante nel tabellone il cam-
pione di Manacor, in gara gra-
zie al ranking protetto a Mon-
tecarlo, dove ha trionfato ben
11 volte. Però alcune indiscre-
zioni dalla Spagna mettono in
forse la sua presenza. Oltre a
Sinner, gli azzurri già nel main
draw sono Musetti e Arnaldi,
con Sonego al momento fuori
di sei posti. Sperano in una wild
card Berrettini, Nardi e Fognini,
nel 2019 sui campi del Coun-
try Club primo storico vincito-
re italiano di un 1000.
GI.ST.
 Giovedì 4 aprile 2024
TENNIS/I TORNEI 33

Matteo batte Munar,

Lorenzo piega
Nagal. Domani
derby a Marrakech

Berrettini
e Sonego
gli amici
ritrovati
Il romano mostra progressi nella
condizione fisica, nel gioco Matteo
Berrettini,
e nella fiducia. Il torinese è alla 27 anni, sta
ritrovando la
prima volta senza coach Arbino forma

Roberto Bertellino re, giocato contratto e con basse sugli spalti». Di Sonego è piaciu- Nel primo set contro Munar, giorni migliori, che ha eliminato gioco è il break decisivo, al sesto

L
orenzo Sonego e Matteo
Berrettini, amici ritrovati.
Anzi gli amici che si ritro-
vano, in campo e da av-
versari. Hanno impiegato qua-
si lo stesso tempo, il romano un
minuto in più, per battere rispet-
tivamente l’indiano Sumit Nagal
e lo spagnolo Jaume Munar e
guadagnare i quarti nel 250 ATP
di Marrakech, sulla terra rossa
dove entrambi sono cresciuti.
Si affronteranno domani in un
derby, il sesto della loro storia. Il
tennista romano è in vantaggio
4-1 e 2-1 nelle sfide del circuito
maggiore, l’ultima vinta lo scor-
so anno a Wimbledon. Ma l’im-
portante è che stiano ritrovan-
do le buone sensazioni.
Un primo set da dimentica-
percentuali al servizio. Lorenzo
Sonego, alla “prima” senza il suo
storico coach Gipo Arbino, ha re-
agito nel secondo e resistito nel-
la parte centrale del terzo fino a
operare il break decisivo sul 4-4
e chiudere in proprio favore in
tre frazioni dopo 2 ore e 19 mi-
nuti la sfida d’esordio in tabel-
lone contro Nagal, dopo il bye
di primo turno: «Un avversario
ostico e un match molto com-
plicato - ha confermato il tori-
nese - che sono riuscito a cam-
biare giocando a partire dal se-
condo set in modo più aggressi-
vo. Anche il miglior rendimento
al servizio ha fatto la differenza.
Spero di fare meglio nei prossi-
mi turni. A Marrakech c’è una
bella atmosfera e si sente il ca-
lore dei molti spettatori italiani
to il carattere che gli ha permes-
so prima di risalire la china, poi
di sigillare il testa a testa senza
tentennamenti una volta anda-
to a servire per il match. Ad ac-
compagnare il 28enne torinese
In Marocco ci sono il prepara-
tore atletico e la fidanzata Ali-
ce Petruccioli, conosciuta a Mia-
mi nel 2019 proprio per inter-
cessione di Berrettini, del qua-
le era amica. Come da sempre
lo sono Sonny e Matteo.
Impresa di Fognini
che elimina il n.1
del tabellone Djere
in tre set lottati
l’ex numero 6 Atp si è scalda-
to annullando due palle break
e strappando il servizio all’ibe-
rico nel delicato settimo gioco.
La chiusura è arrivata al decimo
game. Nel secondo l’ex finalista
a Wimbledon ha fatto corsa di
testa portandosi 3-1 con tre pal-
le break consecutive non concre-
tizzate. Sembrava fatta e inve-
ce l’azzurro ha avuto un black-
out che gli è costato caro. Bravo
però Berrettini a non disunirsi
nel terzo set e ad attendere il
momento migliore per rimet-
tere la testa avanti chiudendo
al 9° gioco con il secondo break
della frazione. La sua condizio-
ne fisica è in crescendo. Come
la fiducia.
A fine giornata l’impresa di
Fabio Fognini, ispirato come nei
il numero 1 del seeding, Laslo
Djere. Un gran primo set vinto
dal 36enne di Arma di Taggia,
per 7-1 al tie-break dominato.
Nel secondo l’ex n. 9 del mondo
ha rifiatato e Djere ne ha appro-
fittato per pareggiare i conti. Fo-
gnini, pur stanco per i match di
qualificazione e quello conqui-
stato con fatica contro Gaston
nel 1° turno in tabellone, ha re-
cuperato un break di svantaggio
(2-4) salendo 5-4. Nel decimo
Fabio troverà nei
quarti Kotov che
ha battuto per la
prima volta Cobolli
match point e dopo 2 ore e 26
minuti. Vittoria fortemente vo-
luta e meritata per Fognini che
troverà il russo Kotov contro cui
ha perso in due set Flavio Cobol-
li. Il romano aveva vinto nei tre
precedenti, l’ultimo sul cemen-
to di Flinders Park nel 2° turno
degli Australian Open 2024.
Oggi si completeranno gli
ottavi. Tra le sfide interessanti
spicca quella generazionale tra
il 23enne argentino Navone e
il 39enne Stan Wawrinka. Do-
mani torneranno i nostri eroi in
campo.
ATP 250 MARRAKECH Ottavi Sonego
(Ita) b. Nagal (Ind) 1-6 6-3 6-4; Kotov
(Rus) b. Cobolli (Ita) 6-1 7-6 (5); Berret-
tini(Ita)b.Munar(Spa)6-44-66-3;Fo-
gnini (Ita) b. Djere (Srb) 7-6 (1) 2-6 6-4

|
GLI ALTRI TORNEI L’AZZURRO DEBUTTA A ESTORIL

Borges, l’idolo di casa sfida Musetti

Tempo di cambiamenti per il poco
appetibile doppio, una volta gio-
cato anche dai big del singolare e
oggi frequentato da tandem spe-
cialisti quasi sempre ai più sco-
nosciuti. L’ATP ha confermato un
esperimento che andrà in scena
nel prossimo Masters 1000 di Ma-
drid e coinvolgerà anche i singo-
laristi. Sedici posti dei 32 in tabel-
lone saranno a disposizione dei
tandem che si iscriveranno attra-
verso il ranking di singolo. Il tor-
neo durerà dal martedì al saba-
to della seconda settimana. Acce-
lerati anche i ritmi di gioco con
l’intervallo di soli 15 secondi tra
un punto e l’altro (se gli scam-
bi non si allungano oltre i 4 col-
pi) e cambi campo più rapidi. Il
pubblico potrà muoversi durante
il gioco. L’obiettivo è aggiungere
spettacolo alla specialità, genera-
re più interesse tra i fan e ridare
nel complesso dignità al doppio.
La speranza è di vedere all’ope-
ra alcuni grandi nomi del movi-
mento internazionale come ac-
cadeva con Edberg e Becker ne-
gli anni Novanta e ancor prima
con un “certo” McEnroe.
Oggi nel 250 ATP di Estoril
esordisce Lorenzo Musetti, testa
di serie n° 3, opposto al portoghe-
se padrone di casa Nuno Borges.
In palio i quarti di finale. Tra le
vittorie di ieri, in 1° turno, da se-
A Madrid una
nuova fornula di
doppio: obiettivo
più spettacolo
gnalare quelle dei francesi Mon-
fils e Fils, il “vecchio” e il nuovo
del tennis d’oltralpe. Non c’è solo
Matteo Berrettini in gran spolvero
questa settimana. Anche il fratel-
lo minore Jacopo ha raggiunto in-
fatti i quarti nel Challenger di Bar-
letta superando il francese Bonzi,
lo scorso anno n° 42 del mondo
e in rimonta grazie ad un tennis
aggressivo e preciso. Il 25enne ro-
mano, n° 878 ATP e con best ran-
king di 388 nel luglio del 2019,
ora ci sarà il rumeno Janiu, altra
sorpresa del torneo pugliese. E’
salito nei quarti anche il n° 1 del
seeding, il francese Mayot, che ha
stoppato la corsa di Vincent Rug-
geri. Si è arreso anche l’italo-ar-
gentino Agamenone per mano
del polacco Kasnikowski.
In campo ieri a Bogotà anche
Sara Errani nel 250 WTA con in
palio i quarti. La romagnola, op-
posta alla spagnola Sara Sorri-
bes Tormo, n° 3 del seeding e 30
WTA è uscita vittoriosa dopo tre
ore esatte di lotta serrata. L’azzur-
ra troverà ora la vincente di Bara
(Rom) – Pigossi (Bra). Nel WTA
di Charleston il programma è sta-
to ritardato dalla pioggia.
R.BER.
RISULTATI 1° turno 250 ATP Estoril Fucso-
vics (Ung) b. Cachin (Arg) 7-5 6-2; Monfils
(Fra) b. Rocha (Por) 7-5 7-5; Fils (Fra) b.
J.Sousa (Por) 7-5 6-4; Garin (Cil) b. Rodio-
nov (Aut) 7-6 (3) 7-5; Martinez (Spa) b.
Altmaier (Ger) 6-4 6-2. Ottavi Challenger
Barletta J. Berrettini (Ita) b. Bonzi (Fra) 3-6
6-3 6-4; Mayot (Fra) b. Vincent Ruggeri
(Ita) 6-3 6-0; Kasnikowski (Pol) b. Aga-
menone (Ita) 6-4 7-6 (8); Janiu (Rom) b.
Kolar (Cze) 6-2 3-6 6-3.
Ottavi WTA 250 Bogotà Errani (Ita) b. Sor-
ribes Tormo (Spa) 6-2 4-6 6-4.
Lorenzo Musetti, 22 anni, numero 24 del ranking Atp ANSA
34 BASKET/FINAL FOUR NCAA Giovedì 4 aprile 2024

RICCARDO FOIS

L’assistant coach azzurro

e di Arizona presenta
l’evento che ferma gli Usa

«Il tempo
dei giganti
è tornato»
A sinistra
Donovan
Clingan, 20 anni:
è alto 2,18.
A destra con la
palla Zach Edey,
21 anni: è alto
2,24 GETTY

Piero Guerrini
«Avere un centro dominante è di nuovo importante. Succede pure nella migliore. Ma il torneo non rispet-

I
l suo sogno di andare alla Final
Four quasi in casa (a Glendale,
arena degli Arizona Cardinals)
con gli Arizona Wildcats si è in-
franto nella Sweet Sixteen con-
tro Clemson (77-72). Rick Fois,
assistente anche della Nazionale
ci introduce all’epilogo della Mar-
ch Madness.
Fois, sabato e lunedì notte che
Final Four sarà?
«Entusiasmante. C’è una scuola
come Purdue che gioca un gran
basket da anni e finalmente ce
l’ha fatta. UConn punta al bis con-
secutivo che non si registra dai
Florida Gators di Horford, Noah
e Breweer nel 2006 e 2007. Ala-
bama rappresenta lo stile dei Pho-
enix Suns di Mike D’antoni. NC
State è la “Cinderella” per eccel-
lenza. Non doveva neppure es-
serci, ma ha vinto la conference
attraverso 5 successi di fila, uno
con tripla di tabella allo scadere.
E al torneo è stata perfetta. I Wol-
Nba. Clingan italiano? In contatto con tutti, ma bisogna vedere le carte»
fpack tornano per la prima vol-
ta dal miracolo di Jim Valvano».
Final Four di centri dominanti:
Zach Edey, canadese alto 2,24
e con apertura alare di 2,34 per
Purdue.E Donovan Clingan: il 2,18
trascinatore di Connecticut . Ma
ci sono dubbi su di loro nella Nba.
«Avere un centro grande e di ta-
lento è decisivo, c’è pure Dj Burns
jr di NC State (2,07). La tendenza
va oltre il college: basta guardare
Jokic, Embiid nella Nba. Ma non
solo. Ovviamente non sono i cen-
tri del passato, questi sanno pas-
sare, muovere la palla e i piedi.
Per me hanno i due prospettiva.
Abbiamo visto Edey col Canada
a Manila: offensivamente sposta,
ha mani educatissime, è enorme,
duro, ha equilibrio. La sua squa-
dra Nba dovrà studiare una dife-
sa adatta per lui. Ma una squa-
dra piccola come difenderà su
Edey?. Avrà ruolo, come Clingan
che protegge molto bene il ferro,
aiuta. Entrambi saranno scelti al
1° giro. Son talmente grossi e lun-
ghi che quando rollano prendo-
no palla al ferro. Per Burns sarà
più dura, ce ne sono tanti di cen-
tri grossi e fisici».
Il bello della Ncaa è che convivono
e competono diversi stili di gioco.
«Non solo, il livello si è alzato per-
ché i giocatori sono pagati - alcu-
ni molto - allora non vanno in an-
ticipo nella Nba. Tant’è vero che
la Nba ha chiuso i suoi GLeauge
Ignite perché non riusciva a com-
petere sugli ingaggi. Tra l’altro è
un mercato libero».
Altri giocatori da seguire?
«Il playmaker di Purdue, Braden
Smith, mister Indiana. A UConn
Stephon Castle, miglior freshman
nella Final Four, ala forte notevo-
le. Ad Alabama Mark Sears, guar-
dia mancina che potremmo ve-
dere ad alto livello in Europa».
In Italia si è scoperto che la mam-
ma di Clingan, purtroppo morta
6 anni fa, era di origine italiana:
Stacey Porrini era una grande gio-
catrice e il ragazzo indossa il suo
32. Speranza di vederlo azzurro?
«Siamo in contatto, con lui come
con tutti. Ma le nostre regole sono
ferree e bisogna vedere i docu-
menti per capire se ci sia possibi-
lità. I tempi burocratici sono bibli-
ci e lui andrà nella Nba».
DiVincenzo e Eubanks, hanno
espresso disponibilità. Lei era
in contatto da anni.
«Sì, loro sanno che siamo inte-
ressati, noi sappiamo che loro lo
sono. Fa piacere perché quello che
abbiamo costruito con la Nazio-
nale piace. Poi l’Olimpaide aiuta
a ricordare. Però le loro parole de-
vono far piacere al movimento»
Si aspettava questo Fontecchio
nella Nba?
«Non avevo dubbi: la sua taglia,
l’insieme delle sue abilità sono
perfetti per la Nba. A Detroit ha
fatto il salto definitivo, firmerà un
contratto lungo, coronerà i suoi
sogni. Ciò che fa ha valore incre-
dibile per la Nba attuale. Impor-
tante possa continuare la tradizio-
ne italiana Nba per i tantissimi ra-
gazzini italiani che la seguono».
Chi vince la Final Four?
«Purdue. Fa le cose bene, da 2
anni gioca il miglior basket del
college, se lo merita. O Connecti-
cut che nei fatti è stata la squadra
ta gerarchie e valori».
Che draft Nba sarà? E chi sarà il
n. 1? Sono molto quotati i fran-
cesi Risacher e Sarr.
«Sarà il più difficile da interpre-
tare. E conterà molto l’effetto-ca-
scata di quanto detto sui giocato-
ri che si fermano in Ncaa. Con gli
attuali contratti incredibili rispet-
to a 5 anni fa, le franchigie ci pen-
sano prima di dare milioni a un
giovanissimo. In più è difficile che
questi questi emergano al primo
anno di college contro giocatori
più formati. Molti seguiranno l’e-
sempio di Miami con Jaquez, en-
trato dopo 4 anni e subito impat-
tante. Restano i fenomeni, tipo
Rob Dillingham di Kentucky, ma...
E ci sono tanti europei, quelli che
vanno in G League, o in Austrlaia,
che si nascondono. Mi sembra un
draft come il 2013 in cui Anthony
Bennett fu n. 1 e Antetokounm-
po 15. Ci sarà il diamante grezzo,
vedremo chi lo scoverà».
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FIBA EUROPE CUP IN FINALE VA IL BAHCESEHIR TRASCINATO DAL CENTRONE BOUTSIELE

EUROLEGA MILANO, LA PRIMA VOLTA

Turchi troppo grossi per Varese

A OLTRE 10.000 DI MEDIA

Torino sogna Tutto esaurito a Milano per la sfida

alla Virtus Bologma. E per la prima

la Final Four volta l’Armani chiude la stagione

Due problemi
Il Consiglio comunale di
Torino ha approvato
all’unanimità la mozione
presentata da Piero
Abbruzzese per
presentare la candidatura
a ospitare una prossima
Final Four di Eurolega
possibile 2026?). Ci sono
però “piccoli problemi” da
superare: Abu Dhabi ha
presentato la candidatura
dal 2025 al 2027 compresi
per 75 milioni di euro. Poi
c’è la capienza della Inalpi
Arena, ormai inferiore.
Berlino (2024) ha 14.500
posti. Questo punto è
risolvibile
con oltre 10mila spettatori di
media.
33° TURNO (streaming Dazn) Oggi
ore 19 Stella Rossa-Olympiacos;
Monaco-Zalgiris (tv Sky sport Max
e Now); ore 20,30 Barcellona-
Maccabi Tel Aviv (tv Sky Sport
Arena e Now); Alba Berlino-
Partizan Belgrado; ore 20.45
Valencia-Villeurbanne. Domani
19.45 (tv Sky Sport arena e Now)
Fenerbahce-Efes Istanbul; ore
20.30 (tv Sky Sport Uno e Now)
Real Madrid-Vitoria; Milano-Virtus
Bologna
CLASSIFICA Real Madrid 52;
Panathinaikos, Monaco,
Barcellona 42; Fenerbahce,
Olympiacos 40; Maccabi 38; virtus
34; Vitoria 32; efes 30; Zalgiris,
Milano, Partizan, Valencia 28;
Bayern Monaco 26; Stella Rossa
22, Villeurbanne 14, Berlino 10
Damiano Franzetti
Assalto fallito: Varese non riesce
a ritornare in una finale europea
a distanza di otto anni. La scon-
fitta di Istanbul, 81-73, conse-
gna il lasciapassare per l'ultimo
atto di Fiba Europe Cup ai turchi
del Bahcesehir College, squadra
apparsa non del tutto superiore
ai lombardi. Perciò l'eliminazio-
ne è ricca di rimpianti. Conscia
di non poter difendere il mini-
mo vantaggio (+1) dell'andata,
la squadra di Bialaszewski avreb-
be dovuto disputare una prova di
ben altro spessore alla Ulker Are-
na, invece si è spesso acconten-
tata del tiro da 3 (andato a se-
gno peraltro con buona regola-
rità) subendo però tantissimo in
difesa contro il centrone france-
se Boutsiele, dominatore del ma-
tch (25 punti e 13 rimbalzi). No-
nostante lo svantaggio costante
però, la Itelyum è rimasta in par-
tita e a un certo punto ha provato
a capovolgere l'esito: è accaduto
a metà dell'ultimo quarto quan-
do le triple di McDermott (il mi-
gliore) e Woldetensae hanno tra-
scinato di peso Varese al vantag-
gio 64-66. Ma ai turchi è basta-
to aggiustare la mira dall'arco,
tornare a lavorare forte a rim-
balzo offensivo e stringersi die-
tro, così sulla Itelyum è calato il
Giornata storta per
Mannion. Lombardi
avanti 66-64, ma
cedono a rimbalzo
buio. Una tenebra in cui si è in-
filato Nico Mannion: il playma-
ker ha segnato solo 5 punti con
il 15,4% dal campo, ha fallito gli
unici due liberi e ha sbagliato tan-
te scelte. Senza le giocate del pro-
prio “faro” per i biancorossi è sta-
to tutto più difficile, anche per-
ché pure Besson e Brown hanno
trovato poca gloria mentre Spen-
cer, alle prese con i falli, non è ri-
uscito a contenere Boutsiele. Il
Bahcesehir proverà a giocarsi le
proprie carte contro i tedeschi di
Chemnitz che, per cammino ef-
fettuato e per riscontri dal cam-
po, sono i naturali favoriti per la
vittoria. Con Varese spettatrice
delusa (a rischio la partecipazio-
ne alle coppe l'anno prossimo, un
“must” del progetto Scola) e co-
stretta a concentrarsi sulla lotta
salvezza in Serie A.
BAHCESEHIR-VARESE 81-73
BAHCESEHIRCOLLEGETaylor5(1-21-3),
Scrubb 12 (1-2 2-5), Bouteille 20 (3-4
4-10), Cavanaugh 4 (2-6 0-5), Boutsie-
le25(12-150-1);Baygul,Kell10(2-51-3),
Arna 5 (2-3 0-1), Candan (0-2 0-2), Yil-
maz. Ne: Ozmizarak, Guven. All. Radonjic
ITELYUM Mannion 5 (1-4 1-9), Moretti
13 (1-4 2-7), McDermott 20 (1-4 6-8),
Brown 8 (1-3 2-6), Spencer 6 (3-4); Ula-
neo 6 (1-2), Woldetensae 9 (3-3 da 3),
Besson 6 (0-1 2-3). Ne: Zhao, Virginio.
All. Bialaszewski
ARBITRI Aunkrogers (Let), Proc (Pol),
Jevtovic (Ser)
NOTEParziali:26-2147-3959-51.Da2:B
23-39,V8-22.Da3:B8-30,V16-36.Tiri
liberi:B11-12,V9-11.Rimbalzi:B39(12of,
Boutsiele 11), V 34 (8 of, Mannion, Brown
7). Assist: B 15 (Taylor 7), V 13 (Mannion
6). Perse: B 7 (Scrubb 2), V 13 (Mannion
4). Recuperate: B 8 (Kell, Boutsiele 2), V
5 (Mannion 2)
 Giovedì 4 aprile 2024
VOLLEY/PLAYOFF A1 35

Enrico Capello
Quarti di finale, gara 3: successo dell’Igor che vola in semifinale

E
Markova esalta Novara
sperienza, cinismo e cari-
sma. Più qualità mentali
che tecniche, più concre-
ta che bella. L’Igor Nova-
ra conquista la semifinale playoff
contro Conegliano (gara-1 dome-
nica sera a Treviso) e lo fa vincen-

Chieri spreca e s’arrende

do 3-1 l’entusiasmante “bella” dei
quarti di finale contro Chieri. Il
derby da nervi a fior di pelle pre-
mia la lucidità della più navigata
squadra di casa che sfrutta i cali
di tensione e i passaggi a vuoto di
una Reale Mutua Fenera incapa-
ce di capitalizzare quanto costru-
ito. Le “senatrici” dell’Igor Dane-
si e Bosetti siglano un comples-
sivo di 25 punti, Markova spacca
l’incontro, Szakmary si fa sentire
con 15 punti. A Chieri non basta-
no i 19 punti di capitan Grobelna
(che, però, scompare alla distan-
za), i 17 di Skinner e i 13 di Za-
kchaiou. Migliore in campo per le
ospiti Omoruyi. La cronaca. Nel
primo set, la Reale Mutua Fene-
ra esercita l’arte della pazienza. A
metà frazione Chieri affila gli ar-
tigli e allunga con il muro di Za-
kchaiou su Markova e l’ottimo
ingresso di Omoruyi (2 punti).
Alle “zanzare” non giova l’inne-
sto di Akimova. L’Igor pareggia i
conti con un secondo set vinto in
volata, puntando forte sulle sue
individualità. Sul 20-20, Marko-
va fa la voce grossa mettendo a
referto tre punti filati rispettiva-
mente con un muro su Skinner,
spina nel fianco della difesa no-
varese, un block-out e un pallo-
netto. Il 25-21 porta la firma di
Danesi. Importante il contribu-
to di Szakmary, che tira a tutto
braccio. La Reale Mutua Fenera
si fa del male da sola nella terza
frazione. Sempre avanti nel pun-
teggio (4- 9, 14-19) sfrut-
Azzurre più lucide e determinate
La russa fa il vuoto con 25 punti
Domenica gara 1 con Conegliano
tando la forza del muro (in par-
ticolare Gray), le biancoblù non
riescono a dare la spallata defi-
nitiva all’Igor che rimane stacca-
ta ma in scia con Bosio che sfrut-
ta le centrali Danesi e Bonifacio e
Markova. Sul 18-21, la pressione
del ruolo di “lepre” logora Chie-
ri che crolla: Grobelna commet-
te tre errori, Zakchaiou uno, ma
è tutta la squadra ad andare in
bambola. Novara passa all’incasso
e la spunta 25-22 con un diago-
nale di Bosetti. L’inizio di quarto
set vede Novara sfruttare l’onda
positiva e lo sbandamento emoti-
vo di Chieri con Markova che im-
perversa (15-10). Ma non è finita
finché è finita. Chieri scava nelle
viscere dell’orgoglio e con Omo-
ruyi e Weitzel rientra clamorosa-
mente in gara sul 17-17. Il pun-
to a punto, però, premia ancora
le guadenziane che sbagliano di
meno. È una battaglia estenuan-
te chiusa sul 25-23 da Markova,
premiata come MVP forte dei suoi
25 punti. «Bella vittoria – afferma
Sara Bonifacio - . Volevamo que-
sto risultato. Nelle difficoltà non
ci siamo fatte prendere dal pani-
co». Delusa, Ofelia Malinov all’ul-
tima partita a Chieri: «C’è tanto
rammarico. Abbiamo sprecato
troppo. Ci è mancato pochissimo
per fare l’impresa. Mi dispiace».
NOVARA-CHIERI 3-1
(22-25 25-21 25-22 25-23)
IGOR GORGONZOLA Danesi 11, Bosio 2,
Szakmary 15, Bonifacio 7, Markova 25,
Bosetti 14, Fersino (L), De Nardi, Barto-
lucci, Akimova, Chirichella. All. Bernardi
REALEMUTUAFENERA‘76KingdonRishel
4,Gray5,Grobelna19,Skinner17,Zakcha-
iou 13, Malinov 3, Spirito (L), Omoruyi 8,
Weitzel 4, Morello, Rolando. All. Bregoli
ARBITRI Piana, Cerra
NOTE Spettatori: 2560, Durata set: 28’,
29’, 29’, 35’; Tot: 121’. MVP: Markova L’esultanza delle giocatrici dell’Igor Gorgonzola Novara dopo un punto decisivo LVF

SUPERLEGA/Semifinali, gara 2

Trento avanti tutta

Milano, che rimonta
Diego De Ponti
TORINO
L’Itas concede un set a Monza la finale scudetto. Rychlicki: «A
Trento è il gruppo ce fa la diffe-
ma domina a muro (15 contro 4)

T
rento non si ferma. MI-
lano si conferma da ri-
monta. L’Itas vince a
Monza 1-3 (15-25 25-
21 18-25 18-25). MIlano vince al
tie break in rimonta 3-2 (25-27
25-21 21-25 27-25 20-18). Par-
tenza nervosa di Monza e Tren-
to, carica di errori, poi è l’Itas a
prendere le misure dl campo e
dare la prima spallata. Dal 6-6
inizia una serie in battuta di Jan
Kozamernik che spinge Trento
sull’11-6. Ma oltre alle battute
dello sloveno, a tenere banco
sono i colpi di Alessandro Mi-
chieletto. Monza è ancora or-
fana di Stephen Maar e prova a
tenere con Ran Takahashi, ma
Trento ha scaldato i motori e va
via portandosi sul 21-14. Quella
di Fabio Soli è una squadra che
gioca in relax, che fa cambio pal-
la con disinvoltura. Il Vero Vol-
ley traballa e non riesce a rea-
gire. Trento ha campo libero, si
costruisce un bottino di nove set
point e chiude 25-15. A fare la
differenza dal 6-6 in poi è l’acce-
Kamil Semeniuk, 27 anni, contro il muro di Ferre Reggers SIR VOLLEY lerazione in battuta e in cambio
e in battuta, Michieletto 17 punti
palla. Monza avrebbe bisogno
di far salire il livello e mettere
pressione sui suoi avversari. Ed
è quello che avviene in avvio di
secondo set, quando il Vero Vol-
ley trova il varco giusto forzan-
do alla battuta. Dalla pressione
nasce una maggiore capacità di
attaccare e più sicurezza in di-
fesa. Trento incassa e si ritrova
sotto di 4 punti sul 10-6. Ma non
basta, perché l’Itas si riporta sot-
to fino al pareggio sul 15-15 e
poi avanti per la prima volta, nel
set, sul 18-17. Non basta anco-
ra. Monza riprende il filo inter-
rotto e si porta avanti con i colpi
di Loepky e di Takahashi e chiu-
dere 25-21. Difficile tenere alta
la pressione quando dall’altra
parte c’è l’attacco della Nazioale
italiana (Michieletto-Lavia) im-
preziosito dall’opposto lussem-
burghese ma ora di passaporto
italiano Kamil Rychlicki. Se poi
si aggiunge che l’innesto nel se-
stetto titolare di Alesandro Ac-
quarone al posto dell’infortunato
Riccardo Sbertoli, altro uomo da
Nazionale, allora si coglie il per-
ché Trento sia una squadra diffi-
cile da “gestire”. Trento si pren-
de il terzo e quarto set: sei ma-
tch point da sfruttare e per un
25-15 che lascia il segno. Le sta-
tistiche non lasciano dubbi: L’Itas
mette a segno 15 muro contro i
4 del Vero Volley, troppi gli erro-
ri di Monza (29, contro i 17 dei
trentini, solo in ricezione Mon-
za riesce a fare meglio con Tren-
to è già pronta a giocare gara 3,
in casa, che può darle il pass per
All’Allianz Cloud
Milano va sotto
e poi si aggiudica
il tie break: 20-18
renza e che fa un bel gioco. Noi
non sottovaluteremo Monza in
gara 3».
Stessi temi sul parquet tra Mi-
lano e Perugia. All’Allianz Cluod
di Milano la Powervolley cerca
l’ennesima rimonta, con la soli-
ta Perugia, visto il ko in gara 1.
Il Powervolley ci prova, ma Pe-
rugia parte con il piede giusto e
tiene a lungo un break di van-
taggio. L’Allianz comunque non
demorde e si riporta sotto verso
la fine del set e porta gli umbri
ai vantaggi. Chiude la Sir su un
errore in ricezione di Matej Ka-
ziyski. Milano però non molla,
una modalità che è parte del suo
dna. Con i punti di Yuki Ishikawa
l’Allianz confeziona il 25-21 che
la rilancia. Perugia torna avanti,
ma il cuore di Milano vale il tie
break.
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PLAYOFF5ºPOSTO1ªgiornataRanaVe-
rona-PallavoloPadova3-1(25-1825-18
22-25 25-21); Cisterna Volley-Gas Sa-
les Bluenergy Piacenza 1-3 (21-25, 25-
18, 15-25, 20-25). Oggi ore 20.30 Cuci-
neLubeCivitanova-ValsaGroupModena
36
Parigi-Roubaix, polemica per la scelta degli organizzatori
«Con le chicanes
avremo più cadute»
Alessandro Brambilla
«I
l pavé non va temuto.
Va dominato, affron-
tandolo con decisione
e alla massima anda-
tura. Solo grazie a potenza, te-
nuta e capacità di guida si evi-
tano le cadute». I consigli di An-
drea Tafi, trionfatore per distacco
alla Parigi-Roubaix 1999 in ma-
glia da Campione d’Italia strido-
no con le strategie della ASO, or-
ganizzatrice dell’infernale classi-
ca (e del Tour de France). Per la
Roubaix maschile di domenica
la ASO pare intenzionata a cre-
are delle chicanes di rallenta-
mento prima dell’ingresso nel-
la foresta di Arenberg, 2600 me-
tri di perfido pavé. Nelle prece-
denti edizioni il gruppo è sempre
entrato lanciatissimo e le cadu-
te si sono moltiplicate. «Grazie
alle chicanes – sostiene lo staff
ASO – il gruppo entrerà nella
foresta a 30 all’ora, non a 60,
e i capitomboli diminuiranno».
Tafi è categorico: «Affrontare il
pavé lentamente e con tituban-
za significa aumentare il rischio
di caduta». Francesco Moser si
scatena contro gli organizzato-
ri: «Le chicanes sono da evitare
- esclama il vincitore delle Rou-
baix 1978, ’79, ’80 -, è un erro-
re obbligare i corridori a rallen-
tare l’entrata ad Arenberg. Si-
gnifica probabilmente farne ca-
dere molti prima delle chicanes
poiché tutti cercheranno in ogni
caso di affrontare gli zig-zag nel-
le prime posizioni. Si creerà ba-
garre e cadranno sull’asfalto an-
ziché ad inizio foresta».
Per Moser le cadute vanno
evitate con un altro sistema.
«Perché fanno partire 176 cor-
ridori se il rischio di caduta è
elevato? Che ne facciano par-
tire al massimo 120 o 130. An-
che quando correvo io c’erano
dei campioni che disertavano
L’INIZIATIVA
Il Coni in campo:
più consapevoli
sull’autismo
con “Lo Sport
e l’inclusione
volano a Parigi”
PREZZO DEL QUOTIDIANO € 1,50*
PREZZI ALL’ESTERO: Francia € 2,50; Malta € 2,50; Monaco P. € 2,50; Svizzera Fr. S. 3,80; Inghilterra £ 2,00
Sonny Colbrelli, 33 anni, ultimo italiano a vincere la Parigi-Roubaix nel 2021 ANSA
Moser: «Obbligare i corridori
a rallentare prima di Arenberg
è un errore, si creerà bagarre»
la Roubaix. Farne partire meno
è l’unica soluzione: la Roubaix
va lasciata com’è o altrimenti si
fa a meno di organizzarla. Il ci-
clismo non si può cambiare, se
valutiamo il pericolo dovrem-
mo evitare tappe pianeggianti
in cui sprintano 150 corridori.
Cosa impossibile». Sonny Col-
brelli, trionfatore a Roubaix nel
Tafi, vincitore
nel ’99: «Il pavé va
dominato e serve la
massima andatura»
Francesco Tringali
ROMA
Il mondo dello sport fa
squadra per sensibilizzare
sul tema dell’autismo. A
questo è servita la giornata
del 2 aprile, universalmente
riconosciuta come quella
mondiale per la
consapevolezza sull’autismo
e che ha visto Palazzo H del
Coni tingersi di blu dalle
DIRETTORE RESPONSABILE
GUIDO VACIAGO
*In abbinamento facoltativo con: “TUTTO CALCIO
PIEMONTE” a € 2,00 cad. (1,50 + 0,50) solo in
Piemonte e Valle d’Aosta
CICLISMO/IL CASO
2021, ultimo italiano nell’albo
d’oro, è sulla stessa lunghezza
d’onda: «Sono cambiati mate-
riali, metodologie d’allenamen-
to, il ciclismo è sempre più velo-
ce, ma le gare non devono mu-
tare. Roubaix, Giro delle Fian-
dre e Sanremo devono rimanere
come sono sempre state. No alle
chicanes: far rallentare i corrido-
ri significa creare più assembra-
mento nelle prime posizioni. Pos-
sono cadere anche incagliando-
si a bassa andatura. Ha ragione
Tafi: ad Arenberg si deve entra-
re forte, arrivarci piano signifi-
ca stentare a ritrovare il colpo di
pedale ideale fino ad oltre metà
foresta».
prime luci del mattino. Prima
un convegno scientifico, poi
una cena di gala con scopo
benefico all’interno di un
Salone d’Onore trasformato
per l’occasione. Al centro
una pedana di scherma, dove
si sono esibiti, tra gli altri, i
campioni Daniele Garozzo e
Alice Volpi, poi musica, balli
e una kermesse di
primissimo livello. Dal
padrone di casa e n.1 del
NUOVA EDITORIALE SPORTIVA s.r.l. ABBONAMENTI
Direzione, Redazione, Amministrazione, Ufficio Spedizione in Abbonamento Postale 45% Art. 2
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Fax 06/49.24.64.01
Giovedì 4 aprile 2024
PALLANUOTO
IN BREVE
RUGBY
Brescia battuto SEI NAZIONI, LA META DI PANI
ELETTA MIGLIORE DEL TORNEO
dall’Olimpiacos (w.b.) Un’altra ottima notizia
per il rugby azzurro: la meta
Addio Final Four di Lorenzo Pani eletta come
la “Migliore del Torneo”. La
Emanuele Mortola segnatura dell’estremo azzur-
ro è avvenuta nell’ultimo ma-
Niente da fare per il tch del Torneo contro il Galles
Brescia, sconfitto in casa al 46’ del secondo tempo. L’a-
dall’Olympiacos Pireo zione ha ricevuto il 64% del-
nella terza giornata della le preferenze su un totale di
fase a gironi dei quarti di 12903 voti. Al secondo po-
Champions League. La sto la meta di van der Merwe
squadra lombarda, pur (Scozia), contro l’Inghilterra
disputando una buona con il 16% dei voti.
prova e sfiorando nel
finale una clamorosa HOCKEY GHIACCIO
rimonta, ha dovuto ALPS LEAGUE, LA FINALE
arrendersi alla fine sul SARÀ RENON-CORTINA
punteggio di 13-12 (4-4, (e.ca.) Sarà Renon-Cortina la
4-3, 4-3, 1-2) ed è ormai finale del torneo transfronta-
virtualmente fuori dalla liero Alps Hockey League. La
Final Four che si serie è al meglio delle 7 par-
disputerà a Malta dal 6 tite. Si parte stasera, ore 20,
all’8 giugno presso il con gara-1 in Alto Adige. In
Natikonale Pool Ice Hockey League, amara
Complex. Per il Brescia 4 eliminazione nelle semifinale
gol di Irving, 2 di Balzarini playoff per il Bolzano che per-
e Dolce, 1 di Alesiani, de lo spareggio di gara-7 con
Giannazza, Del Basso e il Red Bull Salisburgo per 3-1
Guerrato. Nell’altro all’overtime.
incontro del girone B il
Ferencvaros Budapest ha MOUNTAIN BIKE
vinto a Barcellona per UN WEEKEND CON 800 ATLETI
10-8. Ecco la classifica: ALLA SUNSHINE RUN DI NALLES
Ferencvaros 9, A Nalles (Bolzano) è tutto
Olympiacos 6, pronto per la 23ª Marlene Süd-
Barceloneta 3, Brescia 0. tirol Sunshine Race, gara sim-
Intanto, nell’anticipo bolo del panorama MTB nazio-
della 6ª giornata di A1, nale e internazionale oltre che
Il belga Quinten Hermans si è
aggiudicato allo sprint la 3ª tap-
poule scudetto, l’Ortigia
ha battuto a Siracusa il
unica Hors Catégorie d’Italia.
Per il fine settimana dal 5 al 7
pa (191 km) dell’ “Itzulia Basque Savona per 9-8 (1-1, 1-2, aprile sono 800 gli atleti atte-
Country” (Giro Paesi Baschi). 3-4, 4-1) con 3 gol di si, provenienti da ben 23 na-
Sul traguardo di Altsasu, Her- Cassia (decisivo quello a zioni diverse, dove spiccano i
mans ha battuto il trentino Edo- 1’20” dalla fine). nomi dell’intramontabile Mar-
ardo Zambanini, 3° Alexander Entrambe le squadre tino Fruet e della pluri-campio-
Aranburu, 4° il vicentino Davide hanno fallito un rigore: nessa iridata in sei discipline
De Pretto. Malgrado una caduta l’Ortigia con Ferrero Pauline Ferrand-Prévot (FRA)
a 38 km da Altsasu è sempre le- (traversa), il Savona con che dovrà vedersela con l’az-
ader in classifica Primoz Roglic Rizzo (parato da zurra Giada Specia che difende
(Slovenia). Ewen Costiou ha vin- Tempesti). Con questa il titolo della passata edizione.
to a Samur (Francia) la 2ª tappa vittoria l’Ortigia, quarta,
(162 km) della Region Pays de sale a 36 punti (compresi
la Loire, con Dainese 5°. Costiou quelli della regular
(Francia) è leader. Tim Merlier si season) ed è
è imposto a Schoten nella Schel- matematicamente ai
deprijs (205 km); gara risolta playoff, mentre il Savona,
con uno sprint a ranghi compat- secondo, rimane a 46.
ti. Merlier ha preceduto Jasper E domani si disputeranno
Philipsen e Dylan Groenewegen. altri due anticipi:
Anche la Scheldeprijs femminile
(132 km) si è risolta con la vola-
per la poule scudetto
alle 20.45 Trieste-Recco
ta vinta Lorena Wiebes, 2ª Char-
lotte Kool, 3ª Martina Fidanza,
e per la poule salvezza
alle 20 Vis Nova Roma-
7ª Balsamo. Salerno.
Coni, Giovanni Malagó, alla di presentare il progetto “Lo al fianco dell’Italia Team. La
vicepresidente della Camera sport e l’inclusione volano a realizzazione del progetto è
Anna Ascani, passando per i
ministri della Salute, Orazio
Parigi 2024”. Un’iniziativa
promossa da Aita Onlus con
sostenuta anche da Coni,
Regione Lazio, Roma
Schillaci, e per lo Sport e per i cui ragazzi e ragazze
provenienti da varie
Capitale e Città
Metropolitana oltre che
Giovani, Andrea Abodi. Una
platea arricchita da tanti discipline sportive e da diverse realtà come
altri ospiti come il n.1 del Cip, diverse parti d’Italia, con un l’Aeroitalia SMI Roma.
Luca Pancalli, o il presidente genitore e lo staff tecnico di Insomma, un impegno «che
di Sport e Salute, Marco
Mezzaroma. Poi tantissimi
supporto al seguito,
raggiungeranno Parigi per
è un esempio di quello che lo
sport può fare», le parole di
atleti, dirigenti, deputati e
medici, con l’obiettivo anche
una due giorni olimpica fatta
di inclusione e gioco squadra
Anna Ascani, vicepresidente
della Camera.
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 Giovedì 4 aprile 2024
I due ex
calciatori
hanno
conquistato
il Winter
Head Padel,
primo torneo
al mondo
disputato
su piste da sci
totalmente
innevate
Roberto Bertellino
PRATO NEVOSO
G
iocare a padel attorniati
da uno scenario incan-
tevole. Quasi un sogno
per molti, diventato re-
altà in un fine settimana specia-
le e tutto da vivere sulle nevi di
Prato Nevoso, centro cuneese
che negli anni ha saputo rinno-
varsi e proporre ai propri affe-
zionati frequentatori molte so-
luzioni legate al classico inver-
no e non solo.
Alessio Cerci e Diego Perot-
ti si sono laureati campioni del
Winter Head Padel 2000 mt di
Prato Nevoso, il primo torneo
di padel al mondo a disputar-
si su piste da sci totalmente in-
nevate, alle pendici del monte
Mondolé. Nella finale di dome-
nica 24 marzo, in uno scena-
rio da favola, i due ex calcia-
tori di Serie A hanno avuto la
meglio sulla coppia composta
dallo storico stopper dell’Inter
Riccardo Ferri e dal figlio Mar-
co, dopo aver brillantemente
superato il girone con un filot-
to di tre vittorie su tre.
A completare il podio sono
stati due iconici portieri del
massimo campionato italia-
no: trattasi di Marco Amelia
(campione del mondo con la
Nazionale nel 2006) e di Ste-
fano Sorrentino, capaci di im-
porsi sul tandem formato dal
telecronista di Sky Gianluigi
Bagnulo e dall’ex Udinese Tho-
mas Heurtaux.
«La prima storica edizione
QUALIFICAZIONI| TORRAZZA HA OSPITATO LA FASE REGIONALE CHE HA APERTO LE PORTE DI ROMA A 4 ATLETI E 4 ATLETE
Un pass tira l'altro al BNL Italy Major Premier Padel
La coppia Bagarello-Rosingana vincitrice della fase regionale
Gli ex calciatori di Serie A Diego Perotti e Alessio Cerci, vincitori del torneo in quota a Prato Nevoso
Dalla Serie A a quota 2000
Il trionfo di Perotti e Cerci
del Winter Head Padel 2000
mt si conclude con un bilan-
cio indubbiamente positivo -
afferma Alberto Oliva, ammi-
nistratore della Prato Nevoso
Spa -. Abbiamo assistito a in-
contri di livello, in una cornice
paesaggistica unica, con tantis-
simi spettatori assiepati intor-
no al perimetro di gioco. Rin-
graziamo tutti i partecipanti
per la loro sensibilità nei con-
fronti del torneo, la cui finalità
principale si traduce nel soste-
gno all’attività di ricerca e cura
della Fondazione Piemontese
per la Ricerca sul Cancro».
Prato Nevoso, nell’arco del-
la stagione invernale, ha infatti
organizzato iniziative a caratte-
re benefico in favore della Fon-
Uno scenario da favola ha fatto da cornice alla finale
in cui hanno sconfitto Riccardo Ferri e il figlio Marco
dazione e proprio sul campo da
padel a 2000 metri è avvenu-
ta la consegna ufficiale dell’as-
segno nelle mani del direttore
della Gianmarco Sala.
Peraltro, durante la cena di
gala andata in scena sabato 23
L’evento organizzato
a sostegno della
Fondazione per la
Ricerca sul Cancro
I
l sogno Roma 2024 conti-
nua per alcuni dei prota-
gonisti della fase regiona-
le piemontese delle prequa-
lificazioni al BNL Italy Major
Premier Padel di Roma che ha
visto scendere in campo gli at-
leti di seconda fascia e i quali-
ficati di terza/quarta fascia del-
la precedente fase provinciale,
decretando quindi l'accesso alla
terza fase, il tabellone naziona-
le, che anticiperà l'evento clou
del Foro Italico in programma
a giugno (dal 17 al 23).
L'appuntamento (5.000 euro
il montepremi: 3.000 per il ma-
schile e 2.000 per il femminile,
ndr) si è disputato dal 20 al 24
marzo allo Sky Padel di Torraz-
za Piemonte. Nel torneo ma-
schile hanno ottenuto il pass
per Roma Alberto Bagarello
padel
marzo presso lo Chalet “Il Ros-
so” (ai fornelli i Fratelli Cerea
del ristorante “Da Vittorio” di
Brusaporto, tre stelle Miche-
lin), sono stati venduti all’a-
sta tre cimeli sportivi, il cui ri-
cavato andrà interamente alla
Fondazione: un’opera d’arte
autografata dal tennista Jan-
nik Sinner, uno dei personag-
gi al momento più conosciuti
al mondo nell’ambito della più
classica racchetta da tennis, ma
da sempre legato alla monta-
gna, la maglia numero 7 della
Juventus firmata da Federico
(fascia 2, n. 29), Filippo Maria
Galassi (fascia 2, n. 38), Mat-
teo Rosingana (fascia 2, n. 13)
e Matteo Sargolini (fascia 2, n.
118). Bagarello/Rosingana, se-
conda testa di serie del seeding,
si è confermata la coppia pie-
montese più forte del momen-
to, lasciando in quattro match
solo dodici giochi, tre dei qua-
li sono stati strappati dai terzi
favoriti Lorenzo Romano (fa-
scia 2, n. 56) e Simone Licciar-
di (fascia 2, n. 8) nella semifi-
Il tabellone
nazionale anticipa
l'evento clou del
Foro Italico a giugno
Chiesa e un paio di guanti ap-
partenuti all’ex estremo difen-
sore Stefano Sorrentino. Giu-
sto ricordare che proprio Sin-
ner era stato in visita alla Fon-
dazione nello scorso novembre
in occasione delle Nitto ATP Fi-
nals di Torino e si era intratte-
nuto con i suoi massimi verti-
ci nonché con il personale me-
dico dimostrandosi molto sen-
sibile alla causa e all’impegno
dei ricercatori.
La giornata di festa in quo-
ta è poi proseguita con le esi-
bizioni mozzafiato dell’esclusi-
nale decisiva per il passaggio
alla fase nazionale.
Nella parte alta del tabel-
lone, qualificazione un po' a
sorpresa per Galassi/Sargo-
lini, quinta testa di serie, che
hanno estromesso nei quarti
di finale i numeri quattro Jaco-
po Bartolini (fascia 2, n. 44) e
Andrea Milani (fascia 2, n. 61)
per poi piegare nella sfida de-
terminante per la qualificazio-
ne i leader del seeding Fran-
cesco Ferro (fascia 2, n. 11) ed
Edoardo Zecchinelli (fascia 2,
n. 10) al termine di una lunga
lotta. Nella successiva finale
Galassi/Sargolini poco han-
no potuto contro Bagarello/
Rosingana.
Nel torneo femminile, inve-
ce, hanno staccato il biglietto
romano Veronica Cravero (fa-
37
vo Euphoria Show, che ha visto
avvicendarsi sul palco artisti e
performer di fama internazio-
nale e che ha fatto nuovamen-
te tappa allo Chalet “Il Rosso”
in occasione dello scorso we-
ekend. Prima, però, Prato Ne-
voso ha ospitato “La Rossa Mu-
sic Fest” (sabato 30 marzo, spe-
cial guest Andrea Damante) e
lo Spring Splash in conca (lu-
nedì 1° aprile), mentre sabato
tocca alla Mangiaski sulle piste
e nelle baite della stazione.
Appuntamenti cadenzati che
confermano la vitalità di una
stagione sempre pronta a stu-
pire, con le racchette da padel
(utilizzate e non poco anche
nel periodo estivo) e con mol-
te altre proposte multisport.
scia 2, n. 177), Marcella Gaeta-
no (fascia 2, n. 116), Marian-
na Leo (fascia 3, n. 1) e Vilma
Macheda (fascia 2, n. 31). Leo/
Macheda, binomio non inserito
fra le sei teste di serie, ha elimi-
nato le due coppie favorite del-
la parte bassa del tabellone: le
numero tre Chiara Dalbon (fa-
scia 2, n. 99) e Manuela Savi-
ni (fascia 2, n. 22) nei quarti
di finale e le numero due Cri-
stina Dolce (fascia 2, n. 47) e
Francesca Tuninetto (fascia 2,
n. 33) in semifinale.
Nell'altra “semi”, decisiva per
il passaggio alla fase naziona-
le, Cravero/Gaetano, quarta
forza del seeding, hanno scon-
fitto Camilla Diez (fascia 2, n.
187) e Stefania Pistis (fascia 2,
n. 883).
R.B.
38
Lorenzo Sonego,
28 anni,
e Gipo Arbino,
69 anni
«Sonego
sarà ancora
più motivato»
Roberto Bertellino
I
l divorzio dopo oltre 18 anni di
sodalizio, personale e tecnico,
tra Lorenzo Sonego e Gipo Ar-
bino, ha generato reazioni di-
verse negli addetti ai lavori del
tennis piemontese abituati a fre-
quentare platee internazionali.
Ne abbiamo raccolte alcune in
rappresentanza dell’area dirigen-
ziale, tecnica, e degli ex giocato-
ri. Partiamo dal consigliere nazio-
nale FITP Pierangelo Frigerio, da
molte stagioni personaggio cardi-
ne del tennis piemontese: «Non
posso che dirmi dispiaciuto per
la rottura di questo rapporto - ha
esordito - perché il binomio pare-
va inscindibile. Sonego è cresciu-
to con Arbino, e lo ricordo giova-
nissimo impegnato ad emerge-
re con quelle caratteristiche che
anche da professionista ha con-
servato. Prima fra tutte la tena-
cia sul terreno di gioco, la stessa
che è sempre stata una peculiari-
tà del suo coach. Non posso però
entrare nel merito di una decisio-
ne presa dal giocatore, che certo
gli sarà costata visto il lungo rap-
porto e la sua particolarità che ve-
deva i due protagonisti quasi nel-
le vesti di secondo padre e figlio.
Forse è stato proprio questo che
ha determinato la separazione.
I figli crescono e hanno bisogno
di autonomia, anche se rimango-
no affettivamente legati a coloro
che li hanno forgiati. La speranza
è che entrambi possano riparti-
re e raggiungere nuovi traguar-
di. Ricordo ancora la prima im-
presa di Sonego, al Foro Italico
di Roma, quando il grande pub-
blico lo scoprì. C’ero anche io e
non nascondo che l’emozione fu
Parla Bondaz, coach di Lavagno
«Il divorzio da Arbino mi ha sorpreso
Il tempo dirà se è la scelta giusta»
forte, per tutti».
Laurent Bondaz è il coach di
Edoardo Lavagno, altro torinese
che frequenta il circuito interna-
zionale. La sua prima reazione è
stata di stupore: «Non nascon-
do la sorpresa - ha sottolineato
- perché dall’esterno mi pareva
che tutto filasse liscio, pur con i
logici aggiustamenti tecnici che
il tennis moderno richiede. Non
dimentichiamo mai cosa i due
soggetti in questione sono riu-
sciti a fare. Hanno raggiunto tra-
guardi importantissimi e nessuno
mai potrà metterli in discussione.
Quasi dal nulla sono diventati un
tennista che ha sfiorato la 20ª po-
sizione mondiale e uno stimato
coach, di caratura internaziona-
le, che ha saputo farsi spazio in
un ambiente molto competitivo.
Sulla scelta non posso esprimere
giudizi perché non mi competo-
no, non conoscendo le vere mo-
tivazioni che l’hanno determi-
nata. Solo il tempo dirà se è sta-
ta giusta o sbagliata. Penso però
che Sonego sarà ora molto mo-
tivato a fare ancora meglio».
Alberto Giraudo è stato una
Giraudo, altro allievo
di Gipo: «Lorenzo
deve rimettersi
in gioco ogni giorno»
TENNIS
sorta di predecessore di Sonego,
perché proprio a fianco di Gipo
Arbino ha compiuto un percorso
lungo quasi 13 anni: «Penso che il
divorzio sia stato fisiologico – ha
affermato – molto probabilmen-
te rimandato dal legame che si
era instaurato tra i due. Arbino
è una sorta di secondo padre e
grande motivatore. Nel corso del-
la strada fatta insieme credo che
entrambi, Sonego e Gipo, abbia-
no tratto dei benefici. Hanno an-
che potuto farlo grazie all’atten-
zione che il settore tecnico del-
la FITP ha riposto negli Over 18,
cosa che invece non accadeva ai
miei tempi. Forse anche per que-
sto motivo all’epoca Arbino non
aveva potuto puntare appieno sul
parco giocatori a sua disposizio-
ne, certo non paragonabile, sot-
toscritto compreso, a Lorenzo So-
nego. Spero che Lorenzo sia di-
sposto ad andare fino in fondo e
rimettersi in gioco abbandonan-
do la situazione di comfort nel-
la quale è cresciuto. Dovrà lavo-
rare in maniera diversa, imitan-
do quanto fatto da Sinner che si
è dimostrato un vero “fenome-
no” anche nella costruzione di
un team nel quale tutti i tassel-
li sono stati inseriti nei posti giu-
sti. Forse Sonego era entrato in
modalità “mi godo quanto fat-
to”, più che in quella devo rimet-
termi in gioco tutti i giorni, tor-
neo dopo torneo. Ormai non te
lo puoi permettere».
Giovedì 4 aprile 2024
IL 18 APRILE IN TRASFERTA CONTRO IL VILLAFORTE
Cus Torino, comincia l’avventura in B2
«L’obiettivo è mantenere la categoria»
Il Cus Torino è pronto alle cui fila gioca anche Andrea sempre stata legata a voler
sfide in serie B2 maschile. Gola. L’obiettivo minimo schierare atleti studenti e
Il campionato che vedrà è mantenere la categoria, anche con i nuovi innesti è
protagonista la formazione poi vedremo cammin rimasta tale».
torinese è ai blocchi di facendo». Intanto il Cus Parliamo dei nuovi: «Il
partenza il prossimo 28 Torino, neopromosso, si più alto in classifica è il
aprile: «Inizieremo con è rinforzato: «La nostra 24enne Ortenzi, lo scorso
la trasferta in casa dei formazione potrà contare anno 2.1 e già top 1000 ATP.
monferrini del Villaforte, sul 2.2 Gian Marco Poi c’è Nicolas Bianchi che
poi giocheremo la prima in Ortenzi, sul 2.3 Tommaso gioca e studia in Florida,
casa – esordisce il capitano Roggero, vivaio che è stato ma ama in questo periodo
Enrico Macii – contro il determinante in questi mettersi alla prova in
Park Genova. Il nostro è anni per salire di livello. Europa. Farà uno stage
un raggruppamento nel Ed ancora sul 2.4 italo- aziendale in collegamento
complesso equilibrato, argentino Nicolas Bianchi, con il Politecnico di Torino.
con diverse squadre di sul 2.5 Davide Aschieri, Infine abbiamo tesserato il
livello, come le due già sul 2.6 Daniele Iamunno, turco Erdinc, al quale è stata
citate ed ancora il Monviso sul 2.6 Sarp Erdinc, sul data la classifica di 2.6. È un
Sporting Club, che ha una 2.7 Alessandro Santilli, classe 2005 con punti ITF
formazione omogenea sul 2.8 Luca Cesti e sul junior, iscritto al 1° anno di
di giovani in crescita e il 3.2 Tommaso Lucattini. Architettura».
Country Club Cuneo, nelle La nostra filosofia è R.BER.
OGGETTO: lavori di messa in sicurezza di Via Giacomo Matteotti e Via San Sebastiano mediante realizzazione di bretella viaria al
concentrico
AVVISO DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO ai sensi dell’art. 9, 10, 11, 16 e 19 D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.
Ai sensi e per gli effetti degli articoli 9, 10, 11, 16 e 19 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i., nonché dell’art. 7 della Legge 241/90 e s.m.i., nella
qualità di soggetto espropriante delle aree occorrenti per i lavori di cui sopra
COMUNICA
Che per l’esecuzione dei lavori sopra emarginati è stato avviato il procedimento per l’imposizione del vincolo preordinato all’esproprio
e per l’approvazione del progetto esecutivo e la dichiarazione della pubblica utilità dell’opera che verrà disposta ai sensi e per gli effetti
dell’art. 12 del D.P.R. già citato e dell’art. 41 comma 1 del D.Lgs. n. 36, del 31.03.2023.
A decorrere dal 04.04.2024 la relativa documentazione è depositata per la consultazione presso il Comune di Villafranca Piemonte, con
sede in Piazza Cavour 1, 10068 Villafranca Piemonte e sarà consultabile previo appuntamento da richiedere al numero 0119807107 e
sarà pubblicata sul sito al seguente link: https://www.comune.villafrancapiemonte.to.it/servizi/dettaglio-avviso/2/avvio-del-procedimento-
ai-sensi-degli-artt--9-2c-10-2c-11-2c-16-E-19-2c-del-Decreto-del-Presidente-della-Repubblica n. 327/2021. Il presente avviso sarà altresì
pubblicato all’albo pretorio del Comune del Comune di Villafranca Piemonte e su un quotidiano a diffusione nazionale e ad uno o più mezzi
di informazione locali, in conformità a quanto previsto dall’articolo 11 comma 2 e seguenti del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.
Eventuali osservazioni in forma scritta di coloro che vi abbiano interesse, dovranno pervenire al Comune di Villafranca Piemonte, Piazza
Cavour n. 1 10068 Villafranca Piemonte - PEC: protocollo@pec.comune.villafrancapiemonte.to.it alla cortese attenzione del Responsabile
del Procedimento Espropriativo entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso. Si comunica inoltre che il Re-
sponsabile del Procedimento è il sottoscritto BORELLO geom. Mauro.
ELENCO DITTE ED IMMOBILI: COMUNE DI VILLAFRANCA PIEMONTE:
Foglio 49 - Map. 2, 1 I.D.S.C. ISTITUTO DIOCESANO SOSTENTAMENTO CLERO con sede in TORINO (TO) prop. 1/1; Map. 46,
47, 48, 59, 56, 55 CITTA’ METROPOLITANA DI TORINO con sede in TORINO (TO) prop. 1/1; Map. 49 FERROVIE DELLO STATO
ITALIANE S.P.A. con sede in ROMA (RM) prop. 1/1; Map. 50, 51, 63 COMUNE VILLAFRANCA PIEMONTE con sede in VILLA-
FRANCA PIEMONTE (TO) prop. 1/1;
Foglio 28 – Map. 84 I.D.S.C. ISTITUTO DIOCESANO SOSTENTAMENTO CLERO con sede in TORINO (TO) prop. 1/1; Map. 115
AVALLE BARNARDINO nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 03/06/1962 prop. 1/1; Map. 120, 121, 123 CAFFARO EZIO nato
a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 22/01/1955 prop. 1000/1000; Map. 86, 87 BERTINETTO MAURO nato a PINEROLO (TO) il
15/01/1974 prop. 1/4, BERTINETTO PIER GIUSEPPE nato a PINEROLO (TO) il 01/02/1969 prop. 1/4, VASCHETTO MARIA nata a
VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 12/09/1936 prop. 1/2; Map. 254, 252 STOBBIA CARLO nato a VILLAFRANCA PIEMONTE
(TO) il 07/10/1941 prop. 1/2, STOBBIA MARIA LUISA nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 02/07/1938 prop. 1/2; Map. 9
GALLINO MARILENA nata a CASALGRASSO (CN) il 24/11/1956 comproprietaria, GIUSTETTO PIER LUIGI nato a SETTIMO
TORINESE (TO) il 19/06/1954 comproprietario; Map. 8 DEMARCHI GIOVANNI TOMASINO nato a PINEROLO (TO) il 26/01/1964
prop. 1/2, DEMARCHI SILVIO nato a PINEROLO (TO) il 18/12/1966 prop. 1/2; Map. 160, 111, 4, 122, 5 CITTA’ METROPOLITANA DI
TORINO con sede in TORINO (TO) prop. 1/1; Map. 7, 1 FERROVIE DELLO STATO ITALIANE S.P.A. con sede in ROMA (RM) prop.
1/1; Map. 246 COMUNE VILLAFRANCA PIEMONTE con sede in VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) prop. 1/1;
Foglio 72 – Map. 990 sub. 1 COMUNE VILLAFRANCA PIEMONTE con sede in VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) prop. 1000/1000;
Map. 990 sub. 3 COMUNE VILLAFRANCA PIEMONTE con sede in VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) prop. per l’area, SUNLIGHT
SRL con sede in VERDELLO (BG) prop. superficiaria 1/1; Map. 185 BELLINO ANTONIO nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO)
il 28/01/1943 prop. 1/1; Map. 184 TORINO NORD S.R.L. SOCIETA’ AGRICOLA con sede in TORINO (TO) prop. 1/1; Map. 1038 BO-
NETTO MIRELLA nata a VIGONE (TO) il 07/01/1956 prop. 1/2, CERUTTI BATTISTA nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il
16/04/1950 prop. 1/2; Map. 188, 187, 487, 486, 488 CITTA’ METROPOLITANA DI TORINO con sede in TORINO (TO) prop. 1/1;
Foglio 51 – Map. 143 PISSANCHI ANNA MARIA nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 01/02/1951 prop. 1000/1000; Map. 114, 234
LANZAVECCHIA GIOVANNI GIUSEPPE nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 04/01/1948 prop. 1/1; Map. 198 BARRA CLAUDIA
nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 02/11/1959 prop. 1/2, BARRA MARIA GABRIELLA nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO)
il 23/11/1958 prop. 1/2; Map. 82 ELIA MARIA AGNESE nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 29/12/1957 prop. 1/1; Map. 80 FASSI
MATTIA nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 26/09/1951 prop. 1/1; Map. 81 BERTOLOTTO DOMENICO nato a VILLAFRAN-
CA PIEMONTE (TO) il 17/01/1943 prop. 1000/1000; Map. 282 MOTTURA CHIAFFREDO nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il
03/03/1960 prop. 1/1; Map. 267, 261 GEUNA CONSOLATA nata a VIGONE (TO) il 01/01/1944 prop. 1/3, MONETTI CATERINA nata a
PINEROLO (TO) il 28/06/1968 prop. 1/3, MONETTI DOMENICA nata a PINEROLO (TO) il 14/11/1975 prop. 1/3; Map. 256 GEUNA CON-
SOLATA nata a VIGONE (TO) il 01/01/1944 comproprietaria, GEUNA CONSOLATA nata a VIGONE (TO) il 01/01/1944 prop. 1/6, MONETTI
CATERINA nata a PINEROLO (TO) il 28/06/1968 prop. 1/6, MONETTI DOMENICA nata a PINEROLO (TO) il 14/11/1975 prop. 1/6; Map.
89, 90, 54 BUES LUCIANA nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 22/08/1961 prop. 1/1; Map. 91 PARROCCHIA SANTI MARIA
MADDALENA E STEFANO con sede in VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) prop. 1000/1000; Map. 273 A.ESSE.PI. CARNI S.R.L. con sede
in VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) prop. 1/1; Map. 93 AIMARETTI CLAUDIO nato a TORINO (TO) il 24/01/1952 prop. 1/4, AIMARETTI
ROBERTO nato a TORINO (TO) il 04/01/1966 prop. 1/4, BOTTA IVANNA nata a SAVIGLIANO (CN) il 24/06/1961 prop. 1/4, IORIO PAOLA
nata a TORINO (TO) il 24/08/1966 prop. 1/4; Map. 217 BELLINO GIOVANNI nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 02/03/1948 prop.
1/1; Map. 44, 45 FASSI GIUSEPPINA nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 24/04/1949 prop. 1/3, FASSI MARIA LUCIA nata a VIL-
LAFRANCA PIEMONTE (TO) il 27/05/1946 prop. 1/3, FASSI MATTIA nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 26/09/1951 prop. 1/3;
Map. 7, 8, 9 CULASSO MILVA MARIA nata a PINEROLO (TO) il 26/06/1962 prop. 1/1; Map. 113 CITTA’ METROPOLITANA DI TORINO
con sede in TORINO (TO) prop. 1/1; Map. 304, 277, 237 COMUNE VILLAFRANCA PIEMONTE con sede in VILLAFRANCA PIEMONTE
(TO) prop. 1/1;
Foglio 52 – Map. 397 Ente urbano senza intestazione; Map. 264 E-DISTRIBUZIONE S.P.A. con sede in ROMA (RM) prop. 1/1; Map.
398 Ente urbano senza intestazione; Map. 260 IMMOBILIARE ATLANTE S.R.L. con sede in TORINO (TO) prop. 1/1; Map. 201 BONI-
FANTI S.P.A. con sede in VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) prop. 1/1; Map. 459 COMUNE VILLAFRANCA PIEMONTE con sede in
VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) prop. 1/1;
Foglio 24 – Map. 352 MOTTIGLIENGO OLGA GIUSEPPINA nata a PINEROLO (TO) il 09/08/1958 prop. 1/1; Map. 358 BRUNO
MAURO nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 28/02/1962 prop. 1/1;
Foglio 27 – Map. 72, 207 DEMARCHI GIOVANNI TOMASINO nato a PINEROLO (TO) il 26/01/1964 prop. 1/1; Map. 208 BETON
CAVE S.R.L. prop. 1000/1000; Map. 163 BOCCO PASQUALINA; FU GIACOMO MAR MELLICA prop. 1000/1000;
Foglio 25 – Map. 126 FIORINO ROSA nata a CHIVASSO (TO) il 18/06/1982 prop. 1/1; Map. 224, 226 BRUNO CATTERINA nato/a a
VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 24/11/1897 usufrutto 1/3, ROVETTO GIUSEPPINA nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il
29/03/1932 proprietà; Map. 227, 229 MOTTURA DENIS nato a PINEROLO (TO) il 12/04/1980 prop. 1/1; Map. 35, 136 CITTA’ ME-
TROPOLITANA DI TORINO con sede in TORINO (TO) prop. 1/1;
Foglio 56 – Map. 21 MAGRA ANGIOLINA nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 08/07/1944 prop. 1/3, MAGRA MARIA AGNE-
SE nata a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 05/01/1948 prop. 1/3, MAGRA CINZIA nata a LUSERNA SAN GIOVANNI (TO) il
25/02/1972 prop. 1/3; Map. 255, 20 VAGLIENTI CATERINA nata a CERCENASCO (TO) il 08/02/1955 prop. 1000/1000; Map. 19
AIRAUDO MARIO nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 11/03/1950 prop. 1/1;
Foglio 57 – Map. 515, 512, 508 ALLASIA DESIDERIO nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 05/04/1933 prop. 1/3, ALLASIA
FRANCO nato a VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) il 23/05/1946 prop. 1/3, ALLASIA GIUSEPPE nato a VILLAFRANCA PIEMONTE
(TO) il 07/08/1938 prop. 1/3; Map. 514, 490, 511, 510, 513, 505, 506, 507, 509, 502, 503, 504, 494 COMUNE VILLAFRANCA PIEMON-
TE con sede in VILLAFRANCA PIEMONTE (TO) prop. 1/1.
Il responsabile del Procedimento
 Giovedì 4 aprile 2024
Un modello un po’ scooter, un po’ moto e un po’ BMX
Diamoci una scossa
Michele Lallai
T
ra i mezzi di piccola
cilindrata per gli spo-
stamenti urbani, esi-
ste una nicchia che nel
corso degli ultimi 40 anni ha
sfornato modelli entrati nel-
la leggenda. Questo segmento
non lo trovate sotto una specifi-
ca categorizzazione, perché al-
cune volte è moto, altre scoo-
ter e altre ancora ciclomotore,
ma raggruppa alcuni dei mez-
zi più iconici di sempre: stiamo
parlando di nomi come Honda
Cub EZ90, Malaguti Fifty, Su-
zuki Street Magic, Gilera DNA
e pochi altri, ai quali oggi va a
unirsi il BMW CE 02.
LE CARATTERISTICHE
L’intera struttura ciclistica è co-
struita attorno al telaio peri-
metrale in acciaio a tubi qua-
dri che abbraccia in maniera
orizzontale tutto il mezzo sul-
la parte superiore. Di profilo,
può ricordare le linee del te-
laio di una bicicletta e infat-
ti i tecnici hanno preso ispira-
zione dalle BMX. Una davanti
all’altra, all’interno del corpo
moto, sono posizionate le due
batterie a schema 48V da 1,96
kW che garantiscono 45 km di
autonomia l’una; lavorando in
parallelo garantiscono un to-
tale di 90 km (ciclo WMTC).
Il motore elettrico arriva, come
le batterie, dal mondo auto
ed è lo stesso montato nelle
mild-hybrid BMW, capace di
11 kW nella versione L3 (con
patente B o A1) e di 4 kW nel-
la versione L1 (con patente AM
da 14 anni). I tempi di ricari-
ca vanno dai 312 minuti per lo
0-100% nella presa domestica,
ai 102 min per il 20-80% nel-
In dotazione
un display da 3,5’’
che via Bluetooth
si collega al telefono
la wallbox da 1,5 kW. Questi i
dati riferiti alla versione 11 kW,
perché con la 4 kW si scende
anche a 85 minuti.
Davanti c’è una forcella a ste-
li rovesciati, dietro un mono-
braccio con ammortizzatore
laterale privo di link, davve-
ro accattivante. I cerchi sono
lenticolari in alluminio di 14”,
calzano gomme di sezione 120
davanti e 150 dietro e danno
al CE 02 un look molto aggres-
sivo pur non essendo grandi. I
freni sono J.Juan e constano di
un disco anteriore e uno poste-
riore con pinze a doppio e sin-
golo pistoncino. La strumenta-
zione è un piccolo display ret-
tangolare di 3,5”, che può es-
sere collegato via Bluetooth al
telefono e all’app dedicata, ge-
stibile dai tasti sul blocchetto
sinistro. Pesa 132 kg con due
batterie, 119 kg con una sola.
IN SELLA
Alla guida, il CE 02 è una
vera e propria fun bike. Il ba-
ricentro sta in basso, la cop-
pia di 55 Nm è tanta e arriva
in modo velocissimo grazie a
un comando “gas” super reatti-
vo. Il controllo di trazione è ta-
rato in maniera da consentire
un po’ di “wheelspin” dove c’è
poca aderenza, senza mettere
in pericolo nessuno, e l’ABS sul-
la sola ruota anteriore permet-
te il bloccaggio di quella poste-
riore tirando con vigore la leva
sinistra.
Le gomme, ciccione e dal dia-
metro ridotto, aumentano il
senso di agilità del mezzo e il
baricentro è concentrato tutto
sopra le pedane posteriori, che
sono quelle da utilizzare quan-
do si vuole adottare una guida
dinamica. Quelle anteriori, de-
Due le batterie
che garantiscono
un’autonomia
totale di 90 km
pianeta moto
BMW propone il CE 02, un mezzo
elettrico che sembra destinato
a diventare un instant classic
Il propulsore arriva, come le batterie, dal mondo auto
ed è lo stesso montato nelle mild-hybrid BMW
dicate al relax e alla conduzio-
ne con passeggero, non sono il
massimo se si vuole avere il top
della dinamica di guida e del di-
vertimento. Ci sono tre riding
mode: Flow, Surf e Flash, che
non cambiano l’erogazione del-
la potenza ma forniscono tre
diversi interventi di frenata ri-
generativa: con Flow si ha una
rigenerazione media, in Surf è
disattivata e in Flash (mappa
disponibile solo con il pacchet-
to full optional Highline) è de-
cisamente intensa.
Il manubrio, alto e largo, per-
mette un controllo totale e si
può condurre anche in piedi in
maniera molto naturale; questo
è ideale quando si passa sopra
i dissuasori o al ciottolato dei
centri storici. Con la sella stan-
dard, la conduzione è di fatto
particolarmente dura, per que-
sto consigliamo di prendere fin
da subito la sella comfort con 1
cm in più di schiumato che aiu-
ta sedere e schiena a non sof-
frire troppo. C’è anche una co-
moda ma limitatamente utile
retromarcia elettrica.
Nel complesso, con un mezzo
capace di dare totale libertà di
stile di guida e divertimento,
un’autonomia più che sufficien-
te per l’uso cittadino e un look
che arriva dalla pura creatività
dei designer, è destinato a di-
ventare un’icona molto più del
suo fratellone CE 04 e del ca-
postipite C Evolution. Una BMX
elettrica che farà innamorare
molti e che ha un solo grande
difetto: costa parecchio! 7.750
euro per la 4 kW, 1.000 euro
in più per la 11 kW, ai quali ag-
giungere 900 euro per il pac-
chetto Highline.
DAL 18 AL 21 APRILE I VESPA WORLD DAYS
A Pontedera
si celebra il mito
Oltre 8.000 gli appassionati attesi all’evento
L’edizione 2024 dei Vespa
World Days, l’annuale radu-
no dei Vespa Club nazionali
di tutto il mondo, si terrà dal
18 al 21 aprile a Pontedera,
la città dove Vespa è nata ed
è prodotta ininterrottamen-
te dal 1946. Saranno 8.000 i
“vespisti” in rappresentanza
di 54 nazioni, oltre 660 Ve-
spa Club dei cinque Conti-
nenti che in soli cinque gior-
ni si sono iscritti all’evento. A
questi si uniranno altre mi-
gliaia di curiosi e simpatiz-
zanti desiderosi di scoprire
le Terre di Pisa in sella alla
loro amata Vespa.
EDIZIONE SPECIALE
Il programma, in continuo
aggiornamento sul sito vede
la manifestazione iniziare alle
11 di giovedì 18 aprile al Ve-
spa Village, il cuore pulsan-
te dell’evento, l’area di mo-
stra-mercato allestita in Piaz-
za del Mercato a Pontedera.
Qui, fino a domenica alle 16,
un’area food & beverage e di-
versi stand espositivi, daran-
no ai visitatori la possibilità
di stare insieme, nel pieno
39
spirito dei Vespa Club. Que-
sta sarà un’edizione speciale,
perché nell’occasione verran-
no festeggiati i 140 anni dal-
la fondazione della Piaggio,
nata nel 1884, e i 100 anni
dello storico stabilimento di
Pontedera.
Tra le attività in program-
ma nei tre giorni, i test ride
dei veicoli Piaggio, la visita
al Museo da 5.000 mq, vari
incontri per ascoltare come
nascono i vari modelli dalla
viva voce di chi ne partecipa
all’ideazione ed al collaudo
ma anche mostre fotografi-
che, proiezioni di film dedi-
cati alla Vespa e concerti.
La giornata clou sarà sabato
20, il momento della gran-
de Parata, l’evento clou dei
Vespa World Days 2024. Mi-
gliaia di appassionati, in sella
a Vespa di ogni epoca, sfile-
ranno in corteo creando uno
“sciame” che da viale Italia,
nel cuore di Pontedera, si
snoderà verso Peccioli attra-
versando le colline che ispi-
rarono Corradino d’Ascanio,
lungo un itinerario davvero
emozionante.