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TECNICA:
LE ELICHE
BIO-ISPIRATE
Poste Italiane S.p.A. Spediz. in abbon. postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27 02/2004 n. 46) art 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/02/2012
IN QUESTO NUMERO
Cultura: pesci fossili PROVE IN MARE FOCUS
Storie: il mare che cambia la vita
Pilotaggio: come evitare le collisioni Itama 62RS Riva 76 Bahamas Super
Viaggi: Miami e dintorni Aquila Power 36 Sport Zar 130 Imagine
E 7,00 (IN ITALIA) - N. 730 - ANNO LXII - FEBBRAIO 2023 - P.I. 24/01/2023 www.nautica.it
mensile
TECNICA:
internazionale di navigazione
in questo numero
LE ELICHE
BIO-ISPIRATE
IN COPERTINA
L’Itama 62RS.
La prova a pag. 58.
Poste Italiane S.p.A. Spediz. in abbon. postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27 02/2004 n. 46) art 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/02/2012
IN QUESTO NUMERO
Eliche bio-ispirate
Cultura: pesci fossili PROVE IN MARE FOCUS
Storie: il mare che cambia la vita
Pilotaggio: come evitare le collisioni Itama 62RS Riva 76 Bahamas Super
48
Viaggi: Miami e dintorni Aquila Power 36 Sport Zar 130 Imagine
40 90
Le prove:
Itama 62RS
Aquila Power
58 Focus:
Riva 76 Bahamas Super
Zar 130 Imagine
72
Catamarans 36 Sport
2
NE W D I MENS ION S PACE
presenti a
dall’11 al 19 febbraio,
padiglione 6, area 607
EDITORIALE
La nautica che fa male alla nautica (Corradino Corbò)................................................. 9
ATTUALITÀ
Storie di mare: il mare che cambia la vita (Nico Caponetto)..................................... 34
Floating Restaurant
Un nuovo modo di fare ristorazione in “mare” (Elena Casillo) ................................. 132
TECNICA
si è rifatta Tecnica di Pilotaggio - Attento!!! (Lamberto Ballerini) ................................................. 40
Studio e sperimentazione
il make-up! Imitando la natura: le eliche bio-ispirate (Andrea Mancini) ........................................ 48
LE PROVE
Itama 62RS (Stefano Navarrini) ......................................................................................... 58
Aquila Power Catamarans 36 Sport (Nico Caponetto) ...............................................66
I FOCUS
Riva 76 Bahamas Super (Nico Caponetto) ......................................................................72
Zar 130 Imagine (Nico Caponetto) ...................................................................................76
STORIA E CULTURA
Sono un pesce... e vengo da lontano (Stefano Navarrini) .............................................82
VIAGGI
USA, Florida, Miami - Miami & dintorni (Patrizia Magi) ................................................90
RUBRICHE
Le novità ................................................................................................................................. 10
Project & Design (a cura di Andrea Mancini)................................................................. 28
Nautica Sport ....................................................................................................................... 30
Gli accessori ........................................................................................................................ 102
Giri di bussola..................................................................................................................... 106
Biblioteca di bordo (a cura di Bianca Gropallo) ........................................................... 110
La cambusa (a cura di Elena Casillo) ............................................................................... 112
Approdi e residenze........................................................................................................... 114
Mayday (a cura di Lamberto Ballerini)............................................................................. 116
Nautica e fisco (a cura del dott. Roberto Colecchia)................................................... 118
Avvocato in barca (a cura dell’avv. Andrea Petragnani) .............................................. 120
Navigando tra le norme (a cura dell’avv. Ettore Romagnoli) ..................................... 122
Mare nostrum (a cura di Simone Repetto) ................................................................... 126
superyacht.eu I consigli del tecnico (a cura dell’arch. Francesco Baratta) ........................................ 128
Annuario ............................................................................................................................... 136
L’usato .................................................................................................................................. 176
Cruciverba nautico (a cura di Ugo Rosario Basso) ......................................................188
Pagine Blu .............................................................................................................................190
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6
The Ultimate Adventure
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EDITORIALE
La nautica che
fa male alla nautica
Tavole rotonde, ricerche, conferenze stampa,
dichiarazioni, interviste: sono davvero tante
le occasioni nelle quali si dibatte sui problemi
della nautica italiana. E, al centro del bersaglio,
ci sono immancabilmente i soliti temi: fisco,
burocrazia, leggi, normative, demanio eccete-
ra. Assai difficilmente, invece, si parla di quello
che, a mio parere, è uno dei peggiori ostaco-
li all’ampiamento della platea degli armatori,
nonché l’aspetto più odioso della vita di chi già
possiede un’unità da diporto. Parlo degli av-
versari interni, non di quelli che stanno “d’uffi-
cio” dall’altra parte del fronte. Intendo dunque
quell’ampia schiera di piccoli-medi-grandi spe-
culatori che, per il solo fatto di operare a vario
titolo in questo settore, si sentono autorizzati a
spennare sfacciatamente il diportista, sfilando-
gli dal portafogli il triplo, il quadruplo, il decu-
plo del giusto. O, addirittura, a chiedergli di pagare somme non è vero che, a forza di parlarne, si è diffusa la convinzione che
dovute. Qualche tempo fa, un artigiano – apparentemente mol- la nautica sia solo roba da ricchi e da questo assunto, origina-
to professionale – mi disse candidamente che il prezzo per una riamente errato, si è passati a renderla effettivamente un’attività
sua prestazione lo faceva guardando in faccia il cliente. Un’altra costosa, che non è per tutti.
volta, un ormeggiatore mi chiese 250 euro per trascorrere la Si potrebbe obiettare che il prezzo si basa sulla legge della do-
notte ormeggiato alla banchina dei traghetti, raccomandandomi manda e dell’offerta e che, perciò, in economia, la sua “elasti-
di andar via prima delle 6 del mattino seguente, quando sareb- cità” è da considerare fisiologica. Anche questo è vero. Pecca-
be arrivata la nave. Per non parlare di quei cantieri che, pur to però che, all’interno di un mercato globale, il fatto che un
producendo “in serie”, non ci dicono quanto costa la barca che Paese come l’Italia si comporti diversamente dagli altri – e in
espongono a un salone, perché il prezzo lo improvviseranno in particolare dai suoi vicini - fa sì che quella domanda si sposti
altro momento. Ma che razza di mondo è questo, che nega al automaticamente laddove l’offerta è più conveniente. Ed ecco la
possibile acquirente il diritto di sapere se può permettersi quella tipica emigrazione di armatori e yacht nostrani verso altri lidi: un
spesa o se la cifra che gli viene richiesta è rapportata al valore ulteriore fenomeno penalizzante per le casse dello Stato e per
dell’oggetto o del servizio? le tasche degli operatori. Il cane che si morde la coda, insomma.
Non sarà che a forza di magnificare lusso ed eleganza (oggi, È sempre stato così? No. Ricordo agli appassionati più giovani
persino di un modestissimo barchino si dice che è “esclusivo”) il che, più o meno cinquant’anni fa, una famigliola moderatamente
parlare di soldi è diventato volgare? Ovvio che non è così. Però benestante poteva permettersi un cabinato persino di 10 me-
tri (misura, allora, di tutto rispetto) per trascorrervi le vacanze e
qualche weekend fuori stagione. Non a caso si parlava di “nautica
popolare”: definizione che oggi fa rabbrividire gli influencer da ta-
stiera. Quei tanti che non sanno distinguere la poppa dalla prua.
Corradino Corbò
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LE NOVITÀ
DutchCraft è un piccolo brand olandese nato dalla visione console centrale e un generoso living prodiero con divano a “U”
dell’imprenditore Sietse Koopmans, già fondatore di Zeelander e tavolo abbattibile, ma soprattutto una nuova carena a catama-
Yachts, la cui missione è quella di proporre imbarcazioni dall’e- rano sviluppata per massimizzare l’efficienza della propulsione
strema versatilità d’uso. Attualmente la gamma si compone di elettrica.
tre modelli, il più grande DC56 presentato qualche anno fa e Se sulla versione monocarena il pacco batterie è progettato per
declinato nelle versioni Open e Cabin, il più recente DC25 e il raggiungere elevate prestazioni, sull’E-Cat invece è stato con-
nuovo DC25 E-Cat. cepito per aumentare l’autonomia di navigazione. Spinta da una
Rispetto al DC25 “base”, la cui modularità lo rende adatto agli coppia di Torqeedo da 12 kW, la barca raggiunge i 12 nodi di
utilizzi più disparati, dal tender di lusso alla barca da pesca, l’E- velocità massima e, grazie a un pacco batteria da 36 kWh, pro-
Cat ha un layout standard con un grande prendisole a poppa, mette 65 miglia di autonomia a 6 nodi.
10
HIGH GLOSS — DURABLE & REPAIRABLE — TRUE COLOR
All trademarks mentioned are owned by, or licensed to, the AkzoNobel group of companies. © AkzoNobel 2023.
9861/0121
“Il DC25 E-Cat è il culmine della nostra ricerca in termini di ef- Per ulteriori informazioni: DutchCraft; Gelkenes 44b, 2964 AC
ficienza ambientale. Si tratta di una dayboat elettrica abbastan- Groot-Ammers, The Netherlands; tel. +31 (0)184 785047; www.
za robusta e adattabile a un’ampia gamma di attività”, ha detto dutchcraft.com – info@dutchcraft.com
Sietse Koopmans. Grazie agli ampi vani di stivaggio, infatti, la
barca non rappresenta solamente la dayboat ideale per navigare
in acque “proibite”, ma rappresenta un’ottima scelta anche per
chi pratica sport acquatici come la subacquea, i quali saranno Scheda tecnica
contenti di trovare spazio a sufficienza per riporre ben quattro
set completi da diving. “Con l’aiuto di esperti, abbiamo eseguito Lunghezza f.t.: m 7,76
numerosi test ed esperimenti di fluidodinamica computazionale Lunghezza al galleggiamento: m 7,45
(CFD) per affinare la forma dello scafo al fine di ottenere un Larghezza: m 2,30
sensibile risparmio energetico. Riteniamo il DC25 E-Cat il dislo- Immersione: m 0,50
cante di 25 piedi più efficiente sul mercato”. Capacità batteria standard: kWh 17,8
La versatilità e l’efficienza di questo modello sono confermati Capacità massima batteria: kWh 36
dalla vendita di 100 unità a un cliente europeo che opera nel Velocità di ricarica: 2-8 h
Motorizzazione: 2x12 kW Torqeedo
settore del charter nautico.
Velocità massima dichiarata: 12 nodi
Velocità di crociera dichiarata: 6 nodi
Autonomia: 65 miglia
Materiale di costruzione: GRP
Portata persone: 8
Classificazione: CE-C/USCG + ECB
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LIVE THE OCEAN AS AN AICON
CUSTOMIZING DREAMS
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LE NOVITÀ
BENETEAU ANTARES 7
Cruising o Fishing
Prosegue il percorso di rinnovamento della gamma Antares di Be- sull’hard top per la sistemazione di attrezzature e “toys”, il layout
neteau, che ha presentato lo scorso settembre il nuovo Antares 7. asimmetrico della coperta che permette di aumentare lo spazio a di-
Questo modello fa seguito al recente lancio del modello di otto me- sposizione del passavanti di dritta per una maggiore sicurezza duran-
tri, dal quale riprende soluzioni che ne aumentano la versatilità e il te gli spostamenti a bordo, e il locale toilette separato sottocoperta.
comfort di bordo. “Abbiamo pensato all’Antares 7 come a un weekender facile da vi-
Troviamo, dunque, il portello laterale in pozzetto che agevola la di- vere, perfettamente ottimizzato per le attività del diporto ma che al
scesa e la risalita in caso di ormeggio laterale ma anche l’accesso contempo offra un buon grado di protezione agli ospiti. Questo mo-
al mare o il recupero delle prede durante la pesca, il portapacchi dello capitalizza tutti gli sviluppi fatti con l’Antares 8, in particolare per
quel che riguarda la modularità. L’Antares 7 è ideale per affrontare e grafiche, mentre gli interni sono identici per entrambe le versioni,
qualsiasi tipo di attività. Gli ospiti possono organizzare pranzi e cene con un quadrato ospitale e razionale dove troviamo una zona pranzo
o passare la notte in totale comfort, trovando comunque a bordo sulla sinistra e timoneria con mobile cucina sul lato opposto. Anche
tutto ciò che serve per praticare gli sport nautici. Un’altra importan- qui la parola d’ordine è modularità: la seduta del pilota infatti può
te caratteristica dell’Antares 7 è il suo stile, un mix tra linee potenti essere rivolta verso la dinette per creare una zona conversazione,
ed eleganti”, ha affermato Alexis Chas, product manager della linea così come lo schienale del divanetto di prua può essere ribaltato per
Antares di Beneteau. poter guardare nella direzione di marcia.
L’Antares 7 è disponibile nelle versioni Cruising e Fishing che differi- La zona notte propone un letto doppio e un locale toilette separato
scono tra loro per layout e dotazioni. Com’è facile intuire, la prima dove le opzioni sono due: si può richiedere la toilette con il solo
è dotata di quei comfort che migliorano la vita di bordo, mentre la wc chimico per dare maggiore spazio a vani e armadietti, oppure
seconda ha una dotazione dedicata all’attività alieutica. richiedere anche il mobile del lavabo diminuendo gli spazi storage.
Nella versione Cruising troviamo una dinette per cinque persone in L’Antares 7 può essere equipaggiato con un fuoribordo fino a un
pozzetto con divano lineare a poppa, che può anche contenere un massimo di 200 HP, potenza che gli permette di raggiungere una
frigo optional, divanetto reclinabile sulla sinistra e tavolo da pranzo velocità stimata di 33 nodi.
abbassabile per creare un grande prendisole. Nella versione Fishing
invece troviamo un ponte open con vani per le attrezzature, stazione Per ulteriori informazioni www.beneteau.com
per la preparazione delle esche e vasca per il vivo, più tutta una serie
di portacanne collocate tra il pozzetto e l’hard top.
Esternamente altre differenze si riscontrano a livello di colorazioni Scheda tecnica
Lunghezza f.t.: m 7,48
Lunghezza scafo: m 6,48
Larghezza: m 2,50
Dislocamento leggero senza motore: kg 1.651
Pescaggio: m 0,50-0,80
Riserva carburante: 170 litri
Riserva acqua: 50 litri
Motorizzazione: mx 200 HP
Gambo: mm 635
Design: Sarrazin Design
Prezzo solo scafo: da 41.900 Euro + IVA
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LE NOVITÀ
ECHO AMERICA 35
Natante di ultima generazione
Dall’incontro di due realtà imprenditoriali, una dedita alla produzio- e innovativi, con l’intento di posizionarsi della fascia alta del mer-
ne di imbarcazioni da diporto e l’altra impegnata nella promozione cato di riferimento e a questo scopo, per lo sviluppo del primo
del lusso “made in Italy”, è nato il nuovo brand tutto italiano Echo, il progetto, il brand si è rivolto alla GCYachts Engineering del geniale
cui nome preannuncia una flotta di imbarcazioni dagli elevati con- ingegner Giuseppe Cimino, già ideatore dei Wide Body di Conam.
tenuti tecnologici al servizio dell’ecosostenibilità. Per l’America 35 l’ingegnere ha sapientemente miscelato gli ultimi
Naturalmente, dato il background di entrambe le parti, la volontà trend in termini di design e li ha accoppiati a una carena che, grazie
è quella di produrre imbarcazioni dagli elevati standard qualitativi all’ottimo equilibrio tra volumi e resistenza all’avanzamento, coniuga
18
abitabilità interna con la stabilità di navigazione anche alle alte velo-
cità che la barca è in grado di raggiungere. Scheda tecnica
Spinta da una coppia di fuoribordo Suzuki DF300 o Mercury Vera-
do V8 sempre da 300 HP, l’America 35 raggiunge infatti una veloci- Lunghezza f.t.: m 11,20
tà stimata di 38 nodi, che scendono a 26 in crociera. Larghezza: m 3,48
I due potenti motori sono alloggiati sotto al prendisole di poppa, Altezza massima: m 1,90
Portata persone: 12
secondo un recente trend che offre molteplici vantaggi nella pu-
Motorizzazione: 2x300 HP SuzukiDF300APX
lizia del design, nella disposizione dei pesi, nella sicurezza – chi si / 2x300 HP Mercury Verado V8
trova in acqua è sempre distante dalle eliche – e nella fruibilità. Velocità massima dichiarata: 38 nodi
Sollevando il prendisole e immergendo la piattaforma di poppa Velocità di crociera dichiarata: 26 nodi
idraulica di serie, si può infatti accedere comodamente alle due Riserva carburante: 600 litri
unità termiche, eliche comprese, la cui eventuale sostituzione può Riserva acqua: 200 litri
essere effettuata senza sbarcare i motori. Design: Ing. Giuseppe Cimino
Il design di coperta è di impostazione walkaround, con una con-
sole centrale sovrastata da un elegante hard top che protegge
anche il mobile cucina e parte dell’area living del pozzetto, con i
camminamenti laterali asimmetrici che permettono sulla sinistra
di spostarsi da poppa a prua senza incontrare gradini e sull’altro
lato, dove il piano di calpestio è rialzato, di ottenere maggiori
volumi vivibili all’interno. L’area di prua ospita un grande prendi-
sole con divanetto frontemarcia integrato ed è caratterizzata dal
particolare musone il cui design è stato sviluppato per proteg-
gere la coperta dagli spruzzi d’acqua.
Sottocoperta si sviluppa un ampio open space con letto matrimo-
niale a prua, secondo letto matrimoniale a centro barca e locale
toilette. Le altezze sono generose ovunque grazie alla tuga rialzata
– e finestrata – e al camminamento asimmetrico della coperta.
19
LE NOVITÀ
KADEY-KROGEN 60 OPEN
Trawler transoceanico
Nel 1976 dall’incontro di Art Kadey e Jim Krogen nasce il cantiere 36 Manatee e il Krogen 54; negli anni ’90, il Krogen 48 Whaleback
Kadey-Krogen, che stabilisce la sua sede produttiva in Florida, ne- e il 48 North Sea; nel 1997, con il Krogen 39, arriva anche la nuo-
gli Stati Uniti. L’idea di dar vita a questa nuova realtà cantieristica, va carena “Pure Full Displacement” che farà da base anche per i
inizialmente locale, era quella di occupare una nicchia di mercato modelli futuri. Negli anni 2000 è la volta infatti del Krogen 58 e del
all’epoca ancora inesplorata, se non per la presenza di pochi modelli Krogen 44, evoluzione della primogenita Krogen 42’, il Krogen 55
“one-off” costruiti su specifica richiesta, e quindi di proporre imbar- Expedition e, nel 2018, il Krogen 50 Open.
cazioni di serie robuste come navi da lavoro, in grado di effettuare Visti i crescenti risultati, nel 2021 il cantiere, sotto la guida del pre-
grandi traversate in ogni condizione meteomarina, ma con tutti i sidente e CEO Tucker West, ha annunciato di aver avuto accesso
comfort delle imbarcazioni da diporto. Grazie all’esperienza di Ka- a un ulteriore capitale da investire in un piano strategico generale
dey come broker e nel settore del charter e a quella di Kro- a lungo termine, che prevede cambiamenti strutturali
gen nel design di navi commerciali, nasce nel 1977 e la nascita di nuovi modelli.
il primo Kadey-Krogen 42’, imbarcazione I cambiamenti strutturali riguardano principal-
che trae ispirazione dai trawler da mente l’espansione del cantiere sui mercati
pesca ai gamberi, marchio di europei attraverso canali
fabbrica che contraddistin- di vendita affidabili e
guerà anche la produzione mirati. Se inizialmente
successiva. il cantiere era presente
Nel corso degli anni, in- principalmente sul mer-
fatti, rimanendo fedele ai cato statunitense con la
suoi stilemi, il cantiere lan- formula della vendita diretta
cia negli anni ’80 il Krogen in fabbrica, per raggiungere
20
nuovi mercati chiave ha deciso di affidarsi a società di com- MacGowan per il Regno Unito e il Nord Europa.
provata esperienza come la Passepartout Yachting di Giampa- Questo permetterà al cantiere di proporre i suoi yacht an-
olo Murzi, che rappresenta Kadey-Krogen in Italia, Monaco, che al pubblico europeo, compreso il nuovo Kadey-Krogen 60
Spagna e Svizzera, la Passpartu Yachts di Damir Opsenica, che Open previsto al lancio nel 2023.
opera in Croazia, Montenegro e Slovenia, e più recentemente “Il 60 Open rappresenta l’evoluzione della Open Series lanciata
con l’aggiunta di Vortec Marine di Ross Collingwood e Innes con il 50 ed è ancora un altro esempio di quanto sia importante
Your boat
in safe hands
per noi avere un team di progettazione e ingegneria interno”,
ha affermato West. “Il nuovo modello si basa sulle nostre com-
provate esperienze di progettazione e ingegneria, ma incorpora
anche la nostra attenzione alla costante evoluzione del prodotto
alla ricerca della perfezione”.
Dunque, parente stretto del modello di successo 50 Open, il
nuovo 60 Open se ne discosta per soluzioni come l’open living,
che unisce senza soluzione di continuità il salone, l’area della cu-
cina e la timoneria, dove è possibile aggiungere un locale toilette
diurno. Sottocoperta, la cabina armatoriale è a centro barca per
sfruttare i quasi sei metri di baglio massimo, ed è accompagnata
da una vip prodiera e da un’altra cabina con letti separati, tutte
servite dal proprio locale toilette. Una cabina equipaggio si trova
a poppavia della sala macchine, con quest’ultima che ospita al
suo interno una coppia di John Deere 4045 Diesel da 200 HP,
per un’autonomia transoceanica.
Insieme ai Kadey-Krogen, in Europa arriva anche la serie Sum-
mit Motoryachts, la linea di yacht ad alte prestazioni progettata
da Michael Peters che comprende i modelli 54 Motoryacht, 54
Coupé e 62 Motoryacht.
Scheda tecnica
Lunghezza f.t.: m 19,23
Lunghezza al galleggiamento: m 16,51
Larghezza: m 5,77
Pescaggio: m 1,73
Dislocamento a mezzo carico: kg 54.400
Riserva carburante: 6.814 litri
Riserva acqua: 1.700 litri
Motorizzazione: 2x200 HP John Deere
Autonomia a 6 nodi: 5.367 miglia
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LIFEVEST
Il salvagente che non può mancare a bordo
Leader nel settore nautico, la D’AUTILIA GROUP offre soluzioni offrire alla propria Clientela un servizio PERFORMANTE e di riceve-
complete e “tailor made” per rispondere alle esigenze dei propri re pagamenti VELOCI, ADEGUATI e CERTI per la loro opera.
clienti a 360°. In base all’esperienza e alla ricerca di mercato operata nel settore
Grazie al know-how maturato nella ventennale esperienza del pro- Nautico, il servizio “Lifevest” si inserisce in un vuoto operativo
prio Team, composto da Avvocati, Periti ed Assicuratori, la D’AU- che, attualmente, non presenta competitor di alcun genere.
TILIA GROUP SRL offre garanzie di serietà e competenza in tutti i La segmentazione del processo di gestione del rischio nautico
settori della nautica: ASSICURATIVO, LEGALE, PERITALE. connesso con l’evento sinistroso, dall’evento alla liquidazione del
Dalla pluralità e dall’incontro delle esperienze maturate e delle danno, presenta per il Cliente e per il Cantiere una serie di criti-
competenze acquisite, nasce il “lifevest”. cità che possono essere riassunte in:
1. Incertezza dell’operatività
Cos’è il “Lifevest”? 2. Lentezza nello svolgimento delle operazioni
Un servizio innovativo non presente nel panorama navale italiano
3. Indeterminatezza del risultato
che offre ad ogni armatore e ad ogni Cantiere la possibilità di
In questa criticità si inserisce il servizio “Lifevest” che fornirà in
veder risarcito nell’immediatezza ogni danno derivante da sinistro
termini di estrema sintesi la REGIA necessaria a:
nautico senza attendere i tempi delle Compagnie Assicuratrici.
1. Rendere certa l’operatività: fornendo l’assistenza sia sul rischio
La D’AUTILIA GROUP, sostituendosi alla Compagnia Assicurativa,
assunto e sulle reali coperture presenti, sia sulla corretta modalità
si farà garante della LIQUIDAZIONE del DANNO:
per rendere le stesse operative (dalla denuncia dell’evento, all’a-
✔ assicurando all’ARMATORE la certezza di una riparazione a re-
pertura della Tutela legale, alle fasi peritali, controllo e analisi della
gola d’arte della propria unità navale
copertura assicurativa e di sue eccezioni, etc...).
✔ assicurando al CANTIERE la tranquillità di poter prestare la
2. Rendere efficace ogni intervento: facendo seguire ogni fase al giusto
propria opera senza inutili pensieri burocratici
professionista che, in quanto tale, performerà modi e tempi d’azione.
Il Cliente che sceglierà di attivare il “Lifevest” a seguito di sinistro
3. Rendere certo il risultato: avendo sempre e comunque un solo
occorso alla propria unità navale avrà la certezza di un VELOCE,
ed unico interlocutore.
ADEGUATO e CERTO indennizzo.
Il Cantiere che sceglierà di attivare il “Lifevest” avrà la certezza di “Lifevest” godersi il mare a rischio zero!
LE NOVITÀ
La linea Medline di Zodiac si rinnova con l’aggiunta del nuovo Me- La dotazione di serie può essere arricchita attingendo alla nutrita
dline 5.8, modello di ingresso di questa collezione di battelli versatili lista degli optional che comprende il rollbar con il tendalino, tubolari
ideali per il daycruising in famiglia e gli sport nautici. nelle colorazioni bianco, nero o grigio artico da abbinare a ben quat-
L’ultima arrivata in casa Zodiac, nonostante si tratti del modello entry tro combinazioni cromatiche per i rivestimenti delle cuscinerie. Ci
level della gamma, rappresenta la scelta ideale per chi vuole approc- sono inoltre i pacchetti Comfort, Sport ed Elegance: il primo com-
ciarsi a questo mondo con stile e qualità, acquistando un mezzo prende il tavolo da pranzo, il kit doccia e il calpestio in EVA; il secon-
in cui non si è lesinato sulle dotazioni e sull’ergonomia di bordo. do il sistema audio Fusion, lo ski mast e il roll bar con il bimini; il terzo
La coperta dispone infatti di ben due zone relax, una di poppa nel unisce le dotazioni dei primi due pacchetti aggiungendo il sistema di
pozzetto con panca trasformabile in prendisole e una di prua mo- navigazione Garmin da 9” e il trasduttore per l’ecoscandaglio.
dulare con cuscineria e divanetto che possono essere uniti in un
unico prendisole oppure allestiti, aggiungendo un tavolino, come Per ulteriori informazioni www.zodiac-nautic.com
zona pranzo. contact@zodiac-nautic.com
Il tutto ruota intorno a una console spostata sulla dritta per conce-
dere maggiore spazio al passavanti di sinistra, ben equipaggiata sotto
il profilo della strumentazione elettronica e accompagnata da una
Scheda tecnica
seduta per pilota e copilota. Lunghezza f.t.: m 5,80
Lunghezza interna: m 5,10
Larghezza: m 2,54
Larghezza interna: m 1,83
Diametro tubi: m 0,51
Numero compartimenti: 5
Peso: kg 673
Riserva carburante: 100 litri
Portata persone: 11
Motorizzazione max: 150 HP FB XL
Motorizzazione consigliata: 115 HP
Prezzo: a partire da 24.602 Euro + IVA,
senza motore
LE NOVITÀ VELA
GRAND SOLEIL 40
Vincere in regata e navigare nel comfort
Il Grand Soleil 40 presentato allo scorso Cannes Yachting è posta molta importanza sul posizionamento decisamente
Festival nasce per ripetere i successi di vendita e sportivi del arretrato dell’albero mettendo in condizione Nauta Design
GS 44, vincitore dell’ultimo Mondiale ORC. di sviluppare un layout innovativo e ottenendo un beneficio
Disponibile nella doppia versione Performance e Race, il GS sia sulle prestazioni sia sul comfort. È stato scelto inoltre
40 nasce ancora una volta dalla collaborazione del cantiere di mantenere un piano di deriva con pala timone singola in
con l’architetto navale Matteo Polli e con lo studio di design posizione molto avanzata, soluzione che reputo ideale sia in
Nauta Design. crociera sia in regata”.
“Il design brief per il nuovo Grand Soleil 40 è molto affine a Il GS 40 mantiene inalterato il family feeling, nonostante non
quello del GS 44, ma con l’asticella posta ancora più in alto sia stato facile per i progettisti riproporre le caratteristiche di
vista la taglia inferiore”, ha dichiarato Matteo Polli. “La lun- successo del 44 in un formato più piccolo.
ghezza fuori tutto di 40 piedi, una tra le più comuni sul mer- “Abbiamo trovato le giuste proporzioni per avere una coperta
cato, presenta infatti una sfida ancora più ardua nel trovare il ampia e funzionale sia in regata sia in crociera dove tutte le
compromesso ideale tra volumi interni e caratteristiche spor- manovre studiate con l’architetto navale Matteo Polli e Can-
tive. Grazie anche all’esperienza maturata sul 44 e al team di tiere del Pardo trovano posizioni e soluzioni ergonomiche,
progettisti ormai rodato, è stato possibile trovare il connubio pratiche e funzionali per entrambi gli utilizzi”, ha spiegato
perfetto tra prestazioni e comfort. Le linee di carena sono Massimo Gini di Nauta Design. “In uno scafo leggero e filan-
un’evoluzione dei concetti studiati per il GS 44, dando la te, siamo riusciti a inserire tutte le funzioni necessarie su un
massima attenzione al bilanciamento dei volumi all’aumenta- 40 piedi che anche negli interni sa offrire comfort e funzio-
re dello sbandamento. Le entrate di prua rimangono molto nalità. Dalla cabina al bagno dell’armatore, dalla cucina alla
sottili per mantenere buone prestazioni con poco vento e dinette, i volumi, gli stivaggi e tutte le funzioni sono precisi e
assicurare un passaggio dolce sull’onda. Come sul GS 44, si ben dosati. Lo stile ricco e sobrio è quello ben collaudato e
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apprezzato a bordo di tutti i Grand Soleil”. Scheda tecnica
Sottocoperta sono previste due opzioni: una standard con tre
cabine e un locale toilette per dare enfasi agli spazi di stivaggio Lunghezza f.t. Performance: m 12,90
e alla cabina armatoriale, e una optional con tre cabine e due Lunghezza f.t. Race: m 13,60
locali toilette. Troviamo inoltre una cucina a murata da 2,60 Lunghezza scafo: m 11,90
metri e una zona pranzo di grandi dimensioni che sulla ver- Larghezza: m 4,07
sione Racing può essere impiegata per lo stivaggio delle vele. Pescaggio (std): m 2,40
Pescaggio (opt): m 2,10/1,85
Sulla Performance la dotazione comprende di serie quattro
Dislocamento: kg 7.500
winch, fiocco autovirante con rotaia recessata e punto di Zavorra: kg 2.500
scotta alla tedesca. Nella versione Race, l’albero è in fibra Motorizzazione:30 HP (50 opt) Volvo Penta
di carbonio e la dotazione si amplia a sei winch, bompresso Superficie randa standard: mq 46
lungo, paterazzo idraulico, rotaie del fiocco inposizione tra- Superficie randa Race: mq 50
sversale e trasto della randa recessato. Superficie fiocco 108% (opt): mq 45
Per la deriva è prevista la versione standard (IRC) da 2,40 Superficie fiocco autovirante: mq 38
metri con lama in ghisa e siluro in piombo, la versione ORC Superficie spinnaker: mq 130/140/160
da 2,10 metri realizzata a controllo numerico e una terza a Riserva acqua: 300 litri
basso pescaggio di soli 1,85 metri. Riserva carburante: 170 litri
“Con il progetto Grand Soleil 40 Performance abbiamo decli- Categoria CE: A “Ocean”
nato al meglio il DNA dello storico brand a vela di Cantiere del Architettura navale: Matteo Polli
Interior & Extior Design: Nauta Design
Pardo. La barca, dal concept delle prime fasi, è stata pensata
con due anime distinte ma con gli stessi diktat qualitativi e sti-
listici che permettono di distinguere tutti gli scafi Grand Soleil.
La versione Performance è ottimizzata per navigare facilmen-
te in sicurezza, mentre la versione Race è pensata per essere Per ulteriori informazioni: Cantiere del Pardo; Via F.lli Lumière
competitiva sui campi di regata”, ha aggiunto Marco Gugnoni 34, 47122 Forlì (FC); tel. 0543 782404; cantieredelpardo.com
dell’Ufficio Tecnico di Cantiere del Pardo. – info@cantieredelpardo.com – grandsoleil.net
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PROJECT & DESIGN
a cura di Andrea Mancini
Scheda tecnica
Lunghezza f.t. m 7,20
Larghezza m 2,40
Immersione m 0,47
Dislocamento a vuoto kg 1.350
Dislocamento a pieno carico kg 2.700
Motorizzazione FB 200–300 HP
Indistruttibili, inaffondabili, antifiamma, non hanno bisogno di ma- Quindi attività come il classico diporto, la pesca, le immersioni, le
nutenzione. E non hanno nemmeno bisogno dell’antivegetativa. E attività professionali. Oppure come tender di megayacht. Un moto-
poi sono completamente riciclabili. Stiamo parlando delle barche scafo il cui primo esemplare è in fase di ultimazione. Per inciso, va
SeaRock in HDPE, acronimo che indica il polietilene ad alta densità, detto che la produzione della SeaRock prevede anche imbarcazioni
una delle forme in cui si può trovare la materia plastica più comune. più grandi e più piccole.
Dalle buste dello shopping alle tubazioni, dai contenitori ai mobili Al di là degli aspetti estetici e funzionali facilmente deducibili dalle
da giardino, tutto è fatto con il polietilene. Addirittura, i giubbotti immagini di queste pagine, concentriamoci sul materiale di costru-
antiproiettile sono in polietilene, anche se si tratta di polietilene ad al- zione, quel polietilene ad alta densità HDPE che determina tutti quei
tissimo peso molecolare (UHMWPE). Un materiale utilizzato anche vantaggi cui abbiamo accennato all’inizio. E forse anche qualche
nella nautica per costruire piccoli mezzi come canoe o toy con la svantaggio. Andiamo a scoprirlo.
tecnica del rotostampaggio (SeaRock è invece costruita con pannelli Innanzi tutto, partiamo dal metodo di costruzione, che è molto si-
semi-lavorati, come vedremo dopo) che, tuttavia, pone un limite alle mile a quello utilizzato per l’alluminio. Non a caso SeaRock propone
dimensioni massime dell’oggetto e a una produzione legata a un nu- le sue barche sia in HDPE sia in lega leggera. Ma torniamo all’HDPE
mero minimo di esemplari. Non a caso, una barca vera, una barca di con cui viene costruita la barca per la quale si utilizzano delle lastre
7 metri ad alte prestazioni, la propone solo la SeaRock Boats, azienda di HDPE di differenti spessori, dei pannelli reperibili in commercio.
romana specializzata nella costruzione di barche da esplorazione. Questi pannelli sono tagliati a controllo numerico e poi incastrati e
In particolare, parliamo del SeaRock XR7, un piccolo motoscafo da saldati tra loro secondo criteri ben precisi e con tolleranze attenta-
esplorazione a V profonda per consentire il suo impiego anche con mente studiate. Il materiale, infatti, al variare della temperatura, subi-
mare formato in tutte quelle attività nelle quali potrà essere impie- sce variazioni dimensionali rilevanti di cui è necessario tener conto.
gato a seconda della configurazione della coperta e dell’allestimento. Si crea così una griglia strutturale composta da chiglia, paramezzali,
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e non è soggetto a delaminazione od osmosi come la VTR e non
soffre le correnti galvaniche come le barche in metallo. E poi è un
materiale riciclabile al 100% e lo scafo potrebbe essere venduto a
peso a fine vita...se mai ci si dovesse arrivare. Infine, lo scafo non
necessita di antivegetativa, che sappiamo essere particolarmente
madieri, tutti in HDPE e tutti incastrati e saldati tra loro su cui, a inquinante e costosa.
loro volta, vengono saldati i pannelli che compongono lo scafo. In Insomma, tanti aspetti positivi a cui, inevitabilmente si contrap-
termini di numeri la barca ha ben 15 madieri, una chiglia da 30 mm pongono alcuni aspetti negativi. Come per ogni cosa. A partire
di spessore, uno specchio di poppa e bracket addirittura da 50 mm, dal peso della barca in questione che, a vuoto, risulterà di oltre
mentre fondo e fianchi sono da 15 mm. Una volta saldata la struttura 1300 kg, o dall’aspetto estetico fortemente condizionato dall’im-
esterna, lo scafo diventa un “monolite” praticamente indistruttibile possibilità di trattare superficialmente le lastre HDPE. Infatti le
per l’effetto combinato del tipo di materiale e degli spessori utilizzati. uniche lastre ora disponibili con filtro UV sono quelle di colore
Per quanto riguarda il procedimento di saldatura, esso avviene tra- nero e, pertanto, la barca non potrà essere che nera e senza fron-
mite degli estrusori che lavorano il materiale (lo stesso delle lastre) zoli. Almeno per ora. Ne deriva un look molto essenziale, quasi
a basse temperature (circa 300 gradi centigradi), quindi con un di- “postatomico”, un look obbligato che può anche non piacere. A
spendio minimo di energia e senza propagazione di fumi tossici. meno di non ricorrere al wrapping dell’opera morta, con tutti i
In questo modo si ottiene una struttura davvero molto resisten- limiti legati alla sua durata. E poi, come per ogni materiale pre-la-
te in caso di collisione o incaglio, poiché l’HDPE è un materiale vorato in pannelli, come l’alluminio, l’utilizzo delle lastre di HDPE
estremamente robusto ed elastico, capace di assorbire l’energia condiziona le forme dello scafo che dovranno necessariamente
di un eventuale urto (non a caso – come già detto - ci si fanno essere semplificate e non presentare doppie curvature.
anche i giubbotti antiproiettile). Una struttura ad ogni modo Quanto detto ci fa capire che siamo di fronte a una barca real-
facilmente riparabile con una semplice pistola termica anche mente nuova, costruita con un materiale inedito per la nautica e
utilizzando persino un tappo di bottiglia (si tratta pur sempre con un metodo di costruzione studiato appositamente sul quale
di HDPE), eventualità che alla SeaRock ritengono comunque SeaRock è in attesa di rilascio di brevetto. Una barca che nasce
altamente improbabile. per garantire la massima sicurezza e sopportare condizioni di utiliz-
Ma i vantaggi non finiscono qui. L’HDPE ha un peso specifico zo estremamente gravose. Una barca per avventure estreme. Una
inferiore a quello dell’acqua, proprietà che, unita alle riserve di HDPE Explorer Boat.
galleggiamento inserite nelle murate dello scafo, rende inaffonda-
bile la barca. La sua durata è di oltre 40 anni, non assorbe umidità Per maggiori informazioni: www.searockboats.com
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NAUTICA SPORT
a cura di Bianca Gropallo
SUPER-RECORD
per Giovanni Soldini
su MASERATI
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Ph. Arthur Daniel RORC Transatlantic 2023
riparata visto che dopo meno di due ore e mezzo Soldini co-
municava che Maserati Multi 70 aveva riarmato il gennaker e
dirigeva sul traguardo a 22-23 nodi.
Al momento in cui Maserati Multi 70 tagliava la linea del tra-
guardo, il secondo - Snowflake - era a circa 100 miglia da Gre-
nada mentre Zoulou si trovava a più di 300 miglia dalla linea.
Al suo arrivo a Granada, Giovanni Soldini ha voluto ricordare
l’avvocato Agnelli: “Condivido questo successo con l’equipag-
gio, con tutto il team degli ingegneri di Maserati e con John
Elkann, nel ricordo, a vent’anni dalla scomparsa, dell’avvocato
Agnelli, precursore appassionato di questo sport”.
E poi: “Sono super contento, è stata una regata impegnativa.
Con avversari così forti e barche tanto simili sai che se fai
un errore lo paghi tutto. Noi ne abbiamo commesso uno in
partenza, sopravvalutando la termica attorno a Lanzarote, ma
poi non abbiamo più sbagliato. La barca ha fatto enormi passi
avanti e in queste condizioni lo ha dimostrato ampiamente”.
Continua poi Soldini: “Gli avversari non sono riusciti a tenere
il ritmo e a un certo punto si sono persi. Noi abbiamo con-
tinuato a fare la nostra rotta come la immaginavamo, stando
molto attenti agli angoli, e siamo rimasti concentrati anche
nell’affrontare gli ostacoli”.
Ostacoli che a circa metà del percorso si sono presentati in
Soldini e il suo equipaggio composto da Guido Broggi, Oliver particolare quando, in seguito alla rottura di uno stopper, la
Herrera Perez, Matteo Soldini, Francesco Pedol, Lucas Valen- deriva si è sfilata dalla sua sede e ha sfondato la scassa, e
za-Troubat e Francesco Malingri, già all’alba del primo giorno il trimarano - come già detto - ha imbarcato due tonnellate
di regata ha preso il comando, seguito da “Snowflake” (con il d’acqua nella zona dei compartimenti stagni, l’equivalente di
nome di Phaedo 3 detentore del record della regata) con Brian un terzo del suo peso: “È vero, abbiamo avuto questo grosso
Thompson e Gavin Brady, e Zoulou con Ned Collier Wakefield problema con la deriva. Abbiamo navigato a tutta velocità e la
e il navigatore oceanico francese Loick Peyron (tra l’altro due zavorra ha chiaramente messo sotto sforzo il trimarano, ma
volte vincitore della Ostar, la transatlantica in solitario e, nel quello di Maserati Multi 70 è un team molto speciale perché
2014 della Route du Rhum). tutto l’equipaggio lavora in cantiere e si occupa della barca
Una situazione che non è cambiata, se non per uno scambio tutto l’anno, i miei compagni conoscono la barca molto bene e
tra i due inseguitori nella seconda posizione fino al traguardo. quando c’è un problema da risolvere sanno cosa fare”.
E questo nonostante un’avaria alla deriva che, nella notte di Il prossimo appuntamento per Maserati, tutto da seguire, è la
mercoledì 11 gennaio, ha provocato una falla dalla quale Ma- RORC Caribbean 600 che prenderà il via il 14 febbraio, dove
serati Multi 70 ha imbarcato due tonnellate d’acqua. Una “za- Soldini troverà i tre italiani protagonisti della Route du Rhum
vorra” che ha sottoposto tutta la struttura e l’attrezzatura del 2022: Ambrogio Beccaria con il suo “Alla Grande Pirelli” che a
trimarano a un notevole stress che ha poi causato un’avaria al novembre ha chiuso al secondo posto, Alberto Bona con il suo
gennaker che è stato sostituito con la trinchetta. Avaria presto “IBSA” e Andrea Fornaro con “Influence”.
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NAUTICA SPORT
a cura di Bianca Gropallo
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© Sailing Energy / The Ocean Race
un Fly-By a Kiel in Germania, prima di fare rotta verso L’Aia, riusciti a creare subito grande intesa e feeling. Vogliamo fare
nei Paesi Bassi. questa bellissima esperienza e regalare all’Italia e a Genova il
E, infine, l’ultima tappa in mare aperto verso il Gran Finale di miglior risultato possibile. La barca è bellissima, dicono la più
Genova, con il primo arrivo in Mediterraneo e in Italia. elegante di questa edizione, ma è anche veloce e speriamo di
Doppia partenza quindi per gli 11 team in gara: prima lo start per poterlo dimostrare già in questa prima tappa”.
i sei VO65 con protagonista l’imbarcazione italo-austriaca “Au- Protagonista è stato anche l’attore genovese Tommaso Cassissa,
strian Ocean Racing powered by Team Genova” con la croce che è stato il “Leg Jumper” del Team Genova: una tradizione di
di San Giorgio sullo scafo e un equipaggio internazionale in cui The Ocean Race che richiede a ogni barca di far salire a bordo
spiccano gli italiani, Cecilia Zorzi e Alberto Riva. A salutare lo per la partenza un personaggio che, subito dopo lo start, si tuffi
skipper Gerwin Jansen e il suo equipaggio internazionale c’era- in mare. Team Genova ha “imbarcato” Tommaso e il suo tuffo
no sulla banchina il sindaco di Genova Marco Bucci, l’Ambascia- d’angelo è ora virale sui social.
tore italiano in Spagna Riccardo Guariglia e il Contrammiraglio Presenza tricolore anche fra gli IMOCA60 grazie a Francesca
della Marina Militare Massimiliano Nannini. Clapcich, alla sua seconda partecipazione a bordo dell’imbarca-
“È iniziata l’avventura”, commenta emozionato il sindaco. “Ades- zione statunitense, “11 Hours Team Racing”, una tra le favorite.
so inizia la sfida sportiva e quando queste barche arriveranno a Gli organizzatori di The Ocean Race hanno puntato molto sulla
Genova sarà una festa fantastica”. “Avere una barca con la nostra sfida per la sostenibilità: la gara avrà un focus particolare dedica-
bandiera - prosegue Bucci - ha un valore enorme in quello che to alla lotta all’inquinamento degli oceani. “Attraverso una com-
viene considerato l’Everest della vela. Ma sono anche e soprattut- petizione velica – evidenzia l’ambasciatore italiano a Madrid,
to felice per il grande ritorno di immagine che la nostra città avrà Riccardo Guariglia – vengono veicolati non solo valori sportivi
grazie al percorso in tutte le tappe nel mondo con il nostro Padi- ma anche obiettivi più ambiziosi e condivisi dall’Italia, legati all’A-
glione e al Grand Finale che confermerà la vocazione di Genova genda delle Nazioni Unite 2030. Che tutto questo si faccia sotto
quale capitale mondiale della vela e della nautica.”. l’insegna del Genova Process è un ulteriore motivo d’orgoglio
Emozionatissima Cecilia Zorzi: “Sono orgogliosa di essere a per il nostro Paese”.
bordo di Team Genova e di poter vivere questa avventura in cui Una regata da seguire giorno per giorno, in tempo reale, su
Genova ha creduto tanto. Sarà un onore e una emozione arri- www.theoceanrace.com e su tutti i canali social.
vare per la prima volta in
Italia, in quel mare di Ge-
nova in cui ho vissuto già
in passato bellissime espe-
rienze. So già che quan-
do vedrò il waterfront
mi salirà la commozione.
Ma sia chiaro. Vogliamo
arrivarci bene, siamo l’ul-
tima barca “iscritta” ma
vogliamo fare del nostro
meglio!”. Grande voglia di
partire anche per Alberto
Riva: “Siamo pronti. Con
l’equipaggio abbiamo avu-
to poco tempo ma siamo
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STORIE DI MARE
di Nico Caponetto
che cambia
LA VITA
er quanto immenso sia il mare,
pare davvero che nulla possa MARE E ARCHITETTURA
impedire, se così sta scritto, che La rotta di Marco parte da lontano, dalla
due linee si incrocino, che un punto mi- Milano degli anni ’70, dove inizia a dare
nuscolo si crei proprio là dove la punta forma a quel piacere che gli suscita l’idea
sottile di una matita s’è appoggiata sulla del mare. Non si può proprio chiamare
carta, segnando le coordinate in cui, an- passione, non ancora. A 16 anni frequenta
che solo per qualche secondo, due vite si il primo corso a Caprera, cui ne seguiran-
incontrano. no altri e, nel frattempo, inizia l’università.
Il punto di latitudine e longitudine in cui Obiettivo: diventare un architetto. Prima
si incontrano le nostre due storie, si trova della laurea, a vent’anni, fa anche una prima
sulla costa nord del golfo di Arzachena, stagione come skipper, guadagnando bene
nella parte alta della Sardegna, dove i ven- e divertendosi, ma tenendosi ancora lonta-
ti si danno convegno quando il Maestrale no da quella appartenenza al mare che, poi
si ritrae un poco, lasciando spazio ad arie lo scoprirà, è cosa ben più profonda del
cariche di salsedine e di umidità. semplice piacere dell’andare in barca.
È qui che quella di Marco Pennisi, archi- Dopo la laurea, e i primi anni da architetto
tetto milanese rapito dal mare, e quella nella “Milano da bere”, a 28 anni è Londra a
di Paola Arcolin, studentessa adolescente, calamitare attenzioni ed energie. Nella city
sbattono l’una contro l’altra. Storie profon- trova una sua collocazione in uno studio
damente diverse le loro, con un solo co- di architettura, fa esperienza e, soprattut-
mune denominatore: una passione strug- to, aggiunge righe al suo curriculum. Sul
gente per il mare. La principale differenza filo dell’orizzonte c’è sempre una vela, ma
sta nel fatto che, al momento dell’incon- non è quello l’orizzonte cui Marco punta il Sopra, Marco Pennisi con gli allievi
tro, la vita di Marco, da anni, è già stata suo sguardo. Dopo avere aperto uno stu- istruttori alla base HM dell’Isuledda.
travolta e ribaltata da un’onda che ancora dio di architettura a Milano, sente arrivato Sullo sfondo, con la bandana, Paola che
oggi non accenna a ritrarsi. Paola invece lo ascolta prima di essere bocciata. È il
ancora non lo sa; nemmeno sospetta che, loro primo incontro. Sotto, Marco con
in una manciata di secondi, quella stessa un gruppo di studenti.
passione le esploderà negli occhi e nella
mente, e che i suoi anni a venire saranno
profondamente diversi da come li aveva
immaginati e, in parte, temuti.
35
Dopo anni di architettura a Milano, Pennisi
torna in Tanzania a progettare un villaggio
e formare giovani architetti africani.
A sinistra, in Sardegna
con una flottiglia
di Laser e Caravelle.
Sotto, in aula durante
una formazione aziendale.
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percorsi formativi con gli studenti, ali-
menta la passione di giovanissimi istrut-
tori che si formano sulla sua visione della
scuola di mare. Al suo fianco una persona
che più diversa da lui è difficile trovare,
Stefano Punzo, il capo base HM dell’Isu-
ledda. Insieme funzionano bene, in una
dimensione armonica venata da qualche
bella divergenza che risolvono, quasi
sempre, in lunghe chiacchierate.
LA VELA
CHE SCONFIGGE
LA MALATTIA
ternet un bando della Marina Militare che
A vederla in piedi sulla tuga del suo Mini in base ai voti ottenuti in pagella seleziona
6,50, a tirar su a forza di braccia la pesan- cinquanta ragazzi in tutta Italia per parteci-
te randa, si direbbe che Paola, su quel- pare a un corso di vela in Accademia. Per Un momento di formazione in aula
la barca, ci sia nata e vissuta da sempre. quindici giorni magici vive immersa in un con gli studenti delle scuole superiori.
L’incontro con Purple Haze, il piccolo sca- mondo che avverte suo: “Di preciso non La vela come strumento per parlare
fo blu che ogni tanto, la sera verso il tra- sapevo, e non so nemmeno oggi, cosa mi di se stessi. Sotto, Paola durante le due
monto, si vede tirare bordi verso Caprera piacesse. Provavo benessere, stavo bene, settimane in Accademia a Livorno.
per poi rientrare sotto gennaker, è un ac- e mi veniva facile stare bene”.
quisto recentissimo, una tappa raggiunta Il ritorno a casa, in Brianza, coincide con
lungo una strada lunga e a tratti difficile, due eventi. Il primo è l’incontro con il
che la porterà, nel 2025, a correre la Mini circolo velico Annie Bonje, verso il quale
Transat, la traversata oceanica in solitario. la indirizza il solito prof che ama portare
Quando Paola incontra la vela, ne rimane i suoi ragazzi in barca; il secondo è l’in-
folgorata, ma non immagina che peso avrà contro con una nemica cocciuta e catti-
nella sua vita. “Avevo 14 anni, frequentavo va, l’anoressia. “Mi sentivo sola, isolata a
il secondo anno del liceo Majorana di De- scuola, lontana da tutti e diversa dalle mie
sio, e il prof Sebastiano Tabacco ci portò a compagne”. A 16 anni Paola arriva a pe-
passare una giornata a Dervio con la scuo-
la Orza Minore. Tornai a casa gasatissima
e per giorni non parlai d’altro”.
Soprattutto, Paola non fa altro che cerca-
re il modo di tornare in barca. Trova su In-
37
Paola a bordo di una deriva durante
la sua prima settimana in Sardegna.
Inizia la sua rivincita sull’anoressia.
38
prima di partire e tanto allenamento.
Marco intuisce che è il momento giusto
e le propone di fare una scelta: restare
in Sardegna per qualche tempo e iniziare
a imparare qualcosa di nuovo andando a
lavorare con un suo amico, Enzo, storico
capo base del Velamare a Capo D’orso,
per poi ritornare al suo amato lago. Signi-
fica vedere il mare dal lato di un cantiere,
smontare barche e rimontarle, prendere
un gommone e correre in rada per siste-
mare una barca, mettere le mani su un
motore e farlo partire. Bastano pochi mesi
e la scelta è definitiva: “Il mio prossimo
inverno sarà qui in Sardegna a lavorare e
imparare”. In pochi secondi, in quel pun-
to preciso dove si sono incrociate le loro
dere dalla valutazione, i due si erano strade, Marco e Paola hanno capito cosa Ma io ho trovato la sensazione di stare
nasati. Lei ama il suo modo di insegna- offrire e cosa accettare. sull’acqua, la libertà di stare, da sola, sulla
re, lui ha visto qualcosa dietro gli occhi mia barca, essere nel niente, staccata da
chiari di Paola. Ed è Marco che le dice: tutto sentendo la mia barca come una cosa
INVERNO viva. Ho trovato la soddisfazione fisica di
“torna qui in Sardegna”. “Pronto?”
andare e di mettermi alla prova”. ■
“Ciao Paola dove sei?”
LE COORDINATE “Ora sono a casa dai miei, ma domani
DELLA SVOLTA torno a casa, in Sardegna. Il mini è in
cantiere e io vivo su un 34 piedi bellissimo”.
A questo punto della storia è il momen- “Allora sei rimasta, la scelta l’hai fatta
to di tornare in quel punto di latitudine In alto a sinistra, Paola in testa d’albero
davvero. Rinunce?” in Messico e, sopra, durante i corsi
e longitudine fissato sulla costa nord del “Credo nulla. Sì ho rivisto i miei amici Yacht Master in Inghilterra.
golfo di Arzachena, quello da cui siamo all’università, forse più sicuri e garantiti. Sotto, felice in Oceano Atlantico.
partiti. All’Isuledda i due riprendono le
loro posizioni: Paola allieva, Marco forma-
tore in un corso particolare, dove più che
imparare affini le tue competenze ai livelli
più alti. I mesi alle spalle sono serviti a Pa-
ola per mettere insieme un bel bagaglio.
Non solo le esperienze in mare, ma anche
quelle umane, gli ostacoli da superare, la
diffidenza davanti a chi dice “ma come,
mettiamo in mano una barca a una bam-
bina?”. “Ho incontrato tanti pregiudizi,
quasi mai una donna giovane viene pre-
sa sul serio, tutti si sentono in dovere di
spiegarti qualcosa e tu devi sempre dimo-
strare qualcosa in più”. Ritrovare Marco
è una sorta di acceleratore di particelle.
Qualche mese prima ha già acquistato il
suo Mini su cui c’è tanto lavoro da fare
TECNICA DI PILOTAGGIO
TTENTO
di Lamberto Ballerini
o stupore di chi apprende la noti- Ovunque, persino nel bel mezzo di un oceano, possono pararsi
zia di una collisione in mare aperto davanti a noi, improvvisamente, ostacoli più o meno pericolosi.
o l’urto contro un ostacolo invisibi-
le appartiene a chi conosce poco Come sempre, la migliore strategia per evitarli è la prevenzione.
il mare e la sua storia, poiché l’esperienza e Ma qualche volta ce ne dimentichiamo.
la cultura – oltre che la statistica – indica-
no l’esistenza di un rischio oggettivo, reale, nella vastità degli oceani; succede persino
costante. Per non parlare di quello strano in aria. Fatto sta che questa specifica tipo- I PERICOLI OGGETTIVI
fenomeno per il quale, tra due “entità” che logia di sinistro marittimo incide per circa Per entrare nel vivo del problema è innan-
potrebbero non interferire neppur lonta- il 10 per cento sul totale della casistica e, zi tutto necessario dare forma e sostanza
namente, si genera una sorta di attrazione quasi sempre, il suo esito finale è pesante, ai pericoli oggettivi, quelli cioè che riguar-
fatale che le spinge ad avvicinarsi perico- visto che, fortunosamente che vada, segna dano ogni genere di navigante, compreso
losamente, talvolta scontrandosi. Succede la fine della vacanza. il marinaio più attento e scrupoloso.
40
Il più frequente è rappresentato dagli og- largo o si allontanano a nuoto dalla loro
getti alla deriva, cioè, per esempio, tronchi barca, entrando nel raggio d’azione delle
d’albero, bombole del gas, persino contai- altre unità; i secondi perché privi delle ap-
ner. Il fatto che essi siano quasi sempre posite boe di segnalazione.
semisommersi può nasconderli alla vista
anche in pieno giorno, confondendone I PERICOLI PREVEDIBILI
la sagoma emersa con le ombre genera-
te dal moto ondoso. L’urto contro que- Parliamo ora di quegli ostacoli la cui pe-
sto genere di ostacoli è particolarmente ricolosità è direttamente proporzionale
pericoloso non soltanto per la carena ma al grado di disattenzione (leggasi di inco-
anche per le sue appendici (pinne antirol- scienza, di incompetenza, di stupidità) di
lio, assi, braccetti, eliche, timoni). Ciò si- chi siede ai comandi. Dunque, uno scoglio
gnifica che, paradossalmente, i danni pos- affiorante e un basso fondale, ben segnala- siano adagiate sul fondo dopo averle molla-
sono essere anche più gravi, se non altro ti sulle carte, non costituiscono alcun pe- te. Anche il traffico, quindi, se tenuto sotto
perché, oltre a potersi aprire vie d’acqua ricolo fin quando qualcuno ci passa sopra controllo, non costituisce di per sé un vero
importanti, possono anche determinarsi come un’oca giuliva.
gravi guasti al sistema propulsore e agli La stessa cosa vale per le trappe da or-
organi di governo. L’espressione più dram- meggio, che non hanno affatto – come si
matica di questo sinistro è comunque usa dire - la cattiva abitudine di arrotolarsi
quella che vede coinvolti, sotto forma di nell’elica: piuttosto sono certi diportisti ad
bersagli involontari, bagnanti e subacquei avere la pessima abitudine di ingranare la
incoscienti: i primi perché si spingono al marcia senza essersi assicurati che esse si
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L’OSTACOLO IMPROVVISO
A MOTORE
Soprattutto se si decide di non osservare
qualche regola di prudenza, può succede-
re che un ostacolo si presenti improvvisa-
mente davanti alla prua. In tale situazione,
bisogna decidere istantaneamente quale
azione intraprendere, tra il frenare ener-
gicamente mantenendo la direzione, nel
tentativo di fermarsi prima di urtare, e l’ac-
costare il più rapidamente possibile, nel
tentativo di scansare l’ostacolo. È quindi
chiaro quanto sia importante conoscere il
comportamento della propria imbarcazio-
LE ACCORTEZZE vamente concentrata in avanti, cioè verso ne in condizioni estreme. Basti pensare a
IMPORTANTI quella porzione di superficie che ci si ap- quei grossi cabinati che, a velocità di cro-
presta ad attraversare. Il che è positivo per ciera, accostano con una lentezza esaspe-
Una volta contenuti i fattori di rischio, ci quanto concerne gli ostacoli galleggianti, rante. Ma andiamo per ordine.
sono alcune azioni che, dettate dall’espe- ma è assolutamente negativo nei con- La frenata senza alcun cambio di direzio-
rienza, rappresentano il completamento fronti del traffico sopraggiungente (quello ne può imporsi quando è ragionevolmen-
di una condotta improntata alla giusta proveniente da poppa), che costituisce te probabile che si riesca a fermare la bar-
prudenza. Torniamo dunque alla velocità, un pericolo costante particolarmente per ca prima dell’urto oppure quando si valuta
che in molte circostanze e soprattutto di le unità lente, come le barche a vela e i che l’accostata “evasiva” non sia sufficien-
notte, su una barca planante, deve essere dislocanti a motore. Il buio tende a faci- te a evitare l’ostacolo. Nel primo caso, il
opportunamente ridotta (08). Ciò è tanto litare questo genere di controllo a 360 pericolo viene evitato per definizione; nel
più necessario sottocosta e in prossimi- gradi, in quanto i fanali di via sono visibili secondo, invece, si accetta implicitamen-
tà dei porti, laddove è più probabile che anche a notevole distanza. È importante te la possibilità che la collisione avvenga
qualche piccola barca mal segnalata sta- però che i propri occhi siano ben abituati comunque, ma con conseguenze accetta-
zioni in pesca. all’oscurità e, a tal fine, è bene che tutte le bili. Vale infatti la pena di ricordare che la
Un altro genere di vicinanza che deve au- luci chiare – persino le più piccole - siano
mentare il grado di allerta è quello che ri- spente e che l’illuminazione degli ambienti
guarda la foce dei fiumi, soprattutto dopo e degli strumenti sia affidata unicamente
temporali e piogge abbondanti che, scuo- alle luci rosse, che non provocano l’abba-
tendo la vegetazione e gonfiando i corsi gliamento.
d’acqua, portano spesso al largo tronchi
d’albero e detriti di ogni genere.
Quando è perfettamente calmo, in tota- Figura 1 - Scadimento della poppa
le assenza di vento, il mare è visto come
una benedizione dalla maggior parte dei
diportisti (ahinoi, persino da parecchi ve-
listi). Durante il giorno, l’effetto-specchio
prodotto dalla sua superficie mette in
grande risalto qualsiasi oggetto galleggian-
te, che appare scuro e ben stagliato. Di
notte, invece, l’assenza del benché mini-
mo moto ondoso fa sì che quello stesso
oggetto resti davvero inghiottito dal buio,
non essendo denunciato neppure dalla
schiuma che altrimenti potrebbe formar-
glisi attorno.
Il consiglio di tenere costantemente sotto
osservazione la superficie del mare, tanto
di giorno quanto di notte, può apparire
scontato. Tuttavia, nella maggior parte dei
casi, quasi tutta l’attenzione viene istinti-
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Figura 3 - Cappa da Bolina
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Figura 4 - Cappa da Lasco 1
e precise che permettono di frenare l’a- Fase III: la velatura cambia mure e il fioc- trova nel suo ampio raggio d’azione. Dun-
vanzamento e, al contempo, di mantenere co, ora bordato sopravento, prende a collo que, il rischio di farsi male è reale.
il pieno controllo di tutta la tela. accelerando la virata. Liberiamo la scotta Comunque, sintetizziamo con l’esempio
Il principio di base è quello di mettersi alla della randa, lasciandola filare per alleggerire della figura 4).
cappa filante – o in panna - nel più breve al massimo la pressione sulla tela. Contem- Fase I: la barca è stabilizzata, con le mure
tempo possibile. poraneamente diamo tutto timone a dritta. a sinistra. “Ostacolo a prua!”
Dall’andatura di bolina o dal traverso basta Fase IV: lo scafo si ferma, sbandato sottoven- Fase II: puggiamo rapidamente, cercan-
semplicemente virare, senza toccare il fioc- to (in questo caso a sinistra). Per ripartire, do tuttavia di permettere il recupero del-
co (che prende a collo), ponendo lo scafo basta riportare il timone al centro, liberare la scotta di randa prima dell’abbattuta.
in posizione normale rispetto al vento (cioè la scotta sopravvento del fiocco, recuperare Appena siamo sulle mure opposte (cioè
a 90 gradi) e, subito dopo, dare tutto ti- quella sottovento e mettere a segno la randa. appena superato il fil di ruota), portiamo
mone opposto filando la scotta della randa. Dal lasco, la via più rapida per mettersi alla il timone alla banda (sempre a dritta) e,
Sintetizziamo con l’esempio della figura 3. cappa sarebbe quella di abbattere, pug- contemporaneamente, lasciamo filare la
Fase I: la barca procede con mure a sini- giando rapidamente e poi dando tutto ti- scotta di randa fin quasi a lascare comple-
stra, timone al centro. “Ostacolo a prua!” mone contrario. Il condizionale è imposto tamente. Il fiocco resta a collo.
Fase II: diamo timone a sinistra, come dalla molto probabile strambata del boma
per eseguire una virata rapida. Prendia- che, per quanto possa essere pronta l’a-
mo in mano la scotta della randa, la- zione di richiamo sulla scotta della randa,
sciandola strozzata. passa pericolosamente sulle teste di chi si
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Figura 5 - Cappa da Lasco 2
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L’URTO PIÙ FAMOSO DELLA STORIA
Sir Thomas Andrews, capo progettista della Harland & Wolff, era solito sbandierare in L’analisi dell’incidente dimostra che i danni più gravi furono determinati dalla
ogni circostanza l’assoluta inaffondabilità del più grande transatlantico che avesse mai disperata manovra evasiva che, ordinata dal comandante Smith, portò la nave a
disegnato e che stava per essere varato nei cantieri di Queen Island: il Titanic. urtare l’ostacolo con gran parte della fiancata dritta, anziché con la prua. In altri
Come tutti sanno, i fatti gli dettero tragicamente torto: poco prima della mezzanotte del termini, è assai probabile che, se il timone fosse stato lasciato al centro, la nave
14 aprile 1912, proprio durante il viaggio inaugurale, la nave urtò un iceberg e circa due sarebbe sopravvissuta all’impatto, grazie alla tenuta della prima paratia stagna
ore e mezza più tardi affondò. anticollisione.
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STUDIO E SPERIMENTAZIONE
Imitando
la natura: eliche
BIO-ISPIRATE di Andrea Mancini
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I tubercoli generano, all’interno dello strato limite, un flusso turbolento (a destra) che
tende a separarsi più tardi rispetto a un flusso laminare come quello che ci sarebbe
in assenza di tubercoli (a sinistra).
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Test in galleria del vento di modelli di
pinne megattere con e senza tubercoli
hanno mostrato che la presenza dei
tubercoli aumenta del 40% l’angolo di
attacco prima dello stallo (curva con i
triangoli).
Con un corretto angolo di incidenza
(o angolo di attacco), il flusso che
scorre ordinatamente sia sulla faccia sia
sul dorso del profilo crea un gioco Tutto chiaro, vero? Senza entrare troppo Di fatto, viene ritardato il fenomeno del-
di pressioni e depressioni che sviluppano in tecnicismi per addetti ai lavori, possia- lo stallo, soprattutto in presenza di grandi
la forza che fa volare l’aereo mo immaginare che i tubercoli disturbano angoli di incidenza (fig. 5), senza sostan-
(o spinge la nostra barca se parliamo di lo scorrere ordinato dell’acqua sulla super- ziali aumenti di resistenza indotta (forma
un’elica): è la portanza (in inglese lift). ficie del profilo causando la formazione di di resistenza connessa alla portanza che
All’aumentare dell’angolo di incidenza, turbolenze, distacchi e vortici che aumen- rappresenta il “prezzo da pagare” per
il flusso sul lato superiore del profilo tano lo spessore di acqua che scorre sul generare portanza). In pratica i tubercoli
non riesce più a rimanere aderente profilo (lo strato limite). E, se questo da aumentano il range di utilizzo del profilo
alla superficie e avviene la separazione una parte determina un aumento di resi- alare che può lavorare con angoli di inci-
che determina il crollo della portanza stenza, dall’altra ritarda il fenomeno della denza maggiori. Nel caso specifico delle
e lo stallo: l’ala non riesce più a separazione che si verifica quando au- megattere, i tubercoli sulle pinne consen-
sostenere il peso del nostro aereo,
menta troppo l’angolo di incidenza dell’ala tono loro, ad esempio, di mantenere la
oppure la pala dell’elica non spinge più
la nostra barca. (angolo con cui il flusso investe il profilo). “presa” sull’acqua ed effettuare virate con
50
In teoria è possibile applicare
la tecnologia dei tubercoli anche
sulle ali di un aereo, ma siamo ancora
Applicazione della tecnologia dei tubercoli sulle pale di una turbina eolica (WhalePower Corporation). in una fase di studio preliminare.
angoli più stretti, anche a bassa velocità. Insomma, una tecnologia molto promet- sturbato. Le reali condizioni operative in
Test in galleria del vento di modelli di pin- tente ma ancora da studiare a fondo. cui lavora un’ala o un’elica che sia sono,
ne megattere con e senza tubercoli han- invece, ben lontane dall’essere ideali in
no mostrato che la presenza dei tubercoli LE APPLICAZIONI quanto si trovano quasi sempre a lavorare
riduce del 32% la resistenza, migliora in flusso disturbato e/o inclinato, in pre-
dell’8% la portanza e, soprattutto, aumen- Come già accennato, sono diversi anni senza di vortici eccetera.
ta del 40% l’angolo di attacco prima dello che la tecnologia dei tubercoli è oggetto In ogni caso, alcune applicazioni concre-
stallo (fig. 6). Inoltre, si è visto che l’inte- di studi di ricercatori di tutto il mondo te ci sono state. In particolare, un campo
razione tra i vortici prodotti dai tubercoli con risultati molto promettenti ma, allo dove questa tecnologia sembra affermarsi
e lo strato limite ha anche l’effetto di ri- stesso tempo, limitati a condizioni di fun- più che in altri, almeno per ora, è quello
durre la cavitazione e il rumore prodotto. zionamento ideali, ovvero in flusso indi- delle turbine eoliche e ventilatori di ogni
tipo (ventilatori da soffitto industriali e altri
sistemi HVLS, high volume low speed, ven-
tole per computer ecc.). La Envira-North
Systems Ltd. ha realizzato ventilatori da
soffitto industriali per grandi edifici (fab-
briche, magazzini) con la modifica dei tu-
bercoli registrando un’efficienza maggiore
del 25% e consumi di elettricità del 20%
inferiori. Inoltre, questo modello è anche
il 20% più silenzioso. Invece, test effettuati
su una turbina eolica da 35 kW a passo
variabile, con palette modificate con i tu-
bercoli, hanno evidenziato una maggiore
produzione di energia elettrica a modera-
te velocità del vento in confronto alle pa-
La tecnologia dei tubercoli è ovviamente lette standard. Questo grazie all’incidenza
applicabile non solo nel fluido aria ma delle pale che può aumentare di circa 6°,
anche nello stesso fluido in cui le megattere passando da 11° a circa 17° senza incorrere
muovono le loro pinne: l’acqua. Nelle
nello stallo. Risultato: un incremento delle
immagini, un modello di turbina marina con
i tubercoli messo a punto dalla NewCastle prestazioni del 40%.
University e una pala con i tubercoli, sempre
di una turbina marina, studiato all’Istituto di
Ingegneria del Mare del CNR.
51
Le applicazioni della tecnologia dei tubercoli nella nautica sono, per il momento, alquanto rare e frutto più dell’estro del progettista
di turno che dei pochi studi disponibili. Nella foto, i timoni dello Swan 36 disegnati da Mister K, al secolo il progettista argentino Juan
Kouyoumdjian: i tubercoli sul bordo di entrata hanno lo scopo di posticiparne il punto di stallo e aumentare le performance
della barca. C’è da dire che Mister K non è nuovo ad applicare questa tecnologia con la quale ha ottenuto risultati incoraggianti,
a partire dai timoni di Rambler 88 che, nel 2016, vinse la ARC facendo registrare il nuovo record della traversata atlantica.
52
All’Istituto di Ingegneria del Mare del CNR, la stessa elica è stata studiata applicando dei tubercoli con altezza e intervallo variabili sul
bordo di entrata della pala. I test sono stati eseguiti in flusso indisturbato, sia dritto sia inclinato di 20°. Si tratta di condizioni ideali,
pertanto sono in programma test con l’elica in condizioni operative, con flusso disturbato dietro carena.
53
turbina. In pratica la pinna della megattera può
cambiare la sua geometria e fare dei movimenti FABRIZIO ORTOLANI
di traslazione sui tre assi con velocità e accele- Da alcuni anni, l’ingegner Fabrizio Ortolani
razioni variabili a seconda di come i sensi della è impegnato in una serie di attività speri-
megattera percepiscono il carico, lo scorrere mentali sulla cosiddetta biomimetica. In par-
del flusso sulla superficie, la presenza o meno ticolare, gli studi che sta conducendo con il però, ancora tanto. La pala dell’elica è, in-
di vortici in certe zone eccetera. È un po’ come gruppo di ricerca di cui fa parte si stanno fatti, più complessa di un’ala perché non si
quando, durante la corsa, il nostro corpo tro- concentrando sull’applicazione di tubercoli tratta di un semplice profilo che avanza in
va da solo, istintivamente, il corretto equilibrio alle pale di un’elica navale, così come alle un flusso indisturbato. L’elica è parte di un
e gestisce la forza di ogni singolo muscolo in superfici di controllo, quali timoni, pinne sta- sistema complesso - la nave - e le sue con-
modo da avanzare a una certa velocità senza bilizzatrici o foil, al fine di comprendere i loro dizioni operative implicano un flusso estre-
cadere, in salita, in discesa, sul terreno scon- effetti e i possibili vantaggi nel campo della mamente disuniforme, con fenomenologie
nesso eccetera. Tutto ciò è impossibile con propulsione navale e della navigazione più strettamente legate a dei carichi localizzati
un’elica o una turbina realizzate con pale rigi- in generale. che possono genere vibrazioni, cavitazione
de. Almeno fino a quando non saremo in grado e rotture meccaniche. Non a caso, mentre
non solo di costruire eliche con pale deforma- In futuro le eliche delle nostre barche sa- per i profili alari semplici esistono già diverse
bili, ma soprattutto capire il meccanismo di fee- ranno dotate di queste strane protuberan- applicazioni, per le eliche siamo ancora in
dback che permette alle balene di modificare la ze, i tubercoli? una fase di studio e ricerca e non mi risulta
geometria delle loro pinne nel modo migliore, È possibile, soprattutto per alcune appli- ci siano imbarcazioni con eliche dotate di
più efficace. In pratica, fino a quando non sa- cazioni dove sono richieste performance tubercoli. Proprio al fine di poter applicare
remo in grado di costruire eliche o turbine che elevate e sono previsti campi di utilizzo questa tecnologia in ambito navale, nel no-
potremo definire “intelligenti”, ovvero che sia- molto estesi. Infatti, la caratteristica prin- stro istituto stiamo studiando, all’interno di
no in grado di deformarsi continuamente per cipale dei tubercoli applicati alle pale di un esteso programma sperimentale, eliche
adattarsi al meglio alle condizioni istantanee e un’elica, e ad un profilo alare più in ge- con pale dotate di tubercoli.
fornire la massima efficienza. Parliamo di tec- nerale, è quella di spostare lo stallo del
nologie avveniristiche e di algoritmi di controllo profilo ad angoli di incidenza più elevati, In cosa consistono questi test?
e gestione estremamente complessi che, per il ampliandone la sua operatività. Sulla base Siamo partiti da un’elica di studio convenziona-
momento, sono decisamente futuristici. di quanto stiamo studiando, un’elica con le sulla quale sono stati applicati dei tubercoli.
i tubercoli, potrebbe garantire maggiori In pratica, abbiamo costruito tre eliche iden-
Ci sta dicendo che, almeno per ora, anche ap- performance, ad esempio, in una acco- tiche all’elica standard, ognuna però dotata di
plicando i tubercoli non potremo comunque ot- stata ad alta velocità, laddove un’elica tubercoli sul bordo di entrata della pala, carat-
tenere l’efficienza della pinna di una megattera? convenzionale tende a stallare, perdendo terizzati da diversa ampiezza e frequenza, ovve-
Esattamente. Però, anche se ridotti, alcuni parte della sua efficienza. Più in generale, ro in cui abbiamo variato l’altezza e l’intervallo
benefici sono stati riscontrati. Esistono, infat- la tecnologia dei tubercoli sta suscitando tra tubercoli stessi. Ognuna è poi stata prova-
ti, diverse applicazioni di tubercoli sul bordo molto interesse nella comunità scientifica ta in acqua indisturbata al fine di quantificare
di entrata di un profilo alare che, come detto internazionale in ambito navale e marino: l’effetto delle differenze reciproche tra le varie
all’inizio, spostano in avanti il punto di stallo e forse in parte è una tendenza puramente eliche, ovvero i tubercoli, sulle caratteristiche
fanno aumentare il range di lavoro del profilo estetica, ma troviamo diverse applicazioni di funzionamento.
stesso. Parliamo di profili portanti come timo- anche in ambiti sportivi dove la loro ap-
ni ad alte prestazioni, foil, mentre per eliche o plicazione ha trovato riscontri tangibili. I risultati di queste prove?
turbine non mi risultano applicazioni commer- L’esempio è quello dei foil-boards per i In linea generale abbiamo riscontrato un mi-
ciali. In ogni caso stiamo parlando di benefici quali un produttore giapponese propone glioramento delle prestazioni delle eliche do-
che si ottengono in condizioni ideali, ovvero di dei foil dotati di tubercoli proprio per tate di tubercoli, soprattutto a coefficienti di
flusso indisturbato, che sono le condizioni in assicurare migliori performance, sia nelle avanzo elevati, ovvero ad alte velocità, eviden-
cui finora è stata studiata questa tecnologia. Gli partenze sia durante le manovre. Oppure ziando anche un aumento dell’intervallo in cui
sforzi attuali sono infatti indirizzati a valutare gli per evitare cadute di prestazioni durante l’elica manteneva la sua efficienza. Si tratta di
effetti dei tubercoli anche nelle condizioni ope- le evoluzioni, ad esempio quando la tavola risultati in linea con quanto presente nella let-
rative del profilo, elica o turbina che sia, ovvero salta ed il foil esce fuori dall’acqua o vi teratura scientifica sul comportamento dei tu-
in flusso disturbato o inclinato, in presenza di rientra ricadendo, fasi in cui gli angoli di bercoli sui profili alari convenzionali. Ma stiamo
vorticosità preesistente eccetera. Sarà interes- incidenza sono molto elevati. Il foil con parlando di miglioramenti contenuti, perché le
sante comprendere gli sviluppi di questi studi i tubercoli, infatti, assicura il manteni- eliche sono state provate in flusso indisturbato.
per capire meglio in che direzione orientare il mento della portanza e ritarda lo stallo Invece, ci aspettiamo miglioramenti molto più
lavoro futuro. D’altronde la balena ha impiegato del profilo per un intervallo molto più significativi nel funzionamento dietro carena,
qualche milione di anni per ottimizzare la forma ampio di angoli di attacco. Tornando alle quando il flusso d’acqua che investe l’elica, la
delle sue pinne e imparare a gestirle al meglio, eliche, il lavoro da fare prima di vedere scia, non è affatto indisturbato e, inoltre, ha
mentre noi abbiamo appena iniziato! un’elica con le pale dotate di tubercoli è, un’angolazione variabile ed una velocità non
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uniforme dovuta, ad esempio, alla presenza a Riepilogando, per un’elica con le pale dotate definirei preliminari. Ci sono servite a capire
monte dell’elica stessa di braccetti porta elica, di tubercoli i vantaggi sono un’efficienza che se gli effetti dei tubercoli sulle pale dell’elica
pinne o altro. Tutti questi fenomeni, già pre- si mantiene elevata per un campo di lavoro fossero in linea con quelli riscontrati sui pro-
senti durante la navigazione in avanzamento più ampio e ridotte cadute di prestazioni in fili alari convenzionali. Indagini più significati-
rettilineo, che corrisponde alle condizioni di condizioni di lavoro fuori progetto, off design. ve saranno quelle con l’elica in condizioni di
progetto dell’elica, vengono amplificati quando Non solo. La presenza dei tubercoli può avere funzionamento reale, ovvero dietro carena e
la nave è in manovra o in presenza di onde, delle ricadute positive anche sulla cavitazione non in acqua indisturbata come fatto finora.
fasi in cui l’elica può essere investita da un flus- riducendone, così, sia gli effetti degenerativi Inoltre, fino ad oggi abbiamo lavorato su un’e-
so con un angolo di incidenza molto elevato: sia di rumorosità dell’elica, a vantaggio delle lica standard alla quale abbiamo applicato i
in queste condizioni, dette di off-design per le prestazioni del propulsore e del comfort dei tubercoli semplicemente aggiungendoli alla
quali il propulsore non è ottimizzato, possono passeggeri, nonché dell’ambiente. Dobbiamo pala stessa, anche se con una distribuzione
esserci zone del disco dell’elica totalmente di- infatti ricordare che la maggior causa di inqui- variabile (più alti, più bassi, più fitti eccetera).
sturbate da vortici e può verificarsi lo stallo lo- namento acustico in mare è legata proprio alla Questo è stato fatto nell’ottica di un cosid-
cale delle pale. Si tratta di condizioni di lavoro navigazione e al rumore prodotto dall’elica, con detto ‘retrofitting’, nel quale possiamo pren-
tutt’altro che ideali, in cui le singole pale dell’e- tutti i problemi che ne derivano specialmente dere una qualsiasi elica esistente e aggiunge-
lica ruotano in un flusso d’acqua non uniforme per i mammiferi marini che non riescono a co- re dei tubercoli con una data distribuzione.
che può avere angoli di incidenza locali anche municare tra loro a causa degli elevati livelli di In futuro, invece, abbiamo in programma di
molto elevati, per di più non costanti. In queste rumore di fondo generato dalle navi. Lo stu- costruire una serie di eliche dotate di tuber-
condizioni, in cui i carichi sulle pale dell’elica dio di eliche meno rumorose è sicuramente un coli con delle pale a corda media costante.
sono fortemente squilibrati tra loro, si genera- grande aiuto che possiamo dare al mare e alle In pratica, pur partendo da un’elica standard,
no violente vibrazioni e rumore che possono sue creature. Senza contare che il tema del ru- non aggiungeremo semplicemente i tuber-
essere ulteriormente esasperati dall’innesco di more prodotto dalla propulsione è di grandissi- coli sul bordo d’ingresso della pala, ma la
fenomeni di cavitazione. mo interesse anche per le unità militari. pala stessa sarà modificata in modo da man-
Se tutto ciò, normalmente, crea problemi al tenerne inalterata la superficie palare. Que-
corretto funzionamento di un’elica standard, fa- C’è quindi ancora molto lavoro da fare? sto studio contribuirà ad un’ulteriore passo
cendone diminuire il rendimento, aumentare le Direi proprio di sì. Le prove fatte finora le avanti nella conoscenza delle fenomenologie
vibrazioni e, di conseguenza, peggiorare anche il legate ai tubercoli e gli effettivi miglioramenti
comfort a bordo, ci aspettiamo che con un’elica introdotti con il loro utilizzo. Sempre ispirati
dotata di tubercoli tali fenomeni siano mitigati e dalla natura, nei nostri studi sulla biomimeti-
la sua efficienza sia mantenuta più a lungo. Al- ca vorremmo poi provare a modificare non
meno questo è quello che pensiamo sulla base solo il bordo di entrata ma anche il bordo
delle conoscenze finora in nostro possesso. di uscita della pala. L’idea è legata all’osser-
vazione delle ali dei rapaci notturni. La nota
silenziosità di questi uccelli durante il volo è
infatti dovuta alle loro ali che hanno il bordo
di uscita frastagliato che rilascia pochissima
turbolenza. Studiare una soluzione simile an-
che per le eliche permetterebbe di abbattere
ulteriormente la loro rumorosità.
P I.I. 3202
PORTOLANO
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Da Marina di Carrara
a Sabaudia
P I.I. 3205
5 Genova 2017
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Cilindrata 24 litri
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Potenza 1.400 HP
37,1 nodi - Velocità al 90% del numero di giri massimo: 33 nodi - Fattore di
Numero cilindri 12
planata: 2,31 (elevato).
Regime 2.300 rpm
MISURAZIONI - Area pozzetto: mq 19,00 - Altezza massima interna (zone
Peso 2.270 kg
transitabili): m 2,00 - Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,91 PRESTAZIONI
- Altezza sala macchine: m 1,60 - Larghezza minima passavanti: m 0,30.
Dati rilevati con MFD Simrad 16”.
35
2000
30
1500 25
20
1000 15
10
500
5
SCHEDA TECNICA 0 0
64
VALUTAZIONI
Allestimento tecnico della coperta: design della zona prodiera molto pulito, Cucina: con sviluppo a “C” per baglio, molto accessoriata, ampi spazi di
con osteriggi flush-deck e grande area prendisole. lavoro e di stivaggio, piani di cottura ad induzione.
Allestimento del pozzetto: comodo e funzionale, con ampi spazi conviviali, Toilette: private per ogni cabina, sono tutte comode e ben accessoriate,
mobile bar con lavello, grande prendisole poppiero, splendido parabrezza soprattutto l’armatoriale.
avvolgente con apertura di accesso alla zona prodiera. Locale equipaggio: posto a estrema poppa, con letto singolo e toilette.
Sistemazione zattera autogonfiabile: sotto il divano poppiero. Accesso non molto comodo.
Trattamento antisdrucciolo: teak a filarotti sia in pozzetto sia in coperta. Sala macchine (ambiente): buon accesso ai motori per operazioni di manu-
Ottimo grip. tenzione.
Vani di carico: sufficienti e disponibili in varie zone della barca. Rumorosità e vibrazioni: contenuta la prima, assenti le seconde.
Ergonomia della plancia: ottima, con buona visibilità di tutti gli strumenti ed Risposta timone: sensibile ma molto morbida.
elegante finitura carbonio.
Articolazione degli interni: ottima. La grande armatoriale di prua gode Risposta correttori d’assetto: interceptor pronti ed efficaci.
della massima privacy, la sala macchine separa le due cabine ospiti (di cui Stabilità direzionale: ottima.
una matrimoniale) dalla cabina marinaio. Raggio di accostata: molto buono, migliora ulteriormente regolando gli
Finiture: ottime. Contrasto di grande eleganza fra pagliolato e arredi, buona interceptor.
disposizione dei punti luce, arredi di pregio con materiali chiari che favori- Stabilità in accostata: ottima.
scono la luminosità. Manovrabilità in acque ristrette: ottima grazie all’elica di prua.
Itama 62 RS 65
AQUILA POWER CATAMARANS
68
MOTORE
Mercury V8 300
Cilindrata 4,6 litri
Potenza 300 HP
Numero cilindri 8
Peso a secco 272 kg
Gamma giri/min 5200/6000
0 0
Aquila 36 Sport
VALUTAZIONI
Allestimento tecnico della coperta: essenziale ma completo.
Allestimento del pozzetto: molto buono con attrezzatura completa per la
preparazione dei pasti.
Sistemazione zattera autogonfiabile: gavone all’estrema poppa degli scafi.
Trattamento antisdrucciolo: buon grip su teak sintetico.
Vani di carico: sufficienti e ben distribuiti.
Ergonomia della plancia: molto buona, con la postazione del pilota comoda
sia in piedi sia da seduti.
COSTRUZIONE E ALLESTIMENTO Visuale dalla plancia: ottima in assetto di planata.
Materiali: scafo e coperta realizzati con resina vinilestere e gelcoat NPG Articolazione degli interni: essenziale, in due cabine, una per scafo, con
con alta resistenza ai raggi UV. - Tipo di stratificazione: infusione sotto- proprio bagno. Privacy eccellente.
vuoto - Elementi di ventilazione: pattini longitudinali - Piani mobili: flap Finitura: buona.
(confermare). Cucina: esterna completa di BBQ.
Toilette: una per ogni scafo, di buone dimensioni.
Rumorosità e vibrazioni: nella norma la rumo-
rosità, poche le vibrazioni.
Risposta timone: buona, con l’inerzia
nelle accostate che è fisiologica dei
catamarani.
Risposta correttori d’assetto:
efficace.
Stabilità direzionale: discreta.
Raggio di accostata: discreto in
dislocamento, due lunghezze in
assetto di planata.
Stabilità in accostata: discreta.
Manovrabilità in acque ristrette:
ottima.
70
Aquila 36 Sport 71
Riva
di Nico Caponetto
Bahamas Super
A sette anni
dal suo esordio,
torna, profondamente
rinnovata, un’icona
del cantiere di Sarnico.
Inconfondibile stile Riva
in una cornice
di altissima tecnologia
digitale.
Quando si mette mano a un successo di portata internazionale –
com’è stato, nel 2016, l’esordio del Riva 76 Bahamas - l’operazione
deve essere di tale consistenza da non far rimpiangere il progetto
originario. Il risultato ottenuto con il restyling dello yacht, ha resti-
tuito al mercato una barca profondamente rinnovata dal punto di
vista tecnologico, con una potente iniezione di soluzioni digitali ma
capace di esprimere una forte continuità stilistica. E in questo senso
gioca un ruolo di primo piano la presenza del più che noto “C-Top”,
che consente al Riva di trasformarsi da open a coupé con hardtop.
Un risultato ottenuto attivando una collaborazione fra lo studio di
design che storicamente firma i modelli Riva, l’Officina Italiana De-
sign di Mauro Micheli e Sergio Beretta, il Comitato Strategico di
prodotto, guidato da Piero Ferrari e la Direzione Engineering di
Ferretti Group. Schematizzando, si può dire che il team sia partito
dalla piattaforma navale del Perseo Super, un coupé di oltre 23
metri di lunghezza, inserendo l’elemento più riconoscibile del Baha-
mas, ossia il suo grande pozzetto. Il restyling dell’area è consistito in
un forte apporto della domotica. I braccioli del prendisole, infatti,
73
SCHEDA TECNICA
Lunghezza f.t. m 23,32
Lunghezza scafo m 22,49
Lunghezza al galleggiamento m 19,56
Larghezza m 5,68
Immersione m 1,95
Dislocamento a vuoto kg 49.500
Dislocamento a pieno carico kg 57.700
Serbatoi carburante 5.600 litri
Serbatoi acqua 840 litri
Persone imbarcabili 16
Motori standard: 2×1550 HP Man
e linea d’asse
Motori optional: 2×1800 HP Man
e linea d’asse
Cantiere Riva - www.riva-yacht.com
La nuova ammiraglia
di Zar Formenti spinge
il cantiere più in alto
nel settore dei maxi
rib. La scommessa?
Realizzare con il primo
battello immatricolato
un vero yacht,
mantenendo fisionomia
e caratteristiche
tecniche
di un gommone.
Di Maxi Rib oltre i 12 metri se ne sono già visti molti. Battelli eccel-
lenti, certamente anche spettacolari, ma non sempre in grado di
mantenere le caratteristiche tecniche proprie di un gommone. Ed
è questo uno degli aspetti più significativi colti da Zar Formenti con
la realizzazione dello Zar 130 Imagine: riuscire a realizzare un battel-
lo che ha i livelli di tecnologia e comfort di uno yacht, mantenendo
non solo l’aspetto estetico di un rib ma anche le sue caratteristiche
più tecniche, non ultimo le funzioni idrodinamiche dei tubolari, ele-
mento di stabilità del gommone.
Per compiere questo balzo in alto di tre metri, rispetto al 95 SL,
precedente ammiraglia Zar, il cantiere ha utilizzato la creatività di
Carlos Vidal coniugata al lavoro di architettura navale di Francesco
Ambrosini e Centrostiledesign, mentre l’ufficio tecnico interno si è
occupato della gestione tecnica generale.
Dal punto di vista stilistico, colpisce la scelta di creare due aree
speculari, due zone che si guardano composte dagli stessi elementi:
un prendisole per lato all’estrema poppa, due divani contrapposti
con tavolini nella zona centrale del pozzetto. In mezzo, un agevole
passaggio che conduce alla plancia di comando. La postazione di
pilotaggio conta su tre poltrone, alle cui spalle è inserito un mobile
cucina, e su una strumentazione completa di due touchscreen da
17 pollici.
77
SCHEDA TECNICA
Lunghezza f.t m 13,00
Larghezza m 4,57
Diametro tubolari m 0,76
Compartimenti 8
Categoria CE: B/12 persone
C/18 persone
Potenza massima 1200 HP
Serbatoio carburante 1.200 litri
Serbatoio acqua 300 litri
Cantiere Zar Formenti,
Motta Visconti (MI)
www.zar-formenti.net
A protezione di questo insieme, è stato installato un hardtop com-
pletamente aperto ai lati per una migliore visuale laterale.
La prua è allestita con un living molto accogliente, con un divano al
vertice e un prendisole sfruttabile anche come chaise-longue.
Ma è tornando all’estrema poppa che scoviamo uno degli elementi
di maggiore originalità per un rib di queste dimensioni. Sotto i due
prendisole è stato infatti ricavato lo spazio per un garage in grado di
ospitare un tender, naturalmente uno Zar della gamma Mini.
Degni di nota anche gli interni, con una cabina armatore a prua com-
pletamente “fasciata” dagli oblò, e quella doppia di poppa, che gode
di una buona altezza sfruttando la zona rialzata della plancia di co-
mando. Un bagno con box doccia separato completa la zona notte.
Per quanto riguarda le linee d’acqua, alle note caratteristiche delle
carene Zar, ossia la “V” profonda e i tunnel, sono stati aggiunti degli
step laterali esterni, oltre a quelli longitudinali centrali, per un mag-
giore effetto di ventilazione.
Due Mercury Verado da 450 HP costituiscono la motorizzazione
indicata come minima dal cantiere, ma la potenza totale consigliata
per strappare al 130 Imagine le migliori prestazioni è di 1200 HP,
espressa da una coppia di Mercury Verado V12 600.
n fossile vivente, semplifi- antico di decine se non centinaia di milio- interessanti sorprese, a partire dal fatto
cando, è una specie ani- ni di anni, se escludiamo i coccodrilli che che non tutti questi zombi oceanici sono
male o vegetale ricondu- pur vantano una specie d’acqua salata, è come detto animali mostruosi e inquie-
cibile per la sua struttura soprattutto il mare, o meglio l’oceano. E la tanti. Il nautilus (Nautilus pompilius), ad
anatomica a specie ritenu- più logica spiegazione è che se i continui esempio, che non ha nulla a che vedere
te estinte. La definizione non appartiene cambiamenti ambientali e climatici sulla con il sottomarino del capitano Nemo, è
all’autore, ma a un certo Charles Darwin, terraferma hanno portato i vari organismi uno splendido e ricercato abitante dell’o-
di professione biorivoluzionario, ovvero a continui adattamenti, e quindi alla nasci- ceano Pacifico e di quello Indiano, con
quello che ha schematizzato l’origine della ta di nuove specie, l’ambiente oceanico, caratteristiche molto particolari. A prima
nostra specie creando non pochi proble- soprattutto quello abissale, è in paragone vista sembra solo un normale mollusco
mi all’opinione pubblica del suo tempo. molto più statico e immutabile nel tempo. con la sua aggraziata conchiglia, ma una
Ora, che un fossile vivente sia ancor oggi prima differenza possiamo notarla osser-
una realtà non vuole dire ritrovarsi in giar- BELLI E BRUTTI vando che non si tratta di un classico ga-
dino un Tyrannosaurus rex, se non altro steropode come tutti i “conchigliati” a noi
perché esistono fossili viventi assai più ag- Così frugando nelle profondità oceaniche noti, ma di un cefalopode, ovvero parente
graziati, ma la cosa ci interessa perché a alla ricerca di creature marine cariche stretto di seppie e calamari, solo che in
custodire gli unici testimoni di un passato di cotanta eredità, possono venir fuori corso di evoluzione, oltre ad aver perso
82
la classica sacca del nero e le stra- fino ad arrivare a shock e morte. Il
ordinarie capacità mimetiche, ha sangue del limulo, con le sue parti-
pensato di portare all’esterno la sua colari caratteristiche, è alla base di
conchiglia (per capirci l’equivalente un test (LAL/ Lisato di Amebociti di
del classico osso di seppia) e ren- Limulo) al quale vengono sottoposti
derla decisamente più attraente. molti farmaci, inclusi i più recen-
Tanto attraente, per sua sfortuna, ti vaccini anti-Covid, ma in alcuni
da averla resa un ricercato oggetto casi anche acqua e materie prime,
d’arredamento e di gioielleria, cosa per evidenziare l’eventuale presen-
che incrementandone la pesca ne za di endotossine o dei pirogeni di
sta minando la sopravvivenza. C’è cui sopra, e la sua importanza nel
però qualcosa di ancora più inte- settore biomedico e farmaceutico
ressante. Il nautilus è un animale l’ha portato ad essere una specie
prevalentemente notturno, che di protetta e tutelata. Durante i ple-
giorno resta nascosto nelle profon- niluni primaverili, i limuli risalgono
dità oceaniche, anche oltre i 500 le spiagge per depositare le uova
metri, ma che di notte risale verso la su- mulus polyphemus), parente prossimo dei nella sabbia (una singola femmina può de-
perficie con un sistema che ricorda molto granchi ma ancor più di ragni e scorpioni, positarne fino a 80.000), dato che pos-
quello dei sottomarini. Non possedendo anche lui carico d’anni dato che l’esem- sono sopravvivere in aria per alcune ore,
una struttura adatta al nuoto, che per plare fossile più antico finora ritrovato, e proprio in questo particolare frangente
altro con appresso quella mole di con- nel 2008, è stato datato a 450 milioni di vengono raccolti, portati in laboratorio,
chiglia sarebbe alquanto faticoso, questo anni fa. E va detto che da allora poco è messi in batteria e sottoposti a salasso per
singolare figlio del passato remoto è infatti cambiato nella struttura di questo stra- prelevare il loro prezioso sangue blu. Pre-
in grado di rilasciare un gas azotato che no artropode corazzato che oggi vive nei zioso non solo per modo di dire, dato che
debitamente gestito passa attraverso i set- bassifondi delle coste americane nordat- un litro di sangue di limulo può arrivare a
ti trasversali della conchiglia interna e va lantiche. Nonostante il suo aspetto poco costare 18.000 dollari. In ogni caso, per
a formare una camera di galleggiamento rassicurante, questo strano essere ha una buona pace degli animalisti, dopo il trat-
che, debitamente gestita, gli consente di caratteristica di estremo interesse non tamento i limuli vengono contrassegnati
mantenere costantemente una posizione solo biologico ma anche…farmaceutico. e rilasciati nuovamente in mare, anche se
verticale, e di muoversi su e giù nella co- Il sangue del limulo, che a contatto con poi non tutti sopravvivono.
lonna d’acqua come, appunto, farebbe un l’aria diventa di un bel blu intenso, non per
sottomarino. Questa struttura allo stesso discendenze aristocratiche ma semplice- L’ORRENDA MERAVIGLIA
tempo fragile e complessa ha consentito mente per l’ossidazione dell’emocianina
al nautilus di sopravvivere negli ultimi 500 di cui è ricco, è infatti in grado di coa- Fermo restando che gli stessi squali, ma
milioni di anni, segno che evidentemen- gulare in presenza di “pirogeni”, ovvero anche gli storioni, possono essere consi-
te…funziona! potenti sostanze tossiche che entrando derati fossili viventi - soprattutto alcune
Decisamente meno attraente ma ugual- accidentalmente in circolo nel nostro san- specie abissali come lo squalo goblin (Mi-
mente degno di interesse è il limulo (Li- gue possono provocare forti stati febbrili tsukurina owstoni) o lo squalo dal collare
83
Non ha sicuramente un aspetto
rassicurante, ma è difficile incontrarlo in
mare essendo una specie che vive oltre i
200 metri di profondità. Pur non essendo
una rarità, lo squalo goblin ((Mitsukurina
owstoni) è anche lui un fossile vivente.
Sotto, J.L.B.Smith con il secondo celacanto
mai catturato. Comore.
84
presenta infatti otto pinne, di cui quelle
pari poste al termine di una base lobata
quasi simile a una zampa, mentre la pinna
caudale è del tutto simmetrica ma con un
lobo mediano sporgente. Per altro fa caldo,
il pesce inizia a deteriorarsi e a trasudare
olio e, benché Marjorie sia pratica di con-
servazione, non ha un contenitore adatto
per quella misura. Si rivolge allora prima ad
un negozio di frigoriferi, poi all’obitorio del
comune, ma nessuno accetta quell’insoli-
to animale. Marjorie è però tenace, si fa
prestare un carrello, carica il suo pesce e
attraversa la città per portarlo da un tassi-
dermista cercando di salvare il salvabile. E
mentre il pesce viene ricoperto di stracci
imbevuti di formalina, spedisce un disegno
approssimativo a J.L.B. Smith, il più famo-
so ittiologo sudafricano: solo che siamo in
85
periodo di vacanza, Smith vive Graham- cattura di un altro celacanto, per fortuna essendo la sua carne al limite dell’imman-
stown, a 350 chilometri di distanza, e la da parte di un pescatore ben istruito sul giabile. E’ tuttavia una specie considerata
lettera arriva a destinazione dopo oltre una cosa fare, che comunicava di averlo sotto dallo IUCN (International Union for the
settimana. Smith capisce tuttavia di essere formalina ma che occorreva velocizzare il Conservation of Nature ) “critically endan-
di fronte ad una scoperta eccezionale, “Mi recupero. E se dicessimo che Smith riuscì gered”, ovvero in pericolo di estinzione a
scoppiò una bomba nel cervello”, disse poi, a convincere il Primo Ministro sudafricano causa delle catture accidentali dei pesche-
e dopo una breve indagine si convince di a concedergli l’uso di un aereo militare recci che oggi sono in grado di strascicare
avere a portata di mano la scoperta zoo- per raggiungere le Comore, e che quando con le loro reti anche ad alta profondità.
logica del secolo: quel pesce non poteva l’aereo fece scalo a Mozambico e fu chie- Pochi invece i suoi nemici naturali, e allo
essere altro che un celacanto, un pesce sto lo scopo della missione e il pilota disse stadio adulto gli unici predatori del cela-
scomparso anche a livello fossile da oltre “Stiamo andando a prendere un pesce” canto sono in realtà gli squali: in altre paro-
65 milioni di anni. fu mandato a quel paese, avremmo solo le il celacanto fa una vita piuttosto tranquil-
Questa è solo la prima ma sicuramente la aggiunto un’ulteriore tessera all’incredibile la, tanto da superare facilmente i 60 anni
più insolita parte della storia della scoper- storia del celacanto. di età e di arrivare probabilmente al secolo.
ta della Latimeria chalumnae smith, nome D’altro canto se si considera che raggiun-
scientifico che fu dato al celacanto in ono- IL CELACANTO OGGI ge la maturità sessuale intorno ai 55 anni e
re dei suoi scopritori. Il seguito vede lo che dal concepimento al parto ne passano
scetticismo del mondo accademico, poi Il celacanto ha un indubbio e preziosissi- altri cinque, è facile capire quanto delicata
l’affermazione definitiva di cui parlarono mo valore zoologico, essendo il più antico sia la sua sopravvivenza.
tutti i media di allora, ma anche la pervica- pesce vivente oggi conosciuto, ma non ne Il celacanto resta in ogni caso un predatore,
cia di Smith nel non considerare occasio- ha alcuno dal punto di vista commerciale anche se non di vertice dato che è un pes-
nale quella cattura. Si mise infatti a battere simo nuotatore, e che ama cacciare preva-
a tappeto tutti porti della costa e fece per- lentemente di notte riuscendo a catturare
fino stampare e diffondere una locandina La struttura del celacanto lo pone prede anche di notevoli dimensioni grazie
che prometteva una ricompensa di 100 come un possibile anello di transizione alla particolarità di un giunto intercraniale
sterline a chiunque gli avesse procurato evolutiva. Le sue pinne lobate, infatti, che gli consente di separare e muovere
un pesce simile. Ci vollero tuttavia ben 14 sembrano preludere a dei futuri arti, indipendentemente le due metà del cra-
anni prima che un cablo giunto a dicem- così come la presenza di un primordiale nio, ampliando a dismisura la sua bocca.
bre del 1952 dalle Isole Comore, al tempo polmone fa pensare a futuribili Di giorno il celacanto preferisce restare al
possedimento francese, annunciasse la ambizioni aeree. riparo delle grandi caverne vulcaniche pre-
86
battezzò questa specie che si differenziò
da quella africana 30-40 milioni di anni fa,
è identica al celacanto delle Comore salvo
per il colore della livrea, più sul marrone
che sul blu, e per alcune micro variazioni
del DNA: eppure siamo a 10.000 miglia
dalle coste del Sud Africa!
Nessuno però era riuscito ad osservare
un celacanto vivo nel suo ambiente, alme-
no finché nel 2000 quattro subacquei di
grande esperienza (Pieter Venter, Gilbert
Gunn, Christo Serfontein e Dennis Har-
ding), guidati da Peter Timm e attrezzati
con bombole e miscele trimix scesero più
volte al largo della baia di Sodwana, in Sud
Africa, a profondità oscillanti fra i 105 e i
115 metri riuscendo alla fine a localizzare
87
Incontrare nel suo ambiente un pesce
appena uscito dalla preistoria
è un’emozione indescrivibile,
ma parliamo di immersioni difficili.
Sotto, un limulo, comparso
sulla Terra 450 milioni di anni fa.
e a filmare per la prima volta al mondo un trezzatura di grande affidabilità e un team La storia del celacanto, considerato
celacanto vivo nel suo ambiente. In seguito di assistenza pronto ad ogni evenienza. In un precursore degli odierni tetrapodi,
Timm avviò un diving che fra le altre cose altre parole, l’esperienza è unica ma i ri- uomo incluso, ci pone una logica do-
organizzava immersioni riservate agli esper- schi non vanno sottovalutati. E purtroppo manda: come ha fatto questa specie a
ti mirate proprio all’incontro con il celacan- nel 2014 lo stesso Peter Timm, nel corso sopravvivere alla catastrofe del creta-
to, e difficile pensare a un’immersione più di un’immersione, perse la vita cercando ceo, meteorite o cataclisma climatico
emozionante di quella che ti porta ad in- di aiutare la sua compagna in difficoltà. che fu, o entrambi, in cui scomparve
contrare un fossile vivente nelle profondità In seguito sono stati filmati altri celacanti. dalla faccia della Terra l’80% delle spe-
oceaniche. Stiamo tuttavia parlando di di- Alcuni esemplari furono ripresi nel 2019 cie viventi, dinosauri inclusi? Forse solo
scese che oltre ad essere effettuate in con- a soli 69 metri di profondità e, nel 2002, perché le profondità marine ne consen-
dizioni tutt’altro che agevoli (partenza dalla Hans Fricke, a bordo di un mini sottoma- tirono la sopravvivenza? Ai posteri l’ar-
spiaggia con un gommone, mare spesso rino, riuscì a filmare nella stessa zona ben dua sentenza, potremmo dire, conside-
formato, e zona battuta da forti correnti) 15 esemplari riuscendo anche ad identifi- rando che il celacanto è a tutt’oggi fonte
richiedono una grande esperienza sulle mi- care una femmina gravida e a raccogliere di studio e che alle tante domande si
scele trimix (ossigeno, azoto ed elio), un’at- alcuni campioni di tessuto. sono finora date solo poche risposte. ■
88
ANATOMIA DI UN FOSSILE…VIVENTE
Il celacanto può arrivare ai due metri di lunghezza per 90-95 chili di peso, e gli consentono di nuotare sia in avanti sia all’indietro. Altrettanto singolare è la
diverse sue caratteristiche fisiologiche hanno poco in comune con il mondo grande pinna caudale, trilobata e di forma pressoché unica nel mondo dei pesci,
dei pesci. A partire dalle modalità di riproduzione e, in particolare, dal fatto così come le spesse e robustissime squame ctenoidi, usate dagli abitanti delle
di sviluppare poche uova e di partorire i propri piccoli già formati e autono- Comore anche come attrezzo per levigare, che formano una corazza dall’aspetto
mi, cosa non proprio comune se non in diverse specie di squali. Si potrebbe decisamente preistorico. Da notare che attraverso queste squame il celacanto
poi aggiungere la presenza di un primordiale polmone non funzionale che secerne un muco oleoso fortemente lassativo, cosa che contribuisce allo scarso
mette il celacanto in relazione con i pesci polmonati d’acqua dolce (Dipnoi), e valore commerciale della sua carne. Il suo ristretto habitat farebbe inoltre pen-
una colonna vertebrale non del tutto sviluppata. sare a specifiche esigenze biologiche, ma se questo non è ancora del tutto chiaro
Fra le più evidenti caratteristiche fisiologiche del celacanto, quella che colpi- è invece nota la ristretta distribuzione delle due uniche specie oggi conosciute:
sce di più a prima vista sono indubbiamente le sue quattro pinne lobate, che Latimeria chalumnae e Latimeria menadoensis rispettivamente suddivise fra
sembrano decisamente le precorritrici delle nostre future articolazioni e che l’area dell’Oceano Indiano sud occidentale e alcune isole indonesiane.
89
USA, FLORIDA, MIAMI
& Dintorni
Testo di Patrizia Magi – Foto di GMCVB
l’anima Calle Ocho (SW 8th Street), dove Art, gli ottimi ristoranti di cucina creola, il internazionali e architetture innovative. Con-
trovare la Walk of Fame, una via lastricata Little Haiti Cultural Complex – con il mu- fina con Wynwood, un ex area industriale tra-
di stelle che rende omaggio a famosi artisti seo di arte haitiana e un teatro per spetta- sformata in un affascinante Art District, vero
ispanici, murales colorati, rum bar, negozi coli di musica dal vivo e di danza – e il Ca- museo a cielo aperto con gallerie d’arte e i
artigianali di sigari e l’imperdibile Máximo ribbean Marketplace, il mercato coperto magnifici Wynwood Walls, gli enormi mura-
Gómez Park, un bel parco dove i pensio- dove acquistare prodotti agricoli e oggetti les realizzati da artisti della street art di tutto
nati cubani si danno appuntamento per di artigianato locale. il mondo che decorano con opere sempre
chiacchierare, fumare – sigari cubani ov- Poco più a Sud è un must visitare il Miami nuove i grandi muri esterni, privi di finestre,
viamente –, bere caffè e sfidarsi in accese Design District, un quartiere davvero specia- dei magazzini di un tempo.
partite di domino. le interamente dedicato alla moda e al desi-
Un altro movimentato quartiere etnico da gn, con decine di lussuose boutique di griffe MIAMI BEACH
non perdere è Little Haiti, che ospita la Da Downtown Miami con la Mac Carthur
comunità haitiana immigrata. Si trova nella Causeway – che corre tra PortMiami, il
zona Nord di Miami ed è un tuffo nell’e- Cruise Terminal più grande del mondo,
suberante cultura caraibica che si esprime e le esclusive isole dei vip, Star, Hibiscus
attraverso i bellissimi murales della Street e Palm – si attraversa la Baia di Biscayne
96
per arrivare direttamente a South Beach,
il quartiere più frizzante e modaiolo di Be-
ach Island che si snoda tra la 1st a la 23rd
Street. Qui si trovano spiagge spettacolari
– di cui è l’emblema Lummus Park Beach,
la più movimentata – punteggiate dalle
colorate Lifeguard Stand dei bagnini, un
nastro di sabbia candida tra l’oceano e i ri-
gogliosi parchi ombreggiati da palme che
affiancano Ocean Drive. Il celebre lun-
gomare, dove sono stati girati Scarface,
Miami Vice e altri famosi film, è zeppo di
ristoranti gourmet, bar, boutique e loca-
li notturni in cui si danno appuntamento
personaggi famosi e turisti da ogni dove
per fare baldoria in una magica atmosfera
d’antan. A donargliela sono gli ottocento
edifici color pastello che, costruiti tra gli
Anni Venti e Quaranta in stile Art Deco,
compongono l’Art Deco Historic Districts. spostare negli altri due bellissimi quartieri di Biscayne da cui raggiungere l’antistan-
Oggi sono stati quasi tutti trasformati in di Miami Beach, ossia Mid e North Be- te Haulover Sandbar, scintillante banco
affascinanti alberghi come il Leslie Hotel, ach, più tranquilli, con una fila di lus- di sabbia lambito da acque turchesi che
The Celino South Beach, il Colony Hotel e suosi alberghi e condomini accanto a una emerge con la bassa marea.
Villa Casa Casuarina, magnifica “maison”, splendida distesa di sabbia e un paio di
famosa per essere appartenuta a Gianni ameni parchi, il North Beach Oceanside
Versace che l’ha restaurata e arredata se- Park, con una spiaggia incontaminata, e
condo il suo stile sontuoso e seducente. l’Haulover Beach Park dove trovare l’uni-
Se poi la movida di SoBe (così chiama- co lido per nudisti di Miami Beach e un
no in loco South Beach) stanca, ci si può paio di porticcioli sul versante della Baia
98
Miamarina At Bayside, piccolo porto turistico nel cuore
NOTIZIE UTILI di Downtown Miami. Offre 130 ormeggi per barche dai
55 ai 230 piedi all’interno del Bayside Marketplace, un’a-
USA, FLORIDA, MIAMI rea con oltre 100 negozi, ristoranti e caffetterie.
Come arrivare Yacht Haven Grande Miami a Island Gardens nascosto
La compagnia ITA Airways opera voli diretti da Roma all’interno della Miami Causeway tra il centro di Miami
Fiumicino all’Aeroporto Internazionale di Miami. La e la famosa Miami Beach, è un porto turistico per su-
durata del volo è di 11 ore e 30 minuti circa. peryacht e megayacht di IGY Marina (www.igymarinas.
com). Ne può ospitare 50 fino a una lunghezza 550 piedi.
Documenti d’ingresso
L’Italia è inserita nel Visa Waiver Program che consen- Alberghi
te l’ingresso negli USA senza visto per un massimo di The Villa Casa Casuarina (1116 Ocean Drive, Miami Beach, The Villa Casa Casuarina (3)
90 giorni, previa l’obbligatoria autorizzazione ESTA Florida, USA, www.vmmiamibeach.com). Elegante bou-
(Electronic System for Travel Authorization) che si può tique hotel cinque stelle nell’Art Decò Districts ambien-
ottenere compilando la domanda on line sul sito web tato nella residenza di un tempo di Gianni Versace. Tutto
ufficiale ESTA (https://esta.cbp.dhs.gov); il costo è di in questa villa a tre piani – costruita nel 1930 dall’erede
14 USD. È necessario inoltre il Passaporto elettronico. della Standard Oli Alden Freeman e acquistata dallo sti-
lista nel 1992 che l’ha ristrutturata spendendo 33 milioni
Fuso orario, lingua, valuta di dollari –, è un trionfo di opulenza e lusso nel classico
Le lancette dell’orologio vanno spostate cinque ore in- stile Versace. Dorate teste di Medusa luccicano dai can-
dietro rispetto all’Italia. La lingua ufficiale è l’Inglese. La celli e dalla piscina, The Million Mosaic Pool”, cesellata con
moneta locale è il Dollaro statunitense (USD). piastrelle d’oro e splendide sono le 10 suite arredate con
sontuose tappezzerie, letti extralarge e soffitti decorati.
Clima Dispone anche di un rinomato ristorante – Gianni’s – di
Miami ha un clima subtropicale gradevole tutto l’anno. cucina mediterranea.
Il periodo più piovoso e caldo va da giugno a settembre. The Ritz Carlton Key Biscayne (Grand Bay Drive, Key
La stagione degli uragani va dal 1 giugno al 30 novem- Biscayne, Miami, Florida; www.ritzcarlton.com). Lus-
bre (ma i mesi più a rischio sono agosto e settembre). suoso hotel sul lungomare dell’isola di Key Biscayne, non
I mesi migliori per visitare Miami sono quelli compresi lontano da Miami Beach e dal centro di Miami. Dispone
tra dicembre e maggio, con sole, temperature miti e un di residenze e suite con vista sull’oceano, 11 campi da
basso tasso di umidità. tennis, una Spa di 2.300 mq, due piscine e 4 ristoranti
e un Rumbar di ispirazione cubana.
Porti turistici Four Season Hotel Miami at The Surf Club (9011, Collins
Nell’area di Miami i diportisti possono contare su una Ave, Miami Beach; www.fourseason.com). L’esclusi-
pletora di porti turistici ben attrezzati dove noleggiare vo The Surf Club, fronte oceano nella tranquilla zona
una barca per battute di pesca d’altura e crociere di Nord di Miami Beach, comprende oggi oltre all’origi-
uno o più giorni alle Florida Keys e alle Bahamas. naria struttura degli anni 30 progettata dall’architetto
Venetian Marina & Yacht Club (www.integramarinas. Richard Meier, un hotel Four Season di 77 camere, 120
com), si trova vicino all’FTX Arena a Downtown Miami. residenze, 30 hotel residence - e altro –distribuiti in tre Sito ufficiale del turismo Greater Miami & Miami Beach:
Dispone di 186 ormeggi per imbarcazioni fino a 110 pie- moderni edifici con vetrate a tutta altezza e vista sulla Greater Miami Convention e Visitors Bureau (GMCVB)
di. Ospita il Miami International Boat Show. città o sulla Biscayne Bay. www.miamiandbeaches.it
Club
Nautica Club, dedicato agli armatori e a tutti gli appassionati di mare, offre facilitazioni e sconti
sugli ormeggi, assicurazioni, servizi legali, consulenze e su articoli e prodotti di shipchandler,
librerie, caffè e ristoranti, convenzionati con Nautica (convenzioni, contatti, regolamenti e re-
strizioni su www.nautica.it/nautica-club/).
Aderite a Nautica Club. È gratis e offre un mare di vantaggi e sconti.
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utilizzando il codice NAUTICA10
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sulle tariffe transiti e contratti
su tutto il catalogo sui transiti e contratti di diversa durata
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sul modello G3
Aderire è facile: basta inviare una email all’indirizzo info@nautica.it per ricevere un modulo di
iscrizione cui farà seguito l’invio della card Nautica Club, completamente gratuita.
RIVIERA:
timonerie idrauliche
per fuoribordo
Riviera Genova amplia il proprio catalogo con l’arrivo delle nuove
timonerie idrauliche per motori fuoribordo da 115 e 175 HP. I kit
comprendono pompa idraulica, tubi di mandata e ritorno, e ci-
lindro olio per il circuito.
Come da tradizione, i componenti delle pompe e dei ci-
lindri sono realizzati con materiali della migliore qualità in
base al loro impiego. L’alberino è in acciaio inox e il rotore
a cinque pistoni in acciaio, con guarnizione para-polvere e
diversi tipi di O-Ring a preservare il corretto funzionamen-
to dell’impianto nel tempo.
Sono disponibili pompe di diversa cilindrata per personalizza-
re la demoltiplicazione dello sforzo al volante: più grande è la
pompa e meno giri di volante saranno necessari per raggiungere
il fine corsa ma maggiore sarà lo sforzo da esercitare sul volante.
DECK FILLERS
I-CARBON
102
L’ULTIMATE FISHING SYSTEM
di lowrance
Lowrance ha presentato la nuova generazione di chartplotter/fi-
shfinder HDS PRO, il live sonar ActiveTarget 2 e l’Active Imagine
HD per offrire ai pescatori il pacchetto completo della più recen-
te tecnologia di fishfinding firmata Lowrance.
L’HDS Pro è il cuore dell’Ultimate Fishing System, introducendo
funzionalità che permettono la gestione totale di tutti i sistemi di
bordo, inclusi i trolling motor, gli autopiloti, i motori, i radar, gli ap-
parati di comunicazione e connettività, e i sistemi di ancoraggio
per bassi fondali PowerPole.
Il nuovo display touchscreen SolarMAX HD ora è disponibile an-
che nel formato da 10”, uno dei formati preferiti dai pescatori, e
offre anche le nuove funzionalità di sovrapposizioni cartografiche
per la modalità ActiveTarget Scout e Ghost 360. sempre”, ha dichiarato Jeremiah Clark, VP & General Manager,
ActiveTarget 2 è la nuova generazione del sonar ActiveTarget Live Fishing Systems di Navico Group.
presentato nel 2020, rispetto al quale offre viste a risoluzione Il fishfinder HDS PRO è disponibile nelle versioni da 9, 10, 12 e 16”
più alta del movimento dei pesci e della struttura e permette ai a partire da 2.316,78 Euro, IVA inclusa.
pescatori di riconoscere in tempo reale l’efficacia dei movimenti
e delle tecniche. Le immagini risultano inoltre più fluide e coeren- Per ulteriori informazioni lowrance.com
ti, con una visione completa in tempo reale nelle viste Forward,
Down e Scout. Grazie al processore dell’HDS Pro è anche possi-
bile accedere a un maggior numero di viste contemporaneamen-
te, per esempio con lo schermo diviso nelle funzioni Forward e
Scout, per ottenere maggiori informazioni dai campi di pesca.
L’Active Imaging HD offre immagini ancora più nitide grazie alle
tecnologie Lowrance CHIRP, SideScan e DownScan Imaging, a
cui si aggiunge la nuova vista FishReveal SideScan data dal modu-
lo sonar S3100.
“Tutte queste nuove tecnologie che stiamo introducendo hanno
lo scopo di aiutare i pescatori a trovare, vedere e catturare più
prede, fornendo loro una suite completa di strumenti, la risolu-
zione più elevata e le immagini di target e strutture più chiare di
HP WATERMAKERS
HP KILO
L’ultima novità presentata da HP Watermakers è l’HP KILO, il dis- Si tratta di una soluzione molto importante per il segmento delle
salatore sviluppato per imbarcazioni dai 35 ai 50’ che funziona a imbarcazioni di medie e piccole dimensioni, perché se suoi su-
220V e produce 120 litri/ora di acqua dolce. peryacht la domanda di acqua dolce può essere facilmente risol-
“HP KILO nasce da una richiesta che è arrivata soprattutto dal ta con l’utilizzo di grandi generatori e dissalatori, sui modelli più
mercato francese, ma in realtà si tratta di un’esigenza molto sen- piccoli, in particolare sulle vele dove il dislocamento ha un ruolo
tita da tutti gli armatori di yacht, indistintamente a motore o a fondamentale sulle prestazioni, che generalmente dispongono di
vela, dai 35’ ai 50’: avere a disposizione acqua dolce a volontà”, ha generatori compatti da 5 kW o meno o che si affidano solamente
detto il co-fondatore di HP Watermakers Gianni Zucco. “Finora, alle batterie e all’inverter.
dove la disponibilità di corrente elettrica è più limitata, la soluzio- HP KILO inoltre si basa sulla scocca dell’HP SCA lanciato nel
ne era costituita da dissalatori a 12VDC o 24VDC che però, sot- 2021 che ha riscosso un grande successo per le sue dimensioni
toposti a lunghi periodi di lavoro, mostravano evidenti problemi contenute in 840x455x420 millimetri.
di affidabilità. HP Watermakers ha quindi scelto di risolvere il pro-
blema con una soluzione innovativa che promette di sparigliare Per ulteriori informazioni: HP High Pressure; Via Fratelli Cervi
il mercato: un dissalatore a 200V che, con un consumo di solo 1 16, 20058 Zibido San Giacomo (MI); tel. 02 90005369;
kWh, è in grado di produrre in maniera continuativa 120 l/h di ac- www.hpwatermaker.it – info@hpwatermaker.it
qua dolce. L’uso della corrente alternata garantisce degli indubbi
vantaggi: allunga la vita dei motori elettrici e la loro efficienza, l’as-
sorbimento di corrente è più fluido e poi l’impiantistica di bordo
è più semplice con sezioni dei cavi più contenute”.
104
GARMIN
ECHOMAP UHD2
ECHOMAP UHD2 è il nome della nuova serie di ecoscandagli
Garmin di ultima generazione. Disponibili nei formati da 6”, 7”
e 9” touchscreen ma con i comodi tasti rapidi per il passaggio
veloce da una schermata all’altra, gli ecoscandagli ECHOMAP
UHD2 integrano il trasduttore Ultra-High Definition GT54UHD
(o GT56UHD) per le immagini CHIRP ClearVü e SideVü, e un
sonar tradizionale CHIRP ad alta definizione. La compatibilità con
il Garmin Panoptix Live consente di aggiungere ai dati forniti dai
trasduttori anche le immagini in tempo reale dei pesci e delle
strutture al di sotto della propria imbarcazione, con una portata
massima che supera i 150 metri.
Gli ECHOMAP UHD2 leggono sia la cartografia Navionics+ sia
la Navionics Vision+, che offrono una grafica intuitiva con una
gamma colori che rende più chiare e leggibili le immagini. La
Vision+ offre in più le funzioni di relief shading, mappa pesca,
viste 3D, immagini satellitari ad alta risoluzione, fotografie aeree
e la connettività con l’app ActiveCaptain con la tecnologia Auto
Guidance+ per un calcolo rapido della rotta.
Grazie alla Wi-Fi integrata, l’ECHOMAP UHD2 può trasmettere
informazioni ad altre unità della stessa generazione e può essere
inserito in un sistema di bordo che comprenda anche i prece-
denti dispositivi ECHOMAP UHD o ECHOMAP Ultra.
La nuova serie ECHOMAP UHD2 è disponibile con prezzi consi-
gliati al pubblico a partire da 899,99 Euro, IVA inclusa.
105
GIRI DI BUSSOLA
La Commissione Europea:
“iniziativa di grande
interesse e importanza”
Un’iniziativa senza precedenti per trasformare
marina resort, porti turistici e approdi italiani
in protagonisti assoluti
del turismo esperienziale.
Partecipazione aperta fino al 30 giugno 2023.
Dopo il grande successo della prima edizione, a gennaio è par- porti turistici e 2.090 accosti, per un totale di oltre 162.000 po-
tita la seconda edizione dei Blue Marina Awards, il marchio di sti barca” spiega Giovanni Acampora, presidente di Assonautica
riconoscimento assegnato a quei marina resort, porti turistici e Italiana. “Un tesoro che rende il Paese la meta perfetta per il tu-
approdi che desiderano distinguersi nel mercato come centri di rismo nautico. L’idea è quella di supportare e sensibilizzare i porti
eccellenza, in linea con le attuali politiche europee. turistici e gli approdi ad alzare l’asticella in temi oggi di fondamen-
Promossi da Assonautica Italiana, con ASSONAT (Associazione tale importanza, come l’innovazione, la sostenibilità, l’accoglien-
Nazionale Approdi e Porti Turistici) in qualità di partner istitu- za turistica e la sicurezza. Si tratta di un settore che ha enormi
zionale e Commissione Europea e ENIT tra i patrocinanti, i Blue potenzialità in Italia come in nessun altro luogo. Ricordiamo che
Marina Awards sono basati su un questionario informativo che, un dipendente nell’industria nautica crea 9,2 dipendenti occupati
sviluppato dall’ente di certificazione internazionale RINA e debi- nell’indotto diretto e indiretto, così come 1 euro investito ne ge-
tamente compilato da ogni partecipante, permette di stabilire il nera 7,5. Destagionalizzare la nautica, fare in modo che i nostri
posizionamento di ciascuna infrastruttura in relazione ai quattro porti turistici siano perfettamente integrati nel tessuto socio-eco-
temi che sono oggetto di valutazione e verifica: SOSTENIBILITÀ, nomico dei nostri territori: in questo modo possiamo far sì che il
che include temi relativi a qualità e ambiente; ACCOGLIENZA, settore della nautica diventi una risorsa aperta a tutti. Avvicinare
che include i temi dell’accessi- alla nautica e all’ecosistema di
bilità e dello sport; SICUREZZA un porto turistico o approdo si-
(SAFETY & SECURITY); INNO- gnifica parlare ai 306 milioni di
VAZIONE. arrivi di turisti in entrata nell’area
Felix Leinemann, capo unità mediterranea e non più fermar-
Blue Economy della Commis- si solo alle migliaia di diportisti
sione Europea, intervenuto alla amanti della navigazione. Non
premiazione della prima edizio- è un caso che il Ministero del
ne ha così commentato: “L’ini- Turismo abbia inserito il turismo
ziativa è di grande interesse e nautico come segmento del tu-
importanza. Assolutamente alli- rismo esperienziale.”
neata con gli obiettivi, l’agenda “Grazie ai marina, che costitu-
e la policy europea relativi alla iscono l’interfaccia naturale fra
blue economy”. il sistema acqua e il sistema ter-
“L’Italia ha un bacino di 285 ra – commenta Luciano Serra,
106
presidente Assonat-Confcommercio - il turismo nautico consen- approdi turistici e gli attori della blue economy che partecipano
te di conoscere e raccontare le unicità dei nostri territori e vive- alla kermesse”.
re un’avventura esperienziale non clonabile. In questo contesto Tutti i possono partecipare gratuitamente entro il 30 giugno
l’iniziativa Blue Marina Awards contribuisce ad accompagnare il 2023 iscrivendosi sul sito bluemarinaawards.com.
percorso di crescita qualitativo intrapreso dalle strutture dedica- La cerimonia di premiazione si svolgerà in autunno in occasione
te al diporto nautico. Servizi innovativi, sicurezza e sostenibilità di un salone nautico internazionale.
sono alcune delle risposte che la portualità italiana, con costante
impegno, offre al diportismo nazionale e internazionale nel pieno Referente organizzazione BMA: Dott. Walter Vassallo
rispetto dell’ambiente e con la convinzione che siano caratteri- Tel. 3494343996 - info@bluemarinaawards.com
stiche vincenti per valorizzare e mantenere la portualità turistica waltervassallo75@gmail.com
italiana ai vertici europei”.
Walter Vassallo, fondatore e coordinatore dei Blue Marina Awards Nella foto (da sinistra a destra): Walter Vassallo, fondatore
“Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO), e organizzatore Blue Marina Awards; Felix Leinemann, Capo
unità Blue Economy, Commissione Europea; Francesco
il mercato del turismo esperienziale aumenterà del 57% entro
di Filippo, Vice Presidente Vicario Assonautica Italiana;
il 2030. Grazie ai Blue Marina Awards, i nostri porti e approdi Laurence Martin, Confitarma e Federazione del Mare;
turistici potranno migliorarsi, valorizzarsi, essere meglio integra- Massimo Pronio, Rappresentanza Italiana Commissione Europea
ti al tessuto socio economico di un territorio e diventarne una
prodigiosa porta di ingresso. Questo approccio ‘del far bene’ è
indirizzata in ultimo a creare una community di valore e di far
incontrare domanda e offerta. Infatti anche verso gli sponsor ade-
renti, l’iniziativa non solo garantisce grande visibilità e prestigio
ma ha anche l’obiettivo e la peculiarità di creare concrete oppor-
tunità di business e di stabilire contatti commerciali con i porti e
107
HURLEY MARINE
in Italia con INDEMAR
Hurley Marine, azienda specializzata nella progettazione e produzio-
ne di gruette e supporti per la movimentazione di tender e moto
d’acqua, arriva in Italia grazie all’accordo raggiunto con Indemar,
storico distributore e punto di riferimento per l’industria italiana ed
europea.
“Conoscevo bene la reputazione di Indemar come uno dei migliori
distributori nautici in Italia e, grazie alle sue eccellenti connessioni
con la rete di OEM e concessionari in questo importante merca-
to, consideriamo questa partnership un ulteriore passo avanti per
il nostro marchio, mentre continuiamo a far crescere la nostra rete
di distribuzione europea”, ha commentato il capitano Todd Hurley,
CEO dell’azienda.
“Il varo e il recupero a bordo di un tender o di una moto d’acqua
di grandi dimensioni rappresenta spesso un sfida per i proprietari di
imbarcazioni e quindi vediamo una grande opportunità per svilup-
pare la diffusione della gamma di prodotti Hurley Marine, in quanto
fornisce una soluzione semplice ed efficace a quello che è u proble-
ma comune”, ha aggiunto Paolo Gatti, Sales Manager di Indemar.
Per ulteriori informazioni: Indemar; Via Guido Rossa 42, 16012 Busal-
la (GE); tel. 010 9641917; www.indemar.com – info@indemar.com
108
Un NUOVO VEICOLO
per studiare
il MARE DI PANAREA
A Panarea, nel laboratorio ECCSEL NatLab-Italy dell’Istituto Na- dificazione delle acque sull’ecosistema bentonico e pelagico”, ha
zionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, un’in- spiegato Cinzia De Vittor, ricercatrice dell’OGS e responsabile
frastruttura permanente a disposizione della comunità scientifica del laboratorio ECCSEL Nat-Lab Italy di Panarea. “Grazie alla sua
nazionale e internazionale e degli stakeholder pubblici e privati, unicità quest’area è stata nel tempo studiata nell’ambito di nume-
si stanno studiando i cambiamenti climatici utilizzando tecnologie rosi progetti nazionali e internazionali durante i quali è emersa la
all’avanguardia. necessità di poter disporre di una base logistica e di laboratori
Grazie al progetto IPANEMA, finanziato con 8,8 milioni di euro permanenti in loco dotati di strumentazione scientifica di base.
dal PON – Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione Per tale motivo nel 2015, proprio a Panarea, l’OGS ha inaugurato il
2014-2020 e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, la strumen- laboratorio ECCSEL Nat-Lab Italy, che ora è una delle eccellenze
tazione del laboratorio si è infatti arricchita di un nuovo AUV Auto- di ECCSEL ERIC, l’infrastruttura pan-europea multicentrica che
nomous Underwater Vehicle, un veicolo autonomo subacqueo in collega i migliori laboratori esistenti in Europa impegnati nella lotta
grado di operare fino a 3.000 metri di profondità e quindi capace ai cambiamenti climatici attraverso la promozione di tecnologie
di fornire dati che non si potrebbero ottenere dalla superficie con CCUS (carbon capture use and storage)”, ha precisato De Vittor.
i sistemi tradizionali. La nuova strumentazione permetterà di incrementare le capacità
“L’AUV misura cinque metri di lunghezza e pesa circa 1.000 chilo- dell’infrastruttura di studiare gli effetti dei cambiamenti climatici
grammi; con tutti i sensori in acquisizione ha un’autonomia di circa sugli ecosistemi marini, analizzando, in dettaglio, i meccanismi di
24 ore alla velocità massima di 3 nodi. Permetterà di effettuare trasporto di CO2 attraverso gli strati di sedimento, cross-calibrare
attività di monitoraggio integrate e ad alta tecnologia di emissioni e testare strumenti innovativi per il monitoraggio di fuoriuscite di
gassose, di studiare gli impatti dei cambiamenti climatici sull’eco- CO2, anche di bassa intensità, comprendere le dinamiche di dif-
sistema marino e l’ecologia degli ambienti profondi, ma anche di fusione dei componenti chimici dei fluidi geotermali nella massa
acquisire dati batimetrici e di ‘backscatter’ per la caratterizzazione d’acqua circostante, misurare l’impatto delle fuoriuscite di CO2
del fondale”, ha spiegato Lorenzo Facchin, tecnologo dell’OGS. sugli ecosistemi marini, anche a basse profondità, e verificarne i
“Veicoli all’avanguardia come questo se ne contano pochissimi in tempi di recupero nonché valutare l’efficacia di strategie di monito-
Italia, si tratta di uno strumento che permetterà di realizzare obiet- raggio a breve, medio e lunghissimo termine.
tivi multipli in un’unica campagna dando una spinta importante alle Tutti i dati, sia quelli rilevati dai sistemi mobili sia quelli delle stru-
attività del laboratorio di Panarea”. mentazioni fisse, verranno integrati in un sistema informatico unico,
“L’isola di Panarea possiede caratteristiche geologiche e geomor- messo a disposizione di tutta la comunità scientifica e industriale
fologiche, costituite dai numerosi e diversificati sistemi idrotermali per supportare lo sviluppo di sistemi di controllo che permettano
di emissioni sommerse di gas e di acque calde di origine vulcanica, di gestire in modo efficace il monitoraggio ordinario e le eventuali
che la rendono un laboratorio naturale straordinario per lo studio emergenze ambientali.
di vari aspetti legati a indagini sul confinamento geologico della
CO2, sulla geochimica dei fluidi idrotermali e sugli effetti dell’aci- Per informazioni www.ogs.it
109
BIBLIOTECA DI BORDO
a cura di Bianca Gropallo
KNOX-JOHNSTON
di Robin Knox-Johnston
Un navigatore da leggenda
Editore Il Frangente, Verona – www.frangente.com – 224 pagine – 25 Euro
Sir William Robert Patrick “Robin” Knox-Johnston, nato nel 1939, il navigatore britannico che raggiunge
la notorietà nel 1969, quando vince la Sunday Golden Globe Race ed è il primo al mondo ad aver com-
pletato una circumnavigazione in solitaria senza scalo, racconta la sua vita e le sue regate oceaniche, la
Whitbread, la Jules Verne, la Cape Town-Rio, la Velux 5 Oceans e la Route du Rhum. Nel 1994, a bordo
del maxi catamarano ENZA con Peter Blake, colleziona un altro record circumnavigando il globo in 72
giorni. A cinquant´anni dalla sua più grande impresa, Knox-Johnston fa le sue considerazioni personali
sull´evoluzione della vela e ripercorre la sua vita di navigatore, ricordando le sue barche e i luoghi più
memorabili in cui ha navigato. Approfondisce argomenti come la tecnica di navigazione e l´arte marina-
resca e dispensa preziosi consigli sugli equipaggiamenti necessari per navigare in sicurezza.
TRA I FLUTTI
di Paolo Giorgi
Esplorazioni, naufragi, miti e viaggiatori illustri - Prefazione di Corrado Augias
Casti Editore, Roma – www.castieditore.it – 320 pagine - 15 euro
In questo volume, Paolo Giorgi, tra i più acclamati pittori contemporanei ma anche grande ap-
passionato di libri e di musica, si dedica alla scrittura per dare forma a una piccola antologia di
soggetti marittimi.
Riunisce infatti racconti e aneddoti di avventure tratti dalla vita di esploratori e navigatori, ma
anche episodi di vita vissuta da insospettabili “naviganti” come Charles Dickens, Thomas Mann,
Hector Berlioz, Giacomo Puccini, Carlo Goldoni, Edgar Allan Poe e poi ancora Richard Wagner,
Paul Gauguin, Caravaggio, Wolfgang Amadeus Mozart, Bram Stoker e molti altri.
Perché il mare è un ponte tra civiltà: gli esploratori lo hanno attraversato inseguendo il miraggio di
gloria, ricchezze ed elisir di lunga vita, intellettuali e artisti ne hanno celebrato la fascinazione. Così
la grande distesa blu è stata al tempo stesso vissuta e decantata, teatro di vicende drammatiche e
luogo immaginifico dal quale hanno preso forma melodie, poesie e romanzi.
110
ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA
Passo Osservatorio, 4 - 16135 Genova - Tel. 01024431 - Fax 010261400
www.marina.difesa.it - maridrograco.genova@marina.difesa.it
CARTE IN
NAUTICHE
LA PRIMA CARTOGRAFIA NAUTICA UFFICIALE DELLO STATO
STUDIATA PER PICCOLE IMBARCAZIONI
2 4
1 3 5
Copertura
Il portafoglio cartograco in kit, pubblicato dall’I.I.M., si compone di carte
costiere e litoranee così suddivise:
6 7
1 Area Portolano P1 - KIT P1: dal conne italo-francese a Marinella.
10
2 Area Portolano P2 - KIT P2A: da Marina di Massa all’Isola di Pianosa.
8 Area Portolano P5 - KIT P5A: da Punta Mezzanotte allo Stretto di Messina al Fiume Tellaro.
12 13
112 Le ricette che volete pubblicare in questa pagina della rivista Nautica, mandatele (composte da titolo - ingredienti - esecuzione) a: casillo@nautica.it
Totanetti ripieni
in umido con crostini
Secondo – 4 persone – media difficoltà
Ingredienti: Ingredienti: 8 totani me-
di/piccoli, 6 pomodori da sugo, aglio, 8
fette di pane casareccio, 4 capperi per
totano, 1 bicchiere vino bianco, sale,
olio Evo, 1 spicchio d’aglio e prezze-
molo.
metà con poco olio e adagiare i totani.
Preparazione: pulire e svuotare i totani Farli rosolare da un lato e poi dall’altro,
(http://ricette.giallozafferano.it/Come-pu- versare un bicchiere di vino bianco e
lire-i-totani.html). Poi preparare il ripieno: quando questo è sfumato coprire con
ammollare in pocchissima acqua la mol- il coperchio. Dopo 20 minuti aggiun-
lica di pane, aggiungere i capperi, un po’ gere i pomodori tagliati in quattro par-
di prezzemolo tritato e un pizzico di sale. ti e un pizzico di sale. Altri 10 minuti,
Riempire quindi i totani vuoti con poco di sempre con il coperchio a coprire, e
questo composto (non troppo altrimen- spegnere il fuoco. Aggiungere il prez-
ti fuoriesce gonfiandosi con la cottura) e zemolo e servire con le fette di pane
chiuderli sulla sommità con uno stecchi- precedentemente bruscate.
no comprendendo i ciuffetti dei tentacoli Consiglio: dopo i primi 20 minuti di cot-
che faranno da cappello. tura infilare uno stecchino di legno nel
In una padella antiaderente far sof- totano (se entra facilmente è arrivato
friggere uno spicchio d’aglio tagliato a alla giusta cottura).
Curiosità gastronomica
I carciofi si distinguono principalmente in violetti e
verdi (per il colore caratteristico) e inermi e spino-
si (per la struttura delle foglie appuntite).
113
APPRODI E RESIDENZE
Sant’Agata di Militello
Passi avanti ma ancora ritardi
Il porto di Sant’Agata di Militello, chiamato anche Porto dei per rendere più complesso un iter che lo è già di sua natura.
Nebrodi, nato con finalità turistiche ma non solo, fronteggia Ad esempio, lo scorso mese di agosto, è scaduto il termine
le vicine isole Eolie, le sette incantevoli perle siciliane. Perfetto dell’ultima proroga per completare le opere restanti. Alla riu-
anello di congiunzione tra mare e monti, arricchisce anche nione, svoltasi alla presenza del RUP Basilio Sanseverino, dei
l’offerta turistica del comprensorio. Con tale struttura, infatti, rappresentanti della ditta appaltatrice (la AMEC), del sindaco
in parte funzionante fin dagli anni Ottanta, si era già stabilito Bruno Mancuso, del funzionario del dipartimento regionale in-
un collegamento con l’arcipelago eoliano, ma esisteva solo un frastrutture ingegner Giancarlo Teresi e del direttore dei lavori
braccio di sopraflutto piuttosto corto, mentre il sottoflutto era Giuseppe Ferraloro, il sindaco ha ribadito la possibilità di re-
del tutto assente. Inoltre, il bacino portuale si presentava al- scindere il contratto per inadempienze. La Amec, infatti, era
quanto insabbiato. Finalmente, però, dopo alcuni decenni e già stata diffidata lo scorso giugno ma i rappresentanti della
varie traversie, il molo di sopraflutto giunse a termine e i fonda- ditta, dal canto loro, hanno ricordato quanto già evidenzia-
li dragati, ma non si era ancora alla completa messa in sicurez- to precedentemente in una nota con la quale avevano chie-
za perché mancavano il molo di sottoflutto e le opere interne. sto una proroga, in regime di consegna parziale dei lavori. La
Infatti, come spesso avviene per i porti siciliani, nel corso degli Amec, infatti, sostiene che a rallentare l’esecuzione dei lavori
anni, non sono mancati né intoppi burocratici né difficoltà di avrebbe contribuito la mancata consegna di alcune aree, come
vario tipo. Si pensi che i primi progetti per la realizzazione del quelle relative ad alcuni espropri sul torrente Alessi e quelle
porto risalivano ai lontani anni ’70. del bacino portuale, che avrebbe causato il differimento delle
Nel 2019, mancavano ancora 50 metri per il completamento operazioni di dragaggio. Perciò, al fine di sbloccare la situazio-
del molo di sopraflutto e 610 metri per quello di sottoflutto. ne occorre, ora, la presentazione di un nuovo cronoprogram-
La data fissata in contratto per il completamento dei lavori era ma, la riduzione del tetto per liquidare gli stati di avanzamento
quella del 31 dicembre dello stesso anno e il collaudo delle lavori e la disponibilità dell’azienda a incrementare mezzi e
opere si doveva effettuare non oltre sei mesi dall’ultimazione, personale in cantiere. Disponibilità per la verità già mostrata
ma i tempi non furono rispettati. Finalmente, però, i lavori dall’impresa in più occasioni ma che di fatto non si è ancora
ripresero e lo scorso mese di marzo (2022), entrambi i moli,
sopraflutto e sottoflutto, risultavano ultimati, ma non si è an-
cora scritta la parola fine perché mancano tuttora parecchie
opere interne.
Anche per il porto di Sant’Agata, come già per altri porti dell’i-
sola, possiamo dire che una strega cattiva sembra aleggiare
114
tradotta in un concreto recupero del
tempo perduto. Nella sostanza, dun-
que, un rinvio del tavolo tecnico che
potrebbe, però, non bastare a trovare
soluzioni per colmare celermente i
notevoli ritardi accumulati nell’esecu-
zione dei lavori.
Nonostante tutto, però, è giunta anche
una notizia positiva: Sant’Agata di Militello intende diventare un merciali di settore, un punto ristoro e la biglietteria aliscafi.
esempio di lotta all’inquinamento marino. Il suo porto, infatti, è Si prevedono 900 posti barca e 50 dedicati specificamente ai
stato individuato nell’ambito della Missione dell’Unione Europea pescherecci. Finora, però, a entrare in funzione in via definitiva
dedicata al risanamento di mari e oceani per la predisposizione di è stata solo la nuova palazzina della Capitaneria. Un porto del
soluzioni che favoriscano la tutela e il ripristino degli ecosistemi e genere in attività è senza pari per la valorizzazione sia dell’eco-
la biodiversità marina. Oltre all’attuazione di misure finalizzate al nomia locale sia del territorio in genere. Va pure detto che non
risparmio e all’efficientamento energetico, potranno così essere ne soffrirà la balneazione perché non mancano sia un bel trat-
previsti mini impianti eolici e sistemi di recupero dei rifiuti. Insom- to di spiaggia sul lungomare, che resterà libero, sia altri chilo-
ma, un’idea di porto green, accolta con entusiasmo dal sindaco metri di arenile disponibili da ambedue le parti della cittadina.
Bruno Mancuso che ha, infatti, ricevuto proprio di recente la In una prospettiva di sviluppo turistico della località si è di
visita della dottoressa Elisabetta Balzi, capo dell’unità mari e oce- recente pensato che alcune opere di raccordo estetico, fra
ani della Direzione generale della Ricerca e dell’innovazione della lungomare e porto, potessero impreziosirne maggiormente la
Commissione Europea, accompagnata dall’ingegnere Giancarlo bellezza perché la grande realtà sul mare, che integra la città
Teresi, dirigente del servizio infrastrutture marittime e portuali di Sant’Agata con il suo porto, lo merita. Inoltre, all’interno del
della Regione siciliana. In questa occasione, il sindaco ha detto bacino portuale, saranno presenti delle novità rispetto al pro-
anche che “Riguardo i lavori in corso ci sono segnali di un’eviden- getto iniziale. Soprattutto una struttura a “U” che comprende
te accelerazione e monitoriamo quotidianamente l’andamento il molo di sottoflutto (braccio a Est come risulta dal rendering),
del cantiere, fiduciosi nel rispetto dell’impegno assunto dall’im- allargato per garantirne la percorribilità, e un braccio interno
presa. Con gli uffici della Regione siciliana, general contractor che ospiterà un lungo edificio con più finalità. La vasca più
e finanziatore dell’opera, c’è un contatto costante e la massima grande, aperta verso l’esterno, ospiterà, invece, le imbarcazioni
collaborazione per accelerare al massimo verso la conclusione più grandi oltre al naviglio commerciale: piccole navi per pas-
dei lavori”. seggeri e per crociere di lusso.
La struttura portuale prevede l’attività di trasporto passeggeri, la “Un’opera che integra la città di Sant’Agata con il suo porto ed
zona pescherecci, quella commerciale e quella per i diportisti. i fruitori tutti” ha dichiarato il direttore dei lavori, ingegnere
Sulla banchina di riva si prevedono i servizi a corredo dell’attivi- Tuccio D’Urso. “Grande importanza nella futura piena opera-
tà nautica, un’officina da diporto, gli edifici per le attività com- tività del porto avranno i collegamenti, dunque non solo l’asse
viario con lo svincolo autostradale,
ma anche l’ipotesi di realizzare una
fermata lungo la linea ferroviaria
proprio in corrispondenza col por-
to, a poche centinaia di metri, in
modo da agevolarne la fruizione”.
Oltre alle opere interne ancora da
definire, rimane la questione della
gestione, che andrà a gara. Occor-
re, infatti, coinvolgere i privati per-
ché, dopo la messa in sicurezza,
vengano posizionati i pontili galleg-
gianti e forniti i relativi strumenti
di utilizzo.
Lydia Gaziano Scargiali
115
MAYDAY GUARDIA COSTIERA
a cura di Lamberto Ballerini
116
seggeri, che sono privi di documenti
di identità. Affida quindi la signora feri-
ta alle cure dei sanitari che, dopo aver
applicato una medicazione, ritengono
di non dover procedere al suo ricove-
ro. Il comandante francese viene in-
vece portato all’ospedale di Olbia per
sottoporlo ai test dell’alcol e degli stu-
pefacenti, entrambi risultati negativi.
Ore 06.10. Alle prime luce dell’alba,
la ditta specializzata procede per lo
svuotamento della sentina della bar-
ca incidentata e per il tamponamen-
to della falla.
Ore 17.00. La ditta disincaglia il “7
Zero” e lo rimorchia a Porto Cervo,
dove viene messo in sicurezza.
Nella sua successiva denuncia di
evento straordinario, depositata pres-
so l’Ufficio Locale Marittimo di Porto
Cervo, il comandante francese dichia-
ra che, per problemi alla timoneria,
non era stato in grado di evitare gli
scogli e che, comunque, era riuscito
a rallentare portando la barca dai 17
nodi ai 6, al momento dell’impatto.
117
NAUTICA E FISCO
a cura del dott. Roberto Colecchia
Nella prassi è frequente l’acquisto di barche usate da venditori per dare validità al passaggio di proprietà, che può ben avvenire
privati. Con la locuzione “privati” ci si intende riferire tipica- mediante contratto verbale senza dunque obbligo di registrazione.
mente a persone fisiche che vendono un mezzo nautico usato Rimane comunque necessario acquisire dal venditore tutti i do-
fuori dall’ esercizio di impresa arti o professioni. cumenti utili a garantire la regolarità amministrativa del mezzo
In queste situazioni la vendita NON è soggetta a IVA, ma non (dichiarazione potenza motore, documentazione connessa alla
sarà necessariamente esente da imposte indirette. marcatura CE ecc.)
La Tariffa parte 1 art. 7 dell’Imposta di Registro disciplinata dal L’atto scritto rimane sempre consigliabile al fine di costituire piena
DPR 131/86 prevede l’obbligo di sottoporre a registrazione in prova del passaggio di proprietà, ma richiede l’obbligo di registra-
termine fisso -di 20 giorni dalla sottoscrizione- tutti gli atti di zione in capo ai contraenti. Peraltro, l’adempimento fornisce data
natura traslativa o dichiarativa di diritti su unità da diporto; sia certa al documento contrattuale dal momento che sulla copia re-
che essi siano natanti, imbarcazioni o navi. gistrata verrà apposto il timbro a data dell’ Ufficio.
La registrazione comporta il pagamento “una tantum” dell’im- La registrazione avviene depositando presso l’Agenzia delle En-
posta di registro secondo la tabella che segue: trate una copia del contratto accompagnata dalla quietanza del
pagamento dell’imposta dovuta (in base alla lunghezza e tipo-
Come previsto dall’art. 2 com- logia del mezzo). La registrazione alimenterà i dati contenuti
TIPO LUNG. F.T. IMPORTO ma 1 lett. a) della norma prima nell’anagrafe tributaria.
citata il presupposto per la re- Nell’Imposta di Registro l’obbligazione è solidale e investe entrambe
fino 6 m 71
natanti gistrazione è la presenza di un i contraenti, che dunque rispondono solidalmente delle violazioni
oltre 6 m 142 atto scritto. circa la mancata registrazione. Trattasi di atto con registrazione a
Nel caso di imbarcazioni e termine fisso. Le eventuali violazioni possono venir contestate en-
navi - che sono beni mobili tro i 5 anni successivi alla data di scadenza dell’obbligo che coinci-
fino 8 m 404 registrati - la presenza dell’atto de con il ventesimo giorno successivo la data di sottoscrizione del
scritto è condizione necessaria contratto scritto di cessione.
fino 12 m 607
imbarcazioni alla trascrizione nei registri. In Pertanto qualora tra i documenti dell’unità da diporto acquistata
fino 18 m 809 questi casi troveremo dunque da privato sia presente il contratto scritto di acquisto è possibi-
sempre un atto scritto. Per i le che in caso di controllo, ove ne venga accertata l’esistenza, sia
oltre 18 m 1011 natanti non vi è un registro e richiesta la prova dell’avvenuta registrazione e in mancanza - se
si è nell’ambito dei “beni mobili ancora nei termini dell’accertamento - venga elevato verbale con
NON registrati”. Nessuna nor- richiesta dell’imposta, oltre interessi e sanzioni dal 120% al 240%
navi 5055 ma impone un accordo scritto dell’imposta evasa.
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CUSTODI DELLA SICUREZZA
#SicurezzainMare
#SicurezzaAmbientale
#SicurezzadellaNavigazione
www.guardiacostiera.gov.it
AVVOCATO IN BARCA
a cura dell’avv. Andrea Petragnani Ciancarelli
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VIENI CON NOI… E METTI IL MARE AL CENTRO
Da oltre 120 anni siamo impegnati nello sviluppo della cultura marittima verso tutti,
nella promozione delle attività sportive acquatiche, con particolare attenzione
ai giovani e ai diversamente abili, nel sostegno alla nautica anche attraverso
la formazione e nel contributo alla salvaguardia dell’ambiente.
www.leganavale.it www.leganavalenews.it
La legge “Salvamare”
Anche per questo mese la nostra attenzione è incentrata
sull'ambiente marino. Il 25 giugno 2022, un po’ in sordina direi,
dopo un iter di quattro anni è entrata in vigore la legge 17 mag-
gio 2022, n. 60 recante "Disposizioni per il recupero dei rifiuti in
mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia
circolare", o meglio, la Salvamare. Il disegno di legge presentato
dall'allora Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e
del mare, Sergio Costa, fu approvato dalla Camera il 24 ottobre cora palese la formazione di vere e proprie isole galleggianti di
2019 ed è un prodotto made in Italy poiché non deriva come materiale plastico nel Mediterraneo, possiamo tranquillamente
molta normativa attuale dalla mera applicazione di direttive co- affermare che il nostro mare è sicuramente afflitto da eccesso
munitarie. di rifiuti di ogni genere risultando essere la sesta grande zona
Con essa si colmano numerosi vuoti normativi in materia am- per inquinamento da plastiche. Le conseguenze si riverberano
bientale applicata di interesse specifico delle comunità riviera- sulla filiera alimentare poiché il pescato appare inevitabilmente
sche e in genere di coloro che fruiscono dell'ambiente marino, compromesso dal livello di inquinamento.
notoriamente tra i più delicati e a rischio nell'attuale transizione Particolare attenzione nella nuova legge è riservata agli aspetti
ecologica. essenziali del riciclo dei rifiuti, tema su cui sarà necessario a bre-
L'inquinamento del mare e segnatamente quello derivante da ve un forte sviluppo e ripensamento anche in ambito tecnologi-
plastica è un aspetto spesso trascurato o che riappare in modo co e scientifico. Il pensiero evidente è di incentivare i naviganti
pressante alla visione di delfini e tartarughe soffocati per inge- e specialmente i pescatori a recuperare materiale dal mare per
stione di materiale plastico e/o per incidenti a petroliere ma avviarlo al ciclo del recupero.
non ci si rende conto che tutti stiamo pagando le conseguenze Giova rammentare un importante precedente in materia costi-
del disastro ecologico e basti notare l'enorme massa di rifiuti tuito dalla legge sulla difesa del mare dell'ormai lontano 1982,
non degradabili che si accumulano sulle spiagge o rendono per che istituì tra l'altro le riserve marine protette comminando pe-
plurimi aspetti difficoltosa la navigazione. Pur non risultando an- santi sanzioni a chi provocava inquinamento in mare. Si posero
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sarie per il lessico della legge. L'art.2 tratta invece della modalità
di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati che devono esser
conferiti dal comandante della nave (intesa anche come unità
da diporto) all’impianto portuale di raccolta di cui al recente
d. leg.vo 197/21 (che ha sostituito il 182/03) e di cui abbiamo
trattato nel numero di gennaio: se non presente, il comune di
approdo dispone che siano conferiti ad apposite strutture di
raccolta, anche temporanee, allestite in prossimità degli ormeg-
gi. Nel caso in cui la nave approdi in un piccolo porto non com-
merciale, caratterizzato da un traffico sporadico di imbarcazioni
le basi operative del moderno diritto ambientale marittimo an- da diporto, i rifiuti accidentalmente pescati saranno conferiti
che sulla scorta di fondamentali convenzioni internazionali tra gratuitamente presso gli impianti portuali di raccolta integrati
cui ricordiamo per brevità la Marpol e Montego Bay di cui la nel sistema comunale di gestione dei rifiuti. In altro punto no-
legge Salvamare rappresenta un ulteriore spunto evolutivo ol- dale che segna una innovativa sinergia tra pubblico e privato
tre che applicativo. Deve essere evidenziato che il nostro testo per il comune obiettivo della salvaguardia del mare, si prevede
esce dal consueto schema azione/punizione per passare a una che con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari
fase decisamente propositiva. Resta fermo l'impegno delle va- e forestali, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tu-
rie componenti interessate e quindi della Guardia Costiera, da tela del territorio e del mare, siano individuate misure premiali
sempre in prima linea su questa tematica, anche se i comuni nei confronti del comandante del peschereccio che provveda al
rivieraschi e le Autorità di bacino hanno gran parte. In definitiva, conferimento dei rifiuti trovati in mare.
tutti gli utenti del mare dovranno partecipare in modo coscien- L'art. 3 vuole che i rifiuti di cui sopra o marine litter possa-
te, volontario e informato. no essere raccolti nell’ambito di specifiche campagne di pulizia
Il testo si snoda in 16 articoli di cui alcuni piuttosto complessi, secondo modalità individuate con decreto del Ministro della
per cui offriremo una breve sintesi comunque utile a livello in- transizione ecologica di concerto con quello delle politiche
formativo. L'art.1 fissa gli obiettivi tra cui il principale è quello di agricole. Sono soggetti promotori delle campagne di pulizia gli
contribuire al risanamento dell’ecosistema marino, alla promo- enti gestori delle aree protette, le associazioni ambientaliste, le
zione dell’economia circolare e alla sensibilizzazione della collet- associazioni dei pescatori, le cooperative e le imprese di pesca,
tività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi volti nonché i loro consorzi, le associazioni di pescatori sportivi e ri-
alla prevenzione dell’abbandono dei rifiuti negli specchi acquei. creativi, le associazioni sportive di subacquei e diportisti, i centri
L'articolo prosegue con una serie di definizioni che sono neces- di immersione e di addestramento subacqueo (diving) nonché i
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semblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015. Al
fine di dare adeguata informazione ai pescatori e agli operatori
del settore circa le modalità di conferimento dei rifiuti acci-
dentalmente pescati o volontariamente raccolti, sono previste
adeguate forme di pubblicità e sensibilizzazione a cura delle
Autorità di sistema portuale o a cura dei comuni territorial-
mente competenti nell'ambito della gestione dei rifiuti urbani
anche attraverso protocolli tecnici che assicurino la mappatu-
ra e la pubblicità delle aree adibite alla raccolta e la massima
semplificazione per i pescatori e per gli operatori del settore.
Particolare attenzione è poi dedicata ex art. 9 all'educazione
ambientale nelle scuole di ogni ordine e grado per la salvaguar-
gestori degli stabilimenti balneari. Altri possibili promotori sono dia dell’ambiente onde rendere gli alunni consapevoli dell’im-
gli enti del Terzo settore nonché, fino alla completa operatività portanza della conservazione dell’ambiente e, in particolare,
del Registro unico nazionale del Terzo settore, le organizzazioni del mare e delle acque interne, nonché delle corrette modalità
non lucrative di utilità sociale, le associazioni di promozione so- di conferimento dei rifiuti, recupero e riuso dei beni e dei
ciale, le fondazioni e le associazioni con finalità di promozione, prodotti a fine ciclo, con l'obiettivo della riduzione dell’utilizzo
tutela e salvaguardia dei beni naturali e ambientali e gli altri sog- della plastica e sui sistemi di riutilizzo disponibili.
getti individuati dall’autorità competente. Gli Enti gestori delle Sempre in campo di sinergia ambientale, i produttori ittici che
aree marine protette possono realizzare, anche di concerto con nell’esercizio delle proprie attività utilizzano materiali di ridot-
gli organismi rappresentativi degli imprenditori ittici, iniziative to impatto ambientale, partecipano a campagne di pulizia o
di comunicazione pubblica e di educazione ambientale, altro conferiscono i rifiuti accidentalmente pescati è attribuito un
aspetto che la legge si propone di sviluppare. riconoscimento ambientale attestante l’impegno per il rispet-
Punto di sicura innovazione della Salvamare è lo sviluppo dell’e- to dell’ambiente e la sostenibilità dell’attività di pesca da essi
conomia circolare (art. 4) intesa come riciclaggio sistematico svolta. È altresì prevista per i comuni la possibilità di realizzare
della plastica e degli altri materiali non compatibili con l’ecosi- un sistema incentivante per il rispetto dell’ambiente volto ad
stema marino. Particolare attenzione merita inoltre la previsione attribuire un riconoscimento ai possessori di imbarcazione,
dedicata alle biomasse vegetali spiaggiate (art. 5). È fatta salva la non esercenti attività professionale, che recuperano e con-
possibilità del mantenimento in loco o del trasporto a impian- feriscono a terra i rifiuti in plastica accidentalmente pescati o
ti di gestione dei rifiuti, la reimmissione nell’ambiente naturale, volontariamente raccolti.
anche mediante il riaffondamento in mare o il trasferimento Gli impianti di dissalazione formano oggetto dell'art. 12 in cui
nell’area retrodunale o in altre zone comunque appartenenti si prevede la loro sottoposizione a VIA – valutazione di impat-
alla stessa unità fisiografica. Il tutto previa vagliatura finalizza- to ambientale - escludendo però quelli in dotazione delle navi
ta alla separazione della sabbia dal materiale organico nonché intese in senso onnicomprensivo, includendo quindi le unità da
alla rimozione dei rifiuti frammisti di origine antropica, anche al diporto, mentre l'art. 14 prevede l'istituzione di un tavolo in-
fine dell’eventuale recupero della sabbia da destinare al ripasci- terministeriale di consultazione permanente sul contrasto all'in-
mento dell’arenile onde combattere il preoccupante fenomeno quinamento marino di cui fanno parte due componenti delle
dell'erosione delle coste. Nel caso di riaffondamento in mare, Capitanerie di Porto/Guardia Costiera e che ricorda per alcuni
tale operazione è effettuata, in via sperimentale, in siti ritenuti aspetti la soppressa Consulta per la difesa del mare dall'inqui-
idonei dall’autorità competente. Gli accumuli antropici, costitu- namento del 1979 abrogata nel 1998. La chiusa della legge (art.
iti da biomasse vegetali di origine marina completamente mine- 16) è nella tradizione consolidata visto che contiene la clausola
ralizzata, sabbia e altro materiale inerte frammisto a materiale di di invarianza finanziaria ragion per cui non si prevede alcun one-
origine antropica, prodotti dallo spostamento e dal successivo re aggiuntivo a seguito dell'applicazione della legge. In effetti,
accumulo in determinate aree, possono essere recuperati sem- quindi, e alla fin fine, si tratta di norme programmatiche che do-
pre previa vagliatura. vrebbero regolare l'esistente a costo zero, cosa che rappresenta
L'art. 6. è dedicato alle Misure per la raccolta dei rifiuti gal- certamente un limite poiché alla fin fine ogni attività prevede
leggianti nei fiumi con coinvolgimento delle Autorità di bacino per essere espletata in modo adeguato un costo specifico. I
distrettuali mediante un programma sperimentale triennale di soldi previsti per la pulizia dei fiumi nell'art. 6 sono attinti da altri
recupero delle plastiche nei fiumi maggiormente interessati da capitoli, in tal modo impoveriti. Come per molte altre leggi, an-
tale forma di inquinamento e con previsione di spesa. che la Salvamare abbisogna di numerosi provvedimenti attuativi
Al monitoraggio e controllo dell’ambiente marino, che dovran- per cui, per poterne saggiare l'effettiva operatività, sarà necessa-
no essere conformi ad apposite linee guida operative, provve- rio del tempo. Speriamo che lungaggini e decreti contraddittori
de l'art. 7 mentre sono previste campagne di sensibilizzazione non la affossino sul nascere, visto che la problematica affrontata
(art. 8) per il conseguimento delle finalità della legge e delle necessita di risposte concrete ed efficienti. Sarà nostra cura for-
strategie per l’ambiente marino secondo gli obiettivi contenuti nire notizia sull'emanazione delle norme attuative e sul livello
nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’As- applicativo delle stesse. ■
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www.superyacht.eu
MARE NOSTRUM
a cura di Simone Repetto
Fissati limiti UE
all’inquinamento
acustico marino
Balene, delfini e altri abitanti di quello che il grande oceanografo li). In base ai nuovi parametri, non più del 20% di una data area
francese Jacques-Yves Cousteau definì “il mondo del silenzio” marina può essere esposta a rumore sottomarino continuo per un
potranno contare su un’arma in più per limitare la propagazione anno, non oltre il 20% di un habitat marino può essere esposto a
dei suoni diffusi sott’acqua dalle attività umane che, per inten- rumore impulsivo in un dato giorno e non più del 10% in un anno.
sità, frequenza e durata, possono causare danni all’udito e di- Il rumore sottomarino impulsivo si verifica in circa l’8% dei mari
sturbi comportamentali gravi, tra cui i ben noti fenomeni degli dell’UE: è particolarmente presente in vaste aree del Mar Baltico,
spiaggiamenti di massa. del Mare del Nord, del Mar Celtico e nell’area del Mediterraneo.
A fine novembre 2022, la Commissione Europea ha adottato un Il traffico marittimo è la principale fonte di rumore sottomari-
provvedimento importante per la protezione della fauna marina dal no continuo, interessando per il 27% il Mediterraneo (valore
rumore subacqueo, introdu- UE più elevato), seguito dal
cendo per la prima volta a Mar Baltico col 19%, men-
livello globale limiti all’inqui- tre solo il 9% dell’area ma-
namento acustico basati su rittima UE non è interessa-
evidenze scientifiche, che ta. Gli stati membri dell’UE
riguardano i livelli massimi dovranno tenere conto di
accettabili per il rumore questi valori-soglia quando
“impulsivo” (come quello aggiorneranno le rispetti-
derivante dall’esplorazione e ve strategie per l’ambiente
dall’estrazione di petrolio e marino con azioni e misure
gas) e “continuo” (in partico- specifiche volte alla ridu-
lare emesso dalle unità nava- zione del rumore generato
126
per l’oceano, nell’ambito
della loro giurisdizione. “E’
un primo passo necessa-
rio e atteso, che spinge
finalmente ad agire per af-
frontare questo inquinante
pervasivo e invisibile”, ha
affermato Ilaria Di Silvestre,
responsabile delle politiche
e delle campagne dell’UE
presso l’IFAW (Fondo inter-
nazionale per il benessere
degli animali). “L’effettiva
attuazione da parte degli
Stati membri – ha aggiunto
– è ora cruciale per adem-
piere agli impegni per pro-
teggere la vita marina, ai
dalle navi, prevedendo metodi per limitare quello impulsivo fin sensi della direttiva quadro sulla strategia marina dell’UE. Se
dalla progettazione o fissando restrizioni spaziali per le attività ben implementato, questo potrebbe costituire un precedente
umane. in tutto il mondo”.
Tali parametri sono stati definiti nell’ambito della Direttiva qua- Dal punto di vista operativo, le aree marine saranno suddi-
dro sulla Strategia per l’Ambiente Marino 56/2008 della Com- vise in “Marine Reporting Units”, che ciascun paese definirà
missione (che punta a proteggere i mari sotto diversi aspetti, autonomamente, e le soglie per il rumore saranno determi-
tra cui biodiversità e inquinamento), con positive indicazio- nate in relazione alle specie indicatrici prescelte in quell’a-
ni per le convenzioni marittime regionali di valutazione dello rea. In proposito, l’IFAW ha lanciato la misura “Blue Speed”,
stato degli ambienti marini, nonché presso l’Organizzazione con una petizione e una richiesta di adozione comunitaria di
Marittima Internazionale (IMO) per ridurre i livelli di rumore provvedimenti sulla riduzione la velocità delle navi, avendo
sommerso causato dalle navi. “L’UE si sta attivando oggi per calcolato che una diminuzione del 10% ridurrebbe di cir-
proteggere meglio la vita marina dal rumore sottomarino. I ca il 40% l’inquinamento acustico dell’oceano causato dalle
nuovi limiti di inquinamento acustico basati su prove contri- spedizioni, del 50% il rischio di collisione tra navi e balene
buiranno a ripristinare i nostri mari, guidandoci al contempo e del 13% le emissioni di gas a effetto serra derivanti dal
verso un utilizzo più so- trasporto marittimo,
stenibile, in alleanza con oltre a risparmiare sul
la vita che ospitano”, ha carburante.
dichiarato il commissa- Ma potrebbe non basta-
rio UE per l’Ambiente, re, soprattutto se non
gli Oceani e la Pesca verranno posti limiti e
Virginijus Sinkevičius. severi controlli alle emis-
Quello adottato è un sioni sonore delle attività
provvedimento significa- militari, da più parti indi-
tivo per aiutare gli Stati cate come responsabili
membri a raggiungere il di incidenti mortali dif-
cosiddetto “buono sta- fusi e sistematici riguar-
to ambientale” (GES) danti i cetacei. ■
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CONSIGLI DEL TECNICO
a cura dell’arch. Francesco Baratta
Diminuire
i rischi d’incendio
Tra i tanti proverbi marinareschi ce n’è uno che recita: le navi un “fai -da-te” ben ragionato.
temono più il fuoco che l’acqua. Infatti è così. Le imbarcazioni, In tutti i casi, valgono le seguenti raccomandazioni.
specie quelle da diporto in vetroresina o legno (ma anche quelle
in metallo), sono soggette a poter prendere fuoco poiché: 1) utilizzare quanti più materiali ignifughi o ritardanti verificando-
• sono realizzate e arredate con materiali altamente infiammabili; ne le certificazioni (tendaggi, moquette, tappezzerie, materassi,
• trasportano grossi quantitativi di carburanti e oli; pannelli insonorizzanti eccetera);
• hanno impianti elettrici con carichi elevati e spesso mal eseguiti; 2) se in fase di costruzione, richiedere che almeno in sala mo-
• hanno motori termici che sviluppano calore; tori e in zona batterie si utilizzi l’ultimo strato di vtr con caratte-
• i diportisti sono ignari del pericolo che possono correre e ristiche ritardanti;
quasi mai preparati ad affrontare l’incendio; 3) predisporre chiusure a distanza (meglio se meccaniche) delle
• le manutenzioni su impianti elettrici e sistemi di sicurezza alimentazioni motori e generatore;
antincendio sono approssimative e poco frequenti. 4) predisporre chiusure a distanza delle prese aria locale motori
Per diminuire i pericoli d’incendio, possiamo e dobbiamo inter- e generatore;
venire secondo una diversa tempistica: durante la costruzione 5) montare batterie al gel (che non sviluppano gas in fase di
della barca; durante una manutenzione straordinaria; in occa- ricarica), posizionate in punti non umidi e collegate ai cavi di
sione del rimessaggio ordinario; durante l’uso quotidiano. Talvol- potenza tramite perni con dadi e non con morsetti a serrare,
ta si tratterà di commissionare specifici lavori a tecnici specia- dotate di cappucci di isolamento;
lizzati e, quando possibile, si potrà intervenire direttamente con 6) posare cablaggi elettrici separati tra tensioni a 12/24 V e 230
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Chiusure carburante ed aria. Staccabatterie manuali.
V e cavi di segnale; verificare il corretto dimensionamento dei recchiatura in prossimità in grado di generare scintille (pompe,
cavi e la ventilazione dei quadri elettrici; autoclavi, autopilota, estrattori, relais eccetera.) sia totalmente
7) installare staccabatterie (anche per il generatore e le even- isolata;
tuali eliche di manovra) con comando esterno meccanico, veri- 11) se la barca è dotata di garage, verificare che questo rispetti
ficando che tali dispositivi isolino effettivamente ciascuna utenza le normative antincendio e che, oltre al tender, possa contenere
(compresi verricello, passerella, apparecchiature elettroniche anche il suo eventuale serbatoio di carburante;
varie); 12) far installare un impianto parafulmine;
8) fare in modo che tutti i morsetti, i collegamenti a motorini 13) far installare dispositivi di rilevazione fumo/calore anche ne-
avviamento, motori elettrici, bow truster eccetera siano sempre gli interni e nelle intercapedini ove passano molti cavi;
coperti e protetti con cappucci in gomma ben fissati; 14) dimensionare bene l’impianto di estinzione incendi automa-
9) verificare che tubazioni e serbatoi carburante siano certificati tico nel locale motori e prevederne uno anche dove si trovano
e non passino vicino a elementi in potenziale movimento o fonti il generatore, le batterie e il quadro elettrico generale; assai
di calore; consigliabile montare un piccolo estintore automatico all’inter-
10) se a bordo viene trasportata benzina (anche solo per ali- no della cassa generatore;
mentare il fuoribordo del tender), verificare che qualsiasi appa- 15) dotare ciascuna cabina di un estintore e di due coperte
tagliafuoco;
Quadro elettrico in assemblaggio. 16) installare telecamere nei punti potenzialmente critici, in
modo tale da poter rilevare visivamente fumi o fiamme sui di-
splay della plancia;
17) evitare la cucina a gas; qualora presente, verificare che la
bombola sia esterna, in un alloggiamento ventilato; che le tu-
bazioni flessibili siano entro la data di scadenza; che le fascette
siano ben serrate; che i tubi di rame e gli altri componenti non
presentino tracce di corrosione o fratture;
130
Un mare di informazioni online
* high-profiled users
+35% rispetto al 2021
site
in I Cantieri: la storia Nautica Club:
site e tutte le prove in mare con sconti ai convenzionati
IL PO
RTOL
AN O DE
I MARI
D’ITA
LIA
Le riviste:
Usato: compravendita vendita versioni digitali
delle imbarcazioni usate
.eu
IL PORTOLANO DEI MARI D’ITALIA .com
GIANMARCO ALBANI, CEO E CO-FOUNDER DI OPERA PRIMA MARE
FLOATING RESTAURANT:
un nuovo modo
di fare ristorazione
in “mare”
di Elena Casillo
li amanti del mare e della buona tavola che ab-
biano voglia di sperimentarsi in un’impresa di ri-
storazione avente come location… l’acqua, si fac- Un ristorante galleggiante
ciano avanti. Sì perché l’acqua, che sia di mare,
di fiume o di lago, è il panorama che si godrà
capace di spostarsi
dal “secondo piano” del Floating Restaurant, assaporando una da un porto all’altro,
cucina locale di pesce a un prezzo fisso. Tutto ben organizzato, portando in giro un raffinato
al fine di rendere proficuo e rapido l’investimento. Curiosi di menu di pesce. Il racconto
saperne di più, abbiamo intervistato Gianmarco Albani, CEO e
del progetto attraverso
co-founder di Opera Prima Mare.
le parole del suo inventore.
Innanzi tutto, com’è nata l’azienda?
Personalmente ho lavorato nel settore commerciale con diversi
cantieri. A un certo punto, con Antonello Porello, titolare di una
società che si occupa di pitture e vernici con sede ad Alba, e
Massimo Mondino, che ha una società di carpenteria in provin-
cia di Cuneo, ci siamo ritrovati concordi nel desiderare - come
si suol dire a Milano - una “barchetta” tutta nostra. Ed ecco
Opera Prima Mare: tre soci che fanno mestieri diversi ma che
coinvolgono sempre, intrinsecamente, il settore nautico.
133
zione di poter acquistare a un prez- essere sempre pronti all’accoglienza in
zo molto accattivante - si parte da qualsiasi momento.
235.000 euro + Iva - il proprio Flo-
ating Restaurant e, successivamente, Passando agli aspetti più nautici, può
di gestirlo con l’aiuto di 3 persone, darci qualche dettaglio del progetto?
offrendo un menu di 10/12 portate Lo scafo è lungo 15 metri e largo 4,50,
composto da piatti di mare, anche in alluminio. Sul primo ponte ci sono la
con specialità locali. In futuro sarà cucina, un magazzino/deposito, la toilet-
anche possibile accedere a un cen- te, un banco adibito a bar/reception e
tro acquisti unificato per la spesa, Hybrid 37 un tavolo per disabili. Sul secondo ponte
ordinandola a un prezzo calmierato abbiamo una raffinata location, illumina-
con trasporto direttamente in loco, mantenendo così sem- ta con led, per un massimo di 24 persone. L’uso è sia estivo sia in-
pre aggiornato lo stock iniziale, composto da prodotti di vernale, grazie a una copertura con tetto elettrico e a una chiusura
pescheria – visto che, come detto, i piatti saranno a base di perimetrale.
pesce - e vini di tutti i tipi, senza etichetta ma di alta qualità.
Perché alluminio?
Chi sa poco di ristorazione avrà comunque bisogno di assistenza. L’alluminio è un materiale modellabile e la lavorazione può
Assolutamente sì. Soprattutto pensando ai giovani con poca espe- essere definita “tailor” poiché ciascun prodotto è assoluta-
rienza, offriremo un affiancamento da parte dei nostri chef - in primis mente unico e diverso dall’altro. È riciclabile al 100% e quindi
lo stesso Maurizio Montali - per un periodo di formazione di 6 mesi. eco-oriented; è di circa il 35% più leggero della vetroresina,
più resistente e ignifugo.
Seppure oggettivamente contenuto, l’investimento per le ta- Ha un’unica pecca: è molto costoso e ha bisogno di personale
sche di un giovane è comunque importante. Avete valutato i e macchinari specializzati per la realizzazione del progetto. Ma
tempi di ammortamento? siamo fortunati ad avere in casa - grazie al nostro socio Mondino
Il piano di ritorno dell’investimento prevede 10 mesi di lavoro - il personale e i macchinari, riuscendo quindi a risparmiare sui
continuativo. Tenga pure conto che avere un Floating Restaurant costi di produzione e a consentirci la realizzazione di progetti
significa poter spostare il proprio ristorante di porto in porto ed di imbarcazioni medio/piccole precedentemente escluse dalle
134
produzioni in alluminio - il nostro modello Hybrid 37 ne è un E per quanto riguarda la movimentazione?
esempio - battendo la concorrenza. Il Floating Restaurant sarà autosufficiente per i piccoli sposta-
menti all’interno di acque ferme, utilizzando un motore en-
Ci sono problemi dal punto di vista normativo? dotermico a gasolio, anche perché la benzina è vietata sulle
La questione è in mano a due agenzie di certificazioni che imbarcazioni con accesso al pubblico. Lungo la costa, dovrà
se ne stanno occupando e che ci hanno presentato diverse essere rimorchiato.
possibilità per l’Italia. All’estero la burocrazia è molto più easy.
Il Floating Restaurant sarà presentarlo come barca da lavoro Potrà creare problemi, magari di carattere estetico, nei porti
o come struttura galleggiante e quindi seguirà la normativa a nei quali opererà?
seconda della collocazione che avrà: mare, fiume o lago. Assolutamente no, per un semplice motivo: è davvero bello
ed elegante. Chiunque sarà ben contento di averlo come
Da ciò dipenderanno anche le dotazioni di sicurezza. vicino di barca.
Se sarà classificata imbarcazione, avrà le dotazioni di sicurezza previ-
ste per questa categoria, quindi razzi, zattera di salvataggio, giubbotti Quando potremo vederlo realizzato?
eccetera. Se invece sarà classificata come struttura galleggiante, la Il progetto sta partendo in questi mesi con un primo modello
normativa impone le dotazioni previste per una houseboat. realizzato a Loano che sarà visibile la prossima primavera. ■
135
2019 - 2023
Tutte le barche presenti sul mercato italiano con dati tecnici e prezzi
VELA GOMMONI
Trimarchi - 500 Offshore Mingolla Brava 19
●
anno di riferimento di tutti i dati
* prezzo esclusi motori
EB: entrobordo – EFB: entrofuoribordo – C: catamarano – V: V profonda – SD: semidislocante – ALU: alluminio – CAR: carbonio COM: composito – ES: Eliche di superficie – ME: motore elettrico
●
anno di riferimento di tutti i dati
* prezzo esclusi motori
EB: entrobordo – EFB: entrofuoribordo – C: catamarano – V: V profonda – SD: semidislocante – ALU: alluminio – CAR: carbonio COM: composito – ES: Eliche di superficie – ME: motore elettrico
●
anno di riferimento di tutti i dati
* prezzo esclusi motori
EB: entrobordo – EFB: entrofuoribordo – C: catamarano – V: V profonda – SD: semidislocante – ALU: alluminio – CAR: carbonio COM: composito – ES: Eliche di superficie – ME: motore elettrico
●
anno di riferimento di tutti i dati
* prezzo esclusi motori
EB: entrobordo – EFB: entrofuoribordo – C: catamarano – V: V profonda – SD: semidislocante – ALU: alluminio – CAR: carbonio COM: composito – ES: Eliche di superficie – ME: motore elettrico
●
anno di riferimento di tutti i dati
* prezzo esclusi motori
EB: entrobordo – EFB: entrofuoribordo – C: catamarano – V: V profonda – SD: semidislocante – ALU: alluminio – CAR: carbonio COM: composito – ES: Eliche di superficie – ME: motore elettrico
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anno di riferimento di tutti i dati
* prezzo esclusi motori
EB: entrobordo – EFB: entrofuoribordo – C: catamarano – V: V profonda – SD: semidislocante – ALU: alluminio – CAR: carbonio COM: composito – ES: Eliche di superficie – ME: motore elettrico
IMBARCAZIONI A VELA
Lungh. CE Cantiere Modello Progetto Largh. Imm. Peso S. Velica Letti Euro IVA esc. anno● Pubblicato su Nautica
9,53 B/C/D Beneteau Oceanis 30.1 Pascal Conq 2,99 1,88 3.995 40 4 70.140 2020 Prova Nautica 695
9,98 A Italia Yachts 9.98 Matteo Polli 3,54 1,90 4.500 70 4 140.000 2022 Prova Nautica 664
10,00 B De Cesari 33 Giovanni Ceccarelli 2,55 2,00 3.300 58 2 149.900 2021 Focus Nautica 709
10,30 A Dehler 30 OD Judel /Vrolijk &co 3,25 2,20 3.400 63 4 119.800 2019 Focus Nautica 694
10,49 A Jeanneau Sun Fast 3300 Andrieu/Verdier 3,40 1,95 3.500 60 4 132.000 2019 Focus Nautica 693
10,77 A Dufour Yachts - Dufour 37 Felci Yacht Design 3,80 1,90 6.740 60 6/8 251.762 2022
10,90 A Stgv/Aventura 37 S.Lasta 5,94 1,20 7.900 / 6/8 237.000 2021
11,38 A Bavaria C38 Maurizio Cossutti 3,98 1,65 9.070 80 6 134.300 2021 Focus Nautica 712
11,75 A Jeanneau Sun Odyssey 380 Marc Lombard 3,76 1,56 6.900 6 295.500 2022 Prova Nautica 721
11,80 A Leonardo Y Eagle 38 Hoek Design 2,60 1,25 3.800 59,8 4 201.000 2019
11,86 A Beneteau Excess 12 VPLP 6,73 1,35 10.300 82 8 373.200 2019
11,90 A Cantiere del Pardo- GS40 Polli/Nauta 4,07 2,40 7.500 84 4/6 332.000 2022
●
anno di riferimento di tutti i dati
ANNUARIO BARCHE 2019-2023 159
Dehler 38SQ X-Yachts X4°
IMBARCAZIONI A VELA
Lungh. CE Cantiere Modello Progetto Largh. Imm. Peso S. Velica Letti Euro IVA esc. anno● Pubblicato su Nautica
11,98 A Italia Yachts 11.98 Matteo Polli 3,98 2,10 6.200 93 6 236.000 2019 Prova Nautica 685
11,98 A/B/C Beneteau First 36 Samuel Manuard 3,80 2,25 4.800 75 198.000 2022 Prova Nautica 722
11,98 A Beneteau -First 36 Manuard/Argento 3,80 2,25 4.800 80 6/8 280.956 2022
12,07 A Dehler 38Sq J/V 3,75 2,24 7.500 77,9 4/1 184.900 2021
12,09 A X-Yachts X4° X Yachts design team 3,81 2,10 8.100 78 6 489.900 2019 Prova Nautica 688
12,36 A Solaris 40 Acebal 4,10 2,40 9.400 100 4/6 294.000 2021
12,67 A X-Yachts - X43 Niels Jeppesen 3,80 2,20 9.400 99 4/6 385.101 2022
12,85 A Catana/Bali 4.2 Poncin 7,08 1,22 11.900 117 6/8 378.700 2021
12,87 A Beneteau/Ocean.40.1 M.Lombard 4,18 2,17 7.985 69,8 6 170.400 2020
12,98 A Italia Yachts 12.98 Matteo Polli 3,65 2,20 7.950 103 6/7 343.000 2022 Prova Nautica 648
12,98 A Italia Yachts - IY 12.98 Cossutti/Arbore 3,65 2,20 7.950 103 6/7 329.000 2022
13,05 A RM Yachts RM 1180 Marc Lombard 4,37 2,25 7.000 92 6/1 253.300 2019 Focus Nautica 692
IMBARCAZIONI A VELA
Lungh. CE Cantiere Modello Progetto Largh. Imm. Peso S. Velica Letti Euro IVA esc. anno● Pubblicato su Nautica
13,20 A Aventura Cat 44 Samer Lasta 7,00 1,30 9.500 115 10 395.400 2019
13,20 A Bali 4.3 Olivier Poncin 7,12 1,20 15.500 12 382.000 2019 Prova Nautica 686
13,30 A Nautitech 44 Lombard 7,36 1,45 10.700 106 4/8 / 2021
13,30 A Nautitech - 44 Open Lombard/Anglay 7,36 1,45 11.000 106 8 n.c. 2022
13,35 A Cant.del Pardo/Gs 44 M. Polli 0,19 2,60 9.000 112 6 319.000 2020
13,45 A Fountaine Pajot Elba 45 Berret-Racoupeau 7,55 1,20 14.000 75 8 n.c. 2019
13,79 A Nautitech 46 Marc Lombard 7,54 1,45 10.800 114 8 546.000 2019 Prova Nautica 693
13,85 A Cant del Pardo GS LC42 Marco Lostuzzi 4,16 2,25 9.600 103,5 6/1 370.800 2019
13,85 A Elan Impression 45.1 Rob Humphreys 4,18 1,90 10.420 88 6/1 209.900 2019
13,94 A F. Pajot/Tanna47 B.Racoupeau 7,70 1,20 14.700 77 8/12 / 2021
14,15 A Beneteau - First 44 Biscontini/Argento 4,25 2,15 10.300 106 6/8 402.000 2022
14,19 A Bali 4.6 Bali 7,66 1,22 19.800 166 6 495.700 2020
●
anno di riferimento di tutti i dati
ANNUARIO BARCHE 2019-2023 161
Eleva Yachts Forty Two Grand Soleil 44
IMBARCAZIONI A VELA
Lungh. CE Cantiere Modello Progetto Largh. Imm. Peso S. Velica Letti Euro IVA esc. anno● Pubblicato su Nautica
14,20 A Eleva Yachts Forty Two Giovanni Ceccarelli 4,09 2,00 7.250 108 6 295.000 2020 Prova Nautica 705
14,35 A Grand Soleil 44 Matteo Polli 4,30 2,60 9.500 114 10 319.000 2020 Prova Nautica 704
14,50 A Discovery Southerly 480 Stephen Jones 4,46 3,12 18.990 130 - 2020 Focus Nautica 694
14,60 A Hanse Yachts - Hanse 460 Berret/Racoupeau 4,79 2,25 12.600 114 6/7 284.900 2022
14,76 A Beneteau Excess 15 VPLP 8,03 1,40 18.400 159,5 10 n.c. 2019
14,78 A Nautor Swan 48 German Frers 4,59 2,40 15.000 139 6/1 816.000 2019 Focus Nautica 690
14,80 A C-Catamarans - C-Cat 48 François Pérus 7,30 0,57 9.700 137 4/8 785.000 2022
14,85 A Dufour 470 Umberto Felci 4,74 2,23 13.200 107 6 249.900 2021 Focus Nautica 709
14,98 A Italia Yachts 14.98 Matteo Polli 4,35 2,70 10.250 134 6/8 457.000 2022 Prova Nautica 706
14,99 A Ita Catamarans- Ita 15.49 - 0,35 0,65 14.500 140 4/8 1.200.000 2022
15,14 A Elan GT6 Humphreys 4,49 2,45 12.450 60 2/1 399.900 2021
15,20 A Sunreef 50 Sunreef 9,10 1,50 n.c. 156 12 1.560.000 2019
IMBARCAZIONI A VELA
Lungh. CE Cantiere Modello Progetto Largh. Imm. Peso S. Velica Letti Euro IVA esc. anno● Pubblicato su Nautica
15,30 A Elan Yachts - E6 Humpreys/Pininfarina 4,49 2,80 11.250 122 6/8 429.900 2022
15,50 A Solaris Yachts - Solaris 50 Acebal/Roseo 4,78 2,80 15.900 155 6/8 n.c. 2022
15,54 A Fountaine Pajot - Aura 51 Berret/Racoupeau 8,08 1,30 18.100 154 12 951.800 2022
15,55 A Bavaria C50 Maurizio Cossutti 5,00 2,30 15.500 135 8/1 340.000 2019
15,75 A Catana - Ocean Class 48 Poncin 7,98 1,39 19.500 177 6/10 965.900 2022
15,80 A Ice Yachts 52RS Evo Felci 4,65 2,50 12.000 163 6/1 750.000 2021
15,85 A Grand Soleil 48 Marco Lostuzzi 4,50 2,60 11.500 127 6/9 309.000 2019 Prova Nautica 687
16,00 A Balance 526 Berman/Du Toit 8,26 1,12 12.000 149 12 1.506.000 2019
16,10 A Oyster - Oyster 495 Rob Humpreys 4,77 2,28 21.000 120 4/6 n.c. 2022
16,56 A Lagoon 55 VPLP 0,38 1,55 27.700 181 8/12 1.139.300 2021
16,58 A X-Yachts X5⁶ Niels Jeppesen 4,89 2,90 18.100 203 6/1 940.300 2021 Focus Nautica 708
16,98 A Italia Yachts 16.98 Matteo Polli 4,85 2,60 15.800 176 6/8 740.000 2022
●
anno di riferimento di tutti i dati
ANNUARIO BARCHE 2019-2023 163
Beneteau First 53 Neo Yachts - Neo 570
IMBARCAZIONI A VELA
Lungh. CE Cantiere Modello Progetto Largh. Imm. Peso S. Velica Letti Euro IVA esc. anno● Pubblicato su Nautica
17,14 A Beneteau First 53 Lorenzo Argento 4,99 2,50 15.500 168 6 483.800 2019 Prova Nautica 692
17,16 A Beneteau/Ocean.54 Biscontini Argento 5,00 2,50 16.600 114 6 425.800 2020
17,50 A Neo Yachts - Neo 570 Carkeek 5,30 4,20 11.500 184 6/8 nc 2022
17,75 A Nautor Swan - Swan 55 Frers/Poggi 5,00 2,50 22.450 175 7/10 n.c. 2022
18,28 A Jeanneau - Jean.Yachts 60 P. Briand/A. Winch 5,20 2,70-2,25 20.170 131 6/8 750.000 2022 Prova Nautica 723
18,31 A Solaris 60 Acebal 5,28 3,20 25.800 201 6/8 1.114.000 2021
18,65 A RSC 1900 Satellite YD 5,30 2,65 28.600 191 8 n.c. 2019
18,80 A Ice Yachts - Ice62 Felci Yacht Design 5,20 2,25-4,0 17.000 216 8/10 1.660.000 2022
18,95 A Beneteau - Oceanis 60 Biscontini/Argento 5,25 2,66 21.500 139 8/10 1.074.000 2022
19,00 A Amel 60 Olivier Racoupeau 5,40 2,35 27.000 170 8 1.820.000 2019
19,11 A Nautor Swan 58 Frers 5,27 2,70 25.400 213 6/10 1.980.000 2021 Prova Nautica 711
IMBARCAZIONI A VELA
Lungh. CE Cantiere Modello Progetto Largh. Imm. Peso S. Velica Letti Euro IVA esc. anno● Pubblicato su Nautica
19,22 A Dufour 61 Umberto Felci 5,48 2,80 17.774 170 6 907.000 2021 Prova Nautica 710
19,40 A Solaris 64 RS Soto Acebal 5,40 3,30 27.600 222 6 n.c. 2019
19,80 A Neel 65 Joubert-Nivelt 12,05 1,80 22.500 206 1.598.000 2019 Prova Nautica 683
20,20 A Jeanneau - Jean.Yachts 65 P. Briand/A. Winch 5,51 2,20-2,95 32.380 168 6/8 1.478.724 2022 Prova Nautica 726
20,75 A Gunboat 68 VPLP 9,10 n.c. 17.800 232 12 n.c. 2019
21,30 A Ice Yachts 70 Umberto Felci 5,76 2,80 25.500 260 12 2.600.000 2022 Prova Nautica 713
21,68 A Y-Yachts - Y7 Tripp Design 5,75 2,50-3,90 43.000 297 8/10 2.090.000 2022 Prova Nautica 728
22,00 A Cantiere del Pardo -GS72 Polli/Nauta 6,20 3,70 31.000 310 8/10 n.c. 2022
27,40 A Y-Yachts - Y9 Tripp Design 6,80 4,25 49.500 386 8/10 5.950.000 2022
●
anno di riferimento di tutti i dati
ANNUARIO BARCHE 2019-2023 165
Agilis 305 Surmarine - ST325 RIDER
GOMMONI
Lungh CE Cantiere - Modello Carena Largh Tub Tessuto Pagl Kg Pers Lt HP Euro Iva escl. anno● Pubblicato su Nautica
2,50 B Vel. S.Giorgio-Safety tender 6. PVC 1,65 0,40 HY PVC 48 6 - elet. 1.638* 2022
3,05 C Agilis 305 VTR 1,75 0,40 HY Vtr 315 4 42 90 28.500 2021
3,26 C SurMarine/st325Rider VTR 1,70 0,42 HY Sint. 98 4 25 20 7.240 2021
3,26 C Surmarine - ST325 RIDER VTR 1,70 0,42 HY Vtr 98 4 - 20 9.990* 2022
3,30 C Agilis - Agilis 330C VTR 1,75 0,40 HY Sint. 330 4 55 90 31.550* 2022
3,40 C Highfield Classic 340 de luxe ALU 1,77 0,44 HN Fley 173 6 - 30 9.790 2019
3,44 C AB Infatables/Jet350Xp VTR 1,78 0,41 HY Vtr 345 5 41 90 31.400 2021
3,50 C Zar Mini Lux 12 ALU 1,90 0,49 PVC Vtr 600 5 - 40 5.979 2019
3,65 C Ranieri Int. Cayman One VTR 1,92 0,44 HN Vtr 250 6 30 60 17.800 2019
3,90 C Zar Mini Lux 13 ALU 1,91 0,49 PVC Vtr 700 6 - 40 6.825 2019
3,90 C ABJET - ABJET390 XP VTR 1,80 0,43 HY Sint. 435 7 - 170 40.970* 2022
GOMMONI
Lungh CE Cantiere - Modello Carena Largh Tub Tessuto Pagl Kg Pers Lt HP Euro Iva escl. anno● Pubblicato su Nautica
4,00 C Sur Marine Prestige ST400 VTR 1,90 0,45 HN Sint. 225 6 20 50 15.290 2019
4,35 C AB Jet430 XP VTR 1,94 0,46 HN Sint. 500 7 61 150 34.700 2020
4,50 C Zodiac E Jet 450 VTR 2,00 0,50 HN - 870 6+1 - 50 kW 140.000 2021 Prova Nautica 714
4,70 C Sur Marine St470 Pr. VTR 2,17 0,52 HN Sint. 335 7 43 70 22.790 2020
5,42 C Master 540 fishing VTR 2,32 0,57 HN Vtr 380 10 86 40 17.000 2019
5,70 C Selva 570 Evo fb VTR 2,55 0,62 HN Vtr 400 9 - 100 24.290 2019
5,71 C Williams - Diesel Jet 565 VTR 2,41 0,42 HY Sint. 1.145 9 100 195 n.c. 2022
5,85 C Joker Boat Barracuda 580 VTR 2,54 0,40 HY Vtr 600 8 110 130 29.500 2021 Prova Nautica 715
5,85 C Joker Boat Coaster 580 VTR 2,54 0,55 HY Vtr 600 8 110 130 27.500 2022 Focus Nautica 724
6,00 C Arkos Jaws 6 VTR 2,40 0,47 HN Vtr 750 10 110 100 25.000 2019
6,00 C Salpa/Soleil18 VTR 2,48 0,58 HY Vtr 550 8 90 115 17.950 2021
tub=tubolari; tess=tessuto; pagl=pagliolato ●
anno di riferimento di tutti i dati
ANNUARIO BARCHE 2019-2023 * tariffa senza motore 167
Arkos 21 Salpa Soleil 20
GOMMONI
Lungh CE Cantiere - Modello Carena Largh Tub Tessuto Pagl Kg Pers Lt HP Euro Iva escl. anno● Pubblicato su Nautica
6,09 C Zar Formenti 59 SL VTR 2,43 0,52 HO Vtr 590 11 160 150 34.900 2019 Prova Nautica 686
6,25 C Arkos 21 VTR 2,65 0,65 - Vtr 600 12 150 175 20.800 2019 Prova Nautica 683
6,30 C Selva 21LV Plus VTR 2,63 0,60 HN Vtr 530 10 / 150 23.800 2020
6,40 C Salpa Soleil 20 VTR 2,54 0,58 HN Vtr 650 10 90 70 19.450 2019
6,45 B Honda - HR 65 VTR 2,55 0,60 HY Vtr 600 14 165 150 41.900 2022
6,50 C Capelli Tempest BR 65 VTR 2,58 0,52 HN Sint. 1.060 10 220 200 63.250 2019
6,50 B Nuova Jolly NJ650 VTR 3,00 0,60 HN Vtr 70 12 200 200 32.330 2019
6,50 B Oromarine S65 custom VTR 2,40 0,60 HN Vtr 600 12 100 100 24.500 2019
6,60 C Selva/660 Pro Fish VTR 2,58 0,55 HN Vtr 762 14 130 180 25.131 2020
6,70 - Joker Boat Barracuda 650 VTR 2,55 0,55 HO Vtr 700 12 170 200 36.000 2019 Prova Nautica 689
6,80 C Zodiac Medline 6.8 VTR 2,54 0,57 HY Teak 950 14 200 250 34.200 2021
GOMMONI
Lungh CE Cantiere - Modello Carena Largh Tub Tessuto Pagl Kg Pers Lt HP Euro Iva escl. anno● Pubblicato su Nautica
6,90 C Joker Boat/CS650p. VTR 2,50 0,55 HN Sint. 780 10 170 200 33.000 2020
7,01 C Joker Boat/Clubman22plus VTR 2,77 0,46 HY Sint. 1.200 14 210 250 48.000 2021
7,10 B Ranieri int./Cay. 23 S. VTR 2,80 0,60 HN Vtr 700 15 200 250 30.530 2020
7,10 B Honda - HR 70 VTR 2,80 0,60 HY Vtr 750 16 205 250 59.023 2022
7,15 C Capelli Tempest 700 VTR 2,85 0,58 HN Vtr 1.050 16 n.c. 200 60.360 2019
7,30 B BWA - GTO 24 VTR 2,80 0,40 HY Sint. 750 13 191 225 48.300* 2022
7,42 C Renier/R7 VTR 2,85 0,42 HY Vtr / 14 200 250 73.500 2021
7,50 C Arkos Alumar ALU 3,10 0,47 HN All 1.100 10 290 300 38.500 2019
7,50 B SPX Rib Spx 24 VTR 2,80 0,55 HN Sint. 1.100 14 210 200 34.900 2019
7,50 B Salpa/Soleil 26 VTR 3,00 0,63 HN Sint. 1.500 15 300 250 44.950 2020
7,65 C Capelli/ Temp. 750 L VTR 2,98 0,65 HN Sint. 1.300 20 / 250 41.000 2020
tub=tubolari; tess=tessuto; pagl=pagliolato ●
anno di riferimento di tutti i dati
ANNUARIO BARCHE 2019-2023 * tariffa senza motore 169
MV Marine 27 GT Lomac 790 in
GOMMONI
Lungh CE Cantiere - Modello Carena Largh Tub Tessuto Pagl Kg Pers Lt HP Euro Iva escl. anno● Pubblicato su Nautica
7,80 B Honda - HR 80 VTR 2,80 0,60 HY Vtr 1.200 18 260 250 n.c. 2022
7,85 C MV Marine 27 GT VTR 2,90 0,60 HY - 1265 20 285 300 40.800 2019 Prova Nautica 685
7,93 C Lomac 790 in VTR 3,06 0,55 HN - 1.200 20 255 300 48.000 2021 Prova Nautica 713
7,98 B Italboats Stingher 28 GT VTR 3,20 0,66 HN Vtr 1.250 12 350 250 58.000 2019
7,98 B-C Lomac In 850 VTR 3,06 0,61 HN Vtr 1.500 14-18 310 700 n.c. 2019
8,02 B MAR . CO - R- Evolution 26 VTR 3,08 0,60 HY Vtr 1.700 14 100 450 105.000* 2022
8,23 B Nuova Jolly - NJ 850 XL VTR 3,30 0,61 HY Sint. 1.400 16 900 450 64.000* 2022
8,50 B Marlin Boat 850 Hd Pro VTR 3,18 0,62 HN Vtr 1.450 16 80 500 47.600 2019
8,60 B Ranieri Int. Cayman 27 VTR 3,20 0,65 HN Vtr 1.800 20 420 500 59.000 2019
8,60 B Ranieri Int. Cay.28 Ex VTR 3,30 0,65 HN Sint. 2.000 20 420 600 60.430 2020
9,30 B Oromarine - S9 Coupè VTR 3,28 0,60 HY Teak 1.300 20 900 500 79.500* 2022
GOMMONI
Lungh CE Cantiere - Modello Carena Largh Tub Tessuto Pagl Kg Pers Lt HP Euro Iva escl. anno● Pubblicato su Nautica
9,40 B Italiamarine Positano 31 wa VTR 3,40 0,68 HN Vtr 1.700 16 420 300 84.000 2019
9,50 B Joker Boat CB 30 VTR 3,28 0,62 HN Vtr/T 2.500 16 570 800 98.000 2019
9,60 B Capelli - Tempest 900 OPEN VTR 3,24 0,65 HY Sint. 2.100 18 370 500 125.200 2022
9,62 B Lomac Adrenalina 10.5 VTR 3,50 0,67 HN Vtr 2.500 18 560 600 115.000 2020 Prova Nautica 708
9,98 B Ribco - Venom 34 VTR 3,00 / HY Teak 3.000 10 - 700 249.000 2022
9,99 B Oromarine S11 coupé VTR 3,30 0,60 HN Vtr 1.900 24 500 600 125.000 2019
10,00 B Mar.Co E-motion 36 VTR 3,30 0,65 HN Vtr 4.000 n.c. 810 700 205.000 2019
10,06 B Lomac/ Gt11 VTR 3,51 0,68 HY Sint. 2.500 18 540 700 198.000 2021 Prova Nautica 720
10,40 B Nuova Jolly Prince 33 cc VTR 3,40 0,60 HN Vtr 2.300 12 500 700 103.000 2019
10,40 B BWA 33 sport VTR 3,70 0,65 HN Teak 2.100 24 n.c. 440 92.300 2019
10,40 B Lomac/Grantur. 10.5 VTR 3,57 0,66 HN Vtr 2.500 20 540 900 128.000 2020
tub=tubolari; tess=tessuto; pagl=pagliolato ●
anno di riferimento di tutti i dati
ANNUARIO BARCHE 2019-2023 * tariffa senza motore 171
Capelli - Capelli 1000 WA Rio Yachts - Inagua
Lomac/Gt12.5 SpxRib/Spx38
GOMMONI
Lungh CE Cantiere - Modello Carena Largh Tub Tessuto Pagl Kg Pers Lt HP Euro Iva escl. anno● Pubblicato su Nautica
10,64 B Capelli - Capelli 1000 WA VTR 3,28 0,60 HY Sint. 2.800 18 500 600 194.150 2022
10,73 B Mar-Co R-Evolution 36 VTR 3,64 0,50 HY Sint. 5,4 16 750 1350 187.500* 2021 Prova Nautica 717
10,80 B Ranieri Int. Cayman 35 VTR 3,80 0,65 HN Flex 3.200 24 n.c. 900 146.200 2019
10,90 B Rio Yachts - Inagua VTR 3,70 0,68 HY Sint. 3.700 16 620 600 70.000 2022
11,00 B Renier/R11 VTR 4,00 0,45 HY Teak 4.000 18 760 860 270.000 2021
11,10 B Tecnorin/P35 VTR 3,80 0,59 HY Teak 5.000 12 750 600 199.000* 2021
11,30 B Altamarea Wave 35 GT VTR 3,60 0,62 HN Vtr 2.700 16 420 700 109.000 2019
11,40 B SpxRib/Spx38 VTR 3,95 0,65 HY Sint. 3.000 18 770 1350 169.000* 2021
11,50 B Oromarine - S13 Coupè VTR 3,28 0,60 HY Teak 1.900 24 1.200 700 170.000* 2022
11,70 B Lomac GT12 VTR 3,54 0,68 HN Teak 2.500 20 n.c. 600 n.c. 2019
11,75 B Lomac/Gt12.5 VTR 3,51 0,68 HY Sint. 2.500 18 650 900 331.000 2021 Prova Nautica 718
GOMMONI
Lungh CE Cantiere - Modello Carena Largh Tub Tessuto Pagl Kg Pers Lt HP Euro Iva escl. anno● Pubblicato su Nautica
11,97 B Capelli Tempest 38 VTR 3,54 - - - 3.400 18 660 800 194.490 2019 Prova Nautica 689
12,14 B MV Marine Mito 40 VTR 3,86 0,68 HN Flex 4.600 16 800 1200 170.000 2019
12,40 B BWA/ 40WL FB VTR 3,90 0,68 HN Sint. 6.000 16 1000 1000 248.000 2020
12,50 B Panamera Yacht PY 100 VTR 3,80 0,68 HN Teak 4.300 16 600 900 120.000 2019
12,75 B Salpa Soleil 42 VTR 3,90 0,74 HN Teak n.c. 16 750 1350 210.000 2019
13,00 B Capelli Stradivari 43 VTR 3,60 0,66 HY Teak 5.500 18 700 900 / 2021 Prova Nautica 716
13,00 B Zar Imagine VTR 4,57 0,77 HY Teak / 12 1200 1300 590.000 2021
13,00 B Zar Formenti - Zar 130 Image VTR 4,57 0,76 HY Teak - 18 1.150 1350 n.c. 2022
13,10 B Tecnorib Pirelli 42 VTR 4,10 0,60 HN Sint. 7.500 14 950 860 330.000 2020 Prova Nautica 705
13,30 B Magazzù/MX13 GP. VTR 4,80 0,80 HN Teak / 18 940 1200 340.000 2020
13,50 B Joker Boat - Clubman 44 VTR 4,49 0,65 HY Sint. - 20 1.600 1800 n.c. 2022
tub=tubolari; tess=tessuto; pagl=pagliolato ●
anno di riferimento di tutti i dati
ANNUARIO BARCHE 2019-2023 * tariffa senza motore 173
Nuova Jolly Prince 50
GOMMONI
Lungh CE Cantiere - Modello Carena Largh Tub Tessuto Pagl Kg Pers Lt HP Euro Iva escl. anno● Pubblicato su Nautica
13,90 B Ranieri Intern. - Cayman 45 C VTR 4,20 0,65 HY Sint. 7.500 16 1.450 1450 550.000* 2022
14,00 B Coastal Maxy VTR 4,50 0,75 HN Teak 5.500 18 1500 1400 370.000 2019
14,95 B B-Shiver BS 140 EFB Ego VTR 4.25 - - Teak 10.360 25 1.784 880 1.248.000 2022 Prova Nautica 728
14,99 B Nuova Jolly/Prince 50 VTR 4,54 0,80 HN Teak 1.000 20 1000 1800 710.000 2020
15,00 B Capelli Tempest 50 HM VTR 4,20 0,65 HN Vtr 9.000 20 n.c. 1700 718.360 2019
15,20 B Tecnorib Pirelli 50 VTR 4,70 0,65 HO Vtr 12.350 14 800 1800 867.000 2022 Prova Nautica 721
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