DUCATI POSTER STORY/4 I TITOLI DI BAYLISS NEL 2001 E DI CHECA NEL 2011

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3,5 0

24/30 agosto 2021 - Settimanale - Anno XLV - Fascicolo 2231

SUPERBIKE
RAZGATLIOGLU SUPERSPORT
E REDDING AEGERTER ALLUNGA
BRACCANO REA PODIO BERNARDI

MERCATO SBK
VIÑALES BAUTISTA IN DUCATI
ADDIO YAMAHA CON PETRUCCI?
È SUBITO
APRILIA
MOTOGP
PANDEMIA E RITIRI:
FUTURO NEBULOSO

THE TEST
APRILIA RS 660 TROFEO
VIOLINO TRICOLORE

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004)

art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 7,00 Euro - CH CT 8,60 Chf
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771122
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SPECIALE SEI GIORNI

ENDURO CHIAMA ITALIA

DAL 30 AGOSTO AL 4 SETTEMBRE, LOMBARDIA E PIEMONTE OSPITERANNO
L’ATTESO MONDIALE A SQUADRE. VI PRESENTIAMO IL PERCORSO, I TEAM E I FAVORITI:
TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SULL’EVENTO FUORISTRADA PIÙ IMPORTANTE DELL’ANNO
 IN COPERTINA SOMMARIO
DI FEDERICO PORROZZI

SEI GIORNI DI PASSIONE RUBRICHE

Rivanazzano Terme sarà il centro dell’Enduro mondiale.
E noi di Motosprint ci saremo 61 PILLOLE SPRINT
SU QUESTO NUMERO, oltre alla quarta e ultima uscita della Ducati Poster 68 POLVERE DI STELLE
Story con Troy Bayliss e Carlos Checa, troverete uno speciale di oltre venti pa-
gine sull’evento Fuoristrada più atteso del 2021: la Sei Giorni di Enduro, pronta 72 MANUBRI LARGHI
ad andare in scena tra Lombardia e Piemonte da lunedì prossimo. Non soltanto: 80 IO GUIDO DA SOLA
in allegato, c’è anche il programma ufficiale di questa edizione del Mondiale a
squadre, con tutti gli orari, i percorsi, la mappa del paddock, i team iscritti e le 82 QUELLA (S)VOLTA CHE
info utili per seguire la gara. Si corre in Italia e noi di Motosprint abbiamo voluto
presentarvi l’evento nel migliore dei modi. Lo seguiremo anche dal vivo, con i
resoconti giornalieri sul nostro sito motosprint.it e con il commento finale della
gara sul numero 36 del settimanale cartaceo.
IN PISTA
Da “dentro”, abbiamo seguito anche la tappa Superbike di Navarra, alla quale 4 SUPERBIKE: NAVARRA
abbiamo dedicato un’altra buona fetta del giornale. Vi raccontiamo ciò che è suc- 12 SUPERBIKE: IL MERCATO
cesso tra Toprak Razgatlioglu, Jonathan Rea e Scott Redding, il terzetto che si
giocherà il titolo di questa spettacolare edizione 2021 del campionato per deriva- 14 LE PAGELLE
te di serie. Ma anche la Supersport con Luca Bernardi sempre più protagonista, il
mercato 2022 e le voci del paddock. 16 DIPILLOLE
C’è spazio poi per il retroscena che ha portato la Yamaha e Maverick Viñales a 18 SUPERSPORT
dirsi addio in anticipo, con lo spagnolo pronto a sposare subito la “causa” Aprilia.
E per un’analisi sulla MotoGP del futuro, alle prese con la pandemia e con i ritiri 22 MOTOGP: IL CASO-VIÑALES
eccellenti. Ma vi parliamo anche dei mondiali Supermoto ed Enduro Estremo e di 24 MOTOGP: IL FUTURO
tanto altro. Motosprint non va mai in vacanza e vi fa compagnia anche in spiaggia.
Buona lettura!

FUORISTRADA
CONTROCOPERTINA DI MIRCO MELLONI
30 MONDIALE SUPERMOTO:
L’ATTESA cancellazione del GP SPAGNA
Malesia a causa della pandemia ri-
35 SPECIALE:
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porterà il Motomondiale a Misano

dal 22 al 24 ottobre. Ed è dolce ri-
levare come, nel weekend in cui ca- SEI GIORNI ENDURO 2021
dranno i dieci anni dalla scomparsa
di Marco Simoncelli, il Motomondia- 52 ENDURO: LA SQUADRA
le potrà ricordare uno dei suoi eroi
non nel luogo in cui ha perso la vi- AZZURRA ALLA SEI GIORNI
ta, bensì nel circuito a lui intitolato.
L’occasione, cinque settimane dopo
58 HARD ENDURO:
il primo GP di Misano (dal 17 al 19
settembre, aperto a 25.000 spetta-
RED BULL TKO
tori giornalieri), sarà utile anche per
l’ultimo tributo del pubblico italiano
a Valentino Rossi, all’uscita conclu-
siva da padrone di casa in MotoGP.
NOVITÀ
Avverrà nel fine settimana in cui si P E R I L S I C E P E R VA L E N T I N O 62 THE TEST:
rivedrà Dani Pedrosa, di nuovo wild
card KTM, che nel 2016 tolse a Ros-
IL DOPPIO OMAGGIO DI MISANO APRILIA RS 660 TROFEO
si l’ultima grande occasione per vin-
cere sul tracciato romagnolo.

www.motosprint.it 3
SUPERBIKE – NAVARRA DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

Scott Redding
e Toprak
Razgatlioglu
sono stati grandi
protagonisti a
Navarra, dove
il ducatista ha
ottenuto più
punti di tutti e
dove il turco
ha agganciato
la vetta iridata.
Jonathan Rea
è accerchiato.

IL RE(A)
È BRACCATO
4 www.motosprint.it
ALL’INTERNO
rea-razgatlioglu:
leader a pari punti!
redding alla riscossa:
è il terzo incomodo
esplode il mercato: ducati
con bautista e... petrucci
SSP: aegerter cerca
il margine di sicurezza
L
OS ARCOS – Il Circu-
ito di Navarra si trova
in mezzo al Cammino
di Santiago: Los Arcos,
infatti, offre ostelli de-
dicati a tutti coloro vo-
gliano, tra una tappa e
l’altra completata nei
deserti spagnoli, ripo-
sarsi in loco, conosce-
re persone e condividere le esperienze
di viaggio. Poco distante dalla citta-
dina, troviamo questo piccolo toboga
ricco di curve e zeppo di avvallamenti.
Segno di un destino apparentemente
mistico, la Superbike vi ha disputato
il settimo round stagionale, cioè l’ap-
puntamento che cadeva a metà di una
strada 2021 che si sta dimostrando la
più equilibrata degli ultimi tempi. Di-
versamente da viandanti, ricercatori
di loro stessi e della libertà spirituale,
nel paddock delle derivate si possono
incontrare personaggi che non predi-
ligono preghiere, abiti usati e scarpe
da consumare. Piloti come Toprak
Razgatlioglu, Jonathan Rea e Scott
Redding preferiscono sessioni di alle-
namento psico-fisico, bibite energeti-
che, tute in pelle e gomme in mescola.
I tre rivali sono completamente dif-
ferenti, in sella e nel tempo libero. Il
turco conduce una vita simil-militare,
rispettando orari e quelle discipline
impartitegli dal capo-maestro Kenan
Sofuoglu. Il nordirlandese rappresen-
ta la categoria stessa, il campione,
l’uomo da battere, il perfetto profes-
sionista. Ora tocca all’inglese, il ribel-
le, l’anticonformista, sempre fuori da-
gli schemi. La sfida con Yamaha, Ka-
wasaki e Ducati vede in duello le prime
punte dei team ufficiali: il numero 54
COME A MOST, IL CAMPIONE
IN CARICA RESTA A SECCO
DI VITTORIE: RAZGATLIOGLU
LO AGGANCIA AL COMANDO
DEL MONDIALE, MA IL PILOTA
PIÙ IN FORMA SEMBRA
REDDING, CHE IN CASO
DI TITOLO PORTEREBBE
IL NUMERO 1 ALLA BMW.
INVOLUTO RINALDI,
BRAVI LOCATELLI,
TRE VOLTE QUARTO,
E BASSANI
gode di accordo biennale siglato con
la Casa di Iwata e, come ha precisato,
pensa poco e niente alla MotoGP e non
sa se nemmeno ci andrà. Eppure, in ca-
so di titolo vinto con la R1, il passaggio
ai prototipi sarà da mettere in conto.
Il Cannibale ha corso due Gran Premi
della top class, ma era semplicemen-
te il sostituto in Honda dell’infortunato
Casey Stoner e la sua funzione in quel
2012 si esaurì ad Aragón. Anni di Mo-
tomondiale e classe regina invece per
il bulldog, con un saluto poco cortese
ad ambiente e colleghi.
SE PARLIAMO di percorsi, qui ne
abbiamo per tutti i gusti: appena “li-
cenziato” da Borgo Panigale, il numero
45 ha trovato (o forse, ritrovato) uno
smalto luccicante, sbiadito a Misano
e Donington Park. Con fisico e mestie-
re, a Navarra il tatuato ventottenne
dall’accento cockney ha battuto tutti
nella manche iniziale, mandando un
messaggio a Bologna e allo sponsor
Aruba: «Non cambia granché, il mio
obiettivo resta quello per cui avevo fir-
www.motosprint.it 5
 SUPERBIKE – NAVARRA

l’evoluzione di scott
redding è pronto a raccogliere la sfida bmw
redding ma di fronte ha il traguardo per cui aveva
Ho saputo scelto la ducati: il titolo. da inseguire con la
libertà di chi non avverte il peso di eventuali
cambiare pelle errori e delle relative conseguenze

LOS ARCOS – Diver-

samente da quanto visto
nel 2020 e fino a Most, lo
Scott Redding di Navarra
mostrava sguardo rilassato
ed espressione più distesa.
Sapere di lasciare Ducati e
passare in BMW lo ha tolto
dalle pressioni del caso? Lui
giura di no: «Macché – ap-
punta – sono convinto dei
miei mezzi al cento percento
e sento meglio la V4 R che,
credetemi, da Donington a
oggi non è cambiata di una
vite. Semmai, sono cambia-
to io: ho pensato di affronta-
re le corse portando in pista
un atteggiamento diverso,
positivo, costruttivo. Voglio
vincere il titolo con la Rossa
e basta. Il futuro adesso po-
co importa».
Doppietta e spazio in
classifica recuperato su Rea
e Razgatlioglu: «Ci saranno
parecchi punti da assegna-
re, perciò i giochi sono com-
pletamente aperti. Mi sento
felice della doppietta, ma
avrei voluto fare mia anche
la manche di domenica po-
meriggio». L’inglese non ci è
riuscito, però: «Lo ammetto,
avrei rischiato troppo. Ho
preferito vedere il traguardo
e credo che sia stata la mos-
sa giusta, la migliore».
mato il contratto due anni fa: ottene-
re il massimo, cioè, il campionato del
Mondo».
Interpretate nel seguente modo la
condizione di Scott: avete mai lasciato
un posto di lavoro, sapendo già di aver-
ne già sotto al tavolo un altro e altret-
tanto stimolante?! Se ci avete fatto
caso, avete vissuto gli ultimi giorni di
mandato con uno stato mentale unico,
favorevole, ricco di carica. Sì, perché
sapere di non aver più sulle spalle
pressioni da sopportare e le eventuali
conseguenze, vi ha liberato, fatto ri-
nascere. Almeno per un po’. Ebbene,
Redding si trova nel medesimo stato
di grazia, simile a chi fluttua leggero
nel Cammino di Santiago.
INDOMABILE, Reddingpower ha
fatto sua anche la Superpole Race,
nuovamente beffando un sempre al
limite sei volte iridato: «Sì, sono al li-
mite – ha ammesso Rea – e non è fa-
cile rimanere appesi alla moto. Rischi
di cadere spesso e malvolentieri. In
Gara 1, Scott mi ha demolito. Di più,
non ne avevo». Ancor meno ne aveva
“Razga”, alle prese con un assetto bal-
lerino: «Chattering e fastidio, questo
ho avvertito – ha raccontato – inoltre,
partivo arretrato dall’ottava casella.
Nemmeno io ero in grado di fare me-
glio, però ci riproverò».
Detto, fatto. Accontentatosi del-
la terza posizione colta nella corsa
sprint, il pupillo del sultano Kenan,
ben visto anche dal presidente Recep
Tayyip Erdogan, ha sfogato la propria
furia domenica pomeriggio, superando
le restanti “Erre”, sfruttando le capa-
cità della sua... R1: a oggi, la quattro
cilindri dei tre diapason è la moto più
equilibrata e completa del lotto. Lo
ha confermato Andrea Locatelli, sem-
pre alle spalle dei magnifici tre: «Sto
crescendo velocemente – ha detto il
bergamasco – nemmeno io pensavo di
poter essere tanto competitivo. Sarà
per l’esperienza maturata nel Moto-
mondiale, ma... adesso mi sento un

6 www.motosprint.it
 Toprak
Razgatlioglu (54)
e Scott Redding
(45) si sono
spartiti le ultime
sei manche, tra
Most e Navarra.
Nelle quali
l’inglese non ha
mai fatto peggio
del secondo
posto, il turco del
terzo. Jonathan
Rea (1) si è difeso
con cinque podi.
uomo, mica un ragazzino». Magistrale
il modo con cui gestisce la pressione:
«E immagino che chi si gioca la posta
piena ne abbia ancora di più. Il prossi-
mo voglio essere io».
Se Rea doveva limitare i danni, ci è
riuscito: in fondo, è vero che Toprak ha
recuperato punti, ma ora sono in vetta
alla pari, 311 ciascuno. Contando le af-
fermazioni singole, il conto è favorevo-
le al portacolori KRT Provec, con otto
successi complessivi, mentre “Razga”
ne ha sei. Manca soltanto Scott, “fer-
mo” a quota quota cinque trionfi (l’u-
nico vincitore “estraneo” al trio è Mi-
chael Ruben Rinaldi, due volte primo
a Misano). Malgrado lo svantaggio, il
ducatista appare però il pilota mag-
giormente lanciato verso un’impresa
realizzabile.
Provate a immaginare quanto se-
gue: Redding vince il titolo, lascia la
Rossa e passa in BMW, portandole il
numero 1. Mera fantasia? Chiedetelo,
allora, direttamente ai rivali: «Stavolta
tutto è possibile» le parole di Razgat-
lioglu e Rea. «In un campionato avvin-
cente come non si vedeva da tempo».
Se lo affermano loro, i protagonisti, c’è
da crederci.
CHI INVECE non crede più a Sykes
è la BMW, che lo ha scaricato mala-
mente. Tom si rifarà, abbiate fede. Chi,
invece, non ha fiducia nell’avantre-
no della sua CBR è Alvaro Bautista.
Troppe le cadute causate dalla perdi-
ta dell’anteriore, pazienza esaurita e
contatto riacquisito con Gigi Dall’Igna
e soci: l’ex iridato 125 dirà adios alla
Honda, tornando a vestire i panni Aru-
ba. La voglia dello spagnolo supera i
teorici limiti dell’età anagrafica, quale
ultima chance per chiudere una carrie-
ra lunga e importante.
Stenta non poco Rinaldi, incapace
di ripetere lo splendido weekend di Mi-
sano. Il romagnolo ha brillato in casa,
per poi raccogliere buoni piazzamenti
qua e là. Appunto, in un cammino così
irto, lungo e carico di trappole, servi-
razgatlioglu
Niente calcoli:
voglio il titolo
LOS ARCOS – Toprak
ha faticato un po’ in Gara 1
e nella Superpole Race, poi
si è riscattato nella frazione
conclusiva, rivelatasi asso-
lutamente importante per la
sua classifica: «Alcune mo-
difiche apportate alla Yama-
ha R1 mi hanno aiutato – ha
spiegato con soddisfazione
– infatti, ho sofferto molto
meno le tante buche trovate
qui a Navarra. Ho preso una
confidenza maggiore sull’a-
vantreno, potendo spingere
in frenata e ingresso curva.
Rispetto a sabato, la musica
è decisamente cambiata».
Vero, e gli avversari ne sono
usciti suonati: «A dirla sin-
ceramente, non ho pensato
a loro – ecco la mentalità
del turco – preferendo sol-
tanto spingere al massimo
delle mie possibilità. Credo
proprio che ripeterò l’atteg-
giamento a Magny-Cours,
tracciato in cui già sono an-
dato forte. In Francia con-
tinuerò ad attaccare, senza
guardare la classifica, evi-
tando calcoli di sorta o cose
simili. Io e Rea siamo a pari
punti, però io sono sempre e
solamente concentrato per
salire sul gradino più alto
del podio. Farò così sino alla
fine».
www.motosprint.it 7
SUPERBIKE – NAVARRA
rebbero risultati di spicco a una punta
factory.
UN RUOLO che, al momento, Axel
Bassani non ricopre. Il veneto e Mo-
tocorsa si giocano il primato dedicato
alle formazioni indipendenti e, sebbe-
ne siano terzi, a Navarra hanno meglio
impressionato rispetto ai deludenti
Garrett Gerloff e Chaz Davies (con il
gallese che ha steso l’americano in
Gara 2), cui appartengono repertori di
qualità, persi per strada durante l’arco
8 www.motosprint.it
della stagione. Abbiamo detto “arco”?
Ah sì: gli archi sono costituiti da para-
bole ascendenti e discendenti, come
un flusso crescente e poi in declino.
A Los Arcos, il tema della sfida Rea-
Razgatlioglu-Redding è esploso nella
sua ascesa e pensiamo davvero che
possa andare ulteriormente in alto, da
Magny-Cours fino alla fine del Mon-
diale 2021, il più incerto ed esaltante
dell’ultimo lustro iridato: «Mi sa tanto
che dovrò tribolare fino alla fine – ha
chiosato Rea – buono per gli appassio-
nati, per me... insomma».

Andrea Locatelli (55) è stato il “primo
degli altri”, con tre quarti posti. Loka
è nella Top 5 iridata a breve distanza
da Alex Lowes (22), dopo aver
superato grazie ai risultati di Navarra
Tom Sykes (66) e Michael Ruben
Rinaldi (21), a sinistra in lotta con
il compagno di Marca Axel Bassani
(47), rookie capace di precedere
l’ufficiale Ducati in due
delle tre manche.
de puniet, un mentore
per ponsson
LOS ARCOS – Un
clan (quasi) tutto fran-
cese proposto dal Gil
Motorsport Yamaha. La
formazione di Jean-Chri-
stophe Ponsson, da poco
slegatasi dall’accordo
stipulato con la struttura
Alstare di Francis Batta,
sta continuando l’avven-
tura 2021 dopo aver rivi-
sto l’organico interno.
A seguire la R1 M
numero 23 c’è perso-
nale rinnovato già visto
a Most, ma a Navarra
c’era nel box un consu-
lente speciale: Randy De
Puniet (nella foto, con
Ponsson), ex protagoni-
sta del Motomondiale,
oggi impegnato nell’Endurance: «Sono qui per aiutare in qualche modo Chris
– ha detto il quarantenne, confermando come i due connazionali siano amici
– dandogli più consigli che posso. Non so se tali suggerimenti si riveleranno
utili, lo diranno i risultati della pista. Se capirò di non servire a nulla, tornerò
a commentare la MotoGP per la TV nazionale». Randy scherzava, ma mica
tanto, perché il suo ruolo è davvero apprezzato e ben quotato dal broadcast
Eurosport transalpino. Del resto le esperienze agonistiche maturate in top
class insieme a Kawasaki, Honda, Ducati, Aprilia-ART e Suzuki fanno la dif-
ferenza.
www.motosprint.it 9
I temi chi si
rivede
Suzuki in pista
con Uramoto
LOS ARCOS – Wild card d’eccezione, la Suzuki
GSX-R guidata dal giapponese Naomichi Uramoto (a
destra), ventisettenne di Tokyo. Il Team JEG Racing
corre regolarmente nel campionato spagnolo Su-
perbike, contraddistinto dalla sigla ESBK. Ammirare
la quattro cilindri 1000 di Hamamatsu è stato bello,
perché è l’unica rappresentante nipponica a manca-
re all’appello nelle serie iridata delle moto derivate di
serie. Infatti, l’attenzione attorno al box era tanta, ca-
talizzata da una livrea decisamente originale. Serba-
toio, carene, codone e cupolino godevano di una ver-
niciatura color nero opaco, mentre il giallo e il blu non
erano verniciati, bensì “incollati”. Speciali calcomanie
usate nell’ambito aeronautico hanno garantito un ef-
fetto cromatico impossibile da non notare: «Siamo qui
per divertirci – le parole di Uramoto, che ha sfiorato la
zona punti in Gara 1 – ma anche per fare esperienza.
Il livello è altissimo e ogni giro di pista insegna qual-
cosa di nuovo e utile su cui lavorare».

esbk legends:
un museo in gara
LOS ARCOS – Ducati 916, Kawasaki ZX-9R, Suzuki
GSX-R 750, Yamaha YZF 750, Honda RC30 e CBR 900.
E tante altre, belle e tenute bene, poiché preparate per
il campionato ESBK Legends che, come intuibile, vede
in gara motociclette che hanno scritto la storia delle
competizioni internazionali professionistiche. Piuttosto
semplice il regolamento: su ogni modello, che deve a-
vere minimo 25 anni di vita, possono essere montati
particolari racing risalenti all’epoca. Le gomme, obbli-
gatoriamente intagliate, sono quelle messe in vendita
tutt’oggi al pubblico: Dunlop, Michelin, Pirelli, Metzeler
e Bridgestone, per fare qualche esempio. La tappa di
Navarra appartiene a un “torneo” (queste le parole dei
protagonisti) di otto tappe. Enrique Gomez Hernandez
(nella foto) ha siglato una doppietta con la 888 del
team A.E.M.A. In luce anche Borja Serrano Manzano
su Honda, Enrique Fernandez Martin e Carlos Carreira
Abel. Oltre a festeggiare sul podio, i protagonisti hanno
condiviso una bella birra bionda. Forse anche due, cer-
tamente fresche e tonificanti.

10 www.motosprint.it
SUPERBIKE – NAVARRA
UNA RIVOLUZIONE
PER (QUASI) TUTTI
A ECCEZIONE DELLA KAWASAKI, LE SCUDERIE UFFICIALI SI PREPARANO PER ALMENO UN CAMBIAMENTO:
LA DUCATI SALUTA REDDING, DIRETTO ALLA BMW, E RITROVA BAUTISTA, MA SI INTERROGA ANCHE SU RINALDI
E SULL’OPZIONE-PETRUCCI. L’HRC È DESTINATA AD ACCOGLIERE DAVIES E SYKES, LIQUIDATO NEL GIORNO
DEL... COMPLEANNO. DAI GP POSSONO ARRIVARE ANCHE LECUONA E BALDASSARRI. E LA YAMAHA...
L
OS ARCOS – Giu-
sto il tempo di
mettere piede nel
paddock e “bang”,
viene sparata la
prima importante
notizia relativa al
mercato della Su-
perbike. Proprio
nel giorno del suo
trentaseiesimo compleanno, Tom
Sykes ha visto diramare dalla BMW il
comunicato ufficiale in cui è stato an-
nunciato l’ingaggio di Scott Redding.
La specifica – decisamente poco sim-
patica, poiché divulgata esattamente
durante una ricorrenza comunque
importante per il numero 66, attuale
titolare della sella M 1000RR schie-
rata dal Team SMR Racing – spiegava
come, appunto, l’attuale pilota Duca-
ti avrebbe fatto coppia nel 2022 con
l’olandese Michael Van der Mark.
Questo tempismo tutt’altro che
felice ha avuto una controrisposta,
fornita dall’indiscrezione secondo cui
lo stesso Tom dovrebbe andare alla
Honda, in un binomio tutto britannico
completato da Chaz Davies, anch’egli
alla ricerca di una nuova sistemazio-
ne, possibilmente factory. L’amicizia
con Leon Camier, manager della for-
mazione HRC, può aiutare nel con-
cretizzare l’operazione. Lo scenario si
12 www.motosprint.it
è aperto a ventaglio, a soffiare venti
di vendette e ripensamenti. Redding
andrà alla corte bavarese con una
voglia di vincere esagerata. E che di-
re della fame di riscatto di Sykes, che
vorrà dimostrare alla sua (ormai) ex
bandiera quanto la scelta di giubilar-
lo sia fallimentare?
E POI c’è Alvaro Bautista, che
guida una Fireblade, ma ancora per
poco. Al momento di chiudere questo
numero di Motosprint, non era stato
emanato il messaggio, tuttavia atte-
so nel giro di poche ore: lo spagnolo
tornerà in Aruba, riprendendo pos-
sesso di una Panigale V4 R portata
al debutto e soprattutto al successo
in numerose occasioni nel 2019 nelle
vesti di coppia rookie (Alvaro debut-
tava in SBK dopo 16 stagioni nel Mo-
tomondiale) a dir poco strabiliante,
visto che Bautista e la neonata Duca-
ti vinsero le prime 11 manche.
I vertici Ducati, lo sponsor e l’inge-
gner Gigi Dall’Igna ci hanno ripensa-
to, o meglio, ci hanno ripensato tutti.
Le 16 manche conquistate due anni
or sono restano il miglior score sta-
gionale segnato da un corridore ve-
stito di rosso partecipante alla SBK
dai tempi di Doug Polen (17 manche
vinte nel 1991) e, nonostante le 37
candeline da soffiare il prossimo 21
novembre, “Bau Bau” gode tutt’oggi
di ottime quotazioni, contrariamente
in calo parlando di Michael Ruben Ri-
naldi, il giovane pronto ad attendere
l’esperto. Sarà davvero così? L’italo-
venezuelano costituirà il duo assieme
ad Alvaro, suo “gemello” da un punto
di vista fisico, da fantini molto distan-
ti rispetto al corazziere Redding?
Dato che le voci giungono a raffica
e prive di limiti, bisogna fare attenzio-
ne a ogni dettaglio. Vero è che “Rino”
abbia grande rispetto e supporto dal
team principal Stefano Cecconi e dal
manager Serafino Foti. Confermiamo
come il campione in carica Indipen-
denti sia talentuoso e veloce. Nono-
stante ciò, Rinaldi sembra soffrire
l’investitura pesante, difficile da ge-
stire. E qui arriva Danilo Petrucci. O
meglio, arriverebbe. Se il ternano non
dovesse accettare la proposta KTM
di correre nei raid, il paddock che lo
vide nascere lo riaccoglierebbe. O
meglio, lo riaccoglierebbe?
Dipende: i posti liberi sono pochi.
L’HRC non ne ha voluto sapere. La
Yamaha ha già le sue gatte da pelare,
perché Garrett Gerloff è papabile di
MotoGP e, in caso di titolo ottenuto,
Toprak Razgatlioglu salterebbe su-
bito su una M1 prototipo. Altrimen-
ti, entrambi resteranno in Pata with
 Brixx con Andrea Locatelli e in GRT
con... forse non con Kohta Nozane, a
rischio perché poco convincente.

TORNANDO alla BMW, Bono-

vo Action vorrebbe in pista due M
1000RR, per Jonas Folger ed Euge-
ne Laverty. A Petrux resterebbero
squadre indipendenti. Tipo Barni –
In alto, Alvaro con due moto se Tito Rabat dovesse
Bautista, in ripetere l’esperienza – oppure Go E-
procinto di leven. A meno che in Go Eleven non
lasciare la Honda torni... Rinaldi! Trattamento ufficiale
(sostituito da e un clima più disteso sarebbero vero
Chaz Davies, a toccasana per lui. A quel punto, Da-
sinistra?) per nilone andrebbe in Aruba. Se tutto
tornare alla questo non dovesse accadere, nella
Ducati ufficiale, lista azzurro ciano ci sono Iker Le-
dove potrebbe cuona, Leandro Mercado e un inte-
essere affiancato ressamento per Loris Baz. Oppure,
da Danilo fruendo dalla Moto2, Jorge Navarro
Petrucci, qui e Lorenzo Baldassarri. Ovviamente,
accanto, in uscita sono ragionamenti frutto di parole
dalla MotoGP condivise a Navarra. Tra le certezze:
dopo dieci Puccetti confermerà Lucas Mahias,
stagioni. mentre Dominique Aegerter proverà
il salto da 600 a 1000, possibilmen-
te difendendo ancora i tre diapason.
Ten Kate e GMT94 cercano soldi, chi
la spunterà? Uno, nessuno, centomi-
la... l’ingaggio minimo richiesto da un
titolato in carica. Sempre se lo sviz-
zero vincerà il mondiale Supersport.

www.motosprint.it 13
LE PAGELLE
TOP
SCOTT
10 REDDING
Ri n ato
Da Gara 2 di Most, l’inglese (sopra)
ha iniziato a vincere tutto, diventando
magicamente la terza forza del
Mondiale 2021. Determinato,
veloce e sempre decisissimo, ha
conquistato tre manche consecutive
da Most a Navarra recuperando punti
preziosissimi. A metà stagione è
dietro di soli 38 punti. Bravo! Peccato
abbia già firmato con la BMW.
JONATHAN
9 REA
re s i s te n t e
In sei anni non aveva mai avuto due
avversari in grado di metterlo alle
corde. Dopo il nervosismo di Most
JR ritrova smalto, grinta e soprattutto
grande equilibrio. Lucido pur essendo
sempre al limite della caduta, non
molla e sebbene la sua Kawasaki sia
meno veloce, fa tre gare capolavoro.
TOPRAK
9 RAZGATLIOGLU
co m b attente
Esce da Navarra addirittura a pari
punti con sua maestà Rea. È autore
di tre gare con il coltello tra i denti,
sempre in bagarre con Rea e Redding,
in perfetto stile old SBK. Il giovane
turco vince Gara 2 e si conferma il
vero fenomeno della stagione 2021.
14 www.motosprint.it
DI GIOVANNI DI PILLO
8
ANDREA
LOCATELLI
stu pen d o
Il magico rookie bergamasco, esploso
ad Assen, è ormai una splendida
realtà in grado di stare sempre
con i migliori e lottare per il podio.
A Navarra ci ha provato davvero a
ritornare sul podio ma il trio infernale
davanti a lui era davvero imprendibile.
Dopo di loro è sempre arrivato Loka.
AXEL
8 BASSANI
continua a stupire
Sarebbe riduttivo considerarlo un
rookie appena arrivato in SBK, da
lui ci aspettiamo sempre di più,
come se fosse un veterano. E lui non
delude mai. A Navarra si prende il
trofeo riservato agli Indipendenti,
mettendosi dietro anche ufficiali come
Rinaldi in Gara 1 e Superpole Race!
ALEX
7 LOWES
Costa nte
A Navarra la Kawasaki denuncia
alcuni limiti di telaio ma Lowes
non molla, disputando tre gare
convincenti e veloci. Sempre in
bagarre subito dietro il mucchio
selvaggio dei primissimi. Bravo e
convincente.
TOM
7 SYKES
Reattivo
Il veterano ex iridato, nel fine
settimana che lo vede uscire dalla
BMW ufficiale, corre tre manche
convincenti sempre davanti al
giovane compagno Van der Mark, che
invece rimarrà in squadra assieme a
Redding. Bravo e sempre veloce.
5
MICHAEL
VAN DER MARK
n o n co nvi n ce
Enfant Prodige mai sbocciato,
l’olandese tira i remi in barca e
con la sua BMW M 1000RR finisce
sempre dietro al “nonno” Sykes.
Incredibilmente viene riconfermato in
squadra, preferito al britannico. Mah...
MICHAEL RUBEN
5 RINALDI
anonimo
Nel weekend dominato dal compagno
di team Redding, fatica e non
trova il feeling giusto con la sua
Panigale V4 R. Finisce anche dietro
al privato Bassani. È da Misano
che lo aspettiamo più combattivo e
convincente: siamo a metà stagione e
dovrebbe davvero sbocciare.
KOHTA
5 NOZANE
em otivo
Il giapponese di GRT ne combina
di tutti i colori spegnendo la moto
in griglia per ripartire dalla pit
lane ed effettuare un recupero
stratosferico prima di finire in terra.
Comunque appare finalmente veloce
e combattivo.
LEON
5 HASLAM
Non Rocket
Stagione ormai compromessa e
davvero deludente per l’ex Pocket
Rocket che ormai naviga ai margini
della zona punti con una moto che ha
sempre le tre magiche lettere HRC
sul serbatoio. Non si è mai trovato né
con il team né con la moto.
 LUCAS JONAS CHRISTOPHE
6 MAHIAS
S fo rtu n ato
5 FOLGER
sotto le attes e
6 PONSSON
pro g red i sc e

Prova a rientrare dopo la frattura
e la successiva operazione per il
volo di Assen, ma il dolore lo limita
troppo e vive tre gare sofferenti e
difficili. Oltre a combinare pasticci,
facendo spengere la sua moto e
partendo ingiustamente dal fondo
schieramento invece che dai box.
Era atteso come uno dei nuovi
protagonisti della SBK e invece non
si è mai visto. Sicuramente qualcosa
non funziona nel suo team o nella
sua moto, perché da Folger è lecito
aspettarsi molto di più.
Due volte in zona punti è come
ottenere una vittoria per un team
privatissimo e un pilota alla prima
stagione completa a questi livelli.

CHAZ TITO NAOMICHI

4 DAVIES
D i s a stro
4 RABAT
sotto to n o
6 URAMOTO
meglio del previsto

Dispone di una moto factory, l’ex
ufficiale che ha corso sette anni con
il Team Aruba. E allora non si capisce
come possa un pilota del genere
uscire da Navarra con un bottino di tre
punti. Ora ha soltanto 219 punti dalla
vetta. Soltanto uno in più di Bautista
che tornerà in Aruba... Mistero
Ormai a metà stagione è davvero
arrivato il momento di fare un bilancio
di questa esperienza deludente per lo
spagnolo, che da alcune stagioni non
trova più velocità, costanza e capacità
di divertirsi.
Bello rivedere una Suzuki in griglia
di partenza grazie alla wild card
nipponica. È una moto non ufficiale
che però gli permette, a sprazzi, di
combattere per la zona punti. Per
lo sconosciuto pilota giapponese
un’esperienza positiva.

ALVARO JAYSON LEANDRO

4 BAUTISTA
i n s u ffi c i ente
6 URIBE
n o n b ri lla
6 MERCADO
i n recu pero

Lo spagnolo è al centro del mercato
con l’imminente ritorno in Ducati, da
dove era uscito al termine del 2019
nonostante le 16 vittorie e il debutto
vincente sulla Panigale V4 R. Forse
deconcentrato da queste notizie, in
Gara 1 cade ancora e in Gara 2 finisce
soltanto ottavo.
L’americano prosegue la sua
avventura con Pedercini ma anche
per lui è davvero difficile in una
stagione davvero molto competitiva.
Aspettiamo altre gare e qualche
punticino.
Rientra dopo un infortunio, ma
l’argentino fatica su una pista
tremenda, piena di buche e dossi.
Inoltre la sua moto non è proprio un
missile.

LORIS
5 CRESSON
i n d i ffi co ltà
Il belga vive una stagione con una
Superbike di alto livello, nella quale
i protagonisti sono tanti e scatenati
e per i privati è davvero difficilissimo
arrivare in zona punti. Il suo passo
è ancora troppo lento per una SBK
molto competitiva.
GARRETT
5 GERLOFF
d ov’è fi n ito?
Dov’è sparito il fenomeno che ha
infiammato la prima parte del
campionato? Dopo il patatrac di
Assen il veloce texano (a destra)
è apparso irriconoscibile e l’ombra
di quel pilota irruente e persino
kamikaze che tanto ci era piaciuto. Lo
rivogliamo subito.

www.motosprint.it 15
 DI GIOVANNI DI PILLO

tusiasmo e armonia è senza dubbio la squadra del

DI PILLOLE
nostro Manuel Puccetti (sotto con Lucas Mahias)
che, con grandissima passione e professionalità, ha
allevato fior di talenti e campioni come il fenomeno
turco Toprak Razgatlioglu.

IN SUPERSPORT il top assoluto è la squadra

italiana Evan Bros che in pochi anni ha vinto tutto
e lanciato in Superbike campioni come Federico

LE PAGELLE
Caricasulo e Andrea Locatelli, mostrando grande
capacità nella gestione dei suoi piloti.
E gli altri? Tutti quelli che non vincono e cam-

DEI TEAM: biano piloti a ripetizione? Devono finire dietro la la-

vagna?
No, e la spiegazione è molto semplice, perché

KAWASAKI AL TOP
DETESTO il mercato piloti quando esplode mol-
to prima di fine stagione. Lo detesto perché fiacca
l’interesse del campionato, fa perdere la passione
per il proprio beniamino, per l’appassionato legato
indissolubilmente al binomio pilota-moto.
Per esempio da oggi guarderò le gare di Scott
Redding con occhi diversi perché sappiamo che il
velocissimo pilota Ducati il prossimo anno sarà al-
la BMW. Ma siamo sicuri che i continui e repentini
passaggi di casacca siano sempre colpa dei piloti?
Davvero la cupidigia dei centauri è la causa di rottu-
re clamorose e inspiegabili divorzi? Oppure l’equi-
librio e l’armonia interna dei vari team influenza in
modo più plausibile la girandola di passaggi, molti
dei quali assai difficili da comprendere.
negli ultimi dieci anni non esiste più la figura tipica
del boss, o del team manager, amato e temuto dai
propri piloti, che ha davvero tutte le responsabilità
dei risultati e delle scelte. Dopo il periodo magico
dei vari Davide Brivio, Genesio Bevilacqua, Davide
Tardozzi, Maio Meregalli, Gerrit e Ronald Ten Kate,
Francis Batta, o Virginio Ferrari, le Case hanno cam-
biato le dinamiche di gestione delle squadre che
per esigenze di sponsor e marketing hanno suddi-
viso le responsabilità del team manager su varie fi-
gure professionali, che oggi hanno la responsabilità
dei vari ingaggi di nuovi piloti e soprattutto del reale
equilibrio interno delle squadre. Ciò a scapito forse
della capacità empatica del team manager che fa-
ceva, o dovrebbe ancora fare, da motivatore, coach,
figura autorevole, in grado di esaltare le potenziali-
tà dell’atleta, rendendolo vincente.

ULTIMO e difficilmente decifrabile è il clamoro-

so divorzio in MotoGP di Maverick Viñales che lascia
la veloce Yamaha cercando di romperla in pista, per
approdare alla non titolata Aprilia.
In pochi valutano il fatto che un team manager
è proprio come l’allenatore di calcio che deve met-
tere ogni giocatore nella condizione di esprimersi al
meglio. La classifica e le pagelle riguardano i piloti
ma nessuno ha mai fatto una graduatoria dei team
più performanti in grado di creare un clima fami-
liare e tranquillo, mettendo a loro agio ogni tipo di
pilota per farlo esprimere al meglio. D’altro canto
è noto a tutti come alcune squadre siano più ansio-
gene ed esigenti nei confronti dei piloti trattati da
dipendenti pagati molto bene.
Io darei il primo posto fra i team più completi ed
equilibrati alla Kawasaki ufficiale, dove Pere Riba
tratta Jonathan Rea come un figlio, coccolandolo al
punto da convincerlo a non lasciare la squadra spa-
gnola nonostante le sirene MotoGP. Naturalmente
anche la perfezione del livello tecnico della squa-
dra è sempre stato al top assoluto della WSBK. Un
altro team in cui si respira un grande clima di en-

16 www.motosprint.it
 PROVE - AL VIA 1 GARA 1 SUPERPOLE RACE
SUPER
LIBERE POLE
esterna 24°C
asfalto 28°C

1. Scott REDDING Ducati in 37’50”793 1. Scott REDDING Ducati in 16’20”247

1. 1 Jonathan REA G.Bretagna 1’37”416 1’36”122
90,459 km alla media di 143,0409 km/h 2. Jonathan REA Kawasaki a 0”631
2. 45 Scott REDDING G.Bretagna 1’37”296 1’36”215 3. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha a 3”040
2. Jonathan REA Kawasaki a 2”519
3. 66 Tom SYKES G.Bretagna 1’37”985 1’36”546 4. Andrea LOCATELLI Yamaha a 3”845
3. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha a 5”894
4. 55 Andrea LOCATELLI Italia 1’37”060 1’36”580 5. Alex LOWES Kawasaki a 4”501
6. Tom SYKES Bmw a 6”302
5. 7 Chaz DAVIES G.Bretagna 1’38”229 1’36”693 4. Andrea LOCATELLI Yamaha a 9”405 7. Chaz DAVIES Ducati a 7”203
6. 44 Lucas MAHIAS Francia 1’38”164 1’36”729 5. Alex LOWES Kawasaki a 16”219 8. Michael VAN DER MARK Bmw a 10”054
7. 22 Alex LOWES G.Bretagna 1’37”932 1’36”744 6. Tom SYKES Bmw a 20”600 9. Garrett GERLOFF Yamaha a 10”620
7. Michael VAN DER MARK Bmw a 24”158 Questo l’ordine di partenza di Gara 2.
8. 54 Toprak RAZGATLIOGLU Turchia 1’37”429 1’36”752
9. 31 Garrett GERLOFF
10. 60 Michael VAN DER MARK Olanda
Usa 1’37”502 1’36”858
1’37”868 1’36”895
8. Axel BASSANI
9. Garrett GERLOFF
Ducati
Yamaha
a 26”497
a 26”718 GARA 2
10. Michael Ruben RINALDI Ducati a 29”602 1. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha in 36’09”492
11. 47 Axel BASSANI Italia 1’38”786 1’37”240 86,526 km alla media di 143,579 km/h
11. Kohta NOZANE Yamaha a 39”387
12. 19 Alvaro BAUTISTA Spagna 1’38”221 1’37”412 2. Scott REDDING Ducati a 1”105
12. Tito RABAT Ducati a 41”316 3. Jonathan REA Kawasaki a 2”610
13. 21 Michael Ruben RINALDI Italia 1’37”941 1’37”468 13. Leon HASLAM Honda a 44”338
14. 94 Jonas FOLGER Germania 1’38”016 1’37”661 14. Jonas FOLGER Bmw a 48”470 4. Andrea LOCATELLI Yamaha a 10”758
5. Tom SYKES Bmw a 14”437
15. 3 Kohta NOZANE Giappone 1’38”387 1’37”664 15. Christophe PONSSON Yamaha a 1’21”773 6. Alex LOWES Kawasaki a 15”151
16. 36 Leandro MERCADO Argentina 1’39”233 1’37”794 16. Naomichi URAMOTO Suzuki a 1’21”956 7. Michael Ruben RINALDI Ducati a 16”875
17. Loris CRESSON Kawasaki a 1’30”006 8. Alvaro BAUTISTA Honda a 18”272
17. 91 Leon HASLAM G.Bretagna 1’38”078 1’38”012 9. Michael VAN DER MARK Bmw a 18”991
18. Jayson URIBE Kawasaki a 1 giro
18. 53 Tito RABAT Spagna 1’38”793 1’38”446 10. Axel BASSANI Ducati a 29”430
NON CLASSIFICATI 11. Tito RABAT Ducati a 31”834
19. 23 Christophe PONSSON Francia 1’39”821 1’38”948
Chaz DAVIES Ducati a 17 giri 12. Jonas FOLGER Bmw a 40”104
20. 6 Naomichi URAMOTO Giappone 1’40”305 1’38”973 13. Christophe PONSSON Yamaha a 49”695
Alvaro BAUTISTA Honda a 17 giri
14. Lucas MAHIAS Kawasaki a 1’12”388
21. 14 Jayson URIBE Usa 1’41”057 1’40”094 Lucas MAHIAS Kawasaki a 20 giri 15. Leandro MERCADO Honda a 1’14”472
22. 84 Loris CRESSON Belgio 1’41”153 1’40”255 Leandro MERCADO Honda a 20 giri 16. Jayson URIBE Kawasaki a 1’25”210
17. Loris CRESSON Kawasaki a 1’30”578

POLE POSITION GIRO PIÙ VELOCE

NON CLASSIFICATI
Kohta NOZANE Yamaha a 1 giro
JONATHAN REA (KAWASAKI) GARA 1: JONATHAN REA (KAWASAKI) Leon HASLAM Honda a 9 giri
IN 1’36”122 ALLA MEDIA DI 147,300 KM/H. IN 1’37”351 ALLA MEDIA DI 145,44 KM/H. Naomichi URAMOTO Suzuki a 15 giri
POLE ??????? (NEL 2019/2020 NON SI È CORSO): TOM XXXXX GARA 2: JONATHAN REA (KAWASAKI) Chaz DAVIES Ducati -
(KAWASAKI) IN 1’59”671 ALLA MEDIA DI 165,276 KM/H IN 1’37”609 ALLA MEDIA DI 145,06 KM/H. Garrett GERLOFF Yamaha -

PILOTI AL VIA 22/22 NUMERO GIRI 23/22 TEMPERATURA ESTERNA (°C) 30/28 TEMPERATURA ASFALTO (°C) 45/41

CAMPIONATO PILOTI
21-23 28-30 11-13 2-4 23-25 6-8 20-22 3-5 17-19 24-26 1-3 15-17 12-14
maggio maggio giugno luglio luglio agosto agosto settembre settembre settembre ottobre ottobre novembre EL
SPAGNA PORTOGALLO ITALIA G.BRETAGNA OLANDA REP. CECA SPAGNA FRANCIA SPAGNA SPAGNA PORTOGALLO ARGENTINA INDONESIA
TA

(ARAGON) (ESTORIL) (MISANO) (DONINGTON) (ASSEN) (MOST) (NAVARRA) (MAGNY-COURSE) (BARCELLONA) (JEREZ) (PORTIMAO) (S.JUAN VILLIUM) (MANDALIKA)
TO

1. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha 16/10 - 4 20/16 - 9 20/25 - 9 25/25 - 4 16/0 - 7 25/20 - 12 16/25 - 7 311
2. Jonathan REA Kawasaki 25/20 - 12 16/25 - 12 16/16 - 7 20/0 - 12 25/25 - 12 0/16 - 7 20/16 - 9 311
3. Scott REDDING Ducati 13/25 - 2 25/0 - 7 13/13 - 6 0/13 - 0 20/20 - 5 20/25 - 9 25/20 - 12 273
4. Alex LOWES Kawasaki 20/16 - 9 0/13 - 4 11/10 - 5 16/10 - 0 0/9 - 4 3/10 - 3 11/10 - 5 169
5. Andrea LOCATELLI Yamaha 6/7 - 0 6/11 - 0 7/7 - 1 0/5 - 1 11/16 - 6 16/13 - 6 13/13 - 6 151
6. Michael Ruben RINALDI Ducati 9/0 - 0 11/0 - 5 25/20 - 12 4/8 - 0 0/8 - 9 13/11 - 0 6/9 - 0 150
7. Tom SYKES Bmw 10/13 - 0 2/8 - 3 8/4 - 3 13/16 - 9 9/1 - 3 7/7 - 5 10/11 - 4 146
8. Garrett GERLOFF Yamaha 7/9 - 7 13/0 - 6 4/11 - 2 9/20 - 5 10/0 - 2 10/8 - 4 7/0 - 1 135
9. Michael VAN DER MARK Bmw 5/11 - 5 9/10 - 0 6/6 - 0 11/11 - 7 13/10 - 0 0/9 - 0 9/7 - 2 131
10. Chaz DAVIES Ducati 11/0 - 6 10/20 - 1 - 5/9 - 2 7/13 - 1 0/4 - 0 0/0 - 3 92
11. Alvaro BAUTISTA (Honda) 92; 12. Axel BASSANI (Ducati) 87; 13. Leon HASLAM (Honda) 71; 14. Lucas MAHIAS (Kawasaki) 38; 15. Tito RABAT (Ducati) 35; 16. Kohta NOZANE (Yamaha) 30; 17. Isaac
VINALES (Kawasaki) 19; 18. Jonas FOLGER (Bmw) 14; 19. Eugene LAVERTY (Bmw) 14; 20. Christophe PONSSON (Yamaha) 11; 21. Leandro MERCADO (Honda) 8; 22. Marvin FRITZ (Yamaha) 6; 23. Loris
CRESSON (Kawasaki) 3; 24. Andrea MANTOVANI (Kawasaki) 2; 25. Luke MOSSEY (Kawasaki) 2.

CAMPIONATO MARCHE
1. DUCATI (25/20 - 12) 334 2. YAMAHA (16/25 - 7) 331 3. KAWASAKI (20/16 - 9) 325 4. BMW (10/11 - 4) 177 5. HONDA (3/8 - 0) 120
SUPERSPORT – NAVARRA DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

Dominique Aegerter è ormai abituato

al cartello del numero 1: lo ha ottenuto
otto volte nelle ultime 10 manche.
Sotto, Aegerter (77) e Steven Odendaal.
PRECISIONE
SVIZZERA
CON LA TERZA DOPPIETTA NELLE ULTIME QUATTRO TAPPE, AEGERTER SALE A +47 SU ODENDAAL,
AVVICINANDOSI ALLE DUE MANCHE INTERE DI GAP, UTILI IN VISTA DELL’ASSENZA DI BARCELLONA,
“CAUSATA” DALLA MOTOE. BERNARDI RITROVA IL PODIO, CARICASULO DI NUOVO CON I BIG
L
OS ARCOS – Nel
corridoio del Media
Center di Navar-
ra, seduto su una
panchina piazzata
appositamente per
poter ammirare
l’ampiezza del pad-
dock, Dominique
Aegerter teneva tra
le mani il trofeo della vittoria di Gara 2,
alzato al cielo anticipatamente rispet-
to a quanto fatto il sabato, a causa di
una bandiera rossa che ha sospeso le
ostilità anzitempo. Giusto qualche giro
prima del previsto – sei, per la preci-
sione – eppure il sudore che usciva
dalla sua pelle era lo stesso, identico,
visto in ben otto occasioni quest’anno:
«Sì, mi sono impegnato parecchio – ha
detto toccandosi il numero 77 d’ar-
gento sfoggiato nel lobo dell’orecchio
sinistro, stesso numero appiccicato al
cupolino della R6 schierata dal Team
Ten Kate – perché non bisogna pensa-
re che qui sia facile vincere le gare. Io
arrivo dalla Moto2, forse ho qualche
esperienza significativa da mettere in
pista, però il livello è globalmente alto
e io devo accumulare punti. Punti».
Lo svizzero ha ripetuto due volte la
stessa parola: in questo momento, di
punti Domi ne ha 257, ovvero 47 lun-
ghezze sopra Steven Odendaal, punta
principale di Evan Bros, formazione due
volte detentrice del titolo. Lo svizzero
e il sudafricano hanno duellato duro in
Spagna, ad avere la meglio è stato an-
cora Aegerter che, sorseggiando una
bibita energetica, ha tolto ogni dubbio
relativo alla scelta da compiere tra po-
co: «Anziché correre nella 600 a Bar-
cellona, andrò a Misano per la MotoE.
Lo farò, rispettando la parola data e il
contratto firmato con Energica, Dyna-
volt Intact GP e organizzatore. Trovo
giusto muovermi con professionalità,
come ho fatto in tutta la mia carriera.
I fratelli Ten Kate già sapevano del
mio doppio impegno, quindi non c’è
nessuna noia da sbrigare qui. Semmai,
il problema sarà un altro». Quale?
«Dovrò accumulare ancora più punti
sui rivali perché, al momento, non ne
ho a sufficienza. Odendaal va forte, ma
non soltanto lui. Mi dovrò guardare le
spalle soprattutto dalla moto numero
4, molto competitiva e veloce. Anche
a Navarra abbiamo battagliato, siamo
noi i riferimenti di categoria. Io voglio
arrivare prima del Montmeló con un
margine superiore alle 50 lunghezze.
Ipotizzando una doppietta di Steven a
Barcellona, potrei giocarmi il titolo con
più serenità a Jerez e Portimao».
GIUSTA considerazione da parte
del leader, che non sa cosa sarà delle
trasferte di Argentina e Indonesia: al
momento, il viaggio verso San Juan
de Villicum è confermato, quello per
Lombok è in dubbio. Qualora si aggiun-
gesse un round in Turchia, il discorso
cambierebbe, però meglio non fare
previsioni azzardate: «Esatto – ancora
Domi – tenterò la fuga per la vittoria in
ogni manche. Vedremo se la tattica mi
premierà».
Alzandosi in piedi, ha lasciato una
panchina vuota. E il vuoto, se riguar-
diamo le due corse di Navarra: certo,
Odendaal gli ha reso leggermente
complicata la vita domenica, ma saba-
to non c’era stata storia. Oltre quattro
i secondi di vantaggio allo sventolare
della bandiera a scacchi per il casco
giallo con bandiera elvetica, e ritrovo
in un parc fermé a proporre i medesi-
mi protagonisti: Dominique, Steven e
www.motosprint.it 19
SUPERSPORT – NAVARRA
Luca, di cognome Bernardi, stella na-
scente della categoria. Anzi, già nata e
ancora in crescita, con caratteristiche
di gioventù e freschezza che soltanto
Manuel Gonzalez può dire di vantare.
Lo spagnolo, però, dopo aver sfiorato
il colpaccio in Superpole, ha ricevuto
colpi in Gara 1. Il brutto high side lo ha
rivisto sì in piedi con le sue gambe (la
cosa che più conta), ma con una clavi-
cola in disordine. Nel botto, la spalla
destra è uscita dalla sua sede natu-
rale, poi è tornata a posto. Il Medical
Center e l’organizzazione hanno prefe-
rito, sensatamente, imporgli il riposo.
Chi non voleva e non vuole rilassar-
si è proprio Bernardi, soprannominato
“Berni”, senza la “e” finale, ci racco-
mandiamo: «Mica sono il personaggio
del cartone animato – il sammarinese
conosce Bianca & Bernie – e investo
poco tempo nei social media. Forse,
dovrei farlo di più. Ma io mi sento un
corridore old style: gas e poche “pu-
gnette”». Ed è per questo che piace
molto.
PIACIUTE parecchio pure le pre-
stazioni di Federico Caricasulo, rinato
nel passaggio a Motoxracing, in segui-
to al divorzio da GMT94: nella forma-
zione francese, il ravennate sembrava
un pesce fuor d’acqua. Stessa impres-
sione relativa a Jules Cluzel, decisa-
mente meno brillante di quanto non lo
fosse nelle passate stagioni. Buone le
prove dei “kawasakisti” Ikari Okubo e
Leonardo Taccini.
Il giapponese figurava per la pri-
ma volta nel garage G.A.P. MotoZoo
Racing by Puccetti, e ha finito in testa
nella graduatoria dedicata all’Euro-
pean Challenge, sottocategoria della
quale Kevin Manfredi è il virtuale nu-
mero 1. Il romano ha ripetuto dome-
nica quanto ottenuto sabato da Okubo,
ben comportandosi con la Ninja Ore-
lac, squadra che ha rinunciato alla Su-
perbike di tappa, poiché Isaac Viñales
è stato trovato positivo al Covid-19. Lo
spagnolo è stato costretto alla panchi-
na, tuttavia non la stessa sulla quale
era seduto Aegerter.

A sinistra, Luca Bernardi, autore di altri due podi

nella stagione d’esordio nel Mondiale. Sopra,
Federico Caricasulo (94) precede Philipp Öttl (5).

regolamento 2022
Ancora un mese per la pubblicazione:
obiettivo, evitare classifiche separate
LOS ARCOS – Il tanto desiderato nuovo regolamento tecnico si sta facendo
attendere come l’acqua sul fuoco che non bolle mai quando la si guarda. I team
vogliono sapere quali piani intraprendere per il 2022 e negli anni a venire, ma non
soltanto: con quale moto si correrà nelle prossime stagioni? L’organizzatore ha
chiesto di pazientare ancora un mese, giorno più, giorno meno. Quindi, dovremmo
avere notizie attendibili tra i round di Barcellona e Jerez, occasione in cui verrà
annunciata una prima bozza ufficiale. A sensazione, e sentendo diversi pareri, di-
ciamo quanto poco cambierà lo scenario: ovvero, le quattro cilindri rimarranno in
griglia, quindi Yamaha e Kawasaki faranno parte dei giochi. Pare sia interessata
anche la Honda, a Navarra in riunione per capire se sarà conveniente schierare
la nuova CBR 600. MV Agusta, Ducati e Triumph, qualora partecipassero, sa-
rebbero passibili di limitazioni pensate ad hoc. La paura è di vedere classifiche
separate, cosa che Dorna e FIM vorrebbero evitare. Idem le squadre.

20 www.motosprint.it

pilota dentro:
michel fabrizio
Quegli incontri
in Clinica Mobile
LOS ARCOS – Un piccolo intralcio
fisico ci ha consigliato di conceder-
ci un breve pit stop al centro medico,
di fronte al quale abbiamo incontrato
Michel Fabrizio (in alto): «Dove stai
andando, fai il pieno, regoli l’assetto?».
Scherzando, il pilota del G.A.P. Moto-
Zoo Racing by Puccetti ha poi raccon-
tato uno dei tanti episodi vissuti in Cli-
nica Mobile: «Quando c’era Massimo
Corbascio era divertente, perché men-
tre ti curava, guardava le gare dalla TV
e le commentava in diretta. Sembrava
un vero cronista, ma dava sempre la
colpa a me se in pista si verificavano
contatti o incidenti».
Uno dei duelli più serrati, il nume-
ro 84 lo condivise con la Ducati di Lo-
renzo Lanzi: «Sì, nella stagione 2003,
quando vinsi l’europeo Superstock con
la Suzuki. Volevo sempre sapere quan-
do Lorenzo andava a farsi massaggia-
re. Lui entrava nel mobile home tran-
quillo, però la sua quiete durava vera-
mente poco: io arrivavo dopo qualche
minuto e iniziavo a infastidirlo. Oltre a
rompergli le balle tra i cordoli, rincara-
vo la dose nei momenti di relax».
le CLASSIFICHE
monopolio yamaha
SABATO: 1. Aegerter (Yamaha) 20 giri pari a 78,660 km in 34’10”291 alla media di 138,115 km/h;
2. Odendaal (Yamaha) a 4”425; 3. Bernardi (Yamaha) a 5”074; 4. Cluzel (Yamaha) a 6”124; 5. Carica-
sulo (Yamaha) a 6”674; 6. Krummenacher (Yamaha) a 10”729; 7. Öttl (Kawasaki) a 18”201; 8. Öncü
(Kawasaki) a 19”248; 9. Jespersen (Yamaha) a 19”954; 10. Tuuli (MV Agusta) a 21”876; 11. Pratama
(Yamaha) a 26”139; 12. Okubo (Kawasaki) a 30”505; 13. Sanchis (Yamaha) a 31”526; 14. Takala (Yama-
ha) a 31”734; 15. Bergman (Yamaha) a 32”120; 16. Gómez (Yamaha) a 34”046; 17. Manfredi (Yamaha)
a 36”057; 18. Valle (Yamaha) a 36”084; 19. Herrera (Yamaha) a 36”381; 20. Fuligni (Yamaha) a 37”126;
21. Frossard (Yamaha) a 48”876; 22. Montella (Yamaha) a 52”468; 23. Brenner (Yamaha) a 1’02”499;
24. Taccini (Kawasaki) a 1 giro.
Giro più veloce: Aegerter in 1’41”536 alla media di 139,45 km/h.
DOMENICA: 1. Aegerter (Yamaha) 14 giri pari a 67,942 km in 24’13”557 alla media di 168,271
km/h; 2. Odendaal (Yamaha) a 0”294; 3. Bernardi (Yamaha) a 2”264; 4. Caricasulo (Yamaha) a 3”700;
5. Cluzel (Yamaha) a 3”965; 6. Öttl (Kawasaki) a 5”624; 7. Tuuli (MV Agusta) a 5”855; 8. Jespersen
(Yamaha) a 5”969; 9. De Rosa (Kawasaki) a 6”536; 10. Brenner (Yamaha) a 7”384; 11. Sanchis (Yama-
ha) a 10”087; 12. Bergman (Yamaha) a 10”674; 13. Fuligni (Yamaha) a 11”571; 14. Valle (Yamaha) a
14”809; 15. Gutiérrez (Yamaha) a 15”302; 16. Takala (Yamaha) a 17”424; 17. Sebestyén (Yamaha) a
21”085; 18. Taccini (Kawasaki) -; 19. Manfredi (Yamaha) -; 20. Fabrizio (Kawasaki) -; 21. Montella
(Yamaha) -; 22. Herrera (Yamaha) a 1 giro.
Giro più veloce: Aegerter in 1’41”196 alla media di 139,91 km/h.
IN CAMPIONATO
1. Aegerter punti 257; 2. Odendaal 210; 3. Öttl 156; 4. Bernardi 150; 5. Cluzel 124; 6. González
120; 7. Caricasulo 84; 8. Krummenacher 77; 9. Öncü 66; 10. De Rosa 63; 11. Tuuli 58; 12. Soomer 47;
13. Alcoba 40; 14. Bergman 39; 15. Manfredi 22; 16. Takala 21; 17. Pratama 21; 18. Jespersen 15; 19.
Sebestyén 15; 20. Brenner 10; 21. Debise 9; 22. Morais 9; 23. Sanchis 8; 24. Herrera 7; 25. Fuligni
6; 26. Fabrizio 6; 27. Enderlein 5; 28. Mercandelli 5; 29. Okubo 4; 29. Roccoli 4; 31. Fuligni 4; 32.
Grünwald 3; 33. Patacca 3; 34. Frossard 3; 35. Valle 2; 36. Vostatek 2; 37. Taccini 1; 38. Pizzoli 1;
39. Szkopek 1; 40. Ottaviani 1; 41. Gutiérrez 1.
LE PAGELLE
Dominique Aegerter 10
Attacca e calcola, vincendo (otto delle ultime dieci man-
che). Inoltre, è lungimirante: onorare il contratto siglato in
MotoE sarà per lui un rischio, ma rimarrà sempre la confer-
ma della sua serietà professionale.
Steven Odendaal 8
Perde i duelli diretti, però parliamo di un duro, che strin-
ge i denti: sembra che l’infortunio patito in primavera non
sia del tutto smaltito, ma Steven non lo palesa né si la-
menta.
Luca Bernardi 8
L’unica pecca, il passaporto sammarinese e non italia-
no. A parte gli scherzi, Luca sorride nel paddock, si impe-
gna nel box e martella in pista. Team ufficiali, fatevi avanti
e pure presto.
Jules Cluzel 5
Dov’è finito il dinamitardo francese che ci provava sem-
pre e comunque? L’impressione è che, in fondo, ne abbia
piene le scatole della 600. Ma i posti in Superbike sono po-
chi ed esclusivi...
www.motosprint.it 21
MOTOGP – IL TEMA DI SERENA ZUNINO – FOTO MILAGRO

MAVERICK
S
E PA R A Z I O N E
immediata, e una
nuova vita che po-
trebbe cominciare
subito. A nulla so-
no servite le scuse
ANNUNCIATO DALL’APRILIA E APPIEDATO DALLA YAMAHA, pubbliche rivolte
da Maverick Viña-
NEI PROSSIMI GIORNI VIÑALES SALIRÀ SULLA RS-GP MA NON IN VISTA les alla Yamaha
per il comporta-
DEL 2022, BENSÌ DI UN DEBUTTO IN GARA GIÀ AD ARAGÓN. mento tenuto alla guida della sua Ya-
maha M1 durante il GP Stiria, quando il
LA YAMAHA PROMUOVE DIXON E RIPENSA A DOVIZIOSO... catalano, in preda alla frustrazione per

L’ITALIANO
l’ultimo posto, aveva girato costante-
mente al limitatore di giri negli ultimi
passaggi, per danneggiare il motore.
Viñales ha rovinato definitivamente
un rapporto sfilacciato da tempo, tanto
che in giugno aveva stracciato il secon-
do anno di contratto con Iwata, da ben
otto milioni di Euro. Una scelta simile
a quella di Johann Zarco due anni fa
Maverick Viñales con la KTM, e proprio come il francese
si separa dalla
– anche se con modalità diverse – Ma-
Yamaha dopo
verick non finirà la stagione con la Ca-
quattro anni e
mezzo, nei quali sa con cui l’ha iniziata, la Yamaha, ma
ha conquistato con un’altra: l’Aprilia che ha annunciato
otto vittorie, sette il suo arrivo subito dopo il GP Austria.
secondi e nove In quel momento, la Casa italiana an-
terzi posti. Due cora non immaginava che il debutto del
volte (2017 e 2019) ventiseienne si sarebbe configurato già
ha chiuso terzo nel 2021, ma poche ore dopo si sono a-
in campionato. perte le porte per tale opzione, dato che
la Yamaha ha deciso di trasformare la
sospensione – per la quale Viñales a-
veva saltato il secondo GP del Red Bull
Ring – in un divorzio istantaneo. Un po’
come avvenne nel 1993, nel precedente
caso di un pilota che cercò, in quel caso
riuscendoci, di danneggiare il propulso-
re della propria moto, John Kocinski,
appiedato con effetto immediato dalla
Suzuki. Anche in quel caso il pilota chiu-
se la stagione su una moto italiana nella
classe regina, la Cagiva 500.
Dopo la comunicazione ufficiale del
divorzio, Viñales si è mostrato entusia-
sta sui social, come se avesse già alle
spalle l’avventura Yamaha, durata quat-
tro anni e mezzo fa, fatta di otto vittorie
e 24 podi, e che avrebbe potuto portare
a risultati ben più importanti dei due
secondi terzi posti iridati. Il rapporto è
stato caratterizzato da tanti alti e bassi,
testimoniati dal 2021 in cui si è passati

22 www.motosprint.it
dal successo nel GP inaugurale in Qatar
– poche settimane dopo il matrimonio e
la nascita della figlia – a GP deludenti
nell’ombra del compagno di team Fa-
bio Quartararo, leader del Mondiale. La
rottura è maturata dopo l’ultimo posto
nel GP Germania ed è stata comunicata
una settimana dopo ad Assen, dove pu-
re Maverick ha chiuso al secondo posto.
NEL COMUNICATO ufficiale Lin Jar-
vis, managing director del team Yama-
ha, ha spiegato: «La separazione antici-
pata consentirà al pilota di essere libero
di seguire la direzione futura prescelta».
Nessuna clausola terrà fermo a casa
lo spagnolo, destinato a concludere in
pista questa stagione. Il debutto con i
nuovi colori non dovrebbe avvenire già
a Silverstone: l’Aprilia ha organizzato
una sessione di test ad hoc a Misano
(martedì 31 agosto e mercoledì 1 set-
tembre), in questo modo Maverick po-
trà macinare chilometri sulla RS-GP
con cui è destinato a debuttare al fianco
di Aleix Espargaró ad Aragón il 12 set-
tembre. In coincidenza, si dice, con una
In alto, lo spagnolo davanti
al suo futuro: già dal prossimo
12 settembre, infatti, “Mav”
potrebbe presentarsi in gara
come wild card con l’Aprilia.
nuova specifica di motore (l’Aprilia può
introdurla, perché vantando le conces-
sioni regolamentari non è soggetta alle
restrizioni della concorrenza) che do-
vrebbe correggere il principale difetto
della RS-GP.
La stessa Yamaha ha già prepara-
to le prime contromosse: a partire da
Silverstone, al fianco di Quartararo
correrà il collaudatore Cal Crutchlow,
sostituto di Franco Morbidelli nelle due
gare austriache. Al posto dell’italo-bra-
siliano (atteso ad Aragón e poi ufficiale
nel 2022), nel GP Gran Bretagna corre-
rà il padrone di casa Jake Dixon, il cui
debutto in MotoGP – dopo una stagione
anonima in Moto2 – sarà accanto nien-
temeno che a Valentino Rossi.
Dixon è anche un candidato per il te-
am satellite Yamaha nel 2022, quando
non si chiamerà più Petronas, ma in po-
le c’è Darry Binder, per il quale sono sta-
ti organizzati test a Brno con la Yamaha
R1, in modo che il sudafricano possa
prendere confidenza con una 1000, lui
che oggi guida la Honda Moto3.
Ma dalla rosa dei candidati per il se-
condo team Yamaha non andrebbe e-
scluso nemmeno Andrea Dovizioso, che
sembra il grande escluso dall’Aprilia
proprio in virtù dell’arrivo di Viñales (il
forlivese ha avuto mesi per firmare per
correre nel 2022 con la RS-GP, ma non
l’ha fatto). Il suo rientro dopo un anno
sabbatico può passare soltanto da una
seconda esperienza da satellite Yama-
ha, dieci anni dopo la prima con Tech 3.

Il Principe: 18 milioni l’anno per il team VR46

PAPÀ e team owner, il suo programma del 2022 appare
già intenso. Nelle ore in cui annunciava l’imminente pater-
nità, con un post in cui con il camice bianco e gli occhiali
“auscultava” la pancia della compagna Francesca Sofia No-
vello, Valentino Rossi è stato protagonista di riflesso del-
la conference call con i media tenuta dal principe saudita
Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud. Il
quale giovedì scorso, a quasi quattro mesi dall’annuncio
della partnership con il Team VR46 per il periodo 2022-26,
ha voluto fare chiarezza dopo le numerose smentite da par-
te di Aramco (anche del CEO Talal Al-Marri, presente ad
Assen), la compagnia petrolifera saudita il cui marchio do-
vrebbe sponsorizzare la VR46, secondo l’operazione partita
da Tanal Entertainment Sport&Media.
Ammettendo l’errore «Nei tempi della comunicazione
perché essendo una compagnia privata non possiamo pre- a mercoledì 25 agosto la definizione ultima dell’operazione.
sentare i nostri piani all’estero finché non sono stati rivelati In settimana, si attendono le prime fideiussioni dall’Arabia
in Arabia Saudita, e dovendo dialogare con diverse entità go- in favore della VR46 a garanzia di un impegno da 18 milioni
vernative i tempi si sono allungati» il Principe ha rimandato a stagione. Presto, quindi, la situazione sarà più chiara.

www.motosprint.it 23
MOTOGP – IL FUTURO DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

IL MONDIALE HA PERSO PILOTI DI CARISMA, E A LORO SI UNIRÀ IL SIMBOLO ROSSI.

CON LA PANDEMIA LA SITUAZIONE ECONOMICA È DIVENTATA COMPLICATA:
IL 2021 DOVEVA RAPPRESENTARE LA RIPRESA, MA COSÌ NON È STATO. LA SOLUZIONE
PUÒ VENIRE DAL SUD-EST ASIATICO, NUOVO CENTRO NEVRALGICO DOVE PERÒ NON
SI CORRE DA DUE ANNI: PER QUANTO LA DORNA POTRÀ REMARE CONTRO CORRENTE?

24 www.motosprint.it
MOTOGP
AL BIVIO
N
ON È CERTO un
segreto che la
MotoGP stia at-
traversando un
momento deli-
cato: l’inattesa
irruzione della
pandemia è sta-
ta un tornado
per la dinamica
del Mondiale gestito dalla Dorna, e con-
tinua a essere un bastone tra le ruote
della normale attività.
Lo tsunami ha portato il Mondiale in
una fase di transizione, iniziata con la fi-
ne di un ciclo. Il riferimento è all’uscita
di scena di alcuni tra gli attori principali
degli ultimi 10-15 anni, che diventano
25 considerando l’imminente uscita
di Valentino Rossi. Un vuoto che non è
stato ancora colmato e che ha lasciato
lo spettacolo della MotoGP senza rife-
rimenti. Allo stesso tempo, gli squilibri
generati dal Covid-19 hanno costretto i
gestori del Mondiale a veri equilibrismi
per mantenere il campionato in movi-
mento. Mano ferma e concetti chiari
sono stati utili per affrontare un mare
mosso e un pianeta “chiuso”. Per un bu-
siness che ha fatto dell’essere itinerante
un segno distintivo, l’ultimo anno e mez-
zo è stato davvero una sfida tremenda.

LA TRANSIZIONE sportiva e il Co-

vid-19 sono entrati in scena in una fase
in cui la MotoGP stava fornendo segnali
della necessità di un cambio strutturale.
Lo show ha raggiunto il top in Europa e

www.motosprint.it 25
MOTOGP IL FUTURO
E F F E T T O
in Asia: studi a livello di audience e se-
guito hanno però evidenziato anche una
sorta di saturazione nei feudi tradizionali
del Mondiale. Per questo la Dorna è di
fronte a un bivio, sia sportivo che strut-
turale.
LA CRISI SPORTIVA
Serve trovare il modo giusto per
spiegare la situazione senza offendere
nessuno… Per cominciare, basta sem-
plicemente citare i piloti “spariti” dalla
griglia negli ultimi anni, cioè piloti usciti
senza una ragione vera e propria: una
lista comandata da Casey Stoner, poi
Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo, Andrea
Dovizioso e Cal Crutchlow. E ora si è ag-
giunto l’annuncio di Rossi. Impossibile
non scorgere qualche crepa nel muro.
26 www.motosprint.it
S E R R A
Sommando i GP vinti dai piloti citati
nella top class, si arriva a 223. Venti vol-
te in più rispetto ai GP della classe regi-
na conquistati dai primi cinque in classi-
fica del 2021. Nella lista dei piloti usciti
dal giro, tutti a parte Crutchlow sono
stati campioni della MotoGP o quanto-
meno vice campioni. E oggi fa sorridere
pensare che il vice campione dello scor-
so anno, Franco Morbidelli, per il 2021
non ha ricevuto una moto ufficiale.
I numeri sono sempre freddi, ma
riflettono una realtà indubbia: alla Mo-
toGP mancano piloti di carisma. È suffi-
ciente pensare all’emozione e alle atte-
se per il ritorno, semplicemente da wild
card, di Pedrosa, o per la sostituzione di
Crutchlow, oppure l’attesa per conosce-
re il futuro di Dovizioso. I tempi passati
sono sempre i migliori…
Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso
nei giorni dei rispettivi addii:
a fine 2019 per lo spagnolo,
un anno fa per il forlivese.
E non ci dimentichiamo di Marc Mar-
quez, un super campione capace di e-
levare l’interesse della MotoGP. Ma ad
alimentare l’immagine di Marquez non
sono stati i suoi successi, quanto i suoi
duelli: Marc ha credenziali forti grazie
all’albo d’oro, ma il suo status è cresciu-
to grazie alle battaglie – anche oltre i
limiti – con Rossi, e con lo stesso Loren-
zo. Ma anche con gli spettacolari duelli
con Dovizioso.
La domanda è inevitabile: pensando
all’odierna MotoGP, è possibile trovare
piloti con lo stesso carisma di coloro
i quali sono usciti (o stanno uscendo)
dalla griglia? La risposta è sottintesa, e
testimonia quanto il Motomondiale viva
una fase di passaggio. Una transizione
non nuova per il nostro sport: pensate
al (breve) periodo tra l’uscita di scena di
 MOTOGP IN TV
GP GRAN BRETAGNA
SKYSPORTMOTOGPHD
GIOVEDÌ 26 AGOSTO
18.00: conferenza piloti
VENERDÌ 27 AGOSTO
9.55: FP1 Moto3
10.50: FP1 MotoGP
11.50: FP1 Moto2
14.10: FP2 Moto3
Cal Crutchlow, 15.05: FP2 MotoGP
sopra, è tornato in 16.05: FP2 Moto2
gara per sostituire 17.15: Paddock Live Show
l’infortunato Franco SABATO 28 AGOSTO
Morbidelli e ora 9.55: FP3 Moto3
10.50: FP1 MotoGP
rimpiazzerà Maverick 11.50: FP3 Moto2
Viñales. A destra, 13.15: Paddock Live
Mick Doohan: la sua 13.30: qualifiche Moto3
uscita nel 1999, dopo 14.30: FP4 MotoGP
15.10: qualifiche MotoGP
un grave incidente, 16.10: qualifiche Moto2
lasciò la 500 senza 17.15: Paddock Live Show
18.00: conferenza piloti
DOMENICA 29 AGOSTO
9.55: warm up
Moto3, Moto2 e MotoGP
11.45: Paddock Live
12.20: gara Moto3
13.15: Paddock Live
14.00: gara MotoGP
15.00: Zona Rossa
15.30: gara Moto2
16.30: Paddock Live
Ultimo Giro
18.00: Race Anatomy
TV8
SABATO 28 AGOSTO
17.00: sintesi qualifiche MotoGP,
Moto2 e Moto3
Mick Doohan e l’esplosione definitiva di no affrontato la situazione ha evitato il DOMENICA 29 AGOSTO
14.35: differita gara Moto3
Valentino. Un biennio che vide campio- pericoloso effetto-domino connesso a 16.15: differita gara MotoGP
ni del Mondo non certo ricordati come questa situazione. La scelta di fornire 17.45: differita gara Moto2
Alex Criville e Kenny Roberts junior. Se ossigeno – sotto forma di aiuti econo-
Joan Mir appartiene alla cerchia dei mici – ai team è stata fondamentale. In DAZN
VENERDÌ 27 AGOSTO
“campioni di passaggio” lo dirà il tempo. casa Dorna hanno capito rapidamente 10.00: FP1 Moto3, MotoGP, Moto2
Dovesse ripetersi, zittirà gli scettici, di- che senza attori non ci sarebbe stato più 14.15: FP2 Moto3, MotoGP, Moto2
cendo con i fatti che hanno parlato trop- lo show, una volta tornati alla normalità. SABATO 28 AGOSTO
po presto. Certo, gli attori sono i piloti, i quali però 10.00: FP3 Moto3, MotoGP, Moto2
13.35: qualifiche Moto3,
dipendono dai team. Ma la Dorna ha do- Moto2, MotoGP
vuto fare i conti con un bilancio in rosso.
LA CRISI GESTIONALE Al tempo stesso, la mano ferma
DOMENICA 29 AGOSTO
9.55: warm up
Moto3, Moto2 e MotoGP
Per un’attività come la MotoGP, ba- di Carmelo Ezpeleta, ha permesso 12.20: gara Moto3
sata sul suo essere itinerante, lo stop quantomeno di vivere una stagione di 14.00: gara MotoGP
globale per la pandemia ha fatto trema- “circostanza”. Per quanto riguarda il 15.30: gara Moto2
re la struttura. Senza possibilità di muo- calendario, è stato necessario fare acro-
versi, è venuta a mancare anche una bazie, inventare nuovi format e ricorrere
preziosa fonte di introiti, e il sistema ha all’immaginazione per poter generare
rischiato il collasso. La determinazione introiti anche per i circuiti ospitanti le
con cui i responsabili della Dorna han- gare. Non è stata la stagione più brillan-

www.motosprint.it 27
MOTOGP IL FUTURO
te in termini di risultati economici, ma è
stata eccellente per quanto riguarda la
gestione della crisi.
Dopo la Via Crucis rappresentata
dalla scorsa stagione, il 2021 doveva
rappresentare l’anno zero, con un ca-
lendario “normale” simile a quello ini-
zialmente previsto per il 2020. L’appa-
rente controllo della pandemia invitava
all’ottimismo, con il ristabilirsi delle tre
principali fonti di introito per la MotoGP:
i diritti TV, la pubblicità statica nei circu-
iti e i fee per ospitare il Motomondiale
pagati dai Promoter locali i quali avreb-
bero – nelle previsioni – potuto contare
sulla riapertura al pubblico. Ma come
tutti sappiamo, le attese non si sono
concretizzate: una volta iniziato il Mon-
diale, la pandemia è tornata ad avanza-
re e a prendere forza, riportando alle re-
strizioni. Il calendario è stato cambiato
più volte in funzione dell’evoluzione del
Covid-19 in ogni area del Mondo.
A occidente, le gare di Argentina e
Texas sono state posticipate, e la pri-
ma è stata definitivamente cancellata,
mentre la seconda è ancora in dubbio
(ma è probabile lo svolgimento) per le
restrizioni imposte dalle autorità statu-
nitensi per chi entra nel Paese dall’e-
stero. A oriente, la situazione è stata
anche peggiore: i GP previsti in Thailan-
dia, Giappone e Australia sono svaniti e
l’effetto-domino ha trascinato fuori dal
calendario anche la Malesia.
La Dorna è stata nuovamente co-
stretta a inventarsi GP doppi e persino
ripetizioni sullo stesso circuito a distan-
za di mesi, come nel caso di Portimao
e ora anche di Misano. Dall’incubo che
somiglia a quello del 2020, l’Europa
sembra salva, dato che la libertà di mo-
vimento nell’UE e la proliferazione di pi-
ste nella penisola iberica – area in cui il
meteo consente di correre in novembre
– sono gli assi nella manica per la Dorna
per salvare il campionato. Ma se il 2021
doveva costituire il ritorno alla norma-
lità, le aspettative sono state azzerate,
anzi viene spontaneo un interrogativo:
La presenza da wild card
di Dani Pedrosa (26)
ha catturato l’attenzione in una
MotoGP che attende il miglior
Marc Marquez, al centro.
28 www.motosprint.it
per quanto ancora la Dorna potrà rema-
re contro corrente?
LA CRISI STRUTTURALE
L’Europa è sempre stata l’ombelico
del Mondiale: è qui che il campionato è
nato, è sempre qui che si è sviluppato,
crescendo fino a conquistare l’espor-
tazione negli Stati Uniti, in Giappone, in
Sud America, in Australia, in Medio ed
Estremo Oriente. Il tutto senza però
perdere l’Europa come centro di gravità,
visto che qui ci sono i circuiti storici e il
pubblico “intenditore”.
Tuttavia la situazione oggi appare dif-
ferente, secondo quanto rivelano gli stu-
di recentemente condotti sul seguito e
sull’impatto della MotoGP nei differenti
Paesi. Studi che dicono come la pas-
sione sia soprattutto in Asia (Giappone
escluso) più che in Europa, dove invece
l’interesse è scemato. In certi Paesi
anche in modo allarmante. Soltanto in
Italia e Spagna la MotoGP continua a
figurare come uno degli sport più se-
guiti. Viene da chiedersi quale effetto a
medio termine avrà l’odierna doppietta
francese al vertice Fabio Quartararo-
Johann Zarco nel Paese transalpino. I
segnali provenienti dall’Asia sono chiari,
e che la Dorna lo abbia compreso lo dice
il calendario, con l’ingresso del GP Thai-
landia e l’imminente arrivo di una nuova
location in Indonesia. Ma presto sarà il
turno anche del Vietnam, altro rappre-
sentante di una zona nevralgica per il
mercato delle Case giapponesi e dove
la MotoGP può contare su un pubblico
numeroso e giovane. Al contrario, inve-
ce, dell’Europa, dove l’età media degli
appassionati è alta.
A confermare tale trend è l’origine
di alcuni tra gli ultimi sponsor entrati in
MotoGP: nel 2019, l’ingresso del Team
Petronas (Malesia) aveva lasciato il se-
gno, e ora lascerà il segno anche l’uscita
ufficializzata alla vigilia del GP Austria.
Poche settimane fa il neonato progetto
del Team Gresini per la MotoGP è stato
accompagnato dalla compagnia petroli-
fera indonesiana Federal Oil. E la stessa
Lenovo, oggi main sponsor del team uf-
ficiale Ducati, è una compagnia fondata
in Cina. Non sono soltanto Gran Premi e
sponsor del Sud-Est asiatico ad aumen-
tare, ma anche i piloti delle cilindrate
inferiori del Mondiale. Piloti provenienti
dalla formula promozionale più potente
della Dorna: la Asia Talent Cup.
È sempre più chiaro come il futuro
sia in Asia, ma proprio l’assenza di GP
in quell’area per il secondo anno con-
secutivo costituisce un contrattempo
notevole. Se non bastava questo scena-
rio, l’Unione Europea ha avvisato che a
partire dal 2035 non ammetterà più l’u-
tilizzo di motori a combustione. In un at-
timo, ci siamo trasformati nei “cattivi” il
cui hobby è bruciare benzina e inquinare
il pianeta soltanto per vedere chi riesce
a girare un decimo più veloce. Prepara-
tevi a mangiare con le bacchette…
SUPERMOTO – MONDIALE DI CLAUDIO ORLANDANI

DALL’AUSTRIA
TRE TAPPE, TRE VINCITORI
DIVERSI. QUESTA VOLTA È STATO
IL TURNO DI HOLLBACHER,
TERZO NEL MONDIALE
CON FURORE
DIETRO CHAREYRE E SCHMIDT,
“SOLTANTO” TERZO IN SPAGNA.
IL MIGLIORE ITALIANO È STATO
DIEGO MONTICELLI, QUINTO

L
A TERZA gara
stagionale del
mondiale Super-
moto è stata vinta
da Lukas Hollba-
cher (KTM MTR).
In tre round corsi
quest’anno ci so-
no stati tre vin-
citori diversi: il
tedesco Marc Reiner Schmidt a Or-
tona, il francese Thomas Chareyre in
Repubblica Ceca e, infine, in Spagna,
l’austriaco della KTM. La Superpole
del sabato, come sempre, ha forma-
to la griglia di partenza delle prime
sei posizioni. Partenza al palo per
il campione in carica, Thomas Cha-
reyre, seguito da Lukas Hollbacher,
dal leader del campionato, Marc
Reiner Schmidt. A seguire, Milan Sit-
niansky, il nostro Elia Sammartin e
Mickael Bryan Amodeo.
Sabato, Hollbacher ha conquista-
to la vittoria in RaceOne; la prima
della stagione per il pilota austriaco,
che ha fatto segnare anche il giro Lukas Hollbacher (sopra), vincendo la RaceOne e la Superfinal,
più veloce. Nella seconda finale del si è aggiudicato la classifica generale del GP Spagna.
weekend, la FastRace, c’è stata la L’austriaco non è riuscito a ottenere il tris, perché la FastRace
risposta dell’iridato Thomas Cha- è stata vinta da Thomas Chareyre (nella pagina a fianco, a sinistra),
reyre. Infine, la Superfinal, dove secondo nel Mondiale alle spalle di Marc Reiner Schmidt
Hollbacher ha confermato la sua (nella pagina a fianco, a destra) che, come il francese, guida una TM.
sorprendente superiorità, aggiudi-

30 www.motosprint.it
candosi gara e GP Spagna, davanti a
Chareyre e al leader del campionato,
Marc Reiner Schmidt. Il marchigiano
Monticelli ha chiuso il weekend spa-
gnolo in quinta posizione, davanti ad
Amodeo e Sammartin. Tra i migliori
dieci anche Daniele Di Cicco e Alber-
to Moseriti, rispettivamente nono e
decimo.
RACEONE - La prima gara del
weekend della S1GP si è corsa sabato
e ha visto subito Lukas Hollbacher ot-
tenere l’holeshot, davanti al pilota L30
Racing TM Factory, Thomas Chareyre,
che a sua volta ha preceduto l’alfiere
Phoenix, Sitniansky, davanti al compa-
gno di squadra Schmidt e Sammartin,
costretto al ritiro per problemi tecni-
ci, dopo una caduta. Chareyre ha poi
superato Hollbacher, mentre Schmidt
era terzo. A due terzi di gara, Chareyre
ha commesso un errore in curva, la-
sciando nuovamente la testa della
corsa a Hollbacher e venendo supera-
to anche da Schmidt.
FASTRACE - Nella seconda fina-
le del weekend è stato nuovamente
Hollbacher il più veloce, seguito da
Chareyre, Schmidt, Sitniansky, Sam-
martin; più attardato, Monticelli. Nel
tratto off-road Chareyre ha poi supe-
rato Hollbacher, tenendo a distanza
Schmidt, terzo. Dietro al tedesco, i
suoi compagni di squadra, Sitniansky
e Sammartin.
Il confronto per la vittoria è rimasto
acceso fino al traguardo, con Chareyre
che si è aggiudicato la manche, davan-
ti a Hollbacher e Schmidt.
SUPERFINAL - L’ultima gara del
weekend, quella decisiva di questo GP,
è stata la Superfinal, caratterizzata
dalla corsia Joker, che ogni pilota de-
ve percorrere almeno una volta. Lukas
Hollbacher è partito ancora davanti a
tutti, anticipando Schmidt e Thomas
Chareyre, che hanno formato il soli-
to trenino di protagonisti. Sammartin
e Sitniansky hanno seguito il gruppo
di testa, davanti a Diego Monticelli.
Hollbacher ha cercato di prendere
velocemente un buon vantaggio sugli
inseguitori, sufficiente per percorrere
con tranquillità la Joker Lane, senza
perdere la posizione. Dietro, Chareyre
ha superato Schmidt, puntando Holl-
bacher. Sammartin, Sitniansky e Mon-
ticelli, sempre nell’ordine alle spalle
del tedesco, hanno lottato per il quar-
to posto. Dopo diciotto giri al coman-
do, Hollbacher si è aggiudicato la terza
manche e il GP Spagna, davanti a Tho-
mas Chareyre e Marc Reiner Schmidt.
Sitniansky ha sfiorato il podio, prece-
dendo Sammartin e Monticelli.
NELL’EUROPEO della classe S2,
che a sua volta in Spagna ha corso il
terzo round 2021, la vittoria è andata
al transalpino del Team Gazza, You-
ry Catherine, in virtù di una vittoria e
un secondo posto nelle due manche,
che gli hanno permesso di salire al
secondo posto nella graduatoria di
campionato, alle spalle dell’austriaco
www.motosprint.it 31
SUPERMOTO MONDIALE
Sopra, l’italiano Sammartin, settimo
nella S1GP. Sotto: a destra, il podio
della S4, vinta da Malone; a sinistra,
il podio della S2, vinta da Catherine.
Andreas Bushberger, che a Forcarei
ha chiuso le due finali prima quarto e
poi vincitore nella manche conclusiva.
Terzo gradino del podio al belga Ro-
main Kaivers, grazie a un secondo e un
terzo posto nelle due finali. Il pontino
del Team L30 Racing TM Factory, Lu-
ca Bozza, ha sfiorato il podio e in gra-
duatoria staziona in terza posizione.
NELLA CLASSE S4, soltanto su a-
sfalto, si è corso il secondo round sta-
32 www.motosprint.it
LE CLASSIFICHE DELLA S1GP
gionale: l’abruzzese Marco Malone ha
fatto sue entrambe le manche con au-
torità, surclassando la concorrenza e
lo stesso leader del campionato, San-
chioni, che al bel terzo posto di avvio,
ha replicato con un nono posto in Gara
2, a causa di una scivolata mentre lot-
tava per la testa della corsa.
Sanchioni è sceso quarto in gradua-
toria, dietro anche a Kevin Vandi, che
ha chiuso terzo assoluto, e Alex Ruiz
Gimenez, terzo in graduatoria e secon-
do in Spagna.
RACEONE: 1. HOLLBACHER Lukas (AUT,
KTM) 18 laps in 19:46.032; 2. SCHMIDT
Marc Reiner (GER, TM) +06.290; 3.
CHAREYRE Thomas (FRA, TM) +07.861; 4.
SITNIANSKY Milan (CZE, Honda) +25.165;
5. MONTICELLI Diego (ITA, TM) +32.912;
6. AMODEO Mickael Bryan (FRA, Yama-
ha) +43.133; 7. PALS Patrick (EST, TM)
+1:04.075; 8. DI CICCO Daniele (ITA, Hon-
da) +1:10.179; 9. MOSERITI Alberto (ITA,
Husqvarna) +1 Lap; 10. MARQUES Carlos
(POR, TM) +2 Laps.
FASTRACE: 1. CHAREYRE Thomas (FRA, TM)
14 laps in 15:13.317; 2. HOLLBACHER Lukas
(AUT, KTM) +00.122; 3. SCHMIDT Marc
Reiner (GER, TM) +07.139; 4. SITNIANSKY
Milan (CZE, Honda) +18.673; 5. SAMMAR-
TIN Elia (ITA, TM) +22.016; 6. MONTICELLI
Diego (ITA, TM) +26.521; 7. AMODEO
Mickael Bryan (FRA, Yamaha) +27.099; 8.
DI CICCO Daniele (ITA, Honda) +47.709; 9.
PALS Patrick (EST, TM) +50.711; 10. MOSE-
RITI Alberto (ITA, Husqvarna) +1 Lap.
SUPERFINAL: 1. HOLLBACHER Lukas (AUT,
KTM) 18 laps in 19:45.054; 2. CHAREYRE
Thomas (FRA, TM) +02.808; 3. SCHMIDT
Marc Reiner (GER, TM) +14.875; 4. SIT-
NIANSKY Milan (CZE, Honda) +22.544;
5. SAMMARTIN Elia (ITA, TM) +25.836; 6.
MONTICELLI Diego (ITA, TM) +31.420; 7.
AMODEO Mickael Bryan (FRA, Yamaha)
+36.656; 8. PALS Patrick (EST, TM)
+1:03.262; 9. DI CICCO Daniele (ITA, Honda)
+1:06.382; 10. MOSERITI Alberto (ITA,
Husqvarna) +1 Lap.
GP CLASSIFICATION: 1. HOLLBACHER
Lukas (AUT, KTM) Pts. 77 (0+25+22+30);
2. CHAREYRE Thomas (FRA, TM) Pts.
71 (1+20+25+25); 3. SCHMIDT Marc
Reiner (GER, TM) Pts. 63 (0+22+20+21); 4.
SITNIANSKY Milan (CZE, Honda) Pts. 54
(0+18+18+18); 5. MONTICELLI Diego (ITA,
TM) Pts. 46 (-1+16+15+15); 6. AMODEO
Mickael Bryan (FRA, Yamaha) Pts. 43
(0+15+14+14); 7. SAMMARTIN Elia (ITA,
TM) Pts. 40 (0+8+16+16); 8. PALS Patrick
(EST, TM) Pts. 39 (1+14+12+13); 9. DI CICCO
Daniele (ITA, Honda) Pts. 38 (-1+13+13+12);
10. MOSERITI Alberto (ITA, Husqvarna) Pts.
34 (-1+12+11+11).
IN CAMPIONATO
1. SCHMIDT Marc Reiner (GER, TM) Pts. 216;
2. CHAREYRE Thomas (FRA, TM) Pts. 211; 3.
HOLLBACHER Lukas (AUT, KTM) Pts. 197; 4.
SITNIANSKY Milan (CZE, Honda) Pts. 152;
5. MONTICELLI Diego (ITA, TM) Pts. 143; 6.
SAMMARTIN Elia (ITA, TM) Pts. 142; 7. PALS
Patrick (EST, TM) Pts. 106; 8. DI CICCO
Daniele (ITA, Honda) Pts. 103; 9. MOSERITI
Alberto (ITA, Husqvarna) Pts. 89; 10. BUS-
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SPECIALE
SEI GIORNI
DI MASSIMO TAMBURELLI E DARIO AGRATI
SPECIALE – SEI GIORNI 2021

95° SEI GIORNI DI ENDURO

I
N ORIGINE, in Italia
LA SEI GIORNI TORNA l’Enduro si chiamava
Regolarità. In Spa-
IN ITALIA: DAL 30 AGOSTO gna todo terreno, in
Germania gelande
AL 4 SETTEMBRE PRESSO sport, in Francia re-
L’AEROPORTO DI RIVANAZZANO gularitè. Dal 1982
la FMI ha deciso di
TERME (PV), NELL’OLTREPÒ dare una titolazione
unica in tutto il Mon-
PAVESE E ALESSANDRINO, do. Così è nato l’Enduro. Le Nazioni
più tradizionaliste del nord Europa e
LE NAZIONALI PIÙ FORTI DEL i conservatori dei vari Paesi dell’Est
(il muro di Berlino non era ancora
MONDO SI SFIDERANNO NELLE caduto) erano però preoccupati che
CLASSIFICHE A SQUADRE l’Enduro potesse creare confusione e
togliere identità a un tipo di moto con
In alto, la squadra italiana nell’ultima
edizione della Sei Giorni, disputata in
DI TROFEO MONDIALE, TROFEO caratteristiche specifiche per le corse
in Fuoristrada, scollegandosi da una
Portogallo nel 2019. Qui sopra, Enrico
Zilli, che sarà protagonista con Enrico
JUNIOR, TROFEO WOMEN E CLUB specialità legata alle origini delle gare Rinaldi e Gabriele Pasinetti nel Team
di off-road in moto (la prima edizione Italy A nel Trofeo per Club.
della Sei Giorni Enduro risale infatti

36 www.motosprint.it
al 1913, subito dopo il Tourist Trophy
datato 1907). A parte la Sei Giorni, la
“regolarità” era praticata un po’ in tut-
ta Europa negli anni Cinquanta e Ses-
santa soprattutto a livello nazionale.
Il crescente interesse per l’Enduro,
portò nel 1968 alla nascita del cam-
pionato Europeo. Fino al 1990, quando
la FIM decretò la nascita del campio-
nato mondiale Enduro.
I piloti italiani fino al 2000 avevano
conquistato 16 titoli iridati con oltre
200 vittorie nei vari Gran Premi. Nel
2013, dopo tredici anni, Alex Salvini
ha vinto il titolo iridato della classe E2.
Per l’Italia sono poi arrivati i mondiali
Junior con Giacomo Redondi (2016),
Matteo Cavallo (2018), Andrea Verona
(2019) e sempre con Verona nel 2020
il titolo della E1.
FASCINO E TRADIZIONE
La Sei Giorni è ricca di tradizioni e
di episodi che negli anni hanno saputo
renderla ancora più affascinante. Na-
ta nel 1913 come gara per mettere a
dura prova le caratteristiche tecniche
delle moto su percorsi di Fuoristrada
in modo da differenziarsi dal Tourist
Trophy, la Sei Giorni Enduro ha visto
negli anni i propri regolamenti ade-
guarsi alle esigenze dei tempi e all’e-
voluzione tecnica.
La Sei Giorni Enduro assegna due
trofei in argento: il Trofeo Mondiale
per la squadra nazionale vincitrice del
campionato mondiale, mentre il Va-
so d’Argento assegna il titolo iridato
Under 23. Fino al 1980 la Sei Giorni
Enduro non assegnava nessun titolo
mondiale a squadre. La svolta arrivò
nell’edizione del 1981 in Italia all’Iso-
la d’Elba con la FIM che titolò la ga-
ra: campionato del mondo Enduro per
Squadre Nazionali. Nel 1985 anche il
Vaso d’Argento ha avuto il suo ricono-
scimento iridato, diventando “Trofeo
Junior” per squadre Under 23. Dal
2007 è stato istituito anche il Trofeo
Women, riservato alle ragazze.
Rispetto al campionato mondiale,
alla Sei Giorni soltanto il pilota può la-
vorare sulla propria moto; i meccanici
fanno soltanto benzina e controllano il
liquido di raffreddamento. Smontare e
rimontare le ruote, sostituire i pneu-
matici, cambiare filtro aria, oliare la
catena, effettuare ogni lavoro di ma-
nutenzione alla moto, tutto questo può
essere effettuato soltanto dal pilota.
Ai piloti delle varie squadre nazio-
nali viene assegnato alla fine di ogni
giornata di gara un punteggio som-
mando i tempi delle prove speciali, le
eventuali penalizzazioni dovute agli
anticipi e ai ritardi ai controlli orari,
al mancato avviamento della moto in
partenza o per altre infrazioni del re-
golamento. Il pilota con punteggio più
basso ottiene la vittoria della propria
cilindrata (E1, E2, E3, C1, C2, C3) gli
altri contribuiscono alla squadra con
la differenza sottraendo dal punteg-
gio effettivo quello relativo al primo
classificato. La somma dei punti dei
migliori tre piloti sui quattro del Trofeo
Mondiale, e dei migliori due sui tre del
Trofeo Junior, determina le due classi-
fiche iridate. Ogni pilota ritirato viene
penalizzato con 15.000 punti per ogni
tappa non disputata. Tutti i piloti all’ar-
rivo possono vincere una medaglia; l’o-
ro a chi conclude la gara con un pun-
teggio non superiore al 10% rispetto al
primo classificato della propria classe,
l’argento va a chi non supera il 25%,
per tutti gli altri c’è quella di bronzo.
LE CLASSIFICHE
La Sei Giorni assegna il Trofeo Mon-
diale e il Trofeo Junior. Nella classifica
del Trofeo Mondiale la squadra na-
zionale è composta da quattro piloti
suddivisi nelle tre classi E1, E2, E3,
mentre quella del Trofeo Junior da tre
piloti che però possono gareggiare in
due delle tre classi E1, E2, E3. Le al-
tre due classifiche iridate per squadre
nazionali sono i Trofei Women e Club:
entrambe composte da tre piloti (clas-
si libere in questo caso). Nel Trofeo
Mondiale Women vengono considerati
validi i migliori due risultati, quindi si
scarta il peggiore dei tre. Nella clas-
sifica Club valgono invece tutti i tre
risultati ottenuti dai piloti con possibi-
lità di ripartenza per uno dei tre com-
ponenti il giorno dopo nel caso in cui
dovesse ritirarsi.
LE VITTORIE DELL’ITALIA
La storia della Sei Giorni si è inter-
rotta due volte a causa della Prima e
Seconda Guerra mondiale dal 1914 al
1920 e dal 1939 al 1947, prima dello
stop per pandemia del 2020. L’Italia
ha vinto per la prima volta il Trofeo
Mondiale nel 1930 in Italia e successi-
vamente in Francia. L’Italia ritornerà a
vincere il Trofeo Mondiale dopo ben 48
anni di attesa, nel 1979, in Germania
per ripetersi nel 1980 in Francia e nel
1981 all’Isola d’Elba con un dominio
assoluto: vittoria di quattro classi su
sei, Trofeo Mondiale, Vaso d’Argento,
Club, prima posizione assoluta.
Nel 1986 la Sei Giorni è a San Pel-
legrino Terme con l’Italia che ritorna
a vincere Trofeo Mondiale e Trofeo
Junior. Nel 1997 la Sei Giorni è or-
ganizzata dal MC Lumezzane con la
squadra in Maglia Azzurra grande do-
minatrice del Trofeo Mondiale, Trofeo
Junior, vittoria assoluta con Giovanni
Sala. Nel 2000 in Spagna a Grana-
da e 2005 in Slovacchia a Povazska
Bystrica gli azzurri vincono il Trofeo
Mondiale, mentre l’ultimo successo
iridato dall’Italia, il 14°, è del 2007 in
Cile a La Serena. Tredici i Trofei Junior
dell’Italia: 1960, 1963, 1968, 1975,
1978, 1981, 1986, 1988, 1997, 2001,
2005, 2008) prima dell’ultimo, nel
2018 in Cile a Viña del Mar.
www.motosprint.it 37
SPECIALE – SEI GIORNI 2021

IL GUSTO
DELL’ENDURO
ITALIANO
CON MICHELUZ, ANDIAMO ALLA
SCOPERTA DEL TRACCIATO
ATTORNO A RIVANAZZANO
TERME: CINQUE TAPPE
RICCHE DI TRATTI SCORREVOLI
MA TECNICI, CON PRATONI,
MULATTIERE E POCA ROCCIA.
LA TAPPA FINALE ANDRÀ
IN SCENA SUL TRACCIATO
DA CROSS DI VALLE SCRIVIA

C
LASSICA, ico- un secolo eppure così multiforme edi-
nica, unica nel zione dopo edizione, tanto da diventare
suo genere, ogni ogni volta unica … “quella Sei Giorni di
anno si ripete quell’anno” fatta di ricordi e leggenda-
come un sigillo rie vittorie. Della Sei Giorni non esiste
di tradizione mo- infatti un’edizione uguale all’altra per-
tociclistica dal ché ogni volta che la gara traccia una
gusto antico con tacca sul calendario della sua storia
contenuti tec- lascia un segno diverso e quasi sem-
nici e agonistici pre indelebile. A fare la differenza sono
sempre rinnovati: è la International i luoghi, l’atmosfera, le imprese, il Pae-
Six Days of Enduro, appuntamento fis- se di svolgimento, il lavoro degli orga-
so imperdibile, pressoché simile nella nizzatori, più lo straordinario fascino,
sua forma e nel regolamento da oltre sempre diverso, che si vive in quella
Qui sopra, Maurizio Micheluz,
Track Inspector FIM. In alto
38 a destra, Davide Guarneri
www.motosprint.it
impegnato nella Six Days 2017.
settimana di agonismo e festa dell’En-
duro e della motocicletta.
La ISDE 2021, seconda del Nuo-
vo Millennio in Italia dopo quella in
Sardegna nel 2013, si preannuncia
dal tipico gusto italiano, esattamen-
te come indicato dal suo stesso pa-
yoff “Taste of Italian Style Enduro”.
Lo afferma anche Maurizio Micheluz,
Track Inspector FIM, che, ovviamente
in gran segreto, ha avuto modo di vi-
sionare con molto anticipo il tracciato
e le località delle speciali: «Sì, è una
gara di pura tradizione italiana, su un
terreno compatto abbastanza scorre-
vole con poca roccia senza tratti con
grosse pietre. Ci saranno bei fettuccia-
ti su pratoni e prove in linea tecniche,
mulattiere e molti saliscendi. Saranno
a loro agio i piloti italiani, ma anche i
francesi potrebbero dire molto, soprat-
tutto nei Cross Test. E anche gli spa-
gnoli troveranno caratteristiche a loro
confacenti. Sono supposizioni, ovvia-
mente: sarà una gara impegnativa per
tutti! Lo scenario potrebbe cambiare
molto in caso di acquazzone estivo
perché il terreno è argilloso».
IL PERCORSO della 95ª si svilup-
pa per le prime tre giornate in Valle
Staffora, in provincia di Pavia, e in Val
Curone, provincia di Alessandria, per
le restanti due tappe Enduro: due valli
adiacenti e parallele sugli Appennini
con caratteristiche morfologiche simi-
li, teatro già in passato di gare di ogni
livello. Per ogni tappa è programmato
un solo giro del percorso per una lun-
ghezza prossima ai 200 chilometri.
Sei le prove speciali che i piloti do-
vranno affrontare giornalmente dopo
la partenza dal paddock situato nell’a-
rea dell’aeroporto di Rivanazzano Ter-
me.
L’itinerario di gara in Valle Staffora
sale oltre i 6-700 metri di altitudine
fino al territorio comunale di Menco-
nico e Santa Margherita di Staffora. Il
primo cronometraggio è sulla collina
che guarda il versante alessandrino
in località Cascina Tui nel comune di
Pozzol Groppo (AL): un Cross Test su
un ampio prato posto nel declivio sotto
la cascina, ben visibile da ogni parte,
che sarà ripetuto due volte, in andata
e ritorno.
Qui sopra, un momento della finale cross
andata in scena a Portimao, nell’Algarve.
Appuntamento fisso per le tappe da
1 a 3 con l’Enduro Test della “Maginot”
di Rivanazzano Terme tracciata all’in-
terno dell’omonima area sportiva ge-
stita dal MC Valle Staffora, e con l’al-
tro Enduro Test di Casanova Staffora
che parte in prossimità della piazza del
piccolo borgo e si arrampica sui pendii
che coronano l’abitato per ritornare a
pochi metri dalla partenza.
Si alterneranno poi nei giorni 1 e 2
il Cross Test di Casa Ponte in Val di
Nizza, realizzato su un ampio cam-
po visibile integralmente dall’altu-
ra posta nei pressi della graziosa
chiesa sovrastante il fettucciato, e
Bagnaria, anche in questo caso un
Cross Test, a pochi passi dal paese.
Nella terza giornata verrà introdotta
la bella speciale fettucciata Stellara
situata nel territorio di Volpedo (AL),
che aprirà i cronometraggi per le tappe
3, 4 e 5.
Le tappe del 2 e 3 settembre in
provincia di Alessandria risaliranno la
valle fino a Fabbrica Curone (altitudi-
ne 700 metri circa); l’Enduro Test di
Monleale, di una dozzina di minuti, sa-
rà una delle prove toste di queste gior-
nate: partenza sul fronte delle canti-
ne Massa e arrivo nella vicinanze dei
vigneti dopo un ampio periplo attorno
al paese. Segue la linea Selva Piana,
sopra Fabbrica Curone, con partenza
e arrivo non molto distanti. Il Cross
Test Ca’ dell’Aglio, che prende il nome
dall’agriturismo che la sovrasta, sarà
della Six Days del Portogallo 2019,
su un grande prato ben visibile dagli
spettatori in ogni sua parte.
Controlli orari per la parte della
Valle Staffora a Varzi, Ponte Nizza e
Casanova Staffora, mentre sul ver-
sante piemontese i controlli saranno
a Monleale, Garbagna, Fabbrica Curo-
ne e San Sebastiano Curone. Tutte le
prove saranno facilmente raggiungibili
tramite la viabilità delle due valli e sa-
ranno dotate di ampio parcheggio.
PER LA GIORNATA finale di Moto-
cross del 4 settembre, la ISDE 2021
si sposterà ancora in Piemonte sulla
pista Valle Scrivia a Cassano Spinola,
impianto di Motocross di 1750 me-
tri con 35.000 metri quadrati di par-
cheggi. Biglietti in prevendita sul web;
purtroppo l’affluenza potrebbe essere
contingentata in osservanza alle nor-
me anti-Covid, ma per questa finale è
prevista anche la diretta TV!
Imperdibile per tutti gli appassio-
nati la visita al paddock all’aeroporto
di Rivanazzano Terme, con accesso
gratuito e molte proposte interessanti:
aperto dal 26 agosto, avrà all’interno
il village commerciale dove si potran-
no acquistare i capi del merchandising
ISDE-Robe di Kappa, poi animazione,
demo ride Honda, e molti stand di Case
produttrici oltre, ovviamente, al parco
tecnico della gara e le assistenze di
tutti i marchi di costruttori moto e tanti
accessori dell’Enduro.
www.motosprint.it 39
SPECIALE – SEI GIORNI 2021

LA GENESI
L’IDEA DELLA SEI GIORNI ITALIANA NACQUE NEL 2017, QUANDO ZUCCA, BANDOLI E CARBONE
SI INCONTRARONO SUL PERCORSO DELL’EDIZIONE FRANCESE DELL’EVENTO. UN SOGNO
CHE HA RESISTITO ALLA PANDEMIA GRAZIE AL LAVORO DELLA FMI E DI DUE MOTO CLUB STORICI

L
’IDEA di “fare la
Sei Giorni” nasce a
Brive-la-Gaillarde
durante l’edizione
francese del 2017:
Eodardo Zucca,
Giorgio Bandoli e
Valter Carbone (nel-
la foto) si incontra-
no come tante volte
accade ai margini del fettucciato e qua-
si per scherzo ritornano sull’argomento
di una ISDE italiana sugli Appennini.
Carbone è il presidente del Comitato
Regionale FMI Piemonte da due man-
dati, ex Crossista negli anni ‘70 e 80,
poi Endurista negli anni ‘90, dal 2010 è
membro del Comitato Enduro naziona-
le con mansioni di presidente di giuria,
e dal 2013 è referente regionale Com-
missione Normative Fuoristrada. Ban-
doli è stato tra i fondatori del Moto Club
Alfieri nonché il primo vice presidente
eletto ben presto presidente, ruolo che
ricopre da 26 anni; ha anche gareggiato
nell’Enduro, ma come lui precisa con
autoironia «Non se ne sono accorti in
tanti». Zucca è presidente del Moto
Club Pavia da 15 anni (ma lo era stato Zucca-Carbone che comporrà il Comi- riesce a ottenere la riconferma dell’or-
anche negli anni ‘80), è stato compo- tato Organizzatore, e del potenziale dei ganizzazione al comitato dei due Moto
nente nella Commissione Moto Epoca due sodalizi Moto Club Alfieri e Pavia: Club, vincendo sulle candidature di al-
FMI; pilota di Enduro, ha vinto sei titoli nell’inverno tra il 2017 e il 2018 viene tre Nazioni che avrebbero dovuto suc-
tricolori nella Regolarità d’Epoca Grup- avanzata la richiesta formale e poco cedersi nell’edizione 2021.
po 5 nel 2004, 2006, 2008, 2010, 2011 tempo dopo la Federazione Motocicli-
e 2012, ha tramandato la passione in stica Italiana annuncia l’assegnazione
famiglia a suo figlio Mauro, campione ufficiale della 95ª ISDE (programmata IL MOTO CLUB Vittorio Alfieri è na-
tricolore senior 2017 e membro del te- per il 2020) al Moto Club Alfieri di Asti to nel 1991 ad Asti è oggi uno dei soda-
am di Club vincitore alla ISDE 2014. che estenderà la partnership organiz- lizi più attivi sia a livello agonistico che
zativa al MC Pavia. La pandemia che organizzativo nel campo dell’Enduro.
fermerà il pianeta costringerà lo stop Un anno dopo la sua costituzione ha or-
L’IDEA diventa una proposta che alla ISDE edizione 2020, ma non por- ganizzato come prima gara una prova
viene presa sul serio anche in virtù terà al suo annullamento: la gara vie- del campionato Enduro piemontese. Il
dell’esperienza del terzetto Bandoli- ne infatti spostata di un anno, la FMI debutto organizzativo a livello nazio-

40 www.motosprint.it
nale è arrivato nel 1994 con una gara
dell’italiano cadetti Enduro.
Versatile nelle sue attività, il Club ha
spaziato poi in varie esperienze in altre
discipline: per quanto riguarda il Fuori-
strada, nel 1999 ha dato vita a una pro-
va di campionato italiano Motorally, poi
nel 2001 ha realizzato una riuscita due
giorni di campionato europeo Enduro
abbinata al campionato italiano che fa-
rà scuola come esempio organizzativo.
Seguono nel 2006 gli Assoluti d’Italia
a Bosio e una prova di campionato ita-
liano Hard-Race nel 2007 nel territorio
astigiano. Fiore all’occhiello del Club è
la Winter Wheels, gara atipica sulla ne-
ve, proposta inizialmente con un evento
unico a Pratonevoso dal 2009, poi dop-
piando l’appuntamento con l’ingresso
della prova di Sauze d’Oulx. Nel settore
Motocross è stato attivo supporto al
Cross Club Asti per gare internazionali
e mondiali al Crossodromo di Valmane-
ra. Volgendo lo sguardo anche alla Ve-
locità in Salita, l’Alfieri ha organizzato
due appuntamenti delle cronoscalate
nazionali, nel 1991 e 1992.
NEL 1997 una squadra del club asti-
giano, i cui piloti erano già molto attivi
nei campionati regionali, ha partecipa-
to alla Sei Giorni di Lumezzane, ma la
svolta nel settore sportivo è avvenuta
nel 2011 quando l’Alfieri ha deciso di
portare i propri piloti nell’agone della
sfida tricolore Under 23 e Major: con
uno staff di supporto nel quale spicca-
no i nomi dell’ex campione italiano An-
gelo Barbiero e di Pierluigi Bergamasco
nella veste di preparatore atletico, il
Club ha raggiunto risultati importanti
e oggi conta su piloti quali il campione
italiano Davide Soreca e Jordi Gardiol.
Forte di un grande numero di soci
attivi sia nell’organizzazione che nella
parte sportiva, l’Alfieri ha tessuto col-
laborazioni e stretti rapporti con gli al-
tri Club del Piemonte e di altre regioni,
quali il 100 Torri, Acqui Terme, Azeglio,
Brembana, Ceva, Dogliani, Manzano,
Sebino, Valle Staffora, Roero, Valli Ol-
trepò, Ponte Nossa, Varzi, che fanno
parte dell’armata che scenderà in cam-
po per l’organizzazione della Six Days.
Una bella foto del Moto Club Alfieri
al gran completo. Quest’anno, il
sodalizio festeggia i 31 anni di attività.
La squadra del Moto Club Pavia
mentre esulta per la vittoria di club
alla Sei Giorni di Argentina 2014.
IL MOTO CLUB Pavia è uno dei Club
storici italiani: nato nel 1904 è stato uno
sodalizi che hanno costituito nel 1911 il
Moto Club d’Italia poi diventato FMI.
Insignito dal CONI della Stella d’Ar-
gento al Merito Sportivo nel 1974 e
della Stella d’Oro nel 1996, nel 2017
ha ricevuto il “Collare d’Oro al Merito
Sportivo” ed è tutt’ora l’unico Club mo-
tociclistico cui è stato concesso.
In oltre un secolo di vita (oggi sono
117 anni) il Club pavese ha legato for-
temente le sue imprese sportive e le
sue attività alla tradizione della città di
Pavia. L’attività organizzativa iniziò nel
primo dopoguerra con manifestazioni
di vario genere che culminarono in quel
periodo con il “Circuito Motociclistico
di Pavia”, gara di Velocità su percorso
cittadino che debuttò nel settembre del
1938 e divenne un appuntamento fisso
fino agli anni ‘50. Successivamente – in
collaborazione con il Comune di Pavia
e il Corpo della Polizia Municipale – è
stato organizzatore fino alla fine del se-
colo scorso del “Trofeo Internazionale
per Agenti della Vigilanza Stradale”,
gara di Regolarità internazionale che
ha richiamato nel capoluogo lombardo
i rappresentanti dei Corpi di Polizia lo-
cale, Carabinieri, Forze dell’Ordine na-
zionali di ogni parte del globo anche da
oltreoceano. L’Enduro, o meglio la Re-
golarità, entrarono subito nel DNA del
Pavia, che propose molte gare regionali
e la “2 Giorni del Brallo” che nacque
negli anni 60 e diventò “Trofeo dell’Ap-
pennino” affermandosi come classica
per la disciplina. Negli stessi anni orga-
nizzò un appuntamento del campionato
tricolore e ha proseguito con una prova
di campionato italiano negli anni ‘90 a
Salice Terme. È storia recente l’orga-
nizzazione nel 2017 degli Assoluti d’I-
talia e nella stagione successiva di una
prova di campionato europeo di Rego-
larità d’Epoca. Il Pavia è stato precur-
sore nel proporre tra gli anni ‘70 e ‘80
le prime gare per ciclomotori preparati,
e nel decennio successivo ha inventato
la formula Paviasprint Off Road Cup,
con selezione Enduro durante il gior-
no e prova di Cross finale per i migliori
piazzati; al via la pressoché totalità dei
team ufficiali dell’Enduro nazionale e
mondiale.
IN TEMPI passati hanno vestito i
colori del Pavia il Crossista mondiale
Fausto Concardi e il pilota del mon-
diale Velocità Alex Valesi. La forte
struttura organizzativa di supporto al-
la squadra corse Enduro ha fatto del
Club uno dei punti di riferimento ita-
liani della disciplina: nelle sue forma-
zioni hanno militato e militano molte
giovani promesse che sono cresciute
fino a diventare poi campioni tricolori,
tra questi Lorenzo Macoritto, attuale
leader mondiale della classe Junior 1,
Nicolò Bruschi, Federico Aresi, Mauro
Zucca, Enrico Zilli, Niccolò Scarpelli ...
Tra i trofei del MC Pavia quello della
Sei Giorni 2014 in Argentina, dove la
formazione composta da Mauro Zuc-
ca, Maycol Agnelli e Nicolò Bruschi ha
trionfato vincendo la classifica di Club.
In quello stesso anno, i piloti del Pavia
hanno centrato il record di sei titoli ita-
liani a squadre e 27 individuali.
www.motosprint.it 41
SPECIALE – SEI GIORNI 2021
È STORIA
MUNER (FIM): «L’ISDE È IL CAMPIONATO PIÙ ANTICO E HA SEGUITO
L’EVOLUZIONE STESSA DELLA MOTOCICLETTA. IL FATTO CHE TORNI
IN ITALIA DOPO IL LOCKDOWN HA UN GRANDE SIGNIFICATO PER NOI»
COSA rappresenta la Sei Giorni per
la FIM, ce lo racconta Fabio Muner, trie-
stino di 48 anni, direttore marketing e
comunicazione della Fédération Inter-
nationale de Motocyclisme. «L’ISDE
è un patrimonio indiscusso di tutto il
motociclismo, e la FIM che ne detiene
la proprietà, i diritti di gestione organiz-
zativa e del marchio, ne è ben conscia.
La Sei Giorni è il campionato del mondo
FIM più antico e ricco di storia, ha segui-
to l’evoluzione stessa della motociclet-
ta, dell’industria a due ruote e dei grandi
eventi del pianeta. Dal 1913 si è fermata
soltanto in occasione dei momenti più
drammatici per l’umanità: i due con-
flitti mondiali e la recente pandemia.
Da un paio d’anni a questa parte la
FIM ha deciso di intervenire in modo
più diretto nella gestione marketing
dell’evento, rapportandosi anticipata-
mente con gli organizzatori locali che
si candidano per la gara, con l’obiettivo
di segnare una linea di continuità tra le
varie edizioni, per far crescere costan-
temente l’evento in termini di standard
qualitativi e di valorizzazione dei brand
ISDE e “Six Days”. Marchi che incor-
porano contenuti legati alla tradizione
sportiva, ma anche con valenze com-
merciali di assoluto rilievo. Il marchio
della Sei Giorni è per esempio utilizzato
da Case motociclistiche come la KTM
per contrassegnare alcuni modelli “li-
mited edition”, ma anche da società
operanti nell’accessorio tecnico, co-
me Airoh, Scott, RK, Excel e altre».
ARRIVARE a uno standard eleva-
to e costante non è facile per una
gara itinerante, che viene gestita
ogni anno da organizzatori diversi.
Qual è l’approccio della FIM?
«Ci sono realtà diverse con cui ope-
42 www.motosprint.it
rare: gli organizzatori hanno esperienze
e competenze più o meno variegate e
consolidate a seconda anche della tra-
dizione Enduristica della Nazione in cui
ci si trova, e ci sono inoltre normative
legate al territorio molto differenti tra i
vari Stati, e i vari continenti. Dobbiamo
adeguarci alla situazione locale, capire,
aiutare e accompagnare i club organiz-
zatori e le Federazioni nazionali per o-
perare assieme con l’obiettivo comune
di realizzare un evento sportivo di livello
ed economicamente sostenibile».
C’è anche l’aspetto del rispetto
del territorio...
«La FIM dal 1994 ha un Codice per
l’Ambiente, che definisce standard mol-
to severi per ridurre al massimo l’im-
patto ambientale di ogni evento moto-
ciclistico FIM. Abbiamo controlli tecnici
specifici per quanto riguarda il livello
sonoro, l’altezza specifica dei tasselli
delle gomme da Fuoristrada, i tappetini
ambientali da posizionare sempre sotto
alle moto per limitare la caduta di liqui-
di sul terreno, il recupero di tutti i mate-
riali e segnalazioni presenti lungo tutto
il percorso e molte altre attività. In più
lavoriamo costantemente e in sinergia
con le autorità locali, per esempio per
spingere all’utilizzo dei trasporti pubbli-
ci, la raccolta dei rifiuti nelle zone dell’e-
vento e per fare educazione sul rispetto
dell’ambiente e del territorio».
Cosa ti aspetti da questa ISDE
2021?
«Personalmente è una grande sod-
disfazione poter vedere la Sei Giorni
nella mia Nazione, e la FIM si aspetta
un risultato organizzativo eccellente: il
supporto dato dalla Federazione Italia-
na è molto importante, le competenze e
l’esperienza nel mondo dell’Enduro del
Comitato Organizzatore sono indiscus-
se, la forza dei due Moto Club Alfieri e
Pavia è ben nota nel nostro ambiente.
Siamo inoltre in un Paese dove l’En-
duro è una disciplina molto popolare
e con tanti praticanti, per non parlare
della presenza sul territorio italiano di
costruttori moto, Case produttrici di
accessori e abbigliamento tecnico, e di
piloti e team che sono tra i più attivi e
vincenti del panorama internaziona-
le. Inoltre è la Sei Giorni della ripresa
che ritorna dopo i momenti più bui della
pandemia, questo evento è ricco di si-
gnificato per tutti noi e per tutto il mo-
vimento».
Spostata dal 2020 al 2021, orga-
nizzata nella coda della pandemia
che non ci ha abbandonato defini-
tivamente, con un gran numero di
piloti iscritti: un gran lavoro...
«La risposta dei partecipanti è stata
incredibile, anche in questi momenti co-
sì complessi: quest’anno abbiamo 635
iscritti, per questo abbiamo deciso di
scorporare il Vintage Trophy, gara FIM
che si corre con le Enduro d’Epoca. Fi-
no allo scorso anno il Vintage Trophy
faceva parte integrante del program-
ma delle Sei Giorni, ma l’interesse per
le moto classiche si è sviluppato molto,
di conseguenza siamo stati felicemente
costretti a separare i due eventi. Anche
la prova Vintage 2021 sarà organizza-
ta in Italia, all’Isola d’Elba, ma in mo-
menti diversi rispetto alla Sei Giorni.
È stato fatto un lavoro gigantesco per la
preparazione di questa ISDE: saranno
una gara e un evento di altissimo livel-
lo».
LA SEI GIORNI è AZZURRA
L’edizione 2021 si corre in Italia
proprio in occasione dei 110 anni della FMI.
Le aspettative del presidente della FederMoto,
Giovanni Copioli, e le nostre squadre al via
L’ITALIA è da sempre protagonista della Sei Gior-
ni: gli atleti azzurri hanno conquistato in più occasioni
il World Trophy e il Junior World Trophy. «Mi aspetto
un’edizione entusiasmante della FIM ISDE – dichiara
il presidente FMI Giovanni Copioli – perché credo nel-
le capacità organizzative dei nostri Moto Club, a cui va
il mio sentito ringraziamento per l’impegno profuso in
questi anni. Mi riferisco all’Alfieri e al Pavia, con cui vi è
stata ampia collaborazione, così come a tutti i sodalizi
che li hanno supportati. Fondamentale, poi, la disponi-
bilità delle Autorità e degli Enti locali. Centinaia di pilo-
ti, tra cui molti italiani licenziati FMI, affronteranno sei
giorni di gara dimostrando passione, grinta, entusiasmo
e spirito di sacrificio. Doti che contraddistinguono gli at-
leti della Maglia Azzurra e tutti gli amatori che hanno
deciso di intraprendere questa avventura. Rivolgo un
grande incoraggiamento a tutti loro nella speranza che
possano portare il tricolore il più in alto possibile».
Quest’anno per la Federazione Motociclistica Italia-
na la gara assume un significato ancora più rilevante, in
quanto si celebrano i 110 anni dalla sua fondazione. Con
la Maglia Azzurra della Nazionale italiana hanno corso
piloti di fama internazionale e giovani che, dopo le espe-
rienze alla Six Days, hanno raccolto grandi risultati nel-
le loro carriere. Il numero di atleti convocati dal Com-
missario Tecnico Cristian Rossi per questa occasione è
indice di quanto la Federazione Motociclistica Italiana
tenga a questa manifestazione: 16 i piloti – suddivisi in
A sinistra, la squadra italiana del Trofeo Mondiale
al completo. Sotto, il presidente Copioli, a destra gli
azzurri vincitori del Trofeo Junior nell’edizione 2018.
cinque squadre – pronti per l’edizione numero 95 della
FIM ISDE. Matteo Cavallo, Davide Guarneri, Thomas
Oldrati e Andrea Verona saranno i rappresentanti della
squadra del Trofeo: hanno vinto tanto a livello interna-
zionale e nelle occasioni in cui hanno corso per il loro
Paese hanno sempre dato il massimo, riuscendo a sali-
re sul podio della Six Days in più occasioni.
Discorso similare per Manolo Morettini, Lorenzo Ma-
coritto e Matteo Pavoni, che grazie alla Nazionale sono
cresciuti affrontando le Sei Giorni con il Moto Club Italia
e sono tra i giovani più promettenti del panorama mon-
diale. Tanta curiosità, poi, per la formazione femminile
(guidata dall’esperta Anna Sappino e completata dalle
giovanissime Elisa Givonetti e Raissa Terranova) e per le
due squadre di Club.
La Federazione Motociclistica Italiana sarà presente
alla Sei Giorni di Enduro con la sua hospitality, che sarà
teatro di appuntamenti rivolti ad appassionati e addetti
ai lavori, pensati con il fine di far conoscere al pubblico
la grande storia dell’Enduro italiano e internazionale,
ma anche con l’obiettivo di avvicinare ancora di più i
piloti agli amanti del motociclismo e di vivere, insieme,
una grande Sei Giorni.
Ma non è tutto perché sono in programma il 6Days
Adventure, manifestazione turistica, e progetti volti alla
promozione della tutela ambientale. Le iniziative fede-
rali saranno comunicate sul sito www.federmoto.it e sui
profili social FMI.
www.motosprint.it 43
SPECIALE – SEI GIORNI 2021
L
A FEDERAZIONE
Motociclistica Ita-
liana è impegnata
nella promozione
della sostenibilità
ambientale delle
discipline motoci-
clistiche, in parti-
colare attraverso
l’operato della
Commissione Ambiente. La FMI van-
ta infatti proficue collaborazioni con le
istituzioni, quali il Comando Generale
Corpo Forestale dell’Arma dei Carabi-
nieri, l’ISPRA (Istituto Superiore per
la Protezione e Ricerca Ambientale),
il FAI (Fondo Ambiente Italiano), la
Protezione Civile, università e centri
di ricerca. Negli anni recenti la FMI ha
adottato un Regolamento Ambiente, i-
noltre sono state oggetto di specifiche
attività di indagine sul campo molte
delle discipline motociclistiche, tra cui
l’Enduro.
Le gare di questa specialità coinvol-
gono tessuti urbani e i territori circo-
stanti. Da questa tipicità dell’Enduro,
nascono potenziali impatti sul territo-
rio: su questi si è concentrata l’attività
di indagine della Commissione Am-
biente FMI. Negli ultimi tre anni so-
no stati eseguiti approfonditi studi su
tutte le matrici ambientali interessate
dall’Enduro e in particolare su rumore
e atmosfera.
44 www.motosprint.it
RISPETTO
È L’OBIETTIVO DELLA COMMISSIONE AMBIENTE FMI, CHE LAVORA
A STRETTO CONTATTO CON PILOTI E TEAM NEI PADDOCK
DELL’ENDURO PER LIMITARE L’IMPATTO SUL TERRITORIO
In alcuni casi specifici, le valutazio- diluco nel 2021 con la collaborazione
ni hanno avuto approfondimenti sulle dell’Ordine degli Ingegneri di Perugia.
matrici, suolo, struttura vegetaziona- Oggi nelle gare di Enduro è fon-
le, substrato vegetazionale, terreno, damentale anche predisporre i piani
arrivando alla pubblicazione di impor- ambientali di gestione dell’evento e
tanti lavori come quello nel Pro Park prevedere le varie prescrizioni a tu-
di Ceranesi (GE) – disponibile sul sito tela dell’ambiente stesso, come per
www.federmoto.it – ma anche quello esempio l’uso del tappetino (contro
in corso di completamento nelle aree la dispersione dei liquidi) e la corretta
boschive di Spoleto (PG) e altri. Una gestione dei rifiuti; tutto ciò grazie an-
recente pubblicazione FMI, riguarda che all’operato dei numerosi Delegati
l’impronta acustica di una prova di As- Ambientali FMI che operano a sup-
soluti d’Italia di Enduro tenutasi a Pie- porto degli organizzatori.
In alto e a destra,
due fasi dei controlli
di routine da parte
dei Commissari
FMI, volti a limitare
l’impatto delle moto
sul territorio. Azioni
che consentono
all’Enduro
di rispettare
l’ambiente.
 il saluto della regione lombardia
LA LOMBARDIA è una del-
le due Regioni che si apprestano
a ospitare l’evento motociclistico
di Enduro. Ecco il saluto ufficiale:
«FIM International Six Days of En-
duro torna in Italia dopo otto anni
e sceglie gli splendidi scenari della
Lombardia. Saranno sei giorni emo-
zionanti per tutti coloro che parte-
ciperanno – dichiara Antonio Rossi,
ieri olimpionico della canoa, oggi
Sottosegretario alla Presidenza con
delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e
Grandi Eventi di Regione Lombardia
– questa gara si presenta con gran-
de vitalità e segnala l’inizio della
ripartenza dello sport nel rispetto
delle normative anti-Covid. La Re-
gione Lombardia, supportando l’e-
vento, punta alla valorizzazione di
un comparto strategico per una fru-
izione esperienziale del territorio».
La gara internazionale, che atti-
rerà atleti e appassionati da tutto il
Mondo, si disputerà in una regione
che da sempre è meta prediletta
per gli amanti delle due ruote. Sono ratterizzato da elementi naturali e
moltissimi gli itinerari tra monta- culturali unici nel loro genere. Mag-
gne, laghi e piccoli borghi in grado giori informazioni su in-lombardia.it.
di far vivere avventure emozionanti
ai motociclisti, accontentando tutti
i gusti. Dalle passeggiate rilassanti
tra le colline dell’Oltrepò Pavese
fino ai 42 tornanti per raggiungere
una delle mete più incredibili come
il Passo dello Stelvio, itinerario da
non perdere non soltanto per il suo
tracciato avvincente, ma soprattut-
to per il fascino indescrivibile fatto
di panorami di rara bellezza, con
vette che spiccano e sovrastano la
natura selvaggia e incontaminata.
Dai panorami mozzafiato tra la-
ghi e monti delle Prealpi, fino ai luo-
ghi iconici come il Museo della Moto
Guzzi sul Lago di Como, con tappe
enogastronomiche lungo il tragitto
per assaporare i prodotti e i piatti
tipici della regione. La Lombardia
è ricca di luoghi da visitare per ogni
motociclista, Un susseguirsi di ter-
ritori, località, percorsi, ognuno ca-

OLTREPO’ PAVESE, UN TERRITORIO

DA SCOPRIRE A TAPPE
STAPPANDO un itinerario dopo l’al-
tro, l’Oltrepò Pavese, disegnato sulla
carta geografica a forma di grappolo,
sta mostrando la sua nuova vocazione
enoturistica, in allineamento con i trend
della richiesta del momento, proponen-
dosi non più soltanto come una terra di
passaggio ma come una terra da assa-
porare lentamente, fermandosi, valle
dopo valle, per degustare la sua biodi-
versità che si specchia in meravigliose
colline vitate che producono vini pre-
giati, tutelati e promossi da diverse de-
nominazioni (sette Doc e una Docg). La
Denominazione Oltrepò Pavese iden-
tifica la zona situata a sud del Po che
attraversa la provincia di Pavia da Ovest
a Est: siamo, non a caso, sul 45° paral-
lelo che caratterizza proprio i grandi vini
nel pianeta. Percorrere queste colline in
moto, in bicicletta, anche a piedi, è una
scoperta di grande fascino che tocca la
storia del mondo del vino e valorizza
una natura ancora incontaminata. Sco-
prire i segreti e la storia di un Oltrepò
“diVino” da sempre significa conoscere
la potenzialità dell’area che produce il
62% del vino della Lombardia.
La caratteristica è la varietà pro-
duttiva, distribuita sulle quattro valli,
Staffora, Coppa, Scuropasso e Versa,
orientate sulla direttrice Sud-Nord che
mette in collegamento il clima mediter-
raneo marino della Liguria e quello più
continentale della Pianura Padana, con
zone più vocate a vitigni di bacca rossa
che si alternano a quelle più idonee alle
produzioni di uve bianche.
L’Oltrepò è il primo terroir vitivinicolo
della Lombardia con tre tipicità: Pinot
Nero, Riesling e Croatina. Il Pinot Nero
dell’Oltrepò trova qui tre declinazioni
perfette in una sola uva: il Metodo Clas-
sico, il Cruasé e il Rosso da invecchia-
mento. Fra queste tipicità il vitigno con-
siderato “principe” dell’Oltrepò Pavese
è il Pinot Nero, che trova la sua più fre-
quente collocazione e rispondenza qua-
litativa nella centrale Valle Scuropasso.
Con la collaborazione del Con-
sorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese

www.motosprint.it 45
SPECIALE – SEI GIORNI 2021

RIVANAZZANO TERME
NELLA TRADIZIONE DELL’ACCOGLIENZA
E DEI MOTORI
EPICENTRO della Sei Giorni
italiana, Rivanazzano Terme ha
accolto con grande disponibilità
ed entusiasmo della sua ammi-
nistrazione la proposta di ospi-
tare nel suo territorio il grande
evento: località termale di poco
più di 3500 abitanti, sita sulle
prime alture oltrepadane in po-
sizione strategicamente perfetta
quale punto di congiunzione tra
la Valle Staffora e la vicina Val
Curone, offrirà ospitalità presso
il suo aeroporto alla più grande
manifestazione dell’Enduro mon-
diale. Ma non è la prima volta che
il borgo lombardo vive momenti
importanti di motorismo: in tem-
pi recenti e remoti ha ospitato
eventi per due e quattro ruote di
grande interesse. Il legame con
il Moto Club Valle Staffora, che
ha la sua sede in questo comu-
ne, ha dato vita ad apprezzate
gare di Enduro che hanno trovato
spazio per direzione gara e parco
chiuso nel pieno centro del borgo.
Il paese, un tempo cinto da mu-
ra fortificate, conserva oggi la
singolare torre pentagonale
(nella foto), o Torre Guelfa, co-
struita attorno al XV secolo: oggi
simbolo della località termale,
la torre rappresenta uno dei ra-
ri esempi di fortificazione del
tempo sviluppata con forma non
esagonale; oggetto di recenti re-
stauri si trova a pochi passi dalla
sede comunale ed è affiancata
dai giardini di Parco Brugnatelli.
L’aeroporto turistico è situato a
soltanto tre chilometri dal cen-
tro del paese, sulla statale 461
che porta a Voghera: sarà quindi
facile per piloti e addetti ai lavori
raggiungere il centro per approv-
vigionamenti e godere dei servizi
e locali pubblici che offre il paese.

storia, arte e cultura

pavia è pronta per la sei giorni
LA CITTÀ di Pavia ospiterà la ceri-
monia inaugurale della 95ª Sei Giorni:
si svolgerà all’interno del cortile del
castello costruito per volontà di Galeaz-
zo II Visconti tra il 1360 e il 1365, con
accesso limitato ai rappresentati delle
squadre, alle autorità e ai media.
«Ospitare la cerimonia inaugura-
le del mondiale Enduro per Nazioni è
un’occasione importante per far cono-
scere al Mondo la città di Pavia che sarà
sotto i riflettori di oltre 35 Nazioni che
parteciperanno alla gara – ha detto l’as-
sessore allo sport Pietro Trivi – otto an-
ni dopo l’edizione svoltasi in Sardegna,
accogliere a Pavia il meglio dell’Enduro
mondiale ci riempie di orgoglio e ci ca-
rica anche di responsabilità che siamo
pronti ad affrontare, convinti che non
deluderemo le aspettative di chi avrà
l’occasione, il 28 agosto, di fare un giro
tra le vie, le piazze, i monumenti, le chie-
se della nostra città che si affaccia sul
fiume Ticino».
Il sindaco Fabrizio Fracassi accoglie
l’evento con queste parole: «Pavia, sede
di una delle Università più antiche del
Mondo, è pronta ad accogliere tutti con
la sua storia millenaria che ha visto il
passaggio di re e regine, scienziati, poeti
e filosofi come Severino Boezio i cui re-
sti riposano, insieme a quelli di Sant’A-
gostino, uno dei punti di riferimento
fondamentali della religione cristiana,
nella Cripta della Basilica di San Pietro
in Ciel d’Oro, citata addirittura da Dante
nel Paradiso. Ma tanti altri sono i monu-
menti e le chiese di Pavia che meritano
una visita: la Basilica di San Michele,
dove venivano incoronati i re di un re-
gno che si estendeva fino a Benevento
e dove fu incoronato Federico Barba-
rossa, il Duomo, la cui forma circolare
ritroviamo nei disegni di Leonardo da
Vinci, davanti al quale si può ammirare
il Cavallo del Regisole. Insomma, Pavia
ha tutto per ospitare la cerimonia di a-
pertura di un evento sportivo mondiale,
e non deluderà chi, purtroppo, a causa
della pandemia, ha dovuto rinviare di un
anno una visita che lascerà senz’altro in
tutti un ottimo ricordo».

46 www.motosprint.it
 il saluto della regione piemonte
IL PIEMONTE è l’altra regione pronta ad accogliere la Sei Giorni. Ecco il
saluto ufficiale: «Il Piemonte e l’alessandrino sono onorati di ospitare la 95ª
edizione dell’International Six Days of Enduro. La Regione Piemonte punta
sugli eventi e le manifestazioni anche di carattere sportivo per promuovere
i propri territori, che hanno molto da offrire ai turisti, in termini di bellezze
paesaggistiche, artistiche e architettoniche, oltre alla prelibata enogastro-
nomia locale. Cassano fu feudo dei marchesi Spinola di Genova, residenti
in Tortona. Una zona geograficamente e storicamente a cavallo tra le tradi-
zioni liguri e piemontesi: accanto a pregiati vini, a tavola c’è un’ampia scelta,
che comprende focaccia e farinata, realizzata con i ceci della zona, oltre a
dolci e cioccolato, con
le pregiate nocciole re-
gionali. Non rimane che
augurare a tutti voi una
buona permanenza in
Piemonte, regione che
ha dimostrato la capa-
cità di ospitare grandi
eventi internazionali
come le Olimpiadi in-
vernali. Continueremo
sulla nostra strada,
affinché chi intende or-
ganizzare eventi possa
trovare nel Piemonte
una casa».

LA FINALE DI CROSS
IN DIRETTA TV E STREAMING
LA FINALE di Motocross di sabato gentato conseguentemente alle norme decoder Tivusat al numero 55 e in in
4 settembre si svolgerà sul crossodro- di prevenzione per la pandemia previste modalità DTH (Direct To Home) in tutta
mo Valle Scrivia di Cassano Spinola in al momento dell’evento, ma per chi non Europa, Medio Oriente e Nord Africa.
provincia di Alessandria. La pista è facil- riuscirà ad assicurarsi il prezioso ticket Inoltre il canale è disponibi-
mente raggiungibile dal paddock su via- ci sarà la possibilità di seguire l’intera le in Live Streaming simulcast
bilità ordinaria seguendo le indicazioni sesta giornata in diretta sull’emittente sul sito internet www.msmotor.tv.
Tortona e successivamente Genova, per MS MOTORTV, presente a livello nazio- La diretta sarà anche diffusa in strea-
una distanza complessiva 31 km. Dalla nale nel pacchetto Sky al numero 229, ming su https://www.facebook.com/
autostrada A7 l’uscita è invece Serra- sarà visibile ai possessori di tessere e FIMISDE/.
valle Scrivia.
Il biglietto d’ingresso intero sarà 12 €,
ridotto per tesserati FMI 10 €, e accesso
gratuito per i minori di 8 anni; prevendita
on line su www.mailticket.it . Questo è
l’unico biglietto previsto per l’intera ga-
ra poiché tutte le speciali, controlli ora-
ri e paddock saranno a ingresso libero.
Il numero di spettatori ammessi alla
finale Motocross sarà purtroppo contin-
SPECIALE – SEI GIORNI 2021
DA DENTRO
G
ARA STORICA
e leggendaria, la
Sei Giorni propo-
ne contenuti ca-
paci di attrarre e
coinvolgere ogni
appassionato
motociclista: ol-
tre all’altissimo
contenuto ago-
nistico e tecnico, la gara più antica e ar-
dimentosa delle due ruote a motore por-
ta con sé un ricco bagaglio di tradizione
e colore in un infinito caleidoscopio. Le
Federazioni motociclistiche di tutto il
Mondo si danno appuntamento ogni an-
no nel paddock della ISDE per la ker-
messe che oltre alla corsa diventa una
festa dove portare la propria bandiera e
talvolta i costumi in un incontro davvero
planetario. Per un Endurista praticante
la partecipazione ad almeno un’edizione
della gara è quasi un traguardo irrinun-
ciabile, e ogni ricordo di questa presen-
za – che per i migliori si concretizza in
una medaglia e per gli altri può tradur-
si anche nel semplice portanumero da
appendere in bella vista – è un totem
48 www.motosprint.it
PARTECIPANDO ALLA 6 DAYS
ADVENTURE IN SELLA ALLE
MAXI-ENDURO, SI OTTERRÀ
LA POSSIBILITÀ DI PARTIRE
DAL PALCO DELLA ISDE
E VIVERE LA GARA DA VICINO
eccezionale. Anche il solo assistervi da
spettatore, o viverla tra il personale del-
lo staff, è motivo di grande entusiasmo e
di futuri ricordi nelle lunghe chiacchiera-
te tra appassionati.
Da quest’anno per viverla in modo di-
verso, quasi da protagonista senza esse-
re pilota, il comitato organizzatore della
ISDE italiana ha proposto una formula
che si presenta con tutte le carte in re-
gola per diventare una classica anche
per le edizioni future: si chiama 6 Days
Adventure, ed è un evento a calenda-
rio internazionale FIM dedicato ai tanti
possessori di Maxi-Enduro, che saranno
coinvolti direttamente nell’atmosfera
del paddock e di tutto ciò che ruota at-
torno alla competizione. Per partecipa-
re servono la tessera Member FMI e
la certificazione medica per la pratica
dell’attività sportiva non agonistica. L’e-
vento, sotto l’egida della Federazione
Motociclistica Italiana Commissione
Turistica e Tempo Libero, ricalca le for-
mule adventouring sempre più diffuse e
permetterà ai partecipanti di conosce-
re gli splendidi scenari che ospitano la
Sei Giorni e di visitare luoghi anche non
direttamente adiacenti al percorso di
gara. Guidati su un itinerario misto tra
piccole strade asfaltate e fuoristrada
facile, studiato appunto per le grosse
Enduro turistiche con peso over 160
kg, i partecipanti alla 6 Days Adventure
avranno modo di incrociare in più occa-
sioni la gara e assistere ai passaggi in
prova speciale; avranno un pass dedica-
to che permetterà l’accesso al paddock
e alla finale Motocross. Quattro tappe
tra strade spettacolari, con partenza e
arrivo sempre dal paddock, e la grande
impagabile emozione della partenza del
primo giorno proprio dal palco della I-
SDE, subito in coda ai piloti in gara.
 HONDA ALLA SEI GIORNI
TRA RACING E NOVITÀ PRODOTTO
LA CASA GIAPPONESE SARÀ GRANDE PROTAGONISTA A RIVANAZZANO TERME: OLTRE AL PADDOCK
DI 240 MQ DEDICATO ALL’ASSISTENZA DEI PILOTI E AL NOLEGGIO DELLE MOTO, PREVISTI ANCHE
I DEMO RIDE, LA TRUE ADVENTURE OFFROAD ACADEMY E UNA GRANDE NOVITÀ ATTESA SUL PALCO
T
UTTI gli appas-
sionati di Fuo-
ristrada cono-
scono il fascino
e lo spirito di
sfida che per-
meano la Sei
Giorni di Endu-
ro, dove, tutta-
via, regna da
sempre un clima di amicizia. È una
sfida tra Nazioni, certo, ma allo stesso
tempo anche tra… compagni di team!
Già, perché i piloti di tutte le Case, che
abitualmente si schierano al via con il
sostegno dello stesso racing team di
Marca, alla Sei Giorni si ritrovano in-
vece a fronteggiarsi per le rispettive
squadre nazionali! E quest’anno che
l’evento off-road più importante si
svolge in Italia, per la filiale italiana di
Honda e per RedMoto, la sfida ha un
sapore particolare. Per viverlo al me-
glio, da dentro, e da protagonisti, non
si poteva quindi che scegliere di esser-
ne main partner.
Honda RedMoto Racing allestirà
durante l’evento un paddock di circa
240 mq dedicato alle rosse Enduro. Il
pilota di riferimento sarà il nostro Tho-
mas Oldrati, portabandiera e capitano
della squadra italiana, e sarà dato il
pieno supporto agli altri due piloti uf-
ficiali di Honda RedMoto Racing World
Enduro Team, cioè il francese Théo E-
spinasse e il finlandese Roni Kytonen.
Il team ufficiale di meccanici e tec-
nici della squadra Honda di Enduro
fornirà servizi di assistenza e noleg-
gio moto per i piloti che parteciperan-
no alla gara con un mezzo del team.
Un’occasione unica per vivere appieno
l’atmosfera della Sei Giorni condivi-
dendo con altri amanti delle Rosse
giapponesi questa incredibile espe-
rienza internazionale. Inoltre, tutti gli
appassionati e gli Enduristi che usano
Honda potranno recarsi al paddock
per l’acquisto di ricambi originali per
le loro moto.
Ma la Honda non è soltanto En-
duro, è anche… Maxi-Enduro! La Ca-
sa dell’Ala sarà infatti presente alla
ISDE 2021 con uno dei suoi ormai
celebri ‘Honda Live Tour’, i demo ride
che permettono di provare su strada i
best seller del più grande costruttore
di moto del Mondo. E questa volta du-
A sinistra, Thomas
Oldrati impegnato
in un passaggio
del mondiale
EnduroGP in sella
alla sua Honda.
Più in basso,
un momento
dell’Honda Live
Tour, i demo
ride che, anche
alla Sei Giorni,
permetteranno al
pubblico di provare
i modelli della
Casa Alata.
rerà ben una settimana! Trattandosi
di un evento Fuoristrada, il focus sarà
sull’Africa Twin, con una flotta di 15
moto tra modello base e Adventure
Sports, ovviamente sia con cambio
manuale che doppia frizione DCT. Di-
sponibile per la prova anche il celebre
XADV, l’unico “SUV a 2 ruote”.
Parlando della Honda, immancabile
la presenza della True Adventure Of-
froad Academy di Marcello Romano,
partner di Honda Motor Europe Ltd
Italia dal 2016. In un’ apposita area
Fuoristrada sarà possibile provare,
sotto lo sguardo attento degli esperti
istruttori, le Africa Twin con gomme
tassellate e gli X-ADV.
C’è infine un’ulteriore ottima ragio-
ne per raggiungere gli appassionati di
Enduro e Maxi-Enduro alla ISDE. Sa-
bato 28 agosto, durante la cerimonia
di apertura, direttamente dal palco
della presentazione un’importante
novità Honda 2022 sarà mostrata per
la prima volta al pubblico. L’appunta-
mento è a Rivanazzano Terme. Impos-
sibile mancare!
www.motosprint.it 49
SPECIALE – SEI GIORNI 2021

MOTUL È MAIN
PARTNER
DELL’ISDE 2021
DALLO SVILUPPO DEI PRODOTTI
DEDICATI ALL’OFF-ROAD

F
RACING ALL’ATTENZIONE PER
IN dal 1853, anno di una tipologia di consumatori sem-
L’AMBIENTE, CON L’UTILIZZO della sua fondazio- pre più eco-friendly. E la ricerca passa
DI PACKAGING SEMPRE ne, Motul ha basato
lo sviluppo dei suoi
anche dalle collaborazioni come quel-
la con la Sherco, che nel giro di pochi
PIÙ ECO-FRIENDLY. PASSANDO prodotti seguendo
le linee-guida della
anni ha saputo dar vita a una gamma
di moto portate al successo anche nel-
PER LA PRESENZA ricerca delle perfor- le competizioni più impegnative. Oltre
mance, della qualità che con la Sherco siamo presenti all’I-
SUI TRACCIATI e della soddisfazio- SDE 2021 in qualità di Main Partner: il
ne del cliente. Una risultato di una più ampia e profonda
CON IL MOTUL RACING LAB filosofia che da oltre 160 anni si ritro- collaborazione con la FIM che va a
va in ogni singolo litro di olio motore consolidare il rapporto di Motul con la
creato da Motul per i clienti di tutto il più alta istituzione motociclistica in-
Mondo. Lubrificanti ad alte prestazioni ternazionale».
impiegati sia su auto e moto di serie L’impegno di Motul, infine, non è
che nelle competizioni come la Sei soltanto limitato al branding, ma so-
Giorni. prattutto è supporto tecnico offerto
Fabrizio D’Ottavi, Motul Group Po- a tutti i partecipanti, per esempio at-
wersports Communication Manager, traverso il Motul Racing Lab, un’unità
ci parla dell’impegno di Motul proprio mobile in grado in pochi minuti di dare
nell’Enduro. «L’obiettivo di Motul è un riscontro sull’usura del lubrificante
quello di ricoprire un ruolo di assolu- adottato sulle moto da gara. Inoltre,
ta leadership nel settore moto con- per coinvolgere maggiormente gli ap-
solidando la nostra posizione e presi- passionati, Motul ha realizzato quat-
diando un settore, quello dell’off-road, tro kit contenenti prodotti lubrificanti
estremamente interessante sia dal e della linea MC Care offerti a prezzo
punto di vista tecnologico che di cultu- promozionale e contenuti in una con-
ra sportiva. La totale immersione della fezione dedicata, proprio per sottoline-
pratica dell’off-road nell’ambiente na- are il forte impegno nell’Enduro.
turale crea un rapporto simbiotico e di
sempre maggior rispetto; per questo
da anni lavoriamo per offrire un ampio
range di prodotti in grado di rispondere
alle condizioni estreme in cui operano
le moto da off-road e in particolare per
quelle dedicate all’Enduro. Un’offerta
sviluppata sulla parte lubrificanti, li-
quidi refrigeranti e manutenzione».
«In quest’ottica green – continua
D’Ottavi – siamo inoltre impegnati
nella ricerca per proporre prodotti e
packaging sempre più eco-sostenibili
che rispondano alle esigenti richieste

50 www.motosprint.it
The
Future Alex Salvini

in Pole
FIM ENVIRONMENTAL
AMBASSADOR

Position
Le nostre sfere di influenza
All’interno delle nostre sei priorità strategiche in tema di sostenibilità ci
sono importanti obbiettivi e azioni che ci assicureremo di realizzare.
Come Federazione Internazionale Sportiva e membro del Movimento Olimpico,
abbiamo allineato la nostra strategia al modello del Comitato Olimpico, che agisce
come organizzazione, come titolare dei Giochi Olimpici, e come leader del Movimento

Photo ©Lucio Buselli

Olimpico stesso.

Le nostre sfere di influenza vanno al di là di quanto facciamo dal punto di vista

organizzativo, così ci siamo posti degli obbiettivi in relazione agli eventi che
organizziamo e al nostro ruolo all’interno della grande famiglia del motociclismo.

FIM come FIM come FIM come leader

organizzazione
La FIM punta a diventare
un’organizzazione ancora più
sostenibile adottando dei principi
in tal senso nella gestione dei
processi e del lavoro quotidiano
titolare
dei campionati
La FIM vuole spingere i propri eventi,
di livello mondiale, ad adottare best
practice in tematiche ambientali e
sociali
della famiglia
del motociclismo
La FIM guiderà e incoraggerà la grande famiglia
del motociclismo a diventare più metodica in
tema di sostenibilità ed offrirà il suo know-how
e le sue piattaforme per accelerare questi
positivi cambiamenti.

Join the conversation #KISSIsdeItaly2021 #FIMRideGreen

sustainability.fim-moto.com
 ENDURO – LA NAZIONALE AZZURRA DI DARIO AGRATI

RESTO DEL MONDO

POSTICIPATA DAL 2020
AL 2021 PER LA PANDEMIA,
L’ITALIA SFIDA IL
LA SEI GIORNI PRENDERÀ
IL VIA LUNEDÌ 30 AGOSTO
E SI CONCLUDERÀ SABATO
4 SETTEMBRE. BEN 600
I PARTECIPANTI. GLI USA
DIFENDONO IL TITOLO, MENTRE
GLI AZZURRI PUNTANO AL PODIO
NEL TROFEO MONDIALE
E NEL TROFEO JUNIOR. ASSENTI

A
GRAN BRETAGNA E AUSTRALIA
GOSTO è il
mese della
sabbia, del
mare, della
montagna,
delle stelle
cadenti, dei
desideri da
esprimere.
È così anche
per l’Enduro italiano, che dalla notte
di San Lorenzo ha iniziato il conto alla
rovescia per puntare a essere prota-
gonista alla Sei Giorni Enduro italiana
2021 dell’Oltrepò Pavese-Alessan-
drino, dopo il forzato rinvio del 2020
per l’emergenza Covid-19. Insomma,
ci siamo: dopo le due doppie trasfer-
te di giugno e luglio della EnduroGP,
Portogallo-Italia ed Estonia-Svezia, e le, nel novembre 2007, in Cile, e tre da
le sette giornate di gara delle prime quella nel Trofeo Junior, conquistata
cinque prove degli Assoluti d’Italia, dagli azzurri, sempre in Cile, nel 2018.
disputate da nord a sud, per i piloti
selezionati dalla FMI è arrivato il mo-
mento di indossare la Maglia Azzurra UNA settimana di gara e sapre-
dell’Italia e dare il via alle ostilità di mo quindi chi saranno i vincitori fra
quella che da lunedì 30 agosto a saba- le 20 squadre iscritte nella classifica
to 4 settembre sarà l’edizione numero del Trofeo Mondiale, le 14 del Trofeo
95 della Sei Giorni. Junior, le 8 del Trofeo Women, le 165
Il percorso di circa 1500 km com- della classifica di Club e gli otto piloti
prenderà speciali, a cui aggiungere la in gara individualmente; sapremo chi
finale di Cross, su otto giri, presso la riuscirà a imporsi tra i previsti 649
pista di Cross di Cassano Spinola (AL). partecipanti (nelle tre classi E1, E2.
Sono passati ormai 14 anni dall’ultima E3, C1, C2, C3), in rappresentanza di
vittoria dell’Italia nel Trofeo Mondia- oltre 30 Nazioni e quattro continenti.

52 www.motosprint.it
 Sotto, gli azzurri che hanno
vinto il Trofeo Mondiale 2007.
In basso, i giovani trionfatori
del Trofeo Junior 2018.

Una Sei Giorni da record, dove pe-

rò mancheranno due fra le Nazionali
più attese e con i maggiori favori del
pronostico: l’Australia e la Gran Bre-
tagna. Se l’Australia aveva già an-
nunciato in primavera che non avreb-
be partecipato alla Sei Giorni per una
trasferta dall’emisfero australe com-
plicata dalle varie problematiche le-
gate alla pandemia, accentuate negli
ultimi mesi da nuove restrizioni per
l’aumento dei contagi, il forfeit del-
la Gran Bretagna (presente soltanto
tra le donne) è stato un fulmine a ciel
sereno, perché comunicato soltanto
nella prima settimana di agosto.

www.motosprint.it 53
ENDURO LA NAZIONALE AZZURRA

I programmi della Gran Bretagna

per partecipare alla sei Giorni in Ita- Nella squadra che prenderà
lia sono stati condizionati dall’iniziale parte al Trofeo Junior
forzata rinuncia di Steve Holcombe, ci sono anche Manolo
seguita da quella Brad Freeman; ri- Morettini (a sinistra)
nunce che hanno portato al ritiro e Lorenzo Macoritto
dell’intera squadra. Holcombe ha (sotto). Matteo Cavallo
rinunciato alla gara per la frattura (sotto a sinistra) finora
della caviglia destra patita al GP E- è stato a mezzo servizio
stonia; Freeman, leader del mondiale a causa degli infortuni.
EnduroGP e della classe E3, ha det-
to no su decisione della Beta, e per i
propri legittimi programmi sportivi e
di immagine aziendale, rivolti al Mon-
diale.
La decisione della Beta non fa una
piega ma ha reso di nuovo d’attualità
il tema di un calendario più adeguato
della EnduroGP, che dovrebbe essere
compreso tra marzo e settembre-ot-
tobre, con la Sei Giorni da disputarsi
da metà a fine ottobre, per lasciare
più liberi tutti (piloti, Case, team, le
varie Federazioni) da programmi e
impegni con il Mondiale.
I favoriti per la vittoria del Trofeo
Mondiale restano i campioni in carica
degli USA, primi nel 2019, nell’ultima
edizione della Sei Giorni pre-pan-
demia, in Portogallo. Gli Usa schie-
rano: Jonathan Girroir (E1), Taylor
Roberts, Layne Michael (E2) e Ryan
Sypes (E3). Anche la Spagna non va
sottovalutata con Cristobal Guer- sinistra, due costole e contusione nio dell’inverno al ginocchio sinistro,
rero (E1), Josep Garcia (E2), Jaume addominale) che lo hanno forte- mentre per Macoritto e Pavoni par-
Betriu e Marc Sans (E3). Attenzione mente condizionato nel corso della lano i risultati negli Assoluti e nel
ai tanti protagonisti della EnduroGP stagione. Stesso discorso per Mat- Mondiale, dove stanno dimostrando
nelle squadre della Francia: Theo E- teo Cavallo, desideroso di riscattarsi maturità e concretezza.
spinasse (E1), Hugo Blanjoue, David dall’infortunio al piede sinistro che Poi ci sarà la squadra Women gui-
Abgrall (E2) e Antoine Basset (E3). lo ha estromesso dalla lotta per il data dalla veterana Anna Sappino e
E la Svezia di Filip Bengtsson (E1), Mondiale della E1. Cavallo, alla Sei dalle due “reclute” Elisa Givonetti e
Albin Elowson, Mikael Persson (E2) e Giorni, debutterà nella E3, in quanto i Raissa Terranova. Due le squadre in
Anton Lundgren (E3). Da seguire poi quattro piloti del Trofeo Mondiale de- Maglia Azzurra tra i Club, la squadra
Finlandia, Portogallo, Belgio. vono essere schierati nella tre classi A con Enrico Rinaldi, Gabriele Pasi-
E1, E2, E3, mentre per la classifica netti, Enrico Zilli (C2), la squadra B
vengono considerati i tre migliori ri- con Kevin Cristino, Riccardo Fabris,
E L’ITALIA? Il pronostico vuole sultati dei quattro piloti in gara. Daniele Delbono (C1). Sempre tra i
la squadra in Maglia Azzurra tra le L’Italia è decisamente tra le fa- Club, il Sebino ha sostituito all’ulti-
Nazionali in lizza per il podio, forte vorite per la vittoria del Trofeo Ju- mo momento Giacomo Redondi, im-
di una formazione super motivata, nior con i giovani Manolo Morettini pegnato negli USA per il campionato
con i quattro azzurri tutti tra i sicuri (chiamato a sostituire l’infortunato Worcs, e avrà un altro pilota di spicco
protagonisti nelle proprie classi. Pri- Claudio Spanu) e i due dominatori del insieme a Tommaso Montanari (C1) e
mi fra tutti, Andrea Verona e Davide mondiale Junior, Lorenzo Macoritto Nicola Recchia (C1). In gara anche A-
Guarneri, primo e secondo in E1 ed (E1) e Matteo Pavoni (E3). Dai tre pi- lessandro Gritti, che a 74 anni sarà in
entrambi nella Top 5 della classifi- loti del Trofeo Junior ci aspettiamo squadra con il professor Luca Lorini
ca EnduroGP. Thomas Oldrati, nella molto, anche per il futuro dell’Endu- (Primario del Reparto Rianimazione
E2, punta a prendersi la rivincita sui ro azzurro: Morettini ha dimostrato dell’Ospedale di Bergamo), come pu-
tre infortuni (pollice destro, spalla di essere in crescita, dopo l’infortu- re i dakariani Botturi, Gerini e Cerutti.

54 www.motosprint.it
 Sopra, Andrea Verona, punta di
diamante della formazione Mondiale,
assieme a Thomas Oldrati (sotto).
Sotto a sinistra, Matteo Pavoni.

Sopra, Anna Sappino, la veterana tra le azzurre

in corsa alla Sei Giorni. A destra, Davide Guarneri,
che sta vivendo un ottimo momento di forma.

www.motosprint.it 55
 CAMPIONATO EUROPEO ENDURO
Cinquina azzurra
CINQUE vittorie per i piloti italiani nella seconda
prova del campionato europeo Enduro, disputata in
Repubblica Ceca, a Kozojedy. Maurizio Micheluz (so-
pra) su Husqvarna, due volte primo nella 250 2T, è
sempre più solo al comando della classifica del cam-
pionato, a punteggio pieno con quattro successi. Le al-
tre vittorie italiane portano la firma di Andrea Belotti
(KTM) nella Senior con seconda posizione nel Day 2,
56 www.motosprint.it
Diego Nicoletti (GASGAS) ha vinto il Day 1 nella 250
4T. E Simone Cristini si è imposto nel Day 2, nella
Junior E1, dopo il terzo posto nel Day 1. Bene anche
il giovane Enrico Rinaldi (GASGAS), terzo e secondo
nella Junior E2, come il siciliano Giuliano Mancuso
(Fantic) secondo e quarto nella 250 2T, e Lorenzo Ber-
nini (KTM), nella Junior U21. Prossima prova dell’Eu-
ropeo il 18 e 19 settembre a Kielce, in Polonia.
 CAMPIONATO ITALIANO ENDURO ESTREMO
Michael Walkner è già campione
NELLA QUARTA prova del campio-
nato italiano Enduro Estremo, disputa-
ta all’interno della miniera dei Cementi
Rossi di Vigolzone (PC), si è laureato
campione con una prova d’anticipo
l’austriaco Michael Walkner (GASGAS).
Sul podio della classe Gold, assieme a
Walkner, seconda posizione per il suda-
fricano Matt Green (KTM) e terza per
Michele Bosi (KTM). La gara della Gold
ha visto Sonny Goggia perdere la prima
posizione proprio all’ultimo giro, apren-
do la porta al successo e al titolo di
Walkner. Nella Bronze, titolo in anticipo
anche per Davide Gaioni (Beta), mentre
nella Silver sono stati squalificati per ri-
fornimento di benzina in zona non con-
sentita i due battistrada Andrea Vignone
(Rieju) e Nicola Grossi (KTM), che hanno
lasciato la vittoria a Marco Moser (KTM).
L’ultima prova del campionato sarà il 6
e 7 novembre a Piantedo/Delebio (SO).

MERCATO PILOTI
Holcombe, ancora
due anni con la Beta!
LA BETA ha annunciato attraverso i propri ca-
nali social di aver rinnovato per altri due anni (fino
alla fine del 2023) la collaborazione con il sette
volte iridato Steve Holcombe (a destra). Quindi,
dopo essersi assicurata già alla fine dello scorso
mondiale EnduroGP Brad Freeman fino al 2023,
anche Holcombe farà parte della formazione fac-
tory della Casa toscana. L’annuncio della Beta ha
di fatto messo a tacere tutti i rumors di mercato
che vedevano Holcombe oggetto del desiderio dei
programmi futuri di parecchi team della Endu-
roGP.

www.motosprint.it 57
MONDIALE ENDURO ESTREMO – USA
TU VUÒ FA’
L’AMERICANO
EMOZIONANTE DUELLO
TRA I PRETENDENTI AL TITOLO,
LETTENBICHLER E BILLY BOLT,
CHE QUESTA VOLTA HA AVUTO
LA MEGLIO SUL TEDESCO
E HA UN SOLO PUNTO
DA RECUPERARE NEL MONDIALE.
MOLTO DISTANTI GLI ALTRI
58 www.motosprint.it
D I D A R I O A G R A T I – F O T O F U T U R E 7/ M E D I A
S
E Q U AT C H I E
- “Tu vuò fa l’a-
Tennessee Knockout TKO, disputata
in Tennessee, presso il Trials Training
mericano”? No,
non ha nulla a
Center di Sequatchie. Una prova iridata
oltreoceano: nell’anno del debutto del
che vedere con mondiale Hard Enduro, che in soltanto
la celebre canzo- due settimane è passato dalla Red Bull
ne napoletana di Romaniacs disputata su cinque tappe,
Renato Carosone, con una frazione Marathon e notti in
eseguita anche da tenda ai bivacchi per tutti, a un format
Sophia Loren sot-
to gli occhi di Clark Gable e ripresa nel
di gara molto più semplice.
Dopo il prologo del sabato sera,
2020 da Achille Lauro e Gigi d’Alessio.
Il campionato del mondo FIM Enduro
domenica i professionisti della classe
Gold si sono confrontati quattro volte,
Estremo è sbarcato negli USA proprio per oltre tre ore, gareggiando in un’As-
nel weekend di Ferragosto, durante soluta di 45 minuti, su più giri, lungo un
l’undicesima edizione della Red Bull percorso estremo.

Billy Bolt (a sinistra) e Lettenbichler
(sopra) si sono marcati a vicenda:
entrambi hanno sbagliato ma sono
saliti sui primi due gradini del podio.
A contendersi la vittoria sono stati
Billy Bolt e Manuel Lettenbichler, i pi-
loti che stanno battagliando per il Mon-
diale. Gli altri, come nelle precedenti
due prove iridate dell’Abetone e della
Romaniacs, non hanno mai fatto paura.
In questo quinto round del campionato
(comprendente le due prove annullate
della XL Lagares in Portogallo e l’Erz-
berg in Austria) abbiamo assistito a un
duello di classe, tecnica, coraggio, al
termine del quale Bolt è riuscito ad a-
vere ragione di Lettenbichler, per poco
più di due soli secondi.
Bolt, già vincitore della TKO nel
2019, dopo avere fatto sua la prima
posizione in entrambe le gare di quali-
ficazione, assicurandosi così di partire
in prima fila nella finale di 45 minuti, è
scattato subito bene, inseguito come
un’ombra da Lettenbichler. I due piloti
si sono più volte superati, aumentando
velocemente il loro vantaggio sugli in-
seguitori.
Nelle fasi finali della corsa, prima
Bolt, poi Lettenbichler hanno commes-
so errori, fermandosi su un canalone in
salita. In un ultimo giro da brividi, Billy
ha dato il tutto per tutto, riuscendo a
recuperare i secondi persi, fino ad ave-
re ragione di Lettenbichler in un’incre-
dibile volata finale, conquistando una
LA CLASSIFICa
1. BILLY Bolt (Gbr-Husqvar-
na) 6 giri, 37.300.546; 2. Lettenbi-
chler (Ger-KTM) 6 giri, 37.32.895;
3. Hart (Can-KTM) 6 giri,
38.30.120; 4. Young (Za-Sherco)
6 giri, 38.46.299; 5. Roman (Spa-
Sherco) 6 giri, 39.18.418; 6.
Gomez (Spa-Husqvarna) 6 giri,
39.33.066; 7. Walker (Gbr-Beta)
6 giri, 40.17.224; 8. Webb (Usa-
Sherco) 6 giri, 40.41.959; 9. Le-
Blond (Usa-Husqvarna) 6 giri,
42.47.513; 10. Kabakchiev (Bul-
Husqvarna) 6 giri, 44.11.917.
IN CAMPIONATO
1. Lettenbichler, punti 54; 2.
Bolt, 53; 3. Young, 40; 4. Roman,
37; 5. Walker, 34; 6. Blazusiak
(Pol-GASGAS), 26; 7. Gomez, 24;
8. Walkner (Aut-GASGAS), 21; 9.
Kabakchiev, 19; 10. Jarvis (Gbr-
Husqvarna), 15.
vittoria che gli ha consentito di portarsi
a un solo punto dalla vetta della clas-
sifica del campionato sul tedesco della
KTM.
«Dopo aver vinto le due qualifiche,
nella finalissima ho spinto tanto fino
ad avere un discreto vantaggio su Let-
tenbichler – ha dichiarato Bolt –. Pur-
troppo nelle ultime fasi ho sbagliato
alcune traiettorie su una salita e Let-
tenbichler mi ha passato. Non mi sono
dato per vinto e ho dato il 100% per
recuperare il terreno perso riuscendo
proprio all’ultimo giro a superarlo. È
stata dura anche per il caldo intenso.
Questa vittoria è stata fantastica per
il mio campionato e ora sono a un solo
punto da Mani».
LETTENBICHLER ha ottenuto
un’importante seconda posizione, per-
ché conquistata alle spalle di un pilota
con caratteristiche di guida non soltan-
to adatte agli Enduro Estremi ma an-
che perfette per la EnduroGP, dove Bolt
ha vinto (prologo al GP Italia di Edolo).
L’ufficiale KTM ha affrontato le elimi-
nazioni dirette di domenica cercando
di qualificarsi senza commettere errori,
pensando soltanto alla finale. Secondo
in Gara 1 e sesto in Gara 2, nella finale
Lettenbichler si è scambiato più volte
il comando con Bolt, con i due sempre
separati da una manciata di secondi fi-
no all’errore di traiettoria che ha lascia-
to via libera all’inglese della Husqvar-
na. Con i diciassette punti conquistati,
Lettenbichler ha confermato la sua
prima posizione nella classifica di cam-
pionato.
Vincitore della TKO nel 2020, il ven-
tiquattrenne canadese Trystan Hart
è stato bravissimo a salire sul terzo
gradino del podio, dopo essere risul-
tato il miglior rookie della Romaniacs,
conclusa in settima posizione. Top 5
per i due ufficiali Sherco, Wade Young
e Mario Roman, rispettivamente quar-
to e quinto, davanti ad Alfredo Gomez
e Jonny Walker. Grande assente Gra-
ham Jarvis: l’inglese dell’Husqvarna,
infortunatosi ai legamenti del ginocchio
sinistro nel corso della seconda tappa
della Romaniacs, si è già fatto operare
a Madrid da uno specialista di sua fidu-
cia anche se per il suo rientro alle gare
si dovrà ormai attendere il 2022.
www.motosprint.it 59
 NON FA UNA PIEGA
GEMELLI DIVERSI
Razgatlioglu e Locatelli: nati lo stesso giorno, ma con passato e futuro differenti
A
NDREA Locatelli è nato il 16 ottobre 1996
ad Alzano Lombardo in provincia di Ber-
gamo. Nello stesso giorno ad Alanya, in
Turchia, vedeva la luce Toprak Razgatlio-
glu. Oggi i due sono compagni di squadra
nel Team Pata Yamaha WorldSBK.
La carriera di Toprak inizia proprio
con la Casa dei tre diapason, quando nel
2011 disputa la Yamaha Cup. Nel 2013
debutta nella Rookies Cup, la palestra
dei campioni, dove resta per due stagioni, con cinque podi e
una vittoria. A fine 2014 il suo mentore Kenan Sofuoglu lo
iscrive come wild card al
round della Stock 600 di
Magny-Cours. «Viaggiamo
insieme» gli propone il Sul-
tano, ai tempi stella della
Supersport, e Toprak accet-
ta senza sapere che viagge-
ranno in automobile. Quasi
3500 chilometri durante i
quali i due hanno modo di
conoscersi. Il giovane To-
prak pende dalle labbra del
pluricampione del mondo
Supersport, che ha già in
mente di creare una sorta di
“academy turca”. In Fran-
cia, senza conoscere la mo-
to e la pista, “Razga” vince
la gara e l’anno successivo
viene affidato alle cure del team di Manuel Puccetti, con cui si
laurea campione europeo Stock 600 con due round di antici-
po, precedendo Michael Ruben Rinaldi, Federico Caricasulo e
Augusto Fernandez. Una bella nidiata di campioncini.
IL PASSAGGIO in Stock 1000 è obbligatorio e si rinnova
il duello con Rinaldi, che nel 2017 lo precede di soltanto ot-
to punti e gli soffia il titolo. Sofuoglu decide che è giunto il
momento del grande salto in Superbike, e i risultati gli danno
ragione. Dopo una prima metà di 2018 senza acuti, cercando
di portare a casa punti ed esperienza, a Donington Toprak stu-
pisce chi ancora non lo conosceva, salendo sul secondo gra-
dino del podio, grazie a un sorpasso su Jonathan Rea a poche
curve dal traguardo. Ai giornalisti che gli chiedono dove abbia
trovato il coraggio di sorpassare il Cannibale, Toprak rispon-
60 www.motosprint.it
DI CARLO BALDI info@baldicarlo.com
de: «Andava piano». Ormai il ghiaccio è rotto e arriva anche
il terzo posto in Argentina. L’anno seguente il podio non ba-
sta più, ed ecco le prime due vittorie proprio a Magny-Cours.
Nel 2020 la Kawasaki perde una grande possibilità e si lascia
sfuggire il talentuoso turco, che sceglie la Yamaha. Il suo fe-
eling con la R1 è immediato e oggi Razgatlioglu contende il
mondiale Superbike a Rea.
IL SUO “gemello italiano” ha percorso una strada comple-
tamente diversa, lontana dalle derivate dalla serie. Locatelli
vince il Trofeo NSF250R Trophy nel 2012 e arriva quarto nel
CIV Moto3, campionato che si aggiudica l’anno successivo,
davanti a Rinaldi (ancora
lui…). Il successo gli apre le
porte del mondiale Moto3,
dove il bergamasco resta
per tre anni, nei quali però
raccoglie solamente due
podi. Non ha più fortuna in
Moto2, che lascia dopo tre
anni senza acuti. Nei sei an-
ni nel mondo della GP Loka
acquisisce però il metodo di
lavoro, che si basa su impe-
gno e pignoleria. Impara a
non lasciare nulla al caso,
e il metodo viene messo a
frutto nel mondiale Super-
sport 2020. Inserito in un
meccanismo collaudato
come quello del Team Evan
Bros. Andrea esplode: dodici vittorie, tredici podi e sette pole
position sono le sue cifre in un campionato dominato, e vinto
con due round di anticipo. Con lo stesso metodo Locatelli af-
fronta il salto in Superbike. A chi mi chiedeva dei suoi risultati
nell’avvio nella classe maggiore io rispondevo: «Aspettiamo
la seconda metà del campionato». In realtà già ad Assen, il
quinto di tredici round, Andrea sale sul podio e nel successivo
appuntamento di Most si conferma.
Le storie di questi due campioni sono iniziate nello stesso
giorno e sono proseguite su strade diverse, che si sono ricon-
giunte, ma non è detto che debbano continuare in parallelo.
Toprak e la MotoGP si attraggono come il metallo e la calami-
ta, e quando avverrà il contatto il turco entrerà in quel mondo
nel quale è cresciuto Locatelli, destinato invece a un soddisfa-
cente futuro nelle derivate, dove è cresciuto il turco.
PILLOLE SPRINT DI DANIELA PIAZZA
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SUZUKA OUT, IL DOTTOR ROSSI FUTURO PAPÀ DI UNA BAMBINA

MOST CHIUDE DOPO LA NOTIZIA del ritiro dalla Mo-

L’EWC 2021
toGP a fine anno, Valentino Rossi ha in-
fiammato i social con un nuovo annun-
cio, accompagnato da un’immagine em-
blematica (a destra). «Dopo un’attenta
La pandemia fa annullare la celebre 8 Ore visita possiamo comunicarvi che la Fran-
ci è incinta! Aspettiamo una bambina»
ha scritto Vale in un post, calandosi appieno nelle vesti del
Dottor Rossi. Una lieta novità per il campione di Tavullia,
che una volta smessi i panni da motociclista, potrà calarsi,
per la prima volta, in quelli del papà. Una nuova avventura
per Valentino, che da tempo diceva di voler mettere su fa-
miglia con la compagna Francesca Sofia Novello.

BSB, O’HALLORAN ALLUNGA IN VETTA

BISOGNERÀ aspettare luglio 2022 per rivedere la 8 Ore di Su-
zuka. Con l’aggravarsi della situazione pandemica in Giappone,
infatti, Mobilityland, la FIM ed Eurosport Events hanno deciso
di cancellare anche l’edizione di quest’anno, che si sarebbe
dovuta svolgere il 7 novembre (data figlia di un primo rinvio),
come atto conclusivo della stagione. Per far fronte all’annul-
lamento della celebre gara di durata, gli organizzatori hanno
deciso di aggiungere una nuova tappa europea al calendario
del mondiale Endurance. A poco meno di un mese dal Bol d’Or,
di scena il 18 e 19 settembre, l’EWC si sposterà dunque in Re-
pubblica Ceca, per l’inedita 8 Ore di Most. Una prima assoluta
per il campionato, che il 9 ottobre chiuderà la stagione, suben-
trando alla 8 Ore di Oschersleben, originariamente prevista
per lo scorso maggio.
TANTE emozioni nei round del BSB a
Donington e Cadwell Park, dove Jason
O’Halloran (nella foto) ha aumentato il
suo vantaggio in classifica, approfittando
di tre “zero” di Christian Iddon e di Tar-
ran Mackenzie, infortunatosi nell’ultimo
weekend. L’australiano ha vinto Gara 1 a
Donington e Gara 3 a Cadwell Park, dove ha approfittato
di un errore di Peter Hickman, impedendogli così la triplet-
ta. Con 342 punti O’Halloran è primo a +119 su Iddon e
Mackenzie, vincitore di Gara 2 a Donington, dove la terza
manche, sul bagnato, è andata a Tommy Bridewell, ora
quarto in campionato.

GAGNE FA TREDICI MIKHALCHIK SVETTA TRAGEDIA IN BELGIO:

A PITTSBURGH
Le vittorie di Jake Gagne, ormai, non
fanno più notizia. Leader indiscusso
della Superbike del MotoAmerica,
il pilota Yamaha ha fatto doppietta
anche a Pittsburgh, portando a 93
i suoi punti di vantaggio su Mathew
Scholtz. Doppio podio anche per il
pilota Westby Racing, terzo in Gara 1
alle spalle di Toni Elias e secondo in
Gara 2, con Bobby Fong terzo.
AD ASSEN
Dopo il round di Assen, è Ilya Mikhal-
chik a guidare l’IDM, il campionato
tedesco. Con il precedente leader,
Dominic Schmitter, costretto a torna-
re in Svizzera per una frattura all’an-
ca che ha messo fine alla sua stagio-
ne, l’ucraino è stato protagonista di
entrambe le gare olandesi, battendo
prima Florian Alt e Valentin Debise,
poi Luca Grünwald e Marc Moser.
LA CEO DI SPA UCCISA DAL MARITO
Poco dopo la 6 Ore di Spa (vinta dal
Dunlop Test Team con Markus Rei-
terberger e Kenny Foray), una triste
notizia ha scosso il Motorsport. La
direttrice e CEO del circuito di Spa-
Francorchamps, Nathalie Maillet, è
stata trovata morta nella sua abita-
zione, assieme a un’altra donna. A
compiere il duplice omicidio il marito
di Nathalie, Franz Dubois, poi suicida.
THE TEST – APRILIA RS 660 TROFEO DI ALESSANDRO CODOGNESI

VIOLINO
ITALIANO SIAMO SCESI IN PISTA CON LA SPORTIVA DI NOALE, IN VERSIONE RACING.
È UNA PICCOLA “LAMA AFFILATA”, CHE PERMETTE DI SEGNARE
TEMPI SUL GIRO INTERESSANTI, PER MERITO DI UN’OTTIMA CICLISTICA
62 www.motosprint.it
C
I SI PUÒ DIVERTIRE con 100 CV in pi-
sta? Naturalmente sì e se ad accompa-
gnarli alla festa c’è la ciclistica Aprilia…
beh, il divertimento diventa gioia su due
ruote. Godimento allo stato puro. Ma
partiamo dal principio. Al suo debutto,
ancora in fase di concept, la RS 660
ha scatenato gli appassionati di super-
sportive. Tanti la criticano, tanti la ado-
rano, tutti la commentano; insomma,
se Aprilia volva far parlare di sé… l’obiettivo è stato raggiunto.
Nelle vene degli uomini di Noale scorre il sangue delle cor-
se ed ecco perché si sono spinti ancora più in là. Hanno alzato
il tiro: dopo la stradale, già competitiva e divertente, è ora il
turno della versione Trofeo, la moto con cui chiunque potrà
correre nel monomarca organizzato direttamente da Aprilia.
L’abbiamo messa alla prova tra i cordoli del circuito di Misano
Adriatico.
UN TROFEO voluto fortemente dallo stesso Massimo
Rivola (a.d. di Aprilia), grande appassionato della guida tra i
cordoli. Queste le sue parole: «L’idea di questo Trofeo è na-
ta in maniera naturale, appena ci siamo resi conto di quanto
la nuova RS 660 non era soltanto bella da vedere ma anche
da guidare. È una moto con un eccellente equilibrio dinami-
co: abbiamo deciso di trasferirlo subito in una competizione in
pista, che si inserisce perfettamente in quello che è il nostro
impegno per portare in gara i giovani piloti. Lo scorso anno ha
esordito la Sport Production, ora vogliamo creare un percorso
di crescita coerente, che inizia dalla RS 250 SP per poi passa-
re al Trofeo RS 660, rivolgendosi a ragazzi ambiziosi, che han-
www.motosprint.it 63
APRILIA RS 660 TROFEO
no in mente il sogno della MotoGP». Il
trofeo è suddiviso in sei appuntamenti,
inseriti nei weekend di gara del CIV. La
prima tappa si è svolta a Misano Adriati-
co il 16 maggio, seguita poi da Imola (4
luglio), Misano Adriatico (25 luglio, dop-
pia gara), Mugello (29 agosto) e Valle-
lunga (10 ottobre). I posti in griglia sono
42 e le modalità di accesso sono due: 21
moto sono destinate alla formula “All
inclusive”, le rimanenti 21 alla categoria
“Challenge”. Il pacchetto All inclusive
ha un costo di 34.900 Euro più IVA e
comprende la disponibilità della moto e
la relativa gestione durante i weekend di
gara e nel test prestagionale, il suppor-
to tecnico e l’analisi dell’acquisizione
dati con tecnici dedicati, la fornitura del-
la benzina, i pneumatici e i componenti
soggetti a consumo, servizio hospitality
e catering all’interno del paddock, un kit
di abbigliamento, servizio di ripristino
danni in seguito a eventuali cadute (con
franchigia di 2000 euro) e per finire un
servizio fotografico stagionale.
L’ASSEGNAZIONE delle moto per
ogni weekend avviene tramite sorteg-
gio, in modo da porre tutti i parteci-
panti nelle stesse condizioni tecniche.
La formula “Challenge” invece è più
economica ed è pensata per chi inten-
de gestire autonomamente la propria
moto. Moto che è acquistabile esclusi-
64 www.motosprint.it
IN POCHE PAROLE
CI PIACE
• Facilità di guida
• Scorrevolezza in curva
• Frenata potente
e molto modulabile
vamente in versione “pronto gara” a un
costo di 17.950 euro IVA inclusa. Cosa
comprende la versione Trofeo? Le mo-
difiche iniziano dall’impianto elettrico,
semplificato con l’eliminazione di bloc-
chetto chiave e ABS. Anche l’impianto
frenante viene semplificato con tuba-
zioni indipendenti. La centralina ABS
rimane comunque alloggiata sulla
moto e connessa, per sfruttare le stra-
tegie del sistema elettronico integra-
to. La centralina viene riprogrammata
in versione Race, con mappature (tut-
te “full power”) sviluppate da Aprilia
Racing e dedicate all’uso esclusivo in
pista, oltre che accordate agli scarichi
racing SC Project. Il cruscotto TFT a
colori viene riprogrammato e integrato
da una pulsantiera dedicata sul manu-
brio sinistro. Le sospensioni contano
su una forcella con cartuccia interna
“Misano by Andreani”, con regolazione
La RS 660
è leggera anche nella
versione di serie.
La versione Trofeo (a
sinistra) è ancora più
maneggevole, perché
il peso a secco
scende a 153 kg.
NON CI PIACE
• Per guidarla molto forte
occorre tanta esperienza
• Mancanza del downshifter
• Prezzo non per tutti
del freno idraulico in compressione,
estensione e precarico molla. L’am-
mortizzatore posteriore Öhlins AP948
presenta la regolazione idraulica del
precarico molla e dei freni idraulici di
compressione ed estensione. Gli pneu-
matici sono Pirelli Supercorsa V3 SC1.
Anche l’ergonomia cambia: la posi-
zione di guida è ribassata, grazie alla
piastra di sterzo superiore racing e ai
semimanubri regolabili. Le pedane so-
no regolabili e scomponibili, la carena è
in fibra di vetro. Gli interventi al moto-
re hanno portato la potenza a 105 CV,
mentre il peso a secco scende a 153 kg.
Eliminati il sistema di aria secondaria e
il termostato, mentre vengono installa-
te protezioni in alluminio per il coper-
chio frizione e generatore e un filtro aria
specifico Sprint Filter. Tutti i dettagli
sono disponibili sul sito factoryworks.
aprilia.com, attraverso il quale si può

contattare direttamente Aprilia Racing
per ordinare la nuova RS 660 Trofeo. La
moto viene spedita direttamente a casa
o ritirata al reparto corse Aprilia.
PRIMA di qualunque considera-
zione, bisogna fare i complimenti ad
Aprilia per aver riportato in auge una
caratteristica del loro DNA, ovvero il
racing. Ricordate la fine degli anni ‘90,
inizio 2000? Erano tempi d’oro per le
sportive, tantissimi trofei popolavano
le piste. Oggi, invece, è tutto diverso ed
ecco il perché dei nostri complimenti a
priori. L’obiettivo per l’azienda, in questo
caso, è duplice: da una parte, l’intenzio-
ne è fare divertire gli amatori, persone
normali che cercano un divertimento
più abbordabile delle classiche maxi
sportive; dall’altra Aprilia è alla ricerca
di giovani talenti che un domani potreb-
bero anche cimentarsi in categorie su-
periori. E perché no, magari la MotoGP…
Quello che colpisce da subito di questa
RS 660 Trofeo è l’incredibile leggerez-
za: l’equivalente di una 300 di serie,
circa 165 kg con il pieno, che in questo
caso, però, sono spinti da oltre 100 CV.
Questa sua leggerezza caratterizza tut-
ta la guidabilità. È una sportiva dalla
vita molto stretta, con i manubri larghi;
predilige al massimo la scorrevolezza a
centro curva. Si piega tanto e per tan-
to tempo, agendo poco con il freno (tra
l’altro, molto potente ed estremamente
modulabile).
L’assetto rigido è pensato esatta-
mente per questo tipo di guida: i trasfe-
rimenti di carico sono ridottissimi e que-
sto aiuta a entrare in curva come fulmi-
ni, potendo riaprire il gas molto presto.
Una guida estremamente istruttiva,
soprattutto per dei giovani rampolli. An-
che perché, quando si ruota tutto il gas,
non ci sono badilate di coppia a spingere
sulla gomma posteriore: la potenza c’è,
si viaggia spediti ma la parte migliore è
nella zona medio alta del contagiri. Non
immaginatevi grandi traversi o impen-
nate furibonde; la RS 660 Trofeo pre-
dilige la guida pulita e senza sbavature.
Tra l’altro, la nuova ergonomia è in-
credibilmente accomodante anche con
i piloti più alti, perché la sella è piuttosto
lunga e spaziosa e permette un’ampia
libertà di movimento. Ecco perché è
un’eccellente fabbrica di divertimento,
non soltanto per i giovanissimi asseta-
ti di gare e vittorie ma anche per i più
adulti (e quindi più alti e larghi), che vo-
gliono togliersi lo sfizio di guidare una
vera moto da corsa.
A sinistra dal basso: le pedane
regolabili, il codino minimalista,
e i lunghi deflettori dell’aria, montati
lateralmente. In alto, il ponte
di comando con cruscotto digitale.
SCHEDA
TECNICA
MOTORE
Bicilindrico parallelo, 4T,
raffreddato a liquido. Alesaggio
e corsa: 81,0 x 63,9 mm.
Cilindrata 659 cm3. Distribuzione:
doppio albero a camme in testa,
4 valvole per cilindro. Rapporto
di compressione: 13,5:1.
Alimentazione: iniezione
elettronica, due corpi farfallati
di 48 mm Ø con ride by wire.
Lubrificazione: carter umido.
Avviamento: elettrico.
TRASMISSIONE
Primaria a ingranaggi, finale
a catena. Frizione: multidisco
in bagno d’olio con sistema
antisaltellamento.
Cambio: 6 rapporti.
DOTAZIONE ELETTRONICA
Mappature motore tutte
in versione “full power”.
Traction e wheelie control
ed engine braking dedicati
all’utilizzo in pista.
Cambio elettronico assistito
in cambiata ma non in scalata.
CICLISTICA
Telaio: doppio trave in alluminio.
Sospensioni: anteriore, forcella
Kayaba con steli rovesciati
di 41 mm Ø con cartuccia
Andreani, pluriregolabile;
posteriore, monoammortizzatore
Öhlins pluriregolabile.
Freni Brembo: anteriore, doppio
disco di 320 mm Ø, pinze
ad attacco radiale a 4 pistoncini;
posteriore, disco di 220 mm Ø,
pinza a 2 pistoncini. Pneumatici
Pirelli Supercorsa V3 SC1:
anteriore 120/70-ZR17”;
posteriore 180/60-ZR17”.
DIMENSIONI
Interasse: 1370 mm. Lunghezza:
1995 mm. Inclinazione
del cannotto di sterzo: 24,1°.
Avancorsa: 104,6 mm. Capacità
del serbatoio carburante: 15 litri.
Peso a secco 153 kg.
PRESTAZIONI DICHIARATE
Potenza: 77,3 kW (105 CV).
COLORE
Nero/rosso/bianco.
PREZZ0 (F.F.)
34.900 euro formula all inclusive.
17.950 euro formula challenge.
DISPONIBILITÀ
Immediata.
www.motosprint.it 65
 COSE DI CASE DI RICCARDO PIERGENTILI
MV AGUSTA... INEDITE
Nel futuro della Casa di Schiranna, non soltanto moto ma anche bici elettriche
Q
UALCHE mese fa vi avevo annunciato che
alcune Case moto stavano sviluppando,
internamente (ed è anche questa la no-
tizia) bici elettriche. Una di queste era la
MV Agusta che ha da poco annunciato il
suo ingresso sul mercato della mobilità
elettrica con una gamma di veicoli leggeri.
Un’estensione di brand che dovrà corrispondere a un incre-
mento del fatturato e soprattutto degli utili, molto alti, nel
settore e-bike.
Con questa mossa, a mio avviso intelligente, la MV Agusta
si rivolge a quella clientela abbiente che, anche nell’uso
urbano, cerca un mezzo di spostamento pratico ma fuori
dagli schemi e caratterizzato da un marchio prestigioso.
Difficile dire se l’operazione avrà successo ma dal punto
di vista logico l’operazione ha senso, anche perché i prezzi
non sono popolari ma neppure folli, come onestamente
immaginavo.
LA MV AGUSTA produrrà anche dei monopattini (deci-
sione che senza dubbio ha una logica commerciale ma che,
da appassionato, non da giornalista, non mi fa impazzire)
ma le bici elettriche sono state le prime a essere introdotte
sul mercato. I primi due modelli nella gamma saranno la
66 www.motosprint.it
RR e la RC, entrambi dotati del motore Mahle da 250W,
con velocità assistita massima di 25 km/h. La batteria, che
arriva da Panasonic, è da 250W e garantisce un’autonomia
di 75 km con una singola carica. I componenti sono di alta
gamma: pneumatici Pirelli, freni a disco Magura, cinghia di
trasmissione Gates in carbonio. Le e-bike AMO (questo è il
nome scelto per questa famiglia di veicoli) pesano 15,5 kg.
LA VERSIONE RR sarà proposta in due combinazioni di
colore (giallo/nero e rosso/nero), mentre la RC, in edizione
limitata, sfoggerà il bianco-rosso-nero della classica livrea
del Reparto Corse MV Agusta.
I nuovi arrivati in casa MV Agusta sono stati progettati
in Italia, con l’impiego di materiali e componenti leggeri e
tecnologie motociclistiche. Sono state strette alleanze con
alcuni costruttori per la produzione di monopattini, presto
disponibili sul sito MV Agusta, mentre la gamma di biciclette
elettriche sarà interamente assemblata negli stabilimenti
varesini. Entrambe le tipologie di prodotto saranno dispo-
nibili on line, sul sito www.mvagusta.com, nella sezione
e-mobility, oltre a essere distribuite attraverso la rete di
vendita della MV Agusta. Partner esterni saranno altresì
coinvolti nel lancio e nella distribuzione della nuova gamma
elettrica del marchio.
 RACING SHOP
DI RICCARDO PIERGENTILI

AGV K6 LA SUA FORZA È LA VERSATILITÀ

K6 nasce per essere versatile.

Racchiude il meglio
delle caratteristiche del
mondo sportivo e touring
ALPINESTARS T-KIRA V2 AIR: UNA VERA STELLA
AGV. La sua calotta in
fibra Carboaramidica
T-KIRA V2 AIR di Alpinestars è stata studiata
garantisce una elevata
specificatamente per una vestibilità ottimizzata sul corpo
performance protettiva ma
femminile. La giacca è dotata di un avanzato strato esterno
anche leggerezza. Le forme
in tessuto politessuto, che garantisce elevati livelli
aerodinamiche sviluppate in galleria del
di resistenza allo strappo e all’abrasione. Dotata di prese
vento sono ottimizzate per una penetrazione
d’aria e di ampi pannelli in rete sul petto, sulla schiena
dell’aria ideale in ogni posizione di guida. Gli interni sono
e sulle braccia, Stella T-Kira V2 Air ben si adatta a numerose
impermeabili e traspiranti. Le sue prese d’aria sulla
condizioni atmosferiche. Con la protezione Nucleon Flex
fronte e sulla mentoniera sono disegnate per modulare la
Plus, su spalle e gomiti e la possibilità di integrare
ventilazione, anche vestendo i guanti. Insomma c’è un bel
la protezione Alpine Stars Nucleon su petto e schiena,
po’ della tecnologia sviluppata per i piloti della MotoGP,
la giacca Stella T-Kira V2 Air è ottimizzata per l’uso
in un casco stradale. Prezzo: da 459,95 Euro.
con o senza Tech-Air5®, il sistema di sicurezza di Alpinestars
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in città. Taglie: dalla S alla 2XL. Prezzo: 189,95 Euro.
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La calotta esterna, disponibile in due misure, è stata
SPIDI Laser Touring è la tuta
progettata per massimizzare l’efficienza aerodinamica
in pelle dedicata al turismo. Il
alle alte velocità. Il cinturino è micrometrico, ad alta
collegamento tramite zip tra giacca
tenuta e la calotta interna in EPS è a densità differenziata.
e pantalone assicura versatitlità.
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Ci sono protezioni su spalle, gomiti,
il livello di performance e comfort di un casco da turismo.
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2). La tuta può essere equipaggiata
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con i paraschiena e la protezione
toracica della serie Warrior.
Il telaio principale è costituito da
pelle bovina, con pannelli flessibili
sulle ginocchia, gomiti e fianchi.
Sono inoltre presenti pannelli
in Flex Tenax e dettagli reflex
per la visibilità notturna. La fodera
interna è in rete. Taglie: dalla 46
alla 58. Prezzo: 699,90 Euro.
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 POLVERE DI STELLE DI LUIGI RIVOLA lrivola@racine.ra.it

IL GIORNO
DI GLORIA DELLA
HAZLEWOOD
Un secolo fa, Castagno vinse a Brescia sulla misteriosa Sul finire dell‘800, la Warman
& Hazlewood si avventurò negli
moto di Coventry, la cui storia finì pochi anni dopo. Stati Uniti esportando biciclette.

C
Oggi sono soltanto sette i modelli presso i collezionisti
ONSULTANDO
l’ordine d’arri-
vo del secondo
Circuito Motoci-
clistico di Bre-
scia, svoltosi
nell’aprile 1921,
ho notato che
vincitore della
classe 750 figu-
rava Mario Castagno su motocicletta
Hazlewood. Non conoscevo il pilota,
ma ho subito rimediato trovando il suo
nome fra quelli elencati, con curricu-
lum, nel volume “Italia Motociclistica
1901-1950”, e stranamente non mi ero
mai imbattuto neanche nella Marca di
quella moto, e ho subito pensato che
si trattasse di un errore. Invece Ca-
stagno – stando al libro citato – nel
1921 vinse anche la sua classe nella
Sassi-Superga con la stessa moto, e
Il sidecar con motore bicilindrico da 650 cm³ a valvole laterali:
il modello, del 1914, è esposto al Museo dei Trasporti di Coventry.
successivamente nel mio archivio ho
trovato che si piazzò nono alla Parma-
Poggio di Berceto, ancora una volta su
Hazlewood 750.
A questo punto la curiosità mi ha
spinto a fare ricerche su questa miste-
riosa Marca, e grazie a Internet qual-
cosa è venuto allo scoperto. Non mol-
to, a dire il vero, ma tra un link e l’altro
il materiale per raccontarvi questa sto-
ria sono riuscito a raccoglierlo.
NELLA seconda metà del 1800, Co-
ventry era nota in tutto il Mondo per
essere un centro industriale proiettato
nel futuro e in particolare per il primato
nella fabbricazione di orologi e biciclet-
te (poi sarebbero venute le motociclet-
te e le automobili). A Coventry verso il
1830 era nato James Hazlewood, che
per non smentire le inclinazioni dei suoi
concittadini aveva scelto il mestiere di
fabbro e si era fatto notare per la par-
ticolare abilità. Ma Hazlewood non era
soltanto bravo a lavorare il ferro: men-
tre picchiava sull’incudine o azionava
il mantice della fucina, pensava con la
mentalità di un imprenditore e riflette-
va sull’enorme sviluppo che si sarebbe
prospettato per l’industria delle bici-
clette migliorandone l’efficienza mec-
canica e la sicurezza.
Cominciò quindi, per approfondire
l’argomento, a collaborare con le of-
ficine ciclistiche Haynes e Jeffries di
Coventry che producevano i bicicli A-
riel e, maturata sufficiente esperienza,
decise di mettersi in proprio fondando,
con i figli James Junior e William, una
sua fabbrica di biciclette.
NACQUE così, nel 1876, la Hazlewo-
od Cycle Company che, pochi anni do-
po, quando i connazionali Harry John
Lawson e John Kemp Starley inventa-
rono la “Bicicletta di sicurezza” – quel-
la con le ruote di eguali dimensioni e la
trasmissione con moltiplica sulla ruota
posteriore – puntò subito su questa
importante novità e fece fortuna sul
mercato. Per crescere ulteriormen-
te, nel 1887 James Hazlewood entrò
in società con un altro fabbricante di
Coventry, John Warman, che gode-
va di ottima reputazione con i marchi
“Rival”, “Albion” e “Triumph”; va detto
che quest’ultimo non aveva nulla a che
vedere con quello che sarebbe diventa-
to uno dei marchi più noti al Mondo in
campo motociclistico.
La Hazlewood & Warman nel 1889
ricevette dalla Sweeting Cycle Com-

68 www.motosprint.it

pany di Philadelphia (USA) un ordine di
4000 biciclette Rival, un affare da re-
cord per l’epoca, e dato che anche altri
ordini arrivarono dall’America, Paese
che diventò il loro principale cliente, i
due soci decisero di aprire una filiale a
Chicago e nel 1892 Warman si trasferì
nell’Illinois con la famiglia per gestire
l’azienda negli USA. Nel volgere di un
anno, però, gli affari volsero al peggio
e Warman fu costretto alle dimissioni.
Mancano a questo punto informa-
zioni sull’eventuale prosieguo dell’atti-
vità di Hazlewood in America, mentre
a Coventry la fabbrica continuò a lavo-
rare a pieno ritmo con nuovi soci, pro-
ducendo biciclette di sicurezza con il
marchio “Coventry Cross” fino al 1899,
quando dissidi interni al consiglio di
amministrazione portarono alla divisio-
ne in due società indipendenti: la “New
Coventry Cross” e la Hazlewood Ltd.
Delle due, dopo due anni sopravvisse
soltanto la seconda.
JAMES Hazlewood e i suoi figli,
continuando a investire nel futuro del-
la tecnica, nel 1905 affiancarono alla
produzione di biciclette quella di car-
rozzette per le moto, finché nel 1911
operarono un ulteriore salto in avanti
presentando la prima motocicletta con
il marchio Hazlewood che all’interno
recava in latino il motto «Mi spezzo ma
non mi piego».
Questo modello d’esordio montava
un motore JAP da 2,75 CV con cambio
Armstrong a tre rapporti, forcella Dru-
id e trasmissione a cinghia, era quindi
una motocicletta a tutti gli effetti e non
una bicicletta a motore.
Due anni dopo, visto il successo del
primo modello, la gamma si arricchì di
una bicilindrica a “V” longitudinale in
due modelli entrambi con motori JAP,
uno da 3,5 CV con cambio identico al
modello del 1911 e uno da 5 CV con
un nuovo cambio, sempre a tre rap-
porti, ma dotato di contralbero e con
trasmissione primaria a catena. Quella
finale venne mantenuta a cinghia.
La Hazlewood del
1911 debuttò con il
motto «Mi spezzo
ma non mi piego».
Il motore era il JAP
da 2,75 CV.
Di questo cambio venne dotato an-
EXTRA
che un altro modello presentato nel
1914, un monocilindrico JAP da 3,5 CV.
Durante la guerra, la produzione di LA STORIA
motociclette fu sospesa e la Hazlewo- SULLO SMARTPHONE
od in quel periodo fabbricò biciclette e
munizioni per l’esercito. Una moto tor- LA STORIA DELLE CZ
nò a uscire dallo stabilimento nel 1920: DA STRADA E DA CORSA
una 650 bicilindrica, ancora con moto- PER il QR Code: scaricare l’app
re JAP da 5-6 CV, che l’anno dopo fu
posta in vendita sia con la tradizionale gratuita per leggere i QR Code,
trasmissione a cinghia che con l’inno- installarla sul cellulare e, dopo
vativa catena. Ed è molto probabilmen- averla avviata, avvicinare il
te questa che Castagno condusse alla cellulare al codice assicurandosi
vittoria della classe 750 a Brescia nel
1921. È lecito supporre che in quel ca- che sia a fuoco. L’app segnalerà
so a prevalere sia stato il talento del l’avvenuta lettura e subito dopo
pilota, visto che la moto non presenta- aprirà la pagina di internet il cui
va caratteristiche tali da far presumere indirizzo è contenuto nel codice.
una superiorità tecnica sulle Frera che
Se il video non comincia dall’inizio,
si piazzarono alle sue spalle. La stessa
possibilità di scegliere fra i due sistemi basterà far scorrere fino al punto
di trasmissione fu offerta per la nuova di avvio la barra di avanzamento.
1000 bicilindrica posta anch’essa in
catalogo nel 1921, e in quello che fu
l’anno più prolifico per la Hazlewood,
furono presentate anche una 300 e una
500 cm³ monocilindriche.
LE COSE comunque non andavano
bene per l’azienda di Coventry, stretta
da una concorrenza interna agguerri-
tissima, e lo dimostrò, nel 1923, l’elimi-
nazione dal catalogo di diversi modelli
a esclusione della 300 monocilindrica
e della 650 bicilindrica; quest’ultima
fu l’unica prodotta nel 1924 e segnò la
fine dell’attività del marchio motocicli-
stico Hazlewood. Un rilancio fu tentato
nel 1926 sotto il nome “New Hazlewo-
od Cycle Co.”, ma non sopravvisse oltre
i due anni.
Sembra che oggi nelle varie col-
lezioni siano presenti soltanto sette
Hazlewood, tra cui una bicilindrica con
sidecar nel Museo dei Trasporti di Co-
ventry. Le fonti consultate sono con-
cordi nell’affermare che le Hazlewood
erano moto poco conosciute anche in
Inghilterra, essendo destinate soprat-
tutto all’esportazione nelle colonie.
 OFFICINA
LUNGA VITA
ALLO SPINOTTO!
È rimasto pressoché uguale, nonostante il passare
del tempo e lo sviluppo della tecnica motoristica
U
N ORGANO mec-
canico che appa-
rentemente non
ha subìto una
sensibile evolu-
zione, rimanendo
pressoché ugua-
le nonostante il
passare del tem-
po e lo sviluppo
della tecnica motoristica, è lo spinotto.
Già, in fondo cilindrico era e cilindrico
è rimasto. Qualcosa però è cambiato e
non soltanto a livello di materiali, con
l’adozione degli acciai da nitrurazione
per le realizzazioni più spinte, ma anche
a livello di dimensionamento. Prima di
parlarne è però opportuno accennare
brevemente alle condizioni di lavoro di
questo componente.
Con il passare degli anni le prestazioni
dei motori sono aumentate e con esse
le sollecitazioni che gli spinotti devono
sopportare. Questi organi meccanici sono
sottoposti a carichi molti elevati che cam-
biano continuamente direzione e verso,
in presenza di una lubrificazione che in
diversi casi non è certo impeccabile. Le
sollecitazioni che agiscono sugli spinotti
70 www.motosprint.it
DI MASSIMO CLARKE massimo.clarke@libero.it
tendono a farli flettere e a “schiacciarli”,
ovalizzandone la sezione.
I carichi derivano da forze che hanno
due differenti origini. A quelle dovute alla
pressione che i gas esercitano sul cielo
del pistone durante la fase utile del ciclo
(combustione-espansione) si aggiungono
quelle d’inerzia che alternativamente
“tirano” il pistone verso la testa, raggiun-
gendo il massimo valore al termine della
corsa di scarico, e lo spingono verso il
basamento (con il picco alla fine delle
corse di espansione e di aspirazione).
Il problema per lo spinotto è che le su-
perfici di contatto con il pistone e con la
biella sono decisamente ridotte, il che
si traduce in pressioni specifiche molto
elevate. Nei motori di alte potenze spe-
cifiche come quelli delle moderne spor-
tive la situazione risulta assai gravosa a
causa degli altissimi regimi di rotazione
e delle pressioni di combustione molto
elevate. Le alte temperature (anche ben
superiori a 200 °C, a livello delle portate)
in effetti possono essere un problema
per il pistone perché le caratteristiche
meccaniche di molte leghe di alluminio
scadono a caldo, e talvolta in misura assai
considerevole. È per questo motivo che
in alcuni motori da competizione si im-
piegano bussole in bronzo, inserite con
interferenza nelle portate per lo spinotto.
In quanto alla lubrificazione, la velocità
di strisciamento molto bassa non è che
aiuti. La quantità di olio che per sbatti-
mento arriva alle zone critiche in qualche
caso può non essere adeguata e l’impiego
degli oil jets migliora la situazione.
Nei motori delle moderne 1000 spor-
tive a quattro cilindri in linea lo spinotto
ha un diametro di 0,20 – 0,24 volte l’a-
lesaggio e una lunghezza di 0,55 – 0,65
volte. Nei motori di Formula Uno dei primi
anni Duemila il diametro e la lunghez-
za degli spinotti erano rispettivamente
dell’ordine di 0,17 – 0,20 e 0,40 - 0,43
volte l’alesaggio.
Si tratta di valori impensabili fino a
pochi anni fa. Questa esasperazione ha
avuto luogo per due ragioni: ridurre il peso
del gruppo pistone-spinotto e diminuire
gli attriti, cose vantaggiose sia per la po-
tenza che per i consumi.
DEI SEGMENTI si parla decisamente
poco anche se si tratta di organi vitali
ai fini delle prestazioni (e dello stesso
funzionamento del motore). La loro appa-
rente semplicità nasconde però contenuti
tecnologici molto avanzati. Significativo
è il fatto che questi componenti venga-
no prodotti da aziende specializzate nel
settore specifico e non dalle case auto
e motociclistiche. Anche se a occhio un
segmento può sembrare rettangolare
non ci si deve fare ingannare; la geo-
metria in genere è piuttosto sofisticata.
La superficie di contatto può avere una
bombatura dell’ordine di un centesimo
di millimetro o anche meno! Le facce
Nei moderni motori
di alte prestazioni tanto
l’altezza dei segmenti
quanto la lunghezza
dello spinotto
(a parità di alesaggio)
sono assai inferiori
a quanto erano
in passato.

superiore e inferiore possono non essere
parallele ma essere leggermente incli-
nate una rispetto all’altra. In tal caso
l’angolo formate dai due piani sui quali
giacciono può essere di meno di un grado!
I segmenti devono potersi muovere
leggermente sia in senso assiale che
in senso radiale. La tenuta in ogni caso
non può essere perfetta. In un motore
in buone condizioni meccaniche il trafila-
mento gassoso (blow-by) è mediamente
dell’ordine dello 0,4 – 0,8% del totale
dell’aria aspirata.
Durante il funzionamento del motore
i segmenti danno luogo a considerevoli
perdite per attrito. La cosa è inevitabile
ma i tecnici hanno lavorato intensamente
per migliorare la situazione e continuano
a farlo. La forza che i segmenti esercitano
contro le pareti del cilindro è dovuta alla
loro tensione elastica (vengono com-
pressi quando si inseriscono i pistoni nei
cilindri) e all’azione dei gas che penetrano
dentro la cava e vanno ad agire in sen-
so radiale, “spingendo fuori” i segmenti
stessi. Tale azione è molto importante
per il primo segmento e assai meno per
il secondo. La pressione che i segmenti
esercitano contro le pareti è questa forza
divisa per l’area di contatto (che dipende
dalla geometria e dalla estensione della
superficie di lavoro del segmento).
La soluzione standard per i motori di
serie prevede tre segmenti, ovvero due di
compressione e un raschiaolio. L’evolu-
zione della quale questi componenti sono
stati oggetto nel corso degli anni oltre al
disegno della superficie che va a contat-
tare la canna del cilindro ha interessato la
loro altezza (cioè lo spessore assiale) che
è progressivamente diminuita. Negli anni
Settanta l’altezza del primo segmento
nelle moto italiane in genere era di circa
di 1,5 mm mentre in quelle giapponesi,
dalla cilindrata unitaria generalmente
minore, era dell’ordine di 1,2 mm. Nel
corso degli anni Ottanta tale altezza è via
via scesa considerevolmente. Oggi sono
usuali, nei quadricilindrici sportivi, valori
di 0,7 – 0,8 mm. Una minore altezza si
traduce in una maggiore leggerezza e in
un attrito inferiore (per via della riduzione
della superficie di strisciamento). Proprio
per migliorare il rendimento meccanico
grazie a una diminuzione dell’attrito nei
4T da corsa si impiegano due segmenti
soltanto, ovvero uno di compressione e
il raschiaolio. Il blow-by però aumenta.
LETTERA DELLA SETTIMANA
L’IMPORTANZA STORICA DELLA HONDA CB 750 FOUR
MI HANNO offerto una moto degli anni Settanta che mi faceva sognare da
ragazzo, la Honda CB 750 Four. L’esemplare è in ottime condizioni e il prezzo
adeguato. Perché, come lei ha scritto qualche tempo fa, ha aperto un’era?
Paolo Di Giorgio
COMINCIAMO dicendo che la CB 750 Four è stata la prima moto con
motore a quattro cilindri in linea trasversale prodotta in gran serie e che era
realizzata all’insegna della massima razionalità e linearità. Tutto funzionava
impeccabilmente e l’affidabilità era totale, per non dire della durata. Niente
vibrazioni moleste, ottime prestazioni, guida facile e componentistica impeccabile.
Un importante contributo all’avanzamento della tecnica motociclistica era
costituito dall’impiego, per la prima volta su di un modello di serie, di un freno a
disco a comando idraulico. La qualità complessiva era straordinaria, in particolare
se considerata in rapporto alle realizzazioni europee alle quali eravamo abituati.
E poi la nuova Honda era davvero bella. Quando è comparsa le moto inglesi,
che vibravano, tendevano a perdere olio, non avevano l’avviamento elettrico e
spesso accusavano problemi, sono improvvisamente apparse obsolete. Da noi
la Laverda era OK con la sua 750, che però aveva soltanto due cilindri e non era
esente da vibrazioni. Nel motore della CB 750 Four, che proponeva uno schema
fondamentalmente inedito per le moto stradali, non venivano impiegate soluzioni
sofisticate. Semplicemente, tutto era ben progettato e ottimamente realizzato.
Dotato di misure caratteristiche quasi perfettamente quadre, con un alesaggio
di 61 mm e una corsa di 63 mm, questo quadricilindrico erogava 65 CV a 8000
giri/min (stando ai dati ufficiali). La distribuzione era monoalbero con due valvole
per cilindro. Spiccava l’impiego di un albero a gomiti monolitico che lavorava
interamente su bronzine. Sulla carta poteva apparire discutibile la trasmissione
primaria a catena ma all’atto pratico funzionava perfettamente, era longeva e non
ha mai dato problemi. In quanto alle sospensioni, talvolta criticate, non si deve
dimenticare che erano state studiate principalmente per il mercato americano.
Al suo apparire la CB 750 Four ha fatto scalpore. Si favoleggiava di chissà quali
soluzioni tecnologiche straordinarie e addirittura si parlava di materiali esotici.
Niente di vero, erano più o meno gli stessi che si usavano da noi. Ad essere
nettamente avanzati erano il disegno e l’accuratezza realizzativa. Per non parlare
del controllo qualità, che spesso in Italia lasciava molto a desiderare.
La Honda
CB 750 Four,
ha dato inizio
all’era delle
quattro cilindri
moderne
e a quella
dei freni
a disco. È stata
un’autentica
pietra miliare
nella storia del
motociclismo.
 MANUBRI LARGHI DI MARIO CANDELLONE mario.c@phototrial.it

IL CAMPIONATO
DIMENTICATO
Vinto dal norvegese Haga, l’europeo Trial si è sviluppato su soltanto due prove

G
IANLUCA Tournour (GASGAS) è vice campione L’Italia vanta una tradizione atavica sia di partecipazione che
europeo nella classe regina pur con gli stessi pun- di organizzazione: non dimentichiamo che ancora oggi la sede
ti e gli stessi risultati del campione, il norvegese della FIM Europe è a Roma e che il compianto dottor Vincenzo
Sondre Haga (Beta). Premesso che il campionato Mazzi è stato presidente e contributore alla nascita della UEM,
continentale si è svolto unicamente su due prove Unione Europea di Motociclismo. L’assidua partecipazione dei
a causa delle rinunce della Francia a Breal Sous Talenti Azzurri – con altri nomi nel passato – ha portato a risultati
Monfort, tappa programmato per Pasqua, e della brillanti. Si registrano tre titoli per Matteo Grattarola, con tre
Germania a Grossheubach il primo agosto, il piemontese e moto differenti: nel 2004 alla guida della Sherco, nel 2012 con
lo scandinavo si sono aggiudicati una prova ciascuno e sono la GASGAS e nel 2018 sulla Montesa. Tournour portò a casa il
arrivati secondi in quella non vinta, ma Haga ha conquistato la titolo nel 2015 dopo una lotta serrata con lo spagnolo Francesco
più recente. E questo ha fatto la differenza. Moret. L’occasione per riprovarci quest’anno gli è stata fornita
Spesso snobbato da piloti, dalla nuova GASGAS Italia che ha
costruttori e perfino media – non riposto in lui la massima fiducia.
possiamo negarlo – quello euro- Ma questa maledetta pandemia
peo è un campionato dal quale ha falsato i valori in campo.
sono emersi tanti grandi campioni.
Nel suo secondo anno di istitu- DUE GARE per assegnare un
zione, il 1993, fu Dougie Lampkin, campionato sono troppo poche. E
futuro vincitore di sette mondiali dire che l’inizio a Cortenova (LC)
Outdoor, a conquistare il titolo era stato favorevole. Program-
continentale, poi fu il turno di A- mata per disputarsi vicino a Gros-
dam Raga nel 2000 e quindi Toni seto, la manche italiana è stata
Bou nel 2003, ancora alla guida all’ultimo momento dirottata nel
della Beta. Nei momenti migliori comune della Valsassina, per pro-
l’Europeo poteva contare anche su blemi di permessi in questo alta-
sei prove in sei Nazioni differenti. lenante periodo pandemico. Con
Esisteva quasi una rivalità nei con- estrema rapidità la Federazione
fronti del campionato del Mondo. italiana ha trovato un altro soda-
L’Europeo poteva avvalersi di un lizio e un’altra località, salvando
ambiente più familiare, dove si ci- un campionato che correva il ri-
mentavano anche piloti di livello schio di naufragare come l’anno
più basso. Non soltanto, fu anche passato. Nell’occasione Tournour
il primo campionato ad aprire ai si è distinto conducendo la gara
giovani su moto di cilindrate non fin dall’inizio, relegando al terzo
ancora permesse per l’età, con il posto il pluricampione italiano
vincolo di gare disputate in aree chiuse al traffico. Negli anni ‘90 Grattarola (Beta), apparso un po’ rilassato nel primo dei due
i costruttori erano presenti ufficialmente sui campi di gara. Una giri di 15 zone. Sfortuna ha voluto che fra i due si sia inserito
lenta regressione dello sport motociclistico dell’equilibrio, ha Haga, capace anche di recuperare due punti su Tournour nella
portato inevitabilmente a tagliare i costi e pian piano dall’Euro- seconda tornata. Altri italiani hanno ben figurato, come Lorenzo
peo sono “svaniti” i camion di assistenza e i piloti hanno trovato Gandola (Vertigo) quarto, Carloalberto Rabino (Beta) sesto e
soltanto più supporto al Mondiale o nei campionati nazionali. Andrea Gabutti (TRRS) settimo. Ma tra loro, soltanto Gabutti si
è presentato alla seconda e ultima prova disputata nei pressi
OGGI il campionato continentale rimane una fucina dalla del circuito di Motocross di Kramoline in Repubblica Ceca, l’8
quale si sfornano i campioni del futuro e nel contempo altri agosto. Il sogno di Tournour di replicare il titolo del 2015 è
piloti – ai quali il Mondiale ha chiuso la porta per l’eccessiva svanito quasi subito osservando i punteggi sensazionali di Haga:
necessità di risorse – riescono a trovare un po’ di gloria. 3, 5 e 6 nei tre giri di 10 zone, confrontati con i suoi 17, 12 e 10.

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UNA CORSA
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X X X X X X PASSO DELLO SPLUGA
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IN VETTA
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lombarda del campionato

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italiano e-Bike Cross
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X di innalzare il divertimento e rendere le
X X X X X X
X X X X X X competizioni particolarmente adrenali-
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niche. Nel weekend del 29 agosto, la cit-
200 km
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X X X X X X ARSAGO SEPRIO
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tadina di Arsago Seprio (Varese) ospiterà LUNGHEZZA:
una tappa del campionato italiano e-Bike
ORE DI GUIDA: 4 e mezza circa
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Cross. Una località che si presta alla per-
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fezione anche per una bella galoppata
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alpina a bordo della propria moto. Obiet- rettilinei un po’ noiosi; ma lo scenario è cambia radicalmente volto, iniziando a
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X tivo: il Passo dello Spluga al confine con destinato a mutare in fretta. disegnare sinuose serpentine nel verde
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X la Svizzera. intenso della vegetazione. A farle con-
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X Da Arsago, un rapido trasferimen- PRIMA, però, il consiglio è di dedicare correnza, il corso impetuoso del fiume
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X X X X X X to porta ad accarezzare in un attimo le un po’ di tempo alla suggestiva Chiaven- Liro a valle della diga di Campodolcino.
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X X X X X X sponde orientali del Lago di Como; dove na, a partire dallo splendido colpo d’oc- Si procede così fino a Madesimo (nota
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ad accoglierci troviamo la settecentesca chio che si gode dal ponte sul Mera. Così stazione invernale), superata la quale, la
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Villa Olmo, forse la più bella tra le dimore come, altrettanto suggestivo, è quello vegetazione lascia spazio a glabri scenari
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storiche comasche. Il tempo di una visi- sulle cascate dell’Acquafraggia, appena d’alta montagna.
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ta, e via! Con le ruote in direzione Moltra- fuori dall’abitato, nel territorio di Piuro.
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sio, a bordeggiare il lago verso nord, tra Numerose sono anche le costruzioni L’ARRIVO al lago di Montespluga, con
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X scorci e dimore celebri in tutto il Mondo. storiche di pregio, come per esempio le casette basse sormontate dal Pizzo
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X Villa del Balbianello, Villa Carlotta, sono Palazzo Vertemate, una delle più impor- Tambo, ha l’effetto di un atterraggio luna-
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X solo alcune delle meraviglie lungo il per- tanti dimore cinquecentesche dell’intera re. Un altro di quei luoghi il cui fascino e-
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X X X X X X corso, incastonate tra i riflessi dell’acqua Lombardia. Tra gli edifici religiosi, invece, stremo si tatua indelebile sulla retina per
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X X X X X X e le aguzze cime dei monti che incorona- merita di essere citata la Collegiata di sempre. Poco oltre, il Passo dello Spluga
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no l’orizzonte. Raggiunto il punto in cui il San Lorenzo, con il suo Museo del Te- appaga il senso di conquista e l’urgenza di
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lago lascia il posto al fiume Mera, attra- soro all’interno del quale è custodito un orizzonti, che ben conosce chi è avvezzo
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versato il Ponte del Passo si sorvola Pian autentico capolavoro: la “Pace”, una co- ai valichi alpini. Una volta in Svizzera, a voi
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di Spagna, per poi inoltrarsi, dopo una se- perta di Evangeliario del secolo XI in oro la scelta: proseguire all’avventura, oppu-
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rie di tunnel, tra le pareti di roccia incise sbalzato, gemme, perle e smalti. re un paio d’ore di guida attraverso Rove-
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X dalla statale 36 dello Spluga in direzione Ma è giunto il momento di fare sul redo, Bellinzona e Lugano, per far rientro
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X Chiavenna. Fin qui, soprattutto lunghi serio. In direzione Madesimo, la SS36 ad Arsago Seprio e al campionato e-Bike.
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RADUNI
IN ROSA
Tre proposte al femminile nel bolognese,
nel torinese e con i corsi di Montagnana
D
ONNE con le gomme in bilico tra sfida ed en-
tusiasmo, sempre più protagoniste di eventi
collettivi. Da tempo il nostro settore, tradizio-
nalmente macho, si sta stemperando in un
misto pastello dove anche il rosa trova la sua
ampia e giusta collocazione. Ma vuoi mettere
quel gusto revanscista di manifestazioni inti-
tolate 100% al femminile?
IL GRUPPO biker
Devil’s Sisters, per il 27 e 28 agosto, pres-
so il Castello dei Ronchi di Crevalcore
(BO), propone così “Sisters on the Rock”.
Raduno benefico con campeggio libero,
stand gastronomico, musica live e moto-
giro del sabato. L’ingresso è gratuito. Per
Info: tel. 333/99.77.469 (Monica).
Il 5 settembre, grazie alla collabora-
zione dei Comuni di Viù e Rubiana (TO),
torna per la 29ª edizione – rigorosamente
in protocollo Covid – il Motoincontro “La-
dy Ducati” al Colle del Lys. Con adunata
e pranzo. Info: tel. 011/48.55.74 – 338/99.31.303 (Maria Luisa).
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settembre presso il Fly Village Aviosuperficie e la pista Motocross/
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sulla moto, tra corsi Enduro o di meccanica e saldatura, voli arei
(anche acrobatici), salite in mongolfiera, lanci con il paracadute,
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Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it
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VIA COL VENTO
I LIBRI, LA BENZINA
DEL MOTOVIAGGIATORE
DA DOVE comincia di preciso la carriera di un
motogiramondo? Bisogno d’evadere fuori dai
fettucciati? Adventuring? Sport represso? Brama
di record planetari da iscrivere a tutti i costi nel
Guinness? Delusioni sentimentali? Personalmente
parte dai libri. O almeno così andavo affermando
nell’articolo “Professione Avventura” del 1987.
LA MIA VITA di “vagabondo del Dharma”, del
resto, è intrisa dalle fondamenta di carta stampata
come una gettata di cemento. Tolta certa poesia
sdolcinata, che poco mi prende, qualsiasi altro
testo letterario, scientifico, saggistico, di cucina o
di pura evasione – dalle Sacre Scritture al manuale
d’officina della moto in uso – fa parte del mio
motore per la scoperta. Dentro ci includo, alla
rinfusa, i tomi degli esami di laurea, la collana dei
fumetti di Diabolik, gli atlanti geoantropologici, i
report di ricerca di Margaret Mead e dell’etnologo
Ernesto De Martino, le fiabe irlandesi di Yeats, i
classici latini, i Grundrisse di Engels, le avventure
di Paperino. Tutto può alimentare la caldaia di
un viaggiatore, così come il carbone quella di
una locomotiva a vapore. Smetti di foraggiarla e
s’arresta su un binario morto. Ma per avviare gli
stantuffi devi saper sbadilare con entusiasmo nel
magazzino segreto della tua vita, rimettendo in
discussione ogni equilibrio.
ED ECCO l’incipit di quell’articolo: «Partire era
come dire morire o fuggire, perché all’alba di tutti
i travagliati sogni di uomo c’è come un bianco
uccello che tenta il Sole con ali incerte, speranzoso
di prendere quota». Più avanti chiarivo: «Allora,
piangendo, allineavo volumi sugli scaffali, ma
riconoscersi in un nuovo progetto significava anche
spazzare via tutto con la ramazza o ricominciare
da capo, o meglio, dalla fine. C’era di mezzo questa
benedetta Vespa, «Bombi» l’avevo chiamata. E i
libri che mi davano da piangere, accumulandosi,
appartennero di repente a lei, schiava e padrona,
come me, di un appuntamento e di un patto
diabolico con il destino». (continua)
Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it
 LA POSTA posta@motosprint.it

L’UNICO FENOMENO
ERA WAYNE RAINEY
Agostini ha vinto tanto ma in un’altra epoca. Non riesco a valutare Spencer.
Doohan non ha avuto avversari alla sua altezza. Schwantz? Un funambolo

C
IAO Motosprint. Si par-
la spesso di campioni e
talenti della Velocità.
Con più o meno tito-
li, ce ne sono pochi a
mio modesto avviso
che possiamo davvero
considerare fenomeni. Tolgo dalla lista
Giacomo Agostini, che per questioni a-
nagrafiche non ho mai avuto il piacere
di “vivere” . Agostini è un “super titolato”
ma ha vinto più Mondiali nello stesso an-
no, in diverse categorie. Alla sua epoca il
motociclismo era molto diverso rispetto
a quello dell’era moderna. Di certo ha
vinto sempre perché andava forte, tra
parentesi con moto che stentavano ad
andare dritte.
Detto questo, vorrei parlare di piloti di
ere leggermente più vicine alla mia. Per
esempio, Freddie Spencer. È stato una
meteora, poco dopo Agostini. Freddie ha
stabilito nuovi record, tra cui quello di
pilota più giovane a vincere un Mondiale
in top class. In seguito, questo record è ritrovato la strada spianata e ha lottato considerazione: Wayne Rainey aveva un
stato battuto prima da Valentino Rossi, con piloti meno forti di lui. Poi si è ritirato talento mostruoso. Per il resto, trovo un
poi da Marc Marquez; entrambi, però, anche Kevin Schwantz, un po’ per le po’ irrispettoso il suo modo di parlare di
sono esponenti di un motociclismo in molteplici “ammaccature” fisiche ma, campioni del calibro di Giacomo Agosti-
cui i bambini dovevano diventare presto secondo me, anche a causa dell’esito ni, Freddie Spencer, Michael Doohan e
adulti. Non saprei se giudicare Spencer terribile dell’incidente di Rainey, suo Kevin Schwantz. A mio avviso, Agostini è
un vero talento o un pilota capitato sulla antagonista in pista ma amico fuori dai indiscutibilmente un fenomeno, non sol-
moto giusta al momento giusto. circuiti. tanto perché ha vinto tanto ma perché
Per me un vero fenomeno del Moto- Kevin non era un vero talento ma lo ha fatto in un periodo in cui cadere,
mondiale con moto due tempi è stato era un funambolo che, con la sua gui- spesso, era sinonimo di morire. Mettere
Wayne Rainey. Era un pilota che vinceva da spettacolare, ha fatto innamorare in discussione il talento di Spencer, che
guidando davvero sopra ogni problema; tantissime persone (me compreso) del molti tecnici di esperienza ritengono
un pilota che a volte preferiva gareg- motociclismo. Oggi, ogni volta che co- uno dei migliori della storia, mi sembra
giare con un telaio non factory, perché nosco un ragazzo di circa trent’anni dal fuori luogo. Doohan, anche dopo avere
con quel telaio riusciva a esprimersi nome Kevin, chiedo sempre se il padre rischiato l’amputazione di una gamba,
nel migliore dei modi. Se Rainey non è appassionato di moto. guidava la 500 come nessuno riusciva a
avesse avuto quel maledetto incidente, Massimo Ciriaco fare. Schwantz ha portato alla vittoria la
sicuramente Mick Doohan non avreb- Suzuki; nella storia non ci sono riusciti in
be collezionato tutti i suoi Mondiali. Risponde Riccardo Piergentili molti. Ha ragione, questi piloti non sono
Dopo la tragedia di Rainey, Doohan si è CONCORDO con lei soltanto su una fenomeni... sono leggende!

78 www.motosprint.it
 SOCIAL SPRINT motosprint riccardo piergentili

MARC SENZA FRENI

Vuole tornare protagonista, guida in modo aggressivo e cade spesso...

L
A VITTORIA al GP Germania aveva fatto sperare (soprattutto alla Honda) che Marc Marquez fosse
tornato il fenomeno che, prima del GP Spagna 2020, a Jerez, lasciava le Briciole agli avversari. La gara
al Sachsenring, però, è stata un’eccezione, non la regola. Difficile affermare se in questo momento sia
Marquez a non essere in forma o se sia la RC213V ad avere qualche problema tecnico di troppo. Sta di
fatto che la coppia dei record continua a inseguire la Yamaha, la Ducati e a volte anche la Suzuki. Durante
questa rincorsa, inoltre, spesso Marc commette degli errori, a volte cade (per fortuna senza conseguenze)
e saltuariamente, come al GP Stiria, trova qualche avversario (nel caso specifico Aleix Espargaró e l’Aprilia
RS-GP) sulla sua traiettoria. È il caso che Marquez faccia un passo indietro dal punto di vista dell’aggressività? Ve
lo abbiamo chiesto sulle nostre pagine social. Ecco i vostri commenti.

CREDO che Marquez, di testa, ci sia all’80% e fisicamente
al 70%. Aggiungi una Honda che è la quarta MotoGP in griglia,
dopo Yamaha, Ducati e Suzuki ed ecco spiegati i risultati.
Io mi auguro che Marquez torni in perfetta forma fisica
(forse non più come prima dell’infortunio)
ma penso che un Marquez al 90% di come era prima
dell’infortunio possa facilmente dare la paga a tutti.
Stefano Bernadel
SAREBBE il caso di darsi una calmata, per il suo bene
e per la sicurezza di tutti! Marquez non viene mai punito.
Massimo Magnaghi
LA NATURA non cambia e se provi a cambiarla, si ribella.
Se fosse stato un altro pilota al posto di Marquez,
probabilmente in telecronaca nemmeno sarebbe stato
nominato, questo lo sappiamo tutti. Marc ha ancora
delle evidenti difficoltà fisiche, unite al fatto che la RC213V
probabilmente ha dei problemi. Nessun pilota Honda
ottiene buoni risultati; soltanto Marc con un braccio e mezzo...
Matteo Cintio
MARQUEZ è sempre stato un pilota aggressivo. Ora si trova
nel gruppone, è costretto a recuperare e la sua esuberanza
e voglia di vincere escono ancora di più allo scoperto.
La Honda non offre il pacchetto migliore e le condizioni fisiche
di Marc non sopperiscono alle carenze tecniche.
gio27va
HA VINTO tanto, è stato bravissimo ma non mi dispiace
che ora abbia problemi. È la dimostrazione che i superuomini
non esistono. Se non sei al 100%, tu e la moto, stai dietro,
anche se ti chiami Marc Marquez. La stessa cosa accade
a Valentino Rossi e accadeva a Jorge Lorenzo e ad altri.
Aldo Zecca
MI SEMBRA che non abbia steso nessuno e nessuno è andato
in ospedale. Quando tanti piloti che vogliono vincere arrivano
alla prima curva, stretta e lenta, i contatti sono all’ordine
del giorno. Le gare di MotoGP non sono passeggiate...
Quirico Onori

NULLA di nuovo sotto il Sole. Sempre oltre il limite,

sempre supponente, sempre indifferente nei confronti
degli altri. Forte? Sì. Veloce? Certamente. Campione? Mai.
Andrea Giocondi

LA TESTA è di un vincente, che non ci sta ad arrivare secondo,

però l’aggressività non sempre paga. Dovrebbe rivedere il suo
stile ma sarebbe come chiedergli di non essere più Marquez.
Francesco Gualfetti
 IO GUIDO DA SOLA
PIÙ FORTE
DI OGNI INFORTUNIO
Il ko al gomito non ferma Francesca Nocera: «L’obiettivo è soltanto spostato più in là»
T
RA LE TANTE RAGAZZE pilota che ho avuto
il piacere di conoscere, una in particolare è
diventata un’amica. Parlo di Francesca Nocera,
pluricampionessa italiana di Motocross che fa
parte del Gruppo Fiamme Oro della Polizia di
Stato. Ho avuto il piacere di intervistare Fran-
cesca anche nella rubrica settimanale Pink Day
che curo ogni mercoledì sulla pagina Facebook di Motosprint
con la mia collega Serena Zunino.
Avevamo fatto alla Nocera una prima intervista a inizio
luglio: era contentissima perché aveva già partecipato ad
alcune tappe dell’Europeo di Motocross, ad alcune dell’ita-
liano Enduro e si stava preparando per affrontare il Mondia-
le femminile di Motocross, la WMX: «Da tanto non mi senti-
vo così in forma – ci aveva detto – quindi voglio impegnarmi
al massimo per le gare che mi attendono, quest’anno farò
tutto il Mondiale».
NEMMENO a dirlo, ultime parole famose: Francesca,
purtroppo, si è infortunata pochi giorni dopo. Ha riportato la
frattura del gomito ed è stato costretta a subire un’opera-
zione: «Sono in fase di recupero – ha spiegato qualche setti-
mana dopo – ma dovrò avere pazienza, cosa molto difficile».
E F F E T T O
80 www.motosprint.it
DI ROBERTA BOGI PAGNINI
robertabogipagnini@hotmail.it
Un grande peccato dato che questa non è di certo la pri-
ma battaglia che Francesca è stata chiamata ad affrontare,
ma il suo ottimismo è qualcosa di unico e ogni volta che la
sento riesce a infondermi grande positività: «Che dire, si ve-
de che doveva andare così. Mi dispiace tantissimo visto che
negli anni passati, a causa dei miei problemi fisici, sapevo di
non essere al top come avrei voluto, invece quest’anno mi
sentivo bene. Il Mondiale? Dovrò saltarlo praticamente tut-
to. I medici mi hanno dato il mese di ottobre come termine
per il recupero. L’ultima gara del Mondiale sarà in Italia ad
Arco di Trento (il 31 ottobre, nde) e ci terrei davvero tanto a
partecipare, quindi farò il possibile per esserci».
ANCHE lei è una vera guerriera proprio come tante sue
colleghe che hanno subito grossi infortuni. Mi viene in men-
te Ana Carrasco, vincitrice a Misano in SSP 300 dopo un
grave incidente: «Lei è una grande donna – dice Francesca –
per arrivare a fare una cosa del genere c’è dietro tantissima
fatica. Mi posso immedesimare in lei e dopo un infortunio la
voglia di tornare in moto è pazzesca!». La nostra iniezione
di ottimismo per questa volta l’abbiamo ricevuta. «Nono-
stante l’infortunio il mio obiettivo non cambia, l’ho spostato
soltanto un po’ più avanti». In bocca al lupo Francesca!
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 QUELLA (S)VOLTA CHE
IL TRANSGENDER
PIÙ FAMOSO
I
Quando Mike Duff, primo nordamericano a vincere nel Mondiale, diventò Michelle
L 2 AGOSTO, a Tokyo, ha esordito il
primo transgender dei Giochi Olimpici:
la neozelandese Laurel Hubbard, nata
Gavin, ha gareggiato nel sollevamento
pesi, categoria oltre 87 chilogrammi,
fallendo tre volte nello strappo, a 120
e 125 kg. L’uscita di scena ha disinne-
scato, suo malgrado, le polemiche che
avrebbero accompagnato una sua me-
daglia. Nel motociclismo su asfalto, non
essendoci separazioni tra i sessi, la presenza in pista di un
transgender scatenerebbe tutt’al più curiosità.
Diverso il caso nel mondiale Cross, Enduro o Trial – do-
ve esistono le categorie femminili – perché difficilmente
le donne accetterebbero, in quanto nell’off-road i vantag-
gi di ossa e muscoli maschili sono di gran lunga superiori,
come è evidente dai tempi sul giro.
Nella storia del motociclismo il transgender più famo-
so è il canadese Mike Duff. Guidò la sua prima moto, una
BSA 250, a soltanto tredici anni, per rimediare a una spac-
conata adolescenziale: «Vado in moto» aveva detto ai
compagni di classe. Per salvare la faccia si impadronì del
mezzo del fratello senza autorizzazione guidandola per le
strade di Toronto. Due anni dopo convinse i genitori a fir-
margli il consenso per gareggiare con una Triumph Tiger
da 500 cm³. All’esordio fu settimo all’aeroporto di Eden-
vale e quattro mesi dopo conquistò il suo primo podio. Nel
1957 la Tiger fu accantonata per la più performante Manx
Norton con cui tre anni dopo varcò l’oceano, per parteci-
pare a NW 200, Tourist Trophy e ad alcune gare in Gran
Bretagna. Dopo l’inverno in patria, corse a Daytona con-
quistando il 10° posto poi rientrò nel Vecchio Continente,
questa volta con una G50 Matchless 500 e una AJR 7R
350, comprate per tremila dollari, con cui agguantò due
Top 15 al TT nella Junior e nella Senior. Ci sapeva fare e
lo dimostrò prima nel GP Belgio con il 4° posto e poi nel
GP Svezia con il 5° posto, sempre nella 500.
NEL CONTINENTAL Circus dell’epoca strinse diverse
amicizie, fra cui Trevor Pound, che non potendo parteci-
pare per un infortunio a due meeting in Finlandia a cui
era invitato, a Tampere e Turku, lo raccomandò agli or-
ganizzatori. Duff non soltanto vinse le due gare, ma co-
nobbe anche una ragazza locale, Maj-Britt Kristina, che
poi sarebbe diventata sua moglie. E sempre in Finlandia,
nel 1963, colse il primo podio nel Mondiale, terzo nella
82 www.motosprint.it
DI GIOVANNI CORTINOVIS
giocortinovis@virgilio.it
classe regina dietro a Mike “The Bike” Hailwood e Alan
Shepherd. La storia la fece però la stagione seguente, con
la conquista del GP Belgio della 250 con la Yamaha RD56
(nella foto), con 36 secondi su Jim Redman e il giro più
veloce della gara. Era la prima vittoria di un nordameri-
cano in un GP, un risultato che spiazzò gli organizzatori i
quali, non disponendo di una bandiera canadese, issarono
la Union Jack. Quell’anno conquistò anche quattro secon-
di posti e altrettanti terzi tra quarto di litro, 350 e 500,
piazzandosi nelle prime quattro posizioni del Mondiale in
tutte e tre le categorie. Nel 1965 trionfò ad Assen in 125
e in Finlandia con la 250, sempre con le Yamaha, e fu vice
campione del Mondo in quest’ultima classe.
Numerosi i suoi record sul giro, da Spa-Francorchamps
a Brno passando per Monza, ma anche le cadute. Su una
di queste, patita in Giappone a fine 1965 durante un test
privato con la nuova quattro cilindri Yamaha 250, e sul
successivo intervento chirurgico, è incentrato il cortome-
traggio del National Film Board of Canada intitolato “Ride
for your life” (non lo consiglio agli impressionabili).
NEL 1967 lasciò il professionismo dopo aver condi-
viso il podio con Hailwood e Giacomo Agostini nel GP di
casa e si separò dalla moglie da cui aveva avuto due figli.
Divenuto concessionario Yamaha, si sposò una seconda
volta ed ebbe un terzo figlio finché nel 1984 è diventato
Michelle.
Della vita precedente le è rimasto il vecchio amore
che però nel luglio del 2008 ha rischiato di esserle fatale.
Colpa di un high side durante un’esibizione a Spa con una
vecchia Yamaha Factory. Per quattro ore ha perso cono-
scenza, ha rotto diverse costole e rimediato un polmone
collassato. Così, a malincuore ha detto basta. In fondo
aveva già 68 anni.
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L T
’ORGANIZZAZIONE della
Sei Giorni Internazionale di
Enduro (ISDE) di quest’an-
no è una grande soddisfa-
zione e rappresenta il ri-
torno del più antico evento
nel calendario della FIM.
Sappiamo tutti come l’Italia
sia stata tra i primi Paesi europei a esse-
re fortemente colpita dalla pandemia la
primavera del 2020; per questo ospitare
la 95ª edizione dell’ISDE conferma la
resilienza e la determinazione del Paese
per riprendersi positivamente da tutto ciò
che la Nazione ha dovuto subire.
I grandi sforzi degli organizzatori locali, della Federazione Moto-
ciclistica Italiana (FMI) e di tutti gli stakeholder, che sono stati
in grado di realizzare l’evento in un periodo che rimane comples-
so, sono stati riconosciuti dalle trenta Nazioni che saranno pre-
senti in Italia per questo importante appuntamento.
Concorrenti e team arriveranno nuovamente da tutto il Mon-
do per prendere parte a quello che è uno dei test più estremi
per i piloti e i loro mezzi. Come detentori dell’ambitissimo titolo
World Trophy gli Stati Uniti guidano una folta schiera di squadre
e vogliono difendere la loro leadership. Affronteranno avver-
sari fortissimi come il team italiano, giunto a podio nell’ultima
edizione disputata dell’ISDE nel 2019, e che vorrà sfruttare al
massimo il vantaggio di giocare in casa. Favoriti potenziali come
Spagna, Finlandia e Francia sono anch’essi nella lunga lista che
lotterà nella classe regina.
Gli USA cercheranno di migliorarsi anche nella classe Junior
Trophy avendo colto la medaglia d’argento nel 2019. Spagna,
Portogallo e Belgio sono le Nazioni che, almeno sulla carta, do-
vrebbero essere ke grandi sfidanti degli americani al momento
del via e durante i durissimi sei giorni in sella. Vincitori nel Wo-
men’s Trophy due anni fa, gli Stati Uniti hanno la possibilità di
fare en plein in tutte e tre le principali classi se gli uomini e le
donne del team daranno il meglio e avranno una buona dose di
fortuna, sempre necessaria in qualsiasi edizione dell’ISDE.
Germania, Gran Bretagna, Svezia e Spagna schiereranno le mi-
gliori ragazze per portare via il titolo al Team USA e dare il pro-
prio contributo cercando di evitare quel che potrebbe diventare
un dominio americano.
Accanto ai professionisti e ai favoriti, centinaia di amatori vivran-
no la propria avventura: riuscire ad arrivare semplicemente al
traguardo finale sarà l’obiettivo personale e l’unica ambizione
per molti. Questa sarà l’undicesima volta che l’ISDE si terrà in
Italia e quest’anno si correrà in una regione che si caratterizza
per essere tra le migliori aree per l’Enduro in Europa. Ciò consi-
derato, in aggiunta a tutto il resto, ci sono tutti i presupposti per
un evento memorabile. Non mi rimane altro che ringraziare pro-
fondamente gli organizzatori, la Federazione Motociclistica Ita-
liana (FMI), le autorità, i principali stakeholder, i piloti, gli spon-
sor, i tanti volontari, i nostri Ufficiali della FIM e tutti voi fans.
GREETINGS FROM THE FIM PRESIDENT
JORGE VIEGAS FOR ISDE
hE RUNNING of this ye-
ar’s FIM International Six
Days of Enduro (ISDE) is a
moment of great pleasure
and marks an important
return for an event that
remains the oldest in the
FIM calendar. We are all
aware that Italy was one of the first and
hardest hit European countries by the pan-
demic back in the Spring of 2020, so for
them to now be hosting the 95th edition of
the ISDE confirms their resilience and de-
termination to recover in a positive man-
ner from what their nation has endured.
Recognition of the huge efforts the organisers, the Italian fe-
deration and all other stakeholders have made to realise this
event during what remains a challenging period for all, has been
shown by the thirty nations who will be present in Italy for this
momentous event.
Competitors and teams will again travel from all over the World
to take part in what remains one of the ultimate tests of rider
and machine. The United States of America headline a packed
list as the current holders of the highly coveted World Trophy
title look to defend their crown. They will face fierce opposition
from the Italian team who finished on the podium when the
ISDE was last held back in 2019, and who will look to make
the most of their home advantage. Potential medallists Spain,
Finland and France are also amongst an extended list who will
compete in the blue-ribbon class.
The USA will also look to go one better in the Junior Trophy class
having collected the silver medal back in 2019. Spain, Portugal
and Belgium are the most likely of the other nations to challenge
the Americans for top honours when the action gets underway
and ahead of what promises to be a tough six days in the saddle.
Winners of the Women’s Trophy two years ago, the United States
have the potential to record a clean sweep across all three main
classes if both their male and female team members perform
to the best of their ability and enjoy a dose of good luck, which
is often needed during any edition of the ISDE. Germany, Great
Britain, Sweden and Spain will offer up their best ladies in an at-
tempt to wrestle this title away from Team USA and play their
part in preventing what could be an American whitewash.
Alongside the professionals and front runners, hundreds of a-
mateur riders will embark on their own adventure, with many
having the personal goal of simply making it to the finish as their
sole ambition. This will be the eleventh time that the ISDE has
been hosted by Italy, with this year’s edition being held in a region
that boasts some of the best Enduro terrain in Europe. Taking
this into account along with all the other elements, everything
is in place for a truly memorable event. So, it leaves me, to say a
big thank you to the organisers, the Italian federation, the autho-
rities and key stakeholders, the riders and teams, the sponsors,
the many volunteers, our FIM officials and you the fans.
3
 SIX DAYS – ITALY 2021
SALUTO DEL PRESIDENTE FMI
GIOVANNI COPIOLI PER ISDE
L T
A 95ª EDIZIONE della
FIM ISDE sarà quest’an-
no una manifestazione dal
significato ancora maggio-
re. Oltre agli insostituibili
temi agonistici e sportivi,
ci saranno infatti i valori
aggiunti della ripartenza,
della fiducia, dello sport come mes-
saggio positivo di una ripresa attesa dal
2020. La pandemia mondiale ha fer-
mato lo scorso anno anche la Six Days,
ma non l’Italia e il Comitato Organizza-
tore di questa 95ª edizione che hanno
continuato a lavorare per ospitare questo appuntamento con
la professionalità e l’efficienza che fanno parte della nostra
tradizione. L’Italia ha scritto pagine storiche nell’Enduro non
soltanto come successi di squadra, ma anche per la passio-
ne vera e autentica verso questa disciplina sportiva. La Sei
Giorni è la più antica delle manifestazioni motociclistiche e
l’arrivo delle squadre nazionali da tutto il Mondo non ci offre
soltanto grande prestigio, ma anche l’occasione di rispettare
i nostri valori di professionalità e accoglienza. Voglio ringra-
ziare, con sincerità e orgoglio, la Federazione Internazio-
nale e il suo Presidente Jorge Viegas, per la disponibilità e
la fiducia accordata e il Comitato Organizzatore ISDE ‘20-
‘21 formato dai due nostri Moto Club, l’Alfieri e il Pavia, due
eccellenze italiane guidate dai Presidenti Edoardo Zucca e
Giorgio Bandoli che con il Presidente del Comitato Regionale
del Piemonte, Valter Carbone, hanno messo in campo la loro
esperienza e un lavoro senza precedenti per ospitare un e-
vento straordinario come l’ISDE.
Come Federazione ospitante saremo in prima linea con
strutture e risorse umane in supporto non soltanto ai nostri
atleti che indosseranno la Maglia Azzurra, ma anche a fianco
degli organizzatori perché dal 30 agosto al 4 settembre, gli
occhi di tutto il mondo sportivo saranno puntati su Rivanaz-
zano, fra Lombardia e Piemonte, per seguire le gesta delle
squadre nazionali e di Club impegnate in una competizione
tanto dura quanto affascinante.
Come Presidente della FMI, un ringraziamento particola-
re lo rivolgo a tutte le Autorità nazionali, regionali e comunali
che hanno creduto in questo progetto e capito l’importanza
di questa manifestazione e del suo ritorno sui territori coin-
volti. Infine, da Presidente e anche da pilota, il mio ringrazia-
mento va a tutti i veri protagonisti che saranno impegnati in
gara: partecipare a una Six Days è motivo di orgoglio, portar-
la a termine è eccezionale, puntare alla vittoria l’obiettivo di
tutti, ma traguardo di pochi! Per questo sono fiducioso che il
nostro tricolore sventolerà in alto e non soltanto dal punto di
vista sportivo!
4
GREETINGS FROM THE FMI PRESIDENT
GIOVANNI COPIOLI FOR ISDE
HE 95TH EDITION
of the FIM ISDE will
be an event with even
greater significance.
In addition to the ir-
replaceable compe-
titive and sporting
themes, there will be
added the values of restart, trust, and
sport as a positive message of reco-
very from 2020. The global pandemic
also stopped the Six Days last year,
but not Italy and the organizing com-
mittee of this 95th edition, the ones
that have continued to work to host this appointment with
the professionalism and efficiency that are part of our
tradition. Italy has written pages of history in the Enduro
not only for the team successes, but also for the true and
authentic passion for this sport. The Six Days is the oldest
of the motorcycle events and the arrival of national teams
from all over the world not only give us great prestige, but
also the opportunity to respect our values of professiona-
lism and hospitality. I want to thank, with sincerity and
pride, the International Federation and their President
Jorge Viegas, for the availability and trust granted and
the ISDE ’20-’21 Organizing Committee formed by our
two Moto Clubs, Alfieri and Pavia, two Italian Excellences
guided by Presidents Edoardo Zucca and Giorgio Bandoli,
the ones with the President of the Regional Committee of
Piemonte, Valter Carbone, have used their experience and
an unprecedented work in order to host an extraordinary
event like the ISDE.
As the host Federation we will be at the forefront with
structures and human resources in support not only of
our athletes who will wear the Azzurri Jersey, but also
alongside the organizers because from the 30th of August
until the 4th of September the eyes of the whole sports
world will be focused on Rivanazzano, located in betwe-
en Lombardia and Piemonte, to follow and admire the ex-
ploits of the national teams and clubs engaged in a com-
petition as hard as it is fascinating. As a President of the
FMI, I address special thanks to all the national, regional,
and municipal authorities who believed in this project and
understood the importance of this event and its return to
the territories involved. In conclusion as a President and
as a rider, my thanks go to all the real protagonists who
will be engaged in this race: participating in the Six Days is
a source of pride, and to complete it is exceptional, aiming
for the victory is the goal of all, but is the result of few! For
this reason, I am confident that our Italian flag will wave
high and not only from a sporting point of view!
www.motosprint.it 5
 SIX DAYS – ITALY 2021
ANTONIO ROSSI
SOTTOSEGRETARIO CON DELEGA
ALLO SPORT, OLIMPIADI 2026
E GRANDI EVENTI
DI REGIONE LOMBARDIA
È T
STRAORDINARIO l’im-
patto per il territorio
lombardo che la 95ª e-
dizione della Sei Giorni di
Enduro porterà dopo lo
stop forzato dell’edizione
2020. Si tratta della gara
motociclistica più anti-
ca e prestigiosa nel calendario delle
competizioni off-road e contribuisce
a rafforzare l’immagine della nostra
regione nel Mondo con un effetto posi-
tivo sia dal lato turistico che da quello
economico.
Grazie al contributo di Regione Lombardia sarà possibile
per tutti gli appassionati delle due ruote assistere a una
competizione di altissimo livello che valorizza il patrimonio
naturalistico dell’Oltrepò Pavese e l’attività sportiva nel suo
complesso. L’International Six Days of Enduro fa parte del-
le manifestazioni sportive finanziate quest’anno da Regione
Lombardia per sostenere le realtà colpite dall’annullamen-
to delle competizioni nel 2020.
A Pavia arriveranno motociclisti da ogni parte del globo
che si incontreranno di nuovo per sfidarsi a tutta velocità
nelle sei tappe in programma che, sono sicuro, regaleranno
emozioni forti agli appassionati. Inoltre, anche i non ago-
nisti diventeranno protagonisti grazie alla 6 Days Adventu-
re, che per la prima volta si affianca alla gara principale: i
motociclisti potranno coprire circa 800 km su un percorso
accessibile anche ai meno esperti. È fondamentale dunque
contribuire all’organizzazione di grandi eventi internaziona-
li soprattutto dopo le difficoltà scaturite dall’epidemia da
coronavirus per dare inizio a una vera e propria riparten-
za all’insegna dello sport in vista delle Olimpiadi Invernali
Milano-Cortina 2026. Mi auguro che l’evento abbia grande
successo e che questo sport adrenalinico entusiasmi gli a-
nimi di tutti i partecipanti con rinnovata energia.
6 www.motosprint.it
ANTONIO ROSSI
UNDERSECRETARY WITH
DELEGATION FOR SPORT, OLYMPICS
2026 AND MAJOR EVENTS
OF THE LOMBARDIA REGION
HE IMPACT for the
Lombardia territory
that the 95th edi-
tion of the Six Days
of Enduro will bring
after the forced stop
of the 2020 edition is
extraordinary. This is
the oldest and most prestigious mo-
torcycle race in the off-road competi-
tion calendar and helps to strengthen
the image of our region in the world
with a positive effect on both the tou-
rist and economic side.
Thanks to the contribution of the Lombardia Region it will
be possible for all fans of the two wheels to attend a com-
petition of the highest level that enhances the heritage na-
turalistic of the Oltrepò Pavese and the sporting activity
as a whole. The International Six Days of Enduro is part
of the sporting events funded this year by the Lombardia
Region to support the realities affected by the cancella-
tion of the 2020.
Motorcyclists from all over the globe will arrive in Pa-
via and will meet again to challenge each other at full
speed in the six stages scheduled which, I am sure, will
give strong emotions to the fans. In addition, even non-
agonists will become protagonists thanks to the 6 Days
Adventure, which for the first time joins the main race:
motorcyclists will be able to cover about 800 kms on a
route accessible even to the less experienced. It is the-
refore essential to contribute to the organization of major
international events especially after the difficulties arising
from the coronavirus epidemic to start a real restart in the
name of sport in view of the Milano-Cortina 2026 Winter
Olympics. I hope that the event will be a great success
and that this adrenaline-fueled sport will excite the minds
of all the participants with renewed energy.
www.motosprint.it 7
 SIX DAYS – ITALY 2021
INTERNATIONAL SIX DAYS OF ENDURO 2021 SCHEDULE EVENT
Apertura Village paddock – Paddock Village’s opening
Giovedi 26 agosto – Thursday August 26th - Aeroporto Rivanazzano Terme PV
Per maggiori informazioni: mappa paddock pag. 10-11 For more info: Paddock plan p.10-11

Cerimonia di presentazione – Opening ceremony

Sabato 28 agosto – Saturday August 28th - Castello Visconteo Pavia
Soltanto per rappresentanti delle squadre - For teams representatives only

Dal 30 agosto al 3 settembre: From 30th August to 3rd September:

dal giorno 1 al giorno 5 della gara. day 1 to day 5 of the race.
Mappe delle giornate pag. 12 (day 1+2+3) e pag. 14 (day 4+5) Map of each day p.12 (Days 1+2+3), p.14 (Days 4+5)
Paddock, prove speciali, controlli timbro, Paddock, track (special tests, service time checks),
parcheggio = 100% accesso libero parking = 100% free access

Per i tempi delle Prove Speciali e dei Controlli Orari For riders times on the Special Tests and Service Time Checks
consulta il sito fim-isde.com please consult fim-isde.com

Finale Cross Test – Final Cross Test

Sabato 4 settembre - Saturday 4th September - MX Circuit Valle Scrivia – Cassano Spinola (AL)
31 kms Rivanazzano Terme Pag 18 & 19 - Pages 18 & 19

AND MORE!
PADDOCK

Giovedì 26 agosto e Venerdì 27 dalle 8.30 alle 18.30 Thursday 26th and Friday 27th from 8h30 to 18h30
e Sabato 28 dalle 9 alle 13 and Saturday 28th 9h to 13h
Verifiche amministrative e tecniche Administrative and technical scrutineering
+ Photo shooting piloti e team + All Teams & riders photo shooting

Vivi l’emozione del paddock e incontra i top rider
e le leggende dell’Enduro:
• Partenze dalle 8 alle 11.30 (*).
• Rientro al paddock del primo pilota: h15.30 circa (*)
• Segui l’attività del paddock: al ritorno ogni pilota avrà 15
minuti max per la manutenzione della sua moto, e al mattino
potrà intervenire fino a 10 minuti prima dello start.
(*) Orari teorici soggetti a cambiamenti - Provisional timing subject to change.
Living Paddock! Meet the international stars and legends of
Enduro:
• Start procedure of the riders: 8h to 11h30 (*)
• 1st rider back in the paddock: 15h30 (*)
• Watch the intense live mechanic: when returning to their stand,
each rider has 15 minutes max to maintain their bike for the next
day and 10 minutes more in the morning before there start.

COMMERCIAL VILLAGE
- Shop Official Merchandising FIM ISDE Italia 2021 by Robe di Kappa
- Scopri le edizioni limitate speciali 6 DAYS della produzione:
Discover and purchase the special 6 DAYS limited edition products:
• AIROH helmet Aviator 3. SIXDAYS Italia 2021
• SCOTT 6 DAYS Italy Prospect goggle
• RK chain
• EXCEL 6 DAYS Italia 2021 wheel
• Official Environmental mat FIM ISDE Italia 2021 by HURLY

HONDA VILLAGE
Scopri la gamma HONDA: Africa Twin e altri modelli. Iscriviti gratuitamente per provare una HONDA.
Discover HONDA’s range: Africa Twin and other models. Register for free and get your ride to try a HONDA bike

SPECIAL ANIMATION
- SCOTT (booth):
Sessione autografi con i più forti piloti.
Signing sessions with top factory riders.
- Rabaconda free training:
Cambia la gomma della tua Enduro o Maxi-Enduro in meno di tre minuti!
Change your Enduro or Maxi-Enduro / trail tire in less than 3 minutes!.

And other surprises and novelties to discover on the spot of the Paddock!

8 www.motosprint.it
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 SIX DAYS – ITALY 2021
MOST RECENT ISDE WORLD CHAMPIONS
TEAM MEMBERS OF THE TEAM / FORMAZIONE VENUE / PAESE
2014
Enduro ISDE World Trophy France / Francia Marc Bourgeois/Christophe Nambotin/Pierre-Alexandre Renet/Jeremy Tarroux/Anthony Boissiere/Fabien Planet San Juan (ARG)
Enduro ISDE Junior World Trophy United States / Stati Uniti Grant Baylor/Steward Baylor/Trevor Bollinger/Justin Jones
Enduro ISDE Women’s World Trophy Australia Jessica Gardiner/Tayla Jones/Jemma Wilson
2015
Enduro ISDE World Trophy Australia Joshua Green/Daniel Milner/Matthew Phillips/Beau Ralston/Lachlan Stanford/Glen Kearny Kosice (SVK)
Enduro ISDE Junior World Trophy Australia Broc Grabham/Tom Mason/Daniel Sanders/Tye Simmonds
Enduro ISDE Women’s World Trophy Australia Jessica Gardiner/Tayla Jones/Jemma Wilson
2016
Enduro ISDE World Trophy United States / Stati Uniti Kailub Russell/Michael Layne/Taylor Robert/Thad Duvall Navarra (ESP)
Enduro ISDE Junior World Trophy Sweden / Svezia Micke Personn/Albin Elowson/Jesper Börjesson
Enduro ISDE Women’s World Trophy Australia Jessica Gardiner/Tayla Jones/Jemma Wilson
2017
Enduro ISDE World Trophy France / Francia Jérémy Tarroux / Loïc Larrieu / Christophe Nambotin / Christophe Charlier Brive-la-Gaillarde (FRA)
Enduro ISDE Junior World Trophy France / Francia Jeremy Miroir / Hugo Blanjoue / Anthony Geslin
Enduro ISDE Women’s World Trophy Australia Jessica Gardiner/Tayla Jones/Jemma Wilson
2018
Enduro ISDE World Trophy Australia Daniel Milner / Daniel Sanders / Lyndon Snodgrass / Joshua Strang Viña del Mar (CHL)
Enduro ISDE Junior World Trophy Italy / Italia Andrea Verona / Matteo Cavallo / Davide Soreca
Enduro ISDE Women’s World Trophy Australia Jessica Gardiner / Tayla Jones / Tricker Mackenzie
2019
Enduro ISDE World Trophy United States / Stati Uniti Ryan Sipes / Kailub Russell/ Taylor Robert / Steward Baylor Portimao (POR)
Enduro ISDE Junior World Trophy Australia Michael Driscoll / Fraser Higlett / Lyndon Snodgrass
Enduro ISDE Women’s World Trophy United States / Stati Uniti Rebecca Sheets / Brandy Richards / Tarah Gieger

20 www.motosprint.it
www.motosprint.it 21
 SIX DAYS – ITALY 2021
WORLD TROPHY TEAMS / 21 TEAMS

Team United States Team Germany

10 Jonathan GIRROIR E1 Gas Gas 70 Davide VON ZITZEWITZ E2 KTM
11 Taylor ROBERT E2 KTM 71 Yanich SPACHMULLER E1 Gas Gas
12 Layne MICHAEL E2 Yamaha 72 Edward HÜBNER E2 KTM
13 Ryan SIPES E1 Gas Gas 73 Tim APOLLE E3 Beta
Team Italy Team Sweden
30 Andrea VERONA E1 Gas Gas 80 Mikael PERSSON E1 tbc
31 Davide GUARNERI E1 Fantic 81 Rikard HANSSON E2 tbc
32 Thomas OLDRATI E2 Honda 82 Albin ELOWSON E2 tbc
33 Matteo CAVALLO E3 TM 83 Anton LUNDGREN E3 Husqvarna
Team Spain Team Portugal
40 Jaume BETRIU E3 KTM 90 Goncalo REIS E1 Gas Gas
41 Josep GARCIA E2 KTM 91 Rui GONCALVES E2 Sherco
42 Marc SANS E3 Husqvarna 92 Luis OLIVEIRA E1 Yamaha
43 Cristobal GUERRERO E1 Beta 93 Diogo VENTURA E3 Beta
Team Finland Team Belgium
50 Pyry JUUPALUOMA E1 Husqvarna 100 Ludovic BRAL E1 Gas Gas
51 Eetu PUHAKAINEN E1 TM 101 Erik WILLEMS E2 Husqvarna
52 Eemil POHJOLA E1 Honda 102 Lillo GAUTHIER E2 KTM
53 Roni SALIN E1 tbc 103 Dietger DAMIAENS E2 KTM
Team France Team Poland
60 Théo ESPINASSE E1 Honda 110 Aleksander BRACIK E1 Beta
61 Hugo BLANJOUE E2 KTM 111 Kacper BAKLARZ E1 Husqvarna
62 David ABGRALL E2 Husqvarna 112 Maciej WIĘCKOWSKI E2 Husqvarna
63 Antoine BASSET E3 Beta 113 Dominik OLSZOWY E3 KTM

aggiornato/updated 10.08.2021
Supported by

Patronage by

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 WORLD TROPHY TEAMS / 21 TEAMS

Team Switzerland Team Czech Republic

120 Kélien MICHAUD E2 KTM 190 Kryštof KOUBLE E3 Sherco
191 Jaromír ROMANČÍK E2 Sherco
121 Alexandre VAUDAN E3 tbc
192 Jiří HÁDEK E3 Sherco
122 Hansruedi KILCHENMANN E1 KTM 193 Adolf ŽIVNÝ E1 Sherco
123 Ueli ACKERMANN E1 Gas Gas Team Estonia
Team Hungary 201 Priit BIENE E2 Yamaha
140 Bence HOLLÓ E1 Sherco 202 Elary TALU E3 KTM
200 Toomas TRIISA E1 Husqvarna
141 Norbert ZSIGOVITS E2 KTM
203 Jüri TRIISA E3 KTM
142 Márk SZŐKE E3 Sherco Team Mexico
143 Peter KÁTAI E3 KTM 210 Homero DIAZ E1 Husqvarna
Team Brazil 211 Roberto RAMÍREZ E1 KTM
150 Bruno CRIVILIN E1 Honda 212 Arturo RODRIGUEZ E2 KTM
213 Didier GOIRAND E3 Sherco
151 Gustavo PELLIN E1 tbc
Team Netherlands
152 Vinicius CALAFATI E2 tbc 220 Tommie JOCHEMS E1 KTM
153 Patrick CAPILA E2 tbc 221 Daan BRUIJSTEN E2 KTM
Team Austria 222 Thierry PITTENS E3 tbc
170 Mario HIRSCHMUGL E3 KTM 223 Max SCHWARTE E2 Sherco
Team Slovenia
171 Walter FEICHTINGER E2 KTM
230 Miha ŠPINDLER E1 KTM
172 Michael FEICHTINGER E2 KTM 231 Luka KUTNAR E1 KTM
173 Bernhard SCHOPF E1 KTM 232 Rok RUS E1 Husqvarna
Team Canada 233 Toni MULEC E1 Husqvarna
181 Kade TINKLER-WALKER E1 KTM Team Venezuela
240 Manuel FUMERO E1 Sherco
180 Philippe CHAINE E1 KTM
241 Carlos BADIALI E2 Sherco
182 Tyler MEDAGLIA E2 Gas Gas 242 Rolando VEGA E2 Sherco
183 Jared STOCK E3 KTM 243 Raimundo TRASOLINI E3 Sherco

aggiornato/updated 10.08.2021
Supported by

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 SIX DAYS – ITALY 2021
JUNIOR TROPHY TEAMS / 14 TEAMS

Team United States Team Portugal

14 Cody BARNES E1 Honda 94 Rodrigo LUZ E1 Yamaha
15 Dante OLIVEIRA E2 KTM 95 Goncalo SOBROSA E1 Beta
16 Austin WALTON E2 Husqvarna 96 Renato SILVA E2 tbc
Team Italy Team Belgium
34 Lorenzo MACORITTO E1 TM 104 HENSON LIEVENS E2 Gas Gas
35 Manolo MORETTINI E1 KTM 105 DANTE NIJS E1 Beta
36 Matteo PAVONI E3 TM 106 MIKA VANDERHEYDEN E2 Husqvarna
Team Spain Team Switzerland
44 BERNAT CORTES E2 Gas Gas 124 Jérôme MÜLLER E1 Husqvarna
45 ENRIC FRANCISCO E3 Sherco 125 Steve ERZER E1 Husqvarna
46 PAU TOMAS E1 Beta 126 Loris GAILLAND E3 KTM
Team Finland Team Norway
54 Samuli PUHAKAINEN E1 TM 134 Herman ASK E1 TM
55 Hermanni HALJALA E1 TM 135 Håkon NOHR E1 Yamaha
56 Peetu JUUPALUOMA E1 Husqvarna 136 Kevin BURUD E1 Yamaha
Team France Team Czech Republic
64 Luc FARGIER E2 Gas Gas 194 Matěj ŠKUTA E1 Beta
65 Léo LE QUERE E3 Sherco 195 Matyáš CHLUM E1 Husqvarna
66 Antoine CRICQ E3 Beta 196 Robert FRIEDRICH E1 Gas Gas
Team Germany Team Netherlands
74 Florian GÖRNER E1 KTM 224 Mike BOKSLAG E1 KTM
75 Oskar WOLFF E1 Husqvarna 225 Jarno ZANDBERGEN E1 KTM
76 Felix HAIL E1 KTM 226 Marc ZOMER E3 KTM
Team Sweden Team Chile
84 Albin NORRBIN E1 tbc 254 Eloy DE GAVARDO E1 Fantic
85 Max AHLIN E2 Fantic 256 Jeremías SCHIELE E2 Honda
86 Oskar LJUNGSTRÖM E2 Husqvarna 255 Agustín CORTEZ E1 Husqvarna

aggiornato/updated 10.08.2021
Supported by

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 WOMEN TROPHY TEAMS / 8 TEAMS

Team United States Team Portugal

301 Brandy RICHARDS E2 KTM 313 Rita VIEIRA E1 Yamaha
302 Rachel GUTISH E2 Husqvarna 314 Joana GONCALVES E1 Husqvarna
303 Britney GALLEGOS E1 Husqvarna 315 Bruna ANTUNES E1 Gas Gas
Team Germany Team Spain
306 Stefanie SONNENBERG E1 Beta 316 SANDRA GOMEZ E3 Husqvarna
304 Tanja SCHLOSSER E1 Beta 317 JULIA CALVO E2 Beta
305 Samantha BUHMANN E1 Beta 318 MIREIA BADIA E2 Gas Gas
Team United Kingdom Team France
307 NIEVE HOLMES E1 Gas Gas 319 Marie FROMENT E1 Yamaha
308 JANE DANIELS E1 tbc 320 Elodie CHAPLOT E2 Sherco
309 ROSIE ROWETT E1 KTM 321 Justine MARTEL E2 KTM
Team Sweden Team Italy
310 Hanna BERZELIUS E1 tbc 322 Anna SAPPINO E1 Beta
311 Emma WENNBOM E1 tbc 324 Elisa GIVONETTI E1 TM
312 Emelie BORG NILSSON E1 tbc 323 Raissa TERRANOVA E1 Beta
aggiornato/updated 10.08.2021

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 SIX DAYS – ITALY 2021
ISDE CLUB TEAM AWARD / 210 CLUB TEAMS

TEAM ITALY A (ITA) 401 Enrico RINALDI 501 Gabriele PASINETTI 601 Enrico ZILLI
TEAM ITALY B (ITA) 402 Kevin CRISTINO 502 Riccardo FABRIS 602 Daniele DELBONO
GTBN (USA) 403 Mateo OLIVEIRA 503 Cole MARTINEZ 603 John Axel PEARSON
MISSOURI MUDDER’S (USA) 404 Alexander LEHR 504 Nathan FERDERER 604 Reid BROWN
THE ELISABETH SCOTT COMMUNITY (USA) 405 Brian STORRIE 505 John BEAL 605 Clint Jason DENSLEY
ERIC CLEVELAND MEMORIAL (USA) 406 Fred HOESS 506 Nicholas SWENSON 606 Joel TONSGARD
MOJO MOTOSPORT (USA) 407 Anthony FERRANTE 507 Josh KNIGHT 607 Anson MALONEY
TRAIL PROS, US SPRINT ENDURO (USA) 408 Cade HENDERSON 508 Travis REYNAUD 608 Talon SOENKSEN
NGCP/D37/NHHA (USA) 409 Preston CAMPBELL 509 Tanner WHIPPLE 609 Tyler VORE
MC PAVIA C (ITA) 410 Elio Attilio GUBERTI 510 Marco GHEZZI 610 Riccardo INTROINI
MC CARETER IMENIO TESTORI (ITA) 411 Alessandro GRITTI 511 Ferdinando LORINI 611 Andrea LORINI
MC VAL DI SIEVE (ITA) 413 Andrea GELLI 513 Andrea PIAZZESI 613 Marco ANDREINI
SCUDERIA MILANI (ITA) 414 Mirko MILANI 514 Luca MILANI 614 Davide NICOLI
TEAM VALLI OLTREPO (ITA) 415 Omar POMETTI 515 Paolo RICOTTI 615 Federico ASSENTE
MC LA MARCA TREVIGIANA-AFRICA TEAM (ITA) 416 Alessandro BOTTURI 516 Lonardo TONELLI 616 Maurizio GERINI
K.V.H. BETA TEAM (SVK) 417 René KROMPOLC 517 Tomáš VLK 617 Vilém HASTIN
PB RACING TEAM (SVK) 418 Jakub KOSTELANSKY 518 Vladimir PREIS 618 Miloš TURAN
GOTTBROSS TEAM (SVK) 419 Martin GOTTWALD 519 Adam GOTTWALD 619 Filip KLABACKA
GOTTBROSS TEAM 2 (SVK) 420 Gabriela CIPKOVA 520 Juraj BISTAK 620 Petr BORKOVEC
KILOBAITAS RACING TEAM (LTU) 421 Donatas PETRIKAS 521 Danielius ZOSTAUTAS 621 Andrius MITKEVICIUS
TEAM CANTAL 1 (FRA) 422 Hugo BENEZIT 522 Francis BAC 622 Romain CATONI
TEAM CANTAL YAUTE (FRA) 423 Christophe JOND 523 Rodolphe PATREGNANI 623 Jean Luc ROJAT
TEAM LOZERE 1 (FRA) 424 Kevin MALIGES 425 Kilian BREMOND 625 Luc MALIGES
TEAM LOZERE 2 (FRA) 425 Quentin BIOULET 525 Florian POUDEVIGNE 625 Jeremy LABACANE
TEAM LOZERE 3 (FRA) 426 TBA 526 TBA 626 TBA
BREIZH TEAM (FRA) 427 Thierry BOZEC 527 Denis ABGRALL 627 Roberto BIANCARDI
AMZS VETERANS CLUB TEAM SLOVENIA (SVN) 428 Tomaž PODVRATNIK 528 Gregor ROBEK 628 Jaka SELES
VENEZUELA-FURIA (VEN) 429 Xavier CLARO 529 Daniel CARREIRA 629 Nicolas CARDONA
PACMAN-VENEZUELA (VEN) 430 Vicente INGOGLIA 530 Jose Manuel PIRELA 630 Hector CONTRERAS
ABR RACING (CHE) 431 Daniel BRUNNER 531 André BRUNNER 631 ///
TEAM SENIOR SUISSE (CHE) 432 Hubert ZELLER 532 Christophe HOUSER 632 Rolf ENZ
TEAM ORTAJOIE (CHE) 433 Dan JUILLERAT 533 Pedro ABREU DA SILVA 633 Loris PRETALLI
SQUADRA DI MATTI (CHE) 434 Stefano ROHR 534 Alex DANZER 634 Robert KAMBER
MCS RACING (CHE) 435 Pius HOFLIGER 535 Yves HERSCHE 635 Raffael PANZERI
TEAM SWISS QUBE (CHE) 436 Martin EGGER 536 Dominic BLATTER 636 Karl Axel Roberto SCHULZE
TBA 3 (CHE) 437 Jérémie CHRISTINAZ 537 Damien UDRY 637 Gabriel HAYOZ
DMSB 1 - ADAC WURTTEMBERG (DEU) 439 Nico MAIER 539 Maxi SCHEK 639 Maxi HAHN
DMSB 2 – ADAC NORDBAYERN (DEU) 440 Luca WIESINGER 540 Jan BOHM 640 Philipp MULLER
DMSB 3 – ADAC SACHSEN (DEU) 441 Jörg HAUSTEIN 541 Patrick IRMSCHER 641 Maik SCHUBERT
DMSB 4 – ADAC SUDBAYERN/NORDBAYERN/HESSEN-THURINGEN (DEU) 442 Mathias KUMPF 542 Stefan MULLER 642 Manuel GUNSTER
DMSB 5 – ADAC HESSEN-TURINGEN/SACHSEN (DEU) 443 Ronny ROHDE 542 Michael DOMAGALA 643 Maximilian WEBER
DMSB 6 – ADMV/ADAC HESSEN-TURINGEN (DEU) 444 David WAGNER 544 Luca EIBACH 644 Artur KRIENKE
DMSB 7 – ADAC NORDBADEN/NORDRHEIN (DEU) 445 Tom KOLBACH 545 Martin WERZ 645 Maurice RUDY
DMSB 8 – ADAC NIEDERSACHSEN/SACHSEN-ANHALT (DEU) 446 Lenart MARWEDE 546 Max FEHLIG 646 Oliver GERKE
DMSB 9 – ADAC SUDBAYERN/HESSEN-THURINGEN (DEU) 447 Toni ZINK 547 Sven MARKER 647 Andreas LIER
DMSB 10 – TEAM DIRTBIKER MAGAZINE (DEU) 448 Frank WECKERT 548 Vanessa DANZ 648 Alexander GEHLERT
DMSB 11 – ADAC NORDRHEIN (DEU) 449 Stefan BERGER 549 Henrik HOHLE 649 Olaf SZUKAT
DMSB 12 – ADAC WURTTEMBER/NORDBAYERN/SACHSEN (DEU) 450 Jorg MEHRER 550 Frank VIERTEL 650 Gerd KROPF
IS3 – TEAM PORTUGAL (PRT) 451 Fernando SOUSA 551 Fernando JESUS SOUSA 651 Frederico ROCHA
MOTOKROSOVÁ ŠKOLA CZ (CZE) 452 Zuzana NOVACKOVA 552 Zdeněk PITEL 652 David HOLY
KAPYBARA RACING TEAM (CZE) 453 Petr STRNAD 553 Radim PROUSEK 653 Jan KRAL

aggiornato/updated 10.08.2021
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 ISDE CLUB TEAM AWARD / 210 CLUB TEAMS

MORAVA ENDURO TEAM CZ (CZE) 454 Tomáš VASEK 554 Vojtěch SEKANINA 654 Erik MIKULASEK
KBS TEAM-CZ (CZE) 455 Patrik MARKVART 555 Jakub HRONES 655 Milan ENGEL
ENDURO KLUB SEMILY (CZE) 456 Ondřej HAVRDA 556 Martin KUCERA 656 Milan KOTTEK
ENDURO KLUB SEMILY II (CZE) 457 Tomáš TRUBICKA 557 Václav STUDNICKA 657 Jan KOPECKY
MOTOSPORT BOZKOV 1 (CZE) 458 Lukáš KUCERA 558 Jakub KOUCKY 658 Tomáš KOUCKY
MOTOSPORT BOZKOV 2 (CZE) 459 Milan KURFIRT 559 Lukáš VLK 659 Filip FIALA
MOTOKLUB CHRASTAVA V ACR (CZE) 460 Vladimir DUCHOSLAV 560 Michael MANSFELD 660 Lukáš KREJCI
SLAPPETO PLUM TEAM (CZE) 461 Miloslav SKUTA 561 Petr KRIVANEK 661 Roman KREJCI
TEAM PERINO (ITA) 462 Willy GIACHETTI 562 Federico PREVISANI 662 Leonardo CAPUANO
SCUDERIA PONTE NOSSA MAJOR (ITA) 463 Jospeh QUESTI 563 Giuseppe ROTA 663 Michele SONZOGNI
YELLOWPOWER SCUDERIA PRESOLANA (ITA) 464 Nicholas SANA 564 Omar VISINONI 664 Manuel BALDUZZI
MC NAVE (ITA) 465 Gilberto LIBERINI 565 Giordano ROSSI 665 Andrea LOMBARDI
MC VOLTERRA (ITA) 466 Alessandro BORGHI 566 Duccio GRAZIANI 666 Tommaso LILLI
BETA RR 50 ENTROPHY TEAM (ITA) 467 Nico GUASTINI 567 Luca PIERSIGILLI 667 Davide MEI
MPR TEAM (ITA) 468 Michele DEL PEZZO 568 Daniele BONATO 668 Marco ZAGO
TEAM SPECIA (ITA) 469 Simone SPICCIA 569 Marco LUNARDELLI 669 Alberto NARDUZZI
NO FEARS TEAM ASD (ITA) 470 Alberto FACCI 570 Francesco DE POLO 670 Michael GRANDE
FMB CLUB 1 (BEL) 471 Maxime RORIVE 571 Nicolas VANDOMMELE 671 Adrien VANDOMMELE
FMB CLUB 2 (BEL) 472 Quentin VINKEN 572 Mathieu CORTEIL 672 Philippe HENRARD
FMB CLUB 3 (BEL) 473 Arthur SENTE 573 Nicolas CHARLIER 673 ///
MAESTEG MC C (GBR) 474 Mark HILLIER-REES 574 Jason REES 674 Harry HILLIER-REES
BRAINTREE MCC (GBR) 475 William HUGHES 575 Ben CLARK 675 Luke PARKER
WEST OF ENGLAND TEAM (GBR) 476 Andrew ELLIOTT 576 Matthew YATES 676 Dominic THOMAS
PZM NOVI KORONA BETA TEAM POLAND (POL) 477 Rafal BRACIK 577 Michal SZUSTER 677 Sylwester JĘDRZEJCZYK
ŚKM MOTOPRZYGODA RACING TEAM (POL) 478 Tomasz CIZEK 578 Joanna PALUCH-FUCIK 678 ///
PANDA RACING (POL) 479 Michal KAMPA 579 Jakub ORLOWSKI 679 Adam PLUTA
MOTORSPORT SOUTH AFRICA (ZAF) 480 Kevin HILTO BILJON 580 Gerard DE BILLOT 680 Timothy Bray LYLE
ENDURO CLUB TEAM HUNGARY (HUN) 481 János DESI 581 István JAGER 681 Norbert JAGER
MOTO CLUB VINAROS/STIGES (ESP) 482 Arturo CASANOVA ALBALA’ 582 Joan MASO BLASO 682 Javier CASTEJON MARMAÑA
BENIFORNIA TEAM (ESP) 483 Lionel BELTRAN QUISTHOU 583 Terence BELTRAN QUISTHOU 683 Salvador TARREGA
LOS PURETAS (ESP) 484 Jose GONZÁLEZ CENTENERA 584 Ruben PALMAR LIBRERO 684 Juan Jose FERNANDEZ TORONJO
MOTOPARC FRANCOLI (ESP) 485 Albert CASAS CORDÒN 585 Jordi SALVADO TARRAGO 685 Joaquim MORGADES CASELLAS
SERVIDEL RACING TEAM (ESP) 486 Joan Carles GUILLEN TURON 586 Dani SUBIRATS ROYO 686 Luis BUSTOS CENTELLES
CASTILLA ENDURO (ESP) 487 Francisco MARINER BALDOVI 587 Jesus PLAZA FREYER 687 Antonio CARPIO CALCERRADA
KTM NAMURA BIKES (ESP) 488 Arturo DOMINGUEZ LA ROSA 588 Sergio VAQUERO MARTINEZ 688 Ignacio BASTARRECHE ALBERT
KTM NAMURA BIKES II (ESP) 489 Rafael NUÑEZ-MATURANA 589 Gonzalo NUÑEZ-MATURANA 689 Oscar FRAILE-BERMEJO
RIEJU TEAM (ESP) 490 Alejandro ANDREU BATLLES 590 Enrique GARCIA MUÑOZ 690 Victor GUERRERO RUIZ
A.C. BALDIRICH (ESP) 491 Ricard MARTINEZ SANCHEZ 591 Miquel FONT OLIVERAS 691 Francisco PARRAMON AMETLLER
XC HEERDE (NLD) 492 Jorrit VAN DER VEEN 592 Rik VIERHUIZEN 692 Cees Jan ZWAAN
ENDUROTEAM EEFDE (NLD) 493 Jan-Willem ARENDSEN 593 Bram DE SNAIJER 693 Bart TEN HOVE
DUTCH NILS TEAM (NLD) 494 Danny DIETVORST 594 John BRAAS 694 Alex VAN DEN BROEK
WPM MOTORS 495 (NLD) 495 Ruben WAGELAAR 595 Nina KLINK 695 Tim KRUIPER
SELLING MOTORBIKES (NLD) 496 Wesley PITTENS 596 Alex SELLING 696 Sam VERNOOYS
ENDURO CLUB DRENTHE (NLD) 497 Bram GONLAG 697 Jeff ZIELTJES 597 Erik EKELMANS
HARD ENDURO TEAM FRYSLAN (NLD) 498 Wolpke HOEKSTRA 598 Doekele ABMA 698 Feiko PROSJE
TEAM FRYSLAND NL (NLD) 499 Jaring HUITEMA 599 Jan KOOISTRA 699 Daniel KEMPER
MCCZ (NLD) 701 Erik POSTHUMUS 801 Erik LAMBERINK 901 Arnold STAAL
KNMV CT LONELY RIDERS (NLD) 702 Leonard MOULIJN 802 Albert POS 902 ///
REDMOTO ESTONIA (EST) 703 Priit RAID 803 Meelis JARV 903 Ragnar VALDSTEIN
TEAM ÖSTRA ENDURO 1 (SWE) 704 Lucas VAGBERG 804 David KADESTAM 904 Jimmy WICKSELL
TEAM ÖSTRA ENDURO 2 (SWE) 705 Edvin HAMNAS 805 Alexander GUNNERHEIM 905 Lucas WARN

aggiornato/updated 10.08.2021
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 SIX DAYS – ITALY 2021
ISDE CLUB TEAM AWARD / 210 CLUB TEAMS

TEAM WEST SWEDEN 1 (SWE) 706 Nisse BENGTSSON 806 Isac FRIMAN 906 Kalle AHLIN
TEAM WEST SWEDEN 2 (SWE) 707 Carl ANDERSSON 807 Marcus EISNER 907 Gustav RADMARK
MC ALTA VALLE RENO (ITA) 708 Gianni PERSIANI 808 Cristian GELSOMINI 908 Massimo CONSOLINI
MC CASSANO MAGNANO GREEN PISTONS (ITA) 709 Riccardo DE ROCCHI 809 Alberto INTROINI 909 Alessandro MOLTENI
MC FAST TEAM (ITA) 710 Ronni MARCONATO 810 Massimo CHIESA 910 Francesco SIMILIONI
MC MAJOR MOTOR 2 (ITA) 711 Pier Paolo CABUTTI 811 Rino Antonio BOSCO 911 ///
MC MAJOR MOTOR 1 (ITA) 712 Diego COSTAMAGNA 812 Edoardo DOVETTA 912 Andrea DIANO
ALFIERI GUASTALLA REGNANO (ITA) 713 Federico LUCOTTI 813 Pietro PINI 913 Andrea SANFELICI
NSM RACING TEAM (ITA) 714 Andrea GAVA 814 Roberto ZANELLA 914 Carlo ZIBER
MC ALASSIO (ITA) 715 Francesco SIBELLI 815 Walter LUDI 915 Tommaso GASPARRI
MC ALFIERI DERTHONA (ITA) 716 Federico FANZIO 816 Edoardo ALUTTO 916 Filippo ALUTTO
MC INTIMIANO NOSEDA C (ITA) 717 Federico ULISSI 817 Mattia ROVIDA 917 Raffaele LA GAMBA
MC SEBINO (ITA) 718 Giacomo REDONDI 818 Tommaso MONTANARI 918 Nicola RECCHIA
MC PAOLO BIANCHI (ITA) 719 Luca RONDINI 819 Francesco CICCOTTI 919 Alessandro POZZI
LIETZ SPORT RACING TEAM (AUT) 720 Berhard PITZL 820 Eduard EDERER 920 Robert LIETZ
HYKOKE (FIN) 721 Heikki SANTALA 821 Jaakko SCHILDT 921 Arto KALLIOINEN
HOT ONE RACING (FIN) 722 Titus ENJALA 822 Väinö SANTAMAKI 922 Jani-Petteri LEINO
SAABRAND (FIN) 723 Juha SAARELA 823 Seppo SUOMINEN 923 Timo ROSENBERG
OLD SCHOOL CLUB (FIN) 724 Juha PUOTSAARI 824 Mika PAAVOLA 924 Janne MUKKALA
DYNASET HYDRAULICS FINLAND (FIN) 725 Reijo KARPPINEN 825 Jorma KAKKO 925 Tero RIUTTAMAKI
CAMOD (ARG) 726 José FERRANDIZ 826 Osvaldo MARTINEZ 926 ///
OLDSCHOOL RACE TEAM (AUT) 727 Markus TISCHHART 827 Frietz PRIEWASSER 927 Rudi POSCHL
SIX DAYS TEAM KNOPPER (AUT) 728 Christian WIPPEL 828 Marvin HARRER 928 Günther WURZER
ENDURO AUSTRIA RACING TEAM (AUT) 729 Dominic SPENDL 829 Thomas BODER 929 Georg HUTTER
BETA DIRT RALLY RACING FAST TEAM (ITA) 730 Andrea MANCINI 830 Andrea ROCCHI 930 Andrea PROCACCINI
BBM RACING TEAM (ITA) 731 Elia CAMPAGNOLO 831 Daniele CONSONNI 931 Antonello MELI
TEAM ALPHA (ITA) 732 Luca PAVONE 832 Federico MARTINELLI 932 Matteo SEGANTINI
MC PAVIA SENIOR (ITA) 733 Niccolò BRUSCHI 833 Niccolò SCARPELLI 933 Guido CONFORTI
MC PAVIA JUNIOR (ITA) 734 Alessandro GUERRA 834 Daniele MATTI 934 Giorgio VIGLINO
MC PAVIA A (ITA) 735 Maycol AGNELLI 835 Roberto MATTAINI 935 Carlo TAGLIANI
MC PAVIA B (ITA) 736 Walter BOSSI 836 Matteo PIETRANERA 936 Edgardo PAGANINI
ARIEL CAR BRUSCO BROS (ITA) 737 Paolo BUSCONE 837 Francesco BUSCONE 937 Riccardo BUSCONE
MC INTIMIANO NOSEDA A (ITA) 738 Jacopo CERUTTI 838 Alessandro ESPOSTO 938 Alberto BESAGNO
MC MANZANO (ITA) 739 Alberto CALLEGHER 839 Alessandro FORZA 939 Daniele MAGAGNOLI
MC INTIMIANO NOSEDA B (ITA) 740 Alessandro SCANDELLA 840 Nicolo MASPERO 940 Andrea CAIROLI
LA MARCA TREVIGIANA – ALPINESTARS (ITA) 741 Jacopo TRAINI 841 Fabio GECCHELE 941 Andrea ZANOTTO
MC PINO MEDEOT (ITA) 742 Guerrino ZANARDO 842 Danilo MORELLI 942 Ferruccio DAL POS
MEXICO 1 (MEX) 743 Justo SOBERON 843 José Luis GARCIA MENDOZA 943 Gabriel GUARDADO
ENDURO GUADALAJARA 2 (MEX) 744 Diego GONZALEZ 844 Luis MATA 944 Miguel Angel DE AGUINAGA
MONKEY BUSINESS (MEX) 745 José Luis JIMENEZ 845 Alejandro DEL MAZO 945 Santiago CREEL
ENDURO GUADALAJARA (MEX) 746 Juan Carlos CASTRO 846 Alejandro GUERRERO 946 Eugenio DE ALBA
MEXICO 3 (MEX) 747 David ANDRADE 847 Julio TREVIÑO 947 ///
COCA COLA ENDURO MEXICO (MEX) 748 Pablo GUILLEN 848 Antonio GUILLEN 948 Sergio CANALES
MONTERREY ENDURO (MEX) 749 Luis Jorge GARZA 849 Enrique CARLIN 949 Virgilio LOZANO
PONTERANICA (ITA) 750 Walter ROTA 850 Jacopo ROSSI 950 Simone ANGERETTI
MC REGNANO (ITA) 751 Silvio DONELLI 851 Simone FIACCADORI 951 Alessandro ROSSI
MOTO.IT (ITA) 752 Riccardo VITALI 852 Marco Aurelio FONTANA 952 Aimone DAL POZZO
MC GAERNE 1 (ITA) 753 Eric REBELLATO 853 Elia RIGO 953 Riccardo DAL FIOR
MC GAERNE 2 (ITA) 754 Elia SAMMARTIN 854 Antonio XAUSA 954 Davide PELLIZZARO
M.C. GARDONE V.T. G.M. ENDURO RACING (ITA) 755 Alberto MARTINELLI 855 Alessandro MARTINELLI 955 Maurizio MARTINELLI
MC SANDALION (ITA) 756 Giovanni Francesco BAIGUINI 856 Nicola PUTZU 956 Tomaso CUCCA
ISRAEL TEAM IMSF (ISR) 757 Dan MAYA 857 Tomer SHEMESH 957 Suff SELLA

aggiornato/updated 10.08.2021
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 ISDE CLUB TEAM AWARD / 210 CLUB TEAMS

CLUB TEAM 2 – IMSF (ISR) 758 Inbar SELINGER 858 Guy BATITO 958 Ariel SHELLY
CHILE 1 (CHL) 759 Javier GARATE 859 Matteo DE GAVARDO 959 Enzo PELLEGRINI
CHILE 2 (CHL) 760 John MEDINA 860 Vicente MIRANDA 960 Maurizio REGINATO
CHILE 3 (CHL) 761 Matias MOYA 861 Luciano COLLANTES 961 Benjamin MALUENDA
CHILE 4 (CHL) 762 Carlos GONZALEZ 862 Francisco ARANDA 962///
TEAM BETA (ITA) 763 Luca BARBUJANI 863 Lorenzo PELI 963 Andrea RAGNI
RALLY POV (ITA) 764 Tiziano INTERNO’ 864 Nicola LANZA 964 Edoardo FERRARI
TEAM GAMMA (ITA) 765 Andrea ORLANDI 865 Massimiliano LABBE 965 Antonio POLIGNINO
TEAM BELUGA (ITA) 766 Aldo CUSINI 866 Roberto GATTI 966 Alberto ZORLONI
SCUDERIA DOLOMITI (ITA) 768 Rodolfo BONOLLO 868 Leonardo MINGARDO 968 Stefano INGRASSI
SCUDERIA PONTE NOSSA SENIOR (ITA) 769 Roberto MALANCHINI 869 Federico MAGRI 969 Matteo RIVOLTELLA
TEAM BOLMAN ALL ITALIAN RACES (ITA) 770 Giovanni Sebastiano BUSSEI CANONE 870 Gianpaolo BERGAMASCHI 970 Vittorio VEGETTI
VALLE STAFFORA (ITA) 772 Massimo BERGAMASCHI 872 Fabio FASOLA 972 Alberto COSTA

aggiornato/updated 10.08.2021

ISDE OFFICIAL PROGRAM

Editorial coordination: Massimo Tamburelli
Graphic project: Motosprint and FIM

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