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POSTER DOPPIO I TITOLI MONDIALI DI TONY DEL 2009 E DEL 2017

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3,5 0

21/27 settembre 2021 - Settimanale - Anno XLV - Fascicolo 2234

MOTO2
RAUL FERNANDEZ
NON SI FERMA PIÙ
MXGP SARDEGNA
HERLINGS VINCE ANCORA
MOTOGP MISANO È LUI L’UOMO DA BATTERE
BAGNAIA, BASTIANINI
E DESMOSEDICI: CHE SHOW!

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004)


art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 7,00 Euro - CH CT 8,60 Chf
10038

173002
771122
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MOTO3 SBK CATALUNYA
TRIPLETTA ITALIANA TRIPUDIO DUCATI
FOGGIA “PUNTA” ACOSTA “RAZGA” TORNA LEADER

L’ADDIO DI TONY CAIROLI

GRAZIE, LEGGENDA!
A FINE ANNO ESCE DI SCENA IL PIÙ GRANDE TALENTO DEL MOTOCROSS: IL SICILIANO
LASCIA DOPO NOVE TITOLI IRIDATI E DOPO AVER EMOZIONATO GLI APPASSIONATI
MA CON IL KO A RIOLA SARDO, DEVE DIRE ADDIO AL SOGNO DEL DECIMO TRIONFO
IN COPERTINA SOMMARIO
DI FEDERICO PORROZZI

MONTAGNE RUSSE RUBRICHE


65 PILLOLE SPRINT
È stata una settimana di grandi emozioni: l’annuncio dell’addio
di Cairoli e i trionfi italiani in MotoGP e Superbike 68 POLVERE DI STELLE
DA MARTEDÌ a domenica scorsa, è stata una vera e propria altalena di e- 72 MANUBRI LARGHI
mozioni per noi appassionati di motociclismo. Il 14 settembre, su una terrazza
affacciata su Roma (la città che l’ha sportivamente adottato) e davanti a team, 80 IO GUIDO DA SOLA
famiglia, amici, alla stampa e ai vertici KTM, Tony Cairoli ha annunciato il suo
addio alle competizioni. A stupire, in una serata piena di ricordi, di sorrisi, rin-
82 QUELLA (S)VOLTA CHE
graziamenti e anche qualche lacrima, è stato proprio Antonio. Come successo
poco più di un mese fa a Valentino Rossi durante il “suo” momento dell’addio, il
siciliano non si è commosso. Sembrava sereno, in pace con se stesso, convinto
della propria decisione. L’abbiamo interpretato come la consapevolezza dei più
IN PISTA
grandi, delle leggende. Di chi sa di aver dato tutto e più di tutto, di chi sa di aver 6 MOTOGP: SAN MARINO
contribuito a rendere il nostro sport più popolare, di aver appassionato curva do-
po curva, salto dopo salto. E, probabilmente, di chi sa di avere pochi rimpianti su E RIVIERA DI RIMINI
cui “rimuginare”.
Un briciolo di speranza, a noi “orfani” del suo talento dal prossimo 2022, To-
16 MOTOE
ny l’ha lasciato nel finale della serata, quando ha detto che potrebbe correre in 20 LE STATISTICHE
futuro qualche gara come wild card o qualche round del National americano.
Sarebbe bellissimo, ma andrebbe bene anche così, perché la sua carriera è stata 22 MOTO2
un sogno che abbiamo avuto l’onore e il piacere di vivere con lui.
Cinque giorni dopo l’annuncio, è arrivata un’altra giornata di emozioni. Di gioia. 28 MOTO3
Una giornata che ha rafforzato l’orgoglio italiano. L’abbiamo vissuta grazie ai no-
stri ragazzi della MotoGP, della Moto3 e della Superbike. Di questo, e di Cairoli, vi 36 SUPERBIKE: CATALUNYA
parliamo nelle prossime pagine.
Buona lettura!
42 LE PAGELLE SBK
46 SUPERSPORT
CONTROCOPERTINA DI MIRCO MELLONI
49 SUPERSPORT 300

FUORISTRADA
SE PARLIAMO di altalena, pos-
siamo dire che Jeffrey Herlings ha 38
 3,5 0

abituato il popolo del Cross ai “sali-


scendi”: un talento immenso, quello
del ventisettenne olandese vincito- 50 CROSS: IL RITIRO
re di quattro Mondiali, ma la velo-
cità si è rivelata un’arma a doppio DI CAIROLI
taglio, perché Herlings ha pagato a
caro prezzo l’irruenza, con infortuni 58 MXGP: SARDEGNA
gravi e in momenti decisivi. Poche
settimane fa, dopo l’ultimo proble-
ma alla spalla, avevamo dato quasi
per compromessa la sua rincorsa al
titolo. E, invece, dopo un rientro ve-
locissimo e tre vittorie consecutive
si è portato in vetta al Mondiale. La
concorrenza è agguerrita (Herlings,
Tim Gajser, Romain Febvre e Jorge
Prado sono racchiusi in soltanto 12 L A R I M O N TA M O N D I A L E D I H E R L I N G S
punti) ma ora Jeffrey sogna di fare
doppietta di titoli per l’Olanda, ac-
canto all’amico Max Verstappen.
LO SCHIACCIASASSI
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MOTOGP – SAN MARINO DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

PELLE
D’OCA
BAGNAIA ESALTA MISANO REPLICANDO ARAGÓN: POLE POSITION DA RECORD E TRIONFO IN GARA,
QUESTA VOLTA AGGIUDICANDOSI IL DUELLO CON QUARTARARO. BASTIANINI COMPLETA LA FESTA DUCATI,
CON IL PRIMO PODIO NELLA CLASSE REGINA. IL FUTURO DEL MOTOCICLISMO AZZURRO PASSA DA QUI

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ALL’INTERNO
LA GARA DA CAMPIONE
DI FABIO QUARTARARO
ni, incertezza, adrenalina e con piloti
LE PAROLE DEI che meritano applausi. Bravo Pecco,
PROTAGONISTI ITALIANI bravo Fabio, bravissimo Enea Bastiani-
ni, che a Misano è emerso tra i grandi
della classe regina.
LA FESTA PER LA TRIPLETTA Il tricolore ha vissuto un’ulteriore
AZZURRA IN MOTO3 domenica da ricordare: dopo il podio
dell’Aprilia nel GP Gran Bretagna e il
primo successo di Bagnaia in top class
FERNANDEZ-GARDNER: al Motorland, è arrivata la riconquista
KTM-ajo domina la MOTO2 di Misano. Ma per essere precisi, non
è avvenuto soltanto domenica perché
è stato un lavoro lungo un intero fine
settimana.
Le moto di Gigi Dall’Igna e del re-
parto corse di Borgo Panigale si erano

M
infatti mostrate tremendamente com-
petitive fin dall’inizio del weekend, fino
ISANO A- alla sublimazione delle qualifiche, con
DRIATICO quattro moto nelle prime cinque posi-
Pecco Bagnaia ed Enea – Signore zioni, con la pole da record di Bagnaia.
Bastianini festeggiano con e signori, Soltanto Fabio Quartararo è stato ca-
il collaudatore Michele che gara ci pace di insinuarsi nel dominio rosso.
Pirro, con il team e con i hanno re-
galato Pec-
ATTORNO
vertici Ducati (si riconoscono
Paolo Ciabatti e Claudio co Bagnaia a Pecco c’era grande
Domenicali). In basso a e Fabio curiosità, legato agli effetti del primo
destra, Pecco esulta con Quar tara- successo in MotoGP, ad Aragón. Per-
Quartararo alle sue spalle. ro! Da tempo non vivevamo un GP da ché gli esperti sostengono sempre
pelle d’oca come questo, che ci ha fat- come la prima volta generi un “click”
to vivere in piedi gli ultimi giri. Il duel- mentale. Non sappiamo se possiamo
lo tra Bagnaia e Quartararo di Misano chiamarlo proprio così, ma a Misano il
vale un’intera stagione. Perché è lo torinese ha dimostrato che fra la sua
specchio della nuova generazione che versione odierna e quella passata, c’è
ha dato l’assalto al trono: il Mondiale un abisso.
può stare tranquillo, sarà in buone ma- «Vincere ad Aragón mi ha fatto ar-
ni anche in futuro. rivare a Misano con molta più fiducia
in me stesso» ha confessato dopo il
secondo trionfo sulla Ducati. Un trion-
IL GP SAN MARINO e Riviera di fo frutto di una strategia chiarissima:
Rimini ha offerto tutto quello che si approfittare della gomma morbida per
vorrebbe vedere in una corsa: emozio- scavare tra sé e i rivali il margine più
ampio possibile, sapendo che Quar-
tararo – con gomma media - sarebbe
stato molto più forte nella seconda
metà della gara.
«Credo di aver compiuto la miglio-
re partenza della mia vita» ha spie-
gato Bagnaia. «Alla fine del primo
giro sulla lavagna al muretto box ho
visto “+1 secondo”. Da lì ho continua-
to a spingere al massimo, finché a un
certo punto Fabio non ha cominciato a
recuperare. Il suo riavvicinamento mi
ha messo tanta pressione sulle spalle,
a un certo punto ho iniziato a pensa-
re troppo, e ho temuto di poter com-
mettere un altro errore alla Curva 6»

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MOTOGP – SAN MARINO

In alto, Bagnaia festeggia davanti ai tifosi Ducati. Qui sopra, Pecco (63)
comanda il gruppo nelle prime fasi di gara. Nella pagina accanto, i due
protagonisti italiani con il presidente della FederMoto, Giovanni Copioli.

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pecco bagnaia
La Ducati fa paura. E stiamo
già lavorando per il 2022...
FRANCESCO Bagnaia ha iniziato a vincere e adesso non vuole più
smettere. Dopo la prima vittoria in MotoGP ottenuta ad Aragon contro
Marc Marquez, il piemontese ha trionfato anche a Misano, mandando in
estati i 25.000 tifosi ammessi sugli spalti. Un successo ottenuto sfrut-
tando al massimo le potenzialità della mescola morbida scelta per la
sua GP21: “Sapevamo che avrei dovuto fare la differenza nei primi giri
con la soft, ho aperto subito il gap e ho cercato di essere più costante
possibile” ha raccontato Pecco a fine GP.
Contenere il rientro di Quartararo, forte della durata della sua
gomma media, non è stato semplice.
«Sì, nel finale è stata veramente dura, soprattutto negli ultimi 2-3
giri, ma ho fatto il miglior T3 della gara all’ultima tornata, ed è stato
bellissimo».
È stata più dura contro Marquez ad Aragon o qui con Fabio?
«Questa pista è più corta ma fisicamente è più dura. Il calo della
gomma è diverso, lì si corre in gestione, qui si deve spingere. Alla fine
ho capito come non usurare troppo la gomma posteriore e questo mi
ha detto, ricordando la scivolata dello ha permesso di difendermi negli ultimi due giri. Temevo che Fabio mi
scorso anno, quando era saldamente passasse al Carro, ma sono rimasto davanti».
al comando del GP Emilia-Romagna. Misano è anche casa tua. Quali emozioni hai provato nel vince-
«Al tempo stesso, sapevo di non dover re davanti al tuo pubblico?
far avvicinare troppo Quartararo, e co- «Vincere a casa è veramente speciale, per me è stata una grandissi-
sì all’ultimo giro ho fatto l’intermedio ma emozione, la volevo più che ad Aragon. Ho guadagnato meno punti,
nel terzo settore più veloce di tutta la ma mi aiuta mentalmente ad arrivare al COTA con più motivazione».
gara!». Quante volte riguarderai questa vittoria?
È stato interessante sentire Pecco «Vediamo, non lo so (ride, ndr). Adesso rimarrò a Misano in vista dei
parlare delle chiavi del suo trionfo: la test di martedì e mercoledì, festeggerò assieme alla mia squadra. An-
fiducia in se stesso ma anche i test sul dremo a cena e sarà bello condividere con loro la mia gioia».
circuito Marco Simoncelli sulla Pani- Sembri in perfetta simbiosi con la tua Ducati.
gale V4 stradale, che gli hanno per- «La moto fa paura e stiamo compiendo un bel lavoro all’interno del
messo di compiere un ulteriore passo box. In realtà stiamo già lavorando anche per il 2022: stiamo facendo
avanti a livello di guida. Curiosamente, tanto lavoro che ci tornerà utile per il prossimo anno».
poi, il riferimento per il set up è stato Christian Caramia
Jorge Lorenzo del 2018. Del resto il
capotecnico, Christian Gabarrini, è lo
stesso.

CON BAGNAIA, con Jack Miller,


Jorge Martin e Johann Zarco positivi
in qualifica, con il podio di Bastianini,
con la buona prova di Michele Pirro
(11° al traguardo davanti a Zarco), la
Ducati ha confermato di essere la mo-
to più competitiva sulla griglia. Anche
perché non sembrano esserci alterna-
tive forti: la Yamaha ha successo con
un solo pilota, la Suzuki è da un punto
di vista strettamente tecnico il fanali-

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MOTOGP – SAN MARINO
Bastianini (23) guida un terzetto
formato anche da Alex Rins (42)
e Marc Marquez (93).

no di coda della categoria, la KTM si è


sciolta nelle ultime gare…
A questo si deve aggiungere la
progressione di Bastianini, che sulla
GP19 è stato capace di volare a Misa-
no. Il campione uscente della Moto2
sta raccogliendo i frutti del lavoro di
adeguamento alla categoria, a partire
dai cambiamenti nello stile di guida:
«Questo motore è molto aggressivo,
ma qui e ad Aragón ho iniziato a gui-
dare più rilassato. I miei movimenti
sulla moto sono più dolci. E qui in en-
trata di curva sono stato molto com-
petitivo».
Può dirlo forte, Enea, perché per-
sino Marc Marquez è rimasto impres-
sionato dal giovane romagnolo. Me-
rito anche di una moto molto stabile

enea bastianini
in staccata, una virtù che consente di
frenare più tardi, e con la proverbia-
le grande accelerazione in uscita di
Questo pubblico è fantastico curva, molto superiore a quella della
Honda. Bastianini ha poi ammesso:
«Ho superato in frenata Rins, Mar-
PRIMO podio in MotoGP, giro quez e Miller, mi sentivo infuocato.
veloce della gara, zero sbavature, Partivo 12° (complice un’escursione
gli applausi di amici e tifosi. Enea sul verde che ha azzerato un giro da
Bastianini non poteva chiedere di terza fila in Q2, nde) e arrivare sul po-
più al suo primo GP San Marino dio non è stato facile. Chissà, parten-
vissuto da pilota MotoGP, su una do più avanti, magari avrei lottato per
pista che ha sempre portato be- la vittoria». Un passo per volta, caro
ne al romagnolo, vincitore tra le Enea! Scherzi a parte, Bastianini ha
curve del Santamonica nel 2015 confermato la progressione, merito
ai tempi della Moto3 e nel 2020 anche di Alberto Giribuola, lo storico
in Moto2. capotecnico di Andrea Dovizioso, il
Enea, avresti mai pensato di ottenere il primo podio in classe miglior ducatista degli ultimi 10 anni.
regina proprio a Misano? Nonché l’ultimo rookie italiano, prima
«Il podio non era preventivato, ma l’ho voluto a tutti i costi. A metà di Bastianini, a salire sul podio in Mo-
gara vedevo che avevo un gran passo: ho passato Jack Miller, ma poi toGP. E in fondo Enea è un campione
Pecco e Fabio erano troppo veloci. Quindi mi sono accontentato». del Mondo, e ci sono cose che non si
Sei stato veloce per tutto i tre giorni, specie in qualifica, dove dimenticano.
sei riuscito a centrare l’accesso in Q2.
«Purtroppo abbiamo letteralmente saltato il secondo turno di pro-
ve libere a causa della pioggia, ma nelle FP3 e FP4 siamo riusciti ad PARLANDO proprio di campioni
affinare bene la moto. Nel warm up la moto mi ha dato subito grande del Mondo, con il risultato di Misano, il
fiducia e sono arrivato molto carico alla gara». divario tra Quartararo e Bagnaia è sce-
Hai guidato benissimo, dimostrando di non avvertire timori so a 48 punti, uno svantaggio difficile
reverenziali contro piloti più blasonati. da rimontare con 100 punti in palio. Le
«In gara ho voluto provare il tutto per tutto e devo dire che mi sono opzioni di titolo per Pecco e la Ducati
preso qualche rischio, ma davanti a questo pubblico fantastico ne è passano per una continuità sui livelli
valsa la pena». degli ultimi due GP, magari con un er-
C.C. rore del francese. Ma è difficile.

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MOTOGP – SAN MARINO DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

Il marziano

FABIO, È COME
PECCO BAGNAIA
E FABIO QUARTARARO
Per la prima volta il “premio”
va a due piloti, ex aequo, perché

UN SUCCESSO
entrambi a Misano sono stati ex-
traterrestri. Pecco applicando ed
eseguendo una strategia di gara
che gli ha permesso di vincere
il secondo GP in una settimana,
Fabio combinando maturità e ag-
gressività, da campione vero.
LA PROVA DI QUARTARARO, CAPACE DI RIENTRARE SU BAGNAIA
FINO A INSIDIARLO, RAFFORZA LE SUE CHANCE DI TITOLO.
La sorpresa MIR ABDICA DEFINITIVAMENTE. E MARQUEZ È UN MISTERO

M
ENEA BASTIANINI
Ad Aragón era stato sesto, quindi
vederlo davanti a Misano non è ISANO A- a Misano, chissà quanto in maniera pia-
stata una sorpresa. Ma il podio DRIATICO nificata. Circondato dalle Desmosedici
è andato oltre le previsioni più – C’era tanta sulla griglia – Bagnaia e Jack Miller in
ottimistiche. Un podio che non è curiosità, do- prima fila davanti a lui, Jorge Martin e
caduto dal Cielo, arrivato dopo la po Aragón, Johann Zarco subito dietro – e cono-
miglior gara della vita del rimine- per capire scendo l’efficacia delle moto bolognesi
se. Enorme. se quello di al via, era chiaro che l’inizio di Quartara-
Fabio Quar- ro sarebbe stato complicato come una
tararo era rissa in un bar contro metà degli avven-
Dietro la lavagna stato un GP tori… E infatti il francese si è dovuto fa-
I PILOTI SUZUKI negativo isolato oppure l’inizio di una cri- re largo a suon di pugni, ovviamente in
Quinta caduta in gara di Alex Rins, si simile a quella dello scorso anno. La modo figurato.
che ha rovinato una bella rimonta. curiosità ha trovato subito una risposta: Con una scelta di gomme fatta per un
Joan Mir, come sempre, ha lottato, Fabio è un più che solido leader del cam- avvio di gara all’attacco, i piloti della Du-
ma non ha potuto fare meglio di un pionato, e le sue possibilità di vincere il cati hanno bloccato Quartararo e la Ya-
quinto posto diventando poi sesto Mondiale sono aumentate. Questo, an- maha, mentre il “cavallo buono” di Bor-
per l’escursione sul verde all’ulti- che se Quartararo non ha vinto a Misa- go Panigale, Bagnaia, andava subito in
mo giro. no, dove però quello a ruota di Pecco Ba- fuga. Consapevole di dover capitalizzare
gnaia è stato il classico secondo posto il prima possibile il vantaggio garantito
preludio di un titolo. Il francese è stato dalla propria combinazione di pneuma-
sublime, rendendosi protagonista, come tici. Il tutto, mentre Quartararo se la
lui stesso ha ammesso, di una delle sue vedeva con Martin e con Miller: lo spa-
migliori gare in MotoGP. Eppure ha chiu- gnolo è stato così aggressivo da finire
so secondo. a terra. Con l’australiano, il pilota della
Yamaha non ha avuto vita facile, e quan-
ANCORA una volta, il “giro per giro” do si è liberato del ducatista, trovandosi
racconta l’andamento di una gara. La di fronte soltanto Bagnaia, era passata
Ducati ha agito come un branco di lupi metà gara, e il vantaggio del battistrada

A destra, Fabio
Quartararo (20)
davanti a Jack
Miller: il francese
ha ottenuto
il nono podio
stagionale, ma
paradossalmente
prima di Misano
non si era mai
piazzato secondo.

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LA FRASE
««Alla quarta curva mi sono
ritrovato ultimo, poi ho fatto
qualche sorpasso: Dovizioso,
GIRO PER GIRO
Morbidelli, Oliveira, lottavo
con Petrucci. Considerando
Miller soltanto 6°
i nomi, mi sono detto: sono
terzo. E invece sono passato
1 AL VIA Bagnaia davanti a Miller e Quar-
tararo, poi Marc Marquez e Pol Espargaró.
Pecco va subito in fuga, transitando sul tra-
sul rettilineo e sulla lavagna guardo con oltre un secondo sul compagno
c’era scritto diciannovesimo». di squadra. Dietro, Martin scavalca le due
Honda ufficiali.
Valentino Rossi,
ironizzando sulla propria gara
3 3° giro: Martin attacca Quartararo ma poi
cade alla curva del Carro.
5 5° giro: Bastianini risale fino alla quinta
posizione, superando entrambi i fratelli E-
spargaró. Il campione uscente della Moto2
tallona Marc Marquez.
Sopra, Valentino Rossi con il casco con il fiocco rosa dedicato 6 6° giro: Bastianini supera Marquez alla
staccata della Quercia.
alla sua bambina che dovrebbe nascere nel mese di febbraio.
8 8° giro: Miller allarga al Curvone, indu-
cendo all’errore anche Quartararo, così Ba-
gnaia sale a 2”3 di vantaggio sugli inseguitori.
12 12° giro: si ritira Martin, complici i due
Long Lap penalty inflitti dopo la ripartenza.
14 14° giro: Quartararo supera Miller all’in-
terno della chicane del Rio. Dietro, Rins su-
pera Marquez al Carro ed è quinto.
17 17° giro: Quartararo cerca di gettarsi
all’inseguimento di Bagnaia, ma il ducatista
risponde con due buoni giri. Anche se il giro
più veloce è di Bastianini, in 1’32”3.
18 18° giro: Rins scivola, cercando di tenere
il passo di Bastianini, che ritocca il record in
gara con un 1’32”215 che lo fa piombare su
Miller.
19 19° giro: Enea passa Miller al Curvone.
20 20° giro: Quartararo al’attacco, il divario
da Bagnaia scende a 1”3.
23 23° giro: Bagnaia perde ancora, Quarta-
raro arriva a sei decimi dal leader. La gomma
media di Fabio sembra avvantaggiarlo rispet-
to alla soft di Pecco.
era di 2”733. Quando a fine gara Bagnaia
e Quartararo hanno tagliato il traguardo,
Qui a destra, i
compagni di marca 25 25° giro: Quartararo a contatto con Ba-
gnaia.
lo hanno fatto separati da meno di quat-
tro decimi di secondo.
del leader del
Mondiale: Andrea
27 27° giro: Bagnaia con un ultimo giro ca-
polavoro si tiene alle spalle Quartararo. Me-
Dovizioso (04), raviglioso podio di Bastianini, poi Marquez,
IL MODO migliore per descrivere al debutto con la Mir e Miller. Ma il campione in carica viene
Yamaha-Petronas, e retrocesso di una posizione per aver superato
Quartararo è utilizzando un aggettivo: i liiti del tracciato.
solido. Ha dato vita, con Bagnaia, a un Valentino Rossi (46).
duello pregevole da vedere, e sicura- Sopra, Marc Marquez
mente intenso da vivere dall’interno. Nel (93) sta per essere
caso di Fabio, c’era tutto da guadagnare, superato da Enea
Bastianini (23).
con la furiosa rimonta su Bagnaia, ma il
francese doveva comunque evitare erro-
ri, che avrebbero creato problemi per il
campionato.
Da parte di Pecco, la pressione arri-
vava dalla lavagna del muretto box, che
segnalava come, giro dopo giro, il mar-
gine si restringesse, complici le gomme
vicine alla propria fine. Bagnaia è stato
maturo, non ha soltanto gestito la pres-
sione, ma ha trovato anche il modo per
compiere nell’ultimo giro il quarto mi-
glior crono della sua gara, nonché il mi-

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MOTOGP – SAN MARINO
Al rientro in pista dopo cinque GP, glior T3 della giornata. speranze di confermare il titolo, ma ha
Franco Morbidelli (21) ha chiuso 18° «Io ero più rapido nel primo e nell’ul- aggiunto di essersi sentito impotente di
all’esordio con la M1 ufficiale. timo settore» ha spiegato Quartararo. fronte alla mancanza di “argomenti” per
«All’ultimo giro avrei voluto attaccarlo poter mantenere lo status di campione.
nelle ultime curve, o quantomeno pro- Da buon campione, Mir ha ammesso di
varci, ma vedendolo nel T3 dell’ultimo faticare ad accettare la situazione.
giro, mi sono detto che il secondo posto L’analisi di un GP non può mai pre-
andava bene». scindere da Marc Marquez, che vive una
situazione difficile da definire: a Misano,
IL DUELLO è stato sublime, e ha ha rimediato altre due cadute – siamo a
fatto dimenticare ai 25.000 presenti 20 in 12 GP stagionali – mostrando che
l’amaro in bocca per la gara lontano dal la spalla non ha avuto tempo per recupe-
vertice di Valentino Rossi. Il Dottore, il rare nei pochi giorni trascorsi tra Aragón
ritorno di Andrea Dovizioso, il rientro di e Misano. Eppure Marc ha chiuso ai piedi
Franco Morbidelli e la prima italiana di del podio. Un altro episodio dell’enigma
Maverick Viñales sull’Aprilia sono state su quanto male stia la sua spalla. Tri-
le delusioni del GP, perché erano temi ste, infine, è stato il fine settimana della
circondati da grande attenzione alla vi- KTM, il cui percorso è difficile da capire.
gilia. A Misano, Dani Pedrosa aveva provato di
Per tutti c’è una spiegazione logica, recente, eppure le moto arancioni non
per giustificare la frustrazione delle hanno compiuto un passo avanti rispet-
aspettative, ma i tifosi si aspettava- to ai precedenti, deludenti GP.
no qualcosa in più da ognuno di questi I piloti sono rimasti a Misano, per due
protagonisti. Frustrato, molto frustra- giorni di test prima di viaggiare alla volta
to, era Joan Mir dopo la gara. Il pilota del Texas. Per alcune Case, saranno test
della Suzuki ha ammesso che a Misano determinanti per ritrovare il cammino
non soltanto si sono esaurite le residue perduto.

MotoGP su Sky fino al 2025


Conferme per Superbike, CIV, CEV e Rookies Cup
IL MATRIMONIO tra Sky e Dorna continua: per i prossimi motociclismo alla passione per Rossi. Anche lui auspica que-
quattro anni i campionati del Motomondiale e della Superbi- sto, altrimenti non lavorerebbe per crescere giovani talenti».
ke saranno ancora sulla TV italiana almeno fino al 2025. La Cosa aspettarsi quindi da questi prossimi quattro anni? «Un
nuova conferma rappresenta la solidità della collaborazione duello tra Fabio Quartararo e Marc Marquez, con l’auspicio
tra le parti, che raggiungerà i 12 anni, visto che l’inizio risale al che diventi una lotta a quattro con Franco Morbidelli e Ba-
2014, con anche il debutto dello Sky Racing Team VR46 nel gnaia». Due piloti nati sotto l’ala del nove volte campione del
Mondiale, con l’alloro iridato di Pecco Bagnaia nel 2018. Mondo, che hanno già dimostrato di essere competitivi e che
SkySport si occuperà di raccontare i GP di MotoGP, Moto2, nel 2022 saranno entrambi con team ufficiali.
Moto3, MotoE e i round delle tre classi della Superbike, Su- A commentare la nuova firma con la Dorna è stato anche
persport e Supersport 300. Lo farà via satellite, via internet, Marzio Perrelli, Executive Vice President Sky: «Il nostro ca-
sul digitale terrestre e in streaming su NOW. Il principale ca- nale dedicato alle moto va ben oltre il racconto della singola
nale di riferimento sarà sempre SkySportMotoGP, che conti- gara e sarà ancora una volta lo spazio ideale per chi vuole
nuerà a offrire anche approfondimenti, con il massimo della informarsi e vivere fino in fondo questa passione». L’offerta
tecnologia. delle due ruote di Sky è anche più ampia, con la trasmissione
«Sono strafelice di questa nuova firma, anche se non ho di CEV, Rookies Cup e in questi anni anche del CIV, dove si
mai avuto grossi dubbi» ha commentato Guido Meda, vice di- coltivano i piloti del Mondiale di domani.
rettore di Sky Sport e direttore della redazione motori, nonché S.Z.
la “voce della MotoGP” nelle imprese dei piloti italiani dell’era
moderna, a cominciare da Valentino Rossi. «Ci sarà un’altra
avventura importante da vivere, che è quella di dare continui-
tà a una cosa che sarà senza Valentino. C’è moltissima carne
al fuoco, l’errore sarebbe quello di confinare la passione per il

14 www.motosprint.it
EFFETTO SERRA fabio
quartararo
Pecco ha fatto
un capolavoro
«IN MEZZO a tutte queste Ducati mi
sento solo» aveva dichiarato Fabio Quarta-
raro dopo le qualifiche di Misano. Sensazio-
ne confermata anche dal GP corso domeni-
ca, quando il francese ha dovuto vedersela
con Martin prima e Miller poi. Liberatosi dei
due rivali, il leader del Mondiale ha chiuso
il GP San Marino nella morsa di Bagnaia e
Bastianini, guadagnandosi il secondo gradi-
no del podio.
Eri quasi riuscito nell’impresa.
Quanto sei rammaricato per la manca-
ta vittoria?
«In realtà, non sono mai stato così con-
tento di essere arrivato secondo».
GLI ITALIANI Puoi raccontarci il motivo?
«Non per il vantaggio in campionato, ma
per la gara che è stata. All’inizio ho dovuto
lottare con Jack e Jorge che mi hanno fatto
Michele Pirro Franco Morbidelli perdere tempo, poi sono riuscito a recupe-
«Non correndo con continuità in «Dopo il warm up non ero rare su Bagnaia, ma attaccarlo mi è stato
MotoGP mi è mancato un po’ il sicuro che avrei potuto impossibile».
ritmo. In gara ho montato una affrontare la gara. Invece con Pecco sembrava in difficoltà nel fi-
gomma troppo morbida che mi l’adrenalina e gli antidolorifici nale, ma ha tirato fuori dal cilindro un
ha costretto a rallentare sul sono riuscito ad essere anche ultimo giro incredibile. In cosa è riusci-
finale dopo aver preso qualche abbastanza costante, un’ottima to a fare la differenza?
rischio». partenza e a stare nel gruppo». «All’ultimo settore sembrava che stesse
facendo un time attack. Ha fatto un capo-
Danilo Petrucci Luca Marini lavoro».
«È stata una gara davvero «Non sono partito male, ma Hai lottato con tutte le tue forze, ma
difficile, ma siamo riusciti ad dall’inizio non avevo velocità alla fine non è bastato.
avere un passo migliore rispetto per poter superare i piloti del «Ce l’ho messa tutta, ho avuto tre o quat-
alle prove. Non mi aspettavo di mio gruppo come Pirro, Binder tro chiusure all’avantreno, ma alla fine sono
essere più veloce e costante, o Nakagami. In scia poi, la riuscito a terminare una gara nella quale ho
ma ho faticato molto: negli temperatura della gomma pensato poco al campionato».
ultimi quattro giri ho dovuto davanti si è alzata ed è un C.C.
lottare con la moto». aspetto su cui devo lavorare».

Valentino Rossi Andrea Dovizioso


«Alla partenza sono riuscito «È stata un’esperienza davvero
a recuperare alcune posizioni, strana iniziare la gara dal 24°
ma poi alla curva 4 c’è stato posto, ma è stato positivo
un contatto e sono sceso perché volevamo essere
all’ultimo posto. Dopo ho costanti per tutta la gara e
provato a spingere, il mio ritmo imparare. Ho fatto segnare
era decente e sono riuscito a il mio miglior giro verso la
completare alcuni sorpassi». fine del GP e questo mi rende
contento».

www.motosprint.it 15
MOTOE – SAN MARINO

TORRES (DI NUOVO) CAMPIONE, CON BRIVIDO


Lo spagnolo e Ferrari si aggiudicano le due
gare di Misano. Jordi si conferma il numero uno
anche grazie alla penalizzazione di Aegerter.
Enel X partner della MotoE fino al 2024
La festa di
Jordi Torres
(40) al suo
secondo
titolo MotoE
consecutivo.

LA BATTAGLIA per il titolo 2021 della MotoE si


decide all’ultimo giro dell’ultima gara dell’anno, a di-
mostrazione dello spettacolo offerto dal campionato
le CLASSIFIche
riservato alle moto elettriche. Alla curva del Carro,
lo svizzero Dominique Aegerter si butta dentro sullo SABATO: 1. Jordi TORRES 7 giri pari a 29,582 km in 12’11”858 alla media
di 145,5 km/h; 2. Dominique AEGERTER a 0”160; 3. Mattia CASADEI a 0”405;
spagnolo Jordi Torres e quello che ne esce è un con- 4. Matteo FERRARI a 2”786; 5. Miquel PONS a 3”072; 6. Kevin ZANNONI a
tatto tra i due contendenti al titolo iridato. Lo spa- 3”095; 7. Fermin ALDEGUER a 3”621; 8. Lukas TULOVIC a 10”598; 9. Yonny
gnolo cade mentre lo svizzero arriva al traguardo e HERNANDEZ a 10”482; 10. Xavi CARDELUS a 10”905; 11. Andrea MANTO-
VANI a 11”088; 12. Corentin PEROLARI a 16”045; 13. Maria HERRERA a
vince davanti a Ferrari e Casadei. Torres invece chiu- 17”087; 14. Jasper IWEMA a 25”402; 15. Andre PIRES a 32”416.
de tredicesimo, in lacrime per aver perso il titolo a Giro più veloce: Kevin ZANNONI in 1’43”081 alla media di 147,5 km/h.
favore di Aegerter. Ma una revisione del contatto da DOMENICA: 1. Matteo FERRARI 8 giri pari a 33,808 km in 13’54”140
parte della Race Direction sconvolge l’ordine d’arrivo alla media di 145,909 km/h; 2. Mattia CASADEI a 0”348; 3. Miquel PONS
a 1”038; 4. Kevin ZANNONI a 3”402; 5. Eric GRANADO a 3”484; 6. Hikari
e le inverte gli stati d’animo: la decisione riconsegna OKUBO a 3”899; 7. Fermín ALDEGUER a 7”274; 8. Xavier CARDELÚS a
il titolo a Torres in virtù della penalità ad Aegerter, 11”109; 9. Andrea MANTOVANI a 10”779; 10. Corentin PEROLARI a
un ride through. Lo spagnolo si riconferma così cam- 15”250; 11. María HERRERA a 15”428; 12. Dominique AEGERTER a
37”830; 13. Jordi TORRES a 45”570; 14. Jasper IWEMA a 46”449; 15.
pione dopo aver centrato il titolo già nel 2020. La Lukas TULOVIC a 56”267.
vittoria vittoria di tappa, invece va a Ferrari, davan- Giro più veloce: Dominique AEGERTER in 1’42”660 alla media di
ti a Casadei e Pons. A conferma dell’ottimo stato di 148,194 km/h.
“salute “della formula, una notizia è arrivata proprio
IN CAMPIONATO
nel corso del weekend di Misano con una conferen- 1. Jordi TORRES punti 100; 2. Dominique AEGERTER 93; 3. Matteo
za stampa organizzata sulla terrazza del circuito: in FERRARI 86; 4. Eric GRANADO 84; 5. Alessandro ZACCONE 80; 6.
quella occasione Enel X ha annunciato di aver rin- Mattia CASADEI 79; 7. Miquel PONS 73; 8. Lukas TULOVIC 62; 9. Fermín
novato con Dorna la partnership come forniture dei ALDEGUER 51; 10. Yonny HERNÁNDEZ 47; 11. Hikari OKUBO 45; 12. Ke-
vin ZANNONI 44; 13. Corentin PEROLARI 31; 14. Andrea MANTOVANI
sistemi di ricarica per il campionato per altre tre sta- 29; 15. María HERRERA 27; 16. Xavier CARDELÚS 21; 17. Jasper IWEMA
gioni, fino al 2024. 13; 18. André PIRES 12; 19. Stefano VALTULINI 1.
Marco Pezzoni

16 www.motosprint.it
MOTOGP – SAN MARINO DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

IL MALE DELLA
MOTOGP
L’inattesa metamorfosi di Pe-
tronas. Era previsto che WithU pre-
sentasse il progetto MotoGP proprio
a Misano, in vista di un 2022 da main
sponsor dell’odierno Team Petronas.
Ma questo passo è stato rimandato.
DAL GOMITO DEL TENNISTA ALLA SINDROME COMPARTIMENTALE Tra le ragioni ci sarebbero le divergen-
ze emerse tra Razlan Razali e Johann
DEL MOTOCICLISTA: ZARCO L’ULTIMA “VITTIMA”. YAMAHA IN MOTO2 Stigefelt. Dopo la perdita dello spon-
sor Petronas, entrambi puntavano a
CON LA RIVELAZIONE DELLA SUPERSPORT, GONZALEZ, E UN ASIATICO prendere il vertice del team. L’unico

18 www.motosprint.it
annuncio del fine settimana è stato le-
gato al nuovo RNF MotoGP Team, con
la “benedizione” della Dorna testimo-
niata dalla foto di Razali con Carmelo
Ezpeleta. Un progetto che però l’altra
metà di Petronas non conosceva… Nel
frattempo la candidatura di Wilco Ze-
elenberg per la Suzuki ha perso consi-
stenza: l’olandese resterà responsabi-
le del team satellite Yamaha.
Zarco, l’ultimo della lista, per
ora. Il 2021 si sta rivelando tremendo
per gli avambracci dei piloti. Tre gior-
ni dopo il GP San Marino e Riviera di
Rimini, Johann Zarco è stato operato
al braccio destro per la sindrome com-
partimentale che l’ha fatto soffrire do-
po il ritorno dalla pausa estiva. Una
sofferenza testimoniata dal crollo in
classifica: da secondo a -34 da Fabio
Quartararo, è sceso al quarto posto a Nella pagina a sinistra, Zarco a
-93 dal connazionale. Johann aveva colloquio con Giacomo Agostini.
già dovuto fare i conti con il dolore al Qui, Rossi con “Gimbo” Tamberi,
braccio, in passato, ma questa volta oro olimpico di Tokyo.
è maturata la decisione di sottoporsi
all’intervento. L’idea iniziale era farla
dopo Austin, per approfittare delle tre il nome alla moto utilizzando però un dei piloti oggi nel CEV, l’indonesiano
settimane prima del secondo GP di Mi- telaio Kalex. L’obiettivo è quello di Dimas Ekky e il thailandese Keminth
sano, ma i medici gli hanno consigliato formare piloti buoni per la MotoGP: Kubo, mentre lo spot europeo ve-
di anticipare. Zarco ha così arricchito nel caso della KTM, ieri sono stati de Coe favorito lo spagnolo Manuel
la lista dei piloti operati per questo Miguel Oliveira e Brad Binder, oggi Gonzalez, protagonista con la Yama-
problema nel 2021, dopo Iker Lecuo- Remy Gardner e Raul Fernandez. Ci ha nella Supersport iridata.
na, Jack Miller, lo stesso Quartararo, ha provato la Honda, con Idemitsu, Michelin, altri cinque anni. Con
Aleix Espargaró… e ci proverà la Yamaha, con Yamaha l’annuncio dell’estensione fino al 2026
Il modello KTM-Aki Ajo. L’evolu- Master Camp, struttura collegata dell’attuale contratto, la Michelin si
zione della Moto2 potrebbe lanciare alla VR46 Riders Academy, e che da conferma fornitore unico per i pneu-
il format che chiameremo “KTM-A- anni prende parte al Mondialino del matici della MotoGP. Il rapporto era
jo”. Cioè una Casa, in questo caso la CEV. L’idea per il 2022 è di schiera- cominciato con il ritorno del gommista
KTM, che si appoggia a una squadra re un pilota europeo e uno asiatico. francese in MotoGP, al posto di Bridge-
già esperta della categoria, e che dà Quest’ultimo potrebbe essere uno stone, nel 2016.

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SAN MARINO I NUMERI

AL VIA
QUALIFICHE
LIBERE esterna 28°C
asfalto 37°C

1. 63 Francesco BAGNAIA Italia 1’31”936 1’31”065


2. 43 Jack MILLER Australia 1’32”089 1’31”314
3. 20 Fabio QUARTARARO Francia 1’31”975 1’31”367
4. 89 Jorge MARTIN Spagna 1’32”427 1’31”663
5. 5 Johann ZARCO Francia 1’32”364 1’31”836
6. 44 Pol ESPARGARO Spagna 1’32”416 1’31”923
7. 93 Marc MARQUEZ Spagna 1’32”637 1’31”935
8. 41 Aleix ESPARGARO Spagna 1’32”307 1’31”937
9. 42 Alex RINS Spagna 1’32”287 1’32”017
10. 12 Maverick VINALES Spagna 1’32”200 1’32”121
11. 36 Joan MIR Spagna 1’32”136 1’32”426
12. 23 Enea BASTIANINI Italia 1’33”060 1’32”461

LE CADUTE PILOTI AL VIA 24


NUMERO GIRI 27
13.
14.
15.
30
51
10
Takaaki NAKAGAMI
Michele PIRRO
Luca MARINI
Giappone
Italia
Italia
1’32”481
1’32”432
1’33”146
1’32”210
1’32”287
1’32”289
GARA: JORGE MARTIN,
IKER LECUONA, ALEX RINS
TEMP. ESTERNA (°C) 26 16. 21 Franco MORBIDELLI Italia 1’32”644 1’32”296
TEMP. ASFALTO (°C) 29 17. 33 Brad BINDER Sud Africa 1’33”044 1’32”427
18. 6 Stefan BRADL Germania 1’32”550 1’32”439
19. 73 Alex MARQUEZ Spagna 1’32”807 1’32”476

POLE POSITION
FRANCESCO BAGNAIA (DUCATI) IN 1’31”065 ALLA MEDIA DI 167,0 KM/H.
20.
21.
22.
27
88
9
Iker LECUONA
Miguel OLIVEIRA
Danilo PETRUCCI
Spagna
Portogallo
Italia
1’33”041
1’33”235
1’33”325
1’32”481
1’32”821
1’32”891
POLE 2020/1: MAVERICK VINALES (YAMAHA) IN 1’31”411 ALLA MEDIA DI 166,4 KM/H. 23. 46 Valentino ROSSI Italia 1’33”053 1’32”967
POLE 2020/2: MAVERICK VINALES (YAMAHA) IN 1’31”077 ALLA MEDIA DI 167,0 KM/H. 24. 4 Andrea DOVIZIOSO Italia 1’33”074 1’33”098

AL TRAGUARDO GIRI VELOCI VELOCITÀ MAX


1. Francesco BAGNAIA Ducati Ducati Lenovo Team in 41’48”305 1. Enea BASTIANINI 1’32”242 1. Johann ZARCO Gara 302,5
114,102 km alla media di 163,7 km/h alla media di 164,9 km/h 2. Maverick VINALES Gara 301,6
2. Fabio QUARTARARO Yamaha Monster Energy Yamaha MotoGP a 0”364 2. Fabio QUARTARARO 1’32”336
Alex MARQUEZ Gara 301,6
3. Enea BASTIANINI Ducati Avintia Esponsorama a 4”789 3. Jack MILLER 1’32”390
4. Aleix ESPARGARO 1’32”400 4. Aleix ESPARGARO Gara 300,8
5. Francesco BAGNAIA 1’32”422 Enea BASTIANINI Warm Up 300,8
4. Marc MARQUEZ Honda Repsol Honda Team a 10”245
5. Jack MILLER Ducati Ducati Lenovo Team a 10”469 6. Alex RINS 1’32”466 6. Stefan BRADL Gara 300,0
6. Joan MIR Suzuki Team Suzuki Ecstar a 10”325 7. Joan MIR 1’32”508 Marc MARQUEZ Gara 300,0
8. Marc MARQUEZ 1’32”545 8. Jorge MARTIN Gara 299,1
7. Pol ESPARGARO Honda Repsol Honda Team a 13”234
9. Johann ZARCO 1’32”710
8. Aleix QUARTARARO Aprilia Aprilia Racing Team Gresini a 15”698 Luca MARINI Gara 299,1
10. Jorge MARTIN 1’32”731
9. Brad BINDER KTM Red Bull KTM Factory Racing a 16”129 Pol ESPARGARO Warm Up 299,1
11. Pol ESPARGARO 1’32”739
10. Takaaki NAKAGAMI Honda LCR Honda Idemitsu a 18”519 11. Brad BINDER Gara 298,3
12. Brad BINDER 1’32”764
11. Michele PIRRO Ducati Ducati Lenovo Team a 20”373
13. Takaaki NAKAGAMI 1’32”856 Jack MILLER Warm Up 298,3
12. Johann ZARCO Ducati Pramac Racing a 21”066 14. Maverick VINALES 1’32”900 Michele PIRRO Gara 298,3
13. Maverick VINALES Aprilia Aprilia Racing Team Gresini a 21”258 15. Michele PIRRO 1’32”920
14. Stefan BRADL Honda Team Honda HRC a 28”142 Francesco BAGNAIA Warm Up 298,3
16. Stefan BRADL 1’32”984
15. Alex MARQUEZ Honda LCR Honda Castrol a 30”686 15. Joan MIR Gara 297,5
17. Iker LECUONA 1’33”023
16. Danilo PETRUCCI KTM Tech 3 KTM Factory Racing a 32”654 18. Alex MARQUEZ 1’33”209 Takaaki NAKAGAMI Gara 297,5
17. Valentino ROSSI Yamaha Petronas Yamaha SRT a 33”853 19. Luca MARINI 1’33”220 Iker LECUONA Gara 297,5
18. Franco MORBIDELLI Yamaha Monster Energy Yamaha MotoGP a 36”272 20. Danilo PETRUCCI 1’33”277 Miguel OLIVEIRA Warm Up 297,5
19. Luca MARINI Ducati Sky VR46 Avintia a 36”839 21. Valentino ROSSI 1’33”305 Alex RINS Gara 297,5
20. Miguel OLIVEIRA KTM Red Bull KTM Factory Racing a 37”202 22. Miguel OLIVEIRA 1’33”377
20. Franco MORBIDELLI Gara 295,0
21. Andrea DOVIZIOSO Yamaha Petronas Yamaha SRT a 42”587 23. Andrea DOVIZIOSO 1’33”493
24. Franco MORBIDELLI 1’33”500 Fabio QUARTARARO Warm Up 295,0
NON CLASSIFICATI
Alex RINS Suzuki Team Suzuki Ecstar a 10 giri RECORD PRECEDENTE 22. Valentino ROSSI Gara 294,2
Iker LECUONA KTM Tech 3 KTM Factory Racing a 13 giri Francesco BAGNAIA nel 2020 23. Danilo PETRUCCI Gara 293,4
Jorge MARTIN Ducati Pramac Racing a 17 giri in 1’32”319 alla media di 164,7 km/h 24. Andrea DOVIZIOSO Gara 292,6

20 www.motosprint.it
CRONOLOGICO
1. F.BAGNAIA (DUCATI) 2. F.QUARTARARO (YAMAHA) 3. E.BASTIANINI (DUCATI) 4. MARC MARQUEZ (HONDA)
Tempo Velocità Tempo Velocità Tempo Velocità Tempo Velocità

PNEUMATICI 1.
2.
1’37”527
1’32”701
295,8
297,5
1.
2.
1’39”380
1’32”865
292,6
291,1
1.
2.
1’41”012
1’33”323
295,8
300,8
1.
2.
1’39”487
1’33”869
296,7
294,2
PNEUMATICI SLICK
3. 1’32”422 295,8 3. 1’33”047 291,8 3. 1’33”250 299,1 3. 1’33”102 296,7
ANTERIORI POSTERIORI
4. 1’32”832 296,7 4. 1’32”659 291,1 4. 1’32”774 299,1 4. 1’33”253 295,0
MEDIUM

MEDIUM
HARD

HARD
SOFT

SOFT
N. PILOTA MOTO 5. 1’32”426 296,7 5. 1’32”418 291,8 5. 1’33”151 300,0 5. 1’33”575 293,4
6. 1’32”557 295,8 6. 1’32”632 291,1 6. 1’32”958 294,2 6. 1’33”399 292,6
4 Andrea DOVIZIOSO Yamaha X X
5 Johann ZARCO Ducati X X 7. 1’32”563 296,7 7. 1’32”421 291,1 7. 1’32”645 295,8 7. 1’32”665 295,0
6 Stefan BRADL Honda X X 8. 1’32”485 296,7 8. 1’33”321 291,1 8. 1’32”616 295,8 8. 1’32”599 300,0
9 Danilo PETRUCCI KTM X X 9. 1’32”594 296,7 9. 1’32”808 291,8 9. 1’32”434 296,7 9. 1’32”775 295,0
10 Luca MARINI Ducati X X 10. 1’32”802 296,7 10. 1’32”768 292,6 10. 1’32”707 297,5 10. 1’32”579 294,2
12 Maverick VINALES Aprilia X X 11. 1’32”903 296,7 11. 1’32”662 292,6 11. 1’32”747 296,7 11. 1’32”693 295,8
20 Fabio QUARTARARO Yamaha X X 12. 1’32”771 296,7 12. 1’32”715 291,8 12. 1’32”542 296,7 12. 1’32”545 294,2
21 Franco MORBIDELLI Yamaha X X
13. 1’32”805 296,7 13. 1’32”544 292,6 13. 1’33”424 297,5 13. 1’33”188 296,7
23 Enea BASTIANINI Ducati X X
14. 1’33”068 297,5 14. 1’32”949 291,8 14. 1’32”765 295,8 14. 1’33”034 296,7
27 Iker LECUONA KTM X X
15. 1’32”697 297,5 15. 1’32”641 291,8 15. 1’32”620 297,5 15. 1’32”904 297,5
30 Takaaki NAKAGAMI Honda X X
33 Brad BINDER KTM X X 16. 1’32”848 296,7 16. 1’32”692 291,1 16. 1’32”314 298,3 16. 1’32”554 297,5
36 Joan MIR Suzuki X X 17. 1’32”727 297,5 17. 1’32”506 291,1 17. 1’32”242 297,5 17. 1’32”819 296,7
41 Aleix ESPARGARO Aprilia X X 18. 1’32”670 296,7 18. 1’32”445 292,6 18. 1’32”215 298,3 18. 1’34”114 295,0
42 Alex RINS Suzuki X X 19. 1’32”875 297,5 19. 1’32”336 291,8 19. 1’32”864 296,7 19. 1’33”384 293,4
43 Jack MILLER Ducati X X 20. 1’32”602 297,5 20. 1’32”399 292,6 20. 1’32”399 298,3 20. 1’32”974 295,0
44 Pol ESPARGARO Honda X X 21. 1’32”668 297,5 21. 1’32”785 291,1 21. 1’32”495 295,8 21. 1’32”861 295,0
46 Valentino ROSSI Yamaha X X
22. 1’32”883 296,7 22. 1’32”531 291,1 22. 1’32”511 297,5 22. 1’32”654 295,0
51 Michele PIRRO Ducati X X
23. 1’33”048 296,7 23. 1’32”615 291,1 23. 1’32”829 296,7 23. 1’32”672 295,0
63 Francesco BAGNAIA Ducati X X
73 Alex MARQUEZ Honda X X 24. 1’32”725 297,5 24. 1’32”589 293,4 24. 1’32”782 297,5 24. 1’32”563 295,0
88 Miguel OLIVEIRA KTM X X 25. 1’32”758 297,5 25. 1’32”538 293,4 25. 1’33”006 297,5 25. 1’33”034 293,4
89 Jorge MARTIN Ducati X X 26. 1’32”775 296,7 26. 1’32”601 293,4 26. 1’33”248 297,5 26. 1’33”427 295,0
93 Marc MARQUEZ Honda X X 27. 1’32”573 296,7 27. 1’32”802 291,8 27. 1’33”221 296,7 27. 1’33”827 296,7

CAMPIONATO PILOTI EMILIA-ROMAGNA


E RIV. DI RIMINI

MADE IN ITALY
PORTOGALLO

PORTOGALLO

VALENCIANA
SAN MARINO
CATALOGNA

BRETAGNA
GERMANIA

COMUNITÀ
AMERICHE
19 settembre
12 settembre

14 novembre
7 novembre
FRANCIA

AUSTRIA

ARAGON
OLANDA
SPAGNA

30 maggio
16 maggio

20 giugno

29 agosto

24 ottobre
2 maggio

27 giugno
28 marzo

3 ottobre
15 agosto
6 giugno

8 agosto
QATAR

STIRIA
18 aprile

ITALIA
DOHA

GRAN
4 aprile

EL
TA
TO
1. Fabio QUARTARARO Francia Yamaha 11 25 25 3 16 25 10 16 25 16 9 25 8 20 234
2. Francesco BAGNAIA Italia Ducati 16 10 20 20 13 - 9 11 10 5 20 2 25 25 186
3. Joan MIR Spagna Suzuki 13 9 16 11 - 16 13 7 16 20 13 7 16 10 167
4. Johann ZARCO Francia Ducati 20 20 - 8 20 13 20 8 13 10 - 5 - 4 141
5. Jack MILLER Australia Ducati 7 7 - 25 25 10 16 10 - - 5 13 11 11 140
6. Brad BINDER Sud Africa KTM 2 8 11 - 3 11 8 13 4 13 25 10 9 7 124
7. Aleix ESPARGARO Spagna Aprilia 9 6 10 10 - 9 - 9 8 - 6 16 13 8 104
8. Maverick VINALES Spagna Yamaha 25 11 5 9 6 8 11 - 20 - - - - 3 98
9. Marc MARQUEZ Spagna Honda - - 9 7 - - - 25 9 8 1 - 20 13 92
10. Miguel OLIVEIRA Portogallo KTM 3 1 - 5 - 20 25 20 11 - - - 2 - 87
11. Jorge MARTIN 71; 12. Takaaki NAKAGAMI 70; 13. Alex RINS 68; 14. Pol ESPARGARO 64; 15. Enea BASTIANINI 61; 16. Alex MARQUEZ 50; 17. Franco MORBIDELLI 40; 18. Iker LECUONA 38; 19.
Danilo PETRUCCI 37; 20. Luca MARINI 28; 21. Valentino ROSSI 28; 22. Stefan BRADL 13; 23. Michele PIRRO 8: 24. Dani PEDROSA 6; 25. Lorenzo SAVADORI 4; 26. Tito RABAT 1.

COSÌ NEL 2020 CAMPIONATO MARCHE


ARRIVO/1: 1. F.MORBIDELLI 1. Ducati 20 20 20 25 25 13 20 11 13 25 20 13 25 25 275
(YAMAHA) IN 42’02”272; 2. Yamaha 25 25 25 16 16 25 11 16 25 16 9 25 8 20 262
2. F.BAGNAIA (DUCATI) A 2”217;
3. Suzuki 13 13 16 11 - 16 13 7 16 20 13 20 16 10 184
3. J.MIR (SUZUKI) A 2”290.
4. KTM 3 8 11 5 11 20 25 20 11 13 25 10 9 7 178
ARRIVO/2: 1. M.VINALES (YAMAHA)
IN 41’55”846; 2. J.MIR (SUZUKI) 5. Honda 8 3 9 13 10 4 5 25 9 11 7 11 20 13 148
A 2”425; 3. P.ESPARGARO (KTM) 6. Aprilia 9 6 10 10 - 9 1 9 8 - 6 16 13 8 105
A 4”528.

www.motosprint.it 21
MOTO2 – SAN MARINO DI GIOVANNI CORTINOVIS – FOTO MILAGRO

RAUL SEI
(GIÀ) GRANDE SESTO SUCCESSO PER IL ROOKIE DESTINATO ALLA MOTOGP E SESTA DOPPIETTA
PER IL TEAM KTM-AJO COMPLETATA DA UN GARDNER SEMPRE IN VETTA AL MONDIALE.
FERNANDEZ, NONOSTANTE LA MANO DOLORANTE, È UN’INSIDIA PER L’AUSTRALIANO.
ITALIA INDIETRO: IL MIGLIORE È SEMPRE BEZZECCHI, QUINTO

22 www.motosprint.it
T
La presenza degli uomini di KTM-Ajo è una costante al parco chiuso nel 2021
della Moto2: merito di Raul Fernandez (25) e Remy Gardner (87),
ormai gli unici due piloti in corsa per il Mondiale. I due saliranno UTTE le 30 moto in
assieme in MotoGP, dove correranno con le KTM del Team Tech 3. pista hanno lo stes-
so motore, persino
gli stessi rapporti
del cambio, iden-
tiche gomme così
come analoghi so-
no benzina e olio,
eppure in Moto2 ai
primi due posti si
piazzano sempre i piloti del Team Red
Bull KTM Ajo. Con l’1-2 di Misano, sono
già sei le doppiette stagionali realizzate
dal team di Aki Ajo che, non contento,
ha portato a casa 10 vittorie, otto se-
condi e due terzi posti. Un dominio im-
barazzante per le altre formazioni che
si sono dovute accontentare delle Bri-
ciole, nonostante impieghino anch’esse
in larga maggioranza i telai Kalex.

TROPPO superiori Remy Gardner e


Raul Fernandez rispetto ai rivali oppure
buona parte del merito spetta alla for-
mazione finlandese, capace di mettere
a punto la ciclistica meglio delle altre
squadre? Conosceremo la risposta sol-
tanto l’anno prossimo, quando entram-
bi i piloti di oggi saliranno in MotoGP e
verranno sostituiti da Pedro Acosta e
dall’altro Fernandez, Augusto.
Con Marco Bezzecchi scivolato a
81 lunghezze dalla vetta, complice il
quinto posto alla bandiera a scacchi,
con soltanto 100 punti da assegnare, la
lotta per il titolo appare ristretta all’au-
straliano e al madrileno. A inseguire è il
più in forma dei due, un paradosso da-
to che Raul è reduce dall’operazione di
due settimane fa per ridurre la frattura
del quinto metacarpo della mano de-
stra. Il rookie guarda dall’alto in basso
il compagno per numero di vittorie (6 a
4), pole (5 a 3) e giri in testa (113 a 71)
eppure deve rimontare 34 punti al figlio
di Wayne, più esperto. A premiare fino-
ra è la costanza di rendimento del nu-
mero 87, 11 volte a podio e mai oltre la
settima posizione del GP Austria: non a
caso sta viaggiando a una media fanta-
scientifica di 19,36 punti a weekend.
L’unico passaggio a vuoto sulla pi-
sta intitolata a Marco Simoncelli l’ha
vissuto alla quarta curva del primo
giro quando è stato infilato da Aron

www.motosprint.it 23
MOTO2 – GP SAN MARINO
Canet, da Bezzecchi – abile a sfilare
entrambi all’interno con un primo giro
favoloso – e da Xavi Vierge all’esterno.
Scivolato al sesto posto, Gardner ha
passato il portacolori dello Sky VR46,
per ripetersi al sesto giro sulla Kalex-
Petronas dello spagnolo. Aggregatosi
a metà gara al terzetto di fuggitivi, che
dopo l’iniziale sfuriata di Sam Lowes
era guidato da Canet, Remy ha beffato gonisti i piloti italiani, fin dalle qualifi- gli è costata un Long Lap penalty (tre-
l’inglese al 17° giro. Evidente l’inten- che: Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio dicesimo all’arrivo), il rientrante Yari
zione di non perdere troppi punti da sono scattati dalla terza fila, Lorenzo Montella e Dalla Porta, sempre soffe-
Fernandez, che due giri prima era pas- Dalla Porta e Nicolò Bulega dalla rente alla spalla. Soltanto 24° Loren-
sato a condurre, al manifestarsi delle quarta. Sesto nella prima parte di ga- zo Baldassarri con l’altra MV Agusta
prime gocce di pioggia. Al terzultimo ra, il riminese è giunto quinto dopo a- che nel 2022 avrà Marcos Ramirez e
giro Raul ha distanziato gli inseguito- ver passato Vierge e con gli 11 punti un secondo pilota da definire (piace
ri di otto decimi mentre il compagno ha messo in ghiacciaia il terzo posto Manuel Gonzalez che però può andare
ha scelto ancora l’ingresso della “es- nel Mondiale, avendone 50 su Lowes. nel debuttante team della Yamaha).
se” per sopravanzare la Boscoscuro. Nono il romano, 10° Celestino Vietti Sedicesimo Stefano Manzi, subito die-
Troppo tardi per riprendere Fernan- Ramus e 15° Tony Arbolino. A terra tro Bulega che non sarà riconfermato:
dez, complice un’imbarcata nel finale: Simone Corsi, vittima di una manovra il Team Gresini punterà su Alessandro
«Ho spinto al massimo per ottenere la irresponsabile di Jorge Navarro che Zaccone e Filip Salac.
vittoria ma un errore al Curvone all’ul-
timo giro me l’ha impedito. Ho limitato
i danni, non posso lamentarmi». Per
la seconda volta in Moto2 e la terza podio stagionale
in carriera Fernandez ha ottenuto la
tripletta pole-vittoria-giro veloce ma i Marco Bezzecchi
suoi ultimi giri sono stati un calvario:
«Negli ultimi tre passaggi non riuscivo
ha sofferto in
a sentire la mano destra, voglio ringra- qualifica, e in gara,
ziare la Clinica Mobile».
dopo un primo giro
fenomenale, non ha
HA POTUTO gioire anche Canet, al
Sam Lowes (22) e Aron Canet (44) avuto il passo dei
quarto podio stagionale, il quinto per
hanno cercato di interrompere il
la Casa veneta, mentre Lowes, che ha
predominio KTM-Ajo. A destra, Marco primi. ma la top 3
rinnovato con Marc VDS, si conferma
abbonato alla medaglia di legno, la
Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio iridata è quasi certa
e Celestino Vietti Ramus.
quarta negli ultimi sei GP. Mai prota-

24 www.motosprint.it
GLI ITALIANI
Marco Bezzecchi Tony Arbolino passo per stare nella Top 10. Invece
«Sono partito a occhi chiusi fino alla «Mi sono sentito molto meglio negli in gara ho faticato tantissimo».
Curva 1, volevo il podio nel mio GP di ultimi sette o otto giri rispetto ai primi Lorenzo Baldassarri
casa ma ho faticato con il serbatoio passaggi. Non avevo assolutamente «Purtroppo non sono riuscito a
pieno. Ho provato a recuperare, ma feeling e non ho nemmeno una spingere quanto avrei voluto per fare
era ormai tardi». spiegazione: dovremo verificarne il una gara in rimonta. Ora voltiamo
Fabio Di Giannantonio motivo, analizzare i dati e continuare pagina».
«Non posso essere contento, in casa a lavorarci sopra». Simone Corsi
desideravo tutt’altro risultato. Mi Stefano Manzi «Ero partito bene, al primo giro avevo
aspettavo qualcosa di meglio perché La gara del pilota Flexbox HP40 recuperato parecchie posizioni però
in mattinata il feeling era buono, si è conclusa al 16° posto, stesso purtroppo alla Curva 4 un altro pilota
invece ho perso tanto tempo a inizio piazzamento ottenuto nelle qualifiche (Navarro, nde) mi ha fatto cadere”.
gara». del sabato. Lorenzo Dalla Porta
Celestino Vietti Nicolò Bulega «Sapevo che sarebbe stata una gara
«Voglio ringraziare il team per il «I dati ci daranno ragione: è molto difficile: nonostante il dolore stavo
lavoro svolto dopo la mia caduta probabile che, come nelle FP3, rimontando sui primi, poi la spalla ha
nel warm up. Abbiamo trovato la una volta sostituite le gomme ceduto».
soluzione a un paio di problemi le prestazioni della moto siano Yari Montella
incontrati sabato, questo mi ha fatto cambiate parecchio. Peccato perché «Che fatica. Ho dato il 100% ma non
mantenere un buon ritmo». nel warm up ero andato bene, avevo il è bastato. Mi dispiace per la caduta».

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MOTO2 I NUMERI

AL VIA AL TRAGUARDO GIRI VELOCI


QUALIFICHE
LIBERE esterna 26°C
asfalto 32°C

1. 25 Raul FERNANDEZ Spagna 1’37”012 1’36”264 1. Raul FERNANDEZ Kalex in 40’40”563 1. Raul FERNANDEZ 1’36”938
2. 22 Sam LOWES G.Bretagna 1’37”295 1’36”615 105,65 km alla media di 155,8 km/h alla media di 162,8 km/h
3. 37 Augusto FERNANDEZ Spagna 1’37”207 1’36”788 2. Remy GARDNER Kalex a 0”402 2. Aron CANET 1’36”995
4. 87 Remy GARDNER Australia 1’37”245 1’36”861 3. Aron CANET Boscoscuro a 0”569 3. Remy GARDNER 1’37”000
4. Sam LOWES Kalex a 1”578 4. Sam LOWES 1’37”054
5. 44 Aron CANET Spagna 1’37”479 1’36”869
5. Marco BEZZECCHI Kalex a 4”920 5. Ai OGURA 1’37”067
6. 9 Jorge NAVARRO Spagna 1’37”626 1’36”928
6. Augusto FERNANDEZ Kalex a 5”361 6. Celestino VIETTI 1’37”117
7. 97 Xavi VIERGE Spagna 1’37”373 1’36”928
7. Marco BEZZECCHI 1’37”135
8. 72 Marco BEZZECCHI Italia 1’37”455 1’37”021 7. Ai OGURA Kalex a 6”236
8. Augusto FERNANDEZ 1’37”163
9. 21 Fabio DI GIANNANTONIO Italia 1’37”482 1’37”171 8. Xavi VIERGE Kalex a 7”468
9. Xavi VIERGE 1’37”219
10. 19 Lorenzo DALLA PORTA Italia 1’38”127 1’37”192 9. Fabio DI GIANNANTONIO Kalex a 7”562
10. Marcel SCHROTTER 1’37”286
11. 11 Nicolò BULEGA Italia 1’37”865 1’37”232 10. Celestino VIETTI Kalex a 13”230 11. Jorge NAVARRO 1’37”308
12. 79 Ai OGURA Giappone 1’37”743 1’37”312 11. Thomas LUTHI Kalex a 15”596 12. Fabio DI GIANNANTONIO 1’37”336
13. 23 Marcel SCHROTTER Germania 1’37”354 1’37”345 12. Marcel SCHROTTER Kalex a 16”172 13. Thomas LUTHI 1’37”472
14. 12 Thomas LUTHI Svizzera 1’37”949 1’37”388 13. Jorge NAVARRO Boscoscuro a 20”234 14. Lorenzo DALLA PORTA 1’37”503
15. 16 Joe ROBERTS Usa 1’37”888 1’37”432 14. Marcos RAMIREZ Kalex a 22”819 15. Somkiat CHANTRA 1’37”562
16. 62 Stefano MANZI Italia 1’37”463 1’37”474 15. Tony ARBOLINO Kalex a 23”015 16. Tony ARBOLINO 1’37”576
17. 13 Celestino VIETTI Italia 1’38”295 1’37”617 16. Stefano MANZI Kalex a 26”152 17. Cameron BEAUBIER 1’37”577
18. 35 Somkiat CHANTRA Thailandia 1’37”752 1’37”669 17. Nicolò BULEGA Kalex a 26”987 18. Marcos RAMIREZ 1’37”656
18. Hafizh SYAHRIN NTS a 27”231 19. Nicolò BULEGA 1’37”709
19. 55 Hafizh SYAHRIN Malesia 1’38”119 1’37”717
19. Jake DIXON Kalex a 28”150 20. Jake DIXON 1’37”753
20. 96 Jake DIXON G.Bretagna 1’37”870 1’38”769
20. Hector GARZO Kalex a 28”526 21. Stefano MANZI 1’37”795
21. 40 Hector GARZO Spagna 1’37”912 1’38”793 22. Hector GARZO 1’37”805
22. 14 Tony ARBOLINO Italia 1’37”883 1’38”815 21. Cameron BEAUBIER Kalex a 29”864
22. Albert ARENAS Boscoscuro a 33”140 23. Hafizh SYAHRIN 1’37”929
23. 42 Marcos RAMIREZ Spagna 1’37”910 1’38”998 24. Albert ARENAS 1’37”989
24. 5 Yari MONTELLA Italia 1’38”370 1’39”017 23. Joe ROBERTS Kalex a 36”098
25. Yari MONTELLA 1’38”214
25. 24 Simone CORSI Italia 1’38”248 1’39”132 24. Lorenzo BALDASSARRI MV Agusta a 43”861
26. Joe ROBERTS 1’38”217
25. Bo BENDSNEYDER Kalex a 47”329
26. 75 Albert ARENAS Spagna 1’38”101 1’39”144 27. Barry BALTUS 1’38”232
NON CLASSIFICATI 28. Lorenzo BALDASSARRI 1’38”324
27. 64 Bo BENDSNEYDER Olanda 1’38”117 1’39”227
Somkiat CHANTRA Kalex a 3 giri 29. Bo BENDSNEYDER 1’38”495
28. 6 Cameron BEAUBIER Usa 1’38”532 1’39”251
Lorenzo DALLA PORTA Kalex a 6 giri 30. Simone CORSI 1’38”844
29. 7 Lorenzo BALDASSARRI Italia 1’38”219 1’39”496
Barry BALTUS NTS a 13 giri RECORD ASSOLUTO
30. 70 Barry BALTUS Belgio 1’38”728 1’39”563
Yari MONTELLA Boscoscuro a 13 giri Sam LOWES nel 2020,

POLE POSITION
RAUL FERNANDEZ (KALEX) IN 1’36”264 ALLA MEDIA DI 158,0 KM/H.
Simone CORSI MV Agusta

PILOTI AL VIA 30 NUMERO GIRI 25


a 23 giri in 1’36”195 alla media di 158,1 km/h

2020/1: SAM LOWES (KALEX) IN 1’36”170 ALLA MEDIA DI 158,1 KM/H.


2020/2: LUCA MARINI (KALEX) IN 1’35”271 ALLA MEDIA DI 159,6 KM/H. TEMPERATURA ESTERNA (°C) 27 TEMPERATURA ASFALTO (°C) 30

CAMPIONATO PILOTI
EMILIA-ROMAGNA
E RIV. DI RIMINI

MADE IN ITALY
PORTOGALLO

PORTOGALLO

VALENCIANA
SAN MARINO
CATALOGNA

BRETAGNA
GERMANIA

COMUNITÀ
AMERICHE
19 settembre
12 settembre

14 novembre
7 novembre
FRANCIA

AUSTRIA

ARAGON
OLANDA
SPAGNA

30 maggio
16 maggio

20 giugno

29 agosto

24 ottobre
2 maggio

27 giugno
28 marzo

3 ottobre
15 agosto
6 giugno

8 agosto
QATAR

STIRIA
18 aprile

ITALIA
DOHA

GRAN
4 aprile

E L
TA
TO

1. Remy GARDNER Australia Kalex 20 20 16 13 20 25 25 25 20 13 9 25 20 20 271


2. Raul FERNANDEZ Spagna Kalex 11 16 25 11 25 20 20 - 25 9 25 - 25 25 237
3. Marco BEZZECCHI Italia Kalex 13 13 10 20 16 16 13 16 11 25 6 20 - 11 190
4. Sam LOWES G.Bretagna Kalex 25 25 - 16 - - 9 11 13 2 13 13 - 13 140
5. Aron CANET Spagna Boscoscuro 3 - 20 7 - 5 - 20 - 20 8 9 11 16 119
6. Augusto FERNANDEZ 118; 7. Fabio DI GIANNANTONIO 108; 8. Ai OGURA 104; 9. Marcel SCHROTTER 84; 10. Xavi VIERGE 75; 11. Jorge NAVARRO 74; 12. Joe ROBERTS 59; 13. Celestino VIETTI 53; 14.
Tony ARBOLINO 41; 15. Bo BENDSNEYDER 40; 16. Somkiat CHANTRA 35; 17. Cameron BEAUBIER 28; 18. Albert ARENAS 23; 19. Marcos RAMIREZ 22; 20. Jake DIXON 21; 21. Thomas LUTHI 21; 22.
Stefano MANZI 20; 23. Fermin ALDEGUER 13; 24. Simone CORSI 13; 25. Hector GARZO 12; 26. Nicolò BULEGA 12; 27. Lorenzo DALLA PORTA 10; 28. Hafizh SYAHRIN 8; 29. Alonso LOPEZ 4; 30. Lorenzo
BALDASSARRI 3; 31. Barry BALTUS 2.
MOTO3 – SAN MARINO DI SERENA ZUNINO – FOTO MILAGRO

Dennis Foggia (7) e Andrea Migno (16) hanno portato la Honda sul podio,
mentre Niccolò Antonelli (23) si è riavvicinato alla Top 5 stagionale.
A destra, il trio azzurro sul podio con il presidente FMI Giovanni Copioli.

28 www.motosprint.it
FESTIVAL

AZZURRO
FOGGIA REPLICA IL SUCCESSO OTTENUTO AD ARAGÓN, E NEL WEEKEND DEL RINNOVO CON LEOPARD
AGGANCIA GARCIA AL SECONDO POSTO NEL MONDIALE, A -42 DA ACOSTA.
GRANDE FESTA ITALIANA CON IL PODIO COMPLETATO DA ANTONELLI E MIGNO.
RAMMARICO FENATI: CADE QUANDO È SALDAMENTE AL COMANDO

D
UE GARE, tanto, anzi poco, è stato ne- tante spagnolo dovrà tornare il fenomeno che tanto aveva
cessario attendere per vivere un altro impressionato nelle prime gare.
podio tutto tricolore dopo quello fir-
mato a Silverstone da Romano Fenati,
Niccolò Antonelli e Dennis Foggia. Nel- PERSINO in una domenica trionfale per la Moto3 italiana,
la speciale cornice di Misano è stato c’è stato un grande rimpianto. Poteva essere un poker per-
un incredibile Foggia a conquistare la ché Fenati, partito dalla pole position, è andato subito in fu-
seconda vittoria consecutiva – la quar- ga, imprendibile per i rivali. Soltanto lui è stato il suo unico
ta stagionale – davanti ad Antonelli e nemico: raggiunti i tre secondi di vantaggio sugli inseguitori,
Andrea Migno, tornato a concretizzare l’ascolano è rotolato nella ghiaia della Curva 15 a nove giri
le buone sensazioni sulla Honda del Team Snipers. Non si è dalla fine. Aveva tutti in pugno, ma una leggerezza gli ha fat-
trattata di una vittoria qualunque per il “missiletto”, perché to sfumare un altro grande risultato: il pilota dell’Husqvarna
l’unico pilota Honda capace di vincere nel 2021 ha ridotto è uscito dalla corsa al titolo, e il team owner Max Biaggi ha
ulteriormente il divario dalla vetta del Mondiale, lontana 42 saggiamente commentato: «Romano non deve prendersela
lunghezze. Oltretutto Foggia ha raggiunto Sergio Garcia al se- perché ha dominato fino a quel momento, deve guardare a-
condo posto, e cercherà di dare la caccia a un Pedro Acosta vanti. L’unico lato positivo è che fra un mese si torna su questa
nuovamente “sconfitto”. Per difendere il vantaggio, il debut- pista. Avrà ancora un’altra possibilità, è forte, è pronto, non gli

www.motosprint.it 29
MOTO3 – SAN MARINO

Tanti gli italiani


protagonisti a Misano
in Moto3: sopra,
Niccolò Antonelli
(23) e Romano Fenati
(55), a sinistra
il debuttante
Matteo Bertelle (18),
Alberto Surra (67)
ed Elia Bartolini (22),
qui accanto Riccardo
Rossi e Stefano Nepa.
A destra, Dennis
Foggia (7) e Andrea
Migno (16).

30 www.motosprint.it
unica honda al top
nella stagione dominata dalle moto del gruppo ktm, con anche
gasgas e husqvarna protagoniste, dennis foggia è stato l’unico
pilota a vincere con la NSF250RW: il romano ha prevalso
quattro volte, al mugello, ad assen, ad aragón e a misano

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MOTO3 – SAN MARINO

Sul traguardo, la Honda-Leopard di Dennis


Foggia ha preceduto la KTM-Avintia di Niccolò
Antonelli e la Honda-Snipers di Andrea Migno.
A destra, la gioia di Foggia dopo il trionfo.

manca niente». Al momento resta sol- commesso un errore alla Curva 4, pec- Surra che non aveva disputato le quali-
tanto l’amaro in bocca: «Il rammarico cato perché mi ha fatto perdere un po’ fiche del sabato per un brutto incidente
c’è per quello che avrebbe potuto fare, è di feeling, ma poi ho recuperato bene e nelle FP3 per il quale Yuki Kunii è stato
andata come è andata. Ci sta un errore sono contento» ha detto il pilota KTM. squalificato dal GP. Surra, così come
quando si gira così forte». È tornato sul podio dopo dieci gare Mi- Deniz Öncü – volato via all’ultima cur-
Senza l’ascolano in pista, ha avuto gno: «Abbiamo fatto una grande gara, va sempre nelle FP3 – aveva rimediato
strada libera Foggia, che nonostante i con un ritmo devastante, Fenati volava. un leggero trauma cranico e non aveva
sei “zero” segnati nel corso del campio- Con un podio tutto italiano, è stata una potuto lottare per un buon piazzamento
nato (quando è andato a punti è sem- bellissima giornata». in griglia di partenza perché non ritenu-
pre salito sul podio…) non ha perso la Alle spalle del trio italiano si è piaz- to idoneo dai medici a tornare in pista,
speranza di riaprire il Mondiale. Fresco zato Garcia, che non ha trovato il guizzo ricevendo la luce verde per la gara. Out
di rinnovo con il Team Leopard in Moto3 necessario per dare una svolta alla lot- per infortunio invece Gabriel Rodrigo.
nel 2022 – uno sviluppo inatteso dopo ta al titolo, recuperando soltanto quat-
le polemiche risalenti ai GP in Austria tro punti su Acosta. E sarà curioso ve-
– Foggia è salito per la prima volta sul dere il pilota della KTM-Ajo al debutto UNA GARA arrivata in un weekend
podio di Misano, mostrandosi ancora ad Austin, dove invece Garcia e Foggia caldo per il mercato: oltre al già citato
più consapevole e forte nella gestione hanno già corso. rinnovo con Foggia, il Team Leopard
della gara. Con la doppietta Aragón- ha confermato che il suo compagno
Misano, proprio come Pecco Bagnaia di squadra sarà Tatsuki Suzuki, pilota
e Raul Fernandez, Foggia ha permesso ALTRI due italiani sono andati a pun- cresciuto nella SIC58 Squadra Corse.
alla Honda di agganciare la KTM a quo- ti: la coppia del Team Boé, con Stefano Ayumu Sasaki va nel Max Racing team,
ta 77 successi nella Moto3. Nepa nono e Riccardo Rossi undicesi- al posto di Fenati, destinato al ritorno in
mo, mentre è durata poco la gara di Elia Moto2 (forse nel team italiano Speed
Bartolini, wild card del Team Bardahl Up), e arriverà sulla scena mondiale
ANTONELLI ha calcato il secondo VR46 Riders Academy che ha comple- il Team MTA, capitanato dall’ex pilota
gradino del podio, a mezzo secondo tato appena il primo giro. Diciottesimo Alessandro Tonucci, con il debuttante
dal connazionale: «Il passo era quel- il suo compagno di squadra Matteo Ivan Ortola, protagonista nel CEV, e
lo che mi aspettavo, ho dato tutto. Ho Bertelle, al debutto iridato, 23° Alberto Nepa.

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LE PAGELLE

Dennis Foggia 10 e lode


Prendere Fenati sarebbe stato impossibile, ma quando ha avuto
strada libera ha gestito tutto alla perfezione. Il romano sta vivendo
il momento migliore della sua carriera e ora sogna in grande. dennis
Niccolò Antonelli 9 foggia
Il bis in Italia:
Se non avesse commesso quella sbavatura alla Curva del Rio,
avremmo forse potuto assistere a un duello tra lui e Foggia fino
all’ultimo metro. Ottima prestazione comunque del romagnolo, al
terzo podio stagionale. che emozione
IL GP SAN MARINO ha
Andrea Migno 8 regalato a Dennis Foggia il se-
Ha ritrovato il podio dopo dieci gare: il romagnolo che è stato colpi- condo successo consecutivo,
to da diverse sfortune nel corso della stagione. Sulla pista di casa a poche ora di distanza dalla
il piazzamento in Top 3 ha un sapore speciale. riconferma nel Team Leopard
anche per il 2022. Una vittoria
Sergio Garcia 7 che porta a 42 i suoi punti di
Ci si aspettava di più dal pilota GASGAS, il quarto posto è un risul- distacco nel Mondiale da un
tato positivo ma ora dovrà vedersela anche con Foggia per il titolo. Pedro Acosta in continua fles-
sione.
Pedro Acosta 5 DENNIS, cosa si prova
Dov’è finito il fenomeno che nelle prime cinque gare aveva sfiorato nel vincere a Misano?
l’en plein? Lo spagnolo, già promosso in Moto2 per la prossima «Sono molto felice. Ho vin-
stagione, si è “smarrito” e con un Foggia così in forma non può to due gare in Italia, sia qui
commettere altri errori. che al Mugello, per me è fan-
tastico».
All’inizio avevi davanti
a te Fenati, che cadendo
GLI ITALIANI ti ha aperto le porte della
vittoria.
«Avevo lo stesso passo di
Niccolò Antonelli partenza. A 3 giri dalla meglio della forma Romano, ma nei primi giri ho
«Senza l’errore iniziale fine, ho dovuto cedere dopo la caduta che lo perso terreno a causa della
avrei potuto lottare per un paio di posizioni». ha coinvolto sabato bagarre. Mi spiace per la sua
la vittoria ma le gare Riccardo Rossi assieme a Kunii. caduta, ma in quella curva si
sono così. Sono felice «L’atmosfera di Misano Romano Fenati arriva con la gomma un po’
della mia prestazione». è stata bellissima «Sono deluso per fredda sulla spalla sinistra».
Andrea Migno ed emozionante. In la caduta, ma sono Poi sei riuscito a conte-
“È stato un buon gara mi è mancato contento perché nere Antonelli e Migno.
weekend, sono andato qualcosina». avevamo un ritmo «Vedevo il mio vantaggio
forte in tutti i turni. Matteo Bertelle incredibile ed ero il più mantenersi stabile e all’ulti-
La vittoria mi avrebbe Partito 15°, Matteo ha forte in pista». mo giro ho provato a dare un
reso più felice, ma va tagliato il traguardo al Elia Bartolini piccolo strappo, riuscendoci».
bene così». 18° posto non lontano Una buona partenza C’è rammarico per gli
Stefano Nepa dalla zona punti. ha permesso a Elia “zero” di inizio stagione?
«Sapevo che la gara Alberto Surra di trovarsi nel gruppo «Mi spiace, ma adesso non
sarebbe stata veloce, 23° posto finale per degli inseguitori, prima voglio pensare al Mondiale.
per questo ho cercato il portacolori del della caduta che lo ha Ragionerò gara per gara».
di fare una buona Team Snipers, non al costretto a ritirarsi. Christian Caramia

www.motosprint.it 33
MOTO3 I NUMERI

AL VIA AL TRAGUARDO GIRI VELOCI


QUALIFICHE
LIBERE esterna 29°C
asfalto 38°C

1. 55 Romano FENATI Italia 1’42”214 1’41”756 1. Dennis FOGGIA Honda in 39’17”002 1. Romano FENATI 1’41”648
2. 7 Dennis FOGGIA Italia 1’41”865 1’42”013 97,198 km alla media di 148,4 km/h alla media di 149,6 km/h
3. 23 Niccolò ANTONELLI Italia 1’42”074 1’42”020 2. Niccolò ANTONELLI KTM a 0”565 2. Sergio GARCIA 1’41”735
4. 16 Andrea MIGNO Italia 1’41”680 1’42”099 3. Andrea MIGNO Honda a 0”817 3. Dennis FOGGIA 1’41”753
5. 5 Jaume MASIA Spagna 1’42”156 1’42”111 4. Sergio GARCIA Gas Gas a 2”140 4. Andrea MIGNO 1’41”805
6. 43 Xavier ARTIGAS Spagna 1’42”315 1’42”271 5. Jaume MASIA KTM a 3”098 5. Niccolò ANTONELLI 1’41”809
7. 54 Riccardo ROSSI Italia 1’42”679 1’42”276 6. Darryn BINDER Honda a 7”633 6. Jaume MASIA 1’41”871
8. 22 Elia BARTOLINI Italia 1’42”361 1’42”552 7. Pedro ACOSTA KTM a 9”991 7. Darryn BINDER 1’41”879
9. 37 Pedro ACOSTA Spagna 1’41”909 1’42”558 8. Carlos TATAY KTM a 10”184 8. Xavier ARTIGAS 1’41”976
10. 99 Carlos TATAY Spagna 1’42”811 1’42”566 9. Stefano NEPA KTM a 10”341 9. Tatsuki SUZUKI 1’42”017
11. 82 Stefano NEPA Italia 1’42”330 1’42”619 10. Ayumu SASAKI KTM a 10”344 10. Izan GUEVARA 1’42”044
12. 11 Sergio GARCIA Spagna 1’42”083 1’42”687 11. Riccardo ROSSI KTM a 10”360 11. Stefano NEPA 1’42”050
13. 71 Ayumu SASAKI Giappone 1’42”573 1’42”729 12. Izan GUEVARA Gas Gas a 14”626 12. Ayumu SASAKI 1’42”074
14. 40 Darryn BINDER Sud Africa 1’42”257 1’42”752 13. Pedro ACOSTA 1’42”083
13. John McPHEE Honda a 14”898
15. 18 Matteo BERTELLE Italia 1’42”654 1’42”796 14. Riccardo ROSSI 1’42”142
14. Kaito TOBA KTM a 15”019
16. 6 Ryusei YAMANAKA Giappone 1’42”947 1’43”021 15. Filip SALAC 1’42”156
15. Tatsuki SUZUKI Honda a 15”072
17. 28 Izan GUEVARA Spagna 1’42”314 1’43”033 16. Carlos TATAY 1’42”201
16. Jeremy ALCOBA Honda a 18”859
18. 27 Kaito TOBA Giappone 1’42”651 1’43”107 17. John McPHEE 1’42”292
17. Ryusei YAMANAKA KTM a 18”874
19. 17 John McPHEE G.Bretagna 1’42”777 1’43”351 18. Matteo BERTELLE 1’42”312
18. Matteo BERTELLE KTM a 18”921
20. 19 Andi Farid IZDIHAR Indonesia 1’43”132 1’43”433 19. Jeremy ALCOBA 1’42”345
19. Lorenzo FELLON Honda a 19”303
21. 31 Adrian FERNANDEZ Spagna 1’43”525 1’43”459 20. Kaito TOBA 1’42”374
22. 73 Maximilian KOFLER Austria 1’43”292 1’43”474 20. Adrian FERNANDEZ Husqvarna a 21”363
21. Adrian FERNANDEZ 1’42”392
23. 20 Lorenzo FELLON Francia 1’42”870 1’43”493 21. Deniz ONCU KTM a 29”962
22. Ryusei YAMANAKA 1’42”430
24. 92 Yuki KUNII*** Giappone 1’43”042 1’43”784 22. Maximilian KOFLER KTM a 30”466 23. Deniz ONCU 1’42”498
25. 52 Jeremy ALCOBA Spagna 1’42”823 1’44”037 23. Alberto SURRA Honda a 46”656 24. Lorenzo FELLON 1’42”610
26. 12 Filip SALAC Rep. Ceca 1’42”860 1’44”488 24. Andi Farid IZDIHAR Honda a 53”470 25. Maximilian KOFLER 1’42”689
27. 53 Deniz ONCU Turchia 1’42”789 1’42”789* NON CLASSIFICATI 26. Alberto SURRA 1’42”778
28. 24 Tatsuki SUZUKI Giappone 1’42”932 1’42”932* Filip SALAC KTM a 6 giri 27. Andi Farid IZDIHAR 1’43”751
29. 2 Gabriel RODRIGO*** Argentina 1’43”147 1’43”147* Xavier ARTIGAS Honda a 9 giri RECORD PRECEDENTE
30. 67 Alberto SURRA Italia 1’43”716 1’43”716** Romano FENATI Husqvarna a 10 giri Gabriel RODRIGO nel 2020,
(*) tempo delle prove libere 1 (**) tempo delle prove libere 3 (***) non partiti Elia BARTOLINI KTM a 22 giri in 1’41”988 alla media di 149,1 km/h

POLE POSITION
ROMANO FENATI (HUSQVARNA) IN 1’41”756 ALLA MEDIA DI 159,5 KM/H.
2020/1: AI OGURA (HONDA) IN 1’42’403 ALLA MEDIA DI 148,5 KM/H.
PILOTI AL VIA 28 NUMERO GIRI 23
2020/2: R.FERNANDEZ (KTM) IN 1’41’705 ALLA MEDIA DI 149,5 KM/H. TEMPERATURA ESTERNA (°C) 26 TEMPERATURA ASFALTO (°C) 28

CAMPIONATO PILOTI
EMILIA-ROMAGNA
E RIV. DI RIMINI

MADE IN ITALY
PORTOGALLO

PORTOGALLO

VALENCIANA
SAN MARINO
CATALOGNA

BRETAGNA
GERMANIA

COMUNITÀ
AMERICHE
19 settembre
12 settembre

14 novembre
7 novembre
FRANCIA

AUSTRIA

ARAGON
OLANDA
SPAGNA

30 maggio
16 maggio

20 giugno

29 agosto

24 ottobre
2 maggio

27 giugno
28 marzo

3 ottobre
15 agosto
6 giugno

8 agosto
QATAR

STIRIA
18 aprile

ITALIA
DOHA

GRAN
4 aprile

E L
TA
TO

1. Pedro ACOSTA Spagna KTM 20 25 25 25 8 8 9 25 13 25 13 5 - 9 210


2. Dennis FOGGIA Italia Honda - - 20 - - 25 - 16 25 - 16 16 25 25 168
3. Sergio GARCIA Spagna GasGas 13 - 8 3 25 7 25 9 20 20 25 - - 13 168
4. Romano FENATI Italia Husqvarna 5 6 9 20 6 10 5 3 16 16 11 25 2 - 134
5. Jaume MASIA Spagna KTM 25 7 7 - - 20 13 - - 13 10 10 6 11 122
6. Niccolò ANTONELLI 118; 7. Darryn BINDER 114; 8. Ayumu SASAKI 93; 9. Andrea MIGNO 84; 10. Izan GUEVARA 76; 11. Deniz ONCU 73; 12. Kaito TOBA 64; 13. Tatsuki SUZUKI 62; 14. Jeremy ALCOBA
60; 15. Gabriel RODRIGO 60; 16. John McPHEE 56; 17. Filip SALAC 46; 18. Ryusei YAMANAKA 42; 19. Stefano NEPA 37; 20. Xavier ARTIGAS 30; 21. Riccardo ROSSI 29; 22. Carlos TATAY 28; 23. Jason
DUPASQUIER 27; 24. Adrian FERNANDEZ 20; 25. Yuki KUNII 15; 26. Maximilian KOFLER 10; 27. Elia BARTOLINI 7; 28. Syarifuddin AZMAN 3; 29. Andi Farid IZDIHAR 3; 30. Daniel HOLGADO 1.
SUPERBIKE – CATALUNYA DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

LA DUCATI FESTEGGIA
A BARCELLONA, CON LE
VITTORIE DI REDDING IN UNA
GARA 1 CON IL PODIO TUTTO
ROSSO (BRAVISSIMO BASSANI
SECONDO) E RINALDI IN GARA
2. TRA RAZGATLIOGLU E REA La Ducati ha primeggiato sul bagnato, sotto con il podio
tutto rosso – da sinistra Axel Bassani, Scott Redding e
È UN SOSTANZIALE PAREGGIO. Michael Ruben Rinaldi – e sull’asciutto, sopra con Rinaldi
davanti a Toprak Razgatlioglu (54) e Jonathan Rea (1).
PAURA PER SYKES E DAVIES

I DISTURBATORI

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ALL’INTERNO
un podio tutto ducati
dopo nove anni

razgatlioglu limita i danni


dopo il ritiro di gara 1
ha detto in sala stampa. «Perché prima
Rea in affanno: non vince di questa gara lottavo con Rea soltanto
una manche “lunga” da assen giocando alla Playstation». Eppure, la
battaglia era tutto fuorché un videogio-
co. Sorpassi, entrate, derapate e incroci
supersport: aegerter di linea del genere rappresentano il suc-
sorride... senza correre cesso della SBK odierna, tanto criticata,
eppure vincente. Ad aggiudicarsi la cor-
sa d’apertura, però, è stato Scott Red-

M
ding, risalito come un tonno dalle retro-
vie: «Vedere Rinaldi davanti a me mi ha
ONTMELÓ motivato» la spiegazione dell’inglese,
– Era strano terzo nel Mondiale e comunque ancora
vedere Toprak nel vivo dei conti possibili. Conti di tito-
Razgatlioglu e lo, intendiamoci. Chi ha capito bene è la
Jonathan Rea Ducati in tripletta dopo parecchio tem-
con i visi tirati po: era la tappa di Assen 2012 quando
come non mai, Sylvain Guintoli, Davide Giugliano e Car-
esattamente los Checa occuparono i tre gradini del
come lo è il podio in rappresentanza della Rossa
campionato in bolognese. Pensate, la prima versione
corso. Entrambi non sono attori, eppure, della Panigale doveva ancora entrare
“El Turco” – come scritto sulla tuta in nel mondiale Superbike.
pelle – guida il Mondiale, con il nordir- Le V4 R guidate da Scott, Axel e Mi-
landese a una sola lunghezza. Nella sfi- chael Ruben hanno scritto una pagina
da più avvincente degli ultimi (almeno) indelebile, che nemmeno l’acqua ca-
otto anni, accade sempre di tutto. duta dal cielo potrà cancellare. Però, in
Chi poteva immaginare che il pun- quel momento, in vetta al Mondiale era
to più basso del weekend del leader tornato il Cannibale con la Kawasaki.
iridato potesse essere proprio in Ga-
ra 1, quando la Yamaha ha celebrato
il sessantesimo anno di competizioni, CON gli occhi e le orecchie puntate
sfoggiando la livrea biancorossa? In- alla MotoGP di Misano, i ducatisti so-
credibilmente, ma era tutto vero, la no partiti per la Superpole Race. Ma la
R1 del Pata with Brixx si è ammutolita gara della top class non era ancora in
sul più bello, lasciando a bocca asciut- atto, quindi meglio pensare soltanto
ta sulla pista bagnata colui che stava alla manche sprint, caratterizzata da
provando a rimediare a un trend fino a un incidente tra Lucas Mahias e Chaz
quel momento, e poi rimasto tale, sfa- Davies. Il francese ha ripreso le ostilità,
vorevole in Catalogna. Avvenne proprio il gallese ne è uscito con le ossa rotte:
al Montmeló l’infortunio del 2020, se- per lui il ricovero in ospedale ha sancito
guito per lui dalla positività al Covid nei fratture alle costole e, si vocifera, sta-
test prestagionali, in marzo. Il round di gione finita anzitempo. Bassani, reduce
Barcellona sembrava stesse prendendo da uno spavento vissuto nel warm up –
le sembianze desiderate, con la leader- si è ritrovato senza freni a più di 300 o-
ship di Gara 1, invece… rari – ha partecipato grazie al lavoro dei
Invece, gloria alle Rosse e non alla suoi meccanici, invece Chaz ha dovuto
Verdona: ritiratosi, Razga ha lasciato rinunciarvi. I colpi di scena proseguiva-
spazio alla furia veneta, il bravissimo no, e coinvolgevano Redding e Andrea
Axel Bassani, schierato dal giovane Locatelli (fresco di rinnovo da ufficiale
Team Motocorsa di Lorenzo Mauri. El fino al 2023), protagonisti delusi, chi in
Bocia (la risposta veneta al nickname di un modo, chi nell’altro. Soddisfatto era
Toprak) è un rookie che non guarda in Rea, poiché tornato al successo, davanti
faccia nessuno: «Mi sentivo Superman» a Razgatlioglu e Alvaro Bautista, capa-

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SUPERBIKE – CATALUNYA
ce di regalare alla Honda il primo podio anche Alex Lowes ha avuto bisogno di
stagionale. cure. I due britannici hanno rimediato
A motori spenti, la pausa è stata de- colpi e ferite che potrebbero estromet-
dicata alla MotoGP. Sapendo della se- terli dal round di Jerez, Tom verrebbe
conda affermazione da parte di Pecco sostituito da Eugene Laverty, il gemello
Bagnaia e dell’eccellente terzo posto di di Lincoln è tutt’ora in forse.
Enea Bastianini, il plotone di Borgo Pa-
nigale si è mostrato carico a mille. Altro
che i musi lunghi di Toprak e Jonathan. SENZA dubbi, invece, Rinaldi, detto
Eppure, sono il pupillo di Kenan Sofuo- “Rino”, bravo nel relegare a miti consigli
glu e il più vincente della serie a giocarsi un combattente quale è Razgatlioglu.
la posta massima, perché non sorride- L’italo-venezuelano, o meglio, il ro-
re? Perché la pressione aumenta ag- magnolo è tornato a fare ciò in cui più
gressiva, per un battaglia che promette crede: «Non sono qui per costituire un
di durare fino alla fine. Con meno pate- semplice numero, io desidero vincere.
mi e calcoli da fare, Redding e Rinaldi, il Ovviamente, non è facile. Qui le cose
bulldog ex MotoGP e titolato BSB e l’ex funzionavano e io ho dato il meglio mio
campione Superstock e miglior Indi- e della V4 R». Rinaldi ha fatto il Bagna-
pendente del 2020, hanno nuovamente ia, italiano che vince su moto italiana,
tirato fuori l’asso decisivo. tornando a farlo dopo Misano, dove ha
La bandiera rossa ha interrotto mo-
mentaneamente le fasi di Gara 2, con-
dizionata da un ulteriore incidente. Tom
Sykes ha avuto la peggio, con tanta
paura nella carambola con Mahias, ma

38 www.motosprint.it
festeggiato Pecco.
Come Bagnaia, Rinaldi ha battuto la
Yamaha del leader iridato, perché con il
secondo posto e il contemporaneo flop
di Rea, Toprak è tornato al top: «Sono
in vetta al Mondiale» ha dichiarato, con SUPERBIKE
lo sguardo più triste che felice. «Però
parliamo di un weekend duro, brutti-
no. Insomma, volevo di meglio». Cosa
IN TV
dovrebbe dire, allora, Rea che ha perso ROUND SPAGNA
nuovamente la guida delle operazioni e, SKYSPORTMOTOGP
a proposito di guida, ha sofferto come
i pazzi? «Ho lottato con il coltello tra i
denti, rischiando. Resto attaccato a To-
24 VENERDÌ 24 SETTEMBRE
10.25: Superbike FP1
prak, sapendo che ci sarà da sgomitare 14.55: Superbike FP2
non poco».
25 SABATO 25 SETTEMBRE
9.40: Supersport 300 Superpole
CERTO, sappiamo quanto il sesto
10.20: Supersport Superpole
11.05: Superbike Superpole
posto deluda il pluricampione, tutta- 12.40: Supersport 300 Gara 1
via, ricordiamolo: il solo punto che lo 13.45: Superbike Gara 1
separa dall’asso ottomano dice come il 15.10: Supersport Gara 1
portacolori KRT Provec sia in lizza per
ottenere l’ennesimo alloro. Anche se 26 DOMENICA 26 SETTEMBRE
10.45: Superbike Superpole Ra-
Rea non vince una manche “lunga” da ce
Assen, due mesi fa. 12.25: Supersport Gara 2
Potrebbe infastidirlo Redding, il qua- 13.45: Superbike Gara 2
le ha completato il podio domenicale. 15.10: Supersport 300 Gara 2
Scott è particolare, stravagante ma
Alvaro Bautista (19) ha ottenuto in sensibile: si è sincerato sulle condizioni TV8
SP Race il primo podio stagionale di Davies, Sykes e Lowes, connaziona-
con la Honda. Per Axel Bassani (47),
quella di Gara 1 è stata la prima Top
li meno fortunati di lui a Barcellona. Il 25 SABATO 25 SETTEMBRE
13.45: Superbike Gara 1
numero 45 continua a ridere, l’esatto
3 in SBK. In alto, Jonathan Rea (1)
in lotta con Andrea Locatelli (55),
che precedendo il Cannibale ha
contrario dell’atteggiamento di Razgat-
lioglu e Rea. Il gioco si sta facendo serio 26 DOMENICA 26 SETTEMBRE
12.45: differita Superpole Race
fatto un favore al compagno di team
e in palio ci sono, oltre ai trofei, voglia e 13.45: Superbike Gara 2
Razgatlioglu, qui accanto con la livrea orgoglio, classici di chi ambisce a supe-
“dedicata” Yamaha. rare l’avversario. Questa SBK è più vera
A sinistra Michael Ruben Rinaldi, che mai e i piloti non stanno affatto re-
in alto Scott Redding (45). citando.

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I temi
Chi più ne ha... più ne metterà
Barbier, responsabile Pirelli: «Siamo felici di poter
aiutare i piloti a viaggiare al massimo per tutta
la gara: vince chi è superiore. Nel 2022 aumenterà
la finestra di utilizzo delle coperture da qualifica»
MONTMELÓ – Se la Michelin ha il suo daffare nel
gestire le polemiche in MotoGP, Pirelli si gode una SBK Giorgio
foriera di equilibrio e grandi prestazioni. I tempi siglati Barbier è il
in vari circuiti lo confermano: «Somma soddisfazione responsabile
per noi – l’eco di Giorgio Barbier – portare gomme in della Pirelli
sui campi di
grado di far crollare i cronologici è una sfida continua
gara della
e, oltre alla prestazione pura, guardiamo quanto una
Superbike.
soluzione possa durare in gara, su più piste, in varie
condizioni meteo e di asfalto. Sono voci con relativo
segno positivo».

POSITIVO è anche vedere almeno tre moto di-


verse giocarsi la vittoria.
«A suggello di un forte bilanciamento. Queste sono
Superbike, non prototipi sui quali si può lavorare per a-
dattarli alle gomme. Le derivate di serie nascono in un Superbike che vive una stagione fantastica.
certo modo e, se qualcosa non funziona nell’uso delle «Eccome! Abbiamo piloti di qualità e Case coinvol-
coperture, occorre omologare un nuovo modello. Per- te, il risultato è sotto gli occhi di tutti. Toccammo il
ciò, noi di Pirelli non dobbiamo adattarci alla singola fondo qualche anno fa, ma risalimmo presto: l’inte-
motocicletta. Questo va sottolineato. Contrariamente, ressamento dei marchi si è rivelato cruciale, perché
la motocicletta non deve adattarsi alle gomme. Quin- il loro lavoro parte da qui e poi si sviluppa anche nelle
di, ecco il processo portato avanti da anni insieme: af- competizioni locali».
finate le moto, noi affiniamo le gomme. Infatti, ogni Non si vedono fughe o trenini, anzi, regna la
singola marca risulta competitiva. Ciò dimostra come bagarre. Quanto contano le gomme?
non sia il nostro un lavoro dedicato completamente a «Intervengono molti fattori durante una gara. Ve-
una specifica Casa o a un determinato pilota». diamo oggi numerosi sorpassi e bagarre fino alla ban-
Come garantite tutto questo? diera a scacchi anche grazie a gomme che concedono
«Consolidate le conoscenze e lo storico di ogni speci- dinamiche di tale tipo. Io penso che i piloti debbano
fica, facciamo piccole mosse, nell’obiettivo di migliorarla. avere la possibilità di esprimersi al massimo, dallo
La scelta garantisce scostamenti davvero ridotti, sia nel spegnersi del semaforo alla fine. E poi, ovviamente,
bene che nel male. Ovviamente, i punti deboli vengono chi più ne ha, più ne mette».
eliminati, mentre quelli forti sono portati avanti per tutto Il cliente finale utilizza prodotti da voi svilup-
l’arco della stagione. A fine campionato, si potrà dire che pati nelle competizioni. Quanto è importante?
il nuovo prodotto sostituirà la versione precedente». «Direi fondamentale. Le risorse economiche, tec-
Quest’anno avete tre novità. nologiche e umane sono impegnate nello studio della
«Due anteriori nuove, per ampliare la gamma relati- gomma racing usata nel Mondiale, che poi viene por-
va. Al posteriore ci siamo concentrati sulla X, rendendo- tata nei campionati nazionali. Inoltre è bello vedere
la gomma non da soli 10 giri, non soltanto da 20 passag- come pure l’amatore scelga soluzioni usate dai pro-
gi, bensì da 20 giri e anche utilizzabile ovunque. Mica è fessionisti. Per arrivare a tanto, abbiamo costruito una
finita: arriveranno altre “cosucce”. Pensiamo di rendere piramide collaudata. Il successo ottenuto dalla SCX
la soluzione da qualifica mag- qui, poi in Italia, in Germania...
giormente fruibile, portandola quel prodotto era richiesto dal
a un utilizzo ancora più ampio. mercato. Noi vendiamo pre-
Il messaggio è: nel 2022 non stazioni utilizzabili e non fini a
esisterà più il pneumatico da loro stesse».
qualifica in Superbike». Mirko Colombi

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LE PAGELLE DI GIOVANNI DI PILLO

TOP 8
SCOTT
REDDING
Otti m o
7
ALVARO
BAUTISTA
fi n a lm ente!

Fine settimana magico per le Ducati, Dopo la convincente gara francese,


che permettono a tutti i suoi piloti di lo spagnolo migliora ancora la sua
disputare ottime gare. A Barcellona confidenza con la bellissima CBR.
torna lo Scott che avremmo voluto Non bene sul bagnato, però si scatena
vedere sempre. Veloce, vincente, sull’asciutto con un quarto posto e
combattivo e spavaldo sia sul bagnato addirittura un podio nella SP Race.
che sull’asciutto.

AXEL
10 BASSANI
JONATHAN MICHAEL
È nata una stella

Un secondo posto sul bagnato su


7 REA
I m pa cc i ato
4 VAN DER MARK
Irresponsabile
una pista come Barcellona, guidando
da vero talento, gli valgono la Doveva essere la sua pista e invece Bene il sabato sul bagnato, ma
consacrazione nel ristretto club dei JR rimedia la peggiore gara della non appena l’asfalto si asciuga, la
big della Superbike. Il giovane rookie stagione. Soltanto quarto sul domenica mattina combina un vero
di Feltre ha davvero incantato per la bagnato, vince la SP Race dopo un disastro volando via nel tentativo
grande velocità. duello rusticano ma poi sparisce in di inseguire il suo teammate Sykes,
sesta posizione in Gara 2. Sembra falciato dal fallace compagno di
decisamente in affanno. squadra. Assurdo licenziare Sykes e
tenersi l’olandese.

TOPRAK ANDREA TOM


9 RAZGATLIOGLU
Wrestler
7 LOCATELLI
a ffa n n ato
7 SYKES
s enza fo rtu n a

Indole indomabile e grande lottatore, Gara difficile e sfortunata per il Loka, Autore di un’altra Superpole, nella SP
“El Turco” non molla mai la lotta, che sul bagnato deve ancora fare Race viene falciato dall’esagerato Van
anche corpo a corpo. Soprattutto i conti con la sua R1, mentre nella der Mark. Il povero Tom si trova nella
contro un Rea che ha finalmente SP Race viene falciato da un Lowes via di fuga senza nemmeno capire
trovato un avversario degno della sua troppo irruente. cosa sia successo. Va peggio in Gara
classe e velocità. Sfortunatissimo in 2, con la paura dopo l’incidente con
Gara 1. Mahias.

MICHAEL RUBEN CHAZ ALEX


9 RINALDI
Ri n ato
ng DAVIES
n o n g i u d i c a b i le
5 LOWES
a ss ente

Ritorna il Rinaldi vittorioso visto a Il 4 va alla regia che non ha mai Opaco sul bagnato di sabato,
Misano, veloce e finalmente a suo mostrato la caduta con Mahias!! domenica provoca la carambola di
agio in ogni sessione. Se non ci Chaz aveva appena ritrovato la Locatelli e Nozane. Non è la sua
fossero stati tutti questi alti e bassi le strada giusta in Francia meritando la migliore stagione in SBK proprio
due Ducati sarebbero molto in vetta sufficienza ma a Barcellona finisce in mentre Rea necessiterebbe di un
a un Mondiale che avrebbe un altro questa brutta scivolata. valido scudiero da schierare contro le
volto. Yamaha e le Ducati.

42 www.motosprint.it
CHRISTOPHE KOHTA ISAAC
6 PONSSON
m i g li o ra
6 NOZANE
i n co ra g g i a nte
6 VIÑALES
a pu nti

Un punticino vale la sufficienza per il Prosegue il progressivo affiatamento Lo spagnolo del Team Orelac è
privatissimo francese, che ha anche tra il veloce nipponico e il Mondiale. riuscito a entrare nella zona punti in
avuto un inizio di stagione travagliato Finalmente Nozane inizia a mostrare, ambedue le gare e per questo merita
dopo l’arrivo e l’uscita di Batta. a sprazzi, le sue reali capacità. Quelle la sufficienza per l’impegno in una
che lo hanno portato in sella a una stagione tra le più veloci degli ultimi
R1 molto veloce, direttamente voluto anni.
dalla Casa madre.

LEANDRO LUCAS SAMUELE


6 MERCADO
s u ffi c i ente
5 MAHIAS
pro b lem ati co
6 CAVALIERI
entrato in corsa

Merita anche lui la sufficienza, Non riesce a sbocciare l’amore tra Entrato sul finire della stagione
riuscendo a entrare in zona punti con l’ex iridato SSP e la veloce Kawasaki al posto dello sfortunato Rabat,
un pacchetto tra i più problematici di Puccetti. Non vediamo come possa Samuele fa una buona Gara 2 finendo
della griglia. È un pilota esperto che proseguire questo sodalizio che toglie dodicesimo. Il ducatista (sotto)
meriterebbe una moto migliore. risorse ed energie a un top team merita un po’ di tempo per capire
che ha spesso conquistato le zone bene la moto e il ritmo del Mondiale.
altissime della classifica.

GARRETT LORIS LACHLAN


5 GERLOFF
i m b a m b o lato
5 CRESSON
i n sta llo
5 EPIS
lento

Per un pilota esplosivo come Merita la sufficienza Lucio Pedercini, Lucio Pedercini è sempre in cerca
abbiamo visto nella parte finale del al contrario il belga cerca di capire di nuovi talenti da portare nel
2020 e nella prima fase del 2021 il veloce e difficile mondo della SBK Mondiale ma questa volta ha forse
non è possibile sparire di colpo e facendo esperienza ma sempre a un esagerato. Il giovane australiano ha
addirittura cadere sul bagnato nel ritmo troppo blando per crescere un nome impronunciabile e un passo
giro di allineamento. Ci vuole un bravo realmente in una categoria molto da mototurista che gli è valso un
psicologo! complicata e competitiva. distacco di 5” nelle prove.

LEON JONAS
6 HASLAM
i n co lo re
5 FOLGER
n o n s i ca pi sce

Si difende, da buon britannico, Come per Tito Rabat, la Superbike


sul bagnato del sabato ma viene per il veloce Folger risulta ostica
sverniciato dal compagno nelle due e davvero difficile. Mancano dei
gare asciutte, mostrando ancora una tasselli per capire le reali difficoltà
volta la non perfetta comprensione dell’esperto tedesco della BMW.
della difficile CBR.

www.motosprint.it 43
PROVE - AL VIA 1 GARA 1 SUPERPOLE RACE
SUPER
LIBERE POLE
esterna 24°C
asfalto 32°C

1. Scott REDDING Ducati in 39’08”002 1. Jonathan REA Kawasaki in 8’32”847


1. 66 Tom SYKES G.Bretagna 1’42”013 1’40”408
93,140 km alla media di 142,804 km/h 2. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha a 0”211
2. 54 Toprak RAZGATLIOGLU Turchia 1’41”781 1’40”694 3. Alvaro BAUTISTA Honda a 2”771
2. Axel BASSANI Ducati a 1”577
3. 1 Jonathan REA G.Bretagna 1’42”170 1’40”921 4. Alex LOWES Kawasaki a 2”948
3. Michael Ruben RINALDI Ducati a 2”326
4. 45 Scott REDDING G.Bretagna 1’41”832 1’40”978 5. Michael Ruben RINALDI Ducati a 3”428
6. Axel BASSANI Ducati a 5”431
5. 22 Alex LOWES G.Bretagna 1’42”047 1’41”086 4. Jonathan REA Kawasaki a 4”554 7. Leon HASLAM Honda a 5”729
6. 55 Andrea LOCATELLI Italia 1’41”973 1’41”129 5. Michael VAN DER MARK Bmw a 6”518 8. Garrett GERLOFF Yamaha a 5”814
7. 91 Leon HASLAM G.Bretagna 1’42”385 1’41”253 6. Alex LOWES Kawasaki a 8”514 9. Christophe PONSSON Yamaha a 9”514
7. Leon HASLAM Honda a 12”695 Questo l’ordine di partenza di Gara 2.
8. 21 Michael Ruben RINALDI Italia 1’41”913 1’41”275
9. 60 Michael VAN DER MARK Olanda
10. 31 Garrett GERLOFF Usa
1’42”178 1’41”320
1’41”818 1’41”405
8. Tom SYKES
9. Alvaro BAUTISTA Honda
Bmw a 15”346
a 16”938 GARA 2
10. Chaz DAVIES Ducati a 33”386 1. Michael Ruben RINALDI Ducati in 32’48”622
11. 47 Axel BASSANI Italia 1’42”570 1’41”632 87,913 km alla media di 160,765 km/h
11. Kohta NOZANE Yamaha a 33”394
12. 3 Kohta NOZANE Giappone 1’42”797 1’41”744 2. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha a 3”030
12. Andrea LOCATELLI Yamaha a 34”169
3. Scott REDDING Ducati a 3”207
13. 7 Chaz DAVIES G.Bretagna 1’42”481 1’41”791 13. Lucas MAHIAS Kawasaki a 34”565
14. 76 Samuele CAVALIERI Italia 1’43”420 1’41”801 14. Isaac VINALES Kawasaki a 44”546 4. Alvaro BAUTISTA Honda a 3”415
5. Andrea LOCATELLI Yamaha a 4”306
15. 44 Lucas MAHIAS Francia 1’43”047 1’41”808 15. Leandro MERCADO Honda a 58”200
6. Jonathan REA Kawasaki a 7”733
16. 19 Alvaro BAUTISTA Spagna 1’42”551 1’42”055 16. Samuele CAVALIERI Ducati a 1’07”818 7. Garrett GERLOFF Yamaha a 11”098
17. 36 Leandro MERCADO Argentina 1’43”592 1’42”215 17. Christophe PONSSON Yamaha a 1’22”762 8. Axel BASSANI Ducati a 14”227
18. Loris CRESSON Kawasaki a 1’25”638 9. Michael VAN DER MARK Bmw a 15”679
18. 94 Jonas FOLGER Germania 1’42”771 1’42”257 10. Kohta NOZANE Yamaha a 17”429
19. Jonas FOLGER Bmw a 1’27”363
19. 32 Isaac VINALES Spagna 1’43”099 1’42”446 11. Leon HASLAM Honda a 21”211
20. Lachlan EPIS Kawasaki a 1 giro 12. Samuele CAVALIERI Ducati 26”533
20. 23 Christophe PONSSON Francia 1’43”335 1’42”460
NON CLASSIFICATI 13. Christophe PONSSON Yamaha a 27”637
21. 84 Loris CRESSON Belgio 1’44”900 1’43”841 Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha a 6 giri 14. Leandro MERCADO Honda a 33”201
22. 83 Lachlan EPIS Australia 1’46”509 1’45”732 15. Isaac VINALES Kawasaki a 33”282
Garrett GERLOFF Yamaha -
16. Jonas FOLGER Bmw a 36”090

POLE POSITION GIRO PIÙ VELOCE


NON CLASSIFICATI
Loris CRESSON Kawasaki a 4 giri
TOM SYKES (BMW) GARA 1: SCOTT REDDING (DUCATI) Lachlan EPIS Kawasaki a 12 giri
IN 1’40”408 ALLA MEDIA DI 166,971 KM/H. IN 1’56”166 ALLA MEDIA DI 144,32 KM/H. Lucas MAHIAS Kawasaki a 14 giri
POLE 2020: JONATHAN REA (KAWASAKI) GARA 2: M.R. RINALDI (DUCATI) Tom SYKES Bmw -
IN 1’41”619 ALLA MEDIA DI 163,918 KM/H. IN 1’42”566 ALLA MEDIA DI 162,404 KM/H. Alex LOWES Kawasaki -

PILOTI AL VIA 22/21 NUMERO GIRI 20/19 TEMPERATURA ESTERNA (°C) 23/26 TEMPERATURA ASFALTO (°C) 26/43

CAMPIONATO PILOTI
21-23 28-30 11-13 2-4 23-25 6-8 20-22 3-5 17-19 24-26 1-3 15-17 12-14
maggio maggio giugno luglio luglio agosto agosto settembre settembre settembre ottobre ottobre novembre
EL
SPAGNA PORTOGALLO ITALIA G.BRETAGNA OLANDA REP. CECA SPAGNA FRANCIA SPAGNA SPAGNA PORTOGALLO ARGENTINA INDONESIA TA
(ARAGON) (ESTORIL) (MISANO) (DONINGTON) (ASSEN) (MOST) (NAVARRA) (MAGNY-COURS) (BARCELLONA) (JEREZ) (PORTIMAO) (S.JUAN VILLIUM) (MANDALIKA)
TO

1. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha 16/10 - 4 20/16 - 9 20/25 - 9 25/25 - 4 16/0 - 7 25/20 - 12 16/25 - 7 25/25 - 9 0/20 - 9 399
2. Jonathan REA Kawasaki 25/20 - 12 16/25 - 12 16/16 - 7 20/0 - 12 25/25 - 12 0/16 - 7 20/16 - 9 20/20 - 12 13/10 - 12 398
3. Scott REDDING Ducati 13/25 - 2 25/0 - 7 13/13 - 6 0/13 - 0 20/20 - 5 20/25 - 9 25/20 - 12 4/16 - 5 25/16 - 0 339
4. Michael Ruben RINALDI Ducati 9/0 - 0 11/0 - 5 25/20 - 12 4/8 - 0 0/8 - 9 13/11 - 0 6/9 - 0 13/9 - 0 16/25 - 5 218
5. Andrea LOCATELLI Yamaha 6/7 - 0 6/11 - 0 7/7 - 1 0/5 - 1 11/16 - 6 16/13 - 6 13/13 - 6 16/13 - 6 4/11 - 0 201
6. Alex LOWES Kawasaki 20/16 - 9 0/13 - 4 11/10 - 5 16/10 - 0 0/9 - 4 3/10 - 3 11/10 - 5 0/0 - 7 10/0 - 6 192
7. Michael VAN DER MARK Bmw 5/11 - 5 9/10 - 0 6/6 - 0 11/11 - 7 13/10 - 0 0/9 - 0 9/7 - 2 11/8 - 4 11/7 - 0 172
8. Tom SYKES Bmw 10/13 - 0 2/8 - 3 8/4 - 3 13/16 - 9 9/1 - 3 7/7 - 5 10/11 - 4 7/6 - 0 8/0 - 0 167
9. Garrett GERLOFF Yamaha 7/9 - 7 13/0 - 6 4/11 - 2 9/20 - 5 10/0 - 2 10/8 - 4 7/0 - 1 5/7 - 0 0/9 - 2 158
10. Alvaro BAUTISTA Honda 0/5 - 3 8/9 - 0 10/8 - 0 8/6 - 0 0/11 - 0 9/6 - 1 0/8 - 0 10/10 - 3 7/13 - 7 142
11. Axel BASSANI (Ducati) 132; 12. Chaz DAVIES (Ducati) 120; 13. Leon HASLAM (Honda) 95; 14. Lucas MAHIAS (Kawasaki) 44; 15. Kohta NOZANE (Yamaha) 43; 16. Tito RABAT (Ducati) 38; 17. Isaac VINALES
(Kawasaki) 23; 18. Christophe PONSSON (Yamaha) 22; 19. Jonas FOLGER (Bmw) 14; 20. Eugene LAVERTY (Bmw) 14; 21. Leandro MERCADO (Honda) 11; 22. Marvin FRITZ (Yamaha) 6; 23. Samuele CAVALIERI
(Ducati) 4; 24. Loris CRESSON (Kawasaki) 3; 25. Andrea MANTOVANI (Kawasaki) 2; 26. Luke MOSSEY (Kawasaki) 2.

CAMPIONATO MARCHE
1. YAMAHA (5/20 - 9) 424 2. DUCATI (25/25 - 5) 423 3. KAWASAKI (13/10 - 12) 412 4. BMW (11/7 - 0) 218 5. HONDA (9/13 - 7) 172
DISEGNA
LA TUA
TRAIETTORIA

TAGLIENTE
COME UN BISTURI
SUPERSPORT – CATALUNYA DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

Randy Krummenacher (21) è tornato


al successo dopo due anni. In Gara 2,
quiwww.motosprint.it
46 sopra, Manuel Gonzalez ha prevalso
in volata su Raffaele De Rosa e Niki Tuuli.
VINCE CHI...
NON CORRE
ODENDAAL NON APPROFITTA DELL’ASSENZA DI AEGERTER, IMPEGNATO CON LA MOTOE A MISANO:
IL SUDAFRICANO NON SALE SUL PODIO NELLE GARE VINTE DA KRUMMENACHER E GONZALEZ.
BRAVO DE ROSA, DUE VOLTE IN TOP 3 CON UNA KAWASAKI CHE FATICA CONTRO LE YAMAHA

M
ONTMELÓ a pendere sulla testa ciondolante e accadeva da Misano della sua anna-
– Il gatto sempre all’infuori dello svizzero: 38 ta di gloria, quindi bentornato. Non è
non c’era, secondi di penalità da rispettare, cioè stato semplice per lui tagliare il tra-
ma i topi un ride through, per la controversa guardo in testa, dato che la pioggia
hanno bal- manovra a tre curve dalla fine ai dan- ha suggerito a (quasi) tutti un cambio
lato? Mica ni del rivale, tornato a sorridere ed in gomme, passando alle coperture da
tanto. Do- vetta alla categoria per la quale bissa pioggia. A dire il vero, l’acqua è scesa
minique la soddisfazione 2020. soltanto nelle battute iniziali, poi ha
Aegerter Invece, lo sconfitto lacrimava, ma smesso di bagnare l’asfalto. In una
era a Mi- da un solo occhio, perché Odendaal condizione difficile, Odendaal ne è u-
sano per cercare il successo nella non è riuscito a ridurre considere- scito punito. Il pit stop di Evan Bros
MotoE, lasciando i rivali nella classe volmente il gap patito prima delle è durato meno del tempo minimo im-
che guidava prima dell’evento cata- manche catalane. Il sudafricano del posto dal regolamento – un minuto e
lano e che ancora conduce. Anzi, che Team Evan Bros aveva una grande 21 secondi – la Direzione Gara ha in-
domina. possibilità, svanita sulla stessa pista flitto la sanzione alla moto numero 4.
Una scelta ponderata quella del su cui il portacolori giallo-blu rime- La quale, anziché ammirare sul podio
“micio biondo” numero 77: con 62 diò una frattura durante i test presta- il suo conducente, lo ha visto ottavo.
punti di vantaggio su Steven Oden- gionali. Perciò, c’era grande voglia di A salirci, invece, i piloti che si sareb-
daal, primo “ratto inseguitore”, ha riscatto ma, contestualmente, pochi bero rivelati i duellanti per la coppa
lasciato la Yamaha R6 marcata Ten dati sui quali lavorare, poiché a mar- domenicale più ambita.
Kate nella mani del sostituto Simon zo lasciò il paddock dolorante e pri- Si tratta di Manuel Gonzalez e Raf-
Jespersen. Mentre il danese si di- ma degli altri. Altri che sono andati faele De Rosa, in piazza d’onore e sul
stricava come poteva in una selva di fortissimo, sabato e domenica. Nel- terzo gradino di Gara 1. Lo spagnolo
rivali, il titolare della sella si giocava la corsa d’apertura, ha vinto Randy ha messo tutti in riga nell’atto con-
l’alloro contro Jordi Torres, perdendo Krummenacher, anch’egli svizzero, clusivo del weekend: «Volevo vincere
la sfida a tavolino. Aegerter è entrato in azione con la moto lasciata dall’in- anche sabato – ha detto, festeggian-
al parco chiuso in burn-out, convinto fortunato, operato e convalescente do per la seconda volta assieme a
di aver trionfato. Invece, Torres si Luca Bernardi. Il CM Racing ha ac- ParkinGo dopo la Francia – ci sono
trovava a piangere in pit lane. Dopo colto l’iridato 2019 e lui, salutata la andato vicino, ma volevo di meglio.
minuti di attesa, è arrivato il verdetto formazione EAB, ha vinto. Non gli Ho concretizzato il grande lavoro

www.motosprint.it 47
SUPERSPORT – CATALUNYA
le classifiche
tuuli riporta la mv sul podio
SABATO: 1. Krummenacher (Yamaha) 18 giri pari a 83,826 km in 37’10”278 alla media di 135,308
km/h; 2. González (Yamaha) a 16”226; 3. De Rosa (Kawasaki) a 16”273; 4. Öncü (Kawasaki) a 22”280;
5. Öttl (Kawasaki) a 32”844; 6. Arbel (Yamaha) a 33”689; 7. Soomer (Yamaha) a 34”913; 8. Odendaal
(Yamaha) a 42”188; 9. Sebestyén (Yamaha) a 50”740; 10. van Straalen (Yamaha) a 52”846; 11. Jesper-
sen (Yamaha) a 59”585; 12. Bergman (Yamaha) a 1’02”193; 13. Pratama (Yamaha) a 1’08”347; 14. Ta-
kala (Yamaha) a 1’12”823; 15. Cauchi (Yamaha) a 1’18”156; 16. Orradre (Yamaha) a 1’32”166; 17. Valle
(Yamaha) a 1’33”574; 18. Caricasulo (Yamaha) a 1’44”057; 19. Tuuli (MV Agusta) a 1’49”784; 20.
Frossard (Yamaha) a 1 giro; 21. Fabrizio (Kawasaki) a 1 giro; 22. Van Eerde (Yamaha) a 1 giro; 23.
Taccini (Kawasaki) a 1 giro; 24. Kawasaki (Kawasaki) a 1 giro; 25. Fuligni (Yamaha) a 1 giro; 26. Ho-
belsberger (Yamaha) a 1 giro; 27. Brenner (Yamaha) a 1 giro; 28. Patacca (Yamaha) a 1 giro; 29. Alco-
ba (Yamaha) a 1 giro; 30. Manfredi (Yamaha) a 2 giri; 31. Sahin (Yamaha) a 3 giri.
Giro più veloce: Fabrizio in 1’49”275 alla media di 153,42 km/h.

DOMENICA: 1. González (Yamaha) 18 giri pari a 83,826 km in 31’54”284 alla media di 157,643
km/h; 2. De Rosa (Kawasaki) a 0”021; 3. Tuuli (MV Agusta) a 0”095; 4. Krummenacher (Yamaha) a
0”568; 5. Brenner (Yamaha) a 6”159; 6. Caricasulo (Yamaha) a 7”137; 7. Odendaal (Yamaha) a 8”016;
8. Öttl (Kawasaki) a 9”150; 9. van Straalen (Yamaha) a 9”226; 10. Hobelsberger (Yamaha) a 11”373;
11. Soomer (Yamaha) a 17”917; 12. Patacca (Yamaha) a 18”182; 13. Taccini (Kawasaki) a 19”266; 14.
Jespersen (Yamaha) a 19”270; 15. Sebestyén (Yamaha) a 19”303; 16. Fuligni (Yamaha) a 19”887; 17.
Valle (Yamaha) a 20”287; 18. Orradre (Yamaha) a 20”973; 19. Alcoba (Yamaha) a 24”591; 20. Takala
(Yamaha) a 31”703; 21. Fabrizio (Kawasaki) a 34”155; 22. Pratama (Yamaha) a 36”366; 23. Sanchis
(Yamaha) a 37”172; 24. Vostatek (Yamaha) a 53”046; 25. Kawasaki (Kawasaki) a 1’07”457; 26. Sahin
(Yamaha) a 1’34”665.
Giro più veloce: Oncu in 1’45”486 alla media di 158,93 km/h.

IN CAMPIONATO
della squadra». Se il futuro asso del- 1. Aegerter punti 302; 2. Odendaal 248; 3. Öttl 189; 4. González 178; 5. Bernardi 161; 6. Cluzel
140; 7. Krummenacher 109; 8. Öncü 103; 9. Caricasulo 103; 10. De Rosa 93; 11. Tuuli 69; 12. Soomer
la Moto2 ha centrato il colpo, il napo- 57; 13. Bergman 46; 14. Alcoba 40; 15. Manfredi 31; 28. Fi. Fuligni 6; 30. Fabrizio 6; 32. Mercandel-
letano lo ha sfiorato. Sarebbe stato li 5; 33. Fe. Fuligni 5; 35. Roccoli 4; 37. Patacca 3; 41. Taccini 1; 42. Pizzoli 1; 44. Ottaviani 1.
utile per il suo 2021 e altrettanto per
la Kawasaki, finora all’asciutto in ter-
mini di piazzamenti massimi.
LE PAGELLE
NEGLI ordini di arrivo, infatti, tro-
vate in alto soltanto le quattro cilin- Manuel Gonzalez 9
dri di Iwata, ritenuta proprio da De Il più fruttuoso del weekend, il più talentuoso della cate-
Rosa favorita anche nel 2022 in cui goria. Come detto, ha un solo peccato: lascerà un campio-
Ducati 955 bicilindrica, Triumph 765, nato che presto avrebbe potuto vincere. Ma lui la pensa
MV Agusta tre cilindri e altre potran- così pure per la Moto2…
no far parte della contesa: «La R6 ri-
marrà competitiva – le parole di Raf Raffaele De Rosa 8,5
– mentre la Ninja dovrebbe essere C’è da credergli quando dice che la Ninja sia da evolvere: il
evoluta, poiché buona ma non al top. solo ad averla portata così in alto a Barcellona è il napole-
Vedremo, parlarne è già buono». Mol- tano. Öncü e Öttl non hanno calcato il podio in Catalogna,
to buono, come dice Niki Tuuli, terzo Raffaele invece lo ha fatto per ben due volte.
nel pomeriggio del Signore: «Wow,
vado forte con la F3 675, chissà cosa Randy Krummenacher 8
farei sulla 800». Tornare al successo dopo tanto tempo non è impresa
Quesito indifferente ad Aegerter, semplice da concretizzare. Conoscere alcuni membri del
felino uscito con le orecchie basse e CM Racing lo ha aiutato, mentre la moto era «Totalmente
un (solo) occhio lucido da Misano: il diversa da quella di EAB».
sogno MotoE è sfumato, resta la Su-
persport che ancora guida saldamen- Steven Odendaal 5
te pur non avendo corso tutti i round. Non è colpa sua per quanto accaduto nel pit stop del sa-
A Barcellona, weekend iniziato con la bato, ma la settima posizione domenicale resta uno dei
paura per la Marshall investita nella suoi peggiori risultati d’annata. Aegerter non c’era, Steven
via di fuga dalla moto di Vostatek (ri- non ha ballato.
mediando alcune fratture) Odendaal
non è andato oltre il settimo posto di
Gara 2 e il vertice appare inarrivabile.

48 www.motosprint.it
SUPERSPORT 300 – CATALUNYA DI GIANMARIA ROSATI – FOTO GP AGENCY

Colpo di scena
L’infortunio di Booth-Amos in Gara 1 permette
a Huertas di allungare in vetta al Mondiale.
Vincono Buis e il nipote d’arte Sofuoglu
MONTMELÓ – I campionati vivono spesso di col-
pi di scena, di momenti che dal nulla polverizzano
l’ordine costituito e ne creano uno completamente
nuovo. Nel caso della Supersport 300 quel colpo di
scena potrebbe essere arrivato al quarto giro della
prima delle due gare di Barcellona: in fondo al retti-
lineo d’arrivo Tom Booth–Amos si tocca leggermente
con Oliver König, non riesce a impostare la linea per
la prima chicane e Bahattin Sofuoglu gli “porta via” la
ruota anteriore, con conseguente caduta dell’inglese,
che riporta la frattura della base del primo metacarpo
della mano destra.
Tutto a favore del leader del campionato Adrian
Huertas, che chiude settimo, allungando in campiona-
to, una Gara 1 che vede tornare al successo il campio-
ne in carica Jeffrey Buis, bravo a vincere la volata pro-
prio con il pilota turco e con il brasiliano Ton Kawaka-
mi, al primo podio nella categoria. «Sapevo di avere il
passo per stare davanti – racconta l’olandese – quindi
il mio piano era quello di prendere la testa da subito. Bahattin Sofuoglu (54) e Jeffrey Buis (1)
Negli ultimi giri ho cercato di creare un piccolo gap tra si sono spartiti le due manche di Barcellona.
me e gli avversari senza riuscirci, ma sono comunque
riuscito a vincere».

QUELLA di fronte a Huertas nella manche dome-


nicale è una grande occasione per prendere il largo.
le CLASSIFIche
Lo spagnolo la sfrutta soltanto parzialmente: senza SABATO: 1. Buis (Kawasaki) 12 giri pari a 55,884 km in 23’28”779
Booth–Amos, dichiarato unfit, lo spagnolo sfiora il alla media di 142,806 km/h; 2. Sofuoğlu (Yamaha) a 0”116; 3. T.Kawakami
podio, dovendosi accontentare della quarta piazza, (Yamaha) a 0”462; 4. M.Kawakami (Yamaha) a 0”466; 5. Diaz Cebrian
(Yamaha) a 0”557; 6. Iglesias (Kawasaki) a 0”718; 7. Huertas (Kawasaki)
mettendo comunque in cascina 43 confortanti punti a 0”842; 8. Okaya (Kawasaki) a 1”080; 9. Ruiz (Yamaha) a 1”130; 10. Car-
di vantaggio sul rivale britannico (operato lunedì e in rión (Kawasaki) a 1”422; 19. Sabatucci (Kawasaki) a 2”895; 22. Zanca
dubbio per Jerez). (Kawasaki) a 4”22725. Coppola (Yamaha) a 10”553; 28. Gaggi (Yamaha) a
19”677; 29. Frappola (Kawasaki) a 27”316; 30. Palazzi (Yamaha) a 27”376.
A conquistare la vittoria in Gara 2 è Bahattin So-
fuoglu, capace di regalare il primo successo stagiona- DOMENICA: 1. Sofuoğlu (Yamaha) 12 giri pari a 55,884 km in
le nella categoria alla Yamaha: nel solito caos (podio 23’21”866 alla media di 143,510 km/h; 2. Diaz Cebrian (Yamaha) a 0”003;
racchiuso in 99 millesimi) il nipote d’arte passa da vin- 3. Di Sora (Kawasaki) a 0”099; 4. Huertas (Kawasaki) a 0”488; 5. Okaya
(Kawasaki) a 1”070; 6. Berta (Yamaha) a 1”100; 7. Buis (Kawasaki) a 1”109;
to a vincitore, vendicando l’arrivo in volata del sabato. 8. M.Kawakami (Yamaha) a 1”122; 9. Carrión (Kawasaki) a 1.352; 10. Igle-
Sofuoglu regola il debuttante Alvaro Diaz Cebran e sias (Kawasaki) a 1”400; 14. Mastroluca (Yamaha) a 1”964; 22. Sabatuc-
Samuel Di Sora eppure ammette: «Pensavo di essere ci (Kawasaki) a 10”780; 26. Coppola (Yamaha) a 11”339; 27. Palazzi (Ya-
maha) a 11”530; 28. Zanca (Kawasaki) a 12”782; 31. Gaggi (Yamaha) a
arrivato secondo – il commento spiazzante del nume- 19”143; 33. Frappola (Kawasaki) a 31”338.
ro 54, vincitore per soltanto tre millesimi, il margine
più esiguo nella storia della 300 – ma quando sono IN CAMPIONATO
arrivato al parco chiuso ho ricevuto una bellissima no- 1. Huertas punti 201; 2. Booth-Amos 158; 3. Buis 136; 4. Di Sora 113;
5. Okaya 87; 6. Sofuoğlu 77; 7. Steeman 74; 8. M.Kawakami 69; 9. De
tizia. Sono davvero felice». Cancellis 62; 10. Meuffels 61; 15. Mastroluca 43; 19. Gennai 36; 23. Ie-
Weekend da dimenticare per i colori italiani, con raci 21; 28. Sabatucci 10; 29. Palazzi 10; 36. Brianti 2; 37. Coppola 2
il solo Gabriele Mastroluca in grado di cogliere punti
grazie alla 14ª piazza di Gara 2.

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CROSS – ANTONIO CAIROLI DI STEFANO TAGLIONI

RITIRO
A METÀ
NELLA CONFERENZA STAMPA IN CUI HA ANNUNCIATO CHE APPENDERÀ IL CASCO IL CHIODO,
IL SICILIANO HA SPIAZZATO TUTTI: «NON CORRERÒ PIÙ UN INTERO MONDIALE
MA, OLTRE A COLLAUDARE LE KTM UFFICIALI, VORREI DISPUTARE QUALCHE GARA».
DAL NAZIONI ALLE ESPERIENZE, SPORADICHE, NEGLI USA...

50 www.motosprint.it
bilità di rivederlo in sella è un sollievo
per tutti. D’altronde, il bello del Mo-
tocross è anche questo: ci vuole poco
per scendere in pista; basta una moto
e non bisogna muovere mezzo mondo,
come nella MotoGP o in Formula 1.
Si può già scommettere che una
moto pronta per Tony nel reparto cor-
se di De Carli ci sarà sempre e non
dimentichiamo che ricoprirà anche il
ruolo di collaudatore delle moto uf-
ficiali. La bella borsa da manager, il
simpatico regalo di Stefan Pierer, nu-
mero uno di KTM, non cancellerà l’ab-
bigliamento da Cross!

TORNANDO al 2009, ultimo anno


di Cairoli in Yamaha, Beirer rivela qual-
che curiosità sull’ingaggio del fenome-
no dell’era moderna del Cross.
Antonio
NellaUga. Cairoli
Magnat. con Stefan
Ehenihi Pierer,reriat
liquaspiciet numero uno della
expel «Avevamo la possibilità di prendere
KTM. Insimi,
exerfer chilitium alto,optatqui
il nove volte iridato
invelen è con la moglie
tionsequatur soltanto il pilota ma la scelta vincente
Jill e il figlio
molupta Chaseendunt
tiberist Ben, con Pit Beirer
plitaspero e Pierer,
ius. è stata ingaggiare il pilota con tutto il
Num estiatu restibusci ediae conquae
il mentore Claudio De Carli. team. Avevano vinto insieme tre titoli

C
porupta tuscipis
e avevo grande rispetto per il lavoro
di De Carli, come tecnico e come pre-
ON una confe- questo era il momento. Amo sempre paratore di moto e piloti. Inoltre, la
renza stampa il Motocross, l’adrenalina delle gare, nostra 350 coincideva con le scelte
nel centro di sono ancora competitivo e addirittura tecniche di Claudio, che aveva porta-
Roma, su una sto meglio fisicamente rispetto all’an- to Tony al titolo MX1 con una 450 che
splendida ter- no scorso... Però il tempo passa, ho la non puntava sulla potenza ma sulla
razza che af- mia famiglia ed è giusto programmare trattabilità e sulla maneggevolezza.
faccia su Piaz- il nostro futuro. L’offerta che mi ha fat- Insieme abbiamo fatto una 350 vin-
za di Spagna, to la KTM mi piace tantissimo; resterò cente!».
Antonio Cairoli in questo mondo, farò cose nuove, im- Un De Carli commosso è tornato al
ha annunciato parerò tanto e poi, sì, non parteciperò primo periodo di lavoro con Cairoli.
che questo 2021 è il suo ultimo anno più a tutto il Mondiale ma...». «Tony non aveva nel curriculum
nel mondiale Motocross. Al suo fian- Qui Tony ha spiazzato: «Se avrò risultati importanti, ma l’avevo visto
co, il top management di KTM, con voglia, qualche gara potrò ancora correre e un pilota che veniva dal sud,
Stefan Pierer, numero uno del colos- farla. Non so... se l’Italia al Nazio- forse anche inconsciamente, per me
so austriaco, Pit Beirer, direttore del ni avrà bisogno di me... o magari una rappresentava una sfida, perché sape-
Motorsport KTM, Robert Jonas, vice- prova del National in USA. Vedremo!». vo quanto carattere servisse per fare
presidente di Motorsports Offroad, il Una sorpresa inattesa anche per i capi risultato nel Mondiale 500 arrivando
team manager Claudio De Carli e tutta KTM, che hanno fatto tornare il sorriso da Roma. Gli ho dato una possibilità.
la squadra. ai presenti e il siciliano non scherza: Lui si è affidato completamente ed è
Dopo 18 anni di Mondiale, Cairoli chi lo conosce bene sa come la sua venuto a vivere da noi. Da 18 anni è
smette ma resta nella famiglia KTM passione per il Motocross sia inesau- sempre con noi e la storia di come è
come ambassador, ovvero uomo im- ribile. Quando un campione smette di andata la conoscete...».
magine dell’azienda, ma anche co- correre è sempre un momento triste, Alle parole di De Carli, persino Mat-
me collaudatore per il reparto corse. soprattutto per chi ha vissuto al suo tia Guadagnini scoppia in lacrime... di-
«È stata una scelta difficile – ha dichia- fianco emozioni indimenticabili, per- ciannovenne, passione Motocross, ido-
rato il trentaseienne – ma sentivo che tanto l’imprevista apertura alla possi- lo Cairoli, suo compagno di squadra...

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CROSS – ANTONIO CAIROLI DI STEFANO TAGLIONI

IL MIGLIORE
HA DETTO
DALLA ITALJET 50 ALLA LEGGENDA.
A 36 ANNI IL PIÙ GRANDE CROSSISTA
DI SEMPRE HA DECISO DI CAMBIARE VITA

BASTA
E DEDICARSI ALLA FAMIGLIA.
NON AVRÀ UN IMPEGNO MONDIALE
UFFICIALE, MA CI SARÀ SEMPRE
IL MOTORSPORT, MAGARI A QUATTRO
RUOTE, MA CON MENO STRESS

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T
ONY ha deciso, Rally o il Motocross. Sì, ancora il Moto-
smette a fine sta- cross, perché se è vero che può pesare
gione. Il pilota di una stagione intera di Mondiale, la pas-
Motocross, in at- sione per la moto resta intatta e Cairoli
tività, più impor- ha già chiarito che continuerà ad allenarsi
tante al Mondo, e (perché no?) correre ogni tanto, quando
smette. Anzi no, avrà voglia, magari su una pista che gli
non smette ma è piace, che sia il National in USA, una ga-
soltanto alla sua ra del Mondiale o una prova del Nazioni.
ultima stagione Questo è Antonio Cairoli da Patti, Sicilia,
intera di Mondiale. Giovedì 23 settembre il pilota più grande nella storia del Mo-
compie trentasei anni e anche se i risul- tocross; ineguagliabile. Papà Benedetto,
tati spiegano che è ancora velocissimo e a quattro anni, lo aveva messo su una
in grande forma (forse anche più dei suoi Italjet 50: lì tutto è cominciato e non è
A sinistra, Cairoli festeggia migliori avversari, come abbiamo visto in ancora finito…
l’ultimo titolo, in MXGP Turchia dove li ha riacciuffati proprio a fi-
ne manche) ci sta che decida di fermarsi
nel 2017. Sotto, Antonio
nel 1995, a 10 anni. A destra, e pensare al futuro. Avere più tempo per IL TALENTO si vide subito nelle cate-
è con Stefan Pierer, Pit Beirer, la moglie Jill e il piccolo Chase Ben e a- gorie minori ma all’esordio nel Mondiale,
Claudio De Carli e Stefan Everts. vere più tempo per tutte le sue passioni, con la Honda 125 del Team Martin (sol-
che siano la pesca e il mare, o le auto da tanto qualche wild card tra 2002 e 2003),
i risultati furono deludenti e a fine 2003
Tony era praticamente a piedi. Riuscì pe-
rò a spuntare un test con il team di Clau-
dio De Carli, a Roma, e da lì la storia di
Antonio Cairoli da Patti è cambiata.
Terzo nel mondiale MX2 del 2004,
l’anno successivo è arrivato il primo ti-
tolo. Da lì, una carriera impressionante.
Difficile spiegare come sia nato un ta-
lento così straordinario ma non c’è alcun
dubbio che gran parte dei suoi successi
vengono da un carattere e da una forza di
volontà fuori dal comune.
Forgiato dai tanti sacrifici per anda-
re a correre in “continente”, nonostante
grosse difficoltà economiche, mai domo,
sempre convinto delle proprie possibili-

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CROSS ANTONIO CAIROLI
A sinistra, il matrimonio con Jill
celebrato a Tolfa quattro anni fa.
Dall’unione è nato
Chase Ben, qui sotto.

tà, in una visione quasi profetica del suo stagioni in cui è rimasto fuori dal podio quattordici GP vinti su quindici, venti-
futuro. Dal punto di vista tecnico, una Mondiale sono tre e in tutte queste è sta- sette manche vinte su trenta, ha chiu-
caratteristica fondamentale nello stile di to fermato da un infortunio: nel 2008 la so la carriera a Erneé (Francia), con il
Cairoli è stata la capacità di guidare sen- lesione al ginocchio sinistro nel GP Sud decimo titolo, vinto all’età di trentatré
za forzare sul manubrio, assecondando Africa (era in lotta con Rattray per il tito- anni, nove mesi e ventidue giorni. E-
la risposta della moto con una fluidità lo), nel 2015 frattura al gomito a Maggio- verts ha vinto 101 GP; Cairoli, a oggi, 93.
unica. Nei primi anni molto spettacola- ra (era secondo in campionato alle spalle È proprio Everts il più grande di tutti i
re, aggressivo e innovativo, pian piano ha di Nagl), nel 2019 lussazione della spalla tempi? No, è Cairoli.
smussato la sua guida, fino a raggiungere destra a Kegums (era secondo in campio- Tony ha compiuto infatti un’impresa
la perfezione stilistica. Una guida che non nato alle spalle di Tim Gajser). assolutamente impensabile. Un ragazzo
ha bisogno di consumare energie e che In 18 stagioni, quindi compresa quella dalla Sicilia (ben più che periferia nel-
potrebbe tenerlo ai vertici di un Mondiale attuale, Cairoli ha sempre vinto almeno la geografia del Motocross), di famiglia
per altri anni ancora… un GP. Le sue statistiche sono impressio- con poche risorse economiche, papà
I risultati esprimono tutto il suo valo- nanti. camionista e mamma casalinga, che
re: nei diciassette anni interi di Mondiale vince nel mondiale Motocross: è come
prima di questo 2021 (il diciottesimo) se fosse andato in Giappone a vincere
Cairoli ha vinto nove titoli iridati (due nel- NEL NUMERO di titoli vinti a oggi, il mondiale di sumo. Sì, il sumo: avete
la MX2 e sette nella massima categoria) Cairoli è secondo a Stefan Everts. Il presente quei giapponesi di centocin-
e altre cinque volte, pur non vincendo, è campione belga, che ha corso la sua ul- quanta chili che si abbracciano e poi cer-
arrivato nei primi tre del campionato. Le tima stagione nel 2006, dominata con cano di sbattersi a vicenda al tappeto?

54 www.motosprint.it
Nel 2005 a metà stagione, in Francia,
nella manche di qualifica viene steso da
Davide Guarneri alla prima curva dopo il
via; Tony si rialza e colpisce con un paio di
calci l’altro pilota azzurro. Viene squalifi-
cato ed estromesso dalle manche della
domenica.
Nonostante il pesante doppio “zero”,
Cairoli recupera in campionato e riesce
Qui sopra, il primo ad aggiudicarsi il primo titolo in carrie-
holeshot di Tony nel
ra, con un finale drammatico in Olanda,
Mondiale, a Zolder
a Lierop, penultimo GP stagionale: Tony
nel 2004. Più
a sinistra, il duello cade nelle cronometrate del sabato e si
del 2009 con Max rompe lo scafoide della mano sinistra ma
Nagl, il primo titolo domenica corre con una fasciatura semi-
di Cairoli nella top rigida e vince matematicamente il titolo.
class. In alto L’anno successivo cede il titolo a Chris
a destra, il siciliano Pourcel per soltanto 18 punti. Nel 2007
al Rally di Monza, domina la stagione MX2 davanti a Searle
e Pourcel e fa il suo esordio, una tantum,
in MX1 a Donington Park, vincendo a sor-
presa davanti a Strijbos e De Dycker.

NEL 2009 il passaggio definitivo alla


450 è trionfale: prima stagione intera e
primo titolo nella massima categoria,
davanti a Max Nagl che sarà il suo com-
pagno di squadra in KTM l’anno succes-
sivo. Difatti la Yamaha ha lasciato libero il
Team De Carli che aveva portato tre titoli
in sei anni: c’è la crisi economica, non c’è
budget e forse anche uno sponsor Red
Secondo voi un italiano potrebbe provare Bull ingombrante per una Yamaha tutta
a vincere in quello sport? Tony non sol- passaggio storico Monster. Pit Beirer si muove e trova l’ac-
tanto ci ha provato, ma ce l’ha fatta. cordo con De Carli; KTM prende team e
Invece, Stefan Everts viene dal Bel-
nel 2010, cairoli pilota vincenti: cinque titoli di fila con la
gio, la patria del Motocross, e suo padre si accorda con la 350 e il sesto nel 2017 con la 450. Cam-
è Harry, quattro volte iridato e apprezza- Ktm, che ingaggia bia la storia della KTM, che nella massi-
tissimo istruttore di Motocross. Il padre ma categoria non aveva mai vinto.
di Tony, camionista... il padre di Stefan
il siciliano e Nell’ultimo mondiale vinto da Cairoli
pluricampione iridato. si affida al team sono invece due i GP memorabili: ad Ar-
Tony ha raccontato la sua storia nel de carli. scelta co di Trento, in aprile, Tony si aggiudica
libro “Velocità, fango e gloria”; nei diciotto Gara 1 e in Gara 2 parte terzo ma sci-
anni di mondiale sono tantissimi gli epi-
perfetta: tony vola alla seconda curva, e finisce nelle
sodi che lo riguardano, dal suo primo ho- regala agli retrovie; va all’assalto della rimonta e
leshot, nel primo GP del 2004 (prima sta- austriaci i primi riesce a chiudere secondo con sorpassi
gione intera), a Zolder con la Yamaha 250 incredibili, e vince il GP; a Ottobiano a fi-
di De Carli, poi, sempre nello stesso anno
titoli in top class ne giugno con un caldo asfissiante Tony
la sua prima vittoria di manche a Loket con il pokerissimo (31 anni) fa doppietta davanti al “Re del-
e la sua prima vittoria di GP a Namur, la sulla 350 la sabbia”, Herlings (22 anni), che dopo
prima vittoria di un italiano nel mitico cir- il traguardo crolla a terra, stremato. Il
cuito belga. titolo arriva nel penultimo GP, a Assen.

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CROSS – ANTONIO CAIROLI
Campione in tutte le epoche
Da Townley a Philippaerts, passando
per Christophe Pourcel. E ancora... Nagl, Desalle,
Febvre, Paulin e Van Horebeek, fino ad arrivare
al presente, con Herlings, Gajser e Prado.
Nessuno ha vinto ed è stato longevo come Tony

IN tante stagioni di Mondiale e di Motocross delle sa al Mondiale per propria volontà, senza che gli fosse
Nazioni, Cairoli si è confrontato con almeno un paio di chiesto. Come rivali per il titolo della classe regina lottò
generazioni di campioni. All’esordio ha lottato contro le con Max Nagl (nel 2010 in KTM, fu un corretto compa-
potentissime KTM di Townley e Rattray, ai quali si op- gno di squadra), con il francese Frossard e da subito con
poneva con uno stile innovativo e con scrub e whip da il roccioso Clement Desalle: Tony, in quelle stagioni, fu
Supercross; non dimentichiamo che nel 2005 e 2006 l’incubo del belga, costretto al secondo posto in campio-
Cairoli ha vinto i titoli europei Supercross. nato ben tre volte. Scontri fieri ma sempre leali. Un altro
C’è un’immagine del 2004, a Valkenswaard, dove To- belga, Jeremy Van Horebeek, si è dovuto accontentare
ny supera Rattray con uno scrub spettacolare, ovvero del secondo posto nel 2014. Poi sono arrivati quelli della
schiacciando la moto sul salto mentre il sudafricano generazione successiva, come Romain Febvre e Gautier
salta lungo. Nei primi anni di Mondiale, Cairoli ha com- Paulin: proprio quest’ultimo, cinque anni più giovane di
battuto anche con la vecchia guardia di McFarlane e Cairoli, si è ritirato alla fine della passata stagione, co-
Chiodi, poi, per due anni, il suo avversario è stato il talen- me Desalle, quattro anni più giovane di Tony. Soltanto
tuoso Christophe Pourcel (sopra a sinistra), con il qua- Febvre (2015) è riuscito (con una grande stagione e con
le Tony ha sempre avuto un ottimo rapporto, anche fuori l’infortunio di Cairoli a Maggiora) a prendersi il titolo.
dalla pista. Purtroppo, Pourcel ebbe un brutto infortunio
(che ha condizionato la sua carriera) a fine 2007, in Ir- POI è arrivata la generazione moderna, con talenti già
landa; è poi tornato ad alti livelli, correndo negli USA. titolati in MX2, come Jeffrey Herlings (sopra a destra)
Un avversario di quegli anni con cui Cairoli ha fatto e Tim Gajser. Lo sloveno ha dominato gli ultimi cinque
scintille, per poi diventare suo amico è Tommy Searle, anni, con tre titoli, mentre Herlings, potenzialmente
mentre la guerra con il nemico Davide Guarneri conti- il più veloce, ha raccolto in MXGP soltanto il Mondiale
nuava dai tempi dell’italiano Junior. Nel 2009, all’arrivo 2018. Per tutti, anche per Tony da quando è passato
nella classe regina, Tony si ritrovò con il vecchio ami- dalla 350 alla 450, c’è il problema degli infortuni. Vale
co David Philippaerts, vincitore del Mondiale 2008; la anche per il compagno odierno, Jorge Prado.
rivalità, come spesso succede nello sport, ha prevalso Con le stagioni agonistiche sempre più lunghe, non
sull’amicizia, con qualche scontro che non ha lasciato è possibile mantenersi sempre in condizioni ottimali.
strascichi. Cairoli è sempre stato in ottimi rapporti con i Quando c’è l’età che avanza, tutto si complica ma Cairoli,
compagni di squadra ed è anche capitato, come nel caso nel 2021, è ancora uno spettacolo di perfezione stilistica.
di Tanel Leok (2009), che questi lo aiutassero nella cor- Stefano Taglioni
LE REAZIONI ALL’ADDIO
Da Everts a Dalla Porta, senza dimenticare
Lupino, Guadagnini, Petrucci e Mir. Alcuni
messaggi social dei campioni... per il campione
QUESTO 2021 continua a regalare annunci e addii: a chi ottiene la pole position: «È stato un onore essere
dopo Valentino Rossi, anche Antonio Cairoli ha deciso di premiato da te – ha scritto il toscano rivolgendosi a To-
appendere il casco al chiodo, al termine della stagione nino – complimenti per i tuoi grandi successi». Trionfi
in corso. Una decisione che segna la fine di un’era, una che hanno caratterizzato un’epopea ormai giunta al ter-
storia irripetibile segnata dai trionfi di un uomo che ha mine ma che rimarrà per sempre nel cuore di tutti.
saputo cambiare la storia del Motocross.

TANTI gli sportivi che hanno voluto tributare il pro-


prio omaggio a Cairoli dopo la notizia del suo ritiro: in
primis Stefan Everts, altra leggenda della disciplina con
10 titoli in bacheca, uno in più del siciliano. «Congratu-
lazioni per la tua carriera, Tony; sei stato un fantastico
pilota, marito e padre», ha scritto il belga in un post In-
stagram che lo ritrae assieme a Tony e rispettive com-
pagne di vita.

ANCHE Alessandro Lupino, rider attualmente impe-


gnato nel Mondiale MXGP, ha voluto rendere omaggio al
mitico #222: «Grazie Antonio Cairoli. Non si può descri-
vere quello che hai dato al nostro sport – si legge nel
messaggio social scritto dal viterbese – complimenti
per i tuoi traguardi e per la persona che sei sempre ri-
masta. Ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per la
tua nuova vita». Anche Mattia Guadagnini, giovane pro-
messa italiana del Cross, ha reso omaggio al Maestro
con un semplice: «Grazie Tony», un messaggio tanto
breve quanto carico di gratitudine.

UNA notizia di tale portata non poteva lasciare indif-


ferenti i piloti del Motomondiale, partendo da Danilo Pe-
trucci, amante dello sterrato e prossimo probabile par-
tecipante alla Dakar. «Vederti in azione è stato un onore
– ha raccontato il pilota KTM – ricordo ancora quando,
nel settembre 2017, io lottavo fino all’ultima curva per
vincere il GP di Misano Adriatico (poi vinto da Marc Mar-
quez, nde), mentre tu ad Assen vincevi il tuo nono titolo.
Grazie per tutte le emozioni che ci hai regalato».

SENTITO l’omaggio arrivato da Joan Mir, campione


in carica della MotoGP: «Congratulazioni per la tua car-
riera impeccabile», ha dichiarato il maiorchino attraver-
so i propri canali, e ha aggiunto: «In bocca al lupo per le
tue prossime avventure».

AL CORO si è unito anche Lorenzo Dalla Porta, cam-


pione del mondo Moto3 nel 2019. Proprio in quella sta- Dall’alto: Antonio Cairoli insieme a Stefan Everts;
gione, Dalla Porta ebbe l’onore di essere premiato da Tony con Danilo Petrucci, amante del Motocross;
Cairoli per il Best Lap Award, riconoscimento riservato il siciliano con Lupino, il miglior privato del 2021.

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MXGP – SARDEGNA DI STEFANO TAGLIONI

ALL’INTERNO
Le conseguenze
dell’infortunio di Cairoili

Gajser: clavicola rotta


e mondiale a rischio?

Chi sarà in grado di fermare


l’imbattibile Herlings?

prado è a un passo
dal podio iridato

Honda HRC non ha confermato ma neppure smentito


l’infortunio di Gajser (sopra), apparso in difficoltà.
Brutto KO per Cairoli (a destra), che ha rischiato grosso.

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DEGLI
LE CADUTE
GAJSER SI INFORTUNA
IN ALLENAMENTO, CAIROLI
DURANTE LE QUALIFICHE.
TIM GAREGGIA A MEZZO
SERVIZIO, ANTONIO
NON PRENDE PARTE
NEPPURE A UN MANCHE.
DOPPIETTA DI HERLINGS,
CHE CONQUISTA
IL GP E LA TABELLA ROSSA
DEL LEADER IRIDATO

DEI www.motosprint.it 59
MXGP – SARDEGNA

In Gara 1, Herlings (84) è stato imprendibile.


In Gara 2, invece, l’olandese ha impiegato
molto tempo pe raggiungere e superare
Prado (61). Sopra, il momento del sorpasso.

R
IOLA SARDO – La metà del turno. In un giro veloce, nel trat- ovviamente dispiaciuto di non avere po-
seconda parte di to successivo alla zona di partenza, Tony è tuto correre a Riola, una delle sue piste
stagione, iniziata arrivato forte su una curva veloce, prima di preferite; amareggiato per il doppio zero
proprio sulla sab- un salto, si è avvicinato troppo alla sponda in classifica ma contento di non avere
bia di Riola Sardo, della pista e il contatto con la sabbia lo ha riportato danni seri nella brutta caduta.
si presentava tra le costretto a togliere il piede destro dalla
più interessanti de- pedana, scomponendolo nella fase del
gli ultimi anni, con salto. Cairoli è rimasto attaccato al ma- JEFFREY Herlings ha conquistato
la prevedibile batta- nubrio e probabilmente così è riuscito a la pole position davanti a Prado, Vlaan-
glia tra i cinque pre- ridurre un po’ i danni dell’impatto a terra, deren, Jasikonis e Tonus (Gajser diciot-
tendenti al titolo della massima categoria. però nella caduta deve avere comunque tesimo, come già detto). Nella prima
Già nella giornata di sabato si è diffusa nel subito una torsione cervicale, che in un manche l’olandese è andato in fuga, se-
paddock la notizia che il leader del cam- primo momento lo ha lasciato blocca- gnando l’holeshot, inseguito da Watson,
pionato, Tim Gajser, in un allenamento to a terra. Conoscendo bene le possibili Prado, Seewer e Febvre. Al primo pas-
in Croazia, svoltosi dopo il GP Turchia conseguenze di tali cadute, Tony è rima- saggio, Gajser è transitato ventitreesi-
(mercoledì 8 settembre), era incappato sto fermo. aspettando l’intervento degli mo. Vittoria “facile” per Herlings, che nel
in una caduta e aveva riportato la frattura addetti al circuito, che lo hanno trattato finale si toglie anche lo sfizio di doppiare
della clavicola sinistra, era stato operato con la massima attenzione, portandolo in Gajser. Alle spalle dell’olandese: Prado,
ma ovviamente non sarebbe arrivato in barella al centro medico mobile, presente Febvre, Vlaanderen e Bogers. Nel selet-
Sardegna al massimo della condizione. nella struttura. Fortunatamente Tony non tivo “sabbione” sardo (la pista era molto
Notizia non diffusa ufficialmente dal suo ha riportato danni permanenti (la TAC non bucata), senza Cairoli, nessun azzurro
team (Honda HRC) ma neanche smentita. ha rilevato lesioni) ma il forte trauma ha ha ottenuto punti. Il migliore azzurro è
La conferma è arrivata dai tempi della provocato problemi temporanei. Solo a Morgan Lesiardo, ventitreesimo. Alber-
sessione cronometrata: solo diciottesima scopo precauzionale, A Cairoli è stato con- to Forato venticinquesimo e Lupino ven-
posizione per Gajser, con una caduta nel sigliato di portare un collare ortopedico tisettesimo.
finale di turno. fin quando avrà dolori al collo. In gara due c’è Prado in testa dopo il
Durante le stesse qualifiche è cambiata Antonio non ha corso nessuna delle via ma lo spagnolo deve subito difendersi
doppiamente la storia di questa stagione, due manche. Successivamente lo abbia- da Herlings. Jorge resiste per oltre metà
a causa della caduta di Antonio Cairoli, a mo visto nel paddock ed era tranquillo, manche, poi l’olandese forza un po’ la

60 www.motosprint.it
staccata e si infila all’interno di un tornan-
te, prendendo immediatamente qualche
metro di vantaggio. Dietro di loro, Febvre
ha tenuto un buon ritmo e non è lontano A sinistra,
Traversini,
da Prado ma lo spagnolo protegge bene
CT della
il secondo posto. Febvre chiude terzo, Nazionale,
davanti all’olandese Calvin Vlaanderen, insieme
specialista della sabbia e quarto in gara a Forato,
uno. Seguono Bogers, Seewer e Watson. che potrebbe
Alberto Forato era decimo fino a due giri sostituire
dal termine della manche, poi undicesi- Cairoli al
mo, superato da Coldenhoff; nell’ultimo Nazioni.
giro ha avuto un crollo fisico, tanto da
chiudere sedicesimo. Mentre rientrava
al box è stato colpito da un malore ed
è stato rimesso in piedi dai sanitari del
centro medico. Tre punti per Alessandro

HANNO DETTO
Lupino, diciottesimo in gara due.

LA NOVITÀ di questo decimo GP sta-


Antonio Cairoli
gionale (ne mancano otto con il nuovo
calendario) è che con la doppia vittoria «Brutta giornata. Volevo fare una grande
sarda, in testa alla classifica di campio- gara, perché questa pista mi piace molto
nato è passato Jeffrey Herlings, per un ed ero partito in un giro veloce. Ho fatto
solo punto davanti a Tim Gajser. Inoltre,
un piccolo errore, che poteva costarmi
le distanze tra i magnifici cinque sono
cambiate. Con lo sloveno che ha perso caro: ho toccato il terrapieno sulla destra,
terreno, i primi quattro ora sono molto ho perso l’appoggio del piede sulla pedana
più vicini: Febvre è terzo a soli quattro e sono stato lanciato in aria. Quando sono
punti dalla vetta e Prado è a dodici punti atterrato non sentivo le gambe e le braccia
dal primo posto. Cairoli, a causa di un
doppio zero, da terzo è passato quinto, a e ovviamente è stata dura. Poi tutto è tornato
quarantacinque punti da Herlings. alla normalità e anche i controlli fatti
In settimana si dovrebbe capire se il in pista hanno dato esito positivo. Ovviamente,
nove volte iridato potrà far parte della a causa di una caduta del genere,
squadra azzurra al Nazioni. Qualora gli
venisse sconsigliata la partecipazione, non ho potuto correre, per precauzione.
dovrebbe essere sostituito (nella MXGP Ora pensiamo a tornare a posto
o nella Open, comunque col 450) da Al- e all’ultima parte di stagione»
berto Forato.
Il veneto affiancherebbe Alessandro
Lupino e Mattia Guadagnini. Nel frattem- Jeffrey Herlings
po, la squadra olandese ha comunicato il «Da un lato sono contento di avere preso
cambio di classe interno alla formazione: la tabella rossa ma conquistarla così
non più Herlings nella MXGP ma nella è abbastanza triste... Tim non era al meglio
Open, con Glenn Coldenhoff che passa
dalla Open alla MXGP. La scelta sembre-
della forma a causa di un infortunio;
rebbe pensata per garantire un’ora in più anche se non grave, gli infortuni
di riposo a Coldenhoff, perché la manche non si augurano a nessuno, nel nostro
Open è l’ultima in programma. In realtà, mestiere. Il resto è stato perfetto.
si può ipotizzare che il cambio fosse pen-
In gara uno, holeshot, poi ho controllato
sato per non fare scontrare Herlings con
Cairoli in due manche ma solo in una (la il vantaggio; in gara due ho inseguito Jorge
terza, dove si incontrano MXGP e Open). ma c’era un traiettoria solo per passare
Al momento, però, come scritto, non è e ci sono riuscito a sette giri dal termine»
certa la presenza di Tony al Motocross
della Nazioni.

www.motosprint.it 61
LE PAGELLE

JEFFREY JORGE ROMAIN


9 HERLINGS 8 PRADO 8 FEBVRE

La gara perfetta. Pole position, Lotta con personalità contro Herlings È stato l’ombra di Herlings
due vittorie e tabella rossa. e mette in mostra la sua solita guida e Prado in entrambe le manche.
Sulla sabbia, quella vera, “gioca” sulla sabbia, fluida e precisa. Forse gli errori delle gare
al gatto con il topo, con tutti Dopo una trasferta Turca agrodolce, precedenti gli hanno consigliato
(non c’è Cairoli) e dimostra risale sul podio; ora è più vicino di non esagerare. Ora è a soli
di essere imbattibile. alla vetta della classifica. quattro punti dal vertice.

CALVIN TIM PAULS


8 VLAANDEREN 7 GAJSER 5 JONASS
Prime apparizione nei piani alti Pallido in viso, non a posto Atteso a una prova positiva,
della classifica per l’olandese, fisicamente, con una clavicola su uno dei suoi terreni preferiti,
che inizia a prendere fratturata e operata pochi giorni il giovane lettone, dopo una prima
le misure alla MXGP, anche se prima dell’inferno di sabbia di Riola manche resa opaca da una caduta,
sulla sabbia è stato avvantaggiato Sardo, butta il dolore dietro in gara due finisce ancora a terra,
dal fattore “campo”. le spalle e limita i danni. Gara eroica. quando era quarto.

A sinistra, Febvre, vicinissimo


alla vetta del Mondiale
e il sorprendente Vlaanderen.
Sopra, la caduta di Jonass,
che ha deluso, sul “suo” terreno.

62 www.motosprint.it
PILLOLE IN BREVE

In Sardegna,
mare e cross
la pista di Riola Sardo
ha esordito nel Mondiale,
Dopo essere diventata
un appuntamento fisso
per quasi tutte
le squadre, durante
la preparazione invernale,

EMX65 ed EMX85 e Dopo avere ospitato


per otto volte (ogni anno

Vincono Leok, figlio d’arte, dal 2013, eccetto nel 2016)


gli Internazionali d’Italia.
e Marek. La giovanissima i ragazzi di Riola Sardo
sono stati bravi
Van Drunen sale sul podio! a crescere, trovando
il supporto delle autorità
locali e regionali.
IL tracciato di Riola Sardo ha ospitato la finale dei campionati europei
Dieci anni fa il Mondiale
Junior EMX65 e EMX85, tornata a disputarsi dopo che nel 2020 era
stata annullata a causa della pandemia di Covd-19. Nella EMX65 si è sembrava un miraggio
imposto l’estone Lukas Leok, figlio di Aigar Leok, ex pilota ufficiale TM ma il gruppo sardo,
nella MX1 e nella EnduroGP. L’olandese Dex Van den Broek si è classifi- capitanato da Fulvio
cato secondo, precedendo il finlandese Viktor Leppälä. Andrea Uccellini, Maiorca, presidente
unico italiano qualificato alla gara, ha mancato la top ten per la discrimi- del Motoclub Le Dune,
nante del peggiore piazzamento in gara due, nonostante abbia chiuso a è riuscito in un’impresa
pari punti con il nono e il decimo classificato. straordinaria.
A testimonianza
NELLA EMX85, la vittoria assoluta è andata al ceco Vitezslav Marek, dell’importanza
che ha bissato il titolo continentale vinto nella gara di casa, a Loket, nel dell’evento, la conferenza
2019 in sella alla 65 cm3. Secondo posto per il lettone Janis Martins
stampa di apertura del GP
Reisulis, che ha preceduto la sorprendente Lotte Van Drunen (in alto
a destra), terza nel Mondiale Junior 65 del 2019, ad Arco di Trento. La iridato è stata presenziata
quattordicenne olandese ha sfiorato la vittoria nella prima manche e ha da due Assessori
chiuso al terzo posto la frazione conclusiva. della Regione Sardegna:
Alessandro Gaspari, quinto, è stato il migliore della nutrita pattuglia az- Giovanni Chessa (Turismo,
zurra presente alla gara. Il fondo sabbioso del circuito sardo non ha Artigianato e Commercio)
aiutato i nostri piloti, con i soli Mattia Barbieri e Patrick Busatto in grado e Anita Pili, (Industria).
di guadagnare punti; hanno ottenuto rispettivamente la quindicesima e
sedicesima posizione assoluta.

www.motosprint.it 63
www.motosprint.it
MX2 – SARDEGNA DI STEFANO TAGLIONI

VIALLE SCATENATO
DOMINA ANCHE A RIOLA SARDO MA RENAUX NON COMMETTE ERRORI. PER TOM, IL PODIO MONDIALE
NON È PIÙ UN MIRAGGIO. LUCI E OMBRE PER GUADAGNINI, SECONDO NELLA CLASSIFICA IRIDATA

È
il campione in cari-
ca Tom Vialle a stu-
pire tutti sulla sab-
bia profonda della
Sardegna. Alla
prima assoluta per
tutti (in gara, non
in allenamento) il
francesino, pilota
ufficiale KTM, si è
destreggiato al meglio tra i profondi
solchi di “Riola sand” ed è stato prota-
gonista di una doppia vittoria ineccepi-
bile, condita da due holeshot (ora è a
quota sette in campionato), che la dico-
no lunga sul suo potenziale: anche se
notoriamente non sono i francesi i mi-
gliori interpreti dei fondi sabbiosi, Vialle
ha già vinto due volte a Lommel. Così,
nonostante i tre GP persi per infortunio,
Tom è risalito al sesto posto della clas-
sifica generale e il podio virtuale del Il pessimo avvio di stagione è solo un brutto ricordo per Vialle (28)
campionato non è più cosi lontano. che non smette di vincere. Sopra, Tom è inseguito da Guadagnini (101),
Alle sue spalle, un altro francese, che ha corso un’ottima prima manche, cadendo nella seconda.
Maxime Renaux, che aveva dimostra-
to una certa dimestichezza sui terreni
morbidi (secondo a Lommel e doppia dership ma ha sbagliato il sorpasso sul Chi poteva e doveva fare qualcosa di
vittoria a Kegums) e si è dimostra- francese, cadendo a terra e rimediando meglio in Sardegna era Jago Geerts. Il
to all’altezza della sua tabella rossa. una colpo dal manubrio al torace. In un belga, migliore tempo nelle crono, ha
Secondo e terzo nelle due manche, è primo momento si era temuto il peggio, commesso un errore al via di gara uno;
riuscito a incrementare il vantaggio in però, per fortuna, Mattia si è rialzato ed una caduta che lo ha costretto a una
classifica, salito a 71 punti su Guada- è ripartito ma la sua rimonta si è arre- forsennata rimonta fino all’ottavo po-
gnini. stata al tredicesimo giro a causa di un sto. Ha consumato molte energie, che
problema alla moto. Per Guadagnini, inevitabilmente gli sono mancate nella
un undicesimo posto di GP e la seconda seconda manche, dove comunque ha
PER MATTIA , un weekend dal dop- posizione in campionato. chiuso secondo, rimontando dal setti-
pio volto. Nella prima manche è scat- Sul terzo gradino del podio di Riola mo posto iniziale.
tato al secondo posto e ha tenuto la Sardo è salito il giovanissimo olandese Gli azzurri che hanno conquistato
posizione fino al ritorno di Renaux, chiu- Kay de Wolf, che sulla sabbia è sembra- punti (oltre a Guadagnini) sono Andrea
dendo in terza posizione, forse a causa to veramente a proprio agio; dopo avere Adamo, diciassettesimo, ed Emilio Scu-
di un leggero calo fisico; in gara due, vinto la seconda manche di Lommel, ha teri, ventiduesimo. Infine, esattamente
invece ha commesso un errore nelle confermato le sue ottime qualità. L’uf- quindici anni dopo il ritiro di Stefan E-
prime battute. Dopo essere scattato ficiale Husqvarna ha chiuso le manche verts, in Sardegna è toccato al dicias-
alle spalle di Vialle ed essendo appa- per due volte al quarto posto, anche se settenne Liam Everts il debutto nel
rentemente più veloce di Tom, ha ten- nella seconda ha dovuto recuperare mondiale MX2. Non male il tredicesimo
tato un attacco per guadagnare la lea- terreno dopo una caduta. posto assoluto di GP.

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MXGP
GARA 1 GARA 2
1. Herlings (KTM) 19 giri in 35’22”630; 2. Prado (KTM) a 42”419; 3. Febvre (Kawasaki) a 53”010; 1. Herlings (KTM) 18 giri in 34’10”289; 2. Prado (KTM) a 5”710; 3. Febvre (Kawasaki) a 8”406;
4. Vlaanderen (Yamaha) a 55”993; 5. Bogers (GASGAS) a 1’02”253; 6. Seewer (Yamaha) a 4. Vlaanderen (Yamaha) a 46”791; 5. Seewer (Yamaha) a 54”984; 6. Jonass (Gas Gas) a
1’05”689; 7. Watson (Yamaha) a 1’06”273; 8. Olsen (Husqvarna) a 1’10”065; 9. Jasikonis 55”933; 7. Watson (Yamaha) a 58”705; 8. Gajser (Honda) a 1’02”481; 9. Bogers (Gas Gas) a
(Husqvarna) a 1’12”978; 10. Coldenhoff (Yamaha) a 1’18”017; 11. Paturel (Honda) a 1’32”979; 12. 1’11”310; 10. Coldenhoff (Yamaha) a 1’14”477; 11. Van Doninck (Yamaha) a 1’20”540; 12. Sim-
Simpson (KTM) a 1’38”749; 13. Jonass (GASGAS) a 1’41”125; 14. Jacobi (Honda) a 1’46”011; 15. pson (KTM) a 1’23”998; 13. Olsen (Husqvarna) a 1’32”085; 14. Jacobi (Honda) a 1’40”417; 15.
Strijbos (Yamaha) a 1’48”635; 16. Tonus (Yamaha) a 1’54”000; 17. Koch (KTM) a 1’59”211; 18. Van Sterry (KTM) a 1’44”195; 16. Forato (Gas Gas) a 1’53”301; 17. Koch (KTM) a 1’53”967; 18. Lupino
Doninck (Yamaha) a 1 giro; 19. Gajser (Honda) a 1 giro; 20. Östlund (Yamaha) a 1 giro; 21. (KTM) a 1 giro; 19. Tonus (Yamaha) a 1 giro; 20. Östlund (Yamaha) a 1 giro; 21. Strijbos (Yama-
Sterry (KTM) a 1 giro; 22. Guillod (Yamaha) a 1 giro; 23. Lesiardo (Honda) a 2 giri; 24. Ivanov ha) a 1 giro; 22. Guillod (Yamaha) a 1 giro; 23. Ivanov (Husqvarna) a 2 giri; 24. Jasikonis
(Husqvarna) a 2 giri; 25. Forato (GASGAS) a 5 giri; 26. Van Horebeek (Beta) a 6 giri; 27. Lupino (Husqvarna) a 5 giri; 25. Van Horebeek (Beta) a 9 giri; 26. Paturel (Honda) a 9 giri; 27. Lesiar-
(KTM) a 10 giri. do (Honda) a 11 giri.

MONDIALE PILOTI

PIETRAMURATA

GARDA - ITALIA
REPUBBLICA

LOMBARDIA
SARDEGNA
BRETAGNA

MAGGIORA

GERMANIA

TRENTINO

MANTOVA

MANTOVA
LETTONIA

19 settembre

10 novembre
5 settembre

8 settembre

7 novembre
FRANCIA
TURCHIA

TURCHIA
OLANDA

SPAGNA
AFTYON

24 ottobre

27 ottobre
10 ottobre

31 ottobre
27 giugno

17 ottobre
RUSSIA
13 giugno

BELGIO

3 ottobre
ITALIA

ITALIA

ITALIA
25 luglio

8 agosto
18 luglio

1 agosto
GRAN

4 luglio

CECA

E L
TA
TO
1. Jeffrey HERLINGS Olanda KTM 18/22 20/18 15/25 25/0 0/0 25/16 25/18 25/22 25/22 25/25 371
2. Tim GAJSER Slovenia Honda 25/25 18/25 16/15 20/22 22/6 14/18 22/22 15/25 20/25 2/13 370
3. Romain FEBVRE Francia Kawasaki 22/15 14/22 25/9 18/18 20/11 22/25 16/20 18/18 18/16 20/20 367
4. Jorge PRADO Spagna KTM 12/13 22/14 22/14 15/20 25/20 15/20 18/25 22/20 0/18 22/22 359
5. Antonio CAIROLI Italia KTM 20/0 25/20 20/20 13/25 15/25 20/14 20/15 16/16 22/20 0/0 326
6. Jeremy SEEWER Svizzera Yamaha 15/16 13/16 13/13 16/11 16/22 16/13 12/14 14/14 7/8 15/16 280
7. Pauls JONASS Lettonia GASGAS 0/20 15/15 14/18 14/8 0/15 18/22 15/6 20/0 16/15 8/15 254
8. Glenn COLDENHOFF Olanda Yamaha 11/3 16/12 18/22 22/0 18/18 12/8 14/0 13/10 13/2 11/11 234
9. Alessandro LUPINO Italia KTM 16/18 12/8 3/12 7/7 13/13 0/0 13/12 8/15 12/13 0/3 185
10. Ben WATSON G.Bretagna Yamaha 1/0 10/11 12/10 12/15 10/9 9/12 8/11 1/2 10/0 14/14 171

11. Vlaanderen 165; 12. Olsen 160; 13. Bogers 152; 14. Jacobi 123; 15. Van Horebeek 110; 16. Van Doninck 108; 17. Strijbos 83; 18. Simpson 80; 19. Tonus 74; 20. Forato 73; 21. Jasikonis 69;
22. Monticelli 54; 23. Östlund 50; 24. Sterry 39; 25. Tixier 33; 26. Locurcio 29; 27. Koch 29; 28. Genot 15; 29. Paturel 14; 30. Brylyakov 10; 31. Guillod 9; 32. Bobryshev 6; 33. Van Berkel
5; 34. Clochet 4; 35. Watson 4; 36. Butrón 2; 37. Gole 1; 38. Roosiorg 1; 39. Kellett 1

MX2
GARA 1 GARA 2
1. Vialle (KTM) 18 giri in 34’04”946; 2. Renaux (Yamaha) a 1”117; 3. Guadagnini (KTM) a 19”765; 1. Vialle (KTM) 18 giri in 34’35”642; 2. Geerts (Yamaha) a 8”264; 3. Renaux (Yamaha) a 28”916;
4. de Wolf (Husqvarna) a 23”298; 5. Benistant (Yamaha) a 23”558; 6. Gifting (GASGAS) a 4. de Wolf (Husqvarna) a 50”502; 5. Beaton (Husqvarna) a 53”508; 6. Gifting (Gas Gas) a
47”898; 7. Todd (Kawasaki) a 50”279; 8. Geerts (Yamaha) a 50”784; 9. Hofer (KTM) a 53”709; 57”493; 7. Van De Moosdijk (Kawasaki) a 1’07”288; 8. Benistant (Yamaha) a 1’15”083; 9.
10. Mewse (KTM) a 1’01”053; 11. Laengenfelder (GASGAS) a 1’08”784; 12. Van De Moosdijk Mewse (KTM) a 1’31”452; 10. Damm (KTM) a 1’42”014; 11. Everts (KTM) a 1’44”555; 12. Pancar
(Kawasaki) a 1’13”259; 13. Beaton (Husqvarna) a 1’24”498; 14. Boisramé (Kawasaki) a 1’30”322; (KTM) a 1’45”203; 13. Adamo (Gas Gas) a 1 giro; 14. Hofer (KTM) a 1 giro; 15. Todd (Kawasaki) a
15. Haarup (Kawasaki) a 1’32”695; 16. Everts (KTM) a 1’55”251; 17. Pancar (KTM) a 1’56”313; 18. 1 giro; 16. Brumann (Yamaha) a 1 giro; 17. Scuteri (TM) a 1 giro; 18. Olsson (Husqvarna) a 1
Olsson (Husqvarna) a 2’16”289; 19. Polak (Yamaha) a 1 giro; 20. Adamo (GASGAS) a 1 giro; 21. giro; 19. Rizzi (Honda) a 1 giro; 20. Graaf (Yamaha) a 1 giro; 21. Sandner (KTM) a 1 giro; 22.
Brumann (Yamaha) a 1 giro; 22. Scuteri (TM) a 1 giro; 23. Appelt (KTM) a 1 giro; 24. Rizzi Malinov (KTM) a 1 giro; 23. Stuurman (Gas Gas) a 2 giri; 24. Guadagnini (KTM) a 5 giri; 25.
(Honda) a 1 giro; 25. Facchetti (KTM) a 1 giro; 26. Malinov (KTM) 16 34’33.768; 27. Rubini Polak (Yamaha) a 11 giri; 26. Appelt (KTM) a 11 giri; 27. Facchetti (KTM) a 12 giri; 28. Haarup
(Honda) a 4 giri; 28. Sandner (KTM) a 4 giri; 29. Weckman (Honda) a 7 giri; 30. Stuurman (Kawasaki) a 14 giri; 29. Laengenfelder (Gas Gas) a 17 giri; 30. Boisramé (Kawasaki) a 17 giri.
(GASGAS) a 14 giri; 31. Damm (KTM) a 16 giri; 32. Fernández (Honda) a 18 giri.

MONDIALE PILOTI
PIETRAMURATA

GARDA - ITALIA
REPUBBLICA

LOMBARDIA
SARDEGNA
BRETAGNA

MAGGIORA

GERMANIA

TRENTINO

MANTOVA

MANTOVA
LETTONIA

19 settembre

10 novembre
5 settembre

8 settembre

7 novembre
FRANCIA
TURCHIA

TURCHIA
OLANDA

SPAGNA
AFTYON

24 ottobre

27 ottobre
10 ottobre

31 ottobre
27 giugno

17 ottobre
RUSSIA
13 giugno

BELGIO

3 ottobre
ITALIA

ITALIA

ITALIA
25 luglio

8 agosto
18 luglio

1 agosto
GRAN

4 luglio

CECA

LE
TA
TO

1. Maxime RENAUX Francia Yamaha 15/12 25/22 15/22 12/18 16/22 22/20 25/25 18/25 25/22 22/20 403
2. Mattia GUADAGNINI Italia KTM 12/11 18/25 22/25 7/16 25/16 7/11 22/20 22/18 20/15 20/0 332
3. Jago GEERTS Belgio Yamaha 4/15 14/0 18/16 25/25 9/20 25/22 20/22 12/15 18/10 13/22 325
4. Thibault BENISTANT Francia Yamaha 6/14 16/12 25/7 8/15 12/25 16/18 16/14 13/11 15/18 16/13 290
5. Jed BEATON Australia Husqvarna 14/10 0/13 16/14 22/20 20/13 13/16 18/8 20/20 9/20 8/16 290
6. Tom VIALLE Francia KTM 25/25 0/0 0/0 0/0 22/0 18/10 15/18 25/22 22/25 25/25 277
7. Kay DE WOLF Olanda Husqvarna 11/0 6/6 14/12 16/22 15/12 20/25 12/13 14/12 14/13 18/18 273
8. Rene HOFER Austria KTM 16/18 0/20 10/15 18/11 11/18 10/9 13/15 16/16 12/16 12/7 263
9. Ruben FERNANDEZ Spagna Honda 22/20 22/15 20/9 11/14 18/14 15/14 4/16 15/0 13/9 0/0 251
10. Mathys BOISRAME Francia Kawasaki 18/22 20/14 13/18 9/10 10/15 14/13 10/6 11/1 8/4 7/0 223
11. Todd 173; 12. Laengenfelder 173; 13. Van De Moosdijk 155; 14. Haarup 147; 15. Gifting 144; 16. Adamo 127; 17. Mewse 87; 18. Pancar 86; 19. Damm 75; 20. Rubini 65; 21. Polak 44; 22.
Florian 29; 23. Facchetti 23; 24. Horgmo 21; 25. Meier 20; 26. Teresak 18; 27. Everts 15; 28. Sandner 12; 29. Dickinson 11; 30. Hammal 10; 31. Brumann 8; 32. Tropepe 7; 33. Wagenknecht
7; 34. Lata 6; 35. Weckman 6; 36. Olsson 6; 37. Scuteri 4; 38. Petrashin 4; 39. Rizzi 2; 40. Congost 2; 41. Renkens 2; 42. Goupillon 2; 43. Ludwig 1; 44. Graaf 1.
NON FA UNA PIEGA DI CARLO BALDI info@baldicarlo.com

LA FAMIGLIA HASLAM
Da “Rocket” Ron a Leon, passano gli anni ma il paddock resta la loro casa

L
E CORSE come stile di vita, la passione come nel WorldSBK ha corso 305 gare, con cinque vittorie, 45 podi e
filo conduttore, da condividere con i propri cari. tre pole position e terminando secondo dietro Max Biaggi nel
In questa sintesi c’è la vita di Leon Haslam. De- 2010. Nei suoi 18 anni di Superbike ha corso con Ducati, Hon-
finirlo figlio d’arte è forse limitativo, perché lui è da, Suzuki, BMW, Aprilia e Kawasaki ed è stato uno dei pochi a
figlio di Ron “Rocket” e fa parte di una famiglia vincere per ben tre volte la 8 Ore di Suzuka, due con la Honda
incredibile, che da generazioni cresce i figli nel e una con la Kawasaki. Gioviale e sempre sorridente, Leon na-
paddock. Leon ci entrò per la prima volta a sei sconde un carattere molto determinato e una volontà ferrea.
mesi, e da allora si può dire sia la sua seconda
casa. Ron Haslam era soprannominato Rocket RICORDO un avvenimento che mi rivelò tutta la sua grin-
(il razzo) perché quando ancora si partiva a ta. Nei test ufficiali di Phillip Island del 2012 “Pocket Rocket”
spinta lui era sempre il primo a scattare dalla griglia. cadde al termine della prima giornata nell’ultimo curvone, a
Aveva iniziato a correre giovanissimo, con una moto di pro- oltre 200 km/h. Riportò la frattura del malleolo tibiale. Era
prietà di due dei suoi numerosi fratelli. Una Norton Comman- logico pensare che per l’allora pilota ufficiale BMW il round
do 750 che apparteneva a Phil e Terry, entrambi morti in gara. australiano fosse da ritenersi off-limits. Leon invece si fece
Il primo nel 1974 a Olivers Mount e il secondo dieci anni dopo portare subito all’ospedale di Melbourne, e venne operato il
ad Assen, alla guida di un si- giorno dopo. Poi si presen-
decar. Due lutti che avrebbe- tò regolarmente in pista il
ro fatto desistere chiunque, venerdì per le prove, sabato
ma non Ron, che proseguì in Superpole chiuse 12° e
quella che sarebbe poi di- ottenne lo stesso risultato
ventata un’incredibile carrie- in Gara 1, mentre in quella
ra. Si è aggiudicato per sei successiva tagliò il traguar-
volte il pericolosissimo Gran do al quinto posto, davanti
Premio di Macao, nel 1979 a al suo compagno di squa-
Oulton Park nel Regno Unito dra Marco Melandri. Grin-
ha conquistato cinque vit- ta e passione incredibili, le
torie nello stesso giorno in stesse di suo padre con il
125, 250, 350, 500 e 1000, quale ha un rapporto me-
ha vinto due titoli della cate- raviglioso. Ron cerca di tra-
goria Formula 1 e uno della smettere la propria grande
Formula 3, e ha ovviamente esperienza al figlio in modo
corso e vinto al TT contro gli pacato e intelligente, senza
amici-rivali Joey Dunlop e imporgli nulla. Sia lui che la
Mick Grant. Nel Mondiale GP mamma Ann seguono Leon
ha disputato oltre 100 gare, terminando quarto nella classi- nel paddock da quando è iniziata la sua carriera. Prima erano
fica della 500 del 1987. Gli appassionati lo ricordano anche in tre nello stesso camper, ma da quando Leon ha sposato
perché ha portato in pista tre moto particolari: la Honda NR la vulcanica Olivia, che gli ha dato due figli, i sei vivevano in
500 con pistoni ovali, la Honda-ELF 500 con sospensione mo- un motorhome, prima che il Covid-19 sconvolgesse il mon-
nobraccio anteriore e la Norton NRS 588 con motore Wankel do. Succedeva spesso di incontrarli nel paddock: Ann e Olly
rotativo. Non importa con cosa, l’importante era correre. spingevano le carrozzine, mentre Leon era in pista e il padre
al muretto o nel box, ad aspettarlo. Ron ha tanto da insegna-
UNA PASSIONE tramandata a Leon, che corre a livello in- re, tanto che ha fondato la Official Honda Ron Haslam Race
ternazionale dal 1998, quando debuttò nel Mondiale 125, do- School a Donington. La sua presenza accanto al figlio si nota
ve sarebbe rimasto tre anni, per poi passare alla 500 nel 2001 appena, ma è stata determinante per la carriera di Leon, che
e alla 250 l’anno successivo. Nel 2003 iniziò la sua carriera a 38 anni ha dichiarato: «Voglio ancora correre una 24 ore En-
con le quattro tempi, e ha poi vinto il BSB nel 2018, mentre durance e la 200 Miglia di Daytona». Buon sangue non mente.

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Unimarconi
COSE DI CASE DI RICCARDO PIERGENTILI

A sinistra, la V100 Mandello. Sotto, il rendering


della nuova fabbrica che costruirà Moto Guzzi.

CENTO DI QUESTI ANNI


Nuova fabbrica, nuova moto. La Moto Guzzi ha l’ambizione di riscrivere la storia

N
EI PROSSIMI 100 anni, la Moto Guzzi vor- L’ampliamento della capacità produttiva andrà ad affian-
rebbe innovare, tanto. Fin quando i manager carsi a una concezione completamente nuova dell’impianto
parlano informalmente di questo, la noti- di Mandello del Lario. Il progetto, infatti, prevede anche
zia può risultare interessante ma senza un nuovi spazi congressuali, destinati a eventi interni ed esterni,
“quando”, un progetto così ambizioso non oltre a un albergo e un ristorante, che completano l’offerta
può essere preso in seria considerazione. di accoglienza per visitatori. I lavori saranno avviati entro
Al contrario, quando un grande costrutto- il 2021, e saranno completati nella prima metà del 2025.
re invita la stampa a un evento, spiegando che nel futuro
prossimo la Moto Guzzi stupirà il Mondo... beh il discorso NELLA giornata in cui è stato presentato il progetto della
cambia, perché quel costruttore ci ha messo la faccia (e nuova fabbrica di Mandello del Lario, è stata mostrata in
i manager che hanno approvato il progetto qualche altra esclusiva mondiale la Moto Guzzi V100 Mandello. L’appunta-
parte del corpo). Tappa dopo tappa si potranno valutare i mento per la presentazione ufficiale dell’inedita bicilindrica
successi e gli insuccessi, però dovranno esserci delle novità. è per il prossimo 23 novembre, al Salone Internazionale
delle Due Ruote di Milano (EICMA).
UNA SARÀ l’importante ristrutturazione del sito indu- Per ora, il fatto che colpisce è che questa moto porta al
striale di Mandello del Lario, nel quale, da un secolo esatto, debutto l’aerodinamica variabile, probabilmente sviluppata
vengono prodotte le motociclette col Marchio dell’Aquila. La per incrementare il comfort, non per garantire maggiore
nuova struttura è stata disegnata dall’architetto statunitense carico aerodinamico. Questa novità non è un dettaglio, per-
Greg Lynn, che ha prodotto un progetto molto avveniristico. ché si tratta di un’innovazione (piccola o grande lo valuterò
La nuova fabbrica di Mandello del Lario ambisce a diventare durante il test) che mi sarei aspettato di vedere su un’Aprilia.
un punto di riferimento per gli appassionati di Moto Guzzi, Questi importanti annunci dimostrano che il Gruppo Piaggio
per il mondo dei giovani e del turismo internazionale, che sta realmente (e finalmente) investendo sul marchio Moto
già oggi ha inserito Mandello del Lario tra le tappe “moto- Guzzi, che, chissà, potrebbe essere la rampa di lancio di
turistiche” irrinunciabili. altre innovazioni tecnologiche...

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RACING SHOP
DI RICCARDO PIERGENTILI

SUPER PROTETTI , CON FORCEFIELD SPORT SHIRT 2

FORCEFIELD Body
Armour, una divisione
di Davies Odell Ltd,
produce Forcefield Sport
TUCSON: IL JEANS DI HEVIK, PER UOMINI E DONNE
Shirt 2, un capo sviluppato
per garantire la massima
TUCSON, prodotto da Hevik, è un jeans (disponibile
protezione possibile.
in versione Man e Lady) che promette un alto livello
Forcefield Sport Shirt 2
di comfort, anche quando non si è alla guida della moto.
ha l’ambizione di elevare ad
Merito della vestibilità straight fit a vita alta
un livello superiore la protezione
e della percentuale di elastan presente all’interno
assicurata dalle armatura
del tessuto. Per quanto riguarda i dettagli: gamba dritta,
di serie, contenute nelle giacche
le immancabili cinque tasche, le impunture a contrasto
più diffuse sul mercato. Forcefield Sport Shirt 2 dispone
e la tradizionale colorazione blu con lavaggio stonewashed.
di protezioni livello CE2 (omologazione superata
Tucson è provvisto di protezioni interne certificate
ed ecceduta) sulla schiena, sul torace, sulle spalle
sulle ginocchia, regolabili in altezza ed estraibili tramite
e sui gomiti. Forcefield Sport Shirt 2 è adatto soprattutto
strap, e predisposizione per le protezioni sui fianchi.
a essere indossato sotto agli indumenti.
Tucson è proposto in una gamma di taglie che va dalla 46
Taglie disponibili, dalla XS alla XL.
alla 58 (versione Man) e dalla 40 alla 50 (versione Lady).
www.berracing.it
Infine, il prezzo (al pubblico), pari a 84,00 euro.
www.hevik.it
PATHFINDER IL TURISMO, SECONDO SPIDI
PATHFINDER è il pantalone che Spidi ha pensato
per il turismo in moto. È realizzato con tessuto ad alta STELLA KALEA DEDICATO ALLE DONNE
resistenza Cordura/Cotone, morbido ma al contempo
resistente. Pathfinder dispone di protettori ginocchia
Warrior Light (CE En1621-1 liv.1) regolabili e rimovibili
dall’esterno, attraverso una zip. I protettori Warrior
sulle anche sono disponibili come optional.
Questi sono i dettagli di Pathfinder: peso tessuto,
13 oz/m²; peso medio, 1 kg;
aggancio per moschettone
(presente); passante per aggancio
Pants Clip (presente). PRODOTTO da Alpinestars, Stella Kalea è un guanto classificato
Dichiarazione di conformità come “Women’s Racing”. È caratterizzato da un tessuto esterno
CE CODE: 77BL076J. in pelle morbida e tessuto poliestere elasticizzato; promette
CE: abbigliamento motociclistico eccellenti capacità protettive e flessibilità. I rinforzi critici
protettivo sotto il Regolamento e le zone strategiche di perforazione migliorano le caratteristiche
(UE)2016/425. PPE: indumento di comfort di questo guanto. Il polsino è allungato e rinforzato
di protezione uso motociclistico con imbottitura in schiuma all’esterno per proteggere l’osso
certificato Pr En 17092-4:2017 del polso. Polpastrelli di indice e pollice compatibili
di classe A. con il touchscreen per l’utilizzo con smartphone e sistemi GPS.
www.spidi.com www.alpinestars.com
POLVERE DI STELLE DI LUIGI RIVOLA lrivola@racine.ra.it

LA DAYTONA
D’EUROPA
Imola ha rievocato la 200 Miglia, la gara figlia
Marco Lucchinelli al revival della
dell’intuizione di Checco Costa: grandi piloti e moto 200 Miglia, lui che aveva vinto
gloriose hanno accompagnato anche il ricordo di Gresini la gara originale nel 1981.

Q
UALCHE anno ciclistiche e automobilistiche, ha reso tanta come la “Daytona d’Europa”. Ri-
fa, in Califor- Imola nota in tutto il Mondo al pari proporla quest’anno, mentre in tutto il
nia, ebbi modo delle mete più frequentate e apprezza- Mondo ancora domina il terrore di una
di entrare in te dai turisti e dagli studiosi di storia. ripresa della pandemia del coronavirus
contatto con Ma non è stato soltanto Checco e le misure preventive – o il compren-
il figlio di Joe Costa. Grande merito va riconosciuto sibile timore – limitano moltissimo sia
Petrali, il gran- anche ai suoi figli, Claudio – il creato- gli spostamenti che le possibilità di or-
de campione re della Clinica Mobile che ha salvato ganizzare eventi, è stata un’avventura
e recordman tante vite di piloti – e Carlo, speaker di particolarmente difficile e rischiosa,
della Harley- talento delle più grandi manifestazioni ma Ghini e i suoi collaboratori del Moto
Davidson negli anni Trenta del ‘900. dell’autodromo. E poi c’è Luciano, un Club Santerno, unitamente a Formula
Mi chiese dove abitassi in Italia e io gli altro Costa ma non di quella famiglia, Imola che gestisce l’autodromo, e al
risposi: «A Faenza». E, certo di farmi che ha riportato a Imola con riusci- Comune di Imola, ce l’hanno fatta.
capire, aggiunsi «A 15 chilometri da I- tissimi eventi rievocativi i più forti assi
mola». A sentire quest’ultimo nome si internazionali che si affermarono nelle
illuminò e disse: «Dell’Italia conosco gare di Motocross sui rilievi del parco TRATTANDOSI di una rievocazione
Roma, Venezia, Monza e Imola». delle Acque Minerali, e infine Claudio non competitiva e, comprensibilmente,
Capito? Checco Costa con quella Ghini, un appassionato imolese che an- non fedele all’originale, gli organizza-
sua tenacissima volontà di costruire ni fa si è lanciato nella titanica impresa tori si sono permessi la libertà di allar-
nella sua città un autodromo e succes- di far rivivere all’Enzo e Dino Ferrari i gare la partecipazione anche a moto
sivamente di renderlo capace di ospi- fasti della 200 Miglia, la corsa che di- che alla 200 Miglia non avrebbero par-
tare grandi corse internazionali moto- venne nota negli anni Settanta e Ot- tecipato, inserendole in un programma
comprendente sette categorie: 200 Mi-
glia Revival, 100 Miglia Revival, 50 Mi-
La Triumph 750 tre cilindri nella versione per le corse “Superbike”
è stata una delle moto più apprezzate nella manifestazione di Imola. glia Revival, FIM Historic, Coppa d’Oro
Revival, Endurance e Sidecar.
La manifestazione si è svolta nel fine
settimana di sabato 11 e domenica 12
settembre. Alle 9 della giornata inau-
gurale la sfilata sul tracciato dell’au-
todromo di due Moto Guzzi V7 d’epoca
guidate da agenti della Polizia di Stato
ha avviato lo svolgimento del program-
ma. Immediatamente i box si sono ani-
mati di attività attorno alle tantissime
veterane, mentre i piloti rivivevano, ag-
giustandosi tuta, stivali, casco e guanti,
quegli stessi attimi di tensione che li
coglievano a pochi minuti dal via di una
corsa di quasi cinquant’anni prima.
Già… perché il paddock di Imola
2021 aveva assunto una particolare

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Un’immagine
dei box di Imola,
con modelli che
hanno fatto la storia
delle corse
in epoche differenti.

caratteristica: piloti, meccanici e buo- maggior successo, di togliersi la rug-


EXTRA
na parte del pubblico, a differenza di gine di dosso e le moto – molte delle
quanto avviene per le corse vere, ap-
partenevano alla mia generazione, che
quali rimesse a nuovo con interventi da
chirurgo plastico-meccanico – si sono LA STORIA
definire semplicemente “anziana” è un sforzate di dare loro e al pubblico sen- SULLO SMARTPHONE
eufemismo. Pochi i giovani e pratica- sazioni e soddisfazioni dimenticate.
mente soltanto fra i visitatori o come AVVIAMENTO DI UN MOTORE
accompagnatori – nipoti? – di alcuni
piloti, però almeno apparentemente NELLA serata di sabato una gran-
EXCELSIOR DEL 1912
PER il QR Code: scaricare l’app
affascinati da questo ambiente così di- de sala della palazzina del circuito ha
stante da quello odierno. ospitato la proiezione del film auto- gratuita per leggere i QR Code,
Le moto andavano dai prototipi biografico “Voglio Correre” del Dottor installarla sul cellulare e, dopo
che animarono il Mondiale nelle cin- Claudio Costa, seguita dalla premia- averla avviata, avvicinare il
que classi allora esistenti: 50-80, 125, zione dei campioni presenti e di Rino cellulare al codice assicurandosi
250, 350 e 500, alle Superbike d’epo- Melandri, l’industriale di Lugo che negli
ca, quelle per cui Checco Costa lanciò anni Settanta creò e finanziò la scude- che sia a fuoco. L’app segnalerà
la 200 Miglia attirando anche i piloti ria Diemme, autentica fucina di grandi l’avvenuta lettura e subito dopo
americani, ai bolidi da Endurance, ai piloti fra cui Mario Lega, campione del aprirà la pagina di internet il cui
sidecar da corsa. “Pezzi” di particola- Mondo 1977 classe 250. indirizzo è contenuto nel codice.
re pregio erano alcune MV 350 e 500, All’interno dell’autodromo, la Diem-
Se il video non comincia dall’inizio,
Ducati 750, Suzuki RG 500, Paton 500 me aveva allestito anche una mostra
bicilindrica bialbero, la Cardani 500 tre di motociclette e fotografie – con una basterà far scorrere fino al punto
cilindri, una Triumph 750 tre cilindri pregevole coreografia curata dall’ar- di avvio la barra di avanzamento.
nella versione per le corse Superbike chitetto Montanari del Comune di Lugo
e – senz’altro il pezzo più interessante – sul percorso della scuderia.
perché visto per la prima volta in Italia Importante e commovente evento
– la Norton 750 con motore bicilindri- nell’evento è stata, domenica mattina,
co Cosworth che, nonostante gli sforzi l’intestazione della Variante Alta del
tecnici e finanziari profusi, non riuscì circuito alla memoria di Fausto Gresini,
mai a essere competitiva con le con- prematuramente ucciso dal Covid e in-
correnti italiane e giapponesi. dimenticabile per la sua levatura spor-
550 motociclette e oltre 350 piloti, tiva, umana e imprenditoriale. A testi-
di cui 150 stranieri, secondo i dati diffu- monianza del rimpianto sincero per il
si dall’organizzazione. Inutile dire che pilota e manager imolese, la cerimonia,
non mancavano Marco Lucchinelli, che che ha comportato la posa di una stele
festeggiava i 40 anni dalla sua vittoria commemorativa, si è svolta non sol-
alla 200 Miglia di Imola e dal Mondiale tanto alla presenza della moglie Nadia
della 500, e Johnny Cecotto, che aveva e dei figli, ma anche del presidente del-
vinto la 200 Miglia l’anno prima. Con la Regione Emilia-Romagna, Stefano
loro, Virginio Ferrari, e gli ex campio- Bonaccini, del sindaco di Imola, Marco
ni del Mondo Jon Ekerold, Pier Paolo Panieri, dell’assessore all’autodromo,
Bianchi e Carlos Lavado, unitamente a Elena Penazzi, e del direttore dell’au-
piloti comunque di primo piano, come todromo, Pietro Benvenuti.
Philippe Coulon, Alex George, Vinicio A sottolineare l’importanza della
Salmi, Giovanni Proni, Henk Van Kes- 200 Miglia di Imola Revival 2021 ha
sel, Philippe Coulon, Mick Grant, Mar- contribuito il primo FIM Historic Event
cellino Lucchi, Jos Schurgers. in Italia, una straordinaria esposizio-
Tutto il sabato sul circuito sono ri- ne di modelli storici organizzata con il
suonati rombi oggi dimenticati, di mo- supporto di Amicale Spirit of Speed​, il
tori a due e quattro tempi senza silen- più grande Club europeo di collezionisti
ziatori, si sono disputate prove libere, di moto da corsa certificate nella loro
i piloti hanno cercato, con minore o autenticità e originalità.
MANUBRI LARGHI DI ROBERTO TOMBA roberto@robertotomba.com

ASPETTANDO
I GIOVANI
Allo Speedway italiano servono nuove leve: Lonigo e Potenza Picena aiuteranno?

I
L RINVIO della settima prova del campionato italiano “fragranza” dell’alcol metilico, con cui vengono alimenta-
Speedway ha lasciato inevitabili strascichi sul mo- te le monocilindriche. Confidando che non ci siano intoppi
vimento nazionale del controsterzo. Alla base della nelle attività necessarie alla ricostruzione del “tempio” del-
decisione di non correre la terzultima gara tricolore, lo Speedway italiano, si potranno organizzare nuovamente
il mancato raggiungimento del numero minimo di giornate di promozione della disciplina, oltre al ritorno delle
piloti. Un campanello d’allarme che fotografa la sessioni di allenamento e delle gare.
tutt’altro che rosea situazione che perdura da ormai Si muove qualcosa anche nelle Marche, dove da anni è attiva
un decennio nell’ambiente azzurro della guida senza freni. Non per gli allenamenti la pista di Potenza Picena (MC), gestita da
c’è stato quel ricambio generazionale che ci si poteva aspet- Paolo Salvatelli. Un altro illustre ex pilota, Fabrizio Vesprini, ha
tare, nonostante gli sforzi dei due Moto Club che sono rimasti annunciato la volontà di realizzare un Ranch dove troveranno
a tenere vivo lo Speedway, Lonigo e Terenzano. posto un ovale per lo Speedway e un tracciato per il Flat Track.
Nell’ultimo quin- Si tratta di una nuo-
quennio sono state va possibilità per
organizzate scuole cimentarsi nella
in diverse occasioni, guida senza freni,
che avevano attira- Vesprini è un’asso-
to un bel numero di luta garanzia in fatto
giovani desiderosi di di insegnamento e
imparare la tecnica crescita dei giovani,
della derapata in come dimostrano i
curva. risultati conseguiti
Subito dopo, pe- nell’ultimo decennio
rò, si è abbattuta una nel Flat Track, che
scure che ha affon- potrà replicare an-
dato i buoni propositi che nello Speedway.
e le speranze di far
crescere il numero PER risollevare
di piloti nella disciplina: nell’ottobre 2018 è stata chiusa la le sorti di questa specialità, un esempio è quello di una Na-
pista Santa Marina di Lonigo (nella foto) per le note vicende zione che poteva contare su quattro-cinque piloti, e che in
conflittuali tra l’allora sindaco del comune vicentino e il Moto pochi anni è arrivata ad avere altri cinque elementi di altissimo
Club locale. Da tre anni a questa parte è rimasta soltanto livello: la Lettonia. Il Paese baltico ha soltanto due piste di
Terenzano per l’organizzazione delle competizioni nazionali e Speedway attive, Riga e Daugavpils, e una storia sportiva non
internazionali, un peso sulle spalle che alla lunga si sta facendo certamente paragonabile alle Nazioni più blasonate, vedi Polo-
sentire. Le tante e ripetute critiche che si leggono su social nia e Danimarca. Eppure, tramite la promozione nelle scuole
e si ascoltano dagli appassionati della disciplina non aiutano del Motocross e dello Speedway, è riuscita in breve tempo a
di certo a migliorare una questione complicata. Ma che può formare una decina di ragazzini per la guida in controsterzo,
essere risolta, almeno in parte, dopo le ultime notizie giunte oggi più di qualcuno tra loro corre nel campionato polacco e
da Lonigo e dalle Marche. fa incetta di titoli Junior europei e mondiali.
Il lavoro sui giovani ha contribuito indubbiamente ad au-
A UN ANNO dall’insediamento del nuovo consiglio comu- mentare la competitività dei piloti lettoni e la partecipazione
nale di Lonigo, conclusi i sopralluoghi e le verifiche tecniche alla Baltic League, campionato giovanile riservato agli Under
per mettere a norma l’impianto secondo le attuali disposizioni 16, che si disputa da un paio di stagioni in Lettonia, Finlandia,
in materia di sicurezza, a breve partiranno finalmente i lavori Estonia e Russia.
al Santa Marina. I segnali per far crescere il movimento anche in Italia ci
La speranza è che finalmente nel 2021 si possa tornare sono, a piccoli passi e con una programmazione oculata i nuovi
a riascoltare il rombo dei motori e respirare l’inconfondibile piloti arriveranno.

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G I R I EG GI ARRIE E GARE
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LA FORCA DI CERRO
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Un passaggio magico, tutto da guidare, tra la Valle Umbra e la Valnerina.


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Un’esperienza imperdibile in occasione della tappa di Campello

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del campionato italiano Racing Quad
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X X X X X X ’APPUNTAMENTO è per PIEDICAMMORO
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il weekend del 26 set-
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tembre. La location, la
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magica Umbria. È qui,
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infatti, che nella splendi-
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da cornice di Campello,
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X in provincia di Perugia,
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X i Quad dell’italiano ra-
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X cing daranno vita a gare
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X X X X X X adrenaliniche e com-
X X X X X X CAMPELLO SUL CLITUNNO
X X X X X X battutissime. Per tirare un po’ il fiato tra
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X X X X X X una sfida e l’altra, ecco le indicazioni per
X X X X X X CERRETO DI SPOLETO
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un’esperienza in moto coinvolgente.
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Prima di lasciare Campello, è impe-
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rativo dedicare una visita alle Fonti del
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Clitunno, oasi di superba bellezza cara
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X ad artisti, poeti e scrittori come Virgilio, LUNGHEZZA:
Byron e Carducci. Quest’ultimo, le dedi-
80 Km
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X cò persino un’ode, “Alle fonti del Clitun-
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X X X X X X no”. Gli antichi Romani consideravano ORE DI GUIDA:
1 e 30 min circa
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X X X X X X sacre le sue acque, e vi si recavano per
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consultare l’oracolo del Dio Clitunno,
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in onore del quale venne eretto anche
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un tempietto collocato a valle. Poco di-
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stante, il borgo fortificato di Campello
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Alto, con le mura che stringono l’antico
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X centro medievale, lascia letteralmente
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X senza fiato (da non perdere la Rocca,
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X il Palazzo Comunale e la chiesa della
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X X X X X X Madonna della Bianca, a cui si accede LA FORNACE
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X X X X X X varcando un maestoso portale in pietra).
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Anche il vicino castello di Pissignano si arrampica al valico di Forca di Cerro Dal centro di Cerreto, con le ruote
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merita attenzione. Il suo nome deriva (734 metri) in direzione Piedipaterno, si sulla SP465 si seguono le indicazioni per
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dal latino pissinianum, cioè luogo della raggomitola stretta e tortuosa – e tutta Sellano, superata la quale, si prosegue a
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piscina, e il riferimento è a quella che da piegare! – fino alla splendida Valne- tutta piega attraverso Villamagina e Pu-
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si trova nei pressi del tempietto del Cli- rina da imboccare in direzione Cerreto di paggi, fino a Piedicammoro. La strada in-
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X tunno. Terminata l’esplorazione iniziale, Spoleto. filza aree boschive impervie (meraviglio-
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X pochi chilometri, e alle pendici del colle si i colori in autunno), incidendo curve,
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X di Sant’Elia ecco Spoleto, gioiello d’arte QUI, la celebre statale 685 corre una dietro l’altra, tra i monti e le morbide
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X X X X X X medievale con il suo celebre Duomo, la lungo un tratto caratterizzato da un pa- vallate sottostanti.
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X X X X X X Rocca Albornoziana, il suggestivo Ponte esaggio selvaggio e affascinante, in cui
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delle Torri, la Basilica di San Salvatore e la natura ha preso il sopravvento sull’uo- IN PARTICOLARE, lungo la SP459,
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le mille suggestioni del centro storico. mo. Cerreto di Spoleto, e la vicina Borgo dopo Piedicammoro, si respira l’atmo-
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Per i più golosi, da mettere in agenda la Cerreto, regalano scorci autentici e fuori sfera di un’Umbria più intima e defilata,
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gelateria “Crispini” (viale Trento e Trie- dal tempo, ma anche tesori rinascimen- dalla bellezza magnetica. Il rientro a
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ste, 29), una delle migliori al Mondo. tali, come il monastero di San Giacomo Campello è accompagnato da lunghe di-
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X Dopo tante visite, però, è il momento (del XIV-XV secolo) e la Chiesa di Santa stese di ulivi che ammantano i pendii fino
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X di guidare. La statale 395 che da Spoleto Maria De Libera. alla Valle Umbra e… al rombo dei quad.
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MOTOLANDIA VIA COL VENTO

DANTE(ESCO) QUELLA CIRCOLARITÀ CHE AVVISA:


IL GIRO DEL MONDO È FINITO

IN MOTO 2021
SIAMO agli sgoccioli. Intendo di quel mio vecchio
articolo citato qui a stralci tipo lettura estiva, su
richiesta di un lettore un po’ masochista. Dunque
a un certo punto: «Rifeci tutti i meridiani verso
Viaggio tra Romagna e Toscana Occidente perché (come il Phileas Fogg di Jules
anche per uno scopo benefico

I
Verne) volevo ritornare da Oriente e capire se la
circolarità fosse vera o presunta».
L 14 settembre di 700 anni fa esatti si spegneva a
Ravenna Dante Alighieri. Al coro delle immancabili
celebrazioni, avvenute in ogni ambito e sede, s’è ag- Così dopo mezzo mappamondo di avventure (vedi
giunta anche la sorprendente voce dei motociclisti, puntate precedenti) «Salii sui crateri di Giava,
sotto le particolari insegne dell’AVIS Provinciale mi persi nei mercati cinesi di Penang, arrivai
di Ravenna, con la colla- sulle rive brodolose dei klong di Bangkok. Ma fu
borazione del Guzzi Club
soltanto dopo Calcutta, nello squallore magico
locale e del MC Francesco
Baracca di Lugo. Più altre delle città indiane sovrappopolate, in quei vistosi
associazioni di volontaria- segni quotidiani di vita e di morte, che cominciai
to. Questo curioso pool ha organizzato, a percepire il messaggio di tutte le affannose
per sabato 25 settembre, il Motogiro non avventure che m’hanno messo in cosi poco il mondo
competitivo #danteESCOinMOTO 2021.
Viaggetto tra Emilia Romagna e Toscana sossopra. Perché rividi nella trama Bengala-Gujarat
lungo la “Via degli Dei” (Bologna-Firenze) e la traccia nascosta che portava a scaffali lontani
il “Cammino di Dante” (Firenze–Ravenna). di libri lacrimosi ormai dimenticati, e allora giunsi
a Varanasi, a specchiarmi nell’acqua orrenda di
LO SCOPO, però, più che le terzine
della Divina Commedia, è sensibilizzare cremazioni che dovrebbe essere infetta ma non lo
alla raccolta di sangue. Ogni giorno in Italia servono 1800 sacche è, per incongruenza, e mi lasciai trasportare sulla
ematiche per curare pazienti di ogni tipo, compresi motociclisti corrente increspata dagli avvoltoi dove tutte le
infortunati. Il sangue non si può produrre in laboratorio, occorrono piaghe vengono sciacquate affinchè non dolgano,
persone altruiste che lo donino. Ritrovo alle 7 in Piazza Baracca a
Lugo, colazione a Casalfiumanese, poi via verso Firenze attraverso e i corpi delle anime reincarnate si immergono
i passi appenninici. Pranzo alle 13 nella città del sommo Poeta, e si sfregano, e il sacro Gange si trasforma in
ripartenza per i passi romagnoli e conclusione alle 18.30 presso un’immensa pila di broda bianchiccia con riflessi
il locale “Serafina” di Ravenna. L’intero percorso è autorizzato dal luminosi come respiri dorati nel Sole. E se soltanto
Ministero dell’Interno e sarà scortato dalla Polizia di Stato. 20€ la
si seguiva il macilento ritmo dell’esistenza indù,
quota d’iscrizione, “all inclusive” di contributo, giro, gadget persona-
lizzato, colazione, pranzo al sacco (primo e secondo freddi, dessert, se soltanto se ne aveva la pazienza e la forza,
bevanda), aperitivo, I posti sono limitati, obbligatoria la preiscrizione il coraggio e la virtù, nell’orrore, si scopriva il
entro questo giovedì: www.bit.ly/3BBq9eK. miracolo di una circolarità perfetta, appagante, in
cui ogni mistero volge a segreto e la somma di tutti
SEMPRE nell’ambito delle iniziative cui il Ministero dell’Interno
strizza l’occhiolino, domenica 26 andrà in scena ad Alesandria il 6° essi è la risposta al nulla, anzi è nessuna risposta,
Memorial Tommaso Fanelli, organizzato dal Moto Club Polizia di giacché di li comincia tutto. Compreso il giro del
Stato. L’appuntamento è alle 8 presso il Circolo Telma (Via Boves, mondo in motocicletta».
3) con colazione offerta; ore 10.15 partenza motogiro collinare con
sosta rinfresco alla Cantina sociale di Vinchio; ore tredici pranzo a
contributo ad Alessandria (nachos con salsa, piattone specialità tex SIGLA, giù il sipario, fine della performance.
mex, french fries), ore 15 premiazioni e Dispiace per chi m’ha sopportato fin qui, ma avevo
saluti. La manifestazione, aperta a tutti, avvisato: l’articolo “Professione Avventura” (1987)
si svolgerà nel rispetto delle norme Anti non è poi ‘sto granchè. L’estate è finita, andate pure
Covid-19. Per Info: tel. 327/329.50.82
(Angelo); 331/37.00.503 (Buby). in pace. Casa o antipodi fa poca differenza.
Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it

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ciclimbm.it
LA POSTA posta@motosprint.it

SENTIRÒ LA MANCANZA
DEGLI USA AL NAZIONI
Nel 1986, a Maggiora, la formazione americana mi fece venire la pelle d’oca.
Non vedremo gli statunitensi a Mantova: è un grande peccato

I
MIEI idoli erano lì, a porta-
ta di mano, di fronte a tanti
tifosi, me compreso. Erano
lì, disponibili a firmare au-
tografi. Erano lì, seduti sul
tetto di un furgone, senza
security, codici a barre o
altre follie dell’era moderna.
Sto parlando del sabato pomeriggio
del weekend del Nazioni, a Maggiora,
nel 1986. Gli americani erano speciali
agli occhi di noi europei, perché oltre
a essere dei campioni, avevano il loro
abbigliamento, fantastico: il casco blu
con la “V” bianca. Guardarli dal vivo
era una rarità. Ebbene, dopo 35 anni da
quella gara, al Mottaccio del Balmone,
dominata dagli americani, la formazione
USA ha dato forfeit all’edizione 2021 del
Nazioni. Non è un fulmine a ciel sereno
ma è una delusione.
Analizziamo le motivazioni di que-
sta decisione: Covid-19, disinteresse
di sponsor e piloti, zero possibilità di
vittoria. Non salire sul ring, però, è ben commentavano le scelte di Dovizioso, avuto gli attributi di dire basta, lasciando
peggio che uscirne sconfitti e non fa definite discutibili. Io non ho mai scritto una moto oggettivamente competitiva.
onore ai grandi che hanno fatto la storia neppure una virgola, perché ho sempre Dopo anni di Motomondiale e di
della squadra americana. pensato che una persona intelligente stress causato dall’ambiente della
Per citare i più illustri: Chandler, come Andrea avesse un piano. MotoGP, si è permesso il lusso di de-
O’Mara, Johnson, Ward, Glover, Lechien, Per come sono andati i fatti, potrebbe dicarsi allo sport che più ama (anche
Bailey, Stanton, Emig, McGrath, Carmi- esserci anche una dose di fortuna abbi- se non è quello in cui eccelle), ovvero
chael, Villopoto, Dungey. Piloti che erano nata al piano di Andrea. Mi riferisco al il Motocross, ritagliandosi del tempo
in grado di farmi venire la pelle d’oca. ritiro di Valentino Rossi e alle dimissioni per la sua vita privata.
Nomi leggendari. Yankee, che vinciate volontarie di Maverick Viñales, che han- È rimasto nel club del Motomondiale,
o perdiate, l’importante è che torniate! no aperto delle posizioni in Yamaha, una collaudando l’Aprilia RS-GP, con i suoi
Fabio Schivazappa delle quali sarà di Dovizioso, il quale tempi e i suoi modi e alla fine rientrerà
Reggio Emilia guiderà una moto molto competitiva e in MotoGP dalla porta principale. Ora...
che sulla carta si sposa bene con le doti attendo con ansia i commenti dei leoni
di guida di Andrea. da tastiera, soprattutto quelli che, senza
ALLA FINE DOVIZIOSO Fortuna o bravura, poco cambia. Il avere mai messo piede in un paddock,
HA AVUTO RAGIONE risultato finale dell’operazione spiega
che Dovizioso è stato un fenomeno. Non
lo avevano criticato e che, da domani,
ne sono certo, lo definiranno un pilota
HO LETTO tanti post sui social net- andava affatto d’accordo con Gigi Dall’I- lungimirante!
work in cui i migliori “esperti da tastiera” gna, non si trovava bene in Ducati e ha Alfredo Calligaris

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SOCIAL SPRINT motosprint riccardo piergentili

IL RITORNO DEL DOVI


In sella alla Yamaha M1, nello stesso box di Valentino Rossi

C
’È STATO un momento in cui Andrea Dovizioso gareggiava ancora in MotoGP ma non sembrava avere
più voglia di “vivere” la MotoGP, mentre Jorge Lorenzo, fuori dalla MotoGP, sembrava avere delle op-
portunità di tornare nella classe regina, con la Yamaha. Oggi, invece, Lorenzo è un ex pilota, mentre
Dovizioso ha cominciato la sua ennesima avventura sportiva, con la Yamaha, in sella alla M1, una moto
con cui, tanti anni fa, Andrea aveva avuto un ottimo feeling e aveva ottenuto buoni risultati. All’interno
del box, Dovizioso troverà il rivale di sempre, Valentino Rossi. “Dovi” e “Vale” condivideranno molto,
durante le ultime gare mondiali di Rossi. È tutto talmente inedito che sembra il copione di un film, invece
è realtà. Una realtà che catturerà l’interesse di tanti appassionati di sport e motociclismo. Vi aspettate Dovizioso
subito competitivo? Ve lo abbiamo chiesto sulle nostre pagine social. Ecco i vostri commenti.

HO avuto la fortuna di girare in pista con il Dovi CHE Dovizioso smettesse senza una dichiarazione
in una sessione di allenamento. È stata un’esperienza di fine carriera era improbabile. Serve mantenere la carica
fantastica. Lui ha un grande talento e cerca sempre agonistica e un po’ di follia, per sfruttare al meglio
la perfezione. Gli auguro di riuscire a togliersi la Yamaha meno evoluta in pista. Probabilmente assisteremo
delle belle soddisfazioni con il suo ritorno in MotoGP. a un “razionale” riadattamento al quattro in linea della M1,
Dopo l’uscita di scena di Valentino avremo bisogno di piloti in vista del campionato 2022, quando vedremo il vero Dovi.
italiani in grado di farci amare questo nostro bellissimo sport. demis__savignano
Marco Martini
DOVREBBERO dargli una moto ufficiale. Con la moto obsoleta
L’ASTICELLA è alta, non soltanto per i valori dei piloti in pista che guida ora non si capirà il suo reale livello prestazionale.
ma soprattutto per il livello tecnologico delle moto Massimo PIzzio
e l’adattamento alle gomme. Staremo a vedere...
Fiorenzo Marco Ottonello

DIPENDE cosa s’intende per competitivo.


Dovizioso ha trovato Marquez sulla sua strada, altrimenti
avrebbe vinto qualche titolo in MotoGP. È però anche vero
che prendeva paga dal suo compagno di squadra, Iannone.
Secondo me è stato fermo troppo tempo per essere al livello
degli altri. Questa MotoGP non te lo permette più pause.
Ruben Oviszach

STANDO alla storia (fintanto che crediamo che possa


insegnarci qualcosa e io lo credo…), tornare competitivo
da subito in un gruppo di fenomeni credo sia difficile, anche
per un campione come Dovizioso. Troppe variabili da gestire,
troppi dettagli da mettere in ordine, per pensare di tornare
davanti, dove Andrea si è sempre meritato di stare.
Il talento e l’esperienza non sono minimamente
in discussione ma nel caso specifico servirebbe un miracolo.
m_gillo_giuliani
IO GUIDO DA SOLA DI ROBERTA BOGI PAGNINI
robertabogipagnini@hotmail.it

UN TEAM IN ROSA
La scelta di FHO Racing, in Gran Bretagna: in pista e al muretto, comandano le donne!

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A UN CAMPIONATO all’altro, da un Paese all’al- questa carica. Quindi, la mia scelta non poteva che ricadere
tro: dove ci sono giovani talenti donna pronti a su due piloti donna, il mio obiettivo è sostenere sempre più
sbocciare, eccomi qua! Questa volta vi porto al giovani ragazze all’interno di questo sport».
British Junior Supersport Championship, il cam-
pionato britannico nel quale il Team FHO Racing CON UN CAPO come Faye Ho, all’interno della squadra
ha deciso di completare la stagione puntando sia Charlotte che Scarlett si sentiranno motivate e apprez-
su due giovanissime ragazze. zate al massimo. E infatti il loro entusiasmo non poteva che
L’annuncio dato dal team è arrivato a inizio settembre essere alle stelle: «Faye è davvero una grande donna – ha
e le due ragazze sulle quali verte la “scommessa” sono la spiegato Charlotte Marcuzzo – e ci motiva così tanto che
sedicenne Charlotte Marcuzzo e la diciassettenne Scarlett la nostra fiducia è già cresciuta notevolmente. Non posso
Robinson. Entrambe sono state ingaggiate per la categoria che essere entusiasta di lavorare con lei e voglio dare il
Junior del Bennetts British Superbike, vestendo i colori del massimo per far emergere i colori della squadra in questo
Team FHO Racing, che ricordano da vicino quelli del Team campionato».
Petronas Yamaha MotoGP, dove a spiccare sono il nero e il «Senza dubbio il nostro team non passa inosservato – ha
“verde petrolio”. aggiunto Scarlett Robinson– ma se questo serve per attira-
re ulteriori sponsor, meglio così».
MA PERCHÉ puntare su due ragazze? A spiegarlo è la E in effetti, a guardarle nella consueta foto di rito, sono
team owner Faye Ho, convinta che due portacolori in rosa davvero delle bellissime ragazze con Faye Ho al centro che
siano la scelta più giusta: «È sempre stata una mia gran- di certo non sfigura. Ma quello che dimostreranno è ben al-
de aspirazione, quella di diventare proprietaria di un team tro: oltre alla bellezza c’è molto di più. Ci sono lavoro, fatica,
nel Bennetts British Superbike Championship – ha detto – entusiasmo e tanta energia. Tutti ingredienti che fanno del-
e realizzare questo sogno è stato un grande traguardo per la squadra FHO Racing non soltanto una scuderia in rosa,
me. Soprattutto perché oggi sono l’unica donna a ricoprire ma un team pronto a combattere.

E F F E T T O S E R R A

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motociclistiche italiane. Le inse- SPALDING, MASSIMO CLARKE (tecnica), STEFANO
VERNICIATURA MOTO di Rizzi gne sono per la maggior parte di TAGLIONI (cross), DARIO AGRATI (enduro), MARIO
Vito Leonardo. Inizio attività lamiera smaltata, ma sono pre- CANDELLONE (trial), ROBERTO TOMBA (speedway),
senti anche insegne serigrafate, CLAUDIO ORLANDANI (supermoto), EDOARDO
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fermato. Leonardo da Cuneo luminose e in plastica. Tutte le GIORGIO SERRA (vignettista).
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giocortinovis@virgilio.it

DONNE SENZA
IL “NAZIONI”
Kiara Fontanesi proverà a consolarsi con il settimo Mondiale, il primo da mamma

Q
UESTO fine settimana, Mantova perché non c’era mai riuscita nessuna pilota. Vedere dal
sarà teatro del Motocross delle podio la mia Skyler è stata un’emozione impareggiabile».
Nazioni, mentre il Motocross del- Procedendo a ritroso, per trovare un’altra sua doppiet-
le Nazioni Europee, inizialmente ta nel Mondiale si va al luglio 2015, a Teutschenthal: «È
previsto a Riola Sardo, è stato can- strano ma non più di tanto perché le gare sono fatte di
cellato, il che significa che il gen- tanti episodi. Ho sempre guardato il risultato finale, senza
til sesso resterà a guardare. «Mi mai focalizzarmi sul vincere entrambe le manche. Ma va
spiace perché è da tanto che non bene così, se comunque si centra l’obiettivo grosso».
lo corriamo in Italia – commenta
Kiara Fontanesi – ma l’obiettivo NEL NAZIONI, le azzurre si aggiudicarono anche l’edi-
principale è il Mondiale». L’ultima edizione della gara a zione del 2015 a Pietramurata, ancora grazie alla doppiet-
squadre femminile si è corsa nel 2019 a Danzica, in Po- ta della Fontanesi, ben coadiuvata in quel caso dalla No-
lonia. A differenza della competizione maschile sono sol- cera, seconda e terza. Buono anche il sesto posto dell’I-
tanto due le rappresentanti per Nazionale, così come le talia B con la Montini e Floriana Parrini. Pure nel 2014 a
manche: dei quattro risultati viene scartato il peggiore Pacov, in Repubblica Ceca, la nostra campionessa vinse
e pertanto la presenza di un fenomeno in squadra ha un due volte in un’edizione poverissima di partenti: appena
peso maggiore rispetto ai maschi. Non a caso nel 2019 12 tra cui quattro atlete locali, tre delle quali (Barbora
trionfò l’Olanda grazie al duplice successo di manche di Lankova, Tereza Hromkova e Kristyna Rerichova) impie-
Nancy Van de Ven e al terzo posto in Gara 2 di Shana Van gavano anche 25 secondi in più rispetto alle migliori per
der Vlist, settima nella gara inaugurale. La Germania, che compiere un giro. Sul podio salirono, dall’alto in basso, I-
pure piazzò sempre entrambe le atlete nella Top 5, do- talia (con la Nocera due volte quinta), Francia e Germania.
vette accontentarsi dell’argento: Larissa Papenmeier fu «Ricordo l’edizione del Nazioni del 2018 – prosegue
terza e quarta, Anne Borchers quarta e quinta con l’unica Kiara – perché c’ero arrivata molto preparata sia fisica-
Suzuki in pista. Sul gradino più basso del podio salì la sor- mente che mentalmente, mentre nel 2014 e 2015 non
prendente Danimarca. Orfana della Fontanesi, che avreb- c’erano le ragazze con cui mi giocavo il campionato del
be partorito meno di due mesi dopo, l’Italia si classificò al Mondo, quindi era più facile».
settimo posto: due undicesimi posti per Francesca Noce- E a proposito di Mondiale, restano soltanto due round,
ra, un duplice 17° per Giorgia Montini. il 17 e il 24 ottobre alla periferia di Madrid e a Pietramura-
ta, con la Duncan a +9 sulla Fontanesi, un divario in calo
NELLA STESSA località, il 9 settembre 2018, la par- rispetto al +22 di Loket: «La stagione era partita malis-
mense (nella foto) fece valere la sua legge: in Gara 1 vin- simo, con due episodi sfortunati, ma in cinque delle sei
se con un secondo sulla Van de Ven e oltre un minuto sul- manche successive l’ho preceduta. Ce la metterò tutta
la terza classificata, Sara Andersen, seconda in Gara 2 a fino alla fine dell’ultima manche per portare a casa un al-
49 secondi da Kiara. Complici i due quarti posti della Mon- tro Mondiale, perché il mio sogno è vincerlo da mamma».
tini, l’Italia sconfisse Danimarca e Olanda. Nel weekend
successivo, ad Assen, con Courtney Duncan infortunata,
la Fontanesi realizzò un’altra doppietta e si prese la tabel-
la rossa WMX che conservò vincendo l’ultimo GP a Imola,
con un 2° e un 1° posto per il sesto titolo.
L’astinenza da doppiette si è interrotta l’8 settembre
scorso, quando si è aggiudicata le due manche del Mon-
diale ad Afyon (Turchia). «Non ricordavo nemmeno quan-
do avevo vinto per l’ultima volta le due manche – raccon-
ta Kiara – sono contentissima perché aggiudicarsi una
gara del campionato del Mondo è sempre emozionante
e tornare a farlo da mamma è un altro sogno raggiunto

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