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CROSS NAZIONI L’ITALIA VINCE: CAIROLI, LUPINO E GUADAGNINI DA SOGNO!

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3,0 0

28 settembre/4 ottobre 2021 - Settimanale - Anno XLV - Fascicolo 2235

SBK SPAGNA
ALLUNGO DECISIVO A TU PER TU
PER RAZGATLIOGLU? FOGGIA, MOMENTO D’ORO:
NON VOGLIO FERMARMI

ADDIO DEAN
SSP 300: PERDE LA
VITA BERTA VIÑALES
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004)
10039

art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,50 Euro - CH CT 7,70 Chf
173002
771122
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DOVIZIOSO ESCLUSIVO

MI RIMETTO IN GIOCO
TORNARE IN MOTOGP IN MEZZO AI MIGLIORI DEL MONDO ERA IL MIO DESIDERIO: RISPETTO
LE SCELTE DI VALENTINO E TONY MA SENTO ANCORA DI POTER OTTENERE CERTI RISULTATI.
HO APPREZZATO I MESI DI VITA “NORMALE”, MA MI MANCAVA CORRERE E AVERE OBIETTIVI
IN COPERTINA SOMMARIO
DI FEDERICO PORROZZI

RIPENSARE RUBRICHE
IL MOTOCICLISMO 67 PILLOLE SPRINT
70 POLVERE DI STELLE
Ciò che è successo domenica e negli ultimi mesi merita
una riflessione da parte di tutti gli addetti ai lavori 72 MANUBRI LARGHI
PARTIAMO da un presupposto imprescindibile del nostro sport: il coefficiente di ri- 80 IO GUIDO DA SOLA
schio è più elevato rispetto ad altre discipline. E per quanti passi da gigante si possano
fare per cercare di minimizzarlo, bisogna sempre considerarlo come variabile. E ricor- 82 QUELLA (S)VOLTA CHE
darlo sempre a noi stessi, Quando le cose vanno male ma anche, come la scorsa setti-

IN PISTA
mana a Misano, quando vanno bene e ci permettono di vivere emozioni indimenticabili.
Ciò che è successo domenica a Dean Berta Viñales ha suscitato reazioni diverse di
molti addetti ai lavori ed è l’ultimo di tre episodi tragici che ci hanno portato via ragazzi
giovanissimi impegnati a fare ciò che più li faceva sentire bene.
Dopo aver scritto dell’importanza di una mano più ferma di FIM e Dorna riguardo 6 A TU PER TU:
alcune manovre da parte di chi corre nelle categorie propedeutiche, forse è arrivato
il momento di fare tutti una riflessione più profonda. È vero che i circuiti sono sempre ANDREA DOVIZIOSO
più sicuri e che oggi gli incidenti più pericolosi in pista si creano quasi esclusivamen-
te in situazioni come l’investimento, difficilmente controllabili. Ma probabilmente, per 12 MOTOGP: TEST MISANO
limitare ancora di più il coefficiente di rischio di cui sopra, dobbiamo valutare se è un
bene continuare a riempire griglie da 42 partenti (se per spettacolo, per business o per 16 A TU PER TU:
dare a tanti l’occasione di farsi vedere, a questo punto non fa differenza) con il rischio
di creare “serpentoni” troppo lunghi per tutta la durata della gara. E anche se è un DENNIS FOGGIA
bene continuare a seguire la filosofia dei baby piloti da lanciare il prima possibile, tutti
insieme, sul palcoscenico internazionale. Con il rischio che possano pagare l’inespe- 20 MOTOMONDIALE:
rienza nella gestione di alcune situazioni o la fretta di dover dimostrare a tutti i costi il
loro valore per arrivare subito al top. Sono soltanto due spunti di una riflessione ampia IL MERCATO
ma, credo, necessaria.
22 SSP 300: LA TRAGEDIA
DI BERTA VIÑALES
CONTROCOPERTINA DI MIRCO MELLONI
26 SUPERBIKE: SPAGNA
ERA l’unico titolo che mancava 32 LE PAGELLE
alla sua straordinaria bacheca: An-
34 DIPILLOLE
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tonio Cairoli se l’è preso a Mantova,


pochi giorni dopo aver annunciato
il ritiro. Il siciliano ha trascinato 36 SUPERSPORT
la Nazionale azzurra al trionfo nel
Cross delle Nazioni di casa, assieme 40 ENDURANCE: BOL D’OR
al giovane compagno di team Mat-
tia Guadagnini e ad Alessandro Lu- 44 CEV: MISANO
pino. L’Italia è tornata regina della
competizione a squadre diciannove
48 CIVS: SALINE-VOLTERRA
anni dopo il trionfo in Spagna con
Chicco Chiodi, Alex Puzar e Andrea
Bartolini, che seguiva di tre anni il
primo storico successo del 1999 in
FUORISTRADA
Brasile, con gli stessi Chiodi e Bar- 50 CROSS: NAZIONI
tolini, più Claudio Federici. Il fatto
che i trionfi azzurri al Nazioni non 58 ENDURO: ASSOLUTI
contemplassero la presenza del più N A Z I O N I : L’ U LT I M A I M P R E S A D I T O N Y
grande Crossista italiano di sempre, 62 SPEEDWAY: NAZIONI
era una stortura: l’edizione di Man-
tova è stata la correzione perfetta.
CAIROLI CHIUDE IL CERCHIO 64 SUPERMOTO: NAZIONI

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MONTA IN SELLA
CON I CAMPIONI
DELLE DUE RUOTE
A TU PER TU – ANDREA DOVIZIOSO
DI FEDERICO PORROZZI
E MIRCO MELLONI
FOTO MILAGRO

IL RICHIAMO DELLA
Andrea Dovizioso nella sua quinta
avventura in MotoGP: quella
con la Yamaha-Petronas,
conosciuta nel Gran Premio
e nei successivi test di Misano.

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GIUNGLA
TORNARE IN MOTOGP, IN MEZZO AI MIGLIORI PILOTI DEL MONDO, ERA IL MIO DESIDERIO. RISPETTO LE SCELTE
DI ROSSI E CAIROLI, E LA LORO INCREDIBILE LONGEVITÀ, MA IO SENTO ANCORA DI POTER OTTENERE CERTI
RISULTATI: HO APPREZZATO I MESI DI VITA “NORMALE”, MA MI MANCAVA CORRERE E AVERE OBIETTIVI

U
N VIAGGIO
dentro se stesso
lungo 10 mesi
per capire che,
in fondo, il mon-
do a cui appar-
tiene è quello
che aveva tem-
poraneamente
lasciato. Dopo
quasi vent’anni nel Motomondiale, An-
drea Dovizioso aveva bisogno di allonta-
narsi, per un po’ di vita “normale” dando
sfogo alla passione primordiale, quella
per il Cross, trasmessa da papà Anto-
nio. Ma alla fine, nulla può pareggiare
«L’adrenalina di quando ti trovi in mezzo
ai migliori 20 piloti del Mondo».
Dovi è tornato, utilizzando il finale
del 2021, da vivere con la M1 specifica
2019 e il Team Petronas, per prepa-
rare il 2022 in cui invece guiderà una
Yamaha analoga alle ufficiali con il Te-
am RNF, sponsorizzato da WithU. Una
compagnia che, dopo il salto del proprio no tali che, a parità di piste e condizioni, gente sembra perdere di importanza».
testimonial Franco Morbidelli nel team devo cambiare traiettorie per sfruttare Un paddock vuoto ricorda quelle
ufficiale, ha spinto per avere Dovizioso. al meglio la M1. Devo ridisegnare la mia gare amatoriali nel Cross a cui ti sei
Il quale, nel 2022, diventerà il decano personalissima “mappa”. Poi so benissi- dedicato negli ultimi mesi.
per il motociclismo italiano nei tre gran- mo che la moto è questa, e tale rimarrà «Sì, ho vissuto dieci mesi bellissimi,
di Mondiali, dato che Valentino Rossi e fino a fine stagione, e non posso nem- perché quando finisci una stagione sen-
Antonio Cairoli hanno annunciato il riti- meno fare comparazioni con gli altri za avere buone sensazioni, con la moto e
ro. piloti Yamaha, perché guidano una M1 in generale, senti che non è più così bel-
differente, ma va bene anche così, ho lo andare a correre, e hai bisogno di fare
COM’È stato il ritorno in MotoGP capito su cosa lavorare per completare altro. Dato che volevo fare Motocross e
a Misano? l’adattamento». avere un po’ di libertà a casa – perché
«Da un lato è presto per dare giudi- Cosa hanno detto i test? se guidi in MotoGP tutto gira attorno a
zi, anche se poi è andato tutto come mi «C’è già un buon feeling con il telaio. quella attività – dopo quasi 20 anni di
aspettavo, anzi persino meglio perché Posso guidare in modo più aggressivo in Motomondiale l’ho vissuta molto bene.
è stato possibile girare in ogni tipo di frenata e ingresso di curva, ed è bello Anche perché sono una persona che
condizione, anche sul bagnato. Dall’al- sentire che pur spingendo hai margine». cerca la privacy. Trascorrere dieci mesi
tro lato, è andata bene perché mi sono tra campi di Cross e un ambiente “terra
allineato al resto del gruppo». terra”, che tutti frequentano per passio-
Dopo otto anni sulla Ducati e i COM’È stato il ritorno nel pad- ne pura, tutti con il proprio furgoncino, a
test 2021 con l’Aprilia, com’è stato dock? passare la giornata nel verde, a prende-
il ritorno su una moto con il motore «Quello di Misano è stato il primo re polvere e fango, devo dire che è stato
“quattro in linea”? weekend con un paddock un po’ aperto, bellissimo. Poi ovviamente parliamo di
«Per fornire risposte approfondite, dopo la pandemia, ma nulla a che vede- un livello amatoriale, l’organizzazione
è ancora presto. Però è certamente un re con il “casino” a cui eravamo abituati e il seguito sono differenti rispetto alle
salto enorme, persino difficile da quan- fino a due anni fa. Si comincia a rivedere mie abitudini, ma a differenza di ciò che
tificare: ho memorie del 2012, quindi la luce, per tornare un po’ alla norma- potrebbe pensare la gente, l’ho vissuta
non è tutto nuovo, ma le differenze so- lità, perché in fondo un paddock senza benissimo».

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ANDREA DOVIZIOSO

Poi però… perché comanda sempre la prestazio- «Lui è tranquillissimo, in generale


«Quando si è aperta la porta del ri- ne, il risultato». cerca di sorridere. Tra noi non c’è mai
torno in MotoGP non ho saputo dire di stato un rapporto di amicizia e non ci
no, era ciò che avevo in mente, scopri- siamo mai frequentati fuori, ma c’è
remo se mi divertirò e farò risultati. In CI SONO piloti Yamaha con stile sempre stato un assoluto rispetto re-
fondo io sono una persona a cui piace simile al tuo? ciproco, è una bella cosa perché non
tantissimo avere un programma, al- «No, ed è normale, perché guido la siamo mai arrivati a un contrasto che
trimenti non sto bene, devo avere uno M1 come facevo con la Ducati, ed è il potesse allontanarci. Siamo entrambi
scopo e vivere di quello: in questi dieci motivo per cui devo essere io ad adat- contenti di correre assieme».
mesi avevo le gare da disputare e gli al- tarmi alla moto, più che il contrario». Cosa pensi del suo ritiro?
lenamenti, ma poi mi chiedevo “qual è Com’è stato l’impatto con Ramon «Non avendo la possibilità di giocarsi
l’obiettivo?”». Forcada, il capotecnico che meglio certe posizioni, Valentino si gode il bel-
Nell’intervista sul numero 28 di di tutti conosce la M1? lo di quest’anno, e quando le cose non
Motosprint, Max Biaggi aveva dato «Logicamente sono all’inizio e devo vanno non si arrabbia come in passato.
la stessa risposta. capire tante cose, non ho la situazione Lo capisco benissimo, perché si invec-
«Non mi sorprende, indipendente- sotto controllo sulla moto e su cosa chia, lo sento anch’io, c’è inevitabilmen-
mente dal carattere: quando hai proget- sia possibile fare. Il metodo di lavoro te una parabola che a un certo punto
ti importanti, ci sono momenti in cui dici è molto diverso rispetto alla Ducati, comincia a scendere. E comunque in
“basta”, ma poi non ci stai bene, senza quindi devo adeguarmi e capire. Quando pochi al Mondo sono riusciti e riusciran-
quei progetti». hai l’età, l’esperienza e il curriculum di no a correre a quell’età con certe pre-
Cosa ti è mancato della MotoGP? Ramon, oltretutto conoscendo questa stazioni. Performance di quel tipo le fai
«Non c’è niente da fare, quando sei in moto alla perfezione, i vantaggi sono soltanto avendo un talento stratosferi-
pista in mezzo a 20 piloti top, è una figa- molteplici: in base a ciò che emerge, lui co e la passione. Però quando inizi a non
ta, per l’adrenalina che si crea: ti senti ti indirizza su tutto ciò che conosce». fare risultati e a percepire il rischio, pen-
fortunato a essere un pilota. Poi, dopo Come ti ha accolto Valentino nel si al ritiro. Un’altra cosa che ti permette
un po’ di tempo, tutto questo svanisce Team Petronas? di essere competitivo a questa età, è il

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EFFETTO SERRA

lavoro su tanti aspetti a livello fisico e


mentale, e secondo me non c’è ancora
troppa cultura in merito nel mondo del-
la moto».
Antonio Cairoli ha annunciato il
ritiro prima dell’infortunio a Riola
Sardo, quando era in corsa per il
titolo.
«È una situazione molto diversa, ri-
spetto a Vale, non soltanto per il livel-
lo di prestazioni. Soltanto chi fa Cross
avvicinandosi al professionismo può
capirlo: onestamente fatico a darmi una
risposta su come Cairoli sia riuscito ad
arrivare a 36 anni giocandosi il titolo e
con quella voglia».
Perché?
«Quest’anno ho fatto tanti mesi di
preparazione nel Cross, e non certo
come fanno i big, e ho capito che serve
una passione come quella di Tonino per Andrea Dovizioso, 35 anni, ha iniziato l’avventura con il Team
andare così forte per così tanto tempo. Yamaha-Petronas (qui sopra è affiancato dal capotecnico Ramon
Quella del Crossista, in Europa ancora Forcada) e una M1 specifica 2019. Il prossimo anno il team avrà
più che negli Stati Uniti, è una vitaccia: WithU come main sponsor, e Dovi disporrà di una moto analoga
sei obbligato a svolgere così tanti al- alle ufficiali guidate da Fabio Quartararo e Franco Morbidelli.
lenamenti, restando tante ore in moto
anche in determinate condizioni, che ti

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ANDREA DOVIZIOSO

Andrea Dovizioso (04)


davanti a Valentino Rossi
(46), suo nuovo compagno
passa la voglia. E poi dobbiamo pensa-
di squadra: la coppia
re ai rischi: nel Cross è facilissimo farsi
Petronas è composta
da due dei tre italiani più male, in un anno loro si prendono dieci
vittoriosi nella storia della volte i rischi rispetto a noi della MotoGP.
classe regina. Anche per questo Tonino ha fatto una
carriera pazzesca».

IL TUO obiettivo del 2022 sarà


tornare con i big e vincere?
«È ciò che voglio, anche se il proget-
to è all’inizio e ora siamo lontani. Ma è
anche per questo che sono partito in an-
ticipo: prima rientri, prima capisci qual-
cosa e prima sfrutti il potenziale».
Ti ha sorpreso Maverick Viñales
subito veloce con l’Aprilia almeno
nei test e nelle prove libere?
«In pochi hanno capito quanto Ma-
verick sia davvero veloce e talentuoso.
Il suo 1’32”2 delle FP1 di Misano è stato
impressionante, ed è possibile soltanto
per chi ha il suo enorme talento e la sua
voglia, ma poi per fare risultato in gara
servono anche altri aspetti, e lui non co-
nosce ancora bene la RS-GP. Quei crono
non mi hanno sorpreso anche perché,
provando l’Aprilia, ho capito quanto fos-
se buono il progetto».
Tu però non l’hai sposato, quel
progetto, aspettando un’altra chia-
mata.
«Ho sempre avuto le idee molto
chiare, giuste o sbagliate che fossero:
per tornare in MotoGP avrei accettato
soltanto certe situazioni. Si è aperta la

COPPIA DI PRESTIGIO porta, con l’aiuto del main sponsor del


prossimo anno (WithU, nde), e ripeto
che non avrei accettato altre situazio-
DIECI TITOLI complessivi, sette dei quali nella top class, con un totale di ni».
104 successi tra 500 e classe regina. Complice la lunghissima esperienza – 45 Come hai visto Marc Marquez,
stagioni nel Mondiale – e un’età complessiva di 77 anni, Valentino Rossi e An- tuo rivale nel triennio 2017-19?
drea Dovizioso costituiscono la coppia di maggiore prestigio dell’odierna Mo- «I dettagli non li conosco, e non pos-
toGP. Un duo paragonabile, nell’era moderna, soltanto a Marc Marquez-Jorge so dire se potrà tornare al 100% oppure
Lorenzo alla Honda HRC nel 2019 (all’inizio della stagione i due totalizzavano no. Ma credo sia messo molto peggio di
12 titoli, di cui otto in MotoGP, con 91 successi in top class) e Rossi-Lorenzo quello che la gente pensa».
nel 2016 in Yamaha, un’annata cominciata con i due a quota 14 titoli, di cui 10 I Marquez e Dovizioso di oggi so-
in top class, con 126 vittorie nella categoria più importante. no Fabio Quartararo, nel ruolo della
Alle spalle della coppia Yamaha-Petronas, il duo più vittorioso è quello for- lepre, e Pecco Bagnaia, l’italiano
mato da Marc Marquez e Pol Espargaró, merito soprattutto del numero 93, ducatista all’inseguimento.
che porta in dote otto dei nove titoli (e sono tutti suoi i sei allori in MotoGP) e «Fabio è velocità pura, quando va co-
83 dei 98 successi nelle tre classi. sì forte soltanto una moto, significa che
Tra le altre coppie, quella Ducati-Pramac vanta più titoli, con la doppietta il pilota sta facendo qualcosa di specia-
di Johann Zarco in Moto2 e il successo di Jorge Martin in Moto3. A livello di le. E anche a Misano, recuperando quel
successi complessivi nel Mondiale, il terzo posto è del duo KTM ufficiale, Brad divario da Bagnaia, ha fatto paura. Pec-
Binder-Miguel Oliveira, con 32 GP vinti nelle tre classi, ma il podio delle vitto- co è tosto, già l’anno scorso aveva mo-
rie in MotoGP è chiuso dalla coppia della Yamaha ufficiale, con gli 11 trionfi di strato un bel potenziale a Jerez e nelle
Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. due Misano. È molto bravo».

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«Sogno un Team WithU in MotoGP»
Matteo Ballarin: passione, intuito e visione,
per promuovere il proprio marchio attraverso
il Motomondiale. Sempre più forti le voci
di un impegno da title sponsor, con Dovizioso
in sella alla Yamaha “specifica 2022”
ENTRATO nel paddock della MotoGP per la prima «La nostra presenza con l’attuale Team Petronas
volta cinque anni fa, il suo è stato un amore a prima è stata legata fortemente alla presenza di un pilota
vista. Il Motomondiale lo ha stregato e affascinato italiano come Morbidelli. Lo abbiamo utilizzato co-
al tempo stesso. Le prime esperienze come partner me testimonial delle nostre campagne pubblicita-
del Team Marc VDS in Moto2, quindi l’impegno a rie, e con lui è nato un rapporto che va al di sopra
360 gradi con la VR46 e il Team Yamaha-Petronas, e della semplice sponsorizzazione. Quando c’è stato
ora si parla di un possibile impegno da title sponsor. comunicato che Franco sarebbe stato spostato al
Matteo Ballarin ha perfettamente compreso l’impor- factory team, da un lato siamo stati felicissimi per
tanza strategica di questo affascinante mondo, dove lui, dall’altro abbiamo subito realizzato che sarebbe
sport e passione sono capaci di generare un coinvol- servito un pilota altrettanto amato dai tifosi italiani.
gimento speciale quanto efficace e funzionale alla Ed effettivamente, quello di Dovizioso era il nome su
propria strategia di comunicazione. cui puntavamo e non nascondo che qualche pressio-
Presidente del Gruppo Europe Energy, Ballarin ne sia stata fatta, e così a partire dal GP San Mari-
ha creato WithU, marchio italiano artefice di una ri- no e Riviera di Rimini e fino alla fine della stagione,
voluzione nel mondo dei servizi per le famiglie e le abbiamo nello stesso box Valentino Rossi e Andrea
imprese, attivo nel mercato dell’energia con vendita Dovizioso. Un sogno che diventa realtà, non soltan-
diretta di luce, gas, fibra, telefonia mobile e fissa. to per noi, ma anche per molti tifosi e appassionati.
«Il Motomondiale – dice Ballarin, nella foto con Dovi, per il prossimo anno, sembra proprio che potrà
Fabio Quartararo – è una vetrina esclusiva, interna- contare su una moto ufficiale. WithU sta valutando
zionale, composta da realtà top, un universo speciale con molta attenzione anche questa opportunità. Po-
dove la griglia di partenza è un palcoscenico di eroi trebbe essere un altro sogno che diventa realtà e che
in cui WithU ha trovato il suo spazio condividendone verrebbe condiviso con i clienti e gli appassionati o-
valori e obiettivi. A distanza di cinque anni dal nostro spiti che, nel 2022, coinvolgeremo per vivere nuove
primo approccio con il mondo della MotoGP, oggi più esperienze ed emozioni esclusive. Vedremo, la Mo-
che mai siamo entusiasti e motivati». toGP riserva sempre delle sorprese…».

UN IMPEGNO significativo, che vede il mar-


chio WithU partner di realtà importanti, e sono
sempre più insistenti le voci di una presenza
ancora più forte: cosa c’è di vero?
«Per il 2021 siamo presenti con VR46, con il Team
Petronas e con un nostro marchio sul casco di Quar-
tararo. Guardiamo al 2022 con molta attenzione e
stiamo seriamente valutando alcune opportunità che
ci sono state proposte. Nell’arco di qualche settima-
na avremo le idee più chiare e definiremo in dettaglio
il nostro impegno nel Mondiale. Quello che è certo
è che WithU è ormai parte attiva di questo mondo,
ed è proprio con questo marchio che vogliamo gio-
care, chiaramente nei limiti delle nostre possibilità,
un ruolo sempre più importante e da protagonisti».
Si dice che dietro l’arrivo di Andrea Dovizioso
nel Team Petronas, con la moto ex Morbidelli, ci
sia stata una vostra, forte, pressione.

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MOTOGP – TEST MISANO DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

UN PASSO NEL

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Pecco Bagnaia (63) ha chiuso i test di Misano proprio come il GP:
al primo posto. La Ducati si è concentrata sui dettagli, mentre KTM
(a sinistra, Miguel Oliveira con la nuova carena), Honda (in basso,

FUTURO
Marc Marquez con il nuovo prototipo) e Suzuki (sotto, Alex Rins)
hanno testato novità decisamente sostanziali in ottica 2022.

I DUE GIORNI IN PISTA DOPO IL GP HANNO PERMESSO ALLE CASE DI COMPIERE LE PRIME PROVE
POST-CONGELAMENTO DEGLI SVILUPPI: LA HONDA PREPARA LA RIVOLUZIONE, LA DUCATI È SEMPRE
IL RIFERIMENTO AERODINAMICO, IL NUOVO MOTORE DELLA YAMAHA NON CONVINCE QUARTARARO

P
RIMA il GP San terno del ventaglio di moto a disposi- meno che dovranno essere “ripulite”
Marino e Riviera zione di Marc Marquez e Pol Espargaró nel corso dello sviluppo. Tutto ciò non
di Rimini, poi un spiccava un prototipo molto differente, significa che il prototipo visto nei due
assaggio di 2022: perché rappresentava un concetto di- giorni di Misano sarà la moto del prossi-
Misano ha ospitato verso di moto rispetto alla Honda degli mo Mondiale. Perché quando si cambia
per una settimana ultimi due anni. Se i dettagli tecnici non radicalmente da un anno all’altro, nel-
la MotoGP, prima sono stati rivelati, esiste un’immagine la pratica non è semplice compiere un
del lungo viaggio in grado di catturare l’attenzione: este- passo avanti senza scompensi. In parti-
verso Austin. Dopo ticamente, la moto è parsa una via di colare per una Casa come la Honda, che
il weekend di gara i mezzo tra Yamaha e Ducati. Il nuovo negli ultimi anni ha spesso compiuto
due giorni di test hanno offerto una pri- e voluminoso codone, infatti, ricorda la “salti nel passato”.
ma occasione per effettuare prove utili moto di Borgo Panigale, mentre la parte Per quanto riguarda l’altro Marquez,
per il prossimo anno, e sebbene tutte anteriore sembra rifarsi alla M1. Alex, dopo i test ha spiegato di aver
le Case abbiano presentato il modello Le dichiarazioni dei piloti ufficiali so- lavorato sulla ricerca della stabilità in
del futuro (era la prima occasione dopo no state di prammatica: la moto mostra frenata, il problema che gli ha creato
il congelamento degli sviluppi dell’era- potenziale, ha cose più positive e altre numerosi grattacapi quest’anno, cau-
Covid), tutti i piloti hanno girato anche
con le moto attuali, per curare set up e
dettagli utili per gli ultimi quattro GP.
Parecchi piloti, per non dire tutti,
hanno fornito commenti positivi: del re-
sto, non c’erano punti in palio e non a-
vrebbe avuto senso inviare un messag-
gio negativo sul lavoro degli ingegneri,
inoltre dopo un weekend di gara la pista
offriva molto grip ed era molto veloce.

HRC A TUTTA FORZA


È stato spettacolare assistere allo
spiegamento di forze dell’HRC, nel cui
box si sono contate persino sei moto dif-
ferenti: è il segno del tentativo di uscire
dalle retrovie. La presenza in massa
degli ingegneri della Honda ha ulterior-
mente testimoniato l’intenzione. All’in-

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MOTOGP TEST MISANO

sando una lunga ondata di cadute. Ta-


ka Nakagami, invece ha provato nuove
geometrie.

VARIANTI AERODINAMICHE
Tutte le Case hanno lavorato sull’a-
erodinamica 2022. La Ducati, per e-
sempio, ha mostrato due nuove versioni
della carena e, come da tradizione, le
novità di Borgo Panigale hanno cattu-
rato l’attenzione. La sensazione è che
in Ducati siano sempre un passo avanti
rispetto alla concorrenza.
La stessa Aprilia ha mostrato un
nuovo “pacchetto aerodinamico”, l’e-
spressione più gettonata nei test. Un
pacchetto meno voluminoso rispetto
a quello utilizzato quest’anno, che non Se la Yamaha ha sottoposto al giudizio di Fabio
è stato provato da Maverick Viñales, Quartararo il motore specifica 2022, per Franco
concentrato invece sulla conoscenza Morbidelli i due giorni di Misano sono stati utili
della RS-GP, portata in pista in due GP. per migliorare la condizione dopo il lungo stop.
In particolare, il catalano ha cercato
la configurazione giusta per essere più
aggressivo in staccata. Nelle sue prove era stato concordato con le Case dopo detto il francese, guardando già ai test
con Aleix Espargaró, l’Aprilia ha svelato le incertezze generate dal Covid. In vi- di fine stagione, decisivi per stabilire la
quella che sarà l’aerodinamica 2022, sta della “riapertura”, le aziende hanno tipologia di motore da realizzare duran-
con due pacchetti, uno per i circuiti che portato motori più potenti, provati per la te la sosta invernale in vista del 2022.
richiedono maggiore carico, l’altro per prima volta a Misano dai piloti titolari. I Per questo sarà importantissimo
le piste in cui l’agilità sarà più importan- test sul circuito Marco Simoncelli sono non rimanere indietro con lo sviluppo
te rispetto alla forza che le ali possono stati la prima occasione per raccogliere del propulsore: Yamaha e Suzuki non
esercitare sull’avantreno. Del resto, do- dati preziosi e feedback dai piloti. Parti- potranno permettersi di perdere ulte-
po motore, telaio ed elettronica, a parti- colarmente interessante ciò che hanno riore terreno nei confronti di Ducati e
re dall’irruzione di Gigi Dall’Igna in Mo- fatto le due Case tradizionalmente in Honda. E poi serve capire quale tipo di
toGP anche l’aerodinamica è diventata coda alle graduatorie delle velocità di potenza sarà a disposizione: lo ha spie-
un elemento fondamentale. punta, Yamaha e Suzuki. gato Alex Rins, in pista poche ore prima
Importante sottolineare il commen- della nascita del primogenito Lucas, e
to di Fabio Quartararo, il quale ha am- soddisfatto dalle prestazioni del nuovo
L’ANNO DEL DISGELO messo che si sarebbe aspettato di più “quattro in linea” provato dalla Suzuki,
Come detto, il 2022 coinciderà con dagli ingegneri di Iwata: «Il motore è ammettendo però che con questa novi-
l’epilogo del congelamento degli svilup- molto simile a quello di quest’anno, ve- tà sarà necessario ritoccare altre aree
pi, in primis dei motori. Un blocco che dremo cosa ci porteranno a Jerez» ha per coordinarle alla nuova potenza.
Quindi telaio, aerodinamica ed elettro-
nica. «Con l’aumento della potenza, è
comparso l’effetto impennamento».

I ROOKIE KTM
KTM e Aprilia hanno La KTM ha approfittato dei test per
provato parecchie far debuttare sulle RC16 di Tech 3 i
soluzioni. Nel caso piloti del 2022, Remy Gardner e Raul
della Casa austriaca, Fernandez. La coppia dominatrice del-
i test sono stati la Moto2 ha rilevato le moto di Danilo
utili anche per far Petrucci e Iker Lecuona nel secondo
prendere confidenza a giorno, un’idea utile per evitare che i due
Remy Gardner, sopra rookie arrivino “vergini” ai test di Jerez.
a sinistra, e Raul Dall’altro lato, però, questo non deve a-
Fernandez con la RC16. ver fatto piacere a Petrucci e Lecuona…

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La sbornia post-pandemia
IL CONGELAMENTO dei motori degli ultimi due anni ha generato un doppio effetto sugli sviluppi delle MotoGP. Il primo è parti-
colarmente interessante: le Case sono state costrette a concentrarsi sulle altre aree della moto, e gli ingegneri hanno dovuto cercare
i miglioramenti e le prestazioni altrove, senza poter toccare quello che è considerato il “cuore”. Questo ha insegnato a tutti quanto sia
possibile migliorare una moto ritoccando parti “secondarie”. Il secondo effetto è legato al futuro: il divieto al lavoro sul motore renderà
il salto verso il 2022 più significativo rispetto alle abitudini. Sarà molto interessante vedere l’evoluzione verso il prossimo Mondiale.

POS PILOTA MOTO TEAM GIRI TEMPO DISTACCO


1 Francesco Bagnaia Ducati Lenovo 67 1’31”524
2 Aleix Espargaró Aprilia Gresini 108 1’31”584 0”060
3 Pol Espargaró Honda HRC Repsol 115 1’31”631 0”107
4 Joan Mir Suzuki ECSTAR 128 1’31”707 0”183
5 Takaaki Nakagami Honda Idemitsu LCR 115 1’31”735 0”211
6 Jack Miller Ducati Lenovo 135 1’31”798 0”274
7 Fabio Quartararo Yamaha Monster 108 1’31”959 0”435
8 Luca Marini Ducati Sky VR46 Avintia 110 1’31”998 0”474
9 Maverick Viñales Aprilia Gresini 140 1’32”002 0”478
10 Jorge Martin Ducati Pramac 84 1’32”135 0”611
11 Miguel Oliveira KTM Red Bull 78 1’32”136 0”612
12 Marc Marquez Honda HRC Repsol 100 1’32”151 0”627
13 Brad Binder KTM Red Bull 118 1’32”169 0”645
14 Valentino Rossi Yamaha Petronas 82 1’32”170 0”646
15 Alex Marquez Honda LCR Castrol 109 1’32”259 0”735
16 Michele Pirro Ducati Lenovo test team 34 1’32”331 0”807
17 Johann Zarco Ducati Pramac 43 1’32”348 0”824
18 Alex Rins Suzuki ECSTAR 98 1’32”352 0”828
19 Franco Morbidelli Yamaha Monster 46 1’32”635 1”111
20 Andrea Dovizioso Yamaha Petronas 83 1’32”665 1”141
21 Iker Lecuona KTM Tech 3 34 1’32”751 1”227
22 Enea Bastianini Ducati Avintia Esponsorama 15 1’32”837 1”313
23 Dani Pedrosa KTM Red Bull test team 81 1’32”959 1”435
24 Danilo Petrucci KTM Tech 3 46 1’33”526 2”002
25 Raul Fernandez KTM Tech 3 42 1’33”988 2”464
26 Lorenzo Savadori Aprilia Gresini test team 89 1’34”043 2”519
27 Sylvain Guintoli Suzuki ECSTAR test team 31 1’34”141 2”617
28 Stefan Bradl Honda HRC test team 33 1’34”280 2”756
29 Remy Gardner KTM Tech 3 44 1’34”641 3”117

I tempi: bagnaia sempre al top


I TEST di Misano hanno confermato una tendenza: Da segnalare l’assenza di Johann Zarco nel secondo
Pecco Bagnaia si è abbonato al “P1” nell’ultimo mese, giorno – per l’operazione all’avambraccio, che non gli im-
visto che il torinese ha vinto ad Aragón poi si è ripetuto pedirà di correre ad Austin – e il francese è stato sosti-
nel GP San Marino e Riviera di Rimini, e per non smentirsi tuito dal tester Ducati Michele Pirro. Pochi giri per Enea
ha firmato anche il miglior tempo nei test, pur saltando Bastianini, dopo il podio nel GP: il riminese, che ha provato
il pomeriggio di mercoledì. Bene anche l’Aprilia con Aleix un nuovo cambio, è caduto sia martedì che mercoledì. In-
Espargaró, leader del mercoledì, la stessa Honda, con Pol teressante vedere i rookie 2022 Raul Fernandez e Remy
Espargaró e Takaaki Nakagami a mostrare riscontri cro- Gardner: a giudicare dai loro volti, tra l’estasiato e il mera-
nometrici interessanti, e la Suzuki con Joan Mir. vigliato, il debutto sulla KTM RC16 ha fatto effetto...

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A TU PER TU – DENNIS FOGGIA DI MIRCO MELLONI – FOTO MILAGRO

Dennis Foggia, 20 anni, sale sul podio


avvolto nella bandiera tricolore
dopo un successo: un’immagine sempre
più ricorrente, dato che il romano della
Honda-Leopard si è aggiudicato quattro
delle ultime nove gare della Moto3.

Q
UARANTADUE il ventenne romano crede nell’impre-
punti di distac- sa rappresentata dal titolo mondiale.
co in quattro «La classifica l’ho studiata bene – dice
GP costitui- Foggia – ho in mente il distacco da A-
scono un mar- costa e so quanti punti gli ho recupe-
gine quasi di rato dopo la Stiria. È una ragione in più
sicurezza: per per non mollare fino alla fine».
vincere il titolo Il 2021 non ha risparmiato alcu-
della Moto3, e na sensazione a Foggia, quattro volte
diventare il ter- vincitore e sulla cresta dell’onda dopo
zo minorenne iridato dopo Loris Capi- aver espresso un malcontento («Il
rossi e Marc Marquez, a Pedro Acosta prossimo anno non voglio correre per
basterà salire sempre sul podio nei questo team e in questa categoria» a-
quattro GP conclusivi. Quel risultato, veva dichiarato dopo il GP Austria) che
però, lo spagnolo della KTM non lo poi ha lasciato il posto al rinnovo con il
ottiene dal GP Stiria, dopo il quale ha Team Leopard per il 2022.
totalizzato 27 punti. Nella stessa pa-
rentesi Dennis Foggia, oggi assieme a MISANO ti ha portato il quarto
Sergio Garcia a -42 dalla vetta, ha con- successo stagionale, il secondo in
quistato due successi e due terzi posti, casa, e la conferma con Leopard.
per un totale di 82 punti, mangiando- Oggi sei il pilota più in forma della
ne così 55 al battistrada. Per questo categoria, ma...

16 www.motosprint.it
TRENO
IN NEGLI ULTIMI QUATTRO GRAN PREMI HO ABBATTUTO
IL DIVARIO DA ACOSTA: HO COMPIUTO IL SALTO
DI QUALITÀ A LIVELLO MENTALE E ORA VOGLIO
COMPLETARE L’OPERA. MERITO ANCHE
DEI CONSIGLI DEL MIO AMICO QUARTARARO

CORSA
«Se penso ai punti persi a inizio
stagione... Meglio di no. Meglio con-
centrarsi sulla vittoria di Misano: bel-
lissima. La mia fiducia nella rincorsa
al titolo è aumentata. L’obiettivo sarà
In che senso?
«A Portimao non ho chiuso la porta
sul sorpasso di Acosta all’ultimo giro:
temevo un contatto e un’altra caduta».
Pensi che la maggiore esperien-
ficili, ma ho reagito con carattere, e ora
le cose stanno andando come devono
andare».
Come va con il team, con cui re-
sterai anche nel 2022?
quello di salire sempre sul podio, e za e il fatto, per esempio, di aver «La risposta è nelle ultime due vit-
magari vincere, chiudendo costante- già corso ad Austin possano aiu- torie di fila. Penso che avrei meritato il
mente davanti ad Acosta. Poi andremo tarti nella rincorsa ad Acosta, che salto in Moto2, ma si tratta di un sem-
a leggere». non conosce la pista texana? plice rinvio, anche perché il mio stile di
La tua stagione è stata da tutto «Sì, ma ora devo pensare a me, e ar- guida e il mio modo di interpretare le
o niente: 14 GP, otto podi e sei gare rivare più avanti possibile. Non so co- gare – amo girare da solo, più che la
chiuse senza prendere punti. me finirà, ma è già importante essere bagarre – sono più adatti alla Moto2».
«Il rammarico è per gli “zero” del ancora qui a giocarsela». A proposito della caotica Moto3:
Qatar, dove avevo il potenziale per sali- dopo Barcellona, una corsa ricca
re sul podio: nella prima gara sono sta- di episodi sconcertanti, la Direzio-
to steso al primo giro, poi nel secondo PENSANDO alle tensioni dei me- ne Gara aveva annunciato il giro di
GP sono partito dalla pit lane, come si passati e ai risultati del presen- vite: hai riscontrato tale severità?
Acosta, ma un problema tecnico mi ha te, viene da chiederselo: per vede- «Per fortuna non si è più vista una
impedito di completare la rimonta. Poi re il miglior Foggia serviva farlo gara così. Anche perché da allora so-
le carambole di Jerez e Barcellona... arrabbiare? no sempre stati davanti quei piloti che
Questo ha condizionato anche il mio «No, avrei preferito non arrabbiar- hanno lavorato per fare selezione e
modo di correre». mi. Ci sono state alcune situazioni dif- sgranare il gruppo, a quel punto i rischi

www.motosprint.it 17
DENNIS FOGGIA
Con la doppietta di vittorie ad Aragón
e Misano, Foggia ha raggiunto Sergio
Garcia al secondo posto in classifica
a 168 punti: i due sono staccati di 42
lunghezze dal leader Pedro Acosta.
diminuiscono. Quello è anche il mio sti-
le di gareggiare: se hai il passo, perché
non provi a fare selezione?».
Un’interpretazione che ricorda
quella di Raul Fernandez.
«Sì, purtroppo non siamo tutti così:
io mi trovo bene quando sono davan-
ti, anche se dietro ho qualcuno che mi
pressa. Anzi, lo preferisco, perché mi
mette pure quel brio in più, mentre
altri magari commetterebbero qual-
che errore. E comunque se sto davanti
decido io le linee. Questo mi ha fatto
migliorare anche nel giro di qualifica,
perché alla fine seguire il gruppo per
il giro veloce è un rischio, hai un tenta-
tivo soltanto, se invece giri da solo hai
4-5 tentativi e non dipendi dagli altri.
Questo tipo di lavoro me lo ritrovo in
gara, quando riesco a viaggiare davan-
ti e poi ho la possibilità di cercare lo
strappo negli ultimi 3-4 giri. So che in
Moto3 non sempre paga ma per il futu-
ro mi aiuterà».
Come si approcciano i weekend
di gara sapendo di essere in lotta
per il titolo?
«Cambia soltanto il livello di fiducia:
obiettivi, voglia e carica sono gli stessi. lo dice, apprezzo persino di più quan-
Il team mi sta fornendo un’ottima mo- do mi dice cose non piacevoli. Per me
to e io so cosa posso fare». è come un grande amico. Mi dispiace
A prescindere dall’esito del per alcune situazioni che si sono cre-
Mondiale, cosa ti lascerà il 2021? ate quest’anno, ma io lo ringrazio, ha
«Sono cresciuto e ho mostrato a sempre fatto tanti sacrifici per me».
me stesso di essere forte di testa. Non Nel tuo percorso c’è stata anche
fossi stato mentalmente forte, sarei la parentesi con la VR46 Riders A-
crollato. È l’anno del “click” mentale». cademy, all’interno della quale hai
Quanto sei orgoglioso di essere vinto il Mondialino del CEV e hai
l’unico pilota Honda vittorioso nel- debuttato nella Moto3 iridata.
la Moto3 2021? «Se non fossi entrato nella Aca-
«Sono felice di aver portato in alto demy, non avrei avuto le risorse per
la Honda, perché le moto sono uguali e correre nel Mondiale. La VR46 è stata
non è facile per nessuno: le KTM sono un grande trampolino di lancio. Sono
veloci, e sono tante. A volte mi sento migliorato come pilota, in quell’espe-
accerchiato». rienza, anche se il vero salto di qualità
l’ho compiuto quest’anno».
Quale vittoria ti ha reso più orgo-
QUANTO è stato difficile affer- glioso all’interno del poker 2021?
marsi partendo da Roma, distante «Al Mugello mi sono sbloccato, ma
dalla terra dei motori? Aragón, con la rimonta e il sorpasso
«Quando correvo in Minimoto non all’ultima curva su Öncü, è stata bel-
credevo che sarei arrivato nel Mondia- lissima, perché ho calcolato tutto ed è
le. Devo tutto a mio padre Fabio, che venuto alla perfezione, è una gara che
ha compiuto mille sacrifici per farmi ho rivisto molto volentieri, e poi una
arrivare fin qui. Ai box, da papà si tra- vittoria fa bene, ti ripaga di tutto. Sono
sforma in “accompagnatore”, e non molto contento, perché dicevano che
tutti capiscono che non parla soltanto ero incostante, e ci soffrivo, invece ora
per compiacermi: quando sbaglio, me ho ottenuto quattro podi di fila».

18 www.motosprint.it
quattro successi in un anno: Un club esclusivo
CON IL TRIONFO di Misano, Dennis Foggia ha ottenuto la quarta vittoria stagionale, entrando in un club piuttosto ri-
stretto: negli ultimi dieci anni, infatti, soltanto altri sette piloti italiani avevano fatto poker in un campionato. L’ultimo prima
del romano era stato un altro alfiere della Honda-Leopard con un passato da campione del Mondialino del CEV, Lorenzo
Dalla Porta, che nel 2019 ha conquistato il titolo della Moto3. Il record di successi per gli italiani, dal 2011 in poi, appartiene
però agli altri due campioni del Mondo, Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia, nel 2017 e 2018 in Moto2. Andrea Dovizioso,
invece, è stato l’unico a vincere almeno quattro volte in due occasioni.

PILOTA ANNO CLASSE NUMERO DI SUCCESSI POSIZIONE FINALE

Dennis Foggia 2021 Moto3 4 ?


Lorenzo Dalla Porta 2019 Moto3 4 CAMPIONE
Andrea Dovizioso 2018 MotoGP 4 2°
Pecco Bagnaia 2018 Moto2 8 CAMPIONE
Andrea Dovizioso 2017 MotoGP 6 2°
Franco Morbidelli 2017 Moto2 8 CAMPIONE
Valentino Rossi 2015 MotoGP 4 2°
Romano Fenati 2014 Moto3 4 5°

MOTOGP IN TV 19.20: gara Moto2


20.15: Paddock Live
GP AMERICAS 21.00: gara MotoGP
22.00: Zona Rossa
SKYSPORTMOTOGPHD
22.45: Paddock Live
GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE Ultimo Giro
19.00: conferenza piloti LUNEDÌ 4 OTTOBRE
VENERDÌ 1 OTTOBRE 0.30: Race Anatomy
15.55: FP1 Moto3
16.50: FP1 MotoGP TV8
SABATO 2 OTTOBRE
ORARI MOTOGP

17.50: FP1 Moto2


20.10: FP2 Moto3 23.15: sintesi qualifiche MotoGP,
21.05: FP2 MotoGP Moto2 e Moto3
C’è un pilota che studi? 22.05: FP2 Moto2 DOMENICA 3 OTTOBRE
«Mi colpisce Fabio Quartararo, an- 23.05: Paddock Live Show 20.05: differita gara Moto3
che perché siamo amici: nel 2012 e- SABATO 2 OTTOBRE 21.25: differita gara Moto2
ravamo nello stesso team, in RMU, lui 15.55: FP3 Moto3 23.05: differita gara MotoGP
correva in PreMoto3, io nella 50. La 16.50: FP1 MotoGP
sua storia, con le difficoltà in Moto3 17.50: FP3 Moto2 DAZN
dopo il trionfo nel CEV, l’ho rivista un 19.15: Paddock Live VENERDÌ 1 OTTOBRE
po’ in me. Lui era considerato il miglio- 19.30: qualifiche Moto3 16.00: FP1 Moto3, MotoGP, Moto2
re, all’arrivo nel Mondiale crearono an- 20.30: FP4 MotoGP 20.15: FP2 Moto3, MotoGP, Moto2
che la “legge Quartararo” per farlo de- 21.10: qualifiche MotoGP SABATO 2 OTTOBRE
buttare prima dei 16 anni. Lo ammiro 22.10: qualifiche Moto2 16.00: FP3 Moto3, MotoGP, Moto2
23.15: Paddock Live Show 19.35: qualifiche Moto3,
molto, perché è stato capace di risalire
23.55: conferenza piloti Moto2, MotoGP
e oggi è velocissimo. Poi, mio padre e
DOMENICA 3 OTTOBRE DOMENICA 3 OTTOBRE
il suo, Etienne, hanno un bel rapporto.
15.35: warm up 15.40: warm up
Io e Quartararo parliamo spesso: a Mi- Moto3, Moto2 e MotoGP
Moto3, Moto2 e MotoGP
sano, Fabio mi ha fatto i complimenti 17.30: Paddock Live 18.00: gara Moto3
per il successo. Ogni tanto gliela butto 18.00: gara Moto3 19.20: gara Moto2
lì: “Fra qualche anno ci vediamo in Mo- 19.00: Paddock Live 21.00: gara MotoGP
toGP”. Lui mi aspetta».

www.motosprint.it 19
MONDIALE – IL TEMA DI ALESSANDRO DI MORO

È GIÀ
2022!
N
DOPPIO COLPO DI LEOPARD, EL FINE setti-
mana di Misa-
CON LA CONFERMA DI FOGGIA no, il mercato
piloti 2022 per
E L’ARRIVO DI SUZUKI, IN UNA Moto2 e Mo-
to3 è entrato
MOTO3 CHE VEDRÀ IL DEBUTTO nel vivo, con
numerosi rin-
DEL TEAM DI TONUCCI novi e cambi
E DEL MARCHIO CINESE CF. TANTE di sella, a cui
si è aggiunto l’arrivo di ben due nuo-
NOVITÀ IN MOTO2: DAI ROOKIE ve squadre in Moto3. Ma anche di un
nuovo marchio: i cinesi di CF Moto,
ACOSTA, RODRIGO, ALCOBA, parte della galassia del Gruppo KTM
proprio come GASGAS e Husqvarna,
SALAC E ZACCONE, AL RITORNO forniranno il Team PrüstelGP, dove è
in arrivo Xavi Artigas.
DI FENATI E ALL’OCCASIONE Lo spagnolo lascerà Leopard, team
PER GONZALEZ E KELLY che formerà una coppia eccellente:
accanto al confermato Dennis Fog-

20 www.motosprint.it
Qui accanto, Manuel Gonzalez (81), pronto a lasciare la Supersport per la Moto2. Sotto, Tony
Arbolino con il Conte Van der Straten, Ayumu Sasaki tra Max Biaggi e Peter Öttl, poi Marcos
Ramirez e Giovanni Cuzari. A destra, il futuro rookie della Moto3 Ivan Ortolà, protagonista nel
CEV con Alessandro Tonucci. Nell’altra pagina, Tatsuki Suzuki alla firma con il Team Leopard.

KTM-Ajo potrebbe affiancare il brasi- Cambierà totalmente volto il Team


liano Diogo Moreira a Jaume Masia. Gresini Racing, a partire dalla direzio-
Un’altra grande novità della Moto3 ne della squadra che verrà affidata a
riguarda l’ingresso nel Mondiale del Luca Gresini, figlio minore del com-
Team MTA di Alessandro Tonucci, che pianto Fausto. A guidare le due moto
tornerà nel paddock iridato da mana- della squadra faentina saranno il ce-
ger. Le sue KTM saranno affidate allo co Filip Salac, in arrivo dalla Moto3,
spagnolo Ivan Ortolà, già nella sua e il riminese Alessandro Zaccone,
squadra nel mondiale Junior Moto3 quest’anno protagonista della MotoE,
del CEV, e a Stefano Nepa. L’altro te- seppur sfortunato nel weekend di Mi-
am al debutto sarà quello di Michael sano. In uscita Nicolò Bulega, verso
Laverty, denominato MLav Vision- la nuova Supersport con la Ducati. Il
Track Honda, nato per permettere ai team romagnolo lascerà la Moto3,
giovani talenti britannici di approda- quindi saliranno in Moto2 sia Gabriel
re al Mondiale. I due piloti saranno Rodrigo, con SAG al posto di Thomas
Scott Ogden e Josh Whatley, entram- Lüthi, che Jeremy Alcoba, con Dyna-
bi in grande crescita nel contesto del volt accanto a Marcel Schrotter.
CEV, da dove verrà promosso anche Un’altra novità riguarda l’American
l’australiano Joel Kelso: il vincitore di Racing Team, che al fianco del confer-
Misano correrà nel Team CIP. mato Cameron Beaubier porterà nel
mondiale Sean Dylan Kelly, pilota del-
gia, vincitore della gara di Misano e la Academy a stelle e strisce e fresco
protagonista del campionato – per il NELLA stessa Moto2 il mercato si vincitore della Supersport del MotoA-
romano, il 2022 sarà la terza stagione è ravvivato, con diversi team che han- merica al termine di una stagione da
con la squadra diretta tecnicamen- no già completato la propria lineup in assoluto dominatore. Kelly tornerà
te da Christian Lundberg – ci sarà il vista dell’anno prossimo. In ordine di nel Motomondiale dopo aver provato
giapponese Tatsuki Suzuki, che lascia tempo, il primo ad annunciare i propri la Moto2 a Valencia nel 2019 e dopo
dopo cinque stagioni la SIC58 Squa- nuovi piloti è stato il Team Pons, che aver gareggiato in diverse occasioni
dra Corse ma non la Honda. schiererà Jorge Navarro al fianco del nella Red Bull Rookies Cup, e rim-
Oltre a Suzuki, un altro pilota del già annunciato Aron Canet – entrambi piazzerà lo spagnolo Marcos Ramirez,
Sol Levante cambia team: Ayumu Sa- quest’anno guidano le Boscoscuro – che gareggerà per il Team Forward
saki passerà dalla KTM-Tech 3 – con così come il Team Marc VDS che, ol- Racing in sella alla MV Agusta F2.
cui ha ottenuto un podio quest’anno tre all’esperto e sempre veloce Sam Il compagno di Ramirez avrebbe
ad Aragón – all’Husqvarna del Max Lowes, punterà su Tony Arbolino. dovuto essere Manuel Gonzalez, già
Racing Team di Max Biaggi, dove Dopo una prima stagione di appren- pilota della squadra italo-svizzera ad
prenderà il posto di Romano Fenati, distato, il milanese potrà contare sul Assen e ad Aragón quest’anno, ma il
prossimo al ritorno in Moto2 (con la supporto di una delle migliori squadre suo contratto con la Yamaha lo por-
Boscoscuro del Team Speed Up ac- della categoria prendendo il posto di terà nel nuovo team di Razlan Razali,
canto a Fermin Aldeguer?). Augusto Fernandez, il quale passerà RNF, che sostituirà Petronas. Ma ad
La GASGAS di Aspar conferma al Team Ajo, dove farà coppia con l’at- Austin, nel weekend che inizia l’1 ot-
Sergio Garcia e Izan Guevara, mentre tesissimo rookie Pedro Acosta. tobre, sono attese ulteriori novità.

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SUPERSPORT 300 – DEAN BERTA VIÑALES DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

ADDIO
PICCOLO LA TRAGEDIA DI BERTA VIÑALES,
SCOMPARSO A 15 ANNI NELL’INCIDENTE

DEAN
DURANTE GARA 1 DI JEREZ,
HA TURBATO IL MONDO DELLA MOTO:
IL GIOVANE SPAGNOLO CORREVA TRA
LE DERIVATE MA ERA ANCHE CUGINO
DI MAVERICK, STELLA DELLA MOTOGP

J
EREZ – Quando tutta la carriera professionista. Pro-
indossava la ma- fessionismo, questo era il desiderio del
scherina, o quando giovanissimo Dean Berta, spentosi a soli
il capo era protetto 15 anni sul duro asfalto dell’Angel Nieto,
dal casco a visiera circuito dedicato a chi, invece, riuscì a co-
alzata, gli occhi di struire successo, storia di allori e fama.
Dean Berta Viñales Lui, il piccolo Viñales, di fame ne ave-
erano simili, se non va, ma non ha fatto in tempo a mangiare.
identici, a quelli del Il destino lo ha divorato senza preavviso,
cugino Maverick. spezzandogli i sogni terreni. Il portaco-
Lo sguardo era lo stesso, come il nume- lori dell’omonimo Team Viñales, allestito
ro di gara, quello usato per tante stagioni da Angel – papà di Maverick – desidera-
iridate dall’attuale pilota dell’Aprilia in va fare strada, però i suoi ultimi chilome-
MotoGP che, sebbene sfoggi da tre anni tri agonistici sono stati percorsi sabato
il 12, ha avuto prediletto il 25 per quasi scorso, in parallelo ai residui sospiri di
vita. Le lacrime della famiglia, giunta
sul posto in cordoglio nel minuto di si-
lenzio condiviso da ogni presente a Je-
rez, aveva impressi i giorni in cui, ancora
il ricordo di maverick fanciullo, lo spagnolo montò in sella alla
«Non ci sono parole per questo momento, prima Minimoto, minuscola quasi come
il suo esile corpo. Motori o gioco del pal-
è stato un duro colpo per la nostra famiglia, lone? Il crescendo popolare di Maverick
ricorderò sempre le sfide che abbiamo avuto e l’indole innata del parentado, tra i quali
in ogni momento e con qualsiasi cosa. Sei Isaac, fermo per scelta nella giornata
domenicale dal programma Superbike,
il nostro “mostriciattolo” e sarai sempre con fecero la differenza. Anche per questo,
noi. Ti mando un bacio enorme ovunque tu sia» forse, domenica nel minuto di silenzio
Maverick – mani nei capelli e occhi rossi
– era particolarmente devastato, come

22 www.motosprint.it
Dean Berta Viñales era nato a Palau-
Saverdera il 20 aprile 2006. Al debutto
nella SSP 300, aveva ottenuto un quarto
posto a Magny-Cours, sopra, come miglior
risultato. Sotto, il minuto di silenzio con
il cugino Maverick vicino alla sua moto.

se dentro di sé avvertisse che quella


tragedia aveva colpito chi desiderava e-
mularlo. «Non ci sono parole per questo
momento, è stato un duro colpo per la
nostra famiglia, ricorderò sempre le sfi-
de che abbiamo avuto in ogni momento
e con qualsiasi cosa. Sei il nostro “mo-
striciattolo” e sarai sempre con noi. Ti
mando un bacio enorme ovunque tu sia»
ha scritto Maverick.
Scartato il pallone, a soli 11 anni, ecco
il trionfo nella Copa Catalunya de Pro-
mociòn, nella categoria PromoZFM. Co-
me un altro sfortunato protagonista di
questo 2021, Viñales debuttò nella Cuna
de Campeones 2018, senza sapere che
avrebbe seguito Hugo Millán, deceduto
nella Talent Cup ad Aragón due mesi fa.

VENTISEI erano i punti conquistati 2019 e dal CEV Moto3 del 2020. Chi ci Il quarto posto a Magny-Cours in
nella stagione in corso, con i colori Ya- ha lavorato insieme, descrive un ragazzi- Gara 2, e il sesto a Barcellona in Gara 2
maha, Marchio non a caso rappresen- no particolarmente taciturno, però vispo, (dove era stato anche autore del giro più
tato dal più adulto Maverick per cinque simpatico e umile. Il cognome impor- veloce di Gara 1) soltanto una settima-
stagioni. Tutto il paddock iridato sentiva tante non gli ha mai montato la testa, na prima, rafforzavano il rispetto che si
attrazione e curiosità per Dean Berta, anzi, da parte sua c’era sempre voglia stava conquistando. La Supersport 300
giunto nell’ambito SBK a seguito di cam- di imparare più cose possibili e provare lo ricorderà nei vari fogli pdf 2021 di clas-
pionati nazionali spesi nella PreMoto3, a crescere senza paure né passi troppo se che, comprensibilmente, rimarranno
concluso con il quarto posto tre anni or lunghi per le sue gambe, infischiandose- mera carta straccia per chi lo conosceva
sono, seguiti dalla European Talent Cup ne di essere ritenuto raccomandato. da vicino e amava veramente.

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SUPERSPORT 300 – SPAGNA DI GIANMARIA ROSATI – FOTO GP AGENCY

IL TITOLO A PORTIMAO
È IL FINE SETTIMANA PIÙ TRISTE, CON LA SCOMPARSA DI BERTA VIÑALES.
DAGLI OMAGGI DEI COLLEGHI AL RIFIUTO DI ALCUNI PILOTI A CORRERE GARA 2.
HUERTAS NON SI LAUREA CAMPIONE, BUIS ALLUNGA LA CONTESA FINO ALLA TAPPA CONCLUSIVA

JEREZ – Doveva, o poteva, esse-


re il weekend del trionfo mondiale di
Adrian Huertas, ma il fato ha voluto
tutt’altro. Nel weekend più cupo del-
la storia della Supersport 300 il titolo
(per fortuna, in un certo senso) non
è stato assegnato, rimandando tutto
all’ultimo round di Portimao. Huertas
arrivava a Jerez con 43 punti su Tom
Booth–Amos, uscito però dalla conte-
sa andalusa prima che questa potesse
iniziare a causa del parere negativo dei
medici sul suo stato di salute, dopo
la frattura del primo metacarpo della
mano destra rimediata a Barcellona e
l’operazione del lunedì successivo.
Il primo rivale dello spagnolo è così
diventato il campione in carica Jeffrey
Buis, distante 65 punti. Chiudere Gara
1 con più di 75 lunghezze di vantaggio
sembrava una missione possibile per
il mattatore del campionato, auto-
re anche della pole, e avere più di 50 Jeffrey Buis (1) e Bahattin
punti di margine al termine di Gara 2 Sofuoglu (54), vincitori a Jerez.
appariva, per Huertas, una formalità.
Tutto disatteso, in un weekend che di
normale non ha avuto nulla. Alvaro Diaz Cebrian (sanzionato con ciare la sentenza: «Si corre».
In Gara 1 è andata in scena la solita un Long Lap penalty in Gara 2), con il In vista di Gara 2, quattro piloti
corsa della categoria: tredici piloti in suo vantaggio su Buis ridotto a “soli” (Palazzi, Frappola, il compagno di De-
meno di tre secondi a giocarsi vittoria, 49 punti, mentre il riminese Alessan- an, Saiz Marquez, e Perez Gonzalez)
podio e posti di alta classifica, fino a dro Zanca ha trovato i primi punti (tre- hanno confermato la loro diserzione.
quando la bandiera rossa a tre giri dal dicesimo) e il giro veloce della gara. Il gruppo di testa anche questa volta
termine non ha interrotto le ostilità. è rimasto compatto, ma a pochi giri
La classifica ha visto il primato di Bu- dal termine Sofuoglu ha preso mar-
is, scattato dalla casella numero 11 e TRA TUTTO questo e Gara 2 sono gine, mettendo tra sé e gli inseguitori
primo al termine dell’ultimo giro com- passate circa 24 ore, le più lunghe e ben tre secondi e mezzo, che gli hanno
pletato dal gruppo di testa: il suo terzo pesanti per i giovani della 300. Lo sgo- consentito di transitare in solitario sul
successo stagionale è stato davanti a mento dopo quanto accaduto a Dean traguardo, per la seconda vittoria sta-
Iñigo Iglesias, al primo podio nella ca- Berta Viñales era palpabile, con lo gionale. «Dopo il warm up sapevo di
tegoria, e Bahattin Sofuoglu, al terzo svolgimento di Gara 2 incerto fino alla poter ottenere qualcosa di importante
podio consecutivo. Huertas, invece, è serata di sabato, quando la votazione – il commento del turco dopo la gara
scivolato in settima piazza poco prima dei piloti (circa 15 i contrari a correre) – così nei primi giri ho cercato di sta-
della fine anticipata della corsa, pena- e soprattutto l’apertura della famiglia re davanti per imprimere il mio passo.
lizzato da un’entrata sopra le righe di Viñales ha indotto la Dorna a pronun- Ho spinto e per tutta la gara mi sono

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sentito davvero a mio agio in sella».
Alle sue spalle non sono mancati né
i sorpassi né le penalità, con una piog-
le CLASSIFICHE
gia di retrocessioni per il superamento
dei limiti del tracciato a rivoluzionare il
i primi podi di iglesias
podio: la seconda piazza è andata nuo- SABATO: 1. Buis (Kawasaki) 10 giri pari a 48,230 km in 19’17”264 alla media di 150,033 km/h; 2. Iglesias (Kawa-
vamente a Iglesias, il più commosso saki) a 0”113; 3. Sofuoğlu (Yamaha) a 0”346; 4. M.Kawakami (Yamaha) a 0”503; 5. Diaz (Yamaha) a 0”637; 6. Di Sora
nel trio del podio. «Voglio fare le con- (Kawasaki) a 0”699; 7. Huertas (Kawasaki) a 0”817; 8. Okaya (Kawasaki) a 0”944; 9. García (Kawasaki) a 1”519; 10.
König (Kawasaki) a 1”585; 11. Steeman (KTM) a 1”737; 12. Ieraci (Kawasaki) a 2”068; 13. Zanca (Kawasaki) a 2”577; 14.
doglianze alla famiglia di Dean, non è Meuffels (Kawasaki) a 5”190; 15. Rodríguez (Yamaha) a 5”288; 16. Gennai (Yamaha) a 5”840; 17. Millán (Kawasaki) a
stato facile ritrovare la concentrazione 6”691; 18. Loureiro (Kawasaki) a 7”832; 19. Llambias (Yamaha) a 8”388; 20. Carrasco (Kawasaki) -; 21. Gimbert
per correre, ma per fortuna le cose so- (Kawasaki) -; 22. Marquez (Yamaha) -; 23. Svoboda (Yamaha) -; 24. Palazzi (Yamaha) -; 25. Gaggi (Yamaha) -; 26.
no andate bene, e due podi in due ga- Coppola (Yamaha) -; 27. Markarian (Kawasaki) -; 28. Kocourek (Kawasaki) a 1 giro; 29. Frappola (Kawasaki) a 1 giro;
30. Romero (Kawasaki) a 1 giro; 31. Ruiz (Yamaha) a 1 giro; 32. Duarte (Yamaha) a 1 giro; 33. Offer (Kawasaki) a 1 giro.
re sono un ottimo bottino: dopo Most Giro più veloce: Zanca in 1’52”912 alla media di 141,02 km/h.
abbiamo fatto tanti cambiamenti, e i
risultati si vedono». DOMENICA: 1. Sofuoğlu (Yamaha) 13 giri pari a 57,499 km in 24’47”326 alla media di 139,174 km/h; 2. Iglesias
(Kawasaki) a 3”516; 3. Okaya (Kawasaki) a 3”518; 4. Buis (Kawasaki) a 3”520; 5. Garcia (Kawasaki) a 3”813; 6. Gennai
Terza piazza per il giapponese Yu- (Yamaha) a 3”820; 7. M.Kawakami (Yamaha) a 4”152; 8. Bijman (Yamaha) a 4”264; 9. Llambias (Yamaha) a 4”442; 10.
ta Okaya, tornato sul podio dopo il Ruiz (Yamaha) a 4”500; 11. Konig (Kawasaki) a 4”724; 12. Meuffels (Kawasaki) a 4”785; 13. Sabatucci (Kawasaki) a
round inaugurale di Aragón. E Huer- 5”178; 14. Ieraci (Kawasaki) a 5”298; 15. Rodriguez Nunez (Yamaha) a 5”364; 16. Loureiro (Kawasaki) a 5”457; 17.
tas? A terra, in una gara per lui a dir Zanca (Kawasaki) a 6”038; 18. Carrasco (Kawasaki) a 17”646; 19. Steeman (KTM) a 17”924; 20. Gimbert (Kawasaki)
a 18”702; 21. Gaggi (Yamaha) a 18”872; 22. Carrion (Kawasaki) a 21”074; 23. Millan Gomez (Kawasaki) a 21”096; 24.
poco complicata: scattato dalla pole Kocourek (Kawasaki) a 38”220; 25. Romero (Kawasaki) a 1’01”221; 26. Offer (Kawasaki) a 1’21”673; 27. Duarte (Yama-
il numero 99 è arrivato lungo per ben ha) a 1’21”854.
due volte in quattro giri alla Dry Sack, Giro più veloce: Llambias in 1’53”088 alla media di 140,80 km/h.
proprio dove al quinto giro la sua gara IN CAMPIONATO
è definitivamente terminata a causa di 1. Huertas punti 210; 2. Buis 174; 33 Booth-Amos 158; 4. Di Sora 123; 6. Sofuoğlu 118; 6. Okaya 111; 7. M.Kawakami
un’altra entrata scriteriata di Diaz Ce- 91; 8. Steeman 79; 9. Iglesias 76; 10. Meuffels 67; 11. De Cancellis 62; 12. T.Kawakami 57; 13. Carrion 54; 14.
brian, poi squalificato a fine gara per Carrasco 51; 15. Konig 51; 16. Loureiro 51; 17. Gennai 46; 18. Mastroluca 43; 19. Diaz Cebrian 42; 20. Orradre 39;
21. Mogeda 27; 22. Ieraci 27; 23. Berta Vinales 26; 24. Garcia 26; 25. Ruiz 22; 26. Bijman 18; 27. Perez Gonzalez 18;
guida irresponsabile, in una carambola 28. Rodriguez Nunez 15; 29. Sabatucci 13; 30. Khouri 13; 31. Palazzi 10; 32. Perez Selfa 9; 33. Svoboda 8; 34. L-
che ha fatto cadere anche Samuel Di lambias 7; 35. Gimbert 5; 36. Zanca 3; 37. Nunez Roldan 3; 38. Coppola 2; 39. Brianti 2; 40. Millan Gomez 2; 41.
Sora. Il tutto a beneficio di Buis, fuori Stange 1.
dal podio (quarto) a causa di una pe-
nalità ma comunque in grado di ridur-
re a 36 punti il ritardo in campionato.
Tenendo così i giochi aperti in vista di
Portimao, dove si concluderà il cam-
pionato della 300. LE PAGELLE
Bahattin Sofuoglu 9 to la bandiera rossa gli impedisce
GARA 2 ha leggermente sorriso La tanto cercata costanza ora è di risalire in classifica, in Gara 2 è
anche ai colori italiani, con Gennai (pe- arrivata, e sono dolori per tutti. Il vittima della condotta irresponsa-
nalizzato di una posizione) sesto, a un turco vince Gara 2 in solitaria: in bile di un altro pilota.
passo dal podio. Punti anche per Kevin questa categoria riesce soltanto
Sabatucci (tredicesimo) e il nuovo ac- ai piloti davvero talentuosi. Alvaro Diaz Cebrian 3
quisto del Team ProDina Bruno Ieraci In un weekend dove si è puntato
(14°). il dito sulla sicurezza della cate-
Tutto questo però passa in secon- Jeffrey Buis 8 goria, lui sbaglia tutto. In Gara
do piano davanti alle immagini dopo A inizio stagione sembrava il 1 rischia di stendere Huertas e
la bandiera a scacchi di Gara 2: tanti cugino del campione del Mondo, incassa una penalità per una fol-
piloti fermi sul punto dell’incidente a ma gara dopo gara l’olandese si è lia post-bandiera rossa, in Gara
pregare o porgere un saluto, lo stesso ritrovato, fino a tenere in bilico un 2 completa il lavoro. Serve una
Sabatucci che ha tolto il suo numero campionato che sembrava chiuso. registrata.
85 dal cupolino per inserire il 25, e
soprattutto i rappresentanti del Te-
am Viñales a lasciare per il tempo di Adrian Huertas 6 Dean Berta Viñales 10
un ricordo il casco di Dean e un mazzo Di fronte al primo match-ball, il Come la sua posizione in griglia
di fiori sul luogo dell’incidente. Tante cyborg si inceppa, ma le attenuan- per quella maledetta Gara 1 che
immagini di un fine settimana tragico, ti non mancano. In Gara 1 soltan- lo ha portato via. Ciao Dean.
dove la lotta per il titolo per una volta
non è stata la cosa più importante.

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SUPERBIKE – SPAGNA DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

DUELLO
INFINITO

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ALL’INTERNO
Razgatlioglu, doppietta
da aspirante iridato
Toprak Razgatlioglu
(54) davanti a davies dice basta: NEL WEEKEND FUNESTATO
Jonathan Rea (1): si ritira a fine 2021
l’immagine a fianco DALLA SCOMPARSA
racconta questa
fase del Mondiale, supersport, aegerter DI BERTA VIÑALES,
perché nelle ultime torna e domina RAZGATLIOGLU
otto gare concluse,
il turco ha preceduto
il Cannibale ben sei le pagelle mondiali SI RIPRENDE IL VERTICE
volte. Merito delle
acrobazie alla guida,
di giovanni di pillo DELLA SUPERBIKE, CON UNA
ma non soltanto
DOPPIETTA CHE ATTESTA

J
(sotto).
IL PREDOMINIO TECNICO
EREZ – La chia-
mata via radio DEL BINOMIO FORMATO
comunicata d’ur-
genza, la corsa DAL TURCO E DALLA YAMAHA
dall’hospitality
verso la pista, la NEI CONFRONTI DI REA
paura, il primo
soccorso sul po-
E DELLA KAWASAKI. MA CON
sto e poi il tra-
sporto, l’elicot-
LA CONFERMA DELLA PROVA
tero a rotori già avviati, poi definitiva- DI MANDALIKA, LA BATTAGLIA
mente spenti. Il dramma è giunto tra-
ditore, inaspettato, quando il weekend PER IL TITOLO SI ALLUNGHERÀ
stava entrando nella sua fase più
bella, tramutatasi invece in tragedia. I
passi sulla griglia di partenza, l’attesa Supersport 300, Supersport e Su-
che arrivassero le moto sulle rispet- perbike, in quest’ordine. La decisione
tive caselle conquistate nella Super- di correre o meno, da prendere assie-
pole, l’inutilità che ognuno di noi ha me, nel rispetto della famiglia Viña-
avvertito da se stesso quando, a pro- les, coraggiosa, sportiva e aperta nei
gramma del sabato cancellato previo confronti di chi era pronto ad andare
messaggio sui megaschermi, la notizia avanti. Le gare si possono fare, poiché
ci ha gettato tra sconforto e tristezza. a chi rischia ciò stia bene. Ebbene, si
No, Toprak Razgatlioglu non sarebbe sarebbero corse. E il maledetto sabato
partito dal palo. E nessuno avrebbe ha visto il Sole calare dietro le colline
provato a superarlo. Non sabato po- andaluse.
meriggio, perlomeno. Per domenica, si Buongiorno domenicale, sperando
sarebbe visto. Il turco aveva risposto si potesse rivelare tale, tre warm up,
alla provocazione di Jonathan Rea, e- il silenzio. Un minuto per la precisione,
sibitosi nello stoppie durante le prove ma sembrava infinito. O è finito subito,
libere. La manovra preferita dal nume- difficile tradurlo a posteriori. I fiori, la
ro 54 era stata “copiata” dal nordirlan- Yamaha numero 25, gli uomini del te-
dese, come un guanto di sfida lanciato am, le lacrime. Un passeggino, spinto
pubblicamente. La contesa, tuttavia, da Maverick con il braccio destro. Dal-
non si è mai vista. la parte opposta, stretta alla mano si-
Il ballatoio, la gente, quanti volti nistra del nuovo pilota Aprilia MotoGP,
e colori. Gregorio Lavilla, la massima la moglie Raquel. Maledizione, chissà
carica Dorna a confrontarsi con i pro- come si saranno sentiti loro, genitori
tagonisti del gioco. Gioco serio, benin- da poco della bellissima Nina, al co-
tesi, perché sappiamo cosa prevedano spetto di una perdita così grave. Dean
le regole peggiori. L’entrata in gruppi Berta Viñales non c’era più, del giova-
separati nel grande ufficio, una breve nissimo quindicenne restano soltanto
riunione, poi si accomodino gli altri. il ricordo e l’applauso collettivo, in

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SUPERBIKE – SPAGNA

Toprak confronto ravvicinato


Razgatlioglu in gara 1, razgatlioglu ha colpito rea
alla staccata della dry sack: «per fortuna
Mai stato ha toccato Un elemento flessibile –
tanto efficace ha detto il cannibale – Se avesse centrato
la gomma posteriore, saremmo finiti giù»

JEREZ – Lo stress per


quanto accaduto sabato,
due gare – vinte – racchiu-
se in poche ore, il caldo
fastidioso e una piccola co-
stipazione. È stata ugual-
mente inarrestabile la furia
Razgatlioglu. Arrivato in sa-
la stampa sudato ma poco
affaticato, il turco ha detto:
«Più che stanco, sono giusto
un po’ affannato nella respi-
razione, perché ho il naso vero ripetuto da parte del coro, quello e, con la ruota anteriore della sua R1,
e la gola otturati. In sella, del motociclismo. Il cugino Isaac ha ha urtato la marmitta della ZX-10RR:
invece, ho guidato più rilas- preferito fermarsi, lasciando la Ninja «Un elemento flessibile – ha spiegato
sato ed efficace che mai». Orelac spenta nel garage. Comprensi- il sei volte iridato – capace di assor-
Toprak resta leader, però bile. Come è possibile capire chi è sal- bire il colpo. Se mi avesse centrato
pensa ad altro: «L’obiettivo tato in sella e sceso in pista. la gomma posteriore, saremmo finiti
di 10 successi è assicurato. giù». Così non è andata, anzi, Toprak
Ora ne voglio ancora, mica ha più tardi compiuto il sorpasso de-
mi fermo qui. Farò i conti IL CINISMO nulla c’entra, ipocrisia cisivo, per il nono successo stagionale.
alla fine e spero di ricever- e interessi nemmeno. Inutile cadere La carezza allo scarico della Verdona
ne premi in denaro». Paro- nella retorica, non proficuo ripetere e poi lo schiaffo alla classifica del Re
le ripetute dal leader per l’esistenza invisibile del pericolo. Il delle derivate, in compagnia sul podio
almeno tre round addietro, Mondiale delle derivate raccontò l’ulti- con Scott Redding: «Siamo partiti nel
poi si è soffermato sulla ma perdita di un ragazzo nel luglio del rispetto dei Viñales – ha dichiarato
fattispecie: «Questa è stata 2013, in Russia. Mancò, e ancora man- l’inglese – quanto accaduto non ha a
una domenica sportivamen- ca, Andrea Antonelli. In quel giorno ci che fare con l’età, semmai contano le
te perfetta in un weekend si fermò. Come fatto a Jerez, per poi prestazioni delle 300 e il risicato mar-
purtroppo terribile. Correre ripartire circa ventiquattro ore a segui- gine tra ogni modello. Spesso mi fan-
è stato difficile, ma neces- to dell’incidente fatale. Lo start è stato no paura, i ragazzi sono esili e le moto
sario. Siamo piloti professio- rispettato alle ore 11, nella rivisitazio- grosse e pesanti. Eppure, la sicurezza
nisti, sempre pronti a dare il ne del palinsesto finale. Grande scatto, è cresciuta tantissimo nell’abbiglia-
massimo». Il massimo è la bagarre concitata, Rea che ha provato mento protettivo e nei circuiti iridati».
MotoGP, che proverà ben la fuga, malgrado la sua Kawasaki bal- Alle 14, la contesa numero due. E il
presto: «A fine anno farò un lasse disperata a destra e sinistra. Il caldo aumentava, al pari della tensio-
test. Ma soltanto a stagione contatto, per fortuna delicato: Razgat- ne, non patita da Alex Lowes, tenuto a
SBK conclusa». lioglu era piombato lungo in staccata riposo a causa di un polso provato dal-

28 www.motosprint.it
Scott Redding (45)
ha ottenuto il 5°
podio nelle ultime
sei manche. Si è
fermato poco sotto
Andrea Locatelli
(a destra), al 10°
quarto posto
dell’anno. La foto
sotto certifica il
sorpasso di Alvaro
jonathan
Bautista (19) e
della Honda sulla
rea
BMW (dietro,
Michael Van
Servono altre
der Mark). armi per lottare

JEREZ – Sorpreso per


il secondo posto di Gara 1,
deluso dal quinto ottenuto
nella manche conclusiva,
Jonathan Rea ha spiegato
quali fossero i suoi benefici
e le sue sofferenze: «Se nel-
la prima corsa mi sono tro-
vato particolarmente bene
in sella, in quella successiva
ho patito la scarsa aderen-
za. Ho avuto problemi con
la caduta di Barcellona e dagli sforzi di Magny-Cours, su “soffiata” del KRT la gomma morbida, come
patiti all’Angel Nieto. Le ha prese il Provec nei confronti di Razga, reo di a Barcellona. Faticavo ad
Cannibale, rimasto a digiuno su una essere passato sulla zona verde oltre arrestare la moto, ecco per-
pista che lo pronosticava dominatore. i bordi del tracciato, pesa tantissimo. ché con la squadra dobbia-
Riuscirà a tornare in alto? Con questo C’è il “rischio” (da interpretare con ac- mo verificarne i motivi».
acrobata ottomano, la vediamo dura. cezione positiva) che i due rivali prose- Il sei volte campione ha
E lui, il riferimento del campionato, guano la loro disfida fino alla fine del ammesso di aver dato tutto:
la vede ancor più dura di noi. Mentre 2021, nel vero senso del discorso, poi- «Sì – ha continuato – ma non
Razgatlioglu si involava verso la deci- ché la tappa indonesiana sul neonato è stato abbastanza. Inoltre,
ma vittoria, Rea concludeva in ritardo. Mandalika Circuit è stata inserita dal il contatto con Toprak. Da
Tra la punta Yamaha e la gloria della 19 al 21 novembre. lui te lo devi aspettare, per
Kawasaki ci sono ora venti lunghezze. Si prevede un epilogo caldo, vuoi fortuna sono rimasto in pie-
Tanto o poco, con 186 punti dispo- per le temperature, vuoi per l’aggiun- di. Gli restituirò il “favore” a
nibili? Dipende dai punti di vista. La ta di nomi in grado di far pendere la Portimao». Al nordirlandese
battaglia sta assumendo toni molte- bilancia su un piatto, oppure sull’al- piace la battaglia: «Certo,
plici. Tecnologici, nei quali la quattro tro. Fa parte del gruppo il corridore ma ho bisogno di un’arma
cilindri di Iwata dimostra rendimen- più esperto del lotto, Alvaro Bautista, con la quale lottare – ha
to costante e meglio spalmato sulle nuovamente a podio con la Honda CBR precisato – perciò i problemi
pedine schierate dai tre team iscritti. RR-R: «Era difficile rimanere concen- vanno risolti. Ho bisogno di
Pure Andrea Locatelli, per esempio, trati oggi – ha ammesso lo spagnolo, capitalizzare e che ogni det-
ha viaggiato forte. Contrariamente, la 37 anni da compiere proprio il 21 no- taglio e cosa siano nel posto
Ninja soffre, e si vede. Rea è al limite, vembre, quando saluterà la Honda per giusto». Possiamo anticipa-
spesso oltre, lo palesa nella guida e tornare alla Ducati – ma siamo profes- re che in Portogallo ne ve-
lo dichiara ai microfoni della stampa. sionisti e, sebbene sia difficile dimen- dremo (ancora) delle belle.
Aspetto da aggiungere, la psicologia. ticare episodi gravi e spiacevoli come
Ogni episodio, come la penalizzazione quello accaduto al giovanissimo Viña-

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SUPERBIKE – SPAGNA
les, dobbiamo guidare al meglio delle
nostre possibilità».

DEAN Berta sognava il professioni-


smo e lavorava sodo per arrivarci. La
possibilità, agognata da tanti talenti
a due ruote e concretizzata da pochi
eletti, per lui non arriverà mai più. Ac-
cettarlo è doloroso, fa male a tutti, ma
la speranza collettiva è che, in futuro,
non arrivino più chiamate radio simili
a quella che ha spezzato la vita di un
pilota e della sua famiglia, crediateci
o meno, mai vista così unita come lo
era nella triste domenica di Jerez de
la Frontera.

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SUPERBIKE
IN TV
ROUND PORTOGALLO
SKYSPORTMOTOGPHD
VENERDÌ 1 OTTOBRE
11.25: Superbike FP1
SABATO 2 OTTOBRE
10.40: Supersport 300 Superpole
11.20: Supersport Superpole
12.05: Superbike Superpole
13.40: Supersport 300 Gara 1
14.45: Superbike Gara 1 Davies dice basta:
DOMENICA 3 OTTOBRE
11.45: Superbike Superpole Race
13.25: Supersport Gara 2
resto Ducatista nell’anima
14.45: Superbike Gara 2
JEREZ – Chaz Davies
SKYSPORTACTION ha detto basta. Il pilota
VENERDÌ 1 OTTOBRE gallese, presente a Je-
15.55: Superbike FP2 rez ma sostituito da Lo-
SABATO 2 OTTOBRE ris Baz sulla Ducati del
16.10: Supersport Gara 1 Team Go Eleven, nella
DOMENICA 3 OTTOBRE giornata di giovedì ha co-
16.10: Supersport 300 Gara 2 municato in conferenza
stampa che completerà
TV8
SABATO 2 OTTOBRE la stagione, poi appen-
14.45: Superbike Gara 1 derà il casco al chiodo:
DOMENICA 3 OTTOBRE «Qui e a Portimao non
13.45: differita Superpole Race correrò – le sue parole –
14.45: Superbike Gara 2 ma in Argentina e Indo-
nesia ci sarò. Mica voglio
concludere la carriera in
un letto di ospedale».
Gli infortuni patiti, tra
i quali la frattura delle
costole rimediata a Bar-
cellona, gli hanno sugge-
rito di fermarsi: «Le gare
di moto sono importanti,
però non sono tutto» ha
precisato, alternando sorsi brevi e ripetuti da un bicchiere d’acqua che non
si svuotava mai a lacrime colate dagli occhi simili a un fiume in piena. Tren-
taquattro anni, un titolo Supersport vinto con la Yamaha, 32 successi e 99
Sopra Samuele Cavalieri, a sinistra, podi in Superbike il bottino attuale, in gran parte ottenuto con la Ducati: «Mi
Loris Baz (11) e Michael Ruben Rinaldi dedicherò alla famiglia, sto diventando grande, sono pronto al ritiro». Per
(21), regredito rispetto a Barcellona, la Ducati, il numero 7 rappresenta una bandiera: «Momenti magici condivisi
e il sempre positivo Axel Bassani (47). insieme, soprattutto a Imola, circuito a mezzo passo da Borgo Panigale».

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LE PAGELLE DI GIOVANNI DI PILLO

TOP 8
ANDREA
LOCATELLI
spava ldo
6
MICHAEL
VAN DER MARK
m en o fa lla c e

Ormai nessuno se lo ricorda, ma L’olandese della BMW, confermato


Locatelli sarebbe un rookie della SBK. anche per il 2022, continua a
Questo, perché ormai ha capito come convincere poco per velocità
guidare una mille: Loka lo fa con la e prestazioni. Addirittura deve
sua classe, la velocità e l’intelligenza. difendere la posizione in Gara 1 da un
Un vero talento tutto italiano. privatissimo come Bassani. Privato
che poi lo bastona in Gara 2.

TOPRAK
10 RAZGATLIOGLU
JONATHAN ALEX
d avvero g ra n d e

Stupisce e incanta per la forza


8 REA
m en o s i cu ro
7 LOWES
senza fortuna
mentale, che gli permette sempre
di trovare le giuste energie in gara, Subisce sempre più spesso problemi Addirittura secondo in prova davanti
anche dopo prove libere disastrose. di gomme o di set up come in anche a JR, Lowes non può esprimere
Un vero talento, roccioso e temibile, Gara 2, dove cede punti preziosi a il suo potenziale perché in Gara 1
in grado di mettere in difficoltà il Re Razgatlioglu. Comunque Rea lotterà patisce il riacutizzarsi del dolore alla
della categoria, che dovrà lottare fino come sempre fino all’ultima curva mano destra infortunata nella caduta
alla fine. dell’ultima gara, commettendo rimediata a Barcellona.
pochissimi errori. Finale bellissimo.

AXEL ALVARO CHRISTOPHE


9 BASSANI
b ri lla s em pre
8 BAUTISTA
ancora a podio
6 PONSSON
m eg li o

Continua a incantare per la sua Prosegue questo finale convincente Cogliere la zona punti in un Mondiale
naturalezza nel confrontarsi con piloti di Bautista, che ormai ha trovato così esasperato e competitivo vale
espertissimi e molto più blasonati di un buon equilibrio per portare al sempre un riconoscimento per un
lui. Ingaggia duelli e compie sorpassi limite la sua CBR HRC senza cadute, pilota con poca esperienza a questi
come se fosse un vecchio volpone, e viaggiando sempre più spesso nel livelli e con una moto privatissima.
invece è soltanto una grande giovane gruppone di testa. Il podio era
promessa. impensabile fino a poche gare fa.

SCOTT MICHAEL RUBEN LEANDRO


9 REDDING
s u per
5 RINALDI
rec i d ivo
ng MERCADO
g u a rd a ava nti

Dietro ai due fuoriclasse ritroviamo A fare troppi su e troppi giù non si È una stagione da dimenticare per
un Redding veloce e combattivo che va da nessuna parte in classifica. E Leandro, che rischia di perdere gli
riesce a mantenere la sua Ducati dopo Barcellona, dove aveva vinto automatismi di chi ha lottato per anni
tra le protagoniste del Mondiale, e convinto, Rinaldi a Jerez cade di in zone ben diverse della classifica.
oltretutto la Casa bolognese è in lotta nuovo, mettendo a rischio il Mondiale Gli auguriamo di finire questa
ravvicinata per il Mondiale costruttori. costruttori della Ducati. Deve trovare stagione e trovare una squadra
Splendido in Gara 2. un valido equilibrio. migliore per il 2022.

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GARRETT JONAS LORIS
6 GERLOFF
ri em erso
5 FOLGER
tutto q u i?
7 BAZ
b ravo

Non è ancora tornato ai livelli pre- Naviga sempre in fondo, ai margini Proveniente dal MotoAmerica, il
Olanda, ma il texano pian piano della zona punti, senza mostrare francese salito sulla moto factory
migliora e mostra a sprazzi il suo nessun miglioramento, che sarebbe di Davies si mostra subito reattivo e
grande potenziale. Un peccato invece facilmente ipotizzabile per un capace di trovare gli automatismi e la
assistere a questa crisi di un pilota pilota della sua esperienza. velocità necessari per il Mondiale.
grintosissimo e veloce.

LEON SAMUELE MARVIN


5 HASLAM
d elu d ente
6 CAVALIERI
fa esperi enza
5 FRITZ
s b a g li a

Mentre il suo compagno va sul podio Continua a cercare di apprendere Nell’Endurance è uno dei top rider
e trova finalmente la strada giusta nel minor tempo possibile questa Yamaha ma nel mondiale SBK
per sfruttare la CBR, il britannico categoria molto sofisticata e capisce che le R1 sono tante e tutte
continua a stentare e a finire sempre veloce. Due punti in Gara 2 sono di velocissime. Prova a competere con
dietro a piloti privati. Male. incoraggiamento. loro ma finisce a terra.

KOHTA LACHLAN EUGENE


5 NOZANE
m i g li o ra m a . . .
5 EPIS
m o lto lento
ng LAVERTY
co n atten u a nti

Il suo apprendistato lo vede Anche in questa tappa l’australiano A 35 anni, dopo una stagione quasi
migliorare posizioni e tempi sul giro fatica molto a trovare un ritmo interamente a piedi, non brilla nel
ma poi butta tutto alle ortiche con dignitoso rispetto agli avversari. Un ritrovare i ritmi necessari per portare
un’altra scivolata. piccolo miglioramento, però, si vede, al limite la sempre più performante
e gli permetterà di capire meglio la BMW factory.
nuova categoria.

LORIS ANDREA
5 CRESSON
pro b lem ati co
6 MANTOVANI
i n d i ffi co ltà

Continua la lotta per entrare in zona Fare il privato in questa stagione


punti e soprattutto per capire meglio è davvero difficile. Da ammirare
i segreti della SBK. Ma è davvero l’impegno e il coraggio di tutti ma
difficile e lo comprendiamo con tutta l’obiettivo zona punti è davvero
la nostra solidarietà. durissimo, soprattutto per chi prova a
fare il “One Event”.

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DI GIOVANNI DI PILLO

Poi la sera del titolo conquistato la famiglia andò

DI PILLOLE
a festeggiare in un ristorante e dopo la festa, men-
tre uscivano sul marciapiede, un ubriaco investì tut-
ta la famiglia uccidendo il neocampione 600.
Kenan ci spiegò che aveva dovuto lottare con la
famiglia per poter correre in memoria del fratello
scomparso tragicamente. E in brevissimo tempo
questo personaggio iniziò a vincere in Superstock
1000 per poi passare alla categoria in cui ha mar-

LA SUPERBIKE
chiato a fuoco una bellissima epoca sportiva.

CINQUE incredibili titoli mondiali nella Super-

DEVE RINGRAZIARE sport, conquistati con un comportamento nelle ga-


re da indomabile combattente. Tanto mite e gentile
nel paddock quanto “animale da gara” in pista. Nel

SOFUOGLU 2018 ha chiuso la bellissima carriera di pilota per


dare vita a una seconda parentesi, in politica, do-
ve in brevissimo tempo è diventato un importante
rappresentante del Partito della Giustizia e dello
LA TRAGEDIA del sabato di Jerez ci ha colpiti Sviluppo, a contatto diretto con il presidente turco
come sempre come una terribile mazzata. Pecca- Recep Tayyip Erdogan, che gli ha conferito il mas-
to, perché in precedenza nel weekend ci eravamo simo riconoscimento, inserendolo nella Grande As-
emozionati per un evento riguardante un grandissi- semblea Nazionale Turca. Con questi poteri Kenan
mo personaggio di questo paddock. Un personaggio si è buttato anima e corpo nella missione di forma-
che di tragedie ne ha vissute molte e tutte terribili. re giovani piloti turchi in grado di competere con i
Unico e carismatico, capace sempre di stupire migliori del Mondo. Il risultato è stato ancora una
ed emozionare, il turco Kenan Sofuoglu – in pista volta sorprendente perché i suoi allievi sono riusciti
venerdì nelle libere della Supersport – ha segna- a vincere al debutto, come Can Öncü nel mondiale
to la storia del mondiale SBK grazie alle vittorie in Moto3, o a impressionare per decisione, disciplina e
Supersport e poi in virtù della sua incredibile capa- velocità. Questo finale palpitante della SBK lo dob-
cità di organizzare e realizzare una vera e propria biamo al grande Sofuoglu che ha scoperto il feno-
scuola di velocissimi piloti turchi. Se abbiamo una meno Razgatlioglu. Grazie grande Kenan.
stagione così emozionante e combattuta lo dobbia-
mo soltanto alla sua capacità di trasmettere i suoi
insegnamenti a neofiti che grazie a lui hanno subito
iniziato a imporsi in tutte le categorie nelle quali so-
no impegnati. Il più eclatante è questo fenomeno di
Toprak Razgatlioglu, che sta lottando ad armi pari
con il Re, Jonathan Rea.

VIENE da ripensare al 2003, quando Kenan fece


il suo debutto come wild card: nessuno prese in se-
ria considerazione un pilota che veniva da un Paese
senza nessuna storia motociclistica come la Tur-
chia. Soltanto dopo le prime vittorie in Superstock
1000 andammo tutti a intervistarlo, anche perché
sul podio saliva sempre serissimo, portandosi die-
tro una foto a colori di un giovane bello e sorridente.
Inoltre non brindava mai con lo champagne e sotto
il podio aveva sempre un nutrito gruppo di donne
avvolte nel tipico burka. Insomma un vero marzia-
no nel paddock eterogeneo delle derivate di serie.
La prima intervista fu un vero shock perché Ke-
nan, molto educato e con un filo di voce, ci confessò
che la sua famiglia correva nel campionato turco
Supersport e suo fratello Bahattin (lo stesso nome
del nipote di Kenan oggi protagonista della Super-
sport 300) era il più veloce e campione nazionale.

34 www.motosprint.it
PROVE - AL VIA 1 GARA 1 SUPERPOLE RACE
SUPER
LIBERE POLE
esterna 23°C
asfalto 31°C

1. 54 Toprak RAZGATLIOGLU Turchia 1’39”461 1’38”512 1. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha in 33’37”061 ANNULLATA
88,460 km alla media di 157,881 km/h
2. 22 Alex LOWES G.Bretagna 1’40”308 1’38”539
3. 1 Jonathan REA
4. 45 Scott REDDING
G.Bretagna 1’39”649 1’38”614
G.Bretagna 1’39”997 1’38”661
2. Jonathan REA
3. Scott REDDING
Kawasaki
Ducati
a 1”225
a 2”791
GARA 2
1. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha in 33’49”883
5. 21 Michael Ruben RINALDI Italia 1’40”070 1’38”860 88,460 km alla media di 156,884 km/h
4. Andrea LOCATELLI Yamaha a 3”227
6. 55 Andrea LOCATELLI Italia 1’39”774 1’39”056 2. Scott REDDING Ducati a 0”113
5. Alvaro BAUTISTA Honda a 8”652
7. 11 Loris BAZ Francia 1’40”254 1’39”322 3. Alvaro BAUTISTA Honda a 4”247
6. Loris BAZ Ducati a 10”414
8. 91 Leon HASLAM G.Bretagna 1’40”328 1’39”423 7. Michael VAN DER MARK Bmw a 12”294 4. Andrea LOCATELLI Yamaha a 5”172
9. 19 Alvaro BAUTISTA Spagna 1’40”349 1’39”609 8. Axel BASSANI Ducati a 12”384 5. Jonathan REA Kawasaki a 6”339
10. 31 Garrett GERLOFF Usa 1’40”354 1’39”747 9. Alex LOWES Kawasaki a 13”478 6. Axel BASSANI Ducati a 7”780
11. 36 Leandro MERCADO Argentina 1’41”233 1’40”023 10. Garrett GERLOFF Yamaha a 15”594 7. Michael Ruben RINALDI Ducati a 11”035
12. 47 Axel BASSANI Italia 1’40”791 1’40”081 11. Leon HASLAM Honda a 24”783 8. Michael VAN DER MARK Bmw a 11”993
9. Loris BAZ Ducati a 12”311
13. 60 Michael VAN DER MARK Olanda 1’40”773 1’40”092 12. Eugene LAVERTY Bmw a 26”917
10. Garrett GERLOFF Yamaha a 16”651
14. 94 Jonas FOLGER Germania 1’41”059 1’40”121 13. Kohta NOZANE Yamaha a 27”252
11. Eugene LAVERTY Bmw a 27”224
15. 50 Eugene LAVERTY Irlanda 1’41”197 1’40”206 14. Jonas FOLGER Bmw a 30”594 12. Leon HASLAM Honda a 27”266
15. Christophe PONSSON Yamaha a 31”317 13. Jonas FOLGER Bmw a 27”713
16. 32 Isaac VINALES Spagna 1’41”070 1’40”273
16. Marvin FRITZ Yamaha a 35”902 14. Samuele CAVALIERI Ducati a 33”438
17. 3 Kohta NOZANE Giappone 1’40”901 1’40”367
17. Loris CRESSON Kawasaki a 48”269 15. Leandro MERCADO Honda a 46”941
18. 76 Samuele CAVALIERI Italia 1’41”841 1’40”433 16. Marvin FRITZ Yamaha a 47”308
18. Andrea MANTOVANI Kawasaki a 49”932
19. 17 Marvin FRITZ Germania 1’41”108 1’40”490 17. Andrea MANTOVANI Kawasaki a 54”670
19. Lachlan EPIS Kawasaki a 4 giri
20. 9 Andrea MANTOVANI Italia 1’42”044 1’40”795 18. Lachlan EPIS Kawasaki a 3 giri
NON CLASSIFICATI
NON CLASSIFICATI
21. 23 Christophe PONSSON Francia 1’41”336 1’41”030 Leandro MERCADO Honda a 8 giri
Loris CRESSON Kawasaki a 16 giri
22. 84 Loris CRESSON Belgio 1’42”282 1’41”255 Michael Ruben RINALDI Ducati a 16 giri Kohta NOZANE Yamaha a 17 giri
23. 83 Lachlan EPIS Australia 1’43”317 1’42”626 Samuele CAVALIERI Ducati a 16 giri Christophe PONSSON Yamaha -

POLE POSITION
TOPRAK RAZGATLIOGLU (YAMAHA)
GIRO PIÙ VELOCE
GARA 1: JONATHAN REA (KAWASAKI) IN 1’39”837
IN 1’38”512 ALLA MEDIA DI 161,633 KM/H. ALLA MEDIA DI 159,49 KM/H.
POLE 2020: SCOTT REDDING (DUCATI) GARA 2: SCOTT REDDING (DUCATI) IN 1’40”776
IN 1’38”770 ALLA MEDIA DI 161,266 KM/H. ALLA MEDIA DI 158,00 KM/H.

PILOTI AL VIA 22/21 NUMERO GIRI 20/20 TEMPERATURA ESTERNA (°C) 22/28 TEMPERATURA ASFALTO (°C) 29/45

CAMPIONATO PILOTI
21-23 28-30 11-13 2-4 23-25 6-8 20-22 3-5 17-19 24-26 1-3 15-17 19-21
maggio maggio giugno luglio luglio agosto agosto settembre settembre settembre ottobre ottobre novembre
SPAGNA PORTOGALLO ITALIA G.BRETAGNA OLANDA REP. CECA SPAGNA FRANCIA SPAGNA SPAGNA PORTOGALLO ARGENTINA INDONESIA EL
TA
(ARAGON) (ESTORIL) (MISANO) (DONINGTON) (ASSEN) (MOST) (NAVARRA) (MAGNY-COURSE) (BARCELLONA) (JEREZ) (PORTIMAO) (S.JUAN VILLIUM) (MANDALIKA)
TO

1. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha 16/10 - 4 20/16 - 9 20/25 - 9 25/25 - 4 16/0 - 7 25/20 - 12 16/25 - 7 25/25 - 9 0/20 - 9 25/25 - 449
2. Jonathan REA Kawasaki 25/20 - 12 16/25 - 12 16/16 - 7 20/0 - 12 25/25 - 12 0/16 - 7 20/16 - 9 20/20 - 12 13/10 - 12 20/11 - 429
3. Scott REDDING Ducati 13/25 - 2 25/0 - 7 13/13 - 6 0/13 - 0 20/20 - 5 20/25 - 9 25/20 - 12 4/16 - 5 25/16 - 0 16/20 - 375
4. Michael Ruben RINALDI Ducati 9/0 - 0 11/0 - 5 25/20 - 12 4/8 - 0 0/8 - 9 13/11 - 0 6/9 - 0 13/9 - 0 16/25 - 5 0/9 - 227
5. Andrea LOCATELLI Yamaha 6/7 - 0 6/11 - 0 7/7 - 1 0/5 - 1 11/16 - 6 16/13 - 6 13/13 - 6 16/13 - 6 4/11 - 0 13/13 - 227
6. Alex LOWES Kawasaki 20/16 - 9 0/13 - 4 11/10 - 5 16/10 - 0 0/9 - 4 3/10 - 3 11/10 - 5 0/0 - 7 10/0 - 6 7/0 - 199
7. Michael VAN DER MARK Bmw 5/11 - 5 9/10 - 0 6/6 - 0 11/11 - 7 13/10 - 0 0/9 - 0 9/7 - 2 11/8 - 4 11/7 - 0 9/8 - 189
8. Garrett GERLOFF Yamaha 7/9 - 7 13/0 - 6 4/11 - 2 9/20 - 5 10/0 - 2 10/8 - 4 7/0 - 1 5/7 - 0 0/9 - 2 6/6 - 170
9. Alvaro BAUTISTA Honda 0/5 - 3 8/9 - 0 10/8 - 0 8/6 - 0 0/11 - 0 9/6 - 1 0/8 - 0 10/10 - 3 7/13 - 7 11/16 - 169
10. Tom SYKES Bmw 10/13 - 0 2/8 - 3 8/4 - 3 13/16 - 9 9/1 - 3 7/7 - 5 10/11 - 4 7/6 - 0 8/0 - 0 - 167
11. Axel BASSANI (Ducati) 150; 12. Chaz DAVIES (Ducati) 120; 13. Leon HASLAM (Honda) 104; 14. Kohta NOZANE (Yamaha) 46; 15. Lucas MAHIAS (Kawasaki) 44; 16. Tito RABAT (Ducati) 38; 17. Eugene
LAVERTY (Bmw) 23; 18. Christophe PONSSON (Yamaha) 23; 19. Isaac VINALES (Kawasaki) 23; 20. Jonas FOLGER (Bmw) 19; 21. Loris BAZ (Ducati) 17; 22. Leandro MERCADO (Honda) 12; 23. Marvin FRITZ
(Yamaha) 6; 24. Samuele CAVALIERI (Ducati) 6; 25. Loris CRESSON (Kawasaki) 3; 26. Andrea MANTOVANI (Kawasaki) 2; 27. Luke MOSSEY (Kawasaki) 2.

CAMPIONATO MARCHE
1. YAMAHA (25/25 -) 474 2. DUCATI (16/20 -) 459 3. KAWASAKI (20/11 -) 443 4. BMW (9/8 -) 235 5. HONDA (11/16 -) 199
SUPERSPORT – SPAGNA DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

Dominique Aegerter (77) impenna: a Jerez,


lo svizzero ha ottenuto il decimo successo
in 15 manche disputate. Sotto, il podio,
con Aegerter affiancato da Philipp Öttl,
alla sua destra, e Niki Tuuli.

36 www.motosprint.it
IL RITORNO
DELPADRONE
DOPO L’ASSENZA DEL MONTMELÓ E LA DELUSIONE NELLA CORSA AL TITOLO DELLA MOTOE,
AEGERTER RIENTRA A JEREZ E DOMINA L’UNICA MANCHE: IL MONDIALE È SEMPRE PIÙ VICINO.
SUL PODIO ÖTTL E TUULI CON LA MV: ENTRAMBI CERCANO POSTO IN VISTA DELLA NUOVA ERA SSP

J
EREZ – Proprio toccabile. La sola corsa disputata nel spingere al massimo, evitando ragio-
nel momento in weekend ha ricordato il vecchio for- namenti. Come al solito quest’anno. In
cui si auspica per mat della categoria, visto per l’ultima un weekend così difficile, festeggiare
la classe media volta a Phillip Island nel 2020, dove a sarebbe strano, però dedico il risultato
delle derivate un battere tutti – anche in quel caso do- alla mia squadra. I ragazzi mi hanno
cambiamento di minando – fu Andrea Locatelli, davanti aspettato, li ho ripagati». Il biondo ha
stile e regola- a Jules Cluzel e Corentin Perolari. ripagato pure se stesso, nella configu-
mento, la Super- La quattro cilindri di Iwata marcò razione di “lepre” assoluta della 600.
sport conta tre il campo e, definitivamente, esplose
moto diverse sul l’esigenza di cambiare, rinviata di un
podio. Era già successo nella manche anno, ora prossima all’arrivo. Ma è co- TRA PORTOGALLO, Argentina e
domenicale di Barcellona, si è rivisto sì necessaria? Davvero parliamo di un Indonesia ci saranno da assegnare
in Andalusia: la Yamaha ha ottenuto la monomarca blu o si sta esagerando? 150 punti, Aegerter ne ha 62 di van-
vittoria, Kawasaki e MV Agusta hanno In effetti la Yamaha ha vinto il titolo taggio su Steven Odendaal: non vo-
completato il podio iridato. La fotoco- costruttori con sei manche d’anticipo, gliamo dire che il numero 77 abbia (al-
pia di Jerez de la Frontera, tuttavia, dopo aver fatto en plein finora in cam- meno) una mano sul titolo mondiale?
propone nomi diversi. Se al Montmeló pionato. Di certo, chi lavora per e con i Ben sapendo come nelle competizioni
i primi tre al traguardo erano stati Ma- tre diapason, teme di non poter più fa- motoristiche possa accadere di tutto e
nuel Gonzalez, Raffaele De Rosa e Niki re la differenza. Chi invece sfida Iwata quanto l’imprevisto si nasconda dietro
Tuuli, in Andalusia è tornato a svettare spera di poter sovvertire gli ordini di l’angolo, confermiamo il concetto: per
Dominique Aegerter, seguito da Phillip arrivo. Il solo denominatore comune il “cacciatore” sudafricano schierato
Öttl e, ancora, Niki Tuuli. è, oggi, proprio Aegerter, forte più di da Evan Bros, andare a recuperare il
Lo svizzero, assente in Catalogna tutti, in forma più che mai, arrabbiato fuggitivo appare complicato, un’im-
poiché impegnato con relativa delu- più del solito. La “delusione elettrica” presa possibile da fare ma impossibi-
sione nella MotoE di Misano, è tornato anziché scaricarlo, ha alimentato la le da pensare. Oppure, se cambiamo i
sulla R6 del Team Ten Kate, riportan- sua ambizione e in gara si è visto. concetti, possibile da pensare, impos-
dola subito e senza alcun dubbio al Poche storie, fuga per la vittoria e sibile da fare. Insomma, invertendo
successo, il decimo stagionale, condi- coppa alzata al cielo: «Sono soddisfat- l’ordine degli addendi, il risultato non
to da una leadership che, a tre round to – le sue parole – questa vittoria ci cambia. A meno che, Domi non patisca
dalla fine, appare ancor più solida e in- voleva proprio. Ho pensato soltanto a rotture o problemi finora mai accu-

www.motosprint.it 37
SUPERSPORT – SPAGNA
sati. Nessuno glielo augura, parliamo ritiro, si è spremuto come un limone, nel frattempo, siano tanti i nomi a vo-
esclusivamente dell’unico lumicino in- Aegerter invece ha tenuto qualcosa lersene accaparrare una. Nicolò Bule-
travedibile da Odendaal – che peraltro nel taschino. Questa è la differenza tra ga si è assicurato la sella Aruba, Oliver
non vince da otto manche – a fondo Yamaha e Kawasaki. Bayliss è atteso (almeno) da Barni e
tunnel per, precisiamo, una bella sta- Motocorsa, Nicholas Spinelli spera di
gione da parte della punta gialloblù, avere una chance, lo stesso Öttl si è
ciononostante deludente nello scorso DISCORSO diverso per la F3 va- proposto. Della Triumph si parla poco
fine settimana. resina, ben condotta da un finlandese e niente, se non che sarà una compa-
Contrariamente, Öttl è andato forte dall’atteggiamento gelido e il polso gine britannica a portarla nel paddock.
e la Ninja pure. Con qualche aggiorna- destro caldo: «Non so cosa farò nel L’unica certezza è che si stia par-
mento elettronico e con un’iniezione di futuro – ha dichiarato il bravo Tuuli – lando della nuova era, a cui Stefano
cavalli, la ZX-6R potrebbe ancora dire mi sto guardando in giro. Sarebbe in- Manzi, in azione sulla R6 del team
la sua: «Benissimo – la sua soddisfa- teressante correre con la nuova 800, francese GMT94, fa l’occhiolino: «La
zione – di meglio non potevo ottenere. avrei un potenziale di base più pro- priorità resta la Moto2 – l’idea del ro-
Lo staff Puccetti ha lavorato egregia- mettente». Gli crediamo, in attesa che magnolo della VR46 Riders Academy
mente, io ho dato il 100%». Il figlio esca l’inedito regolamento, che – sulla – ma... mai dire mai, no?». Il nono po-
di Peter, affiancato nel venerdì delle carta – teorizzerebbe una supremazia sto è buono, considerando le diversità
libere da un Kenan Sofuoglu capace targata Ducati 955 bicilindrica? Sarà tra le gomme Dunlop e Pirelli, i freni, il
di piazzarsi settimo (!) a tre anni dal come si pensa? Vedremo, malgrado propulsore e la mentalità.

Sopra, Federico Caricasulo (94), il migliore


degli italiani con il quinto posto. A destra,
Philipp Öttl (5) e Niki Tuuli (66).

regolamento 2022
Doppia classifica? Ne sapremo di più a Portimao
JEREZ – Il futuro regolamento tecnico è un fantasma: tutti lo cerca-
no e ne parlano, ma nessuno riesce a vederlo. Addetti ai lavori e tecnici
si basano sulle voci del paddock, che suggeriscono uno scenario dal
doppio volto. Le quattro cilindri da 600 cm³ rimarranno tali, e per lo-
ro sarà consentito l’utilizzo di impianti frenanti racing, in sostituzione
delle unità standard, con l’aggiunta di pompa freno dedicata e manetta
relativa al comando posteriore, montabile sul semimanubrio sinistro.
Cilindrata e preparazione non cambieranno e quello sarà il “vero” Mon-
diale di categoria. La Honda sembra interessata al rientro, con la CBR
da omologare per le gare europee. Le nuove arrivate Ducati V2 955, MV
Agusta 800 e Triumph 765 tricilindriche faranno classifica separata con
relative limitazioni. Tutto questo in teoria, perché la riunione organizza-
ta per sabato scorso è stata rimandata a Portimao per cause di forza
maggiore: le priorità in quel delicato momento erano ovviamente altre.

38 www.motosprint.it
le CLASSIFICHE
manzi, debutto da top 10
SABATO: annullata.

DOMENICA: 1. Aegerter (Yamaha) 17 giri pari a 75,191 km in 29’13”083 alla media di 154,407
km/h; 2. Öttl (Kawasaki) a 9”609; 3. Tuuli (MV Agusta) a 10”251; 4. González (Yamaha) a 11”861; 5.
Caricasulo (Yamaha) a 13”153; 6. Öncü (Kawasaki) a 14”592; 7. De Rosa (Kawasaki) a 14”993; 8. Oden-
daal (Yamaha) a 17”639; 9. Manzi (Yamaha) a 18”175; 10. Cluzel (Yamaha) a 24”459; 11. Brenner (Ya-
maha) a 26”090; 12. Soomer (Yamaha) a 28”561; 13 . Sebestyén (Yamaha) a 29”335; 14. Fuligni (Ya-
maha) a 33”786; 15. Bergman (Yamaha) a 38”184; 16. Sanchis (Yamaha) a 45”959; 17. Manfredi (Ya-
maha) a 46”191; 18. Herrera (Yamaha) a 46”535; 19. Taccini (Kawasaki) a 46”933; 20. Frossard (Ya-
maha) a 1’00”563; 21. Vostatek (Yamaha) a 1’00”629; 22. Kawasaki (Kawasaki) a 1’09”437.
Giro più veloce: Aegerter in 1’42”329 alla media di 155,60 km/h.

IN CAMPIONATO
1. Aegerter punti 327; 2. Odendaal 265; 3. Öttl 217; 4. González 216; 5. Bernardi 161; 6. Cluzel 146;
7. Caricasulo 124; 8. Krummenacher 122; 9. De Rosa 122; 10. Öncü 113; 11. Tuuli 101; 12. Soomer 66;
13. Bergman 47; 14. Alcoba 40; 15. Sebestyén 32; 16. Manfredi 31; 17. Brenner 26; 18. Pratama 24;
19. Takala 23; 20. Jespersen 22; 21. Verdoïa 14; 22. van Straalen 13; 23. Arbel 10; 24. Frossard 10;
25. Debise 9; 26. Morais 9; 27. Sanchis 8; 28. Manzi 7; 29. Herrera 7; 30. Patacca 7; 31. Fuligni 7;
32. Hobelsberger 6; 33. Fuligni 6; 34. Fabrizio 6; 35. Enderlein 5; 36. Mercandelli 5; 37. Roccoli 4;
38. Okubo 4; 39. Taccini 4; 40. Grünwald 3; 41. Orradre 2; 42. Valle 2; 43. Vostatek 2; 44. Pizzoli 1;
45. Szkopek 1; 46. Ottaviani 1; 47. Gutiérrez 1; 48. Cauchi 1.

pilota dentro:
michel fabrizio
Rispetto la vita,
e annuncio il ritiro
JEREZ – Deluso, demotivato, forse
LE PAGELLE
stanco, sicuramente stufo: questo era
Michel Fabrizio (nella foto). Quanto, Dominique Aegerter 10
e soprattutto come, accaduto sabato Reduce dal deludente finale vissuto nella MotoE di Misa-
ha indotto il pilota del G.A.P. MotoZoo no, l’ha dimenticato subito, mostrando meglio di tutti il
Racing by Puccetti Kawasaki a una modo perfetto per sfruttare la Yamaha. Lo svizzero merita
fermata, sentita quanto le sue paro- un titolo sempre più vicino.
le: «Per rispetto della vita, oggi non
corro» l’attacco del numero 84, per Philipp öttl 9
un punto di vista difficile da criticare: Il tedesco farebbe credere che la Ninja sia competitiva
«Ho assistito a una brutta giornata, la e capace di lottare per il podio. In parte è vero, ma il re-
perdita di un ragazzo quindicenne. Ho stante merito è del suo polso destro, papabile di Ducati V2
visto tante gare della 300 simili e, o- l’anno venturo.
gni volta, tiravo un sospiro di sollievo
perché fosse andata bene. Purtroppo niki tuuli 8,5
non sempre va bene e oggi è succes- Difendersi con la sola MV Agusta del lotto è impresa ar-
so. Nelle gare ci sono troppi corridori dua, portarla ancora sul podio vale quanto una vittoria. Il
con pochissima esperienza. E non par- finlandese non ha ancora una sella 2022 ma, fossimo in
lo soltanto nel Mondiale ma anche nei qualche team, lo sceglieremmo.
campionati nazionali. E il mio pensiero
è che con 42 partenti di questo tipo, si Steven Odendaal 5
rischia ogni volta una ecatombe. Sono Non tiene il passo di Aegerter. Sessantadue punti su cen-
troppi! Oltre a ciò, credo che vadano tocinquanta disponibili non sono impossibili da colmare
riviste anche le piste su cui si corre, ma, per farcela, deve augurarsi che il rivale abbia proble-
prevedendo spazi di fuga migliori. In mi di sorta.
segno di protesta, e affinché le rego-
le cambino, dico addio definitivamente
alle competizioni».

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ENDURANCE – BOL D’OR DI GIOVANNI CORTINOVIS

DOPPIO
SORPASSO
40 www.motosprint.it
APPROFITTANDO DEL RITIRO DI YAMAHA
YART, L’EQUIPAGGIO SERT YOSHIMURA VINCE.
LA SUZUKI SUPERA LA HONDA
A QUOTA 18 TRIONFI NELLA CLASSICA
FRANCESE E LE TOGLIE IL RECORD DI GIRI
COMPIUTI AL PAUL RICARD: GUINTOLI E SOCI
IPOTECANO IL TITOLO. FAVOLOSA SECONDA La prima curva del Bol d’Or 2021, con appaiati
al comando gli equipaggi Suzuki SERT
PIAZZA PER MOTO AIN: È IL PRIMO PODIO Yoshimura (1) e FCC TSF Honda France (5).
I primi trionferanno, in alto la festa, strappando ai
NELLA CLASSE EWC PER ROLFO secondi il record di giri del Paul Ricard in 24 ore.

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ENDURANCE BOL D’OR

C
’È CHI si accon- Dunlop e Michelin. Ha festeggiato an- vano tutti i team factory con l’eccezione
tenta di vincere che il No Limits Motor Team di Moreno dei vincitori, così come l’altra forma-
e c’è lo Yoshimu- Codeluppi, quinto assoluto e terzo della zione tricolore, Aviobike (Marco Muzio.
ra SERT Motul Stock, che ha alternato in sella alla Su- Eddy Dupuy e Patrick Dangl), arresasi
che ha voluto zuki Luca Scassa, Kevin Calia e Alexis dopo 15 ore per un problema tecnico
stravincere l’e- Masbou. La squadra di Castelnovo Sot- mentre navigava all’11° posto assoluto.
dizione numero to (Reggio Emilia) ha assaporato il podio Un’ora prima aveva alzato bandiera
84 del Bol d’Or, assoluto dopo 20 ore e sette minuti di bianca il trio italiano del Team Louit A-
contrassegnata gara, poi però un problema al cambio le pril Moto a causa della violenta caduta
dalla presenza di ha fatto perdere preziosi minuti ai box e di Luca Vitali, che nonostante la tre-
48mila spettatori: la Suzuki del team un paio di posizioni. Si è consolata con il menda botta alla testa, come testimo-
franco-giapponese ha infatti completa- Trofeo Indipendenti griffato Dunlop e il niato dall’ammaccato casco AGV, aveva
to 704 giri del Paul Ricard, stracciando contestuale premio di 7mila Euro. riportato la Kawasaki ai box. Simone
di sei tornate (oltre 34 km) il precedente Saltarelli e Christian Gamarino hanno
record sulla distanza fatto segnare nel continuato a girare fino all’alba, salvo
2018 dalla Honda. Proprio in quell’e- QUARTA l’unica Honda al traguardo, prendere coscienza dell’impossibilità di
dizione la Casa dell’Ala Dorata aveva mentre nella Top 10 si sono piazzate sei proseguire in due. Peggio ancora è an-
conquistato il 17° trionfo nella compe- Yamaha, anche se una soltanto nelle data a Christian Napoli che si è frattu-
tizione Endurance più antica al Mondo, prime cinque posizioni. Appena venti le rato due vertebre con l’altra Verdona di
mettendosi dietro la Suzuki. Ma nelle moto classificate e all’appello manca- Energie Endurance.
due ultime gare (nel 2020 non si è cor-
so) quest’ultima ha prima pareggiato i
conti poi ha messo la freccia.
C’è riuscita rifilando addirittura di-
RISULTATI
ciannove giri alla seconda classificata,
la Yamaha del Moto Ain che annovera- CLASSIFICA 84° BOL D’OR
va Roberto Rolfo, al primo podio nella 1.Yoshimura SERT Motul (Black, Simeon, Guintoli) 704 giri in 24h01’11’’531,
classe EWC del Mondiale. Ventitré in- 2. Moto Ain (De Puniet, Mulhauser, Rolfo) a 19 giri;3. BMRT 3D Maxxess Ne-
vece i giri di ritardo dei piloti della Ka- vers (Loiseau, Hardt, Pilot) a 23 giri; 4. RAC41-Chromeburner (Leesch, Fastre,
wasaki BMRT3D Maxxess Nevers, sul Tessels) a 25 giri; 5. No Limits Motor Team (Scassa, Masbou, Calia) a 28 giri;
terzo gradino del podio nonché vincitori 6. VRD Igol Experiences (Alt, Marino, Terol) a 30 giri
della categoria Superstock e già aritme-
ticamente trionfatori nella Coppa del IN CAMPIONATO
Mondo ancora prima di correre la 8 Ore 1.Yoshimura SERT Motul 141 punti; 2. VRD Igol Expériences 105; 3. FCC TSR
di Most del 9 ottobre. Honda France 89; 4. Webike SRC Kawasaki France Trickstar 87; 5. BMW Mo-
Oltre a tre diversi costruttori, sul torrad World Endurance Team 84; 6. Moto Ain 72; 7. Motobox Kremer Racing
podio sono saliti altrettanti produttori #65 64; 8. ERC Endurance Ducati 57; 9. Maco Racing Team 54; 10. YART Ya-
di pneumatici, nell’ordine Bridgestone, maha Official Team EWC 47

42 www.motosprint.it
Doppia impresa
Per la Kawasaki
BMRT3D Maxxess
Nevers, la gara
francese è stata
un duplice trionfo:
Loiseau, Hardt e Pilot
hanno chiuso sul
podio assoluto, con
il terzo posto, e hanno
Il via in stile Endurance, con i piloti che corrono conquistato il titolo
verso le rispettive moto. A sinistra, la gioia Superstock con
di Moto Ain, sul podio grazie anche a Roberto una gara d’anticipo
Rolfo. Poca fortuna per Niccolò Canepa ma sorrisi
per il No Limits Motor Team (44), sul podio Stock.

l’assenza dalle posizioni di testa della nove ore e 16 minuti dalla partenza con
I PIÙ delusi della nostra pattuglia BMW, vittima di inattese vibrazioni. Non un vantaggio di un minuto e mezzo. «Il
sono stati però Niccolò Canepa, che a a caso la moto tedesca è stata la prima ritmo sull’asciutto era davvero buono e
lungo ha assaporato la vittoria con la a effettuare il pit stop, dopo appena 15 quando è arrivata la pioggia ho dovuto
YART Yamaha, e Lorenzo Zanetti che giri. Ad aprire invece il valzer dei riforni- fare due stint di fila e dopo il secondo
ha sostituito l’infortunato Louis Rossi mento del quintetto di testa sono stati eravamo un minuto davanti» ha raccon-
sull’ERC Ducati. Nelle qualifiche domi- al giro 22 Guarnoni e la Ducati. Due giri tato il trentatreenne genovese.
nate dalla Suzuki, con il nuovo record dopo li ha imitati la Honda, al 25° giro la Grazie al ritiro della BMW e della Ka-
sul giro di Xavier Simeon, la YART aveva Yamaha e al 26° la Suzuki. Completate wasaki di punta, dopo 10 ore e mezza la
staccato il secondo tempo e la Panigale le soste, Simeon si è trovato davanti con Honda è risalita fino alla terza posizione
V4 R il settimo. Terzo il BMW Motorrad Yuki Takahashi alle calcagna, poi Erwan ma l’illusione è durata lo spazio di cin-
World Endurance Team malgrado l’as- Nigon, Canepa e Zanetti. que giri: Josh Hook è rientrato ai box e
senza di Xavi Forés, infortunatosi nelle Pagando due cadute del nipponico, la non ne è più uscito. Poco dopo Mathieu
prime cronometrate, e quarta la FCC Honda è stata la prima a veder scemare Gines è caduto alla Signes rendendo
TSF Honda France, vincitrice due mesi le possibilità di vittoria: dopo 104 giri la impossibile riparare la Panigale.
fa della 12 Ore dell’Estoril. CBR 1000RR-R Fireblade SP si è ritro-
Manco a farlo apposta, alla partenza vata al 23° posto. Davanti, nel frattem-
la R1 si è avviata come sua consuetu- po, la Suzuki ha allungato con Yamaha, L’ULTIMO, e principale, colpo di sce-
dine a rilento relegando Marvin Fritz al Kawasaki e Ducati alle sue spalle. E na l’ha riservato, poco prima di metà
tredicesimo posto. Davanti, nel frattem- quando, dopo 209 giri, la Ninja ZX-10RR gara, la Yamaha YART: il suo motore è
po, si formava un terzetto composto da ha accusato la rottura di una valvola, la esploso in pieno rettilineo vanificando i
Gregg Black (Suzuki), Jeremy Guar- Rossa ha conquistato la terza piazza. 20 secondi di vantaggio di Fritz. Così al
noni (Webike SRC Kawasaki France Alle sue spalle la BMW, la cui rincorsa 353° giro la Suzuki è tornata in testa, ri-
Trickstar) e Mike Di Meglio (Honda). Il è stata però vanificata dopo sette ore e manendovi fino al traguardo.
frequente scambio di posizioni prodot- mezza da un problema tecnico durante Per Simeon, Black e Sylvain Guintoli
to dal gioco delle scie sul rettilineo del il turno di Ilya Mykhalchyk. ben 615 giri al comando su 704 e, com-
Mistral ha permesso a Fritz di riportarsi La notte è stata contraddistinta da plice la precedente vittoria a Le Mans, i
sui fuggitivi in una manciata di giri. Con scrosci di pioggia, uno dei quali è costa- tre hanno messo una seria ipoteca sulla
la Ducati quinta, ma già staccata di 12 to un capitombolo a Simeon. Ne ha be- riconferma iridata. Poiché in Repubblica
secondi in altrettanti giri, sorprendeva neficiato Canepa, portatosi in testa dopo Ceca saranno a disposizione 50 punti,
soltanto il VRD Igol Experiences Yama-
ha (6° al Bol d’Or), staccato di 36 lun-
ghezze, può pensare di scalzarli. Nella
Coppa del Mondo Stock, con il titolo già
assegnato, si preannuncia un duello per
la seconda piazza tra il National Motos
Honda e il No Limits Motor Team, sepa-
rati da soltanto quattro punti.

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FIM CEV – MISANO DI NICO CONDORELLI – FOTO FIM CEV

FINO ALL’ULTIMO

RESPIRO
C
ON IL TITOLO data in cui si assegnerà anche l’alloro cisamente solida, è arrivato proprio
europeo Moto2 della European Talent Cup. nel momento sbagliato e potrebbe
conquistato in Per una volta, il Mondialino ha fat- costare caro al leader della classifi-
anticipo da Fer- to tappa in Italia: sui 4,2 chilometri ca.
min Aldeguer e del circuito intitolato a Marco Simon- È stato un weekend particolare,
dal Boscoscuro celli, soltanto la categoria FIM CEV denso di appuntamenti, che non ha
Team Ciatti, la Moto3 si è cimentata, accodandosi lasciato tanto spazio per la messa
corsa al mon- all’intenso programma della classe a punto delle moto; saltate senza
dialino FIM regina MotoGP. Dani Holgado (Aspar mezzi termini le prove libere, i prota-
CEV troverà l’e- Junior Team) ha sprecato il primo gonisti sono scesi in pista il venerdì
pilogo soltanto nell’ultima tappa del match-ball a sua disposizione: un er- direttamente per una doppia sessio-
calendario a Valencia, il 21 novembre, rore, l’unico finora in una stagione de- ne di qualifiche, svoltesi in condizioni

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IL MONDIALE JUNIOR MOTO3 SI DECIDERÀ SOLTANTO NELLA GARA CONCLUSIVA A VALENCIA.
AL MISANO WORLD CIRCUIT, SECONDO TRIONFO STAGIONALE PER KELSO, DAVANTI A ORTOLÀ
E MUÑOZ, ENTRAMBI IN CORSA PER IL TITOLO, GRAZIE ANCHE ALLA SCIVOLATA
DEL LEADER HOLGADO. IN GRANDE EVIDENZA L’AC RACING
CON LE RIMONTE DI VEIJER E LUNETTA

Joel Kelso (66),


Ivan Ortolà (24)
e David Muñoz
(64) hanno
lottato fino
al traguardo
per il successo
a Misano, unica
tappa stagionale
del CEV fuori
dalla penisola
iberica. Ha vinto
l’australiano,
sotto in festa
con l’AGR Team:
Kelso è quarto in
campionato ed è
il migliore tra
gli “stranieri”.

critiche di misto asciutto-bagnato. E “Pepino” ha iniziato le QP1 con gran-


su una pista sconosciuta, gli spagno- de determinazione. A metà sessione
li hanno comunque sorpreso per la è stato il nostro Luca Lunetta a salire
capacità di interpretare il tracciato, in cattedra: il talento azzurro dell’AC
specialmente la parte impegnativa Racing è stato in testa per alcuni
del Curvone e del Carro, dove spesso minuti; quindi, quella che sembrava
si decidono le gare. un’innocua scivolata l’ha costretto a
Galvanizzato dalla sua prima vit- restarsene seduto in pit lane per la
toria nella Rookies Cup (e fresco di rottura della leva del cambio.
firma per l’avventura 2022 nel mon- Ai piani alti della tabella dei tem-
diale Moto3 con la sua attuale squa- pi si è rivisto anche Josito Garcia
dra, il Team MTA) Ivan Ortolà alias (SIC58 Squadra Corse) primo a

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FS IUMP ECREBVI KME I ST AE SN TO

scendere sotto il muro dell’1’47”, ma


è stato Joel Kelso (AGR Team) a sba-
lordire tutti con un ritmo impressio-
nante. L’australiano dai capelli rossi
(già ribattezzato da tutti “Naranjito”)
è riemerso nel finale grazie anche ai
suoi trascorsi nel CIV, martellando
giro dopo giro.
Tutto deciso? Nient’affatto! La
sorpresa è arrivata allo scadere del-
la sessione. Giunto a Misano con la
chiara intenzione di rovinare la festa
a Holgado, il suo diretto rivale David
Muñoz (Avatel Cardoso Racing) è sta-
to il più lesto a sfruttare al meglio le
gomme da asciutto proprio sotto la
bandiera a scacchi, soffiando il pri-
mato all’australiano. Nelle QP2 del
pomeriggio le precipitazioni si sono
intensificate e hanno reso impossibile
limare i crono, decretando di fatto la
prima pole stagionale per l’andaluso.

IL SABATO è iniziato prestissimo,


con un warm up lampo di appena 15 lunetta, orgoglio e rammarico
minuti e, dopo tutte le qualifiche, al-
le 17.15 si sono spenti i semafori del Il romano è stato sfortunato in qualifica,
penultimo appuntamento del FIM ma pur partendo dalle retrovie,
CEV 2021. E su asfalto asciutto, fi- è stato protagonista in gara, chiudendo
nalmente! Allo start Kelso, per nulla
intimorito da un contatto con Muñoz, con un’eccellente sesta posizione
ha preso immediatamente il coman-
do. Le prime battute hanno confer-
mato che il ritmo del numero #66 era
troppo forte per tutti, con i soli Orto-
là, Muñoz e Holgado a tenergli testa. precedenti) che ha permesso a David via di una modifica poi rivelatasi er-
Al quarto giro, però, il colpo di sce- Salvador e Nicola Carraro di mettersi rata. Un contatto iniziale e il conse-
na che non ti aspetti: per un eccesso in evidenza. Ma è stato l’altro di team guente Long Lap penalty hanno com-
di fiducia, Holgado è entrato sparato nostrano, l’AC Racing di Alessandro promesso la sua corsa che si è con-
alla Curva 15 perdendo il grip al po- Cassinari, a sbalordire tutti e a fare clusa nella ghiaia. La stessa penalità
steriore e finendo dritto nella ghiaia. faville con Lunetta e Collin Veijer. ha frenato anche Carraro, reo di aver
Il primo “zero” stagionale è arrivato Dopo le sfortunatissime qualifiche, superato i limiti della pista.
proprio nel momento clou del cam- i due compagni di squadra partivano Là davanti, nel frattempo, Kelso
pionato, in cui era chiamato a chiude- diciannovesimo e ventitreesimo: un sembrava controllare la situazione,
re i conti: «Una giornata andata male abisso dalla testa della corsa. Eppu- ma in realtà Pepino Ortolà e David
sotto tutti gli aspetti – ha commenta- re questi ragazzi sono scesi in pista Muñoz studiavano con attenzione il
to il team manager Gino Borsoi – un con il coltello tra i denti, dando vita diciottenne australiano, che a tre gi-
errore che non ci voleva; peccato, qui a un’incredibile rimonta. Ben presto ri dalla fine ha commesso un errore,
potevamo tornare a casa da vincito- a ridosso della zona punti, a metà lasciando aperto un piccolo varco: un
ri». gara si sono fiondati di prepotenza invito a nozze per i due spagnoli che
I primi tre hanno preso il largo e in nella Top 10 e, a furia di sorpassi e ne hanno approfittato senza indugi.
men che non si dica hanno rifilato no- staccate, si sono fatti strada tra gli A tre giri dalla fine Muñoz ha sal-
ve secondi agli inseguitori, un lungo avversari. tato Ortolà, che gli ha reso subito il
trenino compatto di dieci piloti. La TM Dopo un buon warm up in cui aveva favore alla Quercia. Kelso non si è
Racing Factory si è presentata sul cir- ritrovato il feeling con la moto, Filip- arreso e ha sfiorato il contatto con
cuito di casa con una nuova configu- po Farioli (Laglisse Academy) in gara Muñoz: i due sono rimasti in piedi per
razione di motore (testata nei giorni ha compiuto il passo del gambero per miracolo. “Naranjito” ha iniziato l’ul-

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1 - JOEL KELSO

I RISULTATI
Ivan Ortolà (24), qui sopra davanti a Daniel Holgado (96), ha convinto
nel suo anno da rookie nel Mondialino: nel 2022 correrà nel Mondiale con il AUS - AGR Team
Team MTA. In basso, David Muñoz (64) è il primo rivale di Holgado. A sinistra, 2 - IVAN ORTOLÀ
Luca Lunetta (58), nella tappa di casa si è confermato il miglior pilota italiano SPA - Team MTA
del CEV. Con lui, ha brillato il compagno di team, l’olandese Collin Veijer (9). 3 - DAVID MUÑOZ
SPA - Avatel Cardoso Racing
4 - COLLIN VEIJER
NED - AC Racing
6 - LUCA LUNETTA
ITA - AC Racing
9 - DAVID SALVADOR
SPA - TM Racing Factory
10 - JOSHUA WHATLEY
GBR - Team MTA
13 - RAFFAELE FUSCO
ITA - TM Racing Factory

CLASSIFICA
1 - DANIEL HOLGADO - 176
2 - DAVID MUNOZ - 150
3 - IVAN ORTOLA’ - 133
18 - LUCA LUNETTA - 27
26 - FILIPPO FARIOLI - 5
27 - RAFFAELE FUSCO - 5

timo giro in testa ma è arrivato lun- La cavalcata trionfale targata AC dissima gara di Ivan, è stato l’unico a
go al Tramonto; Ortolà ha iniziato a Racing Team si è conclusa con il 4° tenere il passo di Kelso – ha dichiara-
chiudere tutte le porte. La gara si è posto di Veijer e il sesto di Lunetta, to un soddisfatto Alessandro Tonucci
così decisa al Carro: l’australiano a- al miglior piazzamento nel CEV: «È – ma a differenza sua, per noi era la
veva l’asso nella manica e ha trovato il risultato che ripaga di tutto il du- prima volta qui. Ottima prestazione
la zampata vincente su Ortolà (uni- ro lavoro fatto con il team. Piccolo anche di Josh, con un buon passo
co pilota capace di andare sempre rimpianto, la qualifica: senza quella da metà gara in poi; fosse stato più
a punti), con Muñoz ad allentare la scivolata sarei partito più avanti, e aggressivo nei primi giri, avrebbe pre-
presa, tagliando il traguardo terzo in avrei fatto una gara diversa, magari so il quarto. Il campionato è ancora
monoruota. viaggiando con i primi tre». Gli ha fat- aperto, è vero, ma non pensiamo al
to eco il suo team manager Cassinari: titolo, puntiamo alla prima vittoria!».
«Una gioia pazzesca, è il risultato che Con 50 punti da assegnare nell’ul-
PER KELSO è stato il secondo suc- inseguivamo da tempo e riuscirci qui timo round del campionato, di colpo
cesso del 2021 dopo quello di Porti- a Misano ha davvero un sapore spe- Holgado vede il suo vantaggio ridur-
mao: «Dopo il warm up Joel sapeva ciale. Dopo un paio di gare sottotono si a 26 lunghezze su Muñoz e 43 su
di poter esser veloce in gara, voleva (per un lutto in famiglia), Collin si è Ortolà. I giochi sono tutt’altro che
spezzare il gruppo sin dai primi me- ripreso ed è tornato quello che cono- chiusi. I tre si contenderanno il titolo
tri e cercare di involarsi da solo – ha sciamo. Luca cresce a ogni gara. È il di campione del mondo Junior 2021
commentato Anscari Nadal, team pilota italiano più forte nel CEV». prima del loro passaggio nel mondia-
manager AGR – l’ultimo sorpasso è In festa anche il Team MTA, per le Moto3. Già, The Spanish Job. Chi la
stato un vero capolavoro! Sono feli- il quinto podio stagionale di Ortolà e spunterà? Il verdetto a Valencia, ca-
cissimo per lui e i ragazzi del box». Whatley a chiudere la Top 10: «Gran- sa di Ortolà e Holgado, tra due mesi…

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CIVS – SALINE-VOLTERRA DI FILIPPO MINGARDI

VOL…TERRA DI
MOTORI
ASSEGNATI, CON DUE MANCHE DI ANTICIPO, I PRIMI
TITOLI DELLA SALITA: MANICI È A QUOTA 20 ALLORI,
CON LUI FESTEGGIANO ANCHE BONETTI, DAL MOLIN,
MATARAZZO E L’EQUIPAGGIO BOTTINO-ZAMBONI.
IL GRAN FINALE SARÀ A MONZUNO

Stefano Bonetti,
qui a sinistra,
alla Saline-Volterra
si è aggiudicato
la Naked 650,
classe della quale
è diventato
campione italiano,
e la 1000 Open.

I
L CIVS corre velo- netti, che in attesa di risolvere la que- a casa il trofeo speciale in alabastro
cemente verso il suo stione Open 1000 a Monzuno, ha chiu- realizzato per l’occasione dall’artigiano
epilogo stagionale e, so a Volterra il “discorso” Naked 650: il Marco Ricciardi seguendo il progetto
a una gara dalla fine, campione europeo della 1000 ha otte- di Chiara Brown e Ludovica Gronchi,
sono stati già asse- nuto infatti i punti che mancavano per allieve del Liceo Artistico della citta-
gnati a Volterra i primi avere la meglio sul campione uscente dina toscana. Un trofeo molto simile è
titoli italiani. La tappa Francesco Martinelli. «Non mi aspetta- invece finito a casa di Emiliano Giardini,
toscana ha vissuto vo una stagione così nella Naked – ha che in sella alla sua Kawasaki, ha vinto
su due giorni perfet- detto Manici – l’Aprilia mi ha stupito, il Gruppo 5 TT Sport, e non soltanto si è
ti, grazie al Sole, al per motore e ciclistica, una gran moto issato in cima alla classifica della cate-
pubblico e allo spettacolare tracciato, con cui sono riuscito a siglare tempi goria ma ha realizzato anche il miglior
capace di racchiudere in sé, in soltanto niente male, e se Martinelli non avesse tempo di giornata per quanto riguarda
due chilometri appena riasfaltati, tutte commesso qualche errorino, ce la sa- le moto d’epoca.
le caratteristiche amate dai piloti: curve remmo giocata fino all’ultima manche Al primo tentativo, Manuel Dal Mo-
veloci, tornanti, contropendenze e tan- di Monzuno». lin si è laureato campione nella 125.
ta, tantissima adrenalina. Scontato il trionfo di Carmine Ma- Proveniente dal Motard, Dal Molin ha
Assegnati con due manche di anti- tarazzo nelle Supermoto: l’avellinese, coronato la stagione d’esordio in sella
cipo i primi titoli italiani: per la vente- proprio come Manici, ha condotto fin alla sua “Aprilietta” e il prossimo anno,
sima volta Stefano Manici ha fatto suo qui la stagione a punteggio pieno. A Vol- come ha già annunciato, farà parte del-
un campionato della salita, quest’anno terra è arrivato il titolo ma non il tanto la 300.
nella categoria Naked Open Maxi. Im- agognato primato assoluto di giornata Nella due tempi, spettacolo anche
pressionante il percorso di Manici, che che ancora una volta (era già successo nella 250 con il pilota di casa Jarno
su dieci manche stagionali ha ottenuto in Garfagnana) è andato al Quaddista Anichini che ha avuto la meglio sul le-
con la sua BMW altrettanti primi posti. Fabio Ricca. Grazie al crono di un minu- ader del campionato Cristian Olcese:
Titolo in anticipo anche per Stefano Bo- to e 25 secondi netti, Ricca si è portato i giochi qui sono ancora aperti con la

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Sopra, da sinistra,
Stefano Manici,
imbattibile nella Naked
Open Maxi, e Maurizio
Bottalico. Qui accanto,
Vitas Frigo Babbi, in
corsa grazie anche
all’aiuto del paddock,
e più a sinistra Antonella
Nardò, che in sella
a una Kawasaki 650
ha vinto la cronoclimber.

corsa finale di Monzuno che decreterà la mia ultima gara al CIVS, dal prossi-
chi tra Olcese e Dario Montalti si potrà mo anno sarò la “scimmia” di Rocco Oz-
fregiare del titolo tricolore. zimo nell’Europeo. Mi dispiace lasciare
La 250 ha mostrato in gara un pezzo Loris ma è venuto il momento di trova-

VINCITORI
di storia dei GP: al via c’era anche Ro- re nuovi stimoli e fare nuove esperien-
berto Niccolini con una Yamaha 250 ze» ha dichiarato Zamboni. «Credo che
realizzata pezzo per pezzo in tanti anni
di lavoro. «Questa Yamaha l’ha costru-
non correrò più, non ho voglia di iniziare
tutto dal principio, con un nuovo pas- SALINE-VOLTERRA
ita con una passione infinita Claudio seggero, insegnargli tutto, quindi se in
Cipriani – ha detto Niccolini – ho anche inverno non cambierà qualcosa potrei MINIOPEN-SCOOTER
delle quattro tempi in garage ma con appendere definitivamente il casco al MATTIA CALONACI – PIAGGIO
quelle ci vado al mare, con la due tempi chiodo» ha aggiunto Bottino.
ci corro, anzi vorrei che i giovani risco- OPEN 125
prissero, o scoprissero, queste moto». MANUEL DAL MOLIN – APRILIA
Debutto invece nella classe Naked SI È PRESENTATO nel paddock
300
650 per un pilota e un team che soli- di Volterra anche Andrea Majola, che LUCA STORI – HONDA
tamente partecipano ai Meeting FMI, con la Paton ha riscosso tanti successi
sotto le insegne del Moto Club dei Ra- nell’IRRC. Majola, però, non era in ve- OPEN 250
paci. Alla guida di una Guzzi 750 ha pre- ste di pilota ma di team manager della JARNO ANICHINI - YAMAHA
so il via Luca Fornasiero. Dovevano in compagna, Antonella Nardò, che in sel-
realtà essere due i piloti: si era iscritto la a una Kawasaki 650 ha partecipato, 600 STOCK
anche Mauro Rossignoli, poi un guasto vincendo, alla cronoclimber. «Sono MAURIZIO BOTTALICO – YAMAHA
alla Guzzi di Fornasiero ha fatto sì che molto appassionata di moto, tanto che
Rossignoli gli cedesse la propria. «Era oltre alla Kawasaki ho una splendida 650 NAKED
STEFANO BONETTI – APRILIA
il compleanno di Luca, così quando gli MV Agusta. Non fosse stato per An-
si è rotta la moto ho deciso di dargli drea, non sarei venuta a correre, ma 600 OPEN
la mia, non credo esistesse per lui un adesso che sono qui sono super felice MAURIZIO BOTTALICO – YAMAHA
regalo migliore per festeggiare». Un e la cosa più bella è poter guidare su
commosso Fornasiero ha prontamente strada, sfruttando tutta la carreggiata». SUPERMOTO
replicato. «Per noi questo è un mondo Chiudiamo con il consueto capitolo CARMINE MATARAZZO – HONDA
completamente nuovo, avevamo una da libro Cuore: durante il weekend, il pi-
data libera e ci siamo detti “Perché non lota Vitas Frigo Babbi è rimasto vittima NAKED OPEN MAXI
andiamo al CIVS?”. Poi ho avuto que- di un atto vandalico da centinaia di Euro STEFANO MANICI – BMW
sta rottura e Mauro mi ha ceduto la sua al suo furgone, ma il paddock del CIVS
Guzzi, è stato un grande compleanno a si è stretto intorno al pilota cesenate,
1000 OPEN
STEFANO BONETTI – BMW
prescindere dal risultato finale». organizzando una colletta per far sen-
Nei sidecar, la premiata coppia Loris tire la propria solidarietà. E combatten- QUAD
Bottino-Simone Zamboni ha chiuso ma- do con un gesto concreto l’ignoranza di FABIO RICCA – YAMAHA
tematicamente il discorso titolo vincen- chi non ha capito lo spirito che anima
do entrambe le manche in programma, le corse in salita: amicizia, fratellanza e SIDECAR
BOTTINO/ZAMBONI - LCR
poi a fine gara la coppia ha parlato del ovviamente una mano sempre sul cuo-
futuro. «Questa potrebbe essere stata re e, questa volta, anche sul portafoglio.

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CROSS – NAZIONI DI STEFANO TAGLIONI

ALL’INTERNO
Il terzo trionfo
dell’Italia aL NAZIONI

Il decimo titolo di Cairoli


è il Mondiale a squadre

Debutto vittorioso
per Mattia Guadagnini

Alessandro Lupino, l’uomo


della rimonta magica

Sopra, la gioia dei piloti italiani (assieme al Commissario


Tecnico FMI, Thomas Traversini) sul podio. A destra,
Alessandro Lupino abbraccia un sorridente Tony Cairoli.

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AZZURRI
D’ORO
ITALIA SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO.
FINALE DEGNO DI UN RE PER CAIROLI,
CHE VINCE IL SUO (FORSE) ULTIMO NAZIONI
INSIEME CON LUPINO E GUADAGNINI.
LE ECCEZIONALI PRESTAZIONI DI HERLINGS
NON BASTANO ALL’OLANDA. TERZO POSTO
PER LA GRAN BRETAGNA DI WATSON
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CROSS – NAZIONI

M
ANTOVA –
Smetterà a
fine anno ma
Antonio Cai-
roli continua
a realizzare
i suoi sogni.
Nove titoli
iridati ma
nessun Na-
zioni vinto. Molto orgoglioso della sua
sicilianità e del suo essere italiano, Cairoli
non si è mai risparmiato nella battaglia a
squadre per Nazioni e anche nell’ultima
edizione a cui ha partecipato, quella del
2018, negli USA (nel 2019, in Olanda, era
appena stato operato alla spalla), era ar-
rivato a un passo dal trionfo. Seconda
sul podio, a soli due punti dalla squadra
olandese, la formazione azzurra (Cairoli,
Lupino, Cervellin), pochi giorni dopo, è
stata squalificata per benzina non rego-
lare nella moto di Cervellin.
Il Nazioni, considerato l’Olimpiade del
Motocross, raramente è stato terra di
conquista per gli italiani e nella storia
delle 74 edizioni del Chamberlain Tro-
phy, che inizia nel 1947, sono soltanto
tre le vittorie: quella del 1999, in Brasile

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Sotto, la grinta di Lupino, visibile, senza la mascherina!
A sinistra, Cairoli, che questa volta ha corso con il numero 46.
Sotto a sinistra, Guadagnini; poca esperienza, tanta velocità!

(Indaiatuba), con Chicco Chiodi (125), e ha voluto fortemente esserci, correre,


Claudio Federici (250) e Andrea Bartolini nonostante la brutta caduta di qualche
(500), e quella del 2002, in Spagna (Bell- giorno prima, in Sardegna. In settima-
puig), con Chicco Chiodi, Andrea Bartolini na aveva voluto anche allenarsi, pur non
e Alex Puzar. La terza... a Mantova, il 26 essendo al 100%, e sabato, quando si è
settembre 2021! Bissando quanto fatto Italia da sogno abbassato il cancelletto della manche
dagli azzurri dell’Enduro in casa. di qualifica della MXGP, è partito a metà
Ricorderemo a lungo gruppo ma si è messo a inseguire la testa
il 2021, un anno della corsa e ha vinto.
DIFFICILE vincere un Nazioni, per- in cui gli azzurri Domenica, in Gara 1 (MXGP e MX2), è
ché per la formula della competizione, scattato forte e alla prima curva è andato
bisogna schierare tre piloti forti. Tre del fuoristrada in testa, però all’interno c’era Coldenhoff,
manche e ogni pilota ne corre due; la hanno vinto tutto che cadendo ha coinvolto il siciliano. Dalle
squadra scarta uno dei sei risultati. quello che si poteva retrovie, la rimonta nel fango è impossi-
Cairoli ha corso dodici volte questo bile. Cairoli si è dovuto anche fermare a
Mondiale a squadre e già alla sua prima vincere, nel nostro cambiare occhiali e ha chiuso ventunesi-
convocazione, nel 2006, a Matterley Ba- paese. dopo il primo mo. Mattia Guadagnini ha fatto un’ottima
sin (Inghilterra), si presentò stupendo posto alla sei giorni manche, portando a casa il quinto posto.
tutti, vincendo la terza manche: il primo Francia in testa; Italia quarta.
successo di una 250 quattro tempi (allora di enduro, il terzo
correva con la Yamaha) nella storia del oro della nostra
Nazioni. Tony, per tre volte, è stato capace storia al nazioni! NELLA seconda manche (MX2 e O-
di vincere l’assoluta individuale: nel 2012 pen) buone partenze per Guadagnini
a Lommel, nel 2013 a Teutschenthal e (quarto) e Alessandro Lupino (sesto).
nel 2016 a Maggiora, però con l’Italia era In testa, Guillod davanti a Herlings.
salito sul podio soltanto a Teutschenthal. L’olandese prende il comando, vin-
È certamente Cairoli il protagonista cendo con un distacco abissale sullo
dell’impresa di Mantova. Ha cementato svizzero. Vialle si ferma per problemi
il gruppo, gli amici Guadagnini e Lupino, alla moto. Nonostante una scivolata

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CROSS – NAZIONI

La forza del gruppo


Il nazioni
è una gara in cui
vince la squadra.
L’olanda schierava
Herlings, il pilota
più in forma
del momento.
Jeffrey non
ha deluso ma i suoi
risultati non sono
bastati per battere
gli azzurri

ciascuno, Guadagnini chiude sesto e


Lupino settimo. L’Italia passa prima,
davanti a Belgio e Inghilterra.
Nell’ultima manche (MXGP e Open),
ancora Herlings in testa, con Cairoli alle
sue spalle. La pista è sempre più insidio-
sa e dal box l’ordine per Tony è lasciare
andare l’olandese e tenere la posizione...
Segno che l’impresa è possibile.

DIPENDE da Lupino, che però, in


partenza, per evitare il mucchio alla
prima curva, è costretto ad andare
dritto in fondo al rettilineo, uscendo di
pista. Dovrebbe rientrare da dove è u-
scito, invece rientra prima, subito dopo
la seconda curva. Dalla Direzione Gara
viene segnalata una penalizzazione di
dieci posizioni e cambia tutto. Come
segnala capitan Traversini dal box, per
far vincere l’Italia, il viterbese deve
recuperare due posizioni: da nono de-
ve risalire al settimo posto. Lupino ci
riesce, superando Sabulis e Boisrame.

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Qualifiche
Herlings porta
l’Olanda al vertice

MANTOVA – Il sabato è iniziato con il turno di prove libere diviso per


le tre categorie e subito si è scatenata la battaglia tra Italia e Olanda.
Nella MXGP, miglior tempo per Cairoli, davanti a Coldenhoff; terzo, a
sorpresa, Dylan Wright, ventitreenne canadese che per metà turno è
Jeffrey Herlings (sopra) stato in prima posizione. Settimo tempo per il francese Paturel. Anche
ha vinto entrambe le manche, nella MX2 l’Italia è prima con Guadagnini; l’Olanda seconda con Van de
l’individuale Open e l’Assoluta. Moosdijk. Terzo il francese Vialle. Nel gruppo Open, dominio di Herlings,
L’inglese Ben Watson che ha affibbiato tre secondi al secondo, il russo Bobryshev. Terzo Lupi-
(in basso a sinistra)
no, quarto il lituano Jasikonis e quinto il francese Boisrame.
ha vinto l’individuale MXGP.
Le manche di qualifica rispettano nell’allineamento al cancelletto il
sorteggio del venerdì: va per primo il Sud Africa; l’Italia è ventottesima
e l’Olanda ventinovesima. Nella manche MXGP scatta in testa l’inglese
Seconda è l’Olanda; la Gran Bretagna Watson inseguito da Sabulis e Paturel. Cairoli è partito intorno all’ot-
è terza. È un trionfo e Mantova esplo- tava posizione ma a metà manche è quarto. Il siciliano è nettamente
de! Cairoli, al via con un numero 46 ita- il più veloce in pista e infila nell’ordine Paturel, Coldenhoff e Watson
licamente ricco di significati (i numeri e va a vincere la qualifica. Nella MX2, fuga per Vialle (Francia) e Hofer
vengono assegnati in base al risultato (Austria): i due compagni nel Team KTM MX2 fanno il vuoto dietro e
del Nazioni precedente), Guadagnini chiudono nell’ordine davanti al britannico Mewse e all’azzurro Mattia
(47) e Lupino (48) entrano nella sto- Guadagnini, quarto dopo una bella rimonta. L’olandese Van De Moosdijk
ria del Motocross italiano! Per Cairoli è soltanto nono.
arriva il tanto desiderato decimo tito- L’ultima manche è la Open, dove in partenza otto piloti anticipano
lo (nove Mondiali individuali e uno per lo scatto e restano bloccati al cancelletto; tra questi Alessandro Lupi-
Nazioni, e Tony è ancora in lotta per il no, che riparte praticamente tra gli ultimi. In testa c’è prima il danese
decimo titolo individuale. Grandissimi Boegh Damm, poi il francese Boisrame, e da metà manche il tedesco
tutti e tre ed ennesima soddisfazione Jacobi, finché non arriva in rimonta Jeffrey Herlings, che mette tutti
per Claudio De Carli, presente nella d’accordo, prendendosi la vittoria di manche. Lupino fa ottavo in rimon-
storia di tutti e tre i trionfi azzurri: nel ta. L’Olanda chiude in testa alla classifica a squadre del sabato, che de-
1999 con Federici, nel 2002 con Chiodi termina l’allineamento alle manche della domenica.
e quest’anno con Cairoli e Guadagnini. Alle spalle degli oranje ci sono tre squadre a pari punti: Francia, Ita-
Ultimo trionfo in maglia azzurra per lia e Gran Bretagna che restano nell’ordine, in base allo scarto migliore.
Cairoli? Non sarà al via del Mondiale 2022 Quinta la Germania, poi Lettonia, Danimarca, Canada, Austria, Russia,
ma ha già annunciato che si preparerà per Svezia, Estonia, Svizzera, Spagna, Belgio, Sud Africa, Lituania, Bulgaria
il prossimo Nazioni... se sarà convocato! e Repubblica Ceca. Le altre dodici squadre si giocano l’ultimo posto in
E la data già c’è: Infront ha annunciato griglia nella last chance della domenica mattina, e la spunta Finlandia.
che si disputerà negli USA, a Red Bud, nel
weekend del 24 e 25 settembre, quando
il mondiale Cross sarà terminato...

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CROSS – NAZIONI
HANNO DETTO DOPO TRE GARE
1. Italia, punti 37 (p.2 manche
3 CAIROLI, p.5 manche 1 GUADA-
GNINI, p.6 manche 2 GUADAGNI-
Antonio Cairoli NI, p.7 manche 2 LUPINO, p.17
«Dopo la caduta in Sardegna, sapevo di dovere manche 3 LUPINO, p.21 manche 1
CAIROLI); 2. Olanda, punti 38 (p.1
soffrire e sul bagnato è stato tutto ancora manche 3 HERLINGS, p.1 manche
più difficile. Nell’ultima manche non capivo cosa 2 HERLINGS, p.3 manche 3 COL-
stesse succedendo con Alessandro; pensavo DENHOFF, p.15 manche 1 COL-
DENHOFF, p.18 manche 1 VAN DE
fossimo fuori dai giochi invece abbiamo vinto!» MOOSDIJK, p.20 manche 2 VAN DE
MOOSDIJK); 3. Gran Bretagna,
punti 39 (p.3 manche 1 WATSON,
Alessandro Lupino p.4 manche 3 WATSON, p.6 manche
«Buona la prima manche ma nella seconda, 3 SIMPSON, p.12 manche 2 SIMP-
SON, p.14 manche 2 MEWSE, p.22
in partenza, sono stato spinto fuori pista manche 1 MEWSE); 4. Russia, pun-
dal gruppo. Poi, dalla pit lane mi segnalavano ti 44 (p.5 manche 3 BOBRYSHEV,
i sorpassi da fare per vincere. Non ho mollato p.7 manche 3 BRYLYAKOV, p.7
manche 1 BRYLYAKOV, p.10 man-
un attimo, ho dato tutto e sono riuscito a risalire che 2 BOBRYSHEV, p.15 manche
dal nono al settimo posto, dopo una scivolata» 2 PETRASHIN, p.19 manche 1 PE-
TRASHIN); 5. Francia, punti 50
(p.2 manche 1 VIALLE, p.9 manche
Mattia Guadagnini 3 BOISRAME, p.9 manche 1 PATU-
«Esordire al Nazioni davanti al tuo pubblico REL, p.11 manche 3 PATUREL, p.19
manche 2 BOISRAME, p.38 man-

CLASSIFICA
con un trionfo, è meraviglioso. Nonostante che 2 VIALLE); 6. Belgio, punti 74
alcuni errori, ho corso bene. Abbiamo mantenuto (p.4 manche 2 VAN DONINCK, p.6
manche 1 GENOT, p.13 manche 2
i nervi saldi e abbiamo portato a casa EVERTS, p.17 manche 1 EVERTS,
una vittoria indimenticabile» p.34 manche 3 VAN DONINCK, p.36
manche 3 GENOT); 7. Estonia, pun-
ti 78 (p.11 manche 2 KULLAS, p.13
Thomas Traversini (Commissario Tecnico FMI) manche 1 KRESTINOV, p.15 manche
«Non ho parole per questo trionfo davanti 3 KULLAS, p.16 manche 3 KRESTI-
NOV, p.23 manche 1 TALVIKU, p.27
al nostro pubblico, dopo tre manche incredibili. manche 2 TALVIKU); 8. Svizzera,
È l’avverarsi di un sogno, grazie a tre grandi piloti! punti 80 (p.2 manche 2 GUILLOD,
p.4 manche 1 TONUS, p.18 manche
Antonio ha dato tutto, nonostante 3 GUILLOD, p.26 manche 3 TONUS,
una condizione fisica non ottimale; Alessandro p.30 manche 2 GWERDER, p.30
non ha mai mollato e Mattia, alla prima manche 1 GWERDER); 9. Austria,
punti 82 (p.3 manche 2 HOFER, p.8
esperienza al Nazioni, è stato perfetto». manche 1 HOFER, p.21 manche 3
STAUFFER, p.25 manche 2 STAUF-
FER, p.25 manche 1 SANDNER, p.29
Giovanni Copioli (Presidente FMI) manche 3 SANDNER); 10. Dani-
«È un’emozione indelebile, arrivata con una lotta marca, punti 84 (p.1 manche 1 OL-
fino all’ultimo metro. fantastico; Un risultato SEN, Thomas Kjer, p.13 manche 3
OLSEN, Thomas Kjer, p.17 manche
che rimarrà nella storia dello sport italiano 2 HAARUP, Mikkel, p.26 manche
e mondiale. merito di una squadra unita, 1 HAARUP, Mikkel, p.27 manche 3
BOEGH DAMM, Bastian, p.33 man-
che ha saputo affrontare compatta i momenti che 2 BOEGH DAMM, Bastian) 11.
difficili. Grazie ad Antonio, Alessandro, Germania, 101 punti; 12. Finlan-
dia, 108 punti; 13. Lituania, 110
Mattia e al nostro C.T., Thomas Traversini!» punti; 14. Canada, 112 punti; 15.
Lettonia, 114 punti; 16. Spagna,
120 punti; 17. Repubblica Ceca,
122 punti; 18. Bulgaria, 170 punti;
19. Svezia, 48 punti (solo due piloti
in gara); 20. Sud Africa, 134 punti
(solo due piloti in gara).
CROSS – NAZIONI

Yamaha
Blu Cru
Cairoli e i suoi 18 Edoardo
anni di Mondiale e Pietro Riganti
Nessuno potrà più protagonisti
usare il numero 222 della classe 65

COME ad Assen nel 2019, il Moto-


cross delle Nazioni ha ospitato le finali
europee del Yamaha Blu Cru, il mono-
LA CONFERENZA stampa tenuta a Roma da Antonio Cairoli, con l’an- marca organizzato dalla Casa dei tre
nuncio del suo ritiro dal Mondiale Motocross a fine stagione, ha avuto una diapason, al quale vengono invitati i pi-
naturale “appendice” a Mantova, sabato, durante il Nazioni. Il promoter loti Yamaha più meritevoli nei vari cam-
e la FIM hanno voluto celebrare i diciotto anni di mondiale del nove vol- pionati nazionali Junior, non disputato
te campione del mondo. Il ​​Presidente di Infront Moto Racing, Giuseppe l’anno scorso a causa della pandemia di
Luongo (sopra a sinistra), e il presidente della Federazione Motociclisti- Covid-19. Gli italiani sono stati assoluti
ca Internazionale, Jorge Viegas (sopra a destra), hanno consegnato al protagonisti della classe 65, con il vice
siciliano un premio alla carriera e annunciato che il numero 222 sarà ritira- campione italiano Cadetti Edoardo Ri-
to dal Campionato Mondiale FIM Motocross. È la prima volta nella storia ganti e il fratello minore Pietro (sopra)
del Mondiale Motocross che viene assegnato il “lifetime award”, ritirando che hanno concluso rispettivamente al
dalle competizioni il numero 222 che Cairoli ha scelto la prima volta nel primo e terzo posto, con il bulgaro Dani
2004. Nel 2005 ha usato il numero 3 e nel 2006 il numero 1, per tornare Tsankov secondo.
al 222 nel 2007. Numero 222 che non ha più lasciato. Il lettone Jekabs Kubulins si è aggiu-
Visibilmente commosso Giuseppe Luongo, Presidente di Infront; non dicato la gara della classe 85, regolando
ce l’ha fatta a trattenere le lacrime: «Antonio ha fatto la storia del nostro il danese Frederik Rahn Stampe (secon-
sport, non soltanto con i risultati, ma con il suo comportamento. È un e- do) e lo svizzero Noe Zumstein (terzo).
sempio per i giovani e ci mancherà in pista ma speriamo resti nel nostro Davide Zanone si è fermato ai piedi del
mondo, perché la sua esperienza sarà preziosa». podio, quarto, mentre Giorgio Verderosa
Commozione anche per Antonio Cairoli: «Ringrazio tutti! In questi anni ha concluso ottavo. La gara della clas-
non ho fatto altro che essere quello che sono. Mi piacerebbe continuare a se 125, disputata la domenica mattina,
correre ma comincio a faticare nei recuperi tra una gara e l’altra. Comun- è stata vinta dal francese Adrien Petit,
que, penso che ci vedremo ancora... Vorrei aiutare altri ragazzi a inseguire che ha preceduto sul podio lo spagnolo
lo stesso sogno che io avevo da bambino e che ho realizzato». Victor Puig e lo svedese Hugo Forsgren.
Maurizio Scollo ha concluso al quinto
posto risultando il pilota italiano meglio
piazzato della categoria.

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ENDURO – ASSOLUTI D’ITALIA DI DARIO AGRATI – FOTO FUTURE7MEDIA

FINE DEI GIOCHI

M
RUPRECHT SI AGGIUDICA L’ASSOLUTA ANIAGO
(PN) - Do-
GESTENDO UNO SCATENATO FREEMAN. ve erava-
mo rimasti
NELLA 250 4T, DUELLO TRA VERONA con gli As-
soluti d’I-
E CAVALLO, VINTO DA QUEST’ULTIMO. talia Endu-
ro 2021?
NELLA 450 4T, UN SUPER OLDRATI A quattro
NON BASTA CONTRO SALVINI. mesi fa, a
inizio giugno, a Castelli Calepio, con
GLI ALTRI CAMPIONI: GUARNERI (125 2T), Davide Guarneri che, grazie alla sua
settima vittoria consecutiva e con il
MACORITTO (250 2T), MARTINI (300 2T), record di ben 78 speciali vinte sul to-
tale delle 85 prove disputate, aveva
PAVONI (JUNIOR) E FABRIS (YOUTH) già conquistato in anticipo il titolo

58 www.motosprint.it
Non è stato un weekend
perfetto per Ruprecht
(a sinistra), eppure nonostante
un passo falso ha vinto
l’Assoluta. Anno difficile, causa
infortuni, per Cavallo (sopra
a destra) e Salvini (a destra) ma
due bei finali: Matteo ha vinto
la 250 4T, Alex la 450 4T.

della 125 2T. Sempre a giugno, Wil to in una sfida di lucidità, freddezza e gli è bastato finire in quarta posizione
Ruprecht era primo nella classifica aggressività; il tutto amalgamato alla per vincere il suo primo titolo italiano
Assoluta, con 22 punti di vantaggio perfezione con capacità di guida eccel- e dare anche alla TM la prima vittoria
su Brad Freeman, Lorenzo Macoritto se e all’abilità di modificare traiettorie Assoluta nel Campionato nazionale
e Alex Salvini, in fuga nella 250 2T e o improvvisare passaggi impossibili. per eccellenza.
450 4T. A giocarsi i titoli della 300 2T Freeman ha fatto di tutto per impe- Nella 125 2T, Guarneri non ha la-
sono stati Gianluca Martini e Thomas dire al pilota del Team TM-Boano di sciato nuovamente spazio al siciliano
Marini; quello della 250 4T, Matteo centrare l’obiettivo, infatti Brad ha vin- Giuliano Mancuso, vincendo le due
Cavallo e Andrea Verona; quello del- to l’Assoluta delle due giornate, però giornate, davanti al suo compagno di
la Junior, Matteo Pavoni e Manolo Ruprecht non si è lasciato prendere marca Fantic ed aggiungendo altre
Morettini; quello della Youth, Riccar- dall’ansia di avere concluso quinto as- 20 vittorie di speciali sul totale del-
do Fabris e Daniele Delbono. soluto al sabato, con il suo vantaggio le 21 disputate in questa due giorni.
in classifica sull’inglese ridotto a 13 Terzo titolo italiano negli Assoluti
lunghezze. Domenica, Ruprecht non si per Lorenzo Macoritto (2010, Junior;
COMINCIAMO dall’australiano Wil è disunito; ha preferito marcare stret- 2018, 250 2T), vincitore della 250 2T
Ruprecht, vincitore del titolo Assolu- to Freeman, controllandolo. Alla fine con una splendida doppietta, che non

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ENDURO ASSOLUTI D’ITALIA

ha lasciato scampo a Maurizio Miche-


luz, due volte secondo.
Gianluca Martini ha invece vinto
il suo secondo titolo italiano (dopo
quello del 2019 nella 250 2T), salen-
do sul gradino più alto del podio della
300 2T con doppietta di giornata, do- Le categorie
po un bel confronto con Rudy Moroni, con moto alimentate
secondo e terzo al suo rientro alle tramite propulsori
gare dopo il brutto infortunio (alle a miscela di grossa
vertebre) di aprile, e Thomas Marini,
cilindrata sono state
anch’esso una volta terzo e una se-
vinte da Lorenzo
condo.
Macoritto
(a destra, 250 2T)
MOLTO combattuto il finale che ha e da Gianluca Martini
(sotto, 300 2T).
assegnato il titolo della 250 4T a Mat-
teo Cavallo, che ha primeggiato dopo Entrambi su moto
una sfida al cardiopalmo con Andrea italiane: TM
Verona. Verona è stato due volte pri- per Macoritto,
mo davanti a Cavallo; “top five” anche Beta per Martini.
nell’Assoluta, dove Verona è finito due
volte terzo, mentre Cavallo quarto e
quinto. Nelle 21 speciali, Verona ha
ottenuto 14 primi e 7 secondi, mentre
Cavallo 7 primi, 13 secondi e 1 quar-
to. Terzo gradino del podio di giornata
per Davide Soreca. Da segnalare che
in campionato Samuele Bernardini,
alla sua prima stagione da debuttante
nell’Enduro, è finito terzo.
Risultato magico centrato da Alex
Salvini, che ha fatto suo il titolo della
450 4T, gestendo al meglio il vantag-
gio in classifica su un super Oldrati.
Thomas ha infatti dominato le due
giornate e domenica ha ottenuto una
splendida seconda posizione Assolu-
ta. Salvini ha così vinto il quattordi-
cesimo titolo italiano, di cui due nel
Cross; nell’Enduro, quattro Assoluti
e otto di classe. Nella 450 4T, insie-
me a Oldrati, con due secondi posti
hanno brillato Nicola Recchia e Ales-
sandro Battig.
Nella Junior, il titolo è andato a
Matteo Pavoni, al suo quinto tricolo-
re, dopo i tre vinti nella Youth e quello
della E1. Pavoni ha dominato la ga-
ra, vincendo ben 17 speciali, con 3
secondi e 1 terzo. Alle sue spalle c’è
stata una bella lotta tra Claudio Spa-
nu, secondo e terzo, ed Enrico Zilli,
quarto e secondo. La Youth ha visto
il successo di Kevin Cristino, mentre
Riccardo Fabris ha fatto suo il titolo
tricolore in una sfida tutta Fantic con
Daniele Delbono.

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LE CLASSIFICHE
(DOPO 9 GIORNATE DI GARA)

CLASSIFICA ASSOLUTA: 1. Ru-


precht (Aus-TM-Boano), punti 141; 2.
Freeman (Gbr-Beta), 135; 3. Cavallo,
(Ita-TM-Boano), 112; 4. Verona (Ita-
GASGAS), 109; 5. Magain (Bel-Sher-
co), 93; 6. Oldrati (Ita-Honda RedMo-
to), 89; 7. McCanney D. (Gbr-Sherco),
65; 7; 8. Holcombe (Gbr-Beta), 64; 9.
Macoritto (Ita-TM-Boano), 61; 10. E-
spinasse (Fra-Honda RedMoto), 54.
CLASSE 125 2T: 1. Guarneri (Fantic),
punti 180; 2. Mancuso (Fantic), 134;
3. Colarusso (Husqvarna), 105; 4. Ro-
ta (KTM), 75; 5. Celesti (Sherco), 41.
Classe 250 2T: 1. Macoritto (TM-Boa-
no), punti 180; 2. Micheluz (Husqvar-
na), 153; 3. Conforti (Husqvarna),
131; 4. Grigis T. (GASGAS), 113; 5.
Marmi (KTM), 104.
CLASSE 300 2T: 1. Martini (Beta),
punti 171; 2. Marini (TM-Boano), 155;
3. Staccioli (Husqvarna), 103; 4. Mo-
Riccardo Fabris roni (KTM), 82; 5. Musso (Sherco), 66.
(sopra) ha portato Classe 250 4T: 1. Cavallo (TM-Boa-
al successo la Fantic
no), punti 168; 2. Verona (GASGAS),
165; 3. Bernardini (Honda-RedMoto),
nella classe Youth, 125; 4. Aresi (GASGAS), 90; 5. Soreca
riservata ai piloti (Husqvarna), 86.
Under 21. A sinistra, Classe 450 4T: 1. Salvini (Honda-
Matteo Pavoni, RedMoto), punti 155; 2. Oldrati (Hon-
che ha vinto da-RedMoto), 140; 3. Recchia (GA-
la Junior, riservata SGAS), 137; 4. Grimani (Beta), 75; 5.
agli Under 23. Bazzurri (Beta), 55.
JUNIOR: 1. Pavoni (TM-Boano), punti
160; 2. Spanu (Husqvarna-Osellini),
139; Morettini (KTM), 131; 4. Rinaldi
(GASGAS), 124; 5. Zilli (Honda), 107.
YOUTH: 1. Fabris (Fantic), punti 146;
2. Delbono (Fantic), 144; 3. Cristino
(Fantic), 139; 4. Pasinetti (Beta), 124;
5. Bernini (KTM), 109.

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SPEEDWAY – NAZIONI DI ROBERTO TOMBA

ITALIA SBIADITA
Sopra, Italia-Australia: Covatti (casco rosso)
contro Doyle. A destra, Italia contro Lettonia:
Castagna (rosso) contro Gusts.

NELLA SECONDA SEMIFINALE I PILOTI AZZURRI NON VANNO OLTRE IL SESTO POSTO,
A PARI MERITO CON L’UCRAINA. AVANZANO ALLE FINALI AUSTRALIA, LETTONIA E FRANCIA,

M
COSÌ COME POLONIA, SVEZIA E DANIMARCA, PROTAGONISTE DELLA PRIMA SEMIFINALE
ASTICA leoni nella prima uscita contro i favori- della manche, un deciso passo indietro
amaro l’I- tissimi australiani capitanati da Jason rispetto alla prova contro l’Australia,
talia dello Doyle, campione del mondo 2017, che vincitrice della gara.
Speedway, vince la manche davanti a Covatti e Fri- L’Italia riemerge contro l’Ucraina,
che non va cke, che solo all’ultimo giro riesce ad Covatti è perfetto nella partenza e nella
oltre un se- avere la meglio su Castagna. gestione dei quattro giri, netto succes-
sto posto, in Il convincente avvio dei nostri por- so nei confronti di Aleksandr Loktaev,
coabitazio- tacolori si è ben presto affievolito nel pilota di tutto rispetto che ha esordito
ne con L’U- duello contro la Francia, vera e propria un mese fa nel mondiale individuale.
craina, nella bestia nera dell’Italia. L’affiatatissima Castagna è terzo, approfittando della
semifinale del Mondiale per Nazioni. Le coppia transalpina Bellego-Bergé non caduta di Levishyn, che era comunque
speranze di poter agguantare il quarto ha lasciato scampo al tandem azzur- dietro, e di molto, al figlio d’arte berico.
posto, che consentiva lo spareggio con ro, ennesima partenza perfetta dei La batteria undici si è rivelata il
la terza classificata per avanzare alle transalpini nei confronti di Castagna e crocevia decisivo per le sorti della ga-
finali del torneo, si sono ben presto dis- Covatti, un déjà-vu che non riusciamo a ra per l’Italia, opposta alla Germania,
sipate, nonostante una buona manche rovesciare a nostro favore. Vani i tenta- priva della punta di diamante Martin
d’esordio contro i favoritissimi austra- tivi azzurri di avvicinare il duo francese, Smolinski, assente per infortunio. Hu-
liani. Covatti e Castagna lottano come sette a due per i francesi il punteggio ckenbeck scatta al comando, Covatti

62 www.motosprint.it
VINCE KURVINEN,
RISCATTO AZZURRO
KEVIN Corradetti e Danie-
le Moschini hanno finalmente
portato l’Italia sul podio del
Mondiale di specialità, battuti
solo da un incontenibile Lasse
Kurvinen, campione del mondo
in carica e già vincitore della
prima gara iridata. A Debrecen,
Ungheria, Moschini aveva rea-
lizzato il migliore punteggio do-
po le dodici manche di qualifica,
davanti a Corradetti e Kurvinen.
In finale anche un terzo italia-

MONDIALE FLAT TRACK


no, Daniele Tonelli, vincitore
della batteria di Last Chance.
Finalissima senza storia; Kurvi-
Italiano speedway ne prende subito il comando e,

Covatti ipoteca il titolo giro dopo giro, aumenta il van-


taggio su Corradetti e Moschi-
ni. Assente illustre, Francesco
IL WEEKEND di Terenzano ha sorriso ancora una volta a Nicolas Co- Cecchini, in gara 1 è stato prota-
vatti, vincitore della settima prova stagionale e secondo l’indomani in ga- gonista di una terribile caduta,
ra otto, dietro allo sloveno Matic Ivacic. Combattutissima la finale di gara che gli aveva causato la frattura
sette; Covatti sembra avere lo spunto migliore in partenza, Castagna al della scapola destra. Il sei volte
ciglio lo avvicina ma si impenna, finendo involontariamente con la ruota detentore della Coppa del Mon-
anteriore addosso al piede sinistro di Covatti, costretto ad allargare la tra- do di specialità proverà a rien-
iettoria e fare sfilare il rivale. All’ultimo giro Covatti indovina il sorpasso trare nella terza prova iridata di
vincente su Castagna in uscita della prima curva, piazzando il suo sesto Pardubice (Repubblica Ceca), in
sigillo stagionale. L’indomani, Ivacic ha la meglio su Covatti e Castagna: programma il 2 ottobre.
per l’italo-argentino è comunque una vittoria di tappa; i piloti stranieri non
acquisiscono punteggi validi per la classifica generale. Ad una gara dal ter- LA CLASSIFICA
mine della stagione tricolore, Covatti comanda saldamente la classifica 1. Lasse Kurvinen (FIN) pun-
con quattordici punti di vantaggio su Castagna, manca solo la matematica ti 25; 2. Kevin Corradetti (ITA)
all’italo-argentino per assicurarsi il sesto titolo italiano. 22; 3. Daniele Moschini (ITA)
20; 4. Markus Jell (GER) 18;
5. Jiri Kraus (RCE) 16; 6. Se-
precede Blodorn, Castagna è alle sue prima della gara), che per regolamento bastien Jeanpierre (FRA) 15;
spalle. Al secondo giro Covatti allar- doveva prender parte ad almeno una 7. Ervin Krajcovic (RCE) 14; 8.
ga la traiettoria in uscita della prima manche, si doveva solo decidere in qua- Gerard Bailo Pelegrin (SPA) 13;
curva, ne approfitta Blodorn che lo le batteria schierare un solo pilota, Co- 9. Hanson Schruf (AUT) 12; 10.
passa all’interno, mantenendo sino vatti è stato il sacrificato. Infine, contro Ondrej Svedik (RCE) 11.
al traguardo la seconda posizione. Le la Russia, Borodulin vince la manche COSÌ IN CAMPIONATO
ambizioni azzurre di poter raggiungere davanti a Castagna e a Logachev, Co- 1. Lasse Kurvinen (FIN) pun-
l’agognato quarto posto, che valeva la vatti chiude quarto. Lettonia, seconda, ti 50; 2. Kevin Corradetti (ITA)
batteria di spareggio con la terza nazio- e Francia terza, accedono per la prima 40; 3. Markus Jell (GER) 40; 4.
ne classificata per avanzare nel torneo, volta alle finali dello Speedway delle Daniele Moschini (ITA) 33; 5.
si fermano qui. Nazioni, in programma il 16 e 17 otto- Gerard Bailo Pelegrin (SPA) 33;
bre a Manchester. 6. Sebastien Jeanpierre (FRA)
Nella prima semifinale del torneo, 31; 7. Hanson Schruf (AUT) 26;
NELLE due successive uscite, con- la Polonia, pur con qualche difficoltà, 8. Jiri Kraus (RCE) 24; 9. Ervin
tro la Lettonia al via il solo Castagna, vince la gara davanti alla Svezia di un Krajcovic (RCE) 24; 10. Adrian
secondo dietro a Lebedevs. Mancando sensazionale Fredrik Lindgren (ventitré Garin Vera (SPA) 23.
all’Italia il pilota Under 21 (Michele Me- punti conquistati su ventiquattro) e alla
nani si è infortunato al piede tre giorni Danimarca.

www.motosprint.it 63
SUPERMOTO – NAZIONI DI CLAUDIO ORLANDANI

LA FRANCIA TRIONFA
AZZURRI
IN CASA. SECONDA L’ITALIA,
COMPLICE UNA...
PROVA FONOMETRICA D’ARGENTO
B
ENE ma non benissi- Dopo le tre affermazioni nelle qua- fondo, ha ripreso il gruppo di testa do-
mo l’Italia al SMoN, lifiche, la squadra francese compo- po soltanto un giro e si è portato dietro
perché a Tremblay- sta da Chareyre, Vincenot-Marchal e al terzetto per iniziare la scalata più
en-France ha ottenu- Bidart si è aggiudicata anche la pole difficile, ma Vincenot-Marchal, secon-
to il secondo posto position per le gare della domenica do pilota francese in gara, è caduto e
nel Supermoto delle davanti al Team Italia con Diego Mon- ripartito dalle retrovie, mentre davanti
Nazioni miglioran- ticelli, Elia Sammartin e Gioele Filip- Chareyre si è portato in testa e addirit-
do il podio dell’ulti- petti, e alla Svizzera di Raoul Tschupp, tura guadagnando terreno.
ma edizione, quella Yannick Bartschi e Stephen Zuger. L’iridato ha vinto davan-
del 2019 sempre a Missione compiuta per Cha- ti a Monticelli, Cardus e Gimenez
Carole, ma guardando ancora più da reyre, Bidart e Vincenot-Marchal con la Spagna che ha fatto suo
lontano l’ultimo titolo conquistato nel che sono partiti determinati al- il primo match davanti all’Italia.
2013, in Bulgaria. La Francia ha vinto la riconquista del titolo dominan- Nella Gara 2 è stato di nuovo Diego
la competizione anche quest’anno in do anche l’edizione 2021 proprio Monticelli a scattare al comando, da-
virtù di tre affermazioni nel computo a nell’ultima parte del programma. vanti a Vincenot-Marchal, Catherine,
Squadre delle tre manche, con 15 pun- Nella prima finale è scattato subi- Sitniansky, Madisson. A quattro giri
ti, precedendo l’Italia (con 20 punti) e to bene Diego Monticelli davanti al dalla conclusione Vincenot-Marchal
la formazione Junior francese (terza transalpino Vincenot-Marchal e allo ha superato Monticelli nel tratto fuo-
con 29 punti). spagnolo Cardus. Chareyre, partito in ristrada ma un giro più tardi tutto è

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A sinistra, il podio finale con
l’Italia seconda. Qui sotto,
nell’ordine, Elia Sammartin,
Diego Monticelli e Gioele GARA 1 TOP TEN: 1. Chareyre Thomas (FRA - TM) 12 giri in 19:39.174;
Filippetti. 2. Monticelli Diego (ITA - TM) +11.996; 3. Cardus Ferran (SPA - Suzuki)
+17.555; 4. Gimenez David (SPA - Husqvarna) +19.670; 5. Sitniansky
Milan (CZE - Honda) +20.089; 6. Marie-Luce Axel (FRA - Kawasaki)
+23.320; 7. Filippetti Gioele (ITA - Honda) +24.364; 8. Catherine You-
ri (FRA - Honda) +26.288; 9. Vorlicek Petr (CZE - Honda) +27.425; 10.
Bartschi Yannick (SUI - Yamaha) +33.598

TEAMS TOP TEN: 1. Spagna punti 7; 2. Italia 9; 3. Repubblica Ceca 14;


4. Francia Jr 14; 5. Francia 15; 6. Svizzera 23; 7. Belgio 28; 8. Estonia 30;
CLASSIFICa 9. Svezia 35; 10. Polonia 40

GARA 2 TOP TEN: 1. Monticelli Diego (ITA - TM) 12 giri in 19:35.692; 2.


Vincenot-Marchal Germain (FRA - Suzuki) +12.754; 3. Sitniansky Milan
(CZE - Honda) +16.736; 4. Tschupp Raoul (SUI - TM) +21.216; 5. Cathe-
rine Youri (FRA - Honda) +23.254; 6. Bonnal Steve (FRA - TM) +27.611;
7. Gustafson Hampus (SWE - Gasgas) +29.219; 8. Bidart Sylvain (FRA
- Suzuki) +37.249; 9. Sammartin Elia (ITA - TM) +37.250; 10. Provaznik
Erik (CZE - Yamaha) +41.029

TEAMS TOP TEN: 1. Italia punti 19; 2. Francia 25; 3. Francia Jr 25; 4.
Repubblica Ceca 27; 5. Spagna 34; 6. Svizzera 40; 7. Svezia 56; 8. Esto-
nia 61; 9. Belgio 71; 10. Polonia 78

GARA 3 TOP TEN: 1. Chareyre Thomas (FRA - TM) 12 giri in 19:34.869;


2. Sammartin Elia (ITA - TM) +00.151; 3. Bidart Sylvain (FRA - Suzu-
ki) +08.707; 4. Cardus Ferran (SPA - Suzuki) +16.180; 5. Bonnal Steve
(FRA - TM) +18.892; 6. Vorlicek Petr (CZE - Honda) +20.317; 7. Marie-
Luce Axel (FRA - Kawasaki) +22.191; 8. Filippetti Gioele (ITA - Honda)
+23.638; 9. Gustafson Hampus (SWE - GasGas) +29.710; 10. Pals Pa-
trick (EST - TM) +31.545

TEAMS TOP TEN: 1. Francia punti 15; 2. Italia 20; 3. Francia Jr 29; 4.
Repubblica Ceca 33; 5. Spagna 38; 6. Svizzera 53; 7. Svezia 62; 8. Esto-
nia 66; 9. Belgio 82; 10. Svizzera Jr 96

tornato come prima per un errore del A partire subito per primo nel con- Terzo Sylvain Bidart che ha portato
francese. Monticelli ha tagliato poi il fronto di Gara 3 riservato ai piloti 1 e 3 i punti mancanti alla Francia per as-
traguardo per primo seguito da Vince- è stato il francese Sylvain Bidart, da- sicurarsi la vittoria di questa edizione
not e Sitniansky, Sammartin ha chiuso vanti a Elia Sammartin e allo spagnolo molto bella e combattuta del Super-
nono e questo è stato sufficiente all’I- Ferran Cardus. Chareyre e Filippetti moto delle Nazioni.
talia per staccare la vittoria parziale sono partiti in fondo ma hanno presto Al secondo posto di Sammartin l’I-
davanti alla Francia e alla squadra recuperato, con l’iridato che al secon- talia ha sommato l’ottavo di Filippetti
ceca. do giro era già settimo e Filippetti de- e si è assicurata la seconda posizione
cimo. nel SMoN 2021, davanti a Francia Ju-
Ancora tre giri e Sammartin si è nior e Repubblica Ceca.
DALLA direzione gara è arrivata poi portato al comando passando Bidart. Così il Commissario Tecnico FMI
una penalizzazione per Sammartin e Il vicentino ha provato a guadagnare Massimo Beltrami: «Soddisfatti, certo,
Gimenez per non aver superato la pro- terreno ma da dietro Chareyre l’ha ri- ma non nascondo un po’ di rammari-
va fonometrica, sanzione che ha fatto montato e superato all’ultima curva co. Abbiamo comunque dimostrato
perdere a entrambe le nazioni cinque prima del traguardo. È subito riuscito di essere sempre ai vertici, metten-
posizioni. Nonostante questo l’Italia anche il tentativo di Sammartin nel do pressione ai padroni di casa e ri-
ha preso comunque il comando della voler tornare al comando, ma è durato uscendo a ottenere un secondo po-
graduatoria a Squadre su Francia e poco e il transalpino ha ripreso le redi- sto schierando piloti che potranno
Francia Junior. ni andando a vincere un giro più tardi. darci soddisfazioni anche in futuro».

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NON FA UNA PIEGA DI CARLO BALDI info@baldicarlo.com

A VOLTE RITORNANO
La parentesi di Sofuoglu a Jerez non rappresenta un caso isolato

I
L RITORNO in pista di Kenan Sofuoglu a Jerez, sto posto in gara. Bene, ma non abbastanza per un campione
anche se soltanto per due turni di prove libere come lui. E allora il Corsaro decise di riprovarci su uno dei suoi
(comunque chiusi con il settimo tempo...), mi ha circuiti preferiti: Sepang. Qui le cose andarono decisamente
confermato che per un pilota non c’è nulla di peg- meglio. Quarto in Superpole, in Gara 1 Biaggi conquistò il suo
gio che il dover smettere di correre. L’adrenalina obiettivo: il podio. Chiuse terzo alle spalle di Jonathan Rea e
è come una droga, così come lo sono la vittoria, Chaz Davies, ma soprattutto dimostrò che alla “tenera” età di
l’incitamento dei tifosi e l’attenzione dei media. 44 anni lui in moto non soltanto ci sapeva ancora andare, ma
Difficile rinunciare a tanto. Dopo aver lasciato le riusciva anche a essere assoluto protagonista.
corse, Sofuoglu si è dedicato sia alla sua nuova
carica di Senatore che ai giovani piloti turchi, che IL 2015 fu la stagione dei grandi ritorni, perché nelle prime
raduna spesso sulla sua pista per lunghe e accesissime sfide due gare era stata un’altra leggenda del mondiale Superbike a
con le Pit Bike. Kenan segue spesso i suoi allievi nei weekend risalire in sella: Troy Bayliss (nella foto). Anche l’australiano
di gara e questo ha senza dubbio si era ritirato dopo aver conqui-
soffiato molto sul mai sopito fuoco stato il Mondiale, nel 2008. Si era
della passione e della voglia di stufato di girare il Mondo e aveva
tornare almeno per una volta a deciso di godersi la famiglia e la
correre sulla sua Ninja. meravigliosa Australia. Quando
Ma il cinque volte campione però nelle libere di Phillip Island
del mondo Supersport non è l’u- Davide Giugliano si infortunò la-
nico a non aver resistito al richia- sciando libera la sua Panigale
mo della pista. Se penso ai ritorni V2, fu logico per la Ducati pensa-
eccellenti nei Mondiali delle de- re al padrone di casa Bayliss, che
rivate non posso certo dimenti- accettò con entusiasmo.
care quelli di due campioni come Al contrario di quanto sareb-
Max Biaggi e Troy Bayliss. be accaduto per Biaggi, non ci
fu nulla di calcolato. Troy non
NEL 2012, alcuni giorni dopo soltanto non aveva svolto nes-
la conquista del suo sesto titolo sun test, ma non conosceva per
mondiale, il secondo in Superbi- niente la Panigale V2 in versione
ke, il Corsaro radunò i giornalisti SBK, ciò nonostante si gettò a
a Vallelunga, dove aveva avuto capofitto in questa avventura. Fu
inizio la sua carriera, per annun- tredicesimo in Superpole e in Ga-
ciare il ritiro. In pochi credevano ra1, mentre nella gara successi-
che Max sarebbe rimasto dav- va chiuse sedicesimo, complice
vero lontano dalle gare, e invece lui tenne fede a quanto di- una sosta ai box per risolvere un piccolo problema tecnico.
chiarato, pur continuando a fare il collaudatore per l’Aprilia. Dall’Australia alla Thailandia ci sono soltanto poche ore di
Nel 2015, però, la voglia di tornare a correre, e sentir scorrere volo e quindi, persistendo l’assenza dello sfortunato Giuglia-
l’adrenalina nelle vene, ebbe il sopravvento, e Max annunciò no, il Team Aruba.it Racing Ducati lo confermò per le gare di
di voler correre il round SBK di Misano. Buriram. Ricordo come l’australiano venne accolto dal pubbli-
Il romano non vorrebbe perdere nemmeno quando gioca a co thailandese: il giovedì, quando Troy si recò a far visita alla
carte con i propri figli e potete quindi immaginare con quanta concessionaria Ducati della zona, fu necessario l’intervento
cura preparò il suo ritorno alle gare, con tanto di test privati della Polizia per tenere a bada le migliaia di tifosi accorsi per
proprio sulla pista romagnola e un cambio ad hoc – essendo vedere da vicino il proprio idolo. Dopo un ottimo settimo posto
una wild card il regolamento glielo consentiva – per sfruttare in Superpole, nelle due gare Bayliss tagliò il traguardo al nono
tutta la potenza della sua RSV4. Dopo aver terminato la Su- e all’undicesimo posto, per poi dichiararsi felice di aver defini-
perpole in quinta posizione, Biaggi ottenne per due volte il se- tivamente concluso la propria carriera guidando una Ducati.

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PILLOLE SPRINT DI DANIELA PIAZZA
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TRIAL NAZIONI, CERUTTI CAMPIONE MOTORALLY E RAID TT

PODIO ITALIANO JACOPO CERUTTI (Husqvarna) ha vin-


to il titolo italiano Motorally e Raid TT
2021, imponendosi anche nella conclu-
siva prova del Rally dei Duchi, seconda
Prova Raid TT e 7° e 8° round del cam-
pionato tricolore Motorally. Il Team So-
larys, grazie a Cerutti, ha così aggiunto
altri nuovi titoli nazionali Motorally e Raid TT mentre Leo-
nardo Tonelli (Husqvarna) ha fatto sua per il Team Africa
Dream Racing la seconda posizione nella classifica asso-
luta Motorally e Raid TT. Terza posizione in campionato
per Tommaso Montanari (KTM).

TRIPLETE POLINI CON I MOTORI E-P3+

OTTIMI RISULTATI per l’Italia, che a Gouveia, in Portogallo, IN UN FINE SETTIMANA tutto da in-
ha centrato il terzo posto nel Trial delle Nazioni tornando su corniciare, sono arrivati tre splendidi
quel podio che mancava dal 2012. La Spagna ha vinto la com- successi per i motori Polini E-P3+. Nella
petizione totalizzando una sola penalità, precedendo la Fran- prima prova del campionato mondiale
cia (seconda a 36) e la Nazionale italiana, terza a 43 davanti EWS E-Series a Crans Montana, Stefano
alla Gran Bretagna. Matteo Grattarola, Gianluca Tournour e Passeri ha infatti trionfato nella classe
Lorenzo Gandola hanno completato il primo giro con 22 pe- E-EWS 100 categoria Over 50, in sella
nalità – una in meno dei transalpini – per poi chiudere quello a una E-Bike Fulgur-Mula. Mentre al Bisalta Motor Park
successivo a 21. Molto positiva anche la prestazione della for- di Boves, il Commissario Tecnico FMI della Nazionale
mazione femminile, quarta, miglior risultato di sempre della Supermoto, Attilio Pignotti (nella foto) e il figlio Andrea,
Maglia Azzurra in questa categoria. Sara Trentini, Andrea Sofia si sono assicurati la vittoria della prova e del titolo, trion-
Rabino e Martina Gallieni si sono ben difese dalla Francia – fando rispettivamente nella classe EXS e nella gara unica
quinta a quota 59 – chiudendo dietro Spagna, Gran Bretagna della FIM World Cup di E-Bike Cross.
e Norvegia.

IL NOSTRO AGRATI BARDAHL PRESENTE INCIDENTE FATALE


FA 70 A MISANO PER VAN DULMEN
Il “mitico” Dario Agrati, collaboratore Presente all’interno del Garage 51 Il mondo del motociclismo piange un
storico di Motosprint e colonna por- di Michele Pirro, il marchio di lubrifi- nuovo lutto: è morto a 73 anni Anto-
tante del giornalismo e della fotogra- canti e additivi è a disposizione degli nius Pius Maria “Boet” Van Dulmen.
fia nell’Enduro italiano e mondiale, appassionati nella nuova area tecni- Secondo le prime ricostruzioni, l’ex
ha compiuto 70 anni nei giorni scorsi. ca-commerciale del Circuito Marco pilota olandese ha perso la vita dopo
Per l’occasione, la Federazione Moto- Simoncelli. L’obiettivo è di creare un essere stato investito da un furgone,
ciclistica Italiana gli ha fatto una bel- centro di eccellenza e competenza, mentre attraversava un incrocio in bi-
la sorpresa, consegnandogli una Ma- con uno staff preparato anche a dare cicletta. Giunti tempestivamente sul
glia Azzurra dedicata all’importante agli appassionati consigli e informa- luogo dell’incidente, i soccorsi non
“traguardo”. Tanti Auguri, Darione! zioni sui prodotti per le moto. hanno potuto fare nulla.
COSE DI CASE DI RICCARDO PIERGENTILI

LA F3 HA MESSO LE ALI
Tantissime novità, tra cui l’aerodinamica, che genera 8 kg di carico a 240 km/h

F
3 RR, la più estrema tra le supersportive MV potenza e coppia; è nuovo anche il design del terminale di
Agusta di media cilindrata. Tre cilindri in linea, scarico. Infine, la campana della frizione è stata ottimizzata
798 cm3, 147 CV (che salgono a quota 155 con per rendere più fruibile l’utilizzo. Il motore della F3 RR è
il kit Racing), 173 kg (che scendono a 166 con il omologato Euro 5.
kit Racing). Le inedite appendici sulle fiancate Per quanto riguarda l’elettronica, ci sono un inedito mo-
della carena sono realizzate in fibra di carbonio dulo ABS MK100 Continental con funzione cornering, una
forgiata e sono in grado di generare un carico nuova piattaforma inerziale e un nuovo cruscotto TFT a
di 8 kg sull’avantreno, a 240 km/h. Le ali sono soltanto colori da 5,5”. E ancora... antifurto Mobisat, GPS e bluetooth
uno dei componenti di un pacchetto aerodinamico di cui di serie, MV Ride App, navigatore integrato nel cruscotto,
fanno parte anche un parabrezza più alto e il parafango, cruise control, funzione FLC (Front Lift Control), oltre a nuovi
che migliora il flusso d’aria che si dirige verso il radiatore. comandi manubrio con funzione launch control, all’inedito
Riassumendo, la F3 RR non ha perso velocità massima ma sensore del cambio elettronico EAS 3.0 e nuovi algoritmi di
dovrebbe aver guadagnato carico sull’avantreno, feeling e gestione controllo motore, che promettono una connessione
prestazioni in curva. Tra le novità introdotte sulla nuova F3 diretta tra comando gas e ruota posteriore.
RR, da segnalare anche le pedane che assicurano più grip
e un rivestimento anti-scivolo per la sella. PASSANDO al telaio, le piastre sono state riprogettate
per aumentare la rigidezza torsionale e longitudinale. È
PER QUANTO riguarda il motore, l’albero a gomiti è inedito il radiatore dell’olio, che assicura un incremento di
controrotante, sono nuovi il materiale delle guide valvole e i efficienza di oltre il 5%. Infine, è nuovo il design del cerchio
bicchierini, con trattamento DLC. Le valvole sono in titanio, posteriore (più leggero).
le bronzine di banco sono inedite e sia le bielle che il contral- Come optional, è disponibile un kit Racing che comprende:
bero sono stati rivisti per ridurre gli attriti e incrementare tappo serbatoio CNC, leva freno e frizione CNC, coprisella
l’affidabilità. Il collettore di scarico è stato modificato per passeggero in fibra di vetro, scarico Akrapovic, centralina
migliorare il rombo del motore e ottimizzare le curve di con mappa Racing, cover silenziatore in carbonio.

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TEHUELCHE, VERO
NOMEN OMEN
Arenatosi in modo controverso il progetto RPF,
La Tehuelche 75 di Fattorini
Raffaldi e Fattorini ebbero successo in Argentina e Raffaldi presentava le stesse
con il marchio simbolo della loro virtù: il coraggio caratteristiche del cinquantino.

D
UE settimane quella provincia. Con loro va citato an- Nel 1953, in occasione della pri-
fa su questa ru- che Carlos “Bomba” Klyun, austriaco ma mostra Bahiense, la RPF venne
brica ho iniziato di nascita, ma naturalizzato argentino, presentata in versione definitiva e
a raccontare che diede all’impresa un contributo messa a disposizione per le prove. Il
la storia della importante essendo esperto di fusione prototipo si aggiudicò la medaglia d’o-
motocicletta in dei metalli. ro dell’evento e fu giudicato talmente
Argentina, un La RPF era una 250 bicilindrica di interessante dal governatore Carlos
Paese legatissi- impostazione tanto moderna da poter- Aloé da convocare Preda, il progetti-
mo al nostro in si definire avveniristica. Il motore ave- sta, a un appuntamento con il presi-
ragione dell’ele- va i cilindri verticali e paralleli fronte dente dell’Argentina, Juan Domingo
vatissimo numero di abitanti di discen- marcia separati per agevolarne il raf- Peron, convinto dell’opportunità di in-
denza italiana. freddamento ad aria, la distribuzione dustrializzarlo. Peron chiese a Preda
Tra i tanti che hanno avviato il gran- monoalbero in testa comandata da di presentare una stima dei costi da
de Paese sudamericano sulla strada catena racchiusa e il cambio in semi- sostenere per produrre la moto e lo
della modernità, vi sono tre nostri blocco con comando a pedale. Inno- informò che era già disponibile un’area
connazionali originari di Piacenza, Ro- vativo anche il telaio a doppia culla in concessione gratuita per impiantar-
berto Fattorini, Carlo Preda e Giovanni chiusa con sospensione posteriore a vi lo stabilimento.
Raffaldi, emigrati a Bahía Blanca nel forcellone oscillante e due ammortiz-
1948 e appassionati cultori di tecnica zatori simmetrici, la forcella elastica
motociclistica. Costoro sono consi- del tipo a foderi e steli, i freni a tambu- PRESENTATA la pratica, Preda e
derati i costruttori della RPF, prima ro di grande diametro, infine le ruote soci si dedicarono all’industrializza-
motocicletta interamente realizzata in con cerchi a 12 razze d’alluminio. zione del prototipo e nella loro piccola
officina costruirono una pre-serie di
cinque esemplari che furono imme-
Marsilio Chizzini sulla Tehuelche 100: il pilota nato in Italia
successivamente è stato presidente della FederMoto argentina. diatamente venduti. Il finanziamento
e l’assegnazione del terreno però stra-
namente non procedevano.
Preda allora si recò a Buenos Aires
e scoprì che a sua insaputa alcuni fun-
zionari governativi avevano triplicato
la sua previsione di spesa in modo
che, una volta approvata, potessero
dividersi il “surplus”. Il finanziamento
così disonestamente stravolto non fu
concesso e la motocicletta RPF, pro-
babilmente troppo costosa da produr-
re per una piccola società priva di rile-
vanti finanziamenti, rimase confinata
ai cinque esemplari di cui comunque si
è persa ogni traccia.
Ma la storia dei tre tecnici piacen-
tini emigrati in Argentina non finì lì. Il

70 www.motosprint.it
Il motore della Tehuelche 75
a quattro tempi, con albero a camme
in testa, il comando della distribuzione
non più con un ampio giro di catena,
bensì con una cascata di ingranaggi,

EXTRA
e il cambio in blocco.

seguito ha alcuni punti che non mi è con la prima produzione in serie, in un


stato possibile chiarire e riguardano piccolo stabilimento di Buenos Aires,
la composizione della società dopo la
decisione di rinunciare alla costruzio-
del loro cinquantino che non soltanto
era tecnicamente originale e innovati- LA STORIA
ne della RPF. Quasi tutte le versioni vo, ma capace di prestazioni brillanti. SULLO SMARTPHONE
consultate asseriscono che Preda si ri-
tirò continuando in proprio a produrre CADUTA E… BOXE DI CARTER
componenti meccanici, mentre altre DAL 1957 Preda non risulta più NEL GP INGHILTERRA 1986
riferiscono che rimase in società con in società con Fattorini e Raffaldi. La PER il QR Code: scaricare l’app
Fattorini e Raffaldi fino al 1957. Tehuelche non subì però contraccolpi
In ogni caso, che fosse riavviato da negativi da questo addio. I rimanenti gratuita per leggere i QR Code,
due soli dei tre soci originari, oppure due soci infatti diedero nuovo impul- installarla sul cellulare e, dopo
no, il progetto iniziale di fondare una so all’azienda operando su due fronti: averla avviata, avvicinare il
fabbrica di motociclette in Argentina su quello produttivo presentando una cellulare al codice assicurandosi
fu portato a termine quando, nel 1955, nuova gamma composta da model-
venne presentato il prototipo di un ci- li di due cilindrate, 75 e 100 cm³ con che sia a fuoco. L’app segnalerà
clomotore dalle caratteristiche sporti- le stesse caratteristiche tecniche del l’avvenuta lettura e subito dopo
ve che, per impostazione e modernità, cinquantino, uscito di scena, e su quel- aprirà la pagina di internet il cui
si richiamava indubitabilmente alla lo sportivo allestendo versioni da cor- indirizzo è contenuto nel codice.
RPF 250. sa derivate dalla serie che si dimostra-
Se il video non comincia dall’inizio,
Tutte le fonti attribuiscono a Raf- rono subito molto competitive.
faldi il disegno del motore, ma sem- Le Tehuelche, affidate a corridori di basterà far scorrere fino al punto
bra evidente che la scelta tecnica di talento, sul finire degli anni Cinquan- di avvio la barra di avanzamento.
un cinquantino a quattro tempi, tutto ta e all’inizio del decennio successivo
d’alluminio, con albero a camme in vinsero moltissime corse di Velocità in
testa, sfruttasse l’esperienza già con- Argentina con campioni dai cognomi
dotta positivamente con la RPF, pur se esplicitamente italiani, come Marsilio
lo stesso Raffaldi insisteva a dire che Chizzini, nato nel nostro Paese e dive-
si era ispirato alla Benelli 175 mono- nuto poi pilota e concessionario Gilera
albero d’anteguerra. Rispetto alla RPF e Ducati, infine anche presidente della
si potevano notare comunque diversi Federazione Motociclistica argenti-
miglioramenti, come il comando del- na. Contrapposta, sia in pista che sul
la distribuzione non più con un ampio mercato, alla concorrente Zanella (di
giro di catena, bensì con una cascata cui parleremo nella prossima puntata
di ingranaggi e il cambio ora in blocco, di Polvere di Stelle), che aveva stretto
che compattava nettamente le dimen- un accordo industriale con l’italiana
sioni del propulsore. Ceccato, la Tehuelche cercò di parare
Diverso anche il nome scelto per il colpo accordandosi a sua volta per la
la marca di questa nuova moto: dalle distribuzione nel suo Paese dei ciclo-
iniziali dei cognomi dei tre soci – RPF motori Legnano. Ne divenne quindi im-
significava infatti Raffaldi, Preda, Fat- portatrice, ma non si limitò a questo:
torini – si passò a qualcosa di più “in- nel 1962 nel suo catalogo introdusse
tellettuale” e vicino alla nuova patria: una Tehuelche-Legnano con l’evidente
il marchio scelto fu infatti “Tehuelche” scopo di pubblicizzare entrambi i mar-
e si richiamava a una popolazione in- chi con un solo modello.
digena della Patagonia, così chiamata La crisi del mercato motociclistico,
dagli spagnoli, mentre in lingua locale maturata già nei primi anni Sessanta
era “Chewel-che” e significava “gen- in Italia, pochi anni dopo colpì pesan-
te coraggiosa”. Coraggiosi senz’altro temente anche l’Argentina. La marca
furono anche i tecnici piacentini, che di Fattorini e Raffaldi resistette fino
questa volta furono premiati da un alla fine del 1964, poi fu costretta a
buon successo commerciale ottenuto chiudere i battenti.
MANUBRI LARGHI DI CLAUDIO ORLANDANI c.orlandani@gmail.com

L’UOMO-SQUADRA
Monticelli vuole il tricolore S1 e la Top 5 mondiale: «Ma è nel Nazioni che mi esalto»

A
PPENA ritornato dalla Francia, da Carole, dove poiché venivo da un infortunio alla caviglia, ma con qualche
si è corso il Supermoto delle Nazioni 2021, nel antidolorifico e stringendo i denti sono comunque riuscito a dare
quale assieme ai compagni Elia Sammartin e il massimo. Ho ottenuto un secondo posto nella Race1 e una
Gioele Filippetti si è reso protagonista di due gare vittoria in Race2. Dopo Gara 2 eravamo in vantaggio rispetto
straordinarie permettendo all’Italia di conqui- alla Francia, dato che loro avevano commesso diversi errori,
stare un buon secondo posto, Diego Monticelli poi peccato che a causa di una fonometrica non superata dalla
si è raccontato. La sua è una storia interessante, moto di Sammartin, siamo stati penalizzati di cinque posizioni.
perché il classe 1995 è impegnato su più fronti per coltivare al Peraltro la prova fonometrica è stata inaffidabile per tutto il
meglio la sua passione motociclistica. L’anconetano è un pilota- weekend e “stranamente” ha retrocesso Italia e Spagna (dirette
studente che riesce a conciliare i doveri con i piaceri, come prati- avversarie della Francia, nde)».
care downhill e snowboard.
Corre con i colori del Team LA FRANCIA era dav-
L30 Racing TM Factory e vero più forte nel com-
del Moto Club Scintilla di plesso?
Loreto. Gli albori di Diego «Il fattore pista può inci-
sono legati alla passione di dere molto. In questo caso
famiglia, il Cross, prima con il Team Francia prima della
il padre e poi con il fratello manifestazione era riuscito
Teo che gli hanno trasmesso a svolgere diverse giornate
l’amore per le moto. di test a Carole per prepa-
«Ho iniziato a girare in rare il setting delle moto e
moto a cinque anni – rac- imparare al meglio percorso
conta Diego – e fino a 14 e traiettorie».
l’ho fatto soltanto per di- In quale campionato
vertimento, sia perché mia hai sofferto maggiormen-
mamma non voleva che te per tenere il passo dei
corressi prima, che perché più veloci?
nella Supermoto, passione «Nel Mondiale: con il mo-
che mi ha trasmesso mio nogomma Michelin ho dovu-
fratello, non c’erano ancora to cambiare lo stile di guida
categorie Under 14. Nel 2009 ho debuttato nel monomarca rispetto agli Internazionali, in cui corro con gomme Metzeler».
Honda vincendo il titolo, in seguito ho conquistato la Coppa Ora il pensiero è a Castelletto di Branduzzo, dove
Italia, e i tricolori S2 e S1. Nel 2020, dopo diversi anni pieni di quest’anno si chiudono tutti i campionati.
sfortuna, ho conquistato il titolo europeo». «Il mio obiettivo è quello di dare sempre il massimo e mi-
gliorare la mia guida per combattere là davanti. Se ci riuscirò
QUEST’ANNO stai andando molto bene ma non riesci a sono sicuro che poi i risultati importanti arriveranno, Nei piani
superare Sammartin, sia nel tricolore che nel Mondiale. c’erano la conquista del tricolore S1 e la Top 5 del Mondiale. I
«Sammartin è il mio rivale numero 1. Negli ultimi anni è giochi sono ancora aperti».
cresciuto molto in termini di velocità, e la battaglia tra di noi Quali sono i punti di forza rispetto ai rivali e gli aspetti
è sempre aperta. Quest’anno ci sono state piste in cui era più su cui, invece, credi di poter migliorare?
veloce lui e altre in cui lo ero io, purtroppo io ho commesso «I punti di forza stanno nel fatto che sono veloce nella parte
qualche errore di troppo che ha pesato sulla classifica». off-road, mentre invece soffro un po’ le piste molto sporche e
Nel SMoN invece sembravi di un altro pianeta, hai con poco grip».
sorpreso tutti per la determinazione. Cosa ti piace fare nel tempo libero, quando sei lontano
«Il Nazioni è speciale per me, riesco sempre a tirare fuori da gare e allenamenti?
il meglio. Il weekend non era iniziato nel migliore dei modi «Qualsiasi attività sportiva che dia adrenalina».

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ABRUZZO FUORI ROTTA


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In una delle regioni motociclistiche più belle d’Italia,


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un itinerario tutto da gustare in occasione dell’appuntamento
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X con il Trofeo delle Regioni di Motocross d’Epoca a Lanciano

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X URANTE il Lanciano
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weekend del 3 Guardiagrele
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ottobre, agguer-
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ritissime tassel-
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late d’annata si Popoli
Passolanciano-Majelletta
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X daranno batta-
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X glia tra le spire
Corfinio
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X del crossodromo
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X X X X X X “Le Fornaci” di
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X X X X X X Lanciano, in pro-
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vincia di Chieti. L’occasione è la tappa
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abruzzese del Trofeo delle Regioni di
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Motocross d’Epoca. Ma quando si parla
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di Abruzzo, è impossibile resistere alla
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voglia di bel un giro in moto. Proprio
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X come quello che segue, lungo strade
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X poco battute ma non per questo meno
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X affascinanti.
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X X X X X X Si parte da Lanciano e con le ruote
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X X X X X X sulla tortuosa SP215 si raggiunge in
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X breve Guardiagrele, pittoresca cittadina LUNGHEZZA:
220 Km
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inserita tra “I Borghi più Belli d’Italia”.
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Definita da Gabriele D’Annunzio “La Ter- Roccaraso
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razza d’Abruzzo” per i panorami grandiosi ORE DI GUIDA:
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dal Gran Sasso alla Majella, fino al mare
Adriatico, il suo centro è uno scrigno 4 e 30 min circa
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X di piccoli tesori d’arte e caratteristiche
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X botteghe artigiane, dove ancora oggi si le belle chiese, la Taverna Ducale e le SI PASSANO, in rapida successio-
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X X X X X X lavorano il ferro e il rame. Impossibile, sorgenti del Pescara, è conosciuta, tra ne, Sulmona (città di Ovidio e patria dei
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X X X X X X prima di tornare in sella, resistere alle gli appassionati di motori, per aver dato i confetti) e Pettorano sul Gizio (con lo
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tipiche “sise delle monache”, prelibate natali a Corradino D’Ascanio, progettista splendido castello Cantelmo). E dopo
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protuberanze di pan di spagna farcite della Vespa e inventore dell’elicottero. una scorpacciata di curve a largo raggio
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con crema pasticcera. immerse tra i boschi, ci si gode lo spet-
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Si avanza fino a Mandrone per poi SI PROSEGUE fino a raggiungere tacolo della Piana delle Cinque Miglia
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svoltare in direzione Pretoro, da dove Corfinio, che nel I secolo a.c. fu capitale che porta a Roccaraso. Poco prima della
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X inizia la vorticosa salita fino ai 1300 metri della Lega Italica; e quindi, in un certo nota località sciistica, però, si svolta a si-
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X di Passo Lanciano, località nota per il senso, prima capitale d’Italia, e primo nistra in direzione Rivisondoli-Palena. La
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X suo comprensorio sciistico e i magnifici luogo a essere chiamato “Italia” in senso statale 84 corre in quota dritta come un
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X X X X X X panorami. La strada è semplicemente politico. Nota sin dall’antichità (addi- fuso, intervallata da alcune sequenze di
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X X X X X X meravigliosa; e prosegue così fino alla rittura, secondo una leggenda locale, belle curve, fino al valico della Forchetta.
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Maielletta, da dove inizia la discesa verso vi dimorò Ponzio Pilato), si tratta di un Prima di raggiungere Palena, una breve
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Roccamorice; e a seguire, San Valentino pittoresco centro nei cui pressi svetta deviazione porta al suggestivo Eremo
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e Piano D’Orta, fino alla SS5 Tiburtina. l’imponente Basilica di San Pelino, uno Celestiniano della Madonna dell’Altare.
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Posta lungo l’antica consolare, Popoli dei monumenti medievali più importanti Da qui, in un susseguirsi di panorami,
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è una piacevole cittadina che segna il d’Abruzzo. Numerosi, nella zona, anche curve, e scorci fuori dal tempo, ancora
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X confine tra le omonime gole e la valle i resti di età romana, come il teatro dei una cinquantina di km, ed eccoci di nuovo
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X Peligna. Oltre che per il centro storico, gladiatori, l’acquedotto e le terme. a Lanciano pronti per il prossimo match.
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MOTOLANDIA VIA COL VENTO
QUANDO GLI ITINERARI

DUE IDEE
SI INCROCIANO CON L’ATTUALITÀ
LA LUNGHISSIMA citazione di me medesimo

PER ISOLARSI
nelle vesti di Tartarino di Tarascona delle scorse
settimane (più o meno chiosata dallo stesso me
medesimo come una specie d’indigesta tartare al
coltello, partendo da un trancio magro di fassona di
Dall’Elba alle Canarie, proposte un mio “storico” - è proprio il caso di dire - articolo
d’autunno per scenari perfetti per la moto di viaggio pubblicato più di trent’anni fa sulla rivista

F
InMoto) ha occupato militarmente questa pagina
per tutto agosto e metà settembre buoni. Sciocco
INITA l’estate è tempo di “isolarsi un po’”.
Dall’Elba alle Canarie le proposte non man- debito di narcisismo contratto con un lettore che mi
cano. Il tour operator Ridermap, con sede a aveva ampiamente sviolinato.
Lucca, ricorda che fino al 31 dicembre vigono
i decreti governativi che suddividono in cinque PERDONATE ancora: la carne è debole e l’uomo
classi, da A (per esempio San Marino) a E (Sri
Lanka, India, Brasile…) tutti i i Paesi del Mon- è decisamente stupido. Così m’è successo d’aver
do, in base alla problematicità sotto il profilo anche “bucato” alcuni argomenti d’attualità
sanitario di viaggio e certificazioni da esibire. sui quali avrei voluto mettere postilla: la 1000
Curve Misano-Bologna, il ritorno dei talebani in
PER NON non sbagliare, dall’8 al 10 otto-
bre lancia una proposta 100% casalinga: Afghanistan e l’anniversario 11/9 a due decadi
Aethalia–Isola d’Elba in moto. Weekend dall’attentato alle Twin Towers di New York. Bel
a partire da 290 € (escluso traghetto) respirone e tranquilli: sugli ultimi due eventi non
per ogni tipologia di rider, secondo un intendo aggiungere altra melassa a quanto già
attento programma, rigorosamente
no-convoglio (quasi un brand) che mixa abbondantemente sparso sull’argomento dai media
strade e curve meravigliose, siti turistici, generalisti. Resta però un fatto che sia Afghanistan
piaceri marini e sapori veraci. Le iscrizioni che New York siano decisamente collegati al mio
sono aperte. Per tutte le info: www.rider- milione di chilometri nei cinque continenti. Il primo
map.com.
per sottrazione, l’altro per addizione. Cioè, sharia
DALL’AUSTRIA fa eco Edelweiss Bike Travel, il più po- o no, io in Afghanistan non sono mai riuscito a
tente T.O. specializzato del nostro settore. Con un’offerta metterci pneumatico. Nonostante avessi voluto
last minute quasi impossibile da rifiutare: 100 € di sconto farlo fin da quando, imbelle, appresi del viaggione
per adesioni entro la settimana al programma “Atlantic
asiatico in Vespa del fu amico e mentore Roberto
Mountain Extreme”.
Sette giorni di vacanza con più di mille km di giri e curve Patrignani (1964).
per le tre maggiori Isole Canarie e i loro parchi naturali
mozzafiato. Date: 14-20 novembre e 5-11 dicembre. Il prezzo SO CHE lo stesso percorso, negli anni ’70, riuscì
(da 2590 €) non è da urlo ma la qualità del servizio è alta e persino a Carlo Fiorani, noto manager Honda e
include la moto a noleggio. Le guide al seguito parleranno
inglese e tedesco. Info www.edelweissbike.com. vecchio amico. Purtroppo, da quelle parti, le cose
Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it si sono poi messe assai di traverso. Manhattan
mi sa invece di casa, tante le volte che c’ho fatto
base durante i miei coast-to-coast. Perciò, ogni 11
settembre, ricorrenza dell’attentato aereo, tiro fuori
un lumino e la foto che mi ritrae sul filo dell’Hudson
River con la Gilera RX del Transworld davanti ai due
grattacieli gemelli del World Trade Center, ancora
in piedi. E la 1000 Curve? Dai, prossima volta.
Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it

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LA POSTA posta@motosprint.it

BUONA CONVALESCENZA,
MASSIMO MARTINI
Vice presidente del Moto Club Volterra e pilota che gareggia nel CIVS.
Un incidente lo ha messo KO: il figlio gli augura di tornare presto in sella

G
ENTILE Motosprint,
mio padre è un pilota
del Campionato Ita-
liano Velocità Salita;
si chiama Massimo
Martini ed è anche il
vice presidente del
Motoclub Volterra.
Purtroppo durante l’allestimento
della gara Saline-Volterra, valida per
il CIVS, ha avuto un incidente stradale
che gli ha causato la rottura di tibia e
perone. Il suo primo pensiero è stato di
tornare in moto il prima possibile, per
farsi trovare pronto alla partenza della
stagione 2022.
Per questo motivo, vi ho inviato la sua
foto, chiedendovi, se possibile, di pubbli-
carla nei prossimi numeri di Motosprint.
Ve lo chiedo perché sono sicuro che se
mio padre vedrà la sua foto pubblicata
sulla sua rivista preferita, sono certo, si
sentirebbe un vero pilota e troverebbe
ulteriori forze, accelerando i tempi di
recupero! In ogni caso grazie per l’at-
tenzione e scusate il disturbo.
MV AGUSTA DRAGSTER: da MV Agusta. Se questa è l’attenzione
per i clienti (nuovi) che spendono più di
Roberto Martini LA SOGNO MA NON ARRIVA 15.000 Euro per una moto, la prossi-
ma volta eviterò e acquisterò altro. È
Risponde Riccardo Piergentili BUONGIORNO, ho 26 anni e ho deci- impensabile aspettare più di sei mesi
SUO padre è un vero pilota, perché so di scrivervi perché sono esasperato per una moto, senza ricevere notizie. Mi
gareggia nel CIVS, dove le velocità sono riguardo la consegna di una moto. Mi sento preso in giro, visto che da maggio
elevate e le vie di fuga praticamente spiego meglio, sono stato sempre affa- a oggi, ogni mese, al concessionario ve-
assenti! scinato dal design e dallo stile delle MV niva comunicata una data di consegna,
Le gare in salita sono spettacolari Agusta, che per me sono sempre state mai rispettata. Vorrei dire a MV Agusta
e per certi versi più rischiose di quelle un sogno. Quest’anno ho finalmente che è inutile presentare modelli nuovi
in pista, dove le velocità medie sono deciso di avverare questo sogno, rega- se non riescono a consegnare le moto
mediamente più alte ma le vie di fuga landomi la Dragster, versione 2021. Ho di produzione! Vorrei anche pagare a
decisamente più ampie. ordinato la moto presso un concessio- “prezzo pieno” una moto del 2021 che a
Come Lei ha chiesto, abbiamo pub- nario ufficiale MV Agusta ad aprile (sei settembre non è ancora stata consegna-
blicato la foto di suo padre e cogliamo mesi fa!) con la prospettiva di guidarla ta e non si sa quando sarà consegnata.
l’occasione per augurare a Massimo in estate. Siamo a fine settembre e non Matteo Fazi
Martini una veloce guarigione, sperando soltanto non mi è arrivata la moto ma
di rivederlo presto in sella, al via della non ho mai avuto aggiornamenti riguar- ABBIAMO inviato la Sua lettera a MV
stagione 2022 del CIVS. do lo stato e i (veri) tempi di consegna Agusta e siamo in attesa di una risposta.

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SOCIAL SPRINT motosprint riccardo piergentili

UN PECCO MONDIALE
Bagnaia non smette di vincere. Potrebbe raggiungere Quartararo?

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OPRATTUTTO nel motociclismo, la forma fisica conta almeno quanto quella mentale. Quando un pilota
ha tutto quello che occorre per vincere (il talento, una moto competitiva, gestita da una buona squadra)
ma non vince, il problema non è soltanto tecnico. Bagnaia è velocissimo ma a Pecco mancava la vittoria.
Un pilota che non vince è come un attaccante che non segna; entrambi, se sono intelligenti, si mettono
in discussione. Poi, però, arriva il giorno in cui la “palla entra in rete” e il gradino più alto del podio non
è più un miraggio. Da quel momento, spesso qualcosa cambia, soprattutto (come nel caso di Bagnaia)
se si tratta della prima vittoria nell’Olimpo del motociclismo: la MotoGP. Pecco ha vinto il GP Aragón e
ha vinto anche il GP San Marino. Continuerà a vincere, insidiando Quartararo, l’attuale leader del Mondiale? Ve lo
abbiamo chiesto sulle nostre pagine social. Ecco i vostri commenti.

DIFFICILE fare previsioni attendibili ma così, OVVIAMENTE, per portare al limite una MotoGP,
a sentimento, credo che Bagnaia sia pronto per lottare devi avere una preparazione fisica al top, altrimenti
per il titolo 2022 ma difficilmente potrà insidiare non è possibile guidare sempre al limite. Certamente,
Quartararo quest’anno. Però le gare sono imprevedibili, vincere... aiuta a vincere! Bagnaia si è anche sbloccato
quindi tutto può succedere. Pecco ha imboccato la strada mentalmente. Sicuramente otterrà altre vittorie
buona e mi pare che il suo stile di guida sia utile ma in campionato Quartararo è lontano e mancano poche
per compensare i limiti tecnici del progetto Ducati. gare al termine della stagione. Sicuramente Pecco
Andrea Trovato sarà un serio candidato al titolo del prossimo anno.
Davide Cerutti
QUALCHE altra vittoria riuscirà a conquistarla
ma il titolo ormai è ipotecato da Quartararo. È TARDI per pensare al Mondiale. Inoltre, nelle prossime
lucagerosaa piste non credo che Bagnaia avrà vita facile; a Portimao
e a Valencia la Ducati non avrà il vantaggio tecnico
PECCO quest’anno si è trovato nella condizione migliore che Pecco ha potuto sfruttare in questi ultimi due GP.
per esprimersi e con l’esperienza fatta ha migliorato Ad Aragón c’è un lungo rettilineo, dove la potenza della
i punti deboli, così come ha affinato quelli di forza. DesmosediciGP ha fatto la differenza; Misano Adriatico è la
Ora che vince, si è sbloccato e ha capito che può essere pista dove Ducati effettua i test, pertanto parte avvantaggiata
un leader anche in MotoGP. La consapevolezza di farcela rispetto agli altri, come dimostano le prestazioni di Pirro.
è una cosa; riuscire nell’impresa è diverso. Ora potrebbe Andrea Merlini
essere lui il punto di riferimento, per gli altri.
Andrea Patti

CREDO che l’aspetto psicologico per un pilota valga molto.


Nel caso di Pecco, aver vinto la prima gara lo ha aiutato a
convincersi che lui vale. Farà un’ottimo finale di campionato.
Elia Manente

PECCO si è sbloccato. Ha avuto anche problemi di gomme,


senza i quali avrebbe vinto con diverse gare di anticipo.
Vincerà di nuovo ma è tardi per riprendere Fabio.
Giuseppe Gatto
IO GUIDO DA SOLA DI ROBERTA BOGI PAGNINI
robertabogipagnini@hotmail.it

L’ALLEANZA OFF-ROAD
L’indimenticabile esperienza di Silvia Giannetti e Adele Innocenzi nel Queen Trophy

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ROPPO SPESSO sentiamo dire che tra donne c’è modo di stare in piedi sullo sterrato o sui percorsi rocciosi».
più competizione che alleanza. Certe volte acca- Quando ho sentito Silvia e le ho riportato le belle parole
de, ma in altri casi l’amicizia che si crea, anche di Adele nei suoi confronti, ha replicato: «Mi ha ringraziato
grazie a gare o eventi, è davvero speciale. È il tante volte, è stata davvero brava. È una ragazza gentile e
caso di Silvia Giannetti e Adele Innocenzi, due disponibile, sono stata felice di contattarla e condividere
ragazze che già si conoscevano ma che grazie al con lei questo evento».
Queen Trophy, evento adventouring organizzato
dal Moto Club Pepe Bevagna dal 10 al 12 settembre, hanno AD ACCOMUNARE Silvia e Adele, oltre alla moto, è sta-
stretto un’amicizia ancora più profonda. to poi il buon cibo che non è certo mancato durante il Queen
Trophy che ha visto alla partenza ben 140 moto: «Ogni gior-
A FARE da cornice, panorami mozzafiato e terreni im- no percorrevamo circa 250 km – ha aggiunto la Giannetti
pervi ai quale Adele non era abituata, ma che invece Silvia – era dura e noi abbiamo partecipato al livello “expert”, il
conosceva benissimo data la sua pluriennale partecipazio- più difficile, facendo da apripista assieme ad altre persone.
ne a gare off-road di alto livello (compresa la Dakar). Ho Abbiamo visto posti bellissimi, abbiamo fatto colazione in
deciso quindi di parlare con entrambe di questa esperienza. cima al Terminillo, abbiamo viaggiato al buio nel bosco».
E ciò che ne è scaturito, mi ha piacevolmente sorpreso: «Siamo passati in luoghi disabitati – ha incalzato Adele
«Per me è stato un onore partecipare, soprattutto con Sil- entusiasta – dove ogni tanto incontravamo mucche, cavalli
via che mi ha saputo consigliare – ha raccontato Adele – è e qualche maialino. Mi sono divertita tanto. A ogni tappa ci
stata una grande maestra, l’ho seguita molto. Un mio amico davano colazione, pranzo, merenda e cena: super».
mi ha prestato la moto da Enduro, una KTM 300 due tempi. Durante l’evento Silvia, grazie all’appoggio del Moto Club
Io vengo dal Cross e gestire una moto da Enduro è differen- Pepe Bevagna, ha raccolto anche fondi per il suo Social
te. Sia nelle gare che nelle manifestazioni non agonistiche, Tour Perù. Insomma, non è mancato proprio niente, un fine
c’è sempre da imparare qualcosa, dalla tecnica di guida al settimana da ricordare, ma soprattutto da ripetere.

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JAKE NON È PROPRIO


UN “GAGNADOR”
Il dominatore del MotoAmerica sembrava vicino alla MotoGP. In realtà...

L
E PRESTAZIONI decisamente inferiori moto analoga ma preparata da Aeroport de Castelló, fu
alle attese di Cameron Beaubier in Mo- penultimo in prova davanti al qatariota Mashel Al Naimi e
to2 non aiutano l’approdo di piloti sta- 28° in gara a un minuto e 21 secondi dal vincitore, nuova-
tunitensi nel Vecchio Continente. Nei mente Marquez.
primi 14 GP stagionali il californiano ha Rientrato in patria, si cimentò dapprima nella Dayto-
totalizzato appena 28 punti, cioè due e- na Sportbike: nel 2012 vinse una sola gara a Homestead
satti a gara, e anche in qualifica non è e chiuse il campionato all’11° posto. L’anno dopo fu vice
mai riuscito a farsi valere: il suo miglior campione, dietro Beaubier, ma con un solo successo (Ro-
piazzamento in prova è il tredicesimo ad America) mentre nel 2014, raccolse l’eredità di Came-
posto colto nel GP Portogallo e, anzi- ron, migrato in SBK, diventando campione con tre vittorie.
ché migliorare, dopo il 16° di Jerez non è più entrato in Q2.
Un’assenza che si protrae da dieci GP di fila e che lo ve- DODICI mesi dopo Gagne vinse il titolo MotoAmerica
de appaiato in questa serie negativa a Barry Baltus. Peg- Superstock 1000 con tredici vittorie in 18 gare. Promosso
gio fa soltanto Hafizh Syahrin, quest’anno mai oltre la Q1. nella Superbike USA, si ritrovò a navigare a centro grup-
Per di più Beaubier compirà 29 anni a dicembre e molte po: nel 2016 fu 10° con appena 84 punti (62 in meno di
piste le aveva già calcate nel 2009 correndo con il Team Claudio Corti). Nell’edizione seguente, con il passaggio
Red Bull KTM in 125. alla Honda, i punti salirono a 117 ma retrocesse di una
posizione, anche per le quattro gare saltate a causa del
E PENSARE che nelle ultime sei stagioni della Super- mondiale Superbike.
bike al MotoAmerica, Cameron aveva fatto la voce grossa: A chiamarlo per sostituire a Laguna Seca il compianto
con la Yamaha si era aggiudicato cinque titoli e nel 2017, Nicky Hayden, scomparso un mese e mezzo prima, fu il
complice un infortunio che gli fece saltare le ultime quat- team ufficiale della Casa dell’Ala Dorata, a cui Gagne ga-
tro gare, fu terzo dietro Roger Lee Hayden e Toni Elias. rantì un duplice 15° posto. Richiamato per Magny-Cours e
L’anno scorso, per esempio, vinse 16 delle 20 gare e Losail, portò a casa tre dodicesimi posti e un ritiro.
in classifica lasciò il primo degli inseguitori, Jake Gagne, Secondo la dirigenza fu abbastanza per garantirgli una
suo compagno di squadra, a 125 punti. Proprio il vice cam- sella da titolare nel 2018 a fianco di Leon Camier. L’esito
pione si è preso lo scettro quest’anno infilando un filot- fu pessimo perché il britannico, malgrado cinque gare in
to di 16 vittorie di fila e aggiungendovi all’ultima gara la meno per infortunio, sfiorò il podio e raccolse 108 punti,
perla numero 17: totale 445 punti, nove in più di quanto mentre Jake ne raggranellò 64 con due noni posti come
fatto 12 mesi fa da Beaubier. Tale supremazia, un mese fa migliori risultati. A Gagne non restò che rientrare in Ame-
ha generato un rumor secondo il quale la Yamaha stava rica dove nel 2019 con la BMW di Scheibe Racing giun-
considerando l’ipotesi di portarlo direttamente in MotoGP se 8° con 131 punti, preludio all’anno scorso a fianco di
a fianco di Fabio Quartararo, dopo il licenziamento di Ma- Beaubier: nelle 17 gare concluse da entrambi nel 2020
verick Viñales. Cameron gli finì sempre davanti. Altro che MotoGP...
Una voce decisamente priva di fondamento come si è
visto con la promozione nel factory team di Franco Mor-
bidelli, che oltretutto ha 26 anni, ha già vinto un Mondiale
ed è vice campione della MotoGP. Gagne invece ha quasi
due anni in più e a livello internazionale il suo unico alloro
è la Red Bull Rookies Cup del 2010.
L’anno successivo, il californiano tentò la fortuna nel
CEV in Moto2 con la PromoHarris, ma totalizzò appena 18
punti e nemmeno nelle due wild card nel mondiale Moto2
lasciò il segno: a Indianapolis con la FTR del GPTech fu
33° in qualifica e 31° in gara a un minuto e tredici secondi
da Marc Marquez. Una settimana dopo a Misano, con una

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