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A SPIELBERG PRIMO PUNTO IRIDATO PER ANTONIO GIOVINAZZI

BE 6,00 e - MC, CÔTE D’AZUR 5,60 e


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90027
AUTOSPRINT
PLATINUM

174006
GRANDI
INTERVISTE

770005
n. 27
A ENZO FERRARI

9
Anno LVIII Settimanale 2-8 luglio 2019
3 Euro (Italy only)

GETTY IMAGES
GP AUSTRIA
Verstappen e la Red Bull-Honda
al top. Ma Max supera Leclerc
portandolo fuori, con tanto di
ruotata. E gli steward, spietati
in Canada con Vettel, stavolta
lasciano correre. Roba da...

MINISTERO
DELL’INGIUSTIZIA
DELL’INGIUSTIZIA 1
DOMENICA NOTTE di Andrea Cordovani

A noi questo giochino 14


FORMULA UNO
GP AUSTRIA MINISTERO DELL’INGIUSTIZIA

sta antipatico 20
22
GP AUSTRIA I CAVALIERI DEL FISCHIO!
GP AUSTRIA FERRARI GIOIA RIMANDATA

S enza una parola fuori posto, senza mo- lando in una china che non porta da nessu-
strare niente del tumulto di pensieri na parte e mette alla berlina la credibilità di
scomodi che in quel momento affollavano uno sport capace di produrre verdetti para-
24 GP AUSTRIA VOCI FERRARISTE

la sua testa, Mattia Binotto ha evidenzia- dossali e ricchi di misteri procedurali. Co- 26 GP AUSTRIA OSCAR
to un self control da campione del mondo. me si possa passare dai 12 minuti per deci-
«Accettiamo la decisione degli steward an- dere di Montreal (senza neanche ascoltare
28 GP AUSTRIA REGINA IN OMBRA
che se non crediamo che sia quella giusta. I il parere dei protagonisti) all’attesa sfian- 30 GP AUSTRIA MAD MAX IL FIGLIO DEL VENTO
giudici sono loro e dobbiamo rispettarli. Pe- cante di Spielberg (dove Leclerc e Verstap-
rò, in quanto primo fan della Ferrari, pen- pen sono stati ascoltati) resta un bel miste- 32 GP AUSTRIA McLAREN GRANDI SORRISI
so che sia il momento per la F.1 di girare ro perché sarebbe davvero inaccettabile se
pagina e guardare avanti. Come abbiamo la decisione fosse stata presa per proble- 34 GP AUSTRIA ALFA RITROVATA
già detto, dovremmo lasciare i piloti libe- mi a contenere la marea orange in festan-
ri di combattere per il bene dello sport e te tripudio per Max Vestappen. Ma il mi- 38 GP AUSTRIA PNEUMATICI DELLA DISCORDIA
della F.1». stero più grande resta quello del Canada
Davanti ai due pesi e alle due misure pog- che ha innescato questo effetto domino a
40 GP AUSTRIA VI SPIEGHIAMO GLI 0,4 MM
giate sulla bilancia straratissima del Mon- campionato in corso che sta trasformando
diale di F.1, il team principal della Ferrari il Mondiale di F.1 2019 nel ministero dell’in-
41 GP AUSTRIA TICKTUM SEI FUORI!
ha mantenuto nervi saldi e incassato, per giustizia. 46 GP AUSTRIA IL TABELLONE
la seconda volta negli ultimi tre Gp, un ver- E chissà in un caso del genere come si sa-
detto che fa discutere al netto di un duello rebbe comportato Enzo Ferrari. Da questa VELOCITÀ
bellissimo e una sconfitta settimana arriva in edicola Auto-
bruciante. È sicuramente sprint Platinum: 148 pagine con 54 F.2 DE VRIES VA IN FUGA
una questione di stile, ma
forse, adesso, è arrivato il
la storia del Grande Vecchio rac-
contata dai numerosi faccia
56 F.3 VITA DA VIPS
momento di battere qual- a faccia che ogni anno ve- 57 PORSCHE SUPERCUP A SPIELBERG
che cazzotto sul tavolo per- devano il Drake protagoni-
ché con il ragionamento, a sta della scena. Soprattut- 58 BLANCPAIN LAMBO VINCE E SCAPPA
questo punto, è abbastanza to su Autosprint, un amico
evidente che non si ottiene caro, che a volte lo faceva 60 SUPERTROFEO LAMBO DOMINIO IMPERIALE
niente. E invece è il momen- pure indispettire, sul qua-
to di dirlo forte e chiaro: oc- le agli inizi aveva scritto e 68 CIVM MERLI INARRESTABILE
corre rimettere mano alle
regole perché non è possi-
che non ha mai smesso di
leggere fino a quel ferra-
70 NASCAR EUROSERIES ROCCA CHI SI RIVEDE!
bile che due degli ultimi tre
Gp della stagione il risulta-
È IN EDICOLA gosto del 1988 quando finì
la sua vita terrena e fregò
72 FORMULA E VERGNE VEDE DOPPIO
DAL 6 LUGLIO RALLY
to è rimasto in bilico e tutti i tutti i giornali perché quel
riflettori abbiano illuminato UN AUTOSPRINT giorno non uscivano in edi-
gli steward divenuti prota- PLATINUM cola. Quello che si compie 62 MONDIALE UNO SGUARDO AL FUTURO
gonisti assoluti dello spet- IMPERDIBILE attraverso la rilettura di
65 ERC LUKYANUK PRIMA FIRMA
tacolo (soprattutto quello certe interviste è un viag-
da loro offerto) con grande gio alla scoperta di un per-
sprezzo del ridicolo. Così si innescano solo sonaggio planetario e di un mondo che non
66 CIR PEDERSOLI INCENDIA LA SERIE
polemiche, così si confondono le idee, co- c’è più, dove anche il linguaggio aveva la RUBRICHE
sì è abbastanza impossibile che si possa sua importanza e non si nascondeva die-
continuare, senza una sterzata chiara ed tro agli stucchevoli protocolli del political- 6 FILO DI GAS DI GIORGIO TERRUZZI
evidente. Non è possibile che a stagione in ly correct. Ventisette anni di vita vissuta
corso ci siano decisioni che fanno a pugni assieme da Autosprint ed Enzo Ferrari so-
8 GAS A TAVOLETTA DI PINO ALLIEVI
tra loro e in mezzo una Ferrari trattata co- no ripercorsi in questo volume dove il Dra-
me un punching ball. ke parla di tutto. Di corse è ovvio. Ma an-
10 IN BOCCA AL LEO DI LEO TURRINI
A tavolino. Ma senza piatti e forchette. La che di donne, dolori, stati d’animo. Vittorie 12 LE TELEVISIONI DI CARLO VANZINI
Formula Uno 2019 si gioca così. Decidono e sconfitte. Anche di Silvio Berlusconi e del
gli steward che dalla cucina d’inferno di re- suo tifo per la Juventus. Un meraviglioso 36 LA TECNICA DI PAOLO FILISETTI
gole applicate non in maniera univoca, ser- spaccato di vita vissuta e grandi aneddoti
vono polpette avvelenate. Non so a voi: ma che conducono anno dopo anno fino all’ul- 42 BASTIAN CONTRARIO DI MARIO DONNINI
a noi di Autosprint questo giochino inizia a tima intervista apparsa su Autosprint nel
stare un filino antipatico. Da appassionati dicembre del 1987. Quando Enzo Ferrari 50 CUORE DA CORSA DI MARIO DONNINI
ci sentiamo presi in giro da un sistema F.1 volle chiarire: «Finché sono al mondo deci-
che è letteralmente impazzito, sta scivo- do io». Le emozioni sono garantite. ●
82 POSTASPRINT

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L’ALTRO
FERRARI
GP AUSTRIA
FILO DI GAS di Giorgio Terruzzi

DUE SENTIMENTI OPPOSTI. DA UNA


PARTE GIÙ IL CAPPELLO PER LA
GARA CHE HA FATTO; DALL’ALTRA
UN PERSISTENTE GIRAMENTO
PER LA MANOVRA MALIGNA
E VOLONTARIA SU LECLERC

Verstappen
è un’Austronave
IN UN MONDO DIVERSO
LA CLASSIFICA AVREBBE
PRESO UNA PIEGA DIVERSA.
MA OLTRE IL CORPO A CORPO
CON LECLERC, L’IMPAZIENTE
OLANDESE HA FATTO
QUALCOSA DI
STRAORDINARIO A SPIELBERG

6
CON MAX ANCHE HONDA
RITROVA LA VITTORIA D ue sentimenti opporti. Da una parte giù il cappel-
lo. Perché la gara di Verstappen in Austria è stata
strepitosa. Dall’altra un leggero ma persistente gira-
A spezzare l’egemonia della
Mercedes, dopo 8 Gp di mento perché quella manovra su Leclerc, inutile star
stucchevole dominio ci ha qui a menare il torrone, è stata maligna e volontaria.
pensato Max Verstappen Una cianchettata provvidenziale nei confronti dell’u-
che, con una manovra nica mossa possibile messa in pista da un avversa-
molto discussa, ha rio vero, Leclerc, uno che sa come ci si difende in ca-
strappato la vittoria a si disperati.
Leclerc regalando il primo Dunque bravo Max, intendiamoci, ma in un mondo
successo alla Honda da perfetto, la classifica avrebbe assunto una piega di-
quando è tornata in F.1 versa. O, meglio in un mondo regolato da regole che
nessuno può discutere, alla faccia dello show, Max
avrebbe preso una bacchettata sulle dita. Vabbeh,
transit, come dicono in via Lomellina. Meglio star qui
tener conto del Verstappen che è partito come un pol-
lo, che ha recuperato come un dio, che ha infilato come
ridere una quantità di avversari, che ha passato Vet-
tel ridendo e scherzando, che ha spernacchiato Bottas
prima di arrivare come un falco su Charles. Un ritmo
da fuoriclasse, sopra una macchina di passaporto au-
striaco, dentro una pista che ama da matti, circondato
da una folla spaventosa che ama solo lui. L’ha aiutato
una strategia impeccabile ma i numeri li ha fatti il mi-
glior Verstappen, come capita quando è ispirato, ar-
razzato, caldo nel piede e non troppo nella testa. Non
troppo. Il che fa venire in mente quanta fame avesse
in una fase da lui considerata importantissima della
propria carriera.
Ha fretta da sempre questo ragazzo condotto (anco-
ra???) da un babbo muscolare. Una fretta che lo porta
a dare segni di impazienza ad anni 21, anche nei con-
fronti del team che l’ha accolto e poi allevato con una
dedizione assoluta. Serviva una vittoria, certo, la pri-
ma della Honda peraltro (dopo anni di sberloni, poveri
nippo… Complimenti!) al pari di un rilancio dell’amo-
re con Red Bull. Roba da non credere per certi versi.
UN RITMO DA FUORICLASSE, Eppure Max scalpita a tempo pieno e quanto sia po-
SOPRA UNA MACCHINA DI tente la sua foga l’abbiamo rivisto di nuovo a Zeltweg
domenica. Forse questo successo basterà a fare pace,
PASSAPORTO AUSTRIACO, a rilanciare un amore. Vedremo. Di certo il ragazzo ha
DENTRO UNA PISTA CHE una dose di pazienza inversamente proporzionale al
talento. L’ha detto, lo fa capire, magari cercando qual-
AMA DA MATTI, CIRCONDATO che sponda altrove, persino dalle parti della Ferrari do-
DA UNA FOLLA SPAVENTOSA ve magari vorrebbe approdare più prima che poi, no-
nostante Leclerc, al netto del corpo a corpo austriaco.
CHE AMA SOLTANTO LUI Vuole vincere un Mondiale e sa di averne le capacità.
Manca la macchina da k.o. ma una machina perdente
al momento l’hanno tutti tranne Hamilton e Bottas e
di certo Max non pare un compagno comodo per chi
già vince. Ma questi sono ragionamenti da fregola sua
soltanto perché Verstappen ha una età in cui ogni so-
gno deve sembrare realizzabile. Intanto, in Austria ha
messo lì una mossa potente e riuscita –nonostante tut-
to- che spinge le sue azioni ancora più in alto. Con il so-
spetto che questa voglia di agguantare il mondo possa
produrre qualche azzardo precoce, sostenuto da bab-
bo Jos, un altro che –probabilmente- la prudenza mai
vista in vita. Anche perché con la Red Bull ha appena
vinto, montando un motore in crescita. Senza contare
il genio che progetta le vetture. La casa dove si trova,
insomma, non è affatto decrepita. Anche se Max corre
talmente in fretta da rischiare di non accorgersene o
di confondere i colori vincenti lanciando sguardi sem-
pre più fulminei qua e là. l

7
GP AUSTRIA
GAS A TAVOLETTA di Pino Allievi

Charles
che scippo!
LA PISTA LO HA EVIDENZIATO IN MODO CHIARO PER TUTTI MA ORA
BASTA PERCHÉ UN RISULTATO IN BILICO 2 VOLTE SU 3 GP È TROPPO
D efraudato di una vittoria sacrosanta.
Peccato, perché Leclerc aveva delle
ragioni da vendere che la pista ha eviden-
per gli anni a venire, anche se il processo
di maturazione è ancora in corso.
Leclerc in Austria, al di là del risultato,
ziato in modo chiaro per tutti e ambiguo ha mostrato i primi segni di una maturi-
per chi ha dovuto prendere la decisione. tà che si va consolidando e diventa forza,
A di là degli strascichi che continueranno potenza, speranza. Le prove senza erro-
per chissà quanto tempo, sarà indispensa- ri, una qualifica da brivido trovando i tem-
bile chiarire una volta per tutte come sono pi e i modi giusti per la pole position, una
le regole, con relativi distinguo e interpre- gara perfetta cominciando dalla parten-
tazioni. Perché altrimenti non se ne usci- za, che era il momento più delicato, quel-
rà mai da fatti come quelli di Montreal e di lo in cui Charles altre volte aveva avuto
Zeltweg. Un risultato in bilico due volte su qualche tentennamento. Invece stavolta
tre gare è troppo. non ha fallito, anzi, ha preso
La sola consolazione è che subito il largo permettendo-
– quanto meno – c’è sem- si di controllare le mosse dei
pre stata una Ferrari a lotta- rivali. Il fatto che Verstap-
re per la vittoria. Ci sarà an-
cora, perché qua e là ci sono FINALMENTE pen, che scattava accanto a
lui, fosse incappato nell’er-
sprazzi di luce, consideran-
do anche le due pole posi-
LA FERRARI HA rore, gli ha fatto tirare un so-
spiro di sollievo.
tion ancora in Canada e in TROVATO UNA Ma in realtà era su Hamilton DELUSIONE NEGLI OCCHI
Austria, sia pure con le ri-
serve delle piste più adat-
STELLA, UN e Bottas che lui si regolava.
Lo stesso Verstappen ha
Il Gp d’Austria è appena finito, la
delusione di Leclerc si intravede già
te al Cavallino. Ma proprio UOMO SUL detto che dopo i primi giri dal suo sguardo sotto al casco
per questo è bene che i pi-
loti conoscano le regole del
QUALE FARE si sentiva spacciato. La me-
desima valutazione l’hanno
gioco e non abbiano dub- AFFIDAMENTO fatta anche la Ferrari e Le-
bi sul comportamento. Ora-
mai è chiaro che Leclerc e
PER GLI ANNI clerc, vedendo che l’olande-
se dopo 10 giri era staccato
Verstappen sono destinati a A VENIRE di ben 15’’2.
scontrarsi ancora tante vol- È solo dopo la sosta tardi- LA PRESSE

te, sia quest’anno che nei prossimi, aven- va di Max che la Ferrari ha cominciato a gli che ha favorito io ricongiungimento,
do 21 anni e una vita davanti. Ma poi ci preoccuparsi. Il giro più veloce di Char- quanto le gomme più fresche di cui dispo-
sono gli altri, ovvero Vettel, Hamilton, Bot- les, tre giri dopo il pit-stop della Red Bull, neva Verstappen.
tas, che già sono considerati “vecchi” e ha dato la conferma che stavolta la SF90 Nel confronto finale, Leclerc ha ribadito
non lo sono affatto. c’era e poteva allungare. Ma subito do- una pulizia di guida che indica una lucidità
Su quanto è accaduto domenica si parle- po è stato detto a Leclerc di preoccuparsi mentale fuori dal comune. Sappiamo come
rà tanto perché lo sport è fatto di duelli e dei consumi. Una cautela eccessiva? For- Vettel in certe situazioni finisca per sclera-
dualismi. Quello tra Hamilton e Vettel ri- se sì, perché proprio in quella fase di ga- re. Lui no: è stato tranquillo, ha contenu-
guarda presente e passato, quello tra Le- ra Verstappen, con gomme Hard più fre- to nel modo più corretto le mosse di Max,
clerc e Verstappen riguarda presente e sche di 9 giri, ha cominciato a recuperare non l’ha mai ostacolato, pur conoscendo-
futuro, senza dimenticare che dalla pros- in modo pesante, sino ad arrivare al sor- ne gli eccessi caratteriali. Pulito e leale co-
sima gara a Silverstone tornerà in gioco passo a tre giri dal termine. me il grande Lauda o come un pilota del
la Mercedes, della quale nell’ultimo week- In realtà Leclerc ha obbedito a quan- passato al quale Leclerc assomiglia molto,
end ci si è quasi dimenticati perché è sta- to esigevano i tecnici, che avevano sot- con le debite distanze nel tempo: Jackie
ta invisibile. to controllo i consumi. Non lo avesse fat- Stewart. Stessa saggezza, stessa intelli-
Ma io voglio andare oltre, ossia al fatto che to avrebbe rischiato di non concludere genza, oserei dire anche stessa gentilez-
finalmente la Ferrari ha trovato una stel- il gran premio e apriti cielo! Però non è za e pure stessa classe cristallina. Char-
la, un uomo (!) sul quale fare affidamento stato di sicuro il rallentamento imposto- les, domenica, ha disputato solamente il

8
suo trentesimo gran premio essendo alla ne di cui la squadra del Cavallino aveva un entra nel cuore della gente, si va a solleti-
seconda stagione di F.1. Verstappen è alla grande bisogno. Le sue parole nell’attesa care quell’immaginario che da anni è mor-
quinta ed ha preso la partenza in 90 Gran del giudizio dei commissari sono state un tificato da piloti avari di azioni, emozioni,
Premi. Però in gara la differenza di espe- esempio di saggezza raro. E non ha perso parole, atteggiamenti.
rienza non si è vista: Leclerc ha bruciato il controllo neppure quando gli sono state Charles ha la dote rara di piacere ai ti-
le tappe come pochi, considerando che poste domande che erano un invito a po- fosi di vecchia data, ma anche quella di
correre con la Ferrari, per un ventunen- lemizzare, a ficcare il dito nella piaga. Im- aver saputo coinvolgere di nuovo i giova-
ne, comporta delle responsabilità e delle passibile, sebbene molto deciso nel difen- ni, quelli che la F.1 di oggi la guardano di-
pressioni che pesano. dere la propria posizione. strattamente, fra un messaggino e un’oc-
Qualcuno ha dato di matto, lo stesso Vet- Con quello che ha fatto a Zeltweg, Leclerc chiata a facebook. Da adesso si sa che
tel ha mostrato debolezza nelle situazioni ha ulteriormente allargato la sua già va- quando corre Leclerc non ci si può più di-
più tese, mentre Leclerc sembra possede- sta schiera di sostenitori. Quando si cor- strarre neppure per un attimo. È l’aria fre-
re una serenità di fondo che è una iniezio- re nel modo esaltante come ha fatto lui, si sca che aspettavamo da tempo. l

NEL CONFRONTO FINALE LECLERC HA RIBADITO UNA PULIZIA DI GUIDA


CHE INDICA UNA LUCIDITÀ MENTALE DAVVERO FUORI DAL COMUNE
9
GP AUSTRIA
IN BOCCA AL LEO... di Leo Turrini

SONO
D’ACCORDO CHE
VERSTAPPEN

La Ferrari
MERITASSE DI
VINCERE, PERÒ,
RISPETTO

ha solo ragione
AL CANADA,
DUE PESI
E DUE MISURE...
OLTRE A ESSERE VITTIMA DELL’ATTEGGIAMENTO NON COERENTE
DEGLI STEWARD, LA ROSSA SE NON ALTRO DÀ UN GRAN BEL SEGNALE
CON LA SF90 E IL SEMPRE PIÙ ENTUSIASMANTE CHARLES LECLERC

LAT

10
M i tocca scomodare Corrado Guzzanti
travestito da Antonio Di Pietro, il fa-
moso piemme della inchiesta Mani Pulite.
traddizione con lo spirito stesso dell’au-
tomobilismo. E non cambio idea per...
convenienza ferrarista. Era ingiusta la
in quel finale spasmodico, con la Red Bull
in costante e clamorosa rimonta, c’era tut-
ta la sofferenza non soltanto di un gran-
Diceva Guzzanti-Di Pietro: non si può gio- punizione inflitta a Seb in quel di Montre- de Leclerc ma di un gruppo, quello capita-
care a carte contro uno che quando è bri- al. Sarebbe stata ingiusta la penalizzazio- nato da Mattia Binotto, costretto da mesi
scola bastoni se tu hai asso, tre e Re di ne all’Olandese Volante per la manovra ai a confrontarsi con una realtà tecnica ege-
bastoni, ecco, l’avversario all’improvviso danni di Carletto Leclerc. monizzata dalla Mercedes.
decide che è briscola coppe. A mio sommesso parere, chi governa le Tu chiamalo, se vuoi, Premio di consola-
In Ferrari si sentono così, dopo il giallo del- corse dovrebbe studiare meglio la mate- zione. Eppure, è stato bello vedere in Au-
lo Spielberg. ria. A trecento all’ora, pretendere compor- stria una monoposto, la SF90, capace di
Due pesi e due misure. tamenti da diciottenni all’esame per la pa- giocarsela con la Freccia d’Argento.
Hanno ragione, si intende. tente non ha senso. È un segnale. Piccolo, magari. Di sicuro
Eppure, mi dispiace dirlo. Tutto ciò premesso, sempre per onestà in- decisamente tardivo, considerato il bilan-
E tanto. tellettuale e per amore di...ripetizione, si cio degli otto Gran Premi precedenti. Ma
Ma l’onestà intellettuale vale più della intende che la Rossa ha il sacrosanto dirit- potrebbe essere l’inizio e l’indizio della so-
passione del tifoso. Ebbene, ammesso in- to di lamentarsi per i due pesi e le due mi- spiratissima inversione di tendenza.
teressi a qualcuno, sono d’accordo con la sure. Le parole di Mattia Binotto nel dopo Fa molto, molto caldo.
decisione che ha lasciato a Verstappen la gara le condivido virgole comprese. Non Ma ho la speranza di essere lucido. ●
vittoria nel Gran Premio d’Austria di For- può esistere che a norma uguale (secon-
mula Uno. Lo sono per la stessa ragione do me, ripeto, sbagliata) venga data inter-
che mi ha spinto a contestare aspramen- pretazione distante.
te il verdetto canadese ostile a Seb Vettel. L’imbarazzante gestione del potere da
Chi, dopo Montreal, la pensava come me parte della federazione internazionale
e dunque era ferocemente arrabbiato, og- emerge una volta ancora. Purtroppo. E
gi non può sostenere l’opposto. tornano le perplessità, a parte Guz-
Mi ripeto e me ne scuso. Credo, non da og- zanti/Di Pietro, su quanto forte
gi, che la Formula Uno sia soffocata da un sia il peso Ferrari a livello poli-
groviglio di regole troppo rigide, in con- tico. Peccato, davvero. Perché

CONFRONTO
STUPENDO MA POI...
Leclerc resiste fin che può
a Verstappen, anche se
l’epilogo del duello,
al 69esimo giro,
non sarà indolore... Il Gp
d’Austria è tutto in questo
fantastico duello

11
GP AUSTRIA
LE TELEVISIONI di Carlo Vanzini Sky F.1

fotografie LAT

Ragazzi
terribili
DUE BAD BOYS COSÌ RAPPRESENTANO NON SOLO UN
BELLISSIMO E SPETTACOLARE PRESENTE MA ANCHE
UN GRANDISSIMO FUTURO PER LA F.1 CHE GIÀ LI AMA

12
S PIELBERG - Chiamateli Bad Boys. Verstappen e Le-
clerc, litigavano allora, quando correvano nei kart,
da bambini e litigano oggi. «Non è leale, non è leale», ri-
peteva Verstappen, dopo una sportellata presa da Le-
clerc, con il monegasco a replicare che quello era «un in-
cidente di gara». 7 anni dopo quell’episodio si ritrovano
a commentare qualcosa di simile al contrario. Indipen-
dentemente dalla decisione possiamo dire che lo sape-
vamo, ce lo aspettavamo… Quando prepariamo i nostri
pre gara, su Sky, cerchiamo di non escludere anche il più
piccolo contributo che possa raccontare il momento di
attesa, ma anche anticipare quello che può succedere.
Per questo abbiamo riesumato quello splendido contri-
buto, perché si è rivelato terribilmente d’attualità. Non
per dirci bravi, ma perché sappiamo cosa ci aspettiamo
da questi due. I due non se la mandavano a dire allora
e non se la mandano a dire oggi. Bello così, è una riva-
lità simile a quella di Lauda e Hunt, non tanto per le lo-
ro personalità, assolutamente diverse, ma perché come
loro hanno coltivato la rivalità insieme fin da ragazzini e
come loro sono arrivati in F.1 inseguendosi. Prima Lau-
da e dopo due anni Hunt, più o meno come loro, litiga-
vano da giovani e hanno continuato a litigare fino a fine
carriera. La differenza è che entrambi possono vincere
quanto ha vinto Lauda, più di quanto ha vinto Hunt che
si godeva un po’ più la vita. Non si sono stretti la mano,
non si sono parlati nel retro podio, ma non si guardava-
no in cagnesco, consapevoli che entrambi hanno fatto
una gara superlativa. Fanta-
UNA SFIDA CHE PARTE DA LONTANO stico Leclerc, veloce in qua-
Verstappen insegue Leclerc. È dai tempi del kart che i due lifica e a tenersi la testa del-
danno vita a confronti tirati, vibranti, spettacolari e non privi la gara, magico Verstappen
di polemiche. Anche in Austria il destino si è ripetuto...
QUELLA a recuperare dopo una par-
tenza che sembrava averne
TRA compromesso le ambizioni. Il
VERSTAPPEN futuro, che è già presente, è
loro, è di Lando Norris, ragaz-
E LECLERC zo speciale nell’essere figlio
RICORDA dell’era social e delle sue sto-
ries continue su Instagram,
LA RIVALITÀ lo è di Sainz che ha dimostra-

CHE VIDE to una grande solidità nel re-


cuperare da ultimo a ottavo e
CONTRAPPOSTI lo è anche per Russel che no-
nostante guidi una Williams
LAUDA E HUNT dimostra di esserci, non di-
menticando che ha battuto
Norris nel recente campionato di F.2, correndo meglio.
Speriamo possa esserlo per Giovinazzi che, tolta l’osses-
sione del primo punto in carriera, che all’Italia manca-
va da 9 anni, da Liuzzi in Corea nel 2010, possa essere
più libero di correre, almeno mentalmente. Lo sta facen-
do bene e lo sta facendo a livello di Raikkonen che è un
campione del mondo, non dimentichiamolo, adesso può
farlo meglio. Sembra difficile esserlo invece per Stroll e
in questo momento soprattutto per Gasly. È vero, cor-
re con Verstappen che è un masterclass, ma se ne hai,
SIA VERSTAPPEN CHE LECLERC non arrivi a un giro, a parità di macchina. Diamo tempo a
tutti questi ragazzi, mentre Hamilton resta lanciato per
SONO PILOTI DOTATI DI COSÌ GRAN conquistare la sesta corona, per diventare i protagonisti
CLASSE E DETERMINAZIONE DA assoluti di un F.1 che ha in loro un cambio generaziona-
le eccezionale. È stupendo quando il passato/presente
POTER SEGNARE UN’EPOCA, CHE si mescola con il presente/futuro. Lo era con Senna, con
SI AVVIA A DIVENTARE LA LORO Schumacher, con Alonso, con Hamilton, con Vettel, lo sa-
rà con Leclerc, con Verstappen e gli altri BAD BOYS... l

13
GP AUSTRIA
IL COMMENTO di Alessandro Gargantini

LAT

Ministero
dell’ingiustizia
14
QUELLA FURBA “SPORTELLATINA”
Ecco, nella sequenza sopra, la manovra
con cui Verstappen ha portato Leclerc
fuori dalla pista, rifilandogli anche una
ruotata. Ma stavolta il collegio degli
steward è stato assai meno inflessibile
rispetto al Canada quando aveva punito
Vettel... A lato, Charles e Max in duello

peramento da vendere, sa trascinare e trasmette-


re emozioni. Come un vero capo popolo. Spielberg
negli anni era divenuta una sorta di seconda cor-
sa di casa per i sostenitori della Scuderia Ferrari.
LECLERC E LA Ora, grazie a questo ragazzo predestinato, è di-
venuta una vera e propria colonia olandese, meta
FERRARI SF90 di carovane festeggianti innamorate del proprio
beniamino. Verstappen in questo fine settimana
DA URLO MA NEL
S
PIELBERG - È finita esattamente come dodi- non si è davvero fatto mancare nulla: ha sbattuto
ci mesi prima, con Max Verstappen sul gra-
dino più alto del podio davanti a una marea
FINALE CEDONO nelle prove, ha conquistato la prima fila in qua-
lifica, ha sbagliato la partenza per poi recupera-
di bandiere arancioni e migliaia di tifosi arrivati A VERSTAPPEN re come un forsennato fino a tre giri dal termi-
dall’Olanda in preda ad un vero a un proprio deli-
rio collettivo. Una fiumana di appassionati in tin-
E ALLA RED ne, quando ha messo nella sua linea di fuoco la
Ferrari di Leclerc e, dopo un tentativo andato a
te monocromatiche che hanno marciato come un BULL-HONDA. vuoto, lo ha superato alla staccata della seconda
battaglione dalle colline che circondano la pista
fino ai piedi della cerimonia di premiazione, dove
CON MAX AUDACE curva. Esagerando con una manovra eccessiva-
mente rude e rischiando di compromettere una
hanno festeggiato quello che ormai è divenuto un MA GRAZIATO: giornata da incorniciare, considerando la metico-
vero e proprio eroe nazionale, capace di smuove-
re un intero popolo ancor di più di una nazionale
MICA COME SEB losa attenzione e severità con la quale negli ulti-
mi tempi il collegio degli steward ha dedicato at-
di calcio. Perché il figlio d’arte olandese ha tem- IN CANADA... tenzione ai corpo a corpo.

15
GP AUSTRIA

LA MOSSA DECISIVA DELLA CORSA


UN SORPASSO FISICO
E MOLTO... DISCUTIBILE
Il sorpasso di Verstappen è stato fisico, rude, e avrà
fatto anche saltare sul divano gli appassionati di
motorsport. Ma si presta a lecite discussioni se si
considerano i precedenti di Montreal e Le Castel-
let, dove Vettel e Ricciardo hanno subìto time-pe-
nalty in situazioni assimilabili a quella che hanno
visto protagonisti Leclerc e Verstappen. Con un ag-
gravante per il pilota della Red Bull, visto che nel
giro precedente i due piloti avevano incrociato le
traiettorie nella medesima curva e, al termine della
stessa manovra, il pilota della Scuderia Ferrari era
uscito più veloce dalla piega a destra ed era riusci-
to a riprendere il comando della corsa.
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Nella tornata successiva si è vista la chiara inten-
zione dell’olandese, a manovra conclusa, di dare
una ruotata al monegasco e di portarlo fuori pista
con l’obiettivo di farlo desistere. Due fattori molto
chiari che non potevano passare inosservati a un
collegio di steward fino a questo momento assai
zelante e cavilloso nel prendere le proprie decisio-
ni. Una lunga e snervante analisi, protrattasi fino
a tarda serata, ha invece portato alla decisione di
lasciare tutto com’è. Verstappen è salito sul podio,
ha festeggiato davanti agli occhi tesi e all’apparen-
za preoccupati soprattutto di Adrian Newey, ed è
sceso dal podio con un brivido nella schiena e con
la chiara sensazione che la questione non fosse fi-
nita lì. E gli è andata bene.

UN BILANCIO STREPITOSO PER L’OLANDESE


PER VERSTAPPEN UN WEEK END
DI ALTISSIMA INTENSITÀ
Episodio finale a parte, dove è andato oltre il con-
sentito contro un avversario con il quale non si so- SUTTON-IMAGES.COM
no mai sciolte delle ruggini che risalgono addirittu-
ra ai tempi del kart, Verstappen ha concluso il fine
settimana in terra austriaca di un’intensità unica. Il
talento olandese ha potuto scattare con le gomme
medie, a differenza di Leclerc, e posticipare di nove
giri il cambio gomme rispetto al pilota della Scu-
deria Ferrari. Verstappen, una volta montate
le gomme Hard nel corso del 31° giro, è riusci-
to progressivamente a riacciuffare il mone-
gasco, nonostante il pilota di Mattia Binot-
to alla fine del 45° giro vantava ancora
un vantaggio di 7”739 secondi sul ri-
vale, che in quel momento occupava
la quarta posizione alle spalle an-
che di Bottas e Vettel. In soli sei
giri, Verstappen si è portato al-
le spalle del pilota della Casa
del Cavallino, in chiara diffi-
coltà a causa del degrado de-
gli pneumatici, meno freschi
di quelli del rivale. Leclerc ha
lottato fino allo stremo, ma a
tre giri dal termine ha subito
l’assalto decisivo. Verstappen ha

16
mo incrocio di traiettorie di Leclerc, la seconda ha
avuto esito favorevole ma è stata macchiata da un
eccesso di fisicità che ha determinato l’investiga-
zione degli steward. Una manovra di gara, vera, fi-
sica, di quelle che hanno fatto la storia della massi-
ma serie e acceso, come in questo caso, la passione
dei tifosi. Ma che è stata giudicata con un metro di
giudizio differente rispetto ai precedenti di Ricciar-
do e Vettel. Ed è proprio questa circostanza che
sporca il successo dell’olandese, perché la sensa-
zione è che gli steward abbiano applicato due pe-
si e due misure. La manovra di Verstappen, senza
perdersi nei cavilli regolamentari, era del tutto ana-
loga alle due precedenti e andava valutata con lo
stesso metro di giudizio, per una questione di coe-
renza ed equità di trattamento. Così facendo, si fi-
nisce per penalizzare chiaramente una parte, ovve-
ro la Scuderia Ferrari. Data la inconsistenza delle
decisioni, la Casa del Cavallino avrebbe potuto tro-
varsi con una vittoria in Canada e una in Austria.
Invece rimane senza successi e con la sensazione
di ferita dovuta al chiaro torto un subito. Leclerc
ben difficilmente sarebbe riuscito a resistere agli
attacchi dell’olandese nei chilometri successivi, ma
la manovra di sorpasso avrebbe dovuto essere pu-
lita e incontestabile. Chiariamo in concetto: a no-
stro avviso i tre espisodi andavano tutto catalogati
come fatti di gara e valutati nello stesso modo. Ma
quando si sceglie di adottare un metro di giudizio,
questo deve essere una costante.

IL MONEGASCO DEVE AVERE ANCORA PAZIENZA


PER LECLERC UN ALTRO
SUCCESSO RIMANDATO
Per la seconda volta consecutiva, Charles Leclerc
ha dovuto soffocare la gioia per una vittoria che
sembrava cosa fatta. In Bahrain, a causa di un pro-
blema elettrico; in Austria, per un pizzico di perfor-
GETTY IMAGES
mance che è mancato nel finale quando il degrado
chiaramente cambiato passo dopo aver assolto il LOTTA IN PISTA E POI C’È degli pneumatici l’ha reso vulnerabile agli attacchi
cambio gomme. Nella prima fase di gara, dopo aver di Verstappen. Una volta che le Frecce d’Argento
steccato al via ed essere precipitato in settima po-
CHI GODE E CHI NO erano alle spalle, ci ha pensato l’eterno rivale del-
Sopra, Verstappen in festa
sizione, Verstappen aveva invece faticato a mante- la Red Bull a rimandare un successo che sembra-
sul podio e, a sinistra,
nere il ritmo di Vettel. Il divario tra i due si è conge- va ampiamente alla portata. Per la Casa di Mara-
Leclerc che appare
lato attorno ai cinque secondi fino quando il quattro nello rimangono le certezze che derivano da una
perplesso circa l’esito
volte iridato è rientrato per il cambio gomme, un gi- prestazione cristallina, contrassegnata da una po-
della investigazione a fine
ro prima del compagno di squadra. le position ottenuta con estrema facilità dal mone-
gara sulla manovra
gasco, che in qualifica ha ottenuto i due migliori
compiuta dall’olandese
UN EPILOGO MOLTO SCONFORTANTE al 69esimo giro. In alto, tempi (quello del primo stint in Q3 sarebbe basta-
to a garantirgli la partenza della testa della griglia)
LA DECISIONE DEGLI STEWARD i due in piena lotta oltre alle più alte velocità di punta e ai migliori in-
PENALIZZA 2 VOLTE LA FERRARI tertempi. Dati che testimoniano che i continui svi-
luppi aerodinamici stanno sortendo i loro effetti e
Verstappen ha iniziato a credere sempre più ferma- che la Rossa dispone del miglior propulsore. Su un
mente nella vittoria a partire dal cinquantesimo gi- tracciato dove la trazione e la poca resistenza all’a-
ro, quando ha sopravanzato Bottas. In quel preciso vanzamento sono determinanti, le SF90 si sono ri-
momento, il pupillo di Helmut Marko ha fiutato la trovate chiaramente al vertice. Non va trascurata
vittoria, l’ha sentita sua ed è andato alla caccia del nemmeno la buona prova di Vettel. Il tedesco non
suo sesto successo in carriera con la massima de- ha potuto lottare per la pole a causa di un proble-
terminazione. Leclerc ha resistito fino a tre torna- ma tecnico in Q3, ma in gara ha pochi rimpianti, se
te dal termine, ma in quel momento la supremazia non la consapevolezza che con un giro in più di gara
della Red Bull era palese ed ha portato alle due ma- il podio sarebbe stato possibile nonostante la nona
novre di sorpasso. La prima è fallita grazie all’otti- posizione sullo schieramento di partenza.

17
GP AUSTRIA

PER LA W10 È STATA LA PRIMA SCONFITTA


MERCEDES TERZA CON BOTTAS
E IN CRISI CON LE TEMPERATURE
Come nella passata stagione, Spielberg ha voltato
le spalle alla Mercedes. Il tracciato ubicato in Stiria
è diventato un po’ la bestia nera per le Frecce d’Ar-
gento, che dal punto di vista tecnico non trovano
il loro contesto ideale a causa del lay-out estremo
della pista austriaca, che presenta grandi frenate
e ripartenze, brevi rettilinei e una sezione guidata
troppo corta per consentire all’elevatissima confi-
gurabilità della W10 di fare la differenza. Dove ser-
vono soprattutto trazione e poco carico, le vetture
tedesche mostrano il loro tallone d’Achille. Le cur-
ve a gomito del Red Bull Ring non hanno consentito
alle monoposto progettate a Brackey di portare ve-
locità fuori dalle curve. Inoltre, le monoposto tede-
sche hanno evidenziato costanti problemi di surri-
scaldamento nonostante le numerose aperture che
si sono viste nel telaio. In un contesto certamente
non semplice, Bottas è stato autore di una violen-
ta uscita in prova, mentre Hamilton ha danneggia-
to l’ala anteriore nella prima fase di corsa su un cor-
dolo ed è stato costretto a sostituirla nel corso del
cambio gomme, nel quale ha parso tra i sette e gli
otto secondi. Si giustifica così un bilancio partico-
larmente magro per gli uomini di Toto Wolff, che ri-
entra dalla pista di casa con la quinta piazza di Ha-
milton e la terza di Bottas, difesa con i denti dagli
attacchi di Vettel sul finale. Dopo otto vittorie con-
secutive, era inevitabile che il dominio delle Frecce
d’Argento si interrompesse, ma in pochi avrebbe-
ro pensato dopo le qualifiche che sarebbero state
le monoposto della scuderia di Milton Keynes mo-
torizzate Honda a infrangere il record della Mer- mercato. Facile pensare che Wolff, non pienamen-
cedes. te convinto dell’operato di Bottas, lo voglia per il
il dopo-Hamilton. Ai tempi della terza serie Marko
ADESSO LEWIS SI ANNOIERÀ... DI MENO! aveva usato tutti i mezzi, incluso un blitz proprio
quando la terza serie continentale faceva tappa al
HAMILTON HA TROVATO Red Bull Ring, per accaparrarselo. Wolff ha la me-
DUE RIVALI ALLA SUA ALTEZZA moria lunga e aspetta di giocarsi le sue carte per
avere la sua rivincita. Ma ora che l’olandese ha col-
Hamilton, che mantiene ventinove lunghezze di to la sua prima vittoria stagionale e ha di fronte a
vantaggio sul team mate finlandese, alla vigilia del sé un ambizioso e redditizio programma con i colo-
Gran Premio aveva candidamente espresso il suo ri Honda, c’è da immaginarsi che la posta in palio si
genuino timore che questa volta sarebbe stato dif- alzerà tantissimo.
ficile contrastare la marcia delle nuove leve Leclerc
e Verstappen. E così è stato. I due ventunenni han- IL FRANCESE È IN FASE ASSAI NEGATIVA
no dato prova di tutta la loro classe, proponendosi
con decisione come i futuri mattatori del mondiale, E GASLY ANCORA UNA VOLTA
destinati a raccogliere il testimone di Vettel e Ha-
milton nei prossimi anni. Il loro valore è puro, ed è PERDE IL CONFRONTO
stato impressionante vedere Leclerc al suo secon- Mentre Verstappen si è meritato ancora una volta
do anno nella massima serie dominare con la stessa le luci della ribalta, un voto negativo va al suo te-
sicurezza che trasmetteva ai tempi della Formula am mate Gasly, che ha chiuso con un giro di ritardo
2. È forse questo fatto, in aggiunta alla momenta- rispetto all’olandese. Una circostanza particolar-
nea delusione per la prima sconfitta stagionale, che mente negativa se consideriamo che al termine del
preoccupa maggiormente Toto Wolff, che non ha al primo giro Verstappen e Gasly occupavano rispetti-
momento nei suoi junior team un ragazzo in gra- vamente la settima e l’ottava posizione, distanziati
do di tenere testa alle promesse di Ferrari e Red di soltanto quattro decimi. Ottimo invece lo score
Bull. Se il ferrarista appare al momento fortemente di McLaren e Alfa Romeo Racing, che hanno net-
legato alla Casa italiana, la posizione dell’olande- tamente vinto la battaglia tra le squadre di centro
se si presta facilmente alla proliferazione di voci di gruppo conquistando rispettivamente dodici e tre
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18
punti, che valgono la quarta e la sesta posizione nel
mondiale costruttori. Per la Casa del Biscione è arri-
vato il primo meritatissimo punto per Antonio Gio-
vinazzi. E per il pugliese, ora che il ghiaccio è rotto,
il meglio deve ancora venire.

A PROPOSITO DI MERCATO PILOTI IN FERMENTO


OCON VERSO LA RENAULT
E HULKENBERG IN ZONA HAAS?
La prima conferma avuta in Stiria è che la tratta-
tiva per portare l’inoperoso Esteban Ocon in Re-
nault è forse l’unica reale in questo momento e che
sta andando avanti tra non poche difficoltà. Toto
Wolff e Cyril Abiteboul hanno dato indirettamen-
te conferma della trattativa, che potrebbe sfociare
in una fumata bianca. Perché il pilota di Evreux è
assai gradito dalle parti di Enstone e perché la Re-
nault vuole, a tutti i costi, un pilota francese. Tra
l’altro, nel rinegoziare il contratto, Hulkenberg ha
alzato le pretese, facendo storcere il naso al mana-
gement della Renault. Inoltre, Wolff non ha molto
da offrire all’ex pilota della Force India, consideran-
do la buona stagione di Bottas e la fiducia riposta
in Russell. Dunque, le possibilità di vedere il magro
spilungone vestito in giallo sono concrete. Ocon si
infilerebbe nella monosposto di Nico Hulkenberg,
per il quale sono circolate due diverse soluzioni. La
prima, casalinga, passa per un contratto con la Por-
sche per la disputa della Formula E. Ma la casa te-
desca ha soprattutto in mente Andreas Lotterer
per completare il line-up con Neel Jani. Il nome di
Hulkenberg è stato associato anche al team Haas,
dove potrebbe prendere il posto di Grosjean, ma
perderebbe il ruolo di pilota ufficiale di una Casa.
Sappiamo che Gunther Steiner predilige i piloti di
esperienza e, accanto ad sempre maggior coinvol-
gimento di Pietro Fittipaldi nel ruolo di terzo pilota,
il tedesco ben si sposerebbe con le note preferenze
del team manager altoatesino. Ne sapremo di più
a Silverstone. l
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VETTEL HA FATTO IL POSSIBILE, GIUNGENDO BUON 4°


A sinistra, Vettel, 4°, causa il tempo perso ai box. Sopra,
Hulkenberg, 13esimo, in lotta con Magnussen, 19esimo.
In alto, Hamilton durante il pit stop effettuato al 30esimo
giro, quando ha anche fatto cambiare il musetto

19
GP AUSTRIA
L’ANALISI di Mario Donnini

I cavalieri
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nalty. Capita la lezione, no problem.


Bene. In Austria, al 69esimo giro, a due
dalla fine, capita sostanzialmente di più &

del fischio!
di peggio.
Perché il lanciatissimo e sulla carta, tempi
alla mano, superiore, Max Verstappen in
reiterata fase d’attacco, al contrario di ciò
che aveva fatto al giro precedente, infila-
tosi all’interno, stavolta in uscita dalla cur-
vetta non lascia spazio a Charles Leclerc,
NO, COSÌ NON CI SIAMO. LE NORME DI QUESTA F.1 FANNO ACQUA costringendolo fuori pista e quindi rifilan-
dogli una bottarella a mo’ di sportellata,
E NELL’APPLICAZIONE DELLE STESSE NON V’È ALCUNA COERENZA come colpo di grazia, a perfezionare la ma-
novra d’affondo.

O kay, vince Verstappen e ci sta, per-


ché la combinazione Max-Red Bull-
Honda alla fine della fiera a Spielberg si
Riassumiamo: a Montreal, in una camera
di consiglio durata dodici minuti, i quattro
giudici decretano come irregolare il com-
Altro che turbativa visuale, neh.
Chiariamoci, allora: coerenza vorrebbe
che secondo l’applicazione regolamentare
rivela la più forte in gara, punto. Ma giun- portamento di Vettel, che nel giro di otto iperformalista, zelante, interventista che
gere secondi così è una presa in giro, una decimi di secondo aveva drizzato una chi- ha avuto trionfale applicazione a Montre-
vergogna, l’esaltazione malinconica e in- cane, al rientro in pista creando turbativa al, il Verstappen di Spielberg vada trattato
giusta del concetto dei due pesi e delle - non toccando né sfiorando, attenzione, peggio assai del Vettel canadese.
due misure. È il modo e il contesto che of- ma solo creando turbativa visuale, appun- Invece no. Tutto il contrario.
fendono la Ferrari e lo Sport, non tanto la to - al rivale Hamilton. Le camicie bianche di stanza a Spielberg
classifica finale. Viene sancito e rammentato che il solo ci pensano per ore e ore filate, si scervella-
E attenzione che non è il Cavallino Ram- aver costretto - volontariamente, le secon- no, si fanno fumare la testa, tanto che, per
pante a perdere, ma, ancora una volta, la do prove - Hamilton a rallentare, benché attenderli, al paddock si posticipano char-
Fomula Uno tutta. senza contatto alcuno, di per sé è baste- ter, e quindi arriva la decisione adottata
Anzi, il vero catastroficamente sconfitto è vole a essere soggetto di sanzione. Okay. con sudori in fronte che neanche nell’au-
il proprio Sistema F.1. Facciamo che sia giusto così. la bunker dell’Ucciardone. No further ac-
Due gare delle ultime tre decise dai fede- In poche parole si ribadisce che la F.1 deve tion. Circolare, signori, circolare. Son robe
rali. La prima, il Gp del Canada, con la con- essere sport di totale e massima cortesia di gara, su, su.
ferma della sanzione data a Vettel, la se- tra duellanti, laddove perfino la sola tur- Della serie, prima lorsignori stabiliscono
conda, a Spielberg, confermando la non bativa inflitta, senza contatto alcuno, sul- criteri applicativi spietati, restrittivi, mi-
sanzione a Verstappen. la traiettoria altrui, è passibile di time pe- nuziosi, che rendono e ribadiscono la F.1

20
quale sport che scongiura il contatto e
perfino la mera minaccia di toccata. Quin-
di, cambiato collegio arbitrale, una volta
in Austria, muta anche la filosofia, perché
alla sportellata di Max fa seguito appunto
un “no further action” in palese contrad-
dizione col Montreal style, che di further
action resta gravido eccome.
Due collegi giudicanti, altrettanti e con-
traddittori orientamenti giurisprudenzia-
li. Diverse filosofie giuridiche praticamen-
te opposte e nessuna certezza del diritto.
Fantastico. Complimentoni.
E questo è niente. La F.1 dell’incertezza
del diritto scrive la sua pagina peggiore
dell’era moderna andando a sentenza ben
tre ore dopo la bandiera a scacchi e a due
ore dalla convocazione dei piloti da parte
del collegio stesso. Laddove tutti, i federa-
li più degli altri, vengono pure sbertucciati
in mondovisione da un fake che annunce-
rebbe vittorioso Leclerc.
Maddai. Questo è un sistema irreale, ar-
tificioso e sbagliato alla radice. Capace di LA DELUSIONE DELLA ROSSA
creare solo veleni, storture e contraddizio- E DI CHARLES LECLERC
ni. Una regolamentazione precisissima, L’espressione di Leclerc dice che
puntualissima, minuziosissima e, essen- l’epilogo del Gp d’Austria non è certo
do tale, come spesso accade per le grandi andato nella direzione sperata.
cattedrali di idee, totalmente folle, di fatto A lato, la Red Bull, invece, fa festa
inapplicabile e destinata a rovinare la F.1
SUTTON-IMAGES.COM
che invece dovrebbe disciplinare.
Nel migliore dei mondi possibili, coi piloti ne per sempre dal loro negozio, prima che natrice di questo Circus e della stagione
lasciati belli liberi di correre, la Ferrari con costoro comincino ad andare vicini a capi- 2019, in realtà, è la carissima, irascibile e
Vettel avrebbe vinto il Gp del Canada e la re che razza di casini stanno piazzando, a capricciosa burocrazia. L’ordine giudizia-
Red Bull con Verstappen il Gp d’Austria. ogni fine settimana di corsa. rio ministeriale.
Riga. E tutti a casa felici. Ecco, francamen- Norme restrittive, perbeniste, che repri- Loro, sì, gli impiegati della velocità. Quel-
te sarebbe stato il nostro auspicio, perfino mono chi corre davvero, chi ci mette del li che intendono portare avanti - tra l’altro
il nostro sogno, alla luce dei princìpi di cui suo, chi rischia, applicate da giudici auto- inconsapevolmente - il colpo di stato nei
Autosprint è portatore. rizzati a essere occhiuti, decisionisti, pro- confronti di questo sport che da disciplina
Va bene, ammettiamo che questo non sia tagonisti, a scapito e sulle spalle dei pi- dei Cavalieri del Rischio rischia di diventa-
il migliore dei mondi possibili e che la F.1 loti. E per giunta pure volubili. Precisi e re biada di terza scelta per azzeccagarbu-
ormai sia tutta una roba di incartamenti, inflessibili una volta, elastici e un po’ mio- gli bravi a fare reclami e ricorsi.
indagini e scartafacci: allora, applicando pi quella dopo. Così. Random. E per finire, una confidenza. Col diretto-
alla lettera i formalismi federali, per decre- Noi di Autosprint restiamo quelli dell’im- re Cordovani stavamo studiando una serie
to Hamilton avrebbe vinto in Canada e Le- mediato dopo Montreal e diciamo: È ORA di gadget da regalarvi, magari cosine rap-
clerc in Austria. Semplice. Chiaro, no? DI CAMBIARE F.1 E LE SUE REGOLE. presentative della F.1 di oggi, che tramite
Invece manco per idea. In uno strano mix Basta con le norme che rendono i campio- un oggetto-simbolo vi facciano capire co-
di princìpi e d’applicazione degli stessi, ni marionette, bersagli e ostaggi di chi vi- me i Gp vengono decisi o caratterizzati.
prevale il concetto che a perdere, a quanto gila da mille monitor il loro operato, im- Be’ a questo punto, l’unica è omaggiarvi di
pare, debba essere sempre e comunque la pedendogli di fatto di correre attaccando, un comodo tavolino.
Ferrari. E sia chiaro mica qui nessuno gri- rischiando, provandoci e dando l’anima. Eppure no, a noi la Formula Ikea - con tut-
da al gomblotto, no, no, ma tutto ciò è so- Fateci caso, ormai i veri primattori dei Gp, to il rispetto per l’Ikea - nei Gp non piace
lo l’ennesima testimonianza di quanto sia le ultime tre gare lo dimostrano, loro mal- per niente.
caduta in basso questa F.1 da palazzaccio, grado, sono gli steward più che i piloti. In fondo, fino a oggi il Motosport per un
preda di una totale confusione e dell’arbi- Io stesso continuando di questo passo secolo ha esaltato gli appassionati veri
trio del momento. metterò sulla parete della cameretta, al perché presentava giustizia in se stesso.
Tanto che, sinceramente, con stima e an- posto del viso gioiosamente timido e triste Adoravamo le corse in quanto, meno ma-
che un pizzico d’affetto, gradirei sussurra- di Gilles Villeneuve, boh, che ne so, un po- le, prive di lacci, legulei, processi infiniti,
re di cuore una cosa a Mattia Binotto: lei ster con la faccia sgamata e la meraviglio- paraculate e possibili porti delle nebbie.
è un vero signore, un ingegno dalla crea- sa silhouette di Vincenzo Spano, uno tra i Una volta vincevi se il tuo rivale s’insab-
tività italiana munito di lodevole stile stu- più presenti nei collegi degli ultimi anni. biava. Adesso no, perdi perché il tuo caso
pendamente british, ma il timore è che con Ma davvero continuate a pensare che in viene insabbiato.
questi qui funzioni solo lo strillo, la ber- F.1 vinca la Mercedes o la Red Bull? Mad- Ogni era in F.1 ha i miti che si merita, d’al-
ciata guarnita da imprecazioni spettacola- dai, gli ultimi Gp segnalano i trionfi di ben tronde.
ri nonché la minaccia furibonda d’uscirse- altra classe: la burocrazia. Ecco, la domi- Ahò, da Stewart a steward, è ’n attimo. l

21
GP AUSTRIA
ROSSI DI RABBIA di Alessandro Gargantini

ACCETTIAMO LA
DECISIONE FINALE
DEL COLLEGIO

Per la Ferrari
LAT
DEGLI STEWARD MA
RESTIAMO DELLA
NOSTRA IDEA

gioia rimandata
MATTIA BINOTTO

S PIELBERG - Un’altra vittoria di Charles Leclerc


rimandata a data da destinarsi. Ma il rammarico
per la Scuderia Ferrari non deve essere per quanto
MALGRADO
LA CORSA
di Leclerc, l’olandese ha ripetuto la manovra nel-
lo stesso punto, ma ha forzato la mano. Ha tarda-
to a sterzare, ha colpito la monoposto del pilota di
si è visto in pista, dal momento che sul finale di ga-
ra Max Verstappen, partito con le medie e con un STUPENDA Montecarlo e l’ha portata fuori pista. Regolamento
alla mano, due irregolarità in un colpo solo. Una ti-
pit-stop assolto nove giri dopo Leclerc, era in su- DEL POLEMAN pica manovra di gara, ma fallace se analizzata sotto
periorità tecnica nei confronti nel ventunenne mo-
negasco. Le SF-90 sui saliscendi del circuito ubi- LECLERC la lente d’ingrandimento dei commissari, che nelle
precedenti corse di Montreal e Le Castellet aveva-
cato in Stiria hanno evidenziato continui progressi E LA GRANDE no valutato casi simili e sanzionando con un time
che rendono la squadra assai fiduciosa in vista del-
le prossime uscite di campionato. Quello che pro- COMPETITIVITÀ penalty Vettel in Canada e di Ricciardo in Francia.
La domanda che tutti si ponevano al termine del
prio non si può mandare giù è l’inconsistenza nel DELLA SF90 Gran Premio è perché non si sia adottato lo stesso
metro di giudizio applicata dal collegio degli ste-
ward nel valutare episodi assolutamente analoghi. IL PREMIO criterio, condivisibile o meno, nei confronti del ta-
lento olandese. Una legge è tale se uguale per tutti.
Il momento cruciale decisivo del Gran Premio d’Au- DEL TRIONFO Se questo presupposto viene meno, si prescinde da
stria è avvenuto a tre giri dal termine, quando Ver-
stappen ha superato Leclerc. VIENE ANCORA un fondamento alla base di una società civile, ma
che disciplina anche avvenimenti sportivi. Se nel
La RB 15 dell’olandese viaggiava come un treno ed
era con ogni probabilità destinata ad aggiudicarsi
RITARDATO NEL caso di Vettel e Ricciardo la decisione dei giudici di
gara era stata pressoché immediata, questa volta
la corsa, come candidamente ammesso anche dal TEMPO. CAUSA sono servite più di tre ore per trovare il bandolo del-
giovane pilota della Scuderia Ferrari. Dopo un at-
tacco fallito il giro precedente grazie alla reattività
ANCHE I GIUDICI la matassa. E alla fine ne è uscita una decisione che
sarebbe stata accettabile se a sé stante, ma che di-

22
fuori pista per evitare che, come avvenuto nel giro
precedente, grazie ad un incrocio di traiettorie si
riportasse al comando. Molto chiara ed elegante è
la presa di posizione del Team Principal Mattia Bi-
notto nei confronti del giudizio della direzione gara.
«Accettiamo la decisione presa dagli steward, an-
che se riteniamo che non sia quella giusta. I giudici
sono loro e dobbiamo rispettare le loro decisioni –
ha commentato il responsabile della Casa di Mara-
nello – Però, in quanto primo fan della Ferrari, pen-
so che sia il momento per la F.1 di girare pagina e
SUTTON-IMAGES.COM
guardare avanti. Come abbiamo già detto, dovrem-
È TEMPO DI DI mo lasciare liberi i piloti di combattere per il bene
dello sport e della categoria».
LASCIARE I PILOTI Tornando al fine settimana di gara, sui saliscendi
LIBERI DI LOTTARE. del Red Bull Ring le SF90 si sono rivelate le vet-
MA FINO A CHE ture da battere. Leclerc ha dominato le qualifiche,
siglando due tempi in Q3 che sarebbero entrambi
LE REGOLE SONO valsi la seconda pole position stagionale al pilota
QUESTE... di Montecarlo. Le Ferrari hanno prevalso in termini
MATTIA BINOTTO di velocità di punta, a dimostrazione che la Rossa
dispone di gran lunga del miglior propulsore, e in
tutti e tre settori della pista ubicata in Stiria. In ga-
ra, invece, a Leclerc è mancato il ritmo sul finale a
causa del degrado dovuto a pneumatici più logori e
sollecitati rispetto a quelli di Verstappen.
Non è invece stato un fine settimana particolar-
mente fortunato per Sebastian Vettel, che in Q3
non ha potuto scendere in pista a causa di un pro-
blema tecnico che lo ha costretto a scattare dalla
nona posizione in griglia. Dopo essere ben risalito
nella prima fase di gara, il tedesco ha perso prezio-
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si secondi durante il cambio gomme a causa di un
venta opinabile considerando i precedenti. GRANDE PROVA problema radio che ha causato un ritardo da parte
Restando in casa Ferrari, Vettel poteva vincere a DI PERFORMANCE dei suoi meccanici. Rientrato in pista, quattro volte
Montreal, ma è stato sanzionato dai giudici per una Binotto, sopra, è deluso iridato ha dovuto attaccare ed è stato costretto ad
situazione che, se vogliamo ben vedere, era ancora per un finale di gara un secondo cambio gomme, che non gli ha impedi-
più lieve di quella che ha riguardato l’olandese, dal giuridicamente avverso to di presentarsi negli scarichi di Bottas nel finale
momento che nel caso del tedesco, che rientrava alla Rossa. In alto, Leclerc di gara. Sarebbe bastato un altro giro per regalare
dopo un fuori pista, non poteva esserci premedita- apprende la decisione degli a Vettel il quinto podio stagionale, che gli avrebbe
zione. Nel caso di Verstappen, invece, c’è la chiara steward. E, in basso, Vettel, consentito di affiancare Verstappen al terzo posto
sensazione che l’olandese abbia costretto il rivale quarto alla fine nella graduatoria di campionato.l
LAT

23
GP AUSTRIA
LE VOCI FERRARISTE
GIOVEDÌ valutazioni utili a capire in
quale direzione andare con gli
abbiamo già cominciato a fare
nel pomeriggio. Forse questa
stati abbastanza veloci nel
capire come intervenire:
27 LUGLIO sviluppi e nella quale siamo
riusciti a trovare la strada
pista per le sue caratteristiche
ci aiuta ma resta comunque
abbiamo tolto la carrozzeria
ma non è stato possibile
LECLERC: «Mi piacciono molto giusta per la messa a punto un tracciato insidioso, sul raggiungere il pezzo difettoso
le piste corte, e qui si gira in della vettura. In macchina quale è fondamentale sentirsi nel poco tempo a disposizione.
poco più di un minuto. Il avevo buone sensazioni oggi, a proprio agio nella vettura. È I ragazzi hanno fatto tutto il
tracciato mi ricorda in una anche se il vento che proprio questo l’aspetto sul possibile. Sapevo che se ci
certa maniera gli anni felici cambiava spesso direzione è quale ci stiamo concentrando fossimo riusciti molto
trascorsi nei kartodromi. stato un elemento di disturbo, di più». probabilmente avrei avuto solo
Come tutti sanno io preferisco specialmente nelle curve un tentativo, quindi cercavo di
i circuiti cittadini ma tra quelli
permanenti questo è uno di
durante la seconda sessione.
Come in Francia, anche qui in SABATO DOPO concentrarmi su quello, ma
alla fine non è stato possibile
l’asciando senza aria l’unità. I
meccanici hanno provato di
quelli che amo di più. Credo
che anche noi piloti possiamo
Austria mi dovrò concentrare
per adattare il mio stile di
LE QUALIFICHE effettuare nemmeno quello.
Siamo delusi, ma è bello
tutto per risolvere il problema
ma sfortunatamente l’accesso
dare il nostro contributo. Come guida e la vettura in funzione LECLERC: «Sono molto felice vedere che Charles ce l’ha al connettore era
GPDA abbiamo delle idee che di come la pista evolverà in della mia qualifica, è bello fatta ad ottenere la pole. Sono difficilissimo. Per la gara però
speriamo di poter portare qualifica. Credo che oggi vedere che tutto il lavoro che felice per la squadra, non siamo preoccupati.
avanti. Ritengo che gli input abbiamo fatto il massimo, si fa in preparazione del ovviamente non per quanto mi Quando Seb ha saputo di non
che arrivano da parte dei piloti vediamo però in che posizione sabato e poi man mano fino al riguarda. Penso che la nostra poter rientrare in pista ha
siano importanti perché in ci troveremo domani». Q3 viene ripagato con questi macchina sia veloce questo ringraziato i suoi ragazzi e ha
definitiva al volante ci siamo grandi risultati. È una giornata weekend, più veloce di chi ci incitato Charles che a sua
noi. Per quanto riguarda gli VETTEL: «La mia escursione molto bella per me, purtroppo sta davanti, quindi spero volta, dopo avere conquistato
steward credo che sarebbe fuori pista non ha avuto un non si può dire altrettanto per proprio di vivere una bella la pole, ha avuto parole di
positivo avere continuità di grosso impatto sulla mia tutto il team dal momento che domenica con una buona conforto per il compagno e la
giudizio, magari tenendo le giornata. L’unico svantaggio è Sebastian ha avuto un gara». squadra. Per quanto riguarda
stesse persone per più gare». non aver potuto effettuare il problema in Q3. Speriamo in la scelta delle gomme Soft per
long run su gomme Soft, ma una bella gara per domani. BINOTTO: «Siamo molto la partenza pensiamo sia
VETTEL: «Credo che in squadra se non altro sono stato in Sono contento della scelta di contenti per la prestazione di quella giusta. Ieri le abbiamo
ci siano le capacità, i talenti e grado di fermarmi prima delle gomme che abbiamo fatto, che Charles che sta crescendo trovate molto stabili, siamo
le idee per reagire all’attuale barriere. Stiamo ancora mi permetterà di prendere il continuamente. Tutto convinti che lo saranno anche
situazione che ci vede provando diverse cose per via con mescola Soft. sommato, nelle ultime tre gare domani e ci potranno dare un
inseguire. Chiaramente ogni avvicinarci ai nostri rivali e Un’ottima partenza sarà ci sono state due pole Ferrari vantaggio di prestazione».
gara che passa senza riuscire spero che domani riusciremo fondamentale per tenere gli e questo è il bicchiere mezzo
a mettere le ruote davanti ai avversari dietro specialmente
nostri avversari non è buona
a fare meglio di oggi. Nel
pomeriggio è stato abbastanza nella prima parte del giro
pieno che mi piace vedere. È
un risultato che è frutto DOMENICA
per noi, ma sono convinto che
possiamo recuperare.
difficile, anche per colpa del
vento. Non abbiamo testato
iniziale. Il nostro passo gara è
piuttosto buono e quindi sono
dell’evoluzione di Charles e
dell’impegno e del lavoro di
DOPO IL GP
Speriamo accada quanto cose nuove, piuttosto abbiamo fiducioso di potermela tutto il team. Ovviamente LECLERC: «Molto onestamente,
prima per noi ma pure per il provato a capire cos’è giocare». siamo dispiaciuti per da dentro non sembrava
bene dello spettacolo. Noi successo in Francia con Sebastian che avrebbe potuto (corretta) in quel giro. Prima di
stiamo dando il massimo ogni alcune delle parti che VETTEL: «Ovviamente una fare una bellissima qualifica quello tutto andava bene, ha
domenica, cercando di avevamo portato. Credo che giornata come questa lascia ma a causa di un banale fatto un tentativo il giro prima
sviluppare il più velocemente sia stato utile perché siamo l’amaro in bocca, quando hai inconveniente meccanico è nella stessa curva ma mi ha
possibile la nostra monoposto riusciti a capire in quale la macchina per lottare per la dovuto rimanere in garage. lasciato spazio in uscita. Su
e di metterla in condizione di direzione muoverci con i futuri pole position e non riesci Probabilmente per via del quel tentativo lì non mi
sfruttare tutte le componenti a sviluppi della vettura. nemmeno a prendere parte passaggio su un cordolo, si è sembrava che ci fosse lo
disposizione, incluse le A livello di bilanciamento nelle alla sfida non è il massimo. La interrotta una connessione spazio in uscita. Devo ancora
gomme che quest’anno hanno curve non andiamo male, ma vettura ha avuto un problema, meccanica, che ha impedito guardare l’immagine da fuori,
caratteristiche piuttosto sono convinto che possiamo quindi abbiamo perso una l’alimentazione sulla linea ma da dentro non mi
diverse rispetto a quelle della ancora migliorare, cosa che parte di Q2 e tutto il Q3. Siamo pneumatica del motore, sembrava sportivo.
scorsa stagione. Anche noi LAT
piloti siamo stati coinvolti nelle
discussioni e questo è un
bene. Credo che alla fin fine
noi siamo molto simili ai fan,
perché ci interessa solo
gareggiare e divertirci, senza
politica e senza interessi di
altra natura. Il nostro parere
dunque può essere
importante».

VENERDÌ
DOPO LE LIBERE
LECLERC: «Nel complesso
direi che quella odierna è
stata una giornata produttiva,
nella quale abbiamo
completato una serie di

24
“Sapevamo che dovevamo
andare lunghi con le Soft. Non
ci aspettavamo che con le
medie lui andasse così lungo,
però è stato il caso di Max e
dopo sono stati molti veloci
verso fine gara. Noi con le soft
ci siamo fermati al momento
giusto».
VETTEL: «Sono sempre
positivo. Guido una grande
macchina, penso che questo
weekend sia stato meglio per
noi, forse come il Canada
qualche settimana fa. Sono
deluso per me per ieri. Oggi
penso che la gara sia stata un
divertimento per me in
macchina, ma sono anche
deluso per Charles, lui è stato
molto bravo e forte questo
weekend e per lui e per la
squadra non è giusto che non LA PRESSE
abbiamo vinto. Se non era gara Max a fine gara aveva noi l’esempio. Ci prenderemo
corretto allora non era delle gomme più fresche. Le la nostra rivincita. Se questa è
corretto, ma io non sono un Soft di Charles funzionavano la decisione, allora in Canada
grande fan del passare queste ancora bene, ma abbiamo la vittoria era di Sebastian. A
decisioni a persone sedute da dovuto fare il pit per Maranello c’è ancora la
qualche parte su delle sedie. mantenere la posizione su bandiera issata. Voltiamo
Penso che noi in macchina Bottas. La Ferrari è pagina, accettiamo la
siamo i migliori per giudicare. migliorata, ma la prestazione decisione di oggi. Il nostro
Sono le corse, non stiamo di oggi è dovuta in gran parte stile non è quello di battere i
lottando come in “Un poliziotto al circuito sul quale pugni, stiamo già discutendo
alle elementari”. Siamo tutti correvamo. Leclerc é carico. delle regole 2021. Dietro le
adulti, qualcuno più giovane, Già pronto per la prossima quinte stiamo facendo tanto. Il
altri più anziani, ma gara. Sono sicuramente fatto che sia stato posticipato
dovrebbero lasciarci soli. deluso del risultato ma questa ad ottobre significa che
Abbiamo bisogno di più carico esperienza gli servirà da abbiamo lavorato tanto e bene
aerodinamico. Siamo forti in motivazione extra. Da parte dietro le quinte. Battere i pugni
piste come questa, come in nostra la decisione non è significa significa far
Canada. Penso che sappiamo corretta, Max ha creato la cambiare le cose in futuro.
cosa dobbiamo fare per collisione e l’ha spinto fuori Credo che decidere in fretta
migliorare la macchina, ma pista. Questo dice il sia sempre importante, oggi
non è facile e non è possibile regolamento. Però poco per i Commissari non era
in un giorno. Ringrazio tutta la importa, non vogliamo facile decidere. Vogliamo bene
squadra a Maranello perché ricadere nelle solite a questo sport, bisogna
tutti loro sono molto discussioni. Tutti si aspettano parlare tra di noi e prendere
appassionati e lavorano come una F1 più spettacolare e oggi decisioni. Le gomme? Alcuni
matti per migliorare la lo è stata. In un giorno come team guardano sempre ai
macchina. Come detto sono questo dobbiamo dare anche propri interessi».
sempre positivo e anche LA PRESSE GETTY IMAGES

quest’anno abbiamo la Ferrari


per vincere».
BINOTTO: «Nessuna penalità.
Come Ferrari riteniamo che
sia stata presa una decisione
sbagliata. Charles aveva
lasciato tutto lo spazio.
Rispettiamo, ad ogni modo, la
visione dei Commissari. Non
supportiamo la decisione ma
capiamo che sia la cosa giusta
per i fan e lo sport. Grande
gara di Max, bravo! Anche
Charles ha fatto un
grandissimo lavoro. potremmo
fare ricorso ma, per il bene
dello sport, non lo faremo.
Voltiamo pagina e andiamo
avanti. Sicuramente a fine

25
GP AUSTRIA
F.1 AUTOSPRINT AWARD di Mario Donnini

MIGLIOR PILOTA PROTAGONISTA

CHARLES
LECLERC
D alla seconda sessione di prove li-
bere fino al 69esimo giro, cioè a due
tornate dalla fine, Charles è stato stre-
pitoso, velocissimo, in una parola, stu-
pendo. E nel confronto con Verstappen,
il monegasco ha fatto tutto ciò che do-
veva e poteva, con gomme che avevano
sul groppone nove giri in più e che nel
finale stavano rendendo l’anima. Lui ci
ha provato e nel migliore dei modi, que-
sto è sicuro. Ed è il classico weekend in
cui è toccato al ragazzo monegasco di-
ventare la punta di lancia di casa Fer-
rari. Una chance grandissima, gestita e
sfruttata nel migliore dei modi. Grande,
grandissimo Charles.
fotografie LAT

MIGLIOR FILM

FERRARI
L a Ferrari di Mattia Binotto
non solo non s’arrende ma
lavora sodo e si sforza di cre-
scere, ad ogni Gran Premio. Do-
po la grande sorpresa del Cana-
da e il momento interlocutorio in
Francia, ecco una nuova grande
giornata per la Rossa che fa fi-
nalmente polpette della Merce-
des sia in qualifica che in gara
ma poi nel finale delGp si ritrova
una Red Bull Honda rimontante e
guidata in modo fantastico da un
Verstappen spinto da una classe
tignosa senza uguali. Il resto lo
MIGLIOR PILOTA NON PROTAGONISTA sapete. E al di là delle statuizioni
dei giudici, quello che conta dav-

LANDO NORRIS
vero è aver visto una Sf90 velo-
cissima e ancor più affidabile in
gara che in qualifica, come testi-
moniato da Sebastian Vettel. Il

S econda statuetta consecutiva come miglior pilota protagonista per il giovanissimo inglese, a
tutti gli effetti il rookie dell’anno in F.1. Favoloso in prova, tanto da poter scattare dalla quin-
ta casella dello schieramento, e quindi stupendo sesto a fine corsa, col compagno di squadra
quale non solo, finalmente, è ri-
uscito a togliersi lo sfizio di sver-
niciare la Mercedes di Hamilton,
Sainz (che si è lodevolmente prestato a regalargli scie in qualifica, visto che la penalità lo avreb- ma addirittura con una fermata
be poi spedito in ultima fila) bravo ottavo. Morale della favola, la McLaren rafforza la posizione di in più. Queste sono cose toste e
quarta forza del mondiale e conferma un trend molto positivo quando (quasi) tutti la davano out. segnali bellissimi per il futuro.

26
I VOTI DEL GRAN PREMIO
PILOTI SCUDERIE
LECLERC RED BULL
VERSTAPPEN 10 FERRARI
NORRIS
MIGLIOR FOTOGRAFIA RAIKKONEN 9

KIMI
BOTTAS
VETTEL
GIOVINAZZI
8 McLAREN

RAIKKONEN ANTONIO
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI HAMILTON
SAINZ
RUSSELL
7 ALFA ROMEO

V edere nei primissimi chilometri di ga- PEREZ


ALBON 6 RACING POINT
MERCEDES

GIOVINAZZI
ra il vecchio campione (fanno qua-
rant’anni in ottobre) veleggiare in una
sconcertante quarta piazza assoluta fa GASLY
bene al cuore. Il Kimi dei primi giri con HULKENBERG
l’Alfa Romeo rivitalizzatissima è un inno RICCIARDO
all’inaffondabilità delle leggende più ama-
te della F.1. Velocissimo, demoniaco nelle
spunto, quindi coriaco nella difesa e infine
S tanding ovation e applausi a scena
aperta per il ragazzo di Martina Fran-
ca. Decimo e lode. Alla fine, il primo pun-
STROLL
GROSJEAN 5 TORO ROSSO
HAAS
costante e consistente nella difesa della to iridato conquistato gli costa perfino una MAGNUSSEN
nona posizione finale, giusto davanti a un ciocca di capelli (in Austria queste cose KUBIKA
altro che esce alla grande dalla domenica capitano: 43 anni fa John Watson vincen- KVYAT
del Gp d’Austria: il compagno di squadra do rinunciò addirittura alla barba) ad ope-
Antonio Giovinazzi. ra del suo team principal Frederic Vasseur
mai così lesto con le forbici in mano. E va
4 WILLIAMS
bene, questo è il segnale che tutti aspetta- 3 RENAULT
MIGLIOR REGIA vamo, dopo la bellissima realtà delle due
entrate consecutive in Q3 a dare spesso- 2
MAX-RB15
re alle performance del bravissimo Anto-
nio, che dopo un inizio non facile sta gra-
dualmente tirando fuori anima, classe ed 1

-HONDA
attributi. Un gran bel giorno per chi crede
in lui e pure per l’automobilismo italiano.

LA STATUETTA SPEZZATA PILOTA PIÙ


VERSTAPPEN
I
RENAULT
l verdetto del Gp d’Austria scaturisce, COMBATTIVO
comunque la si voglia mettere, da una
PILOTA MENO
decisione dei giudici. A prescindere da
questa, sul piano sportivo in gara la com- COMBATTIVO KUBICA
binazione tra Red Bull e power unit Honda
PILOTA PIÙ
si dimostra la più competitiva e la più so-
prendentemente efficace, esaltata da un S e continua così la Casa francese quan-
to ad aspettative tradite si candida a SFORTUNATO VETTEL
Max Verstappen fantastico (via a parte). una fantastica sfida iridata con la Wil- PILOTA MENO
Tutto cià al netto delle polemiche di ca-
rattere giuridico-sportivo. Una gran bel-
liams. E se si confrontano budget, strut-
ture e rispettive potenzialità, la squadra
SFORTUNATO VERSTAPPEN
SCUDERIA
la dimostrazione di forza anche dalla Hon-
da, tornata a vincere. Ormai c’era il terrore
ha tutti i motivi per poter riconoscere di
stare deludendo più del team di Sir Frank. PIÙ EFFICACE FERRARI
d’essersi abbonati al quarto posso fisso e Mancano le prestazioni pure, latita l’affi-
SCUDERIA
la giornata memorabile di Spielberg inse-
gna chiaramente che ciò non è e così non
dabilità assoluta e anche i piloti comin-
ciano a risentirne e a mostrare segni di MENO EFFICACE RENAULT
sarà. Anzi: il mondiale 2019 trova una gran insofferenza. Ricciardo e Hulkenberg, ri- SCUDERIA MENO
bella consorteria di nuovi brutti clienti,
tre, tutti incardinati nel numero 33. Quan-
spettivalmente al dodicesimo e al tredi-
cesimo posto, sopravanzati agevolmente
FORTUNATA FERRARI
SCUDERIA PIÙ
to a Gasly, finito settimo a un giro, per lui
si prova un pizzico di tenerezza, ecco.
dalla Racing Point di Checo Perez. No, co-
sì non va. La Renault deve reagire. Subi- FORTUNATA RED BULL
to. Anzi, meglio se un po’ prima di subito.

27
GP AUSTRIA
SOTTO AI RIFLETTORI di Massimo Costa

Regina
in ombra
AL RED BULL S PIELBERG - A volte può capitare che lo sta-
tus quo cambi improvvisamente. La Merce-
RING SI des e il Red Bull Ring non vanno molto d’accordo,
ormai questo è chiaro. Dal 2016, le cose non sono
INTERROMPE mai tranquille per Toto Wolff e compagnia quando
LA LUNGA mettono piede nel circuito di Dieter Mateschitz. Lo
scorso anno, entrambe le vetture furono costrette
STRISCIA al ritiro spianando la strada a Max Verstappen, nel
DI SUCCESSI 2017 la vittoria andò sì a Valtteri Bottas, ma Lewis
Hamilton risultò anonimo quarto, nel 2016 si veri-
MERCEDES. ficò il contatto al termine della gara tra Hamilton
SOLO TERZA e Nico Rosberg con l’inglese vincitore e il tedesco
quarto. E dire che nel 2014-2015 la Mercedes aveva
CON BOTTAS raccolto due doppiette. La maledizione si è palesa-
L’INCREDIBILE ta anche domenica scorsa. Le alte temperature che
hanno caratterizzato i tre giorni del fine settimana
W10 MOSTRA I austriaco hanno condizionato non poco la W10 che
SUOI LATI DEBOLI faticava a “respirare” come potrebbe capitare ad
un simpatico vecchietto quando l’afa imperversa e
non trova un centro commerciale dove rinfrescarsi.
La Mercedes ha dovuto tagliare la carrozzeria per
far prendere un po’ d’aria alla power unit, sulla qua-
le si è anche intervenuti togliendole un poco di po-
tenza. Toto Wolff ha preso atto della situazione:
«Abbiamo dovuto correre in difesa, quella che ave-
AUSTRIA POCO FELIX te visto in pista non era la nostra abituale W10». Lo
PER LE FRECCE stupore però, non manca, perché il caldo c’è per tut-
D’ARGENTO ti e non è certo la prima volta che si corre con alte
Il week end austriaco si è temperature atmosferiche. La sensazione, non rac-
rivelato molto ostico per la contata dai responsabili Mercedes, è che la mono-
Mercedes fin dalle prove posto 2019 soffra i circuiti con curve e frenate sec-
libere (sotto Bottas out) e che, di trazione. Tracciati come Sakhir, Montreal e,
poi in gara si è rivelata un appunto, Spielberg, si sono rivelati ostici per le W10
mezzo calvario per Valtteri, di Bottas e Hamilton. E anche se osservando i risul-
terzo e Hamilton solo 5° tati si rimane impressionati per quelle otto vittorie
LAT
GETTY IMAGES

28
nelle prime otto corse, va ricordato che proprio in
Bahrain il primo posto appariva una formalità per CI ASPETTAVAMO
la Ferrari di Charles Leclerc fin quando nel finale è UNA CORSA
stata costretta a rallentare per problemi tecnici e a
concludere in terza posizione.
DIFFICILE,
Il monegasco aveva anche conquistato la pole, la MA IN REALTÀ
sua prima in carriera. In Canada, Sebastian Vettel LO È STATA ANCORA
si era preso la pole e aveva impegnato notevolmen-
te Hamilton durante il Gran Premio. Senza quell’er-
DI PIÙ
rore alla variante, il taglio sull’erba e la conseguen- VALTTERI BOTTAS
te eccessiva penalità, sarebbe stata nuovamente
la Ferrari a tagliare per prima il traguardo. E infine,
Spielberg, dove la Mercedes è stata una semplice
comparsa, non soltanto per il caldo. Il podio di Bot-
tas, terzo, è un brodino. Il finlandese non ne ave-
va proprio e a differenza di Vettel e Leclerc, non ci
ha provato neanche per un momento ad ostacolare
lo tsunami arancione in arrivo. Una corsa piuttosto
anonima quella di Valtteri: «Penso che di più non
si poteva fare. Ci aspettavamo una corsa difficile,
in realtà lo è stata ancora di più. Non abbiamo po-
tuto usare tutta la potenza del motore, dovevamo
rallentare e frenare prima del dovuto per non con-
sumare troppa benzina e per tutta la gara non ho
fatto altro che controllare le temperature. In que-
sta situazione, difendersi o attaccare era pressoché
impossibile. Nonostante tutto ho portato a casa un
terzo posto e 15 punti utili per muovere la classifi-
ca». Chi non si è visto è stato Hamilton. In qualifi-
ca aveva strappato un ottimo secondo tempo, ma
non ne aveva potuto godere per la penalità ricevu-
ta in seguito a un blocco ai danni di Kimi Raikkonen
nel corso del Q1. Tre posizioni, che poi sono diven-
ABBIAMO DOVUTO
tate due per un machiavellico regolamento, a dir CORRERE IN DIFESA
poco incomprensibile, che ha coinvolto Kevin Ma- QUELLA CHE AVETE
gnussen, anch’egli penalizzato e quinto al termine
del Q3. Lewis non si è lamentato, ha commentato
VISTO IN PISTA NON
con grande signorilità: «È stata una decisione giu- ERA LA NOSTRA
sta quella dei commissari, ho sbagliato con Kimi, ABITUALE W10
ho fatto un errore di valutazione ed è giusto così». TOTO WOLFF
Al via del GP, Hamilton ha dovuto evitare Verstap-
pen partito lentamente, ha duellato nelle prime
curve con il rookie connazionale Lando Norris, e di
questo se ne sarà stupito. Cosa ci faccio qui con una
McLaren al mio fianco, si sarà chiesto The Hammer.
SUTTON-IMAGES.COM
Poi, tutta la sua corsa è stata una via crucis culmi- LAT

nata con una curva presa in maniera garibaldina


e il conseguente danneggiamento dell’ala anterio-
re. Hamilton al pit-stop ha dovuto cambiare il mu-
so perdendo un sacco e una sporta di secondi. Nel
finale, è anche stato superato in tromba da Seba-
stian Vettel che ha relegato il suo ex rivale per il ti-
tolo mondiale ad un poco confortante quinto posto.
A motori spenti, Hamilton ha ripetuto quanto rac-
contato dal suo compagno di squadra, ma ha ag-
giunto «Dobbiamo capire perché abbiamo sofferto
così tanto e le altre squadre invece no». La prossi-
ma tappa è casa sua, Silverstone, a pochi km dalla
sede del team Mercedes, che si trova a Brackley. Si
tratta di un circuito che appare favorevole, da sem-
pre, alle vetture di Wolff. Hamilton guarda sempre
tutti dall’alto della classifica generale con i suoi 197
punti, 34 in più di Bottas. Una quinta posizione una
tantum ci può anche stare se alla fine i connotati del
campionato non cambiano… l

29
GP AUSTRIA
VISTO CON LUIGI MAZZOLA di Alessandro Bucci

Mad Max
il figlio del vento
L’INGEGNER MAZZOLA PROMUOVE A PIENI VOTI IL GP AUSTRIACO,
DICENDOSI COLPITO DALLA PERFORMANCE DI VERSTAPPEN E RED
BULL-HONDA APPLAUDENDO ANCHE IL FERRARISTA LECLERC
D opo il fiume in piena di polemiche
conseguito alla penalità inflitta a
Vettel in quel di Montréal e al piattissi-
MAX NON
mo GP di Francia dominato interamente
HA LASCIATO
dalle Mercedes, la corsa andata in scena SUFFICIENTEMENTE
sul tracciato del Red Bull Ring ha riacce- SPAZIO A LECLERC
so l’entusiasmo dei tifosi, con una gara vi-
vacissima e ricca di colpi di scena decisa
MA LO AVREBBE
all’ultimo da un duello corpo a corpo tra PASSATO ALLA
il rimontante Max Verstappen (scatta- CURVA SUCCESSIVA
to male dalla 2a piazza e chiamato ad un
LUIGI MAZZOLA
famelico recupero) ed il poleman ferrari-
sta Charles Leclerc. Abbiamo analizzato
il GP d’Austria con l’ingegner Luigi Maz-
zola, ex responsabile tecnico delle attività
test e test team manager Ferrari. Mazzola
si è detto letteralmente entusiasta per lo
spettacolo cui ha assistito. big circus a mio giudizio». - Hamilton, invece, non è sembrato in
- Luigi, come hai visto il duello tra Ver- - Charles Leclerc ha firmato un weekend palla nell’arco dell’intero weekend.
stappen e Leclerc con la ruotata rifilata magnifico, dimostrando ancora una vol- Un ritorno alla dimensione umana per
dall’olandese al monegasco? ta tutta la sua classe cristallina e il suo Lewis dopo una lunghissima parentesi
«Max non ha lasciato sufficientemen- lato emotivo. Che ne pensi del monega- da ‘robot’?
te spazio a Charles probabilmente, ma sco? «Sì Lewis ha preso le ferie in Austria so-
obiettivamente lo avrebbe passato la cur- «Sta arrivando, ha compiuto una gara stanzialmente (ride). Se Sebastian e Lewis
va successiva considerando la sua supe- straordinaria. Per fortuna che abbiamo si perdono nei boschi e assistiamo a gare
riorità in quel frangente. Penalizzare Ver- questi giovani che accendono il pubblico. simili, come ho scherzosamente scritto sui
stappen sarebbe stato uno schiaffo senza La F1 rinascerà nel momento in cui avre- social, ben venga!».
precedenti alla F1. Ancora peggio all’as- mo regolarmente duelli tra grandi piloti. - Vettel ha realizzato un buon stint con
surdità cui abbiamo assistito a Montréal. E’ sempre l’aspetto umano quello che fa la le gomme dure e la strategia a due soste
Dopo la partenza di Alonso e grazie alla differenza, l’aspetto tecnologico per cer- con le soft nel finale per recuperare al
maturazione che Max ha compiuto, attual- ti aspetti rischia di diventare noia per un pasticcio ai box non è stata male...
mente l’olandese è il miglior talento nel pubblico di largo respiro». «Sì, ma a mio giudizio, comunque, Seb non

30
VERSTAPPEN VINCE ANCHE
UNA FALSA PARTENZA
Al via del Gp di Austria, Verstappen
dalla prima fila viene inghiottito a
centro gruppo. Ma con una
fantastica rimonta andrà a
conquistare la prima vittoria 2019

LAT

era al massimo in Austria». «Davvero fantastico il britannico, è stato Toto sembrano aver trovato conferma a
- Antonio Giovinazzi ha colto il primo una goduria vederlo in azione». Spielberg?!
punto in Austria, pista favorevole stori- - Mick Schumacher ad Hockenheim por- «Mercedes ha dovuto aprire troppo la car-
camente agli italiani. Come vedi il talen- terà in pista la F2004 di papà Michael. rozzeria per problemi di temperatura, es-
to di Martina Franca? Che effetto ti fa questa notizia? sendosi rivelata molto sensibile dal punto
«Penso che sia ancora un punto interro- «Mi è piaciuta molto, credimi. Mantenere di vista del carico aerodinamico e, da que-
gativo. È vero che si sta confrontando con alto il nome di Michael attraverso quella sto punto di vista, Ferrari ha dimostrato
Kimi Raikkonen per cui non è andato ma- che può essere la persona forse più degna superiorità. Certo, Verstappen e Red Bull
le in stagione e ultimamente sta miglio- e che è anche pilota come il figlio Mick, è Honda, hanno fornito una dimostrazione di
rando progressivamente. Wait and see». molto emozionante». superiorità imbarazzante sotto certi pun-
- Un avvio meraviglioso di Lando Norris - Wolff recentemente ha dichiarato che ti di vista. Il tracciato di Spielberg, comun-
che ha duellato egregiamente con vete- Ferrari ha il motore migliore e che il te- que, era favorevole alla Ferrari adattandosi
rani nel corso del primo giro. Anche per am di Maranello ha svolto un ottimo la- molto alla SF90 come in Canada e Bahrain,
il compagno di squadra Sainz una gran- voro anche sul fronte delle prestazioni in essendo una pista da velocità, accelerazio-
de corsa gestendo molto bene le gomme. curva e sul raffreddamento. Le parole di ne ed efficienza aerodinamica». l

31
GP AUSTRIA
IN CRESCITA di Massimo Costa

McLaren
grandi sorrisi
SEMPRE PIÙ QUARTA FORZA DEL MONDIALE, LA SQUADRA
INGLESE TRASCINATA IN ALTO DA NORRIS E SAINZ. ECCO COME
S PIELBERG - La McLaren è sempre do appuntamento stagionale, non male
più la quarta forza del Mondiale F.1. A proprio. «Ho fatto una buona partenza, mi
sette giorni dal brillante Gran Premio di sono trovato davanti ad Hamilton in terza
Francia, al Red Bull Ring è arrivato un al- posizione, è stato un momento particola-
tro sesto posto per il team di Zak Brown e re, abbiamo fatto affiancati un tratto di pi-
questa volta conquistato da Lando Norris, sta, poi mi ha sfilato e poco dopo Raikkko-
scattato nuovamente dalla quinta piaz- nen mi ha passato alla curva 4, all’esterno,
zola in griglia. Mentre Carlos Sainz, che non potevo fare molto per contrastarlo. Ho
partiva dall’ultima fila per aver sostituito quindi pensato alla mia corsa, a come con-
power unit e cambio, ha compiuto una mi- servare al meglio le gomme cercando di
rabolante rimonta passando da dicianno- mantenere un buon passo. Al pit-stop al
vesimo in griglia a ottavo sotto la bandiera 25° giro, sono passato dalle gomme soft
a scacchi. Se a Le Castellet erano arriva- alle medie ed ero abbastanza insicuro sul
ti 10 punti pesantissimi (con Sainz sesto e fatto che avrei potuto concludere al me-
Norris nono), in Austria ne sono stati in- glio la corsa con questa mescola. Nel fi-
cassati 12, record stagionale. nale c’era Gasly dietro di me che spinge-
La MCL34 funziona, lavora bene con le va, così ho dovuto spingere e nello stesso
gomme, la power unit Renault fa il suo do- tempo non distruggere gli pneumatici evi-
vere. La dimostrazione della bontà della tando di prendere rischi. Ci sono riuscito
vettura del team di Woking ed abbiamo portato a casa
arriva dalla debacle della Re-
nault stessa, che a Spielberg
NON VEDO L’ORA un altro grande risultato. E
adesso non vedo l’ora di ar-
in qualifica si è arenata nel DI ARRIVARE rivare a Silverstone, correre
Q2 e in gara non ha neanche A SILVERSTONE, in F.1 sul mio circuito sarà in-
visto la zona punti. Stessa
power unit, ma la Casa ma-
CORRERE IN F.1 SUL credibile».
A dir poco raggiante Sainz:
dre viene sconfitta ormai con MIO CIRCUITO SARÀ «Domenica mattina mi so-
una certa assiduità. Curiosa- INCREDIBILE no svegliato fortemente
mente, è anche tra McLaren LANDO NORRIS motivato, questa sensazio-
e Renault il confronto impor- ne aveva sostituito il senso
tante per il quarto posto nel- di frustrazione che mi ave-
la classifica costruttori. La va accompagnato per tut-
squadra arancione di Brown to il venerdì e il sabato per-
allunga portandosi a 52 pun- ché andare in pista sapendo
ti, la squadra gialla di Cyril che qualunque cosa avessi
Abiteboul è rimasta ferma a 32. Venti lun- combinato sarei partito in ultima fila per di attaccare Gasly l’ho accantonata. Sono
ghezze di differenza sono un fosso abba- la sostituzione della power unit non è di- certo che l’avrei passato senza problemi
stanza largo e per qualche settimana gli vertente. Così, prima del via ero carico co- e il settimo posto era alla mia portata, ma
uomini McLaren possono stare sereni. La me sempre. Sono partito con gomme me- ho dovuto fare attenzione per via dell’ala
corsa di Norris è stata splendida, da pilo- die e sapevo che avrei dovuto svolgere un e della perdita di carico aerodinamico. Ho
ta maturo. lungo run prima di sostituirle, sono così così preferito controllare Raikkonen dietro
Tanta sostanza e qualità ha portato in stato conservativo e attento. Era la stra- di me piuttosto che andare all’attacco e ri-
McLaren questo ragazzo che sulle spal- tegia migliore per pensare di poter recu- schiare».
le ha soltanto nove Gran Premi disputati perare posizioni. Il pit-stop è avvenuto al L’unica probabile amarezza della giorna-
eppure viaggia che è un piacere vederlo. giro 41 ed ho montato la mescola dura. A ta per la McLaren è sicuramente arrivata
Norris ha ingaggiato duelli importanti, si quel punto, ho potuto iniziare a spingere dalla vittoria della Honda. Anche se non
è fatto rispettare, non ha avuto bisogno di forte ed ho compiuto una lunga serie di lo faranno mai trasparire o sapere, vedere
compiere manovre sporche per portare a sorpassi che mi ha portato a raggiunge- il costruttore rientrato in F.1 con loro, ave-
termine sorpassi o difese. re la zona punti. A 10 giri dalla fine, ho no- re vissuto assieme mille sofferenze, mil-
La sua sesta posizione va ad aggiungersi tato che l’ala anteriore si era danneggia- le noie tecniche, mille delusioni, senza po-
alla medesima ottenuta a Sakhir al secon- ta, forse in un cordolo, e così la mia idea ter raccogliere quanto seminato, non deve

32
NORRIS 6°, SAINZ 8°: 12 PUNTI PESANTISSIMI
Scattato ancora una volta dalla quinta casella sulla
griglia Norris ha chiuso al 6° posto. Sotto Sainz
autore di una fantastica rimonta: da diciannovesimo
sulla griglia a ottavo sotto la bandiera a scacchi
fotografie LAT

far piacere. La McLaren si è separata dalla


Honda dopo tre stagioni, alla fine del 2017,
sulla grande spinta esercitata da Fernan-
do Alonso che aveva posto quella condi-
ASDF DASF DASF
zione per continuare a correre in F.1 con la ADSF ADSF ADSF
McLaren. Così si arrivò alla rottura sul fi- ASDF ADSF DASF
nire di quel campionato e all’accordo con
la Renault. Mentre la Honda si è “trasferi-
ADSFDASF ADSF
ta” alla Toro Rosso per poi approdare alla DSF ASDF
Renault quest’anno. DASFADSFADS NTE
Chissà, forse con un po’ di pazienza in più, ASDFADSFAS SDFSDSS
con una maggiore lungimiranza, le cose
sarebbero state diverse per Zak Brown e
compagnia. Vedi anche fornitura motori
Honda per il discorso 500 Miglia di India-
napolis… l

33
GP AUSTRIA
LA RISCOSSA di Alessandro Gargantini

Alfa
larmente aggressiva sulle gomme, e que-
sto aspetto preoccupava particolarmente
lo staff tecnico ed i piloti della casa di Are-
se. Per questo motivo, nella prima fase di

ritrovata
gara al Red Bull Ring, a Raikkonen e Gio-
vinazzi è stato chiesto di essere particolar-
mente attenti al degrado. Il finlandese è
stato tenuto in pista fino al 23. giro, in giro
in meno del team mate. Ha avuto succes-
so la strategia di evitare il secondo cam-
RAIKKONEN, AVVIATOSI ALLA GRANDE, È BUON NONO, MENTRE bio gomme con entrambe le vetture, che
sono uscite dalla corsia box dopo il cambio
GIOVINAZZI, SONTUOSO DECIMO, PER LA PRIMA VOLTA VA A PUNTI gomme con le mescole più dure che hanno
conquistato un rimarchevole nono e deci-

S PIELBERG - Dopo essere tornata in


zona punti al Paul Ricard, la Casa del
Biscione ci ha davvero preso gusto! Sui
proprie strategie di gara, che sono stata
analoghe per entrambi i piloti. Il finlande-
se con uno scatto impressionate al via ha
mo posto con il finlandese e l’italiano. Le
vetture italiane hanno perso il confronto
diretto con le imprendibili McLaren nel-
saliscendi di Spielberg per i ragazzi di portato la sua monoposto in un incredibi- la lotta tra le squadre di centro classifica.
Frederic Vasseur è arrivata un’altra pre- le quarto posto al termine del primo giro, Il risultato ottenuto in Stiria consente al
stazione di assoluto livello, conseguenza per poi mollare la presa con l’obiettivo di team italiano di portarsi in sesta posizio-
della bontà degli aggiornamenti aerodi- ottenere la maggior percorrenza possibi- ne nella graduatoria costruttori, distan-
namici e telaistici che, a partire dalla cor- le con gli pneumatici Soft. Nel preceden- ziando di tre lunghezze la Racing Point,
sa in Provenza, hanno reso le C38 più bi-
lanciate, incollate al terreno e in grado di
sfruttare meglio le gomme. Sin dalle qua-
lifiche si era compreso che la corsa in ter-
ra austriaca avrebbe potuto contribuire a
rimpinguare il bilancio stagionale dell’Al-
fa Romeo Racing, consentendole di fa-
re un nuovo passo avanti nella classifica
costruttori, dove tra le scuderia di centro
classifica l’asticella qualitativa si è alza-
ta moltissimo rispetto alla passata stagio-
ne, e in quella riservata ai piloti, con Kimi
Raikkonen ampiamente all’interno della
top-ten. L’unica incertezza riguardava la
tenuta delle gomme Soft, che hanno equi-
paggiato in partenza entrambe le mono-
posto della scuderia con sede a Hinwil. Il
raggiungimento della Q3 con entrambe le
vetture, cui ha fatto seguito la conquista te appuntamento del Paul Ricard, Antonio
della sesta e settima posizione in griglia ri- Giovinazzi era scattato con gli pneumatici
spettivamente con Kimi Raikkonen e An- di mescola più morbida, ma era stato co-
tonio Giovinazzi, oltre a rappresentare di stretto a chiudere il primo stint di gara do-
gran lunga il miglior risultato stagionale po poco più di una manciata di giri giri.
ottenuto nella giornata di sabato ha con- L’altra vettura che era scattata con le me-
sentito alle due monoposto italiane di te- desime gomme, la Red Bull di Pierre Gasly,
nersi alle spalle la bagarre tipica dei primi era rimasta in pista dieci giri in più. BON GIOVI MARCA PUNTI, KIMI SFRECCIA
giri di gara e di impostare serenamente le La C38 in Francia si era mostrata partico- Kimi, sopra, subito dopo il via s’era issato
SUTTON-IMAGES.COM in quarta posizione, poi ha tenuto duro
e si è piazzato buon nono. A sinistra, lo stupendo
Giovinazzi visto in Austria, di nuovo in Q3 e a
punti a fine gara, con un gran bel decimo posto

34
LA PRESSE
e di occupare la nona piazza con Raikko-
nen, che è però stato sopravanzato da un
FELICE PER
ottimo Norris in quella riservata ai piloti. IL PRIMO PUNTO,
Per Giovinazzi si tratta del primo, merita- ANCHE SE C’ERA
tissimo, primo punto nella massima serie.
Il pilota italiano nelle fasi iniziali di gara
IL POTENZIALE
era sceso al nono posto, ma nel corso del PER OTTENERLO GIÀ
gran premio ha evidenziato un’ottima ge- IN PRECEDENZA
stione del degrado che l’ha portato sul fi-
ANTONIO GIOVINAZZI
nale di gara a incollarsi agli scarichi del
compagno di gara, maggiormente in dif-
ficoltà. Il pugliese è riuscito a mantenere,
pur rispettando la posizione di Raikkonen,
la Racing Point di Perez a distanza di sicu-
rezza e a cogliere un obiettivo che trop-
pe volte era svanito per situazioni con-
tingenti. «Sono contento che finalmente
sia arrivato il mio primo punto in questa
stagione, anche se c’era il potenziale per
raggiungerlo in precedenza» – ha com-
mentato il pilota di Martina Franca – Sin-
ceramente non ho sentito personalmente ma corsa di Silverstone». E ora che ha rot-
molta pressione per questo risultato che to il ghiaccio ed è arrivato il primo punto
tardava a venire, anche la domanda in me- nel mondiale, si può finalmente affermare
rito a quando avrei rotto il ghiaccio era di- che la strada per il pugliese sia finalmen-
ventato una costante tra quelle che mi ve- te in discesa. Curiosamente Federic Vas-
nivano poste!». Antonio ha spiegato che seur ha atteso il pilota italiano al traguar-
quando sul finale la sua monoposto si è do con in mano in paio di forbici. Il pegno
fatta sempre più ingombrante ne- da pagare per il primo punto era una bel-
gli specchietti della vettura ge- la spuntata ai capelli. E ogni promessa è
mella di Raikkonen, non c’è mai un debito! ●
stata l’intenzione di scambiare
le posizioni. «Sì, negli ultimi gi-
ri mi sono molto avvicinato al mio
compagno di squadra, il mio rit-
mo era buono. Ma non ci sia-
mo mai posti il problema di
scambiarci le posizioni, vi-
sto che era importante di-
fendere il risultato di squa-
dra, con due vetture in zona
punti». Soprattutto ora che la
lotta tra le scuderie di centro
classifica è particolarmente ac-
cesa. «I nostri avversari fanno con-
tinuamente passi in avanti. Soprat-
tutto la McLaren è diventata molto
forte e deve essere il nostro riferimento.
Gli ultimi sviluppi portati sulla C38 hanno
portato a concreti benefici e ci hanno con-
sentito di fare in passo in avanti. A par-
tire dal Paul Ricard la nostro monoposto
è più competitiva. Contiamo di continua-
re con il trend di crescita già dalla prossi-

35
GP AUSTRIA
LA TECNICA di Paolo Filisetti

MUSO NUOVO SULLA SF90


L’INTEGRAZIONE DELL’ALA ANTERIORE INTRODOTTA IN FRANCIA, È STATA COMPLETATA IN AUSTRIA, CON L’ADOZIONE
DI UN MUSO DIVERSO DAL PRECEDENTE. QUESTO, SPECIFICAMENTE È CARATTERIZZATO DA NUOVI SUPPORTI, DOTATI
DI SOFFIATURE VERTICALI DI PIÙ AMPIE DIMENSIONI RISPETTO ALLA VERSIONE PRECEDENTE, MA SOPRATTUTTO DI
UNA VENATURA ORIZZONTALE PER TUTTA LA LORO LUNGHEZZA. QUESTO ELEMENTO INDIRIZZA IN MODO PIÙ
EFFICACE I FLUSSI DIRETTI VERSO I TURNING VANES SOTTO IL TELAIO. QUESTI ULTIMI ORA SONO ACCOPPIATI A DUE
ELEMENTI CONNESSI DIRETTAMENTE AL MUSO,A DIFFERENZA DI QUELLO SINGOLO PRECEDENTE, (VEDI DETTAGLIO
TONDO FRANCIA) MIGLIORANDO LA GESTIONE DEI FILETTI FLUIDI DIRETTI SOTTO IL FONDO VETTURA.

Dettagli...
non trascurabili
NON SONO I GRANDI PACCHETTI AERODINAMICI A FARE LE DIFFERENZE PRESTAZIONALI PIÙEVIDENTI.
IN MOLTI CASI SONO I PARTICOLARI CHE, INSIEME AD ALTRI ELEMENTI, PERMETTONO LA CRESCITA

36
S PIELBERG - Lo abbiamo detto più volte. In F.1
spesso non sono i grandi pacchetti aerodinami-
ci a generare le differenze prestazionali più eviden-
MERCEDES W10 CESTELLI AERATI
LA MERCEDES, HA ADOTTATO UNA CONFIGURAZIONE ASIMMETRICA DEI CESTELLI FRENO
ti. In molti casi, anzi, quasi sempre sono i dettagli ANTERIORI. NELLO SPECIFICO QUELLO DI SINISTRA PRESENTAVA UN’AMPIA FERITOIA, NELLA
che abbinati ad altri elementi già collaudati per- PARTE SUPERIORE ANTERIORE PER FAVORIRE LA TRASMISSIONE DEL CALORE GENERATO IN
mettono un incremento prestazionale ad una de- FRENATA, DAI CESTELLI AI CERCHI. CIÒ PER MANTENERE IL PIÙ COSTANTE POSSIBILE LA
terminata monoposto. Nel caso del GP d’Austria, PRESSIONE DI GONFIAGGIO DEGLI PNEUMATICI.
non possiamo certamente parlare di un panora-
ma tecnico caratterizzato dall’introduzione di nu-
merose novità, e sviluppi profondi. Nondimeno per
quanto concerne la Ferrari SF90, è corretto conside-
rare che quanto introdotto al Red Bull Ring, rappre-
senti di fatto il completamento dello sviluppo visto
la settimana precedente al Paul Ricard. In verità, ci
si aspettava un’ulteriore analisi prestazionale lega-
ta al fondo che era stato temporaneamente accan-
tonato, anche sulla base di quanto dichiarato dallo
stesso team in Francia. Questo, all’atto pratico, non
è avvenuto, ma le ragioni che hanno portato a ciò
rappresentano una notizia positiva, sotto il profilo
della comprensione dei problemi di integrazione di
questo elemento. E’ corretto infatti sostenere, che
i tecnici della Scuderia, si sono concentrati in FP1 e
FP2, nella valutazione delle performance della nuo-
va ala anteriore introdotta in Francia, abbinata ad
elementi che di fatto ne completano l’integrazione
sulla monoposto. Per chiarire ulteriormente la vi-
cenda, dalla prima sessione è stato introdotto un
nuovo musetto che differisce da quello precedente
in due specifiche aree. La prima, quella dei suppor-
ti, ora caratterizzati da soffiature verticali di mag-
giore sezione, e soprattutto da una sorta di vena-
tura orizzontale al di sotto di esse, che si estende to supportato anche dalle dirette impressioni dei
per tutta la lunghezza dei supporti. E’ peraltro im- piloti e più specificamente da Charles Leclerc, che
portante sottolineare che questi, ora si estendano dopo la conquista della pole position, ha espresso
maggiormente verso il posteriore, arrivando a lam- senza timori la propria soddisfazione per l’handling
bire il bordo di ingresso della presa d’aria inferiore della vettura, soprattutto all’avantreno.
che alimenta la S-duct. Per quanto riguarda, invece, la Mercedes, il team
Questo dettaglio abbinato, appunto alla venatu- di Brackley, non ha introdotto particolari aggiorna-
ra citata in precedenza, permette un migliore in- menti alla W10, puntando più che altro a minimiz-
dirizzamento dei filetti fluidi in uscita dall’ala an- zare eventuali problemi di gestione delle pressio-
teriore. Quest’area, come noto è particolarmente ni dei pneumatici anteriori, facendo debuttare, in
strategica, per quello che concerne l’indirizzamen- prova, una versione aggiornata di cestelli dei fre-
to del flusso d’aria destinato a passare al di sot- ni, asimmetrica. In effetti, la modifica ha riguarda-
to del fondo vettura. A completare, l’evoluzione di to solo il lato sinistro, con la comparsa di un’am-
questa zona, infatti, la nuova versione di muso è pia feritoia nella parte superiore anteriore di questi
dotata di turning vanes completamente differen- elementi. Questa, non ha la funzione principale di
ti rispetto a quella precedente. In dettaglio, que- raffreddare i dischi, bensì come anticipato, quella
sti elementi ora sono due al posto di quello singo- di trasferire efficacemente il calore prodotto in fre-
lo che caratterizzava la versione utilizzata sino in nata, dal cestello ai cerchi, mantenendo così, il più
Francia. Inoltre, è stata di molto incrementata la possibile costante la pressione di gonfiaggio degli
loro superficie, oltre che radicalmente modificato il pneumatici. Si è trattato, in effetti, di un accorgi-
loro profilo. In sostanza, pare che, dati alla mano, la mento interessante su un tracciato dove, le frena-
nuova ala, accoppiata al nuovo muso, avrebbe do- te non sono particolarmente severe, ad eccezione
vuto sulla carta, accanto al nuovo fondo, che inve- della curva 3. Proprio per questo motivo, mantene-
ce si vedrà solo da Silverstone in poi, correggere i re il più possibile costante, la trasmissione di aria
problemi di equilibrio, e soprattutto di inserimen- calda tra una frenata e l’altra, permette quantome-
to in curva della SF90. I riscontri ottenuti in pista, e no sulla carta una migliore gestione dei pneumatici
le verifiche effettuate nel corso delle stesse sessio- a livello di grip in relazione alla loro fascia di rotola-
ni di prove libere, anche mediante flow viz( liquido mento. Un dato, interessante, è rappresentato dal-
fluorescente che visualizza i flussi che lambiscono le temperature estremamente elevate riscontrate
la vettura) hanno mostrato, che anche in assenza lo scorso fine settimana che di fatto, soprattutto
dell’ultimo tassello (il fondo), la monoposto ha no- in gara hanno reso meno determinante, riducen-
tevolmente migliorato in precisione a livello di in- done l’efficacia, lo “stratagemma” adottato dalla
serimento dell’avantreno. Tale dato, peraltro, è sta- Mercedes. ●

37
GP AUSTRIA
LA POLEMICA di Alessandro Gargantini

Pneumatici
GETTY IMAGES

della discordia
IL FATTO DI AVERE GOMME FIGLIE DI UNA RICHIESTA
LAT

MERCEDES HA SPINTO I TEAM RIVALI A CHIEDERE


UN RITORNO ALLE COPERTURE 2018. MA...

S PIELBERG - Ad uscire per prime allo


scoperto nel denunciare il proprio di-
sagio nei confronti degli pneumatici intro-
A destra Lukas Lauda,
40enne primogenito del
compianto Niki posa con
dotti dalla Pirelli in questa stagione erano l’applaudito poleman
state, a Montreal, le prime linee della Red Leclerc, premiato dalla
Bull. Facendo eco a Helmut Marko, Chri- Pirelli. In alto, Verstappen
stian Horner sull’Isola di Notre Dame era riparte sgommando
stato molto esplicito nel puntare il dito e, nell’altra pagina,
contro le mescole di questa stagione, che le coperture 2019
sembrano cucite addosso alla Mercedes e
uccidono lo show. Quanto le gomme siano
alla base sul successo di una monoposto

38
non è affatto un mistero, e la questione è
ovviamente montata molto velocemente.
Sulla stessa frequenza delle scuderie mo-
torizzante dalla Honda si è presto porta-
ta anche la Scuderia Ferrari che, pur con
un tono più composto, non ha mancato di
sottolineare di non essere affatto convin-
ta del prodotto utilizzato nel 2019 e che
sarebbe stato auspicabile tornare indietro
agli pneumatici del 2018, in linea con le ri-
chieste avanzate dalla Red Bull.

Gomme figlie di una richiesta Mercedes


Le gomme del 2019 seguono un input del-
la Mercedes che, dopo le prime corse della
passata stagione, aveva portato all’assot-
tigliamento dello spessore del battistrada
di 0,4 mm nei Gran Premi di Spagna, Fran-
cia e Inghilterra . Un cambiamento che
era coinciso con il dominio di Hamilton nel
gran premio disputato a Montmelò, il pri-
GETTY IMAGES
mo nel quale l’anno scorso il futuro irida-
to aveva realmente alzato la tesa dopo un e Renault. Un aspetto comunque non in- gli elementi alla base del predominio del-
inizio di stagione assai opaco, nonostan- fluente, visto che il quorum del 70%, obiet- la Casa di Stoccarda. E che si sia persa
te la vittoria “trovata” nel precedente ap- tivamente molto difficile da raggiungere, l’occasione per provare a portare un po’
puntamento di Baku. Dalla corsa in Cata- non è stato nemmeno avvicinato. Un risul- di equilibrio in un contesto che ha deter-
logna in poi, di fatto, le Frecce d’Argento tato atteso, se non scontato, che fa traspa- minato otto vittorie consecutive della Ca-
avevano iniziato a volare e avevano porta- rire un certo disagio nel cambiare le regole sa della Stella a tre punte.
to gli equilibri su di un piano di sostanziale a partita in corso. Certo, c’è un precedente
parità con la Ferrari, che dal Bahrain ave- giustificato da motivi di sicurezza, ma ciò Pirelli lavora sulle gomme 2020
va preso nettamente il sopravvento. Nel- non implica che un’eccezione debba tra- Come confermato anche dallo stesso Ma-
la passata stagione l’intervento della Pi- sformarsi in una regola. Come sottoline- rio Isola nel corso di un incontro che ha se-
relli fu dettato da motivi di sicurezza, al ato dallo stesso Mario Isola, tornare alle guito la decisione di lasciare tutto com’è,
cospetto di ripetuti casi di over-heating e gomme del 2018 avrebbe comportato un il problema che si debba dare un impul-
blistering. Un’altra strada per ottenere un grosso salto nel buio, perché le monopo- so allo spettacolo che la F.1 sta offrendo è
cambiamento degli pneumatici nel corso sto di questa stagione, che ha introdotto chiaro a tutti. «L’incontro di venerdì ave-
della stagione passa attraverso la richie- un nuovo regolamento tec- va in primi l’obiettivo di com-
sta unanime di sette delle dieci squadre nico, sono state sviluppate C’È STATA UNA prendere come migliorare lo
iscritte al mondiale. In vista del Gran Pre- sulle attuali coperture. Man- show. Sappiamo tutti che il
mio del Paul Ricard, il malumore sembra- ca un riscontro su come il DISCUSSIONE SE dominio della Mercedes non
va essersi un po’ placato, ma la suprema- vecchio prodotto si sarebbe TORNARE ALLE è di aiuto - ha spiegato il ma-
zia di Hamilton in Provenza ha riacceso un adattato alle nuove vetture. GOMME 2018, MA nager milanese – C’è sta-
fuoco che non si era mai spento e ha por- Inoltre, i difetti delle prece- ta una discussione se aves-
tato le scuderie a riunirsi a Spielberg per denti gomme avrebbero po- POI SI È DECISO DI se senso tornare alle gomme
affrontare il tema. In Canada, il responsa- tuto ripresentarsi. CONTINUARE COSÌ del 2018, sono stati analizza-
bile Pirelli Mario Isola mise bene in chiaro
MARIO ISOLA ti pro e contro, ma poi è sta-
i suoi punti: le specifiche erano state deli- Scelta avversa alla Rossa ta presa la decisione di con-
berate lo scorso settembre e rese disponi- Né è dunque uscita, dopo il tinuare così. C’è stata una
bili nella sessione di test a Yas Marina dei verdetto degli steward con- votazione, la riunione è sta-
primi giorni dello scorso dicembre. Tanto tro Vettel in Canada, un’al- ta profittevole e sono emer-
negli Emirati quanto nei pre-season test tra decisione che ha ovvia- se idee che sono state di-
di Barcellona, nessuna squadra aveva evi- mente contrariato i vertici scusse. Forse a Silverstone
denziato problemi o levato critiche. della Scuderia Ferrari. Ovviamente, su te- ci saranno delle proposte, ma è presto per
mi di versi, ma che va certamente nella affermarlo. Noi stiamo lavorando sul pro-
L’eccezione non può diventare regola direzione opposta rispetto ai “desidera- dotto che sarà introdotto nel 2020 con due
La votazione avvenuta in Austria nel- ta” della Casa del Cavallino. Se da un lato chiari obiettivi: allargare il range della fi-
la mattinata di venerdì, prima delle FP1, è difficile trovare argomenti granitici che nestra d’utlizzo degli pneumatici e man-
ha portato a un risultato di totale equili- vanno contro la decisione di non tornare al tenere sotto controllo il surriscaldamento,
brio, con le scuderie motorizzate Honda passato, non essendo mai emersi proble- con macchine sempre più veloci che scari-
e Ferrari da una parte, e quelle alimenta- mi di sicurezza, e di lavorare per una defi- cano maggiore energia negli pneumatici».
te da Mercedes e Renault dall’altra. Paul nizione più calibrata per quelle che saran- Le prove Pirelli di Spielberg (svolte dall’Al-
Monaghan della Red Bull ha invece riferi- no le specifiche della mescola per il 2020, fa Romeo con Ericsson e Giovinazzi) in
to che a prevalere sono stati i voti contra- dall’altra bisogna riconoscere che non so- programma il martedì e mercoledì dopo il
ri. Nel caso, potrebbe essere stata l’Alfa no in pochi nel paddock a pensare che le Gp e quelle di Silverstone hanno soprat-
Romeo a schierarsi dal lato di Mercedes gomme di questa stagione siano uno de- tutto questo obiettivo. l

39
GP AUSTRIA
PRIMO PIANO di Antonio Granato

Vi spieghiamo
gli 0,4 mm
IL TENTATIVO DA PARTE DI ALCUNE SQUADRE DI TORNARE
ALLE COPERTURE IN CONFIGURAZIONE 2018 È STATO RESPINTO SUTTON-IMAGES.COM

D a prima ancora che le macchine scen-


dessero in pista, in Austria la scena
era stata completamente rubata dal ten-
capacità di accumulare energia durante
la rotazione e impedendo in questo modo
di generare calore ed innalzamento della
asfalto nuovo, il quale, usurando poco le
gomme, consentiva al pneumatico di ac-
cumulare una quantità di energia sempre
tativo di alcuni team (quelli non affiliati temperatura eccessivo. maggiore dando vita ai fenomeni di bli-
alla Mercedes) di tornare alla costruzione Ricordiamo innanzitutto che le gomme da ster.
delle gomme 2018; tentativo poi fallito. Ri- competizione lavorano già a temperatu- Ma una riduzione di soli 4 mm può gene-
cordiamo che quest’anno le gomme han- re molto elevate, comprese tra i 100° e i re così tanti vantaggi? Si perché, in effetti,
no subito un ribassamento del battistrada 120°. L’energia che “entra” nella gomma una riduzione di soli 4 decimi di millimetri
che era stato provato già lo scorso anno in genera calore nel corpo della mescola bat- genera un bel risparmio di massa di gom-
tre GP della passata stagione. tistrada e maggiore è la quantità di me- ma per ogni pneumatico. Molti centime-
La Pirelli, per limitare il fenomeno del bli- scola presente nel battistrada e maggiore tri cubici di mescola all’anteriore e ancor
stering, che si era manifestato già dai pri- è l’accumulo di energia e tanto più sarà in- di più al posteriore dove le dimensioni del
mi test invernali del 2018, aveva trovato fine l’innalzamento delle temperatura del- pneumatico sono chiaramente maggio-
come soluzione la riduzione di 0,4 mm di la gomma. Più mescola c’è, più spessore ri. Molta meno massa sulle gomme che,
spessore del battistrada. c’è e più si genera calore. quindi, accumuleranno meno energia ge-
Molti si sono chiesti come facesse una ri- Riducendo lo spessore del battistrada di nando di conseguenza così molto meno
duzione così minima – meno di mezzo mil- qualche decimo di mm si abbassa di cir- calore.
limetro - a generare dei benefici così im- ca 10°- 12° gradi la temperatura nel pneu- Una scelta, quella di ridurre lo spessore
portanti da cambiare il comportamento matico raggiungendo così l’obiettivo de- della gomma, preferita a quella di un uti-
di una gomma, ed è quello che fu chiesto gli uomini Pirelli di eliminare il fenomeno lizzo di mescole più dure, voluto proprio
a Mario Isola, nel corso della puntata 143 del blister. per consentire ai team di poter usufruire
di Pit Talk, che spiegò chiaramente quale A questa soluzione i tecnici Pirelli ci ar- di una gamma maggiore di gomme e non
fosse l’intenzione dei tecnici Pirelli. rivarono dopo alcuni test che dimostraro- costringere le squadre ad orientarsi sem-
L’idea era quella di ridurre la massa tota- no come questo evento negativo fosse ge- pre più, ad ogni Gp, verso costruzioni più
le di ogni pneumatico, riducendo così la nerato principalmente nei tracciati con un dure e meno sensibili al blistering. ●
LAT

LA PIRELLI NON CAMBIA


LE GOMME IN CAMPO
Sotto, Mario Isola,
responsabile del
programma Pirelli in F.1,
qui con alcuni
rappresentanti del team
Red Bull-Honda,
ribadisce il non ritorno
alle gomme 2018

40
GP AUSTRIA
IL CASO
DAN, TANTI SALUTI
Dan Ticktum
durante i test a
Barcellona dello
scorso 14 maggio
quando era salito
per la seconda
volta in carriera
sulla RB15

Ticktum
SUTTON-IMAGES.COM

perso e non aveva esitato a dire che attor-


no al risultato del tedesco secondo lui c’e-
rano parecchie onde. Ticktum fu sommer-
so dalle critiche, ma non si rimangiò mai

sei fuori!
la sua opinione. Ora che il ventenne non
fa più parte del vivaio Red Bull, si aprono
le porte al alcune inevitabili questioni. La
prima, è quella che concerne il suo sosti-
tuto. Marko non ha piloti pronti alle spalle
delle prime guide di Red Bull e Toro Rosso.
CON UNA MOSSA A SORPRESA HELMUT MARKO HA CACCIATO Solo a metà maggio, Ticktum era salito per
la seconda volta a Barcellona sulla RB 15.
IL 20ENNE INGLESE DAL VIVAIO RED BULL. CHI VA AL SUO POSTO? Sono in ascesa le azioni del giovane esto-
ne Juri Vips, che proprio in Austria ha

S PIELBERG - È arrivata un po’ a sorpre-


sa, alla vigilia del Gp d’Austria, la noti-
zia dell’appiedamento di Dan Ticktum, al
cky Collard che aveva determinato la sua
squalifica di due anni, poi ridotta a uno,
ed il nuovo volto pulito che aveva fornito
vinto la sua prima corsa nella rinnova-
ta terza serie, ma il profilo del diciotten-
ne di Tallin non è nemmeno paragonabile
quale è stato cancellato il programma nel- dopo il suo approdo nel vivaio dell’energy a quello dell’inglese. Non dimentichia-
la Super Formula. Ma non solo, il 20enne drink austriaco facevano pensare che Tic- moci, inoltre, che Pierre Gasly al momen-
di Londra è stato anche cacciato dal vivaio ktum fosse entrato nelle grazie di Marko to sta tradendo le attese che il presunto
Red Bull. L’inglese era stato inconsistente a tal punto da essere considerato la pri- sostituto di Ticktum in Super Formula, il
nelle prime tre corse della più importan- ma scelta dopo le prime linee di Red Bull ventenne messicano Pato O’Ward, al Red
te serie a ruote scoperte del Sol Levante, e Toro Rosso. Bull Ring non ha impressionato questo fi-
dove ha colto in solo punto all’esordio di Anzi, ancor di più, visto che Albon era sta- ne settimana al debutto in F.2 al Red Bull
Suzuka lo scorso aprile, ma nulla faceva to arruolato perché al britannico manca- Ring. Difficile pensare che nelle prossime
pensare che sarebbe stato messo alla por- vano i punti per ottenere la Superlicenza settimane Marko non si concentrerà sulla
ta così velocemente. Che in casa Red Bull lo scorso inverno. Un ragazzo maledetto, ricerca di un valido sostituto di Ticktum, il
si prendano decisioni che, a volte, paiono redento e divenuto il primo della classe. cui futuro al momento è del tutto ignoto.
dettate più dall’istinto che dalla raziona- Una storia che lascia il segno, da confezio- A meno che qualcuno gli offra un volante
lità - che poi possono con la stessa disin- nare in pieno stile Red Bull. Non dimenti- nella seconda serie per il resto della sta-
voltura essere sconfessate solo pochi me- chiamo che Ticktum aveva stra-dominato gione. A Spielberg, ben tre squadre (Tri-
si dopo - non è una novità. Ma che l’inglese l’ultima edizione del Gp di Macao, una cor- dent, MP e Campos) hanno già avuto un
finisse così velocemente nella spot-line di sa che vale più di un titolo, iscrivendo per avvicendamento in squadra. Di motivi per
Marko se lo aspettavano in pochi. la seconda volta il suo nome sul palmares puntare sull’inglese ce ne sono parecchi: il
Anzi, la sensazione era che Ticktum fosse della classica asiatica dopo aver perso il riscatto appare certamente una delle sue
un po’ il pupillo del consulente Red Bull di titolo nella terza serie europea a vantag- specialità, e non si vince a Macao per ben
Graz. Il suo brillante riscatto dopo il brut- gio di Mick Schumacher. Ticktum non si due volte per caso!
to episodio di Silverstone nel 2015 con Ri- era mai fatto una ragione del campionato Alessandro Gargantini

41
GP AUSTRIA

Fe
BASTIAN CONTRARIO di Mario Donnini

Dai piloti alla


a quelli stile Ferra
SONO 40 ANNI DALLA SFIDA DI DIGIONE DEL 1° LUGLIO 1979, CHE CONSEGNÒ AL MITO VILLENEUVE
E ARNOUX. GIUBILEO DA USARE COME GRIMMALDELLO VERSO IL PRESENTE PERBENINO DELLA F.1

M
entre questo numero di As parte
per le edicole, fanno quarant’an-
ni esatti dal 1° luglio 1979. Gior-
no in cui Gilles Villeneuve e René Arnoux
spiegarono al mondo cosa vuol dire corre-
re con l’orgoglio d’essere puri racer, all’in-
terno degli ultimi giri di una gara già am-
piamente vinta e dominata da un altro,
Jean-Pierre Jabouille. Destinato a diven-
tare il (primo) trionfatore turbo meno fila-
to e più dimenticato dell’universo, perché
quel pomeriggio tutti capimmo che nelle
corse e nella vita per essere amato non im-
porta se vinci, ma conta come corri.
Fu un pomeriggio in cui noi, che fossimo
bimbi, postadolescenti o barbuti mammi-
feri a pollici opponibili, realizzammo tutti
insieme davanti alla Tv che quella non era
solo una corsa, ma un sacro evento appe-
na verificatosi e destinato a cristallizzarsi
negli annali fino a che uno di noi l’avrebbe
ancora ricordato, sussurrato e rimpianto.
E scusate, ma non possiamo vergognarce-
ne, cancellare l’essenza, i riti calendariali
e la liturgia più calda della nostra passio-
ne, la quale va ben oltre Digione 79 e che
è fatta di sorpassi sfiancanti, fendenti e
stordenti, a vita persa, ma anche, inutile
negarlo, di incidenti importanti, campio-
ni mai dimenticati e ricordi pervicaci che
ci fanno lateralmente compagnia da sem-
pre. Dico Bandini, Giunti, Peterson, Gilles
e Paletti quasi per riflesso condizionato,
fino a De Angelis e Alboreto, citando militi
non ignoti quasi a erigere d’amblé un mo-
numento simbolico e ideale a tutti gli altri.
Ma tranquilli, in queste righe non trovere-
te sterile, trombonesca, paranostalgica e
reducista esaltazione di Villeneuve e Ar-
noux, ma qualcosa di ben altro proietta-
to direttamente al presente e nel futuro.
LAT

È TEMPO DI PRETENDERE SENTENZE INFALLIBILI NON FORNITE DA REGOLE OCCHIUTE


MA DA VIE DI FUGA IN GHIAIA O SABBIA, PREMESSE PER VERDETTI INSINDACABILI
42
rrigno
gni
SUTTON-IMAGES.COM

Perché il Gp di Digione 79 è lì, immortale, La sporca verità? Questi vogliono lo sta-


visibile, esempio godibile e spietato. tus da leggende col beneficio della mutua.
Digione 79 è una corsa tranquilla e serena, A fine Anni ’30 Tazio Nuvolari dalla Auto
disputata su un tracciato ultrasicuro allo- Union strappò un contratto da un milione
ra e che sarebbe ultrasicuro adesso, certo di lire. Un milione, secco. Nell’era in cui
che sì, anche ai giorni nostri. la celeberrima canzone di Carlo Innocen-
Digione 79 è gara pulita, liscia e regolare zi e Alessandro Sopranzi invocava “Mille
in cui nessuno (si) fa niente di male, lad- lire al mese”, nel film omonimo uscito nel
dove non si trova neppure l’alluce incarni- 1939. Solo il campione del mondo dei pesi
to d’un marshal, tanto per dire. massimi Joe Lewis tra gli sportivi poteva
Eppure Digione 79 sarebbe la corsa più rivendicare guadagni più facili e copiosi.
contestata, plurindagata, tradita e rinne- E sapete perché? Perché nello sport quelli
gata dalla F.1 d’oggi. Infrangimento dei che più rischiavano la pelle su strata o sul
track limis, traiettorie ignoranti, compor- ring avevano idealmente diritto a guada-
tamento pericoloso, ostacolo in fase di gnare più degli altri. Giusto così.
sorpasso, eccesso di difesa, eccesso d’at- Bene, se questo era vero - ed era verissimo
tacco, accompagnamento dell’avversario - adesso, visto che costoro a forza di safe-
oltre la pista. Sconfinamenti, inchiodate. ty first hanno azzerato i rischi, dovrebbe-
Ipotetici riscontri rabbrividenti prove- ro come minimo anche ridurre e ridursi gli
nienti dalle telemetrie. Sportellate minac- stiupendi, no? Sì, col cavolo.
ciate. Pseudotoccatine intimidatorie. La I difensori di questa F.1 politically correct
lista degli avvisi di garanzia dai soliti quat- d’oggidì ci accusano d’essere passatisti,
tro steward al Var potrebbe divenir lunga mezzi rincoglioniti, esaltati esaltatori del
come i capi d’accusa d’un maxi processo. far west agonistico antico e stravecchio,
Noi però siamo e restiamo quelli cresciu- strafatti nell’anelito dell’evocazione verso
ti coi piloti supereroi alla Hulk e con la F.1 ciò che mai tornerà.
estrema. Gilles e René che alla reprimen- Non riconoscono il nostro status di iustus
da che li attendeva nel dopo gara rispose- hostis, di giusti rivali dialettici, di legitti-
ro ridendo. Ora, invece, quarant’anni esat- mi portatori di un’opinione diversa, confi-
ti dopo, i top driver 2019 si godono tutele, nandoci a una sorta di limbo delle medici-
circuiti e regolette da squinzie trendy. ne cattive, velenose e scadute.
Da Ferrigno a Ferragni. No, questi che oggi comandano la F.1 non
Del Lauda Anni ’70 ormai ricordano ed ammettono l’altro da sé. Sculano e sfila-
esaltano lo stipendio, ma non più il co- no facendo le belle fighe della sicurezza ir-
DIGIONE 1979, PARADISO DEI DURI E PURI raggio. Quasi tutti i mammasantissima di rinunciabile e imprescindibile, puniscono
Sopra, Gilles Villeneuve in azione su Ferrari questa F.1, che siano piloti o padroni del chi mette mezza ruota oltre il cordolo, so-
nel Gp di Francia 1979, secondo dopo una gran vapore, ormai esigono i rischi da impiega- no lì con la lente d’ingrandimento a irroga-
lotta con la Renault di René Arnoux, in alto to del catasto ma il cedolino da star. re multe, penalty point & verbali. Perché

43
GP AUSTRIA
BASTIAN CONTRARIO
dicono che il mondo è cambiato, che la vita
va verso questo, vuole ciò. Punto.
Ma stiamo scherzando?
LA F.1 DI FASI PALLOSE NE HA
Proprio mentre la F.1 si accapigliava in OFFERTE IN TUTTE LE EPOCHE. E LA
quella colata d’asfalto piatta delimitata
da gessetti colorati che è il Paul Ricard,
F.1 DI OGGI, RISPETTO A QUELLA
col Mistral spezzato da una inguardabi- EROICA DI GILLES, NON È PIÙ
le chicane, la Indycar andava a correre a
Elkhart Lake su uno degli anfiteatri na-
NOIOSA, MA MENO CREDIBILE
turali più ignoranti, challenging, strappa-
cuore e meravigliosi del creato.
E le immagini dei due eventi, girate il 23
giugno del 2019 Dopo Cristo, sembrano
appartenere ad ere e a sport diversi.
Da una parte il Gp di Francia, che pare una
giuliva scampagnata di fraticelli spaven-
tati che giocano a campana riposo, col più
audace che viene addirittura punito a ta-
volino, e dall’altra la sfida a Road America
tra cagnacci urlanti a tutta, giusto per ve-
dere chi ha più palle.
E, tempo sette dì, si va a Spielberg a cor-
rere il Gp d’Austria, su ciò che resta di
Zeltweg. Posto in cui, se tanto mi dà tanto,
in termini di valore e prestigio, il traccia-
to nuova versione, per quello che è diven-
tato, sta al vecchio Osterreichring come il
mio bidé sta al colonnato del Bernini.
Tutto questo per dire una cosa semplice:
questi ci stanno prendendo per il culo.
Altro che il passato che non torna, safe-
ty first, la F.1 bigotta, basta curvoni, via le
ombrelline, gli arbitri che contano più dei
giocatori, i mattinali dei commissari son
più spettacolari e decisivi dei sorpassi e il
Drs a regalare mitragliate inutili e insigni-
ficanti di monoposto che vanno di più per-
ché autorizzate a andare di più e a passa-
re monoposto che vanno di meno perché
costrette a andar di meno.
No, mettetevelo bene in testa: il problema fotografie LAT

non è la Mercedes che domina da sei an-


ni e la Ferrari che cava solo qualche ragno
dal buco. In fondo sono rispettivamente
affari loro, quelli.
La F.1 targata 2019 e dintorni risulta ai li-
miti dell’ inaccettabile non solo e non tan-
to perché è prevalentemente pallosa - in
fondo prevalentemente pallosa è stata
quasi sempre, in ogni epoca -, no, la F.1
d’oggidì più che pallosa esprime assai
peggio: è molto, insopportabilmente per-
benista e niente affatto credibile, il che è
ben diverso e devastante, come difetto.
Rispetto alla F.1 dei piloti a mani libere è
una categoria finta e solo somigliante. Co-
me una triste bambola gonfiabile ricavata
dalle fattezze di Charlize Theron.
E oltretutto la fazione dominante della F.1
del politically corrct appare anche un tan-
tino arrogante, perché dialetticamente
vorrebbe tarpare le ali, azzittire e bollare
di vecchio, insicuro e inammissibile qual-
siasi parere che si erge, seppur umilmen-
te, democraticamente e semplicemente,

44
QUANDO IL SECONDO POSTO DIVENTA PIÙ IMPORTANTE DEL PRIMO Vedi, dear Digione 1979, sei il simbolo bel-
Villeneuve, sotto, brucia Arnoux per il 2° posto a Digione 1979. In basso, i due sul lissimo, la nostra Woodstock col motore
podio col vincitore Jabouille, protagonista del primo, storico trionfo turbo (Renault) boxer al posto di Carlos Santana, tutta pe-
in F.1. Eppure quel giorno finì oscurato dalla lotta tra i due amatissimi gladiatori... ace & love, ma anche legalissimi sballi e
casti arrapamenti indimenticabili.
E noi della generazione e delle idealità na-
te da Digione 1979 chiediamo più rispet-
to e meno spocchia da parte delle suorine
barbute e dei professorini delle laiche sa-
crestie che vogliono l’automobilismo più
sicuro ma sicuro soprattutto per le loro
poltrone.
Macché. L’automobilismo non deve esse-
re sicuro, perché di assolutamente sicuro
al mondo, in questa vita, non v’è niente.
Poche storie e niente fandonie, furbini.
L’automobilismo deve offrire rischio ac-
cettabile e ragionevole, con sfide a esso
proporzionate, sotto il sole, con la pioggia
e coi bordi pista che non devono essere tu-
telati da arbitri occhiuti e invadenti ogni
tre per due, ma da sabbia e ghiaia, com-
ponenti più imparziali, spietati e autore-
voli di qualsiasi fallibile giuria giudicante.
E infine, già che ci siamo, noi di Digio-
ne 1979 non siamo solo quelli di Digione
1979. Anche questa balla che in ogni epo-
ca ci sono nostalgie e questa è solo una
di quelle, va smontata e beffeggiata co-
me merita. Perché nelle ere precedenti in
realtà nessuno aveva visto niente. L’auto-
mobilismo andava in Tv molto raramente
e pochi, pochissimi, avevano avuto il pri-
vilegio di seguirlo spostandosi col circus.
La generazione che bambina o meno go-
deva in diretta di Digione 1979 vanta ora
oltre 500 Gp davanti agli schermi e costi-
tuisce, piaccia o no, la fascia esperienzia-
le più militante, versata e colta in tutta la
storia delle corse. E se parla, non parla a
caso. E se si lamenta, lo fa con garbo e mo-
a contrastare i loro principi tutta plastica, smagorica 24 Ore del Nurburgring sulla tivi veri, concreti e provatissimi.
niente rischi e fondamentalmente orien- terribile Nordschleife. Altro posto da bri- La sporca verità? La Formula Uno d’oggi è
tati alla cura e al perseguimento in esclu- vido, con lotte e sorpassi da urlo, piloti eroi fatta d’uno sparuto manipolo di cinquan-
siva delle corse gestite col braccino e con accanto a driver della domenica, tutti in- tenni/settantenni al potere che beffeggia-
la burocratica e impiegatizia dedizione di sieme compatibilmente a raccontare un’e- no un mare di cinquantenni/settantenni
chi comanda e di chi lecca chi comanda. popea immortale e grandiosamente anti- incazzatissimi e stufi dei reggitori diretti e
In due parole: francamente più vado a ri- ca fatta di cimenti primordiali e veraci. indiretti, coi primi che accusano i secondi
guardarmi gli ultimi magici giri di Digione E allora buon compleanno, Digione 1979, d’esser vecchi, mentre i secondi, me com-
79, più odio la F.1 baciapile, financo ses- forse e magari per te, come per tanti di noi, preso, controaccusano i primi d’essere fin-
suofoba, ipocondriaca, pelosamente mo- una nuova vita comincia a quarant’anni. ti moralisti, snaturatori dello sport nonché
ralista e pseudoinvertebrata d’oggi. Sappi che siamo in tanti a pensarti ancora, del motorsport, per il solo gusto di coman-
Questi, se potessero, oscurerebbero you- a sentire la tua vicinanza ideale e ad au- dare facile riempendoci di squallida fuffa.
tube e impedirebbero a chiunque di ve- spicare che qualcosa di bello e di grande Nel bel mezzo di tutto ciò, proprio come
dere Villeneuve contro Arnoux o perfi- del tuo spirito possa essere salvato e ri- un fiume sacro, mi piace immaginare e fe-
no Zanardi vs Herta senior al cavatappi condotto fino a noi e più avanti. steggiare Digione 79, un Indo e un Gange
di Laguna Seca 1996. E proibirebbero al- Perché tu non rappresenti violenza, peri- d’asfalto, disegnati dalle traiettorie anti-
le partorienti di pensare al fatto che a In- colo e sopraffazione, bensì sfida arcigna che e mai rinnegate di René e Gilles.
dy - mentre loro all’ora del vespro irrogano quanto estrema ma leale, glorificata da A regalarci oggi come allora un nodo in go-
penalità per aver bruciato mezza riga con due piloti, Villeneuve & Arnoux, i cui no- la e la consapevolezza che adesso e anche
una gomma a bordo chicane - si corre a 370 mi costituiscono paramenti foneticamen- domani, rispetto ai soloni della Formula
km/h di media, farciti dal muro. te sacri per la tribù di tutti noi, didasca- Perbenino, siamo noi quelli che hanno più
Guarda caso, sempre la domenica del ba- lizzabili solo dalla cronaca diretta, sempre cuore, argomenti e ragione da vendere.
ciapile Gp di Francia, in contemporanea si più commossa e estasiata, dell’altrimenti E allora, ancora una volta, merci, Gilles &
viveva il meraviglioso epilogo della fanta- compassatissimo Mario Poltronieri. René. E happy birthday, Digione 79. l

45
GP AUSTRIA
IL TABELLONE
PIT STOP
GIRO TEMPO
Magnussen 11° 23”243
Magn.(DT) 13° 16”224
Kubica 19° 21”525
Bottas 21° 22”552
Vettel 21° 25”236
Leclerc 22° 21”878 COSÌ AL TRAGUARDO
Raikkonen 23° 21”709

GIRO VELOCE
MEDIA KM/H
24° 21”672
POSIZIONE

Giovinazzi

DISTACCO
VETTURA

TEMPO E

AL GIRO
Norris 25° 21”547 PILOTA

GIRI
Gasly 25° 22”239
Stroll 25° 21”982 1° M.Verstappen (Paesi Bassi) Red Bull RB15 - Honda RA619H 71 1.22’01”822 224,150 1’07”475 60
Hülkenberg 26° 21”985 2° C.Leclerc (Monaco) Ferrari SF90 - Ferrari 064 71 a 2”724 224,026 1’07”994 58
Russell 27° 22”772 3° V.Bottas (Finlandia) Mercedes F1 W10 EQ Power+ - Mercedes F1 M10 EQ Power+ 71 a 18”960 223,289 1’08”565 53
Pérez 28° 22”330 4° S.Vettel (Germania) Ferrari SF90 - Ferrari 064 71 a 19”610 223,260 1’07”676 62
Hamilton 30° 30”067
5° L.Hamilton (Gran Bretagna) Mercedes F1 W10 EQ Power+ - Mercedes F1 M10 EQ Power+ 71 a 22”805 223,116 1’08”050 69
Verstappen 31° 21”110
32° 25”091 6° L.Norris (Gran Bretagna) McLaren MCL34 - Renault E-Tech 19 70 a 1 giro 220,925 1’08”699 69
Kvyat
Grosjean 34° 22”265 7° P.Gasly (Francia) Red Bull RB15 - Honda RA619H 70 a 1 giro 220,668 1’08”790 63
Albon 35° 21”225 8° C.Sainz Jr. (Spagna) McLaren MCL34 - Renault E-Tech 19 70 a 1 giro 220,169 1’08”117 53
Sainz Jr. 41° 21”266 9° K.Raikkonen (Finlandia) Alfa Romeo C38 - Ferrari 064 70 a 1 giro 220,075 1’09”126 57
Ricciardo 46° 22”305
10° A.Giovinazzi (Italia) Alfa Romeo C38 - Ferrari 064 70 a 1 giro 220,046 1’09”051 57
Vettel 50° 22”251
11° S.Pérez (Messico) Racing Point RP19 - Mercedes F1 M10 EQ Power+ 70 a 1 giro 219,923 1’09”061 67
Magnussen 62° 22”309
12° D.Ricciardo (Australia) Renault R.S.19 - Renault E-Tech 19 70 a 1 giro 219,872 1’08”019 65
NOTA: la sequenza tiene conto
del doppiaggio. DT = Drive 13° N.Hülkenberg (Germania) Renault R.S.19 - Renault E-Tech 19 70 a 1 giro 219,795 1’09”248 59
Through, SG = Stop & Go Racing Point RP19 - Mercedes F1 M10 EQ Power+ 70 a 1 giro 219,443 1’09”288 57
14° L.Stroll (Canada)
15° A.Albon (Thailandia) Toro Rosso STR14 - Honda RA619H 70 a 1 giro 219,369 1’08”946 59
16° R.Grosjean (Francia) Haas VF-19 - Ferrari 064 70 a 1 giro 219,018 1’08”987 56
17° D.Kvyat (Russia) Toro Rosso STR14 - Honda RA619H 70 a 1 giro 218,072 1’09”498 58
18° G.Russell (Gran Bretagna) Williams FW42 - Mercedes F1 M10 EQ Power+ 69 a 2 giri 217,127 1’09”926 52
19° K.Magnussen (Danimarca) Haas VF-19 - Ferrari 064 69 a 2 giri 216,170 1’08”903 69
20° R.Kubica (Polonia) Williams FW42 - Mercedes F1 M10 EQ Power+ 68 a 3 giri 214,129 1’10”964 55

LE SOSTITUZIONI DELLE POWER UNIT DOPO IL NONO GRAN PREMIO

STATISTICA DI GIANLUCA MEDEOT F1BLOGTECH.IT

46
A CURA DI MICHELE MERLINO
AUSTRIA | 9 gara del mondiale F.1 | 30 giugno 2019 | Red Bull Ring (4,318 km)
a

| Distanza: 306,452 km Giri: 71 | Condizioni atmosferiche: sole in qualifica e in gara LEGENDA


Le linee tratteggiate che terminano con il pallino indicano
un ritiro, mentre le linee continue che terminano con la
L’ALTALENA DELLA GARA freccia indicano i piloti giunti al traguardo.

Leclerc 1 Verstappen
Verstappen 2 Leclerc
Bottas 3 Bottas
Hamilton 4 Vettel
Norris 5 Hamilton
Räikkönen 6 Norris
Giovinazzi 7 Gasly
Gasly 8 Sainz Jr.
Vettel 9 Räikkönen
Magnussen 10 Giovinazzi
Grosjean 11 Pérez
Ricciardo 12 Ricciardo
Pérez 13 Hülkenberg
Stroll 14 Stroll
Hülkenberg 15 Albon
Kvyat 16 Grosjean
Kubica 17 Kvyat
Albon 18 Russell
Sainz Jr. 19 Magnussen
Russell (P) 20 Kubica

VELOCITÀ ALLA GOSSER KURVE I DISTACCHI


170 METRI PRIMA DELLA CURVA 3

QUALIFICAZIONI GRAN PREMIO


Leclerc 325,7 Vettel 327,9 Leclerc
Hülkenberg 322,6 Sainz Jr. 327,7
Albon 322,2 Kubica 321,4
Giovinazzi 321,9 Ricciardo 320,5
Raikkonen 321,8 Verstappen 319,3
Vettel 321,5 Norris 317,5 Bottas
Sainz Jr. 320,6 Russell 316,9
Pérez 320,0 Kvyat 315,2
Norris 319,9 Giovinazzi 315,2
Hamilton 319,5 Gasly 314,9
Verstappen 319,0 Pérez 314,0 Verstappen
Bottas 319,0 Leclerc 313,1
Stroll 318,7 Stroll 312,5 Hamilton
Vettel
Russell 318,4 Bottas 312,3
Ricciardo 317,8 Albon 311,9
Giro più veloce
Gasly 316,8 Magnussen 311,8
Kubica 316,5 Raikkonen 310,5
Questo grafico rappresenta l’evoluzione dei tempi sul giro dei piloti in gara. Il riferimento è un pilota virtuale
Kvyat 315,4 Hülkenberg 309,3 i cui tempi sul giro sono costanti e uguali al tempo sul giro medio del vincitore del Gran Premio. La linea
Magnussen 314,2 Grosjean 307,2 per questo pilota coincide con l’asse delle ‘x’. La rappresentazione verticale visualizza il distacco dal pilota
virtuale al termine di ogni giro e questo permette una chiara visualizzazione del ritmo di ciascun pilota e dei
Grosjean 310,5 Hamilton 306,2 reali distacchi in pista.

47
GP AUSTRIA
GRIGLIA DI PARTENZA
IL TABELLONE
RECORD PISTA

1a FILA
SUL GIRO IN QUALIFICA
NUOVO
C.Leclerc (Ferrari SF90)
1’03”003 media 246,731 km/h 16 Leclerc
Primato Precedente: PROVE LIBERE Ferrari 1’03”003 33 Verstappen
V.Bottas (Mercedes F1 W09 Red Bull 1’03”439
EQ Power+, 2018) VENERDÌ 28 GIUGNO SABATO 29 GIUGNO

2a FILA
1’03”130 media 246,234 km/h 1a SESSIONE 2a SESSIONE 3a SESSIONE
SUL GIRO IN GARA 1° Leclerc 1’03”987
1° Hamilton 1’04”838 1’05”529
IMBATTUTO
K.Raikkonen (Ferrari SF71H, 2° Vettel 1’04”982 1’05”871 2° Hamilton 1’04”130 77 Bottas
2018) 3° Bottas 1’04”999 1’05”417 3° Bottas 1’04”221 Mercedes 1’03”537 44 Hamilton (a)
1’06”957 media 232,160 km/h 4° Leclerc 1’05”141 1’05”086 4° Vettel 1’04”250 Mercedes 1’03”262
SULLA DISTANZA

3a FILA
5° Verstappen 1’05”260 1’05”879 5° Verstappen 1’04”446
IMBATTUTO 6° Gasly 1’05”378 1’05”487 6° Norris 1’04”986
V.Bottas (Mercedes F1 W08 7° Gasly 1’05”152
EQ Power+, 2017) 7° Sainz Jr. 1’05”502 1’05”545
1h21’48”523 media 224,757 8° Grosjean 1’06”135 1’05”701 8° Sainz Jr. 1’05”219 4 Norris
km/h 9° Raikkonen 1’06”729 1’05”728 9° Giovinazzi 1’05”336 McLaren 1’04”099 7 Raikkonen
Alfa Romeo 1’04”199
10° Ricciardo 1’05”846 1’06”418 10° Kvyat 1’05”391

4a FILA
11° Magnussen 1’05”876 1’05”960 11° Albon 1’05”481
12° Norris 1’06”125 1’05”952 12° Hülkenberg 1’05”514
13° Pérez 1’06”457 1’05”964 13° Raikkonen 1’05”514
99 Giovinazzi
14° Albon 1’06”285 1’06”064 14° Pérez 1’05”523 Alfa Romeo 1’04”179 10 Gasly
GIRI IN TESTA 15° Giovinazzi 1’06”708 1’06”119 15° Grosjean 1’05”620 Red Bull 1’04”199
Leclerc 1°-22° 16° Kvyat 1’06”272 1’06”148 16° Stroll 1’05”650

5a FILA
Hamilton 23°-30° 17° Hülkenberg 1’06”383 1’06”249 17° Ricciardo 1’05”878
Verstappen 31°-31° 18° Stroll 1’06”756 1’06”829 18° Magnussen 1’06”017
Leclerc 32°-68° 19° Russell 1’06”805 1’07”217 19° Russell 1’06”676 5 Vettel
Verstappen 69°-71° 20° Kubica 1’07”665 1’08”508 20° Kubica 1’07”484 Ferrari s.t. 20 Magnussen
Haas 1’04”072(c)
POLE POSITION
6a FILA

QUALIFICHE SETTORI
SABATO 29 GIUGNO 1a 2a 3a 1a 2a 3a
1° Leclerc Ferrari SF90 1’04”138 1’03”378 1’03”003 15”952 27”961 19”050 8 Grosjean
Haas 1’04”490 3 Ricciardo
2° Hamilton Mercedes F1 W10 EQ Power+ 1’03”818 1’03”803 1’03”262 16”071 28”104 19”087 Renault 1’04”790
3° Verstappen Red Bull RB15 1’03”807 1’03”835 1’03”439 16”122 28”175 19”142
7a FILA

4° Bottas Mercedes F1 W10 EQ Power+ 1’04”084 1’03”863 1’03”537 16”099 28”126 19”137
5° Magnussen Haas VF-19 1’04”778 1’04”466 1’04”072 16”413 28”350 19”278
6° Norris McLaren MCL34 1’04”361 1’04”211 1’04”099 16”193 28”386 19”484 11 Perez
7° Raikkonen Alfa Romeo C38 1’04”615 1’04”056 1’04”166 16”152 28”282 19”522 Racing Point 1’04”789 18 Stroll
8° Giovinazzi Alfa Romeo C38 1’04”450 1’04”194 1’04”179 16”130 28”469 19”404 Racing Point 1’04”832
8a FILA

9° Gasly Red Bull RB15 1’04”412 1’03”988 1’04”199 16”160 28”309 19”455
10° Vettel Ferrari SF90 1’04”340 1’03”667 16”025 28”308 19”334
11° Grosjean Haas VF-19 1’04”552 1’04”490 16”442 28”473 19”396
27 Hulkenberg
12° Hülkenberg Renault R.S.19 1’04”733 1’04”516 16”162 28”532 19”699 Renault 1’04”516(d) 26 Kvyat
Toro Rosso 1’05”324
13° Albon Toro Rosso STR14 1’04”708 1’04”665 16”268 28”523 19”751
9a FILA

14° Ricciardo Renault R.S.19 1’04”647 1’04”790 16”206 28”755 19”686


15° Sainz Jr. McLaren MCL34 1’04”453 1’13”601 16”218 28”594 19”608
16° Pérez Racing Point RP19 1’04”789 16”322 28”563 19”838 88 Kubica
17° Stroll Racing Point RP19 1’04”832 16”298 28”734 19”800
Williams 1’06”206 23 Albon (b)
Toro Rosso 1’04”665
18° Kvyat Toro Rosso STR14 1’05”324 16”406 28”561 19”992
10a FILA

PIT-LANE

19° Russell Williams FW42 1’05”904 16”390 29”306 20”150


20° Kubica Williams FW42 1’06”206 16”715 29”344 20”140
55 Sainz (b)
NOTA: i tempi per settore si riferiscono all’intera sessione di qualifica che è divisa, ad eliminazione, in tre tempi distinti. Per la griglia vale solo il tempo
McLaren 1’13”601 63 Russell (ae)
dell’ultima sessione affrontata, ma i 10 piloti ammessi alla 3a qualifica rientrano di diritto nelle prime 10 posizioni, salvo penalizzazioni.
Williams 1’05”904
ILLUSTRAZIONI A CURA DI MARCO FINIZIO

48
CAMBIO GOMME
RICCIARDO
M S
NORRIS
S M
VETTEL
S H S
RAIKKONEN
S H
GROSJEAN
M H
GASLY
S H
PÉREZ
M H
LECLERC
S H
STROLL
M H
MAGNUSSEN
MONDIALE PILOTI S H S
ALBON
G.BRETAGNA 14/7
AZERBAIJAN 28/4

SINGAPORE 22/9

GIAPPONE 13/10
AUSTRALIA 17/3

GERMANIA 28/7

ABU DHABI 1/12


MESSICO 27/10
M H

BRASILE 17/11
UNGHERIA 4/8
BAHRAIN 31/3

MONACO 26/5

AUSTRIA 30/6
SPAGNA 12/5

FRANCIA 23/6

RUSSIA 29/9
CANADA 9/6

BELGIO 1/9
KVYAT
ITALIA 8/9
CINA 14/4

USA 3/11
TOTALE

M H
HÜLKENBERG
1° L.Hamilton 197 18 25 25 18 26 25 25 25 10 - - - - - - - - - - - -
M H
2° V.Bottas 166 26 18 18 25 18 15 13 18 15 - - - - - - - - - - - -
VERSTAPPEN
3° M.Verstappen 126 15 12 12 12 15 12 10 12 26 - - - - - - - - - - - -
M H
4° S.Vettel 123 12 10 15 15 12 18 18 11 12 - - - - - - - - - - - -
HAMILTON
5° C.Leclerc 105 10 16 10 11 10 (m.) 15 15 18 - - - - - - - - - - - -
M H
6° P.Gasly 43 (11°) 4 9 (m.) 8 11 4 1 6 - - - - - - - - - - - -
SAINZ JR.
7° C.Sainz Jr. 30 (m.) (19°) (14°) 6 4 8 (11°) 8 4 - - - - - - - - - - - -
M H
8° L.Norris 22 (12°) 8 (18°) 4 (i.) (11°) (m.) 2 8 - - - - - - - - - - - -
RUSSELL
9° K.Raikkonen 21 4 6 2 1 (14°) (17°) (15°) 6 2 - - - - - - - - - - - -
M H
10° D.Ricciardo 16 - (18°) 6 (m.) (12°) 2 8 (11°) (12°) - - - - - - - - - - - -
BOTTAS
11° N.Hülkenberg 16 6 (17°) - (14°) (13°) (13°) 6 4 (13°) - - - - - - - - - - - -
M H
12° K.Magnussen 14 8 (13°) (13°) (13°) 6 (14°) (17°) (17°) (19°) - - - - - - - - - - - -
KUBICA
13° S.Pérez 13 (13°) 1 4 8 (15°) (12°) (12°) (12°) (11°) - - - - - - - - - - - -
M H
14° D.Kvyat 10 1 (12°) - (m.) 2 6 1 (14°) (17°) - - - - - - - - - - - -
GIOVINAZZI
15° A.Albon 7 (14°) 2 1 (11°) (11°) 4 (m.) (15°) (15°) - - - - - - - - - - - -
S H
16° L.Stroll 6 2 (14°) (12°) 2 (i.) (16°) 2 (13°) (14°) - - - - - - - - - - - -
17° R.Grosjean 2 (m.) (m.) (11°) (m.) 1 1 (14°) (m.) (16°) - - - - - - - - - - - -
18° A.Giovinazzi 1 (15°) (11°) (15°) (12°) (16°) (19°) (13°) (16°) 1 - - - - - - - - - - - -
19° G.Russell 0 (16°) (15°) (16°) (15°) (17°) (15°) (16°) (19°) (18°) - - - - - - - - - - - -
20° R.Kubica 0 (17°) (16°) (17°) (16°) (18°) (18°) (18°) (18°) (20°) - - - - - - - - - - - -
Punteggi: 1° classificato: 25 punti; 2°: 18 punti; 3°: 15 punti; 4°: 12 punti; 5°: 10 punti; 6°: 8 punti; 7°: 6 punti; 8°: 4 punti; 9°: 2 punti; 10°: 1 punto.
Un punto addizionale per il giro più veloce, assegnato solo se il pilota conclude la gara tra i primi 10 classificati.
NOTE
MONDIALE COSTRUTTORI (a) Penalizzazione di 3 posizioni
1° Mercedes 363 18/26 25/18 25/18 18/25 26/18 25/15 25/13 25/18 10/15 - - - - - - - - - - - - per aver ostacolato un rivale in
2° Ferrari 228 12/10 10/16 15/10 15/11 12/10 18/0 18/15 11/15 12/18 - - - - - - - - - - - - qualifica.
3° Red Bull 169 0/15 4/12 9/12 0/12 8/15 11/12 4/10 1/12 6/26 - - - - - - - - - - - - (b) Utilizzo di componenti della
4° McLaren 52 - 8/0 - 4/6 0/4 0/8 - 2/8 8/4 - - - - - - - - - - - - PU aggiuntivi: partenza imposta
da fondo griglia.
5° Renault 32 0/6 - 6/0 - - 2/0 8/6 0/4 - - - - - - - - - - - - - (c) Penalizzazione di 5 posizioni
6° Alfa Romeo 22 4/0 6/0 2/0 1/0 - - - 6/0 2/1 - - - - - - - - - - - - per la sostituzione del cambio.
7° Racing Point 19 0/2 1/0 4/0 8/2 - - 0/2 - - - - - - - - - - - - - - (d) Penalizzazione di 5 posizioni
8° Toro Rosso 17 0/1 2/0 1/0 - 0/2 4/6 0/1 - - - - - - - - - - - - - - per la sostituzione del motore.
(e) Vettura modificata in parco
9° Haas 16 0/8 - - - 1/6 1/0 - - - - - - - - - - - - - - -
chiuso: partenza imposta dalla
10° Williams 0 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - pit-lane
(Tra parentesi posizione finale senza punti e motivazioni ritiro: m. = meccanica, i. = incidente, s. = squalificato, e. = escluso, n.q. = non qualificato)
Tra i Costruttori il punteggio è formato dalla somma dei piazzamenti dei due piloti in gara per ciascuna Casa: la prima cifra è riferita al conduttore con il
numero d’iscrizione più basso (vedi numeri in griglia)
CUORE DA CORSA
LAT

Quella Pensk
diventata Ats LA PC4 È REGINA D’AUSTRIA NEL 1976
CON WATSON E POI DIVENTA TEDESCA,
COLORANDOSI DI GIALLO, IN BEN DUE
VERSIONI EVO, FINO AL ’78. E INFINE...
di Mario Donnini

A
ll’interno della strana epopea delle vettu-
re che cambiano pelle e identità sopravvi-
vendo alle ere, la Penske Ats Pc4 merita
un posto specialissimo. Vincente, bellissima, in-
vidiata e fondamentale nella storia della Penske,
in pieno 1976, viene ceduta a fine anno alla Ats

50
TRA LE MONOPOSTO DI F.1 PIÙ CANGIANTI E RICICLATE DELLA STORIA, C’È LA PENSKE PC4. VINCENTE IN AUSTRIA 1976 CON WATSON,
VIENE VENDUTA IN DUE ESEMPLARI ALLA ATS CHE, DOPO AVERLA UTILIZZATA NEL 1977, REALIZZA SULLA STESSA BASE BEN DUE
VERSIONI, IN PISTA SINO A FINE 1978. POI LA BRUTTA HS001 VIENE RITRASFORMATA DA UN COLLEZIONISTA IN PC4 E TORNA BELLISSIMA!

CON LA PENSKE PC4 WATSON RE DEL GP AUSTRIA NEL 1976


Sopra, John Watson lanciato verso la vittoria nel Gp d’Austria 1976. Sotto,
Jean-Pierre Jarier nel gruppone a Long Beach nel Gp Usa Westv 1977, con lo
stesso telaio rilevato dall’Ats e dipinto di giallo. Il francese sarà sesto, miglior
risultato del glorioso telaio Pc4/1 nella seconda parte della sua carriera
SUTTON-IMAGES.COM

e
restando leggiadra, ma allo stesso tempo inizian-
do una metamorfosi che la porterà a correre anche
nel 1977 e a resistere perfino nel 1978. Trasfor-
mandosi però in una delle monoposto più brut-
te mai viste in gara nella massima formula. Una
vera e propria cessa, sia per estetica che quanto dio aerodinamico, rappresenta lo stato dell’arte
a risultati. Un’ulteriore evoluzione aerodinamica, per il marchio a stelle e strisce, che utilizzerà in
in pieno 1978, non migliorerà le cose ma, infine, seguito il modello anche quale base aerodinami-
per uno dei tre telai prodotti, ci sarà una sorpre- ca per il progetto di F.Indy della Pc6, dopo che la
sa con tanto di colpo di scena e lieto fine che pe- Pc5 portata al titolo Usac da Sneva nel 1977, in
rò, come tale, sarà bene svelare solo nelle ultime realtà, era a sua volta un perfetto clone della so-
righe, sennò che gusto c’è... lita McLaren M23.

Sulla scia della gloriosa McLaren M23 Quel riscatto glorioso con Watson
La Penske Pc4 nasce per la stagione 1976, nell’in- La Penske Pc4 per il patron Capitan Roger in For-
tento quale risposta evoluta e ispirata alla fortu- mula Uno rappresenta il classico o la va o la spac-
natissima McLaren M23. Progettata da Geoff Fer- ca. È la monoposto più avanzata, raffinata e am-
ries, è realizzata nella factory inglese del team biziosa mai concepita dalla sua squadra, affidata
americano, a Poole. a un pilota a sua volta in progressiva crescita, il
Filante, elegantissima, frutto di un accurato stu- britannico dell’Ulster John Watson, classe 1946.

51
CUORE DA CORSA
Ma c’è un ombra che grava sul team e risale all’an-
no prima, quando il pilota Mark Donohue, driver fe-
delissimo e anche miglior amico di Roger Penske,
trova la morte a seguito delle conseguenze di un in-
cidente in prova a Zeltweg, per l’afflosciamento di
uno pneumatico. Mark era ingegnere, collaudatore
finissimo e per seguire l’avventura in F.1 dell’ami-
co era addirittura tornato alle corse dopo l’annun-
ciato ritiro.
La fine di un pilota carissimo vicino ai quaranta, av-
venuta nel momento più bello e promettente della
sfida, di fatto rovina l’avventura in F.1 della Pens-
ke che prosegue di slancio, per inezia, prefigurando
tuttavia l’epilogo del programma in F.1.
È in questo clima che John Watson inizia la sua col-
laborazione col team, prendendo parte da sostitu-
to del compianto Donohue all’ultimo Gp del 1975,
a Watkins Glen e poi divenendo punta di lancia per
la squadra in chiave 1976. Stagione in cui l’attesis-
sima e fiammante Pc4 vien pronta solo a partire dal
settimo Gp dell’anno, a Anderstorp, in Svezia.
E, svolto un rodaggio promettente, quattro gare
dopo, in Austria, stesso luogo e stesso tracciato
dell’incidente di Donohue, in condizioni meteo mi-
ste John Watson imbrocca la gara della vita e va
a vincere meritatamente, tra la sorpresa genera-
le. Finendo col tagliarsi la barba per scommessa, in
quanto era quello il sacrificio promesso al destino
fotografie SUTTON-IMAGES.COM
se alfine fosse arrivata la sospirata affermazione.
FESTA PER JOHN WATSON to conquistato, tanto da poter acquisire a fine an-
La cessione del materiale Penske all’Ats no i benefici Foca, il che vuol dire spese di viaggio
Dopo il giorno trionfale dell’Osterreichring, Roger
ALL’OSTERREICHRING gratuite per tutta la stagione 1978 e una member-
Penske vive la F.1 come un capitolo da chiudere pri-
Sopra, l’apoteosi Penske ship fondamentale anche dal punto di vista del pe-
ma possibile e così accade. Vendendo il materiale
con Watson al Gp d’Austria so contrattuale politico.
per la stagione 1977 - ma non lo stabilimento di Po-
1976, gara vinta a sorpresa Da metà stagione viene messo in pista anche il tela-
ole - al self made man tedesco Hans-Gunther Sch-
e momento di riscatto io numero 2 col quale si alternano Hans Heyer (nel
midt, imprenditore tedesco patron e artefice dell’a-
per il team che l’anno Gp di Germmania, in cui parte addirittura da abu-
zienda di cerchi in lega Ats, che in pochi anni l’ha
prima aveva perso il suo sivo) e Hans Binder, ma senza risultati di rilievo, vi-
reso ricco, tanto da poter fondare per diporto un’o-
pilota Mark Donohue sto il budget ormai all’osso.
monima scuderia di F.1.
per le conseguenze di un Mediaticamente la più bella figura del team la fa Ja-
E qui bisogna chiarire bene il discorso, sennò non si
incidente in prova. Insieme rier nel Gp d’Italia a Monza, quando, doppiato dalle
riesce a comprendere appieno quanto affascinan-
a John, si riconoscono il 3°, Ferrari di Lauda e Reutemann, riesce poi a restare
te sia la storia. Schmidt compra due delle tre Pens-
Nilsson, a destra e Laffite, per molti giri nella loro scia, dimostrando sia le ca-
ke Pc4 costruite, ossia il telaio numero uno, quel-
2°, seminascosto, a sinistra pacità del pilota che le residue potenzialità del vec-
lo vincente con Watson nel Gp d’Austria 1976, e il chio e inaffondabile telaio Pc4 numero uno.
numero due, usato da John a fine stagione al Glen
e a Mosport.
Resta alla Penske il numero 3, ovvero il muletto fre-
sco ex Watson, che verrà ceduto a nolo, a fine 1977,
a Danny Ongais schieratosi nelle due corse norda-
mericane, ma sotto le insegne della Interscope Ra-
cing, ancora col marchio Penske.

Il 1977 della Pc4 sotto le insegne Ats


Benché il team sia sottofinanziato e i Cosworth non
proprio freschisimi, la Pc4 in chiave 1977 diventa
quindi gialla e ribattezzata Ats-Penske. Col piccolo
team tedesco che a tutti gli effetti può segnare pun-
ti per la Coppa Costruttori la quale distribuisce gli
ambiti benefici Foca ai primi dieci nella generale.
Il debutto della nuovissima squadra avviene nel Gp
Usa West 1977 a Long Beach, col pilota designato
Jean-Pierre Jarier. “Scarpa di Piombo” giunge sor-
prendentemente sesto e così la squadra acquisisce
da subito certezza di sopravvivenza, con quel pun-

52
La ex Pc4 diventa bruttissima
Nell’inverno tra il 1977 e il 1978 Schmidt tenta di
fare il salto di qualità e acquista il materiale F.1
della March di Robin Herd, in rotta dai Gran Premi
dopo un’annata catastrofica, priva di punti e infar-
cita di mancate qualificazioni.
La Ats acquista anche i servigi del valente tec-
nico inglese, che mette le mani sulla Pc4 trasfor-
mandola aerodinamicamente nella Hs001, presu-
mibilmente una monoposto tra le dieci più brutte
mai viste al via in una tappa iridata della massi-
ma formula. Con questa Jarier in Sudafrica 1978 è
ottavo, il miglior risultato Ats in quella disgrazia-
ta annata.
Le famigerate Hs001 prodotte - per far correre a ini-
zio stagione i veterani Jarier e Mass -, sono a loro
volta tre: due, ossia la prima coppia di telai, sono le
vecchissime Pc4 sottoposte a un’orrenda cosmesi
aerodinamica, mentre il telaio numero tre viene re-
alizzato clonandolo ex novo.

La seconda versione della Hs001


Non finisce qui, perché Herd e Schmidt entrano su-
bito in rotta e ben presto ciascuno va per la sua
strada. Già a Long Beach 1978 la separazione tra i
due è realtà e dal Gp di Monaco appare una secon-
da versione della Hs001 decisamente più squadra-
ta - e bruttissima anch’essa -, recalcitrante quanto
del tutto priva di chances.
L’EVOLUZIONE Comincia una girandola di piloti che vedrà Mass e
Jarier affiancati nell’ordine da Colombo, Rosberg,
DELLA SPECIE Ertl, Binder e Bleekemolen, all’interno di una sta-
In alto, Ongais a fine 1977 gione del tutto priva di acuti. Tanto che a tre quarti
su Penske Pc4 nei colori è già pronta una vettura nuovissima, la D1, che ri-
Interscope. Ecco quindi parte da zero imitando smaccatamente la Lotus 79
Binder con la Pc4 in livrea - la nuova regina della F.1 -, grazie all’opera copia-
Ats, nel 1977, quindi Jarier tiva del progettista John Gentry.
su Hs001 in Sudrafrica ’78 , Ma in pista i riscontri sono sconfortanti, perché ai
e a lato, la versione finale primi chilometri di test Jochen Mass esce di pista e
con Mass. Sotto, Jarier su si rompe una gamba. L’ormai museale Hs001 usata
Pc4-Ats nel ’77 e, nell’altra come seconda vettura termina l’annata accanto al-
pagina, con la prima Hs001 la D1 e fa la sua ultima apparizione in gara nel Gp
del 1978. Infine, in basso, Usa a Watkins Glen, portata in gara dal debutante
con l’ultima evo 1978 olandese Michael Bleekemolen. Ma occhio, dicevo,
che la storia non finisce qui.

La (ri)trasformazione finale
La vita delle monoposto da corsa è argomento stra-
no e legato non solo all’amore, ma anche all’avvedu-
tezza del collezionista di turno. Un amatore statuni-
tense viene in possesso a inizio del terzo millennio
della vecchia Ats ex Pc4 primo telaio della Penske
e, considerato che quest’ultimo è uno dei rarissimi
modelli viaggianti e vincenti in un Gran Premio iri-
dato, acquista la vettura, opera un restauro reinte-
grativo e la ritrasforma in Penske Pc4 nei gloriosi
colori originali che aveva John Watson il giorno me-
morabile dela sua vittoria nel Gp d’Austria.
Così non solo la storia viene omaggiata, ma il telaio
che ne è buon testimone termina la sua incredibi-
le metamorfosi, che l’ha visto cambiare ben quat-
tro volte i connotati, fino a tornare ciò che era stato
nel suo giorno più bello. La commovente domenica
del trionfo di John Watson nel Gp d’Austria 1976, in
onore del compianto Mark Donohue. ●

53
WEEK-END ESTERO F.2 SPIELBERG

La partenza di gara-1 con De


Vries davanti a tutti e alla fine
3°. A destra il vincitore di
gara-1 Matsushita e sotto
l’arrivo di Sette Camara
che si è imposto in gara-2

De Vries
va in fuga di Alessandro Gargantini
buttarlo nella mischia con i colori del Team Carlin,
che nella passata stagione aveva portato al secon-
do posto in campionato Lando Norris. Dopo una pri-
ma parte di calendario impreziosita soltanto dalla
piazza d’onore nella Feature Race disputata a Mon-
CON 2 TERZI tecarlo, Matsushita ha colto un convincente e me-
ritato successo al Red Bull Ring. Dopo aver colto la

S PIELBERG - A volte, ritornano. No, non stiamo


rispolverando una famosa collana di raccon-
POSTI RAFFORZA seconda fila in qualifica, il pilota della Honda si è ve-
locemente portato alle spalle del leader della corsa
ti di Stephen King, ma semplicemente celebrando LA SUA Nyck de Vries, che ha guidato il gruppo fino a po-
la ricomparsa sotto le luci della ribalta del venti-
cinquenne driver nipponico Nobuharu Matsushita,
LEADERSHIP chi giri dal traguardo quando, in difficoltà con il de-
grado termico degli pneumatici, non ha potuto re-
salito sul gradino più alto del podio nella main ra- NELLA SERIE CHE sistere agli attacchi del pilota di Trevor Carlin e del
ce disputata sui saliscendi della regione austriaca
della Stiria. Il ragazzo di Tokio, protetto Honda, nel-
IN AUSTRIA HA nostro Luca Ghiotto, che ha colto la piazza d’ono-
re davanti al minuto olandese della Art Grand Prix,
la seconda serie aveva debuttato nel lontano 2015, VISTO IL RITORNO che ha comunque rafforzato la proprio leadership
quando ancora di chiamava GP2 Series, con la fran-
cese Art Grand Prix. Dopo tre stagioni nelle quali il
ALLA VITTORIA al vertice della graduatoria di campionato appro-
fittando del fatto che tutti i suoi più diretti avver-
nipponico aveva collezionato quattro vittorie ed un DI MATSUSHITA. sari hanno sofferto grosse difficoltà. Latifi è stato
nono, un undicesimo e un sesto posto in campiona-
to, la Casa di Wako aveva deciso che non era il caso
ANCHE SETTE abbattuto dal fuoco amico del team mate Sette Ca-
mara, che lo ha tamponato a inizio gara, mandando-
di insistere in Europa e per il 2018 lo aveva iscritto CAMARA lo in testacoda e facendolo scivolare al nono posto.
alla Japanese Super Formula, chiusa al decimo po-
sto con soli sette punti. A SEGNO Il brasiliano ha invece sofferto cinque secondi di ti-
me penalty che l’hanno relegato alla quinta piazza
Ma quando la carriera del pilota giapponese pare- alle spalle del francese Hubert, campione in carica
va traballare pericolosamente, ecco che la Casa del della GP3 Series e già vincitore a Le Castellet e Mo-
Sol Levante decide di dargli una nuova chance e ri- naco nella Sprint Race. Mick Schumacher ha avuto

54
Ghiotto 2 belle
piazze d’onore
LUCA CHIUDE PER DUE VOLTE SECONDO: «DOPO 4 ROUND JELLATI
AL TRAGUARDO SPERO CHE SIA UN PUNTO DI SVOLTA PER LA MIA STAGIONE».
Gara-1: 1. Matsushita 40 giri in 53’32’’606 alla media di 193.406 km/h;
2. Ghiotto a 2’’963; 3. De Vries a 10’’428; 4. Hubert a 10’’786; 5. Sette Ca-
mara a 12’’720; 6. Zhou a 15’’514; 7. Deletraz a 16’’541; 8. King a 22’’231;
9. Latifi a 23’’184; 10. Aitken a 32’’919; 11. Correa a 35’’892; 12. Mazepin
a 35’’988; 13. Alesi a 39’’890; 14. Ilott a 46’’138; 15. Maini a 49’’454; 16.
C on una doppia piazza d’onore un ottimo Luca Ghiotto al Red Bull Ring
è tornato a sorridere e rimpolpare un bottino troppo misero a causa di
quattro corse consecutive nelle quali non aveva colto nemmeno un punto.
Tveter a 70’’057; 17. Gelael a 75’’742; 18. Calderon a 76’’586; 19. Mick
Schumacher a 1 giro; 20. O’Ward a 1 giro. Certo, a Montecarlo era stata un’irregolarità al fermo corsa del tirante del-
Giro più veloce: Sette Camara in 1’18’’209 alla media di 198.759 km/h
Gara-2: 1. Sette Camara 28 giri in 38’45’’691 alla media di 186.955 km/h; lo sterzo a determinarne l’esclusione del veneto dalla classifica della Featu-
2. Ghiotto a 0’’563; 3. De Vries a 5’’536; 4. Mick Schumacher a 5’’781; 5. re Race e a costringerlo a scattare ultimo nella Sprint Race, ma non vi sono
Matsushita a 6’’269; 6. Latifi a 13’’230; 7. King a 14’’095; 8. Zhou a 15’’086;
9. Ilott a 15’’659; 10. Correa a 16’’607; 11. Mazepin a 18’’290; 12. Gelael a dubbi che nella successiva trasferta di Le Castellet non si sia vista la mi-
19’’486; 13. Calderon a 21’’136; 14. O’Ward a 22’’294; 15. Maini a 22’’856;
16. Hubert a 24’’057; 17. Tveter a 25’’302; 18. Aitken a 35’’537.
glior versione del pilota di Arzignano.
Giro più veloce: de Vries in 1’18’’159 alla media di 198.989 km/h In Austria, dopo aver colto il quinto tempo in griglia, Ghiotto ha sfiorato il
Campionato: 1. De Vries 152 punti; 2. Latifi 115; 3. Sette Camara 107; 4.
Ghiotto 97; 5.Aitken 86. successo nella main race. L’unico driver italiano nella seconda serie ha chiu-
so nella scia di un ottimo Matsushita una corsa molto importante nell’eco-
nomia della sua stagione perché gli ha consentito di riagganciare le prime
posizioni nella classifica generale grazie alla giornata negativa di quasi tut-
ti i suoi diretti avversari Aitken, Latifi, Sette Camara, Zhou e De Vries, ar-
rivato alle sue spalle.
«Spero che questo secondo posto rappresenti il punto di svolta nella mia sta-
gione, dopo quattro corse sfortunate – ha spiegato il pilota italiano schiera-
to dalla UNI-Virtuosi – La mia monoposto si è espressa si buoni livelli e sul
finale pensavo di acciuffare Matsushita, ma il pilota giapponese aveva gom-
me migliori in quanto io ho dovuto spingere per tutta la corsa. In gara due
ho messo Sette Camara nel mirino, ma non sono riuscito a attaccarlo, ma era
importante dare una nuova direzione alla mia stagione, e ci sono riuscito».
Sono ora 55 le lunghezze che separano Ghiotto dal capo-classifica De Vri-
es, ancora una volta in difficoltà nella gestione delle gomme. Anche que-
sta, una buona notizia per l’italiano. ●

problemi di avviamento al propulsore, è scattato


attardato, e ha chiuso in fondo al gruppo una man- Luca Ghiotto, ha chiuso 2 volte
che in solitario. secondo. Sotto, Mick Schumacher
Nella seconda manche a salire sul gradino più al-
to del podio è stato il brasiliano Sergio Sette Cama-
ra, che ha colto la prima vittoria stagionale, un suc-
cesso nella categoria che gli sfuggiva dalla Sprint
Race disputata a Spa-Francorchamps nel 2017. Al-
le spalle del ventunenne di Belo Horzionte, ex Red
Bull, ha chiuso il nostro Luca Ghiotto, autore di un
ottimo recupero dalla settima posizione sullo schie-
ramento di partenza. Il pilota di Arzignano nel fi-
nale ha messo come nella corsa del sabato nel pro-
prio mirino il leader della corsa, senza però riuscire
ad attaccarlo. Terza posizione per il leader di cam-
pionato Nyck de Vries, che ancora una volta non
si è rilevato impeccabile nella gestione del degra-
do. La corsa è stata caratterizzata da uno spettaco-
lare, ma incruento, incidente occorso allo svizzero
Deletraz, rimasto senza freni alla prima curva. Otti-
mo il recupero del portacolori del Team Prema Mick
Schumacher fino al terzo posto, mentre l’alfiere del-
la Trident Giuliano Alesi è stato costretto alla resa
da una foratura. Al vertice della graduatoria, tren-
tasette punti separano Nyck de Vries da Nicholas
Latifi, che in Austria ha raccolto solo un nono ed un
sesto posto. ●

55
WEEK-END ESTERO F.3 SPIELBERG
AL TRAGUARDO
Gara-1: 1. Vips 24 giri in 37’’72’’063 alla media di 189.430
km/h; 2. Fewtrell a 1’’741; 3. Armstrong a 2’’354; 4. Da-
ruvala a 3’’605; 5. Hughes a 5’’639; 6. Piquet a 7’’499; 7.
Shwartzman a 8’’435; 8. Zendeli a 8’’912; 9. Pulcini a 9’’416;
10. Verschoor a 13’’291; 11. Kari a 13’’653; 12. Drugovich
a 14’’438; 13. Viscaal a 16’’950; 14. Lawson a 17’’275; 15.
Beckmann a 17’’600; 16. Tsunoda a 20’’560; 17. DeFrance-
sco a 21’’240; 18. Laaksonen a 23’’114 19. Hyman a 26’’110;
20. Yifei a 31’’607; 21. Peroni a 32’’667; 22. Sargeant a
35’’803; 23. Estner a 39’’085; 24. Fernandez a 45’’413; 25.
Vips vincitore di gara-1. Deledda a 46’’679; 26. Lundgaard a 49’’725; 27. Andres a
71’’500; 28. Carrara a 1 giro; 29. Scherer a 21 giri; 30. Natori
In basso Leonardo Pulcini, a 24 giri.
quinto in gara-2 Giro più veloce: Vips in 1’35’’209 alla media di 176.012
km/h
Gara-2: 1. Hughes 24 giri in 34’47’’494 alla media di
178.501 km/h; 2. Daruvala a 4”727; 3. Shwartzman a 4’’727;
4. Fewtrell a 4’’850; 5. Pulcini a 5’’079; 6. Vips a 5’’666; 7.
Zendeli a 6’’086; 8. Kari a 6’’705; 9. DeFrancesco a 7’’768;
10. Beckmann a 8’’913; 11. Tsunoda a 10’’716; 12. Verscho-
or a 12’’370; 13. Andres a 14’’315; 14. Drugovich a 14’’746;
15. Piquet a 15’’423; 16. Hyman a 15’’703; 17. Lundgaard a
15’’972; 18. Laaksonen a 19’’677; 19. Armstrong a 19’’863;
20. Estner a 22’’026; 21. Carrara a 23’’867; 22. Natori a

Vita da Vips
24’’660; 23. Scherer a 25’’232; 24. Deledda a 30’’984; 25.
Lawson a 1 giro; 26. Sargeant a 2 giri; 27. Fernandez a 4
giri; 28. Peroni a 4 giri.
Giro più veloce: Lundgaard in 1’21’’234 alla media di
191.358 km/h
Campionato: 1. Shwartzman 90 punti; 2. Daruvala 82; 3.
Vips 63; 4. Armstrong 54; 5. Fewtrell 37.

Piquet è finito in testacoda quando era ter-


L’ESTONE SI IMPONE IN GARA-1; HUGHES (A TAVOLINO) IN GARA- zo, mentre Kari con il sesto posto a portato
2. SPEZZATO IL DOMINIO PREMA. SCHWARTZMAN RESTA LEADER a punti il Team Trident.In cima alla classifi-
ca di campionato sono soltanto otto le lun-
ghezze che separano il leader Shwartzman

S PIELBERG - La notizia è che per la pri-


ma volta, dopo 4 successi consecutivi
Prema Racing, un outsider è riuscito a far
che. Tornando al vincitore, Vips non è cer-
tamente un ragazzo che arriva dal nulla.
Anzi, il suo curriculum è di tutto rispetto.
da Daruvala, per un duello tutto contrasse-
gnato dai colori del Team Prema.

breccia nel fitto muro eretto dai piloti di Il teenager che arriva dallacapitale estone Pulcini, beffa sul finale della main race
Renè Rosin che stavano facendo del cam- nel 2017 ha vinto il campionato tedesco di Leonardo Pulcini si aspettava certamente
pionato una questione interna. A sgretola- F.4 con i colori del Team Prema - quindi si molto più dal round in terra austriaca del-
re il fronte eretto dalla squadra vicentina può anche affermare che si sia preso una la terza serie. Dopo i due consecutivi ze-
è stato, un po’ a sorpresa, il 18enne di Tal- rivincita sulla sua ex squadra - mentre nel- ro nel ranking di campionato a Montmelò
lin Juri Vips. L’estone, dopo aver siglato il la passata stagione ha chiuso al quarto po- e Le Castellet, il pilota romano era giunto
3° tempo in qualifica, ha conquistato in so- sto la terza serie continentale con i colori a Spielberg con il chiaro obiettivo di muo-
li cinque giri la leadership nella main race del team Motopark, con il quale avrebbe vere la classifica e iniziare la rincorsa alle
e ha guidato la manche fino allo sventolio dovuto disputare anche questa stagione. posizioni alte della graduatoria. Messa da
della bandiera a scacchi. Un lavoro perfet- Ma la mancata inclusione della squadra di parte la modalità “attacco totale” che lo ha
to per Vips, che non ha rubato nulla, ma è Oschersleben nella lista dei dieci team che portato ad alcuni errori sulla pista france-
stato autoritario nell’imporre il suo ritmo ai hanno avuto l’autorizzazione di partecipa- se, il ventenne pilota della Capitale si ave-
piloti della scuderia italiana che hanno fi- re a questa stagione ha costretto il pro- va avuto un buon approccio e al fine set-
nito per capitolare anche al protetto della tetto della Red Bull a legarsi al Team Hi- timana al Red Bill Ring. Sesto in qualifica,
Renault Max Fewtrell, che ha colto il pri- tech, al quale ha regalato il primo centro nella main race del sabato Pulcini si è te-
mo podio stagionale con la piazza d’ono- nel neonato FIA Formula 3. Oltre che per nuto alla larga dalla confusione nei primi
re nella prima corsa. Alle sue spalle, si so- il Team Prema, dopo l’ottima prestazione giri di gara e si è stabilmente issato all’ot-
no allineate in un vero trenino le forze del del Paul Ricard, testa alta anche per il Te- tavo posto, in piazzamento strategico che
team veneto, con il poleman Armstrong am Trident, in spolvero con Pedro Piquet gli avrebbe consentito di scattare dalla po-
che ha preceduto i team mate Daruvala e che ha colto il 6° posto nella main race e le position nella manche della domenica.
Shwartzman, scattato dalla nona posizio- mostrato ancora una volta di avere le car- Nelle fasi finali di gara, il ritmo dei primis-
ne in griglia a causa di un problema alla te in regola per portare in alto la scuderia simi è sceso e ha ricompattato il gruppo-
batteria nella seconda parte delle qualifi- milanese di Maurzio Salvadori. Nella cor- ne, e facilitato il ricongiungimento e l’at-
sa della domenica il successo è stato attri- tacco del tedesco Lirim Zendeli, al quale
buito a tavolino all’esperto inglese del Te- Leonardo non ha avuto il tempo materiale
am HWA Jake Hughes. Gli steward hanno di controbattere, essendo in corso l’ultimo
nuovamente rubato la scena comminando giro. Un altro episodio sicuramente avver-
un time penalty di cinque secondi al vinci- so il nostro portacolori, che finisce troppo
tore Robert Shwartzman a causa di un di- spesso per pagare dazio a una stagione ini-
scusso contatto con il team mate Marcus ziata in salita.Ma il potenziale c’è, e con la
Armstrong, ancora a digiuno di vittorie, giusta calma il momentaccio passerà pre-
nel corso dell’ultimo giro. La piazza d’ono- sto. E l’ottima rimonta fino al quinto posto
re è andata a Daruvala, mentre sul gradino nella Race Two lo conferma.
più basso del podio è salito Shwartzman. Alessandro Gargantini

56
WEEK-END ESTERO PORSCHE SUPERCUP SPIELBERG

Andlauer AL TRAGUARDO
Gara: 1. Andlauer 17 giri in 26’13”828 alla media di
167.621 km/h; 2. Ammermüller a 4”982; 3. ten Voorde a
6”070; 4. van Lagen a 9”994; 5. Pedersen a 11”374; 6. La-

prova di forza
torre a 12”839; 7. Pereira a 13”029; 8. Klein a 14”794 (1.
Rookie); 9. Evans a 16”151; 10. Ellinas a 16”720; 11. Al
Zubair a 18”593; 12. Mawson a 19”128; 13. Wolf a 20”105;
14. Quaresmini a 22”884; 15. Köhler a 24”578; 16. Kusi-
ri a 25”331; 17. Nakken a 26”276; 18. Hack a 26”887; 19.
Simmenauer a 32”034; 20. Lindland a 34”393 (1. Pro-Am);
21. Mansilla a 44”830; 22. Taylor a 46”884; 23. Verhagen
a 48”113; 24. P. Sager a 50”150; 25. Grove a 56”894; 26.
Cini a 65”103; 27. Waliko a 1 giro; 28. Wagner a 1 giro;
29. Croce a 2 giri.

IL 19ENNE FRANCESE CONQUISTA LA VITTORIA DAVANTI


Giro più veloce: Ammermüller in 1’31”976 alla media di
169.009 km/h.

AL COMPAGNO DI SQUADRA AMMERMULLER. SCOPRIAMO COME


S empre veloce, tanto in qualifica che in
gara; di certo un compagno di squadra
ostico, ma anche uno stimolo in più per il
delle qualifiche di sabato). Il giovane pilo-
ta della Mrs Gt-Racing ha avuto il miglio-
re spunto al via, affrontando al comando la
lo e balzare terzo. Quindi è stato lo stesso
olandese a finire con mezza macchina il li-
mite della pista, consentendo ancora ad
due volte campione Michael Ammermül- prima curva per poi cedere la posizione di Ammermüller di tornare davanti. Ancora
ler. Stiamo parlando di Julien Andlauer, testa allo stesso Andlauer, dopo un legge- due giri ed il tedesco, che nel frattempo ha
che al Red Bull Ring ha conquistato la ro contatto avuto con la vettura del tran- ripreso il suo ritmo di sempre, ha attacca-
sua seconda vittoria su tre gare nella Por- salpino nel tratto tutto in salita subito do- to con successo all’interno del “rampino”
sche Mobil 1 Supercup. Il francese, che po la prima curva. anche ten Voorde. È stato allora che è co-
ha solo 19 anni, ha concesso la replica del Ammermüller però ha fatto meglio: al minciata a delinearsi la doppietta del Bwt
weekend di Barcellona. Dalla vittoria con- “pronti via” è risalito terzo superando Dy- Lechner Racing, con le due Porsche nel-
quistata oltre un mese fa in Spagna, nel lan Pereira, scivolato progressivamente la caratteristica livrea rosa a fare il passo.
primo round stagionale, a quella messa ottavo dopo essere stato “spinto” ben ol- Ammermüller ha continuato poi a spinge-
a segno sul tracciato austriaco, entram- tre il cordolo della curva tre. A collocarsi re, facendo anche segnare il giro più ve-
be condite dalla pole. Un successo, quello quarto è stato quindi van Lagen. Il tutto loce, cercando di recuperare quel “gap”
del transalpino, che ha confermato la su- mentre un altro contatto avuto nelle non di poco superiore ai quattro secondi che
premazia del Bwt Lechner Racing, che ha poco concitate fasi iniziali ha messo de- lo separava dal suo compagno di squadra.
anche messo a segno un “uno-due” grazie finitivamente fuori dai giochi la promes- Ma tutto alla fine è stato inutile per lui.
al secondo posto dello stesso Ammermül- sa turca Ayancan Güven, campione 2018
ler, che si era imposto qualche settimana della Carrera Cup France, in qualifica au- Una grande rimonta per Quaresmini
prima sul toboga di Montecarlo. Un equi- tore del nono responso assoluto e secondo A dare spettacolo al Red Bull Ring è stata
librio fragile, quello del monomarca riser- tra i Rookie, con il solo Toni Wolf davanti anche la lotta per il quinto posto tra Flo-
vato alle vetture della Casa di Stoccarda, a lui nella stessa classe. La gara del Red rian Latorre e Mikkel Pedersen, orgoglio
rimasto ancora infranto. Nessun domina- Bull Ring ha avuto però ancora altri risvol- del team Dinamic Motorsport, unica squa-
tore, ma tanti i protagonisti in grado di ti, rivelandosi come la più combattuta tra dra italiana al via. Tra i due si è inserito an-
poter dire la loro. C’è l’olandese Larry ten quelle di quest’anno. Alla quinta tornata che Dylan Pereira, che ha superato il fran-
Voorde, classe ‘96, a proprio agio sui sali- Van Lagen ha infatti approfittato di un pic- cese a tre giri dalla conclusione prima di
scendi della Stiria dove ha sfiorato la pole colo errore di Ammermüller, che ha mes- commettere a un errore, arrivando lun-
(suo il secondo miglior tempo al termine so due ruote nella ghiaia, per scavalcar- ghissimo e consentendo a Latorre di su-
perarlo nuovamente. Tra i due litiganti ha
tuttavia prevalso Pedersen, che ha termi-
2° CENTRO 2019 PER JULIEN nato a ridotto dei primi quattro. Un ulterio-
Secondo centro stagionale per Julien re risultato importante per il 22enne dane-
Andlauder che dopo aver messo tutti dietro in se (secondo sulle strade di Monaco) e per
Spagna si è ripetuto anche in Austria il team di Maurizio Lusuardi. Straordina-
ria la rimonta di Gianmarco Quaresmini. Il
bresciano, in forza sempre al team Dina-
mic Motorsport, in qualifica ventesimo do-
po avere commesso un piccolo errore nel
suo giro buono, è riuscito a risalire di sei
posizioni, impresa sicuramente non da po-
co. Peccato per lui, visto che in gara è poi
riuscito a girare sullo stesso passo del pro-
prio compagno Pedersen. Reduce da un ot-
timo weekend di Misano nella Carrera Cup
France, in cui ha centrato un quarto ed un
sesto posto con il Sebastien Loéb Racing,
Quaresmini adesso guarda con interesse
alla tappa di Silverstone, dal momento che
nei test svolti sul circuito inglese alla fine
di maggio aveva impressionato tutti.
Dario Lucchese

57
WEEK-END ESTERO BLANCPAIN GT SPRINT MISANO

Lambo
vince e scappa
M ISANO - Prima vittoria della stagione 2019
per la Lamborghini Huracan GT3 EVO nel PRIMA VITTORIA team. Come pilota, non posso che essere estasiato
del lavoro svolto con lo sviluppo della Lamborghini
Blancpain GT. La casa di Sant’Agata, che si ap- NELLA SERIE PER Huracan GT3 EVO, ma la strada è ancora lunga per
poggia alla gestione tecnica e sportiva di FFF Ra-
cing nella serie promossa da SRO, ha completato CALDARELLI arrivare a fine stagione, ma puntiamo ovviamente a
lottare per il titolo fino al gran finale di Barcellona»
il miglior fine settimana dall’inizio del campionato, E MAPELLI dice Caldarelli sul podio, che oltre ad essere pilota
grazie ad Andrea Caldarelli e Marco Mapelli che si
sono imposti in gara-1 e conquistando il secondo CHE GRAZIE è anche impegnato dal punto di vista manageria-
le in seno alla compagine cinese. Poteva risultare
posto in gara-2.
Un week-end caldo, torrido che ha messo a dura
ALLA SECONDA una grande trasferta anche per un altro pilota ita-
liano, Raffaele Marciello, campione uscente in so-
prova piloti e vetture, con la Huracan che dimostra PIAZZA IN GARA- litaria del 2018, e che dopo questo fine settimana
come la versione EVO si riesca ad adattare a tut-
te le condizioni. Non a caso infatti ora Caldarelli e
2 PRENDONO difficilmente riuscirà a riconfermarsi. Autore della
pole position nel corso delle qualifiche, dimostran-
Mapelli hanno preso il largo nella classifica gene- IL LARGO IN do come la Mercedes AMG GT3 fosse per il terzo
rale, e riducono notevolmente il distacco nel World
Challenge Europe, la serie Sprint, rispetto alla Mer-
CAMPIONATO anno consecutivo la vettura più performante a Mi-
sano, Lello ha conquistato il secondo gradino del
cedes di Maro Engel e Luca Stolz. La coppia Black podio insieme a Vincent Abril in gara-1, ma in ga-
Falcon mantiene la prima posizione con 46.5 punti, di Antonio Caruccio ra-2 dopo aver dominato il primo stint, ha visto va-
sei soli di vantaggio sul duo tricolore di casa Lam- nificare la possibilità di compiere l’impresa.
bo, che paga pesante lo zero in classifica rimediato Il team AKKA ha infatti sbagliato la chiamata per
in gara-1 a Brands Hatch. il pit-stop, complice anche una neutralizzazione ri-
«La vittoria di Misano rappresenta una pietra milia- tenutasi necessaria per riparare un dissuasore in
re nella storia del nostro team. In cinque gare dispu- curva 1, che ha creato non poca confusione in pit-
tate siamo sempre andati sul podio, con equipaggi lane. La Mercedes numero 88 quindi, nonostante la
diversi, prendendo la leadership della graduatoria nuova livrea, non è stata in grado di massimizzare

58
CON MACHIELS E BERTOLINI

Pro Am vittoria
della Ferrari
Misano rappresentava la gara di casa per tante
altre realtà del Blancpain GT. Audi Sport Italia
ha siglato la sua prima apparizione con la coppia
composta da Andrea Fontana e Pierre Kaffer, ma
oltre qualche problema di troppo sulla vettura,
la sfida si è dimostrata fuori portata. L’accoppia-
ta italotedesca ha infatti raccolto un sedicesimo
e ventesimo posto rispettivamente in gara-1 e
gara-2, compiendo comunque il debutto in una
serie internazionale nella stagione 2019. Deci-
samente migliore la trasferta della Ferrari, che
grazie ad AF Corse, ha ottenuto il successo nel-
la classe Pro-Am con Louis Machiels ed Andrea
Bertolini, che nella corsa del sabato, disputatasi
sotto le meravigliose luci del tramonto, ha visto
l’italiano rimontare sino all’undicesimo posto fi-
nale, davanti all’altra 488 GT3 di casa Rinaldi af-
fidata a Perel/Salikhov. Agrodolce gara di casa
per Mattia Drudi, che in coppia con Milan Dontje
aveva artigliato il podio della Silver Cup in ga-
ra-1, ma che domenica non è andato oltre la di-
ciottesima piazza. Altalenante prestazione di
Aston Martin, in prima fila con Collard in quali-
fica 1, ma sofferente in gara, con Vainio/DeSade-
leer ottavi in gara-2, secondi in Silver Cup.

il potenziale in termini di sorte, perdendo oltre 40 MARCIELLO SECONDO AL TRAGUARDO


secondi e chiudendo quindicesimi, davanti ad un IN GARA-1 Gara-1: 1. Mapelli-Caldarelli 33 giri in 1.00’44”766 alla media di 137,3
altro sfortunato protagonista di questa trasferta: Nell’altra pagina Caldarelli- km/h; 2. Marciello-Abril (Mercedes AMG) a 0”806; 3. Engel-Stolz (Merce-
des AMG GT3) a 4”663; 4. Kirchhofer-Collard (Aston Martin Vantage) a
Mirko Bortolotti. Il trentino, miglior Lamborghini in Mapelli vittoriosi in gara-2 7”368; 5. Schiller-Boguslavskiy (Mercedes AMG) a 7”834; 6. Engehlhart-
Bortolotti a 9”315; 7. Schmid-VanDerLinde (Audi R8) a 14”105; 8. Foster-
qualifica con il team Grasser, ha visto la sua vettura e mentre festeggiano sul Schothorst (Audi R8) a 15”804; 9. Drudi-Dontje (Audi R8) a 16”742; 10.
penalizzata con un drive-through per un’irregolari- podio. In basso, Stolz- Vervisch-Hutchinson (Audi R8) a 17”122; 11. Bertolini-Machiels (Ferrari
488) a 21”956; 12. Perel-Salikhov (Ferrari 488) a 27”055; 13. Ortelli-Stie-
tà commessa in regime di Full Course Yellow, che Engel. In alto a destra venart (Audi R8) a 27”859; 14. Gamble-Davies (Audi R8) a 29”308; 15.
Keen-Hamaguchi a 29”461; 16. Fontana-Kaffer (Audi R8) a 29”747; 17.
l’ha chiamato, insieme al compagno Christian En- Bertolini-Machiels, DeSadeleer-Vainio (Aston Martin Vantage) a 29”826; 18. Scholze-Tril-
gelhart, fuori dalla zona punti. Un podio, con il ter- a sinistra Marciello-Abril ler (Ferrari 488) a 34”945; 19. Ricci-Pla (Mercedes AMG) a 52”852; 20.
Neubahuer-Bastian (Mercedes AMG) a 1’01”689; 21. Remenyako-Oseika
zo gradino di gara-2, lo ha agguantato anche il te- e, sotto, Vanthor-Weerts (Mercedes AMG) a 1 giro; 22. Stippler-Schramm (Audi R8) a 1 giro; 23.
am Sainteloc con Gachet/Haase. ● davanti al gruppo Proto-Menchaca a 1 giro; 24. Gosselin-Feligioni a 1 giro (gli altri su Lam-
borghini Huracan).
Giro più veloce: Mapelli in 1’34”165 alla media di 161,5 km/h.
Gara-2: 1. Vanthoor-Weerts (Audi R8) 36 giri in 1.01’00”345 alla media
di 149,5 km/h; 2. Mapelli-Caldarelli a 2”887; 3. Haase-Gachet (Audi R8) a
6”281; 4. Engel-Stolz (Mercedes AMG GT3) a 6”904; 5. Vervisch-Hutchin-
son (Audi R8) a 23”493; 6. Neubahuer-Bastian (Mercedes AMG) a 24”308;
7. DeSadeleer-Vainio (Aston Martin Vantage) a 27”065; 8. Foster-Scho-
thorst (Audi R8) a 29”531; 9. Breukers-Tunjo (Audi R8) a 30”213; 10.
Proto-Menchaca a 31”350; 11. Gamble-Davies (Audi R8) a 31”795; 12.
Stippler-Schramm (Audi R8) a 32”456; 13. Kirchhofer-Collard (Aston
Martin Vantage) a 33”114; 14. Schmid-VanDerLinde (Audi R8) a 38”242;
15. Marciello-Abril (Mercedes AMG) a 39”813; 16. Engehlhart-Bortolotti
a 55”945; 17. Keen-Hamaguchi a 58”378; 18. Drudi-Dontje (Audi R8) a
59”885; 19. Ortelli-Stievenart (Audi R8) a 1’01”830; 20. Fontana-Kaffer
(Audi R8) a 1’02”949; 21. Bertolini-Machiels (Ferrari 488) a 1’03”553; 22.
Perel-Salikhov (Ferrari 488) a 1’18”832; 23. Scholze-Triller (Ferrari 488)
a 1’20”207; 24. Ricci-Pla (Mercedes AMG) a 1’29”103; 25. Remenyako-
Oseika (Mercedes AMG) a 1 giro; 26. Schiller-Boguslavskiy (Mercedes
AMG) a 1 giro; 27. Gosselin-Feligioni a 1 giro (gli altri su Lamborghini
Huracan).
Giro più veloce: Stolz 1’35”419 alla media di 159,4 km/h.

59
WEEK-END ESTERO SUPERTROFEO LAMBORGHINI MISANO

Dominio
Imperiale
DOPPIO SUCCESSO PER VITO POSTIGLIONE E KIKKO GALBIATI CHE
PER DUE VOLTE PRECEDONO I COMPAGNI DI SQUADRA BASZ E PAZIEWSKI
di Dario Lucchese

M ISANO - Il team Imperiale Racing ha domina-


to il secondo appuntamento del Lamborghi-
ni Super Trofeo Europa che si è disputato a Misa-
Tricolore si è preso una rivincita personale, dopo
che su questa stessa pista, lo scorso anno, il suo
weekend si era concluso con un “crash” nelle qua-
no. Sul circuito romagnolo, a conquistare un doppio lifiche. Una vittoria nella stessa classe anche per
successo è stato l’equipaggio composto da Kikko Mikko Eskelinen e Jake Rattenbury, con i colori di
Galbiati e Vito Postiglione. Il primo, 20 anni, pilo- Leiper Motorsport. Due volte primo nell’apertura
ta dello Young Drivers Program, ha messo a se- di Silverstone e ancora due volte sul podio a Misa-
gno la sua prima affermazione assoluta. Un vero no, il transalpino Nicolas Gomar ha mantenuto la
record invece quello di Postiglione, a quota sei vit- testa della classifica. Nella Lamborghini Cup una
torie in quattro appuntamenti. Il potentino, appena vittoria a testa per Gerhard van Der Horst e Joseph
una settimana prima, aveva ottenuto un successo Collado. Solo un secondo posto invece per i fratelli
a Imola nel Campionato Italiano Gt Sprint con una François e Benoît Semoulin, che avevano monopo-
Lamborghini Huracán Gt3 sempre schierata dal te- lizzato il fine settimana di Silverstone e adesso se-
am modenese (assieme all’olandese Jeroen Mul) condi nella loro classe, a quattro punti dallo stesso
bissando quello conquistato nel precedente round van Der Horst. l
di Vallelunga e nell’Endurance di Mi-
sano. E adesso guida la classifica delle
due serie tricolori e quella della classe
Pro del monomarca riservato alle vettu-
re della Casa di Sant’Agata Bolognese.
Sul circuito romagnolo, protagonisti so-
no stati anche i loro compagni Bartosz
Paziewski e Karol Basz, quest’ultimo
autore della pole nella prima sessione
di qualifica, autori di due secondi posti
dopo aver vinto gara-2 di Silverstone e
adesso secondi anche in campionato
con soli sette punti da recuperare. Due
terzi piazzamenti invece per il duo del
team Bonaldi Motorsport formato dal
giovane Danny Kroes e Sergei Afana-
siev. A mettersi in evidenza nella prima
gara in notturna sono stati anche Shota
Abkhazava e Harald Schlegelmilch, primi della Pro- LE “VERDI” DAVANTI A TUTTI
Am, che grazie anche al secondo posto ottenuto do- In alto le Lambo di Imperiale Racing dominatrici,
menica dietro a Loris Spinelli e Piero Necchi, sono sopra Galbiati e Postiglione, sotto Afanasiev-Kores,
balzati in testa alla loro classe. Per il binomio italia- a destra partenza gara-1. Sotto a destra Necchi e Spinelli
no, quello di gara-2 è stato un successo meritato,
perché per Necchi si trattava del suo rientro dopo
nove lunghi mesi di “stop” e perché ha consegna-
to al team Imperiale Racing l’ennesimo successo di
un fine settimana quasi perfetto. Spinelli, nella cir-
costanza, è stato abile ad avviarsi al comando dalla
pole, mantenendo la prima posizione assoluta fino
al momento dei pit-stop.
È stato allora che Postigione ha superato Necchi,
per poi resistere nelle tornate finali alla pressio-
ne di Basz. In classe Am è tornato al successo Raf-
faele Giannoni. Il milanese del team Automobile

60
AL TRAGUARDO
Gara-1: 1. Postiglione-Galbiati
(Imperiale Racing) 29 giri in
50’47”325, alla media di 144,5
km/h (1. Pro); 2. Basz-Paziewski
(Imperiale Racing) a 9”893; 3.
Kroes-Afanasiev (Bonaldi Mo-
torsport) a 14”626; 4. Lagrange-
Lambert (Leipert Motorsport) a
15”315; 5. D. Venditti-Jonathan
Cecotto (Target Racing) a 18”356;
6. Abkhazava-Schlegelmilch
(ArtLine Team Georgia) a 20”339
(1. Pro-Am); 7. Bartholomew-
Middleton (Bonaldi Motorsport)
a 26”871; 8. Giannoni (Automo-
bile Tricolore) a 49”467 (1. Am);
9. Eskelinen-Rattenbury (Leipert
Motorsport) a 53”859; 10. Gomar
(Ags Events) a 1’01”172; 11.
Zwinger (Gt3 Poland) a 1’05”666;
12. Cyril Leimer (Autovitesse) a
1’11”049; 13. Schwartz-Jefferies
(Konrad Motorsport) a 1’11”184;
14. Van Der Horst (Van Der Horst
Motorsport) a 1 giro (1. Lambor-
ghini Cup); 15. F. Semoulin-B. Se-
moulin (Semspeed) a 1 giro; 16.
Freymuth (Akf Motorsport) a 1
giro; 17. Collado (Ags Events) a 1
giro; 18. Fabri (Imperiale Racing)
a 1 giro; 19. Moczulski-Demarchi
(Gt3 Poland) a 1 giro; 20. Paolino-
Mantovani (Iron Lynx) a 1 giro;
21. Weeraborwornpong (Mtech) a
1 giro; 22. Wagner-Dvoracek (Mi-
canek Motorsport) a 2 giri; 23. Ce-
dric Leimer (Autovitesse) a 4 giri.
Giro più veloce: il 3. di Basz in
1’34”906, alla media di 160,3
km/h.
Gara-2: 1. Postiglione-Galbiati
(Imperiale Racing) 29 giri in
50’50”585, alla media di 144,4
km/h (1. Pro); 2. Basz-Paziewski
(Imperiale Racing) a 0”277; 3.
Kroes-Afanasiev (Bonaldi Mo-
torsport) a 22”278; 4. Piero Nec-
chi-Spinelli (Imperiale Racing) a
27”252 (1. Pro-Am); 5. Lagrange-
Lambert (Leipert Motorsport)
NEL MONOMARCA DEL TORO a 29”343; 6. Schwartz-Jefferies
(Konrad Motorsport) a 35”111;
7. Bartholomew-Middleton (Bo-

Tanti ottimi
naldi Motorsport) a 38”855; 8.
Abkhazava-Schlegelmilch (Artli-
ne Team Georgia) a 46”296; 9. Za-

ritorni
ruba-Knoll (Micanek Motorsport)
a 54”923; 10. D. Venditti-Jona-
than Cecotto (Target Racing)
a 1’00”010; 11. Eskelinen-Rat-
tenbury (Leipert Motorsport)
Diversi sono stati i rientri nel Lamborghini Su- 1’01”529 (1. Am); 12. Gomar (Ags
Events) a 1’03”085; 13. Padovani-
per Trofeo Europa. Al via della tappa di Misa- Liquorish (Artline Team Georgia)
a 1’09”218; 14. Moczulski-De-
no anche Loris Spinelli, lo scorso anno campione marchi (Gt3 Poland) a 1’14”441;
Pro-Am sia della serie continentale, che di quel- 15. Cyril Leimer (Autovitesse) a
1’15”867; 16. Paolino-Mantovani
la nordamericana. Il pilota abruzzese si è pre- (Iron Lynx) a 1’16”291; 17. Zwin-
sentato con una pole (ottenuta al termine della ger (Gt3 Poland) a 1’26”407;
18. Freymuth (Akf Motorsport)
seconda sessione di qualifica), alternandosi sul- a 1’35”247; 19. Collado (Ags
Events) a 1’43”439 (1. Lambor-
la terza vettura della Imperiale Racing con Pie- ghini Cup); 20. Van Der Horst
ro Necchi, anche lui alla sua prima uscita stagio- (Van Der Horst Motorsport) a 1
giro; 21. Fabri (Imperiale Racing)
nale. Dopo avere saltato il round inaugurale di a 1 giro; 22. Weeraborwornpong
Silverstone, sul circuito romagnolo hanno fatto (MTech) a 1 giro; 23. Wagner-
Dvoracek (Micanek Motorsport) a
il loro ingresso Konrad Motorsport e Iron Lynx. 1 giro; 24. B. Semoulin-F. Semou-
lin (Semspeed) a 2 giri.
Con la squadra italiana si è rivisto in azione Mas- Giro più veloce: il 2. di Spinelli
simo Mantovani, in equipaggio con la “new en- in 1’36”180, alla media di 158,1
km/h.
try” Federico Paolino, quest’anno protagonista Campionato - Pro: 1. Galbiati-
Postiglione 54 punti; 2. Basz-
sempre con i colori del team di Andrea Piccini e Paziewski 47; 3. Afanasiev-Kroes
Sergio Pianezzola nella classe Gt Light del Cam- 40; 4. Bartholomew-Middleton 35;
5. Lambert-Lagrange 22. Pro-Am:
pionato Italiano Gran Turismo. Con Konrad Mo- 1. Abkhazava-Schlegelmilch 52
torsport è invece ritornato Axcil Jefferies, tre punti; 2. D. Venditti-Di Folco 31;
3. Demarchi-Moczulski 22; 4. Mi-
volte vincitore del titolo Middle East. Rientro canek-Wagner 20; 5. Piero Nec-
chi-Spinelli 17. Am: 1. Gomar 52
con Target Racing anche per Jonathan Cecot- punti; 2. Eskelinen-Rattenbury
to, che ha affiancato Davide Venditti, promos- 47; 3. Giannoni 41; 4. Liquorish-
Padovani 25. Lamborghini Cup:
so nella classe Pro dopo avere monopolizzato la 1. Van Der Horst 53 punti; 2. B.
classe Pro-Am in Inghilterra assieme ad Alber- Semoulin-F. Semoulin 49; 3. Fabri
32; 4. Collado 30.
to Di Folco.

61
MONDIALE

Uno sguardo
al futuro
CALENDARIO 2020 E OPERAZIONI DI MERCATO IN VISTA DELLA PROSSIMA STAGIONE:
ECCO TUTTO QUELLO CHE STA SUCCEDENDO NELLA SERIE IRIDATA. I DETTAGLI

Q
uella appena trascorsa è stata una settima- di Marco Giordo cora 14 con la certezza di due “new entry”: Giap-
na in cui la decisione più attesa, cioè l’ap- pone e Safari. I rumors più attendibili parlano infatti
provazione del calendario del Mondiale di un’esclusione ormai praticamente certa di Ger-
2020, alla fine non è arrivata. A metà mese a Pari- mania e Tour de Corse, con la Corsica che potrebbe
gi il Consiglio Mondiale aveva rimandato il tutto al- venir ripescata solo se all’ultimo momento non en-
la fine di giugno con una votazione elettronica tra trerà il Safari. Queste sono le indiscrezioni che sono
i membri, il cui esito si conoscerà però solo duran- venute fuori, anche perché il Promoter Oliver Cie-
te questa settimana, quando questo numero di AS sla ha sempre glissato qualsiasi domanda in me-
sarà già in edicola. Le uniche due cose sinora asso- rito, rimandando ogni commento a quando si co-
date sono che le prove in programma saranno an- noscerà ufficialmente il nuovo calendario. Sembra

62
sud ovest di Tokyo. La corsa si svolgerà su asfalto
a Nagakute City, con un totale di 7 ps e 123,26 km
cronometrati. Quanto al Safari, lo svolgimento della
gara candidata è previsto questo week end dal 5 al
7 luglio, in un percorso composto da 14 speciali per
complessivi 268 km cronometrati ricavato tra le ri-
serve naturali, 100 km a nord ovest di Nairobi nel-
la zona del lago di Naivasha su strade che saranno
chiuse al traffico. Sarà questa una novità assoluta
per la gara kenyota, molto cara anche al locale pre-
sidente Kenyatta che vuole assolutamente farla ri-
tornare nel campionato del mondo rally. Un appun-
tamento importante per sapere se il mondiale dopo
l’inserimento dell’Asia con Turchia e Giappone tor-
nerà anche in Africa. Dove manca dal 2002.

Mercato: Rovanpera-Toyota insieme dal 2020?


Per il resto, mentre il mondiale va in ferie sino ai
primi di agosto, in giro cominciano a sentirsi i pri-
mi rumors di mercato piloti, si è parlato molto an-
che della line-up scelta dalla Hyundai in vista della
Finlandia, del prossimo Rally di Estonia e nel frat-
tempo c’è stato nel weekend l’esordio a Ypres della
nuova Ford Fiesta R5, con Camilli e Veillas in veste
di apripista. Riguardo al mercato, la rivista inglese
“Motorsport News” ha titolato il suo ultimo nume-
ro su un probabile ingaggio in Toyota nel 2020 del
teenager Kalle Rovanpera. Una notizia già pubbli-
cata tempo fa da AS, una soluzione più che logica,
visto che il baby prodigio Rovanpera abita a pochi
km dalla factory di Puuppola, dove sarebbe dop-
piamente a casa sua, visto che il suo mentore Timo
Jouhki lo è stato anche di Tommi Makinen e di suo
padre Harri. Sembra un matrimonio già predispo-
sto, con il giovanissimo Kalle che quest’anno sta
disputando le varie gare iridate che non conosceva
per essere così perfettamente pronto l’anno prossi-
mo per una stagione iridata full time. Ora il tempo ci
dirà chi dovrà lasciargli spazio nel 2020 nel Toyota
fotografie GETTY IMAGES
Gazoo Racing Rally Team fra Jari-Matti Latvala, pi-
invece che non sia piaciuta la proposta di prende- lota molto amato dai giapponesi, e Kris Meeke, au-
re in considerazione la potenziale rotazione delle
OGIER ULTIMO RE tore di una stagione sinora positiva ma non certo
varie gare, soprattutto quelle europee, la maggior DEL GIAPPONE IRIDATO esaltante. Nel frattempo la settimana scorsa è sta-
parte degli organizzatori si è infatti dichiarata con- Sopra Ogier vincitore con la to annunciato l’esordio nel mondiale al volante di
traria. Nel frattempo dopo la Svezia anche l’Italia, Citroen dell’ultima edizione una Toyota Yaris Wrc Plus del 26enne prometten-
come ha confermato il presidente dell’ACI Angelo iridata del Rally del te pilota giapponese Takamoto Katsuta in Germa-
Sticchi Damiani, ha firmato un contratto triennale Giappone quando ancora nia e in Catalogna. Katsuta ha già corso quest’anno
con la WRC Promoter. L’anno prossimo la gara ter- andava in scena sull’isola sulla Yaris Wrc nel campionato finlandese vincendo
rà la data di inizio giugno, resta solo da capire se si di Hokkaido. A destra, Kalle
resterà ad Alghero o si tornerà come sembra ad Ol- Rovanpera, sempre più
bia. Presto ne sapremo di più. uomo-mercato

Giappone e Safari
A dieci anni di distanza dalla loro ultima apparizio-
ne, rivedremo dunque le Wrc impegnate nel 2020
nella terra del Sol Levante. Il nero su bianco, l’ac-
cordo tra la Wrc Promoter e gli organizzatori nippo-
nici è stato firmato lo scorso aprile a Tokyo da Oliver
Ciesla e Mr. Keiji Furuya. L’avventura in Giappo-
ne è dunque già partita, la gara si correrà nell’iso-
la di Honshu, la grande isola centrale dell’arcipela-
go nipponico in cui la città di Nagoya è il capoluogo
del distretto di Aichi. La zona dove si organizzerà il
9 e 10 novembre prossimi il “candidate rally”, cioè
il “Central Rally Aichi 2019”, è situata a 260 km a

63
MONDIALE

GETTY IMAGES

l’Itaralli ad inizio marzo sulla neve e a fine maggio TANAK SI ALLENERÀ anche di correre in gare di ampia visibilità contro av-
il Riihimaki sullo sterrato, mentre nel mondiale Wrc NELLA GARA DI CASA versari di livello, e non dall’altra parte del mondo in
2 sulla Ford Fiesta R5 dopo aver vinto in Cile, le co- Si correrà in Estonia dal 12 campionati meno gettonati. Infine in ultima analisi,
se invece gli sono andate meno bene in Sardegna, al 14 luglio una super-sfida Andrea Adamo sta facendo di tutto per portare a ca-
dove si è dovuto fermare nell’ultima tappa quando che vedrà al via tanti draghi sa a fine stagione quanto meno il mondiale costrut-
era in testa per un principio di incendio. del Mondiale. A iniziare dal tori, e sinora dimostrando una perfetta visione glo-
padrone di casa Ott Tanak bale non ha sbagliato una mossa. Se il team director
Hyundai in Finlandia c’è anche Craig Breen Hyundai ha scelto Craig Breen per l’appuntamento
Si è parlato molto la settimana scorsa anche della li- finlandese una logica c’è, in primis lo splendido ter-
ne-up scelta dalla Hyundai in vista del Rally di Fin- zo posto colto dall’irlandese nel 2016 ad Jyvaskyla,
landia. Oltre a Neuville e Mikkelsen, sulla terza i20 dove si è messo di nuovo in evidenza anche nelle
Wrc con il numero 42 sulle portiere ci sarà all’Jyva- ultime due edizioni. La precisa dimostrazione che è
skylan Surajot a sorpresa Craig Breen. Il 29enne pi- una gara che fa per lui. Se a tutto ciò si aggiungono
lota irlandese tornerà così nel mondiale al volante le sue ultime vittorie in due gare difficili come Sanre-
di una Plus, dopo l’addio alla Citroen avvenuto al- mo ed Ypres che hanno decisamente rilanciato l’ir-
la fine della scorsa stagione. È in piena forma, dopo landese, il gioco è fatto.
Sanremo si è infatti messo in bella mostra anche a
Ypres vincendo questo week end sulla VW Golf R5, Estonia, dal 12 al 14 luglio c’è un mini-Mondiale
e avrà modo prima della Finlandia di testare per be- In Estonia Urmo Aava & Co. hanno fatto stavolta le
ne in gara la Hyundai i20 in Estonia tra due setti- POSSIBILE cose in grande, per metà luglio stanno organizzan-
mane. Chi non ha preso bene questa scelta è stato CALENDARIO WRC 2020 do infatti una gara show perché grazie ai succes-
Hayden Paddon, che sui social ha manifestato il suo si di Ott Tanak i rally oggi sono al top nella piccola
scontento verso la casa coreana. Un atteggiamen- Montecarlo gennaio repubblica baltica. Ma, considerando che da quel-
to che da una parte può essere dettato dal fatto che Svezia febbraio le parti gli abitanti sono solo 1.200.000, non si an-
il pilota “kiwi” continua a correre per la Hyundai in drà oltre, non esistono infatti candidature da par-
Nuova Zelanda, dove ha vinto tra l’altro sinora tutte Messico marzo te dell’Estonia per ospitare in futuro il mondiale. Al
le gare a cui ha partecipato. Oltretutto per restare Shell Hellix Estonia Rally in programma dal 12 al 14
Argentina aprile
legato a Hyundai NZ Hayden ha anche rinunciato, luglio ci saranno quindi al via ben 7 Wrc Plus in rap-
con il senno di poi ingenuamente, ad un’interessan- Cile maggio presentanza di tutti i team ufficiali. Con la Hyundai
te offerta che gli aveva fatto la Citroen alla fine della che oltre a Craig Breen schiererà Andreas Mikkel-
Portogallo maggio
scorsa stagione per affiancare Ogier. Era lui la pri- sen sulla i20 Wrc, mentre per la Ford MSport sul-
ma scelta della casa francese e non Lappi. Il suo è Sardegna giugno la Fiesta Plus ci sarà Elfyn Evans, sulla Citroen C3
sembrato in pratica uno sfogo dettato da una delu- Wrc sarà presente Esapekka Lappi, ed infine dulcis
sione “amorosa”. Ma dall’altra parte se vogliamo la
Safari luglio in fundo l’idolo di casa Ott Tanak sarà al via su una
sua presa di posizione si è rivelata un po’ infantile, Finlandia agosto Toyota Yaris. Non mancherà anche Teemu Suninen,
visto che in questi casi l’esperienza insegna che la in gara sulla nuova Ford Fiesta R5, mentre all’ulti-
reazione migliore è il silenzio. E poi Paddon in Euro-
Turchia settembre m’ora si è iscritto anche una leggenda del rallismo
pa e nel mondiale non si è più visto, è letteralmente Galles ottobre éstone come Markko Martin, che rivedremo così in
sparito, in tutti questi ultimi sette mesi è quasi sem- gara al volante di una Ford Fiesta Wrc Plus. Davve-
pre rimasto nel suo “splendido isolamento” agli an- Spagna ottobre ro un gradito ritorno quello del talentuoso 43enne
tipodi. E come si sa le public relation quando si per- Giappone novembre ex pilota di Tartu, vincitore di 5 rally iridati, ritira-
de un volante ufficiale vanno curate soprattutto in tosi nel 2005 a soli 29 anni dopo il tragico incidente
loco, parlando con gli addetti ai lavori. Si cerca poi Australia novembre occorsogli in Galles. ●

64
WEEK-END RALLY ERC POLONIA

Lukyanuk
prima firma

DOPO TRE GARE TRIBOLATE ARRIVA IL SUCCESSO PER IL RUSSO. trata conclusiva. A livello di prestazioni,
conferma anche per Arai junior, ma ha poi
CHE ADESSO SI RILANCIA NELLA CORSA AL TITOLO CONTINENTALE rovinato tutto capottando a quattro prove
dalla conclusione. Curioso il caso di Pau-

F orse adesso la tensione in casa Citro-


en-Lukyanuk si stempererà: dopo tre
gare la vittoria è finalmente arrivata in Po-
per una perdita d’acqua sulla terz’ultima
prova speciale. La vittoria di Lukyanuk è
stata nettissima, in testa dalla 2ª all’ulti-
lo Nobre, che finito in un fosso ha cercato
di riprendere, ma la sua vettura era così
danneggiata che i poliziotti locali lo hanno
lonia. Ed in vista del prossimo appunta- ma ps e con un bottino di 11 migliori tem- bloccato. Per quanto riguarda i colori ita-
mento di Roma il campionato è più incer- pi su 15 prove. Ma tutt’altro che scontata, liani, in scena c’erano Andrea Nucita con
to che mai, visto che il leader provvisorio visto che per tutta la 1ª tappa il russo si è la Abarth 124 rally e Zelindo Melegari con
Habaj non molla (anche qui ha raccolto un trovato a fare i conti con i propri guai: una la Mitsubishi.
prezioso 3° posto finale) e il terzo protago- foratura, un ammortizzatore rotto (ma per Per il siciliano il trionfo nel trofeo Abarth
nista della prima parte di stagione, Chris sua fortuna durante la breve prova specia- è apparso da subito scontato, anzi è stato
Ingram, stavolta è rimasto con un pugno le spettacolo di metà prima tappa) e poi la addirittura secondo fra la ERC2, ma una
di mosche: attardato verso il finire della grande paura per i problemi alla frizione foratura lo ha spinto indietro: ha comun-
prima tappa, si è definitivamente fermato durati sino al termine della giornata. E con que concluso con 18 minuti di vantaggio
il giovane finlandese Jari Huttunen mol- sul diretto rivale per il titolo Abarth, Po-
to efficace alle sue spalle con la sempre lonski, a sua volta attardato dalla rottura
In alto Lukyanuk vincitore sulle speciali più convincente Hyundai i20 R5. Chiusa di un semiasse e terzo di categoria. Quan-
della Polonia. In questa foto Nucita la tappa del sabato con 40” sul finlande- to a Zelindo Melegari, al via con la vettu-
primatista nel Trofeo Abarth se e 53” su Filip Mares, Lukyanuk ha af- ra della Neiksans Rallysport, ha avuto un
frontato la domenica in relativa tranquilli- inizio difficile, ma poi è riuscito a risalire
tà, ma per non farsi mancare il brivido ha concludendo secondo di categoria dietro
dovuto fare i conti con una foratura su una l’argentino Juan Carlos Alonso, suo diret-
pietra a metà giornata, che gli ha riporta- to rivale per il titolo.
to il coriaceo Huttunen a 23”. Ma da cam- Gianni Cogni
pione quale è il russo ha reagito infilando
una nuova serie di scratch che lo hanno
portato a chiudere i conti con un minuto
AL TRAGUARDO
Assoluta: 1. Lukyanuk-Arnautov (Citroën C3 R5) in
su Huttunen e quasi 2’ su Habaj, che ha 1.45’49”4; 2. Huttunen-Lukka (Hyundai i20 R5) a 59”8;
3. Habaj-Dymurski (Škoda Fabia R5) a 1’51”5; 4. Mareš-
scavalcato il promettente Filip Mares, le- Hloušek (Škoda Fabia R5) a 2’09”2; 5. Domzala-Baran
ader della graduatoria degli Junior ERC1. (Škoda Fabia R5) a 3’05”2; 6. Kasperczyk-Syty (Ford Fie-
sta R5) a 4’02”1; 7. Adielsson-ohansson (Citroën C3 R5)
Altra giornata storta per Marijan Griebel, a 4’06”5; 8. Herczig-Ferencz (Volkswagen Polo GTI R5)
a 4’06”6; 9. Marczyk-Gospodarczyk (Škoda Fabia R5) a
che dopo essere risalito sino al sesto po- 4’32”4; 10. Wróblewski-Szeja (Hyundai i20 R5) a 6’16”9.
sto ha pensato bene di sbattere irrimedia-
bilmente proprio sulla frazione cronome-

65
WEEK-END RALLY CIR MARCA

Pedersoli
incendia la serie
NEL CALDO TORRIDO DI UNA SFIDA
DAVVERO BOLLENTE, LUCA VINCE E SI
RILANCIA NELLA CORSA AL TITOLO.
ALLE SUE SPALLE CHIUDONO SIGNOR
E IL LEADER DEL CAMPIONATO MIELE
di Gianni Cogni

M ONTEBELLUNA - Nemmeno il caldo torrido,


da sessanta gradi in abitacolo, ha fermato la
marcia di Luca Pedersoli, che dopo cinque anni è
tornato a scrivere il suo nome nell’albo d’oro del
rally della Marca e si è pienamente rilanciato nel-
la corsa al titolo grazie alla seconda vittoria stagio-
nale. Viceversa, qui dalla scena scudetto è definiti-
vamente uscito Corrado Fontana, costretto al ritiro
nelle primissime battute per un manicotto del tur-
bo appena sostituito che si è sfilato: per il comasco
una stagione veramente sfortunata, e che lo vedrà
a caccia di vittorie negli ultimi due appuntamen-
ti della serie, dove potrebbe recitare il ruolo di ar-
bitro. Infatti il Tricolore Wrc lascia il Marca con la
prospettiva di vivere uno splendido testa a testa
finale fra i tre grandi protagonisti della stagione,
cioè Luca Pedersoli, Marco Signor e Simone Mie-
le, che hanno occupato nell’ordine il podio finale.
Proprio Miele, confermatosi leader provvisorio del-
la graduatoria generale, è stato il più rapido nel-
la sempre spettacolare prova spettacolo notturna
dello “Zadraring”, ma già dalla prima prova dell’in-
domani mattina, il monte Cesen, Luca Pedersoli ha
iniziato a snocciolare scratch pur senza mai riusci-
re a scrollarsi definitivamente di dosso i due rivali.
Soprattutto Marco Signor, arrivato alle due ultime
prove con un ritardo di 11”9: né tanti da rinunciare
a provarci, né pochi da rischiare il tutto per tutto.
Così come d’altro canto Pedersoli non poteva dir-
si tranquillo e comunque condizionato dall’urgenza
di evitare passi falsi, essendo il solo ad aver già fat-
to l’unico scarto previsto. Il pilota veneto ha comun- centino, dopo essere stato il più veloce sul Cesen,
que tentato l’impresa, ed infatti ha vinto sia sul Ce- PROTAGONISTI è entrato nella Ps3 con 3’ di ritardo e si è poi ferma-
sen che sul Tomba, ma Pedersoli ha trovato il passo NEL TREVIGIANO to su una curva del Monte Tomba per le grandi con-
perfetto per portare al traguardo il prezioso succes- Sulle strade di casa, Signor, seguenze della minima toccata con un sasso. Inve-
so, concedendo al rivale solo di dimezzare il distac- sopra, è stato costretto a ce il biellese ha pagato 1’ di anticipo e nonostante
co. Quanto a Miele ha giustamente scelto la caute- cedere il passo a Pedersoli, la grande rimonta non è riuscito ad andare al di là
la, ammesso che così si possa definire il passo di un in alto, che a cinque anni di del terzo posto (e sesto assoluto) a 2”4 da Alber-
pilota staccato alla fine di appena 19”4. Sotto al po- distanza è tornato a mettere to Roveta e 9”4 da Bianco. Ma Pinzano ha comun-
dio solo R5, anzi solo Skoda Fabia R5. Ad imporsi è la sua firma nell’albo d’oro que rafforzato il primato in R5 ed è salito al quarto
stato il sempre eccellente Efrem Bianco che ha però della manifestazione posto della assoluta. Finale a sorpresa, invece, nel
approfittato della giornata difficile dei due grandi trevigiana. Sopra a destra il frequentatissimo trofeo Suzuki, con il dominatore
protagonisti della categoria, Andrea Carella e Cor- podio con Pedersoli, Signor della gara, Andrea Scalzotto, fermato dalla cinghia
rado Pinzano. Inizio alla grande per entrambi, ma e Miele, ancora leader del dei servizi proprio sulla speciale conclusiva per la
altrettanto rapidamente sono finiti nei guai. Il pia- campionato gioia di Schileo.

66
fotografie BETTIOL

AL TRAGUARDO
Assoluta: 1. Pedersoli-Tomasi
(Citroen Ds3 Wrc) in 1:21’39.5;
Da Loeb all’addio? 2. Signor-Bernardi (Ford Fiesta per questa settimana l’arrivo delle sue Polo. In que-
Wrc) a 5.8; 3.Miele-Mometti
Nel prossimo Rally di Alba, il Ciwrc avrà come fan- (Citroen Ds3 Wrc) a 19.4; 4.
sto mese si tracceranno in Aci Sport i principi per
tastico protagonista occasionale – trasparente per i Bianco-Lamonato (Skoda Fabia i campionati 2020 e sul tavolo non potrà mancare
R5) a 2’35.1; 5.RovetaGonel-
punteggi - Sebastian Loeb al volante della Wrc Plus la (Skoda Fabia R5) a 2’42.1; un esame delle prospettive di un Ciwrc che rischie-
Hyundai i20. Insieme alla situazione di campionato 6.Pinzano-Zegna (Skoda Fabia
R5) a 2’44.5; 7.Daprà-Andrian
rebbe a breve di smentire il suo stesso nome finen-
che vede i tre di testa di fatto con le stesse possibi- (Skoda Fabia R5) a 3’55.9; do ad una R5.
8.Silva-Pina (Skoda Fabia R5)
lità di titolo, questa ospitata potrebbe trasformare a 4’13.1; 9.Menegatti-Cracco Aprire alle costose e impegnative Wrc Plus? Li-
l’appuntamento piemontese nell’apice storico as- (Skoda Fabia R5) a 4’42.9; mitarsi a cambiarne il nome? Accorparlo con qual-
10.Andriolo-Menegon (Peugeot
soluto di questo campionato. 207 S2000) a 4’44.0. che altra serie? Rimandare il cambiamento? Tutte
Ma potrebbe esserne anche una sorta di “canto del Campionato: 1. Miele 59,5 pun-
ti, 2. Signor 58; 3. Pedersoli 45;
le ipotesi sono aperte, anche se per vari motivi è
cigno”, visto che il numero delle Wrc competitive 4. Pinzano 34; 5. Fontana 22,5 difficile che si rinunci alla “serie B” del campionato
R5: 1. Pinzano 65,5 punti, 2. Ca-
si riduce sempre più e per l’anno venturo è proba- rella 40,5, 3. Daprà 20. assoluto, da sempre di successo, che si chiamasse
bile che anche qualcuno dei top driver attuali scel- Trofeo Rally Nazionali piuttosto che Campionato 2
ga la strada delle R5, come Pedersoli che aspetta Ruote Motrici. ●

67
WEEK-END SALITE CIVM 58° COPPA TEODORI

Merli
inarrestabile
7° SUCCESSO CONSECUTIVO IN STAGIONE E SECONDA VITTORIA NELLA SERIE
TRICOLORE PER IL TRENTINO CHE NELLE MARCHE BATTE FAGGIOLI E ZARDO
di Gianluca Marchese

A SCOLI - Il duello resta quello e ad Ascoli, nel ti i danni riportati al posteriore e successivo gran
sesto round del Civm 2019, Christian Merli e lavoro per riuscire a prendere il via in gara. Un po-
Simone Faggioli hanno messo in scena uno show dio che, dopo un’“abbottonata” gara-1 per ritrova-
antipasto della sfida che il circus della Montagna si re feeling, vale dunque doppio e gli permettere di
attende domenica prossima a Trento, dove Tricolo- avvicinare di molto la vetta della classifica assolu-
re ed Europeo si incroceranno. Oltre a confermar- ta. Una classifica che, vista la sempre più “ingom-
si nella serie continentale, dove finora quest’anno brante” presenza delle 3000, si complica per Omar
è imbattuto, Merli avrà l’occasione di conquistare Magliona, che però può tornare a sorridere. Con la
la gara di casa per la seconda volta consecutiva, la tenacia che lo contraddistingue, il campione sardo
prima con al via anche il rivale di sempre, e di salire ha continuato a lavorare sull’Osella Pa2000 Hon-
in vetta all’Italiano dopo il successo pieno ottenuto da di SaMo Competition arrivata ad Ascoli soltanto
alla Coppa Teodori, che replica quello di Morano a venerdì notte dopo i dovuti ripristini seguiti ai ritiri
metà giugno. Il campione in carica e l’Osella Fa30 di Verzegnis e Morano. Il driver sardo ha lottato da
Evo Zytek gommata Avon sembrano par suo e vinto tra le 2000 cogliendo
PROTAGONISTI
inarrestabili. Seppure (per una vol-
ta) senza marcare il nuovo record del
È STATA UNA un convincente quarto posto assolu-
to davanti a Luca Caruso e scavalcan- SOTTO AI RIFLETTORI
tracciato, nelle Marche è arrivato il VITTORIA DIFFICILE do la Lola di F.3000 di Angelo Marino. In alto Merli in azione e sul
settimo successo consecutivo in sta- E PER QUESTO Sfortunato, invece, Giuseppe Vacca, podio assieme a Faggioli e
gione, il secondo tricolore: «Una vit- HA UN GUSTO costretto al forfait per un principio Zardo. Sotto Faggioli.
toria difficile - ha affermato Christian d’incendio sulla sua Pa2000 nelle fasi Nell’altra pagina dall’alto al
- e per questo con un gusto partico- DAVVERO TUTTO finali delle prove. Tra i Prototipi Mo- basso Gabrielli vincitore nel
lare; ho avuto una macchina perfet- PARTICOLARE to è arrivata la conferma per Federi- gruppo E2SH, Magliona e
ta per tutto il weekend, poi ho capito CHRISTIAN MERLI co Liber e la Gloria-Suzuki, che allun- Giovanni Angelini vincitore
che in gara dovevo difendermi al me- gano in classifica, mentre il gruppo tra le Racing Start
glio e l’ho fatto, in gara 2 ho provato Cn ha riportato alla ribalta il giovane
ad abbassare ulteriormente il tempo eugubino Giovanni Rampini. Il figlio
perché Simone era pronto all’attac- dell’indimenticato Mauro ha vinto la
co. Una vittoria importante ai fini del categoria dopo aver ingaggiato un
campionato». duello ravvicinato con il capoclassifi-
Dall’altro angolo del ring, Faggioli ha continuato a ca Rosario Iaquinta, che ha risposto aggiudicandosi
provare diverse soluzioni sull’ultima versione del- gara 2 per soli 2 centesimi! Le loro Osella Pa21 han-
la Norma M20 Fc Zytek gommata Pirelli: il Bondone no preceduto sul podio la Norma di Sebastien Petit,
fa gola anche al recordman in carica, naturalmen- ancora sulla versione Cn dopo la rovinosa uscita di
te, e Ascoli è stato un passo avanti per il pilota fio- strada a Falperra. l
rentino, che ha quasi raggiunto Merli in una gara 2 fotografie RAINIERI
mozzafiato, dove ha pagato soprattutto nella parte
alta, quella più scorrevole. Pure lui potrebbe torna-
re a puntare all’accoppiata Cem-Civm: «Sono con-
tento - ha detto Simone - soprattutto perché siamo
tornati, sono due anni che lavoriamo per tornare a
questi livelli. Avevo sentito bene la macchina an-
che in gara-1, ma non le ho dato tutta la fiducia, vi-
sto che avevamo apportato diversi cambiamenti di
assetto. Bene che abbiano funzionato».
Assente il leader assoluto Michele Fattorini, Merli
e Faggioli come a Morano hanno preceduto sul po-
dio Denny Zardo, sull’altra Norma-Zytek autore di
un weekend diventato improvvisamente complica-
to dopo l’urto con le barriere in Q2 sabato. Eviden-

68
AL TRAGUARDO
Ascoli Piceno, 30 giugno 2019
Assoluta: 1. Merli (Osella Fa30
Zytek) in 4’15”03; 2. Faggioli
(Norma M20 Fc Zytek) a 1”84;
3. Zardo (Norma M20 Fc Zytek)
a 12”35; 4. Magliona (Osella
Pa2000 Honda) a 16”18; 5. Ca-
ruso L. (Osella Pa2000 Honda)
a 17”53; 6. Marino (Lola B99/50
Zytek) a 18”44; 7. Liber (Gloria
C8P Suzuki) a 22”23; 8. Farris
(Osella Pa2000 Honda) a 22”32;
9. Janik (Norma M20 Fc) a
24”70; 10. Lombardi (Osella
Pa21 JrB Bmw) a 25”19.
Gara-1: 1. Merli in 2’07”88;
2. Faggioli a 1”56; 3. Zardo a
7”09; 4. Marino a 8”10; 5. Ma-
gliona a 8”41.
Gara-2: 1. Merli in 2’07”15;
2. Faggioli a 0”28; 3. Zardo a
5”26; 4. Magliona a 7”77; 5. Ca-
ruso L. a 8”42.
Classifica dei gruppi. RS: 1. An-
gelini (Mini Cooper) in 5’41”72;
2. Montanaro (Mini Cooper) a
0”91; 3. Loffredo (Mini Cooper
Td) a 10”19. RS+: 1. Aragona
in 5’31”64; 2. Tagliente a 6”84;
3. D’Amico a 9”25 (tutti su
Mini Cooper). Gr.N: 1. Mercati
(Mitsubishi Lancer) in 5’36”16;
2. Lisi (Honda Civic Type-R) a
19”61; 3. Errichetti (Peugeot
106) a 24”19. Gr.A: 1. Bicciato
(Mitsubishi Lancer) in 5’21”23;
2. Petrocco (Subaru Impreza)
a 5”58; 3. Cossu (Honda Civic)
a 25”49. E1: 1. Trneny (Skoda
Fabia) in 5’10”83; 2. D’Angelo
(Renault New Clio) a 8”06; 3.
Pelorosso (Renault Clio Pro-
to) a 10”47. GT: 1. Peruggini
(Lamborghini Huracan Gt3 ) in
5’01”15; 2. Gaetani (Ferrari 458
Gt3) a 5”88; 3. Ragazzi (Ferrari
TAGLIENTE NUOVO LEADER IN RS PLUS 488 Challenge) a 19”66. E2Sh:
1. Gabrielli (Alfa 4C Picchio) in
5’01”22; 2. H. Ionescu (Ferrari

Gt Peruggini
458 Challenge) a 20”17. Cn:
1. Rampini (Osella Pa21 Evo)
in 4’48”41; 2. Iaquinta (Osel-
la Pa21 Evo) a 1”51; 3. Petit

torna in vetta (Norma M20 Fc) a 11”91. Pro-


to Moto: 1. Liber in 4’37”26; 2.
Lombardi a 2”96; 3. Ligato (Ra-
dical ClubSport) a 16”07. E2Sc:
1. Faggioli in 4’16”87; 2. Zardo
Tra le auto coperte, ad Ascoli era atteso il duello a 10”51; 3. Magliona a 14”34.
casalingo tra le Silhouette dell’Alfa 4C protago- E2Ss: 1. Merli in 4’15”03; 2.
Marino a 18”44; 3. Liber (Gloria
niste con Alessandro Gabrielli e Marco Gramen- C8P Suzuki) a 22”23.
zi. Purtroppo ne è andato in scena solo metà do-
po gli inconvenienti alla trasmissione che hanno
caratterizzato la gara 1 di quest’ultimo. Gabrielli
ha quindi allungato nella classifica tricolore del-
le E2Sh e vinto anche gara 2, quando Gramenzi
è riuscito ad avvicinarsi concludendo secondo.
Un cambio al vertice della classifica si è invece
concretizzato in gruppo GT, dove Lucio Peruggi-
ni e la Lambo Huracan si sono riportati in vetta
precedendo Luca Gaetani e la Ferrari 458. An-
che tra le Mini Cooper della Rs Plus c’è un nuovo
leader: grazie a due secondi posti Vito Tagliente
ha infatti superato Serafino Ghizzoni, ma atten-
zione alla rimonta di Giuseppe Aragona. L’alfie-
re della Cubeda Corse è all’esordio nella cate-
goria, ma alla Coppa Teodori ha di nuovo messo
tutti in riga alle sue spalle dopo le già ottime per-
formance messe in mostra a Morano.

69
WEEK-END ESTERO NASCAR EUROSERIES MOST
AL TRAGUARDO
Gara-1: 1. Rocca (Chevrolet
Camaro), 17 giri in 35’34”437,
alla media di 120,76 km/h; 2.
Longin (Chevrolet Camaro) a
0”666; 3. Ferrando (Ford Mu-
stang) a 1”156; 4. Lasserre
(Chevrolet Camaro) a 2”036; 5.
Bleekemolen (Ford Mustang)
a 2”552; 6. Sini (Chevrolet Ca-
maro) a 2”868; 7. Ercoli (Ford
Mustang) a 3”530; 8. Tuomaala
(Chevrolet Camaro) a 4”053;
9. Graff (Chevrolet Camaro) a
4”343; 10. Vilariño (Ford Mu-
stang) a 6”016; 11. Delsaux
(Chevrolet Camaro) a 6”664;
12. Doubek (Ford Mustang) a
7”403; 13. De Doncker (Ford
Mustang) a 9”532; 14. Ellen
Lohr (Chevrolet Camaro) a
10”903; 15. Trione (Chevrolet
Ss) a 11”223; 16. Tineo Arroyo
(Chevrolet Ss) a 11”949; 17. Ga-
billon (Chevrolet Ss) a 12”773;
18. Iannetta (Ford Mustang) a
17”669; 19. Hezemans (Ford
Mustang) a 1 giro.
Giro più veloce: il 7° di Rocca
in 1’42”333
Gara-2: 1. Hezemans (Ford
Mustang), 17 giri in 29’37”360,

Rocca
alla media di 145,03 km/h; 2.
Longin (Chevrolet Camaro) a
11”026; 3. Iannetta (Ford Mu-
stang) a 21”155; 4. Ferrando
(Ford Mustang) a 21”479; 5.
Delsaux (Chevrolet Camaro) a
21”755; 6. Doubek (Ford Mu-
stang) a 25”088; 7. Tineo Ar-

chi si rivede!
royo (Chevrolet Ss) a 25”315;
8. Graff (Chevrolet Camaro) a
26”895; 9. Vilariño (Ford Mu-
stang) a 31”024; 10. Bleekemo-
len (Ford Mustang) a 33”182;
11. Rocca (Chevrolet Camaro) a
38”573; 12. Tuomaala (Chevro-
let Camaro) a 43”244; 13. Caso
(Chevrolet Camaro) a 47”313;

A 1386 GIORNI DALLA SUA ULTIMA VITTORIA NELLA SERIE NICOLÒ TORNA
14. Mauro Trione (Chevrolet
Ss) a 58”163; 15. Lohr (Chevro-
let Camaro) a 58”695.

SUL GRADINO PIÙ ALTO. NELLA SECONDA SFIDA LA VITTORIA VA A HEZEMANS Giro più veloce: il 7° di Rocca
in 1’43”271

di Fulvio Cavicchi

S ono passati 1386 giorni dalla sua ultima vittoria


nella serie, a Magione nel 2015, ma Nicolò Roc-
ca non ha mollato ed è finalmente tornato sul gra-
dino più alto del podio. Il posto dove la Chevrolet
Camaro #24 della Pk Carsport era abituata a sta-
re in passato e numero storico che lui sta decisa-
mente onorando in questa sua stagione di ritorno
nella serie.
Il 25enne piemontese, al suo quarto successo in
carriera, ha fatto segnare la pole position sabato
ed è scattato davanti a tutti anche domenica in vir-
tù del giro più veloce fatto segnare in Gara 1. In
entrambe le corse lui e l’olandese Loris Hezemans
hanno mostrato di avere un passo decisamente più
elevato rispetto a tutto il resto della griglia di par-
tenza, ma tutte e due le volte uno di loro ha dovuto
alzare bandiera bianca per problemi meccanici. Co-
sì tutti e due hanno vinto una gara e possono giu-
stamente lamentarsi per il risultato nell’altra. Ma
comunque queste giovani leve, che infatti concor-
rono anche per il titolo della categoria Junior, fanno
grazie a questi risultati un salto avanti anche nella
classifica assoluta, dove prima della trasferta ceca
erano terzo e quarto.
Infatti la novità della trasferta di Most è stata un
vero cataclisma per il leader e dominatore delle ul- NICOLÒ DAVANTI A TUTTI CON LA CHEVROLET CAMARO
time annate Alon Day, che non ha visto la bandiera Festa grande per Nicolò Rocca, venticinquenne piemontese, che ha fatto saltare il banco
a scacchi in nessuna delle sfide. Ma non solo la sua in gara-1 sulla pista di Most al volante di una Chevrolet Camaro della Pk Carsport

70
L’OUTLET DI
per informazioni outlet@autosprint.it

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VELOCITÀ F4 FRANCESE a Ledenon
6-7 luglio www.ffsaacademy.org
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www.dtm.com
www.gt-world-challenge-asia.com
W SERIES a Norisring IMSA a Bowmanville
wseries.com
www.imsa.com
WTCR a Vila Real NASCAR a Daytona
www.fiawtcr.com/it
www.nascar.com
REGIONAL EUROPEAN F3
a Budapest SALITA
www.acisport.it/FormulaRegional/ 6-7 luglio
CIVM 69° Trento Bondone
F4 ITALIA a Budapest
www.acisport.it/it/F4/home CEM Trento Bondone
FERRARI CHALLENGE RALLY
a Nurburgring
races.ferrari.com/it/corse-clienti/europa 5-7 luglio
IRC E STORICO
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www.euroformulaopen.net/en www.scuderiaetruria.net Per la 6^ volta in carriera, il Campionissimo, Maurizio Rizzo, si aggiudica il Titolo As-
soluto in Sn1-Pro, migliorando il record che già gli appartiene, in fatto di titoli assoluti.
24H SERIES a Portimao NAZIONALE E STORICO La sua è stata una stagione perfetta, forse la migliore da quando corre, nella quale si
www.24hseries.com Rally 4 Regioni è aggiudicato ben 3 Slam, dei 6 disponibili. Chapeau Campione!!! Un plauso, va dove-
www.pavia.aci.it/spip.php?article7404 rosamente fatto ad i suoi “compagni di podio”, il Campione uscente, Vito Pignalosa
e il velocissimo Michele Bordonaro. Entrambi hanno vinto più gare di tutti, in questa
17^ edizione, 4 vittorie a testa per loro, con il pugliese (Pignalosa) che ha abdicato con
#54 gialla della Caal Racing se ne è tornata fino in l’onore delle armi, cedendo lo scettro, pensate, per un solo punto dopo 15 prove! Anche
officina in Umbria con 0 punti guadagnati, addirit- Bordonaro è stato tutt’altro che facile da battere, e sono una giornata no, l’ultima, quella
decisiva però, gli ha negato la possibile gioia del primo titolo. In ogni caso, ad entrambi,
tura si è pure persa dei punti per strada a causa dei ed a tutti i piloti della Sn1, vanno i complimenti per aver reso speciale questa fantastica
dieci di penalità che sono stati inflitti all’israeliano annata, grazie al loro talento ed alla loro bravura. Vuoi saperne di più sulla E-Selezione?
per l’incidente con Jacques Villeneuve di sabato. In Contatta la segreteria scrivendo a: selezionenazionale@alice.it
virtù della somma di queste pessime notizie Day ha
perso il comando della classifica, passato in mano
a Stienes Longin.
Il belga, compagno di squadra del nostro Rocca, ha
RIVISTE
VENDO AUTOSPRINT dal
piazzato due secondi posti estremamente utili per 1962 al 2018 (anche annate
la classifica, anche se ben lontani dai vincitori. La singole), annuari e speciali di
classifica di sabato non lo dice perché si è termina- Autosprint, il Guerin Sportivo
Via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Telefono: 051.6227111 - Fax: 051.6227309
ta la gara dietro la Safety car a causa dell’olio mo- dal 1974 al 2009, Rombo dal Redazione: Piazza Indipendenza 11/B - 00185 Roma - Telefono: 051.6227111 - Fax: 051.6227309
tore perso alla staccata in fondo al rettifilo di par- 1981 al 2001, Auto Italiana Registrato presso il Tribunale di Bologna n. 3395 del 25/2/1969.
Abbonamenti DIFFUSIONE EDITORIALE Srl – Via Clelia 27 – 00181 Roma
tenza dal motore in fumo di Hezemans, ma anche dal 1957 al 1969, Quattro- e-mail: abbonamenti@diffusioneeditoriale.it
ruote dal 1956 al 2005, Ruo- Telefono: 06.78.14.73.11 - da lunedì a venerdì ore 9-13 14-16 - Fax: 06.56.56.16.53
in quell’occasione Longin era molto staccato dai le- teclassiche dal 1987 al 2013,
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mas Ferrando e Romain Iannetta, ma anche le pre- rari, modellini auto, oggetti- Uffici Milano: Via Messina, 38 - 20154 Milano - Telefono 02.349621 - Fax 02.3496450
Uffici Roma: Piazza Indipendenza, 11/b - 00185 Roma - Telefono 06.492461 - Fax 06.49246401
stica, libri e riviste inerenti
stazioni (alternate a tanti errori) del “padrone di Banche Dati di uso redazionale
Formula 1 e auto d’Epoca In conformità alle disposizioni contenute nell’art. 85 del Regolamento UE 2016/679, nell’allegato A.1 del D.lgs 196 del 30
casa” Martin Doubek. Delude ancora, invece, il do- (anche interi archivi). Inoltre giugno 2003, nonché nell’art. 2, comma 2, del “Codice Deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio
dell’attività giornalistica ai sensi dell’art. 139 del D.lgs 196 del 30 giugno 2003”, la Conti Editore S.r.l. rende noto che
minatore di Valencia Ander Vilariño, che dopo la fumetti d’epoca, riviste spor- presso la sede esistono banche dati di uso redazionale. Ai fini dell’esercizio dei diritti di cui al Capo III del Regolamento
tappa iberica non è più riuscito a mostrare tutta la tive e album figurine. Telefo-
UE 2016/679, agli art. 7 e ss. del D.lgs. 196 del 30 giugno 2003, le persone interessate potranno rivolgersi a: Conti Editore
S.r.l. - via del Lavoro 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Telefono 051-6227101 - fax 051-6227309. Responsabile del
classe che lo ha portato ad essere il pilota più vin- nare 347-2303761. trattamento dati (Regolamento UE 2016/679, D.lgs 196 del 30 giugno 2003): Andrea Cordovani.
Articoli, foto e disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono.
cente della Nascar Whelen Euro Series. Pessimo VENDO COLLEZIONE di Au- Testi, fotografie e disegni: riproduzione anche parziale vietata.
Tutti gli articoli contenuti in Autosprint sono da intendersi a riproduzione riservata ai sensi dell’Art. 7
weekend per Jacques Villeneuve, che dopo essere tosprint, tutti i numeri 1970- R.D. 18 Maggio 1942 n. 1369.
centrato da Day in Gara 1 si è ritirato anche in Gara 2000, in ottime condizioni. PERIODICO ASSOCIATO Accertamenti
Tel. 333-8905010, giovanni. Diffusione Stampa
2 e la sua classifica, che lo vedeva sesto dopo Bran- ALLA FIEG FEDERAZIONE
ITALIANA EDITORI GIORNALI Certificato ADS n. 8532 del 18/12/2018
brenzverca@gmail.com.
ds Hatch, ne ha risentito fortemente. ●
Intervista

Verg
13-14 luglio
New York
è decisiva
Con 32 punti di
vantaggio sul primo
degli inseguitori,
Vergne si prepara per
l’assalto finale, vale
a dire le ultime due
gare della Formula
E che andranno in
scena a New York dal
13 al 14 luglio

72
ne vede doppio
CONQUISTARE IL SECONDO TITOLO DI FILA E REGALARE ALLA DS
TECHEETAH LA VITTORIA FRA I TEAM. ECCO COME JEV
SI PREPARA ALLA DOPPIA SFIDA DECISIVA DI NEW YORK
Alessandro Bucci

A
lla luce della prima parte di stagione 5 del- di Svizzera. Quanto a JEV, il grande talento fran-
la Formula E, la più incerta e combattuta cese è determinato ad affrontare il finale di sta-
di sempre nell’ancor breve storia della se- gione con la consueta calma e determinazione,
rie full-electric annoverando otto vincitori diversi estremamente consapevole che ogni mattone
in altrettante gare, non in molti avrebbero scom- depositato consente alla realizzazione finale del
messo sulla ‘fuga’ del campione in carica Jean- proprio obiettivo. Abbiamo intercettato il numero
Eric Vergne (DS Techeetah) a partire dall’ePrix del 25 prima del doppio appuntamento statuniten-
Principato di Monaco. Con sei piloti matematica- se per saggiare i suoi umori e per approfondire le
mente in lizza per il titolo, la stagione 2018-2019 recenti avventure agonistiche che hanno visto il
si è confermata sino all’ultimo come annata ultra nostro impegnato anche nella 24 Ore di Le Mans.
competitiva, con il ripetersi della sfida finale tra JEV, a partire dall’ePrix di Monaco i tuoi risulta-
JEV e il brasiliano dell’Audi Lucas Di ti sono stati fantastici. Quest’anno
Grassi. 32 sono i punti che dividono si rinnova la sfida al titolo con Lu-
attualmente i due sfidanti, con Ver- cas Di Grassi (Audi) ma anche Mitch
gne leader vantando 130 punti nel Evans, il tuo compagno di squadra
carniere ed autore di tre successi in André Lotterer, Antonio Felix Da Co-
stagione (Sanya, Monaco e Berna) sta e Robin Frijns sono ancora ma-
mentre, l’ex pilota Virgin F1 nonché tematicamente in gioco.
veterano dell’elettro-show ha trion- - Che cosa ti aspetti dall’ePrix di
fato a Città del Messico (soffiando
la vittoria a Pascal Wehrlein della
Guiderò New York City?
«Ho aspettative molto semplici per
Mahindra al foto finish) e nell’ePrix al meglio l’appuntamento finale. Mi concen-
di Berlino, confermando di essere
il solito mastino. Matematicamen-
cercando di trerò per fare tutto al meglio e vin-
cere le corse, cercando di non con-
te ancora in lotta per il titolo pilo- conquistare centrarmi sulla battaglia al titolo.
ti anche il compagno di squadra di
JEV André Lotterer (a quota 86 punti
quanti Non farò cose diverse dal solito, gui-
derò al meglio delle mie possibilità
seppur a secco di vittorie), il neoze- più punti cercando di conquistare quanti più
landese della Jaguar Mitch Evans,
terzo con una marcatura di vantag- possibile punti possibile».
- Sei il campione in carica e, se
gio sul tedesco veterano enduran- Jean Eric Vergne consideriamo com’era iniziata la
ce, Antonio Felix Da Costa (BMW) - stagione 5, ti chiedo: sei sorpre-
82 punti - e Robin Frijns della Virgin so dall’incredibile miglioramento
sesto in classifica a quota 81 punti. Lotterer ed del team? A Parigi, ad esempio, lo avresti det-
Evans hanno duellato più volte in stagione nelle to che sareste riusciti ad essere in vetta ad en-
primissime posizioni dandosele di santa ragione trambi i campionati a NYC?
in pista e non è un mistero che, nell’economia iri- «Fino a quando la matematica tiene in gioco i miei
data, il weekend sfortunato di Lotterer nella ga- avversari, non penso troppo alla possibilità di vin-
ra di casa a Berlino pesi come un macigno sul- cere un altro titolo. Preferisco affrontare un ePrix
le possibilità di conquista del titolo nella Grande alla volta cercando di massimizzare il risultato.
Mela. A New York City, sede del doppio appun- E’ anche grazie a questa mentalità se siamo sta-
tamento finale della season 5 (che, ricordiamo, ti in grado di compiere un miglioramento gradua-
ha visto l’introduzione delle avveniristiche vetture le che ci ha portati a prendere la leadership del
Gen 2 in grado di disputare un’intera corsa gra- campionato piloti. Naturalmente, la conquista del
zie alla batteria raddoppiata rispetto alla stagione titolo è sempre il tuo obiettivo».
4), si rinnova anche la sfida tra il team cinese (da - Un anno dopo il team DS Techeetah ha l’oc-
quest’anno con DS) e la casa dei quattro anelli, casione di riscatto nei confronti di Audi nella
sebbene divisi da 43 punti dopo il tribolato ePrix lotta al titolo costruttori. Sei galva-

73
Intervista
nizzato all’idea?
«Certamente! Lo scorso anno perdemmo il cam-
pionato costruttori per soli due punti nell’appun-
tamento finale per cui quest’anno, conquistare
entrambi i titoli, sarebbe fantastico».
- Hai più volte detto che tra te e André non c’è
una vera e propria rivalità, ma la sfida tra voi
è sempre molto elevata. Come vivrete il finale
di stagione all’interno del team?
«Entrambi siamo concentrati per conquistare il
maggior numero di punti possibili sulla pista di
New York City e sia io che André abbiamo come
obiettivo quello di portare a casa entrambi i titoli
per la squadra. Questa sfida rende le cose ancor
più interessanti e ho molta fiducia nel mio com-
pagno di squadra, per cui sono sereno in tal sen-
so. A New York non fa-
remo niente di diverso
rispetto ad altre piste
come dicevo, se non
dare il massimo per la
squadra».
- Quali parti del trac-
ciato di NYC preferi-
sci e perché? Sarebbe
«Si tratta di uno dei cir- davvero
cuiti più interessanti tra
quelli in calendario e, in fantastico
generale, mi piacciono conquistare
tutti i settori. Credo ci
siano tanti punti do- entrambi
ve sarà possibile effet- i titoli
tuare sorpassi. Questa
settimana lo proverò al quest’anno
simulatore e sono mol-
to curioso. Assieme al Jean Eric Vergne
circuito di Roma si trat-
ta di una delle piste migliori della stagione».
- Quali aspetti della città di New York ti attira-
no maggiormente?
«In generale è una città decisamente cool. Mi pia-
ce molto trascorrere tempo all’interno della Gran-
de Mela perché è una città immensa e ci sono
un sacco di cose interessanti ed eccitanti da fa-
re, anche prima dell’ePrix. Mi è sempre piaciuta
anche prima di venirci a correre. Tendenzialmen-
te mi piacciono molto le città come New York».
- Ritieni sia una location adatta per ospitare
la Formula E?
«Penso che sarà un evento molto simile a quello
dello scorso anno, ovvero un tipico evento di For-
mula E all’interno di una città immensa, con tante
attrazioni per tutti i gusti».
- Recentemente hai incontrato il ghepardo
Bajrami che, simbolicamente, ha dato il nome
alla tua Spark-DS E-Tense. Immagino sia sta-
ta un’esperienza interessante…
«Sì è stata una piccola avventura. Naturalmente
la partnership che abbiamo con the Big Cat San-
ctuary ci ha permesso di avvicinare questi me-
ravigliosi animali all’interno di un’area protetta
fantastica e che vanta una grande tradizione. Ho
trascorso del tempo vicino a Bajrami, il ghepar-
do che ha ‘battezzato’ la mia vettura ed è stata
un’esperienza emozionante poterlo accarezzare

74
Techeetah per
la rivincita
Non ci sarà in ballo
solo il titolo Piloti,
ma a New York nelle
ultime due gare
della stagione è in
ballo anche il titolo
riservato ai team. Con
DS Techeetah che
vuole prendersi una
rivincita sulla passata
stagione quando
perso il campionato
per solo 2 punti

Assieme
a Roma,
quella di
New York
è una delle
piste più
belle in F.E
Jean Eric Vergne

e stargli a fianco».
- Riguardo alla prova di Le Mans con Rusinov
e Van Uitert nel G-Drive team, cosa ci raccon-
ti? Lo scorso anno nella categoria LMP2 otte-
nesti la vittoria. Che è successo quest’anno?
«Sì, purtroppo quest’anno sono stato in testa per
tre minuti buoni ma poi un problema al motore mi
ha costretto a tirare i remi in barca mentre ero in
testa quando mancavano poche ore al termine. E’
stato deludente, perché avevo lavorato molto du-
ramente per la 24 Ore di Le Mans e tutto era stato
svolto alla perfezione. Essere messi fuori gioco da
un problema tecnico è sempre molto amara co-
me sensazione».
- Forse non tutti sanno che sei impegnato an-
che nel business dei videogame. In chiusura, ti
va di parlarci della compagnia Veloce Sports?
«La nostra attività è stata avviata all’interno di e-
sport, nel Regno Unito ed ora è una compagnia
che cresce a vista d’occhio. Quest’ultima gesti-
sce i team dell’e-sport di Alfa Romeo Racing e
di Fernando Alonso ad esempio. L’attività sta an-
dando molto bene e penso stiano facendo un la-
voro fantastico, permettendo alla compagnia di
crescere sempre di più. Sono molto ottimista ri-
guardo Veloce Sports, un progetto che guarda al
futuro e che interessa molto le giovanissime ge-
nerazioni».

75
TEST IN PISTA

308 TCR
uno spettacolo!
SUL CIRCUITO DI IMOLA ABBIAMO PROVATO L’EVOLUZIONE DELLA PEUGEOT RACING CUP CHE
DEBUTTA NEL PROSSIMO WEEK END AD ADRIA. E SARÀ ANCHE AL CENTRO DI UN REALITY-SHOW

76
POTENZIALE DA SCOPRIRE in pista. Noi nel frattempo abbiamo par-
E SOPRATTUTTO GUSTARE tecipato a Imola all’ultima sessione di test
Sulla pista di Imola è prima del debutto in gara, scoprendo una
andato in scena il nostro vettura tanto veloce quanto sorprenden-
test sulla Peugeot 308 TCR. temente docile.
Con 350 cavalli sotto al
cofano l’arma del Leone Come è fatta la 308 TCR
possiede un potenziale da La Peugeot 308 TCR deriva dalla versio-
scoprire e da gustare ne Cup, ma l’evoluzione, rispetto alla so-
rellina minore, è radicale. Il 4 cilindri è più
potente (350 cv contro 308), le carreggia-
te maggiori, le sospensioni interamente
su uniball sono tutte riviste. La posizio-
ne di guida, che comprende la bellissima
pedaliera racing, è stata arretrata di ben
40 cm, per ottimizzare la distribuzione dei
pesi. Ovviamente, essendo la TCR una
macchina da corsa “vera”, le possibilità
di regolazione sono pressoché infinite tra
ammortizzatori, altezze, camber, caster,
incidenza e via elencando: «La 308 TCR è
estremamente reattiva alle regolazioni –
spiega Davide Bonamico, patron dell’Au-
tostar Motorsport che in pista è il braccio
operativo di Peugeot Italia e Arduini Cor-
se – con anche solo un paio di click un pi-
lota sensibile può apprezzare davvero le
differenze». Senza considerare le possibi-
lità offerte dall’elettronica Magneti Ma-
relli sviluppata ad hoc: ci son tre mappe
dedicate alla gestione della partenza, per
coprire le va-
rie condizioni
LA 308 TRC di asfalto (ba-
È MOLTO REATTIVA gnato, umido,
ALLE REGOLAZIONI: asciutto), ol-
tre a tre map-
UN PAIO DI CLICK pe motore per
E SENTI l’asciutto e al-
LA DIFFERENZA trettante per il
bagnato. Stes-
DAVIDE BONAMICO
se possibilità
per l’anti lag
system, il di-
spositivo che
annulla il tem-
po di risposta
di Daniele Sgorbini del turbo. Il launch control è semplicissi-
mo da attivare e permette partenze a fion-

N ei nostri autodromi è ancora – per po-


co – un oggetto sconosciuto: la Peu-
geot 308 TCR, evoluzione della versio-
farà – gommata Hankook - il prossimo fi-
ne settimana ad Adria, nel round in not-
turna valido per la Super Cup, affidata a
da, gestendo anche la ripartizione di cop-
pia motrice tra le due ruote anteriori, nel
caso in cui una delle due abbia meno ade-
ne Racing Cup, ha già corso nel WTCR lo Massimo Arduini che ha deciso di schie- renza dell’altra. Tutti i “gingilli” elettro-
scorso anno e in questa stagione è impe- rarla con i colori di Peugeot Italia in una nici sono facilmente accessibili dai pul-
gnata nella serie europea, con tre team e serie di gare spot, in un programma che santi della dashboard principale. Poi c’è
sei piloti differenti: oltre all’attuale leader comprende anche un paio di sortite nella pure una doppia possibilità per regolare
del campionato Julien Briché, che si è im- Coppa Italia Turismo (Misano, 14 luglio e la frenata: quella meccanica, che agisce
posto per tre volte in Gara 2 e che dopo il Imola a ottobre). Il tutto con le telecamere sul bilanciere posto tra il pedale del freno
round di Spa guarda tutti dall’alto (in forza puntate addosso, visto che Peugeot Italia e le due pompe, è collegata a un manet-
alla JSB Competition assieme a Lilou Wa- ha deciso di realizzare e produrre un rea- tino alla sinistra del pilota, mentre quel-
doux) usano la 308 anche Aurélien Comte lity show completamente inedito, che si la idraulica è nella classica posizione sul
(DG Sport), Teddy Clairet, Jimmy Clairet propone di far luce su tutto quanto acca- tunnel centrale. L’aerodinamica, rispetto
e Stéphane Ventaja (Team Clairet Sport). de dietro le quinte di una gara e di porta- alla Cup, è stata completamente rivista
In Italia invece l’arma sviluppata a Sato- re in tv tutto il lavoro svolto ai box e in of- con l’ausilio del CFD: la carrozzeria è tut-
ry per il TCR non ha ancora debuttato. Lo ficina prima, durante e dopo i week-end ta nuova, a partire dallo splitter anterio-

77
TEST IN PISTA
re, per passare ai parafanghi, alle “mini-
gonne” laterali e all’estrattore. Dal tetto
è sparita la presa d’aria, per non sporca-
re il flusso verso l’ala posteriore, ma l’abi-
tacolo è comunque ben rinfrescato dalla
bocchetta centrale. La vettura, che di li-
stino ha un prezzo di 109.000 euro tasse
escluse, ha costi di esercizio in linea con la
concorrenza della stessa categoria. Il mo-
tore viene garantito per 5.000 km, poi si
sostituisce interamente e non si revisio-
na, mentre la turbina va cambiata ogni
2.000 km.

In abitacolo
Ti incastri nel sedile anatomico senza fa-
re davvero troppa fatica, perché sì che
le traverse del roll-bar son lì, tutte al lo-
ro posto e con il loro gran senso di prote-
zione, ma lo spazio per far passare gambe
e busto c’è e non servono contorsionismi
strani per prendere possesso dei coman-
di della Peugeot 308 TCR. Dunque ti sie-
di e – magia – ti pare di essere subito a
casa, immediatamente a tuo agio, pronto
per mettere in moto e uscire dalla pit-la- li, posizionato dietro al volante, si legge tino posto sul roll-bar alla sinistra del pi-
ne. Nessuna incertezza, nessun disorien- bene in ogni condizione. Con un pulsante lota) che può essere usato comodamente
tamento, nulla da cercare che non sia già sul volante si possono selezionare le va- sia con il piede destro che col sinistro. La
lì, a portata di mano. Il sedile è molto ar- rie schermate: quella principale, usata nel frizione si usa ovviamente solo per partire
retrato – e i ragazzi dell’Autostar lo han- nostro test, mostrava le varie opzioni uti- e al suo fianco trova posto l’importantissi-
no ulteriormente spostato per accentrare lizzate per anti lag della turbina, mappa ma pedana poggiapiede: un dettaglio non
le masse – e rispetto allo standard è sta- motore e mappa del launch control, oltre indifferente, che non tutte le concorrenti
to pure alzato, davanti, di un paio di cen- ai giri motore, la velocità, la marcia inseri- della 308 hanno.
timetri con una piastra realizzata apposi- ta e tutte le temperature principali.
tamente. Ne risulta una posizione un po’ La fila di led posta in cima si accende in Alla guida
strana, con la schiena più sdraiata rispetto progressione avvicinandosi al momento È possibile salire su una vettura impe-
al solito e le gambe un poco più sollevate. ideale della cambiata: la potenza massima gnativa e professionale come una moder-
Strana, ma funzionale. È tutto regolabile, è a 6.000 giri, ma il 4 cilindri sovralimen- na TCR e trovarsi immediatamente a pro-
personalizzabile, adattabile ma l’imposta- tato da 1.598 cc entra in coppia a 3.000, prio agio, divertendosi sin dai primi metri,
zione di base è quella buona e non serve offrendo dunque, assieme ai rapporti del senza provare il minimo senso di sogge-
diventar matti per trovare una posizione cambio perfettamente spaziati, un range zione? La risposta è affermativa, se si trat-
di guida soddisfacente. di utilizzo assolutamente agevole. Bellis- ta della 308 la TCR è un passo avanti pro-
L’abitacolo della 308 TCR è studiato in sima anche la pedaliera racing, con l’enor- fondissimo e radicale, ma ha mantenuto
funzione della massima razionalità: è es- me pedale del freno, direttamente colle- alcune impostazioni di base che la rendo-
senziale, ma c’è tutto quello che serve e gato alle due pompe per l’asse anteriore no estremamente duttile e relativamente
soprattutto è facilmente raggiungibile, e posteriore (la cui ripartizione “meccani- facile. La definizione più calzante per de-
ben indicato, realizzato in modo intuitivo. ca” può essere regolata tramite un manet- scriverla è “accomodante”, nel senso che
Il pannello dei comandi, posto alla destra
del volante, è molto semplice e perfetta-
mente funzionale: attorno al Leone posi-
zionato al centro, trovano posto i pulsan-
ti touch che permettono di gestire ogni
aspetto della vettura: le mappe motore
per le varie condizioni di asfalto, l’attiva-
zione dei launch control, la gestione del
sistema anti lag del turbo e via elencan-
do. Tutto lì, bello grande, facile da vede-
re e da trovare. Idem per i pulsanti sul vo-
lante: poca roba e ben indicata, facile da
trovare e da azionare. Nel nostro caso ci
è servito solo il pulsante verde, un siste-
ma intelligente e sicuro per selezionare
la prima marcia e la retromarcia, pensa-
to per evitare innesti involontari e perico-
losi. Anche il cruscottino digitale Marel-

78
LA SCHEDA TECNICA
MOTORE
Tipo: motore quattro cilindri in linea con turbocom-
pressore e intercooler, montato trasversalmente da-
vanti all’asse anteriore. Cilindrata: 1598 cc. Potenza:
256 kW (350 CV) a 6.000 giri/min. Coppia: 420 Nm a
3.000 giri/min. ECU: Magneti Marelli SRG340. Lubri-
ficante: TOTAL.
TRASMISSIONE: trazione anteriore. Cambio: cambio
sequenziale SADEV a sei velocità con comandi al vo-
lante. Differenziale: autobloccante meccanico SADEV,
precarico regolabile. Frizione: Multi-disco.
TELAIO: Asse anteriore: montanti McPherson; altezza,
traccia e camber regolabili; barra antirollio regolabi-
le. Asse posteriore: ponte torcente, altezza, traccia e
camber regolabili; la barra antirollio regolabile. Ster-
zo: sterzo elettrico a pignone e cremagliera con sof-
tware e hardware modificati.
Sistema frenante: • Anteriore: freni a disco con venti-
lazione interna all-around (Ø 378x34 mm) • Posterio-
re: freni a disco (Ø 270x12 mm). • Pinze freno: in allu-
minio (6 pistoni anteriori, 2 pistoni posteriori). Ruote/
pneumatici: 10 x 18 pollici / 27-65x18

– almeno fino all’80-85% del suo potenziale metri. Giù tre marce e subito a cercare il lita verso la Piratella capisci quanto buono
– sembra davvero alla portata di chiunque. cordolo interno. Quelli di Imola sono tut- sia questo 4 cilindri: le marce, fino alla 5ª,
Poi ovviamente le cose si complicano, ma ti belli alti, ma la Peugeot li digerisce sen- le chiami una dopo l’altra e in un attimo sei
la sensazione lasciata è quella di un’auto za far troppe storie. Anzi, anche metten- in cima; 3ª , muso dentro e poi giù sul gas
potenzialmente molto veloce e altrettanto do la macchina praticamente su due ruote, in uscita, arrivando di 5ª alla prima delle
sfruttabile, nel senso che è possibile adat- lo scivolamento laterale è sempre sincero, Acque Minerali, dove si scende in terza e
tarla alle esigenze di piloti anche molto di- controllabile, gestibile. In uscita si apre il si taglia decisi sul cordolo interno, prima di
versi tra loro, a iniziare dai gentleman dri- gas senza troppo riguardo e si mette la 4ª scalare in 2ª e sfruttare tutto quello ester-
ver che per diverse ragioni non possono andando a cercare il cordolo esterno, poi no (e oltre…) in uscita. Alla Variante Al-
scendere in pista tutti i giorni. Imola è un tenendo giù il piede si mettono in sequen- ta occhio a non arrivare lunghi (ecco, dalla
tracciato bellissimo, ma anche profonda- za 5ª e 6ª. Alla Villeneuve bisogna avere frenata che è molto costante anche dopo
mente impegnativo con i suoi saliscendi pelo e coraggio: si frena (poco) molto tar- diversi km, mi sarei aspettato un po’ più di
che non concedono sconti se si tratta di di, si passa in 4ª e bisogna cercare di por- mordente) ma anche qui la 308 non ha pau-
valutare il bilanciamento di una vettura. tare dentro la curva più velocità possibi- ra dei cordoli. La paura, a chi sta tra sedile
Con la 308 si scaricano tutte le marce sul le. È un punto impegnativo, perché proprio e volante, viene andando verso la Rivazza:
rettilineo del traguardo (che rettilineo non nel cambio di direzione sinistra-destra bi- in discesa si arriva decisamente forte e in
è, anzi in tutto il tracciato gli unici tratti in sogna scalare una marcia: ti aspetti che il questa staccata si vede chi ne ha per dav-
cui non si deve lavorare col volante sono posteriore si scarichi e vada in crisi e inve- vero. Si pesta decisi e il trasferimento di ca-
in pratica i due allunghi, tra il Tamburello ce niente, sta lì bello docile e pare graniti- rico è notevole. Eppure anche in una frena-
e la Villeneuve e tra le Acque Minerali e la co. Staccata della Tosa decisa e quasi sot- ta del genere, il posteriore si muove ma in
Variante Alta, ndr) e si stacca alla varian- to la curva: 2ª , cerchi la corda e via, anche maniera sempre dolce, controllabile. Meri-
te del Tamburello dopo il cartello dei 200 qui aprendo il gas senza patemi. Sulla sa- to, forse, anche della posizione delle 4 pin-
ze freno e di un bilanciamento che tra mol-
DENTRO le, idraulica e angoli caratteristici, rende la
LA 308 TCR guida sempre molto intuitiva.
Ecco alcune caratteristiche La doppia curva della Rivazza è una piega
tecniche della nuova da raccordare, giocando sull’equilibrio tra
Peugeot 308 e l’abitacolo sterzo gas e freno: bisogna non mancare i
molto confortevole due punti di corda, ma anche far correre la
della vettura 308 in uscita evitando di andare in sotto-
sterzo, per non perdere velocità sul dritto
(che dritto non è…) del traguardo. Giro fi-
nito, con una sensazione di benessere che
non se ne va: da guidare la 308 TCR è pia-
cevolissima, persino lo sterzo – elettro as-
sistito – è relativamente leggero e non af-
fatica nemmeno dopo un certo numero di
tornate. Verrebbe voglia di guidarla in ga-
ra. Tanto, come s’è visto, è alla portata an-
che di chi troppo allenato non è… ●

79
PRODUZIONE SPRINT

Citroen
C5 Aircross
grinta
& comfort
ANDIAMO A SCOPRIRE TUTTE
LE ARMI DEL SUV FRANCESE
PER FAR INNAMORARE CHI VA
ALLA RICERCA DEL MIX TRA
RELAX, SICUREZZA E AVVENTURA
di Adriano Torre

A nticonvenzionale, comoda, ma anche


“morbidona” come un gigantesco or-
sacchiotto da regalare a un bambino, come
dal frontale, sembra molto più grande di
quanto sia in realtà, a viverla dentro lo è
ancora di più grazie alla saggezza costrut-
va realizzata con l’uso delle sospensioni
con smorzatori idraulici progressivi (Pro-
gressive Hydraulic Cushions) e coi sedili
un peluche scambiato tra giovani innamo- tiva capace di offrire ampi spazi e comodi- Advanced Comfort, 15 mm di imbottitura
rati in nome di un sentimento puro e fan- tà assortite. L’abito è ritagliato su 4,50 me- in più rispetto agli standard tradizionali,
ciullesco. Un oggetto in grado di offrire un tri di lunghezza, 1,84 m di larghezza, 1,67 realizzati con schiume modulabili e ad alta
senso di protezione, insomma. È vero, ha metri di altezza e la distanza dal suolo è di densità per aggiungere contenimento la-
una struttura imponente e dona una sen- 230 mm, per non restare piantati. La scel- terale e l’adattamento ideale. All’interno
sazione massiccia, ma si attiene ai 4 me- ta dei cerchi va da 17 a 19”. Il profilo si av- C5 Aircross offre una modularità con 3 se-
tri e mezzo ed è uno dei (tanti) pregi di C5 vale dei famosi airbump sulle portiere an- dili posteriori individuali scorrevoli, ripie-
Aircross, Suv a ruote grandi di Citroën de- teriori, si può giocare con i Pack Color (3)
stinato al segmento C. C’è tutto in questo aggiungendo così dettagli colorati che evi-
progetto, il design esterno, lo spazio inter- denziano la personalizzazione anche sulle
no reso salottiero da dotazioni e comfort barre del tetto e sul paraurti anteriore. Ben
elevato, la tecnologia e i sistemi di assi- 30 combinazioni per gli esterni attraverso
stenza e sicurezza. Irrompe con quell’aria 7 tinte di carrozzeria e bi-colore con tetto
sbarazzina e informale, quell’eleganza non nero a contrasto. Design inconfondibile,
ostentata che fa parte della cultura france- personalità, concezione fuori dagli sche-
se, dunque essenzialità con un pizzico di mi per aggiungere l’originalità che è forza
raffinatezza e tocchi distintivi. Si propone del brand nelle linee ma anche attraverso
all’interno di un segmento in cui abbiamo elementi grafici e firme luminose eleganti:
visto molto, ma non ancora tutto, segnato sul davanti occhieggiano i gruppi ottici Full
da recenti cambiamenti perché farsi prefe- Led su due livelli, alle spalle regalano effet-
rire alla concorrenza significa saper propor- ti speciali i proiettori in rilievo 3D a Led. In-
re qualcosa di differente. C5 Aircross ci rie- fine, l’ampia vetratura aggiunge luminosi-
sce e non è impresa da poco. tà e visuale panoramica.

Sul tappeto volante Sospensioni intelligenti


Così a bordo della C5 Aircross sembra di È il Suv più comodo e modulabile del
vivere in una navicella spaziale e scopri- segmento, figlio del programma Citroën
re nuove sensazioni. A guardarla, specie Advanced Comfort, esperienza innovati-

80
gabili a scomparsa e inclinabili, oltre a un la plancia, al posto della “classica” stru- Non si sente la fatica
bagagliaio Best in Class da 580 a 720 litri mentazione opera un display da 12,3”, Nell’ambito del test effettuato che ha evi-
e fino ai 1.630 litri, ripiegando i sedili scor- in tre differenti grafiche a seconda delle denziato le doti da tuttofare della C5 Ai-
revoli (per 15 cm) da aprire col portellone esigenze e del piacere. Se da una parte rcross, con piacere di guida, manovrabili-
o col passaggio del piede quando si hanno si è connessi e informati, con Apple Car- tà, annullamento della fatica, silenziosità
le mani occupate. Play, Android Auto, Mirror Link disponibi- di marcia, estrema maneggevolezza, un
li attraverso la funzione Mirror Screen che discorso a parte va focalizzato sulle so-
Ha 20 assistenze alla guida dialoga e ribalta lo smartphone persona- spensioni con smorzatori idraulici pro-
Dotazioni e sistemi sono d’avanguardia, le, con il sistema di navigazione 3D in gra- gressivi: al sistema tradizionale ag-
il grande schermo touch da 8” domina do di fornire info in tempo reale sul traffi- giungono due smorzatori idraulici alle
co attraverso il TomTom Traffic, dall’altra estremità, uno che lavora sulla compres-
si viaggia sicuri grazie all’adozione di 20 sione e l’altro sulla estensione assorben-
sistemi di assistenza alla guida, tra cui do al meglio le sollecitazioni per offrire
Highway Driver Assist, un grande passo un altissimo livello di comfort e di assor-
avanti verso la guida autonoma. Il cruiser bimento delle asperità più o meno natu-
control adattivo lavora in sintonia col con- rali del tracciato. Decisamente un valo-
trollo dinamico della linea di marcia, men- re aggiunto.
La gamma pert l’Italia della tre si può affrontare il fuoristrada in tran- La gamma per l’Italia della C5 Aircross
C5 Aircross è costituita da quillità scegliendo dal tasto Grip Control è costituita da 14 versioni ottenute dal-
14 versioni con 5 tra le 5 modalità per affrontare ogni situa- la combinazione di quattro allestimenti
propulsori a disposizione zione di terreno o climatica, su neve, sab- (Live, Feel, Shine e Business) e di 5 pro-
bia, o escludendo l’ESP. pulsori: si può scegliere tra due motori
Il sistema è dotato anche dell’assisten- a benzina, da 1.2 litri PureTech 130 S&S
za alle discese. La telecamera Connected con cambio manuale a 6 marce e 1.6 Pu-
Cam integrata nella base del retrovisore reTech 180 CV S&S con cambio automati-
esterno, indipendente dal sistema multi- co EAT8, oppure fra i 3 diesel, da 1.5 litri
mediale del veicolo e ha 16 GB di memo- BlueHDi 130 CV S&S con cambio manua-
ria, è in grado di sorvegliare la vettura sul- le a 6 e automatico EAT8 e 2.0 litri BlueH-
la parte anteriore e può registrare video e Di 180 CV S&S EAT8. Nel 2020 arriverà
scattare foto, mantenendo le immagini in C5 Aircross Plug-In Hybrid ricaricabile a
caso di incidente. spina. ●

81
POSTASPRINT di Mario Donnini posta@autosprint.it

L’AS GOLD COLLECTION ESALTA IL GRANDE TIMONIERE saiolo che purtroppo ormai non

Fiorio vince
esiste più, un mondo che era
fatto di Persone Vere, Persone
con il Cuore, non come quello
di oggi fatto di Insensibili Bu-

pure stavolta sinnesman che hanno ormai www.autosprint.it


relegato in un angolo il popolo
dei veri amanti delle corse. Per Direttore responsabile
questo dico grazie al Grande Andrea Cordovani
C aro Autosprint, caro
direttore Andrea
Cesare per quello che ha dato
al mondo dell’automobilismo e
a.cordovani@autosprint.it
Cordovani e in que- anche grazie per la grande cor- Mario Donnini
sto caso caro Mario tesia e disponibilità dimostrata m.donnini@autosprint.it
Donnini, sono un su- nei confronti del sottoscritto in 06.49.92.343
perappassionato let- occasione di un incontro avuto
tore (dal 1979) di Au- poco tempo fa alla Fiera di Vi- Grafica e impaginazione
tosprint ed ho anche cenza e del quale allego la foto Alberto Rondelli
avuto il piacere di in- scattata con lui. Un saluto cor-
contrarla personalmen-
Roberto Rinaldi
dialissimo. grafici_as@autosprint.it -
te allo scorso Minardi Stefano Cavaliere,
Day. Ho appena acquista- Chiampo (VI)
051.62.27.249
to lo speciale Gold Collec- Cinzia Balboni
tion dedicato al Grande, Grazie per queste bellis- Roberta Massa
Inossidabile, Indistruttibile sime parole che ci ripa- Gianfranco Rossi
Cesare Fiorio e confesso di gano pienamente dell’im- Direttore Editoriale
averlo “divorato” in un atti- pegno profuso che è stato Andrea Brambilla
mo. Da nostalgico appassio- accompagnato dall’immenso a.brambilla@contieditore.it
nato sono riaffiorati tanti bel- piacere di dialogare e rendere
lissimi ricordi legati sia al suo L’omaggio a Fiorio con As Gold omaggio a un grandissimo per- Fotografie: ActualFoto,
passato Lancia che a quello Collection, sopra, e quello sonaggio del motorsport italia- Sutton-Images, Bettiol,
Ferrari, storie di un mondo cor- a Schumi, sotto, affidato all’arte nissimo e soprattutto di rivelan- Getty Images, Fuggiano
za mondiale quale Cesare Fiorio Ricerca fotografica:
è. Ed è molto bello rilevare che Chicco Rimondi
A VOLTE ANCHE UN CAMION PUÒ DIRE TANTE COSE SU UN MITO abbia apprezzato il numero mo- Humour: Giorgio Serra

In onore di Michael
nografico di Autosprint Gold Testi: Pino Allievi, Alessandro
Collection che rappresenta uno Bucci, Fulvio Cavicchi, Gianni
scrigno prezioso di dialoghi e Cogni, Massimo Costa,
pensieri nuovissimi, autentici e Cesare De Agostini, Paolo
Ci sono molti modi di esternare la propria passione per un inediti, rilasciati a noi in esclu- Filisetti, Alfredo Filippone,
campione o per ricordare Michael. Non so se violo qualche siva dal grande CeseRE. Giorgio Ferro, Diego Fundarò,
norma sulla privacy, ma questo é un camion splendidamen- Alessandro Gargantini,
te aerografato, che ho incontrato oggi sull’Autosole. Marco Giordo, Martin Holmes,
Ugo Vicenzi, Gorgonzola QUANDO IL TROPPO ZELO FA MALE Fiammetta La Guidara, Piero

Nessuna norma violata, solo un dovuto omaggio alla passio- Ricciardo, Libro, Dario Lucchese, Guido
Meda, Arturo Rizzoli, Alberto
ne di chi ha fatto realizzare questo bellissimo lavoro e all’ar-
te di chi lo ha tradotto in realtà. Forza Michael!
che peccato! Sabbatini, Alessandro Secchi,
Daniele Sgorbini, Leonardo
Todisco Grande, Giorgio
Gp di Francia, caso Ricciardo
oggetto di time penalty. Se non Terruzzi, Leo Turrini, Carlo
ci fossero due autostrade oltre
Vanzini, Maurizio Voltini,
Alex Zanardi
al limite della pista, ma un pra- Statistiche: Michele Merlino
ticello il secondo sorpasso non
lo avrebbe tentato, o, forse, il Abbonamenti e arretrati
pilota sarebbe andato con due abbonamenti@
ruote sull’erba, prendendosi diffusioneeditoriale.it
qualche rischio in più. Per cor-
tesia, ridateci dei circuiti pro- Roberto Argenti, Italo Benedetti,
priamente detti e non questi Silvana Burgaretta, Francesco
scempi... Candido, Agnes Carlier, Adriano
enricomassironi
Cimarosti, Antonio Granato,
Mario Lastretti, Gianluca Lioce,
Del tutto d’accordo con lei. Co- Gianni Mancini, Gabriele Michi,
Maurizio Rigato, Enrico Rosi
me avevamo detto, pochi mi- Cappellani
nuti dopo il Gp del Canada, il
problema non è rappresentato
da questo o da quel giudice, ma
dalla regola e dall’atteggiamen-
to zelante e interventista a ogni La Conti Editore pubblica anche
costo dell’autorità sportiva. Se
i piloti non vengono lasciati in
pace, ben presto la F.1 diverrà
sempre più una sterile proces-
sione, dall’inizio alla fine.

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