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MXGP FRANCIA VINCE HERLINGS, PER L’ALLORO È LOTTA A TRE CON FEBVRE E GAJSER

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3,0 0

12/18 ottobre 2021 - Settimanale - Anno XLV - Fascicolo 2237

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9 771122 173002

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004)


art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,50 Euro - CH CT 7,70 Chf

SUPERBIKE NATIONAL TROPHY ENDUROGP THE TEST


LORIS BAZ, TITOLI 600 E BIG SSP GARCIA E VERONA HONDA CRF 250R
L’EROE DEI DUE MONDI A PONTONE E CIPRIETTI DANNO SPETTACOLO SALTO IN ALTO

MOTOGP A TU PER TU
SUZUKI E MIR ARBOLINO: IN MOTO2
DOVE SIETE FINITI? PER ESSERE AL TOP

CIV VALLELUNGA

IL FUTURO È QUI
BARTOLINI FA SUO L’ULTIMO TITOLO ITALIANO DELLA MOTO3, DESTINATA A SALIRE A 450 CM³
IL NOSTRO CAMPIONATO SI CONFERMA LABORATORIO TECNICO E VETRINA PER I GIOVANI
COME FERRANDEZ BENEITE, CAMPIONE PREMOTO3, E VANNUCCI, VINCITORE DELLA SSP 300
IN COPERTINA SOMMARIO
DI FEDERICO PORROZZI

FINALI RUBRICHE
EMOZIONANTI 61 PILLOLE SPRINT
68 POLVERE DI STELLE
La chiusura incandescente del tricolore Velocità anticipa quelle
che vivremo nelle prossime settimane tra MotoGP, SBK e MXGP 72 MANUBRI LARGHI
IL CIV è stato uno dei primi campionati del 2021 ad andare in archivio. Una 80 IO GUIDO DA SOLA
stagione spettacolare che come da tradizione, nonostante le limitazioni legate
alla pandemia, ci ha fatto vivere battaglie decise soltanto all’ultimo metro (pen-
82 QUELLA (S)VOLTA CHE
siamo alle vittorie di Bartolini su Bertelle nella Moto3 e di Stirpe su Mercandelli
nella Supersport 600) e ci ha fornito nomi di possibili futuri protagonisti dei vari
campionati mondiali. Il CIV è davvero un laboratorio in continuo movimento, che
ha tra i suoi obiettivi quello di trovare strade nuove per lanciare giovani sulla
IN PISTA
ribalta internazionale a costi contenuti: ecco quindi nuovi regolamenti e nuove 6 MOTOGP: LA SUZUKI
categorie in arrivo. Novità delle quali sapremo di più nei prossimi mesi.
Nelle prossime settimane, nel frattempo, ci aspetta l’epilogo stagionale della
E JOAN MIR ABDICANO
MotoGP. Della quale la Suzuki, rivelazione del 2020 con la vittoria iridata di Joan 14 A TU PER TU:
Mir, è stata protagonista soltanto in parte. Ne parliamo su questo numero, grazie
a un dossier che analizza ciò che non ha funzionato nel box della Casa di Hama- TONY ARBOLINO
matsu nella battaglia persa per la riconferma della tabella numero uno. Ma vi
parliamo anche di altro: di Moto2 con l’intervista esclusiva a Tony Arbolino, di Su- 18 SUPERBIKE: LORIS BAZ
perbike con il grande ritorno di Loris Baz, del National Trophy che ha incoronato
gli ultimi due campioni. E ci sono anche la Salita, la MXGP con il duello tra Jeffrey 22 CIV: VALLELUNGA
Herlings e Romain Febvre, il mondiale EnduroGP e l’Hard Enduro, lo Speedway e
il Flat Track. Ce n’è davvero per tutti i gusti.
36 CIVS: MOLINO DEL PERO-
Buona lettura! MONZUNO

CONTROCOPERTINA DI MIRCO MELLONI


FUORISTRADA
LA SUZUKI non si è conferma- 38 MXGP: FRANCIA
ta in MotoGP, e le ragioni le analiz-
48 ENDUROGP: TERRA UNICA
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ziamo nel primo servizio di questo


numero. Al contrario, il mondiale
Endurance è stato ancora una volta 54 HARD ENDURO: HIXPANIA
il terreno di caccia di Hamamatsu,
che dopo il titolo 2019-20 si è ripe- 56 SPEEDWAYGP: TORUN
tuta con il nuovo Yoshimura SERT
e il trio Guintoli-Black-Simeon, per 58 FLAT TRACK: MONDIALE
il 20° alloro iridato nell’EWC. Ma
la Suzuki ha festeggiato anche per
merito di un equipaggio italiano: No
Limits Motor Team, con Luca Scas-
NOVITÀ
sa, Alexis Masbou e Kevin Calia (a
destra), alla 6 Ore di Most si è ag-
62 THE TEST:
giudicato la Superstock, chiudendo HONDA CRF 250R 2022
al 2° posto la stagione. Per tutti i
dettagli sulla gara corsa in Repub-
blica Ceca (con l’incredibile finale in F E S TA I TA L I A N A A M O S T
volata tra BMW e Yamaha) e sul bi-
lancio della stagione, vi rimandiamo
al reportage sul prossimo numero.
SENZA LIMITI
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MOTOGP – IL TEMA DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

DOVE SONO

Il volto scuro di Joan Mir sintetizza la stagione


del campione del Mondo uscente: il maiorchino
è salito sul podio cinque volte, ma soltanto
una volta ha fatto meglio del terzo posto,
con il secondo ottenuto nel GP Stiria.

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FINITI
MIR E LA SUZUKI NON HANNO
RIPETUTO IL 2020 DA PADRONI
DELLA MOTOGP E SONO GIÀ
STATI COSTRETTI AD ABDICARE.
LE RESPONSABILITÀ DELLA
MOTO, DEL TEAM E DEL PILOTA
? pilota, che pure è l’ultimo sogget-
to della staffetta, determinante per
l’impegno, l’abilità e il talento. Le tre
variabili sono oltretutto dipendenti
tra loro.

Q
Quindi, tra Mir, la Suzuki e il team,
costretti ad abdicare ufficialmente
UANDO, alla dopo Austin, chi è mancato in partico-
vigilia del GP lare? E qui comincia la discussione: il
San Marino e team si è rilassato dopo aver scalato
Riviera di Ri- una vetta apparentemente impossi-
mini, Joan Mir bile nel 2020? La Casa giapponese
ha riconosciu- ha dormito sugli allori al momento di
to come le sue sviluppare ciò che poteva essere ag-
possibilità di giornato sulla GSX-RR? E siamo sicu-
conservare il ri di aver visto lo stesso Mir dell’anno
titolo fossero scorso? Proviamo a “sezionare” le
ormai sfumate, si è avverato ciò che parti coinvolte per cercare la risposta.
in parecchi avevano previsto a inizio
stagione. Facili profeti? Oppure questi
osservatori erano dotati della sfera di IL TEAM
cristallo? In realtà bastava leggere La struttura vincitrice nel 2020 si è
le circostanze in cui il maiorchino e mantenuta inalterata con l’eccezione
la Suzuki avevano vinto il titolo 2020, di un unico, importantissimo, elemen-
assieme ai segnali provenienti dal te- to: Davide Brivio. L’annuncio del suo
am prima del via. addio, poche settimane prima del via
Sul rendimento di un pilota, infat- del Mondiale, ha sorpreso tutti, an-
ti, influiscono tre componenti: team, che all’interno del team e della Casa
moto e lo stesso pilota. Tre parti le- giapponese.
gate tra loro, e senza l’eccellenza di Padre del progetto MotoGP della
tutte, certi risultati sono impossibili. Suzuki, manager di un team che a-
E sarebbe sbagliato pensare al ruo- veva allestito pezzo per pezzo, con la
lo eccessivamente predominante del sua uscita di scena Brivio ha generato

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MOTOGP SUZUKI

Lo sviluppo della GSX-RR ha viaggiato


a rilento: l’esempio è il ritardo nell’introduzione
dell’abbassatore rispetto alle Case rivali.

un evidente stato di sconcerto. Per mercato per cercare un manager in


risolvere la situazione, i giapponesi grado di assumere la gestione del te-
hanno optato per una soluzione sa- am, una ricerca lunga che presto po-
lomonica, facendo convergere nelle trebbe fornire un esito: è la dimostra-
mani di una sola persona, Shinichi Doppio ruolo zione che nel 2022 il team tornerà ad
Sahara, la funzione già ricoperta di Al project leader avere una gestione “normale”.
ingegnere responsabile del progetto A questo si aggiungono episodi e
MotoGP e quella nuova di gestore del Sahara sono situazioni che non accadevano in pas-
team, quindi anche per quanto riguar- stati affidati sato: nelle qualifiche di Misano, Mir
da persone, strategie e logistica. anche i compiti di ha pagato gli errori del team, e parlia-
Quella che è parsa subito la classi- mo di un GP importante visto che per
ca coperta corta, alla riprova dei fat- gestione che erano il campione 2020 era forse l’ultima
ti si è rivelata tale: come poteva una responsabilità occasione utile per riaprire i giochi. E
sola persona occuparsi di così tante di Brivio, ma i invece il flop del sabato ha condizio-
questioni fondamentali? Sahara, per nato anche la sua gara.
esempio, è stato costretto a presen- risultati sono stati Sul lato opposto del box, Alex Rins
ziare a tutti i GP, mentre in preceden- negativi. Presto la ha infilato una lunga sequenza di ca-
za ne saltava alcuni per potersi occu- Suzuki nominerà un dute in gara – cinque “zero” consecu-
pare del lavoro di sviluppo sulla moto tivi, compreso quello di Barcellona
in Giappone. manager: sarà di per l’infortunio del giovedì – che nes-
A metà stagione, il fallimento di ta- nuovo il brianzolo? suno è riuscito a fermare. Colpa del
le idea è diventato così evidente che team? Forse no, ma una chiacchiera-
gli stessi piloti ne hanno parlato aper- ta con Brivio avrebbe probabilmente
tamente. La Suzuki ha così sondato il cambiato la mentalità di Rins.

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Joan Mir (36) tallona Jack Miller
(43), con il quale non sono mancati gli
scontri in pista: gli screzi erano iniziati
in Qatar e sono arrivati fino ad Austin,
dove per l’entrata sull’australiano
all’ultimo giro, il nervoso maiorchino
è stato retrocesso all’ottavo posto.

LA MOTO
La GSX-RR è chiaramente la moto
più “facile” sulla griglia, detta con la

Mondiale 2022 terminologia usata da Sahara, che


preferisce ciò che è semplice a ciò
che è eccessivamente sofisticato. Ma
Il calendario da record quest’anno la Suzuki ha persino pec-
cato di troppa semplicità, in partico-
CON L’INGRESSO di Portimao in pianta stabile e non più come “riserva”, e il lare nei GP iniziali.
debutto di Mandalika e del KymiRing, la MotoGP del 2022 sarà la più ricca di ga- Il famoso abbassatore della moto,
re, con 21 GP in otto mesi esatti. Il calendario provvisorio è però accompagnato atto a favorire la partenza e l’accele-
da una postilla: date, eventi e presenza del pubblico sono soggetti all’evoluzione razione, è approdato sulla moto blu
della pandemia e all’approvazione delle autorità locali. Questo il calendario, do- soltanto nella seconda metà del cam-
po i test autunnali di Jerez (18 e 19 novembre) e quelli invernali in Malesia (dal pionato, e come noto la Suzuki è stata
31 gennaio al 6 febbraio) e Indonesia (11-13 febbraio). l’ultima a introdurlo sulle proprie mo-
to. Mir e Rins hanno potuto utilizzare
DATA GP CIRCUITO negli ultimi tre mesi un dispositivo
6 marzo Qatar Losail che Jack Miller aveva portato in pista
20 marzo Indonesia Mandalika sulla Ducati già nel GP Thailandia del
3 aprile Argentina Termas de Rio Hondo 2019! Da allora, la Ducati ha svilup-
10 aprile Americhe Austin pato e perfezionato un sistema che
24 aprile Portogallo Portimao invece per la Suzuki è ancora alla fase
1 maggio Spagna Jerez sperimentale. Oltretutto, il device in-
15 maggio Francia Le Mans trodotto dalla Suzuki è brusco nel suo
29 maggio Italia Mugello funzionamento, nonché pesante. Non
5 giugno Catalunya Barcellona a caso, dopo l’iniziale euforia legata
19 giugno Germania Sachsenring all’introduzione del sistema, ci sono
26 giugno Olanda Assen state alcune sessioni o gare in cui il
10 luglio Finlandia KymiRing dispositivo non è stato usato, essendo
7 agosto Gran Bretagna Silverstone gli svantaggi superiori ai benefici.
21 agosto Austria Red Bull Ring In quanto a prestazioni pure, la
4 settembre San Marino e Riviera di Rimini Misano GSX-RR si è mantenuta a metà della
18 settembre Aragón Aragón graduatoria delle velocità massime,
25 settembre Giappone Motegi nulla di differente rispetto al 2020, ed
2 ottobre Thailandia Buriram è una situazione che corrisponde al
16 ottobre Australia Phillip Island suo motore quattro in linea. A favore
23 ottobre Malesia Sepang della Suzuki, c’è un dato: ha prece-
6 novembre Valencia Valencia duto nelle velocità l’altra moto con il
“quattro in linea”, la Yamaha.
NB: il GP Qatar sarà in notturna, per i GP Indonesia e Finlandia Non si sono nemmeno registrati
è attesa l’omologazione dei circuiti gli attesi miglioramenti sul giro sec-

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MOTOGP SUZUKI

co, un difetto che costringe i piloti a Lo scorso anno, Joan Mir e Alex intenditor poche parole.
rimontare in ogni GP. Un’impresa che Rins avevano trascinato la Suzuki
lo scorso anno veniva completata con al titolo dei team. Quest’anno,
maggiore facilità, visto che nel 2021 complici gli “zero” del catalano,
la squadra blu è terza
I PILOTI
sia Mir che Rins hanno perso la supe- È l’altro anello della catena, per-
riorità dello scorso anno nei giri finali nella speciale classifica. ché il pilota è colui che deve portare
nei confronti degli avversari. al massimo ciò che gli viene messo a
Il vantaggio nella gestione dei disposizione. I piloti sono stati all’al-
pneumatici, uno dei segreti del titolo tezza, come era successo nel 2020?
2020 di Mir, quest’anno è svanito. E Nel caso di Rins, c’è poco da discu-
Joan ha dovuto cercare nuove risorse. tere: lo scorso anno aveva chiuso ter-
«Stiamo lavorando per migliorare in zo con 139 punti in 14 GP, quest’an-
frenata – ha detto – stiamo utilizzan- no ha disputato lo stesso numero di
do una configurazione che fa lavorare gare (avendo saltato Barcellona),
maggiormente l’anteriore della moto, ed è dodicesimo con 81 punti. Sol-
credo sia un assetto più efficace per il chiederselo: se il project leader non tanto cinque volte Rins ha chiuso in
mio stile di guida. Ma abbiamo ancora fosse stato costretto a presenziare Top 10, tre se escludiamo la doppia
poche informazioni in merito a questo a tutti i GP, dovendo lavorare anche iniziale in Qatar. Mir ha ottenuto più
set up abbinato a queste gomme». come manager, i tempi di reazione sa- punti rispetto allo scorso anno, aven-
Intendiamoci, è quasi fisiologico il rebbero stati più rapidi? do anche disputato una gara in più.
rilassamento dopo un titolo, perché «Qualche settimana fa abbiamo Se lo scorso anno, toccare quota 171
alla fine gli sconfitti sono chiamati a parlato – ha continuato Mir – e so era bastato per vincere il titolo, oggi
lavorare di più. Ma esiste un limite an- che in Suzuki ora stanno lavorando al con 175 è terzo a -79 dal leader Fabio
che al rilassamento, e allora viene da massimo, ho fiducia in loro». A buon Quartararo.

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Tallone d’Achille
La Suzuki è una moto più efficace in gara
rispetto al giro secco: lo scorso anno Mir
era diventato campione del Mondo pur partendo
una sola volta in prima fila (e in virtù di una
penalizzazione inflitta a Zarco). Quest’anno
non si è mai qualificato tra i primi tre.
E i miracoli non si ripetono...

Cosa ha limitato Mir? La moto, il


team oppure il fatto di aver già rag-
giunto il proprio massimo? A nostro
avviso, la moto è da considerare co-
me il primo fattore responsabile. Al
tempo stesso, però, Mir ha le sue col-
pe: nel 2020 si era laureato campio-
ne del Mondo pur non partendo mai
in prima fila, se non per una penalità
a Johann Zarco in Austria, e qualifi-
candosi quattro volte in seconda fila.
Quest’anno è stato tra i primi sei del-
la Q2 soltanto una volta: i miracoli –
come vincere un Mondiale senza mai
partire davanti – avvengono una volta
al massimo. Abbiamo già detto come
la GSX-RR sia una moto più “da gara”
che da giro secco, ma spesso in qua-
lifica Joan è stato preceduto da Rins.

AMBIZIONI E IL NUMERO 1
Con i dati offerti, ognuno può trar-
re le proprie conclusioni di fronte

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MOTOGP SUZUKI

all’incapacità di Mir e della Suzuki


di difendere il titolo. Serve però fare
riferimento anche a ulteriori dettagli,
che a nostro modo hanno influito sul
risultato. Ripensiamo ad alcune di-
chiarazioni di Sahara a Motosprint,
alla vigilia del Mondiale, che aveva-
no creato dubbi immediati: il massi-
mo responsabile della Suzuki aveva
spiegato come la Casa non stesse
andando ad affrontare il Mondiale
nel ruolo di detentrice, bensì come a-
spirante del titolo. Non c’era quindi la
motivazione estrema del “noi contro
il resto del Mondo”, ma l’intenzione di
mescolarsi alla “massa”.
E poi, siamo certi che non abbia
pesato la rinuncia di Joan Mir al nu-
mero 1 sul cupolino? Ricordate cosa
diceva Casey Stoner: «Il campione
del Mondo deve correre con il nume-
ro 1, in modo che tutti lo sappiano».
Pur non vincendo alcun GP, nel 2021 Joan Mir Avrebbe fatto la differenza, agli oc-
si è mantenuto sul podio iridato. Al contrario, Alex Rins chi di tutti, anche come motivazione
è crollato, complici i cinque “zero” consecutivi, all’interno del box, vivere l’onore e la
culminati con l’infortunio di Barcellona, per la caduta responsabilità del numero 1 da difen-
durante un giro di pista... in bicicletta. dere sulla moto…

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consigli preziosi
Rins ha infilato
una lunga sequenza
di cadute in gara:
a parità di gp corsi,
ha ottenuto 58 punti
in meno rispetto
al 2020. in passato,
una chiacchierata
con Brivio avrebbe
cambiato la
Sopra, la coppia Suzuki insegue Enea Bastianini,
che ad Austin si è classificato alle spalle di Alex Rins mentalità di alex
ma davanti a Joan Mir, superato all’ultimo giro.

Il grande ritorno?
Dopo una stagione in Formula 1, Brivio può
rientrare nel proprio habitat, riannodando
il filo con la Suzuki, condotta al trionfo del 2020
APPURATO come il post-Brivio sia Francesco Guidotti è stato un altro
stato gestito in maniera errata, la Suzuki nome sondato dalla Suzuki. Una candi-
vuole dimostrare di aver capito la lezione. datura assolutamente credibile, consi-
Da alcune settimane la Casa giapponese derando l’eccellente percorso del Team
ha iniziato la ricerca del manager a cui Pramac, un mix vincente di competenza,
affidare il timone del team per il 2022. serenità e armonia che ha caratterizzato
Un’idea per alleggerire il lavoro di Shi- il team di Paolo Campinoti.
nichi Sahara, che dopo l’uscita di Davide
Brivio ha ricevuto anche le incombenze È ENTRATO in gioco anche un nome
che spettavano al manager italiano. E in sorprendente come Pere Riba, l’uomo-
Suzuki si sono convinti della necessità di affidare la ombra di Jonathan Rea nei sei titoli del Cannibale con
guida del team a un “occidentale”. «Per cultura, i giap- la Kawasaki in Superbike, nel team dei fratelli Roda. Ex
ponesi sono restii ai confronti diretti. Nella situazione in pilota, tecnico e gestore di un campione, Riba ha dalla
cui un “occidentale” (il modo in cui definiscono gli euro- sua l’esperienza nel lavoro con i giapponesi, un fattore
pei, nde) batte i pugni sul tavolo, un giapponese invece importante soprattutto per una realtà “conservatrice”
passa ad altro tema. È una questione di educazione» come la Suzuki. Tuttavia l’opzione-Riba sarebbe stata
ci hanno detto dal team. E non è una casualità che gli scartata proprio dai giapponesi, senza dimenticare che
altri cinque team ufficiali abbiano scelto tre manager lui stesso aveva rifiutato l’approdo in MotoGP quando
italiani – Ducati, Yamaha e Aprilia – uno spagnolo (la Maverick Viñales gli aveva proposto di affiancarlo in
Honda) e un austriaco (la KTM). Yamaha.
Per questo la Suzuki ha dato il via a una sorta di ca- Esiste poi un nome sorprendente, emerso negli ul-
sting, alla ricerca di un nuovo manager. Il primo candi- timissimi giorni: per il post-Brivio, il candidato più forte
dato è stato Wilco Zeelenberg, oggi alla Yamaha-Petro- sarebbe… Davide Brivio. Le persone vicine all’attuale
nas e in passato nella struttura ufficiale di Iwata. Ex pi- manager della Renault-Alpine in Formula 1 lo negano,
lota, gestore di piloti e veterano del paddock, l’olandese ma è in corso il tentativo di riportare a casa l’uomo che
sembrava un candidato solido, e l’imminente uscita di ha creato il Team Suzuki e poi lo ha portato sul tetto del
Petronas poteva rendere incerto il suo futuro. E inve- Mondo. Il weekend del secondo GP di Misano sarà de-
ce Zeelenberg gestirà il nuovo RNF MotoGP Racing, la terminante per comprendere se Capitan Brivio (sopra)
struttura creata dopo la dissoluzione di Petronas. tornerà al comando della barca.

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A TU PER TU – TONY ARBOLINO DI SERENA ZUNINO – FOTO MILAGRO

RIVEDO
LA LUCE
HO VISSUTO WEEKEND DIFFICILI, PERCHÉ LA MOTO2
È UNA CATEGORIA CHE NON PERDONA. MA I PROGRESSI VISTI
AD AUSTIN DICONO CHE SONO SULLA STRADA GIUSTA:
E NEL 2022, CON MARC VDS, VOGLIO CORRERE AL TOP

Quattordici: il numero di gara di Tony


Arbolino rappresenta anche la sua
posizione nella classifica della Moto2.
Nei primi 15 GP, il milanese ha ottenuto
quattro piazzamenti nella Top 10.

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L
A SUA prima sta- firmamento della MotoGP – un altro nel gruppo davanti, com’è stato?
gione in Moto2 non nome è quello del campione uscente «Bello tornare al top. Ho visto il
è stata paragonabi- Joan Mir – e ora è pronto a scommet- trofeo da vicino, ho dato tutto per
le a quella di Raul tere su Arbolino. Il cui obiettivo, prima, prenderlo. Sto guidando come voglio e
Fernandez, ma i è di finire con una nota alta il 2021 con questa è la cosa di cui sono più con-
progressi, il lavoro il Dynavolt Intact GP: il sesto posto di tento. Non vedo l’ora di tornare a Misa-
e il talento di Tony Austin, preceduto da un’altra Top 10 no, abbiamo cambiato alcune cose dal
Arbolino non sono ad Aragón, è un viatico promettente precedente GP. Siamo vicini a ottenere
passati sotto silen- per un epilogo sulla scia della scorsa dei risultati belli e importanti».
zio. Se è vero che stagione, quando nella seconda metà
il Team Marc VDS, due volte titolato era stato il miglior pilota della Moto3,
nell’ultimo lustro, con Franco Mor- poi chiusa da vice campione. Meglio COME stai vivendo questo mo-
bidelli nel 2017 e Alex Marquez nel anche di quel Fernandez che oggi cor- mento, un po’ di transizione tra
2019, ha deciso di ingaggiare il ven- re per il titolo della categoria di mezzo. l’anno da rookie e il futuro con un
tunenne milanese per il 2022. Il team team molto ambizioso?
del Conte Van der Straten è specialista MANCANO tre gare alla fine del- «Ho trovato un buon equilibrio, an-
nel lancio di giovani emergenti verso il la stagione e in Texas hai viaggiato che in allenamento, sono in una bella
forma fisica e mentale, cerco di pen-
sare gara per gara provando a miglio-
rare. Sono molto motivato per finire
davanti questa stagione e cercare di
conquistare altri buoni risultati».
Se dovessi tracciare un bilan-
cio, non ancora definitivo, della
stagione, cosa diresti?

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TONY ARBOLINO

«Ci sono stati molti alti e bassi, ma


anche numerose occasioni in cui ho
imparato tantissimo. Occasioni nelle
quali ho capito parecchie cose sulla
moto e sullo stile di guida richiesto
dalla categoria. Abbiamo sbagliato
qualche volta e bisogna capire per-
ché, è stato complicato. Continuiamo
a lavorare e a maturare esperienza.
Però sono uscite anche tante gare bel-
le, nelle quali sono riuscito a dire la
mia, perché sono stato aggressivo in
partenza e ho recuperato tante posi-
zioni. Per esempio a Le Mans, dove ho
chiuso quarto, ma anche ad Assen ho
avuto un bell’inizio, da nono a quinto,
ma poi sono caduto. Anche la seconda
corsa disputata in Austria non è stata
Carlo Pernat, qui sopra con Tony Arbolino, ha già festeggiato un titolo mondiale
troppo negativa. Ci sono state gare po- della Moto2, lo scorso anno con Enea Bastianini. Nel 2022, quando correrà con
sitive. È l’altro lato della medaglia e mi Marc VDS, Arbolino punterà a regalare al proprio manager una gioia analoga.
porto dietro anche questo».
Qual è stato invece il GP più dif-
ficile a livello di sensazioni?
«Quelli di Jerez e Portimao, e an-
che la Gran Bretagna. Sono stati tosti.
A partire proprio dalle FP1, quando
eravamo già arrivati al limite e non
sapevamo dove migliorare. Da quel-
le situazioni esci soltanto lavorando
e credendoci, e nelle gare successive
sono andato forte».

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Arbolino davanti a Marcel Schrötter: un’immagine
ormai frequente, dato che dopo la sosta
estiva il vice campione della Moto3 ha preceduto
spesso il compagno nel Team Dynavolt Intact GP.

«Chiudere nei primi 10 del Mondiale per poi partire con un altro mood l’anno
IL MIGLIOR risultato, finora, è (il 10° posto di Xavi Vierge dista 32 pun- prossimo».
stato il quarto posto nel GP Francia. ti, nde). Difficile, ma fattibile. Ci sono
«In quel caso, ho guadagnato tan- tante gare in cui posso fare bene. De-
te posizioni nei primi giri. Poi ho tenuto vo prendere il meglio di queste piste e NEL 2022 tra gli avversari ci sarà
un passo che mi ha fatto sentire molto cercare di trasformarlo a mio favore. Il Pedro Acosta, cosa ne pensi?
“libero”. È stato bello vedere Gardner e resto poi verrà da sé. Con il duro lavoro «Che è il benvenuto! Vedremo come
altri piloti forti davanti, e non li perdevo. che sto facendo, sono sicuro arriverà andrà. So che gli piace la lotta uno con-
Riuscivo a fare più o meno quello che tutto». tro uno, e anche a me, cercheremo di
volevo e quella è stata una sensazione A partire da Misano, dove c’è da divertirci insieme. Sicuramente andrà
molto bella, che mi ha dato molta fidu- migliorare quel 15° posto di settem- forte da subito, ha tutto per farlo».
cia. Finire a due secondi e mezzo dal bre. Sei molto amico del leader del-
terzo, Bezzecchi, è stato ottimo». «Me la devo far piacere, lì c’è sem- la MotoGP Fabio Quartararo, ti dà
Ora manca soltanto un ultimo pre una motivazione extra, trattandosi qualche consiglio?
step. della gara di casa. Poi ci saranno tan- «Alcune volte viene a trovarmi al
«Sì, manca veramente poco, la Mo- ti sponsor che verranno, la famiglia, è box, magari durante le prove, vede co-
to2 è una categoria in cui, con tre de- sempre qualcosa in più che ti porta a se da fuori che io da dentro non riesco
cimi in più o in meno, sei davanti o sei fare bene». a percepire. A livello umano abbiamo
indietro nel gruppo. Quei tre decimi Il prossimo anno sarai con il Te- un rapporto estremamente bello. È un
li cerchi, ma bisogna soltanto stare am Marc VDS, cosa significa per te? ragazzo “alla mano” ed è una persona
tranquilli, perché prima o poi arrivano. «Sono estremamente contento di molto importante per me. Devo ringra-
Quando si inizia a peggiorare è perché questo, sono fiducioso e orgoglioso, ziarlo. Poi per ora siamo amici, fino a
si sta cercando qualcosa che non si do- perché mi hanno dato un’opportunità quando non correremo insieme, dopo
vrebbe cercare. È una categoria tosta molto buona e so che il team ci crede sarà più difficile…(ride)».
e lo sapevo, ero convinto che avrei fat- molto. Ho già parlato con le persone Pensando al futuro, quando cre-
to un bel lavoro e continuo a crederci. che lavoreranno con me e sono davve- di che potrai arrivare in MotoGP?
Vedo che è tutto alla mia portata, devo ro motivate, remiamo tutti nella stessa «Molto presto. Non so quando ci
soltanto continuare a lavorare». direzione. Questa è la cosa migliore per sarà la possibilità, e neanche ci penso.
Mancano soltanto tre gare alla andare forte. Non vedo l’ora, ma prima Nella mia testa però l’obiettivo è quel-
fine della stagione, quale obiettivo finiamo bene questo campionato e cer- lo. Il tempo lo dirà. Dobbiamo soltanto
ti sei posto? chiamo di fare al meglio queste gare aspettare».

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SUPERBIKE – LORIS BAZ DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

EROE
DEI
DUE MONDI REDUCE DALL’ESPERIENZA NEL MOTOAMERICA, IL SOSTITUTO
DELL’INFORTUNATO DAVIES HA SUBITO BRILLATO NEL RITORNO
NEL MONDIALE, CON I PODI DI PORTIMAO. «VORREI RIMANERE QUI
CON LA DUCATI» HA DETTO IL FRANCESE, TENTATO PERÒ DALLA BMW

N
ON APPENA Al contrario, salito sulla Ducati la-
si è seduto nel sciata libera da Davies, per Baz c’è sta-
box Go Ele- ta una ritrovata enfasi: «Mi è piaciuta
ven, Loris Baz immediatamente, è fantastica. Va forte
ha iniziato a e ha un enorme potenziale. E pensare
familiarizzare che non avrei immaginato di trovarmi-
con i ragazzi ci così bene». Questione di regolazioni,
della squadra ovviamente, ma anche di “manetta” e
azzurro ciano, spirito. Conclusa l’avventura a stelle e
svelando un strisce 2021 (con il quarto posto nella
particolare curioso: «Dopo la prima SBK, frutto di nove podi), a Baz era ar-
uscita stagionale nel MotoAmerica rivato il messaggio da parte dall’inten-
– il dettaglio raccontato al manager ditore di chiamate last minute: Paolo
Denis Sacchetti e al proprietario Gian- Ciabatti, protagonista del più celebre
ni Ramello – ho chiesto ai tecnici del ingaggio “d’emergenza” della storia
Team Warhorse HSBK di lasciare tutto della Superbike, quello di Troy Bayliss
com’era. L’assetto di base della Pani- nel 2000, per sostituire Carl Fogarty.
gale V4 R mi aveva subito soddisfatto, L’idea-Baz si è rivelata efficace, so-
La carriera di
perciò sarebbe stato utile trovarlo an- prattutto portatrice di ottimi risultati. Loris Baz va oltre
che nei weekend successivi». Su cinque manche disputate, il gigante i suoi 28 anni: nel
Detto ma non fatto, perché il fran- francese ha sempre chiuso nella Top 2008, il francese
cese ha completato così il discorso 10, con due podi a Portimao, che sa- è stato il più
nel garage di Jerez, dove ha sostitui- rebbero stati tre senza la retrocessio- giovane vincitore
to l’infortunato e titolare Chaz Davies, ne per il contatto con Alvaro Bautista. dell’Europeo Stock
proprio nei giorni in cui il gallese an- Un bel ritorno nel campionato che fece 600. Poi ha corso
nunciava il ritiro a fine stagione: «Mi conoscere Loris agli addetti di settore, tra Stock 1000,
sono ritrovato con un setting comple- fino a lanciarlo in MotoGP: «Due podi, Endurance, BSB,
tamente capovolto. Ho capito subito in realtà tre – Baz ha appuntato dopo Superbike, MotoGP
che avrei tribolato e nemmeno poco». la sanzione di Gara 2 a Portimao – so- e MotoAmerica.

18 www.motosprint.it
SUPERBIKE LORIS BAZ

SUPERBIKE
no comunque soddisfatto. All’Angel
Nieto e in Algarve ho corso sentendo-
mi in vacanza, condizione augurabile
a qualsiasi pilota intenzionato a ben
figurare». Ecco lo spirito citato, in ag-
giunta al suo polso destro e a questo
IN TV
ulteriore dettaglio: «Abbiamo cambia- ROUND ARGENTINA
to soltanto le pedane – la confidenza di SKYSPORTMOTOGP
Elia Ramello, figlio di Gianni e PR della VENERDÌ 15 OTTOBRE
formazione indipendente sponsorizza- 15.30: Superbike FP1
ta da Aruba – vi rendete conto? In pra- 19.55: Superbike FP2
tica, Loris è saltato in sella, dando gas.
Soltanto gas. Bè, togliamo il termine SABATO 16 OTTOBRE
“soltanto”, che è meglio». 16.20: Supersport Superpole
E chi avrebbe potuto fare meglio di 17.05: Superbike Superpole
così? Pochi, forse nessuno. Del resto, 18.25: Supersport Gara 1
già nel 2020, vestito di colori Yamaha 19.45: Superbike Gara 1
e abiti Ten Kate, il più alto del paddock DOMENICA 17 OTTOBRE
aveva dimostrato di meritare un posto 16.45: Superbike Superpole Race
in griglia. L’approdo alla formazione o- 18.25: Supersport Gara 2
landese era avvenuta a metà 2019, an- 19.45: Superbike Gara 2
che in quel caso un ingresso in corsa
nel Mondiale. Proprio come nel 2012, TV8
il suo debutto in SBK, con la Kawasaki
ufficiale. SABATO 16 OTTOBRE
A fine 2020, dopo aver conteso pro- 19.45: Superbike Gara 1
prio a Go Eleven e Michael Ruben Ri- DOMENICA 17 OTTOBRE
naldi il titolo Indipendenti, ecco il volo 18.45: differita Superpole Race
verso gli Stati Uniti con la Ducati: «Può 19.45: Superbike Gara 2
darsi che lì ritornerò – ha precisato il
ventottenne di Sallanches, località
montana dove ama praticare sport su
neve e ciclismo – al novanta percen- avrebbe avuto la necessità di tornare
to dovrei partecipare nuovamente al a capire le gomme Pirelli, assai diver-
MotoAmerica. Ammetto di preferire il se dalle Dunlop usate Oltreoceano.
palcoscenico iridato, vedremo». Tracciati e avversari erano invece già
noti: «Parliamo di un livello altissimo
– a Baz piacciono parecchio le deriva-
SARÀ la Casa di Borgo Panigale a te di serie – in cui si lavora bene e ci
delineare il futuro di un cavallo di razza, si diverte. Io sono riuscito a godermi
vincitore del titolo continentale della questo viaggio-premio nel migliore dei
Stock 600 a soli 15 anni? Per lui arrivò modi. Per il resto, si vedrà. Il Team Go
una scalata repentina, caratterizzata
lo specialista Eleven è fantastico e questa Ducati
da successi centrati al primo colpo, fin l’esperienza ha Panigale V4 R è la miglior moto da me
dal primo impatto in SBK sulla Kawa- portata in gara da tantissimo tempo».
saki Ninja. E più avanti ancora con la
permesso a baz In soltanto due appuntamenti, Lo-
Top 5 finale del 2014 – quando però di essere subito ris non ha fatto rimpiangere Davies,
contribuì a far perdere il titolo al com- onestamente mai visto a proprio agio
pagno di team, Tom Sykes – a prece- veloce con la ducati nei panni di iscritto alla lista degli In-
dere il salto nella categoria regina del go eleven. loris era dipendenti, e sofferente per alcuni ac-
motociclismo. Tra Yamaha M1 e Ducati ciacchi regressi. «Mi dispiace dover re-
Desmosedici, la sua sensibilità di gui- entrato “in corsa” stituire la Ducati a Chaz – ha ammesso
da e la conseguente capacità di messa già con kawasaki Baz – io appartengo a questo paddock.
a punto hanno toccato livelli notevoli, Ho ricevuto promesse, vedremo cosa
tanto da renderlo duttile e capace a un e yamaha-ten kate succederà dopo i miei ottimi risultati».
rapido adattamento. E qui torniamo a Se a Bologna se lo fanno sfuggire, è un
quanto fatto in soli due round, nei quali peccato, vox populi.

20 www.motosprint.it
A Portimao, nel secondo
weekend in sostituzione
di Chaz Davies sulla Ducati-
Go Eleven, Baz ha sempre
tagliato il traguardo al terzo
posto, anche se la manovra
ai danni di Alvaro Bautista
in Gara 2 è costata
al francese la retrocessione
al quarto posto.

Sappiamo come il popolo francese una passione ereditaria – e il Bonovo ma si parla comunque di programmi
sia ben avvezzo alle rivolte di piazza. Action, compagine teutonica dotata messi in atto.
Ma la piazza è italiana, in questo caso. di BMW e in azione fino alla fermata
Quindi occorrono soluzioni alternative: portoghese con Jonas Folger (un altro
gli ultimi rumors giurano sui contatti ex MotoGP) a precedere la chiusura SE È VERO che i soldi delle casse
allacciati dal super tifoso di Loris Ca- anticipata del 2021: in Argentina e In- bavaresi sono pronti per Baz, perché
pirossi – come suggerisce il nome, è donesia il trio germanico non andrà, non approfittarne? Se è vero che la
M 1000 RR sarà uguale alle ufficiali a
disposizione di Michael Van der Mark
e Scott Redding, perché non fruirne?
La scelta è caduta su Eugene Laverty,
sotto contratto in qualità di tuttofare,
manca il compagno di team. Sarà Lo-
ris? Vedremo, sapendo che sarebbe un
peccato per la serie perderlo. Lui, altis-
simo, con accento inconfondibilmente
francese, i baffetti visti da pittori e ar-
tisti tipici della Senna, lo stile di vita da
zingaro a due ruote, abile nell’inven-
tare traiettorie e reinventarsi: nel fine
settimana è stato sulla griglia della
6 Ore di Most, specialità Endurance,
saggiata quando si guadagnava i primi
stipendi, mentre decideva cosa fare da
grande. Perché alto lo era già.

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CIV – VALLELUNGA DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

UN GIOVANE DI
110 ANNI
C
A M PA G N A N O con la Triumph nella mezzo litro, la za di tutti, cosa fondamentale, nel di-
– La stagione “500” dell’epoca. Ribadì l’impresa Ma- vertimento di coloro i quali hanno par-
del Campionato rio Acerboni e la sua Frera, al succes- tecipato in pista e ammirato le azioni
Italiano Velo- so nella terzo di litro, caratterizzata davanti a social network e TV.
cità è andata dalla cilindrata 334 centimetri cubi. L’apice della tensione – elettrica,
in archivio, a ad alimentare i grossi riflettori artifi-
completare an- ciali del circuito di Misano – l’abbiamo
nali che hanno NOVE MESI FA, al cubo è salito toccato durante la Racing Night, un e-
superato il se- l’impegno profuso dalla Federazione vento vero e proprio, non una semplice
colo di vita, con Motociclistica Italiana, intenzionata a corsa a due ruote. Immaginate i rischi
l’aggiunta di ulteriori dieci stagioni. celebrare degnamente una ricorren- che lo staff di Simone Folgori ha pon-
Dal 1911 al 2021 si contano 110 “pri- za che poche serie di settore – e non derato nell’allestire le manche della
mavere” per una serie tricolore che, soltanto – vantano: con i cassetti pieni Women’s European Cup e della Super-
a dispetto dell’età, è sempre giovane, di fogli compilati durante il lockdown bike tricolore. Del resto, trovandoci in
entusiasta, appassionata e vogliosa di del 2020, l’esperienza maturata sul Emilia-Romagna, il sabato sera meri-
crescere. campo, la condivisione di idee insieme tava qualcosa di speciale. Questo era il
Chissà quanto fu bello quel giorno. agli addetti ai lavori, ecco un ELF CIV nostro pensiero, ma ci siamo sbagliati:
Chissà se l’8 ottobre 1911, dopo la pri- ben organizzato, moderno, spettacola- più che speciale, dal tramonto alle luci
ma gara ufficiale, si tenne una sorta re e “protetto”: le normativa imposte artificiali l’atmosfera era Magic, unica.
di conferenza stampa. Nel percorso dall’emergenza sanitaria e le conse- Ecco perché, con tanto di copertura
Milano-Aprica-Milano si registrarono guenti regole da rispettare sono state televisiva e servizi dedicati, la propo-
le vittorie di Carlo Pusteria, in trionfo ampiamente soddisfatte nella sicurez- sta è piaciuta a nomi che in Italia non

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IL CAMPIONATO TRICOLORE HA UNA GRANDE STORIA smo né fanatismo. Così era e così sarà.

ALLE SPALLE E UN FUTURO LUMINOSO DI FRONTE: LO STAFF COME saranno ancora presenti nel
DEL CIV, CHE HA INTRODOTTO LA RACING NIGHT DI MISANO, calendario futuro impianti invidiati da
ogni Federazione: la nostra ha propo-
SI PREPARA PER LA RIVOLUZIONE DI MOTO3 E PREMOTO3 sto nuovamente il Mugello due volte,
Misano altrettante, Imola e Vallelun-
ga. I sei round hanno compreso cin-
que classi, per doppia sfida ciascuno.
Il pubblico di Chi si siede in tribuna e sul divano può
Vallelunga ha fruire di ben dieci bandiere a scacchi
riconosciuto per weekend, se non è un record lo si
il valore della sfiora. Le menti, come le mani di chi
stagione 2021 tesse le fila, sono costantemente all’o-
del CIV. Un pera. Vietato dormire, meglio rimane-
campionato re svegli.
che nel La FederMoto ha inserito la cen-
proprio tralina unica MoTec nella massima
passato categoria tricolore e i benefici sono
vanta duelli stati per tutti: Superbike più ravvici-
come quelli nate, piloti racchiusi in pochi decimi,
tra Giacomo battaglie e sorpassi a ogni curva. Ha
Agostini trionfato Michele Pirro, sempre lui, ma
e Renzo parliamo del terzo di sempre in tutta
Pasolini,
la storia del campionato.
sotto.
Per realizzare quanto fatto dal pu-
gliese, si deve partire da PreMoto3 e
Moto3, pronte a cambiare volto: le
corrono, però amano il Bel Paese e le A proposito di pubblico: dove pote- motorizzazioni 250 a marchio unico e
sue manifestazioni motoristiche: l’in- va entrare, c’era. Quando le normative la 450 a cinque marce costituiranno
glese Scott Redding, il turco Toprak anti-Covid sono diventate meno strin- l’ennesima e rivoluzionaria iniziativa
Razgatlioglu e amici situati in Argen- genti, si è visto e sentito il calore dei ti- nostrana. Non stupiamoci se altri poi
tina hanno apprezzato tantissimo i led fosi che, a differenza di altre discipline, la copieranno.
luccicanti e i fasci bianchi, a fendere è venuto a sostenere Lorenzo Zanetti
l’attenzione del pubblico giovane ed come Alessandro Andreozzi, Massi-
esperto, quest’ultimo a ricordare le mo Roccoli come Federico Caricasulo.
gare in tarda serata degli anni Ottanta. Cioè, indistintamente, senza fazioni-

I 3 PUNTI DEL WEEKEND


1. stirpe, titolo thriller in ssp:
la mv trionfa all’ultimo metro

2. bartolini, una doppietta


per l’alloro tricolore

3. pirro campione sempre al top: Qui sopra, la Racing Night


51 successi, come il suo numero della Superbike a Misano,
perla assoluta del 2021.
CIV – VALLELUNGA DI ALESSANDRO DI MORO – FOTO GP AGENCY

I cinque campioni tricolori sul rettilineo


di Vallelunga: da sinistra, Alberto Ferrandez
Beneite (PreMoto3), Elia Bartolini (Moto3),
Michele Pirro (Superbike), Davide Stirpe
(Supersport) e Matteo Vannucci (Supersport 300).

24 www.motosprint.it
STIRPE DI
CAMPIONI
IL ROMANO SI AGGIUDICA IL TITOLO SUPERSPORT
GRAZIE AI… SECONDI POSTI. SI DECIDE IN EXTREMIS
ANCHE IL DUELLO NELLA MOTO3, CON BARTOLINI CHE
PREVALE SU BERTELLE. SI LAUREANO TRICOLORI IN
GARA 1 VANNUCCI (SUPERSPORT 300) E LO SPAGNOLO
FERRANDEZ BENEITE (PREMOTO3). SUPERBIKE
SHOW GRAZIE A DELBIANCO, MA È SEMPRE PIRRO A
TRIONFARE: 51 SUCCESSI NEL CAMPIONATO ITALIANO!

C
AMPAGNANO – Con un solo titolo già assegnato,
quello della Superbike che anche a Vallelunga ha
visto Michele Pirro fare doppietta salendo a 51 suc-
cessi (come il suo numero) nel CIV, il campionato
italiano offriva al Piero Taruffi numerosi spunti di
interesse. E si è chiuso in bellezza un anno ricco di
battaglie nella maggior parte delle classi.
La Moto3 è stata la categoria con il principale
motivo d’interesse del weekend, visto l’acceso te-
sta a testa tra Elia Bartolini e Matteo Bertelle per
la conquista del titolo in quella che, di fatto, è stata l’ultima volta per
le Moto3 da 250 di cilindrata nella serie tricolore prima dell’arrivo dei
motori Yamaha da 450 cm³. Gara 1, sabato pomeriggio, ha visto Barto-
lini vincere sullo stesso Bertelle per soltanto 89 millesimi al termine di
una lotta per il primato che ha coinvolto anche l’olandese Zonta Van den
Goorbergh e la wild card Alessandro Morosi, terzo e quarto sotto la ban-
diera a scacchi e non distanti dai due protagonisti assoluti.
Gara 2 è stata una lunga battaglia senza esclusione di colpi tra i soli
Bartolini e Bertelle, complice la caduta di Van den Goorbergh nelle battu-
te iniziali. I due hanno dato vita a un incredibile testa a testa che, dopo un
contatto e la conseguente perdita di terreno di Bertelle – causata dallo

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CIV – VALLELUNGA
scoppio dell’airbag nella tuta – ha visto
il pilota del Team Bardahl VR46 Riders
Academy laurearsi campione italiano
con sette punti di margine. Ha concluso
sul terzo gradino del podio un sorpren-
dente Alessandro Sciarretta, mentre la
terza posizione in campionato è andata
a Pasquale Alfano.

SUPERBIKE
Seppur con il titolo già assegnato lo
scorso round a Michele Pirro, la classe
regina ha offerto spettacolo in entram-
be le manche del weekend. In Gara 1,
in cui il pilota del Team Barni ha con-
quistato la decima vittoria stagionale,
l’altro grande protagonista è stato A-
lessandro Delbianco; il portacolori del
DMR Racing, scattato dalla pole posi-
tion, è scivolato mentre era in lotta per
la leadership della corsa ritrovandosi
così nelle posizioni di rincalzo, dando
poi vita a una furiosa rimonta culminata
con il secondo gradino del podio davanti Sopra, Michele Pirro (51) e Alessandro Delbianco (52), primo
a Gabriele Ruiu e Luca Vitali. e secondo in Superbike. Sotto, Gabriele Ruiu (16) e Luca Vitali
Gara 2 ha seguito un copione simile a (70), a destra Alex Bernardi (81), al primo podio stagionale.
quello della prima manche, con Miche-
le Pirro e Alessandro Delbianco in lotta
per il primo posto con anche l’inseri-
mento di Vitali, scivolato mentre si tro-
vava in prima posizione. Quello tra Pirro
e “DB” è stato un duello incredibile fatto
di sorpassi al limite e grandi staccate,
ma il risultato finale è stato quello a cui
siamo ormai abituati: Pirro ha trionfa-
to per l’undicesima volta in dodici gare
battendo Delbianco per soltanto cinque
millesimi al fotofinish, proprio come in
Gara 2 a Misano. Delbianco può conso-
larsi con la chiusura da vice campione.
Ha completato il podio un ottimo Alex
Bernardi con l’Aprilia, che ha colto il suo
miglior risultato nel CIV.

SUPERSPORT
Nemmeno la Supersport 600 ha de-
luso le aspettative, con una lotta per te secondo e terzo sotto la bandiera a Patrick Hobelsberger, wild card pro-
il titolo tricolore conclusasi soltanto scacchi grazie a un sorpasso all’ultima veniente dall’IDM Supersport, i quali
negli ultimi metri della gara decisiva, e curva del pilota del MotoXRacing sul hanno imposto un gran ritmo alla corsa
con due piloti a pari punti al vertice. In portacolori del Team Rosso&Nero. Un chiudendo rispettivamente in prima e in
Gara 1 il pilota di casa Davide Stirpe ha sorpasso rivelatosi poi fondamentale seconda piazza. La vera bagarre è sta-
tagliato il traguardo in prima posizione per la lotta al titolo. ta quella per il terzo e il quarto posto:
in sella alla MV Agusta F3 dell’Extreme Gara 2, vero e proprio main event del Mercandelli ha chiuso davanti a Stirpe
Racing Service al termine di una lunga weekend, ha visto immediatamente la portandosi a pari punti in classifica. Ma
battaglia a tre con Federico Caricasulo fuga di Caricasulo – teoricamente anco- considerando i migliori piazzamenti ot-
e Roberto Mercandelli, rispettivamen- ra in gioco per il titolo – e del tedesco tenuti durante la stagione (due manche

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Torna la Kawasaki:
Tocca a Bradley Smith?
CAMPAGNANO – Sulla linea di partenza
della seconda manche Superbike c’era una
fiammante Ninja ZX-10RR (a destra), con
attorno uno staff tutto verde, rappresenta-
to dai vertici italiani della Casa di Akashi.
Significa che l’intenzione di tornare nella
massima serie tricolore delle derivate nel
2022 è tangibile, come confermato dai di-
rigenti Giovanni Poli e Cristiano Manchiero,
per un supporto diretto al Team Black Flag Motosport: «Crediamo
nel progetto – l’obiettivo comune e dichiarato dalle parti – perché il
CIV sta crescendo in qualità e livello generale. Metteremo in pista
una quattro cilindri quanto prima, allestita secondo il regolamento
nazionale e guidata da una punta di assoluto spessore». Punta che
ha fatto leggere il proprio nome in giro per il Mondo. Si parla infatti
di un possibile innesto dell’inglese Bradley Smith, ex 125 GP da vice
campione del Mondo, Moto2, MotoGP e MotoE (secondo nel 2019).
Se l’esperto corridore di Oxford sarà inserito nei giochi nel 2022, la
classe nostrana toccherà quote universali e invidiabili.
M.C.

vinte a testa, Stirpe è stato due volte in Gara 2, dove come nella prima man-
secondo al traguardo, contro una sol- che è andata in scena una corsa ricca
tanto per Mercandelli), il pilota romano di battaglie, con ben cinque piloti in lot-
si è laureato campione italiano della ta per la vittoria per buona parte della
categoria per la seconda volta, un titolo contesa. A primeggiare è stato ancora
che Stirpe ha scoperto di aver vinto sol- una volta Ferrandez Beneite davanti a
tanto nel corso del giro d’onore, mentre Leonardo Zanni, autore di un’incredibile
– incerto – cercava rassicurazioni dai rimonta dall’ultima casella in griglia, ed
Marshall a bordo pista sull’esito finale Edoardo Liguori, mentre si sono ritirati a
del campionato… causa di due cadute distinte Pini e Ven-
turini, protagonisti della gara del sabato
e in piena lotta per le posizioni di vertice
PREMOTO3 anche nella seconda manche.
La classe riservata ai giovanissimi,
alla vigilia dell’ultimo round presenta-
va una situazione di classifica partico- SUPERSPORT 300
larmente serrata, ma fin dai primi giri Nonostante la Supersport 300 sia
di Gara 1 sono iniziati i colpi di scena. una delle categorie solitamente più
Riccardo Trolese, secondo in campio- combattute e incerte, quest’anno la se-
nato, è infatti caduto aprendo la strada rie tricolore ha avuto in Matteo Vannucci corsa anzitempo per via di una caduta.
ad Alberto Ferrandez Beneite, campio- un vero e proprio dominatore. Gara 2, disputata con una livrea spe-
ne con una manche di anticipo in caso Il pilota dell’AG Motorsport Italia, ciale con cupolino e cerchi color oro, è
di successo in Gara 1. Lo spagnolo del dopo una stagione senza sbavature, ha stata una sorta di passerella per Van-
Team Runner Bike non si è lasciato chiuso i conti per il titolo dopo il succes- nucci che, in solitaria, ha trionfato anco-
sfuggire l’occasione e ha trionfato – bat- so di Gara 1, quando ha preceduto sul ra una volta chiudendo in bellezza una
tendo in volata un ottimo Guido Pini e traguardo lo spagnolo Roldan Nunez stagione perfetta, mentre sul secondo
Alex Venturini, prossimo all’esordio in e Mattia Martella, mentre il diretto av- gradino del podio è salito Sofuoglu, pre-
Red Bull Rookies Cup – conquistando versario, nonché protagonista del Mon- cedendo un altro volto noto del Mondia-
gara e titolo. Grande spettacolo anche diale, Bahattin Sofuoglu ha concluso la le, ovvero Bruno Ieraci.

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CIV I NUMERI

CARICASULO SUL PODIO TRICOLORE


Superbike ti 179; 2. Mercandelli 179; 3. Caricasu- 4. Pugliese (CS) a 12”866; 5. Pantele- 6. Giannini (Kawasaki) a 10”507; 7. Pri-
Sabato: 1. Pirro (Ducati) 18 giri lo 170; 4. Roccoli 147; 5. Bussolotti akis (CS) a 16”156; 6. Cavalletto (RG oli (Kawasaki) a 11”072; 8. Carnevali
pari a 73,980 km in 29’06”658 alla me- 131; 6. Verdoia 124; 7. Patacca 97; 8. Moto) a 16”381; 7. Andrenacci (-) a (Kawasaki) a 11”187; 9. Palladino (Yama-
dia di 152,479 km/h; 2. Delbianco (Hon- Manfredi 96; 9. Valtulini 84; 10. Sinto- 19”274; 8. Tribuzi (-) a 19”320; 9. Romi- ha) a 13”970; 10. Marfurt (Yamaha) a
da) a 17”618; 3. Ruiu (Bmw) a 18”283; 4. ni 73; 11. Fuligni Fi. 70; 12. Ottaviani to (2WheelsPoliTo) a 20”325; 10. Villa- 14”290; 11. Bonoli (KTM) a 17”019; 12. De
Vitali (Honda) a 18”471; 5. Gabellini 63; 13. Loi 55; 14. Zannoni 47; 15. Tuc- ni (Brevo) a 20”540; 11. Casagrande Gruttola (Kawasaki) a 17”187; 13. Rovel-
(Honda) a 22”811; 6. Casadei (Yamaha) ci 34; 16. Gonzalez 29; 17. Hobelber- Contardi (BucciMoto) a 22”251; 12. li (Yamaha) a 21”703; 14. Capogreco
a 22”851; 7. Bernardi (Aprilia) a 22”881; ger 20; 18. Rocca 16; 19. Farinelli 13; Mattei (Phantom) a 28”002; 13. Coppa (Kawasaki) a 21”833; 15. Occhi (Yamaha)
8. Russo (Aprilia) a 33”060; 9. Sgroi 20. Generali 11; 21. Mahaffy 10; 22. (BeOn) a 28”056; 14. Plazzi (BucciMo- a 22”509; 16. Conte (Kawasaki) a
(Suzuki) a 41”561. Pusceddu 10; 23. Facco 10; 24. Fuligni to) a 28”393; 15. Bertola (Honda) a 22”564; 17. Nappi (Kawasaki) a 24”455;
Giro più veloce: Pirro in 1’36”147 Fe. 5; 25. Castellini 3; 26. Sconza 2; 42”657; 16. Di Persio (Racetech) a 18. Venanzoni (Kawasaki) a 25”573; 19.
alla media di 153,889 km/h. 27. Muzio 1; 28. Luzzi 1. 42”826; 17. Ameli (Phantom) a 43”278; Savioli (Kawasaki) a 29”652; 20. Garcia
Domenica: 1. Pirro (Ducati) 18 18. Casalboni (Phantom) a 46”634; 19. Turesso (Kawasaki) a 31”982; 21. Valen-
giri pari a 73,980 km in 29’15”855 alla Moto 3 Cecchini (Brevo) a 57”190; 20. Michie- tino (Kawasaki) a 32”051; 22. Zannini
media di 151,680 km/h; 2. Delbianco Sabato: 1. Bartolini (KTM) 14 giri lon (BeOn) a 2 giri. (Kawasaki) a 32”232; 23. Vitali (Yama-
(Honda) a 0”005; 3. Bernardi (Aprilia) a pari a 57,540 km in 24’14”763 alla me- Giro più veloce: Zanni in 1’47”745 ha) a 32”260; 24. Doti (Yamaha) a
12”914; 4. Gabellini (Honda) a 13”252; dia di 142,390 km/h; 2. Bertelle (KTM) alla media di 137,324 km/h. 32”332; 25. Agazzi (Kawasaki) a 42”216;
5. Casadei (Yamaha) a 17”869; 6. Ruiu a 0”089; 3. Van den Goorbergh (BeOn) Domenica: 1. Ferrandez Beneite 26. Tatoli (Kawasaki) a 52”727; 27. Gal-
(Bmw) a 21”336; 7. Russo (Ducati) a a 0”203; 4. Morosi (KTM) a 0”349; 5. (2WheelsPoliTo) 12 giri pari a 49,320 loni (KTM) a 57”667; 28. Lira Amador
29”231; 8. Badovini (Bmw) a 29”417; 9. Bianchi (Honda) a 14”950; 6. Miceli (-) km in 21’50”766 alla media di 135,457 (Kawasaki) a 57”746; 29. Longo (Kawa-
Santoro (Ducati) a 51”891; 10. Sgroi a 15”062; 7. Sciarretta (BeOn) a 15”418; km/h; 2. Zanni (CS) a 0”392; 3. Liguori saki) a 57”985; 30. Gomez Arrieta (Ka-
(Suzuki) a 2 giri. 8. Alfano (KTM) a 18”667; 9. Natali (2WheelsPoliTo) a 1”117; 4. Tiezzi (CS) a wasaki) a 1’26”126; 31. Graziano (Yama-
Giro più veloce: Delbianco in (KTM) a 34”752; 10. Morri (BucciMoto) 7”411; 5. Agostinelli (-) a 19”445; 6. ha) a 1’26”137.
1’36”486 alla media di 153,349 km/h. a 34”942; 11. Amadori (TM) a 38”723; Romito (2WheelsPoliTo) a 19”455; 7. Giro più veloce: Sofuoglu in
IN CAMPIONATO: 1. Pirro punti 12. Da Lio (BeOn) a 59”743; 13. Porret- Pugliese (CS) a 19”644; 8. Panteleakis 1’49”101 alla media di 135,617 km/h.
295; 2. Delbianco 163; 3. Zanetti 144; ta (KTM) a 1’17”393. (CS) a 19”756; 9. Cavalletto (RG Moto) Domenica: 1. Vannucci (Yamaha)
4. Gabellini 143; 5. Vitali 141; 6. Ferro- Giro più veloce: Morosi in 1’42”993 a 21”627; 10. Trolese (-) a 23”043; 11. 12 giri pari a 49,320 km in 22’10”402
ni 93; 7. Bernardi 91; 8. Badovini 91; 9. alla media di 143,660 km/h. Andrenacci (-) a 29”392; 12. Mottola alla media di 133,457 km/h; 2. Sofuo-
Ruiu 89; 10. Russo 76; 11. Santoro 55; Domenica: 1. Bartolini (KTM) 14 (Brevo) a 28”476; 13. Di Persio (Race- glu (Yamaha) a 5”880; 3. Ieraci (Kawa-
12. Sgroi 36; 13. Andreozzi 34; 14. Ca- giri pari a 57,540 km in 24’17”044 alla tech) a 29”235; 14. Coppa (BeOn) a saki) a 5”952; 4. Roldan Nunez (Kawa-
sadei 21; 15. Canepa 16; 16. Zerbo 15; media di 142,167 km/h; 2. Bertelle 29”727; 15. Kecskes (BeOn) a 40”381; saki) a 5”968; 5. Bergamini (Yamaha) a
17. Canducci 10. (KTM) a 1”463; 3. Sciarretta (BeOn) a 16. Mononyane (-) a 44”387; 17. Mi- 6”162; 6. Giannini (Kawasaki) a 6”663;
19”749; 4. Morosi (KTM) a 19”774; 5. chielon (BeOn) a 44”639; 18. Ameli 7. Martella (Kawasaki) a 7”078; 8. Oc-
Supersport 600 Bianchi (Honda) a 21”138; 6. Alfano (Phantom) a 44”734; 19. Bertola (Hon- chi (Yamaha) a 13”288; 9. Carnevali
Sabato: 1. Stirpe (MV Agusta) 18 (KTM) a 27”911; 7. Natali (KTM) a da) a 44”840; 20. Tribuzi (-) a 1’12”488. (Kawasaki) a 13”817; 10. Conte (Kawa-
giri pari a 73,980 km in 30’01”692 alla 36”652; 8. Morri (BucciMoto) a 46”570; Giro più veloce: Zanni in 1’47”495 saki) a 22”666; 11. Rovelli (Yamaha) a
media di 147,821 km/h; 2. Caricasulo 9. Da Lio (BeOn) a 47”564; 10. Van de alla media di 137,644 km/h. 22”825; 12. Marfurt (Yamaha) a 22”853;
(Yamaha) a 0”337; 3. Mercandelli (Ya- Bunt (-) a 59”254; 11. Porretta (KTM) a IN CAMPIONATO: 1. Ferrandez 13. Vitali (Yamaha) a 23”521; 14. Capo-
maha) a 0”537; 4. Roccoli (Yamaha) a 1’25”217; 12. Venturato (-) a 1’26”121. Beneite punti 189; 2. Trolese 142; 3. greco (Kawasaki) a 23”638; 15. Nappi
6”358; 5. Bussolotti (Yamaha) a 9”214; Giro più veloce: Bartolini in Liguori 137; 4. Zanni 131; 5. Venturini (Kawasaki) a 23”713; 16. Venanzoni
6. Ottaviani (Kawasaki) a 9”598; 7. 1’42”477 alla media di 144,384 km/h. A. 118; 6. Tiezzi 103; 7. Panteleakis 99; (Kawasaki) a 24”107; 17. De Gruttola
Manfredi (Yamaha) a 9”783; 8. Zanno- IN CAMPIONATO: 1. Bartolini 8. Piccolo 87; 9. Pini 77; 10. Romito (Kawasaki) a 25”079; 18. Pizzoli (Yama-
ni (Yamaha) a 10”405; 9. Loi (Kawasaki) punti 223; 2. Bertelle 216; 3. Alfano 73; 11. Salvans Juarez 63; 12. Agosti- ha) a 32”260; 19. Valentino (Kawasaki)
a 13”705; 10. Patacca (Yamaha) a 128; 4. Van den Goorbergh 120; 5. Mi- nelli 61; 13. Basso 59; 14. Coppa 52; 15. a 41”697; 20. Zannini (Kawasaki) a
14”707; 11. Sintoni (Kawasaki) a 17”408; celi 106; 6. Surra 96; 7. Sciarretta 80; Pugliese 40; 16. Amadori 38; 17. Villa- 41”714; 21. Pesce (Yamaha) a 43”522;
12. Tucci (Yamaha) a 24”213; 13. Valtu- 8. Giombini 78; 9. Natali 76; 10. Bian- ni 37; 18. Andrenacci 29; 19. Cavallet- 22. Tatoli (Kawasaki) a 43”741; 23. Gal-
lini (Yamaha) a 24”714; 14. Sconza chi 55; 11. Morri 53; 12. Margarito 52; to 27; 20. Kecskes 21; 21. Mattei 20; loni (KTM) a 46”086; 24. Garcia Tures-
(Yamaha) a 27”059; 15. Rocca (Yama- 13. Lolli 50; 14. Fruscione 44; 15. Mil- 22. Venturini P. 18; 23. Plazzi 11; 24. so (Kawasaki) a 46”480; 25. Macrelli
ha) a 28”720; 16. Fuligni Fe. (Yamaha) lan 36; 16. Van de Bunt 36; 17. Da Lio Tribuzi 9; 25. Santi 7; 26. Casagrande (Kawasaki) a 57”159; 26. Longo (Kawa-
a 36”569; 17. Volpi (Kawasaki) a 32; 18. Bartalesi 27; 19. Morosi 26; 20. Contardi 5; 27. Pelusi 5; 28. Bertola 5; saki) a 57”230; 27. Savioli (Kawasaki) a
1’08”230. Gomez Salvador 22; 21. Farioli 20; 22. 29. Mottola 4; 30. Di Persio 3; 31. Fra- 1’12”790; 28. Graziano (Yamaha) a
Giro più veloce: Caricasulo in Rosenthaler 17; 23. Carraro 15; 24. sca 3; 32. Ameli 2; 33. Giuliani 2; 34. 1’27”328; 29. Doti (Yamaha) a 1’34”428.
1’38”902 alla media di 149,603 km/h. Porretta 14; 25. Fusco 10; 26. Ventu- Casalboni 2; 35. Cecchini 1. Giro più veloce: Vannucci in
Domenica: 1. Caricasulo (Yama- rato 6; 27. Amadori 5; 28. Treccani 4. 1’49”380 alla media di 135,269 km/h.
ha) 18 giri pari a 73,980 km in Supersport 300 IN CAMPIONATO: 1. Vannucci
30’03”267 alla media di 147,692 km/h; PreMoto3 Sabato: 1. Vannucci (Yamaha) 12 punti 256, 2. Sofuoglu 180; 3. Carne-
2. Hobelberger (Yamaha) a 4”844; 3. Sabato: 1. Ferrandez Beneite giri pari a 49,320 km in 22’07”250 alla vali 116; 4. Martella 101; 5. De Cancel-
Mercandelli (Yamaha) a 8”255; 4. Stir- (2WheelsPoliTo) 12 giri pari a 49,320 media di 133,774 km/h; 2. Roldan Nu- lis 98; 6. Bergamini 90; 7. Vocino 88;
pe (MV Agusta) a 9”031; 5. Patacca km in 21’47”864 alla media di 135,757 nez (Kawasaki) a 4”429; 3. Martella 8. Bonoli 78; 9. Prioli 58; 10. Gaggi 51;
(Yamaha) a 11”712; 6. Ottaviani (Kawa- km/h; 2. Pini (Brevo) a 0”026; 3. (Kawasaki) a 4”644; 4. Ieraci (Kawasaki) 11. Booth-Amos 50; 12. Giannini 48;
saki) a 13”995; 7. Manfredi (Yamaha) a A.Venturini (2WheelsPoliTo) a 0”217; a 4”735; 5. Coppola (Yamaha) a 10”435; 13. Coppola 47; 14. De Gruttola 43; 15.
14”850; 8. Sintoni (Kawasaki) a 15”085; Marfurt 41; 16. Garcia Ferrandiz 38;
9. Verdoia (Yamaha) a 15”344; 10. Zan- 17. Roldan Nunez 33; 18. Ieraci 29; 19.
noni (Yamaha) a 15”475; 11. Fuligni Fe. Conte 28; 20. Brianti 24; 21. Loureiro
(Yamaha) a 15”759; 12. Roccoli (Yama- 23; 22. Occhi 23; 23. Capogreco 22;
ha) a 16”244; 13. Bussolotti (Yamaha) 24. Khouri 19; 25. Graziano 17; 26. Mo-
a 17”043; 14. Rocca (Yamaha) a 31”502; ra 16; 27. Palladino 14; 28. Konig 14;
15. Tucci (Yamaha) a 44”279; 16. Scon- 29. Rovelli 8; 30. Agazzi 6; 31. Manci-
za (Yamaha) a 3 giri. ni 5; 32. Vitali 3; 33. Longo 3; 34. Iacoi
Giro più veloce: Hobelberger in 3; 35. Esposito 2; 36. Nappi 2; 37. Coc-
1’39”119 alla media di 149,275 km/h. cioni 1; 38. Macrelli 1; 39. Venanzoni
IN CAMPIONATO: 1. Stirpe pun- 1.
CIV – VALLELUNGA

Elia Bartolini (Moto3)


Il pilota VR46, gestito da Bagnaia senior,
ha approfittato degli stop di Bertelle e Surra.
Ma ha legittimato il titolo con cinque vittorie
Elia Bartolini
(23) davanti
a Matteo
Bertelle (28),
leader del
campionato
fino a
Vallelunga.
Sotto, la festa
del team
campione,
con Bartolini e
Pietro Bagnaia.

A ONOR di cronaca e senza sminuire la bellissima La soddisfazione per la struttura emanata dai pro-
impresa compiuta da Elia Bartolini, dobbiamo preci- getti di Valentino Rossi è sintetizzata con i cinque gradi-
sare come i diretti avversari non abbiano partecipato ni più alti del podio di Bartolini, stesso numero ottenuto
a tutte le gare della stagione. L’estroso e capelluto at- da Bertelle, che è stato battuto pur mantenendo l’ono-
taccante del Team Bardahl VR46 Riders Academy ha re della armi. Ed Elia, che viene gestito da persone che
meritatamente fatto sua la Moto3, però è stato agevo- di sport ne capiscono, ha valorizzato le azioni del pado-
lato anche dalle numerose assenze del compagno di vano di 17 anni: «Perché lui, e non soltanto lui, è forte,
squadra Alberto Surra, passato al Mondiale di catego- e io ho dovuto dare tutto. Se non avessi fatto così, sarei
ria con la Honda-Snipers, e dalla partenza “in ritardo” arrivato secondo oppure terzo in campionato».
di Matteo Bertelle, non presente nella tappa inaugurale Mirko Colombi
del Mugello e soltanto al via da Misano 1.
Detto questo, nulla da togliere a Bartolini, a sua
volta presente in sei GP iridati, e vero talento di una
classe che dal 2022 cambierà volto: con la KTM del-
la squadra diretta da Pietro Bagnaia, papà di Pecco,
il diciottenne di Cesena si è sudato il risultato finale,
combattendo sempre al limite in ogni corsa disputata.
L’unico zero elencato nella tabella riassuntiva è quello
di Imola, dove ha in primis tamponato all’ultimo giro
Bertelle, per poi scattare dal fondo dello schieramento
della manche domenicale. Quando poi era in lotta per
la vittoria, ma la sua moto si è ammutolita. Lui ha sa-
puto comunque reagire ai momenti difficili, rimanendo
focalizzato sull’obiettivo: «Ne ho combinate di ogni – ha
ammesso, simpaticamente – però dai, sono andato pu-
re forte. I miei rivali rappresentavano due vere beghe,
in più c’erano anche gli altri bravi piloti. Grazie al lavoro
del team e a tanto allenamento, ho mantenuto veloci-
tà e forma fisica. Dedico il traguardo ai miei sostenitori
presenti e futuri».

30 www.motosprint.it
Davide Stirpe (supersport)
A lungo inseguitore, il romano della MV
è diventato leader al momento giusto:
nella parità con Mercandelli
ha prevalso con i piazzamenti
DAVIDE STIRPE sa come si vincono i titoli italiani
della Supersport, infatti, conquistando l’edizione 2021
della classe più spettacolare della serie, il trentunen-
ne capitolino ha ribadito il successo ottenuto nel 2017,
sempre portando in alto la MV Agusta, in questo caso
l’unica della griglia tricolore.
Sempre impegnato tra corsi in pista e lavoro con
giovani Talenti Azzurri, il pilota romano con la F3 del
Team Extreme Racing Service ha festeggiato in extre-
mis, all’ultimo momento della domenica pomeriggio di
Vallelunga. Stirpe ha trionfato dopo un quarto posto alle
spalle del lombardo Roberto Mercandelli, diretto avver-
sario e battuto – pur chiudendo a pari punti – nella corsa
al titolo.
A favore del numero 63, il computo dei singoli piaz-
zamenti: con due vittorie in gara per ciascuno, la bilan-
cia è andata a pendere dalla parte di Stirpe grazie a un
suo rendimento in costante crescendo. Non meglio di
quarto nella graduatoria generale fino a Misano 2, terzo
e secondo a seguito del penultimo appuntamento an-
dato in scena al Mugello, titolato a Campagnano sulla
pista di casa: «Già quattro anni fa riuscii a impormi e fu
bello – le sue parole – anche se penso che ora sia molto
meglio. Perché ho fatto qualcosa tutti i giorni: dai test
al programma con i piccoli talenti nostrani, gli impegni
con la Federazione, gli allenamenti... se penso che, ad-
dirittura, a volte finivo in palestra a mezzanotte, ritengo
questo successo ancora più importante del primo».
Correre con la sola tre cilindri del lotto significa due
cose. Innanzitutto, non poter condividere dati ed even-
tuali set up con altri compagni di Marca. Poi, inventare
linee originali, dato che – a grandi linee – le quattro cilin-
dri Yamaha, Kawasaki e Honda viaggiano su binari simili,
mentre la 675 varesina richiede traiettorie alternative:
«Ma è proprio questo il bello della faccenda, no?!». Se
lo dice Davide, titolato di classe per due volte con una
moto italiana in mezzo a tante contendenti giapponesi,
bisogna credergli davvero.
M.C.

Il trionfo di Davide Stirpe, della


MV e dell’Extreme Racing Service
è maturato in volata. Stirpe ha
preceduto Roberto Mercandelli
(93), Federico Caricasulo (64)
e Massimo Roccoli (55).

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CIV – VALLELUNGA

Alberto Ferrandez (premoto3)


Guidando la moto del progetto del Politecnico
di Torino, il quattordicenne spagnolo si è preso
il titolo nonostante l’assenza di Imola

Alberto Ferrandez Beneite (54) davanti


a Guido Pini (93), Edoardo Liguori (72)
e Riccardo Trolese (10), i piloti
che hanno cercato di contrastare
il quattordicenne spagnolo.

ESATTAMENTE come Vannucci, Alberto Ferran- Poi, Ferrandez ha ripreso il comando delle operazio-
dez Beneite ha chiuso i giochi della PreMoto3 con una ni nel penultimo appuntamento stagionale, al Mugello,
manche d’anticipo rispetto alla fine della contesa. Lo galoppando sicuro fino a Vallelunga, dove ha festeggia-
spagnolo di Alicante, 14 anni, corre per il Team Run- to il titolo, anticipando il passaggio alla Moto3 del CEV:
ner Bike, squadra che condivide il progetto agonistico «Sono felicissimo, ci ho creduto dal primo istante. Me-
e tecnologico con il Politecnico di Torino, impegnato rito di chi mi ha consigliato di correre in Italia e di chi mi
nell’allestimento artigianale della 2WP021, cavalca- ha sostenuto. Ho trovato avversari forti e moto rivali ve-
tura che alloggia nel telaio innovativo e simile a una locissime, ma noi abbiamo meritato quanto ottenuto».
opera d’arte il piccolo propulsore Yamaha 250 a cinque La entry class del CIV si è confermata trampolino
marce, sfruttato pienamente dal neocampione, capace di lancio per i ragazzini che vogliono passare nei cir-
di vincere di più rispetto a Riccardo Trolese. cuiti “dei grandi” a competere con ruote da 17 pollici.
Malgrado l’assenza nel round di Imola, occasione Sembra un passaggio facile e scontato, ma non è così:
in cui era impegnato nell’European Talent Cup a Por- «Infatti è stato parecchio difficile – ancora lo spagnolo
timao, per lui cinque successi nonostante la rinuncia – eravamo in tanti e ognuno di noi avrebbe potuto am-
relativa all’Enzo e Dino Ferrari. Il vispo e simpatico Al- bire al titolo». Ha ragione, perché il già citato Trolese e
berto ha perso la leadership della classifica soltanto a i vari Edoardo Liguori, Alex Venturini e Flavio Massimo
Misano 2, dove ha sofferto e ricordato la perdita dell’a- Piccolo sono promettenti quanto lo stesso vincitore.
mico Hugo Millán, deceduto proprio nell’ETC di Aragón. M.C.

32 www.motosprint.it
Matteo Vannucci (supersport 300)
Il toscano ha riportato la Yamaha al vertice
della categoria tricolore grazie alla maggiore
concretezza rispetto a Bahattin Sofuoglu
TOSCANO, si vede e si sente: sorridente come la ni da podio. L’unica volta nella quale non è riuscito a
Firenze che sogna, a occhi aperti quando pensa al suo calcare uno dei tre gradini si è registrata in Gara 2 nel
futuro agonistico, descritto con il tipico accento di zo- “suo” Mugello, dove è giunto quinto.
na: Matteo Vannucci è il campione della Supersport Nel resto della stagione Matteo ha corso spedito
300, classe in cui il diciottenne di Bagno a Ripoli si su un binario, dimostrandosi vero e proprio rullo com-
è imposto grazie a una velocità superiore – lo dimo- pressore. Bello anche il suo atteggiamento professio-
strano i cinque bellissimi successi di tappa – ma so- nale, positivo, rilassato: è vero che quando si va forte
prattutto sfruttando il fattore regolarità, sconosciuto tutto viene più facile, altrettanto vero è che i risulta-
a tutti gli avversari in griglia. ti sono favoriti da una forma mentis costantemente
Il portacolori dello Junior Team AG ha riportato in impostata sul seguente concetto principale: «Questo
vetta la Yamaha, marchio titolato nel 2017 con Luca è uno sport e io sono qui per divertirmi» svelato con
Bernardi e poi arresosi agli attacchi Kawasaki. In sel- grande disinvoltura. «Infatti se mi chiedete cosa farò
la a una R3 nel frattempo rinnovata, il numero 91 ha da grande ancora non lo so. Di sicuro, mi presenterò
saputo resistere agli assalti “dinamitardi” del turco per offrire il meglio che posso». Meglio di così era im-
Bahattin Sofuoglu, magari altrettanto performante, possibile rispondere e meglio di così era dura fare: se
tuttavia sprecone e autore di qualche manovra oltre il è vero che il suo destino sarà nella serie R3 European
limite. Vannucci, invece, ha capitalizzato ogni singola Cup del 2022, il panorama internazionale ne gioverà
situazione siglando “soltanto” due pole position, por- per freschezza ed entusiasmo.
tando però sempre la moto al traguardo e in posizio- M.C.

Escludendo Michele Pirro, Matteo Vannucci (91)


è il pilota che ha ottenuto più punti nel CIV 2021, merito
di cinque successi (compresa la doppietta a Vallelunga)
e sei secondi posti nell’arco delle 12 manche stagionali.

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CIV – NATIONAL TROPHY DI ALESSANDRO DI MORO – FOTO GIORGIO PANACCI

600, GLI ULTIMI


VERDETTI
NEL TROFEO ORGANIZZATO DAL MOTO CLUB SPOLETO MANCAVANO ANCORA I CAMPIONI DELLE CATEGORIE
MEDIE: A VALLELUNGA, NEL ROUND CONCLUSIVO DELLA STAGIONE, L’HANNO SPUNTATA
IL LAZIALE PONTONE E L’ABRUZZESE CIPRIETTI. NELLA 1000 SI È IMPOSTO SALTARELLI

C
A M PA G N A N O che l’ha costretto ad alzare bandiera
– La tappa di CLASSI 600/BIG SSP bianca lasciando la strada spianata
Vallelunga, ulti- La prima delle due gare del a Cavalieri per la vittoria della corsa
mo round anche weekend per la doppia classe 600/ e a Matteo Ciprietti per la conquista
della stagione Big Supersport, svoltasi sabato pome- del titolo, arrivato dopo una stagione
2021 del Natio- riggio, ha visto fin dalle prime tornate in cui ha ottenuto il massimo a ogni
nal Trophy, ha un confronto a due tra le Ducati di Sa- round senza errori. Sul podio tra le
posto la parola muele Cavalieri e Nicholas Spinelli, i Big Supersport anche la Triumph con
fine a un anno quali hanno imposto un ritmo insoste- Emanuele Pusceddu, mentre il vinci-
che ha portato nibile per la concorrenza fino a quan- tore della corsa per quel che riguarda
l’importante novità della classe Big do, intorno a metà gara, la Panigale la 600 è stato Luigi Brignoli, secondo
Supersport, oltre alle altre classi con V2 del Team Barni guidata da Spinel- nella classifica assoluta, il quale ha
griglie piene. li ha accusato un problema tecnico preceduto il leader della classifica

34 www.motosprint.it
A sinistra, Simone Saltarelli (73) vincitore della gara riservata alle 1000.
Qui sopra, i due campioni delle categorie 600: Armando Pontone (80)
e Matteo Ciprietti (51).

Armando Pontone e Simone Saltarelli.


Grande felicità per Ciprietti dopo
Pontone a fine gara. «Ho pensato sol-
tanto a portare a casa il titolo, perché
CLASSIFICHE
la conquista del titolo nella Big Su- ce lo siamo meritati e non posso non
persport: «Sono contentissimo di a- ringraziare la squadra e tutti coloro GARA 1 600/BIG SSP
ver portato la Ducati alla vittoria nel che mi hanno sostenuto in questa fan- 1. Samuele Cavalieri (Big SSP) - 16’38.381
primo campionato della storia per tastica stagione». 2. Luigi Brignoli + 9.423
quanto riguarda questa categoria. La 3. Armando Pontone + 9.594
nostra Panigale non era la più veloce, 4. Matteo Ciprietti (Big SSP) + 9.863
ma con costanza e duro lavoro da par- CLASSE 1000 5. Emanuele Pusceddu (Big SSP) + 10.228
6. Simone Saltarelli + 14.867
te di tutta la squadra, siamo riusciti a Seppur con il titolo già assegnato
7. Marco Marcheluzzo + 14.982
vivere una stagione da protagonisti». a Roberto Tamburini, nella gara uni- 8. Nicola Morrentino + 17.030
Gara 2 ha seguito un copione com- ca della classe 100 non è mancato 9. Lorenzo Cintio + 19.885
pletamente diverso per quanto riguar- lo spettacolo. Nei primi giri è andata 10. Gianluca Battisti (Big SSP) + 20.478
da le prime posizioni, con Nicholas in scena una lotta a cinque al vertice
Spinelli che, fin dalle prime curve, è ri- senza esclusione di colpi, fino a quan- GARA 2 600/BIG SSP
uscito a imporre un ritmo insostenibile do un tentativo di sorpasso da parte di 1. Nicholas Spinelli (Big SSP) - 16’38.381
per tutti gli altri andando a vincere tra Lorenzo Lanzi non ha messo fuori gio- 2. Samuele Cavalieri (Big SSP) + 2.271
le Big Supersport in solitaria sotto la co sia lui che il danese Alex Schacht. 3. Luigi Brignoli + 11.061
bandiera a scacchi prendendosi un’im- Da quel momento, la bagarre per la 4. Matteo Ciprietti (Big SSP) + 12.560
portante rivincita dopo la delusione vittoria si è trasformata in un duello 5. Emanuele Pusceddu (Big SSP) + 13.693
della prima manche. Alle sue spalle tra Tamburini, Simone Saltarelli e Lu- 6. Nicola Morrentino + 13.786
ha chiuso Cavalieri, con Brignoli terzo ca Salvadori, culminato addirittura di- 7. Simone Saltarelli + 14.018
8. Armando Pontone + 15.993
assoluto e nuovamente vincitore della versi minuti dopo la fine della contesa. 9. Marco Marcheluzzo + 25.992
600 seguito da Ciprietti – terzo della Tamburini, transitato per primo in vo- 10. Alessio Finello + 26.894
Big SSP – e Pusceddu. A completare lata sotto la bandiera a scacchi davan-
il podio della 600 invece Nicola Mor- ti a Saltarelli, è stato infatti successi- GARA 1000
rentino e Saltarelli, ma la festa è stata vamente penalizzato di cinque secon- 1. Simone Saltarelli - 16’34.888
tutta per Armando Pontone, che con di per aver sorpassato con le bandiere 2. Luca Salvadori + 0.099
il quarto posto di classe si è laureato gialle, retrocedendo in terza piazza 3. Roberto Tamburini + 4.975
campione 2021 in sella alla Yamaha alle spalle degli stessi Saltarelli, alla 4. Remo Castellarin + 6.902
R6 del Team Bike e Motor al termine prima vittoria stagionale, e Salvadori. 5. Francesco Ciacci + 6.918
di una stagione che l’ha sempre visto Dopo la gara, Saltarelli ha ammes- 6. Daniele Zinni + 18.357
tra gli assoluti protagonisti. so: «Avrei preferito vincere senza la 7. Carlo Corradini + 19.503
«A essere sinceri, forse ne avevo penalità di Tamburini, vista la grande 8. Alessandro Torcolacci + 28.796
9. Christian Micochero + 32.490
anche per giocarmi il podio, ma ho lotta che c’è stata, ma non posso non
10. Alberto Butti + 34.789
preferito non prendere eccessivi rischi essere felice per il risultato, che ci fa
in Gara 2» ha spiegato un entusiasta chiudere in bellezza l’annata».

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CIVS – MOLINO DEL PERO-MONZUNO DI FILIPPO MINGARDI – FOTO MASSIMO MAMBELLI

SUE
GIÙ
CLIMA TESO A BOLOGNA PER L’EPILOGO
DELLA VELOCITÀ IN SALITA: ASSEGNATI
GLI ULTIMI TITOLI ITALIANI CON BOTTALICO
E BONETTI ASSI PIGLIATUTTO

S
I È SVOLTA a nando la manifestazione. tra questi,
Bologna, con la tutta la categoria quad, sidecar e il
salita Molino del gruppo TT Sport dell’epoca. «È stato
Pero–Monzuno, un weekend difficile a causa di alcuni
l’ultima prova malintesi – ha spiegato Maurizio Simo-
2021 del CIVS. netti, responsabile FMI per la Salita –
Una due giorni però poi tutto si è risolto e le gare sono
complicata, resa andate bene anche se i piloti non erano
difficile dal mi- tantissimi».
sunderstanding Il giorno della gara, sopite le po-
tra il True Rider, Moto Club organizza- lemiche, il programma è filato liscio
tore, il Promoter del campionato e la con le categorie cronoclimber, epoca e
FMI. Il nodo gordiano è stata l’ubica- moderne a darsi battaglia per aggiudi-
zione del paddock, con quello ufficiale, carsi gli ultimi titoli rimasti vacanti. Le
e largamente annunciato dagli organi classi più attese erano senza dubbio
preposti, posizionato a fine tracciato 600 Stock e Open, dove Maurizio Bot-
mentre allo stesso tempo veniva a- talico ha centrato il titolo sigillando la
perta un’altra zona paddock “abusiva” sua prestazione con il miglior tempo
ricavata a inizio salita. Questo aspetto assoluto di giornata. Ancora una volta
ha di fatto creato non poca confusione il campano in sella alla Yamaha R6 ha
In alto, Maurizio Bottalico, dominatore nell’entourage dei piloti: 48 ore vissute avuto la meglio sul diretto inseguitore
della 600, sia Open che Naked. Qui sopra, nell’indecisione totale alimentata da Stefano Nari, che ha avuto il grande
Stefano Bonetti, campione della Naked
voci contrastanti provenienti diretta- merito di rendere incerta fino all’ulti-
e della 1000 Open. A destra, Matteo
mente dal Moto Club. mo metro la Open 600. Bottalico co-
e Simone Daga, da Malta con furore.
Alla luce dei fatti alcuni piloti hanno rona così una stagione che lo ha visto
deciso di non prendere il via, abbando- primeggiare non soltanto in Italia ma

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anche in Europa. «È stato un anno me-
raviglioso, con le vittorie nell’Italiano
e nell’Europeo e tanti assoluti di gior-
nata, ma ora guardo alla prossima sta-
gione dove vorrei correre il Manx TT».
C’ERO ANCH’IO
A MONZUNO a correre c’ero anch’io. Negli anni 2000
APPASSIONANTE anche la lotta militavo nel CIVS con una Kawasaki ZXR 750RR poi, come
che ha visto protagonisti Cristian Ol- accade a molti, ho dovuto smettere per altre priorità ma
cese e Dario Montalti nella 250, con a distanza di anni grazie al mio lavoro ho potuto parte-
Montalti che, nonostante l’en plein di cipare, di tanto in tanto, a qualche gara come wild card.
Monzuno, non è riuscito a ribaltare la L’esperienza si è ripetuta quest’anno, supportato dal Te-
classifica, Olcese si è laureato cam- am Green Speed di Simone Steffanini, squadra al top con
pione italiano. «Montalti qui era troppo Simone Saltarelli nel National Trophy 600. Un’esperienza
veloce, non avrei mai potuto batterlo. incredibile, alla guida di una vera moto da corsa che lungo
Quindi, lo ammetto, ho fatto un po’ di le curve del tracciato bolognese merita rispetto e molta attenzione nella gui-
calcoli e mi sono accontentato» le pa- da. Correre concentrandosi per non fare danni è faticosissimo, ma l’adrenali-
role di Olcese dopo il traguardo. na che regala una gara su strada, con il cordolo, quello stradale, delle curve,
Stefano Bonetti, dopo aver conqui- che corre vicinissimo al proprio ginocchio, il pubblico a pochi metri a incitare i
stato a Volterra con una gara di anti- concorrenti... questi e tanti altri aspetti fanno sì che tutti i motociclisti, almeno
cipo l’alloro nella Naked, ha vinto il una volta nella vita, dovrebbero regalarsi questo genere di emozioni, capa-
secondo titolo dell’anno nella Open ci di ripagare di tutta la fatica che un evento del genere richiede. Target del
1000. A Bonetti erano sufficienti una weekend quindi, divertirsi e salvare l’innocente creatura meccanica, obiettivi
manciata di punti, quindi senza rischi centrati entrambi: io contento e impaziente di riprovarci il prossimo anno e la
ha chiuso la gara al terzo posto, por- Kawasaki rispedita sana e salva alla factory del Green Speed, pronta a torna-
tandosi a casa il primato e guardando re nelle sapienti mani di un pilota vero. Filippo Mingardi
con fiducia al 2022, anno nel quale,
salvo cambiamenti, dovrebbero torna-
re TT e North West e tutte le gare che iscritti alla gara due piloti italiani che
Bonetti abitualmente corre. vivono là, i fratelli Daga, Simone e
La tappa di Monzuno non è stata Matteo, il primo in gara con una Hon-
soltanto una gara decisiva per i tito- da 600 il secondo in sella a un’Aprilia
li ma ha regalato anche un momento
toccante visto il rientro, almeno da
1000. «Il viaggio è lungo ma a Malta
non ci sono queste gare – ha precisato I VINCITORI
spettatori, dell’equipaggio sidecar Matteo – e l’amore per la velocità su
Giacoletto-Scozzafava: quest’ultimo, strada ci ha convinti a compiere que- SCOOTER-MINI OPEN
DARIO BURSI – TESI
dopo il bruttissimo incidente avvenuto sta trasferta, che non sarà l’ultima».
a inizio stagione allo Spino, dove ave- Con questo spirito va in archivio il 125 OPEN
va riportato diverse gravi fratture e un 2021 del CIVS, un campionato che no- MANUEL DAL MOLIN – APRILIA
trauma importante al fegato, ha voluto nostante Covid e relativa crisi, ha fat- OPEN 300
essere presente per salutare gli amici to registrare numeri di partecipazione DANIELE STOLLI – YAMAHA
del paddock. «Me la sono vista brutta importanti. Segno di un disciplina sana
– ha detto sorridente Luca Scozzafava che già non vede l’ora di tornare a ga-
250 OPEN
DARIO MONTALTI – APRILIA
– devo ringraziare i medici dello Spino reggiare il prima possibile.
e del Careggi di Firenze, oltre alle frat- 600 STOCK
MAURIZIO BOTTALICO – YAMAHA
ture avevo un versamento, se non fossi
stato operato ci sarebbero state con- 600 OPEN
seguenze nefaste. Oggi sono felicis- MAURIZIO BOTTALICO – YAMAHA
simo di essere di nuovo nel paddock, 650 NAKED
la voglia di tornare è tanta ma per ora FRANCESCO MARTINELLI – TRIUMPH
faccio un passo alla volta».
Il CIVS non smette mai di stupire SUPERMOTO
LUCA PIOLI – HUSQVARNA
e se nel corso dell’anno grazie anche
alle concomitanze con l’Europeo sulle NAKED OPEN MAXI
strade nostrane erano scesi piloti da STEFANO MANICI – BMW
Francia, Germania e Svizzera, a Mon- 1000 OPEN
zuno sono stati infranti tutti i record FRANCESCO PIVA – SUZUKI
di passione: da Malta, infatti, si sono

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MXGP – FRANCIA DI STEFANO TAGLIONI

ALL’INTERNO
HERLINGS-FEBVRE-GAJSER
IN TRE PER IL TITOLO

CAIROLI NON MOLLA:


è ANCORA IN TOP 5

MX2: VIALLE VINCE di nuovo,


RENAUX SEMPRE LEADER

EUROPEI 125 E 250


LATA E LAPUCCI OK

NON È SOLTANTO VELOCE: NONOSTANTE QUALCHE ERRORE, JEFFREY


SEMBRA AVER TROVATO L’EQUILIBRIO CHE GLI ERA SEMPRE MANCATO.
LA TABELLA ROSSA TORNA SUA. BRAVO FEBVRE, CHE HA TENUTO
TESTA AL PILOTA KTM. GAJSER, NON ANCORA IN FORMA, È TERZO

ATTENZIONE A
HERLINGS
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L
ACAPELLE MARI- forse pista in alcuni punti un po’ stret- anche Ivo Monticelli, da un po’ out per
VAL – Tre piloti in tina ma la cornice di un gran pubblico è infortunio. Romain è tornato vincente (la
dieci punti. Il mon- quella ci voleva dopo un lungo periodo moto anche) e ha tutte le carte in regola
diale MXGP continua con diverse limitazioni al numero degli per giocarsi la partita con chiunque.
a sorprendere in o- spettatori. E dopo il primo turno, le prove libere
gni Gran Premio, Occhi puntati su Romain Febvre, che del mattino, la giornata francese sem-
con continui cambi dopo i due terzi posti di Sardegna e Ger- brava poter trasformarsi in un trionfo:
di proprietà della ta- mania era chiamato a un deciso cambio miglior tempo di Febvre, con Herlings
bella rossa di leader di passo, per una caccia al titolo che di tredicesimo a due secondi e Gajser ad-
e soprattutto con ga- fatto non è mai stata così possibile dai dirittura 32° (ultimo), a dieci secondi…
re molto combattute e spettacolari. Il tempi di quel suo storico 2015, vitto-
ritorno del Mondiale in Francia, dopo un ria del Mondiale con il team Yamaha
anno di assenza per le problematiche di Michele Rinaldi. Romain quest’anno MAI farsi ingannare dalle libere,
relative alla pandemia del Covid-19, è ha messo in campo determinazione soprattutto quando la pista è ancora
arrivato con una location assolutamente e un grande lavoro, fatto con il team bagnata per un’irrigazione notturna
inedita e nuova per quasi tutti i piloti in Kawasaki e con il preparatore Jacky abbondante. Nelle cronometrate, nel-
pista: Lacapelle-Marival è un tracciato Vimond, dopo un già positivo 2020, a la stessa mattinata, è stato infatti Her-
in pieno stile transalpino, fondo duro e cui in parte ha dato il suo contributo lings a segnare la pole position all’ulti-

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MXGP – FRANCIA

Febvre (a sinistra) e Gajser (243), sono i due primi rivali


di Herlings per il titolo iridato MXGP del 2021. I primi tre
sono racchiusi in soltanto 10 punti:
sarà un finale di stagione incandescente.

mo giro buono e per tre decimi Febvre in grandissima giornata. Settimo Tonus,
si è dovuto accontentare del secondo ottavo Olsen, davanti a Lupino e Forato.
tempo, davanti a Seewer, Jonass, Van Prado ha voluto correre per preparar-
Horebeek e Gajser; Cairoli ha avuto il highlander si per la Spagna ma dopo la caduta di
nono tempo. Il più veloce al via di Gara Teutschenthal non era al meglio e ha
1 è stato Herlings, seguito da Seewer dopo l’infortunio fatto sedicesimo.
e Febvre. Cairoli sesto, Lupino decimo alla spalla Arriva Gara 2 e in partenza, con un
e Forato dodicesimo. Nel primo giro è rimediato a luglio colpo di classe alla prima curva, si è
caduto Coldenhoff, che era con i primi preso il primo holeshot stagionale Tony
ed è ripartito nelle retrovie, mentre in olanda, herlings Cairoli, al quale evidentemente non è
Febvre ha passato Seewer inseguendo sembrava tagliato ancora calata (causa età) la reazione
Herlings a suon di giri veloci... Era già fuori dalla lotta al all’abbassarsi del cancelletto! Nel corso
scritto che questo GP sarebbe stato del primo giro, però, dopo un errorino
una lotta tra questi due. titolo. e invece, da del siciliano, sono passati Herlings e
Romain ha studiato l’olandese e dopo quando è rientrato, Febvre... Tony giustamente non ha fatto
qualche giro ha affondato il colpo, supe- si è rivelato uno ostruzione ma ha cercato comunque
randolo in uno spettacolare incrocio di di puntare al podio, restando lì in ter-
traiettorie, con il pubblico che esplode “schiacciasassi” per i za piazza, davanti ancora a Gajser, poi
di bandiere. La marcia è stata trionfale rivali. e adesso sarà Jonass e Seewer. Herlings ha provato
fino alla bandiera a scacchi, come un difficile strappargli la fuga e Febvre sembrava piegato ma
copione già scritto. Febvre primo, Her- pian piano, di giro in giro, si è rifatto
lings secondo, poi Seewer e un regola- la vittoria mondiale sotto, spinto da un gran pubblico. Prima
rissimo Jonass, già da qualche GP nel di metà tempo è arriva la scivolata di
gruppo buono. Cairoli ha chiuso quinto Herlings, che ha perso aderenza all’an-
dopo aver faticato un po’ per superare teriore, e Febvre è passato! Sembrava
Van Horebeek ma reggendo bene su fatta ma giro dopo giro il vantaggio del
un Tim Gajser (sesto di manche) non francese ha perso metri. L’olandese è

40 www.motosprint.it
tornato vicinissimo ed è cominciato il
HANNO DETTO
duello, fatto di incroci di traiettorie. Atre
giri dalla bandiera a scacchi Herlings ha
trovato il varco giusto, proprio davanti
al gruppo di tifosi francesi più scatena-
ti. Febvre è stato costretto a piegarsi.
Nel finale, Jeffrey ha preso anche un
certo margine ed è andato in sicurezza
a raccogliere la quinta vittoria di GP
stagionale (Gajser è a quattro).
Nel finale, Gajser ha superato Tony e
ha fatto terzo davanti all’azzurro, poi Jo-
nass, Seewer e un regolare Vlaanderen.
Van Horebeek con la Beta è stato nono,
Forato undicesimo, Prado dodicesimo
davanti a Lupino.
Herlings ha vinto l’assoluta di GP (a
pari punti con Febvre, a suo favore la
discriminante del miglior risultato di
Gara 2) e si è ripreso la tabella rossa
che Gajser gli aveva sfilato sette giorni
prima ma il dato forse più significativo
è che è salito sul podio per la decima
volta quest’anno: è mancato soltanto ad
Oss, dove ha saltato Gara 2 per l’infor-
tunio alla scapola, e nel GP successivo
perché convalescente. Se in passato si
era tanto parlato di un Herlings spesso
incostante, stavolta c’è poco da dire...
Jeffrey Herlings (sopra)
«Avevo corso qui tre anni fa e sapevo
che Romain era un avversario difficile
CON Febvre secondo di giornata, ma DA SUBITO ho dimostrato gran velocità.
sul terzo gradino è salito un Gajser
In gara uno ho avuto qualche problema
tutto sommato positivo ma non con-
vincente, perché vittorioso sette gior- di indurimento degli avambracci e in gara due
ni prima, in Germania. Probabilmente sono incappato in una scivolata»
l’intervento alla clavicola ancora non
gli permette di essere al cento percen- Romain Febvre
to e a Teutschenthal era comunque ri-
uscito a trovare una giornata eccellen- «Bello vincere gara uno, soprattutto perché
te. Quarto di giornata è stato Seewer, qui non LO FACEVO DA tempo. Alla fine sono
a pari punti con Gajser. Quinto Cairoli, un po’ deluso, perché avevo quasi vinto il GP
a pari punti con Jonass, sesto. Tutto di casa ma comunque è bello essere sul podio
sommato Tony si è difeso bene ma a
fine Gara 2 era molto segnato dalla fa- davanti a tanti tifosi. Il campionato è aperto»
tica, con la caduta di Riola Sardo che
non gli ha permesso di allenarsi, e la Antonio Cairoli
fatica del Nazioni con ulteriore botta al «Oggi mi sembrava di stare un po’ meglio
costato già dolorante. In campionato
è quinto. Nella Top 10 di giornata altri ma in realtà fatico ancora molto. È ormai
due azzurri: Forato nono con un deci- da diverse settimane che POSSO allenarmi
mo e un undicesimo posto di manche, e posso anche fare poco senza la moto,
e Lupino decimo (nono e tredicesimo) perché le costole fanno male.
pur debilitato da un virus intestinale.
Morgan Lesiardo è stato ventitreesimo
Con le gare così, tutte di fila, è dura»
in Gara 1 e non ha concluso Gara 2. In
campionato Lupino è nono, Forato di-
ciassettesimo.

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LE PAGELLE

JEFFREY ROMAIN Tim


9 HERLINGS 8 FEBVRE 7 Gajser

Tocca quota 95 GP vinti, Cerca in ogni modo di conquistare Paga ancora i postumi della frattura
con una prestazione consistente il GP di casa ma si deve arrendere alla clavicola. Rimane concentrato
e ragionata allo stesso tempo. allo strapotere di Herlings. e non sbaglia, limitando il divario
Sbaglia i tempi dell’attacco a fine Il campione 2015 è maturato di punti persi da Herlings. Da primo
gara uno ma si rifà ampiamente notevolmente nelle ultime gare a terzo nella classifica generale
nella successiva. Ritorno al vertice. e merita attenzioni. ma di certo non molla.

ANTONIO PAULS BRIAN


7 CAIROLI 7 JONASS 5 BOGERS

Un leone, dall’alto della sua Da qualche GP a ridosso dei primi, Spesso positivo quando si corre
carriera e della sua esperienza. l’ex campione del mondo MX2 (2017), su terreni morbidi, Brian fatica
Centra il primo holeshot quarto in Germania, stavolta è sesto un po’ troppo su quelli duri.
della stagione (Gara 2) assoluto e continua a migliorare Stavolta ventesimo e quattordicesimo
ma la vanifica con una indecisione in questa sua terza stagione di MXGP. di manche: troppo poco
che gli costa due posizioni. per chi è tredicesimo in campionato.

A sinistra, Herlings (84)


si complimenta con Febvre (3)
al termine di una giornata che li
ha visti grandi protagonisti. Sopra,
Cairoli (222), sempre nella Top 5.

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PILLOLE IN BREVE

George Filhol:
un po’ di storia
Lacapelle-Marival è

Mondiale 2022 un piccolo paese nella


regione dell’Occitania,
nel dipartimento del Lot.
Vialle rinnova con la KTM, La pista George Filhol

che rivoluziona i marchi è conosciuta per la


classica internazionale
di motocross di inizio
CON l’annuncio del rinnovo di Tom Vialle in KTM fino al 2025, entra nel stagione, che si disputa dal
vivo un mercato piloti finora piuttosto dimesso. Vent’anni, già iridato in 2014. Ospita inoltre da anni
MX2 l’anno scorso, il francesino di KTM, il prossimo anno non sarà al la finale del Campionato
via della MXGP (come aveva da tempo annunciato) ma resterà ancora
Francese Elite. Su questa
un anno in MX2. Tutto normale, è ancora giovane e c’è tempo per la
massima categoria; il rimandare alla stagione 2023 è legato all’ormai pista, caratterizzata da
mancata possibilità di raddoppiare il titolo quest’anno (in seguito alla un fondo medio-duro e da
frattura alla mano destra in allenamento, che lo ha costretto a saltare sezioni tecniche, si sono
tre GP) ma forse anche a garantire alla squadra ufficiale KTM un pilota svolte alcune edizioni
in lotta per il titolo MX2 anche il prossimo anno. Ancora più se, come del Mondiale MX3 e del
da voci di paddock, per il 2022 è prevista una ristrutturazione dei team Mondiale Sidecarcross.
ufficiali della casa austriaca. Dei tre marchi austriaci, il team ufficiale L’ultima volta che si è
KTM resterebbe quello interno, capitanato da Dirk Gruebel, con Vialle corso il Mondiale MX3 (con
e Hofer in MX2 e Jeffrey Herlings in MXGP. Il team ufficiale Husqvarna doppietta dello svizzero
MXGP diventerebbe l’attuale team Nestaan MX, attualmente ufficiale
Julien Bill) era il 2011.
MX2, e il team ufficiale GASGAS diventerebbe l’attuale team KTM di
stanza in Italia, guidato da Claudio De Carli. Una piccola rivoluzione, che
di fatto cambierebbe poco per la Casa madre austriaca nella gestione
dei team ufficiali, mentre è ancora da capire quale sarà il supporto per
le squadre clienti.

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MX2 – FRANCIA DI STEFANO TAGLIONI

LA PRIMA DI VIALLE
TOM NON AVEVA MAI VINTO IN CASA, DOVE QUESTA VOLTA HA RISPETTATO IL PRONOSTICO.
RENAUX NON BRILLA MA RESTA IL LEADER DEL MONDIALE. GUADAGNINI TORNA SUL PODIO

L
ACAPELLE-MARI-
VAL – Tre primi e
un secondo posto
(con penalizzazione,
altrimenti avreb-
be vinto lui) di fila,
prima di questo GP
nella sua Francia.
Ovviamente Tom
Vialle è arrivato
a Lacapelle-Marival da strafavorito.
Pronostico rispettato in pieno: pole po-
sition, due holeshot e due vittorie per
Tom Vialle, figlio d’arte e ottimo “pa-
drone di casa”, che ha candidamente
confessato «È la prima volta che vinco
il GP di Francia!».
Facile aggiungere che senza lo stop
dovuto all’infortunio alla mano destra,
Vialle sarebbe ai vertici della categoria
e con ampio margine e merito, vista la
sua superiorità in pista.
Ma quello che conta, per ora, è che
quando mancano dodici manche (300
punti) alla fine di questo campionato, in Sopra, la partenza della MX2 in Francia. Vialle (28) comanda il gruppo
testa alla classifica iridata c’è il conna- nei primi metri davanti a Mattia Guadagnini (101) e Maxime Renaux (959),
zionale di Vialle, Maxime Renaux, con con la tabella rossa da leader della classifica mondiale. Renaux è quota
116 punti di margine su Vialle, quarto 488 punti, 116 in più del connazionale Vialle, soltanto quarto.
in classifica.
Maxime non ha particolarmente
brillato nel GP casalingo, forse soprat- Francia è sembrato ricondizionato ed è sto. Guadagnini è tornato sul podio che
tutto per le due partenze non ottimali tornato anche a sfoderare le sue ottime gli era mancato sia in Sardegna che in
che lo hanno costretto sempre alla ri- partenze. Dopo un venerdì pomeriggio Germnia, ed salito sul secondo gradino
monta. Su un tracciato stretto e tortuo- passato a consumare frizioni e gomme e soprattutto è riuscito a recuperare
so dove sorpassare è una vera impresa, posteriori su una griglia metallica per otto punti su Jago Geerts, secondo in
Renaux è comunque riuscito a chiude- testare la fase di partenza, i risultati si campionato.
re il GP in terza posizione dopo il quarto sono visti e Mattia è scattato sempre Il belga ha chiuso il GP in quinta po-
posto di Gara 1 (era partito intorno alla nel gruppo di testa (Vialle a parte). sizione (quinto e quarto in manche) ma
decima posizione) e il secondo posto Nella prima manche ha chiuso ot- ancora una volta è stato un suo erro-
conquistato nella manche conclusiva... timamente al secondo posto, appro- re (caduta in Gara 1) a compromette-
una posizione che ha strappato con i fittando anche di un errore di Jago re qualcosa di meglio. Buona prova di
denti a Mattia Guadagnini. Geerts, che prima di metà manche gli Andrea Adamo che ha chiuso le man-
ha regalato la posizione. Nella seconda che al tredicesimo e dodicesimo posto
manche, invece, è scattato alle spalle (dodicesimo di giornata). Diciottesi-
IL VENETO reduce da un GP in terra di Vialle e ha tenuto bene fino a quat- mo Gianluca Facchetti con all’attivo il
tedesca non proprio convincente (undi- tro giri dal termine, quando ha dovuto quindicesimo in Gara 1 e il ventesimo
cesimo), dove forse ha pagato l’impre- cedere all’attacco di Renaux, autore di posto in rimonta in Gara 2. Fuori dalla
sa del Nazioni della domenica prima, in un rabbioso recupero dal settimo po- zona punti Filippo Zonta.

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MXGP
GARA 1 GARA 2
1. Febvre (Kawasaki) 19 giri in 34’21”708; 2. Herlings (KTM) a 0”755; 3. Seewer (Yamaha) a 1. Herlings (KTM) 19 giri in 34’32”068; 2. Febvre (Kawasaki) a 5”305; 3. Gajser (Honda) a
37”609; 4. Jonass (Gas Gas) a 39”792; 5. Cairoli (KTM) a 41”014; 6. Gajser (Honda) a 44”721; 7. 21”165; 4. Cairoli (KTM) a 28”199; 5. Jonass (Gas Gas) a 29”453; 6. Seewer (Yamaha) a 30”145;
Tonus (Yamaha) a 1’02”787; 8. Olsen (Husqvarna) a 1’08”373; 9. Lupino (KTM) a 1’25”573; 10. 7. Vlaanderen (Yamaha) a 50”673; 8. Coldenhoff (Yamaha) a 55”934; 9. Van Horebeek
Forato (Gas Gas) a 1’30”425; 11. Jasikonis (Husqvarna) a 1’35”661; 12. Paturel (Honda) a (Beta) a 1’14”691; 10. Olsen (Husqvarna) a 1’21”171; 11. Forato (Gas Gas) a 1’26”801; 12. Prado
1’37”548; 13. Coldenhoff (Yamaha) a 1’38”604; 14. Brylyakov (Honda) a 1’42”146; 15. Van Do- (KTM) a 1’35”628; 13. Lupino (KTM) a 1’36”365; 14. Bogers (Gas Gas) a 1’37”641; 15. Paturel
ninck (Yamaha) a 1’50”817; 16. Prado (KTM) a 1 giro; 17. Gilbert (Husqvarna) a 1 giro; 18. Desprey (Honda) a 1’38”656; 16. Jasikonis (Husqvarna) a 1’39”256; 17. Brylyakov (Honda) a 1’41”949;
(Yamaha) a 1 giro; 19. Watson (Yamaha) a 1 giro; 20. Bogers (Gas Gas) a 1 giro; 21. Guillod (Ya- 18. Jacobi (Honda) a 1 giro; 19. Gilbert (Husqvarna) a 1 giro; 20. Watson (Yamaha) a 1 giro; 21.
maha) a 1 giro; 22. Koch (KTM) a 1 giro; 23. Lesiardo (Honda) a 1 giro; 24. Graaf (Yamaha) a 1 Guillod (Yamaha) a 1 giro; 22. Koch (KTM) a 1 giro; 23. Strijbos (Yamaha) a 1 giro; 24. Herbre-
giro; 25. Maylin (Husqvarna) a 1 giro; 26. Van Horebeek (Beta) a 5 giri; 27. Vlaanderen (Yama- teau (Gas Gas) a 1 giro; 25. Simpson (KTM) a 1 giro; 26. Maylin (Husqvarna) a 1 giro; 27. Van
ha) a 6 giri; 28. Strijbos (Yamaha) a 11 giri; 29. Herbreteau (Gas Gas) a 16 giri; 30. Jacobi Doninck (Yamaha) a 7 giri; 28. Desprey (Yamaha) a 11 giri; 29. Graaf (Yamaha) a 12 giri; 30.
(Honda) a 17 giri; 31. Simpson (KTM) a 18 giri. Lesiardo (Honda) a 13 giri; 31. Tonus (Yamaha) a 15 giri.

MONDIALE PILOTI

PIETRAMURATA

GARDA - ITALIA
REPUBBLICA

LOMBARDIA
SARDEGNA
BRETAGNA

MAGGIORA

GERMANIA

TRENTINO

MANTOVA

MANTOVA
LETTONIA

19 settembre

10 novembre
5 settembre

8 settembre

7 novembre
FRANCIA
TURCHIA

TURCHIA
OLANDA

SPAGNA
AFTYON

24 ottobre

27 ottobre
10 ottobre

31 ottobre
27 giugno

17 ottobre
RUSSIA
13 giugno

BELGIO

3 ottobre
ITALIA

ITALIA

ITALIA
25 luglio

8 agosto
18 luglio

1 agosto
GRAN

4 luglio

CECA

E L
TA
TO
1. Jeffrey HERLINGS Olanda KTM 18/22 20/18 15/25 25/0 0/0 25/16 25/18 25/22 25/22 25/25 22/20 22/25 460
2. Romain FEBVRE Francia Kawasaki 22/15 14/22 25/9 18/18 20/11 22/25 16/20 18/18 18/16 20/20 18/22 25/22 454
3. Tim GAJSER Slovenia Honda 25/25 18/25 16/15 20/22 22/6 14/18 22/22 15/25 20/25 2/13 20/25 15/20 450
4. Jorge PRADO Spagna KTM 12/13 22/14 22/14 15/20 25/20 15/20 18/25 22/20 0/18 22/22 25/0 5/9 398
5. Antonio CAIROLI Italia KTM 20/0 25/20 20/20 13/25 15/25 20/14 20/15 16/16 22/20 0/0 16/11 16/18 387
6. Jeremy SEEWER Svizzera Yamaha 15/16 13/16 13/13 16/11 16/22 16/13 12/14 14/14 7/8 15/16 13/16 20/15 344
7. Pauls JONASS Lettonia Gas Gas 0/20 15/15 14/18 14/8 0/15 18/22 15/6 20/0 16/15 8/15 15/18 18/16 321
8. Glenn COLDENHOFF Olanda Yamaha 11/3 16/12 18/22 22/0 18/18 12/8 14/0 13/10 13/2 11/11 14/15 8/13 284
9. Alessandro LUPINO Italia KTM 16/18 12/8 3/12 7/7 13/13 0/0 13/12 8/15 12/13 0/3 0/10 12/8 215
10. Thomas Kjer OLSEN Danimarca Husqvarna 13/14 7/9 0/2 8/9 0/10 13/3 0/13 11/6 9/12 13/8 9/8 13/11 201

11. Watson 195; 12. Vlaanderen 189; 13. Bogers 186; 14. Van Horebeek 145; 15. Jacobi 127; 16. Van Doninck 120; 17. Forato 108; 18. Strijbos 98; 19. Tonus 90; 20. Jasikonis 87; 21. Simpson
85; 22. Monticelli 54; 23. Östlund 50; 24. Paturel 39; 25. Sterry 39; 26. Tixier 33; 27. Locurcio 29; 28. Koch 29; 29. Brylyakov 25; 30. Genot 15; 31. Gilbert 10; 32. Guillod 9; 33. Bobryshev
6; 34. Van Berkel 5; 35. Clochet 4; 36. Watson 4; 37. Desprey 3; 38. Butrón 2; 39. Lesiardo 1; 39. Gole 1; 41. Roosiorg 1; 42. Kellett 1.

MX2
GARA 1 GARA 2
1. Vialle (KTM) 19 giri in 34’55”130; 2. Guadagnini (KTM) a 4”885; 3. Beaton (Husqvarna) a 1. Vialle (KTM) 19 giri in 35’06”498; 2. Renaux (Yamaha) a 2”020; 3. Guadagnini (KTM) a 3”925;
7”369; 4. Renaux (Yamaha) a 10”833; 5. Geerts (Yamaha) a 11”843; 6. Benistant (Yamaha) a 4. Geerts (Yamaha) a 5”081; 5. Hofer (KTM) a 5”998; 6. Beaton (Husqvarna) a 6”966; 7. Beni-
12”576; 7. Hofer (KTM) a 18”307; 8. Todd (Kawasaki) a 27”206; 9. Van De Moosdijk (Kawasaki) stant (Yamaha) a 20”272; 8. Haarup (Kawasaki) a 26”934; 9. Van De Moosdijk (Kawasaki) a
a 32”579; 10. Rubini (Honda) a 35”083; 11. Gifting (Gas Gas) a 44”649; 12. Haarup (Kawasaki) 28”185; 10. Fernández (Honda) a 29”173; 11. de Wolf (Husqvarna) a 36”634; 12. Adamo (Gas
a 47”694; 13. Adamo (Gas Gas) a 1’03”842; 14. Damm (KTM) a 1’07”067; 15. Facchetti (KTM) a Gas) a 41”652; 13. Rubini (Honda) a 45”540; 14. Laengenfelder (Gas Gas) a 1’02”949; 15. Todd
1’12”404; 16. Goupillon (KTM) a 1’13”497; 17. Laengenfelder (Gas Gas) a 1’16”067; 18. Pancar (Kawasaki) a 1’06”810; 16. Brumann (Yamaha) a 1’11”937; 17. Polak (Yamaha) a 1’16”711; 18.
(KTM) a 1’17”045; 19. de Wolf (Husqvarna) a 1’17”808; 20. Polak (Yamaha) a 1’20”535; 21. Goupillon (KTM) a 1’26”962; 19. Mewse (KTM) a 1’29”963; 20. Facchetti (KTM) a 1’52”781; 21.
Mewse (KTM) a 1’23”330; 22. Meier (KTM) a 1’39”993; 23. Congost (Yamaha) a 1 giro; 24. Meier (KTM) a 1 giro; 22. Zonta (Honda) a 1 giro; 23. Congost (Yamaha) a 1 giro; 24. Rizzi
Rizzi (Honda) a 1 giro; 25. Brumann (Yamaha) a 1 giro; 26. Auwera (Husqvarna) a 2 giri; 27. (Honda) a 1 giro; 25. Appelt (KTM) a 1 giro; 26. Auwera (Husqvarna) a 2 giri; 27. Pancar (KTM)
Zonta (Honda) a 14 giri; 28. Fernández (Honda) a 18 giri; 29. Appelt (KTM) a 18 giri. a 9 giri; 28. Damm (KTM) a 13 giri; 29. Gifting (Gas Gas) a 17 giri.

MONDIALE PILOTI
PIETRAMURATA

GARDA - ITALIA
REPUBBLICA

LOMBARDIA
SARDEGNA
BRETAGNA

MAGGIORA

GERMANIA

TRENTINO

MANTOVA

MANTOVA
LETTONIA

19 settembre

10 novembre
5 settembre

8 settembre

7 novembre
FRANCIA
TURCHIA

TURCHIA
OLANDA

SPAGNA
AFTYON

24 ottobre

27 ottobre
10 ottobre

31 ottobre
27 giugno

17 ottobre
RUSSIA
13 giugno

BELGIO

3 ottobre
ITALIA

ITALIA

ITALIA
25 luglio

8 agosto
18 luglio

1 agosto
GRAN

4 luglio

CECA

LE
TA
TO

1. Maxime RENAUX Francia Yamaha 15/12 25/22 15/22 12/18 16/22 22/20 25/25 18/25 25/22 22/20 20/25 18/22 488
2. Jago GEERTS Belgio Yamaha 4/15 14/0 18/16 25/25 9/20 25/22 20/22 12/15 18/10 13/22 16/22 16/18 397
3. Mattia GUADAGNINI Italia KTM 12/11 18/25 22/25 7/16 25/16 7/11 22/20 22/18 20/15 20/0 8/11 22/20 393
4. Tom VIALLE Francia KTM 25/25 0/0 0/0 0/0 22/0 18/10 15/18 25/22 22/25 25/25 25/20 25/25 372
5. Jed BEATON Australia Husqvarna 14/10 0/13 16/14 22/20 20/13 13/16 18/8 20/20 9/20 8/16 18/16 20/15 359
6. Thibault BENISTANT Francia Yamaha 6/14 16/12 25/7 8/15 12/25 16/18 16/14 13/11 15/18 16/13 5/12 15/14 336
7. Rene HOFER Austria KTM 16/18 0/20 10/15 18/11 11/18 10/9 13/15 16/16 12/16 12/7 22/18 14/16 333
8. Kay DE WOLF Olanda Husqvarna 11/0 6/6 14/12 16/22 15/12 20/25 12/13 14/12 14/13 18/18 13/15 2/10 313
9. Ruben FERNANDEZ Spagna Honda 22/20 22/15 20/9 11/14 18/14 15/14 4/16 15/0 13/9 0/0 0/0 0/11 262
10. Mathys BOISRAME Francia Kawasaki 18/22 20/14 13/18 9/10 10/15 14/13 10/6 11/1 8/4 7/0 0/0 0/0 223
11. Laengenfelder 209; 12. Todd 206; 13. Haarup 191; 14. Van De Moosdijk 190; 15. Gifting 170; 16. Adamo 158; 17. Mewse 112; 18. Rubini 104; 19. Pancar 92; 20. Damm 90; 21. Polak 53; 22.
Facchetti 36; 23. Florian 29; 24. Meier 26; 25. Horgmo 21; 26. Teresak 18; 27. Everts 15; 28. Sandner 15; 29. Brumann 14; 30. Dickinson 11; 31. Hammal 10; 32. Goupillon 10; 33. Tropepe 7;
34. Wagenknecht 7; 35. Lata 6; 36. Weckman 6; 37. Olsson 6; 38. Scuteri 4; 39. Petrashin 4; 40. Rizzi 2; 41. Congost 2; 42. Renkens 2; 43. Ludwig 1; 44. Graaf 1.
CROSS – EUROPEO

Valerio Lata
(a sinistra
e in basso)
ha conquistato
punti importanti
per il titolo: e
adesso le ultime
quattro gare
si correranno
in Italia.

EMX 125
Grazie a due secondi posti,
Lata allunga in campionato
LACAPELLE MARIVAL – L’Europeo 125, alla
quarta prova delle nove in calendario, conferma la
leadership di Valerio Lata. Il romano conquista la
sua prima vittoria assoluta, grazie a due manche ter-
minate in seconda posizione. In gara uno è scattato
in testa il francese Marc-Antoine Rossi, che ha retto
benissimo fino alla bandiera a scacchi e ha segna-
to la sua prima vittoria di manche. Lata è partito a
centro gruppo ma ha rimontato molto bene, fino a
prendersi la seconda posizione già da metà manche.
Sfortunato Ferruccio Zanchi che è stato secondo al-
le spalle di Rossi fino a tre quarti di gara, finché è sci-
volato e ha perso tempo con la moto incastrata con
la rete a bordo pista, e ha chiuso diciannovesimo.
In gara due Zanchi si è riscattato con una prova per-
fetta, sempre al comando. È la seconda vittoria di
manche ( in campionato) per Zanchi. Perfetto anche
Lata, che ha tenuto benissimo la seconda piazza,
pensando anche al campionato e reggendo nel fina-
le il tentativo di Luca Coenen di ravvicinarlo.
In classifica di giornata è Lata sul gradino più alto
del podio, davanti a Rossi e al belga Coenen. Zan-
chi è quinto assoluto, Andrea Viano dodicesimo. In
campionato Lata allunga sull’olandese Karssema-
kers, portando il distacco a diciassette punti. L’ingle-
se Bobby Bruce è a ventitré lunghezze. Prossimo ap-
puntamento in Spagna, ad Arroyomolinos. Le ultime
quattro prove si disputeranno in Italia (tre ad Arco di
Trento e una a Mantova).

46 www.motosprint.it
Per Bonacorsi,
a sinistra,
un secondo
e un terzo posto
di manche
in Francia.
Sotto, Lapucci
sul podio
con la tabella
rossa di leader.

EMX 250
Con Lapucci e Bonacorsi
l’Italia può sorridere
LACAPELLE MARIVAL – Il sabato francese del campionato ma più vicino al quarto, Everts. Il terzo
campionato europeo EMX250, alla sesta prova stagio- degli azzurri in classifica di giornata è Federico Tuani,
nale, inizia dal mattino nel modo migliore per i colori compagno di squadra di Lapucci, dodicesimo assoluto.
azzurri: miglior tempo nelle libere per Nicholas Lapucci Un punto guadagnato da Paolo Lugana, ventesimo in
e secondo tempo per Andrea Bonacorsi. Nelle crono- gara uno. Quattro prove ancora da correre: la prossima
metrate è il bergamasco (Bonacorsi) ad avere la me- ad Arco di Trento mercoledì 27 ottobre.
glio sul norvegese Fredriksen, secondo, e sul toscano Nicholas Lapucci ha così commentato il suo
(Lapucci). La prima pole dell’anno per Andrea è il se- weekend: «La pista era un po’ sfavorevole ai due tem-
gnale che il ragazzo è ormai al 100% ed è pronto a dare pi, e soprattutto in gara uno ho dovuto soffrire: sono
battaglia su ogni terreno. partito non bene e a metà giro sono caduto. Poi in gara
In gara uno c’è l’holeshot di Kevin Horgmo, davanti due ero molto convinto di raddrizzare la situazione e
a Sydow, Fredriksen; Bonacorsi è con i primi, mentre sono partito in testa e ho vinto bene la manche, con un
Lapucci non parte bene, incappa anche in una caduta buon ritmo. Ora ci aspetta Arco di Trento: lì è comin-
nel primo giro ed è costretto a inseguire oltre la ven- ciata l’anno scorso la mia avventura con il team Mad-
tesima posizione. Nel primo giro, con terreno ancora dii, e dobbiamo continuare come abbiamo iniziato...».
insidioso (bagnato durante la notte) scivolano anche Felice anche Andrea Bonacorsi: «Sono soddisfatto per-
Horgmo e Sydow, così Fredriksen va in fuga inseguito ché il ritmo adesso è quello giusto, mi sento meglio e
da Guyon. Il norvegese raccoglie la sua prima vittoria tutto è più facile. Si può cominciare a provare a vincere
di manche; secondo è Bonacorsi, mentre Lapucci chiu- e ora le quattro gare che restano sono in Italia, ci pro-
de dodicesimo, in rimonta. Sesto è Horgmo. verò con l’aiuto dei tifosi!».
In gara due Nicholas ha il dente avvelenato e non
sbaglia la partenza: è velocissimo e va a vincere davan-
ti a Fredriksen, Bonacorsi, Guyon, Everts e Horgmo. Il
podio vede Fredriksen davanti a Bonacorsi e Guyon; La-
pucci, quarto di giornata, stringe forte la tabella rossa,
con altri quattro punti guadagnati sul primo degli inse-
guitori, Horgmo, ora distante trentaquattro lunghezze.
Il terzo in campionato, Elzinga, è a meno sessantatré.
Bonacorsi è al secondo podio di fila, sempre quinto in

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ENDUROGP – TERRA UNICA DI DARIO AGRATI

SUPER GARCIA

S
NELL’ASSOLUTA, LASCIA LE BRICIOLE ANTIAGO
CACEM – Uniti
DO

AGLI AVVERSARI. SOLTANTO FREEMAN, più che mai, con


l’Italia in Maglia
DUE VOLTE SECONDO, RIESCE Azzurra alla Sei
Giorni; vittoria
AD AVVICINARE LE SUE PRESTAZIONI. del Trofeo Mon-
diale e del Tro-
NELLA PRIMA GIORNATA DI GARA, feo Junior. Divisi
TERZO VERONA, CHE NELLA E2 BATTE dall’accesa riva-
lità, per primeggiare nella EnduroGP.
GUARNERI. MACORITTO E PAVONI Nel gran premio del Portogallo (che ha
sostituito per Covid-19 quello annulla-
GIÀ CAMPIONI DI EJ1 ED EJ2. to in Germania, a Zschopau) c’è stato
un nuovo confronto tutto “Made in I-
FANTIC VINCE LA YOUTH CON NORRBIN taly” nelle classi E1, Junior Assoluta,

48 www.motosprint.it
Garcia (a sinistra) ha dominato
il gran premio del Portogallo.
Nelle 19 speciali disputate,
ha ottenuto ben 13 primi,
4 secondi, 1 quarto e 1 quinto.
Due secondi posti per Freeman
e per la Beta (in alto a destra).
A sinistra, Verona, bravissimo,
soprattutto nel “day one”.

EJ1 e EJ2. ma giornata, nonostante una spetta- a 17 punti.


Nella E1, Andrea Verona, Davide colare caduta nel secondo Cross Test, Ottima prova per Soreca, bravissi-
Guarneri, Matteo Cavallo hanno fatto in cui ha perso una ventina di secondi, mo a fare sua la terza posizione dopo
da lepri, anche se insieme ai tre amici- riuscendoli a recuperare, fino a vince- un bel confronto per tutta la gara con
rivali di questa classe, vincitori con re con 40”85 su Guarneri, 1’21”55 su Cavallo, che proprio all’ultima specia-
Oldrati del Trofeo Mondiale, vanno ag- Cavallo; Bernardini quinto e Soreca le è scivolato, finendo quarto; Bernar-
giunti anche Davide Soreca e Samuele sesto. Domenica, altra sfida (decisa dini ha concluso quinto.
Bernardini. Una lotta in “famiglia”, che solo all’ultima speciale) tra Verona e
non solo nella E1 ma anche nella En- Guarneri, con il pilota della Fantic che,
duroGP 2021, sta assumendo (soprat- con la vittoria a portata di mano, ha NELLA E2 e nella EnduroGP non c’è
tutto per Verona e Guarneri) il sapore compromesso tutto, cadendo proprio invece stata storia... con Josep Garcia
della verità. Ancora Verona, Guarneri, nelle battute finali, mentre Verona, imbattibile nelle due giornate di gara,
il ritrovato Cavallo, il rookie Bernardini grazie alla sua doppia vittoria, ha ulte- in cui ha stradominato la Classifica
e il sempre veloce Soreca. La scena è riormente rafforzato la propria leader- Assoluta, ottenendo nelle 19 speciali
stata tutta per loro. ship nella classifica del campionato, disputate ben 13 primi, 4 secondi, 1
Questa volta Verona ha vinto la pri- portando il suo vantaggio su Guarneri quarto e 1 quinto. Nella E2 lo spagno-

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ENDUROGP TERRA UNICA

Freeman resta leader


Garcia è incontenibile
ma Brad non ha perso
la calma; ha cercato
di limitare i danni
e ci è riuscito. Dato
che Holcombe non è
in forma, soltanto
Freeman può portare
la beta alla vittoria

lo della KTM si è concesso il bis, con


bottino pieno: ben 17 primi, 1 secondo
e 1 terzo.
Se Garcia ha dominato, la sorpresa
di questa gara è arrivata dal ventiset-
tenne inglese Nathan Watson. Dopo
avere lasciato nel 2019 l’Enduro E-
stremo, Watson è passato alla Honda,
disputando e vincendo le Race Beach
in Francia e imponendosi anche all’En-
duro del Touquet. Se il primo amore
non si scorda mai, Watson è ritornato
alla EnduroGP con la Honda-RedMoto
del team di Matteo Boffelli, centrando
due ottime seconde posizioni; sabato Stagione eccezionale
precedendo Holcombe, Ruprecht e il per Guarneri (sopra),
compagno di squadra Oldrati. Dome- che in Portogallo è stato davvero contenuto (2”76).
nica Watson si è lasciato dietro Hol- ha duellato con Verona;
combe e un super Oldrati, bravissimo Andrea ha avuto
a finire quarto di classe e centrando la meglio ma Davide,
in entrambe le giornate
NELLA Classifica Assoluta Junior,
due top ten nella EnduroGP. sabato si è imposto il finlandese Roni
di gara, è salito
Sorprese finite? Neppure per so- Kytonen, al suo rientro alle gare dopo
sul secondo
gno, perché Wil Ruprecht si è giocato la frattura del piede destro rimediata
gradino del podio.
la leadership della E2 e la terza po- In alto a destra, in Estonia. Domenica Kytonen ha chiu-
sizione, ritirandosi domenica, proprio il sorprendente Watson, so terzo, correndo in difesa per una
all’ultima speciale, con la moto che si ex Endurista estremo. contusione alla coscia destra rimedia-
è ammutolita sulla sabbia del Cross ta in una caduta nella terza Extreme
Test, dopo avere concluso in quarta Test. Domenica Matteo Pavoni è stato
posizione la giornata di sabato. il migliore tra gli Junior, precedendo il
Nella E3, dominio assoluto di Free- compagno di squadra Lorenzo Maco-
man con doppietta e bottino nelle spe- ritto.
ciali di 15 primi, 3 secondi e 1 terzo. Da sottolineare che Macoritto e
Nella EnduroGP, Freeman si è però do- Pavoni, con i punti conquistati nella
vuto accontentare di due secondi po- EJ1 e EJ2, hanno già vinto la Coppa
sti; sabato con un distacco da Garcia del Mondo FIM delle rispettive classi.
di 54”46, con Verona terzo a soli 4”50, Bene Enrico Zilli, secondo nella EJ2 di
mentre domenica il distacco da Garcia domenica dopo la sesta posizione di

50 www.motosprint.it
I “gemelli della TM”, Pavoni (a sinistra)
e Macoritto (sopra) si stanno facendo
largo a suon di vittorie tra i giovani
campioni dell’enduro mondiale.
L’Italia si è messa in mostra
anche nella classe Youth,
non con un “azzurro” ma con un Costruttore,
la Fantic (sotto, la squadra, insieme
al pilota, Norrbin), che sta costruendo
delle moto a due tempi molto competitive.

sabato; nella EJ1, Claudio Spanu ha


ottenuto due sesti.
Chi ha invece già potuto festeggiare
in anticipo la vittoria di un Mondiale, è
la Fantic, con il D’Arpa Racing Team,
che ha conquistato il titolo iridato del-
la classe Youth con il diciannovenne
svedese Albin Norrbin. Protagonista di
una prova tutta da incorniciare, Norr-
bin, dopo la prima posizione di sabato,
domenica è stato protagonista di un
duello per il primato fino all’ultima
speciale, in cui è riuscito ad avere la
meglio sul compagno di squadra Kevin
Cristino, caduto mentre era al coman-
do.
Nella Open Senior, da sottolineare
la doppia vittoria di Andrea Belotti che,
con un GP d’anticipo, ha conquistato il
titolo iridato di questa classe, che si
concluderà in Francia a Langeac.

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ENDURO EUROPEO

In Olanda,
poker italiano
Nella quarta e ultima prova continentale, gli azzurri hanno conquistato
quattro titoli con Rinaldi, Micheluz, Nicoletti e Belotti
HELLENDOORN - Anche il cie- naldi, nella Classifica Assoluta, ha ot- 250 4T con un cospicuo vantaggio di
lo dell’Olanda si è tinto del tricolore tenuto tre vittorie, due terzi, un quarto, punti in classifica sull’esperto ceco Pa-
dell’Italia, grazie all’enduro azzurro, un quinto e un sesto, totalizzando 124 trik Markvart (Husqvarna). Nicoletti ha
che ha conquistato quattro titoli con- punti contro i 126 di Kouble. infatti collezionato complessivamente;
tinentali nell’ultima prova del Campio- Micheluz, per l’undicesima volta, tre primi, tre secondi, un quarto posto.
nato Europeo 2021. Nella classe Ju- ha vinto la maglia d’oro continentale, Il poker italiano è stato completato
nior EJ2 si è imposto il giovane Enrico imponendosi nella 250 2T, al termine da Andrea Bellotti, vincitore del titolo
Rinaldi (sopra a destra), su GASGAS; di un duello duello con il siciliano Giu- Senior con tre prime posizioni, altret-
nella 250 2T titolo continentale per il liano Mancuso (Fantic). Basti dire che tanti secondi e due terzi che gli hanno
poliziotto delle Fiamme Oro Maurizio Micheluz si è imposto in sette giornate, consentito di imporsi con 7 punti di
Micheluz (Husqvarna); nella 250 4T terminandone una in seconda posizio- vantaggio sullo slovacco Martin Gotto-
vittoria di Diego Nicoletti (GASGAS) e ne, mentre Mancuso ha collezionato vald (Husqvarna).
nella Senior per Andrea Belotti (KTM). una vittoria, cinque secondi e un quarto Nella classifica a squadre del Tro-
Enrico Rinaldi, figlio del quattro vol- posto. Mancuso ha concluso il cam- feo per Nazioni, l’Italia si è confermata
te iridato Mario Rinaldi, ha fatto suo pionato con una più che onorevole se- tra le grandi protagoniste, grazie all’ot-
il titolo con un bottino di ben cinque conda posizione. Purtroppo per lui c’è tima prova della formazione composta
prime posizioni, due terzi e un quinto, stata la beffa dello sfortunato ritiro per da Enrico Rinaldi, Maurizio Micheluz,
nel totale delle quattro prove disputa- problemi elettrici proprio nella secon- Giuliano Mancuso, Diego Nicoletti. La
te in Italia, Repubblica Ceca, Polonia da giornata di gara olandese, che ha Maglia Azzurra non ha però potuto
e Olanda. Grande protagonista anche visto l’Italia finire sul secondo gradino lottare per la prima piazza a causa del
della Classifica Assoluta, il giovane Ri- del podio nella classifica del Trofeo per ritiro di Mancuso proprio nelle battute
naldi ha mancato per soli 2 punti la vit- Nazioni, con la vittoria ormai a portata finali della gara olandese.
toria della “Overall”, proprio nell’ultima di mano. Buona in ogni caso la seconda posi-
giornata di gara olandese; dopo avere Nonostante un ritiro in classifica nel- zione alle spalle della Repubblica Ceca
vinto la prima giornata, nella seconda la seconda giornata di gara in Repub- con l’Olanda terza. Tra le squadre di
frazione è finito sesto, facendosi supe- blica Ceca, Diego Nicoletti ha centrato marca, seconda posizione anche per il
rare dal ceco, Kritof Kouble (KTM). Ri- il suo primo titolo europeo, vincendo la Team Diligenti.

Regolarità Gruppo 5
Assegnati i titoli tricolori
LA sesta prova per del Campionato Italiano Rego- (Fantic-C2), Giorgio Sironi (SWM-C2B), Massimo Parrini
larità Epoca Gruppo 5, disputata a Polcenigo (PN), ha (Ancillotti-C3), Marco Bianchi (Puch Frigerio-C4), Valter
assegnato i titoli 2021. Nelle due classifiche a squadre, Testori (KTM-C5), Marco Calegari (KTM-C6), Federico
vittoria del Vaso per il Regolarità Friuli con Stefano Bo- Fregnan (Fantic-D1), Francis Mace (Fantic-D2), Stefano
sco, Matteo Rubin, Sandro Pivetta, mentre nel Trofeo Bosco (Kramer-D3), Maurizio Bettini (KTM-D4), Matteo
i toscani del Pantera con Massimo Parrini, Enrico Tor- Rubin (KTM-D5), Paolo Giulietti (KTM-D6), Giorgio Volpi
toli, Fabio Parrini. Questi i vincitori di classe dei trico- (Accossato-X1), Alessio Migliorini (Ktam.t-X2), Osvaldo
lori 2021: Pietro Caccia (Rond Sachs-A1), Alessandro Armanni (KTM-X3), Andrea Purinan (Honda-X4), Fran-
Degano (KTM-A2), Roberto Perere (Zaundapp-A3), co Felci (Honda-X5), Marco Cornelli (Morini-X6), Valen-
Alberto Zanvettor (Puch-A4), Ivano Mattalini (KTM- tina Uccello (TM-Lady), Francesco Zampatti (KTM-E1),
A5), Alessandro Gritti (Morini-B2), Marco Candiotto Alessandro Guerra (GASGAS-E2) e Mirko Marone (HM-
(Honda-B3), Angelo Ceribelli (Fantic-C1), Luciano Lanci T80RS).

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Con guarneri e Watson, fantic e honda sognano
SABATO 8. Oldrati (Honda) a 2’09”40; 9. Sans E2: 1. Garcia, punti 181; 2. Ruprecht,
ENDUROGP: 1. Garcia (KTM) in (Husqvarna) a 2’10”55; 10. McCanney D. 159; 3. Holcombe, 136; 4. MacDonald,
52’29”53; 2. Freeman (Beta) a 54”46; (Sherco) a 2’13”28. 133; 5. Remes (Fin-TM), 86.
3. Verona (GASGAS) a 58”96; 4. Watson JUNIOR ASSOLUTA: 1. Pavoni (TM) E3: 1. Freeman, punti 200; 2. Betriu,
(Honda) a 1’22”64; 5. Holcombe (Beta) in 54’12”58; 2. Macoritto (TM) a 7”65; 3. 168; 3. McCanney D., 144; 4. McCan-
a 1’29”27; 6. Guarneri (Fantic) a 1’39”81; Kytonen (Honda) a 40”60; 4. Le Quere ney J. (Gbr-Husqvarna), 132; 5. Basset
7. Betriu Armengol (KTM) a 1’42”97; 8. (Sherco) a 54”30; 5. Ahlin (Husqvarna) (Fra-Beta), 97; 9. Marini, (Ita-TM-Bo-
Ruprecht (TM) a 1’52”24; 9. MacCanney a 1’01”66. ano), 42.
D. (Sherco) a 1’53”51; 10. Oldrati (Hon- E1: 1. Verona (GASGAS) in 52’’44”45; JUNIOR ASSOLUTA: 1. Pavoni (Ita-
da) a 1’58”37. 2. Guarneri (Fantic) a 2”32; 3. Soreca TM-Boano), punti 185; 2. Macoritto
JUNIOR ASSOLUTA: 1. Kytonen (Hon- (Husqvarna) a 1’55”26. (Ita-TM-Boano), 170; 3. Le Quere
da) in 54’54”93; 2. Pavoni (TM) a 3”05; E2: 1. Garcia (KTM) in 51’42”52; 2. (Fra-Sherco), 127; 4. Ahlin (Swe-
3. Le Quere (Sherco) a 37”25; 4. Navarro Watson (Honda) a 33”33; 3. Holcombe Husqvarna-Osellini), 105; 5. Navarro
Huertas (GASGAS) a 38”28; 5. Macoritto (Beta) a 1’14”83. (Spa-GASGAS), 92; 5. Kytonen (Fin-
(TM) a 42”66. E3: 1. Freeman (Beta) in 51’45”28; 2. Be- Honda-RedMoto), 99; 7. Etchells (Gbr-
E1: 1. Verona (GASGAS) in 53’’28”49; triu Armengol (KTM) a 1’43”12; 3. Sans Fantic), 75.
2. Guarneri (Fantic) a 40”85; 3. Cavallo (Husqvarna) a 2’07”79. JUNIOR EJ1: 1. Macoritto, punti 192;
(TM) a 1’21”55. EJ1: 1. Macoritto (TM) in 54’20”23; 2. 2. Etchells, 127; 3. Kytonen, 118 ; 4.
E2: 1. Garcia (KTM) in 52’29”53; 2. Kytonen (Honda) a 32”95; 3. Navarro Spanu 112; 5. Vagberg (Swe-Yamaha),
Watson (Honda) a 1’22”64; 3. Holcombe Huertas (GASGAS) a 57”24. 105.
(Beta) a 1’29”27. EJ2: 1. Pavoni (TM) in 54’12”58; 2. JUNIOR EJ2: 1. Pavoni, punti 200; 2.
E3: 1. Freeman (Beta) in 53’23”99; 2. Le Quere (Sherco) a 54”30; 3. Ahlin Le Quere, 145; 3. Ahlin, 143; 4. Fargier,
Betriu Armengol (KTM) a 48”51; 3. Mc- (Husqvarna) a 1’01”76. 107; 5. Criq, 92.
Canney D. (Sherco) a 59”05. YOUTH: 1. Norrbin (Fantic) in 56’26”73; YOUTH: 1. Norrbin (Swe-Fantic), pun-
EJ1: 1. Kytonen (Honda) in 54’54”93; 2. 2. Cristino (Fantic) a 16”93; 3. Puhakai- ti 194; 2. Cristino (Ita-Fantic), 154;
Navarro Huertas (GASGAS) a 38”28; 3. nen (TM) a 47”48. 3. Edmondson (Gbr-Fantic), 148; 4.
Macoritto (TM) a 42”66. Puhakainen (Fin-TM), 121; 5. Delbono
EJ2: 1. Pavoni (TM) in 54’57”98; 2. IN CAMPIONATO (Ita-Fantic), 80.
Le Quere (Sherco) a 34”20; 3. Ahlin ENDUROGP: 1. Freeman (Gbr-Beta),
(Husqvarna) a 1’07”49. punti 180; 2. Garcia (Spa-KTM), 164; 3.
YOUTH: 1. Norrbin (Fantic) in 57’09”89; Verona (Ita-GAGAS), 130; 4. Ruprecht
2. Cristino (Fantic) a 5”80; 3. Puhakainen (Aus-TM-Boano), 128; 5. Guarneri
(TM) a 57”42. (Ita-Fantic), 113; 6. MacDonald (Nzl-
Sherco), 84; 7. Holcombe (Gbr-Beta),
DOMENICA 93; 7. 8. Betriu (Spa-KTM), 85; 9. Mc-
ENDUROGP: 1. Garcia (KTM) in Canney D. (Gbr-Sherco), 50; 10. Ber-
51’42”52; 2. Freeman (Beta) a 2”76; 3. nardini (Ita-Honda-RedMoto).
Watson (Honda) a 33”33; 4. Verona (GA- E1: 1. Verona, punti 192; 2. Guarneri,
SGAS) a 1’01”93; 5. Guarneri (Fantic) a 176; 2.; 3. Bernardini, 131; 4. Magain
1’04”25; 6. Holcombe (Beta) a 1’14”83; (Bel-Sherco), 118; 5. Soreca (Ita-Hu-
7. Betriu Armengol (KTM) a 1’45”88; svarna), 110.

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HARD ENDURO – HIXPANIA DI DARIO AGRATI – FOTO FUTURE7MEDIA

PROFETA IN
PATRIA
SORPRENDENTE AFFERMAZIONE DI ALFREDO GOMEZ.
LO SPAGNOLO, CHE AVEVA VINTO QUESTA GARA NEL 2016,
HA PRECEDUTO BILLY BOLT E LETTENBICHLER,
I DUELLANTI PER IL TITOLO. IL MONDIALE
SI DECIDERÀ NELL’ULTIMO ROUND IN GERMANIA

A sinistra, Gomez,
pilota imprevedibile
ma dalle risorse
sorprendenti.
Lettenbichler
(a destra) ha perso
punti preziosi. Billy
Bolt (sopra a destra)
ringrazia...

A
GUILAR DE di domenica, con l’ufficiale Husqvar- decisiva The Lost Way. Con Bolt in
CAMPÓO - na che ha conquistato un’inattesa testa alla classifica venerdì e sabato,
Il settimo e vittoria, precedendo i due super fa- molti pensavano che il giovane pilota
penultimo voriti per il titolo iridato, Billy Bolt e inglese dell’Husqvarna avrebbe man-
round del Manuel Lettenbichler. Alle spalle di tenuto la leadership anche nella fase
mondiale Gomez è finito il compagno di squa- finale di domenica, ma le speranze di
FIM Endu- dra Bolt, che con la sua seconda po- centrare l’obiettivo finale non si sono
ro Estremo sizione ha leggermente incrementato concretizzate contro il compagno di
2021, dispu- il proprio vantaggio in campionato su squadra Gomez.
tato nel nord Lettenbichler, finito sul terzo gradino
della Spagna, nella comunità autono- del podio.
ma di Castiglia e León della provin- Pilota veloce, a volte imprevedibile I 50 PILOTI qualificati per la fina-
cia di Palencia, ha visto lo spagnolo e dalle risorse sorprendenti e temibi- le di domenica hanno dovuto affron-
Alfredo Gomez ottenere una sorpren- li, soprattutto sul terreno di casa, Go- tare una prova estrema di tre ore, con
dete affermazione da padrone di ca- mez si è presentato all’Hixpania 2021 Gomez che non ha lasciato scampo a
sa nella tre giorni di gare. L’Hixpania con una strategia di gara perfetta nessuno dei suoi più agguerriti rivali.
Hard Enduro, dopo il prologo di ve- per affrontare soprattutto la finale Veloce, preciso, senza commettere
nerdì e il Cross-Country di sabato, si dell’Enduro Estremo di domenica, nessun errore su ogni passaggio e-
è conclusa nella prova finale estrema fino ad assicurarsi una vittoria nella stremo dei 5 km del tracciato, Gomez

54 www.motosprint.it
LE CLASSIFICHE
IN GARA
1. Gomez (Spa-Husqvar-
na) 2:35:49.125; 2.
Bolt (Gbr-Husqvarna)
2:37:04,784; 3. Let-
tenbichler (Ger-KTM)
2:39:45.529; 4. Ro-
man (Spa-Sherco)
2:45:59.409; 5. Young
(Zaf-Sherco) + 2 giri; 6.
Walkner (Aut-GASGAS)
+3 giri; 7. Richardson
(Gbr-Husqvarna) +4 gi-
ri; 8. Kabakchiev (Bul-
Husqvarna) +4 giri; 9.
ha brillato sulle salite tra le rocce e Super Enduro di venerdì, preceden- Green (Zaf-GASGAS) +4
le pietraie antistanti il grande bacino do Jonny Walker e Dominik Olszowy. giri; 10. Goggia (Ita-GA-
artificiale, lo scenario tra le ripide pa- Sabato nel cross country di 54 km ri- SGAS) +4 giri;
reti rocciose della diga di Aguilar De petuto tre volte, Billy si è lasciato alle
Campóo. Nonostante il pronto, ma spalle Lettenbichler, Walker, Gomez, IN CAMPIONATO
tardivo tentativo di recupero finale, Wade Young, Michael Walkner e Ma- 1. Billy Bolt (Husqvar-
Billy Bolt non è riuscito a completare rio Román. La partenza della finale na), punti 87; 2. Let-
la sua rincorsa, e Gomez nell’ultimo di domenica ha visto Gomez prende- tenbichler (KTM) 84; 3.
giro non ha avuto problemi a tagliare re subito il comando controllando la Young (Sherco) 70; 4.
in prima posizione il traguardo. gara fino all’arrivo dove ha preceduto Roman (Sherco) 61; 5.
Gomez ha così bissato il successo Bolt e Lettenbichler in una classifica
Walker (Beta) 55; 6. Go-
ottenuto all’Hixpania Hard Enduro del Mondiale che a una prova dal ter-
mez (Husqvarna) 53; 7.
del 2016 (lo spagnolo aveva sfiorato mine vede Bolt e Lettenbichler divisi
la vittoria anche nel 2019, chiudendo soltanto da tre punti. Walkner (GASGAS) 37; 8.
al comando i primi due giorni di gare). Il mondiale FIM Enduro Estremo Kabakchiev (Husqvarna)
Bolt, nonostante la buona partenza 2021 verrà deciso dalla prova conclu- 28; 9. Blazusiak (Pol-GA-
stile-Le Mans, non è riuscito a man- siva, il GetzenRodeo, in Germania, do- SGAS) 26; 10. Olszowy
tenere domenica il ritmo impresso da ve il 30 ottobre si disputerà l’ottavo (Pol-Husqvarna) 23.
Gomez dopo aver vinto la prova del round stagionale.

www.motosprint.it 55
SPEEDWAYGP – TORUN DI ROBERTO TOMBA

LA PRIMA VITTORIA LAGUTA


NELLA
DI ARTEM E DELLA RUSSIA
SI È CONCRETIZZATA A TORUN,
IN CASA DEL RIVALE ZMARZLIK,

STORIA
COSTRETTO AD ABDICARE.
SUL PODIO IRIDATO
ANCHE SAYFUTDINOV

L
ACRIME di gioia
interminabili han-
no caratterizzato i
festeggiamenti di
Artem Laguta, neo-
campione del Mondo
della guida senza
freni. La bandiera a
scacchi sventolata
davanti al suo ca-
sco nella prima semifinale della tappa
conclusiva di Torun gli ha garantito il
suo primo successo mondiale indivi-
duale, dopo i tre consecutivi conquista-
ti in coppia con Emil Sayfutdinov nello
Speedway delle Nazioni (2018-2019-
2020).
Dopo essere sceso dalla moto, al
termine del giro celebrativo, ha rag-
giunto la compagna Avelina e i due figli
sugli spalti, per un lungo e commovente
abbraccio. Sceso dalle tribune, è sta-
to portato in trionfo dal proprio staff a A sinistra, un felicissimo
cui si sono aggiunti piloti come Jason Laguta mostra con orgoglio
Doyle, Tai Woffinden, la leggenda Greg gli ultimi trofei vinti
Hancock. La famiglia è stata sempre nel 2021, un anno magico,
al centro delle sue dediche dopo ogni per lui e per il suo Paese,
la Russia. Sopra, Sayfutdinov
successo stagionale, ne ha collezionati
(blu), terzo nel Mondiale,
ben cinque e non poteva essere diver- precede Zmarzlik e Fricke.
samente anche con la medaglia d’oro al Nella pagina a fianco, in alto,
collo, consegnata dal presidente della uno spettacolare passaggio
FIM, Jorge Viegas: «Questo successo del grande deluso di questa
lo dedico a mia moglie Avelina, senza di stagione, Zmarzlik (rosso),
lei non sarei sul tetto del Mondo. Ma ov- in monoruota davanti
viamente anche ai miei due figli, Adam e a Kasprzak (blu).
Anya, e al mio staff». Battere il favorito
della vigilia, Bartosz Zmarzlik, distante
soltanto un punto dal rivale in classifica

56 www.motosprint.it
LE CLASSIFICHE
Venerdì 1 ottobre 2021
GP 10, Torun: 1. Artem La-
guta 20; 2. Maciej Janowski
18; 3. Tai Woffinden 16; 4.
Leon Madsen 14; 5. Bartosz
Zmarzlik 12; 6. Robert Lam-
bert 11; 7. Emil Sayfutdinov
10; 8. Max Fricke 9; 9. Oli-
a due tappe dal termine della stagione, Zmarzlik, risultato il top scorer delle ver Berntzon 8; 10. Pawel
supportato dal pubblico amico che ha batterie di qualifica con tredici punti. I Przedpelski 7; 11. Krzysztof
assiepato gli spalti della Moto Arena di campioni si vedono spesso e volentieri Kasprzak 6; 12. Anders
Torun, sembrava una vera utopia. nelle difficoltà, Artem Laguta ha cen- Thomsen 5; 13. Jason Doyle
trato le due vittorie per avanzare alle 4; 14. Fredrik Lindgren 3; 15.
manche decisive, battendo nello scon-
LA SVOLTA decisiva, in negativo per tro diretto Zmarzlik nella prima semifi-
Matej Zagar 2; 16. Martin Va-
culik 1; 17. Krzysztof Lewan-
Zmarzlik, si è consumata nella prima nale, che si è consolato con la vittoria di dowski 0; 18. Karol Zupinski
semifinale di Gara 10: il polacco è stato tappa davanti a Sayfutdinov e Janowski.
0.
terzo dietro al duo Janowski-Woffinden,
e clamorosamente fuori dalla finale. Per
contro, Laguta vinceva a mani basse la LAGUTA ha raccontato a fine gara Sabato 2 ottobre 2021
GP 11, Torun: 1. Bartosz
semifinale con ampio distacco sui rivali. le difficoltà incontrate nelle prime tre
La sensazione che Zmarzlik avesse per- batterie, e come è poi riuscito a mante- Zmarzlik 20; 2. Emil Sayfutdi-
so lo smalto dei giorni migliori si era pa- nere i nervi saldi e a infilare tre successi nov 18; 3. Maciej Janowski
lesata nella sua ultima uscita delle ven- filati che gli hanno consentito di diven- 16; 4. Artem Laguta 14; 5.
ti manche di qualificazione, la dicianno- tare campione del Mondo: «Questo è Leon Madsen 12; 6. Robert
vesima. Il terzo posto dietro a Janowski decisamente un gran giorno per me, Lambert 11; 7. Tai Woffinden
e Fricke aveva messo in luce problemi sono estremamente felice. Nelle prime 10; 8. Jason Doyle 9; 9. Max
di aderenza della moto al terreno, che tre uscite ho avuto diversi problemi alla Fricke 8; 10. Fredrik Lindgren
non riusciva ad acquisire la velocità de- moto, non riuscivo ad avere la velocità 7; 11. Pawel Przedpelski 6; 12.
siderata nonostante i continui cambi di che cercavo. Nella quarta batteria par- Anders Thomsen 5; 13. Oliver
traiettoria del due volte campione del tivo dalla corsia esterna, non ero sicuro Berntzon 4; 14. Krzysztof Ka-
Mondo. Emblematica la dichiarazione di di poter vincere la manche, sarebbe sta- sprzak 3; 15. Matej Zagar 2;
fine gara del polacco, che sentiva ormai to l’addio alle semifinali. Sono rimasto 16. Jaimon Lidsey 1.
persa la possibilità di giocarsi nell’ulti- concentrato e ho vinto con la testa. Nel-
ma gara stagionale le chance di vincere la semifinale, Zmarzlik partiva dalla pri- IN CAMPIONATO: 1. Ar-
il terzo titolo iridato consecutivo: «Non ma corsia, io dalla terza. Potevo batter- tem Laguta 192; 2. Bar-
sono riuscito nelle ultime due manche lo soltanto con una partenza perfetta, e tosz Zmarzlik 189; 3. Emil
a trovare il giusto set up della moto, e così è stato. Superare Zmarzlik è stata Sayfutdinov 149; 4. Maciej
questo ha fortemente condizionato la davvero dura, sarà l’uomo da battere
Janowski 129; 5. Fredrik
mia prestazione». nelle prossime stagioni».
Lindgren 129; 6. Tai Woffin-
Ma l’indomani, nella gara che ha Soddisfatto all’apparenza, ma con un
chiuso il sipario stagionale, si è accesa grande rammarico che lo perseguiterà den 122; 7. Leon Madsen 108;
una fiammella di speranza per Zmarzlik per diverso tempo, Zmarzlik si è presen- 8. Max Fricke 94; 9. Jason
e per un’intera Nazione, in seguito al tato ai microfoni comunque sorridente Doyle 87; 10. Robert Lambert
disastroso avvio di Laguta nelle pri- e desideroso di ringraziare i tifosi per il 82; 11. Anders Thomsen 73;
me tre manche. Nella prima uscita il grande apporto che gli hanno fornito qui 12. Martin Vaculik 54; 13. Ma-
russo è stato battuto dal connazionale a Torun e nell’arco dell’anno: «È stata tej Zagar 45; 14. Dominik Ku-
Sayfutdinov, ha chiuso al terzo posto comunque una grande stagione per me, bera 44; 15. Oliver Berntzon
nella quinta manche, sprofondando in sono felice di aver vinto cinque Grand 32; 16. Krzysztof Kasprzak
quarta e ultima posizione nella nona Prix, è un grande risultato. La medaglia 28.
batteria. Servivano due vittorie, nelle d’argento va comunque bene. Io e La-
ultime due uscite, per conquistare le guta ci siamo spartiti la vittoria in dieci
semifinali, diversamente si sarebbe a- gare sulle undici totali, è stato davvero
perto uno scenario all’ultimo punto con un bel duello».

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FLAT TRACK – MONDIALE DI ROBERTO TOMBA

Francesco
Cecchini (10),
davanti a Kevin
Corradetti
(27) e Lasse
Kurvinen (1),
confermatosi
campione.
Sotto, il podio.

CAPOLAVORO DI
CECCHINI
FRANCESCO SI AGGIUDICA L’ULTIMA PROVA DEL MONDIALE, VINTO NUOVAMENTE
DA KURVINEN. MEDAGLIA D’ARGENTO PER IL GIOVANE AZZURRO CORRADETTI,
VINCITORE DELLA TERZA PROVA A PARDUBICE. BRONZO PER IL TEDESCO JELL

U
N SOGNO a occhi aperti,
un’autentica liberazione, dopo
un mese e mezzo di sofferen-
za fisica e psicologica, lontano
da box e piste. Il successo di
Francesco Cecchini nella tap-
pa italiana del Mondiale di Flat
Track, a Boves (CN), è stata
una di quelle giornate che en-
trano di diritto nella storia del-
la competizione.
Il 22 agosto scorso, durante la finale di Gara 1 a
Diedenbergen (Germania), Cecchini era stato coin-
volto in un bruttissimo incidente, dal quale era uscito
con una frattura scomposta alla scapola destra. Un
suo recupero per le ultime gare sta- Nella finale di Boves, a sorpresa, è IN GARA
gionali sembrava un’utopia ma la de- stato il francese Sebastien Jeanpierre 1. Francesco Cecchini
terminazione e la caparbietà di “Cec- a prendere il comando della manche, (ITA) punti 25; 2. Lasse
co”, con appena una decina di giri di interrotta alla prima curva dalla ca- Kurvinen (FIN) 22; 3. Ge-
allenamento nell’ultimo mese, è stata duta di Corradetti, toccato da un av-
ampiamente ripagata con una presta- versario ma retrocesso nella penalty rard Bailo Pelegrin (SPA)
zione impeccabile; una gioia inconteni- line nella ripartenza. È stato ancora 20; 4. Markus Jell (GER) 18;
bile sfociata in un pianto liberatorio e Jeanpierre ad avere lo spunto migliore 5. Hanson Schruf (AUT) 16;

CLASSIFICa
l’abbraccio con lo staff e papà Fabrizio. in partenza; Cecchini è riuscito a supe- 6. Kevin Corradetti (ITA)
C’è poi un altro azzurro che merita rarlo a metà del terzo giro, imitato da 15; 7. Sebastien Jeanpierre
la luce dei riflettori; il diciottenne Ke- Kurvinen nell’ultima curva prima del
vin Corradetti, secondo classificato traguardo. I restanti giri hanno visto (FRA) 14; 8. Daniele Mo-
nel Mondiale. Il marchigiano era pas- Cecchini mantenere un solido vantag- schini (ITA) 13; 9. Daniele
sato a inizio stagione da KTM a Zaeta, gio su Kurvinen fino alla fine, lo spa- Tonelli (ITA) 12; 10. Adrian
la moto tutta italiana che aveva col- gnolo Bailo è riuscito a piazzarsi terzo, Garin Vera (SPA) 10.
lezionato lo scorso anno il bronzo iri- approfittando dell’errore di Jean-Pier-
dato con Cecchini. Corradetti arrivava re, scivolato al settimo posto.
IN CAMPIONATO
all’ultimo appuntamento stagionale
forte del brillante successo in Gara 3 1. Lasse Kurvinen (FIN)
a Pardubice, che lo aveva portato al DAVANTI al transalpino l’azzurro punti 94; 2. Kevin Corradet-
secondo posto del ranking mondiale, a Daniele Moschini, che ha mastica- ti (ITA) 80; 3. Markus Jell
sette lunghezze di distacco dal leader to amaro per la mancata conquista (GER) 72; 4. Gerard Bailo
Lasse Kurvinen. La vittoria di Corra- della medaglia di bronzo. Alla vigilia
Pelegrin (SPA) 71; 5. Da-
detti era stata la prima in assoluto di dell’epilogo stagionale, il marchigiano
un pilota italiano nel Mondiale, inaugu- si trovava al terzo posto in classifica niele Moschini (ITA) 66; 6.
rato lo scorso anno. a pari merito con Markus Jell, dopo Sebastien Jeanpierre (FRA)
una buona partenza nella finalissima, 60; 7. Hanson Schruf (AUT)
a Moschini si è spenta la moto dopo un
KURVINEN , dopo i successi in Gara contatto con un avversario al quinto
52; 8. Daniele Tonelli (ITA)
45; 9. Adrian Garin Vera
1 e Gara 2, è arrivato secondo in Re- giro. Ripartito dall’ultima posizione,
pubblica Ceca e a Boves, mostrando ha tentato di recuperare sugli avver- (SPA) 42; 10. Ervin Krajco-
nel tracciato TT piemontese evidenti sari senza riuscirci, l’ottavo posto e il vic (RCE) 41.
difficoltà in partenza e, nei confronti di contemporaneo quarto di Jell hanno
Cecchini, un passo inferiore. premiato il tedesco con il bronzo.

Campionato Italiano
Corradetti vince e diventa capoclassifica
NELLA sesta prova del campionato italiano Flat Track, a Boves (CN),
Kevin Corradetti ha vinto. Nella terzultima prova stagionale ha prece-
duto Matteo Longhin e Matteo Boncinelli. Finale ripetuta per tre volte;
nella prima partenza Gianni Borgiotti aveva preso il comando della man-
che ma la caduta (senza conseguenze) di Francesco Cecchini al termine
del secondo giro ha comportato l’interruzione. L’arbitro ha squalificato
Cecchini e nel successivo start è stato Corradetti ad avere lo spunto
migliore, con Borgiotti a ruota. Alla quarta tornata i due sono entrati
in contatto nella prima curva dopo il traguardo, si è spenta la moto a
Borgiotti, poi ripartito. Altro stop della batteria, con Borgiotti squalifica-
to dalla ripetizione della manche, poi vinta da Corradetti, nuovo leader
della classifica generale, davanti a Cecchini. Nel prossimo weekend, ad
Agognate (NO), le ultime due gare, con l’assegnazione del titolo italiano.

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NON FA UNA PIEGA DI CARLO BALDI info@baldicarlo.com

NON ERA MEGLIO


LA STOCK 600?

T
Riflessioni sull’europeo Supersport, snobbato persino dai suoi organizzatori
UTTI PRESI dalla sfida stellare tra Jona- è stato confermato nel 2019, quando l’unico iscritto (e ovvia-
than Rea e Toprak Razgatlioglu, e da quella mente vincitore) è stato l’inglese Kyle Smith. L’interesse è
più terrena, ma comunque avvincente tra leggermente salito nel campionato successivo, il primo vinto
Dominique Aegerter e Steven Odendaal, a da Manfredi, che ha preceduto di soli sei punti Bassani. Terzo
Portimao in pochi hanno notato che Kevin lo spagnolo Alejandro Ruiz Carranza. Quest’anno, oltre allo
Manfredi si è aggiudicato per il secondo an- spezzino e a Caricasulo, erano in lizza Stephane Frossard, Ma-
no consecutivo quello che tutti definiscono ria Herrera, Hikari Okubo e Leonardo Taccini, che hanno chiu-
l’europeo Supersport, ma che in realtà si so il campionato nell’ordine. Ma senza nulla togliere al valore
chiama WorldSSP Challenge. dei partecipanti e al loro impegno, resta da capire che senso
Il ligure di Sarzana (a 15 km da Bola- abbia questo campionato, che nemmeno la Dorna sembra
no, il paese di Lucchinelli) ha tagliato il traguardo di Gara 2 considerare, visto che gli ha dedicato un semplice trafiletto, e
in undicesima posizione, precedendo così nella speciale clas- nemmeno una foto, sul sito ufficiale della Superbike.
sifica Federico Caricasulo, che
ha gareggiato in Portogallo, ed È INOLTRE difficile compren-
è anche salito sul terzo gradino dere per quale motivo sia sta-
del podio, correndo però per la ta eliminata una categoria low
classifica del Mondiale e non nel cost come la Superstock 600,
Challenge. I due erano arrivati in che si è disputata dal 2004 al
Portogallo appaiati in testa alla 2015 lanciando piloti come Da-
graduatoria con 31 punti, ma vi- vide Giugliano, Alex Lowes, Loris
sto che Caricasulo (che in caso Baz, Danilo Petrucci (nella foto),
di parità avrebbe vinto il titolo, Franco Morbidelli, Bassani, Niki
avendo ottenuto risultati migliori Tuuli, Caricasulo, Michael Ruben
di Manfredi) non era più in lizza Rinaldi, Augusto Fernandez e
per l’Europeo, e che il terzo in Razgatlioglu.
classifica era tagliato fuori, sa- Nella Stock 600 non sono cre-
rebbe bastato un solo punto a sciuti soltanto i piloti, ma anche i
Kevin per aggiudicarsi il secon- team. In questa categoria, dove
do titolo consecutivo. Fermato non serviva un budget a sei zeri,
da un problema tecnico in Gara erano necessari tanto lavoro e
1, nella seconda ha conquistato tanta passione: qui hanno inizia-
cinque punti, decisivi per l’asse- to, tra gli altri, Puccetti Racing
gnazione del campionato. ed Evan Bros. entrambi vincitori
di titoli italiani e mondiali. Al con-
IL WORLDSSP Challenge è stato istituito nel 2016, in trario dell’attuale Supersport 300, la Stock 600 era davvero
seguito alla decisione di cancellare la Superstock 600 che si propedeutica ai campionati superiori, come hanno dimostrato
disputava soltanto in Europa. Un’idea atta a concedere una i piloti sopra citati. Nell’attuale e sfortunato periodo nel quale
possibilità anche a quei team che non possiedono il budget si parla tanto della sicurezza dei giovani, sono in molti ad au-
necessario per affrontare l’intero Mondiale. spicare che, prima di essere gettati nei campionati mondiali, i
Il primo a vincere questa competizione è stato Axel Bassa- piloti debbano rientrare in limiti d’età superiori a quelli attuali,
ni, che a soli 17 anni ha preceduto l’ucraino Illia Mykhalchyk e debbano soprattutto acquisire un’esperienza internazionale.
e Alessandro Zaccone. L’anno successivo è stato l’estone In passato questo compito veniva svolto dall’Europeo 125
Hannes Soomer a prevalere nei confronti dell’olandese, figlio e 250 (dai quali sono passati Valentino Rossi, Loris Capirossi e
d’arte, Ron Hartog e ancora di Zaccone. Nel 2018 Hartog si è Max Biaggi) per i GP e dalle Stock 600 e 1000 per le derivate.
preso la rivincita e ha battuto il finlandese Eemeli Lahti e Al- Che senso ha avuto farle scomparire per poi creare campio-
fonso Coppola. Lo scarso interesse per questa competizione nati europei come la WorldSSP Challenge?

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PILLOLE SPRINT XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
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QUADCROSS ARBOLINO A VALLELUNGA CON RED BULL

ITALIA SECONDA OSPITE D’ECCEZIONE al CIV di Val-


lelunga, Tony Arbolino ha presenziato
nell’area palestra e intrattenimento fir-
Azzurri vice campioni d’Europa nel Nazioni mata da Red Bull e Matrix, nella quale il
pilota della Moto2 iridata ha incontrato
i giovanissimi del progetto Pata Talenti
Azzurri FMI, entusiasti di scambiare sel-
fie e parole con il portacolori del Team Intact GP dotato di
telai Kalex e propulori Triumph: «Quando ero più giovane
vinsi il titoli italiano due volte, nella PreGP 125 due tempi
e nella PreMoto3GP due tempi – il ricordo del milanese –
non venivo qui da parecchio e... ma quanto è bello questo
campionato? Mi diverto e voglio tornare presto».

IL DOCUFILM SULLA MOTO GUZZI

LA MAGLIA AZZURRA è tornata sul podio del Quadcross DOMENICA 17 ottobre, ore 15.30, il docufilm
delle Nazioni Europee conquistando il secondo posto a Dardon “Il Coraggio di Andare Oltre”, realizzato in oc-
Guegnon, in Francia. Merito di una grande prova di squadra di casione del centenario dalla fondazione della
Paolo Galizzi, Simone Mastronardi e Patrick Turrini al termine Moto Guzzi, approda al Teatro Ariston di San-
di una competizione che ha riservato ai partecipanti non poche remo. Nato da un’idea di Massimo Zavaglia e
difficoltà, soprattutto a causa delle condizioni metereologiche Bruno Nava, prodotto da Alboran Srl, scritto
sfavorevoli. L’Irlanda ha vinto la manifestazione con 30 punti, da Laura Motta e diretto da Maurizio Pavone,
davanti agli azzurri (39 lunghezze) e alla Danimarca, terza a il film racconta la nascita del glorioso Marchio italiano e
quota 48. «È stata una giornata ricca di emozioni – ha detto il suo percorso produttivo e sportivo, che l’ha portato sul
il Commissario Tecnico FMI, Nicola Montalbini – c’è stato un tetto del Mondo. L’ingresso per la visione è gratuito, con
ottimo lavoro di squadra e tra i Quad avremmo anche potuto prenotazione obbligatoria su aristonsanremo.com. Il rica-
vincere, ma con queste basi potremo ambire al primo posto vato delle offerte volontarie degli spettatori andrà in be-
nelle prossime edizioni. Un plauso anche ai piloti azzurri dei neficienza all’Associazione Le Vele Onlus di Pioltello (MI).
sidecar per la dedizione messa in pista».

FABRIZIO, 40 ANNI DI PASSIONE UN LIBRO PER POGGIALI ADDIO RANDAZZO E COLUCCI


Nell’ultimo round CIV di Vallelun- È stato presentato a Palazzo Pubbli- Il motociclismo romano piange due
ga, la FMI ha consegnato un quadro co di San Marino il libro “Manuel Pog- figure importanti della sua storia:
celebrativo al fotografo romano Fa- giali, storia di un campione” scritto da Franco Randazzo, protagonista delle
brizio Porrozzi. Che a fine stagione, Massimo Rastelli per AIEP Editore. gare per derivate di serie negli anni
dopo 40 anni tra mondiale SBK, Mo- Insieme all’autore e a Poggiali, pre- ‘70-80, aveva 65 anni ed è scompar-
tomondiale, Fuoristrada e campiona- sente il Segretario di Stato allo Sport, so a causa di un cancro. Franco Co-
ti nazionali, “appenderà al chiodo” le Teodoro Lonfernini. Il libro è stato lucci, ultraottantenne, era giornali-
macchine con cui ha raccontato le realizzato per celebrare i 20 anni dal sta, speaker di Vallelunga e fu storico
gesta dei piloti in pista. primo Mondiale conquistato in 125. presidente del Moto Club Roma.
THE TEST – HONDA CRF 250R 2022 DI TOMMASO MONTANARI

ALTO
SALTO È DIVENTATA UNA MOTO PRONTA
PER GAREGGIARE MA NON HA PERSO
LA SUA NOTA VERSATILITÀ.
EFFICACISSIMA IN STACCATA E DURANTE
LA PERCORRENZA DELLE CURVE,
IN
HA PIÙ ALLUNGO E UN TIRO IN BASSO
CHE FINALMENTE È CONVINCENTE

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L
A NUOVA quarto di litro 4T da Cross della totalmente rossa, la sella è più corta, più leggera e, poste-
Honda è bella e balla! La CRF 250R 2022 riormente è 10 mm più bassa, per assicurare una maggiore
è il frutto di un lungo lavoro iniziato circa libertà di movimento.
18 anni fa, con l’uscita della prima versio- Le plastiche che convogliano l’aria verso i radiatori sono
ne. Negli anni, gli ingegneri della Casa di state modificate e ora aumentano hanno delle forme che fa-
Tokyo hanno migliorato la moto, renden- vorendo il raffreddamento del propulsore. Il serbatoio, rea-
dola vincente nelle competizioni, a livel- lizzato in alluminio, ha una capacità di 6,3 litri.
lo internazionale. La CRF 250R si è fatta
rispettare grazie alle sue doti ciclistiche
ma ha sempre sofferto i lunghi rettilinei e i LE MODIFICHE più importanti apportate al motore riguar-
terreni che “legano”, a causa della potenza del motore, buona dano l’aspirazione. L’airbox è stato riprogettato per aumenta-
ma non eccezionale. re la capacità del 78%; ora, inoltre, è più facile effettuare la
Nel 2022, la CRF 250R, a livello ciclistico, ha ereditato manutenzione del filtro aria, grazie a un sistema di chiusura
molto dalla CRF 450R; sono migliorati l’agilità e la stabilità, con una clip, che sostituisce il classico perno filettato. Il nuo-
ed è stato fatto anche un notevole salto in alto a livello di vo impianto di scarico monosilenziatore (più vicino alla ruota
potenza. Inoltre, la moto pesa 3 kg in meno, dettaglio che posteriore) garantisce una riduzione del peso e una migliore
incrementa la già elevata maneggevolezza. mobilità del pilota.
Dal punto di vista dell’ergonomia, va segnalata la presen- La testata è stata modificata. Le caratteristiche delle
za del manubrio Renthal Fatbar da 28 mm Ø, che è abba- quattro valvole in titanio rimangono le stesse; due valvole
stanza basso, per rendere la moto più efficace in curva. Le di aspirazione di 33 mm Ø e due di scarico di 26 mm Ø. La
sovrastrutture sono state totalmente riviste rispetto al mo- differenza è che sulle due valvole di aspirazione sono state
dello dello scorso anno, che sembrava più snello. La moto è installate due molle, una all’interno dell’altra, per assicurare

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HONDA CRF 250R 2022

Dal punto di vista estetico e a livello di finiture, la Honda CRF 250R

IN POCHE si conferma un punto di riferimento. Plastiche di elevata qualità, telaio


e forcellone in alluminio realizzati a regola d’arte, come il motore (sotto

PAROLE a sinistra), che ha subìto modifiche importanti. Sotto, il ponte di comando,


dove si notano componenti di qualità, tra cui il serbatoio in alluminio.
CI PIACE
• stabilità in frenata
• fruibilità
• coppia ai bassi regimi
NON CI PIACE
• l’allungo non è ancora
da riferimento
• manca il comando
frizione idraulico
• Poca distanza
tra sella e pedane

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SCHEDA
TECNICA
MOTORE
Monocilindrico, 4 tempi,
raffreddato a liquido.
Alesaggio e corsa:
79 x 50,9 mm. Cilindrata:
249,4 cm3. Rapporto
di compressione: 13,9:1.
Distribuzione: bialbero
a camme in testa, 4 valvole.
Alimentazione: iniezione
elettronica. Lubrificazione:
carter umido. Capacità
olio motore: 1,35 litri.
una perfetta chiusura agli alti regimi. ni piuttosto racing, adatta anche a chi Avviamento: elettrico.
La frizione è più resistente, perché ha gareggia. Il nuovo telaio e il nuovo for- TRASMISSIONE
nove dischi anziché otto. Purtroppo, la cellone, più rigidi, hanno fatto il resto, Primaria a ingranaggi,
tanto apprezzata frizione idraulica che ovvero trasformare una quarto di litro finale a catena. Frizione:
equipaggia la CRF 450R non è presente amatoriale veloce in una moto pronto multidisco in bagno d’olio.
Cambio: 5 rapporti.
sulla versione 250, che ha ancora un si- corsa.
stema a cavo. Anche il cambio a cinque La ciclistica, quindi, è diventata più DOTAZIONE ELETTRONICA
marce è stato rivisto, alleggerito e mo- adatta ai piloti senza perdere versa- HRC Launch Control
(tre mappature).
dificato per ridurre l’attrito e migliorare tilità; il motore, che come detto era il Engine Mode Select Button
il feeling del pilota (soprattutto nel pas- punto debole di questo progetto, ha (tre mappature: Mode 1,
saggio dalla seconda alla terza marcia) fatto un salto in alto dal punto di vista Standard; Mode 2, Smooth;
Mode 3, Aggressive).
con il comando a pedale. I rapporti del prestazionale, garantendo un migliore
cambio sono stati rivisti e, grazie anche allungo ma soprattutto un maggiore ti- CICLISTICA
alle altre modifiche apportate al pro- ro in basso, che permette di uscire dal- Telaio: doppio trave in alluminio.
Sospensioni Showa: anteriore,
pulsore, ora si può curvare con la terza le curve con più accelerazione, anche forcella regolabile con steli
marcia dove prima non era possibile. utilizzando una marcia in più rispetto rovesciati di 49 mm Ø;
L’elettronica è stata evoluta in base a quello a cui eravamo abituati a fare posteriore Pro-Link,
alle esigenze di questo nuovo motore: con la vecchia CRF 250R. Se in senso monoammortizzatore regolabile.
Freni Nissin: anteriore,
tre mappe motore e tre mappe per ot- relativo la moto rappresenta un passo 1 disco Wave di 260 mm Ø;
timizzare l’accelerazione in partenza. avanti importante rispetto al passato, posteriore, 1 disco
La differenza tra le varie mappe si per- in senso assoluto è difficile dire se sia Wave di 240 mm Ø.
Pneumatici Dunlop AT81:
cepisce molto ma non come sulla CRF diventata un riferimento. La sensazione anteriore 90/90-21”;
450R. Le sospensioni arrivano dalla è che le monociclindriche austriache si- posteriore 110/100-19”.
Showa, con un aggiornamento dedicato ano ancora superiori a livello di potenza
al nuovo telaio e all’inedito forcellone, massima ma certamente questa Hon-
DIMENSIONI
Interasse: 1477 mm.
che migliorano ulteriormente maneg- da non è mai stata così vicina… Lunghezza: 2176 mm.
gevolezza, velocità in ingresso curva e La CRF 250R ha sempre avuto un Larghezza: 839 mm.
Altezza: 1281 mm. Altezza
trazione. I cerchi, di colore nero (21” vantaggio di ciclistica e di freni rispetto sella: 964 mm. Inclinazione
all’anteriore e 19” al posteriore) sono alle concorrenti. Incrementare le pre- del cannotto di sterzo: 27,15°.
forniti dalla DID e abbinati a gomme stazioni del motore (scelta che mette Avancorsa: 114 mm.
in crisi la ciclistica) mantenendo, anzi Peso a secco: 108 kg.
Pirelli Scorpion MX 32, ideali per terreni Capacità del serbatoio
morbidi. L’impianto frenante è Nissin. incrementando questo vantaggio non carburante: 8 litri.
era scontato. È quindi chiaro che la
CRF 250R rappresenta la scelta ideale
PREZZO (F.C.)
IN PRATICA, cosa è migliorato? Ef- anche per chi gareggia e non soltan-
9490 Euro.
DISPONIBILITÀ
ficacia in inserimento e a centro curva. to per chi frequenta i crossodromi per
Immediata.
Ora è molto più semplice affrontare la passione. I piloti che potrebbero ap-
staccata perché la moto è più rigida, in prezzare questa Honda sono quelli che
proporzione, anche più rigida della CRF hanno bisogno di un assetto preciso e
450R 2021, che era più “morbidosa”, che prediligono la stabilità in frenata e
soprattutto a livello di taratura sospen- in percorrenza della curva alla potenza
sioni. In sostanza, Honda ha scelto una massima a “tutti i costi”. Infine, il prez-
taratura di partenza delle sospensio- zo: 9490 Euro.

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COSE DI CASE DI RICCARDO PIERGENTILI

“MINI MULTI”? ORA È V2


Sostituisce la versione 950. Monta il Testastretta 11° di 937 cm3 da 113 CV

L
A DUCATI Multistrada continuerà a essere comprende: ABS cornering, vehicle hold control, traction
prodotta anche con il motore bicilindrico ma control, quattro riding mode (Sport, Touring, Urban, Enduro)
cambierà nome. Non si chiamerà 950 ma V2, completamente configurabili e una novità, il sistema brake
il Testastretta 11° di 937 cm3 con distribuzione light, che in caso di brusca frenata attiva automaticamente
desmodromica, quattro valvole per cilindro, il lampeggio della luce posteriore.
raffreddato ad acqua, eroga 113 cavalli e cir- Sulla versione “S” ci sono anche: cruise control, cornering
ca 10 kgm di coppia. Sono nuove le bielle, la lights full LED, quick shift (Up & Down), sistema hands free,
frizione idraulica a otto dischi. All’avantreno, la ruota da cruscotto TFT a colori da 5” ad alta risoluzione, abbinato ai
19” e, sulla versione “S”, le sospensioni semi attive Ducati comandi al manubrio retroilluminati.
Skyhook Suspension EVO.
Un importante lavoro di sviluppo è stato fatto sull’er- LA GAMMA colori è composta dalla classica colorazione
gonomia della moto. L’altezza è stata ridotta a 830 mm, “Rosso Ducati” con cerchi neri, disponibile sia per Multistra-
la sella è più stretta e compatta e nel catalogo Ducati da V2 che per Multistrada V2 S, insieme alla nuova livrea
Performance sono disponibili una sella ancora più bassa e “Street Grey” con telaio nero e cerchi “Rosso GP”, ordinabili
il kit sospensioni ribassate che, combinati, permettono di solamente per la versione S.
arrivare a un’altezza del piano di seduta di 790 mm. Per la famiglia Multistrada V2 esistono due allestimenti
che possono essere ordinati direttamente alla fabbrica: l’Es-
IL PESO della moto è stato ridotto di cinque chilogrammi sential, disponibile sia per Multistrada V2 che per Multistrada
rispetto alla Multistrada 950. L’aggiornamento del motore V2 S, e il Travel, con borse laterali, manopole riscaldate e
ha garantito un risparmio di circa 2 kg, tra frizione (1,5 kg) e cavalletto centrale, disponibile soltanto per la versione S.
relativo coperchio, tamburo cambio e bielle. Varie parti sono Al momento del lancio, nel catalogo Ducati Performance
state alleggerite, tra cui i cerchi, che derivano da quelli della saranno presenti molti accessori. La Multistrada V2 sarà
Multistrada V4; sono più leggeri di circa 1,7 kg. La Multistrada disponibile da novembre, anche in versione depotenziata
V2 è equipaggiata di serie con un pacchetto elettronico che per i possessori di patente A2 (35 kW).

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RACING SHOP
DI RICCARDO PIERGENTILI

ALPINESTARS MISSILE... PELLE PER DONNE VELOCI

LA GIACCA in pelle Alpinestars Missile v2 può ospitare il


sistema Tech-Air 5
Airbag, con un nuovo
algoritmo di gara,
CON HP CORSE 4-TRACK R, LA R 1150 GS ROMBA
che è disponibile
come download.
HP CORSE 4-Track R è lo scarico dedicato a un classico
L’armatura Nucleon
che non passerà mai di moda, la BMW R 1150 GS.
Flex Pro ha un
Ci sono il raccordo slip-on, il logo inciso a laser
profilo sottile,
ed è naturalmente dotato di DB Killer. Il corpo silenziatore
per un comfort
è disponibile in tre materiali: titanio, acciaio satinato,
ottimale del pilota.
acciaio nero e, qualunque sia la scelta del materiale,
L’armatura DFS offre una elevata resistenza contro
risulterà sempre più leggero dello scarico originale.
gli impatti e l’abrasione. Gli inserti sono elasticizzati.
Il fondello del 4-Track R è di forma ottagonale e termina
Lo scomparto posteriore può ospitare gli inserti Nucleon
con un beccuccio idroformato. Disponibile presso
(optional). Il sistema di connessione a scatto permette
i concessionari HP Corse e sul sito www.hpcorse.com,
l’integrazione del paraschiena Nucleon Race certificato
lo scarico 4-Track R è in vendita ai seguenti prezzi:
CE. Taglie: dalla 38 alla 50. Prezzo: 524,95 Euro.
4-Track R Titanium, 829,60 Euro (IVA inclusa);
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4-Track R Acciaio Black, 768,60 Euro (IVA inclusa);
4-Track R Acciaio Satinato chiaro, 671,00 Euro (IVA inclusa).
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del tallone e della punta dello stivaletto,
cappuccio rimovibile, protezioni
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Warrior Lite certificate di Livello
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1 (rimovibili su spalle e gomiti)
al numero 48, nelle colorazioni marrone o nero.
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tre strati, con membrana
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POLVERE DI STELLE DI LUIGI RIVOLA lrivola@racine.ra.it

LA DINASTIA
CALDARELLA
Tra i numerosi piloti argentini con antenati italiani,
spicca la famiglia di origine siciliana: dal patriarca
Salvador al talentuoso Benedicto, rivale di Hailwood

D
OPO TRE puntate Ma se Sebastian Porto è stato il più
dedicate alle mar- forte dei piloti argentini per i suoi risultati Sopra, Benedicto Caldarella sulla
che motociclisti- nel Motomondiale (vice campione della Gilera “Quattro” nel 1964, a destra
che argentine, 250 nel 2004, 162 gare disputate con il padre Salvador sulla Saturno
una quarta che sette vittorie e 19 podi), nella storia del Piuma in copertina su El Grafico.
intende onorare motociclismo sudamericano brilla parti-
quei campioni lo- colarmente la stella di un’intera famiglia
cali i cui cognomi di certa origine italiana, quella che porta
rivelano la nascita il cognome Caldarella. ANDAVA forte, Salvador. Due volte
o la discenden- Il padre, Salvador, era approdato a vinse il campionato nazionale e si distin-
za italiana. L’impresa si è rivelata assai Buenos Aires a soli 15 mesi assieme ai se anche in gare all’estero, in Cile e Perù,
più difficile del previsto per due motivi: suoi genitori emigrati dalla Sicilia. Aveva sempre in sella a una Gilera, che dopo la
il primo è il numero incredibile di piloti studiato per specializzarsi in fotografia “Sanremo” era stata sostituita dalla più
con nomi “tricolori” che hanno corso in medica e divenne molto noto in questa evoluta “Piuma”.
Argentina e il secondo è la complessità professione per aver lavorato con i chi- Gilerista accanito era anche suo figlio
della verifica dell’effettivo legame con il rurghi Ricardo e Enrique Finochietto, Benedicto, che a quindici anni (era nato
nostro Paese. considerati “maestri della chirurgia ar- l’1 settembre 1940) cominciò a corre-
Non sono riuscito, per esempio, ad ac- gentina” (e anch’essi figli di immigrati re con una Gilera 150 maggiorata a 175
certare l’italianità – diretta o indiretta – di genovesi). Ma Salvador aveva una gran- cm³, sognando però la 500. Nel 1957,
Sebastian Oscar Porto, il più talentuoso de passione per la motocicletta e per le l’anno in cui Salvador appese il casco al
dei piloti argentini nel Motomondiale, il corse: così, per arrotondare i guadagni chiodo, in Argentina sbarcarono, con le
cui vero cognome è Porco (da lui cam- quando sua moglie, un’argentina figlia loro 500 quattro cilindri ufficiali, Libe-
biato nel 1997), però ho appurato che il di italiani, gli diede i due figli Benedicto e ro Liberati e Alfredo Milani, inviati dalla
cognome Porco è molto diffuso in Cala- Aldo, aprì un’officina e cominciò a parte- Casa di Arcore per dare prova della loro
bria (quasi 400 famiglie), quindi è lecito cipare a gare di Velocità con una Saturno forza tecnica e sportiva a vantaggio delle
pensare che il più forte dei campioni nati 500 “Sanremo” acquistata dal corridore vendite in quel Paese in cui operava una
in Argentina (a Rafaela nel 1978) abbia italiano Aldo Brini in occasione di una sua sua filiale produttiva.
parenti in questa nostra regione. trasferta per gare in Argentina. L’autodromo di Buenos Aires in
quell’occasione fece il pienone di pubbli-
co e nel paddock fra i fortunati autorizzati
Qui accanto, a osservare da vicino piloti e moto c’era
il GP Argentina Benedicto Caldarella. In una recente
1961, con intervista ha ricordato quel giorno: «Da
Benedicto ragazzo che vuole imparare, non mi feci
Caldarella (3) sfuggire nulla di ciò che Libero Liberati
e Jim Redman fece sulla Gilera “Quattro” nel suo primo
(19), entrambi contatto con la pista. Notai come avviò la
sulla Honda 250 moto, aspettandomi di sentire il meravi-
quattro cilindri. glioso suono dei suoi quattro cilindri, re-
gistrai la sua posizione di guida e quando
per la prima volta apparve sul rettilineo
dei box a una velocità mai vista prima, il

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pubblico, si alzò in piedi. Quando andai a nero molto, molto di più: due quattro
dormire, portai il suono dei quattro cilin- cilindri che puntualmente arrivarono via
dri nelle orecchie e nel cervello». Liberati nave destinate a Benedicto.
vinse e fu portato in trionfo dalla folla.
Benedicto si ripromise che un giorno a-
vrebbero portato in trionfo anche lui. LA CASA di Arcore era reduce da una
stagione molto deludente, dopo il rientro
EXTRA
semi-ufficiale attraverso un accordo con
NEL 1959 riuscì a convincere il padre la scuderia creata apposta dal suo ex
LA STORIA
ad affidargli la Gilera Saturno Piuma e campione Geoffrey Duke in veste di team
lo ripagò con il secondo posto nel cam- manager. Giuseppe Gilera era incerto se SULLO SMARTPHONE
pionato argentino della classe 500 alle chiudere nuovamente e definitivamente
spalle di un altro italo-argentino che cor- le porte del reparto corse, oppure ten- KEVIN SCHWANTZ “GIOCA”
reva invece su Norton, Miguel Ángel Gal- tare un ultimo rilancio con una squadra AL GP MACAO 1988
luzzi, genitore di quello che oggi è forse interna. Forse furono proprio le vittorie PER il QR Code: scaricare l’app
il più celebre stilista di moto al Mondo e che Caldarella colse subito nell’inverno
che ha lo stesso nome. del 1963 in Argentina e Uruguay a spro- gratuita per leggere i QR Code,
L’anno dopo, con nove vittorie in dodici narlo a battersi ancora contro la MV nel installarla sul cellulare e, dopo
gare, Benedicto conquistò di prepotenza Mondiale. E Benedicto, il suo pilota uffi- averla avviata, avvicinare il
il titolo nazionale. Con questi successi ciale, si dimostrò all’altezza del compito cellulare al codice assicurandosi
guadagnò fama in tutto il Sud America, affidatogli.
ma due eventi lo fecero conoscere anche Ormai liberatosi dei panni stretti del che sia a fuoco. L’app segnalerà
in ambito internazionale. Nel 1961 si cor- Sud America, venne in Italia e grazie an- l’avvenuta lettura e subito dopo
se per la prima volta il GP che al carattere gioviale e aprirà la pagina di internet il cui
Argentina, ultima prova del a una rara modestia, legò indirizzo è contenuto nel codice.
Motomondiale, e la Honda, con gli uomini del reparto
Se il video non comincia dall’inizio,
presente con la squadra, corse di Arcore, in parti-
offrì una 250 quattro cilin- colare Giovanni Fumagalli, basterà far scorrere fino al punto
dri a Miguel Ángel Galluzzi, celebre meccanico degli di avvio la barra di avanzamento.
suo concessionario nel Pa- anni d’oro della quattro ci-
ese. Questi, avendo appeso lindri italiana. Si allenò con
il casco al chiodo, fece il no- cura e si presentò in gran
me di Benedicto Caldarella, forma all’inizio della sta-
che ebbe così l’occasione di gione agonistica 1964. Il
debuttare in un team uffi- grande esordio fu a Dayto-
ciale. na nel GP Stati Uniti, dove
Fu un esordio eccellen- per tutta la gara battagliò
te: in gara lottò con i tre con Mike Hailwood alter-
piloti della Casa giapponese, Tom Phil- nandosi con lui al comando finché non fu
lis, Jim Redman e Kunimitsu Takahashi costretto al ritiro da un guasto al cambio.
e fu costretto al ritiro nel finale a causa L’esordio più che convincente eccitò il tifo
di problemi alla sospensione posteriore degli appassionati in vista dei successivi
mentre si trovava al comando. Gran Premi, ma in Olanda e in Belgio le
Nel 1962 la FIM promosse ancora il speranze dei Gileristi furono deluse, non
GP Argentina in chiusura del Mondiale e da Caldarella, velocissimo anche su piste
Caldarella gareggiò nella 500 – disertata a lui sconosciute, ma dalla quattro cilin-
dai grandi assi del momento – vincendola dri, che entrambe le volte si arrese.
con la Matchless davanti ai connazionali Giuseppe Gilera decise allora di conti-
(e anch’essi di discendenza italiana) Juan nuare a correre soltanto in Italia, e qui le
Carlos ed Eduardo Salatino, entrambi su soddisfazioni non mancarono: Caldarella
Norton. vinse a Imola, Vallelunga e Ospedaletti,
Laureatosi nuovamente campione poi si presentò al via del GP Nazioni a
argentino della 500 nel 1963, alla fine Monza, dove duellò stupendamente con
di quell’anno padre e figlio Caldarella Hailwood, stabilì il nuovo record sul giro,
incontrarono a Buenos Aires Giuseppe ma alla fine dovette soccombere alla su-
Gilera, in visita al suo stabilimento suda- periorità della MV. Di lui Hailwood disse:
mericano. Gli chiesero materiale “fresco” «È piccolo, ma sulla moto è un gigante».
per la Saturno e insperatamente otten- continua
OFFICINA DI MASSIMO CLARKE massimo.clarke@libero.it

LE EMISSIONI i Costruttori nostrani è stata quella di


impiegare ingranaggi con denti elicoidali.
In questo modo in effetti il funzionamen-

ACUSTICHE
to era molto più silenzioso, grazie alla
entrata in presa più graduale dei denti.
Nascevano però delle spinte assiali che
tiravano e spingevano gli ingranaggi al-
ternativamente verso l’esterno e verso
Contenerle potrebbe sembrare banale ma in realtà, l’interno, a seconda che il motore fosse
soprattutto oggi, è un lavoro molto complesso “in tiro” o in fase di rilascio. Il rendimento
della trasmissione era leggermente più

I
basso rispetto a quello che era possibile
ottenere impiegando ingranaggi a denti
MOTORI moderni sono Per ottenere un adeguato silenzia- dritti.
realizzazioni di straor- mento dei sistemi di aspirazione e di sca- Questi ultimi, che richiedono lavora-
dinario livello, nelle rico senza penalizzare le prestazioni (o zioni particolarmente accurate, si sono
quali tutti gli aspetti e almeno senza farlo in misura realmente affermati nel corso degli anni Settanta.
tutti i particolari sono significativa) oggi è necessario un note- Li impiegavano le moto giapponesi, che
oggetto di studi e di vole know-how specifico. Il settore è iniziavano a diffondersi anche sul nostro
calcoli estremamente specialistico e le esigenze sono notevoli mercato e che utilizzavano dentature con
accurati, non soltanto per via dei severi limiti di legge. profilo “corretto” (che consentivano di
con l’obiettivo di conse- Limitare la rumorosità meccanica, ridurre la rumorosità). I nostri costruttori
guire le migliori presta- che in maggiore o minore misura viene hanno ben presto adottato anche loro
zioni possibili. generata da qualunque dispositivo con- questa soluzione e da tempo gli ingranag-
Un argomento che potrebbe sembrare tenente parti in movimento, è assai meno gi con dentatura elicoidale sono diventati
banale ma che dal punto di vista tecnico semplice di quanto si possa pensare. Per relativamente rari.
non lo è affatto è quello del contenimento lungo tempo le trasmissioni primarie a
delle emissioni acustiche (la bestia nera ingranaggi hanno creato problemi, sotto
di numerosi uffici tecnici motociclisti- questo aspetto. PER AVERE un’idea di quanto ai fini
ci), con particolare riferimento a quelle A essere critico era (ed è tutt’ora) l’in- delle emissioni acustiche possano con-
meccaniche. terasse tra l’albero a gomiti e il primario tare anche i dettagli, può essere interes-
del cambio, sui quali erano montate le sante accennare alle pompe dell’olio,
due ruote dentate. Era indispensabile che componenti “insospettabili” per via dalla
il basamento, nel quale si trovavano gli struttura semplice e del numero di parti
alloggiamenti dei cuscinetti dei due alberi molto ridotto.
in questione, venisse lavorato rispettando Il loro funzionamento, teoricamente
tolleranze estremamente ristrette, co- sempre molto silenzioso, in effetti può
sa che in passato non era sempre tanto dare luogo a rumorosità che talvolta
facile. A peggiorare le cose c’era il fatto possono non essere affatto contenute.
che a caldo la dilatazione termica faceva Importante è la massima attenzione alla
aumentare la distanza tra i due alberi. geometria degli ingranaggi e dei rotori
Per decenni, la soluzione standard per al fine di limitare il rischio di cavitazio-
ne (anche se localizzata in aree molto
ristrette) e di formazione di bolle e di
ridurre gli effetti delle fluttuazioni della
velocità del flusso.
Per lunghi decenni la distribuzione
è stata la principale fonte di rumorosi-
Le classiche punterie tà meccanica del motore. Ruotando la
idrauliche sono troppo camma faceva muovere il cedente (cioè
pesanti per impiegarle la punteria o il bilanciere) che a sua volta
nei motori veloci. azionava la valvola. Tra queste parti c’era
In qualche caso, però, sempre un gioco, indispensabile per evi-
si possono utilizzare tare il rischio che le valvole potessero non
gruppi idraulici chiudere perfettamente, almeno in qual-
fissi che agiscono che situazione (più tipicamente durante la
sui perni dei bilancieri. fase di riscaldamento). Nel riprendere il
gioco però a un certo punto tra il cedente

70 www.motosprint.it
LETTERA DELLA SETTIMANA
COME SI CAPISCE QUAL È L’OLIO MIGLIORE?
VORREI sapere come si fa per stabilire che un olio è migliore di un altro.
e la valvola avveniva un vero e proprio
urto, con conseguente rumorosità. In molti casi, infatti, le specifiche e il livello qualitativo API sono uguali,
A ciò si è posto rimedio dotando le quindi, in teoria, due oli motore dovrebbero essere egualmente validi.
camme di estese rampe di raccordo tra Non c’è modo di differenziarli, eppure possono essere diversi in quanto a
il cerchio di base e i fianchi di apertura e prestazioni. Come è possibile stabilire quale dei due è superiore?
di chiusura. Tali rampe hanno soltanto la
funzione di riprendere il gioco in maniera Mario Morelli
graduale e di permettere alla valvola di
chiudersi senza urti, ovvero di tornare a
I PRODUTTORI più di tanto non ci dicono. Anche consultando le schede tecniche
contatto con la sede dolcemente. Nono-
stante questo per diverso tempo svariate dei prodotti (non solatnto le etichette), più di tanto non si viene a sapere.
distribuzioni hanno continuato ad essere Documentarsi con maggiore dettaglio non è possibile, perché a livello qualitativo
piuttosto rumorose. o prestazionale che dir si voglia, il principio impiegato per determinarlo è
Poi, grazie a sistemi di progettazione semplice. Per ogni livello c’è una serie di prove che il lubrificante deve superare.
più evoluti e a lavorazioni più accurate,
il problema è stato definitivamente su- Ovvero, di specifiche che esso deve soddisfare. Tali prove sono stabilite a livello
perato. Occorre però anche dire che in internazionale da appositi enti (il più importante è l’American Petroleum Institute)
diversi casi la rumorosità era in effetti e devono potere essere superate nuovamente in ogni momento e in qualunque
causata dal gioco assiale dei bilancieri parte del mondo. Per fare una valutazione o un confronto occorre anche stabilire
e non dagli urti tra cedente e valvola o
tra valvola e sede. cosa si intende per “migliore”. Cioè a quale aspetto del comportamento del
Per eliminare la rumorosità mecca- lubrificante ci si riferisce. Si pensi ai pneumatici. Come si stabilisce che uno è
nica dovuta alle valvole già negli anni superiore a un altro? È meglio quello che ha più grip anche se ha una durata
Trenta gli americani hanno cominciato ridicola? O è meglio il contrario? Spesso le valutazioni come le scelte sono
ad impiegare in campo auto le punterie
idrauliche. L’obiettivo era duplice: silen- di compromesso, ma occorre vedere quale “peso” viene dato alle singole voci,
ziare il meccanismo della distribuzione e ovvero ai vari aspetti. Quali contano maggiormente e in quale misura? Detto
al tempo stesso eliminare ogni esigenza questo, non rimane altro che vedere come fanno i produttori di lubrificanti per
di manutenzione periodica. Niente più valutare i loro prodotti e per confrontarli con quelli della concorrenza.
controlli e regolazioni: le punterie prov-
Ciò a cui fanno ricorso è il rating, costituito da una nutrita serie di prove severe
vedevano automaticamente alla ripresa
del gioco delle valvole. che vengono effettuate in condizioni accuratamente controllate ma soprattutto
In seguito questi dispositivi sono stati da una scrupolosa verifica delle loro conseguenze. Non si tratta quindi soltanto di
impiegati anche dalla Harley-Davidson, un considerevole numero di prove che devono essere superate ma di una accurata
che è stata a lungo l’unica casa motoci-
valutazione di ciò che il loro superamento comporta. Si rilevano le variazioni
clistica a montarle. Più di recente sono
arrivati anche diversi altri costruttori di delle caratteristiche funzionali dell’olio e l’usura dei componenti. Per conoscere
veicoli a due ruote. quest’ultima essi vengono non soltanto sottoposti a esami visivi e strumentali,
Nella esecuzione classica una punte- tanto geometrici quanto dimensionali, ma sono anche pesati prima e dopo ogni
ria idraulica è un dispositivo telescopico prova, onde conoscere la quantità di materiale che è stata asportata. Si valutano
costituito da una parte principale nella
quale si inserisce una parte mobile di mi- cioè le conseguenze del funzionamento prolungato nelle diverse condizioni.
nori dimensioni. Il peso è notevolmente
superiore a quello di una classica punte-
ria “meccanica” (a bicchiere o a piattello).
Le punterie idrauliche non sono quindi
adatte ai motori di considerevole potenza
specifica. Erano ideali per i grossi V8 USA, I moderni motori
di alte prestazioni vanno
che giravano piano e nei quali le leggi del-
lubrificati con prodotti
le alzate erano decisamente tranquille. adeguati, seguendo
Per motori più spinti, con uno o due alberi con cura le prescrizioni
a camme in testa, serviva qualcosa di delle Case. È però difficile
diverso. E infatti quelli che si impiegano sapere qualcosa
(molto diffusamente in campo auto, assai di più sui diversi oli…
meno sulle moto, comunque non certo
sportive) sono dispositivi telescopici non
mobili ma fissati alla testa che agiscono
sui fulcri dei bilancieri.
MANUBRI LARGHI DI ROBERTO TOMBA roberto@robertotomba.com

LA TRANSIBERIANA
Anatomia del fenomeno Laguta, neoiridato dello Speedway che si ispira a... Cairoli

V
LADIVOSTOK è l’ultima fermata della celebre Gollob, tra l’altro, è l’idolo sportivo di Laguta, assieme al
ferrovia Transiberiana, la città è situata a un pas- nostro Tony Cairoli. Non è un caso che la scelta del numero
so dai confini della Russia con Cina e Corea del di gara sia andata sul 222, che quest’anno ha potuto mostrare
Nord. Il suo significato in russo è “dominatrice con orgoglio a tutto il mondo dello Speedway e del motocicli-
dell’Oriente”. Arriva da questa lontana e per certi smo. Lewicki ha spiegato come Laguta sia riuscito – dopo un
versi mistica località portuale, affacciata sul Mar disastroso avvio nell’ultima gara mondiale di Torun, che stava
del Giappone, Artem Laguta. per compromettere un’intera stagione – a raddrizzare una
A novembre festeggerà nel migliore dei modi i trent’anni, con giornata che rimarrà nella storia per lui e per la Russia, che mai
la medaglia d’oro iridata dello Speedway a luccicare nella sua prima di quest’anno aveva iscritto un proprio pilota nell’albo
bacheca. Il russo è riuscito a compiere una vera e propria im- d’oro del Mondiale individuale del controsterzo: «Laguta ha
presa sportiva, sconfiggendo nella lotta al titolo il favoritissimo ottenuto soltanto tre punti nelle prime tre gare, a quel punto
Bartosz Zmarzlik, che nelle ultime ho realizzato che eravamo entrati
due stagioni aveva dominato in in un tunnel buio, in cerca di una
lungo e in largo il circuito iridato. luce. Dopo due batterie mediocri,
«Come si fa a battere Zmarzlik?» Artem aveva addirittura cambia-
è stata la domanda delle domande to la moto nella sua terza uscita,
nella conferenza stampa di chiu- ma si era rivelata una decisione
sura della stagione iridata, alla completamente sbagliata. Allora
quale Laguta ha replicato: «Non siamo tornati alla prima moto e
c’è una vera risposta. Adesso ho dopo alcune correzioni nelle impo-
vinto io, ma sono convinto che nei stazioni, Artem ha ripreso a volare
prossimi anni sarà ancora molto come soltanto lui sa fare. Prima
difficile battere Zmarzlik. È un della semifinale gli ho soltanto
grande pilota e un avversario e- detto: vai e vinci. E così è stato,
stremamente difficile. È un atleta sebbene partisse dalla quarta cor-
molto ambizioso e sono convinto sia, non certo la più favorevole. È
che stia già pensando a come scattato come un razzo, come è
sconfiggermi tra un anno. È un abituato a fare, e alla fine ha vinto
pilota di Speedway che sarà ai il titolo».
vertici per parecchio tempo».
L’assoluta parità in fatto di vit- ANCHE Emil Sayfutdinov ha
torie di tappa, cinque a testa, tra elogiato il compagno di Nazio-
Laguta e Zmarzlik nell’arco delle nale, con cui ha vinto tre allori
undici tappe lascia ben intendere iridati consecutivi nello Speedway
la loro supremazia nei confronti delle Nazioni, dal 2018 al 2020,
dei rivali. Ma Laguta ha vinto ben quarantasette batterie nel rimarcando allo stesso tempo un’evidente sofferenza per non
corso della stagione, secondo miglior risultato di sempre nei essere riuscito a conquistare il titolo mondiale in nove anni di
Grand Prix, dietro soltanto al tre volte iridato Nicky Pedersen, che partecipazione ai Grand Prix: «In patria, in tanti aspettavano un
nel 2007 arrivò per primo al traguardo in cinquanta occasioni. mio successo, invece ci è riuscito Artem prima di me. È stato
davvero molto veloce in questa stagione, il suo settaggio della
DIETRO al “miracolo Laguta” ci sono una carriera sportiva moto e la sua condizione mentale sono stati perfetti. Non so
iniziata in Lettonia, un fortissimo legame con la famiglia e un cosa succederà dopo questo storico successo, ma credo che
manager, Rafal Lewicki, che lo ha saputo forgiare fino a portarlo dovrà provare a sfruttare questa popolarità per far crescere
sul tetto del Mondo, dopo essere stato a fianco della leggenda il movimento dello Speedway in Russia. Per me è stata una
polacca dello Speedway, Tomasz Gollob, negli ultimi anni della stagione complicata, ma sono felice della medaglia di bronzo,
sua carriera. io e il mio team abbiamo fatto un gran lavoro».

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MONTA IN SELLA
CON I CAMPIONI
DELLE DUE RUOTE.

NON PERDERTI LE 6 USCITE DELLA GOLD COLLECTION*.


APRILE / 250 GP: GLI ANNI D’ORO ITALIANI
MAGGIO / YAMAHA, UN SUCCESSO LUNGO 60 ANNI
LUGLIO / DUCATI, PASSIONE ROSSA
SETTEMBRE / APRILIA, ITALIANA DA SOGNO
NOVEMBRE / MV AGUSTA: UNA STORIA DI VITTORIE
GENNAIO 2022 / TONY CAIROLI, LA LEGGENDA
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G I R I EG GI ARRIE E GARE
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DAL LAGO
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X In occasione del campionato BELLANO
italiano Trial e MiniTrial a Colico,
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un emozionante giro tra scorci


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incantevoli, curve di montagna
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X e luoghi leggendari dove si è fatta

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la storia del motociclismo ESINO LARIO
X X X X X X PRIMALUNA CASCATA DELLA TROGGIA
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A CITTADINA di LUNGHEZZA:
Colico, sulla spon-
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X da nord-orientale 140 Km
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del Lago di Como, si ORE DI GUIDA:
prepara a ospitare i
3 e mezza circa
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X funamboli del Trial
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X per la tappa del 17
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X ottobre del campio- MANDELLO DEL LARIO
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X X X X X X nato italiano. Quale
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per ritagliarsi un po’ di tempo e anda-
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re alla scoperta di un territorio tra i più
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seducenti della penisola, custode di una segue, ancora a tutta piega, attraverso
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centenaria tradizione motociclistica? scoscese pareti di roccia ricoperte da
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Proprio in questi luoghi, infatti, da un una fittissima vegetazione, fino a tornare LECCO
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X secolo (proprio nel 2021 si festeggiano i a lambire le acque del lago all’altezza di
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X 100 anni dalla fondazione) la Moto Guzzi Varenna, cittadina sovrastata dal Castel- avanza sulla SP62 fino a Introbio, dove
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X scandisce i battiti della passione per le lo di Vezio con la sua meravigliosa ter- una breve passeggiata (circa 1 km), por-
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X X X X X X due ruote dalla storica fabbrica di Man- razza panoramica. ta al cospetto della cascata della Trog-
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X X X X X X dello del Lario. Da Colico, bordeggiando gia, un suggestivo salto di 100 metri,
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il placido laghetto di Piona, si puntano le BORDEGGIANDO la riva est, tra generato dall’omonimo torrente, citato
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ruote a sud per raggiungere velocemen- giochi di luce e romantiche insenature, persino da Leonardo da Vinci nel Codice
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te Bellano, celebre per il suo selvaggio si attraversano Fiumelatte e Lierna per Atlantico: «In Valsassina, infra Vimognie
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orrido: un’impervia gola scavata dal tor- poi raggiungere Mandello del Lario. Da e Introbbio, a man destra, entrando per
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rente Pioverna che scende a valle fino al qui, dopo una tappa d’obbligo agli stabi- via di Lecco, si trova la Trosa, fiume che
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X lago. Dal centro della cittadina si seguo- limenti Moto Guzzi, si prosegue ancora cade da uno sasso altissimo, e cadendo
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X no le indicazioni per la Valsassina e ci si verso sud gustando, uno per uno, gli in- entra sotto terra, e lì finisce il fiume».
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X arrampica lungo la curvosa e suggestiva numerevoli scorci e vedute lungo il per-
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X SP62 fino a quando, superata Per Piazzo, corso. POCO oltre, il borgo di Primaluna,
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X X X X X X frazione del comune di Parlasco, non si Lecco, prezioso scrigno d’arte e natu- sulle pendici del Monte Olino, regala pit-
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incrocia la SP65, da imboccare a destra ra che fu caro al Manzoni, segna la boa toresche atmosfere medievali prima del-
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in direzione Parlasco-Esino Lario. da cui tornare ad arrampicarsi tra le ma- la tirata conclusiva verso Pagnona, Devio
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Quest’ultimo, circondato da boschi di estose alture della Valsassina, con le a- e gli ultimi tornanti panoramici sul lago.
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faggio, acero e castagno, è da sempre guzze pareti delle Grigne a fare da spon- Fine del giro! Da qui, Colico, punto di
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meta privilegiata per gli appassionati di da. Si supera Ballabio, e attraverso prati partenza dell’itinerario, e le gesta degli
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X fenomeni carsici, tipici del territorio del verdissimi puntellati di case in pietra nel- spericolati funamboli del Trial, distano
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X Parco Regionale della Grigna. Si pro- la tipica architettura della Valsassina, si appena una manciata di chilometri.
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IN VIAGGIO CON LA ROSSA


Novità 2022: Ducati Multistrada V2 S. Provata la crossover bolognese, ancora più comoda e facile per i neofiti:
disponibile anche con 35 kW, ha una sella più scavata, il motore della Monster e componentistica top

ANTEPRIME E PRIMI PIANI INCHIESTA STORIE


• Yamaha R7 Elettrico: la rivoluzione che non • Pikes Peak, la fine di un’era
• BMW R18 B convince i motociclisti • Honda, l’epopea delle NSR a 2T
• In Scozia con le Honda CB500 • KTM: l’Adventure Rally in Grecia
• Moto Guzzi V100 Mandello SUZUKI GSX-S1000GT
• Triumph Speed Triple 1200 RR Il test della sport-tourer giapponese VIAGGI E TURISMO
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MOTOLANDIA VIA COL VENTO
DA BIKER AD ASPIRANTE PREMIER:

TARTUFO L’INTRANSIGENTE SANAE TAKAICHI


QUANDO con l’amico Hideaki Tanaka da Yokohama

O SALAME?
traversavamo il continente, e nel frattempo con
l’esempio mi convinceva che l’Hondina XL anni
’70 su cui aveva le terga era il mezzo ideale per
viaggiare (infatti poco dopo ne comprai una uguale,
I raduni nel pesarese e in Abruzzo anticipando di decenni l’avvento da noi delle Enduro
hanno un’alternativa: la pista a Magione da turismo) Sanae Takaichi da Nara era una giovane

S
e scapestrata motociclista.
ONO PARTITI
lunedì 10 da E SE HIDEAKI etc. – il cui nome in ideogrammi, mi
Misano, i par- spiegò, significava “Sole che sorge su un campo di
tecipanti “d’e- riso”, però mai avuto occasione per verificare, quindi
poca” del 30°
accettatelo anche voi sulla fiducia – professava
Motogiro d’I-
talia, a cura del un irriducibile pacifismo perfino sotto i fumi del
Moto Club Terni sakè, Sanae etc., in sella alla sua Kawasaki Z,
Libero Liberati. Dopo aver toccato Todi, frequentava perdutamente soltanto bande biker
Grosseto, Spoleto e Ascoli, rientreranno il di casinisti metallari. Ovviamente, per quanto
16 a Misano per la conclusione in bellezza (www.motogiroi-
talia.it). Dalle rievocazioni ai motoraduni, uno dei più celebri potessero mai considerarsi “casinisti”, in Giappone,
classici terrà banco dal 15 al 17 ottobre: il “43° Motoraduno i biker giapponesi dell’epoca. Chessò, confrontati
Internazionale del Tartufo”, organizzato a Sant’Angelo in Vado con un personaggio coevo tipo “Agostino ‘o pazzo”,
(PU) dal locale Moto Club T. Benelli. Con qualche vincolo centauro scugnizzo dei quartieri spagnoli di Napoli.
rispetto al tradizionale happening. Cominciando dall’obbligo
di Green Pass, niente cantine libere, né balli sotto al tendone, Ma la vera domanda è: Sanae Takaichi “who”? Fuori
né saccopelisti al Bocciodromo. Consentito campeggiare dall’arcipelago nipponico, infatti, non è ancora
presso lo stadio comunale. Info: tel. 335/20.52.98 (Daniele); molto nota. Vediamo di colmare il gap.
tel. 349/594.96.70 (Giovanni).

PER GLI APPASSIONATI di pista, o SPLENDIDA sessantenne, mollati da un pezzo


aspiranti tali, un’interessante proposta moto e rock, laureatasi a pieni voti in scienze
viene poi dal Moto Club Motoducali politiche, eletta otto volte in parlamento ricoprendo
(ASI). Sabato 16, presso l’Autodromo anche ruoli da ministro, oggi la Takaichi viaggia
di Magione (PG), è indetta una volut-
verso l’obiettivo sempre più vicino di diventare
tuosa “Pistata Motoducali/Dart Race”.
159 € la giornata a turni, oppure corso primo Premier donna nella storia del Giappone.
di guida con istruttori, per chi non è Giusta rivincita delle quote rosa? Forse. Peccato
mai entrato in pista, con tre turni da 20 che, quale esponente dell’organizzazione ultra
minuti e tre ore di formazione teorica
conservatrice Nippon Kaigi, l’ex biker Sanae
a 110 € (www.motoducali.it).
persegua anche il ritorno dell’egemonia imperiale
INFINE, la “10° Motocavalcata del Sol Levante in Asia. E a tal scopo intende
Monti della Laga” prenderà il via da far modificare la Costituzione per riottenere un
Torricella Sicura (TE), per tutti i Fuo- esercito senza limitazioni (armi atomiche incluse),
ristradisti, domenica 17 alle 9. Con un
percorso di 110 km a difficoltà media con diritto di attacco e non soltanto di difesa.
e – soltanto per chi vorrà misurarsi – Piccola “quisquiglia” cautelativa in vigore dalla fine
la terribile “Salita del Salame”, dove della Seconda Guerra mondiale. Insomma, quando
chi arriva vince appunto un salame. il motociclismo non basta ad affratellare e unirci
Per info: tel. 328/86.90.616 (Antonio);
347/999.26.22 (Alessio). tutti in un’unica visione della vita.
Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it

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LA POSTA posta@motosprint.it

ANDREA DOVIZIOSO
VALE PIÙ DEL NAZIONI?
La vittoria azzurra al Motocross della Nazioni “pesa” come un’affermazione
nel Mondiale di calcio. La copertina, però, è stata dedicata al “Dovi”...

B
UONGIORNO. Sono un aggiunto ai nostri lettori. Senza timore di
lettore che da 35 anni essere smentito le dico che siamo anche
non hai mai perso un l’unica testata nazionale a raccontare in
numero di Motosprint. modo ampio ciò che succede nel Cross
Sono un appassionato di mondiale. E l’abbiamo fatto anche per
motori e di piloti italiani il Nazioni, come avrà visto nelle pagine
e devo dire che, forse, interne del numero in questione.
negli ultimi anni questo settimanale ha La scelta della copertina fa discutere
badato più alla parte economica che al da decenni ma è più complessa di quan-
lato “passionale”. to si possa credere perché deve tenere
Una prova di questa teoria è la co- in considerazione ogni weekend una
pertina del numero 39 di Motosprint, in moltitudine di fattori e aspetti diversi.
cui, da nazionalista quale sono, speravo Tutti vorrebbero trovare la foto gran-
di vedere una foto a tutta pagina degli de del loro campione, o la loro specialità
Azzurri che hanno vinto il Motocross preferita, e ne servirebbero dieci per
delle Nazioni, che, per un appassionato ogni numero, per provare ad acconten-
di motori, vale quanto la vittoria di un tare ogni lettore. Per scelta editoriale,
campionato del Mondo di calcio per uno oltre al soggetto principale mettiamo
che segue il “Pallone”. Invece, con tutto sempre tanti altri strilli con foto, per
rispetto per Dovizioso, mi sono ritrovato provare a dare risalto a tutto ciò che
Andrea in copertina. Se fossi in voi farei accade nel corso del weekend. E la foto
una profonda riflessione e tornerei a grande del podio del Nazioni con tutti i
essere il settimanale passionale che Tony (in un fine settimana in cui la Du- protagonisti azzurri, in alto a destra, è
conoscevo. Sicuramente questa mia cati ha dominato tra MotoGP, e a Misa- la prova di quanto sto scrivendo.
mail sarà cestinata perché conta più il no, e Superbike), la Superbike con Rea, Ciò che è certo, e ciò che secondo me
denaro che la passione. Probabilmente, Razgatlioglu o Rinaldi, la presentazione dovrebbe far “riflettere” i lettori fedeli
dall’inizio del prossimo anno avrete un della Sei Giorni di Enduro. Oppure la come Lei, quando decidono di rinnovare
lettore appassionato in meno. Cordiali cover sui campioni italiani della Velocità o meno l’abbonamento è che, al netto
saluti. che trova su questo numero. Eppure, a della scelta della cover, nelle 84 pagine
Patrizio Vestri differenza di quanto sostiene, l’abbiamo di Motosprint (e sul nostro sito moto-
fatto. Per quel numero in particolare, sprint.it) si possono trovare i racconti
RISPONDE FEDERICO PORROZZI abbiamo deciso di mettere in copertina completi di ciò che accade in tutte le
Caro Patrizio, la sua lettera è piena di Dovizioso perché al rientro in pista dopo specialità: MotoGP, SBK, Cross, Enduro
certezze: lei era sicuro che non l’avrem- un anno di assenza ha scelto Motosprint e le altre del Fuoristrada, ma anche i
mo pubblicata (e invece eccola qui…) per raccontarsi in esclusiva mondia- trofei nazionali e campionati giovanili,
ed è convinto che dietro la scelta della le. Una scelta importante, quella fatta le storie e gli approfondimenti.
copertina ci sia una questione “econo- da un grande protagonista degli ultimi Dentro il giornale e sul sito, a diffe-
mica”. Se fosse vero ciò che sostiene, anni del Motomondiale. Che evidenzia renza di ciò che accade per motivi di
nei mesi scorsi non avremmo messo (insieme ad altri campioni come Biaggi, spazio nella nostra copertina e di ciò
alcune specialità appassionanti che, Lorenzo e Cairoli che nei mesi scor- che fanno tanti altri nostri competitor,
in edicola, “tirano economicamente” si hanno scelto la nostra testata per abbiamo “scelto” di parlare di tutte le
meno della MotoGP: per esempio il CIV raccontarsi in esclusiva) quanta “pas- realtà del nostro sport. E, sperando che
in notturna a Misano, l’ultima vittoria di sione” mettiamo noi di Motosprint ogni Lei scelga di seguirci ancora, andremo
Cairoli nella MXGP, il ritiro dello stesso settimana per provare a dare un valore avanti così. Cordiali saluti.

78 www.motosprint.it
SOCIAL SPRINT motosprint riccardo piergentili

SQUALIFICHE IN MOTO3
Anche Valentino Rossi condanna i giovani che guidano irresponsabilmente

D
OPO il GP Americhe, tanti hanno condannato con forza la condotta di gara di alcuni piloti, tra cui Deniz
Öncü, il quale ha “innescato” un incidente che, soltanto per miracolo, non ha avuto conseguenze dram-
matiche. Durissima la dichiarazione di Valentino Rossi: «Certi piloti sono totalmente fuori controllo.
Sono completamente matti, troppo aggressivi; potenzialmente si potevano fare tutti molto male. Se
stai a casa sul divano a guardare la gara in TV, poi, la volta dopo, ci pensi di più a fare una scorrettezza.
E se la fai di nuovo, ti prendi cinque GP di squalifica e così via». Sul numero 40 di Motosprint avevamo
già trattato il tema sicurezza ma nella SSP 300, dove sarebbe il caso di applicare sanzioni severe,
come è stato fatto in Moto3. L’uso delle squalifiche servirà a riportare ordine nelle categorie dedicate ai giovani?
Ve lo abbiamo chiesto sulle nostre pagine social. Ecco i vostri commenti.

PER correre, moto 2T, oppure ci saranno ancora dei morti! MOTO pesanti e tracciati veloci, in cui, per il 90% del tempo,
Gioele Pellino i piloti della Moto3 restano con il gas aperto.
Nessuno riesce a fare la differenza, perché il livello tecnico
GLI hanno dato poca penalità! Per me dovrebbero è alto e con l’arrivo dei motori 4T la situazione è peggiorata.
farlo stare a casa per tutto il 2022. Più... una super multa. Forse il problema di fondo è che tanti piloti,
Fabiano Adreacchio per ottenere un contratto, dimenticano il significato
di sportività e non rispettano gli altri. Con l’introduzione
LA prima cosa che si insegna quando si va in pista è... dei 4T, la Dorna ha generato molti problemi.
non cambiate traiettoria improvvisamente in rettilineo. Trovo sia giusto applicare sanzioni severe a chi sbaglia.
È una regola che conoscono gli amatori, dovrebbero saperlo Io aggiungerei una Superpole per le qualifiche,
anche i professionisti! Öncü “taglia” la traiettoria, perciò in modo da ridurre ulteriormente i rischi.
la squalifica ci sta tutta (forse anche un po’ troppo blanda). gio27va
Punire per imparare e per evitare conseguenze tragiche..
Marco Abramo SE scegli di fare il pilota, sai che rischierai. Credo che nessun
pilota voglia fare scorrettezze ma è giusto punire i più
LA colpa è della Dorna; avrebbe dovuto stoppare certi giovani che sbagliano. Credo che dovrebbero punire anche le
atteggiamenti già da tempo! Invece, due paroline, qualche scorrettezze in qualifica, a mio avviso pericolosissime.
leggera penalizzazione e... stiamo a guardare cosa succede. Carlo Brianti
Lo scorso weekend è accaduto un miracolo e non mi riferisco
soltanto all’incidente della Moto3 ma a tutte le categorie!
Non si può fare correre questi ragazzi su una pista
come Austin, ridotta malissimo. Ripeto, va condannata
la Dorna, incapace di gestire un campionato di questo livello.
Mirko Pagani

IN ACCORDO con la Direzione Gara per quanto riguarda


la squalifica di Öncü. La Direzione, però, non avrebbe dovuto
fare ripartire la gara, dopo la prima bandiera rossa. Mandare
in pista per soltanto 5 giri questi giovani scalmanati è stato
un grave errore. Fortunatamente non si è fatto male nessuno.
Luca Moschini
IO GUIDO DA SOLA DI ROBERTA BOGI PAGNINI
robertabogipagnini@hotmail.it

I MILLE VOLTI
DI FRANCESCA
Pilota, tester, mamma, fotoreporter. E dall’impegno nel sociale passerà alla Dakar!

N
ON È PASSATO molto tempo da quando vi ho Dalla pista, con il suo lungo percorso è arrivato anche
raccontato del progetto “Never stop dreaming” il Fuoristrada, fino alla Dakar 2022 alla quale parteciperà
di Francesca Gasperi. Ho avuto però la fortuna all’età di 48 anni: «È stato grazie a Nicola Dutto che mi ha
di intervistarla recentemente per il Pink Day portato in Perù tre anni fa. Mi sono innamorata di questo
assieme alla mia collega Serena Zunino in me- mondo, della vita nel bivacco. Durante il lockdown mi sono
rito alla sua partecipazione alla Dakar 2022. detta: “sono vicina ai 50, devo fare qualcosa di speciale”.
Francesca è una di quelle persone che ti lasciano Detta così sembra una follia, in realtà a livello fisico mi sto
qualcosa di bello e puro. In questo caso si parla sempre della preparando e mi sento pronta. A livello mentale spero di es-
passione per le moto, ma non soltanto: «Iniziai da “zavorrina” sere abbastanza saggia per non fare stupidaggini. Non es-
di mio fratello – ha raccontato – mi ha sempre entusiasmato sendo pilota professionista cercherò di arrivare ogni giorno
viaggiare e vedere posti nuovi. Poi una volta la sua guida ri- al bivacco senza aver fatto danni alla moto».
sultò un po’ pericolosa e dissi a me stessa che se mi dovevo
far male volevo farlo per mano mia, quindi presi la patente». CIÒ che mi ha colpito di Francesca è la sua grande versa-
tilità: pilota, collaudatrice, mamma, giornalista, fotografa.
FRANCESCA non ha proseguito soltanto come mototu- Per lei esiste un ulteriore aspetto della vita molto importan-
rista, ma ha deciso anche di girare in pista e da qui, in modo te, quello dedicato al sociale: «Ho iniziato affiancando Mau-
casuale, ha incrociato la strada anche con Motosprint: «Mi rizio Gerini e Vanni Oddera come fotografa – ha concluso
si è aperta una nuova vita – ha proseguito – sono diventata – per poi proseguire portando sulle due ruote i bambini con
anche istruttrice in pista, così come fotografa e tester. In- la moto da Rally. Ho anche avuto la fortuna di essere chia-
somma, ho avuto tante occasioni lavorative e si sono me- mata da Le Iene per “Il viaggio di Marika” e sono rientrata
scolate tutte le passioni di questa meravigliosa vita che mi da poco da un altro viaggio. Le due ruote aprono il mondo a
sta dando tantissime soddisfazioni». chiunque, la Mototerapia è qualcosa di meraviglioso».

E F F E T T O S E R R A

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ri esclusivamente via email a MIRKO COLOMBI (sbk), LUIGI RIVOLA, GIOVANNI
mark3desmo@hotmail.com CORTINOVIS, ROBERTA BOGI PAGNINI,
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quali notiziari tecnici delle azien- motori e molto altro, Automobi- S.r.l. - Piazza Indipendenza 11/b - 00185 - Roma. Telefono 06-492461 - fax
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L’UOMO JETT
E LE CIAMBELLE
Neppure Lawrence, social star del Cross, ha battuto Marquez ad Austin...

S
ALENDO sul podio, in occasione del il Mondiale della MX2. Quell’anno l’australiano vinse una
suo settimo successo nel GP Ame- manche a Ottobiano e infilò la doppietta ad Assen, ma al
riche, Marc Marquez aveva in mano termine della stagione la famiglia optò per il trasferimen-
una ciambella glassata che ha ad- to negli Stati Uniti. Dove Hunter divenne subito profes-
dentato un paio di volte (nella fo- sionista, e da quest’anno entrambi difendono i colori del
to). Lo spagnolo ha rispettato il vo- Team Honda HRC.
to fatto quattro giorni prima a Jett Nell’Indoor, però, i Lawrence hanno scelto due percor-
Lawrence, dopo un duello in sella a si separati: Jett ha corso a Est, Hunter a Ovest, con risul-
un paio di Honda NSF100 promosso tati simili: il minore è giunto terzo con 177 punti mentre
da Alpinestars, partner di entrambi. il fratellone ha chiuso secondo con 181 punti. Diverso in-
A lanciare il guanto di sfida era stato il diciottenne vece il loro uso dei social: Jett sfiora i 400mila followers
australiano, laureatosi l’11 settembre scorso campione grazie anche a 644 post mentre Hunter ne ha 174mila
AMA Motocross 250, con una foto sui social del retro complici i “soli” 53 post.
della propria tuta, accompagnato dalla scritta: «Questo
è quello che vedrà Marquez quando correremo». Non una TORNANDO ad Austin, Jett Lawrence e Marquez si
mossa estemporanea ma l’ultimo episodio di una serie di sono cimentati su un tratto asfaltato. Dopo cinque tornate
frecciatine tra i due. A fine aprile, per esempio, Lawrence concesse loro per prendere le misure alla moto e al trac-
aveva indossato la tuta dell’otto volte campione del Mon- ciato, hanno ricevuto la bandiera bianca che segnalava
do ed era salito in sella alla Honda CRF 250R, faticando l’inizio del giro cronometrato. A vincere non sarebbe stato
non poco a muoversi per le parti rigide della pelle e le pro- il più veloce, ma colui che indovinava il tempo impiegato.
tezioni. Accantonata la moto, ha provato a cimentarsi con Marquez ha risposto di aver girato in 56 secondi e sei de-
un Go-Kart ma nemmeno questo mezzo l’ha soddisfatto, cimi, Lawrence ha invece buttato lì, quasi a casaccio, un
e così ha optato per una Minimoto da Cross con cui ha minuto e 38 secondi. Un’esagerazione perché i due crono
girato su una mini-pista in asfalto, chiudendo il tutto ese- erano separati da sette secondi.
guendo un donut con la ruota posteriore. Un degno prelu- A vincere è stato Marquez con un margine di errore di
dio alla tappa finale del Supercross, a Salt Lake City, del appena quattro decimi, rispetto ai 34 secondi del rivale
primo maggio. In quell’occasione ha indossato un casco che, appreso il proprio crono, è apparso sorpreso. Sol-
con Marc che fa una linguaccia, ed è riuscito a vincere con tanto a quel punto Marc gli ha rivelato il segreto delle
un secondo sul neocampione Costa Est 250 Colt Nichols. sue capacità di calcolo: «Sai che quando guidi la moto hai
bisogno di essere smart (intelligente, astuto, nde), devi
QUATTRO settimane dopo è scattato il campionato pensare a molte cose» e dopo alcuni istanti... «Hai una
all’aperto in cui Jett ha vinto otto manche, sei volte si è GoPro sulla moto che ti indica il tempo».
piazzato secondo e tre terzo. Terzo si è piazzato l’altro Diavolo d’un Marc: anche a mezzo servizio, fregarlo ad
Lawrence, Hunter, nato quattro anni prima, e ciò li ha fat- Austin è impossibile.
ti diventare i primi fratelli nella Top 3 di un campionato
di Motocross a stelle e strisce. Nati a Landsborough, nel
Queensland, si erano messi in luce già da giovanissimi.
Nell’agosto 2014 a Lierneux (Belgio), a 11 anni, Jett
conquistò il titolo iridato della classe 65 con un primo e
un secondo posto di manche, davanti al giapponese Jo
Shimoda. Lasciata la KTM per la Suzuki, nel 2017 il mag-
giore dei fratelli disputò il mondiale MX2, piazzandosi al
nono posto finale con una vittoria di manche. L’anno se-
guente il risultato finale fu il medesimo mentre Jett con-
cluse al tredicesimo posto l’Europeo della 250, con tredici
punti in meno di quel Maxime Renaux che sta guidando

82 www.motosprint.it

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