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SEI GIORNI ENDURO ITALIA, CHE IMPRESA!

ORO NEL TROFEO MONDIALE E TRA GLI JUNIOR

36
3,0 0

7/13 settembre 2021 - Settimanale - Anno XLV - Fascicolo 2233

SUPERSPORT GUZZI FAST ENDURANCE


GONZALEZ VINCE IN QUATTRO
PARKINGO SOGNA PER IL TITOLO

SBK FRANCIA THE TEST


RAZGA “STOPPIE” TRIONFALE BMW S 1000 R
REA RISPONDE A... TAVOLINO ELETTROSHOCK

MXGP TURCHIA
RIECCO HERLINGS
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004)
art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,50 Euro - CH CT 7,70 Chf
10036

GAJSER SEMPRE LEADER


173002
771122
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VIÑALES-APRILIA

FALLA VOLARE!
DOPO IL CONFORTANTE DEBUTTO NEI TEST DI MISANO, LA CASA DI NOALE HA TROVATO
IL SUO “TOP GUN” CON IL QUALE PUNTARE IN ALTO. IL CATALANO CORRERÀ CON LA RS-GP
GIÀ AD ARAGÓN E AMMETTE: «MAI STATO COSÌ FELICE IN SELLA A UNA MOTOGP»
IN COPERTINA SOMMARIO
DI FEDERICO PORROZZI

SUL TETTO DEL MONDO RUBRICHE


Che belli l’Italia vincente alla Sei Giorni e il tifo “indiavolato”
61 PILLOLE SPRINT
degli appassionati durante le speciali… 68 POLVERE DI STELLE
LE CENTINAIA di moto parcheggiate a “spina” nel parco chiuso dell’aeropor- 72 MANUBRI LARGHI
to di Rivanazzano Terme. Le nuvole di terra sulle colline, come moderni segnali
di fumo, per individuare i passaggi dei piloti lungo il percorso. Le lunghe attese 80 IO GUIDO DA SOLA
ai bordi del fettucciato e l’adrenalina che sale quando le moto si avvicinano. Gli
applausi sportivi degli appassionati di casa nostra a tutti i partecipanti ma anche
82 QUELLA (S)VOLTA CHE
il boato infernale al passaggio di ogni singola maglia azzurra. Le “facce pulite”
dei piloti italiani sul gradino più alto del podio. I ragazzi più forti del Mondo in
questo 2021 che tante soddisfazioni ci sta regalando a livello sportivo con le varie
Nazionali.
IN PISTA
Sventola alto il tricolore sulla Sei Giorni organizzata tra Piemonte e Lombar- 4 SUPERBIKE: FRANCIA
dia. Ed è una vittoria di tutti: di chi ha guidato più veloce degli altri, certo. Ma
anche degli organizzatori e dei volontari, che si sono sobbarcati l’onere di un e- 14 LE PAGELLE
vento di portata mondiale in un momento non certo favorevole dal punto di vista
logistico. Di un territorio sensibile al Fuoristrada, della FIM, della FederMoto, del
16 DIPILLOLE
Presidente Giovanni Copioli e del CT Cristian Rossi e dei progetti dedicati ai gio- 18 SUPERSPORT
vani. E di tutto il movimento italiano dell’Enduro, che ancora una volta ha dato
prova di potersela giocare con tutti. Con buona pace delle Nazioni assenti, perché 22 SUPERSPORT 300
alla fine con i “se” e con i “ma” non si fa di certo la storia.
In queste ore di festa per il “tassello”, un pensiero va a Paolo Sesti, grande ap- 26 MOTOGP:
passionato di Enduro e promotore della specialità e del progetto Maglia Azzurra
nei suoi 20 anni di carica federale. MAVERICK VIÑALES
Buona lettura! 32 GUZZI FAST ENDURANCE:
MAGIONE
CONTROCOPERTINA DI MIRCO MELLONI

IL MERCATO 2022 della Mo-


toGP e, per quanto riguarda molti
FUORISTRADA
36 MXGP: TURCHIA
36
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protagonisti, della Superbike è defi-


nito, e ne parliamo nelle pagine suc-
cessive. Si aprono così i giochi per 48 ENDURO: SEI GIORNI
le categorie inferiori, dove i giovani
di prospettiva sgomitano per i posti 58 MONDIALE SUPERMOTO:
più ambiti. Uno dei quali è andato
a un italiano: Tony Arbolino ha fir- SESTRIERE
mato per due anni con il Team Marc
VDS, che in passato aveva vinto il
titolo Moto2 con Franco Morbidel-
li e Alex Marquez, lanciando verso
NOVITÀ
la MotoGP anche Joan Mir. Con la
firma del milanese (a destra con il
62 THE TEST:
conte Marc Van der Straten) al po- BMW S 1000 R
sto di Augusto Fernandez (che in
KTM-Ajo affiancherà Pedro Acosta),
può aprirsi un effetto-domino anche ARBOLINO CON MARC VDS
per altri azzurri come Romano Fe-
nati e Dennis Foggia, la cui Honda-
Leopard andrà a Tatsuki Suzuki.
ASPIRANTE CAMPIONE
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SUPERBIKE – FRANCIA DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

L’ACQUARIO
DEI PIRANHA

4 www.motosprint.it
ALL’INTERNO
doppio razgatlioglu,
in trionfo con lo “stoppie”
Toprak Razgatlioglu
ha sollevato il rea resiste grazie anche IL CONFRONTO
numero 1 dopo al giallo della sp race
ciascuna delle tre TRA RAZGATLIOGLU E REA
manche (e in Gara 1
ha alzato il posteriore ducati, addio sogni di titolo: VIVE UN ALTRO CAPITOLO
sul traguardo, lo redding stecca in gara 1 INCANDESCENTE: TOPRAK
“stoppie” più famoso
di sempre, sotto), ma
la Superpole Race, le pagelle mondiali TRANSITA SEMPRE PRIMO
in basso, ha avuto un
trionfatore differente:
di giovanni di pillo SOTTO LA BANDIERA
Jonathan Rea è stato A SCACCHI, MA PERDE IL

M
decretato vincitore
quattro ore più tardi. SUCCESSO NELLA SP RACE
AGNY-COURS
– Una volta A TAVOLINO (SU “SOFFIATA”
entrati nell’ho-
tel situato nel DEL CANNIBALE). IL TURCO
centro storico
di Nevers, ci è
ATTACCA, IL CAMPIONE
stata assegna- SI DIFENDE E LA KAWASAKI
ta la camera,
già abitata da NASCONDE LE PROPRIE
un singolare
compagno di viaggio, a cui raccontare MOSSE. REDDING ESCE DAI
le vicende del weekend SBK di Magny-
Cours. Sopra un tavolo di legno anti- GIOCHI PER IL TITOLO
co, all’interno di un piccolo acquario
dalle forme squadrate, lo abbiamo
conosciuto per mezzo di un messag- che, anziché uscirne vincente, è stata
gio scritto in francese e inglese, con il “accomodata” in seconda posizione,
quale si è presentato: «Buongiorno, mi mentre Rea si è preso il successo a
chiamo Hercules, sono un pesce lotta- tavolino. Giustamente Hercules, con i
tore. Vivo qui dal 15 febbraio 2020 e suoi drappi eleganti rossi e bianchi, vo-
non gradisco essere sballottato a de- leva saperne di più: perché la notifica è
stra e a sinistra. Però, mi piace molto giunta circa quattro ore dopo la man-
che mi si parli, sono un ottimo ascol- che sprint? E com’è possibile, dato
tatore». che la stessa corsa breve determina lo
Letto-fatto: di tutto il weekend iri- schieramento della frazione di chiusu-
dato, ogni nostra nota è stata a lui rife- ra domenicale, disputata e completa-
rita, cominciando dalla fine. Quando è ta prima che arrivasse la “sentenza”?
arrivata come un fulmine a ciel sereno Caro pesciolino, vorremmo darti una
– stranamente, perché un appunta- risposta precisa, ma non l’abbiamo...
mento baciato dal Sole in questa zona
d’Europa era una novità – la notizia re-
lativa alla penalizzazione comminata NON RESTA che passare, quindi,
a Toprak Razgatlioglu. Giudicato dalla al resto della contesa, viva, sana, più
Direzione Gara – su “soffiata” di Jona- accesa che mai. Hercules, tu sei un
than Rea, beccato dalle telecamere a combattente nato, lo spiega la tua
segnalare l’irregolarità al capotecnico specie, ma pure Razgatlioglu e Rea lo
Pere Riba e al team manager Guim sono. Pensa, già nel turno di qualifica
Roda – autore di una manovra non hanno cominciato a darsele di santa
consentita e retrocesso di una posi- ragione. E per gli altri, non ci sono sta-
zione nella classifica della Superpole ti santi da invocare: del trio marcato
Race. Il turco ha pagato un passag- “R” – Razgatlioglu, Rea e Redding – ri-
gio sul tanto detestato tratto verde mangono in lizza per il titolo il turco e
con entrambe le ruote della sua R1 il nordirlandese, secondo in griglia e in

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SUPERBIKE – FRANCIA

Loka difende il gemello


razgatlioglu commentando la penalità di razgatlioglu,
costata al turco il primato in superpole
Battere Rea race, locatelli ha spiegato: «Un pilota
sarà difficile si sente preso in giro, è giusto rispettare
le regole, ma penso che questa sia assurda»

MAGNY-COURS – Ab-
biamo intervistato Toprak
Razgatlioglu prima che arri-
vasse la sottrazione del suc-
cesso ottenuto in Superpole
Race. In quel momento, il
turco era convinto di aver si-
glato una tripletta: «Mai mi
era capitato in Superbike, ed
è una sensazione bellissima.
Jonathan Rea è una leggen-
da, batterlo è impresa ardua
da realizzare. Contro di lui pole, l’ottava consecutiva del portaco- in difficoltà in Gara 1? Noi no, lo am-
nessuna sbavatura è con- lori Kawasaki, capace di perfezionare mettiamo. Evidentemente, nemmeno
cessa, tra noi sarà lotta fino lo score di Ben Spies nel 2009 con la lui. Toprak è entrato come un fulmine
alla fine. Questa è la migliore Yamaha, fermo a quota sette. E poi, all’interno di Rea nel tornantino Ade-
stagione della mia carriera, Hercules, devi sapere questo: nel parc laide, un punto dove si frena dai quasi
ma ogni punto potrà risultare fermé, detto nella tua lingua, la Ninja 300 orari fino a scendere ai 50, in caso
determinante». del sei volte iridato aveva la termoco- di bagarre dura come quella offerta
Nemmeno a dirlo, poco perta montata sulla ruota anteriore, dal numero 54 e dal Cannibale.
dopo a seguito della decisio- particolare che ha incuriosito e, giu- Ma che sorta di sorpasso era? Cat-
ne presa dagli Steward FIM, stamente, interessato Giorgio Barbier tivo ma regolare, Hercules, proprio co-
gli sono state tolte tre unità della Pirelli: «Mi hanno spiegato il me faresti tu. Ed ecco per il turco la
al computo della sua vetta: dettaglio – le parole del responsabi- settima affermazione stagionale, sug-
«Toprak è dispiaciuto» ha le della Casa milanese – lì sotto c’e- gellata da una manovra solitamente
aggiunto Andrea Dosoli, re- ra una soluzione già proposta a tutti, esibita nei test e nel giro d’onore: uno
sponsabile Yamaha in Super- però momentaneamente rimandata stoppie sul traguardo che, qualora tu
bike: «Ma accetta la penaliz- a un utilizzo futuro. Evidentemente a pesce solitario non la conosca, si trat-
zazione». Restano valide le Rea piace e ne trae buone sensazioni, ta di un’impennata effettuata al con-
ultime parole del turco: «Non ecco perchè l’ha usata». Ma perché in trario, cioè con l’anteriore incollato al
penso al campionato, ma a Provec hanno deciso di occultare la suolo e il posteriore partito in decollo.
vincere il maggior numero di scelta? Bè, Hercules, te lo diciamo noi: Gesto mai visto sotto la bandiera a
gare». Come tenterà di fare in una battaglia così serrata, si prova scacchi a questi livelli.
a Barcellona, dove nei test ogni cosa pur di vincere. Appresa della sconfitta patita dal
della scorsa primavera gli La competizione, infatti, si sta ri- Re della Superbike e del podio com-
era stato riscontrato il Covid: velando altissima e serve pensare pletato da un convincente Andrea Lo-
«Pista a me poco favorevole, all’impensabile. Appunto, chi avrebbe catelli, Hercules è andato a dormire
ma ci proverò». immaginato uno Scott Redding così e noi ci siamo coricati, sapendo che il

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Yamaha e
Kawasaki hanno
monopolizzato i
podi di Gara 1 e
Superpole Race:
dietro Toprak
Razgatlioglu (54)
e Jonathan Rea (1)
si sono classificati
in un caso Andrea
Locatelli (55), jonathan rea
a sinistra con
“Razga”, nell’altro
Alex Lowes (22).
Vincere?
Troppi rischi...

MAGNY-COURS – Jona-
than Rea ha incassato colpi
pesanti, ma non fatali. La
vittoria assegnata a tavolino
lo tiene ancora in corsa per
il titolo, anche dal punto di
vista psicologico: «Se c’era
una gara in cui poter vince-
re, era proprio la manche
sprint – ha dichiarato nel
comunicato Kawasaki usci-
to nel pomeriggio – perché
giorno dopo sarebbe stato anche peg- nella Superpole Race per aver supera- il grip delle gomme rimane
gio, ovvero meglio, in termini di show. to i limiti consentiti della pista, nel giro buono sulla breve distan-
Poco prima di mezzogiorno, orario in finale. Il vincitore è Jonathan Rea» za». Invece, nelle manche
cui il pesce rimasto in hotel usa cibarsi scritto per intero del suo nome di bat- lunghe, tanta sofferenza e
del suo mangime color marrone affu- tesimo. Chissà cosa avrebbe pensato cali di rendimento, come ha
micato, la manovra più bella, arrivata Hercules se si fosse trovato nella stes- ammesso ai nostri microfo-
a seguito di cambi di scie e posizioni al sa situazione, vissuta già da Locatelli ni: «Vero, però non mollerò
vertice. All’ultimo giro la furia ottoma- ad Assen: «Un pilota si sente preso la presa. Ho tentato il tutto
na ha sorpassato il numero 1 all’Ade- per il culo – ha detto senza peli sulla per tutto, ero al limite in o-
laide, strizzando i freni come non mai; lingua il bergamasco in sala stampa, gni curva, in frenata anche,
subitanea la risposta della Verdona, dopo aver visionato le immagini – per- quindi ho preferito evitare
entrata come un lampo nella chicane ché è giusto rispettare le regole, ma io rischi dannosi».
più rapida del tracciato. penso che questa sia assurda. Toprak Gli omaggi del sei volte
Quando l’epilogo sembrava scritto, non ha goduto di alcun vantaggio, anzi, iridato vanno al diretto ri-
qualcuno ha usato gomma e gomme, ha perso terreno. Ma tant’è». vale: «Toprak è un bravo ra-
nel senso che ha cancellato una pos- gazzo, con lui vado d’accor-
sibile bandiera a scacchi, sfruttando a do e le nostre battaglie sono
pieno le coperture in staccata, proprio TANTO, ma quanto? Abbastanza belle e spettacolari. Stiamo
prima della variante che immette nel e lo racconta la graduatoria genera- vivendo la migliore stagione
rettilineo d’arrivo. È stato Toprak a le dopo la Francia, comandata dalla degli ultimi anni, entrambi
infliggere il danno a Jonathan, con il punta Pata with Brixx con 370 punti, ci divertiamo parecchio. Ma
pubblico in visibilio e la compagine di sette lunghezze meglio del nativo di io voglio divertirmi più di lui,
Iwata a occupare il muretto dei box. Ballymena. Potevano essere quasi il e avete capito benissimo a
Festa vanificata dal comunicato dira- doppio, ma... cosa mi riferisco». Poi ha
mato molto dopo: «Toprak Razgatlio- Ovviamente, non possiamo presen- sorriso e si è congedato. No,
glu è stato retrocesso di una posizione tarci al cospetto del pesce sprovvisti il Cannibale non si arrende.

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SUPERBIKE – FRANCIA

del tris sfumato a “Razga”, impostosi se parlando del sabato – e non serve
nella corsa pomeridiana, dominata strillare né piangere. Qui si lotta e ba-
senza dubbi o patemi accessori. An- sta, lo farò fino al termine delle ostili-
cora non sapeva a cosa stava andando tà». Ah, ostilità: quanto ti piace questa
incontro, Toprak, impegnato soltanto a parola Hercules? A Gregorio Lavilla,
dare gas. direttore esecutivo Dorna e prima vo-
ce della serie, parecchio: «È la miglio-
re competizione degli ultimi due lustri,
QUELLO è anche l’obiettivo dichia- per una battaglia da piloti veri».
rato da qualche round e poi mantenu- Che dire, Hercules, peccato tu sia
to, contrariamente a tratti da Redding, un pesce. La Superbike sarebbe l’ac-
tornato in Gara 2 a ricostituire il trio di quario ideale, poiché zeppo di piranha
R spezzato sabato: «Conosco i proble- che non si accontentano del mangime
mi della Ducati – ha spiegato l’ingle- servito a mezzogiorno.

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il beau geste di mahias:
un casco per i piccoli malati
MAGNY-COURS –
Lucas Mahias (a destra)
era il vero idolo di casa
del weekend francese. Il
portacolori della Kawa-
saki-Puccetti si è, anco-
ra una volta, dimostrato
persona sensibile, con
temi legati all’attualità in
cui vive: il casco speciale
lanciato nell’hospitality
del team era dedicato ai
pazienti dell’ospedale di
Mont de Marsan, città in
cui risiede il numero 44,
che ha così descritto il
suo pensiero: «Io sono
una persona parecchio
fortunata, sono ben pa-
gato per fare il lavoro
che amo e frequento un
Scott Redding (45) ha firmato l’unico ambiente bellissimo.
podio ducatista del weekend,
Voglio dare un piccolo
ma il treno per il titolo era scappato
già in Gara 1. Tra i pochi sorrisi
omaggio ai bimbi ricove-
per Borgo Panigale, quelli legati alle rati in ospedale, ogni giorno presi nella lotta con problemi veramente seri,
conferme di Axel Bassani, sopra. sicuramente più insidiosi di quanto non lo sia una gara di moto».
Michael Ruben Rinaldi (21) è calato Caduto in Superpole, l’ex iridato Supersport ha rinunciato a disputare
dopo il quarto posto in Gara 1. Passi Gara 1, a causa di botte e colpi patiti su collo, braccia e gambe. Ripresosi
avanti per Michael Van der Mark (60) ventiquattro ore più tardi, per lui le due manche domenicali si sono concluse
e Alvaro Bautista (19), al miglior in zona punti, grazie al quattordicesimo e al tredicesimo posto ottenuti con
fine settimana della stagione. grinta e determinazione.

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I temi
il mercato
La Honda vuole l’esperienza di Davies e Sykes,
ma restano tanti tasselli da sistemare: Aegerter
e Baz, Lecuona e Caricasulo. E Bayliss junior...
Chaz Davies
è destinato
a lasciare la
Ducati di Go
Eleven per la
Honda: farà
coppia con
Tom Sykes?

MAGNY-COURS – Nei pressi di Nevers ci sono aree Tito Rabat voglia ripetere l’esperienza con Barni, per un
destinate all’allestimento del marché, il mercato pub- duo al di sotto delle reciproche aspettative.
blico nel quale poter acquistare merce nuova e usata.
Sui tavoli in legno e nei camion si può trovare di tutto: COSA farà Marco Barnabò? Puntare su un pezzo nuo-
dalle pentole ai polli, dalle armi risalenti alla Seconda vo o accomodarsi nell’usato garantito? Federico Carica-
Guerra Mondiale agli articoli per la pulizia della casa. sulo è uno di quelli, poiché già con una stagione pregressa
Invece, nel paddock di Magny-Cours, gli unici pezzi in in Superbike, nel 2020 sulla R1. La Panigale V4 R e uno
vendita – o in scambio – erano moto e piloti. Ma anche staff italiano gioverebbero al ravennate. Oppure, prende-
team e strutture. A far rumore è stato Tom Sykes, an- re Loris Baz o lasciarlo nel MotoAmerica? Meglio ancora
cora “a piedi” per il 2022, sebbene qui sia già stato pre- affidarsi a Luca Bernardi, nel mirino di tanti, ancora nelle
annunciato il suo approdo in Honda, dove troverebbe mani di nessuno? Il suo punto forte? Gran manetta. Il
Chaz Davies, forte dell’amicizia con Leon Camier. punto debole? Pochi o inesistenti sponsor, invece detenu-
ti da alcune pedine oggi in Moto2, come Marcel Schrot-
PROPRIO il manager britannico, però, potrebbe ter, Lorenzo Baldassarri, Cameron Beaubier, Xavi Vierge
essere giubilato. La formazione marcata HRC lasce- e Yari Montella. Sui banchi del mercato, pure “oggetti”
rà andare – forse al BSB, meglio per lui una soluzione interessanti per la Supersport: si dice che la Panigale
Indipendente iridata – Leon Haslam, che gradirebbe V2 possa disputare una wild card con Nicholas Spinelli
rimanere dov’è. Bisognerà capire la logica della for- a Barcellona, rimanendo fuori classifica, nell’obiettivo di
mazione nippo-catalana: Sykes e Davies sono esperti, compararne le prestazioni in mezzo alle rivali titolari.
d’accordo. Puntare su un giovane o in chi ha “fame” di Il tedesco Phillip Öttl si è già proposto ad Aruba, per
successo non sarebbe sensato? Dominique Aegerter una stagione da affrontare insieme a bordo della bicilin-
vorrebbe passare in Superbike, qualora il titolo Super- drica che, stando a voci insistenti, aspetta l’arrivo in Euro-
sport venisse messo in bacheca a fine anno. Sarebbe pa dall’Australia di Oliver Bayliss, figlio d’arte del grande
un peccato se Yamaha si facesse sfuggire lo svizzero, Troy, legato alla Ducati anche a carriera finita.
ma dove potrebbe “parcheggiarlo”? Garrett Gerloff e
Kohta Nozane rimarranno in GRT, si attendono le mos- Oliver Bayliss con
se di GMT94 e Ten Kate, quest’ultimo con Aegerter papà Troy: il giovane
nell’impresa comune di vincere in 600. Per fare il salto, australiano è un
serve reperire denaro. candidato per la
Leandro Mercado, non esaltato dalla CBR RR-R tar- Ducati Panigale
gata Moriwaki, sarebbe un bel colpo per Go Eleven, già V2 della prossima
in contatto con Iker Lecuona, appiedato dalla KTM e Supersport.
alla ricerca di una valida alternativa. Non è chiaro se

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I temi
il futuro degli italiani
La Ducati conferma Rinaldi nel team ufficiale.
La Yamaha è pronta a blindare Locatelli.
Bassani-Motocorsa: il rapporto prosegue
MAGNY-COURS – Per quanto riguarda il futuro dei dai risultati. Come sempre in questi casi, e varrà per
piloti italiani presenti in Superbike, “Tuttoapposto”, co- lo stesso Axel, oggi rookie, e tra 12 mesi “costretto” a
me echeggia lo slang nostrano nel paddock iridato. Ap- portare nel fienile ancor di più paglia costituita dalle già
pena prima di partire alla volta di Magny-Cours, l’Aruba ottime performances garantite nel passaggio dalla 600
Ducati Factory ha confermato il sodalizio stipulato con alla Superbike.
Michael Ruben Rinaldi, nuovamente sulla Panigale V4
R ufficiale nel 2022, in quel caso a fianco di Alvaro Bau-
tista, “recuperato” dopo due anni di separazione reci-
proca. Il romagnolo affronterà, quindi, la quinta stagio-
ne consecutiva nella massima categoria delle derivate,
sempre con la Ducati e con obiettivi comprensibilmente
ambiziosi, essendo uno dei volti più esperti della griglia.

INVECE, Andrea Locatelli vivrà il secondo anno


completo e, stando ai rumors, sarebbe pure pronto alla
terza stagione con la Casa di Iwata nella categoria.
Il manager del bergamasco e il numero 55 stesso
possono contare su ottimi risultati nella (eventuale ma
suggeritaci) rivisitazione del contratto già firmato, ma
comunque rivedibile, con la Yamaha, contenta di come
il titolato Supersport stia affrontando nei panni della
matricola avversari quali Toprak Razgatlioglu, Jona-
than Rea e Scott Redding. Sul piatto verranno chieste
condizioni economiche ancora più allettanti e, perché
no, magari la possibilità di provare, almeno durante un
giorno di test, la M1 MotoGP. Questa ipotesi rimarrà tale
o si avvererà? Noi propendiamo per la seconda risposta.

IL TEAM MOTOCORSA Racing e Axel Bassani non


hanno, al momento, alcuna voglia di cambiare il prossi-
mo futuro agonistico. La squadra capitanata da Lorenzo
Mauri è entusiasta di quanto stia facendo il ventiduenne
veneto, anch’egli debuttante di classe.
E lui, il pilota originario di Feltre, è altrettanto soddi-
sfatto di moto, tecnici, trattamento e clima offerto dal-
la struttura brianzola, alla quale piacerebbe schierare
una seconda punta. Se non nella “1000” quantomeno
nella futura e imminente classe di mezzo, l’attuale Su-
persport: la Ducati è pronta a varare la Panigale 955
bicilindrica, molto interessante anche per il Team Barni
e, ovviamente, per Aruba ufficiale.
Nel frattempo, però, per Motocorsa è meglio dedi-
carsi mente e corpo al “El Bòcia” che, vedrete, a sua
volta riceverà offerte anche da marchi diversi da quello
bolognese. A meno che i vertici della Rossa non ab-
biamo già pensato a un piano preciso, probabilmente Dall’alto, Michael Ruben Rinaldi, Axel Bassani
quando Bautista dirà “basta”. Ma lo dirà già a fine 2022? e Andrea Locatelli: i tre italiani sono destinati
Per lo spagnolo, una possibile riconferma dipenderà a rimanere con gli stessi team del presente.

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SUPERBIKE – FRANCIA

YAMAHA, VELOCE
SENZA LIMITI
I PASSI AVANTI IN TERMINI DI ELETTRONICA PERMETTONO A RAZGATLIOGLU E LOCATELLI DI SPINGERE
DALL’INIZIO ALLA FINE. LE CASE RIVALI DENUNCIANO DIFETTI: L’ADERENZA PER LA DUCATI
E IL MOTORE, DALLA QUARTA MARCIA IN SU, PER LA KAWASAKI, A CUI SERVIREBBE UN... MODELLO NUOVO

MAGNY-COURS – I risultati della dal primo all’ultimo passaggio di gara, do. Cresco ogni giorno, capendo come
pista parlano chiaro: in questa fase percorrendo linee rotonde, come se settare elettronica e sospensioni. Un
della stagione la Yamaha è da con- viaggiassero su un binario. conto è andare forte sul giro secco,
siderarsi quale miglior moto della Avendo il duo blu un pacchetto per- altra faccenda è rendere fino alla ban-
griglia. O, perlomeno, si può dire con formante e bilanciato, ne giova l’usura diera a scacchi. Per riuscirci, occorro-
tranquillità come la R1 M sia la più delle gomme Pirelli, che arrivano nel no chilometri, chilometri e chilometri
equilibrata. Toprak Razgatliogu va a parc fermé in buone condizioni: «Sì, di test».
mille e vince, Andrea Locatelli si av- anche se la scelta deve essere com-
vicina al compagno di squadra, rac- piuta con oculatezza – le parole di COSA fatta da Jonathan Rea, su
cogliendo podi e consensi. Il merito di “Razga” – perché ogni regolazione si una Ninja in versione 2021 dall’este-
tale rendimento è da attribuire anche dimostra sensibile e, di conseguenza, tica rivista, ed evoluta anche nella
a un gran lavoro dedicato alla gestione lo è il comportamento delle copertu- sostanza. Lo stile richiesto dalla ZX-
elettronica, ulteriormente sofistica- re. Rispetto allo scorso anno, sento 10RR è il classico “stop and go”, ovve-
ta e personalizzabile; per esaltare le meglio la moto nelle mani e spingo al ro: frena forte, inclina tutto e subito,
doti motoristiche del quattro cilindri a massimo, sempre». spalanca più repentinamente che mai.
scoppi irregolari – medesima filosofia Nelle staccate violente e nei conse- Andrebbe anche bene, se il nordirlan-
proposta dalla M1 MotoGP – il Pata guenti cambi di piega, nessuno tiene il dese non soffrisse sui rettilinei più lun-
with Brixx ha compiuto uno step evo- passo del pupillo di Kenan Sofuoglu, ghi. Se nelle prime tre marce la Kawa-
lutivo, focalizzandosi su un obiettivo imbattibile quando si chiede tanto (e saki sembra dire la sua, dalla quarta
preciso, basato sulla linearità di ren- oltre) al pneumatico anteriore: «Limi- alla sesta soffre.
dimento. Ciò significa che il turco e il te che voglio raggiungere pure io – il In allungo, infatti, vediamo il sei
bergamasco possono guidare al limite desiderio del Loka – e ci sto arrivan- volte iridato patire, inseguire e, quando
riesce, recuperare, attaccandosi ai fre-
ni con grande vigore. I problemi, però,
sono due. Toprak stesso e un quattro
il difetto dalla kawasaki cilindri in linea “castrato” a inizio an-
la ZX-10RR richiede una guida “stop and go”: frena no: «Il decurtamento dei giri motore
ci penalizza – le parole di Pere Riba,
forte, inclina subito, spalanca in fretta. ma rea capotecnico in KRT del Cannibale –
patisce sui rettilinei più lunghi. il capotecnico lavoriamo sodo, ma fatichiamo con il
riba: «il decurtamento dei giri motore ci limita, propulsore. Sarebbe buono omologare
un nuovo modello stradale, dato che
non è pensabile viaggiare al passo della ducati» non è pensabile viaggiare al passo del-
la Ducati».

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Toprak Razgatlioglu (54), Jonathan Rea (1)
e Scott Redding (45) hanno vinto le ultime
16 manche. I progressi della Yamaha sono
testimoniati dagli 11 piazzamenti consecutivi
di Andrea Locatelli tra i primi quattro all’arrivo.

Lo spagnolo ha citato la Rossa, giu-


stamente: la Panigale V4 R rimane, a
oggi, una Superbike ineguagliabile in
accelerazione e velocità di punta. Ca-
somai, gli impicci derivano da altre a-
ree: «Aderenza, questo è il nostro pro-
blema – appunta Scott Redding – ma
mica sempre, sapete?! Dipende dalle
condizioni meteo. Se fa parecchio cal-
do, posso vincere, altrimenti non ho
grip e tribolo nel gruppo centrale».

GRUPPO nel quale Honda e BMW, a


volte, palesano flebili innalzamenti di
tono, tuttavia corrisposti da bassi pre-
occupanti. La M 1000RR viaggia forte
quando fa freddo, la CBR RR-R viaggia
forte quando... non si sa, o meglio, non
lo sanno Alvaro Bautista e Leon Ha-
slam: «D’accordo, però, arrivano parti
nuove in ogni weekend – spiegano en-
trambi l’impegno HRC – ma non basta.
La concorrenza va avanti e noi provia-
mo a riagganciarla».
Infine, la BMW, a podio quest’anno
a Donington, dove le temperature era-
no basse. Tom Sykes esprime tutto in
qualifica, malgrado non sia più “Mister
Superpole”. Michael Van der Mark rac-
coglie il massimo dei punti dove può,
sognando di tornare sul podio. Chissà
cosa pensa l’olandese, passato alla
corte tedesca dopo aver lasciato i tre
diapason. Glielo chiederemo presto.

www.motosprint.it 13
LE PAGELLE DI GIOVANNI DI PILLO

TOP 7
CHAZ
DAVIES
Fi n a lm ente
6
MICHAEL RUBEN
RINALDI
s i ri pren d e

Finalmente abbiamo rivisto in Francia Miglior ducatista in Gara 1, a un


il pilota che per sette anni aveva soffio dal podio, è il segno che ha
corso da ufficiale Aruba. Veloce e ritrovato la luce dopo un lungo tunnel.
combattivo, in ogni gara si è messo Purtroppo in Gara 2 arriva dietro a
dietro una Panigale factory lottando Redding e addirittura Davies. Anche
nel gruppo di testa. lui deve abbandonare questa altalena
di risultati.

TOPRAK
10 RAZGATLIOGLU
ALVARO TOM
E LODE u ra g a n o

Era dai tempi di Haga e Spies che


7 BAUTISTA
a l to p
6 SYKES
mogio
la Yamaha non aveva un pilota così
veloce. Spettacolare e determinato, Il miglior weekend stagionale per La notizia della sua sostituzione con
il turco è davvero il miglior prodotto lo spagnolo, che finalmente non Redding per il 2022 sembra aver
della scuola di Kenan Sofuoglu, e commette errori, ma anzi lotta bene ammosciato Tom, che veniva dal
dopo Magny-Cours siamo convinti che nella bagarre del gruppo di testa weekend di Navarra in cui era stato
possa lottare contro Rea fino alla fine. portando una fiacca Honda in mezzo a molto più pimpante e veloce. Per
Merita già una M1 in MotoGP. Kawasaki, Yamaha e Ducati. la prima sembra svogliato e finisce
dietro al compagno Van der Mark.

JONATHAN AXEL CHRISTOPHE


9 REA
I m pecc a b i le
7 BASSANI
continua a stupire
6 PONSSON
sta b i le

La Ninja non è la migliore ma lui non Se le Ducati ufficiali hanno spesso Piccoli miglioramenti per il
molla mai. Lotta contro Razgatlioglu risultati troppo altalenanti, sorprende venticinquenne con una R1 non
come una tigre, arrivando spesso al il privatissimo Axel che continua, con brillantissima. Gli diamo un 6 di
contatto fisico. Rimane il migliore grande regolarità, a viaggiare nel incoraggiamento per gare sempre a
anche se il turco gli farà perdere gruppo delle moto ufficiali e nella Top punti.
qualche notte di sonno. Ci aspettiamo 10 di un Mondiale tra i più veloci di
un grandissimo finale. sempre.

ANDREA MICHAEL LEANDRO


8 LOCATELLI
s u per
7 VAN DER MARK
d eterm i n ato
6 MERCADO
s fo rtu n ato

Non dimentichiamo che è sempre un Finalmente il pilota olandese appare La CBR1000RR vola nel campionato
rookie, eppure il bergamasco continua convincente, veloce e spettacolare. italiano e in quello britannico ma
a martellare podi e quarte posizioni, Nella bagarre con il Loka rischia un non riesce a trovare la strada giusta
diventando una pedina preziosa per la “cappottone” salvato con un numero nel Mondiale, dove le moto HRC e
Yamaha leader della classifica delle da brivido. Finalmente porta la BMW Moriwaki stentano a trovare il ritmo.
Case costruttrici. nel gruppo di testa con i migliori. Il povero Mercado è finito sulla
peggiore delle Honda e cerca di fare
quello che può.

14 www.motosprint.it
SCOTT KOHTA TITO
5 REDDING
s pa rito
5 NOZANE
em otivo
5 RABAT
c a ra co lla

Dopo due fine settimana in cui era Il pupillo di casa madre Yamaha viene Il Team Barni ha appena vinto
stato vincente e velocissimo, in da belle esperienze nell’Endurance, l’ennesimo titolo italiano con Michele
Francia l’inglese sparisce e addirittura e come collaudatore in MotoGP, ma Pirro, e la moto è decisamente veloce
cade. Inspiegabili questi risultati ancora non riesce a ingranare nel anche in configurazione mondiale, ma
troppo altalenanti che lo tolgono mondiale Superbike, pur guidando per lo sfortunato Tito Rabat ha davvero
dalla lotta per il titolo, dove prevale un’ottima squadra come GRT. perso la confidenza con la pista e il
chi mantiene la calma e non fa errori. mondiale SBK.

GARRETT LUCAS ISAAC


5 GERLOFF
a ss ente
4 MAHIAS
n o n ved e la luce
ng VIÑALES
costi pato

Preghiamo la Yamaha di perdonare Ancora con i postumi dell’operazione Colpito da una brutta astenia, riesce
l’americano, per rendergli fiducia e per rimediare alla frattura dello a completare a malapena Gara 1 per
soprattutto quella velocità esplosiva scafoide, non riesce a limitarsi e poi ritirarsi subito nella Superpole
mostrata in tante occasioni. Dopo distrugge una moto con un volo Race, mentre non si presenta al via di
l’Olanda è davvero sparito e pericoloso e tremendo. L’ex iridato Gara 2.
irriconoscibile. Garrett ritorna! Supersport (a destra) non trova la
strada per capire la SBK.

ALEX LORIS
4 LOWES
d i s a stroso
5 CRESSON
è d u ra

Se si corrono tre gare per ogni fine Il giovane belga del Team Pedercini
settimana, il segreto è andare sempre prosegue nel suo percorso atto a fare
a punti. E invece Lowes si sdraia due esperienza e a capire come crescere.
volte, dimostrando che forse la sua Ma in una categoria non facile e molto
bellissima Kawasaki meriterebbe un veloce ha vita dura...
pilota meno soggetto alle cadute.

LEON JONAS
4 HASLAM
s u rc la ss ato
5 FOLGER
sotto le attes e

Surclassato e umiliato dal compagno Da un pilota che ha debuttato nel


di squadra Bautista, ne combina Motomondiale nel 2008, correndo e
un’altra delle sue cadendo ancora vincendo gare iridate in quasi tutte
una volta in Gara 2. Inizia a mettere le categorie in cui ha corso, ci si
in discussione da solo la possibilità di aspettava un debutto sulla BMW
meritare una moto factory. Superbike decisamente diverso e più
veloce.

www.motosprint.it 15
DI GIOVANNI DI PILLO

derosa Panigale V4 derivata direttamente dalla GP.

DI PILLOLE
Da quando la MotoGP è passata a mille di cilindrata
quattro tempi, le due categorie sono diventate e-
sageratamente simili, con moto che sono davvero
cloni l’una dell’altra. Stessi schemi tecnici e stesse
mostruose potenze di oltre 250 HP gestite da sofi-
sticate centraline elettroniche.

SORGE una domanda: a chi giova tutto questo?

CARA SBK,
Non certo al motociclista sportivo, che ha visto
schizzare i prezzi a livelli difficilmente abbordabili
e a prestazioni impossibili da sfruttare per strada.

DEVI RIAVVICINARTI Non giova nemmeno alle Case che devono investire
cifre enormi per produrre Hypersportive missilisti-
che vendute poi a pochi fortunati. Non giova nem-

AL MERCATO meno allo sport perché che una Superbike riesca a


girare a due secondi da una MotoGP non ha nessun
senso o importanza, anzi toglie un po’ di prestigio
alla classe regina.
HO ANCORA impresse nella mente le prime fo- Secondo me la crisi che sta attraversando la
to delle Superbike che arrivavano dagli Stati Uniti, SBK in questo ultimo decennio è in buona parte
con moto mitiche tutte con il manubrio alto. Freddie dovuta ad una non decisa separazione tecnica dal-
Spencer (nella foto) guidava una splendida Honda la MotoGP e sarebbe giusto provare a tornare alle
VF750FR con i colori HRC e la scritta Interceptor. origini, con moto a manubrio alto di 750 cm³ dav-
E poi c’era Eddie Lawson in sella a una verdissima vero derivate da una grande produzione di serie.
Kawasaki 750 con scritto Ninja. Ma forse il più spet- Sarebbe un campionato molto combattuto e spet-
tacolare era Kevin Schwantz con una Suzuki 750 tacolare anche se con tempi sul giro molto distanti
bianca che metteva sempre di traverso. dall’attuale Superbike. Moto con prezzi abbordabili
Quelle erano davvero moto derivate dalla se- da chiunque, come le attuali naked a manubrio alto
rie, o addirittura del concessionario, soprattutto da soltanto 750 cm³ che fermerebbero lo strapote-
se paragonate alle mostruose 500 due tempi che re delle attuali centraline elettroniche restituendo
correvano nella GP: un abisso tecnologico separava valore assoluto al polso destro.
queste due categorie. Una era riservata ai prototi-
pi studiati per la massima ricerca delle prestazioni
e l’altra, all’opposto, usava motori e telai di moto
prodotte in grandi numeri dalle varie Case mondiali.
Esattamente come la differenza nelle quattro ruote
tra la Formula 1 e le categorie GT o Turismo. Nes-
sun punto in comune e soprattutto costi nemmeno
paragonabili. La Formula 1 è ancora un laboratorio
clamorosamente prestazionale e costoso se para-
gonato alle bellissime Porsche e Ferrari della serie
GT con un aspetto vicino alle auto vendute al pub-
blico.

QUESTA GIUSTA separazione, nella Superbike


è completamente saltata per un paradosso regola-
mentare che ha portato la MotoGP e la SBK a cor-
rere con moto tecnicamente molto ma molto simili.
Purtroppo, ormai, il settore di mercato delle moto
con i semimanubri si è ristretto a una piccolissima
nicchia di modelli potentissimi, sofisticati e molto
costosi. Modelli ormai derivati dalle MotoGP come
la Yamaha R1, costruita uguale alla M1 da Gran
Premio.
Per non parlare della Ducati che ha addirittura
abbandonato la sua storica filosofia costruttiva dei
due cilindri Desmo per vendere al pubblico una po-

16 www.motosprint.it
PROVE - AL VIA 1 GARA 1 SUPERPOLE RACE
SUPER
LIBERE POLE
esterna 23°C
asfalto 28°C

1. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha in 34’06”037 1. Jonathan REA Kawasaki in 16’07”436


1. 1 Jonathan REA G.Bretagna 1’36”813 1’35”683
2. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha a 0”148
92,631 km alla media di 162,984 km/h
2. 54 Toprak RAZGATLIOGLU Turchia 1’36”678 1’35”784 3. Alex LOWES Kawasaki a 5”634
2. Jonathan REA Kawasaki a 4”467 4. Andrea LOCATELLI Yamaha a 6”995
3. 66 Tom SYKES G.Bretagna 1’37”279 1’35”919
3. Andrea LOCATELLI Yamaha a 10”285 5. Scott REDDING Ducati a 7”736
4. 22 Alex LOWES G.Bretagna 1’37”056 1’36”025
6. Michael VAN DER MARK Bmw a 8”471
5. 55 Andrea LOCATELLI Italia 1’37”108 1’36”201 7. Alvaro BAUTISTA Honda a 9”867
4. Michael Ruben RINALDI Ducati a 13”283
6. 91 Leon HASLAM G.Bretagna 1’37”419 1’36”258 8. Chaz DAVIES Ducati a 10”240
5. Michael VAN DER MARK Bmw a 15”535
9. Leon HASLAM Honda a 11”677
7. 21 Michael Ruben RINALDI Italia 1’37”421 1’36”415 6. Alvaro BAUTISTA Honda a 17”824 Questo l’ordine di partenza di Gara 2.

GARA 2
8. 45 Scott REDDING G.Bretagna 1’36”393 1’36”485 7. Chaz DAVIES Ducati a 20”067
9. 60 Michael VAN DER MARK Olanda 1’37”808 1’36”736 8. Axel BASSANI Ducati a 20”127
10. 44 Lucas MAHIAS Francia 1’38”368 1’36”814 9. Tom SYKES Bmw a 20”150 1. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha in 34’09”849
10. Leon HASLAM Honda a 23”763 92,631 km alla media di 162,849 km/h
11. 7 Chaz DAVIES G.Bretagna 1’37”275 1’36”871
2. Jonathan REA Kawasaki a 2”908
12. 31 Garrett GERLOFF Usa 1’36”709 1’36”926 11. Garrett GERLOFF Yamaha a 23”977
3. Scott REDDING Ducati a 8”406
13. 47 Axel BASSANI Italia 1’37”610 1’37”114 12. Scott REDDING Ducati a 38”551
13. Christophe PONSSON Yamaha a 44”742 4. Andrea LOCATELLI Yamaha a 10”329
14. 19 Alvaro BAUTISTA Spagna 1’37”519 1’37”269 5. Chaz DAVIES Ducati a 10”734
14. Tito RABAT Ducati a 45”494
15. 53 Tito RABAT Spagna 1’38”037 1’37”719 6. Alvaro BAUTISTA Honda a 11”467
15. Isaac VINALES Kawasaki a 45”612 7. Michael Ruben RINALDI Ducati a 13”901
16. 23 Christophe PONSSON Francia 1’38”752 1’37”860
16. Jonas FOLGER Bmw a 55”985 8. Michael VAN DER MARK Bmw a 15”640
17. 32 Isaac VINALES Spagna 1’39”116 1’37”970 9. Garrett GERLOFF Yamaha a 16”254
17. Kohta NOZANE Yamaha a 59”560
18. 3 Kohta NOZANE Giappone 1’39”539 1’37”997 10. Tom SYKES Bmw a 20”911
18. Loris CRESSON Kawasaki a 59”642 11. Axel BASSANI Ducati a 39”410
19. 94 Jonas FOLGER Germania 1’38”136 1’38”184 NON CLASSIFICATI 12. Christophe PONSSON Yamaha a 42”808
20. 36 Leandro MERCADO Argentina 1’38”875 1’38”357 13. Lucas MAHIAS Kawasaki a 43”057
Alex LOWES Kawasaki a 5 giri
14. Kohta NOZANE Yamaha a 44”106
21. 84 Loris CRESSON Belgio 1’39”572 1’38”862 Leandro MERCADO Honda a 14 giri 15. Tito RABAT Ducati a 48”202
16. Jonas FOLGER Bmw a 49”557

POLE POSITION
JONATHAN REA (KAWASAKI)
GIRO PIÙ VELOCE
GARA 1: TOPRAK RAZGATLIOGLU (YAMAHA)
17.
18.
Leandro MERCADO
Loris CRESSON
Honda
Kawasaki
a 51”981
a 1’07”692
IN 1’35”683 ALLA MEDIA DI 165,961 KM/H. IN 1’36”937 ALLA MEDIA DI 163,81 KM/H. NON CLASSIFICATI
POLE 2020: EUGENE LAVERTY (BMW) GARA 2: JONATHAN REA (KAWASAKI) Leon HASLAM Honda a 17 giri
IN 1’48”644 ALLA MEDIA DI 146,162 KM/H IN 1’37”226 ALLA MEDIA DI 163,33 KM/H. Alex LOWES Kawasaki a 20 giri

PILOTI AL VIA 20/20 NUMERO GIRI 21/21 TEMPERATURA ESTERNA (°C) 26/28 TEMPERATURA ASFALTO (°C) 40/42

CAMPIONATO PILOTI
21-23 28-30 11-13 2-4 23-25 6-8 20-22 3-5 17-19 24-26 1-3 15-17 12-14
maggio maggio giugno luglio luglio agosto agosto settembre settembre settembre ottobre ottobre novembre E L
SPAGNA PORTOGALLO ITALIA G.BRETAGNA OLANDA REP. CECA SPAGNA FRANCIA SPAGNA SPAGNA PORTOGALLO ARGENTINA INDONESIA
TA

(ARAGON) (ESTORIL) (MISANO) (DONINGTON) (ASSEN) (MOST) (NAVARRA) (MAGNY-COURSE) (BARCELLONA) (JEREZ) (PORTIMAO) (S.JUAN VILLIUM) (MANDALIKA)
TO

1. Toprak RAZGATLIOGLU Yamaha 16/10 - 4 20/16 - 9 20/25 - 9 25/25 - 4 16/0 - 7 25/20 - 12 16/25 - 7 25/25 - 9 370
2. Jonathan REA Kawasaki 25/20 - 12 16/25 - 12 16/16 - 7 20/0 - 12 25/25 - 12 0/16 - 7 20/16 - 9 20/20 - 12 363
3. Scott REDDING Ducati 13/25 - 2 25/0 - 7 13/13 - 6 0/13 - 0 20/20 - 5 20/25 - 9 25/20 - 12 4/16 - 5 298
4. Andrea LOCATELLI Yamaha 6/7 - 0 6/11 - 0 7/7 - 1 0/5 - 1 11/16 - 6 16/13 - 6 13/13 - 6 16/13 - 6 186
5. Alex LOWES Kawasaki 20/16 - 9 0/13 - 4 11/10 - 5 16/10 - 0 0/9 - 4 3/10 - 3 11/10 - 5 0/0 - 7 176
6. Michael Ruben RINALDI Ducati 9/0 - 0 11/0 - 5 25/20 - 12 4/8 - 0 0/8 - 9 13/11 - 0 6/9 - 0 13/9 - 0 172
7. Tom SYKES Bmw 10/13 - 0 2/8 - 3 8/4 - 3 13/16 - 9 9/1 - 3 7/7 - 5 10/11 - 4 7/6 - 0 159
8. Michael VAN DER MARK Bmw 5/11 - 5 9/10 - 0 6/6 - 0 11/11 - 7 13/10 - 0 0/9 - 0 9/7 - 2 11/8 - 4 154
9. Garrett GERLOFF Yamaha 7/9 - 7 13/0 - 6 4/11 - 2 9/20 - 5 10/0 - 2 10/8 - 4 7/0 - 1 5/7 - 0 147
10. Alvaro BAUTISTA Honda 0/5 - 3 8/9 - 0 10/8 - 0 8/6 - 0 0/11 - 0 9/6 - 1 0/8 - 0 10/10 - 3 115
11. Chaz DAVIES (Ducati) 114; 12. Axel BASSANI (Ducati) 100; 13. Leon HASLAM (Honda) 78; 14. Lucas MAHIAS (Kawasaki) 41; 15. Tito RABAT (Ducati) 38; 16. Kohta NOZANE (Yamaha) 32; 17. Isaac VINALES
(Kawasaki) 20; 18. Christophe PONSSON (Yamaha) 18; 19. Jonas FOLGER (Bmw) 14; 20. Eugene LAVERTY (Bmw) 14; 20. ; 21. Leandro MERCADO (Honda) 8; 22. Marvin FRITZ (Yamaha) 6; 23. Loris CRESSON
(Kawasaki) 3; 24. Andrea MANTOVANI (Kawasaki) 2; 25. Luke MOSSEY (Kawasaki) 2.

CAMPIONATO MARCHE
1. YAMAHA (25/25 - 9) 390 2. KAWASAKI (20/20 - 12) 377 3. DUCATI (13/16 - 5) 368 4. BMW (11/8 - 4) 200 5. HONDA (10/10 - 3) 143
SUPERSPORT – FRANCIA DI MIRKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY RKO COLOMBI – FOTO GP AGENCY

Manuel Gonzalez (81) davanti a Dominique


Aegerter (77) nella Gara 2 aperta
dall’incidente che ha messo fuori causa
Luca Bernardi e Jules Cluzel. Sotto, la festa
del Team ParkinGo per il primo successo
di Gonzalez nella Supersport.

18 www.motosprint.it
WEEKEND
DI PAURA
CON UN PRIMO E UN SECONDO POSTO, AEGERTER ALLUNGA AL VERTICE PROPRIO ALLA VIGILIA
DELL’ASSENZA DI BARCELLONA. MA MAGNY-COURS, DOVE GONZALEZ SI AGGIUDICA GARA 2,
SARÀ RICORDATA PER GLI INCIDENTI CHE COINVOLGONO ODENDAAL, FABRIZIO, BERNARDI E CLUZEL

M
A G N Y - parlava della T12) e soltanto qualche contare le capriole compiute nelle vie
C O U R S (bruttissima) contusione per Jules. La di fuga da Michel, uscito ammaccato,
– Scriven- bandiera rossa esposta è stata inevi- anzi, rottamato quanto la ZX-6R, di-
do il reso- tabile, per una manche ridotta a 12 gi- strutta in tutte le parti, quattro cilindri
conto del ri. Esattemente come il giorno prima, incluso. Anche in quel caso, la contesa
weekend quando era successo davvero di tutto. è stata ridotta di sette passaggi.
Supersport A precedere il terribile volo di cui Non dimentichiamo poi il venerdì
di Magny- Michel Fabrizio si era rivelato pro- di prove libere, che aveva visto fuori
Cours, e al tagonista, era stato l’impatto sulla dai giochi Hikari Okubo, compagno di
momento griglia tra le moto di Valentin Debise Fabrizio nella squadra capitanata da
di chiudere questo numero, auspica- e Vincent Falcone, per una dinamica Fabio Uccelli; un contatto, anzi, una
vamo che le notizie relative allo sta- incredibile a giro di ricognizione ap- botta tremenda con la Yamaha di Ste-
tus di Luca Bernardi e Jules Cluzel pena cominciato: la R6 di Debise si è ven Odendaal avrebbe potuto produr-
rimanessero tali, senza complicazioni spenta e lui, sceso di sella, ha prova- re danni più gravi di una “semplice”
o ulteriori problemi. Nell’incidente av- to a segnalare a chi sopraggiungeva contusione al ginocchio destro. Per il
venuto nella prima tornata di Gara 2, l’imminente pericolo. Ma, tra un pilota giapponese, impegnato anche in Mo-
il sammarinese ha perso il controllo e l’altro, non è facile scorgere chi sta toE, il fine settimana è finito lì, mentre
della sua Yamaha R6, scivolando nella davanti, perciò è arrivato in gran lena è continuato quello del sudafricano.
chicane che immette sul rettifilo dei Falcone, per un tamponamento del
box. quale, fortunatamente, sono rimaste
Essendo il numero 29 al comando soltanto queste righe descrittive. Pe- LA PUNTA Evan Bros ha sofferto,
delle ostilità, ruzzolando in piena tra- rò, la paura non era finita lì: in pieno però ha stretto i denti. Per lui, però,
iettoria non poteva essere evitato dalle curvone, quello destrorso dove le 600 nulla da fare contro Aegerter, vincio-
moto inseguitrici; a terra sono finiti an- piegano a oltre 240 km/h, Fabrizio ha tore della corsa disputata sabato: «Al-
che Dominique Aegerter e Cluzel, con avuto la peggio, oppure la meglio, se tri 25 punti e un pezzo in più verso la
il francese – addirittura – colpito sul valutiamo attentamente la dinamica: realizzazione desiderata: il titolo» le
casco dalla Yamaha di Federico Cari- il romano del G.A.P. MotoZoo Racing parole dello svizzero, autore della no-
casulo. Il trasporto al centro medico e by Puccetti è stato tamponato sul lato na firma stagionale. Sul podio anche
poi in ospedale ha avuto come bollet- destro della sua Ninja, sfuggitagli dal- Odendaal e Cluzel. Non lo hanno cal-
tino una vertebra rotta per Bernardi (si le mani improvvisamente. Impossibile cato Manuel Gonzalez, Bernardi, Cari-

www.motosprint.it 19
SUPERSPORT – FRANCIA
casulo, Philipp Öttl, Can Öncü, Raffae- non era al meglio. Faccio comunque i duello Aegerter-Odendaal. Nella bat-
le De Rosa e Andy Verdoia, tutti inseriti complimenti ai ragazzi di Ten Kate, a- taglia potrebbe inserirsi Öncü, turco
nella relativa Top 10. bili a ripristinare in meno di dieci minu- che ha preso le misure alla Kawasaki-
ti i danni causati dal botto. Tra pedane, Puccetti. Per il più giovane vincitore di
scarico, semimanubrio e altri dettagli, un GP, nella Moto3 di Valencia 2018,
NEL GIORNO del Signore, qualcu- si sono rivelati velocissimi». la soddisfazione del primo podio nella
no da lassù ci ha messo la mano, come E lui pure, ma non abbastanza: il Supersport a 18 anni, e potrebbe esse-
avrete potuto capire. Lo ha conferma- giovanissimo e arrembante Gonzalez re soltanto l’inizio per uno dei pupilli di
to Aegerter, giunto secondo: «Una co- gli ha tolto la gioia possibile di un de- Kenan Sofuoglu.
sa spaventosa – il leader della classifi- cimo sigillo, regalandolo invece a se Nella grande confusione e dopo la
ca era atterrito, provato e stanco come stesso (al primo successo nella cate- ripartenza, Odendaal non ha tenuto il
mai lo avevamo visto – non ho potuto goria) e ParkinGo: «Sono contento e passo dei migliori. Il gap accusato nei
fare nulla. Bernardi è caduto, eravamo nemmeno affaticato – ha detto lo spa- confronti di Aegerter è sempre più co-
tutti vicini, l’incidente è arrivato subi- gnolo che piace alla Moto2 e che nel spicuo, per 62 lunghezze che dividono
to, senza che io potessi evitarlo. So 2022 potremmo vedere su una MV A- i contendenti. Domi, però, non andrà
che Luca e Jules se la sono cavata e gusta – e desidero cogliere nuovamen- a Barcellona, “preferendo” la MotoE
questo è ciò che più conta». Contano te un piazzamento così prestigioso». di Misano, sapendo che un’eventuale
anche i punti, tuttavia: «Volevo ancora Giurateci, l’ex campione della 300 ce doppietta di Steven lo lascerebbe co-
vincere – ha continuato – ma la mia R6 la farà, fungendo da mina vagante nel munque dove si trova ora: al comando.

Sopra, Luca Bernardi dopo la prima pole


position: in Gara 1 il sammarinese è stato
5°. A destra, Steven Odendaal (4), Federico
Caricasulo (94) e Raffaele De Rosa (3).

dieci anni dopo


Da Davies a Gonzalez: ParkinGo ama Magny-Cours
MAGNY-COURS – La Francia porta assai bene al Team ParkinGo
che, esattamente dieci anni fa, festeggiò in Francia il titolo della Super-
sport del gallese Chaz Davies. All’epoca, il manager era Giuliano Rovel-
li, mentre oggi è il figlio Edoardo (a sinistra con Gonzalez) a dirigere
la squadra Yamaha: «Ho sentito via messaggio papà – ha detto, dopo
qualche piacevole sorso di Prosecco – mi ha fatto i suoi complimenti,
perché battere un Dominique Aegerter così in forma è un’impresa no-
tevole. Il merito è della squadra e di Manuel, ovviamente. Lo spagnolo
ha un talento cristallino». A proposito di successi, in quell’autunno 2011
fu Luca Scassa a portare in alto la R6 di ParkinGo in Francia. Poi, a Por-
timao, ancora Davies riuscì a battere tutti: «Ricordi, indelebili – “Eddy”
continua – io ero piccolo, osservavo e già assimilavo ogni nozione, utile
per il ruolo attuale. Sono molto felice e dedico il primo posto alla mia
famiglia, che sempre ci ha creduto, anche nei momenti meno facili».

20 www.motosprint.it
le CLASSIFICHE
Öncü, primo podio tra le derivate
SABATO: 1. Aegerter (Yamaha) 12 giri pari a 52,932 km in 20’22”009 alla media di 155,936 km/h;
2. Odendaal (Yamaha) a 0”869; 3. Cluzel (Yamaha) a 1”188; 4. González (Yamaha) a 1”356; 5. Bernar-
di (Yamaha) a 2”348; 6. Caricasulo (Yamaha) a 3”957; 7. Öttl (Kawasaki) a 4”931; 8. Öncü (Kawasaki)
a 5”159; 9. De Rosa (Kawasaki) a 6”565; 10. Verdoïa (Yamaha) a 6”869; 11. Krummenacher (Yamaha)
a 7”352; 12. Manfredi (Yamaha) a 9”000; 13. Frossard (Yamaha) a 13”891; 14. Orradre (Yamaha) a
14”146; 15. Soomer (Yamaha) a 16”784; 16. Fuligni (Yamaha) a 17”134; 17. Taccini (Kawasaki) a 23”338;
18. Brenner (Yamaha) a 23”485; 19. Valle (Yamaha) a 24”643; 20. Sanchis (Yamaha) a 25”864; 21.
Herrera (Yamaha) a 35”114; 22. Bergman (Yamaha) a 37”260; 23. Montella (Yamaha) a 37”468; 24.
Montero (Yamaha) a 52”638.
Giro più veloce: Aegerter in 1’41”279 alla media di 156,79 km/h.

DOMENICA: 1. González (Yamaha) 12 giri pari a 52,932 km 20’23”172 alla media di 155,787 km/h;
2. Aegerter (Yamaha) a 0”155; 3. Öncü (Kawasaki) a 1”438; 4. Öttl (Kawasaki) a 1”633; 5. Tuuli (MV
Agusta) a 1”964; 6. Odendaal (Yamaha) a 2”900; 7. Caricasulo (Yamaha) a 3”243; 8. Verdoïa (Yamaha)
a 6”303; 9. De Rosa (Kawasaki) a 6”626; 10. Sebestyén (Yamaha) a 6”893; 11. Manfredi (Yamaha) a
8”458; 12. Frossard (Yamaha) a 10”976; 13. Bergman (Yamaha) a 12”899; 14. Krummenacher (Yama-
ha) a 13”021; 15. Fuligni (Yamaha) a 14”119; 16. Brenner (Yamaha) a 15”252; 17. Soomer (Yamaha) a
17”200; 18. Sanchis (Yamaha) a 17”801; 19. Herrera (Yamaha) a 20”769; 20. Pratama (Yamaha) a
28”167; 21. Montella (Yamaha) a 28”421; 22. Valle (Yamaha) a 28”962; 23. Taccini (Kawasaki) a 39”827;
24. Orradre (Yamaha) a 46”769; 25. Montero (Yamaha) a 49”721.
Giro più veloce: González in 1’41”367 alla media di 156,654 km/h.

IN CAMPIONATO
pilota dentro: 1. Aegerter punti 302; 2. Odendaal 240; 3. Öttl 178; 4. Bernardi 161; 5. González 158; 6. Cluzel
140; 7. Caricasulo 103; 8. Öncü 90; 9. Krummenacher 84; 10. De Rosa 77; 11. Tuuli 69; 12. Soomer
48; 13. Bergman 42; 14. Alcoba 40; 15. Manfredi 31; 16. Takala 21; 17. Sebestyén 21; 18. Pratama 21;
michel fabrizio 19. Jespersen 15; 20. Verdoïa 14; 21. Brenner 10; 22. Frossard 10; 23. Debise 9; 24. Morais 9; 25.
Sanchis 8; 26. Herrera 7; 27. Fuligni 6; 28. Fabrizio 6; 29. Enderlein 5; 30. Mercandelli 5; 31. Fuligni
5; 32. Okubo 4; 33. Roccoli 4; 34. Grünwald 3; 35. Patacca 3; 36. Valle 2; 37. Vostatek 2; 38. Orradre
Una gara rovinata 2; 39. Taccini 1; 40. Pizzoli 1; 41. Szkopek 1; 42. Ottaviani 1; 43. Gutiérrez 1.

dopo pochi metri


MAGNY-COURS – L’immagine dei
LE PAGELLE
rottami sparsi a terra era spaventosa,
per una Ninja del G.A.P. MotoZoo Ra- Dea bendata 10
cing by Puccetti andata in frantumi. Per incidenti così gravi, è un miracolo raccontare soltanto
Michel Fabrizio (sopra), guardando a di fratture o lesioni curabili. Tra Okubo, Odendaal, Falco-
malincuore i frammenti della sua Ka- ne. Debise, Fabrizio, Tuuli, Bernardi, Aegerter e Cluzel si è
wasaki, si sentiva nella stessa manie- sfiorato il dramma.
ra: «Sto come la mia moto – il romano
ha avuto ugualmente la forza di scher- Dominique Aegerter 9
zare – ecco tutto. Un avversario mi ha Lo svizzero ci crede e non lo dice soltanto la classifica.
letteralmente tolto l’avantreno dal Avreste dovuto vederlo osservare i meccanici Ten Kate
mio controllo, in una manovra avvenu- impegnati attorno alla sua R6. Merita la vetta (che resterà
ta nel primo giro della gara di sabato, tale anche dopo Barcellona) e il vantaggio su Odendaal.
nel curvone veloce a destra».
Dopo il ruzzolone e lo spavento, Manuel Gonzalez 9
il numero 84 si è leccato le ferite: Prima vittoria per l’ex iridato della 300, predestinato alla
«Quanto è gonfia la mano sinistra, Moto2. Però, peccato: per lui l’impresa del titolo nella
per non parlare del braccio. Aspetta, classe di mezzo delle derivate sarebbe possibile, in un
ora ti faccio vedere di peggio». Michel eventuale futuro.
mostra le gambe, ed ecco il motivo re-
lativo alla rinuncia domenicale: «Certi Steven Odendaal 5
piloti devono capire che non si vincono Aver saltato le FP2 a causa dell’incidente con Okubo lo ha
le corse al primo giro. Mi porto a ca- limitato, ma Steven è apparso poco brillante. Una doppiet-
sa queste abrasioni, che dovrò curare ta a Barcellona dovrebbe essere per lui una certezza, non
entro la tripla trasferta iberica. A Bar- l’eventualità, per riaprire i giochi.
cellona, Jerez e Portimao voglio fare
bene, arrivandoci in forma, non come
un frullato come mi sento ora».

www.motosprint.it 21
SUPERSPORT 300 – FRANCIA DI GIANMARIA ROSATI - FOTO GP AGENCY

ESAME
IL NEOMAGGIORENNE HUERTAS RISCATTA LA DELUSIONE DI MOST, E CON UNA DOPPIETTA
RIPRENDE LE REDINI DEL MONDIALE. BOOTH-AMOS, PERÒ, NON MOLLA

DI MATURITÀ
M
A G N Y - Due successi tutto sommato simili
C O U R S nelle fattezze, con lo spagnolo capace
– Il mese di fare la differenza nel finale, quando
di sosta è anche pochi decimi di margine posso-
stato uti- no essere determinanti. E dire che gli
le: Adrian avversari non sono rimasti a guardare,
Huertas si in particolare Booth–Amos, in grado
è messo di limitare i danni nel modo migliore,
alle spalle ossia ottenendo due secondi posti. Lo
le manche spagnolo e l’inglese restano le certez-
senza podio di Most per riemergere ze della classe d’ingresso per la sta-
con una doppietta, preceduta dalla po- gione 2021, con tanti piloti a gravitare
le, in Francia. La sua stella ha ripreso loro attorno nelle varie gare come sa-
a brillare, con un gap in classifica su telliti intorno ai pianeti.
Tom Booth-Amos quasi raddoppiato. In Francia, per esempio, a com-
pletare il podio di sabato è stato il pa-
drone di casa Samuel Di Sora, fuggito
con i due golden boys ma costretto ad
accontentarsi della terza piazza. «Co-
divorzio e riappacificazione mincio a essere un po’ stanco di salire
il team Viñales aveva annunciato la rottura soltanto sul terzo gradino del podio
– ha scherzato il francese – dato che
con la yamaha, e invece con la r3 il cugino sento di avere il potenziale per vince-
di maverick, daniel, ha avvicinato il podio re: per conquistare il primo successo
in gara 2. a lasciare la squadra è stato kevin servirà gestire ottimamente gli ultimi
giri di gara, e magari un po’ di fortu-
sabatucci, che con la kawasaki-GP Project na. Conquistare il podio davanti al mio
ha sfiorato i punti pur scattando dai box pubblico è comunque un bellissimo ri-
sultato: prima della corsa io e il team
abbiamo optato per alcune modifiche,

22 www.motosprint.it
che hanno decisamente funzionato».
Il pilota del Team Flembbo non ha po-
tuto approfittare per una questione di
centimetri dell’errore all’ultima curva
di Booth–Amos, a un passo dal finire
a terra davanti alla bandiera a scacchi
come già accaduto a Misano, quando
una vittoria ormai scontata era andata
in fumo.
Diversamente dall’inglese, Huer-
tas non ha commesso errori nel corso
dell’ultimo giro, regolando gli unici due
piloti capaci di tenere il suo passo. La
velocità giusta per essere della partita
infatti era nelle mani (anzi, nel polso
destro) anche del campione in carica
Jeffrey Buis e di Bahattin Sofuoglu,
finiti però a terra in seguito a un con-
tatto alla Curva 14, con l’olandese
non esente da colpe essendo entrato
in uno spiraglio interno decisamente
ristretto. turco di casa Yamaha, invece, è finito Adrian Huertas è stato il primo autore
di una doppietta nella stagione della
nuovamente a terra nel penultimo giro
Supersport 300. In alto, il leader della
mentre inseguiva il primo podio sta-
IL PILOTA con il numero 1 sulla ca- gionale. Anche in Gara 2, la lotta per il
classifica precede Tom Booth-Amos
(69), due volte secondo in Francia,
rena si è parzialmente rifatto in Gara successo è stata un affare tra Huertas Jeffrey Buis (1) e Inigo Iglesias (58).
2, quando con un’eccellente ultima e Booth–Amos, con il fresco maggio-
parte di gara è riuscito a tornare in renne spagnolo abile nel difendere la
extremis sui quattro del gruppo di te- leadership, conquistando la quinta vit-
sta, conquistando poi il terzo posto. Il toria su dieci manche stagionali.

www.motosprint.it 23
SUPERSPORT 300 – FRANCIA
Un risultato che parlerebbe già da
sé, ma che è stato avvalorato dal fat-
to che fin dal 4° giro Adrian ha corso
con un semimanubrio chiuso. «È stato
un weekend perfetto per me – ha am-
messo il numero 99 – e questo è mol-
to utile sia per il campionato che per
il morale. Ora ho 21 punti di vantaggio
su Booth–Amos, ma fino a quando il
distacco non supererà i 50 punti non
posso dire di avere il titolo in mano».
«Le prossime tre piste saranno fa-
vorevoli a me – la risposta dell’ingle-
se – quindi non vedo l’ora che arrivi la
prossima gara a Barcellona. In Fran-
cia ho sofferto l’aumento delle tem-
perature, e ho dovuto lottare con più
piloti rispetto a Gara 1».
I nomi nuovi a cui ha fatto riferi-
mento Booth–Amos sono quelli di
Yuta Okaya, tornato ai piani alti, e so-
prattutto Daniel Berta Viñales, cugino Nel weekend di casa, Samuel Di Sora (46), qui con Inigo Iglesias (58)
di Maverick in sella alla Yamaha R3 e Ruben Bijman (77), ha conquistato il terzo podio stagionale,
del Viñales Racing Team: nelle scorse grazie al quale è tornato in corsa per il terzo posto in campionato.
settimane il team del padre del nuo-
vo alfiere Aprilia aveva annunciato la
separazione immediata dalla Casa dei
tre diapason, ma a Magny–Cours il
matrimonio è ripreso, e con buoni ri-
sultati (4° in Gara 2). Chi ha realmente
divorziato dal team spagnolo è Kevin LE PAGELLE
Sabatucci, tornato a vestire i colori del
Team GP Project, con cui è stato pro-
tagonista di due gare in rimonta dopo adrian huertas 10
la partenza dalla pit lane, causata dal- Pole position, vittoria in Gara 1 e bis in Gara 2: basterebbe questo
la punzonatura del quarto motore (il per motivare il massimo dei voti. Nel weekend in cui Gonzalez vince
limite per ogni pilota è tre) stagionale. la sua prima gara in SSP la classe d’ingresso ha definitivamente tro-
vato il suo erede spagnolo.

TRA GLI ITALIANI, a meritare la Tom Booth-Amos 8


copertina è stato Gabriele Mastroluca, Nonostante la maggiore esperienza, l’inglese sembra non avere il
capace in sella alla Yamaha del Team killer instinct del rivale Huertas, ma resta a galla grazie alla costan-
ProGP di centrare la Top 10 in entram- za. Ora però serve tornare alla vittoria, che gli manca da Assen.
be le manche, con la settima posizione
in Gara 1 e la sesta in Gara 2. Punti in ana carrasco 5
quest’ultima anche per Mirko Gennai, Due piazzamenti nelle ultime posizioni valide per i punti non pos-
arrivato al round transalpino in con- sono essere abbastanza per la Pink Warrior, che sembra essere ri-
dizioni di salute precarie: il toscano piombata nelle difficoltà di inizio stagione. Urge ritrovare la retta via.
infatti è stato operato di appendicite
pochi giorni dopo l’appuntamento di
Most, ed è stato sicuro di scendere in
Bahattin Sofuoglu 4
Aver visto la bandiera a scacchi in soltanto tre gare su dieci è a dir
pista a Magny–Cours soltanto dopo
poco allarmante, e conferma come il giovane turco debba decisa-
aver avuto (il giovedì) il nullaosta dal
mente calmarsi. In Gara 1 è Buis a porre fine alla sua corsa, ma il
personale medico. Per Gennai e tutti i
problema è evidente.
suoi rivali l’appuntamento è ora fissa-
to per Barcellona, ossia il primo dei tre
round iberici consecutivi che decrete-
ranno vincitori e vinti dell’annata.

24 www.motosprint.it
le CLASSIFICHE
anche di sora e buis sul podio
SABATO: 1. Huertas (Kawasaki) 13 giri pari a 57,343 km in 24’38”263 alla media di 139,647
km/h; 2. Booth-Amos (Kawasaki) a 0”588; 3. Di Sora (Kawasaki) a 0”810; 4. Loureiro (Kawasaki)
a 3”564; 5. Mogeda (Kawasaki) a 3”711; 6. Iglesias (Kawasaki) a 8”307; 7. Mastroluca (Yamaha) a
13”013; 8. Steeman (KTM) a 13”330; 9. T. Kawakami (Yamaha) a 13”544; 10. González (Kawasaki)
a 13”640; 11. M. Kawakami (Yamaha) a 15”979; 12. Meuffels (Kawasaki) a 18”380; 13. Carrasco
(Kawasaki) a 18”643; 14. Bijman (Yamaha) a 18”757; 15. Berta Vinales (Yamaha) a 19”009; 16.
Zanca (Kawasaki) a 25”549; 17. Gennai (Yamaha) a 25”663; 18. Stange (Kawasaki) a 25”817; 19.
Sabatucci (Yamaha) a 25”919; 20. García (Kawasaki) a 26”070; 21. König (Kawasaki) a 27”154; 22.
Gaggi (Yamaha) a 29”775; 23. Markarian (Kawasaki) a 31”612; 24. Marquez (Yamaha) a 31”760; 25.
Buis (Kawasaki) a 44”034; 26. Negrier (Yamaha) a 49”611; 27. Poncet (Kawasaki) a 49”749; 28.
Frappola (Kawasaki) a 49”979; 29. Coppola (Yamaha) a 50”388; 30. Offer (Kawasaki) a 1’23”142;
31. Romero (Kawasaki) a 1’32”366.
Giro più veloce: Booth-Amos in 1’52”927 alla media di 140,62 km/h.

DOMENICA: 1. Huertas (Kawasaki) 13 giri pari a 57,343 km in 24’51”985 alla media di 138,363
km/h; 2. Booth-Amos (Kawasaki) a 0”326; 3. Buis (Kawasaki) a 0”446; 4. Berta Vinales (Yamaha)
a 0”892; 5. Okaya (Kawasaki) a 1”056; 6. Mastroluca (Yamaha) a 1”584; 7. Ruiz (Yamaha) a 1”805;
8. Iglesias (Kawasaki) a 2”050; 9. Loureiro (Kawasaki) a 4”412; 10. Mogeda (Kawasaki) a 4”665;
11. Carrasco (Kawasaki) a 5”001; 12. Di Sora (Kawasaki) a 5”077; 13. Steeman (KTM) a 5”360; 14.
Gennai (Yamaha) a 12”952; 15. Garcia (Kawasaki) a 13”452; 16. Bijman (Yamaha) a 13”514; 17. Sa-
batucci (Kawasaki) a 13”739; 18. Svoboda (Yamaha) a 13”893; 19. Zanca (Kawasaki) a 14”145; 20.
Carrion (Kawasaki) a 14”332; 21. Markarian (Kawasaki) a 14”619; 22. Konig (Kawasaki) a 14”726;
mastroluca
23. Gimbert (Kawasaki) a 19”469; 24. Coppola (Yamaha) a 20”023; 25. Saiz Marquez (Yamaha) a
20”173; 26. Rodriguez Nunez (Kawasaki) a 32”945; 27. Quinet (Yamaha) a 35”974; 28. Negrier
(Yamaha) a 36”423; 29. Frappola (Kawasaki) a 36”605; 30. Stange (Kawasaki) a 38”746; 31. Ro-
con i migliori
mero (Kawasaki) a 52”722; 32. Poncet (Kawasaki) a 1’02”001; 33. Offer (Kawasaki) a 1’09”632.
Giro più veloce: Buis in 1’53”707 alla media di 139,65 km/h. Ora voglio
IN CAMPIONATO
1. Huertas punti 179; 2. Booth-Amos 158; 3. Buis 102; 4. Di Sora 97; 5. Steeman 74; 6. Okaya
la conferma
68; 7. De Cancellis 62; 8. Meuffels 58; 9. Carrasco 51; 10. Loureiro 51; 11. M. Kawakami 48; 12.
Carrion 41; 13. Mastroluca 41; 14. T. Kawakami 41; 15. Orradre 39; 16. Konig 37; 17. Gennai 36; MAGNY-COURS – Un italiano che
18. Sofuoglu 32; 19. Ieraci 21; 20. Iglesias 20; 21. Perez Gonzalez 18; 22. Mogeda 17; 23. Berta si mette in luce in Francia fa sempre
Vinales 14; 24. Rodriguez Nunez 13; 25. Khouri 12; 26. Sabatucci 10; 27. Palazzi 10; 28. Ruiz 9; un certo effetto, e nel caso della Su-
29. Perez Selfa 9; 30. Garcia 8; 31. Svoboda 7; 32. Bijman 6; 33. Nunez Roldan 3; 34. Coppola
2; 35. Brianti 2; 36. Millan Gomez 2; 37. Stange 1; 38. Gimbert 1. persport 300 quell’italiano risponde al
nome di Gabriele Mastroluca (sopra e
a sinistra), autore di due gare più che
positive, chiuse al sesto e settimo po-
sto. «Il weekend è partito nel migliore
dei modi – ha spiegato il romano del
Team ProGP – dato che nelle prove li-
bere sono stato veloce sia sull’asciutto
che sul bagnato. In Superpole, nono-
stante il traffico, sono riuscito a con-
quistare l’ottavo posto, dal quale sape-
vo di poter costruire due buone gare».
Presupposto messo in pratica, con
il podio (in Gara 2) lontano soltanto un
secondo. «In Gara 1 sono stato con il
gruppo di testa fino a quattro giri dal
termine, quando mi sono staccato a
causa di un errore, mentre in Gara 2
sono riuscito a limitare al minimo le
sbavature, chiudendo sesto nonostan-
te tutta la bagarre. Passo dopo passo
io e il team stiamo arrivando nelle po-
sizioni che contano, quindi non posso
che essere felice». Prossimo obiettivo
Barcellona, dove il sedicenne vuole re-
stare con i migliori per confermarsi.

www.motosprint.it 25
MOTOGP – TEST MISANO DI SERENA ZUNINO

PRIMO GIORNO DI
SCUOLA
VIÑALES EUFORICO DOPO AVER PRESO CONFIDENZA CON L’APRILIA: «LA MOTO MI HA SORPRESO,
NON ERO MAI STATO COSÌ FELICE IN SELLA A UNA MOTOGP». LO SPAGNOLO CORRERÀ GIÀ AD ARAGÓN.
IN PISTA A MISANO ANCHE MORBIDELLI, A DUE MESI DALL’INTERVENTO AL GINOCCHIO: IL RIENTRO È VICINO

L
A TENSIONE, che precedenza della Suzuki) al V4 della tà con cui mi sono adattato».
aveva portato a creatura italiana, eppure il feeling è
una notte quasi in- parso immediato: «Ero un po’ nervo-
sonne alla vigilia, so all’inizio, il martedì ero in piedi già IL FEELING è stato anche a li-
ha lasciato spazio alle 5, mi sentivo come alla vigilia del vello umano e l’impressione è che
al sollievo e al sor- primo giorno di scuola. Poi però sono possa essere soltanto l’inizio di una
riso. Così è inizia- rimasto davvero sorpreso dalla facili- bella storia. Viñales ha ritrovato vec-
ta l’avventura di chie conoscenze dell’Aprilia: «Perso-
Maverick Viñales ne che c’erano in 125, nel Mondiale,
sull’Aprilia, con i e anche nel campionato spagnolo,
due giorni di test a Misano che hanno quando la mia moto era proprio quel-
acceso la luce verde verso il debutto la veneta. Nel box si respira un’ener-
in gara già ad Aragón. Accompagnato gia positiva e poi entrare nel team
dalla moglie Raquel e dalla figlia Ni- dopo che hanno festeggiato il primo
na, lo spagnolo ha raggiunto l’Italia podio è stato certamente il momento
per conoscere la sua nuova squadra ideale». La conoscenza più impor-
e soprattutto la RS-GP. tante è però quella del compagno
Salito sulla moto italiana due di squadra, l’altro catalano Aleix E-
giorni dopo il primo podio in MotoGP spargaró, che ha spinto per l’arrivo di
dell’azienda, firmato da Aleix Espar- Maverick: «Aleix è come un fratello.
garó, Maverick ha contribuito ad ali- Mi ha protetto con i media e mi ha
mentare l’entusiasmo nell’ambiente spronato a non mollare. Non so se un
Aprilia, mostrandosi subito veloce altro pilota avrebbe fatto lo stesso».
e soprattutto eccitato di fronte alla Al più vecchio dei fratelli Espargaró,
nuova avventura. Del resto, è tanta ora, Viñales chiederà ulteriori dritte a
la voglia di lasciarsi alle spalle la pa- livello tecnico: «Se l’adattamento al
rentesi con la Yamaha. «È stata forse motore V4 è stato immediato, perché
la volta in cui sono stato più felice ho trovato un propulsore facile da ge-
alla guida di una moto. Venivo da cin- stire e con un bel freno motore, la dif-
que anni e mezzo di alti e bassi, senza ferenza è la frenata: mi servirà tempo
capirne il motivo» ha detto. per imparare anche da Aleix».
Viñales ha dovuto affrontare il Se Espargaró in Gran Bretagna
salto tecnico del passaggio dal mo- aveva quasi lanciato il guanto di sfi-
tore quattro in linea della M1 (e in da («Maverick è fortissimo, ma du-

26 www.motosprint.it
Maverick Viñales ha preso confidenza con
l’Aprilia RS-GP nei due giorni di test a Misano,
dove disputerà il proprio secondo Gran Premio
in sella alla moto italiana, il 19 settembre. Lo
spagnolo debutterà questo weekend ad Aragón.

bito che possa andare più forte di


me sull’Aprilia»), il nuovo acquisto
dell’Aprilia l’ha raccolto: dopo aver
ottenuto nel primo giorno un best
lap in 1’33”0, in quello successivo
ha stampato un ottimo 1’32”4 con la
configurazione usata da Espargaró.
Un crono a un decimo dal tempo-
record in gara per la MotoGP e a po-
co più di un secondo dalla pole dello
stesso Viñales di un anno fa. Per que-
sto, vedere il catalano sull’Aprilia nei
E F F E T T O S E R R A due GP sul circuito Marco Simoncelli
sarà molto interessante.

COSÌ come sarà interessante ve-


dere Franco Morbidelli sulla moto
ufficiale: l’italo-brasiliano è tornato
in pista a due mesi dall’operazione
al ginocchio, riprendendo confidenza
tra i cordoli con una Yamaha R1 stra-
dale in mezzo a tanti ducatisti con le
Panigale V4 S come Pecco Bagna-
ia (autore di un clamoroso 1’35”0),
Luca Marini, Johann Zarco ed Enea
Bastianini, e ai tester come Michele
Pirro, Stefan Bradl, Mika Kallio e quel
Dani Pedrosa che sarà wild card a Mi-
sano il 19 settembre.
Dopo Aragón, la Yamaha-Petronas
di Morbidelli sarà di un altro italiano
vice campione della MotoGP, Andrea
Dovizioso.

www.motosprint.it 27
MOTOGP – IL CASO VIÑALES DI MANUEL PECINO – FOTO MILAGRO

Maverick
Viñales, 26
anni, ha chiuso
l’esperienza
con la Yamaha
con otto
successi, altri
16 podi e tredici
pole position
in 79 GP.
Lo spagnolo
non ha mai
terminato una
stagione tra
i primi due
classificati
della MotoGP.

28 www.motosprint.it
COLPEVOLE
O INNOCENTE?
Q
UANDO un rap-
porto si esauri-
sce con un epi-
logo traumatico,
poche volte le
responsabilità
sono di una sola
delle due parti.
È una massima
che può esse-
re applicata anche alla rottura tra la
Yamaha e Maverick Viñales, pilota che
proprio la scorsa settimana ha compiu-
to i primi chilometri sull’Aprilia a Misano
in vista del debutto in gara.
Per capire meglio le responsabilità in
una rottura tanto anticipata sulla sca-
denza di un ricco contratto biennale –
prevista per fine 2022 – serve rileggere
i fatti. Senza affidarci a interpretazioni
bensì all’oggettività, ai numeri.

INIZIATO IN MANIERA IDILLIACA, LE NUOVE MICHELIN


IL RAPPORTO TRA VIÑALES In Spagna, Viñales è stato conside-
rato dai tifosi vittima di un boicottaggio
E LA YAMAHA È FINITO fin dal suo arrivo in Yamaha. Una “co-
spirazione” nata prima della folgorante
MALISSIMO: DALLE GOMME irruzione del catalano nel box di Iwata.
Dopo aver vissuto le prime due stagioni
AI PROBLEMI IN PARTENZA, in MotoGP con la Suzuki, Maverick ven-
ne scelto dalla Yamaha per sostituire
LE CAUSE DI UNA ROTTURA Jorge Lorenzo, passato alla Ducati, e il
CON POCHI PRECEDENTI suo inizio fu semplicemente clamoroso:
l’allora ventiduenne vinse i primi due GP
e fece tris al quinto tentativo.
Una sequenza che si interruppe bru-
scamente dopo il successo a Le Mans,
perché la Michelin decise di cambiare
carcassa della gomma anteriore – pas-
sando a una struttura più rigida – anche
mediante votazione dei piloti. Viñales

www.motosprint.it 29
IL CASO VIÑALES

era tra i contrari a un cambiamento che,


invece, ebbe nel suo compagno Valenti-
no Rossi uno dei promotori.
I teorici della cospirazione ricordano
le parole di Ramon Forcada, ai tempi ca-
potecnico di Viñales. «Quando nel 2017
Maverick aveva iniziato il Mondiale da
leader, la Michelin mise ai voti il tipo di
carcassa da utilizzare per la gomma an-
teriore, un fatto insolito, anzi mai visto
prima, e che non credo rivedremo mai.
Come logico, quel cambio non fece al-
tro che stravolgere la M1, che divenne
una moto estranea per Viñales. Il pilota
perse quel feeling fino a quel momento
perfetto, e invece quel cambiamento nei
pneumatici migliorò le moto dell’HRC. E
il Mondiale cambiò».
«La Michelin – ancora la teoria e-
spressa da Forcada – ha cambiato un-
dici volte il tipo di pneumatico poste-
riore. Mai, nella storia del Mondiale, si
era visto qualcosa del genere, in grado
di distruggere una combinazione team- più “gettonata” tra i piloti. Ricordo che
moto-pilota al culmine della sua perfe- quando scartammo una delle due car- IL CAMPIONE DEL SABATO
zione sportiva». casse, le maggiori lamentele arrivarono Nelle ultime stagioni, Maverick si
Gli argomenti esposti da chi sostiene dalla Ducati». è ironicamente aggiudicato il titolo di
il boicottaggio nei confronti di Viñales «Se parliamo di gomme posteriori, ri- “campione del Mondo del lunedì”, dato
non sono speculazioni, ma realtà, tali da cordiamoci il problema incontrato in Ar- che è stato regolarmente il pilota più
imporre di rivolgersi alla parte “accu- gentina con Scott Redding (l’esplosione veloce nei test svolti il giorno dopo un
sata”. In questo caso Nicolas Goubert, della sua copertura posteriore nelle GP, anche in quei casi in cui in gara il suo
ai tempi responsabile della Michelin in FP4 del GP del 2016, nde). Così nel GP rendimento era stato insufficiente.
MotoGP. seguente, in Texas, presentammo una I numeri ancora più emblematici,
«Ricordo il cambio di pneumatico an- struttura molto più robusta, e passam- però, sono quelli legati alle prove, ed e-
teriore del 2017, ma non le undici mo- mo da un estremo all’altro. Questo ai merge una differenza evidente rispetto
difiche per il posteriore. Ma ogni cam- piloti non piacque, quindi fummo co- alle gare. Come mostriamo nella tabel-
biamento è stato fatto per una ragione. stretti a lavorare progressivamente per la qui a fianco: assegnando i punti per
Parliamo della gomma anteriore: la Mi- “modellare” la carcassa del pneumati- ogni turno del weekend, al termine del
chelin era tornata in MotoGP nel 2016, co posteriore, per una struttura simile a GP Stiria – l’ultimo corso da Viñales,
utilizzando una copertura anteriore con quella dell’Argentina, ma più resistente. con il famigerato tentativo di danneg-
due carcasse differenti. Allora, come A distanza di anni non ricordo se ci furo- giare il motore della sua M1 – Maverick
oggi, esistevano tre opzioni di mesco- no tre, quattro o cinque sviluppi, di certo sarebbe stato secondo nel Mondiale,
le per i piloti in ogni GP: una carcassa questi non furono undici. A quella cifra alle spalle soltanto di Quartararo, e non
copriva una sola mescola, l’altra com- si può arrivare sommando gli sviluppi sesto come nella classifica vera, basata
prendeva due mescole. I piloti della per la carcassa ai logici cambi di tipo- esclusivamente sui risultati in gara.
“carcassa A” erano penalizzati, perché logia di gomme da un circuito all’altro. E così, se da un lato c’è chi passa dai
se il nostro calcolo sulle mescole non Ma quei cambi di tipologia o di mescola risultati negativi del sabato al miglio-
coincideva con le condizioni del circuito sono necessari per adattarsi al circuito ramento della domenica, come Joan
o del meteo nel weekend di gara, loro in questione». Mir, c’è chi compie il percorso contrario,
erano tagliati fuori. Per evitare questo Accuse e spiegazioni. Da qui, però come Viñales, la cui efficacia è tale che
tipo di situazione, i piloti ci chiesero una sorgono alcune domande: per esempio dopo il GP Gran Bretagna – dopo due
cosa semplice: dovevamo concentrare quelle legate al tipo di struttura della weekend di assenza – è ancora il terzo
tutto in un’unica carcassa». gomma confermata, gli interrogativi su nella graduatoria riservata alle prove.
«Ai tempi c’erano pochi piloti, credo chi decise di promuovere quella vota-
tre, fedeli a una carcassa, e tutti gli altri zione, e anche sui motivi per cui la Ya-
preferivano l’altra. Ci fu una votazione maha, in quel momento leader del Mon- L’INFERNO DELLE PARTENZE
che coinvolse i protagonisti della Mo- diale, non puntò i piedi per difendere la I numeri raccontano altrettanto
toGP, e logicamente vinse la carcassa situazione favorevole a Viñales. chiaramente le difficoltà di Viñales in

30 www.motosprint.it
Maverick Viñales al parco chiuso, un’immagine più frequente dopo
MOTOGP IN TV
le qualifiche (32 prime file con la Yamaha) rispetto al post-gara GP ARAGÓN
(24 podi). Come confermano le tabelle qui sotto: lo spagnolo SKYSPORTMOTOGPHD
è secondo nel “Mondiale delle prove” ma soprattutto è ultimo
nel rapporto tra posizioni guadagnate e perse subito dopo il via. 9 GIOVEDÌ 9 SETTEMBRE
17.00: conferenza piloti
10 VENERDÌ 10 SETTEMBRE
8.55: FP1 Moto3
9.50: FP1 MotoGP
10.50: FP1 Moto2
13.10: FP2 Moto3
14.05: FP2 MotoGP
15.05: FP2 Moto2
16.15: Paddock Live Show
11 SABATO 11 SETTEMBRE
8.55: FP3 Moto3
9.50: FP1 MotoGP
10.50: FP3 Moto2
12.15: Paddock Live
12.30: qualifiche Moto3
13.30: FP4 MotoGP
14.10: qualifiche MotoGP
15.10: qualifiche Moto2
16.15: Paddock Live Show
17.00: conferenza piloti
12 DOMENICA 12 SETTEMBRE
8.35: warm up
Moto3, Moto2 e MotoGP
10.30: Paddock Live
11.00: gara Moto3
12.00: Paddock Live
12.20: gara Moto2
13.15: Paddock Live
14.00: gara MotoGP
15.00: Zona Rossa
15.45: Paddock Live
Ultimo Giro
18.00: Race Anatomy
TV8
11 SABATO 11 SETTEMBRE
18.45: sintesi qualifiche MotoGP,
Moto2 e Moto3
12 DOMENICA 12 SETTEMBRE
17.35: differita gara Moto3
18.45: differita gara Moto2
20.35: differita gara MotoGP

DAZN
10 VENERDÌ 10 SETTEMBRE
9.00: FP1 Moto3, MotoGP, Moto2
13.15: FP2 Moto3, MotoGP, Moto2
11 SABATO 11 SETTEMBRE
9.00: FP3 Moto3, MotoGP, Moto2
12.35: qualifiche Moto3,
Moto2, MotoGP
12 DOMENICA 12 SETTEMBRE
8.40: warm up
Moto3, Moto2 e MotoGP
11.00: gara Moto3
12.20: gara Moto2
14.00: gara MotoGP

partenza: i risultati in prova sono rego- maha, Franco Morbidelli (-18) e Valen- di perdere posizioni, ma non può essere
larmente evaporati nei primi metri del tino Rossi (-17). La statistica, fatta ba- una coincidenza che la Yamaha mono-
GP. Viñales ha sempre fatto riferimen- sandosi sulle immagini di motogp.com polizzi il fondo della graduatoria delle
to al deficit della Yamaha nei metri che provenienti dall’elicottero, parla chiaro, partenze, al contrario della KTM che è
portano alla prima curva: non a caso, e conferma la tesi di Viñales. prima, seconda e terza con Iker Lecuo-
nel 2021, nessuno ha perso tante posi- La differenza, però, è che Quarta- na, Brad Binder e Danilo Petrucci.
zioni come Maverick nel tragitto tra la raro si è sempre mostrato capace di Queste sono le constatazioni lega-
propria casella di partenza e la prima correggere questo problema legato ai te al rapporto Yamaha-Viñales, durato
curva, ben 31 posizioni perse nei primi primi 400 metri di gara, al contrario di quattro anni e mezzo. Constatazioni che
dieci GP stagionali. Maverick. possono generare ogni tipo di interpre-
Curiosamente il terzultimo in gra- Come ogni statistica, anche questa tazione per assegnare le responsabilità
duatoria è il compagno di squadra Fabio va interpretata: è chiaro che chi parte di un flop vissuto progressivamente,
Quartararo con 22, a un passo da Luca più indietro ha maggiori possibilità di dopo una luna di miele iniziale perfetta.
Marini con 23. E attenzione, quartultimo guadagnare posizioni, e al contrario chi Ora per Maverick inizia un’altra storia,
e quintultimo sono gli altri due piloti Ya- scatta nelle prime file ha più possibilità con l’Aprilia.

www.motosprint.it 31
GUZZI FAST ENDURANCE – MAGIONE DI ALESSANDRO DI MORO

POKER
32 www.motosprint.it
D’ASSI
DOPO LA DOPPIETTA DI BELLUCCI
E TOTTI (ALTINIER MOTORSPORT
& BIKER’S ISLAND) A MAGIONE,
SONO BEN QUATTRO meglio sulla Guzzi numero 800 portata
GLI EQUIPAGGI IN CORSA PER in pista da Paolo Rovelli e Francesco
Curinga, i quali hanno comunque man-
IL TITOLO ALLA VIGILIA DELLA tenuto la leadership di campionato.
Grande battaglia anche per quel
PROVA CONCLUSIVA A MISANO. che riguarda il gradino più basso del
podio, con ben tre squadre in bagarre
A TESTIMONIANZA DELL’ASSOLUTO e un arrivo in volata che ha premiato il
EQUILIBRIO DEL MONOMARCA Guaracing Factory Team 1 con in sella
Gianfranco Rubini e Matteo Minganti,
DEDICATO ALLE GUZZI V7 III capaci di concludere la corsa in terza

D
posizione precedendo per una mancia-
ta di millesimi il Team Garage 71 – con
OPO la doppia Dario Appella e Samuele Colonna – e
uscita di Varano il Motoclub dei Rapaci, equipaggio for-
e la tappa di Val- mato da Luca Fornasiero e Mauro Ros-
lelunga, il Trofeo signoli.
Moto Guzzi Fast
Endurance –
quest’anno dive- GARA 2 ha visto ancora una volta
nuto campiona- i due alfieri dell’Altinier Motorsport &
to europeo – ha Biker’s Island lottare per il primato,
fatto tappa sul questa volta contro il Team VMS Benty
circuito di Magione per il terzo nonché 2, grande protagonista della tappa di
penultimo appuntamento della stagio- Varano dello scorso mese di maggio.
ne 2021, in cui i numerosi equipaggi L’equipaggio formato da Stefano Nari
al via hanno preso parte a due “mini- e Marco Leardini è stato protagonista
endurance” dalla durata di 60 minuti di una gara sfortunata nella giornata
ciascuna con tanto di partenza di corsa di sabato, in cui i due non sono andati
e cambio pilota. oltre la dodicesima posizione per colpa
Come di consueto, tutte le squadre di un problema alla frizione causato da
hanno preso parte alle gare in sella alle un contatto, ma nella manche della do-
L’arrivo trionfale in Gara 2 Moto Guzzi V7 III in versione da corsa, menica sono riusciti a impensierire la
dell’equipaggio del Team Altinier equipaggiate con il kit Racing Gcorse e coppia Bellucci-Totti per quasi tutta la
Motorsport & Biker’s Island formato
le gomme Pirelli Phantom Sportscomp durata della gara.
da Emiliano Bellucci e Tommaso Totti:
a Magione, la coppia ha firmato una
RS, con Gara 1 svoltasi nella giornata di All’ultimo cambio pilota, però, l’Alti-
perentoria doppietta, rilanciandosi sabato e Gara 2 la domenica. nier Motorsport & Biker’s Island è riu-
anche nella corsa al titolo del Trofeo La prima manche ha visto il Team scito ad aumentare il proprio vantaggio
Guzzi Fast Endurance. Il Team Pablo, Altinier Motorsport & Biker’s Island sugli inseguitori andando così a vincere
battistrada, è distante soltanto sette formato da Emiliano Bellucci e Tom- anche Gara 2, concludendo un fine set-
lunghezze alla vigilia dell’ultima gara. maso Totti partire male perdendo di- timana perfetto che ha rilanciato l’equi-
verse posizioni, ma i due sono riusciti a paggio anche in ottica campionato.
risalire la classifica fino a raggiungere Ancora una volta la lotta per il terzo
il Team Pablo a venti minuti dalla fine gradino del podio è stata particolar-
della contesa, dando così vita a un ac- mente serrata, questa volta con addirit-
ceso duello durato fino all’esposizione tura quattro squadre a darsi battaglia;
della bandiera a scacchi, con Bellucci alla fine è stato il team CID’A Reparto
e Totti che sono poi riusciti ad avere la Corse 1 con Davide Rossi e Nicola Mac-

www.motosprint.it 33
GUZZI FAST ENDURANCE MAGIONE

caferro a conquistare la terza piazza, scondere il chiaro obiettivo di quest’an- direzione. Venendo da molti anni in cui
seguito dal Team Pablo, dal Guaracing no, ovvero la conquista del titolo: «Non ho guidato le supersportive, ho dovuto
Factory Team 1 e dal Motoclub dei Ra- ho paura ad ammetterlo: non sono un riadattare il mio stile di guida e resetta-
paci, rispettivamente in quarta, quinta guzzista e non mi sarei mai aspettato re i miei riferimenti. In ogni caso, ormai
e sesta posizione sotto la bandiera a di essere “contagiato” dalla febbre del corro per divertirmi e qui ho ritrovato la
scacchi al termine dei 60 minuti di gara. Fast Endurance, e invece eccomi qui. giusta motivazione. Insieme con Tom-
Dopo una prima apparizione avvenuta maso Totti, poi, formiamo una bella
per puro caso, nel 2020 mi è stato chie- squadra: lui è un tipo tranquillo come
DOPO la grande doppietta ottenuta sto di disputare l’intera stagione con me e abbiamo un passo gara simile,
in squadra con Totti in sella alla V7 III l’Altinier Motorsport e Biker’s Island e, che è la chiave del successo nelle gare
del Team Altinier Motorsport & Biker’s ovviamente, ho accettato. La V7 III con Endurance. Nelle prime corse abbiamo
Island, Bellucci ha raccontato la pro- il kit Gcorse mi piace, è bella da guidare avuto un po’ di sfortuna che non ci ha
pria esperienza nel Trofeo, senza na- ed è velocissima in curva e nei cambi di permesso di ottenere i risultati sperati,

IL WEEKEND rock DI FILIPPO ROVELLI


TRA LE STORIE da raccontare di questo terzo round di da guidare permette anche agli amatori o agli appassionati
campionato, c’è senza dubbio quella di Filippo Rovelli. Dopo di scendere in pista, sentendosi immediatamente a proprio
aver iniziato la stagione nel CIV, ha preso parte al Fast En- agio, perché è un mezzo adatto a tutti ma comunque perfor-
durance a Magione in equipaggio con DJ Ringo con la moto mante. È stato davvero un fine settimana fantastico».
“00” del Team Virgin Radio, risultando costantemente il pi-
lota più veloce in pista e siglando anche l’incredibile tempo
di 1’22”725 in Gara 2. «Conosco diverse persone che gareg-
giano nel Trofeo, come per esempio mio zio Paolo, perciò
quando Ringo mi ha proposto di correre in equipaggio insie-
me con lui, ho accettato immediatamente ponendomi come
unico obiettivo quello di divertirmi, e devo dire di esserci
riuscito alla grande» racconta Filippo. «La partenza in stile
Endurance è fantastica, anche se ho fatto un po’ di fatica a
prenderci la mano, dovendo poi recuperare durante la gara
a suon di sorpassi, che hanno però reso le due corse ancora
più emozionanti per me. Gareggiare su una moto così facile

34 www.motosprint.it
GARA 1
1 - (93) Altinier Motorsport & Biker’s Island
2 - (800) Team Pablo
3 - (127) Guaracing Factory Team 1
4 - (71) Garage 71
5 - (87) Moto Club dei Rapaci
6 - (166) CID’A Reparto Corse 2
7 - (78) Guaracing Factory Team 2
8 - (76) CID’A Reparto Corse 1
9 - (850) Moto Guzzi World Club (wild card)
10 - (57) The Clan
11 - (910) Tulli Racing VMS
12 - (77) VMS Benty 2
13 - (7) VMS Benty 1
14 - (26) Team Ducoli Corse 2
15 - (00) Virgin Radio
16 - (69) Fab Four Racing
17 - (8) Crosby TT
18 - (17) Team 598
A sinistra, la battaglia tra VMS Benty 2 (77), 19 - (91) Team Ducoli Corse 1
Altinier Motorsport & Biker’s Island (93) 20 - (64) In Moto con l’Africa
21 - (12) Team MMA

CLASSIFICHE
e Team Pablo (800): sono tre dei quattro
equipaggi in corsa per il titolo. Il quarto 22 - (67) Autotech.it
è Guaracing Factory Team 1 (127). 23 - (13) Lupo Racing

GARA 2
1 - (93) Altinier Motorsport & Biker’s Island
2 - (77) VMS Benty 2
3 - (76) CID’A Reparto Corse 1
4 - (800) Team Pablo
5 - (127) Guaracing Factory Team 1
6 - (87) Moto Club dei Rapaci
7 - (71) Garage 71
8 - (57) The Clan
9 - (166) CID’A Reparto Corse 2
10 - (850) Moto Guzzi World Club (wild card)
11 - (910) Tulli Racing VMS
12 - (26) Team Ducoli Corse 2
13 - (27) 3TT
ma qui a Magione è stato bello essere di arrivare all’ultimo round della sta- 14 - (69) Fab Four Racing
competitivi e salire finalmente sul gra- gione con ancora numerose squadre in 15 - (17) Team 598
dino più alto del podio, azzeccando an- grado di poter lottare per la conquista 16 - (91) Team Ducoli Corse 1
che la partenza che finora era stato il del titolo. Il 2021 non fa eccezione, vi- 17 - (78) Guaracing Factory Team 2
nostro vero punto debole. Chiaramen- sto che dopo le due “mini endurance” di 18 - (13) Lupo Racing
te mi piacerebbe conquistare il titolo Magione sono ben quattro gli equipaggi 19 - (64) In Moto con l’Africa
quest’anno, anche se so che non sarà che potranno darsi battaglia per fre- 20 - (12) Team MMA
facile, e poi penserò alla prossima sta- giarsi del titolo della serie riservata alle 21 - (67) Autotech.it
gione, visto che Vittoriano Guareschi mi moto della Casa di Mandello del Lario.
ha già anticipato qualche novità per il A guidare la classifica è ancora il CLASSIFICA DI CAMPIONATO
2022». Team Pablo con 77 punti, ma in sol- 1 - (800) Team Pablo - 77 p.ti
tanto quindici lunghezze sono racchiusi 2 - (93) Altinier Motorsport & Biker’s Island - 70
anche l’Altinier Motorsport & Biker’s
IL PROSSIMO e conclusivo appun- Island, il Guaracing Factory Team 1
3 - (127) Guaracing Factory Team 1 - 63
4 - (77) VMS Benty 2 - 62
tamento sarà al Misano World Circuit e il VMS Benty 2, rispettivamente a
Marco Simoncelli, dove si deciderà la quota 70, 63 e 62 punti. Tutte e quat- 5 - (71) Garage 71 - 50
stagione attraverso una corsa Endu- tro le squadre, così come tutti gli altri 6 - (57) The Clan - 43
rance dalla durata di 90 minuti, con il numerosi piloti al via del Fast Enduran- 7 - CID’A Reparto Corse 1 - 38
campionato ancora completamente ce, scenderanno in pista sul tracciato 8 - (73) CheMoto! Roma - 32
aperto. romagnolo il 10 ottobre per il gran fi- 9 - (87) Moto Club dei Rapaci - 32
Uno dei punti di forza del Moto Guzzi nale di una stagione che, finora, non ha 10 - (7) VMS Benty 1 - 21
Fast Endurance è infatti proprio l’equi- deluso le aspettative regalando grande
librio assoluto, che permette ogni anno spettacolo.

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MXGP – TURCHIA DI STEFANO TAGLIONI

36 www.motosprint.it
ALL’INTERNO
HERLINGS TORNA A VINCERE:
è UN MONDIALE DA FAVOLA

bravo lupino, in top 10,


ko monticelli: anno finito?

LE PAGELLE
DEL GP TURCHIA

mx2: vialle redivivo,


guadagnini da “nazioni”

Jeffrey Herlings (84) festeggia il successo nella prima


delle due tappe turche e recupera punti su Tim Gajser.
Sorride anche Jorge Prado, sopra, 2° e 3° di manche.

VINCE HERLINGS, DAVANTI A PRADO. GAJSER È TERZO. SFORTUNA


PER CAIROLI. PRIMA DEL GP LETTONIA I MIGLIORI CINQUE PILOTI
ERANO RACCHIUSI IN 43 PUNTI: ORA TRA IL PRIMO E IL QUINTO

GRUPPO
CLASSIFICATO NEL MONDIALE CI SONO SOLTANTO 36 LUNGHEZZE

SELVAGGIO www.motosprint.it 37
MXGP – TURCHIA

Tim Gajser, a destra, ha difeso alla grande


la leadership in campionato: quinto nella prima
gara, si è riscattato nel pomeriggio vincendo
davanti a Herlings e Prado.

A
FYONKARA- Il leader dopo il GP di Turchia è
HISAR – Due sempre l’ufficiale Honda HRC Tim
GP di fila in Gajser, che ha tredici punti di vantag-
Turchia: il Jeffrey Herlings gio sul secondo, che però non è più
Covid-19 co- Romain Febvre ma lo spagnolo Jorge
stringe anche «È andata benissimo; Prado. Chi nel gruppo dei cinque si fa
quest’anno in gara 1 è stato tut- più pericoloso è senza dubbio Jeffrey
agli straordi- to più facile ma nel- Herlings. L’olandese, che aveva buttato
nari, anche se alle ortiche la vittoria nel GP prece-
finora non si la seconda ho dovuto dente (Kegums) con una scivolata nel
sono disputati GP tripli, come era suc- rimontare. Le par- finale, stavolta non sbaglia niente e si
cesso (ben cinque volte) l’anno scorso. tenze non sono state prende la seconda vittoria stagionale
L’obiettivo del Promoter è arrivare a grazie a un primo posto in Gara 1 e un
18 GP e con il rischio che qualcuno di come voglio e dobbia- secondo posto in Gara 2, proprio alle
quelli già in calendario possa saltare mo lavorarci. spal- spalle di Gajser. Herlings, che aveva
(come il Portogallo), probabilmente la e braccio vanno vinto su questa pista entrambe le pas-
ci saranno ancora GP doppi, forse in sate edizioni (2018 e 2019), stavolta si
Spagna e nel finale ad Arco di Trento. meglio ma ho ancora è dimostrato non ancora al top come
Il primo di questi due GP turchi, sulla un leggero dolore; velocità ma ha messo sul piatto la sua
pista di Afyon, dove si era già corso vedremo se i due GP eccezionale determinazione, dimenti-
nel 2018 e 2019, è riuscito addirittura cando il problema alla spalla che, a suo
a compattare ancora di più il gruppo così vicini saranno dire, si fa ancora un po’ sentire anche
selvaggio in vetta alla MXGP. Dopo la un problema» se non gli limita la guida. Di sicuro,
Lettonia i primi cinque in classifica, ca- tornato in forma fisicamente, rientra
pitanati da Tim Gajser, erano stretti in di diritto tra i candidati ad un titolo che
43 punti e ora sono schiacciati in 36... il quest’anno sembra appetibile da più di
Mondiale si fa sempre più combattuto! un top rider.

38 www.motosprint.it
HANNO DETTO

Jorge Prado
«È stata una grande giornata, sono contento.
Ho fatto due partenze perfette e sono sempre
stato davanti, quindi facevo le solite linee.
IL SECONDO gradino del podio è
Poi, quando mi hanno passato Tim e Jeffrey, ho
capito dove migliorare. Mercoledì vedremo se
andato, come a Kegums, allo spagnolo
compagno di squadra di Cairoli, Jor- ho capito!»
ge Prado, che ha sfruttato i suoi fan-
tastici holeshot per tentare la fuga in Antonio Cairoli
entrambe le manche. Alla fine, su un
terreno che non ama particolarmente, «Sono contento perché avevo una buona ve-
ha raccolto un secondo e un terzo po- locità; nella prima manche ho rimontato fino
sto, sembra in crescita e sta trovando al quinto posto. Nella seconda, quando stavo
continuità; di fatto ha superato Febvre provando a superare Jorge, sono saltato e ho
in classifica e gli è avanti di quattro
punti. Sul terzo gradino del podio, Tim visto delle balle di fieno in mezzo alla pista.
Gajser, che ha sofferto una prima man- Sono caduto abbastanza forte e ho perso due
che difficile, quando ha perso il ritmo posizioni, terminando al quinto posto»
alle spalle di Coldenhoff nelle prime
fasi della gara e si è irrigidito, tanto
da soffrire indurimento delle braccia e Tim Gajser
raccogliere soltanto un deludente se- «Due gare molto diverse. Buona partenza nel-
sto posto di manche. Nella pausa deve la prima ma avevo le braccia dure e ho perso
avere pensato che stava rischiando la il ritmo. Nella seconda ero terzo, poi sono
tabella rossa e nella seconda manche
è sembrato un altro pilota: velocissi-
passato al comando e ho preso un vantaggio
mo, in qualche situazione anche vici- che ho controllato. Devo migliorare le par-
no al limite ma evidentemente per lui tenze la prossima corsa»
era importantissimo ristabilire le ge-
rarchie con tutti: nella prima di metà

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MXGP – TURCHIA

manche ha superato Prado e ha preso Due volte quinto anche a causa causata da una balla di paglia spostata
un buon vantaggio, che lo ha tenuto al di una sfortunata caduta, Cairoli in traiettoria da un pilota che lo pre-
sicuro anche di un eventuale attacco (222) ha dimostrato ancora cedeva. Ha così perso due posizioni in
di Herlings nel finale. Romain Febvre una volta di poter correre tra favore di Herlings e Febvre e ha chiuso
è quarto di giornata, praticamente da i migliori. La sua esperienza quinto. È comunque in ottime condizioni
esordiente nel Gran Premio di Turchia: sarà un valore aggiunto per la fisiche e lo abbiamo visto protagonista
nel 2018 si era infortunato nelle cro- seconda parte della stagione? di spettacolari affondi e sorpassi.
nometrate e non ha preso il via alle Sesto Jeremy Seewer, con due sesti
gare; nel 2019 si era infortunato nel posti non esaltanti; lo svizzero ha come
GP precedente, in Svezia. Per lui due magra consolazione di essere ancora
quarti posti con ottime partenze ma il migliore in sella ad una Yamaha; in
qualche sbavatura di troppo. Insom- spettacolare nei duelli in entrambe le classifica è sempre sesto ma ora sem-
ma, più che bene ma non era il Febvre manche. Si è confermato velocissimo e bra troppo lontano dal gruppo che lotta
visto a Lommel. sicuramente avrebbe meritato qualche per i primi cinque posti del mondiale.
Al quinto posto, Antonio Cairoli, con punto in più e forse il podio. Quinto in
due quinti posti di manche. Ottimo spun- Gara 1, in Gara 2 era in terza posizione
to in partenza ma qualche indecisione a due giri dal termine, quando è sfor- CONTINUA a stupire Alessandro
alla prima curva lo hanno costretto ad tunatamente incappato in una caduta Lupino, stavolta al settimo posto as-
inseguire, comunque è stato davvero nella chicane del piazzale di partenza, soluto, quindi in pieno in una top ten

40 www.motosprint.it
in cui è l’unico senza una moto uffi- Top 10 per Alessandro Lupino via del secondo GP qui in Turchia, in
ciale. Il “Lupo” si sta divertendo e sta (77) bravo a chiudere al nono programma per mercoledì 8.
dando spettacolo, e i risultati vengo- posto il primo dei due GP turchi. Il GP di Alberto Forato è stato buo-
no da un passo veramente notevole: Romain Febvre (3), accanto no fino alla qualifica, poi, in entrambe
il sesto tempo nelle cronometrate, a Herlings (84), ha chiuso le manche, dopo la partenza, è finito
davanti a Gajser e Cairoli, non si fa due volte quarto rimanendo nelle retrovie: in Gara 1 Forato è sta-
per caso. Nella prima manche è sta- saldamente in lotta per il titolo. to diciassettesimo, senza riuscire a
to davvero sfortunato, cadendo alla prendere un buon ritmo; nella seconda
prima curva dopo la partenza. Era manche, una buona rimonta fino al
anche vicinissimo ai primi e invece si diciottesimo posto.
è trovato a rimontare dall’ultima po-
sizione alla tredicesima. Splendido il nelle crono! Al nono posto c’è Pauls
sesto posto in Gara 2, alle spalle di Jonass, che però stava disputando un INFINE, stagione probabilmente
Cairoli e davanti a Seewer! ottimo GP, da podio: quinto nelle cro- finita per Ivo Monticelli, che ha riac-
In ottava posizione assoluta c’è nometrate e terzo in Gara 1, era quarto cusato il problema alla spalla sinistra
Glenn Coldenhoff, soltanto ottavo in in Gara 2, quando è caduto nella curva che si era lussata a Lommel e sta rien-
Gara 1 e undicesimo in Gara 2, dove è in fondo al rettilineo della pit lane ed è trando in Italia per un controllo: sem-
caduto; davvero troppo poco per chi a- finito addosso alle protezioni. Un forte bra deciso a risolvere il problema con
veva segnato il secondo miglior tempo colpo alla schiena ma è OK e sarà al un intervento chirurgico.

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LE PAGELLE

JEFFREY JORGE TIM


9 HERLINGS 8 PRADO 8 GAJSER

Il “duro” non sarebbe il suo terreno Parte sempre forte e i due holeshot Sbaglia la prima manche e sembra
preferito ma in tre GP disputati lo agevolano per metà delle due arrancare all’interno del tracciato
qui ha sempre vinto. Stavolta, manche. Poi gli inseguitori le studiano ma in gara due è sembrato un altro.
belle le rimonte dopo partenze tutte per rimontare e quando è il Modifiche all’assetto o semplice reset
non delle migliori. Bentornato tra i momento di difendersi non hai le armi mentale? Lo sloveno regge bene la
protagonisti assoluti. migliori. leadership.

ANTONIO ROMAIN GLENN


8 CAIROLI 6 FEBVRE 4 COLDENHOFF

Ogni aggettivo sarebbe superfluo È veloce, parte con i primi ma non Scatta bene entrambe le volte ma
per il campionissimo. Lotta a entra mai nel vivo per le posizioni soffre il ritmo dei migliori e non entra
spada tratta con Prado (che ha che contano. I duelli ravvicinati lo mai in gara. Sì non ama il duro, ma
sedici anni in meno), con Herlings inducono a piccoli errori che però doveva essere un potenziale outsider
(che ha nove anni in meno) e si fanno la differenza rispetto ai suoi per la lotta al titolo ma al momento
butta nei canali come fosse un avversari. sembra perso.
ventenne.

A sinistra, i due compagni di marca


Jorge Prado (61) e Jeffrey Herlings
(84). A completare il terzetto KTM,
Tony Cairoli (sopra), anche lui in lotta
per il titolo mondiale.

42 www.motosprint.it
PILLOLE IN BREVE

In Turchia il cross
è una festa!
Il Mondiale Motocross
in Turchia, tornato
(si era già corso nel

Nazioni a mantova: 2018 e 2019) dopo un


anno di assenza dovuta

ecco i colpi di scena alle problematiche


del Covid-19, è ormai
inserito in una MotoFest
Non ci saranno gli USA. Italia: della cittadina di
Afyonkarahisar, città di
Cairoli-Lupino-Guadagnini? duecentomila abitanti,
400 chilometri a Sud di
AFYONKARAHISAR – Si avvicina il Motocross delle Nazioni, in Istanbul. La kermesse
programma per il weekend del 26 settembre. Sarà la pista lombarda ha preso il via il
Tazio Nuvolari di Mantova ad ospitare per la prima volta il mondiale a primo Settembre e si
squadre per nazioni, arrivato alla sua settantaquattresima edizione. è chiusa la sera delL’8
Il Nazioni torna in Italia dopo Maggiora 2016, dove vinse la Francia Settembre. Al doppio
davanti a Olanda e USA, con l’Italia (Cairoli, Bernardini, Cervellin) evento MXGP sono stati
quinta e il siciliano vincitore dell’assoluta individuale MXGP. Con l’e- collegati ben quindici
dizione 2020 cancellata per il Covid, l’ultima edizione è quella del
concerti musicali,
2019 ad Assen (Paesi Bassi), con trionfo della squadra ospitante,
l’Olanda con Herlings, Coldenhoff e Vlaanderen davanti a Belgio e sempre nell’area degli
Gran Bretagna; un Nazioni da dimenticare per la squadra azzurra impianti sportivi. Alla
che, senza Cairoli (infortunato) è incappata in diversi episodi sfortu- cerimonia d’apertura
nati chiudendo al sedicesimo posto con Monticelli, Lupino e Forato. della Motofest, hanno
Purtroppo, poiché mancheranno ancora 7-8 GP al termine della presenziato autorità
stagione iridata, alcuni top rider si sono già chiamati fuori, come politiche e responsabili
Febvre, Seewer, Gajser, Geerts e Renaux, mentre da oltreoceano sportivi
non verranno per motivi diversi Roczen, Ferrandis, Musquin, ed è ar-
rivato il forfait ufficiale della squadra USA, per motivi logistici, colle-
gati all’epidemia di Covid-19. Sarà presto annunciata la formazione
azzurra con Cairoli e Lupino schierati col 450 (MXGP o Open) e Gua-
dagnini col 250 (MX2). Per i campioni in carica, l’Olanda, c’è qualche
dubbio in MX2 tra Van De Moosdijk (al momento al recupero da un
infortunio) e la giovane rivelazione De Wolf, mentre sono confermati
i leader Herlings e Coldenhoff.

www.motosprint.it 43
CROSS – TURCHIA

WMX
Duncan di nuovo leader ma Kiara c’è
AFYONKARAHISAR – È durato soltanto un GP l’in- davanti alla Van De Ven e alla Duncan. Nel giro suc-
terregno dell’olandese Shana Van der Vlist, specialista cessivo è la Duncan che si mette all’inseguimento di
della sabbia che aveva vinto a Lommel: la neozelande- Kiara. La neozelandese segna giri veloci ed è incollata
se Courtney Duncan, campionessa in carica, si è subito all’azzurra, ma nell’ultimo giro è sempre Kiara davanti
ripresa lo scettro del Mondiale Femminile. e la bandiera a scacchi è vicinissima. Nell’ultima curva
Ma nel GP di Turchia, terza prova iridata stagionale, la Duncan arriva velocissima e riesce a passare pren-
ha brillato anche la nostra Kiara Fontanesi, che è salita dendosi vittoria di manche e di Gran Premio, a parità di
sul secondo gradino del podio, ma a pari punti con la risultato con la Fontanesi (un primo ed un secondo di
Duncan, con un primo ed un secondo posto di manche manche a testa), per la discriminante del miglior risul-
a testa. Kiara ha subito messo in mostra un gran pas- tato in Gara 2. Nell’ultimo giro la Duncan ha segnato il
so sul duro terreno turco, segnando il miglior tempo crono record di gara. La Van De Ven è terza di manche
prima nella sessione di libere, poi, con un secondo e e sul podio.
mezzo di vantaggio sulla Duncan, anche nella sessione A tre GP dal termine del campionato la Duncan van-
di cronometrate. In Gara 1 l’holeshot è della tedesca ta quindici punti sulla Fontanesi; ad altri quattro punti
Papenmeier inseguita subito dalla Duncan e dalla Fon- c’è la Van Der Vlist, poi la Van De Ven e la Valk. Migliore
tanesi, che nel corso del primo giro vanno già in fuga. prestazione iridata per la diciassettenne Elisa Galva-
La Duncan guadagna anche un buon margine ma pian gno, che con l’ottavo posto assoluto (settimo e nono di
piano la Fontanesi prende il suo ritmo e a forza di giri manche) entra nella top ten di campionato (decima).
veloci arriva sulla neozelandese e sfrutta una sua inde- Tre punti iridati per Giorgia Blasigh (ventesima e dician-
cisione a tre quarti di manche per superarla e portarsi novesima). «Sono molto felice di questo GP, ho segnato
in testa. Kiara segna la sua prima vittoria di manche il miglior tempo sia nelle libere che nelle qualifiche e ho
stagionale, la Duncan pur con un altro errore regge in vinto Gara 1 in rimonta - ha dichiarato Kiara Fontanesi
seconda posizione e terza è la Verstappen seguita dalla - Penso mi sarei meritata la vittoria anche in Gara 2,
Van De Ven e dalla Papenmeier. Nella seconda manche ho fatto tutto alla perfezione fino a quell’ultima curva
dopo lo splendido holeshot della Elisa Galvagno, che la dove Courtney è stata più veloce ed è passata... Ora il
spunta arrivando dall’esterno sulla compagna di squa- campionato è ancora aperto ma personalmente voglio
dra (team italiano, Yamaha Ceres 71) Van De Ven, nel pensare a divertirmi gara dopo gara, cercare la vittoria
corso del primo giro si porta al comando la Fontanesi, e ritrovarmi al top... qui ci è sfuggita per poco!».

Scambio di
congratulazioni
tra Courtney
Duncan (1) e
Kiara Fontanesi
(8) al termine
del weekend
turco.

44 www.motosprint.it
EMX Open
De Bortoli a un passo dal titolo
AFYONKARAHISAR – Tredici i piloti al via della che. «È per me una grandissima giornata perché fi-
quinta e penultima prova del Campionato Europeo nalmente è arrivata una splendida vittoria dopo ben
EMX Open, anche se solo sei si sono sobbarcati la quattro terzi posti - ha dichiarato De Bortoli - Posso di-
lunga trasferta nella Turchia asiatica e gli altri sette re che non poteva andar meglio, ho iniziato con la pole
sono piloti turchi (regolarmente arrivati tutti nelle re- position nelle cronometrate, poi sono stato velocissi-
trovie in entrambe le manche). Come nel Mondiale, si mo in partenza in entrambe le manche e ho portato a
disputano ad Afyon due prove di fila: la prima corsa il termine la doppietta reggendo bene nel finale delle
sabato quattro settembre, la seconda che è in calen- due gare. Peccato che Dercourt abbia saltato Gara 2;
dario per martedì sette settembre. Nel GP del Sabato, è ancora secondo in campionato ma ha perso diversi
l’azzurro Davide De Bortoli (sopra) ha infilato la dop- punti. Siamo già in vista dell’ultima prova... e per me
pietta e ha segnato la sua prima vittoria stagionale. martedì sarà molto importante mantenere la concen-
Ora, con trentasette punti di vantaggio, sui cinquanta trazione per arrivare alla certezza matematica... ho un
in ballo nell’ultima prova, il pilota veneto è a un passo gran vantaggio ma il campionato non è ancora vinto».
dal titolo europeo. Dopo aver segnato la pole ha domi- In lotta per il titolo c’è anche Simone Croci (nella fo-
nato entrambe le manche partendo sempre in testa: to con De Bortoli), terzo a 41 punti.
nella prima manche ha vinto davanti a Simone Croci e
al francese Dercourt, nella seconda davanti al polac-
co Tomasz Wysocki, con Croci al terzo posto.
In Gara 1 De Bortoli ha dovuto guardarsi a lungo
da Dercourt, finché nel finale non è arrivato Croci a
superare il francese. In Gara 2 (dove non è partito
Dercourt), De Bortoli è scattato in testa, e ha gestito
il vantaggio sugli avversari, tenendo a bada Croci che
poi a tre giri dal termine è stato superato da Wysocki.
Il polacco ha tentato anche l’affondo su De Bortoli ma
il veneto ha retto bene fino alla bandiera a scacchi.
Aggiungiamo che i sette turchi in entrambe le man-

www.motosprint.it 45
MX2 – TURCHIA DI STEFANO TAGLIONI

VIALLE FA
DI NUOVO PAURA
IL FRANCESE VINCE IL GRAN PREMIO MA IN CAMPIONATO È LONTANO DAL LEADER DEL MONDIALE, RENAUX.

A
QUARTO POSTO DI GIORNATA PER GUADAGNINI, SECONDO NELLA CLASSIFICA IRIDATA
FYONKARA-
HISAR – Quat-
Con un 1° e un 2° posto,
tro settimane
il campione in carica
dopo l’ultimo Tom Vialle (28) ha
GP, la MX2 ottenuto una vittoria
sembra esse- di GP importante per
re ritornata al risollevare la stagione.
passato, ovve-
ro al dominio
di Tom Vialle,
campione del mondo in carica, che
sembra tornato in ottime condizioni fi-
siche e al primo dei due GP turchi ha
ristabilito l’ordine gerarchico del cam-
pionato scorso. Dopo l’inizio di stagione
travagliato per l’infortunio alla mano,
che gli è costato ben sette manche a
zero punti, il francese ha approfittato
dello stop per ritornare in forma ed è
tornato sul gradino più alto del podio.
Vittoria di GP grazie al successo in Gara
1, maturato passando in testa nel quar-
to giro, e dal secondo posto nella man-
che finale. In quella seconda manche secondo posto alle spalle di Vialle. l’impressione di non digerire i profondi
ha provato fino alla fine a conquistare Anche in Gara 2 Mattia non è scat- canali del tracciato turco.
la “doppietta” ma nel momento dell’at- tato bene dalla griglia (quarto) e ha Per quanto riguarda gli altri italiani
tacco finale alla prima posizione di Ma- impiegato troppo tempo per prendere in gara, Gianluca Facchetti (passato da
xime Renaux è scivolato lasciando al il ritmo e quando ha attaccato Beaton questo GP alla KTM del team Beddini)
connazionale la vittoria di manche. per il terzo posto, che avrebbe significa- ha segnato un eccellente terzo tempo
Renaux, secondo sul podio (era stato to podio per lui, ha commesso un paio in qualifica ma poi ha raccolto solo do-
quarto in Gara 1), ha confermato che la di sbavature che non gli hanno permes- dici punti nelle due manche. Nella se-
sua tabella rossa può resistere a lun- so il sorpasso e si è dovuto accontenta- conda ha da recriminare per una “spor-
go sulla sua Yamaha dimostrando ve- re del quarto posto. Guadagnini rimane tellata” di Fernandez che lo ha steso
locità e consistenza allo stesso tempo comunque attaccato al “treno” del le- quando era quinto.
anche sotto pressione e rimane leader ader di campionato, con ancora tempo Quindicesimo a fine giornata (da-
del campionato incrementando il van- per fare meglio. vanti a Facchetti), Andrea Adamo ha
taggio a +37 su Guadagnini. Il podio GP non positivo per Jago Geerts, raccolto tredici punti nonostante una
di giornata è stato completato dall’au- soltanto sesto a fine gara preceduto caduta. Valerio Lata, sedicenne roma-
straliano Jed Beaton con 40 punti (due anche da Rene Hofer, austriaco, nem- no del team KTM MRT, protagonista
volte terzo). Stesso punteggio anche meno ventenne (è del 2002). Geerts è nell’Europeo 125 (attualmente secon-
per Mattia Guadagnini che nella prima apparso l’ombra di sé stesso rispetto do in campionato), ha fatto il suo esor-
manche ha rimontato ottimamente alle ultime due gare (vittoria a Lommel dio al Mondiale MX2 e ha chiuso a punti
dalla quinta posizione dopo il via fino al e secondo posto a Kegums) e ha dato la seconda manche, diciassettesimo.

46 www.motosprint.it
MXGP
GARA 1 GARA 2
1. Herlings (KTM) 19 giri in 34’42”407; 2. Prado (KTM) a 5”534; 3. Jonass (Gas Gas) a 6”236; 4. 1. Gajser (Honda) 19 giri in 34’39”849; 2. Herlings (KTM) a 4”654; 3. Prado (KTM) a 8”824; 4.
Febvre (Kawasaki) a 9”174; 5. Cairoli (KTM) a 31”970; 6. Gajser (Honda) a 35”999; 7. Seewer Febvre (Kawasaki) a 28”683; 5. Cairoli (KTM) a 34”198; 6. Lupino (KTM) a 39”772; 7. Seewer
(Yamaha) a 52”191; 8. Coldenhoff (Yamaha) a 54”267; 9. Jacobi (Honda) a 56”317; 10. Olsen (Yamaha) a 41”305; 8. Vlaanderen (Yamaha) a 42”717; 9. Strijbos (Yamaha) a 45”092; 10. Van
(Husqvarna) a 57”016; 11. Bogers (Gas Gas) a 59”266; 12. Tonus (Yamaha) a 1’00”858; 13. Lupino Doninck (Yamaha) a 46”408; 11. Coldenhoff (Yamaha) a 48”900; 12. Bogers (GASGAS) a
(KTM) a 1’01”145; 14. Van Doninck (Yamaha) a 1’03”684; 15. Van Horebeek (Beta) a 1’14”885; 16. 53”499; 13. Tonus (Yamaha) a 1’04”018; 14. Jacobi (Honda) a 1’04”712; 15. Olsen (Husqvarna)
Östlund (Yamaha) a 1’19”553; 17. Forato (Gas Gas) a 1’23”575; 18. Vlaanderen (Yamaha) a a 1’08”090; 16. Van Horebeek (Beta) a 1’10”321; 17. Jasikonis (Husqvarna) a 1’12”113; 18. Fo-
1’29”572; 19. Brylyakov (Honda) a 1’35”434; 20. Watson (Yamaha) a 1’37”244; 21. Locurcio rato (GASGAS) a 1’14”604; 19. Watson (Yamaha) a 1’19”912; 20. Brylyakov (Honda) a 1’40”055;
(KTM) a 1’42”798; 22. Jasikonis (Husqvarna) a 1’48”660; 23. Paturel (Honda) a 1’53”080; 24. 21. Locurcio (KTM) a 1’49”391; 22. Drdaj (KTM) a 1’59”747; 23. Paturel (Honda) a 1 giro; 24.
Drdaj (KTM) a 1 giro; 25. Strijbos (Yamaha) a 5 giri. Östlund (Yamaha) a 9 giri; 25. Jonass (GASGAS) a 14 giri.

MONDIALE PILOTI

PIETRAMURATA
PORTOGALLO
REPUBBLICA

BORUBUDUR
ARGENTINA
SARDEGNA
BRETAGNA

MAGGIORA

INDONESIA

INDONESIA
GERMANIA

28 novembre
LETTONIA

19 settembre

14 novembre
5 settembre

8 settembre

FRANCIA
TURCHIA

TURCHIA

5 dicembre
OLANDA

SPAGNA
AFTYON

24 ottobre
10 ottobre

31 ottobre
27 giugno

17 ottobre
RUSSIA
13 giugno

BELGIO

3 ottobre
ITALIA

ITALIA

ITALIA
25 luglio

8 agosto
18 luglio

1 agosto
GRAN

4 luglio

CECA

BALI

E L
TA
TO
1. Tim GAJSER Slovenia Honda 25/25 18/25 16/15 20/22 22/6 14/18 22/22 15/25 310
2. Jorge PRADO Spagna KTM 12/13 22/14 22/14 15/20 25/20 15/20 18/25 22/20 297
3. Romain FEBVRE Francia Kawasaki 22/15 14/22 25/9 18/18 20/11 22/25 16/20 18/18 293
4. Antonio CAIROLI Italia KTM 20/0 25/20 20/20 13/25 15/25 20/14 20/15 16/16 284
5. Jeffrey HERLINGS Olanda KTM 18/22 20/18 15/25 25/0 - 25/16 25/18 25/22 274
6. Jeremy SEEWER Svizzera Yamaha 15/16 13/16 13/13 16/11 16/22 16/13 12/14 14/14 234
7. Pauls JONASS Lettonia GASGAS 0/20 15/15 14/18 14/8 0/15 18/22 15/6 20/0 200
8. Glenn COLDENHOFF Olanda Yamaha 11/3 16/12 18/22 22/0 18/18 12/8 14/0 13/10 197
9. Alessandro LUPINO Italia KTM 16/18 12/8 3/12 7/7 13/13 - 13/12 8/15 157
10. Ben WATSON G.Bretagna Yamaha 1/0 10/11 12/10 12/15 10/9 9/12 8/11 1/2 133

11. Vlaanderen 121; 12. Olsen 118; 13. Bogers 109; 14. Van Horebeek 109; 15. Jacobi 85; 16. Van Doninck 78; 17. Strijbos 71; 18. Simpson 62; 19. Monticelli 54; 20. Tonus 53; 21. Jasikonis 52;
22. Ostlund 47; 23. Forato 39; 24. Tixier 33; 25. Sterry 33; 26. Locurcio 22; 27. Koch 21; 28. Genot 15; 29. Brylyakov 10; 30. Bobryshev 6; 31. van Berkel 5; 32. Clochet 4; 33. Watson 4; 34.
Butron 2; 35. Guillod 1; 36. Roosiorg 1; 37. Gole 1; 38. Kellett 1.

MX2
GARA 1 GARA 2
1. Vialle (KTM) 18 giri in 34’00”016; 2. Guadagnini (KTM) a 5”988; 3. Beaton (Husqvarna) a 1. Renaux (Yamaha) 19 giri in 35’20”827; 2. Vialle (KTM) a 1”638; 3. Beaton (Husqvarna) a
7”359; 4. Renaux (Yamaha) a 16”158; 5. Hofer (KTM) a 27”478; 6. Fernández (Honda) a 31”297; 11”439; 4. Guadagnini (KTM) a 12”624; 5. Hofer (KTM) a 28”479; 6. Geerts (Yamaha) a 37”230;
7. de Wolf (Husqvarna) a 34”174; 8. Benistant (Yamaha) a 35”151; 9. Geerts (Yamaha) a 7. Todd (Kawasaki) a 45”210; 8. Haarup (Kawasaki) a 54”046; 9. de Wolf (Husqvarna) a 56”764;
43”644; 10. Boisramé (Kawasaki) a 50”403; 11. Todd (Kawasaki) a 52”119; 12. Rubini (Honda) 10. Benistant (Yamaha) a 58”882; 11. Fernández (Honda) a 1’03”019; 12. Gifting (GASGAS) a
a 56”688; 13. Gifting (GASGAS) a 1’04”656; 14. Facchetti (KTM) a 1’08”636; 15. Adamo (GA- 1’07”170; 13. Pancar (KTM) a 1’08”920; 14. Rubini (Honda) a 1’10”240; 15. Adamo (GASGAS) a
SGAS) a 1’09”755; 16. Pancar (KTM) a 1’14”978; 17. Haarup (Kawasaki) a 1’15”911; 18. Weckman 1’31”257; 16. Laengenfelder (GASGAS) a 1’34”671; 17. Facchetti (KTM) a 1 giro; 18. Lata (KTM)
(Honda) a 1’31”140; 19. Laengenfelder (GASGAS) a 1’37”970; 20. Polak (Yamaha) a 1’45”164; a 1 giro; 19. Wagenknecht (KTM) a 1 giro; 20. Congost (Yamaha) a 1 giro; 21. Boisramé (Ka-
21. Lata (KTM) a 1’55”367; 22. Wagenknecht (KTM) a 1 giro; 23. Congost (Yamaha) a 1 giro; wasaki) a 2 giri; 22. Auwera (Husqvarna) a 2 giri; 23. Polak (Yamaha) a 6 giri; 24. Weckman
24. Auwera (Husqvarna) a 2 giri; 25. Florian (KTM) a 17 giri. (Honda) a 13 giri.

MONDIALE PILOTI
PIETRAMURATA
PORTOGALLO
REPUBBLICA

BORUBUDUR
ARGENTINA
SARDEGNA
BRETAGNA

INDONESIA

INDONESIA
MAGGIORA

GERMANIA

28 novembre
LETTONIA

19 settembre

14 novembre
5 settembre

8 settembre

FRANCIA
TURCHIA

TURCHIA

5 dicembre
OLANDA

SPAGNA
AFTYON

24 ottobre
10 ottobre

31 ottobre
27 giugno

17 ottobre
RUSSIA
13 giugno

BELGIO

3 ottobre
ITALIA

ITALIA

ITALIA
25 luglio

8 agosto
18 luglio

1 agosto
GRAN

4 luglio

CECA

BALI

LE
TA
TO

1. Maxime RENAUX Francia Yamaha 15/12 25/22 15/22 12/18 16/22 22/20 25/25 18/25 314
2. Mattia GUADAGNINI Italia KTM 12/11 18/25 22/25 7/16 25/16 7/11 22/20 22/18 277
3. Jago GEERTS Belgio Yamaha 4/15 14/0 18/16 25/25 9/20 25/22 20/22 12/15 262
4. Jed BEATON Australia Husqvarna 14/10 0/13 16/14 22/20 20/13 13/16 18/8 20/20 237
5. Ruben FERNANDEZ Spagna Honda 22/20 22/15 20/9 11/14 18/14 15/14 4/16 15/0 229
6. Thibault BENISTANT Francia Yamaha 6/14 16/12 25/7 8/15 12/25 16/18 16/14 13/11 228
7. Rene HOFER Austria KTM 16/18 0/20 10/15 18/11 11/18 10/9 13/15 16/16 216
8. Kay DE WOLF Olanda Husqvarna 11/0 6/6 14/12 16/22 15/12 20/25 12/13 14/12 210
9. Mathys BOISRAME Francia Kawasaki 18/22 20/14 13/18 9/10 10/15 14/13 10/6 11/1 204
10. Tom VIALLE Francia KTM 25/25 - - - 22/0 18/10 15/18 25/22 180
11. Laengenfelder 144; 12. Van De Moosdijk 132; 13. Haarup 132; 14. Todd 125; 15. Gifting 99; 16. Adamo 96; 17. Mewse 64; 18. Damm 64; 19. Pancar 62; 20. Rubini 49; 21. Polak 33; hetti 18;
26. Teresak 18; 27. Sandner 12; 28. Dickinson 11; 29. Hammal 10; 30. Tropepe 7; 31. Weckman 6; 32. Petrashin 4; 33. Brumann 3; 34. Lata 3; 35. Renkens 2; 36. Goupillon 2; 36. Wagenknecht
2; 38. Congost 1; 39. Ludwig 1.
ENDURO – SEI GIORNI DI DARIO AGRATI – FOTO PPC – DAVIDE ELLI

ITALIA TUTTA D’ORO

R
STORICA DOPPIETTA: GLI AZZURRI I VA N A Z Z A N O
TERME - «Viva
DOMINANO SIA IL TROFEO MONDIALE CHE l’Italia, l’Italia
che non muo-
IL TROFEO JUNIOR. ASSENTI GLI INGLESI, re. Viva l’Italia
che non ha pau-
CHE QUESTA VOLTA NON AVREBBERO ra, L’Italia che
lavora, l’Italia
POTUTO FERMARE GLI ITALIANI, che soffre e che
PROTAGONISTI ANCHE NEL TROFEO CLUB resiste. L’Italia
con le bandiere. Viva l’Italia, che vin-
ce». Canta queste parole Francesco
De Gregori. Insomma; se è un sogno,
per favore non svegliateci. Come la
vittoria della nazionale di calcio agli
Europei, la finale di Berrettini nel ten-
A sinistra, il podio del Trofeo
Mondiale: Italia, Spagna, USA.
A destra: in basso, la squadra
del Moto Club Sebino, seguita
anche da Danilo Petrucci;
al centro, Giovanni Copioli,
Presidente FMI, insieme
agli Junior; in alto, la gioia
dei piloti del Trofeo Mondiale.

nis a Wimbledon, il fiume di medaglie ticabile per lo sport italiano ci hanno volare come i jet delle frecce tricolori,
alle Olimpiadi di Tokyo, con le spet- pensato anche sette splendidi tesori tracciando nel cielo azzurro dell’Oltre-
tacolari prestazioni di Jacobs nei 100 dell’Enduro, nella edizione numero pò Pavese e Alessandrino una lunga
metri, di Tamberi nel salto in alto, a 95 della Sei Giorni, andata in scena scia tricolore, seguiti sul campo da
cui aggiungere quelli nella marcia, nell’Oltrepò Pavese-Alessandrino. La centinaia di tifosi e appassionati arri-
nel ciclismo, nella vela, nel karate. E realtà ha davvero superato la fantasia vati da ogni parte d’Italia e da tutta
ancora, i successi ai Giochi Paralim- e l’emozione, facendoci finire gli ag- Europa. Chi è rimasto a casa ha potuto
pici, dove ci siamo commossi di fron- gettivi. Emozione pura su quella finale seguire in diretta streaming tutte le fa-
te ai trionfi di Bebe Vio nella scherma di cross della pista di Cassano Spino- si finali sui canali FIM, FMI e MS Mo-
e all’incredibile tripletta nei 100 me- la, con il fantastico quartetto in Maglia tor TV Sky 229.
tri: Sabatini (con record del mondo), Azzurra del Trofeo Mondiale compo- Insomma… il pronostico voleva il
Caironi e Contrafatto. sto da Andrea Verona, Davide Guarne- possibile secondo Trofeo Mondiale
ri, Thomas Oldrati e Matteo Cavallo e consecutivo degli USA, dopo la vit-
i tre ancora più straordinari del Trofeo toria del 2019 in Portogallo con Jo-
A COLORARE di verde, bianco e Junior, Manolo Morettini, Lorenzo Ma- nathan Girroir, Taylor Robert, Layne
rosso una nuova giornata indimen- coritto e Matteo Pavoni, impegnati a Michael, Ryan Sipes; la Spagna a fare

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ENDURO SEI GIORNI

Andrea Verona
«Una grande Sei Giorni.
Dopo il Trofeo Junior
del 2018, ho vinto an-
che il Trofeo Mondia-
le! Nel Day 1 è sfumata
la prima posizione As-
soluta per un errore
nell’ultima speciale;
Garcia è andato davve-
ro forte ma il quarto
giorno sono riuscito
a vincerla, mentre gli
altri ho sempre fatto
secondo. La squadra è
stata incredibile: tutti
hanno dato il massimo,
chiudendo nelle prime
posizioni in ogni giorna-
ta, arrivando all’ulti-
ma prova con oltre
5 minuti di vantaggio».

Sopra a destra,
Macoritto, uno Junior
tanta paura con Jaume Betriu, Josep tra gli “ufficiali”. Sopra, con Nicolò Bruschi, Niccolò Scarpelli,
Garcia, Marc Sans, Cristobal Guer- Guarneri, che ha guidato Guido Conforti.
rero; la Francia pericolosa outsider meravigliosamente,
in agguato con Theo Espinasse, Hu- anche se non era
go Blanjoue, David Abgrall, Antoine in perfetta forma.
In alto da destra,
UN CAPOLAVORO, sarebbe
Basset; la Svezia in netta crescita un’estasi sportiva pensare soltanto
Oldrati, anche lui
con Albin Elowson, Rikard Hansson, questo. Perché nella E1 ha dominato
eccezionale, nonostante
Mikael Persson, Anton Lundgren. i problemi fisici, Cavallo Andrea Verona; primo assoluto giovedì
La realtà è che l’Italia in Maglia e il trascinatore e vincitore di tutte le sei giornate del-
Azzurra ha compiuto uno storico dop- della squadra, Verona. la E1. Davide Guarneri, quarto nella
pio capolavoro, dopo l’ultima doppiet- classifica finale della E1 con questi
ta che i nostri centrarono nel 2005, in piazzamenti: 1 quinto lunedì, 1 quarto
Repubblica Slovacca. Trofeo Mondia- martedì, 2 terzi mercoledì e giovedì,
le e Trofeo Junior a cui aggiungere 1 settimo venerdì e 1 quarto sabato.
un’ormai sicura vittoria tra i Club con Oldrati, motivatissimo per essere sta-
la squadra dell’MC Sebino, composta to chiamato ad indossare la Maglia
da Tommaso Montanari, Nicola Rec- Azzurra dopo i tre infortuni di inizio
chia e Filippo Grimani, quest’ultimo stagione (pollice, clavicola, costone e
caduto proprio nella finale di cross. È contusione addominale), ha fatto regi-
arrivato un secondo gradino del podio strare in ogni giornata risultati ottimi,
più che ottimo con l’MC Pavia terzo fino a una top five finale nella E2 tutta

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Thomas Oldrati
«Bella Sei Giorni per tutta la nazionale italiana.
Noi piloti abbiamo avuto subito un ottimo feeling:
eravamo molto motivati e non vedevamo l’ora di ini-
ziare. Nei giorni precedenti la gara siamo andati
a vedere insieme le prove speciali, camminando per
oltre 100 chilometri. Era molto importante iniziare
bene sin dal lunedì e così abbiamo fatto, incremen-
tando ogni giorno il vantaggio. Purtroppo gli ultimi
giorni ho faticato un pochino per il terreno duro ma
ho sempre dato il massimo, facendo degli ottimi tem-
pi. Abbiamo portato a casa questo bellissimo sogno
vincendo sia il Trofeo che lo Junior Vaso in Italia»

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ENDURO SEI GIORNI

da incorniciare, con questi risultati; 2 Sopra, Soreca,


terzi lunedì e martedì, 1 sesto e setti- che ha gareggiato
nei Club ed è giunto
Matteo Cavallo
mo mercoledì e giovedì, 1 terzo vener-
dì, 1 quinto sabato. Cavallo, anche se primo nella C1. «Sono molto contento
non ancora al 100% dopo l’infortunio In alto, Morettini, perché ho usato la TM
al piede sinistro, strepitoso vincitore che non ha mai mollato,
nonostante una brutta 300 2T solo due setti-
della E3, dopo avere lasciato la E1 per
la scelta tecnica di avere, come da re- caduta. Sopra a destra, mane prima della Sei
Pavoni, che ha corso
golamento, i quattro piloti del Trofeo
una splendida Sei Giorni.
Giorni e arrivavo da un
Mondiale schierati nelle tre classi E1, Matteo è stato veloce periodo tutt’altro che
E2, E3. Questo il suo bilancio; 1 se- dal primo giorno,
condo lunedì, 3 volte primo martedì, facile, dopo la frattu-
sbagliando pochissimo.
mercoledì, giovedì, 1 secondo venerdì ra a piede e la caduta
e nuovamente 1 primo sabato. nel GP di Svezia. Rin-
Nel Trofeo Junior il terzetto del-
la Maglia Azzurra è partito a razzo, grazio Cristian Rossi
stravincendo tutte le sei giornate. per la fiducia e tutta
Lunedì, con un vantaggio di 1’05 sul- la Federazione Italia-
la Francia e 1’07 sugli USA. Martedì,
distanziando di 1’49 gli USA e 2’45 la na per il supporto.
Francia. Mercoledì, arrivando a 3’09 Li ho ripagati con sei
sugli USA e 5’08 sulla Francia. Giove- belle giornate, sempre
dì, portando il proprio vantaggio sulla
Francia a 6’26 con gli USA passati nella top 5 dell’Asso-
quarti e la Svezia terza a 8’33. Vener- luta e la vittoria
dì, con 7’10 sulla Francia e 9’38 sulla di classe nella E3»
Svezia, fino a vincere ancora sabato,
con un vantaggio finale di 8’31 sulla

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Manolo Morettini
«Nella terza speciale del primo giorno sono caduto
e ho preso una forte botta al ginocchio sinistro,
già infortunato lo scorso inverno. Non ho mollato
e ho registrato buoni tempi, anche nell’Assoluta
delle varie prove. Sono contento, perché la squadra
ha lavorato bene e abbiamo conquistato il titolo
al termine di sei giorni indimenticabili»
Francia e 9’53 sulla Svezia.
Macoritto, nella E1, ha concluso in
terza posizione, ottenendo comples-
sivamente 2 terzi lunedì e martedì, 1 Davide Guarneri
quinto mercoledì, 1 quarto giovedì, 2 «Siamo stati subito davanti, incrementando
terzi venerdì e sabato. Morettini, no-
nostante una botta al ginocchio sini- il vantaggio ogni giorno. Verona è stato il grande
stro infortunato in inverno, ha fatto trascinatore della squadra ma abbiamo fatto tutti
sua l’ottava posizione nella E1 con la nostra parte, con degli ottimi tempi. Sono contento
un crescendo di ottimi piazzamenti;
12 lunedì, 11 martedì, 8 mercoledì, 6 di come ho guidato, perché sono arrivato
giovedì, 12 venerdì, 8 sabato. Pavoni è con una caviglia messa male. Tutta la squadra
stata l’ombra di Cavallo nella E3, fino ha spinto forte, chiudendo in bellezza! Grande Italia».
a chiudere secondo staccato di 1’08
dal suo compagno di squadra con un
bilancio super positivo.
Brave anche le ragazze dell’Ita- Matteo Pavoni
lia, con Anna Sappino a trascinare «Sono partito subito bene con la seconda posizione
alla settima posizione di squadra le
debuttanti Raissa Terranova e Elisa Assoluta e chiudendo gli altri giorni sempre nella
Givonetti, in una classifica stradomi- top ten. Sono stato veloce, facendo degli ottimi
nata dalle ragazze USA, davanti alla risultati: una bella soddisfazione personale.
Gran Bretagna e Spagna. Sei Giorni
positiva anche per i giovani in Maglia La squadra ha amministrato bene il vantaggio
Azzurra delle due squadre di Club, vincendo alla grande una Sei Giorni mitica».
tutti all’arrivo, con Kevin Cristino
secondo nella C1 dietro a un incon-
tenibile Davide Soreca, migliore tem-

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ENDUROGP SVEZIA

La Sei Giorni
della squadra femminile
(sopra: Sappino,
Terranova, Givonetti)
è stato un importante Lorenzo Macoritto
rodaggio. Le ragazze
azzurre sono arrivate
«Una grande Sei Giorni, in cui siamo andati forti
settime (su otto squadre) sin dall’inizio. lunedì, Morettini ha preso
ma sono tornate a casa una botta al ginocchio ma non ha mai mollato,
con un importante
bagaglio di esperienza, portando a termine tutte le giornate. È stato bravo
che sarà loro di aiuto perché con un ritiro non saremmo riusciti a portare
in futuro.
a casa questo risultato. Le prove erano tutte molto
belle e lunghe. Complimenti agli organizzatori!
Siamo arrivati all’ultima prova con un vantaggio
po assoluto delle tre classi dei Club, di oltre 7 minuti, conquistando questo sogno»
mentre Enrico Rinaldi ha addirittura
vinto la C2, precedendo Nicola Rec-
chia.
Certo; alla fine non c’era l’armata
della Royal Air Force della Gran Bre-
tagna anche se sulle speciali dure, Gruppo KTM da record
secche e polverose, avrebbero fati-
cato sia Holcombe, sia Freeman, con
La maggior parte dei piloti
lo spagnolo Josep Garcia in formis-
sima, vincitore assoluto e della E2,
guidano le moto austriache
mentre Wil Ruprecht, assente per la DELLE 634 moto partenti, KTM ha riaffermato la propria lea-
rinuncia dell’Australia, avrebbe sicu- dership (che dura ormai da un ventennio) nel confronto con le altre
ramente messo tanto pepe sulla co- marche, con ben 230 moto al via. Queste le altre marche: Husqvar-
da degli inglesi. na 127, Beta 75, 61 GASGAS, 36 Sherco, 26 Yamaha, 30 Honda,
È stata una Sei Giorni splendida; 21 TM, 12 Fantic, 11 Rieju, 2 Kawasaki e BMW, 1 Harley Davidson.
dobbiamo essere d’accordo. Ecco Nessuna Suzuki in gara.
perché se è un sogno, per favore non
svegliateci. Domani, nel bene o nel
male, Copioli, Guadi, Rossi e gli altri
tecnici FMI continueranno a lavora-
re per regalarci altre nuove emozioni
nel 2022, in Francia. Emozioni che ha
sicuramente potuto vivere sabato an-
che Paolo Sesti, Presidente FMI per
20 anni, anch’esso grande appassio-
nato di enduro, che proprio domenica
è purtroppo venuto a mancare a 74
anni, dopo una lunga malattia. Tutto
il mondo dell’enduro italiano ha subi-
to voluto esprimere il proprio cordo-
glio alla famiglia.

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A sinistra,
Cristino,
secondo
nella C2, vinta
da Rinaldi (401),
figlio di Mario,
vincitore
di quattro
titoli iridati.

Verona, Guarneri, Oldrati, cavallo: sotto le 13 ore


TROFEO MONDIALE (Espinasse, Blanjoue, Abgrall, Bas- 4. GTBN (Martinez, Ferderer, Pearson)
1. Team Italy (Verona, Guarneri, Oldra- set) a 5h13’24”96; 20. Team Slove- a 6’07”21; 5. Mojo Motorsport (Ferran-
ti, Cavallo) in 12h55’23”02; 2. Team nia (Spindler, Kutnar, Kutin, Mulec) a te, Knight, Maloney) a 19’50”89; 6. KBS
Spain (Betriu, Garcia, Sans, Guerrero) 6h05’24”36. Team-CZ (Markvart, Hrones, Engel) a
a 4’41”46; 3. Team USA (Girroir, Ro- 22’19”23; 7. Trail Pros, US Sprint End
bert, Michael, Sipes) a 7’59”25; 4. Team TROFEO JUNIOR (Henderson, Reynaud, Soenksen) a
Sweden (Elowson, Hansson, Persson, 1. Team Italy (Macoritto, Morettini, Pa- 25’35”04; 8. MC Intimiano Noseda A
Lundgren) a 12’38”21; 5. Team Portu- voni) in 13h09’35”91; 2. Team France (Cerutti, Esposto, Besagno) a 27’09”61;
gal (Reis, Goncalves, Oliveira; Ventura) (Fargier, Lequere, Criq) a 8’31”21; 3. 9. Team West Sweden 1 (Bengtsson,
a 36’40”60; 6. Team Czech Republic Team Sweden (Ljungstrom, Norrbin, Friman, Ahlin) a 28’40”47; 10. Eric
(Kouble, Romancik, Hadek, Zivny) a Ahlin) a 9’53”45; 4. Team Chile (De Ga- Cleveland Memorial (Hoess, Swenson,
37’42”28; 7. Team Canada (Chaine, vardo, Cortes, Schiele) a 51’28”13; 5. Tonsgard) a 29’51”64. 11. Team Ostra
Tinkler-Walker, Medaglia, Stock) a Team Czech Republic (Squta, Chlum, Enduro 2 (Semb, Gunnerheim, Warn) a
42’43”94; 8. Team Brasil (Crivilin, Ca- Friedrick) a 57’52”82; 6. Team Norway 29’58”87; 12. MC La Marca Trevigiana
lafati, Capila, Pellin) a 50’19”83; 9. Te- (Ask, Nohr, Burud) a 1h03’50”57; (Botturi, Tonelli, Gerini) a 37’04”01; 13.
am Belgium (Bral, Willems, Gauthier, 7. Team Nethederlands (Bokslag, Braintree MCC (Hughes, Clarke, Par-
Damiaens) a 50’41”48; 10. Team Ger- Zandbergen, Zomer) a 1h17’21”50; 8. ker) a 40’45”63; 14. MC Gaerne 1 (Re-
many (Von Zitzewitz, Spachmuller, Team Germany (Gorner, Wolff, Hail) a bellato, Rigo, Dal Fior) a 42’03”46; 15.
Hubner, Apolle) a 51’38”39. 11. Team 1h20’36”67; 9. Team Belgium (Lievens, MC Alfieri Derthona (Fanzio, Alutto E.,
Poland (Bracik, Bahlarz, Wieckowski, Nijs, Vanderheyden) a 1h23’53”53; 10. Alutto F.) a 43’26”43.
Olszowy) a 53’06”59; 12. Team Finland Team Portugal (Luz, Sobrosa, Silva)
(Juupaluoma, Puhakainen, Pohjola, a 1h24’04”40. 11. Team USA (Barnes, TROFEO WOMAN
Salin) a 53’30”82; 13. Team Austria Oliveira, Walton) a 5h10’54”93; 12. Te- 1. Team USA (Richards, Gutish, Gal-
(Hirschmugl, Feichtinger W., Feichtin- am Spain (Cortes, Francisco; Tomas) legos) in 9h31’16”84; 2. Team Great
ger M., Schopf) a 1h02’58”58; 14. Te- a 7h19’47”55; 13. Team Switzerland Britain (Holmes, Daniels, Rowett) a
am Netherlands (Jochems, Bruijsten, (Muller, Erzer, Gailland) a 8h46’10”39; 15’02”63; 3. Team Spain (Gomez, Cal-
Pittens, Schwarte) a 1h07’40”35; 15. 14. Team Finland (Puhakainen, Haljala, vo, Badia) a 15’55”45; 4. Team Por-
Team Mexico (Diaz, Ramirez, Rodri- Juupaluoma) a 9h38’59”56. tugal (Vieira, Goncalves, Antunes) a
guez, Guardado) a 1h25’24”07. 16. Te- 32’21”65; 5. Team Sweden (Berzelius,
am Estonia (Triisa T., Biene, Talu, Trisa CLUB Wennbom, Borg Nilsson) a 55’30”39; 6.
J.) a 1h26’’31”65; 17. Team Switzer- 1. Team Ostra Enduro 1 (Vagberg, Ka- Team Germany (Schlosser, Buhmann,
land (Michaud, Vaudan, Kilchenmann, destam, Sjostrom) in 13h05’08”91; 2. Sonnenberg) a 1h29’26”90; 7. Team
Ackermann) a 1h37’04”59; 18. Team MC Sebino (Grimani, Montanari, Rec- Italy (Sappino, Terranova, Givonetti) a
Venezuela (Fumero, Badiali, Vega, Tra- chia) a 1’06”29; 3. MC Pavia Senior 1h44’19”89; 8. Team France (Froment,
solini) a 2h03’07”60; 19. Team France (Bruschi, Scarpelli, Conforti) a 5’59”83; Chaplot, Martel) a 3h24’05”25.

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LUTTO alla sei giorni
Deceduto Arnold Staal, del Club Mccz Team

NEL CORSO della seconda tappa è purtroppo Sopra, Arnold Staal. Avrebbe compiuto 56 anni
a dicembre. Il pilota olandese, munito
venuto a mancare l’olandese Arnold Staal (prossi-
di regolare licenza, aveva qualche problema fisico.
mo a compiere 56 anni a dicembre), in gara con una
KTM nella C3 con il Club Mccz Team. A dare l’allar-
me è stata la stessa Federazione Olandese (KNMV),
avvisando la direzione gara che Staal nel tratto di piccoli disturbi cardiaci, dopo avere comunque otte-
percorso tra l’Enduro Test di Casanova Staffora e nuto quest’anno regolare licenza di pilota, perché in
il Cross Test di Bagnaria, vale a dire fra la terza Olanda la visita medica di idoneità alle gare di fuo-
e la quarta prova speciale, non era mai transitato ristrada in moto prevede protocolli diversi da quelli
dal controllo orario di Bagnaria. Le ricerche sono italiani. L’organizzatore dell’evento ha informato la
immediatamente partite da parte della protezione Federazione Motociclistica olandese (KNMV) che il
civile e da alcuni marshall in moto. Verso le 20:00 loro pilota era stato ritrovato ma sfortunatamente
Staal è stato purtroppo trovato privo di vita, acca- era deceduto. I suoi due compagni di squadra si
sciato accanto alla moto su un sentiero raggiungibi- sono ritirati in segno di lutto e mercoledì mattina
le a piedi o in moto dopo una semplice curva segui- organizzatori e FIM, prima del via, hanno fatto os-
ta da una leggera scarpata. L’ipotesi più probabile servare un minuto di silenzio (in ricordo di Staal),
della sua morte sarebbe riconducibile a un malore seguito da un lungo applauso da parte di tutti. Nel
improvviso perché già lunedì all’arrivo Staal aveva 2003, alla Sei Giorni in Brasile, e nel 2017, in Fran-
accusato problemi fisici, in quanto diabetico e con cia, morirono due piloti inglesi per disidratazione.

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L’IMPORTANTE COntributo DEI CARABINIERI
È stato utilizzato
anche un Agusta 109
AL successo della Sei Giorni ha contribuito anche
il supporto dell’Arma dei Carabinieri (a destra, pre-
miata da Giovanni Copioli), presente sul percorso
con tutti gli agenti disponibili dei vari comandi locali,
supportati dalle forze del Cufa, il reparto foresta-
le, e dalla presenza di un elicottero che nelle pri-
me giornate ha sorvolato l’intero percorso. L’Agusta
109 è quello utilizzato per operazioni di controllo e
per interventi di appoggio agli altri nuclei sulle 12
province della Lombardia con bene operativa a Orio
al Serio, dove sei piloti sono sempre pronti al decol-
lo in pochi minuti dalle 7:30 alle 19:30, mentre nelle
ore notturne in meno di un’ora.

SEI GIORNI VINTAGE ALL’ISOLA D’ELBA LA SICUREZZA INNANZITUTTO


L’Italia sarà rappresentata Una super equipe medica attiva
da Grasso, Tortoli e Pellegrinelli dall’inizio alla fine della corsa
IL Presidente della FMI Giovanni Copioli e della FIM GLI standard del ser-
Jorge Viegas hanno consegnato il Trofeo ISDE Vinta- vizio sanitario della Sei
ge Veterans, vinto nel 2019 in Portogallo della squadra Giorni sono stati curati
dell’Italia in Maglia Azzurra composta da Stefano Pas- dal Racing Medical
seri (sotto, con la coppa), Mario Rinaldi, Giovanni Sala; Team, forte di oltre
i tre campioni hanno potuto alzare la coppa con i loro dici anni di esperienza,
nomi. Il Trofeo Vintage sarà rimesso in palio dal 20 al accumulata in oltre
23 ottobre all’Isola D’Elba, nella seconda edizione del 10 anni di assistenza
ISDE Veterans. Selezionati dal Team Manager France- alle gare italiane, En-
sco Mazzoleni, a rappresentare la squadra dell’Italia duroGP e ISDE 2013.
all’Elba saranno: Giorgio Grasso (KTM 250 1980), Tullio L’equipe medica in
Pellegrinelli (KTM 350 1980), Enrico Tortoli (KTM 250 moto ha compreso i
1975). Premiato da Viegas e Copioli anche il nostro colla- Dottori Pazzano, Sorini,
boratore Dario Agrati, dal 1979 presente alla Sei Giorni. Ravazza. La collabo-
razione con iHelp con
postazione al paddock
ha consentito di trattare buona parte dei piloti trau-
matizzati attraverso esami radiologici sul posto con il
Dottore Roveda e il traumatologo Dottore Rosa. Nella
shock room, allestita per gestire i traumi più gravi, e-
rano presenti il responsabile dei rianimatori, Dottore
Serini con personale specializzato. Avrà invece bisogno
di circa tre mesi di riposo il Dottore Lapi, infortunatosi
durante la ricognizione del percorso prima della gara.
L’assistenza medica della nazionale dell’Italia è stata
sempre curata in gara e alla sera come nelle ultime Sei
Giorni dal Dottore Caranzano del RMT.

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SUPERMOTO – SESTRIERE DI CLAUDIO ORLANDANI

TEDESCO
VOLANTE
IN SELLA ALLA TM, SCHMIDT TORNA ALLA VITTORIA E INCREMENTA IL SUO VANTAGGIO SU CHAREYRE
IN CAMPIONATO. BRAVO SAMMARTIN, CHE SFIORA IL PODIO. NELLA S2, BOZZA CHIUDE QUARTO
A sinistra, la
partenza della
gara sullo
spettacolare
circuito cittadino
del Sestriere.
Hollbacher (72)
è davanti alle
TM di Chareyre
(4) e Schmidt
(41), In mezzo,
si riconosce la
tabella numero
32 di Sammartin.

D
OPO un’assen- una vittoria, un secondo e un terzo bacher, mentre Sammartin è arrivato
za di due anni posto e ora si è ripetuto dominando quarto davanti ad Amodeo dopo il
il Campionato tutte le corse del weekend piemon- sorpasso su Sitniansky.
Mondiale FIM tese, disputate tra l’altro in condi-
Supermoto tor- zioni climatiche variabili con bagna-
na sulle strade to il sabato e asciutto la domenica. IL SEMAFORO verde della Fa-
di Sestriere, Dopo aver conquistato la Superpole e stRace non ha colto di sorpresa il
un circuito cit- il punto che ne attribuisce, il sabato è pilota della Ktm MTR Lukas Hollba-
tadino molto stato caratterizzato dalla prima finale cher che è scattato per primo al via,
impegnativo RaceOne corsa in condizioni di terre- in tempo per evitare diverse cadu-
con curve e chicane strette, rettilinei no bagnato. L’alfiere L30 TM Factory te avvenute nella curva successiva,
veloci e una corsia jolly dove la tat- Racing, Thomas Chareyre, stacca su- tra questi anche Schmidt. Un errore
tica fa spesso la differenza. Grande bito l’holeshot su Lukas Hollbacher e di Hollbacher apre la strada a Milan
ritorno alla vittoria per Marc-Reiner Marc-Reiner Schmidt che prima della Sitniansky davanti a Elia Sammartin
Schmidt nel GP di Sestriere, quarto fine del giro inaugurale era già al co- mentre Schmidt era già in terza posi-
round 2021 sul circuito cittadino al- mando. Le condizioni della pista era- zione davanti a Monticelli.
lestito per l’occasione come ormai no molto difficili a causa della pioggia In rimonta anche Chareyre che al
avviene da tre edizioni. Il Phoenix Ra- e in molti hanno commesso errori. Il secondo giro era già settimo. Anco-
cing ha celebrato la vittoria del tede- tedesco, dopo aver guadagnato un ra pochi giri e il tedesco ha superato
sco nelle tre manche con la volante vantaggio di quasi venti secondi sul Sitniansky portandosi in testa mentre
TM #41. L’ex campione europeo nei resto del gruppo, ha tagliato per pri- alle sue spalle è arrivato Chareyre
precedenti tre round aveva ottenuto mo il traguardo su Chareyre e Holl- che, vanamente, ha cercato di gioca-

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Dall’alto, in senso orario, il vincitore
Marc-Reiner Schmidt (41), il nostro
Elia Sammartin (32), il podio della
S1GP, il podio della S2 e Luca Bozza.

re tutte le carte prima del traguardo, SUPERFINAL:


finendo secondo dietro a Schmidt e DOPO un ricco sabato di prove e 1. Marc Reiner Schmidt (GER-TM)
20 giri in 17:31.724; 2. Thomas Cha-
davanti a Sitniansky. Sammartin ha crono, la classe S2 del Campiona- reyre (FRA-TM) +05.469; 3. Lukas
sfiorato di nuovo il podio con il quarto to Europeo Supermoto ha corso in Hollbacher (AUT-Ktm) +12.562; 4.
posto anticipando Matteo Medizza. condizioni climatiche asciutte con Mickael Bryan Amodeo (FRA-Yamaha)
l’affermazione assoluta di Romain +35.163; 5. Elia Sammartin (ITA-TM)
Kaivers che ha fatto debuttare sul +40.633; 6. Milan Sitniansky (CZE-
L’ULTIMA manche della dome- gradino più alto del podio anche il suo Honda) +42.044; 7. Diego Monticelli
(ITA-TM) +1 giro; 8. Matteo Medizza
nica è stata la Superfinale dove si team MTR KTM.
(ITA-Honda) +1 giro; 9. Daniele Di
giocava il tutto per tutto con la traiet- In Gara-1 scatta l’alfiere del Cicco (ITA-Honda) +1 giro; 10. Michael
toria joker lane che deve essere per- Gazza Racing, Youry Catherine, la- Vertemati (ITA-Vertemati) +1 giro.
CLASSIFICHE

corsa almeno una volta. Al via è stato sciandosi dietro Romain Kaivers e
Schmidt a prendere il comando da- il leader del campionato Andy Bu-
vanti a Chareyre e Hollbacher. Quarto schberger. Quarto, quinto e sesto GP CLASSIFICA:
Sitnianksy inseguito dal transalpino Luca Bozza, Steve Bonnal e Andrea 1. Marc Reiner Schmidt (GER-TM) pun-
ti 81; 2. Thomas Chareyre (FRA-TM)
Mickael Amodeo. Sammartin, caduto Stucchi. Dopo pochi giri Kaivers ha 69; 3. Lukas Hollbacher (AUT-Ktm)
subito alla prima curva, è ripartito in commesso un errore e si è ritrova- 56; 4. Elia Sammartin (ITA-TM) 52; 5.
fondo al gruppo. Al comando Schmidt to terzo alle spalle di Buschberger, Milan Sitniansky (CZE-Honda) 50; 6.
ha cercato di accumulare un suffi- ma poi è caduto ed è tornato terzo. Mickael Bryan Amodeo (FRA-Yamaha)
ciente gap sui più diretti inseguitori Catherine conquista così la vittoria 47; 7. Diego Monticelli (ITA-TM) 42;
Chareyre e Hollbacher. All’uscita del- della prima manche davanti a Kai- 8. Matteo Medizza (ITA-Honda) 39; 9.
la joker lane Schmidt non è riuscito a vers e Buschberger, lasciando a Boz- Daniele Di Cicco (ITA-Honda); 10. Mi-
chael Vertemati (ITA-Vertemati) 31; 11.
mantenere la testa del gruppo ripren- za e Bonnal il quarto e quinto posto. Alberto Moseriti (ITA-Husqvarna) 28;
dendo la corsa dietro a Chareyre. Come nella prima gara, Catherine è 12. Patrick Pals (EST-TM) 27; 13. Marko
Il francese ha poi restituito il fa- partito per primo davanti a Kaivers, Ukota (SLO-Honda) 20; 14. Julien
vore nella joker lane rientrando se- Bonnal e Bozza. Il leader del campio- Haenggeli (SUI-Yamaha) 18.
condo dietro al tedesco, che stava nato Buscherberg è partito dalla pit
proprio aspettando questa mossa lane con un giro indietro rispetto agli S1GP MONDIALE:
1. Marc Reiner Schmidt (GER-TM) Pun-
per riprendere il comando della corsa altri. A metà gara Kaivers ha supera-
ti 297; 2. Thomas Chareyre (FRA-TM)
e senza alcun errore ha conquistato to Catherine e ha preso il comando 280; 3. Lukas Hollbacher (AUT-KTM)
anche la terza vittoria del weekend e ed è rimasto in testa fino al traguardo 253; 4. Milan Sitniansky (CZE-Honda)
l’assoluta, incrementando così la sua davanti a Catherine e Bonnal. 202; 5. Elia Sammartin (ITA-TM) 194;
posizione di leader in campionato, la- Con questa vittoria Kaivers ha fat- 6. Diego Monticelli (ITA-TM) 185; 7.
sciandosi alle spalle della Superfina- to sua anche la vittoria assoluta ad Daniele Di Cicco (ITA-Honda) 138; 8.
le Chareyre e Hollbacher. Quarto po- ex aequo con il francese del Gazza Patrick Pals (EST-TM) 133; 9. Mickael
Bryan Amodeo (FRA-Yamaha) 117; 10.
sto per Amodeo davanti a Sammartin Racing. Quarta piazza per Bozza da-
e Sitniansky. vanti a Stucchi.

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NON FA UNA PIEGA DI CARLO BALDI info@baldicarlo.com

LASCIAMOLI CRESCERE!
La fretta che circonda i giovani è molto spesso cattiva consigliera

L
ARGO ai giovani! È un’affermazione che sento Se guardiamo i campioni del mondo Moto3 degli ultimi cin-
spesso nei paddock di Superbike e CIV da parte que anni, vedremo che il più giovane aveva 20 anni. Perché i
di manager e addetti ai lavori. Lavorare con i ragazzini possono iniziare a correre in circuito verso i 14 anni,
giovani non è facile, ed è soprattutto rischioso. ma poi hanno comunque bisogno di maturare, fare esperienza
Puntare sui giovani comporta investimenti che, e crescere in tutti i sensi, prima di diventare davvero bravi e
se va bene, daranno frutti a distanza di anni, ma vincenti. Al giorno d’oggi il livello di professionalità dei ragazzi
se va male potrebbero essere soldi e tempo che corrono in pista è elevatissimo: in Italia molti prospetti
gettati al vento. Fino agli anni ‘80 un pilota era vengono seguiti dalla Federazione, inseriti nel progetto Talenti
considerato giovane con un’età compresa tra Azzurri sotto la cura degli istruttori (molti dei quali sono piloti
i 18 e i 20 anni, ma in seguito l’età è scesa fino o ex piloti), con cui imparano ad allenarsi e a vivere da atleti.
agli attuali 14-15. Anche chi non fa parte di questo progetto si allena comun-
Nel novembre del 1988 ero al Motor Show di Bologna, nel- que molte ore al giorno, ed è spesso seguito da un personal
lo stand di un’azienda di caschi. trainer. Inoltre le nuove genera-
Venni avvicinato da una persona, zioni raggiungono in fretta una
al suo fianco c’era quello che io maturità che spesso stupisce:
pensavo fosse un bambino. Mi basta sentirli nelle interviste per
spiegò che si occupava di un pilo- capire come i giovanissimi vivano
ta che l’anno successivo avrebbe il Motorsport come un impegno
disputato l’Europeo 125 e che molto serio, al limite del profes-
cercava un fornitore di caschi. Gli sionismo. Non bisogna però di-
dissi che la cosa poteva interes- menticare che sono sempre dei
sarci, e che dicesse al pilota di ragazzi, con la loro spontaneità,
venirci a trovare per provare i ca- il loro entusiasmo e ovviamente
schi. «Il pilota è lui...» mi rispose l’inesperienza e l’ingenuità, come
indicando il ragazzino al suo fian- è giusto che sia.
co. Si trattava di Loris Capirossi,
che dopo aver ottenuto il quarto SPESSO, però, l’ambiente
posto proprio nell’Europeo 1989, che li circonda tende a dimen-
l’anno successivo si laureò cam- ticare la loro età e il percorso
pione del Mondo 125. A quei che devono ancora compiere,
tempi un pilota di nemmeno 16 chiedendo risultati immediati.
anni (tanti ne aveva Loris quando Dobbiamo poi considerare che il
corse l’Europeo) rappresentava processo di crescita non avviene
un’eccezione, un caso raro. Pochi per tutti allo stesso modo e con
anni dopo un altro giovane salì alla ribalta mondiale: Ivan Goi, gli stessi tempi. C’è chi matura prima, chi dopo, e chi... mai. Al-
infatti, nel 1996 vinse in 125 all’età di 16 anni e 157 giorni in cuni dopo una buona stagione nel CIV sono pronti per il Mon-
Austria, accompagnato sul podio da un altro minorenne, Va- diale, altri avrebbero bisogno di restare ancora nell’Italiano,
lentino Rossi, 17 anni. altrimenti il pericolo è di bruciarli. Quante volte abbiamo visto
giovani che dopo qualche vittoria nel campionato nazionale
QUEL RECORD ora appartiene a Can Öncü, vincitore a Va- venivano catapultati nel Mondiale, ma con moto e team poco
lencia nel 2018 in Moto3 a soltanto 15 anni e 115 giorni (nella competitivi? Quante volte abbiamo visto piloti ancora giovani
foto). L’exploit del turco ha confermato come ormai per es- tornare nel CIV dopo un anno fallimentare (sia per loro che
sere considerati interessanti dai team e dagli sponsor i piloti per chi li ha sostenuti economicamente) per completare quel-
debbano avere un età tra i 15 e i 17 anni. I diciottenni vengono la crescita che era stata loro negata dalla troppa ambizione
quasi considerati vecchi. In realtà a quell’età i piloti non sono delle famiglie o dei manager? Lasciamoli crescere tranquilli,
ancora del tutto competitivi, se non per alcune gare. senza forzature. Se sono campioni emergeranno comunque.

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PILLOLE SPRINT DI DANIELA PIAZZA
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ADDIO ELIAS E MARCON IN PISTA NEL NEW JERSEY

A PAOLO SESTI DOPO aver sostituito Josh Herrin in quel


di Pittsburgh, portando a casa un secon-
do e un quarto posto, Toni Elias (nella
foto) è pronto per tornare nel box del
Era stato Presidente FMI per 20 anni Team Fresh N’ Lean Attack Performan-
ce Yamaha Racing al New Jersey Mo-
torsports Park, per il prossimo appun-
tamento del MotoAmerica. Nel caso in cui Herrin fosse
dichiarato “fit” per il round in programma, il Team Yamaha
si ritroverà con tre punte sulla griglia di partenza della Su-
perbike. Ma in New Jersey e in Alabama ci sarà una moto
in più anche nella Twins Cup: Tommaso Marcon debutterà
in sella all’Aprilia RS660 del Team Robem Engineering.

È SCOMPARSO, dopo una malattia, Paolo Sesti, per 20 an- ESKOOTR, NASCE IL MONDIALE PER MONOPATTINI
ni Presidente della Federazione Motociclistica Italiana. Nato
a Bergamo nel 1947, era stato eletto per la prima volta alla SEMPRE più protagonisti della mobilità
guida della FMI il 28 settembre 1996, rimanendone a capo fi- cittadina, i monopattini elettrici sono or-
no al dicembre 2016. Appassionato di Enduro e motociclista mai pronti per fare il loro ingresso anche
praticante fin da giovane, era stato prima socio, consigliere e nel mondo delle competizioni. Il prossi-
vice presidente del Moto Club Bergamo e, successivamente, mo anno, infatti, diventerà realtà il pri-
aveva traghettato la FMI nell’epoca caratterizzata dalla mo- mo campionato del Mondo interamente
dernizzazione tecnologica. Tra i ruoli istituzionali ricoperti, era dedicato a questi mezzi, sviluppati con
stato Membro della Giunta Nazionale del CONI nel quadrien- forniture e metodologia da F1. Denominato “eSkootr”, l’i-
nio 2005-2008 e vice presidente della FIM dal 2007 al 2010. nedito Mondiale seguirà la linea tracciata dalla Formula E,
Il Presidente FMI Giovanni Copioli ha disposto un minuto di con gare disputate su circuiti cittadini e veicoli in grado di
silenzio in memoria di Paolo Sesti in tutte le competizioni che raggiungere i 100 km/h. Tra i primi ad abbracciare il pro-
si sono tenute la scorsa domenica sul territorio nazionale. Alla getto, il leader della micromobilità Helbiz, che schiererà
famiglia Sesti le condoglianze di tutta la redazione di Moto- un team di tre piloti, equipaggiati con il monopattino S1-X.
sprint.

EN PLEIN E ALLORO PRESTIGE MX SENIOR, PRIMI VERDETTI IDM: ALT FA DOPPIETTA,


PER NICHOLAS LAPUCCI A GAZZANE DI PRESEGLIE MA MIKHALCHIK VEDE IL TITOLO
Nicholas Lapucci (nella foto) si è Il penultimo appuntamento del cam- Dopo sette anni, l’IDM è tornato al
laureato campione MX2 nell’italia- pionato italiano MX Senior ha sorriso Red Bull Ring per la penultima tap-
no Prestige, in virtù della doppietta a Kiara Fontanesi (foto) e Francesco pa dell’anno, dove Florian Alt (foto)
nell’ultimo round di Fermo. In MX1, Muratori, tabelle rosse della Femmi- ha trionfato in entrambe le manche.
successo di giornata per Simone nile e della 125 dopo Gazzane di Pre- Vinta Gara 1 davanti a Markus Reiter-
Croci. Titolo nella Fast MX1 ad Ales- seglie. A festeggiare, però, sono stati berger e Ilya Mikhalchik, il tedesco
sandro D’Angelo, mentre Jimmy De soprattutto Nicola Di Luccia, Fabio si è poi ripetuto battendo Mikhalchik
Nicola e Alessandro Manucci si sono Occhiolini e Paolo Catalano, che han- e Luca Grunwald. Un secondo posto
presi i titoli di 300 e Fast MX2, con Va- no conquistato i titoli Veteran MX1, che sa titolo per l’ucraino, battistrada
lerio Lata mattatore nella 125 Junior. Superveteran MX1 e Master MX2. con 40 punti su Valentin Debise.
THE TEST – BMW S 1000 R DI DIEGO D’ANDREA - FOTOLIBERA

ELETTRO
S
GUARDI arcigni e manubri spezzati. Una volta
erano le affilate race replica a far battere for-
te il cuore degli appassionati. Oggi, invece, le
prestazioni estreme su strada sono diventate
il pane delle moderne hypernaked. Come la
BMW S 1000 R, che va alla ricerca del mas-
simo punto di equilibrio tra efficacia, brutalità
prestazionale e ragionevolezza; attentissima a
non superare mai il punto critico, oltre il quale
il divertimento diventa stress.
La formula della naked bavarese recita più o meno così: tanti ca-
valli ma non troppi (165, quelli dichiarati), una ciclistica “rocciosa”,
elettronica di ultima generazione per tenere a bada i bollenti spiri-
ti, un peso effettivo col pieno sotto i 200 chili e un costo a partire
da 14.800 euro, tra i più bassi della categoria. Rispetto al modello
uscente, sparisce lo “sguardo” magnetico derivato dal caratteristi-
co gruppo ottico anteriore asimmetrico ma le linee più taglienti e
muscolari globalmente le giovano. Sulla stessa linea d’onda, sono
anche altri elementi della carrozzeria ridisegnati, come le fiancate
a forma di “R” stilizzata e lo spoiler del motore. Sull’esemplare in
prova, inoltre, spiccava la seducente livrea proposta in optional col
kit M, insieme ad altri elementi estetico/funzionali come i cerchi in
carbonio ultraleggeri e lo scarico Akrapovic.

PER quanto riguarda la dotazione tecnica, già di serie c’è tutto


quel che serve per divertirsi. Motore e ciclistica non prestano il
fianco a critiche e l’elettronica di base è piuttosto completa. La
meccanica, di stretta derivazione racing, chiama direttamente in
causa la sorella carenata S 1000 RR, con il raffinatissimo quattro
cilindri, ora Euro 5 e più leggero di 5 kg. Della potenza abbiamo
già detto. In merito alla coppia, 114 Nm a 9250 giri/min è il dato
dichiarato. Interessante è poi la curva di erogazione particolar-

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SHOCKELETTRONICA MOLTO SOFISTICATA, PARAGONABILE A QUELLA DI UNA SBK.
POTENZA ELEVATA MA NON ESAGERATA. PESO CONTENUTO.
È LA RICETTA GIUSTA PER RENDERE LE EMOZIONI FORTI ALLA PORTATA DI MOLTI

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BMW S 1000 R

mente lineare e vigorosa già dai regimi


medio bassi; mentre, per aumenta-
re l’efficienza di marcia a velocità di
crociera, quarta, quinta e sesta hanno
rapporti più lunghi. Non manca una fri-
zione anti saltellamento più morbida
e auto-rinforzante e c’è la possibilità
di avere (optional) il controllo della
coppia di trascinamento del motore
(MSR), che impedisce alla ruota po-
steriore di perdere aderenza nelle bru-
sche decelerazioni.
Telaio e forcellone, più leggeri ri-
spetto quelli del modello preceden-
te, pescano anche loro a piene mani
dell’esperienza racing maturata con la
S 1000 RR. All’interno del telaio di ti-
po “Flex Frame” il motore assume ora
una funzione portante molto maggiore;
l’ammortizzatore posteriore riposizio-
nato e il cinematismo progressivo Full
Floater del forcellone a capriata infe-
riore, rappresentano anche loro un’in-
teressante evoluzione. Ma su un mezzo
così, è l’elettronica a svolgere un ruolo
cruciale.
La dotazione di base prevede il
IN POCHE PAROLE
Dynamic Traction Control, l’ABS Pro CI PIACE NON CI PIACE
(con funzione di ottimizzazione in base
all’angolo di piega e modalità di frena- • Carattere sportivo • Cambio Shift Assistant
ta “Rain” con gradiente di pressione del del motore Pro non di serie
freno più dolce), l’Hillstart Control e tre • rendimento • vibrazioni
modalità di guida: Rain, Road e Dyna-
mic. In optional, si può aggiungere il della ciclistica • Colorazioni base
pacchetto “Riding Modes Pro”, che oltre • molto emozionante poco accattivanti

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I blocchetti (sotto)
sono pieni di bottoni SCHEDA
per gestire
le funzioni
dell’elettronica.
TECNICA
Nella pagina MOTORE
a fianco, in basso, Quattro cilindri in linea, 4 tempi,
la strumentazione. raffreddato a liquido. Alesaggio
e corsa: 80 x 49,7 mm.
Cilindrata: 999 cm3. Rapporto
di compressione: 12,5:1.
Distribuzione: doppio albero
a camme in testa, 4 valvole
per cilindro. Alimentazione:
iniezione elettronica,
corpi farfallati di 48 mm Ø.
Lubrificazione: carter umido.
Avviamento: elettrico.
TRASMISSIONE
Primaria a ingranaggi,
finale a catena. Frizione:
alla modalità aggiuntiva “Dynamic Pro”, caccia di race replica da castigare. La multidisco in bagno d’olio
completamente configurabile, com- posizione di guida è aggressiva ma non con sistema anti saltellamento.
Cambio: 6 rapporti.
prende il controllo di impennata regola- impiccata. Grazie al design super slim,
bile, freno motore regolabile e controllo il nuovo telaio riduce molto la larghez- DOTAZIONE ELETTRONICA
della coppia di trascinamento del mo- za della moto nella zona di contatto del Tre modalità di guida: Road, Rain,
tore, Launch Control, Pitlane Limiter, ginocchio, offrendo così una posizione di Dynamic. Controllo di trazione
Hillstart Control Pro e il Dynamic Brake guida rilassata e tanta libertà di movi- e anti impennamento.
Sospensioni ESA. Sistema di aiuto
Control (che supporta il pilota nelle fre- mento. I supporti regolabili di aggancio per partenza in salita.
nate di emergenza). Una maggiore sicu- del manubrio - non troppo largo, per
rezza quando si guida di notte è garan- permettere al pilota di rimanere com- CICLISTICA
tita poi dalla luce di svolta adattiva che patto sulla moto in velocità - consento- Telaio: doppio trave in alluminio.
è un componente del sistema Headlight no di effettuare adattamenti ergonomici Sospensioni semi-attive:
anteriore, forcella con steli
Pro, anche questo proposto in optional. su due posizioni: 0 mm / +10 mm verso rovesciati di 45 mm Ø,
A spiccare, tra le novità del model la parte anteriore (inoltre, sono disponi- escursione 120 mm; posteriore,
year 2021, è poi la strumentazione bili in optional i supporti manubrio rial- forcellone in alluminio
con leveraggio progressivo
multifunzione con schermo TFT da zati di 10 mm). Il risultato finale è una e ammortizzatore idraulico,
ben 6,5 pollici (anche lei derivata di- postura d’attacco, ma non sfiancante; escursione 117 mm. Freni:
rettamente dalla S 1000 RR). Diversi con le ginocchia piegate il giusto, e il anteriore, 2 dischi di 320 mm Ø,
i layout opzionabili, come ad esempio busto sufficientemente sporto in avanti pinze ad attacco radiale
a 4 pistoncini; posteriore, 1 disco
la schermata Pure Ride, che fornisce per sentire bene l’avantreno nei bicipiti. di 220 mm Ø, pinza a 1 pistoncino.
tutte le informazioni necessarie per Una vera goduria il motore, che spin- Pneumatici Dunlop SportSmart
la normale guida su strada, mentre ge come un toro già dai 3500/4000 giri/ MK3: anteriore 120/70-ZR17”;
posteriore 200/55-ZR17”.
un’ulteriore schermata principale mo- min. Un calcio nel di dietro che spa-
stra i display con l’angolo di piega, la ra in un attimo in zona rossa, con una DIMENSIONI
decelerazione e il controllo della tra- progressione feroce ma sempre sotto Interasse: 1450 mm. Lunghezza:
zione. Il pacchetto M prevede inoltre controllo. Non si ha mai la sensazione di 2090 mm. Altezza sella:
un’ulteriore schermata con display a dover domare un cavallo impazzito. Qui 830 mm. Larghezza: 812 mm.
Inclinazione del cannotto
barre e timer lap. Non manca, infine, è l’elettronica ben a punto - presente di sterzo: 24,2°. Avancorsa:
la possibilità di sfruttare lo smartpho- ma mai invadente - a fare la differenza. 96 mm. Peso in ordine di marcia:
ne per incrementare le funzioni (ad e- Ma anche la ciclistica. Un plauso va in 199 (194 con pacchetto M)
kg. Capacità del serbatoio
sempio quella di navigazione) tramite particolare alle sospensioni, che lavo- carburante: 16,5 litri.
app dedicata e interfaccia bluetooth. rano egregiamente, anche su asfalto
non proprio perfetto. La moto scende PRESTAZIONI DICHIARATE
Potenza: 121 kW (165 CV)
veloce in piega ed è rapida nei cambi di
PRIMA di passare all’analisi di- inclinazione, senza mai risultare nervo-
a 11.000 giri/ min. Coppia: 114
Nm (11,6 kgm) a 9250 giri/min.
namica, un avvertimento: chi ha una sa. La sensazione è quella di un treno
“Milano-Capo Nord” nel mirino, meglio ultraveloce che corre incollato alle ro- COLORI
che guardi altrove. La S 1000 R è una taie durante un giro di montagne russe. Rosso, argento, bianco/rosso/blu.
sala giochi per incalliti piegatori; per lei, E al momento di staccare forte, nessun
la parola d’ordine è divertimento. Una problema grazie a un impianto frenante PREZZO (C.M.)
moto che nasce per scatenarsi soprat- infaticabile. Ottima la resa del cambio 14.800 euro. Garanzia: 4 anni.
Omologazione: Euro 5.
tutto nel misto (stretto o veloce, poco elettronico Shift Assistant Pro presen-
importa); e quando i cordoli chiamano, te sull’esemplare in prova. Peccato non DISPONIBILITÀ
una regolata alle sospensioni e via, a sia di serie. Immediata.

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COSE DI CASE DI RICCARDO PIERGENTILI

MEGLIO “OFF” O “ON”?


Honda CB500X e CBR500R. Stesso motore ma tipologie di moto opposte

L
A CROSSOVER CB500X è stata presentata nel la forcella regolabile nel precarico molle e la leva del freno
2013 assieme alla sorella naked CB500F e anteriore regolabile. Nel 2017 era arrivata l’omologazione
alla sorella supersportiva CBR500R. In Italia Euro 4. Il 2019 era stato l’anno della massima evoluzione,
la versione X si è subito dimostrata vincente, per la CB500X: lo stile adventure era diventato più marcato,
dal punto di vista commerciale. per sottolineare la versatilità del modello, il motore era di-
Queste sorelle, nel tempo, sono state evo- ventato più reattivo ai regimi bassi e medi, la ciclistica aveva
lute in parallelo, intorno a un compatto motore guadagnato la ruota anteriore da 19” e l’equipaggiamento
bicilindrico parallelo, che offre livelli di potenza e coppia tecnico e funzionale si era arricchito.
sfruttabili da chiunque (48 CV, ovvero 35 kW, a 8600 giri/
min), sia da chi è alle prime armi e cerca una moto facile, NEL 2021 sono arrivate tante novità e il telaietto reg-
che dai motociclisti esperti. gisella verniciato di colore rosso, per donare alla moto
La posizione di guida è comoda; definirla adatta al vero un tocco estetico simile a quello dell’Africa Twin, mentre
Fuoristrada è eccessivo, però la CB500X, grazie alla ruota l’omologazione si è adeguata all’Euro 5.
anteriore di 19”, non se la cava affatto male off-road, a dif- Nel dettaglio, sulla CB500X debuttano una nuova forcella
ferenza delle sorelle più stradali, che hanno ruote anteriori a steli rovesciati, realizzata da Showa (modello SFF-BP),
di 17”. La capacità del serbatoio della versione X è di 17,7 un impianto frenante a doppio disco, un nuovo forcellone,
litri, mentre la CBR500R si ferma a 17,1 litri. Le due moto una ruota anteriore ridisegnata, un inedito radiatore, nuove
differiscono anche per l’escursione delle sospensioni, mag- mappature della centralina, un gruppo ottico anteriore più
giore sulla CB500X, che risulta più adatta all’uso di tutti i potente e ritocchi di stile, compresi nuovi colori e nuove
giorni, anche su fondi stradali dissestati. grafiche.
Anche la CBR500R è stata evoluta tecnicamente. Una
PARLANDO della storia di questi modelli, va ricordato volta sarebbe stata lei l’attrice protagonista ma oggi, in un
che nel 2016 Honda li aveva dotati di un serbatoio più ca- mondo radicalmente diverso, resterà un modello che piacerà
piente, un parabrezza più protettivo, i gruppi ottici a LED, soltanto a un numero ristretto di appassionati...

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RACING SHOP
DI RICCARDO PIERGENTILI

COVERT-X CASCO STREET-FIGHT DI SCORPION

COVERT-X evolve
la concezione di casco
stradale per arrivare
a un concetto stilistico
LS2 RIVA: ANTIVENTO, ANTIPIOGGIA, TRASPIRANTE
nuovo e rivoluzionario.
Si parte da un casco
RIVA di LS2 promette una buona traspirazione ed è dotata
JET, con calotta
di membrana antivento e antipioggia removibile
realizzata in fibra Ultra-
e traspirante, che si aggancia alla parte interna attraverso
TCT e dotato di visiera
tre bottoni. Inoltre, all’interno è presente uno scomparto
con trattamento antinebbia,
per inserire il paraschiena ed una cerniera per l’aggancio
al quale è stato aggiunto
dei pantaloni. Gli inseriti riflettenti sulla schiena e sul petto,
una mentoniera che può essere facilmente tolta o inserita.
oltre alle protezioni sulle spalle e sui gomiti omologate
Gli interni sono rivestiti del tessuto KwikWickIII®
livello 1, garantiscono massima sicurezza.
e sono completamente asportabili e lavabili oltreché
Disponibile in tre colorazioni nella versione uomo
studiati per essere confortevoli in qualunque stagione
(nero/grigio, ghiaccio e grigio/blu) con taglie che vanno
dell’anno. Sei taglie disponibili: da XS a XXL.
dalla S alla 5XL; in due versioni colore per la donna
Prezzi: da 279,90 Euro.
(nero/grigio e ghiaccio) con taglie dalla XS alla 5XL.
www.scorpionsports.eu
Prezzo: 159 Euro.
www.ls2helmets.com
ROCKBOB LA BMW R 18 BOBBER DI WUNDERLICH
NUMEROSI componenti della gamma Wunderlich
sono integrati nella BMW R 18 RockBob: frecce, specchietti QUICKSTRIKE ESCLUSIVO PACCHETTO DALLA ZERO
retrovisori manubrio, leve freno e frizione regolabili e molto
altro ancora. Wunderlich aggiungerà presto una nuova
sella “swing” ai prodotti disponibili per la serie R 18,
che sarà disponibile in similpelle nel colore nero.
Per il resto, le caratteristiche principali sono: motore
verniciato e rifinito con vernice nera opaca; parti cromate;
collettore e impianto di scarico di serie della BMW R 18
classic con rivestimento ceramizzato termoresistente
di colore nero; serbatoio nero opaco; parafanghi anteriori
e posteriori Wunderlich personalizzati e realizzati
in alluminio. Portatarga personalizzato Wunderlich.
Riser personalizzato per il manubrio (Ø 32 mm). ZERO Motorcycles ha lanciato il pacchetto Quickstrike, un kit
www.wunderlich.de di personalizzazione in edizione limitata, dedicato al modello
full electric SR/F. Il pacchetto è stato realizzato in un numero
ridotto di copie: soltanto 100 di questi set numerati saranno
infatti lanciati sul mercato a livello globale. Con questo
esclusivo package, Zero ha voluto dare il massimo
anche da un punto di vista estetico, valorizzando le linee
già molto particolari di questa moto elettrica con componenti
e accessori ispirati al mondo delle corse.
www.zeromotorcycles.com

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POLVERE DI STELLE DI LUIGI RIVOLA lrivola@racine.ra.it

LA MOTO IN CINA
VISTA DA “DENTRO”
Un’integrazione della storia dell’industria nel Paese: La Rikuo Type 97, copia di una
dal “secolo delle umiliazioni” ai modelli copiati Harley-Davidson prodotta
dall’occidente e al ruolo sociale del mezzo di trasporto in Giappone su licenza della

C
Casa americana.

ARO RIVOLA, non aggressione, poi nel 1914 ci fu un per le locali ChangJiang (e altre)? O
la seguo e ap- attentato all’Arciduca e un anno dopo forse le residuate Rikuo Type 97 giap-
prezzo da molti l’Italia entrò in guerra contro l’Austria ponesi, forse più diffuse delle originali
anni; la sua co- e la Germania finché non vinse». americane dalla Corea?
noscenza del- Diciamo che da allora iniziò il “se- In Cina la motocicletta è un mez-
la storia della colo delle umiliazioni” cui fu sottopo- zo di trasporto molto prima che di
motocicletta è sta una debolissima, sfinita Cina da divertimento, come fu in Italia o Spa-
senza dubbio parte di ogni potenza estera, compre- gna nel dopoguerra: le guida chi non
indiscutibile. so il neonato Regno d’Italia, che portò può permettersi altro a tre o quattro
Purtroppo ho all’invasione della Manciuria e quindi ruote. Serve per andare al lavoro, per
notato alcune lacune o inesattezze all’occupazione giapponese, alla Se- trasportare cose (tante) e famiglie,
nell’ultimo articolo in cui si parla del- conda Guerra Mondiale e infine alla semplici 125-150 cm³ anni ’60-‘70
la moto in Cina. Ho la sorte di vivere in guerra civile vinta da Mao e al “Socia- equipaggiate per qualsiasi stagione
Cina da qualche anno, avendo anche lismo con caratteristiche cinesi”. con parabrezza avvolgenti a 180°,
lavorato per l’industria motociclistica I giapponesi avevano lasciato fab- ombrellini para Sole, lunghe maniche
locale, e mi arrogo la responsabilità di briche e ferrovie, i sovietici furono “na- antivento al manubrio, paragambe in
integrare alcuni punti del suo scritto. turali” alleati e fornitori di tecnologia lamiera. In alcune città diventa uno
Tralascerei la storia delle Guer- per diversi anni. È probabile che le sciame continuo, frenetico, ingover-
re dell’Oppio, raccontate come se la moto “copiate” in Cina fossero Zun- nabile, fino alla facile soluzione del
Prima Guerra Mondiale fosse riassu- dapp e HD, e non Dnepr o Ural russe, bando in alcune delle maggiori metro-
mibile in «L’Italia aveva un patto di che per esempio fornirono i disegni poli, compresa purtroppo quella dove
oggi vivo io.
In generale la moto non è uno sta-
La stazione di Mukden, oggi Shenyang, teatro dell’attentato
tus symbol, al contrario. Lo scooter
giapponese del 1931, preludio all’invasione nipponica della Manciuria.
invece – nelle città dove è ammesso
– si avvicina all’immagine di mezzo di
mobilità individuale anche da osten-
tare: allestimenti leziosi tipo “Hello
Kitty”, cromature e vernici fiammeg-
gianti, selle impunturate e scarichi
da SBK si diffondono da Hong Kong e
Taiwan attirando una prima frazione
di mercato.
Soltanto negli ultimissimi anni al-
cuni ricchi hanno iniziato ad avvicinar-
si alla moto come mezzo ludico, sia
sfoggiando maestose HD e BMW, Ka-
wasaki o Ducati guidate con adegua-
ta titubanza, che motorette da Cross
150-250 cm³, scelte soprattutto dai
giovani per la rumorosità.
Michele Ceccucci

68 www.motosprint.it
Una moto-taxi con
ampio ombrello
para Sole a
Xiamen: l’immagine
tratteggia il valore
sociale della
moto in Cina.

storia di questo grande Paese. Con-


EXTRA
CARO Ceccucci, innanzitutto la verrà però con me che ho cercato di
ringrazio di cuore per le osservazioni:
cerco di documentarmi il più possibile,
inquadrare questo periodo in modo
comprensibile tenendo conto che la LA STORIA
ma sono ben lontano dalla conoscen- rubrica Polvere di Stelle si rivolge ad SULLO SMARTPHONE
za globale, quindi sono lieto quando appassionati di motociclismo, e che
qualcuno approfondisce o corregge quindi non potevo dilungarmi più di MOTOMONDIALE:
ciò che ho scritto. È una frase fatta, tanto in resoconti e analisi che sareb- GP FRANCIA 1970
ma verissima: non si finisce mai di im- bero senz’altro apparsi fuori tema. PER il QR Code: scaricare l’app
parare! Mio figlio ha vissuto, studiato e la-
Per quanto riguarda gli articoli sul- vorato per nove anni in Cina e dalla gratuita per leggere i QR Code,
le origini del motociclismo in Cina, lei sua tesi di laurea ho avuto modo di installarla sul cellulare e, dopo
sa che cercando su Google o su altri apprendere molto della storia moder- averla avviata, avvicinare il
usuali motori di ricerca informazioni na del Paese, dal governo dei Signori cellulare al codice assicurandosi
in una delle lingue occidentali più dif- della Guerra, alla prima guerra civile
fuse non si trova praticamente nulla. fra i nazionalisti di Chiang Kai-shek che sia a fuoco. L’app segnalerà
Per questo ho usato il sistema che e i comunisti di Mao, all’attentato l’avvenuta lettura e subito dopo
già avevo sperimentato con successo giapponese alla stazione di Mukden, aprirà la pagina di internet il cui
cercando di ricostruire la storia del episodio chiave della successiva in- indirizzo è contenuto nel codice.
motociclismo in Russia dallo Zar alla vasione nipponica della Manciuria.
Se il video non comincia dall’inizio,
Seconda Guerra mondiale: scrivere È una storia interessantissima che
l’argomento della ricerca in inglese, certamente merita di essere studiata, basterà far scorrere fino al punto
tramutarlo in cinese con il traduttore ma non su una rivista che si occupa di di avvio la barra di avanzamento.
di Google, quindi effettuare la ricer- motociclismo.
ca con l’argomento scritto in cinese, La seconda parte della sua lettera
infine tradurre i risultati dal cinese riguarda la visione odierna della mo-
all’inglese. E di materiale, con questo tocicletta in Cina, ed esula quindi dal
sistema, ne ho trovato abbastanza. discorso storico che è il tema di que-
Tutto ciò che ho scritto deriva perciò sta rubrica. Ho visitato personalmen-
da fonti cinesi, anche se questo non te un’industria motociclistica giappo-
garantisce affatto la sua precisione. nese a Xiamen e l’ho trovata moderna
Però, come sempre, ho adottato il me- negli impianti e ancora indietro quanto
todo della verifica fra i testi di diversi a condizioni di lavoro degli operai; ho
siti e alla fine ho optato per quelli più fotografato un curioso moto-taxi con
concordanti. ombrello para Sole e pioggia biposto,
Questo è accaduto per esempio a ho visitato fabbriche di moto a Taiwan,
proposito della prima motocicletta su cui la Cina nutre palesi ambizioni di
fabbricata in Cina, che tutte le fonti possesso, e le ho viste molto avanza-
affermano sia derivata dalla Zundapp te. Non c’è dubbio che noi motociclisti
K500. In seguito certamente i vari dovremo fare i conti con una seconda
progetti cinesi si ispirarono ai modelli invasione orientale del mondo occi-
da lei citati, ma è difficile, per man- dentale dopo quella giapponese, ma
canza di documentazione specifica, mi sembra anche che se un esempio
stabilire quali furono i preferiti per le dell’avanguardia è il comportamento
“copie”. In questo le fonti divergono. attuale della Qianjiang con la Benelli,
Mi rendo conto che riassumere in la collaborazione stretta possa dare
poche righe gli eventi delle due “guer- risultati assai soddisfacenti per en-
re dell’oppio” e della sudditanza che trambi i marchi. Ciò che sta facendo
in conseguenza della doppia sconfit- ora la gestione cinese della marca di
ta derivò per molti anni alla Cina nei Pesaro è ben altra cosa rispetto a ciò
confronti di alcune potenze europee, che hanno fatto i precedenti proprie-
è insufficiente a rendere giustizia alla tari, da De Tomaso in avanti.
OFFICINA DI MASSIMO CLARKE massimo.clarke@libero.it

TUTTE LE VELOCITÀ
Una considerazione di non poco conto…
La velocità media del pistone ci con-
sente anche di calcolare la velocità media

DEL PISTONE
dell’aria durante la fase di aspirazione.
Pure in questo caso la realtà è diversa,
ma il risultato che si ottiene è significativo
e utile. Nel condotto infatti la velocità
Dati molto interessanti, dai quali si ricavano anche dell’aria cambia di continuo da zero a
un valore massimo (che viene influen-
le informazioni per capire l’esasperazione del motore zato appunto dalla velocità del pistone

M
e quindi dal regime di rotazione).
In effetti anche se la sezione di pas-
OLTO spes- do il perno di manovella si è spostato saggio fosse costante, il flusso sarebbe
so nel mondo di circa 76° dal PMS. La velocità media comunque pulsante perché l’azione di
della tecnica del pistone, sempre riferita al regime richiamo da parte del pistone cambia
si parla di va- di potenza massima, è di facile calcolo molto durante il suo movimento (inol-
lori medi, pur (basta conoscere la corsa e la velocità di tre non si deve trascurare l’inerzia dei
sapendo che rotazione) e fornisce utili informazioni in gas). La situazione è resa più complessa
in diversi ca- merito al livello di sollecitazione mecca- dal fatto che la sezione a disposizione
si sono fittizi nica del motore. Inoltre, serve anche per dell’aria non è fissa ma continuamente
e che nella effettuare importanti calcoli e valutazioni. variabile. Alla estremità del condotto
realtà le co- Nei motori delle moderne supersportive infatti c’è la valvola che si muove secondo
se stanno diversamente, con variazioni è compresa tra 22,4 e 24,7 m/s. una legge stabilita in fase di progetto. La
continue di ciò che essi descrivono. Un Se non è nota la lunghezza della biel- sua alzata cambia e con essa la sezione
esempio tipico è la velocità media del la, è possibile conoscere con buona ap- disponibile.
pistone, componente che non si muove prossimazione la velocità massima del
certo in maniera uniforme. Quando si pistone moltiplicando quella media per
avvicina ai punti morti rallenta, fino a 1,62. Questo presumendo che la biella sia ANCHE se in realtà la velocità dei gas
fermarsi repentinamente e a invertire lunga il doppio della corsa. Se invece di 2 cambia di continuo (e molto!) può essere
il senso del proprio movimento, subito il rapporto biella/corsa è 1,75 la velocità comunque utile sapere qual è il suo valo-
accelerando in direzione opposta. La sua media va moltiplicata per 1,63. re medio, puramente teorico. Per cono-
velocità aumenta con una determinata Moltiplicando la velocità media del scerlo in genere la sezione di passaggio
legge (oltre allo spostamento verticale pistone per la pressione media effettiva viene calcolata con la valvola ad alzata
del perno di manovella entra anche in (PME) si ottiene la potenza specifica a- massima, semplicemente moltiplicando
gioco la lunghezza della biella, o me- reale, che ci informa in merito al livello quest’ultima per la circonferenza del fun-
glio il suo rapporto con la corsa, e quindi di esasperazione termica del motore. Ciò go (diametro x 3,1416). La velocità media
l’inclinazione che essa assume) fino a significa anche che la potenza è uguale al dei gas si ottiene moltiplicando la velocità
raggiungere il valore massimo quando prodotto della superficie totale dei pistoni media del pistone per la superficie del pi-
la biella è in quadratura, ossia forma un per la velocità media e per la PME. E che stone divisa per tale sezione (moltiplicata
angolo di 90° con il braccio di manovella di conseguenza, se queste ultime due per 2 se il motore è a quattro valvole). È
dell’albero. Con le lunghezze delle bielle rimangono invariate, la potenza dipende il sistema più semplice, non rispecchia
usualmente adottate, ciò accade quan- soltanto dalla superficie totale dei pistoni. esattamente la realtà ma fornisce un

La coppia misurata
al banco è quella
media erogata in un
ciclo di funzionamento,
non certo la massima
istantanea. Anche se
il regime resta invariato,
non è uguale in tutti
i cicli, a causa
della “dispersione”…

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LETTERA DELLA SETTIMANA
ALBERI COMPOSITI? DAI RETTA A UN AMICO...
VORREI chiederle alcune informazioni in merito agli alberi compositi,
pratico riferimento.
Se la velocità dell’aria è troppo bassa tuttora impiegati sui monocilindrici e sui due tempi. Di questi pezzi, però, si parla
non è possibile sfruttare conveniente- poco e sono assai scarse le informazioni disponibili in merito alle dimensioni
mente la sua inerzia ai fini del riempi- dei perni di biella e al diametro dei rullini. Penso che ci sia una certa differenza tra
mento (inoltre la turbolenza è modesta). quelli dei modelli più “tranquilli” e quelli destinati ai motori di alte prestazioni. Da
Se la velocità è troppo alta diventano
eccessive le perdite per attrito, ovvero cosa dipende la capacità di carico del cuscinetto di biella, che è il più critico
cresce il lavoro di pompaggio (con rela- di tutto il motore? Per aumentarla, pensavo che convenisse incrementare
tiva sottrazione di energia). Secondo la il diametro del perno ma un mio amico mi ha detto che così le cose peggiorano.
maggior parte degli autori la potenza più Come si può verificare se l’unione delle varie parti è sufficientemente salda?
elevata si ottiene con una velocità media
dell’aria dell’ordine di 70 – 90 m/s. Nelle Franco De Petris
MotoGP dovremmo essere dalle parti di
75 – 80 m/s e nelle sportive di serie siamo
IL SUO AMICO non ha torto. Certo, usando un perno più grande la capacità
appena al di sotto.
Dunque i valori medi servono per effet- di carico aumenta, però, a parità di regime, i rullini ruotano con una maggiore
tuare calcoli, forniscono utili informazioni velocità. Ciò si traduce in una superiore produzione di calore, che agisce in
e possono costituire validi riferimenti. senso opposto, influenzando negativamente la capacità di carico. Nel caso del
Talvolta però sono medi proprio quelli cuscinetto della testa di biella, poi, si deve tenere presente che le dimensioni e il
che si misurano! È questo il caso della
coppia motrice. Quella che viene rilevata peso di quest’ultima aumentano. Un perno di biella di diametro ridotto può essere
al banco è in effetti la media della coppia vantaggioso ma può richiedere una maggiore profondità di piantaggio nei volantini.
generata durante un ciclo, a quel dato Inoltre, scendendo al di sotto di una certa misura, la rigidezza e la robustezza
regime. Se prendiamo ad esempio un mo- complessive dell’albero possono venire compromesse. Si deve fare una scelta di
nocilindrico, durante la fase di espansione
la biella trasmette al perno di manovella compromesso. Nei monocilindrici di 125 cm3 gli alberi hanno perni con un diametro
una forza molto elevata, derivante dalla compreso tra 18 e 22 mm. Oltre che dal diametro del perno, la capacità di carico
pressione dei gas. In quanto alla utiliz- dipende da quello dei rullini e dal loro numero. La saldezza dell’unione delle varie
zazione di tale forza (fortemente variabi- parti che costituiscono l’albero a gomito dipendono dal diametro e dalla lunghezza
le) è però necessario considerare anche
l’inclinazione della biella in relazione al “piantata” del perno, oltre che dalla interferenza, che viene determinata anche
braccio di manovella. Quando la biella è tenendo conto del materiale impiegato per i semialberi. Oggi il diametro dei rullini
allineata con l’asse del cilindro (ovvero è compreso tra 2,5 e 3,5 mm. Una sua diminuzione determina una riduzione delle
al PMS), la forza può essere alta quanto forze d’inerzia, cosa di grande importanza in particolare nei motori molto veloci.
le pare ma non genera alcuna coppia.
Viene però ridotta la capacità di carico e aumenta la produzione di calore dato
Occorre che l’asse della biella formi un
certo angolo con il braccio di manovel- che i rullini ruotano con una velocità più elevata. Oltre che dal regime di rotazione
la! L’ideale sarebbe avere la pressione quest’ultima viene determinata dal rapporto tra il diametro del perno e quello
massima quando questo angolo è più dei rullini. Per quanto riguarda la sua ultima domanda, si verifica la resistenza
vantaggioso. Questo però non è possibile.
a torsione dell’albero, che deve sopportare impunemente l’applicazione di una
La pressione massima si ha in genere
12°-16° dopo il PMS e l’angolo ottimale coppia superiore a 5 volte quella massima istantanea che esso deve trasmettere.
circa 76° dopo il PMS.
A voler essere precisi, con una data
apertura della valvola dl gas, a un de- I rullini
terminato regime, la coppia media non del cuscinetto
è inoltre la stessa in tutti i cicli. Bisogna di biella,
fare i conti con la dispersione ciclica. accuratamente
L’andamento della pressione in funzione posizionati
dell’angolo di manovella non è eguale in e guidati
tutte le fasi di combustione ed espansio- dalla gabbietta,
non devono
ne che si susseguono. E quindi anche la
avere
forza trasmessa alla biella (pressione x un diametro
superficie del pistone) cambia da ciclo a troppo grande
ciclo. Il picco di pressione al quale si fa né troppo
riferimento è costituito dalla media delle piccolo.
pressioni massime in qualche centinaio
di cicli consecutivi (in genere 250 o 300).
MANUBRI LARGHI DI CLAUDIO ORLANDANI c.orlandani@gmail.com

PENDOLARE
DA CORSA
Per il siciliano Pirri ogni gara di Supermoto è un lungo viaggio: «Ma io non mollo»

È
DURA la vita del pendolare, possiamo immaginarlo, e anche nell’Enduro, con una prova di Mondiale, e nel Motocross
la cosa che più rattrista è rendersi conto che nessuno con gli Internazionali d’Italia. Purtroppo il tutto finisce sempre
potrà mai capirti, se non un altro pendolare.Il mondo per ridursi a uno sforzo sovrumano di pochi appassionati non
è pieno di sportivi che fanno i pendolari e tra questi supportati da nessuno. Le istituzioni si limitano alla loro arringa
anche i piloti come Raffaele Pirri, che ogni volta deve finale di facciata, utile ad accaparrarsi i meriti. Il problema si
sobbarcarsi centinaia e a volte oltre un migliaio e estende a quasi tutto il Sud e alla Sardegna».
più chilometri. Raffaele ha 41 anni, è un pilota (non
professionista) di Supermoto, e tutti i santi fine settimana di DOMENICA prossima si corrono gli Internazionali a
gare, partendo dalla sua Palermo si fa, fra andata e ritorno, tra Latina: la gara più vicina!
i 1800 e gli oltre 3000 km per raggiungere il circuito e tornare «Correre a Latina per me è come correre in qualunque altra
a casa. Una passione forte, se è vero che queste trasferte sono pista, non è più semplice, non ho modo di andare a provare il
finalizzate a un’ora e mezzo di gare in un weekend. circuito prima delle gare. La posizione è una fortissima discri-
minante».
RAFFAELE, benedetta o ma- Tu hai anche un lavoro.
ledetta passione? «Mi tornano in mente le infinite
«Ripensando a tutte le emo- trasferte per una passione che cre-
zioni vissute, alle amicizie nate, do di avere diritto di seguire come
alle soddisfazioni, alla mia grande ogni altro pilota italiano. Ma la voce
tendenza verso il confronto ab- del Sud resta inascoltata e così
bondantemente gratificata, direi ogni gara è un grande sforzo da
che il bilancio è di certo positivo. sostenere. Anche in questo io e i
Il buono è talmente grande che miei compagni di scuderia abbiamo
copre i sacrifici e le difficoltà». avuto il supporto del mio team,
Hai spaziato in tutti i ruoli: che si occupa di tutta la logistica
meccanico, pilota, organizza- consentendoci di non traghettare
tore. o spostarci ogni volta con i mez-
«Nella parte tecnica sono stato zi. Con enormi sacrifici Cosimo
più che altro di supporto ai miei e Sabrina si sobbarcano il tutto
maestri. Come organizzatore ho affrontando i viaggi verso le piste
vissuto grandi esperienze, allestendo gare di Regionale e c’è da Bernalda (Matera), sede operativa del Team LM Racing, dove
stato anche l’onore e l’onere di organizzare tre GP: due a Trisci- stazionano i mezzi da gara e il motorhome attrezzato».
na in collaborazione con Gaspare Anastasi e uno all’aeroporto La tua decima posizione nel campionato S2 è in linea
Militare Boccadifalco di Palermo. Ma a onor del vero devo dire con le tue aspettative?
che, più di ogni altra cosa, ciò che mi fa battere il cuore è andare «Tutto ciò considerato, le ambizioni devono andare a patti con
in motocicletta». la realtà, per questo possiamo ritenerci soddisfatti dei traguardi
Quando, ogni anno, esce il nuovo calendario e non c’è raggiunti anche in questa stagione».
neppure una sede vicina alla tua Palermo, cosa pensi? In Sicilia la Supermoto gode di buona reputazione per
«Le mie aspettative si sono ormai tramutate in rassegnazione quanto riguarda la crescita di nuovi atleti?
e amarezza. Dopo tutto l’impegno profuso, il capitale e il tempo «Da quando il mio team organizzatore ha smesso di operare,
investiti, notti in bianco, promesse ricevute da ogni parte, ho se- in Sicilia si sono spenti i riflettori sulla Supermoto. La crescita di
minato tanto e raccolto quasi nulla. E non sono il solo. La Sicilia nuovi piloti è pari a zero. Chi ha passione riversa il suo impegno
continua a non essere considerata. Eppure il suo grande valore su altre discipline, campionati inferiori o sceglie la vita dura del
lo ha dimostrato in innumerevoli occasioni, nella Supermoto, ma pendolare».

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G I R I EG GI ARRIE E GARE
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FUGHE A TUTTA PIEGA


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Esanatoglia, in provincia
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X di Macerata, ospita la finale GENGA
del campionato italiano
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SASSOFERRATO
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Motocross. L’occasione SCHEGGIA
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perfetta per un giro
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“over the top”
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tra Marche e Umbria
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CROSSODROMO

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GINA LIBANI REPETTI
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X X X X X X ’APPUNTAMENTO è in barrique di Giorgio Poeta. Soddisfatti mosa Battaglia delle Nazioni in cui i Ro-
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X X X X X X per il fine settimana i capricci del palato, in una manciata di mani sconfissero Galli e Sanniti.
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dell’11-12 settembre; chilometri tra morbide colline e campi
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teatro di gara, lo splen- coltivati si raggiunge Genga, pronti per MA ADESSO è giunto il momento
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dido crossodromo Gina andare alla scoperta del Parco Naturale di iniziare a guidare sul serio. La SP360
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Libani Repetti di Esana- Gola della Rossa e di Frasassi. in direzione Isola Fossara apre le dan-
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X toglia. Come splendido ze, infilzando il territorio selvaggio del
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X è il giro (breve ma inten- ESPLORARLO è un vero viaggio nel Parco Naturale del Monte Cucco: curve
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X so) che vi proponiamo, cuore delle Marche, tra paesaggi ricchi e controcurve disegnate tra gli incavi di
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X X X X X X l’ideale per sgranchire di fascino e sorprendenti tesori artistici. una gola impervia. Si prosegue a tutta
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X X X X X X le ruote, attraverso curve iperboliche, Soltanto per citarne alcuni: l’abbazia di piega raggiungendo Scheggia, poi an-
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X X X X X X bellezze naturali e seducenti città d’arte, San Vittore delle Chiuse, l’eremo di San- cora oltre, con un tratto di strada a dir
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con un veloce rientro in circuito. ta Maria Infra Saxa e il vicino tempiet- poco leggendario: i 12 km della SR298,
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Con la moto in direzione Fabriano, si to del Valadier “avvolto” dalle rocce. Le con le mitiche curve del Bottaccione fi-
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imboccano prima la strada provinciale grotte di Frasassi rappresentano uno dei no a Gubbio. La “Città dei Matti” è una
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15 e poi via Serraloggia. Raggiunta la percorsi sotterranei più emozionanti d’I- tappa imprescindibile: il consiglio è di
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X città della carta e della filigrana, da non talia: impossibile rimanere indifferenti lasciare la moto nella parte bassa e ar-
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X perdere è il museo dedicato alle ma- davanti all’Abisso Ancona, con i suoi 180 rampicarsi a piedi alla scoperta del cen-
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X estrie che hanno reso celebre questa metri di lunghezza, 120 metri di larghez- tro storico. Stradine acciottolate, opere
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X X X X X X località in tutto il Mondo; ma anche una za e 200 metri di altezza. Il viaggio alla d’arte e suggestioni che affondano le
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X X X X X X visita al pittoresco centro storico con il scoperta di questo splendido angolo di proprie radici nel passato, sono il piatto
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X X X X X X suo intricato dedalo di vicoli. penisola, però, è soltanto all’inizio. Ap- forte di Gubbio. Una meraviglia, che non
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Un consiglio: a piazza Garibaldi (o pena oltre, l’antico borgo di Sassofer- smetterà mai di stupire. A questo punto,
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piazza Bassa) il mercato coperto è un rato (dominato dalla Rocca Albornoz, il richiamo del tassello potrebbe bussa-
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autentico scrigno culinario, in cui scova- possente struttura voluta dal cardinale re forte. Nessun problema: imboccata la
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re prelibatezze come il salame di Fabria- Egidio Albornoz nel 1365) era già noto statale 219 in direzione Gualdo, e poi la
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X no, il particolarissimo lonzino di fico, o il nell’antichità con il nome di Sentium. statale 76 verso Cancelli, si potrà rien-
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X carato, lo straordinario miele di acacia Proprio qui, nel 295 a.C, si tenne la fa- trare a Esanatoglia in meno di un’ora.
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MOTOLANDIA VIA COL VENTO
SOLE, DESERTI, ALTIPIANI:
LA MIA AFRICA
DAL RANCH CREDO non occorra spiegare più nulla. Continuo

ALL’AVVENTURA
perciò la lunga autocitazione senza aggiungere
altro. «Un ottobre lontano passai lo stretto di
Gibilterra come un giovane gabbiano. Se quello era
il Marocco (delle cartoline - n.d.A) non me lo poteva
A Tavullia per il Flat Track Master, dire l’esperienza (era infatti la mia prima volta extra
in Toscana con la Mototendata PartirePer Europa), né me l’avrebbe detto la ragazza africana

S
che mi aprì subito il suo cuore, tanto per fuggire.
OLTANTO dodici, in rapi-
E non me lo disse Bèrge (cui concessi uno strappo
dissimo esaurimento, i perché pure lui voleva fuggire dal Maghreb) che mi
posti a disposizione per diede fumo e mi fece acquistare per il viaggio un
partecipare al Dainese caffetano di tela ricamato a macchina in qualche
Flat Track Master del
triste capannone di Rabat, ma poi sarebbe stato
24-26 settembre: un’e-
sclusiva esperienza fermato dalle guardie al confine sabbioso di Figuig.
presso il leggendario Non me lo dissero i pastori berberi né le capre
Ranch di Tavullia con dell’Atlas, alle porte monumentali delle città
la VR46 Academy di imperiali. Non me lo dissero i fratellini di Hakmà,
Valentino Rossi. Weekend davvero indi-
menticabile, tra visite “tecniche”, sessioni live di allenamento dei davanti a un piatto di cous-cous di fuoco, nella
piloti VR46, e un intero corso domenicale di Flat Track tenuto dall’i- periferia di Marrakech, nè la sorella maggiore che
struttore federale Marco Belli su Yamaha SR400 e YZF250/350. per giorni lavò la mia biancheria come un silenzioso
animale domestico».
COMPRESI hotel, pranzo al
Ristorante da Rossi e allegra
grigliata serale al Ranch, il costo LA MIA AFRICA fu dopo Bechàr e Beni Abbès,
delle giornate non è ovviamente nell’abbraccio del Sahara. «Di lì vidi ancora il mio
stracciato, ma nemmeno impos- destino scivolare sulla cresta delle dune dorate,
sibile: 2999 €. Il modulo per
iscriversi (lista d’attesa, salvo venate dal vento come trame di nervi cerebrali. Lo
sold out) è compilabile on line rincorsi, quel destino, fino a Tamanrasset, come
sul sito www.dainese.com. fosse un cammello perso nel deserto, attraverso
i grandi erg insidiosi cotti dal Sole dei millenni. La
PIÙ abbordabili le cifre per accedere all’edizione estiva 2021
della Mototendata PartirePer, brand del noto giramondo pistoiese
mia solitudine incontrò una carovana di Tuareg e
Gionata Nencini. La decana iniziativa per motoviaggiatori, aperta così imparai che la natura strozza l’uomo che non
a tutti, si svolgerà il 16-19 settembre a Casone di Profecchia, in riesce a pregare, e io sapevo di non credere in nulla
Garfagnana (LU). ma pregai ugualmente un messaggio di felicità alle
Come sempre, ampio spazio bivacco con servizi igienici e docce
brillanti costellazioni della notte, steso sulla sabbia
calde, falò per le grigliate, workshop quotidiani, motogiri facoltativi
con GPX e raid wild notturno per i più coraggiosi. Da 35 a 65 € a di In Salah, accanto alla moto, tra tende Tuareg».
persona, in base ai giorni di permanenza, inclusivi di tessera asso-
ciativa. Per tutte le info (e l’iscrizione on line): www.partireper.it. AVREI poi attraversato «Tutte le distese infuocate
Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it dell’altopiano del Tademait e raccolto datteri nella
“palmeraie” di Tozeur, all’alba, sempre sognando,
quasi alle lacrime, i miei libri allineati negli scaffali
che raccontavano di oceani lontani e di terre nuove,
oltre gli orizzonti nascosti dalla gobba della Terra».
(continua)
Giovanni Carlo Nuzzo gcn@gcnw.it

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LA POSTA posta@motosprint.it

IL MOTOCICLISMO
NON VA BANALIZZATO
Leggo e ascolto troppe sciocchezze, frutto dell’ignoranza,
e manca rispetto per i piloti moderni, che sono atleti eccezionali

C
ARA rivista, amica dei
miei martedì, volevo
scrivere poche righe
affinché si mettesse in
risalto quanto possa
essere infantile parla-
re oggi di “Elettronica
invasiva” e ancora... “La mia elettronica
è nel polso destro”. Viviamo un’epoca
dove la pigrizia intellettuale ci trasfor-
ma in sterili ripropositori di banalità,
sciocchezze.
Non avviene soltanto nel Motoci-
clismo, oggi più attento al marketing
che alla sua complessità. Se volessimo
parlare di masse, ci siamo abituati ma
ascoltare addetti ai lavori o piloti ri-
prendere questi tragicomici argomenti è
sconfortante. Sembra che sia diventato
difficile ammettere scontatezze, allora
leggiamo, ascoltiamo e poi diciamo “Con
questa MotoGP vincerei pure io, ai miei
tempi sì che contava il pilota”!
Più che stupidate colossali, chiamia-
mole con il loro vero nome: cattiverie, se al solo sviluppo motoristico, con un Muoiono piloti per sfidare il vento su
rivolte a professionisti dentro e fuori doveroso passo indietro prestazionale? moto che molti non saprebbero nem-
dal box, che oggi più di ieri devono lot- Bastavano le 500 da Gran Premio a meno avviare. Ogni campione lo è della
tare contro il millesimo di secondo e fare girare il pneumatico nel cerchio, e sua epoca e in quel contesto va giudi-
conoscere decine di scienze che, come fin da allora bisognava risolvere il pro- cato. Produrre parallelismi comporta
fossero ingredienti di una pozione ma- blema con nuove tecnologie; le corse assumere irrispettose quanto ridicole
gica, non permettono errori, distrazioni, nascono per essere più veloci di ieri, prese di posizioni nei confronti di piloti
pena fallire o mettere in pericolo i propri questa l’essenza. Basterebbe mi fer- a cui oggi è richiesto un fisico da super
piloti. Quel ridimensionare competenze. massi qui ma a volte le provocazioni uomo, una testa da scienziato... oltre a
Che fastidio. stuzzicano più dei paroloni, dei tecnici- un talento smisurato. Con affetto.
Oggi la MotoGP è una scienza molto smi. Preferite una MotoGP con i freni a Andrea Costanzo
complessa. E studiare, leggere, com- tamburo? Gomme con camera d’aria?
prendere, si sa, annoia l’italiano, che Telai anni ‘70 nei quali intrappolare mo- Risponde Riccardo Piergentili
preferisce il calore dell’ignoranza al tori da oltre 270 CV? Ovviamente non HO trovato la sua lettera molto in-
freddo dell’approfondimento. Voglio così gestiti elettronicamente?! teressante. Ha spiegato il lato bello e il
chiedere a questo popolo dal polso ma- Oggi il problema di fondo è darsi ra- lato brutto del motociclismo, che resta
gico: è evoluta soltanto l’elettronica? gione e così facendo si perde la logica, una passione particolarmente adatta ai
Vorreste davvero le MotoGP di oggi prive buon senso; bene, sappiate il ridico- romantici, però, concordo con lei su un
di controlli, per ritrovarle inguidabili? lizzarsi è alle porte. Questo sport, il fatto: il romanticismo non deve superare
Oppure preferireste che ci si prodigas- motociclismo, non merita la banalità. i confini del buon senso...

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SOCIAL SPRINT motosprint riccardo piergentili

TORNERÀ TOP GUN?


Tra Aprilia e Viñales sembra esserci feeling. Quanto durerà?

M
AVERICK Viñales è parso molto contento del suo debutto sull’Aprilia RS-GP. L’Aprilia stessa è
sembrata molto contenta del debutto del campione spagnolo. Insomma, per ora tutto bene e non
era scontato, dato che negli ultimi anni i matrimoni da sogno si sono spesso rivelati dei flop. Certo,
è presto per affermare se tra Viñales e la Casa di Noale sia davvero amore, però è lecito pensare
che Maverick possa ottenere subito buoni risultati, perché la statistica spiega che le sue avventure,
spesso, iniziano meglio di come finiscono. Colpa sua? Colpa delle squadre che non lo hanno capito
dal punto di vista tecnico e umano? Probabilmente sarà l’avventura di Viñales in Aprilia a fornirci le
risposte a queste domande. Maverick ha il talento per portare la RS-GP al vertice ma davvero riuscirà nell’impresa?
Ve lo abbiamo sulle nostre pagine social. Ecco i vostri commenti.

MAVERICK è velocità e talento. L’Aprilia è progetto in ASSOLUTAMENTE no. Non era, non è, e non sarà il pilota
crescita costante. Massimo Rivola è passione e umanità. della svolta. Serve un vero pilota di riferimento
Vedremo se Viñales farà da secondo a Espargaró. per la Casa di Noale; uno che porti in dote velocità, costanza
Due spagnoli che lotteranno nella stessa squadra fa pensare e conoscenza. Caratteristiche che non ricalcano il percorso
che l’Aprilia abbia volutamente alzato la “fiamma”. in MotoGP di Maverick. Ora che l’Aprilia sta arrivando al top,
demis__savignano stabilizzatasi in quell’area, deve avere il meglio.
Non servono piloti che alternano alti (pochi) e bassi (molti).
IO SONO fiducioso, perché la moto è abbastanza Angelo Simionato
competitiva e in continua crescita, e le qualità tecniche
del pilota non si discutono. Speriamo bene! MI ASPETTAVO un approccio di questo tipo da Maverick,
biker_62 perché, per quante ne dicano, è veloce. Il problema è che
finché gira da solo è un fenomeno; nel gruppo ha sempre fatto
PER “partire subito con il piede giusto”, dovranno entrare difficoltà a mantenere il suo ritmo. Non deve affrettare i passi.
nella Top 10 ad Aragón; obiettivo fattibile ma non scontato. Deve imparare a conoscere la moto, prendendoci confidenza.
matteinho8 Le vittorie e i podi arriveranno, come naturale conseguenza.
Francesco Lerario
LO VEDO bene. Rivola e l’Aprilia stanno facendo
un grande lavoro. In questo team Maverick può trovare MAVERICK è bravo e a Misano è sempre stato molto veloce.
l’umanità che gli occorre per rende al meglio. Dionigi Johnson
nicolaferioli

SE L’APRILIA manterrà l’attuale livello di competitività


rispetto alle altre moto, il prossimo anno Viñales potrà fare
qualche risultato interessante, se sarà cullato e seguito
da un buon team di “psicologi”. Il problema potrebbe essere
rappresentato dalla perdita delle concessioni per l’Aprilia,
che la catapulterebbe verso l’ignoto. Se tutto andrà
nel migliore dei modi, sarò felice. Spero che entrambi
i piloti restino regolarmente nelle prime sette posizioni
ma è davvero molto presto per dirlo!
Andrea Trovato
IO GUIDO DA SOLA DI ROBERTA BOGI PAGNINI
robertabogipagnini@hotmail.it

JODIE, DEBUTTO DA STAR


La britannica Fieldhouse ha fatto faville alla prima uscita nell’europeo Supermoto

T
RA LE TANTE ragazze protagoniste del mon- così chi – come la Fieldhouse – viene dalla Velocità.
do delle due ruote, merita un plauso Jodie Poco prima della partenza, però, Jodie aveva espresso
Fieldhouse, la prima donna a correre nell’euro- tutto il suo entusiasmo ma anche un po’ di paura: «Sono al
peo S4 Supermoto. Il GP Spagna di Supermoto tempo stesso eccitata, ma anche nervosa – ha scritto su
ha visto contro ogni aspettativa la ventiduenne Instagram dopo il primo giorno di prove libere – il livello
britannica – in pista con il numero 18 – ottenere dei piloti in questa competizione è veramente top. In ogni
un risultato davvero positivo, visto che si trattava caso cercherò di dare il massimo!». E l’obiettivo di Jodie è
della sua prima esperienza. stato centrato: la ragazza non aspirava al podio, ma a fare
Jodie, infatti, proviene dalla Velocità, dato che si è ci- capolino in Top 10.
mentata nel campionato britannico, e considerando che la
griglia di partenza dell’europeo Supermoto vedeva la pre- NELLA SETTIMANA prima dell’evento si era allenata
senza dei migliori piloti di questa specialità, il suo decimo con tenacia provando su strada una Supermoto dalle ca-
piazzamento di manche e il 14° nella classifica assoluta ratteristiche molto diverse rispetto alla moto che utilizza di
meritano di essere sottolineati. In pochi si sarebbero attesi solito, in particolare per quanto riguarda la frenata.
tanto dalla wild card del Team Supermotoland Husqvarna A metterle i bastoni tra le ruote sono state anche le dif-
Junior, accanto ai connazionali Loris Ford-Dunn e James ficili condizioni meteo, ma nonostante i tanti ostacoli Jodie
Welch. Jodie è riuscita a chiudere proprio davanti al compa- è uscita molto soddisfatta. E promossa a pieni voti: «È sta-
gno di squadra Welch, con Ford-Dunn che invece ha dovuto to come scalare una montagna!» ha commentato dopo la
abbandonare la competizione a causa di un infortunio che lo gara. Rientrata nel Regno Unito per riprendere i consueti
ha costretto in ospedale. allenamenti, questa esperienza le è piaciuta così tanto che,
qualora riuscisse a trovare qualche sponsor, in futuro po-
LA NUOVA classe S4 Supermoto non prevede una se- trebbe seriamente pensare di affrontare l’intero campiona-
zione sterrata, ma si corre soltanto su asfalto, favorendo to europeo.

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giocortinovis@virgilio.it

LA RIVOLUZIONE
“BAGNATA”
Il caso-Spa in F1 ha ricordato il cambio di format della North West 200

Q
UANTO accaduto una decina di dere sempre più fitta. In attesa di un miglioramento, la
giorni fa a Spa-Francorchamps in Superbike fu ulteriormente posticipata e finalmente, poco
Formula 1 mi ha ricordato un epi- prima delle 14, venne dato il via. Rutter, Jessopp e anche
sodio analogo avvenuto una deci- Guy Martin, quarto in griglia, diedero forfeit giudicando
na d’anni fa nel mondo delle corse pericolose le condizioni del tracciato.
stradali (nord)irlandesi. Anche in Dopo due giri di allineamento le moto scattarono, con
quel caso fu impossibile posticipa- Seeley che prese subito la testa. La battaglia durò però
re di 24 ore le gare per ostacoli or- soltanto una manciata di minuti a causa della bandiera
ganizzativi e televisivi, ma se non rossa esposta per l’esplosione del motore della KMR Ka-
altro si evitarono i tre giri farsa del wasaki di Ryan Farquhar, che proseguì a lungo. L’olio i-
GP Belgio, dietro alla Safety Car, indispensabili per evita- nondò quasi un miglio di sede stradale, da Black Hill alla
re il rimborso dei biglietti. chicane Juniper, e mischiandosi con la pioggia rese com-
Un problema che non si pose per la North West 200 del plesso il lavoro di pulizia dei commissari. Malgrado ciò
2011, perché con l’esclusione di un centinaio di persone in buona parte del pubblico rimase in paziente attesa ma il
tribuna, alla classica road race il pubblico assiste gratui- peggioramento della visibilità indusse gli organizzatori ad
tamente a bordo strada. alzare bandiera bianca alle 17.30.
Nelle prove dei giorni precedenti si erano messi in luce
Alastair Seeley (nella foto), in pole sia nella Supersport UN AUTENTICO disastro che se non altro suggerì al
che nella Stock con le Suzuki preparate da TAS Racing, e Coleraine & District Motor Club Ltd uno storico cambio di
le Ducati, prima e seconda nella Superbike con Michael format, come spiegato cinque mesi dopo da White: «A dif-
Rutter davanti a tutti e Martin Jessopp a sei decimi. A ferenza del TT, la NW 200 si è sempre concentrata al sa-
tenere alto il nome dell’Italia un quartetto composto da bato. Dopo esserci consultati con i team, i manager e i pi-
Stefano Bonetti (diciannovesimo nella 600 e diciassette- loti e aver raccolto il feedback del pubblico, crediamo che
simo nella Stock), Simona Zaccardi, Alessandro La Mac- un giorno aggiuntivo di gare al giovedì sera inietterà nuova
chia e Dario Cecconi (rispettivamente 45ª, 49° e 54° nella vivacità al nostro Race Week Festival. Il nuovo format su
Supersport). due giorni assicurerà ai tifosi l’opportunità di assistere a
un numero sostanziale di gare anche se dovessimo essere
IL 21 MAGGIO, giorno in cui si sarebbero dovute di- abbastanza sfortunati da vivere condizioni avverse».
sputare le cinque gare, però tutto remò contro. Il primo E così dal 2012 si disputano tre gare nel tardo pomerig-
ostacolo fu la pioggia insistente che indusse Mervyn Whi- gio di giovedì, una modifica che ha salvato l’edizione 2013,
te, direttore tecnico della NW 200, ad anticipare la prima anch’essa funestata dal maltempo e da perdite d’olio:
gara della Supersport preferendola alla classe regina che quel sabato andò in scena una sola gara ma per fortuna
da tradizione avrebbe aperto l’evento. Nelle intenzioni del due giorni prima si erano regolarmente corse Supersport,
direttore di corsa, la minore cavalleria delle 600 avrebbe Superstock e Supertwins.
ridotto i rischi. Un’intuizione che fu premiata da cinque giri
spettacolari in cui ebbe la meglio Seeley, al quinto trionfo
alla NW 200, dopo la sfuriata iniziale di Gary Johnson e la
battaglia con Cameron Donald (Honda Craig Wilson) di-
stanziato di soli 844 millesimi. Terzo Bruce Anstey (Hon-
da Padgetts), 18° Bonetti, 33ª la Zaccardi, 38° La Macchia
e 40° Cecconi.
Conclusa la gara, però, la polizia ricevette un messag-
gio in codice che parlava di una bomba nel paddock, che
così venne evacuato. Dopo aver perso parecchio tempo
per accertare che si era trattato di uno scherzo, gli orga-
nizzatori furono stoppati dalla pioggia che riprese a ca-

82 www.motosprint.it

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