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MENSILE

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LE BICI DEL
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Sommario
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SALUTE
Preparazione: Copiare dai professionisti conviene? >
Star bene: Il vocabolario dei test >
Il medico sportivo: Limportanza dei sali minerali >

42
61
96

AGONISMO, GRANFONDO & C.


Tutti campioni alla Nove Colli >
Granfondo in evidenza >
Bicycle Adventure Meeting >

68
79
85

BICITURISMO & ITINERARI


Piemonte / Il basso Monferrato >
Le grandi salite: Roccoli dei Lorla >

90
98

68
RUBRICHE
Clic
Leditoriale
La posta
La posta del medico
Langolo tecnico
Allenamento
Granfondo News

N. 390 giugno 2016

TECNICA
La tecnica del Giro 2016 >
Cannondale Slate >
Bontrager Classique >
Eleven supporto frontale >
White Lightning Matte Finisher >
Schwalbe G >
Vision Team 30 Disc >

Web
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Spazio Chip
Blog
Up&Down
Randonne
Spazio Vintage
E-bike & Urban
Biciturismo

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In pratica
Il mio telaio
Shopping
Ciclomercato
Ciclomoda
Punto esclamativo!

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Al secondo posto, Steven Kruijswijk, in maglia rosa. Nella classifica generale Vincenzo Nibali quarto, a 443. Per lui addio ai sogni di gloria.

SOGNI DI GLORIA - Lo spagnolo Alejandro Valverde vince la 16 tappa del 99 Giro dItalia, la Bressanone-Andalo.

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6,00 - Anno XXXIII, n. 390, giugno 2016 - Tariffa R.O.C. (ex 20/B): Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma

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LA POSTA

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UNA FRASE SCAPPATA

ERRATA CORRIGE

>>GENTILE REDAZIONE,

>>Nello scorso
MOTORINI alle
numero de
GRANFONDO?
La Bicicletta,
nel riquadro
giallo di pagina
54, c scritto
Se il motore
non stacca oltre
i 25 km/h e
lavora anche
quando non
si pedala,
la bicicletta
deve essere
omologata e
assicurata come e-bike.
Lultima parola, e-bike, da sostituire
con ciclomotore.
In effetti, le e-bike devono staccare oltre
i 25 km/h e non necessitano di assicurazione.
Nel resto dellarticolo, invece, la dizione corretta.
ESCLUSIVO

nelleditoriale dello scorso numero, non mi piaciuta laffermazione: Che un imbecille si faccia di Epo si
pu anche tollerare, che un truffatore scambi la strada per una pista di moto indecente e intollerabile.
Al di l del fatto che lEpo fa sicuramente pi male alla salute di un motorino, visto che questo editoriale
disponibile a tutti on-line, anche a dei minorenni, non mi sembra assolutamente corretto dire loro che
si pu tollerare chi si fa di Epo. Sul doping ciascuno libero di pensare quello che vuole, ma dire che
si pu tollerare mi sembra fuori dalla grazia di Dio. Visto che leditoriale dovrebbe esprimere la
linea della rivista, spero vivamente che sia una frase scappata dalla penna e non una convinzione!
Personalmente, quelli che si dopano, professionisti o amatori che siano, mi fanno veramente pena,
mentre i cicloamatori che montano i motorini nelle bici, tenendoli nascosti, mi fanno solo sorridere: in
fondo, se lunica cosa che conta in questo sport superare gli altri, non mi meraviglio che qualcuno
cerchi di farlo con un motorino, oggetto che non nuoce alla salute e fa lavorare lindustria nazionale
invece che arricchire le multinazionali farmaceutiche. Grazie dellattenzione e a presto.

previsto nelle 250 maratone


ciclistiche italiane.
Noi abbiamo fatto un test positivo
in una granfondo italiana di
primavera - del quale parleremo per
in altra occasione -, dove abbiamo
trovato sia motorini del tipo Vivax sia
quelli del tipo pi moderno e costoso
tra alcuni atleti che viaggiavano a
centro e in testa al gruppo. In
particolare, abbiamo seguito un

DA BROCCHI
A CAMPIONI

Il motorino cilindrico
e la batteria di
ultima generazione
vengono inseriti
nel tubo verticale,
fanno presa
sulla guarnitura
e forniscono fino
a 250 watt di
potenza con oltre
due ore di
autonomia.
Insomma, quanto
basta per
trasformare
un brocco
in un campione.

attualit

amatore di ottimo livello capace di


rientrare su un gruppo di fuggitivi con
unazione clamorosa e staccato nel
finale per una probabile... batteria
scarica!
In alcune granfondo svoltesi nei primi
mesi dellanno, poi, si sono verificate
situazioni di tensione nel momento in
cui ad alcuni atleti risultato
evidente che qualcuno non si servisse
soltanto della forza delle gambe.
Rissa sfiorata, fuggi fuggi
dellaccusato.

MA HA SENSO
FARE I CONTROLLI?

Che considerazioni si possono fare su


un fenomeno del genere, che fino a
qualche anno fa era semplicemente
impensabile? La prima che non c
da stupirsi di nulla quando si parla di
amatori. Negli ultimi cinque anni,
quasi cinquecento
(500!) amatori italiani sono stati
trovati positivi o squalificati a seguito
di inchieste giudiziarie. I controlli
antidoping, sia pure non frequenti,
mostrano quale sia lo stato di
assoluta follia in cui versano
centinaia di presunti atleti, disposti
ad assumere qualunque sostanza
e a subire una denuncia giudiziaria
per primeggiare anche in corse
davvero di
strapaese.
SE IL MOTORE
Possiamo
NON STACCA
stupirci se
OLTRE I 25 KM/H
con una
E LAVORA
tecnologia
ANCHE QUANDO
ormai
NON SI PEDALA,
relativamente
LA BICICLETTA
facile da
DEVE ESSERE
reperire
OMOLOGATA
ce ne saranno
E ASSICURATA
altrettanti
COME E-BIKE.
che useranno
il motore

54

CARLO via e-mail


Caro Carlo,
hai ragione, la forma non
era corretta, derivava da un
post sul nostro Blog, che
ha un linguaggio diverso,

pi diretto, anche
se non per questo
necessariamente giusto.
Il senso della frase era
questo: Se ti vuoi fare del

male tu, con lEpo,


problemi tuoi.
Naturalmente, siamo
daccordo con te anche
sul resto della tua mail!

QUALE SOGLIA A 46 ANNI ?

>>CARA LA BICICLETTA,

HO 46 ANNI E DA DUE VADO IN BICICLETTA. DOPO LA PRIMA STAGIONE VISSUTA


PRATICAMENTE DA CICLOTURISTA, LO SCORSO ANNO MI SONO MESSO A FARE SUL
SERIO, PERCORRENDO 4000 KM IN TUTTO. QUESTANNO VORREI FARE ANCORA MEGLIO,
MI SONO TESSERATO COME MASTER E SOTTOPOSTO A VISITA DI IDONEIT AGONISTICA
PER PROVARE A FARE QUALCHE GRANFONDO. HO SVOLTO ANCHE UN TEST ATLETICO SUL
CICLOERGOMETRO, CHE HA FATTO RILEVARE 167 BATTITI COME SOGLIA ANAEROBICA.
SECONDO VOI, A CHE FREQUENZA DOVREI IMPOSTARE IL CARDIOFREQUENZIMETRO IN
SALITA PER ALLENARMI BENE PER LE GRANFONDO?
GIOVANNI via e-mail

Caro Giovanni,
non ci dici se prima di
dedicarti al ciclismo
praticavi altri sport di
resistenza. Se cos non
fosse, ti consigliamo di
accantonare velleit
agonistiche, visto che ti sei
avvicinato allo sport da
poco e, soprattutto, lo hai
fatto a una et avanzata.
Comunque, venendo al
merito della tua domanda,
ti diciamo che non esiste
un livello stabilito di
intensit cardiaca per
allenarsi in salita, ma che
ogni salita va effettuata a
intensit diverse a
seconda della lunghezza e
a seconda delleffetto
allenante che si vuole
ottenere. Tornando a te,

un quarantaseienne
abbastanza fresco
di ciclismo, meglio
attenersi alla famosa
formula 220 let
per impostare non il livello
in cui effettuare gli
allenamenti, ma per
determinare il livello di
intensit massima da non
superare mai durante il
training. Questo, almeno,
ci che serve a un atleta
come te per ridurre

al minimo i rischi
a carico dellapparato
cardiovascolare.
In quanto alle gare e alle
granfondo, poi, qualche
fuorigiri rispetto
a questo riferimento
di sicurezza sicuramente
lo farai, ma si tratter
comunque di episodi
isolati e occasionali,
che di sicuro
non metteranno
a rischio la tua salute.

SEGUITECI ANCHE SUI SOCIAL NETWORK!

>>Probabilmente, oltre a leggere la rivista,


ci seguite anche sul nostro sito Internet
www.cycling.it, dove si trovano tutte
le notizie che fanno riferimento ai giornali
di ciclismo della nostra casa
editrice. Ebbene, abbiamo
anche il sito specifico della
rivista, lindirizzo
www.labiciclettaweb.it: lo stiamo riempiendo
di contenuti e presto sar disponibile anche
larchivio con i numerosi articoli di tecnica
che rimangono sempre attuali. E poi, se
ancora non lo sapete, potete seguirci anche
sui social network Twitter, Facebook e YouTube.
Su Twitter il nostro account @labicicletta_it
Su Facebook basta cercare la nostra testata LaBiciclettaWeb
Su YouTube La Bicicletta la trovi su
www.youtube.com/user/LaBiciclettaWeb

SUI RULLI DOPO LA TAPPA

>>CARA LA BICICLETTA,

ho visto che al Giro dItalia molti corridori fanno i rulli dopo aver
terminato la tappa. Ma i rulli non servono solo per riscaldarsi? E che
motivo c di fare ancora fatica dopo uno sforzo come pu essere quello
di una tappa del Giro?
FABRIZIO via mail

Caro Fabrizio,
labitudine di pedalare sul
cicloergometro dopo la gara
non affatto una novit.
Gi da qualche anno,
infatti, durante le corse
professionistiche,
e in particolare durante
le grandi corse a tappe,
nellimmediato dopo corsa
molti corridori effettuano

che i pro salgono


immediatamente sugli
ergometri subito dopo aver

dai 10 ai 15 minuti
di cicloergometro per
velocizzare i tempi di
recupero. In particolare,
soprattutto al termine

delle tappe di montagna


o al termine di frazioni
particolarmente impegnative

tagliato il traguardo.
In questi frangenti i corridori
pedalano a intensit
medio-blande, facendo
girare le gambe con
una discreta frequenza
di pedalata.
Lobiettivo quello di non
obbligare il fisico a passare
bruscamente da un livello
di intensit massimale
a uno di riposo, velocizzando
cos leliminazione e
lassorbimento di tutte
le scorie prodotte dallo sforzo
massimale appena compiuto.
in pratica un
defaticamento attivo,
la stessa cosa che qualsiasi
atleta (anche non
professionista) dovrebbe
fare quando termina un ciclo
di ripetute massimali, al fine
di velocizzare il recupero
e favorire ladattamento
allo sforzo da parte
del proprio corpo.

I PROBLEMI DI NIBALI

>>GENTILE REDAZIONE,

SECONDO ME NIBALI HA GETTATO AL VENTO LA CRONOSCALATA


DEL GIRO DITALIA PERCH TRADITO DA UN GUASTO MECCANICO
AL CAMBIO. SE NON SBAGLIO, LUI UNO DEI POCHI CHE NON USA
IL CAMBIO ELETTRONICO. SECONDO VOI SAREBBE SUCCESSO
LO STESSO SE AVESSE USATO UNA TRASMISSIONE ELETTRONICA?
ALDO via e-mail

Caro Aldo,
la questione che sollevi
complessa. Da una parte,
non possiamo risponderti nel
merito perch non siamo
abituati a dare sentenze
senza avere elementi certi
per argomentare su questa
o quellaltra tesi. E questo
esattamente ci che
di frequente accade
allindomani di guasti tecnici
come quello cui stato
vittima Nibali. Ci ricordiamo
bene, ad esempio, che
quando nel 2010 Andy
Schleck disse addio ai suoi
sogni di gloria al Tour de
France a causa di un salto
di catena sui passi pirenaici,
ci fu subito chi imput
la colpa al cambio e chi
al telaio, chi addoss la
responsabilit al meccanico
che aveva regolato male il
deragliatore e chi disse che

allorigine del guasto cera


stata una cambiata
maldestra da parte del
corridore. Chi aveva ragione?
Nessuno, perch anche
quella volta, esattamente
come per lepisodio
sfortunato di Nibali, non
esistevano elementi certi
a sostegno delle varie tesi.
Tornando al guasto della
cronoscalata dellAlpe di
Siusi, ci che le immagini
televisive ci dicono soltanto
che il problema tecnico del
siciliano stato quello della
catena che, nella parte
inferiore del suo ciclo di
rivoluzione attorno alla
corona piccola, uscita
dalla sua sede e si andata
a incastrare tra ingranaggio
e telaio, inibendo cos
lo scorrimento della
trasmissione che, di
conseguenza, ha determinato

lo strappo del cambio


posteriore quando il siciliano
ha continuato a imprimere
forza sui pedali.
Mai nessuno potr dire
perch la catena si andata
a incastrare in quel modo
e questo anche perch le
tolleranze di lavoro dei
componenti moderni sono
cos precise e millimetriche
che basta davvero un niente
per inficiare il funzionamento
puntuale delle parti
e causare problematiche
tecniche che, in una prova
a cronometro, diventano
irrimediabili. Esattamente
in ragione di tutto ci,
ti diciamo che non c
alcun motivo per reputare
una trasmissione
elettromeccanica superiore
a una meccanica dal punto
di vista dellefficienza.
Cambiano il feeling
e le caratteristiche della
cambiata, questo chiaro,
ma i produttori di

componentistica
trasmissione garantiscono
che tutti i prodotti forniti in
uso ai pro assicurano le
stesse performance da un
punto di vista dellaffidabilit.

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LA POSTA DEL MEDICO

risponde il dott. Gaetano

QUANDO IL MEDICO CONTRO LAGONISMO

>>GENTILE REDAZIONE,

Duemila (ma molto pi

ho seguito il Giro dItalia e - da medico oltre che da cicloturista - sono rimasto sorpreso dalle difficolt, dalle crisi, dal numero
di ritiri tra i partecipanti. Parto dal presupposto che gli iscritti siano atleti di alto livello in salute e in ottime condizioni di forma,
seguiti da colleghi medici molto preparati e da staff di primordine. Per cui mi stupisco di come un corridore che il giorno prima
sembrava in eccellenti condizioni possa essere colpito da una gastroenterite violenta, considerato che i team hanno i loro
cuochi e dietologi che garantiscono una perfetta conservazione e cottura del cibi, ma anche condizioni di igiene in teoria
perfette. Mi stupisce che un gruppo di atleti arrivi con unora di ritardo al traguardo di una tappa interlocutoria, finendo fuori
tempo massimo e lamentando crisi di stanchezza acuta, o di come (vedi la tappa di Corvara) cinquanta atleti scalino Giau
e Valparola a tempi da centro gruppo della Maratona delle Dolomiti. C qualcosa che non ho capito?
EMILIO Pavia
Caro Emilio,
corse come il Giro dItalia
hanno vissuto periodi storici
molto diversi tra loro.
Fino alla met degli anni
Ottanta, lossatura della
corsa era composta
da un numero di tappe
per velocisti doppio rispetto
ad oggi, trasferimenti
limitati (si partiva e si
arrivava negli stessi luoghi,
con notevole alleggerimento
della fatica) e tappe di
montagna dure, ma dove
la battaglia era ristretta
sostanzialmente solo ai
capitani e gli altri corridori
se la prendevano comoda:
se fossero disponibili i tempi
di scalata avremmo grosse
sorprese. Negli anni
Novanta il Giro si andato

<<

progressivamente
indurendo (fino a toccare
vertici assurdi attorno al
2008-2010), allargando
anche la base degli atleti
che emergevano. In questa
evoluzione ha giocato un
ruolo purtroppo importante
il doping ematico, diffuso
a partire dal 1992-1994.
In quegli anni e in quelli
immediatamente successivi
molti corridori volavano
in salita (i tempi di scalata
medi su salite di 30-40
oggi sono irrealizzabili)
e, soprattutto, acquisivano
(grazie ai famigerati
rabocchi farmacologici
o trasfusionali) una
capacit di recupero
impensabile. Nel gioco
entravano tecniche

mediche discusse,
ma non dopanti, oggi
non pi consentite, come
ad esempio lutilizzo
di flebo di esafosfina,
che avevano un ruolo
importante nel ripristino
degli equilibri di liquidi,
ma che inducevano una
medicalizzazione
esasperata del gesto.
Oggi il panorama
totalmente cambiato, grazie
al passaporto biologico e
alle nuove tecniche per
rintracciare il doping.
La maggior parte dei
corridori tornata a
utilizzare solo le sue forze
e, dal punto di vista
fisiologico, un Giro dItalia
che sembra pi normale
di quello dinizio degli anni

duro di quello degli anni


Ottanta) risulta
estremamente impegnativo
per lorganismo di chi non
ben preparato (molte
squadre, al Giro, hanno
schierato atleti non in
condizione o perch
disinteressate alla corsa
o perch, come molti team
italiani, hanno organici
modesti) o di chi magari
colpito da un problema
come un virus intestinale,
che prima poteva essere
recuperato, mentre oggi
fatale. Insomma, il girino
un atleta allo stesso
tempo straordinario e
fragile, che in pochi casi
punta a fare la classifica
e nella maggior parte
a concludere le tre
settimane di corsa indenne,
lottando contro il pericolo
tempo massimo.
Per questo normale
che il Giau (penultima
salita del tappone
dolomitico) venga
scalato al passo di un

buon cicloamatore
che punta alla corsa
di un solo giorno.

PI MAGRO SENZA BICI

>>GENTILE REDAZIONE,

LO SCORSO GENNAIO, PER MOTIVI DI LAVORO, HO DOVUTO MODIFICARE LA MIA


ABITUALE ATTIVIT CICLISTICA: FINO AL 2015, INFATTI, HO FATTO IL CASSIERE IN UN
SUPERMERCATO E POTEVO ALLENARMI QUASI TUTTI I GIORNI, MENTRE A GENNAIO,
FORTUNATAMENTE, HO COMINCIATO A FARE UN ORARIO PIENO, MA MI RIESCO AD
ALLENARE SOLO IL SABATO E LA DOMENICA, IMPEGNI FAMILIARI PERMETTENDO. PRIMA
ERO IN UN OTTIMO STATO DI FORMA, CON UN PESO DI 65 KG CHE PER ME, CHE SONO
ALTO 174 CM, ERANO UN OTTIMO LIVELLO. PERCH, ALLORA, PUR FACENDO PI O MENO
LA STESSA DIETA, IN QUESTI MESI, ANZICH INGRASSARE, SONO DIMAGRITO DI 3 KG?
DANIELE via mail
Caro Daniele,
nulla di preoccupante,
anzi. Ci che ti capitato
esattamente quello che
accade quando il fisico
non riceve pi stimoli
allenanti continuativi e
costanti. Questo fa s che
volume e tono delle fibre
muscolari si riducano e, di

conseguenza, che esse si


svuotino di acqua, con un
inevitabile riduzione del
peso corporeo. In pratica,
il fisico perde la cosiddetta
massa muscolare e scende
di peso. Ovviamente, tutto
questo possibile solo
quando il bilancio calorico
dellorganismo rimane in

equilibrio, cio il totale


delle calorie ingerite
equivale a quello delle

calorie effettivamente
spese dallorganismo
durante la giornata, perch
altrimenti leffetto
inevitabile laccumulo di
grasso. In realt, e questo
soprattutto il caso degli
atleti di sport di resistenza
come il ciclismo, pu
accadere che un introito
calorico maggiore rispetto
a quello effettivamente
necessario possa
essere adeguatamente
metabolizzato dal fisico
di un atleta di buon
livello come, ad esempio,
potresti essere tu, visto
che lattitudine alle

discipline di resistenza
determina nel fisico
un aumento significativo
del metabolismo basale,
che nel confronto con
le persone sedentarie
rimane pi elevato anche
per parecchie settimane
dopo il termine delle
attivit. Inoltre, la perdita
di massa muscolare
negli atleti degli sport
di resistenza che cessano
lattivit meno marcata
di quanto accade invece
negli atleti che praticano
sport di forza esplosiva,
che, a differenza dei primi,
ingrassano molto pi
facilmente e rapidamente
quando si lasciano
andare a tavola.

comfort.
Calzata perfetta. Ride Bontrager.

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>> AL VOSTRO SERVIZIO

LANGOLO TECNICO
>>FRENI A DISCO:
SI TORNA ALLA
SPERIMENTAZIONE?
Si chiama Don Chisciotte il primo
prototipo di carter per rotori di freni
a disco. opera dellazienda italiana
( di Piacenza) T-Red, realizzato in
nylon caricato di carbonio, pesa qualche
decina di grammi e si inserisce sul telaio
attraverso un sistema a scatto, che a sua
volta agisce sul supporto apposito
fissato sullendcup sinistro del mozzo
per ruote disc. Ad oggi, il Don Chisciotte
non ancora stato industrializzato e si
trova ancora a uno stadio prototipale,
ma potrebbe risolvere il problema
sicurezza legato allutilizzo dei freni a
disco in corsa e, chiss, riaprire la strada
sulla via della liberalizzazione nelle corse
pro delle bici disc. Lo ricordiamo:
lo scorso aprile lUci ha bruscamente
interrotto il periodo di libera
sperimentazione di questo standard
dopo lincidente di Francisco Ventoso
durante la Parigi-Roubaix. Lo spagnolo
della Movistar aveva dichiarato di essersi
ferito profondamente sotto al ginocchio
sinistro a causa del contatto con il rotore
tagliente della bici di un corridore che
gli era caduto davanti. Allindomani
dellincidente, liberico aveva quindi
scritto una lettera aperta allUci per
chiedere limmediato stop della fase
di libera sperimentazione iniziata
il 1 gennaio e lUci aveva prontamente
avallato la richiesta, incontrando in
questo modo il consenso di buona parte
dei gruppi sportivi, che gi da parecchi
mesi avevano mostrato di mal digerire

10

lipotesi
dellintroduzione in
corsa di uno standard
tecnico che ormai da
ventanni utilizzato e senza alcun
problema - nel
mountain- biking
agonistico. I freni a
disco nelle gare su
strada sono molto pi
pericolosi che nella
mtb - questa la
principale
argomentazione dei
detrattori del disco
allinterno del gruppo
-, perch, a differenza
che nel mountain
biking, nelle gare su
strada si pedala fianco
a fianco e quindi, in caso
di caduta, il contatto con il disco
pu essere molto pericoloso.
Lincidente di Ventoso ha concretizzato
tale ipotesi ed stato documentato
impeccabilmente con pi di una foto
del ginocchio ferito, immediatamente
diventata virale nel momento in cui le
immagini sono state veicolate attraverso
i social network. Il tam-tam social ha
cos alimentato il coro dei no e ha
praticamente obbligato lUci al retrofront.
Tornando per al confronto con il
mountain biking, alcune domande
vengono spontanee... Come possibile
che in ventanni di utilizzo di bici con
freni a disco non mai successo che,
nelle fasi concitate delle partenze delle
gare di mtb cross country, nessun
corridore abbia mai riportato ferite
a causa del taglio di un rotore disco?
E come possibile che nelle fasi iniziali
delle gare XC, cio quelle dove i biker
sgomitano spesso tra di loro pedalando
appaiati su ripidi single track in discesa,
non ci sia mai stato un incidente degno
di fare notizia, che appunto sia stato
causato da dischi che, tra laltro, nel
fuoristrada hanno anche un diametro
maggiore di quelli utilizzati su strada?
Non sar forse che il carneade
Ventoso sia stato semplicemente
strumentalizzato da poteri pi alti e forti
di lui, alla ricerca di un pretesto che
obbligasse lUci al passo indietro?
Lasciamo ai lettori lo spunto per
riflettere sullargomento. Nel frattempo,
secondo il sito internet CyclingTips,
lUci avrebbe gi deciso di reintrodurre
la sperimentazione dei freni a disco in

<<
corsa, liberalizzandoli in alcune gare
ancora da definire (la decisione sarebbe
stata presa al termine di un incontro tra
la Commissione Materiali Uci e alcuni
membri della Wfsgi, la Federazione
Mondiale dellIndustria dei Materiali
Sportivi, e le prime gare in cui si
potrebbero rivedere i dischi potrebbero
essere il Giro di Svizzera o il Giro del
Delfinato). Quello che certo che la
questione sembra ancora una volta
senza fine, anche se, a nostro avviso,
prima o poi il disco vincer anche
sullostico muro del tradizionalismo
che da sempre caratterizza il ciclismo
stradistico.

>>UN TELAIO DISC


SOTTO GLI 850 GRAMMI

Arrivano da Twitter le prime spy hot


di quella che con buone probabilit
sar la SuperSix Evo in versione Disc,
cio la versione con freni a disco
dellammiraglia della Cannondale.
Le due foto che pubblichiamo sono
state twittate ad aprile e poi a maggio
da Phil Gaimon e da Cycling Division,
rispettivamente professionista del
Team Cannondale e negozio di biciclette
inglese. Non disponiamo ancora di
informazioni ufficiali sulla nuova bici,
ma solo di note tecniche ufficiose,
ad esempio quelle per cui, nonostante
la sua essenza disc, questo nuovo
telaio dovrebbe essere leggerissimo
(sotto gli 850 g). Spulciando per
sulla lista datata 13 maggio 2016
rilasciata dalla Commissione Tecnica Uci,
scopriamo in realt che la nuova bici
si chiamer SuperSix Evo 2 Disc e che
ha gi superato i test di controllo
necessari per correre nelle gare pro

(ovviamente questo nel momento in cui


lo standard disc sar autorizzato in
corsa). Da quel che riusciamo a vedere
delle foto, la versione Disc sembra
avere caratteristiche morfologiche molto
simili a quelle della versione standard,
con i foderi posteriori sottili che
contraddistinguono da anni la SuperSix
e con voluminosi tubi diagonale e di
sterzo. Molto simile al modello standard
sembra essere anche limpostazione
geometrica. La nuova SuperSix Evo 2
Disc ha inoltre i perni passanti (da
142x12 mm il posteriore, da 100x12
mm lanteriore), mentre i due rotori
montati per loccasione ci paiono avere

un diametro generoso, almeno da


160 mm. La bici equipaggiata con un
gruppo elettromeccanico Sram Red
eTap. La SuperSix Evo 2 Disc sar quasi
sicuramente una novit della linea
Cannondale 2017, di certo non lunica
della Casa americana...

potenzialmente suscettibile di migliorie.


Il gruppo Uno sar commercializzato
a partire dal prossimo luglio. Ecco,
di seguito, le sue specifiche tecniche.
Lintero reparto ovviamente gestito
da due circuiti, quello che governa i freni
e quello che governa i due deragliatori.
Ognuno di essi utilizza un liquido
specifico e, in entrambi i casi, i cavi sono
destinati a scorrere tutti internamente al
telaio. In merito alla trasmissione, il
sistema a 11 velocit e i meccanismi di
gestione della cambiata e della deragliata
sono tutti inseriti allinterno dei rispettivi
deragliatori. Il cambio posteriore
capace anche di cambiate multiple sulla
cassetta, fino a quattro ingranaggi alla
volta. Inoltre, il cambio prevede un tasto
di rilascio di emergenza che consente lo
svincolo dal circuito idraulico e permette
di muovere la catena manualmente, ad
esempio per ingaggiare la trasmissione
sul rapporto che si desidera in caso di
rotture o malfunzionamenti. LUno
prevede una cassetta e una catena
specifiche, ma compatibile anche
con trasmissioni Shimano e Sram a 11v
selezionato dallutente attraverso
lapposita unit di controllo. Il suo effetto
in pratica quello di attivare (o inibire) la
circolazione periferica in base al risultato
che ci si aspetta di ottenere, e farlo
attraverso lazione di compressione e
rilascio intermittente esercitata sui
muscoli dalle varie celle. In base al
programma che si sceglie di seguire,
il Normatec assicura benefici sia
in una prospettiva di riscaldamento
pregara che, soprattutto, in chiave di
recupero dopo sforzi di qualsiasi tipo,
sia di resistenza che di potenza.
Il costo? Importante: circa 3000 euro.

>>TUTA PNEUMATICA
AL POSTO DEI MASSAGGI

>>ROTOR:
GRUPPO IDRAULICO
ALLA NOVE COLLI

Si chiama Normatec, prodotto da


unazienda americana e probabilmente
non sar molto gradito a chi di mestiere
fa il massaggiatore. Il Normatec infatti
un dispositivo gonfiabile preformato sulla
base dellanatomia corporea, ha una
struttura formata da dieci celle
pneumatiche e una forma che avvolge
completamente il corpo, dai piedi fino
alla vita. A governarlo una pompa ad
aria, a sua volta alimentata da un
motorino elettrico che gonfia e sgonfia le
diverse celle in base al programma

Alla vigilia della Nove Colli, Larm,


il distributore italiano della Rotor,
ha esposto per la prima volta al pubblico
italiano il gruppo trasmissione Uno,
cio quello con la gestione
completamente idraulica della cambiata
e della frenata. Il reparto Uno visto allo
stand della Larm era identico a quello
che Rotor aveva esposto allultimo
Eurobike. Questo significa che non ci
sono stati aggiornamenti o modifiche
significative rispetto a un assetto che,
si diceva la scorsa estate, era ancora

(la cassetta esposta allo stand della


Nove Colli era proprio una Ultegra).
A livello strutturale, i due deragliatori
sono realizzati in alluminio Cnc, ricavati
dal pieno. Soltanto sulle leve freno
troviamo del materiale composito.
Passiamo al sistema frenante, dicendo
subito che sono possibili due opzioni,
quella del sistema a disco e quella dei
due corpi a caliper tradizionali,
ovviamente con attuazione idraulica.
In questultimo caso i corpi freno
sono della Magura.
Ci che pi stupisce del nuovo reparto
Uno, il peso totale, solo 1604 g
nella configurazione di gruppo completo
con sistema frenante a disco privo di
guarnitura. Sempre nella configurazione
priva di guarnitura, il prezzo indicativo
al pubblico del reparto con freni a disco
di 2499 euro.

11

ALLENAMENTO <<

>> AL VOSTRO SERVIZIO

I PERICOLI DEL PERIODO AGONISTICO

>>IL SOVRALLENAMENTO
Lovertraining, il carico di allenamento eccessivo, uno spettro che tutti gli sportivi temono. Nellattenta gestione tra carico e recupero, in particolare durante il periodo agonistico, troviamo la soluzione a
questo insidioso e silente problema.
urante il periodo agonistico
bisogna fare molta attenzione
al rapporto carico-recupero
e le fasi di recupero devono essere
sempre soddisfacenti per un
organismo sottoposto ai carichi
di allenamento intensi o di gara.
Non bisogna mai sottovalutare
landamento delle fasi di recupero
o trascurarne le reazioni fisiche:
il recupero importante quanto
lallenamento e, se non
scrupolosamente adeguato al carico
di allenamento, molto facile che nel
periodo agonistico si arrivi a livelli di
sovrallenamento detti di
overtraining.

allenamento, noia, poco appetito,


talvolta nausea, reattivit e irritabilit
eccessive, disturbi del sonno, perdita
di peso, diminuzione della forza
muscolare con evidente e duraturo
indolenzimento locale, e spesso anche
crampi.

LA FASE ACUTA

TROPPO ALLENAMENTO
Lovertraining una condizione
fisica che porta rapidamente
allinvoluzione della prestazione
stessa ed dovuta allallenamento
eccessivo, a insufficienti fasi di
recupero e a reazioni di grande
affaticamento sia fisico che nervoso.
Quando lorganismo sotto stress
pu facilmente cadere in una
sindrome pi o meno complessa,
di tipo acuto o cronico, dovuta
ad affaticamento.
In realt, non cos facile individuare
immediatamente la condizione di
overtraining e le cause che lhanno
generata. Molte altre variabili, non
direttamente legate allallenamento,
bens alla vita di tutti i giorni
(famiglia, lavoro, societ, ambiente,
clima, alimentazione, ecc.),
determinano comunque risvolti
importanti sullallenamento,
sulladattamento, sul recupero e, in
genere, sulle reazioni, non solo fisiche
ma anche psicologiche,
dellorganismo allo stress.

I PRIMI SINTOMI
Alla prima sensazione di fatica siamo
certamente a rischio di overtraining,
ma la fatica o, meglio, le reazioni del
nostro organismo alla fatica, sono i
primi segnali importanti da valutare

12

sempre con molta attenzione.


Ad esempio, quando la frequenza
cardiaca raggiunge con difficolt le
frequenze abitualmente raggiunte
durante le esercitazioni, o non scende
altrettanto facilmente nei recuperi, o i
tempi di recupero abituali non sono
pi sufficienti e la frequenza cardiaca
a riposo (presa la mattina prima di
alzarsi dal letto) evidentemente pi
alta del solito, questi sono i primi
importanti segnali di avvertimento che
forse qualcosa non va.
Lerrore pi frequente, soprattutto a
livello amatoriale, quello di
sottovalutare e non considerare
adeguatamente questi segnali, cos che
spesso si tenta comunque di rispettare
tabelle e programmi di allenamento.
Evidentemente, per alcuni, questa
fatica non ancora un sintomo degno
di essere ascoltato, ma lorganismo,
dopo un po, reagisce pesantemente:
tempi di recupero pi lenti e pi
lunghi, mancanza dentusiasmo in

La condizione di overtraining acuta


abbastanza frequente, soprattutto a
livello amatoriale, durante un periodo
di preparazione o di gare, ma non
deve destare preoccupazione perch
generalmente breve e con alcuni
giorni di riposo e unadeguata
reintegrazione nutrizionale viene
superata. Ovviamente, un fisico ben
allenato e adeguatamente ristorato
supera con pi facilit questi eventi e
con minore frequenza vi ci cade.
Generalmente, questa
condizione acuta di affaticamento
viene considerata di tipo periferico.
Lorganismo, a livello muscolare,
presenta alti livelli di esaurimento
delle risorse energetiche e di
deplezione delle fibre muscolari e
richiede un rapido ripristino
bioenergetico che pu essere
realizzato in tempi brevi,
alcuni giorni appunto.

LA CONDIZIONE CRONICA
Se i primi segnali di avvertimento del
nostro fisico vengono trascurati e si
insiste con i carichi di allenamento, lo
stress da affaticamento acuto, nel giro
di poche settimane, con molta facilit
diverr cronico, in pratica di lungo
periodo. Arrivati a questa situazione,
il problema si far molto pi
complesso e la soluzione diverr pi
difficile. La fatica cronica, rispetto a
quella acuta, da considerare anche
di tipo centrale in quanto, oltre ai
deficit di tipo periferico, si registra talvolta anche in modo molto
evidente - una ridotta efficienza del
sistema nervoso centrale che di fatto
presiede a tutte le funzioni
dellorganismo.

CONSIGLI DEL MESE SULLALLENAMENTO PER CHI PEDALA TRANQUILLO NELLE PROVE DI FONDO (POST OVERTRAINING)

GRANFONDO

MEDIOFONDO

OBIETTIVI. Cerchiamo di mantenere ritmi costanti su distanze


gradualmente pi lunghe e aumentiamo progressivamente i kilometri
percorsi. La frequenza cardiaca e il ritmo respiratorio dovranno essere
regolari, senza affaticamento.
IL CONSIGLIO. Evitiamo brusche variazioni di ritmo in quanto
determinano affaticamento, sia delle gambe che di tutto lorganismo
in generale. Equilibriamo il rapporto tra carico e recupero.
COME SI FA. Manteniamo i ritmi di pedalata agili, tra 90 e 100 rpm
in pianura e tra 80 e 85 rpm in salita. La frequenza cardiaca non deve
essere elevata e manteniamo ritmi costanti anche per tempi lunghi.
Se non ci riusciamo, allora riduciamo limpegno.
QUANTO SI FA. In tutti gli allenamenti sulla distanza, limpegno,
in termini di durata, deve essere almeno di unora: tempi pi brevi
non agiscono significativamente sulle capacit di allenamento.

OBIETTIVI. Sviluppiamo su lunghi tratti del percorso, durante


gli allenamenti sulle lunghe distanze, livelli dimpegno costanti
senza generare affaticamento per la muscolatura. Iniziamo
con allenamenti in pianura, ma poi affrontiamo anche la salita,
con ritmi in progressione.
IL CONSIGLIO. Laffaticamento muscolare dovuto allesaurimento
delle riserve energetiche. Durante le uscite importante bere e,
in quelle pi lunghe, anche mangiare cibi energetici.
COME SI FA. Manteniamo a lungo andature agili, tra 90 e 100 rpm in
pianura e tra 80 e 85 rpm in salita. La frequenza cardiaca negli allenamenti
deve essere in regime aerobico, senza affanni respiratori e cardiaci.
QUANTO SI FA. Per migliorare la capacit aerobica sono necessarie
almeno due-tre uscite a settimana, delle quali una tra sabato e domenica
e le altre durante la settimana, della durata di unora.

MANOVRE UTILI
l programma di allenamento deve rispettare
le esigenze individuali e deve essere
adeguatamente flessibile per adattarsi alla
situazione del momento. Alcune manovre di
aggiustamento tra carico e recupero servono
quindi per rendere gli obiettivi stagionali
raggiungibili.
Ogni programma di allenamento deve svilupparsi
secondo alcuni principi fondamentali: la gradualit,
la progressivit e la continuit del carico.
In pratica, ogni incremento deve essere ottenuto
poco alla volta e in modo comunque progressivo,
perch ogni stabilizzazione produce nel tempo un
livellamento della prestazione verso il basso.
Quando, invece, per qualsiasi motivo, si costretti
a interrompere la preparazione per pi giorni,
viene meno il principio della continuit ed
impensabile riprendere come se nulla fosse
accaduto: se il periodo di inattivit stato
sufficientemente lungo, conviene impostare un
adeguato programma di ripresa che riporti con
gradualit alle precedenti condizioni di impegno.

SUPERCOMPENSARE
Un altro fondamentale principio dellallenamento
determinato dalla corretta alternanza tra carico e
recupero in relazione al livello di preparazione
individuale. Carico, fatica e recupero fanno infatti
parte del medesimo processo di allenamento e
sono sempre in strettissima relazione tra loro, in un
rapporto di grande armonia. Se a un certo
momento della preparazione tra di essi si viene a
determinare un qualche squilibrio e il recupero di
un giorno non pi sufficiente o la fatica, anche
durante la stessa seduta di allenamento, inizia a
farsi sentire in modo eccessivo, bisogna riportare
armonia tra questi fattori, e per prima cosa si dovr
diminuire il carico di allenamento e aumentare le
fasi di recupero.
Quando, nel periodo agonistico, dedicando tempo
allallenamento e affrontando le gare nei fine
settimana, non solo non si riesce a ottenere un
miglioramento, ma anche il mantenimento delle
capacit prestazionali risulta incerto, la forma
tender a peggiorare e la condizione di
overtraining sar ormai alle porte.

RIPOSO, VISITE MEDICHE E TEST DI VALUTAZIONE


uando le condizioni di overtraining sono accertate, o quantomeno sospette, la prima cosa da fare
sospendere o ridurre in modo consistente lattivit fisica per un periodo anche abbastanza lungo:
dieci, quindici o pi giorni se necessario. Oltre al riposo, opportuno affidarsi alle cure di un
medico sportivo, che stabilir analisi e terapie adeguate ed eventuali integrazioni dietetiche, nutrizionali ed
energetiche che possano facilitare il processo di recupero e una migliore ripresa dellallenamento.
Leffettuazione periodica di test di valutazione (soglia anaerobica, composizione corporea, ecc.) dar utili
indicazioni sul ripristino delle capacit e dellefficienza fisica. Il successivo programma di ripresa
dellallenamento dovr rispettare i princpi di gradualit, progressione, continuit e alternanza tra carico e
recupero.

affaticamento e la successiva
fase di recupero devono
normalmente generare una fase
di maggiore capacit di prestazione: i
vari organi e apparati
(cardiocircolatorio, muscolare,
nervoso, endocrino, ecc.), non solo si
adattano agli stimoli dovuti
allallenamento, ma migliorano
complessivamente la propria efficienza
e capacit. Quando forma ed efficienza
fisica migliorano, il rapporto tra carico,
affaticamento e recupero corretto.
Questo , in sintesi, il processo di
supercompensazione.

BUONE ABITUDINI
er ridurre il rischio di
overtraining bisogna curare
con scrupolo anche
lalimentazione per reintegrare il
dispendio dovuto al carico fisico. Non
bisogna dunque mai dimenticare, sia in
gara che in allenamento, di reintegrare
il fabbisogno energetico e idrosalino.
Dopo ogni allenamento, poi molto
importante favorire il recupero, con
almeno 15-20 minuti di defaticamento,
pedalando a ritmi agili e non
impegnativi, e terminare la seduta con
esercizi di stretching almeno per le
masse muscolari degli arti inferiori, che
hanno subto, in bici, lo stress maggiore

13

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> AL
AL VOSTRO
VOSTROSERVIZIO
SERVIZIO Tutte le notizie utili e le anticipazioni sulle gare di granfondo e mediofondo
>

GRANFONDONEWS
LAZIO

12 GIUGNO

>>IL PEDALATIUM
SULLAPPENNINO
REATINO
Il circuito Pedalatium si prepara al
suo quarto appuntamento che si
correr il 12 giugno con partenza
da Cantalice, in provincia di Rieti,
un evento molto invitante sotto
molti punti di vista, a cominciare
dalla bellezza del paesaggio, fino
allimpegno profuso dagli
organizzatori, guidati da Angelo
Patacchiola. A differenza dello
scorso anno, quando la
manifestazione ebbe luogo
il 19 luglio,
questanno
la gara si
correr in un
periodo di
temperatura pi mite, in grado
di assicurare il massimo comfort
ai partecipanti, che si annunciano
numerosissimi.
La partenza sar data alle ore 9.
Da Cantalice la gara diriger per
Vazia, Castelfranco, (crono
squadre), bivio Quattro Strade,
Rivodutri, dove sar posto
un traguardo volante, bivio
Terni-Morro, la salita Sfera, lago
di Ventina, bivio per Greccio,
(crono individuale), Greccio, bivio
Contigliano, Poggio Fidoni, Piani
S. Elia, bivio Chiesa Nuova,
bivio per Rieti, bivio Ternana
e Cantalice, per un totale di 107
km e un dislivello complessivo
di circa 1600 metri.
Si tratta di un nuovo percorso
che modifica la partenza e una
parte del tracciato, mentre
mantiene il finale a Cantalice.
Laccoglienza del Pedalatium
non far mancare ristori di qualit
e massima sicurezza.
Si annunciano ricche le
premiazioni sia individuali (dal
primo allottavo classificato), che
squadre e crono. Numerosi anche
i premi a sorteggio fra tutti i
partecipanti. Si ricorda che tutti i
tesserati Fci devono effettuare la
registrazione al sistema informatico
Fci (Fattore K); gara id:126191.
>>INFO:
www.pedalatium.com/gfrieti/

14

TRENTINO

12 GIUGNO

<<

>>IL PERCORSO LUNGO DELLA MARCIALONGA


CYCLING CRAFT ORA ANCHE BREVETTO
Il 12 giugno la Marcialonga
Cycling Craft festegger i primi
dieci anni di vita nel grande
circo delle granfondo italiane.
Le iscrizioni alla quota di 35
euro comprendono un ricco
pacco gara. Novit dellultimora
lentrata in corsa - il caso di
dirlo - del nuovo partner
Merida, che metter in palio a
estrazione tra tutti gli iscritti una
bici da corsa Reacto 400 in
carbonio color nero
metallizzato. Lestrazione si
effettuer al termine della
cerimonia di premiazione che si
terr alle ore 14 in
piazza a Predazzo, e
solo chi sar presente
potr godere di
questo fantastico
premio. La
Marcialonga Cycling
Craft tappa del

Campionato
Nazionale Acsi e del
circuito Zero Wind
Show. Gli
appassionati del
pedale possono gi testare i
percorsi di gara, anche grazie
allo speciale Brevetto dedicato
a coloro che, da giugno a
settembre, vorranno percorrere
i 135 kilometri dellitinerario
lungo, gustandosi senza fretta il
panorama e timbrando il
cartellino presso gli esercizi
convenzionati. I brevettati
avranno diritto a uno sconto di
5 euro sulliscrizione e a un
avanzamento in griglia alla
successiva Marcialonga Cycling
Craft.
Il brevetto pu essere scaricato
direttamente dal sito
www.marcialonga.it oppure pu
essere richiesto presso la sede
Marcialonga in localit Stalimen
a Predazzo (Trento), luogo di
partenza. Lintero tracciato di
135 km e 3.279 metri di dislivello
dovr essere percorso in una
sola giornata e in ognuno dei
cinque punti segnalati sul libretto
dovranno essere apposti il
timbro e la data. Al ritorno,

sempre allufficio della


Marcialonga, sar verificata la
validit dei timbri e rilasciato un
diploma che certificher la
riuscita dellimpresa.
Una volta partiti, i futuri
brevettati attraverseranno i
centri abitati di Ziano, Panchi,
Tesero e Cavalese, cuori pulsanti
della Val di Fiemme,
proseguendo verso il vicino Alto
Adige. Il primo timbro verr
posto dopo la prima salita ad
Aldino, una pausa necessaria a
prender fiato prima di affrontare
limpegnativa erta di Passo
Lavaz. arrivato il
momento del secondo
timbro e di risalire in
sella per ripercorrere i
paesi della Val di
Fiemme in senso
contrario, tornando
agli impianti di risalita
del Latemar e
concedersi la terza
sosta. Carichi si
ripartir verso la Val
di Fassa giungendo
fino alle pendenze di Passo San
Pellegrino, ponendo il quarto
sigillo di giornata.
Simboccheranno, dunque, i
ripidi tornanti in discesa per poi
attaccare il Passo Valles e il
timbro finale. Il lungo declivio
conclusivo attraverser il Parco
Naturale di Paneveggio e
arriver a Predazzo, nuovamente
tra le braccia della Marcialonga.
Tutte le altre informazioni, il
percorso nel dettaglio, i punti
di assistenza certificati ove fosse
necessario, e le strutture in cui
porre i sigilli, sono indicati nel
sito web www.marcialonga.it alla
sezione brevetto della finestra
eventi. Il percorso granfondo
sar il medesimo anche nella
giornata della decima
Marcialonga Cycling Craft, ma si
potr scegliere di affrontare
anche un itinerario meno
impegnativo, un mediofondo di
80 km e 1894 metri di dislivello.
Ai giovani sotto i 16 anni il 12
giugno verr riservata la

Minicycling, una gara


promozionale di mountain bike
parte del circuito Minibike di
Fiemme e Fassa. Una gimkana
di 850 metri per le vie del centro
storico di Predazzo, da
percorrere pi volte in base alle
categorie, le quali si
suddivideranno in Topolini
(1 giro corto), Pulcini (3 giri),
Baby (4 giri), Cuccioli (5 giri),
Esordienti (7 giri) ed Allievi
(8 giri).
>>INFO: www.marcialonga.it

ABRUZZO 26 GIUGNO

>>GRANFONDO
NEL PARCO
La prima Granfondo Nel Parco
Nazionale dAbruzzo Lazio e Molise si
avvicina a grandi passi. Sono andate
rapidamente esaurite le prime
iscrizioni che vedevano attribuirsi,
oltre al pacco gara, anche un paio di
occhiali tecnici offerti dalla Briko. Ora
liscrizione alla Gran Fondo Nel Parco
costa 35 euro fino al 22 giugno;
successivamente sar possibile
iscriversi solo presso il villaggio a
Villetta Barrea alla quota di 45 euro.
possibile acquistare la maglia
celebrativa a 45 euro e completare
il corredo con la
salopette con 50
euro in pi: i capi
sono della Sportful.
Fino al 22 giugno
possibile
approfittare delle
seguenti promozioni. Iscrizione
alla granfondo + maglia celebrativa:
55 euro anzich 80; iscrizione alla
granfondo + maglia celebrativa +
salopette: 100 euro anzich 130;
iscrizione al Giro Gourmet + maglia
celebrativa: 40 euro anzich 65;
iscrizione al Giro Gourmet + maglia
celebrativa + salopette: 85 euro
anzich 115.
>>INFO:
www.granfondonelparco.it

VENETO

19 GIUGNO

>>SEGNALATE TUTTO LANNO LE SALITE DELLA GRAN FONDO SPORTFUL DOLOMITI RACE
Ha preso il via il 24 maggio
loperazione di segnalazione
ufficiale delle due salite di Passo
Rolle e Passo Manghen su
entrambi i versanti.
Ogni kilometro sar segnalato
da un cartello con limmagine di
una pietra miliare con
lindicazione della pendenza in
quel tratto del kilometro
percorso e ancora da percorrere.
Liniziativa nata per dare
modo a ogni granfondista di
provare, in ogni momento
dellanno, due delle salite
leggendarie della Sportful
Dolomiti Race (i cartelli
saranno temporaneamente
brandizzati con i loghi della
manifestazione nel periodo della
gara), magari sfidando i
compagni di salita

VENETO

cronometrandosi sullo stesso


tratto. Per quanto riguarda la
gara del 19 giugno, c una
importante novit in tema di
sicurezza: infatti i passi

saranno chiusi in entrambi i


sensi di marcia per il passaggio
in totale sicurezza dei
granfondisti. Nel percorso lungo
il Passo Manghen sar chiuso
per ben 3 ore e mezzo (dalle 9
alle 12.30) e il Passo Rolle sar
chiuso per 3 ore (dalle 10.30
alle 13.30) Nel medio il Passo
Broccon: sar chiuso per 3 ore
(dalle 8.30 alle 11.30) e il Passo
della Gobbera sar chiuso per 2
ore (dalle 9.30 alle 11.30).
Passo Croce dAune sar chiuso
nel senso opposto ai ciclisti per
6 ore: dalle 10.30 alle 16.30.
Iniziative importanti anche per

quanto riguarda la pulizia delle


strade. Questanno, a causa del
malcostume dei granfondisti che
gettano le carte
delle barrette e dei
gel per terra, il
comitato
organizzatore sar
costretto a
organizzare una

Squadra di Pulizia
Speciale per Cima
Campo e Passo
Broccon, le uniche
due cime dove non
ci sono i ristori. La
Squadra partir da Feltre con
due furgoni nella tarda
mattinata di domenica con
destinazione Cima Campo e
Passo Broccon un
provvedimento necessario per

10 LUGLIO

special edition celeste


che ricorda il legame
con il team Sky, ma non
solo. Il pacco gara sar
davvero ricco, perch
oltre alla maglia i
granfondisti troveranno
nella speciale sacca

personalizzata
Pinarello al cui interno ci sar anche una
barretta Enervit, le caramelle Ricola, la
mortadella Felsinea, un campione di
aromi firmati Ariosto, una lattina di birra
Bavaria, una bevanda a base di latte e un
assaggio di formaggio della Latteria Soligo
e per finire, un pacco di pasta Barilla.
Torna anche questanno La Pina dei
Gourmet con un percorso
enogastronomico di circa 30 kilometri

>>INFO:
www.gfsportful.it

TRENTINO

>>LA PINA: MAGLIE, MUSICA E FESTA PER IL VENTENNALE


Ventanni sono unet importante e il C.O.
della Gran Fondo Pinarello La Pina,
vuole festeggiarli alla grande. Ecco quindi
qualche chicca che render questa
granfondo un vero e proprio evento.
Tanto per cominciare il sabato sera in
Piazza del Grano ci saranno musica dal
vivo e spettacoli per rendere speciale la
vigilia della granfondo.
Nel pacco gara, poi, i
granfondisti troveranno
una maglia da ciclismo

evitare di prendere una multa di


1000 euro dai comuni
competenti per territorio che
invano chiedono ai
ciclisti di non
sporcare lambiente
al passaggio.
E dire che la carta di
una barretta non
occupa posto nelle
tasche! Dopo la
chiusura delle
iscrizioni del 6
giugno sar possibile
iscriversi solo venerd
17 e sabato 18 giugno
al palaghiaccio di Feltre se non
sar gi stata toccata quota
4500 iscritti prima.

tutto in pianura dedicato agli


accompagnatori che vogliano
ingannare lattesa pedalando alla
scoperta della Marca Trevigiana e dei
suoi sapori. I tracciati agonistici,
invece, saranno due, uno lungo di 158
km e uno medio di 114 km.
Le iscrizioni alla ventesima edizione
della Gran Fondo
Pinarello sono ancora
aperte. La quota
discrizione per gli
italiani fino al 30

17 LUGLIO

>>GRANFONDO E VACANZE:
ECCO I PACCHETTI PER LA
LEGGENDARIA CHARLY GAUL

che diventeranno 55
direttamente allexpo di
Piazza del Grano l8 e il
9 luglio 2016.
Domenica 10 luglio
non verranno accettate
iscrizioni. Qualora a un
iscritto non fosse possibile partecipare
alla manifestazione, la quota di
partecipazione verr mantenuta valida
per ledizione 2017, ma la disdetta deve
pervenire via fax o e-mail entro il 6
luglio 2016.

Importante lofferta turistica che verr


abbinata a La Leggendaria Charly Gaul del
prossimo 17 luglio. Grazie allo speciale
pacchetto si potr infatti godere di una
vacanza leggendaria che permetter di
soggiornare per due notti nelle strutture
convenzionate elencate sul sito
www.discovertrento.it, nei lussuosi hotel di
Trento posti nellelegante centro cittadino
rinascimentale o nei piccoli bed & breakfast
ricchi di atmosfera, passando per i tipici
agritur. Decisamente unampia variet di
scelta per un totale di oltre novanta
strutture ricettive per soggiornare al meglio
e rigenerarsi dalle fatiche sulle due ruote. I
pacchetti turistici abbinati alla granfondo
comprendono anche la Guest Card
Trentino, che permette di entrare in oltre 40
musei (Muse e Mart inclusi), 15 castelli e
pi di 40 attrazioni tra cui anche lArena di
Verona. Si potr inoltre viaggiare su tutti i
trasporti pubblici del Trentino e usufruire di
un cospicuo numero di sconti, risparmiando
fino a 350 euro a settimana.

>>INFO:
www.lapinarello.com

>>INFO:
www.laleggendariacharlygaul.it

giugno di 45 euro

15

>> AL VOSTRO SERVIZIO

GRANFONDONEWS
MARCHE

17 LUGLIO

LAZIO 18 SETTEMBRE

<<

>>ECCO IL CORTO DELLA NUOVA


GRAN FONDO DEI SIBILLINI

>>A TERRACINA
LA TERZA EDIZIONE DELLA GFNY ITALIA

Il nuovo tracciato corto della


Nuova Granfondo dei Sibillini,
che si terr domenica 17 luglio a
Caldarola, un percorso di 100,5
kilometri e 1600 metri di
dislivello che offrir ai
partecipanti tante emozioni e
panorami suggestivi.
La partenza sar
data alle 8,
mezzora dopo
quella della
granfondo. Giunti a Polverina, i
ciclisti gireranno a sinistra e poi
affronteranno la prima salita di
giornata, lunga circa 7500 metri.
Lo scollinamento avverr a 815
metri. Ci si diriger poi a Fiastra,
girando per prima di
raggiungerla per puntare verso
Campobonomo (850 metri).
I ciclisti toccheranno quindi Cupi
di Visso (980 metri) e il
Santuario di Macereto, che svetta
dallalto dei suoi mille metri.
Poco dopo avverr lo
scollinamento, al quale seguir
una discesa molto veloce e
tecnica, che condurr fino a
Ussita (719 metri) e poi a Visso

La GFNY torna in Italia per il


terzo anno consecutivo. La tappa
italiana stata la prima corsa
organizzata sotto il brand di Gran
Fondo New York, manifestazione
che come ogni anno si tiene a
maggio nella Grande Mela.
Questanno la gara madre si
svolta il 15 maggio. Dal 2014
nato un vero e proprio World
Challenge: il marchio GFNY
stato esportato in altre otto
nazioni in tutto il mondo:
Francia, Messico, Germania,
Indonesia, Argentina, Uruguay,
Colombia; ma il fascino dellItalia
resta unico e inconfondibile, non
a caso la GFNY Italia stata
definita The home of the
granfondo da Uli e Lidia Fluhme,
organizzatori dellevento che si
svolge negli Stati Uniti.
Ancora una volta, dunque, sar
Terracina (Latina) la citt di
partenza e arrivo della corsa, una
location dal clima mite, con i
paesaggi a picco sul mar Tirreno,
lungo il lago di Fondi e sui Monti
Ausoni.
Dopo la partenza e le prime

TOSCANA

(620 metri), dove si girer a


destra per andare ad affrontare
Passo delle Fornaci (820 metri).
Da qui si arriver a Pieve Torina
(480 metri), per poi raggiungere,
dopo aver percorso 4.5 kilometri,
la frazione di Fiume (640 metri).
Da qui si raggiunger
Massaprofoglio
(778 m) dopo aver
superato una salita di
2900 metri, che
presenta una pendenza media del
nove per cento. Superata
Massaprofoglio si scender a
Muccia (465 metri), da dove si
prender la S.S. 77 per giungere
al traguardo di Caldarola.
Le iscrizioni sono aperte a 30
euro fino al 30 giugno e poi 35
euro fino al 16 luglio. La Nuova
Granfondo dei Sibillini valida
come prova del Campionato

Italiano Acsi di Granfondo e


Mediofondo, del Marche
Marathon e del Circuito dei due
Mari.
>>INFO:
www.granfondodeisibillini.it

25 SETTEMBRE

IN PIEMONTE

>>GRANDUCATO: FINALE CICLOTURISTICO


A SAN MINIATO
Domenica 25 settembre San
Miniato (Pisa) ospiter la

Granfondo cicloturistica Colli


del Tartufo, ultima prova del
Giro del Granducato di
Toscana 2016.
Il ritrovo sar in Piazza
Dante Alighieri, a San
Miniato Alto, dalle ore
6.45 alle ore 8, mentre
la partenza sar alla francese
dalle ore 8.15 alle ore 9.
Otto atleti faranno da guida
durante lo svolgimento della
cicloturistica.
Questi i percorsi: il lungo
di 105 kilometri e dislivello
di circa 1680 metri, il medio di
82 kilometri e dislivello di circa
1300 metri e il corto di
55 kilometri e dislivello di circa

16

546 metri. Previsto anche


il tracciato Fiandre
di 78 kilometri e 1600 metri
di dislivello, caratterizzato da
tratti di strade bianche
e brevi muri che sar
aperto anche alle bici
depoca.
Al termine ci sar un
pasta party gratuito per
i ciclisti e gli accompagnatori
(con un contributo di 5 euro per
ogni accompagnatore di et
maggiore ai sei anni).
Inoltre, in prossimit dellarrivo
sar offerto un massaggio a tutti
i partecipanti.
>>INFO:
www.collideltartufo.it

pedalate sul lungomare, i corridori


entreranno nellentroterra,
affrontando prima la salita
panoramica di Sperlonga,
unascesa pedalabile ma che far
gi una prima scrematura. In
seguito, dopo la discesa, i corridori
affronteranno un lungo tratto di
saliscendi prima di affrontare la
salita di Vallecorsa. Il finale della
corsa sar imprevedibile, in quanto
c una veloce discesa e un lungo
tratto di pianura che far tornare i
granfondisti fino a Terracina,
allombra del tempio di Giove
Anxur. La novit delledizione
2016 sar il percorso unico: per
continuit con le passate edizioni
sar adottato quello classico di
granfondo: 125 km per 1870 metri
di dislivello. Le iscrizioni sono
aperte a 30 euro fino al 17
luglio, poi aumenteranno a 35
euro fino al 15 settembre, mentre
si pagheranno 40 euro il 17 e 18
settembre.
>>INFO:
www.gfnyitalia.it

28 AGOSTO

>>LA NOCCIOLA ALTA LANGA A BOSSOLASCO


Si correr a Bossolasco domenica 28
agosto la Granfondo della
Nocciola Alta Langa, organizzata
dallAssociazione Fausto Coppi on the
Road, la stessa de La Fausto
Coppi. Linteressante appuntamento
ciclistico di fine stagione, attraversa i
vigneti e noccioleti dellAlta Langa,
celebrando la nocciola e il grande
ciclismo, con i suoi 120 km di
percorso lungo, 84 del medio e 49 del
circuito cicloturistico. La partenza sar
data alle ore 10. Per poter partecipare
alla Granfondo della Nocciola Alta
Langa occorre iscriversi entro le ore 9
del giorno della gara. Nel momento in
cui scriviamo la quota di 25 euro
fino al 26 agosto, che
diventeranno 30 euro il 27 e il 28.
Ricordiamo che il 10 luglio, in
occasione della Gran Fondo La Fausto
Coppi, a Cuneo, la stessa Associazione

Fausto Coppi on the Road organizzer


anche la gita in bicicletta La Fausto

Coppi Mangia & Pedala


di circa 50 kilometri. Questa
passeggiata organizzata in
collaborazione con lassociazione Bici
in Giro, e con la Coldiretti e prevede
un giro ai piedi della Valle Grana.
Sono previste due soste di
degustazione dei prodotti locali:
al mattino presso lazienda agricola
Ceaglio Giuliana a Bernezzo, pi
tardi presso la Cascina Rosa
di Bottonasco. Laspetto culturale
della gita, oltre al paesaggio del
fondovalle Grana, presente negli
affreschi tardo gotici del comune di
Valgrana .
>>INFO:
www.faustocoppi.net

NEWS

UNA STAGIONE

RICCA DI APPUNTAMENTI
Sotto legida di Acsi Ciclismo, da nord a sud, assieme alle granfondo pi belle dItalia.
Ecco cosa ci hanno offerto le granfondo Acsi di primavera e quali sono i prossimi, importanti appuntamenti.
Lapertura del calendario granfondomediofondo di Acsi non ha concesso
pause agli appassionati del pedale,
appuntando sullagenda dei
cicloamatori un sostanzioso numero
di eventi. A partire da marzo con la
Granfondo Citt di Tolfa, che
registrava lingresso dalla porta
principale di Acsi nel Lazio, fino a
completare quasi interamente lo
stivale italiano in quanto a numero
di regioni coinvolte dalle
manifestazioni ciclistiche dellente di
promozione sportiva pi attivo
dItalia.
La fine del mese di
marzo e i primi giorni
di aprile hanno invece
segnato lesordio del
challenge Zero Wind
Show - il circuito che
premia la passione,
scattato con le
pedalate della 22
Granfondo Davide
Cassani di Faenza,
proprio assieme al
CT della Nazionale
Italiana maschile di
ciclismo su strada,
proseguendo poi, con
lautentico bagno di
folla della 20
edizione della
Granfondo Selle Italia
di Cervia, con oltre
4000 appassionati ai nastri di
partenza, tra i quali si trovava a
competere nella distanza
mediofondo anche il responsabile
nazionale di Acsi Ciclismo, Emiliano
Borgna: La Granfondo Selle Italia
la manifestazione ciclistica pi
partecipata che abbiamo. Con Acsi
Ciclismo si ha la possibilit di
pedalare in assoluta serenit, liberi
da qualsiasi tipo di ansia da
prestazione. A SantAngelo
Lodigiano si disputata invece la 7
Granfondo SantAngelo, a Vicenza
lentusiasmante 18 Granfondo Liotto
(nella foto, la partenza), premiata
dalleccellenza organizzativa assoluta

della Cicli Liotto Gino & Figli, mentre


a Riccione Acsi simpegnava in un
altro diciottesimo appuntamento, la
Granfondo Citt di Riccione, prima di
ritornare nel Vicentino con la 7
Granfondo fizi:k Citt di Marostica,
inarrestabile nonostante la pioggia.
Festa dei Lavoratori il 1 maggio
assieme al Campionato Nazionale
Acsi biforcato tra la 24 Granfondo
Bra-Bra dalle Langhe al Roero e la 2
Granfondo Whysport di Valdagno.
Un inizio decisamente promettente
per maggio, un mese che deve il

di condivisione, divertimento e dello


stare assieme ammirando scenari
incantevoli e godendosi i panorami
dal sellino di una bicicletta, come
sottolineato dalle parole del
responsabile nazionale Acsi:
Un successo incredibile e una
organizzazione spettacolare, forse
ledizione pi bella del Colnago
Cycling Festival. Di scena nella
stessa giornata anche lottava
Granfondo Terre dei Varano a
Camerino, la 20 Granfondo della
Vernaccia - Colle di Val dElsa fra

proprio nome alla dea


dellabbondanza Maia, proprio come
lente di promozione sportiva che
accompagna le stagioni degli atleti
proponendo sfide sul pedale di
assoluto valore. Bis di appuntamenti
anche in occasione della Festa della
mamma, con ben cinque gare
disputate fra il Campionato
Nazionale granfondo-mediofondo e
fondo 2016. A Desenzano del Garda
andava in scena il Colnago Cycling
Festival, capace di raccogliere
lentusiasmo di oltre 3000 atleti sulle
sponde bresciane del Lago di Garda.
Il comitato organizzatore dellevento
ha proposto ancora una volta ideali

splendidi boschi, vigne e uliveti, in


cui al culmine della gara i
cicloamatori hanno potuto ammirare
dallalto tutto lo splendore della
citt del cristallo.
Il Campionato Nazionale Acsi si poi
spostato nel Novarese, con i 1650
partecipanti alla 2 Granfondo
Novara e, dal Piemonte alla Calabria,
con la 3 Fondo Citt di Bagnara
Calabra.
A met maggio Acsi si immerso
assieme alla Granfondo degli Squali
di Cattolica & Gabicce Mare,
premiata dallentusiasmo di quindici
nazioni e diciassette regioni
nostrane, una gara in cui ha

gareggiato anche Emiliano Borgna:


Nonostante le titubanze meteo i
ciclisti al via questoggi sono
davvero tanti. Mi sono piaciute
molto anche la gara dei piccoli che
ha coinvolto pi di 200 bambini, e le
celebrazioni finali dei grandi, con
una medaglia consegnata a tutti i
finishers, oltre a gustose sfiziosit a
base di pesce a promuovere anche il
territorio locale. un orgoglio per
noi di Acsi Ciclismo avere a
disposizione una gara di tale calibro
nel nostro Calendario Nazionale.
La pioggia ha
minacciato a lungo di
bagnare la partenza
delloceano di
corridori, ma non una
goccia scivolata
lungo le strade delle
province di Pesaro e
Urbino, concludendo
la sfida su due ruote
con un sole
splendente.
I cicloamatori si sono
spinti lungo le colline
di Marche e Romagna,
fino a giungere
allarrivo scenografico
di Gabicce Monte,
regalandosi una
spettacolare vista
sulla costa adriatica.
Il calendario di Acsi ha
proseguito il proprio cammino con la
7 Granfondo Citt di San Benedetto
del Tronto, mentre questo mese di
giugno garantir altrettanti
prestigiosi appuntamenti, in
particolare con unapertura in grande
stile che regaler ai fenomeni
del pedale la 1 Granfondo 3 Epic
Cycling di Auronzo di Cadore,
la 6 Granfondo del Capitano
di Bagno di Romagna e la ricorrenza
del decimo anniversario della
Marcialonga Cycling Craft delle valli
di Fiemme e Fassa.

INFO: WWW.ACSI.IT

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60
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SPAZIO CHIP

In molti casi, prima della Nove Colli, le granfondo sono state tartassate dal cattivo tempo. Poi, per la
prova di Cesenatico, contro tutte le previsioni, finalmente riapparso il sole. ma fino ad allora...
SE IL METEO INFAUSTO...
Diciamo subito che il
periodo che prendiamo
in considerazione questa
volta, che va da
domenica 24 aprile a
domenica 15 maggio
comprese, non stato
uno dei pi felici per
quanto riguarda le
granfondo a causa,
soprattutto, delle

avverse condizioni
atmosferiche, con
domeniche piovose e un
calo generale delle
temperature. Una delle
giornate pi infauste
stata quella del
1 maggio, nella
quale erano state
programmate ben undici
manifestazioni, una
delle quali, la Gran

Fondo Bra-Bra
dalle Langhe al Roero,
per decisione degli
organizzatori, proprio
a causa delle pessime
previsioni del tempo,
stata spostata a

domenica 19 giugno,

TUTTO
IL CALENDARIO
DELLE GRANFONDO
DEL

2016
.IT

18

nella speranza che il


tempo sia migliore.
Tutte le altre hanno
avuto luogo lo stesso,
ma le avverse condizioni
meteo si sono fatte
evidentemente sentire
nelle classifiche, con
paurose diminuzioni
del numero degli atleti
classificati rispetto
alla passata stagione.
In questo stesso periodo,
anche se per altre cause,
tra annullamenti
e spostamenti, delle
quarantotto
manifestazioni rimaste
in programma ne sono
saltate altre quattro.
Passiamo dunque alla
consueta classifica,
stilata sulla base
degli atleti classificati,
nella speranza di
non incorrere in errori,
perch - dobbiamo
dirlo - recuperare
le classifiche per
questo periodo non
stato per nulla facile.
In particolare, abbiamo
notato delle notevoli
discordanze tra
le classifiche scaricate
dai siti Internet
delle aziende che
effettuano i servizi
di cronometraggio
e quelle trovate invece
nei siti Internet delle
manifestazioni stesse:
stessa gara, stesso
percorso, ma numeri
diversi, in particolar
modo nelle ultime

posizioni, ma non solo.


Immaginiamo che errori
nelle prime posizioni,
visto che ci sono state le
premiazioni, non ce ne
siano, ma nelle ultime...
Allinterno delle prime
tre posizioni troviamo
due granfondo a
carattere cicloturistico:
al primo posto c il

Giro della Romagna


(3397 classificati
contro i 3250
del 2015), al
secondo posto
lagonistica

Gran Fondo
Felice
Gimondi (3139

(1457 classificati contro i


1064 del 2015), al sesto
la Gran Fondo Fizi:k -

Citt di Marostica
(1403 classificati contro
i 1822 del 2015), in calo
a causa del maltempo, e
al settimo la Gran

Fondo Citt di
Novara, che, al suo
esordio, ha registrato
ben 1401 classificati.
Ancora sopra ai
mille, in ottava
posizione
troviamo la

ip
spazio ch

classificati contro i 3098


del 2015) e al terzo
posto la cicloturistica

Gran Fondo Vallata


del Santerno (2339

Dieci Colli
Bolognesi

(1375
classificato contro
i 1850 del 2015), calata
sempre per via delle
pessime condizioni
meteo, al nono la

Citt dei Sassi


(741 classificati contro
i 559 del 2015),
in buona crescita
percentuale.
Dopo queste prove
troviamo altre
venti manifestazioni
con un numero di
classificati compreso
tra i 509 e i 63 (abbiamo
scritto proprio
sessantatre, non
abbiamo dimenticato un
numero!). Tra queste
citiamo solamente la

Fondo Colli Teatini

contro i 916 del 2015),

Se questo, purtroppo,
vero, vero anche
che ci sono invece degli
organizzatori che non
toccano le quote di
iscrizione da anni e altri
che le hanno pure

abbassate. Non facciamo


nomi, ma vi assicuriamo
che ci sono, che sono tra
quelli che offrono servizi
pi che buoni - se non
ottimi - e che non hanno
sponsor miliardari...

(1121 classificati
contro i 2200 del 2015),
anchessa tartassata
dalla pioggia e dal
freddo, e al decimo la

Colnago Cycling
Festival - Desenzano
del Garda (2177

classificati contro
i 1260 del 2015),
in flessione nonostante
la splendida
giornata di sole.
A seguire troviamo,
in ordine decrescente,
la Gran Fondo Terre
dei Varano (922
classificati contro
i 1048 del 2015), la

Gran Fondo
degli Squali

(860 classificati contro i


1143 del 2015), in calo
nonostante il bel tempo,
e la Gran Fondo

(141 classificati contro


gli 846 del 2015), che
ha vissuto una giornata
davvero terribile
per via del meteo,
che ha costretto
i direttori di corsa
a fare effettuare ai
partecipanti il solo
percorso corto.
Per dire quanto valgono
quei 141 classificati,
citiamo le parole
di uno di loro:
Ho portato a termine
una gara per la quale,
a causa delle avversit
meteorologiche,
abbiamo fatto
unimpresa ad
arrivare allarrivo.
I nostri complimenti
a quei 141!

Ercole Baldini

classificati contro i 2594


del 2015), le prime due
in leggera crescita e la
terza in lieve calo, ma
tutte e tre con numeri
elevati. Al quarto posto
troviamo lagonistica

classificati contro
i 2893 del 2015), che,
nonostante la bella
giornata (l8 maggio sul
Garda cera il sole), ha
subito un notevole calo.
Procedendo con la
classifica, al quinto
posto incontriamo la

la Gran Fondo
della Vernaccia

Gran Fondo Dolci


Terre di Novi (1086

Gran Fondo dei Tre


Laghi (879 classificati

CI SONO ANCHE I VIRTUOSI


Nel numero scorso
de La Bicicletta
abbiamo voluto
evidenziare il fatto
che un discreto numero
di organizzatori di
granfondo, negli ultimi

due anni e in particolare


in questa stagione, ha,
senza reali motivazioni,
aumentato non di poco
la quota di iscrizione
alla propria
manifestazione.

>> AL VOSTRO SERVIZIO

BICIBLOG

<<

NOTIZIE, COMMENTI E DIBATTITI DAL BLOG DELLA NOSTRA RIVISTA

>>DOPING NEL CICLISMO: PI IENE O PI SCIACALLI?


Il blog de La Bicicletta lo trovate sul sito della nostra rivista: http://labiciclettaweb.it/biciblog/
Da l potete leggere e commentare liberamente i nostri post, che hanno come oggetto le varie
tematiche legate al mondo delle due ruote pedalate.
Associazione Corridori
Professionisti ha

querelato la trasmissione

Le Iene. Loggetto della


presunta diffamazione un
reportage (???) trasmesso dal
programma in occasione
delluscita del nuovo libro di
Danilo Di Luca. Nel video,
Di Luca (che pure ha scritto un
volume per certi versi
interessante) fa unaffermazione
per cui la querela appare
inevitabile: impossibile arrivare
nei primi dieci di un grande giro
senza doparsi. Il 5 maggio, a suo
dire per rispondere alla
querela, la trasmissione
Le Iene ha mandato in onda
un servizio di 437 intitolato,
con grande eleganza e nessuna
attinenza ai fatti, Domani parte
il Giro dItalia 2016. Nella
prima parte del servizio viene
letta una lunga lista di nomi e
cognomi di atleti (spesso
sbagliati o storpiati: Contador
diventa Cantador), confondendo
dopati, indagati, squalificati,
sospesi per alterazioni del
passaporto biologico, indiziati
mai condannati. Argomenti
delicatissimi trattati con
superficialit assoluta.
Nella seconda parte del video si
esibisce Francesco Reda, quel
tipo che, uscito da due anni di
squalifica per aver saltato un
controllo antidoping, se n
beccati altri otto per la positivit
allEpo al Campionato Italiano
2015. Il video di Reda
agghiacciante: costui - senza che
la redazione spieghi di chi si
tratta e in cosa consiste il suo
curriculum -, spiega di aver
denunciato in passato un sistema
malato in cui i ciclisti sono
costretti ad accettare tutto pur di
correre. Chi denuncia viene
punito e non detto che se tu
risulti positivo a un controllo
tu sia dopato. Non sappiamo se

20

Le Iene sia una trasmissione


giornalistica. Ma che si possa
fare informazione in modo cos
superficiale e aggressivo e senza
il minimo rispetto per chi si
allena e gareggia nel rispetto
delle regole ci sembra una
mostruosit assoluta.

anche solo per avvicinarsi alle


montagne, ai Nebrodi e ai
Peloritani, dove ci sono le salite
pi interessanti e si sfugge
dallincubo del traffico. Pi che
statali, si tratta di due budelli:
pericoli in agguato a ogni
angolo, buche, macchine in

il blog de La Bicicletta
VINCENZO E ROSARIO:
UNA STORIA
DA NON DIMENTICARE
La frase Se n andata una
perla pronunciata da Vincenzo
Nibali dopo larrivo della tappa
del Chianti la pi bella
e sincera del Giro 2016.
La perla Rosario Costa,
14 anni, giovanissimo ciclista
dellAsd Nibali, morto in un
incidente di allenamento il
15 maggio a SantAgata, nel
punto in cui si incontrato la
Statale 113 e la Statale 114.
In Rosario, Vincenzo vedeva
forse un po se stesso: stesso
profilo affilato, stessa passione
profonda per la bici, stessa
voglia di superare ogni
difficolt pur di allenarsi
e provare a emergere.
La Sicilia del ciclismo coltiva
perle rare, rarissime. 113
e 114 sono due numeri che
possono spiegare bene le
difficolt. Si tratta dei nomi in
codice delle due statali che
collegano Messina a Palermo
e a Catania, le strade dove la
maggior parte dei pedalatori
siciliani costretta a spostarsi

doppia fila, attraversamenti e


incroci da incubo, code infinite,
traffico asfissiante. Ma se vuoi
crescere come ciclista in Sicilia,
non hai alternative: l
purtroppo che devi passare.
per questo che lungo la 113 e la
114 si formano spesso carovane
come quella che accompagnava
Rosario. Cicloturisti,
cicloamatori, ragazzini in gruppo
per proteggersi luno con laltro,
con qualche volontario a fare da
apripista in macchina.
Pedalatori esperti che fanno da
guida a chi di esperienza ne ha
molto meno, per aiutarlo poi a
volare da solo. un duro gioco
di sopravvivenza. Dove la fatica
e il tasso di rischio fanno ben
presto desistere la maggior parte
dei ragazzi e, soprattutto, dei
loro genitori, che li indirizzano
verso sport pi sicuri o verso
linattivit. Questa pazienza
Vincenzo Nibali lha avuta per
tanti anni, fino a quando
emigrato in Toscana. Questa
pazienza non mancava certo al
giovanissimo Rosario, che per
una distrazione ha perso la vita.
Dietro a chi fa ciclismo in Sicilia
non c quasi nulla, se non la

passione di genitori come


Salvatore Nibali o Lillo La Rosa,
il tecnico della Asd Nibali
dove correva Rosario.
Da due mesi la Federciclismo
Sicilia commissariata,
paralizzata, sgonfiata
dopo che per anni ha vissuto
gonfiando a dismisura
il numero di societ affiliate per
incassare i contributi pubblici.
Il ciclismo siciliano, le imprese
di Nibali (e di Visconti,
Tiralongo, Caruso), la sicurezza
di chi prova ad andare in
bicicletta, non meritano questo
scempio e non meritano
che questa storia venga
dimenticata presto, archiviata
come la solita tragica fatalit.

LE PAROLE DI NIBALI
SullAlpe di Siusi, il 22 maggio
2016, Vincenzo Nibali ha
vissuto una delle giornate pi
difficili della sua carriera di
atleta. In poco pi di 10 km di
cronoscalata ha compromesso le
sue possibilit di vincere il Giro
dItalia, rischiato di cadere per
colpa di un tifoso irresponsabile,
rotto la catena e sostituito la bici.
Dopo il traguardo, sfinito,
Nibali stato sorteggiato per
lantidoping: nel compound
dei controlli ha aspettato oltre
unora prima di produrre il
campione di urina richiesto.
Una giornata nerissima.
Uscito dal controllo, Nibali ha
pedalato verso lammiraglia e vi
si chiuso dentro. Nulla di
strano se se ne fosse andato
senza dire una parola: succede in
casi come questo. Ma Vincenzo
ha abbassato il finestrino,
risposto cortesemente alle
domande dei cronisti, evitato
ogni tentativo di alibi
e firmato autografi ai tifosi.
Un comportamento da signore.

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al successo di una performance ciclistica.
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Con affetto, sintende, ogni mese questa rubrica classifica chi sale e chi scende nellaffollato pianeta del fondismo. Organizzatori, squadre, atleti, federazioni, sponsor e, perch no, anche giornalisti...
AMATORI:
TROPPI
POSITIVI
A SOSTANZE
LEGGERE
Il pugliese S.C., positivo a un
diuretico al Campionato
Italiano Master Fci dello scorso
aprile (Terme di Caracalla),
lennesimo dopato in una
rassegna federale di categoria.
In questo caso la sostanza
relativamente banale e latleta,
un cicloamatore pugliese, ha
ammesso subito la colpa
giustificandosi con la mancata
presentazione del modulo di
autorizzazione terapeutica.
Insomma, lidea che si sia
trattato pi di sciatteria che di
volont dopante. Resta per un
problema: ci sono migliaia di
tesserati che assumono sostanze
potenzialmente dopanti per
motivi (fondati) di salute e non
presentano il cosiddetto Tue.
In caso di controllo, rischiano
squalifica, faccia e addirittura
un processo penale. Il fatto
che la richiesta di Tue un
percorso a ostacoli, che parte
con la pessima informazione
che arriva sia da parte della
federazione che del Coni, che
nascondono le norme in angoli
remoti dei loro siti Internet. La
procedura gi di suo
complessa: tre diversi moduli da
compilare, due medici da
sentire, raccomandate da
spedire e assensi da ricevere
magari per chi semplicemente
soffre di asma o di problemi di
pressione. Domanda banale?
Questa procedura nasce ad hoc
per gli atleti di mestiere: non
sarebbe il caso di prevederne
una specifica (e pi semplice)
per gli amatori?

22

A QUALCUNO
INTERESSA
ACCOGLIERE I
CICLOTURISTI
TIFOSI?

partenza in cui ciascuno


pu lasciare la sua bici in
sicurezza e godersi la corsa?
Oppure dei percorsi
protetti su cui muoversi?
Ormai il Giro una
corsa di ciclisti visitata
soprattutto da ciclisti.

Assieme al Giro dItalia, sulle


Dolomiti, e poi sulle Alpi, sono
arrivati anche migliaia di
CHIANTI,
cicloturisti e granfondisti.
GIAPPONE,
Nei giorni festivi o feriali,
OLANDA...
il popolo delle corse
professionistiche ormai
LEROICA SI
prevalentemente questo.
MOLTIPLICA
Rispetto al Tour (che ancora
Vedi su Google alla voce
conserva unottima percentuale
Eroica e trovi un sacco
di spettatori non ciclisti,
di cose. E, soprattutto, un sacco
favorito da una data molto
di corse. Dalla granfondo
pi vacanziera), sui percorsi
su Strade Bianche di Gaiole
del Giro ci sono soprattutto
allEroica Primavera a quella
praticanti che abbinano
nel Regno Unito fino a quella
una pedalata alla visione
olandese. LEroica, lo
della corsa lungo la strada.
ricordiamo, quasi ventanni fa
Peccato che su un circuito
stata una delle pi grandi idee
celebre per le sue
messe in atto nel ciclismo
manifestazioni di massa (quel
amatoriale. Giancarlo Brocci
Sella Ronda che ospita sia due
non fece unoperazione
celebri bike day che la
archeologica e nemmeno
Maratona delle Dolomiti) la
di antiquariato radunando
maggior parte delle strutture,
a Gaiole in Chianti poco pi
compresi i rifugi, fosse chiusa.
di duecento appassionati
Niente pasti, niente panini,
che avevano tirato fuori
niente ristori.
le loro vecchie bici
Insomma,
dalla cantina,
porte sbarrate.
ma mise in evidenza
Il turismo sportivo
lo straordinario
assume ogni anno
n
up&dow
e dimenticato
unimportanza
patrimonio di itinerari
prevalente e a chi investe
sterrati toscani, invitando a
in un viaggio in bici
recuperarli e a recuperare un
dovrebbero essere restituiti
modo diverso di pedalare, oltre
almeno dei servizi adeguati.
che biciclette vecchie e antiche.
Il paragone con lOlanda, dove
In ventanni LEroica esplosa
nelle citt darrivo della corsa
diventando anche un
rosa erano piazzate centinaia
formidabile strumento di
di rastrelliere o depositi
marketing e business. Dal
custoditi, impietoso.
recupero del ciclismo antico
Nelle varie sedi di tappa
si passati a un mercato di
del Giro chi arriva
antiquariato con un format che
in bicicletta sembra quasi
viene ripetuto in tanti Paesi,
un intruso ed guardato
sotto legida o meno dei padri
con diffidenza anche dagli
fondatori. A noi piacerebbe
addetti alla sicurezza.
che il bollino Eroica venisse
Ci vuole tanto per organizzare
concesso solo a chi se lo merita.
una zona di bike hospitality
Quindi, verificheremo.
in prossimit di arrivo o

LE STRADE
DELLE
GRANFONDO?
APRIAMOLE!
Si discute ancora di chiusura
al traffico delle strade durante
le granfondo. Ci scrive Fabrizio:
Ho letto le polemiche sulla
Gran Fondo di Roma e sul suo
difficile rapporto con il traffico.
Per prima cosa, vorrei dire che
ammiro chi cerca di organizzare
una prova del genere in una
citt come la mia: uno sforzo
davvero al limite delle
possibilit umane visto
il menefreghismo di autorit
e automobilisti. Poi la mia
opinione di fondista da centro
gruppo. A me piace essere
protetto nei primi kilometri di
corsa e magari nel finale,
quando il traffico aumenta
perch la gente esce di casa.
Ma per quanto riguarda
il tracciato, preferisco di
gran lunga sapere che aperto
e che devo rispettare il codice
della strada piuttosto che avere
lillusione di una chiusura non
rispettata o beccarmi gli insulti
degli automobilisti fermi agli
incroci. Io al traguardo arrivo in
media unora e mezza dopo i
primi (percorso lungo) e non
posso certo pretendere che la
gente resti ferma fino a quando
passo io che me la prendo
comoda in gara e ai ristori.
Il messaggio per dovrebbe
partire da voi e dagli
organizzatori: cari concorrenti,
le strade sono aperte ed per il
vostro bene. Limitiamoci
alla chiusura di quelle della
Dolomiti, dove a far la coda
agli incroci ci sono
solo le marmotte.

>> AL VOSTRO SERVIZIO

RANDONNE
VERSO LA MITICA 1001 MIGLIA

<<

>>A BIELLA, LALLEGRO RADUNO DELLA NAZIONALE RANDO


Il 15 luglio si ritrovano in Piemonte centinaia di appassionati italiani. Per discutere i programmi e i progetti
del prossimo quadriennio, ma anche per affrontare una delle pi belle e dure sfide sul territorio nazionale, quella del TourBlanc Rando. Nel frattempo, restano pochissimi pettorali per la 1001 Miglia di agosto.
ormai una tradizione
consolidata. Con lesplodere
dellestate i randonneur
italiani si ritrovano in un raduno
nazionale che una specie di
Coverciano del cicloturismo. Un

ritiro che anticipa la trasferta


pi importante della stagione.
Un modo per scambiarsi
consigli, decidere strategie di
viaggio, ma anche divertirsi
assieme per esorcizzare la fatica di

IL CALENDARIO ITALIANO DI GIUGNO


davvero densissimo di appuntamenti il calendario italiano del mese di giugno 2016,
sia sul fronte Acp che su quello nazionale. Per informazioni: www.audaxitalia.it
DATA
2 giugno
2 giugno
2 giugno
2 giugno
2 giugno
4 giugno
4 giugno
4 giugno
4 giugno
5 giugno
5 giugno
5 giugno
5 giugno
5 giugno
5 giugno
5 giugno
5 giugno
5 giugno
5 giugno
11 giugno
11 giugno
12 giugno
12 giugno
12 giugno
12 giugno
12 giugno
18 giugno
18 giugno
18 giugno
18 giugno
18 giugno
19 giugno
19 giugno
19 giugno
19 giugno
19 giugno
21 giugno
24 giugno
25 giugno
26 giugno
26 giugno
26 giugno
26 giugno
26 giugno
26 giugno
2 luglio
2 luglio
3 luglio

DISTANZA KM
200 km
120 km
200 km
40 km (mtb)
100 km
600 km
200 km
600 km
300 km
100 km
130 km
200 km
100 km
40 km (mtb)
200 km
200 km
200 km
300 km
200 km
400 km
400 km
115 km
80 km
200 km
200 km
100 km (mtb)
400 km
400 km
300 km
200 km
100 km
200 km
120 km
100 km
300 km
200 km
1000 km
600 km (mtb)
300 km
130 km
100 km
200 km
130 km
200 km
200 km
300 km
300 km
200 km

LUOGO
Castelnuovo Berardenga (SI)
Castelnuovo Berardenga (SI)
Sassano (SA)
Sassano (SA)
Sassano (SA)
Susa (TO)
Firenze (FI)
San Vito (MO)
San Vito (MO)
Poppi (AR)
Caserta (CE)
Assisi (PG)
Assisi (PG)
Anagni (FR)
Anagni (FR)
Poppi (AR)
Caserta (CE)
Firenze (FI)
Pietramurata (TN)
Sansepolcro (AR)
Carmignano Di Brenta (PD)
Saronno (VA)
Saronno (VA)
Legnano (MI)
Lusciano (CE)
Anguillara Sabazia (RM)
Piavon (TV)
Bormio (SO)
Bormio (SO)
Bormio (SO)
Bormio (SO)
Marina Di Grosseto (GR)
Alessandria (AL)
Milano (MI)
Capistrello (AQ)
Alessandria (AL)
Terrasini (PA)
San Martino Di Lupari (PD)
Noale (VE)
Settimo Milanese (MI)
Passignano Trasimeno (PG)
Passignano Trasimeno (PG)
Noale (VE)
Noale (VE)
Settimo Milanese (MI)
Staffoli (PI)
Merano (BZ)
Nerviano (MI)

ORGANIZZATORE
Bullettabike
Bullettabike
Vallo di Diano
Vallo di Diano
Vallo di Diano
Susa Bike Torino
Velo Club Audax Roma
San Vito
San Vito
G.S.Poppi
G.C. Calatino
Asd Bikemotion
Asd Bikemotion
Anagni Bike
Anagni Bike
G.S. Poppi
G.C. Calatino
Audax Roma
Vertical Sport Bike
Ciclistica Sansepolcro
Cycling 3e60
Cassina Ferrara
Cassina Ferrara
Comune di Legnano
Pedale Normanno
Audax Roma
Randosauro
Bormiese
Bormiese
Bormiese
Bormiese
MareVettaMare
La Familiare Ciclismo
1001 MI.sav
Audax Capistrello
La Familiare Ciclismo
Ciclo Tyndaris
Discovery Mtb
Nextwarrior
Accademia Settimo
Asd Bikemotion
Asd Bikemotion
Nextwarrior
Nextwarrior
Accademia Settimo
Giro delle Cerbaie
Athletic Merano
SAV 95 Nerviano

una Parigi-Brest-Parigi o, com il


600 km con il brevetto da 50 ore,
caso del 2016, di una 1001 Miglia, partendo dieci ore prima, ovvero
il vero appuntamento dellanno.
alle 21 del venerd 15. Info e
Il Raduno Ari 2016 in
iscrizioni su www.audaxitalia.it
programma il prossimo 15 luglio a
Biella in occasione del bellissimo
ECCO I SUPERBREVETTI
PER I PEDALATORI ITALIANI
(e durissimo) TourBlanc Rando.
Brevetto una parola ricorrente
Il programma denso. Il 15 c il
nel vocabolario del randonneur,
convegno Idee Pedalabili con la
sia che si parli della singola rando
presentazione delle proposte Ari
sia che si tratti di riconoscimenti
per il quadriennio 2016-2020,
che premiano i randonneur
proposte che comprendono un
seriali, creando una sorta di filo
nuovo grande brevetto di lunga
logico e culturale tra le prove in
distanza chiamato Grand Tour
dItalia. Si tratta di una traccia
programma. Al momento attuale
che unisce tutte le regioni, da
sono due le grandi sfide in corso
sviluppare in piena autonomia in
di svolgimento. Il Grand Tour
un periodo di tempo molto ampio.
dItalia parte con la 1001
Miglia del prossimo agosto.
Il sabato, dopo la
Per conseguirlo, i brevettati
distribuzione delle
di Nerviano dovranno
divise della nazionale
prendere parte a tre nuovi
(chi le desidera deve
eventi: la 999 Miglia
prenotarsi velocemente),
e

n
randon
del Sud Italia, la
spazio alle pedalate.
Randonne delle Alpi e la
La quinta Super Rando
Sicilia-Sardegna, che verranno
Transnazionale viene presentata
cos dagli organizzatori di Vallelvo presentati a Biella nel mese di
Bike: Vogliamo portare i
luglio. Su scala internazionale,
partecipanti lungo un tracciato
in piedi la Challenge Europe,
che per ristretta ai 316 azzurri
intorno alle montagne pi alte
che hanno concluso lultima
delle Alpi, al cospetto del Monte
Parigi-Brest-Parigi. La loro
Bianco. La nostra randonne
fatica continuer con la 1001
unica nel panorama europeo per
la spettacolarit del tracciato e per Miglia, poi nel 2017 con la
leggendaria Londra-Edimburgoimpegno. Il percorso attraversa
Londra e poi, nel 2018, con una
Italia, Francia e Svizzera, supera
over 1200 a scelta tra quelle
sette passi alpini (Tra i quali il pi
previste nel calendario
alto dEuropa, lIseran, a 2770 m)
internazionale Acp.
per un dislivello totale di 10.600
m. Molti nomi mitici tra i colli
1001 MIGLIA:
valicati: Moncenisio, Iseran,
ULTIMISSIMI POSTI LIBERI
Roseland, Saisies, Forclaz,
Per poter prenotare uno degli
Gran San Bernardo.
ultimissimi posti liberi per la
Il brevetto, oltre al classico 600
1001 Miglia del prossimo
km (il tempo massimo di 40
16 agosto, ovviamente soggetti
ore), prevede anche la possibilit
al possesso dei requisiti di
di scegliere il percorso ridotto a
partecipazione (una super rando
400 km con 27 ore di tempo
conclusa dal 2013 ad oggi o un
massimo, che fa ritorno in Italia
600 km nel corso del 2016),
attraverso il Colle del Piccolo
bisogna compilare il form
San Bernardo.
presente sul sito
Chi vuole prendersela comoda
www.1001migliaitalia.it
(si fa per dire...) pu scegliere il

23

<<

>> AL VOSTRO SERVIZIO

SPAZIO VINTAGE

Cavi interni, carbonio e sganci rapidi? No, grazie: questo spazio dedicato
alle manifestazioni, alla tecnica e alle tendenze di chi appassionato delle bici di una volta.
LINTERVISTA: ALDO GIOS

utilizziamo entrambe le soluzioni,


ma ognuna di esse d un risultato
diverso. E chi vuole la leggerezza pu
anche scegliere di farsi un telaio in
titanio anzich in acciaio, che ha le
caratteristiche di morbidezza dellacciaio,
ma la leggerezza del carbonio.

>>UNA BICI? DUE


ANGOLI E DUE RUOTE
A quasi settantanni dalla fondazione
sono Aldo e suo figlio Marco a condurre
la storica Gios Torino, azienda di bici
creata da Tolmino Gios nel 1948. Di telai
oggi la Gios ne produce circa trecento
lanno, tutti pezzi di altissimo livello,
destinati soprattutto ai fedelissimi
del marchio, che per acquistare le bici
contraddistinte dal blu Gios arrivano
apposta anche da molto lontano:
Vuoi una Gios? Devi per forza venire
qui da noi in azienda a farti prendere
le misure, ci spiega Aldo Gios, che nel
suo decalogo sostiene che in una
bicicletta da corsa pi importante
mezzo grado nella costruzione del telaio
che mezzo chilo di peso in pi.
La bici - continua Aldo - fatta da due
angoli, langolo di sella e quello di
sterzo, e da due ruote. Per ragioni
commerciali tutti i corridori oggi
utilizzano biciclette in carbonio, perch
per lindustria pi facile ed economico
fornire bici fatte da stampo piuttosto che
pi costosi telai in acciaio i cui tubi
vanno dimensionati, sgolati e poi
saldobrasati. Se tutti i corridori
tornassero a utilizzare bici in acciaio,
fatte su misura, il risultato prestazionale
sarebbe migliore. Una bici in acciaio non
flette e assorbe meglio le vibrazioni e,
soprattutto, una bici in acciaio e su
misura si guida molto meglio in
discesa.
Ma anche molto pi pesante?
Ad oggi siamo in grado di fare telai in
acciaio da 1800 g, cio qualche etto in
pi di quelli in carbonio fatti in modo
standard, praticamente la differenza che
passa tra una borraccia piena e una
vuota...
Chi compra, oggi, una Gios?
Gente di tutti i tipi e da tutto il mondo.
Ma per comprare una Gios deve
comunque venire qui da noi, in negozio,
per farsi prendere le misure. Poi
aspettano dai trenta ai cinquanta giorni
e la bici o se la vengono a prendere
o la spediamo a casa.
Che differenze ci sono tra un telaio in

24

Lesplosione recente del fenomeno


vintage vi ha dato una mano?
S, ma in fondo questa tendenza
anche dovuta ai tanti che inizialmente
erano passati alle bici in carbonio e poi
con il tempo hanno avuto modo di
tornare a utilizzare bici in acciaio: si sono
accorti che si guidavano molto meglio e
per questo sono tornati a utilizzare quel
materiale.
acciaio Gios di ventanni fa e un Gios
attuale?
Tecnicamente non ci sono grosse
differenze. Venti anni fa usavamo - e
oggi continuiamo sempre a usare tubazioni Columbus dallo spessore
estremamente sottile, fino a 6 decimi di
millimetro. Quello che fa la differenza
come il telaio viene saldato, se a filetto o
con congiunzioni. Diciamo che non
c un modo migliore di saldare: noi

In Italia Gios non lunico a lavorare


ancora lacciaio...
Ci mancherebbe! Per fortuna siamo
ancora in tanti, Daccordi e Tommasini
solo per citarne alcuni. Io a quei signori
devo fare tanto di cappello, perch so
che lavorano bene e hanno la stessa
filosofia. per questo che anzich farci
la concorrenza, in realt ci diamo la
mano lun laltro!

LE PRIME MANIFESTAZIONI DI STAGIONE ANCORA CON IL SEGNO PI

>>EVENTI: IL BOOM DELLE CICLOSTORICHE


Il segnale pi attendibile lo ha
probabilmente fornito LEroica
Primavera, cio la versione
light della vera LEroica, che
lo scorso 1 maggio ha radunato a Buonconvento (SI) ben
1200 partenti, cio quasi il
doppio dei 650 iscritti a LEroica Primavera 2015. Ma segnali incoraggianti il movimento
delle ciclostoriche li ha registrati anche per la nascita dei primi circuiti regionali: il 2016
infatti lanno della prima edizione della Coppa Toscana Vintage (cinque tappe in tutto, la
prima ad aprile e lultima a settembre), che ormai non lascia
pi sola la decana delle challenge di manifestazioni depoca italiane, il Giro dItalia dEpoca.
E a proposito di Giro dItalia

dEpoca, il 12 giugno c la tappa pi importante di questo


circuito composto da ben quattrodici tappe, la Polverosa, con
partenza e arrivo a Montechia-

il sabato. Oltre allimmancabile mostra-scambio di bici e


componenti depoca, il giorno
della vigilia in programma un
torneo di surplace, ovviamen-

rugolo (PR): gli organizzatori si


aspettano al via pi di 1000
partecipanti. Oltre alla conferma dei tre percorsi da 52, 76 e
108 km (ma ognuno dei tre
propone piccole novit), la ciclostorica emiliana questanno
fa notizia per loriginalit degli
eventi collaterali in programma

te su bici retro, oltre a un torneo di biglie sulla sabbia, esattamente come quelli che si facevano trenta o quaranta anni
fa sulle spiagge, spingendo con
il dito i beniamini del pedale
congelati dentro palline di
plastica colorate.
Info: www.lapolverosa.eu

LA BICI DEL MESE: DE ROSA TITANIO, 1997

Dallinesauribile album The Bike


Place pubblicato sul sito di
condivisione di foto Flickr, ecco una
bici non propriamente dannata
(non ha neanche ventanni), ma che,
nonostante questo, ha gi tutto
il fascino e leccellenza che gli
assicurano il materiale con cui stata
costruita e, soprattutto, la fucina
in cui ha preso forma: la bici infatti
una De Rosa Titanio, modello
realizzato appunto con la nobile lega
metallica. La bici datata 1997
ed montata in modo ineccepibile
con un gruppo completo coevo, un
Campagnolo Record Titanium a 9v.
A raccontarci questa bici
direttamente chi lha fatta, Danilo
De Rosa: Il telaio tutto fatto in
titanio di grado Nove, cio il migliore
che si poteva e che si pu tuttora
trovare sul mercato: il pi resistente,
il pi rigido e anche il pi costoso.
Le sagome dei tubi sono tutte
circolari, proprio perch la durezza
di quel tipo di titanio impediva che
si potessero sagomare i tubi come

invece, ad esempio, accade al pi


morbido titanio di grado Due.
Il tubo di sterzo ricavato dal pieno
da un cilindro di titanio, mentre per
quel che riguarda i forcellini
posteriori e le punte forcella,

allepoca li prendevamo
dallamericana Paragon Machine,
che faceva dei veri e propri gioielli,
anche questi di grado Nove.
I tubi, invece, ce li forniva la svedese
Sandvik. Le De Rosa in titanio di oggi
sono diverse, perch i tubi sono ora
della Reynolds e perch la tendenza
del momento vuole tubi con diametro
maggiore, diversamente da quelli di
allora, che erano pi sottili e snelli.
Anche per questo il peso di quel
telaio del 1997 era inferiore di circa
un etto rispetto ai nostri telai
in titanio attuali. Non ricordo con
esattezza, ma pi o meno telaio e

forcella costavano sui 3 milioni di


lire. In quanto ai numeri, De Rosa
inizi a costruire i primi telai in
titanio nel 1991. Da quei tempi
ad oggi i numeri annui sono sempre
stati relativamente limitati,
pi o meno 150 pezzi a stagione.
Lunica eccezione fu nel 1994, quando
equipaggiammo tutto il team della
Gewiss-Ballan con telai in titanio.
Ci cost parecchio, per carit,
ma quellanno la squadra vinse
praticamente tutto quel che cera
da vincere...

LA SCHEDA
Marca e modello: De Rosa Titanio
Anno di costruzione: 1997
Trasmissione: Campagnolo
Record Titnium, 9 velocit
Componentistica: ruote Campagnolo
Atlanta 96, sella Selle Italia Flite
Titanium, attacco manubrio 3ttt Titanium
Peso: 8 kg la bici, 1250 g il telaio
Conservata o restaurata: conservata

25

<<

>> AL VOSTRO SERVIZIO

E-BIKE & URBAN


>>NOVIT: PIAGGIO
INVENTA LA WI-BIKE
stata presentata mercoled 25
maggio a Milano la Wi-Bike, un mezzo
completamente nuovo che supera il
concetto di bicicletta a pedalata
assistita e si propone come un mezzo
che interpreta a 360 gradi le esigenze
pi progredite di mobilit, unendo alla
capacit di spostamento anche la

condivisione
dinformazioni
nelle pi
moderne forme
della rete e
interazione con il
proprio mezzo.
Grazie alla
tecnologia PMP
(Piaggio
Multimedia
Platform) Piaggio
Wi-Bike presenta unavanzatissima
interfaccia tra uomo e mezzo
meccanico e garantisce una
condivisione continua di dati offrendo
la possibilit di interagire da
qualunque luogo e con qualunque
ambiente. Il cuore di Piaggio Wi-Bike
ununit di propulsione elettrica
interamente progettata, sviluppata e
costruita dal Gruppo Piaggio. Si tratta
di un motore modernissimo di grande
compattezza e dalla forma studiata per
un suo perfetto inserimento
nellestetica elegante del telaio. La sua
sagoma consente di comprendere
tutto il motore elettrico in ombra alla
corona, cos da ridurne limpatto
estetico. Malgrado il propulsore possa
arrivare a sviluppare ben 350W di
potenza massima, limitato a 250W (e
25 km/h di velocit massima) in modo
da rientrare appieno nella normativa

che disciplina le biciclette a


pedalata assistita. Ma non tutto.
Linsieme di motore, batteria e display
di controllo si distinguono per la
tecnologia adottata e per le
funzionalit proposte, garantendo un
innovativo controllo della macchina
elettrica, a tutto vantaggio
dellaffidabilit. Display contactless,
connessione USB con duplice funzione
di ricarica dello smartphone e di
aggiornamento software, modulo
Gps/Gsm che funziona sia da antifurto
satellitare sia da elemento di
trasmissione dati da/per la batteria,
autonomia particolarmente elevata

26

(mediamente compresa tra i 60 e i 120


kilometri), batteria completamente
stagna, cambio automatico a
variazione continua, sono solo alcune
delle caratteristiche peculiari della
Wi-Bike. Grazie alla tecnologia PMP
(Piaggio Multimedia Platform) lo
smartphone si integra funzionalmente
con Wi-Bike via bluetooth. Lapp
sviluppata da Piaggio appositamente
per Wi-Bike, infatti, consente
lincremento di funzionalit sempre
nuove, dal perfezionamento di servizi
classici, quali la navigazione, fino a un
pi evoluto controllo delle modalit di
funzionamento del powertrain.
Il telaio in alluminio, con forcella
ammortizzata anchessa in alluminio,
declinato in pi versioni, a partire dal
classico binomio maschile e unisex.
Wi-Bike significa anche community:
al termine di ogni sessione di
allenamento o, semplicemente,
itinerario percorso, possibile
condividere con i propri amici i dati
relativi allesperienza appena vissuta,
sui social network pi diffusi.
Piaggio Wi-Bike disponibile in quattro
allestimenti differenti. Comfort il
veicolo dingresso, disponibile nella
versione di telaio senza canna alta, che
facilita la salita in sella. disponibile in
tre taglie differenti di telaio e con
cambio meccanico tradizionale o a
variatore ad azione manuale. Comfort
Plus rispetto alla Comfort si distingue
per lallestimento superiore, che
comprende la sella e le manopole
ergonomiche in vera pelle, oltre
a dettagli di classe, come le cromature
e gli pneumatici color crema.
disponibile nella versione unisex e
nella versione maschile. Active la
versione dal design pi sportivo, unito
a uno stile minimal che ben si presta
alle personalizzazioni. Il telaio
disponibile nella versione maschile
in due differenti taglie (M e L).
Active si distingue per il cambio dalle
tre opzioni di funzionamento:
meccanico tradizionale, a variatore
ad azione manuale e a variatore a
controllo elettronico. Active Plus la
versione pi accattivante nello stile e
nellequipaggiamento, si distingue per
le varianti grafiche dedicate e per
lallestimento che prevede anche sella
e manopole di pregiata fattura in pelle.
Il telaio disponibile nella versione
maschile in due differenti taglie (M e
L). Due differenti opzioni per il cambio:

a variatore ad azione manuale


o a controllo elettronico.

Info:
www.piaggio.com/wi-bike.it

>>BOSCH E-BIKE
IN VAL GARDENA
LAlto Adige una delle destinazioni
turistiche preferite in Europa con oltre
6 milioni di visitatori allanno, il 70 per
cento dei quali attratto dallampia
offerta sportiva. Il 40 per cento del
territorio si trova sopra i 2000 metri.
Grazie al sostegno di Bosch eBike
Systems verranno avviate per la
stagione estiva 2016 nuove iniziative
volte a stimolare in modo specifico il
cicloturismo elettrico, in particolare
nellarea della Val Gardena (Ortisei,
Santa Cristina e Selva Val Gardena),
favorendo una maggiore conoscenza
del territorio attraverso unesperienza
pi ricca e appagante dal punto di vista
naturalistico, sportivo e culturale.
Nellambito del Sellaronda Bike Day
del prossimo 19 giugno, levento per
ciclisti su strada durante il quale tutti
gli appassionati delle due ruote a
pedali possono
pedalare sui quattro
passi dolomitici Sella,
Gardena, Pordoi e
Campolongo, che per
loccasione sono aperti
in esclusiva dalle 8:30
fino alle 15:30,
questanno gli e-biker
saranno parte del progetto
E-Sellaronda e insieme alle loro
e-bike aiuteranno Bosch e la Val
Gardena a sostenere il cicloturismo nel
rispetto dellambiente circostante
durante le vacanze e non solo. Inoltre,
per tutta la stagione estiva, i turisti
potranno noleggiare le e-bike
equipaggiate con un sistema di
pedalata assistita Bosch presso i
rental della vallata o negli alberghi, per
partire alla scoperta dei numerosi
percorsi offerti dalla Val Gardena sia ai
neofiti sia ai ciclisti pi esperti. Grazie
ad aziende partner selezionate, gli
albergatori e tutti gli operatori turistici
potranno ricevere una consulenza
specialistica su prodotti e tecnologie
targati Bosch eBike Systems.

Info:
www.valgardena-active.com

>> AL VOSTRO SERVIZIO

BICITURISMO
PER LESTATE

>>TCI E GIROLIBERO PEDALANO INSIEME


l Touring Club Italiano
insieme a Girolibero, il tour
operator specialista delle
vacanze facili in bicicletta
propone Pedalando con il
Touring, una selezione di viaggi
su due ruote in Italia e in
Europa. Il Touring Club
Italiano, che non per niente alla
sua costituzione si chiamava
Touring Club Ciclistico
Italiano, ha la bicicletta nel suo
Dna: lAssociazione fu fondata,
infatti, nel 1894 grazie a un
gruppo di velocipedisti
desiderosi di far scoprire lItalia
agli italiani. Da allora, il Touring
Club Italiano continua a
viaggiare e a far viaggiare, in
Italia e allestero, grazie a
itinerari, guide, libri, app,
iniziative sul territorio e sul web,
proponendo un turismo
consapevole, slow, sostenibile,
attento alle diversit e alla
valorizzazione del patrimonio e
contribuendo, da oltre un secolo,
allo sviluppo del proprio Paese.

N troppo lenti, n troppo


veloci, lungo itinerari lontani dal
traffico, completamente immersi
nel territorio che si attraversa:
questo il bello di una vacanza
sui pedali. Le tappe proposte nei
viaggi Pedalando con il
Touring non sono impegnative,
seguono percorsi principalmente
pianeggianti e perci sono adatte
a tutti, anche ai meno allenati.
Per una maggiore tranquillit c

<<

anche lopzione bici elettrica,


disponibile a noleggio accanto
alla classica citybike. Tutte le
partenze, inoltre, sono in gruppo
con un accompagnatore esperto
del percorso.
I viaggiatori riceveranno in
omaggio una copia della guida

cena e il pernottamento.
Queste le proposte, tutte italiane,
per la modalit Bici e Hotel
- Tour del Veneto, terra di ville
palladiane e di prosecco, ma
anche di Venezia e della sua
Laguna;
- Ciclabile dellAdige, la pista
pi lunga dItalia, con partenza
da Bolzano, sorvegliata dalle

Touring Italia in bicicletta, per


scoprire su due ruote il Bel
Paese, e una borsa laterale da
bici Girolibero.
Due sono le modalit di viaggio:
Bici e Hotel, con
pernottamenti in strutture
selezionate e il bagaglio
trasportato a ogni tappa; oppure
Bici e Barca, una formula
sempre pi popolare tra gli
appassionati del turismo lento,
con veri e propri hotel
galleggianti che seguono i
ciclisti lungo fiumi e canali e li
accolgono a bordo la sera per la

vette delle Dolomiti, traghetto


sul Lago di Garda, tappa nella
citt dellOpera Verona,
passaggio per Vicenza e Padova
e traguardo allombra del
campanile di San Marco a
Venezia.
La modalit Bici e Barca batte
bandiera italiana, francese e
austriaca:
- Da Mantova a Venezia: una
settimana lungo i fiumi Mincio e
Po, nelle zone ancora
incontaminate del paesaggio
rurale italiano e abbraccio
conclusivo della Laguna;

- Venezia tra bici, barca e mare:


variante dagosto dellitinerario
sopra citato, che privilegia tappe
lungo lAdriatico, divertimento e
relax sulle spiagge di Albarella,
Chioggia, Lido e Pellestrina.
In entrambi i casi si pernotta a
bordo di Ave Maria, battello
fluviale comodo come un hotel 4
stelle, varato da Girolibero nel
2011;
- Provenza e Camargue:
attraverso il sud della Francia,
con i paesaggi che hanno
ispirato Van Gogh, le terre
selvagge dove vivono liberi
cavalli e tori, distese di vigneti
punteggiate di cantine.
Conoscerete le citt storiche pi
belle come Arles e Avignone e
non potr mancare una foto tra
gli archi in pietra del Pont du
Garde, il grande acquedotto
romano;
- Il Danubio da Passau a
Vienna: la pista ciclabile pi
famosa al mondo, il fiume che ha
mosso a ritmo di valzer lEuropa.
Itinerario imperdibile tra piccole
citt storiche, i rigogliosi vigneti
della Wachau, la maestosa
capitale Austriaca, accompagnati
sempre dal Danubio blu. Un
itinerario davvero perfetto nella
combinazione bici + barca.

>>INFO:
Girolibero: tel. 0444/1620294
(linea telefonica dedicata)
info@girolibero.it
www.girolibero.it/TCI

LE PROPOSTE DI ZEPPELIN

>>IL FASCINO DELLENTROTERRA VALENCIANO


e avete deciso di posticipare
le vacanze estive a fine
stagione, vi consigliamo di
dare unocchiata alla proposte di
Zeppelin che a settembre porta in
Spagna, nella zona dellentroterra
di Valencia. Si tratta di un viaggio
proposto nella formula in gruppo
con partenza il 10 settembre e
rientro il 17. Si parte da Milano
Linate poi, dopo uno scalo a Roma
si prosegue verso Valencia per poi
spostarsi nel suggestivo borgo di

28

Biar, da dove il giorno dopo si


partir per la citt medievale di
Bocairent, in una tappa di 50 km
lungo una ferrovia dismessa, che
costeggia il fiume Vinalop. Il
giorno successivo tappa di 45 km
verso Alcoi attraverso la via
verde, la ciclabile che conduce a
La Valleta dAgres. Il 13 settembre
la tappa la Alcoi Font Den
Carrs, di 55 km. Zeppelin la
propone come la giornata pi
entusiasmante dellintero tour

per la variet di paesaggi


attraversati fino a Font Den Carrs
dove si inizia a sentire il profumo
del mare. Il giorno successimo 65
km verso Cullera attraverso
aranceti e frutteti. Qui ci si potr
rilassare in spiaggia e fare una
nuotata rinfrescante. Ci vogliono
poi 60 km per tornare a Valencia
lungo il fiume Xnquer, prima di
entrare nella riserva del Parque

Natural de la Albufera. Il 16
settembre la giornata libera per
visitare la ridente citt di Valencia
prima di preparare le valige per
rientrare in Italia. La quota di 990
euro comprende: volo di linea
Alitalia a/r; sette pernottamenti
con colazione in hotel 3/4*;
cinque cene; trasporti bagagli;
accompagnatore; transfer
Valencia-Biar (bici esclusa);
assicurazione medico-bagaglio.

>>INFO: www.zeppelin.it

MARCHE / GABICCE MARE

IN AUSTRIA

>>FINO AL 18 GIUGNO LE OFFERTE


PER CICLISTI DELLALEXANDER BIKE HOTEL
nche questanno il Bike
Hotel Alexander di
Gabicce Mare, propone
una vacanza in grado di
conciliare le esigenze sia dei
ciclisti che delle loro famiglie.
Il pacchetto, del costo di 665
euro per ciascun adulto,
comprende: sette notti (otto
giorni) in super mezza pensione
(ricca colazione, pranzo a buffet
e cena alla carta) in camera
Smeraldo dotata di tutti i
comfort e balcone vista mare;
vino locale e acqua ai pasti;
servizio spiaggia: ombrellone +
lettini presso Alexander Beach
(Bagni 42/43 - escluse le prime

tre file); bicicletta a noleggio


Bianchi Intenso Shimano 105
11 v Compact; bambino gratis
fino a 6 anni se in camera con
due adulti.
Ogni giorno i ciclisti
percorreranno dai 50 ai 100
kilometri immersi nel verde
delle Marche, accompagnati
dalla guida dellhotel mentre il
resto della famiglia si gode il
mare.

>>INFO: Hotel Alexander


tel. 0541/954166
cell. 345/2568384
www.alexanderhotel.it

TRENO + BICI

>>TRENI DB-BB EUROCITY E NON SOLO


PER DELLE VERE VACANZE GREEN
Anche questanno da
considerare lopportunit di
raggiungere i luoghi dove si far
la propria ciclovacanza con il
treno. Una scelta ideale per
lasciare a casa lo stress: si arriva
in vacanza senzauto e si
prosegue in bicicletta, su sentieri
che portano tra boschi e vallate
in fiore, alla scoperta di piccole
cittadine, itinerari golosi ed
eventi da non perdere.
I treni DB-BB EuroCity
partono ogni giorno da
Bologna, Rimini, Venezia,
Padova, Vicenza e Verona.
Partendo da queste citt si pu
organizzare un viaggio a pi
tappe che tocca Trento,
Innsbruck e magari, scegliendo
come tappa intermedia la
stazione di Fortezza,
raggiungere Brunico con i nuovi
treni altoatesini e da qui
arrivare, sempre in treno,
direttamente nel comprensorio
di Plan de Corones. I treni DBBB EuroCity hanno unanima
green, con posti dedicati alle
biciclette per chi sceglie una
vacanza totalmente ecofriendly
e vuole portare in vacanza la

propria bicicletta. Si tratta di


treni perfettamente attrezzati sui
quali la bicicletta paga un costo
aggiuntivo di soli 10 euro, con
prenotazione obbligatoria
gratuita. Tra i luoghi
raggiungibili, in associazione
con i nuovi treni altoatesini,
troviamo Plan de Corones,
attraversata dalla famosa
ciclabile della Val Pusteria.
Questa pista parte da
Bressanone e conduce lungo la
Val Pusteria, passando campi e
prati in fiore e caratteristici
masi. Questa ciclabile in gran
parte asfaltata e non presenta
grandi pendenze, per questo
consigliabile anche alle famiglie
con bambini. Anche la linea
ferroviaria che attraversa in
tutta la sua lunghezza la valle,
da Bressanone a San Candido,
offre la possibilit di portare con
s la bicicletta, scendere dove si
preferisce e decidere di volta in
volta che tratto affrontare.

>>CICLOVACANZA DAL 10 AL 16 LUGLIO


Associazione Culturale
Pedalando nella Storia Maurice Garin organizza
dal 10 al 16 luglio una
ciclovacanza sulle piste ciclabili
austriache e tedesche per un
totale di circa 300 kilometri e un
dislivello di 1000 metri. Il tour si
articoler in sei tappe con
partenza da Innsbruck. Saranno
accettati un
massimo di venti
partecipanti.
Queste le tappe in
programma:
domenica 10 luglio
Innsbruck
Rattenberg (52
km); luned 11
luglio Rattenberg
Flintsbach am Inn (53 km);
marted 12 luglio Flintsbach am
Inn Wasserburg am Inn (48
km); mercoled 13 luglio
Wasserburg am Inn Neuotting
(67 km); gioved 14 luglio
Neuotting Tittmoning (40 km);
venerd 15 luglio Tittmoning
Salzburg (45 km); sabato 16
luglio Salzburg Innsbruck (in
treno o bus).
I costi saranno decisi in base al
numero di adesioni. La quota di
partecipazione comprender sei
pernottamenti in hotel o
agriturismo a 3 stelle con
servizio di mezza pensione

(cena e prima colazione in


hotel); sei pranzi/ristori a buffet
nel corso di ciascuna tappa;
trasporto dei bagagli personali
su furgone lungo lintero
percorso; ristori volanti in corsa
(almeno due per ogni tappa,
oltre al pranzo) a base di
bevande, integratori e snack;
una maglietta tipo T-shirt; uno
zainetto; diploma
ricordo;
tesseramento con
lAssociazione
Pedalando nella
Storia Maurice
Garin affiliata
allAcsi;
assicurazione.
Lorganizzazione
offre lopportunit, a chi
desiderasse raggiungere in aereo
o treno Innsbruck e/o
prolungare la vacanza in
Austria, di usufruire di
particolari agevolazioni
contattando lagenzia di viaggi
Cassia Travel di Roma (tel.
06/30362248, info@cassia
travel.com). possibile
effettuare la preiscrizione
alla ciclopedalata inviando
lapposita scheda che si trova
sul sito.

>>INFO:

www.pedalandonellastoria.net

>>INFO:

www.megliointreno.it
www.kronplatz.com

29

ABBONATI

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1) UN GIUBBINO
BIEMME WINDSTOPPER
Chi si abbona pu usufruire di unOFFERTA DAVVERO SPECIALE! Con soli
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possibile ricevere un giubbino Biemme in tessuto Windstopper. del tipo
perfetto per la mezza stagione oppure da interporre tra intimo, maglia e
un giubbino pi pesante che faccia da strato esterno, perch realizzato
in tessuto Gore Windstopper che impedisce lingresso dellaria. Di colore
nero, con cuciture a contrasto bianche e interno azzurro, dotato di una
zip ad apertura completa che raggiunge il collo, pi alto del normale.
Sulla parte alta frontale sinistra presente una ampia tasca chiusa da una
zip per riporre lo smartphone, facilmente apribile con la mano destra,
mentre posteriormente ci sono due tasche basse, anche queste con zip e
protezione superiore, per il portafogli, una camera daria e le eventuali
bombolette o minitool. In basso un elastico permette la giusta aderenza
alla vita. Il peso davvero minimo, appena 350 grammi per la taglia M.

2) UNA COPPIA DI COPERTONCINI


MAXXISS RADIALE 23C

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Il modello di copertoncino che regaliamo rappresenta uno


dei top di gamma del colosso Maxxis: si tratta del Radiale
23C. Il suo nome identifica le due caratteristiche principali di
questo copertoncino da corsa: si tratta di un elemento con
sezione da 23 mm, ovvero quella usata universalmente
anche in ambiente professionistico, con una costruzione
della carcassa in grado di far lavorare il tutto, appunto, in
modo radiale. Ci consente una migliore capacit di
rotolamento, ma, soprattutto, una migliore tenuta in ogni
condizione di strada. Questa tecnologia gi stata
sperimentata con successo in ambiente motociclistico e
automobilistico. La mescola con la quale realizzato a
tripla tipologia, per rendere il tutto scorrevole nella parte
centrale e molto aderente in curva, sulle parti laterali. In pi,
oltre alla costruzione a 120 Tpi e un peso di appena 220 g, il
Radiale 23C offre la protezione antiforatura di tipo Silk
Warm. Il battistrada liscio nella parte superiore con un
piccolo disegno nelle parti laterali per non perdere
aderenza neanche nelle situazioni di terreno bagnato.

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Tutti gli altri abbonati potranno usufruire di questa
opportunit comunicando la propria e-mail alla
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TECNICA

Un reportage tecnico allindomani delle tre settimane di corsa.


Le novit? Per quel che riguarda i telai, solo Wilier Triestina e Pinarello hanno
approfittato del Giro per la prima assoluta di due loro prodotti per la stagione
a venire. Non sono mancati, per, spunti tecnici di grande interesse. Ci che
emerso curiosando nei box dei team la conferma che la ricerca della
leggerezza - parametro ormai acquisito - ha oggi lasciato spazio a una
maggiore attenzione per gli aspetti aerodinamici, come visto sui componenti,
in primo luogo le ruote, dove il carbonio domina su cerchi che, oltre a un
profilo quasi sempre alto, hanno adesso anche una maggiore larghezza.
cos pi facile
montare gomme
di Maurizio Coccia
da 25 (o da 28),
magari tubeless.

La
tecnica
del

GIRO

TECNICA

2016

e
z
n
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n
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alla co

33

TECNICA

MOZZI
SCARICATI

DT Swiss a fornire le ruote al team


Iam Cycling: i corridori utilizzano
modelli con cerchio in carbonio e
mozzo in alluminio con tecnologia
DiCut: la sigla si riferisce alla lavorazione particolare del corpo mozzo,
dove un trattamento con macchine
al controllo numerico scarica pazientemente il materiale pieno per
ottenere cos il profilo delle flange
pi adatto per contenere il peso e
ospitare i 28 raggi a testa dritta che
compongono il set.

SU LE MANI A CRONO

Lontani i tempi in cui per migliorare laerodinamica i pro si stendevano sul manubrio: gli studi hanno dimostrato (e le appendici di Modolo lo
dimostrano) che la posizione pi premiante quella con avambracci stretti e alti tra loro, per ridurre lingombro frontale e respirare bene.

GOPRO IN DIRETTA

La action camera sulla bici di un pro impegnato in corsa (la foto di una GoPro sulla Specialized di un corridore Tinkoff) non una novit. La novit invece che, questanno, le immagini sono state trasmesse in diretta tv.

La tecnica del

GIRO 2016
PER SCARPONI

Un dettaglio sulla Specialized di Scarponi: sulla bici da strada, il marchigiano monta una sella da
cronometro, con scafo molto corto come si conviene alla specialit delle lancette. Altro dettaglio
degno di nota il reggisella, con arretramento pari a zero.

ASSETTO ESTREMO

La Ridley Helium SL di Tim Wellens un esempio


perfetto per dimostrare come, spesso, le posizioni
dei corridori in sella siano estreme. Il belga pedala su
un telaio in taglia M, piccolo rispetto ai suoi 184 cm
di statura. anche per questo che lo svettamento del
reggisella nel tubo verticale molto marcato, cos come superiore alla media il dislivello tra posizione
della sella e manubrio, che abbiamo misurato essere di ben 25 cm.
34

 LA BIANCHI DI KRUIJSWIJK 

TECNICA

el momento di andare in
stampa, non sappiamo ancora se Steven Kruijswijk sar
il vincitore del 99 Giro dItalia, ma di
sicuro il suo rendimento gli vale uno
spazio anche per quel che riguarda il
suo equipaggiamento tecnico. In particolare, il ventinovenne olandese
ha corso con una Bianchi Oltre
XR.2. Si tratta del modello che gli
atleti del Team Lotto NL-Jumbo apprezzano di pi quando si parla di
performace pura in condizioni di gara estreme (mentre gli scalatori puri
preferiscono il modello Specialissima). La Oltre XR.2 progettata applicando le tecnologie pi evolute applicate alle fibre composite. I profili del
telaio sono pensati e testati in galleria del vento per minimizzare la resistenza alla penetrazione nellaria. Lo
sterzo conico, il tubo obliquo massiccio e la scatola movimento oversize favoriscono le rapide accelerazioni. La geometria quella Racing

di Bianchi, che garantisce un posizionamento in sella ottimale per la massima efficacia in termini di sviluppo
di potenza e per sfruttare al meglio
lagilit nei cambi di direzione e nelle
discese. Passando alla componentistica, la bici era equipaggiata con un
gruppo completo Shimano Dura-

Ace Di2. Di Shimano erano anche le


ruote, sempre in carbonio, a volte ad
alto profilo con il modello C-50, altre volte a medio profilo con il modello C-35. Non sono mancate, inoltre, tappe in cui lolandese ha usato
una ruota ad alto profilo dietro e una
a medio profilo davanti, per ottenere

in questo modo rigidit e maneggevolezza. Le ruote erano gommate


con i nuovi tubolari Vittoria Corsa,
con mescola addizionata di grafene.
Infine, il set di guida Fsa era in carbonio, mentre la sella era una Selle
San Marco con leggerissimo telaio
anchesso in carbonio.

35

TECNICA

LA MADONE
PER I TREK

Se per le gare del pav i pro della


Trek-Segafredo hanno utilizzato il
modello Domane, in occasione del
Giro dItalia i corridori in maglia nero-bianca sono tornati alla Madone,
modello meno votato al comfort, ma
sicuramente pi versatile e pi adatto per affrontare una grande corsa
a tappe come il Giro. La bici nella foto quelle di Nizzolo.

ECCO I BEPRO,
PEDALI ITALIANI

Sulle sue Cipollini, la Bardiani Csf


ha montato pedali BePro dellitaliana Favero Electronics, che nellasse integrano dei torsiometri
per la rilevazione della potenza.
Come per altri rilevatori di potenza similari, i BePro consentono di
individuare con precisione eventuali differenze di spinta tra gamba destra e gamba sinistra.

25 MM: LA SEZIONE
PI GETTONATA

Quella da 25 mm stata la sezione di pneumatico pi gettonata dai pro. Gli esemplari da 23 mm, che fino a tre-quattro anni fa erano la regola, oggi rappresentano una rarit
nelle scelte tecniche dei corridori. Questo standard
si imposto in modo netto nel momento in cui i
corridori hanno capito che laggravio di peso (minimo) connesso con limpiego di un 25 rispetto a un 23 ampiamente compensato da maggiore scorrevolezza e comfort.

TECNICA

IL CASCO AERO DI GIRO

Team Katusha e Bmc Racing Team hanno utilizzato


nelle cronometro il nuovo Aerohead, casco aerodinamic della Giro. Il casco utilizza il Mips, una particolare struttura che trasla letteralmente la forza durto
lungo la calotta in casi di impatto al suolo. La calotta
inoltre realizzata in materiale composito e anche
grazie a questo il peso di soli 450 g, pochissimo per
un casco da crono.

GAERNE CUSTOM
PER GREIPEL

Il modello si chiama G.Stilo ed la scarpa di


vertice della Gaerne. Questo tutto rosso
lesemplare disegnato su specifica per il velocista Andr Greipel, vincitore di tre tappe.
36

La tecnica del

GIRO 2016

 NUOVA WILIER PER POZZATO 

iversamente dai suoi compagni di squadra della Wilier


Triestina-Southeast, che hanno utilizzato biciclette gi in produzione, Filippo Pozzato ha pedalato per
tutto il Giro su una Wilier mai vista
prima, sicuramente unanticipazione
di ci che la Casa veneta introdurr in
catalogo il prossimo anno. La bici si
chiama Cento10 Air e - nel momento
in cui andiamo in stampa - ancora
non sono state rese note informazioni
ufficiali da parte del produttore, ma
rappresenta evidentemente la versione pi aggiornata delle aerobike della
Casa veneta che, appunto, sono accomunate dalla sigla Air. Nel nome c
inoltre un sicuro rimando al centodecimo anniversario dalla fondazione
della Wilier Triestina che, appunto, si
festeggia questanno. Dalle foto che
abbiamo scattato chiaro come la bici abbia unimpostazione morfologica
e tecnica che fa della riduzione della

resistenza allaria il suo obiettivo primario. Troviamo inoltre altri particolari interessanti e unici nel loro genere,
primo tra tutti il sistema di fissaggio
diretto dei freni (sia lanteriore che il
posteriore), con dei fori filettati posizionati non precisamente sugli steli,

ma su due punti di ancoraggio posizionati al loro interno: si ottiene cos


un maggiore spazio utile per il passaggio delle coperture. La Cento10 Air
ha inoltre un carro posteriore con un
volume molto compatto, per migliorare la rigidit. Il modello di Pozzato

era equipaggiato con un gruppo Shimano Dura-Ace Di2, un reggisella Ritchey e ruote Ursus Miura, mentre sul
set di guida cera lAlabarda, un integrato monoscocca anche questo di
produzione Wilier. Infine, il tubo di
sterzo aveva una forma a clessidra.

37

TECNICA

CIPOLLINI NK1K

Dopo anni di dominio (quasi) incontrastato della RB1000, nel 2016 i pro
equipaggiati con bici Cipollini (in questo caso la
Bardiani Csf) hanno scelto come opzione prevalente la Nk1K, un monoscocca che riesce a unire
in maniera invidiabile leggerezza, rigidit laterale e, soprattutto,
aerodinamica, per ottenere un mezzo
che si addice sia alla corse in linea che
a quelle a tappe. La Nk1K realizzata
in carbonio di serie T1000. Cos come
(quasi) tutte le bici usate oggi dai corridori, disponibile solo in taglie standard - in questo caso sette in tutto - e
non su misura.

TECNICA

La tecnica del

GIRO 2016
NW PINK-CAMO

Northwave ha celebrato il Giro con


una versione speciale del suo top
di gamma Extreme. La speciale livrea ha unito il colore rappresentativo della corsa rosa con la finitura pi cool di questi tempi, la
camouflage. nata cos la Extreme pink-camo, che non certo
passata inosservata.

PER LE STERRATE TOSCANE

Nonostante i timori della vigilia, sono state poche le insidie


riservate dalla tappa di Arezzo, che in programma aveva lo
sterrato. Un po per la giornata di sole, un po per il fatto
che le strade erano state battute e un po perch lo sterrato era in salita, a parte qualche copertura da 28 non si sono visti assetti speciali per le strade bianche.
38

CON I TUBELESS

Diversamente da tutti i girini che hanno corso


con i tubolari, Gianfranco Zilioli (Nippo-Vini Fantini) ha usato delle coperture tubeless, delle Irc
Formula Pro da ben 28 mm. I tubeless erano montati su ruote in alluminio Campagnolo Shamal Ultra con cerchio compatibile con questo standard.

 LA NUOVA PINARELLO BOLIDE TT 

a esordito in occasione della


cronometro di Greve in
Chianti la nuova Pinarello
Bolide TT. Si tratta della versione
pi aggiornata di un modello derivato dal telaio utilizzato lo scorso anno
da Bradley Wiggins per stabilire il record dellora. Rispetto a questultimo, ha fatto passi avanti sia dal punto di vista della resistenza aerodinamica che del peso totale del frameset (il risparmio complessivo ottenuto da telaio, forcella e set di guida
di 350 g). A livello morfologico, le
novit pi evidenti della Bolide TT
sono il tubo obliquo concavo, che
permette di rastremare lalloggiamento della borraccia sul telaio, riducendo in questo modo le turbolenze in una zona particolarmente
critica dal punto di vista aerodinamico, mentre da parte sua il tubo superiore leggermente sloping, cos
da rendere pi leggera e pi rigida
la struttura e migliorare qualcosa anche in termini di manovrabilit. Cos
come accadeva in passato, sia il fre-

no anteriore che quello posteriore


sono integrati nel telaio, ma, nel caso dellelemento posteriore, troviamo una nuova cover che utilizza tecnologie aeronautiche. Anche forcellini posteriori e punte forcella sono
estremamente aerodinamici, con un
design filante ispirato a quello della
bici del record dellora di Wiggins. La
Bolide TT predisposta esclusiva-

mente per trasmissioni elettromeccaniche, utilizza una scatola movimento con filetto italiano e adotta
una chiusura del reggisella con tecnologia proprietaria TwinForce, che
distribuisce omogeneamente la pressione su un reggisella dedicato e con
architettura semi-integrata. La Bolide
TT interamente realizzata con fibra
di carbonio Torayca T1100 1K, che

vanta un invidiabile compromesso


tra resistenza e leggerezza. La bici
prodotta con lo standard di costruzione monoscocca, con quattro
stampi che danno forma alle altrettante misure disponibili, ovviamente
tutte conformi alle specifiche dimensionali e ai test di sicurezza imposti
dallUci. Il primo a utilizzarla in corsa
stato Mikel Landa.

39

TECNICA

CERCHIO PI LARGO

CACCIA AI MOTORINI

Unimmagine ormai frequente alle partenze


delle corse: ispettori dellUci che con uno speciale tablet verificano se nelle bici ci siano motorini nascosti nei tubi. La caccia alle bici dopate
iniziata gi da qualche tempo, ma si intensificata ad aprile, dopo il reportage che ha dimostrato la probabile frode tecnologica da parte di
pi di qualche pro. Cosa stato scoperto al Giro?
Nulla, anche se in realt pi di qualcuno dubita
sullefficienza degli strumenti di controllo in
mano allUci.

In carbonio e ad alto profilo, ovvero con unaltezza del cerchio compresa tra 40 e 60 mm: questa la
tipologia di ruota pi usata al Giro. C per un ulteriore dettaglio tecnico ricorrente, che la foto non
pu illustrare: si riferisce al fatto che le ruote di
nuova generazione preferite dai pro (come questa
Fulcrum Speed 55 utilizzata dalla Lampre) hanno
un cerchio con larghezza maggiorata rispetto ai canoni di qualche anno fa. Questo permette di godere al massimo di tutti i vantaggi di stabilit, comfort e scorrevolezza che sono
propri delle moderne coperture con sezione oversize.

TECNICA

IN TITANIO
Diversamente dai pedali classici, sul Look Ko Blade 2 il sistema di aggancio della scarpa gestito da una placca di rilascio in carbonio al posto della molla. La placca disponibile in tre diversi livelli di durezza, identificati dai numeri
12, 16 e 20. Questo corridore ha scelto il livello massimo. La
sigla Ti indica invece il perno in titanio: leggerissimo.

PER VIVIANI

Per celebrare la 99a edizione del


Giro, la Dmt ha approntato per il
suo corridore italiano pi rappresentativo una versione speciale del
top di gamma RS1. Ecco quindi le
speciali RS1 di Elia Viviani, che ha
utilizzato scarpe con una livrea
bianco-rosa e con il disegno realizzato sulla punta che ritraeva le
ventuno tappe in programma questanno. Sulla talloniera, invece,
cera lautografo del corridore.
40

CRONO BAGNATA? ABBIGLIAMENTO MINIMALISTA!

Su un tessuto impregnato dacqua laria scivola con pi difficolt rispetto a un tessuto asciutto. anche per questo che Stefan Kung ha scelto di correre la cronometro bagnata di Greve in Chianti senza guanti e senza calzini. Va aggiunto, poi, che talvolta i guanti bagnati non garantiscono un adeguato grip e unadeguata sensibilit
tattile sul manubrio. E, se non bastasse, il vestiario zuppo pesa fino a tre volte di pi di quello asciutto...

IN PEZZO UNICO

Vittoria Shoes sponsor tecnico della Nippo-Vini Fantini sia per quel che riguarda i
caschi che le scarpe. Ecco, in particolare, le
Ikon, realizzate in una microfibra resistente e leggera costruita in pezzo unico per dare il migliore contenimento al piede. La
chiusura con doppio rotore micrometrico
proprietario chiamato Ssp.

TRASMISSIONE WIFI
RUOTE A RAZZE?

Per equipaggiare le bici da crono sono stati in


molti a scegliere una ruota anteriore a razze
al posto della altissimo profilo. Rispetto alla
seconda, infatti, una ruota a razze pi aerodinamica, pi rigida e, spesso, anche pi leggera. Ma perch non tutti la usano? Perch i
fornitori di alcuni team non ne hanno in catalogo o, semplicemente, perch in genere costa
di pi di una ruota ad alto profilo...

DE ROSA CUSTOM
PER CUNEGO
Nella fornitura che De Rosa fornisce alla Nippo-Vini Fantini entrata a far parte la nuova
SK Pininfarina. Quasi tutti gli atleti presenti
al Giro hanno usato questo modello, tranne
quelli che, come Damiano Cunego, a causa di
particolari esigenze antropometriche, necessitavano di un telaio come il Protos, che
invece realizzabile anche su misura.

Ag2r-La Mondiale e Team Katusha (la foto del deragliatore anteriore si riferisce proprio a una delle bici di questultimo team) sono le due squadre World
Tour equipaggiate da Sram. Entrambe si sono presentate al Giro dItalia con le loro bici - rispettivamente - Focus e Canyon montate con il nuovo reparto trasmissione elettromeccanico e wifi Sram
Red eTap. Il Red eTap governa le deragliate in maniera differente attraverso i due comandi cambio:
i corridori si sono abituati presto alle nuove funzionalit, considerandole - come ad esempio ha fatto
Pozzovivo - molto semplici e intutive.

La tecnica del

GIRO 2016

PER SOPRAVVIVERE

Il Survivial Jacket la soluzione che Sportful


fornisce ai pro della Tinkoff per affrontare nelle migliori condizioni tappe bagnate come quella che portava a Roccaraso. Il giubbino impiega una membrana in Gore-Tex: impermeabile, traspirante e non limita i movimenti.
41

P R E PAR A Z I O N E

COPIARE DAI
PROFESSIONISTI
CONVIENE?
di Marco Bonarrigo

Nel ciclismo, la tendenza degli amatori a ispirarsi


allallenamento dei professionisti sempre pi forte.
Ma dei tanti lavori praticati dai pro, solo alcuni possono
essere trasposti senza danni da chi va in bicicletta per
passione. Altri, invece, devono essere adattati, mentre altri
ancora vanno del tutto evitati per non causare guai.
43

P R E PAR A Z I O N E

COPIARE DAI
PROFESSIONISTI
CONVIENE?

orsa a piedi e ciclismo


sono i due sport
agonistici di resistenza
di gran lunga pi praticati
dagli over 30 in Italia.
Agonismo nel nostro
Paese una parola da maneggiare con
cura: in nessunaltra nazione si
manifesta uninterpretazione cos
competitiva dello sport in et matura,
a prescindere dallet, dal livello
atletico, ma anche dalla tipologia delle
competizioni. E gli eccessi sono sempre
in agguato.
Nella corsa si parte dalle gare in pista
(nicchia) e si spazia fino alle
ultramaratone, con le varianti del trail
e della campestre. Nel ciclismo, invece,
il panorama un po pi ristretto,
perch il numero di coloro che si
dedicano alle prove amatoriali in
circuito si riduce sempre di pi, la pista
una nicchia minima, c s il mountain
biking, ma la maggior parte degli
agonisti si cimenta nelle mediofondo e

44

ALLENARSI CON
I TOP RUNNER?
IMPOSSIBILE
Nel podismo, i ritmi
di allenamento
di un professionista,
anche nei lavori pi
blandi, non possono
essere sostenuti
nemmeno per breve
tempo da un
amatore. A destra,
Lance Armstrong
(in maglia verde)
alla Maratona
di New York.

sessantenne pu disputare esattamente


la stessa maratona di Londra o New
York del primatista del mondo e
confrontarsi direttamente con lui, con
la possibilit (molto teorica,
ovviamente...) di batterlo. Nel ciclismo,
invece, tutto pi mediato. Le
CORSA A PIEDI:
granfondo sono repliche - a volte anche
UN CONFRONTO DIRETTO
pi dure - delle classiche in linea,
Nella corsa a piedi il
mentre non esistono
rapporto diretto. Gare
corrispondenze delle
NEL CICLISMO,
in pista a parte, un
prove a tappe (oppure
AMATORI
sono rare).
E PROFESSIONISTI
Il discorso molto
POSSONO
interessante se ci si sposta
CONDIVIDERE
sul piano
ALCUNE SEDUTE
dellallenamento. In
(IN PARTICOLARE
campo podistico, tra un
I LUNGHI)
maratoneta amatore e un
ADATTANDO
professionista ci sono
I RITMI LUNO
moltissime similitudini.
CON LALTRO.
Entrambi (salvo eccezioni
e fanatismi) corrono un
paio di 42 km lanno,
entrambi inseriscono in calendario
diverse corse su distanze minori (dalle
10 km alle mezze maratone), entrambi
utilizzano grossomodo le stesse
tipologie di allenamento: i lunghi, le
ripetute, i lavori di potenza in salita,
ecc. Le differenze sono nel carico di
lavoro complessivo e, ovviamente, nei
ritmi di allenamento. Un maratoneta
amatore corre attorno ai 300 km al
mese, un professionista pi del doppio,
sfruttando ovviamente le sedute
bi-giornaliere. La velocit di corsa
presenta differenze abissali: il ritmo di
base dei lunghi di un atleta di alto
livello (ipotizziamo 18 kn/h) non
sostenibile da un discreto amatore
nemmeno nelle ripetute brevissime.
E questo un punto di differenza
importante con il ciclismo. Mentre
infatti normale vedere buoni amatori
del pedale fare i lunghi con i
professionisti - di cui diventano spesso k

nelle granfondo.
Si parli di granfondo o maratone - le
discipline dunque pi frequentate dagli
appassionati -, esiste un rapporto
diretto tra le prove amatoriali e le
corrispondenti gare professionistiche?

P R E PAR A Z I O N E

COPIARE DAI
PROFESSIONISTI
CONVIENE?

ottimi compagni di allenamento -,


impossibile per un amatore del
podismo accompagnare un pro anche
solo per pochi kilometri.

PRO E AMATORI DEL CICLISMO


Se invece andiamo ad analizzare le
similitudini complessive tra amatori e
professionisti del ciclismo, i due mondi
sono davvero diversi. Un professionista
gareggia dai 70 ai 110 giorni in un
anno, mentre un amatore (tranne gli
impallinati delle gare in circuito)
pu fare una quindicina di granfondo:
chiaro che per un pro le corse
diventano molto spesso un allenamento
specifico e importante.
Gli amatori non fanno corse a tappe
e quindi non hanno il principale
problema dei ciclisti di mestiere:
recuperare giorno per giorno le fatiche

46

QUANTI GIORNI
DI GARA?
Un professionista del
ciclismo gareggia in
media tra i sessanta
e i cento giorni
lanno, mentre un
amatore (fatta
eccezione per i patiti
delle gare in circuito)
tra i dieci e i quindici
giorni. chiaro
che per i ciclisti
di mestiere,
per alcuni
mesi lanno,
la competizione la
principale forma
di allenamento.

fatte. Per loro la gara (molto spesso)


mancanza di tempo, riservata a
la finalizzazione domenicale del lavoro
pochissimi amatori, che magari
fatto.
approfittano di uno stage o di una
Le distanze complessive pedalate
vacanza comunque troppo brevi
cambiano, ma, curiosamente, il
rispetto ai tempi (15/21 giorni)
rapporto simile a quello che esiste nel
necessari perch la quota porti dei
podismo. Un professionista pu
benefici.
percorrere 30-35.000 km lanno in bici,
SE GLI STRUMENTI
di cui un terzo circa in competizione.
DI LAVORO SONO UGUALI
Un amatore parte da meno della met
Nel momento in cui decide di allenarsi
di quella quota, con una percentuale di
seriamente, lamatore oggi dispone
gare che arriva a 1/6. Con molte meno
ormai degli stessi
gare, limportanza dei
strumenti del
lavori di qualit
LA QUASI TOTALIT professionista. Il 90 per
nellamatore che abbia
DEI PRO HA
cento dei pro di fascia
ambizioni agonistiche
UN ALLENATORE,
alta ha ormai il
dovrebbe essere
PERSONALE O
misuratore di potenza che
superiore.
DI SQUADRA. LA
comincia a farsi strada
Unaltra differenza
MAGGIOR PARTE
anche tra gli amatori
importante emersa negli
DEGLI AMATORI
grazie a modelli di prezzo
ultimi anni relativa ai
SI ALLENA
pi contenuto.
lavori in altura.
SEGUENDO
La differenza nella
Un corridore da grandi
I CONSIGLI DI
determinazione dei ritmi
giri pu trascorrere fino a
AMICI E RIVISTE.
di allenamento, nel primo
due mesi lanno in quota,
caso effettuata (anche se
beneficiando dei vantaggi
non sempre) da tecnici
della rarefazione
esperti, mentre nel secondo troppo
dellossigeno. Questa tipologia di
spesso generica o indicata da chi non k
allenamento, per ovvi motivi logistici e

 UNA GIORNATA CON I PRO 

150 km in bicicletta: ecco iI racconto di un allenamento svolto


con un team pro, dove allinterno di
un lungo di cinque ore la squadra
ha svolto vari esercizi e le ripetute
erano finalizzate ad allenare la forza, la resistenza, gli sprint e, soprattutto, la cadenza di pedalata...
C chi aveva cominciato con il
Tour de San Luis in Argentina, chi
avrebbe iniziato in Qatar, ma lallenamento degli uomini del team, comunque, non cambia. Nel ritiro, il
diesse ci ha dato la possibilit di pedalare assieme ai suoi ragazzi per
un allenamento intero, cinque ore e
circa 150 km sulla riviera e poi nellentroterra, su di un percorso dove
tutta la squadra ha eseguito lo stesso lavoro.
Li faccio lavorare allo stesso modo
- ci ha spiegato - per amalgamare il
gruppo e anche per fare dei lavori
fondamentali che in questa parte
della stagione non possono che essere ancora uguali per tutti. Per differenziare le tabelle ci sar tempo
pi avanti - mentre pedaliamo a 30
allora i primi 20 minuti di riscaldamento -, quando ognuno avr un
calendario gare pi definito.
Nel frattempo, il contakilometri segna 10 km, il riscaldamento finito
e si comincia a spingere.
SI INIZIA A LAVORARE
Si parte con un po di doppia fila
per lavorare al medio e portare a
temperatura la muscolatura, per
svolgere al meglio i lavori successivi.
Per effettuare cambi con pi frequenza, il gruppo di diciotto si divide in due sottogruppi da nove: io,
rigorosamente, mi mantengo in coda e in scia, per non disturbare. Il
contakilometri segna 45 allora, ogni
corridore rimane in testa al massimo 5 secondi e la frequenza di pedalata non scende mai sotto le 100
pedalate al minuto.
Insisto moltissimo sullalta cadenza
- ci dir poi il diesse -: un aspetto
fondamentale del lavoro di un professionista. In pianura, la maggior
parte dei lavori li faccio fare sopra
le 100 rpm, in salita sopra le 85.
Continuiamo a pedalare.

SULLA PRIMA SALITA


Dopo qualche kilometro, iniziamo la
prima salita: 8 km al 7 per cento. Qui il
lavoro in programma finalizzato ad
allenare la forza esplosiva: si alternano
80 secondi di recupero ad alta cadenza a 10 secondi esplosivi, dove
listruzione azionare a tutta il massi-

mo rapporto di cui si capaci, e farlo


restando rigorosamente seduti, lavorando molto con quadricipiti e glutei.
Cos per sei volte, lungo tutta la salita.
Al termine della salita c un ampio
tratto defaticante, con un bel po di discesa e poi un lungo su e gi per
lentroterra.
Il lavoro successivo ancora pi specifico, da svolgere allintensit di fondo

medio. In pianura si tratta di iniziare la


serie con il 53-11, per scalare di un
dente ogni minuto e arrivare cos al
16, dal quale si torna poi a indurire di
un dente, minuto per minuto, fino a
tornare al 53-11. In totale fanno 11 minuti di lavoro dove lobiettivo - continua il diesse - abituare il fisico allin-

tensit e al ritmo. Ovviamente, lavori


di questo genere non vanno svolti in
scia ed cos che lungo la strada il
gruppo si spezzetta.
Terminato il compito, si torna in salita,
allintensit di fondo medio: 6 km verso il gpm di giornata dove, con il
piede a terra, si effettua il cambio borraccia e poi ci si copre per la successiva discesa.

IN DISCESA
Qui, a stupirmi, la bassissima velocit con cui il gruppo affronta i tornanti: accade cos sia per non rischiare,
ma, soprattutto, per non prendere
troppo freddo e influenzarsi, vero e
proprio incubo dei corridori specialmente allinizio della stagione.
Si ritorna quindi verso dove siamo
partiti, ma non per andare in albergo,
ma per fare il 20-40 su una salita di
5 km con una pendenza di circa il 6
per cento. Si tratta di alternare 20 secondi, durante i quali mantenere il
wattaggio di soglia con una cadenza
elevata, a 40 secondi, durante i quali
recuperare a una cadenza bassa, di 50
pedalate al minuto. Su quei 5 km di
ascesa i corridori riescono a svolgere
otto volte questo lavoro.
Poi, alla sommit, il team si ferma
qualche istante a bordo strada e si organizza lultimo lavoro di giornata: le
volate. Per ognuno si trattato di fare
sei sprint massimali di circa 15 secondi
partendo da una velocit di lancio
bassa, 20 km allora.
LULTIMO SFORZO
Mi astengo dallassistere - e partecipare, come fatto fino ad ora - a questultimo sforzo, anche se ho ancora
energia nelle gambe. la dimostrazione che, con una discreta base dallenamento, un cicloamatore pu anche
reggere il ritmo di una giornata di lavoro di una squadra pro.
Certo che i professionisti lavori di
questo genere li svolgono ogni giorno
e che, in certi casi, i lavori sono molto
pi impegnativi. Un esempio? Il lavoro
che il diesse ritiene pi qualificante e
che ha fatto svolgere allindomani a
un giovane talento della squadra: dopo 5 ore di lavoro strutturato grosso
modo come descritto sopra, il corridore ha svolto tre ripetute in pianura,
partendo da una velocit di 20 allora,
aumentando poi progressivamente
per arrivare in circa 1 minuto al medio e poi accelerando ulteriormente,
fino ad arrivare allintensit di soglia,
da mantenere per 1 minuto, per concludere la ripetuta con una volata. No,
io questo esercizio non sarei neanche
riuscito a seguirlo....
M.C.

47

P R E PAR A Z I O N E

COPIARE DAI
PROFESSIONISTI
CONVIENE?

ha titolo per farlo.


Nelle uscite lunghe, molto spesso, il
ritmo contrattato con i compagni di
allenamento in modo da non dover per
forza uscire da soli. Paradossalmente,
sono proprio gli amatori di qualit pi
modesta a soffrire di questa situazione.
Un professionista o un amatore di alto
livello pu pedalare per due terzi del
suo lungo a un ritmo inferiore a
quello teorico previsto e qualificare
lultima parte con variazioni di ritmo
allenanti. Un amatore o un cicloturista
che esageri nelle prime due ore di un
lungo (e quindi sia costretto a
ripiegare verso la base per esaurimento
totale delle energie) non fa un regalo al
suo organismo e, soprattutto, non
svolge un lavoro efficace.
I migliori grupponi da lungo della
domenica sono quelli in cui esiste un
capo cordata per ciascuna fascia
di ritmo che coordini i compagni.
I lavori di fondo lungo sono quelli che
progressivamente portano latleta nella
condizione di disputare le granfondo.
Uno degli errori pi comuni a livello
amatoriale, specie nei mesi primaverili,
quello di raddoppiare i lunghi tra
sabato e domenica impedendo
allorganismo di recuperare ed
eseguendo un lavoro non troppo
allenante.

LUNGHI
RISCHIOSI?
Nelle uscite per gli
allenamenti
lunghi, lideale
che si aggreghino
atleti di livello
omogeneo tra loro.
Un amatore evoluto
pu uscire con un
pro, mentre un
cicloturista fatica
a restare alla ruota
di un amatore.
Sostenere uno sforzo
eccessivo (tipico di
chi prova a restare
con gli amici)
significa
compromettere
seriamente tutto il
resto della seduta,
e non solo.

I LAVORI SPECIFICI:
QUALI S, QUALI NO
Uno degli aspetti di comparazione pi
interessanti da esaminare quello
relativo agli allenamenti intermittenti,
quelli che prevedono variazioni di
ritmo pianificate allinterno della stessa
seduta, una tipologia non
particolarmente amata dagli amatori,
che preferiscono o le uscite a ritmo
uniforme o quelle in cui
a un certo punto viene inserito del
lavoro specifico.
Lallenamento
PER MOTIVI
intermittente, invece,
LOGISTICI
offre stimoli allenanti
MOLTI AMATORI
cos vari da risultare
RADDOPPIANO
molto produttivo:
LE USCITE LUNGHE
scatti brevi, variazioni
TRA SABATO
medie, lunghe o molto
E DOMENICA
lunghe con relativi
RENDENDO
periodi di riposo.
IN QUESTO MODO
Questa tipologia di
DIFFICILE
lavoro i professionisti
IL RECUPERO.
la trovano durante la
gara.

48

con difficolt perfino da chi fa ciclismo


per mestiere.
Molto pi potabile il lavoro in salita,
che ha tipologie simili per le varie
categorie di atleta: quello che cambia,
ovviamente, sono i ritmi di
allenamento. Le salite brevi (6-8 in
progressione) e medie (10-15 alla
soglia) sono alla portata di tutti, mentre
quelle lunghe e lunghissime sono
riservate agli atleti pi evoluti. Un
professionista - dopo una prima fase di
riscaldamento - pu fare tre salite di 10
alla soglia intervallate da 4 di recupero
e poi due da 15 o una da 30. Il tutto al
ritmo medio, per preparare bene le
gare. In questo tipo di lavoro i pro
partono in gruppetti e poi si
sparpagliano sulla strada a seconda dei
ritmi individuali, che sono molto diversi
tra loro.

ALLENARE
LA FORZA
Per un amatore,
con il passare degli
anni, allenare la
forza, che tende
a diminuire
naturalmente,
diventa
una necessit.
Tuttavia,
pochi lo fanno.
I professionisti
la sviluppano
con allenamenti
specifici in salita,
che potrebbero
essere copiati
con grandi benefici.

GLI ESERCIZI PER LA FORZA

Nel suo ottimo libro Obiettivi,


tipologie e mezzi di allenamento del
ciclismo moderno (Calzetti e
Mariucci) - unico testo universitario per
lallenamento del ciclismo in libreria -,
Fabrizio Tacchino indica in 200-300 le
variazioni di ritmo in una gara
professionistica, a partire da quelle
lunghe una decina di secondi. Nella
concezione stessa di granfondo, gli
amatori vedono invece
(e correttamente) una prova dove
luniformit del ritmo condizione
necessaria per ottenere
un buon risultato. Ecco, se c un buon
motivo per inserire nel proprio
calendario una delle nervose corse
amatoriali in linea di 50-70 km, quello
di trovare un campo perfetto
per effettuare quelle variazioni di ritmo
che altrimenti in allenamento difficile
simulare. O, meglio, che si possono
simulare - ad esempio - con il lavoro
30/30: 30 alla soglia e oltre

e 30 di recupero inseriti in serie


di quattro o sei ripetute replicate
pi volte a seconda del livello atletico.
Questo lavoro, spiegano i preparatori,
va eseguito in pianura attorno alle
100 pedalate al minuto e in salita
attorno alle 85. I professionisti - e in
particolare i velocisti - eseguono anche
lavori intermittenti molto brevi con
rapporti lunghi per sviluppare la forza:
si tratta di lavori delicati e specifici.

RIPETUTE: DIFFICILI
DA DIGERIRE
Le cosiddette ripetute sono sopportate
(anche ad alte dosi) dai professionisti
e poco eseguite dagli amatori. Si tratta
di lavori che durano qualche minuto,
prevedono tempi di recupero,
frequenze di pedalate e intensit molto
precise.
Quelle effettuate in pianura sono la
tipologia di allenamento pi faticosa,
anche mentalmente, e vengono digerite

I cosiddetti esercizi di forza in


bicicletta sono un capitolo affascinante,
anche perch lallenamento della forza
decisivo nel contrastare il calo di
prestazioni dovuto allavanzare dellet.
Tuttavia, a causa della loro complessit,
vengono eseguiti solo
in piccola parte
LE SALITE DI FORZA
dagli amatori
RESISTENZA
pi evoluti e curiosi.
(SFR) SONO
Il lavoro pi classico
UTILIZZATE
e delicato quello
DA MOLTI
delle salite di forza
AMATORI,
resistenza (Sfr).
MA SPESSO
Lo scopo delle Sfr
LE MODALIT
di impegnare
DI ESECUZIONE
a lungo il muscolo nella
LASCIANO
fase di contrazione per
A DESIDERARE.
rinforzarlo, spingendo
lunghi rapporti a
frequenze di pedalata
ovviamente basse. Il problema di questa
efficacissima tecnica di allenamento
che se la posizione in sella e la
biomeccanica non sono ottimali, lo
stress articolare pu creare guai
soprattutto a tendini e ginocchia.
Le Sfr vanno seguite su salite di
pendenza moderata e costante (4-6 per
cento) per tempi compresi tra 1 e 5,
con recupero pari a quello delle
ripetute. Un computerino con la
funzione cardio e il contapedalate
(siamo tra 50 e 60 rpm) essenziale,
come pure un appoggio delle mani sul
manubrio che non eserciti forza.
Le Sfr non hanno un valore solo
fisiologico, ma sono anche un ottimo
modo per vivacizzare le uscite sulle
salite lunghe e consentono di
concentrarsi bene sul gesto della
pedalata e sulle sensazioni di fatica:
lallenamento , oltre a tutto il resto, un
modo per esplorare il proprio corpo e

conoscersi meglio.
49

CANNONDALE

I N PROVA

>SLATE
50

La Scheda Tecnica
PRODUTTORE: Cannondale, www.cannondale.
com DISTRIBUTORE: Cycling Sports Group Europe B.V., Hanzepoort 27, 7575 DB Oldenzaal
(Olanda), tel. 0031/541/589898, fax 0031/541/
514240
CARATTERISTICHE GENERALI: tubazioni: alluminio 6069 SmartFormed; geometria: sloping;
misure disponibili: S, M, L, XL; misura in esame: M; colori disponibili: grigio con fregi arancio; peso bici completa: 9.2 kg; forcella: Cannondale Lefty Oliver, 30 mm, 45 mm off-set;
prezzo indicativo: 3499 euro.
TRASMISSIONE: comandi cambio: Shimano
RS685 (idraulici con attuazione meccanica);
deragliatore centrale: Shimano Ultegra; cambio posteriore: Shimano Ultegra; guarnitura:
Cannondale Hollowgram Si BB30, corone: 5236; pedivelle: 172.5 mm; catena: Shimano
HG700; pacco pignoni: Shimano Ultegra, 1128.
RUOTE: mozzi Lefty 50 anteriore, Formula
142x12 mm posteriore; cerchi Slate Disc 650b,
28 fori; raggi DT Swiss Champion; gomme: copertoncini Cannondale Slate Folding Trs tubeless by Panaracer, 650x42c; peso ruota anteriore: 1290 g; peso ruota posteriore: 1732 g.
ALTRI COMPONENTI: serie sterzo: Tange Seiki
Head Shock Integrated; freni: Shimano BRRS785 (idraulici), rotori 160 mm anteriore, 140
mm posteriore; sella: Fabric Scoop Radius Race; reggisella: Cannondale CX1, 27.2x350 mm;
curva manubrio: Cannondale C2; attacco manubrio: Cannondale C1, 6061 alloy, -5. NOTE:
scatola movimento BB30.

71.5 100

74

545
415 (c/c)
454 (c/f)

996

Una gravel bike sui generis o,


se preferite, un concetto di bici tutto
nuovo: la proposta di Cannondale per
passare senza problemi dallasfalto al
fuoristrada una bici in alluminio con
gomme generose montate su cerchi da
27.5 pollici. E davanti c un affidabile
forcella monostelo con 3 cm di travel,
bloccabili quando serve.
di Maurizio Coccia / foto M. Spinelli - La Cuba

on chiamatela
semplicemente gravel
bike: la Slate piuttosto
una bici di rottura,
un modello che rompe
gli schemi e che, per questo, non pu
che destare curiosit e interesse.
Tre mesi fa, finalmente, la Slate
arrivata direttamente in redazione
e siamo quindi riusciti a testare per
bene questa che, secondo la Casa
americana, lespressione di un
nuovo segmento del catalogo
chiamato New Road.

FRONT SUSPENDED
DA 27.5 POLLICI
Pi che una gravel bike, che tra le bici
da corsa e le mtb sicuramente pi
apparentata con le prime, la Slate
dunque meglio definibile come il
punto di congiunzione tra le due
tipologie o, addirittura, lanello
mancante tra road e mountain bike,
cio tra due mondi che sono s
confinanti, ma che difficilmente
riescono a entrare in contatto sia per
quel che riguarda la cultura e lo
spirito di chi li pratica, sia per il
bagaglio tecnologico che portano
con s. La ricetta singolare con cui la
Slate riuscita a lanciare questo
ponte semplice, ma geniale: il telaio
ha un carro che prevede un passaggio
ruota generoso, ma le ruote di serie
non sono quelle classiche delle road
bike, cio con diametro da 28 pollici,
ma sono da 27.5 pollici (o, meglio, il
cerchio dimensionalmente
codificato come 650b). Il diametro
inferiore consente quindi di montare
coperture generose, capaci di
incamerare grosse quantit
daria. Oltre allo standard
dimensionale
delle ruote, laltra grossa
peculiarit della Slate sta
nella forcella ammortizzata
di generazione Lefty, cio le
famose forcelle monostelo della
Cannondale utilizzate con grande
successo nel mountain biking da quasi
ventanni. Ma se per i modelli da mtb
le forcelle Lefty hanno escursioni
ampie (da 100 a 160 mm a seconda
del modello), la Lefty montata sulla
Slate una Lefty prodotta su
specifica: si chiama Oliver e ha
unescursione limitata (solo 30 mm),
ma, come tutte le Lefty, provvista
del pulsante lock-out sulla sommit
dello stelo che consente di bloccare
totalmente lescursione e rendere la
Slate una bici rigida a tutti gli effetti.

architettura geometrica e strutturale


non affatto la riproposizione di un
modello da mtb adattato in questa
particolare chiave ibrida, ma ha
caratteristiche specifiche e native
per questo progetto.
Comune rispetto ad altre mtb e bici
da strada siglate Cannondale sono
invece il materiale utilizzato e la
tecnologia per lavorarlo. Il telaio
nasce infatti da una lega di alluminio
di serie 6069 e 6061 sagomata,
dimensionata e saldata secondo
larticolato know how proprietario
chiamato SmartFormed, che assicura
prestazioni collaudate in termini di
rigidit laterale, leggerezza e
resistenza a fatica. Aggiungiamo,
inoltre, che la particolare forma
schiacciata dei foderi obliqui e dei
foderi bassi garantisce anche un buon
grado di flessibilit verticale al carro,
secondo la tecnologia, anche questa
proprietaria e collaudata, Save+.
La Slate ovviamente predisposta per
impianti frenanti a disco (140 o 160
mm la compatibilit dei rotori),
mentre il fissaggio delle ruote con
asse passante: 142x12 mm posteriore
e con mozzo specifico per forcelle
Lefty sullanteriore.

UNA BICI TOTALE


A nostro avviso, la Slate davvero
una bici totale, nel senso che le sue
caratteristiche tecniche e dimensionali
le consentono di destreggiarsi in un
ventaglio di contesti e situazioni
duso dei pi differenti, che vanno
ben oltre lo spettro di utilizzo
di cui capace una bici da strada
tradizionale, ma anche
una mountain bike
di tipo classico
(cio front suspended).
Con la Slate potrete
tranquillamente
effettuare un lungo
raid che preveda porzioni
di asfalto e di sterrato (e questa
forse la destinazione duso
pi consona per questo mezzo),
ma ci potrete anche pedalare
una granfondo stradistica (ancora
meglio se su strade malandate)
o farvi unuscita domenicale tutta
in fuoristrada che preveda anche
qualche passaggio mediamente
tecnico e magari, il giorno
dopo, potrete prenderla di nuovo
per andarci a lavorare
o per muovervi in citt.
Ma con la Slate potrete anche
correrci una gara di ciclocross
oppure cimentarvi in una
competizione di gravel biking,
di quelle che si stanno
affacciando anche in Italia.
k

TECNICA

CARATTERISTICHE NATIVE
Il telaio della Slate proposto in
quattro taglie, dalla S alla XL e la sua

(continua a pag. 54)

51

I N PROVA

CANNONDALE

> SLATE

SPECIALIT POLIVALENTE

3499
GAMMA:

ALTA

FORZA
I
D
I
T
N
U
P
I
gia geniali
e una tecnolo

Una struttura plicit inventano


m
nella loro se
clismo.
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o
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Forcella e co to dei colpi e una
en
un assorbim re invidia a tante mtb.
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d
e
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trazio
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s ready sono
es
el
b
tu
i
h
rc
per
I ce
road e anche
per luso off generale della ruota.
la morbidezza
carro
compatto e il ida
le
ta
to
so
as
Il p
a gu
ongono a un
corto predisp sa e divertente.
to
reattiva, grin
ee
gomme gross
La forcella, le rro annullano tutta
ca
la forma del telaio in alluminio.
el
d
a
zz
re
la du

1.
2.
3.
4.
5.

52

Foderi obliqui e foderi bassi


sono sagomati con un marcato
schiacciamento rilevabile nella
tratta mediana della tubazione: questo
enfatizza la capacit del carro di flettere
verticalmente, secondo la tecnologia
proprietaria Save+, che d il suo meglio
sulle bici Cannondale in carbonio,
ma che ottiene ottimi risultati anche
su telai in alluminio come questo.

Il telaio geometricamente
ideato per cerchi da 27.5
pollici (650b) gommati con
coperture di grossa sezione. Nulla per
vieta di montare ruote da 28 pollici,
completate per con coperture di
sezione ridotta, per adeguarsi agli
spazi concessi dai foderi posteriori
e dalla testa forcella. Certo
che in questultimo caso la Slate
abbandonerebbe grossa parte
della marcata connotazione
off road che la ispira.

VALUTAZIONE
> RIGIDIT: 
> COMFORT: 
> LEGGEREZZA: 
> PREZZO: 

Lattacco manubrio
Cannondale C1
specifico per essere
montato sul cannotto da 1.5
della forcella Lefty Oliver. Molto
solido, realizzato in alluminio
6061 e ha uninclinazione
negativa di 5 gradi.

GARA

GRANFONDO GRAVEL

La Slate monta di serie coperture di larga sezione


(42c), ma con scolpitura perfettamente slick.
Si tratta quindi di pneumatici estremamente
confortevoli e con un elevato grip sullasfalto, ma che
entrano inevitabilmente in crisi quando ci si sposta sul
terreno pi indicato per questo tipo di bicicletta: le strade
bianche o sterrate. per questo che, per sfruttare tutte le
peculiarit del mezzo, indispensabile dotarsi di coperture
artigliate, come ad esempio le Schwalbe G-One che
abbiamo utilizzato per il nostro test.

TECNICA
53

I N PROVA

Fondamentale nel progetto Slate la


forcella Oliver, che declina larchitettura e
la struttura delle forcelle monostelo Cannondale su un
componente con corpo in carbonio e 30 mm di travel.
La cartuccia usa la tecnologia Prb: lescursione
progressiva, pi sensibile a inizio che a fondo corsa.

CANNONDALE

> SLATE
(segue da pag. 51)

IN PROVA:
CAMALEONTICA E SPAVALDA
Se la tipologia di bici che pi si
avvicina allidentikit sfuggente e
camaleontico della Slate quella delle
gravel bike, in realt, se si esamina
questo modello sotto il parametro
della versatilit, il confronto diretto
con una gravel bike canonica
davvero senza storia. La gommatura
generosa, ma soprattutto la forcella
ammortizzata, consentono infatti alla
Slate prestazioni di altissimo livello
sul versante off road. Allo stesso
tempo, una volta che si aziona il
lock-out della Oliver, la bici torna a
garantire ottimi livelli di scorrevolezza
e di fermezza sia sul retrotreno che
sullavantreno. Insomma, a
prescindere da quale sia il punto di
vista dal quale vorrete guardare la
Slate, cio se quello - come nel nostro
caso - dello stradista o quello del
biker, la bici riesce in entrambi i casi a
offrire un livello prestazionale degno
di nota e, soprattutto, lo fa con tutta
la spavalderia del suo riuscire a

54

Esattamente come tutte le forcelle di


generazione Lefty, anche la Oliver ha un
pulsante manuale posto sulla sommit dello stelo che
consente di inibire lescursione e rendere la bici rigida.
Sempre lo stesso pulsante permette, con una ghiera,
di regolare la velocit di ritorno dello stelo.

GEOMETRIA
COMPATTA
Nonostante sia
strettamente
apparentata con la
categoria delle
gravel bike, la Slate
ha valori
dimensionali atipici
rispetto a questo
genere di bici:
il passo totale
compatto (996 mm
per la taglia M
testata), cos come
compatto il carro
posteriore, da 405
mm. Questo
determina una guida
molto reattiva e
grintosa, a suo agio
nelle inversioni
rapide di traiettoria.

Nella parte prossima alla scatola


movimento, il tubo verticale ha una forma
schiacciata con sezione differente da quella tonda che
lo caratterizza nella parte alta. Questo asseconda
la tecnologia di assorbimento delle vibrazioni Save+
e rende pi rigida la zona della scatola movimento.

La Slate eredita tutto il know-how tecnologico


che ha acquisito Cannondale dopo tanti anni
di esperienza sulle sue specialissime e mountain bike
in lega leggera. I tubi sono tutti idroformati, cos
da garantire al frame ottime qualit strutturali
e un elevato grado di assorbimento delle vibrazioni.

La sella siglata Fabric, marchio di


propriet di Cannondale nato due anni fa:
la Scoop Radius montata di serie caratterizzata
dallergonomia e da un buon livello di flessibilit.
La versione Radius qui montata ha un marcato
avvallamento rilevabile lungo il profilo di seduta.

La scatola non poteva che aderire allo


standard BB30, visto che questo lo
standard dimensionale che Cannondale ha adottato
per prima, sia sulle sue bici da corsa che sulle mtb,
ormai da tanti anni a questa parte. Garantisce rigidit
e un buon compromesso con la leggerezza.

ASSI PASSANTI
Pochi dubbi sulla
rigidit laterale
e torsionale della
forcella Lefty Oliver,
visto che, anche
in questo caso,
il fissaggio alla ruota
avviene grazie
allo specifico mozzo
sul quale si avvita
il perno passante
in acciaio posto
alla base dello stelo.
Sistema thru-axle
anche per la ruota
posteriore,
con dimensioni
di 142 mm per la
battuta e 12 mm
di diametro
dellasse.

passare velocemente da un contesto


allaltro senza alcun problema.
A tal proposito dobbiamo per fare un
appunto: lanima fuoristradistica della
Slate rimarr mutilata se lutente
non sostituisce subito le coperture
slick che si trovano di serie con delle
coperture artigliate adatte per cerchi
da 650b e per il passaggio ruota
notevole che consente il telaio.
Nel nostro caso abbiamo dunque
rimpiazzato le Cannondale Slate
con delle G-One da 1.5, cio delle
coperture leggermente artigliate della
Schwalbe specifiche per il gravel
biking. A quel punto la Slate ha subito
innestato una marcia in pi sui tratti
sterrati, ancor pi perch le coperture
di cui stiamo parlando sono tubeless,
quindi perfette per i cerchi tubeless
ready che la Slate monta di serie.
Ed questo un aspetto di
fondamentale importanza, perch
avere ruote tubeless su una bici di
questo genere significa potersi
permettere pressioni
di esercizio molto basse
(circa 3 bar) senza
aumentare in maniera
significativa il rischio di
pizzicare (che
evenienza quasi certa
con le coperture con camera
daria). In pratica, gomme da 1.5
gonfiate a 3 bar consentono un livello
di comfort, una trazione e,
k

TECNICA

55

I N PROVA
 MONTAGGI, COLORI, PREZZI 

a Slate che abbiamo testato


quella con lallestimento
intermedio dei tre proposti
di serie. Il gruppo trasmissione Ultegra accoppiato a una guarnitura Cannondale Hollowgram Si, il
colore disponibile solo il grigio
con fregi arancio, mentre il prezzo della bici intera 3499 euro.
Al vertice della gamma c invece
la variante Force CX1, con lomonimo reparto trasmssione monocorona della Sram e con guarnitura Cannondale Hollowgram Si
montata per loccasione con una
corona da 44 denti, i rapporti alla
ruota sono 11 con scala 10-42. il
colore disponibile solo il nero
opaco per un prezzo di 3999 euro.
Infine, alla base dellofferta della
Slate c la variante con trasmissione Shimano 105, che monta sempre una guarnitura Cannondale
Hollowgram Si, disponibile nellunico colore verde oliva con fregi giallo-fluo e costa 2999 euro.
Comune a tutte e tre le varianti
sono invece le ruote (con mozzi
Lefty anteriore, Formula posteriore e cerchi in alluminio tubeless
ready), la sella (una Fabric Scoop
Radius), i componenti di guida e

CANNONDALE

> SLATE

soprattutto, unaderenza sulle strade


bianche che il ciclista stradista che
capita saltuariamente sulle sterrate
non pu neanche immaginare.

GEOMETRIA E COMPONENTI
Concludiamo con qualche
considerazione geometrica che,
ancora una volta, conferma lidentit
peculiare e unica che ha questa
bicicletta Cannondale.
Chi si aspettasse da una bici
del genere una geometria comoda
e unimpostazione angolare rilassata
(come di solito accade sulle gravel
bike) rimarr fortemente deluso.
Le ruote da 27.5 e, soprattutto, la
tradizionale filosofia corsaiola della

56

il reggisella, tutti in alluminio e


tutti siglati Cannondale. La Slate
non in vendita in configurazione

di singolo frame set, ma la garanzia sul telaio, come per tutte le


bici Cannondale, a vita.

TABELLA MISURE: GEOMETRIE E QUOTE


Taglia

Tubo verticale
Passo totale
Tubo orizzontale Angolo
c/f
verticale
SM
414
968
510
74.5
MD
454
996
545
74
LG
494
1018
570
73.5
XL
544
1032
590
73
* Tutte le misure sono espresse in millimetri, i dati angolari in gradi.

Lunghezza
tubo di sterzo
110
132
160
160

Foderi
405
405
405
405

Angolo
sterzo
71
71.5
71.5
71.5

Produttore e distributore: Cannondale,


tel. 0031/541/589898, fax 0031/541/514240, www.cannondale.com

Cannondale, hanno invece consigliato


ai progettisti di dare a questa bici
unimpostazione geometrica spinta,
con un carro posteriore compatto
(405 mm per tutte le misure prodotte)
e con un angolo di sterzo abbastanza
in piedi rispetto ai canoni usuali per
le gravel bike (71.5 per il modello
testato). Anche stack e reach (che, in
estrema sintesi, corrispondono
allavanzamento e allaltezza del
triangolo principale) sono
abbastanza compatti.
Ci che risulta in termini pratici
sono dunque caratteristiche di
guida improntate alla reattivit
e allo scatto, alla facile
inversione di traiettoria
allestrema maneggevolezza
nei tratti tecnici. Chiaro che un
assetto del genere impone qualche
attenzione
in pi alle alte velocit, perch la
stabilit generale del mezzo - e anche
la capacit di correggere eventuali
errori nellimpostazione delle

TECNICA

traiettorie - non certo quella che


ci si potrebbe aspettare da una gravel
bike con impostazione canonica
o da una bici stradistica improntata
al comfort.
Infine, qualche nota sulla
componentistica. Nulla da eccepire
sulla funzionalit di una trasmissione
collaudata e nota come la Shimano
Ultegra e nulla da eccepire
sullaffidabilit e sulla valenza estetica
della bella guarnitura Cannondale
Hollowgram Si in alluminio lavorata
al Cnc. Su una bici come questa, che
fa dei fondi sterrati il suo terreno di
elezione, non ha per molto senso
montare il 36-28 come ingranaggio
minimo (troppo duro in salita), cos
come avere il 52-11 come ingranaggio
massimo (inutilmente lungo per una
bici del genere). Ma, in fondo, per
ovviare a tutto questo, baster

montare il 50-34.
www.cannnondale.com

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>> CONSIGLI PER I CICLOAMATORI

IN PRATICA
TECNICA

IN BICI

>> SE LE GOMME GROSSE


NON PASSANO NEL TELAIO
Salvo disporre di un telaio
da corsa di ultima generazione,
assai difficile che possiate
montare gomme con sezione
generosa sulla vostra bici
da corsa, perch fino a due
o tre anni fa il trend
era ancora quello
che voleva il 23c
come standard
dimensionale unico
e indiscusso per fare
ciclismo agonistico
e, di conseguenza,
i telai erano strutturati
quasi tutti per quello
standard. rarissimo
che un telaio di
vecchia generazione possa
montare coperture da 28, ma
sono possibili delle soluzioni di
compromesso che anche in
situazioni di incompatibilit
possono garantire agli utenti
i vantaggi connessi allimpiego
di coperture generose (comfort

e maggiore grip sullasfalto).


Ad esempio, nulla vieta di
differenziare il profilo della
copertura montando una gomma
pi grossa sulla forcella, dove
di solito lo spazio concesso
dagli steli maggiore.
Inoltre, per rendere
pi confortevole
un copertoncino,
una soluzione che
pochi considerano
quella di montare
camere in lattice
al posto delle
pi tradizionali
ed economiche
camere in butile.
Infine, non dimentichiamo che,
a parte la pi estrema 28,
esistono coperture s da 25,
ma anche da 26 o da 27 che,
con un po di buona sorte,
possono entrare tra i foderi
e nella forcella della nostra
vecchia road bike.

MANUTENZIONE

<<

>>QUANDO LA PARTENZA IN DISCESA

Un circuito in cui la prima


parte del percorso in leggera
discesa ha degli aspetti di cui
bisogna sempre tenere conto.
In casi del genere, infatti,
si rischia pi facilmente
di sovradosare le energie
disponibili perch agevolati
dalla leggera pendenza
iniziale, che il modo migliore
per scaldare i muscoli e quindi
per esprimersi al meglio nella

fase successiva, quando la


strada torna pianeggiante
oppure si va in salita.
Ricordiamo, per, che se il
giro in programma circolare,
il dislivello perso in partenza
lo dovremo poi riguadagnare
tutto a fine uscita e se nella
prima parte si sono sprecate
troppe energie, ritrovare le
forze per gli ultimi kilometri
sar molto complesso.

BIOMECCANICA

>>IL SUDORE ROVINA I TELAI?

>>LE MISURE DI UN TELAIO DA PISTA

I sali contenuti nel sudore hanno


un effetto corrosivo: ne sa
qualcosa chi utilizza telai in
acciaio, che, se esposti per lungo
tempo al sudore che gocciola sul
tubo superiore, possono riportare
danni irreparabili non solo a
livello di vernice, ma anche nel
tubo stesso, corroso dalleffetto
ossidante del sudore. Pur se in
misura minore, allo stesso rischio
sono esposti i telai in alluminio,
perch anche le leghe leggere,
quando in contatto per lungo
tempo con alcune sostanze acide
(e il sudore appunto un vettore
di queste), possono riportare
danni. Nessun rischio, invece, per
i telai in carbonio, perch i
materiali compositi non sono
soggetti a fenomeni ossidativi.
In realt, anche per i telai full
carbon sempre raccomandabile
la pulizia accurata dei tubi
(in particolare la parte inferiore
del tubo orizzontale), pi che

Cos come accaduto


per la bici da corsa,
anche nel settore
delle bici da pista la
costruzione su misura
si notevolmente
ridimensionata
e anzich essere in
acciaio, la maggior
parte dei telai destinati
allanello sono oggi
quasi tutti in carbonio.
Ma come determinare
la giusta misura
di un telaio da pista?
Le misure sono
grossomodo le stesse
di quelle dei telai
da strada, ma diversa
limpostazione
geometrica,
essenzialmente perch, nel caso
della pista, gli angoli pi
verticalizzati determinano una
geometria pi compatta. Diversa
poi laltezza del movimento

58

altro per preservare dal sudore


la verniciatura e le finiture
superficiali che, nel caso dei telai
in composito, sono anche pi
delicate di quelle che si adottano
sui telai in metallo.

centrale da terra, tendenzialmente


pi compatta nelle bici da pista,
per adeguarsi alle pedivelle
corte che generalmente si
utilizzano in questa specialit.

ACCESSORI

>>LA BANDANA SOTTO IL CASCO


Per molti ciclisti, il fazzoletto o, se preferite, la bandana sotto il casco un accessorio
indispensabile anche in estate.
La sua funzione, infatti, non
solo quella di detergere il sudore,
ma anche di proteggere la testa,
in particolare modo la fronte, da
improvvisi raffreddamenti quando
si imbocca una discesa dopo una
lunga salita. Cambi repentini
di temperatura, infatti, possono
talvolta causare giramenti improvvisi di testa e questo pu succedere
anche in piena estate, quando le temperature elevate inducono
a svestirsi il pi possibile.

IN SELLA

>>DIETRO CAMION DA BANDIRE


Tanti ciclisti hanno labitudine
di accodarsi ai camion o ai
veicoli con rimorchio quando
qualcuno di questi li supera a
una velocit sostenibile per fare
un po di
dietromotore.
Pedalare a
ruota di un
veicolo cos
pesante e
ingombrante
in effetti un
toccasana per
annullare la
resistenza allaria, se non fosse
che questa anche una delle
azioni pi pericolose e
sconsigliabili che si possano fare
in bici. Chi guida il camion,
infatti, non sa che attaccato
alle sue ruote c un ciclista e,

da parte sua, questultimo non


pu controllare le azioni e le
manovre dellautista. Cos, se il
camion frena bruscamente, sar
difficile evitare il contatto, con
conseguenze
davvero poco
piacevoli per il
ciclista.
Un altro
rischio poi
quello
rappresentato
dalle eventuali
buche
sullasfalto, che possono
presentarsi allimprovviso dietro
la sagoma del camion: avere a
che fare con una di queste pu
essere molto pericoloso quando
si procede, come minimo,
a 45-50 allora...

ALIMENTAZIONE

>>I RISCHI DELLA DISIDRATAZIONE


La percentuale di acqua contenuta nellorganismo
ha una relazione importante con le funzioni vitali
e, ovviamente, con la qualit dellesercizio fisico.
sufficiente ridurre del 2 per cento il volume
fisiologico di scorte idriche dellorganismo per avere
un calo immediatamente percepibile della prestazione
atletica ( esattamente quello che accade quando
si sentono i primi sintomi di stanchezza).
Se la perdita di volume dacqua arriva al 5 per cento, il livello
di disidratazione tale per cui, oltre alla stanchezza, sono in agguato
i crampi e la capacit prestazionale scende di ben il 30 per cento.

I N T E R N A T I O N A L

B I K E

E X H I B I T I O N

VERONA
V
E R O N A 16
16/19
6/19 S
SET
ET
TT
TEMBRE/S
EM
M B R E / S E P T E M B E R 2 0 16
16
W W W.CO S M O B I K E S H O W.CO M

STAR B E N E

Il VOCABOLARIO
dei TEST

Tante volte, consultando una tabella di


allenamento oppure leggendo un articolo tecnico,
si d per scontata la conoscenza di una serie di
termini scientifici non sempre semplici. Equivocare
facile e rischia di farci fare piccoli e grandi errori
quando ci alleniamo. Ecco come evitarli.
ivendo
quotidianamente il
ciclismo, vivendolo
tanto su strada quanto
in laboratorio, ci si
accorge spesso di una
differenza nelluso del vocabolario tra
chi sceglie di usare termini

decisamente pratici e chi, invece,


utilizza termini pi tecnici: capita di
sentire vocaboli che hanno poco o,
addirittura, nessun significato
fisiologico oppure, in altre occasioni,
si sente parlare di soglie, mentre le
persone che ne stanno parlando
hanno in mente cose completamente k

STAR B E N E

Il VOCABOLARIO
dei TEST

diverse. Quante volte abbiamo sentito


nominare soglia massima, soglia
aerobica, soglia lattacida senza mai
aver capito qual la differenza?
Sempre che una differenza esista!
Diventa pertanto difficile capirsi,
mettersi in relazione con il tecnico
che ci segue o anche
interpretare bene un
QUANTE VOLTE
articolo come questo o
ABBIAMO
una tabella. Quello che
SENTITO PARLARE
segue vuole essere un
DI SOGLIA
vocabolario essenziale
MASSIMA, SOGLIA
(in... disordine
AEROBICA, SOGLIA
alfabetico!) per lasciarsi
LATTACIDA, SENZA
alle spalle tutta questa
AVER CAPITO
confusione e capire bene
LE DIFFERENZE
a cosa ci sottoponiamo
(SEMPRE CHE
quando eseguiamo un
CE NE SIANO...)?
test, semplice o
complesso che sia.

TEST INCREMENTALE MASSIMALE


Prova da sforzo nella quale richiesto
di pedalare, solitamente con un carico

62

crescente, fino alla massima


intensit possibile.
In pratica, dopo il necessario
riscaldamento, si parte da una bassa
intensit per finire... a tutta! Durante
un test massimale possibile
misurare, tra le altre cose, la
frequenza cardiaca massima (FCmax),
la potenza massima (Pmax),
il massimo consumo dossigeno
(VO2max).

PROTOCOLLO
Modalit di esecuzione del test.
Il protocollo si caratterizza per
lampiezza dellincremento del carico
e per la durata del carico stesso
(nonch per gli eventuali tempi di
recupero). importante conoscere il
protocollo perch possibile
confrontare i valori di potenza
raggiunti in differenti test solo se il
protocollo utilizzato identico. State

attenti, quindi, nel confrontare i vostri


valori con quelli degli altri, magari
con quelli letti sulle riviste relativi ai
professionisti: se il protocollo non
identico, la comparazione non ha
alcun senso.

POTENZA
MASSIMA [PMAX]
Valore pi alto di potenza raggiunto
in un test incrementale. La Pmax
protocollo-dipendente,
cio varia a seconda
del protocollo
utilizzato
nellesecuzione del test.
un indice della
capacit prestativa
dellatleta, infatti tende
ad aumentare con il
migliorare della
condizione atletica. In
pratica, nel periodo in
cui correte le
granfondo per voi pi
importanti... in
laboratorio dovreste
essere in grado di
spingere pi watt rispetto al resto
dellanno!

FREQUENZA CARDIACA
MASSIMA [FCMAX]
Corrisponde al numero pi alto
di pulsazioni che il cuore pu
fare in un minuto.
Si misura facilmente grazie alluso di
un cardiofrequenzimetro da polso e di
unapposita fascia toracica. Varia da
soggetto a soggetto e non fornisce
informazioni sulla capacit di
prestazione del ciclista.
Quindi, quando avete qualche
pulsazione in pi rispetto al vostro
compagno di allenamento, non
detto che stiate faticando pi di lui...
possibile calcolare la FCmax teorica
con alcune formule matematiche,
tuttavia il metodo migliore (Inbar,
1994) ha una precisione di 6
pulsazioni. Per un ciclista che intende
prepararsi utilizzando il cardio
quindi sconsigliabile utilizzare queste
stime per avere
i ritmi dallenamento.

MASSIMO CONSUMO
DOSSIGENO [VO2MAX]
Quantit di ossigeno che
latleta in grado di
consumare quando a
tutta.
Corrisponde alla
cilindrata del motore
aerobico, pertanto chi
consuma di pi dovrebbe
essere favorito nelle
prestazioni di endurance (di

MONITORARE
LA FORMA
Volete monitorare
in maniera scientifica
la progressione del
vostro allenamento?
Sappiate che
i dati di frequenza
cardiaca e di potenza
registrati hanno
unimportanza
prioritaria rispetto
agli altri
dati rilevabili.

QUANDO
NEL CICLISMO
SI PARLA
DI SOGLIA,
QUASI SEMPRE
CI SI RIFERISCE
ALLA SOGLIA
ANEROBICA,
LA SOGLIA
CON LA
S MAIUSCOLA!

lunga durata).
Come per la potenza, spesso si valuta
il valore pro-chilo, cio il rapporto tra
il valore misurato e il peso dellatleta.
Alcuni cardiofrequenzimetri
richiedono di inserire il massimo
consumo dossigeno pro-chilo,
utilizzandolo poi per il calcolo
del consumo calorico.
Ciclisti mediamente allenati hanno
un VO2max/kg compreso tra 45 e 55
ml/kg/min nella fascia di et
compresa tra 35 e 50 anni e valori
simili si riscontrano nelle donne tra
i 30 e 40 anni. Il consumo pro-chilo
dei professionisti oscilla tra
65 (un velocista) e 85 ml/kg/min
(uno scalatore forte).

SOGLIA AEROBICA
Nel ciclismo viene utilizzata
relativamente poco: corrisponde circa
allintensit alla quale i podisti
agonisti corrono la maratona.

SOGLIA ANAEROBICA
Finalmente la soglia con la
S maiuscola! Quando nel ciclismo
si parla di soglia, ci si riferisce quasi
sempre a questa! possibile
determinarla tramite la misura diretta
dei gas espirati (durante test di
VO2max), e allora viene detta soglia
anaerobica ventilatoria, altrimenti
attraverso microprelievi capillari per
la misura del lattato ematico, e in
questo caso viene definita soglia
k
63

STAR B E N E

Il VOCABOLARIO
dei TEST

anaerobica lattacida. Con un test


di valutazione possibile determinare
la FC e la potenza corrispondenti
alla soglia. Non si tratta di
unintensit muro, oltre la quale si
va in crisi, ma unintensit
impegnativa che va allenata e che
generalmente corrisponde a uno
sforzo pari a 6-7 in una scala
da 1 a 10 (scala di Borg CR10).
Quando si in soglia, la respirazione
diventa affannosa, non si riesce pi
a chiacchierare e il mal di gambe si fa
sentire. In allenamento si dovrebbe
essere in grado di tenere questa
intensit per circa mezzora (ma
attenzione, perch non sempre utile
farlo!).

RITMI DALLENAMENTO
Qui si scatenano le fantasie e le
definizioni abbondano. I ritmi
dallenamento sono range di intensit
(definibili con la FC,
ma anche con la potenza) che si
riferiscono allatleta che ha effettuato
il test. Sono indispensabili per seguire

POSIZIONI
E CORREZIONI
Unanalisi attenta
delle proprie misure
antropometriche
permette
di correggere
eventuali posizioni
sbagliate in
bicicletta.
Attraverso appositi
software, si in
grado
di quantificare gli
sforzi compiuti
dai diversi distretti
muscolari
di un ciclista,
individuando
il suo personale stile
di pedalata.

un programma dallenamento e
correttamente ai fini pratici. Diverso il
solitamente variano durante la
discorso per le misure di lattato
stagione ciclistica (questo il motivo
effettuate durante o al termine di
per cui un test allanno pu non
prove a carico costante (ad esempio, il
essere sufficiente).
test di Mader o il test di endurance).
La soglia lunica intensit
Quando il lattato ematico pari a
universalmente
circa 2 mmol/L si a
riconosciuta, anche se
intensit di soglia
QUANDO
nel ciclismo sono
aerobica, mentre la
SI PEDALA
sovente utilizzati i
soglia anaerobica
CI SONO MOLTE
termini lungo, medio,
corrisponde a una
VARIABILI CHE
fuorisoglia... In sostanza,
quantit di circa 4
INFLUENZANO
non importa quali
mmol/L. A questa
LA PRESTAZIONE.
definizioni scegliate di
intensit lacido lattico fa
UN TEST,
usare, limportante
bruciare le gambe e, se
PER ESSERE UTILE,
conoscere bene la lingua
lintensit dellesercizio
DEVE ESSERE
in cui sono scritte le
non scende, dopo circa
VALIDO
vostre tabelle
30-40 minuti il dolore
E RIPETIBILE.
dallenamento!
muscolare diventa
difficilmente
LATTATO EMATICO
sopportabile.
la quantit di ioni lattato (particelle
MISURE ANTROPOMETRICHE
di acido lattico) presenti nel sangue
Insieme delle misure effettuate sul
e si misura in mmol/L.
corpo dellatleta. Dopo peso e altezza,
La quantit di lattato ematico varia
la pi famosa la plicometria, che
con il variare del lattato muscolare
rappresenta il metodo pi utilizzato
(presente nel muscolo) e con
per stimare la percentuale di massa
lintensit dellesercizio. Pertanto, con
grassa negli sportivi. Questo tipo di
laumentare dellintensit
misura decisamente importante per
dellesercizio aumenta la quantit di
i ciclisti, perch lessere magri
lattato. Anche se talvolta viene
condizione fondamentale
misurato il lattato massimale al
(anche se non sufficiente) per
termine di un test incrementale,
andare forte in salita. A seconda del
questa misura ha un significato
metodo utilizzato (come per il
fisiologico, specie per il ciclismo su
protocollo del test), la stima della
strada, molto difficile da interpretare
massa grassa pu dare risultati
differenti, pertanto importante
confrontare dati rilevati nello stesso
modo. Mentre i ciclisti agonisti hanno
percentuali di massa grassa tra il 4
e 5 per cento, per un amatore un
buon risultato essere sotto il
10-12 per cento.

TEMPO DI ESAURIMENTO
Tempo massimo durante il quale un
atleta riesce a pedalare sostenendo un
determinato carico costante.
Per misurarlo direttamente si chiede
a un ciclista di pedalare a potenza
costante fino al momento in cui
esaurito (non pi in grado
di proseguire). Naturalmente,
il tempo di esaurimento diminuisce
con laumentare dellintensit
dellesercizio. Il tempo di esaurimento
sembra essere molto correlato con il
variare della condizione di forma,
pertanto una misura particolarmente
interessante anche nel monitoraggio
degli effetti dellallenamento.
Il test di endurance stima il tempo di
esaurimento senza esaurire davvero
latleta. Dal punto di vista pratico,
questo test consente di raccogliere
importanti informazioni, con il grande
vantaggio di essere ben sopportato

64

 PERCH IN LABORATORIO? 
uando si pedala, ci sono molte
variabili che influenzano la
prestazione: lo stato di forma
e il riposo-affaticamento dellatleta,
la pendenza e il
fondo stradale, il
vento e la posizione in bici, le condizioni meteo,
lalimentazione...
Per avere indicazioni corrette
necessario scegliere la variabile da
misurare e tentare
di annullare linfluenza delle altre.
Nei test di valutazione funzionale
si vuole misurare
lo stato di forma
e, pertanto, opportuno pedalare sempre nelle stesse
condizioni, mantenendo immutati protocollo del test, cadenza, temperatura,

alimentazione e allenamento (leggero)


pre-test.
Un test, per essere utile, deve essere
valido e ripetibile. Semplificando
le cose, un test
valido quando
misura correttamente le capacit considerate
importanti per
quello sport. Per
esempio, un test
di forza per i pettorali non valido per i ciclisti,
infatti chi risulta
pi forte in quel
test non necessariamente il pi
forte in bici. Un
buon test deve
anche essere ripetibile: cio, se effettuato pi volte
sul medesimo atleta (a distanza di poco
tempo), deve dare gli stessi risultati.

dagli atleti: infatti, essendo


sottomassimale, pu essere fatto
anche vicino alle gare.

TEST DA CAMPO
Oltre al laboratorio, anche la strada
pu essere occasione per fare dei test.
Solitamente, i test su strada sono
all-out oppure time-trial.
Per all-out (a tutta) si intendono
quelle prove nelle quali latleta deve
fare pi metri possibile in un tempo
fisso, ad esempio 5 minuti a tutta
su una salita. I pi fortunati
confronteranno la potenza media,
altrimenti anche la distanza percorsa
pu fornire indicazioni utili.
Nei time-trial (prove contro il tempo)
il ciclista deve percorrere una distanza
fissa nel minor tempo possibile.
Esempio classico quello in cui i
ciclisti si cronometrano su una salita.
Bisogna per stare attenti, perch
facilissimo incappare in
qualche errore. Un test da campo
sicuramente valido, ma meno
ripetibile rispetto ai test da
laboratorio, in quanto possono
cambiare le condizioni climatiche e
altre variabili che, anche con piccole
differenze, possono influenzare il

risultato della prova.

PI VOLTE
NELLANNO
Lideale effettuare
i test di valutazione
funzionale pi volte
durante la stagione,
per controllare
in modo migliore
e costante i vari
parametri atletici.

DAL15 GIUGNO

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LO SPECIALE SUL..

GIRO DITALIA!

anchesu

GRANFONDO

Tutti campioni
alla

NOVE
COLLI

Dopo il diluvio
dellanno scorso, il G.C.
Fausto Coppi ha fatto
entrare il sole di Cesenatico
nel cuore e nellanima di
12.000 ciclisti che adesso
sperano di poter tornare
lanno prossimo, auspicando
di essere ancora tra
i migliori agonisti il giorno
del temuto e famigerato
click day. Questa volta la
Nove Colli ce la racconta
Emiliano Borgna,
responsabile dellAcsi
Ciclismo, che ha affrontato
il percorso medio ce ne
racconta emozioni
e sensazioni.

di Emiliano Borgna

lli
nove co

GRANFONDO

Tutti campioni
alla

NOVE
COLLI

l meteo che ha baciato


Cesenatico nel week-end della
Nove Colli stato il secondo
regalo pi bello che la Fausto
Coppi, la societ che organizza
la pi mitica tra le granfondo dItalia,
avesse potuto ricevere. Il secondo,
perch il primo era stato certamente
il fatto di aver esaurito i 12.000 posti
disponili in soli 4 minuti il giorno
del click day lo scorso novembre.
Praticamente un record per il mondo
ciclistico amatoriale. Ed ecco anche
il regalo meteorologico dopo
ledizione 2015, quando il comitato
organizzatore venne messo a dura
prova dallinclemenza e dalle
avversit per la copiosa pioggia che
era caduta lungo tutto il percorso.
Un sole spettacolare e temperature
quasi estive questanno hanno accolto
non solo i partecipanti, ma anche gli
accompagnatori e gli spettatori.
Ed straordinario vedere come
ognuno trovi la sua dimensione in
questo week-end, pronto a essere
coccolato dagli organizzatori, che
hanno predisposto iniziative per tutti,
ma anche dallospitalit romagnola,
che fa sentire il partecipante
un ospite gradito.
Sarebbe utile cercare di capire le

EVENTO
IMPERDIBILE
La Nove Colli un
appuntamento
sempre pi
imperdibile per le
squadre pi
numerose, che
allapertura delle
iscrizioni hanno
bruciato tutti i posti
disponibili in soli
4 minuti.

motivazioni che hanno portato questa


manifestazione a essere il punto di
riferimento del granfondismo, ed
bello vedere come qui la cosa pi
importante - in una societ dove a
volte sembra che condividere
attraverso i social sia lunico desiderio
- lesserci davvero.

COSA SIGNIFICA ESSERCI


Ma cosa significa prendere parte alla
Nove Colli? Essere presenti la
vittoria a cui tutti i partecipanti
ambiscono. La Nove Colli ha da
tempo sdoganato la vecchia
concezione di agonismo. Qui
agonismo il duello con il

cronometro, quello con lamico,


quello per il tempo finale per poter
ambire lanno successivo - se si sar
lesti nel click day - a partire in una
griglia di merito. Ma lagonismo solo
una piccola componente in questa
festa dai mille sapori dove ognuno
trova davvero la sua dimensione.
E anche in questo la Nove Colli
stata precursore, andando ad aderire
fin dalla sua costituzione alla Five
Stars League, per un ciclismo
k
70

UN CLIMA
PERFETTO
Dopo un 2015
contraddistinto
dal maltempo,
questa edizione
stata caratterizzata
sin dalle prime
battute da un clima
e da una
temperatura ideali
per una giornata
di sport
e divertimento,
con il sole a
illuminare la Riviera
e una gentile
brezza ad alleviare
le fatiche
dei granfondisti.

lli
nove co

71

GRANFONDO

Tutti campioni
alla

NOVE
COLLI

amatoriale che combatteva


lagonismo esasperato, che molto
spesso andava a sfociare in una sorta
di paraprofessionismo, e auspicando
eventi sempre pi caratterizzati da
standard organizzativi e di sicurezza
elevatissimi. Eventi in cui tutti devono
poter trovare la propria dimensione.
Proprio come accade alla Nove Colli.

TANTI EVENTI

superer il traguardo e sar messa al


collo di ogni partecipante la medaglia
di finisher. E ancora, la randonne e
la prova running...

La vigilia davvero ricca di proposte:


LA QUARTA VOLTA
c levento per bambini, la presenza
Partecipo per la quarta volta alla
di Vittorio Brumotti, il salone
Nove Colli e partir dalla griglia
espositivo CicloEvento. E poi il rituale
bianca in virt del tempo con
del ritiro dei pacchi gara. E anche
cui conclusi ledizione 2014.
quello della classica uscita
Ma questanno per me
breve per ascoltare la
limportante esserci, perch
gamba e sentire le sensazioni
sono solo alla mia quinta
in attesa della granfondo
lli uscita in bicicletta dellanno,
dellindomani. Quella per cui
nove co
quindi mi baster arrivare al
ci si allena un anno intero
traguardo del medio in condizioni
assaporando gi il momento in cui si

72

TRADIZIONE
Come da tradizione,
erano due i percorsi:
quello da 131 km
e quello da 205 km.
Nella foto in alto,
lautore dellarticolo,
Emiliano Borgna,
sulla salita
del Barbotto.

decorose senza badare - e non ne


avrei la possibilit - al tempo finale.
Solitamente ero tra i primi ad
accedere alle griglie, alle 5 in punto,
ma questanno non avrebbe senso.
Esco pertanto dallalbergo molto tardi,
ma prima mi fermo a godere dello
spettacolo del porto canale con tutti i
ritardatari che si stanno dirigendo
nelle rispettive griglie.

I volontari sono tutti disponibili e


gentili nellindicare laccesso alle
griglie , che sono divise per colore.
Per fortuna accedo alla bianca in
tempo per godere delle parole
inaugurali del presidente Alessandro
Spada, che chiude il suo saluto con la
poesia che ha scritto la figlia per
loccasione, suscitando grande
simpatia tra i miei vicini di griglia. k
73

GRANFONDO

Tutti campioni
alla

NOVE
COLLI

UNESPERIENZA UNICA
La partenza e le operazioni
preliminari sono qualcosa di unico
ed emozionante, impossibile da
descrivere: solo chi vive queste
esperienze pu realmente capire.
Ed eccoci allo start.
I primi kilometri ci vedono
attraversare paesi sonnecchianti,
anche se gli spettatori
sono gi numerosi.
In brevissimo tempo
abbiamo gi percorso
i primi 30 kilometri
i e inizia il primo colle.
l
l
o
c
e
v
no
Lorganizzazione mi
sorprende sempre: spettacolare
e attenta a tutto e a tutti, cos come
il calore e la disponibilit dei
volontari e lattenzione del tanto
pubblico assiepato per vedere
il passaggio dei ciclisti.
Siamo gi allattacco del Barbotto:
come per magia, in gruppo si
ammutoliscono i chiacchiericci perch
sono tutti concentrati ad affrontare il
duro colle. Manca un kilometro alla
vetta, quello famoso per la pendenza
media dl 18 per cento. Scalo il

74

SUL BARBOTTO
Il passaggio sul
colle del Barbotto.
Come ogni anno,
il lato agonistico,
pur rimanendo
importante,
passato in secondo
piano rispetto ai
12.000 partecipanti.

rapporto pi agile e la mia mente e il


mio pensiero vengono letteralmente
rapiti dalla voce sempre pi vicina di
Paolo Mutton, lo speaker che in vetta
incita tutti i partecipanti con un
trasporto che - ancora una volta nessuna parola pu descrivere.
Ci sono le transenne a delimitare
i due lati della strada e il pubblico
numerosissimo, come se stesse
k

 I NUMERI DELLA NOVE COLLI 


2.000 iscritti, 10.288 partenti (nella media, che vede
normalmente un 10-15 per cento di defezioni alla partenza), 10.068 classificati: 4262 nel percorso lungo,
5748 nel percorso medio, 58 i cicloturisti. Solo 68 i granfondisti che non sono riuscite a terminare la loro prova. I ciclisti
squalificati dal comitato organizzatore, per salti di griglia o
scorrettezze commesse lungo il percorso, sono stati 152. Un
centinaio gli interventi medici senza gravi conseguenze. Nei
nove punti di ristoro allestiti lungo il tracciato sono state distribuite 7080 crostatine, 5064 succhi di frutta, 37.3 kg di caff solubile, 72 kg di zucchero, 15 kg di miele in bustine, 2964
cole da 1.5 lt, 200 kg di torte al miele, 312 kg di crostate, 120
kg di brioche, 221 kg di pizzette, 35 kg di salatini, 44 kg di limoni, 8 kg di mele, 55 kg di pompelmo, 1400 kg di banane,
38 kg di arance e 14 kg di prodotti per celiaci. Distribuite
inoltre 12.624 barrette, 4950 grana snack, 170 kg di ciambella, 10.750 panini, 345 kg di sali minerali per un totale di 9500

litri, 9999 piatti di plastica, 62.000 bicchieri di plastica,


36.750 tovaglioli. Da capogiro anche i numeri snocciolati dai
responsabili del pasta party organizzato alla Colonia Agip,
sede dellarrivo della manifestazione. Nella sola giornata di
domenica 22 maggio sono stati distribuiti circa 6000 gelati,
280 kg di porchetta, 440 kg di salsiccia, 4600 piadine, 10.000
piatti pasta, 281 kg di banane, 200 kg di agrumi, 500 piatti di
verdure grigliate, 250 kg di piatti vegetariani, 100 kg di pizzette, 100 kg di crostate e salatini. Passando alle bevande, si
contano 25 ettolitri di birra, 12.000 bottigliette Enervit Sport
Drink, 3000 bottigliette di cola, 3 damigiane di vino, 5000
bottiglie di bevande e succhi, 40 kg di caff, 7000 bottigliette
dacqua da mezzo litro. Poi, 250.000 fotografie scattate,
52.000 spille, 30.000 fascette per numeri, 20 le moto riservate alla stampa per documentare la manifestazione, 14 ambulanze e 14 moto sanitari, 1 punto di primo intervento allarrivo e 1 centrale operativa di coordinamento, 26 defibrillatori,
un centinaio gli operatori medico-sanitari impegnati durante
la manifestazione tra infermieri, medici, autisti soccorritori e
volontari e, infine, 1100 i volontari impegnati.

75

GRANFONDO

Tutti campioni
alla

NOVE
COLLI

transitando una tappa del Giro


dItalia. Dopo il Barbotto c ancora
una serie di strappi, poi la discesa e
un tratto di pianura, che ci separano
dallambito traguardo.

UNA GRANDE SENSIBILIT


Essendo meno concentrato sulla mia
prestazione, questanno ho potuto
apprezzare molte pi sfaccettature e
pedalare tranquillamente il percorso.
Questo il modo migliore, pi
autentico e vero, per potersi rendere
conto di tutte le componenti della
manifestazione. Ho avuto il tempo
e la fortuna di potermi godere
la mia Nove Colli, di fermarmi ai
ristori, di scambiare qualche battuta
con i partecipanti e di rimanere
estasiato da quel mare variopinto
di colori delle divise dei ciclisti
e da quelle tante lingue e intercalare

dialettici dei concorrenti.


E poi il tuffo nellarrivo e la gioia
nel vedere che qui sanno anche sempre - ricordare: la presenza dei
pap di Marco Pantani e di Marco
Simoncelli allarrivo ne sono la
testimonianza pi tangibile.
Insomma, alla Nove Colli si tutti
campioni. E credo che questo
spettacolo sia possibile solo
grazie alla straordinaria
semplicit e alla concretezza
del presidente Spada
e di tutto il G.C. Fausto
ve colli Coppi!

no

DUE PER BENE

 VIGILIA INSOLITA 
olitamente le vigilie delle manifestazioni patrocinate dal mio Ente, lAcsi, le
trascorro tra riunioni con i volontari, i direttori di corsa, gli addetti sul percorso, i piani sanitari e quelli di sicurezza vigilando sulloperato delle nostre
giurie e del nostro personale, tra mille ansie e augurandomi che tutto riesca per
il meglio. Il sabato della Nove Colli, quindi, per me una vigilia un po insolita e
ne approfitto per qualche appuntamento con gli organizzatori delle manifestazioni
Acsi. Questa volta, per, ho avuto anche il grande onore di essere stato invitato
come autorit premiante!

76

IN SINTESI
12.000 gli iscritti,
10.288 i partenti
e 10.068 i classificati:
i granfondisti
del percorso lungo
sono stati 4262,
mentre quelli del
medio 5748.

Non solo. Il G.C. Fausto Coppi


organizzer per il prossimo 18
settembre, a Longiano (FC), una
manifestazione denominata Due Per
Bene. Il sabato si assegner un premio
alla carriera a un famoso ex
professionista. Lalbo doro davvero
eccezionale perch sul palco dello
splendido teatro di Longiano sono
passati alcuni tra i pi grandi
campioni del ciclismo di sempre.
Lo scorso anno, ad esempio, il premio
fu assegnato a Gilberto Simoni.
Grazie al grande lavoro di Roberto
Landi, ogni anno viene realizzato un
bellissimo evento, unico nel suo
genere: una cronocoppie
rigorosamente Lui&Lei il cui fine
assolutamente nobile in quanto tutti
i proventi della manifestazione
vengono interamente devoluti ad
associazioni e onlus presenti sul
territorio. La festa si concluder con
la consegna degli assegni ai
rappresentanti delle associazioni,
alla presenza degli ospiti delle case
famiglia, in una festa davvero
emozionante e ricca di significato.
Naturalmente, anche in questa
manifestazione lagonismo sar
solo un contorno e limportante

sar essere presenti.

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GRANFONDO

GRANFONDO

50
100

di Carlo Turchetto

DIFFICOLT: MEDIA

elle pagine che seguono, la presentazione di quattro prove.


A ogni percorso stato assegnato un
indice di difficolt.
Lindice di difficolt stato calcolato in
base alla lunghezza e al dislivello complessivi dei vari percorsi.
Nel calcolo, la lunghezza incide per il 25 per
cento e il dislivello per il 75 per cento. Il valore 100/100 stato attribuito a unipotetica
granfondo di 250 km e 4800 metri di dislivello, che possono considerarsi valori quasi
estremi per un percorso da portare a termine in una giornata.
I percorsi sono stati suddivisi in quattro categorie, in base alla difficolt attribuita: facile ( da 0/100 a 25/100, percorso non impegnativo, fattibile anche con poco allenamento); media ( da 26/100 a 50/100, corsa che richiede un allenamento adeguato e
che presenta passaggi da non sottovalutare);
elevata ( da 51/100 a 75/100, percorso
per il quale indispensabile avere un buon
allenamento specifico in salita e sulla distanza); estrema ( superiore a 75/100, corsa
in cui fondamentale presentarsi solo con
un allenamento specifico ad alto livello unito
a ottime e collaudate capacit di resistenza).
importante sapere che tutte le altimetrie
sono in proporzione.

&
MEDIOFONDO
IN EVIDENZA
79

TRENTINO ALTO ADIGE: La Villa (BZ), 3 luglio 2016

MARATONA DLES DOLOMITES - ENEL

NOTE
Non ci sono, naturalmente, cambiamenti per
quanto riguarda i percorsi, la location e tutto
quello che riguarda lorganizzazione e i tempi
della manifestazione, che restano quelli consueti delle passate edizioni. Fare attenzione ai
tempi massimi entro i quali prevista lassistenza. Confermate anche tutte le manifestazioni collaterali che si svolgono nella settimana che precede la gara, tra le quali rientrano
varie gite in bicicletta accompagnati da Maria
Canins, spettacoli, conferenze e la Maratona
for Kids by Sportful di sabato 2 luglio per i bambini da sei a dodici anni.

CONTATTI
Comitato Maratona dles Dolomites, tel. 0471/839536, fax 0471/839915, info@maratona.it, www.maratona.it

1420 - LA VILLA
1530 - CORVARA
133
138

1665 - PONTE RIO SARE


127

1508 - POCOL (PONTE RIO DELLE VERGINI)

2117 - PASSO FALZAREGO


2200 - PASSO VALPAROLA
118
119

Km

106

SALITE

2236 - PASSO GIAU

LOGISTICA: 
PERCORSI: 
ASSISTENZA IN CORSA: 
PASTA-PARTY E RISTORI: 
ACCOGLIENZA : 

80

COME ARRIVARE
Da sud: autostrada A27 Venezia-Belluno, uscita Belluno, poi S.S. 203 Agordina fino a Caprile, quindi portarsi sulla S.S. 48 passando per
Digonera o per Cernadoi; imboccata a sinistra
la S.S. 48 delle Dolomiti, la si segue fino ad
Arabba e quindi si devia a destra per Corvara
che si raggiunge dopo aver valicato il passo di
Campolongo.

97

80/100

DIFFICOLT: ESTREMA

VALUTAZIONE

GRANFONDO: Passo Campolongo,


Passo Pordoi, Passo Sella, Passo Gardena, Passo Campolongo, Colle Santa Lucia, Passo Giau, Passo Falzarego, Passo
Valparola.
MEDIOFONDO: Passo Campolongo,
Passo Pordoi, Passo Sella, Passo Gardena, Passo Campolongo, Passo Falzarego, Passo Valparola.
CORTO: Passo Campolongo, Passo Pordoi, Passo Sella, Passo Gardena.

Associazione Turistica Corvara, tel. 0471/836176,


Associazione Turistica La Val, tel. 0471/843072.

ALTIMETRIA GRANFONDO

1469 - PIEVE DI LIVINALLONGO


1502 - CERNADOI
1311 - RUCAVA
1484 - COLLE S. LUCIA
1314 - BIVIO SELVA DI CADORE

DIFFICOLT media (33/100)


LUNGHEZZA 55 km
DISLIVELLO 1780 m
TEMPO MASSIMO entro le h 13

INFO ALBERGHI
Associazione Turistica Badia, tel. 0471/847037,

72
76
81
84
87

CORTO

SERVIZI
CONTROLLI: Datasport; RISTORI: tre per la
granfondo (dopo Pian de Gralba, Passo Campolongo, Passo Giau) + tre idrici (Passo Sella,
Colle S. Lucia, Passo Falzarego), due per la me-

1530 - CORVARA
1875 - PASSO CAMPOLONGO
1601 - ARABBA

DIFFICOLT
elevata (60/100)
LUNGHEZZA
106 km
DISLIVELLO
3130 m
TEMPO MASSIMO
entro le h 16.15; passaggio
massimo Corvara in direzione
Campolongo h 11.15

55
61
65

MEDIOFONDO

PACCO GARA E PREMI


PACCO GARA: maglia della manifestazione
e vari gadget/prodotti degli sponsor; PREMI: per i primi tre assoluti e il primo di categoria dei percorsi granfondo e mediofondo, per le prime cinque squadre della classifica a squadre. I premi verranno consegnati
soltanto ai presenti; il percorso SellaRonda
cicloturistico e di conseguenza privo di premiazione e classifica ufficiale.

1808 - BIVIO PASSO SELLA


2244 - PASSO SELLA
1871 - PIAN DE GRALBA
2121 - PASSO GARDENA

DIFFICOLT
estrema (80/100)
LUNGHEZZA 138 km
DISLIVELLO 4230 m
TEMPO MASSIMO
entro le h 16.15; passaggi massimi
Corvara in direzione Campolongo
h 11.15, Cernadoi in direzione
passo Giau h 11.40

diofondo (dopo Pian de Gralba, Passo Campolongo) + due idrici (Passo Sella, Passo Falzarego), uno per il corto (dopo Pian de Gralba) +
uno idrico (Passo Sella); ASSISTENZA TECNICA: a cura dellorganizzazione e garantita fino
alle h 11.15 sul Sella, h 11.45 sul Campolongo,
h 12.15 sul Gardena e il Colle S. Lucia, h 13.45
sul Giau, h 15.45 sul Falzarego, privata vietata;
ALTRI SERVIZI: zona expo aperta dal gioved;
DOCCE: a Corvara presso larrivo; ATTIVIT
COLLATERALI: settimana del ciclista dal
29/6/2016 al 3/7/2016, Maratona for Kids; PASTA PARTY: s.

30
35
40
46

GRANFONDO

2239 - PASSO PORDOI

PERCORSI

CIRCUITI: Prestigio; RITROVO E RITIRO PACCHI GARA: San Leonardo/Badia (BZ), Ciasa
Runcher, dalle h 20.30 alle h 22.30 del
29/6/2016 e del 30/6/2016, dalle h 14 alle h 19
dell1/7/2016, dalle h 10 alle h 19 del 2/7/2016;
LOCALIT DI PARTENZA: La Villa (BZ); ORARIO: dalle h 6.30; GRIGLIE: i ciclisti vengono
divisi in quattro gruppi in base ai tempi ottenuti nelle quattro edizioni precedenti della gara, nel terzo gruppo rientrano anche i pacchetti gara+hotel e i fedelissimi, nel quarto rientrano tutti coloro che non fanno parte dei primi
tre gruppi; COSTO DISCRIZIONE: 100 euro +
2 euro di preiscrizione + 10 euro di cauzione
per il chip, iscrizioni di beneficenza Gold a 222
euro, Platinum a 444 euro e Cristal a 1500 euro; SCADENZA ISCRIZIONI: le iscrizioni e le
sostituzioni sono chiuse; MODALIT DI ISCRIZIONE: le iscrizioni e le sostituzioni sono chiuse; TESSERA CICLOAMATORE: s, per il percorso granfondo.

23

100

1436 - LA VILLA
1522 - CORVARA
1875 - PASSO CAMPOLONGO
1601 - ARABBA

da

INFO GARA

0
4
10
14

ISCRIZIONE

PIEMONTE: Cuneo, 10 luglio 2016

LA FAUSTO COPPI

PACCO GARA E PREMI


PACCO GARA: maglia commemorativa da indossare obbligatoriamente durante la manifestazione, altri gadget; PREMI: per i primi
assoluti uomo e donna e i primi tre di categoria dei due percorsi, per tre squadre con il

780 - DEMONTE
740 - FESTIONA

1523 - CASTELMAGNO
107

619 - DRONERO
891 - MONTEMALE
1136 - LA PIATTA SANTUARIO
692 - PONTE SANTA MARIA
824 - PRADLEVES
75
84
90
93
99

617 - COLLETTA DI ROSSANA


38

52
58

646 - BIVIO PONTE VALCURTA

458 - PIASCO
550 - VENASCA
31
35

43

502 - BUSCA

540 - CUNEO

545 - MADONNA DELLOLMO

Km

SALITE

LOGISTICA: 
PERCORSI: 
ASSISTENZA IN CORSA: 
PASTA-PARTY E RISTORI: 
ACCOGLIENZA : 

22

VALUTAZIONE

1382 - SANTUARIO DI VALMALA


1000 - SANTUARIO DI LEMMA

82/100

540 - CUNEO

ALTIMETRIA GRANFONDO

DIFFICOLT: ESTREMA

GRANFONDO: Santuario di Valmala (9.6


km, dsl 740 m, pmax 14%), Colletta di Rossana (2.4 km, dsl 95 m, pmax 6%), La Piatta Santuario (9.5 km, dsl 541 m, pmax
14%), Colle Fauniera (22.2 km, dsl 1536
m, pmax 15%), Madonna del Colletto (7.3
km, dsl 564 m, pmax 13%).
MEDIOFONDO: Colle Fauniera da Pradleves (22.3 km, dsl 1689 m, pmax 14%), Madonna del Colletto (7.3 km, dsl 564 m,
pmax 13%).

NOTE
I percorsi sono gli stessi della passata edizione. Ricordiamo lobbligo di indossare la maglia commemorativa durante la gara e lobbligatoriet, da parte dei concorrenti, di avere
con s al momento dellingresso nelle griglie
di partenza il seguente equipaggiamento: un
set di attrezzi per lo smontaggio del copertone/tubolare, una camera daria (o tubolare)
di scorta, una pompa (o bomboletta di aria
compressa) per il gonfiaggio delle ruote, una
borraccia, un telo di sopravvivenza e indumenti idonei ad alte quote per possibili, improvvisi cambiamenti delle condizioni atmosferiche.

177

DIFFICOLT
elevata (50/100)
LUNGHEZZA
111 km
DISLIVELLO
2500 m
TEMPO MASSIMO
10h

COME ARRIVARE
Da nord e da sud: autostrada A21, uscita Cuneo.

635 - BORGO SAN DALMAZZO

MEDIOFONDO

INFO ALBERGHI
Vedere lapposita sezione sul sito Internet della manifestazione, dal quale possibile inoltrare una richiesta di informazioni personalizzata per hotel, B&B o campeggio.

168

DIFFICOLT
estrema (82/100)
LUNGHEZZA
177 km
DISLIVELLO
4125 m
TEMPO MASSIMO
10h, passaggi massimi: h 12.30 a
Monterosso Grana, h 15.30 a Festiona.

SERVIZI
CONTROLLI: MySdam; RISTORI: cinque per
la granfondo (Santuario di Valmala, La Piatta
Santuario, Castelmagno, Colle Fauniera, Madonna del Colletto), tre per la mediofondo
(Castelmagno, Colle Fauniera, Madonna del
Colletto); ASSISTENZA TECNICA: al seguito
della corsa a cura dellorganizzazione, non sono permessi mezzi privati lungo il percorso;
ALTRI SERVIZI: area sosta camper nella zona delle piscine comunali; PARCHEGGI: vedere la piantina sul sito Internet della manifestazione; DOCCE: s, presso larrivo; PASTA
PARTY: s, per accedere al pasta party sar
necessario indossare il braccialetto rosso in
dotazione.

maggior numero di iscritti, per le squadre con


il maggior numero di partenti.

1310 - MADONNA DEL COLLETTO


744 - VALDIERI

GRANFONDO

fo@faustocoppi.net; possibilit di iscriversi


on-line con pagamento con carta di credito
attraverso il sito www.faustocoppi.net; TESSERA CICLOAMATORE: s, per la granfondo.

151
157

PERCORSI

CIRCUITI: Nord Ovest Road Cup; RITROVO


E RITIRO PACCHI GARA: Cuneo, piazza Galimberti, dalle h 10 alle h 19.30 del 9/7/2016,
dalle h 5.45 alle h 6.30 del 10/7/2016; LOCALIT DI PARTENZA: Cuneo, piazza Galimberti, davanti al tribunale; ORARIO: h 7; GRIGLIE: sar prevista una griglia di solidariet
alla quale potranno accedere i centocinquanta atleti che avranno aderito al progetto Salviamo le strade di montagna acquistando
liscrizione al prezzo di 100 euro. Eventuali altre griglie saranno predisposte solo in base
alla data di iscrizione; COSTO DISCRIZIONE: 45 euro, sovrattassa di 5 euro per chi si
iscrive entro il 7/7/2016, sovrattassa di 5 euro per chi si iscrive il 9/7/2016. Ogni dieci iscrizioni cumulative lundicesima sar omaggiata. Disponibili centocinquanta posti a 100 euro ciascuno che verranno devoluti interamente al progetto Salviamo le strade di montagna; SCADENZA ISCRIZIONI: 7/7/2016, ma
sar possibile iscriversi anche fino alle h 19.30
del 9/7/2016; MODALIT DI ISCRIZIONE:
bonifico bancario sul c/c Iban IT20M 06906
10200 00000 0020896 della Ubi Banca Cuneo,
intestato a As Fausto Coppi On The Road, corso Kennedy 5F + modulo e fotocopia versamento per fax 0171/324622 oppure e-mail in-

137
143

45

2480 - COLLE FAUNIERA

da

INFO GARA

115

ISCRIZIONE

CONTATTI
A.S. Fausto Coppi, tel. 0171/690217, 0171/697456, fax 0171/324622 info@faustocoppi.net, www.faustocoppi.net

81

LOMBARDIA: Albese con Cassano (CO), 17 luglio 2016

LA FABIO CASARTELLI

LOGISTICA: 
PERCORSI: 
ASSISTENZA IN CORSA: 
PASTA-PARTY E RISTORI: 
ACCOGLIENZA : 

SALITE

82

Km

500 - ASSO (BIVIO SORMANO)


390 - CANZO (BIVIO CASLINO)
332 - CASLINO STAZIONE
344 - ERBA (BIVIO BUCCINIGO)
405 - ALBESE CON CASSANO

36/100
DIFFICOLT: MEDIA

99
102
106
110
114

ALTIMETRIA GRANFONDO

VALUTAZIONE

GRANFONDO: Valbrona da Onno (5.3


km, dsl 293 m, pmax 9%), Colma di
Sormano da Asso (10 km, dsl 676 m,
pmax 12%), Madonna del Ghisallo da
Bellagio (10.6 km, dsl 481 m, pmax
14%), Muro di Sormano (facoltativo 1.7 km, dsl 280 m, pmax 27%).
MEDIOFONDO: Madonna del Ghisallo
da Bellagio.
CORTO: Valbrona da Onno.

NOTE
Nessuna modifica, n ai percorsi, n alla
logistica e neppure alle modalit di svolgimento per questa manifestazione nata
per ricordare il ciclista professionista Fabio
Casartelli, scomparso a causa di un incidente il 18 luglio del 1995 durante la quindicesima tappa del Tour de France. Ricordiamo la possibilit di scegliere se scalare
la Colma di Sormano dalla strada normale
oppure dal mitico Muro, sulla stradina pedonale, con pendenze che toccano il 27%.
Facciamo presente che il monte premi
ha un valore complessivo che supera i
10.000 euro.

231 - BELLAGIO
627 - GUELLO
754 - MADONNA DEL GHISALLO

DIFFICOLT
facile (12/100)
LUNGHEZZA
55 km
DISLIVELLO 418 m
TEMPO MASSIMO
entro le h 13.30

COME ARRIVARE
Dallautostrada A9: uscita Como Sud, seguire indicazioni per Lecco (ritrovo km
11 dalluscita autostradale); da Bergamo:
S.S. per Como, allincrocio con la statale Como-Lecco (localit Tavernerio) svoltare a destra per Albese (ritrovo km 53 da
Bergamo); da Lecco: superstrada 36 direzione Milano, uscita a destra per Como
(statale Lecco-Como) per Albese (da Lecco
km 21).

83
88
92

CORTO

INFO ALBERGHI
Hotel Il Corazziere, via Mazzini 4, 22046 Merone (CO), tel. 031/617181, reception@corazziere.it, oppure contattare lorganizzazione,
tel. 031/427089 (ore pasti), oppure cell.
335/8390041.

210 - LEZZENO

DIFFICOLT
facile (17/100)
LUNGHEZZA
75 km
DISLIVELLO
606 m
TEMPO MASSIMO
entro le h 13.30

76

MEDIOFONDO

PACCO GARA E PREMI


PACCO GARA: manicotti Castelli; PREMI:
per i primi tre classificati uomini e donne
delle tre cronoscalate (Ghisallo lungo, Ghisallo medio, Muro di Sormano), per le prime venti squadre classificate con un minimo di cinque classificati (premi o coppe),
premi a estrazione ai singoli atleti. I premi
verranno consegnati solo agli atleti presenti
allestrazione.

250 - NESSO

DIFFICOLT
media (36/100)
LUNGHEZZA
114 km
DISLIVELLO
1575 m
TEMPO MASSIMO
entro le h 13.30

69

GRANFONDO

SERVIZI
CONTROLLI: Winning Time, sulle cronoscalate del Ghisallo e del Muro di Sormano; RISTORI: due per il percorso lungo (Colma di
Sormano, Ghisallo), uno per il medio (Ghisallo); ASSISTENZA TECNICA: mezzi dellorganizzazione al seguito della corsa;
DOCCE: s, presso larrivo; PASTA PARTY:
s.

270 - OGGIONO (BIVIO DOLZAGO)


225 - CIVATE (CAVALCAVIA)
201 - PARE' (INIZIO GALLERIA)
201 - PARE' (FINE GALLERIA)
201 - ONNO
494 - VALBRONA (FONTANELLA)
500 - ASSO (BIVIO SORMANO)
793 - SORMANO (BIVIO CAGLIO)
1124 - COLMA (RIFUGIO STOPPANI)
802 - ZALBIO

PERCORSI

RITROVO E RITIRO PACCHI GARA: Albese


con Cassano (CO), palestra Pedretti, via Don
Sturzo, dalle h 10 alle h 17 del 16/7/2016
(eccezionalmente possibile il ritiro prima
della partenza); LOCALIT DI PARTENZA:
Albese con Cassano (CO), via Don Sturzo;
ORARIO: alla francese, dalle h 7.30 alle h 8;
GRIGLIE: nessuna; COSTO DISCRIZIONE:
25 euro, sovrattassa di 5 euro per chi si
iscrive tra il 15/6/2016 e il 9/7/2016, sovrattassa di 10 euro per chi si iscrive dopo
il 9/7/2016; SCADENZA ISCRIZIONI:
15/6/2016, ma sar possibile iscriversi anche
fino al 16/7/2016; MODALIT DI ISCRIZIONE: versamento su c/c postale 29577251,
oppure bonifico bancario sul c/c Iban IT50E
08329 50860 00000 0111520 della Banca di
Credito Cooperativo dellAlta Brianza, agenzia di Alzate Brianza (CO), intestati alla
Fondazione Fabio Casartelli, via Roma 23,
22032 Albese con Cassano (CO) + modulo e fotocopia versamento per fax al numero 031/2281790 o per e-mail a classifiche@sms-sport.it. possibile anche iscriversi on-line attraverso il sito winningtime
sportservices; TESSERA CICLOAMATORE:
no.

17
23
27
31
36
41
46
51
56
62

25

405 - ALBESE CON CASSANO


282 - ERBA
263 - PUSIANO

da

INFO GARA

0
5
10

ISCRIZIONE

CONTATTI
Fondazione Fabio Casartelli, tel. 031/427089 (ore pasti), cell. 335/8390041, info@fondazionecasartelli.it, www.fondazionecasartelli.it

MARCHE: Caldarola (MC), 17 luglio 2016

G.F. DEI SIBILLINI


ISCRIZIONE

da

30

PERCORSI
GRANFONDO
DIFFICOLT
elevata (61/100)
LUNGHEZZA
158.5 km
DISLIVELLO
2919 m
TEMPO MASSIMO
9h

MEDIOFONDO
DIFFICOLT
media (33/100)
LUNGHEZZA
108 km
DISLIVELLO
1450 m
TEMPO MASSIMO
5h 30

INFO GARA
CIRCUITI: Campionato Italiano Granfondo e
Mediofondo Acsi, Marche Marathon, Circuito
dei Due Mari dal Tirreno allAdriatico; RITROVO E RITIRO PACCHI GARA: Caldarola
(MC) dalle h 10 alle h 12.30 e dalle h 14.30
alle h 20 del 16/7/2016, dalle h 6 alle h 7 del
17/7/2016 per i concorrenti del percorso lungo, dalle h 6 alle h 7.30 del 17/7/2016 per i
concorrenti del percorso corto; LOCALIT DI
PARTENZA: Caldarola (MC); ORARIO: alla
francese dalle h 6.30 alle h 7.15 per i cicloturisti di entrambi i percorsi, alle h 7.30 per il
percorso lungo agonistico, alle h 8 per il percorso corto agonistico; GRIGLIE: 1a griglia
rossa e ospiti, 2a per ciclisti meritevoli Acsi e
abbonati ai circuiti, 3a per tutti gli altri; COSTO DISCRIZIONE: 30 euro, sovrattassa di
5 euro per chi si iscrive dopo il 30/6/2016,
sconto di 2 euro per i gruppi tra i quindici e i
venticinque concorrenti, sconto di 3 euro per
i gruppi con pi di venticinque concorrenti;
SCADENZA ISCRIZIONI: 30/6/2016, ma sar
possibile iscriversi anche fino alle h 20 del
16/7/2016; MODALIT DI ISCRIZIONE: bonifico bancario sul c/c Iban IT73B 02008
13403 00010 3679633 intestato a Nuova Sibillini Asd + modulo e fotocopia versamento
per fax 0733/201033 o iscrizioni@granfondo
deisibillini.it; possibilit di iscriversi on-line
con pagamento tramite carta di credito sul si-

to www.kronoservice.com; TESSERA CICLOAMATORE: s, per entrare nelle classiche


individuali, no per i senza classifica e i partenti alla francese, che avranno comunque
segnalato il tempo di percorrenza.
SERVIZI
CONTROLLI: Krono Service; RISTORI: quattro per la granfondo (Frontignano, Cupi, Colle Ripe, San Ginesio) + due cambi borraccia
lungo le salite di Frontignano e Colle Ripe,
due per la mediofondo (Valico Monastero,
San Ginesio); ASSISTENZA TECNICA: al seguito della corsa a cura dellorganizzazione.
consentita anche quella privata esclusivamente alle societ munite di apposito permesso fornito dallorganizzazione; ALTRI
SERVIZI: servizio scopa; DOCCE: servizio
docce uomo-donna presso la palestra comunale; PASTA PARTY: s, pranzo completo con
dolce e molta frutta e cocomerata finale,
aperto anche agli accompagnatori con un
contributo di 5 euro.
PACCO GARA E PREMI
PACCO GARA: telo da mare e altri prodotti forniti dagli sponsor; PREMI: per i primi cinque di
ogni categoria dei due percorsi, per le prime
dieci societ (per le societ buoni benzina, prosciutti e premi in natura).

INFO ALBERGHI
Vedere il lungo elenco di alberghi e hotel sul
sito Internet della manifestazione.
COME ARRIVARE
Da nord e da sud: autostrada A14 BolognaTaranto, uscita Civitanova Marche, quindi
superstrada per Macerata-Camerino, uscita
Caldarola.
NOTE
Il rifiuto da parte del comune di Norcia di
consentire il passaggio per Castelluccio e
per la conca dei Sibillini non ha diminuito
lentusiasmo e la determinazione degli organizzatori, i quali hanno costruito due
nuovi percorsi, altrettanto belli, con paesaggi mozzafiato e su strade decisamente poco
trafficate. Il lungo rimane piuttosto impegnativo, con numerose salite da non sottovalutare, mentre il corto alla portata di
coloro che possiedono un minimo grado di
allenamento. Ricordiamo la possibilit di
partecipare a entrambi i percorsi con le ebike, partendo alla francese insieme ai cicloturisti. Ricordiamo, infine, che coloro che
verranno sorpresi a gettare rifiuti lungo il
percorso verranno multati severamente dalla Guardia Forestale dislocata sui percorsi
stessi.

683 - SAN GINESIO


484 - CASE VALLIMESTRE
307 - CAMPOROTONDO DI FIATRONE
254 - BELFORTE DEL CHIENTI
304 - CALDAROLA
138
143
148
153
159

343 - PASSO SANTANGELO


131

513 - SARNANO
466 - SANTA MARIA DI PIECA
116
122

1513 - COLLE RIPE


100

649 - SAN LORENZO AL LAGO


85

999 - SANTUARIO DI MACERETO


978 - CUPI
70
74

738 - USSITA
61

582 - PIE CASAVECCHIA


817 - APPENNINO
613 - VISSO
30
36
41

431 - MADDALENA
476 - PIEVE TORINA
19
23

344 - CAMPOLARZO
356 - SFERCIA

Km

8
12

SALITE
GRANFONDO: Appennino, Frontignano, scollinamento prima del Santuario
di Macereto, Colle Ripe (Sassotetto),
San Ginesio.
MEDIOFONDO: Appennino, Valico
Monastero, San Ginesio.

304 - CALDAROLA

LOGISTICA: 
PERCORSI: 
ASSISTENZA IN CORSA: 
PASTA-PARTY E RISTORI: 
ACCOGLIENZA : 

VALUTAZIONE

47
53

61/100
DIFFICOLT: ELEVATA

724 - CASTELSANTANGELO SUL NERA


1203 - FRONTIGNANO

ALTIMETRIA GRANFONDO

CONTATTI
Maurizio Giustozzi, cell. 348/8558938, Sebastiano Nasuti, cell. 320/3481608, Comitato Provinciale Acsi, tel. 0733/550566 (mercoled e venerd dalle h 21 alle h 23), fax 0733/201033, info@granfondodeisibillini.it, mauriziogiustozzi@alice.it, www.granfondodeisibillini.it

83

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6 0 39 0

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TENDENZE

Bicycle
Adventure
g
n
i
t
e
e
m

di Davide Stanic

Ecco a voi il Bam! Dopo lesordio di Livigno, a Noale, a pochi kilometri


da Venezia, andata in scena la 2a edizione del Bicycle Adventure Meeting.
Tra pedalate, birra, workshop, libri, racconti e risate, la tre giorni veneta ha
lasciato gli appassionati dellavventura in bicicletta pi che soddisfatti.

85

TENDENZE

Bicycle
Adventure
meeting

aggio il mese dei


ciclisti, pi degli
altri forse. Larrivo
della bella stagione
mette in sella bimbi
e famiglie, amatori,
ragazzi e ragazze che, complice la
primavera, inforcano la due ruote a
pedali. Per lItalia il mese della corsa
rosa, che colora le strade dello stivale
mentre un fiume umano le riempie
per applaudire la carovana del Giro
dItalia, ma anche della Nove Colli.
E se in Olanda si corrono le prime tre
tappe del Giro (6, 7 e 8 maggio), a
Noale, in provincia di Venezia, nello
spettacolare scenario della Rocca di
Noale con parco annesso, va in scena
il Bicycle Adventure Meeting (Bam).
Sempre di pedali si tratta, eppure
sembrano mondi distanti anni luce
luno dallaltro. Scordatevi il clima
delle granfondo o quello delle
cicloturistiche, ma, statene certi,
pure qui si pedala sul serio:
al Bam si mulinavano le gambe su
percorsi gourmet, anche notturni, di
40 km, e ci si misurava in quelli gravel
con due tracciati, di 100 e 150 km,
che hanno richiamato oltre 400
ciclisti, alla scoperta degli angoli
meno battuti del Veneto, terra di

MAGICA
ATMOSFERA
Il Bam iniziato
con una pedalata
notturna. Gruppi
di appassionati
si sono ritrovati
allimbrunire
a Venezia, Padova
e Treviso per
raggiungere insieme
la Rocca di Noale
attraverso strade
secondarie e sterrate
e immergersi nella
magica atmosfera
del meeting.

pedivelle eccellenti.
Ma se la fatica, la polvere e il sudore
si mischiano qui come nelle
granfondo, a essere totalmente
assente lo spirito competitivo che
molti, superata let in cui si capisce
che non si diventer campioni,
iniziano a considerare un po
insano.
Per la seconda edizione - la prima si
disput lo scorso anno, a Livigno sono arrivati da tutta Italia. Alcuni
hanno pensato di abbracciare
pienamente lo spirito del Bam,
giungendo addirittura dal Piemonte
pedalando e ripartendo, sempre in
bicicletta, al termine della tre giorni,

mentre non
sono
mancati
i ciclisti
stranieri,
come una
coppia di
belgi in
viaggio
che hanno
modificato
il loro
itinerario
per essere
presenti. Andiamo con ordine, per...

AL BAM CI SONO
BICI DI OGNI TIPO,
LEGATE DA UN
FILO CONDUTTORE:
DEVONO PORTARE
LONTANO,
ESSERE COMODE,
AFFIDABILI
E TRASPORTARE
CICLISTA
E BAGAGLIO.

DI COSA SI TRATTA?
Il Bicycle Adventure Meeting si
consumato nei tre giorni 6, 7 e 8
maggio. Il venerd, da Treviso,
Padova e Venezia, ci si poteva
aggregare per giungere a Noale
in compagnia, con una sgambata
in notturna, lungo argini e strade
secondarie e sterrate.
Nello scenario della Rocca, ad
attendere i partecipanti, musica, cibo,
birra a volont e uno spazio attrezzato
per accogliere le tende di chi ha
voluto immergersi completamente in
questo festival dellavventura.
Il Bam infatti unaltra declinazione
del ciclismo, come lo sono le
granfondo, i criterium, le cronometro,
il mountain biking
o il cicloescursionismo.
Qui i campioni che si ammirano non
sono atleti in grado di vincere una
volata. Si ascoltano invece le storie
di chi ha accumulato kilometri
e kilometri alla scoperta del globo,
dallEuropa allAsia, dallAfrica
alla Patagonia, fino allAlaska.

86

Allora spazio a Willy Mulonia, che


racconta e si racconta, di quando in
Per si scontr, a 5000 m e con un
freddo gelido, con un cucciolo di cane
che ruzzolava gi dalla montagna.
Non ci pens due volte, lo port con
s, non aveva padroni o quelli che si
spacciavano per tali scelsero di
affidarlo a Willy. Cos il peloso e il
ciclista arrivarono fino in Alaska e fu
proprio il cucciolo a spalancargli le
porte di tante case, per strappare un
sorriso o garantire a entrambi un
piccolo aiuto.
E quello stesso peloso visse con lui
anche dopo il viaggio, perch gli
amici, anche e soprattutto quelli
pelosi, non si abbandonano mai.
Toste, anzi tostissime, pure le donne.
Come Michela Ton, che, sul palco,
ha raccontato del suo viaggio in
solitaria, dalla Patagonia allAlaska,
un anno e 22.000 km macinati tra
emozioni e incontri che hanno
ispirato un libro - andatevelo a
cercare... - e che sta preparando
la Trans America in coppia,
ma in totale autonomia, 7000 km
dal Pacifico allAtlantico.
O come
Caterina
IL BAM
Borgato,
LOCCASIONE
che dopo la
PER STRINGERSI
Dancalia e
LA MANO
la Calabria
DI PERSONA
pedalata da
DOPO ESSERSI
nord a sud,
CONOSCIUTI
dopo il
SUI SOCIAL. NON
Tuscany
UNO, MA TANTI
Trail e il
GLI INGREDIENTI
Veneto
VINCENTI.
Trail
e decine k
87

TENDENZE

Bicycle
Adventure
meeting

di altre sgambatelle, ha
TANTA PASSIONE
PER LA BICICLETTA,
pensato bene di
MANCANZA
affrontare unesperienza
DI AGONISMO,
tra i ghiacci,
VOGLIA
concludendo la
DI CONDIVIDERE
Rovaniemi 150, sulla
E CONOSCERSI,
scia di Babbo Natale, a
NESSUNO STRESS:
piedi e in
QUESTO SI VEDE,
autosufficienza, con
SI SENTE
temperature ben al di
E SI VIVE AL BAM.
sotto dei 40 C.
Spazio anche a Fabio
Consoli che, dopo il giro
del mondo, ha lanciato la sua
iniziativa Cycling for Children, con lo
VIAGGIATORI
scopo di raccogliere fondi per i
E AVVENTURIERI
bambini disagiati, e a Davide Stanic,
La bicicletta
ovvero lautore di questo articolo (!)
un mezzo semplice
nonch di Lucide follie a pedali,
che conosce la fatica
libro sulla declinazione sportiva dei
e consente di vivere
lunghi raid in bicicletta.
sogni a buon
mercato. Sul prato
TANTI CONSIGLI
di Noale si potevano
PER PEDALARE SICURI
incontrare
Oltre alle storie di viaggio, una serie
viaggiatori
e avventurieri delle
di workshop hanno suscitato grande
due ruote a pedali.
interesse. Ad esempio, Andrea Borchi,
ideatore del Tuscany Trail, ha

88

 LA PAROLA ALLORGANIZZATORE 
ndrea Benesso lanima e il promotore del Bicycle Adventure Meeting. Dopo la prima edizione, a Livigno, ha voluto replicare. Noale perfetta - spiega
Andrea -, con percorsi per tutti alla scoperta di un Veneto ancora misterioso
per troppi. In tre giorni abbiamo avuto oltre 5000 presenze e le pedalate del sabato, i
100 e i 150 km, sono state affrontate da oltre 400 ciclisti sui mezzi pi disparati, dalle
bici da corsa alle gravel, dalle mtb alle bici da viaggio e da trekking, in uno spirito di libert e condivisione che commuove. Sui tracciati pi impegnativi (la traccia Gps era
scaricabile dal sito del Bam) qualcuno ha fatto sparire dei cartelli segnaletici: nessuno
si arrabbiato o ha dato in escandescenze. Cosa accade invece alle granfondo dove
anche ai ristori si assiste, a volte, a litigi coi volontari non abbastanza rapidi a soddisfare le richieste di rifornimenti volanti di troppi signori Nessuno del pedale? Il successo
vero ci sar per quando tutti arriveranno qui in bicicletta e ci apriremo ancora di pi
allEuropa. Di ciclisti stranieri innamorati dei pedali - continua Benesso - ce ne sono
moltissimi. Far crescere la cultura della bicicletta e della mobilit lenta, dopo che abbiamo trascorso un inverno a fare la danza della pioggia, quando mezza Italia boccheggiava a causa dellinquinamento, non potr che migliorare la qualit della vita di
tutti. Il vero viaggiatore - prosegue Andrea - colui che ti racconta dove puoi arrivare
con la bicicletta. Puoi arrivare dappertutto, poi sta a ognuno di noi decidere se usare le
due ruote per una scampagnata oppure per un lungo viaggio. la bellezza della bici,
uno strumento popolare e pure un affare: 1 euro speso in percorsi cicloturistici, per
esempio, pur costoso allinizio, rende fino a cinque volte linvestimento iniziale. In tempi complicati rinunciare sarebbe folle.

illustrato luso del Gps non solo a fini


escursionistici, ma anche come
indispensabile salvavita quando si
lasciano le zone meno battute.
Michele Boschetti ha parlato invece
del bikepacking e di come organizzare
il proprio bagaglio, n sono mancati
incontri di cucina declinata in chiave
viaggiante, sulla fotografia e la
manutenzione della bicicletta.

Lo spettacolo, tra musica e racconti,


si consumato per lontano dal
palco: davanti a una birra (gratuita,
anche se unofferta era gradita) e un
panino oppure una pizza, tanti
appassionati si sono infatti conosciuti
fisicamente, dopo averlo fatto
(virtualmente) sui social, sognando
insieme nuove avventure. Come
Stefano Tarlon e Gianmaria Capraro
che, al termine della 150 km del
sabato, entusiasti, progettavano
gi di esordire nel mondo
dellautosufficienza a pedali da
celebrare con un bel viaggio, magari
verso Istria e Dalmazia, tanto per
iniziare.Soddisfatte anche Rosa
Chiacchio e Tatiana Ferretti per aver
concluso la prova pi lunga del Bam,
unoccasione per misurarsi su distanze
impegnative e strade non asfaltate, ma
senza stress. Anche per loro un test
prima di diventare viaggiatrici lente?
E a guardarsi intorno si potevano
incontrare Michele Pigozzi, provetto
telaista veronese e viaggiatore a
pedali, Cristian Amoroso, reduce dalla
Tcr 2015, Paolo Bertelli, mito a pedali
dei vagabondi, e i fratelli Scavezzon,
sempre impegnati a promuovere tanti
eventi. Perch il Bam soprattutto
questo: persone che amano la
bicicletta a 360 gradi, pronte a sudare
su un percorso impegnativo come
a partire, tenda al seguito, per
unavventura a pedali. E girando qua
e l non era difficile confrontarsi
e magari lasciarsi ispirare per
compiere il grande passo: un vero

viaggio in bicicletta.

6 - Anno XXVII, n. 298, giugno 2016 - Bici da Montagna - Tariffa R.O.C. (ex 20/B): Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1 comma 1, DCB Roma

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<<

140 > PONTESTURA

333 > PONZANO MONFERRATO


378 > SANTUARIO DI CREA
239 > FORNEGLIO
234 > SERRALUNGA DI CREA
150 > PONTE SULLO STURA

Al termine del paese ci si innesta a


destra su una strada pi importante
e si scende ancora sbucando infine sulla
S.S. 457, che si prende a destra. La si
segue per un breve tratto attraversando
la frazione di Chiabotto, al termine della
quale si devia a sinistra sulla S.P. 38 per
Ottiglio. La strada, superando dei vivaci
saliscendi, raggiunge Rosignano
Monferrato, allingresso del quale
si devia a sinistra su una secondaria
per Ottiglio e Cellamonte. La S.P. 40
imboccata, sempre con vivaci saliscendi,
raggiunge Cella Monte, il cui centro si
lascia a destra, seguendo prima le
indicazioni per Ottiglio e deviando subito
dopo a destra su una secondaria che
riporta indicazioni per Frazione Coppi.
Una veloce discesa porta a sbucare sulla
pi importante S.P. 41, che si imbocca
a destra, riprendendo a salire. Raggiunto
il centro di Sala Monferrato, lo si
attraversa, seguendo la principale per
Ottiglio (ora S.P. 3), e si sale ancora fino
a un bosco, attraversato il quale si cala
fino a raggiungere questultima localit.
Nel centro del paese, tenuta la destra
per Moncalvo e Madonna dei Monti,
si sale facendo attenzione poi a deviare
a destra per questultima localit.
Lasciata a destra la bella chiesa, si sale

46
48
49
51
53

176 > PONTE SUL RIO COLOBRIO


43

277 > MONCALVO

209 > OTTIGLIO


31

41

241 > SALA MONFERRATO


27

24

222 > BIVIO PER CASCINA COSTA


217 > ROSIGNANO MONFERRATO
182 > VAROCARA
20
22

224 > SAN GIORGIO MONFERRATO

119 > CASALE MONFERRATO


12

17

139 > VILLA SORDI

216 > VIALARDA


241 > CONIOLO
3
5

90

140 > PONTESTURA


0

Il Monferrato un vasto altopiano


collinoso che, in continuit con le
Langhe, procede dallAppennino Ligure
verso la valle del Po, incuneandosi tra
la pianura cuneese a ovest e quella
alessandrina a est. Il confine a nord
segnato nettamente dal corso del Po,
mentre a sud il limite piuttosto
impreciso e pu essere identificato con

34

>>IL PERCORSO

360 > MADONNA DEI MONTI

una linea che segue il confine tra le


province di Asti e di Cuneo. Con il nome
di Basso Monferrato, dove si svolge
litinerario che qui proponiamo, si
identifica la parte settentrionale
dellarea, costituita essenzialmente da
una piccola catena collinare che si
estende da Moncalieri a Valenza,
calando da nord-ovest verso sud-est.
Il versante settentrionale ripido,
boscoso e umido, mentre verso sud-est
esteso e digrada dolcemente.
Litinerario prende il via dal centro di
Pontestura, dove il corso Italia si innesta
nella via Vittorio Veneto, strada che si
imbocca in direzione est, uscendo dal
paese e sottopassando la superstrada
S.P. 455. Superato il ponte sullo Stura,
seguendo sempre la S.P. 7 si sale fino
a Vialarda, poi si cala brevemente e,
dopo aver superato un ponte, si risale
fino a Coniolo. Da qui la strada scende
e, dopo aver lambito il Po, raggiunge
Casale Monferrato. Si entra in paese
seguendo la principale che, dopo aver
piegato a destra, raggiunge una rotonda,
dove si prende la seconda uscita per
Valenza e Asti, imboccando la Salita
SantAnna. La strada, infatti, da qui sale
fino a un culmine e poi cala,
attraversando San Giorgio Monferrato.

LOCALIT DI PARTENZA: Pontestura (AL)


LOCALIT DI ARRIVO: Iseo (AL)
NUMERO TAPPE: 1
LUNGHEZZA: 63.9 kilometri
DISLIVELLO TOTALE: 1228 metri
PENDENZA MASSIMA: 12 per cento
GRADO DI DIFFICOLT: impegnativo
ITINERARIO ADATTO A: ciclisti allenati
SALITE/PASSI: numerosissimi saliscendi tra i 125 e i 385 metri slm
PERIODO CONSIGLIATO: da marzo a novembre
DURATA SENZA SOSTE (MEDIA 15 KM/H): 4h 15
DURATA SENZA SOSTE (MEDIA 20 KM/H): 3h 11
DURATA SENZA SOSTE (MEDIA 25 KM/H): 2h 33
PRESENZA DI TRATTI STERRATI: no
TRAFFICO: sostenuto solo nel breve tratto in cui si percorre la S.P. 457,
abbastanza modesto in tutte le altre strade e lungo tutte le salite
PERCENTUALE ITINERARIO ALLOMBRA: 20 per cento

64

>> PIEMONTE >> IL BASSO MONFERRATO

262 > SABARONA


223 > BOSCO

ITINERARI

56
58

>> LITALIA IN BICICLETTA

Cycling.it
Bici

TURISMO
Pontestura

ALESSANDRIA

COSA VEDERE
PONTESTURA: la parrocchiale
di SantAgata, del secolo XIII, con
una bella facciata gotico-lombarda.
SAN GIORGIO MONFERRATO:
Castel Ricaldone, originario del X secolo.
ROSIGNANO MONFERRATO: la
medievale torre civica, il Castello di Uviglie
e gli infernot, specole vinarie scavate
nel tufo sotto le case in et medievale.
OTTIGLIO: lisolata chiesetta romanicogotica della Madonna dei Monti.
MONCALVO: il panorama circolare su
un ampio tratto del Monferrato e la chiesa
di San Francesco, sorta nel 1124.
PONZANO MONFERRATO: i resti
del castello, edificato nel XIII secolo.
SERRALUNGA DI CREA: il Santuario
di Crea, uno dei pi famosi e visitati del
Piemonte, con la romanica chiesa di Santa
Maria Assunta, che custodisce importanti
affreschi del 1400 e una statuetta del XIV
secolo, e ventitr cappelle affrescate sparse
nel bosco e collegate da sentieri.

ancora e poi si cala, arrivando a uno


stop sulla S.P. 30, che si imbocca a
destra. Seguendo questa strada, si sbuca
sulla S.S. 457, che si imbocca a destra
per Casale, attraversando subito una
galleria. Si segue questa strada in
discesa fino alla frazione di San
Giovanni, attraversata la quale si devia
a sinistra sulla S.P. 19 per Ponzano.
La strada sale abbastanza ripidamente
fino a raggiungere il Santuario di Crea
e poi cala con altrettanta decisione.
Superata la frazione di Forneglio, si devia
a sinistra sulla S.P. 21 per Serralunga di
Crea, riprendendo bruscamente a salire.
Raggiunto in breve il centro di questo
paese, lo si supera mantenendosi sulla
principale e poi si scende fino ad
attraversare lo Stura, al di l del quale,
dopo aver tagliato la pi importante S.P.
590 (seguire per Morsingo), si riprende a
salire. Allingresso di Morsingo si devia a
destra per Mombello e Solonghello e
poco pi avanti ci si immette a sinistra

DA CYCLING.IT
POSSIBILE SCARICARE
LE TRACCE GPS DI
QUESTO ITINERARIO,
OLTRE CHE QUELLE
DEGLI ITINERARI
PUBBLICATI SU
LA BICICLETTA.
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SEGUIRE SULLA
STRADA, PASSO
DOPO PASSO,
I PERCORSI
E POSSONO ESSERE
VISUALIZZATE
SUL COMPUTER
PER STUDIARE
LANDAMENTO DEI
PERCORSI STESSI
SUL TERRENO. OGNI
TRACCIA CORREDATA
DA UNA SERIE DI PUNTI
CORSA NUMERATI IN
MODO PROGRESSIVO.

sulla S.P. 9 per Camino e Mombello.


Giunti in centro a Zenevreto, nei pressi
di un monumento si devia a destra
e si cala fino a sbucare sulla S.P. 5,
che si imbocca a destra per Pontestura
e Casale Monferrato. Seguendo le
medesime indicazioni, ci si immette
a destra sulla S.P. 7 e allingresso
a Pontestura si tiene la destra sulla
principale per Casale e Moncalvo,
arrivando in breve al punto di partenza.

> NOTIZIE UTILI


PER RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PARTENZA:
Autostrada A21 Torino-Brescia, uscita Asti, poi S.S. 457 fino
a Pontestura, che dista circa 33 km dalluscita autostradale,
oppure autostrada A26 Gravellona Toce-Voltri, uscita Casale
Monferrato, poi S.P. 7 fino a Pontestura, che dista circa 16 km
dalluscita autostradale.
INFORMAZIONI:
Iat, piazza Castello, 15033 Casale Monferrato (AL), tel. 0142/444330
fax 0142/444330, chiosco@comune.casale-monferrato.al.it

91

ANALISI TECNICA
MASSIMA VENTILAZIONE
La tomaia realizzata accoppiando
una leggera microfibra con rete
traspirante mesh. La microfirba
interamente microforata per
migliorare la ventilazione, lo stesso
obiettivo delle tre ampie feritoie di
cui provvista la suola in carbonio.

I DETTAGLI CROMATICI
La colorazione blu delle Classique
molto elegante. Altrettanto si pu
dire del fregio rosso-bianco-blu che
correda la talloniera, gli stessi colori
proposti sui tre lacci opzionali forniti
di serie con questa versione delle
Classique, che permettono allutente
unulteriore personalizzazione.

PER TACCHETTE A TRE FORI


Le Classique sono compatibili con tacchette a tre
fori: le tre viti filettate sono posizionate
allinterno di varchi che consentono un ampio
intervallo utile per la regolazione delle tacchette.

BONTRAGER

CLASSIQUE
92

Il design ricorda gli scarpini in vera


pelle di una volta e ha un elegante gusto
vintage. Suola e tipo di calzata sono invece
modernissime. La chiusura con i lacci rende
queste scarpe anche molto leggere.

 MISURE, PESO, PREZZO E IMPRESSIONI 


e Classique sono disponibili
in otto misure, dalla 40
alla 47, senza mezze
misure. Oltre a questa con tomaia
tutta blu, le Classique sono
disponibili nella colorazione
interamente nera. Il costo di
260 euro. Passiamo adesso alle
impressioni della nostra prova.
Non la prima volta che
calzavamo delle scarpe Bontrager
ed per questo che la sensazione
percepita sul piede stata
esattamente quella molto
avvolgente e fasciante che
caratterizza le scarpe al top del

CALZATA
INFORM
La calzata generata
dalle forme della
tomaia e della suola
la inForm,
la stessa che
Bontrager impiega
sulle Race XXX,
le scarpe di altissima
gamma usate
dai pro. La calzata
inForm adatta
per atleti con piede
magro, impedisce la
scalzata e ottimizza
la trasmissione
della potenza.

ia le fibbie
micrometriche, via gli
inserti plastici sulla
tomaia e via gli
sgargianti colori fluo che
tanto vanno oggi di
moda sulle scarpe ciclistiche da
competizione pura: oltre alle calzature
destinate a chi in gruppo non vuole
passare inosservato, si da qualche
tempo affacciata sul mercato una ricca
generazione di calzature ispirate a

di Maurizio Coccia / foto M. Spinelli - La Cuba

marchio americano. Aggiungiamo


che lassenza di sistemi di
chiusura micrometrici e di fibbie
a scatto non ha penalizzato le
qualit della calzata appena
menzionate, mantenendo una
pressione omogenea su tutto il
collo del piede. Molto buone
sono anche le qualit di
ventilazione, non solo per i
microfori realizzati

canoni estetici meno esuberanti e pi


minimalisti, in cui il gusto classico e i
toni quasi sempre monocolori ricordano
tanto le calzature dei nostri padri o,
forse, dei nostri nonni... Scarpe vintage?
Se preferite s, ma con la differenza che,
rispetto agli accessori vintage che
si usano per pedalare sulle strade de
LEroica e delle altre ciclostoriche,
le scarpe appartenenti a questa categoria
hanno caratteristiche strutturali che
poco hanno da invidiare ai modelli che
vediamo ai piedi dei corridori
professionisti, principalmente perch le
suole sono realizzate in
carbonio e perch le
tomaie si avvalgono delle
stesse resistenti microfibre
con cui si realizzano oggi le
scarpe racing. Con scarpe
del genere si pu anche
praticare agonismo, ma, pi
in generale, si riesce a unire il livello
prestazionale elevato che caratterizza le
migliori calzature ciclistiche dei nostri
tempi con un gusto classico che, a modo
suo, non potr non farsi notare anche
questo allinterno del gruppo.

sulla tomaia, ma, soprattutto,


per le tre ampie feritoie realizzate
sulla suola in carbonio.
E a proposito di suola in
carbonio, onestamente difficile
percepire differenze di rigidit
tra la suola di queste Classique
con quelle delle calzature
di vertice della Bontrager.
A tutto questo va poi aggiunto
un peso totale davvero
contenuto, di certo merito
anche dellassenza di sistemi
di chiusura micrometrici: solo
516 g per il paio in taglia 44
che abbiamo testato.

La Classique realizzata impiegando


buona parte dei materiali che Bontrager
adotta per dar forma alle sue scarpe di
altissima gamma destinate ai corridori.
La suola utilizza infatti il medesimo
carbonio del modello di vertice Race
XXX ed soltanto perch accoppiato
con una piccola percentuale di fibra di
vetro che il suo indice di rigidit di
livello 12 al posto dello Stiffness Index
14 proprio del top di gamma. Nessuna
differenza, invece, in merito alla
morfologia della calzata: come sulle
Race XXX, la calzata delle
Classique cerca di assecondare
le esigenze ergonomiche dei
corridori (il cui piede
tendenzialmente magro),
garantendo in questo modo il
massimo in termini di
sviluppo di potenza e
riducendo al minimo la scalzata
posteriore. Ed ancora per impedire la
possibilit che il tallone possa
fuoriuscire dalla scarpa nelle fasi di
maggiore sforzo che la fodera interna
corredata da un tessuto antiscivolo nella
zona a contatto con tallone e tendine di
Achille. Ad assicurare il contenimento
stabile del piede invece un sistema di
chiusura con lacci ad alta resistenza.
Lallacciatura tra laltro corredata da
una cover con chiusura a bottone che,
nella parte pi alta del collo del piede,
fascia i lacci migliorando laerodinamica
e, soprattutto, impedisce che i lacci
possano impigliarsi con gli ingranaggi
del plateau durante il movimento

del piede.

TECNICA

LA PROPOSTA CLASSICA
DI BONTRAGER
La proposta dellamericana Bontrager che, per chi non lo sapesse, un
marchio di propriet della Trek allinterno del segmento che,
per necessit di sintesi, chiameremo
scarpe classiche, , manco a dirlo, una
calzatura che si chiama Classique.
Questo modello stato introdotto in
gamma lo scorso anno e dal 2016
stato arricchito con questa variante blu
che abbiamo provato e che ha
affiancato la gi esistente versione nera
(quella s sembra davvero la scarpa dei
nostri padri!).

>>CONTATTI
> Trek Bicycle, tel. 035/302502
www.bontrager.com, www.trekbikes.com

93

Il mio

TELAIO

IL SERVIZIO PER CONOSCERE LE MISURE IDEALI DEL VOSTRO TELAIO IN RELAZIONE ALLE QUOTE DEL VOSTRO CORPO.
D TAGLIE E GEOMETRIE
PER UNA WILIER
Gentile redazione,
ho 33 anni, percorro 2000 km lanno
e mi piacerebbe conoscere la misura
di telaio adatta alle mie quote
antropometriche, che sono:
lunghezza cavallo 83 cm, lunghezza
tratto femorale 44 cm, lunghezza
piede 29 cm, lunghezza busto
52 cm, lunghezza braccio 69 cm,
larghezza spalle 45 cm, dimensione

mani L, peso 85 kg, altezza 177 cm,


livello di pratica turistico.

95-105 mm
550 mm

Alessandro Leoni

Dairago (MI)

901-921 mm

R Caro Alessandro,
queste le quote per il tuo telaio:
540x550 mm con angolo verticale
da 73 gradi max, attacco da 95105 mm, pedivelle pari a 172.5
mm, posizionamento sella nel

73
540 mm

172.5 mm

range di 901-921 mm rispetto


al piano dei pedali e piega della
misura da 44-46 c/c. Scegli la tua
nuova Wilier Gtr SL tra le taglie
M e L in geometria Racing
(meglio la pi piccola, con
attacco modificato) o in taglia XL
nella geometria Endurance (solo
in colore carbon/red). Ricontrolla
bene la misura del femore.

D UN AMATORE
DA 5000 KM LANNO
Gentile redazione,
ho 60 anni e vi invio i miei dati
antropometrici per conoscere le
misure del telaio ideale per me:
lunghezza cavallo 80 cm, lunghezza
tratto femorale 33.5 cm, lunghezza
piede 26 cm, lunghezza busto 60
cm, lunghezza braccio 62 cm,

94

larghezza spalle 43 cm,


dimensione mani M, peso 65 kg,
altezza 174 cm, livello di pratica
amatoriale per 5000 km lanno.

95-105 mm
560 mm

Carlo Messina

Bassano del Grappa (VI)

R Caro Carlo,
per te un telaio da 530x560 mm
con un
angolo
verticale
da 73 gradi
max ed
estensione
manubrio
da 95-105
mm.
Le pedivelle
saranno da
172.5 mm,
per il
posizionamento della

853-873 mm

73
530 mm

172.5 mm

sella cura una misura nel range


di 853-873 mm rispetto al piano
dei pedali, mentre per la piega
manubrio una misura da 42-44

cm c/c. Per la tua Rose X-Lite


Team considera la taglia 57.
Anche tu, comunque, ricontrolla
bene la misura del femore.

COME PRENDERE LE VOSTRE MISURE


1) LUNGHEZZA DI CAVALLO.
la distanza tra lappoggio ischiatico
del soprassella e il suolo. Come dovete
misurare: ponetevi a piedi scalzi contro
una parete divaricando i piedi luno dallaltro di circa 5 centimetri; prendete un
libro con copertina rigida e con un dorso
di spessore pari a quello medio di una
punta di sella e premerlo gentilmente
ma decisamente contro il soprassella;
rilevate con un metro la distanza intercorrente tra il margine superiore del
dorso del libro e il pavimento.
Il consiglio: con un minimo di concentrazione si dovrebbero sentire i talloni leggermente alleggeriti del proprio peso e
avvertire una pressione sul soprassella
quasi analoga a quella di sella.
2) TRATTO FEMORALE.
la distanza tra lappoggio ischiatico
del soprassella e il margine inferiore
della rotula. Come dovete misurare: tra
i vari metodi preferibile usare quello
della sottrazione; quindi, sempre nella
posizione descritta al punto 1, misurate
la distanza esistente tra il margine inferiore della rotula e il suolo; ottenuto tale valore, sottraetelo alla misura del cavallo; il risultato rappresenter gradi la
lunghezza del tratto femorale.

Attenzione:
per comunicarci
le vostre misure
usate solo
la scheda qui
a fianco: prendete
correttamente
le vostre quote
seguendo le
indicazioni fornite,
riportate i dati
sulla scheda
e aggiungete
uneventuale
breve esposizione
dei vostri problemi
in un altro
foglio da allegare.
Ritagliate
la scheda
e speditela, per
posta o via fax, a:
La Bicicletta
Il Mio Telaio
via Orti della
Farnesina 137
00135 Roma
06-36309950

Il consiglio: a ulteriore chiarimento, precisiamo che il tratto femorale della gamba


non corrisponde allintera lunghezza del
femore misurato a partire dalla testa.
3) LUNGHEZZA DEL PIEDE.
la dimensione in lunghezza del piede.
Come dovete misurare: appoggiate la
punta delle dita alla parete e rilevate la
misura con il vostro metro centimetrato
al margine posteriore del tallone.
Il consiglio: includete la dimensione dei
piedi misurata come richiesto ed espressa
in centimetri; non comunicate la taglia
della scarpa; anche se apparentemente
poco rilevante, vi raccomandiamo di non
trascurare questa misurazione.
4) LUNGHEZZA DEL BUSTO.
la distanza tra il margine superiore
dellosso dello sterno e il cavallo. Come
dovete misurare: ancora una volta per
sottrazione; misurate la distanza tra lo
sterno (la fossetta a V appena sotto il
pomo dAdamo) e il suolo; al valore ottenuto sottraete il valore del cavallo; il
risultato che otterrete rappresenter la
misura del busto.
Il consiglio: effettuate la rilevazione con il
busto quanto pi possibile eretto con le
spalle a contatto della parete e a polmoni

saturi dopo una inspirazione profonda


anche se non massimale.
5) LUNGHEZZA DEL BRACCIO.
la distanza intercorrente tra lacromio
(lo snodo della clavicola sulla spalla) e
lansa della mano formata dalladiacenza tra indice e pollice. Come dovete
misurare: la misura del braccio deve essere condotta con il braccio stesso esteso lateralmente a circa 45 gradi.
Il consiglio: per individuare con maggior
sicurezza lo snodo di acromio, mentre fate roteare il braccio con un lento movimento circolare laterale, fate premere
moderatamente con lindice, da chi vi aiuta nella rilevazione, nel punto di snodo
della spalla.
6) LARGHEZZA DELLE SPALLE.
la distanza tra i due punti in cui si articolano sulla spalla le clavicole destra e
sinistra. Come dovete misurare: misurate la distanza da acromio ad acromio
nella parte anteriore del busto.
Il consiglio: per meglio individuare i punti
di acromio seguire il consiglio del punto 5;
a ulteriore chiarimento, precisiamo che la
larghezza delle spalle non deve essere misurata dalla parte esterna delle rispettive
braccia.

I MIEI DATI
Nome
Cognome
Et
Indirizzo
Citt
E-mail
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11

7) DIMENSIONE DELLE MANI.


la dimensione approssimativa delle
mani. Come dovete misurare: indicare
se piccola, media o grande.
Il consiglio: fate riferimento alla taglia dei
guanti.
8-9) PESO, ALTEZZA.
10) LIVELLO DI PRATICA.
la qualit sportiva del gesto ciclistico.
Come dovete indicarla: semplicemente
se di tipo agonistico, amatoriale o turistico.
I TRE CRITERI PER LA
RILEVAZIONE DELLE MISURE
1. Non eseguite mai unautorilevazione
delle misure: fatevi assistere in questa
operazione da unaltra persona.
2. Prima di essere certi che ogni misura
rilevata sia quella giusta, provatela pi
volte, almeno tre.
3. Curate di appoggiarvi alla parete di
fondo facendo attenzione che i malleoli (la protuberanza ossea interna delle
caviglie) si vengano a trovare a una distanza di circa 50-60 mm lun laltro e
mantenete questa posizione per lintera seduta di rilevazione e per tutte le
misurazioni.

Telefono

/
Cap
Provincia

lunghezza cavallo:
cm ___________
lunghezza tratto femorale:
cm ___________
lunghezza piede:
cm ___________
lunghezza busto:
cm ___________
lunghezza braccio:
cm ___________
larghezza spalle:
cm ___________
dimensione delle mani:
ISIMILI
peso:
kg ___________
altezza totale:
cm ___________
livello di pratica:
I agonistico I amatoriale I turistico I
kilometri anno
km ___________

LA MIA BICI ATTUALE ------


Marca -------------------- Modello
LA MIA BICI IDEALE (obbligatorio) ----------------
Marca -------------------- Modello

95

la parola
al

ANALISI, CONSIGLI E INDICAZIONI PER

UN OTTIMALE STATO DI SALUTE SPORTIVA.

MEDICO sportivo

Limportanza dei

SALI MINERALI

Per la corretta funzionalit


dellorganismo umano,
i sali minerali svolgono un ruolo
molto importante. E per il ciclista
questa affermazione ha una
rilevanza ancora maggiore.

minerali svolgono
dosi che variano da 100
importantisime
milligrammi a 1 grammo
funzioni
al giorno, microelementi
nellorganismo
o oligoelementi o
in quanto
minerali traccia (ferro partecipano a
fe, zinco - zn, rame - cu,
processi vitali cellulari,
fluoro - fl, iodio - i,
quali la formazione delle
selenio - se, cromo - cr,
ossa e dei denti, la
manganese - mn,
regolazione
molibdeno - mb, ecc),
dellequilibrio idrosalino
che sono presenti in
e, particolarmente
piccole quantit
importante per gli atleti,
nellorganismo e che
lattivazione di numerosi
comunque sono anchessi
cicli metabolici. Cos
indispensabili.
come le vitamine, lacqua
PER GLI SPORTIVI
e le fibre, anche
A differenza delle
i minerali non apportano
vitamine, i minerali non
energia. Nellorganismo
vengono danneggiati
si trovano allo stato
dal calore, dalla luce
solido nello scheletro e
o dallaria, ma alcuni
nei denti e in soluzione
possono andare persi
nei liquidi extra e intradurante la
cellulari, cio
cottura poich
allinterno
in quanto sali
e allesterno
sciolgono
delle cellule.
I sali minerali sinellacqua
I minerali si
si dividono
residua.
dividono in
in macro
Sebbene
macrominerali
la presenza
(calcio - ca,
minerali
di tutti questi
fosforo - p,
elementi sia
magnesio - mg,
indispensabile
sodio - na,
per il corretto
potassio - k,
O OLIGOELEMENTI.
funzionamento
cloro - cl,
dei differenti
zolfo - s), che
organi e sistemi
si trovano nellorganismo
dellorganismo, nel caso
in quantit notevoli
degli atleti opportuno
e che vanno introdotti in

al di fuori delle cellule


nei quali il sodio
rappresenta il minerale
predominante
(il rimanente 7 per cento
si trova allinterno
delle cellule).
Il contenuto totale del
potassio si aggira sui 13 g
circa distribuiti per
il 98 per cento allinterno
delle cellule corporee
(la localizzazione
quindi pressoch
opposta rispetto al
sodio).
Il fabbisogno minerale
in normali condizioni
richiede lapporto
giornaliero di 5-6 g
di cloruro di sodio
(sale da cucina)
e di 1,50 g di potassio.

>>

E MICRO
ELEMENTI

96

LA PERDITA
DEI SALI MINERALI

approfondire largomento
focalizzandolo su quali
sono i sali minerali
maggiormente coinvolti
nel meccanismo della
contrazione muscolare
e che in maggior misura
vengono persi attraverso
la sudorazione con
conseguente, potenziale,
situazione carenziale
e deficit funzionale
a carico dei meccanismi
fisiologici in cui sono
coinvolti.
Questi minerali, che
generalmente si

presentano sotto forma


chimica di sali, da cui il
termine sali minerali,
sono essenzialmente,
soprattutto, il sodio e il
potassio, oltre al calcio,
al magnesio e al cloro.

NELLORGANISMO
Il patrimonio
complessivo del sodio
in un individuo del peso
di 70 kg di circa 9 g,
ripartiti per il 41
per cento nei depositi
scheletrici e per il 52 per
cento nei liquidi corporei

Lesercizio fisico intenso


e prolungato,
particolarmente in
situazioni ambientali
caratterizzate da
temperature elevate
ed elevata umidit,
determina imponenti
fenomeni di sudorazione.
Nel corso di una gara
di ciclismo su strada
o di una granfondo,
la quantit di sudore
prodotto pu raggiungere
i 4-6 litri e oltre.
Se, come noto,
il principale componente
del sudore lacqua,
che deve essere
reintegrata correttamente
in tutte le situazioni

di profusa sudorazione,
lavoro muscolare che,
non bisogna dimenticare
attraverso la sudorazione,
che anche elevate
determinano il pi
quantit di sali minerali,
importante
particolarmente cloro,
depauperamento del
sodio, potassio, calcio e
patrimonio minerale
magnesio, ne fanno parte.
dellorganismo.
Rifacendosi allesempio
Il mantenimento di un
precedente, una
adeguato equilibrio
sudorazione di circa
tra le entrate e le uscite
5 litri determina una
dei sali minerali
perdita del
pertanto
contenuto
indispensabile
di acqua
nellatleta per
corporea pari
evitare una
Il sudore
al 10-15 per
situazione di
pu essere
cento, una
deficit con tutte
molto
perdita del 5-7
le correlate
per cento del
conseguenze
sodio e del
negative che
cloro e una
comporta.
perdita dell1-2 LORGANISMO,
In maniera
per cento del
similare al
IMPOVERENDOLO.
potassio, del
reintegro idrico,
magnesio e del
quindi
calcio.
necessario un reintegro
Pertanto, sebbene piccole
salino che si pu
quantit di sali minerali
realizzare sia con
possano essere perse
unalimentazione che
anche attraverso lurina e
privilegi alimenti ricchi di
le feci, sono proprio
sali minerali, nei casi di
lesercizio fisico e il
aumentato dispendio, sia

>>

ABBONDANTE
E DISIDRATARE

mediante lassunzione
degli specifici sali, in
forma chimica purificata,
sotto forma di prodotti o
bevande integratrici.
Lassociazione di
ambedue questi sistemi
risulta la metodica pi
consigliata per un
ciclista.

PER REINTEGRARE
I SALI
Dopo una gara ciclistica,
particolarmente se
di lunga durata, effettuata
in condizioni climatiche
sfavorevoli (alta
temperatura, umidit,
intensa esposizione
solare diretta), con un
equipaggiamento che non
favorisce la traspirazione
ed, eventualmente, con il
concorso dellaltitudine
(oltre i 2000-3000 m
sopra il livello del mare),
la sudorazione pu essere
talmente abbondante da
disidratare lorganismo e
da impoverire la sua
riserva di minerali.

dunque necessario
molto abbondante
effettuare un immediato
necessario pesare
rifornimento idrosalino
latleta prima e dopo
appena la gara finisce,
la gara e fornirgli una
capace di
quantit di
compensare le
liquidi,
perdite non
addizionati a
reintegrate
minerali, pari
Alimenti
durante lo
alla differenza
naturali,
svolgimento
tra le due
ma anche
della gara
pesate.
stessa.
Si pu ricorrere
Se non
a unacqua
possibile
minerale
ricorrere
alcalina con
SERVONO PER LA
a integratori
laggiunta di 1 g
REINTEGRAZIONE.
farmaceutici,
di cloruro
comunque
di sodio
possibile mettere in atto
(sale fino o grosso
delle strategie dietetiche
da cucina) per ogni
alternative.
100 centilitri (ogni
In caso di sudorazione
ettolitro) e 0,50 g
contenuta pu essere
di gluconato di potassio.
sufficiente lassunzione
Latleta deve bere ogni
di centrifugati di frutta
30 minuti 100 centilitri
o di verdura
di questa bevanda,
che permettono
assunta preferibilmente
un reintegro di acqua
tiepida o calda, fino
metabolicamente
a coprire la sua perdita
ricca di sali minerali,
idrosalina (100 centilitri
specialmente di potassio.
di tale soluzione per ogni
In caso di sudorazione
chilo di peso perduto).

>>

INTEGRATORI
FARMACEUTICI

DIGITAL

> WEB
> SOCIAL
> E-MAGAZINE

Web

D I G I TA L CYC L I N G N E T WO R K

LEGRANDISALITE

di Carlo Turchetto

ROCCOLI DEI LORLA


LOMBARDIA: LA SALITA CHE CONDUCE AI ROCCOLI DEI LORLA DA DERVIO CARATTERIZZATA DA
UN DISCRETO DISLIVELLO E DA 3 KM FINALI CON UNA PENDENZA MEDIA CHE SFIORA IL 12 PER CENTO.

a salita che vi proponiamo


ha inizio da un paese situato
lungo la sponda orientale
del Lago di Como e si divide,
sia geograficamente che
ciclisticamente, in due nette
parti. Nella prima, che termina
allaltezza del km 8, alluscita da una
galleria, si risale, con la S.P. 67,
la Val Varrone, solcata dallomonimo
torrente, superando allinizio una
lunga serie di tornanti, con una bella
vista sul lago, e inoltrandosi poi
nellentroterra, immersi quasi sempre
in una fitta vegetazione, che ostruisce
il pi delle volte la vista. Le pendenze,

Difficolt
MOLTO IMP.

Lunghezza
in KM

Pendenza

in questa prima parte, non scendono


mai al di sotto del 5 per cento, ma in
compenso non arrivano in nessun
caso a oltrepassare l8 per cento.
Superata la galleria, un tratto
in leggera discesa lungo poco pi
di 1 km conduce a Tremenico,
dove si lascia la valle per risalire
le pendici del Monte Legnoncino,
che chiude a nord la Val Varrone.
Anche in questa seconda parte le
pendenze, almeno fino al Ristorante
Capriolo, si mantengono comprese tra
il 6 e l8 per cento, ma negli ultimi
3 km, dopo il Ristorante Capriolo,
fanno un deciso balzo, portandosi su

1450 ROCCOLI DEI LORLA

1308 MONTE LAVADEE

1218 LA MADONNA

1110 RISTORANTE CAPRIOLO

1058 BENAG

731 TREMENICO

675 INTROZZO

749 SPIAZZO USCITA GALLERIA

221 DERVIO

590 VESTRENO

475 BONDAL

12%

934 25 TORNANTE SX

809 PIAZZOLA ATTERRAGGIO ELICOTTERI

17,77

MASSIMA

1500
1400
1300
1200
1100
1000
900
800
700
600
500
400

6,6

7,9

7,2

6,8

5,9

6,5

6,5

5,2

7,7

7,2

6,8

5,7

11,8 11,5 10,7


6,8

300
200
100
0

BAR O TRATTORIA
PER MANGIARE

10

11

98

13

14

15

16

17

NELLALTIMETRIA, I NUMERI IN NERO INDICANO LA PENDENZA


MEDIA, CHE VIENE GRAFICAMENTE EVIDENZIATA ANCHE
DALL'ISTOGRAMMA COLORATO SOTTOSTANTE.
FINO AL 4%

FONTANA CON
POSSIBILIT DI BERE

12

DAL 4% AL 7%

DAL 7% AL 10%
OLTRE IL 10%

valori che sfiorano il 12 per cento e


che non scendono comunque mai al
di sotto del 10
per cento.
Il fatto di avere
le maggiori
I Roccoli
difficolt
dei Lorla
concentrate nel
si trovano
finale costringe il
ciclista che punta
sul pendio
a una buona
CHE DIGRADA
prestazione a
mettere in atto
DALLE PENDICI
unadeguata
DEL MONTE
strategia, per non
rischiare di
spendere troppe
energie allinizio, con il rischio
di restare privi di forze alla fine.
Nella prima parte, quindi, si potr
spingere abbastanza sui pedali, visto
che poi ci sar un tratto in discesa
utile per recuperare le energie, mentre
nella seconda parte, dopo Tremenico,
occorrer essere pi prudenti e restare
sempre al di sotto della soglia,
riservandosi di spingere al massimo
solo sul finale. Per quanto riguarda il
traffico, nella prima parte, lungo
la S.P. 67, occorrer prestare la dovuta
attenzione, perch il movimento di
auto e mezzi per il trasporto delle
merci non manca, mentre nella
seconda quasi inesistente e si potr
incontrare solo qualche automobile
di turisti diretta alle passeggiate
sul Monte Legnone.
In ogni caso occorre tener presente
che, nella seconda parte, la strada
alquanto stretta e sul finale si riduce
a un nastro asfaltato dove faticano
a trovare spazio una bici a fianco
di unauto. Un cospicuo vantaggio
offerto invece dalla vegetazione, che
riesce a garantire unadeguata
copertura dal calore e dai raggi del sole
anche nel pieno della stagione estiva.

>>

LEGNONE.

TANTI TORNANTI
La salita parte lungo la via Armando
Diaz di Dervio, nel punto in cui si
stacca la via Val Varrone, strada che
imbocchiamo seguendo le indicazioni
per Vestreno e Tremenico. Iniziamo
fin da subito a salire fiancheggiando
le case di Dervio, che si diradano a
mano a mano che saliamo. Superato
un primo tornante destrorso,

Notizie utili per viaggiare


COSA MANGIARE
Tra i prodotti tipici della
Val Varrone e della Valsassina
troviamo prima di tutto
i formaggi, tra i quali
primeggiano il taleggio,
il caprino, la robiola,
il quartirolo e la ricotta.
Un altro prodotto tipico di
queste zone la polenta, con
la quale si preparano, con
burro e formaggio, la polenta
taragna, e, con la panna e il
burro fuso, la polenta mosa.
Tra i primi piatti ricordiamo
infine gli scapinasc, ravioli con

LA VEGETAZIONE SI INFITTISCE
Dopo un breve tratto, lasciamo, sempre
a sinistra, la secondaria, che
raggiungerebbe Sueglio, e continuiamo
a salire immersi in una vegetazione
arborea piuttosto fitta che per, dato
che la strada corre in costa, col pendio
che cala ripido a sinistra verso il
fondovalle, non riesce a coprirci con la
sua ombra. Lasciato a sinistra il centro
di Introzzo, la strada si restringe e la
vegetazione si infittisce, consentendoci
di pedalare al fresco anche nelle pi
calde ore estive. Un paio di tornanti
ravvicinati precede lingresso in una
galleria lunga 140 m e non illuminata
al suo interno, che richiede dunque
una certa attenzione. Alluscita la salita
cessa e la strada inizia a calare
dolcemente, facendoci raggiungere,
senza alcuna fatica, Tremenico.

LA SECONDA PARTE
Tre ravvicinati tornanti ci consentono
di risalire la parte alta del paese,
poi le case scompaiono per lasciare
il posto a una natura che, a mano a
mano che avanziamo, diventa sempre
pi selvaggia. Superiamo altri tre
tornanti abbastanza distanziati
pedalando immersi in un fittissimo
bosco, poi usciamo allo scoperto
per affrontarne altri tre e quindi
ci immettiamo ancora in una
fittissima vegetazione, che si dirada
solo quando raggiungiamo il Ristorante

Bar Capriolo. Qui, dopo avere superato


un tornante destrorso, iniziano
gli ultimi durissimi 3 km.
Lo strettissimo nastro asfaltato
serpeggia salendo, completamente
immerso tra gli alberi, con una
pendenza compresa tra il 10 e
il 12 per cento, per raggiungere
la frazione di Monte Lavadee
che, superando un paio di tornanti,
ci lasciamo alle spalle.
k

TANTO VERDE
Lungo la salita
e gli itinerari
circolari
si pedala spesso
immersi in una
fitta vegetazione.

I DATI TECNICI
LUNGHEZZA: 17.77 kilometri
DISLIVELLO: 1259 metri
PENDENZA MASSIMA: 12%
PENDENZA MEDIA: 7.1%
GRADO DI DIFFICOLT:
molto impegnativo
QUOTA MASSIMA RAGGIUNTA:
1450 metri

LOCALIT DI PARTENZA:
Dervio (LC), 221 metri slm
INFORMAZIONI:
Ufficio Turistico
via degli Alpini
23824 Dervio (LC)
tel. 0341/804450
ufficioturistico.dervio@gmail.com

ESPOSIZIONE: ovest fino


a Tremenico, poi sud
PERIODO DI PERCORRENZA:
da aprile a novembre
RAPPORTI NECESSARI:
cicloturista (VAM 600): 30x29
ciclosportivo (VAM 900): 34x24
salitomane (VAM 1200): 39x21

I TEMPI PER EFFETTUARE LA SALITA


LOCALIT

km

vam 600

vam 900

vam 1200

DERVIO
BONDAL
INTROZZO
TREMENICO
25 TORNANTE SX
RISTORANTE CAPRIOLO
ROCCOLI DEI LORLA

0
3.8
6.9
9.2
12.1
14.8
17.8

0
25.24
45.24
55.35
1.15.53
1.33.29
2.07.29

0
16.56
30.16
37.31
51.03
1.02.47
1.25.27

0
12.42
22.42
28.23
38.32
47.20
1.04.20

vam 1600
PROFESSIONISTA

VAL
VARRONE.

Proprio allaltezza del cartello che


segna lingresso nel paese dobbiamo
lasciare la principale per compiere un
tornante sinistrorso, imboccando una
secondaria che riporta indicazioni per
Roccoli Lorla, Subiale e Lavadee.

SCALATORE

>>

LA LOGISTICA
Ristoranti e alberghi lungo
il Lago di Como non ne
mancano e per tutte le info
si pu fare riferimento
allUfficio Informazioni
indicato nel riquadro sotto
o alla Pro Loco (via Martiri
della Liberazione 6, 23824
Dervio - LC, tel. 0341/806060,
proloco.dervio@tin.it
dervio@prolocolario.it).

CICLOSPORTIVO

raggiungiamo una rotonda, dove


prendiamo la prima uscita,
continuando poi a salire con una
pendenza che si mantiene intorno
al 7 per cento. I tornanti si snocciolano
sotto le nostre pedalate e scandiscono
con una certa regolarit la salita.
Ne superiamo tredici e poi la strada,
lasciata a
sinistra la
deviazione per
la frazione di
I Roccoli
Bondal, assume
dei Lorla
un andamento
sono situati
pi rettilineo.
tra la sponda Pi avanti
incontriamo
est del
unaltra coppia
LAGO DI COMO
di tornanti
e allaltezza
E LA
del secondo
dei due
lasciamo a
sinistra la deviazione che entrerebbe
nel centro di Vestreno.

ripieno semi-dolce a base


di uvetta, amaretti, formaggio
e pangrattato.

CICLOTURISTA

COME ARRIVARE
IN AUTO: per raggiungere
il punto di partenza della
salita occorre far riferimento
allautostrada A4 TorinoTrieste, dalla quale si esce
a Bergamo o alla barriera
di Milano seguendo poi
le indicazioni per Lecco.
Da questultima citt si
imbocca la superstrada S.P. 36
che riporta le indicazioni
per Morbegno e Sondrio
e la si segue fino alluscita
di Dervio, nel cui centro
si arriva in meno di 2 km.

0
9.31
17.01
21.32
29.09
35.45
48.30

99

LEGRANDISALITE

ROCCOLI DEI LORLA


ITINERARI
CIRCOLARI

1 ITINERARIO AZZURRO
I ROCCOLI DEI LORLA
E LA VAL VARRONE
LUNGHEZZA: 60.2 kilometri
DISLIVELLO: 1920 metri
PENDENZA MASSIMA: 12%
GRADO DI DIFFICOLT:
molto impegnativo
Per completare questo itinerario si
deve prima effettuare la salita ai
Roccoli dei Lorla da Dervio. Dal
piazzale sterrato si rientra in
discesa con la strada fatta in salita
fino a Tremenico, dove ci si
immmette a sinistra sulla S.P. 67
della Valsassina e Valvarrone,
riprendendo a salire. Superata
Avano, con una serie di tornanti si
raggiunge un culmine, dopo il
quale la strada cala arrivando nei
pressi di Pagnona. Da qui si
scende ancora, lasciando a
sinistra la deviazione per il centro
di Premana e raggiungendo il
ponte sul Torrente Varrone.
Attraversatolo, si risale
brevemente e poi si scende
nuovamente fino a raggiungere
Codesino, nei pressi del quale si
sbuca sulla pi importante S.P.
66, che si imbocca a destra,
seguendo le indicazioni per
Vedrogno, Indovero e Narro.
Superate in salita queste due
localit, la pendenza si inverte e la
strada scende per raggiungere
infine Bellano, dopo aver
attraversato alcune frazioni, tra le
quali Mornico, Pradello e
Ombriaco, e superato una lunga
serie di tornanti. Nel centro del
paese si gira a destra sulla S.P. 72
che, correndo sulla sponda del
Lago di Como, raggiunge in breve,
a conclusione del percorso
e senza ulteriori fatiche, Dervio.

2 ITINERARIO BLU
I ROCCOLI DEI LORLA
E LA VALSASSINA
LUNGHEZZA: 57.5 kilometri
DISLIVELLO: 1780 metri
PENDENZA MASSIMA: 11%
GRADO DI DIFFICOLT:
molto impegnativo
Per portare a termine questo
100

LOMBARDIA >> LECCO

GLI ITINERARI CIRCOLARI CHE VI PROPONIAMO. IL LAGO DI COMO A OVEST,


IL MONTE LEGNONE A NORD E IL GRUPPO DELLA GRIGNA A SUD CARATTERIZZANO
QUESTI PERCORSI IN CUI SI PEDALA QUASI SEMPRE ALLOMBRA DI FITTI BOSCHI.
AZZURRO

>>

itinerario occorre prima


effettuare la salita ai Roccoli
dei Lorla da Dervio e seguire poi
litinerario I Roccoli dei Lorla e
la Val Varrone fino a Codesino.
Nei pressi di questo paese
si sbuca sulla S.P. 66, che si
imbocca a sinistra, seguendo le
indicazioni per Lecco. Dal bivio
si scende, attraversando subito
Margno e arrivando poi a
Taceno, dove si abbandona la
principale per deviare a destra
sulla S.P. 62, che riporta
indicazioni per Bellano.
Mantenendosi sempre sulla
principale, dopo un tratto
pianeggiante si attraversa il
torrente e si prosegue in
saliscendi fino al bivio per
Parlasco, superato il quale si
riprende a scendere molto
dolcemente. Con una serie di

B LU

>>

VIOLA

>>

tornanti, tra i quali si lascia a


destra lo svincolo per la S.S. 36,
si arriva a Bellano, dove ci si
immette a destra sulla S.P. 72
che, correndo lungo la sponda
del Lago di Como, raggiunge in
breve e senza ulteriori fatiche, a
conclusione del percorso, Dervio.

3 ITINERARIO VIOLA
I ROCCOLI DEI LORLA
E IL PASSO AGUEGLIO
LUNGHEZZA: 83.2 kilometri
DISLIVELLO: 2450 metri
PENDENZA MASSIMA: 12%
GRADO DI DIFFICOLT:
molto impegnativo
Per chiudere questo itinerario
occorre effettuare prima la salita
ai Roccoli dei Lorla da Dervio e
poi seguire litinerario I Roccoli

ARANCIO
dei Lorla e la Valsassina fino
a Taceno, dove si prosegue
sulla principale, seguendo le
indicazioni per Lecco. Si risale
dolcemente fino a Bindo, dove si
devia a destra sulla S.P. 65 Esino
- Passo Agueglio che, dopo aver
attraversato il torrente Pioverna,
inizia a salire. Superata Parlasco,
la strada scollina infine nei pressi
del Passo Agueglio, valicato il
quale scende nellaltro versante,
passando per Esino Lario e
Perledo, fino a sbucare a
Varenna sulla S.P. 72 lungolago,
che si imbocca a destra. Giunti
in breve a Bellano, qui ci si
innesta nuovamente nel
percorso I Roccoli dei Lorla e la
Valsassina, seguendo il quale
si rientra, senza ulteriori fatiche,
al punto di partenza.

4 ITINERARIO ARANCIO
I ROCCOLI DEI LORLA
E IL MONTE LEGNONCINO
LUNGHEZZA: 34.2 kilometri
DISLIVELLO: 1260 metri
PENDENZA MASSIMA: 12%
GRADO DI DIFFICOLT:
molto impegnativo

Dalle sezioni dedicate di Cycling.it possibile scaricare le tracce gps di questa salita
e degli itinerari circolari a essa collegati, oltre che i file gps delle salite pubblicate
su La Bicicletta. Ciascun file stato creato con strumenti e programmi cartografici
Garmin ed salvato su un file singolo in formato .tcx. Le tracce, una volta caricate
sul vostro gps, saranno utilissime per seguire sulla strada, passo dopo passo,
i percorsi, e possono anche essere visualizzate sul computer per studiare landamento
dei percorsi stessi sul terreno. Ogni traccia corredata da una serie di punti corsa,
numerati in modo progressivo, utilizzabili per seguire meglio il percorso.

Per completare questo itinerario,


con un lungo tratto sterrato
in falsopiano, si deve prima
effettuare la salita ai Roccoli dei
Lorla da Dervio. Dal piazzale
di arrivo si rientra in discesa con
la strada fatta in salita fino al
tornante nei pressi del Ristorante
Capriolo, dove si abbandona la
principale, che compirebbe un
tornante sinistrorso, per
proseguire dritto, imboccando
una strada dal fondo sterrato.
Questa, correndo
prevalentemente in costa e in
falsopiano al riparo di un
fittissimo bosco, alle pendici del
Monte Legnoncino, raggiunge
infine una strada asfaltata, che si
imbocca a sinistra. Da qui si
scende con decisione e, dopo
aver superato Monte Loco
Peinano e Sueglio, si sbuca sulla
S.P. 67 che, imboccata a sinistra,
riporta sempre in discesa, per
concludere litinerario a Dervio.

Dervio

Mianico
N3

Monte
Legnoncino

Corenno
Plinio

San Vito

N 340

Dervio

Treccione

Avano

Rezzonico
Santa Maria

Acquaseria

Pizzo
Alto

Pagnona

Monte
di Muggio

Oro

Premana

Giumello
Lezzeno

DI
Regoledo

Menaggio

Alpe di
Paglio

Casargo

Vedrogno Narro
Indovero
Torrente
Piaverna
Taceno
Parlasco

Pian

Codesino
Margno
Crandola
Vegno

Bellano

l Varr
Va

LAGO

Somadino

COMO

N 340

Alpe
Vesina

Torrente
Varrone

Calvesenio

Nobiallo

Introzzo
Tremenico

N3

40

Vestreno

Prada

Monte
Legnone

Sueglio

N 36

Carcente
Abbindio
Breglia

Roccoli
dei Lorla

delle
Cimone
di Margno

Betulle

Varenna
Perledo
Passo Agueglio

Bindo

Fiumelatte
N3

Cortenova

Cadenabbia

Bellagio

Monte
Foppe

Esino
Lario

Rifugio
Cainallo

Prato
San Pietro

Cortabbio
Primaluna

VASTI PAESAGGI

IL FINALE

Nei tratti in cui


la vegetazione
si dirada,
il paesaggio si apre,
offrendo ampie
vedute che in certi
tratti si spingono
fino al Lago
di Como.

Altri due tornanti nei pressi di alcune


costruzioni e di alcuni impianti sportivi
introducono allultimo tornante,
strettissimo, che precede di 270 m
esatti larrivo. Lasciata a sinistra
la secondaria sterrata che riporta
indicazioni per Legnoncino e seguendo
il cartello Legnone, un ultima rampa ci
porta in un grande piazzale sterrato
adibito a parcheggio, dove la salita ha
termine.
Qui non c alcuna possibilit di
ristoro, ma, a pochi minuti da questo
piazzale, una strada sterrata in leggera
salita consente di raggiungere il Rifugio
Roccoli Lorla (tel. 0341/875014,
349/3676826, sceresiniluigi@virgilio.it),
in estate aperto tutti i giorni mentre in
primavera e in autunno solamente

il sabato, la domenica e i festivi.
www.lagodicomo.com
www.comune.tremenico.lc.it
http://rifugioroccolilorla.com
www.altavalsassina.com

101

Presentazione
TECNICA
Struttura in nylon
con finitura
carbon per
questo supporto
compatibile con
ciclocomputer
Garmin
di generazione
Edge. < < <

>> ACCESSORI

Eleven Supporto
frontale

alla ricca linea


prodotto della
Eleven,
marchio
specializzato
nellaccessoristica di alta

gamma per bici da corsa


e mtb, abbiamo
selezionato per questa
occasione il Supporto
Frontale compatibile
per ciclocomputer gps

Oltre a questa nuova colorazione con effetto


carbonio, il supporto frontale proposto nelle
varianti nera, rossa e bianca. Nel primo caso
il prezzo al pubblico di 18.40 euro, per tutte
le altre versioni il prezzo di 12 euro.

Uno spray
specifico per telai
e componenti
con finitura
opaca. Efficace
e potente
nella pulizia,
impeccabile
nel risultato. < < <

>> CONTATTI

COLORI E PREZZI
Eleven
distribuito da:
Ciclo Promo Components
tel. 0423/1996363

www.ciclopromo.com

Garmin di generazione
Edge. Il supporto
realizzato in nylon e
ha un design che
permette di posizionare il
ciclocomputer nella parte
centrale del set di guida,
a beneficio ottimale della
vista. Il supporto ha una
struttura antishock che
assorbe gli urti ed

White Lightning
Matte Finisher

hite
Lightning
un
marchio
made
in Usa distribuito
in Italia da Ciclo Promo
Components e
specializzato nei prodotti
per la pulizia e la
manutenzione della
bicicletta. Il prodotto che
vi presentiamo in questa

occasione molto
interessante e al passo
con i tempi: si chiama
Matte Finisher ed un
detergente destinato ai
telai con finitura nero
opaca, di quelli che tanto
vanno di moda oggi, ma
che sono anche molto
ostici nel momento
in cui li si va a pulire.
A differenza dei
detergenti tradizionali,

il Matte Finisher non


lascia aloni superficiali
una volta evaporato.
Inoltre, indicato per
rimuovere impronte
digitali e i residui di
barrette, integratori e dei
pattini freno, che spesso
colano e sedimentano
sui foderi.
Ma il Matte Finisher
indicato anche per la
pulizia delle ruote, dei

Il Matte Finisher disponibile in flacone


da 540 ml con erogatore aerosol ed proposto
al pubblico a 11.40 euro. ideale se utilizzato
su telai e componenti con finitura opaca,
ma adatto anche per detergere superfici
con finitura clear coat (trasparente).

>> CONTATTI

FORMATO, PREZZO, UTILIZZO

102

compatibile con manubri


di qualsiasi sezione,
purch con forma
circolare. Il peso da noi
rilevato stato di 22 g,
mentre le dimensioni
sono di 11x5.5 cm.
Per quello che riguarda la
finitura, lesemplare in
nostro possesso quello
pi nuovo introdotto
nella gamma Eleven, con
finitura in carbonio a
trama larga nella parte
superiore, cio quella pi
esposta alla vista.

White Lightning
distribuito da:
Ciclo Promo Components
tel. 0423/1996363

www.ciclopromo.com

componenti e delle pieghe


manubrio con finitura
opaca. Precisiamo, infine,
che s ideale per
superfici matte, ma nulla
vieta di utilizzarlo anche
come detergente per tutte
le altre superfici, anche
le gloss, cio lucide.

Una copertura
specifica per il
gravel biking:
la tassellatura
fitta e bassa
aumenta
laderenza sullo
sterrato, ma non
compromette
la scorrevolezza
sullasfalto.
E la tipologia
tubeless
permette basse
pressioni
di esercizio
che aumentano
ulteriormente
grip
e comfort. < < <

>> COPERTURE

Schwalbe G-ONE

per adeguarsi al
trend crescente
delle cosiddette
gravel bike che
molte delle
novit del segmento
Road Race della linea
Schwalbe 2016 hanno
risvolti non puramente
stradistici, con battistrada
tassellati e sezioni
pi che generose.
Rientra in questottica
il nuovo G-One, dove G
sta appunto per gravel,
mentre One sta a
ricordarci che questa
una copertura di alta
gamma, esattamente
come le altre versioni
omonime destinate allo
stradismo classico
(modello One), allo
stradismo in declinazione
tubeless (modello Pro
One), al pav (modello
S-One) e al ciclocross
(modello X-One).

TUBELESS EASY
Nulla vieta di montare
il G-One con una camera
daria al suo interno,
ma lutilizzo migliore
di questa copertura
per stradoni sterrati e per
percorsi su terra battuta
lo si ottiene nella sua
configurazione nativa
di copertura tubeless.
Il G-One, infatti, impiega
la carcassa proprietaria
Microskin, che assicura
ermeticit e tenuta stabile
della pressione dellaria,
migliorando la
resistenza ai tagli sui

fianchi. Inoltre, i talloni


pieghevoli sono molto
morbidi: questo consente
una facile conversione al
tubeless - la tecnologia
proprietaria Tubeless Easy
- su cerchi compatibili
con questo standard.

IL BATTISTRADA
Per garantire il grip
necessario sulle strade
bianche e, allo stesso
tempo, per mantenere
un basso livello di
resistenza al rotolamento
necessario quando dal
fuoristrada si passa
allasfalto, il G-One
propone un battistrada
caratterizzato da
minuscoli tasselli alti circa
1 mm e molto ravvicinati
tra loro. Lungo tutto
larco di circonferenza del
battistrada abbiamo
contato ben tredici file di
tasselli e la distanza tra
queste tanto minore
quanto pi ci si dirige
verso il centro del
battistrada. Inoltre, come
accade sugli pneumatici

Come per i suoi copertoncini e tubolari dalta


gamma, anche il G-One usa la mescola OneStar,
la migliore di Schwalbe, con struttura a tripla
densit, differenziata in base alle esigenze
di scorrevolezza e grip richieste sulle varie aree
del battistrada (al centro, ai lati e alla base).

>> CONTATTI

MESCOLA A TRIPLA DENSIT


Schwalbe
distribuito da:
Schwalbe Italia
tel. 039/6058078

www.schwalbe.com

Schwalbe per il mountain


biking, i tasselli hanno
una leggera scanalatura al
centro che li segna in
senso latitudinale e che
migliora ancora di pi il
grip, apprezzabile sia per
quel che riguarda la
tenuta in discesa che per
la trazione in salita.

VERSIONI E PREZZO
Il G-One proposto in tre
sezioni: la 28x1.35, la pi
generosa 28x1.5 (ma
attenzione, non tutte le
gravel bike e/o bici da
ciclocross sono in grado
di accoglierla) e, infine,
la pi originale 27.5x1.5,
ossia quella per cerchi
dal diametro 650b.
, questa, la coppia che
abbiamo testato, montata
sulla gravel bike di
Cannondale, la Slate.
Uno solo il prezzo: 60
euro per tutte le versioni.

IN PROVA
Sul piatto della bilancia
il G-One ha fatto segnare
460 g (qualcosa in pi

dei 420 g dichiarati).


Linstallazione sul cerchio
(nativo tubeless) della
Slate stato un gioco
da ragazzi ed stata
effettuata senza ausilio
di cacciagomme.
I percorsi su cui abbiamo
girato sono stati quelli
propri del gravel biking
spinto per cui la Slate
stata disegnata e quelli
per i quali stata
progettata una copertura
dalla sezione e dalla
tassellatura importanti
come la G-One. Abbiamo
gonfiato le gomme a 3.0
bar, cio esattamente al
minimo del range di
pressione consigliata (3-5
bar), proprio per esaltare
al massimo lassorbimento
delle vibrazioni e il
comfort. Le nostre
impressioni? Nonostante
sia risultata molto
morbida, la carcassa ha
rivelato una grande
resistenza (nessuna
foratura in tre uscite
effettuate in gran parte su
strade sterrate, con alcune
porzioni anche
mediamente tecniche) e
decisamente buona stata
la tenuta sui fondi
sdrucciolevoli, cos come
positiva stata la tenuta
sui tratti in
contropendenza, che sono
un po la situazione tipica
del gravel biking.

103

Presentazione
TECNICA
Un set di
ruote disc
in alluminio,
di primo prezzo,
compatibile
con tutti
gli standard
di fissaggio
al telaio.
E il cerchio largo
24 mm trova
il suo migliore
alleato
nelle coperture
a sezione
maggiorata,
anche
quelle delle
gravel bike. < < <

>> RUOTE

Vision TEAM
30 DISC

etron,
Trimax
e Team:
sono,
nellordine,
le tre linee di prodotto
che compongono la
gamma Vision, marchio
specializzato non solo
nelle ruote come quelle
che vediamo, ma anche
nella componentistica
di guida (da strada e da

crono) e di trasmissione
(esclusivamente
da crono).
La componentistica
di classe Team,
in particolare,
fa del rapporto
qualit/prezzo il suo
obiettivo principale,
e per raggiungerlo
fa ampio uso di
alluminio. In realt,
a livello di specifiche

Le Team 30 Disc sono disponibili in questa variante


con grafiche bianco-rosse oppure con grafiche grigie
tono su tono. I pesi rilevati per la versione con
quick release sono di 916 g per lanteriore, 1162 g per
la posteriore e 132 g per la coppia dei quick release .

104

>> CONTATTI

COLORI E PESI
Vision
distribuito da:
Ciclo Promo Components
tel. 0423/1996363

www.visiontechusa.com

tecnologiche
e standard dimensionali,
la componentistica
Team ha poco da
invidiare ai prodotti
Vision delle due
classi superiori,
che invece si affidano
principalmente al
carbonio.

>> RUOTE
infatti di 24 mm, cui
corrisponde un ingombro
della gola interna di 18.5
mm. Un cerchio di simili
fattezze trova nelle
coperture a sezione
maggiorata il suo alleato
migliore: una gola ampia
entro cui trovare alloggio
infatti la soluzione
per sfruttare tutti i
vantaggi di comfort, grip
e scorrevolezza che
offrono le coperture con
sezione che va dai 25 mm
ai 28 mm di sezione.
Caratteristiche come
quelle appena
menzionate sono ancora
pi importanti su una
ruota per freni a disco,
perch per un impianto
frenante del genere
necessario disporre di
unarea di incidenza al
suolo pi ampia possibile
per sfruttare tutta la
potenza frenante di cui
sono capaci i dischi.
Inoltre, il cerchio delle
Team 30 Disc anche
tubeless ready, cio
nativo per copertoncini,
ma, con lapposito kit di
conversione, pu essere
utilizzato con pneumatici
tubeless. E questo ci
induce a pensare che la
Team 30 Disc sia una
soluzione ideale anche
per le gravel bike.
Le Team 30 Disc che
presentiamo sono la
dimostrazione di tutto
questo: sono ruote
destinate esclusivamente
a bici da corsa con
impianti a disco,
disponibili al pubblico
al prezzo allettante
di 349 euro.

CERCHIO LARGO
24 MM
Queste ruote sono una
novit 2016 di Vision:
sono la declinazione Disc
di una ruota versatile e di
grande successo come la
Team 30, rispetto alla
quale si differenziano per
la struttura del mozzo e

per larchitettura di
raggiata, la prima
sagomata per accogliere i
rotori, la seconda studiata
per assecondare i diversi
ingombri e i differenti
stress meccanici che
ancora una volta
impongono i due rotori.
Il cerchio realizzato
in alluminio: laltezza
di 30 mm rilevata sul
dorso le posiziona di
diritto tra le ruote a basso
profilo, ma pi che altro
la larghezza la
caratteristica peculiare e
qualificante di questo set.
La larghezza rilevata
esternamente sulle
superfici frenanti

MOZZI E RAGGI
I mozzi delle Team 30
Disc sono in alluminio
lavorato al Cnc e
prevedono la pi ampia
compatibilit con tutti i
sistemi di fissaggio al
telaio, che pu dunque
essere sia con il classico
quick release sia con
lasse passante (previo
utilizzo degli adattatori
forniti di serie). Molto
ampia anche la
compatibilit del
corpetto, disponibile sia
in versione HG a 10 e 11
velocit (per trasmissioni
Shimano e Sram) che
Campagnolo a 11v.
Sempre in tema di

compatibilit,
aggiungiamo che i mozzi
sono disponibili in questa
variante con interfaccia
di fissaggio con rotore
di tipo Center Lock
oppure con fissaggio
Iso a sei fori.
Passiamo ora al
sistema di raggiata.
Gli elementi sono
24 sullanteriore
e 28 sulla posteriore

e in entrambi i casi i raggi


in acciaio a struttura
lamellare presentano un
montaggio incrociato su
entrambi i lati (in
seconda sullanteriore, in
terza sulla posteriore) per
resistere al meglio alle
maggiori torsioni che
durante la frenata i rotori
determinano rispetto
agli impianti frenanti
tradizionali.

105

>> LE GRANDI OCCASIONI

BICI SHOPPING

>>

ABUS >>Il Tec-Tical Pro V.2 il casco utilizzato dal team


pro Bora Argon: il top di gamma Abus, con costruzione
In Mold che si avvale di uno strato inferiore di Eps molto
leggero, che contiene il peso a 240 g per la taglia S delle tre
disponibili (S, M e L). A garantire la sicurezza provvede
lintelaiatura interna Abus Safety Tech, che non incide sul peso.
Abus Italia >>tel. 0542/34720 >>www.abus.com

>>WILIER TRIESTINA >> Sei misure disponibili (dalla XS a Xxl) per la Gtr SL, comfort bike di riferimento della Wilier. Telaio

e forcella pesano 990 e 390 g, sono costruiti con lo standard monoscocca, con carbonio con resistenza di 60 tonnellate per mm2, ma sono
geometricamente configurati per dare il massimo comfort sia per lassorbimento delle vibrazioni, sia per la posizione alta e agevole sul tubo
di sterzo. Lallestimento che vediamo prevede un gruppo Campagnolo Chorus a 11v, con ruote a medio profilo Campagnolo Scirocco 35
con copertoncini Michelin Lithion. Il gruppo di guida siglato Fsa Energy, quello di sella da una Selle San Marco Aspide e da un reggisella
in carbonio customizzato per Wilier. Il peso di 7.4 kg. Wilier Triestina >>tel. 0424/540442 >>www.wilier.com

>>

MICHELIN >>Questa chiamata Endurance la


versione long distance del copertoncino di altissima gamma
Power. Impiega la mescola X-Mile Compound, per una resistenza
superiore allusura e alle forature. Il 25c pesa 230 g.
Michelin Italia >>http://bicicletta.michelin.it

106

>>

SCI-CON >>A dispetto della capienza di 550 c,


la Hipo 550 ha un design essenziale e minimalista e non
produce ingombro in termini estetici. in nylon e poliestere
ed disponibile anche in questa originale colorazione camofluo. Sci-Con >>tel. 0424/518878 >>www.scicon.it

>>DEMON >>Vuelta lultimo entrato nella linea di occhiali da strada del marchio Demon. Impiega una leggera montatura

in TR90 (che unisce nylon e fibra di carbonio), mentre la lente (unica) in policarbonato specchiata, antigraffio e antirottura.
Nella sezione alta, la lente dotata di fori per incrementare il circolo dei flussi daria e contrastare lappannamento nei tratti di grande
fatica percorsi a basse velocit. Il peso complessivo di soli 35 g. Big Line >>tel. 0445/315537 >>www.demonocchiali.it

>>SELLE SAN MARCO >>Destinata ai neofiti e a chi


>>

PINARELLO >>Come suggerisce il nome, la Dogma F8 Disk la versione del top di gamma di Pinarello provvista di freni
a disco. Rispetto alla sua progenitrice, non cambiano le caratteristiche geometriche e strutturali. Il confronto diretto con la precedente
Dogma 65.1 parla del 12 per cento di rigidit laterale in pi, di 120 g in meno per linsieme telaio e forcella e del 47 per cento in pi
di valore aerodinamico. Se non bastasse, la nuova Dogma F8 - e assieme a questa la nuova Dogma F8 Disk che vediamo -, il 16 per
cento pi bilanciata nella distribuzione dei carichi tra emisfero destro ed emisfero sinistro del telaio. La struttura tutta in carbonio
di serie Torayca T1100 1K, lavorata con la nanotecnologia. Dieci le misure: 44, 46.5, 50, 51.5, 53, 54, 55, 56, 57.5, 59.5 cm.
Pinarello >>tel. 0422/420877 >>www.pinarello.com

intende avvicinarsi in maniera seria al ciclismo, la Squadra ha


tutto il family feeling delle selle San Marco, sia nel design che
nella tecnologia. Il telaio in manganese regge uno scafo in nylon
e fibra di vetro, limbottitura in Biofoam completata da un
rivestimento in microfibra proprietaria chiamata Silk Feel Plus.
Le dimensioni sono pari a 134x277 mm, il peso di 209 g.
disponibile in colore nero con dettagli neri o rossi e bianchi e
anche in versione Wide, con larghezza posteriore di 144 mm.

Selle San Marco >>tel. 0424/5489


>>www.sellesanmarco.it

>>LEZYNE >>Il Power Gps un computer gps da ciclismo


sincronizzabile, tramite Bluetooth Smart, con dispositivi iOS e
Android. Una volta associato, visualizza sms, e-mail e chiamate
di cellulari in arrivo. ricaricabile con presa micro usb, ha una
durata di 22 ore e pu registrare fino a 200 ore di dati.

Larm >>tel. 051/6053020


>>www.lezyne.com www.larm.it

>>SPECIALIZED >>Le S-Works Sub6 sono scarpe con una grande valenza aerodinamica. Il merito dellarchitettura

di chiusura a lacci, completata dalla cuffia coprilacci Warp Sleeve. Nei test in galleria del vento, il confronto diretto con le scarpe
Specialized con chiusura a rotori ha prodotto infatti un guadagno quantificabile in 25 secondi su una distanza di 40 km.
A questo si aggiunge la leggerezza (388 g per il paio in taglia 42), che deriva dallassenza di fibbie micrometriche e dalla suola
Powerline in fibra di carbonio. Specialized Italia >>tel. 02/4814495 >>www.specialized.com

107

>> LE GRANDI OCCASIONI

BICI SHOPPING

>>

LOOK >>La City una scarpa realizzata in microfibra


simile alla vera pelle, con un design elegante adatto al ciclismo
urbano e con suola in nylon che incorpora la tacchetta dei pedali
di generazione Ko della Look. quindi possibile usare
la City sia in citt che per le uscite domenicali. Look Italia
>>tel. 02/96705309 >>www.lookcycle.com

>>BIANCHI >>La Oltre XR.1, che qui vediamo nel montaggio Shimano Ultegra, disponibile in sette misure (47, 51, 53, 55, 57,

59, 61 cm). Il telaio impiega lo stesso stampo del top di gamma Oltre XR.2 ed infatti pensato per chi vuole una bici con
le medesime forme del modello utilizzato dai team pro, ma con qualche piccolo sacrificio in termini di peso (1000 g in taglia 55 contro
gli 895 g della XR.2), a causa di un blend di carbonio differente e un allestimento di fascia media-alta per avere un prezzo pi
accessibile. Limpostazione per sempre quella racing sviluppata da Bianchi in tanti anni: troviamo quindi la stessa geometria della
Specialissima e della Oltre XR.2. Fiv Edoardo Bianchi >>tel. 0363/3161 >>www.bianchi.com

>>DEDACCIAI STRADA

>>Si chiama Vertigine lultimo entrato nella


gamma Dedacciai Strada: un frame set di
fascia alta, che unisce la ricercatezza di un
design particolarmente aerodinamico con
soluzioni tecnologiche e materiali al passo
con i tempi. Il telaio da 960 g di peso (taglia
M verniciata) nasce da carbonio ad alto
modulo Toray con finitura UD. Il movimento
centrale un PF30, i cablaggi tutti interni e la
compatibilit sia con gruppi meccanici che
elettromeccanici. Cos come il telaio, anche la
forcella monoscocca, pesa 365 g e ha il
cannotto tapered, cio conico, da 1.51.1/8. Cinque le taglie (XS, S, M, L, XL) e due i
colori da catalogo (BoB/White e Rer/Matt)
oppure personalizzabili.

Dedacciai >>tel. 0373/74499


>>www.dedacciaistrada.com

108

>>VITTORIA

>>Corsa la copertura di riferimento della


nuova generazione di gomme con mescola in grafene di Vittoria.
un tubolare disponibile nelle sezioni 23, 25 e 28c, con mescola
arricchita da questo speciale materiale che aumenta il grip e la
resistenza allusura. Nella sezione 700x23c pesa 265 g. Vittoria

SpA >>tel. 035/4993911 >>www.vittoria.com

>> LEGRANDIOCCASIONI

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Control Tex 42, sella Smp, pedali Look,
come nuova, 4000 . Colnago 2010, telaio misura 52 sloping in carbonio, colore
blu e nero, componenti Shimano DuraAce, rapporti 34/50-11/30, ruote Marchisio Zefir, manubrio Carbon 42, sella
Smp, pedali Look, perfetta, 1500 . Coppia ruote Fulcrum Zero completa di cassetta 11/30 con copertoncini, come nuove, 600 . Bici per Eroica 1980 Maino, colore rossa, telaio 52, tutta originale, rimessa a nuovo, 350 . Portabici Fiamma
per garage Camper con carrello estraibile,
ottimo stato, 150 trattabili. Casco Las
colore rosso e nero, ancora imballato,
80 .
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Bici da corsa vintage, anno 1983, conservata in ottimo stato, telaio Columbus, misura 52, attacco 80 manubrio 3TTT, trasmissione/cambio Campagnolo Record,
movimento centrale-sterzo-mozzi Campagnolo Record, sella San Marco Concord.
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338/2835242.

Coppia di ruote Marchisio T800 carbonio per tubolare, altezza 30 mm, corpetto Campagnolo Super Record con
pacco pignoni 11v compreso 11/25
montato, tubolari nuovi, 700 .
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LA BICICLETTA - VIA DEGLI ORTI DELLA FARNESINA 137, 00135 ROMA - FAX 06/36309950
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109

M NEXT
CICL O
D
A

>>Ricerca, innovazione, ma

>>FA PARTE DELLA LINEA

soprattutto un impegno in
nome della qualit, la
qualit del Made in Italy.
questa la filosofia del
marchio Next, che vuole
offrire prodotti di valore,
che durino nel tempo.
In Next si vuole esprimere
la passione dando spazio al
bello, al design e allo stile,
andando oltre la tecnicit
dei capi. Capi semplici ma
accattivanti, che sia sempre
un piacere indossare,
prima, durante e dopo lo
sport. In questa pagina
presentiamo alcuni
prodotti Underwear
Nextoskin delle linee
Attutta e Camu. Sono
prodotti che si
contraddistinguono per la
leggerezza, la morbidezza, il
comfort e la traspirabilit;
tutto questo grazie
allutilizzo della fibra cava
di propilene, un filato che

ATTUTTA ANCHE LA
MORBIDA MAGLIA INTIMA
TRAFORATA SENZA
MANICHE PROPOSTA
NELLA FOTO. IL TESSUTO
COMPOSTO IN
POLIPROPILENE (80%),
POLIAMMIDE (12%),
ELASTAN (8%). IL PREZZO
AL PUBBLICO DI 39 EURO.

>>STILE CASUAL PER LA


MAGLIA E LO SCALDACOLLO
CAMU CON DISEGNO
MIMETICO. LA MAGLIA A
MANICA CORTA UNISEX
ED COS COMPOSTA: 80%
POLIPROPILENE, 20%
POLIAMMIDE. DISPONIBILE
NELLE TAGLIE S-M E L-XL
HA UN PREZZO AL
PUBBLICO DI 45 EURO.
21 EURO IL PREZZO
DELLO SCALDACOLLO.

110

favorisce la coibenza
termica e la massima
traspirazione dei capi,
mantenendo la pelle
sempre asciutta.
Laria contenuta allinterno
della fibra si scalda,
favorendo la
termoregolazione e la
distribuzione omogenea
del calore. Quasi come
fossero una seconda pelle,
questi capi conferiscono
una sensazione di
protezione intangibile
al corpo. Estremamente
leggeri e confortevoli,
possono rendere
i movimenti pi semplici
e naturali.
Attutta un progetto che
prende forma dalla linea
madre Nexttoskin. Si tratta
una linea underwear tutta
nuova, nello stile e nei
colori, pi accattivante,
giovane e di tendenza.
Si presenta in due varianti,

bianco e nero, e in un
intrecciarsi di filati diversi
che danno vita a capi
altamente tecnici,
performanti e molto
confortevoli.
Camu , invece, la nuova
linea Nexttoskin,
pensata appositamente
per chi vuole indossare un
intimo tecnico prima,
durante e dopo lo sport,
con uno stile casual e
sportivo allo stesso tempo,
senza rinunciare alla
tecnicit, alla traspirabilit
e al comfort. Di questa
linea troviamo la maglia
a manica corta e lo
scaldacollo.
Attutta e Camu
si aggiungono alle linee
Sottozero, Comfort,
Summer, che propongono
capi di abbigliamento
intimo sportivo in grado
di soddisfare ogni tipo
di esigenza.

>>VERSIONE LUPETTO
PER LA MAGLIA ATTUTTA
A MANICHE LUNGHE 86%
POLIPROPILENE, 9%
POLIAMMIDE E 5%
ELASTAN. DISPONIBILE
NEI COLORI BIANCO
E NERO E NELLE TAGLIE S,
M, L-XL, XXL A 70 EURO
AL PUBBLICO.
>>IN RETE TRAFORATA ANCHE
LA MAGLIA A MANICA CORTA
ATTUTTA IN POLIPROPILENE,
POLIAMMIDE ED ELASTAN.
PREZZO AL PUBBLICO 45 EURO,
TAGLIE DISPONIBILI: S-M , L-XL.

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Fax 059/2551011
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M
CICL O
D
A

>>GLI ELITE IN-R-COOL

BIB SHORT (99,95 EURO)


TENGONO FRESCO
NELLE GIORNATE PI
CALDE. IL TESSUTO IN-RCOOL RIFLETTE I RAGGI
DEL SOLE LONTANO
DALLA PELLE, MENTRE
LELITE 3D CHAMOIS E
LA PARTE SUPERIORE
CON STRUTTURA
STABILE SONO STUDIATI
PER UN MASSIMO
COMFORT SULLA BICI.

>>NELLA FOTO,
LA NUOVA SALOPETTE
DELLA LINEA PURSUIT,
ATTACK, DISPONIBILE
AL PREZZO
DI 79,95 EURO.
LA PETTORINA
A RETINA OFFRE
STABILIT
E SUPPORTO
AL TRONCO
SENZA COMPRIMERE
LA VITA.

>>ESCAPE LA LINEA NATA PER I

RIDER IN CERCA DI LIBERT, CHE


CERCANO IL CONTATTO CON LA
NATURA ED CONTRADDISTINTA DA
UNA VESTIBILIT ALTAMENTE
CONFORTEVOLE, COLORI NEUTRI, PER
UN APPOROCCIO MENO AGGRESSIVO
AL MONDO DEL CICLISMO.
ANCHE IN QUESTO CASO SONO
PREVISTI TRE LIVELLI DI TECNICIT.
A SINISTRA LA MENS P.R.O.
ESCAPE JERSEY (119,95 EURO).

PEARL IZUMI
>>Anno 1955. Kinji
Shimizu correva sulla sua
bici per 61 km al giorno,
tutti i giorni. Non per
allenarsi o per il semplice
divertimento, ma per
consegnare 40 kg di
indumenti ai suoi clienti in
un villaggio limitrofo.
Dopo nove anni Kinji
Shimizu pass dal
trascinare indumenti su
una bici a ridefinire ci
che indossa ogni ciclista.
Nel 1964, uno dei figli di
Kinji, Hiro, infatti, corse
per il team nazionale
giapponese allAsian
Cycling Championships.
Il team ordin i consueti
14 kit in cotone, e un
quindicesimo speciale.
Dopo le gare, il direttore
del team riemp un casco

con dei pezzetti di carta


che riportavano il nome di
ciascun corridore.
Il destino volle che fu
estratto il nome di Hiro,
che, cos, vinse la maglia
speciale. Era stata
realizzata in Italia ed era
al 100% in nylon. Era
diversa da tutto ci che
aveva visto prima.
Alla fine dellanno, Kinji
cre il suo primo kit
basato su quel design
made in Italy. Utilizz
solo i migliori materiali
che riusc a trovare e
continu a insistere con le
sue idee. I suoi sforzi
erano incessabili,
costantemente alla ricerca
di nuovi tessuti e allo
studio del corpo in
movimento. Nei cinque

decenni successivi,
questo approccio
ossessivo condusse a
uninnovazione dopo
laltra, costruendo la vera
base di tutto ci che oggi
Pearl Izumi. La qualit
e la lavorazione dei
materiali sono basate
tuttora sulla filosofia del
fondatore, secondo cui la
continua innovazione
deve porre le proprie
fondamenta sul tesoro
tratto dallesperienza
quotidiana. La linea di
abbigliamento che Pearl
Izumi propone, poggia
sullidea che ogni persona
pratica sport e si pone
obiettivi per motivi diversi,
e per questo motivo sono
state ideate le linee Pearl
Izumi Pursuit ed Escape.

>> LA LINEA PURSUIT DEDICATA


ALLO SPORTIVO CHE CERCA DI SUPERARE
I PROPRI LIMITI, ED CARATTERIZZATA
DA UN TAGLIO ADERENTE E
AERODINAMICO, LOOK AGGRESSIVO
E ACCORGIMENTI STUDIATI PER
PERMETTERE DI ESPRIMERSI AL MEGLIO
DURANTE LA PRESTAZIONE. ALLINTERNO
DELLE GAMME PEARL IZUMI, VI SONO
POI TRE LIVELLI DI TECNICIT: SELECT,
ELITE E PRO. A SINISTRA LA MAGLIA ELITE
PURSUIT LTD (99,95 EURO), A DESTRA
LA SELECT PURSUIT LONG SLEEVE JERSEY
(69,95 EURO).

SHIMANO ITALY
tel. 0331/467311
www.pearlizumi.com

111

PUNT ESCLAMATIVO
OMISSIONE
DI SOCCORSO
(E MANCANZA TOTALE
DI SENSO CIVICO)
ALLE GRANFONDO.
FERMARSI AD AIUTARE

Scrive a caldo un partecipante alla Nove Colli 2016: Discesa


di Sogliano, chi va piano far i 50 allora. Dopo una curva c
qualcosa in mezzo alla strada. Freno, realizzo: un ragazzo caduto,
privo di sensi, una brutta ferita alla testa, molto sangue. Chiamo
il 118, gli sto vicino, gli parlo, cerco di deviare gli altri atleti.
Si riprende, in evidente stato
confusionale, continua
a ripetere ma quanto manca
allarrivo. Nessuno - dico
nessuno - si fermato prima
di me, n dopo. Qualcuno anzi
si divertiva a sfiorarmi dopo
che allarrivo dellambulanza
cercavo di avvertire del
pericolo della sede stradale
occupata. Ragazzi, ma come siamo diventati!. Ci scrive Paolo,
fondista esperto: Mi chiedo se il reato di omissione di soccorso sia
configurabile anche in una granfondo. Mi chiedo come sia possibile
che, anche a centro gruppo, dove landatura pi tranquilla,
se provo a fermare qualcuno cercando un telefonino per chiamare
soccorso per un collega ferito, tutti facciano finta di non sentire
o non vedere... Sono appassionato alpinista da trentanni e,
quando si scala, di fronte a una richiesta di aiuto tutto il resto
passa in secondo piano. E nel ciclismo?. Insomma, allarme
per unesasperazione che acceca. Che fare? Serve educare.
E ribadire - sul regolamento - che soccorrere chi in difficolt
un obbligo. Il movimento cresce solo se un concetto come
questo si radica nella testa di chiunque pedali.

Se un fondista si
fa male (e gli altri
se ne fregano)...
CHI SI FATTO MALE
DOVREBBE ESSERE
UN OBBLIGO DI
REGOLAMENTO E
MORALE, PERCH UN
INCIDENTE PU
CAPITARE A TUTTI.
LESASPERAZIONE
(ANCHE A CENTRO
GRUPPO)
PROVOCA INVECE
COMPORTAMENTI
INACCETTABILI.
COME
RESPONSABILIZZARE
CHI PENSA SOLO
ALLA PRESTAZIONE?

112

UnitedHealthCare Pro Cycling Team // Foto Devich

La nuova gamma Maxxis di copertoncini da corsa comporta pi sorrisi che


forature, durante la preparazione invernale. Il RELIX coniuga prestazioni
al top mondiale con laffidabilit, grazie alla carcassa in assoluto pi
veloce, la ONE70, dotata di una protezione antiforatura SilkShield
estesa da un tallone allaltro. Per gli scalatori il DOLOMITES offre
un peso inferiore a 200 g, pur conservando la sicurezza della
protezione SilkWorm sotto al battistrada. Scordatevi delle
preoccupazioni e GET OUT THERE.

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