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La bici da strada
La misura del cavallo va moltiplicata per un coefficiente di 0,65 per ottenere la
misura (nominale) del telaio. Esempio: cavallo 86 cm x 0,65 = 55,9. Quindi
sar necessario un telaio la cui misura in senso verticale, cio la distanza tra
l'asse del movimento centrale e l'intersezione con l'asse del tubo superiore,
di circa 56 cm. Notate la parola "circa": come spiegher pi diffusamente in
seguito, possibile che in realt la taglia perfetta per questo ciclista ipotetico
possa essere anche un'altra, vicina a quella teorica ma non coincidente con
essa. Attenzione che se il telaio viene misurato non "centro-centro" come ho
spiegato, ma "centro-fine" (dall'asse del movimento centrale alla fine del tubo
di sella) si ottiene una misura nominale pi grande, e questo a parit di
dimensioni della bici finita.
La "lunghezza" del telaio (la lunghezza del tubo superiore) in genere uguale
alla misura verticale, ma pu essere diversa (maggiore di un cm o due) se il
ciclista ha una struttura fisica che lo richiede, esempio braccia lunghe rispetto
alla media. Quindi un telaio "di 56" alto e (probabilmente) lungo 56, un
"56x57" alto 56 ma lungo 57.
La mountain bike
Per le MTB si calcola la misura teorica come descritto per la bici da corsa ma si
sottraggono 10 cm, quindi per il solito ciclista nell'esempio di prima: cavallo 86
cm x 0,65 = 55,9; 55,9-10= 45,9 cm, che tradotti in pollici (dividendo per
2,54) divengono 18. La cosa si complica e di molto per la misura orizzontale,
poich nelle MTB la lunghezza del tubo superiore sempre superiore alla
misura verticale, dando cos vita a telai pi lunghi rispetto alla stessa taglia
"stradale". In pi c' il problema della misurazione: da qualche tempo infatti
sempre pi diffusa la geometria del telaio "sloping", vale a dire un' accentuata
inclinazione verso il basso e l'indietro del tubo superiore; in questo modo non
marca e modello
17"
SINTESI Fuego
557
580
17"
544
560
18"
FRM Arc
545
560
18"
580
18"
590
18"
GT Zaskar
575
601
19"
560
585
19"
LIYANG WCS
575
590
19"
570
600
E' evidente che a parit di misura nominale ci sono differenze nella lunghezza
effettiva, perfino di 4 centimetri, mentre taglie diverse hanno in realt la stessa
lunghezza. Il mio consiglio di cercare il telaio la cui lunghezza effettiva sia
superiore di poco alla taglia teorica: nel caso di prima, con una taglia "stradale"
teorica di circa 56 cm, la lunghezza reale ottimale dovrebbe aggirarsi intorno ai
58-60 cm. Uso di nuovo il condizionale, poich ovviamente la lunghezza del
busto e delle braccia possono far scegliere un telaio pi allungato o
semplicemente di una taglia superiore, cos come uno pi corto o di una misura
pi piccola.
bassa, con il risultato di non scaricare tutta la potenza delle gambe sui pedali,
ma soprattutto di innescare possibili patologie a carico delle ginocchia.
La sella possiede due regolazioni, una di inclinazione in avanti ed una
longitudinale. Per quanto riguarda l'inclinazione, in genere la posizione pi
comoda quella in cui la sella perfettamente orizzontale al suolo; se la punta
troppo alta si sente fastidio nella regione perineale, se troppo bassa il corpo
tende a scivolare in avanti e si provocano dolori alle spalle ed alle braccia. Per
regolare la posizione longitudinale, occorre prima aver montato le tacchette dei
pedali a sgancio rapido sulle scarpe in modo corretto, cos come descritto nella
sezione sui pedali. Salite in bici, agganciate i pedali, assestatevi bene sulla
sella, ponete i pedali in piano e, con l'aiuto di un filo a piombo (e di un amico
che vi sorregga) verificate che l'articolazione del ginocchio pi avanzato (la
protuberanza sotto alla rotula) sia sulla vericale dell'asse del pedale o nelle sue
immediate vicinanze. Spostate la sella avanti e indietro fino ad un corretto
allineamento.
L'altezza e la distanza del manubrio dalla sella sono influenzate principalmente
dall' utilizzo: una posizione pi elevata del busto (manubrio pi alto e/o pi
vicino alla sella) pi comoda, una pi schiacciata (manubrio pi basso e/o pi
lontano) permette maggiore aerodinamicit e maggiore potenza. Un'attacco
"standard" di 10 cm dovrebbe esssere un buon punto di partenza: seduti in
sella con i pedali agganciati, con il manubrio impugnato nella sua parte diritta,
i gomiti dovrebbero essere ancora piegati e guardando verso il basso, il
manubrio dovrebbe apparirvi poco davanti al mozzo anteriore.
La procedura di messa a misura della MTB la stessa, con un paio di differenze
da considerare. I pedali SPD, generalmente montati sulle MTB, sono meno
spessi dei loro cugini stradali, e quindi l'altezza della sella va diminuita di circa
1 cm. Altra particolarit sono i nuovi sistemi di serie sterzo Aheadset, molto pi
rigidi e leggeri, che per costringono a sostituire l'attacco se si vuole variare
l'altezza del manubrio in modo sensibile.
punti della sella stessa su cui le ossa del vostro bacino si appoggiano sia in
piano. Troppi ciclisti regolano la sella troppo in discesa, il che provoca uno
scivolamento costante del corpo in avanti (verso la parte stretta), costringendo
a spingere sul manubrio per recuperare la posizione. Ovviamente, altri trovano
insopportabile la punta della sella: se alzare la punta per mettere la sella in
piano d fastidio, consiglio di provare un modello diverso, che sia in grado di
ospitare al meglio le ossa pelviche in posizione orizzontale. Quando si riesce a
stare seduti sulla sella in posizione confortevole, si pu continuare a mettere a
misura la bici.
La tecnica che io uso prevede di avere il ciclista in sella, coi piedi fissati ai
pedali e con le mani sulla parte superiore dei leve freni, e i gomiti leggermente
piegati. Togliendo le mani dai freni, si cerca di capire se si pu mantenere la
stessa posizione in modo confortevole: se la sensazione fastidiosa, vuol dire
che in quella posizione si utilizzerebbero le braccia per reggere il corpo,
provocando dolori alle spalle ed al collo.
In genere raccomando di spostare avanti la sella finch si ha la sensazione di
cadere in avanti se si sollevano le mani dal manubrio. Questo significa avere la
sella pi indietro di quanto prescrivano altri sistemi. Non vi preoccupate della
posizione del manubrio finch la sella non dove la volete, a meno che sia
veramente troppo lontano. Se il morsetto del reggisella non permette la
regolazione che vi serve, esistono degli adattatori ("Torque Platform").
L'altezza della sella si trova facendo delle prove, non credo infatti che
un'approccio sistematico possa funzionare. Alcuni sostengono che l'altezza
della sella si determina come una percentuale di qualche misura della gamba;
altri fanno appoggiare il tacco sul pedale a gamba estesa, ecc. senza per
tenere in considerazione il tipo di utilizzo della bici, l'angolo del piede o altre
caratteristiche personali. Forse il modo migliore posizionare la sella alla
massima altezza alla quale i fianchi restino fermi durante la pedalata, ed il
ginocchio presenti ancora un certo angolo quando la pedivella in basso. Direi
che occorre cominciare da questa misura. Un fatto interessante che mentre
alcuni ciclisti sono molto sensibili a variazioni anche minime dell'altezza della
sella, la maggior parte sembra non accorgersi di cambiamenti dell'ordine del
centimetro.
Per quanto riguarda il manubrio, ci sono due elementi da tenere in
considerazione: altezza e distanza dalla sella. Una posizione pi eretta, per
farla breve, pi comoda e permette una migliore visuale, mentre una pi
abbassata pi aerodinamica, aiuta i muscoli a lavorare pi efficientemente,
pi stabile ad alte velocit, e facilita in salita. Un manubrio pi vicino pi
comodo con il busto pi eretto, uno pi lontano invece aiuta in salita (specie in
fuorisella) e ad alte velocit. Io raccomando la posizione pi bassa e lontana
che sia ancora comoda: uso una pipa sterzo regolabile per provare diverse
soluzioni dal vero.
Suggerirei di utilizzare la bici che possedete attualmente per trovare le
posizioni ideali della sella e del manubrio. Quando la bici OK per voi, rilevate
ed appuntatevi queste misure:
- distanza verticale dall'asse del movimento centrale ad una linea orizzontale
passante per la parte superiore della sella;
- distanza orizzontale tra la punta della sella e l'asse del movimento centrale,
misurata con un filo a piombo;
- distanza orizzontale tra la punta della sella e la linea verticale passante per
l'asse del manubrio;
- distanza verticale tra la linea orizzontale passante per la parte superiore della
sella e l'asse del manubrio;
- distanza tra l'asse del manubrio e la piega del manubrio stesso.
Nel caso vogliate cambiare la bici, potete utilizzare queste misure come base
per scegliere; ricordate di utilizzare la stessa sella per mettere a misura la
nuova bici. Potreste trovare una gamma di misure diverse in grado di
soddisfare le vostre esigenze: direi che meglio scegliere il telaio pi piccolo
tra quelli che vanno bene, ma ricordate un telaio pi piccolo fornisce meno
spazio per accessori come portaborracce ed altro.
Fate caso che finora non si mai parlato di misurazioni di parti del corpo,
ginocchia sulla verticale di pedali, manubri che non facciano vedere i mozzi
anteriori eccetera. La mia metodologia piuttosto differente da quanto si vede
fare nella maggioranza dei negozi di bici. I sistemi di misurazione commerciali,
come il "Fit Kit", sono basati su misure medie che si prevede possano dare un
buon risultato. Prendiamo invece due casi, A e B; A ha gambe molto forti ma i
muscoli del tronco deboli, mentre B a partit di misure antropometriche ha
fatto molta palestra ed ha una muscolatura pi equilibrata. La regolazione
longitudinale della sella risulter diversa, poich la maggiore massa del busto
di B richieder una posizione pi arretrata.
La diversa destinazione di utilizzo porter altres ciclisti dalle proporzioni fisiche
identiche a scegliere soluzioni diverse per le loro bici. La differenza maggiore
nel mettere a misura una bici da corsa o una da turismo sta nello scegliere un
diverso manubrio, ma anche la posizione della sella avr un'influenza. Un
agonista non ha interesse a guardare il panorama, considerato anche che una
posizione pi bassa aiuta a sviluppare la potenza. Inoltre, una sella pi avanti
permette anche al manubrio di essere pi avanti, il che aiuta in salita ed di
massimo interesse per chi corre.
Ricordate che le misure della bici sono il frutto del compromesso tra ricerca
dell'efficienza e della comodit. Guardate i corridori su pista, con il busto quasi
orizzontale e le braccia che impugnano il manubrio in basso, una posizione di
certo non comoda ma che consente al corridore di spingere con la massima
potenza sui pedali, proprio perch riesce ad esercitare una trazione con le
braccia sul manubrio. Il ciclista medio non avrebbe nessun vantaggio da una
posizione in sella estrema come questa.
Probabilmente molti di noi avranno pedalato su una bici a tre marce tipo la
Raleigh Sports. Una bici simile progettata per la comodit pi che per
l'efficienza; non potrebbe essere pi diversa da una bici da pista, con la sella
indietro, il manubrio cos vicino e talvolta pi alto della sella. Uno dei motivi
della lentezza di queste bici proprio la posizione in sella, che non permette a
tutti i muscoli del corpo di lavorare insieme come fa invece una bici da corsa.
La posizione che cerchiamo sta nel mezzo, tra la bici da pista e la bici a tre
marce, ma ognuno deve trovare il giusto compromesso da s. Nessun
"esperto" pu dire a priori a quanta comodit siamo disposti a rinunciare per
essere pi veloci in salita, n a quanta velocit dovremmo rinunciare per
rendere la bici del prossimo secolo pi comoda.
["Peter Jon White" - mailto:Peter@PeterWhiteCycles.com
http://www.PeterWhiteCycles.com fornito da "Sergio Servadio" servadio@mailbox.difi.unipi.it
tradotto da "Sembola" sembola@freemail.it]
Esatte misure del telaio che determinano la posizione e lazione di pedalata, cio il
rendimento fisico e meccanico.
La bicicletta deve essere solida, leggera e costruita con buoni materiali.
72-74-----------------------------48
75-76-----------------------------50
77-78-----------------------------51
79-80-----------------------------52
81--------------------------------53
82--------------------------------54
83-84----------------------------55
85-86----------------------------56
87--------------------------------57
88-89----------------------------58
90--------------------------------59
91--------------------------------60
92--------------------------------60,5
93--------------------------------61
94--------------------------------62
95--------------------------------62,5
Il cavallo la lunghezza in cm della gamba misurata da terra al perineo. Per una corretta
misurazione sufficiente un metro ed una squadra da disegno. Posizionarsi, indossando un paio di
pantaloncini da ciclismo, con le gambe lievemente divaricate e i piedi nudi vicino alla parete.
Mettere la squadra a contatto con il muro quindi sollevarla fino a raggiungere il cavallo, segnate il
punto sul muro, quindi misurare la sua altezza da terra. Si pu usare anche una sella da posizionare
al di sotto del cavallo quindi si effettua la misurazione, importante ricordarsi di aggiungere lo
spessore della sella. Una misura importante laltezza della sella , il metodo pi veloce quello
ormai classico di mettersi in sella appoggiando i talloni sui pedali, pedalando indietro non si devono
osservare ondeggiamenti laterali della gamba , quando raggiunge la posizione perpendicolare al
tubo piantone. Il metodo pi preciso la misurazione del cavallo (precedentemente descritto).
Premesso che l altezza della sella deve essere misurata dal centro del movimento centrale alla
sommit della sella, facendo scorrere il metro parallelo al tubo piantone, vi un coefficiente 0,885
che si deve moltiplicare per la misura del cavallo in cm per ottenere la misura.(es. cm 82 x 0,885 =
cm 72,5). La misura del tubo orizzontale da valutare in base alle caratteristiche del ciclista,
normalmente si utilizza un tubo orizzontale della stessa misura di quello del piantone, comunque si
potr variare la lunghezza del ciclista agendo sulla pipa reggi manubrio. Per la corretta scelta della
misura dellattacco manubrio fare riferimento alla posizione ottimale del tronco e delle braccia, la
posizione esatta quella che permette al ciclista di sviluppare agevolmente e pi a lungo la maggior
velocit con minor sforzo. La posizione deve assicurare un buon equilibrio dinamico (le ginocchia
non devono urtare i gomiti), respirazione corretta, buona distribuzione dei pesi sulle ruote. La
posizione pi comoda deve consentire al ciclista di scaricare il 45% del peso attraverso le braccia
sul manubrio e la ruota anteriore e il peso rimanente attraverso la sella e le gambe sui pedali e la
ruota posteriore. Per mantenere le giuste proporzioni tra la misura orizzontale e la lunghezza della
pipa ci si pu affidare alla tabella.
TUBO PIANTONE (in cm) MISURA ATTACCO (in cm)
49-51-----------------------------7-8
52---------------------------------9-10
53---------------------------------9,5-10,5
54---------------------------------10-11
55---------------------------------10-11
56---------------------------------10,5-11,5
57---------------------------------11-12
58---------------------------------11-12
59---------------------------------11,5-12,5
60---------------------------------12-13
61---------------------------------12-13
62---------------------------------13-13
LA SELLA
La sella deve essere parallela al tubo orizzontale ,con la punta leggermente rivolta verso lalto,
questo per distribuire equamente il peso del corpo lungo la colonna vertebrale. La sella deve essere
di circa 5-7 cm pi alta dellattacco manubrio e pu essere anche avanzata o retratta rispetto al
canotto reggisella. La posizione ideale di avanzamento si ottiene quando la verticale dal centro della
sella cade da 2 a 5 cm dietro il centro del movimento centrale. Teoricamente, posizionandosi con la
giusta altezza di sella linclinazione del piantone deve far che larticolazione del ginocchi,
utilizzando come punto di repere il punto tra rotula e parte distale del femore, cade sullasse del
pedale con la pedivella in posizione parallela al terreno, rivolta verso la parte anteriore della
bicicletta.
ALTEZZA DA TERRA
Per valutare laltezza da terra pi appropriata dobbiamo fare riferimento alla scelta delle pedivelle e
alla specialit . Normalmente laltezza da terra per le gare in pista e di ciclocross e di 28 cm, mentre
per le gare su strada la misura varia da 26,5 a 27,5 (dipende dalla lunghezza della pedivella). Questa
differenza data dalla necessita di non toccare con i piedi la pista ,vista linclinazione in curva.
DISTANZA (cm)
38---------------------------------10,2
39---------------------------------10,6
40---------------------------------11
41---------------------------------11,4
42---------------------------------11,8
43---------------------------------12,2
44---------------------------------12,6
45---------------------------------13
74-77-----------------------------170
78-81-----------------------------172,5
82-85-----------------------------175
86-89-----------------------------177,5
90-92-----------------------------180
Una cosa importante da ricordare che le variazioni di lunghezza necessita un periodo di adattamento
dei muscoli che varia dalle 4 alle 6 settimane.
MANUBRI
La scelta del manubrio varia dalla specialit .La larghezza deve essere uguale alla distanza misurata
tra la sporgenza al di sopra della spalla destra e quella della spalla sinistra ,di norma varia tra 40 cm
e 44cm.La sua altezza rispetto alla sella deve favorire una buona penetrazione e un buon comfort
.Bisogna posizionare il manubrio dai 5-7 cm al disotto della linea della sella che a sua volta deve
essere parallela al terreno (in bolla).
LE RUOTE
La ruota pi usata quella in alluminio con raggi che vanno al mozzo. Le coperture possono essere
con tubolare o con copertoncino e la sua camera daria .Una ruota pu avere un minimo di 24 raggi
a un massimo di 40 .I 24 raggi sono consigliati per ruota anteriore e per le specialit contro il tempo
.I raggi sono normalmente 28-32 e dipendono anche dal peso della persona.Per il ciclocross e pista
si utilizzano 36 raggi .Le ruote a raggi dritti aumentano la rigidit, ma l inconveniente di perdere
facilmente l equilibrio.I mozzi si possono trovare a flange grandi sempre per aumentare la rigidit.
Con il nome lenticolare si definiscono le ruote piene e le superficie hanno forma di lente .Si usano
per gare di cronometro con percorsi piani, esse diminuiscono il cx .Si usano maggiormente per la
ruota posteriore, perch montate d avanti comprometterebbe la guidabilit. Le ruote a razze
derivano da quelle lenticolari. L utilizzo di materiali compositi ha permesso di avere una ruota
molto rigida e di peso basso. L' inconveniente principale consiste in una difficile equilibratura
,infatti se si danneggiano molto difficile ripararle. Non si consiglia l uso in discese con molte
curve. Le ruote con un diametro piccolo permettono di migliorare la penetrazione e il peso ,per l
attrito maggiore .Quindi il vantaggio si ha con l aumentare delle velocit di percorrenza delle
nelle gare a cronometro.
I COMPONENTI
I gruppi (freni ,cambio ,guarnitura ,pignoni ecc.) hanno raggiunto un livello di efficacia meccanica
molto alta .Tutto questo proporzionale al costo della bici .Vi sono cambi e freni sempre pi
precisi, affidabili per raggiungere prestazioni sempre pi elevate ( si pensi ai 120 km/l in discesa).
Con i nuovi materiali si ha avuto una diminuzione del peso totale della bici e caratteristiche migliori
(il 10 rapporti della Campagnolo).
MOVIMENTO CENTRALE
GUARNITURE
PEDIVELLE
PEDALI
CATENA
Il cambio di velocit costituito da un gruppo di pignoni dentati, fissati a pacco al mozzo della
ruota posteriore ;da un dispositivo mediante il quale si pu depistare la catena da una corona all
altra; dal tendi catena che assicura l esatta tensione della catena dopo avere cambiato.
Il deragliatore fissato al tubo piantone sopra alla pedaliera e ha il compito di depistare la catena
nell azione di cambio di rapporto da una corona all altra.
I pignoni fanno parte della ruota libera ,hanno diversa dentatura e dimensioni, ma all interno
hanno lo stesso diametro o filettatura, sono anche intercambiabili secondo l esigenza, in salita si
montano un pacco di pignoni pi grandi (14 il pi piccolo e 26-28 il pi grande) in pianura (12 il
pi piccolo 23 il pigrande).La ruota libera munita da 21 denti che si trovano nella parte interna
del mozzo, su questi denti agiscono due assesti mossi da due mollette o arpioni, che nel momento in
cui si azionano i pedali fanno presa sui denti, portando in presa la catena sui pignoni .Quando non si
pedala, invece il mozzo risulta in posizione di folle ,cio le mollette non permettono la presa.
Il movimento centrale un congegno sottoposto a notevole usura perch costituisce il perno dei
pedali .Costruito in acciaio o titanio ha una larghezza di 70 mm e una lunghezza di 120 mm ,dove
alle estremit vengono avvitate le pedivelle .La rotazione assicurata da sfere, due per parte.
Le guarniture sono costruite generalmente in duralluminio, queste ruote dentate sono posizionate
a livello del movimento centrale ,e da esse dipende quindi lo sviluppo della pedalata. Hanno un
numero di denti che varia da 39 -53 .Le pedivelle sono in lega leggera , come gi detto la lunghezza
standard di 170 mm.
La catena costituita da 110 maglie in acciaio ,consente la trasmissione tra i pedali e la ruota libera
.Deve sempre lavorare in linea per evitare attriti e logorii che ne dimezzano la durata, che di media
5000km ;lusura viene evidenziata dal gioco eccessivo che si riscontra tra questa e i denti della
moltiplica e in casi limiti difficolt a cambiare rapporto.
LA PEDALATA
Lanalisi della pedalata inizia dal punto morto superiore, cosi chiamato perch la forza esercitata
verticalmente non ha alcun effetto. In questa fase la gamba piegata e per ottenere una forza
propulsiva, bisogna spingere il pedale mantenendo il piede leggermente in avanti. Di seguito la
forza che spinge in avanti comincia a diminuire , mentre si inserisce una componente verticale con
direzione verso alto grazie alla azione degli estensori della coscia e della gamba. Lo stesso lo si fa
nel proseguo della pedalata dove la componente verticale aumenta a scapito di quella orizzontale
che in seguito scompare totalmente, in quanto la forza verticale ha il massimo braccio di leva .Per
ottenere questa distribuzione di forza il piede diminuisce l inclinazione. Di seguito si inserisce una
forza nuovamente orizzontale ma con verso opposto alla precedente per l entrata in azione dei
muscoli del polpaccio ;l azione di trazione e di spinta verso dietro continua fino al punto morto
inferiore ,dove la forza utile solamente quella orizzontale .Da qui in seguito si avr un azione
opposta alla precedente con un coinvolgimento superiore dei muscoli flessori dellarto inferiore in
quanto il pedale va tirato verso lalto. Una combinazione cos descritta fa si che la forza applicata ai
pedali sia perpendicolare alla pedivella e che sia in pieno coinvolgimento della muscolatura .L
intervento della muscolatura ,varia inoltre dalla frequenza di pedalata ,a un regime di pedalata
basso (70-80 rpm) si ha una diversa inclinazione del piede rispetto a frequenze elevate (105-120
rpm) ,questo porta ad un diverso utilizzo della muscolatura flesoria del piede e flessosi plantari .Il
55% della potenza applicata viene scaricata sui pedali tra i 60 e i 120.Larticolazione del
ginocchio deve raggiungere unestensione massima di145-150 tra gamba e coscia. La corretta
posizione del corpo sulla bici dovr fare in modo che in posizione di massimo impegno (mani in
presa sulla parte inferiore del manubrio ) langolo tra corpo e arto inferiore risulti 90-100, l
angolo tra braccio e busto sar 95-100 , langolo tra braccio e avambraccio 100120 .
LA MANUTENZIONE
La manutenzione di base (che possono fare tutti ) consiste nella pulizia del telaio e del cambio
catena. Oltre a conservare un aspetto curato, la bici deve garantire la sicurezza del ciclista ;ogni 58000 km bene sottoporre la bicicletta a una completa revisione: sostituire i cavi dei freni, del
cambio, i pattini dei freni, la catena, i pignoni posteriori, il nastro del manubrio, il movimento
centrale, i copertoncini.
Gli attrezzi indispensabili :
estrattori
attrezzi fermacavi
serie brugole di varie misure
stringimaglie per catena
chiave a fusta per la corona dentata (pignoni)
avvitaraggi (nipple)
morsa
Si incomincia con la pulitura esterna con acqua e detergente ,poi si asciuga con un panno di
daino .Con gasolio o benzina e un pennello si effettuano le operazioni di pulitura della catena ,dei
pignoni e della corona .Dopo aver effettuato questa operazione ,si devono asciugare accuratamente
sia la catena sia i pignoni e oliare la catena con qualche goccia di olio al teflon ,per lubrificare il
sistema di trasmissione.
I freni vanno controllati e regolati spesso ,seguendo questa procedura :
Per sostituire il cavo dei freni si posiziona la nuova guaina che conterr il filo del freno
passandola ,se previsto ,nel tubo orizzontale per il freno posteriore , per il freno anteriore la guaina
non deve risultare tesa .Si passa del grasso lungo il filo del freno per poterlo far scorrere senza attriti
nel foro della guaina .Introdurre il filo del freno nel foro della leva dei freni tirata ,far scorrere il filo
nella guaina fino all impiombatura .Il filo uscito dall estremit della guaina va collegato al foro
della vite di regolazione e poi al bariletto di fissaggio .Si avvita a fondo la vite di regolazione che
tende progressivamente il filo e si blocca con il dado del bariletto. Si taglia l eccedente filo e si
completa l estremit con una impiombatura per non far si che si sfilacci .Con una brugola si
controlla l allineamento dei pattini rispetto al cerchio , in modo che i pattini risultano molto vicini
al cerchio con un luce di 2-3 mm.
Il deraliatore va spesso registrato perch se il cavo allentato il comando non consente di
effettuare il passaggio della catena dalla corona media a quella pi grande. La prima operazione di
mettere in tensione il cavo e bloccarlo sul fermo a vite ; se il deraliatore non funziona ancora si deve
sostituire il cavo .Ingrassare il filo e controllare la perfetta scorrevolezza nella guaina . Fissare il
filo, regolare con le viti per una perfetta inclinazione delle guance rispetto alla catena.
Il cambio pu avere delle anomalie che dipendono spesso dal cavo del cambio che si allentato o si
sta spezzando ,oppure il tendi catena fuori asseto . Per ovviare a questi inconvenienti si pu
intervenire con la regolazione del cambio attraverso due viti che, avvitate in senso orario ,
permettono di assestare i pignoni rispetto alla catena : la vite inferiore agisce sullinclinazione del
cambio rispetto alla catena , evitando che esca dal pignone pi piccolo, la vite superiore evita che la
catena finisca nei raggi ,uscendo dal pignone pi grande .La tensione del filo deve essere regolata
tutte le volte che il cambio presenti anomalie di funzionamento .Una di queste anomalie il salto di
catena da un pignone allaltro sotto sforzo , la causa la catena allentata o troppo usurata , o il filo
del cambio un po molle.
Il movimento centrale pu avere un po di gioco , in questo caso si stinge con le apposite chiavi .
Se invece va smontato per sistemare un eventuale giro delle pedivelle , si tolgono le pedivelle per
accedere al perno del movimento che lavora su sfere .Si procede al serraggio della calotta che
contiene le sfere per evitarne il gioco eccessivo Se la scorrevolezza non regolare le sfere vanno
sostituite. Prima di rimontare le pedivelle , necessario ingrassare le sedi dinnesto. I pedali vanno
rimontati bene e senza un minimo gioco .Vi sono anche dei movimenti a cartuccia ,a questi non si
possono sostituire le sfere perch sono chiusi ermeticamente.
La sostituzione dei pignoni va fatta con la chiave a frusta e la chiave esagonale per allentare la
ghiera di chiusura dei pignoni .Tolta la ruota dal telaio , la si tiene ferma in larghezza fra le gambe ;
la chiave a frusta fa presa sul secondo pignone partendo dallalto ; con la chiave esagonale si allenta
la ghiera di chiusura . Si sfilano i pignoni dal corpo della ruota libera tenendoli con la mano
affinch non si disiallineino , le scanalature la loro interno devono combaciare perfettamente col
corpo del pignone per essere infilati di nuovo.
Le ruote devono avere una pressione ottimale che indicata dal costruttore , e viene maggiorata o
diminuita in relazione al peso del ciclista . La gonfiatura viene correttamente effettuata con una
pompa provvista di manometro .La pressione varia secondo il tipo di bici : montainbike 4,5 at ,bici
da corsa 8 at ,turismo 6 at .In caso di foratura dopo la riparazione della camera daria (o sostituzione
con una nuova) si mette la valvola nellapposita sede sul cerchio e si fa una leggera gonfiata alla
camera per poterla avvolgere senza pizzicarla al cerchio .Il pezzo finale della camera daria deve
essere avvolto con particolare cura .Nel montaggio del copertoncino, si usano le apposite leve che
aiutano a fissarlo nella sede del cerchio, la parte finale risulta un po difficile ,ma avvicinando
sempre pi fra loro ,si adatter il copertoncino in modo perfetto. La centratura della ruota
necessaria quando tende a girare con ondeggiamenti laterali ,anomalia che si pu osservare
guardando i pattini dei freni .Si monta la ruota sullapposita forcella, bloccandola in senso verticale
da una morsa ,si fissano i punti di riferimento montati sulla forcella e si controlla , facendola girare ,
la centratura della ruota. Tutti i punti del cerchio devono essere equidistanti dai riferimenti disposti
lateralmente al cerchio Si interviene sui raggi con il nipple avvitando per tenerli in trazione in senso
laterale, regolandone la tensione .Questa operazione va eseguita da mani esperte perch molto
delicata.