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MANI IN POSIZIONE BASE STERZATA SENZA SPOSTAMENTO MANI

Posizione base, fondamentale per guidare con qualit e sicurezza: Gran parte delle curve di strade ed autostrade italiane si possono
mani sul volante come sul quadrante di un orologio, per indicare leore percorrere senza spostare le mani dalla posizione base 9:15,
9:15, con i pollici bene ancorati alle razze. semplicemente ruotando il volante fino ad un massimo di 90.
Questo garantisce:
Permette:
- maggiore velocit di movimento; - massima presa;
- maggiore precisione di guida; - velocit di movimento e di reazione;
- maggiore sensibilit e controllo della vettura - precisione;
- sensibilit.

In caso di necessit la sterzata potr arrivare fino a 100 senza


abbandonare la posizione base.

POSIZIONE SUL SEDILE: TROPPO LONTANA (prospetto) POSIZIONE DI GUIDA: LONTANA (pianta)

Difetto pi diffuso nellimpostazione di guida dei comuni utenti stradali: In fase di curva, non potendo aumentare la distanza tra il punto spalla e la
busto troppo distante dal volante, con le braccia tese. corona del volante, il guidatore si trover ad affrontare uno dei seguenti
Ci si traduce in: problemi:
- maggior peso del volante e conseguente sforzo; a) mantenendo il corpo ancorato al sedile, la mano superiore non riesce a
- minore sensibilit e precisione nel controllo della vettura; mantenere la presa sul volante in curva: il guidatore costretto a
- affaticamento del collo in caso di lunghe percorrenze. controllare il volante con braccio-mano inferiore, pi impedita nel
movimento;
b) mantenendo la presa sul volante il corpo si stacca dallo schienale e, per
effetto della forza centrifuga in curva, scivola verso lesterno
dellabitacolo, aumentando ulteriormente la distanza del busto dal volante.

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POSIZIONE SUL SEDILE: CORRETTA (prospetto) POSIZIONE DI GUIDA: CORRETTA (pianta)

La posizione di guida corretta richiede le braccia flesse quasi a formare un Grazie alla corretta impostazione di guida possibile ruotare il volante di
angolo di 90, con le mani ancorate al volante in posizione 9:15; busto pi 90 senza aprire la mano sulla parte superiore della corona e senza
vicino al volante (senza esagerare). spostare la spalla dallo schienale.
Ci permette: In questo modo:
- minor sforzo sul volante, maggiore velocit, sensibilit e precisione nei - le mani mantengono sempre una buona presa sul volante;
movimenti dello stesso; - il corpo bene inserito nel sedile e non scivola in fase di curva.
- mani sempre in presa, in qualunque posizione;
- maggiore sensibilit del corpo sul comportamento della vettura;
- minore affaticamento della schiena.
La posizione delle gambe una conseguenza dellimpostazione
corpo/braccia/mani.

STERZATA CON SPOSTAMENTO MANI POSIZIONE PIEDI CORRETTA

Facciamo lesempio di una curva a destra.


Piede destro
La procedura corretta :
Il tallone deve essere appoggiato sul pianale tra freno e acceleratore.
- la mano destra scorre sulla corona del volante prima della curva,
Per passare dallacceleratore al freno e viceversa, si sposta il piede da un
raggiungendo la posizione ore 12:00;
pedale allaltro senza sollevare il tallone, per ottenere maggiore velocit di
- la mano sinistra lascia scorrere il volante, mentre la destra lo tira in
movimento.
fase di inserimento in curva;
- quando la razza inferiore arriva in posizione ore 15:00, anche la sinistra
Piede sinistro
entra in presa e le due mani insieme concludono la rotazione (nel caso la
Sempre appoggiato sullapposita pedana a sinistra della pedaliera, per
sterzata richiesta sia ancora superiore, si ripete la manovra).
garantire al corpo un ulteriore punto di appoggio in fase di curva o frenate
Se la curva fosse stata a sinistra, la procedura la medesima a mani
brusche.
invertite.
Il piede sinistro si porta sulla frizione solo quando serve cambiare marcia.
Ritorno
Per ritornare ad una posizione rettilinea:
- la destra lascia scorrere il volante, mentre la sinistra lo tira, finch la
destra riprende il volante in posizione originale; da qui la destra
accompagna la sinistra, portando il volante in posizione 9:15.

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POSIZIONE PIEDI PUNTA-TACCO RAPPORTO VOLANTE - GRADI DI STERZATA

Il punta-tacco serve per equiparare i giri del motore alla velocit delle Domanda: quanto occorre ruotare il volante per ottenere un angolo di
ruote in fase di scalata, evitando la possibilit di bloccaggio delle ruote sterzata ruote pari a 10?
motrici, soprattutto sui fondi viscidi a bassa aderenza. Risposta: indicativamente 180, cio mezzo giro di volante.
La procedura : Conclusioni: constatando che con 180 di rotazione volante si percorre un
- la punta del piede destro frena, mantenendo costante la corretta tornante, si conclude che il rapporto volante/ effetto direzionale sulla
pressione; vettura di estrema sensibilit. Per questo motivo occorre essere precisi
- durante la scalata, il tallone viene sollevato per dare unaccelerata, onde nel movimento dello sterzo per impostare correttamente le traiettorie di
aumentare i giri del motore; curva, e nel contempo rendersi conto che non serve girare troppo il volante
- essendo una manovra di frenata, per nessuno motivo bisogna allentare la per effettuare curve anche di raggio ridotto: bastano piccoli movimenti del
pressione sul freno. volante per ottenere grandi reazioni della vettura.

DERIVA DELLAVANTRENO DIREZIONALITA E DERIVA

Dove va una vettura spinta a ruote dritte? Dritta. Ipotizziamo una vettura che marcia a velocit costante su fondo stradale a
Dove va una vettura spinta a ruote sterzate a destra di 45? A destra. buona tenuta.
Dove va una vettura spinta a ruote sterzate a destra di 90? Dritta. La sterzata determina una spinta laterale associabile alla direzionalit del
veicolo, definita dallandamento evidenziato dalla linea:
Concetto: una sterzata eccessiva in rapporto al raggio di curva ed alla
velocit di percorrenza della stessa diminuisce la direzionalit della - crescente fino ad una sterzata di circa 10, che
vettura. garantisce la massima direzionalit.
- decrescente fino ad una sterzata (teorica) di circa
60 = sottosterzo.
- nulla nellipotesi di sterzata a 90, che determina
la totale mancanza di direzionalit.

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DIREZIONALITA SU FONDI DIFFERENZIATI COEFFICIENTI DI ADERENZA

Una data curva richiede sempre lo stesso angolo di sterzata, a prescindere Laderenza di una vettura al suolo funzione del peso del veicolo che
dalle condizioni del fondo stradale: asciutto, bagnato, neve, ghiaccio. grava sugli pneumatici (determinato dalla dinamica della vettura) e dal
Ipotizziamo che su fondo asciutto la velocit di percorrenza della curva sia coefficiente di aderenza del terreno.
pari a km/h70, con la massima spinta laterale a 10 di sterzata: osservando La scala di valori va dal coefficiente pari a 0,1, caratteristico di fondi a
il grafico si pu notare che su fondo bagnato la massima direzionalit si bassissima tenuta (ghiaccio, neve) al coefficiente ottimale pari a 0,9,
ottiene a circa 7 di sterzata e su fondo innevato a circa 3. tipico di fondi ad elevata aderenza.
Come si affronta, quindi, una curva che richiede 10 di sterzata con fondo Gli spazi di arresto in caso di frenata di emergenza, dipendono, quindi, sia
bagnato/innevato? dallefficienza dellimpianto frenante, sia dallefficacia della frenata del
E necessario diminuire la velocit di percorrenza di curva a valori tali che guidatore, ma anche dal coefficiente di aderenza del terreno, che determina
la tenuta della vettura permetta di affrontare una sterzata di 10 anche su aumenti di distanza al decrescere del coefficiente stesso.
fondi a bassa aderenza.

SPAZIO DI FRENATA DISTRIBUZIONE DINAMICA DEI CARICHI A TERRA


(longitudinale)
Nel calcolo dello spazio totale di frenata, al l tempo di reazione e
conseguente spazio perso. Il carico a terra una forza fisica, dovuta essenzialmente al peso della
A 100 Km/h si percorrono 27,7 metri/secondo: se si considera che il tempo vettura, che preme lo pneumatico sullasfalto facendolo aderire al fondo
di reazione medio di un guidatore attento e concentrato pari 7 stradale.
decimi/secondo, alla stessa velocit si percorrono a 20 metri. Pi peso grava sullo pneumatico, pi questo (in funzione della sua
Nel caso una situazione di emergenza imponga una frenata al limite, le caratteristica flessibilit) sar aderente al suolo, garantendo tenuta e
possibilit che si possono verificare sono le seguenti: direzionalit.
- frenata a ruote bloccate (panic stop): senza ABS la tendenza quella di Ogni vettura ha una sua ripartizione di carico fra assale anteriore e
bloccare le ruote per eccessiva pressione sul freno, con il risultato di posteriore, equamente distribuita in condizioni di marcia costante (senza
allungare gli spazi di arresto e di perdere totalmente aderenza e accelerazione o rallentamento), ma che cambia nelle varie condizioni di
direzionalit; marcia per effetto della forza di inerzia:
- frenata modulata: il guidatore cerca di evitare l bloccaggio delle ruote, a) in fase di accelerazione, le ruote anteriori tendono ad avere meno
modulando la pressione sul freno (senza toglierla completamente), per carico, quindi meno aderenza, con possibilit di sottosterzo se siamo in
ridurre gli spazi di arresto e mantenere direzionalit; curva;
- frenata con ABS: il vantaggio del dispositivo non solo nella riduzione b) in frenata il posteriore della vettura che si scarica, con tendenza a
dello spazio di arresto (dovuto alla capacit della centralina di agire sulle perdere aderenza ed a sovrasterzare in curva, soprattutto su fondi a bassa
sole ruote bloccate, lasciando frenare le altre), ma anche e soprattutto nella aderenza.
possibilit di cambiare direzione durante una frenata al limite, cosa
impossibile a ruote bloccate.

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CURVA 90: TRAIETTORIE GEOMETRICA SICURA
CURVA 90: PROGRESSIONE
Concetto: la velocit limite di una curva non dipende dal suo angolo ma
dal raggio: rimanere vicini al margine interno della curva per tutta la sua Tecnica di impostazione di una curva a 90:
percorrenza, significa impostare una curva dal raggio ridotto, con A) frenata e scalata: prima si frena, usando il maggiore potenziale di
conseguente velocit limite molto bassa e rischio di superarla rallentamento dellimpianto frenante, e poi si scala marcia per avere il
inavvertitamente. rapporto giusto per affrontare la curva (ed ottenere ulteriore rallentamento
Utilizzando la corsia a disposizione (completamente a destra della riga di dal freno motore);
mezzeria) possibile aumentare il raggio e la relativa velocit di B) rilascio ed inserimento: lentrata in curva deve avvenire in fase di
percorrenza della curva: lobiettivo quello di mantenere una velocit rilascio dellacceleratore, per ottenere maggiore carico sullavantreno e
corretta e comunque al di sotto dei limiti di percorrenza, ottenendo nel conseguente buona direzionalit;
contempo un maggiore margine di sicurezza. C) accelerazione e riallineamento: adottando la corretta traiettoria, la fase
La traiettoria GEOMETRICA a raggio costante per non la migliore, in di uscita di curva sar a raggio crescente, con la possibilit di anticipare il
quanto mantiene la vettura impegnata per tutta la durata della curva. riallineamento del volante ed accelerare in progressione.
La traiettoria SICURA richiede un inserimento in curva ritardato, con un Ricordare che tutte le manovre effettuate dal guidatore (frenata, sterzata,
raggio iniziale pi stretto rispetto alla traiettoria geometrica: in questo accelerazione) devono essere effettuate con progressione e fluidit di
modo linserimento necessariamente pi lento, ma con il vantaggio movimento, per evitare brusche reazioni della vettura che potrebbero farne
successivo di mantenere la vettura impegnata per minore spazio, perdere il controllo.
riallineando il volante nella fase conclusiva della curva.
Un ulteriore vantaggio la visibilit anticipata in uscita di curva.

LA VISTA CIRCUITO DI VARANO

Luomo biologicamente predisposto per unandatura di movimento pari a Uno dei 10 autodromi italiani omologati per le competizioni auto/moto.
circa 3 km/h, equivalente alla velocit di spostamento a piedi. Un tracciato di 2.500 metri di lunghezza, misto, che riproduce tutta la
Lobiettivo visuale conseguente (in funzione della velocit), che serve per tipologia di curve che si possono incontrare sulle strade di tutti i giorni:
individuare il percorso da seguire, quindi molto vicino alla persona curva a 90 medio veloce, tornantone di 180, doppia curva veloce, doppia
stessa. curva in successione, secco cambio di direzione sinistra-destra-sinistra,
Nel caso la velocit aumenti per effetto del movimento del veicolo, il tornante lento.
guidatore deve adeguare il proprio obiettivo visuale alzandolo fino al Il rettilineo di 500 metri che permette di raggiungere velocit nellordine
punto che serve per individuare la corretta line da seguire. dei 130 km/h, in linea quindi con le velocit autostradali concesse dal
codice della strada.

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VARIANTE PARABOLICA PARABOLICA

Doppia curva sinistra-destra, si sacrifica la prima curva a favore della Tornantone di 180, a chiudere in uscita.
seconda, molto pi lenta. Terza marcia per entrambe e colpetto di freni tra Bisogna ritardare lingresso per potere aprire il prima possibile lo sterzo
le due curve. in uscita di curva. Da percorrere in terza marcia.

PRIMA ESSE SECONDA ESSE

Ricorda la Variante Parabolica, ma un po pi lenta. Terza marcia. Una veloce destra-sinistra: si deve applicare alla perfezione la corretta
Si sacrifica la prima curva a sinistra, ritardando linserimento e restando progressione studiata in teoria.
con la vettura vicina al margine sinistro della pista. Poi colpetto di freni e Leggera frenata quando lauto ancora in rettilineo. Ingresso nella prima
secca curva sulla destra. curva a destra in terza, in rilascio. Piede puntato sullacceleratore
Questa seconda curva pi lenta di quanto sembri, quindi importante durante il cambio di direzione (la fase critica) da un punto di corda
non accelerare prima del punto di corda per evitare ilo sottosterzo. allaltro. Dal secondo punto di corda, accelerare in progressione e
cambiare rapporto, dalla terza alla quarta, non appena la macchina dritta.
La piega sulla destra dopo la seconda esse, e che porta subito dopo alla
Curva Ickx, non rappresenta un problema sullasciutto. Sul bagnato c il
rischio di frenare con lauto ancora in curva, con conseguente pericolo di
sbandate. Massima attenzione!

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ICKX FERRO DI CAVALLO

Secco triplo cambio di direzione da affrontare in terza marcia. In realt due curve ben distinte, da percorrere con una solo sterzata.
Non si deve essere bruschi con lo sterzo, altrimenti si corre il rischio di Si anticipa lingresso nella prima curva a sinistra, in terza marcia, poi si
toccare i cordoli. rimane con lo stesso angolo di sterzo fino ad arrivare sul secondo punto di
Importante avere un buon ritmo quando si passa da una curva allaltra. corda.
Si utilizza un leggero trasferimento di carico, da realizzare con il tiro-
rilascio dellacceleratore, tra le due curve, per favorire linserimento nella
seconda parte del Ferro di Cavallo.

TORNANTINO IMMISSIONE RETTILINEO

Curva lunga da terza dove fondamentale non accelerare troppo presto,


Sullasciutto non rappresenta un problema, anche se una curva vera e
pena un inevitabile sottosterzo che penalizza luscita sul rettilineo.
propria, con un suo punto di corda.
Sul bagnato si alleggerisce lacceleratore e poi si percorre in progressione,
senza brusche manovre di sterzo e gas.

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GTV-R CUP ABITACOLO

Vettura da competizione, allestita secondo il regolamento del GTV CUP, Spogliato ed alleggerito di tutto il superfluo, per risparmiare peso (meno
sulla base dell Alfa Romeo GTV 3.0 V6 24v chili = pi velocit).
Le modifiche effettuate sulla GTV non sono soggette a nessun tipo di Il volante sportivo a tre razze permette una presa perfetta e sicura.
compromesso, sono indirizzate solo ed esclusivamente allottenimento del La pedaliera racing favorisce una corretta esecuzione del punta-tacco.
minor tempo sul giro possibile. Sedile avvolgente in fibra di carbonio, con cinture a 4 punti: massimo
Tali modifiche riguardano: ancoraggio al corpo vettura.
- ladozione del differenziale autobloccante Q2, che riduce il Il roll-bar tubolare, oltre alla naturale funzione di cellula protettiva per il
rischio di bloccaggi in frenata consentendo di staccare pi pilota in caso di incidente, irrigidisce ulteriormente il telaio, rendendola
sotto, ed allo stesso tempo migliora la motricit in uscita di ancora pi reattiva e performante.
curva;
- lassetto, con molle ed ammortizzatori specifici da
competizione, pi rigidi rispetto alla soluzione stradale ed
adatti ad un uso limite in pista;
- i freni, con dischi dello stesso diametro e materiale di serie, ma
con pastiglie tipo racing pi morbide e canalizzazioni per un
raffreddamento ottimale dellimpianto frenante.

TEMPERATURA DEL DISCO - FRENO TEMPERATURA DELLA PINZA - FRENO

Il disco freno presenta diversi sistemi di ventilazione per abbassare le La pinza freno ha la funzione di premere le pastiglie contro i dischi per
temperature di esercizio: ottenere effetto frenante; gli sforzi termo-dinamici si concentrano in alcuni
ventilazione esterna: foratura del disco; punti critici da stress.
ventilazione interna: la pi efficace. Sotto sforzo la pinza si deforma e limpianto deve recuperare questo
La ventilazione esterna solo complementare a quella interna, ma aumento di dimensione con una corsa pi lunga del pedale.
contribuisce ad ottenere temperature inferiori e minori rischi di
vetrificazione delle pastiglie.
Il disco freno sottoposto a sforzi enormi ed a temperature molto elevate
nella zona di contatto con la pastiglia freno, bisogna per considerare che
la temperatura del disco non dipende dallintensit della frenata, ma dalla
durata della stessa: quindi pi tempo si rimane con il piede sul freno, tanto
pi i freni si riscaldano pur a bassa pressione di frenata.

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TEMPERATURA DEI FRENI CURVE DI COPPIA E POTENZA

Luso molto severo dellimpianto frenante provoca temperature di Le caratteristiche di un motore si evincono dallanalisi delle curve di
esercizio dei dischi-pinze freno molto elevate, con rischi di perdita di coppia e di potenza: i grafici dimostrano il rendimento del propulsore nelle
efficienza e fenomeni di fading e vapor lock, cio di ebollizione del varie fasi di utilizzo, descritte dai giri raggiunti dal motore.
liquido durante la sosta successiva a frenate violente a cui non sia seguito Non esiste un regime ideale di utilizzo per tutti i propulsori, ma luso del
un adeguato raffreddamento dellimpianto. motore/cambio va personalizzato in funzione delle caratteristiche del
E quindi importante, nelluso in pista della vettura, raffreddare il gruppo modello e delle prestazioni che si vogliono ottenere in termini di ripresa,
frenante effettuando uno o pi giri a bassa andatura senza toccare il pedale velocit, consumo.
del freno, per abbassare le temperature prima di rientrare ai box. Da notare che le curve decrescono nella fase terminale del grafico, a
dimostrare che il livello di massimo rendimento del motore stato
superato e le prestazioni sono in calo.

BILANCIAMENTO DELLASSETTO IMPIANTO FRENANTE A DISCO

Il moderno sistema di impianto frenante di tipo idraulico, ed composto


Gli angoli caratteristici e le componenti tecniche degli elementi sospensivi da:
determinano il comportamento dinamico della vettura, e linerzia del 1) pedale del freno;
veicolo definita dalla direzionalit imposta dal guidatore si manifesta con 2) servofreno a depressione;
efficacia, reattivit, confort, etc. per effetto del set-up dellassetto. 3) pompa tandem;
Le vetture stradali sono costruite per ottenere il miglior compromesso tra 4) serbatoio liquido freni;
prestazioni, confort, e sicurezza su strada: eventuali personalizzazioni 5) ripartitore forza frenante;
dellassetto devono essere realizzate con la consapevolezza delle reazioni 7) freni a disco ANTERIORE e a disco/tamburo POSTERIORE.
che comportano sulla guidabilit complessiva della vettura.

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STATO SUPERFICIALE DEL DISCO FRENO SPECIFICHE TECNICHE

A volte si tende a sottovalutare limportanza del disco e del suo stato duso Se la gomma stradale sempre un compromesso, nel senso che deve
nelleconomia di una frenata efficace. andare bene un po su tutte le superfici, che siano asciutte, bagnate,
Il disco ha uno spessore minimo, oltre il quale necessaria la sostituzione, innevate, fangose, etc., la gomma racing non deve sottostare a nessun tipo
in media ogni 2/3 cambi di serie di pastiglie: se ne viene trascurata lusura, di compromesso: deve andare bene solo sulla superficie per cui stata
si pu determinare un non corretto accoppiamento disco-pastiglia, con espressamente costruita.
conseguenti problematiche di confort-efficacia ed efficienza-sicurezza. La gomma slick, costruita per dare il massimo su asfalto asciutto, ha un
coefficiente di aderenza, quindi una tenuta di strada, pari a circa il doppio
di una gomma stradale.

PNEUMATICI PRESTAZIONI DELLO PNEUMATICO

La gomma slick basa il suo principio di tenuta sulleffetto colla, e Le caratteristiche costruttive degli pneumatici (dimensioni, disegno
proprio per questo richiede alcune considerazioni particolari: battistrada, struttura, mescola) ne determinano il comportamento su strada:
- per rendere al meglio deve essere scaldata progressivamente, fino a lo pneumatico stradale deve essere il miglior compromesso per affrontare
raggiungere una temperatura di esercizio di 80-90. Se il le situazioni differenziate che si possono riscontrare nella guida
riscaldamento non avviene in progressione, la durata e la prestazione quotidiana: asciutto, bagnato, neve-ghiaccio, etc.
velocistica ne escono compromesse; Privilegiare una caratteristica costruttiva dello pneumatico determina un
- la durata limitata a circa 100 km di percorrenza, a seconda del tipo miglioramento di efficienza/efficacia in determinate situazioni, a fronte di
di mescola pneumatico pi o meno dura; possibili peggioramenti in condizioni differenti: il guidatore che desidera
- su asfalto umido guidare con le slick come guidare sul sapone, sia sostituire gli pneumatici della propria vettura, incrementandone alcune
perch la temperatura troppo bassa e la gomma non si scalda, sia prestazioni, deve tenere conto della considerazioni espresse.
perch senza scanalature la slick fa aquaplaning anche a velocit
minima;
- laderenza circa doppia rispetto a una normale gomma stradale, ma
la perdita di grip pi brusca, le reazioni sono pi rapide: quindi,
ancora pi attenzione!
La gomma da asfalto bagnato, la rain, ha una mescola ancora pi morbida
rispetto alla slick, e nellaspetto ricorda uno pneumatico stradale. Deve
essere utilizzato solo ed esclusivamente in condizioni di bagnato , perch
viceversa raggiunge in poche centinaia di metri una temperatura altissima
e tende a rompersi.

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