Sei sulla pagina 1di 34

M.T.M. s.r.l.

Via La Morra, 1
12062 - Cherasco (Cn) - Italy
Tel. +39 0172 48681
Fax +39 0172 488237
http://www.brc.it/

Guida al Metano
Brc Gas Equipment
impianti gas auto

Azienda
Certificata
UNI EN ISO
9001:2000

90AV99001011 - N. 01 del 27.02.2004


2 GUIDA AL METANO
1. I COMBUSTIBILI tubazioni, alla distribuzione anche posa delle condotte ne rese possi-
GASSOSI capillare ed alla facile misura pres- bile l’utilizzo in alternativa al ‘gas di
so i singoli utenti. città’ ricavato dalla distillazione del
Non si prestano ovviamente allo carbone. Da quel momento grazie
stoccaggio in aria libera e neanche alle sue qualità intrinseche, al pro-
al facile accumulo in recipienti a gresso tecnologico, all’espansione
temperatura o pressione ambiente. geografica dei mercati e alla sco-
Per incrementare il contenuto perta di importanti giacimenti in
energetico a parità di volume stoc- Europa Occidentale, Russia, Nord
cato, bisogna ricorrere alla com- Africa e Medio Oriente, il gas natu-
Tra le tre classi dei combustibili, pressione o alla liquefazione segui- rale ha conosciuto una crescente
ordinati secondo lo stato di aggre- ta da stoccaggio in recipienti ter- diffusione. Oggi è la terza fonte
gazione in solidi, liquidi, gassosi, moisolanti a temperatura molto energetica mondiale dopo il petrolio
questi ultimi, oltre ad essere più basse (per il metano - 180 °C). e il carbone: ogni anno se ne con-
facilmente esenti da impurezze, sumano oltre 2.400 miliardi di metri
sono i più atti ad alimentare agevol- 1.1. GAS COMBUSTIBILI cubi che equivalgono al 23% della
mente bruciatori, camere di combu- NATURALI domanda energetica del mondo.
stione, forni, e possono facilmente Con questo termine si identifica-
miscelarsi con l’aria in proporzioni no tutti i gas combustibili di origine In Italia grandi giacimenti sono
stechiometriche o in altre propor- naturale come quelli fossili, quelli di stati localizzati sotto la coltre allu-
zioni definite, richieste per l’uso. palude, i gas vulcanici e di miniera. vionale della Pianura Padana, nel
Essendo in fase con l’aria, Sebbene sia largamente diffuso Ravennate ed in alcune zone del
danno luogo più facilmente degli sul nostro pianeta, il gas naturale è meridione e della Sicilia.
altri a combustione completa con il stato scoperto ed impiegato su
minimo eccesso d’aria. Per questo larga scala in tempi recenti.
consentono rendimenti di combu- Il gas naturale si impose quale
stione molto alti ed elevate tempe- fonte energetica su larga scala solo
rature di fiamma. Sono adatti per il dopo gli anni ‘30, allorché lo svilup-
trasporto a distanza utilizzando po delle tecnologie di costruzione e

Fig. 1

Riserve e consumi
di gas naturale

(Fonte SNAM)

58.000
415
710 6.500 640
50.000
6.500
Europa
occidentale
180 Europa
America del nord
orientale

Medio 270 14.500


Oriente 11.500
55
Asia e
8.000 Africa Oceania
130

America
del centro e sud

Riserve e consumi
di gas naturale
Miliardi di metri cubi

Consumi mondiali 1999


2.400

Riserve mondiali all’ 1.1.2000


155.000
GUIDA AL METANO 3

2. IL GNC nemente indicato come metano. ecologico.


CARATTERISTICHE Il metano ha il più alto punto di
CARATTERISTICHE PRINCIPALI infiammabilità rispetto a tutti gli altri
GENERALI
DEL GAS METANO carburanti. La sua temperatura di
Simbolo: CH4 autoaccensione è infatti doppia
Massa volumica: 0,7172 kg/m3 (595 °C) rispetto ai combustibili
Densità relativa all’aria: 0,5546 liquidi e la concentrazione di com-
Potere calorifico superiore: 39,82 MJ/m3 bustione (5%) è molto maggiore
Potere calorifico inferiore: 35,89 MJ/m3 della benzina (1%) e del gasolio
Temperatura di autoaccensione: 595 °C (0,5%), fattori che contribuiscono
GNC significa GAS NATURALE Limiti di infiammabilità volume ad abbassare notevolmente il
COMPRESSO. percentuale in aria: rischio di incidente con sviluppo di
Il gas naturale può essere con- • Inferiore 5% incendio.
siderato composto di solo metano • Superiore 15% Il metano ha allo stato gassoso
(CH4), in quanto gli altri idrocarburi densità e peso specifico inferiore
quali l’etano, il propano, i butani, i L’impiego termico del gas natu- rispetto all’aria (aria = 1,29 kg/m3;
pentani, il diossido di carbonio ed rale offre numerosi vantaggi rispet- metano = 0,7172 kg/m3), quindi in
altri, oltre a una percentuale di to ai combustibili solidi ed in molti caso di perdite di qualsiasi natura,
azoto ed elio, di norma sono pre- casi anche a quelli liquidi: miglior esso tende a volatilizzarsi, a salire
senti in percentuali molto basse. regolazione della fiamma, grande verso l’alto disperdendosi in atmo-
In Italia il tenore di metano è elasticità nella combustione, assen- sfera, senza ristagnare a terra e
variabile a seconda delle origini za di residui e di componenti corro- senza così dare luogo a pericolose
(fig. 2): nel gas proveniente dall’ sivi nei fumi. concentrazioni.
Algeria è verso il minimo (solo Viene particolarmente impiegato
83,66%), mentre alte percentuali si negli usi domestici, nella produzio- Il metano è infiammabile, come
ritrovano in quello nazionale e ne di energia elettrica, nelle trasfor- del resto TUTTI i carburanti. E'
russo (più del 98%). E’ questa la mazioni chimiche. importante quindi evitare manipola-
ragione per cui molti identificano il A differenza delle benzine e del zioni dei prodotti in vicinanza di
Gas Naturale col suo principale gasolio, il carburante metano non si fiamme libere e oggetti ad elevata
componente ed esso viene comu- ottiene attraverso complicati pro- temperatura.
nemente chiamato “metano”. Anche cessi di raffinazione. Fin dall’origine
in questa guida esso verrà comu- è pronto all’uso come carburante

GAS nazionale russo olandese algerino Fig. 2


Composizione e
Composizione indicativa %mol. %mol. %mol. %mol. caratteristiche del
GNC distribuito in
Metano 99,62 98,25 92,66 83,66
Italia.
Etano 0,06 0,54 2,95 7,71
(estratto da fonte
Propano 0,03 0,16 0,81 1,95 SNAM).
Iso-Butano 0,01 0,03 0,11 0,28
N-Butano - 0,03 0,16 0,41
Iso-Pentano - 0,01 0,03 0,08
N-Pentano - 0,01 0,03 0,08
Esani + 0,01 0,01 0,05 0,07
Anidride Carbonica 0,03 0,08 0,89 0,20
Azoto 0,24 0,87 2,28 5,40
Elio - 0,01 0,03 0,16
Caratteristiche
Pcs (1) kcal/Sm3 9.011 9.014 9.131 9.498
Pcs (1) MJ/Sm3 37,73 37,74 38,30 39,76
Pcs (2) kcal/Sm3 8.113 8.118 8.234 8.583
Pcs (2) MJ/Sm 3
33,97 33,99 34,47 35,94 (1) Potere calorifico
superiore.
Peso molecolare medio 16,11 16,33 17,38 18,78
(2) Potere calorifico
Massa volumetrica kg/Sm3 0,6826 0,6921 0,7369 0,7964 inferiore.
4 GUIDA AL METANO
3. IL METANO metano, non necessitano di partico-
IN AUTOTRAZIONE lare manutenzione se la vettura è
oggetto dei convenzionali tagliandi
(Aspetti tecnici)
di controllo secondo gli intervalli
prescritti. In condizioni di puntuale
manutenzione del veicolo, il con-
trollo dell'alimentazione a metano
può essere effettuata con una per-
correnza chilometrica superiore alla
benzina. Si raccomanda pertanto di
Il Metano non necessita di addi- effettuare con scrupolo le normali
tivi antidetonanti perchè possiede operazioni di manutenzione ordina-
un numero di ottano superiore alla ria che qualunque motore richiede.
benzina e pari a 120-125 (l'ottano In tal modo si potrà godere dell'ali-
misura il potere antidetonante di un mentazione a metano contenendo
carburante, cioè la capacità di evi- al massimo i costi di esercizio com-
tare che l'accensione della miscela plessivi.
provochi una detonazione, invece
che una semplice combustione,
all'interno del cilindro). Tale pro-
prietà lo rende, in termini di presta-
zioni, superiore alla benzina nei
motori dedicati (studiati esclusiva-
mente per l'impiego di carburante
metano e quindi con maggiore rap-
porto di compressione).
La completezza della combu-
stione all'interno della camera di
scoppio, e l'ottima resa termica evi-
tano incrostazioni, formazione di
particolato, depositi nell'olio e
determinano l'allungamento degli
intervalli di manutenzione e della
vita utile del motore.
I veicoli alimentati a metano pri-
meggiano anche per la semplicità
della manutenzione che non richie-
de interventi particolari e costosi.
Grazie alle sue proprietà il gas
naturale presenta una combustione
estremamente pulita e completa
che impedisce la formazione di
sostanze, quali i residui e le incro-
stazioni, che concorrono, nel
medio-lungo termine, al cattivo fun-
zionamento del motore ed all'au-
mento dei consumi. Non stupisce,
infatti, che i propulsori dei veicoli a
gas naturale abbiano una durata ed
una omogeneità di resa nel tempo
sensibilmente superiore a quelli tra-
dizionali alimentati a benzina o
gasolio. Le apparecchiature
aggiunte, costituenti l'impianto a
GUIDA AL METANO 5

4. IL METANO qualità dell'aria, ma più della quan- Il METANO non solo risulta
IN AUTOTRAZIONE tità in valori assoluti è importante insieme al GPL tra i carburanti
conoscere il grado di tossicità di meno inquinanti in uso, ma è battu-
E L’AMBIENTE
ogni singolo elemento e stabilirne to soltanto da due “carburanti”
dunque la reale nocività (tabella di ancora futuribili come l’idrogeno e
figura 3). l’elettricità (per la quale restano da
risolvere problemi di impatto
Negli USA, dove la legislazione ambientale notevoli, come quello
a tutela dell’ambiente è tra le più delle centrali di produzione e lo
severe, l’alimentazione dei veicoli a smaltimento delle batterie).
L'aumento delle auto in circola- metano è risultata tra le meno
zione influisce sempre più negati- inquinanti in assoluto. La tabella di E’ utile rammentare che il meta-
vamente sull'ambiente e sui consu- figura 4 (fonte Bosch) illustra la rile- no non contiene piombo, presente
mi energetici. Il settore dei trasporti, vazione del centro californiano nella “benzina super”, non contiene
in particolare, è gravemente “California Air Resources Board” zolfo, presente nel gasolio e quindi
responsabile di emissioni nell'am- dove sono misurate, in rapporto nelle emissioni di Ossido di Zolfo
biente di ossido di carbonio, di ossi- alle emissioni causate da un moto- liberate dai motori Diesel; nè con-
di di azoto, di idrocarburi incombu- re a benzina senza piombo, le tiene IPA (Idrocarburi Policiclici
sti, di piombo, di benzene, di biossi- emissioni di CO (Ossido di Aromatici), assai pericolosi perchè
do di carbonio, di anidride solforo- Carbonio), HC (Idrocarburi concordemente ritenuti tra i peggio-
sa, di particolati (diesel), ecc. Incombusti) e NOx (Ossidi di Azoto) ri agenti cancerogeni, presenti nella
liberate dagli altri carburanti oggi in benzina senza piombo.
La combustione è inevitabilmen- uso e da alcuni carburanti alternati-
te inquinante. Le emissioni che vi. Il diagramma di figura 5 (fonte
derivano sono legate alle proprietà
chimiche e fisiche del carburante
Fig. 3
ed alla composizione della miscela Composti Parametri
carburante-comburente, ma anche di tossicità
al meccanismo di combustione e
alle caratteristiche dell'ambiente.
CO ossido di carbonio 1

Tutti i prodotti della combustione HC idrocarburi incombusti 60

influiscono negativamente sulla NOX ossidi di azoto 100

Fig. 4
Carburante CO HC NOx
Il METANO insieme
al GPL non solo
risulta tra i meno
Benzina verde s/za piombo (catalizzatore a tre vie) 100 100 100 inquinante tra i
carburanti in uso,
Diesel attuale 20,48 80,93 152,27 ma è battuto
soltanto da due
Diesel (con catalizzatore per NOx) 20,48 80,93 143,16
carburanti “futuribili”
Benzina (con alimentazione learn burn) 15,87 9,51 145,44 come l’idrogeno e
l’elettricità.
Benzina (motore a 2 tempi catalizzato per NOx) 14,59 10,09 51,87 (Fonte Bosch -
Consorzio EcoGas)
Etanolo 15,43 9,47 53,18

Metanolo 14,51 10,92 51,92

G.P.L. (con catalizzatore a tre vie) 13,62 9,56 49,08

METANO (con catalizzatore a tre vie) 13,66 10,02 50,89

Elettrico 0 0 0

Idrogeno 0 0 9,12

Carburanti Carburanti GPL e


attuali alternativi Metano
6 GUIDA AL METANO
Bosch) raffigura la riduzione dell’in- CO - Ossido di
quinamento ottenibile con i carbu- Carbonio

ranti alternativi. L’inquinamento è


160 HC - Idrocarburi
calcolato con il “sistema california- incombusti

no” che attribuisce a ciascun carbu-


140 NOx - Ossidi di Azoto
rante un “bonus” a seconda della
pericolosità nei confronti dell’ozono.
120

Infine bisogna ricordare che il


metano inquina relativamente poco 100

dato che:
- la combustione avviene allo 80

stato gassoso, quindi il metano,


che allo stato naturale è un gas, si 60

presta meglio a tale processo assi-


curando una miscela più omogenea 40

e l'assenza di particolati pesanti,


20

- le caratteristiche termodinami-
che più elevate facilitano una 0
Benzina con
catalizzatore

Diesel

Diesel con
catalizzatore per gli
NOx

Benzina
“Lean Burn”

Benzina 2 tempi con


catalizzatore per gli
NOx

Metanolo
Etanolo

GPL o METANO

Elettrico

Idrogeno
miglior combustione,

- non vi sono additivi come


piombo, zolfo e aromatici.

BRC Gas Equipment ha inoltre


Fig. 5 - I valori degli inquinanti dei vari motori sono ottenuti fatto 100 i valori delle emissioni del
dimostrato come sia possibile otti- motore a benzina senza piombo con catalizzatore.
mizzare la combustione del metano (Fonte Bosch - Consorzio EcoGas)

a tutto beneficio di prestazioni e


minor inquinamento. Dispositivo “JUST” Dispositivo “JUST HEAVY” Dispositivo “SEQUENT”
con riduttore BRC ME Skoda Octavia 2.0i - 85kW Ford Focus 1.8i 16V - 85kW
In seguito all’applicazione di Opel Agila 1.2i 16V - 55kW Direttiva 98/69/CE(B) - Euro IV Direttiva 98/69/CE(B) - Euro IV
Direttiva 98/69/CE(B) - Euro IV CNG G25 CNG G25
sempre più restrittive normative CNG G25
ambientali, sono stati realizzati
1,0 1,0 1,0
dispositivi per il controllo della car-
burazione, fra i quali il pioneristico
"BLITZ", “JUST”, “JUST HEAVY”, Valore Limite
“SEQUENT”, i quali, sottoposti a
svariate e severe prove antinquina- Risultato Prova
mento, hanno sempre fornito eccel-
lenti risultati in termini di emissioni 0,659

e prestazioni (fig. 6).

0,393

0,22

0,10 0,10 0,10


0,071 0,08 0,071 0,08 0,08
0,042 0,052
Fig. 6 0,029
0,012

Schema riepilogativo di alcune prove CO HC NOx CO HC NOx CO HC NOx


antinquinamento eseguite da
Valori di emissione non moltiplicati per il fattore di deterioramento
BRC Gas Equipment
GUIDA AL METANO 7

5. DIFFUSIONE striale e tecnologico, valide motiva- volta che il Senato statunitense sta-
DEL METANO PER zioni economiche ed ecologiche bilisce incentivi di questo genere.
hanno creato in tutti i continenti le L’Iran ha iniziato in un ambizio-
AUTOTRAZIONE
condizioni per un rapido sviluppo so programma di sviluppo del gas
del metano per autotrazione. Molti naturale della durata di 10 anni, e
governi, attuando una accorta poli- guarda all’industria internazionale
tica energetica, hanno introdotto del settore per la programmazione
questo carburante, sostenendolo e l’assistenza. La Società petrolife-
con incentivi economici e fiscali. ra nazionale (NIOC - National
Con una votazione di 88 su 11 il Iranian Oil Company), intende
5.1. IL METANO Senato americano il 25 aprile 2002 espandere l’utilizzo del gas natura-
NEL MONDO ha approvato la legge sull’energia. le a livello nazionale in modo tale
La legge include incentivi sulle da contribuire a mantenere una
La grande disponibilità del pro- imposte per i veicoli alimentati con forte capacità di esportazione del
dotto, i progressi in campo indu- carburanti alternativi. E’ la prima petrolio. Inoltre l’impiego del gas

Fig. 7
Paese Veicoli Stazioni di Stazioni di Impianti per Ultimo
convertiti rifornimento rifornimento il rifornimento aggiornamento Veicoli convertiti
a Metano in costruzione
a metano
e stazioni di
Argentina 951.842 1.068 98 - Maggio 2003
Brasile 550.010 570 150 - Giugno 2003 rifornimento nel
Italia 434.000 405 40 - Maggio 2003 mondo
Pakistan 360.000 360 200 - Giugno 2003
India 156.659 161 - - Giugno 2003 (fonte: The GVR -
Usa 130.000 1.300 - 3.271 Maggio 2003 Luglio 2003)
Cina 69.300 270 - - Aprile 20003
Egitto 44.810 75 25 - Maggio 2003
Venezuela 44.146 147 - - Gennaio 2003
Ucraina 41.000 130 - - Giugno 2003
Russia 32.000 216 - 2 Marzo 2003
Taiwan 24.000 12 - - Febbraio 2003
Canada 20.505 222 - 3.208 Agosto 2001
Giappone 16.561 224 - 606 Maggio 2002
Bolivia 15.000 30 6 46 Aprile 2003
Germania 15.000 330 500 450 Aprile 2003
Bangladesh 14.015 15 25 - Giugno 2003
Nuova Zelanda 12.000 109 - - Marzo 2000
Colombia 9.126 32 12 - Aprile 2003
Bielorussia 5.500 24 - - Dicembre 2001
Francia 4.550 105 - 100 Ottobre 2000
Trinidad e Tobago 4.000 12 4 - Marzo 2003
Malesia 3.700 18 - - Ottobre 2000
Svezia 3.300 32 3 - Gennaio 2003
Cile 3.000 12 5 - Aprile 2003
Indonesia 3.000 12 - - Settembre 1996
Corea 2.612 33 7 - Gennaio 2003
Australia 2.104 127 - 55 Luglio 2001
Messico 2.000 4 2 - Aprile 2003
Tailandia 1.182 5 - - Gennaio 2003
Iran 1.000 3 500 - Aprile 2003
Moldavia 800 87 - - Dicembre 2001
Spagna 403 21 - 12 Febbraio 2003
Gran Bretagna 400 40 20 40 Aprile 2003
Turchia 400 2 - - Aprile 2003
Belgio 300 5 - 60 Febbraio 2000
Repubblica Ceca 300 16 - - Giugno 2003
Olanda 300 11 4 40 Marzo 2003
Svizzera 279 27 10 50 Febbraio 2003
Austria 250 44 - 25 Febbraio 2003
Portogallo 243 5 2 - Maggio 2002
Polonia 98 21 - 17 Aprile 2003
Norvegia 88 4 - - Aprile 2003
Irlanda 81 2 - 6 Settembre 2000
Finlandia 75 3 - 2 Giugno 2003
Cuba 45 1 - - Febbraio 2001
Islanda 42 1 - - Giugno 2003
Nigeria 28 2 - - Maggio 1998
Lussemburgo 25 5 - - Giugno 1999
Sud Africa 22 1 - 4 Gennaio 2000
Uruguay 20 - - - Dicembre 2001
Danimarca 5 1 - 3 Febbraio 2000
Singapore 4 1 - - Febbraio 2003

Totale 2.931.680 6.388 1.613 7.997


8 GUIDA AL METANO
naturale è visto come un’opportu- Fig. 8
nità per risolvere almeno in parte il Anno Biocarburanti Metano Idrogeno
Prospetto della
problema dell’inquinamento nella % % % Commissione
Europea
capitale Teheran e in altre città.
2005 2 - - (Fonte: Metano &
Motori - Ottobre
Oltre che in autotrazione il 2010 6 2 - 2002)
METANO occupa un ruolo fonda-
2015 7 5 2
mentale negli usi domestici, nell’in-
dustria e in agricoltura. 2020 8 10 5

5.2. IL METANO IN EUROPA rifornimento in meno di 3 minuti.


Le stazioni autostradali di carbu-
La Commissione Europea ha rante che attualmente offrono il ser-
presentato una proposta di direttiva vizio sono poche, ma in breve
volta a promuovere l’uso di carbu- tempo il loro numero è destinato ad
ranti alternativi (biocarbonati, meta- aumentare con l'apertura di 15
no, idrogeno) nel settore dei tra- distributori. Gli oltre 400.000 veicoli
sporti nell’ambito del piano per la italiani che utilizzano il gas naturale
sicurezza energetica elaborato nel comprendono anche autobus urba-
novembre del 2000 con proiezioni ni, flotte di aziende pubbliche e pri-
al 2020. Il prospetto di figura 8 vate, taxi, mezzi leggeri e pesanti
riporta le ipotesi fatte riguardo il addetti al trasporto merci.
possibile utilizzo dei suddetti carbu- In linea con le nuove tendenze,
ranti alternativi in luogo dei prodotti numerose case automobilistiche
petroliferi (benzina e gasolio). Il prevedono nei loro listini veicoli ali-
metano trova ampio spazio e consi- mentati di serie a metano e benzina
derazione in questa autorevole pro- (bifuel) o a solo metano.
spettiva.
Alcune tra le più importanti città
europee (Helsinki, Atene, Porto,
ecc.) hanno adottato flotte di auto-
bus alimentate a Metano per ridurre
i costi ed il livello di inquinamento
urbano.
In tutta Europa i Governi hanno
allo studio, o hanno già varato,
leggi e articolati piani di sviluppo
per il Metano nell'autotrazione.

5.3. IL METANO IN ITALIA

L'Italia, dopo l'Argentina ed il


Brasile, è il terzo paese al mondo
per parco auto circolante a metano
ed il primo in Europa per numero di
stazioni di servizio, ma l'ascesa del
gas naturale per autotrazione in
Germania e Stati Uniti insidia que-
sto primato (vedi tabella di fig. 7).
La rete italiana di vendita del
metano per autotrazione conta oltre
400 distributori in esercizio, ed altri
in corso di avanzata realizzazione,
presso cui è possibile effettuare il
GUIDA AL METANO 9

6. L’IMPIANTO A colari in materia precedentemente malmente quelli ubicati nella parte


METANO emesse dal Ministero dei Trasporti. posteriore del veicolo, e necessari
In seguito all’introduzione del per la trasformazione a metano di
regolamento R110 sono state defini- un’auto originariamente alimentata
te, con prot. n. 4043-MOT2/C del a benzina, sono comuni a tutti i tipi
21.11.2002, le norme per l’installazio- di veicoli, siano essi a carburatore,
ne sui veicoli di tali componenti. I col- ad iniezione o ad iniezione con
laudatori degli Ispettorati Provinciali catalizzatore.
del Dipartimento dei Trasporti Vengono di seguito descritte le
Terrestri controllano che i vari compo- funzioni e le caratteristiche princi-
6.1 LE NORMATIVE nenti siano stati installati secondo le pali dei seguenti componenti:
VIGENTI norme e verificano le varie tenute
dell'impianto sottoponendole ad una - Innesto di carica,
L’installazione degli impianti pressione idraulica di 300 bar. Il col- - Valvole bombola,
Metano per autotrazione è diffusa su laudo, su richiesta, può essere effet- - Bombole Metano,
larga scala a livello mondiale. tuato presso l'officina di installazione. - Tubazioni ad alta pressione
Esistono molte normative che regola- L'impianto metano non comporta e raccordi,
mentano questa attività, alcune con modifiche della vettura, ma solo l'ag- - Valvola metano,
competenza solo per lo Stato in cui giunta di alcuni componenti che ver- - Manometro metano.
sono state emanate, altre invece che ranno descritti in seguito.
sono più largamente applicate. Tra le
norme più diffuse a livello mondiale 6.2. COMPONENTI 6.2.1. INNESTO DI CARICA
sicuramente troviamo il Regolamento COMUNI A TUTTI
ECE ONU R110 parte I che stabilisce GLI IMPIANTI Tutti gli impianti metano neces-
le regole per l’omologazione dei com- sitano di un innesto di carica per
ponenti Metano, mentre nella parte II Gran parte dei componenti, nor- effettuare il rifornimento delle bom-
sono stabilite le regole riguardanti
l’installazione di tali componenti. Le
Norme ISO 15500 stabiliscono le Fig. 9
caratteristiche di prova per i compo- Innesto di
nenti, queste normative sono applica- carica “IMA5”:
installazione su
te in alcuni stati dove il regolamento
Elettrovalvola
R110 non viene accettato. Le norme Innesto di
“VMA3E WP”
Carica “IMA5”
ISO 15501 e ISO 15502 riguardano
invece l’installazione e le prove da
effettuare sugli impianti metano
installati sui veicoli.
In Italia attualmente per installa-
zioni di tipo OEM (primo montaggio) Elettrovalvola
è in vigore il regolamento R110, men- “VMA3E WP”

tre per installazioni after market è in


vigore il Protocollo n° 4043-MOT2/C
del 21.11.2002. Fig. 10

L’Italia ha adottato la serie di 6 8


Innesto di
emendamenti del Regolamento carica “IMA5/P”:
4 7
installazione
Europeo N. 110, nei quali vengono passaparete
5
definite le prescrizioni relative all’o-
2
mologazione dei dispositivi di alimen-
3
tazione destinati ai veicoli trasformati
a metano. Diventano dunque “obso- 2
1
lete” le precedenti normative nazio-
nali come ad esempio gli articoli 341
LEGENDA
- 351 del Regolamento di attuazione 1 = innesto “IMA5/P”; 2 = rondelle; 3 = tappo; 4 = veicolo;
del Codice della strada, e le varie cir- 5 = dado; 6 = bicono; 7 = raccordo; 8 = tubo gas.
10 GUIDA AL METANO
bole metano. Fig. 11
Esistono differenti innesti di cari- Innesto
ca a seconda del paese in cui si di carica “IMA6/P”:
esempio di
effettua il rifornimento, ma le carat- installazione nel
teristiche di lavoro e sicurezza sono bocchettone
Benzina
mantenute su tutti i modelli prodotti
da BRC. Gli innesti di carica sono
realizzati in due differenti versioni:
con raccordo femmina per
installazioni in abbinamento con la
valvola metano VMA3, all’interno
del vano motore (fig. 9);
con raccordo femmina per
installazioni passaparete su parti di
carrozzeria del veicolo (fig. 10). Fig. 12
Per l’installazione passaparete è 1 9 LEGENDA Valvola bombola
necessario realizzare un foro sulla 1 = bombola; “VB A1”:
2 = corpo valvola;
3 in sezione installata
parte di carrozzeria dove si vuole 3 = fascetta;
su bombola
4 = manicotto
installare l’innesto, quindi fissarlo guarnizione;
8 5 = dispositivo
con l’apposito dado. Infine avvitare eccesso flusso;
il tubo acciaio con raccordo e bico- 7 6 = canale sfiato
disco rottura e fusibile
no all’innesto (fig. 11). termico;
Tutti gli innesti sono costituiti da 7 = sfiato di aereazione;
2
8 = perno di chiusura;
un corpo principale, utilizzato per 4 5 6 9 = manopola.

l’aggancio della pistola di riforni-


mento del distributore metano. Per
interrompere il flusso del gas dopo
il rifornimento è presente all’interno
dell’innesto una valvola di non ritor- Fig. 13

no. Durante la fase di carica la Valvola bombola


pressione del Gas in entrata spinge “VB A1”:
esploso
verso il basso l’otturatore che, spin-
to da una molla, ritorna alla sua
posizione una volta interrotto il flus- 1

so di gas in ingresso. Un tappo di


chiusura in plastica, la cui presenza 2

è dettata o meno dalla zona di


montaggio dell’innesto di carica, LEGENDA
1 = Valvola “VB A1”;
consente la protezione da eventuali 2 = Manicotto guarnizione;
ingressi di corpi estranei dall’ester- 3 3 = fascetta

no.
Il montaggio dell’innesto di cari- un dispositivo progettato e prodotto mercati.
ca non influisce sul principio di fun- dalla BRC nell'ottica di abbinare le In particolare, restano invariate
zionamento dell’impianto a metano funzionalità classiche della valvola in ogni modello le funzioni di:
nel quale esso è inserito (non bombola alle funzioni di sicurezza - Carica della bombola,
necessita di regolazioni), ma deve che, a livello internazionale, regola- - Alimentazione dalla bombola,
comunque rispettare le norme sul- mentano tali dispositivi. - Isolamento, tramite rubinetto
l’installazione in vigore nel paese Sulla base dell'esperienza nella manuale, della bombola,
nel quale lo stesso è installato. costruzione della valvola bombola - Aerazione per camera stagna.
per il mercato nazionale ed estero,
6.2.2. VALVOLA la valvola bombola “VB A1” è stata Possono essere aggiunti al
BOMBOLA “VB A1” quindi realizzata secondo diverse modello base, i seguenti dispositivi
piccole varianti, a seconda delle di sicurezza:
La valvola bombola “VB A1”, è richieste normative vigenti nei vari - Valvola di eccesso flusso,
GUIDA AL METANO 11

- Dispositivo di sicurezza alla intervenire quando la pressione “VB A1” ad una elettrovalvola di
sovrapressione con disco di all'interno della bombola supera un intercettazione inserita direttamente
rottura, valore di taratura, scaricando com- sul corpo della valvola.
- Dispositivo di sicurezza con pletamente il contenuto della bom- L’elettrovalvola opportunamente
fusibile termico. bola. pilotata dalle centraline BRC per-
mette di bloccare il flusso di gas
La valvola bombola “VB A1” è 6.2.2.3. Fusibile termico verso il motore in caso di incidente
costituita da un corpo principale Il fusibile termico è un dispositi- o spegnimento accidentale del
riportante l'attacco filettato, per il vo di sicurezza che interviene nel motore.
collegamento alla bombola, e i due caso in cui ci sia una sovratempe- In caso di emergenza o manu-
attacchi filettati per il collegamento ratura (ad esempio in caso di tenzione sull’elettrovalvola è
ai tubi alta pressione. Tali attacchi incendio), permettendo l’evacuazio- comunque possibile chiudere l’usci-
sono normalmente utilizzati, l'uno ne del contenuto della bombola ed ta di gas intervenendo sul rubinetto
per il collegamento al punto di cari- evitandone lo scoppio. manuale posto sulla valvola.
ca e all'alimentazione del motore,
l'altro per il collegamento ad altre I tre dispositivi qui esposti come 6.2.4. BOMBOLE METANO
bombole. Il raccordo sull’ultima val- varianti della versione standard
vola viene utilizzato per il collega- possono essere presenti singolar- Le bombole metano costituisco-
mento al tubo acciaio con innesti mente o abbinati tra loro, a secon- no l'elemento aggiuntivo di maggio-
passaparete. Con innesti non pas- da delle normative vigenti nello ri dimensioni e vengono general-
saparete (applicati sulla valvola stato in cui vengono commercializ- mente ubicate nel vano portabaga-
metano “VM A3”), sul raccordo non zati. gli, ed in casi specifici sotto la car-
utilizzato dell’ultima valvola viene rozzeria, sotto il piano di carica,
applicato un tappo cieco. Il corpo principale può essere sopra il tetto.
Seguendo il flusso del metano realizzato nella forma rappresenta- Naturalmente le bombole devo-
in uscita dalla bombola, esso viene ta nel disegno di figura 12, oppure no essere conformi alle prescrizioni
intercettato dall'otturatore conico in quella rappresentata nel disegno del Regolamento Europeo n. 110, o
realizzato dal perno. Con otturatore di figura 13. alle normative vigenti nei paesi in
aperto il metano fluisce verso il Quest'ultima presenta un risalto cui vengono commercializzati.
motore attraverso il foro perpendi- a sezione quadra che consente il In base alle esigenze ed agli
colare al piano di sezione. serraggio della valvola bombola spazi possono essere installate sul
Attraverso gli stessi passaggi, nel sulla bombola senza l'impiego di veicolo una o più bombole.
verso opposto, avviene il flusso del chiavi speciali. Si può tranquillamente ritenere
metano durante la fase di carica. che le bombole costituiscano uno
Ruotando la manopola in senso 6.2.3. VALVOLA BOMBOLA degli elementi più sovradimensio-
orario si ha l’abbassamento dell’ot- “VB S1” (E13 110R) nati, in termini di sicurezza, di tutta
turatore e la conseguente chiusura la vettura.
della valvola. La “VB S1” (figura 14) rappre- L'esperienza pratica mostra
senta l’evoluzione della valvola comunque come, anche a seguito
6.2.2.1. Valvola di eccesso flusso bombola “VB A1”. Essa abbina le di urti di grave entità, le bombole
La valvola di eccesso flusso ha caratteristiche già descritte per la metano rimangano una delle poche
lo scopo di ridurre al minimo la fuo-
riuscita di metano dalla bombola Fig. 14

nel caso di portate troppo elevate Valvola bombola


causate da un funzionamento ano- “VB S1”
malo, quali ad esempio, il mancato
collegamento del tubo di uscita o
una sua rottura.

6.2.2.2. Disco di rottura


Il disco di rottura è un dispositi-
vo di sicurezza contro le sovrap-
pressioni.
Il dispositivo ha lo scopo di
12 GUIDA AL METANO
parti della vettura ancora integre.
Anche in caso di tamponamento, le Capacità numero numero Anelli, piastre o
nominale due tre supporti di Diametro
bombole mantengano inalterate le
della/e fasce fasce fissaggio bulloni
proprie forme; è dunque del tutto bombola/e (C) alla struttura
da sfatare il preconcetto, ancor del veicolo
oggi alquanto diffuso, circa la peri-
colosità delle bombole.
litri (mm) (mm) (mm)

6.2.4.1. Installazione C ≤ 100 30 x 2,5 30 x 1,5 30 x 6 M12

Prima di procedere al fissaggio 100 ≤ C ≤ 150 50 x 2,5 50 x 2 50 x 6 M14


delle bombole è necessario instal-
Fig. 15 - Tabella riepilogativa delle dimensioni e delle caratteristiche minimi richieste di fasce,
lare su di esse le relative valvola bulloni e supporti per il fissaggio delle bombole conformemente al prot. 4043-MOT2/C.
bombola descritte nel paragrafo
precedente.
Fig. 16
Per comodità si prenderà come Tubo acciaio Valvola VBS1
spunto per descrivere l’installazione Installazione
bombole metano
delle bombole metano, quanto pre- nel vano bagagli:
scritto nel regolamento Europeo nr. isolamento ed
Sfiato
aerazione
110 applicato in Italia con Prot.
4043-MOT2/C. Bombola

6.2.4.2. Norme generali


Le bombole debbono essere
installate all’interno della sagoma
in pianta del veicolo, compresa
Tubo Sfiato
anche la parte posteriore dello
stesso. Le bombole devono esse- zione, tra le bombole, e tra bom- La distanza minima da terra
re installate in modo tale da risul- bole e sistema di fissaggio, di delle bombole deve essere non
tare sufficientemente protetti dalle materiale antiscintillio e non igro- inferiore alla minima distanza del
conseguenze di collisioni. In pros- scopico (figura 16). veicolo da terra (nel prospetto
simità delle bombole non debbo- L’accesso alla/e valvola/e che segue i valori minimi fissati
no essere presenti parti sporgenti bombola deve risultare agevole. dalla normativa italiana, nel Prot.
o spigoli vivi. La posizione in Serbatoio benzina e bombole 4043 MOT2/C).
pianta delle bombole non è sog- metano non devono trovarsi a
getta a particolari vincoli di orien- contatto tra di loro, e risultare pro- 6.2.4.4. Installazioni sopra il tetto
tamento. E’ ammesso installare priamente separati. Le bombole debbono essere
nello stesso veicolo uno o più protetti dall’azione dei raggi solari
bombole dotate di una o più linee 6.2.4.3. Installazioni sotto la tramite appositi contenitori a pareti
di carica. Il fissaggio delle bombo- carrozzeria o forate di conformazione tale da
le al veicolo deve essere realizza- sotto il piano di carico impedire l’accumulo di gas. La pro-
to con ancoraggi dimensionati in Le bombole devono risultare tezione deve coprire almeno un
modo tale da garantire, con ser- propriamente isolate da silenzia- arco di 180°. Il posizionamento
batoio pieno, la resistenza degli tori e condotti di scarico, median- delle bombole sulla carrozzeria o
ancoraggi stessi e alle sollecita- te una lamiera, o materiale di sul tetto dei veicoli deve tener conto
zioni conseguenti alle accelera- equivalente caratteristiche, dello dei criteri di suddivisione e di collo-
zioni del veicolo in movimento. spessore di almeno 1 mm. cazione delle masse indicate sul
Fare riferimento alla tabella di libretto di uso e manutenzione del
figura 15 per la scelta di fasce e Categoria Altezza veicolo (tabella CUNA NC001-51).
bulloni di fissaggio. Internazionale da terra
del minima
Le bombole devono essere fis- 6.2.4.5. Installazioni nel vano
veicolo (mm)
sati in modo tale da non produrre portabagagli posteriore con
sfregamento durante il movimen- sistema di aerazione
to del veicolo; la condizione può M2, M3, N2, N3 200 Qualora le bombole vengano
essere soddisfatta con l’interposi- M1, N1, L4, L5 155 alloggiate all’interno del vano porta-
GUIDA AL METANO 13

bagagli posteriore è necessario Fig. 17


realizzare un’opportuna aerazione. Installazione
Essa deve garantire che il metano, bombole metano
nel vano bagagli:
in caso di fughe o di altri motivi che montaggio sfiati di
non corrispondano al normale fun- aerezione
zionamento, abbia modo di fluire
verso l'esterno della vettura, evitan-
do così di trovarsi in ambienti poco
idonei e quindi potenzialmente peri-
colosi. Tale aerazione è realizzabile
come da figure 16 e 17, praticando Tubi acciaio
due fori che mettano in contatto il
portabagagli con l’esterno, inseren-
dovi gli appositi sfiati e tubi sfiato. Il
foro passante presente sui corpi Fig. 18
delle valvole garantisce l’aerazione Esempio di
su tutte le valvole. Il prot. 4043 installazione
bombole metano
MOT2/C fissa il diametro interno nel vano bagagli
minimo dello sfiato a 30 mm. Gli (Citroën Xsara
Picasso)
sfiati ed i tubi sfiato sono normal-
mente utilizzati per il passaggio
delle tubazioni ad alta pressione in
acciaio (figg. 16 e 17).
Qualora l’installazione all’interno
del vano portabagagli crei eventuali
spazi chiusi il Prot. 4043-MOT2/C
prevede la creazione di due ulteriori
prese d’aria dall’esterno, di diametro
interno non inferiore a 25 mm. Le Fig.19

due prese d’aria devono essere ubi- 4


Tubazioni ad alta
cate nella parte laterale più alta pos- pressione
sibile del suddetto vano. Allo scopo
di evitare che il bagagliaio possa
ostruire le due prese d’aria, le stes- 6

se devono essere protette da una 2


1
struttura che permetta comunque la
5 4
circolazione dell’aria.
3

6.2.4.6. Avvertenze LEGENDA


1 = Valvola bombola “VBS1”; 2 = manicotto guarnizione; 3 = fascetta;
generali di montaggio 4 = tubo gas; 5 = raccordo; 6 = bicono.
Prima di realizzare fori o apertu-
re nella carrozzeria vettura, assicu-
rarsi di non danneggiare tubazioni, Fig. 20

fasci cavi, serbatoi od altri parti non Tubazione ad alta


strutturali della vettura. Prima di pressione:
voluta elastica
effettuare la carica completa dei ser-
batoi verificare l’eventuale presenza
di fughe con acqua saponata e circa
20 bar all’interno delle bombole.

6.2.5. TUBAZIONE AD ALTA


PRESSIONE E RACCORDI

Con il termine di tubazione ad


14 GUIDA AL METANO
alta pressione si intendono le tuba- Fig. 21
zioni che collegano le valvole con Valvola metano
eventuali innesti di carica, le valvo- “VM A3/R”:
esploso
le bombola tra di loro, la valvola
bombola alla valvola di intercetta-
zione nel vano motore, la valvola di
intercettazione al riduttore.
Questo tubo, normalmente in
acciaio non saldato, è adatto per
una pressione di esercizio di 330
bar e può essere curvato, secondo
le necessità, utilizzando appositi
strumenti.
La tubazione in acciaio non sal-
dato utilizzata nel tratto in alta pres-
sione non è soggetta ad omologa-
zione ma deve comunque sottosta-
re ai requisiti richiesti dal
Regolamento Europeo n. 110.
La tubazione viene collegata
alle apparecchiature (valvole bom-
bole, innesti di carica, valvola di
intercettazione, riduttore) attraverso LEGENDA
1 = corpo valvola “VM A3”; 2 = OR 2062; 3 = dado per perno; 4 = boccola
opportuni raccordi (fig. 19, partico- guida perno; 5 = anello anti estrusione SR 007; 6 = OR 2015; 7 = perno
gruppo rubinetto; 8 = sfera 7/32”; 9 = raccordo M16x0,75; 10 = manopola
lare raccordo tubo acciaio). valvola; 11 = vite TSV.E.I. M4x10; 12 = tappo; 20 = raccordo M12x1; 21 =
Per il fissaggio della tubazione bicono; 22 = staffa; 23 dado 1/2” gas; 24 = innesto di carica “IMA5”.

alla carrozzeria del veicolo è buona


norma attenersi alle disposizioni in
vigore nei vari paesi, tenendo pre- Fig. 22

sente che deve essere fissata al Valvola metano


fondo della vettura, lontano dalla “VM A3/E” WP:
abbinanameno con
tubazione di scarico e dai punti di innesto “IMA6”
rinforzo della vettura, e ad intervalli
regolari mediante opportune fascet-
te dotate di viti autofilettanti. I colle-
gamenti, nei punti soggetti a vibra-
zioni, devono essere realizzati con
serpentine o volute elastiche (fig.
20).

6.2.6. VALVOLA
METANO “VM A3” mercato nazionale ed estero, la sono ricavati integralmente i due
La valvola metano “VM A3” è un “VM A3” è stata realizzata in due attacchi contrapposti per il collega-
dispositivo, progettato e prodotto versioni: mento dei tubi alta pressione, lato
dalla BRC, avente funzione di inter- - “VM A3/R” Valvola metano bombole e lato riduttore, e gli attac-
cettazione del metano sulla linea con rubinetto manuale. chi per il rubinetto manuale da un
ad alta pressione, tipicamente tra le - “VM A3/E” Valvola metano lato e per l'innesto di carica dall'al-
bombole ed il riduttore. elettroassistita. tro.
Normalmente la “VM A3” viene Come si evince dalla figura 21,
installata nel vano motore, abbinata 6.2.6.1. “VM A3/R” Valvola la “VM A3/R” consente di effettuare
ad un innesto rapido per la carica Metano con rubinetto la carica delle bombole, se abbina-
del metano. La “VM A3/R” è realizzata (figu- ta all'innesto di carica, e di isolare
Sulla base dell'esperienza nella ra 21) con un corpo principale (1) la parte dell'impianto che si trova a
costruzione di valvole metano per il stampato in ottone. Su di esso valle delle bombole (innesto di cari-
GUIDA AL METANO 15

ca e riduttore di pressione) chiu- Fig. 23


dendo il rubinetto manuale. Manometro
La manovra dell'otturatore è metano:
esploso di
effettuata tramite la manopola. montaggio su
raccordo gas in
ingresso su
6.2.6.2. “VM A3/E” Valvola
riduttore “Genius.M”
Metano con elettrovalvola
Come si evince dalle figg. 21 e
22, la “VM A3/E” mantiene le stes-
se funzioni base della versione con
rubinetto manuale e la stessa
morfologia, essendo ricavata dallo
stesso stampato in ottone. L'unica
variante si riscontra nella sostituzio-
ne del rubinetto manuale con un'e-
lettrovalvola. Questa variante con-
sente di isolare la parte dell'impian-
to che si trova a valle delle bombo-
le (innesto di carica e/o riduttore di
pressione in base alla versione uti-
lizzata) ad ogni spegnimento del
veicolo e ad ogni commutazione a
benzina, se pilotata opportunamen-
te dalle centraline elettroniche.

6.2.7. MANOMETRO METANO

Dato che il metano viene imma-


gazzinato nei serbatoi allo stato Fig. 24

gassoso, l’indicazione del livello di Manometro


carburante è data in funzione della metano:
esempio di
pressione in uscita dal serbatoio. montaggio su
Tale compito viene assolto da riduttore Tecno.M
un manometro a lancetta, il quale
viene inserito sul raccordo di
ingresso del riduttore (figure 23 e
24).
Esso fornisce un’indicazione
sulla pressione presente in uscita
dal serbatoio, e quindi sull’autono-
mia residua.
L’informazione visiva fornita dal
manometro può essere trasmessa
alle centraline BRC collegando l’ap-
posito connettore.
L’indicazione del livello verrà
quindi visualizzata anche all’interno
dell’abitacolo, sulla barra led della
centralina BRC utilizzata per la
gestione e la commutazione a
metano del sistema utilizzato.
16 GUIDA AL METANO
Come anticipato al § 6.2 i com- del motore, viene riscaldato.
ponenti meccanici ed elettrici situati Sui veicoli a carburatore una
a valle del manometro, variano in specifica “elettrovalvola benzina”
funzione del tipo di alimentazione ha il compito di bloccare il flusso
originaria del veicolo, che può del carburante originale durante il
essere a carburatore, ad iniezione, funzionamento a gas.
ad iniezione catalizzata e, eventual-
mente, sovralimentata. 6.3.1. ELETTROVALVOLA
Inoltre, ogni tipo di alimentazio- BENZINA E VALVOLINA
ne richiedere l’adozione di partico- RITEGNO BENZINA
lari accorgimenti necessari per un
funzionamento ottimale del veicolo. Come accennato nel paragrafo
precedente, l’elettrovalvola benzina Fig. 26 - Elettrovalvola benzina
6.3. L’AUTO è un dispositivo che consente l'in-
A CARBURATORE terruzione del flusso della benzina, è chiusa a riposo e viene aperta al
quando l'auto funziona con l'ali- passaggio della corrente. Deve
La trasformazione a metano, il mentazione a metano. essere installata nel vano motore
tipo e la dislocazione dei compo- Essa è composta da un ottura- tra la pompa benzina e il carburato-
nenti, relativi ad un veicolo a carbu- tore azionato da una bobina re. Per agevolarne il montaggio è
ratore, corrispondono sostanzial- magnetica e da due raccordi, uno provvista di una freccia che indica il
mente allo schema riportato in figu- di entrata ed uno di uscita. giusto verso di attraversamento del
ra 25. Il metano, proveniente dal L'elettrovalvola è inoltre dotata flusso benzina.
serbatoio, per mezzo della tubazio- di un dispositivo di emergenza che, L'elettrovalvola benzina deve
ne ad alta pressione e intercettazio- in caso di problemi all’impianto elet- essere fissata con la bobina rivolta
ne dalla “VMA3”, raggiunge il ridut- trico, consente di ripristinare verso l’alto, lontana da parti "peri-
tore di tipo pneumatico o elettroas- manualmente il passaggio della colose" del vano motore. E’ bene
sistito. Qui, grazie all'acqua deriva- benzina. che la sua posizione di montaggio
ta dall'impianto di raffreddamento L'elettrovalvola benzina (fig. 26) consenta l'accesso al dispositivo di

Centralina di
Commutazione

Bobina

FUSE

Riduttore

Elettrovalvola benzina Miscelatore

Registro

Valvola metano
“VMA3/E”

Fig. 25
Dislocazione
Motore Valvola componenti
“VB A1”
Impianto a Metano
Bombola Metano su auto a
carburatore
GUIDA AL METANO 17

ripristino.
E’ inoltre importante verificare
se sul carburatore è presente un
tubo di by-pass per il ritorno della
benzina al serbatoio. In tal caso
inserire su questo tubo una valvoli-
Pompa By-pass
na di ritegno benzina (fig. 27). d’origine
E.V. benzina
Serbatoio Carburatore
Per un’installazione corretta dei
due dispositivi si raccomanda di A) NON INSERIRE LA VALVOLINA RITEGNO BENZINA

attenersi alle disposizioni di fig. 27.

6.3.2. RIDUTTORE DI
TIPO TRADIZIONALE

Il metano allo stato gassoso,


dopo aver oltrepassato la valvola
Pompa
metano “VMA3” giunge al riduttore E.V. benzina
Serbatoio Carburatore
che, non solo in gergo tecnico, può
essere considerato come il vero e B) NON INSERIRE LA VALVOLINA RITEGNO BENZINA

proprio “polmone” dell’intero


impianto alimentazione a metano, il
riduttore svolge un ruolo di primaria
importanza. Valvolina ritegno benzina

Esso regola la pressione sino a


valori prossimi a quella atmosferi-
ca, rendendo così il carburante
disponibile per essere aspirato dal Pompa
E.V. benzina
motore. Serbatoio
Carburatore
Il riduttore attua l’abbassamento C) INSERIRE LA VALVOLINA RITEGNO BENZINA
di pressione attraverso tre stadi di
riduzione:
- Il primo stadio abbassa la Fig. 27 - Installazione Elettrovalvola Benzina e Valvolina ritegno benzina su auto a carburatore
pressione proveniente dal serbatoio
da 220-250 bar a 5-6 bar.
Fig. 28
- Il secondo stadio abbassa la Riduttore di tipo
pressione proveniente dal primo a pneumatico
“BRC MP”
1,5 - 2 bar.
- Il terzo stadio infine riduce la
pressione a valori prossimi a quella
atmosferica.

Per evitarne il congelamento a


seguito della brusca espansione
del gas, il riduttore viene riscaldato
utilizzando l’acqua del circuito di
raffreddamento motore, opportuna-
mento derivato.
Il riduttore deve essere installato
verticalmente e con le membrane
disposte parallelamente al senso di
marcia del veicolo. Deve essere coperchio del secondo stadio del sempre a pressione ambiente.
collocato in una zona accessibile riduttore deve risultare libero, in Particolare importanza deve
onde facilitarne la regolazione e la modo da consentire alla membrana essere rivolta al circuito di riscal-
manutenzione. Il foro presente sul non a contatto del gas, di trovarsi damento del riduttore. A tal pro-
18 GUIDA AL METANO
posito tagliare i tubi acqua diretti al Fig. 29
sistema di riscaldamento dell’abita- Riduttore metano:
colo e collegarli con dei raccordi “T” circuito acqua
ai portagomme esistenti sul ridutto-
re. Collegare la mandata acqua sul
OUT
raccordo “IN” del riduttore, collega-
re il ritorno acqua al raccordo IN
“OUT” sull’uscita del riduttore (figu- Riduttore
metano
ra 29).
Questo collegamento è molto Motore

importante in quanto il liquido di raf-


freddamento del motore apporta
all’interno del riduttore il calore
necessario a riscaldare il metano
dopo il brusco abbassamento di
pressione.
Nel riduttore Pneumatico la
quantità di metano necessaria per
l’avviamento è fornita da un dispo- Fig. 30
sitivo elettro-pneumatico mentre, in
Riduttore metano:
caso di arresto accidentale o volon-
BRC depressione per
tario del motore, la mancanza della riduttori
depressione impedisce l’afflusso pneumatici
Collettore
di metano al motore (fig. 30).
di aspirazione
Per la corretta regolazione del Riduttore
riduttore è comunque necessario metano
fare riferimento alle specifiche istru-
zioni presenti all’interno di ogni
confezione. Motore
E’ bene ricordare che, per un
corretto funzionamento del veicolo,
è necessario bloccare la paletta del
termostato in modo da chiudere la Collettore
di scarico
presa d’aria calda, orientando la
presa frontale verso la parte inferio-
re o posteriore del veicolo.

6.3.3. IL MISCELATORE ste in una o due tubazioni inseri- Non è però applicabile su tutti i tipi
te nel carburatore senza forarlo, di carburatore e se non è realizzata
Da questa apparecchiatura, - il sistema a centratore. correttamente può danneggiare
posizionata a valle del riduttore, Alla seconda seconda famiglia gravemente il carburatore. Inoltre
dipende la realizzazione della giu- appartengono: richiede tempo ed esperienza per
sta miscela aria-carburante. - i miscelatori "classici" che ven- poter essere eseguita.
Il miscelatore per auto a carbu- gono installati a monte del La scelta della posizione per
ratore può essere realizzato utiliz- Venturi e la cui posizione varia a eseguire la foratura è obbligata
zando il Venturi del carburatore o seconda della vettura, dalle necessità di posizionare l'in-
creando su di esso un Venturi indi- - i miscelatori a piastra che ven- nesto come da figura 32. L'ingresso
pendente. gono installati sopra al corpo del gas deve essere fatto in modo
Alla prima famiglia appartengono: farfallato, al disotto della scatola che la generatrice superiore dell'in-
- il sistema promiscuo (ugello o del filtro aria. nesto sia poco al disotto (2-3 mm)
innesto) che consiste in una della sezione ristretta del tubo
tubazione inserita forando il car- 6.3.3.1. Sistema promiscuo Venturi, posizione che coincide
buratore, Tale soluzione (fig. 31), se ben generalmente con l'estremità del
- il sistema a forcella che consi- eseguita, fornisce ottimi risultati. centratore del carburatore.
GUIDA AL METANO 19

Identificata la giusta posizione Fig. 31


dovrà poi essere usata la massima Miscelatore
attenzione onde evitare di intercet- promiscuo
(ad innesto)
tare, in fase di foratura, un passag-
gio della benzina.

L'innesto, smussato a 45°, Fig. 32


dovrà poi essere avvitato nel carbu- Miscelatore
ratore facendo in modo che il cen- promiscuo
(ad innesto):
tro dell'innesto superi di qualche
installazione
millimetro l'asse del carburatore.
Bisognerà poi assicurare la tenuta
dell'innesto con prodotti chimici e Depressione
con un dado.

Ingresso Gas

6.3.3.2. Sistema a forcella Fig. 33

Questa soluzione (fig. 33) risulta Miscelatore a


indubbiamente più semplice rispet- forcella
to alla precedente. L'unico accorgi-
mento da adottare sarà quello di
riprofilare leggermente le farfalle
degli starter, che altrimenti non
potranno funzionare.
Anche in questo caso bisognerà
porre attenzione che l'estremità
della forcella sia sufficientemente
lunga, in modo da arrivare 2-3 mm
al disotto della sezione ristretta del
tubo Venturi (se fosse troppo lunga
sarà necessario accorciarla). I tubi Miscelatore a forcella Fig. 34
di portata del gas non dovranno
Miscelatore a
attraversare l'elemento filtrante del- forcella:
l'aria, ma solamente la scatola (soli- installazione

tamente in plastica) del filtro aria


(fig. 34).

Ingresso
Gas

Depressione
20 GUIDA AL METANO
6.3.3.3. Sistema a centratori Fig. 35

Il miscelatore a centratori (fig. 35) Miscelatore a


ricalca essenzialmente il principio centratore

del sistema a forcella. E' solitamen-


te meno economico, in quanto
viene realizzato per soddisfare le
esigenze specifiche di una data
vettura. Questo sistema permette,
talvolta, di evitare di dover riprofila-
re le farfalle degli starters.

6.3.3.4. Miscelatori “Classici” Fig. 36

Sono un'altra buona soluzione, in Miscelatore


quanto consentono un montaggio “Classico”
ad innesto
molto rapido. Vengono solitamente
installati sul manicotto dell'aria.
I miscelatori classici possono esse-
re sia del tipo ad innesto (fig. 36)
che del tipo a corollario (fig. 37), in
base alle caratteristiche della vettu-
ra.

Fig. 37

Miscelatore
“Classico”
a corollario

Fig. 38
6.3.3.5. Miscelatori a piastra
Vengono installati sul corpo farfalla- Miscelatore a
to. Nella maggior parte dei casi è piastra

necessario alzare la scatola del fil-


tro aria e fissare il miscelatore
sopra al corpo farfallato con le viti
in dotazione nella confezione.
Questi miscelatori con un minimo
ingombro, consentono un buon fun-
zionamento e un'elevata rapidità di
montaggio (fig. 38).
GUIDA AL METANO 21

6.3.4. L’IMPIANTO ELETTRICO


SULL’AUTO A CARBURATORE
Verde Arancione Eventuale
sensore
Su questo tipo di autovetture è riserva
Grigio Marrone +12V
possibile installare sia un commuta- sotto chiave
tore del tipo a "cicchetto" manuale
Bianco
(fig. 39) sia una centralina con "cic- Massa
chetto" automatico (fig. 40).
I primi comportano, all'atto del-
l'avviamento, l'azionamento
Elettrovalvola
manuale di un tasto del commuta- Benzina
tore, il quale, collegato all'elettroval- Riduttore metano
“BRC MP”
vola posta sul riduttore pneumatico,
consente il passaggio di una certa
dose di gas, indispensabile per l'av-
viamento. La funzione di “Safety” è
ottenuta grazie alla depressione
realizzata sul collettore di aspirazio- Massa
ne (fig. 30). Valvola metano
“VMA3/E” COMMUTATORE
Nelle centraline con "cicchetto" GAS/BENZINA
automatico, il procedimento è gesti- T100
to da un circuito elettronico e la fun-
zione Safety è ottenuta grazie alla
presenza di uno stadio elettronico
di lettura giri motore.
I collegamenti sono in ogni caso Fig. 39 - Schema generale di collegamento commutatore con cicchetto manuale “T100” con
di estrema facilità ed è sufficiente riduttore pneuamatico “BRC MP”
seguire le istruzioni riportate nelle
relative confezioni, per eseguirne il
montaggio e le eventuali regolazio-
Verde Marrone +12V
ni. 7,5A
sotto chiave
+ - Grigio Nero
Massa

Bobina Bianco
Massa

Elettrovalvola
Massa Benzina
Riduttore metano
“BRC ME” Eventuale
Bianco/Nero Riserva
o sensore
resistivo
Massa
Valvola metano
“VMA3/E”
Eventuale
cavo per il
collegamento ai sensori
di livello di tipo Hall
Bristol

Fig. 40

Schema generale di collegamento centralina


con cicchetto autmatico “Bristol” con
riduttore elettroassistito “BRC ME”
22 GUIDA AL METANO
6.4. L’AUTO AD ciso, grazie a sofisticate centraline aspirata, il piattello si dispone in una
INIEZIONE elettroniche, che con l’ausilio di determinata posizione di equilibrio
catalizzatori e sensori ad ossigeno che determina, a sua volta, la porta-
Le problematiche legate al (sonda Lambda), consentono un ta di benzina iniettata (fig. 41).
costante aumento dell’inquinamento controllo in “anello chiuso” della car- Durante il funzionamento a gas, il
atmosferico, hanno indotto i grandi burazione. piattello può venire aperto in modo
organismi internazionali a studiare e Le direttive antinquinamento forzato tramite l'apposito dispositivo
a far applicare norme e regolamen- sono state recepite anche nel setto- mentre il flusso di benzina è oppor-
tazioni sempre più severe al fine di re gas auto. Anche in questo caso i tunamente inibito, oppure reso libe-
ridurre le emissioni nocive provoca- costruttori si sono adeguati con ro di fluttuare con l'abbattimento
te dai diversi settori industriali ed sistemi di controllo della carburazio- della pressione della pompa tramite
urbanistici. Anche in campo automo- ne che, oltre a soddisfare i limiti un by-pass.
bilistico i costruttori si sono dovuti imposti, non devono alterare le stra-
adeguare a limiti di emissioni sem- tegie progettate in origine sul veico- 6.4.2. INIEZIONE ELETTRONICA
pre più restrittivi. Questa necessità, lo. SINGLE POINT (SPI)
unità al costante sviluppo in campo Prima di analizzare i prodotti
elettronico, ha portato all’adozione necessari per la trasformazione a I sistemi SPI iniettano general-
di sistemi di alimentazione sempre gas di un’auto ad iniezione è bene mente il carburante una volta ogni
più sofisticati che, oltre a permettere capire quali sono i principali sistemi giro dell'albero motore, ossia due
una migliore guidabilità dei veicoli, ad iniezione elettronica che si pos- volte al ciclo. La quantità di carbu-
hanno portato ad una drastica ridu- sono trovare sui vari veicoli, e come rante è dosata dalla centralina di
zione delle sostanze inquinanti con- questi vengono “trattati” nella tra- iniezione in base ai dati raccolti dai
tenute nei gas di scarico. I costrutto- sformazione a gas. vari sensori (fig. 42).
ri hanno quindi progressivamente L'interruzione del funzionamento
implementato sui propri veicoli siste- 6.4.1. INIEZIONE K-JETRONIC del monoiniettore (fig. 43) si ottiene
mi di alimentazione ad iniezione intercettandone il collegamento con
elettronica gestiti in modo molto pre- In funzione della portata d'aria la centralina.

Fig. 41

Schema di
funzionamento
del sistema
K-Jetronic

2b

8
2
7

3
6
4

Iniezione K-Jetronic
-1 Piattello -2 Regolatore della miscela
-2b Ripartitore carburante -3 Serbatoio carburante
-4 Elettropompa carburante -5 Accumulatore carburante
-6 Filtro carburante -7 Regolatore pressione
-8 Iniettori
GUIDA AL METANO 23

6.4.3. INIEZIONE ELETTRONICA + +


MULTIPOINT (MPI)
Iniettore
Benzina
Iniettori
I sistemi MPI hanno un iniettore Benzina

per cilindro, collocato molto vicino


Centralina di
alla/e valvola/e di aspirazione. ✂
commutazione
o
Centralina di
commutaz.
emulatore BRC
Nei sistemi di tipo Full-group ✂ o
emulatore
BRC
(fig. 44) tutti gli iniettori sono pilotati
contemporaneamente ed erogano
una dose di carburante ogni giro
dell'albero motore. Il loro funziona-
Centralina Benzina Centralina Benzina
mento può facilmente essere inter-
rotto agendo sull'unico filo che li Fig. 43 Fig. 44

collega alla centralina di iniezione.


Nei sistemi sequenziali fasati
+
+
(SEFI), ogni iniettore è pilotato indi-
Centralina di
pendentemente dagli altri ed eroga commut.
o

Sezionatore
una dose di carburante ogni due BRC
Iniettori
Benzina
giri dell'albero motore, in corrispon-

denza della fase di aspirazione del Iniettori Centralina di
commutazione
Benzina ✂
proprio cilindro. Il funzionamento o
Emulatore

dei vari iniettori può essere inibito BRC

intercettandone l'alimentazione
comune (fig. 45a) o i singoli rami
negativi (fig. 45b).
Centralina Benzina Centralina Benzina

Fig. 45a Fig. 45b

Fig. 42

2 Schema di
3
4
funzionamento
del sistema
6
7 8 9 Single point
1

15
13

12 10
14

11

16

Iniezione Single point


-1 Attuatore a motore elettrico per il minimo -9 Commutatore di accensione
-2 Regolatore pressione carburante - 10 Batteria
-3 Bobina di Accensione - 11 Elettropompa carburante immersa nel serbatoio
-4 Elettroiniettore - 12 Filtro carburante
-5 Sensore potenziometro farfalla - 13 Sensore temperatura liquido refrigerante
-6 Centralina iniezione impianto Single point - 14 Sonda lambda
-7 Teleruttore alimentazione impianto - 15 Distributore alta tensione
-8 Teleruttore alimentazione elettropompa carburante - 16 Serbatoio
24 GUIDA AL METANO
6.5. L’AUTO AD Nel riduttore Elettro-assistito la regolazione del riduttore fare
INIEZIONE SENZA quantità supplementare di metano comunque riferimento alle specifi-
CATALIZZATORE necessaria per l’avviamento è forni- che istruzioni presenti all’interno di
ta da un dispositivo elettro-assistito ogni confezione.
Come già descritto precedente- mentre, in caso di arresto acciden-
mente, i componenti situati a monte tale o volontario del motore, la
del manometro metano e necessari mancanza di segnali elettrici tratti
per la trasformazione di un’autovet- dal circuito di accensione originale
tura ad iniezione, sono identici a del veicolo impedisce l’afflusso di
quelli impiegati per la trasformazio- metano al motore. Per la corretta
ne di un’auto a carburatore.
Per contro, nella zona a valle Fig. 46

del manometro metano, la trasfor- Riduttore


mazione di un'auto ad iniezione elettro-assistito
“BRC ME”
necessita l'adozione di un riduttore
di tipo elettro-assistito, di una cen-
tralina di commutazione che si con-
netta al sistema originale di iniezio-
ne della vettura, di uno specifico
miscelatore ed eventualmente di
altri dispositivi elettronici e mecca-
nici.
Alla centralina di commutazione
è demandata, oltre alla la funzione
di “safety”, anche la funzione di
interruzione del sistema di iniezio-
ne. Per questo motivo i veicoli ad
iniezione trasformati a gas non
necessitano dell’installazione dell’e-
lettrovalvola benzina descritta al §
6.3.1. Fig. 47

Riduttore
6.5.1. RIDUTTORE elettro-assistito
ELETTRO-ASSISTITO “Tecno.M”

Anche sui veicoli ad iniezione il


riduttore svolge un ruolo di primaria
importanza consentendo lo scam-
bio termico necessario per evitare il
raffreddamento del metano dovuto
alla brusca espansione, riducendo-
ne la pressione sino a valori prossi-
mi a quelli atmosferici, rendendo
così il carburante disponibile per
essere aspirato dal motore.
Sono valide le medesime pre-
scrizioni di montaggio già descritte
al § 6.3.2, riguardanti la posizione
verticale e parallela al senso di
marcia, la facile accessibilità per la
regolazione e la manutenzione, la
realizzazione del circuito di riscal-
damento (fig. 29), le modifiche del
circuito dell’aria.
GUIDA AL METANO 25

6.5.2. IL MISCELATORE Fig. 48

Miscelatore ad
A valle del riduttore si trova il innesto

miscelatore, dal quale dipende la


corretta miscela aria-gas. Sulle vet-
ture ad iniezione il miscelatore può
essere realizzato in diverse tipolo-
gie.

6.5.2.1. Miscelatori a corallario Fig. 49

Essi vengono installati a monte del Miscelatore


corpo farfallato, oppure lungo il a corollario

condotto di aspirazione dell'aria e


possono essere sia del tipo ad
innesto (fig. 48), sia del tipo a corol-
lario (fig. 49).

6.5.2.2. Miscelatore a piastra Fig. 50

Trovano solitamente applicazione Miscelatore


sulle autovetture con iniezione di a piastra

tipo SPI (fig. 50). Questi infatti,


visto il minimo ingombro in altezza,
vengono installati tra il monoinietto-
re e il corpo farfallato. Sono solita-
mente del tipo a corollario.
26 GUIDA AL METANO
6.5.3. L’IMPIANTO ELETTRICO
SULL’AUTO AD INIEZIONE +12V Marrone Nero
7,5A Massa
NON CATALIZZATA sotto chiave
Verde
Agli iniettori
Su questo tipo di vetture è con- Grigio Arancione
sigliabile installare centraline che
consentano l’avvio del motore a Viola ✂
benzina con commutazione auto- Bobina

filo com. iniettori


matica a gas, al fine di preservare il
buon funzionamento degli iniettori e
di inizializzare correttamente il fun-
zionamento dei circuiti elettronici Massa
originari.
Riduttore metano Centralina
Per i veicoli ad iniezione, oltre
“BRC ME” Iniezione
alle istruzioni di collegamento pre- Eventuale
senti nelle confezioni delle singole Bianco/Nero Riserva
centraline (fig. 51), alle quali si o sensore
Massa
resistivo
deve fare sempre riferimento Valvola metano
durante le fasi d’installazione, Le “VMA3/E”
Eventuale
centraline BRC per auto ad iniezio- cavo per il
ne svolgono funzione di Safety collegamento ai sensori
(interruzione dell’alimentazione a di livello di tipo Hall
Elegant
gas in caso di arresto accidentale
del motore), sono dotate di indica-
tore di livello, e di diversi optional in
base al modello scelto.

Fig. 51 - Schema generale di collegamento centralina elettronica “Elegant” con riduttore elet-
troassistito “BRC ME”
GUIDA AL METANO 27

6.6. L’AUTO AD INIEZIONE di commutazione (§ 6.5.3.) è che tecniche e conseguenti possibi-


CON CATALIZZATORE necessario, sia da un punto di vista lità di impiego.
funzionale sia da un punto di vista
Il continuo aumento dell'inquina- normativo, l’impiego di un sistema
mento atmosferico ha portato alla di controllo della carburazione com-
stesura di nuove e sempre più posto da centralina di controllo e
severe leggi ambientali. Prima fra attuatore di flusso. Questi due com-
tutte l'utilizzo obbligatorio, per le ponenti, per poter essere installati,
auto di nuova immatricolazione, del devono essere sottoposti ad omolo-
catalizzatore (in Italia dal 1/1/1992). gazione, in riferimento alla direttiva
La marmitta catalitica a tre vie antinquinamento in vigore.
con sonda Lambda è, per quanto I sistemi di controllo della carbu-
offre la tecnologia odierna, la solu- razione BRC saranno meglio
zione più avanzata nella riduzione descritti nei paragrafi che seguono
delle sostanze inquinanti prodotte in queta guida, per informazioni più
dai motori. Essa consente di elimi- dettagliate fare riferimento ai
nare oltre il 90% di HC, CO e manuali specifici dei singoli sistemi
NOx, ma può funzionare corretta- di controllo.
mente solo con sistemi d'alimenta- Essi possono essere raggruppa-
zione regolati dall'elettronica. ti in:
Per questo motivo BRC Gas • sistemi di controllo della carbu-
Equipment ha realizzato e brevetta- razione di tipo “parallelo”,
to diversi dispositivi che permettono • sistemi di controllo della carbu-
la trasformazione a metano di auto razione di tipo “serie”.
dotate di catalizzatore. Tali disposi-
tivi si integrano perfettamente nel Nei sistemi di controllo “paralle-
contesto elettronico e fluidodinami- lo” il gas viene gestito in modo indi-
co della vettura, riducendo ulterior- pendente dal controllo motore ben-
mente le emissioni nocive e per- zina originario. Sono prelevate
mettendo di godere dei vantaggi dalla centralina originale le informa-
offerti dal metano: Ecologia, zioni relative al regime motore e
Economia, Prestazioni, Sicurezza. alla sonda lambda, ed eventual-
Una vettura catalizzata, per mente alla posizione della valvola a
essere trasformata a metano, farfalla e alla pressione assoluta
necessita di un dispositivo che sia del collettore (MAP).
in grado di acquisire ed elaborare il
segnale della sonda Lambda. A tale Nei sistemi di controllo “serie” il
dispositivo è anche demandato il gas viene invece gestito sulla base
compito di ottenere sempre una del tempo di iniezione fornito dalla
perfetta miscelazione aria/gas e di centralina originale benzina, oppor-
gestire la commutazione automati- tunamente convertito per il sistema
ca da benzina a gas. gas. Il sistema “serie” acquisisce
Fatta eccezione per i sistemi di dalla centralina benzina anche i
ultima generazione (Just Heavy e segnali relativi alla posizione della
Sequent), i componenti meccanici valvola a farfalla, al regime motore,
necessari per la trasformazione di alla pressione assoluta del colletto-
un’autovettura catalizzata a metano re, ed eventualmente alla sonda
sono i medesimi utilizzati per le lambda.
autovetture ad iniezione non cata-
lizzate (elettrovalvola Metano, ridut- Relativamente ai sistemi di tipo
tore elettro-assistito, miscelatore). “parallelo” BRC è in grado di pro-
Le differenze sostanziali riguar- porre due famiglie di prodotti
dano la parte elettrica dell’impianto. “Sistemi BLITZ” e “Sistemi JUST”
In luogo di una semplice centralina che si differenziano per caratteristi-
28 GUIDA AL METANO
6.6.1. CARATTERISTICHE Fig. 52

GENERALI DEL SISTEMA BLITZ Particolari del


sistema Blitz

Il sistema Blitz è costituito da un


Riduttore Elettro-assistito (BRC ME
o Tecno.M), da un attuatore per il
controllo della portata di gas, da
una vite di registro, da un miscela-
tore e da una centralina elettronica
di tipo analogico. Il sistema agisce
ad “anello chiuso”, correggendo in
tempo reale il titolo della miscela
aria/gas sulla base delle informa-
zioni che provengono dalla sonda tamente compatibile con attuatori di Sono disponibili diverse versioni
lambda. Com’è noto quest’ultima altro genere. del sistema Blitz, che si differenzia-
genera un segnale in tensione che Il sistema Blitz gestisce inoltre no fra loro per la presenza o meno
dipende dall’ossigeno presente nei diversi funzioni quali: commutazio- delle varie funzioni precedentemen-
gas di scarico e fornisce quindi una ne, safety, indicazione di livello, te descritte.
misura indiretta del titolo della emulazione segnale lambda.
miscela (povera, stechiometrica, La funzione di interruzione ed
ricca), che permette alla centralina emulazione degli iniettori può esse-
di agire, attraverso un opportuno re gestita da un eventuale emulato-
stadio di potenza, sull’attuatore di re esterno.
controllo della portata di gas. La centralina Blitz è collegabile
Il sistema Blitz è stato concepi- al dispositivo Diagnostic Box che,
to esclusivamente per la gestione tramite opportune barre led, con-
dell’attuatore brevettato relativo al sente di effettuare la taratura del
sistema stesso e non risulta assolu- sistema ed eventuali diagnosi.

Fig. 53

Schema generale
del sistema di
BLITZ Commutatore
controllo Blitz

Diagnostic Box

Manometro
Metano

Centalina Iniezione Benzina


Attuatore
Lambda Gas

Modular
HI MM

Riduttore
“Tecno.M”
Elettrovalvola
di carica “VM A3”
Iniettore Vite di registro
Benzina

Sonda Miscelatore
Valvola Lambda
“VB A1”
Bombola Metano

Motore
GUIDA AL METANO 29

6.6.2. CARATTERISTICHE Fig. 54

GENERALI DEL SISTEMA JUST Particolari del


sistema Jsut

Il sistema Just è anch’esso costi-


tuito da un Riduttore Elettro-assistito
(BRC ME o Tecno.M), da un attuato-
re dotato di step motor per il controllo
della portata di gas, che sostituisce,
rispetto al Blitz, l’attuatore classico e
la vite di registro. Sono inoltre pre-
senti il miscelatore e la centralina
elettronica di tipo digitale.
JUST si applica su qualsiasi tipo provvedendo alla regolazione in sori di ingresso. Vista l’estrema rapi-
di motore trasformato a gas, alimen- retroazione della carburazione a gas, dità di decisione del sistema digitale,
tato ad iniezione elettronica, sia di esercitando in tempo reale l’ottimiz- il movimento dell’attuatore garantisce
tipo aspirato che turbo e sa ricono- zazione della quantità di combustibi- il mantenimento costante del rappor-
scere automaticamente ed utilizzare le per ottenere una carburazione per- to stechiometrico corretto.
il segnale della sonda lambda instal- fetta, anche sotto l’aspetto dell’inqui- Il sistema Just gestisce inoltre
lata di serie sul veicolo. E’ stato svi- namento, e ciò indipendentemente diversi funzioni quali: commutazione,
luppato per superare le più restrittive dalle condizioni esterne (temperatu- safety, indicazione di livello, emula-
normative sulle emissioni inquinanti ra, ecc.) e dalla composizione del zione segnale lambda.
degli autoveicoli, nonché le normati- combustibile. La funzione di interruzione ed
ve di Compatibilità Elettromagnetica. Il sistema JUST è stato concepito emulazione degli iniettori può essere
La centralina elettronica si basa esclusivamente per la gestione del- gestita da un eventuale emulatore
su un hardware digitale, il quale uti- l’attuatore “Step”. Esso è costituito esterno.
lizza l’architettura di un microcontrol- da un motorino passo passo il quale, La messa a punto del dispositivo
lore. Il microcontrollore permette una con il suo movimento, sposta in può essere effettuata sia attraverso il
grande flessibilità nella gestione senso verticale un perno che ostrui- commutatore e lo strumento di dia-
degli input che arrivano dai vari sen- sce il passaggio del gas al miscelato- gnosi “Diagnostic Box” BRC, sia
sori del motore e una efficace gestio- re. Il movimento dell’attuatore è mediante l’uso di un PC dotato di un
ne degli output dell’impianto a gas. determinato dalla strategia di control- software di programmazione ed
JUST agisce ad “anello chiuso” lo motore nei confronti dei vari sen- interfaccia.
Fig. 55

Schema generale
Commutatore del sistema di
controllo Just
Diagnostic Box

Manometro
Metano
Centalina Iniezione Attuatore
Benzina “STEP”

Modular
HI MM

Riduttore
“Tecno.M”
Elettrovalvola
di carica “VM A3”
Iniettore
Benzina

Sonda Miscelatore
Valvola Lambda
“VB A1”
Bombola Metano

Motore
30 GUIDA AL METANO
6.6.3. CARATTERISTICHE Fig. 56

GENERALI DEL Particolari del


SISTEMA JUST HEAVY sistema Just Heavy

Il sistema Just Heavy, destinato


all'alimentazione a gas metano di
motori ad accensione comandata ad
uso autotrazione, è una interessante
ed innovativa evoluzione del siste-
ma Just, nata con lo scopo di esten-
derne il campo di applicazione e
migliorarne ulteriormente le presta-
zioni.
Just Heavy, infatti, pur mante- aspirato dal motore), ne consegue collettore di aspirazione (in prossi-
nendo sostanzialmente inalterate le che: le prestazioni a benzina non mità degli iniettori benzina del siste-
caratteristiche essenziali del siste- vengono penalizzate, la riduzione ma originale), eliminando il proble-
ma Just (semplicità di installazione, della potenza a gas rimane limitata ma del ritorno di fiamma;
configurazione di tipo parallelo, con dalle sole caratteristiche del gas uti- • sensore P1 e MAP, che forni-
eventuale taglio ed emulazione della lizzato, non si ha nesun ingombro sce alle centraline le informazioni
sonda lambda, autoconfigurazione, supplementare sui condotti di aspi- sulla depressione presente all’inter-
autoadattatività, possibilità di messa razione; no del collettore di aspirazione
a punto personalizzata ed approfon- • riduttore a due stadi, con (MAP), e della pressione in uscita
dita tramite software di interfaccia ingombro molto limitato e maggiore dal riduttore (P1).
su computer), presenta importanti flessibilità di installazione; • microcontrollore della centralina
novità dal punto di vista meccanico • nuovo attuatore-distributore con potenzialità e capacità di calco-
ed elettronico, riassumibili nei ancora basato su un solo motore lo notevolmente incrementate rispet-
seguenti aspetti sostanziali: passo-passo, ma che permette di to al sistema Just e tali da consenti-
• assenza del miscelatore (il gas dosare il gas ed introdurlo diretta- re la gestione del nuovo attuatore e
viene iniettato nei collettori, e non mente in ogni singolo condotto del lo sviluppo di sofisticate strategie di

Fig. 57

Schema generale
Centralina Just Heavy
del sistema di
controllo
Commutatore
Centalina Just Heavy
Iniezione
Benzina

Modular
HI MM

Computer

Manometro
Metano

Elettrovalvola Sensore Attuatore


di carica “VM A3” P1-MAP “Step HS”
Riduttore
“Genius HSM”

Iniettore
Benzina
Depressione MAP

Ugello Gas
Valvola
“VB A1”
Sonda
Bombola Metano Lambda

Motore
GUIDA AL METANO 31

controllo della carburazione, oltre


che di innovative procedure di
autoacquisizione, autoadattatività ed
autodiagnosi.
L’obiettivo principale per cui il
sistema Just Heavy è stato concepi-
to e sviluppato consiste in un alto
livello di prestazioni ottenibile con
un’estrema semplicità di installazio-
ne ed una rapidissima fase di
messa a punto.
Nelle prove di omologazione del
prodotto relative alle emissioni sono
stati conseguiti risultati che testimo-
niano l'eccezionale qualità del siste-
ma di controllo della carburazione.
Le prove di omologazione dal
punto di vista del regolamento euro-
peo n. 110 ed in particolare della
Compatibilità Elettromagnetica
(EMC), brillantemente superate dal
sistema, ne hanno esaltato la robu-
stezza ai disturbi elettromagnetici e
hanno confermato la validità delle
strategie di progettazione e realizza-
zione adottate.
32 GUIDA AL METANO
Relativamente ai sistemi di tipo mediante la connessione di soli tre dall’assenza di miscelatore,
“serie” BRC è in grado di proporre fili elettrici e di aggiungere ulteriori • massime prestazioni a gas,
“SEQUENT” un sistema di alimen- collegamenti elettrici solo ed esclu- tipiche degli impianti iniezione,
tazione ad iniezione di Metano in sivamente nel caso di autovetture • nessun ingombro supplemen-
fase gassosa. particolarmente sofisticate. tare sui condotti di aspirazione,
Nel sistema SEQUENT, a diffe- • soppressione dei rischi di ritor-
6.6.4. CARATTERISTICHE renza che in un’iniezione a flusso no di fiamma, dovuto all’iniezio-
GENERALI DEL SISTEMA continuo, la centralina esegue i cal- ne in prossimità delle valvole di
AD INIEZIONE IN FASE coli dei tempi di apertura degli iniet- aspirazione ed accresciuto dal
GASSOSA “SEQUENT” tori, cilindro per cilindro, e li attua fatto che l’iniezione avviene in
separatamente su ciascun iniettore modo fasato con l’apertura
SEQUENT rappresenta il più per il gas con la massima precisio- della valvola di aspirazione.
elevato grado di evoluzione degli ne e con la migliore fasatura rispet-
impianti di iniezione del gas, e può to all’istante di apertura della valvo- Il risultato è che si mantiene
essere definito a tutti gli effetti la di aspirazione. La gestione assolutamente inalterato il funzio-
un sistema “COMMON RAIL”. sequenziale fasata consente quindi namento sequenziale fasato origi-
Infatti per primo introduce nel di ottenere la massima tempestività nario dell’auto, per cui il motore è
settore dell'alimentazione a gas l’e- e precisione di dosaggio del carbu- stato progettato, costruito ed otti-
voluzione vincente utilizzata per i rante. mizzato, raggiungendo i seguenti
moderni motori Diesel: una "linea- Come in tutti gli impianti di inie- risultati pratici:
binario" in pressione (il rail) che for- zione elettronica, il carburante gas- • migliore fluidità di guida,
nisce il combustibile a tutti gli iniet- soso non viene aspirato da un • ottimizzazione dei consumi,
tori (veri iniettori) destinati ad iniet- miscelatore, ma la corretta quantità • riduzione dell’emissione di
tarlo in ciascun cilindro del motore. è determinata attraverso i calcoli inquinanti.
SEQUENT introduce inoltre il eseguiti dalla centralina. Ciò con-
concetto di modularità del cablag- sente di avere i vantaggi ben noti Altri vantaggi del sistema, propri
gio. Questa caratteristica consiste degli impianti di iniezione, quali: del funzionamento di tipo “serie”
nella possibilità di installare l’im- • nessuna penalizzazione delle sono i seguenti:
pianto SEQUENT sull’autovettura prestazioni a benzina, causata • normalmente non occorre

Fig. 58

Schema generale
del sistema di
controllo
SEQUENT

Centalina Iniezione Computer


Benzina

Commutatore

Centralina “FLY SF”

Manometro
Metano

Valvola Filtro “FJ1”


Bombola
“VB S1”
Metano
Riduttore Sensore
“Genius.M” P1-MAP

Iniettore
Ellettrovalvola
Benzina
di carica “VM A3”

Depressione MAP Rail con


inettore BRC

Ugello
Gas
Sonda
Lambda

Motore
GUIDA AL METANO 33

provvedere a cancellare codici


di errore nella centralina benzi-
na, perché questi non hanno più
occasione di generarsi,
• non è più necessario montare i
dispositivi “Memory” su vetture
dotate di diagnostica OBD,
• tutte le funzioni della centralina
benzina rimangono perfetta-
mente efficienti anche durante
l’uso del gas, garantendo il
rispetto delle norme OBD,
• ogni iniettore gas viene pilotato
singolarmente, dando la possibi-
lità di mantenere a gas le strate-
gie utilizzate dalla centralina
iniezione benzina,
• non necessita di particolari
regolazioni, se la mappatura è
disponibile.

Grazie alla forte integrazione


della centralina elettronica inoltre:
• non occore nessun dispositivo
esterno per il taglio e l’emulazio-
ne degli iniettori,
• possibilità di leggere i giri
dalla ruota fonica senza biso-
gno di adattatori esterni,
• la centralina è dotata di un
variatore di anticipo interno,
adatto alla maggior parte delle
vetture in commercio,
• è possibile collegare due
sonde lambda nella versione di
centralina con un connettore e
tre sonde nella versione con
due connettori, senza bisogno di
adattatori,
• la centralina contiene i princi-
pali adattatori per sonde lamb-
da “in corrente” e “alimenta-
te”,
• possibilità di gestire veicoli
fino ad 8 cilindri nella versione
di centralina con due connettori.
34 GUIDA AL METANO
7. I VARIATORI Fig. 59

D’ANTICIPO Variatore
d’anticipo “Aries”

Un motore progettato per fun-


zionare benzina, ha un punto di
accensione ottimale per quel tipo di
carburante. I carburanti alternativi
hanno caratteristiche di combustio-
ne diverse.
Utilizzare carburanti alternativi,
senza modificare l’originale punto
di accensione, fa si che le presta-
zioni del motore non vengano sfrut-
tate completamente. Ciò si traduce
in maggior consumo di carburante
e minor potenza disponibile.
L’unico modo per risolvere que-
sto problema è utilizzare un variato-
re d’anticipo. I variatori d’anticipo
sono dispositivi elettronici che, ana-
lizzando l’originale punto di accen-
sione lo variano, ottimizzandolo al
tipo di carburante utilizzato in quel
momento.
BRC dispone di una vasta serie
di variatori d’anticipo in grado di
ottimizzare dall’accensione più
semplice a spinterogeno a quella
più complessa gestita dalla centrali-
na elettronica benzina.

Potrebbero piacerti anche