Esercitazione 1
Valutazione della redditività degli interventi da effettuarsi su un impianto idroelettrico ad acqua fluente
Esercitazione 2
Valutazioni tecnico-economiche per la sostituzione del macchinario in un impianto idroelettrico a serbatoio
Esercitazione 3
Progetto di massima di centrale idroelettrica ad acqua fluente
Esercitazione 4
Mini-centrale idroelettrica con turbina Crossflow
Esercitazione 5
Riqualificazione di un impianto idroelettrico
1
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
2
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
ESERCITAZIONE 1
Un impianto idroelettrico ad acqua fluente, la cui realizzazione risale agli anni ’30, alcuni anni fa è stato oggetto di interventi finalizzati
all’aggiornamento tecnologico del macchinario e dei sistemi di regolazione e controllo; le opere civili sono invece rimaste quelle originarie.
L’impianto è costituito da una traversa fluviale a soglia fissa, che crea il battente necessario per l’alimentazione del canale derivatore di centrale.
La traversa pone limiti di esercizio in quanto non permette di derivare tutta la portata di concessione ancorché presente nel fiume, in quanto non
garantisce il necessario battente.
Inoltre, per assicurare il minimo vitale nel fiume, si deve scaricare sempre la portata di 2 m3/s, indipendentemente dal livello del fiume, per la
mancanza di organi di regolazione che provvedano alla gestione di questi deflussi dovuti.
Nell’anno 2002, dovendo impostare un progetto per il rifacimento della traversa al fine di ottimizzare l’utilizzo della risorsa idraulica e migliorare
l’impatto ambientale con la realizzazione di una scala dei pesci, si è voluto verificare la convenienza economica dell’installazione di una traversa di
tipo mobile. Infatti con tale tipo di traversa si garantirebbe un salto massimo costante e la massima portata nel canale derivatore.
Traverse mobili
3
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
4
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
SITUAZIONE ATTUALE
L’impianto è dotato di una vecchia traversa a soglia fissa. Questa traversa non permette di derivare la totale portata di concessione perché nei periodi di
magra non crea il sufficiente battente; d’altro canto, se avesse una soglia più alta, si potrebbero creare problemi nei periodi di piena quando il rigurgito
a monte farebbe innalzare il livello del fiume in maniera pericolosa. Inoltre, non essendoci regolazione dei rilasci in alveo per garantire il minimo vitale
in funzione delle portate, è necessario lasciare passare sempre 2 m3/s attraverso la paratoia dello sghiaiatore anche quando la portata rimasta nel fiume
a valle della traversa è superiore al minimo vitale.
100
80
60
40 portata fium e
20
0
gennaio m arzo m aggio luglio settem bre novem bre
Situazione attuale
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Portata fiume m3/s 10 20 50 100 90 40 30 30 30 80 60 20
Portata presa m3/s 2 4 14 14 14 11 8 8 8 14 14 6
Minimo vitale m3/s 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
Portata alla turbina m3/s 0 2 12 12 12 9 6 6 6 12 12 4
Potenza ideale MW 0,00 0,50 3,75 3,75 3,75 3,00 2,20 2,20 2,20 3,75 3,75 0,50
Salto effettivo m 33,50 33,86 35,64 35,64 35,64 35,14 34,64 34,64 34,64 35,64 35,64 34,14
Potenza effettiva MW 0,00 0,47 3,71 3,71 3,71 2,93 2,12 2,12 2,12 3,71 3,71 0,47
Energia prod. tot. MWh - 316,00 2.762,32 2.673,21 2.762,32 2.108,57 1.575,10 1.575,10 1.524,29 2.762,32 2.673,21 352,81
Energia ore piene MWh - 75,24 594,05 594,05 594,05 468,57 338,73 0,00 338,73 594,05 594,05 75,87
Energia ore vuote MWh - 240,76 2.168,27 2.079,17 2.168,27 1.640,00 1.236,37 1.575,10 1.185,56 2.168,27 2.079,17 276,94
Fatturato € - 11.285,71 95.790,18 93.562,50 95.790,18 73.800,00 54.620,24 39.377,38 53.350,00 95.790,18 93.562,50 12.234,52
5
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Fatturato 719.163,39 €
Costi di manutenzione -100.000,00 €
Reddito lordo 619.163,39 €
Tasse -278.623,53 €
Reddito netto 340.539,87 €
Il Reddito netto si ottiene dal Reddito lordo detraendo le tasse, che ammontano al 45% del reddito lordo.
6
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
GennaioFebbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre NovembreDicembre
Portata fiume m3/s 10 20 50 100 90 40 30 30 30 80 60 20
3
Portata presa m /s 2 4 14 14 14 11 8 8 8 14 14 6
Portata fiume a valle m3/s 8 16 36 86 76 29 22 22 22 66 46 14
3
Portata alla turbina m /s 2 4 14 14 14 11 8 8 8 14 14 6
Potenza ideale MW 0,40 1,40 4,00 4,00 4,00 3,50 2,60 2,60 2,60 4,00 4,00 1,40
Salto effettivo m 33,86 34,21 36,00 36,00 36,00 35,50 35,00 35,00 35,00 36,00 36,00 34,50
Potenza effettiva MW 0,38 1,33 4,00 4,00 4,00 3,45 2,53 2,53 2,53 4,00 4,00 1,34
Energia prod. tot. MWh 279,89 894,13 2.976,00 2.880,00 2.976,00 2.485,00 1.880,67 1.880,67 1.820,00 2.976,00 2.880,00 998,20
Energia ore piene MWh 60,19 212,89 640,00 640,00 640,00 552,22 404,44 0,00 404,44 640,00 640,00 214,67
Energia ore vuote MWh 219,70 681,24 2.336,00 2.240,00 2.336,00 1.932,78 1.476,22 1.880,67 1.415,56 2.336,00 2.240,00 783,53
Fatturato € 9.705,71 31.933,33 103.200,00 100.800,00 103.200,00 86.975,00 65.216,67 47.016,67 63.700,00 103.200,00 100.800,00 34.615,00
7
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Il plusvalore calcolato è la differenza tra il reddito netto con la nuova traversa fissa e quello antecedente la modifica.
La valutazione dell’investimento si effettua con il metodo del VAN (Valore Attualizzato Netto).
Il VAN è definito come la sommatoria (dall’anno dell’investimento all’anno n) della differenza tra i maggiori o minori ricavi e i maggiori o minori
costi che si hanno in seguito all’investimento, attualizzati1 all’anno dell’investimento.
1
Le formule di attualizzazione consentono di confrontare come quantità omogenee somme di capitali presenti e futuri mediante l’utilizzo di fattori di conversione che tengono conto
degli anni di vita dell’impianto e del tasso di interesse reale (tasso di interesse reale = tasso di interesse nominale – tasso di inflazione).
8
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
La tabella riporta il calcolo del flusso di cassa in ogni anno, il suo valore attualizzato e il VAN ad ogni anno.
Anni 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Investimento -400.000 €
Δ ricavi 121.493 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 €
Δ manutenzione 45.833 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 €
Δ tasse -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -72.540 €
Flusso di cassa -232.673 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 181.199 € 108.659 €
Flusso di cassa attualizzato -232.673 € 167.777 € 155.349 € 143.842 € 133.187 € 123.321 € 114.186 € 105.728 € 97.896 € 90.645 € 50.330 €
VAN -232.673 € -64.897 € 90.452 € 234.294 € 367.481 € 490.802 € 604.988 € 710.716 € 808.612 € 899.256 € 949.587 €
Anni 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Investimento
Δ ricavi 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 € 131.199 €
Δ manutenzione 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 € 50.000 €
Δ tasse -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 € -72.540 €
Flusso di cassa 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 € 108.659 €
Flusso di cassa attualizzato 46.602 € 43.150 € 39.954 € 36.994 € 34.254 € 31.717 € 29.367 € 27.192 € 25.178 € 23.313 €
VAN 996.189 € 1.039.339 € 1.079.293 € 1.116.287 € 1.150.541 € 1.182.258 € 1.211.625 € 1.238.817 € 1.263.995 € 1.287.307 €
9
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Il grafico mostra l’andamento dei flussi di cassa e del VAN nel corso degli anni, a partire dall’anno di effettuazione dei lavori di risanamento della
traversa fissa.
2.500.000 €
2.000.000 €
1.500.000 €
1.000.000 €
500.000 €
-€
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
-500.000 €
-1.000.000 €
-1.500.000 €
-2.000.000 €
-2.500.000 €
Anni
10
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
La tabella seguente riporta l’energia producibile dopo la costruzione della nuova traversa mobile e il suo controvalore economico.
Traversa mobile
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre NovembreDicembre
Portata fiume m3/s 10 20 50 100 90 40 30 30 30 80 60 20
3
Portata presa m /s 8 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14
Portata a valle m3/s 2 6 36 86 76 26 16 16 16 66 46 6
3
Portata turbina m /s 8 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14
Potenza ideale MW 2,60 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00
Salto effettivo m 35,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00 36,00
Potenza effettiva MW 2,53 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00 4,00
Energia prod. tot. MWh 1.880,67 2.688,00 2.976,00 2.880,00 2.976,00 2.880,00 2.976,00 2.976,00 2.880,00 2.976,00 2.880,00 2.976,00
Energia ore piene MWh 404,44 640,00 640,00 640,00 640,00 640,00 640,00 0,00 640,00 640,00 640,00 640,00
Energia ore vuote MWh 1.476,22 2.048,00 2.336,00 2.240,00 2.336,00 2.240,00 2.336,00 2.976,00 2.240,00 2.336,00 2.240,00 2.336,00
Fatturato € 65.216,67 96.000,00 103.200,00 100.800,00 103.200,00 100.800,00 103.200,00 74.400,00 100.800,00 103.200,00 100.800,00 103.200,00
11
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
I lavori si svolgono in due anni sempre nel solo mese di gennaio e la centrale, durante il periodo dei lavori, continua a funzionare come nella situazione
antecedente l’inizio dei lavori.
La tabella riporta il calcolo dei flussi di cassa e del VAN, al fine di poter confrontare i risultati con quelli del risanamento della traversa a soglia fissa.
Oltre all’attualizzazione consueta, che riporta tutti i valori all’anno di inizio dell’investimento, si è fatta un’attualizzazione all’anno di fine lavori.
Anni -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Investimento - 1.100.000 € - 1.500.000 €
Δ ricavi -€ 370.437 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 €
Δ manutenzione € 68.750 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 €
Δ tasse -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ -€ - 171.294 €
Flusso di cassa - 1.100.000 € - 1.060.813 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 510.653 € 339.359 €
Flusso di cassa
attualizzato - 1.188.000 € - 1.060.813 € 472.827 € 437.803 € 405.373 € 375.345 € 347.542 € 321.798 € 297.961 € 275.890 € 255.454 € 157.189 €
VAN - 1.188.000 € - 2.248.813 € - 1.775.986 € - 1.338.183 € - 932.810 € - 557.465 € - 209.923 € 111.875 € 409.837 € 685.727 € 941.180 € 1.098.369 €
Seconda attualizzazione
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Flusso di cassa
2° attualizzazione - 1.100.000 € - 982.235 € 437.803 € 405.373 € 375.345 € 347.542 € 321.798 € 297.961 € 275.890 € 255.454 € 236.531 € 145.545 €
VAN 2 - 1.100.000 € - 2.082.235 € - 1.644.432 € - 1.239.059 € - 863.713 € - 516.171 € - 194.373 € 103.588 € 379.478 € 634.932 € 871.463 € 1.017.009 €
12
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Anni 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Investimento
Δ ricavi 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 € 435.653 €
Δ manutenzione 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 € 75.000 €
Δ tasse - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 € - 171.294 €
Flusso di cassa 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 € 339.359 €
Flusso di cassa
attualizzato 145.545 € 134.764 € 124.782 € 115.539 € 106.980 € 99.056 € 91.718 € 84.924 € 78.634 € 72.809 €
VAN 1.243.915 € 1.378.679 € 1.503.461 € 1.618.999 € 1.725.980 € 1.825.035 € 1.916.754 € 2.001.678 € 2.080.312 € 2.153.120 €
Seconda attualizzazione
12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
Flusso di cassa
2° attualizzaz. 134.764 € 124.782 € 115.539 € 106.980 € 99.056 € 91.718 € 84.924 € 78.634 € 72.809 € 67.416 €
VAN 2 1.151.773 € 1.276.555 € 1.392.093 € 1.499.073 € 1.598.129 € 1.689.848 € 1.774.772 € 1.853.405 € 1.926.214 € 1.993.630 €
13
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Il grafico mostra l’andamento dei flussi di cassa e del VAN con la seconda attualizzazione:
2.500.000 €
2.000.000 €
1.500.000 €
1.000.000 €
500.000 €
-€
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
-500.000 €
-1.000.000 €
-1.500.000 €
-2.000.000 €
-2.500.000 €
Anni
14
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Energia
Portate
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
zo
ic re
io
G io
Fe aio
e
M le
tte o
O re
Novembre
ov re
o
Ag o
Dicembre
br
Se st
i
gn
ra
g
ri
gl
b
b
b
ar
n
ag
Ap
em
em
m
tto
Lu
bb
iu
en
M
G
D
N
Mesi Mesi
Situazione attuale Nuova fissa Nuova mobile Situazione attuale Nuova fissa Nuova mobile
15
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Risulta chiaro anche graficamente che la realizzazione della nuova traversa mobile comporta una maggiore produzione e dunque a lungo termine
risulterà essere la soluzione più conveniente non solo dal punto di vista energetico ma anche da quello economico.
Il grafico seguente confronta l’andamento del VAN relativo alle due ipotesi esaminate.
Confronto VAN
2.500.000 €
2.000.000 €
1.500.000 €
1.000.000 €
500.000 €
-€
-500.000 € 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
-1.000.000 €
-1.500.000 €
-2.000.000 €
-2.500.000 €
Anni
Fissa Mobile
16
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
17
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
ESERCITAZIONE 2
L’impianto sfrutta i deflussi della parte alta di un bacino imbrifero di tipo alpino per la produzione di energia elettrica.
E’ dotato di un serbatoio di invaso della capacità utile massima di 20.000.000 m3, che permette di svincolare la produzione di energia dal regime
naturale delle portate imposto dalle caratteristiche idrologiche e morfologiche del bacino imbrifero.
18
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Quota di massimo invaso 1.012 m.s.l.m.
Quota di scarico a valle centrale 756 m.s.l.m.
Durata residua concessione utilizzo deflussi 26 anni
Portata da rilasciare a valle dal bacino invasabile 3 m3/s
Volume massimo accumulabile nel bacino 20.000.000 m3
Per quanto riguarda gli interventi necessari per riqualificare l’impianto si è di fronte alla seguente situazione:
• Sulle opere di intercettazione si prevedono interventi per la bonifica e la conservazione delle strutture civili, la regolarizzazione delle sponde e
dei letti dei corsi d’acqua su cui insistono, la sostituzione dei sistemi di manovra e comando e controllo degli organi idraulici, l’installazione di
sgrigliatori automatici e dei relativi sistemi per la raccolta e l’allontanamento dei materiali sgrigliati ed infine l’installazione dei sistemi ausiliari
per assicurare le alimentazioni.
• La diga ed il serbatoio si trovano ancora in ottime condizioni e per queste opere si prevedono interventi di conservazione e di aggiornamento
tecnologico degli organi di manovra e dei sistemi di controllo.
• I canali di convogliamento e di adduzione in pressione sono in galleria scavata in roccia, come pure il pozzo piezometrico, e si trovano in buone
condizioni strutturali per cui si prevedono interventi di bonifica e conservazione dei manufatti ed il rifacimento del rivestimento interno.
• Si deve procedere invece alla sostituzione delle condotte forzate, del macchinario meccanico ed elettromeccanico della centrale, dei sistemi di
regolazione di velocità e di tensione e del sistema di protezione, controllo e comando dell’intero impianto e dei sistemi di comando e controllo a
distanza.
Per lo sviluppo dei calcoli si può considerare un rendimento globale pari a 0,83.
19
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Volumi turbinabili mensilmente e annualmente e coefficiente di utilizzazione del serbatoio
Per effettuare il calcolo si parte dalle portate messe a disposizione dal bacino imbrifero: da esse, decurtandole di 3 m3/s (da rilasciare per esigenze
ambientali), si hanno le portate medie derivabili mensilmente. Assumendo di avere il serbatoio vuoto alla fine di marzo, in base alle portate derivabili
mensili, si ottengono i volumi d’acqua in ingresso nel serbatoio per ogni mese dell’anno.
20
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
A questo punto, si tratta di stabilire come utilizzare il volume d’acqua che si ha a disposizione, decidendo quando e quanta acqua turbinare
nell’impianto.
Rispettando questi vincoli si è ottenuta una soluzione che, tra le altre cose, evidenzia:
• il volutamente incompleto sfruttamento, in certi mesi, del volume d’acqua a disposizione, in vista di un accumulo in grado di garantire la
produzione di energia anche nei periodi di magra del bacino imbrifero;
• il rispetto della massima capacità d’invaso del serbatoio senza dover ricorrere agli sfioramenti, ottimizzando così al massimo le risorse
disponibili;
• la completa copertura di tutte le ore piene nei vari mesi (assunte pari a 8 ore per 20 giorni al mese, eccetto agosto);
• una riduzione della portata turbinata nei mesi di basso carico, comunque compatibile con un buon rendimento anche con una sola macchina
idraulica installata.
21
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Tot. annuo
Numero giorni nel
mese [gg]
30 31 30 31 31 30 31 30 31 31 28 31 365
Ore mensili totali
[h]
720 744 720 744 744 720 744 720 744 744 672 744 8.760
Ore piene mensili
[h]
160 160 160 160 0 160 160 160 160 160 160 160 1.760
Ore vuote mensili
tot [h]
560 584 560 584 744 560 584 560 584 584 512 584 7.000
Ore piene funzion.
mensili
160 160 160 160 0 160 160 160 160 160 160 160 1.760
Ore vuote funzion.
mensili
560 584 560 220 175 560 584 138 150 150 100 146 3.927
Ore funzion. totali
[h]
720 744 720 380 175 720 744 298 310 310 260 306 5.687
Ore fermo
impianto [h]
0 0 0 364 569 0 0 422 434 434 412 438 3.073
Q media bacino
imbrifero [m3/s]
13 20 9 5 8 12 18 7 6 4 4 7 -
Q derivabile [m3/s] 10 17 6 2 5 9 15 4 3 1 1 4 -
Volume disponibile
[103·m3]
25.920 45.532,8 15.552 5.356,8 13.392 23.328 40.176 10.368 8.035,2 2.678,4 2.419,2 10.713,6 203.472
Vol. serbatoio
inizio mese 0 0 18.748,8 8.380,8 57,6 8.409,6 5.817,6 19.209,6 18.849,6 15.724,8 7.243,2 302,4 -
[103·m3]
Q turbinata ore
piene [m3/s]
10 10 10 10 0 10 10 10 10 10 10 10 -
Q turbinata ore
vuote [m3/s]
10 10 10 10 8 10 10 10 10 10 10 10 -
Vol. turbinato
[103·m3]
25.920 26.784 25.920 13.680 5.040 25.920 26.784 10.728 11.160 11.160 9.360 11.016 203.472
Vol. serbatoio fine
mese [103·m3]
0 18.748,8 8.380,8 57,6 8.409,6 5.817,6 19.209,6 18.849,6 15.724,8 7.243,2 302,4 0 -
Vol. sfiorato
[103·m3]
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Vol. al serbatoio
[103·m3]
0 18.748,8 0 0 8.352 0 13.392 0 0 0 0 0 40.492,8
Potenza [kW] 22.602 22.602 22.602 22.602 18.082 22.602 22.602 22.602 22.602 22.602 22.602 22.602 -
Energia prodotta
ore piene [kWh]
3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 0 3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 3.616.358 39.779.942
Energia prodotta
ore vuote [kWh]
12.657.254 13.199.708 12.657.254 4.972.493 3.164.314 12.657.254 13.199.708 3.119.109 3.390.336 3.390.336 2.260.224 3.299.927 87.967.918
Energia prodotta
totale [kWh]
16.273.613 16.816.067 16.273.613 8.588.851 3.164.314 16.273.613 16.816.067 6.735.468 7.006.694 7.006.694 5.876.582 6.916.285 127.747.860
Valore energia ore
piene [€]
253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 - 253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 253.145,09 2.784.595,97
Valore energia ore
vuote [€]
316.431,36 329.992,70 316.431,36 124.312,32 79.107,84 316.431,36 329.992,70 77.977,73 84.758,40 84.758,40 56.505,60 82.498,18 2.199.197,95
Valore totale
energia [€]
569.576,45 583.137,79 569.576,45 377.457,41 79.107,84 569.576,45 583.137,79 331.122,82 337.903,49 337.903,49 309.650,69 335.643,26 4.983.793,92
25
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Il coefficiente di utilizzazione del serbatoio si ricava dal rapporto tra il volume di acqua annualmente al serbatoio e la capacità dell’invaso.
P [kW] = 9,81·η Q H
La producibilità dell’impianto è rappresentata dalla somma dell’energia che l’impianto può fornire nelle ore piene e in quelle vuote.
Come si vede dalla tabella precedente, note la potenza e la ripartizione delle ore di funzionamento della centrale, essa è facilmente calcolabile.
Infine, il controvalore dell’energia è dato dalla somma delle energie ottenute moltiplicando la quota parte prodotta in ore piene e quella in ore vuote per
i rispettivi prezzi di vendita attesi.
26
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Assumendo un tasso annuo di sconto dell’8% e come orizzonte temporale quello dettato dalla durata della concessione di utilizzo dei deflussi (26
anni), basta calcolare per ogni anno l’espressione data da:
valore totale energia
ricavo attualizzato =
(1 + i )n
I ricavi attualizzati sono riportati nella tabella seguente:
Anno €
0 4.983.793,92
1 4.614.624,00
2 4.272.800,00
3 3.956.296,30
4 3.663.237,31
5 3.391.886,40
6 3.140.635,56
7 2.907.995,88
8 2.692.588,78
9 2.493.137,76
10 2.308.460,89
11 2.137.463,79
12 1.979.133,14
13 1.832.530,68
14 1.696.787,67
15 1.571.099,69
16 1.454.721,94
17 1.346.964,76
18 1.247.189,59
19 1.154.805,18
20 1.069.264,05
21 990.059,31
22 916.721,58
23 848.816,28
24 785.941,00
25 727.723,15
26 673.817,73
Totale 58.858.496,31
27
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Quindi, usando un nomogramma del tipo di quello allegato, si sceglie una turbina
Francis lenta con le seguenti caratteristiche:
• numero giri 600 giri/min
• numero giri caratteristico 93
• potenza 23 MW
• numero turbine 1
28
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
La decisione di installare un solo gruppo deriva dall’analisi dell’andamento della curva dei rendimenti: per questo tipo di turbina infatti nelle
condizioni di funzionamento previste (carico dall’80% al 100%) si ha un rendimento superiore al 90%, dunque più che accettabile.
Una volta note le caratteristiche della turbina, si stabiliscono quelle dell’alternatore, ad esse strettamente legate:
• potenza nominale 25 MVA (cosϕ=0,92)
• tensione nominale 10 kV (scelta tra quelle normalizzate)
• numero poli 10 (in quanto l’albero ruota a 600 giri/min)
• frequenza 50 Hz
29
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
30
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
31
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Per quanto riguarda i possibili guasti all’impianto elettrico della centrale, si dovranno predisporre vari tipi di protezioni elettriche:
• protezioni che danno solo un segnale di allarme per condizioni non regolari, consentendo però la prosecuzione del servizio: sono quelle che
evidenziano anomalie o guasti che non compromettono il funzionamento della centrale, come la protezione di terra rotorica dell’alternatore o il
primo contatto del relè Buchholz di un trasformatore.
• le protezioni che aprono l’interruttore di macchina e diseccitano l’alternatore, lasciando però il gruppo a velocità nominale: sono protezioni per
guasti esterni (sovraccarico o cortocircuito sulle sbarre). Le protezioni sulle linee in uscita dalla centrale non interferiscono normalmente con il
funzionamento del gruppo, ma escludono il minimo tronco di linea guasto (protezioni selettive del tipo con relè distanziometrico), dopo aver
tentato almeno una richiusura per eliminare i guasti transitori.
• protezioni con blocco totale del gruppo, che aprono l’interruttore di macchina, diseccitano l’alternatore, chiudono il distributore della turbina e le
valvole rotative, arrestano le macchine: sono quelle che intervengono per gravi guasti interni al gruppo generatore (protezione differenziale,
cortocircuito tra spire, terra statorica, bassissima pressione olio cuscinetti turbina, ecc.). Questi relè agiscono su un apposito relè di blocco, che
comanda automaticamente la sequenza di manovre di fermata. Il relè di blocco può anche essere azionato manualmente per effettuare una fermata
programmata.
Infine si prevedono gli organi di controllo e comando: essi consistono nell’insieme di tutti i sensori e apparecchiature che rilevano lo stato dei
macchinari e ne controllano le prestazioni. La loro fondamentale importanza è legata alla funzione di messa in sicurezza dell’impianto, evitando danni
o condizioni di pericolo nei riguardi dell’impianto stesso, dell’ambiente esterno e del personale presente in centrale.
Schema elettrico della centrale: montante di gruppo, servizi ausiliari e stazione di trasformazione
Si sceglie di montare il gruppo da 25 MVA, tramite un unico trasformatore elevatore, sulla sbarra collegata alla rete a 130 kV. Questa soluzione
sembra essere la più ragionevole, viste le potenze in gioco e il grado di affidabilità che può essere garantito dalla presenza di una sola linea in uscita.
La sbarra dei servizi ausiliari è collegata alla sbarra del gruppo tramite un trasformatore 10 kV/380 V e, all’avviamento, gli ausiliari potranno assorbire
la potenza loro necessaria (500 kVA) da una linea esterna a 20 kV. In caso di emergenza (linea a 20 kV fuori servizio) è prevista la presenza di un
gruppo elettrogeno Diesel.
Le utenze in corrente alternata (collegate alla sbarra degli ausiliari) sono:
• pompa olio del regolatore di turbina,
• compressore del polmone d’aria asservito al regolatore di turbina,
• pompe olio cuscinetti di turbina e alternatore,
• pompe olio trasformatori,
• aerotermi o pompe acqua raffreddamento trasformatori,
• servizi antincendio,
• dispositivi di manovra di griglie, paratoie, valvole.
Le utenze in corrente continua (collegate tramite raddrizzatori) sono:
• circuiti di regolazione, comando, protezione, segnalazione,
• luci di sicurezza.
32
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
33
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
ESERCITAZIONE 3
Genn. Febbr. Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Sett. Ott. Nov. Dic.
3
m /s 25 25 30 40 75 85 65 45 50 50 60 35
Si determinino le caratteristiche di un impianto idroelettrico ad acqua fluente con canale derivatore, tenuto conto delle seguenti condizioni:
- la traversa a monte crea un rigurgito a quota 188 m sul livello del mare;
- il canale derivatore ha una lunghezza di 4 km;
- la restituzione avviene a quota 173 m.s.l.m. (nel calcolo si trascuri in prima approssimazione la variazione di quota del pelo libero in funzione
della portata del corso d’acqua);
- deve essere assicurata, in base al disciplinare di concessione, una portata minima continua di 5 m3/s al corso d’acqua.
In particolare è richiesto di:
1. tracciare la curva di durata delle portate;
2. determinare la portata massima economicamente derivabile QM;
3. determinare la producibilità media annua dell’impianto;
4. determinare la potenza di concessione dell’impianto;
5. determinare tipo, numero e potenza del macchinario idraulico da installare.
Sono dati:
• costo di costruzione dell’impianto: C = (2,5+0,35 QM)·106 €
• valutazione media dell’energia prodotta: c = 0,10 €/kWh
• tasso per l’accettazione dell’investimento: 8%
• durata dell’impianto: 30 anni
• spese di esercizio: 0,5% C
• pendenza del canale: 0,025%
• rendimento dell’impianto: 0,85
34
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Per procedere al dimensionamento di un impianto idroelettrico è necessario conoscere, attraverso diagrammi, la portata di acqua disponibile nel tempo.
In particolare la curva di durata delle portate è ottenuta rappresentando i tempi sull’asse delle ascisse (in totale un anno), mentre sull’asse delle ordinate
sono riportate le portate in ordine decrescente senza rispettare la successione temporale.
Le portate medie mensili disponibili saranno quelle date, a cui dovrà essere sottratta la portata minima continua di 5 m3/s da assicurare al corso
d’acqua.
80
70
60
50
40 portate (mc/s)
30
20
10
0
35
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Tale portata corrisponde alla portata di dimensionamento che fornisce il massimo dei ricavi.
Procediamo quindi determinando i costi di impianto C e l’introito annuo I.
Essendo il costo dell’impianto funzione della portata QM otterremo il ricavo R = I – C ancora funzione della portata QM.
Ricordiamo che la portata massima è necessaria per il dimensionamento dell’impianto in quanto determina le dimensioni delle opere idrauliche che lo
costituiscono e quindi il costo dell’impianto. Tale portata non è disponibile per l’intero periodo T ma per un sottointervallo di questo, non consecutivo.
Allo scopo di valutare la produzione di energia elettrica, e quindi degli introiti, risulta necessaria la conoscenza della portata media utilizzabile.
C = (2,5+0,35 QM)·106 €
α=
(1 + i) − 1
n
= 11,26
i (1 + i )
n
1
da cui la quota di ammortamento è pari a ⋅C .
α
Il costo totale annuo dell’impianto risulta quindi:
⎛ 1⎞
CT = (2,5 + 0,35 QM )⎜ e + ⎟ ⋅ 10 6 €/anno = (0,2345 + 0,0328 QM)·106 €/anno
⎝ α⎠
2
spese di esercizio = eּC (con e = 0,5%)
36
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Passiamo alla valutazione degli introiti.
Si utilizza la relazione I = c·E.
Gli introiti sono legati alla valutazione media dell’energia prodotta c = 0,10 €/kWh ed alla producibilità annua dell’impianto E ottenibile dalla
relazione seguente:
1
E = γ ⋅ Qm ⋅ H ⋅ η ⋅ 8760 ⋅ kWh
1000
Ricordando che il canale derivatore ha una lunghezza di 4 km con pendenza di 0,025% si ricava il salto utile H tenendo conto della quota di rilascio e
delle perdite dovute al canale:
12
80
70
60
50 portata massima
disponibile
40
portata media
30 utlizzabile
20
10
0
37
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
QM Qm CT I R
m3/s m3/s 106 €/a 6
10 €/a 106 €/a
20 20·12/12 = 20 0,8905 2,0444 1,1939
20 (20+20·11)/12 = 20 0,8905 2,0444 1,1539
25 (20+20+25·10)/12 = 24,17 1,0545 2,4707 1,4162
30 (20+20+25+30·9)/12 = 27,917 1,2185 2,854 1,6355
35 (20+20+25+30+35·8)/12 = 31,25 1,3825 3,1944 1,8119
40 34,17 1,5465 3,4929 1,9464
45 36,67 1,7105 3,7485 2,038
45 36,67 1,7105 3,7485 2,038
55 40 2,0385 4,089 2,0505
60 41,25 2,2025 4,2166 2,0141
70 42,92 2,5305 4,387 1,8565
80 43,75 2,8585 4,472 1,6135
Il valore massimo del ricavo è RM = 2,0505·106 €/a e si ottiene per una portata massima pari a QM = 55 m3/s.
Pc = 9,81·η·Qm·H = 5493,6 kW
38
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
5. Determinazione del tipo, numero e potenza del macchinario idraulico da installare
Allo scopo di determinare le caratteristiche del macchinario idraulico occorre determinare il numero di giri caratteristico, espresso dalla relazione:
PCV
ns = n 5
4
H
Risulta quindi:
ns 8727,15
= 5
= 3,45
n
14 4
60 ⋅ f
n=
p
dove f è la frequenza della rete (50 Hz) e p è il numero delle coppie polari dell’alternatore.
39
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Uniamo con una retta il punto che individua la portata Q = 55 m3/s (punto 1)
con il punto che individua il salto H = 14 m (punto 2) ricavando sulla scala
relativa al rapporto ns/n un valore simile a quello trovato analiticamente (punto
4).
Con la retta congiungente il punto che individua ns (punto 3) con quella che
individua ns/n (punto 4) si ricava il punto 5 che individua il numero di poli (30
poli) e il punto 6 che individua il numero di giri effettivo (circa 200 giri/min).
Infatti analiticamente è:
60 ⋅ f 60 ⋅ 50
n= = = 200 giri/min
p 15
40
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
41
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
ESERCITAZIONE 4
I dati caratteristici di un sito idroelettrico, dove è possibile installare una mini-centrale ad acqua fluente, sono i seguenti:
• portata massima derivabile 5,000 m3/s
• portata minima derivabile 0,070 m3/s
• portata media annua 2,400 m3/s
• salto netto 15,600 m
Affrontiamo il problema della scelta del macchinario.
42
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
I costruttori di turbine idrauliche hanno elaborato un diagramma orientativo che permette di scegliere il tipo di turbina in funzione della portata, del
salto netto e della potenza richiesta.
Nel diagramma seguente (valido per potenze fino a 10 MW) è stato individuato il punto di lavoro dell’impianto preso in esame.
43
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Come si può vedere dal grafico, è possibile a volte decidere tra più tipologie di macchine idrauliche oppure fare una scelta tra più macchine dello stesso
tipo ma con caratteristiche diverse.
Per la scelta si dovranno comunque considerare anche questi fattori:
• velocità di rotazione
Essa è legata al numero di giri caratteristico e quindi al diametro della ruota.
La velocità va a incidere sul peso della macchina e sull’eventualità di inserire un moltiplicatore di giri tra ruota idraulica e generatore elettrico.
• problemi di cavitazione
La cavitazione è un fenomeno fisico che produce delle sollecitazioni meccaniche sulle pale delle turbine a reazione e che dipende dal salto
idraulico, dal battente di aspirazione e dal numero di giri caratteristico.
• velocità di fuga
E’ la velocità massima sopportabile meccanicamente dalla turbina.
Essa va ad incidere sulle caratteristiche del moltiplicatore e del generatore, che dovranno essere progettati per resistere alle sollecitazioni
indotte, essendovi la possibilità che un improvviso distacco del carico esterno porti ad aumentare la sua velocità fino ad arrivare a quella di
fuga.
Un altro ordine di considerazioni è legato alle scelte di tipo economico e funzionale.
Nel caso di un impianto ad acqua fluente, non avendosi la possibilità di regolare né i volumi né i deflussi, la capacità produttiva dell’impianto risiederà
in gran parte nella capacità del macchinario di adattarsi alle oscillazioni continue della portata turbinabile, che può variare con consistenza anche
nell’arco della giornata. E’ per questo che la scelta deve essere orientata verso una turbina dal rendimento costante ed ottimale sullo spettro più ampio
di portate.
Il macchinario di un piccolo impianto idroelettrico dovrebbe inoltre possedere i seguenti requisiti:
• elevato grado di automazione, vista l’assenza di personale;
• costo contenuto, a scapito di un’efficienza minore, perché una macchina sofisticata non sarebbe ripagata dalle dimensioni dell’impianto e dalla
sua produzione;
• robustezza ed affidabilità, poiché raramente sono installate più unità con possibilità di disporre di una riserva, per cui devono essere ridotti al
minimo i tempi di riparazione e manutenzione.
Le attuali scelte di indirizzo del settore prevedono, al fine di ridurre il costo del kW installato e del kWh prodotto:
• generatori di tipo asincrono, di concezione assai più semplice di quelli sincroni;
• giunti moltiplicatori per il collegamento tra la turbina e il generatore, allo scopo di adottare generatori più veloci e quindi meno costosi, nonché
di poter adattare la velocità della macchina idraulica alle condizioni d’impianto (salto e portata) utilizzando una ristretta serie di generatori
standard in normale commercio sul mercato;
• sistemi di comando e controllo completamente automatici, che governino l’avviamento e l’arresto del gruppo e che lo disattivino in caso di
guasto;
• utilizzo di macchinario idraulico di tipo unificato, in modo da contenere i costi di installazione della turbina.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Il numero di giri caratteristico costituisce un eccellente criterio di selezione delle turbine, senza dubbio maggiormente preciso di quello dei campi di
funzionamento, illustrato nel diagramma precedente.
Attraverso studi sulla similitudine idraulica, conoscendo il comportamento di un certo tipo di turbina in determinate condizioni operative, si è
formulata una teoria che afferma che è possibile estrapolare le prestazioni di una macchina geometricamente simile in condizioni operative diverse.
Attraverso questa teoria è possibile ricavare un criterio scientifico per catalogare le turbine, in modo da poter individuare il tipo di turbina che meglio si
adatta alle condizioni di impianto che si sta progettando.
Il parametro che permette di classificare tutte le turbine, aventi proporzioni geometriche identiche e uguale coefficiente volumetrico, è il numero di giri
caratteristico ns:
P
ns = n ⋅ 1, 25
H
dove:
P potenza della turbina, normalmente espressa in CV
H salto netto, in metri
n velocità di rotazione della girante, espressa in giri/min
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Se invece si esprime la potenza in kW, i campi di variazione del numero di giri caratteristico sono i seguenti:
Pelton 4 – 70
Francis 50 – 400
Elica 400 – 900
Per le turbine Turgo e Crossflow, i campi di variazione del numero di giri caratteristico (con potenza espressa in kW) sono i seguenti:
Turgo 20 – 70
Crossflow 20 – 200
Numerosi studi su una vasta serie di impianti idroelettrici hanno stabilito le seguenti correlazioni fra numero di giri caratteristico e salto netto:
513,25
ns = per le turbine Crossflow
H 0,505
2702
ns = per le turbine a elica
H 0,5
2283
ns = per le turbine Kaplan
H 0, 486
Il numero di giri della girante è un parametro di progetto che dipende dalle caratteristiche dell’alternatore accoppiato alla turbina e dalla eventuale
interposizione di un moltiplicatore di giri.
60 ⋅ f
n=
p
essendo f la frequenza di rete (50 Hz) e p il numero delle coppie polari dell’alternatore.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Negli impianti idroelettrici di piccola taglia l’accoppiamento diretto fra il generatore e la turbina non è frequente. In genere sono utilizzati dei
moltiplicatori di velocità per avvicinarsi alla velocità di rotazione del generatore elettrico. A questo proposito è bene osservare che nel campo di
velocità fra 300 e 750 giri/min si hanno i minori costi degli alternatori.
Nella centrale che stiamo progettando, con un salto netto di 15,60 m e una portata massima di 5 m3/s, pensiamo di utilizzare una turbina da 620 kW,
avendo ipotizzato un rendimento globale dell’impianto pari all’81%.
Se accoppiamo la turbina direttamente a un generatore che gira a 750 giri/min avremo un numero di giri caratteristico pari a:
620
n s = 750 ⋅ = 600
15,651, 25
Con tale numero di giri caratteristico l’unica scelta possibile sarebbe una turbina a elica.
Se al contrario prevediamo un moltiplicatore con rapporto di trasmissione di 1:3, la turbina potrà girare a 250 giri/min con numero di giri caratteristico
di 200. In queste condizioni, la scelta potrà comprendere una Crossflow o una Francis.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Nella tabella seguente sono indicate le velocità di fuga dei principali tipi di turbine.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
1.4. Rendimento
Il rendimento è definito come il rapporto tra la potenza meccanica trasmessa all’asse della turbina e la potenza idraulica disponibile nelle condizioni di
salto e di portata nominali.
Nei grafici seguenti sono confrontati i rendimenti dei principali tipi di turbine:
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Dalla somma di tutte le considerazioni fatte sulle diverse caratteristiche delle turbine idrauliche approfondiamo l’analisi del tipo Crossflow nell’ottica
di un suo possibile utilizzo nell’impianto che stiamo progettando.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
2. LE TURBINE CROSSFLOW
Le basi teoriche di questo tipo di turbina furono poste da Poncelet nel XIX secolo con i primi studi sulla ruota idraulica ad asse orizzontale.
L’applicazione pratica si deve all’ingegnere australiano A. S. Michell, che brevettò la sua macchina nel 1903.
Ulteriori sviluppi al modello di Michell furono fatti dall’ingegnere ungherese D. Banki, il quale brevettò il suo modello nel 1917. Da allora la turbina è
conosciuta come Banki-Michell.
La cooperazione fra Michell e un uomo d’affari bavarese, F. Ossberger, portò nel 1922 al brevetto di una turbina definita “free stream turbine”.
Ulteriori sviluppi e modifiche portarono a un nuovo brevetto nel 1933 per una turbina definita “crossflow turbine”. Questa turbina è detta anche
Michell-Ossberger ed è quella di maggior successo e prodotta su scala industriale.
Molte sono state poi le varianti succedutesi nel tempo: fra di esse si ricorda la turbina Cink, sviluppata dall’ingegnere ceco omonimo.
La teoria di una turbina a flusso incrociato fu sviluppata applicando la teoria euleriana delle turbine ad una ruota idraulica modificata.
Un esempio di flusso incrociato attraverso una ruota è rappresentato nella figura seguente (turbina
Crossflow tipo Cink).
L’acqua giunge a contatto con le pale della girante una prima volta, attraversa il corpo della stessa
e passa di nuovo tra le pale per poi allontanarsi definitivamente.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
essendo v11u, v12u, v21u e v22u le componenti di v11, v12, v21 e v22 secondo le velocità periferiche u.
La variazione totale di energia nella ruota è:
I vettori di velocità all’ingresso e all’uscita della ruota seguono le leggi dell’algebra vettoriale.
La velocità assoluta v è la somma vettoriale della velocità tangenziale u e della velocità relativa w.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
I triangoli di velocità al punto nominale di lavoro sono mostrati nella figura seguente.
Utilizzando i suddetti triangoli di velocità è possibile vedere la variazione di energia specifica: essa è data dal prodotto della lunghezza dei vettori
velocità tangenziali u per la proiezione dei vettori velocità assolute v nella direzione della velocità tangenziale durante i due passaggi attraverso la
ruota.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
I triangoli risentono delle variazioni di portata nella turbina e questo avviene secondo modalità diverse in funzione dei meccanismi di regolazione della
portata adottati.
Se trascuriamo le perdite e l’effetto del tubo di aspirazione, la potenza P generata dalla turbina è proporzionale al termine γ·Yrt·Q (essendo γ il peso
specifico dell’acqua e Yrt la variazione totale di energia specifica nella turbina) e può essere modificata unicamente facendo variare la portata Q.
La portata che attraversa la turbina può essere regolata in diversi modi:
• una semplice valvola nella turbina Banki;
• un flap o palmola nella turbina Ossberger;
• un segmento di profilato a forma semicircolare nella turbina Cink.
Paragonando le figure della turbina Cink (già vista precedentemente) e della turbina Ossberger (vedi figura seguente) al punto nominale di lavoro,
notiamo che non ci sono differenze ed è per questo che le due turbine raggiungono in tale punto la stessa efficienza (se trascuriamo gli effetti del tubo
di aspirazione della Ossberger o del diffusore della Cink).
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
In caso di diminuzione della portata la turbina Cink inizia a chiudere gradualmente il segmento semicircolare; la sezione di ingresso è ridotta ma il
triangolo di velocità nel primo passaggio sulle pale resta sostanzialmente invariato. Questo accade a meno che la portata non sia così bassa che la
regolazione del segmento profilato non comporti una sezione di ingresso uguale o minore del passo fra le pale. La variazione di efficienza per le basse
portate è nella turbina Cink dovuta al secondo passaggio, che non avviene più in condizioni ottimali.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Sulle pale A’ e B’ la velocità assoluta rimane invariata essendo vincolata alle pareti della scatola di contenimento (α11 = α11’).
La conseguenza può essere vista nel triangolo delle velocità di sinistra della figura seguente.
La variazione dell’angolo β11’ è ancora più grande. In entrambe le rappresentazioni di figura i triangoli corrispondenti al punto nominale sono
rappresentati in linea continua, quelli delle basse portate in linea tratteggiata. Le variazioni dell’angolo di incidenza β11’ sono evidenti e causate dalla
variazione della componente di velocità assoluta. Se le pale sono progettate e fatte per adattarsi alla portata nelle condizioni nominali con il
corrispondente angolo β11’, qualsiasi deviazione da tale direzione è indubbiamente sfavorevole dal punto di vista idraulico. Questo determina una
rapida diminuzione di efficienza a fronte di piccoli decrementi di portata rispetto a quella nominale.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Per fronteggiare questa rapida caduta di efficienza la turbina Ossberger è stata modificata introducendo due distinte sezioni di ingresso in rapporto di
2:1 con due diversi flap e un setto di divisione della girante; questo consente di turbinare un range ampio di portate con efficienza pressoché costante.
Si veda a tal proposito il grafico seguente, che presenta anche un confronto fra il rendimento della turbina Ossberger e quello di una Francis.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
La turbina tipo Banki ha, come detto, una regolazione di portata a valvola. Di conseguenza il suo comportamento idrodinamico è descritto dai triangoli
di velocità di destra della figura relativa alla variazione di portata.
Dunque le conclusioni già fatte valgono anche per la turbina Banki, che è rappresentata nella figura seguente:
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Una significativa differenza tra i tre tipi di turbine Crossflow risiede nei dispositivi adottati a valle della girante.
Consideriamo la schema generico seguente:
2 2
p2 c p c
h2 + + 2 = h3 + 3 + 3 + ξ
γ 2g γ 2g
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
p3 pa
Poiché si ha: = + h' h2 = h3 + h' + h
γ γ
2 2
c − c3
p2 p
si ottiene: h+ + 2 − a −ξ = 0
γ 2g γ
2 2
p2 c − c3 p
ed infine: = −h − 2 + a +ξ = 0
γ 2g γ
Se le perdite di carico sono contenute, il termine di destra può raggiungere valori negativi in virtù del salto h e del termine cinetico qualora la velocità
di uscita sia minore di quella in ingresso.
In sostanza, a valle della girante si crea una depressione barometrica e quindi un’aspirazione con conseguente incremento di carico. Tale depressione è
dunque data dal contributo di due fattori distinti:
• il dislivello geodetico h tra l’asse della turbina e il pelo libero di valle (o, più in generale, h deve essere considerato come l’altezza della colonna
liquida a valle della girante),
• un termine cinetico legato alle diverse velocità in ingresso e in uscita al tratto di controllo.
La depressione deve comunque essere valutata evitando possibili fenomeni di cavitazione e considerando la risalita da valle della colonna liquida
contenuta nel tubo.
Le macchine oggetto del presente studio sono ad azione e hanno una girante detta ad ammissione parziale, ovvero le pale non sono progettate per
ruotare immerse completamente in acqua.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
A. E’ il caso della turbina Banki. Si evita sicuramente il contatto tra la girante e il liquido a valle ma viene persa l’energia cinetica allo scarico
nonché il dislivello tra scarico e pelo libero.
B. E’ il caso della turbina Ossberger. E’ presente un tubo cilindrico prolungato fin sotto il pelo libero di valle per creare una p<patm nella camera
dove si trova la turbina. Il tubo, pescando nel canale di scarico e mantenendosi parzialmente pieno d’acqua, provoca una depressione
barometrica e quindi un’aspirazione sotto la girante, corrispondente all’altezza h sullo specchio libero del canale di scarico. Ciò comporta che
tale salto h risulti utilizzabile a differenza delle classiche turbine ad azione e della Banki. L’energia cinetica allo scarico viene persa poiché la
velocità di percorrenza del tubo e quindi il termine cinetico resta costante. La sommergenza della girante è evitata regolando la risalita del
livello di valle con l’utilizzo di apposite valvole di rientro d’aria. La Ossberger è dunque come una turbina ad azione con tubo di aspirazione.
C. E’ il caso della turbina Cink. Essa è dotata di un vero e proprio tubo diffusore divergente, tipico delle turbine a reazione, che consente di
recuperare energia cinetica allo scarico nonché di utilizzare l’intero salto geodetico utile tra l’asse della macchina e il pelo libero di scarico.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
ESERCITAZIONE 5
INTRODUZIONE
L’oggetto dell’esercitazione è lo studio di un impianto idroelettrico esistente ma a fine vita tecnica, il quale necessita di un intervento di
riqualificazione. Si andrà così ad analizzare il problema sia negli aspetti tecnici che in quelli economici.
Sono due le possibili soluzioni:
• Si possono mantenere le strutture idrauliche esistenti, sostituendo solo la turbina in centrale; così facendo si avrebbe un incremento del
rendimento e si potrebbe utilizzare tutta la portata di dimensionamento delle opere idrauliche pari a 2,4 m3/s, a fronte della portata attualmente
derivabile pari a soli 2 m3/s.
• Si potrebbe trasformare il canale a pelo libero in canale in pressione, recuperando così il salto del serbatoio, attualmente disperso all’imbocco del
canale; anche in questo caso sarebbe prevista la sostituzione del macchinario in centrale.
Non è possibile individuare a priori la soluzione ottimale. L’oggetto dell’esercitazione è infatti un’analisi tecnico-economica delle differenti soluzioni.
L’impianto idroelettrico è alimentato da un bacino a regolazione giornaliera, posto tra lo scarico della centrale a monte, da cui riceve le acque turbinate,
e la centrale stessa. La centrale di monte è invece alimentata da un bacino a regolazione annuale, con un valore della portata derivabile pari a 5,6 m3/s.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
A causa dell’irregolarità del turbinamento del bacino a monte, anche l’afflusso d’acqua nel bacino della centrale in analisi sarà irregolare.
I contributi al bacino arrivano sia dalle acque di scarico della centrale di monte ma anche da quelle del bacino imbrifero residuo e da quelle di un
torrente proveniente da una valle laterale; la loro portata media è approssimativamente uguale a 0,2 m3/s.
Il volume utile del bacino è 60.000 m3 e la differenza di quota tra il massimo e il minimo livello di esercizio è pari a 4 m. Inoltre si può ritenere che il
rapporto tra il volume e l’altezza sia costante, ovverosia che le sponde siano verticali.
Bisogna infine ricordare che, a causa di concessioni preesistenti e per garantire la portata nel fiume pari al minimo vitale, si è obbligati a rilasciare a
valle del serbatoio una portata minima pari a 1,4 m3/s per tutto l’anno.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
L’ipotesi che le sponde del serbatoio siano verticali semplifica di molto il calcolo del livello raggiunto dall’acqua in funzione del volume invasato;
l’andamento si può infatti ritenere lineare, ipotizzando cioè che in condizioni di massimo volume la quota sia pari a 4 m mentre in caso di serbatoio
vuoto la quota sia zero.
60000 m 3
Si ricava perciò la seguente caratteristica che evidenzia una retta di coefficiente angolare m pari a = 15000 m 2 :
4m
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
3. Determinazione dell’andamento orario delle portate derivate dall’impianto, tenuto conto dei vincoli delle competenze da rilasciare al fiume
e della produzione nelle ore piene e rispettando soprattutto i limiti di capacità del serbatoio
Riferendosi inizialmente all’impianto senza che ad esso siano ancora stati apportati gli interventi di riqualificazione, si procede determinando
l’andamento delle portate e, di conseguenza, anche l’andamento dei volumi invasati.
Il bacino che alimenta l’impianto idroelettrico è a regolazione giornaliera: ciò significa che gli afflussi e i deflussi all’interno della giornata si
devono compensare. Il volume a inizio giornata deve corrispondere a quello di fine giornata.
Per sfruttare in maniera ottimale le potenzialità dell’accumulo bisogna far sì che l’acqua sfiorata per limiti di dimensionamento sia minima.
Osservando l’andamento degli afflussi, ciò significa che entro le 8 della mattina il bacino debba essere ad un valore il più basso possibile dal
momento che a quell’ora inizia il grande afflusso d’acqua dalla centrale a monte.
A partire dai valori degli afflussi si comincia con il ricavare il volume d’acqua che complessivamente entra in una giornata:
⎡ m3 m3 ⎤ s
Vin = ⎢24h ⋅ 0,2 + 8h ⋅ 5,6 ⎥ ⋅ 3600 = 178560 m
3
⎣ s s ⎦ h
In maniera analoga si può trovare il volume in uscita, sempre ricordando che la portata che può essere elaborata dalla centrale è pari a 2 m3/s:
m3 s
Vout = 24h ⋅ 2 ⋅ 3600 = 172800 m 3
s h
La differenza tra i due volumi implica di sicuro la necessità di sfioro dovuta alla ridotta portata massima della turbina, senza considerare per ora il
limite imposto dalle dimensioni del serbatoio.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Nella tabella seguente sono state riportate le portate e i volumi d’acqua in ingresso e in uscita del serbatoio.
Variazione
Ore Portata entrante [m3/s] Volume Volume Variazione
Portata cumulata
entrante uscente oraria del
Dalla uscente del
Dall'impianto per ora per ora volume
Da A valletta Totale [m3/s] volume
a monte [m3] [m3] [m ]3
laterale [m3]
0.00 1.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -6480
1.00 2.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -12960
2.00 3.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -19440
3.00 4.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -25920
4.00 5.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -32400
5.00 6.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -38880
6.00 7.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -45360
7.00 8.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -51840
8.00 9.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 -38160
9.00 10.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 -24480
10.00 11.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 -10800
11.00 12.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 2880
12.00 13.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -3600
13.00 14.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -10080
14.00 15.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -16560
15.00 16.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 -23040
16.00 17.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 -9360
17.00 18.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 4320
18.00 19.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 18000
19.00 20.00 0,2 5,6 5,8 20880 2 7200 13680 31680
20.00 21.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 25200
21.00 22.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 18720
22.00 23.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 12240
23.00 0.00 0,2 0 0,2 720 2 7200 -6480 5760
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Nell’ultima colonna è riportata la variazione cumulata del volume, vale a dire l’andamento complessivo del volume del bacino.
Supponendo per ora di essere partiti a livello zero ad inizio giornata, i 5.760 m3 di fine giornata indicano appunto la necessità di sfioro per i limiti della
turbina.
Sempre riferendosi all’ultima colonna della tabella, si può ricavare la variazione massima cui è soggetto il serbatoio come differenza tra il valore
massimo e il valore minimo del volume del serbatoio:
Sottraendo a questo valore il volume utile del serbatoio – cioè 60.000 m3 – si trova la quantità di acqua che ogni giorno è necessario sfiorare, ossia
23.520 m3. Questa perdita di volume dipende esclusivamente dal limite imposto dalle dimensioni del serbatoio. Lo sfioro si renderà indispensabile per
aver raggiunto il limite di troppo pieno del bacino. Il limite del serbatoio impone inoltre che il turbinamento non possa avvenire sempre alla massima
portata, dal momento che a causa dell’acqua sfiorata in momenti di eccesso di afflusso, nei momenti di minor afflusso si avrebbe carenza d’acqua.
In pratica, i 172.800 m3 di acqua che sono stati calcolati ipotizzando di turbinare tutto il giorno a 2 m3/s non sono realistici: questo perché i limiti del
serbatoio fanno comunque perdere in un giorno 23.520 m3 d’acqua. Di conseguenza, facendo un bilancio energetico alla turbina, bisogna trascurare ai
fini della produzione questo volume. Tutto ciò si traduce in una variazione della portata in uscita: tale variazione è negativa, in quanto è ottenuta come
differenza tra lo sfioro dovuto ai limiti propri della turbina e a quelli provocati dai limiti del serbatoio.
Tale diminuzione può essere distribuita nella giornata su un numero di ore a piacere.
Si è deciso che tale diminuzione interessi la fascia oraria tra mezzanotte e le ore 8 e tra le 20 e le 24.
La nuova portata sarà dunque pari a:
⎛ 5760 − 23520 ⎞ m3
Q new
= 2+⎜ ⎟ = 1,5889
⎝ 12 ⋅ 3600 ⎠
out
s
Calcolando a questo punto il nuovo volume uscente dal serbatoio, avendo supposto di produrre per 12 ore a 2 m3/s e per le restanti 12 ore a 1,5889
m3/s,
m3 s m3 s
new
Vout = 12h ⋅ 2 ⋅ 3600 + 12h ⋅ 1,5889 ⋅ 3600 = 155040 m3
s h s h
si vede come questo sia proprio pari al volume entrante, che non è variato, sottratto del volume perso a causa dei limiti del serbatoio.
68
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Si possono allora ripetere calcoli analoghi a quelli sviluppati in precedenza imponendo però per 12 ore la nuova portata individuata.
69
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Il passo successivo consiste nel sostituire il macchinario di produzione in centrale. Tale modifica permette di aumentare la portata in uscita al valore di
2,4 m3/s. È pertanto necessario ripetere a questo punto i calcoli appena svolti, tenendo conto di questa variazione.
Si ricava innanzitutto il nuovo volume massimo in uscita dalla centrale:
m3 s
Vout = 24h ⋅ 2,4 ⋅ 3600 = 207360 m 3
s h
Come d’altra parte era prevedibile, l’incremento della portata permetterebbe di turbinare tutto il volume d’acqua in ingresso nel corso della giornata,
senza dunque avere delle perdite di volume.
70
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
71
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Guardando i valori riportati nell’ultima colonna, si può calcolare la massima variazione cui è sottoposto il serbatoio:
Dal momento che il volume del serbatoio è 60.000 m3, la differenza, pari a 6.240 m3, rappresenta una quantità d’acqua perduta. Quindi è ancora più
evidente rispetto alla situazione precedente come la ridotta capacità del bacino obblighi a sfiorare.
Come nel caso precedente, bisogna ora ripetere il bilancio energetico alla turbina, in modo tale da determinare il nuovo valore di portata in uscita. La
variazione, che anche ora risulta essere negativa e ottenibile come differenza tra lo sfioro causato dalla turbina (valore negativo) e quello che ha origine
dal ridotto volume del serbatoio, va a modificare il deflusso d’acqua per dodici ore all’interno della giornata come nel caso precedente.
⎛ − 28800 − 6240 ⎞ m3
new
Qout = 2,4 + ⎜ ⎟ = 1,5889
⎝ 12 ⋅ 3600 ⎠ s
Il valore individuato coincide con quello già ottenuto in precedenza: d’altra parte il fattore limitante è, in entrambi i casi, il ridotto volume del
serbatoio.
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Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Nella seguente tabella sono riportati i volumi invasati ottenuti con i nuovi valori di portata.
Ore Portata entrante [m3/s] Volume Portata Volume Variazione Volume Valore
entrante per turbinata uscente per oraria del invasato dello sfioro
Dalla valletta Dall'impianto ora [m3] [m3/s] ora [m3] volume [m3] [m3] [m3]
da a Totale
laterale a monte
0.00 1.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 35000,28 -
1.00 2.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 30000,24 -
2.00 3.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 25000,2 -
3.00 4.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 20000,16 -
4.00 5.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 15000,12 -
5.00 6.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 10000,08 -
6.00 7.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 5000,04 -
7.00 8.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 0 -
8.00 9.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 12240 -
9.00 10.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 24480 -
10.00 11.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 36720 -
11.00 12.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 48960 -
12.00 13.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 41040 -
13.00 14.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 33120 -
14.00 15.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 25200 -
15.00 16.00 0,2 0 0,2 720 2,4 8640 -7920 17280 -
16.00 17.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 29520 -
17.00 18.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 41760 -
18.00 19.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 54000 -
19.00 20.00 0,2 5,6 5,8 20880 2,4 8640 12240 60000 6240
20.00 21.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 54999,96 -
21.00 22.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 49999,92 -
22.00 23.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 44999,88 -
23.00 0.00 0,2 0 0,2 720 1,5889 5720,04 -5000,04 39999,84 -
73
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
La sostituzione del macchinario dunque permette di ridurre il valore del volume che deve essere sfiorato, ma non lo elimina completamente.
In maniera analoga al caso precedente, si riporta qui il grafico relativo ai volumi invasati.
74
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
E’ anche possibile riportare in maniera grafica l’andamento delle portate in entrata e in uscita con la sostituzione del macchinario.
75
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Nel paragrafo 2 si era individuato il legame lineare tra la quota del bacino e il volume invasato. E’ quindi facile ricavare per il caso base e per il caso
analizzato l’effettivo andamento della quota.
Per la situazione attuale, cioè per portata derivabile pari a 2 m3/s, si ha la seguente curva:
76
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
77
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
5. Determinazione della produzione ottenibile nella situazione attuale, tenendo conto che l’impianto a monte funziona per sei giorni secondo il
diagramma assegnato e nei giorni festivi con la sola portata di competenza del fiume di 1,4 m3/s
A partire dai calcoli appena svolti sarà decisamente facile ricavare l’energia effettivamente producibile. Le analisi svolte si riferiscono però ai giorni
feriali nei quali la produzione è sicuramente più intensa. Bisogna allora analizzare anche il comportamento previsto nei giorni festivi.
78
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
21.00 22.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
22.00 23.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
23.00 0.00 0,2 1,4 1,6 5760 1,6 5760 0
Dal momento che nelle giornate festive l’impianto di monte elabora soltanto la portata di competenza del fiume, ossia 1,4 m3/s, conviene che la
centrale turbini tutta l’acqua proveniente da monte. In questo modo il serbatoio non ha nessuna fluttuazione di livello e il suo ruolo è quindi
insignificante.
Prima di determinare l’energia producibile nella situazione di partenza è necessario trovare il valore del rendimento attuale che non viene fornito in
maniera diretta: d’altra parte, nota la potenza che l’impianto è in grado di produrre, si può invertire la seguente formula:
P = g ⋅ H ⋅ γ ⋅ Q ⋅η
dove
P è la potenza nominale pari a 260 kW;
g è l’accelerazione di gravità (9,81 m/s2);
H è il salto di 20 m;
γ è la densità dell’acqua pari a 1000 kg/m3;
Q è la portata nominale pari a 2 m3/s.
79
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Ripetendo il calcolo per ogni ora del giorno e sia per i giorni feriali che per quelli festivi e inserendo i valori corretti di portata, si trovano i seguenti
risultati:
Ore Portata turbinata Energia prodotta Portata turbinata Energia prodotta nei
nei giorni feriali nei giorni feriali nei giorni festivi giorni festivi
da a [m3/s] [kWh] [m3/s] [kWh]
80
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Giorno festivo
Energia giornaliera [kWh] 4.972,4928 Energia annua [kWh] 750.846,41
Totali
Energia annua giorno feriale
Energia giorno feriale [kWh] 5.576,8061 1.193.436,50
[kWh]
Energia annua giorno festivo
Energia giorno festivo [kWh] 4.972,4928 750.846,41
[kWh]
81
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
6. Analisi della prima soluzione prospettata: determinazione della produzione ottenibile con la sola sostituzione del macchinario di produzione
(quindi nuovo rendimento e nuova portata)
82
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
carico ridotto. La scelta ricade su una turbina Kaplan dal momento che il salto è decisamente ridotto.
Nel prosieguo si è deciso di adottare come rendimento pari a 0,83 per il range in esame, essendo questo un valore largamente diffuso nella pratica.
La potenza massima producibile risulta così essere pari a
83
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
E’ pertanto ora possibile passare al calcolo dell’energia producibile. Come prima, si riporta il tutto in una tabella riassuntiva.
Giorno festivo
Energia giornaliera [kWh] 6.253,2864 Energia annua [kWh] 944.246,25
Totali
Energia annua giorno feriale
Energia giorno feriale [kWh] 7.794,9169 1.668.112,22
[kWh]
Energia annua giorno festivo
Energia giorno festivo [kWh] 6.253,2864 944.246,25
[kWh]
84
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
7. Analisi della seconda soluzione prospettata: determinazione dei salti recuperabili nelle ore diurne ed in quelle notturne e determinazione
della produzione ottenibile con la sostituzione del macchinario di produzione nella nuova condizione (quindi recupero salto, nuovo rendimento
e nuova portata)
La seconda soluzione prevede, oltre alla sostituzione del macchinario di centrale, anche la trasformazione del canale a pelo libero in canale in
pressione. Se si suppone di porre il canale in pressione alla base del bacino, è possibile recuperare il salto del serbatoio, il cui valore massimo è pari a 4
m. Ovviamente, però, la quota effettivamente recuperata è pari al livello di acqua nel serbatoio, differente per ogni ora.
Già in precedenza erano state calcolate le quote ora per ora. Esse vengono di seguito riportate in maniera tabulare.
85
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
18.00 19.00 3,6000 2,6667
19.00 20.00 4,0000 2,6667
20.00 21.00 3,6667 2,6667
21.00 22.00 3,3333 2,6667
22.00 23.00 3,0000 2,6667
23.00 0.00 2,6667 2,6667
L’introduzione del canale in pressione ha dal punto di vista tecnico ulteriori benefici: non solo il salto a disposizione mediamente aumenta ma anche il
rendimento globale cresce per effetto delle minori perdite di carico in un canale in pressione rispetto ad un canale a pelo libero. Si può così dire che il
rendimento, con questa soluzione, raggiunge il valore di 0,85.
Si riesce così ad ottenere una potenza massima pari a
Tale valore si raggiunge in realtà solamente quando il serbatoio è al suo limite e sta pertanto sfiorando parte dell’afflusso.
Fatte queste premesse, si procede con il calcolo dell’energia producibile per ogni ora:
86
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Ore Portata turbinata Portata turbinata Livello del Livello del Energia prodotta Energia prodotta
nei giorni feriali nei giorni festivi serbatoio giorni serbatoio giorni nei giorni feriali nei giorni festivi
da a [m3/s] [m3/s] feriali [m] festivi [m] [kWh] [kWh]
87
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Giorno festivo
Energia giornaliera [kWh] 7.257,8270 Energia annua [kWh] 1.095.931,87
Totali
Energia annua giorno feriale
Energia giorno feriale [kWh] 8.840,3366 1.891.832,03
[kWh]
Energia annua giorno festivo
Energia giorno festivo [kWh] 7.257,8270 1.095.931,87
[kWh]
88
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Nella tabella successiva si riportano i valori relativi alla produzione ottenibile nelle tre differenti situazioni:
Da un punto di vista tecnico l’ultima soluzione è sicuramente da preferire. Tuttavia questa soluzione è sicuramente molto più costosa dal momento che
richiede non solo la sostituzione della turbina ma anche la costruzione ex-novo del canale in pressione o l’adeguamento del canale già esistente.
89
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
9. Valutazione circa le possibilità di ritorno dell’investimento adottando la tecnica del Valore Attuale Netto (VAN o NPV)
La tecnica qui impiegata è quella del Valore Attuale Netto (VAN) o Net Present Value (NPV) che si basa sul calcolo dei flussi di cassa alla fine di ogni
anno solare e sull’attualizzazione di tali flussi all’anno di partenza dell’investimento. Si può tuttavia ragionare in maniera analoga anche nel caso di
investimenti non limitati all’inizio del primo anno: in questa situazione la cifra dell’investimento deve essere attualizzata anno per anno.
La formula impiegata risulta dunque essere la seguente:
N
CFi Ii
NPV = ∑ − ∑ (1 + k )
i =1 (1 + k )i
i = −2 ,−1
i
dove
N è il numero di anni previsti come periodo utile per il ritorno dell’investimento;
CFi è il flusso di cassa al termine dell’anno i-esimo;
Ii è l’investimento all’inizio dell’anno i-esimo;
k è il tasso di sconto per l’attualizzazione.
All’interno della formula, la prima sommatoria attualizza i flussi di cassa valutati ogni fine anno, mentre la seconda attualizza eventuali investimenti
distribuiti nel tempo. Prima di procedere oltre bisogna precisare l’ipotesi iniziale relativa al fatto che gli investimenti avvengono sempre a inizio anno,
mentre i flussi di cassa vengono valutati a fine anno.
Per valutare i flussi di cassa bisogna prendere in considerazione tutte le entrate e tutte le uscite nell’arco dell’anno; le entrate sono date dai ricavi
ottenuti dalla vendita di energia, mentre le uscite, nel caso più generale, sono imputabili ai costi di esercizio, a quelli per la manutenzione e alle tasse.
Le entrate si valutano con un valore di vendita medio dell’energia, a cui va aggiunto l’eventuale valore ulteriore derivante dal certificato verde. I
certificati verdi sono un’ulteriore remunerazione concessa ai produttori di energia derivante da fonti rinnovabili per rendere possibili investimenti
altrimenti sfavorevoli.
In questo caso, visto che si tratta di una piccola centrale idroelettrica, si considerano trascurabili i costi di esercizio e manutenzione.
90
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
A partire da questi presupposti, i dati iniziali del problema, per entrambe le soluzioni, sono i seguenti:
È previsto dunque che i tempi di ritorno non siano superiori ai 20 anni. Contemporaneamente, gli investimenti per i nuovi macchinari devono essere
ammortizzati a bilancio entro 20 anni dall’acquisto: questo significa che ogni anno bisogna ripagare il 5% della cifra iniziale.
È possibile a questo punto procedere con l’analisi delle due soluzioni.
L’energia totale annua, per questo primo caso, vale 2.612,35 MWh.
Gli investimenti previsti sono quelli di seguito riportati:
mentre nella seguente tabella vengono mostrati i flussi di cassa anno per anno:
91
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Flusso di cassa
Anno Ricavi Energia Ricavi CV Ammortamento Ricavi totali Tasse Flusso di cassa
attualizzato
1 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 158.598,71
2 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 146.986,75
3 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 136.224,98
4 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 126.251,14
5 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 117.007,54
6 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 108.440,73
7 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 100.501,14
8 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 93.142,85
9 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 86.323,31
10 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 80.003,07
11 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 74.145,57
12 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 68.716,93
13 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 63.685,76
14 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 59.022,94
15 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 54.701,52
16 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 50.696,50
17 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 46.984,71
18 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 43.544,68
19 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 40.356,51
20 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 37.401,77
Totale € 1.692.737,12
Come si può notare, per questa situazione non è stato considerato il contributo dei Certificati Verdi.
92
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Andando a confrontare i totali appena trovati si può valutare la differenza, ottenendo così il NPV.
Il fatto che il Valore Attuale Netto sia risultato negativo indica che l’investimento non è vantaggioso; in altre parole non si riesce a recuperare il
capitale investito.
Viene ora mostrato l’andamento temporale dei flussi di cassa e del NPV:
93
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Se invece ora si considerano i Certificati Verdi, la situazione che si prospetta è molto differente. Mantenendo ovviamente gli stessi investimenti, la
nuova tabella relativa ai flussi di cassa annuali è la seguente:
Anno Ricavi Energia Ricavi CV Ammortamento Ricavi totali Tasse Flusso di cassa Flusso di cassa attualizzato
1 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 300.837,41
2 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 278.811,32
3 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 258.397,89
4 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 239.479,04
5 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 221.945,36
6 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 205.695,42
7 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 190.635,24
8 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 176.677,70
9 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 163.742,07
10 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 151.753,54
11 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 140.642,77
12 € 235.111,50 € 261.235,00 € 80.000,00 € 416.346,50 € 171.742,93 € 324.603,57 € 130.345,47
13 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 63.685,76
14 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 59.022,94
15 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 54.701,52
16 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 50.696,50
17 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 46.984,71
18 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 43.544,68
19 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 40.356,51
20 € 235.111,50 € 0,00 € 80.000,00 € 155.111,50 € 63.983,49 € 171.128,01 € 37.401,77
Totali € 2.855.357,63
94
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
Come già preannunciato, in questo caso il VAN risulta essere positivo: l’investimento sarebbe pertanto vantaggioso.
Il nuovo andamento temporale dei flussi di cassa e del NPV viene di seguito presentato:
Grazie al contributo dei Certificati Verdi, dunque, prima ancora che gli stessi cessino di essere erogati, l’investimento diventa vantaggioso.
95
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
mentre i flussi di cassa anno per anno sono riportati in quest’altra tabella:
Flusso di cassa
Anno Ricavi Energia Ricavi CV Ammortamento Ricavi totali Tasse Flusso di cassa
attualizzato
1 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 370.258,30
2 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 343.149,49
3 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 318.025,48
4 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 294.740,95
5 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 273.161,21
6 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 253.161,46
7 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 234.626,00
8 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 217.447,64
9 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 201.527,00
10 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 186.772,02
11 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 173.097,33
12 € 268.898,40 € 298.776,00 € 160.000,00 € 407.674,40 € 168.165,69 € 399.508,71 € 160.423,84
13 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 83.353,96
14 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 77.251,12
15 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 71.595,10
16 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 66.353,20
17 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 61.495,09
96
Esercitazioni di Centrali Idroelettriche
18 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 56.992,67
19 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 52.819,90
20 € 268.898,40 € 0,00 € 160.000,00 € 108.898,40 € 44.920,59 € 223.977,81 € 48.952,64
Totale € 3.545.204,39
Quindi, per quanto riguarda questa situazione, si avrebbe un ritorno dell’investimento in tempi ragionevoli solo nel caso di maggiore durata temporale
dei CV.
97