Sei sulla pagina 1di 261

dior.

com – 02 38 59 59 59
ESCLUSIVO
Film e stile,
il fascino
di un uomo
cattivo.
Con un fumetto
da collezione
NOVEMBRE 2020 creato per GQ
N.244

GQ ICE
60 pagine
di sport,
avventura
e moda
sottozero

FOTO DI
MARK PILLAI

LUCA
MARINELLI ISSUE
BREGUET.COM
TRADITION 7597
#GucciTimepieces
gucci.com swiss made
43035 LAMY FLOCK
GIACCA, CON CAPPUCCIO, REALIZZATA IN UNA TELA DI NYLON LAMY IPER
LEGGERA FLOCCATA ALL’INTERNO. IL TESSUTO È ACCOPPIATO AD UN FILM
ADESIVO SUL QUALE LE FIBRILLE IN NYLON DEL FLOCK VENGONO ATTRATTE
E ORIENTATE TRAMITE UN CAMPO MAGNETICO. TINTO IN CAPO CON SPECIALI
RICETTE DI COLORE CON L’AGGIUNTA DI UN AGENTE ANTI GOCCIA. CAPPUC-
CIO CON COULISSE NEL BORDO E STRAP CON VELCRO NELLA PARTE SUPERIORE.
AUTOMATICO AI POLSI. CHIUSO DA ZIP A DUE VIE.

WWW.STONEISLAND.COM
MILANO / ROMA / FIRENZE / VERONA / RICCIONE / FORTE DEI MARMI / TORINO / VENEZIA
+39 02 4220141

43732 NASLAN LIGHT WATRO WITH PRIMALOFT®-TC


GIACCHINO/GILET, CON CAPPUCCIO, REALIZZATO IN UN TESSUTO LEGGERO, RE-
SISTENTE ALL’USO E ALLE ABRASIONI, COMPOSTO DA FIBRE DI NYLON FILATE
MECCANICAMENTE. DURANTE IL PROCESSO DI FILATURA, I FILAMENTI DI NYLON
SONO VAPORIZZATI PER OTTENERE UN PERCEPITO PIÙ VICINO ALLE FIBRE ORGA-
NICHE. IL CAPO È IMBOTTITO CON UNO STRATO DI PRIMALOFT®-TC UN’ESCLUSIVA
MISCHIA DI FIBRE ISOLANTI, RICICLATE AL 70%, INGEGNERIZZATE CON STONE
ISLAND PER RESISTERE ALLE ALTE TEMPERATURE DELLA TINTURA IN CAPO. TINTO
IN CAPO CON L’AGGIUNTA DI UNO SPECIALE AGENTE ANTI GOCCIA. MANICHE RE-
MOVIBILI IN MAGLIA DI LANA STRETCH, CHIUSO DA ZIP A DUE VIE. WWW.STONEISLAND.COM
Q8

SUVpernatural
È nato il primo SUV coupé dall’assetto sportivo della gamma RS,
una vettura da record che può raggiungere i 305 km/h, grazie
alla stabilizzazione attiva del rollio. Audi RS Q8 rivela il suo carattere
in 3,8 secondi: il tempo di passare da 0 a 100 km/h, con il motore
V8 4,0 TFSI biturbo che scatena 600 CV e 800 Nm di coppia.
Scopritela nei nostri Showroom e su audi.it

RS Q8. Consumo di carburante (l/100 km): ciclo combinato (WLTP) 13,7 - 14,2.
Emissioni CO₂ (g/km) ciclo combinato: (WLTP) 311 - 322; (NEDC) 276 - 277.
I valori indicativi relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO₂ sono rilevati dal Costruttore in base al metodo di omologazione WLTP
(Regolamento UE 2017/1151 e successive modifiche e integrazioni). Eventuali equipaggiamenti aggiuntivi, lo stile di guida e altri fattori non tecnici,
possono modificare i predetti valori. Per ulteriori informazioni sui predetti valori, vi invitiamo a rivolgervi alle Concessionarie Audi. È disponibile gratuitamente
presso ogni Concessionaria una guida relativa al risparmio di carburante e alle emissioni di CO₂, che riporta i valori inerenti a tutti i nuovi modelli di veicoli.
VERY ITALIAN,
ERY FRANCIACORTA
franciacorta.net @franciacorta
Un luogo straordinario a ridosso delle
Alpi, ricco di tesori d’arte e naturalistici .
Un desiderio di dar vita a una viticoltura
in equilibrio con l’ambiente, nel rispetto
dei principi naturali e di sostenibilità.
Una cultura antica dalla quale nascono
vini pregiati, la cui vivacità accompagna
da sempre brindisi e degustazioni, dona
piacere, leggerezza e gioia di vivere.
Uno stile di vita inimitabile, riconosciuto
in tutto il mondo, un prodotto unico,
capace di illuminare ogni attimo.

Benvenuti in Franciacorta.
PROLOGO
U N A STO R I A C H E N O N T I A S P E T T I . P R I M A C H E C O M I N C I Q U E STO N U M E RO D I G Q

Da sinistra,
in senso orario:
Achille Lauro,
Luca Guadagnino,
Ghali, Pietro
Turano, Francesco
Cicconetti

#change is good
L’impegno globale delle 21 edizioni di GQ per far crescere l’universo maschile
F OTO G E T T Y I M AG E S

rompendo visioni obsolete prosegue. Un giovane scrittore proietta le nostre


coscienze verso una nuova sensibilità. Scomoda, complessa, ma molto concreta
Testo di JONATHAN BAZZI *

NOVEMBRE 2020 / 2 1
PRO LO GO

Sono omosessuale, sieropositivo, balbuziente, conforme sperimentano quotidianamente, e perlopiù in


non mi identifico come maschio/uomo, sono cresciuto silenzio, lo stato di allerta di chi può subire, in qualsiasi
nelle case popolari, in una famiglia in cui le figure momento, la violenza di un sistema nel quale rivestono
maschili erano assenti o abusive e quelle femminili il ruolo di prede, punching ball, bersagli mobili.
subivano, sopportavano, stringevano i denti. Questa Oggi purtroppo c’è chi minimizza o addirit-
somma di caratteristiche mi ha portato, nel corso del tura nega tutto ciò – eccezioni!, casi isolati!, contesti
tempo, a sviluppare una certa sensibilità − e insofferen- degradati! – e non si tratta solo di chi politicamente è
za – verso il potere e i suoi abusi, potere che si esercita abituato a difendere altro, altri. Non si tratta solo di
anche e anzi soprattutto attraverso specifiche tenden- chi si dichiara apertamente conservatore. C’è qualcosa
ze mentali, atti di pensiero e linguistici, che gruppi di più inquietante. Anche tra i (presunti) progressi-
e categorie dominanti infliggono sistematicamente, sti si sta infatti instaurando la tossica retorica che ci
con un grado di dolo più o meno elevato, a individui vorrebbe tutti vittime del “regime del politicamente
appartenenti a gruppi minoritari e marginalizzati. corretto” o della cancel culture: si tratta soprattutto
Donne, individui non caucasici, omosessuali, di opinionisti o aspiranti tali che, in un tentativo tutto
lesbiche, bisessuali, intersessuali, transgender, persone autoreferenziale di posizionarsi, si basano solo su ciò
non binarie, diversamente abili, persone ritenute troppo che intercettano nel piccolo spazio della propria bolla
magre o troppo grasse, rom, sinti, cittadini non ab- mediatica senza alcuno slancio di cura e preoccupa-
bienti: il modello (e lo sguardo) implicitamente assunto zione verso la realtà concreta, verso ciò che accade
come normativo è tuttora quello del maschio, bianco, nelle case e nelle strade del nostro Paese. Sono i nuovi
cisgender, eterosessuale, sano, fisicamente conforme, sofisti, che parlano e scrivono per proteggere sempre e
mediamente benestante. Da lì si irradia il potere, il solo se stessi, piegando ciò che accade ai loro bisogni
controllo, il valore. Tutto il resto è oggetto di attacchi utilitaristici di visibilità e salvaguardia del privilegio,
sistematici, più o meno violenti, più o meno definitivi, e che non si rendono conto che, tra il modo in cui
condotti attraverso le parole e le decisioni private e parliamo e interveniamo sull’identità altrui – dal vivo
pubbliche, le rappresentazioni estetiche prevalenti, o sui social – e ciò che accade ai corpi e alla mente
l’immaginario condiviso ed ereditato. di chi non può difendersi, c’è un legame diretto, un
Le cronache non smettono di ricordarcelo: legame istituito e rinnovato di continuo dalla cultura
oltre ai periodici casi di femminicidio e alle aggres- del pregiudizio, fatta di copioni già scritti e gerarchie
sioni di stampo omotransfobico, il caso delle setti- identitarie introiettate a cui la maggioranza di noi anco-
mane scorse di Maria Paola Gaglione, la ragazza di ra attinge per ragionare, valutare, scegliere. Escludere.
diciotto anni di Caivano (Napoli) uccisa dal fratello Le prese di posizione contro la nuova sensibi-
per la sua relazione con Ciro, un ragazzo trans, è una lità arrivano da parte di chi, col movimento generale
tragedia che deve essere intesa come la punta visibile di trasformazione dello status quo, ha paura di per-
di un iceberg enorme ma visto, riconosciuto, perlopiù dere i propri benefici e teme, con la moltiplicazione
da chi lo patisce. Di un regime quotidiano pervasivo dei punti di vista e dei modelli in campo, di diventare
che permea ogni ambito della vita e che a volte usa scarsamente rilevante, di sparire. Ad esempio, c’è chi
lo scherno, le battute e la messa in ridicolo, altre gli tenta di far passare la contrapposizione tra impegno
insulti e la gogna del branco, altre ancora le botte o sociale e creatività: il politicamente corretto ucciderà
la soppressione fisica. Donne, membri della comunità l’arte, dicono. Eppure, a guardare i libri che vengono
LGBT, persone di origini non italiane o dal corpo non scritti e pubblicati oggi non sembra proprio così: basti

2 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
PRO LO GO

pensare a romanzi come Le transizioni di Pajtim Statovci, Turano, Josephine Yole Signorelli/Fumettibrutti, Irene
A me puoi dirlo di Catherine Lacey o Ho fatto la spia Facheris, Jennifer Guerra, Espérance Hakuzwimana,
di Joyce Carol Oates, tutti libri che sanno tenere conto Daphne Bohémien, tutti giovani o giovanissimi, e for-
del potere e delle sue forme, pur producendo ottima midabili nell’usare i nuovi mezzi di comunicazione e il
letteratura. Viene il sospetto che a contrapporre radi- loro lavoro per mettere al mondo il nuovo. Ma anche
calmente arte e nuove istanze sociali siano soprattutto a musicisti come Ghali, Achille Lauro e Boss Doms,
quelli che non sanno immaginare storie libere dalle che rivendicano una mascolinità non tossica, libera
vecchie narrazioni figlie di un punto di vista univoco, di fluttuare, autodefinirsi e reincarnarsi, al di là dei
accentratore, blindato. C’è tutto un universo di nuovi binari rigidi della tradizione machista. O registi come
sensi, di nuove relazioni da raccontare; non crediamo a Ludovico Bessegato di Skam Italia e Luca Guadagnino
chi, aggrappato al vecchio regime, sostiene il contrario. – certo non un millennial ma esistono anche boomer
Ci troviamo in una fase di passaggio. Vivia- in sintonia col futuro – che con We Are Who We Are
mo per certi aspetti un’epoca scissa, schizofrenica: la ha creato uno show raffinato e per nulla ideologico
sensibilità social, di giovani attiviste e attivisti millen- sulle nuove generazioni e le loro sfide.
nial o della generazione Z, si fa sempre più raffinata Insomma, gli effluenti che si allontanano dal
e viva, mentre grandi, enormi zone del Paese restano grande corso sempre uguale a se stesso ci sono, sono
indietro, del tutto in balia di opinioni e preconcetti sempre di più. Seguiamoli, diamogli spazio, avventuria-
vecchissimi. E lì, in quei punti del nostro territorio, moci con loro nei territori, ancora tutti da raccontare,
delle nostre città e delle nostre province, per chi non in cui nessuna interpretazione sul valore di chi siamo
appartiene al gruppo dei privilegiati le cose possono è già fissata a priori.
mettersi molto male. Tanto, tantissimo c’è da fare, a
tutti i livelli e in tutte le direzioni. Occorre portare
avanti un lavoro sul linguaggio e sui mezzi di comuni-
cazione, un lavoro sulle scuole e l’educazione affettiva,
sessuale e di genere, magari immaginando degli spazi
sicuri, laboratorio di ascolto e autoesplorazione in cui
decostruire gli stereotipi e le idee tossiche su cosa sia
maschio e cosa femmina, su cosa sia sano e malato,
su cosa sia conforme e cosa deviato. Ma c’è anche un *
lavoro normativo da intraprendere, che spetta pretta- Finalista
all’ultimo Premio
mente al piano legislativo, politico: in questo senso il Strega con
provvedimento contro l’omotransfobia e la misoginia, il romanzo di
a cui tanto faticosamente stiamo arrivando, può essere esordio, Febbre,
Jonathan Bazzi,
un primo passo, necessario anche se certo non suffi-
35 anni, è attivista
ciente. Le leggi non cambiano la mente delle persone e divulgatore.
ma iniziano a fissare dei punti, dei presupposti affinché Il suo libro –
autobiografico -
F OTO G E T T Y I M AG E S

la sensibilità, a poco a poco, si rimoduli.


diventerà un film
Per fortuna oggi molte figure alimentano la
con la regia
speranza. Penso ad artisti, attivisti e divulgatori attivi di Ludovico
sui social come Muriel, Francesco Cicconetti, Pietro Bessegato

2 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
L’EDITORIALE

OLTRE IL FASCINO DEL MALE

Ci sono momenti imponderabili nella vita dei protagonista Luca Marinelli, che GQ lancia dalla
maschi in cui l’identità subisce un’accelerazio- copertina. Voltate pagina e capirete quanto vicino
ne improvvisa. E l’adolescenza o la pubertà non ci sia stato Diabolik. Grazie a Mario Gomboli –
c’entrano. Quelli sono extra bonus. Siamo lì, quasi direttore di Diabolik, che ha partecipato a creare il
assorti in una culla esistenziale, mentre l’universo soggetto del film – pubblichiamo delle tavole inedite
femminile procede determinato, costante e spedito di un fumetto da collezione. Mentre Manuel Agnelli
nella maturazione, e tutto d’un colpo vogliamo spiega che vuol dire comporre musica diabolica.
attraversare la strada e prendere l’ascensore senza Questo mese la nostra identità di stile e passioni
genitori, poi stare in casa soli a 10 anni, poi provare esplode anche in GQ ICE, un grande racconto che
a fare la spesa, capire come funziona un’auto, accu- mette al centro le esperienze degli uomini, attraver-
mulare denaro dai parenti, pettinarci e vestirci con sando i ghiacci della Groenlandia, l’habitat degli
un criterio personale. Sin da piccoli funzioniamo orsi in Abruzzo e si spinge fino alle profondità
a scatti. Gemma in noi improvviso il desiderio dell’Antartide. Moda, sport e design dal pianeta
d’indipendenza e affermazione. Però, a corrente freddo, che speriamo di poterci godere nei prossimi
alternata. Perché contemporaneamente abbiamo mesi, a partire dalle piste da sci.
paura del buio e dormiamo volentieri con la mam- TikTok è il social media più chiacchierato del
ma. Restiamo parzialmente infantili. A volte per momento. GQ Italia può vantare un canale ipe-
sempre. Perché gli uomini ambiscono alla como- rattivo, il più forte tra le 21 edizioni di GQ nel
dità. Anche quando sono degli esploratori estremi: mondo. Raccontiamo come i TikToker italiani
la comodità sta nella libertà della solitudine. Da siano singolari casi letterari, che portano milioni
quasi 60 anni nella vita della maggioranza dei di follower a leggere libri. Siamo andati a lezione
maschi entra improvvisamente un fumetto creato da Abel Ferrara, uno che ha vissuto epicamente. E
per suggestionare la loro vita adulta: Diabolik. abbiamo approfondito le gesta di Lily Collins, che
Un ladro, un criminale mai pentito, un archetipo riporta alla fenomenologia di Sarah Jessica Parker.
negativo. Eppure piace, perché a un certo punto Ma soprattutto, grazie alle dure riflessioni del-
bisogna fare i conti con il fascino del male e poi lo scrittore Jonathan Bazzi, che firma il Prologo,
andare oltre, trovando pace. I Fratelli Manetti, proseguiamo l’inclusione dei valori della nuova
cultori del personaggio creato da Angela e Luciana mascolinità, scoprendo quanto ci sia di assurda-
Giussani, hanno scommesso sul film Diabolik, con mente diabolico in troppi uomini. E andando oltre.
F OTO D I M A K I GA L I M B E RT I

IG: @AUDIFFREDI
TWITTER: @GAUDIFFREDI

G I OVA N N I AU D I F F R E D I

2 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
H O ME VISIT

C’È UN LADRO IN REDAZIONE


Mentre Giovanni Audiffredi stava
chiudendo il numero di GQ,
Diabolik è venuto a fare una
visitina: «Ispettore Ginko non
manca nulla, solo spavento...»

D I S E G N I D I P I E R LU I G I C E R V E G L I E R I – D I A B O L I K © A STO R I N A S R L

2 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
D I S E G N I D I P I E R LU I G I C E R V E G L I E R I – D I A B O L I K © A STO R I N A S R L

2 9 / NOVEMBRE 2020
H O ME VISIT
NOVEMBRE 2020
N° 244

RUBRICHE

21 PROLOGO
Jonathan Bazzi scrive di diversità e inclusione
seguendo il manifesto di GQ: #Changeisgood

37 GQ TALKS
Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro
di Torino, racconta il valore del compromesso

41 GQ LIFE
La nuova serie con Hugh Grant. Zerocalcare
e le storie di Natale. Simone Verde e la Pilotta
di Parma. La musica per Colapescedimartino

61 GQ STYLE
Paul Smith e i 50 anni della sua idea di moda.
Virgil Abloh e gli skaters. Giovanni Bianchi
e il nuovo sartoriale di Lubiam

201 GQ PASSIONI
Chris Hemsworth e il profumo Boss. La
strategia eco di BMW. Quattro orologi di culto
L’attrice e modella
254 GQ TOYS britannica
Attrezzi molto sofisticati per il gym con cittadinanza

182
americana
I L L U S T R A Z I O N I E F OTO D I G I N O M A R C H E S I , P H I L I P G A Y, M A X PA P E N D I E C K / T R U N K A R C H I V E

Lily Jane Collins,


31 anni
234

163

Camicia
e pantalone
LOUIS VUITTON 

NOVEMBRE 2020 / 3 1
SO MMARI O

210
GQ ICE

84 GROENLANDIA
Gli uomini di scienza che creano un legame
indissolubile con l’ecosistema sottozero

106 SKIMAN
Gli uomini che curano gli attrezzi dei
campioni. E nella stagione fanno la differenza

120 GLI ORSI MARSICANI


Gli uomini che si confrontano con il grande
carnivoro del Parco Nazionale dell’Abruzzo

138 THE BIG CHILL


Quando cala il vero freddo, entrano in scena
giacconi e piumini. I look per l’inverno di GQ

STORIE

182 LILY COLLINS L’attore


C’è una nuova eroina che può mettere ko australiano Chris
i maschi. Sulla scia di Sarah Jessica Parker Hemsworth,
37 anni
186 ABEL FERRARA
Il regista che ha vissuto intensamente e ora
s’incazza se non porti la mascherina
206 254
192 FRANCESCO DI NAPOLI
Raccontiamo il vero talento della star di
Romulus. Scommettiamo che vincerà lui?

196 TIKTOK
Chi sono i ragazzi che agitano la rete e
portano migliaia di follower in libreria

MODA

163 Rock Sound Style


Cani da slitta
COVER in Groenlandia:
d’inverno, nelle
217 DIABOLIK zone interne,
A Berlino per incontrare il protagonista del la temperatura
film dei Fratelli Manetti. Un fumetto inedito può scendere
estratto dagli archivi per i lettori di GQ fino a -60°

ESCLUSIVO
Film e stile,
il fascino
di un uomo
cattivo.
F O T O D I P A O L O S O L A R I B O Z Z I , C L I F F WAT T S

Con un fumetto
da collezione
creato per GQ

GQ ICE
60 pagine
di sport
avventura
e moda
sottozero

Sulla cover di GQ,


Luca Marinelli ritratto
LUCA da Mark Pillai. Outfit
MARINELLI ISSUE GIORGIO ARMANI 81

SEGUI IG: @GQITALIA – TWITTER: @GQITALIA

3 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
T I M E T O R E AC H YO U R S TA R

Z E N I T H - W AT C H E S . C O M

DEFY
EL PR I M ERO 21
T H E F U T U R E O F S W I S S WATC H M A K I N G S I N C E 18 6 5
Editorial Director
LUCA DINI

Chief Revenue Officer


ITALIA FRANCESCA AIROLDI
Sales & Marketing Advisor
ROMANO RUOSI
Q U A L I T Y I S O U R B U S I N E S S P L A N
Brand Advertising Manager
NICOLÒ CAMILLO VANNUCCINI
Advertising Manager
LUIGI PUGLIESE
Ci accontentiamo semplicemente del meglio e creiamo i migliori prodotti editoriali. Content Experience Unit Director
Per questo abbiamo GQ, il mensile maschile più letto, e Wired, VALENTINA DI FRANCO
il brand divenuto ormai sinonimo di innovazione e futuro. Per questo siamo Digital Content Unit Director
SILVIA CAVALLI
l’editore italiano più seguito sui social. Per questo ogni mese oltre 6 milioni
Advertising Marketing Director
di uomini scelgono i nostri siti. Tradotto in una parola, Qualità. RAFFAELLA BUDA
In due parole, Condé Nast. Moda e Oggetti Personali:
MATTIA MONDANI Direttore
Beauty: MARCO RAVASI Direttore
Centri Media Print:
ROMANO RUOSI ad interim
DIRETTORE RESPONSABILE Arredo e Design:
GIOVANNI AUDIFFREDI CARLO CLERICI Direttore
direttore.gq@condenast.it Digital and Data Advertising Director:
MASSIMO MIELE
FASHION DIRECTOR ART DIRECTOR Digital Sales:
NIK PIRAS FEDERIGO GABELLIERI GIOVANNI SCIBETTA Responsabile
Centro Nord:
REDAZIONE LORIS VARO Area Manager
Centro Sud:
OLGA NOEL WINDERLING (CAPOREDATTORE) , CRISTINA D’ANTONIO (VICE CAPOREDATTORE) ,
ANTONELLA BASILE Area Manager
ILARIA CHIAVACCI
Mercati Esteri:
MATTIA MONDANI Direttore
Uffici Pubblicità Estero
UFFICIO GRAFICO UFFICIO FOTOGRAFICO SEGRETERIA DI REDAZIONE Parigi/Londra:
BARBARA RINONAPOLI (CAPOSERVIZIO) FRANCESCA MOROSINI (PHOTO EDITOR) SILVIA STEFANI ANGELA NEUMANN
RAFFAELLA ROSATI (PHOTO PRODUCER) New York:
ALESSANDRO CREMONA

GQ.COM
CAMILLA STRADA (WEB EDITOR), VALENTINA CAIANI (VICE CAPOSERVIZIO) , PAOLA MONTANARO (VICE CAPOSERVIZIO)

HANNO COLLABORATO
ALICE ABBIADATI, SIMONA AIROLDI, NICOLÒ ANDREONI (FASHION EDITOR), JONATHAN BAZZI,
LUCA BERGAMIN, PIETRO BONALUMI, MICOL BOZINO RESMINI, ENRICA BROCARDO, MATTIA CARZANIGA,
CLAUDIA CATALLI, FERDINANDO COTUGNO, ROBERTO CROCI, ENZO D’ANTONIO,
FRANCESCA DE SANCTIS, MICHELE FOSSI , LUCIA GALLI, MARZIO G. MIAN, GIACOMO NICOLELLA MASCHIETTI, EDIZIONI CONDÉ NAST S.p.A.
LUCA MERCALLI, DANIELE MORETTI, GIAMPIERO NEGRETTI, LUCA PIERATTINI,
MARIKA SARZI SARTORI (SOCIAL MEDIA), SIMONA SIRI, ALBA SOLARO, STUDIO DIWA (CORREZIONE TESTI), Amministratore Delegato FEDELE USAI
MARCO TRABUCCHI, ALESSANDRO VAI, MICHELE VIOLA (FASHION MARKET CONSULTANT) Chief Operating Officer DOMENICO NOCCO

Vice Presidente GIUSEPPE MONDANI


Chief Digital Officer MARCO FORMENTO
FOTOGRAFI E ILLUSTRATORI: MARCO CELLA, PIERLUIGI CERVEGLIERI, Consumer Marketing Director
FEDERICO CIAMEI, MASSIMO DI NONNO, MAKI GALIMBERTI, PHILIP GAY, ALESSANDRO BELLONI
ALESSANDRO OLIVA, MARK PILLAI, PAOLO SOLARI BOZZI Direttore Circulation ALBERTO CAVARA
Direttore Produzione BRUNO MORONA
Direttore Risorse Umane CRISTINA LIPPI
Direttore Amministrazione e
Controllo di Gestione LUCA ROLDI
LE FIRME DI QUESTO MESE Digital Marketing Manager GAËLLE TOUWAIDE
Social Media Director ROBERTA CIANETTI
Digital Product Director PIETRO TURI
Head of Digital Video RACHELE WILLIG
Digital CTO MARCO VIGANÒ
Enterprise IT AURELIO FERRARI
Digital Operations e Data Marketing Director
ROBERTO ALBANI

Sede: 20123 Milano, Piazzale Luigi Cadorna 5 - tel.


0285611 - fax 028055716. Padova, c/o Regus Padova Est
Sottopassaggio Mario Saggin 2 - 35131, Padova,
Tel. 0497847070 - Fax 0498455700. Bologna, c/o
MICHELE FOSSI SIMONA SIRI DANIELE MORETTI MARCO CELLA Copernico, Via Altabella 17 - 40125, Bologna, Tel.
05119710100 - Fax 051222099. Roma, via C.
Nato a Firenze nel 2000, Giornalista italiana da Caporedattore centrale Fotografo milanese Monteverdi 20, tel. 0684046415 - fax 068079249.
Parigi/Londra, 3 Avenue Hoche 75008 Paris, tel. 00331-
vive e lavora a Berlino. sette anni a New York, di Sky Tg24, è autore a Parigi, mixa la forza 53436975.
New York, Spring Place 6, St Johns Lane - New York N Y
Scrive per diverse testate ha appena pubblicato di diversi documentari intima del ritratto con 10013 - tel. 2123808236.
fra cui GQ e Vogue Italia. il nuovo libro, Mai stati su Artico e Antartide. gli scatti di moda. Suo il
Firma la coverstory così uniti (Tea). In questo Nello speciale GQ Ice servizio dedicato all’attore
dedicata al neo-Diabolik numero intervista racconta la vita in e regista americano Abel Redazione: 20123 MILANO - Piazzale Luigi Cadorna 5 -
tel. 0285611 - 0285612347
Luca Marinelli (PAG. 218) Lily Collins ( PAG . 1 82 ) Groenlandia (PAG. 84) Ferrara ( PAG . 186)
TALKS
D U E P E R S O N A G G I R A C C O N TA N O C H I S O N O , C O S A FA N N O , C O M E E P E R C H É

NICOLA LAGIOIA

IL VALORE
DEL COMPROMESSO
Testo di
ENRICA BROCARDO

Per cominciare, Nicola Lagioia usa le parole degli altri: «C’è un


libro bellissimo: Anatomia di un istante di Javier Cercas.
Racconta il tentato colpo di Stato in Spagna, nel 1981: un
gruppo di militari entra in Parlamento e comincia a sparare.
Tutti si buttano a terra, meno tre persone: il primo ministro
Adolfo Suárez, il tenente generale Gutiérrez Mellado e il
segretario del Partito comunista Santiago Carrillo. Il primo,
Suárez, era l’uomo che aveva smantellato il franchismo, ma
non era un cosiddetto puro: forse, come sostiene Cercas,
l’eroe moderno è colui che arriva a realizzare ciò che ritiene
giusto anche a forza di compromessi».
Con la radice etimologica in cum e promissus, promettere
insieme, originariamente l’accordo non indica un patto
accettato a denti stretti, ma più quello fra gentiluomini.
Quando gli offrirono la direzione del Salone del libro di
Torino, nel 2017, Lagioia accettò sapendo di trovarsi in
mezzo a una scissione: Milano aveva giocato la sua carta
con Tempo di libri, manifestazione antagonista a quella
del Lingotto, e quasi tutti i grandi editori erano passati
dall’altra parte. «Il problema era farli tornare alla base,
senza colpevolizzarli per la loro scelta e senza scontentare
gli editori indipendenti, che erano rimasti fedeli al Salone
e consideravano i transfughi come traditori». Eccolo, il
compromesso: punto d’incontro fra idee anche inconci-
liabili, «è diventato cruciale per la democrazia», dice lo
scrittore Premio Strega, che ha appena messo a disposizione
la sua capacità di mediatore come membro della giuria
internazionale alla Mostra del Cinema di Venezia.
«Sono cresciuto in una fase post punk», racconta. «Quando
ero un ragazzo, il chitarrista dei Clash spaccava la chitarra LIBERO PENSATORE
sul palco. Ma oggi quel genere di violenza creativa non
F OTO D I C H I A R A PA S Q U A L I N I

Nicola Lagioia 47 anni, Premio Strega nel 2015 per La fero-


appartiene più a personaggi come Joe Strummer o Sid
cia, nella giuria dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia e
Vicious. Se ne sono appropriati Donald Trump e Boris
conduttore di Pagina 3, la rassegna stampa culturale di Rai
Johnson: oggi i punk sono loro, il potere costituito ha devi-
Radio 3, è direttore del Salone del libro di Torino, di cui a
talizzato quello storytelling e lo ha fatto proprio. Mentre i
dicembre partirà il prequel. Ha appena pubblicato La città
nuovi padroni del mondo incitano allo scontro frontale fra
dei vivi (Einaudi Supercoralli, pagg. 490, 22 €).
realtà assolute, l’unico atto di ribellione possibile è quello
di sottrarsi a una logica binaria e manichea».

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 3 7
TALK

LA SCELTA DI USARE IL COMPROMESSO COME UN ESORCISMO, O UN ATTO


DI PSICOMAGIA, PUÒ ESSERE UTILE ANCHE A RICOMPORRE LE PAGINE DELLA STORIA

Il valore del compromesso Nicola Lagioia lo ha appreso con L’ultimo libro di buona famiglia, a Roma, senza un perché. Un fatto di
la sua prima educazione emotiva: «Quando avevo quattro di Nicola Lagioia, cronaca terribile, che Lagioia ha seguito dal primo giorno,
anni i miei genitori hanno divorziato: sono stati una delle La città dei vivi, incontrando i genitori della vittima e dando inizio a un
prime coppie a farlo in Italia, poco dopo l’approvazione diventerà una serie tv carteggio con uno degli assassini (l’altro si è suicidato).
della legge. Non lo capivo, ovviamente, ma ho dovuto per Sky. A destra, Vicenda in cui è mancato il compromesso di un atto ripa-
imparare a negoziare tra mio padre e mia madre. Uno lo scrittore rativo: «Il padre di Luca si lamentava di non aver ricevuto
psicologo direbbe che in questi casi si tratta di una mani- con la moglie Chiara nemmeno una lettera di scuse. Se non è accaduto, ma questa
festazione del pensiero magico infantile: di fronte a una Tagliaferri, è la mia opinione, non è stato per viltà o per cattiveria, ma
rottura, i bambini pensano che sia compito loro rimettere alla quale ha dedicato perché nessuno aveva avuto la forza di farlo».
insieme i pezzi e riparare la famiglia. Un ragionamento il Premio Strega vinto Ma non sempre si può pacificare attraverso un confronto.
che evoca il delirio, lo sappiamo, ma quell’abitudine un con La ferocia Alle volte l’unica possibilità è prendere la giusta distanza:
po’ mi è rimasta». Volando alto, si può parlare di slancio «Quando lavoravo come editor in minimum fax, usavo
visionario: «La scelta di usare certe forme di compromesso spesso un esempio. Se Miloševic ci inviasse un bel ro-
come un esorcismo, o un atto di psicomagia, può essere manzo, dovremmo fare tre cose: invitarlo qui per firmare
utile anche a ricomporre le pagine della Storia», dice. Per il contratto, farlo arrestare e poi pubblicare il libro. Il
spiegare cosa intende, lo scrittore cita Il libro dell’incontro comportamento dell’autore non toglie nulla alla sua opera
e il racconto di un esperimento condotto da Guido Ber- e, viceversa, l’opera non redime l’autore. Anche questo è
tagna, Adolfo Ceretti e Claudia Mazzucato: un gesuita, un compromesso».
un criminologo e una giurista. L’incontro di cui parla è Lagioia sta ora organizzando il prequel del Salone del libro:
quello fra le vittime e i responsabili della lotta armata degli 150 incontri dal vivo, a dicembre, a Torino, «per ritrovare
anni Settanta, pensato prendendo esempio dalla lezione una fisicità di cui sentiamo la mancanza da quando, in
di giustizia riparativa del Sudafrica post-apartheid: «Il piena pandemia, avevamo dovuto traslocare la fiera sul
Congresso di Nelson Mandela scelse di non processare gli web». Il futuro prossimo venturo? Un ibrido, come ci ha
F OTO C O U RT E SY N I C O L A L AG I O I A

Afrikaner, ma di mettere a confronto vittime e carnefici: a insegnato ad accettare il recente presente. «Ma l’oggetto-li-
nessuno veniva chiesto di cambiare idea, ma piuttosto di bro sopravviverà, uguale a se stesso: come diceva Umberto
ammettere l’esistenza dell’altro. In questo caso il compro- Eco, è un’invenzione definitiva, come il cucchiaio e la
messo fa un passo oltre il dialogo, perché implica mettersi bicicletta. E infatti, in coda al lockdown, c’è stata un’im-
d’accordo su un’azione comune». pennata di vendite: grazie alle consegne a domicilio rese
Il mese scorso, sei anni dopo La ferocia, ha pubblicato possibili dalla collaborazione tra librerie fino ad allora in
un nuovo libro, La città dei vivi (Einaudi Supercoralli, competizione. Il principio è lo stesso: si rinuncia a qualcosa
pagg. 490, 22 €), la sua discesa tra i gironi del delitto di per un obiettivo comune e più importante. Compromittere:
Luca Varani, il ragazzo seviziato a morte da due giovani un’azione che è stato bello riscoprire».

3 8 / NOVEMBRE 2020
IWC PORTUGIESER.
ENGINEERED FOR NAVIGATORS.

Portugieser Chronograph. Ref. 3716: secondo conferiscono a questo orologio dall’ele- R E G I S T R AT I P E R U S U F R U I R E


D E L L' E S T E N S I O N E DA 2 A 8 A N N I D E L L A T UA
Il design funzionale del primo Portugieser si ganza senza tempo una nota discretamente spor-
G A R A NZ I A I N T E R N A Z I O N A L E
ispirava agli orologi di bordo usati un tempo per tiva. Da oggi il grande classico è dotato del calibro R E G I S T R AT I S U I WC .CO M/M Y I WC

la navigazione marittima. Con il suo quadrante di manifattura IWC 69355, visibile sul retro grazie
Calibro di manifattura IWC 69355 ∙ Carica automatica ∙
chiaro e di facile lettura, il Portugieser Chrono- al fondello trasparente. Con questo strumento Autonomia di marcia di 46 ore a carica completa ∙
graph si ricollega direttamente a questa tradi- di precisione al polso, sarete certi di navigare Funzione cronografica per minuti e secondi ∙
Piccoli secondi con dispositivo di arresto ∙ Vetro zaffiro ∙
zione. Al tempo stesso, i due contatori incassati nella vita con classe e raffinato understatement. Fondello trasparente in vetro zaffiro ∙ Impermeabile 3 bar ∙
e il réhaut stampato con una scala al quarto di IWC . E NG IN E E RING DRE AMS . SINCE 1 8 68 . Diametro 41 mm

IWC Schaffhausen, Switzerland · www.iwc.com


Allenati con Technogym
Con Technogym Bike puoi scegliere la classe e i trainer
dei fitness studio che preferisci, live e on demand.

Scopri Technogym Bike.


Chiama l’800 707070 o visita technogym.com
LIFE
G U A R D A R E , L E G G E R E , S E N T I R E , V I A G G I A R E : L E S C E LT E D E L M E S E

Si chiama Artissima XYZ


ed è la novità della fiera
di arte contemporanea
di Torino: oltre all’evento
fisico, terminato l’8
novembre, quest’anno le tre
sezioni della fiera − Present
Future, Back to the Future,
Disegni − si sono
trasformate in esperienza
digitale grazie
a una piattaforma
cross-mediale,
online fino al 9/12.
Qui: Radamés “Juni”
Figueroa, Dennis 2, 2018.
Acrilico e smalto su legno
(info: artissima.art)
F O T O C O U R T E S Y L ’ A R T I S TA E P R O Y E C T O S U LT R AV I O L E TA

P42 FICTION, P44 DANZA, P46 PEOPLE,


P48 MUSICA, P52 CINEMA, P54 LIBRI, P56 ARTE
LIFE FI CTI O N

non potrebbe essere più elusiva. Ciò detto,


negli ultimi tempi ho avuto la fortuna di in-
terpretare ruoli molto diversi da quelli che
mi hanno reso famoso negli Anni 90: che
poi, diciamolo, alla mia età sarebbe patetico
restare aggrappato a quello che ero in passato.
Perciò in questo caso, mentre mi trasformo
in una creatura sinistra, ho cercato di esse-
re ancora sexy, ma usando l’esperienza, e le
rughe del 60enne che sono. Amo i ruoli da
carogna. Nella vita normale tutti pensano
che io sia gentile e simpatico, ma chiedete ai
miei figli se è così, o piuttosto il contrario.
Far confondere tra realtà e menzogna
è il trucco che le ha garantito il successo?
Certo: bisogna saper mentire, ma con co-
scienza. Capitano copioni con personaggi
molto diversi da ciò che si è e non è sempre
facile convincersi di essere un bastardo. È qui
la svolta: magari impari a ingannare molto il
tuo prossimo, ma devi sempre ricordare chi
sei. Altrimenti rischi di diventare l’ignobile
che pensavi di non essere.
Già, perché nella vita non si sa mai come
va a finire...
Guardi me: studiavo a Oxford e facevo un
po’ di teatro. Quando un amico mi chiese di
recitare in un suo piccolo film, io dissi di no:
pensavo che cinema e televisione non fossero
arti all’altezza. Ma quando ho scoperto che
la protagonista era una ragazza molto popo-
lare alla mia università, bella e intelligente,
ho deciso di accettare solo per starle vicino
qualche giorno. Da allora, ogni ruolo è stato
deciso dal caso.
Ma lei ce l’ha un segreto personale da
confessare?
Ho sempre voluto essere fico come James
Bond: non intendo nei film, ma nella vita
HUGH GRANT produttrice, il bestseller Una famiglia felice
vera. Solo che non ci sono riuscito. Non an-
di Jean Hanff Korelitz e la sceneggiatura di
cora, almeno.

A LETTO
David E. Kelley, al quale si deve la riuscita di
Big Little Lies. Più una certa dose di suspense
inquietante.

CON IL NEMICO Ci sarà da avere paura?


Il libro è un punto di partenza: lo sviluppo,
nella serie, è completamente originale. Susan-
Ogni uomo ha un segreto. ne Bier, regista danese, ha accentuato i toni
L’importante è farne buon uso, noir. E David E. Kelley ha aggiunto la sua
specie con la Kidman nei dintorni bravura nello scrivere ruoli complessi per le
Testo di donne: lui detesta apparire convenzionale e
non ha paura di scrivere dialoghi schietti, a
ROBERTO CROCI tratti sgradevoli. Risultato: tutti i personaggi
sono ambigui e non sappiamo mai davvero
F O T O C O U R T E S Y S K Y I TA L I A

chi è il buono o il cattivo, chi sta mentendo Hugh Grant, 60 anni.


Dice di avere dei segreti, come tutti. Ma quan- e chi dice la verità. Che il pubblico si prepari È protagonista
do Hugh Grant parla di The Undoing - Le a un costante colpo di scena. di The Undoing
verità non dette (dall’11/12 su Sky Atlantic E a lei tocca fare il marito con un lato - Le verità non dette,
e su NOW TV), allora quei segreti diventano molto oscuro di Nicole Kidman. dall’11/12
il vero nocciolo della questione. Dietro la Sono Jonathan Sachs, all’apparenza un con- su Sky Atlantic
serie ci sono Nicole Kidman, protagonista e sorte devoto e un padre amabile: la realtà e su NOW TV

4 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
LIFE DANZ A

ALESSANDRO SCIARRONI
linguaggi diversi, in realtà serve a dire altro; abbracciati. Le ho dedicato il progetto di Save

IL BALLO
per esempio che in mezzo a questa nuova the Last Dance quando ho scoperto che erano
pandemia, non sono i teatri a preoccuparlo, rimasti solo in 5 a saperla fare. La danza muore
«ma le persone, perché il nostro è un lavoro solo se cade nell’oblio.

DELLA FORMICA collettivo, se si ferma uno, ci fermiamo tutti.


Non è un caso se in questo momento sono a
Dove ha coltivato la sua passione per la
ripetizione ossessiva, ai rave party?
Lione a rivisitare un mio lavoro di dieci anni Ero più da club della riviera romagnola! E
Che cosa è degno di essere fa». The Collection (4-6/2, Opéra de Lyon) anche se tutti lo dicono, per me è strana questa
celebrato su un palcoscenico? nasce da Folk-s, un lavoro sulla danza po- cosa dell’ossessività. Forse viene dal fatto che
Cronaca di un’ossessione polare tirolese dei “battitori di scarpe” che da bambino guardavo per ore le formiche in
Testo di fa parte di una monografica pensata come il fila indiana sul balcone, mi chiedevo: chi gli ha
suo primo grande progetto museale, legato al detto dove devono andare? Mi sono formato
ALBA SOLARO
Maxxi di L’Aquila. così, non nell’accademia. Per questo fatico a
La definiscono un rivoluzionario. definirmi un creativo: in fondo parto sempre
Non penso di esserlo, mi pare di fare cose da qualcosa che già esiste.
«Nelle Marche, vicino a casa mia», racconta molto classiche. A Venezia, quando mi hanno
Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla car- premiato, ho voluto ringraziare i veri mae-
riera 2019 per la Biennale Danza di Venezia, stri, anche quelli mai premiati perché troppo
«c’è un paesino con un teatro che cent’anni fa, radicali, perché è grazie alla loro rivoluzione
durante la Spagnola, è stato completamente se non dobbiamo più chiederci cosa è danza
sventrato degli arredi: serviva il legno per fare e cosa è teatro; se possiamo prendere anche i
le bare dei morti. Eppure oggi è ancora vivo, balli popolari e portarli nel contemporaneo. Alessandro Sciarroni,
ci fanno ancora teatro». Dobbiamo prender- Come la polka chinata bolognese? 44 anni, in Don’t Be
lo come un segno di fiducia? Per Sciarroni, Veniva ballata fra uomini in coppia, che a un Frightened of Turning
classe 1976, campione nella commistione di certo punto iniziano a ruotare vorticosamente the Page

4 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
LIFE PEO PLE

Z E R O C A LC A R E

LA BOCCA
DELLA VERITË
Insegna ai giornalisti e affronta
la cronaca con fumetti e cartoon:
pronti per la storia di Natale?
Testo di

ENZO D’ANTONIO

La sua serie animata, Rebibbia Quarantine,


è stata campionessa di condivisioni nei mesi
del lockdown. E i suoi reportage in forma
di graphic novel lo hanno appena portato
al festival di giornalismo di Ferrara, dove
ha insegnato come si fa cronaca vera con i
fumetti. Zerocalcare è un caso abbastanza
unico: adolescente punk, candidato al pre-
mio Strega con Dimentica il mio nome, nei
cartelloni dei musei (uno su tutti: il Maxxi
di Roma), Michele Rech − questo il suo vero
nome − ha in uscita due libri con Bao Pu-
blishing: Scheletri, pubblicato a ottobre, e
A Babbo Morto - Una storia di Natale, in
vendita a novembre. Quasi 20 anni dopo i
disegni sui fatti del G8 di Genova, Zerocal-
care resta una voce convinta del dissenso: e
anche molto ascoltata, visti i sold out delle
sue uscite pubbliche.
Partiamo dalla sua adesione alla Lega
anti Natale e da A Babbo Morto con le rider
costrette a consegnare calze ai bambini fino
a morirne, al soldo di una spietata Befana. di raccontare un pezzo di storia del nostro lotte operaie dei folletti, le bombe usate per
È iniziato tutto come una gag: avevo l’abi- Paese: la stagione del terrorismo. Gli italiani liberarsene, i Servizi segreti deviati… Una
tudine di pubblicare delle tavole prima di fanno fatica a parlare dei conflitti sociali e chiave più semplice, per superare l’indicibilità
Natale, facendo finta che fossero parte di politici degli Anni 70: sono troppo carichi di di quel periodo.
un libro. Adesso lo sono davvero, con l’idea dolore. Io lo faccio usando Babbo Natale, le Anche in Scheletri usa l’immaginario
della cultura pop per alleggerire trame al-
trimenti molto cupe.
È il mio linguaggio, l’unico modo in cui mi
viene da dire le cose: se ho per le mani una
F OTO C O U RT E S Y L’A U TO R E E B A O P U B L I S H I N G

storia molto triste e mi limito a quel registro,


salta fuori melensa e non funziona. Vorrei
esserne capace, ma non lo sono. Quindi ag-
giungo: nel caso di Scheletri sono partito da
Zerocalcare (Michele un fatto vero, un dito mozzato e avvolto nella
Rech), 36 anni. I suoi ultimi garza che ho trovato sul parabrezza della mia
titoli con Bao Publishing: A macchina. L’ho scelto per fare i conti con la
Babbo Morto - Una storia narrazione della violenza diffusa dai media
di Natale (pagg. 80, 11 €, e dalla politica: sembra sempre che riguar-
in libreria dal 15/11) di qualcun altro, e invece è parte di tutte
e Scheletri (pagg. 288, 21 €, le nostre vite. E provoca emozioni ben più
uscito a ottobre) complesse di come siamo abituati a sentirle.

4 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
LIFE MUSI CA

C O L A P E S C E E D I M A RT I N O ormai noti come Colapescedimartino, hanno lasse in modo leggero della mortalità, che è
fatto dal vivo i pezzi del loro album I mortali, l’ultimo tabù. Poi siamo siciliani, veniamo da

ATTENTI
portandosi a casa il Pimi come Migliori artisti una tradizione di autori che la morte l’hanno
indipendenti dell’anno e il Pivi per il Miglior trattata in maniera superlativa: penso a Ge-
videoclip indipendente per Luna araba, can- sualdo Bufalino, uno dei miei autori preferiti».

A QUEI DUE tato insieme a Carmen Consoli e animato da


Tommaso Buldini. Ricorda: «Lì ci siamo resi
Avete fatto il pieno di premi con un
album che parla d’amore, tirando in ballo
conto che 18 anni fa eravamo proprio a Faen- Rosa e Olindo, e mette in rima Majorana e
Fronte indie, quest’anno hanno za, ognuno col suo gruppo. Abbiamo suonato la marijuana…
vinto tutto. Cantando ciò che la stessa sera, nello stesso posto assurdo, la Sì, ma per riflettere su come le nostre vite si
nessuno vuole dire a voce alta Mensa Interaziendale. Io avevo 19 anni, era- disperdono. Ci piaceva l’idea di accostare la
Testo di vamo partiti dalla Sicilia in cinque su una Fiat scomparsa di Ettore Majorana a questi due
Tipo solo per fare questa data. Altri tempi». adolescenti della provincia di Agrigento, le
ALBA SOLARO
La vita è un’avventura, la musica anche. Si- loro estati, la scuola, il tempo che passa e che
racusano uno, palermitano l’altro, abituati a li fa perdere di vista. Come in tutto il disco,
scrivere per gli altri, a provare altro (Colapesce anche i riferimenti sociali o politici non sono
“I greci lo sapevano già / che figa l’immorta- ha firmato la graphic novel La distanza con mai espliciti, c’è tanto sottotesto.
lità” (da Majorana) Alessandro Baronciani, Antonio Di Martino Perché è così importante per voi non es-
Colapesce e Di Martino si conoscono da insieme a Fabio Cammarata ha romanzato la sere direttamente politici?
18 anni, solo che non lo sapevano. Succede. vita di Chavela Vargas, la Piaf messicana, in Per evitare di finire nella retorica. Credo che
Quando ci incontriamo, Lorenzo Urciullo, in Un mondo raro, ed. La nave di Teseo), prima non sia compito di un cantautore esprimere
arte Colapesce, è appena tornato da Faenza. che scoppiasse la pandemia si sono uniti per dei giudizi, piuttosto sottolineare delle cose.
Due sere prima lui e Antonio Di Martino, «fare un disco di pop esistenzialista, che par- Un conto è De André che negli Anni 70 scri-
veva Storia di un impiegato, un conto è farlo
oggi: rischi di chiuderti in una bolla autore-
ferenziale. Facile citare Pasolini e usare tutto
il repertorio di santini, ma poi? Sarebbe una
forma di scrittura onanistica. Sinceramente, mi
emoziona di più Onda su onda di Paolo Conte.
Come cantate in Prossimo semestre: “Vai
sul sicuro, scrivi una canzone d’amore / devi
sembrare impegnato senza esserlo”.
Ci siamo divertiti a catalogare gli stereotipi
del nostro mondo: “ritornello strumentale no,
la gente si annoia”, “ma dove sono gli ascol-
tatori di una volta?”, “il prossimo semestre
ti porto a cena”; ecco questo sono io che dico
ad Antonio, quando arriva il semestre Siae ho
finalmente un po’ di soldi e ti posso invitare in
pizzeria. Volevamo fare una versione 2.0 del
Merlo di Piero Ciampi; lui che dice al merlo,
cantami una melodia avvincente così la porto
all’editore, facciamo i soldi e stappiamo lo
champagne. Sennò mi tocca mangiarti. Ecco,
la scrittura che con un dettaglio ti mette a
disagio, mi ha sempre affascinato.
F OTO C O U RT E SY 4 2 R E C O R D S / S O N Y M U S I C

Lorenzo Urciullo,
37 anni, e Antonio
Di Martino,
38 anni, e cioè
Colapescedimartino:
a loro il Premio Pimi
come Migliori artisti
indipendenti

4 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
LIFE MUSI CA

È difficile la semplicità? in pasto all’ignoranza. Mi chiedo spesso: è La cover di I mortali.


È necessaria. Penso alla leggerezza di Calvino, giusto che chi non ha gli strumenti e la cono- Sotto, il video
a De André nel Cantico dei drogati: “Come scenza, scelga anche per me? illustrato da
potrò dire a mia madre che ho paura?”. Una La musica ci può salvare? Tommaso Buldini
frase così, ti arriva come una pugnalata. Oggi Quella è un’idea romantica che avevo quando (con Carmen Consoli
però mi interessano le cose molto giovani e andavo a Faenza con la Fiat Tipo. Le canzoni al centro), premio Pivi
irriverenti della mia generazione, come la trap. non ci salvano, possono migliorare la vita. O come Miglior
È lì che riesco a leggere il mio tempo, non in peggiorarla! A casa sono più numerosi i dischi videoclip
quello che va al circolo Arci a bersi una birra. che mi hanno fatto stare male, sin da quando
Viene in mente Bennato che negli Anni adoravo il dark.
70 scriveva Cantautore per bastonare il nar- Colapesce fanatico del dark?
cisismo cantautorale… E del metal. Mio padre, musicista, veniva
Io ci ho lavorato molto su quell’aspetto, dopo dal prog e io, dovendolo superare, a 12 anni
il mio primo disco, Un meraviglioso declino, andai a vedere gli Iron Maiden (ride). Poi la
che mi ha catapultato da studente universitario fidanzatina dark alle superiori… la mia parte
a musicista di mestiere. Tant’è che il secondo romantica malata. I Joy Division me li porto
album l’ho chiamato Egomostro. ancora dietro, ho un’amicizia epistolare con
Dovesse dire in cosa crede? la figlia di Ian Curtis, che è una brava foto-
Credo nella forza della parola. Nulla mi fa più grafa. Poi a 17 anni ho scoperto il post rock,
paura dello svuotamento di senso delle parole. da lì sono passato agli Albanopower e sono
E credo nella forza delle immagini. Amo la diventato un tritacarne onnivoro.
fotografia di Luigi Ghirri, di Berengo Gardin. E oggi? Colapescedimartino continue-
Mi piacerebbe segnalare un fotografo pugliese, ranno a esistere?
si chiama Piero Percoco: un giovane gigante. Non escludiamo di fare altri dischi insieme,
In cosa, invece, non crede? magari fra cinque anni, prima però abbia-
Non credo in Dio e, ultimamente, nella poli- mo i nostri progetti personali. Di recente sto
tica. Qualche giorno fa c’era la ricorrenza dei esplorando la musica ambient, Brian Eno. La
morti di Lampedusa, è da lì che mi è crollata vera libertà è proprio spaziare tra i linguaggi
la fiducia, non nel concetto di democrazia ma musicali senza perdere la tua credibilità. Se
nell’uso che se ne fa. È stata smembrata e data devo fare dischi pop per la vita, non ci sto.

F OTO C O U RT E SY 4 2 R E C O R D S / S O N Y M U S I C

5 0 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
LIFE CINEMA

GIA COPPOLA midisce ancora, perché gli altri intorno a me sigliare ottimi ristoranti, sono utili per condi-
sono pieni di talento. Non posso lasciare che videre messaggi importanti. È un contesto in

TALENTO
questo mi blocchi, sto imparando piano pia- cui però fatico a non sentirmi aliena. Ho voluto
no a silenziare i pensieri negativi. Dopo Palo fare un film proprio su questo, enfatizzando il

DI FAMIGLIA
Alto (con James Franco, del 2013, ndr) non pericolo dei social usati dai giovanissimi che
è stato facile, a un certo punto sembrava che non hanno ancora identità formate.
tutto fosse perduto, mi ci sono voluti sette anni Ne conosce qualcuno di persona?
per tornare in pista. Eppure, oggi sono qui. I miei cuginetti, sempre fissi sullo schermo
Il nonno, che firmò Il Padrino,
Qual è il cinema che le piace? davanti a strani video. Un giorno ho chiesto
le ha dato buoni consigli. Sono cresciuta, grazie a mio nonno, a pane loro: «Perché guardate questa roba?». Ecco,
Come dimostra il suo nuovo film e cinema italiano. Adoro i classici, i film di lì ho iniziato a esplorare un mondo di per-
Testo di Federico Fellini e Luchino Visconti sono per formers, che poi ho incontrato per preparare
CLAUDIA CATALLI me il meglio assoluto. Oggi invece il cinema il mio film. Alcuni sono davvero in gamba
è in crisi: è urgente reinventarlo, dando più ma, ripeto, il rischio per chi guarda e non ha
spazio a film e autori indipendenti. ancora filtri per selezionare quel che vede c’è.
Ha un canale Instagram su cui, però, non Chi ha protetto la sua identità in
Da star del web a “mostro mangiasoldi” il pas-
posta molto spesso: qual è il suo rapporto con formazione, tenendola con i piedi saldi a
so può rivelarsi breve. Lo sostiene Gian-Carla
i social media? terra quando era solo una teenager?
Coppola detta Gia, la nipote più giovane del
Su Instagram mi diverto a notare come un’im- La mia famiglia, anzitutto. E quello che con-
regista de Il Padrino, con il suo nuovo film:
magine artistica riceva zero like, e una di nudo sidero il mio mentore, il fotografo Stephen
Mainstream racconta infatti il lato oscuro del
milioni. A parte questo, trovo che i social ab- Shore. Mi ha insegnato a elevarmi, a uscire
web attraverso l’ascesa e la caduta di un ragaz-
biano molte qualità: riuniscono voci da ogni fuori dal guscio di timidezza e a seguire il
zo istrione ed egocentrico (Andrew Garfield)
parte del mondo per le proteste, possono con- mio cuore.
che, con l’aiuto di una regista in erba (Maya
Hawke), diventa una webstar miliardaria e
finisce per bullizzare i suoi follower con una
perfidia da Joker. A 33 anni compiuti, la nipote
di nonno Francis Ford e di zia Sofia conferma
di non temere narrazioni contemporanee forti.
Del resto è abituata da sempre a sentire addos-
so la pressione, spesso causata dal nome che la
precede. Tanto che all’immancabile domanda
sulla sua famiglia respira a fondo e confida la
lezione del nonno: «Prima impari ad amare
l’ansia, meglio è. Fa parte del pacchetto, dovrai
conviverci per sempre».
Quali altri consigli le ha dato Francis
Ford Coppola?
Il suo mantra è: «Perfetto non è sinonimo di
buono». Mi ha insegnato ad amare le disso-
nanze e a cercare di essere autentica.
Fare parte di una famiglia d’arte deve
avere i suoi vantaggi...
Posso contare su persone di grande esperienza
a cui chiedere consigli, certo. Ma mi trovo
anche davanti a tante porte chiuse.
Perché?
Per pregiudizio. Molti pensano a priori che non
meriti la chance di realizzare film in cui credo.
Ha imparato a gestire la pressione?
Sono solo agli inizi, ma ho già capito che essere
una Coppola non è facile. La cosa mi inti-
F OTO D I G E T T Y I M AG E S

Gia Coppola
ha presentato il suo ultimo
film, Mainstream, nella
sezione Orizzonti della Mostra
internazionale d’arte
cinematografica di Venezia

5 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
LIFE LIBRI

NEL NOME
DEL PADRE
Dopo aver creato e popolato un fantastico
mondo parallelo con i romanzi, Murakami
Haruki apre uno spiraglio sulla vita famigliare
per parlare del padre. Illustrato da Emiliano
Ponzi, Abbandonare un gatto (Einaudi,
traduzione di Antonietta Pastore, pagg. 82,
€ 15) è la carezzevole e perturbante storia di una
formazione. Quella di un «figlio qualunque
di un uomo qualunque». _ (Michele Neri)

Daniel Woodrell
Rischiose amicizie
Il disoccupato e strafatto
Sammy, l’audace, fiera Ja-
malee dai capelli rossi e il
suo indecifrabile fratello Ja-
son compongono il terzetto
ideale per un noir di classe in
pieno territorio Ozark. C’è
l’America rurale in cui tutto
Tomato Red,
è insicuro, il fascino dei va-
di Daniel Woodrell,
gabondi che passano da una
Bernardine Evaristo traduzione di Guido
Calza, NN editore.
tentazione a un errore peg-
Amma e le sue undici, coloratissime sorelle giore, oltre a un corroborante
Pagg. 256, € 18
groviglio di ricatti e avidità,
Con questo romanzo poli- fantasie, nel terreno scivoloso seduzioni sconsigliatissime e
fonico, dal ritmo libero e il- e indefinito delle differenze di fulgidi sogni infranti.
luminato dal radioso potere classe, identità sessuale e cul-
dell’amicizia, nel 2019 Ber- tura. Si può leggere come una
nardine Evaristo è diventata gagliarda chiamata alle armi
la prima donna di colore a
vincere il Booker Prize. Do-
delle coscienze o come una
tragicomica avventura nelle
Hanya Yanagihara
dici protagoniste tra i 19 e i contraddizioni del presente. L’isola degli innocenti
93 anni invitano con estrema
Prima del clamoroso succes-
onestà e humour allo spetta-
so di Una vita come tante,
colo senza inibizioni delle
Yanagihara aveva esordito
loro paure, di sentimenti e
con questo romanzo figlio
di Nabokov e Conrad. Dalle
Ragazza, memorie di un antropologo
donna, altro, premio Nobel per le ricerche
di Bernardine sulla longevità di una popo-
Evaristo, lazione della Micronesia, poi Il popolo
traduzione condannato per pedofilia, si degli alberi,
di Martina sprigiona un irresistibile affre- di Hanya Yanagihara,
Testa, sco esotico intrecciato all’ac- traduzione
SUR. cusa nei confronti dello sfrut- di Francesco Pacifico,
Pagg. 520, € 20 tamento dell’imperialismo. Feltrinelli. Pagg. 448, € 18

5 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
DESIGNED FOR OUTDOOR MEANT FOR THE CIT Y

SEASE.IT

MILANO PORTO CERVO ST. MORITZ


LIFE ARTE

N U O VA P I L O T TA museo sia il luogo dove si conservano colle- solo finché noi siamo capaci di attribuirglielo.
zioni principesche. Invece è un pilastro del E perché possa sopravvivere nel futuro, deve

PARMA sistema democratico: creato nel Õ700 come


centro di ricerca, vive e cresce grazie a quelle
avere un significato qui e ora, nel sociale.
La digitalizzazione è il tema del momen-

È SERVITA
figure sapienti e capaci di condividere il senso to: come vi siete mossi?
del passato con il pubblico». Disponendo QR code e tavoli interattivi per
Crede che Parma possa diventare un polo una fruizione più ricca. Non è un’operazione
di eccellenza culturale? semplice: nei musei servono dispositivi che
Come si sfrutta l’occasione di
È il principio su cui stiamo lavorando in Pilot- non distraggano l’occhio, che per sua natura è
essere la Capitale della cultura?
ta: vogliamo attrarre talenti, e ci piacerebbe attratto dalla luce e dal movimento. E per chi
I piani di Simone Verde che l’Italia seguisse l’esempio della Francia, che non può venire di persona, abbiamo messo on
Testo di ha risposto alla crisi con nuovi investimenti per line il patrimonio della Galleria Nazionale.
GIACOMO NICOLELLA MASCHIETTI la ricerca culturale. Il punto non è attrarre il
turismo di massa, che già minaccia l’equilibrio
di realtà come Venezia. I centri più piccoli
devono specializzarsi nel loro specifico, per
È la prima Capitale della cultura con due anni poi comporre un mosaico più grande, coerente
di tempo per farsi notare, nella speranza che con il quadro nazionale.
il 2021 recuperi quello che il 2020 ha nega- Come si traduce tutto questo nel caso
to: dopo il lancio del portale di emergenza della Nuova Pilotta?
culturale #ParmaRitrovata, c’è stato quello In tre anni abbiamo riallestito quattordici Simone Verde,
F O T O G I O VA N N I H Ä N N I N E N

dell’app Parma2020+21, il mezzo più veloce sezioni in 20 mila metri quadrati e creato la 45 anni, direttore
per non perdersi tra le centinaia di eventi. Si- più grande installazione d’arte contemporanea della Nuova Pilotta
mone Verde è direttore dal 2017 della Nuova d’Italia: la scritta al neon di 190 metri di Mau- (sopra). Dal 14/11
Pilotta, una realtà che comprende la Galleria rizio Nannucci. L’antico e il nuovo convivono sarà di scena
Nazionale, il Teatro Farnese, il Museo Ar- se quest’ultimo è all’altezza del primo: così si L’Ottocento
cheologico, la Biblioteca Palatina e il Museo crea una rigenerazione artistica, perché nulla e il mito
Bodoniano. Dice: «In Italia si pensa che un di ciò che viene dal passato ha valore in sé, ma di Correggio

5 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
ImpOrTaTO e dIsTrIbuITO da COmpagnIa deI CaraIbI - www.COmpagnIadeICaraIbI.COm - bevI rum dIplOmáTICO respOnsabIlmenTe

The hearT Of rum

P dIplOmaTICO _ IT M faCeb OOk . COm / dIplOmaTICOIT rOndIplOmaTICO.COm


STYLE
L E C U R I O S I TÀ D A L M O N D O D E L L A M O D A AT T R AV E R S O I N T E R V I S T E E N E W S

MESSAGE
ON A COAT
Testo di

ILARIA CHIAVACCI

Parole d’amore sublimate ad


arte e arte come elemento
decorativo: l’opera di Mélanie
Matranga – che nelle sue
espressioni multimediali
mette al centro le “strutture
emozionali” umane – approda
su alcuni capi della collezione
maschile Valentino sotto
forma di maxi lettering. Il
tema Lovers Language è il
risultato del dialogo dell’artista
con il direttore creativo della
maison Pierpaolo Piccioli:
le scritte diventano ricami e
pattern grafici, ton sur ton o a
contrasto. L’uomo Valentino
si riscopre romantico
ed etereo, un cambio di
prospettiva che si traduce
in un concetto di tailoring
delicato e contemporaneo e in
un approccio sartoriale allo
sportswear. I volumi, leggeri
e fluidi, rendono
il formale più portabile
anche nel quotidiano.

Uno scatto
di backstage
della sfilata
Valentino
Autunno-Inverno
2020/2021.
Giacca doppiopetto
di lana tecnica con
lettering a contrasto

G Q I TA L I A . I T
ST Y LE INTERVISTA

Paul Smith
nel 1994 con indosso
una camicia
L’A N N I V E R S A R I O Spaghetti Print

MEZZO SECOLO
DI PAUL SMITH
Il paladino della creatività british
racconta i 50 anni del suo brand,
a colpi di genio e ironia
Testo di

ILARIA CHIAVACCI

Uno dei flagship store più instagrammati al


mondo è suo. Un edificio rosa, squadrato,
che si staglia contro il blu del cielo
losangelino di Melrose Avenue. Super pop,
come le inconfondibili righe colorate che
accompagnano il logo, eppure sinonimo
di eleganza. Il marchio fondato da Paul
Smith, 74 anni, arrivato alla boa del
mezzo secolo con 3.000 boutique sparse
su cinque continenti, è specchio del suo
fondatore: chic, ironico, concreto. Per
festeggiare l’anniversario è stato pubblicato
un libro, lanciata una fondazione e sono
state anche rieditate alcune delle stampe
che hanno fatto la storia della Maison,
tutte uscite in passerella tra il 1988 e i
primi anni Duemila. Una capsule che è una
sorta di wunderkammer di Sir Paul fatta
guardaroba.
La fantasia spaghetti è a dir poco
ipnotica: come le è venuta in mente?
Verso la fine degli Anni 80 ho scoperto
questo meraviglioso metodo per replicare
le fotografie sui tessuti: lo faceva uno
stampatore di Como e all’epoca era
qualcosa di davvero unico. Non sono mai
stato uno che si prende troppo sul serio,
mi piace scherzare, anche attraverso le mie
collezioni. Durante un viaggio in Giappone
mi ero imbattuto nell’area in cui vengono
prodotti i piatti di cera. Lì vengono usati
nelle vetrine dei ristoranti, al posto dei
menù: il piatto di spaghetti con la forchetta
che arrotola la pasta mi ricordava le opere
surrealiste di Salvador Dalí.
Non prendersi troppo sul serio, è
questo il suo segreto?
Non necessariamente, ma di sicuro c’è
sempre molta gioia in quello che faccio.

6 2 / NOVEMBRE 2020
FINO A °C
PER 49 GIORNI
Durante l’esplorazione della gelida regione
artica nel 1936, i cronometrI Longines
di Paul-Emile Victor continuarono a
funzionare in modo impeccabile, aiutandolo
a calcolare la longitudine durante l’impervia
traversata del deserto ghiacciato della
Groenlandia. «Questi orologi hanno fatto
ST Y LE INTERVISTA

Due look della


capsule celebrativa
dei cinquant’anni
del brand Paul Smith
in cui è replicata la
stampa apple,
presente nella
collezione Primavera-
Estate 1990 (a fianco)

Non essere controllato da una grossa in realtà era quello di diventare ciclista È questa, dunque, la sua formula per
corporation, cosa piuttosto rara oggi, mi professionista. Con il tempo ho capito il New Formal?
lascia tantissima libertà. Posso ancora che non ero poi così bravo e che Alle persone piace apparire bene, ed è
lavorare esclusivamente a ciò che mi piace. probabilmente non ci sarei mai riuscito. questa la funzione della sartoria, farci
Questo è un anno complesso per In ogni caso, quella strada è stata chiusa stare bene in quello che si indossa. Un
festeggiare un anniversario importante... definitivamente da un incidente che ho tempo si metteva l’abito anche solo
Siamo stati fortunati a poter presentare le subito a 17 anni. Il che mi ha permesso per andare a cena a casa di amici, oggi
stampe rieditate con la sfilata Autunno- di incanalare le mie energie verso non succede quasi più. Detto questo: il
Inverno, durante la Fashion Week di qualcos’altro, conoscere persone nuove e desiderio di vestirsi bene, per le occasioni
Parigi a gennaio. Spero che la situazione stimolanti. Tutte cose che, poi, mi hanno importanti o per lavoro, esiste ancora.
possa migliorare, l’Italia sta facendo un portato ad aprire il mio primo negozio a Quindi spero che questo riporti un po’
buon lavoro per tenere la situazione sotto Nottingham, nell’ottobre del 1970. verso il formale, inteso come il piacere
controllo, abbiamo tutti da imparare. Ora Alcuni dei pezzi chiave della capsule di vestirsi in un certo modo per gli altri,
però lo scenario è complesso, credo sia la sono hoodie e T-shirt: da ex atleta crede anche solo tra amici. Certo oggi non si
peggior situazione che abbia mai vissuto, che oggi lo sport sia un bisogno della può prescindere da forme più rilassate,
anche se in tanti anni di attività ne ho società che si riflette nella moda? che non ingessano i movimenti, e
viste tante di crisi. In Gran Bretagna nei Le dico la verità, io amo gli abiti silhouette fluide.
primi Anni 80 alcune miniere di carbone eleganti, ma oggi i tessuti tecnici sono A settembre è stata lanciata la Paul
vennero chiuse, la disoccupazione era alle imprescindibili. Soprattutto se ci si rivolge Smith’s Foundation: una piattaforma
stelle, gli scioperi cruenti e l’energia veniva a un pubblico giovane: per noi i capi digitale con l’obiettivo di condividere il
razionata. Avevamo la corrente elettrica sportivi sono importanti come il tailoring suo personale archivio – ricco di consigli
solo per tre giorni a settimana e, per non più classico. Uno dei nostri must per la dati e ricevuti – con giovani designer.
chiudere il negozio, dovevo alimentarlo Primavera-Estate 2021 è la giacca tecnica Vede dei potenziali successori?
con dei generatori. con rifiniture sartoriali, e amo l’idea di Ci sono tanti ragazzi di talento a cui sono
Da ragazzo, fare lo stilista non era un completo indossato con base layer di orgoglioso di poter dare il mio supporto,
nemmeno il suo piano A... tessuti performanti al posto della camicia. ma non cerco un erede. Spero che ognuno
No, e non mi sarei mai aspettato di Credo che il futuro della sartoria vada in di loro possa portare avanti le proprie
arrivare dove sono oggi. Il mio sogno questa direzione. idee, trovando una strada nell’industria.

6 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
WOOLRICH.COM - 02 8688 7600
# W I T H O U T BA R R I E R S

Lucien Smith
Artist & Filmmaker
ST Y LE / ESCLUSIVO

V I R G I L A B LO H

RIFLESSIONI
SULLA TAVOLA
Dalla passione condivisa tra
il direttore creativo di Louis
Vuitton e lo skater Lucien Clarke,
è nata una nuova sneaker pro
Testo di

ILARIA CHIAVACCI

In 166 anni di storia, Louis Vuitton non


aveva mai realizzato scarpe da skate.
Forse perché della Maison non aveva
mai fatto parte un vero skater, almeno
fino all’arrivo di Virgil Abloh, direttore
creativo della linea uomo dal 2018. «Vado
in skate da quando avevo 8 anni, ormai fa
parte del mio Dna», racconta. «Si tratta
inoltre di una comunità verso la quale
nutro un forte senso di appartenenza».
Comunità oggi particolarmente corteg-
giata dal mondo del lusso. «Per la mia
generazione, skateare era come un rito
di passaggio. Quella cultura ha formato
il nostro gusto e il modo di intendere
la moda, diventando una componente
fondamentale dello stile contemporaneo.
Ho chiamato la sneaker A View proprio
per questo: dal design all’intero progetto
vuole rappresentare lo sguardo sul futuro
di una Maison storica». Il nuovo modello
è stato concepito gomito a gomito con
Lucien Clarke, lo skater professionista Lucien Clarke:
lo skater professionista, «Virgil e io siamo sulla stessa lunghezza
creativo e fotografo d’onda, parliamo la medesima lingua»,
che ha collaborato spiega. «Da qualche tempo, il mondo del
con Virgil Abloh lusso cerca di appropriarsi della cultura
alla realizzazione skate perché considerata cool, ma lo ha
di A View (a fianco), sempre fatto in maniera poco autentica
la prima scarpa e rispettosa. Questa è la prima volta che
da skate di Louis la moda ha collaborato con la nostra co-
Vuitton disponibile munità in maniera legittima. Con Virgil
dal 13 novembre ci siamo confrontati sul progetto per due
anni, prima di riuscire a concretizzar-
F OTO S A M A S H L E Y

lo. Dopo il suo primo show per Louis


Vuitton, in cui ho sfilato con il gilet multi
pocket, gli ho mandato un video in cui
skateavo indossandolo: la sneaker è stata
l’evoluzione naturale».

6 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
ST Y LE INTERVISTA

Da sinistra a destra:
un look della
collezione L.B.M.
1911. A fianco:
Giovanni Bianchi,
45 anni, AD
e Direttore Ufficio
Stile delle linee
L.B.M. 1911
e Luigi Bianchi
Mantova

L A S T R AT E G I A ne, ciascuno dedicato a un diverso tema. e serve tutta la professionalità del nostro
«In un momento complicato come questo, negoziante nello spiegare la peculiarità dei

TORNEREMO sentivamo l’esigenza di stringere legami


sempre più forti con i nostri negozi, di avere
prodotti».
Certo, la battuta d’arresto c’è stata, specie

AL SARTORIALE
un’immagine più precisa e diretta. C’è biso- su un asset importante dell’azienda: «Il
gno di riportare le persone nei negozi e non blocco di cerimonie come i matrimoni e lo
è semplice, c’è tanto da fare, ma iniziamo smart working hanno penalizzato il due
Lubiam punta sul digitale a vedere i primi segnali positivi», racconta pezzi classico, ma sono sicuro che tornere-
Giovanni Bianchi dalla sede mantovana del mo a vestire l’abito sartoriale: sarà diverso,
per riportare i clienti in negozio
brand, che vanta una lunga tradizione sar- più confortevole, stretch e comodo, che
a scoprire il nuovo abito formale toriale e una storia ultracentenaria. «Negli magari non si stropiccia e si lava più facil-
Anni 60 l’azienda è stata protagonista mente. Ma sono assolutamente convinto
Testo di PAOLA MONTANARO sullo scenario nazionale con campagne di che l’abito sarà di nuovo uno dei capi
comunicazione efficaci e all’avanguardia. imprescindibili del guardaroba maschile.
Oggi vogliamo tornare a essere un punto di Soprattutto per le nuove generazioni».
Chi si ferma è perduto, ma per andare riferimento per le nostre boutique-clienti, Il nuovo corso vi vedrà al Pitti Immagine
avanti, oggi, ci vuole un grande coraggio. anche in termini di consulenza su temi di Uomo di Firenze, in gennaio? «È anco-
Lo sa bene Giovanni Bianchi – mente marketing e di comunicazione». Ed è pro- ra presto per dirlo. Gli investimenti, al
creativa alla quarta generazione di Lubiam prio sulla comunicazione che Lubiam sta momento, sono concentrati in ambito
– che si prepara ad affrontare una grande spingendo l’acceleratore, perché l’iniziativa digitale. Il prossimo step sarà l’e-com-
sfida con la consapevolezza che indietro di Partnershop è supportata da una serie di merce, e lo studio di una strategia digital
non si torna, ma anche che è dai momenti attività web, con campagne mirate su Face- che possa raccontare il nostro know-how
di crisi che nascono le grandi strategie. book e Instagram geolocalizzate su ciascun senza appiattirci. Vogliamo essere visibili
La prima è il nuovo progetto battezzato punto vendita con pubblico personalizzato in tutto il mondo in modo diverso: avremo
Partnershop dedicato alle boutique-partner a livello locale. Insomma, il digitale che uno showroom virtuale, dovremmo essere
del brand, un centinaio sul territorio nazio- spinge il reale, perché il negozio fisico ha disponibili sul mondo digital per chiunque.
nale, le cui vetrine ospiteranno fino a metà ancora un forte valore: «I nostri prodotti Un bel cambiamento, per un’azienda come
novembre tre total look iconici di collezio- hanno bisogno di essere raccontati, toccati, la nostra».

6 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
AV V E N T U R I E R O E D E S P E R T O D I S I C U R E Z Z A C I N E M AT O G R A F I C A
ALDO KANE

LIVE IN THE OPEN


D I S T R I B U I T O D A S O C R E P E D I S P O N I B I L E P R E S S O I R I V E N D I T O R I S E L E Z I O N AT I

V I S I TA C I I N V I A S A N T ’A N D R E A 1 8 – A N G O L O V I A D E L L A S P I G A
CANADAGOOSE .IT
ST Y LE NE WS

Parka imbottito
Woolrich in tessuto
GORE-TEX super
IL DESIGN leggero e resistente
alla neve

NEL SEGNO
e alla pioggia.
Si caratterizza
per l’imbottitura

DEL GIAPPONE in piuma riciclata

Tradizione, innovazione e
sostenibilità: sono gli ingredienti
che caratterizzano i capi della
collezione Woolrich Outdoor Label
designed in Japan, in cui ogni
modello è studiato per affrontare
le diverse temperature invernali
offrendo sempre il massimo comfort
e seguendo la filosofia del vestire a
strati. Design lineare ed essenziale,
tipico dell’estetica giapponese. La
collezione è genderless e spazia da
giubbotti con imbottitura in piuma
riciclata a pile leggeri in misto lana.
_ (Paola Montanaro)

W W W. WO O L R I C H . E U

LA CAPSULE

CONTAMINAZIONI
ARTISTICHE
Da sempre grande appassionato
del saper fare artigianale, Jonathan
W. Anderson − direttore creativo
di Loewe − si ispira al ceramista LA SNEAKER
americano Ken Price (scomparso
nel 2012) per realizzare una capsule
collection che ne riporta in vita le A VOLTE
fantasie. In particolare quelle da lui RITORNANO
dipinte a mano su una serie di piatti
creati per il ristorante Le Palme, a Presentata per la prima volta con la
Newport Beach, all’inizio degli Anni collezione Primavera-Estate 2020, la
80. Il risultato è una collezione di scarpa EZE è un omaggio estetico agli
abiti gioiosa e disinvolta, con volumi Anni 90, con una forma oversize e un mix
F OTO C R A I G M C D E A N

ampi, capi in pelle dotati di stampe and match di materiali e colori diversi.
Giacca in tessuto o motivi a intarsio, che cattura lo La sneaker è super leggera, grazie all’uso
tecnico con chiusura spirito casual di Los Angeles. dell’innovativa tecnologia Eva.
a zip della collezione
LOEWE x Ken Price LO E W E . C O M PHILIPPEMODEL.COM

7 0 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
ST Y LE NE WS

Puffer
FROZEN/1
reversibile,
water
repellent
e imbottito IL PESO
DELLA PIUMA
con piuma
d’oca. Tasche
scaldamani
foderate
in pile Tra i brand a cui affidarsi per
e cappuccio
affrontare le basse temperature,
staccabile
impossibile non citare il canadese
Moose Knuckles. Imbottiti con
vera piuma d’oca, i nuovi piumini
Power Puff e Unique Puffers
hanno le fodere termiche in nylon,
idrorepellenti e antivento, brevettate
contro la perdita di piuma.
I polsini, inoltre, sono elasticizzati
per fermare il freddo e favorire
libertà di movimento. _ (P.M.)

MOOSEKNUCKLESCANADA.COM

FROZEN/2 La giacca Claude


è realizzata in nylon

BUON SANGUE impermeabile,


traspirante e antivento.
NON MENTE Si ripiega nella tasca,
trasformandosi
Era il 1965 quando Monsieur Léon-Claude in un marsupio
Duhamel creava, a Parigi, la prima giacca
impacchettabile antivento e impermeabile
della storia. Un capo rivoluzionario che ha
segnato intere generazioni e che, ancora oggi,
è un pezzo fondamentale nel guardaroba
di tutti noi. Per la stagione autunnale è il
giovane artista Mike Castello a reinterpretare
il classico K-Way con motivi grafici potenti e
tinte iper sature ispirate alle immagini delle
mappe termiche. Con il movimento dei venti,
l’avanzare di piogge e le attese schiarite che
diventano così i protagonisti di un progetto
speciale, battezzato K-Way Hurrikane, in cui
ogni capo è un pezzo unico. (P.M)

K - W A Y. C O M

7 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
C I V E D I A M O D A
ST Y LE NE WS

GREEN/1 Giaccone a tre quarti


blu, impermeabile e

SOGNANDO
traspirante: è un capo
realizzato con
un’ovatta di fibre di

VETTE UNICHE
poliestere interamente
riciclata proveniente
da bottiglie di plastica.

Fedele al suo spirito identitario,


incentrato sull’impegno 100%
animal free e cruelty free, il marchio
di piumini Save The Duck ha
sviluppato la sua ricerca creativa
grazie all’osservazione dei costumi
di una piccola comunità di pastori
dell’Himalaya. Si chiamano Bropka
e si sono insediati nella valle del
Kashmir 2000 anni fa. Sono loro
la fonte d’ispirazione della nuova
collezione invernale. La capacità di
adattarsi a un mondo in perenne
cambiamento è la forza dei Bropka,
un codice etico che si adatta ai
capispalla in continua evoluzione
firmati Save The Duck. _ (P.M.)
S AV E T H E D U C K . I T

Piumini corti, GREEN/2


con cappuccio,
chiusura zip
e bottoni
DALL’AMERICA
a scomparsa CON CALORE
declinati nel verde
foresta e nel blu Nato a Boston per fornire capi tecnici
notte. Entrambi alla polizia, alla marina e ad altri corpi
sono in tessuto militari, oggi Blauer, grazie al gusto
riciclato. e al bagalio culturale di Enzo Fusco,
reinterpreta il concetto di uniforme
nel mercato della moda. L’attenzione,
oltre alla qualità, è all’autenticità
e alla ricerca di materiali pregiati,
performanti, e soprattutto sostenibili.
Per farsi un’idea, leggere alla voce Cash
Lab: una particolare imbottitura Made
in Italy ottenuta dal 50% di cachemire
riciclato e dal 50% da bottiglie di
plastica riciclate, che il brand ha deciso
di utilizzare per alcuni capi chiave della
collezione Autunno-Inverno.

BLAUERUSA.COM

7 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
ST Y LE NE WS

LA GIACCA

LIBERI
TUTTI
Affrontare le temperature invernali
senza infagottarsi né, tantomeno,
perdere un grammo di eleganza.
Franco e Giacomo Loro Piana, che
per retaggio familiare sono avvezzi
a fibre nobili, hanno ideato il
marchio Sease, crasi di sea (mare) e
Piumino Vampire
ease (liberare), proprio per rileggere Jacket in flanella
il guardaroba maschile in chiave di lana merino

raffinata e al contempo alleggerita, ultrafine, con


imbottitura
facilmente portabile. Capispalla che in piuma d’oca
mescolano tessuti tecnici alle lane riciclata e dotata
di membrana
pregiate, caldi e avvolgenti al punto waterproof,
giusto. _ (Simona Airoldi) windproof
e traspirante
SEASE.IT

Backpack
in canvas L O Z A I N O D A L AV O R O / 2

di cotone
resinato SHOPPING
DISTANCING
con tasselli
in cuoio:
rapido
accesso a Acquistare prodotti a distanza,
scomparto sostituendo il tatto con una visione
porta pc fino implementata. Piquadro è il primo
a 15 pollici brand a utilizzare nel proprio sistema
di vendite un software in grado
L O Z A I N O D A L AV O R O / 1 di effettuare video-chiamate con i
Google Glasses. Realizzata insieme

SPALLE
alla start-up italiana Bandyer, oltre ai
tour virtuali di negozi e showroom,
FORTI questa tecnologia consente al
personale di mostrare le proposte ai
Peso piuma, accesso agile, eleganza clienti con una prospettiva diretta,
versatile. Sono le caratteristiche auree semplicemente inforcando gli occhiali
che deve avere uno zaino per A.G. digitali. La qualità delle immagini è
Spalding & Bros., marchio americano così elevata da permettere di scegliere Zaino della linea PQ-Y con doppio
con il pallino del baseball, condensate pellami e varianti come se fossero a scomparto per computer da 15,6
nella nuova linea Matt. portata di mano. pollici e tablet. Tasca con
schermatura RFID di protezione per
S PA L D I N G B RO S . C O M P I Q UA D RO . C O M le carte di credito e cavetto antifurto

7 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
GQ X SALONE NAUTICO

60° Salone Nautico:


il Made in Italy
vince la sfida
La nautica italiana al centro del mondo nel primo
salone post lockdown che punta sulla qualità,
sui servizi al pubblico e sul rilancio dell’industria di settore
per affrontare la sfida del secolo. Vincendola

Primo boat show dell’era Co- rettore Generale di Confindustria Sanlorenzo (che ha presentato l’SX112
vid-19, il 60° Salone Nautico di Ge- Nautica, ha prodotto «contatti nu- di 34 metri), Amer (con il 100 FD),
nova (1-6 ottobre 2020) è stato un merosi, grande qualità e nuovi clienti Gruppo FIPA (Maiora 35 Exuma) e
successo, sia in termini di numeri nazionali ed esteri». Ambasciatori Fiart (navetta Cetera 60 piedi). Per la
(71.000 visitatori, 824 espositori, 18 del Made in Italy nel mondo, i brand vela, i protagonisti sono stati Cantie-
anteprime, oltre a centinaia di gior- del Bel Paese hanno fatto la parte re del Pardo, con il 44 Performance
nalisti accreditati, articoli stampa del leone, rimarcando come il saper e Nautor’s Swan, che ha svelato la
e ore Tv), sia di business generato, fare italiano e la capacità di coniugare versione 2.0 di due modelli iconici,
ricompattando – sotto l’egida di tradizione artigianale con innovazio- lo Swan 48 e lo Swan 65. Vinta la
Confindustria Nautica –, tutti i più ne tecnologica, producano prodotti sfida più difficile, il Salone Nautico
importanti player, ansiosi di ripartire meravigliosi che il mondo intero ci punta adesso a diventare un modello
dopo i difficili mesi del lockdown. invidia. Tra i numerosi cantieri che di riferimento nel mondo e la prima
Esempio di «coraggio e resilienza», hanno catalizzato l’attenzione per kermesse nautica del Mediterraneo.
il Salone, secondo Marina Stella, Di- le loro première a motore, citiamo salonenautico.com

NOVEMBRE 2020
ALESSANDRO
CAMPAGNA
DIRETTORE
GENERALE
I SALONI NAUTICI

La sfida è stata
complessa, perché
l’eccezionalità del
momento ha richiesto
uno stravolgimento dei
modelli adottati sino a
oggi e una revisione del
“sistema” Salone,
orientato, adesso, non
più sui numeri ma su una
La flotta Grand tipologia di experience
Soleil di Cantiere diversa, mirata ai servizi
del Pardo accanto dedicati ai visitatori. La
al Mylius 80’; 60° edizione è stata un
in alto, una successo per l’industria
panoramica italiana, di settore e non
del Salone; nella solo, che va giudicata con
pagina a fianco, i parametri della qualità e
yacht di Sanlorenzo del business generato,
e Marina Stella, perché tutti gli espositori
Direttore Generale sono rimasti molto
di Confindustria soddisfatti dei risultati.
Nautica. Era importante mettere
al centro l’industria
nautica, perché l’Italia,
grazie a una filosofia
produttiva di eccellenza,
che unisce tradizione,
stile e innovazione, è
leader del settore a 360°.
L’intera filiera, che vale
intorno ai 5 miliardi di
euro, è il nostro orgoglio
e va difesa e valorizzata
con tutte le nostre forze.
ICE FREEDOM & SPORT
F OTO D I PA O L O S O L A R I B R I Z Z I

L’ecosistema freddo raccontato tra sport, design


e avventure. Dagli scienziati della Groenlandia alle scalate
dei Ragni di Lecco, fino al rapporto tra uomini e orsi in
Abruzzo. Storie di identità maschili e di passioni sottozero
GQ ICE PROLOGO

VOLARE ALTO
Il cambiamento climatico trasformerà la vita di tutti,
soprattutto in pianura. Ma c’è già chi ha scelto di puntare alla cima,
facendosi pioniere della prossima “migrazione verticale”
Testo di LUCA MERCALLI

icona dell’inverno euro- si dovrebbe limitare al recupero degli edifici


peo fatto di nevi, brine e esistenti, anche ricorrendo alla demolizione

L’
geli è sempre più opaca. Il e ricostruzione se troppo compromessi, ma
termometro sale, nelle cit- senza fabbricare un solo metro quadrato di
tà padane la neve si vede nuove costruzioni per non consumare prezioso
raramente. A Torino, dove suolo. Di cemento ne abbiamo già abbastanza.
abbiamo la più lunga serie al mondo di misure Ed è importante trasferirsi nelle terre alte per
nivometriche, iniziata nel 1788, la quantità viverci e lavorare, per trovare spazi di contem-
media è passata da mezzo metro all’anno fino plazione e di relax, non per fare i pendolari
a metà Novecento agli attuali 18 centimetri, e ogni mattina intasando le strade con nuove
sono sempre più frequenti stagioni dove non auto dirette alle città del piano: solo in que-
cade un solo fiocco. Al contrario, sempre più sto modo, evitando eccessivi spostamenti e
spesso d’estate le temperature raggiungono basando le nuove professioni intellettuali sul
i quaranta gradi, insieme a un’umidità così telelavoro, affiancandole ai mestieri tradi-
elevata da creare forte disagio, così che per zionali della montagna come l’agricoltura,
sopravvivere decentemente l’aria condiziona- l’allevamento, l’ospitalità turistica, si potrà
ta diventa un obbligo. Se vuoi il fresco devi rivitalizzare anche l’ambiente sociocultura-
Nel nuovo libro, Salire in montagna
andartelo a cercare là dove ancora ne rimane le di luoghi ora sonnolenti e dimenticati. La
(Passaggi Einaudi, pagg. 208, € 17,50), Luca
un po’. In montagna. E in Italia il 35 per cento migrazione verticale − per non trasformarsi
Mercalli racconta la sua scelta di abitare
del territorio è montano, a un’ora di strada da tra qualche anno in un’emergenza, quando
in modo sostenibile nell’Alta Val di Susa
ogni grande città. Se si dispone di una buo- l’incalzare del caldo spingerà a fare questa
na connessione internet si può così prendere scelta in massa − dev’essere un movimento
in considerazione l’idea non solo di passare allo spopolamento del Secondo dopoguerra graduale, programmato, gestito dalle isti-
una breve vacanza, ma di vivere e lavorare in che ha desertificato interi comuni montani, tuzioni: Comuni, Province, Regioni, Stato
quota. Oltre vent’anni fa avevo già fatto la dove le case sono vuote e stanno crollando, dovranno attivare regole snelle, incentivi e
scelta di uscire dalla periferia torinese verso oppure dove il turismo mordi e fuggi ha creato progetti sostenibili, calzati su misura per ogni
la Bassa Val di Susa per stare più vicino alla schiere di villette e condomini utilizzati per territorio. La migrazione preventiva verso
natura e al mio mestiere che si occupa di ricer- poche settimane all’anno. Qui si può rinno- l’alto non deve essere precipitosa e caotica
ca scientifica sul clima e l’ambiente. Ma poi vare il patrimonio edilizio, rispettando l’este- come quelle che avvengono purtroppo sotto la
anche il riscaldamento globale mi ha inseguito tica alpestre ma impiegando nuove tecniche spinta della povertà e della violenza, ma deve
e i miei 500 metri non sono più sufficienti. sostenibili per ridurre gli sprechi energetici e essere dignitosa, portatrice di nuove esperien-
Così ho deciso di salire ancora più in alto, in aumentare la produzione di energia rinnova- ze e di risorse culturali ed economiche. Molte
una borgata del comune di Oulx, in Alta Val bile. Ho così ristrutturato una vecchia baita aree montane sono in fermento, nelle Alpi
di Susa, vicino al valico franco-italiano del di pietra datata 1732 applicando il protocollo orientali c’è una maggiore tradizione nella
Monginevro, a quota 1.650 metri. Per vivere e CasaClima − legno e pietra di fuori, ma iso- pianificazione del territorio e nell’accoglienza
lavorare, se non per tutto l’anno, almeno per lanti eccellenti dentro i muri − e ora d’inverno di nuove comunità, quelle occidentali e l’Ap-
una gran parte, soprattutto in estate, quan- mi scaldo con una manciata di legna in una pennino sono invece molto più trascurate, e
do in pianura si bolle e lassù si respira. Nel stufa moderna a basse emissioni, oppure con lottano con una tradizione più introversa e
mio libro Salire in montagna, appena uscito la pompa di calore ad aria alimentata dai pan- una burocrazia ottusa che rallenta l’evoluzione
per Einaudi, racconto l’esperienza di questa nelli solari. Da un punto di vista urbanistico del territorio. Salire in montagna, come fecero
“migrazione verticale”. deve essere chiaro che la strategia di riabitare i partigiani, evoca sia resistenze militanti al
Nelle Alpi e negli Appennini abbiamo una la montagna non deve compromettere il pa- degrado dell’ambiente, sia visioni e progetti
grande potenzialità di “riabitazione”, dovuta esaggio: vanno poste poche regole ferree, ci per un futuro più sostenibile.

8 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
www.savetheduck.com
GQ ICE WORLD

THIS IS
GREENLAND
Spedizione nella terra
leggendaria che insegna
agli uomini le priorità
della vita, e le parole da dire
quando un amico viene
inghiottito dai ghiacci

Testo diDANIELE MORETTI


Foto di PAOLO SOLARI BOZZI

ontinua a scuotere la testa,


facendo ciondolare sempre

C
più affranto il capo rico-
perto dai capelli rossicci a
spazzola. Flemming tira su
col naso, gli occhi gonfi di
lacrime persi a cercare una
spiegazione all’incredibile. La verità dura da
accettare è che Koni è morto. E la spiegazione
non arriverà, rimarrà nelle budella turchesi
del ghiaccio intorno al campo, tra i rivoli
gelati che mulinano sotto il crepaccio dove
è precipitato. Forse per questo, Flemming si
raddrizza, staccandosi dal tavolo stringe le
spalle e annuendo sospira: This is Greenland.
Poi lo ripete a se stesso più convinto,
ridando vigore al suo corpaccione di oltre
1 metro e 90 centimetri, fino a poco prima
afflosciato malamente sulla sedia di formica

8 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
Cani da slitta impazienti
di ripartire dopo una
breve sosta sul Sermilik
Fjord. Sopra: Kulusuk,
sulla costa orientale,
dove i pescatori usano
il tradizionale kayak.
Nella pagina accanto:
il cacciatore esperto
Emanuel in cerca di foche

NOVEMBRE 2020 / 8 5
I CE WO RLD

della sua guest house. Quindi lo ripete ancora sat. Il programma di raggiungerlo il giorno
guardandoci negli occhi, con l’aria di chi dopo per girare il nostro documentario viene
svela il lato più segreto di una verità da ac- spazzato via dalla voce rotta di Flemming
cettare. Bisgaard: «Koni è sparito, probabilmente in
This is Greenland. Cose che succedono un crepaccio». Dopo tutte queste ore non c’è
qui. Il suo amico pluridecennale, lo scienziato più speranza.
climatico di fama Konrad “Koni” Steffen, è Erano tanti anni che Flemming, classe
sparito nel nulla − a qualche decina di me- 1969, faceva il basista di Koni a Ilulissat. La
tri dal figlio Simon, che non si è accorto di città su fiordo è spesso l’ultimo salto verso lo
niente − nello spazio ridotto del perimetro Swiss Camp, ci si mette circa un’ora di elicot-
di tutto lo Swiss Camp, il campo scientifico tero: lui è arrivato qui dopo essersi fatto le
che Steffen ha piazzato sulla calotta glaciale ossa in Danimarca, fino a «coronare il sogno
della Groenlandia, a 70 km dalla città co- di pilotare in Groenlandia». Così raccontava
stiera di Ilulissat. dietro i Ray-Ban a specchio in uno special
Non aveva bisogno di finire così nell’a- report della tv danese interamente dedica-
gosto scorso, a 68 anni, per entrare nella to a lui, nel 1998, mentre accompagnava
leggenda, ma come in un copione scritto è famiglie inuit e turisti ad avvistare foche
morto in mezzo al “suo” ghiaccio, che ha tra gli iceberg, o trasportava un carico di
Ancora il Sermilik Fjord: studiato per tutta la vita. Proprio duran- pacchi in arrivo dal continente ai comandi
il pescatore inuit, te l’ultima spedizione, la trentesima, che del “bestione” Sikorsky 61N. Più di 20 anni
grattando l’isolotto avrebbe segnato la chiusura del campo, nel dopo, sullo stesso mezzo arrivano i soccorsi
di ghiaccio, cerca frattempo collassato tra le maglie sempre che, dopo qualche ora, dichiarano chiuse e
di attirare l’attenzione più larghe dei crepacci. senza esito le ricerche del corpo di Koni. A
di una foca Quando arriva la notizia siamo a Ilulis- bordo però Flemming non c’è, è il suo turno di

8 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE WO RLD

riposo. la sua vita è così: quindici giorni a di- rivendere ogni oggetto a fronte di una buona
sposizione a Kangerlussuaq, tra operazioni offerta. Può trattarsi di un raro teschio di
di soccorso e di trasporto, e altri quindici nel narvalo con doppia zanna, o di una riprodu-
suo piccolo impero sul fiordo, dove quando zione della Statua della Libertà alta tre metri.
non vola, commercia di tutto. Il principio è Accatasta e dispone un po’ dove capita: nella
semplice: «Guardati intorno», ha detto una sua guest house abitata da pupazzi in legno
volta mentre eravamo nel centro di Ilulissat. di Tin Tin; nell’ufficio al porto allestito per
«Ogni cosa che vedi è arrivata qui dal mare». la ditta che estrae l’uranio su al Nord; nel suo
In effetti è così, tutto è stato scaricato dal hotel The Street, che dice di voler replicare a
ponte di una nave: l’occorrente per costruire Qaanaaq, erede della mitica Thule station.
le case, tutte le auto, le barche, persino le Il villaggio di Ilulissat è accoccolato su
ruspe e le gru. Per questo, qui il valore delle rocce granitiche intorno alle acque gelide
cose non è lo stesso che altrove. della baia di Disko, proprio all’imbocco del
Tiniteqilaaq, Così si spiega, almeno in parte, questa Kangia, uno dei fiordi più lunghi della terra
nell’entroterra di Tasiilaq. strana geografia cittadina con distese di con- che una volta si credeva arrivasse fino al
Come accade per molti tainer, strade malandate, barche parcheggiate centro della Groenlandia. Ora è patrimonio
insediamenti sui tetti delle case e circondate da una teoria UNESCO ed è il più grande produttore di
della Groenlandia, di centinaia di cucce improvvisate per le mute iceberg al mondo al di fuori dell’Antarti-
non si conosce la data dei cani da slitta. Aspettano alla catena che de. Nei giorni snervanti in cui siamo stati
esatta di fondazione il freddo li riporti a correre affiancati. bloccati qui, in attesa di riuscire ad arrivare
del piccolo villaggio. Se qualcuno ha bisogno di qualcosa, almeno per qualche ora allo Swisss Camp,
La sua prima qualsiasi cosa, Flemming Bisgaard ce l’ha. l’abbiamo sorvolato in elicottero, ammirato
registrazione ufficiale Lui compra compulsivamente, durante i dalle scogliere lungo sentieri meravigliosi e
risale al 1923 viaggi o su Internet, e accumula, pronto a filmato con i droni più volte al giorno. Giganti

8 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE WO RLD

ghiacciati alti centinaia di metri che avanzano le imbarcazioni da cui filmare gli iceberg e le
solenni, formando geometrie cangianti a decine di megattere che in quei giorni attra-
seconda dell’ora del giorno e della posizione versano la zona, animando di sbuffi potenti
nel fiordo. Ma se la sensazione al primo volo e puzzolenti le acque placide a ridosso degli
è quella di una distesa primordiale di rocce e iceberg più grandi.
ghiaccio, priva di uomini, via via si scoprono La verità è che Bisgaard sembra uscito
barche, piccole capanne, persino kayak. dalle pagine dei cantori dei primi esploratori
Non solo ciascuna di quelle baie ha un del grande Nord. Non alla Fridtjof Nansen,
Sermilik Fjord: nome, ma i pescatori di Ilulissat vi si muo- visto che è privo della complessità del cittadi-
un secondo metodo vono con confidenza sorprendente, a bordo no affascinato dalla natura, del cacciatore-e-
di caccia alla foca, quello di imbarcazioni leggere e maneggevoli, dai steta coraggioso al limite della spacconeria
con la rete. L’economia motori potenti, per zigzagare fra detriti gla- e insieme raffinato scrittore e filantropo,
della Groenlandia ciali, sempre pronti a fuggire da tsunami che capace di aprire orizzonti alla scienza e finire
in realtà dipende possono scatenarsi da un crollo improvviso. per vincere un Nobel. Ricorda piuttosto la
fortemente Partono dal porto scansando con fare anno- pervicace pragmaticità di chi ha intravisto
dalla pesca e dalle iato i piccoli iceberg che la corrente trasporta nella vita di frontiera l’opportunità di vivere
esportazioni dei prodotti fino ai moli, usando lunghi pali come gondo- una vita piena ai limiti dello spasmo. Come
ittici. L’industria lieri del Nord. Quando ne arriva uno troppo Knud Rasmussen, fondatore con l’amico Pe-
della pesca del gambero grande all’imbocco, che potrebbe ostruire ter Freuchen di Thule, l’ultimo avamposto a
e dell’halibut è il settore l’arrivo dei mercantili, lo imbottiscono di nord, la stazione commerciale attorno alla
che garantisce dinamite e lo fanno esplodere. quale crebbe e si sviluppò un’intera città.
la maggiore fonte Sono Flemming e la sua compagna di Come loro, Flemming ha abbracciato queste
di reddito origine inuit Paarnannguaq (o AP) a fornirci terre, riconoscendo nell’idea di spostare avanti

9 0 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
GQ X GORE-TEX

Pezzi
Giacca “Shell”
della capsule
collection

forti
Supreme x The
Smurfs con
tecnologia
GORE-TEX,

Icone inossidabili stampa


camouflage e
e capi dalle performance ricami cartoon

insuperabili. Non si
finisce mai di crescere

Gli oggetti del desiderio di oggi si incontra-


no con i personaggi più amati dell’infanzia. Due
generazioni a confronto quelle che si ibridano
nella nuova collaborazione scattata tra Supreme e
il franchise degli Smurfs, il nome originale degli
indimenticati Puffi. I fumetti con protagonisti
i celebri omini blu, scaturiti dalla fantasia del
disegnatore belga Pejo, fanno capolino sui capi
dall’attitudine street dell’etichetta newyorkese
idolatrata dalla cosiddetta Gen Z (e non solo
da quella). Tra i must di questa collezione di-
vertente e volutamente un po’ nostalgica, si
annoverano alcuni pezzi con un’inaspet-
tata anima tecnica e performante: una
giacca “Shell” e un paio di pantaloni
dotati della tecnologia di prodotto
GORE-TEX. Tessuti trattati per
essere impermeabili e al con-
tempo traspiranti, anti-goccia
e anti-vento, che assicurano
prestazioni insuperabili in
quanto a isolamento termico
e protezione dagli agenti at-
mosferici. Modelli versatili
e portabili, con grafiche
declinate in un trittico
di varianti, che rap-
presentano il ful-
cro di un guar-
daroba ideale
in cui stile e
performance
procedono di pari passo.
www.gore-tex.it

NOVEMBRE 2020
I CE WO RLD

la linea del conosciuto un’opportunità di vita. centrato sulla pallina. Il tiro parte dalla
Come chi l’ha preceduto, ha fatto suo il pri- difesa, passa le quattro file opposte, secco
mo istinto che guida gli abitanti di queste e preciso. Le otto mani sulle manopole del
terre: la sopravvivenza. calcio balilla lasciano la presa. La pizza è
Gli inuit per generazioni hanno trovato pronta. Il container è sistemato su uno stra-
il modo di accettare la vita in un mondo done triste, alla fine della pista d’atterraggio,
estremo, spostandosi con le stagioni, fa- affiancato ad altri casermoni di metallo per lo
cendo dell’adattamento la prima e unica più usati dai tanti militari americani che qui
regola. L’obiettivo è procacciarsi il cibo in a “Kanger” sono di passaggio. Sull’insegna
quantità sufficiente per sé e per i membri sopra la porta arrugginita c’è scritto Nor-
della famiglia, solo dopo viene la vita. Lo dlyset, aurora boreale, il nome della pizzeria
Il libro fotografico
scrisse anche Knud Rasmussen: «In questa gestita da un thailandese.
Greenland Into White
terra meravigliosa si può tenere un perfetto Dopo il gol, io e il mio compagno ci ab-
(Electa, pagg.144, € 55)
baccanale con qualche tazza di tè e un po’ bracciamo. È Simon, il figlio di Koni. La
di Paolo Solari Brizzi.
di pane ammuffito». prima volta che ci siamo rivolti la parola era
Sopra, Sermiligaaq,
Il concetto di comunità nel frattempo si stato appena tre giorni prima, quando mi
(“bellissimo ghiacciaio”):
è evoluto. Inuit e danesi a parte, ogni luogo aveva raccontato gli ultimi istanti trascorsi
bimbi inuit
del mondo è in qualche modo rappresentato. con suo padre prima di sparire nel ghiaccio.
con le loro prime armi
C’è chi ha trovato qui la sua Puerto Escon- E le parole di Flemming mi tornano in
giocattolo in legno
dido, chi la sua Thule; c’è chi è fuggito e mente. Guardandoci al tavolo di una pizzeria
chi è approdato al posto da cui ripartire e thailandese di Kangerlussuaq, sulla via di
guardare avanti. casa, dopo tutto quello che è successo.
A Kangerlussuaq il mio sguardo è con- «This is Greenland».

9 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE WO RLD

VENTIMILA LEGHE
SOTTO I GHIACCI
L’esploratore Jean-Louis
Etienne sta per circumnavigare
le profondità dell’Antartide
Testo di LUCA BERGAMIN

Polar Pod, progettato


dall’ufficio di ingegneria
navale SHIP ST
di Lorient, la piattaforma
oceanografica sulla quale
lo scienziato
ed esploratore francese
Jean-Louis Etienne, 73
anni (nella foto a destra),
andrà prossimamente
alla deriva intorno
all’Antartide nell’oceano
di tempesta
che i marinai chiamano
«furious fifties»

9 4 / NOVEMBRE 2020
I CE WO RLD

iaggerà su una “nave” tremende. Grazie a Polar Pod, realizzato verticalmente attraverso zavorre riempite con
verticale che, spinta dal- dall’ufficio di ingegneria navale SHIP ST di acqua di mare. Questa stazza saprà resistere

V
la corrente circumpolare, Lorient, in Bretagna, acquisiremo dati che anche alle ondate più potenti grazie a una
lo condurrà negli abissi poi passeremo a ricercatori, oceanografi, struttura in alluminio e una copertura esterna
dell’oceano come un satel- climatologi, biologi, tanto è vero che sono in acciaio», prosegue Jean-Louis Etienne.
lite intorno all’Antartide. già 43 le istituzioni scientifiche di 12 Paesi «La struttura non ha motore, perciò è silente,
Il protagonista dell’incre- che hanno voluto partecipare al progetto, non disturberà la fauna marina e nemmeno
dibile impresa è Jean-Louis Etienne esplo- compresa l’Unione Internazionale per la risulterà aggressiva nei confronti del mare.
ratore, medico e scienziato francese spe- Conservazione della Natura». Anche esteticamente si presenta aggraziata,
cializzato in biologia dello sport − 74 anni Tra gli obiettivi ci sono la misurazio- con quattro piani collegati da una scala. In
a dicembre − che ha già portato a termine ne del livello di CO2 , l’osservazione delle pratica, sarà poco più alta della Statua della
spedizioni leggendarie dall’Himalaya alla collezioni di plancton e della presenza di Libertà. Mossa dalla corrente circumpola-
Patagonia. acidi. Si tenterà inoltre di organizzare un re, Polar Pod compirà nell’arco di due anni
Primo uomo capace di raggiungere il inventario acustico della fauna marina − una circumnavigazione di 24.000 km, alla
Polo Nord in solitaria via terra, autore della dalle balene agli uccelli − oltre a registrare velocità media di 1,8 km all’ora».
traversata transantartica più lunga di sem- il colore dell’oceano, nonché l’altezza della Etienne ha già pensato a tutto. Dall’e-
pre (ben 6.300 km su una slitta trainata da dinamica delle onde. quipaggio che si alternerà ogni due mesi,
cani), ha anche sorvolato l’oceano Artico in Il design e il sistema di funzionamento all’itinerario di massima assai variabile senza
mongolfiera. Polar Pod è il nome del nuovo del mezzo sono accattivanti e promettono una rotta precisa. Le vele e un propulsore
progetto, una piattaforma scenografica con di stupire non solo la scienza, ma anche i trasversale posto a dieci metri sotto la linea
la quale intende «andare alla deriva intorno viaggiatori dei prossimi anni che − oltre ad di galleggiamento segnaleranno gli iceberg.
all’Antartide per contribuire alla conoscenza andare nello spazio − un giorno avranno an- Manca solo una data: «Nell’arco di poco
di questo oceano fondamentale per la sua che la possibilità di calarsi tante leghe sotto tempo riusciremo a compiere i primi espe-
biodiversità marina e le riserve di ossige- i mari più gelidi. rimenti in mare e poi partiremo per questa
no». E aggiunge: «Le misurazioni vanno «La nostra piattaforma, alta 100 metri e nuova impresa». Proprio come un Jules Verne
fatte sul posto, laddove le tempeste sono dal peso di 1.000 tonnellate, sarà inclinata tecnologico.
F OTO G E T T Y I M AG E S

NOVEMBRE 2020 / 9 5
G Q I TA L I A . I T
I CE WO RLD

RICETTE DI ALTA
GASTRONOMIA
atura, cultura e cucina:

N
ecco i pilastri della filo-
sofia di vita di Norbert
Niederkofler, chef tre
stelle Michelin alla testa
del ristorante St. Hubertus,
presso l’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano.
Altoatesino doc, nato e cresciuto tra le monta-
gne, Niederkofler ha costruito la sua carriera
LA ROTAZIONE puntando su preparazioni locali, stagionali
e sostenibili, valorizzando le risorse

DELL’OPERA alpine in maniera innovativa. Oggi le


sue ricette-simbolo sono raccolte nel
libro da collezione Cook the Mountain
Testo di MARZIA NICOLINI
(Südwest Verlag, in italiano, inglese e
tedesco). A ben guardare, i volumi sono
Cook the Mountain:
opera d’arte più alta d’Eu- due: il primo è una dedica fotografica
The Nature Around
ropa porta la firma di all’Alto Adige; il secondo un compen-

L’
You, di Norbert
Ólafur Elíasson, artista dio di 60 ricette dello chef, suddivise
Niederkofler (pagg.
danese legato ai temi della per stagione, secondo il suo credo di
560, 98 €)
sostenibilità. Our glacial non stravolgere i ritmi della terra.
perspectives 2020 si sno-
da per oltre 410 metri, risalendo il Monte
Grawand, in Alto Adige: un sentiero cadenzato
da nove portali a forma di arco, per ricordare
lo spazio temporale fra le ere glaciali. Percor-
rendolo, e superando i 3.000 metri di altitu-
dine, si arriva al padiglione sferico in vetro e
acciaio proteso sul ghiacciaio Hochjochferner, DISTILLATO
DI MONTAGNA
con gli anelli che simboleggiano solstizi e gli
equinozi: ruotano ogni 15 minuti seguendo il
movimento del sole, ricordando quanto veloci
e fatali siano i cambiamenti climatici.

F O T O D I O S K A R D A R I Z - M A R T I N R AT T I N I - A L E X M O L I N G - C H R I S T I A N R I T Z
rma, nella lingua romancia
svizzera, vuol dire anima.

O
Porta questo nome la di-
stilleria di whisky più alta
al mondo: a quota 3.303
metri, si trova nella stazio-
ne a monte del Corvatsch con affaccio su un
panorama da cartolina. Un sogno diventato
ora realtà grazie agli imprenditori grigionesi
Rinaldo Willy e Pascal Mittner, determinati
a trasformare la Svizzera nella nuova patria
del whisky. Aperta per visite (su prenotazio-
ne), degustazioni ed esperienze gourmet, la
distilleria conquista con le vedute sul massiccio Gli imprenditori Pascal
del Bernina e, ai suoi piedi, la distesa di laghi Mittner e Rinaldo Willy
L’artista Ólafur Elíasson e, alle sue spalle, dell’Alta Engadina. Ma l’altitudine agisce so- hanno aperto in Svizzera,
Ui Phoenix Kerbl, fondatore prattutto sul prodotto finale: qui il processo di a 3.303 mt, la distilleria di
della Talking Waters Society distillazione avviene a circa 10° meno rispetto whisky più alta del mondo
che ha commissionato l’opera Our glacial al livello del mare. Il che vuol dire più aromi
perspectives 2020 in Alto Adige (foto in alto) e maggiore complessità del gusto. _ (M.N.)

9 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
FOLDER ICE RACE

9 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
IL CUORE
IN PISTA
Lo storico stadio del
ghiaccio dell’Hockey
Club Ambrì-Piotta
sta per essere sostituito
da una struttura
di design: viaggio
in Svizzera per godersi
l’ultima nostalgia
MARZIO G. MIAN
Testo di

Foto di MASSIMO DI NONNO

ddio vecchia Valascia che


fai battere i cuori e i denti,

A
piazzata lì − quasi un relit-
to dell’ultima glaciazione
− nell’eterna ombra diaccia
a ridosso di una fredda pa-
rete di granito; addio Va-
lascia, cattedrale-catapecchia, pencolante
“pista da ghiaccio” dove gli spifferi sono fo-
late di stravento e nevischio che congelano il
sudore, i canti e le birre, e s’insinuano negli
squarci dietro le tribune, invadono la curva,
i gabbiotti della stampa e il baracchino della
Mimma e l’intero hangar-arena che ricorda
le segherie abbandonate della Transilvania,
oppure certi antri spaventosi del Piranesi.
Addio capannone sgangherato, Betlemme
dell’hockey, conosciuta da Calgary a Vladi-
vostok, guscio per proteggersi dalla modernità,

Canton Ticino,
Svizzera: i giocatori
dell’Ambrì-Piotta
in panchina seguono
con attenzione
le fasi di gioco
nella storica Valascia,
inaugurata nel 1959

NOVEMBRE 2020 / 9 9
I CE R ACE

scudo nella battaglia contro la noia dell’esistenza, valeva la pena prendere tanto freddo prima
cilicio per esaltare nella sofferenza gli spa- che − con la fine di questo campionato − l’a-
simanti dell’okéi − come lo chiamano questi nima della Valascia, probabilmente in forma
valligiani ticinesi cresciuti a fondue e puck, d’iceberg, voli in cielo oltre la cima del Pizzo
il disco di gomma vulcanizzata. Addio gulag Rotondo per raggiungere il valhalla degli
per prigionieri volontari, fabbrica di raffred- stadi. Stavolta non si rattoppa, ma si rotta-
La signora Gobbi mostra dori e sana retorica sportiva che neanche la ma. Si sbaracca per andare al calduccio: il
una foto degli Anni 40 Parigi-Roubaix, addio all’ultimo riscatto nuovo “moderno”, “performante” palazzo
che raffigura della Leventina, la più sfortunata delle valli del ghiaccio/centro commerciale – a firma
la preparazione svizzere da dove, per dire, gli operai italiani stellare di Mario Botta e al costo di oltre 50
della vecchia Valascia hanno dovuto riprendere la valigia e dove chiacchieratissimi milioni di franchi – è già in
(con le scope) prima anche le vacche, pur di tener testa alla Serie cantiere sulla sunny side della valle, cinque-
di un incontro. Nell’altra A casearia svizzera, per produrre la sublime cento metri più in là, su terreni accarezzati
pagina, dall’alto in basso: Piora devono brucare a 2.300 metri. dal sole e dalle banche, oltre la ferrovia e a
tifosi in attesa di assistere Altro che Maracanã. Valeva davvero la portata di svincolo autostradale: diventerà
al match con il Berna; pena questo pellegrinaggio al capezzale della insomma un’altra cosa, un’altra storia, un’al-
il corridoio degli Valascia al termine della passata stagione, tra era. Neanche fosse un danno collaterale
spogliatoi. Alla parete: prima che il Covid imponesse la sua legge del riscaldamento globale. E in molti temono
la prima squadra sugli spalti, derubando gli svizzeri dell’unica che con la fine della Valascia, che vuol dire
dell’Ambrì-Piotta (1937) possibilità di smentirsi, perché solo qui gli valanga, possa andare a rotoli anche l’epopea
fondazione della società era concesso di scalmanarsi in una tale pro- dell’Ambrì-Piotta, gli eroici figli del ghiaccio,
di Hockey Ambrì-Piotta miscuità da torcida tropicale. Soprattutto la squadra dell’okéi che dal 1937 gioca nell’ombra

1 0 0 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE R ACE
I CE R ACE

alimentando il fuoco d’un’identità da brivido, in un film horror, qualche osteria in attesa


degna di Jack London, radicata nella fatica di non toccare più palla con l’apertura del
e nella lotta per la sopravvivenza, ma non nuovo impianto dotato di “ristorantini”. Ten-
manca chi aggiunge anche quella di classe. gono ancora duro un piccolo supermercato e
«L’Ambrì è del popolo», dice addirittura il una macelleria. Resta la bandiera biancoblù
presidente Filippo Lombardi, non esattamente dell’Hockey Club Ambrì-Piotta, questo sì,
un antagonista, ma storico capataz del partito con seimila tifosi che arrivano dalla Sviz-
centrista in Ticino. Uno spirito confermato zera interna, da Zurigo, Berlino, Bologna.
Un giornalista assiste quando all’avvio di questa nuova stagione, di Mai una retrocessione. Dal 1985 l’Ambrì
al match tra Ambrì-Piotta fronte alla batosta economica causata dalla partecipa ininterrottamente alla massima
e Berna dalla postazione pandemia, dirigenti e giocatori si sono de- serie svizzera e, nonostante non abbia vinto
stampa della vecchia curtati il 22 per cento dello stipendio per un solo titolo − a parte una Coppa di Sviz-
Valascia. Quella nuova, colmare un terzo delle perdite. zera nel 1962 e due Continental Cup tra il
firmata dall’architetto Siamo a Quinto, marginale comune 1999 e il 2000 − , il club è una miniera d’oro
svizzero Mario Botta nell’alto Canton Ticino, tagliato fuori de- comunitaria, su e giù per la classifica della
e costata oltre 50 milioni finitivamente dal circuito del traffico merci Lega nazionale con i conti che non tornano
di franchi, è in fase di e turistico con i nuovi tunnel del Gottardo. mai, donazioni di fan facoltosi, volontariato
completamento: La squadra è figlia di due frazioni, Ambrì e e collette organizzate dalla Gioventù Bianco-
dovrebbe essere Piotta, che fanno seicento abitanti e dove il blu, la curva che è il vero caveau idealista e
inaugurata con la dissanguamento continua a causa della chiu- identitario del club, dove la passionaccia per
stagione sportiva sura delle fabbriche: case vuote, alberghi ab- il gioco si combina con l’impegno sociale e le
2021-2022 bandonati con le imposte che sbattono come raccolte fondi per le scuole in Rojava (con qualche

1 0 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE R ACE

compiacimento radical-romantico nel sentirsi un e un calore che non avevo mai respirato pri-
po’ il Chiapas del nuovo millennio, elemento ma», disse Matt Duchene, la stella canadese
di colore della vecchia Valascia che potrebbe dei Colorado Avalanche, prima di prendere
diventare malinconia in quella nuova). il volo di ritorno. «Noi dell’Ambrì abbiamo
Anche per la sfida con il Berna per l’ac- sempre trasformato la diversità in un punto di
cesso ai play-off, la piccola stazione ferrovia- forza», dice l’allenatore Luca Cereda, classe
ria sembrava Grand Central Station di New 1981, il più giovane della Lega: «Dobbiamo
York. Anche quella sera il bastone magico sempre fare di più con meno, contro ogni lo-
ha arroventato la Valascia, Davide ha steso gica dell’economia moderna. Sarà complicato
il riccone Golia con un secco 3-0, salutato portare la stessa cultura di là, in un posto che
Da sinistra a destra: dal rituale inno biancoblù della Montanara, potrebbe renderci uguali agli altri».
il giocatore dell’Ambrì- cantato con gli occhi lucidi, scaturendo dalle «Il nostro vantaggio è di partire sempre
Piotta di origini varesine bocche locomotive di vapori, tanto che versi sfavoriti», aggiunge il giocatore varesino
Tommaso Goi arcadici come «tra l’aspre rupi echeggia un Tommaso Goi negli spogliatoi impregnati
nel palazzo del ghiaccio cantico d’amor» alla Valascia sanno di rivo- d’antico sudore e muffa perenne. «Chi fa lo
Valascia (“valanga”, luzione, altro che l’«Internazionale, futura stadio retrocede, è matematico. È succes-
in dialetto ticinese); Tino umanità…». so al Kloten, al Rapperswil, al Langnau.
Celio, classe 1928 ed ex I giocatori stranieri che arrivano all’Ambrì Hanno paura del freddo? Ma l’okéi senza
hockeista del team rimangono stregati, c’è un prima e un dopo freddo è come il nuoto senz’acqua», afferma
con la storica maglia nelle loro carriere. Il derby con i “borghesi” Tino Celio, classe 1928, ingegnere e simbolo
numero 12 realizzata, del Lugano è roba per cuori e caratteri forti. dell’Ambrì dei tempi eroici. Vive ancora qui in
come tutte quelle della Da qui sono passati molti campioni interna- un bel villino Anni 60, vicino alla Valascia.
squadra all’epoca, dalle zionali, fino a una decina d’anni fa abitavano Il suo posto a sedere è il 152, difficile dire
signore del paese nel borgo tra gli operai. «Lascio un’atmosfera quale sia la sua vera casa.

1 0 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE R ACE

AL SERVIZIO
i dice che ogni medaglia gia, oro olimpico in Discesa libera nel 2018,
abbia due facce. Nello sci che, da quest’anno, ha scelto un bergamasco

S
una appartiene all’atleta, come lei, il decano dello sci Barnaba Greppi
DI SUA MAESTÀ l’altra al suo skiman. Il
primo vince o perde, l’altro
che in pista ha trovato anche l’amore, sposando
l’ex azzurra Bibiana Perez. Più di un paguro e
Per ogni campione di sci lavora sempre: motivatore e del suo anemone, questa è una simbiosi. Non
che brilla, c’è uno skiman psicologo quando le cose non vanno; “porta ha dubbi Thomas Tuti, da 22 anni skiman di
borse” quando c’è da viaggiare per il mondo punta di Head: «Eravamo una coppia fissa,
che lavora nell’ombra
con chili di attrezzatura; assistente, consolato- ci capivamo con uno sguardo», racconta con
Testo di LUCIA GALLI re, mamma, papà, insomma “famiglia” ogni ironia della sua liaison vittoriosa con Patrick
volta che quella vera resta troppo lontano. Staudacher, oro mondiale in Supergigante nel
Prendi Alberto e Lindsey: quanto sarebbero 2007. «Litigavamo anche, ma lontani non
stati davvero i Tomba e Vonn che sappiamo stavamo bene». Non chiamatelo amore, ma
F O T O D I P E N TA P H O T O - C H I E R I C AT O

senza i loro alter ego, Andrea Vianello e Heinz fiducia. Che forse è pure di più. «L’atleta deve
Haemmerle? È comprensibile ignorare questi solo pensare a sciare, sta in una bolla». E tu gli
nomi: sono i mister 1%, perché lo sci è uno danzi intorno, un ballo diverso a ogni stagione.
sport individuale. Se vinci è merito tuo e ti Primavera ed estate vogliono dire quantità:
ripetono che l’alfiere conta più del cavallo. Ci test e selezione del materiale. Gli sci nuovi
sono atleti come Manfred Moelgg che da anni escono dalla fabbrica con la sola impronta
si affida al fratello Michael, altri come il “clan” della soletta. «Poi tocca a te», prosegue Tuti.
argentino Simari Birkner che si è equamente «Lavorare come una formichina per trovare
diviso in ski room la mamma (che cura gli sci i migliori: arrivi a conoscerli al primo tocco».
per le figlie) e il papà (per il ragazzo). In altri Se sei più tecnologico sceglierai il forno per
casi è questione di territorio, come Sofia Gog- amalgamare attrezzo e sciolina, “cuocendo” ogni

1 0 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
Werner Heel, ex azzurro
di sci, oggi consulente
del brand Atomic
che annovera in scuderia
anche l’olimpionica
di discesa Sofia Goggia.
Sopra: lo skiman
Rossignol, Mauro
Sbardellotto (nella pagina
accanto con Federica
Brignone, prima italiana
a vincere nel 2020
la Coppa del Mondo
generale di sci alpino) NOVEMBRE 2020 / 1 0 7
I CE R ACE

Deborah: precisa, esigente, capisce ogni det-


taglio», spiega Sbardellotto.
È qui che lo skiman si fa anche sarto su
misura: «Non esiste un solo sci giusto per ogni
campione, dipende dalla giornata, dalla gara e
dalla neve: tu lo devi capire prima che l’atleta
te lo chieda», spiega “Sbarde”. Di lui dicono
non sorrida mai: sarà perché sa che ogni mat-
tina uno skiman si sveglia e dovrà guardare
il proprio atleta negli occhi per capire come
“vestirlo”. Non bisogna illudersi, però: il pa-
ragone con la moda calza, ma lo sciatore della
domenica non deve imitare i più grandi nella
cura dello sci. Semmai pensare alla propria
forma fisica e farsi bastare il classico tubino
nero, che sta bene su tutto: «La cosa più im-
portante è non strafare. È giusto avere lamine
ed eventualmente sciolina a posto, ma conta
di più conoscere i propri limiti e non pensare
che ogni curva sbagliata sia colpa dello sci».
O dello skiman.

sci per ore in una specie di lettino a ultravioletti. comunicare le loro sensazioni». A sinistra: Thomas Tuti,
Le lamine? C’è chi le fa sempre a mano, chi Ne sa qualcosa Leo Mussi, che in scuderia allenatore, maestro di sci
preferisce la tenuta delle macchinette, chi mixa ebbe Kristian Ghedina e Peter Runggaldier, e skiman di Head:
a seconda che si tratti di uno slalom o di una il primo tutta potenza, l’altro quasi «un sen- per 20 anni ha lavorato
prova veloce dove conta la scorrevolezza. sitivo». Per questo Atomic ha ingaggiato un con il team maschile,
Da una rosa di 50-70 paia, si scende a ex big della velocità come Werner Heel come preparando anche gli sci
poche decine: ed ecco l’inverno, le ski room ponte fra azienda e atleti. “mondiali” con cui Patrick
buie al sapore di fenolo e paraffina ricavate Slittoni o principesse sul pisello? «Le don- Staudacher vinse l’oro in
in antri e garage dei peggiori (o migliori) ho- ne lavorano il doppio, ma sono più complesse, Supergigante nel 2007.
tel delle alpi. «Dove non ti inventi nulla, ma perfezioniste», aggiunge Mauro Sbardellotto, Ora segue le atlete
lavori di qualità», dice Tuti, con la rifinitura a guru di Rossignol, che di regine ne ha portate azzurre del brand.
ogni utilizzo. Lamine, tuning, pulitura. Lima, tante alla vittoria. Deborah Compagnoni, per A destra: preparazione
squadra e spazzole sono un alfabeto che si dire, “Sua sensibilità”: «Se stava bene, vinceva. degli sci in casa Atomic
scrive e si stende, sempre dalla punta alla coda. Poi ho lavorato con una giovanissima Isolde
A parlare deve essere anche l’atleta: «Ci Kostner, con Daniela Ceccarelli nel giorno
sono campioni che si accorgono se cambi il filo fortunato dell’oro olimpico, nel 2002, con le
lamina di un millimetro», prosegue Tuti che sorelle Fanchini e oggi con Federica Brigno-
ora lavora con le azzurre del brand di Johan ne». Lei è la prima azzurra a portarsi a casa
Eliasch. «E altri che, pur vincenti, non sanno la Coppa del Mondo generale: «Somiglia a

1 0 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
LONG FOAM GRIP
I CE R ACE

Ultralight è la parola d’ordine per i nuovi


FREERIDE/1
scarponi e sci da neve fresca,
con un’anima in carbonio super resistente
FORZA E LEGGEREZZA
A cura di

MICHELE VIOLA

NORDICA
Strider 120 DYN
con scafo ultraleggero
tri force, scarpetta
in Primaloft® e suola
in gomma Michelin.
Prezzo: 559,95 €.
nordica.com

DALBELLO
Con scafo
in PU-poliammide,
scarpetta ID Max
Light e suola
Vibram®.
Prezzo: 679 €.
dalbello.it

SALOMON ATOMIC
QST 99. Backland 100.
Ultraleggeri, rinforzati Spina dorsale in carbonio
in carbonio con nucleo in legno con anima ultra power wood
di pioppo. Prezzo: 549 €. core. Prezzo: 594 €.
salomon.com atomic.com

1 1 0 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
Nella foto il freestyler svedese
GQ X MIPS Henrik Harlaut, specialista slopestyle
e big air, mostra il suo casco
equipaggiato con sistema MIPS.

Lo sci
è più sicuro
con MIPS
MIPS innalza in
maniera
significativa
la protezione in
caso di urto
Per il freerider svedese Henrik
Harlaut, classe ’91, star nel mondo del
freeski e membro del T eam MIPS –
con una serie di medaglie vinte agli X
Games e un argento ai Mondiali di Big
Air – è necessario limitare al massimo
le variabili di pericolo. «Se scii a un
certo livello, è statisticamente prova-
to che le commozioni cerebrali siano
quasi impossibili da evitare – ha detto
Harlaut. Ma se indossi il casco giusto
e prendi le giuste precauzioni, puoi
ridurre il rischio di lesioni cerebrali
importanti. Non tutti se ne rendono
conto, ed è importante fare infor-
mazione. Anche per questo motivo
sono entusiasta di far parte del Team
MIPS». Il freeskier per le session sulla
neve non dimentica mai di indossare il
casco con il sistema brevettato MIPS®,
il cui acronimo sta per Multi-directio-
nal Impact Protection System, un si-
stema integrato a piano di scorrimento
multidirezionale (di 10-15 mm) che per-
mette di ridurre e rallentare la quantità
di energia trasferita verso la testa e il
cervello con lo scopo di diminuire le
lesioni causate da movimenti rotatori.
I test parlano chiaro: MIPS rende il
casco più sicuro. E la sciata più bella.
mipsprotection.com

NOVEMBRE 2020
I CE R ACE

Le prestazioni migliori in pista si raggiungono


DISCESA/1
con modelli in fibra di vetro e anima in legno.
La nuova vestibilità è il plus degli scarponi
SLALOM & FLEX
A cura di

MICHELE VIOLA

ATOMIC
Redster Club Sport 130.
Con scafo ultraflessibile,
costruito con la
tecnologia progressive
race shell, vestibilità
stretta da 96 mm.
Prezzo: 549 €.
atomic.com

FISCHER
RC4 PODIUM
GT 130VFF.
In materiali
ultraflessibili, dalla
vestibilità aderente con
polsino 3D regolabile.
Prezzo: 619 €.
fischersports.com

ROSSIGNOL FISCHER
HERO ATHLETE FIS SL R22. RC4 WORLDCUP CT.
Fibra di vetro, piastra Anima in legno e piastra
in titanial, Tecnologia LCT. da gara ultraflessibile M/O
Prezzo: 1.394 €. Plate. Prezzo: 519 €.
rossignol.com fischersports.com

1 1 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE R ACE

Sistemi di ventilazione e incastro


FREERIDE/2 perfetto con le maschere: protezioni
e goggles per lo sci d’alpinismo
SECURITY CHECK A cura di

MICHELE VIOLA

SMITH K2

Modello Vantage con struttura di protezione e ventilazione totale Ultraleggero, con sistema di ventilazione a matrice e protezione
e sistema di integrazione con le maschere. Prezzo: 200 €. multidirezionale agli urti MIPS. Prezzo: 189,95 €.
smithoptics.com k2snow.com

OAKLEY SMITH

Maschera da neve oversize con lente tecnologia Modello squad MAG™ con sistema a lenti
Prizm™ Snow. Prezzo: 179 €. intercambiabili. Prezzo: 220 €.
oakley.com smithoptics.com

1 1 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
GQ X MOOSE KNUCKLES

La mossa Gli interni del pop-up store


milanese di Moose Knuckles,

dellÕalce
aperto fino a gennaio 2021.

Outerwear deluxe
e strategia di vendita
immersiva per
Moose Knuckles
Negozi come spazi di connessione,
che invitino a entrare regalando una vi-
sione inaspettata e futuristica del lusso.
È la nuova missione di Moose Knuckles,
brand canadese amato per i capispalla
avvolgenti e performanti, che vede l’aper-
tura di una nutrita serie di pop-up store
esperienziali in Nord America, Europa e
Asia. Una sfida nella sfida in un momento
complesso come quello che stiamo viven-
do. Ma le sfide sono connaturate nel Dna
di questo brand che come logo sfoggia
un’impronta d’alce, che ha costruito il suo
successo sui parka studiati per resistere
alle condizioni atmosferiche più ostiche.
Una strategia Direct to Consumer che
in Italia trova la sua realizzazione nel
temporary inaugurato nel cuore di Mi-
lano nel centrale corso Matteotti, che si
inserisce nel contesto architettonico di
San Babila, considerato come il salotto
ideale della frenetica città meneghina. 125
metri quadrati di superficie progettati
dal prestigioso studio parigino Bureau
Betak, che ha voluto giocare con i con-
trasti tra analogico e digitale interval-
lando schermi e manichini, e utilizzando
materiali audaci come l’oro iridescente.
Oltre a trovare le collezioni più iconiche
del marchio, tra cui Power Puff e Active
Flex, i clienti della Moose Community
avranno accesso a playlist dedicate da
scaricare tramite scan code, ovviamente
nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.
www.mooseknucklescanada.com

NOVEMBRE 2020
I CE R ACE

La nuova generazione di caschi e guanti


DISCESA/2 per chi affronta la neve battuta ad alta
intensità difendono dagli urti e dal gelo
ALTA RESISTENZA A cura di

MICHELE VIOLA

SMITH UVEX

Modello icon con calotta ad alta resistenza, sistema Modello Uvex race+ ultraleggero con sistema di protezione totale
MIPS formulato per resistere agli impatti ad alta velocità. Prezzo: 350 €. e aderenza a ogni tipo di conformazione. Prezzo: 184,90 €.
smithoptics.com uvex-sports.com

DAINESE LEVEL

Modello HP ERGOTEK PRO in pelle premium con placche di protezione Modello Race Mitt con imbottitura multistrato isolante Primaloft®
delle nocche in materiale composito, imbottitura in Primaloft® e protezione certificata fino a -22°. Prezzo: 149,95 €.
per un isolamento termico superiore. Prezzo: 229,95 €. levelgloves.com
dainese.com

1 1 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE R ACE

Jacopo Luchini, 30 anni


(qui durante il Burton
Mountain Mash 2020),
è nella Nazionale

UN ANNO paralimpica di snowboard


e vanta un palmarès

DI SUCCESSI di 17 medaglie

Lo snowboarder paralimpico
italiano Jacopo Luchini
è il primo istruttore
d’Europa con una disabilità
Testo di ILARIA CHIAVACCI

e autorità norvegesi non gli

L
hanno permesso di difen-
dere la Coppa del Mondo
di snowboard cross con-
quistata nel 2019. Era lo
scorso marzo e gli albori
della pandemia hanno fatto prendere al Paese
ospitante la decisione di chiudere le frontiere
agli atleti italiani, austriaci, cinesi e giappo-
nesi. Nonostante questo, Jacopo Luchini sul
podio − di fatto − c’è salito lo stesso. «Avevo
già talmente tanti punti che, pur non gareg-
giando la finale, mi sono classificato secon-
do nel Banked Slalom overall, terzo nello
Snowboard cross overall e pure nell’overall
generale». L’emergenza sanitaria non gli ha
impedito di raggiungere l’altro grande traguar-
do del 2020: diventare maestro di snowboard.
Il primo in Europa ad avere una disabilità,
malgrado l’aplasia della mano sinistra, che
non si è mai formata, incida sull’equilibrio.
«Ne risente tutto il riding, ma sicuramente
questo non è lo sport più complesso per chi
è privo di una mano. In passato ho praticato
pugilato e arti marziali, ed erano più noiose, internazionale da soli due anni e soffrivo la
mentre attività come il downhill iniziano a pressione. Dei media, visto che ero l’atleta
diventare pericolose». italiano più giovane e promettente, ma anche
Non si è fatto particolarmente limitare. economica. Non sono un figlio di papà e mi
Vengo da una famiglia di motociclisti rocket- sono sempre arrangiato, ma gareggiare a certi
tari che non mi hanno mai tenuto sotto una livelli è costoso. Alle Olimpiadi invernali di
campana di vetro. A parte qualche presa in Pechino 2022 sarà diverso, ma i cinesi nel
giro da bambino, alla quale rispondevo a tono, frattempo sono diventati temibili. Il Paese li
ho messo a fuoco solo da grande che con una sta mettendo in condizioni di fare bene, cosa
mano in meno ci sono dei limiti. Funzionali, che da noi purtroppo non succede.
più che altro devi solo trovare la maniera di Ed è questo che la fa arrabbiare.
fare le cose diversamente. In Italia il sistema paralimpico funziona solo
Le fa rabbia questo? se sei Bebe Vio. Altrimenti, dato che con
No, sono contento della mia vita. Sa cosa mi una disabilità non si è ammessi nelle Forze
fa arrabbiare? dell’ordine, non esiste la possibilità di essere
Aver perso il bronzo a Pyeongchang 2018 pagati come atleti. È in questi casi che sento
per tre centesimi di secondo? l’inferiorità: c’è chi può dedicarsi allo snow-
Due medaglie di legno ai Giochi bruciano, ma board al 100%. Io la mattina mi alzo e vado
sono anche uno stimolo. Gareggiavo a livello in ufficio.

1 1 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
RISERVACARLOALBERTO.COM
P RISERVACARLOALBERTO
IMPORTATO E DISTRIBUITO DA COMPAGNIADEICARAIBI.COM - BEVI RESPONSABILMENTE M FACEBOOK.COM/RISERVACARLOALBERTO
GQ ICE EXPERIENCE

UOMINI
E ORSI
Nel Parco nazionale
d’Abruzzo vivono 60 ursus
arctos marsicanus. Sempre
più curiosi dei centri abitati.
Così, per chi li protegge ora
la sfida è doppia: contro
l’estinzione e per migliorare
l’umana convivenza
Testo diFERDINANDO COTUGNO
Foto di MAKI GALIMBERTI

amminavo sulla cresta di


una montagna, cinquanta

C
metri davanti a me c’era un
orso in marcia. Era un sen-
tiero obbligato, quindi tene-
vo la distanza. A un certo
punto è sceso, pensavo che le nostre strade si
fossero divise, invece quando l’ho superato
è risalito e ha continuato a camminare die-
tro di me. Voleva solo il controllo del campo
visivo, ma fa un certo effetto essere seguito
da un animale così grosso». Ezechia Trella
annovera decine di incontri con l’orso mar-
sicano, il più elusivo al mondo. «Quand’ero
piccolo i miti qui erano Boninsegna, Rivera
e l’orso: i vecchi pastori raccontavano storie
incredibili su di loro. È così che ho deciso di
fare il guardiaparco». Oggi ha 56 anni, lavora
al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
da quando ne aveva 20 e degli orsi conosce i
nomi, le tane, le abitudini, i problemi. Negli
ultimi tempi se ne parla tanto, soprattutto per
le scorribande di quelli in Trentino, e quasi
sempre nel modo sbagliato, dividendosi in
schieramenti. Uno dei motivi principali è che non

1 2 0 / NOVEMBRE 2020
Ezechia Trella,
guardiaparco del Parco
nazionale d’Abruzzo,
Lazio e Molise,
all’interno della baita
alpina Padre Terzi

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 2 1
I CE E XPERIEN CE

Umberto Esposito,
esperto di
documentazione
fotografica e fondatore
di Wildlife Adventures,
in un tratto della foresta
vetusta di Coppo
del Principe, una
delle cinque riserve
integrali del parco

1 2 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE E XPERIEN CE

si ascoltano le persone che lavorano sul campo:


guide, biologi, guardiaparco.
Gli orsi sulle Alpi erano quasi estinti, pri-
ma del piano di ripopolamento Life Ursus. In
Abruzzo invece hanno sempre resistito, nono-
stante il bracconaggio, gli incidenti stradali,
l’antropizzazione e la pressione del turismo.
La principale difficoltà con l’orso marsicano
è proteggerlo in un territorio troppo picco-
lo per contenerlo: il parco d’Abruzzo non è
l’Alaska o il Saskatchewan, qui la terra degli
orsi si attraversa in mezz’ora ed è tagliata da
una trafficata strada provinciale. Ogni loro
problema deriva dal contatto con gli umani,
che in quest’area non può essere evitato ma
solo gestito, ed è questa la sfida del futuro.
Pochi conoscono bene la questione quanto
Umberto Esposito, che divide il suo tempo
tra la documentazione fotografica e l’attività
di guida per la sua Wildlife Adventures. Il
primo incontro risale all’adolescenza, durante
un’escursione alla Stand by Me nei boschi con
gli amici. All’epoca aveva già la passione per le
foto: si era avvicinato troppo a un esemplare
molto grosso e si trovò a brandire il cavalletto
come improbabile arma di difesa. A guardare
la scena e a rimproverarlo c’era già Ezechia: la
prima regola con gli orsi è la giusta distanza,
nel loro e nel nostro interesse. «Nessuno ne
conosce la soglia di tolleranza a due metri»,
spiega Elisabetta Tosoni, biologa. Ed è meglio
non scoprirla: in Abruzzo non si registrano
aggressioni alle persone dagli Anni 40, ma
ne basterebbe una − sostengono tutti − per
rovinare il lavoro di decenni.
Esposito è l’inventore del bear watching in
Abruzzo: «La ricerca dell’equilibrio tra uomo
e orso è uno dei temi di questo territorio, dove
la densità dell’animale è una delle più alte al
mondo. Qui dovrebbero vivere al massimo 20
esemplari, non 60 come dicono le ultime sti-
me». Uno degli obiettivi è incoraggiarli a uscire
dal parco, usando corridoi come le Gole del
Sagittario o il Monte Genziana per spingersi
a nord, verso il Parco della Majella. È un’o-
perazione che presenta rischi, ma necessaria.
C’è un ulteriore motivo di urgenza: gli orsi
si stanno abituando alle persone, iniziano a
considerare i paesi come fonti di cibo e luoghi
sicuri. La scorsa estate, Amarena ne ha visitati
regolarmente un paio con i suoi cuccioli.
«I maschi uccidono i piccoli per far tor-
nare le femmine in calore, le madri fanno di
tutto per proteggerli da questa minaccia nei
primi mesi», spiega Ezechia. Anche loro hanno
capito che gli umani sono cambiati, che sono
tendenzialmente più animalisti e che San Se-
bastiano dei Marsi può essere più sicura del
bosco. L’orso nel borgo può essere l’occasione
per scattare una gran foto, ma «un animale che

NOVEMBRE 2020 / 1 2 3
I CE E XPERIEN CE

non ha più paura delle persone corre un rischio e mi causano 9mila euro di danni all’anno».
enorme». Anche per questo serve più spazio, Quello delle galline uccise è il tipo di
allargando l’area di protezione ecologica. episodi che in Trentino ha causato clamore
Claudio Di Domenico è allevatore da intorno all’orso problematico M49. In Abruzzo
generazioni: solo quest’anno ha perso una la tensione cova sotto la superficie e va gesti-
cinquantina di galline e una pecora a causa di ta, perché, come dice Stefano Orlandini, «i
un doppio assalto di orsi. «Sono andato nella conflitti si scaricano sempre sugli orsi». Lui
Claudio Di Domenico stalla di notte perché una vacca doveva parto- lavora nel settore petrolifero, è un giramondo
con le sue mucche rire, e uno di loro è uscito dal pollaio di corsa, e qui lo definiscono «un gran rompicoglioni»,
al pascolo nei pressi illuminato dai fari del furgone». Ha trovato ma anche uno di cui gli allevatori si fidano.
di Villetta Barrea. La sua galline mangiate o spezzate a metà, il pollaio Nel 2012 ha fondato Salviamo l’orso, con
azienda, La Grancia distrutto. Il parco rimborsa i danni, ma la sua cui si occupa della mitigazione concreta del
di Sant’Angelo, produce esasperazione è quella che porta allevatori e rischio. Fanno parte del progetto l’educazio-
formaggi e carne. coltivatori a essere i primi nemici della fauna ne ai confini del parco, dove la gente è meno
Quest’anno, a causa selvatica in Italia. «Il mio principale problema pronta a convivere con questo animale; l’in-
degli orsi, ha perso sono i cervi, evitano le recinzioni elettriche stallazione di cartelli; la raccolta di fondi (dal
diversi animali come se avessero studiato all’elettrotecnico brand Patagonia al filantropo inglese Paul Lister);

1 2 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE E XPERIEN CE

l’installazione di catarifrangenti che inibiscono tato un accoppiamento, sperimentato l’au-


l’attraversamento se ci sono i fari di un’auto; la mento della confidenza quando si trovò due
messa in sicurezza delle vasche della pastorizia. cuccioli a strusciarsi contro i suoi pantaloni,
Il modello di Orlandini è la Bear smart conservato decenni di appunti. Li ha trascritti
community, cioè una comunità in grado di co- per donarli al nipote Antonio, che prosegue
esistere con gli orsi, crescere con loro, sminare l’attività del nonno in forma diversa: gestisce i
i conflitti. «Il nostro obiettivo è tramandare social del parco. Proteggere l’orso passa anche
l’orso marsicano alle nuove generazioni». Se dall’informazione.
non si è estinto, e possiamo parlare di smart I 60 esemplari d’Abruzzo sono un patri-
community, lo dobbiamo a persone come Giu- monio nazionale anche «come ombrello per la
seppe Di Nunzio, 94 anni, memoria storica e conservazione», spiega Esposito. «L’impegno
Giuseppe Di Nunzio, fotografo non ufficiale dell’orso d’Abruzzo. di proteggere questo animale carismatico e
guardiaparco in pensione, Quando divenne guardiaparco, a metà degli simbolico ricade su tutto il territorio, sulle
insieme al nipote Antonio Anni 50, conosceva l’area «pietra per pietra». specie che il pubblico non vede mai, sulle fo-
(che oggi gestisce i social Erano tempi in cui i bracconieri ammazzavano reste vetuste dove vive, sull’ambiente nella sua
del parco), per le vie gli orsi e poi fotografavano l’impresa. interezza». Proteggere l’orso significa proteg-
di Villetta Barrea Lui è uno dei pochissimi ad aver documen- gere noi stessi.

1 2 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
GIMOS.COM CRAFTED FOR ADVANCED URBANISTS SINCE 1975
I CE E XPERIEN CE

SULLE TRACCE
DEI FANTI BIANCHI
Sciare sul Col di Lana,
nel teatro innevato
della Grande Guerra
Testo di LUCIA GALLI

uanti di lana da imbottire


con la carta, scarponi lar-

G
ghi contro il gelo, paglia e
sego. Wind stopper e mi-
crofibra sono esclusi dall’e-
quipaggiamento, che non
appartiene allo sciatore del terzo millennio,
ma ai soldati di un secolo fa. Eppure la neve
e i luoghi sono gli stessi. Coincide anche l’età
degli sciatori: ragazzi, giovani uomini. Dove
oggi si respira la libertà di una giornata sulla
neve, cent’anni fa si tratteneva il fiato per
il freddo e per non farsi sentire dal nemico.
Alpini allora, viandanti delle Alpi oggi: in
comune il fatto di essere sciatori, che durante
la Grande Guerra poteva significare salvarsi
la vita. Sulle Dolomiti c’è un tour a cui tutti
dovrebbero partecipare almeno una volta. Più
intenso del classico Sellaronda, il Giro della
Grande Guerra coniuga panorami, storia e
geografia, ma soprattutto memoria e verità
per quei fanti bianchi che, insieme ai coetanei
austro-ungarici e ai kaiserjaeger tedeschi,
si trovarono l’uno contro l’altro armati dal
destino e da una divisa di un altro colore. Al
centro lui, il Col di Lana, con i suoi 2.452 Il futuro della perla delle Dolomiti com- Il giro della Prima Guerra
metri di gelo. Con le pareti più volte fatte prende i Mondiali del prossimo febbraio e Mondiale sugli sci
saltare in aria, oltre 8mila morti, una bellezza le Olimpiadi del 2026, ma il passato resta il ripercorre le tracce dei
ferita che, da anni, è stata recuperata grazie tesoro più prezioso. «Dove non si passava per soldati che combatterono
all’associazione nazionale Alpini e alla gente la neve, si scavava il ventre della montagna e sul Col di Lana. Cortina
del posto che non ha dimenticato. si incidevano le cenge», racconta Illing. Si può Delicious organizza
«La valorizzazione del percorso, anche guardare il film di Luis Trenker Montagne in anche ciaspolate più brevi
con gli sci, regala spessore a ogni viaggio: fiamme per un veloce ripasso. E magari a qual- nella zona del Col Gallina,
andare per monti è sinonimo di libertà e mo- cuno verrà di nuovo in mente di canticchiare mentre il Lagazuoi Expo
vimento, ma non è stato sempre così», spiega Bombardano Cortina: «Dicon che gettan fio- Dolomiti completa
Stefano Illing, direttore dello spazio espo- ri, oilà! Tedeschi traditori, è giunta ... su quella l’esperienza con mostre
F OTO B A N D I O N

sitivo Lagazuoi Expo Dolomiti e anima del vetta la baionetta, la baionetta scintillerà». legate alla montagna
consorzio Cortina Delicious dove, fra Giau e Per capire quanto accadde fra il 1915 e il
Cinque Torri, si concentrano molte fra trincee, 1917, prima che il fronte retrocedesse sulla
postazioni e gallerie (cortinadelicious.it). linea del Piave, oggi basta alzarsi presto e cal-

1 2 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
CIRCOLO1901.IT
I CE WO RLD

zare gli sci. Serve tutta la giornata, con qualche


passaggio in bus, per sciare sugli 80 km della
Grande Guerra. Serve anche una buona guida
per ottimizzare i passaggi e per farsi raccon-
tare alcune zone ancora off limits dopo la
tempesta Vaia, come i Serrai di Sottoguda,
che servivano come percorsi di rifornimento
alle prime linee, ma la bellezza è assicurata
in senso orario, sfilando attraverso il Cadore,
carezzando con gli occhi Pelmo e Civetta,
poi la Marmolada, con le piste di Alleghe e
Arabba, per tornare lungo l’Alta Badia e la
Valparola fino al Falzarego sul Lagazuoi. E
magari fermarsi negli spazi di Expo Dolomi-
ti che completano l’esperienza con un ricco
programma di mostre, come quella in corso
dedicata al K2 (lagazuoi.it).
In senso antiorario, però, il tour debutta
con la discesa dell’Armentarola, che da sola
vale il viaggio, fra rocce, cascate di ghiaccio
e carrozza con cavalli che sostituisce lo ski
lift. Chi non scia può scegliere le ciaspole per
un percorso più breve intorno al Col Gallina,
accompagnati da rievocatori in divisa d’e-
poca. Bombardano Cortina stavolta è solo
un’emozione.

F OTO B A N D I O N

1 3 0 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
GQ ICE PEAK
I Ragni di Lecco verso

SPIDER
la vetta del Nevado
Ishinca (5.530 m) in Perù.
Nella pagina accanto:
Matteo De Zaiacomo
sulla vetta dello Shivling

MEN
(6.543 m) in India.
La storia del team
è raccontata nel libro
di Serafino Ripamonti
I Ragni di Lecco.
Una storia per immagini
Da 74 anni, i Ragni di Lecco (Rizzoli editore,
tessono le fila del grande pagg. 256, € 24,90)

alpinismo. Storia di uomini


che hanno affrontato
l’impossibile e di chi
ne ha meritato l’eredità

Testo di MARCO TRABUCCHI

a loro bandiera ha svento-

L
lato sulle più importanti
montagne del pianeta, ma
le radici del team restano
orgogliosamente piantate
su quelle che si innalzano
sopra Lecco: il Resegone e la Grignetta. È in
particolare su quest’ultima − una cattedrale
naturale formata da pinnacoli e guglie di
roccia − che si sono formati i celebri Ragni
della Grignetta, più comunemente noti come

F OTO D I G I U S E P P E L A N F R A N C O N I G I U S E P P E ; C O U RT E SY R AG N I
Ragni di Lecco. Un gruppo di ragazzi che
indossa un maglione rosso con il simbolo
del ragno a sette zampe cucito sulla manica
sinistra, diventato nel tempo la divisa di
scalatori d’eccezione come Carlo Mauri,
Casimiro Ferrari, Riccardo Cassin, Walter
Bonatti. E oggi portato con onore da Mat-
teo Della Bordella e da alcuni tra i migliori
talenti dell’alpinismo mondiale.
Dal 1946, l’anno di fondazione del
gruppo, a oggi i Ragni si sono arrampicati
ovunque esistano frattali gelidi e vertigini
a strapiombo − dalle pareti alpine fino alla
Patagonia, al Karakorum, all’Himalaya, alle
Ande, all’Alaska e alla Groenlandia −, con
imprese entrate nella storia dell’alpinismo

1 3 2 / NOVEMBRE 2020
A COLPI
DI PICCOZZA
Per gli appassionati di arrampicata su
ghiaccio e di alpinismo è ovviamente
un accessorio fondamentale. Non a
caso compare nello stemma del Club
Alpino Italiano insieme a una corda
e a un binocolo, e in quello del Club
Alpino Svizzero abbinato a corda e
alpenstock.
North Couloir è il pezzo forte di
Climbing Technology, una piccozza
tecnica per cascate glaciali, pareti
nord e goulottes dotata di lama in-
tercambiabile e caratterizzata da un
profilo lavorato che garantisce una
penetrazione nel ghiaccio ottimale.
L’attrezzo − su cui possono essere in-
stallate le masse addizionali Impact
Hammer che aumentano il volume
battente sulla testa − è inoltre dota-
to di due supporti: il primo (Change
Over) consente comodi cambi di
mano; il secondo (Bumper) offre inve-
ce sostegno consentendo di scaricare
il peso sull’attrezzo. Prezzo: 173,80 €.

classico. Come quella compiuta da Carlo e slavine è riuscito a raggiungere il campo


Mauri e Walter Bonatti nel 1958, insieme base. «Italian climbers conquer the devil’s
a Riccardo Cassin e altri cinque compagni. creation», hanno scritto sulla rivista Life
La cordata era ai piedi della “montagna lu- gli americani. E John Kennedy in persona
cente”, il Ghasherbrum IV in Pakistan. Nel si complimentò con loro.
suo libro Quando il rischio è vita, Carlo Negli anni a seguire le conquiste si
Mauri ha scritto: «Mi chiedo ora, che sto sono incatenate vigorose, di avventura in
scrivendo a casa, davanti al mio lago… ma avventura, aprendo anche a un alpinismo
come ero lassù per resistere a tanto? Ero un più esplorativo e all’arrampicata, che diventa
altro? Ecco, la vera gioia dell’alpinista è di grande con le libere nelle grandi pareti. Ma
sentirsi come uno sconosciuto che arrampica è il richiamo del ghiaccio a risuonare come il
per scoprirsi ogni volta diverso, e perciò canto di una sirena: ci sono, in particolare,
continua a scalare, a osare, o perché al di la spedizione sull’Everest nel ’92 e sul K2
là di certi limiti egli si inventa». quattro anni dopo, conquista martoriata
Qualche anno dopo è stata l’ascesa del dalla perdita di Lorenzo Mazzoleni.
F OTO D I K . D E L L’ O RTO , C L I M B I N G T E C H N O LO G Y

McKinley, la montagna più alta del Nord Oggi il nome dei Ragni è tenuto alto da
America, in Alaska, a entrare nella storia. Matteo Della Bordella, Simone Pedeferri,
Per raggiungere la vetta il gruppo guidato David Bacci, Luca Moroni, Luca Schiera e
ancora dal veterano Cassin (49 anni, all’epo- Matteo De Zaiacomo, protagonisti di al-
ca) ha scelto il maestoso lato sud, una delle tre storiche ascensioni in tutti gli angoli del
più grandi pareti del pianeta: 3.000 metri di pianeta, dal Perù al Canada, dal Pakistan
dislivello e in mezzo una muraglia articolata, all’amata Patagonia con la Torre Egger e il
con precipizi infiniti. Dopo 17 ore di scalata, Cerro Torre, passando per la Groenlandia
raggiungere la vetta è risultato solo la metà con un’avventura al confine tra esplorazione
dell’impresa. La discesa si è infatti rileva- e alpinismo. Una lunga ragnatela che non
ta feroce; il gruppo era allo stremo, e solo smette di intrecciare amicizie autentiche e
dopo un principio di congelamento, cadute grandi imprese.

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 3 3
I CE PE AK

LE VIE EFFIMERE
DELL’ICE CLIMBING
Per scalare pareti ghiacciate
occorrono audacia e tecnica:
i segreti di Maurizio Tasca
Testo di MARCO TRABUCCHI

li addetti ai lavori le chia-


mano vie effimere perché

G
si possono tentare solo in
brevi periodi all’anno e
sono ogni volta diverse,
visto che si modellano
in base alla consistenza
del ghiaccio. La progressione necessita di
piccozze, ramponi e si è assicurati da una
corda, legati al compagno a valle. Proprio Il Ragno
come accade con l’arrampicata su roccia, Maurizio Tasca
ma guai a metterle a paragone. sulla grotta
«A livello sportivo, l’arrampicata su di ghiaccio blu
ghiaccio consente maggiore libertà di mo- Skaftafell,
vimento, permette di seguire la linea che si in Islanda. Sotto:
preferisce», spiega Maurizio Tasca, 29 anni, in progressione
guida alpina e membro del gruppo dei Ragni sulle cascate
di Lecco, grande appassionato di ice climbing. a Glacenost,
«Oltre al contesto naturalistico, mi affascina in Alta Savoia
la materia mutevole del ghiaccio. Ogni casca-
ta è unica e mai uguale a se stessa».

Sulle Alpi le condizioni ideali si trovano


nel periodo compreso tra metà gennaio e gli
inizi di marzo, anche se il cambiamento cli-
matico sta spostando lo zero termico più in
alto rendendo tutto più difficile.
«Sono però gli sbalzi di temperatura
a preoccupare di più», continua Tasca. «Il
primo segreto per una buona arrampicata è
infatti testare la qualità del ghiaccio e stu-
diarne la conformazione: se la temperatura
è eccessivamente rigida risulterà troppo duro
F O T O D I M AT T E O M E U C C I ; E L I S A N E G R O

e tenderà a spaccarsi. Al contrario, il caldo


tende a scollare il ghiaccio dalla roccia ren-
dendo l’ascesa altrettanto pericolosa».
Tra i luoghi più spettacolari dove Tasca
ha puntato le sue piccozze ci sono i templi
Sixt-Fer-à-Cheval in Francia e Kandersteg,
in Svizzera. Per non parlare dell’Islanda. «Lì
la natura è primordiale, con grotte e pozzi
scavati dall’acqua nel ghiacciaio, profondi
anche 70 metri».

1 3 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE PE AK

A SANGUE
FREDDO
A suo agio negli ambienti
più estremi, Aldo Kane
ha fatto dell’avventura
una filosofia di vita
Testo di ILARIA CHIAVACCI

è un luogo talmente geli-


do dove perfino l’acqua


bollente, gettata in aria,
si trasforma in polvere di
ghiaccio: eppure anche a
Oymyakon, nella Siberia
Russa, Aldo Kane si sente
a casa. Avventuriero di professione, ma an-
che produttore e mental coach, aveva solo
16 anni quando ha completato l’addestra-
mento per entrare in uno dei comparti d’elite
delle forze armate britanniche – il Royal
Marines Commando. Giusto per dire di che
tempra è fatto. L’uomo giusto per diventare
protagonista di uno dei tre mini film della
campagna Canada Goose Live In The Open,
accomunati da concetti come resilienza e
perseveranza che, nel suo caso, hanno molto
a che fare con l’equipaggiamento mentale.
«Live In The Open per me non è solo uno
slogan», dice, «perché ho davvero passato
la maggior parte della vita a contatto con
la natura imparando a capira, per riuscire
sopravvivere anche in situazioni estreme».
L’ultima volta che ha rischiato la vita?
Di recente. Attraversare i ghiacciai è sem-
pre pericoloso, ma per uno show a cui ho
lavorato mi sono dovuto calare dentro a
un mulino glaciale, che è letteralmente un
buco nero attraverso cui l’acqua penetra
dalla superficie. Ecco, muoversi sul ghiaccio spaventosi, ma regalano sempre preziosi Lo scozzese Aldo Kane,
perenne con in più l’acqua che scorre credo insegnamenti di vita. Lì si impara a essere 43 anni, uno degli uomini
sia una delle situazioni peggiori in assoluto efficienti, a equipaggiarsi bene, a entrare più “duri” al mondo,
in cui ritrovarsi. in sintonia con l’ambiente circostante e a è tra i protagonisti
Il ghiaccio può essere insidioso, ma offre prepararsi al peggior scenario possibile. Io della campagna Canada
anche paesaggi spettacolari... lo ripeto sempre: «Se non riesci a pianificare, Goose Live In The Open
Uno dei posti più incredibili dove sia mai metti in conto di fallire».
stato è Scoresby Sund, un fiordo nel sud est E come ci si può tirare fuor i dal
della Groenlandia che è tra i più estesi del peggiore scenario possibile?
pianeta. L’ho attraversato in kayak. Affrontando la situazione, agendo rapida-
Come mental coach spesso por ta mente e rimanendo flessibili. Nelle spedizio-
i manager in situazioni estreme anche ni più dure e sfiancanti è la testa a guidare
dal punto di vista climatico. Come mai? il gioco, che quindi va allenata quanto la
I luoghi più freddi del mondo posso essere resilienza fisica.

1 3 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
Quando cala prepotentemente la temperatura,
la risposta è solo: il piumino. Anche in città e abbinato Foto di ALESSANDRO OLIVA
THE BIG CHILL al completo sartoriale. Questione di eleganza Servizio di NICOLÒ ANDREONI

HERMÈS
GABRIELE
SARTORIA
S A I L S , abito

P A S I N I , borsa
Piumino N O R T H

X A C U S , cravatta
L A T O R R E , camicia
I CE WARD RO BE

Giubbotto
PAUL&SHARK,
abito M A N U E L
R I T Z , dolcevita
BLAUER USA,
cintura
DSQUARED2,
cappello N E W E R A ,
scarpe G E O X
RESPIRA

G Q I TA L I A . I T
Piumino T E N C ,
abito
TAGLIATORE,
camicia X A C U S ,
cravatta
DSQUARED2,
scarpe G E O X
RESPIRA

1 4 0 / NOVEMBRE 2020
I CE WARD RO BE

Piumino C . P .
C O M P A N Y , abito
LUIGI BIANCHI
MANTOVA,
camicia X A C U S ,
cravatta P A U L
S M I T H , scarpe
CHURCH'S

G Q I TA L I A . I T
I CE WARD RO BE

Parka H E V Ō ,
abito C I R C O L O
1 9 0 1 , camicia
C R U N A , cravatta
L A R D I N I , borsa
PAUL SMITH
Parka W H I T E
MOUNTAINEERING
X COLMAR
A . G . E . , abito
BRIGLIA 1949,
camicia X A C U S ,
cravatta L A R D I N I ,
scarpe C H U R C H ' S

NOVEMBRE 2020 / 1 4 3
I CE WARD RO BE

Parka C A N A D A
G O O S E , abito
BRUNELLO
CUCINELLI,
camicia C R U N A ,
cravatta
ELEVENTY,
cappello P E O P L E
OF SHIBUYA,
borsa P I N E I D E R
1 7 7 4 , scarpe
CHURCH'S

1 4 4 / NOVEMBRE 2020
I CE WARD RO BE

Gilet B E S T
COMPANY,
abito e cravatta
L A R D I N I , camicia
X A C U S , borsa
DSQUARED2,
scarpe G E O X
RESPIRA
I CE WARD RO BE

Gilet S T O N E
ISLAND
SHADOW
PROJECT,
camicia X A C U S ,
cravatta
DSQUARED2,
pantaloni
M A R K U P , occhiali
da vista
MONTBLANC,
scarpe G E O X
RESPIRA

G Q I TA L I A . I T
Piumino, abito
e camicia D I R K
BIKKEMBERGS,
cravatta
E.MARINELLA,
portachiavi P A U L
S M I T H , borsa
DSQUARED2

Modello: Andrea
Quaranta @WhyNot;
Grooming:
Giovanni Iovine
@W-Mmanagement;
Fashion Market Editor:
Michele Viola NOVEMBRE 2020 / 1 4 7
I CE WARD RO BE

LA VETTA
DEL LUSSO
Abbigliamento tecnico
performante e super chic:
Dior si dà alla montagna
Testo di ILARIA CHIAVACCI

universo sciistico giappo-


nese non accende solo le

L’
fantasie dei più accaniti
freerider (la consistenza
polverosa della neve lo
rende una meta fenome-
nale per gli amanti di sci e snowboard
d’alpinismo), ma anche quelle di estre-
ma coolness di Kim Jones, il direttore
creativo della linea maschile di Dior.
Per confezionare la Ski Capsule − una
selezione di capi, accessori e attrezza-
ture che definiscono perfettamente il
concetto di lusso applicato alla perfor-
mance − si è infatti rivolto a brand tanto
autorevoli quanto di nicchia del settore
neve. Il nipponico Descent è stato coinvolto
per definire giacche, piumini, softshell e
pantaloni ispirati dalle immagini vintage
degli sport invernali giapponesi: il minima-
lismo di Jones viene a patti con l’estro da
indossare in quota. Il design all’avanguardia,
prerogativa di Descent, acquista lustro con il
motivo Dior Oblique, elemento-chiave anche
di tavola da snowboard e di sci realizzati
in collaborazione con gli specialisti svizzeri
AK SKI, che nulla hanno da invidiare a un
equipaggiamento da gara. Gli svedesi POC
sono stati invece ingaggiati per definire i
caschi della capsule, tocco finale per assi-
curare una sicurezza deluxe.

Parka reversibile in tela tecnica


argento; gilet reversibile
in jersey di lana tecnica;
F OTO B R E T T L LO Y D F O R D I O R

pantaloni da sci in tela tecnica;


guanti in nylon tecnico;
stivali allacciati in vitello liscio
e rete; maschera con lente “Zeiss”
intercambiabile, antigraffio
e antiappannamento; snowboard
in carbonio e legno con punta
in metallo. Tutto D I O R
I CE WARD RO BE

UNA GIACCA
SENZA LIMITI
Come quella di Allen
Midgette, che Parajumpers
ha voluto come testimonial
Testo di SIMONA AIROLDI

i sono vite che seguono


percorsi lineari prestabi-

C
liti, e altre che nei confini
non riescono a stare. Allen
Midgette, classe 1939, fa
decisamente parte di que-
sta seconda categoria: at-
tore, pittore e collezionista di esperienze,
quand’era giovane si è trasferito per un po’
da New York in Italia, dove ha conosciuto
Pier Paolo Pasolini e Bernardo Bertolucci
recitando anche in alcuni dei loro film, per
poi tornare in patria ed entrare nella mitica
Factory di Andy Warhol: la sua arte si ispira
tuttora alla natura e affonda le radici nella
tradizione dei nativi americani.
Ecco perché è tra i prescelti da Paraju-
mpers per la campagna For Your Journey,
che celebra proprio la capacità di espandere i
propri orizzonti, fisici e mentali. Il brand ita-
liano, che si ispira all’outwear robusto dell’o-
monimo gruppo di soccorritori dell’Alaska,
ha radunato infatti sulle Catskill Mountains
un cast di creativi, fotografandoli con i mo-
delli più rappresentativi della collezione
invernale. Come il bomber in nylon oxford
laminato internamente con cuciture nastrate
su cappuccio, spalle e giromanica indossato
da Midgette. Perché per affrontare qualsiasi
viaggio occorre essere equipaggiati al meglio,
fuori e dentro di sé.

Il bomber
della collezione
Parajumpers AI 20-21
ha cappuccio
e fodera staccabile
imbottita in piuma,
toppe di rinforzo
ai gomiti e tasche multiple,
fra cui una cargo esterna

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 149


I CE WARD RO BE

Ganci di metallo e pelle invecchiata


B O OT S a mano: in montagna il gusto è rétro,
senza dimenticare l’aspetto tecnico
GUSTO VINTAGE A cura di

MICHELE VIOLA

1 5 0 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE WARD RO BE

1. NEROGIARDINI 2. IGI&CO 3. BRIMARTS 4. A.S.98


Stivaletto con zip laterale Tronchetto stringato in pelle Polacchino con tomaia in pelle Polacchino stringato in pelle
realizzato in pelle, con colletto di vitello con chiusura a zip di vitello invecchiata a mano, di vitello, fondo in cuoio con filo
imbottito e ganci in metallo. laterale e foderato in tessuto ganci in metallo e dettagli in di ferro passante a vista sotto
Prezzo: 159,50 €. GORE-TEX®. Prezzo: 129,90 €. tessuto tecnico. Prezzo: 239 €. la suola. Prezzo: 249 €.
nerogiardini.it igieco.it brimarts.it as-98.com

NOVEMBRE 2020 / 1 5 1
GQ ICE DESIGN

SPECCHIO
MAGICO
Il nuovo Mountain
& Cloud Cabin, in Cina,
offre ponti sospesi
e “astronavi” nel bosco
in simbiosi con la natura

Testo di OLGA NOEL WINDERLING

iciotto cabine in legno che


“galleggiano”nella foresta,

D
rivestite con lastre di metal-
lo su cui si specchiano fron-
de, albe, nebbia. Siamo a
Yichang, in Cina, nella pro-
vincia centrale di Hubei,
dove il nuovissimo Mountain & Cloud Cabin
firmato WikiWorld + Advanced Architecture
Lab offre nidi futuribili nascosti nella natura:
c’è quello sospeso sulla valle del tè, grazie a
un ponte di legno lungo 14 metri; il loft-na-
vicella tra gli alberi, verticale e su due piani;
la cabina T&Y fluttuante che si affaccia sulle
montagne, con vista spettacolare su tramonti
e nuvole... In tutto cinque tipologie di alloggio
dotate di riscaldamento a pavimento e con un
ricambio d’aria di 100 metri cubi all’ora, per
respirare a pieni polmoni la natura, dove i più
esigenti possono prenotare le varianti dotate
di camino, e tutti hanno a disposizione anche
una caffetteria e una piscina.
Mu Wei, l’architetto di Shanghai a capo del
Uno dei diciotto alloggi
progetto, ha vissuto diversi anni in Norvegia, il
specchianti (dai 35 ai 65
che spiega come mai gli interni in legno hanno
mq) del nuovo Mountain
un design minimalista nordico e sono votati
& Cloud Cabin
al comfort di lusso. Quanto alla struttura nel
a Yichang, nella provincia
suo insieme: «Le cabine sembrano provenire
di Hubei, realizzato da
F OTO A RC H - E X I ST

dal futuro, ma scompaiono nella foresta. Per-


Wiki World + Advanced
ché non si può comandare la natura, ma solo
Architecture Lab.
cercare di farne parte».
Info: wiki-building.com

1 5 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
DOMINARE La nuova piattaforma
panoramica

LA VALLE Iceman Ötzi Peak


sorge sulla cresta
del ghiacciaio,
Testo di ILARIA CHIAVACCI in Val Senales

acciaio corten è scuro come


la roccia brulla dei 3.251

L’
metri d’altitudine dove
è appena sorta la piatta-
forma Iceman Ötzi Peak.
Realizzata dallo studio di
architettura noa * network
of architecture, è l’ultimo progetto artistico
nato in Val Senales, Alto Adige, che si inserisce
nell’ambiente nella maniera meno invasiva
possibile. La piattaforma, che incorpora la
croce di vetta, è appoggiata al terreno solo
nei punti strettamente necessari e, dall’ester-
no, sembra come sospesa. I pannelli verticali
frammentano lo sguardo come un susseguirsi
di diapositive, mentre il parapetto di vetro
invita a godere l’immensa bellezza della val-
le. La posizione particolare − si accede dal
Maso Corto tramite una scala che parte dalla
stazione a monte delle Funivie Ghiacciai Val
Senales − consente di osservare con precisione
il luogo del ritrovamento di Ötzi, la mummia
di 5.300 anni fa rinvenuta da due alpinisti nel
1991 che dà il nome all’opera, grazie a una
feritoia dalla forma geometrica.

VIVERE
SULLA CIMA
Testo di OLGA NOEL WINDERLING

al classico chalet di legno


a Chamonix, in Francia,

D
al ritiro montano con ve-
trate cielo-terra in Nuova
Zelanda, a Central Ota-
go. Per raccontare tutti i
diversi modi di vivere in
vetta, la casa editrice Phaidon ha riunito i
F O T O D I VA L E N T I N J E C K

La cover di Living in the progetti architettonici più significativi nel


mountains (Phaidon, libro Living in the Mountains, dove attraver-
39.95 €). A destra: Holiday so 256 pagine e ben 250 immagini propone
House a Rigi Scheidegg, un tour globale guidato alla scoperta di abi-
in Svizzera. Architetti: tazioni progettate per resistere a situazioni
Andreas Fuhrimann estreme, offrire vedute da brivido, riparare
e Gabrielle Hächler dal freddo, proiettare all’esterno.

NOVEMBRE 2020 / 1 5 3
I CE D ESI GN

li ultimi “big” a conversa- era una meta popolare per l’arrampicata e


APPUNTAMENTO re sui divanetti della hall
sono stati John Malkovich
per i viaggiatori del Gran Tour d’Europa,
francesi, tedeschi, inglesi». Merito probabil-

A CORTINA
Hotel de la Poste è un’icona
G e Paolo Sorrentino dopo le
riprese di alcune scene del-
la serie The New Pope. Ma
l’Hotel de la Poste di Cor-
mente anche dei Campionati del Mondo di
sci alpino, che si terranno a febbraio 2021,
e delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina
in programma per il 2026. «Noi, che all’Ho-
dell’ospitalità nelle tina d’Ampezzo, nei suoi 216 anni di attività, tel de la Poste vantiamo anche una discreta
Dolomiti. Il suo patron non è nuovo alle connessioni con il mondo del tradizione godereccia, all’evento abbiamo
racconta la contemporaneità cinema. «Da qui sono passati i più grandi, in dedicato un cocktail, l’aperitivo Amico, che
queste montagne sono stati girati anche alcuni sta appunto per Milano-Cortina. È a base di
Testo di ILARIA CHIAVACCI western di Sergio Leone», ricorda Gherardo select, lo spirito dei veneti doc, con l’aggiun-
Manaigo, direttore dell’albergo da dieci anni ta di prosecco, vodka e spremuta d’arancia
e discendente della famiglia fondatrice. espressa. Il fatto è che l’essenza festaiola fa
L’hotel, uno dei trenta locali storici parte della nostra tradizione e di questa città.
d’Italia, è una delle pietre miliari della vita Qui c’è sempre qualcosa da fare: che si tratti
ampezzana, dove negli ultimi tempi la mon- di appuntamenti sportivi, mondani o gourmet
danità sta lasciando sempre più spazio allo − c’è una vera e propria sfida in atto tra gli
sport e al benessere. «Anni fa avevamo il chef della zona − il calendario è fitto e noi
parcheggio pieno di macchine sportive, oggi ci stiamo preparando al meglio grazie a una
il deposito bici è pieno di mountain bike. La procedura di sanificazione con macchine a
vita sana all’aria aperta si sta sostituendo al ozono, che riescono a saturare tutti gli angoli
glamour tout court. Si tratta di una sorta di delle camere dando garanzia di abbattimento
ritorno alle origini: nell’Ottocento Cortina al 100% di qualsiasi rischio».

1 5 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE D ESI GN

L’ESTETICA
DELLO SPORT
Arrampicata, escursioni,
relax: il lusso di ritemprarsi
ai piedi del Monte Rosa
Testo di MARZIA NICOLINI

opo i wellness hotel e le


medical spa, si conferma

D
il trend degli sport hotel.
Apripista e promotore
di una vacanza attiva è
CampZero, a Champoluc,
costruito secondo i princìpi
dell’architettura green. Il primo Active Luxury
Resort dedicato agli appassionati della mon-
tagna nasce dalla passione di Silvio Scaglia
− CEO di SHS Management e chairman di
Elite World − che ne ha affidato la direzione
sportiva a Rudy Perronet, sua guida alpina per
anni e membro del team di soccorso del Monte
Rosa: classe 1982, un rapporto viscerale con
il comprensorio nel quale è nato e cresciuto,
Perronet si prende personalmente cura delle
attività proposte agli ospiti di CampZero,
creando programmi “sartoriali”. «Mi ispiro
a tre concetti-chiave: allenamento, prudenza
e contemplazione», racconta. «Cerchiamo di
tradurre questi valori a chi viene in visita al
resort, il cui vero lusso è il paesaggio moz-
zafiato del Monte Rosa, con 18 cime oltre i
4.000 metri». A cui si aggiungono il comfort e
l’atmosfera raffinata dell’hotel. «CampZero è
la perfetta base di partenza per grandi avven-
ture e il posto giusto per tornare a rigenerarsi,
per ripartire con nuove energie».
Non manca la tradizionale area spa, ma
il fiore all’occhiello è il planning sportivo: si
va dalle escursioni outdoor per ogni livello
all’imponente climbing wall coperto (40 itine-
rari su 12 metri in altezza). Senza dimenticare
l’ice wall esterno, per cimentarsi con la scalata
su ghiaccio. Obiettivo: perdere la testa per la
montagna, letteralmente.

L’ice wall di CampZero,


a Champoluc, dedicato alla
scalata su ghiaccio. In alto:
il resort, costruito
in armonia con la natura,
utilizzando larice e corten

1 5 6 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
La mia fuga sono le
Marche,
il paradiso del

Bike. Vincenzo Nibali


I CE D ESI GN

e provate a pensare all’idea fabbisogno energetico annuale in tutto il mon-


VENTO rappresentativa di un profu- do. Bulgari ha scelto un produttore di vetro

S
mo connesso a un progetto che utilizza energia elettrica rinnovabile al
DI LIBERTÀ di home design, siete già più
vicini all’identità di Bulgari
100%, riducendo in questo modo le emissioni
di CO2 legate alla produzione dei flaconi di
Il nuovo profumo di Bulgari Man Glacial Essence. L’ha- Bulgari Man Glacial Essence. Inoltre il packa-
nasce dall’idea di un habitat bitat in questo caso sono i ging esterno di Bulgari Man Glacial Essence
seracchi e i crepacci a quota 3.600 metri di è prodotto utilizzando carta proveniente da
puro e sottozero un ghiacciaio europeo, che il regista Damien fonti certificate, garantendo una completa
Krisl e il fotografo Chris Colls hanno fatto tracciabilità lungo tutta la filiera. In coerenza
Testo di PIETRO BONALUMI scalare al modello canadese Nick Bateman. con questo contesto produttivo e propositivo,
Non si tratta di una trovata d’importazio- la fragranza realizzata dal maestro profumiere
ne artificiosa, ma di rappresentazione dello Alberto Morillas trattiene una ventata di fre-
spirito racchiuso nel flacone di vetro della schezza da brivido e ha l’ambizione di irradiare
nuova fragranza di Bulgari. Non è secondario la potenza liberatoria di uno scenario alpino
poi che il vetro che racchiude questa essenza, d’alta quota, dove l’auspicabile purezza dei
Sopra, il modello Nick prodotto da Stölzle Masnières Parfumerie SAS, ghiacci enfatizza la libertà di visione e pensiero
Bateman scelto segua una rigorosa politica ambientale che e libera l’orizzonte in un’idea di benessere.
da Bulgari punta alla compensazione delle emissioni di Così nell’ispirare note di zenzero, ginepro e
per interpretare CO2 . In pratica, una produzione dell’industria geranio, nel condividere artemisia, sandalo,
la campagna di Bulgari circolare che trae energia elettrica verde ed iris, intonati con muschio, cedro dell’Alaska e
Man Glacial Essence energia termica da biomassa, compensando clearwood, si ottiene un effetto d’ispirazione
(a destra, 111 €, 100 ml) i due terzi delle emissioni di CO2 legate al suo ed espirazione che solleva l’anima.

1 5 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
I CE FINAL

CHE MEMORIA
Giovanni Migliardi è la Bibbia vivente dello sci italiano. Ha ricoperto
ogni ruolo sportivo e manageriale nel mondo della neve. E ha scritto
un libro che trasmette valori immutati agli appassionati di questo sport
Testo di PIETRO BONALUMI

ochi sport sono oggetto di fetta dello sport internazionale e italiano che
maniacalità come lo sci. appare molto poco sotto i riflettori, ma ribolle

P
È questione di millimetri nel cono magmatico di un vulcano che va a
e di millesimi di secondo. temperatura perfetta solo quando sale in quota
Perché questa disciplina e mette gli sci sulla neve.
condivide la precisione Nei ricordi di Giovanni ci sono i gran-
delle attività connesse al mondo della velo- di atleti come Thoeni, Stenmark, Klammer,
cità, ma non ci sono auto o moto, semplice- Grissmann, Gross, De Chiesa declinati non
mente attrezzi. Il fattore umano, il talento, in epici resoconti, ma narrati senza sciupare
la preparazione sportiva, sono fondamentali righe, perché bastano per tracciarne l’essenza.
nella performance. Ma conta anche la testa, Lo sci è fatto di poche parole, il resto è core-
l’approccio, il feeling che si crea con il cam- ografia più adatta alle polemiche calcistiche
po di gara. Come negli sport di squadra e che al gesto atletico che scorre tra i pali. A
di contatto. Peccato che nello sci si sia soli. proposito, quelli dell’ultimo slalom di Alber-
Ecco perché gli sciatori amatoriali, che magari to Tomba prima del ritiro annunciato li ha
hanno avuto un piccolo passato agonistico tracciati Migliardi.
Mi ricordo di te. Una montagna di amici,
o continuano a fare la garetta con gli amici, Nel libro ci sono i luoghi che per gli sciatori
la mia vita sugli sci, di Giovanni Migliardi,
sono carichi di ricordi, di manie, di vezzi e sono ancora delle agorà del sapere: il ghiacciaio
Edizioni Mediafactory (pagg. 256, € 15).
di desideri. In primis quello di migliorare, di di Les2Alpes, dove Migliardi ha messo piede
Info: migliardi@sciaremag.it
imparare perfezionando gesti e tecniche. Ma la prima volta nel 1978, declinato in ogni sua
anche completare il proprio bagaglio cultu- spigolatura, dalla geografia alle scuole di sci.
rale sullo sci e arricchirlo di nuove esperienze gusto per la neve e finiscono a spiegarti per C’è il suo periodo da allenatore, tra metodo,
da condividere. Tutto questo è il bello dello ore perché una curva si divide in tre tempi e avventure da sci club, la promozione in Na-
sci. La formula magica che lo rende amato da ha senso percorrerli bene tutti. Quindi, se vi zionale. Poi ancora ci sono le due esperienze
decine di migliaia di italiani, che quando lo sentite pronti per un corso all’univeristà dello in aziende del settore. Nella Spalding di Chia-
provano cercano di non smettere mai più di sci non bucate quello dal 26 al 29 novembre venna, che il solo nominarla fa sospirare di
praticarlo. C’è un uomo che incarna completa- a Sankt Moritz (sciarecampus.it). malinconia ogni appassionato, e in Colmar,
mente questo insieme di valori, di ambizioni, Ma di Giovanni Migliardi e della sua at- che ancor oggi è il fiore all’occhiello dell’ita-
di piaceri. Si chiama Giovanni Migliardi, ha tività c’è un altro aspetto che ha senso appro- lianità nell’abbigliamento tecnico da sci, ma
trascorso la sua intera vita nel mondo della fondire: un libro. Sarebbe più onesto definirlo che ha fatto la storia della presenza azzurra
neve. Ha un negozio di sport con il fratello un manuale di memorie. Scorrendo le pagine in Coppa del mondo e nel lifestyle sulle Dolo-
Alberto, è maestro di sci, allenatore, è stato di Mi ricordo di te potreteritrovare emozioni miti. Una corposa sezione è dedicata a Sciare,
un atleta, uno skiman, responsabile tecnico che in forma simile avrete provato. Migliardi si ai mitici sci test, a quell’ambiente che già si
per Spalding, promoter per Colmar, fonda- è ricordato di circa 650 persone, le ha elencate alimenta di un fascino diverso, del gusto per
tore della scuola Sciinsieme ed è responsabile tutte in una leggenda degna dell’enciclopedia l’innovazione, per il particolare tecnico dei
tecnico della rivista Sciare. Ma soprattutto è della community sportiva che ruota intorno materiali, per i segreti che stanno nelle anime
fondatore di un’esperienza umana straordina- al circo bianco e a tutte le sue declinazioni. degli sci, nel peso delle piastre, nella capacità
ria, che GQ consiglia a tutti coloro che sono Migliardi ha estratto il midollo spinale di trovare qualcosa che renda lo scivolare più
davvero impallinati di sci, ha fondato i corsi di di un mondo fatto di persone, rapporti, espe- stabile, sicuro, performante e ancora più entu-
tecnica Sciare Campus. Quelli dove insegnano rienze umane, eventi sportivi, ma anche di siasmante, soprattutto per il grande pubblico.
campioni come Giorgio Rocca, Max Blardone mani che si sporcano di grasso e sciolina, di Un mondo che Giovanni vede scorrere nel suo
e istruttori come Gianluca Grigolo. Dei per- umoralità di ruvidi montanari, di calendari negozio Miar Sport, unico punto fermo di una
fezionisti che partono dal farti assaporare il e ritualità che scandiscono l’esistenza di una vita da nomade bianco.

1 6 0 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
MODA
I L FA S H I O N S H O OT I N G D E L M E S E

STAMPE ANIMALIER, BORCHIE, SUEDE, BOOTS E TANTA PELLE:


LO STILE ROCK INVADE IL GUARDAROBA MASCHILE

Giubbotto
T A G L I A T O R E , camicia
ALESSANDRO
GHERARDI,
T-Shirt D S Q U A R E D 2 ,
pantaloni R E - H A S H ,
cintura S A I N T
LAURENT
BY ANTHONY
VACCARELLO
F OTO D I P H I L I P GAY
M O DA

SERVIZIO DI
NIK PIRAS
FOTO DI
PHILIP GAY

1 6 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
Da sinistra a destra: soprabito,
camicia, pantaloni e cravatta
SAINT LAURENT BY
ANTHONY VACCARELLO;
giubbotto, camicia, pantaloni,
sciarpa e cintura S A I N T
LAURENT BY ANTHONY
VACCARELLO
M O DA

1 6 6 / NOVEMBRE 2020
Bomber e pantaloni
EMPORIO ARMANI,
scarpe V A L E N T I N O
GARAVANI

NOVEMBRE 2020 / 1 6 7
M O DA

1 6 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
Giubbotto, camicia,
pantaloni, sciarpa
e cintura E T R O .
Nella pagina accanto:
giubbotto, maglia,
fascia e pantaloni
BOTTEGA VENETA
Camicia R U F F O ,
pantaloni P E N C E
1 9 7 9 , cintura vintage,
scarpe V A L E N T I N O
GARAVANI.
Nella pagina accanto:
giubbotto, maglia,
pantaloni, collana
e bracciale C E L I N E
M O DA

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 7 1
Giacca, maglia, camicia
e pantaloni G U C C I .
Nella pagina accanto:
cappotto e bandana D I O R
M O DA

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 7 3
Parka V A L E N T I N O .
Nella pagina accanto,
da sinistra a destra:
maglia, camicia
e pantaloni
DSQUARED2;
gilet, cardigan, T-Shirt,
pantaloni e cintura
DSQUARED2
M O DA

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 7 5
In tutte le foto: giubbotto,
tank top e pantaloni
DOLCE&GABBANA,
cintura S A I N T
LAURENT
BY ANTHONY
VACCARELLO,
stivali C E L I N E

G Q I TA L I A . I T
M O DA
Giubbotto C A N A L I .
Nella pagina accanto:
giubbotto B R U N E L L O
C U C I N E L L I , T-Shirt
D S Q U A R E D 2 , pantaloni
RRD-ROBERTO RICCI
D E S I G N S , stivali
LOUIS VUITTON

Fashion Editor:
Nicolò Andreoni;
Grooming: Peter Gray
@Close Up using Ample
Angora Mousse Shu
Uemura AOH;
Casting Director:
Simone Bart Rocchietti;
Modelli: Daniele Sibilli
@Urbnmodels; Robin
Cocco @Special
Management; Tak
Bengana @Elite; Saeed
Oulali @NoLogo MGMT
Fashion Market Editor:
Michele Viola

1 7 8 / NOVEMBRE 2020
M O DA

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 7 9
STORIE
I R E P O R TA G E , L E F I R M E , L E I N T E R V I S T E D E L M E S E
F OTO M A X PA P E N D I E C K / T R U N K A R C H I V E

P182 LILY COLLINS P186 ABEL FERRARA


P192 FRANCESCO DI NAPOLI
P196 TIKTOKER DA BESTSELLERS
L’attrice e modella britannica Lily Collins, figlia di Phil (musicista
solista e storico componente dei Genesis) e dell’ex presidentessa
del prestigioso Beverly Hills Women’s Club Jill Tavelman
STO RIE

SEX &
THE LILY
Dopo anni di tranquillità, in cui gli uomini hanno
potuto riprendersi dal tornado Sarah Jessica Parker
e dall’ossessione delle donne per Mr. Big, arriva l’onda
d’urto di L I L Y C O L L I N S , neo archetipo della
femminilità in tacchi glam. Ma come,
proprio lei, la figlia del campione del romanticismo
maschile, ma sciupafemmine seriale, Phil Collins?
Testo di

SIMONA SIRI

C’è una scena di Emily in Paris che Creata dal mitico Darren Star − che la scrittrice come Carrie Bradshaw, ma fa
farà venire i brividi di freddo alla mag- grazie a Beverly Hills, 90210 e Melrose l’influencer, il che significa che invece del
gioranza degli uomini. È quando Emily in Place ci ha riempito l’adolescenza di sogni misterioso e sfuggente Mr. Big, il model-
un ristorante parigino ordina la bistecca californiani e poi con Sex and the City ci lo maschile, qui, è quello dell’Instagram
e quando il cameriere le chiede come la ha rovinato l’età adulta di miraggi newyor- husband, ovvero un compagno il cui ruolo
vuole, lei senza la minima ironia esclama: kesi − e interpretata da Lily Collins che primario è fotografare la propria donna
«Well done», ovvero ben cotta. A nulla è la Emily del titolo, una giovane esperta in modo da creare contenuto per il suo
servono le spiegazioni del poverino: guar- di marketing digitale che da Chicago si profilo Instagram. Una figura a metà tra
di, signorina, che la bistecca qui bisogna ritrova catapultata a Parigi senza neanche l’assistente personale e la migliore amica.
mangiarla media, se non al sangue. Lei saper dire buon jour, Emily in Paris rischia Il che ci porta al punto due: Emily e quelle
no, si impunta, tanto da far chiamare il di fare nel rapporto tra i sessi più danni come lei sono un tipo di donna totalmente
cuoco quando lui si rifiuta di servirle un delle gite all’Ikea. asessuata. Per una serie che ha già problemi
filetto che sembra una suola da scarpe. Da quando è apparsa su Netflix è sta- di credibilità, le scene di sesso − ma anche
Ecco, a questa scena, il gruppo di uomini ta criticata un po’ per tutto. È piena di quelle romantiche, eh − sono tra le cose
usato come campione che è stato costretto stereotipi sciocchini sui francesi, è poco meno credibili al mondo. Non solo, di tutti
a esprimersi ha avuto un sussulto. Tutto credibile (in una intervista Lily Collins ha gli stereotipi sulla Francia e i francesi stra-
si può sopportare tranne una donna che detto che Emily ha appena finito il college namente gli sceneggiatori hanno ignorato
non ha la minima idea di come ordinare e quindi avrebbe sui 22 anni. Quando le l’unico per cui ne sarebbe valsa la pena: il
la carne. hanno fatto notare che in questa economia triangolo. Avere a disposizione la protago-
F OTO M A X PA P E N D I E C K / T R U N K A R C H I V E

e di questi tempi nessun ventenne verreb- nista, il vicino di casa belloccio che fa lo
be mandato a Parigi, lei si è corretta, ma chef e la fidanzata bionda del belloccio con
ormai il danno era fatto), è esteticamente cui la protagonista diventa subito molto
Lily Collins, 31 anni, irritante da tanto è patinata. «Io con una amica, e non farli finire tutti e tre a letto
figlia di Phil Collins come Emily non ci uscirei mai», ha detto insieme, non è solo cattiva sceneggiatura,
e Jill Tavelman, un uomo del campione di cui sopra. Un è dolo bello e buono.
protagonista altro ancora ha aggiunto: «Ci eravamo Detto questo, Lily Collins è adorabi-
e produttrice di Emily appena ripresi da Sex and the City, se si le. Molto più Audrey Hepburn che Sarah
in Paris, la serie che impone il modello Emily siamo rovina- Jessica Parker, emana un fascino senza
è diventata il caso ti». Non ha tutti i torti. E per due motivi. palpitazioni né dramma. Trentenne, nata
televisivo dell’autunno Primo, perché giustamente Emily non fa in Inghilterra ma cresciuta a Los Angeles, una

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 8 3
STO RIE

«INTERPRETARE EMILY
È STATA UNA LIBERAZIONE,
PERCHÉ PRIMA NON ERO MAI
RIUSCITA A MOSTRARE
D AV V E R O I L L A T O L E G G E R O
DI ME STESSA»

parlato indirettamente nel ruolo a oggi


più famoso che le sia capitato, quello di
Ellen in To The Bone, film scritto e diret-
to da Marti Noxon presentato e molto
applaudito al Sundance Festival del 2017.
«Adoro i personaggi più dark», spiega oggi
a chi le chiede come si faccia a passare da
un ruolo così impegnativo e con lati così
oscuri a quello di Emily, tutta superficia-
lità, Instagram e bei vestiti. «Ma con ogni
film che faccio sento di poter esplorare
diversi lati del mio carattere. Non ho mai
voluto essere messa in una scatola per aver
interpretato un tipo specifico di donna.
Era da molto tempo che cercavo un ruolo
divertente, comico, spiritoso, alla moda.
E avevo bisogno che il personaggio avesse
anche intelligenza e cuore, che non fosse
unidimensionale. Interpretare Emily, per
me, è stata una liberazione, perché prima
non ero mai riuscita a mostrare davvero
il lato leggero di me stessa».
Bloccata a Los Angeles durante la qua-
rantena, oltre alla meditazione ha fatto
surf insieme al fidanzato, lo scrittore e
regista Charlie McDowell. Ha anche ini-
ziato a scrivere il suo secondo libro. «Non
riesco a ricordare l’ultima volta che ho
laurea in Giornalismo e un passato da model- Collins si fa più commerciale e anche sin- provato qualcosa di nuovo avendo nella
la, ha un vissuto molto più complicato di teticamente romantico. Il rapporto padre parte posteriore della mia mente la paura
quello che porta sullo schermo. Intanto è e figlia non è facile e porta Lily ad avere di fallire», ha dichiarato a W Magazine.
figlia di Phil Collins e della sua seconda problemi di anoressia. Nel libro autobio- «Con il surf ti metti in una posizione
moglie, l’americana Jill Tavelman, da cui grafico Unfiltered: No Shame, No Regrets, vulnerabile. Ti dà quella sensazione di
il musicista divorzia nel 1996, quando Lily Just Me uscito nel 2017 (e che a pensarci lasciarti andare ed è una buona cosa». In
ha solo sette anni. Le infedeltà di lui sono bene quel No Shame, No Regrets potrebbe fondo recitare è un po’ così e lo è ancora
di dominio pubblico, così come i problemi anche essere il titolo di una canzone di di più aver accettato una serie e una parte
di alcol, se pur impacchettati nel momento Phil) è contenuta anche una lettera aperta che sapeva che avrebbe provocato critiche,
della sua carriera post Genesis, quando al famoso genitore, una dichiarazione di alzate di sopracciglia e risate. Ma in fondo,
perdono per tutti gli anni in cui non c’è se un insegnamento in Emily lo si vuole
stato. «Ti perdono per non essere sempre trovare, forse è proprio questo: imparare
A dicembre Lily Collins stato presente quando ne avevo bisogno e a infischiarsene del giudizio degli altri. Lei
arriverà su Netflix con per non essere stato il papà che mi aspet- lo fa con i suoi colleghi parigini antipatici
un nuovo film: Mank, tavo. Perdono gli errori che hai fatto. E che la snobbano, ma è un principio che
di David Fincher, anche se può sembrare che sia troppo tardi, vale sempre e nel caso delle donne significa
su Herman J. Mankiewicz, non lo è. C’è ancora così tanto tempo per infischiarsene anche del giudizio maschile.
lo sceneggiatore di Quarto andare avanti». Con la consapevolezza che l’uomo giusto
potere che venne girato Dei suoi problemi di anoressia, affron- è quello che va oltre le apparenze, e oltre
da Orson Welles tati direttamente nel libro, Lily ne aveva il disagio della bistecca scotta.

1 8 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
LA LEGGE

Abel Ferrara, 61 anni.


Ha presentato all’ultima
Mostra del Cinema
di Venezia il documentario
Sportin’ Life, sesto capitolo
di Self, il progetto artistico
a cura di Anthony
Vaccarello, creative director
di Yves Saint Laurent.

In entrambe le pagine: abiti


e accessori SAINT LAURENT
BY ANTHONY VACCARELLO
DI ABEL

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 8 7
C’è stato un tempo in cui ha lasciato spazio al Caino dentro
di lui, che stabiliva quanto e dove vivere pericolosamente.
Poi A B E L F E R R A R A ha ripreso il controllo e tracciato una
linea nella sua mente, consapevole di avere una seconda chance.
Perché Gesù e Buddha cantano lo stesso rap, e suonare
con Willem Dafoe è il modo migliore per festeggiare il cinema
Testo di

ENRICA BROCARDO
Foto di

MARCO CELLA

L’ultimo film
di Abel Ferrara è Siberia,
presentato all’ultima
Berlinale: è il viaggio
di un uomo nei sogni,
alla ricerca della
sua vera natura.

Abiti e accessori SAINT


LAURENT BY ANTHONY
G Q I TA L I A . I T
VACCARELLO
STO RIE

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 8 9
STO RIE

È difficile descrivere la sensazione che orribile. Sentivo di non essere libero: «Non deve dire: «Basta» del tutto.
si prova davanti a Abel Ferrara quando la è questo che voglio, questo sono io che Non ha avuto paura che diventare
conversazione tocca un argomento che lo faccio ciò che credo che un regista debba sobrio avrebbe inciso sulla creatività?
innervosisce. È successo durante l’incontro fare». Mi sono detto: «Fanculo». Ho but- Quando ho smesso, non pensavo neppure
all’ultimo festival del cinema di Venezia, tato via quella merda, ho comprato altra ai film. Ero concentrato sul fatto che sta-
dove il regista ha presentato il documenta- pellicola e da quel giorno ho capito che vo bene. Non mi sentivo così da quando
rio Sportin’ Life, sesto capitolo del progetto stava a me decidere. avevo 16 anni.
Self prodotto da Saint Laurent, un’indagine Si considera fortunato per aver sempre Come aveva cominciato?
sulla creatività che, negli anni precedenti, saputo cosa voleva fare nella vita? Come tutti i ragazzini. Ti fai una canna.
aveva esplorato gli artisti Daido Moriyama, È fortuna? Non lo so. Ma è vero che ho Ma, di nuovo, alcuni fumano erba una
Vanessa Beecroft, Bret Easton Ellis, Gaspar avuto l’opportunità di crescere in America volta e mai più. Non io. Poi sono arrivate
Noé e Wong Kar-wai. negli Anni Sessanta, quando veniva data le birre, erba migliore, quindi l’hashish.
Il tema che gli fa perdere la calma è la molto attenzione alla creatività, alla for- E, quando cominci a fare più soldi, inizi
politica americana. Ferrara dice che usare mazione: c’era una bella energia e ho avuto con la cocaina, il crack, coca più buona
la mascherina in tempi di Covid è un gesto la fortuna di avere una famiglia che mi ha e arrivi all’eroina. Ero stato un bambino
di compassione, e la cronaca ci dice che sempre supportato. Mia madre amava il felice prima di avere questa illusione di aver
adesso anche Donald Trump dovrebbe cinema, mio padre non era un gran lettore bisogno di droga e alcol per fare quello che
saperlo. «Se entri in un ospedale senza, di libri e non aveva neppure una passione faccio. Ma non ci penso più. E, poi, per
come ha fatto Mike Pence, che cosa stai per i film, ma entrambi mi volevano bene tornare alla sua domanda sulla creatività,
comunicando? Che non te ne frega un caz- e si sono presi cura di me. È il meglio che i film sono un’opera collettiva.
zo se gli altri vivono o muoiono. Non te ti puoi aspettare dalla tua famiglia. Il fatto In effetti, in Sportin’ Life siete un
ne frega un cazzo di me, dei miei figli, di di aver avuto i miei al mio fianco l’ho dato gruppo: i suoi collaboratori, sua mo-
mia moglie». Lui, dall’altro lato, sostiene per scontato per molto tempo. Poi, però, glie Christine, Anna, la band con cui
che dal credo buddista derivi il suo atteg- ho capito quanto fosse stato determinante. suona, l’attore e amico Willem Dafoe.
giamento compassionevole nei confronti Mi hanno chiesto decine di migliaia di
dell’umanità. Solo che l’accento del Bronx volte di spiegare come faccio quello che
da goodfella con cui parla, mischiato alla «SUL SET PENSO SOLO faccio. Ecco la risposta. Se potessi suonare
foga, fa pensare a un regolamento di conti e cantare davvero probabilmente non fa-
imminente. ALL’INQUADRATURA: rei il regista, ma conosco i miei limiti. Se
Torna a rilassarsi quando parla della L’HO IMPARATO A 16 ANNI, suono lo faccio per ispirare gli altri. Amo
collaborazione con Anthony Vaccarello, il L A P R I M A V O LT A C H E il pubblico, andare alle feste e passare del
direttore creativo di Saint Laurent. «Mi ha tempo con la mia band. Che cosa fai dopo
HO GIRATO UN VIDEO.
dato libertà totale: “Fai quello che vuoi”. l’anteprima del tuo film? Suonare sul palco
Rispettano il mio, il nostro lavoro». QUANDO L’HO RIVISTO è meglio che andare a cena.
Parliamo del suo processo creativo? MI È VENUTO DA PIANGERE: Lei è cresciuto cattolico prima di di-
Cambia a seconda del progetto. È come ERA ORRIBILE» ventare buddista e i suoi film sono da
reinventarsi ogni volta. Quando cominci a sempre pieni di riferimenti alla reli-
girare, devi essere libero di scoprire come gione. Che peso ha la fede?
il film vuole essere realizzato. Sul set penso Quando se n’è accorto? Sono buddista, il che vuol dire che il Dio
solo all’inquadratura, alla scena e a come Quando sono diventato di nuovo padre, che cerchiamo è dentro di noi. Per me la
si legherà al resto. L’ho imparato il primo con la nascita di mia figlia Anna. Non bevo questione è avere a cuore gli altri esseri
giorno che ho preso in mano una teleca- e non faccio uso di droghe da otto anni. umani: è il rap di Buddha, che è lo stesso
mera. Avevo 16 anni. Ho girato un video C’è una linea divisoria nella mia mente a di Gesù Cristo. Vale per tutte le religio-
con i miei amici e quando l’ho rivisto mi proposito di quello che faccio, so e apprez- ni: hai a cuore la persone oppure no. C’è
è venuto quasi da piangere. Mi sembrava zo. Sono consapevole di avere una seconda un’antica espressione dei nativi americani:
chance. Ho due figlie grandi, che hanno “Dentro di te ci sono due lupi, uno bianco
32 e 27 anni, e non sempre sono stato il e uno nero. Quale sopravviverà? Quello
padre ideale. Ma lo sono diventato. Adesso che vorrai nutrire”.
ci sono, per loro e per Anna. A proposito di lupo nero: quel colore è
In Sportin’ Life
Come ha preso la decisione di smet- da sempre la sua prima scelta.
Abel Ferrara parla
tere? Quando collabori con Saint Laurent, non
del proprio mondo
Volevo liberarmi dalla dipendenza da tanto puoi fare a meno di considerare le scelte di
con i suoi complici
tempo. Ma quando, in un attimo, passi dal stile. Ma la moda è sempre stata tra i miei
di sempre. Come Joe Delia,
far uso di stupefacenti e alcol al non farlo pensieri. Da regista, uno dei miei compiti
autore delle colonne sonore
− per una persona come me che beveva e si è vestire ogni singolo personaggio dei miei
di Il cattivo tenente
drogava da sempre − non è una decisione, è film: i vestiti sono espressione di come ci
e King of New York.
un miracolo. E non è neppure una questione sentiamo, una dichiarazione politica, il
di forza, voglio dire, molti bevono, ma è nostro modo di interagire nella società.
Abiti e accessori SAINT
un po’ come con l’acqua, smetti quando ne Certo: se provi Saint Laurent, dopo che
LAURENT BY ANTHONY
hai abbastanza. Chi non ha questo limite cos’altro puoi indossare?
VACCARELLO

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 9 1
F OTO R I C C A R D O G H I L A R D I

Francesco Di Napoli,
19 anni. È Wiros
in Romulus, la serie
(su Sky e NOW TV
dal 6 novembre) che
Matteo Rovere ha basato
sul suo film, Il primo re
GL
STO RIE

F i i O L
Francesco Di Napoli ha l’appartenenza ma italiano di oggi può succedere di
scritta nel nome, ma ci torneremo su. E la tutto. Una volta un giovane della sua
faccia che non serve dire di ricordarsela, età al massimo poteva aspirare a fare
perché è già qua, e resterà. Diciannove anni, il figlio di un attore famoso in un film
appunto “di Napoli”, esordio in La paranza ambientato ai Parioli.
dei bambini e adesso in Romulus, la serie Sono stato fortunato. Dopo Paranza, spe-
kolossal (su Sky e NOW TV dal 6 novem- ravo in un progetto in cui dimostrare che so
bre) che Matteo Rovere ha basato sul suo fare altro, non solo lo scugnizzo napoletano.
film, Il primo re: siamo nella Roma antica È arrivata questa produzione così grande,
prima di Roma antica, con i clan in lotta recitata in protolatino.
tra loro e un giovane re (Andrea Arcan- Anche il training è stato tosto.
Voler credere geli) che va a comandare. Francesco è lo Sul set faceva sempre troppo freddo o troppo
che il proprio destino schiavo Wiros, bambino sperduto come i
baby camorristi di Roberto Saviano, però
caldo, dovevi essere concentrato. Mi sono
inventato questa cosa di stare gobbo, ne
non stia per forza col fango (letteralmente) di una fiaba nera ho parlato con Matteo. Wiros all’inizio è
nel nome: dopo ancora più leggendaria. così, poi, quando prende forza e coraggio,
Non tutti hanno il bene di cominciare anche il suo portamento cambia. Per la lin-
La paranza con due titoli così. gua, sono stato due mesi con un dialogue
dei bambini, Eh, lo so. Conta quello che fai, e contano coach, da solo non ce l’avrei fatta. Anche
FRANCESCO DI le persone. Non capendo nulla di cinema,
son loro a spronarmi. Claudio (Giovannesi,
durante i provini avevo tantissima paura che
uscisse il napoletano. Lui mi diceva: non ti
N A P O L I ha detto di regista di La paranza dei bambini, nda) è preoccupare, col protolatino non si sente.
no ad altre storie di stato un padre. E Matteo (Rovere, nda) ha
avuto tanta fiducia in me, non smetterò mai
È la seconda volta che dice di volersi
allontanare da Napoli.
baby gang e puntato di ringraziarlo. È il mio desiderio più grande, farei solo pro-
tutto sul protolatino. A vedere Romulus, si ritrova quella
tribù di ragazzini che c’era già nella
getti d’autore come questi. Ho detto di no
a una serie che parlava della città e ragazzi
Grazie a una sedia Paranza. difficili, non l’ho voluta fare perché dovevo
e a un certo Zeus Sì, là eravamo in otto, qua dieci-dodici,
c’è sempre azione, set noiosi finora mai. Il
uscire da ’sta cosa, se no rimanevo bloccato.
Parliamo però di Napoli, dell’inizio.
problema della tribù è che ognuno cerca di Io prima vedevo solo i cinepanettoni, quello
Testo di
diventare il capo: alcuni ci riescono senza era il cinema per me. Quando vennero in pastic-
nemmeno dirlo.
MATTIA CARZANIGA E lei vuol fare il capo?

O
Diciamo che non mi dispiace.
La strada pare tracciata, e nel cine-

Gi
P R
G Q I TA L I A . I T
O D i
«PERSONE CHE PRIMA
M I T R A T T AVA N O Q U A S I C O N
DISPREZZO ORA MI DICONO:
“VIENI A MANGIARE DA ME”.
C H E R A B B I A . N E AV E V O
BISOGNO PRIMA, CHE MI
INVITASSERO A CENA»

da me». Da una parte mi dà gioia, dall’altra


rabbia: ne avevo bisogno prima, che mi in-
vitassero a cena. I miei amici più stretti son
quelli di prima, se mi devono dire vaffanculo
lo fanno. Il cambiamento è nei social. Lì ci
sono le ragazzine che ti scrivono, la mia
fidanzata Marika è gelosa.
Marika c’è da prima della Paranza?
Sì, anche se per la durata del set di Romulus
ci siamo lasciati, diciamo così. Mi sentivo
di stare da solo per impegnarmi di più. Ho
questa cosa che, se sono anche solo a un
chilometro di distanza da lei, divento subito
nostalgico. Stando io a Roma e lei a Napoli,
ho pensato: meglio che ci prendiamo una
pausa. Ora siamo di nuovo insieme.
Ci sono colleghi ben più adulti che si
sognano questa maturità.
Certamente c’è stata una crescita, proprio
cerebrale. All’uscita della Paranza non di-
cevo una parola in italiano, pure ora ho
difficoltà, anche se ho fatto un po’ di dizio-
ne. E il mio comportamento era arrogante,
non mi piaceva il Francesco di prima, mi
piace molto di più quello di adesso. Ed è
ceria e mi dissero: “Vuoi fare questo provino?”, E si è buttato nella mischia. tutto grazie al cinema. Senza Paranza sarei
non ci credevo. Ero un po’ trattenuto, avevo vergogna pro- rimasto quello nervoso perché andava a
Un momento: riavvolgiamo il nastro. prio a recitare, sia con loro sia con gli altri lavorare alle 4 di mattina e tornava tardi,
Lavoravo in una pasticceria quando Chiara, ragazzi. Perciò Claudio mi ha messo un sempre senza soldi in tasca, sempre la stessa
che faceva il casting della Paranza, mi ha acting coach accanto, che mi faceva fare storia… E non è che si tratta di soldi, è una
trovato. Hanno visto prima mio cugino, e cose imbarazzanti: «Sali su una sedia e di’ cosa che mi ha cambiato dentro.
sul suo profilo Facebook una foto dove c’ero davanti a tutti: “Io sono Zeus”». Io l’ho fatto Cos’è adesso il cinema?
anch’io. Chiara l’ha fatta vedere a Claudio e e − sembra un’assurdità – da quel giorno Mi faccio consigliare i film. Ho visto tutto
lui ha pensato: “Questo è un emo”, perché sono davvero diventato Zeus, non ho più Scorsese, tutto Tarantino, cose che non avrei
avevo un taglio sul sopracciglio. Chiara ha avuto paura di esprimere le mie emozioni. mai visto, e che ho fatto fatica a capire. Pulp
insistito, mi ha visto anche Claudio. Ed è Adesso del cinema cosa le piace? Fiction l’ho dovuto vedere tre volte: all’inizio
impazzito, non so che gli ho fatto. Una cosa che i registi odiano: i piani sequen- mi mettevo lì e niente. Sul set di Romulus
za. Io li “tengo” molto bene, la macchina mi quasi tutti di cinema ne capivano più di me,
sta proprio azzeccata, incollata. In Romulus e allora chiedevo una cosa a questo e una
ne ho fatti tantissimi, di corsa in mezzo ai cosa a quello, e prendevo un po’ di qua e
F OTO R I C C A R D O G H I L A R D I

Scoperto da Claudio boschi, seguivo benissimo la cinepresa. Il set un po’ di là.


Giovannesi per La paranza è uno dei pochi posti in cui mi sento bene. La vergogna davvero non c’è più.
dei bambini, Francesco Posso stare davanti a cento telecamere ma Se non so una cosa, anche un verbo, lo chie-
Di Napoli ha anche non a cento persone. do. Io sono così, ho abbandonato la scuo-
una parte in Mina Il mondo attorno a lei è cambiato? la in seconda superiore e non ho più fatto
Settembre, serie in onda Persone che prima mi trattavano quasi con niente, che ci pozzo fa’? Voglio imparare
prossimamente su Rai1 disprezzo ora mi dicono: «Vieni a mangiare adesso. Sono sfacciato proprio.

1 9 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
Hanno milioni di follower. I loro fanbook di download. Tra questi, molti saranno i
prossimi lettori di quella cinquantina di
vendono come fenomeni letterari. Scrivono titoli che gli editori italiani si strappano di
di famiglie sgretolate e di amicizie mano per assicurarsi il prossimo influencer
dalle uova d’oro: da Zoe Massenti a Marta
che dureranno per sempre. Losito, che non hanno ancora 18 anni ma
E quando annunciano di essere pronti un libro pubblicato sì (con DeAgostini la
prima e Rizzoli la seconda), ai Q4, che a
con il prossimo libro, si scatena la bagarre. 21 anni hanno già le idee chiare sul peso
I T I K T O K E R sono diventati i talenti dell’amicizia: il loro Fratelli per caso, arri-
vato in libreria poco prima che riaprissero le
prediletti dagli editori. Anche perché attirano scuole, ha venduto 12mila copie nella prima
un nuovo pubblico: i non-lettori settimana e guadagnato la cima nella top
list dei titoli più richiesti.
Tutti questi ragazzi sono i cantori di
Testo di
Decine di titoli l’anno, migliaia di copie una normalità fatta di litigi tra Bro, amori
FRANCESCA DE SANCTIS vendute, volumi saldi ai primi posti delle finiti, partite di calcio e sessioni di danza, e
classifiche per settimane. Sono i fanbook di genitori che si separano lasciando i cocci
dei tiktoker, libri zeppi di immagini, scritte ai figli. Perché i tiktoker famosi alla fine sono
colorate, disegni e frammenti di vita degli come la massa sconosciuta dei loro simili:
adolescenti. Un mondo così lontano rispet- ragazzini alla prima prova della vita, tra le
to a quello degli adulti che per provare a solite infatuazioni e le continue delusioni,
capirlo bisognerà, forse, ricorrere al loro ma il fatto che lo raccontino pubblicamente
stesso linguaggio: frasi brevi e d’effetto, rende tutto più sopportabile, e accattivante,
gesti & sorrisi, racconti strappa-risate. La e promette un futuro in cui chiunque, se
versione scritta di quelle manciate di secon- trova l’inquadratura giusta per il POV, può
di che tengono inchiodati gli adolescenti fare il balzo verso il successo.
ai loro smartphone: solo a settembre l’app Al momento il 50% della popolazione
di TikTok ha registrato più di 23 milioni globale usa TikTok (fonte Sole24Ore). Dal

1 9 6 / NOVEMBRE 2020
2016, quando ancora si chiamava Musical. la differenza: «In mezzo ad altri mille, ce
ly, ha fatto schizzare la multinazionale cine- IL GIORNO ne sono alcuni resi visibili dal talento: la
se ByteDance, l’attuale proprietaria, in testa
alla classifica delle start up. È l’applicazione
DEL FIRMACOPIE risposta, immediata, arriva dal numero di
follower. Ma quel che interessa a noi è che
della Generazione Z, ma non solo: nella SI SCATENA ci sia creatività vera, non solo a sprazzi». Il
fascia d’età tra i 25 e i 34 anni ha avuto
un incremento del 250%. In questi mesi
LA GRANDE mondo, infatti, è cambiato. Le case editrici
hanno ormai capito e misurato la gittata
gli americani hanno risposto dando spazio FESTA comunicativa dei booktuber, bookstagram-
anche a Triller, app più gradita al presidente
Donald Trump, e Charli D’Amelio − la cre-
C O L L E T T I VA . mer e bookblogger, capaci di richiamare
l’attenzione di nicchie specifiche di lettori.
ator più popolare di TikTok − ha iniziato a UN’ABBUFFATA E a proposito di questi ultimi: quelli definiti
offrire contenuti anche lì: in attesa di sapere “deboli”, insomma i non-lettori, si convin-
quel che sarà, Triller è cresciuta in modo DI FELICITÀ cono a fare l’esperienza proprio grazie al
esponenziale, attirando 64 milioni di utenti richiamo delle web-star. Spendendo soldi
attivi al mese, rispetto ai soli 2 milioni di tre parte di vita privata non ancora pubblica e, per tenere tra le mani l’oggetto fisico, non
anni fa. Comunque: proprio la D’Amelio ha lì inclusa, l’esperienza con il cyberbullismo. la sua versione digitale: «I libri dei tiktoker
annunciato ai suoi 87 milioni di follower di Fatte le debite proporzioni, anche i sono come scatole di sorprese, con poster e
essere pronta con il primo libro, Essentially tiktoker italiani si sono guadagnati il loro autografi tra le pagine», continua Treves.
Charli: The Ultimate Guide to Keeping It posto al sole. Sono Luciano Spinelli (7,7 «Perciò il loro pubblico − ragazzi tra i 12 e i
Real. Uscirà a dicembre e racconterà quella M di follower), Marco Cellucci (5,6 M), 15 anni − preferisce la copia di carta invece
Elisa Maino (5,4 M), Virginia Montemaggi dell’e-book».
In alto, da sinistra a destra, (4,9). Raccontano di sé, e alcuni lo fanno in È quella cosa che si chiama feticcio,
i tiktoker: Emanuele “Lele” maniera così convincente da attirare l’atten- per la quale si è disposti a stare in fila e in
Giaccari, 21 anni; Gianmarco zione degli editori: «Siamo noi ad andare a attesa per ore, come si faceva una volta per
Rottaro, 21 anni; Giulia cercarli, non viceversa», dice Marta Treves, i cantanti all’uscita di un disco. Racconta
Mannucci, 18 anni; Giulia Sara responsabile della collana Varia Rizzoli. Roberto Bardini, direttore del Mondadori
Salemi, 18 anni a dicembre; «E scegliamo quelli con il maggior nume- Megastore di piazza Duomo, a Milano: «Bi-
Diego Lazzari, 20 il 14 novembre ro di interazioni, più che di like». Sembra sogna esserci per capirlo: c’è una tale quan-
anni; Tancredi Galli, 21 anni un dettaglio, ma è proprio quello che fa tità di energia nell’aria, che cresce ed esplode nel

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 1 9 7
sono quelli garantiti da TikTok, spiega Er.
Gennaro, il nick di Alessandro Scarpa, 19
anni, 3,7 M follower e la fortuna di essere ogni giorno cosa scrivono i loro beniamini,
stato selezionato per la Stardust House, la quindi avvertirebbero subito eventuali sto-
momento in cui l’influencer/scrittore si affaccia factory creata dalla Stardust Records su nature, nei temi e nel modo di affrontarli.
al terrazzo della libreria: è una festa per modello della Hype House di Los Angeles, Hot topic di Giulia Paglianiti − 20 anni,
tutti, che continua negli incontri one to one dove convivono (e creano sotto controllo) gli di Limbiate, comune della Brianza –, con
con i fan per l’autografo del libro e la foto influencer più famosi. «A TikTok conviene oltre 1 M di follower, è l’amore. Ho amato nel
ricordo. Una specie di abbuffata di felicità sostenere la produzione di idee, perciò ha modo giusto? esce appunto con Mondadori
collettiva». Se il titolo va particolarmen- creato un fondo destinato ai creators: 60 Electa il 10 novembre, e c’è già attesa per il
te bene, «può arrivare a vendere 100mila milioni di euro, ai quali si può accedere a 18 firmacopie. «So bene quanto gli adolescenti
copie: numeri che tengono testa ai grandi anni compiuti con almeno 10mila follower stiano male per una relazione che finisce,
scrittori. Ma non solo: dopo l’exploit dei e altrettante visualizzazioni negli ultimi ma non accade solo a loro. Credo che anche
primi mesi, le richieste di ristampa possono 30 giorni». Intanto Er.Gennaro ha appena alcuni adulti si rispecchieranno», dice. «Alla
continuare per mesi, anche oltre l’anno dalla mandato in stampa con Mondadori Electa fine non ci sono dolori più grandi di altri, ma
prima pubblicazione». La nostra rivincita, dove racconta gli anni il modo in cui le persone li affrontano: sem-
Quindi da una parte ci sono queste difficili dopo la separazione dei genitori e pre diverso. Spero di poter essere d’aiuto».
nuove community, e dall’altra chi tenta il passaggio nelle famiglie che lo hanno ac- Famiglie sgretolate, relazioni e, ancora,
di intercettarle. Penguin Random House, colto: tempi duri, fino al riscatto personale l’amicizia: rieccola in #Valespo. Per sempre
storica casa editrice inglese, ha creato un raggiunto con il web. «Per ora ho lasciato (Mondadori Electa), il nuovo libro dei Va-
proprio account di TikTok e crea contenuti la scuola e dovrò recuperare gli ultimi due lespo − e cioè Valerio Mazzei ed Edoardo
in linea con quel genere di comunicazione. anni dell’Istituto turistico, ma dovevo fare Esposito detto Sespo, 20 e 21 anni, 2,5 M
In Italia Michele Rossi, editor di Rizzoli, una scelta: o lo studio, o questo». e 2,2 M di follower − che con #Valespo
ha pensato bene di coinvolgere un premio Proiettata verso l’università, Zoe Mas- avevano battuto in classifica Elena Ferrante
Strega, e cioè Walter Siti, nella creazione senti resta invece concentrata sui risvolti e venduto 30mila copie in tre settimane. Si
del fanbook dei Q4. Per Siti è stata una più divertenti dell’essere una tiktoker con sono conosciuti nel parcheggio di un centro
sfida («Vediamo quanto è difficile fare un 2 milioni e mezzo di follower, più quelli commerciale, l’Euroma 2 di Roma, per re-
libro così»), per Tancredi Galli, Emanuele su Instagram. Il compito di monetizzare i gistrare un video: «Abbiamo visto nascere
“Lele” Giaccari, Diego Lazzari e Gianmarco suoi post lo lascia alla madre: «Scrivo da amicizie tra persone che non si sarebbero
Rottaro − 84 anni e 8 milioni di follower in quando ero bambina e leggo parecchio. mai incontrate se non avessero aperto delle
quattro − è stata una mano santa: «Walter A me interessa far star bene chi mi segue fanpage su di noi. Prendono ispirazione»,
è diventato un membro della famiglia, ma quando racconto cosa mi succede». E cioè: dicono. Il che, «a ragionarci bene, dà la
F O T O D I WA LT E R M C B R I D E / G E T T Y I M A G E S

anche lo psicologo del gruppo: a lui abbiamo l’essere figlia di una famiglia divisa in due, misura di quanto sia meglio essere respon-
raccontato cose che non abbiamo mai avuto la passione assoluta per la danza − prota- sabili nel fare ciò che facciamo, vero?».
il coraggio di dire ad altri». Nessuno dei gonista del suo Libera come le stelle, uscito
quattro è arrivato al diploma, ma Fratelli per con Rizzoli − e il «desiderio di diventare, un
caso è stato per un po’ il libro più venduto giorno, attrice o presentatrice».
di settembre e di lì a poco sono usciti anche Per capirci: se gli argomenti dei fanbook Da sinistra a destra:
con un album di figurine, con buona pace sono farina del loro sacco, lo è anche la ste- Virginia Montemaggi,
dei calciatori e del ministero dell’Istruzione. sura del testo. «Ovvio che c’è un editor che 20 anni; Er.Gennaro
Che essere un tiktoker sia un lavoro, supervisiona, ma il lavoro tocca ai ragazzi», (Alessandro Scarpa),
non è più una fantasia. Oltre ai guadagni concordano i responsabili della Narrativa. 19 anni; Sespo (Edoardo
che derivano dai product placement, ci Per un semplice motivo: i follower leggono Esposito), 21 anni

1 9 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
BOUTIQUE GYM FRANCHISING
FRANCHISING MODULARE PROGRAMMI ESCLUSIVI
FORMAT INNOVATIVO APP DEDICATA

SCEGLI LA SOLUZIONE
PIÙ ADATTA A TE!

WWW . AUDACEPALESTRE . IT
PASSIONI
FA R E , G U S TA R E , C O M P R A R E : O G N I M E S E L A S E L E Z I O N E D I G Q

NELL’ARIA La nuova Eau de Parfum maschile Météore di Louis Vuitton


è stata creata dal “naso” della Maison Jacques Cavallier-Belletrud.
Una fragranza agrumata aromatica e magnetica grazie a bergamotto
di Calabria, neroli tunisino, cardamomo, noce moscata
e Java vetiver. Prezzo: 100 ml, 225 €. louisvuitton.com.

P202 TIME, P206 MOTORS,


P210 BEAUTY, P214 LAB
TIME
L' U N I S E X

L’ELEGANZA
A MISURA D'UOMO
Patek Philippe lancia
un “piccolo complicato”
dedicato ai polsi sottili
Testo di GIAMPIERO NEGRETTI

Patek Philippe lo colloca nella collezione


femminile, ma il nuovo Calatrava Pilot Travel
Time è in realtà adattissimo anche al pub-
blico maschile. Grazie alle dimensioni,
anzitutto, che lo rendono ideale non
solo agli uomini con il polso sottile,
ma anche a chi preferisce un orologio
di taglia media invece degli extralar-
ge che vanno attualmente di moda.
Il Calatrava rientra nella categoria dei
“piccoli complicati”, perché offre l’indica-
zione di un secondo fuso orario più quella
di giorno/notte riferita a entrambi i fusi. La
cassa in oro bianco abbraccia un quadrante
blu con grafica di stile militare-aeronautico,
su cui le grandi cifre applicate sono
in oro bianco e rivestite di materiale
luminescente. In oro e fosforescenti
anche le lancette centrali a bastone,
dove quella piena indica l’ora loca-
le mentre l’altra, traforata per evitare
confusioni, si riferisce a quella di casa. Alle
ore 3 e 9 appaiono due finestrelle circolari
che cambiano colore a seconda che gli orari
indicati siano del giorno o della notte. La re-
golazione è molto semplice. Per impostare l’ora
locale, infatti, si agisce sulla corona di carica,
mentre per variare il secondo fuso si azionano
i due pulsanti a sinistra: con quello in alto si
fa avanzare di uno scatto alla volta la lancetta
dell’ora di casa, mentre con quello in basso
la si fa retrocedere. Il quadrante ausiliario a
ore 6 è invece quello del datario a lancetta. Patek Philippe
Il movimento è uno sperimentato calibro di Calatrava Pilot Travel
manifattura: a carica automatica ha la massa Time, cassa (37,5 mm)
oscillante rotore in oro e la spirale brevettata in oro bianco,
Spiromax. Un meccanismo di grande qualità datario a lancetta
anche dal punto di vista delle rifiniture che e movimento
è contrassegnato dal Sigillo Patek Philippe automatico con 35 ore
che ne certifica la raffinatezza costruttiva e la di riserva di marcia
precisione di marcia (-3/+2 secondi/giorno). e Sigillo Patek Philippe.
Il cinturino, infine, è in pelle di vitello blu. Prezzo: 42.890 €

2 0 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
IL REMAKE

RITORNO
ALLE ORIGINI
Breguet si ispira al Settecento
per un orologio che appaga
gli amanti della bella meccanica

Il nuovo modello Tradition si ispira agli


orologi Souscription lanciati alla fine del 1700
da quel genio dell’orologeria e del marketing
che fu Abraham-Louis Breguet, che per fi-
nanziare la propria attività (e anche per poter
offrire alle nuove classi borghesi post
rivoluzionarie un segnatempo così
prestigioso) si faceva versare un ac-
conto del 25 per cento del prezzo e poi
metteva in lavorazione l’orologio che
sarebbe stato consegnato anche qualche
anno dopo. Pur essendo da polso e con
le lancette di ore e minuti (i Souscrip-
tion avevano solo quella dell’ora), il
modello riprende in buona parte le
caratteristiche tecnico-estetiche dei
predecessori, ovvero una concezio-
ne simmetrica e molto ordinata delle
parti del movimento: uno spettacolo
per gli occhi di chi apprezza la bella
meccanica. Con la cassa in oro rosa
dai caratteristici fianchi scanalati, l’o-
rologio ha il quadrante decentrato, rea-
lizzato in oro e poi argentato e arabescato
a mano, e nella parte bassa la lancetta,
azzurrata e a scalino, del datario retrogrado
(arrivata a 31 la lancetta scatta all’indietro
per ricominciare il conteggio). Attraverso il
vetro anteriore molte parti sono ben visibili,
mentre il fondello trasparente mostra anche il
movimento automatico con rotore di carica,
la cui forma a cuore è come quella dei primi
automatici prodotti da Breguet. A parte i forti
richiami storici, tutto il complesso è moder-
nissimo e di eccellente fattura. Cinturino in
coccodrillo. _ (G.N.)

Breguet Tradition
Quantième Rétrograde,
cassa (40 mm) in oro
rosa, movimento
automatico con datario
retrogrado (il pulsante
a ore 10 serve a impostare
e correggere la data).
Prezzo: 37.400 €

NOVEMBRE 2020 / 2 0 3
PAS SI O NI TIME

I L S OT T I L E

QUADRANTE SOTTILE,
TECNOLOGIA DI SPESSORE
Piaget inaugura un altro
capitolo nella saga
del celebre Altiplano
Testo di GIAMPIERO NEGRETTI

La storia dei modelli Altiplano di Piaget


comincia sul finire degli Anni 90 con una
collezione incentrata su orologi extrapiatti,
settore in cui la manifattura ha sempre pri-
meggiato a partire dal 1957, quando lanciò
il calibro 9P, un movimento a carica manuale
dello spessore di soli 2 mm. Risale a pochi
anni dopo l’exploit più importante, il calibro
12P: 2,3 mm di spessore, ma incredibil-
mente a carica automatica. Un modello
possibile dall’innovativa adozione di un
rotore di carica di piccolo diametro e al-
loggiato perifericamente all’interno del
movimento, anziché al di sopra.
Anche il nuovo Altiplano Ultimate è
automatico, ma ha portato all’estremo lo
sviluppo tecnico. Per esempio: se si apre un
orologio tradizionale si capisce subito che il
movimento può essere interamente estratto
dalla cassa; qui, invece, il movimento è parte
della cassa stessa, con tutti i suoi componenti
ancorati al fondo o ai lati. Questo ha ulterior-
mente abbassato lo spessore del complesso e
fatto sì che l’orologio, vetro compreso, misuri
in tutto 4,3 mm di altezza.
Con la cassa in oro bianco, il quadrante
decentrato e gran parte dei componenti in
vista, l’Altiplano mantiene il caratteristico
rotore periferico in oro con 48 ore di riserva
di marcia, ma soprattutto l’architettura della
sua costruzione fa sì che l’orologio non si de-
formi sul polso, come accadeva anni addietro
a qualche modello eccessivamente piatto.

Piaget Altiplano
Ultimate Automatic,
cassa (41 mm) in oro
bianco (o rosa),
spessore di 4,3 mm.
Movimento automatico
e cinturino in alligatore.
Prezzo: 30.500 €

2 0 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
PAS SI O NI TIME

IL CORPOSO

LA DECLINAZIONE
DEL TEMPO
La recente svolta urban
di Bell & Ross continua
con nuove variazioni sul tema
Testo di MICOL BOZINO RESMINI

Lanciata poco più di un anno fa, la colle-


zione BR 05 di Bell & Ross si è fatta notare
come una delle linee sport chic con il più
interessante rapporto qualità-prezzo. Una
famiglia che ha un ruolo strategico per la
Maison, in passato focalizzata su modelli
dal sapore fortemente tecnico, ma priva
di una proposta più urban. A riprova del
ruolo-chiave di questo modello: nel giro
di poco più di 12 mesi, Bell & Ross ha
scelto di proporne un interessante ven-
taglio di declinazioni, dalla nuovissima
versione cronografo − che ne enfatizza
l’anima più sportiva − a quella in oro,
che ne sottolinea invece l’eleganza.
Il nuovo BR 05 Blue Gold punta
infatti su una cassa da 40 mm in oro
rosa lucido satinato con il caratteristico
design integrato al bracciale. In piacevo-
le contrasto, il luminoso quadrante blu
marino ha numeri e indici in applique in
oro rosa. Le lancette scheletrate delle ore
e dei minuti sono riempite di Super-Lu-
miNova, garantendo così una leggibilità
ottimale (gli orologi Bell & Ross nascono
prendendo spunto dalla strumentazione
di bordo degli aerei militari e la leggibilità,
anche in queste versioni più eleganti, resta
un aspetto caratterizzante fondamentale).
Il fondello in vetro zaffiro, infine, offre
una vista sul meccanismo a carica automa-
tica con massa oscillante a 360° rivestita in
oro rosa.

Il BR05 Blue Gold


di Bell & Ross,
garantito impermeabile
fino a 100 metri, è
disponibile anche con
cinturino in caucciù blu.
Prezzo del modello
con bracciale: 29.900 €

NOVEMBRE 2020 / 2 0 5
MOTORS L A S T R AT E G I A nei prossimi dieci anni, dei quali due terzi
completamente elettrici, con una riduzione

UNA SCELTA
delle emissioni di CO2 a livello di gruppo
del 40%. Per raggiungere questo obiettivo la
Casa bavarese sta ampliando la sua offerta di
prodotti, tenendo anche conto delle esigenze

RESPONSABILE
dei clienti sui diversi mercati. Deriva da qui
il concetto di Power of choice perfettamente
esemplificato dalla BMW X3, che è dispo-
nibile tanto con motori benzina e Diesel ad
alta efficienza (dotati della tecnologia mild
BMW abbassa la sua impronta hybrid a 48 Volt) quanto con un powertrain
di CO2 sul pianeta grazie ibrido plug-in e uno completamente elettrico.
ad auto elettriche e materie prime Questo schema verrà replicato anche con
le prossime generazioni del SUV X1 e delle
a basso impatto ambientale berline Serie 5 e Serie 7. Nel frattempo la
iX3 − versione 100% elettrica della X3 − ha
Testo di ALESSANDRO VAI portato al debutto la quinta generazione del
sistema eDrive, in cui un motore elettrico da
286 CV, che la spinge da 0 a 100 km/h in 6,8
secondi e poi fino ai 180 km/h limitati elettro-
La sostenibilità è ormai una priorità con- nicamente, è abbinato a un’autonomia di 460
solidata per BMW Group: già oggi il 13,3% chilometri (omologati WLTP). È la stessa base
delle vetture vendute in Europa, Mini com- tecnica da cui il prossimo anno nasceranno
prese, sono a emissioni zero oppure ibride la nuova i4 e la iNext, che si affiancherà alla
plug-in − cioè ibride ricaricabili con una presa ormai pionieristica i3 che, nonostante sia
di corrente esterna −, e questo dato è desti- sul mercato da sette anni, mantiene ancora
Sotto, la BMW i3. nato a salire al 25% entro il 2021, al 33% una tecnica di avanguardia, con il telaio in
Il listino prezzi prima del 2025 e al 50% nel 2030. Tradotto alluminio e la carrozzeria in resina rinforzata
parte da 40.600 € in numeri: si tratta di circa 7 milioni di veicoli con fibra di carbonio. Il suo motore elettrico

2 0 6 / NOVEMBRE 2020
può avere 170 oppure 184 CV, con un’au- dall’approvvigionamento delle materie prime
tonomia prossima ai 300 km a seconda del alla produzione e alla vita utile del veicolo,
tipo di utilizzo. La Mini Cooper SE, invece, fino al successivo riciclaggio. Le materie pri-
è pensata per un contesto più urbano, dove i me fondamentali come il cobalto e il litio
200 km di autonomia sono più che sufficienti; provengono esclusivamente da fornitori che
il pacco batterie da 32,2 kWh è a forma di T rispettano rigorosi standard in materia di
ed è stato disposto in modo tale da non rubare sostenibilità ecologica e sociale. Il motore
nemmeno un centimetro di spazio a bordo. elettrico di ultima generazione, invece, è pro-
L’ibrido plug-in è una soluzione alter- dotto senza usare le cosiddette “terre rare” e
nativa all’elettrico puro: consente infatti di i suoi componenti vengono costruiti usando
guidare a zero emissioni nel traffico cittadino solo elettricità proveniente da fonti rinnova-
e negli spostamenti quotidiani, ma mantie- bili. In questo modo, nei prossimi dieci anni
ne il motore termico per le lunghe distanze. verranno risparmiati 10 milioni di tonnellate
Modelli come la Serie 7, la Serie 5 e la X5 di emissioni di CO2 .
utilizzano un powertrain con il motore elet-
trico integrato nel cambio automatico e lavora
insieme al classico 6 cilindri in linea BMW,
per una potenza totale di 394 CV. Ci sono
anche altri due sistemi più compatti: il primo
è basato sul motore a 4 cilindri − potenza
complessiva di 292 CV− ed è dedicato alla
Serie 3, alla X3 e ad alcune Serie 5; il secondo
utilizza il propulsore 3 cilindri − 220 CV in
tutto − ed è pensato per la X1, la X2, la Serie
2 Active Tourer e la Mini Countryman. Per i modelli
Per BMW Group, sviluppare la mobi- della Serie 5 plug-in
lità elettrica vuol dire avere un approccio hybrid (in questa
olistico alla sostenibilità, tenendo sempre pagina) i prezzi
presente il ciclo di produzione completo, partono da 61.250 €

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 2 0 7
PAS SI O NI M OTO RS

IL CROSSOVER

IL SUV
DIVENTA COUPÉ

La Q5 raddoppia e diventa Sportback,


con la stessa ricetta già applicata alla più pic-
cola Q3. Quindi, ora il SUV medio dei Quattro
anelli si può scegliere in due carrozzerie − che
differiscono solo per 8 millimetri di lunghezza
−, quella classica e l’altra di ispirazione coupé,
con il tetto digradante, i montanti posteriori
fortemente inclinati e lo spoiler appena accen-
nato. Nel frontale, invece, spiccano le ampie c’è il 2.0 TDI da 204 CV e 400 nm che inte- La Audi Q5 Sportback
prese d’aria ai lati del single frame e i proiettori gra un sistema mild hybrid da 12 Volt per arriverà nel primo
full LED. In opzione, questi ultimi possono aumentare l’efficienza: nelle fasi di decelera- semestre 2021; dopo
essere sostituiti davanti dai Matrix LED e dietro zione recupera energia immagazzinandola in il lancio debutteranno
dagli OLED, diodi a emissione di luce organi- una batteria agli ioni di litio, così il sistema altri due motori diesel e
ci che generano un’illuminazione omogenea, start/stop può funzionare fino a 22 km/h e altrettanti benzina
ma consentono anche di scegliere fra tre firme si può attivare la funzione di veleggiamento
luminose distinte con animazioni dedicate. quando si rilascia il gas a velocità costante.
L’interno del veicolo è spazioso e, grazie Il 4 cilindri turbodiesel è abbinato al cambio
al passo di 2,82 metri, il bagagliaio (con por- doppia frizione S tronic a 7 rapporti e alla
tellone elettrico di serie) ha almeno 510 litri di trazione integrale. L’assetto sportivo è di serie,
capacità; al centro della plancia spicca l’ampio mentre i cerchi in lega si possono avere da 18
display da 10,1 pollici del sistema di infotain- a 21 pollici. I sistemi di assistenza alla guida,
ment MMI Touch di terza generazione. infine, sono allo stato dell’arte, con una suite
Sotto il cofano del nuovo crossover Audi di dispositivi completa. _ (Alessandro Vai)

2 0 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
PAS SI O NI M OTO RS

I L T E ST sono praticamente invariate, ma ora i fari la posizione dei parcheggi, delle stazioni di
anteriori sono full LED e i posteriori a LED, servizio e altro ancora. In termini di sicurez-
EVOLUZIONE volendo anche con gli indicatori di direzione
dinamici. Gli interventi stilistici riguardano
za, ci sono nuovi sistemi di assistenza alla
guida: l’Adaptive cruise control predittivo,
DI UN SUCCESSO alcuni dettagli nei materiali, oltre al disegno il Pre-Crash Assist, l’Emergency Assist, il
del frontale che ora sfoggia la calandra simi- Travel Assist e il Side and Exit Assist.
le a quella della nuova Leon. Le modifiche Fra tutte le motorizzazioni e gli alle-
maggiori riguardano l’interno, partendo dalla stimenti disponibili abbiamo provato la più
Nel 2016 la Ateca ha portato Seat nel strumentazione completamente digitale da sportiva FR, abbinata al 2.0 TDI da 150 CV,
mondo dei SUV e in quattro anni ha conqui- 10,25 pollici che ora è di serie e si interfaccia con il cambio doppia frizione DSG e la trazio-
stato più di 300mila automobilisti in tutta con il sistema di infotainment, che può avere ne integrale. L’ottimo carattere del modello
Europa. Un successo dovuto al design, al il display da 8,25 oppure 9,2 pollici. Quest’ul- originale è intatto: lo sterzo è preciso e diretto
carattere dinamico e alla tanta tecnologia timo supporta l’accesso wireless ad Android mentre l’assetto ben sostenuto permette di
disponibile al giusto prezzo. Per questo il Auto e a CarPlay, e può anche dialogare con disegnare le curve con precisione. Anche il
restyling di metà carriera non porta rivolu- l’auto da remoto; si possono installare app, comparto trasmissione-cambio risponde bene
zioni, ma ragionate evoluzioni. Le dimensioni ricevere le informazioni sul traffico online, alle sollecitazioni, soprattutto impostando il
drive profile in modalità “Sport”; in quella
“Eco”, invece, l’elettronica predilige le marce
lunghe e il veleggiamento. In autostrada si
apprezza il comfort e nel traffico urbano risal-
tano le dimensioni compatte, che comunque
non precludono una buona disponibilità di
spazio a bordo, dove quattro adulti e i relativi
bagagli viaggiano comodi. _ (A.V.)

La gamma della nuova


Seat Ateca parte
da 19.900 €, ma
la versione sportiva
FR testata da GQ
sale a 33.350 €

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 2 0 9
BEAUTY
I L T E ST I M O N I A L

UOMO
D’AMORE
Onestà in purezza: Chris
Hemsworth interpreta
il sistema valoriale
maschile di Hugo Boss
Testo di ALICE ABBIADATI

Ha raggiunto il successo con il ruolo di


Thor, riportato in vita il pilota di F1 James
Hunt in Rush, regalato sfumature inedite
al cacciatore di Biancaneve... Tornato nei
suoi panni, però, l’attore australiano Chris
Hemsworth, 37 anni, ha sempre ben chiaro
il suo punto fermo: «Restare fedele ai miei
valori mi rende me stesso», racconta. «Aspiro
all’integrità, all’empatia, all’onestà».
Ambasciatore mondiale della fragranza
BOSS Bottled che, dal 2017, incarna la visio-
ne moderna e poliedrica del Man of Today
della Maison tedesca, Hemsworth condivide
la filosofia del brand. «Ogni giorno è nelle
nostre mani. Siamo noi gli artefici del nostro
destino, perché ognuno è libero di scegliere
come affrontare sfide e opportunità. E finché si
agisce con lealtà, senza permettere agli altri di
definire il nostro successo, perseguire i propri
obiettivi è fondamentale».
«Cosa ti rende quello che sei?», è la do-
manda implicita che Boss Perfumes pone oggi
agli uomini che sono riusciti a diventare ciò
che desideravano. «Ammiro chi supera sfide e
avversità restando sempre positivo», riprende
Chris Hemsworth. «Quando mi sento abbattu- un messaggio positivo. Voglio anche essere Fra le prossime
to, sono persone così a motivarmi. Perché, alla un buon padre e un modello per i miei figli, prove dell’attore
fine, le nostre decisioni dipendono da quanto proprio come i miei genitori lo sono stati per australiano Chris
F O T O D I C L I F F WAT T S

ci lasciamo influenzare da esse. Ecco: sta in me e i miei fratelli». Hemsworth, 37 anni:


questa scelta di fondo il nostro vero potere». Trarre il massimo dal presente è la spinta un film sull’ex
Non a caso, il progetto #ManOfToday invita di Hemsworth, sia nella vita privata che in campione di wrestling
alla propria, personalissima realizzazione. quella professionale. «Dopo il nuovo capitolo Hulk Hogan diretto
«Credo fermamente nella gentilezza e sono di Thor e il sequel di Extraction, che girerò da Todd Phillips
appagato quando percepisco di aver trasmesso entrambi l’anno prossimo, inizierò a lavorare

2 1 0 / NOVEMBRE 2020
al film su Hulk Hogan di Todd Phillips. Am- L’A N T I A G E
metto che il progetto mi spaventa ma, allo
stesso tempo, non vedo l’ora di iniziare. Mi
aspetta una trasformazione emotiva e fisica,
PRESO
dovrò intensificare l’allenamento, mangiare PER IL COLLO
di più e sollevare pesi impegnativi».
Nello mentre, anche il nuovo BOSS Bott-
led si potenzia. L’ultima novità è l’Eau de Par-
fum, sempre realizzata dal maître parfumeur
Honorine Blanc che, fedele all’iconico sillage,
ne aumenta la vivacità e l’esuberanza. Un jus
sontuoso, dalle sfaccettature attuali.
«Amo i profumi versatili», aggiunge
Hemsworth. «In particolare quelli che mi BOSS Bottled Eau
ricordano casa: la cera per le tavole da surf, de Parfum, con mela
il cocco, l’eucalipto e il calore del bushland e bergamotto
australiano che mi trasporta nell’infanzia. stemperati dal pepe
Amo anche l’odore dell’oceano, dell’aria sal- nero in testa. Il cuore
mastra e dell’umidità che percepisco quando speziato di
sono in acqua: mi trasmettono un senso di cardamomo e cannella
tranquillità. Sarà per via del fatto che per me sfuma nelle note
il surf è una vera dipendenza. Chi si avvicina di fondo di vetiver e
alla disciplina per la prima volta può capire musk per un’eleganza
cosa intendo: per me tutto il resto si affievolisce estrema (100 ml,
quando sono sulla tavola e cavalco l’onda». 100 €, hugoboss.com)

Strategia antietà per collo e décolleté:


ageLOC® Tru Face Essence Duet
di Nu Skin (30 ml, 183,84 €, nuskin.com)

Come fronteggiare l’invecchiamento


cutaneo con un prodotto due in uno grazie
a un sistema a doppia fiala che nel dosaggio
combina crema e siero per attenuare rughe e
linee sottili della pelle di collo e décolleté. La
crema opaca, a sinistra, idrata e ammorbi-
disce l’epidermide rendendola più luminosa.
La fiala a destra contiene invece un siero che
rende meno visibile il rilassamento cutaneo.
Insieme, i due prodotti garantiscono un’ef-
ficacia al quadrato. Merito della tecnologia
brevettata ageLOC® che, unita alla miscela
rassodante Tru Face FirmPlex, si rivela un
anti-età che tonifica e rivitalizza la pelle. I
risultati testati sono incoraggianti: dopo 12
settimane la pelle è più elastica e ringiovanita.
Da applicare mattina e sera, ageLOC® Tru
Face Essence Duet ha il suo specifico rituale:
per rassodare il collo va applicato con una
leggera pressione della mano, dal basso verso
l’alto. Per il décolleté, invece, si massaggia sul
petto spingendo verso l’esterno.

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 2 1 1
PAS SI O NI BE AUT Y

L A S PA
Il programma si basa sul “dialogo” fra i appartenuta ai coniugi Cavalleri, che la tra-
principi della medicina cinese e le tecniche sformarono in una sorta di Accademia delle
TRATTAMENTI contemporanee di quella occidentale, messo arti e che oggi è di proprietà della famiglia
IN VILLA a punto dal guru Henri Chenot, massimo
esperto di risorse vitali dell’organismo in
Moretti. Il successo del relais è merito della
primogenita Carmen che, sin da bambina,
A L’Albereta Relais & Châteaux, base all’età. Di cui, attenzione, Chenot non sognava di realizzare un luogo dedicato al
in Franciacorta, per ritrovare vuole sconvolgere l’organica evoluzione, ma culto dell’ospite. Tanto da renderlo appetibile
l’equilibrio con il metodo Chenot semplicemente ottimizzarla. perfino a Chenot: «Con mia moglie Domini-
L’obiettivo è infatti quello di armonizzare que, desideravo creare una nuova identità per
Testo di
il corpo, aiutandolo a espellere le tossine in la cura del sé finalizzata alla bellezza naturale
ALICE ABBIADATI accumulo prima che danneggino le cellule, che ci permette di ritrovare l’armonia senza
creando così uno sbilanciamento funzionale trucco, quella che ci dà luce. Per questo, in
della pelle, dei tessuti e del metabolismo. Il Italia, ho scelto L’Albereta», spiega. «Sono
Dedicarsi alla cura di sé, riequilibrare metodo, ultra quarantennale, alterna i trat- stato sedotto dalla creatività, dalla voglia di
corpo e mente, riattivare i canali energetici. tamenti alla dieta bio-light ed è personaliz- crescere, di perfezionare, di scoprire nuovi
A L’Albereta Relais & Châteaux, dimora zato sulle esigenze dell’individuo proprio orizzonti, ma anche dall’umiltà, dalla sem-
neorinascimentale a cinque stelle sulle colline per rafforzarne le difese e i meccanismi di plicità, dall’ascolto dell’altro che caratterizza
della Franciacorta, la missione non è solo riparazione. “i Moretti”». I trattamenti da provare sono
rilassarsi davanti a una vista mozzafiato, ma L’Albereta è insomma un buen retiro de- svariati: dal programma Restart, che rinfor-
anche riportare l’organismo al suo benessere dicato a chi vuole iniziare un nuovo stile di za il sistema immunitario, ai nuovi percorsi
psicofisico ottimale. Il tutto secondo i prin- vita. Per chi vuole provare l’esperienza dell’E- firmati Dominique Chenot che, attraverso
cipi della biontologia, ovvero la disciplina space Chenot Health Wellness Spa l’indirizzo il metodo di screening sistemico e olistico,
che combatte l’invecchiamento prematuro, italiano è dunque la suggestiva villa di fine identifica lo stato di salute attuale dell’orga-
spesso causato da un accumulo di tossine. Ottocento che sorge sulla collina Bellavista, nismo e le sue potenzialità.

2 1 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
PAS SI O NI BE AUT Y

L’ I S P I R A Z I O N E / 1

Tobacco
NOTTI Mandarin

MAGICHE di Byredo,
con cumino,
olibano e sandalo
«La notte ha qualcosa di speciale. Apre (50 ml, 250 €,
nuove possibilità, che fanno nascere una ver- byredo.com)
sione differente di sé. Anche la mia mentalità
è completamente diversa dopo il tramonto, in
un certo senso emotivamente distintiva. Per
questo volevo creare un rito notturno come
nuovo risveglio di vita». Ben Gorham, diret-
tore creativo e fondatore di Byredo, racconta
così Tobacco Mandarin, pensato per sprigio-
nare un profumo inebriante al calare della
luce, proprio come succede a certi fiori. Note
voluttuose e ingredienti puri si abbracciano
in un profumo talmente intimo da legarsi al
calore della pelle di chi lo indossa. Agrumi
e spezie, contrastati da note fumé, rappre-
sentano uno sguardo al borgo di Tangeri,
dove l’Occidente incontra l’Oriente. Il cuore
di cuoio e labdano è avvolto da un mantello
narcotico di tabacco. Il fondo è radicato da
resine sia sacre che profane, come l’incenso e
l’oud. Legni rilassanti sfumano la dualità del
sillage, come a dare la buonanotte.

L’ I S P I R A Z I O N E / 2

GIUNGLA
D’ASFALTO
La Czech & Speake Aromatics è stata
fondata da Frank Sawkins nel 1978, e racconta
storie contemporanee attraverso fragranze
sviluppate da lui stesso. «Immagino subito
l’intero prodotto», racconta. «Il concetto, il
packaging, perfino il colore del flacone».
Nel caso di Perfecto Fino, il nome ri-
chiama una marca di sigarette dello scorso
secolo. «Riguardando gli appunti, sapevo già
di volere qualcosa che, per me, rappresentasse
l’America Centrale. Pensavo a una fragranza
floreale-speziata, quasi vegetale, con profonde
influenze acide, racchiusa in una scatola da
sigari». In testa ci sono limone e bergamotto,
bilanciati da un cuore di cannella, erba e chiodi
di garofano, che sfumano nella sensualità di
labdano, tabacco e patchouli. «Mi è subito Perfecto Fino di Czech & Speake, Eau
venuto in mente l’interno di un’auto d’epoca. de Parfum con agrumi, spezie e sandalo
Volevo costruire un sillage tagliente e maschile, (100 ml, 180 €, olfattorio.it)
con il cuoio subito riconoscibile. Nel fondo,
la corteccia carbonizzata caramellata ricrea
l’odore dell’asfalto».

NOVEMBRE 2020 / 2 1 3
LAB LO S M A RT P H O N E Ci sono due numeri che raccontano bene
il nuovo Xiaomi Mi 10T Pro: 144 e 108. Il

BELLO
primo riguarda la frequenza di aggiornamen­
to dello schermo AMOLED da 6,67 pollici,
che consente maggiore fluidità e velocità di
scorrimento durante le sessioni di gioco o,

E POSSIBILE
più semplicemente, della homepage di Face­
book. Il secondo è il numero di megapixel
presenti nella fotocamera principale, dotata
di stabilizzatore ottico, che consente anche
di registrare video in 8K. La bellezza del di­
Doppia fotocamera, sei funzioni splay si somma inoltre alle potenzialità della
per scatti artistici, processore senza fotocamera posteriore − a cui si aggiungono
concorrenti, prezzo contenuto: un obiettivo ultra grandangolare da 13MP e
un macro da 5MP − per catturare i momenti
il nuovo Xiaomi vince su tutta la linea importanti: un mix vincente che spiega il suc­
cesso dell’ultimo top di gamma dell’azienda
cinese che ha tutte le carte in regola per di­
Testo di LUCA PIERATTINI ventare un piccolo cult.
Mi 10T Pro offre innovative funziona­
lità del software fotografico: sei modalità di
lunga esposizione permettono a chiunque di
catturare scatti artistici, da Moving crowd –
che si concentra su un soggetto fermo mentre
sfuma l’ambiente circostante dinamico – a
Star trails, che riproduce l’effetto di un cie­
lo stellato. Photo Clone consente invece di
riprodurre un soggetto in quattro diverse
posizioni all’interno della stessa immagine,
mentre la funzione Timed burst offre infinite
opportunità di divertimento, consentendo di
impostare foto con un intervallo temporale
che può anche essere convertito in video. Tre
nuovi filtri fotografici (Cyberpunk, Gold Vi-
bes, Black Ice) danno vita al mood desiderato.
Lo Xiaomi Mi 10T Pro ha la migliore
scheda tecnica dei top di gamma del 2020 e
vince la sfida anche con il processore Qual­
comm Snapdragon 865 con 8 GB di RAM e
128 GB di memoria interna, che offre un’e­
strema efficienza energetica, ottime presta­
zioni e connettività 5G.
Con il suo design elegante e innovativo,
questo modello conferma che Xiaomi, smart­
phone dopo smartphone, continua a sorpren­
dere il mercato alzando l’asticella verso l’alto
senza pesare troppo sul portafoglio.

10T Pro:
5000 mAh,
ida,
una gamma
remamente
ele
Prezzo:

2 1 4 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
PAS SI O NI L AB

LO S C H MO phone, mediamente, si erma intorno agli


800 nit) garantendo performance elevate
ESCO A GUARDARE in qualsiasi condizione di luce. Anche nelle
giornate più assolate.
LA TIVô Sotto al televisore, la Terrace Soundbar
è dotata di Adaptive Sound, che analizza il
È stata inventata quasi 95 anni fa – la programma in onda per fornire di volta in
prima trasmissione tv della storia risale in­ volta la qualità del suono più adatta, renden­
fatti al 26 gennaio 1926 − e da allora non do così questo modello il compagno perfetto
ha cambiato molto la sua funzione di in­ per una partita all’aperto o per una serie tv
trattenimento familiare, prevalentemente al da godersi vicino al barbecue.
centro del salotto. Solo di recente, grazie alla La nuova dimensione lifestyle del televi­
diffusione dello streaming e dei dispositivi sore è al centro della strategia Samsung, che
connessi, anche la televisione si è evoluta per combina prestazioni tecniche impressionanti
prestarsi a visioni mobili e senza costrizioni. con esperienze ritagliate apposta per i nuovi
Per spezzare ulteriormente i limiti, Sam­ consumatori.
Disponibile nelle
sung ha ora realizzato The Terrace, il primo Oltre al The Terrace, la casa coreana
versioni da 55, 65
schermo progettato appositamente per la ha sorpreso anche i più esigenti con il The
e 75 pollici, The
visione all’aperto che apre la nuova frontiera Frame, la tv che si mimetizza in salotto come
Terrace di Samsung
dell’intrattenimento outdoor e che spinge se fosse un quadro, o il The Sero, il primo
è il primo schermo
a vivere la propria abitazione a 360 gradi. televisore in grado di ruotare a 90 gradi,
tv pensato per spazi
The Terrace si adatta perfettamente a pensato per la generazione Z e perfetto per
esterni. Prezzo:
qualsiasi spazio abitativo esterno e offre tutti coloro che vogliono un intrattenimento
da 3.999 €
tutte le funzionalità smart che ci si aspet­ senza confini tra il televisore e il proprio
terebbe da un televisore moderno. Ma in smartphone.
più, la classificazione IP55 lo protegge da Un’offerta per tutti i gusti che presto
pioggia, umidità, polvere e insetti. dovrà darsi il cambio con la prossima tecno­
Il The Terrace ha inoltre tutta la qualità logia del futuro, il microLED, anticipata al
di un pannello QLED 4K con una speciale CES di Las Vegas dello scorso gennaio e che
tecnologia antiriflesso e una luminosità me­ garantirà ancora più qualità d’immagine e
dia dello schermo di 2000 nit (uno smart­ un design senza precedenti.

NOVEMBRE 2020 / 2 1 5
COVER
I R E P O R TA G E , L E F I R M E , L E I N T E R V I S T E D E L M E S E

DOPO OLTRE CINQUANT’ANNI IL PIÙ CATTIVO DEI


FUMETTI ITALIANI TORNA IN UN FILM. CON L’AIUTO DI MARIO
GOMBOLI, DIRETTORE DI DIABOLIK, GQ HA FRUGATO
NEGLI ARCHIVI PER ESTRARRE UNA PRIMIZIA I N E D I T A .
ECCO PERCHÉ LUCA MARINELLI HA ACCETTATO LA SFIDA
D I S E G N O D I E N Z O FA C C I O L O

DI UNA TUTA NERA. E MANUEL AGNELLI LA SFIDA DI UNA MELODIA

CONTINUA A PAGINA 234


ATTENTI AL Come si diventa il criminale
più longevo della storia
del fumetto italiano?
Per L U C A M A R I N E L L I
è iniziato tutto da bambino, allo zoo.
Davanti agli occhi di una pantera
Servizio di

NIK PIRAS
Foto di

MARK PILLAI

Testo di

MICHELE FOSSI

2 1 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
LADRO
Luca Marinelli: l’attore,
fotografato a Berlino, apre
il progetto che GQ dedica
a Diabolik in occasione
dell’uscita del film
dei Manetti Bros.

Cappotto, dolcevita
e pantaloni G I O R G I O
A R M A N I , scarpe
EMPORIO ARMANI
STO RIE

Il film Diabolik,
adattamento
del personaggio creato
da Angela e Luciana
Giussani, è scritto da
Michelangelo La Neve e
Manetti Bros., che hanno
firmato anche il soggetto
insieme a Mario Gomboli

Cappotto e pantaloni
GIORGIO ARMANI
Nella pagina accanto:
maglia e pantaloni
GIORGIO ARMANI
STO RIE

«La fredda determinazione di una il mio stupore davanti a quella creatura,


Luca Marinelli, 36 anni.
pantera che si avvicina silenziosa alla quel manto nero come la notte, lucido
Protagonista di Diabolik,
sua preda: questa è l’espressione che ho e cangiante, con riflessi bluastri, e quel
diretto dai Manetti Bros.
cercato di infondere nello sguardo del no- respiro profondo, ritmico. Particolarmen-
e distribuito
stro Diabolik». Quando Luca Marinelli te indelebile nella mia mente, infine, è la
da 01 Distribution
aggrotta le sopracciglia e accende gli occhi sensazione di calma sovrana che emanava
della pantera − chi scrive ha avuto modo dall’animale».
Giacca, gilet, camicia,
di averne un assaggio durante l’intervi- «Su questo film ho avuto, fin dall’ini-
pantaloni e scarpe
sta − il primo istinto è di fuggire quello zio, un buon presentimento», prosegue
GIORGIO ARMANI
sguardo: troppo intenso. Sarà lui, armato l’attore. «Il primo incontro con i Manetti,
di pugnale e vestito della celeberrima tuta che seguo con interesse già dai tempi di
nera aderente, col cappuccio che lascia Zora la Vampira, si è svolto a Roma, nel
scoperti solo gli occhi di ghiaccio, a in- quartiere dove sia io che Antonio e Marco interpretazioni più convincenti, quella del-
terpretare l’anti-eroe nato dalla fantasia siamo cresciuti. Mi hanno spiegato che lo Zingaro in Lo chiamavano Jeeg Robot
di Angela e Luciana Giussani − le due so- loro avevano una visione ben precisa del e quella di Martin Eden nell’omonimo film
relle della Milano bene passate alla storia carattere del personaggio, ma che avreb- di Pietro Marcello, con i quali si aggiudi-
come le Regine del Terrore − nell’attesa bero voluto vedere cosa potevo proporre ca, rispettivamente, il Nastro d’argento e
trasposizione cinematografica del fumetto loro. Abbiamo fatto un provino assieme, un David di Donatello come miglior attore
per la regia dei Manetti Bros. (Ammore e molto utile nell’accendere la scintilla della non protagonista e la Coppa Volpi come
malavita), in sala dal 31 dicembre. collaborazione. Ho un ricordo nitido di migliore attore. Ma confrontarsi con un
Durante una passeggiata lungo il ca- quel giorno e dello scambio successivo mito come Diabolik, oggetto di un culto
nale di Kreuzberg, a Berlino, dal 2012 di emozioni e pensieri. Quando poi ho quasi sacrale, è una nuova sfida.
sua città d’adozione, l’attore romano spie- scoperto di essere stato scelto per la parte, «Cinquant’anni nelle case degli italia-
ga che la scelta di ispirarsi al felino per ero molto contento». ni. 150 milioni di copie vendute. Numeri
l’interpretazione del personaggio non è Luca Marinelli non è certo nuovo alle impressionanti. Diabolik è un’icona, e
casuale. «Gli appassionati sapranno che sfide attoriali. Dallo stralunato Mattia in proprio per questo appartiene all’imma-
Diabolik prende il suo nome proprio da La solitudine dei numeri primi (2010), ginario di centinaia di migliaia di persone.
una pantera. Il loro incontro, che dura po- il personaggio con cui conquista la no- Se si pensa di poterle accontentare tutte,
chi attimi, è significativo: dopo un faccia torietà, si cimenta negli anni in ruoli si parte col piede sbagliato: si rischia che
a faccia ad alta tensione, il felino decide di non facilissimi, molto diversi tra di loro il risultato finale non sia quello che vuoi
risparmiare il ragazzo, quasi avesse fiutato («L’unica cosa che hanno in comune è il mettere in scena veramente, ma sono si-
in lui un suo simile. La pantera era uno mio naso», ironizza, indicando il proprio curo che il pubblico non ne resterà deluso,
dei miei animali preferiti, da bambino. volto), dando prova di grande versatilità o almeno spero. Vedrà quanto amore e
Ricordo come fosse ieri il giorno in cui i e di una capacità di immedesimazione rispetto c’è stato nel mettere in atto questa
miei mi portarono a vederla allo zoo, e psicologica fuori dal comune. Tra le sue trasposizione», spiega l’attore, che della
sfida di interpretare un’icona parla con
cognizione di causa: nel 2018 interpreta
un vero mostro sacro, Fabrizio De André,

«Cinquant’anni nelle case in Principe libero di Luca Facchini. Un


amico gli disse: sei matto ad accettare
questa parte. Ma lui, incurante, si im-
degli italiani. 150 milioni merge nella biografia del cantautore, si
avventura come uno strizzacervelli nei

di copie vendute. Numeri meandri della sua psiche, e di quell’icona


restituisce l’uomo, riscuotendo per quel
ruolo insidioso il plauso della critica. Uni-
impressionanti. Diabolik ca pecca, osservano certi malevoli puristi,
il suo accento romano.

è un’icona, appartiene Pur trattandosi di un eroe dei fumet-


ti, per affrontare Diabolik, l’attore ha
«deciso di evitare ogni caratterizzazione
all’I M M A G I N A R I O fumettistica del personaggio, cercando
di darne una rappresentazione convin-

di centinaia
cente sotto il profilo umano, psicologico.
Chi è quest’uomo misterioso, che con le
sue criminose trovate terrorizza la ricca

di migliaia di persone» città di Clerville? Quali vicissitudini lo


portano a diventare un re del crimine?
Domande che sono diventate il punto di
partenza della mia ricerca. Per mesi e mesi, il

2 2 2 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
STO RIE

Oltre a Luca Marinelli,


Miriam Leone e Valerio
Mastandrea, nel cast
di Diabolik ci sono
Alessandro Roja, Serena
Rossi, Claudia Gerini,
Roberto Citran

In entrambe le pagine:
abito e camicia G I O R G I O
ARMANI
STO RIE

scaramanzia, preferisce glissare. «Al mo-


mento io e mia moglie (l’attrice tedesca
Alissa Jung, ndr) siamo molto impegnati
«Chi è quest’uomo con la nostra associazione: stiamo per
aprire anche in Italia la sede di PenPaper-

misterioso, che terrorizza Peace, l’associazione fondata da Alissa in


Germania, con la quale abbiamo costrui-
to due scuole ad Haiti dopo il disastroso
la ricca città di Clerville? terremoto del 2010».
Come l’attore si lancia nei ricordi del

Cosa lo ha portato a diventare suo primo viaggio nell’isola caraibica, i


salici piangenti del canale di Kreuzberg
che hanno fatto da cornice all’intervista
quello che è? Per mesi cedono mentalmente il passo, per qualche
attimo, alla lussureggiante vegetazione dei

queste domande sono state Caraibi. «Ricordi indelebili. A due anni


dal disastroso terremoto, trovai un Paese
in ginocchio, circondato da macerie, dolo-
la mia R I C E R C A » re e disperazione, ma anche tanti sorrisi ed
una voglia contagiosa di vivere», raccon-
ta. Come suggerisce il nome della nostra
associazione, basta un foglio di carta e
una penna, e a un bambino puoi regalare
mio appartamento è stato invaso dai fumetti, fatto lavorando tutti assieme. Voglio
l’educazione, e con essa una possibilità,
sparsi un po’ ovunque. E per ogni cento sottolineare il tutti insieme. Quando la-
un futuro. E questo non solo ad Haiti, ma
che ne leggevo, i Manetti − che sospetto vori con i Manetti Bros., questo aspetto
in tutto il mondo. In questo momento ci
conoscano tutti gli 800 e più numeri della è profondamente tangibile: ogni cosa si
stiamo concentrando su un progetto in
collana − erano già pronti a prestarmene svolge in un’atmosfera di grande scambio
Italia che farà da supporto ai ragazzi e alle
altrettanti». Giorno dopo giorno, Mari- e collaborazione. All’interno della troupe
ragazze che stanno attraversando questo
nelli si è così intrufolato nella tana del molti si conoscono da anni, e si ha quasi
difficile periodo della pandemia».
Re del Terrore: ha spiato i suoi oggetti, l’impressione di essere stati adottati da
aperto il suo armadio, frugato nei suoi una grande famiglia, più che di lavorare
cassetti. «Me ne sono innamorato, incon- su un set normale».
dizionatamente, senza cedere alla tenta- Il film − che i Manetti hanno definito
zione di esprimere una condanna o una «oscuramente romantico» − racconterà
assoluzione. È una lezione preziosa, che inoltre, per la gioia dei fan, i prodromi
mi è stata trasmessa in Accademia: mai della storia d’amore tra Diabolik e la
giudicare il proprio personaggio. Rischi sua partner in crime, Eva Kant (Miriam
che tra te e lui si formi una distanza che, Leone). «Due persone speciali, diverse,
gioco forza, si riflette negativamente nella che prima si annusano con sospetto, per Diabolik è una produzione
qualità dell’interpretazione». poi riconoscersi l’un l’altra come anime Mompracem con Rai
Il risultato è un film radicalmente gemelle», spiega. «Mi piace molto il loro Cinema, prodotto
diverso dalla prima trasposizione ci- livello di complicità. Diabolik è però un da Carlo Macchitella
nematografica, diretta da Mario Bava, personaggio molto duro e riservato, che e Manetti Bros.,
del 1968. «Tra i suoi punti di forza, c’è raramente mostra un sentimento: questa in associazione con
un’affascinante estetica Anni 60, fatta di è sicuramente una delle differenze, forse Astorina, con il sostegno
macchine, costumi, luoghi e delle mille la più netta, tra me e lui. Io sono il suo di Emilia-Romagna Film
trovate tecnologiche del nostro Diabo- opposto: da bravo romantico ed empatico, Commission, Friuli-
lik», racconta. «Con mio grande piacere lo confesso, capita spesso che io pianga. Venezia Giulia Film
sono stato coinvolto fin dall’inizio nella Penso che farlo possa essere un importante Commission, Film
discussione sul look del personaggio. Par- momento di apertura, di crescita e presa Commission Vallée
ticolarmente difficile è stata la messa a di coscienza, che dovremmo imparare a d’Aoste
punto della maschera e della mitica tuta ricercare attivamente. Ti senti giù? Metti
nera, progettata dallo stesso Diabolik la canzone più triste che conosci e fatti un Cappotto, abito, camicia
e dotata di caratteristiche fantastiche, regalo: goditi le tue lacrime, mi disse una e scarpe G I O R G I O
non ripetibili nella realtà. Una missione volta un amico. Parole sante: guai a tenersi ARMANI
quasi impossibile, ma dopo settimane di tutto dentro. Si rischia di murarsi vivi
tentativi siamo arrivati, grazie alla colla- dietro a un insensato muro di durezza». Fashion Editor:
borazione di tutti i reparti, a un risultato Seppur «molto interessanti», sui fu- Nicolò Andreoni
che ci ha molto soddisfatto: lo abbiamo turi progetti cinematografici l’attore, per Grooming: Attila Kenyeres

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 2 2 7
COVER STO RY

Mario Gomboli, 73 anni:


ha iniziato a lavorare
per Diabolik a 19.
Da 21 è il direttore
editoriale della casa
editrice Astorina

Lo hanno inventato due donne, Angela


e Luciana Giussani, ma la sua vera ombra Ha comprato la Jaguar E-Type ma non può
è M A R I O G O M B O L I , l’uomo guidarla, perché è troppo alto. Sfrutta l’in-
sonnia per pensare al prossimo furto. Di
che ancora oggi conosce ogni suo trucco Diabolik, Mario Gomboli è la mente e il
e sentimento. E che spiega come braccio armato: è la sua ombra da 53 anni
e qualcosa, da quando, cioè, ha scritto la
fa un criminale in tuta nera a restare prima storia per Angela Giussani, creatrice
un mito (sì: c’entra una bionda) con la sorella Luciana di uno dei personag-
gi più longevi del fumetto italiano. Oggi
Gomboli ha 73 anni, da 21 conduce la casa
Foto di editrice Astorina e Diabolik ne farà 60 nel
FEDERICO 2021: logico quindi che quando si è trattato
CIAMEI di immaginare una nuova versione cinema-
tografica, e di scriverne il soggetto, il primo
Testo di
telefono a squillare sia stato il suo. E per
chi si stesse chiedendo che senso abbia, in
CRISTINA un mondo di predatori veri, continuare a
D’ANTONIO inventare avventure per un criminale nato
per stare nella tasca dei pendolari dei treni,
anticipiamo il finale: ce l’ha.
La sera di Capodanno lei sarà al cinema,
con i Manetti Bros.
Salvo decreti dell’ultimo minuto, credo
proprio di sì. Ho visto Diabolik, il film, in
divenire. E l’ho trovato coerente al personag-
gio, cosa fondamentale per noi di Astorina: i
Manetti sono lettori del fumetto, a loro non
ho dovuto spiegare chi è Diabolik.
Lo dica qui, invece.
È un personaggio anomalo dalla nascita:
è stato il primo fumetto italiano destinato
al pubblico adulto. È un criminale e un as-
sassino, ma non è un morboso e non uccide
mai a vanvera: è votato alla vita disonesta,
ma non fine a se stessa. A Diabolik interessa la

2 2 8 / NOVEMBRE 2020 G Q I TA L I A . I T
COVER STO RY

sfida, non il colpo facile: perciò non ha nulla a Lei sta con Diabolik da una vita. Ci I suoi sentimenti sono più importanti delle
che spartire con la banda dei K, le imitazioni sono matrimoni che durano meno. sue azioni: bisogna capire perché fa quello
dei vari Satanik, insomma. Se è per quello sono con mia moglie da 40 che fa. Non passa mai dal facile al difficile
Un cattivo con aggiunta di bionda. anni. Sono un tipo fedele, anche alla Jaguar attraverso il superfluo: ogni gesto e passag-
E che bionda: in un’epoca in cui i personaggi E-Type: comprarla è stata una delle prime gio vanno calibrati al millimetro. Perciò mi
femminili erano sciacquette che si mette- azioni da direttore editoriale di Astorina. piace che le discussioni su Diabolik avven-
vano nei guai e aspettavano che arrivasse È il pezzo forte delle mostre su Diabolik. gano al ristorante.
un uomo a salvarle, solo le sorelle Giussani E la guida? Aspetti, come funziona?
potevano pensare a Eva Kant. Macché: sono alto un metro e novanta. An- Quando si riflette su un argomento, c’è
Inquadriamo il periodo? che John Phillip Law, l’attore del primo film, sempre un minuto di horror vacui, in cui
Nel 1963 le donne avevano i capelli cotonati, non ci stava: mi raccontò che Mario Bava nessuno sa cosa dire. Se siamo in riunione
come Mina. Eva invece porta lo chignon, gli aveva tolto il seggiolino e messo un cu- di redazione, attorno al tavolo da pranzo di
una pettinatura che rimanda all’educazione scino. Sa che l’abbiamo prestata ai Manetti? Angela Giussani − un mosaico di lapislaz-
borghese di Angela e Luciana. Le sorelle Solo per le scene più tranquille, per quelle zuli monumentale − quel momento mette
avevano un’idea di eleganza, molto precisa. di azione hanno usato una carrozzeria in inquietudine. Se siamo al ristorante, il vuoto
Che vale anche per Diabolik. fibra di vetro su un motore BMW. lo riempiamo mangiando: di Diabolik par-
Esatto: mentre Superman ha un costume A proposito: la prossima incarnazione di liamo come fosse il terzo invitato a tavola.
pacchiano, che lo rende riconoscibile a Diabolik ha la taglia di Luca Marinelli. Un vero maschio alfa, pieno di gadget.
miglia di distanza, Diabolik ha una tuta Corrisponde all’immaginario delle Giussani: Ama possedere le cose, oltre che rubarle. Il
nera, che lo rende invisibile. Con una sola Robert Taylor era stato scelto come model- che ci riporta a uno dei suoi dilemmi etici: se
eccezione: quando deve scalare una torre lo per lo sguardo, ma il corpo era quello prende una statua d’oro dei Maya, poi, cosa
d’avorio; in quel caso la tuta era bianca. di Johnny Weissmuller. Le Giussani non fa? La fonde? Non si può. Diabolik piace
E dopo Diabolik ed Eva, il terzo lato del volevano i muscoli pompati dei culturisti, perché è un essere libero, in cui qualunque
triangolo: l’ispettore Ginko. ma il fisico di un nuotatore. uomo si può identificare: infatti ci viene ri-
Ginko, da Gino Sansoni, il marito di An- C’è sempre spazio per il miglioramento: chiesto come testimonial nelle campagne
gela, ma con la K di Diabolik. L’ispettore il primo albo di Diabolik è stato ridise- sociali. Ed è un maschio che molte donne
è intelligente quanto il suo nemico, ma ha gnato due anni dopo la prima uscita. vorrebbero avere accanto: coraggioso, un
il limite della legge. Perciò gli rendiamo fi- L’aveva fatto Angelo Zarcone, prestato da tipo fuori dagli schemi.
nalmente pieno onore con Ginko senza più Gino Sansoni, ma aveva lavorato con la Eva Kant piace altrettanto alle donne?
remore, l’albo ora in edicola, dove sbarella: mano sinistra. Dopo di che, è scomparso: Di lei, più che l’estetica, le donne apprezzano
lo abbiamo messo in copertina spettinato neanche l’investigatore Tom Ponzi, assunto il fascino, il fatto che abbia saputo conqui-
e senza la cravatta rosso-nera. Quella che per un anniversario, l’ha rintracciato. stare un compagno come quello.
Angela gli mise al collo quando lasciò Gino, Avete ancora quegli originali? Che senso ha essere ancora Diabolik il
che era l’editore di Forza Milan. Sono nel caveau della casa editrice, ma fal- 1° gennaio 2021?
La cravatta era un messaggio? cidiati: le vignette belle erano state tagliate Come dice Altan, più passa il tempo e più
Sì, perché Ginko perde sempre con Dia- e incollate da Gino Marchesi sulle nuove mi sembra un bravo ragazzo. Con la crimi-
bolik. Angela usò il fumetto per sostenere tavole, il resto lasciato lì, come una buccia. nalità che c’è oggi, Diabolik si caratterizza
il “no” al referendum sul divorzio e fu la Tra serie originale e speciali siete ormai per dignità: infrange la legge ma non è in-
prima donna costretta a versare l’assegno di arrivati a 900 titoli: tanti davvero. differente alla sofferenza degli altri. Negli
mantenimento all’ex marito, perché quella I nostri lettori fanno proselitismo diretta- anni se l’è presa con chi usa violenza verso
che aveva fatto i soldi veri era lei. mente in famiglia: così siamo arrivati alla le donne, i bambini, gli animali.
Come vi siete incontrati voi due? terza generazione. C’è un tema che ha fatto più fatica ad
Avevo 19 anni e bisogno di soldi per l’uni- Il merito è soprattutto di voi autori, che affrontare?
versità. Ci ha presentato Alfredo Castelli, lo scavate tra i vecchi episodi alla ricerca di L’omosessualità. Un giorno arrivò una lette-
stesso di Martin Mystère. Grazie ad Angela spunti per costruire storie di raccordo. ra, che ce lo ricordava. Io pensavo al rischio
mi sono laureato e guadagnato i primi capel- È la ragione per cui mi diverto ancora a fare del personaggio macchietta. Luciana invece
li bianchi: mentre guidava lei, destinazione questo mestiere. Per il numero 106, Diabolik si arrabbiò: scrivi quella storia, e che sia
la villa che aveva a Bardolino. chi sei?, ci fu un gran brainstorming con buona. Ci ho messo cinque anni.
Angela e Luciana sono finite spesso nei le Giussani per inventare un passato non Ci tolga l’ultima curiosità: Miriam
guai. troppo vincolante per storie future. Leone come Eva Kant, promossa o
Quante denunce: per corruzione di minore e Come tenete traccia dei collegamenti bocciata?
incitamento a delinquere. Una, per oscenità: tra eventi e personaggi? Promossa, e anche a pieni voti.
lo decise un pretore di Pavia perché Diabolik Luciana aveva chiesto di creare un database,
ed Eva andavano mano nella mano verso la ma non è attendibile. Perciò ci affidiamo
camera da letto senza essere sposati. alla memoria, specie a quella dei fan, a cui
Ci dica della cartella dei “trucchi”. facciamo poi dei regali. Mario Gomboli in
Le Giussani ci mettevano le idee che poteva- Le sorelle Giussani parlavano di Dia- redazione. Lavora con
no tornare utili, tipo come alzare la Jaguar bolik come di uno di famiglia. Sembra un gruppo di 20 autori tra
di quattro metri. Li pagavano a parte, 7.500 sia vero anche per chi lo legge. soggettisti, sceneggiatori
lire a invenzione. Per tutti noi Diabolik è una persona reale. e disegnatori

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 2 3 1
COVER STO RY

Cifre diabolike
1° NOVEMBRE 1962:
esce il primo albo 30:
di DIABOL IK creato
da Angela Giussani, seguita i TRUCCHI
poi dalla sorella Luciana di Diabolik 17:
100:
conservati nel
cosiddetto le EDIZIONI
il numero nel mondo; tra
presunto dei “classificatore
di Angela” queste una
dispositivi in esperanto
montati e non ancora
utilizzati e una in sardo
sulla JAGUAR
E-T YPE. Di nelle storie
11,5X16,9 CM:
le misure una dozzina
del TASCABILE, scelto esistono
pensando ai pendolari i modellini,
dei treni. Ancora oggi in che vengono
tipografia viene chiamato esposti
alle mostre 800:
formato Diabolik i COLPI messi
a segno da Diabolik, con
una media di 9 ogni 10
episodi (totale in divenire)

250MILA COPIE A NUMERO:


le vendite negli Anni 70
1:

il RADIO-
FUME T T O
Rai con
le voci di
Luca Ward
10.500 EURO: e Roberta
pagati per Greganti
il PRIMO NUMERO della
serie, rappresentano la
50 MILIONI
20: quotazione più alta sul
il gruppo di mercato del collezionismo DI LIRE
AU T ORI della serie; D E L L’ E P O C A :
6 soggettisti, 4 il valore
sceneggiatori, 10 attribuito 3:
disegnatori al DIAMANTE l’episodio
ROSA, che in cui
Diabolik ruba appare
30:
i L IBRI della collana a Eva (ma per la
I romanzi di Diabolik tanto è un prima
(1967/1971), novelization falso, gli fa volta E VA
dei fumetti notare lei) K ANT

della leggenda
2 3 2 / NOVEMBRE 2020
Il suono
del
terrore
Testo di

CRISTINA
D’ANTONIO

Ci voleva Manuel Agnelli per scrivere la


canzone d’amore di Diabolik, uno «così
rigoroso nelle sue scelte che probabilmente
ascolta solo musica classica, direi Bach».
Come è finito nel giro di Diabolik?
Con una mail. I Manetti mi hanno scelto
per la canzone dei titoli di coda, dicendomi:
hai mano libera, purché non sia didascali-
ca. Ho scritto La profondità degli abissi,
un pezzo scoppiettante, con un certa ten-
sione, che sta in piedi anche senza il film.
Piaciuto il primo, è arrivato il secondo
brano: Pam Pum Pam.
Più classico, in stile Diabolik, reso caldo
dal fatto che sono stato coinvolto sul set:
abbiamo discusso davanti alle immagini,
con richieste su taglio, ritmo e atmosfera.
E poi, la sfida del contenuto.
Ovvero: l’amore.
Diabolik ha un’interiorità strana, deviata: è
personaggio molto solo, con un’eccezione,
quella di una compagna che gli diventa ni. Ed è una cosa molto matura, anche se si innamorano dei criminali: persone con
fedelissima. L’unica di cui si possa fidare, indubbiamente pericolosa. il vuoto intorno, che mentre le scelgono le
e non è un modo di dire. Appassionarsi ancora ai suoi crimini fanno sentire uniche.
Era un lettore del fumetto? è un modo per sfogare i propri lati Perché leggere oggi Diabolik, e andare
Da ragazzino, poi l’ho perso di vista. L’a- oscuri? a vederlo al cinema?
vevo scoperto trovando in giro gli albi di Non credo. Diabolik è perfettamente line- Quando si tratta di musica, fumetti e libri,
mio zio. Di Diabolik mi piaceva l’immagi- are: non ha dubbi di giorno su quello che la teoria conta fino a un certo punto. Con
ne: rispetto ad altri personaggi degli Anni deve fare di notte, non si chiede se sia giusto la sua vita impenetrabile Diabolik mantie-
70, la sua era netta, quella di un cattivo o sbagliato. Credo che sia più un supereroe ne il suo fascino perché ciò che ci manca
senza ombra di ironia, in contrasto con la che un criminale: a differenza di Batman, in assoluto oggi è il mistero. Internet ci
modalità facilona della commedia all’i- che è psicologicamente contorto, Diabo- avvantaggia sulla conoscenza ma impo-
taliana, che sdrammatizza ogni cosa. La lik è frutto dei suoi tempi e del suo Paese, verisce la fantasia: David Bowie avrebbe
sua coerenza e la sua visione mi colpivano quelli in cui le persone usano la morale avuto difficoltà a crearsi un personaggio,
molto più delle battute di Er Monnezza. per giustificare qualunque azione, dove ci io pensavo a lui basandomi sulle poche
Da uomo a uomo, cosa le piace di lui si confessa per togliersi i peccati. Non lui. foto in circolazione, e il resto era frutto
adesso che è adulto? Lui ha un’idea e si prende le nostre cose, della mia testa. Nessuna realtà può battere
Che si sia chiarito le idee senza convincersi senza scuse. In questo lo vedo educativo: l’immaginazione.
che abbiano un valore universale: non cre- non è torbido, o morboso, è il male puro.
do che pensi di comportarsi così per una Parliamo un po’ di Eva?
qualche ragione etica, contro una società È un personaggio strano: lei sì che since-
F OTO G E T T Y I M AG E S

che combatte. Lui ha fatto una scelta di vita ramente ha dei dubbi. Si innamora di un Manuel Agnelli, 54 anni.
criminale, ne porta la responsabilità, corre bandito: del mistero che lo avvolge, ma Firma due delle melodie
il rischio, ne paga il prezzo ed è cosciente soprattutto della sua intelligenza e del suo di Diabolik nella versione
di quello che fa; ha accettato di essere in talento, e anche della fiducia che lui le con- cinematografica dei
quel modo e non trova delle giustificazio- cede. Come spesso succede alle donne che Manetti Bros.

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 2 3 3
COVER STO RY

L’arresto
di D I A B O L I K Disegni di GINO MARCHESI
Testi ANGELA & LUCIANA GIUSSANI

Nel 2012 si ipotizzò di celebrare il cinquantesimo


anno di Diabolik con un volume speciale, che
raccogliesse i primi tre episodi della saga.
Le vignette di quegli albi, nella versione riveduta
e corretta a suo tempo dalle sorelle Giussani,
vennero perciò rimontate in un formato più grande
e il lettering riscritto.  Ma, per diversi motivi,
quel volume non venne mai pubblicato e il progetto
non ebbe seguito. Oggi abbiamo recuperato parte
di quelle tavole inedite del terzo episodio, L’arresto
di Diabolik, e quindi ricostruito il primo incontro
tra il Re del Terrore e Eva Kant, lo stesso
cui si ispira il film dei Manetti Bros

2 3 4 / NOVEMBRE
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 3 5
COVER STO RY
COVER STO RY

2 3 6 / NOVEMBRE 2020
G Q I TA L I A . I T
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 3 7
COVER STO RY
Se ha gradito questa rivista e se la ha trovata altrove, significa che ci è stata rubata,
vanificando, così, il lavoro dei nostri uploader. La preghiamo di sostenerci venendo a scaricare
almeno volta al giorno dove è stato creata, cioè su:

www.eurekaddl.website

Senza il suo aiuto, purtroppo, presto potrebbe non trovarla più: loro non avranno più nulla da
rubare, e lei più nulla da leggere. Troverà anche quotidiani, libri, audiolibri, fumetti, riviste
straniere, fumetti e riviste per adulti, tutto gratis, senza registrazioni e prima di tutti gli altri, nel
sito più fornito ed aggiornato d'Italia, quello da cui tutti gli altri siti rubano soltanto. Trova inoltre
tutte le novità musicali un giorno prima dell'uscita ufficiale in Italia, software, apps, giochi per tutte
le console, tutti i film al cinema e migliaia di titoli in DVDRip, e tutte le serie che può desiderare
sempre online dalla prima all'ultima puntata.
Trova sempre il nuovo indirizzo sulla nostra pagina Facebook. Cerchi "eurekaddl" su Facebook,
oppure clicchi sull'immagine qui sotto.
Grazie da parte di tutto lo staff di eurekaddl.website

N.B.: se il sito è stato oscurato per l'Italia, trovate sempre il nuovo indirizzo digitando eurekaddl.eu5.org nella
barra degli indirizzi di qualsiasi browser, salvatelo nei vostri preferiti! Vi preghiamo di salvare tutti i nostri social,
perchè anche qualcuno di essi potrebbe essere chiuso, tutti avranno sempre il nuovo indirizzo sempre aggiornato
in tempo reale!

Facebook (EUREKAddl nuovo indirizzo sempre aggiornato)


Telegram (Eurekaddlofficial)
Instagram (eurekaddlofficial)
Twitter (@eurekaddl)
In alternativa, pagina di Filecrypt con il nuovo indirizzo sempre aggiornato
COVER STO RY

2 3 8 / NOVEMBRE 2020
G Q I TA L I A . I T
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 3 9
COVER STO RY
COVER STO RY

2 4 0 / NOVEMBRE 2020
G Q I TA L I A . I T
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 4 1
COVER STO RY
COVER STO RY

2 4 2 / NOVEMBRE 2020
G Q I TA L I A . I T
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 4 3
COVER STO RY
COVER STO RY

2 4 4 / NOVEMBRE 2020
G Q I TA L I A . I T
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 4 5
COVER STO RY
COVER STO RY

2 4 6 / NOVEMBRE 2020
G Q I TA L I A . I T
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 4 7
COVER STO RY
COVER STO RY

2 4 8 / NOVEMBRE 2020
G Q I TA L I A . I T
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 4 9
COVER STO RY
COVER STO RY

2 5 0 / NOVEMBRE 2020
G Q I TA L I A . I T
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 5 1
COVER STO RY
COVER STO RY

2 5 2 / NOVEMBRE 2020
G Q I TA L I A . I T
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”
L’A R R E STO D I D I A B O L I K - N . 3 D E L 1 9 6 3 - T E ST I D I A N G E L A E L U C I A N A G I U S S A N I - D I S E G N I D I G I N O M A R C H E S I . C O P Y R I G H T “ D I A B O L I K © A STO R I N A S R L”

G Q I TA L I A . I T
NOVEMBRE 2020 / 2 5 3
COVER STO RY
TOYS
PA S S AT E M P I C H E N O N T I A S P E T T I , P R I M A C H E F I N I S C A Q U E S T O N U M E R O D I G Q

LA COLLEZIONE/1 Alcuni accessori del nuovo


Set Fitness Loro Piana:

ALLENAMENTO pesi da 1 o 2 kg 1.950 €;


Gym Ball 1.850 €; corda
SOFT per saltare 620 €.
Sia questo che il Set
Meditazione sono ora
Il benessere incontra l’eleganza disponibili nei flagship
nella nuova linea di Loro Piana store di tutto il mondo.
Il Kit Outdoor si potrà
ispirata alla morbidezza, invece trovare da inizio
attraverso tre diversi Set: dicembre nei resort
store di Saint Moritz,
per la Meditazione, per il Fitness Gstaad, Aspen e Vail.
e per l’Outdoor. loropiana.com
Cavallina Gold, uno
degli attrezzi della linea
di home fitness Body
Building 2 firmata
Atelier Biagetti: panca
bassa con base
in poliuretano rivestita
in pelle vegan color oro
e gambe in ottone opaco.
Prezzo: 9.760 €.
atelierbiagetti.com

LA COLLEZIONE/2

ESERCIZIO
DI STILE
Arriva Body Building 2 di Atelier Biagetti, seconda
“puntata” del progetto di fitness design finalizzata
alla salute individuale e a quella del pianeta: ogni attrezzo
della nuova collezione è infatti rivestito da un’inedita
F OTO D I X S I X N F I V E

pelle d’oro, in realtà ottenuta dal poliestere riciclato


delle bottiglie di plastica.

G Q I TA L I A . I T NOVEMBRE 2020 / 2 5 5
Indirizzi
A.S.98 FISCHER P E N C E 1 979 PUBLISHED BY CONDÉ NAST
a s - 9 8 . co m f i s c h e r i ta l i a . i t p e n ce 1 979 . co m
Chief Executive Officer Roger Lynch
A L E S S A N D RO GA B R I E L E PA S I N I P EO P L E O F S H I B U YA Global Chief Revenue Officer & President, U.S. Revenue Pamela Drucker Mann
GHERARDI g a b r i e le p a s i n i . co m p e o p le o fs h i b u ya . co m
a le s s a n d ro g h e ra rd i . co m U.S. Artistic Director and Global Content Advisor Anna Wintour
G EOX R E S P I R A PHILIPPE MODEL Chief of Staff Samantha Morgan
ATO M I C g e ox . co m p h i l i p p e m o d e l . co m
ato m i c . co m
Chief Data Officer Karthic Bala
G I O RG I O A R M A N I P I N E I D E R 17 74 Chief Client Officer Jamie Jouning
B E ST C O M PA N Y a r m a n i . co m p i n e i d e r. co m
b e stco m p a ny 1 9 82 . i t CONDÉ NAST ENTERTAINMENT
GUCCI P I Q UA D RO President Oren Katzeff
B L AU E R U S A g u cc i . co m p i q u a d ro . co m
b l a u e r u s a . co m
Executive Vice President–Alternative Programming Joe LaBracio
HERMÈS RE-HASH Executive Vice President–CNÉ Studios Al Edgington
BOT T EGA V E N E TA h e r m e s . co m re h a s h . i t Executive Vice President–General Manager of Operations Kathryn Friedrich
b o t te g ave n e ta . co m
H EVO RO S S I G N O L CHAIRMAN OF THE BOARD
B R I G L I A 1 9 49 h evo . i t ro s s i g n o l . co m
Jonathan Newhouse
b r i gl i a 1 9 49 . co m
I G I &C O R R D - RO B E RTO
B R I M A RTS i g i e co . i t RICCI DESIGNS
WORLDWIDE EDITIONS
b r i m a r ts . i t ro b e r to r i cc i d e s i g n s . co m France: AD, AD Collector, Glamour, GQ, Vanity Fair, Vogue, Vogue Collections,
K-WAY Vogue Hommes
B RU N E L LO C U C I N E L L I k- way. co m RU F FO
b r u n e llo c u c i n e ll i . co m r u f fo . i t
Germany: AD, Glamour, GQ, GQ Style, Vogue
K2 India: AD, Condé Nast Traveller, GQ, Vogue
C . P. C O M PA N Y k 2 s n ow. co m S A I N T L AU R E N T Italy: AD, Condé Nast Traveller, Experienceis, GQ, La Cucina Italiana, Vanity Fair,
c p co m p a ny. co m BY A N T H O N Y
LARDINI VAC C A R E L LO
Vogue, Wired, Frame Condé Nast Experience Store
C A N A DA G O O S E l a rd i n i . co m ys l . co m Japan: GQ, Rumor Me, Vogue, Vogue Girl, Vogue Wedding, Wired
ca n a d a g o o s e . co m Mexico and Latin America: AD Mexico, Glamour Mexico, GQ Mexico and Latin
L EV E L S A LO M O N
CANALI leve l glove s . co m s a lo m o n . co m
America, Vogue Mexico and Latin America
ca n a l i . co m Spain: AD, Condé Nast College Spain, Condé Nast Traveler, Glamour, GQ,
LO EW E S A RTO R I A L ATO R R E Vanity Fair, Vogue, Vogue Niños, Vogue Novias
CELINE lo ewe . co m s a r to r i a l ato r re . i t
ce l i n e . co m
Taiwan: GQ, Interculture, Vogue
LO U I S V U I T TO N S AV E T H E D U C K United Kingdom: London: HQ, Condé Nast College of Fashion and Design,
C H U RC H ' S lo u i sv u i t to n . co m s ave t h e d u c k . i t Vogue Business; Britain: Condé Nast Johansens, Condé Nast Traveller,
c h u rc h - fo o t we a r. co m
LU I G I B I A N C H I M A N TOVA S E A S E Glamour, GQ, GQ Style, House & Garden, LOVE, Tatler, The World of Interiors,
C I RC O LO 1 9 0 1 lu b i a m . i t sease.it Vanity Fair, Vogue,Wired
c i rco lo 1 9 0 1 . i t United States: Allure, Architectural Digest, Ars Technica, basically,
MANUEL RITZ SMITH
COLMAR m a n u e lr i t z . co m s m i t h o p t i c s . co m
Bon Appétit, Clever, Condé Nast Traveler, epicurious, Glamour, GQ, GQ Style,
co lm a r. i t healthy ish , HIVE, Pitchfork, Self, Teen Vogue, them., The New Yorker, The Scene,
MARKUP S PA L D I N G & B RO S Vanity Fair, Vogue, Wired
C RU N A m a r k u p i ta l i a . co m s p a ld i n g b ro s . co m
c r u n a . co m PUBLISHED UNDER JOINT VENTURE
MONTBLANC STO N E I S L A N D
DA I N E S E m o nt b l a n c . co m sto n e i s l a n d . co m
Brazil: Casa Vogue, Glamour, GQ, Vogue
d a i n e s e . co m Russia: AD, Glamour, Glamour Style Book, GQ, GQ Style, Tatler, Vogue
MOOSE KNUCKLES TAG L I ATO R E
DA L B E L LO m o o s e k n u c k le s ca n a d a . co m ta gl i ato re . co m PUBLISHED UNDER LICENSE OR COPYRIGHT COOPERATION
d a l b e llo . i t Australia: GQ, Vogue, Vogue Living
N E RO G I A R D I N I TEN C
DIOR n e ro g i a rd i n i . i t te n - c . i t
Bulgaria: Glamour
d i o r. co m China: AD, Condé Nast Center of Fashion & Design, Condé Nast Traveler,
N EW E R A UVEX GQ, GQ Style, Vogue, Vogue Film, Vogue Me
D I R K B I K K E M B E RG S n ewe ra ca p . e u u vex - s p o r ts . co m
b i k ke m b e rg s . co m
Czech Republic and Slovakia: La Cucina Italiana, Vogue
NORDICA VA L E N T I N O Germany: GQ Bar Berlin
D O LC E &GA B B A N A n o rd i ca . co m va le nt i n o . co m Greece: Vogue
d o lce g a b b a n a . co m
N O RT H S A I L S WO O L R I C H Hong Kong: Vogue
D S Q UA R E D 2 n o r t h s a i l s . co m wo o lr i c h . e u Hungary: Glamour
d s q u a re d 2 . co m Iceland: Glamour
OA K L E Y X AC U S
E.MARINELLA o a k ley. co m xa c u s . co m
Korea: Allure, GQ, Vogue
e m a r i n e ll a . co m Middle East: AD, Condé Nast Traveller, GQ, Vogue, Vogue Café Riyadh, Wired
PA R A J U M P E R S Poland: Glamour, Vogue
E L EV E N T Y p a ra j u m p e rs . i t
e leve nt y m i l a n o . i t Portugal: GQ, Vogue, Vogue Café Porto
PAU L & S H A R K Romania: Glamour
EMPORIO ARMANI p a u l a n d s h a r k . co m Russia: Tatler Club, Vogue Café Moscow
a r m a n i . co m
PAU L S M I T H Serbia: La Cucina Italiana
E T RO p a u l s m i t h . co m South Africa: Glamour, Glamour Hair, GQ, GQ Style, House & Garden,
e t ro . co m
House & Garden Gourmet
Thailand: GQ, Vogue
The Netherlands: Glamour, Vogue, Vogue Living, Vogue Man, Vogue The Book
Turkey: GQ, La Cucina Italiana, Vogue
Servizio Abbonamenti Per informazioni, reclami o per qualsiasi necessità, si prega di telefonare Ukraine: Vogue, Vogue Café Kiev
al n. 02.86.80.80.80 o scrivere una e-mail a: abbonati@condenast.it. Fax al n. 02.86.88.28.69
Condé Nast is a global media company producing premium content with
Subscription rates abroad For subscriptions orders from foreign countries, please visit a footprint of more than 1 billion consumers in 31 markets.
www.abbonatiqui.it/abroad. For further information please contact our Subscription Service: phone condenast.com
+39.02.92.96.10.10 - fax +39.02.86.88.28.69. Prices are in Euro and are referred to 1-year
subscription.

EUROPE AND AFRICA/AMERICA


MAGAZINE ISSUES MEDIT. COUNTRIES
PER YEAR ASIA/AUSTRALIA
(ORDINARY MAIL) (AIR MAIL) Direttore Responsabile: Giovanni Audiffredi. Copyright © 2020 per le Edizioni Condé
Nast. Registrazione del Tribunale di Milano n. 402 del 28-5-1999. La Edizioni Condé Nast S.p.A. è iscritta
nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il numero 6571. Tutti i diritti riservati. Spedizione
AD 11 € 80,00 € 135,00 in abbonamento postale - D.L. 353/03 Art. 1, Cm. 1, DCB - MI. Distribuzione per l’Italia: SO.DI.P.
GQ 10 € 52,00 € 82,00 «Angelo Patuzzi» S.p.a. via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (Mi), tel. 02-660301, fax 02-66030320.
TRAVELLER 4 € 25,00 € 35,00 Distribuzione Estero: Sole Agent for Distribution Abroad A.I.E. - Agenzia Italiana di Esportazione
S.p.a, via Manzoni 12, 20089 Rozzano (Milano), tel. 025753911. fax 02 57512606. www.aie-mag.com.
VOGUE ITALIA 12 € 87,00 € 157,00 Stampa:   Rotolito S.p.a, via Brescia 53/56 Cernusco sul Naviglio (MI) - Printed in Italy • Nume-
VANITY FAIR 49 € 150,00 € 217,00 ri arretrati € 6,00. Inviare importo a IeO Informatica e Organizzazione Srl Ufficio Arretrati,
a mezzo c/c postale n. 56427453, tel. 039.5983886 - fax 039.9991551 - e-mail: arretraticondenast@
LA CUCINA ITALIANA 12 € 88,00 € 130,00 ieoinf.it. Per spedizioni all’estero maggiorare l’importo di € 2,50 per le spese postali.

International distribution: A.I.E. – Agenzia Italiana di Esportazione Srl - Via Manzoni, 12 ACCERTAMENTI
DIFFUSIONE STAMPA
20089 ROZZANO (MI) Italy - Tel. +39 02 5753911 – Fax. +39 02 57512606 e-mail: info@aie-mag.com CERTIFICATO N. 8552
DEL 18-12-2018

Potrebbero piacerti anche