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SPECIALE TREKKING
SOMMARIO
SPECIALE TREKKING
E X P E R IE N CE P R E V IE W S S 2 4
VA’ S E N T IE R O R IPA R T E D A L CE N T R O 7 IL P R OGE T T O NIBE L I A DI DOL OMI T E 22
A L L A S C OP E R TA DE L S E N T IE R O C A L A BR I A 12 L O S C A R P ONE R E SP ONS A BIL E DI S A L E WA 24
S UL L E P R E A L P I OR OBIE C ON S UUN T O 14
V E T R INE P R ODO T T I
IN T E R V I S T E A K U, COL UMBI A , T R E Z E TA , Z A MBE R L A N 25
R AY ON V E R T: E T IC A & T E CH-NIC A 10 GA R MON T, H A N WAG, K AY L A ND, S C A R PA , T E CNIC A 26
IL R E S H A P E DE L L A F IL O S OF I A DI G A R MON T 19 MIL L E T, R E DE L K 28
H A N WA G E L A P R ODU Z IONE 10 0 % E UR OP E A 2 0 BA CH, F E R R INO, L A MUN T, OR T OVOX 30
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Editore: MagNet Srl SB - Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO - Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI
Contributors: SUSANNA MARCHINI, PIETRO ASSERETO, FRANCESCA CASSI,
SARA CANALI, TATIANA BERTERA, ELIANA CODEGA
Redazione: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Via Tertulliano, 68 - 20137 - Milano
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Responsabile dati: Benedetto Sironi
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DOLOMITE.IT
FRESH.
AIR.FUN.
I S P I R ATA A L L E D O LO M I T I ,
C R E ATA DA I P I O N I E R I E I N D O S S ATA
DAG L I AV V E N T U R I E R I , DA L 1 8 9 7.
Portogallo
Rota Vicentina
È un cammino che si snoda nella parte meridionale del Portogallo, attraversando le regioni dell’Alentejo e
dell’Algarve. L’itinerario è diviso in due percorsi principali: il Cammino Storico e il Cammino dei Pescatori,
ai quali si aggiungono dei percorsi minori, per un totale di circa 450 chilometri. Il primo inizia da Santiago
do Cacém e termina a Cabo de São Vicente, è lungo circa 260 chilometri ed è diviso in 13 tappe tra i 12 e
i 25 chilometri ciascuna. Il secondo invece parte da Porto Covo e arriva a Odeceixe ed è lungo 227 chilo-
metri. È più corto del primo ma è più impegnativo, in quanto parte del percorso si svolge tra dune di sab-
bia. A questi due tratti, si aggiungono 24 anelli che si discostano dal cammino classico e che permettono
di esplorare altri territori aggiungendo fino a 263 chilometri all’itinerario. Tra questi ci sono: l’anello della
spiaggia di Odeceixe, quello della spiaggia di Amoreira, di Ponta da Atalaia, di Portal da Carrapateira e
l’anello della spiaggia di Telheiro.
Germania Scozia
Westweg Trail West Highland Way
Dal 1900, è il cammino più lungo della Ger- Dichiarato il cammino più lungo scozzese, il percor-
mania. Si estende su 285 chilometri, partendo so attraversa brughiere, costeggia laghi e montagne
da Pforzheim e arrivando a Basel. Attraverso scoscese e permette di percorrere a piedi ben 154
castelli, fortificazioni medievali, fattorie e pic- chilometri della Scozia in un’escursione di sette gior-
cole cittadine. Come suggerisce il nome, il ni. Il cammino, ben segnalato, parte da Milngavie a
tratto si espande maggiormente sulla parte nord di Glasgow, e arriva a Fort William, per un totale di
ovest delle montagne e si snoda su 12 tappe sette/otto tappe da 15/25 chilometri l’una. Il periodo
da 15/25 chilometri. Per le distanze e i disli- migliore per questa esperienza è la primavera inoltra-
velli, è considerato un percorso per cammi- ta o l’inizio dell’autunno. Il pregio di questo itinerario è
natori esperti. È parte dell’European Long dato dall’incredibile varietà dei territori attraversati e
Distance Hiking Trail E1. dai numerosi panorami di grande fascino.
Grecia
Via Cretese
La “I Strata Tizs Kritis”, in greco, è un cammino di oltre 500 chilometri, riesumato dallo storico E4, che
attraversa l’isola di Creta in Grecia, tra paesaggi naturali, discese di ulivi e chiese bizantine. Il percor-
so nasce grazie al lavoro dei volontari provenienti da tutto il mondo che, insieme alla Compagnia dei
Cammini, hanno rimesso in sesto l’area adibita poi al cammino. I lavori sono iniziati nel 2010 con la trac-
ciatura dei sentieri, delle segnaletiche e delle tracce GPS, fino alla ricognizione dei rifugi e dei luoghi
per passare la notte, e continuano tutt’ora, ogni estate nei campi di lavoro organizzati dall’associazione
di turismo responsabile. Il percorso, diviso in 28 tappe, parte dal punto più a est dell’isola, ovvero dalla
spiaggia di Kato Zakros, salendo poi fino a 2.000 metri di altezza al monte Dikti, per raggiungere una
meta unica: il Monastero di Chrisoskalitissa.
Turchia
Via Licia
Questa via è stata creata da Kate Clow, appassionata di storia e archeologia, che all’inizio degli Anni
’90 si trasferì in Turchia. All’inglese venne l’idea di creare un percorso a piedi nella penisola che duemi-
la anni prima aveva visto la civiltà Licia protagonista dello sviluppo commerciale e politico della zona.
Grazie al supporto di enti regionali, pubblici e privati, e all’aiuto di volontari, nel 1999, inizia la perlustra-
zione, la segnalazione e la redazione di una guida per la promozione del percorso. Il cammino, che
ha aperto nel 2000, si sviluppa lungo 509 chilometri di sentieri, strade bianche, antiche mulattiere, che
uniscono le città di Fethiye e Antalya. La Via Licia è diventata il caposaldo dei cammini turchi, per la sua
importanza storica e culturale e per la spinta che ha dato allo sviluppo del turismo lento e dei viaggi a
piedi nella penisola anatolica.
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SPECIALE TREKKING
I C A M M I N I D ’ E U R O PA
Svezia
Kungsleden
Il Kungsleden, Sentiero del Re in italiano, con i suoi 440 chilometri è il più famoso
dei lunghi trekking scandinavi. Connette i due estremi della Lapponia svedese, dal
villaggio Abisko nel nord, a quello di Hemavan a sud. Il percorso è diviso in cinque
sezioni, ognuna tra i 70 e i 100 chilometri, facilmente completabili in tre/sette giorni.
Ogni sezione inizia e finisce presso un centro abitato raggiungibile tramite mezzi
pubblici. Questo percorso a lunga percorrenza è ideale per qualunque escursio-
nista mediamente esperto, che voglia godersi i paesaggi, la natura incontaminata,
i parchi nazionali, i laghi e la fauna selvatica. Il sentiero è sicuro grazie a numerosi
hut e alla segnaletica.
MSR®
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SPECIALE TREKKING
D AT I & S TAT I S T I C H E
ESTATE 2023:
PREVISIONI DA RECORD
Il turismo open air attira sempre più appassionati: boom di ricerche online per gli articoli da campeggio,
come tende e sacchi a pelo, e per il trekking, come scarpe e bastoncini
_di Susanna Marchini
N
onostante la bella stagione si stia facendo aspettare, quest’an- il sacco a pelo e il wc chimico portatile. Per il trekking, invece, le calze
no, tra campeggi e villaggi turistici, si stimano nel nostro Paese riscaldate e i bastoni da trekking fanno da padrone.
56,6 milioni di presenze, di cui oltre il 50% di stranieri. Sono que-
sti i principali dati che emergono dell’Osservatorio del turismo outdo- I NUOVI HIKER
or firmato da Human Company, azienda storica e punto di riferimento Stando alla ricerca, nel periodo gennaio 2022 - aprile 2023 i prodotti
nell’hospitality in Italia e attiva da oltre quarant’anni nel turismo open air, hanno riscontrato un interesse maggiore nella popolazione femminile,
in collaborazione con Thrends, società specializzata in analisi e strate- che ha raggiunto il 58,4% del totale delle ricerche. La fascia di popola-
gie nel settore tourism & hospitality. zione maggiormente impegnata in queste ricerche ha tra i 18 e i 44 anni
(60,2 %). Anche gli over 45 si interessano a questi sport (39,8%), chi per
WELCOME BACK! salute e benessere e chi per stare più a stretto contatto con la natura.
L’estate 2023 rappresenterà una delle migliori degli ultimi 10 anni, se-
conda solo all’estate 2017 (57,9 milioni). Saranno gli stranieri i turisti più REGIONE CHE VAI
promettenti: si stima che raggiungeranno il 51% del mercato, mostrando La Lombardia è in testa alle ricerche online (30,7 %), seguita da Lazio
così la voglia di viaggiare e di muoversi fuori confine verso il Mediterra- (12 %), Emilia-Romagna (7,6%), Veneto (7,5%) e Liguria (7 %). Scarso inte-
neo e, in particolare, verso l’Italia. Insomma, la stagione estiva 2023 del resse, invece, in Valle d’Aosta, Molise e Basilicata (0%), Umbria (0,8%),
turismo all’aria aperta si prospetta molto positiva e, con un aumento del Abruzzo (1,1%), Calabria (1,2 %), Sardegna e Trentino-Alto Adige (1,4%).
2% rispetto al 2022 (55,5 milioni) e dell’1% rispetto al 2019 (55,9 milioni). La vacanza all’aria aperta, dunque, riacquista protagonismo, riportan-
Il mercato italiano, che rappresenta il restante 49 %, è stabile e in linea do ottimismo a livello settoriale e ossigeno alla filiera dell’industria travel
con il 2021 e il 2022; in particolare però, seppur si registri una propensione nel Belpaese. Camping, villaggi turistici, agriturismi e rifugi in Italia sa-
alle vacanze fuori dai confini nazionali, le esigenze economiche quali ranno presi d’assalto quest’anno, tendenza in aumento rispetto al 2022 .
l’aumento delle spese, l’inflazione e l’incremento dei costi dei trasporti
potrebbero far propendere per un rimanere nei confini nazionali. fonte: ADNKronos
“La crisi economica e l’instabile situazione geopolitica incidono sulle
abitudini dei turisti nella scelta della vacanza ideale” ha commentato ENGLISH VERSION
Dario Rigamonti, Direttore Generale di 7Pixel, società titolare del com-
SUMMER 2023:
paratore Trovaprezzi.it. “Da un lato la crescita dei prezzi al consumo,
di ogni categoria, impatta sulla spesa dei viaggiatori ma non sulla loro
propensione al viaggio. Dall’altro il sentiment rispetto al contesto pan-
demico, estremamente diverso dalla scorsa estate grazie all’assenza
RECORD FORECASTS
quasi totale delle restrizioni, permette ai viaggiatori di programmare li-
A
beramente le proprie vacanze senza limitazioni”. ccording to the research conducted by Human company and
Thrends, the Italian summer 2023 will represent one of the best in
LE PREVISIONI DI MERCATO the last 10 years. On one hand, 56.6 million presences are estimat-
L’Osservatorio Trovaprezzi.it ha registrato un numero di ricerche incal- ed in our country among campsites and resorts. More than 50% will be
zanti - circa 125 mila - nel primo quadrimestre del 2023 nella categoria foreign tourists. On the other, a pressing number of searches - about 125
Trekking e Campeggio. Nel 2022 , sono state 510 mila su tutto l’anno. L’at- thousand - were recorded in the first four months of 2023 in the Trekking
tenzione per questa tipologia di prodotti è prevalente nei mesi estivi a and Camping category. More than 232 thousand searches are expect-
partire da maggio, raggiungendo poi il picco a luglio. Per i prossimi mesi ed during the SS period, with a peak in July (about 68 thousand search-
sono previste oltre 232 mila ricerche, con il massimo nel luglio 2023 (circa es). In addition, in the period from January 2022 to April 2023, the products
68 mila ricerche). Il trekking e il campeggio si fanno largo tra le passioni researched have found more interest in the female population, which
degli italiani, che si scoprono desiderosi di stare all’aria aperta immersi reached 58.4% of total searches. The population group most engaged in
nella natura e con un pizzico di avventura e adrenalina. Dall’analisi del- these searches is between 18 and 44 years old (60.2%). As geographical
le 25 top ricerche in categoria emergono principalmente articoli per il areas, Lombardy leads in online searches (30.7%).
campeggio, come la bombola del gas, i materassi gonfiabili, le tende,
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SPECIALE TREKKING
EXPERIENCE
I
ragazzi di Va’ Sentiero non si fermano e, in collaborazione con l’ente di Camerata Nuova, Cineto Romano, Orvinio, Castel di Tora, Marcetelli,
Parchi Lazio, hanno lanciato un nuovo progetto: un viaggio colletti- Pescorocchiano e Corvaro. Quella andata in scena sul confine tra Lazio
vo e partecipato sul Cammino Naturale dei Parchi (CNP). Un modo e Abruzzo è stata la seconda delle tre spedizioni organizzate da Parchi
di viaggiare a piedi e con lentezza, per entrare in contatto con le aree Lazio insieme a Va’ Sentiero per promuovere questo itinerario: la prima,
protette, i borghi e le comunità montane dell’entroterra laziale. Aperto a che interessava il tratto da Roma a Livata, si è svolta nell’autunno 2022,
tutti coloro che hanno voluto unirsi, in pieno stile Forrest Gump per una attirando decine di camminatori da tutta Italia, coinvolgendo attivamen-
o più tappe della settimana. L’appuntamento ha preso il via domenica te i parchi e le amministrazioni locali, che si sono impegnate nell’acco-
7 maggio da Livata, nel Parco dei Monti Simbruini, per giungere sabato glienza del gruppo in cammino per promuovere le proprie tipicità e con-
13 al borgo di Corvaro, nel cuore della Riserva Naturale Montagne della tribuire alla sensibilizzazione del pubblico verso il viaggio lento e temi
Duchessa. Oltre al team di Va’ Sentiero, ad accompagnare la carovana ambientali. Il terzo e ultimo appuntamento avrà luogo dal 4 giugno con
di camminanti sono stati i guardiaparco delle aree protette attraversate, partenza dal borgo di Corvaro, ai piedi della Riserva Naturale Montagne
che hanno fornito supporto e “fatto da ciceroni” per spiegare i luoghi di della Duchessa, per concludersi domenica 11 giugno alla città di L’Aquila,
interesse naturale e storico-culturale intercettati dal percorso: il Parco dei nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Monti Simbruini, la Riserva Naturale Montagne della Duchessa, il Parco
Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco dei Monti Lucretili Per informazioni e dettagli è possibile contattare Va’ Sentiero
e la Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, ma anche i borghi all’indirizzo info@vasentiero.org oppure tramite i canali social FB e IG
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SPECIALE TREKKING
FOCUS TECH
LA TECNOLOGIA
AL SERVIZIO DEGLI ESCURSIONISTI
Numerose località montane scelgono la via dell’innovazione: nascono le app per semplificare
la scoperta del territorio e per rendere le esperienze outdoor più interattive
_ di Eliana Codega
S
ono sempre di più le destinazioni in montagna che possono essere visitate grazie al supporto di applicazioni create ad hoc
per i turisti e le loro avventure. Le mappe geografiche non sono più abbastanza, grazie alle app che si possono scaricare diret-
tamente sui cellulari, si hanno a disposizione tutte le informazioni necessarie per potersi orientare anche in luoghi sconosciuti,
personalizzare i percorsi scelti, mettersi in contatto con la community e documentare le proprie avventure. L’utilizzo delle app durante
la presenza in un territorio rende l’esperienza più semplice e interattiva.
VAL GARDENA
Val Gardena, una valle immersa nelle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Una meta per escursionisti, hiker e mountain
biker d’estate, e per sciatori e snowboarder in inverno, caratterizzata da 600 km di sentieri curati e segnalati, 600 km di trail per
mountain bike, vie di arrampicata e 60 baite.
Con l’applicazione ufficiale Val Gardena Guestinfo, ogni turista potrà avere informazioni dettagliate sulle vie d’arrampicata, le pi-
ste e gli impianti sciistici. Per quanto riguarda i sentieri, sull’app sono indicati la traccia, il dislivello, la durata, la lunghezza, il grado
di difficoltà, l’arrivo e la partenza di ogni percorso. Ma ci sono anche delle sezioni dedicate al meteo, alle webcam, ai trasporti,
Scarica l’app
agli eventi, allo shopping, alla ricerca di alloggi e alla gastronomia. La particolarità dell’app risiede in due sezioni: la sezione “Four Val Gardena
Seasons” dove i turisti possono consultare delle proposte di attività per ogni stagione; e la sezione “Social Wall” che contiene una Guestinfo
raccolta di tweet e recensioni di utenti. Infine, ci sono due sezioni
dedicate alle esperienze imperdibili della valle: “Top Dolomites
Experiences” e “Secret Dolomites”, avventure che possono essere
vissute in autonomia oppure accompagnati da guide. L’app è di-
sponibile in italiano, tedesco e inglese.
L’applicazione Val Gardena – Gröden Outdoor è una guida com-
pleta di tutte le esperienze, dalle escursioni, allo scialpinismo, alle
ferrate, alle gite in mountain bike. L’app fornisce una mappa topo-
grafica con zoom in scala 1:25.00, consultabile in modalità online e
offline con due configurazioni diverse, estate o inverno. Tutti i per-
Scarica l’app corsi possono essere scelti in base a diversi criteri: ordine alfabe-
Val Gardena
Gröden Outdoor tico, distanza, attività sportiva, qualità (in base alla valutazione del
tour). Infine, è presente una funzione d’emergenza che permette
di contattare il soccorso alpino e un toolbox con un altimetro, un
misuratore d’inclinazione e una bussola.
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SPECIALE TREKKING
FOCUS TECH
MYLIVIGNO
FATMAP E OUTDOORACTIVE
Due applicazioni dedicate agli appassionati di outdoor, sia per sport invernali che per sport estivi. Fatmap è nata grazie a
una collaborazione tra abitanti delle località e professionisti qualificati. Sull’app si possono trovare mappe 3D e interattive Scarica l’app
Fatmap
di sentieri e piste da sci, disponibili anche offline; c’è la possibilità di tracciare le proprie avventure e di pianificarle tramite a
una sezione dedicata all’analisi del terreno, dei dislivelli e delle valanghe.
Outdooractive permette di avere sempre a disposizione mappe, di pianificare le passeggiate, di tracciare le attività, di
controllare il meteo e le webcam. In più, si può utilizzare come navigatore, e mostra rifugi, ristoranti, impianti sciistici e hotel.
Entrambe le app hanno una sezione dedicata alla community dove ognuno può condividere le sue avventure, i suoi consi-
gli e le sue foto. Scarica l’app
Outdooractive
KOMOOT
SUMMITLYNX
Per tutti gli amanti della montagna, diverse località mettono a disposizione un pass
escursionistico, sotto forma di libretto cartaceo, sul quale verranno posti dei timbri per
ogni meta raggiunta. L’app SummitLynx porta avanti questa tradizione creando un li-
bro digitale che porta gli escursionisti in vetta (medaglia d’oro), sui rifugi (medaglia
d’argento) e sui siti naturalistici. Sono disponibili tre percorsi differenti, oro, argento e
bronzo, a seconda delle capacità dell’escursionista. È disponibile in tutto il mondo: Scarica l’app
contiene quasi 300.000 destinazioni montane. Ogni volta che si raggiunge la destina- SummitLynx
zione, basta aprire l’app, registrarsi nel luogo (anche senza collegamento internet),
scattare una foto e annotare tutto sul libro delle cime. SummitLynx registra le mete
raggiunte e “consegna” automaticamente la medaglia guadagnata.
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SPECIALE TREKKING
INTERVISTE
E
splorare un territorio, poi un’idea e infine una maniera di vivere, stro mondo in prima persona, specialmente i primi tempi. All’inizio, alcuni
consumare e produrre. Dal 2017, Rayon Vert disegna e produce prototipi sono venuti un disastro – durante il GR20 uno zaino si è pratica-
capi e attrezzatura per l’outdoor in piccole quantità, richiedendo mente sfaldato e abbiamo dovuto ripararlo sul campo. Poi, diventando
al consumatore una parte attiva nel processo. Una realtà milanese che più bravi, abbiamo ridotto drasticamente il numero di inconvenienti.
si lascia ispirare delle esperienze outdoor che vive per produrre og- Quali sono i valori di Rayon Vert?
getti che rispondano a necessità specifiche. Una scelta radicale che Direi che si esprimono nella parte che deriva dalla volontà di rendere il
s’impone come tale all’individuo che vuole rivedere e ridurre il proprio nostro brand uno strumento di ricerca. Per questo il consumer diventa
impatto ambientale, adattando il sistema di produzione per rendere il una parte integrante della scelta del design e del prodotto in sé. Diame-
consumer un prosumer – un individuo che acquisisce le capacità per tralmente al nostro piacere per l’outdoor, l’obiettivo è di organizzare dei
produrre quello di cui ha bisogno e per ripararlo. L’obiettivo è quello di workshop per insegnare alle persone a fare quello che facciamo noi –
creare un terreno fertile che permetta a tutti di produrre i propri capi – un qualsiasi sia il loro ambiente, e nel modo meno impattante possibile.
goal a lungo termine che si ramifica nel rendere obsolete le produzioni Quali sono i vostri meccanismi di collaborazione? Come funziona
di scarsa qualità; nel solidificare il rapporto tra il consumatore e i suoi un progetto corale a più mani?
capi, trasmettendo conoscenze pratiche; e nel ridurre l’impatto della Il nucleo di RV è abbastanza ristretto: non siamo tanti e facciamo tutti un
produzione di massa. Infine, anche nel ristudiare un ciclo produttivo che po’ di tutto, soprattutto le persone che sono coinvolte 24/7. Poi, abbiamo
vada a favore dell’utilizzatore e dell’ambiente in cui vive. Il loro ultimo una rete di collaboratori che ci aiuta su determinati progetti in base a
progetto, “Wisdom of the third wave”, in collaborazione con Slam Jam, quello di cui abbiamo bisogno.
è esposto all’ADI Design Museum di Milano nel contesto della mostra Ormai è noto quanto l’industria tessile sia una delle più inquinanti al
“Italy: A New Collective Landscape”. Abbiamo fatto qualche domanda mondo. Quali sono, secondo te, le dinamiche collettive da adottare
a Yuri Kaban, designer e co-founder di Rayon Vert. per eliminare o, per lo meno, diminuire il suo impatto ambientale?
Ci siamo interrogati molto su questo argomento. Intanto, esistono
Com’è nato Rayon Vert? Cosa vi ha ispirato? diverse scale, e noi siamo una realtà molto piccola. Comincerei
Rayon Vert è nato nel 2017. Abbiamo sentito l’esigenza di gestire il tempo con il dire che il riciclo è un sistema che può avere molti risultati po-
che passavamo all’epoca davanti al computer: volevamo stare più fuori. sitivi, ma al tempo stesso impone costi molto alti rispetto a un vero
Abbiamo iniziato con camminate in montagna e lunghi cammini, sia in consumo dei materiali. Oltre a ciò, è ancora un argomento molto
Italia che all’estero. Tramite quel drive lì, ci siamo a mano a mano ap- grigio – non si capisce mai da chi e come viene fatto realmente.
procciati più alla montagna. Anche su internet: facendo ricerca di abbi- Quello che ognuno di noi può fare nel proprio piccolo è – visto che
gliamento ed equipaggiamento abbiamo capito che potevamo farcelo abbiamo comunque bisogno di vestiti – comprarne il meno pos-
da soli. Le due cose sono evolute di pari passo: abbiamo iniziato a farci sibile e parallelamente farli durare il più a lungo possibile. Quindi
i nostri zaini, i nostri vestiti. Poi, gli amici hanno iniziato a chiederci se po- acquistare vestiti di qualità e che abbiano una durata molto più lun-
tevamo farne anche a loro – e la nostra risposta è sempre stata la stessa: ga, con un prezzo giusto che non sia troppo basso. Uno dei grandi
“Vieni a fartelo, te lo insegniamo noi”. Così, tutta una serie di persone si problemi è ovviamente il fast fashion – con i prodotti di qualità molto
sono avvicinate a noi e hanno imparato, iniziando a fare parte del no- bassa e una durata di vita ancora peggiore. L’immagine che ho in
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SPECIALE TREKKING
INTERVISTE
H
condare questo processo di nuovo apprendimento? igh environmental standards, explorative drives, and a peculiar set of skills. That’s
Diciamo che il prosumer è un target che ci siamo inventati noi. Per quan- how Rayon Vert, a research clothing line founded in Milan in 2017, conceived and
to riguarda il passaggio, ispirare e coinvolgere sono la chiave di tutto, adapted its own productive system, open-manufactured, against the unsustainable
ma non è sempre facile. Stiamo lentamente creando il nostro target, rhythm of the modern production chain.
cosa che non è immediata. L’idea è quella di fare quello che ci piace e A radical choice to minimize the consumer’s impact on the environment and to strengthen
di coinvolgere più gente possibile mentre lo facciamo. the connection between the users and their garments: making your own clothes and
Qual è il vostro rapporto con i “big brand” dell’outdoor, che portano outdoor gear. We had a chat with Yuri Kaban, designer and co-founder of Rayon Vert, who
avanti una strategia diametralmente opposta alla vostra che rical- shared with us the story of the brand. The RV team shares an outdoor passion: they explore
ca perlopiù un modello consumistico di acquisto? the Alps and engage in long-distance hiking and, with the knowledge gained during these
I big brand esistono e per forza si muovono su questo modello – e c’è un experiences, they started designing and producing gear, backpacks and garments in small
grosso dibattito adesso su tutto ciò che è greenwashing e su quello che batches. The idea is to help consumers become prosumers, individuals with an active role
non lo è. Per delle realtà più piccole, lavorare con o per i big brand è prati- in the production process of their apparel. Their last project – Wisdom of the third wave – in
camente inevitabile. Speriamo però che quello che consideriamo come collaboration with Slam Jam, is now exhibited at the ADI Design Museum of Milano, as part
greenwashing in questa fase storica venga poi diciamo “rivalutato’’ come of the “Italy: A New Collective Landscape”.
una transizione ecologica. Quello che vediamo negativo dall’interno e at-
tualmente, potrebbe essere considerato in modo estremamente positivo
in futuro. Dopotutto, ogni grossa transizione ha delle contraddizioni. Que-
sta è una di quelle più evidenti. Ciò di più positivo dei grandi canali è la alle Alpi per una questione di comodità geografica: sono le uniche aree
possibilità che danno di capillarizzare delle informazioni. davvero wild italiane. Potenzialmente, se avessimo un’altra ubicazione
A proposito di Wisdom of the third wave - la vostra collaborazione spaziale, potremmo anche dedicarci al deserto. Vogliamo un’espe-
con Slam Jam. Com’è nata? Perché sono il partner giusto per voi? rienza profondamente immersiva, l’opposto di quello che viviamo in cit-
In questo caso specifico, Slam Jam è stato il partner giusto perché è da tà, non appena possiamo farlo. Per quanto riguarda l’inclusione della
sempre la realtà italiana dell’ambiente street che si sta più avvicinan- community, è complicato. Siamo molto inclusivi ma in modo non ufficia-
do alla moda. Soprattutto negli ultimi anni, i due ambienti sono diventati le. Nel nostro giro abbiamo aperto le strade a molti nostri amici, e cer-
estremamente intercambiabili. Lavorare con loro ci ha dato l’opportuni- chiamo sempre di andare tutti insieme. Tuttavia, estendere l’esperienza
tà di creare un caso studio che veicolasse una riflessione sui comporta- alla community non è facile: soprattutto per una questione di responsa-
menti dell’industria della monda. Il nostro progetto – Wisdom of the third bilità. Anche perché finora nessuno si è fatto niente, ma non si sa mai.
wave – era una collezione venduta in un negozio come un capo nor- Tra tutte le esperienze che avete fatto fuori città, qual è stata quella
male, che tuttavia doveva essere assemblato dall’utente. Il pacchetto che vi ha entusiasmato di più?
forniva tutto: cartellini, etichette, zip, ecc., tutto il necessario che fa parte Per quanto mi riguarda il giro che ho amato di più è stato il GR20 in
di una collezione classica, solo non ancora messo insieme. Si è trattato Corsica, anche se considera che non ho mai camminato né in Asia
di richiedere al consumatore una parte attiva all’interno del processo. né in USA – che sono progetti futuri. La Corsica per noi è un ambiente
Questa collaborazione è stata interessante perché siamo entrati in molto interessante: è a due passi da qui e tuttavia sembra di essere
contatto con determinati brand e ci ha dato l’occasione di essere messi su un altro pianeta, a volte estremamente inospitale. Da menzionare
sulla stessa rella, nello stesso negozio, portando avanti una critica im- anche il nostro viaggio in Lapponia, sul Kungsleden, il Sentiero del Re.
portante. Si tratta di un percorso sempre di trekking che arriva fino a sopra il cir-
Immaginario outdoor, realtà puramente milanese. Qual è il vostro colo polare artico.
rapporto con la montagna? Come si sposa con la città? Conoscete o siete in contatto con realtà simili alla vostra?
In città ci lavoriamo, ma appena abbiamo un momento libero cerchiamo Conosciamo alcune realtà simili per certi punti di vista. Ce ne sono da
di scappare in montagna – sia a piedi, che in bici. Molti di noi non hanno un lato che si occupano solo del prodotto – cucito, tintoria, materiali,
neppure la patente. È un po’ la cosa a cui pensiamo tutto il tempo. Dicia- ecc, senza la parte dell’esperienza outdoor; e dall’altro ce ne sono di
mo che Rayon Vert di per sé potrebbe esistere anche senza questa com- gente che va solo in montagna e che non si occupa della parte produt-
ponente, ma la montagna è quella che caratterizza il brand stesso. tiva. Ma come la nostra, dove le due cose vanno di pari passo, non ne
Che tipo di esperienza outdoor ricercate? Pensate di coinvolgere abbiamo ancora incontrate.
la vostra community in queste uscite? Dove sarà Rayon Vert nel futuro?
Ricerchiamo la montagna a 360 gradi, e ci siamo dedicati soprattutto Semplice: il più in montagna possibile, il più capillare possibile!
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SPECIALE TREKKING
EXPERIENCE
Bruno, uno
degli ultimi
carbonai
nel Parco Parco Nazionale
Regionale dell’Aspromonte,
delle Serre Misafumera
U
n filo rosso lungo 654 chilometri. Il Sentiero Calabria nasce sua coltivazione di fragole e Daniele che ha messo al centro grano e olio.
dall’ambizione di unire, in un unico tracciato, tutte le aree pro- Per loro l’Aspromonte è casa e, credendo fortemente nel territorio, hanno
tette della regione in un itinerario alla scoperta di tradizioni, na- deciso di investirci per iniziare a fare sistema, obiettivo condiviso con l’idea
tura e storia di una terra che urla il suo riscatto al mondo. Perché la Ca- del Sentiero Calabria. Il giorno seguente prevede una salita al Monte
labria ha tanto da offrire con i suoi parchi dotati ognuno di personalità Misafumera, così chiamato perché spesso avvolto dai fumi, dalle nebbie:
e peculiarità uniche, ma anche con i suoi borghi antichi, la sua cucina anche in questa occasione non si è smentito, accogliendoci in un mare di
mediterranea ricca e generosa e la sua variegata flora e fauna. E lo fa nuvole che ha conferito un aspetto mistico al bosco che ci ha accolti. Qui
proponendo un percorso che attraversa l’altopiano più esteso d’Europa, il Sentiero Calabria segue solo in parte il Sentiero Italia, per proseguire su
tra montagne aspre e selvagge e canyon scavati dai torrenti. Il Sentie- itinerari nuovi che collegano 37 piccoli e storici borghi del Parco.
ro Calabria, che unisce i Parchi Nazionali di Aspro-
monte, Sila, Pollino e il Parco Regionale delle Serre, PARCO REGIONALE DELLE SERRE - Il tempo
è stato completato nel 50esimo anniversario della di ridiscendere dalla nostra cima e si riparte alla
Convenzione per la Protezione del Patrimonio Mon- scoperta del Parco Regionale delle Serre con tappa
diale Unesco, ed è composto da 35 tappe. L’idea è a Mongiana, centro abitato fondato l’8 marzo 1771
quella di coprire in gran parte il tratto calabrese del sul colle Cima come residenza per operai, artigiani,
Sentiero Italia CAI, che collega le terre alte della Pe- impiegati, dirigenti e guarnigioni militari impegnati
nisola, cui è stato aggiunto un pettine di percorsi e a svolgere attività produttiva nelle Reali Ferriere
piste interne, denominati sentieri di avvicinamento, e Fabbrica d’Armi impiantatavi dai Borbone, che
che tocca i piccoli borghi incastonati tra le monta- occupava fino a 2.700-2.800 persone provenienti
gne. Il percorso sul crinale è selvaggio e richiede dal Nord Italia. La nostra escursione ci porta alla
una buona preparazione fisica, ma anche tecnica scoperta di Serra San Bruno, parte conclusiva di una
poiché le tappe hanno una lunghezza che varia tra delle tre tappe del Sentiero Calabria che si trovano in
i 10 e i 27 chilometri e spesso la sosta richiede la pre- questo territorio e che parte proprio dall’ex villaggio
disposizione di un bivacco. La creazione di varianti operaio. In mezzo, un bosco ricco di corsi d’acqua
e sentieri di collegamento permette all’escursionista e grande biodiversità dall’atmosfera fiabesca dove
di uscire dal tracciato alto per ridiscendere verso Scorcio del Parco il vero protagonista è l’abete bianco che trova la
centri abitati alla scoperta degli aspetti più culturali Regionale delle Serre sua massima espressione nell’albero delle fate, un
e gastronomici della regione. I quattro parchi coin- esemplare di più di 200 anni di età, alto circa 35 metri,
volti hanno così disegnato una rete sentieristica funzionale alle diverse per un diametro di due e una circonferenza di sei. Qui abbiamo avuto
esigenze, riprogettando la cartellonistica e dando vita a un cammino anche l’occasione di incontrare Bruno, uno degli ultimi carbonai, che ci
che rappresenta, idealmente, la prima tappa di un progetto ancora più ha raccontato come il suo mestiere sia da considerare arte, perché ha a
ambizioso, che punta a identificare tutti i percorsi calabresi, anche mino- che fare con il fuoco, con la trasformazione del legno in carbone. Volto
ri, per unirli in una mappa sentieristica che raggiungerebbe i 1.600 km di nero, coperto di fuliggine e due occhi chiarissimi come il mare, Bruno
sviluppo, da percorrere rigorosamente a piedi. rappresenta la crasi di una territorio attaccato alla terra, ma che guarda
verso il Mediterraneo.
PARCO NAZIONALE DELL’ASPROMONTE - Siamo andati alla
scoperta di questo progetto che, per la prima volta, ha visto collaborare PARCO NAZIONALE DELLA SILA - La giornata si conclude a Villaggio
fianco a fianco i Parchi Nazionali di Aspromonte, Sila, Pollino e il Parco Racise, nel cuore del Parco Nazionale della Sila dove abbiamo passato
Regionale delle Serre. Ad accoglierci un maggio che non si convince la notte ristoratrice, senza perdere l’occasione di assaggiare le specialità
a essere primavera mitigato dal calore di Giorgio Cotroneo e Sabrina silane, su cui capeggia la provola. Il giorno dopo l’itinerario del viaggio ci
Scalera, responsabili del Parco dell’Aspromonte, l’area protetta che ha portato a villaggio Mancuso dove abbiamo visitato l’orto botanico, i
si trova nella punta estrema dello stivale e si pone a cavallo tra Ionio e recinti faunistici e il Museo del Centro Visite Antonio Garcea insieme
Tirreno, nonché capofila del progetto “Sentiero Calabria”. Un territorio ad Alberto, la nostra guida. Un momento di approfondimento sul lupo,
che si caratterizza per la presenza di grandi blocchi monolitici tra i quali simbolo del parco, la sua importanza per il territorio, la sua incredibile
Pietra Cappa, la più grande d’Europa nel suo genere. La prima tappa intelligenza e la consapevolezza di come anche l’uomo abbia cambiato
del Sentiero Calabria e del nostro viaggio unisce Reggio Calabria a la sua percezione rispetto a questo animale. Un viaggio immersivo nel
Gambarie d’Aspromonte, importante stazione turistica estiva, ma anche cuore della Calabria e sul più elevato Altopiano d’Europa soprannominato
invernale grazie ai nuovi impianti di risalita, da dove hanno inizio alcuni anche Gran Bosco d’Italia che mescola la dolcezza dei suoi pendii a
percorsi di trekking. A cena con noi, due imprenditori quarantenni che un’elevata biodiversità. Sila Piccola, Sila Grande e Sila Greca sono le
hanno fortemente creduto nello sviluppo del territorio: Giuseppe con la tre parti che costituiscono il grande Parco Nazionale e che il Sentiero
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SPECIALE TREKKING
EXPERIENCE
Calabria attraversa in sei tappe. In occasione del nostro viaggio, il tempo ENGLISH VERSION
non è stato clemente e ci ha impedito di affrontare una parte del percorso,
ma ci ha dato la possibilità di scoprire Lorica, borgo di 31 abitanti, situato SENTIERO CALABRIA,
a 1.314 msl sul lago Arvo. Qui abbiamo avuto l’occasione di conoscere
Noemi, trentaduenne imprenditrice che ha dato vita a una serie di attività A DREAMY ITINERARY
T
ricettive e di servizi escursionistici per i numerosi turisti che frequentano la he Calabria region and the Park Authorities have decided to set up the “Sentiero
località nelle diverse stagioni dell’anno. Un esempio di resilienza e volontà Calabria” project. Aimed at enhancing areas of high naturalistic value by promoting
di far crescere il suo territorio con una visione proiettata al futuro. eco-sustainable tourism that is compatible with territory and accessible to all. A 654
km walk through nature and spectacular geosites reveals dens forests and wild animals. The
PARCO NAZIONALE DEL POLLINO – L’ultima tappa del nostro viaggio itinerary of the Sentiero Calabria consists of the Calabrian section of the Sentiero Italia and of
ci ha portati ad Altomonte, uno dei Borghi più belli d’Italia in provincia di the stretches, or internal tracks, called approach paths, and is provided for the naturalistic and
Cosenza a 455 metri d’altezza e inserito nel Parco del Pollino, forse il più environmental usage of the protected areas. The route, which crosses the Aspromonte, Sila and
variegato a livello di complessità geologica. In compagnia del funzionario Pollino National Parks and the Serre Regional Park, is the main hiking route for the enjoyment
del Parco Carmelo Pizzuti, siamo andati alla scoperta della grotta di San of the natural, landscape and historical cultural heritage of the inland areas of Calabria. This
Michele Arcangelo e Madonna dell’Angelo a San Donato di Ninea che, nel path was born from the idea of connecting the entire territory with a single path consisting of 35
sesto secolo dopo Cristo, veniva usata dal Longobardi come luogo di cul- stages, while attempting to offer a structured way to integrate services in the territory.
to. Qui, all’interno di uno spazio
calcareo rappresentato da sta-
lattiti e stalagmiti, si trovano due stito da due giovani ragazzi, Sabrina e Patrizio, ritornati
altari: nel primo è raffigurato pro- dalla Germania dove erano emigrati per cercare for-
prio San Michele Arcangelo che tuna. Tappa obbligata per chiunque si trovi da queste
sconfigge Lucifero nel culto in- parti e che, a breve, avrà anche delle stanze dove poter
trodotto dai Longobardi, mentre trascorrere la notte, non senza aver assaggiato la cu-
nel secondo si trova la Madonna cina dello chef Patrizio, patrimonio dell’Umanità così
dell’Angelo, onorata dai monaci come il Parco in cui è inserito.
Bizantini che resero questa grotta I tipici zafarani cruschi fritti
luogo di eremitaggio. San Dona-
to di Ninea è un bellissimo borgo INFINE – Alla fine della nostra breve ma intensa permanenza in terra calabra abbiamo capito che,
arrampicato sul dorso del Cozzo prima di essere un progetto vero e proprio, quello del Sentiero Calabria è un’idea, un sogno. Ovvero
del Pellegrino, la cima più alta creare sistema, porre le basi per un dialogo continuo e fluente tra i protagonisti naturali di un territorio
del territorio e da qui parte una carico di bellezza nella volontà di ridare visibilità a comunità dimenticate, piccoli borghi che, per
tappa del Sentiero Calabria che Grotta di San Michele troppo tempo, hanno subito un processo di abbandono e a imprenditori che credono fortemente
Arcangelo
porta fino al Piano di Lanzo dove e Madonna dell’Angelo nella loro regione. Un seme, insomma, che ha l’ambizione di diventare radici che abbracciano la
sorge l’omonimo rifugio oggi ge- terra e rami che si proiettano verso l’alto.
QUESTIONE
DI EQUILIBRIO
LECCO
CREMENO
MORBEGNO
CLUSONE
NEMBRO
CALALZO DI CADORE
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ANDE.IT
SPECIALE TREKKING
EXPERIENCE
I
l clima che ci accoglie sull’altopiano di Aviatico, poco sotto la cima brand, quella della batteria. Monitoraggio continuo dell’attività fisica
del monte Poieto in Val Seriana (BG), sembra pensato apposta per con l’impostazione gps più precisa: 60 ore di durata, che arrivano fino a
testare le qualità tecniche di un prodotto. Una temperatura più fred- 85 nella variante solare in titanio. Questa infatti presenta sul quadrante
da rispetto a quella che ci si aspetta in questa stagione e una pioggia un pannello solare che capta i raggi con un’angolazione anche molto
leggera che crea un sottile strato di nebbia che avvolge le montagne. bassa e permette di aumentarne la durata del 30%. La ricarica solare
Si potrebbe immaginare di essere immersi proprio in quel paesaggio viene visualizzata con un istogramma diviso per giorni della settimana.
scandinavo dove Tuomas Vohlonen, esploratore finlandese, ha fondato Ultimo ma non per importanza, la misurazione accurata di più para-
Suunto ormai 80 anni fa. Invece oggi, 12 maggio, metri vitali, dalla frequenza cardiaca alla satura-
ci troviamo sulle Prealpi Orobie per il lancio uffi- zione dell’ossigeno, fino ad arrivare al completo
ciale di Vertical, il nuovo sportwatch del brand. Un monitoraggio del ciclo del sonno. “La precisione
prodotto pensato per le esplorazioni e gli allena- del prodotto è tale che è in grado di prevedere le
menti quotidiani e che presenta delle migliorie settimane di scarico negli allenamenti” ha spie-
significative dedicate a tutti noi appassionati di gato Carlo. “Ero scettico sulla funzione Personal
avventura. È bastato un facile giro ad anello at- Coach, ma ha un livello di accuratezza veramen-
torno alla cima del monte, per realizzarlo: questa te impressionante”.
novità è una vera e propria rivoluzione rispetto ai
suoi predecessori. Appena indossato, già si per- Suunto da sempre si impegna a progettare prodotti durevoli e
cepisce la prima interessante qualità. È leggero, riparabili per ridurre al minimo gli sprechi e l’impatto ambientale.
con un design minimale unisex, ma il display da 1,4 Vertical è realizzato interamente in Finlandia nell’headquarter del
pollici (più grande dei modelli precedenti come il brand con il 100% di energia rinnovabile e un’impronta di carbonio
9 Peak Pro) consente di seguire i dati metrici con calcolata, verificata e compensata con le Verified Carbon Units.
estrema chiarezza. La grande novità del brand
sono le mappe, gratuite e consultabili anche offli-
ne, che possiedono il miglior livello di dettaglio attualmente disponibile CARATTERISTICHE
sul mercato dato dalle curve isometriche, dallo zoom e dalla precisione
MAPPE / dettagliate, gratuite e consultabili offline
con cui vengono visualizzati gli elementi circostanti (corsi d’acqua, cam-
bi di vegetazione, costruzioni…). Vertical è agganciato contemporane- VARIETÀ / 95 attività già sincronizzate
amente a cinque sistemi satellitari (GPS, GLONASS, Galileo, BeiDou,
SCHERMO / display da 1,4” pollici
QZSS) e a un massimo di 32 singoli satelliti evitando i rimbalzi e fornendo
sempre la posizione in maniera accurata. Altra funzione interessante: la BATTERIA / 60 / 85 ore (titanio) di monitoraggio continuo
modalità bread crumb (briciole di pane, come la fiaba di Pollicino, ndr) con la massima precisione gps impostata
è in grado di riportare al punto di partenza, ritracciando il percorso al
PESO / 86 g / 74 g (titanio)
contrario e avvisando l’utente quando mancano meno di 100m all’arri-
vo. La nostra attività può essere considerata un’uscita di escursionismo
senza grandi difficoltà tecniche. Tuttavia, l’orologio contiene 95 modalità ENGLISH VERSION
sportive diverse già inserite nel database, suddivise anche per intensità.
Con la possibilità di creare delle attività personalizzate tramite la Suunto
app, oltre che a generare le proprie rotte. WHERE THE ADVENTURE BEGINS
“V
Durante la giornata, non è mancato un successivo momento di spiega- ertical is not a nice-to-have, it is the main tool to reach every peak
zione da parte dei rappresentanti del brand per dare un tocco più tec- even in extreme conditions and to be brought back home.” We are
nico a quello che avevamo appena vissuto sulla nostra pelle. Sarà un on the Italian Alps for the official launch of Vertical, the new sportwatch
anno ricco di novità per il brand finlandese, a partire proprio da questo from Suunto. A product designed for daily exploration and training that features
prodotto dedicato alle spedizioni. “La caratteristica che contraddistin- significant improvements dedicated to all adventure enthusiasts. An easy loop
gue questo prodotto è l’affidabilità” ha dichiarato Carlo Scarlata, tester around the summit of the mountain was all it took to discover its detailed, free maps
di Suunto. “Vertical non è un nice-to-have, è lo strumento principale con that can be consulted offline, the 1.4-inch display for clearer data visualization, the
cui raggiungere la vetta in condizioni anche estreme e che ti riporta a connection to five satellite systems, up to 85 hours of battery life also supported
casa”. Il contenuto del software, infatti, è stato appositamente selezio- by a solar panel, 95 tracking activities already uploaded. All made in Finland with
nato, testato e caricato da Suunto per far sì che l’utente non si debba 100% renewable energy and a calculated carbon footprint.
preoccupare di niente, neanche del meteo. Altra sfida centrata dal
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MESCALITO TRK PLANET GTX
THE ECO
EXPLORER.
SCARPA.COM
SPECIALE TREKKING
S T R AT E G I A
E
sistono prodotti che sono destinati inevitabilmente a lasciare il qui ottenuto. Come ci ha raccontato infatti Vittorio Forato, marke-
segno, grazie alla tradizione manifatturiera e alla continua ricer- ting manager AKU, sono stati coinvolti 22 punti vendita in Italia e 15
ca e innovazione. Questo è il caso di Conero GTX. Come già all’estero, tra Grecia, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Inghilterra,
ampiamente raccontato all’interno di Outdoor Magazine 11, si tratta di Norvegia, Polonia e Cina. Tutti store specializzati, alcuni dei quali in
una storica calzatura da trekking AKU
che nel 2022 ha compiuto trent’anni.
Nata, infatti, nei primi Anni ’90 quan-
do il designer Pier Callegarini ebbe
occasione di conoscere il fondatore
dell’azienda Galliano Bordin. Dall’in-
contro di queste due grandi menti
nacque la Conero, che, insieme a
molti altri modelli, ha contribuito ad
affermare AKU sul mercato italiano
e internazionale. L’azienda ha rag-
giunto questo obiettivo anche grazie
a un partner tecnico fondamentale,
Vibram, leader nella produzione di
suole in gomma ad alte prestazioni.
La storia di questa calzatura rappre-
senta un esempio del vero successo
di un prodotto che non si misura solo
dalla quantità distribuita sul mercato,
ma dal sentimento e dall’emozione
che a distanza di anni ancora suscita nel pubblico. location prestigiose dal punto di vista del turismo montano e mon- A sinistra,
Werner e Claudia
In occasione di questo anniversario, AKU ha deciso di realizzare, dano come Garmisch Partenkirchen, Courmayeur, Cortina d’Am- Niedermaier,
insieme a Vibram, una serie speciale e limitata composta da tre pezzo, La Villa e Corvara (Alta Badia), Canazei e altri in importanti titolari del negozio
modelli made in Italy in tre varianti di colore, ciascuna legata a uno città come Roma, Firenze, Monaco di Baviera, Amsterdam, Oslo, WN Alpin
di Garmisch.
specifico concetto: la competenza tecnica nella collaborazione Cracovia. In tutte queste location è stata allestita una vetrina ad hoc A destra,
con Vibram (variante full yellow), la salvaguardia della tradizione per presentare il progetto Conero 30 e in alcuni casi, come presso il l’allestimento
presso Schuster
manifatturiera (variante marrone bruciato) e il rispetto per l’am- punto vendita Schuster a Monaco di Baviera, WN Alpin a Garmisch a Monaco
biente (variante blu-arancio). o Nomaden a Oslo, è stato organizzato un evento dedicato per ce- di Baviera
L’operazione Conero 30 ha preso ufficialmente il via al Vibram lebrare questo speciale anniversario.
Connection Lab a Milano, durante un evento al quale hanno pre- Sul piano della comunicazione l’operazione è stata supportata
senziato giornalisti (tra cui noi di Outdoor Magazine), opinion da un consistente apparato multimediale, con strumenti online
leader e influencer per un momento d’incontro che ha generato un e offline. Importante sotto questo punto di vista la sinergia con
notevole riscontro sulla stampa specializzata e sui social. Sebbene Vibram: i team creativi dei due brand hanno scattato foto e realiz-
l’operazione sia ancora in corso (e dunque i tempi sono prematu- zato video che hanno costituito la base per la realizzazione di tutti
ri per un bilancio vero e proprio), AKU è soddisfatta di quanto fin gli asset di comunicazione a supporto del progetto.
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SPECIALE TREKKING
RESPONSABILITÀ SOCIALE
CAMMINAUTISMO
ALLA CONQUISTA DI SANTIAGO
Il progetto che accompagna i ragazzi autistici lungo uno dei più importanti sentieri
di pellegrinaggio al mondo, presenta la seconda edizione. Con al suo fianco anche Ferrino
_ di Sara Canali
A
ncora una volta insieme, in un gesto bellissimo e semplice, come Come avviene la selezione dei ragazzi?
camminare. Si rinnova così la collaborazione tra Ferrino e i ragaz- Per la prima edizione, la selezione dei ragazzi è avvenuta unendo
zi, le famiglie e gli educatori dell’associazione Mulino Sambuy più realtà sanitarie che hanno aderito. Ognuna di loro ha individua-
di San Mauro Torinese in un progetto che arriva quest’anno alla secon- to due o tre ragazzi sul territorio di Torino e provincia più uno dalla
da edizione, ovvero CamminAutismo. Grazie a questa iniziativa, lo scorso Liguria e abbiamo creato un gruppo eterogeno di età compresa
anno 13 ragazzi affetti da autismo con diversi livelli di supporto hanno af- tra gli 8 e i 30 anni. Quest’anno invece, la maggior parte dei ragazzi
frontato gli ultimi 114 chilometri del celebre Cammino di Santiago, dopo un arriva dalla ASL di Torino e dal progetto Autonomie a cui si aggiun-
lungo training di preparazione. Ferrino ha messo a disposizione le migliori gono tre ragazzi dell’anno scorso che avranno il compito di “essere
attrezzature da trekking e hiking a supporto dei ragazzi che hanno avuto d’aiuto” per i nuovi.
l’occasione di vivere un’esperienza nuova che ha avuto risultati ben al di
sopra delle più rosee aspettative. L’esperienza era nata con l’obiettivo di Come ci si prepara?
creare occasioni di generalizzazione e “apprendimento in situazione” di Abbiamo iniziato ad allenarci dall’aprile, che vuol dire trovarsi in grup-
autonomie essenziali dei ragazzi coinvolti. Proprio in virtù di questi esiti, il po e fare diversi chilometri assieme su terreni diversi e strutturando se- A destra,
Graziano Lomagistro,
progetto CamminAutismo viene riproposto anche nel corso del 2023, con zioni di training e simulazioni del cammino. Viene loro spiegato come uno degli ideatori
il coinvolgimento di 10 ragazzi e ragazze adolescenti nello spettro autisti- comportarsi in caso di emergenza, come creare il gruppo con un apri del progetto
CamminAutismo
co, tutti del territorio torinese e afferenti alla Neuropsichiatria Infantile della fila e un chiudi fila. Ma soprattutto si allenano a stare insieme. L’integra-
ASL Città di Torino, che dal 25 agosto al 2 settembre, percorreranno gli ul- zione dei ragazzi autistici avviene attraverso i luoghi e le persone che
timi 113 chilometri del cammino portoghese da Tui a Santiago. Assieme al incontrano, facendo un’esperienza che altrimenti non farebbero mai.
team di accompagnatori ed educatori, ci saranno anche tre dei ragazzi È stato importante poi coinvolgere le famiglie che hanno verificato sul
che hanno partecipato all’esperienza del precedente cammino, per met- campo il miglioramento. La costanza è stata fondamentale e, man
tere in atto un approccio basato sulla metodologia della peer education, mano che allenamenti si mettevano in atto, vedevo il cambiamento sia
così da fornire un modello e un supporto tra pari per i nuovi partecipanti. dei ragazzi che dei genitori.
Parla Graziano Lomagistro, educatore professionale sanitario della ASL
Città di Torino, uno degli ideatori del progetto CamminAutismo. Che supporto avete trovato in Ferrino?
Ferrino è un’azienda straordinaria fatta da persone sensibili e attente
Com’è nato CamminAutismo? oltra a essere del nostro territorio. Sono state subito pronte a suppor-
L’idea è nata nel 2015 quando sono stato invitato dall’Associazione tarci sia lo scorso che quest’anno con materiali di qualità che danno
Nazionale Genitori Soggetti Autistici di La Spezia come esperto scientifico valore e al contempo alleggeriscono i costi ai ragazzi.
per un progetto dedicato a loro figli. Si trattava di accompagnarli duranti
gli ultimi 113 chilometri del Cammino di Santiago e questa esperienza mi
ha talmente colpito in termini di risultati, che ho deciso di proporla anche
alla ASL di Torino, dove sono educatore professionale in neuropsichiatria
infantile, con cui ho dato vita al progetto “Autonomie”. Da qui è nato anche
Mulino Sanbuy Onlus, un polo dove si permette a persone con difficoltà e
autismo di andare verso un processo di inclusione e lavoro e si sensibilizza
sul tema dell’autismo.
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SPECIALE TREKKING
INTERVISTE
D
a quasi sessant’anni il brand spinge le persone a esplorare il mondo prova con qualche sfida più impegnativa il brand è in grado di offrire loro le
e conoscere nuovi ambienti. Perché non è importante raggiungere la calzature più adatte.
vetta più alta del pianeta o correre una gara nel minor tempo possibi-
le: il focus in Garmont è stare all’aria aperta, senza distinzione tra utenti più e Il termine sostenibilità è molto popolare al giorno d’oggi. Voi di concreto
meno esperti. Paolo Martignon, product marketing manager, ci ha raccontato che azioni fate? E quali sono i vostri progetti futuri a riguardo?
il credo che sta dietro a questa campagna. La sostenibilità è ormai da molto tempo un pilastro per Garmont. A oggi ci
siamo concentrati soprattutto a livello di prodotto e con iniziative spot, come
Avete organizzato delle iniziative a supporto? quella con Treedom, grazie alla quale abbiamo potuto piantare alberi in di-
Collaboriamo da diversi anni con persone, associazioni ed enti del mondo verse parti del pianeta per compensare in parte il nostro impatto di CO2. Dallo
outdoor che condividono con noi l’obiettivo di promuovere la vita all’aperto. scorso anno stiamo lavorando in maniera più strutturata per poter arrivare alla
Spaziamo da associazioni quali AEVF – Associazione Europea delle Vie Fran- fine del 2024 a redigere un primo bilancio di sostenibilità aziendale. A livello
cigene – con la quale vogliamo dare risalto a tutto il mondo dei Cammini e di prodotto, dalla collezione SS 24 implementeremo un nuovo standard, che
al loro spirito tipico che porta a riscoprire l’essenziale, fino a Hikers Italia, un presenteremo in occasione di Outdoor by ISPO e di cui siamo molto orgoglio-
collettivo di promozione sociale che mira a far conoscere e valorizzare i sen- si. Vantiamo la collaborazione con ACBC, l’unica azienda footwear italiana
tieri naturalistici italiani attraverso attività come il trekking, l’escursionismo e il certificata B-Corp.
turismo slow. Numerose sono anche le attività a carattere di inclusività sociale,
come il supporto a Diego Bedeschi nelle sue imprese di sensibilizzazione sul Tra i vostri ambassador figura Omar Martinello, in arte Omero, youtuber
rapporto tra attività outdoor e malattia, o a eventi come “Klick’s on ways”, che di montagna. Com’è cambiata oggi la vostra strategia comunicativa?
è un cammino di 10 viaggiatori, di cui otto a mobilità ridotta, che hanno attra- Il nostro modo di comunicare sta cambiando e ciò è dovuto all’adattamen-
versato il Veneto per raccontare l’esperienza del viaggio lento e valorizzare i to alle nuove tendenze di mercato e ai comportamenti dei consumatori. L’o-
territori e la loro accessibilità, portando un messaggio di forte impatto che in biettivo è rafforzare e ampliare la conoscenza di Garmont, senza distaccarci
Garmont è da sempre presente: il cammino è un’esperienza per tutti. dalla storia e dalla sua essenza originale. In particolare, vogliamo riuscire a
coinvolgere i consumatori più giovani, che sempre più si stanno approccian-
Come questa filosofia ha cambiato il design e la produzione? do al mondo dell’outdoor e che potrebbero non essere ancora familiari con
Le esigenze del consumatore sono cambiate rapidamente nel corso degli il nostro brand. Con la nostra comunicazione non vogliamo solo promuovere
ultimi anni e in Garmont tentiamo sempre di proporre prodotti in linea con le i prodotti, ma anche ispirare le persone a uscire all’aria aperta, spronando
nuove aspettative. Sicuramente il concetto di “leggerezza” è un comune de- chiunque a uscire dalla propria “comfort zone” e a sperimentare l’outdoor
nominatore per gli escursionisti moderni, siano essi dei pro della montagna, come una pratica quotidiana di vita. In questo contesto, Omero si inserisce
o dei neofiti alle prese con le prime escursioni. E la “leggerezza” è il fil rou- perfettamente come ambassador perché è in grado di trasmettere i nostri va-
ge di tutti i prodotti della nostra SS 23 e che accomunerà le future collezioni, lori in maniera autentica e coinvolgente, soprattutto la passione per la natura
declinandola sia dal punto di vista tecnico per ridurre il peso della calzatura e la scoperta, attraverso la narrazione dei suoi viaggi e delle sue esperienze.
quando la salita si fa più impegnativa, sia abbinandola al concetto di comfort Si tratta sicuramente di un ottimo alleato per coinvolgere i più giovani e spin-
quando si affrontano lunghe escursioni. gerli a infrangere le barriere virtuali, invogliandoli ad avvicinarsi alla natura.
È cambiato il vostro target di riferimento? Com’è nata la vostra collaborazione con Movimento Lento?
Garmont è sempre stato percepito come marchio di riferimento per il seg- La collaborazione nasce da una serie di elementi che ci accomunano: dalla
mento più tecnico e continua ad avere prodotti che rispondono alle esigenze sostenibilità al rispetto, dall’accessibilità alla condivisione. Questo ci ha porta-
di questa fetta di mercato. Ma l’obiettivo è portare il maggior numero di per- to a promuovere la cultura dello “slow travel”, un modo di viaggiare che fa dei
sone a uscire all’aria aperta, senza fare distinzioni tra utenti più o meno esperti valori appena elencati i propri elementi chiave. Con Alberto Conte, fondatore
o tra utenti più orientati alla performance e quelli più propensi a esperienze di Movimento Lento, abbiamo intrapreso un percorso di confronto continuo
light. Per tale motivo abbiamo allargato, nel corso delle ultime stagioni, la anche per lo sviluppo del suo progetto “Itineraria”, che si propone di sostenere
gamma di prodotti. La ragione è quella di soddisfare le esigenze di tutti co- a livello digitale e tecnico piccole e grandi realtà locali, creando per esempio
loro che si identificano nella nostra mission e che non hanno velleità tecniche tracce gps o sviluppando app, e che ci ha portato ad avere altri punti in comu-
o di performance particolari. A loro Garmont dedica una parte di collezione, ne come la collaborazione citata in precedenza con l’Associazione Europea
ideale per godersi l’outdoor, consapevoli che qualora volessero mettersi alla delle Vie Francigene.
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SPECIALE TREKKING
INTERVISTE
SEMPRE DIVERSI,
SEMPRE GLI STESSI
Qualità e tradizione sono alla base della filosofia di Hanwag fin dal 1921. Christian Wittig,
international marketing director, ci racconta come il brand è cambiato senza mai perdere la propria identità
_di Pietro Assereto
C
ome nasce una grande scarpa outdoor? È questa la domanda solo in Europa, come la doppia cucitura e la cosiddetta cemented
che guida, da oltre un secolo, lo sviluppo del marchio Hanwag, construcion. Si tratta di una scelta certamente più costosa, che in
nato nel 1921 in un piccolo paesino a nord-ovest di Monaco parte si riflette sul punto prezzo della nostra offerta. Ma i vantaggi
e oggi conosciuto e indossato in tutto il mondo. L’azienda ha alle spal- che il marchio ne trae, specialmente in termini di soddisfazione da
le lunghi decenni di tradizione calzaturiera e, grazie al suo processo di parte dell’utente finale value and quality-driven, confermano gior-
crescita mai esasperato e per questo sempre solido e costante, ha sa- no dopo giorno che la strada intrapresa è quella giusta.
puto restare ancorata ai suoi valori di origine. Ne abbiamo parlato con
Christian Wittig (in foto), international marketing director di Hanwag, che A proposito di cemented construction, la maggior parte dei
ci ha raccontato la filosofia che si cela dietro a questo brand. modelli Hanwag viene prodotta secondo questa tecnica. In
cosa si differenzia dalle altre tecniche costruttive?
Nel 2021 avete compiuto 100 anni di storia - un secolo in cui la calza- La cemented construction (letteralmente montaggio incollato/
tura da montagna è cambiata moltissimo. Eppure siete riusciti a re- cementato, ndr) è una tecnica complessa e lunga in cui la tomaia Christian Wittig,
international
stare fedeli a voi stessi, sia in termini di filosofia del brand sia nella viene modellata e allungata sulla forma e attaccata (lasted) alla marketing director di
qualità di prodotto. Qual è il bilancio e quali sono le previsioni future? soletta per formare un’unità. La tomaia e la soletta vengono poi Hanwag
Dal 1921 il mondo è sicuramente cambiato tantis- cementate con adesivo ad alta pressione.
simo e con esso anche il mercato della calzatura Successivamente, vengono aggiunte l’intersuo-
da montagna. Ai tempi non c’erano cataloghi da la e la suola. Questo metodo offre la migliore
poter sfogliare, né tanto meno collezioni estive combinazione di durata, prestazioni elevate e
o invernali. Vi era però un calzolaio molto abile, convenienza economica. I principali vantaggi
Hans Wagner, in grado di realizzare scarponi su delle calzature cementate sono l’eccezionale
misura. Una novità per l’epoca che attirò subito capacità di mantenere la forma e l’incollaggio
l’attenzione degli alpinisti di Monaco e dintorni, superiore, a condizione che siano curate corret-
che iniziarono a recarsi nella sua bottega. Com- tamente. L’unico svantaggio di questa tecnica è
prare delle calzature da montagna voleva dire che il complesso processo di produzione rende
spendere tanti soldi, l’investimento di una vita le calzature leggermente più costose e pesanti.
quasi e, per questo motivo, dovevano essere re- Tuttavia, se la suola si usura, la calzatura può es-
sistenti, stabili e performanti. Per più di 100 anni Sede produttiva sere facilmente risuolata e questo rappresenta
questo aspetto non è cambiato: la qualità e la Donje Ladanje un enorme punto di forza in termini di durata e
in Croazia
durata degli scarponi sono da sempre fonda- sostenibilità del prodotto.
mentali per Hanwag. L’obiettivo per il futuro è di
continuare su questa strada, tenendo conto sempre che il mondo cam- A proposito di sostenibilità: come vi state muovendo e quali piani
bia molto in fretta: mi viene in mente, per esempio, la questione dell’utiliz- avete per il futuro?
zo del cuoio nella realizzazione delle calzature, sempre più dibattuta. La Ci sono vari aspetti da tenere in considerazione. Uno di questi è dove e
pelle per noi rappresenta la materia prima per eccellenza nella produ- come vengono realizzati i prodotti. Ecco, noi diamo quasi per scontato
zione di scarpe, sia in termini di proprietà che di performance, rientrando il fatto di essere responsabili: produciamo al 100% in Europa e la pelle
peraltro in un concetto di upcycling delle risorse, in quanto materiale di che utilizziamo è un prodotto secondario dell’industria della carne. Es-
scarto dell’industria alimentare. Ma dobbiamo restare aperti alle possi- sere responsabili però vuol dire durabilità; è inutile realizzare un prodotto
bili evoluzioni del mercato e pronti ad adattarci di conseguenza. totalmente green se poi dopo un anno si rompe e si è costretti a com-
prarne uno nuovo. Fortunatamente, questo non succede con Hanwag.
Riconoscete differenze particolari tra la cultura hiking dell’Italia Fin dal 1921, infatti, era chiaro che bisognava avere un approccio attento
rispetto a quella del resto d’Europa, o addirittura dei Paesi del Nord e coscienzioso ai materiali e alla loro alta qualità e che si poteva avere
(molto più abituati di noi, ad esempio, ai trekking di lunga distanza)? successo solo se si creava un prodotto durevole e affidabile. È importan-
Certamente, anche in virtù delle bellissime montagne che avete nel vo- te poi comunicare con il cliente, renderlo responsabile, consapevole e
stro Paese. Per esempio, siete soliti fare gite di due giorni con una notte fornirgli le informazioni necessarie per la manutenzione e la cura corret-
passata in rifugio per raggiungere la vetta. A questo modo di vivere la ta dello scarpone.
montagna deve sicuramente corrispondere un equipaggiamento ade-
guato: più leggero, più versatile, più performante. Noi stiamo cercando di
assecondare queste necessità: gli scarponi a taglio basso, per esempio, ENGLISH VERSION
sono molto richiesti nel mercato italiano e ci stiamo adeguando.
I
obbligano a dichiarare l’esatta provenienza del prodotto? n 1921, when Hans Wagner, a skilled shoemaker, founded in a small village
Vi è in vigore una legislazione europea che stabilisce che un prodotto re- northwest of Munich Hanwag, he only had one objective in mind: make
alizzato almeno il 45% in Europa può essere considerato made in Europe. good boots that would last during the years. During the decades – 102 years
Questo a noi non sembra una cosa corretta: noi vogliamo essere traspa- – the brand has always remained faithful to its traditions and philosophy,
renti con i nostri clienti, vogliamo educarli e renderli consapevoli. Noi dav- although growing steadily. “The quality of our boots is still essential for
vero produciamo per intero in Europa – Vierkirchen (Baviera), Croazia e us: they might not be lightweight but they are durable” Christian Wittig,
Ungheria – e siamo molto fieri di questo. Produrre al 100% in Europa ci international marketing director, tells us “We produce 100% in Europe and
permette di essere più responsabili, di avere più controllo sulla produzio- we are so proud of this. By doing so we are more sustainable, we have
ne e di evitare i grandi ritardi che hanno subito i brand che producono in more control of the production and we don’t have big delivery delays.”
Asia. Vi sono poi dei metodi di produzione che possono essere realizzati
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Your mountain me-time has never looked so good.
LaMunt.com
SPECIALE TREKKING
PREVIEW SS 24
IL PROGETTO NIBELIA
Dolomite presenta una nuova collezione che rispecchia
la gioia dell’esplorazione e la voglia di avventura
_ di Eliana Codega
IL BRAND
I
l nuovo claim di Dolomite, “Fresh. Air. Fun.”, rappresenta l’irrefrenabi- Dolomite vanta di oltre un secolo di esperienza nell’ideazione, nello sviluppo
le desiderio che spinge a connettersi con la natura e a godersi tutti i e nella produzione di calzature per la montagna e di sportswear. Nasce nel
momenti all’aria aperta. Il termine Nibelia, nato da una latinizzazio- 1897 come una bottega ai piedi delle Dolomiti. Nel 1954, Achille Compagnoni
ne rivista del nome del monte Nuvolau a Cortina d’Ampezzo, racchiu- e Lino Lacedelli, componenti di una spedizione italiana, raggiungono per la
de in sé il sentimento di questo progetto che vuole essere un modo per prima volta il K2. Nel 1960, una spedizione svizzera conquista il Dhaulagiri,
condividere con i nuovi hiker tutto il know-how centenario dell’azienda. e sei anni dopo il gruppo d’alpinismo di Carate Brianza insieme al Gruppo
Le calzature di questa collezione sono accomunate da un design inno- Ragni di Lecco organizzano un’avventura in Groenlandia, oltre il 71° paralle-
vativo e da un’attenzione particolare verso la performance, sono adat- lo. Queste spedizioni, tutte attrezzate Dolomite, hanno aiutato ad aumentare
te sia alle camminate più tranquille che a quelle più impegnative. sempre di più la visibilità internazionale del brand.
Questa scarpa è la punta di diamante del progetto Nibelia. Si tratta di un prodotto dal look sportivo e accat-
tivante, per i fast hiker e per tutti gli amanti della natura. È un modello che rispecchia i parametri essenziali di Questo modello è pensato per coloro che
una scarpa da trekking: la forma dedicata, il drop di 12 mm e una suola studiata appositamente. L’intersuola cercano una soluzione più protettiva e sta-
dona un look originale e accattivante alla scarpa, grazie alle soluzioni cromatiche a contrasto. Disponibile bile sui terreni più impervi. La scarpa ha le
in quattro colori uomo e tre donna. stesse caratteristiche del modello basso, a
cui sono integrati una struttura rinforzata e un
collare realizzato in mesh morbido che av-
volge comodamente la caviglia, garantendo
TOMAIA / mesh elasticizzato protezione senza pregiudicare flessione e
e protezioni TPU libertà di movimento. È disponibile in quattro
colori uomo e tre donna.
ALLACCIATURA /
Dolomite Wrapping System che
fornisce comfort e protezione
MEMBRANA /
in Gore-Tex Invisible Fit
assicura impermeabilità,
leggerezza e traspirabilità
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SPECIALE TREKKING
PREVIEW SS 24
C R I S TA L L O A N O R A K 2 . 5 L
RESPONSABILE /
impermeabilizzata
con trattamento
privo di PFC
IMPERMEABILITÀ /
colonna d’acqua di 20.000 mm
NIBELIA
C A R AT T E R I S T I C H E C O M U N I
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SPECIALE TREKKING
PREVIEW SS 24
LO SCARPONE RESPONSABILE
I Puez Knit Mid Ptx Boot, realizzati per la prima volta in Alpine Hemp, sono stati progettati da Salewa
per garantire una piacevole sensazione di morbidezza e un comfort prolungato
_ di Pietro Assereto
L
a scarpa – la prima in Alpine Hemp – è realizzata con una
tomaia in nylon lavorato a maglia resistente all’abrasione e
poliestere ripstop. A protezione del piede ci sono un puntale
esterno, un giretto in gomma e una membrana Powertex imperme-
abile e traspirante senza PFC. La speciale forma da trekking e la
doppia intersuola in EVA con rigidità calibrata e ammortizzazione del
tallone garantiscono il massimo comfort. Puez Knit Mid Powertex pre-
senta una suola Pomoca Alpine Trekker che garantisce aderenza e
trazione sui terreni tecnici. Il fulcro della costruzione è rappresentato
dalla nuova Salewa Edging Plate II integrata nella soletta, una strut-
tura in TPU appositamente sviluppata che si estende per tutta la lun-
ghezza della scarpa e che offre valori di rigidità e flessione calibrati
in base alla posizione – dall’avampiede al tallone. Inoltre, garantisce
una maggiore flessione e un effetto rebound migliorato,
per un comfort prolungato durante le escursioni in mon-
tagna. Nel pieno rispetto del principio dell’economia
circolare, l’intersuola è realizzata con un mix di scarti di
canapa tessile riciclati, riducendo così la percentuale
di EVA – e in definitiva di microplastica – necessaria per
Prodotto Salewa Committed, realizzato la sua produzione. La stessa idea è applicata anche ai
secondo rigorosi standard ambientali lacci che, in questo modello sostenibile, combinano la
e sociali, verificati da enti indipendenti canapa tessile con il poliestere riciclato.
W I L L I A M S TA R K A
SENIOR PRODUCT MANAGER FOOTWEAR
Come siete arrivati a realizzare il primo scarponcino in Alpine Il fulcro della costruzione è rappresentato dalla nuova Salewa Edging
Hemp e cosa cambia a livello prestazionale? Plate II. Di cosa si tratta?
Negli ultimi anni, Salewa ha fatto passi da gigante nella ricerca È l’ultima innovazione nel campo delle scarpe da trekking e alpinismo
di materiali innovativi e sostenibili. L’Alpine Hemp è uno di questi, da parte di Salewa. Questa nuova tecnologia si basa sull’introduzione
una fibra che offre una serie di vantaggi sia dal punto di vista pre- di un monoscocca in TPU (poliuretano termoplastico) “nascosto” tra
stazionale che ambientale. Ma come si è arrivati a sviluppare que- le due interusole, conferendo alle scarpe una serie di vantaggi pre-
sto scarponcino innovativo? Prima di tutto la canapa si distingue per la stazionali unici. È stata progettata con diverse funzioni che migliorano
sua resistenza, leggerezza e durata, rendendola un materiale ideale l’esperienza dell’escursionista. Partendo dalla parte posteriore il mono-
da integrare anche per calzature outdoor. Abbiamo quindi deciso di scocca in TPU agisce come uno stabilizzatore sul tallone, fornendo una
fare ricerca e sviluppo per integrarla in due importanti componenti del base solida e resistente che riduce il rischio di sbandamenti del piede
prodotto: l’intersuola e i lacci. Almeno il 15% di entrambi i componenti o torsioni durante le attività. Ciò garantisce una maggiore sicurezza e
utilizza Alpine Hemp, riducendo l’utilizzo di microplastiche vergini e so- stabilità su terreni irregolari o accidentati. Nella parte mediale, grazie
stituendolo con un materiale naturale. Dal punto di vista ambientale, a una maggiore densità del materiale e specifiche nervature si riduce
l’impiego dell’Alpine Hemp rappresenta un enorme passo avanti verso l’effetto di torsione del piede. Questo è particolarmente vantaggioso
la sostenibilità e circolarità. Per questa collezione abbiamo deciso di quando si cammina su superfici scivolose o instabili, dove il rischio di le-
utilizzare sia canapa vergine che eventuali scarti di tessuto derivanti dai sioni da torsione è maggiore. L’anti-torsione fornita dalla tecnologia aiu-
nostri capi di abbigliamento in Alpine Hemp. La sua coltivazione richie- ta a mantenere il piede in una posizione stabile e non ruotare all’interno
de meno acqua rispetto ad altre piante o tessuti e la canapa alpina in della scarpa, migliorando l’equilibrio e la sicurezza dell’escursionista.
particolare è in grado di crescere in condizioni climatiche difficili senza Un’altra caratteristica fondamentale della tecnologia Edging Plate II è
l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici. Inoltre, la canapa è biodegrada- la sua capacità di fornire un effetto push back in punta. Questo signifi-
bile, riducendo l’impatto ambientale a fine del ciclo di vita. Quando si ca che la struttura in TPU restituisce energia all’escursionista durante la
tratta delle prestazioni, i nostri ingegneri hanno lavorato per mantene- spinta del piede, migliorando l’efficienza di camminata e offrendo un
re le performance del prodotto oltre gli standard. La nuova collezione sostegno extra durante le salite impegnative. Grazie a questa caratte-
Puez Knit che utilizza intersuola in Alpine Hemp in è comparabile in ter- ristica, si possono affrontare terreni ripidi con maggiore facilità e minor
mini di comfort di camminata, leggerezza e durabilità ai prodotti che affaticamento. Infine, è importante sottolineare che la tecnologia non
utilizzano EVA (etil vinil acetato) vergine. La resistenza dell’Alpine Hemp compromette il comfort delle scarpe da trekking. Nonostante l’aggiun-
è paragonabile a quella di altri materiali utilizzati per gli scarponcini da ta del monoscocca in TPU, Salewa ha progettato le scarpe con incavi
trekking, offrendo una protezione affidabile contro terreni accidentati e specifici nel monoscocca per beneficiare dell’ammortizzazione data
abrasioni. Inoltre, la canapa alpina ha una notevole capacità di assor- dalle due intersuole in EVA così da garantire il massimo comfort anche
bimento degli urti, garantendo un’ammortizzazione efficace. durante lunghe camminate.
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SPECIALE TREKKING
V E T R I N A C A L Z AT U R E
C O NTR O LLO IN ALTA QUOTA CON L E A E QUIL IB R IUM H IKE G T X DI L A SPO RT IVA
TOMAIA / tessuto anti-abrasione e
Uno scarpone dal taglio mid, agile e leggero, traspirante e 100% im- SS24 idrorepellente
permeabile. La bordatura resistente all’abrasione nelle aree più espo-
ste regala protezione e garanzia di durabilità. Il battistrada risuolabile INTERSUOLA / poliuretano espanso con
fornisce grip e sicurezza su ogni tipo di terreno. La tecnologia 3D Flex TPU film antiabrasione
System Evo assicura la naturale flessibilità e mobilità nella zona della
caviglia e permette un miglior controllo dell’appoggio nonché pro- SUOLA / battistrada in gomma Vibram e PU
tezione dalle storte. I tasselli con la tecnologia Impact Brake System espanso interno
garantiscono trazione e controllo durante la salita e la discesa. La
camminabilità è garantita grazie alla costruzione del tallone Double BREVETTI / 3D Flex System Evo e Impact
Heel, una tecnologia con effetto frenante in discesa, volta a ridurre l’af- Brake System
faticamento muscolare.
Ideale per attività di hiking, approach e vie ferrate, la nuova Dragontail Tech Geo è realizzata con il 28,8% in meno
di emissioni di CO2. La tomaia è in ACBC FreeBio Microfiber, un materiale responsabile certificato che unisce
filati riciclati a materiali naturali, ottenendo come risultato una microfibra sostenibile al 79%. Questa scarpa dal
taglio basso è rinforzata lateralmente con bande protettive realizzate in poliamide, anch’esso riciclato al 30%. A
questi elementi si aggiungono il sistema Heel Lock, ulteriormente migliorato, l’allacciatura asimmetrica per un
migliore adattamento alla conformazione del piede e un maggiore spazio in punta, per assicurare un elevato
livello di comfort anche negli usi più prolungati.
La soletta interna è la Ortholite Recycled, realizzata con il 98% di materiale riciclato, che assicura durabilità e am- TOMAIA / ACBC FreeBio Microfiber
mortizzazione. L’intersuola in EVA a doppia densità, con il 50% di materiale bio-based derivante dalla canna da SOLETTA / Ortholite Recycled
zucchero, dona supporto e comodità. La suola realizzata in esclusiva per Garmont, utilizza una mescola Hybrid SUOLA / Michelin Off Road
con il 37,5% di gomma riciclata.
INFO: Garmont - 0423.8726 - info@garmont.com
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SPECIALE TREKKING
V E T R I N A C A L Z AT U R E
C OA STR I D G E, LA CALZATURA
M U LTI F UNZI ONALE DI H ANWAG
TOMAIA / pelle scamosciata Perwanger, tessuto
Design sportivo, costruzione leggera e materiali sostenibili. Una
scarpa ideale per le uscite di giornata su terreni pianeggianti e MEMBRANA / Ecoshell
sentieri battuti. Grazie alla sua membrana EcoShell impermeabi-
le e completamente priva di PFC, i piedi rimangano asciutti tutto il INTERSUOLA / I-PU
giorno. Per garantire una perfetta connessione tra suola e tomaia, e
una calzata particolarmente leggera e comoda, Hanwag si avvale SUOLA / Hanwag “Hike Light”
della moderna tecnologia Direct Injection, attraverso la quale il ma-
teriale morbido della suola viene iniettato e collegato direttamente PESO / 790 g
alla tomaia della scarpa. Realizzata interamente in Europa.
INFO: Fenix Outdoor Austria Italy GmbH - customerservice@fenixoutdoor.at
SUOLA / Dynamis Trk Eco con intersuola in PU in grado ALLACCIATURA / composta da un sistema
di assicurare comfort, adattabilità sui terreni irregolari e in metallo che redistribuisce uniformemente
assorbimento degli urti. Il battistrada Vibram Ecostep Evo, la pressione e permette di regolare agilmente
realizzato utilizzando fino al 30% di gomma riciclata, garantisce la chiusura della tomaia
grip elevato su ogni tipo terreno
INFO: Calzaturificio S.C.A.R.P.A. - 0423.5284 - info@scarpa.net
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SPECIALE TREKKING
VETRINA PRODOTTI
IL F L E E C E O SW IN L A G I AC C A U LT RA 2
Nuovo modello con cappuccio per la Capo versatile, che garantisce comfort e stile, grazie
linea tre stagioni. Il tessuto, caratterizza- alle nuove stampe. Realizzato con due tessuti: quello sul
to da una garzatura con struttura a nido petto assicura una funzione protettiva da acqua e vento,
d’ape, permette un’asciugatura rapida e mentre schiena, maniche e cappuccio sono realizzate
un’alta traspirabilità e consente un’ottima con un tessuto ad asciugatura rapida. Diventa uno sma-
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petto: tre strati con lamina Premium shell
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Pantalone slim con inserto gamba stac- Scotchgard Moisture wicking 3M
cabile che si trasforma da lungo a bermu- PESO / 350 g
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delle zip “on/off”. Realizzato con tessuto I L PAN TAL ON E V E L A 2
ad asciugatura rapida. Avvolgente cintu- Pantalone lungo estivo, fresco e confortevole, realizzato
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cinque tasche con zip. anche durante le attività più intense o in calde giornate
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LASCIARE LA STRADA
PER PRENDERE IL SENTIERO
Per affrontare i percorsi più impegnativi, non solo fast and light:
la SS 24 di Millet parla anche di comfort e stabilità, con nuovi design e colori
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CURIOUS
BY N AT U R E
Ci immergiamo nella natura per riconneterci con noi stessi,
cambiando la nostra prospettiva guardiamo il mondo con occhi nuovi.
AG I L E BAC K PAC K
L A N U O VA F R O N T I E R A D E L L A T R A S P I R A B I L I TÀ
P E A K L I G H T D I O RTOVOX ,
L O Z A I N O C H E OT T I M I Z Z A I L P E S O
IN T UT T I I C O N T E ST I DA UN A C O L LABORAZ I ON E C ON S OL I DATA
SS24 SS24
C O N A L B E RTA DI L A MUN T N A SC E H IKE M AS T E R D I FE RRI N O
Sostenibile e altamente funzionale, Hikemaster è un'intera linea di zaini nata dalla partnership triennale tra il team
questa giacca combina materiali R&D Ferrino, il Comfort Lab a Città Studi Biella e lo Sport Technology Lab presso
riciclati per offrire un mix di calore l’Università di Bologna. La collaborazione si pone l'obiettivo di sviluppare nuove
e traspirabilità. Si tratta di un capo tecnologie volte a migliorare il comfort e l’ergonomia dei compagni di viaggio
versatile, progettato per le giornate di ogni appassionato di hiking e trekking. Caratterista principale dei modelli che
attive in montagna a praticare trek- compongono la collezione sono gli spallacci realizzati in un materiale auxetico
king ed escursionismo, ma anche innovativo, una vera e propria rivoluzione per questa categoria. Si tratta infatti di
perfetto per un uso quotidiano in cit- un materiale che si espande quando viene sottoposto a stress che permette di
tà, grazie al design contemporaneo ottenere una serie di vantaggi importanti per chi pratica atti-
e ad un’alta attenzione per i dettagli. vità outdoor come aumentare la traspirazione e il comfort
Realizzata con imbottitura ReMOCA termico oltre che distribuire il carico in modo più uniforme,
Pad, l'innovativo materiale ottenuto riducendo la pressione sui punti di contatto con le spal-
riciclando gli scampoli delle pelli da le. Inoltre, è possibile ottenere una maggiore efficienza
sci alpinismo del brand del Gruppo nell'espellere il calore con un'evaporazione superiore
Oberalp, POMOCA, la giacca Al- del 10% rispetto agli spallacci tradizionali.
berta garantisce estremo comfort,
grazie a dettagli preformati come H IKE MA ST E R 2 6
il cappuccio preformato con orlo Lo zaino con capacità di 26 litri presenta un dorso con
elasticizzato, la visiera e il colletto. sistema "Dry Net System": il bastino in acciaio flessibile,
Ha una fascia elastica sulla nuca e oltre a garantire una perfetta distribuzione del carico,
inserti elasticizzati in vita. permette di tensionare la rete che separa lo zaino dalla
schiena dell’utilizzatore, garantendo un elevato livello di
aerazione.
INFO: Oberalp spa - 0471.242900 - info@oberalp.it INFO: Ferrino & C. - 011.22300711 - info@ferrino.it
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