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MENSILE DI ATTUALIT ECONOMIA INCHIESTE OPINIONI E CULTURA DA BRESCIA E DAL MONDO

N. 2 del 2013 - MARZO 2013

2,50 1

ELEZIONI 2013
La rete e la piazza

CONTRAFFAZIONE
Graziana Campanato Massimo Chiappa Mario Gaia Ettore Monaco Ombretta Resenterra Via Corsica

Sembra buono ma non lo

PENSIERI DI

Tot, Peppino e lemiro del Qatar


Tatuaggi | Bsnews.it | Pelo e contropelo | Bacheca | Qui e l | Whats up | Calcio a 5

STRADE E QUARTIERI HINTERLAND


Cellatica, Gussago Val Trompia

VIAGGIO IN PROVINCIA

12/DODICIMESI
MarzO 2013 nUMErO 2 RIVISTA MENSILE 2,50

12/DODICIMESI
SOmmaRiO RubRicHe
9 13 17 21 25 29 89 91 99 102 105 LEDITORIALE OPINIONI PRODOTTO & MERCATO STRATEGIA DIMPRESA IL LAVORO BACHECA TU E IL FISCO PELO E CONTROPELO POLITICA E SOCIET QUI & L GENTILE FARMACISTA

VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI, 163 25124 BRESCIA . ITALIA T. +39 030 3758435 F. +39 030 3758444 www.dodicimesi.com redazione@dodicimesi.com DIrEttOrE rESpOnSaBIlE GIORGIO COSTA DIREZIONE@EDIZIONI12.IT COOrDInaMEntO DONATELLA CAR DONATELLA.CARE@DODICIMESI.COM HannO COllaBOratO STEFANO ANZUINELLI, DAVIDE BACCA, LUCE BELLORI, ELISABETTA BENTIVOGLIO, ELIZABETH BERTOLI, ALBERTO BERTOLOTTI, ELISA BETTINI, SILVIO BETTINI, RAFFAELLA BONDIO, DONATELLA CAR, ALESSANDRA CASCIO, ALESSANDRO CHEULA, MARIO CONSERVA, BRUNO FORZA, LORENZO FRIZZA, EMANUELA GASTALDI, ROLANDO GIAMBELLI, ROBERTO GIULIETTI, IMMANUEL, FERDINANDO MAGNINO, ALESSIA MARSIGALIA, ENRICO MATTINZOLI, FEDELE MOROSI, GIORGIO OLLA, ANTONIO PANIGALLI, IRENE PANIGHETTI, FRANCESCO RASTRELLI, LIBERO ROSELLINI, MASSIMO ROSSI, ROSANNA SCARDI, GIORDANA TALAMONA, DONATELLA TIRABOSCHI, ALESSANDRA TONIZZO, ANDREA TORTELLI, CAMILLA ZAMPOLINI. EDItOrE EDIZIONI 12 SRL VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI, 163 25124 . BRESCIA . ITALIA rEGIStrazIOnE TRIBUNALE DI BRESCIA N. 52 DEL 24/11/2008 IMpaGInazIOnE SALES SOLUTIONS SRL FOtOGraFIE ARCHIVIO SALES SOLUTIONS, UMBERTO FAVRETTO AGENZIA REPORTER, ROLANDO GIAMBELLI IL FOTOGRAMMA, PATRICK MERIGHI BRESCIA IN VETRINA, CRISTINA MININI StaMpa STILGRAF . BRESCIA . ITALIA pUBBlICIt SALES SOLUTIONS SRL VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI, 163 25124 BRESCIA TEL 030.3758435 - FAX 030.3758444 SEGRETERIA@SALESOLUTIONS.IT aBBOnaMEntO annUalE 30 TRAMITE BONIFICO BANCARIO INDICANDO NELLA CAUSALE ABBONAMENTO ANNUALE 12 MESI E NOME DELLABBONATO IBAN: IT 07 R05116 11201 000000027529 PER RICEVERE LA PUBBLICAZIONE, INSIEME AL BONIFICO SAR NECESSARIO INVIARE UNA MAIL (ABBONAMENTI@DODICIMESI.COM) O UN FAX (AL N. 030.3758444) INDICANTE, OLTRE AL NOME DELLABBONATO, LINDIRIZZO AL QUALE INVIARE LA RIVISTA E UN NUMERO DI TELEFONO

incHieSTa
ITALIAN SOUNDING: SEMBRA BUONO, MA NON LO

PenSieRi Di
10 GRAZIANA CAMPANATO: UN BUON SERVIZIO GIUSTIZIA COSTITUISCE GARANZIA DEI DIRITTI 14 ETTORE MONACO: FORMAZIONE CONTINUA A SUPPORTO DEI COMUNI 18 MARIO GAIA: DAVANTI ALLE DIFFICOLT, VALE LA PENA PORTARE AVANTI CI IN CUI SI CREDE 22 OMBRETTA RESENTERRA: SOGNO UNA SCUOLA DEI TALENTI 26 MASSIMO CHIAPPA: LA COOPERAZIONE SANITARIA COME MISSIONE

P. 41

incHieSTa
TATUAGGI: STORIE A FIOR DI PELLE

POLiTica
31 LA RETE E LA PIAZZA: LA TELEMATICA E LA TELEPATICA 101 ITALIA, ELEZIONI 2013: DISFATTA O PROSPETTIVA

P. 79

TeRRiTORiO
50 STRADE E QUARTIERI: VIA CORSICA 54 HINTERLAND: CELLATICA E GUSSAGO

aLTRO
87 LA COMPARSA: UN ROMANZO SULLITALIETTA CHE PREMIA I MEDIOCRI 95 WWW.BSNEWS.IT: IL SONDAGGIO UN 2013 MIGLIORE? SOLO SE CALA LA BENZINA 106 DA CAPPUCCETTO ROSSO A GRETEL 109 SALUTE & BENESSERE 110 WHATS UP? BRUTTO MALEDUCATO! 113 CALCIO A 5: SPORT MINORE? SOLO PER LE DIMENSIONI DEL CAMPO

ViaGGiO in PROVincia
VALTROMPIA, UNA VOLONT DI FERRO

P. 60

Questo periodico associato allUnione Stampa Periodica Italiana

12DODICIMESI MEnSIlE DI attUalIt ECOnOMIa InCHIEStE OpInIOnI E CUltUra Da BrESCIa E Dal MOnDO

La tua azienda e la Provincia di Brescia per il rilancio delleconomia: insieme facciamo la parte del leone

La Provincia di Brescia e le aziende del suo territorio danno vita al marchio Made in PROVinCia di BResCia.

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L/ editoriale
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Tot, Peppino e lemiro del Qatar


Il 25 febbraio, come quasi tutti gli italiani, ero immerso negli esiti delle elezioni, incollato alla tv. Nei commentatori percepivo un crescente aumento di tensione che si rifletteva anche sul mio inconscio. I risultati arrivavano a ondate e, tra una pausa e laltra, ormai irrequieto, facevo disperatamente zapping anche su canali che non sapevo esistessero. Saltavo da una trasmissione di cucina per bambini chef prodigio, ad unaltra dove ti insegnano a spellare un porcospino, nel frequentissimo caso che ci si smarrisca nella giungla del Borneo. Tra un film sui gladiatori e un bianco e nero francese, il tempo medio di permanenza su un canale era di tre secondi cronometrati. Fui salvato da questa frenesia, nellincocciare un programma, non saprei pi dire su che canale, di mix di gag comiche dei mitici Tot e Peppino. Prima di tornare in crisi di astinenza di Vespa e Mentana, riuscii a vedere la scenetta in cui il principe De Curtis vendeva la fontana di Trevi per dieci milioni di lire ad un arricchito oriundo americano. Poi prevalse il thriller elettorale e ritornai a exit poll, instant poll e risultati. A notte fonda, spento lo schermo per sfinimento, andai a letto in cerca di un sonno ristoratore. Ma quella notte non sognai Bruno o Enrico, Gianfranco o Beppe e neanche Crozza, la Merkel o il circo delle meraviglie. Nelladdormentarmi diventai Tot. Ero a Pompei e giravo tra le mirabili rovine alla ricerca di un pollo. Non di un volatile sintende, ma di un riccone da spennare. Osservavo giapponesi occhialuti, olandesi sprezzanti e grassi, tedeschi che gettavano lattine di birra vuote oltre

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le transenne delle domus crollate, ma niente da fare, nessun possibile affare in vista. Stavo per abbandonare quando fui abbordato da un uomo robusto, occhiali neri, barba e copricapo arabo kefiah che mi chiese quanto volevo per vendergli Pompei e qualche centinaio di ettari nei dintorni. Pensai: qui la sola la prendo io e sparai irridente: un decimo del debito pubblico italiano. Ma quello era lemiro del Qatar, non un quaquaraqua qualunque, tolse dalla tunica un portafoglio di Prada, fece un assegno di 200 miliardi di euro tondi tondi, fece un leggero inchino per ringraziarmi, si volt e, con un gesto della mano, diede il via ai lavori. Schiere di archeologi, restauratori e tecnici ristrutturarono le rovine, sorsero bellissimi resort inseriti nellambiente, allevamenti biologici di bufale diedero lavoro ai caseifici locali. La Qatar Airways attiv dei voli diretti da Singapore, Francoforte e New York su Fiumicino e Capodichino. A Pompei i congressi internazionali e i pullman di turisti non si contarono pi ed eravamo tutti felici e contenti. Il risveglio arriv come un pugno nello stomaco. Lemiro del Qatar, quasi genio della lampada, era ritornato nel libro delle favole. Nella realt, andando su Google quella mattina seppi che il mio uomo stava trattando, non con Tot, ma con lEgitto, per gestire Luxor e le piramidi. Quella sera andai a dormire desiderando che il principe Antonio De Curtis, alias Tot, fosse ancora tra noi. Lui s che sarebbe stato un grande primo ministro, altro che clown.

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marzo 12/DODICIMESI

/pensieri di

/pensieri di
il giudice deve fare il suo lavoro. Il dato certo che labuso del processo intasa la macchina della giustizia penalizzando chi ha fondate ragioni per ricorrere alla giustizia. Il legislatore ha previsto sanzioni contro labuso; occorre una ragionevole applicazione ma anche non escludere a priori questa normativa . Qual la qualit dei processi? Il 67 per cento delle sentenze confermate un ottimo risultato e quelle rigettate dalla Cassazione lo sono spesso per motivi formali e non sostanziali.

Giustizia

un buon servizio costituisce garanzia dei diritti


Graziana Campanato, presidente della Corte di Appello di Brescia: I magistrati sono ancora poco abituati ad essere aiutati da soggetti terzi, ma credo sia importante puntare anche sui giovani stagisti. Da tempo ho capito limportanza e lutilit del lavoro dquipe.
di Libero Rosellini

l distretto giudiziario che fa capo alla Corte di Appello di Brescia un territorio importante ma trascurato che vive una situazione difficile e preoccupante e che, con la recente revisione geografica dei tribunali e delle procure, passa da un totale di 61 uffici giudiziari ai 23 previsti. Una riorganizzazione che di certo non spaventa la presidente della Corte di Appello di Brescia, Graziana Campanato, che, in attesa che arrivino presto i cinque magistrati assegnati a Brescia lo scorso anno, abituata a lavorare su quello che c. E con soddisfazione sottolinea che pure carenti di personale amministrativo e di magistrati, gli uffici sono riusciti a fronteggiare le sopravvenienze, mantenendo i tempi di definizione nel paradigma indicato dal legislatore per non incorrere in responsabilit risarcitorie, vale a dire due anni. A fare da collo di bottiglia la Corte di Appello che diventata la sede in cui i tempi della giustizia rallentano i procedimenti con un rapporto giudice/abitante tra i

pi penalizzati dItalia e una scopertura di organico che si attesta al 37,5%. Un rallentamento del sistema giustizia tanto pi grave perch il territorio, ricco di attivit ma immerso in una crisi economica di cui non si scorge la fine, presenta sintomi allarmanti di disagio sociale che possono essere forieri di un futuro ancora pi incerto e difficile: lemergenza sfratti, il numero di fallimenti, la gravit di alcuni delitti che vanno dalla corruzione, anche organizzata, ai gravi fatti di

Oggi la tendenza quella di inserire filtri per ridurre i tempi soprattutto sui nuovi processi
sangue, ai reati ambientali comportanti danni alla salute nel lavoro; sono fatti che messi insieme offrono un quadro di un territorio dove le infiltrazioni di gruppi malavitosi sono una realt accertata. Presidente, Brescia ancora una provincia ricca, felice e socialmente tranquilla? In un territorio che registra un calo dei furti, sono in aumento i reati connessi

alle mafie, che vedono coinvolti anche colletti bianchi. Le cosche esistono anche qui. Brescia per la sua ricchezza, nonostante la crisi si sia fatta sentire, continua a rimanere un territorio appetibile e gli esempi di corruzione lo dimostrano. Cresce la criminalit che guasta la convivenza sociale, e lalta evasione fiscale segno che letica non pi una priorit. La carenza di magistrati pu essere compensata con il rinnovo tecnologico del sistema giustizia? Gi oggi i magistrati utilizzano al meglio la tecnologia ma si potrebbe fare molto di pi. Un esempio sono le sentenze penali che, consegnate oggi, vengono lavorate tra otto mesi: questo tempo sarebbe quasi azzerato se si utilizzasse la via telematica. Ci stiamo preparando al meglio anche perch entro il prossimo anno dovremo essere pronti. comunque necessario anche un salto culturale e normativo per agevolare questo passaggio. Lei pu essere considerata uninnovatrice, com vista dai colleghi? I magistrati sono ancora poco abituati ad essere aiutati da soggetti terzi, chiedono pi cancellieri ma credo sia impor-

Lappello potrebbe essere anche abolito o limitato perch non previsto dalla Costituzione
Due gradi di giudizio potrebbero essere sufficienti per parlare di giustizia? Certo e dir di pi: lappello potrebbe essere anche abolito o limitato perch non previsto dalla Costituzione. Sarebbe una rivoluzione ma credo che un dibattito su questo tema potrebbe essere utile. Come vede il ruolo dei giudici di Pace? Pur nelle difficolt stanno facendo un buon lavoro. Anche loro sono carenti di personale ma hanno prodotto molte sentenze. Auspicabile potrebbe essere un maggiore controllo sulla loro formazione. Come vede listituto della mediazione? Se fatto bene molto positivo. Anche se svolto dagli avvocati? Perch no? La mediazione una forma di conciliazione e quindi ci si augura che venga realizzata. Nel momento in cui si cerca la mediazione lavvocato terzo e per lesperienza personale sempre accaduto cos. Per il momento la mediazione facoltativa ma speriamo possa crescere, sarebbe una bella cosa.

tante puntare anche sui giovani stagisti che, potendo affiancare i giudici, avrebbero modo di imparare trasformando il lavoro in una palestra per crescere. Da tempo ho capito limportanza e lutilit del lavoro di quipe. Con un numero maggiore di magistrati i tempi della giustizia sarebbero pi veloci? S, soprattutto si potrebbero smaltire le pendenze. Ma oggi la tendenza quella di inserire filtri per ridurre i tempi soprattutto sui nuovi processi.

Non sarebbe pi conveniente lasciare invecchiare alcuni processi? Gi succede troppo spesso con i tempi della prescrizione che si sono accorciati. Ma se si sa che con la prescrizione si rischia di non arrivare a sentenza perch non abbandonare il processo? Perch credo sia giusto dare risposte al cittadino. Il buon servizio giustizia costituisce garanzia dei diritti e, attraverso la definizione delle liti, riafferma il principio della civile convivenza. Non si pu impedire laccesso alla giustizia e

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marzo 12/DODICIMESI

marzo 12/DODICIMESI

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/OPINIONI

mani bucate
Siamo sopravvissuti (per ora) al rischio di default, alla caduta delleuro, allIMU, alle profezie dei Maya, ma, chiss se sopravviveremo alla nuova geopolitica, tutta italiana, del 2013, confidando che lesito elettorale, qualsiasi risultato finale fornisca, consenta una effettiva governabilit. Per non banalizzare ed evitare, per quanto possibile, di parlar male solo per lo scarso gusto di farlo, bisogna cercare di fornire uninformazione laica e consapevole, perch i facili populismi e i voti di protesta fine a se stessi non contribuiscono certo al miglioramento del nostro paese. Nel libro dal titolo Mani Bucate, di Marco Cobianchi (www.manibucate. com), giornalista di Panorama, stata pubblicata, per esempio, una buona radiografia di un sistema malato, che racconta di come vengono spesi i soldi dello stato e della EU forniti al sistema economico e delle imprese. Al di l degli scandali politici da ladri di galline, come quelli che hanno recentemente colpito buona parte delle pi importanti assemblee regionali, o di quelli ben pi gravi nel sistema bancario, dallindagine di Cobianchi emerge un quadro abbastanza preoccupante sul settore degli aiuti pubblici (sovvenzioni e contributi) alleconomia delle imprese private negli ultimi 15 anni. La questione pi imbarazzante non riguarda la quantit degli aiuti di Stato, che importanti uffici studi ministeriali, ma, un macro esempio su tutti quello riguardante gli aiuti al mezzogiorno che, a parit di perimetro, hanno fatto crescere il Pil del Sud di appena lo 0,25 per cento rispetto a una crescita tra lo 0,6 e lo 0,9 per cento fatta registrare dalle aree depresse degli altri paesi europei. Non bisogna fare di tutta lerba un fascio, ovviamente non tutte le imprese sono nella medesima condizione (e ci mancherebbe altro la bella Italia sarebbe gi in default), ma i numeri che emergono da questa inchiesta sulle imprese sussidiate (soprattutto quelle grandi e famose) sono decisamente fallimentari nella valutazione complessiva del costo/ beneficio. Si muovono decine di miliardi di euro ogni anno elargiti dalla Ue, dallo Stato e dalle amministrazioni locali e il risultato che dalla Fiat (Agnelli) alla Pirelli (Tronchetti), dalla Saras (Moratti) alla Stm, dallOlivetti alla Telecom, dalle banche alla borsa, dalleditoria al tempo libero, dallagricoltura e fino allo spettacolo non solo non esiste un solo comparto industriale che non goda, sotto le forme pi varie e fantasiose, di aiuti di Stato, ma soprattutto che il comparto industriale nel suo insieme non stato in grado di mettere a frutto di sistema e non per larricchimento privato i soldi resi disponibili attraverso qualcosa come 1.400 leggi tra nazionali e regionali che, di fatto, permettono a qualsiasi impresa, del Nord o del Sud, grande o piccola, in crisi o in perfetta salute, di succhiare risorse pubbliche. Per non parlare della reiterata attualit legata a vergognose vicende come Alitalia e Monte dei Paschi di Siena, che da sole meriterebbero un libro, vista la dimensione delle risorse pubbliche in campo. Solo due esempi: - una cinquantina di interventi turistico/ immobiliari sovvenzionati in Sicilia al 50% di contributo a fondo perduto per la costruzione di alberghi collegati a campi da golf (senza un approccio di sistema sulla gestione dellincoming turistico e specifiche azioni verso il mercato dei golfisti); - un imprecisato macroscopico numero di contributi CIP 6 che con una delibera 92 stabilisce lelargizione di fondi statali (oneri di sistema sulle bollette dei privati) a chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate (dai dati di Cobianchi, solo Saras incassa 130 milioni di euro per bruciare scarti di produzione da fonte assimilata che comunque dovrebbe smaltire). Che dire bisogner trovare delle forme efficienti per fermare veramente il declino (vedi tabella); quindi si auspica che anche queste tematiche diventino oggetto di serie e concrete proposte politiche per i nuovi governanti.

Perdita di produzione subita durante la recessione e successivo recupero (punti percentuali)


Perdita cumulata da aprile 2008 ad aprile 2009 Indice generale e principali raggruppamenti Indice generale Produzione di beni intermedi Produzione di beni strumentali Produzione di beni di consumo Energia Germania -21.8 -26.8 -28.9 -5.9 -17.4 Francia -17.9 -26.7 -23.7 -5.7 -14.0 Italia -24.5 -33.0 -31.4 -12.5 -14.6 Crescita cumulata da aprile 2009 a giugno 2012 Germania 22.8 29.4 32.0 3.3 1.0 Francia 6.7 10.1 8.2 7.0 -1.2 Italia 2.5 5.1 9.2 -5.3 -1.6 Percentuale recuperata a giugno 2012 (fatta 100 la perdita) Germania 81.8 88.0 87.7 58.1 5.0 Francia 30.0 31.5 20.7 102.6 -10.5 Italia 7.6 11.9 22.9 -37.1 -5.4 Contributo settoriale al mancato recupero dellindice generale (confronto tra picco ciclico di aprile 2008 e ultimo dato del giugno 2012) Germania Francia Italia -3.97 -12.39 -22.62

in effetti abbastanza allineata a quella di altri importanti paesi europei come Francia e Germania, bens la qualit e lefficacia di questo importante dispendio di soldi pubblici, che in questo modo diventa una spesa pubblica improduttiva. Lo dicono anche gli ultimi studi della Banca dItalia, della Corte dei Conti e di

di ANTONIO PANIGALLI
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marzo 12/DODICIMESI

/pensieri di

/pensieri di
mettendo sul tavolo due progetti che potrebbero far fare un salto di qualit ad ACB Servizi, pronta a trasformarsi in centrale di acquisti per gli Enti locali e in piattaforma che sappia intercettare i finanziamenti europei. Una nuova configurazione, da affiancare allattivit tradizionale, che potrebbe trovare una sponda importante nella Macroregione del nord, se il progetto del neo governatore della Lombardia Roberto Maroni andr in porto. Monaco, come nasce ACB Servizi e in cosa consiste la sua attivit? Nasce nel 2001, come societ accreditata da Regione Lombardia quale ente di formazione. Alla fine degli anni Novanta in Italia emersa lesigenza di adeguarsi agli standard europei, creando percorsi di formazione del personale della pubblica amministrazione. Lassociazione dei Comuni bresciani ha cos deciso di fondare la societ, diventata punto dappoggio per le amministrazioni di tutti i Comuni bresciani. Il nostro obiettivo fornire loro un servizio al minor costo possibile, mantenendo alto lo standard qualitativo. Come si evoluto il vostro ruolo? Internet e la rete hanno semplificato molte operazioni. Oggi offriamo anche un servizio di e-learning. Abbiamo dovuto arricchire la nostra offerta, seguendo levoluzione della normativa. Penso per esempio ai corsi per la certificazione energetica, a convegni di approfondimento sui temi della sicurezza sul lavoro, a seminari dedicati alle novit fiscali per le pubbliche amministrazioni. Puntiamo sulla formazione continua, in modo da essere sempre a supporto dei Comuni per ogni loro esigenza. Ho poi voluto dare un taglio territoriale alla nostra offerta, coinvolgendo i docenti delle nostre universit, Statale, Cattolica, Bocconi. Il fare rete consente per altro ai Comuni di ottimizzare le risorse. Gestiamo anche il Piano Formativo Provinciale: dalla primavera del 2012 abbiamo realizzato 48 corsi per un totale di 243 giornate formative e 1.142 iscritti. Abbiamo uno sportello appalti e uno per la sicurezza. Ci sono poi tutte le funzioni che stanno dismettendo le Asl. Vale a dire? Per esempio il Sil, Servizio di Integrazione Lavorativa per linserimento di persone disabili. Negli ultimi tre trimestri del 2012 abbiamo agevolato 123 assunzioni e 161 nuovi tirocini. Unaltra partita per noi importante il Telesoccorso, un servizio rivolto principalmente agli anziani che vivono da soli o in condizioni disolamento. Rispetto al passato abbiamo ottimizzato, in caso di emergenze, lo scambio dinformazioni mediche (ora in grado di raggiungere i soccorritori prima ancora che arrivino sul posto) e creato un contatto diretto, con la telefonata di cortesia, in modo che tra loperatore e lutente si crei un rapporto di confidenza. Anche questo aiuta. I tagli ai trasferimenti decisi dal Governo e la stretta sugli Enti locali, hanno inciso su questi progetti? Purtroppo s. Il famigerato decreto Salva Italia ha ridotto la capacit di spesa dei Comuni. La formazione stata considerata un costo e non un investimento. Cos gli Enti locali sono stati costretti a risparmiare sulla formazione. Una scelta obbligata ma miope perch avere personale non aggiornato significa incorrere in errori, procedure sbagliate, ricorsi. La formazione fondamentale per avere una pubblica amministrazione efficiente. A maggio il suo mandato terminer. Che bilancio si sente di fare e che idee vuole mettere in campo per il futuro? Sono molto orgoglioso del lavoro fatto. In questi tre anni abbiamo costruito un bilancio che trova il pareggio in forme autonome senza ricorrere a finanza derivata; oggi siamo uno dei pochi enti che paga le tasse ed in utile. La nostra uneccellenza al servizio del territorio. Per il futuro c la sfida della sostituzione del cartaceo con il digitale. Ma soprattutto credo che ACB Servizi potr giocare un ruolo fondamentale se si dovessero abolire le Province: in quel caso noi potremmo essere lente intermedio in grado di supportare i piccoli Comuni nellerogazione dei servizi. E se le Province dovessero restare? Ho in mente due progetti. Il primo consiste nella creazione di una centrale di acquisto, in modo che ACB Servizi funga da piccola Consip, la societ del ministero dellEconomia che si occupa degli acquisti per la pubblica amministrazione. Penso a una Consip territoriale, che promuova i prodotti del territorio. Lidea creare un sistema Brescia che valorizzi le tipicit dei nostri comuni. Unoperazione che potrebbe sviluppare sinergie interessanti con il progetto Made in Brescia della Provincia.

FORMAZIONE CONTINUA

A SUPPORTO DEI COMUNI


Ettore Monaco, presidente di ACB Servizi srl: La formazione stata considerata un costo e non un investimento. Ma avere personale non aggiornato significa incorrere in errori, procedure sbagliate, ricorsi.

di Davide Bacca

rchitetto, 46 anni a luglio, una militanza nella Lega Nord che risale alla met degli anni 90. Ettore Monaco dal 2009 sindaco di Dello, dal 2010 presidente di ACB Servizi srl, il braccio operativo dellassociazione che riunisce i 206 Comuni bresciani. Uneccellenza a livello nazionale spiega Monaco, perch esperienze di questo tipo ce ne sono davvero poche. Una volta tanto un esempio di sinergia e capacit di fare squadra del territorio bresciano, andando oltre le appartenenze politiche. A maggio terminer il suo mandato, ma Monaco pronto a rilanciare, da un lato raccogliendo leredit della Provincia se questa dovesse essere abolita; dallaltro

Il fare rete consente ai Comuni di ottimizzare le risorse


E il secondo? Una piattaforma che monitori i finanziamenti europei: un progetto a cui stiamo gi lavorando ma che potrebbe trovare nuovo impulso con la Macroregione. Oggi per ottenere un finanziamento europeo i Comuni devono passare dal Ministero dopo aver realizzato, a loro spese, un progetto esecutivo. Un meccanismo farraginoso che fa perdere tempo e opportunit e che se finisse in capo alla Macroregione potrebbe essere snellito. Come ACB Servizi siete per altro capofila di un progetto europeo dedicato allinvecchiamento attivo e al passaggio generazionale delle competenze lavorative nelle aziende. S, il progetto si chiama Generations e oltre allItalia coinvolge Francia, Svezia, Polonia e Ungheria. In sostanza si tratta di confrontare le diverse esperienze sullingresso e luscita dal mondo del lavoro, in modo da elaborare un modello che faccia tesoro delle soluzioni migliori. Star poi al Parlamento farne buon uso.

La formazione fondamentale per avere una pubblica amministrazione efficiente


14 marzo 12/DODICIMESI

marzo 12/DODICIMESI

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HARDWARE & SOFTWARE

PRODOTTO&MERCATO

LA/RUBRICA
pensiamo che ormai quasi il 60% degli italiani si connette abitualmente al web, mentre il 90% possiede almeno un telefonino che nella met dei casi uno smartphone (cio un telefonino che consente di connettersi ad internet). Ancora, non potrebbe essere differente se pensiamo che, secondo il Censis, l87,4 dei giovani tra i 14 e i 29 anni utilizza internet, ma lo utilizza anche il 15,1% della popolazione tra i 65 e gli 80 anni, e che soprattutto il web viene principalmente utilizzato per reperire informazioni di cronaca e notizie su prodotti in commercio tanto che la classifica 2012 delle parole pi ricercate in Italia la seguente: Terremoto, Ingv, Lucio Dalla, Zalando, Costa Concordia, Calcolo Imu. Chiaro che il web uno strumento interattivo e molto pi di altri permette di identificare accuratamente linteresse specifico di ogni utente specifico, lhanno compreso molto bene gli operatori di alcuni settori della nostra economia, gli acquisti in rete di prodotti turistici crescono al ritmo del 32% lanno, del 27% quelli di servizi finanziari e del 23% quelli di articoli sportivi, per una spesa complessiva che vale oltre 32 miliardi di euro, il 2% del nostro Pil. Lha compreso anche qualcun altro: il mattatore delle recenti elezioni politiche ha disertato qualunque presenza media, concentrandosi sul web.

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Una definizione corrente dice che marketing significa letteralmente piazzare sul mercato; rientrano quindi nel marketing tutte le attivit che cercano di indirizzare la scelta verso un prodotto o un servizio. innegabile che le azioni intraprese per indirizzare le nostre scelte crescano costantemente sia sotto il profilo della quantit che nel novero degli strumenti utilizzati: siamo letteralmente bombardati da consigli per gli acquisti che spaziano dai beni di consumo a quelli durevoli, dalla scelta di un programma televisivo a quella di un candidato politico. Stando a Nielsen, il mercato delladvertising in Italia nonostante una contrazione degli investimenti che deriva dalle

problematiche economiche e finanziarie di questi anni ed quantificabile nel 5,7% circa vale comunque qualcosa come 7,6 miliardi di euro. Il dato senzaltro rilevante, ma solo sezionandolo possiamo osservarne le principali dinamiche che, qualora ce ne fosse stato bisogno, ci avvertono che la nostra societ sta evolvendo ad una velocit mai raggiunta prima. Se, infatti, i principali media soffrono un crollo verticale degli investimenti: tra il 15 e il 16% per la carta stampata, quasi il 12,5% per la TV e circa l8% per la radio, in grande crescita sono gli investimenti pubblicitari su internet e su telefonia mobile, rispettivamente + 9,8% e + 22%. Non potrebbe essere diversamente se

TV
Riconoscimento barcode Fax / e-mail

internet
+6,4%

mobile
+26%

+1,8%
Fonte: Nielsen, Auditel (averange minute rating)

P ro
Air Print

cess

o o e conversi

ne
Autenticazione

Fonte: Nielsen, Audiweb Fonte: Nielsen, Mobile Media (utenti attivi per mese) (penetrazione smartphone)

+1,3%
Fonte: Nielsen, Auditel (averange minute viewed)

+11%
Fonte: Nielsen, Audiweb (tempo speso nel giorno medio)

+22%
Fonte: Nielsen, Mobile Media (tempo medio visite da mobile)

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Fonte: The Nielsen Company, Watch & Buy Report, novembre 2012. * Dati aggiornati al mese di settembre 2012, confrontati con il periodo omologo del 2011.

di silvio bettini
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/pensieri di
dimensioni ridotte, per stare sul mercato dovemmo puntare su un prodotto specifico, su macchine innovative. Per questo, decidemmo di sviluppare un concetto nuovo, e anche pi difficile da realizzare, ossia un impianto a pi alta temperatura, in grado di utilizzare i residui di legna pulita, la cosiddetta biomassa. Il cambio di strategia ha creato problemi? I primi tempi della nuova fase sono stati davvero duri. Eravamo una piccola realt, senza grandi capitali a disposizione. In pratica, ero io il finanziatore e sono arrivato a indebitarmi per far andare avanti la societ; per, fiducia e convinzione nelle nostre capacit non sono mai mancate, e alla fine andata bene. Puntare su macchine pi difficili, investire sulla bio-massa, sulla tecnologia pi avanzata, stata una buona intuizione, anche se, senza dubbio, la buona sorte ha fatto la sua; quando ormai stavamo disperando, nel 1996, arrivato un ordine dal governo svizzero. Dopo poco, ne arrivato uno dallAustria, poi uno dalla Germania e ancora dallEst europeo. Insomma, iniziata la nostra ascesa sui mercati: a cavallo tra fine anni 90 e primi del 2000, fatturavamo circa 2-300 milioni di lire, oggi arriviamo a 98 milioni di euro. In un periodo di crisi come quello attuale, la nostra scommessa vinta pu indicare che, davanti alle difficolt, vale la pena essere fiduciosi e non rinunciare a utilizzare le proprie risorse per portare avanti ci in cui si crede. Alla base del successo, un efficiente lavoro dequipe. Avere a che fare con le persone giuste stato fondamentale, a partire, ovviamente, da Roberto Bini, general manager dellazienda per quanto concerne larea tecnica. Un apporto importantissimo arrivato da Franco La Micela, am-

/pensieri di
ministratore unico dellAlma Officine Meccaniche, azienda bresciana che ci fornisce vari componenti delle turbine. Di grande rilievo stata lesperienza in campo internazionale di Alessandro Foresti, con alle spalle una lunga attivit nel gruppo siderurgico Techint-Tenaris e ora consigliere damministrazione di Turboden. Per la profonda conoscenza del territorio bresciano, del tessuto imprenditoriale e della finanza locali, non pu non essere citato Paolo Bertuzzi, nostro general manager per quel che riguarda larea finanziaria, commerciale e del marketing; proprio il caso di dire, un team ben amalgamato per risultati di grande soddisfazione. E se Mario Gaia finisse per presiedere lAssociazione industriale bresciana? La sola idea di una mia presidenza dellAib mi mette in grande imbarazzo. No, non unipotesi plausibile, riguardo agli interessi locali, non saprei che fare. Piuttosto, se fossi un amministratore pubblico, punterei su una questione di ordine molto pratico come quella del traffico degli automezzi nelle aree urbane; si tratta di un problema di livello planetario, finora affrontato con misure dai risultati modesti. La mia idea, che ho valutato fattibile, quella di installare sul parabrezza delle auto, una sorta di telepass attivabile come un gps: limpianto funzionerebbe tramite una scheda a pagamento che avvia il telepass nel momento in cui il mezzo entra nelle rete viaria cittadina. Si tratterebbe di un modo di tassare in base alleffettivo tempo di utilizzo, e disturbo, delle strade urbane, e, pi in generale, dellambiente. Assicurando nuove e notevoli risorse allo Stato, la tassa potrebbe servire a ridurre altre imposte, come lImu. Insomma, potrebbe essere una tassa razionale che concretizza una nuova modalit di gestire la cosa pubblica.

Mario Gaia, amministratore delegato di Turboden: Eravamo una piccola realt, senza grandi capitali a disposizione; per, fiducia e convinzione nelle nostre capacit non sono mai mancate, e alla fine andata bene.

Davanti alle difficolt, vale la pena portare avanti

ci in cui si crede

U
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di Giuseppe Gussago

ninesauribile passione per le materie che hanno segnato la propria formazione universitaria: pu venire sintetizzato cos il segreto del successo della Turboden, azienda specializzata nella costruzione di turbogeneratori basati sullOrc (Organic Rankine Cycle), una tecnologia per la produzione combinata di energia elettrica e calore partendo da fluidi di lavoro organici, e non dal vapore acqueo. Nata a Milano nel

1980, la Turboden, oggi, rappresenta un riferimento di livello internazionale per quel che riguarda la progettazione, e la realizzazione, di macchine che producono energia utilizzando materie prime di origine non fossile e, quindi, eco-compatibili. Fin dagli inizi, lo stretto rapporto tra il mondo della ricerca e quello del lavoro, costituisce la colonna portante dellazienda: ad avviare Turboden lingegner Mario Gaia, allepoca professore (e fino al 2007) del Politecnico milanese, coadiuvato da Roberto Bini, suo allievo. A monte di tutto, lidea

dellingegner Gaia di portare avanti le ricerche avviate, a sua volta, con il suo professor Gianfranco Angelino, e riguardanti, appunto, lOrganic Rankine Cycle. Dunque, Turboden come emblematico esempio di legame a doppio filo tra universit e impresa; legame che ha portato a uneccellenza produttiva di livello assoluto, tanto che lazienda conservando il proprio assetto manageriale stata rilevata dalla multinazionale statunitense Utc (che lha affiliata alla Pwps, a sua volta divisione della Pratt & Whitney). La Utc, ora, sta cedendo

il pezzo pregiato al ramo industriale del colosso giapponese Mitsubishi. Da Milano agli Stati Uniti dAmerica, fino al Giappone: sembrerebbe non centrare nulla la terra bresciana, ma non cos, anche se in pochi sanno che questo fiore allocchiello delleconomia italiana ha sede proprio in citt. Quasi subito ci siamo trasferiti a Brescia racconta Mario Gaia, fondatore e a.d. della societ , un po perch Roberto Bini, prima di essere un ottimo ingegnere, bresciano, e un po perch qui c un buon ambiente per lavorare, il terreno fertile. I primissimi passi, per, risalgono al periodo in cui ho terminato gli studi universitari e, con il professor Angelino, ho cominciato ad approfondire le ricerche sullOrc; la prima macchina a fluido di lavoro organico labbiamo realizzata nel 1976. Gi dalle prime commesse di lavoro, il raggio dazione della Turboden andato ben oltre i confini nazionali Nel 1982 abbiamo realizzato un impianto in Tunisia, nel 1988 uno in Zambia, poi uno in Australia. Le prime macchine erano relativamente piccole, capaci di produrre fino a un mega watt. Nel 1990, la svolta: da impresa di

Alla base del successo, un efficiente lavoro dequipe con le persone giuste

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StratEGIa DIMprESa

LA/rUBrICa
per il Reach, affermando in sostanza che il controllo per la registrazione delle sostanze pericolose ha consentito una miglior gestione dei rischi per lambiente e la salute umana, quindi i pericoli derivati dalle sostanze registrate secondo il regolamento risultano notevolmente diminuiti. Nel sottolineare che sino ad oggi le imprese europee hanno registrato presso lECHA oltre 30mila fascicoli con la descrizione degli usi e delle propriet di quasi 8.000 sostanze prodotte o immesse sul mercato, la Commissione non sottovaluta i costi per le imprese legati alla gestione del sistema Reach, ma rileva gli effetti economici complessivamente positivi per lintero comparto produttivo, diretta conseguenza dellimponente know how messo da parte nel corso degli anni di gestione del regolamento. Con questo patrimonio di informazioni, unico al mondo nel suo genere, Reach si rivelato un fattore chiave per la crescita e la competitivit dellindustria europea per merito della conoscenza e dellinnovazione che comporta; per questo motivo la Commissione lo valuta come uno strumento da incentivare e proporr pertanto a breve una riduzione dei diritti di registrazione, in particolare per le piccole e medie aziende europee.

ReacH,

una storia a lieto ne


Un paio di anni fa ci occupammo di un tema delicato e importante, gli obiettivi di sostenibilit ambientale dellUnione Europea, indicandoli come progetti ambiziosi ed impegnativi, ma nella direzione degli interessi generali della comunit; nulla a che vedere, aggiungemmo, con quanto avviene ad esempio in Cina, dove, come era facile prevedere, stanno cominciando a pagare oggi prezzi altissimi per aver trascurato oltre i limiti la salvaguardia dellambiente. Tra i diversi provvedimenti europei citammo tra gli altri il regolamento noto a tutte le industrie produttrici europee con lacronimo Reach (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) che, con la finalit di aumentare le misure di salvaguardia della salute umana e dellambiente, impone che siano prodotte o importate nellUnione Europea solo le sostanze registrate, e stabilisce che ogni produttore o importatore di una determinata sostanza debba inviare allAgenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA) un fascicolo di registrazione, accompagnato dallonere corrispondente alla propria categoria. Gli obiettivi alla base del Reach sono il miglioramento della protezione della salute umana e dellambiente contro i possibili rischi rappresentati dalle sostanze chimiche, laumento della competitivit delle produzioni industriali della Ue e la garanzia della libera circolazione di sostanze nel mercato interno dellUnione. Si tratta di misure comunque onerose, anche se lintenzione del legislatore quella di non penalizzare la competitivit delle aziende e di stimolare le capacit di innovazione delle stesse. Il regolamento Reach entrato in vigore nel 2007 dedicato in particolare allindustria chimica, ma interessa anche le produzioni industriali in genere, come quelle metallurgiche, non solo perch i metalli come tali sono contemplati nellambito del Reach stesso, ma anche perch le loro lavorazioni vengono talvolta effettuate impiegando sostanze ritenute a rischio. Per quanto riguarda i metalli, questi secondo il regolamento Reach debbono essere tutti registrati, e ci comporta dei costi per lindustria; a questo debbono essere aggiunti gli oneri per partecipare a quel processo che viene definito limplementazione del Reach stesso, cio lattivit dei singoli consorzi di filiera per acquisire migliori conoscenze sui comportamenti specifici di determinate sostanze. Gli oneri complessivi per le industrie non sono di poco conto: ad esempio secondo le stime effettuate nel 2010 dallassociazione europea dei metalli non ferrosi Eurometaux, nellambito dei 25 consorzi sui metalli costituiti il costo per lindustria era stato stimato tra 150 e 200 milioni di euro, spalmati su un periodo di circa 3 anni. A distanza di cinque anni dallentrata in vigore del regolamento, la Commissione Europea stila un primo bilancio molto positivo

di MARiO CONSeRvA

Comune di Brescia Assessorato allo Sport

Comune di Brescia Assessorato alla Cultura

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/pensieri di

/pensieri di
Anche musulmani? Non ce ne sono al momento, ma ce ne sono stati in passato e questo dimostra la nostra apertura. Ripeto, lArici una scuola che fa dellaccoglienza un valore. Un altro vanto linterazione con il tessuto sociale e culturale della citt: i ragazzi delle medie fanno parte del consiglio comunale dei ragazzi, quelli del liceo hanno partecipato a manifestazioni cittadine come Pietre di inciampo, le Notti bianche, le iniziative del Fai, le proposte formative della Protezione Civile... Insomma la nostra scuola vive nella societ, ne conosce i problemi e vi si rapporta senza paura. Nel suo studio espone le fotografie dei suoi cari, tra cui spiccano i suoi bellissimi nipotini... quando sar il momento vorrebbe iscriverli alla sua scuola? La cosa pi importante che desidero per loro che frequentino una scuola che li veda e che aiuti me a vedere loro, a capire come stanno e non solo come vanno. Questo possibile nelle scuole dove i rapporti sono sereni, come la nostra. In decenni di frequentazione della scuola, da docente a dirigente, quali sono i cambiamenti maggiori a cui ha assistito? Nella mia esperienza una constante stato vedere che gli insegnanti hanno sempre cercato di far funzionare la scuola, in ogni caso e circostanza, magari con tantissimi sforzi privati. Oggi sta diventando pi faticoso, meno facile creare sinergia tra famiglia e scuola. Come genitori ci preoccupiamo di spostare sempre pi avanti nel tempo i conflitti che i nostri figli possono vivere. Invece la scuola dovrebbe favorire la comprensione dei problemi e ricercarne la soluzione condivisa tra genitori e docenti. Nelle scuole grandi questo lavoro forse venuto meno rispetto ad un tempo. Ma sicura che gli studenti vogliano un rapporto stretto tra famiglia e scuola? Non potrebbero sentirsi esclusi o comunque non protagonisti di qualcosa che riguarda direttamente la loro vita? Forse gli studenti possono non gradirlo, anche se un rapporto del genere offre rassicurazioni. I ragazzi di oggi sono poco portati al conflitto e sono disponibili al dialogo, basta ragionarci assieme. Qui da noi per esempio ci sono moltissimi bravi ragazzi, che lavorano sodo ma senza clamore. Per loro non occorrono falsit, non bisogna raccontare che il mondo del lavoro sar facile ma bisogna prepararli e rafforzarli internamente, di modo che sapranno affrontare le inevitabili frustrazioni cui andranno incontro. Cosa eliminerebbe dal sistema scolastico e cosa invece salverebbe? Ai docenti toglierei lassillo della valutazione numerica, mentre dallistituzione in quanto tale eliminerei labitudine alluniformare, la volont di appiattire le differenze. La mia scuola ideale una scuola dove non tutti dobbiamo per forza raggiungere gli stessi obiettivi ma dove ognuno pu sviluppare le proprie attitudini. Sogno una scuola dei talenti, lo so che pu sembrare fantascienza ma questo il mio modello ideale. Listruzione stata la grande assente dal dibattito politico elettorale... Assolutamente, non c stata da parte di nessuno una seria attenzione alle esigenze della formazione. Bisogna lavorare a scuola ma anche per la scuola, come hanno sempre fatto i docenti. Sono passata attraverso tante riforme, ho visto tutto e il suo contrario, ma il dato costante che ho notato stato che chi ha fatto funzionare la scuola stato chi vi ha lavorato. Oggi ci si deve seriamente chiedere che cosa si vuole dalla scuola: una delle frustrazioni maggiori degli insegnanti e dei presidi che si pensa che la scuola debba occuparsi di tutto, dare competenze ma anche trovare soluzioni ad ogni genere di problema. Ma questo troppo faticoso, ci vorrebbe un mandato chiaro per i docenti che dovrebbero essere sostenuti da una progettualit seria dellistituzione.

a solida serenit che deriva dallesperienza, lentusiasmo e la passione di chi ha sempre amato il proprio lavoro e continua ad amarlo: queste le sensazioni che trasmette Ombretta Resenterra, preside dellIstituto Arici di Brescia. Polo di formazione a tutto tondo, con la sua offerta che va dalla scuola dellInfanzia al liceo classico, e presenza storica nella nostra citt, poich le sue origini risalgono al 1567, quando i padri Gesuiti aprirono un collegio nellattuale via Cairoli. Dottoressa Resenterra, ci racconta linizio della sua avventura allArici? Sono diventata preside dellIstituto tre anni fa, dopo decenni di esperienza nella scuola pubblica: ho iniziato e concluso la mia carriera di insegnante al liceo Arnaldo, ma sono stata pressoch in tutti gli istituti di Brescia, eccetto il Gambara. Prima di accettare lincarico qui ci ho pensato molto e ci che mi ha stimolato maggiormente ad intraprendere questa nuova scommessa stato il fatto che lambiente di dimensioni ottimali (in totale sono circa 600 gli studenti) e raccolto, quindi c pi opportunit di creare relazioni umane tra me, gli inse-

Una scuola libera e aperta vede i propri studenti

Sogno una
gnanti, gli studenti e le famiglie. LArici una scuola tale che, anche se gestirla richiede impegno, mi permette slanci di fantasia nellaffrontare i problemi. una situazione molto arricchente. Scuola pubblica scuola privata, una

scuola dei talenti


Parola di Ombretta Resenterra, preside dellIstituto Arici di Brescia.
dicotomia spesso vista come inconciliabile se non rivale: lei come la vede? Innanzitutto vorrei precisare che lArici una scuola paritaria non statale, cio resta una scuola pubblica, non solo una questione di lessico ma di sostanza. Non siamo una scuola come quelle anglosassoni; questo significa che abbiamo i doveri delle scuole pubbliche di Stato e che la nostra e deve essere una seria offerta formativa ed educativa. Inoltre, contrariamente a quello che una sorta di pregiudizio porta a pensare di una scuola paritaria cattolica, lArici molto libera e aperta: accettiamo studenti con handicap (e questo un vanto per me), siamo aperti a studenti di origine non italiana.... Ce ne sono? Questanno 9 alunni provengono dallest, 4 sono asiatici, uno latinoamericano e un paio di origine africana.

I ragazzi di oggi sono poco portati al conflitto e sono disponibili al dialogo


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Il lavOrO

LA/rUBrICa

internet mette le ali allOccuPaZiOne

GiOVaniLe

Ci sono cose che ch vorresti durassero d rassero per du pe sempre.


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Usciamo dalla caverna di Platone e apriamoci a cogliere con sguardo responsabile i cambiamenti che possono rappresentare delle interessanti opportunit per i giovani e che la crisi rischia di offuscare trascinandoci in un pessimismo generalizzato. Le tensioni economiche attuali hanno ridotto gli investimenti delle aziende, per alcuni economisti errore da evitare, e sicuramente la comunicazione in chiave pubblicitaria parrebbe a prima vista come fortemente penalizzata. Infatti, nel 2012 il fatturato della pubblicit in generale diminuito, ma analizzando in dettaglio, si evidenzia linteressante trend della pubblicit online aumentato del 5,3% (Osservatorio FCP Assointernet). Quindi una realt consolidata e affermata nel panorama dei media di cui dobbiamo comprendere gli asset fondamentali per mantenere un trend positivo e declinare da esso le diverse opportunit. Venti milioni di utenti su Facebook, un milione e mezzo di persone su Twitter e due milioni di professionisti su Linkedin, numeri in rapida crescita, sono sufficienti a richiedere una seria riflessione su come la comunicazione digitale ha rivoluzionato i linguaggi e come sia strategico comprendere le logiche di Web 2.0 per capire quali modalit di utilizzo dei nuovi social media necessario sviluppare. I mercati sono conversazioni (Clutraine Manifesto) che richiedono professionalit preparate e specifiche per attuare e sviluppare spazi relazionali aperti e dinamici che superano la logica ormai sorpassata della vendita di prodotto. La riflessione sulla comunicazione

si impone a chiunque con contenuti e spessori diversi, perch oggi pi che mai comunicare bene e in maniera efficace non una questione di forma ma di sostanza. proprio in questottica che il mondo della comunicazione e le nuove tecnologie sono diventate unimportante risorsa dal punto di vista del mercato del lavoro, offrendo interessanti opportunit a patto che i giovani si impegnino a comprendere le logiche della comunicazione digitale e quali siano le modalit di utilizzo dei social media. Tra le professioni emergenti un posto di rilievo lo merita il blogger, posizione ricoperta solitamente da giovani dalla mano veloce che sappiano scrivere bene e con conoscenze specifiche su diversi argomenti. Molto richieste sono le figure creative legate al Web 2.0 la cui abilit commisurata a creare maggior coinvolgimento degli utenti, trasformandoli da lettori a creatori di contenuti multimediali. Fra questi il web advertiser anima il nuovo corso, cio colui che anima le campagne pubblicitarie online tra banner, videomessaggi e spot sulle

newsletter. Linfobroker invece lavora dietro le quinte e ricerca le informazioni in rete. La sua attivit fondamentale per seguire e comprendere levoluzione di Internet e fornire i dati necessari per le campagne pubblicitarie. Affiancate alle professionalit emergenti ritroviamo le figure pi tradizionali a cominciare dallart director, il regista della comunicazione pubblicitaria, al copywriter che definisce gli aspetti testuali, dal project manager, costruttore della presenza in rete, allo scripter, ossia colui che cura i linguaggi informatici. Il paradosso che, contrariamente a quanto si possa pensare, lespansione di internet offre interessanti opportunit a coloro che sono in possesso di lauree umanistiche per i ruoli creativi, mentre per i ruoli tecnici le lauree pi gradite sono in informatica e ingegneria. A conferma di quanto esposto stato valutato dalla London School of Economics che laumento del 10% della diffusione di internet comporta una crescita dell1,47% della sola occupazione giovanile indipendentemente da altre concause, quali la crescita economica e il cambiamento delle competitivit aziendali. Nel contempo crescono il capitale umano del paese e le competenze digitali, e si potenzia lecosistema digitale. Peccato che siamo allundicesimo posto nelle 13 economie valutate nellindagine come investimenti tecnologici nel digitale.

di eMANUeLA GASTALdi

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/pensieri di

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Oggi molti ragazzi hanno una preparazione elevata, ma non hanno esperienze e poche spinte ideali
partecipare alla marcia, ma questa marcia stato il punto di svolta. Come cambiato il servizio civile da quando lo ha fatto a oggi? Quando lho fatto io era ancora obiezione di coscienza, quindi comportava il rifiuto del servizio militare. Oggi diverso: per tanti una scappatoia, ma ha anche un significato diverso. Gli ultimi due volontari che ho incontrato in Mozambico, terminato il loro servizio resteranno in quel paese. Per tanti, qui in Italia, pu essere vista come una fuga, loro in questo modo si sentono realizzati. Cosa direbbe ai giovani che vorrebbero fare questo lavoro? Di non farsi grandi illusioni, ma se sono convinti di crederci fino in fondo, con tenacia, e oltre ai master e alle specializzazione, di puntare sulle relazioni. Perch non farsi illusioni? Perch un ambiente molto difficile, un settore selettivo, anche se oggi tutto difficile. Spesso oggi i ragazzi hanno una preparazione elevata, ma non hanno esperienze e poche spinte ideali, quelle spinte che noi abbiamo avuto negli anni della nostra formazione. Cosa la guida nel suo lavoro? Lentusiasmo, la passione, la forza delle relazioni. Cosa pensa degli scandali, che a volte si sentono in tv o si leggono sui giornali, di aiuti umanitari che non giungono a destinazione e di truffe varie? Penso quello che ci siamo detti alla Conferenza dellIstituto Italiano della Donazione: bisogna mantenere la stima e la fiducia di chi sostiene il terzo settore. Non basta qualche caso di malversazione per dare un giudizio su tutto il settore che gode ancora della stima degli italiani. Certo che, come si dice, fa pi rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Naturalmente necessaria la trasparenza e la buona gestione delle attivit. In quale campo vorrebbe avere pieni poteri sulla scena nazionale? Nei servizi sociali, nella cooperazione internazionale. Mi auto nominerei ministro del Melting pot. Cosa sente dire degli italiani viaggiando allestero? Siamo pi critici noi allinterno di chi ci vede dallesterno. Limmagine non cos negativa se non per gli scandali che riguardano i nostri politici. Nei paesi dove mi reco per lavoro, lItalia vista pi come parte dellEuropa che come singolo Stato. LItalia il paese di arrivo: c chi rimane e chi si sposta in altri paesi, ma non migliore o peggiore di altri. Siamo meno europeisti ed eurocentrici di come ci vedono allesterno. La crisi vista come crisi economica e del lavoro, ma non solo per lItalia. Lultimo viaggio fatto per lavoro? Poche settimane fa in Mozambico per Brescia per il Mozambico e in particolare per la Medicus Mundi. Ultimo viaggio fatto per piacere? In sella allamata bici a Ginevra con liniziativa Percorri la pace organizzata dalle Acli bresciane. Prossimo viaggio? Tra due settimane nel Burkina Faso. Figli? Due. Cosa spera per il futuro di chi piccolo oggi? Che possano continuare a nutrire speranze per il futuro. Che possano avere ancora sogni, programmi e progetti come li abbiamo avuti noi a ventanni. Se uno dei suoi figli volesse fare il suo lavoro Se ci che lo rende felice ne sarei ben contento, soprattutto per le possibilit di aprire mente e orizzonti che questo lavoro offre. Esprima un desiderio. Mantenere lentusiasmo e la passione in ci che faccio, nel lavoro, nei rapporti familiari e tanti altri. Cosa sta leggendo? Obbedienza e libert di Vito Mancuso. Libro preferito? Ebano di Ryszard Kapuscinski. Cosa guarda in tv? Film rilassanti Ultimo film visto Invictus. Film preferito Qualcuno vol sul nido del cuculo.

La cooperazione sanitaria come

missione

Massimo Chiappa. Laurea in Economia e commercio, oggi direttore generale di Medicus Mundi Italia.

di Raffaella Bondio

4 anni, coordinatore della Consulta per la cooperazione e la pace, la solidariet internazionale e i diritti umani del Comune di Brescia da dicembre 2010, da aprile dello scorso anno Massimo Chiappa direttore generale di Medicus Mundi Italia, organizzazione fondata nel 1968 a Brescia che fa parte di Medicus Mundi International e ha come finalit quella di contribuire alla promozione integrale della persona umana mediante la realizzazione di programmi sanitari di sviluppo strutturale e di emergenza. Qual stato il suo percorso di studi? Diploma in perito meccanico, laurea in Economia e commercio, specializzazione in Economia dello sviluppoProblemi dello sviluppo economico, studi allestero soprattutto per imparare le lingue e tanti viaggi. Quando ha cominciato a pensare di lavorare nella cooperazione internazionale? Cosa lha spinta ad impegnarsi in questo settore? in universit che ho iniziato a pensare di lavorare nel campo della cooperazione. Ho avuto qualche esperienza come consulente per aziende bresciane e contestualmente ho iniziato a lavorare con la Fondazione Tovini nel 2000 e con la Medicus Mundi nel 2002. La spinta che mi ha fatto scegliere questa strada lho avuta nel 1992: guerra in Bosnia, Marcia dei 500 pacifisti che arriva a Sarajevo sotto assedio. Io ero in procinto di iniziare il servizio civile e non ho potuto

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IN QUESTI DIECI ANNI VI ABBIAMO AIUTATO A FIDELIZZARE I VOSTRI CLIENTI.


Fede a t r Ca lt
Premi Concorsi Raccolte Punti Clienti

/BaCHECa

Eletto il nuovo cda di LGH


Lassemblea dei soci di LGH costituita dalle societ patrimo07/02 niali Cogeme Spa, Aem Cremona, ASM Pavia, Astem Lodi, Scrp Crema , riunitasi a Cremona, ha confermato la tradizionale governance di gruppo e il rinnovo delle cariche del cda. Lassemblea ha nominato il nuovo consiglio damministrazione: alla presidenza Alessandro Giuseppe Conter, vicepresidente Claudio Tedesi (direttore generale Asm Pavia), amministratore delegato Franco Mazzini, consiglieri Giovanni Sofantini (direttore generale Scrp Crema) e Giuseppe Demuro (dirigente del Comune di Lodi). Per il collegio sindacale sono stati nominati presidente Carlo Tinelli, sindaci effettivi Umberta Bianchessi e Vittorino Orione. Al nuovo consiglio lAssemblea dei Soci ha chiesto di operare in tempi solleciti per denire un nuovo piano industriale che punti al rafforzamento anche dimensionale del gruppo attraverso alleanze e operazioni strategiche. Lassemblea dei soci ha ritenuto di interpretare lo spirito insito nella norma nota come spending review prevedendo una riduzione di circa il 20% dei compensi e delle indennit che saranno riconosciute ai nuovi amministratori e ai sindaci della Societ.

A2A stringe un patto con i consumatori contro le pratiche commerciali scorrette


02/03 A2A Energia, societ di vendita di elettricit e gas del gruppo A2A, e le associazioni dei consumatori hanno siglato un Protocollo di autoregolazione per prevenire le pratiche commerciali scorrette e tutelare i clienti. Il Protocollo prevede, tra le altre cose, lestensione dei termini per il diritto di ripensamento da parte del cliente nale, linvio di una lettera di conferma da parte di A2A Energia per comunicare lattivazione di nuovi contratti di fornitura, formazione specica e possibili sanzioni per i partner commerciali di A2A Energia. Viene costituito un Comitato, di cui fanno parte tre membri indicati dalle Associazioni dei Consumatori e altrettanti nominati da A2A Energia, che avr il compito di vigilare sul rispetto delle regole previste dal Protocollo e di vericare la correttezza delle procedure commerciali messe in atto dalla societ. Per approfondimenti vai al sito: www.bsnews.it

Carte Fedelt

Contro leffetto serra, nasce il registro delle imprese


04/03 Meno dispersione di gas a effetto serra: nasce il registro di persone e imprese certicate per lutilizzo di questi gas. Garantir la qualicazione ai tecnici che entrano in contatto coi gas, limitando le perdite durante installazioni e riparazioni. Sono 14mila le imprese di condizionamento, refrigerazione e antincendio, una su cinque in Italia nel settore coinvolto (con circa 70mila imprese). Milano ha il 27% del totale regionale del settore, seguita da Bergamo e Brescia, come emerge da unelaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2012. L11 febbraio 2013 diventato operativo il Registro telematico Nazionale delle persone e delle imprese certicate per lutilizzo dei Gas Fluorurati ad effetto serra, istituito con il Dpr 43/2012. Entro 60 giorni dal suo avvio, e quindi entro il 12 aprile 2013, tutte le persone e le imprese che svolgono una delle attivit contemplate dal Dpr 43/2012 devono obbligatoriamente iscriversi al Registro stesso per poter continuare ad esercitare la loro attivit.

Cataloghi

Great Wall lancia la Voleex C20R con Timmagine


12/02 Lanteprima europea della Voleex C20R la prima monovolume compatta cinese e la prima vettura Great Wall dedicata a unutenza allargata ha registrato un buon riscontro mediatico, grazie ad una presentazione stampa curata nei dettagli da Timmagine: quasi 100 giornalisti, provenienti da tutta Italia, nei 5 turni di prova hanno raggiunto la sede bresciana di Eurasia Motor Company (distributore del marchio in Italia) e testato lultima nata in casa Great Wall. Timmagine agenzia di marketing e comunicazione di riferimento nel panorama bresciano, con 25 persone e 6 divisioni speciche ha cos iniziato il 2013 con un altro segno positivo, che va ad aggiungersi a quello del 2012, conclusosi con una crescita del 2.2%, malgrado il difcile panorama economico. Un risultato frutto dellimpegno in termini di aggiornamento, ascolto e formazione verso i giovani e le aziende, insieme ad API Industria Brescia, Accademia Santa Giulia e Istituto Machina Lonati. Le referenze si sono arricchite nel 2012 di nuove realt come Autodromo di Franciacorta, Formula Modena, AVG Antivirus, Ergo Assicurazioni (Gruppo Munich Re). Recentemente Timmagine ha ampliato la propria sede trasferendosi a Sal: 850 mq che ospitano i diversi gruppi di lavoro e le sale destinate ai seminari di formazione gratuita, per professionisti ed aziende, che lagenzia organizza dal marzo 2012.

OGGI VI RINGRAZIAMO DI AVERCI SCELTO. pER OGNUNO DI QUESTI DIECI ANNI.

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Sono 288 le imprese bresciane accompagnate allestero da UniCredit in 12 mesi. Inoltre, a fronte dei 7,5 miliardi messi a disposizione in tre anni dalla banca per le imprese lombarde, UniCredit ha erogato da inizio 2012 circa 2,8 miliardi di euro per le aziende lombarde, di cui oltre 370 milioni di euro sono le nuove erogazioni della banca per la imprese del territorio bresciano. Dei 2,8 miliardi erogati da UniCredit in Lombardia, quasi 2,1 miliardi di euro di nuova nanza (di cui oltre 222 milioni di euro per la provincia di Brescia) sono andati a sostegno della liquidit e del nanziamento del circolante, oltre 270 milioni (55 milioni a Brescia) sono stati destinati al rafforzamento patrimoniale e al sostegno alla crescita dimensionale delle imprese e circa 460 milioni (95 milioni a Brescia) al supporto alla nuova imprenditoria e allinnovazione. Per approfondimenti vai al sito: www.bsnews.it

Unicredit punta sullinnovazione e linternazionalizzazione 04/03 delle imprese bresciane

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LA RETE E LA PIAZZA
LA TELEMATICA E LA TELEPATICA
Ha vinto lantipartitica, non lantipolitica. Ma passare dalla protesta (meno tasse meno Stato) alla proposta (pi lavoro pi mercato) sar pi difficile. Non solo per Grillo. Dopo la pars destruens, infatti, occorre la pars construens. Altrimenti finita. Per tutti. Anche per Grillo.

fuorvianti dellideologia per scoprire le dinamiche penetranti (e performanti) della psicologie. ANTIPOLITICA O ANTIPARTITICA? Con Grillo non ha vinto lantipolitica bens lantipartitica. Il suo non un fenomeno apolitico bens apartitico. Lex comico genovese fa politica, eccome. La fa praticando lantipartitica. Come? Con la mediatica e la medianica, ossia con la telematica e la telepatica. Due modalit di comunicazione convergenti e complementari: la rete telematica (il web) e la piazza telepatica (lo show, cio il corpo e il comizio). Convergenti ma differenti: la rete telematica bella senzanima, la piazza telepatica bella nellanima. la stessa differenza che passa tra la comunicazione telematica, fredda e leggera, e la comunicazione telepatica, calda e pesante. Ma una cosa le accomuna: entrambe corrono alla velocit della luce. Per questo Grillo in pochi mesi passato da poche centinaia di migliaia di voti a otto milioni e mezzo di voti, dalle piazze con poche centinaia di astanti alle adunate con folle oceaniche di centinaia di migliaia di spettato-

di Alessandro Cheula

e Berlusconi e Bersani, Vendola e Monti, Ingroia e Giannino avessero letto Massa e Potere di Elias Canetti, quel capolavoro assoluto di psicologia delle masse scritto dal premio Nobel ebreo-tedesco tra la prima e seconda met del secolo scorso, forse non sarebbero stati presi in contropiede dal successo imprevisto ma prevedibile del Movimento 5 Stelle. Tant, ma anche se lavessero letto c da temere che non avrebbero comunque capito n previsto le componenti psicopolitiche, psicologiche e politiche, alla base della straordinaria quanto incredibile performance di Grillo. Perch? Perch da noi lideologia fa ancora premio sulla psicologia, non siamo ancora capaci compiutamente di squarciare i veli

ri. Perch in tempi di web e televisione riuscito a mobilitare fisicamente cos tante persone, in un tempo in cui la piazza era passata di moda? Come ha potuto passare dalle onde elettromagnetiche delletere a quelle magnetiche delletica (perch anche nel Movimento 5 Stelle c una domanda prima morale che politica). Tutti chiamati dalla ipnosi della rete? Certo ma non solo. Tutti richiamati dalla simbiosi della piazza, dallo stare insieme per presenziare e partecipare, per agire ma pi ancora per interagire con con il corpo del leader. PROTESTA E PROPOSTA Ma c un tempo per la protesta (meno tasse, meno Stato) e un tempo per la proposta (pi lavoro, pi mercato). fin troppo banale dirlo. Fin troppo scontato affermare che occorre passare in tempi brevi (brevi perch la crisi drammatica non lascia scampo) dalla protesta alla proposta. Il fatto che Il leader del Movimento 5 Stelle invece convinto di essere ancora a met del guado. Cio a met della protesta (il movimento), essendo il tempo della proposta (il governo) il prossimo approdo elettorale. Anzi, il politico genovese (non pi

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comico, chi lo chiama ancora comico lo fa per esorcizzarne cio rimuoverne la dirompente novit) convinto che il compimento del percorso della prima fase (la protesta) avverr con le prossime elezioni, e solo allora sar maturo il tempo della proposta cio del governo. Il che presuppone una strategia di non breve momento ma di lunga lena. In ogni caso di non corto respiro. Grillo un fenomeno transeunte e passeggero che potrebbe esaurirsi in pochi anni? Ventanni fa si diceva la stessa cosa della Lega. A parte il fatto che le origini del movimento fondato dal politico genovese non sono nate ieri, ma come tutti i sommovimenti partoriti dalle viscere della societ e delle sue pulsioni sotterranee risalgono a non pochi anni fa (nessun movimento sociopolitico nasce per decreto o improvvisazione o folgorazione ma ha bisogno di incubazioni profonde, si veda, senza fare paralleli o paragoni impropri, il fascismo o il berlusconismo) quello di Grillo non sar un fenomeno breve poich, come tutti gli epifenomeni sociopolitici, non solo emozione ma anche mozione. Non solo pulsione (pancia) ma anche passione (cuore) e ragione (testa). LA LUNGA MARCIA DI AVVICINAMENTO (TRA DESTRA E SINISTRA) Quello di Grillo il primo fenomeno veramente post ideologico che nasce sulle macerie delle ideologie del Novecento. Sulle rovine del secolo breve. Breve sul piano cronologico (dal primo conflitto mondiale alla caduta del muro di Berlino), ma pi lungo in quanto pi intenso di tutto il millennio dal punto di vista ideologico. Per ci il primo movimento a-ideologico in senso proprio. E anche per questo senza sistemi di valori, le ideologie appunto, ma non senza valori (la sua prima domanda infatti etica, il suo primo bisogno morale, basti pensare al continuo richiamo alla comunit di Grillo, una eco di sapore olivettiano poich Comunit era il nome del movimento fondato da Adriano Olivetti). La lunga marcia

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attenti alla giustizia sociale (eguaglianza), da sinistra sempre pi sensibili alla libert (anche economica). Basti pensare a Blair e al New Labour che vinse ventanni fa perch seppe andare oltre la stessa tradizione ed orizzonte della socialdemocrazia europea, quello che da noi avrebbe potuto fare Renzi se avesse vinto le primarie del Pd (meglio, se il Pd avesse avuto lintelligenza di fare in modo che Renzi vincesse le primarie, anche a costo di mettere in forse lunit del partito poich il rischio valeva la posta). Distinguere tra destra e sinistra significa dividere ancora il mondo in base alle ideologie. un criterio obsoleto. Non che non sia ancora in parte attuale o che non conservi tuttora una sua relativa quanto residua validit, ma non ha pi futuro. Non pi un criterio valido per distinguere i movimenti profondi in atto nelle societ postindustriali e postfordiste, e quindi anche postideologiche, del tempo presente. Occorre invece distinguere in base alle psicologie. questo il criterio che va applicato per leggere i fenomeni odierni e le persone che li incarnano: lessere coscienti che quello ideologico un criterio un metodo e un alfabeto in via di estinzione. Le ideologie sono stanche. Hanno fatto, nel bene e nel male, il loro tempo. Nate nellOttocento e cresciute nel Novecento, sono entrate nel Duemila, esauste, avendo poco o nulla di nuovo da dire se non i fasti e le tragedie passate. DESTRA E SINISTRA PER ME PARI SONO? In secondo luogo la confusione tra antipartitica e antipolitica. Le due cose sono legate seppur distinte. Chi ancora rivendica lattualit della distinzione tra destra e sinistra sono coloro che identificano la partitica con la politica e questa con la democrazia, affermando che i partiti (questi partiti) sono lunico strumento democratico per fare politica. Il loro sillogismo chiaro: se senza politica non c democrazia, e senza partiti non c politica, ergo senza partiti (questi partiti) non c democrazia. Il che stato vero fino ad oggi, ma

Beppe Grillo

Matteo Renzi

verso il superamento del novecentismo dunque cominciata. Non sar un passaggio n breve n agevole come sembra pensare Grillo, ma certamente cominciata. Il Novecento finito, il novecentismo no. Ci perch le ideologie passano, le psicologie restano. Le ideologie del Novecento sono passate ma, come tutte le derive psicologiche prima ancora che ideologiche il novecentismo duro a morire, essendo parte sostanziale del Dna psico-politico delle generazioni cresciute nella temperie del centennio breve, il settantennio che va dalla nascita del fascismo alla crisi della prima Repubblica. Ma lasciarci alle spalle il Novecento significa superarne le categorie ideologiche che lhanno storicamente generato e caratterizzato. Prima fra tutte la distinzione tra destra e sinistra. Non ancora superata ma datata, e per molti aspetti desueta in quanto arcaica e anacronistica, ma proprio per questo dura a morire poich non ancora rimossa dallinconscio di ognuno. vero che, se le ideologie di destra e di sinistra sono al tramonto come sistemi di valori, i valori che le sottendono e distinguono libert ed eguaglianza sono ancora vivi e vegeti: il problema capire che cominciata la loro marcia di avvicinamento. La conferma di tale assimilazione strisciante data dal fatto che da destra si sempre pi

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Una corretta valutazione deriva da unattenta osservazione

La valutazione di una risorsa fondamentale per verificare a garantire che abbia le capacit necessarie a ricoprire specifici ruoli all'interno dell'Organizzazione. Prem1er in grado di personalizzare i percorsi di valutazione adattandoli alle esigenze della vostra azienda, sia per singoli individui che per gruppi.

non significa che sia vero in perpetuo. I partiti, come la stessa democrazia politica, sono strumenti storicamente determinati che cos come sono nati si sviluppano, si evolvono e si estinguono secondo le trasformazioni socioeconomiche della societ e le mutazioni delle culture politiche che li hanno generati. Destra e sinistra sono valori e contenuti differenti che ci accompagneranno ancora per un tempo non breve, ma sono categorie al tramonto non pi in grado di esprimere la complessit del mondo che ci circonda. Grillo ne una prima conferma, sarebbe sciocco non ammetterlo o chiudere gli occhi. Il Movimento 5 Stelle infatti ideologicamente trasversale per non dire neutrale, attacca a destra e sinistra come pesca a destra e sinistra. IL PARTITO DEGLI EX ASTENUTI Come il qualunquismo ventanni fa scomparve grazie a Berlusconi e Bossi (fu soprattutto il Cavaliere di Arcore a portare al potere la maggioranza silen-

RECRUITMENT - COACHING - FORMAZIONE - ASSESSMENT

ziosa e il qualunquismo dei ceti medi indifferenti alla politica che ne era la subcultura fondante), lastensionismo, grazie a Grillo, non pi il primo partito del Paese essendo passato dal 40% al 25%. Grillo il primo partito con oltre il 25% e oltre 8 milioni di voti (Pdl e Pd ne hanno perso insieme circa dieci milioni, di cui grosso modo quasi due terzi il Pdl e oltre un terzo il Pd). Grillo ha intercettato e incanalato una buona met del vecchio astensionismo. un bene? un male? Dipende dai punti di vista ma, senza entrare nel merito del programma grillino, va detto che in democrazia pur sempre meglio un voto che un non voto (parliamo del voto democraticamente orientato quindi eticamente motivato e moralmente fondato, poich il voto dato a un nuovo Hitler o un nuovo Stalin o un nuovo Pol-Pot, tanto per fare esempi storicamente eloquenti, sarebbe peggio di un non voto). Gli astensionisti non sono pi la prima forza apolitica nazionale. O meglio, la prima forza apartitica, poich chi si astiene dal voto non necessariamente

apolitico bens apartitico. Nel senso che non contro la politica ma contro questa politica e i partiti che ne sono responsabili. Ha vinto chi, come Grillo, ha saputo intercettare tale magmatico e viscerale malcontento, che dal non voto passato al voto, dallastensione alla partecipazione. CAMBIAMOCI PER CAMBIARLI Cambiarli (i politici) la protesta, cambiarci (i cittadini) la proposta. Cambiarci molto pi difficile che cambiarli. Berlusconi ha vinto ventanni fa e resiste ancora perch larchetipo dellitaliano medio nel senso pieno e autentico del termine. Perch incarna, nei pregi e nei difetti, la mediet italiana. Per ci cambiare va bene ma non basta. Non basta dire cambiamoli (i politici). Occorre cambiare noi stessi. Non un discorso astrattamente moralistico o utopistico. Se vero che la politica lo specchio del Paese, e che i politici sono speculari agli elettori, altrettanto vero che per cambiare i politici dobbiamo cambiare noi stessi. Anche se cambiare se stes-

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qualunquismo, fenomeno che ha sempre avuto matrici e connotati di destra. Cos come il maggior merito di Grillo il tendenziale superamento dellastensionismo e la conseguente scomparsa del menefreghismo. LIBERT E PROCESSO (GRILLO E RENZI?) Urge oggi una iniziativa non apolitica bens apartitica o se si preferisce metapartitica, cio oltre i partiti, e in quanto tale non tecnica. Occorre una proposta non contro i partiti ma fuori e oltre i partiti per una nuova politica. Un programma non contro qualcuno ma per qualcosa. Una nuova idea, e una nuova era, per il Paese. Un nuovo evo per approdare al quale occorre superare il vecchio ego (cambiamoci per cambiarli, appunto). Un progetto fondato su due capisaldi, due poli, due concetti in apparenza banali ma, data la situazione di degrado economico e politico cui giunta la situazione, non scontati: uno libert e laltro processo. La libert stata coniugata fino ad oggi con vari coefficienti quali, volta a volta, progresso o progetto. Il problema ora coniugarla con processo, un movimento trasversale in grado di cambiare lo stato di cose presente. Con quali nuovi attori? Non solo Grillo ma anche Renzi. Un binomio che, pescando consensi sia a destra che a sinistra, potrebbe essere la conferma di un tendenziale superamento delluna e dellaltra. Ma per far questo occorrono nuove elezioni. Non subito ma non oltre un anno. Grillo la protesta e Renzi la proposta? No, troppo comodo. una distinzione troppo schematica e dicotomica. Poich in entrambi c sia protesta che proposta. Occorre declinarle e coniugarle. Quale protesta? Meno tasse e meno Stato (inteso come meno spesa pubblica e meno burocrazia). Quale proposta? Pi lavoro e pi mercato (inteso come mercato del lavoro e imprese competitive, poich senza competitivit non c mercato). Ma questo un discorso che affronteremo nel prossimo numero.

tony blair
si una condizione necessaria ma non sufficiente per cambiare gli altri, sempre un primo passo indispensabile verso il cambiamento. Il fatto che non c un prima o un dopo, ma solo un durante. Poich solo nellimpegno a cambiare la realt in cui viviamo che impariamo a cambiare noi stessi. Cambiarci per cambiarli pregiudiziale oggi pi di ieri a qualunque approccio innovativo, qualunque tentativo di rinnovamento. Ci perch il sentiment oggi dominante non pi, come alcuni anni fa, la disaffezione dalla politica bens il disgusto per la politica. Innumerevoli sono state e sono le manifestazioni di disprezzo nei confronti della politica e dei partiti (della casta) da parte di personaggi locali e nazionali della cultura, dellarte, della scienza, delleconomia, dellinformazione e della societ civile in generale. Che fare, allora? Dallindifferentismo allastensionismo il passo stato breve, ma da questultimo al menefreghismo potrebbe essere ancora pi breve, oltre che irreversibile. Ebbene, movimenti come quello di Grillo e, mutatis mutandis, degli stessi Bossi e Berlusconi al loro nascere, sono stati e sono una risposta e un antidoto al menefreghismo. Diverso dal qualunquismo di Guglielmo Giannini degli anni 40-50, una escrescenza umorale che venne riassorbita e metabilizzata in pochi anni dalle forze politiche della neonata (prima) Repubblica. Con lattuale (seconda?) Repubblica il problema diverso, pi preoccupante e profondo, quindi pi arduo da affrontare. Ecco perch nato un fenomeno come Grillo e il suo movimento. Lattuale astensionismo, pur quasi dimezzato, ancora qualcosa di pi subdolo del vecchio qualunquismo. Questultimo infatti per molti aspetti contiguo e confinante con le varie maggioranze silenziose che hanno accompagnato la seconda met del Novecento. Il maggior merito di Berlusconi, dopo il bipolarismo, stato la scomparsa del

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in evidenza

in evidenza

SI PU FARE

POTER SORRIDERE SENZA VERGOGNA:


anni di sorrisi mascherati con una mano a causa di denti mancanti o spezzati o discromici. La disponibilit del laboratorio interno, ad uso esclusivo, risulta fondamentale non solo per la finalizzazione dei manufatti protesici, ma anche per riparazioni in tempi accettabili. Ligiene orale: la vera prevenzione Maggiore prevenzione = minor numero di sedute dal dentista, ci ricorda il dr. Zirilli. La figura delligienista rappresenta il perno della prevenzione dello studio dentistico: provvede principalmente alla rimozione del tartaro sopra e sottogengivale garantendo la salute delle gengive e quindi la salute dei denti. Inoltre ligienista, una volta eseguita la rimozione del tartaro, facilita la prevenzione, rendendo evidente qualsiasi patologia (in particolare le infezioni delle gengive come le gengiviti o le pi gravi paradontiti causate dagli accumuli di placca e tartaro, che, se trascurate, possono addirittura determinare la perdita dei denti) o problema sia presente nella bocca del paziente. Ma non basta: compito anche delligienista ridurre la fastidiosa ipersensibilit dentinale causata dallesposizione di porzioni di radice e istruire il paziente sulle corrette tecniche digiene orale, consigliandolo sullutilizzo dei corretti ausili (come spazzolini, fili, scovolini) per mantenere sani denti e gengive e fissando i periodici richiami di controllo e igiene. Non dimentichiamo, tra i numerosi compiti delligienista, la fluoroprofilassi e la sigillatura dei solchi dei denti dei pazienti pi piccoli, tecniche che sono utili per ridurre in modo significativo il rischio di carie. Lo sbiancamento dentale Il dr. Zirilli ricorda che oggi il paziente giustamente richiede una bocca sana ma anche un sorriso giovanile e piacevole. Sempre pi spesso persone si presentano in studio con fotografie, ricavate da giornali o rotocalchi, di star o personaggi famosi che evidenziano un sorriso invidiabile: quello lobiettivo che voglio raggiungere dicono i pazienti!. A parte le battute, possibile senzaltro migliorare laspetto dei propri denti naturali gi con uno sbiancamento professionale, cio con lutilizzo di appositi prodotti che, se correttamente utilizzati, risultano molto efficaci e innocui. Infatti depositi di placca e tartaro o lassunzione di particolari cibi e bevande o labuso di tabacco possono alterare il colore dei denti, ma dopo una seduta digiene, solitamente possibile eseguire uno sbiancamento professionale con buoni risultati utilizzando prodotti di ultima generazione, attivati mediante apposite lampade a led. Nei casi di denti molto cariati, fratturati, abrasi o che, devitalizzati, hanno assunto una colorazione molto scura, possono essere trattati, in casi selezionati, con corone o faccette in vetroceramica: si tratta di sottili gusci che vengono applicati ai denti dopo unadeguata e corretta preparazione il pi possibile conservativa dei denti anteriori. STUDIO DENTISTICO DR. AMEDEO ZIRILLI Via Garibaldi, 50 - 25086 Rezzato (BS) Tel. 030.2792590

Grazie allquipe dello studio dentistico del dr. Zirilli la salute delle nostre bocche al sicuro.
La nostra salute e il nostro benessere iniziano sicuramente da ci che mangiamo ma anche da come mastichiamo: la prima digestione infatti avviene in bocca e masticare poco e male per carenza di denti potrebbe rendere pi difficile assimilare i cibi o addirittura la digestione. Non solo: occhi e bocca sono la prime cose che notiamo del viso di una persona e con un sorriso piacevole e in ordine comunichiamo salute e bellezza ed acquisiamo sicurezza nella relazione interpersonale. buona cosa quindi prevenire le malattie della bocca e dei denti, senza attendere che sorga il mal di denti per recarsi da un serio professionista, il cui compito primario resta comunque la prevenzione. Da oltre 20 anni il dr. Amedeo Zirilli con la sua quipe opera nello studio di Rezzato, offrendo soluzioni di elevata qualit a prezzi accessibili in tutte le branche dellodontoiatria cercando sempre di mettere a proprio agio il paziente. Ascoltare necessit, paure, ansie del paziente spiega il dr. Zirilli per noi una consuetudine. In passato, troppo spesso, le cure odontoiatriche venivano viste come qualcosa di spiacevole e traumatico, ma oggi coinvolgendo il paziente fin dalla prima seduta in un ambiente rilassante ed amichevole, spiegandogli ed illustrando passo passo le cure praticate, lo si rende partecipe, consapevole e in grado di accettare con maggior serenit quanto praticato. Nel nostro studio, non raro ve-

der sorridere o addirittura ridere il paziente. Strategie di tipo aziendale consentono una politica dei prezzi fortemente competitiva pur mantenendo altissima la qualit dei materiali, tutti certificati ed approvati dalla legislazione italiana ed europea. Le attrezzature, comprese quelle per la diagnostica, sono di ultima generazione come le tecniche e i protocolli: almeno una mattina, nel corso della settimana, viene dedicata alla discussione e alla valutazione, tra i medici e gli odontotecnici dellquipe, dei casi pi complessi. Fiore allocchiello dello studio Zirilli la chirurgia orale, in particolare la chirurgia implantare guidata e limplantologia a carico immediato che, quando vi sono le condizioni per praticarle, rappresentano un sicuro vantaggio per il paziente. Infatti limplantologia guidata, adatta alla sostituzione del dente singolo o di unintera arcata, consente il posizionamento degli impianti senza taglio della gengiva riducendo quindi dolore post-operatorio, gonfiore e sanguinamento, e risulta, se correttamente pianificata ed eseguita, molto precisa e scarsamente invasiva. In casi selezionati possibile abbinarla con il carico immediato cio la consegna entro 24 ore degli elementi provvisori, offrendo al paziente lopportunit di masticare immediatamente qualcosa di morbido e di mostrare unestetica pi che accettabile magari dopo

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L/ INCHIESTA

MA NON LO

SEMBRA BUONO
Italiano nel suono, ma non nel gusto: cos le imitazioni dei prodotti agroalimentari italiani danneggiano leconomia e limmagine del nostro Paese.

di Alessia Marsigalia

o chiamano Italian Sounding, ma con lItalian Style o il Made in Italy non ha nulla a che fare. Suona italiano, ma di fatto di sta parlando di una vera e propria nota stonata che al nostro Paese costa davvero tanto in termini economici. E non si tratta di copie malfatte di abiti o borse, n di imitazioni becere di rubinetti o pezzi di ricambio, ma di cibo, la vera gioia e ricchezza del nostro Paese. La Dieta Mediterranea patrimonio dellUnesco? Bene, ma la mozzarella campana fatta in Croazia, il barbera diventa bianco e lo producono in Romania e il pecorino ha gli occhi a mandorla. Senza contare il Parma salami, il Regianito dellArgentina, il Chianti della California, il Brunetto e il Napoli Tomato. Uno scimmiottamento che non solo nuoce ai prodotti che lItalia esporta allestero, ma anche al mercato italiano. LItalian Sounding un business che si muove tra le maglie della legge, perch mentre la contraffazione o la pirateria sono illeciti perseguibili penalmente, lo scim-

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L/ INCHIESTA
miottamento, nei paesi extraeuropei, non reato. Eppure rimane un vero e proprio furto perpetrato ai danni dei produttori agroalimentari italiani che sfrutta impropriamente parole, colori, immagini che si richiamano al nostro Paese, senza contare che, trattandosi di prodotti ben diversi per qualit, provenienza e prezzo, possono rappresentare un potenziale rischio per la salute dei consumatori, ma soprattutto una truffa a danno dellimmagine dellItalia allestero. La Coldiretti stima che nel mondo sono contraffatti tre prodotti italiani su quattro, un mercato che costa 60 miliardi di euro e la perdita di circa 300mila posti di lavoro e che vede in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti i migliori falsari. I consorzi stanno dando vita ad una vera e propria battaglia per proteggere le eccellenze italiane. Dai grandi formaggi ai vini pi pregiati, passando per i prodotti dolciari e i salumi, la difesa del Made in Italy sta diventando prioritaria, anche se la scarsa attenzione dellEuropa sulla questione non piace ai produttori italiani. Questi ultimi cercano di dialogare direttamente con il consumatore, spesso inconsapevole di favorire lo sviluppo dellItalian sounding. Complice la crisi, infatti, non sono poche le persone che scelgono articoli con prezzi inferiori, convinti per di acquistare le seconde linee degli originali. Ma cos non e nomi come bel paese, gioia siciliana non aiutano. Il fenomeno stato studiato addirittura dallUniversit di Torino: hanno fatto una misurazione precisa di questa situazione dimostrando che la confondibilit, tra loriginale nelle sue seconde linee e quelli provenienti dallest, altissima, ci racconta Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano. E proprio il Grana Padano uno dei casi pi emblematici dello scimmiottamento alimentare: Se calcoliamo che, come Consorzio, esportiamo circa 52milioni di chili lanno di Grana Padano in forme e che il consumo presunto, cio di persone convinte di acquistare Grana Padano, di 100 milioni di chili, la situazione chiara. Di questa cifra 10 milioni sono le frodi, il resto una copiatura del prodotto. E questa situazione non si verifica solo allestero ma anche qui. Il Consorzio ha grande mercato anche negli Usa: Qui cerchiamo di far capire limportanza delloriginalit del prodotto, ci serviamo di testimonial deccezione e facciamo grandi promozioni. E devo dire che sono servite, visto che negli ultimi anni abbiamo raddoppiato lexport sul mercato americano. Il pericolo pi grande oggi viene dai mercati dellest Europa, dove ci sono consumatori di qualit che hanno possibilit di acquisto dei prodotti italiani Dop, ma che, senza una legge chiara europea, o tramite accordi bilaterali come con la Cina, saranno i primi a dar vita ad articoli fraudolenti e truccati. Senza norme precise noi andiamo alla guerra con baionette spuntate tuona Berni. Altra cosa da tener presente il legame del prodotto Grana Padano con la storia della zootecnia italiana. Il Grana padano trasforma il 25% del latte nazionale (il 50% delle zone dop). Aumentando la produzione del Grana Padano garantiremmo un futuro migliore anche ai nostri allevatori che nonostante la competizione futura con labbattimento delle quote latte, serviranno noi e tutti i produttori che necessitano del latte dop garantendosi unattivit. Anche il produttore bresciano Giuseppe Ambrosi, presidente di unazienda leader nel settore lattiero-caseario, attento alla problematica: Litalian sounding il fenomeno peggiore. Servono azioni di promozione e ci vuole una forte azione commerciale sia dal mondo dellindustria sia dalle istituzioni: il nostro governo ha s supportato le denominazioni dorigine e ha ottenuto tutela, ma il problema mondiale e dove non ci sono accordi bilaterali tutto si complica. Anche lazienda Ambrosi ha dovuto fare i conti con il mercato americano che il pi importante a livello di consumo ma anche molto libero. Nei Paesi Asiatici, ad esempio, non c questo interesse: vogliono loriginale per venderlo a caro prezzo. Ambrosi per sottolinea la centralit del ruolo del consumatore che va sensibilizzato. E lappello a battersi da consumatori arriva anche dal Consiglio Nazionale anticontraffazione. In un recente convegno lavvocato bresciano Cesare Galli ne ha sottolineato limportanza, mettendo in luce come le stesse istituzioni possano fare molto. Galli ha ricordato una vecchia campagna della provincia di Brescia che suonava cos: Se falso non degno di te. Uno slogan azzeccato che forse dovremmo tenere a mente quando andiamo a fare la spesa.

L/ INCHIESTA

Il Presidente della Camera di Commercio di Brescia

FRANCESCO BETTONI: Il Made in Italy agroalimentare occupa fasce di nicchia che non subiscono le classiche crisi di mercato: 200 milioni di americani sono in grado di comprare i nostri prodotti
Il mercato Statunitense uno dei maggiori taroccatori nel comparto agroalimentare. Lo conferma? Assolutamente s. Ho visto con i miei occhi la mozzarella di bufala campana che viene taroccata in Pennsylvania, e le farm che vicino a Philadelphia producono laceto balsamico di Modena e il prosciutto di Parma con tanto di coccarda: il sindaco del Paese mi ha accompagnato nelle aziende ed era fiero. Quando gli ho fatto notare che era contraffazione ha sgranato gli occhi, scioccato dal fatto che esistano leggi che proteggono i prodotti tipici. LItalian sounding rappresenta negli Stati Uniti un mercato che vale 35 miliardi di dollari. In termini di danni economici stiamo parlando del 50% di esportazioni mancate dallItalia. Allo stesso tempo questo dato deve essere visto anche dal lato positivo: se negli Usa esiste tale richiesta qualcuno deve soddisfarla. Come si difendono le aziende? Per lagroalimentare, che ci contraddistingue, a mio parere stata adottata una politica sbagliata. I consorzi tengono monitorata la situazione e denunciano le contraffazioni in tribunali, aprendo cause subiscono le classiche crisi di mercato. Nel mercato mondiale siamo posizionati nella fascia alta dei prezzi e quindi ci rivolgiamo ai cosiddetti consumatori di qualit. 200 milioni di americani sono in grado di comprare i nostri prodotti, ed per questo che gli Usa sono il mercato pi importante. Tornando allUnione europea, in che senso non fa abbastanza? Il nostro governo spinge, ma nellUE hanno sempre seguito le filosofie nord europee che puntano sulle quantit pi che sulla qualit: lorientamento era, ed ancora oggi, quello di garantire la sicurezza alimentare. Man mano che si sono aggiunti nuovi Paesi lobiettivo rimasto lo stesso, quindi quando lEuropa scende in campo nelle grandi partite mondiali si batte ancora per la quantit. Quindi il singolo Paese che deve dare battaglia insieme ai consorzi di tutela. Una domanda sul mercato cinese: lagroalimentare italiano pu diffondersi o riprodursi? Nel campo agroalimentare la Cina un mercato tutto da costruire. Da parte nostra stiamo facendo delle azioni di

allestero che sono dispendiosissime. Io ritengo che andare per tribunali e spendere risorse non sia utile: serve invece la comparazione. Tutti i consorzi dovrebbero fare grandi campagne di comparazione, magari proprio negli Stati Uniti, dove questo tipo di pubblicit legale e funziona, come hanno dimostrato studi e ricerche. Ma il Made in Italy, che comunque ha prezzi elevati, vince ancora? Certamente, noi occupiamo nellagroalimentare fasce di nicchia che non

Francesco Bettoni

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promozione dei nostri prodotti che vadano s nelle catene di distribuzione ma soprattutto nei ristoranti dei centri principali, cio Shangai, Pechino, Shenzhen. A Shangai ci sono circa 50 ristoranti italiani che hanno soppiantato quelli francesi. Questo lo scopo delle nostre missioni. Come vede il futuro della nostra penisola e della nostra citt? In questi ultimi anni ho visto una grandissima attenzione al made in Italy, basato sulle 3 effe: food, fashion, forniture. Abbiamo un appeal che straordinario e con una politica autorizzata allUE nel giro di due anni si potrebbe recuperare, anche solo negli Usa, il 20% di quei 35 miliardi di euro.

La pirateria
AllItalian Sounding, cio allimitazione dei prodotti alimentari italiani, si affianca la pirateria agroalimentare internazionale, cio la contraffazione vera e propria, illecito perseguibile penalmente. Brescia si rivelata un crocevia importante per questo genere di traffico, che coinvolge spesso le organizzazioni criminali. Federconsumatori Brescia parla di un giro daffari miliardario, stimato dalla Coldiretti in 12,5 miliardi solo per il settore agroalimentare. Nemmeno i prodotti con il marchio Dop, che ne garantisce lorigine secondo rigide norme di sicurezza, sono pi sinonimo di acquisto sicuro. Infatti, grazie a nuovi metodi, la mafia sarebbe in grado di falsificare persino il marchio di qualit. I prodotti italiani iscritti nei registri Dop (denominazione di origine protetta), Stg (specialit tradizionale garantita) e Igp (indicazione geografica protetta) sono oltre 1.000 e il fatturato al consumo intorno ai 10 miliardi di euro: difenderli soprattutto compito dellAgenzia delle Dogane e, la buona notizia, che quella italiana tra le migliori dEuropa.

Il Presidente della Camera di Commercio di Bergamo

PAOLO MALVESTITI: La tenuta della capacit di esportazione, e quindi della competitivit internazionale delle produzioni bergamasche, ha attenuato gli effetti della crisi
Quali sono i settori della provincia di Bergamo pi colpiti dalla contraffazione allestero dei propri prodotti? Diversi sono i settori che risentono del fenomeno della contraffazione: abbigliamento e accessori, pelletteria, gioielli, persino lautomotive e gli elettrodomestici per non parlare poi, nel settore agroalimentare, della proliferazione nei Paesi esteri di prodotti Italian sounding come formaggi, pasta, vino vale a dire di quei beni che evocano prodotti italiani, famosi e non, ma che

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PER AVER CONTRIBUITO AL SUCCESSO DI QUESTO SALONE!

Paolo Malvestiti

info@principeadv.it info@fierabresciacasa.it

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Ritratto di una famiglia di salumi italiani autentici

Contessi Communication

SOLO DA CARNI ITALIANE

L/ INCHIESTA

I numeri della contraffazione in altri campi


1.850% la stima dellincremento mondiale della contraffazione dei prodotti negli ultimi anni (1994/2011). 270.000 la stima dei posti di lavoro persi negli ultimi 10 anni a livello mondiale, a causa della contraffazione, di cui 125.000 circa nella sola Comunit Europea. 3,7-7,5 miliardi di euro il giro daffari stimato dei produttori di falsi in Italia, al 2011.

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nulla hanno a che fare con questi. Secondo lei il Made in Italy funziona ancora? Malgrado il Sistema Italia si sia spesso dimostrato, purtroppo, carente nella capacit di comunicare e tutelare i propri punti di forza in maniera efficace, credo che il brand Made in Italy rappresenti ancora per molti versi un fattore di sicuro appeal e che in molti mercati possa costituire un vero e proprio vantaggio competitivo. Il Made in Italy, nel campo

dei beni di consumo sinonimo di una tradizione produttiva fatta di creativit, qualit, ricercatezza, stile, cura dei particolari; rappresenta inoltre un richiamo al valore intrinseco della cultura, dellarte e dello stile di vita che ci caratterizza. Ma parimenti apprezzato nel campo dei beni tecnologici, perch era tradizionalmente sinonimo di una qualit costruttiva seconda a nessuno. Quali sono a suo parere i paesi su cui puntare per lo sviluppo dellexport?

Credo che fare delle previsioni attendibili in una fase congiunturale travagliata come quella attuale sia estremamente difficile. Sul fronte interno, consumi e investimenti continuano a risentire del clima di incertezza e sono gravati dalle pesanti condizioni di mercato. Ecco perch le aziende stanno guardando allexport come una vitale boccata di ossigeno: le statistiche ci dimostrano che la tenuta della capacit di esportazione, e quindi della competitivit internazionale delle produzioni bergamasche, ha quantomeno attenuato gli effetti della crisi e tale fenomeno dovrebbe permanere per tutto il 2013. Sicuramente i Paesi pi promettenti rimarranno i Paesi Brics e tutto il SudEst Asiatico, ma credo che ci saranno buone prospettive in America latina e nei paesi in via di sviluppo del medio oriente e dellAfrica sub sahariana, anche se questi sono gravati da un rischio maggiore. E i Paesi europei? I minori livelli di esportazione si registreranno probabilmente nellarea Euro e in Europa in genere, con leccezione solo di Turchia e Russia. Non vedo grandi spazi nemmeno per i cosiddetti mercati maturi, con una leggera differenza in termini di previsioni positive solo per USA e Giappone. Ma ripeto: difficile fare previsioni attendibili in questo momento, gli stessi dati statistici appaiono tra loro contraddittori.

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in evidenza

in evidenza

LA STAGIONE PROSEGUE NEL COMPRENSORIO

ADAMELLO SKI
Si continua a sciare nel comprensorio Adamello Ski dove la stagione prosegue su piste ancora perfettamente innevate . Tra le novit di questa stagione invernale vi segnaliamo il SERODINE SNOWPARK che si affianca allAdamello Freestyle Arena nellofferta per gli amanti dello snowboard e 4 nuovi percorsi per ciaspole (o caspole, come vuole il dialetto locale) tra Pontedilegno ed il Passo Tonale, facilmente individuabili grazie alla segnaletica arancione che li contraddistingue. Proseguono le serate di sci notturno dalle 20.30 alle 23 al passo Tonale (tutti i marted e gioved sulla pista Valena) e a Pontedilegno (tutti i mercoled e sabato fino al 16 marzo sulle piste Variante Corno dAola e Valbione) e le serate Fun Kids il mercoled al Tonale ed il gioved a Pontedilegno alle 17.30 fino al 28 marzo con musica, animazione, simpatiche gare, trucca bimbi, cioccolata calda e frittelle e baby fiaccolata. Ecco i prossimi eventi in programma: 16-17 marzo, BRAULIO VERTICAL TOUR: giochi, gustose degustazioni e spettacolo allinterno del villaggio a partire dalle 9.30 al Passo Tonale, con Big Air Bag presso lAdamello Freestyle Arena. 22 marzo, LUNARALLY AL CHIARO DI LUNA: stato il primo raduno sci alpinistico in notturna in Italia e dopo 20 anni mantiene ancora intatto il proprio fascino. organizzato come sempre dal Cai Pezzo-Pontedilegno; le novit di questanno sono larrivo a Capanna Bleis e la formula di partecipazione a coppie. Le iscrizioni si ricevono la sera stessa negli uffici Adamello Ski del Passo Tonale dalle 17.30 alle 19. 7 aprile, ADAMELLO SKI RAID: questa gara vi porter in alcuni dei luoghi sacri dello sci alpinismo, dove venne combattuta la prima Guerra mondiale. Dal passo Tonale a Pontedilegno passando per il ghiacciaio Presena, Mandrone, Lobbia Alta, Cresta Croce dove ancora giace il famoso Ippopotamo (il cannone, venne cos battezzato dai soldati), Pian di neve, Adamello, Passo Veneroccolo e Pisgana. La gara fa parte dei circuiti Coppa delle Dolomiti e La Grande Course che raggruppa alcune delle pi celebri gare sci alpinistiche delle Alpi (Pierra Menta, Mezzalama, Patrouille des Glaciers, Tour du Rutor). Gli impianti di risalita apriranno molto presto per permettere al pubblico di posizionarsi lungo il percorso ed assistere al passaggio degli atleti. 25-28 aprile, POWER DAYS: 4 giorni di neve e snowpark a 3.000 metri di quota, party e tanto divertimento per questo raduno di fine stagione che richiama ogni anno snowboarder da tutta Italia. Il 25 aprile si terr anche la finale del contest OPENAFA. 24 maggio, GIRO DITALIA: Pontedilegno ospiter la partenza della terzultima tappa della famosa corsa, probabilmente si tratter della tappa che decider il vincitore della gara pi dura del mondo.

www.adamelloski.com

SPECIALE VACANZA SULLA NEVE


Se avete voglia di una vacanza sugli sci, ecco qualche spunto interessante: 23-30 marzo, SETTIMANA ROSA tutte le donne che prenotano un soggiorno in hotel / residence per quella settimana, ricevono uno skipass Adamello Ski valido per 6 giorni scontato del 50% ( 83,00 anzich 166,00) oltre ad un simpatico gadget a tema. 22-24 marzo, WEEKEND GOURMET 2 giorni skipass + 1 notte in mezza pensione ed 1 notte in b&b con cena in un ristorante tipico a partire da 156. 28 marzo-1 aprile, WEEK END PASQUA 4 giorni hotel mezza pensione + 4 giorni skipass Adamello Ski da 271 3-14 aprile, SETTIMANA FREE SKI 7 giorni hotel mezza pensione + 6 giorni skipass Superskirama da 360 13-28 aprile, SETTIMANE ADAMELLO FREE 7 giorni hotel mezza pensione + 6 giorni skipass Adamello Ski da 337

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/strade e quartieri

/strade e quartieri
Sono davvero molti i negozi chiusi, vero. Da poco, anche la pizzeria qui di fronte ha abbassato le serrande Colpa della crisi e degli affitti che comunque non scendono. EZIO FOGLIATA (ELETTRODOMESTICI) Cosa tratta il suo negozio, a chi si rivolge? Vendiamo un po di tutto nel ramo degli elettrodomestici, e serviamo soprattutto gli anziani della zona, da una decina danni. I giovani oggigiorno singegnano, sarrangiano. Immagino che la crisi vi abbia segnato Quella si sente, ovvio: le vendite sono calate. Ma fortunatamente ci salviamo con le piccole-grandi riparazioni, nonostante imperversino i volantini di chi, in questo campo, simprovvisa. Noi offriamo un servizio serio e diamo fiducia. Via Corsica con le sue parole. Tanti stranieri, fine settimana spenti. Nei giorni feriali, invece, c un forte passaggio, la via si anima, si sta bene. Cosa pensa dei lavori per la Tav? In via Toscana, qui vicino, sar un bel problema Non penso, invece, che qui ne risentiremo pi di tanto. ANGIOLINO BELLERI (LA GASTRONOMIA) A quali cambiamenti avete assistito negli ultimi tempi? Siamo in via Corsica dal 1973. Da allora cambiato il lavoro: da nove persone, siamo tornati a tre, della famiglia. Il passo stato segnato dal 2005, momento in cui iniziato a calare lafflusso. Ma chi servite? Clientela tipica, fidelizzata, e di passaggio. In via Corsica c molto ricambio. Oltre a questo, che via ? Questa una zona in via di sviluppo:

Via Corsica

tradizione, melting pot e futuro


di Alessandra Tonizzo

l quadrilatero costituito da via Corsica, via Dalmazia e il quartiere Don Bosco una zona che, a pochi passi dal centro storico e dalla cosiddetta Brescia 2, pur essendo collegata alla City fa da s. Coglierne lidentit difficile: qui convivono esercizi commerciali storici, attivit recenti, vetrine che profumano doriente. Tanti, infatti, gli stranieri in via Corsica, che pian piano stanno costruendo il proprio microcosmo, fatto di negozi su misura, delle chiacchiere a voce alta sul marciapiedi. A cinque minuti da qui, in via Labirinto, c la moschea che raccoglie le preghiere di molti, e la zona offre abitazioni anche a prezzi calmierati. Il tourn-over evidente: a fianco di diverse serrande abbassate rilucono porticati nuovi di zecca, come nel caso del condominio Bosco-Corsica. Il passato, le tradizioni si diluiscono nei ricordi, ma la necessit di tenerli ancora parzialmente in vita fa adoperare instancabilmente la parrocchia dei Salesiani sport, svago, ascolto, missioni e gli Apini di Bottonaga, sempre in prima linea (indimenticabili le recenti maratone di casoncelli oltre 180mila! per raccogliere offerte benefiche). Come se non bastasse, proprio da via Corsica passer parte della bretella che, si stima dopo questestate, segner lingresso dei binari della Tav in citt per ricollegarsi in stazione. E mentre nella vicinissima via Toscana si sta a guardare col fiato sospeso (in zona si prevede labbattimento di alcune palazzine per fare spazio a due nuovi binari e allinnalzamento di un muro fonoassorbente), qui levento passa (quasi) inosservato.

CI RACCONTANO via corsica

MARIUCCIA (CASTELLI ABBIGLIAMENTO) Che idea si fatta di questa porzione di citt? Via Corsica migliorata, ha ricominciato a respirare da quando hanno riaperto la viabilit. Peccato che resti il grande problema dei parcheggi: troppo pochi, e tutti a pagamento. Che storia ha questa attivit?

Io sono una collaboratrice, ma il negozio, a tradizione familiare, aperto dal 1960. Certo, con la crisi il lavoro calato, ma da noi la clientela ritorna perch sicura di trovare un bel prodotto, con un buon rapporto qualit-prezzo, oggi indispensabile. Una pecca di via Corsica? Non ho nulla contro gli stranieri, ma qui ci sono davvero troppi extracomunitari. La sera, uscendo da qui, non sono tanto tranquilla. Servirebbe forse pi vigilanza?. Mi pare che molte attivit chiudano i battenti

Ezio Fogliata

voce ai passanti
Giorgio, 58 anni Loratorio Don Bosco? Quandero ragazzo io ci facevo delle gran partite di calcio con gli amici. Oggi hanno messo il sintetico: segno che i tempi cambiano Ma per fortuna c. Annamaria, 47 anni Gli Alpini Bottonaga si danno sempre un gran da fare. Sono la parte buona di questo quartiere. Fanno colore, simpatia. Michela, 32 anni Abito qui vicino, ma la sera non mi sposto mai da sola. La percezione della sicurezza non delle migliori. Per in questo quartiere non manca niente.

negozi che aprono, che chiudono, che si riammodernano. A livello residenziale, invece, come sono vissuti i nuovi condomini? Mi paiono per la maggior parte abitati, anche da stranieri. Stranieri che stanno lasciando la loro impronta nella zona Ricordiamo che, in via Labirinto, c una moschea molto frequentata. La via si sta colorando dei loro negozi: barbieri, telefonia, fruttivendoli.

Angiolino Belleri

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/strade e quartieri
MICHELE SANTINI (BAR AMERICA) Bar storico il suo C dal 1961. Ci sono tredici bar in tutta la via, e forse questo il pi vecchio. Io lavoro qui da 26 anni. Lei ha frequentato i Salesiani: ce ne parli. Ho studiato l, da ragazzino: una grande esperienza di vita! I Salesiani tenevano unito tutto il quartiere, e oggi sono gli unici a cercare di mantenere in vita le tradizioni: importante, anche nei confronti dei tanti stranieri presenti, farci conoscere con la nostra storia, la nostra cultura. Tanto, per, si perso per strada Ricordo, ad esempio, i carri allegorici: bellissimi. Queste cose, oggi, non ci sono pi. Ed stato per me un colpo al cuore vedere come, per la prima volta, il giorno di Don Bosco (il 30 gennaio) sia passato cos, senza una bancarella. Cosa manca in via Corsica? Non esiste pi la socialit, la voglia del confronto, di vivere il territorio. Ognuno si fa i fatti suoi, e ti sbrana non appena cerchi di fare breccia, di riscoprire i rapporti di prossimit, che quando ero piccolo io erano tutto: erano la nostra tutela. Oggi scomparso pure il rispetto dei ruoli, nei confronti degli insegnanti, dei preti. Il Borgo San Nazzaro decolla o no? Beh, abbattuti gli ex magazzini generali Borghetto hanno iniziato a gettare le basi, per ad oggi ancora tutto spianato. Dovrebbero costruire uffici comunali, residenze, e purtroppo anche centri commerciali: spero proprio di no, perch rinsaldare la fiducia nel piccolo negozietto, dove vivo il rapporto umano, importantissimo.

C QUALCOSA CHE NON VA


Via Corsica sembra pi affollata che mai: le auto sfrecciano sulle (poche) strisce pedonali che gli abitanti percorrono spesso passando da un negozio allaltro, ai due lati della lunga strada, sperando darrivarci indenni. La via sembra sempre un cantiere aperto, con grossi camion posteggiati vicino a transenne posticce. Lo sporco a terra frequente. Trovare posteggio, anche nelle stradine laterali, quasi utopia: c sempre chi, in terza fila, aspetta di avere la meglio col motore acceso, mangiando strada alla gi erosa e difficile circolazione.

Michele Santini

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/HINTERlAND

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CI RACCONTANO CELLATICA

Cellatica e Gussago

due diversi stili di vita franciacortina

Oscar Zavaglio (Acconciature uomo) Via Magenta

Oscar Zavaglio

mmaginate un luogo tranquillo, dove le persone sembrano camminare in punta di piedi, dove passano poche macchine e sembra di non sentirle. Il silenzio difficile da immaginare ma Chiudete gli occhi e pensate che tutto questo possibile, in un piccolo paese a pochi chilometri dalla citt. Aggiungeteci un bel centro storico e delle colline con ordinati e stupendi vigneti. Siete a Cellatica. Il paese abitato da circa 4.900 persone colpisce subito per la bellezza e la calma; vi incontriamo poche persone, soprattutto anziani che passeggiano e ragazzi che tornano da scuola in un pomeriggio dinverno illuminato dal sole. Chi vive qui non cambierebbe questo luogo con nessun altro. Tuttavia, la tranquillit che caratterizza il paese non sempre sinonimo di positivit: i commercianti locali sono simpatici, disponibili e ospitali, ma alcuni negozi hanno affisso il cartello cedesi attivit, altri hanno chiuso negli ultimi tempi. Forse qui, la citt, con i suoi grandi centri commerciali, sembra lontana ma in realt troppo vicina per lasciare ancora spazio alle piccole attivit locali. Unatmosfera molto diversa si respira nel confinante comune di Gussago, un centro di 16.770 abitanti, pi vivace e dinamico, ma anche pi trafficato, dove

di elena dalia

difficile trovare parcheggio. Anche qui le persone sono disponibili a fare due chiacchiere e ti accolgono con il sorriso. Un grande paese che ha il suo fulcro nella piazza Vittorio Veneto, dominata dalla imponente chiesa di Santa Maria Assunta, luogo di incontro e di manifestazioni ben servito e attivo dal punto di vista commerciale, dove si lavora e c

movimento, anche se alcuni esercenti pensano che si potrebbe fare di pi per il commercio. Su tutto, il valore imprescindibile delle bellezze paesaggistiche di un territorio segnato dallattivit vinicola della Franciacorta, che caratterizza entrambi i comuni di Cellatica e Gussago, affascinando lo sguardo dei passanti.

Crisi e commercio: come stanno le cose? Cellatica, commercialmente parlando, messa male perch tagliata fuori. Forse perch troppo vicina alla citt, forse perch il centro difficilmente visibile e raggiungibile. Io sono qui da dieci anni e ho visto tanti negozi chiudere anche per la forte crisi. Leffetto grande distribuzione si sente? Sicuramente. Adesso molte persone vanno nei centri commerciali perch l possono trovare di tutto. Forse per in negozi pi piccoli e di paese il cliente potrebbe sentirsi pi a proprio agio perch seguito con pi cura e attenzione. Com abitare qui? Cellatica bellissima, immersa nel verde e molto tranquilla. Abitare qui molto bello, anche per questo motivo comprare una casa qui costa tanto. Un pro e un contro di Cellatica. Un aspetto positivo sicuramente quello legato alla bellezza del paesaggio. Un difetto, secondo me, che si vuole tenere il paese sottotono per farlo sembrare dlite, una zona solo per ricchi. In realt qui abita anche gente modesta e normalissima. Alice Albini (Pan per Focaccia Fornaio) Via Marconi Da quanti anni lavora qui?

Da dodici anni. Il mio lavoro mi piace molto, devo dire per un brutto momento per tutti, anche per chi fa il pane. Allora anche il fornaio conosce la crisi? Eccome! Rispetto a qualche anno fa, il lavoro diminuito, forse perch i supermercati offrono il pane fresco e sono aperti anche la domenica. Esiste unassociazione commercianti? S, e sta lavorando molto. Ci simpegna ma nonostante questo, molti negozi sono costretti a chiudere perch lavorano poco. Che cosa offre Cellatica ai giovani? Purtroppo qui c poco futuro per i giovani. Diciamo che un bellissimo paese dove vivere, ma forse lambiente un po troppo tranquillo e con poche opportunit per i ragazzi. Fernanda Svanera (Bar Sport) Via Marconi Lavora qui da dieci giorni Prime impressioni di Cellatica? Molto buone: la gente tranquilla, gentile e molto ospitale. Mi piace il rapporto con i miei nuovi clienti, sono molto alla mano. Un difetto di Cellatica? Anche se qui siamo in centro al paese, la zona poco trafficata. Il centro non molto semplice da trovare. raro che qualcuno di un altro paese o della citt

venga qui: forse bisognerebbe rendere questo luogo pi visibile. Ha lavorato per anni in questo settore Ha notato differenze col passare del tempo? S, molte. La gente esce molto meno, anche per consumare meno, e di conseguenza anche i bar o i ristoranti ne risentono. tempo di crisi, e a volte si rinuncia anche a un bicchiere di vino o a un caff.

voce ai passanti
Maria, 67 anni Non cambierei Cellatica con nessun altro paese. Io sono nata qui e ho continuato ad abitare qui perch mi trovo bene e amo la tranquillit e il paesaggio. Roberto, 58 anni Questo paese davvero sottotono. Dovrebbero organizzare pi iniziative, non solo per noi che ci viviamo, ma anche per i commercianti che ultimamente si vedono costretti a chiudere. Elisa, 18 anni Da quando sono andata a studiare in citt non sopporto pi vivere qui, non c niente da fare. Cellatica vicina a Brescia ma sembra lontanissima. vero, c un bel paesaggio, ma a noi ragazzi non la tranquillit che serve.

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CI RACCONTANO gussago per me il disco orario dei parcheggi. Capita che alcuni miei clienti si dimentichino di mettere il disco perch restano qui pochi minuti, e quando escono c la multa. Stefano Pazzaglia (Antica trattoria Pie del Dos) Via Forcella un buon periodo per la ristorazione? Un tempo, per esempio a San Valentino, i ristoranti erano pieni, questanno i clienti sono nettamente diminuiti. Non sono momenti positivi per il commercio ma si cerca di andare avanti con nuove idee e proposte. Che cosa offrite alla vostra clientela? Abbiamo una clientela di fascia media, che viene anche da Brescia: Gussago considerato un polo enogastronomico importante. La nostra cucina la definisco di Franciacorta: offriamo pesce di lago, bolliti, prodotti tipici e molto altro. Esiste unAssociazione Commercianti? Io faccio parte dellAssociazione Ristoratori. Mi trovo molto bene perch in gruppo riusciamo ad avere pi visibilit, a proporre diverse promozioni e ammortizzare i costi della pubblicit. Inolbuttare fa sicuramente aumentare il lavoro dei calzolai, ma anche delle sarte o di chi ripara elettrodomestici. La cura e il rispetto per quel che si possiede uno degli ingredienti per superare la crisi. Come definirebbe il suo lavoro? Fare il calzolaio unarte. un lavoro creativo che richiede passione e fantasia. La mia famiglia fa questo lavoro da generazioni. Mio padre produceva scarpe fatte a mano. Io preferisco fare riparazioni perch per fare le scarpe a mano ci vogliono macchine particolari. Anna Ferlinghetti (Cartolibreria fotografia Sabattoli) Via Roma Lei lavora qui da 45 anni, com cambiato il suo lavoro nel tempo? In questi anni sono cambiate molte cose, a cominciare dai prodotti. Ad esempio, la carta carbone quasi impossibile da trovare, le carte da lettere un po particolari sembrano scomparse, le diapositive e la Polaroid non esistono pi. Tutto si digitalizzato. Adesso le foto si scaricano sul computer, pi comodo, ma si rischia di non guardarle o di farlo meno rispetto a un tempo. Com cambiata la sua clientela nel tempo? strano, da un lato le persone sono disposte a spendere meno rispetto al passato, dallaltro cresce il numero di mamme che chiedono zainetti, quaderni o costumi di carnevale firmati. Poi si lamentano dei figli viziati. Tiene anche libri scolastici? S, li tengo sia nuovi sia usati e cerco di proporli soprattutto a chi pi in difficolt. A volte capita che alcuni extracomunitari vengono qui, con la dote scuola, e ordinano libri nuovi. Quando i libri arrivano, si rendono conto che sforano con il prezzo e non li comprano, rimangono qui a me. Un pregio e un difetto di Gussago. Il pregio sicuramente quello del paesaggio, e della vicinanza con la citt. Un difetto

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tre, la nuova amministrazione mi sembra molto propensa al cambiamento, ci sono delle buone idee e tanta voglia di fare. Come si trova a Gussago? Qui siamo in una frazione di Gussago, Pie del Dos. Anche se questa frazione mi sembra un po dimenticata, in linea di massima mi trovo molto bene.

Barbara Porta (Gallery, negozio di abbigliamento) Via IV Novembre Pro e contro di Gussago. Gussago potrebbe dare molto di pi commercialmente parlando, perch chi vive qui ha un reddito medio alto, ma forse preferisce andare a spendere in citt Sto vedendo molte attivit chiudere, forse perch i prezzi sono troppo alti e la gente oggi disposta a spendere e molto meno. Che cosa sta facendo lAmministrazione per aiutare i commercianti? Posso dire che, nel piccolo, noi commercianti offriamo e facciamo molto. sotto laspetto politico nazionale che bisogna cambiare qualcosa per far rinascere leconomia italiana. Un problema riguardante la sua attivit? Sicuramente il parcheggio. Questo un problema a Gussago e in questa zona soprattutto di sabato, perch qui vicino al mio negozio si fa il mercato. un limite sia per chi vuole fare acquisti sia per noi commercianti. Tullio Jervasi (La calzolaia sui tacchi), Via Roma Come si trova a Gussago? Molto bene, la gente cordiale e si lavora abbastanza. Il paese servito bene ed vivo. I calzolai lavorano ancora? S. Ultimamente il settore dellartigianato sta tornando di moda. Oggi, prima di buttare via qualcosa, ci si pensa due volte. Il fatto di pensare e di riparare prima di

voce ai passanti
Karim, 35 anni Sono venuto ad abitare a Gussago con la mia famiglia dieci anni fa. Mi trovo molto bene: le persone sono gentili e disponibili, anche lAmministrazione comunale molto attiva e offre tanti servizi. Mattia, 21 anni La maggior parte della giornata la trascorro a Brescia per motivi di studio. Gussago mi piace, ma ci sono poche iniziative per noi ragazzi. Stefania, 67 anni Sono nata e cresciuta qui e ho sempre amato Gussago. C vita, commercialmente parlando si pu trovare di tutto e i servizi funzionano bene.

Giovanni Coccoli, Assessore al Commercio, attivit produttive e promozione del territorio di Gussago
Associazione Commercianti di Gussago: qual la situazione? Il Distretto Diffuso del Commercio esistito fino a gennaio e ora, a causa del ritiro da parte degli altri due comuni che ne facevano parte (Cellatica e Rodengo Saiano) non pu pi esistere. Noi, siccome crediamo molto in questopportunit, ci trasformeremo in DUC (Distretto Urbano del Commercio) poich unoccasione importante per aiutare i commercianti. Il 5 marzo 2013 si terr la prima riunione per formare la nuova Associazione Commercianti e ci auguriamo che liniziativa riesca a ripartire con successo. Esiste a Gussago anche unAssociazione dei Ristoratori che sta collaborando e lavorando molto bene. Come si sta impegnando lAmministrazione Comunale in questo momento di crisi per aiutare i commercianti? Il Comune sta organizzando tante e diverse iniziative, ad esempio: Viaggio attraverso le vigne e i sapori che si terr a met giugno (iniziativa rivolta prevalentemente al settore enogastronomico ma non solo); manifestazioni estive che coinvolgeranno bar e gelaterie anche fuori dal centro e lormai noto Autunno Gussaghese (che per la prima volta avr uno spazio dedicato alle cantine, alle distillerie e ai commercianti di Gussago in particolare nella giornata della Festa delluva). Per lo scorso Natale abbiamo organizzato dei corsi di vetrinistica, che sono ben riusciti e probabilmente ripresenteremo. Rimaniamo sempre e comunque aperti a nuove proposte e iniziative. Questione extracomunitari: sono ben integrati? A Gussago gli stranieri sono molti ma abbastanza integrati. Hanno come

Tullio Jervasi

punto di riferimento il Comune e i Servizi Sociali che stanno lavorando molto per aiutarli. La Consulta della Pace e Solidariet, ricostituita a gennaio, sar unoccasione per mettere in campo iniziative dintegrazione per gli stranieri e per far fronte ai bisogni degli stessi e di tutte le persone bisognose. Il progetto che abbiamo in mente, per aiutare con viveri, vestiario e altro ha come obbiettivo quello di poter rispondere ai tanti bisogni causati dalla crisi ed prevista una collaborazione con la Caritas.

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LUOMO IN GRADO DI ELABORARE SOLO SEI PAROLE. MA UNIMMAGINE COMPLETA.

IN

UN SECONDO

LA/provincia

LA/provincia

UNA VOLONT DI FERRO


Lumezzane, Sarezzo, Gardone Val Trompia: tempi duri, tempra speciale.

VALTROMPIA

L
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di Alessandra Tonizzo

a Valtrompia ci stava aspettando. Siamo tornati pieni di curiosit, in punta di piedi, in quella che fu la Valle dOro dei bresciani: il giacimento di minerali ferro, in primis che permise linsediamento di tante fiorenti industrie, oggi segnate dal passo marcato della crisi. Lumezzane ne , purtroppo, un sensibile esempio. Con una popolazione scesa negli ultimi due anni sotto le 24mila

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LA/provincia
unit al calo delle nascite si affianca linvecchiamento degli abitanti, con il 20 per cento di ultra 65enni la cittadina resta di fatto il paese pi grande e industrializzato della nostra provincia, ma con qualche neo. Polo dimportanza europea per rame e ottone, nonch leader italiana nel settore, Lumezzane fa i conti, oltre che con la nefasta congiuntura economica, con la schiacciante concorrenza cinese: chiusure e traslazioni di molti impianti (tanto che il pendolarismo dei lavoratori, oggi, pesa sulla socialit di un paese sempre pi dormitorio) sono allordine del giorno. Anche gli stranieri grandi leve della manifattura seguono questo piccolo esodo. Immerso nella Valle Gobbia (il cui omonimo fiume, oggi, al centro di un serrato monitoraggio degli inquinanti da parte dellArpa), Lumezzane stringe i denti, conservando nella propria identit a tinte forti tutto il carattere (irrinunciabile) di chi fa della fatica unopportunit. Pieve, San Sebastiano e San Apollonio le sue frazioni maggiori , a dimostrazione di un campanilismo che non muore, rinsaldano le tradizioni locali e la cultura del buon vicinato: stringersi, in tempi come questo, traduce la necessit del calore umano, ma anche la (chiusa) diffidenza verso lesterno. Nella bassa valle, Sarezzo resta il polo commerciale di riferimento. La solidariet paesana colpisce per affiatamento e costanza, e le iniziative mosse dalloratorio locale, in merito, mirano a coinvolgere quella giovent che, senza redini, pu facilmente sbandare. Alla fine del nostro viaggio, troviamo Gardone Val Trompia, fiaccato dalle difficolt, ingrigito dalle parche prospettive per uscirne in tempi rapidi. Strade dissestate, marciapiedi in attesa di manutenzione e sere spente sono, per il paese sede della nota Beretta, delle priorit vitali: mancare il bersaglio, nel 2013, non proprio possibile. Questa la nostra Valtrompia. Un fiore allocchiello forse un po appassito. Ma con ancora tanti colpi in canna da sparare a raffica: duri, precisi, ferrigni, come Natura ha voluto questa infaticabile gente.

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Nelle pagine precedenti, uno scorcio di Sarezzo. In questa pagina, Lumezzane e Gardone.

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LA/prOvInCIa
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CATIA DeBAInI (ALTer eGo ABBIGLIAMenTo) Via monsuello, san sebastiano Che target ha la sua clientela? Avendo aperto da 25 anni, molti clienti sono fidelizzati, alcuni sono diventati amici. Let va dai 30 ai 60 anni, quasi tutti del paese: qui a Lumezzane, infatti, ci si viene per un motivo mirato, non PAESE CHE VAI di passaggio. LE NOSTRE IMPRESSIONI Come valuta il massiccio pendolarismo che continuo, molto trafcon di nota il paese? scen sali un , uose tort de Stra di Lumezzane La prima pendolare sono co. Laccoglienza paesaggistica negozi, in questa io: abito a 20 minuti di pu spiazzare. Anche perch, di , ro di cemento realt che si snoda lungo un nast strada, dunque ne faccio logia e frequence ne sono, ma diversi per tipo 40 ogni giorno. Ma non mi un che si ipotizzerebbero per
tazione da quelli fortuna ci sono cittadella di circa 24mila anime. Per uce tutta la trad ata parl cui la , loro: i lumezzanesi o. eros gen schiettezza di un animo sincero e

MArA GHIDInI (ABBIGLIAMenTo e CALZATure) Via monsuello, san sebastiano Gestisce da molto questattivit? Da tre anni lavoro in questo negozio, ma sono ben 32 anni che svolgo questo mestiere. Chi la frequenta? Solo clientela locale, tra i 20 ed i 60 anni. Nessuno si reca a Lumezzane, oggi, almeno che non ci lavori.

Lumezzane di un tempo e di oggi Ora Lumezzane, purtroppo, va spegnendosi: via le fabbriche, via la gente Anche se noi commercianti, dal canto nostro, ci diamo da fare, siamo uniti per tener viva la clientela. C ancora, in paese, un campanilismo sfrenato tra le varie frazioni? Spero proprio di no. Anni fa s, ma adesso, mi auguro.

pesa, non mi lamento: ci sono abituata. In questi anni, che idea si fatta di Lumezzane? un paese grande, ma stranamente anche un po chiuso. La gente locale molto piacevole, ma non mi trasferirei qui: il territorio stato tartassato. E commercialmente? Lafflusso ai negozi non grandissimo, come invece ci si aspetterebbe da un paese cos grande. Chiuse diverse fabbriche, qui, si assiste alleffetto dormitorio. serGIo LorenZI (HoBBy foTo) Via garibaldi, Pieve Di cosa vi occupate? Da 18 anni diamo servizi a 360 nellambito fotografico: battesimi, cresime, matrimoni, industria e video riprese. Stampiamo da digitale da ben dieci anni. Ha clienti delle zone limitrofe? Il 90% del paese. Lumezzane percepito come un unico paese? Purtroppo c ancora molto campanilismo. Basti pensare che quando il comitato commercianti nato 3 anni fa organizza uniniziativa in una frazione,

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LA/provincia

Connettiamo il nostro territorio al futuro


in corso una rivoluzione digitale, fatta di computer connessi in rete, una rivoluzione che muta il nostro modo di vivere e di lavorare. Trasforma le nostre abitudini. Promette uno sviluppo economico pi rispettoso dellambiente. Ecco perch noi di LGH da sempre abbiamo puntato sullinnovazione come strumento di crescita, di opportunit, di efficienza a beneficio dellintera collettivit.
Lineacom e Aemcom sono le societ del Gruppo LGH, partner tecnologici esperti ed affidabili da sempre in grado di supportare enti, aziende e cittadini nellapproccio con le nuove tecnologie della comunicazione e dellinfor mazione. Il loro impegno quello di tutti noi, per guardare con pi certezza al futuro, il futuro del nostro territorio.

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laltra spesso se ne risente. Speriamo che, con le nuove generazioni, questo atteggiamento venga meno, perch non fa bene a nessuno. Il cambiamento maggiore a cui ha assistito in paese? Un dettaglio a mio avviso tragico che non c pi il passaggio di testimone nelle attivit, ci sono pochi giovani che continuano il lavoro dei propri genitori. Francescantonio Valenzise (Cartolibreria e strumenti musicali) Via De Gasperi, Pieve Dalla Calabria a Lumezzane Io e mia moglie siamo qui da 63 anni, da 47 a dirigere questattivit in paese.

BANDA LARGA

Francescantonio Valenzise

Com Lumezzane? un bel paese, ma la gente abituata male: pur di risparmiare 1 euro, va a fare compere in citt. Poco importa poi il carburante. Il pi grande cambiamento visto? Negli anni 50 cerano 12mila abitanti, oggi si superano i 20mila. Tolto questo, non vedo grandi metamorfosi. Stella Rodofile (Erreci moda) Via De Gasperi, Pieve La sua attivit ha una lunga storia Lha iniziata mio padre 50anni fa, con mio padre, un sarto del Sud, ai tempi poco accettato, un po come gli extracomunitari oggi. Pensi che, al suo arrivo,

Nunzio Multari (Calzature) Via San Filippo, Pieve La sua attivit passata di padre in figlio

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Relazioni esterne e comunicazione LGH - MRadv.it

sulle vetrine del paese cerano ancora affissi i cartelli non si affitta ai meridionali. Passato il duro impatto, si fatto conoscere con semplicit e onest. Se oggi continuiamo, tiriamo avanti, proprio per la fatica fatta dai nostri genitori. Come mai la gente di fuori non viene a far compere a Lumezzane? Perch purtroppo non pi un paese che richiama passaggio, anche come conformazione territoriale. I giovani, poi, sono orientati ai centri commerciali: qui resta la gente di mezza et. Cosa mi dice della salute del fiume Gobbia? fortemente inquinato perch a Lumezzane si sempre pensato solo a lavorare, quasi tutti avevano la propria piccola officina in casa e non ci si mai preoccupati, per ignoranza, dei danni ambientali. Oggi le cose sono diverse, c la coscienza che gli scarichi abusivi portano malattie gravi.

TERRITORIO

ICT e

VOCE

LA/provincia
Trattiamo autoricambi per ogni tipo di marca dauto. La nostra clientela sono soprattutto i meccanici (di Lumezzane e comuni limitrofi), ma anche gli utenti finali iniziano a saltare qualche passaggio rivolgendosi a noi, per risparmiare. Come ha avvertito la crisi? C, ma per me ha inciso con un calo del 5%. Un aggettivo per Lumezzane Paese che si sta spopolando, un po in declino. La gente segue le aziende pi grosse, che si sono spostate. Di rimando, anche gli artigiani se ne vanno, lindotto si sposta insomma. Aurora Pintossi (Bar Lady) Via Industriale, San Sebastiano Il suo un bar spazioso: un punto di ritrovo per giovani? Questo un bar di passaggio. Tempo addietro cerano anche ragazzi, ma hanno aperto altre attivit simili e, si sa, i giovani si spostano. Lavoro molto con lo spuntino per i pranzi di lavoro. La sera quindi Il paese morto. Si svuotato tantissimo. Tante ditte, poi, si sono spostate. Il pi grande cambiamento, negli anni? Il sensibile calo del lavoro. Tante sono le frazioni: ci si sente tutti lumezzanesi o no? No, direi che ognuno fa un po a s. Le persone sono molto diverse a seconda delle tre frazioni principali. Giorgio Rivadossi (Le delizie di Noris) Via Monsuello, San Sebastiano La vostra unattivit storica Infatti sono quasi 60 anni che i miei hanno aperto. Ha iniziato mio nonno, ora lavoro qui con mia madre: da forneria siamo passati a gastronomia. Che paese Lumezzane? il mio paese, mi piace, una bella realt in cui non manca niente. Certo,

Nunzio Multari

Esatto. Negli anni 70 eravamo di fronte alla strada, poi i miei genitori, originari di Reggio Calabria, hanno aperto questo stabile. Ora purtroppo va malissimo, tra crisi, tasse e centri commerciali. Che clientela ha? Non c pi la clientela fissa. Una volta sotto le feste venivano i soliti a fare compere Qui hanno chiuso tante attivit, tra commercio e industria: le ditte pi grandi si sono spostate. C tanto pendolarismo in paese S, gli operai hanno seguito le ditte pi grandi, che hanno lasciato Lumezzane. Mentre il piccolo artigiano ha seguito il flusso di lavoro: Mantova, Brescia, Milano. La natalit, poi, a Lumezzane si abbassata Di sicuro. Basta guardare le classi delle elementari che diminuiscono. Lumezzane con le sue parole. Come qualit di vita e logistica ottimo. Ci sono tutti i servizi, e attorno ci sono le montagne, a poca distanza c il lago, tramite il Passo del Cavallo. Gabriele Leo (Dl autoricambi) Via De Gasperi, Pieve Di cosa si occupa?

Giorgio Rivadossi

Gabriele Leo

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LA/provincia
non come vivere nelle periferie vicino alla citt. Un pregio e un difetto del paese. La voglia di lavorare qui di sicuro non manca. A volte, per, qualcuno fa lo spaccone, come si suol dire. Lucia Econimo (Edicola cartoleria) Via Trieste, SantApollonio Qui anni fa cera una rimessa per i pullman vero? S, poi stato aperto un bar e, 20anni fa, la tabaccheria. Che clientela avete? Viviamo soprattutto grazie alle scuole: qui ci sono le medie e le elementari. La crisi come vi ha colpito? Si sente. Certo, gli oggetti per la scuola sono indispensabili, ma sul resto spesso si rinuncia o ci si ridimensiona. Un pro e un contro di vivere a Lumezzane. Questo un paese generoso: nelle grandi necessit, parte la solidariet. La pecca che, per gli acquisti, i lumezzanesi tenLe nostre domande a

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dono a spostarsi altrove. Peccato, perch si perdono i piccoli rapporti di vicinato. Calo delle nascite in paese: come la vede?

Penso che, oggi, generalmente, la media di un figlio a coppia. Ma anche nella mia generazione due figli erano gi il massimo.

Silverio Vivenzi, Sindaco di Lumezzane


L ultima volta che ci siamo incontrati parlava del ruolo attivo della popolazione extracomunitaria ben integrata come uno dei presupposti per un piano strategico di successo per Lumezzane. Come sta andando? Uno dei punti di forza di Lumezzane proprio lintegrazione dei vari flussi migratori che lhanno caratterizzata, prima in riferimento ai paesi limitrofi, poi, negli anni 50 con la componente del Sud Italia (calabresi e pugliesi innanzitutto), e negli ultimi trentanni con larrivo degli stranieri, specialmente pakistani. La nostra attrattiva, ovviamente, sempre stato il lavoro, e oggi, quando la crisi colpisce anche il manifatturiero lumezzanese, si assiste a un deflusso migratorio. Lintegrazione locale qui salda, ma parallelamente molti stranieri cercano la cittadinanza italiana per poi raggiungere i propri cari in tutta Europa. Abbiamo constatato che, in paese, il campanilismo tra le varie frazioni molto forte. Cosa fare per dare lidea di una Lumezzane unita? Dobbiamo ricordarci che, allinizio, le tre frazioni di Pieve, San Apollonio e San Sebastiano erano tre paesi distinti (uniti, per Regio decreto, nel 1928 sotto il nome di Lumezzane), ed quindi normale che permangano sensibilit diverse rispetto alle varie problematiche. Ma valuto positivamente questo campanilismo, non nocivo, perch significa appartenenza: siamo internazionalizzati al massimo, vendiamo le nostre merci in tutto il mondo, poi la sera ci piace incontrarci nella nostra zona di riferimento, a fare quattro chiacchiere, bere qualcosa insieme. Per i commercianti del paese, uno dei blocchi alle attivit locali il fatto che Lumezzane non sia una meta sufficientemente attrattiva per acquirenti occasionali. Come gestire questa lacuna? Qualcosa, in questottica, gi stato fatto dallassessore Saleri, il quale

ha creato un comitato commercianti che lavora molto bene (basti pensare alliniziativa Armonie e Sapori): abbiamo capito che sufficiente proporre, e la gente a Lumezzane poi arriva. Esistono poi dei negozi di riferimento, che attraggono gente anche da fuori paese, segno che i commercianti fanno un buon lavoro. in atto inoltre uninversione di tendenza rispetto alla consuetudine che, fino a tempi recenti, vedeva i lumezzanesi creare ricchezza e spenderla altrove, muovendosi per svago verso la citt, i laghi. Oggi per anche importante ragionare in termini di Valle Trompia.

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cronaca cittadina, che le acque del torrente Gobbia sono spesso inquinate tanto da assumere delle strane colorazioni rossastre. al corrente di questo fatto? Cosa ne pensa? di ALessAnDrA CAsCIo Mi dispiace, non ne so nulla. Di certo la faccenda preoccupante. Ultimamente a Sarezzo si sono verifisTefAno PInTossI cati numerosi furti nelle abitazioni, (GeLATerIA CreMerIA) qual la sua percezione di sicurezza Piazza Borgo Bailo La vostra attivit aperta da appena set- in paese? Personalmente sono tranquillo. La te mesi, come mai avete scelto Sarezzo? A Sarezzo mancava una gelateria, e poi gente, invece, inizia ad avere paura. Come si conclusa la stagione invernoi abitiamo qui. Abbiamo letto recentemente, sulla nale per le attivit commerciali locali? La mia in negativo, ma questo dato legato alla stagionalit dellattivit. Qui in piazza invece, PAESE CHE VAI mi sembra che il lavoro sia andato LE NOSTRE IMPRESSIONI abbastanza bene. Un pregio di Sarezzo.... della A Sarezzo, vivo centro commerciale Il paese si sviluppa in un unico ad assa Val Trompia, si riescono ancora punto e questo permette alle persolila e i izion porare la magia delle trad sone di viverlo tutto. . dariet paesana E un difetto? CI raCCOntanO sAreZZo Gli abitanti che non spendono nel loro paese. AnITA CounCI (DeJAv CAf) Via Zanardelli Lei ha origini straniere, come si trova a Sarezzo? Molto bene. Con il mio lavoro sono sempre a contatto con la gente del posto che trovo molto cordiale e simpatica. I ritmi lavorativi per sono molto frenetici. Si sente integrata? S, sono in Italia da quando avevo 7 anni e in un certo qual modo mi sento italiana. Cosa ci dice dei giovani del paese? Bevono troppo... alcuni gi a 11 anni. Cos facendo mettono in pericolo la loro sicurezza. Ultimamente a Sarezzo si sono verificati numerosi furti nelle abitazioni, preoccupata? Un po s, sinceramente. Se qual-

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cuno dovesse entrare a casa mia non so come reagirei. A questo proposito le sembrano aumentati i controlli da parte delle forze dellordine? Devo dire che qui girano spesso, ma dubito che possano fare seriamente qualcosa. Stefania Zani (Confezioni) Via Zanardelli Come si concluso il 2012 per la sua attivit? Non sono andata in perdita e il lavoro stato abbastanza buono. La crisi per

labbiamo sentita tutti. Come sono cambiate le abitudini negli acquisti da parte dei suoi clienti? La maggior parte compra di meno prediligendo la qualit del prodotto. Alcuni invece, scelgono i centri commerciali dove spendono di meno. Ci descriva Sarezzo dal punto di vista commerciale. Qui in paese non manca nulla, ma nonostante questo la gente del posto preferisce fare gli acquisti altrove. Il nuovo PGT prevede la costruzione di 40 nuovi parcheggi. Secondo lei ce n bisogno? S, credo che siano molto utili visto che qui in via Zanardelli non sono molti e spesso i clienti non riescono a parcheggiare vicino ai negozi. Andrea Miali (Sei corde, strumenti musicali) Via Zanardelli Il suo negozio aperto da 6 anni. Come sta andando? Abbastanza bene nonostante la crisi

perch il nostro un settore che ci permette di avere clienti un po in tutta Italia grazie alla vendita su internet. Questattivit nasce da una passione personale o Nasce da una passione perch prima di essere commerciante ero, sono e sar musicista. Abbiamo letto recentemente sui quotidiani locali che le acque del torrente Gobbia sono spesso inquinate tanto da assumere delle strane colorazioni rossastre. Cosa ne pensa? preoccupato per la sua salute? Questo, purtroppo, non un pro-

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LA/prOvInCIa
blema nuovo. Credo che negli anni non si sia mai fatto abbastanza per andare a fondo della questione. Come valuta la situazione parcheggio qui in centro? Credo che ce ne siano troppi con la sosta limitata nel tempo, sia in questa via sia in piazza, e spesso questo mette in difficolt i miei clienti che devono sempre tenere sotto controllo lorologio. Come si conclusa la stagione natalizia? Sicuramente c stato un calo negli acquisti, per da agosto ad oggi ho notato una ripresa dei consumi rispetto alla prima met del 2012. CInZIA BerToLI (fornerIA f.LLI rAInoLDI) P.za C. Battisti Negli ultimi anni, sono cambiate le abitudini di consumo dei suoi clienti? Il consumo del pane diminuito e le persone non vengono pi tutti i giorni a CI raCCOntanO GArDone vAL TroMPIA comprarlo. Oggi, in media, una famiglia consuma 4-5 panini. La vostra forneria produce anche dolci artigianali. Sono stati molto richiesti, lo scorso Natale, il panettone e il pandoro? Nonostante ci sia un po di crisi, questi prodotti vanno sempre. Magari la gente preferisce acquistare qualcosa di meno, ma puntare sulla qualit. Un pregio di Sarezzo... La piazza, perch offre tutto.

LA/prOvInCIa

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


no ci ha Il grigiore di Gardone di questan glio, spo arso app ci se pae rattristato. Il pare si quasi fosse in letargo. La crisi, qui, sia sentita pi che altrove.

No, anche di passaggio e di tutte le et. Avete nel vostro locale macchinette da gioco? S, perch? Recentemente stato aperto a Gardone uno sportello per aiutare le persone affette da ludopatia (gioco dazzardo patologico) poich si ritiene che in zona siano numerose. Ci pu dare riscontro di questo fatto?

di ALessAnDrA CAsCIo

CLAuDIo BuffoLI (sCArPe e ACCessorI) Via mameli Come sta andando lattivit? Un po come per tutti, va ad alti e bassi. Come si concluso il 2012? Nella media. Non ci lamentiamo. La stagione dei saldi come andata? Diciamo che i primi giorni non sono stati eccelsi, ma data la situazione di crisi non ci aspettavamo niente di diverso. Un difetto di Gardone... Quella parte di popolazione che non aperta alle novit. MICHeLA GALLInArI (BAr JoLLy) Via matteotti La vostra clientela prevalentemente del posto?

Non mi sembra. Credo che siamo nella media. Comunque lo ritengo un buon aiuto per tutte quelle persone che hanno questo vizio. Cosa si pu fare per migliorare la sicurezza stradale qui in paese? Si potrebbe iniziare facendo manutenzione ai marciapiedi e alle strade che sono tutte dissestate. frAnCesCA roMeo (oGGeTTI DArreDo) P.za garibaldi Come si concluso il 2012? In Val Trompia c una crisi fortissima, questo ha portato chiunque a non spen-

dere o a spendere meno. Ci descriva Gardone la sera... Dopo le 19 non gira pi nessuno, si incontrano solamente extracomunitari. Sono integrati gli stranieri? Poco. Questione strade sicure, cosa ci dice? In Val Trompia passa solamente una strada che fa schifo. Tutti i paesi si sviluppano intorno ad essa e quando succede un incidente o ci sono dei lavori in corso per arrivare a Brescia servono due ore!. Secondo lei cosa manca in paese? Linteresse della popolazione, e dei giovani in particolare, a continuare a far vivere il paese.

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storie a fior di pelle

Tatuaggi

di Elena Dalia

C chi vuole raccontare la propria storia, facendo parlare di s i tatoo incisi sulla pelle, e chi ricorre alla chirurgia estetica per cancellare le tracce dei ricordi. Quasi sempre si tratta di segni che hanno a che fare con il mondo profondo delle emozioni.
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n fiore, una farfalla, un tribale, un cuore: di tatuaggi se ne vedono tanti e diversi. C chi pensa che il tatuaggio sia una moda, quella della controtendenza, o una sorta di simbolo per lomologazione. In realt, oggi pi che mai, non cos. Certo, c ancora qualcuno che decide di tatuarsi qualcosa senza pensarci troppo, semplicemente per essere al passo con i tempi, ma il tatuaggio non una semplice moda, qualcosa di pi. Una storia sulla pelle, qualcosa di difficile da cancellare. Il tatoo contraddistingue, come se una parte del proprio io si manifestasse, sulla pelle, attraverso un segno indelebile. Sebbene di tatuaggi se ne vedano ormai tanti, c ancora molta diffidenza nei confronti di chi li indossa come vestiti sulle braccia, oppure si tatua il viso o le mani. Nella maggior parte dei casi, le persone che portano tatuaggi appariscenti sono considerate poco affidabili. Lopinione cambia, invece, se un personaggio famoso a indossarli, come i calciatori, considerati come nuovi modelli da imitare in fatto di stile. Se una persona qualunque porta sulla mano un tatuaggio appariscente, nella maggior parte dei casi (almeno in Italia) non servir in un ristorante o in un bar di classe anche se magari il miglior cameriere sulla faccia della terra. Purtroppo alcuni pregiudizi sono difficili da

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rimuovere. chiaro che se una persona vuole tatuarsi il viso o le mani deve avere dei buoni motivi per farlo, perch in questo caso il tatuaggio non si pu nascondere... A nessuno. C chi si tatua la lettera iniziale del nome della moglie o del marito sullanulare sinistro, chi preferisce la scritta life sulle dita della mano perch della sua va fiero. Prima di giudicare la persona in base ai suoi tatuaggi, bisognerebbe conoscerla, perch in genere quasi tutti attribuiscono un significato al proprio tatoo. E, oggi, non si tatuano pi solo marinai, carcerati, motociclisti o persone appartenenti a trib sconosciute ma chiunque e in modo assolutamente libero. A volte per compiere un passo importante necessario stabilire una data, magari pu essere quella del proprio compleanno oppure quello di qualcuno che se ne va, che si porta nel cuore e da quel giorno si ricorda sulla propria pelle. C chi ci pensa mesi prima di tatuarsi, perch una scelta importante di vita: dopo averlo fatto, non si pu pi tornare indietro, o quasi. Esistono nuove tecniche in grado di eliminarli ma in ogni caso chi decide di avere un disegno indelebile sulla pelle pensa che sia per sempre.

IL CASO DA GUINNES Esistono come in ogni ambito dei casi estremi: Lucky Diamond Rich un artista di strada con il 100% del corpo tatuato. Neozelandese, attratto fin da ragazzo da uomini e donne completamente tatuati, ha voluto intraprendere questa strada. riuscito a spodestare il famoso uomo leopardo (con il corpo ricoperto di tatuaggi a forma di macchia di leopardo) entrando a far parte del Guinnes World Record (2006) con il titolo di uomo pi tatuato del mondo. Per raggiungere il suo scopo, Lucky Diamond

LUOMO TATUATO CHE ASPIRA ALLA PRESIDENZA


Vladimir Franz un artista, candidato alle elezioni presidenziali del 2013 in Repubblica Ceca. Ha destato molto scalpore per un motivo: ha il volto interamente tatuato. Oggi 53enne, ha deciso di trasformare la sua vita in arte, per non collaborare con il totalitarismo del regime comunista. Intellettuale, artista, pittore, compositore, docente nella facolt di belle arti e laureato in giurisprudenza, ha deciso di candidarsi alla Presidenza della Repubblica Ceca per migliorare il suo Paese. Franz senzaltro innovativo per stile, ma rischia di esserlo anche per alcune idee, che dovrebbero essere invece alla base del programma di ciascun buon governo: creare una societ educata e colta, che oltre a sostenere i diritti, si assuma anche la responsabilit di risolvere i problemi.

Rich ha passato pi di mille ore da vari tatuatori, facendosi tatuare anche il prepuzio, linterno delle palpebre, della bocca e delle orecchie. Insomma una sfida dolorosa e coraggiosa. Luomo leopardo, ex Guinnes dei primati, non pare per essersi offeso, anzi, allepoca lasci la citt per andare a vivere come eremita sullisola di Skye in Scozia, leggendo libri e studiando in modo approfondito il comportamento dei leopardi, la sua pi grande passione. Oggi, ormai avanti negli anni, tornato a vivere in citt. In conclusione, oggi molti, chi in modo pi sobrio, chi in modo pi estremo, hanno una storia da raccontare, scritta o che vorrebbero scrivere sulla loro pelle. Andiamo a sentirne alcune Da scrivere, scritte o che non si scriveranno mai. MARCO, 27 ANNI Hai tatuaggi? Ne ho fatti due: il primo per ricordare un affetto molto importante per me, il secondo un tributo a un grande artista giapponese, Katsushika Hokusai. Sentivo mia una sua opera (La grande onda), che nella sua semplicit mi trasmetteva qualcosa di forte, e ho sentito il bisogno di averla sempre con me. Cos ho deciso di tatuarmela. I tatuaggi possono avere una valenza simbolica forte? I tatuaggi essendo, nella maggior parte dei casi, disegni sintetizzati, spesso sono simboli e quindi dotati di significato.

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GIULIA, 17 ANNI Tu hai fatto il tuo primo tatuaggio a 17 anni. I tuoi genitori hanno dovuto assistere alla seduta? Mia madre ha dovuto essere presente, per assicurarsi di quello che stavo facendo e per compilare un modulo in cui richiesta lautorizzazione del genitore/ tutore per eseguire il tatuaggio. Nel modulo sono scritte le possibili conseguenze derivanti dal tatuarsi. I miei genitori non hanno esitato a permettermi di farlo, perch mi sono tatuata qualcosa che per me importante e con un significato ben preciso. Cosa ti sei tatuata? Una chiave di violino con dei fiori come decorazione sulla spalla.Volevo che la mia pi grande passione, la musica, facesse parte di me per sempre. MARCO, 22 ANNI Hai 8 tatuaggi: qual il significato dellultimo che ti sei fatto? Un ramo di orchidea sul petto in ricordo di mia madre, grande amante e appassionata di quel genere di fiore. Cosa ne pensi di chi si tatua le iniziali del proprio fidanzato/a o addirittura il nome? Personalmente credo che il nome sia eccessivo. Lunico nome che potrei tatuarmi sarebbe quello dei miei figli. NICOLA, 26 ANNI Il tuo tatuaggio copre maggior parte del braccio ed molto particolare, puoi raccontarcelo? Rappresenta la vita sotto loceano, con alcuni animali che lo popolano. Il punto pi importante la citt sottomarina che sintravede in lontananza. Quella citt rappresenta luomo che affronta continuamente sfide apparentemente impossibili, vincendole. Ma anche la lotta infinita delluomo contro la natura. Ed anche una tua sfida? Io ho fatto questo tatuaggio perch, data la mia insicurezza, ammiro molto il concetto che rappresenta. Diciamo che ho inciso sul braccio, col dolore, una specie di obiettivo, qualcosa che mi dica: la vita dura, luomo da solo ad affrontarla, per sappi che, anche se ti sembrer impossibile, avrai sempre la possibilit di farcela... Devi solo volerlo. GLORIA, 23 ANNI Hai tatuaggi? No. Mi piacerebbe averne uno, mol-

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L/ INCHIESTA
to piccolo, ma solo nel caso in cui abbia un significato per me veramente molto importante. Ti piace larte del tatuaggio? In generale s. Apprezzo tatuaggi anche molto particolari, stravaganti o estesi, ma solo nei casi in cui sono fatti con un criterio, con un senso, quindi come arte. Non sopporto le tamarrate, ad esempio il proprio nome in gotico sul braccio!. Un tatuaggio che hai visto, che proprio non ti piace Due fiocchi tatuati sul retro coscia (uno per gamba). Non mi piacciono per niente, sia per una questione di gusto ma soprattutto perch non hanno nessun significato!. CRISTIAN, 29 ANNI Tatuaggio, arte o moda? Mi piace molto larte del tatuaggio, anche se io non ne ho. giusto considerarla unarte perch ritengo alcuni tatuatori dei veri artisti. Non mi piace quello che diventato ai giorni nostri dove alcune persone lo vedono pi come un modo per mettersi in mostra invece che come un modo per rappresenti qualcosa per se stessi. Per riassumere ti posso dire che mi piace larte del tatuaggio ma non la moda del tatuaggio. Tatuaggi sulle mani o sul viso Pro o contro? Personalmente sono contro, perch ritengo le mani uno strumento con cui si entra in contatto con altre persone molto diverse da noi. Cosa pensi della professione del tatuatore? Esiste chi scrive le storie e chi cancella gli errori. Un tatuatore ha una grande responsabilit, quella di disegnare sulla pelle, in modo indelebile, un segno. Oltre ai noti metodi di sterilizzazione degli aghi, la pulizia dellambiente e gli accorgimenti igienico sanitari, esiste anche unetica professionale che dovrebbe spingere un tatuatore, prima di procedere col tatuaggio, ad informarsi sulle motivazioni che spingono il cliente a farlo.

L/ INCHIESTA
IL TATUATORE
sopracciglio se lo fa il ragazzino, mentre quello ai genitali ladulto, appassionato di questa pratica. sempre un piercing ma cambia il modo di vederlo e considerarlo secondo dove lo si fa. Cosa ne pensa di Vladimir Franz, candidato alle Presidenziali in Repubblica Ceca, con il volto completamente tatuato? un grande Era ora! Sicuramente pi spontaneo e vero lui dei soliti politici che vediamo incravattati e tirati a lucido. Ha osato, ed una cosa che pochi riescono a fare. Chi ci crede e si sente se stesso in questo modo, e non lo fa per esibizionismo, ha tutto il mio rispetto. Ci vuole un grande coraggio, i pregiudizi sono ancora molti. Per mia scelta, io tatuo le mani o il collo solamente a qualcuno che gi parecchio tatuato. Tatuare mani o collo come primo tatuaggio un po come regalare a un neopatentato la Ferrari A questo tipo di tatuaggi ci si arriva per gradi, non un traguardo per tutti.

CIRO BELDRIGHI (RITUAL BODY MOD - BRESCIA)

IL MEDICO-CHIRURGO

MICHAELA CORTELLESSA (POLIMED, POLIAMBULATORI SPECIALISTICI & MEDICINA ESTETICA - BRESCIA)


Quali pratiche si utilizzano per la rimozione di un tatuaggio? Il laser utilizzato per rimuovere i tatuaggi il Q-Switched Nd-yag, ora pi efficace per questo tipo di trattamenti. Agisce emettendo una luce a impulsi molto potenti ma di brevissima durata, con lo scopo di frantumare il pigmento bersaglio. Lemissione del fascio laser in tempi cos brevi permette di lavorare selettivamente sulle cellule che contengono il pigmento, salvaguardando il tessuto circostante che non viene danneggiato. Le particelle cos frantumate vengono poi riassorbite e rimosse dal sistema linfodrenante dellorganismo. Questo tipo di laser opera a due lunghezze donda ciascuna selettiva per diversi colori: quella a 1064 nm molto efficace per i colori nero, blu, marrone, mentre con la lunghezza donda 532 nm si lavora sul colore rosso-rosaceo. Scarso o nullo il risultato sui tatuaggi verdi, gialli e bianchi. Il procedimento di rimozione del tatuaggio richiede un numero variabile di sedute (indicativamente da 6 a 10), con intervalli di tempo tra una seduta e laltra non inferiore alle 4-6 settimane. I tatuaggi generalmente trattati sono quelli amatoriali, professionali, estetici da trucco semipermanente e traumatici. Sono dolorose le sedute? Il trattamento viene effettuato in ambulatorio, non doloroso e non necessita di anestesia locale. Per limitare leventuale disagio per il paziente si possono applicare pomate anestetiche locali o sistemi di raffreddamento sulla cute prima di effettuare la seduta. La zona trattata subisce uno sbiancamento momentaneo (effetto popcorn), seguito da arrossamento e lieve gonfiore che scomparir nel giro di poche ore. Nei giorni seguenti potr esserci la formazione di sottili crosticine brunastre che non andranno rimosse. Sulla zona trattata dovr essere applicata una pomata idratante-antibiotica per qualche giorno. Il paziente pu riprendere le sue normali attivit subito dopo la seduta, evitando per nellimmediato di bagnare la zona interessata o lattivit fisica. Resteranno cicatrici? Questo laser non lascia residui cicatriziali, in rari casi e per un periodo limitato di tempo, possono residuare aree ipo/iper-pigmentate (pelle pi chiara o pi scura) in corrispondenza della zona trattata. Le esposizioni solari possono favorire questa evenienza, pertanto assoluto il divieto di esporsi al sole o a lampade abbronzanti un mese prima, e per tutta la fase del trattamento laser. Altrettanto fondamentale proteggere la zona trattata con schermi solari totali. Si sconsiglia il trattamento a persone che tendono a sviluppare cicatrici ipertofiche o cheloidi. Quanto dura e quanto costa la seduta? La durata della seduta di circa 40-50 minuti, per un costo di 150-200 euro. I tempi e i costi possono variare anche in base allestensione del tatuaggio. Che tipo di clientela avete? Le persone che si rivolgono a noi sono principalmente giovani, uomini e donne, che vogliono rimuovere definitivamente il tatuaggio, oppure modificarlo o sbiadirlo per poi rifarne sopra altri. La richiesta discreta e costante nonostante la crisi.

Come ha iniziato a tatuare e perch? Ho iniziato per passione: prima mi sono fatto tatuare, poi mi sono appassionato a tal punto da voler imparare a fare tatuaggi. A chi si ispira? Sono appassionato di tatuaggi tribali, mispiro a stili primitivi, derivanti da Oceania, Borneo e Micronesia. I segni e simboli tribali hanno finalit protettive, sono amuleti, che hanno a che fare con la natura delluomo. Questi segni ricoprono anche uno scopo distintivo tra una trib e unaltra.

Tatuaggio: arte o moda? Il tatuaggio non deve essere una moda, una scelta di vita, un credo E non deve essere fatto per gioco perch qualcosa che dura per sempre, ci vuole consapevolezza. Come cambia il rapporto tatuaggio/ piercing? Sono due cose vicinissime ma lontanissime. Hanno origini simili ma oggi sono due cose completamente diverse. Il piercing pi legato al fattore et (15-30 anni), poi ci sono appassionati di piercing di tutte le et. chiaro che il piercing al

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iL/lIBrO

un roManzo sullitalietta che PreMia i Mediocri


gi un piccolo caso editoriale, anche sui social network, l'opera prima del giornalista Andrea Tortelli

la coMParsa

arla di quellItalia in cui gli uomini senza virt vengono sistematicamente premiati La comparsa (Gam editore), romanzo di debutto del giornalista bresciano Andrea Tortelli. Un piccolo caso editoriale che parte dalla provincia, ma che sta gi raccogliendo interesse in tutta la Penisola e che si sta diffondendo velocemente in maniera virale sui principali social network. Anche grazie a un simpatico concorso/tormentone via Facebook in cui i volti dei lettori si accompagnano al libro negli autoscatti via cellulare, contendendosi sulla base del numero di mi piace raccolti un aperitivo con lautore e una vera bombetta inglese, come quella del personaggio raffigurato in copertina. Il libro in vendita nelle migliore librerie e sui principali siti di vendita on line a 10 euro (8,50 euro su Ibs.it e inMondadori.it) la biografia immaginaria di Agazio Sanguedolce, siciliano trasferito a Roma che nella vita ricopre sistematicamente il ruolo della comparsa. Nato

da una comparsata del padre e da una madre che di lavoro fa la prfica, cio piange ai funerali, Agazio trascorre tutta la sua tragicomica esistenza in questa parte: reggimoccolo, fidanzato a noleggio, centurione al Colosseo, attore nei programmi verit in tv, prestanome inconsapevole per attivit poco lecite e via dicendo. Finch un giorno, dopo la morte della madre, trova conforto alla solitudine iscrivendosi al Partito degli italiani (la grande mamma) e cambia vita. Chiamato a s dallAltissimo, il protagonista del libro inizia una folgorante carriera politica che lo porta a diventare ministro della Repubblica. Pur restando di fatto una comparsa.

Una storia che fa ridere e fa riflettere ambientata nellItalietta contemporanea, con figure (dai politici ai personaggi della tv) e scene che richiamano apertamente la cronaca degli ultimi anni. Mentre per il protagonista, lautore ammicca a Pirandello e al Fantozzi di Paolo Villaggio. Ma anche alla parabola del famoso biondino degli 883. A lui nel racconto vengono anche concessi un cammeo e una originale postfazione, in cui Tortelli partendo da un tentativo di intervista andato a vuoto svela il segreto della fine di Mauro Repetto. Ulteriori informazioni sul libro sono disponibili alla pagina Facebook: http://www. facebook.com/libroLACOMPARSA.

la ScHeda
TITOLO: La comparsa SOTTOTITOLO: Vita morte e "miracoli" di Agazio Sanguedolce, italiano medio AUTORE: Andrea Tortelli EDITORE: Gam Rudiano PAGINE: 60 PREZZO: 10 euro ISBN: 9788898288069

TU & IL FISCO

LA/RUBRICA

Doppi ricavi
Nelle ultime settimane tutta lattenzione dei media stata focalizzata sul cosiddetto redditometro; le critiche mosse a tale istituto, specie sotto il profilo della prova contraria, sono state piuttosto dure e, forse, spesso eccessive, posto che, eccezion fatta per le spese medie Istat, il nuovo strumento , tecnicamente, meglio del precedente, anche sotto il profilo della prova contraria. Non bisogna per dimenticare che il Fisco ha a propria disposizione ulteriori strumenti presuntivi, utilizzati varie volte al di fuori di ogni logica, con il pieno avallo della Corte di Cassazione, uno dei quali di certo costituito dalle presunzioni bancarie. La Corte di Cassazione, con la sentenza 2484 del 1 febbraio 2013, ha pienamente confermato il pregresso orientamento, affermando che: - sia i prelevamenti che i versamenti bancari non giustificati, ovvero non risultanti, ad esempio, dalle scritture contabili, danno luogo a ricavi presunti, per cui scatta in automatico linversione dellonere della prova a danno del contribuente; - lomessa attivazione del preventivo contraddittorio (lAgenzia che non si confronta prima con il contribuente)

dagli accertamenti bancari


non comporta la nullit dellaccertamento. Oltre a tutto questo, i giudici stabiliscono che la prova contraria non pu consistere in una presunzione semplice (anche se, per fortuna, su tale aspetto esistono precedenti contrari). Questo strumento presuntivo, se paragonato con il nuovo redditometro, di gran lunga pi penalizzante per il contribuente. Affermare che sia i prelevamenti che i versamenti danno luogo a ricavi presunti significa sostenere che un versamento di 1.000 (derivante da un ricavo non dichiarato) e un prelievo sempre di 1.000, legittimano lUfficio a presumere 2.000 euro di ricavi. I versamenti si presumono ricavi in nero, e i prelevamenti anche! in quanto la ratio che sta alla base della presunzione muove dal fatto che il contribuente prelevi per acquistare beni in nero, con successiva realizzazione di ricavi. A ci si aggiunga che, formalmente, il contribuente ha diritto alla deduzione dei costi sostenuti a fronte dei maggiori ricavi accertati, ma, secondo lorientamento prevalente della Cassazione, solo se in grado di dimostrare documentalmente detto assunto, in via analitica, senza la possibilit di invocare una riduzione forfetaria dellaccertato.

In altri termini, il Fisco pu presumere tutti i ricavi che ritiene, il contribuente non pu presumere nessun costo, essendo obbligatoria la dimostrazione analitica dei medesimi costi. Poi, trattandosi di accertamenti presuntivi, ovvia la centralit del contraddittorio, per cui da respingere lassunto della Corte di Cassazione che ritiene valido laccertamento non preceduto dal confronto con le parti. I problemi esposti sono molto pi sentiti dai lavoratori autonomi e dagli imprenditori individuali, in quanto a volte difficile separare nettamente lattivit svolta dalle esigenze personali, infatti la prova contraria spesso impossibile da fornire. Le considerazioni esposte inducono, a mio avviso, ad affermare come le critiche debbano essere indirizzate, pi che sul nuovo redditometro, su altri strumenti come le indagini finanziarie, che, cos come interpretati dalla giurisprudenza di legittimit, si traducono in autentici problemi di difesa.

di FERDINANDO MAGNINO

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Ahi, Fornero, e pensarci prima?


Il ministro Fornero sta meditando, pare, di andare a lavorare in Germania, mettendosi alle spalle lesperienza di Governo. Sembra abbia detto di avere amarezze per delle occasioni mancate, a cominciare dalla capacit di dare il senso della direzione, e di sentirsi avvilita ed abbattuta. difficile non concordare con la sua decisione, che ha molti aspetti positivi. Dal punto di vista degli italiani, qualche mese senza Fornero servir ad allontanarne il ricordo, o meglio lincubo. E con quello che ci stanno facendo passare i tedeschi, qualche mese di Fornero se la meritano proprio, senza condizionale. Quanto al suo sono avvilita ed abbattuta non ci sentiamo commossi. Sapesse quanto noi siamo avviliti per causa sua Se ci avesse pensato prima o se ci avesse pensato Monti, perch si era capito subito che con Fornero ci sarebbe stato solo da piangere tanti avrebbero avuto da guadagnare. Laritmetica, per iniziare, perch i numeri avrebbero conservato intatta la loro dignit, senza trasformarsi in ballerini da cabaret, com avvenuto con gli esodati. Gli imprenditori, che qualche responsabilit ce lhanno, a loro volta, avrebbero evitato una riforma che postula una rapida controriforma. I lavoratori, i cui rappresentanti di responsabilit ne hanno accumulate tante, evitando sempre di affrontare problemi ormai ineludibili, che si ritrovano ora con una disoccupazione galoppante, ben pi alta di quanto le cifre indicano, e senza prospettive di rapida inversione del ciclo. Monti, infine, che non ha avuto il coraggio di intervenire quando ha visto la frittata, evitando che diventasse un sudario.

nella tua edicola

Brescia, lombelico del mondo


Il Piano Passera, che un documento di indirizzo, non ancora un provvedimento amministrativo, declassa Montichiari ad aeroporto regionale. Giuliano Campana, presidente di Abem, la societ che riunisce la cordata Associazioni imprenditoriali e Camera di Commercio, ha dichiarato che ora si apre la strada per lintervento dei privati. Ma in Abem non cerano gi i privati? Anzi, le maggiori categorie in rappresentanza di tutti gli imprenditori privati? Adesso c chi si lascia andare al de profundis per Montichiari, e c chi pensa in grande, come Caprotti, il patron di Esselunga, che, nonostante let, dimostra di essere ancora capace di puntare a progetti di ampio respiro. Una cosa appare evidente: puntare al cargo non basta, come pensare di curare lernia con le frizioni di olio tiepido. Ci vuole dellaltro, un progetto complessivo, che riconsideri lintero nord, prendendo atto del fallimento dellidea della grande Malpensa, peraltro non difficile da immaginare, gi allora, come qualcuno fece. Per i bresciani sono chiamati a compiere delle scelte, anche i privati. Perch non si pu continuare ad andare avanti cos solo perch si spendono, anzi si sprecano, i soldi della Camera di Commercio. Bisognerebbe ricominciare a pensare in termini progettuali, o consentirlo a chi ne capace, perch con i piccoli passi non si va da nessuna parte, piccoli si era e piccoli si rimane, anche se si coltiva lillusione di essere ancora lombelico del mondo.

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/POST-IT

I veleni di Brescia
Scrive Elisabetta Reguitti, sul Il fatto quotidiano del 18 febbraio, che Brescia assediata dai veleni. A sud i bambini contraggono malattie respiratorie pi che in altri quartieri, a nord proibito a pi di 25.000 persone di coltivare orti, a est sono sempre in agguato discariche di amianto, mentre ad ovest incombe un nuovo progetto per linceneritore. La giornalista completa il suo sguardo a 360 gradi aggiungendo che a Taranto si arriva a 351 nanogrammi di diossina per ogni chilogrammo di terra, mentre a Brescia, sotto lex colosso della Caffaro, si arriva a 325.000 nanogrammi, per cui in unarea di quattro milioni di metri quadri secondo uno studio Asl, scrive sempre Reguitti le sostanze tossiche nel sangue degli abitanti sarebbero quasi dieci volte superiori a quelle rilevate tra coloro che vivono nei pressi dellIlva! trascorsa una settimana, e nessuno ha scritto nulla in merito. La campagna

elettorale si sviluppa sulle banalit e sulle insipienze che fanno galoppare Grillo, ma nella grande Brescia non si muove nulla, nessuno si scompone, tutto resta ovattato, sepolto. Come le scorie! Qualcuno, tra i candidati alla poltrona di sindaco, vuole assumere un impegno formale nei confronti dei cittadini? Qualcuno intende dir-

ci come stiamo, come viviamo, e che cosa si intende fare? Senza allarmismi, con pragmatismo, affrontando i problemi con equilibrio e chiarezza di idee, ma senza nascondere la polvere sotto il tappeto. I bresciani hanno il diritto di sapere, e la politica ha il dovere di dare risposte. Chiare, serie e responsabili, una volta per tutte.

Summum ius
Summum ius, summa iniuria, scrivevano i latini, per dire in sostanza, che il massimo della giustizia diventa, a volte, uningiustizia, un assurdo. La Cassazione ha deciso che gli atti acquisiti dalla Guardia di Finanza attraverso laccesso nella casa del convivente, nella quale il soggetto evasore dichiaratamente risiedeva, sono nulli. Sar anche perfetta giustizia, ma rischia di essere anche un ulteriore disincentivo per il concetto di famiglia, visto che la convivenza garantisce, nella sostanza, limmunit fiscale.

Metropolitana, parcheggi autobus e ritardi


in costruzione da otto anni, la metropolitana di Brescia. Ma pare che, a una settimana dalloperativit, manchi il progetto di revisione del sistema di trasporto di superficie, manchino gli accordi per il trasporto integrato con lhinterland, cos come sembra sia ancora non realizzato il piano dei parcheggi di interscambio (5.000 posti auto), senza i quali il Metrobus parte con handicap. Ma una cosa ha funzionato con eccezionale tempismo: stata costituita una societ ad hoc per la gestione della metropolitana. Con tanto di sede, di consiglio di amministrazione, di impiegati, e ovviamente di costi. Ma non esisteva gi Brescia Mobilit? E non era il giusto contenitore per un sistema di trasporto integrato?

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sQuola ! a i z i l u p di...
i

/SOnDaGGIO

WWW.bsneWs.it un 2013 MiGliore? solo se cala la benzina


l 2013 sar lennesimo anno decisivo per il futuro dellItalia. Ma i lettori di Bsnews.it almeno ad osservare i risultati del sondaggio pubblicato sul quotidiano online di Brescia e provincia nelle scorse settimane non hanno molta fiducia nel fatto che nei prossimi mesi il Paese possa uscire dalla crisi. Anzi. La stragrande maggioranza teme che le cose possano andare perfino peggio del difficile 2012. Mentre gli ottimisti sono davvero unesigua minoranza. Le cui speranze almeno dal punto di vista personale passano pi dalla difesa del posto di lavoro (cio da una legge che renda pi difficile licenziare) che da un aumento di stipendio o dalla riduzione delle tasse. Ma anche su questultimo fronte non mancano le sorprese. Il balzello pi odiato dai bresciani, infatti, non pare essere lImu, bens a furor di popolo le imposte sulla benzina. Che, lo ricordiamo, incidono per circa il 60 per cento sul prezzo dei carburanti alla pompa.

PenSi cHe nel 2013 uSciremo dal Tunnel della criSi?


Lottimismo, come gi riferito, non regna certo sovrano tra gli utenti di Bsnews.it. Pi della met (il 54 per cento), infatti, si dice convinto del fatto che questanno la situazione economica del Paese e della Leonessa subir un nuovo peggioramento. Mentre quasi un terzo del campione sostiene che le cose andranno sostanzialmente come nel 2012, dunque male. Gli incerti sono il 5 per cento. Gli ottimisti pochi di pi: soltanto uno su dieci, infatti, sostiene che nel corso del 2013 si vedranno i primi segnali di ripresa. E c da sperare che abbiano ragione loro...

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Pulizie civili e industriali

Andr peggio del 2012.

Andr come nel 2012.

Andr meglio.

Non so.

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/SOnDaGGIO
dal PunTo di ViSTa PerSonale coSa Ti renderebbe Pi oTTimiSTa VerSo il fuTuro?
Pi soldi in busta? Meglio avere maggiore sicurezza di poter conservare il posto di lavoro. Sembrano pensarla cos i lettori che hanno risposto a questa domanda. Uno su tre, infatti, pensa che a renderlo pi ottimista dal punto di vista personale sarebbe soprattutto una riforma del lavoro che renda pi difficile licenziare, esattamente lopposto di quanto sta discutendo la politica nazionale. Al
Una riforma del lavoro che renda pi difficile licenziare. Un aumento di stipendio. Una riduzione delle tasse.

CALENDARIO FIERE marzo-novembre 2013


9-10 Marzo

Radiantistica Exp
22-23-24 Marzo secondo posto, con il 26 per cento dei consensi, troviamo quindi la richiesta di un aumento di stipendio, seguita da quella di ridurre le tasse (19 per cento). Uno su dieci, infine, indica come motivo di possibile ottimismo una riforma che permetta di facilitare laccesso ai mutui. Poco meno coloro che sperano in una grossa commessa per lazienda o la societ per cui lavorano.

Fiera dellelettronica, informatica e mostra mercato radiantistico

La FiERa di Vita in campagna

Per gli appassionati di orto, giardino, frutteto, vigneto, casa e piccoli allevamenti

25, 26, 27, 28 - 30 aprile e 1 - 4, 5 Maggio

sERid

I bambini, i giochi, la festa

18-19 Maggio

mostRa mERcato E scambio


Auto, moto, accessori, ricambi depoca

Una riforma che renda pi semplice laccesso ai mutui. Una grossa commessa per lazienda per cui lavori.

leliminazione di Quale TaSSa/imPoSTa Ti renderebbe Pi oTTimiSTa VerSo il fuTuro?


Soltanto un lettore su cinque, rispondendo alla precedente domanda, ha indicato nella riduzione delle tasse la priorit del 2013. Ma anche in questo campo non mancano le sorprese. Come noto, infatti, limposta sugli immobili che ha sostituito lIci ha pesato sui conti di molte famiglie e ha suscitato pesanti polemiche, dominando anche la recente campagna elettorale. Ma il balzello che i lettori del quotidiano online sognano di abolire
Accise benzina. Imu. Iva.

fiere internazionali, nazionali, locali, open days aziendali, convegni e workshop, un calendario di eventi, volano di sviluppo e valore aggiunto per il territorio

18-19 Maggio

compRantico
24-25 Agosto

Mercato di antiquariato, modernariato e vintage

un altro. La maggioranza dei bresciani, infatti, dichiara che a renderla pi ottimista verso il domani sarebbe soprattutto leliminazione delle accise sulla benzina. LImu, in questa singolare classifica, arriva soltanto seconda (23 per cento), staccando di poco lIva (19 per cento). In coda, nellantipatia dei lettori, ci sono invece lIrpef (6 per cento) e le imposte sui rifiuti, che soltanto un lettore su 100 sogna di non pagare pi.
Irpef. Rifiuti.

FiERa dELLa caccia

Salone delle Attivit Faunistiche, Venatorie e della Pesca

31 Agosto - 1 Settembre

Radiantistica Exp

Fiera dellelettronica, informatica e mostra mercato radiantistico

13-14-15-20-21-22 Settembre

pRogEtto casa

Fiera dellArredamento, dei Complementi dArredo, dellEdilizia - Settore Sposi

4-5-6 Ottobre

R.E.a.s. powered by INTERSCHUTZ


Protezione Civile e attrezzature per lEmergenza, veicoli sanitari, antincendio, polizia locale e provinciale e sicurezza del lavoro

12-13 Ottobre

FEstiVaL dEi motoRi


1-10 Novembre

Motori, competizioni, spettacolo e raduni, contest di tuning, custom e car audio

RassEgna antiquaRia
Mostra di arte e antiquariato

15-17 Novembre

EnERgy days

Energie rinnovabili, risparmio energetico, bioedilizia, mobilit sostenibile

POLTICA & SOCIET

LA/RUBRICA
Come pensare quindi a un Paese efficiente, se produzione e lavoro sopportano il peso dellinefficienza di un ceto medievale ? Non certo privatizzando le funzioni che si pu pensare allefficientamento della macchina burocratica, forse varrebbe la pena di rimettere in discussione certezze di un tempo che oggi risultano essere inadeguate. Impiegati, funzionari e dirigenti dello Stato debbono essere inseriti in un processo meritocratico che consenta di selezionare e al tempo stesso premiare, ma soprattutto escludere dalle cariche di vertice persone inadeguate. Ma come valutare adeguatezza e merito? Si potrebbe, ad esempio, pensare di sperimentare, sulla traccia del Federalismo, il costo standard applicato ai tempi di rilascio delle autorizzazioni, al numero e modalit di risposta alle richieste del cittadino di Enti e Pubbliche Amministrazioni e dove le valutazioni non siano fatte da chi al tempo stesso attore dei servizi, ma da Ente terzo indipendente. Qualcuno potr obbiettare che le valutazioni dei risultati gi esistono nelle Pubbliche Amministrazioni, ma forse sarebbe il caso che gli obbiettivi da raggiungere fossero, non un copia incolla dellanno precedente, come avviene nelle Relazioni Previsionali Programmatiche, ma il risultato di analisi e approfondimenti se non altro aggiornati. Indispensabile, quindi, che il nuovo Governo metta da subito in agenda, oltre ai provvedimenti per lo sviluppo, elementi di supporto alla ripresa della produzione, quali i tempi standard, concentrando lattenzione sulla produttivit allinterno dei palazzi piuttosto che sui tornelli di entrata e uscita.

Dai costi standard

AI TEMPI STANDARD
crazia dellinizio 800, basata su regole, dedizione, autocontrollo e competenza, non ha nulla a che vedere con lattuale sistema di concentrazione del potere in Italia (una sorta di oligarchia se pensiamo ai vertici delle pubbliche amministrazioni) contraddistinto, sempre pi spesso, dallassenza di iniziativa, scarsa disponibilit a mutare le procedure, limitazione delle prestazioni al minimo richiesto e mancanza di risposte alle esigenze dellutenza. In altre parole la burocrazia (quella italiana emblematica) come servizio dovuto si trasforma nellesercizio di un potere, quello del timbro, che si inserisce nei vuoti della politica fino a sostituirsi ad essa e si contraddistingue con il linguaggio della complicazione. Tempi di definizione delle controverse giudiziarie, assunzione del personale, trasferimento degli immobili, tempi di attesa per il rilascio di concessioni e autorizzazioni, hanno trasformato la burocrazia da strumento ad ostacolo allo sviluppo. Se la burocrazia, da elemento per concorrere a rendere lo Stato pi efficiente, si trasforma in centro di potere e laboratorio della complicazione diviene a tutti gli effetti lostacolo al rinnovamento e alla modernizzazione. I burocrati sempre pi autocrati a servizio della loro sopravvivenza, pi che a servizio di quello Stato che li genera e li alimenta.

Gi Platone nella Repubblica delineava le caratteristiche della societ perfetta, con la suddivisione dei compiti allinterno dello Stato, tra lautorit e coloro demandati ad eseguire le istruzioni. Successivamente Aristotele riaffermava la necessit di una buona organizzazione come elemento fondamentale alla sopravvivenza dello Stato; in buona sostanza una parte della popolazione a cui attribuire compiti elevati e che attraverso unappropriata istruzione fosse in grado di perseguire gli interessi comuni. Lo stesso sistema burocratico imperiale cinese, che vanta la pi lunga opera tra le pubbliche amministrazioni di ogni epoca, per pi di duemila anni si identific con lideale raffinato dello studioso-gentiluomo, confuciano, saggio e giudizioso. Il termine burocrazia appare verso la met del XVIII secolo ad opera di Vincent de Gournays funzionario del Governo francese (pi conosciuto per la celebre espressione laissez faire) che, preoccupato degli ostacoli al commercio e allindustria, cerc di rimuoverli attraverso una regolamentazione dei monopoli governativi. Gi allora si definiva la malattia che minacciava la Francia di andare in rovina con il termine bureaumania, neologismo che appare nei dizionari allinizio del XIX secolo per indicare il poter de commessi nellamministrazione de pubblici affari e che frutto dellunione del termine greco dominio, e del termine francese bureau, che significa scrivania o ufficio. Burocrazia, quindi, che acquisisce autonomia nei confronti del potere politico, trasferendo di fatto lautorit ai funzionari che, attraverso la suddivisione dei compiti, realizzano un sistema gerarchico di responsabilit. Certo che la caratteristica della buro-

di Enrico Mattinzoli
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l guaio pi grande di noi italiani, in senso politico, la memoria corta. Fino a qualche mese fa non vedevamo lora di tornare alle urne per cacciare via una classe politica largamente corrotta ed incapace, peggiore della prima Repubblica, periodo nel quale lItalia almeno non aveva ancora problemi economici cos gravi e conclamati. Siamo andati alle urne e ne uscito quello che era lecito attendersi. Anzi, un po meno, perch il Pdl, pur fortemente ridimensionato, ancora galleggia, nonostante gli scandali e i dissesti emersi nel quasi ventennio di sua gestione del potere, e Maroni ottimo ministro ma pallido segretario sale al Pirellone al braccio di Pdl e Lega, cio di Formigoni & C. Lautentica novit costituita dalla dimensione clamorosa del successo del Movimento 5 Stelle, demonizzato da destra e da sinistra, e irriso dai media, che definivano Grillo, nel migliore dei casi, lex comico. Ora Grillo ha provocato quella che il coro dei teatranti definisce ironia della sorte la tragedia, perch la vittoria di Pirro del Pd e il duro ridimensionamento del Pdl, uniti allinsuccesso di Monti, determinano lingovernabilit al Senato. E adesso? Le alternative sono pochissime, ma potrebbero essere anche interessanti, se il prossimo governo sostituisse al concetto del Governo del dichiarare quello del fare. Ma fare che cosa? Non ci sono dubbi: le cose che gli italiani vogliono, anzi pretendono, e per averle hanno votato

Grillo, visto che Pd e Pdl si sono dimostrati sordi e ciechi. Quali cose? Quattro, per cominciare. Legge sul conflitto di interessi, che vuol dire, in poche parole, impedire che qualcuno faccia gli interessi suoi a spese nostre, della collettivit. Riduzione drastica dei costi della politica numero dei parlamentari, dei consigli regionali, delle province, dei compensi, eliminazione dei rimborsi elettorali e dei privilegi di casta usando la scimitarra, non il bisturi. Approvazione di una nuova legge elettorale, eliminando il porcellum. Rilancio dello sviluppo e delloccupazione, utilizzando i risparmi per finanziare i nuovi progetti e le riduzioni fiscali necessari. Questi sono i filoni principali, che hanno consentito allex comico di diventare il primo partito in Italia. Sarebbe paradossale se Grillo, di fronte a un progetto

di realizzazione di queste quattro linee, dicesse di no, impastoiandosi in questioni di lana caprina, come la fiducia o lappoggio esterno, per un s o un no a Bersani, ammesso che rimanga lui al timone. Cos come sarebbe tragico se lex comico dovesse spingere, nei fatti, per un governo Pd Pdl, pensando di trarne vantaggio alle prossime elezioni, fra un anno o gi di l. Perch, a quel punto, il gran rifiuto di Grillo suonerebbe come un auspicio di caos in Italia per una speculazione elettorale, perch il gran rifiuto farebbe apparire Grillo non pi come un artefice del cambiamento, ma come un fautore del peggio per tutti per la gloria di uno. Ma Grillo dovrebbe saperlo, ha dimostrato di avere fiuto politico. Per questo, dietro langolo, potrebbe esserci una svolta, e cio finalmente le riforme importanti, essenziali affinch lItalia possa ripartire.

Beppe Grillo

Roberto Maroni

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/QUI E L
RIAPERTO IL BOOMERANG, STORICO LOCALE NOTTURNO BRESCIANO
Una sfida allinsegna della nostalgia, per rimettere in pista uno dei luoghi simbolo della movida bresciana. Lo scorso novembre ha riaperto il Boomerang, storico locale notturno bresciano, che si presenta rinnovato, ma con lo stesso carattere dellesordio, avvenuto nei primissimi anni 70, quando il manager era Armando Marelli. Musica dal vivo, ballabili internazionali, una pista laterale piccola e pi discreta; ancora, uno spazio per stuzzicherie e piatti caldi e un angolo esclusivo per il piano jazz. Sono previsti eventi culturali musicali in collaborazione con le associazioni bresciane del settore per avvicinare i giovani talenti musicali al mondo dello spettacolo.

/QUI E L
XXIV CONCORSO PIANISTICO INTERNAZIONALE CAMILLO TOGNI
Si concluso il 4 marzo il XXIV Concorso pianistico Camillo Togni. La manifestazione ha visto la partecipazione di musicisti provenienti da Italia, Belgio, Germania, Svizzera, Olanda e Giappone. Lultima esibizione dei finalisti della categoria Pianoforte e Orchestra che ha visto 1 classificato Lorenzo Cossi da Trieste (in foto) , avvenuta presso lAuditorium San Barnaba, dove il maestro Roberto Misto ha diretto lOrchestra Filarmonica Italiana. Organizzato dallassociazione Mousa e dal comune di Gussago in collaborazione con il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, questanno stato dedicato al suo fondatore e direttore artistico Antonella Landucci recentemente scomparsa.

QUI & l
SUONI E VISIONI DALLUNDERGROUND
Uniniziativa musicale nata in seno a Beatlesiani dItalia Associati per promuovere la musica e momenti di spettacolo nelle stazioni della nuova metropolitana di Brescia. Come avviene per quella di Londra, o per il Subway di New York, o per la Mtropolitain di Parigi e recentemente anche per la Metropolitana Milanese, Rolando Giambelli, presidente dellassociazione musicale bresciana, ha proposto alle autorit cittadine, agli enti preposti al funzionamento della Metropolitana ed alla Fondazione del Teatro Grande di predisporre nelle stazioni della Metro cittadina delle vere e proprie postazioni attrezzate dove possano esibirsi musicisti ed artisti, ma anche dilettanti selezionati, che ne faranno richiesta.

A GARDALAND TORNA PREZZEMOLO IN MASCHERA


In attesa dellapertura della stagione 2013 del Parco, Gardaland offre la possibilit a tutti i suoi ospiti di vivere i primi tre weekend di marzo tra stelle filanti, coriandoli variopinti, mascherine, musica, animazione e tanta allegria. Dopo lo strepitoso successo dellanno scorso infatti, ritorna Prezzemolo in Maschera, una grande e divertente festa durante la quale verranno aperte le pi belle aree dedicate ai bambini e alle famiglie, dove i pi piccoli potranno assistere a magici spettacoli. Lappuntamento, che ha preso il via il 2 e 3 marzo, e si concluder nei giorni 16 e 17 marzo. Soli 15 per il biglietto combinato che comprende oltre allingresso a Gardaland Park anche quello a Gardaland Sea Life Aquarium, collegato al Parco da un simpatico trenino.

a cura di ROLANDO

GIAMBELLI

FIORI NELLA ROCCA: A LONATO IN MOSTRA LE PIANTE RARE


La mostra mercato di piante e fiori rari, che si terr dal 13 al 14 aprile alla Rocca di Lonato del Garda, questanno vedr in mostra una selezione di abiti del guardaroba privato di Marie Amlie dOrlans, ultima Regina del Portogallo: ad essi si ispireranno le composizioni floreali di Giusy Ferrari Cielo, insegnante dellIstituto Italiano Floreale. Accanto a fiori e piante, i gazebo di artigiani, un angolo caffetteria e un ristorante a buffet, lHortus Conclusus con animazione per i bambini. Fra gli eventi, Un Bouquet per la mia casa, lezioni gratuite che permetteranno ai partecipanti di creare un piccolo cesto di fiori per la loro abitazione e apprendere i segreti dellarte della composizione floreale.

METROPOLITANA: TUTTO ESAURITO PER LINAUGURAZIONE


Ben 250mila persone tra sabato 2 marzo, giorno dellinaugurazione, e domenica 3 hanno affollato le stazioni del metrobus cittadino. Questa grande opera bresciana piaciuta molto ai cittadini che ne hanno apprezzato anche la bellezza. Il costo complessivo dellopera ammonta a 777 milioni di euro al netto degli oneri: 59 milioni per chilometro, contro i 90 della linea 5 di Milano da Garibaldi a Bignami, i 116 della stessa linea da Garibaldi a San Siro, i 107 della Lingotto-Bengasi e gli 83 della FermiLingotto a Torino. Insomma: una metropolitana bella e pure economica. Ora lobiettivo di Brescia Mobilit di totalizzare 10 milioni di viaggiatori per lanno in corso.

CON BRIXIA FLORUM SBOCCIANO I FIORI IN CITT


Secondo appuntamento con i colori e i profumi di fiori e piante a Brescia. Dopo ledizione di marzo, la mostra mercato organizzata da Associazione Florovivaisti Bresciani, Comune di Brescia, Assessorato alle attivit produttive, Commercio e Marketing territoriale si terr domenica 14 aprile, in Corso Zanardelli. Nel corso della giornata, lAssociazione Florovivaisti Bresciani ha in programma una serie di incontri gratuiti con gli specialisti del verde delle aziende della nostra provincia che proporranno una selezione di piante e fiori dalle pi classiche alle diverse variet nuove e rare , per approfondire alcuni temi come: la corretta potatura, lirrigazione, i concimi da utilizzare, e molti altri argomenti rivolti ad appassionati e curiosi. Info: www.florovivaistibs.it, tel. 030.3534008, cell. 335.7708829.

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LA/rUBrICa

gentIle FarmaCIsta...
di frAnCesCo rAsTreLLI
Presidente dellOrdine dei Farmacisti della Provincia di Brescia

Manda la tua domanda a: francesco.rastrelli@dodicimesi.com

Il FarmaCIstaRISPONDE
D// Gentile Farmacista, quali sono i rimedi naturali, utili per la riduzione dei livelli di colesterolo e trigliceridi? Andrea R// Caro Andrea, unalimentazione corretta il primo e fondamentale approccio per ridurre lapporto esogeno (dallesterno) di queste sostanze. Purtroppo, molto frequentemente, necessario ricorrere ai farmaci che possono agire riducendo la produzione di colesterolo interno. Unaltra possibilit quella di cercare aiuto tra i principi naturali. A tal ne numerose ricerche hanno individuato alcune soluzioni naturali per il benessere del nostro sistema cardiocircolatorio: steroli vegetali (riducono lassorbimento del colesterolo introdotto con lalimentazione); formulazioni a base di riso rosso fermentato, gamma-orizanolo, tosteroli, policosanoli e cromo (riducono la sintesi epatica del colesterolo); omega 3 (normalizzano i trigliceridi); miscela di acidi grassi omega 3, omega 6, omega 7 e omega 9 (normalizza i trigliceridi, idrata la cute e costituisce un valido aiuto durante la menopausa); caseina idrolizzata, biancospino e olivo (regolarizzano la pressione sanguigna e la mantiene a livelli ottimali). D// Pu darmi qualche consiglio per smettere di fumare? Sabrina R// Cara Sabrina, esistono numerosi Centri per il trattamento del tabagismo dellASL di Brescia che supportano coloro che intendono smettere luso del fumo del tabacco, offrendo un intervento specialistico condotto da medici e psicologi. Il trattamento pu essere individuale (6 sedute) o di gruppo (8 sedute) a cadenza settimanale; prevede una visita medica e una valutazione psicologica iniziale; consiste in un ciclo di incontri di counseling psicologico orientati a gestire e vincere il desiderio di fumare; pu utilizzare una terapia farmacologica associata, prescritta del medico, utile a ridurre la sindrome astinenziale alla nicotina, ma anche a ridurre il desiderio di fumare. I risultati dimostrano come a distanza di 3 mesi dallavvio del programma terapeutico il 90% dei partecipanti non fuma. Pu chiedere tutte le informazioni a riguardo presso il proprio farmacista di ducia il quale pu consigliarle, anche, alcuni prodotti da banco utili alla disassuefazione dal fumo. D// Dopo la consumazione di determinati alimenti soffro di gonore allo stomaco e disturbi nella digestione. Pu essere un sintomo di intolleranza? Marta R// Cara Marta, conoscere gli alimenti non tollerati dal paziente offre lopportunit di impostare una dieta varia e personalizzata in modo da eliminare i disturbi ed evitare linsorgenza di nuove intolleranze. Il Food Intolerance Test una prova allergometrica che consente, attraverso un prelievo di sangue, di individuare le reazioni avverse a proteine alimentari. Si basa sul dosaggio di anticorpi di classe G (IgG). utile per conoscere gli alimenti che possono disturbare il nostro organismo. Leliminazione e leventuale reintroduzione graduale nella dieta quotidiana di questi elementi permette un rapido e netto miglioramento della sintomatologia. opportuno che la dieta venga condotta con la supervisione di uno specialista della nutrizione. Nelle farmacie della provincia di Brescia disponibile tale servizio con la consulenza del farmacista.

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L invecchiamento non pu essere bloccato, ma si pu fare molto per ra llentarlo. In Italia laspettativa di vita di circa 75 anni. Se una perso na mantenesse costantemente liv elli normali di ra dicali liberi, allor laspettativa di vit a a potrebbe prolu ngarsi ancora di L antiaging profile, pi. disponibile in far macia, permette di effettuare un accurato bilancio globale dello str ossidativo. Ques ess ta condizione si esplica attraverso valutazione delle la quilibrio tra la pr oduzione di radic liberi e la capacit ali antiossidante.

vALuTAZIone GLoB ALe DeLLo sTress ossID ATIvo

sLA: sCoPerTo

i sivit della Scleros e predire laggres per ato us Un gene potrebb re se es e ca (Sla) e potrebb laterale amiotrofi ta pubblicata rso. La notizia sta co de il rallentarne ala speranza reg e ture Medicine in uno studio su Na toneuroni. mo i ca ac att e tologia ch ai malati della pa zioni op e ov e condurre a nu bile. Il risultato potrebb ura inc ra co an , tia la malat terapeutiche per

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/COStUME E SOCIEt

/COStUME E SOCIEt

da caPPucceTTo roSSo a GreTel


faVole di ieri, nella ViTa delle donne doGGi

diMMi che Favola PreFerisci, e ti dir chi sei


La voce di quattro giovani donne, diverse per esperienze e stili di vita, che rivelano i segni lasciati dai racconti dellinfanzia nel loro passato, presente e... futuro.
Quale favola, raccontata da piccola, ti rimasta pi impressa (per paura, sorpresa, gioia...)? Quale ha formato/condizionato il tuo immaginario? Valentina, 29 anni, stagista: La favola dellinfanzia che pi mi rimasta impressa stata La Sirenetta. Era una figura che mi affascinava molto, evocava la libert. Poi il mare aveva per me una grande attrattiva. Marta, 28 anni, impiegata: Ero terrorizzata dalla matrigna di Biancaneve che, alloccorrenza, si trasformava pure in una strega tremenda morale della favola: non mangio mele, tuttoggi!. Laura, 27 anni, personal trainer: Cenerentola ovvio! Per quel pensiero fisso del sacrificio prima o poi riconosciuto e premiato. Mai piaciute, invece, le Biancaneve, Rosaspine e Raperonzole: tutte stordite, nullafacenti e in attesa di principi cerulei con tanto di calzamaglia! Cappuccetto Rosso, poi, non capivo come facesse a non riconoscere il lupo con tutte quelle domande, mentre Hansel e Gretel mi metteva una tristezza infinita, cos come Pollicino. Orietta, 45 anni, psicologa: La presenza o assenza delle favole nellinfanzia una delle cose che evidenzia il cambiamento educativo avvenuto da una generazione allaltra. Infatti, io non ho vissuto direttamente un rapporto con le favole nella mia infanzia: quando ero piccola si usava poco raccontarle ai propri figli, ed io non ho avuto la fortuna di avere dei genitori che mi facessero compagnia in questo modo. Non c quindi una favola che sento mia. Peccato! Perch la letteratura infantile bellissima e molto utile per la crescita. A quale favola, ascoltata nellinfanzia, hai attribuito nuovi significati, riettendoci da adulta? Marta: Ad Hansel e Gretel: da piccola giustificavo labbandono dei due figli nel bosco con il dettaglio, non trascurabile, che la mamma in realt era la matrigna. Ero certa, infatti, che la propria madre non avrebbe mai pensato di abbandonare il proprio figlio per nessuna ragione al mondo, tanto meno perch non avevano abbastanza da mangiare. Invece, crescendo, ho appurato, purtroppo, che le mamme sono capaci di cose ben pi atroci nei confronti dei loro figli. E ne ho tratto un secondo insegnamento: la realt, molto spesso, supera la fantasia. Orietta: La storia di Dumbo, molto amata da mio figlio, molto bella perch trasmette un messaggio positivo: una caratteristica negativa, come le orecchie troppo grandi (causa di derisione da parte degli altri), pu diventare unoriginale ed utile opportunit (poterle usare come ali per volare!) . esiste una favola che, per te, ha dei risvolti morali/ educativi da tramandare? esiste, invece, quella da non raccontare? Valentina: Credo che tutte le favole, per lo meno le pi conosciute, abbiano un risvolto educativo: del resto, il protagonista che alla fine trionfa incarna sempre delle virt. Non mi viene in mente una favola da non raccontare... Certo Hansel e Gretel pu impressionare un bambino, per via della strega che mangia i bambini. Marta: Credo che tutte le favole debbano essere raccontate per favorire lo sviluppo e la formazione dei bambini. Il loro scopo di offrire loro un supporto morale, perch aiutano a chiarire tematiche e ad esorcizzare ansie e paure che, senza la metafora della fiaba, sarebbero complesse da spiegare. Penso che ogni racconto che tenti di trasmettere un insegnamento morale valga la pena di essere tramandato; viceversa, tutte le storielle che non rispettano questo schema, si possono tralasciare. Orietta: Non credo esistano favole che non vanno raccontate (tranne magari quelle molto cruente), ogni bambino sceglie quella che sente pi sua e non si stanca mai di ascoltarla. Hai una favola famigliare, o una storia regionale, che senti tua e tramanderai? Valentina: Non mi sono mai state raccontate favole regionali, solo racconti gotici su fantasmi eccetera presumibilmente veri e tramandati di generazione in generazione. Marta: Sono cresciuta a pane e fiabe dei Fratelli Grimm (Cappuccetto Rosso), Andersen (La principessa sul pisello), Esopo (La volpe e luva), De La Fontaine (La cicala e la formica). Sar quindi sentimentalmente legata a loro, ma un dato di fatto che a mia figlia sto raccontando quelle!. Laura: Forse racconter la favola di Ghibeto, in dialetto bresciano, lunica che mi facevo raccontare da mio pap. Tipica storia agreste!. Orietta: Limportanza della favola, a prescindere, sta nellessere uno strumento che permette a genitori e figli di passare un po di tempo insieme, vicini: spesso un rito (quello della sera prima di addormentarsi) e i riti sono importanti, danno sicurezza e tranquillizzano.

di ALessAnDrA TonIZZo

molto pi difficile giudicare se stessi che gli altri, se riesci a giudicarti bene segno che sei veramente un saggio. Cos diceva Le Petit Prince nellomonimo celebre racconto di Antoine de Saint-Exupry che, ancora oggi, non smette di commuovere grandi e piccini, segno che le novelle per linfanzia valgono per la vita intera, non si esauriscono mai e hanno un valore tutto speciale. Soprattutto nellesistenza delle donne che, storicamente, venivano ammansite tramite storie e leggende, le quali, passando di bocca in bocca e di era in era, cercavano di imbrigliarne lo spirito indomito e terrigno. Clarissa Pinkola Ests, poetessa e psicoanalista jungiana, nel suo storico trattato Donne che Corrono coi Lupi (trascrizione e analisi, in chiave psicologica, delle antiche storie sullarchetipo femminile, provenienti da tutto il mondo), gi negli anni Novanta metteva in guardia il femminino represso, inneggiando alla donna selvaggia, colei che insegue la sua vera natura senza esserne spaventata. Di acqua sotto i ponti, da allora, ne passata: il cosiddetto sesso debole non pi tanto ingenuo anzi, a tratti, la voluta (e tuttora cercata) parit lha reso cos combattivo da intimorire il maschio , ma le favole restano sempre quelle, con la languida principessa di turno in perenne attesa di salvataggio, da Cenerentola a Biancaneve, passando per La principessa sul pisello e Raperonzolo. Mentre la nostra storia, oggi, potrebbe assomigliare di pi alla protagonista del truculento Barbabl di Perrault ragazza ficcanaso che si riscatta nel finale, incastrando il marito omicida , spinte dalla nostra disarmante curiosit da sempre, accipicchia, unarma a doppio taglio ci aggiriamo comunque nel mondo reale portando con noi residui di racconti fatati, di quella polvere di stelle, insomma, che scendeva a cascate sul nostro lettino rosa shocking nellora della storiella serale. Infatti, da inguaribili ottimiste, cerchiamo sempre il lieto fine, nei romanzi come nei film, perch la nostra vita, in fondo, deve assomigliare almeno un po a una fiaba a tinte pastello, anche se il traguardo passato dalla ricerca del buon partito alla realizzazione personale, e la nostra torre davorio non si trova nellala nord del castello quanto pi vicino al... casello autostradale. Come dire, parafrasando Jessica Rabbit, non colpa nostra, ci hanno raccontate cos.

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ElettroLeader
Progettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici

/SalUtE

IMPLAnToLoGIA, unA soLuZIone MoDernA eD effICACe

Dal 1987, la nostra societ opera nel campo della fornitura e messa in opera di impianti elettrici civili ed industriali ed automazione aperture civili ed industriali. In continuo aggiornamento, oggi siamo pronti ad offrire alla nostra clientela anche il ramo Fotovoltaico, con la seriet tecnica e commerciale che ci viene riconosciuta da sempre. Se volete realizzare un impianto fotovoltaico contattateci liberamente, saremo lieti di consigliarVi al meglio e di chiarire i Vostri dubbi.

LA CHIRURGIA IMPLANTARE A CARICO IMMEDIATO LA TECNICA APPLICATA QUOTIDIANAMENTE DAL DOTTOR SAVERIO FERRARI PARABITA NEGLI STUDI DI BRESCIA E DI BERGAMO.
comfort maggiore. La fase post-intervento pi breve rispetto al passato e in questo contesto si ampliano le possibilit di utilizzare la chirurgia implantare a carico immediato anche su persone di salute cagionevole. Una tecnica che la ricerca clinica applicata e tutta la bibliografia riconosciuta indica con una percentuale di successo molto elevata. La semplicit dellintervento e il minimo rischio chirurgico precisa il dottor Parabita ci consentono di operare anche pazienti con patologie come il diabete, nefropatie o malattie cardio-vascolari. Vi sono degli effetti collaterali, ad esempio nel post-intervento? No spiega Parabita , perch la semplicit il valore aggiunto di questa metodica. Non abbiamo casi di gonfiore e/o sofferenza, anche in situazioni estremamente complesse. una tecnica costosa? Lutilizzo degli impianti di ultima generazione abbrevia i tempi di attivit sul paziente, inoltre non utilizziamo componenti specifici per la realizzazione della protesi. Tutto ci determina una minore esposizione economica da parte del paziente per affrontare lintervento. Quali materiali si utilizzano in questo tipo di interventi? Innanzi tutto bisogna dire che si tratta di dispositivi medici che rispondono alle normative di sicurezza vigenti. Quelli emergenti sono in titanio, metallo riconosciuto come il pi biologico. Quanto tempo passa fra lintervento e la protesi? Con i protocolli utilizzati nei miei studi di Brescia e Bergamo conclude il dottor Saverio Ferrari Parabita la protesi provvisoria viene fissata nella bocca del paziente immediatamente dopo aver inserito limpianto.

ELETTROLEADER S.R.L. Progettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici

Sede legale Via Belvedere n.20 - 25124 Brescia Sede operativa ed amministrativa Via DellArtigianato n.72 25039 Travagliato (Bs) Tel. e fax: 030.6863754 030.6624155 E-mail elettroleader@elettroleader.it; amministrazione@elettroleader.it http://www.elettroleader.it

ualunque ne sia la causa, la perdita di uno o pi denti comporta conseguenze gravi sia per il corretto funzionamento della masticazione sia per lestetica. I denti rimasti tendono, con il loro movimento, ad occupare lo spazio rimasto vuoto, i contatti fra i denti delle arcate vengono modificati e la chiusura della mandibola non pi corretta, creando al paziente notevoli disturbi, qualche volta purtroppo irreversibili. Masticare il cibo diventa difficile con problemi sia per lapparato masticatorio sia per quello digestivo. La salute della bocca a rischio precisa il dottor Saverio Ferrari Parabita e questa situazione favorisce linsorgere della carie sui denti rimasti e rende pi difficoltosa unigiene corretta. La soluzione pi moderna ed efficace, applicata quotidianamente negli studi di Brescia e di Bergamo del dottor Parabita, limplantologia. Questa tecnica consente infatti di sostituire il dente o i denti mancanti imitando in modo efficace la forma del dente naturale ed impiantandolo. Come in natura, anche con questa tecnica losso a sostenere la radice dellimpianto dentale, che in titanio. La forma molto simile ad una vite con il filetto che entra nellosso ed una parte che emerge con una forma di dente ridotto, piccolo. Sopra a questa parte emergente viene in una fase successiva fissato il dente artificiale che solitamente in ceramica anche se la nuova frontiera aggiunge Parabita lo zirconio. La tecnica adottata negli studi del dottor Parabita quella definita a carico immediato, quella cio che consente al paziente di uscire dallo studio dentistico dopo lintervento potendo gi masticare e sorridere. Negli anni, le tecniche e i materiali utilizzati dai dentisti, si sono profondamente evoluti ed oggi chiara lesigenza, da parte dellodontoiatra, di avere a disposizione dei prodotti semplici, affidabili, sicuri cos come dei protocolli chirurgici poco invasivi come quelli utilizzati nei nostri studi, precisa il dottor Parabita. Tanti sono i vantaggi per i pazienti. Dal momento che latto chirurgico poco invasivo, il paziente ha un

Il dottor Saverio Ferrari Parabita

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/WHat S Up?

/WHat S Up?
Perch proprio vero, la maleducazione ci rende orrendi, senza se e senza ma. E, se un piccolo gesto isolato di stizza ci pu anche stare, per il resto non esiste alcuna giustificazione plausibile: le piccole cattiverie inferte agli altri non azzerano le nostre altrettanto piccole infelicit, ma le amplificano in una scarica dadrenalina che lascia lamaro in bocca e un peso sullo stomaco. Quello delle tante cattiverie mignon che savverano non appena cediamo il passo alla maleducazione. La gentilezza, come un virus, coinvolge chiunque ne venga a contatto. Il 13 novembre loccasione perfetta per diffonderla: questo uno degli slogan, scelti da Gentletude associazione che si batte per un mondo migliore depurato dallaggressivit, dallarroganza e dalla maleducazione per lanciare la Giornata Mondiale della Gentilezza, che si celebra, appunto, ogni 13 novembre. Virus contro virus: una via duscita, allora, c. Certo, applicarlo un giorno solo poca cosa. Possiamo sin dora prepararci a celebrare questa data, per il prossimo autunno, come si deve, magari stampando dal sito www.gentletude.com i tipici bigliettini dellorganizzazione (sui quali si legge: ci sono giorni che non sono uguali agli altri. Facciamo di tutto per ritrovare il piacere di essere gentili. Grazie) esponendoli in bar, ristoranti, hotel e negozi; sui tavolini, nelle camere, o consegnati direttamente con le consumazioni, gli acquisti; sulle scrivanie dei dipendenti magari con un dolcetto o una caramella, nelle sale riunioni, negli spazi comuni. Ma intanto, quotidianamente, potremmo gi farci contagiare da chi, di cortesia, ci vive gi.

bruTTo maleducaTo!
al PeGGior ViruS dei Giorni noSTri c rimedio
di ALessAnDrA TonIZZo sistono giornate, che a volte si stemperano in (terribili) settimane, durante le quali ci sembra di vivere in una pellicola horror: c un male oscuro che ci contagia, e non sappiamo dargli nome. Ma, se facciamo un bel respiro e contiamo fino a dieci, capiremo subito che si tratta di maleducazione. Semplice. Spesso inizia tutto con un velo di stanchezza, data dallineluttabilit del quotidiano che, con la sua routine, ci mette un pesante giogo sulle spalle e un fitto paraocchi; mentre la mente singrippa di cose da fare quasi sempre le stesse, in sequenza ritmata e il corpo obbedisce, indolenzito, ad ottusi richiami automatici, percorriamo traiettorie satellitari, a velocit sostenuta, per raggiungere con efficienza i nostri obiettivi primari. Accade cos che la mattina, appena svegli, gli occhi ancora socchiusi, ci fiondiamo in bagno seguendo la nostra personale scorciatoia (scavalco il cane, taglio langolo, dribblo le ciabatte e accorcio di 30 secondi la distanza tra me e il tubetto di dentifricio), con le mani che gi si muovono frenetiche in attesa dafferrare spazzolino, sapone e deodorante. Poi arriva lui, o lei, con lidea sagace di sconvolgere i vetusti piani familiari, quelle sottili autostrade immaginarie che, in anni di rodaggio, hanno solcato strati e strati di solido parquet. Ed scontro. Un bum sordo. Quel che basta per svegliarci del tutto, guardarci in cagnesco, mandarci a quel paese ed iniziare una giornata pericolosamente maleducata.

Oramai, siamo come la pallina di Galileo sul suo piano inclinato: nulla ci pu pi fermare, lenergia compressa che ci scava dentro davvero perpetua, e irromper in mille piccoli frammenti di villania. Si prosegue, difatti, con il vicino di casa, pronto come al solito a salutarci mentre cinfiliamo in auto (non ci limiteremo ad ignorarlo, ma rivolgeremo uno sguardo di disapprovazione alla sua mise casareccia), con il lavavetri allincrocio, con il compagno dufficio, persino con noi stessi (guardando il nostro riflesso al bancone del bar, mentre il cappuccio si fredda, ci troveremo un po grigi, stropicciati e distorti: insomma, proprio brutti), in una screanzata spirale dincivilt.

Si chiama Michael Landy, classe 1963, uno degli Young British Artists e, nel 2001, ha letteralmente distrutto ci che possedeva (ben 7.227 beni, passaporto e cimeli di famiglia compresi), restando nudo di tutto; un gesto estremo contro il consumismo, il suo, volto a far emergere il lato pi umano degli individui: lempatia, che porta direttamente alla gentilezza, alla cortesia. Landy, al tempo di questimpresa (che porta il titolo Break Down), vissuto grazie alle mani tese di innumerevoli sconosciuti, ed oggi continua la sua dirompente opera artistica con Acts of Kindness, unenorme e nomade installazione che democratizza la gentilezza e che, fino a tutto il 2012, stata esposta nella metropolitana londinese: omini stilizzati senza precisa identit (n sesso, n razza) sono uniti mano nella mano, come le fermate dellunderground stessa, sottolineando il fatto che, ci piaccia o no, siamo tutti connessi luno allaltro.

La prossima volta, davanti a quel passante che ci urta senza chieder perdono o allennesima commessa che scova mille difetti alla nostra fisicit, invece di sparare a zero, di lasciarci contagiare, spezziamo la catena di questo virus decisamente cattivo. Domandiamoci contro cosa abbiano cozzato costoro, allelettrico suono della sveglia, e porgiamogli di rimando un bellissimo, ampio sorriso.

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/sport

Brescia scopre la bellezza del calcio a 5 grazie a Italia e Portogallo, protagoniste al San Filippo.

Solo per le dimensioni del campo

Sport minore?
ca del calcetto, che in tempi non sospetti abbiamo esaltato in tutto il suo splendore. altrettanto doveroso, tuttavia, raccontare il rovescio della medaglia, quello di una disciplina sportiva di assoluto valore. I bresciani se ne sono accorti lo scorso 13 febbraio, quando il centro sportivo San Filippo ha ospitato lamichevole tra Italia e Portogallo, un grande evento che ha radunato nel palazzetto cittadino circa 2mila spettatori, molti dei quali al primo approccio con il futsal. In parecchi ne sono rimasti rapiti, e le evoluzioni di cheerleaders e danzatrici nellintervallo non centrano. Il merito tutto dello spettacolo offerto da azzurri e lusitani, perfetti sconosciuti al grande pubblico ma brillanti protagonisti di questo sport, come hanno dimostrato nellindimenticabile incrocio ai Mondiali dellanno scorso, quando la selezione da Menichelli si imposta sui rivali con un epico 4-3 in rimonta prima di mettere al collo il bronzo iridato. Roba degna dello storico ritornello Italiagermaniaquattroatre, partita tatuata sulla pelle dei calciofili. Sul parquet bresciano le due squadre hanno confezionato uno spot irresistibile, mettendo in vetrina la bellezza di una disciplina coinvolgente e libera dai condizionamenti di tatticismi eccessivi, dove intensit, tecnica e fantasia pre-

di BRUNO FORZA

iamo abituati a considerare il calcio a 5 come semplice valvola di sfogo per scapoli e ammogliati over 35, come se quel campo in miniatura fosse stato ideato appositamente per giocatori fin troppo maturi, un ripiego per evitare di lasciare i polmoni sui campi a 11 e a 7 giocatori. Nellimmaginario collettivo bresciano il giocatore di calcio a 5 un impiegato che ha messo sotto chiave i muscoli addominali sostituendoli con la nostrana baghetta e che mentre in campo pensa gi alla birra goliardica del post partita. Lungi da noi denigrare la sfera hobbisti-

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valgono su tutto il resto. Il risultato pi importante la risposta del pubblico, che fatica a restare incollato sulla sedia e si fa trascinare volentieri da colpi di genio, parate feline e da quel contorno stile Nba che rende il tutto pi accattivante. Certo, la notte internazionale stata farcita di ingredienti fuori dal comune, con la fanfara degli alpini a intonare gli inni nazionali, parecchi bambini sugli spalti e un fenomeno come Ricardinho a illuminare la scena. Il calcio a 5, per, pu fare la differenza a tutti i livelli. Lo dimostra la sua natura vicina al basket non solo per il numero dei giocatori in campo, ma soprattutto per un regolamento che spinge al fair play e al divertimento. La panchina, inoltre, il naturale prolungamento del campo e la sostituzione considerata una risorsa per il gruppo. Eppure a Brescia questo sport non decolla. Non c una squadra che rappresenti la citt e i numeri sono ai minimi termini, sia tra i giovani sia tra i senior. Nel corso della presentazione di ItaliaPortogallo il presidente della Figc Alberto Pasquali si espresso a riguardo: Intendiamo portare il messaggio del calcio a 5 allinterno delle scuole per rilanciare un movimento importante. Moltiplicheremo le nostre forze sul territorio. La speranza che si passi dalle parole ai fatti, magari con laiuto della prossima Giunta comunale, perch la magica notte di futsal del San Filippo non resti fine a se stessa.

LA PARTITA ITALIA PORTOGALLO 2-4


ITALIA: Barigelli, Ercolessi, Lima, Fortino, Saad. (Romano, Leggiero, Honorio, Merlim, Cavinato, Urio, Delpizzo, Fragassi, Mammarella). All. Menichelli. PORTOGALLO: Benedito, Leitao, Joel, Goncalo, Ricardinho. (Paulinho, Cary, Arnaldo, Cardinal, Fernandes, Joao Matos, Fabio Lima, Andr Sousa). All. Jorge Gomes. Arbitri: Lumbreras, Henych. Reti: pt 1, 3 Ricardinho, 3 Honorio; st 1, 13 Cardinal, 7 Leggiero. Note: ammoniti Merlim e Honorio. Serata storta per gli azzurri del futsal, battuti 4-2 dal Portogallo nellattesissima amichevole al San Filippo. La prestazione c stata, il risultato no. stata una giornata lunga, quella del remake dei quarti di finale mondiali, iniziata nel pomeriggio con le sfide tra rappresentative giovanili bresciane e proseguita con lamichevole in famiglia tra le giovanissime del Brescia femminile. Infine faccia a faccia tra due formazioni open del Csi: Faggi di Eva e Filippin Rettifiche (2-2). Il resto lhanno fatto i campioni in campo, protagonisti di una partita vera e combattuta. Partenza shock per lItalia, che dopo tre minuti gi sotto 2-0 per effetto della doppietta di Ricardinho. Honorio riapre i giochi, e Benedito deve superarsi per negare il pareggio agli azzurri. Dopo lintervallo Cardinal porta i suoi sul 3-1 prima della replica di Leggiero da posizione defilata. Le speranze tricolore si riaccendono, ma a spegnerle ci pensa il solito Cardinal, che fugge sulla sinistra, dribbla Barigelli e sigla il poker. Vince il Portogallo, ma stata comunque una grande serata.

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