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Pensieri di

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Stefano Agostini Bruno Bozzetto Ettore Pirovano Sonia Rottichieri

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Strade e quartieri
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3 DODICI MESI // novembre 2012

IN QUESTO nUmero
Laperitivo Bruno Bozzetto: Anche il signor Rossi non ne pu pi dello spread Opinioni Ettore Pirovano: Non mi dispiacerebbe fare il sindaco di Bergamo Prodotto & mercato Stefano Agostini: Italiani grandi innovatori, quel che manca il sistema Paese Strategia dimpresa Sonia Rottichieri: Il sesso? una cosa bella e conta tantissimo Bacheca Quegli incerti destini immobiliari delle ex caserme di Bergamo Inside Inchiesta. Gruppi acquisto solidali: Tutti insieme risparmiosamente 13 14 17 18 21 22 25 26 29 33 40 43 52 56 61 64 80 86 88 91 96 98 101 102 105 109 Strade e quartieri: Via Pignolo Hinterland: Mozzo Odysseus 2012: Navigare nelle idee Viaggio in provincia: Bassa Orientale Covo, Calcio, Antegnate, Fontanella, Pumenengo Tra Bergamo e Brescia boom di stranieri Universit di Bergamo: lalto valore dellapprendistato Parete Nord La citt delle donne Rospo, ti bacio o ti salvo? Basket: la carica dei diecimila Al cinema Whats up? Ridi che ti passa successo Soluzioni immobiliari di prestigio

MESI

Mensile di attualit, economia, inchieste, opinioni e cultura da Bergamo e dal mondo. Novembre 2012 Anno I - Numero 7 Rivista mensile - 1,20 Registrazione Tribunale di Bergamo n. 10/12 del 16/03/2012 Hanno collaborato Silvio Bettini, Donatella Car, Alessandro Cheula, Marco Cimmino, Mario Conserva, Laura Di Teodoro, Giovanna Dolci, Fulvio Facci, Bruno Forza, Lorenzo Frizza, Roberto Giulietti, Laura Bernardi Locatelli, Sara Noris, Antonio Panigalli, Lelia Parisi, Massimo Rossi, Giuseppe Ruggieri, Rosanna Scardi, Daniele Selini, Giordana Talamona, Donatella Tiraboschi, Alessandra Tonizzo. Fotografie Sergio Agazzi, Umberto Favretto Agenzia Reporter, Rolando Giambelli Il Fotogramma,Vincenzo Lombardi, Patrick Merighi Brescia in Vetrina, Cristina Minini, Archivio Sales Solutions Pubblicit

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MESI 12novembre 2012

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L
The Anthony Morgans Inspirational Choir of Harlem
DRIVEPD

APERITIVO

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Lestinzione dei dinosauri

DAI CREDITO ALLA SOLIDARIET - 11A EDIZIONE

19 dicembre 2012 alle ore 21.00 Teatro Donizetti - Bergamo


Lintero ricavato del Gospel di Natale - organizzato dalla Fondazione Credito Bergamasco - sar devoluto allIstituto di Riabilitazione Angelo Custode di Predore (Bergamo), a sostegno delle meritevoli attivit in favore di persone affette da disabilit fisiche, sensoriali e psichiche in et evolutiva. I biglietti per assistere allo spettacolo saranno in vendita a Bergamo presso la biglietteria del Teatro Donizetti (tel. 035 4160601/2/3) a partire dal giorno 5 novembre 2012 fino a esaurimento. I prezzi dei biglietti, comprensivi di prevendita, sono: Platea primo settore euro 20,00 cad. - Platea secondo settore 15,00 cad Palchi euro 15,00 cad. - Prima e Seconda Galleria euro 10,00 cad. Vendita on line al sito www.vivaticket.it Per maggiori informazioni:

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e-mail: segreteria.generale@creberg.it

a sera, dopo aver visto programmi come LInfedele, Ballar, Piazzapulita, LUltimaparola, non riesco subito a prendere sonno. Angoscia, rabbia e frustrazione, amalgamate da unapprensione di fondo, prendono il posto dellottimismo che, normalmente, mi pervade durante il giorno. Al termine di quelle trasmissioni pi o meno urlate da cassandre, commentatori giacobini, politici sconclusionati ed esperti sconosciuti e spesso improvvisati, con i poveri conduttori che si affannano a cercare di dare un senso a quelle babele di dichiarazioni, le due domande che mi assillano sono: come si arrivati a questo punto? Cosa succeder nellimminente futuro? La sensazione che stia per succedere qualcosa di epocale violenta e con lo zapping sui tanti nuovi canali del digitale terrestre, cerco qualcosa che mi distragga e mi rilassi. Da qualche tempo mi fermo su D-MAX, un canale dove dei tizi svuotano cantine cercando un vecchio flipper o un coltello di Pecos Bill da rivendere agli appassionati con lauti guadagni, o un ex-marine spiega come si usa e i vantaggi di una mitragliatrice da 5.000 colpi al minuto o del nuovo Hummer con cannone a puntamento laser. Gi, ho pensato: Cavoli! Sabato vado subito a comprarmelo. Trasmissioni che, o ti puliscono la mente o te la radono al suolo (quasi come Veline). Qualche giorno fa, sempre sul mio amato D-MAX, mi imbatto in una trasmissione dove un ricercatore teorizzava la sua recente scoperta sul leggendario Tirannosaurus Rex, spiegando

come la sua morfologia lo portasse ad essere un divoratore di carogne e non un predatore di animali vivi. Molto interessante! Mentre mi coricavo pensando a questa appassionante rivelazione, pensai ai dinosauri. Quei giganteschi e potenti rettili dominarono Gaia per 160 milioni di anni. Erano i pi forti. I mammiferi esistevano gi ma erano specie inferiori, piccoli roditori che vivevano sotto terra e se mettevano il naso fuori, diventano cibo per i carnivori migliaia di volte pi grandi di loro. Poi nel Cretaceo, dopo centinaia di secoli di potere, un meteorite grande come lisola dElba cadde nel golfo del Messico e con una potenza di migliaia di atomiche, sconvolse il mondo. Una nube di calore e polvere nel giro di pochi minuti estinse Gigantosauri, Spinosauri e Tirannosauri; tutti i dinosauri sparirono cos per sempre dal nostro pianeta. Dopo qualche tempo, finito il calore e depositata la polvere i piccoli roditori uscirono dalle tane sotterranee che li avevano salvati e da allora i mammiferi si evolvettero e conquistarono il mondo. Nellappoggiare la testa sul cuscino mi sono sentito come uno di quei topolini indifesi, smarriti ed impotenti, come i tanti cittadini, lavoratori, artigiani, piccoli imprenditori che temono di essere divorati dai dinosauri predatori di oggi: le multinazionali, le lobbies politiche, la grande finanza. Sorridendo, mi sono addormentato sereno, certo che il nuovo meteorite stava arrivando e che il mondo sarebbe ritornato presto di tutti i topolini.. Giorgio Gosta
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P anche iL signor rossi


ENSIERI DI

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Troppi incompetenti in carriera. E fanno danni


amici e parenti, poi ti ritrovi a chattare con sconosciuti allaltro capo del mondo. Nel corto Meritocrazia dipinge la storia italiana fatta di raccomandazioni. Chi non sopporta? Ce lho con i politici che rubano. Persone come Alessandro Carloni e Luca Prasso, talenti della Dreamworks, o Enrico Casarosa, alla Pixar, sono scappati dallItalia. Un paese dove gli incompetenti ai vertici creano danni e sono promossi. Bisogna ripulire il Paese, anche se unutopia. Matteo Renzi predica bene? A parole s, ma bisogna vederlo nei fatti. I politici parlano del sesso degli angeli, invece di essere vicini alla gente pensano a come coltivare il proprio orticello. E di Monti che dice? Dico solo che ha fatto qualcosa, le cose pi facili: tassare chi gi pagava. Per il resto, ha le mani legate. Di cosa ha bisogno lItalia? Un kamikaze, un dittatore, un illuminato. Qual stato il momento pi bello della sua vita? Sono tantissimi, dalla nascita dei miei quattro figli, allincontro con mia moglie, dalla nomina allOscar per Cavallette, alla laurea honoris causa conferitami dallUniversit di Bergamo. Non c che dire, sono un uomo fortunato.

non ne pu pi deLLo spread


di rosAnnA scArdI

A colloquio con bruno bozzetto, il celebre fumettista e regista bergamasco. Litaliano medio oggi ancora pi depresso e arrabbiato, vittima dellaccanimento sui poveri diavoli, dellImu e delle tasse
Sarei diventato uno scrittore. Mi piace inventare storie, anche se scrivere una sceneggiatura pi facile, perch crei un racconto funzionale per altri personaggi. Come ha iniziato a disegnare? Non ho mai studiato disegno, era nel mio dna. Mio nonno, Gerolamo Poloni, era un grande affreschista. Una passione che, tramite mia mamma, arrivata a me. Solo che io non volevo ritrarre qualcosa, ma farlo muovere. Chi lha aiutata? Mio padre. stato lui ad aiutarmi, realizzando la parte tecnica. Mi serviva una macchina che scattasse i fotogrammi dei disegni su un pianale, coperta da un vetro e con due lampade laterali. Lui me la costru sullasse da stiro di mia mamma. E cos mi aiut a produrre Tapum! La storia delle armi che avevo inventato durante il periodo degli esami di maturit. Era il 1958. Il corto fu proiettato a Cannes attirando attenzioni importanti. Tapum! una satira sulla guerra intesa come connaturata alla storia delluomo. La sua idea cambiata? No. Allora avevo letto Listinto di uccidere di Robert Ardray. Secondo lantropologo americano se luomo riuscito a sopravvivere e sterminare animali con zanne e artigli perch uccidere una necessit. E poi, tutte le invenzioni nascono da ricerche belliche che sono poi state trasformate. Ora a cosa sta lavorando? Ho preparato il lungometraggio Il mistero del Viavai, un soggetto di fantasia sui danni da sfruttamento ambientale, ma in attesa di finanziamento. Dunque, un ecologista. In che modo rispetta lambiente? Uso il buon senso. Mi muovo il pi possibile a piedi o in motorino. Separo i rifiuti, quando mi lavo i denti non spreco acqua e spengo le luci inutili. Non si possono delegare le colpe dellinquinamento ai politici, n si pu immaginare di chiudere le centrali nucleari. Per, se ognuno di noi adottasse piccoli accorgimenti, potremmo fare la differenza. Altro lavoro recente il corto Once sulla differenza tra i comportamenti di oggi e quelli di una volta. Nostalgia? Tutto cambia, dalle vacanze al fumo, dalla musica al cinema. E pensiamo sempre che il passato sia migliore. La verit che siamo portati a rivalutare gli anni della giovinezza. Dal canto mio, posso dire che c stato un imbarbarimento nei gusti.

runo Bozzetto, lei animatore, fumettista, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. In una parola come si considera? Faccio di tutto e, come tale, rimango un dilettante, ma mi piace la definizione di comunicatore o cineamatore. Si dice nomen omen, nel nome il proprio destino, ma se non si fosse chiamato Bozzetto, cosaltro avrebbe fatto?

monti? Ha le mani legate


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A 74 anni come vive la maturit? Fisicamente, si sta peggio. Ma c da dire che viviamo mentalmente e va bene finch si hanno idee, entusiasmo e voglia di fare. Purtroppo, spesso si vedono idiozie premiate e lavori stupendi che passano inosservati. Questo non giova allo spirito. Cos loriginalit? Distaccarsi dagli altri a tutti i costi. Guardare il mondo con unottica e una prospettiva diverse, come successo a grandi scrittori e registi. Il tutto senza volgarit o violenze. Ci pare di capire che non ama il Grande fratello. Per me va bene rinchiudere degli sconosciuti, altamente selezionati, in una casa per tre mesi. Per non riprenderei nulla. E starei a vedere cosa succede. Invece, cosa le piace? Su Youtube ho scoperto i cartoni Bird box, li avrei voluti creare io. Mi danno ossigeno in tempi come questi in cui siamo bombardati da pessimi film e cattiva tv. famosa la saga del Signor Rossi, simbolo dellitaliano medio di mezzet, da lei inventata a partire dagli anni Sessanta. Com cambiata questa figura? un uomo ancora pi depresso e arrabbiato. Vittima dellaccanimento sui po-

veri diavoli, dellImu e delle tasse. In una vignetta deve sparare a un cowboy che al posto di essere Tex si chiama Tax. A proposito di Ue, ha prodotto Europa vs Italia, riprendendo in modo sarcastico alcuni stereotipi. Ho ricevuto centinaia di lettere da tutto il mondo in cui mi dicevano che si sentivano come noi, bastava cambiare la bandiera. Gli unici a non avermi scritto sono stati i tedeschi. Cosa pensa della Merkel? Sta sullaltalena. Un giorno d ragione a Monti, il giorno dopo deve riappacificare il suo popolo. Anche lo spread offre spunti? Eccome, il Signor Rossi non ne pu pi. Va al bar e ordina una bottiglia dacqua minerale. Il cameriere gli domanda: con o senza spread? E poi c il pappagallo che non fa che ripetere la cantilena: lo spread va su, lo spread va gi. Cosa pensa del 3d? Lo apprezzo, rende pi vera la recitazione, anche se non lo uso. iscritto a Facebook? S, una sorta di vampiro che succhia via il tempo e crea dipendenza. Ritengo che ci sia un nesso tra i ventuno milioni di disoccupati nel mondo e il numero di utenti. Allinizio accetti solo lamicizia di

la scheda
Bruno Bozzetto, classe 1938, nato a Milano e cresciuto a Bergamo, nella sua carriera ha realizzato sei lungometraggi e centinaia di cortometraggi. Fra questi Cavallette, candidato allOscar nel 1991, una serie di filmati educativi per Quark e le avventure del Signor Rossi. Nel 2008 ha ricevuto il Premio De Sica alla carriera.
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O
di AnTonIo PAnIGALLI

PINIONI

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astuzia o furBizia?
quindi del benessere.
(Italia, contributi alla variazione del PIL pro-capite, espressi in valori % medi annui)

ensando agli ultimi fatti di cronaca, alla loro continua e incessante reiterazione, e provando a correlarli alla devastante situazione del sistema Italia, non si pu non riflettere sulla ignorante furbizia che la classe politica degli scandali regionali come quello dei giovani delle universit di Calabria (fino a sette 30 e lode in un giorno, neppure Albert Einsten), solo per portare un esempio recente continua a esercitare in un paese ormai malato di mancanza di cultura di rinnovamento e di dimenticanza dei valori di base di una societ civile. Per poter intraprendere un nuovo cammino di prosperit, se non proprio di crescita (anche perch la crescita allinfinito non pu esistere), bisogna tenere ben presente che la prosperit economica cambiamento, sicuramente nella quantit e sempre di pi nella qualit. ormai troppo lungo il periodo nel quale la mala politica, il cattivo assistenzialismo sindacale, leccessiva furbizia dei singoli, delle corporazioni e della societ nel suo insieme hanno portato ad una costante decrescita della produttivit e
(PIL pro-capite, USA=100)

Il benessere rallenta con la produttivit

Bisogna cambiare! Anni Ottanta Anni Novanta 2000-2007 2000-2010 Il cambiamento 2,3 1,5 0,5 -0,4 pervasivo (coin- PIL pro-capite volge tutti gli strati Produttivit oraria del lavoro 1,8 1,5 0,1 0,0 e gli aspetti della Ore lavorate/popolazione 0,5 0,1 0,4 -0,3 vita sociale) ed influenzabile (me- Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT. glio se con astuzia politica che con furbizia) ma ineludibile, vrebbero incidere i cittadini. In Italia il quindi o viene governato o viene subto. cantiere delle riforme rimasto in realt ora di tornare a rimboccarsi le mani- sempre aperto con annunci, norme abche, altrimenti risulter impossibile im- bozzate e mai applicate, misure lente, maginare di invertire il trend negativo. poco risolute, incompiute, incoerenti con il risultato sotto gli occhi di tutti: diIl virus della bassa crescita ha cominciato sorientamento e incertezza, da un lato, e a essere diffuso dalla met degli anni Ses- scetticismo e diffidenza verso lefficacia santa (mentre il messaggio politico/socia- delle riforme, dallaltro. le sempre stato quello della esaltazione del miracolo italiano) con scelte che hanno Per dirla alla Milton Friedman: Esiste sempre pi ingessato il paese in ogni spa- unenorme inerzia, una tirannia dello zio vitale e appesantito il fardello di norme, status quo, nelle istituzioni private e speimposte, flessibilit, ecc.. cialmente pubbliche. Soltanto una crisi, effettiva o percepita, produce un cambiaLe riforme sono il mezzo per cambiare mento reale. Quando quella crisi avvie(anche il voto pu essere una riforma), ne, il politicamente impossibile diventa il contesto nel quale decidono e do- politicamente inevitabile.
Riforme: chi le fa (bene) riparte
160 150 140 130 120 110

Dalla convergenza alla divergenza


70 65 60 55 50 45 40 35 30
1950 1952 1954 1956 1958 1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

(PIL pro-capite, a prezzi costanti,1990=100)

Germania Italia Svezia

UE-15

Italia

100 90
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Fonte: elaborazioni CSC su dati FMI. 2012 previsioni.

Fonte: elaborazioni CSC su dati BEA, FMI, Maddison e ISTAT.

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non mi dispiacereBBe

ENSIERI DI

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fare iL sindaco di Bergamo


di donATeLLA TIrAboschI

Intervista a ettore Pirovano, presidente della Provincia: credo che la macchina di Palazzo Frizzoni meriti qualche dose di motosega. non sono pi parlamentare dallo scorso anno e non sono mai stato cos bene da quando non frequento pi montecitorio.

rima di diventare leghista, parlamentare e presidente della Provincia, chi era e cosa faceva Ettore Pirovano? Agli inizi ero un bambino turbolento. Mio padre era veterinario in un piccolo paesino del Veneto. Faticavano a tenermi, spesso venivano a cercarmi sulle montagne. Poi sono stato uno studente non proprio modello: sospeso alle Medie, messo in un collegio dei Salesiani e da l espulso. Motivo? Canzoni sconce sul libro di greco. Che materie le interessavano? Umanistiche, ma la cosa che mi interessava di pi era la musica. Tra laltro, con una chitarra in mano, si acchiappava. Grazie alle insistenze di mia madre sono arrivato al diploma di geometra. Quanto e a cosa le servito? A girare il mondo. Mi occupavo di

la scheda
Deputato, senatore, sindaco di Caravaggio e, dal 2009, presidente della Provincia di Bergamo. Il cursus honorum di Ettore Pirovano, nato a Caravaggio nel 49, parte nel 96 con lelezione al Parlamento. Leghista della prima ora, ha una passione per la musica, e per la chitarra in particolare. Percepisce uno stipendio di 3.200 euro con cui, testuali parole mantiene la famiglia.
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cantieri edili. Dalla Russia allAlgeria, al Congo. Servivano una visione dinsieme generale e la capacit di risolvere i problemi, anche con le autorit locali. Trattare con Mobutu, per esempio, non era semplice. Esiste il Mal dAfrica? Io lo chiamo la sindrome delloperaio di Ostenda, che va a lavorare in Africa nei privilegi e poi torna a casa e va in fabbrica con la schiscetta. Certo, alcuni paesaggi ti restano dentro. A me successo con il deserto. Il deserto evoca solitudine; lei si mai sentito solo?

Si vive sempre da soli, soprattutto quando si lontani da casa. A contatto con i popoli arabi ho imparato ad aspettare, che non proprio pazienza, piuttosto una rassegnazione allattesa che occupa intere giornate. Cosa che non riesco a fare qui in Provincia. Cosa ci fa una motosega nel suo ufficio? Niente di pratico. Diciamo che ha un valore simbolico. Cosa pensano di lei i dipendenti della Provincia? Che sono un rompiballe. Ma rispettoso. Quali sono i tratti distintivi del suo carattere?

Lindividualismo. Cerco di trasferire il buono che faccio negli altri sperando di essere desempio, e aldil delle apparenze, sono molto disponibile e sostanzialmente buono, anche se non lo sembro. Dunque, lei d di se stesso unimmagine diversa dalla realt? S, ma quello che io voglio. Voglio che la gente abbia di me limmagine di un decisionista. Ci non toglie nulla alla mia sensibilit, che si manifesta con lamore verso gli animali e con lattenzione al sociale. Le famiglie soffrono e i politici sperperano La cosa assurda che io non posso pagare le aziende bergamasche, per via del patto di stabilit. Ho i soldi, ma non posso saldare se non 20 dei 60 milioni di debiti. I soldi a Roma, in banca, ci sono. Ne ho 100 di milioni e sono soldi veri. Non pagando quei 40 milioni metto a rischio tante famiglie. Avrebbe mai pensato, un giorno, di diventare Presidente della Provincia? No e nemmeno che avrei fatto politica. Non mi interessava. Fino al 92 non avevo nemmeno mai visto il municipio di Caravaggio. Votavo cos perch dovevo. Chi? Il Pli di Malagodi. Mai votato n Dc n Pci, avevo una visione politica medio borghese, vedevo lItalia come un grosso paracarro, col freno a mano tirato. Quando ho trovato sulla mia strada un movimento di matti come la Lega, mi piaciuto subito perch era il partito meno imperfetto rispetto al mio modo di vedere la vita. Identit di vedute? Di azione direi. A 17 anni mi ricordo che avrei voluto menare unimpiegata delle Poste che, davanti ad unanziana in attesa di un vaglia, parlava delle sue vacanze. Davanti a un certo tipo di burocrazia ero gi intollerante. La cosa che le piaciuta di pi fare, politicamente parlando? Il sindaco, perch come giocare al biliardo, non servono troppe sponde per arrivare al castello. Il sindaco ha un grosso potere, decide cosa serve con la

propria gente e lo fa. Che cosa pensa dello scandalo della Regione Lazio? uno schifo, ma di cose cos piena lItalia. Cosa salva della politica attuale? Non sono pi parlamentare dallo scorso anno e non sono mai stato cos bene da quando non frequento pi Montecitorio. Molti suoi ex colleghi deputati non la pensano come lei Il guaio che ci vanno troppo giovani e poi pensano che lunico modo di vivere e sopravvivere sia quello. Cosa ne adesso del Pdl ? Mi sembra che tutti siano pi o meno nelle stesse condizioni. Che idea si fatto della politica che verr?

La Lega arretrer. Abbiamo fatto promesse senza mantenerle


Sar come la vuole la gente e spero che si riesca a mediare per fare in modo che si salvi qualche aspetto di tradizione. Come le sembra la Lega di oggi? Pi ordinata, meno fronzoli, meno orpelli, pi vicina a quello che vorrebbe la gente. Sar un duro percorso ma ho grande stima di Maroni. Di sicuro non succederanno pi le cose del passato. Lhanno amareggiata? uno dei motivi per cui ho lasciato il Parlamento, anche se alla base c la decisione di vivere secondo parametri precisi, famiglia, amici e poi tutto il resto. stato un buon padre? Non credo, ero sempre via. Ho una sola figlia che fa il sindaco e dicono che su quella poltrona ce lho messa io. Peccato che per fare il sindaco servano i voti della gente. Quanto conta avere un nome in politica? Oggi conta, ma forse in modo negativo. Colpe e meriti dei parlamentari bergamaschi? Ultimamente tutti i parlamentari, non

solo i nostri, sono diventati degli schiacciabottoni. Chi sta allopposizione ininfluente, chi sta in maggioranza deve votare anche cose che non condivide. Monti? Non credo che sia un salvatore. Ha la fortuna di non aver trovato sulla sua strada persone con le sue stesse capacit - e tra i mille parlamentari ce ne sono - ma che non hanno la sua stessa autonomia cerebrale di decisione. Alle prossime elezioni Bergamo sar ancora cos leghista? La gente voter di pancia. Il movimento senzaltro perder qualcosa Abbiamo fatto promesse che non sono state mantenute. Non siete pi n cos puri n cos duri Quando si sbandierano troppo certe virt, poi finisce che si fanno delle figuracce. Come sono i suoi rapporti con i poteri forti della citt? La sensazione che provo, camminando sul Sentierone, che laria sia cos densa da sembrare miele. C una corporazione cittadina con personaggi che hanno una considerazione eccessiva di se stessi. Quando si ha a che fare con qualcuno di loro, ci sono troppi salamelecchi da fare. Cosa le rode di pi? Non avere soldi per le buche delle strade. I miei predecessori che si gloriavano delle strade, in realt non facevano altro che destinare fondi di altre istituzioni per queste opere. Cosa pensa di Bettoni? Non penso. Il caso Moro? Se avessi un assessore in odore di porcherie, gli chiederei dimissioni immediate altrimenti gli renderei la vita molto difficile. Il Comune di Bergamo? Difficile dare un giudizio, perch Tentorio ha una maggioranza diversa dalla mia. un apparato faraonico e complicato. Voglio tornare a fare il sindaco e farlo a Bergamo non mi dispiacerebbe. Credo che la macchina di Palazzo Frizzoni meriti qualche dose di motosega.
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R
di sILvIo beTTInI

UBRICA

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PRODOTTO & MERCATO


oLtre La crisi:

talia: liberalizzazione del gioco dazzardo, una scommessa che non si ripaga, titola ledizione americana di Reuters il 12 luglio scorso, proseguendo, poi, col dire che persino nelle immediate vicinanze del Colosseo, cos come avviene ad ogni angolo di strada in Italia, possibile giocare dazzardo con una slot machine posta allingresso di una sala bingo, aperta dove poco prima cera un cinema, oppure nel bar allangolo, che tra laltro vende ogni genere di biglietto di lotteria o di gratta e vinci, gli stessi che per altro si possono acquistare anche nel locale ufficio postale e il tutto entro il raggio di due isolati. In barba al momento di profonda crisi economica, in Italia, la promessa di un jackpot brilla a ogni angolo di strada, ma del resto, il nostro, rappresenta il pi grande mercato del gioco dazzardo in Europa e uno dei pi grandi al mondo. I numeri. Nel 2011, secondo lAmministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, la raccolta del gioco dazzardo in Italia stata pari a quasi 80 miliardi di euro, circa il 5% del Pil nazionale. Il 56,3% del fatturato totale stato raccolto da slot machine e video-lotterie, il 12,7% dai Gratta e vinci, l8,5 dal Lotto, il 4,9 dalle scommesse sportive, il 3% dal Superenalotto, e il rimanente da bingo e scommesse ippiche. Il fenomeno sembra essere in continuo aumento, si ipotizza per questanno unulteriore crescita del 12% che dovrebbe portare la raccolta complessiva a circa 90 miliardi di euro. Crescita senzaltro aiutata da una pubblicit pervasiva, da unofferta sempre pi varia che copre lintero arco della giornata e dalla facilit con cui vi si pu accedere: possibile giocare quasi in ogni luogo, dal supermercato al web. Se per il fatturato legato al gioco dazzar-

iL mercato dei sogni non conosce fLessioni


do passato dai 14,3 miliardi del 2000 ai 90 miliardi previsti per il 2012, i ricavi per lo Stato sono aumentati solo marginalmente. La cifra incassata dallerario per tasse sul gioco dazzardo ammontata ad oltre 8,5 miliardi di euro lanno scorso, certo non poca cosa, ma tale crescita , in proporzione, di gran lunga inferiore allincremento di spesa: meno di 3 miliardi tra il 2001 e il 2011. La sproporzione tra crescita di giocate e gettito fiscale senzaltro da ricondurre allapplicazione di unaliquota fiscale agevolata, che nel 2011 stata inferiore all11%, a dimostrazione di una precisa volont politica di dare impulso a questo specifico settore economico. Le ragioni. Perch si sia voluto spingere il settore non facile dirsi, quel che certo che la deregolamentazione del gioco dazzardo ha avuto inizio nel 1992, quando a causa della pesantissima crisi economica, che tra laltro port il governo Amato ad una svalutazione della lira del 25%, lItalia aveva bisogno urgente di entrate fiscali. Inizialmente il trend non fu certo vorticoso, nel 1994 il fatturato dei tre operatori principali, Lottomatica, Sisal e Snai, non superava i 6,5 miliardi di lire. Nel 2006 la legge Bersani-Visco ha permesso agli operatori stranieri di entrare nel mercato italiano facilitando, da quel momento, una crescita costante. Limpulso finale fu poi costituito dal cosiddetto decreto di ferragosto del 2011 quando il governo Berlusconi ha avviato la liberalizzazione dei giochi dazzardo online. Se vero che il gioco online rappresenta solo una parte del gioco dazzardo nel suo insieme, anche vero che comunque il settore che cresciuto di pi con un incremento di volumi del 100% tra il 2011 e il 2012; solo nei primi sei mesi successivi

alla liberalizzazione sono stati fatturati pi di 5 miliardi di euro. Una seconda motivazione importante a favore della deregolamentazione da ricondurre alla lotta alla criminalit organizzata: si pensava, infatti, che liberare il gioco dazzardo avrebbe consentito di spostare i giocatori dal gioco illegale a quello legale. Se lintento era nobile il risultato stato fallimentare perch, stando ai relatori della commissione parlamentare antimafia del 2011, ci avvenuto solo per un breve periodo iniziale: quando il gioco dazzardo da illegale diventato legale, le organizzazioni criminali non hanno fatto altro che trasferire le loro attivit mentre lespansione dei volumi di gioco ha alimentato lillegalit soprattutto nel campo del riciclaggio di denaro rendendo molto pi semplice il passaggio di grandi somme via internet; tutto ci a causa del perdurare di una legislazione arretrata e di un quadro normativo inadeguato ad affrontare un fenomeno in continua espansione. Quindi? Le conclusioni farebbero la gioia di monsieur De Lapalisse: abbiamo dato impulso al gioco dazzardo per fare cassa fiscale, ma perch limpulso fosse importante ne abbiamo agevolato la tassazione neutralizzando cos gran parte dei benefici derivanti dalla sua crescita. Cosa rimane di questo esempio di lungimiranza politica? Circa 700mila italiani dipendenti dal gioco dazzardo, numero che obbliga il ministro Riccardi ad affermare che in una realt un po disperata in Italia, delle persone giocano nella speranza di un miracolo e poi annunciare di voler regolamentare la pubblicit legata ai giochi, di voler inserire la ludopatia nei Livelli Essenziali di Assistenza con conseguente copertura a carico del sistema assistenza sanitaria statale... sconfortante.
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queL che manca iL sistema paese


di GIordAnA TALAmonA

P itaLiani grandi innovatori,


ENSIERI DI

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Parla stefano Agostini, presidente e amministratore delegato di sanpellegrino spa.

sperto del mercato delle acque minerali, amministratore delegato e presidente di Sanpellegrino dal 2007, Stefano Agostini sa molto bene quale sia la forza del nostro Paese allestero. Pregi e difetti di noi italiani che, oggi pi che mai, in questo difficile momento di crisi, possono far pendere lago della bilancia da una parte allaltra, dal successo allinsuccesso, dalla rinascita allo sfacelo, dallopportunit del Made in Italy alla peggiore Italietta. Qual la chiave per rilanciare il nostro Paese? Credo che la ricetta dovr essere molto complessa, tuttavia ci sono delle certezze imprescindibili da cui partire che equivalgono al valore della cultura, alla ricchezza delle nostre grandi citt, allarte e alla qualit di certi prodotti tipici italiani, gi esportati nel mondo. Quanto conta linnovazione? Molto, ci sono aziende che hanno saputo innovarsi, e non solo dal punto di vista tecnologico, e altre che, seppur molto famose nel passato, hanno creduto bastasse. Ma se un brand noto non ha la capacit di creare valore, nel tempo, destinato a perdere, presto o tardi,

importanti fette di mercato. Nel caso di Sanpellegrino, linnovazione stata quella di creare, attorno a un prodotto di grande qualit, un meccanismo di promozione legato al mondo dellalta gastronomia, oggi considerato trendy e alla moda. Una strategia spendibile anche per altri settori? Certo, vale per la moda, per il food and beverage, per lindustria. Chi compra italiano si identifica con quel prodotto, sa che dietro c una storia che pu essere artigianale, si aspetta cura nei dettagli e materie prime di alto livello. E nella tecnologia, le aziende italiane sanno ancora essere innovative? S, da quel che vedo. C una capacit innovativa da parte dei grandi imprenditori, soprattutto nel settore della meccanica, che senza pari, alcuni in grado di inventarsi nuove linee di produzione o macchinari che sono considerati allavanguardia. Quali sono i pregi che ci riconoscono gli stranieri? La capacit innovativa, la flessibilit e lingegno, sia nel prodotto che nel suo posizionamento nel mercato. Questi sono punti che ci qualificano, cos come il saper lavorare con culture differenti. Non si pu dire che il mercato inglese, francese o americano siano sempre ben disposti ad aprirci la porta, ma noto la capacit, tutta italiana, di saper instaurare buoni rapporti e questo vantaggio, a lungo andare, premia. Cosa ci manca? Un sistema Italia integrato, su questo che occorre lavorare. Manca dal punto di vista istituzionale e imprenditoriale, sia per promuovere tutti assieme, credendoci, il meglio dellItalia, che per facilitare linserimento dei marchi nei mercati internazionali. E la valorizzazione dellitalian style?

Allestero ci invidiano flessibilit e ingegno


Quella unaltra questione centrale. Le faccio un esempio che mi sembra esemplare: Italia e Spagna stanno vivendo oggi una crisi difficile, con origini differenti, ma che sta mettendo a dura prova limprenditoria nazionale. Ho degli amici spagnoli, alcuni che hanno aziende nel settore delledilizia, altri nella pelletteria, che mi ripetono spesso, s, ma voi avete il Made in Italy che caratterizza tutti i vostri prodotti nel mondo. Ed vero. Forse ce lo dimentichiamo, ma sono lalta riconoscibilit di un marchio e i valori positivi associati a quel brand che ne decretano il successo. Pensa che il Governo Monti stia facendo abbastanza per la promozione del Made in Italy? Qualcosa si sta muovendo. Alcune settimane fa ero a Roma per incontrare il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, sullaccordo che Monti ha recentemente firmato con Obama, per lanno della cultura italiana negli Stati Uniti. C un fittissimo programma di iniziative, per tutto il 2013, che promuover la nostra cultura e noi, come Gruppo Sanpellegrino, speriamo di essere tra i partner presenti, assieme ad altri importanti marchi italiani.

Unopportunit imperdibile. Senza dubbio, la comunit italiana negli Stati Uniti tra le pi numerose, quindi una buona occasione per il nostro Made in Italy. Spero solo che si faccia sistema, evitando che ognuno vada in maniera egoistica a prendere la propria posizione. Il Gruppo Sanpellegrino molto legato al suo territorio, non a caso nel marzo scorso avete dato il via alla produzione di 35 milioni di bottiglie su cui riportato un QR code per smartphone da cui possibile vedere un filmato sulle bellezze della Bergamasca. Cosa si augura per quel territorio? Ho grande amore per il nostro marchio, una realt che ha sempre saputo generare occupazione e benessere nel territorio. Lidea del QR code nasce proprio da questo concetto e dallimprescindibile legame con la citt di San Pellegrino Terme che purtroppo, assieme a tutta la Valle Brembana, sta vivendo, in altri settori, momenti di dura crisi. Il nostro Gruppo, al contrario, continua a crescere e ci auguriamo di avere davanti a noi un futuro sempre pi roseo. Anche per questo avrei piacere che ci fosse maggiore consapevolezza degli sforzi e degli investimenti che lazienda ha fatto sinora per incrementare e sostenere lo sviluppo non solo della produzione, ma delle persone che lavorano al successo mondiale della Sanpellegrino. importante sentirsi parte di un progetto comune, solo cos sono convinto potremmo continuare il nostro cammino di successo.

la scheda
Stefano Agostini nato a Genova nel 64. Laurea in Scienze Politiche, fa il suo ingresso nel business delle acque minerali nel 1989, anno in cui entra a far parte del Gruppo Nestl. Dal 1999 al 2000 direttore regional brands, mentre dal 2000 al 2004 ricopre il ruolo di direttore vendite Sanpellegrino. Nel 2004 nominato country business manager per la Gran Bretagna e dal 1 novembre 2007 assume il ruolo di presidente e amministratore delegato di Sanpellegrino. nel Cda di Altagamma, la Fondazione che riunisce le aziende delleccellenza italiana, famose nel mondo.
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ra i dibattiti sul futuro del nostro sistema industriale si discute anche sui criteri di valutazione della produttivit delle imprese e si torna a parlare del Clup, acronimo bruttino che identifica il costo del lavoro per unit di prodotto. Tanto per essere chiari, se in un medesimo contesto aziendale un lavoratore costa pi di un altro lavoratore ma produce molto di pi, il suo costo del lavoro sar pi alto in assoluto, ma risulter pi basso per unit di prodotto, quindi con un Clup migliore. Andando oltre, il ragionamento pu essere esteso ad unazienda, ad un sistema di aziende, ai sistemi industriali Paese, quindi ad un confronto tra questi per andare a valutare i diversi livelli di competitivit. Ad esempio, se il Clup di un Paese aumenta di pi di quelli di Paesi con questo in competizione, il Paese si trover con una capacit concorrenziale dei propri prodotti diminuita al confronto con quelli degli altri Paesi. Bisogna dire che secondo diversi economisti i confronti di produttivit fra sistemi economici dei vari Paesi non sempre possono essere correttamente confrontabili perch influenzati da eventuali diversit nella struttura delle quantit e dei prezzi relativi; per al di l delle sottigliezze accademiche, il Clup ritenuto comunemente un indicatore molto utile, anche se non di rigore millimetrico, per paragonare gli andamenti tendenziali del

costo del lavoro per unit di prodotto. Ritornando al nostro sistema Paese, va detto che le valutazioni tra dati omogenei dellultimo decennio dimostrano in effetti che il Clup italiano rispetto alla Germania aumentato del 35%, indicando, come dati complementari, che la produttivit per ora lavorata nel nostro paese aumentata dell1,4%, contro il 13,5% della Germania e un valore medio dellUnione Europea dell11,5%. La produttivit influenza evidentemente la competitivit, che nel nostro caso si materializza nella capacit di esportazione da parte del nostro sistema economico, collocato allinterno e dipendente dal grande mercato europeo. Il declino di tutta evidenza, a livello mondiale, e con il confronto impari della concorrenza dei paesi emergenti; lItalia secondo i dati statistici della Commissione Europea, ha perso nellultimo decennio quote di mercato nell80% dei settori produttivi principali. Per risalire la china sono utili le analisi del Clup e degli elementi che lo compongono: un dato inequivocabilmente rilevato dalle statistiche che da noi il costo del lavoro ha avuto negli ultimi anni aumenti solo marginali, mentre il valore del prodotto che non quadra perch risulta mediamente povero sia in termini quantitativi, troppo poco, che in termini qualitativi, perch non ha sostanziosi valori aggiunti.

Con questi elementi in mano, la questione ora cercare di capire perch da noi la produttivit non riesce a crescere a ritmi competitivi, e qui non mancano autorevoli e recenti analisi dettagliate sul problema italiano, dagli studi della Banca dItalia sul gap innovativo del nostro sistema produttivo a quelli dellOcse sullinnovazione come strumento per rendere competitivo il nostro Paese. Come si vede spicca in entrambi i casi il ruolo chiave della conoscenza fatta di ricerca, innovazione, brevetti e know how, quella forma di investimento intangibile ma indispensabile per dare valide fondamenta a un reale aumento delleconomia e delloccupazione. lunica via da percorrere per produrre di pi, meglio e con pi persone, e questo chiaramente significa abbandonare vecchi percorsi, cercare tecnologie e prodotti avanzati, esplorare mercati nuovi. Tutto questo non basta, servono favorevoli condizioni al contorno, dallorganizzazione del lavoro alla struttura dellimpresa, dal contesto burocratico e normativo alla disponibilit di infrastrutture adeguate. un percorso difficile e lungo, per non ci sono altre scelte, importante che si prenda coscienza della direzione da seguire e del convincimento che lalternativa diventare sempre pi poveri.
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FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE

TERAPIA FISICA

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CHIRURGIA

CARDIOLOGIA

PUNTO PRELIEVI

NEUROLOGIA

FISIATRA

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P iL sesso?
ENSIERI DI

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una cosa BeLLa e conta tantissimo


Parla sonia rottichieri, medico di base a sorisole, e questestate fortunata autrice del libro erotico sul mio corpo
di donATeLLA TIrAboschI

onia Rottichieri, si sarebbe mai aspettata un successo cos? No. A che cosa lo attribuisce? stata unestate di riscoperta delleros letterario e librario, sulla scia di Cinquanta sfumature di grigio, anche se tengo a precisare che il mio romanzo era stato scritto tre anni fa ed inviato alla casa editrice in tempi non sospetti, a dicembre dello scorso anno. Non ho cavalcato londa, anche se adesso sembra ci sia la corsa a pubblicare libri di questo genere. Travolta dal successo? La mia vita non cambiata molto, si un po movimentata per via delle presentazioni e delle interviste. Per il resto, continuo a fare il medico di famiglia a Sorisole, ho 1.100 pazienti che mi hanno riempito di complimenti. La cosa che mi ha fatto pi piacere. Come si diventa scrittrice di un libro erotico? Leggendo molto e avendo qualcosa da dire. Io ce lavevo. Ho pensato che scrivere un libro erotico, con una bella trama e un certo significato, potesse essere interessante. Non unimpresa facilissima Ho usato il sesso, che nellesperienza di tutti, per comunicare. Certo, occorre essere portati alla sessualit e non avere vergogna di quello che si pensa e si scrive, non avere tab. Cos un tab?
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Qualcosa che imbarazza a tal punto da non volerne parlare, n pensare. Pu essere qualsiasi cosa, il denaro, la vecchiaia, la morte o il sesso, anche se mi sembra che ormai non lo sia pi. Quanto c di autobiografico nel suo romanzo? Il rispetto per se stessi. Non ho fatto le stesse cose di Alice, le mie esperienze anche in campo sessuale sono quelle di una certa normalit. il contesto che diverso, quello della protagonista un rapporto di sottomissione, anche se riconosco di essermi sottomessa per avere lamore della persona che era al mio fianco. Quanto di biografico, relativo alla sua professione, c? A nessuna delle mie pazienti capitato di vivere una storia come quella di Alice. Ma molte di loro hanno subito situazioni di sottomissione, sudditanza e di grave disagio psicologico. Che cos il sesso? Una cosa bella. Non n un mezzo e nemmeno un fine. una delle componenti della vita che assume connotazioni diverse a seconda delle varie situazioni contingenti. Che cos lamore? Tutti lo cerchiamo, ne esistono di vari tipi per vari legami. Quello tra uomo

Essere sexy non un fattore acquistabile: lo si o no

e donna il pi complicato, perch spesso confuso con la passione e lattrazione fisica. Il vero significato condividere la vita con qualcuno, cercando di migliorarsi a vicenda. Quanto conta il sesso? Tantissimo! Il sesso il momento di massima nudit tra due persone e non solo fisica, in quel momento due persone si scoprono in tutti i sensi. Che differenza c tra fare sesso e fare lamore? Fare sesso la ricerca di un piacere fisico, o anche mentale, ma effimero. Fare lamore lunione vera dei corpi con laltro. Cercare di dare piacere espressione dellattenzione e dellamore verso il proprio partner. Come pensa che i giovani di oggi vivano il sesso? C molta superficialit, ma anche tanta informazione. facile trovare nozioni dappertutto. Su internet ho trovato di tutto, senza nessun problema, nel senso che non erano siti a pagamento. Mi comparivano cose che mi hanno lasciato basita, e s che non sono una bacchettona Forse un tempo si viveva il sesso in modo pi riservata, adesso tutto pi conclamato. Lei si sente sexy? S, me lo dicono gli altri anche quando non sono particolarmente messa a lucido. Come si potrebbe definire una donna sexy? Una che si mostra per quello che . O

si sexy o non lo si , non un fattore acquistabile, e la bellezza non centra nulla. Il rischio che chi non sexy, e cerca di esserlo, diventi volgare. Una cosa sexy nel sesso? Il modo di muoversi spontaneo. Se ad esempio, sto parlando con un uomo e, distrattamente e senza pensarci, mi umetto le labbra, ecco che il mio modo di pormi davanti a lui diventa sexy. Linconsapevolezza di un gesto rende sexy un gesto che, fatto consapevolmente, invece volgare. Quante volte si innamorata? Tre volte, e ogni volta con significati diversi. Che cosa deve fare un uomo per conquistarla? Sopportarmi ed essere protettivo. E poi deve anche avere una sua fisicit, che non significa bellezza assoluta n muscoli palestrati.

La prima cosa che guarda in un uomo? Gli occhi, poi laltezza e la prestanza fisica. Deve essere un uomo che occupa un suo spazio nel mondo. Che pu dominarmi ma anche proteggermi. Un uomo che sa imporsi e scegliere anche per me, quando il momento, e sa darmi un appoggio. La cosa peggiore che, nel sesso, un uomo pu fare? Chiedere ti piaciuto?. Denota una grande insicurezza, mancanza di sensibilit e totale stupidit.. E fuori dal letto? La trasandatezza. Non sono una fashion victim, ma un uomo deve presentarsi con i capelli puliti, la barba fatta, i vestiti stirati e sapere di buono. La cura di se stessi fondamentale. Se le proponessero di fare un film del

la scheda
Quaranta (e...) anni, portati benissimo, medico di famiglia a Sorisole dal 1997 con oltre mille mutuati, Sonia Rottichieri a maggio ha pubblicato Sul mio corpo, la sua opera prima per Aliberti editore. Ora alla terza ristampa, il romanzo bollente, in grado di incendiare gli animi (e non solo) dei lettori, stato considerato la risposta italiana a Cinquanta sfumature di grigio.

La cosa peggiore che un uomo pu fare chiedere: ti piaciuto?

suo libro? Magari. Chi vedrebbe nel ruolo di Alice? Margherita Buy. Perfetta per tipologia, et e bravura. Ha unaria innocente e maliziosa al tempo stesso. Gi scrivendo il libro, mi prefiguravo un tipo come lei. Se lidea del film venisse a Tinto Brass? La sua idea cinematografica del sesso pi gioiosa, pi giocosa. Non compatibile con il senso del mio libro. A chi non consiglierebbeSul mio corpo? A chi cerca un libro facile. Il mio non lo . un libro crudo che piace a chi disposto a fare una lettura introspettiva di se stesso. Lo consiglio, invece, a tutti coloro che sono in un momento della vita in cui non sanno cosa fare. Una scrittrice sexy acchiappa; il suo fansometro quanto segna? Su facebook ho pi di un migliaio di amici. E la cosa che mi ha fatto pi piacere me lha scritta proprio in facebook una donna che, dopo aver letto il mio libro, riuscita a prendere una decisione importante della sua vita e mi ringraziava per questo. Anche su facebook non ho mai ricevuto commenti o apprezzamenti volgari. Mi danno tutti del lei chiedendomi dove possono trovare il libro. La cosa pi romantica che le hanno detto? Che sono dolce e selvatica allo stesso tempo. Me lha detto un mio fidanzato. una definizione che mi rispecchia perfettamente.
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MESSAGGIO PUBBLICITARIO

B
Bergamo Sviluppo apre il bando per partecipare allIncubatore dimpresa
02/10 Al via il bando per chi intende aderire allIncubatore dImpresa, progetto promosso da Bergamo Sviluppo in collaborazione con il Comitato per la Promozione dellImprenditorialit Femminile, che ogni anno seleziona nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo e ne accompagna le fasi di costituzione e di start up. Lobiettivo del progetto supportare aspiranti e nuovi imprenditori nella progettazione e nellavvio dellidea imprenditoriale desiderata: spazi attrezzati e arredati uso ufficio e un sistema integrato di servizi di assistenza, formazione e consulenza verranno infatti messi a disposizione delle idee selezionate proprio per agevolarne la costituzione o il lancio sul mercato. Le domande per partecipare al progetto dovranno pervenire entro il 7 dicembre prossimo alla segreteria di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2 a Bergamo.

AcHEcA

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na, cercando di cogliere le peculiarit delle imprese agricole bergamasche e di rispondere alle loro aspettative. Il mio obiettivo sar di favorire un lavoro di squadra capace di mettere in campo azioni volte alla tutela e alla valorizzazione del Made in Bergamo e alla costruzione di un rapporto proficuo con gli associati e le istituzioni presenti sul territorio.

Arrivano i bond del territorio per finanziare le imprese


11/10 La Popolare di Bergamo, come capofila, oltre a Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica, in collaborazione con Confindustria Bergamo, ha lanciato il Progetto T2 Territorio per il Territorio. Si tratta di uniniziativa studiata con lobiettivo di far fronte ai bisogni del tessuto imprenditoriale, fortemente in difficolt a causa della crisi. Il Progetto T2 si concretizza attraverso lemissione di prestiti obbligazionari e la successiva erogazione di finanziamenti da destinare prioritariamente alle aziende associate a Confindustria Bergamo. La Popolare di Bergamo emetter un prestito obbligazionario a tasso misto per un importo complessivo di 10 milioni, analogamente Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica emetteranno un bond, sempre a tasso misto, di importo pari a 3 milioni. Le Obbligazioni hanno una durata di 3 anni con un tasso fisso lordo pari al 3,50% per il primo e secondo anno. Gli importi finanziabili, invece sono compresi tra 25mila e 500mila euro, avranno durata fino a 48 mesi, con un tasso pari allEuribor 3 mesi media mese precedente, maggiorato di uno spread in funzione delle finalit del finanziamento, del rating e delleventuale presenza di garanzia consortile.

Il social network Uidu premiato a Start-cup


04/10 AllAuditorium dello Spazio Polaresco, 16 team di aspiranti imprenditori si sono sfidati a colpi di elevator pitch, il cosiddetto discorso dellascensore che in pochissimi minuti il tempo di salire fino al quarantesimo piano di un edificio deve essere in grado di convincere il potenziale finanziatore. Promotori di Start-cup 2012 lUniversit di Bergamo, con il Center for Young and Family Enterprise, i Giovani Imprenditori Confindustria Bergamo, Bergamo Sviluppo e BergamoScienza. I progetti sono stati valutati da una giuria di esperti e da una giuria popolare in sala, chiamata ad esprimersi con voto elettronico. Primo classificato Uidu, un social network pensato per le organizzazioni non profit. Secondo Sundfield, una pompa idraulica ad energia solare. Terzo SharingGarage, un portale che unisce domanda ed offerta di posti auto o box, che ha ricevuto anche la menzione della giuria popolare. Il team vincitore si aggiudicato un viaggio nella mitica Silicon Valley con lassistenza di una societ pro neo-imprese.

Coldiretti Bergamo, alla direzione arriva il friulano Gianfranco Drigo


09/10 Gianfranco Drigo, 47 anni, friulano, laureato in Scienze Agrarie, il nuovo direttore di Coldiretti Bergamo. La nomina stata formalizzata dal consiglio direttivo della Federazione provinciale. Drigo succede a Lorenzo Cusimano, che andato a dirigere le federazioni di Catania e Messina. La Coldiretti bergamasca associa circa 3.500 aziende agricole e dal punto di vista organizzativo articolata in 7 uffici zonali e una sede provinciale. Lavorer ha detto il nuovo direttore per dare continuit al progetto promosso da Coldiretti di costruire una filiera agricola italia-

Tirocini deccellenza convenzione tra lente camerale e lUniversit


12/10 Il presidente della Camera di Commercio, Giovanni Paolo Malvestiti, e il rettore dellUniversit degli Studi di Bergamo, Stefano Paleari, hanno sottoscritto la convenzione tra le due istituzioni finalizzata allavvio di Attivit di tirocini deccellenza presso gli uffici camerali. Gli studenti di Giurisprudenza potranno sperimentare le loro competenze grazie ad un percorso di 150 ore. Il progetto prevede infatti lo svolgimento di attivit ad alto valore formativo che gli studenti, appositamente selezionati, svolgeranno presso gli uffici dellente camerale, con particolare riguardo allapprofondimento delle questioni giuridiche sottese alle attivit di mediazione, propriet intellettuale e regime delle imprese.
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quegLi incerti destini immoBiLiari deLLe

A cITT

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ex caserme di Bergamo

Un futuro residenziale attende la Flores, la scotti, la corridoni e la Li Gobbi. ma la maggior parte dei progetti, con il mercato edilizio fermo, tardano a vedere la luce. In alto mare i destini della montelungo
di LAUrA bernArdI LocATeLLI

bbandonate da quando, intorno alla met degli anni Novanta, lesercito decise di lasciare Bergamo nel contesto della riorganizzazione dei corpi armati stabilita a livello nazionale, le caserme sono entrate puntualmente nelle agende delle Amministrazioni e sono state corteggiate da architetti ed urbanisti per scongiurare la presenza nel centro della citt di contenitori vuoti. Ora che la Flores, la Scotti e la Corridoni, grazie alla cessione ai privati in seguito al protocollo dintesa siglato dal Comune con il Demanio nellottobre del 2009, hanno un destino assegnato, dalla trasformazione in polo formativo alla riqualificazione residenziale, la Montelungo il nodo gordiano urbanistico e politico da sbrogliare. Unarea di 23 mila metri quadri racchiusa tra la Torre del Galgario e il Monumento alla Brigata Lupi fresco di restauro, tra via San Giovanni, Viale delle Muraine e via Frizzoni con un futuro gi scritto ma come sulla sabbia, travolto dallondata della crisi. Per lex caserma Montelungo-Colleoni - nel novero dei beni Culturali, Ambientali e Archeologici del Comune - il Piano di Governo del Territorio prevede infatti, come noto, la realizzazione di un polo museale nellambito di un percorso tra arte e

Lex caserma Montelungo-Colleoni

natura che dallAccademia Carrara conduce al Parco Marenzi e al centro citt passando per il parco Suardi e la ex caserma trasformata in sede espositiva. A questo destino gi messo nero su bianco si aggrapp lanno scorso lopposizione che, a suon di manifesti e con lo slogan Scherzi da caserma attacc la giunta Tentorio, accusandola di rimangiarsi gli impegni presi e di abbandonare al demanio (e ai privati) la Montelungo, con tanti saluti al Polo della Cultura.

Lora del congedo dal Pgt sembra avvicinarsi ora che la Gamec pare ormai avviata definitivamente agli ex Magazzini Generali in via Rovelli. Nellattesa di un nuovo disegno per limmobile, si torna a speculare sul destino della Montelungo: Giorgio Gori vorrebbe vedervi la sede di un Museo dellEnergia, un unicum a livello europeo, in grado di attrarre anche un pubblico giovane - come quello cui mira la campagna di Matteo Renzi - concepito come esperienza per

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il visitatore. Torna in auge anche lipotesi, gi ventilata ai tempi della Giunta Veneziani, di trasferirvi PalaUffici, che qualcuno vorrebbe trasformare in un hotel. Un vero e proprio albergo, altro che hotel de ville: In molti dicono che il pianoterra ricordi la hall di un albergo - dichiara lassessore allUrbanistica Andrea Pezzotta - . Ma di chiacchiere se ne fanno tante e sulla Montelungo da anni che si avanzano le pi svariate proposte. Ridisegnare la citt in modo astratto facile ed un bellesercizio di stile, ma quando si tratta di concretizzare i progetti le cose cambiano. Insomma si ritorna sul pianeta delle possibilit: dieci anni fa - nellera di Nappo allurbanistica - la Montelungo era destinata alla Guardia di Finanza, che poi aveva puntato gli occhi sulla Li Gobbi per realizzare il nuovo comando, ora si torna a parlare del Comune, ma le risorse per acquistare e riqualificare il complesso non ci sono. Nel frattempo lunica caserma ad essere sparita la Li Gobbi, acquistata da un privato poco prima del protocollo dintesa siglato con il Demanio: chi passa in via Suardi, allincrocio con via Giovanni da Campione, non vede ormai pi traccia dello stabile. Lemblema del potere dellesercito a Bergamo, oltre il filo spinato e ci che resta delle antiche Muraine, ha invece un futuro ancora tutto da inventare e un passato da ricordare e al tempo stesso dimenticare, visto che alla Montelungo nel 1944 vennero raccolti prima della deportazione nel cam-

A cITT

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Andrea Pezzotta, assessore all'Urbanistica.

shop - arrivato sul tavolo di PalaFrizzoni al momento giusto, in piena fase di rilancio dellAccademia Carrara, la cui inaugurazione prevista nel 2014. Si risolverebbero cos i problemi di carenza di spazio della Carrara che tornerebbe a poter disporre dei locali in via San Tomaso, naturale estensione dello storico museo continua Pezzotta. I tempi, considerata lentit del progetto, sarebbero lampo se non fosse per quelli tecnici - in altre parole, morti - della burocrazia: Il progetto preliminare gi stato approvato nella prima fase dalla commissione. Se ci sar lok definitivo bisogner attendere per rivedere il Pgt: sono necessari sei mesi per la variante. Il cantiere, consipo di concentramento di Mathausen, oltre cinquecento operai. PoLo deLLA cULTUrA AddIo Lipotesi di realizzare il polo della cultura e dellambiente allex Montelungo insostenibile economicamente: La ex Scotti stata ceduta a 860 euro al mq, il prezzo al metro quadro per la Montelungo si aggira sui 1000 euro che, moltiplicati per i 10 mila metri quadri dellimmobile, ammontano a 10 milioni di euro. Ma ad incidere sono i costi di ristrutturazione con una stima di 15 milioni di euro spiega lassessore allUrbanistica Andrea Pezzotta. A creare scompiglio nel Pgt, che prevede la realizzazione del polo museale alla Montelungo, un continuum tra la Carrara e la Gamec attraverso il Parco Suardi, lofferta su un piatto dargento da parte di Ubi Banca degli ex Magazzini Generali in via Rovelli, con tanto di finanziamento delle opere di ristrutturazione dei locali, per una nuova Galleria dArte Moderna e Contemporanea. Ubi Banca offre unalternativa che tra laltro riqualifica unarea tutta da valorizzare, vicina alla stazione e ben collegata con il centro - sottolinea lassessore mentre sfoglia soddisfatto il rendering del progetto a firma dellarchitetto Pippo Traversi - . Il sito a vocazione industriale ideale per ospitare una galleria darte moderna e contemporanea. Le sale sono ampie e si prestano per ogni tipo di esposizione, il montacarichi esterno facilita il trasporto di opere e linstallazione, c un grande magazzino interrato per le collezioni permanenti e i prestiti, prevista inoltre la realizzazione di un parcheggio sotterraneo e di una sala conferenze per un pubblico numeroso. Tra i pro lo stato di conservazione della struttura che contiene i costi di realizzazione, nemmeno un quinto del recupero del complesso allombra della Torre del Galgario. Limmobile, a differenza della Montelungo, in buone condizioni strutturali. Il valore di progetto di 4,5 milioni di euro ed oggi lunica soluzione realizzabile e fattibile, con tanto di impegno diretto da parte di un istituto di credito. Il progetto - che prevede tra laltro la realizzazione di un Centro di Formazione della Banca, un ristorante, una sede per la collezione permanente dellistituto, una caffetteria ed un book-

Pezzotta (assessore allurbanistica): Vogliamo risolvere al pi presto la questione. Ma sar difficile trovare unidea vincente compatibile con i forti vincoli finanziari
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derati lapprovazione definitiva e quelli di revisione del Pgt, potrebbe partire alla fine del 2013. I tempi di realizzazione indicati nel progetto sono di un anno e mezzo. Per vedere sorgere il nuovo Museo dArte Contemporanea bisognerebbe attendere il 2015. Giusto alla vigilia dellExpo, Bergamo avrebbe una nuova sede espositiva, che rilancerebbe unarea che da sempre ispira le opere pi grandi, Porta Sud in testa, ma anche se vicina lontana da una citt che implode verso il centro: Il progetto valorizzerebbe una-

rea che rischierebbe altrimenti di diventare un quartiere-dormitorio. Tirando le somme, la Montelungo rester cos com per quanti anni? nostra intenzione risolvere al pi presto la questione - ribadisce Pezzotta - . Dopo il buon esito di SantAgata, la cui propriet ora del Comune, tocca alla Montelungo, che purtroppo non rientra tra i beni oggetto di decreto sul federalismo demaniale, visto laccordo gi in essere del 2009, che ne avrebbe altrimenti consentito la cessione a titolo gratuito. Un pezzo di citt

racchiuso tra quattro mura costruite per proteggere un mondo a parte come quello militare dal generale-ingegnere Giovanni Battista Marieni, gi autore della trasformazione in caserma del Convento SantAgostino, alla fine dellOttocento, giace abbandonato al degrado. Le due caserme Montelungo e Colleoni, che assieme formavano la caserma Umberto I, dove Papa Giovanni XXIII prest nel 1901 servizio militare, sono un bene da tutelare - protetto da tanto di vincoli - ma non si capisce ancora bene da chi.

A cITT

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anche un poLo formativo neLLe caserme gi in mano ai privati


Ad oggi nelle casse di PalaFrizzoni la cessione ai privati delle caserme ha portato quasi 900 mila euro, percentuale riconosciuta dal Demanio - che ha incassato 6 milioni di euro - per aver collaborato, in base al protocollo dintesa del 2009, nella valorizzazione urbanistica degli immobili militari. Lultima ex caserma ad esser stata acquistata dai privati la Scotti, ceduta lo scorso anno dal Demanio alla Fondazione Ikaros per 2 milioni e 517 mila 637 euro (16 mila euro in pi di quanto offerto dallImpresa Vigani), pronta ad ospitare aule e laboratori in un polo formativo dorientamento agli studenti, secondo un progetto di ristrutturazione che vale dai 4 ai 6 milioni di euro. La ex Caserma Scotti, gi Villa La Zogna racchiusa tra via Suardi, via degli Albani e la Roggia Serio che scorre alle spalle del complesso, si articola su una superficie di 2920 metri quadri tutti da ridisegnare. Lultima delle trasformazioni che nella storia ha subito limmobile, nato come villa padronale dei Cassotti D Mazzaleoni, passato poi successivamente agli Albani e poi ai Suardi, divenuto ospedale militare nel 1855 e, ancora, successivamente caserma. Il progetto prevede entro il 2013 la realizzazione di sedici aule, cinque laboratori, alloggi e parcheggi interrati, pronti ad ospitare un polo di orien-

Nelle pagine precedenti, le ex caserme Scotti e Corridoni. Qui sopra, l'ex carcere Sant'Agata.
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A cITT

CREDIAMO NEL GENIO CHE C IN TE.

L'ex caserma Li Gobbi, gi demolita.

tamento per adolescenti in difficolt. In mano ai privati anche gli altri due ex edifici militari, la Corridoni e la Flores. La Corridoni di Redona stata ceduta alla fine del 2009 al Gruppo Immobiliare bergamasco San Leonardo per 2,3 milioni. Gi messa a bando nel 2000, con asta andata deserta, la caserma in passato ospit le officine del Plotone recuperi e riparazioni per lassistenza del parco automezzi del 68esimo battaglione Palermo. Nel 1990 limmobile fu destinato a centro di prima accoglienza per extracomunitari, una soluzione che da temporanea si trascin fino alla fine del 1992. Nel 1993 il Ministero stil un piano per cedere limmobile, ma poi fece dietrofront e lasci tutto alle ortiche. Nel 1996 lex caserma venne occupata dai giovani dei centri sociali, con un gruppetto di leoncavallini alla guida, e prese il nome di Eta Beta, venendo in seguito sgomberata. In questi anni larea, in avanzato stato di degrado, stata utilizzata prima come deposito di materiali bellici, in convenzione con lassociazione del Museo storico militaMESI 12novembre 2012

re e poi di nuovo abbandonata fino alla messa in vendita da parte del Demanio finalizzata alla realizzazione di immobili residenziali. La ex Flores, tra via Gasparini e via Vincenzo Magni, stata aggiudicata alla Vallelinda Srl per 1 milione e 100 mila euro. La Flores, la cui presenza attestata, tra vari destini e ristrutturazioni, dal XVI secolo, ampliata nel Novecento, in passato ha avuto funzione di deposito della Legnano. La ex caserma, tra Boccaleone e Campagnola, lungo via Gasparini, ha una superficie di 2861 metri quadri, di cui 1.460 metri coperti, tutti destinati, ancora una volta, a residenze nuove di zecca. Immobili su immobili nella patria delledilizia, che, con il mercato sostanzialmente fermo, tardano a vedere la luce. Non per questo il caso della Li Gobbi, di cui sopravvive solo il ricordo di chi abita il quartiere. Il piano, gi in via di attuazione, prevede la costruzione di edifici su 6.200 metri quadri, oltre alla realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali di connessione tra le vie Cam-

pione e Nicolodi e tra le vie Codussi e Suardi ed una nuova piazza pubblica in via Suardi. Nellarea, grazie al progetto di recupero e al percorso di riqualificazione urbanistica, ci saranno edifici a uso residenziale, oltre a nuove aree verdi ed opere pubbliche. Lex caserma inserita in un quadro di progettazione urbanistica pi ampio, nell'ambito della riqualificazione dellex Amac, dove oggi c la sede di A2A, e i Vigili del fuoco, di propriet della Provincia di Bergamo. Il progetto, del valore di 3,8 milioni di euro, portato avanti dalla World Building spa di Albino, prevede 2.917 metri quadri di spazi aperti e piazza, 942 metri destinati al parcheggio di auto, moto e bici a raso e quasi 3.800 metri di parcheggi interrati; gli immobili residenziali occupano 12.000 metri quadri - 4 mila per tre piani - e sono previsti negozi 935 metri quadri complessivi - bar e pubblici esercizi - 250 metri quadri - e 1.134 metri dedicati al terziario diffuso. Altri contenitori destinati a rimanere, nonostante gli ingenti investimenti, vuoti?

SABATO 24 NOVEMBRE 2012

licei ed istituti tecnici

istituti professionali Ottico ed Odontotecnico

SABATO 1 DICEMBRE 2012 SABATO 19 GENNAIO 2013


tutti gli indirizzi

LIM E IPAD IN TUTTE LE CLASSI PRIME E TERZE.

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NSIDE

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Bergamo, cresce iL numero di aziende

ma iL mercato resta seLettivo

di John Law

umenta il numero delle aziende in provincia di Bergamo, ma non necessariamente una notizia che va salutata come un segnale di fine della crisi. Soprattutto in una situazione di crescita zero o sottozero come l'attuale, pi della quantit contano la qualit e la capacit di avere continuit in una situazione difficile, che non emerge dal puro dato numerico. Premesso che la crescita del numero delle imprese non concentrata su un solo settore, ma diffusa su pi comparti, questo aumento crea una situazione di maggiore concorrenza, sempre benemerita per quanto riguarda la clientela, ma che pu diventare un ulteriore fonte di stress per la tenuta delle imprese. Questo, in particolare, per gli operatori su un mercato locale non in espansione, come pu essere nell'edilizia, ma anche nel commercio al dettaglio, dove ad un aumento degli operatori che si confronta con un ridimensionamento dei clienti o della loro spesa, per questioni di capacit di acquisto o di spostamento delle priorit di consumo. Avere una "torta" pi piccola, con un maggior numero di persone che ambiscono a spartirsele, pone inevitabilmente le condizioni per un successivo ridimensionamento, dato che non tutti potranno essere soddisfatti: una selezione darwiniana che porter a sopravvivere le aziende pi forti ci auguriamo non le pi furbe o quelle che riescono a trovare scorciatoie , ma che comporter l'espulsione delle aziende marginali, anche dal punto di vista dell'efficienza, con tutte le conseguenze sociali del caso. Qualche segnale riguardo a una prossima inversione di tendenza nella crescita del numero

delle imprese, in effetti, sta arrivando. Il flusso al registro delle imprese, inteso come saldo tra iscrizioni e cessazioni, nei primi otto mesi, ancora attivo, ma anche al minimo sul periodo degli ultimi cinque anni (92 tra gennaio e agosto 2012, contro le 1.072 di gennaio-agosto 2011). In generale, pi che a un rinnovato spirito di imprenditorialit per lo sviluppo di idee innovative, in reazione alle difficolt economiche degli ultimi anni, alla base di questa crescita sembrano esserci soprattutto la spinta della crisi e la strada del ripiego, anche dal punto di

vista fiscale. Tra i nuovi "imprenditori" nati per effetto della cattiva congiuntura figurano infatti persone espulse dal mondo del lavoro dipendente che cercano di riciclarsi in qualche modo o anche giovani che non tentano nemmeno di trovare un'occupazione in azienda e provano direttamente a mettersi in proprio. Le nuove regole sul lavoro e un fisco in lotta con l'evasione invece spingono persone gi occupate, con contratti "atipici", se non addirittura in nero, a trovare nel lavoro autonomo una strada per una sorta di regolarizzazione. Questo fenomeno stato registrato recentemente anche dagli organi di vigilanza, come spiegazione per un calo delle rilevazioni di lavoratori in nero. In s l'effetto non negativo, ma il rovescio della medaglia che l'improvvisazione del lavoratore che si trasforma in imprenditore comporta spesso la creazione di ditte fragili, tanto vero che la mortalit delle nuove imprese resta decisamente alta. Secondo una recente rilevazione di Confartigianato a livello italiano quasi met (il 48% e rotti) delle ditte artigiane non resiste pi di cinque anni, un dato sicuramente legato alla crisi, ma che sconta anche qualche limite imprenditoriale all'origine. Passando ai numeri, secondo l'Osservatorio sulle imprese della Camera di Commercio a fine agosto le imprese registrate in provincia di Bergamo erano 96.130, mentre quelle effettivamente attive erano 86.951. Per le imprese registrate il numero praticamente da record, solo poche decine unit sotto i livelli dell'estate 2011, grazie ad una crescita progressiva che dura ininterrottamente da febbraio. La dinamica in ogni caso rallentata e il saldo iscrizioni-

cessazioni che si registra tra il 2011 e il 2012, pur rimanendo attivo, mostra un calo di mille imprese, maturato a seguito di una sensibile diminuzione di quasi il 14% nelle nuove iscrizioni, ma anche di una crescita vicina al 9% nelle cessazioni. Le imprese attive sono praticamente invariate da giugno e soprattutto in calo (-0,3%) rispetto ad un anno prima. La riduzione di 257 aziende nello stock delle imprese attive nel corso dell'anno quasi un'impresa persa per giorno lavorativo interamente legato a due comparti: quello delle costruzioni (-2,3%, pari ad un calo di 484 aziende) e il manifatturiero (-1,6%, pari ad una diminuzione di 189). In crescita, ma in maniera non sufficiente a compensare la perdita degli altri due macrosettori invece l'attivit dei servizi di alloggio e ristorazione (+2,1%, pari ad un aumento di 111) e anche quella del commercio (+0,1%, pari a 24 in pi). Positivo invece un generale "irrobustimento" della struttura societaria, dato che a crescere sono le societ di capitale (+1,2%, ovvero un aumento di 259 a quota 21.753) e le altre forme di societ, come consorzi e cooperative, mentre diminuiscono le societ di persone (-0,9%, ovvero una flessione di 133 a quota 15.479) e le imprese individuali (-0,9%, ovvero una riduzione di 422 a quota 47.925), che comunque rappresentano sempre la forma preponderante in cui si presenta l'impresa bergamasca. E ditte individuali o anche societ di persone sono proprio la forma sotto la quale si "tenta" soprattutto di mettersi in "proprio", per aggirare gli ostacoli all'ingresso o al ritorno nel mondo del lavoro dipendente.
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NcHIESTA

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gLi acquisti soLidaLi


Tra bergamo e brescia, in pochi anni la crescita dei Gruppi di acquisto solidali stata superiore al 300%. Insieme si comprano alimenti biologici, ma anche detersivi e cosmetici. sono uno stile di vita e un consumo pi critico a dettare legge
di GIAcomo FIorInI

vanno a tutto gas


tografare questo fenomeno che, secondo gli stessi gasisti, magmatico e fluido perch ogni giorno si pu formare uno nuovo Gas e, cos come nato, morire in breve tempo. Oltre a ci, unaltra considerazione da fare sui Gruppi dacquisto che essi non devono avere alcun tipo di vincolo giuridico, quindi non necessario neppure che si costituiscano in unassociazione, aspetto che certamente non semplifica una riorganizzazione dei Gas stessi. Per dare un po di ordine e per stimolare la nascita di ulteriori realt, sono nate a Bergamo la Rete Gas Bergamo - unevoluzione dei Gas perch, oltre ad elencare i Gruppi e fare insieme progetti di acquisti solidali condivisi, ha ampliato il proprio raggio di azione ad altre iniziative di solidariet civili - mentre a Brescia c, dalla fine del 2006, lIntergas. Con loro abbiamo analizzato il fenomeno dei gruppi dacquisto nelle

a crescita del numero dei Gas, i Gruppi di acquisto solidali, attraverso cui le famiglie si uniscono per fare la spesa in comune, un fenomeno che ormai sta prendendo sempre pi piede, complice anche la crisi, probabilmente, ma soprattutto grazie ad uno stile di vita basato sullacquisto consapevole e organizzato di prodotti biologici, coltivati da aziende con cui si instaurano veri rapporti di fiducia, e di cui si conosce tutta la fase di coltivazione e lavorazione dei prodotti. Soffermandoci sulla realt bergamasca e bresciana dei Gas, negli ultimi anni il fenomeno ha avuto una netta impennata: a Brescia dal 2006 ad oggi si avuto un pi 300% di nuovi Gas, mentre a Bergamo la percentuale di crescita leggermente pi elevata. Non facile fo-

due realt lombarde e ne uscito un quadro pressoch comune: il Gruppo nasce quasi sempre in un contesto di unione di famiglie che maturano le medesime esigenze e trovano risposte in produttori, spesso di nicchia, capaci di garantire varie condizioni, prezzo comprese. Un modo, quello dei Gas, per rendere lacquisto un momento di aggregazione e di solidariet, prima di tutto, ma anche capace di garantire un buon risparmio sotto il profilo economico: soprattutto, per quel che concerne lacquisto di prodotti biologici di elevato valore che, acquistati in comune, vengono pagati meno che nei negozi specializzati. Ecco perch con la crisi, i Gas hanno registrato lavvio di nuove realt, anche se il senso delliniziativa rimane quello legato agli ideali di sostenibilit, solidariet e genuinit, mentre laspetto puramente economico dovrebbe passare in secondo piano.

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intergas Brescia, 39 i gruppi aderenti piazza: migLiorata Lorganizzazione deLLe attivit


Nel Bresciano il coordinamento dei Gas (Gruppi di acquisto solidale) organizzato da Intergas Brescia nato alla fine del 2006 e che oggi conta 39 Gas al proprio interno. Lesigenza di creare un coordinamento si sviluppata perch i gruppi di acquisto solidale stanno nascendo come funghi - dice Fausto Piazza, coordinatore di Intergas Brescia -: il desiderio quello di dare maggior organicit e un organizzazione migliore alle varie attivit dei Gas per creare una cultura pi visibile e diffusa di un fenomeno, quello dei GAS, in grandissimo fermento che, per, ancora una realt un po magmatica. Basti pensare che per creare un Gas non necessario associarsi, n serve alcun vincolo giuridico, basta solo un auto-organizzazione interna e una buona relazione con i produttori, locali e non, da cui si acquista in comune una determinata merce, solitamente prodotti della terra e biologici, ma anche detersivi, cosmetici e dentifrici. LIntergas Brescia ha censito al momento al proprio interno 39 Gas per un totale di 1.350 famiglie coinvolte - racconta Piazza - un numero decisamente importante, anche se nel frattempo tanti Gas sono sorti e non se ne hanno notizie precise, cosa che mi fa pensare che nel Bresciano potranno essercene almeno il doppio di quelli censiti, ovvero unottantina. Un fenomeno che nato una ventina di anni fa con i gruppi dei Bilanci di Giustizia, dove si cercava di fare un bilancio eco-sostenibile delle spese famigliari al fine di ridurre gli sprechi ed essere vicini e sensibili alle tematiche ambientali - racconta Piazza -: da quellesperienza, e dopo la nascita del primo Gas italiano a Fidenza, siamo partiti anche a Brescia e, senza dubbio, posso dire che dal 1997 (anno di nascita del primo Gas a Brescia, il Gassoso) ad oggi la crescita del fenomeno stata esponenziale. La caratteristica portante dei gruppi di acquisto solidali quella di essere in rapporto di solidariet fra i vari elementi del gruppo: Ciascuno deve fare la propria parte - dice Piazza rendendosi disponibile a fare da referente per un determinato prodotto che andr acquistato in comune: attraverso il contatto mail, ogni famiglia referente per un particolare prodotto (ad esempio, le patate) dovr raccogliere gli ordini di acquisto

NcHIESTA

Gas fra gli altri gasisti, inviarlo al produttore e coordinare la consegna. Solidariet, per, non solo questo ma significa essere luno daiuto allaltro attraverso una relazione pi profonda ed anche essere vicini al produttore e condividere il suo rischio di impresa - sottolinea Piazza -: se la stagione andata male, infatti, si cerca di trovare un prezzo equo che soddisfi il produttore e noi acquirenti in una logica di economia di relazione che, nel mondo della grande distribuzione e del consumo classico, andata persa da molto. LIntergas di Brescia ha anche realizzato un progetto solidale con una cooperativa di Rosarno, in Calabria: Siamo entrati in contatto con questa cooperativa che produce arance in un terreno sottratto alla

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ndrangheta - racconta Piazza -: tramite una conoscenza di un nostro gasista che ha fatto da tramite abbiamo acquistato una grande quantit di arance per i nostri Gas che sono arrivate a Brescia nel Piazzale del Luna Park con un tir pieno di frutta: stata unemozione incredibile anche per me che vivo la realt dei Gas da almeno quindici anni.

IL PIONIERE / BRESCIA

iL primo gruppo stato iL gassoso oggi coinvoLge una settantina di famigLie


di dar vita a questa nuova esperienza di gruppo di acquisto solidale. stata una gestazione piuttosto lunga rivela Sangiorgi ma ci siamo voluti informare bene prima di partire e, in tal senso, sono stati preziosi la testimonianza e laiuto di Mauro Serventi che, qualche anno prima, aveva fondato il primo Gas dItalia a Fidenza. Abbiamo scelto il nome Gassoso spiega Sangiorgi perch in una sola parola, peraltro frizzante, racchiude il senso della nostra scelta e della nostra attivit: Gas.so.so significa, infatti, Gruppo di acquisto solidale, sobrio e sostenibile, ad indicare uno stile di vita e di consumo diverso da quello cui eravamo abituati e, in particolare, basato sul rispetto per lambiente, sullacquisto in modo solidale di prodotti locali, biologici, salubri e necessari, al di l del comune approccio consumistico. Il Gassoso comincia cos la sua attivit, grazie anche allindispensabile aiuto del Gas di Fidenza: La difficolt principale racconta Sangiorgi era rappresentata dal trovare produttori con cui potersi relazionare e a cui proporre i nostri acquisti solidali e in comune. Fortunatamente, il Gas di Fidenza ci ha indicato un produttore di olio ligure che, ancora oggi, nostro referente. Allinizio, eravamo dieci famiglie ma negli anni ne saranno passate dal Gassoso almeno duecento, non solo di Brescia citt ma anche della provincia, molte delle quali hanno poi dato origine ad altri Gas: ad oggi, invece, il gruppo

Emanuele Sangiorgi

Fausto Piazza
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Lesperienza dei GAS a Brescia nata sul finire degli anni Novanta con il Gassoso, il primo gruppo di acquisto solidale frutto dellunione di alcuni gruppi a cui interessava acquistare prodotti biologici. Ci siamo formati nel 1997 racconta Emanuele Sangiorgi, fondatore e attuale responsabile del Gassoso di Brescia perch facendo parte del gruppo dei Bilanci di Giustizia le tematiche dei Gas ci erano gi abbastanza note e ci sembravano interessanti: la volont iniziale fu quella di acquistare prodotti biologici, che consideriamo pi sani e meno dannosi per lambiente, a prezzi pi competitivi visto lacquisto in comune. La creazione del Gassoso nasce dallincontro di alcuni gruppi, in particolare dei Bilanci di Giustizia e del gruppo Iniziative Pace, entrambi di Brescia, che dopo una serie di incontri durati almeno un anno, hanno deciso

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cresciuto rispetto a quello originario con 35 famiglie che fanno gli ordini di acquisto con una certa costanza e una settantina in totale considerando quelle meno costanti. In quindici anni di vita il Gassoso ha anche cambiato almeno sei sedi: La prima fu un luogo di aggregazione giovanile che ci aveva dato il Comune di Brescia, poi abbiamo traslocato in varie sedi fino ad arrivare a quella attuale, allOratorio di Santa Maria in Silva a Brescia dove speriamo si fermi il nostro vagabondare. Quella vissuta fino ad oggi stata

NcHIESTA

Gas unesperienza unica sotto diversi profili racconta Sangiorgi : innanzitutto, laver cominciato a cambiare lo stile di vita coinvolgendo molte famiglie in unattivit di acquisto in cui la solidariet e limpegno di tutti sono alla base della riuscita del Gas: per ogni prodotto, infatti, c una famiglia che fa da referente, riceve per e-mail gli ordini e li invia ai diversi produttori; poi, c il giorno del ritiro in cui bisogna essere disponibili a una data ora in un dato posto: se non credessimo in quello che facciamo, avremmo gi chiuso perch limpegno, la costanza e il rispetto reciproco sono alla base di tutto. Un percorso che soprattutto dal punto di vista relazionale ha rappresentato per me unesperienza incredibile confessa Sangiorgi grazie alla quale ho potuto conoscere famiglie di grande spessore e soprattutto persone positive e che vogliono, nel loro piccolo, cambiare il mondo in meglio. Nel 2003 il Gassoso si costituisce come associazione, uno dei rari casi nel bresciano, dato che non esiste per i Gas alcun vincolo di forma giuridica. duttori locali. Unesperienza, quella dei Gas, che a Bergamo sta avendo un grande successo: Ad oggi nella Rete Gas Bergamo contiamo 44 gruppi di acquisto solidali afferma Norbis ma in Bergamasca il numero sar sicuramente superiore (dalla ricerca Cores dellUniversit degli studi di Bergamo dellottobre 2011, se ne contavano 62) anche se oggi credo che saremo gi attorno ai 70-80. Per quanto concerne il profilo pi prettamente economico, invece, il movimento dei singoli Gas ha una spesa media che varia da un minimo di 2.000 a un massimo di 112mila euro, e la maggior parte dei gruppi spende dai 10mila ai 30mila euro evidenzia Norbis : la stima indicativa della spesa complessiva si aggira su un totale di 793mila euro. I consumi principali dei Gas sono quelli di frutta, formaggio e farina che vengono acquistati da quasi tutti i Gas (97,7%); ma anche lolio e la pasta sono comprati dal 93,2% di chi ha risposto alla Ricerca Cores dellUniversit di Bergamo sottolinea Norbis . Si scende, invece, sotto il 50% per quanto riguarda i Gas che acquistano succhi di frutta (45,2%), vestiario (34,9%), dolciumi (23,9%), carne bianca (23,2%). Il meno acquistato tramite Gas il pane (9,8%), anche se qui importante sottolineare che questo bene quello la cui autoproduzione maggiormente diffusa tra i gasisti bergamaschi. Aldil dellaspetto merceologico acquistato e di quello del risparmio economico, la vera leva da cui parte la scelta di creare un Gas data dalla lettera S come Solidali sottolinea Norbis : solidariet che significa darsi tutti una mano, impegnandosi ogni famiglia nel fare da referente per un singolo prodotto; significa inoltre scegliere insieme produttori che coltivano in modo giusto, equo e sano e restando fedeli ad essi. Inoltre, la solidariet genera uneconomia di relazione che rappresenta il vero valore aggiunto del fare la spesa in comune e che, grazie alla Rete inaugurata nel 2009, stiamo allargando ad altri settori della vita civile.

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IL PIONIERE / BERGAMO

iL canto pontida si consoLida e pensa a una fiLiera corta deL pane

retegas Bergamo, gruppi a quota 44 norBis: creiamo uneconomia di reLazioni


I gruppi di acquisto solidale rappresentano un fenomeno in grande fermento, anche nella Bergamasca. Ad oggi ancora difficile fare una stima precisa di quanti ce ne siano realmente, ma dall11 ottobre 2009 nata Rete Gas Bergamo che cerca di creare un elenco completo dei Gas presenti a Bergamo e provincia che possono, se lo desiderano, anche aderire alla Rete. Siamo nati tre anni fa al fine di coordinare i gruppi aderenti nella convinzione che il lavoro in rete possa aggiungere valore e visibilit ad unaltra via per un consumo ed una produzione pi solidali, giusti e sostenibili evidenzia Laura Norbis, coordinatrice di Rete Gas Bergamo : la rete unevoluzione dei Gas

Laura Norbis
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che rivolta a creare un plus rispetto alla classica spesa in comune, per esempio integrando lesperienza dei Gas con quella di Cittadinanza Attiva o con quella delle Botteghe etiche. Ma facciamo un passo indietro per capire cosa sono e quali valori incarnano i Gas. La scelta di aprire un Gas nasce dalla comune convinzione di gruppi di persone (generalmente si tratta di nuclei famigliari, ndr.) di adottare uno stile di

vita sano, sobrio e sostenibile spiega Norbis : il valore di base quello di creare uneconomia di relazione recuperando rapporti perduti come quelli con i produttori, di cui spesso si accetta anche il rischio dimpresa nel desiderio di acquistare insieme prodotti che vengono coltivati in modo biologico, sano e giusto senza sfruttamento di lavoratori e con compensi equi, oltre a cercare di costruire una rete di relazioni con i pro-

nata nellambito della cooperativa Il Seme di Bergamo la prima realt dei Gas orobici. Sulla base di quellesperienza, infatti, Daniele Engaddi cre il primo Gruppo dacquisto solidale, il Bdg Bergamo con sede a Pontida. Sono ormai passati ventanni da quando abbiamo dato vita alla prima forma di Gas poi trasposta a Pontida racconta Engaddi : ci trovavamo allinterno della Cooperativa Il Seme di Bergamo e pensavamo ad un mondo pi equo e sostenibile e da quelle riunioni cominciarono a circolare le notizie dei primi Gas e la spinta decisiva ci fu data da don Tonino Bello e da Padre Alex Zanotelli che si chiedevano se fosse possibile limitare i consumi, non come privazione ma per vivere meglio e in modo pi socialmente sostenibile, considerato che in alcune zone della terra il problema cibo allordine del giorno, mentre da noi non era proprio cos. Fu unesperienza antesignana del vero e proprio Gas che avrei creato a Pontida avendo nel frattempo traslocato l prosegue Engaddi . Cos nel 95 ebbe inizio lavventura del Bdg Bergamo: organizzai una giornata di sensibilizzazione ai Gas a Pontida e, dopo quellevento,

ci ritrovammo in sette famiglie che con costanza, passione ed impegno si trovavano per condividere acquisti comuni e pensare ad uneconomia pi sostenibile sia dal punto di vista del rispetto per lambiente sia anche per risparmiare qualcosa. Il Bdg Bergamo negli anni cresciuto e nel 2005, dopo alcuni cambiamenti, diventato Gas Canto Pontida che oggi conta pi di venti famiglie provenienti anche dai paesi limitrofi come Cisano Bergamasco, Mapello, Ambivere e Caprino. Lesperienza stata fin da subito positiva spiega

Daniele Engaddi
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Engaddi perch alla base cerano valori ed ideali comuni, primo fra tutti quello della solidariet: fare acquisti insieme ad altre famiglie significa rispettare i tempi e le scadenze ed essere responsabili ciascuno di un prodotto da ordinare al produttore di riferimento. Unesperienza, quella del Gas di Pontida, che ci ha permesso di instaurare rapporti di sincera amicizia racconta Engaddi : si tratta di unesperienza molto intensa e questo ha favorito il nascere di bellissimi rapporti. Dal punto di vista organizzativo, invece, ci troviamo una volta al mese e programmiamo gli acquisti da effettuare: a settembre abbiamo fissato la programmazione generale per tutto lanno e indicato i referenti per ciascun prodotto, ma gi durante lestate ciascuno ha apportato il suo prezioso contributo in termini di conoscenza di nuovi produttori locali. Inizialmente, il Gas di Pontida aveva reperito i riferimenti di un produttore di parmigiano reggiano di Parma grazie al contatto di una gasista. Fu grazie ad una nostra componente del Gruppo che riuscimmo a creare i rapporti con i nostri primi produttori ricorda Engaddi : dopo il parmigiano, fu la volta di un produttore di olio e poi, pian piano, siamo

arrivati ai produttori di frutta, verdura e moltissima altra merce locale, biologica e salubre. Nel 2009 abbiamo iniziato a tenere i conti della merce acquistata e siamo arrivati a 10mila euro, nel 2010 siamo arrivati a 14.600 euro e nel 2011 a 20.300 euro, sottolinea Engaddi evidenziando come sia cresciuta la realt del Gas di Pontida anche in termini di volume di acquisti. Oggi, per, stiamo pensando ad un progetto che ci farebbe fare un salto di qualit importante: quello

di creare una filiera corta del pane sullesempio di quella costituita in Brianza. Si tratterebbe di trovare dei terreni da coltivare e dei contadini in modo da fare il frumento, macinare e poi panificare, il tutto nel raggio di una cinquantina di km al massimo, anche se ad oggi la difficolt principale rappresentata dal reperire terreni disponibili e contadini che vi lavorino, afferma Engaddi. Che, per, siamo sicuri non si dar per vinto tanto facilmente.

NcHIESTA Gas

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IL PRODUTTORE / BRESCIA

tomasoni: saLvato dai miei cLienti quando sono finito in crisi


Il rapporto che si crea tra i Gas e i produttori consiste in una relazione che va oltre qualsiasi logica strettamente commerciale. Come quella che si instaurata tra Massimo Tomasoni, un produttore bresciano di grana padano biologico, che da molti anni lavora con i Gas sia di Brescia che di Bergamo. Il rapporto che si creato negli anni con i gasisti quello di una vera e propria amicizia racconta Tomasoni : di molti di loro conosco le storie personali, quelle legate ai figli e nel tempo sono per me diventati parte della mia famiglia e io della loro, un rapporto molto speciale. Tomasoni racconta poi un episodio che fa capire la vera solidariet che c tra acquirenti solidali e i loro produttori: Qualche anno fa la mia azienda ha incontrato una crisi piuttosto forte e in quelloccasione le banche non mi hanno voluto aiutare rivela : per fortuna, per, tramite i Gas sono riuscito ad ottenere 150mila euro che hanno letteralmente salvato la mia azienda e che, con il tempo, sono riuscito a restituire: ora la mia azienda va molto bene tanto che negli ultimi due anni abbiamo anche assunto quattro persone; questo significa fare solidariet e ha cementato unamicizia vera che ho fatto di tutto per ripagare al meglio. Lattivit di Tomasoni quella del caseificatore: Produco formaggi freschi biologici che non hanno niente a che vedere con i prodotti che si trovano nella grande distribuzione dice : di tutta questa mia attivit il 70% viene venduto ai vari Gas, a testimonianza di un rapporto solido e di fiducia. Tomasoni racconta poi cosa significa servire direttamente i diversi Gas: Spesso capita che le consegne avvengano in luoghi differenti delle due province di Bergamo e Brescia racconta : un aspetto che ha fatto s che io oggi conosca entrambe le citt come le mie tasche.
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Massimo Tomasoni

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FInALmenTe UnA nUovA rIsonAnZA mAGneTIcA APerTA Ad ALTo cAmPo


a politica aziendale di Gemini Rx, grazie anche al qualificato staff medico e tecnico che conta pi di trenta operatori ad alta professionalit, di erogare le prestazioni nellarco di uno-due giorni. La struttura travagliatese, che da pi di trentanni eroga prestazioni di diagnostica per immagini in regime di accreditamento, conosciuta proprio per la rapidit e la qualit dei suoi servizi. Radiologia generale e odontoiatrica, Mammografia, MOC, Ecografia, TAC e Risonanza magnetica sono gli esami effettuati dal centro, la cui ubicazione strategica (a pochi minuti dalla tangenziale ovest e dallautostrada A4, casello di Ospitaletto) e larchitettura funzionale (priva di barriere architettoniche e dotata di un ampio parcheggio) rendono pi confortevole il delicato momento del controllo medico. Fiore allocchiello della struttura sono le modernissime risonanze magnetiche ad alto campo, tutte di produzione Philips. Gli esami, documentati su pellicola radiografica, risultano di eccellente qualit, e fanno davvero la differenza per diagnosi tempestive e controlli specialistici. Ne abbiamo parlato con il dottor Armando Mazza, dellequipe neuroradiologica. Facciamo subito chiarezza: la risonanza magnetica nociva? Assolutamente no. sempre bene precisare che la risonanza magnetica non impiega radiazioni ionizzanti (che, in dosi elevate, possono anche provocare danni biologici) ma radiofrequenze. Ne
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in evidenza

risulta che questo esame pu dunque essere eseguito, ad esempio, anche sui bambini, senza causare alcun danno. Ma cos una risonanza magnetica? un esame che sfrutta la perturbazione indotta da radiofrequenze, su un sistema (corpo umano) le cui molecole di idrogeno vengono immerse in un campo magnetico. Questultimo orienta i nuclei rispetto alla loro disposizione naturale, ovvero casuale: dopo limpulso di radiofrequenza, i protoni, per tornare alla loro posizione originaria, emettono un segnale che, analizzato e decodificato dal computer, ci restituisce limmagine relativa allorgano studiato. Le risonanze magnetiche sono tutte uguali? A questa domanda rispondo sempre con il semplice esempio della macchina fotografica: sono paragonabili tra loro i mezzi digitali che funzionano, rispettivamente, a 10 mega pixel e ad 1 mega pixel? La fotografia riuscir comunque in entrambi i casi, ma la qualit tutta da discutere. Gemini Rx di quali macchine si avvale, per questo esame? Noi riusciamo ad ottenere una pi definita qualit dellimmagine, con una risoluzione spaziale e contrastografica superiore, grazie allalta tecnologia. Abbiamo in dotazione infatti tre risonanze magnetiche: due macchine da 1,5 tesla di campo magnetico, intensit massima utilizzata a scopo diagnostico, del tipo a tunnel, e una macchina aperta da 1 tesla. Qual limportanza concreta davere

immagini di qualit? Spesso il medico di base si sofferma sul referto, mentre lo specialista vuole leggere direttamente limmagine che, si capisce, pi nitida pi rilevante. Pi alta lintensit di campo della macchina e pi moderna la tecnologia che sta dietro, migliore limmagine ottenuta. Che tipi desame si possono fare con la risonanza magnetica? Pur essendo il sistema nervoso centrale il suo gold standard, la risonanza viene adoperata per cuore, seno, addome e tutte le articolazioni, nonch, in alcuni casi, anche per il torace. La risonanza un esame fastidioso? Grazie alla potenza del mezzo, il tutto spesso si svolge in pochi minuti, e buona parte dei referti emessa in giornata. Inoltre, anche se il liquido di contrasto a base di gadolinio viene tollerato in modo eccezionale, spesso la sua somministrazione non indispensabile vista la risoluzione contrastografica spaziale gi elevata. Terminato lesame, si esce e si pu guidare lauto, rientrando tranquillamente a casa propria. Da gennaio di questanno vi avvalete anche di uno strumento innovativo, ce ne parli. La cosiddetta macchina aperta ad alta intensit di campo magnetico (1 tesla), Philips Panorama HFO: siamo gli unici a disporne nelle province di Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona. La sala che la ospita molto ampia, ci sono foto rasserenanti, e lo strumento in s pi

A TrAvAgliATo, un polo d'eccellenzA per lA risonAnzA mAgneTicA


arioso e spazioso rispetto ai 60 centimetri di diametro del classico tunnel. Claustrofobici, ansiosi, bambini collaboranti, obesi: tutti possono beneficiare di questo strumento confortevole. Va detto tuttavia che anche le macchine tradizionali a tunnel che abbiamo in dotazione sono ben illuminate, aerate e con ampia svasatura ai lati. Solo comfort o anche una resa migliore? La macchina aperta utile per esami che, con il tunnel, sarebbero difficili perch bisognerebbe spostare il paziente posizionandolo in modo costrittivo: con questo strumento, il posizionamento dellorgano da esaminare nellisocentro del campo magnetico, indispensabile per un buon esame, possibile con maggiore precisione e agio grazie agli ampi spazi di manovra. La qualit sovrapponibile a quella, altissima, delle apparecchiature in nostra dotazione. Esistevano gi risonanze magnetiche di tipo aperto? S, per si trattava di apparecchiature a basso campo, da 0,2 a 0,4 tesla, un terzo circa dellintensit di campo della nostra. Se potevano essere accettabili gli esami articolari (non comunque allaltezza di quelli ottenuti con alto campo), erano sconsigliate le indagini neuroradiologiche, in particolare per lo studio della sclerosi multipla e di aneurismi. Come gi detto, la macchina aperta in nostra dotazione fornisce esami dello stesso livello diagnostico delle apparecchiature del tipo a tunnel ad alto campo. La vostra struttura nota per essersi specializzata nelle angio-RM. un esame importante, allavanguardia a livello vascolare, praticabile a livello di tutti i distretti anatomici. La qualit di un esame angio-RM strettamente dipendente dalla potenza e dallelevato standard tecnologico della macchina impiegata. La tecnologia Philips ci consente di ottenere risultati ai massimi livelli. Per lo studio del distretto intracranico non nemmeno necessario il mezzo di contrasto: con un esame di pochi minuti si possono evidenziare malformazioni o aneurismi anche di un solo millimetro. Vengono utilizzati due algoritmi di ricostruzione: il MIP (maximum intensity projection) e il VR (volume rendering), finalizzati ad evidenziare nel miglior modo possibile piccolissime lesioni. Con il VR limmagine tridimensionale, ruotabile in tutte le direzioni: un ausilio molto efficace. Effettuate ben 30mila risonanze lanno: come sostenete questi numeri? Puntiamo su un servizio di qualit. Allindispensabile aggiornamento dei macchinari (mediamente ogni tre anni) si accompagna la professionalit di uno staff di medici altamente specializzati nel proprio settore dinteresse, tutti con lunga esperienza. La risposta positiva viene dallutenza, che ci raggiunge anche da altre regioni, come Trentino, Veneto ed Emilia Romagna, grazie ad un ottimo passaparola: sono sempre pi gli specialisti, infatti, che consigliano controlli da Gemini Rx.

Gemini Rx

Viale A. Moro 81 - 25039 Travagliato (Bs) Tel. 030.6863573 - 030.6863139 - Fax 030.6865249 ORARI APERTURA Lun - Ven 8.00 alle 19.00 / Sabato dalle 8.00 alle 13.00 ORARI PER ESAMI AD ACCESSO DIRETTO Lun - Ven 9.00 alle 19.00

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TRADE E QUARTIERI

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CI RACCONTANO vIA PIGnoLo

cArLo bererA (coLTeLLerIA bererA)

Carlo Berera

via pignoLo

iL noBiLe Borgo ha iL fiato corto


Lintroduzione della Ztl e leliminazione dei parcheggi in via camozzi sono ritenuti dai commercianti i due elementi principali che hanno impoverito il quartiere. Il problema dicono che qui arriva sempre meno gente.

di sArA norIs

er essere storica lo senza dubbio, tanto che per lintera citt via Pignolo sempre stata qualcosa di pi di una semplice via: era un vero borgo, dove non mancava nulla, cerano tutti i servizi e, come in ogni borgo che si rispetti, tutti conoscevano tutti. Oggi soffre ed il suo paradosso la vicinanza con il centro dello shopping cittadino. Nonostante sia la naturale continuazione della centralissima via Tasso, fatica ad imporsi, a richiamare lattenzione di quanti arrivati fino a Contrada Tre Passi tornano trop-

po spesso indietro. Una via divisa a met. La parte inferiore, stretta dentro via Camozzi e via Verdi, piena di negozi (ci sono anche un liutaio, una legatoria, unantica cartoleria che risale al 1936) mentre quella superiore che incrocia via Verdi e sale verso la piazzetta del Delfino e Porta santAgostino un concentrato di case depoca e palazzi nobiliari. Solo qui si trovano palazzo Bassi Rathgeb, palazzo Suardi, palazzo Agliardi, il Museo Bernareggi. Nel complesso, una via storica che potrebbe essere un punto di riferimento per lo shopping, la puntata nel week end, il ritrovo per un aperitivo. Piena di gente, in-

somma. Ma a quanto ci risulta non cos. La maggior parte dei commercianti ormai alza le spalle sconsolata. Cosa manca a via Pignolo? Manca semplicemente la gente, taglia corto Maria Cittadini, dellomonima e storica cartoleria. Colpa della Ztl, dicono in coro i negozianti, che incalzano: Colpa anche della corsia preferenziale di via Camozzi che ha tolto parcheggi e, quindi, clienti. Gi, perch da queste parti clienti fa rigorosamente rima con parcheggi. Chi arriva in via Pignolo, dicono gli esercenti, lo fa perch un affezionato cliente; difficile, al contrario, che chi passeggia sul Sentierone e poi raggiunge via Tas-

so prosegua. Anche perch non c una vera isola pedonale. Fino a qualche mese fa lassociazione Pignolo In si dava da fare per puntare i riflettori sulla via attraverso iniziative di ogni genere, ma a marzo si sciolta. Cos la via si accoda agli eventi organizzati dal Comune (la notte bianca, ad esempio) e nulla di pi. Gli stessi commercianti sembrano a tratti sfiduciati. Con il rischio che via Pignolo perda via via sempre pi il suo incanto e il suo fascino e che da borgo ricco e vivace si trasformi in una via sempre pi povera. Non solo si svuotato nel corso degli anni vuoi per i prezzi delle abitazioni, vuoi per i servizi sempre meno presenti ma, soprattutto nella parte alta, cresciuto anche il traffico. A detta di chi lavora nella zona alta, vicino alla fontana del delfino, la zona a traffico limitato non viene rispettata, n da chi sale da via Verdi, n da chi scende da Citt Alta. E, secondo i commercianti, neanche le telecamere del Comune saranno un deterrente efficace. Per via Pignolo, insomma, il momento di capire che strada scegliere per imprimere una svolta e ridare al borgo una nuova chance di sviluppo.

Come si trova in via Pignolo? Bene, ma non pi come una volta. Io sono qui dal 1970 e ne ho viste di tutti i colori. Sar anche questo periodo di crisi, ma il lavoro calato. Senzaltro la Ztl, i pilomat e ora le telecamere, hanno rallentato il lavoro. una via sicura? S, non ci sono particolari problemi. I bar chiudono presto e non ci sono locali notturni. Quali sono i maggiori problemi della via? La chiusura al traffico e i parcheggi davvero carenti. La corsia preferenziale di via Camozzi ha poi peggiorato la situazione: ha tolto posteggi e clienti. Ci sono molti stranieri nella via? Direi di no. N tra i residenti, n tra i commercianti.

crIsTInA ToGnI (brIcIoLe dArTe) Un pregio di via Pignolo? Sicuramente laspetto storico. bello passeggiare tra antichi palazzi e case depoca. una bella via nel centro della citt. Cosa non le piace? Non ci sono posti auto. Io arrivo in negozio con altri mezzi ma il problema c, soprattutto perch in via Camozzi non si pu pi parcheggiare. Da quanto tempo ha aperto qui il suo negozio? Da marzo di questanno. Cosa manca nella via? Forse qualche iniziativa che potrebbe coinvolgere tutto il borgo. Nonostante sia nel centro della citt, via Pignolo resta pi defilata. Cosa trovano qui i giovani? Nulla. I bar chiudono presto. Ogni tanto vengono organizzati eventi che richiamano i giovani, ma sono iniziative saltuarie. mArIA cITTAdInI (cArToLerIA) Com il livello dei servizi? Beh, non che ce ne siano tanti. Anni fa era diverso. Lei da quanto qui? Dal 1936, e da allora sono successe tante cose. Oggi in via Pignolo ci sono bar e locali, ciononostante il passaggio limitato. Il cliente arriva perch conosce determinati negozi, ma c ben poco per attirare la massa.

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


una via storica che vanta palazzi e case depoca a due passi dal sentierone ma che nonostante sia la sua naturale continuazione non vive della luce riflessa del centro cittadino e dello sho pping. i negozi ci sono, i bar pure ma, a quanto pare , non bastano a rendere frizzante una via e le sue piazzette. Basterebbero forse un migliore arre do urbano (fioriere, insegne), qualche tavolino allapert o e soprattutto niente macchine in piazzetta sant o spirito.

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Via Pignolo

Maria Cittadini

C un centro culturale S, stato sistemato di recente e si d molto da fare, propone corsi e iniziative. una via dove vivono molti anziani? Gli anziani residenti sono pochi. Ma non ci sono nemmeno giovani. Il valore delle case qui di un certo livello e tanti non possono permettersi certi acquisti. Cosa non funziona? Sicuramente il passaggio carente. E poi la Ztl che dovrebbe tenere lontane le auto, ma cos non . La piazza praticamente un parcheggio. Con le telecamere forse sar diverso. PIerFrAnco scArPeLLInI (bAr PerrY) Piazzetta del Delfino Le piace via Pignolo? Molto. Io sono qui da 22 anni. una zona molto vivibile anche se mancano alcuni servizi. Da qualche anno per la presenza dellUniversit ha rianimato larea. Si organizzano eventi? Magari! Sarei il primo a parteciparvi. Io ogni tanto propongo qualche serata ma per il resto non si organizza nulla. Fino a qualche mese fa cera lassociazione Pignolo In ma ora non c pi e non si fa pi nulla.

C qualcosa che cambierebbe? La Ztl. Dovrebbe esser maggiormente rispettata. La clientela della zona? Soprattutto universitari e gli abitanti della via. noemI LAZZArI (TAbAcchI) Piazzetta del Delfino una via vivibile? una via piacevole, comoda, tra il centro e Citt Alta. Per i negozi muoiono, non c pi passaggio. E solo in questa parte della via. Non siamo tutelati. Da quanto tempo ha aperto il suo negozio qui? Io sono qui da 22 anni, ma il negozio molto pi vecchio: la rivendita n. 10 del Monopolio. Chiederebbe qualcosa al Comune?

Di venire a vedere seriamente i problemi della zona. Come i parcheggi. Quelli per le moto, ad esempio, non esistono. E poi non passa nemmeno un autobus. Almeno una navetta potrebbe passare, no? una zona bellissima ma va incentivata. una via sicura? S, non mai successo nulla, tranquilla. Non ho mai avuto paura.

Pierfranco Scarpellini
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Noemi Lazzari

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H mozzo
INTERLAND Mozzo

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CI RACCONTANO moZZo

aL paese serve una scossa


Immerso nel verde, tanti quartieri residenziali di pregio, il centro a pochi chilometri da bergamo, oltre a traffico e fenomeni di delinquenza, lamenta una scarsa vitalit. Per questo il primo cittadino ha deciso di muoversi e coinvolgere associazioni, commercianti e residenti.

cArLA medoLAGo (cALZATUre) Piazza Trieste Come si lavora a Mozzo? Il momento critico. Per nel complesso un paese tranquillo, si sta bene. Qual il problema maggiore del paese?

di sArA norIs

l suo colle rende tutto pi bello. O pi complicato. Dipende da come la si vuol guardare. Tanto verde, villette ovunque, i servizi non mancano (ci sono una piscina e un cineteatro), eppure Mozzo, 7.400 abitanti, una manciata di chilometri da Bergamo, un paese diviso. Aldil del colle c il Borghetto la frazione che confina con la citt che sembra un grande quartiere residenziale e che il nuovo sindaco vorrebbe vedere pi vicino attraverso una pista ciclabile, ancora tutta da creare, tra i vigneti dallaltra parte la Dorotina, il Pascoletto e Merena che invece soffre lisolamento dal paese complice anche la vicinanza con Ponte san Pietro. In mezzo, il centro di Mozzo con piazza Trieste, che proprio piazza non , ma strada obbligata per chi si dirige verso Dalmine o le frazioni vicine. Un paese che negli ultimi anni ha visto crescere il suo prestigio per la sua posizione geografica, le sue ville e abitazioni ai piedi del colle le compravendite degli immobili sono tra le pi care dellhinterland e la vicinanza alla citt. Eppure anche Mozzo ha i suoi problemi: il traffico nelle ore di punta (tanto che in via Piatti la nuova giunta intende installare il telelaser) lo spaccio di droga e i fenomeni di delinquenza nella zona bowling, anche se, come dicono i commercianti, anche il centro non esente da furti e spaccate nei negozi. Il nuovo

cittadino Paolo Pelliccioli vuole rivitalizzare il paese, vuole portare in strada associazioni, commercianti e residenti per condividere idee, progetti, eventi: i commercianti non si sono mai riuniti in unassociazione e non esiste nemmeno un portavoce e le iniziative sono sempre

state sporadiche. Una scossa potrebbe dare un po di grinta a un paese che gi di per s molto fortunato: un paesaggio inserito nel Parco dei Colli, villette da sogno e ovviamente servizi su misura. Ai piedi di un colle ma a due passi dalla citt.

Carla Medolago

La delinquenza. A volte c da aver paura a girare, soprattutto di sera. E un pregio invece. Il paesaggio. un bel paese, sotto la collina, c molto verde. C molto traffico? Nelle ore di punta vicino alle scuole. Per il resto non lo definirei particolarmente trafficato. Sotto questo aspetto ancora un paese vivibile. PIerGILIo roTA (A&o ALImenTArI) Piazza Trieste Come definirebbe Mozzo? Un bel paese. Ci abito e ci lavoro. Meglio di cos!. Da quanto tempo ha aperto il suo negozio? Da trentanni e, come pu immagina-

re, ho visto cambiare molte cosa. Com mutato nel tempo? Sono state fatte molte cose, molte iniziative, s anche costruito tanto. un comune che si d da fare, non un paese dormitorio. Contento di tutto? Guardi, non manca niente. Basta guardare questa piazza: tre banche, tre bar, un ristorante.. GIAnLUcA PIroLA (FIorI) Via Piatti Le piace il paese? S, parecchio. Ha molti servizi, un bel paesaggio, la collina. Ci abito e apprezzo. Un difetto di Mozzo? La posizione geografica. da sempre diviso dalla collina e col Borghetto isolato dal centro. Com la viabilit? Il traffico c soprattutto nellora di punta, alluscita delle scuole. Per il resto, la Briantea si molto alleggerita.

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


un bel paese, con tanto verde e ville (la zona del Borghetto, pi che una frazione sembra un quartiere residenziale) a pochi chilometri dall a citt. ma il centro resta un po anonimo, senz a una vera identit, forse a causa della piazza che in realt una strada obbligata per chi vuole andare in direzione di dalmine o al pascoletto. la collina, il verde, i tanti servizi (impianti sportivi, piscina, cineteat ro) fanno comunque la differenza.

Gianluca Pirola
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C unassociazione commercianti che organizza iniziative ed eventi? No, non c. Ed un peccato perch potremmo fare molto per rivitalizzare il paese. Mozzo bello ma avrebbe bisogno di pi iniziative condivise. sILvIA TIronI (bAr bArAondA) Piazza Trieste Quando ha aperto la sua attivit? Pi di cinque anni fa. Si trova bene qui paese? S, apprezzo lambiente, c molto verde e il paesaggio gradevole. Sul piano della sicurezza? Beh, qualche problema esiste, eccome. Il mio bar, per esempio, stato visitato pi volte da delinquenti. Cosa chiederebbe al sindaco? Maggiori controlli, pi presenza di vigili. Le telecamere servono a poco. Le nostre domande a

INTERLAND Mozzo

reTTIFIcA nel servizio dedicato a gorle, sul numero di ottobre scorso, nellintervista a sergio Fossati, dipendente del negozio punto di vista di nadia Foppa, stato erroneamente indicato come nome dellattivit ottica Foppa anzich punto di vista. ce ne scusiamo con il titolare e con i lettori.

Paolo Pelliccioli, sindaco di Mozzo


Bisogna far rivivere il paese coinvolgendo tutti, bisogna collaborare e creare una vera rete di progetti ed eventi. Paolo Pelliccioli, classe 1972, dallo scorso maggio primo cittadino di Mozzo, non ha dubbi: parlare con la gente, ascoltare i problemi e le difficolt di ogni giorno, offrire loro le occasioni per incontrarsi e realizzare qualcosa insieme, deve essere il punto di partenza per amministrare un paese. Perch alla fine, anche questo marketing territoriale. Lui, nato e cresciuto nel paese che pochi mesi fa lha eletto sindaco con la lista Innova Mozzo, sa bene che non tutto oro quello che luccica e che, mai come ora, necessario ridurre i costi e condividere risorse ed energie per far quadrare i conti. Tutto questo va spiegato alla gente aggiunge Pelliccioli un cambiamento culturale. E mentre sogna la metropolitana leggera, piste ciclabili e una zona bowling pi vivibile e non ritrovo di spacciatori, mette un veto sulle nuove costruzioni e il telelaser per il controllo del traffico. Lei nato e cresciuto a Mozzo e adesso anche sindaco. Conosce
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bene tutti i problemi. vero, ma ci non significa che sar tutto cos facile. Anche perch la macchina amministrativa ha tante difficolt, tanti aspetti che da fuori non si colgono. Certo, Mozzo resta un comune fortunato. Le gestioni precedenti hanno lavorato su un tessuto sociale solido, anche se molto complesso. A Mozzo ci sono ben 50 associazioni di vario genere. Tanti mondi da mettere in rete: bisogna collaborare insieme, creare eventi e progetti che uniscano tutti. La viabilit ancora un nodo irrisolto? Nelle ore di punta, soprattutto in via Piatti e in via Papa Giovanni alluscita dalle scuole. Attiveremo il telelaser, soprattutto vicino alle scuole, per rafforzare la sicurezza. Purtroppo il trasporto scolastico non c da quattro anni perch i costi sono proibitivi ancora adesso. Lintenzione di istituire la formula del car-sharing tra gli abitanti del quartiere. E per quanto riguarda le zone periferiche puntiamo alla realizzazione del servizio metropolitano leggero che collegherebbe Bergamo con Mozzo e gli altri comuni con una stazione di fermata nei pressi

dellHotel Holiday Inn. Perch tutta questa area deve diventare strategica. Sar il tema di lavoro delle nostre Commissioni a cui prenderanno parte anche i residenti. Negli ultimi anni si costruito molto. Pensate di proseguire su questa strada? S, vero, negli ultimi dieci anni si edificato parecchio, il paese cresciuto e una crescita vuole comunque dire anche costi e servizi a carico del Comune. Lidea quella di non fermare il consumo di suolo e riqualificare lesistente. Il 40 per cento del patrimonio edilizio di Mozzo risale agli anni Sessanta e in molti casi si tratta di abitazioni singole abitate da una coppia di anziani. Adesso si deve pensare a ristrutturare quello che c.

YSSEUS 2012
navigare nelle idee

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La Bassa orientaLe
in cerca di riLancio
stretti fra centri commerciali e brebemi, ancora in cerca di una nuova identit, per calcio, covo, Antegnate, Fontanella e Pumenengo le prospettive restano incerte, anche se non mancano nuove idee. segnali positivi dalle iniziative come le notti bianche, che hanno contribuito a rivitalizzare i paesi.

di GIordAnA TALAmonA

ituati nella parte orientale della Bergamasca, ai confini tra le province di Cremona e Brescia, i paesi di Covo, Calcio, Antegnate, Fontanella e Pumenengo sono alla ricerca di una via per rilanciare la propria economia, facendo i salti mortali tra annose questioni e nuove opportunit di sviluppo. Si tratta di territori estesi su poche decine di chilometri quadrati, tutti pi o meno influenzati dal dilagare dei centri commerciali. Cos le piazze, luogo dincontro e condivisione, hanno cominciato, ben prima della crisi, ad impoverirsi, sostituite dalla triste allegria di piazze artificiali comode, calde e asciutte, ma senza storia. E oggi che anche quei Luna Park soffrono, le piazze vere cercano di riprendersi lo spazio perduto. Cos tutto un rilancio di Notti Bianche, feste di fine estate e inizio inverno che, molti sperano, potranno rilanciare il commercio locale in netta crisi. Questa una delle strategie messe in atto da Calcio che, con la sua associazione Vivi Calcio, sta percorrendo anche altre strade. Una la costituzione di un Distretto del commercio con Covo, Fara e Isso che potr portare incentivi ai piccoli commercianti e qualche bella speranza per il futuro. Il progetto, partito lanno scorso, ancora in fase di attuazione a causa degli ultimi tagli previsti da Regione Lombardia, che non sembra intenzionata a indire, nel breve periodo, alcun altro bando per nuovi Distretti. Ma se il commercio zoppica, per la viabilit sembrano esserci buone notizie, almeno secondo quanto previsto dai progetti della nuova tangenziale di Calcio, inserita nel piano della BreBeMi, che taglier definitivamente tutto il traffico nel centro del paese. Sono lontani per Covo i tempi in cui le aziende del tessile davano lavoro a pi

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di 500 operai, manodopera specializzata, per lo pi femminile. Molte di quelle imprese oggi non sono pi attive o sono soppiantate da laboratori cinesi e quelle che resistono devono fare i conti con la crisi. Il commercio soffre e anche qui, sullesempio delliniziativa di Calcio, si spera di entrare presto nel nuovo Distretto. Nel frattempo lAmministrazione sta finanziando nuove opere, fra cui la realizzazione del plesso scolastico, grazie ai proventi di un impianto fotovoltaico e della cava di prestito utilizzata da BreBeMi. Antegnate ha gi un suo Distretto del commercio con Barbato e Fontanella. Anche questo territorio interessato dai lavori della BreBeMi, ma lentusiasmo per la nuova opera ridimensionato dai timori di una riduzione della clientela di passaggio. Inoltre, nel 2009, il paese ha visto lapertura, proprio sul suo territorio, dellomonimo Shopping Center costruito dal Gruppo Percassi. Fontanella
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un grazioso paese con un bel centro storico che nel passato costituiva la piazza pi importante e vitale di tutto lhinterland. Qui la risposta alla crisi si chiama sinergia, una fertile collaborazione tra il Distretto del commercio, lAmministrazione locale e lAssociazione Commercianti ed Esercenti del territorio. Le idee sono molte, fra le pi interessanti c la costituzione di gruppi dacquisto che interesseranno non solo le merci, ma anche le utenze di gas, elettricit e telefonia. La BreBeMi sfiorer questo paese, noto per i numerosi e pregevoli fontanili. Anche se non sono previste opere direttamente sul territorio, i lavori sinora effettuati nei vicini comuni di Calcio e Antegnate hanno causato un ridimensionamento della falda acquifera che ha provocato un abbassamento del livello dei fontanili, tanto cari alla popolazione. Pumenengo invece una piccola realt dove il tempo sembra essersi fermato, caratterizzata da poche vie daccesso e

Nelle pagine precedenti, il castello di Pumenengo. In questa pagina, dallalto a sinistra, alcuni scorci di Covo, Calcio, Antegnate e Fontanella.

attivit commerciali. Grazioso, con un castello del XIV secolo dove risiede oggi lAmministrazione comunale, Pumenengo balzato allonore delle cronache per il laghetto Malpaga. Sul caso in questione caduta la precedente amministrazione che aveva concesso nel 2006, alla famiglia proprietaria del laghetto, lautorizzazione per un allevamento ittico e pesca sportiva. Nel 2010 i lavori erano stati bloccati a seguito di un sopralluogo della polizia che aveva ritenuto si trattasse proprio di una cava, dando il via a un iter processuale, attualmente in corso. Il tecnico della nuova Amministrazione ha recentemente effettuato dei sopralluoghi per verificare quanti volumi di ghiaia siano stati escavati.

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dal cuore alla periferia, non son o poche le vie in cui si concentrano le attiv it di questo paesino, piccolo, ordinato e grazioso. cortesi e affabili i suoi cittadini, raccontano con orgoglio come covo, da paese rurale, si fosse trasformato in afferma to paese del tessile. oggi rimane solo un lontano ricordo.

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CI RACCONTANO covo

dAnILo moTTA (eTheL creAZIonI) Via Gregis Com cambiato il paese? Il paese era impegnato nel tessile. Solo in questa via cerano numerosi laboratori di confezione che davano lavoro a circa cinquecento donne della zona. E poi? Con la caduta del Muro e lapertura del mercato dellest, iniziato il declino della nostra piccola realt, finch lentrata della Cina nel settore, nei primi anni del 2000, ha decretato la fine. Oggi? I laboratori nella zona sono tutti cinesi. Anche noi, per essere competitivi, siamo costretti a dare, in conto terzi, il lavoro ai cinesi, senza assumere pi personale. Noi ci occupiamo della ricerca, della modellistica e dei campionari, mentre loro si occupano della realizzazione. Se vuoi stare a galla, cos. cLAUdIA mAcALLI (edIcoLA) Via Vittorio Emanuele Come va il commercio? Oltre che dalla crisi, siamo penalizzati dai grandi centri commerciali della zona. Tuttavia, da quel che so, anche i negozi inseriti in quelle strutture non sono messi meglio. Abbiamo sentito una certa contrazione nella vendita degli articoli di cartoleria. Un giovane come si diverte a Covo? Nel paese non c granch, a parte

Le nostre domande a

caRlo Redondi, sindaco di coVo


Perch non siete entrati nel Distretto del Commercio di Antegnate? Perch avevo chiesto che, a fronte dellapertura domenicale delle attivit commerciali previste dal Distretto, di cui avrebbe goduto anche lAntegnate Shopping Center, ci venissero riconosciute delle compensazioni economiche da parte della struttura, che avremmo potuto reinvestire a favore dei negozi di vicinato. Visto che queste compensazioni erano del tutto irrisorie, a mio avviso, e visto il grosso regalo che si faceva a una struttura cos grande che aveva gi messo in difficolt molti commercianti, ho deciso di non entrare nel Distretto. Allo stesso modo hanno fatto lAmministrazione di Calcio, Fara e Isso. per questo che proprio con Calcio, Fara e Isso pensate di creare un nuovo Distretto? Certamente, abbiamo idee comuni a riguardo. La cosa si un po arenata, purtroppo, visto che al momento non ci sono bandi per la costituzione di nuovi Distretti e abbiamo visto che anche quelli gi costituiti non hanno avuto dei contributi particolarmente interessanti. Staremo a vedere. Quali sono le prossime opere previste? Verr inaugurato il nuovo Centro Fiere (650 mila euro), sul cui tetto stato realizzato un impianto fotovoltaico da 50 KW che ci permette di finanziare il mutuo della struttura.

qualche bar. pi facile che si vada verso Milano per cercare qualche locale interessante o, alla peggio, nei cinema e bowling dei vicini centri commerciali. Il paese le piace? No, temo che i giovani non abbiamo molto futuro in questo paese. AnToneLLA mArcheTTI (TAbAccherIA Uno) Via Garibaldi Com cambiato il paese? Si riempito di stranieri, siamo un paese misto. C stata integrazione? S, ma se prima cera poco lavoro, oggi non ce n per niente. C troppo assistenzialismo per gli stranieri e restano poche risorse per noi. Non razzismo, solo la realt dei fatti. Poi mancano i fondi per le opere necessarie, per forza! Un pregio? Siamo grandi lavoratori, gente che finch c stata la possibilit, s sempre rimboccata le maniche. Prima del tessile, qui, si viveva sullagricoltura, ma oggi anche quel settore non remunerativo. Tutte le nostre aziende stanno andando in malora, non so proprio che futuro ci aspetti.

PIeTro de vecchI (PArrUcchIere) Via Garibaldi Negli ultimi dieci anni? In paese c stata una vera rivoluzione, sono arrivati tanti stranieri, tutti integrati. Vengono a tagliarsi i capelli da lei? Certo, marocchini, polacchi, romeni e albanesi, tutti ragazzi bravissimi. Ama Covo? Molto, sono nato qui e lo trovo un paese vitale. Ci si conosce tutti, quando si pu ci si d una mano. Per esempio? Stiamo cercando di raccogliere, grazie ai proventi di piccole manifestazioni, fondi per rifare loratorio e tutti, chi pi, chi meno, collaborano attivamente. Il futuro?

Preoccupante. Molte imprese in crisi stanno per chiudere. Lultima stata una fabbrica di salumi che dava lavoro a oltre 40 persone del territorio. vALenTInA ZomeLLI (JoLLY cArToLerIA) Via Vittorio Emanuele Le piace il paese? Abbastanza. Come si diverte un giovane della zona? Spesso si va nei centri commerciali oppure nella piscina del paese. Eppure proprio i centri commerciali sembrano essere causa dei maggiori problemi per i commercianti. vero, anche per la nostra attivit non facile avere quel tipo di concorrenza.

Claudia Macalli
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Pietro De Vecchi

Valentina Zomelli

A breve partir la nuova illuminazione a LED in tutto il paese, che permetter un risparmio energetico e di manutenzione tali da consentirci di finanziare anche questo mutuo. Fra laltro, appena completati i lavori, Covo sar il terzo Comune in Italia ad avere tutto limpianto dilluminazione pubblica a LED. Per quanto riguarda la costruzione del nuovo plesso scolastico, (2,5 milioni di euro) utilizzeremo per il primo step, che prevede la costruzione di cinque nuove aule, la palestra e la zona giardino, le risorse ricavate dalla vendita di un terreno (215 mila euro), oltre a quelle della cava di prestito legata alla BreBeMi, dalla quale ricaveremo oneri di escavazione per circa 700 mila euro. Inoltre, sempre grazie alla convenzione BreBeMi, abbiamo potuto acquistare un impianto fotovoltaico da 170 KW. Detto questo, le difficolt di bilancio ci sono, ma siamo riusciti a inventarci modi nuovi per cercare di andare avanti.
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Bassa Orientale FrAncesco cAdeo (cALZATUrIFIcIo Le PAoLIne) Via Papa Giovanni XXIII Gli eventi organizzati dalla vostra associazione, le portano un ritorno economico? S, ho un piccolo ritorno nella settimana successiva, con qualche nuovo cliente. Dunque, il gioco vale la candela? Certamente, anche perch non costa nulla, visto che il Comune ci d lo spazio esterno gratuitamente. Un problema del paese? Ci sono pochi negozi. Personalmente vorrei che ce ne fossero di pi, anche di calzature come il mio. Per il resto? Abbiamo tutto, buona viabilit, parcheggi, scuole e strutture per gli anziani. AndreInA bersInI (enoTecA FAcchI) Via Papa Giovanni XXIII Come va la sua attivit? Malissimo, la vendita concentrata nel week end. Abbiamo aperto da circa un anno, anche con mescita, ma il futuro incerto. Gli eventi organizzati dallassociazione? Ce ne vorrebbero di pi, con quelli si lavora bene. Al paese manca qualcosa? Ci sono pochi negozi, purtroppo, per questo avevamo pensato che unenoteca potesse avere buona presa, ma il momento di crisi non aiuta. Lamministrazione locale vicina ai commercianti? No comment.

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CI RACCONTANO cALcIo

rIccArdo ZAneTTI (PAsTIccerIA sAn GoTTArdo) Piazza San Vittore


Rosanna Festa Gianpietro Gerassini

Riccardo Zanetti

Cosa manca al paese? Nuove attivit commerciali. A parte i bar, che non mancano, tocca spostarsi per fare la spesa. La viabilit? migliorata con la nuova circonvallazione che taglia fuori dal paese il traffico pesante, ma la strada principale rimane sempre troppo trafficata. Una richiesta allamministrazione? Dovrebbe essere pi presente, parlare di pi coi commercianti che, spesso, si sentono soli. La vostra associazione commercianti attiva? S, molto, sta cercando di vivacizzare il paese. rosAnnA FesTA (edIcoLA IL FermAGLIo) Via Papa Giovanni XXIII Le piace il paese? S, vitale, pieno di gente, sia di mattiPAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI

na che di pomeriggio. Cosa fa Calcio per i giovani? Ci sono delle associazioni sportive e dei luoghi di aggregazione che offrono molto ai ragazzi. Leconomia del territorio su cosa verte? Soprattutto sulledilizia che, purtroppo, adesso completamente ferma. E il commercio? Stiamo cercando di stimolarlo con degli eventi che richiamino pubblico anche da fuori, come la Notte bianca e Aspettando lautunno. GIAnPIeTro GerAssInI (erborIsTerIA sAnITArIA GermAn) Via Papa Giovanni XXIII Da commerciante cosa ne pensa della Notte bianca?

un evento che, senza qualche attrazione, risulta poco efficace. In altri paesi, come Orzinuovi, ad esempio, organizzano un mercatino che richiama pubblico anche da fuori. Dunque? Stava allamministrazione organizzare qualcosa di pi interessante. Non ha senso che si mettano fuori dai negozi dei banchetti espositivi che replicano ci che possibile trovare allinterno! Gente ce nera? S, su quello non posso dire niente, ma non mi pare che per il commercio, per come stata organizzata la manifestazione, abbia fatto una grande differenza. A me non entrato un euro, forse gli unici contenti sono stati i bar. Si tratta anche di una questione di equit tra i diversi esercizi commerciali.

Le nostre domande a

PieTRo QUaRTini, sindaco di calcio


Il paese sar interessato dalla BreBeMi. Che valutazione ne d? chiaro che quando intervengono sul territorio opere di tale portata, lecito che possa sorgere qualche preoccupazione da parte dei cittadini, tuttavia la nostra Amministrazione valuta positivamente la BreBeMi, cogliendola come unopportunit per migliorare la viabilit del paese che soffre, oggi, del congestionamento portato dalla Statale 11 che ne attraversa il territorio. Parte del traffico verr veicolato sullautostrada e sulla nuova tangenziale di Calcio che permetter di bypassare il centro del paese, evitando lunghi incolonnamenti nelle vie principali, durante le ore di punta. Venendo al commercio, cosa risponde a chi le contesta che, durante le ultime manifestazioni, lAmministrazione avrebbe potuto fare di pi e meglio per chiamare altro pubblico? Sono convinto che sia sempre possibile fare di pi, ma con le risorse attuali, abbiamo raggiunto il massimo a nostra disposizione. Tutto questo stato fatto nellottica di stimolare il commercio, dando una mano concreta ai nostri negozi di vicinato. In questi anni abbiamo avuto due ordini di problemi, da un lato, la crisi generale che ha ridotto i consumi, dallaltro, lapertura in pochi anni di due grossi centri commerciali che hanno letteralmente sfiancato i piccoli negozianti. Le manifestazioni che abbiamo promosso, dunque, mi

ieni delle un bel paesone, dove landiriv dal passaggio delmacchine intervallato giorno, lo le persone che, durante tutto il animano. vivace.

Andreina Bersini
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sembra abbiano raggiunto lobiettivo di richiamare pubblico da fuori paese, stimolando per quanto possibile il commercio sul territorio. Entrare in uno dei Distretti del commercio una via percorribile? Credo di s. Noi stiamo lavorando con Covo e altre Amministrazioni per creare un nuovo Distretto che, speriamo, potr dare pi forza ai piccoli commercianti. Anche per questo, lanno scorso, ho chiesto ai nostri negozianti di costituire una loro associazione che potesse creare una prima base per poter partire con questo progetto. Quando Vivi Calcio stata costituita, abbiamo cominciato a contattare le altre Amministrazioni, ottenendo gi delle adesioni. Al momento siamo in attesa che la Regione Lombardia indica un nuovo bando per la costituzione di Distretti.
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IAGGIO IN PROVINcIA

Bassa Orientale

CI RACCONTANO AnTeGnATe

RIVENDITORE UFFICIALE BAROVIER&TOSO


PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI
abitanti, simpatici ed accoglienti i suoi contraddistinto da una via Antegnate principali principale dove si concentrano i dei quali storici. negozi, alcuni

mArIA AnGeLA boLIs (mArIeLLen AbbIGLIAmenTo) Via Roma Che paese Antegnate? Negli ultimi dieci anni la periferia si ingrandita molto, ma di contro Antegnate diventato un paese-dormitorio: molti si alzano presto, vanno verso Milano e tornano solo per dormire. Leconomia su cosa si basa? Nel territorio abbiamo, in prevalenza, aziende metalmeccaniche, che stanno andando avanti, nonostante la crisi. E per quanto riguarda il commercio? Si sopravvive, non tanto per la recessione quanto per i numerosi centri commerciali che ci circondano. In passato avevamo raccolto le firme per non fare lAntegnate Shopping center, ma non servito a nulla. Contro certi colossi non si pu vincere. cambiata la mentalit delle persone? Certamente, perch la gente crede di trovare merce di qualit superiore, nei grandi centri commerciali, ma non affatto detto. E con la BreBeMi? Il nostro paese ne gi rimasto stravolto, prima ancora che i lavori siano completati. La nostra era una realt rurale, mentre oggi la cementificazione sta incidendo, in maniera definitiva, sulla falda acquifera che permetteva il fenomeno delle risorgive.
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AnGeLA ALLeGrI (comPUTer 2000) Via Manara Il commercio vivo nel paese? Insomma, diciamo ni, non a livello di Romano o Fontanella. Qui difficile che la gente del paese faccia la spesa nel territorio, pi facile vedere dei forestieri. Cosa ne pensa della BreBeMi? C una certa preoccupazione, perch una volta ultimati i lavori tutto il traffico sar deviato lontano dalla nostra via.

Temiamo che possa esserci un ulteriore calo di lavoro, proprio perch diminuir il passaggio. E nel vostro settore? Per fortuna, per adesso, non ci possiamo lamentare. E come associazione commercianti? Abbiamo lAcea che questanno, per la prima volta, ha organizzato la Notte bianca con un buon successo di pubblico. Avete avuto un ritorno? Noi no. vITTorIo PomA (bAr e cAFF) Via Manara Hanno chiuso delle attivit con la crisi? Non nel paese, anzi ha aperto un altro negozio vicino a questa via. Da quel che ho sentito, al contrario, hanno chiuso dei negozi nei centri commerciali. Le spese interne sono, evidentemente, troppo alte. Cosa ne pensa della BreBeMi? Sono daccordo, le grandi infrastrut-

Angela Allegri

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Bassa Orientale Irene TombInI (ArTe FIorI) Via Manara Trova migliorato il paese? S, come infrastrutture senza dubbio. La crisi? Quella che stiamo vivendo molto pi difficile di quella del 2009. dura, per di pi non c nessuno che ti aiuta, neppure il Comune. Si sente abbandonata? S, abbiamo gi segnalato dei problemi gravi che stanno mettendo a repentaglio la nostra attivit, ma nonostante questo lAmministrazione pubblica non sta facendo niente per aiutarci. Di cosa si tratta? Sono cose molto personali, purtroppo non posso parlare, ma chi sa non fa nulla per aiutarci, questo non va bene. rosseLLA bIAnchI (ALImenTArI) Via Manara Da quanto tempo aperta? Da oltre cinquantanni, lattivit passata di padre in figlia. Com cambiato il paese? Nellultimo decennio sono arrivati molti stranieri che, purtroppo, si sono integrati poco nel tessuto sociale del paese. Ci sono donne, qui da dieci CI RACCONTANO FonTAneLLA

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GIAnLUIGI LAnZAnI (TemPo Zero - ImmobILIAre) Via Matteotti


Rossella Bianchi

Vittorio Poma e Marcello Pasinelli

ture sono necessarie nel nostro Paese, senza contare che, in questo momento difficile, stanno dando lavoro a molte persone. Non teme che possa esserci meno passaggio? Certo, ma basta organizzarsi cercando di fidelizzare, con qualche evento o promozioni, la propria clientela. Senza contare che il traffico sar deviato su una via parallela distante dal mio bar appena 50 metri. Dunque, rimango ottimista per il futuro. Cosa manca? Le scuole medie, chiuse qualche anno fa. Il nostro sindaco si sta battendo per riportarle nel paese. Un punto di forza del paese? Ci si conosce tutti.

anni, che non parlano ancora la nostra lingua. E le prime generazioni nate sul territorio? Mi sembrano pi integrate, soprattutto se figli di famiglie arrivate nei primi tempi, che hanno avuto modo di apprendere qualche nostra abitudine. Al contrario, i giovani dellultimo periodo, forse perch pi numerosi, hanno fatto gruppo tra di loro, senza integrarsi. Una cosa che manca al paese? Le scuole medie, le mie clienti si lamentano del disagio di portare i loro figli fuori dal paese. Criminalit? arrivata anche qui. Ultimamente ci sono stati furti negli appartamenti a tutte le ore.

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Gianluigi Lanzani
una delizia Fontanella, con un bel centro storico e un paesaggio naturalistico di raro pregio. speriamo solo che la cem entificazione non lo cambi irrimediabilm ente. cittadini affabili.

Come sta incidendo la crisi sul territorio? In maniera drammatica. Tutto ha avuto inizio proprio nel nostro settore, sin dal 2008, per allargarsi in tutte le attivit del paese. La vendita di immobili ferma? Totalmente. Noi riusciamo ad andare avanti perch ci occupiamo anche di canoni di locazione, altrimenti avremmo gi chiuso. Quanto si sono svalutati gli immobili? In media del 20%-40%, in base alla tipologia. Abbiamo un immobile valutato per 180 mila euro che sar aggiudicato a 105 mila euro. Questo d la portata di quel che sta accadendo. Lei stato lideatore dellassociazione dei commercianti. Quali sono le prossime iniziative? Col distretto del Commercio, che comprende Antegnate, Fontanella e Barbato, in stretta collaborazione con quello di Romano, stiamo creando dei gruppi dacquisto sulle utenze, telefonia, elettricit e gas che ci permettano di avere un potere contrattuale tale da abbassare le tariffe. mAssImo donATI (mAceLLerIA) Via Matteotti Nonostante la crisi riuscite ad andare avanti? Si cerca di vivere, certo non pi il

commercio di 15 anni fa. Cosa si potrebbe migliorare nel paese? Per esempio le scuole e le infrastrutture sportive. Eppure avete uno stadio. vero, ma non mi sembra sufficiente. Nel complesso mi sembra che il paese non sia migliorato molto negli ultimi trentanni. mArIA PIA TedoLdI (AveLLI bAr) P.zza Matteotti Il suo bar aperto da 34 anni, com cambiato il paese? Era un territorio vivo, pieno di compagnie che, sia nei week end che durante la settimana, animavano la piazza. Oggi la realt deprimente, purtroppo, anche per la diminuzione dei negozi.

Massimo Donati

Hanno chiuso molte attivit? S, anche negozi storici. I centri commerciali hanno cambiato totalmente i commercio del paese, ma non solo. Il pomeriggio, per esempio, c quasi in coprifuoco. E come infrastrutture? migliorato molto, sono state costruite pi case e sono migliorati i servizi. Lamministrazione vi sta vicino? Secondo me s, noto che sono sempre molto disponibili alle nuove iniziative promosse dalla nostra associazione. dAnIeLA cUrLo (AZIendA AGrIcoLA) Cascina Sorticelle Sotto Come incider la BreBeMi nel territorio?

Maria Pia Tedoldi

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IAGGIO IN PROVINcIA

Bassa Orientale Trova sia unopera inutile? Il problema vero non quello di arrivare velocemente a Milano, piuttosto snellire il traffico nel centro. Non molto logico arrivare in fretta, per poi essere in coda in barriera. La speranza? Che dopo tutta la cementificazione prevista, lacqua possa riassestare il suo livello. Certo che le vie interne della falda saranno completamente stravolte e, nonostante gli studi idrogeologici fatti, non possiamo sapere fino a che punto. Il futuro? Ci sar meno terra da coltivare e minori possibilit, per i consumatori, di comprare sul mercato. Non c pi nessun settore che tiri, nellagricoltura, non da oggi, ma da almeno 20 anni. FrAnco reGGIA (TAGLIere dI bAcco) Via Tremaglie Da quando iniziata la crisi Non mi sembra siano cambiati i consumi, per lo meno nella mia attivit, piuttosto noto che verso la fine del mese la gente pi oculata. Al posto di una pizza, per esempio, prendono un trancio. Cosa ne pensa degli eventi organizzati dalla vostra associazione? Ci vorrebbe una Notte bianca al mese, perch durante quella giornata si lavora bene. Lamministrazione vi aiuta? S, molto anche dal punto di vista burocratico. Il paese le piace? Una volta, di pi. Questo era uno paese avanti, rispetto agli altri, pieno di gente. Oggi servirebbe qualcosa che incentivi i giovani a vivere di pi il paese. CI RACCONTANO PUmenenGo

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PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


porta percorrendo la strada stretta che ta da campi e caa pumenengo, circonda are in un scinali, si ha limpressione di entr ameno, dove semaltro mondo. un paese bra che il tempo si sia fermato.

roberTo ZAPPALAGLIo (bAr PesA) P Papa Giovanni XXIII .zza

Daniela Curlo

Parte del territorio agricolo andr irrimediabilmente perso. Accanto alla BreBeMi, infatti, passer lalta velocit quindi sar devastata una zona estesa, senza contare lo spazio necessario, oggi, per compiere i lavori. La cementificazione come incider sulla falda acquifera? Radicalmente, a due metri e mezzo sotto terra si trova gi lacqua. Per poter lavorare, dunque, hanno utilizzato le idrovore che hanno asciugato tutti i nostri fontanili che permettono lirrigazione dei territori limitrofi, come Romanengo e Ticengo. Noi continueremo a utilizzare, come gi facciamo, lacqua proveniente dallOglio. Le nostre domande a

Roberto Zappalaglio

Franco Reggia

MaRia cRisTina caTTaPan, sindaco di FonTanella


Come interpreta le potenzialit del Distretto del commercio di Antegnate, Barbato e Fontanella? Trovo che il Distretto potr essere unottima opportunit per aiutare e rivalutare i negozi di vicinato. Inoltre, proprio in questo periodo con lAssociazione dei Commercianti, in collaborazione col Distretto, stiamo valutando le modalit di messa in opera di un gruppo dacquisto che potr rispondere efficacemente alla concorrenza dei grandi centri commerciali. Ritengo, dunque, che con questa modalit i negozi di vicinato potranno offrire contemporaneamente prodotti di qualit a prezzi calmierati, cosa non di poco conto in questo delicato momento di crisi. Messo in opera questo progetto, potremo estenderlo a dei gruppi dacquisto legati anche alle utenze di gas ed elettricit.
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Quale sar limpatto delle BreBeMi sul vostro territorio e quale valutazione ne d? Il paese non sar impattato direttamente dalla BreBeMi, nel senso che non ci saranno dei lavori sul nostro territorio. Avremo, certamente, delle conseguenze, ma ci auguriamo che possano essere favorevoli per il nostro Comune, come un sostanziale miglioramento della viabilit, supportato da un rapido raggiungimento del paese da Milano cosa che, speriamo, potr portare nuovi visitatori nella zona. Pensate a una nuova vocazione turistica? Non proprio, tuttavia il nostro territorio e i numerosi fontanili che, non a caso, danno il nome al nostro paese, sono di pregevole valore ambientale, quindi speriamo di poter creare un flusso maggiore di visitatori, co-

gliendo favorevolmente o ottimisticamente tutte le nuove opportunit di questa grande opera. Quali sono le prossime opere in programma? Il periodo non dei pi facili, non solo per i bassi trasferimenti ai Comuni e per il Patto di stabilit dellanno prossimo, ma anche perch ho voluto mantenere, per il momento, laliquota base dellImu, con ricadute piuttosto pesanti sul nostro Comune. Sono molto sconfortata per questa situazione. Sto iniziando a chiamare il programma elettorale, ricompreso nellopuscolo che avevamo dato ai nostri cittadini, il libricino dei sogni. Per il momento, dunque, anche se ci sarebbe bisogno di ampliare la scuola elementare e intervenire su quella della prima infanzia, siamo costretti a effettuare dei lavori di manutenzione ordinaria.

Che paese questo? Rimasto cristallizzato nel tempo. Sia le infrastrutture che il resto rimasto, grossomodo, lo stesso. Leconomia del paese su cosa si basava in passato? Il nostro era un territorio agricolo, poi negli anni Sessanta la crisi ha spinto le persone a lasciare i campi e a spostarsi verso Milano e Cremona. Per un periodo ha funzionato anche una filanda che dava lavoro a molte donne. Oggi la maggior parte delle persone rimaste nel territorio lavora nel settore edile, o in quello metalmeccanico. Gli stranieri che vivono sul territorio sono integrati? Complice la crisi economica e labitu-

dine a fare gruppo tra di loro, fanno fatica ad integrarsi. Lo fanno pi facilmente i bambini. Unopera che servirebbe? Una palestra, se ne parla dagli anni Settanta. IdA soLdo (LAvAsecco GIUdI) Via Roma Negli ultimi dieci anni com cambiato il paese? Il maniera pressoch impercettibile. Il paese non offre molto e, secondo me, c poca iniziativa. Questanno, per fortuna, per la prima volta, stata organizzata una Notte Bianca che ha chiamato pubblico anche da fuori. Quanto impattano i centri commerciali? In generale molto, ma nella nostra attivit abbiamo mantenuto la stessa clientela, per fortuna. Con la crisi, per, sono tutti pi attenti. Su cosa risparmiano? Se prima, a ogni cambio di stagione, portavano il piumone a lavare, oggi lo fanno una volta allanno. Molte madri di famiglia che hanno perso il lavoro, inoltre, cercano di arrangiarsi, quindi anche le tende, per esempio, cercano di lavarsele per conto loro. Il futuro? Spero di riuscire ad andare in pensione. AnGeLo LocATeLLI (bArbIere) Via Roma Un punto di forza del paese? molto tranquillo e ci si conosce tutti. Si figuri che sono qui dal 68. In questi anni, qual stato il cambiamento pi significativo?

Angelo Locatelli

Larrivo degli stranieri. Cosa manca? Niente, rispetto al numero degli abitanti, un paesino che ha tutto. E i giovani? Non sono molti, servirebbero energie nuove, anche se noto che ultimamente qualcosa si sta muovendo. La Notte Bianca, per esempio, stata una bella iniziativa. enZo mArTIneLLI (sALUmIere) P.zza Castello Che clientela ha? Quella del paese, principalmente. A Pumenengo i cittadini utilizzano ancora i negozi di vicinato, mentre per la spesa settimanale vanno preferibilmente nei centri commerciali. Com stata organizzata la Notte Bianca? Il Comune ha chiamato degli espositori, tant che arrivata gente anche da fuori. Un successo che non ci aspettavamo.

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Bassa Orientale

Enzo Martinelli

C qualcosa che devessere migliorato in paese? C sempre qualcosa da migliorare, ma oggi le amministrazioni non hanno i soldi, quindi c poco da fare. Cosa manca? Qualcosa per i giovani. Abbiamo solo un campo di calcio, servirebbe una palestra. GIovAnnI TAssonI (ALImenTArI- droGherIA) P.zza Papa Giovanni XXIII Quanto cambiato il paese in questi anni? Pochissimo, ma mi sembra che non abbia bisogno di molto altro. Venendo al commercio, su cosa risparmiano di pi i suoi clienti? Scelgono sempre le stesse cose, ma ne acquistano meno. Cercano la pasta scontata oppure acquistano una vaschetta di prosciutto cotto, al posto di due. Ha mantenuto gli stessi prezzi? Ho cercato di abbassarli, scegliendo marche diverse che possano avere prezzi pi competitivi. La sua clientela tutta del paese? Per la maggior parte. Spesso sono persone anziane che non si muovono e a cui porto la merce.

Le nostre domande a

VeRonica salVoni, sindaco di PUMenenGo


Per la prima volta a Pumenengo stata organizzata la Notte Bianca. Che valutazione ne d? Molto positiva, perch il nostro un piccolo Comune e non ci aspettavamo un afflusso cos copioso anche dagli altri paesi. Tutti erano molto soddisfatti, sia i commercianti che gli espositori, e c chi, lo dico con un certo orgoglio, ci ha fatto molti complimenti dicendoci che la nostra Notte Bianca era stata organizzata meglio di quella del vicino Comune di Rudiano. Unesperienza positiva che sicuramente ripeteremo. Nel Piano di Governo del Territorio stata inserita la costruzione di una palestra. Conosce le tempistiche? No, al momento non stato realizzato ancora il progetto. Tuttavia sono ottimista, proprio perch unopera gi approvata dal PGT che potr essere molto utile per il nostro territorio. Certamente il periodo di crisi rende tutto pi difficile, ma speriamo che se ne possa uscire presto. Ci pu dare qualche aggiornamento sul caso della cascina Malpaga? A seguito di unistanza presentata dai proprietari dellarea, il Tribunale di Bergamo ha autorizzato il dissequestro dellarea. Quindi, allo stato attuale, larea risulta essere ritornata in possesso dei proprietari, mentre

Giovanni Tassoni
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la nostra Amministrazione, visto anche il parere rilasciato dal pm, sta effettuando le opportune verifiche. Qualche settimana fa, infatti, il nostro tecnico ha effettuato dei sopralluoghi per stimare quanti metri cubi siano stati escavati e, a breve, renderemo noti i dati. In ogni caso lattivit ferma e sappiamo che nessun metro cubo stato pi estratto. Nella via Roma ci sono dei parcheggi non regolari che sormontano, in parte, il marciapiede. Ci pu spiegare perch li avete realizzati? nostra intenzione eliminarli ben presto. Proprio come la cava Malpaga, un argomento trito e ritrito, non ho intenzione di dire altro a riguardo.

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stranieri

tra Bergamo e Brescia Boom di


dal X rapporto sullimmigrazione emerge come in 10 anni siano quadruplicate le presenze nelle due province: sono oltre 140mila in terra orobica e 202mila nel bresciano. menonna (orim): Lintegrazione maggiore nelle province pi piccole
di rosAnnA scArdI

NcHIESTA

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a presenza degli stranieri in Lombardia aumenta in modo esponenziale: si passati da 420mila presenze del 2001 a un milione 269mila del 2011. Il primato spetta a Milano (460.400), dietro si collocano Brescia (202.600) e Bergamo (142.900). Insieme le tre province accolgono il 57,6% delle presenze regionali. Ma non larrivo in massa a peggiorare la loro qualit di vita. unassociazione mentale, sbagliata, che siamo portati a fare. Come per gli italiani, vivono meglio gli stranieri che approdano in contesti minori, in province piccole come Lodi, Cremona e Sondrio. l che troviamo una migliore qualit della vita e un indice di integrazione maggiore, afferma Alessio Menonna, ricercatore dellOrim nonch collaboratore presso la cattedra di Demografia allUniversit degli Studi di Milano Bicocca, commentando i dati del X Rapporto sullimmigrazione straniera relativo al 2011. Rapporto che stato elaborato dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multi etnicit) su mandato della Regione e che si basato sui risultati di unindagine condotta su un vasto campione: 800 persone nei comuni bergamaschi, mille in quelli bresciani, con almeno 15 anni di et e originarie dei Paesi a forte pressione migratoria.

Lintegrazione emerso valutata su un asse che varia da un minimo di 0 a un massimo di 1. 0,55 a Brescia, 0,59 a Bergamo. Nel giudizio pesano le condizioni di vita: abitazione, titolo di soggiorno e condizione lavorativa sono i parametri base. Labitare in una casa di propriet piuttosto che in una baracca, il viverci con la famiglia e non con altri connazionali, sono elementi decisivi. Fino a qualche anno fa spiega Menonna , uno straniero trovava camere in affitto o case a prezzi maggiorati. Una sorta di assicurazione che il proprietario faceva pagare in previsione di danni. Oggi non pi cos e gli affittuari sono spesso famiglie con figli. A essere pi inserite nel contesto locale sono le donne, complice larrivo successivo a quello del marito e una minore diffidenza nei loro confronti. Negli anni migliorata la titolarit dei

permessi per soggiornare. La sanatoria Bossi-Fini, al primo luglio 2003, ha estinto la maggior parte delle condizioni di irregolarit. Decisivi sono stati anche lentrata di Romania e Bulgaria nellUnione Europea il primo gennaio 2007, il decreto flussi nel 2006, la sanatoria per colf e badanti nel 2009, i click days del 2011 per lingresso dei lavoratori extracomunitari. Altra leggenda da sfatare il nesso tra presenza di stranieri e disoccupazione. Le province di Brescia e Mantova, a maggior densit di presenza forestiera, dimostrano il contrario annota Menonna . A dettare le leggi del mercato la congiuntura economica. Per questo il peggioramento in Lombardia avvenuto a partire dal 2009, in linea con il dato nazionale. Come nel caso degli italiani, trova meno lavoro chi ha credenziali o

Alessio Menonna

titoli di studio inferiori, per esempio i pakistani. Al contrario, gli esteuropei sono i pi occupati. Proprio la presenza romena, comunit pi numerosa in assoluto a Brescia, seconda a Bergamo, una delle novit di rilievo.

BERGAMO

marocchini e romeni i gruppi pi numerosi cresce iL numero degLi occupati a tempo indeterminato
Aumenta, ma meno rapidamente che altrove, la presenza straniera in provincia di Bergamo. Erano 38.800 nel 2001, anno della prima rilevazione, oggi sono 142.900, pi 5mila unit rispetto allanno precedente. La presenza maggiore quella dei marocchini, 24.200. Seguono romeni, 18.300, albanesi, 15.200, a distanza senegalesi e indiani. Il flusso maggiore arriva per dalla Bolivia, 8.900 presenze, +32%. La percentuale dei residenti cresciuta del 74% dal 2001, passando dall83% del 2010 all86% del 2011. I regolari non residenti hanno raggiunto un picco massimo nel 2010 con 9.500 unit, scesi oggi a 8.400. Pure in provincia di Bergamo il fenomeno dei clandestini aveva mostrato durante il 2001 la sua massima incidenza, con il 22-23% degli immigrati sprovvisti di permesso di soggiorno. Al 1 luglio 2003, la sanatoria Bossi-Fini ha estinto la maggior parte delle condizioni dirregolarit portando il numero di persone non in

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regola all8% per un biennio, anche se poi gi ricresciuto al 14-15% nel 20052006. Al 1 luglio 2007, invece, dopo lentrata della Romania nellarea di libera circolazione europea, il tasso di irregolarit complessivo ridisceso all11% sanando di fatto le numerose posizioni dei romeni e poi ancora rimasto contenuto al 12% nel 2008, soprattutto in virt della decisione governativa di ampliare a tutti gli immigrati che ne avessero fatto a suo tempo richiesta le quote del precedente decreto-flussi. Pi di recente, la sanatoria per colf e badanti di fine 2009 e i click days dinizio 2011 hanno riabbassato il tasso dirregolarit nellarea bergamasca al 9-10% negli ultimi tre anni, svolgendo azioni di generiche sanatorie mascherate, anche se formalmente rivolte a categorie professionali ben determinate o a cittadini ancora re-

NcHIESTA

Stranieri sidenti allestero. Fa eccezione la popolazione boliviana, irregolare al 18%. Cresce il livello di integrazione rispetto al 2010. Il motivo principale il miglioramento delle condizioni lavorative. Bergamo, rispetto alle altre province lombarde, ha retto meglio il peso della crisi. La disoccupazione tra gli immigrati scesa dal 19,6% del 2010 all10,7% del 2011. Sono molti gli immigrati che hanno riconquistato un lavoro, anche se di basso profilo. Gli occupati a tempo indeterminato sono passati dal 30,6% al 32,1% nellultimo anno. I lavori svolti variano: il 14% degli uomini sono operai nellindustria, il 15% fa il muratore. Tra le donne, il 19% ha unoccupazione come assistente domiciliare e poco meno di una su dieci come domestica a ore. Aumenta anche il lavoro autonomo, passato dal 3,5% al 6,4% mentre gli imprenditori raddoppiano; erano lo 0,6%, sono l1%. Migliorano anche le modalit di convivenza. Escludendo gli assistenti a domicilio che hanno una tipologia abitativa legata al proprio mestiere, chi arriva nel nostro Paese vive sempre di pi in famiglia: l80% da solo o con moglie e figli. Di questi, il 25% proprietario della casa. Lidea della condivisione di spazi tra connazionali sta via via scomparendo. Nel dettaglio, si rileva che il 59% degli ucraini vive da solo, il 14% dei romeni in coppia, un marocchino su due con i figli. Cresce anche il numero di diplomati, passato dal 28% del 2009 al 45% attuale, mentre si riducono le persone che dichiarano di non possedere un titolo di studio: sono solo l8%, mentre i laureati salgono dall8%, minimo segnalato nel 2006, all11%.

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ci hanno deTTo
Alfonso, 43 anni, bergamo
Cosa ne pensa del numero di stranieri? Forse la crescita eccessiva, il rischio una difficile gestione dei cambiamenti sociali. Cosa teme di pi? Le tensioni nel mondo del lavoro. Con la crisi potrebbero accentuarsi.

Lucia, 32, seriate

A Bergamo boom di immigrati. un dato positivo? Ma non vedo il problema. Se non ci fossero loro, molti mestieri sarebbero scoperti. Per esempio le badanti? Appunto. Provi a dirlo a unitaliana di fare un simile lavoro.

BRESCIA

daouda, 38 anni, senegalese (bergamo) sul territorio bresciano senza titolo per starci si abbassata al valore minimo degli ultimi due anni, l8%, passando da 10.600 nel 2001 a 19.300 nel 2002, 6.300 nel 2003, 17.000 negli ultimi due anni, come conseguenza della sanatoria Bossi-Fini del primo luglio 2003, di quella per colf e badanti di fine 2009 e dei click days di inizio 2011. Il tasso di irregolarit maggiore, pari al 12%, si riferisce a egiziani e tunisini, con numero assoluto di immigrati privi di permesso di soggiorno in crescita rispettivamente del 30 e 26%. A preoccupare un altro dato, quello sul numero dei disoccupati, mentre la percentuale degli occupati in linea con quella lombarda. Anche perch nella maggior parte dei casi gli stranieri senza lavoro restano privi della rete familiare che funziona da ammortizzatore sociale. A essere senza un mestiere era l8% nel 2001, il 13% nel 2010, il 12% nel 2011. Loccupazione regolare a tempo indeterminato interessa ancora la maggioranza relativa degli interpellati (era al 44% nel 2010) e si attesta al 42% nel 2011, il secondo dato pi elevato fra le province lombarde, dietro Varese. I mestieri principali variano: gli uomini in un caso su tre sono assunti come operai generici nellindustria, poco pi di uno su dieci fa il muratore. Tra le donne, il 16% sono operaie, il 15% assistenti domiciliari e il 10% addette alle pulizie. Ad avere il pi basso tasso di disoccupazione, il 9%, il gruppo di lavoratori esteuropeo, mentre tra gli africani poco meno di uno su cinque in cerca di lavoro. I disoccupati maggiori sono i ghanesi, il 19%. Il primato delloccupazione irregolare va, invece, agli egiziani. Non aiuta la mancanza di titolo di studio: ne sono privi il 4% dei censiti, dato abbassato rispetto all11% del 2011. A livello regionale Brescia sotto la media di dodici punti percentuali per la quota di diplomati e cinque punti sotto per quella di laureati. Dato positivo, la migliorata condizione abitativa e familiare che mostra una tendenza verso la stabilit: nel 2001, una persona su cinque possedeva una casa per s o la propria famiglia, il 78% nel 2011. Le abitazioni di propriet passano dall8% nel 2001 al 21% nel 2008 e sono il 15% nel 2011.

aumenta La popoLazione di origine asiatica operai e muratori tra i Lavori pi gettonati


Nei quarantasei Comuni bresciani esaminati dallindagine, gli stranieri sono quadruplicati, passando dai 60.100 censiti al primo gennaio 2001 ai 202.600 al primo luglio 2011. Il numero di stranieri pi elevato rappresentato dai romeni, 25.400, seguono marocchini, 24.600, e albanesi, 23.800, in leggera diminuzione rispetto allanno precedente, comunque davanti a indiani, 18.300, e pakistani, 17.500. A distanza troviamo senegalesi, ucraini, moldavi, ghanesi, egiziani. Questi ultimi registrano la crescita annua pi elevata, pari al 37%. Il gruppo macronazionale in aumento maggiore , invece, quello asiatico: dallinizio del secolo, nel territorio bresciano, passato da 12.700 a 51.900 stranieri. Altro dato rilevante, quello dei residenti: sono l85%. Erano il 65% il primo gennaio 2002. Il numero passato da 45.300 nel 2001 ai 172.100 attuali. I regolari non residenti sono solo 13.400. Dunque, la quota delle persone presenti
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Da quanti anni in Italia? Da 8. E mi trovo abbastanza bene. Che problemi deve affrontare? I pregiudizi. Veniamo giudicati troppo in fretta pi per la provenienza che per quello che siamo realmente.

Piero, 52 anni, bergamo

Diventiamo sempre pi multietnici... In effetti cos, anche in altri Paesi. Come vive questo fenomeno? Mah, una societ che rischia di perdere via via tradizioni e radici un po mi preoccupa.

Perch in Italia? Per lavoro. Ma spero di tornare presto al mio Paese. Si sente integrato? No, ognuno qui vive insieme ai suoi connazionali. Non credo nellintegrazione.

el bachire, 36 anni, marocchino (Treviglio)

Feisal, 44 anni, egiziano (seriate)

L Italia un paese razzista? No, ma questo non toglie che per noi difficile adattarci. Cosa la preoccupa di pi? La casa, ora sono in affitto, ma pochi si fidano di noi.

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in evidenza

InAUGUrATo IL TrATTo serIo cherIo

IL cAnALe deLLAddA orA comPLeTo

l 4 ottobre scorso stato inaugurato nella zona della Cascina Portico San Carlo a Calcinate (Bg) il tratto Serio-Cherio del Canale dellAdda. Unopera irrigua progettata e realizzata in sei anni, dal 2006 al 2012, dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca grazie al finanziamento di 14 milioni di euro a totale carico del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nellambito del Piano irriguo nazionale. Il tratto Serio-Cherio, che misura 12 km, totalmente interrato, parte dalla Basella di Urgnano, prosegue sotto il fiume Serio a valle del Castello di Malpaga, passa per il comune di Cavernago e, dopo aver attraversato anche il comune di Calcinate, sfocia nel fiume Cherio in Localit Cascina Portico San Carlo, sempre a Calcinate. La condotta del tratto Serio-Cherio misura due metri di diametro ed in vetroresina, materiale che consente un pi facile scorrimento dellacqua. Il tratto che attraversa il fiume Serio, anchesso in vetroresina, stato invece rivestito in calcestruzzo armato in modo da evitare erosioni e/o scalzamenti della tubazione stessa in caso di eventi di piena eccezionale del Serio. Il Canale dellAdda, della lunghezza complessiva di 35 km, grazie allinaugurazione di questultimo tratto stato cos completato ed entrer in esercizio a partire da maggio 2013, in concomitan-

loperA irriguA sTATA sovvenzionATA dAl minisTero delle poliTiche Agricole con un FinAnziAmenTo A ToTAle cArico dello sTATo di 14 milioni di euro. gi collAudATA e FunzionAnTe, enTrer in esercizio A pArTire dA mAggio 2013.
za della prossima stagione irrigua. Trattasi di unopera consortile fondamentale e strategica per lagricoltura della Bassa Bergamasca, che consente di irrigare i campi senza prelevare acqua dalle falde e dai pozzi, evitando perci lutilizzo di energia elettrica. Il presidente del Consorzio Aldo Ghilardi ha dichiarato: Con linaugurazione del tratto Serio-Cherio il Canale dellAdda ora completo. Si tratta di unopera molto importante che si inserisce in un contesto di opere altrettanto significative che il Consorzio sta portando a termine. Per quanto riguarda il canale in questione il Consorzio ha cos dimostrato di lavorare nellinteresse e nella tutela degli agricoltori. Dopo sei anni, tempi pi lunghi del previsto a causa del ritrovamento di importanti reperti archeologici durante gli scavi, il canale stato ultimato, a dimostrazione che il lavoro del Consorzio di Bonifica continua in maniera proficua per soddisfare le esigenze e le necessit del territorio in cui opera.

Via A. Gritti 21/25 24125 Bergamo e-mail: info@cbbg.it - Tel. 035/4222111 - Fax 035/4227774

consoRzio di Bonifica della media PianuRa BeRGamasca

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LaLto vaLore deLLapprendistato


Pur essendo ancora in fase di decollo, lopportunit offerta agli studenti di fare esperienza in azienda considerata altamente formativa. molinelli: Un modo per entrare anzitempo in contatto col mondo del lavoro.
di sArA norIs

I universit di Bergamo,
STRUzIONE

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da unazienda ed entrare in anticipo nel mercato del lavoro non ancora ufficialmente decollato: le aziende sono s interessate, ma non hanno la possibilit di proporre un contratto d apprendistato. Gli stages e lo studio allestero restano quindi la concreta opportunit. Ne abbiamo parlato con Piera Molinelli, Prorettore delegato allorientamento universitario dAteneo e direttore del Centro di Italiano per stranieri, iniziatore del progetto di scambi tra studenti cinesi e italiani. Progetto avviato nel 2008 spiega Molinelli , rivolto agli studenti della laurea in Lingue e al corso di lingue orientali, che ogni anno permette a cinque italiani di studiare in Cina, a Dalian, e a cinque studenti cinesi di venire a Bergamo per perfezionare

Piera Molinelli, prorettore delegato allorientamento universitario

l momento non facile, si sa. Chi si affaccia oggi sul mondo del lavoro pu incontrare non pochi ostacoli e la ricerca del primo impiego, anche sottoforma di apprendistato, pu rivelarsi piuttosto difficoltosa. La crisi del resto morde, molte aziende fanno i conti con ostacoli crescenti, adottano la cassa integrazione quando non chiudono i battenti. Anche chi, per la prima volta, mette piede in universit e programma di studi alla mano vuole progettare il proprio futuro, ha tante speranze e poche certezze sul suo futuro lavorativo. Allora, investire sul presente, sulla formazione, pu essere la scelta migliore. Anche guardando con favore agli stage, ai tirocini allestero, agli scambi internazionali (oltre a Erasmus, lUniversit degli studi di Bergamo ha attivato quattro anni fa anche il progetto di scambi tra studenti italiani e cinesi) o approfittando di un apprendistato in unazienda che richiede determinate figure professionali. una via per pianificare meglio i propri esami universitari. Come spiegano allAteneo bergamasco, il progetto dellapprendistato, da poco attivato che permette ad uno studente che ancora deve acquisire tra i 60 e i 40 crediti per laurearsi di essere selezionato
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la nostra lingua. una vera opportunit, dal momento che chi ha fatto esperienza allestero trova pi facilmente lavoro. Ad esempio, nel 2011 il 41% degli stage post laurea si sono chiusi con unassunzione o comunque un apprendistato. E lapprendistato spesso il primo passo per entrare in unazienda. Luniversit di Bergamo crede molto in questa possibilit che avvicina lo studente, ancora alle prese con gli esami universitari, al mondo del lavoro. Gi, ma perch pensare allapprendistato quando ancora lo studente non ha terminato gli esami? Perch gli permette anzitempo di entrare in contatto col mondo del lavoro prosegue Molinelli . Lo studente potr orientare il proprio percorso formativo e svolgere attivit coerenti con il proprio indirizzo. Chi affronta lesperienza dello stage avr la possibilit di avere un tutor accademico che lo accompagner per il percorso di studi e un tutor aziendale che affiancher la sua crescita professionale. lazienda che informa luniversit sulla figura professionale che manca nella propria struttura e lo studente pu candidarsi per rispondere allofferta. Che lapprendistato sia oggi una scelta sempre pi decisiva fuor di dubbio. Basti solo pensare che mentre in Italia i contratti di apprendistato si aggirano attorno al 6%, in Germania sono gi all80%. Ma se lapprendistato non funziona, luniversit interviene? Aiuta lo studente? Lapprendistato una formula contrat-

tuale che punta a dare stabilit ai giovani, quindi leventualit che il contratto al termine non venga trasformato a tempo indeterminato non elevata. Qualora, per, questo accadesse, il servizio Placement del nostro Ateneo ovviamente di supporto al laureato nella ricerca di una nuova opportunit. Come sta andando in questo momento? Non facile anche se ci sono per le aziende dei finanziamenti per determinate figure professionali, sgravi fiscali per chi assume. Abbiamo ricevuto numerose manifestazioni di interesse dalle imprese, ma, per il momento nessuna di queste si concretizzata. E la situazione simile a livello di tutta la Lombardia. Quali figure professionali servono sul mercato bergamasco? Ultimamente le figure richieste sono legate allarea commerciale e marketing, forse perch in un periodo di crisi come questo che stiamo vivendo le aziende vogliono cercare nuovi mercati. Resta comunque costante la richiesta di ingegneri e, pi in generale, la conoscenza delle lingue fondamentale. LUniversit fa ricerche in Europa per conoscere quali figure professionali servono di pi? I docenti si documentano per capire quali sono le richieste del mercato attraverso analisi, indagini e statistiche a livello nazionale e internazione; fondamentale anche il confronto con le aziende nel momento dellattivazione dei tirocini.
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ARETE NORD

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perch non proviamo a sognare

una Bergamo diversa?


orreva lanno 1963, quando Martin Luther King pronunci uno dei discorsi pi celebri del XX secolo, proclamando al mondo il diritto di avere un grande sogno. Sar anche scientificamente dimostrato che i nostri sogni sono, in fondo, il risultato di combinazioni elettrochimiche: io, per, preferisco fare finta che la fantasia sia ancora un dono formidabile, che ci conforta e ci distoglie dalle tristezze del quotidiano. Rivendico, dunque, apertamente, il diritto di sognare: di avere una visione e di perseguirla caparbiamente. Mi piacerebbe pensare ad un consesso di artisti, per immaginare la Bergamo che sar, molto pi che ad un consiglio damministrazione. La pura verit che, parlando di Bergamo, del suo destino, delle sue carenze e delle sue prerogative, ho sentito giudizi pi sensati e proposte pi stimolanti da sognatori che da impettiti manager in grisaglia. Perch verissimo che, senza una gestione avveduta delle risorse si vive male, ma, senza bellezza, senza fantasia, senza poesia, si vive molto peggio. Se non altro, per una questione di linguaggio: quello della bellezza lo comprendono tutti, mentre il gergo degli economisti, la rendicontazione, gli assets, gli start-up, lanalisi gestionale, oltre a risultare fumosi, rappresentano un tedio irrimediabile e, per di pi, alla fine mostrano clamorosamente la corda, perfino sul versante dello sviluppo economico e sociale. Cos, oggi, ci ritroviamo in braghe di tela, nonostante tutta la scienza dei professori: siamo sempre pi poveri, sempre pi brutti e, in definitiva, sempre pi infelici. E, allora, tanto vale, mi verrebbe da dire: morir povero, ma, almeno, che mi si lasci sognare in pace! Io sogno una Bergamo diversa da quella che oggi descrivono i piani di sviluppo: vorrei una citt meno tracciata col rapidograph e pi dipinta a pennellate
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di Marco Cimmino

ampie, che assomigliasse, almeno un pochino, a quella della mia infanzia. Certo, solo un sogno: quella citt non esiste pi, superata implacabilmente dalla modernit. Quella citt, con i suoi negozi e le sue scuole, con la sua gente, un po lenta e prevedibile, che, per, non rubava, non parcheggiava in doppia fila e non scriveva sui muri con lo spray. Quella Bergamo non avrebbe mai ambito a diventare capitale europea della cultura, perch era una citt educata a volare basso, a non fare il passo pi lungo della gamba. Per, era la capitale di un mondo piccolo e provinciale, che ti stava a pennello, come un vecchio cappotto di sartoria, di quelli un po logori, ma che fanno ancora la loro porca figura. Era la citt di Luigi Angelini e di Giacinto Gambirasio, di Bortolo Belotti e di Gianandrea Gavazzeni. Quali nomi affideremo alla posterit noialtri, figli delle stelle, perch i nostri eredi li incidano sulle targhe delle vie di Bergamo? Non quello di qualche manager e, certamente, non quello di qualche illuminato amministratore. Siamo diventati un popolo senza grandi progetti, che confonde lambizione con il salto nel vuoto: avanziamo un passino alla volta, incapaci di pensare ad unidea di citt che vada di qui a dieci, venti, trentanni. Perch il futuro bisogna immaginarlo: non ci si pu limitare a calcolarlo con il regolo. La nostra citt, fin dai tempi remoti, crebbe seguendo la traccia delle proprie naturali risorse e necessit. I commerci e le comunicazioni le imposero di espandersi, oltre il tracciato delle sue mura medievali: fuori dalle porte, sulle principali vie di transito, sorsero i borghi, abitati mercanti, artigiani, commercianti. I secoli passavano e Bergamo crebbe ancora: vennero gli opifici, i quartieri operai, le ciminiere. E con loro, vennero i servizi: trasporti economici e veloci, come la ferrovia delle valli, centri direzionali, le poste nuove, lo stadio, le

vecchie piscine di viale Giulio Cesare. Poi, ad un certo punto, ai sogni, alle grandi idee di sviluppo, si sostitu una lettura catastrofica del futuro: gli autobus sostituirono trenini e filobus, i piani regolatori ci regalarono orrendi falansteri, la mania di cementificare ricopr le rogge, umili le strade, ingolf il traffico, trasform il cen-

tro in un supermercato. E la politica cominci a segnare il passo: ad adeguarsi alle esigenze di quei nuovi ricchi che, ormai, progettavano i nostri quartieri in funzione dei propri interessi e non di quelli della gente bergamasca, presente e futura. Cos, si arriv al piccolo cabotaggio: alla dottrina delladelante con juicio, e alla prudenza plumbea di chi non pi capace di avere un sogno, di presagire o, almeno, di vagheggiare un futuro. Siamo, cos, approdati al bivio del presente: da una parte c quello che conosciamo, un modo gretto di pensare alla citt e ai cittadini, subordinando ogni minima scelta alle contingenze spicciole, tentennando per allungare un marciapiede, per allargare una ciclabile, per abbattere una barriera architettonica. Dallaltra parte ci sono i grandi sogni: un futuro, certamente pi rischioso, ma enormemente pi vivo ed attraente. Ora si tratter di scegliere se vogliamo che Bergamo decada, un pochino alla volta, come un vecchio condominio che nessuno vuole ristrutturare, oppure provare lazzardo di dire come vorremmo che fosse, questa nostra citt, di qui a qualche decennio. La parola spetta a noi cittadini: di qui alle prossime elezioni amministrative abbiamo un anno e mezzo per ascoltare proposte, per esaminare candidature, per giudicare progetti. Ma non decidiamo solo con le ragioni del portafogli o, peggio, con quelle del timore di prendere uno scivolone. Proviamo a sognare: ad avere fiducia nella nostra intelligenza, nella creativit, nella capacit di immaginare una citt nuova. A fare, in definitiva, quello che hanno fatto per secoli i nostri antenati. E il risultato l da vedere: si staglia, come un sogno di pietra e di legno, sul nostro orizzonte, ogni volta che leviamo gli occhi a quella meraviglia che Citt Alta. Non dobbiamo inventarci nulla, in fondo, ma solo ricordare.
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La citt deLLe

donne

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he larrivo degli anta apra ad una nuova fase della vita pur vero. Ma che questo traguardo anagrafico significhi necessariamente la conquista della saggezza, della calma e della riflessione, nonch lavvicendarsi di un incipiente declino fisico, beh, questo tutto da dimostrare. Insomma, da quanto si vede in giro gli anta non sono pi il tempo del look morigerato e serioso, del ritiro e della pace raggiunta. Non lo sono per il maschio sempre pi narcisista e, in ugual modo, non lo sono per laltra met del cielo sempre

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pi potente, disinibita e dominatrice. In tempi non troppo lontani il pater familias, detentore dellautorit e del potere, era colui che poteva concedersi, con o senza lassenso della controparte femminile, spazi di autonomia e di svago. Lavventura o la scappatella maschile se non era un fatto normalmente accettato era, perlomeno, un costume abbastanza tollerato, quantunque mai esplicitamente ammesso. Per le donne non vi erano, in tal senso, altrettante occasioni o possibilit. La donna doveva essere obbligatoriamente figlia, madre e sposa fedele. Altre condizioni erano guardate con forte sospetto e diffidenza. Il malcostume, il peccato e la deviazione, insomma, erano automaticamente desumibili dalla condizione sociale rivestita, soprattutto dalla donna. rIvIncITA deLLe donne o decLIno deL mAschIo? Retorica a parte, la conquista della parit dei diritti da parte della donna procede, negli anni, in maniera abbastanza contraddittoria, tra timidi segnali di impegno politico e di carriera lavorativa e strumentalizzazione mediatica sempre ambigua e mai risolta. Forse anche per questo parziale successo e per una distorta iconografia muliebre che le donne decidono di prendere sempre di pi il largo con coraggio e determinazione. Come fossero uomini. Ora tempo di qualcosa che a molti potrebbe sembrare strano e stonato, ma che nella realt dei fatti non ha proprio nulla di eccezionale. Si parla tanto di donne mature a caccia di giovani uomini. Alle quarantenni chiamate in causa si attribuisce lappellativo di cougar (puma), mentre per le cinquantenni o pi in voga il titolo esotico di jaguar. I nuovi felini predatori a due zampe si muovono in maniera anonima nel caos frenetico della giungla urbana lavorativa, ma con il calare delle tenebre che scatenano la caccia. Svestiti i panni dellimpiegata, della cassiera di supermercato, di infermiera, di commessa, di avvocato, di imprenditrice, di casalinga e chi pi ne ha pi ne metta, ecco la metamorfosi della pelle che diviene maculata, degli occhi che divengono straordinariamente acuti, dei sensi che si amplificano nelle facolt. Miti? Fantasie e proiezioni ancora prettamente maschili? sAFArI nosTrAno Non stato facile, a onor del vero, combinare una serata proficua per la nostra completa soddisfazione giornalistica. Innanzitutto cera bisogno di qualcuno gi inserito nellambiente, qualcuno che sapesse indicarci luoghi, orari e persone. Qualcuno, in fin dei conti, disposto a sottoporsi allesperimento predatorio. Da queste parti - siamo sul Lago dIseo - Giuseppe persona conosciuta ed un professionista stimato. Il suo look alquanto stravagante lo rende facilmente riconoscibile. Ma a dispetto della sua mise dandy, al contempo semplice e non

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il PaReRe delle donne


Le abbiamo fermate per strada, in un grosso centro commerciale e tra le bancarelle di un paio di mercati di paese. Su un campione di 103 donne intervistate e comprese tra i 40 e i 55 anni le risposte e i pareri ottenuti sul fenomeno jaguar e cougar sono stati abbastanza negativi. Alla domanda vi piacerebbe vivere una relazione anche fugace con un uomo molto pi giovane?, le intervistate hanno replicato in questo modo: 52 di esse lo hanno escluso categoricamente, paventando, soprattutto, limmagine dei propri figli gi grandi. In 32 si sono dette molto incerte (ma pi verso il no), mentre 19 si sono dette favorevoli allesperienza, riferendo di amiche e conoscenti pi o meno soddisfatte. Insomma, a noi pare di aver scoperMESI 12novembre 2012

to lacqua calda. Il fenomeno jaguar e cougar , innanzitutto, forse pi di tutto, un neologismo di costume per giustificare cambiamenti sociali che restituiscono tanto alluomo che alla donna unautentica parit dei bisogni e delle emozioni. A conferma di questa ipotesi le molte e concordi opinioni delle intervistate le quali sembrano avvalorare le parole di Carla, una rampante professionista quarantenne: Facciamo quello che i maschi fanno da sempre, ossia vivere relazioni con qualcuno pi giovane di noi. solamente a noi donne vengono ingiustamente affibbiati titoli e nomignoli poco rispettosi. la parit prima di tutto un abito mentale, un traguardo, dal mio punto di vista, ancora lontano da raggiungere.

dozzinale, Giuseppe un giovane uomo che non concede a facilonerie o a stupidit. Si ride e si scherza, insomma, ma gli incontri sono una cosa seria. Lappuntamento col nostro mentore fissato per le 23 fuori dalla celebre discoteca a pochi chilometri dal Lago dIseo. Entriamo ritirando il consueto pass di consumazione obbligatoria. Lambiente, curato e ordinato, apre ad ampi spazi modulari costruiti come isole bianche di divani e poltrone in pelle con bassi tavolini nel consueto stile minimal. La pista, leggermente in trincea rispetto al camminamento esterno sopraelevato, gi popolata da unumanit varia e in alcuni casi anche fin troppo variopinta nella mise forzatamente sgargiante. La serata principalmente dedicata al liscio, ma vi anche unaltra piccola sala nella quale si balla latino. Poca cosa, tuttavia. Osserviamo e siamo osservati. Con il bicchiere in mano appoggiati al bancone del bar scorriamo i gruppi di persone: ai tavoli stanno compagnie di vecchia data, mariti e mogli, per lo pi (presumiamo). In pista, come ovvio che sia, persone in tuttaltre faccende affaccendate. Qui sul ring esterno, invece, vi la passerella di piccoli gruppi di uomini-cubs (cuccioli) che vanno dai venticinque ai trentacinque anni, quindi il casuale passeggio, incerto e malfermo, di altri single, forse un bel po pi su dei quaranta e cinquanta. E le donne? Sono tante, non c che dire. Stanno, per lo pi, in piccoli gruppi che ciangottano e spiano oltre le spalle delle amiche. Bevono, accennano a piccole mosse di ballo e ridono. Let, tuttavia, dal nostro punto di vista, assai variabile: si va dai trenta ai cinquanta. Mentre Giuseppe ci lascia, per alcuni istanti, per unirsi ad un gruppo vicino, noi scambiamo due chiacchiere con una nostra vecchia conoscenza. Da anni questo cameriere lavora allinterno della discoteca e le sue parole non esitano nel descrivere quella che una tendenza del momento: facile imbattersi in donne mature, spesso reduci da un vissuto non troppo sereno se non drammaticamente burrascoso, che riscoprono una seconda giovinezza e una nuova voglia di vivere.

dizionaRio TascaBile
Secondo lurban dictionary online, cougar propriamente la donna adulta di et compresa tra i 30 e i 50 anni che ha abbandonato le tradizionali regole delle relazioni romantiche per cercare di conquistare giovani ragazzi. Abbastanza limitante e limitato, non c che dire. Cos il termine jaguar riveste lo stesso identico significato anche se viene applicato alla donna over 50. I giovani uomini preda di questi felini cacciatori si chiamerebbero, invece, cubs ossia cuccioli, ma in voga anche il pi feticistico toy boy (letteralmente ragazzo giocattolo). Cos speed date lappuntamento veloce: il secondo nome di molti siti web specializzati nellorganizzazione di incontri tra anime solitarie in cerca di partner (sarebbe tuttavia curioso capire e sapere il tasso di reale solitudine di questi cercatori e cercatrici). Facciamola semplice: questi numerosissimi siti internet dedicati anche al mondo cougar non sempre sono creazioni genuine pro salute publica. Liscrizione spesso obbligatoria e il servizio (udite udite) a pagamento! A questo punto un nuovo e ulteriore lemma indirettamente collegato al problema dei siti: i fake (falso, posticcio) ossia i mentitori della propria identit. Spesso i baldi giovani con ancora il latte alla bocca vengono adescati con belle fotografie e mille moine, ma capita frequentemente che la donna dei sogni sia un po troppo avanti negli anni.

Sono loro, in molti casi, ad attaccar bottone e a fornire loccasione per una relazione mordi e fuggi. Spesso capita che lincontro venga consumato alla velocit della luce, qui fuori nel parcheggio, senza tante premesse o giri di parole. Nel frattempo Giuseppe ritorna da noi e interviene nella discussione: Tutto vero, ma non va dimenticato che in queste dinamiche improvvisate la timidezza o lincertezza possono compromettere ogni possibilit. Se in questi frangenti una donna si avvicina e inizia a dialogare

basta poco per capire le sue intenzioni. E a te non resta che decidere ed eventualmente stringere velocemente il cerchio. dInAmIche dI cAccIA Giuseppe balla. Noi no: siamo letteralmente impediti nellesercizio del latinoamericano e, a maggior ragione, del liscio. La teoria di Giuseppe sulle intenzioni predatorie di coloro che ormai a torto vengono definite jaguar o cougar semplice: le donne ti guardano e ti studiano, soprattutto nellatto del ballo.

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couGaR e JaGuaR: idenTiKiT


45 anni di media, la donna cougar/ jaguar pratica sport e frequenta anche palestre e centri benessere. molto curata nellaspetto e nel look e possiede un livello di istruzione medio alto. Sono intelligenti e colte: moltissime di esse sono laureate. Nella stragrande maggioranza dei casi sono economicamente indipendenti. Hanno unottima posizione lavorativa: rivestono anche ruoli di responsabilit. Molte le single o le separate. Se sposate vivono una situazione oscillante tra il noioso, il deluso e linsoddisfatto. Amano i viaggi avventurosi e, oltre alle solite mete caraibiche dedicate al turismo sessuale femminile, nel 34 per cento dei casi ora pensano allAfrica (Kenya, Marocco), ma anche alle citt dello shopping (New York, Londra e Parigi). Molto di tendenza, al momento, anche Firenze, Roma e Venezia. Sempre appetibili le location con spa.
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Quindi una serie di piccoli, impercettibili segnali: la vicinanza del corpo, soprattutto del viso, il tocco della mani. Quindi a ballo terminato la scusa per una sigaretta in luogo esterno e pi appartato a far maturare eventuali sviluppi della situazione. E qui casca lasino: Sono io, ci spiega Giuseppe, a farmi avanti. Se la persona mi interessa (spesso, per, la conosco gi da qualche tempo) la invito fuori per due chiacchiere o per il cambio della maglietta. In questo frangente i discorsi deviano pi sul personale. Il cerchio si stringe. Lisolamento, la confidenza, la vicinanza preparano leventuale gran finale: un bacio vicino alla bocca con tutto il coraggio possibile. Un bacio che poi diventa un secondo bacio quindi un terzo e, infine, un unico bacio. Tuttavia, s, sono ancora io a spingere sullacceleratore. Ma, a onor del vero, se una donna ben disposta verso un uomo, anche verosimile il fatto che sia ancora luomo, nella stragrande maggioranza dei casi, a doversi fare avanti. Luomo, insomma, cade nella trappola,

perch in un certo senso sa di poterci cadere. E se gli vien data la possibilit sta a lui concludere. Ma allora i siti internet dedicati al mondo jaguar e cougar? Un mondo di grande solitudine ancora pi ristretto se possibile rispetto al tradizionale pianeta balera, ma forse anche una nuova etichetta, edulcorata e travestita, per una forma di prostituzione riciclata. Siamo alle solite, insomma. Giuseppe riferisce di amici cascati davvero male. Spesso la paura di lanciarsi in un dialogo vis a vis spinge allavventura tra le numerose proposte della rete. Pare, insomma, che il filtro della comunicazione telematica oggi sia un mezzo per vincere lincapacit del contatto diretto. Unincapacit che vedo soprattutto tra i giovanissimi, ragazze incluse. Non parliamo, tuttavia, delle giovani, in molti casi delle vere e proprie s..e con la puzza sotto il naso. Poi ci si chiede perch qualcuno vada a parare in internet o negli appartamenti. E i segnali di questo isolamento avanzano anche qui, tra i cultori del latino-americano, in quello che dovrebbe rappresentare la sensualit e la provocazione per antonomasia. Le giovani appassionate di latino spesso entrano in discoteca con tutto il loro gruppo di ballo per cui accade sempre pi spesso che si formino dei circoli abbastanza chiusi, impermeabili addirittura al dialogo. Morale: se ti permetti di attaccar bottone o di invitare una a ballare, lindifferenza o locchiataccia o il protezionismo indiretto del gruppo. Una donna matura, al contrario, pi libera e pi consapevole e decisamente pi interessante. Sennonch poi spesso si scopre il desiderio di stima, di considerazione, di tenerezza e di dialogo ancor pi che di sesso. La serata ancora lunga e Giuseppe ha ben altro da fare che non tenerci per mano per il resto della nottata. Sorseggiamo il nostro cocktail, mentre lui, Giuseppe, schizza come un leone tra gli altri felini suoi simili. Non una preda, questo fuor di discussione. Gli agnelli indifesi siamo noi, ma la nostra triste postura alquanto immobile non di alcun interesse e non stimola alcuna caccia.

InTrodUce IL servIZIo dI PronTA dIsPonIbILIT


onostante lo scenario economico finanziario mondiale sembra aver preso di mira le aziende italiane, indipendentemente dalla dimensione, la nostra industria sta iniziando a sviluppare anticorpi contro una crisi che perdura ormai da anni. Anche nella sanit sono comparse resistenze che purtroppo possono scoraggiare gli utenti, come laumento dei ticket sulle prestazioni in vigore dallo scorso anno, o lallungamento delle liste di attesa. Per far fronte alle numerose difficolt che il percorso sanitario pu presentare introduce il dott. Andrea Rusconi, Direttore Amministrativo del gruppo Habilita- e per offrire un servizio efficiente ad una popolazione sempre pi esigente nata lidea innovativa della PRONTA DISPONIBILIT. Tale progetto deriva dallesigenza di fornire una risposta rapida in un mondo sempre pi frenetico che tuttavia non dimentica di riconoscere nella salute e nella prevenzione un bene primario L obiettivo di Habilita quello di fornire una risposta immediata alle richieste di una normale visita specialistica, senza la necessit di ricorrere al Servizio Sanitario Nazionale e usufruendo di un accesso libero, diretto ed immediato (senza appuntamento) a costi contenuti. Le branche pilota di questo saranno la dermatologia e loculistica, grazie ad un team di medici di elevata professionalit, disponibili tutti i giorni presso il Poliambulatorio San Marco a partire dal 5 novembre 2012.

importante comprendere la corretta natura della visita sottolinea la dr.ssa Gabriella DAnna, Responsabile del Servizio per la dermatologia- poich lattivit che noi eroghiamo non va confusa con quella del Pronto Soccorso a cui vanno indirizzate le prestazioni con carattere di urgenza e urgenza differibile. La Pronta disponibilit caratterizzata dall immediatezza dellerogazione della prestazione, venendo incontro alle differenti e mutate esigenze quotidiane del paziente. Questa formula innovativa ha molti punti di forza: Un rapporto diretto tra utente e specialista. Un brevissimo lasso di tempo tra linsorgenza della patologia, laccesso alla visita specialistica e limpostazione del proseguimento diagnostico terapeutico. La facilit di accesso in un orario di pausa lavorativa. La collocazione in centro citt, in una zona facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e con l' opportunit di comodi parcheggi. Non da ultimo prosegue il dr. Mauro Carrara, Responsabile del Servizio per loculistica- importante considerare anche il costo: laccesso avverr mediante accettazione senza impegnativa presso la struttura secondo gli orari di ciascuna specialit ad una tariffa di 40, offrendo unalternativa ai canali tradizionali del Servizio Sanitario Nazionale e dellattivit in regime di solvenza. Inoltre prevista la possibilit, su richiesta dellutente, di inviare direttamente i referti al medico curante, secondo le normative vigenti in materia di privacy. Il Servizio di pronta disponibilit sar organizzato in modo diverso a seconda della branca; per quanto riguarda la DERMATOLOGIA, il servizio sar attivo da Luned a Venerd, dalle ore 12.30 alle ore 14.30. Le accettazioni verranno effettuate a partire dalle ore 12 fino alle ore 14. Il servizio dedicato allOCULISTICA sar attivo da Luned a Venerd dalle ore 13 alle ore 14. Le accettazioni verranno effettuate dal luned al venerd, dalle ore 12.30 alle ore 13.00.

nuovo PunTo PRelievi PeR analisi mediche in convenzione ssn


Si informa che presso Habilita Poliambulatorio San Marco (Piazza della Repubblica, 10 - Bergamo) attivo il servizio Punto Prelievi per l'esecuzione di esami ematochimici, dal luned al sabato, dalle ore 7 alle ore 9. Il servizio ad accesso diretto ed convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.

in evidenza

hAbILITA

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NImALI

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per dire che si stanno riducendo drasticamente in tutto il globo): sufficiente fare un viaggio online, precisamente sul sito del Centro studi Arcadia che, insieme allEnte Protezione animali di Brescia, lavora per la tutela degli anfibi, intervenendo tramite azioni concrete quali il salvataggio di rospi (ed eventualmente altri anfibi) dalle strade durante la migrazione riproduttiva e il conteggio degli animali e loro classificazione per sesso, volta al monitoraggio scientifico delle popolazioni in questione.

Diversi volontari, prima della stagione riproduttiva dei bufo bufo (rospi comuni), posizionano dove possibile delle barriere di protezione in plastica, per guidare i rospi verso passaggi protetti sotto la strada; questo avviene nel territorio di confine tra i comuni di Lumezzane e Nave, in localit Cocca e Poffe qui, infatti, esistono due corpi dacqua (ex pozze di abbeverata) che forniscono lhabitat riproduttivo idoneo per diverse specie di anfibi , e ad Idro (tra le prime localit italiane interessate da una iniziativa di conservazione di

anfibi, con la realizzazione, nel 1980, di canalizzazioni sottostradali), sulla strada che si trova sulla sponda orientale del lago e che collega gli abitati di Crone e Vesta (per partecipare a queste operazioni, informarsi presso www.centrostudiarcadia. it/ o www.enpabrescia.it/). Di certo, da queste creature terra-acqua, non ci aspettiamo la classica metamorfosi favolistica, ma, anzi, possibile che, in cambio di un po daiuto, possano darci molto di pi di una calzamaglia turchina.

Lesercito dei piccoLi ma Buoni: tutti in pericoLo

rospo
siste un mondo, l fuori, di essere viventi che, magari per una (inopportuna) cattiva fama, o per la nostra sbadataggine, rischiano dessere messi definitivamente knockout, vale a dire... scomparire dalla faccia della Terra. Eppure, da qualche tempo, echeggia un po ovunque una parola che, oramai, dovrebbe esserci familiare: biodiversit (biologica), dallinglese biodiversity, ossia variet della vita presente sul pianeta. La biodiversit va salvaguardata, perch ogni specie ha un compito ben preciso da svolgere, la cui mancanza genera un gap incolmabile e le cui conseguenze, a breve e lungo termine, possono essere catastrofiche. Il classico esempio dellinfluenza pervasiva delluomo sulla natura, oggetto di studi noti al mondo intero nonch uno dei casi meglio documentati di come la perdita dei grandi predatori (e il loro ritorno)
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ti Bacio o... ti saLvo?


Lenorme importanza della fauna minore.

di ALessAndrA TonIZZo

cambi gli ecosistemi la reintroduzione dei lupi nel parco nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti, la cui diffamazione (parliamo di un vero e proprio sterminio) avevano portato le alci allo stato brado, con la conseguente decimazione della vegetazione riparia e la progressiva erosione del suolo. Addio, dunque, ai castori che, con le loro dighe, favoriscono gli insediamenti piscicoli , mentre i coyote, divenuti spavaldi, facevano piazza pulita dei piccoli mammiferi. Al ritorno dei lupi, le alci sono scappate nella foresta e non si sono pi fatte avanti nelle aree aperte o lungo i fiumi, i pioppi e i salici hanno iniziato a ricrescere, i castori sono tornati e i coyote sono di nuovo cauti: insomma, ora la biodiversit in aumento e lintero ecosistema maggiormente produttivo. Ma se squali, lupi e grandi felini sono difficilmente ignorabili, che dire di tutti quegli animali la cui stazza non pu parlar per loro? Chi, difatti, a conoscenza dellesistenza della Giornata mondiale delle Rane? Giunta alla sua quarta edizio-

ne, si svolta il 28 aprile scorso, per un motivo ben preciso: gli anfibi, fra tutti i vertebrati, sono quelli maggiormente esposti e pi minacciati, e salvare questa fauna di fondamentale importanza poich questi esseri, da ottimi bio-indicatori, svolgono un ruolo cruciale negli equilibri ambientali. La pressione antropica, luso di pesticidi, limmissione di specie esotiche, lintroduzione di pesci per allevamento e pesca sportiva, lalterazione e la distruzione di habitat, linquinamento di vario genere, i cambiamenti climatici: tutto ci compromette seriamente le popolazioni di queste specie, e sta succedendo a casa nostra, mica oltreoceano. Non serve, difatti, guardare uno di quei (bellissimi) documentari di National Geographic per constatare che tritoni, salamandre, rane, raganelle e rospi se la cavano male (un eufemismo

PUnGIAmo, mA sIAmo TenerI Da qualche tempo, partito un tam-tam mediatico promosso da Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) per salvaguardare lErinaceus europaeus. Porcospino, riccio, istrice: stiamo parlando di quel piccolo mammifero che, se minacciato, si chiude a palla esibendo tutti i suoi aculei. Animale prettamente notturno, il riccio esce dal suo letargo ad aprile ed unaltra delle piccole vittime della strada che distrattamente schiacciamo con le nostre auto: per questo motivo, ne muoiono diverse migliaia! Molto diffuso nelle zone di campagna, ma anche nei giardini di villette e condomini, listrice un animale di cui si parla poco, mentre resta uno degli esseri pi importanti per il mantenimento dellecosistema delle nostre campagne, nutrendosi di lumache, uova di serpente, piccole vipere e larve dinsetti: tutto ci che considerato dannoso per orti

e giardini. Insomma, prestiamo attenzione a questi buffi esemplari, pensando anche, magari, di adottarne una famigliola a salvaguardia del nostro verde. Torneremo A voLAre Che fine hanno fatto le farfalle? Se lo chiederanno i nostri retini, ormai ammuffiti in garage, ma ancor pi ne sentono la mancanza i fiori perch, purtroppo, recenti studi hanno decretato che almeno il 40 per cento di questi lepidotteri, in Europa, sta scomparendo: un gran colpo per la biodiversit. Per questo, da qualche anno, i ricercatori di Eugea (Ecologia urbana giardini e ambiente), in collaborazione con gli entomologi dellUniversit di Bologna, hanno messo a punto un giardino in scatola contenente piante fiorite in dettaglio, cosmos, zinnia e facelia, tutte con nettare particolarmente gradito alle farfalle adulte e finocchio selvatico, la pianta nutrice del Macaone, la pi bella farfalla italiana. Piantando queste sementi, si creeranno quindi delle piccole oasi (detti hotspot di biodiversit) dove le farfalle potranno nutrirsi e deporre le uova, con la speranza che siano in molti a farlo, per far tornare un guizzo di colore nelle nostre citt. Il periodo di semina e germinazione proprio quello a cavallo tra la primavera e lestate: cosa aspettiamo? vAmPIro A chI? Gli amanti del celebre supereroe volante gi lo sapevano, che dei pipistrelli non

c nulla da temere, ma pare che ora se ne convincano in molti. Grazie alla sua dieta niente sangue umano, per carit, solo tanti insetti , infatti, i chirotteri possono liberarci dallincubo estivo che terrorizza tutti: le zanzare. Richiamare nei nostri giardini questo controverso mammifero (scioccamente temuto, ma in realt innocuo e timido) facilissimo, grazie alla bat box, una scatola-rifugio da posizionare allesterno ad almeno 4 metri dal suolo, o in pieno sole o allombra totale, perch i pipistrelli femmina amano la luce e i maschi il buio. Guarda caso, anche questa specie a rischio, e lintento primario di queste tane-domestiche, difatti, inizi nel 2009 come campagna ecologica dal titolo Un pipistrello per amico, guidata dal Museo di Storia Naturale delluniversit di Firenze in collaborazione con la Coop. Aiutare una specie in pericolo e liberarci di un fastidioso prurito: due mosse in una!
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Il comitato di bergamo della Fip secondo per numeri solo a milano. Il presidente ventre: I nostri atleti arrivano quasi tutti dal minibasket, difficile che qualcuno si avvicini in et pi avanzata. Grazie alle societ lattivit garantita anche a chi non se lo potrebbe permettere.

La carica dei diecimiLa

Basket

munque le espressioni pi rappresentative di questo movimento. In campo maschile, anche senza ricorrere ai ricordi dellAlpe in serie A, il quadro di tutto rispetto con la Comark di Treviglio in serie A dilettanti e la Vivigas di Costa Volpino in divisione nazionale B, oltre alle squadre di serie C. Sul piano nazionale i risultati sono buoni anche nel settore giovanile con la Blu Orobica di Treviglio, che ha ancora come sponsor la Comark, che ormai da anni si qualifica per le finali nazionali. Ci muoviamo anche con qualche difficolt visto che le risorse pubbliche sono pressoch costantemente in riduzione e le strutture sono quelle che sono continua il presidente . Riusciamo a sopperire con un grande impegno di tutti, insomma col volontariato. Ci sono inoltre alcuni aspetti che superano la grati-

Giuseppe Ventre

ficazione che pu derivare dai risultati sportivi o dalla dimensione del nostro Comitato. Riusciamo infatti a far partecipare anche chi non potrebbe permetterselo dal punto di vista economico, garantiamo lattivit anche a chi non ha i

mezzi e questo un grande momento di integrazione. Ovviamente sono le societ che si fanno carico di queste necessit, sono loro le vere protagoniste. Tanta attenzione per i giovani, ma quando arriva il momento di appendere le scarpette al chiodo? La situazione interessante conclude Giuseppe Ventre che giunto alla presidenza del Comitato provinciale dopo una carriera da arbitro anche se non abbiamo un campionato Master. Nella nostra Prima divisione trovano spazio anche giocatori che hanno varcato la soglia degli anta, andiamo dai 25 anni ai 50. Ci sono almeno una decina di squadre caratterizzate da una forte presenza di giocatori, diciamo cos, pi esperti. vero che ci sono delle regole che prevedono la presenza di almeno due Under ma la stagione dei giocatori di basket pu essere lunga.

IL PERSONAGGIO

mattioLi: che emozione La finaLe oLimpica ad atene


Dalloratorio di Treviglio nel 71 alla medaglia dargento alle Olimpiadi di Atene del 2004. E nel mezzo tanti altri successi. Una vita spesa per il basket e costellata da grandi soddisfazioni. Difficile fare un ritratto di Alberto Mattioli, 68 anni, che da non molto ha lasciato la sua creatura: la Comark Treviglio nata come OR.SA, Oratorio Salesiani. Credo di essere stato un po lanima di questa societ ricoprendo diversi ruoli, in particolare quello di general manaFoto Giulio Bassi

di FULvIo FAccI

artire dai numeri per cogliere la dimensione di un fenomeno. Se in Bergamasca quando si parla di sport il calcio a farla da padrone non si pu certo affermare che altre discipline la facciano da spettatore. Il basket, ad esempio, un tempo chiamato pallacanestro, non scherza affatto proponendo cifre probabilmente impensate ai pi. Il movimento sfiora infatti le diecimila unit di partecipanti a vario titolo. Gli atleti tesserati, compresi i giovani, sono 3.300, i piccoli giocatori che partecipano al circuito minibasket sono 3.200 e poi ci sono 270 tecnici, 100 istruttori di minibasket, altrettanti arbitri e ancora dirigenti e accompagnatori. Come avviene per tante altre discipline, anche nel basket Bergamo seconda a livello regionale solo al Comitato di Milano, che evidentemente pu contare su una base di altra dimensione

alla quale attingere. In provincia ci sono 80 societ racconta Giuseppe Ventre che si avvia alla conclusione del suo primo mandato in qualit di presidente del Comitato di Bergamo della Federazione Italiana Pallacanestro ed abbiamo dovuto registrare un piccolo calo nel numero, legato alla situazione economica che non ha risparmiato nemmeno il nostro settore. In unannata agonista organizziamo 2.400 gare, senza considerare il minibasket. Abbiamo 16 squadre che partecipano al campionato di Promozione e 30 per il campionato di Prima divisione. Su 80 societ affiliate almeno 70 svolgono anche lattivit giovanile per una fascia det che va dai 13 ai 19 anni. Il minibasket un movimento autonomo, gestito da circa 60 societ, ed rivolto ai bambini dai 6 ai 12 anni. Oltre allaltezza dei canestri ha delle regole particolari, ad esempio quelle che riguardano i cambi obbligatori.

A differenza del calcio e magari anche di altre discipline continua Ventre che ha sostituito alla guida del Comitato provinciale Benigno Comotti, in carica per 25 anni e premiato recentemente con la stella doro al merito sportivo del Coni chi arriva a praticare il basket lo fa seguendo tutta la trafila. Semplificando, si pu dire che i nostri atleti arrivano tutti dal minibasket, difficile che qualcuno si avvicini in et pi avanzata. Collaboriamo anche con le scuole svolgendo unattivit formativa avvicinando gli insegnanti. Il nostro rammarico che, mentre siamo senzaltro forti nel settore maschile, con le bambine subiamo la concorrenza della pallavolo che ha un grande traino promozionale dalla Foppa Pedretti. Questa situazione alla fine influisce anche sulla collocazione a livello agonistico sul piano nazionale: abbiamo comunque due squadre femminili in serie B ed una in serie C. Albino, Parre, Trescore e in citt lExcelsior sono co-

Alberto Mattioli fondatore e anima della societ di basket di Treviglio ha anche ricoperto importanti incarichi federali

ger racconta ma col trascorrere degli anni sono cresciuti molti dirigenti validi, c un ottimo team che sa fare bene il proprio lavoro ed era giusto cedere il passo. Quando si parla di vita spesa per il basket non semplice retorica perch Mattioli oltre a coltivare la sua societ ha sempre ricoperto cariche federali importanti come quella di membro del Consiglio delegato allattivit del settore delle squadre nazionali maschili. Questo dal 96 al 2008, periodo nel quale non

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beLLA AddormenTATA
Regia: Marco Bellocchio Cast: Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Michele Riondino, Maya Sansa Genere: drammatico Durata: 110 minuti Produzione: Italia, 2012 Uscita nelle sale: 6 settembre 2012 Trama: La vicenda di Eluana Englaro rimane sullo sfondo di tre storie che si intrecciano e sollevano interrogativi sul confine tra la vita e la morte. Una tossicomane ha deciso di farla finita e il suo medico vuole salvarla a tutti i costi; una famiglia di attori sconvolta dopo che la figlia entrata in coma; un senatore del Pdl vuole muoversi secondo coscienza e non seguendo i dettami del partito.

EMPO LIBERO

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aL cinema

a cura di eLIZAbeTh berToLI

PromeTheUs
Regia: Ridley Scott Cast: Charlize Theron, Michael Fassbender, Noomi Rapace, Guy Pearce, Logan Marshall Green. Genere: fantascienza Durata: 124 minuti Produzione: USA, Gran Bretagna 2012 Uscita nelle sale: 14 settembre 2012 Trama: Ridley Scott dirige il prequel di Alien. Nellanno 2093 lastronave Prometheus arriva sul pianeta LV233. A bordo c un team riunito da un ricco imprenditore che vuole rintracciare gli Ingegneri, una specie aliena umanoide che secondo i ritrovamenti di due archeologi ha dato origine alla razza umana sulla Terra.

sono mancati successi significativi. Ma la storia va raccontata con un certo ordine. Nel 71 a Treviglio ricorda cera gi una societ di basket con una squadra in Prima divisione. Abbiamo voluto partire anche noi come OR.SA, cominciando ovviamente dalla Prima divisione. Siamo stati subito promossi ed abbiamo fatto tre anni in Promozione, poi due anni in serie D. Abbiamo poi vinto di seguito i due campionati di serie C arrivando in serie B, era il 1982. Nel campionato dell80/81 c stato il sorpasso: a Treviglio il basket aveva pi spettatori che il calcio che pure aveva una buona tradizione. Si giocava nella palestra Zanovello, alloratorio dei Salesiani appunto. Nell87 in B1 poi quattro campionati in B2 anche in seguito al regolamento che voleva palazzetti dello sport con capienza di 3.500 spettatori e la conseguente emigrazione per due campionati a Cassano dAdda fino alla costruzione del nuovo Palablu. Dal 94 a oggi, e questo quindi il diciannovesimo anno, la squadra di Treviglio ha giocato ininterMESI 12novembre 2012

rottamente nel terzo, per importanza, campionato nazionale che ha assunto nel tempo diverse denominazioni: ora serie A dilettanti. Parallelamente lattivit svolta dalla collegata Blu Orobica nel settore giovanile ha sempre ottenuto risultati importanti con la partecipazione alle fasi nazionali negli ultimi anni diventata una costante. Uomo da palazzetto, Alberto Mattioli stato anche uomo di Federazione con un gran rapporto damicizia con lattuale presidente del Coni, Gianni Petrucci, gi presidente della Federazione Italiana Pallacanestro e del quale auspica il ritorno, come appare quasi scontato, allinizio dellanno con i rinnovi di tutti i consigli federali in concomitanza con la chiusura del quadriennio olimpico. Tredici anni, dall83 al 96 nel ruolo di vicepresidente della Lega nazionale di B e C e poi la delega al settore delle squadre nazionali maschili. stato un periodo di grandi emozioni e soddisfazioni continua . Largento agli Europei di Barcellona nel 97, loro agli Europei di Francia nel 99, il quinto posto alle

Olimpiadi di Sidney nel 2000, ed ancora il terzo posto agli Europei di Svezia del 2003 per finire con lindimenticabile argento delle Olimpiadi di Atene del 2004 davanti al dream team statunitense, indimenticabile. Le Olimpiadi sono unesperienza unica, l non sei un dirigente, sei un delegato, rappresenti la tua nazione tra le altre. Dal punto di vista strettamente emotivo lesperienza pi gratificante stata proprio quella di Atene, soprattutto la vigilia della finale. Non si appagati ma si ha gi motivo di soddisfazione, oro o argento sono medaglie pesanti e si sa gi di averne in tasca una. Che dire invece della fase attuale? Al di l della crisi economica, inevitabile per il basket come per le altre discipline sportive, si era gi in calo sul piano complessivo per una certa assenza di fisicit. I lituani, i russi, per fare degli esempi, o gli stessi francesi che attingono giocatori anche dalle ex colonie o protettorati esprimono atleti pi prestanti dal punto di vista fisico. Si spera in un ritorno a livelli pi alti ma ci sono anche questi limiti coi quali confrontarsi.

promosso

i pareri di chi Lha visto


promosso

i pareri di chi Lha visto

Alessandro, 43 anni, commerciante: Il regista riuscito a trattare un tema delicato senza calcare troppo la mano. Pamela, 29 anni, impiegata: Complimenti a Bellocchio, un film fatto bene e molto intenso. Giulia, 38 anni, insegnante: Un bel film, senza essere militante esprime il punto di vista del regista. valerio, 51 anni, cameriere: Gli attori sono bravissimi, in particolare Toni Servillo. maria, 37 anni, casalinga: Questo film serve a non dimenticare una vicenda in cui lItalia ha tirato fuori il peggio di s. mauro, 61 anni, artigiano: Molto interessante, sembra quasi un documentario, una visione profonda sulla dolce morte. Ivana, 32 anni, operaia: Un film di valore, tratta con delicatezza un tema che ancora un tab per molte persone.

diego, 30 anni, fotografo: Non regge il confronto con Alien ma un buon film dazione. vincenzo, 38 anni, elettricista: Le scene sono spettacolari e gli attori sono perfetti per i loro ruoli. Paolo, 27 anni, impiegato: Secondo me un ottimo film, come Alien; lascia col fiato sospeso fino alla fine. miriam, 25 anni, studentessa: Il film mi piaciuto, soprattutto linizio, che ha dei rimandi alla tragedia greca. Gabriel, 22 anni, studente: Ci sono troppi errori banali e scene che non si capiscono, fatto male. Alessandra, 29 anni, consulente: La prima parte non male, ma nella seconda si scende a picco verso il disastro. Angelo, 35 anni, carabiniere: scontato, banale, le scene di azione sono incomprensibili. riccardo, 27 anni, operaio: Le scene sono belle visivamente, ma la trama riciclata da mille altri film di fantascienza. Alessia, 31 anni, impiegata: Alien mi aveva terrorizzata, questo prequel quasi ridicolo. Giorgio, 43 anni, ingegnere: Un consiglio: non perdete tempo a guardare questo film.

Bocciato

Bocciato

Andrea, 35 anni, magazziniere: Apprezzo il tentativo ma il film pesante e in alcuni punti non troppo chiaro. carla, 23 anni, studentessa: Noioso e banale, la Rohrwacher non la sopporto, ha sempre la stessa faccia. Giovanni, 44 anni, notaio: Recitato male, situazioni improbabili al limite dellimbarazzo, una delusione.

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w Ridi che Ti Passa!


HATS UP?

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TuTTi (o quasi) i Benefici del soRRiso

a quanto sei buffo!, sei vestito in modo buffo, questa proprio una buffonata. Buffo. Difficilmente, chi si sente apostrofare cos si sente bene. Molto probabilmente, invece, ci rimane di stucco e passa in rassegna le proprie maniere e il proprio aspetto per capire perch, invece di essere reputato carino, o quantomeno appropriato, inaspettatamente si sente dare del cretino in stile politically correct.

di ALessAndrA TonIZZo

Se stato provato che dieci minuti di risate al giorno hanno un effetto analgesico di due ore, perch oggi ridiamo sempre meno? Ci prendiamo troppo sul serio, attaccandoci a piccole cose esteriori che, erroneamente, crediamo ci possano far star meglio, quando il vero motore dentro di noi. Lo hanno capito bene tutti quei medici che, dallesperienza della Gesundheit! Institute Istituto della Salute nelle montagne del West Virginia, fondato nel 1983 dallo stesso Patch Adams, in cui venivano prescritte gioia e creativit hanno ammorbidito il proprio atteggiamento nei confronti dei loro pazienti, attuando una visione olistica della malattia.

E, mentre nelle corsie di ospedali e nelle case di ricovero sempre pi facile trovare un clown in camice bianco la clownterapia, presente in Italia dagli anni 90, adotta come strumento principale proprio il potere terapeutico della risata , in atto una consapevolezza generale riguardante il controllo delle emozioni per calibrare il proprio stato di salute. Quando tu ridi, tu cambi e quando tu cambi tutto il mondo cambia intorno a te: questo uno dei motti creati dal dr. Madan Kataria, medico indiano di Mumbay fondatore dellHasyayoga, lo yoga della risata. In Ridere senza motivo, e in tutti suoi workshop in giro per il mondo, Kataria non si limita a raccontare i benefici della risata, ma illustra la pratica per arrivare a un particolare stato di meditazione: un flusso in cui si resta rapiti, senza coinvolgere il pensiero cognitivo, da una risata diaframmatica prolungata e vitale. Ben 6.000 Club in 60 paesi nel mondo esercitano lHasyayoga, la cui sede nazionale a Roma, e questi numerosi gruppi, con battiti di mani, esercizi respiratori e visualizzazioni, fanno del sonoro ah ah ah il proprio speciale e contagioso mantra. Il sorriso, infatti, come lo sbadiglio difficile resistergli senza emularlo! Cos, anche la scienza, a forza di veder ringiovanire la gente a suon di sbellicate, si sta cimentando al riguardo: la gelotologia (dal greco, scienza del riso) una nuova disciplina che studia in modo metodico la risata, il buon umore e il pensiero positivo rispetto alle loro potenzialit terapeutiche, e un dottore vero e proprio (Martin Seligman) ha fondato niente meno che la psicologia positiva. E, non ci crederete, da oggi in nostro possesso la formula che attendevamo da secoli! No, non quella della Coca-Cola, ma la vera ricetta della felicit (s, lo spot della celebre bevanda zuccherina giura che sia, appunto, composta da cola+pastasciutta, ma Seligman avrebbe La brutta notizia che ci vuole davvequalcosa da ridire): H = S + C + V, dove H (Happiness) la ro un bellimpegno per raggiungere la risultante della somma tra il livello permanente di felicit (S, fatidica H, ma quantomeno sappiamo Set range), le circostanze della vita (C) e i fattori che dipenche tutto nelle nostre mani; infatti, dono dal nostro controllo volontario (V). non tanto C a contare, quanto V, il

Pensare che, neanche tanto tempo fa, buffo significava buono, felice, benedetto, fortunato, gentile e portatore di gioia. Insomma, nascere buffi era considerata una vera e propria manna! Bisognerebbe dirlo a tutti quegli uomini che si danno un gran daffare per apparire sgamati seduttori, e invece rimediano il vituperato aggettivo con tanto di bonaria pacca sulla spalla: non sanno riconoscere che la loro fortuna racchiusa l, in un naso patatesco, nel fare perennemente distratto o nei calzini ostinatamente spaiati che gli valgono lepiteto. Perch, anche se difficilmente qualcuno di noi potr far sua lespressione indossare un naso di gomma ovunque io vada ha cambiato la mia vita celebre frase dellaltrettanto celebre medico-clown statunitense Hunter Patch Adams , tutti possiamo sperimentare la benedizione, appunto, di destare il buonumore negli altri, per trovarci, di riflesso, a sorridere noi stessi.

Rides, si sapis Ridi, se sei saggio! , diceva gi Marziale, ma solo recentemente abbiamo capito la vera importanza del sorriso. Ridere controcondizionante alla paura, allansia, alla depressione in quanto comportamento incompatibile con queste emozioni negative spiega il dottor Paolo G. Zucconi, specialista in Psicoterapia comportamentale e cognitiva a Udine . Fisiologicamente, poi, si ossigenano rapidamente i polmoni, si migliora la circolazione dilatando i vasi sanguigni, si stimola la liberazione di beta-endorfine prodotte dallencefalo. Insomma, chi felice si ammala meno, ma vero anche il contrario: esemplare il caso del giornalista scientifico Norman Cousins, affetto da spondilite anchilosante, che guar letteralmente ridendo, grazie alla visione quotidiana di film comici, testimoniando cos la potenza delle emozioni sul sistema immunitario.

vero fattore determinante. Ergo, dobbiamo armarci di volont ferrea e agire metodicamente sul nostro passato (indispensabili gratitudine e capacit di perdonare), sul presente (servono esperienze gratificanti), persino sul futuro (urge una visione ottimista) per sperare di gettare le basi di unhappyness stabile. Felicit, infatti, etimologicamente significa produrre, ed il risultato del comportamento umano, pi precisamente delle nostre tecniche dambientazione al mondo circostante: niente di pi distante dalla visione comune, che vede la felicit come un estemporaneo fulmine a ciel sereno, assolutamente svincolato da qualsiasi volont e previsione umana.

Troppo comodo! Dobbiamo quantomeno farci furbi, e agire secondo la formula di Seligman, ritagliandoci anche qualche minuto davanti allo specchio per gli esercizi spacca-mascelle di Madan Kataria. Tranquilli, per chi troppo pigro persino per essere felice, c sempre internet: basta navigare su you tube e scovare uno dei milioni di video nati proprio per scompisciarsi, ovunque voi siate, in ufficio come sul metr. Provate a digitare uno dei pi ciccati Hahaha, Small daring boy e Dramatic Chipmunk restano i cortometraggi cult , e fate cos una scorpacciata di endorfine!
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Chi Siamo: L Istituto Vendite Giudiziarie di Bergamo, opera nellambito territoriale della Circoscrizione del Tribunale di Bergamo e per effetto della concessione Ministeriale Assume incarichi di vendita, di custodia e amministrazione di beni mobili e immobili, a seguito dellArt. 71 della Legge che disciplina il procedimento coattivo esattoriale, pu effettuare le vendite per crediti erariali. La pressante richiesta di informazioni ed il crescente numero di persone interessate alle vendite giudiziarie. Ha portato l I.V.G. ad adoperarsi, per poter dare pi servizio agli utenti e alla stessa Amministrazione Giudiziaria. Per essere pi visibile sul mercato, ha deciso di investire sulla piattaforma informatica, creando un minisito sul portale dellAssociazione Nazionale I.V.G. Questo porter a dialogare ove possibile, con un maggiore numero di utenti interessati alle vendite giudiziarie; non solo nella provincia di Bergamo, ma in tutta Italia e in Europa. Si invitano quanti interessati, a visionare sul sito internet www.ivgbergamo.it i dati delle vendite, fotografie, prezzi base, condizioni di vendita ecc. e scaricare il Bollettino Ufficiale delle vendite. Nel sito sono presenti inoltre, gli immobili per i quali lIstituto Vendite Giudiziarie di Bergamo stato nominato custode giudiziario, per questi, gli interessati possono fare richiesta di visionare limmobile che interessa e saranno accompagnati da Funzionari direttamente sul posto. In asta giudiziaria vengono venduti allincanto beni sequestrati su disposizione dellAutorit Giudiziaria, frutto di pignoramenti, sequestri,fallimenti, corpi di reato, ecc. Vi si pu quindi trovare di tutto: dai mobili moderni o dantiquariato; arredamenti e macchine per ufficio; macchinari industriali e attrezzature o prodotti specificatamente settoriali; televisori e impianti stereo; quadri, tappeti; auto, gioielli e suppellettili varie; capi di abbigliamento e pellicce; autovetture, autoarticolati, ruspe ecc., fino alle cose pi strane e diverse. Tornate dasta: Tutti i Venerd ore 16,00 c/o la sede I.V.G. di Bergamo via A. Maj 18/d e tutti i Luned direttamente sul posto di custodia dei beni (provincia), saranno posti in vendita tutti i beni ritenuti di difficile asporto. Inoltre l I.V.G. assume incarichi a mezzo commissionario da aziende, privati, curatori di interi assetti ereditari ecc., per la vendita, liquidazione, alienazione di beni mobili. IL Direttore I.V.G. Maria Elvira Caldara
V.G.C. srl Istituto Vendite Giudiziarie di Bergamo via A. Maj, 18/d - 24121 per info: Tel. 035.234967 - Fax 035.236589 - e-mail: vgc_srl@tiscali.it / e-mail: infopec.ivgbergamo.it
//05.settembre Paralimpiadi: oro dellhandbike per Alex Zanardi, che ha ribadito la volont di continuare nel suo impegno datleta, ed ha risposto a tono alla provocazione del comico Paolo Villaggio: le Paralimpiadi fanno molta tristezza.
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SUccESSO

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Muore Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla luna. Lastronauta, che Obama ha definito un grande eroe americano, morto a causa di complicazioni a seguito di unoperazione al cuore. Armstrong era atterrato sul terreno lunare il 20 luglio 1969 insieme a Edwin Aldrin. Le sue prime parole un piccolo passo per luomo, un grande balzo per lumanit sono entrate nella storia.

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//29.agosto Kiev: sette anni per Iulia Timoshenko. La Corte di Cassazione ucraina ha confermato la condanna a 7 anni per la leader dellopposizione, per un controverso contratto per le forniture di gas siglato nel 2009 con Mosca, quando era premier. Timoshenko si trova dietro le sbarre da pi di un anno.

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//27.agosto

//04.settembre

New York, addio a Michael Clarke Duncan, il gigante de Il Miglio Verde, film per il quale aveva ottenuto una nomination per il premio Oscar. Duncan morto a 54 anni in un ospedale di Los Angeles, dove era stato ricoverato lo scorso 13 luglio, dopo un infarto.

//06.settembre Nuova strage del mare nel Mediterraneo. Un barcone fa naufragio al largo delle coste occidentali della Turchia. Il bilancio, secondo quanto riferiscono i media locali, di 58 immigrati clandestini morti.

//13.settembre Elezioni in Olanda: trionfo dei partiti filoeuropeisti, tonfo dellultradestra. Vincono ai seggi i liberali del premier Mark Rutte, seguiti dai laburisti.

//8.novembre //11.settembre Libia: ucciso lambasciatore americano Chris Stevens nellassalto contro la sede di rappresentanza Usa a Bengasi, assieme ad un funzionario e due marines, alla vigilia della nomina del nuovo premier libico. Motivo: un film su Maometto, ritenuto blasfemo. Il presidente americano Obama invia in loco un reparto di marines specializzato nella lotta al terrorismo. Fermento in tutte le ambasciate occidentali, dallEgitto allItalia.

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successo...

MONDO

//18.settembre Usa: Dichiarazioni shock di Mitt Romney, candidato alla Casa Bianca. In un video rubato durante una cena di raccolta fondi a porte chiuse e postato sul sito progressista Mother Jones, il candidato repubblicano offende il 47% degli americani accusandolo di votare per Obama perch dipende dal governo, non paga le tasse e si sente vittima, troppo povero. E ammette che il suo lavoro non certo preoccuparsi di questa gente.

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//10.settembre

Pakistan: il maltempo causa 69 morti. emergenza, a causa delle piogge monsoniche che si sono abbattute su tutto il Pakistan. Il maltempo distrugge circa 7mila case, dopo aver causato straripamenti e danneggiato vaste aree coltivate.

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SUccESSO

//04.settembre Protesta sul silos. Tre lavoratori dello stabilimento sardo Alcoa, con un gesto disperato, salgono a 70 metri daltezza su uno dei silos dellimpianto per protestare contro la chiusura dellazienda.

Agguato a Scampia: nuova faida di camorra. Raffaele Abete, 42 anni, fratello di Arcangelo (divenuto uno dei capi degli scissionisti che nel 2004 lasciarono il clan Di Lauro), viene freddato da due sicari, cancellando i dubbi sullesistenza di una nuova faida di Scampia.

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SUccESSO

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successo...
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ITALIA

Miss Italia 2012. Giusy Buscemi, 19 anni di Mazara del Vallo, un metro e 75 daltezza, vince la 73a edizione. Audience da record per la trasmissione condottada Frizzi a Montecatini Terme.

La Lamborghini di Batman in mostra. Il Gruppo Bonaldi, concessionario Lamborghini per Bergamo, Brescia ed Est Lombardia, ospita in esclusiva nazionale la vettura protagonista dellultimo film di Batman: Lamborghini Aventador LP 700-4. La prestigiosa supercar esposta in un roadshow tra Bergamo e Treviglio.

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//09.settembre

//29.agosto Sardegna, cresce la disperazione tra i minatori del polo industriale Carbosulcis, che rischia la chiusura. Cresce lesasperazione dei minatori, giunti al quarto giorno doccupazione dei pozzi di Nuraxi Figus, a quasi 400 metri di profondit, dove, durante una conferenza stampa, uno degli operai si taglia un polso.

//31.agosto Addio al Cardinal Martini. Nato nel 1927, era stato arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, quindi si era trasferito a Gerusalemme dove aveva proseguito i suoi studi. Nel 2008 era rientrato in Italia per curare il morbo di Parkinson, e da allora risiedeva allAloisianum di Gallarate. Bagno di folla ai funerali nel Duomo di Milano, trasmessi in diretta tv.

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//17.settembre

Svolta nellassassinio dei coniugi di Lignano Sabbiadoro, trovati il 19 agosto scorso nella loro casa con la gola tagliata, torturati. Lisandra Aguila Rico, giovane cubana amica di famiglia, fermata dai carabinieri confessa. Si cerca il fratello, suo complice.

//18.settembre Orgoglio gay a Palermo. LAssemblea nazionale delle associazioni gay, lesbiche e transessuali, accoglie la candidatura del capoluogo palermitano alla parata gay nazionale. Per la prima volta, la manifestazione omosessuale in Italia si spinge cos a sud. //17.settembre

//10.settembre Festival del Cinema di Venezia: leone doro a Piet, di Kim Ki-duk, vittoria annunciata che arriva ad un film pieno darchetipi ispirati tutti dal denaro. Ricco bottino per lAmerica di The Master: Leone dargento, per la migliore regia, a Paul Thomas Anderson, e Coppa Volpi (alla coppia composta da Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman). Flop per il nostro Paese.

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4.300 Alpini accolti festosamente a Martinengo, in occasione della sfilata per la 29 adunata sezionale. Un esercito pacifico destinato per a diminuire nei numeri dopo che dal 2005 la leva obbligatoria stata sospesa.

successo...

BERGAMO
//12.settembre Inaugurata la nuova strada che collega Ambria alla frazione Camangh di Zogno, dove si trovano il polo scolastico Padre D.M. Turoldo e il centro sportivo comunale di Camangh. Lunga circa 1.052 metri, la nuova strada collegher direttamente le due strutture con l'alta Valle Brembana e con la Valle Serina.
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//27.settembre Ornica, una mamma guida lo scuolabus, come volontaria. Il Comune ha un solo dipendente, gi impegnato, ed senza soldi. Cos a guidare lo scuolabus ci pensa Laura Hughes, 42 anni, inglese, che porter i bambini (6 delle elementari e 2 dell'asilo) a Olmo. Tre viaggi per 60 km al giorno tra andate e ritorni.

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//01.settembre Orio vuole il titolo onorifico di citt. Il Comune ha inoltrato unistanza al ministro degli Interni. Secondo il sindaco Gianluigi Pievani, Orio merita il titolo per limportanza storica, il tessuto sociale vivo, lo sviluppo economico nei settori dellaviazione civile, della produzione e del commercio, e le istituzioni militari.

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//09.settembre

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//11.settembre

//02.settembre La risorsa boschiva bergamasca troppo poco valorizzata. Secondo le associazioni di categoria, da Coldiretti a Confagricoltura, solo un terzo delle foreste della provincia (circa 108.000 ettari) sono utilizzate.

//20.settembre

//04.settembre

Dalmine, la Casetta dell'acqua, inaugurata lo scorso 9 agosto, riscuote grande successo: acqua microfiltrata, gassata per chi vuole, a 5 centesimi al litro. Le tessere saranno distribuite, al medesimo costo, con caricati 25 litri d'acqua.

//24.settembre

Equilibrio e benessere al centro. Dal 28 al 30 settembre, Le Due Torri ospita la 1 edizione italiana di un evento, organizzato in collaborazione con la Scuola di Shiatsu La Fonte di Bergamo, dedicato alle arti olistiche. Per la prima volta in Italia un centro commerciale ospita un evento completamente gratuito.

Regione Lazio. Drastica spending review presentata dalla presidente della Regione Renata Polverini nel corso di un intervento straordinario al Consiglio regionale. Taglio delle commissioni consiliari, degli assessori, delle auto blu e addio alle somme per i gruppi consiliari, o dimissioni.

//27.settembre Rischio sismico in Bassa Bergamasca. La Commissione sismica provinciale vigila su opere e costruzioni nelle zone a rischio terremoto. Calcio, Fontanella, Pumenengo e Torre Pallavicina i comuni pi esposti.
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Chi ha deciso di diventare proprietario di un immobile di pregio punta su quelli che possono garantire anche una loro rivalutazione nel tempo

rmai lo sentiamo dire da mesi, forse da anni: il mercato immobiliare italiano in sofferenza e fatica enormemente a riprendersi. Eppure c un settore che questa crisi non la percepisce o, se lo fa, non sembra curarsene troppo: quello degli immobili di lusso. Nel nostro Paese questo genere di compravendite rappresenta, in percentuale, il 4 per cento del totale, ma a valore si tratta di un mercato, ovviamente, molto ricco. E Brescia non fa eccezione. Certo, non tutto il lusso uguale, e guardando le tipologie di immobile su cui si concentrano le ricerche degli interessati a questo settore risulta evidente. Chi vuole diventare proprietario di un immobile di pregio preferisce, spesso, puntare su quelli che, oltre a soddisfare esigenze funzionali (vicinanza alla citt) o estetiche (verde, piscina, domotica), garantiscono nel tempo un buon rendimento e una rivalutazione sicura. Anche a Brescia continuano ad essere richieste le soluzioni classiche, quelle che uniscono il pregio delledificio alla fama della zona in cui si trova. Sono piuttosto i nuovi immobili di lusso, che non hanno ancora dimostrato di essere un buon investimento, ad essere guardati con prudenza dagli acquirenti. Stesso discorso vale per gli immobili commerciali che devono essere di rappresentanza e inseriti in un contesto che trasmetta sensazioni di bellezza e di esclusivit. Non solo. Chi cerca unicit chiede che gli immobili corrispondano ai pi moderni concetti di risparmio energetico e quindi siano di classe energetica elevata. Vengono richiesti soprattutto immobili non arredati perch anche larredamento fa parte di quella ricerca di rappresentare se stessi che sta alla base della scelta di una casa di pregio. Per quanto riguarda poi landamento del mercato, le prospettive sul futuro economico generale o le conseguenze della nuova tassazione crea nuove tensioni. Anche se ancora troppo presto per capire se ci saranno conseguenze dirette sul numero di compravendite, le prime analisi fatte dagli operatori del settore a livello nazionale evidenziano come le ricerche degli immobili di pregio nel primo semestre di questanno siano in leggero calo, e motivano questo dato con un aumento della diffidenza verso il futuro anche tra chi non ha problemi ad acquistare abitazioni di grande valore. Sempre positivo, invece, il mercato delle case di pregio in aree tradizionalmente votate al turismo come il lago di Garda e il suo entroterra dove soprattutto i tedeschi sono ritornati ad acquistare anche perch tradizionalmente hanno sempre preferito zone facilmente raggiungibili dalla Germania che consentisse loro di godere della propria casa italiana anche nel corso dei fine settimana. E se il periodo estivo ormai alle spalle, la stagione invernale alle porte e anche le stazioni sciistiche della nostra provincia offrono case di pregio vicino alle piste da sci, immerse nei boschi o a due passi dal centro. Chalet o ville che in ogni caso hanno davvero poco da invidiare per comodit e confort a una casa in citt.

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Case di pregio: non tutto il lusso uguale

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