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Laperitivo Opinioni Prodotto & mercato Lucio Carluccio: Sono al servizio della gente onesta Giuseppe Battagliola: Basta con i personalismi Sergio Cosciani Cunico: A Brescia sarei venuto anche a piedi Sandra Inverardi: Essere non vedente a Brescia Strategia dimpresa Lavoro Finanza e impresa Bacheca I driver della crescita: infrastrutture, innovazione e internazionalizzazione LAssociazione Artigiani: il 65 compleanno Quando divorzio fa rima con povert

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Personale
ne ai luziodentali La solemi lia. rob a la famig p t t di tu

58 Strade e quartieri: Casazza e San Bartolomeo 62 Hinterland: Roncadelle 68 Viaggio in Provincia. Valcamonica: Darfo Boario Terme, Breno, Edolo, Ponte di Legno 90 Tu e il fisco 92 Politica e societ 95 Pelo e contropelo 98 Brainstorm 101 Talent Garden: spazi e idee in comune 105 BSNews.it/Il sondaggio: Casa, sogno o son desto? 109 La lezione di nonno Ermanno 112 Mollare la presa o staccare la spina? 115 Qui & l 119 Haiti, la ricostruzione passa dalla scuola 122 Gentile Farmacista 124 Specchio delle mie brame 127 Videoteca 128 successo

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mensile di attualit, economia, inchieste, opinioni e cultura da Brescia e dal mondo. Gennaio 2012 Anno IV - Numero 1 Rivista mensile - 1,20 Viale Duca degli Abruzzi, 163 - 25124 Brescia tel 030.3758435 - fax 030.3758444 www.dodicimesi.com redazione@dodicimesi.com direttore Responsabile Giorgio Costa direzione@edizioni12.it Coordinamento Donatella Car donatella.care@dodicimesi.com hanno collaborato Alice Aimo, Giovanni Altuni, Stefano Anzuinelli, Davide Bacca, Fiorenzo Bandirali, Luce Bellori, Livio Benassi, Esterino Benatti, Elizabeth Bertoli, Silvio Bettini, Paoloemilio Bonzio, Donatella Car, Alessandra Cascio, Alessandro Cheula, Mario Conserva, Enrico Filippini, Bruno Forza, Lorenzo Frizza, Emanuela Gastaldi, Rolando Giambelli, Roberto Giulietti, Immanuel, Viola Ladi, Ferdinando Magnino, Sergio Masini, Enrico Mattinzoli, Fedele Morosi, Giorgio Olla, Antonio Panigalli, Irene Panighetti, Francesco Rastrelli, Libero Rosellini, Federico Rossi, Massimo Rossi, Salvatore Scandurra, Alessandra Tonizzo, Andrea Tortelli.
Questo periodico associato allUnione Stampa Periodica Italiana

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Editore Edizioni 12 Srl Viale Duca degli Abruzzi, 163 - 25124 Brescia Registrazione Tribunale di Brescia n. 52 del 24/11/2008 Impaginazione Sales Solutions Srl Fotograe Archivio Sales Solutions, Umberto Favretto Agenzia Reporter, Rolando Giambelli Il Fotogramma, Patrick Merighi Brescia in Vetrina, Cristina Minini Stampa Tiber Spa - Brescia Pubblicit Sales Solutions Srl Viale Duca degli Abruzzi, 163 - 25124 Brescia tel 030.3758435 - fax 030.3758444 segreteria@salesolutions.it

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li studenti italiani dopo venti giorni di meritata pausa hanno rincominciato le lezioni. Come i parlamentari. Gi, anche loro avevano bisogno di riposare dopo un autunno di immani fatiche. Varare la finanziaria deve essere stato per loro un vero stress; c chi ha pianto, chi ha rinunciato alle nomine a sottosegretario, chi dovuto andare allopposizione, chi declama le proprie ricette miracolistiche. LEuropa, anzi il mondo ci ha dato il compitino e qualcuno lo ha consegnato in zona cesarini prima che suonasse la campanella di fine lezioni. Ma durante le vacanze di Natale qualcuno ci ha gi dato i voti, e gi di matita rossa e di matita blu sul nostro foglio di protocollo. Ogni segno rosso ecco la borsa che scende, ogni segno blu ecco lo spread che sale. Mentre scartavano pacchetti regalo e si ingozzavano di panettone chiss se i nostri novecento garibaldini facevano i compiti a casa? O si salva lItalia o si muore! Vabb, non esageriamo, se proprio non saranno promossi, magari li rimandano a settembre; e se proprio va male, vuol dire che ripeteranno, che problema c? No, invece il problema c! Nello scorso periodo natalizio non

c stato neanche un ponte; sia il Natale, sia il capodanno sono caduti di domenica, lEpifania di venerd. Tre belle settimane lavorative piene e, nonostante la drammatica situazione, il parlamento si permesso una scandalosa chiusura di venti giorni. S, il problema c! Non possiamo pi permetterci che quei signori ripetenti, per cinque, sei, sette legislature si facciano bocciare unaltra volta, senza neanche un minimo di impegno. Una volta quando si veniva bocciati per due, massimo tre volte (ma si era gi degli asini matricolati), si smetteva di scaldare le seggiole; nostro padre ci prendeva per un orecchio e ci diceva: tu da domani vai a lavorare! Ma noi italiani siamo genitori moderni e comprensivi. Dai caro, diamo ancora qualche possibilit al bambino, vedrai che dopo migliora. Chiss se hanno le capacit ma non si applicano o non si applicano ma hanno le capacit? La maestrina dalla penna rossa probabilmente, a guardare i risultati, non penserebbe n una cosa n laltra. Ma tant, se andassero ad arare i campi, niente stress, movimento e aria buona, sarebbe tanta salute per loro. E per lItalia. Giorgio Costa
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di anTonio PanigaLLi

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n mercato fuori controllo, se cosi si pu chiamare quello della finanza alternativa che gioca con i derivati e altre deviate forme di ingegneria finanziaria, ma mercato non perch non economia, stimato in 360 miliardi di dollari, mentre il Pil mondiale annuo complessivo viene stimato in meno di 60 miliardi di dollari, allo stato attuale circa 45.000 miliardi di euro. Quindi, quella che dopo il 2008, nellillusione di aver superato un momento veramente difficile, veniva definita la crisi finanziaria dietro langolo sicuramente quella che stiamo vivendo e che, sfortunatamente per i tanti che la soffrono in prima persona, si protrarr fino a quando non verranno scritte ferree regole certe di regolamentazione.

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Il motivo della persistenza e dellacuirsi della crisi al di l delle concause con gli altri fattori sistemici e congiunturali, che comunque, soprattutto in Italia, non sono pochi semplice: nessuna delle cause della crisi innescata nel 2008 dalleccesso di derivati collegati ai mutui del mercato immobiliare Usa stata affrontata e risolta, ed ancora oggi la miopia di alcuni stati, vedasi per esempio la posizione della Gran Bretagna, nel corso dellultimo vertice di Bruxelles con il patto a 26, rispetto alla crisi dellEurozona, non consente di ragionare in termini globali. Il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea perseverano nella emissione di avvertenze e warning che risultano quantomeno inascoltati e cos le grandi strutture finanziarie delle poche, pochissime, ma grandi, grandissime piazze finanziarie, molto distanti PRODOTTO INTERNO LORDO (milioni di dollari) dalleconomia reale, continuano nella folle crescita delle loro speculazioni, con lintento ultimo di entrare nel ristretto circolo degli intoccabili too big to fail (troppo grandi per il default). Pi diventi grande, e pi diventi inattaccabile rispetto alle tematiche di un possibile fallimento; questa la lobby che consente la crescita fuori controllo della finanza di carta, oggi stimata ottimisticamente in almeno sei volte il
5000000 10000000 15000000

Pil mondiale, in un momento nel quale, ora pi che mai, solo leconomia reale potrebbe portare giovamento sociale e stabilizzazione del sistema. I derivati e gli strumenti di ingegneria finanziaria sono regolamentati? No. C ancora una crescita dei derivati? S. Le grandi banche daffari continuano nella speculazione finanziaria anche a danno dei debiti sovrani? S. Quindi, con questi volumi e con i capitali che si muovono alla velocit della luce nelle direzioni pi diverse, la volatilit e la crisi nei mercati sono inevitabili se non addirittura fisiologiche. Maggiore finanziarizzazione = maggiore probabilit di vedere attaccati gli strumenti che purtroppo oggi sostengono lesistenza stessa della nostra nazione e di tutti gli stati che utilizzano il debito pubblico come valvola di compensazione (il tema dello spread ne un lampante esempio); e questo si ripercuote in modalit devastante anche e soprattutto nella distruzione di quello che rimasto delleconomia reale (impresa, industria, ecc.). LUnione Europea e gli stati che vi partecipano sono ancora una volta di fronte allennesimo bivio: o si cambia modello di sviluppo e si riduce progressivamente, ma drasticamente la finanziarizzazione delleconomia, oppure si rimane in balia di un marasma economico destinato allevaporazione e quindi al definitivo declino.
Per un approfondimento sul tema, si legga larticolo Il finanziere Soros gioca col debito, laltra volta ci costato 20 miliardi allindirizzo http://www.linkiesta.it/george-soros-quantum-fund#ixzz1gLTlYSt2

Valori massimi: consumo di carburante, ciclo comb. 4,7 l/100 km - CO2 108 g/km.

MESI 12gennaio 2012

R
di SiLVio BeTTini

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PRODOTTO & MERCATO


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deLLa BiLanCia

difficile comprendere il motivo per cui il nostro paese, secondo in Europa per capacit produttiva e membro effettivo del G7, ovvero una delle prime sette potenze economiche mondiali, subisca una pressione speculativa tale da costringere frau Merkel a lasciarsi sfuggire, alla vigilia di un complicato Consiglio Europeo e nonostante la successiva rettifica del suo portavoce, che lItalia responsabile del suo proprio destino, ma anche di quello dellintera Unione Europea. vero che il nostro debito pubblico molto elevato, pi o meno il quinto debito al mondo, ma anche vero che dal 2002 cresciuto poco e comunque molto meno di tanti altri. Quindi? Pare lucida lanalisi di Iain Begg, docente di politiche economiche europee alla London School of Economics, il quale afferma che lItalia sarebbe colpita da una speculazione senza freni, che tra le sue cause annovera lincertezza generata dallo scontro tra il premier e il ministro del Tesoro nel recente passato, scontro a cui si aggiunge il fatto che ora i mercati stanno cercando la loro prossima vittima: i mercati sono come gli squali che girano in tondo nellacqua chiedendosi chi morderemo ora? E la risposta recentemente stata: lItalia. Boccone gustoso, aggiungerei, senza dubbio molto pi gustoso di Grecia, Spagna, Portogallo o Irlanda. Secondo Begg, la sfida per la Bce guidata da Draghi consiste principalmente nel convincere i mercati a investire sugli italiani perch lItalia una scommessa sicura. Perch se i mercati cominciano ad attaccare un Paese che non pu difendersi stampando nuova moneta, il pericolo che i tassi di interesse crescano

e quello che un problema di liquidit improvvisamente diventa un problema di solvibilit. In questi casi cresce il pressing per il downgrade da parte delle agenzie di rating, che innesca un circolo vizioso alla fine del quale il risultato linsolvibilit del Paese anche se i suoi fondamentali sono solidi. Speculazione a caccia di prede quindi, ma allora, se la nostra potenziale insolvibilit tiene in ansia non solo la Germania, ma lintera Ue ed anche gli Stati Uniti si valutino in questo senso i continui apprezzamenti sulla figura e sulloperato del nostro attuale Premier e si giudichi in questottica la recente visita del ministro del Tesoro Usa a Milano , perch non si trovano gli strumenti adatti per fermare la speculazione? Daltro canto chiaro che se lItalia cade, lEuro si spezza, e gi c chi prova a fare i conti sulle conseguenze di un eventuale ritorno alle valute nazionali. Bertelsmann Stigftung, la pi grande fondazione no profit europea di studi economici, stima per noi, spagnoli e portoghesi una svalutazione sino al 60% rispetto ai valori euro, accompagnata da: crollo degli investimenti esteri, economia in deflazione, entrate fiscali in picchiata e debito pubblico alle stelle, pi una serie di altre amenit tali da presentare un conto pari a 9.500-11.500 euro pro capite subito e altri 3-4.000 lanno per chiss quanti anni. Anche i pi nostalgici fautori di un ritorno alla lira saranno daccordo che non questa la via da perseguire. Non andrebbe meglio ai paesi tripla A (oggi Francia e Germania in primis), sempre secondo lo studio citato, ai tedeschi si presenterebbe un conto da 6-8.000 euro subito e 3-4.500 lanno negli anni successivi. Nemmeno loro avrebbero di che rallegrarsi.

Daltronde i tedeschi, sempre loro, non vogliono sentir parlare di Eurobond, titoli di stato forse pi costosi per loro e molto meno per noi, cos come non gradiscono che la Bce, da loro partecipata in maggioranza, assuma il ruolo di finanziatore di ultima istanza. Per questo motivo, l8 dicembre scorso si riunito a Bruxelles il pi importante Consiglio Europeo dalla nascita delleuro. La linea ipotizzata quella gi raccontata due numeri fa parlando di default greco: si prover nei prossimi mesi ad accelerare ulteriormente verso unUnione Europea che, da mercato unico con unica moneta, prover a condividere anche la politica fiscale. Non stiamo solo parlando di unione fiscale, ma stiamo cominciando a realizzarla dice frau Merkel richiedendo severe verifiche dei bilanci nazionali che dovranno essere preventivamente approvati e sanzionati automaticamente dalla Suprema Corte Europea in caso di eventuali trasgressioni degli stati membri. Che questa soluzione rappresenti una via duscita o si tratti di un azzardato rilancio oggi difficile dirlo e non dato saperlo. Ci che si pu senzaltro sostenere che, se si realizzer, rappresenter di certo una sostanziale limitazione alle diverse sovranit nazionali e, come titolava, un po tristemente, l8 dicembre El Pais, il principale quotidiano di Madrid: Unione Europea, sovranit addio. Sar questa una situazione nella quale ci siamo infilati da soli o piuttosto un neo-colonialismo finanziario del quale anche noi siamo vittime come lasciano intendere gli spagnoli? Quel che certo e pi volte ribadito che il nostro mondo sta cambiando senza possibilit di ritorno.
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ENsIERI dI

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Spesso si abusa del termine insicurezza, confondendolo con il disagio provocato da comportamenti di maleducazione e incivilt
malit, poi indispensabile che i residenti se ne reimpossessino. Altrimenti il lavoro delle forze dellordine non basta. La sicurezza non pu essere intesa solo come presidio del territorio. Perch a quel punto, dopo il poliziotto di quartiere, avremmo bisogno per paradosso del poliziotto di condominio. E poi di quello di piano, e di quello di famiglia. Ma, mi sia consentita la battuta, a quel punto lunica soluzione sarebbe quella di sposare un poliziotto. La verit che si deve affermare il concetto di polizia partecipata e ognuno, per quanto gli compete, deve dare il suo contributo. A lungo Brescia ha discusso sui concetti di sicurezza reale e percepita. Lei crede che i bresciani si sentano pi insicuri di quanto dicono i numeri? Spesso si abusa del termine insicurezza, confondendolo con il disagio provocato da comportamenti di maleducazione e incivilt, oppure da condizioni di vita ed economiche rese pi precarie dalla crisi. Ma di questo, ovviamente, la Questura non pu farsi carico direttamente. Quanto ai numeri Brescia assolutamente nelle medie nazionali. Il fatto che certi fenomeni si percepiscano pi che in passato dovuto anche al ruolo dei media che, nellesercizio legittimo dinformare, spesso trattano con eccessiva enfasi alcuni fatti di cronaca. La Questura attrezzata per rispondere alle esigenze di sicurezza del territorio? Da anni la citt lamenta carenze di organico e mezzi. Credo che il problema tocchi tutte le organizzazioni dello Stato. Ma il numero degli addetti non lunico strumento per garantire la qualit di un servizio. Ed io, parafrasando una fortunata frase di Kennedy, sono solito chiedermi cosa posso fare per dare il mio contributo allo Stato, non cosa questo pu fare per me.

sono aL serViZio

deLLa Gente onesta


a colloquio con il questore di Brescia Lucio Carluccio.
di andrea TorTeLLi

ono un mix di italianit e lo dico con orgoglio. Cos esordisce Lucio Carluccio raccontando qualcosa del suo privato nellintervista rilasciata a 12 Mesi proprio il giorno del suo 60esimo compleanno (e del suo onomastico, Santa Lucia appunto). Ma Carluccio il Questore di Brescia dalla fine di agosto. E in questo caso il privato, per parafrasare uno slogan ormai fuori moda, ha qualcosa di decisamente pubblico. Un lungo curriculum da poliziotto, il suo. Con unesperienza importante alla Direzione investigativa antimafia e una biografia divisa tra molti territori. Carluccio, infatti, nato a Vaste di Poggiardo nel Leccese (i miei genitori vivevano gi a Roma da diversi anni, ma era tradizione che le donne partorissero nel paese dorigine del marito), si formato umanamente nella capitale, conservandone qualche eco nella parlata, e quindi ha trovato casa al Nord (i miei tre figli sono orgogliosamente milanesi), ricoMESI 12gennaio 2012

prendo vari incarichi nella Questura del capoluogo lombardo. Ho il carattere del Sud, sono cordiale come i romani, determinato e pragmatico come i milanesi, sintetizza con una buona dose di autoironia. E queste caratteristiche ha gi avuto modo di metterle in luce anche nella Leonessa. lui, infatti, il Questore del dialogo, che arrivato a Brescia ha subito incontrato, tra gli altri, i rappresentanti delle circoscrizioni e delle associazioni degli immigrati. Ed sempre lui il Questore del rigore, che sulla recente vicenda delloccupazione del cinema Crociera ha chiarito subito che non ci sarebbero stati sconti rispetto alla legge. Il tutto con unidea chiara della propria missione. Il mio compito fondamentale chiosa , perseguire i disonesti e pormi al servizio dei cittadini onesti. Che impressione le ha fatto Brescia? Particolarmente favorevole, e non solo per laccoglienza ricevuta dalle istituzioni e dai cittadini. Durante lesperienza alla Dia ho passato otto anni nella concitazione romana, con puntate frequenti nelle Regioni pi calde nel Sud. E tor-

nare al Nord, territorio caratterizzato da un forte ordine sociale, non mi affatto dispiaciuto. Certo Brescia una realt molto complessa. Sia per la grande presenza di stranieri (oltre 160mila, ndr.), che fanno di questa provincia la prima in Italia per numero di stranieri extra-Ue in rapporto alla popolazione residente. Sia per la morfologia del territorio: stretto e lungo un po come la Penisola , densamente popolato e caratterizzato da problematiche molto diverse tra le valli, i laghi e la cosiddetta Bassa. La Leonessa mi piace molto. Certo per se ci fosse un cinema in pi in centro.... Cio? Tra le ultime vicende di cui ci siamo occupati c loccupazione dellex cinema Crociera. Ho letto sui giornali che si sta pensando di ristrutturarlo e credo che questa sarebbe unottima notizia. Non solo perch ogni tanto mi piace guardare un buon film. La sicurezza come la cultura: bisogna creare le condizioni per sostenerla e far crescere un sentimento condiviso. Il mio dovere quello di riportare le zone problematiche alla nor-

Per tale ragione ho lavorato da subito per dare maggiore efficienza alla struttura, potenziando il 113 in modo che la risposta sia sempre tempestiva, e per motivare e qualificare il personale, nella convinzione che il rendimento complessivo valga quanto la somma del valore di ciascun poliziotto. Ma com la crisi vista da via Botticelli? Ha avuto degli effetti sulla vostra attivit? La situazione economica aumenta senza dubbio il rischio che denaro di provenienza illecita venga immesso nel mondo imprenditoriale. Ma leffetto pi evidente si ha sul versante delloccupazione, che arrivata a sfiorare il 6 per cento ed avr ripercussioni soprattutto sugli stranieri. Di tutto ci il Questore non pu non tenere conto: importante, oggi pi di ieri, tenere un rapporto costante fra chi fa sicurezza e chi rappresenta le istanze sociali. Al suo insediamento ha parlato di rigore e dialogo. Lattenzione di molti caduta sul secondo concetto. Le piace essere definito il Questore del dialogo? Mi rende orgoglioso. Considero il dialogo uno strumento imprescindibile per comprendere le situazioni. Ma ovviamente va accompagnato da fermezza e determinazione nel far rispettare le norme vigenti, che il motivo per cui sono pagato. un discorso che ho fatto anche di recente ai rappresentanti delle associazioni degli immigrati. Da tempo, anche a Brescia, si stanno verificando episodi che lasciano intravedere un radicamento sempre maggiore della criminalit organizzata. Che idea si fatto? La figura siciliana del Don Peppino, a cui bastava essere riverito e ossequiato in un certo territorio, ormai superata da decenni. Cosa nostra, la Ndrangheta e la Camorra, ormai, perseguono in via quasi esclusiva lobiettivo dellarricchi-

Il numero complessivo dei poliziotti vale quanto la somma del valore di ciascuno

mento illecito ed esistono nella misura in cui riescono a crescere economicamente. Secondo alcune stime il fatturato delle organizzazioni criminali in Italia si aggira intono ai 130-170 miliardi di euro lanno: soldi che non finiscono sotto il materasso, ma nelleconomia legale, soprattutto laddove questa pi florida. La mafia una holding che si occupa anche di investimenti. E non bisogna commettere lerrore di pensare che esista soltanto laddove si evidenzia con omicidi ed estorsioni. Al Nord, dove esistono anticorpi pi resistenti, certi fatti diventerebbero controproducenti. Ma anche al Sud alcune cose stanno cambiando. In che senso? Vede una voglia di riscatto nelle nuove generazioni? Gli anziani rimangono ancorti alle abitudini, ma i giovani non sono cos rassegnati e hanno voglia di cambiare. Vedo con piacere tutte quelle iniziative di denuncia, impensabili fino a qualche anno fa, che stanno a significare la voglia di riscatto da parte delle giovani generazioni. Un passaggio che visivamente mi saltato agli occhi di recente, tornando come tutte le estati nella casa di famiglia a Vaste. Nel paese c il rito di mettersi la sera a lu frisco, al fresco, portando fuori una sedia o mettendosi su un gradino. Una prima evoluzione lho vista quando sono arrivate le prime televisioni, e alcune case si sono trasformate in piccoli cinema di quartiere. Laltra la scorsa estate, quando a lu frisco nella stessa posizione della mamma e della nonna abituate a ricamare o a lavorare a maglia cera una giovane donna con il computer sulle gambe intenta a chattare. Questo per dire come sia importante tenersi informati e quanto linformazione possa essere alla base di cambiamenti anche epocali (il riferimento a quanto accaduto recentemente nei paesi del nord Africa). Di certo, dal mio osservatorio di poliziotto, vedo ancora oggi una carenza di opportunit che va in qualche modo colmata. Ma i giovani del Sud, rispetto agli altri, hanno pi determinazione. La Calabria forse la regione pi povera dItalia, ma quanti calabresi hanno fatto fortuna nel mondo? Le potenzialit ci sono. Il nostro obiettivo deve essere quello di fare in modo che emergano e rimangano l per contribuire alla crescita, culturale e sociale, del territorio.
MESI 12gennaio 2012

personaLismi
a colloquio con giuseppe Battagliola, neo presidente della Compagnia delle opere bresciana.
di andrea TorTeLLi

Basta Con i
te. La Compagnia delle opere nasce da questo impulso. E non si basa soltanto su tecnicalit come il matching. La nostra idea che limprenditore sia prima di tutto un essere umano e chi si iscrive alla Cdo lo fa non tanto per avere qualcosa in cambio, come avviene nelle altre associazioni di categoria, ma soprattutto per dare qualcosa a se stesso e agli altri. In molti continuano a confondervi con Cl. Attorno al movimento di Comunione e liberazione, negli anni, sono nate diverse iniziative. Come la Cdo. E il Banco alimentare. Ma chi vi partecipa non per forza ciellino. In Cdo c chi si sente rappresentato come imprenditore e chi, me compreso, anche come uomo. Lex presidente di Api Flavio Pasotti ha accusato le associazioni di categoria di non rappresentare pi gli imprenditori e i bisogni delle aziende. Che ne pensa?

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eno personalismi e pi condivisione. Anche allinterno della Compagnia delle opere. questo il mantra di Giuseppe Battagliola, imprenditore di successo con La Linea Verde di Manerbio che lo scorso settembre si trovato improvvisamente dopo le dimissioni di Camillo Zola a guidare la Cdo bresciana. Una svolta non priva di valore simbolico. Che nei prossimi mesi potrebbe avere effetti significativi sia sul fronte interno sia nei rapporti con il mondo politico e le associazioni di categoria. Subito dopo lelezione, lei ha indicato la necessit di una rinnovata strategia associativa. Ma anche di guardare al futuro riaffermando lidentit costitutiva di Cdo. Cosa significa? Il rinnovamento che immagino non uno stravolgimento, ma affonda le radici nella storia e nella filosofia della Cdo, ben sintetizzate nel motto: un criterio ideale, unamicizia operativa. Pur nella fermezza dei riferimenti, dopo una fase caratterizzata da una direzione molto decisionista, emersa da parte di alcuni associati lesigenza di una maggiore condivisione nelle scelte. E questo sar uno dei nostri primi obiettivi. Istituiremo un comitato esecutivo composto da membri del direttivo, dividendo in tre le aree di responsabilit e formando altrettanti gruppi di lavoro aperti a chi vorr parteciparvi. Non escludo, inoltre, un allargamento del direttivo stesso. Dopo le esperienze di Tarantini e Zola, la promozione di una figura come la sua con un profilo fortemente caratterizzato sul versante imprenditoriale rappresenta una svolta simbolica non da poco.

La mia elezione dovuta anche a una favorevole congiuntura astrale. Ero il vicepresidente vicario e, quando Zola ha deciso di interrompere anzitempo la sua esperienza, stato quasi fisiologico che toccasse a me. Credo comunque che i tempi fossero maturi per un presidente industriale. Ed senza dubbio significativo che Cdo abbia deciso di valorizzare una figura nuova che, a differenza dei miei predecessori, non fa parte dei padri fondatori dellassociazione. Ma Cdo cos? Provi a spiegarlo a un ragazzo di 16 anni. Alcuni giovani hanno trascorso la loro adolescenza attorno a un prete (Don Giussani), confidandosi e condividendo unesperienza di vita. Cos nata Comunione e liberazione. Poi, crescendo, le stesse persone hanno capito che era possibile continuare a dare un contributo non solo discutendo di problemi spirituali, ma anche di questioni concre-

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Osservo anchio che esiste un problema su questo fronte. E non questione da poco nella misura in cui il motivo principale per cui ci si iscrive a unassociazione quello di essere rappresentati. In passato con Aib e con altri non sono mancate le frizioni. Oggi come sono i vostri rapporti con le associazioni di categoria tradizionali? Il problema non sono le associazioni, ma le persone. Che a volte possono peccare un po di presunzione. Inizialmente Cdo era vista un po come un corpo estraneo. Ma oggi abbiamo un rapporto positivo praticamente con tutti. Quindi siete pronti a sedervi allo stesso tavolo con Aib, Api e Camera di commercio per discutere del futuro di Brescia? Assolutamente s. Esistono questioni specifiche di una categoria, ma tante altre sono comuni a tutti coloro che fanno impresa. E queste ultime vanno affrontate in maniera trasversale. Prima di essere il presidente di Cdo lei un imprenditore. La sua azienda tra i leader del mercato europeo dei cosiddetti prodotti di quarta gamma (ortofrutticoli confezionati e pronti alluso). Com la crisi vista da l? La crisi ha inciso sui consumi delle famiglie. Dunque ha toccato anche noi, ma non c stato un cambiamento di abitudini con il ritorno a prodotti non preparati. Nel settore dei prodotti freschi, comunque, la concorrenza si fatta molto pi aggressiva: non sui volumi, che nessuno vuole ridurre per non perdere i fornitori, ma sui prezzi. I margini di guadagno si sono ridotti in maniera significativa. Ma noi continuiamo a crescere pi del mercato di riferimento. Perch in questi anni abbiamo investito molto in impianti, ricerca e nuovi prodotti. Oltre che nel marchio. Una manciata di

anni fa abbiamo lanciato la prima campagna pubblicitaria sui media nazionali e oggi spendiamo in comunicazione il 3 per cento del fatturato. In un contesto bresciano fatto in gran parte di contoterzisti, la vostra stata una scelta in controtendenza. Anche noi abbiamo iniziato come private label, lavorando per i marchi dei supermercati. Poi abbiamo deciso di affiancare a questa attivit un nostro marchio. Per fidelizzare maggiormente i clienti e aumentare il potere contrattuale nei confronti della catena. Ma anche un po per orgoglio: quando gestisci unazienda il tuo sogno quello di farla crescere come un figlio. Ha citato la grande distribuzione. Che per sempre pi nelle mani di multinazionali straniere, in particolare francesi. un problema per i prodotti di qualit italiani? Senza dubbio le catene straniere hanno cercato di portare nel nostro Paese i loro prodotti, e fino ad oggi hanno trovato come unico vero freno i gusti degli italiani. Le autorit, regionali e nazionali, non possono pi essere insensibili a queste dinamiche e devono tutelare maggiormente le filiere italiane. Oggi le grandi catene hanno quasi potere di vita o di morte sui produttori. Cosa chiede, invece, alla classe politica bresciana e italiana per uscire dalla crisi? Vale lo stesso ragionamento fatto per le associazioni di categoria. Servono un passo indietro sui personalismi e un pas-

Oggi le grandi catene distributive hanno quasi potere di vita o di morte sui produttori
so in avanti verso il bene comune. Cosa necessario fare concretamente, poi, lo sappiamo tutti: alcune priorit le sento indicare da quando avevo i calzoncini corti. Il fatto che la politica, per cercare di metterle in atto, abbia dovuto ricorrere a un governo tecnico per una chiara ammissione del proprio fallimento. Il mondo cattolico, di fronte alla sfida del governo, si presenta oggi diviso. A Brescia, secondo il teologo Giacomo Canobbio, esistono tre anime: montiniana, ciellina ed etno-leghista. Lei crede che la sfida lanciata a Todi sia quella di unire questi cattolicesimi in un progetto politico? Cl e Cdo vedono il cattolico come qualcuno nato non per soffrire ma per gioire. Una visione quasi francescana della fede. Ma esistono altri modi di vivere il cattolicesimo. Questo semplicemente quello in cui mi riconosco, lorizzonte che trovo pi naturale. La politica la lascerei fuori da questi discorsi. Commenta questo articolo su

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Le OrIgINI DI cL
Le origini di Comunione e Liberazione risalgono al 1954, quando don Luigi Giussani inizi a insegnare Religione al liceo Berchet di Milano. In seguito, il sacerdote diede vita a Giovent studentesca (Gs), movimento che in breve tempo si diffuse anche al di fuori della diocesi di Milano (nel 1960 la prima comunit a Catania). Gs era inserita nellAzione Cattolica, ma soprattutto a causa della differenza nel metodo educativo nel 1968 le due realt si separarono. Don Giussani decise di proseguire il suo impegno sotto le insegne di Comunione e liberazione. Il nome, ispirato dal titolo di un volantino universitario del 1969, rimandava a una polemica col mondo culturale del tempo. Mentre, infatti, la sinistra indicava nella rivoluzione la liberazione delluomo, i sostenitori di don Giussani affermavano che il cammino verso la vera liberazione era possibile solo nella comunione cristiana. Tra le iniziative principali promosse da Cl il Meeting di Rimini per lamicizia fra i popoli (1980), Compagnia delle opere (1986) e la fondazione Banco alimentare (1989).

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n giuramento consapevole e conseguente. Non solo a Ippocrate, cio alla deontologia, ma pure alletica, ossia alla propria coscienza. Come Sergio Cosciani Cunico, testimone attivo di quasi cinquantanni di evoluzione della scienza medica, di cui trenta allOspedale civile di Brescia, prima come primario di urologia e poi come direttore della Clinica urologica universitaria. La formula rituale ha lasciato per raggiunti limiti di et non gli si addice. Prima di tutto perch let psicologica, come quella professionale, non ha limiti, in secondo luogo perch nel suo caso i limiti dellet anagrafica sono ancora di l da venire. Nel senso che il vigore fisico e la vigoria mentale, essendo nella fattispecie una patente violazione delle leggi biologiche, non dimostrano affatto gli anni che portano. Nato a Trieste 72 anni fa, Sergio Cosciani rimane orfano di padre, tenente medico ucciso in Albania nel 1941, a soli due anni. Il doppio cognome nasce dal fatto che la madre si rispos, sempre con un medico, che si chiamava Cunico. Studia a Padova, dove si laurea in Medicina e chirurgia a 24 anni, nel 1963, anno in cui comincia a lavorare nella citt patavina alla scuola urologica del prof. Giorgio Ravasini dove viene appli-

di aLeSSandro CHeULa

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cata, prima in Italia, la tecnica endoscopica in urologia. Ventanni dopo, nel 1983, passa a Brescia come primario ospedaliero e poco dopo consegue la titolarit della cattedra e la direzione della Clinica urologica universitaria allOspedale Civile. Trentanni al nosocomio cittadino, abbastanza per trarne una motivata valutazione. Curare allOspedale Civile stato un privilegio, come stata una grande soddisfazione vincere il primariato. Mi dispiace di essere andato in pensione, ma sono orgoglioso di aver lavorato in questa azienda ospedaliera, una eccellenza bresciana che rimane un centro di grande cultura medica e una delle strutture sanitarie pi importanti del Paese. Il Civile, come noto anche ai non addetti ai lavori, una prestigiosa scuola di medicina, basti pensare che negli anni della mia Clinica si sono formati una quarantina di specialisti che ora ricoprono incarichi di responsabilit in diversi ospedali. Stesso giudizio lusinghiero anche su Brescia? A Brescia sarei venuto anche a piedi. Mompiano un microcosmo variegato e complesso che, nei pregi e nei difetti, lo specchio di questa grande citt laboriosa e generosa. Non vero che i bresciani sono poco socievoli, anzi, la mia esperienza dice il contrario. Sono arrivato in questa citt con mia moglie e quattro figli che avevano unet compresa tra i sei e i quindici anni, la loro crescita mi ha aiutato a socializzare e ad avere rapporti con altre persone, a inserirmi e integrarmi. Anche per questo vorrei sfatare la leggenda del bresciano chiuso e tetragono. La medicina moderna ha costi enormi: come si concilia, per un medico
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La sanit privata ha raggiunto quella pubblica, ma il pubblico ha una valenza socialmente giustificata, dunque necessaria, anche quando antieconomica

che ha a cuore la persona del malato, la limitatezza delle risorse e il conto economico con letica professionale? Il saldo sociale e morale in medicina viene prima del conto economico. La mia esperienza negli ospedali pubblici mi ha insegnato che il compito di noi medici curare le persone, tenendo ovviamente conto che ci sono dei limiti, ma non certo legati a fattori economici bens umanitari. Negli ultimi anni anche i privati hanno fatto progressi notevoli, e la concorrenza pubblico privato ha portato vantaggi ad entrambi e soprattutto ai malati. Se le risorse sono un limite alla professione, non devono esserlo alla missione: daccordo? Certo. Se alla Regione interessa il pareggio di bilancio prima di ogni altra cosa, deve avere il coraggio di andare fino in fondo. Per parte mia credo sia assurdo valutare un ospedale solo con criteri economici senza tener conto della qualit delle prestazioni, del livello scientifico e del gradimento dei malati. Il reparto che fino a ieri ho diretto al Civile potrebbe avere in funzione contemporaneamente cinque sale operatorie, in realt ne funzionano solo due o tre al giorno. Nonostante tali limiti vengono trattati 4.500 pazienti lanno, ci significa che lattivit di una settimana corrisponde a quella che un normale reparto chirurgico garantisce in un mese. Pubblico o privato, allora? La sanit privata ha raggiunto quella pubblica, ma il pubblico ha una valenza socialmente giustificata, dunque necessaria, anche quando antieconomica. Ma aggiungo che la competizione tra pubblico e privato comunque vantaggiosa per entrambi.

Quale futuro per i giovani che si affacciano alla professione? Nonostante tutti i problemi allordine del giorno penso che le prospettive siano ancora buone, anche se il presente per i giovani pi difficile rispetto al mio tempo. In compenso aumentano le possibilit di esperienze allestero, dove le differenze rispetto a noi sono di natura organizzativa pi che tecnico-specialistica. Allestero il chirurgo matura prima, da noi i tempi sono pi lunghi: la mentalit anglosassone in questo senso pi aperta. Il che significa che in Italia ci sono meno prospettive? Bisogna vedere quali sono gli obiettivi che ci si prefigge: se sono professionali meglio lestero, dove ci sono pi strumenti e strutture, oltre che minori difficolt ed ostacoli, per specializzarsi. A proposito di deontologia, quando e come il paziente deve essere informato? Problema difficile, il pi terribile se affrontato con la consapevolezza di avere di fronte il dilemma pi lacerante da sciogliere: non c un criterio valido per ogni situazione essendo una questione che va affrontata con grande cautela caso per caso. il problema ultimo, quello della difesa ad oltranza della vita contro la morte Il rischio che il medico o il magistrato scelga per noi, ma chi se lo assume, ammesso che ne abbia il potere, sia sotto forma di delega morale che di facolt legale, non certo da invidiare. Piet e umanit in questo caso sono risorse che valgono quanto e pi della professionalit. Un consiglio ai colleghi dellUniversit di Brescia? Insistere di pi e meglio sulla internazionalizzazione, sullapertura e collaborazione internazionali, com nei programmi del rettorato e come sta lodevolmente facendo il nuovo rettore: linterazione con lestero oggi pu fare la differenza anche per una sede avanzata come Brescia. Si mai sentito un barone? Mai, docente s, maestro lo spero, barone mai.

Fiera del riciclo industriale dei materiali

essere non Vedente a BresCia


intervista a Sandra inverardi, presidente della sezione bresciana dellUnione nazionale Ciechi.
di Sergio MaSini

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ENsIERI dI con quelli ad induzione non potevo farmi nemmeno un caff da sola e, per integrarli con soluzioni adatte ad un non vedente, i costi sono stati ingenti. Cifre importanti sono anche da mettere in conto per le altre apparecchiature tecnologiche: si pensi a computer, caldaia, il frullatore Anche i miei genitori come chi mi viene a trovare hanno per dovuto imparare ben presto piccoli ma fondamentali accorgimenti: pu sembrare banale ma una porta o unanta socchiusa, lo sportello del forno lasciato aperto, possono fare davvero male. Quando cucina, come fa a riconoscere un ingrediente dallaltro, a non scambiare, per esempio, lolio con laceto? Il segreto scegliere prodotti dai contenitori di forma facilmente riconoscibile, ma un grandissimo aiuto ci anche giunto dalla tecnologia di nuova generazione: sul mio telefonino ho una fantastica applicazione pensata proprio per non vedenti Mi basta fotografare un contenitore e una voce mi dice di che si tratta. veramente meraviglioso! Ora posso andare a cena da un amico senza rischiare di portare un vino convinta che si tratti daltro. E con la spesa, come fa? Il miglior amico dei non vedenti il sistema di spesa via web di Esselunga. Grazie a pochi click faccio co-

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andra, 35 anni, nata e cresciuta a Brescia dove lavora come impiegata dellAsl, appassionata di rally e pallavolo. Ma Sandra anche una giovane donna che convive quotidianamente con lhandicap della cecit e che difende i diritti da non molto anche nel ruolo di presidente della sezione bresciana dellUnione Nazionale Ciechi di quanti, come lei, ne subiscono i disagi. Le abbiamo chiesto cosa significhi esser non vedente oggi a Brescia. Per prima cosa ci parli un po di lei Sono una persona con cecit acquisita, una ragioniera in carriera e pallavolista per hobby che, a seguito di un improvviso glaucoma, si ritrovata a ventanni prima ipovedente e poi totalmente cieca. Inizialmente i dolori e il trauma sono stati travolgenti. Superati quelli, ho dovuto adattarmi a una nuova vita; non mi piace parlare di accettazione, ho dovuto se mai imparare a confrontarmi con nuove problematiche, le difficolt lavorative, i piccoli e grandi, spesso impensabili problemi quotidiani. Ad esempio? Per cominciare, la casa. Ho sempre abitato a San Polo, quando ho dovuto trasferirmi ho cercato, gioco forza, una sistemazione in zona, dove il quartiere, i suoi negozi e servizi rispondessero pi facilmente alla memoria, non lontana da parenti e amici. E ancora: scegliere un appartamento non a piano terra cosicch, se anche avessi dimenticato una persiana alzata, nessuno avrebbe potuto approfittarne. Anche solo i fornelli sono stati un incubo dapprincipio:

modamente la spesa da casa, scelgo i prodotti che mi servono e, grazie a una convenzione pensata appositamente per portatori di handicap e over-settantacinquenni, il tutto mi viene recapitato a casa senza costi aggiuntivi. E per il lavoro, lo shopping, per trovarsi in centro con unamica? Per quello ci sono Ned, il mio fidato cane-guida di cui sono da tempo affidataria, e il trasporto pubblico.

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Com girare la citt con il cane o col bastone? Nel primo caso lui che evita gli ostacoli per me. Lattenzione deve comunque e necessariamente rimanere alta: mi affido molto alludito anche se, spesso, i rumori circostanti sono un problema. Un vero incubo sono soprattutto le rotonde, poich non restituiscono la percezione della presenza o della direzione delle auto. Col bastone bianco, invece, devi per forza prenderne coscienza degli ostacoli per superarli. Un grosso problema sono i plateatici, i cestini, larredo urbano, tutti quegli ostacoli che mutano, di cui non puoi avere esperienza o memoria, soprattutto per quanto riguarda le biciclette o i motorini abbandonati sui marciapiedi. Ha mai avuto problemi a portare con s Ned in uffici, bar o negozi? La legge italiana prevede che il caneguida possa entrare in ogni ambiente in cui pu o deve accedere il disabile, purtroppo qualcuno si ostina ancora a non credere che sia cos. Mi capitato in una trattoria e in un ambulatorio che mi si facessero storie, e pensare che, se uno volesse denunciare laccaduto, potrebbe far incorrere il gestore dellattivit in multe dai 500 ai 2.500 euro. E per quanto riguarda gli autobus? Le fermate a Brescia sono ben studiate, e gli autisti davvero cortesi e disponibili. Di solito non ho mai problemi a salire o scendere, Ned mi accompagna diligentemente mentre per il numero della fermata, per sapere cio quando suonare, ci pensa lautista a darmi la dritta necessaria. Semmai trovo certe volte poco cortesi le persone, soprattutto i giovani. Non dico che io debba essere per forza aiutata perch sono cieca, ma quando vedi una donna con un cane, borse, borsetta e magari una valigia Credo comunque che il motivo del loro distacco sia la scarsa informazione. Cosa intende? Sembrer assurdo, ma per alcuni ragazzi il mondo dei non vedenti talmente lontano che sono addirittura convinti, per esempio, che, sullautobus, sia il cane a contare le fermate e a dirmi dove scendere!. In generale, giudica Brescia sufficientemente a misura di non vedente?
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La legge italiana prevede che il cane-guida possa entrare in ogni ambiente. Purtroppo mi capitato in una trattoria e in un ambulatorio che mi si creassero problemi
Se degli ostacoli ci sono ancora, devo dire che rispetto a molte altre citt la nostra si dotata di accortezze e sensibilit (penso ad esempio ai molti semafori dotati dindicazione sonora). Non solo, tanto la precedente quanto lattuale Giunta si sono sempre dimostrate attente alle nostre esigenze, interpellandoci prima di operare interventi pubblici che potrebbero riguardarci. Ci pu fare qualche esempio? Le fermate della metro e la loro accessibilit. Lintroduzione della metropolitana nelle dinamiche quotidiane dei nostri spostamenti ci riserver sicuramente un deciso vantaggio. Quando stato ripavimentato borgo Trento, poi, sono stati usati degli accorgimenti utili allabbattimento delle barriere architettoniche per altri disabili ma, fortunatamente, una zigrinatura a bordo marciapiede funge da segnale anche per ciechi e ipovedenti. Altra cosa , invece, corso Garibaldi, dove ad oggi sono assenti. In quel caso il rischio di finire senza accorgersene sulla carreggiata davvero alto. Cosa vorrebbe nel futuro suo e degli altri non vedenti? Che lo Stato ripensasse ai pesantissimi tagli che sta mettendo in campo ai danni della categoria, soprattutto per quanti di noi lavorano e danno reddito o, pi genericamente, alla scelta di ridurre i contributi a tutti i ciechi ed ipovedenti. Spesso non si considerano le alte e costanti spese che dobbiamo affrontare (basti pensare,

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A PARTIRE DAL

al bisogno, alluso dei taxi). Finora, poi, lo Stato ci aiutava con circa 500 euro annui alla manutenzione dei nostri amati cani, ma anche questo un sostegno che intende ritirare. Oltre che amici, i caneguida sono per noi uno strumento utilissimo e indispensabile, da addestrare, alimentare, curare e, giustamente, coccolare al meglio. Immagino che non pochi problemi li riscontriate anche al procacciamento di un lavoro Tradizionalmente il non vedente era occupato come centralinista, lunica attivit che poteva svolgere al pari degli altri. Di recente, tuttavia, nellottica, anche comprensibile, dellabbattimento dei costi, molte aziende pubbliche e private preferiscono acquistare delle strumentazioni elettroniche di smistamento chiamata. Sempre grazie alle nuove tecnologie, per, possiamo ora operare anche nei call center, lavorare con i computer, sfruttare i comandi vocali delle apparecchiature: bisogna solo che qualcuno ce ne dia la possibilit Brescia, poi, una delle quattro citt italiane ad avere un centro del libro parlato con tanto dimportantissimo, vasto archivio. La nostra associazione pu contare, infatti, su pi di 14.000 audio volumi. Se lattivit di lettura, registrazione, archiviazione e prestito riesce per, a malapena, ad auto-finanziarsi (non senza un contributo statale), la possibilit di offrire esperienza e strumenti alleditoria digitale potrebbe rivelarsi luovo di colombo. Con tante ditte che producono e vendono audiolibri, magari per smartphone, potremmo infatti recuperare con le nostre forze il denaro che lo Stato non intende pi devolvere a nostro sostegno. Avuta questa intuizione abbiamo allora chiesto, in ragione del contributo che lo Stato stesso ha erogato sinora per questi centri, se ci fosse concesso di trasformarli in un lavoro ci stato risposto di no. Un atteggiamento, quello, che guarda certo meno lontano di molti di noi. Ora vive da sola, fidanzata, pensa di metter su famiglia? Vivo con mia madre e, s, sono fidanzata, ma per ora ognuno a casa sua.

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n recente studio condotto dalla Royal Society fa comprendere con chiarezza che la ricerca e linnovazione sono le vere armi vincenti con cui molti Paesi si stanno imponendo e si imporranno sul mercato mondiale; pi che con la forza delle produzioni a basso costo la chiave del successo passa quindi attraverso la forza delle nuove idee. Tra i protagonisti del percorso verso la scienza e la conoscenza si pone in prima linea la Cina, che si sta avvicinando agli Stati Uniti, gi tradizionali e indiscussi leader di questa speciale classifica della valenza scientifica e tecnologica misurata attraverso vari indicatori, come la quantit di pubblicazioni e di citazioni accademiche, il numero di universit, il volume degli investimenti in progetti di innovazione e la quantit dei brevetti depositati. Secondo questo criterio di parametrazione, la Cina ha gi abbondantemente superato Gran Bretagna e Giappone, paesi storicamente attestati subito dopo gli americani nella propensione a ricerca e sviluppo, e dovrebbe conquistare il primato mondiale a spese degli Usa nellarco di pochi anni. Basta il confronto di pochi numeri per dare unidea degli enormi progressi del sistema scientifico e tecnologico cinese: ai primi degli anni 2000 i laureati tecnici erano poco meno di 900mila per anno, la quantit di pubblicazioni tec-

niche sulle riviste internazionali valeva intorno al 4,5% dellintera produzione mondiale di letteratura tecnica, gli investimenti in progetti di Ricerca e sviluppo ammontavano a circa l1,5% del Prodotto interno lordo nazionale; questanno la cifra stimata di laureati tecnici cinesi dovrebbe superare 1,7 milioni di unit, la quota parte di pubblicazioni sfiorer il 12% del totale mondiale, il volume di spesa per le attivit scientifiche varr una quota del Pil non inferiore al 2,5% e dovrebbe collocarsi su un valore assoluto superiore a 160 miliardi di dollari. La controprova della crescita scientifica e tecnologica della Cina che la migrazione di cervelli ha cambiato direzione, per cui oggi sono i ricercatori americani ed europei a trasferirsi presso le universit cinesi, capovolgendo la situazione in atto sino a pochi anni fa. Pu essere istruttivo paragonare questi valori con quanto avviene per la ricerca e sviluppo in Italia e in altri paesi, facendo riferimento ai dati statistici raccolti dalla Associazione Italiana Ricerca Industriale (Airi); il confronto rivela ad esempio che il nostro Paese investe meno di un sesto della Cina, e questo dato pu non colpire pi di tanto, ma invece impressionante rilevare che la Cina investe in cifra assoluta nella ricerca gi dal 2009 pi del Giappone, circa il doppio della Germania, il triplo della Francia e quasi quattro volte la Gran Bretagna.

Lanalisi comparata dellincidenza percentuale della spesa per Ricerca e sviluppo sul Pil per i vari Paesi d ancora la misura della inarrestabile progressione cinese, con un valore pi che quadruplicato da circa 0,6% del 1995 al 2,5% di oggi; lItalia si attesta su un modesto 1,27%, meno della met della Germania, molto lontana da Francia e Regno Unito. Non c solo la Cina comunque a fare tanti progressi, dallo studio della Royal Society emerge un quadro significativo dei nuovi paesi che si affacciano prepotentemente alla ribalta tecnica, scientifica ed accademica mondiale, con nomi scontati, come India, Corea, Medio Oriente e Brasile, ma anche con realt forse meno considerate sotto questo aspetto, ma non meno dinamiche, come Turchia e Nord Africa. La conclusione che tutti i vecchi equilibri del nostro mondo stanno cambiando, anche quelli del sapere e della conoscenza; la supremazia della Cina anche in questo campo ormai alle porte e sar solo questione di pochi anni per una leadership indiscussa, ma importanti centri di interesse in questo senso si stanno sviluppando in molte altre aree; lo specchio, o la conseguenza, del mutato baricentro economico mondiale e la conferma che i nuovi poli di crescita stanno procedendo su fondamenta sempre pi solide.
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e vero che, come ha detto il sociologo Bauman, la durezza dei problemi che viviamo ci aiuter a diventare migliori, dovremo pensare di andare verso aziende migliori. Ma lanalisi delle migliori aziende oggi induce a una profonda revisione del pensiero e delle teorie che hanno guidato il business e sostenuto che lunica finalit dellimpresa generare profitto. I principi tradizionali delle imprese contrappongono il capitale al lavoro, separano il business dalla societ, alimentano le conflittualit tra lazienda e la collettivit, enfatizzando il concetto che lazienda non nientaltro che una macchina per generare profitto a scapito delle persone. Tale visione restrittiva condiziona profondamente il comportamento delle grandi aziende che si concentrano sulla massimizzazione del profitto a breve termine e sulla produzione di utili per gli azionisti, ma soprattutto tale visione non consente di cogliere lapproccio al successo delle aziende migliori. Le aziende migliori pensano che il business faccia parte strutturalmente della societ con finalit di profitto, ma nelle loro scelte si preoccupano di costruire istituzioni destinate a durare nel tempo, investono sul futuro, non considerano le persone come elementi di secondo piano o unicamente fattori produttivi, ma elementi fondamentali per la realizzazione delle loro affinit. Guidate da una logica sociale o istituzionale sono consapevoli dellesigenza di sviluppare persone e societ. Mentre lobiettivo della logica economica e/o finanziaria di riferimento, nella visione tradizionale del business, massimizzare i ritorni del capitale per gli azionisti

o le propriet, necessari per garantire continuit di rendimento, la logica istituzionale vuole mettere in equilibrio linteresse pubblico con i ritorni finanziari. La ricerca effettuata dalla Harvard Business School in 20 paesi asserisce che le aziende pi ammirate e finanziariamente di successo utilizzano lintegrazione delle due logiche istituzionale e economica per definire il principio guida nella ricerca, nellanalisi, e nei processi decisionali del management. Le aziende che interpretano lorganizzazione come unistituzione sociale delineano con chiarezza unidentit coerente che esplica una funzione di driver di fronte allincertezza. Le finalit e i valori, che sono alla base dellidentit dellorganizzazione, possono guidare le persone nei momenti di trasformazione e aiutare ad individuare risposte organizzative e/strategiche vincenti reagendo in modo proattivo ai cambiamenti imposti dal mercato. La globalizzazione allontana le organizzazioni da una societ specifica ma nello stesso tempo le obbliga ad internalizzare i bisogni di pi societ, rende maggiormente competitiva leconomia, pone enfasi sullinnovazione che dipende dallimmaginazione, dalla motivazione e dalla collaborazione delle persone. Ecco che la presenza di strutture sociali allinterno delle organizzazioni consente di affrontare fattori di complessit importanti il cui successo dipende dallefficacia dellintegrazione delle persone, dalla condivisione di una comune finalit raggiunta attraverso il riconoscimento dei bisogni della comunit aziendale. Avere chiari valori trasmessi e condivisi contribuisce a evocare emozioni positive, stimolare partecipazione, mantenere nel tempo una chiara identit a supporto

della mission aziendale e promuovere lautoregolamentazione. necessario che lenunciazione dei valori non sia un esercizio statico di parole ma goda di un processo di promozione di un dialogo che metta in primo piano la finalit sociale affinch i dipendenti adottino i valori organizzativi come riferimento per le decisioni di business. Unazienda del nostro territorio che rappresenta un singolare caso di azienda sostenibile ha come valore la salute dei consumatori dei propri prodotti. Conosciuto e condiviso dallintera struttura stato incorporato dalle persone nei compiti, negli obiettivi e negli standard di performance: alimenta la motivazione dei dipendenti nelle azioni di controllo e miglioramento del processo produttivo dallacquisto della materia prima alle modalit di conversazione e consegna del prodotto. I dipendenti sono orgogliosi di contribuire con il loro lavoro e di sapere che lazienda considerata leader di mercato. La situazione economica, e a mio avviso quella italiana in particolar modo, rende urgente che le aziende e il mondo economico si facciano portatori della definizione di nuovi valori ispirandosi a una logica istituzionale che orienti tutti gli attori a formulare e attuare decisioni volte a garantire equit intra e intergenerazionale, capaci di rispondere ai bisogni delle generazioni presenti senza compromettere quelle future. Una logica istituzionale che stimoli quindi lindividuo ad ampliare il proprio sguardo e a recuperare un adeguato grado di responsabilit collettiva, che lo coinvolga nella realizzazione di un ambiente di lavoro in cui si goda della giustizia organizzativa e che lavori per creare i presupposti di una politica di sostenibilit aziendale nel tempo.
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2012, Un anno di opportUnit


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siglato tra Regione Lombardia e Banca europea degli investimenti, che sancisce lo stanziamento di circa 500 milioni di euro per il finanziamento del fabbisogno di capitale circolante connesso allespansione commerciale delle Pmi della Lombardia. Liniziativa prevede la concessione di finanziamenti chirografari (senza garanzie) con importi compresi tra 50.000 e 500.000 euro, della durata di 24 o 36 mesi, con rimborso a rate e senza preammortamento. A tali misure vanno a sommarsi gli strumenti nazionali (contributi a fondo perduto, finanziamenti, garanzie e bonus fiscali) ed europei; per questi ultimi la maggiore selettivit sui progetti, corrisponde non solo a uninteressante offerta agevolativa (fino al 75% di contributo a fondo perduto), ma anche alla possibilit di accedere, attraverso corsie preferenziali, a network di relazioni internazionali fondamentali per lampliamento di nuove linee di business. Nel corso del 2011 le realt istituzionali maggiormente attive nel processo di adeguamento delle misure agevolative hanno potuto registrare un aumento del consenso da parte delle aziende, calcolato proprio in termini di adesione alle iniziative. cos che nonostante la profonda crisi nella quale versiamo e la modesta propensione agli investimenti, il bando Accordo di programma (gi Metadistretti e Atp) finalizzato al sostegno di progetti dinnovazione di prodotto e/o di processo, ha segnato il suo picco storico il 23 novembre scorso, registrando circa 380 richieste di agevolazione e coinvolgendo circa 2.000 imprese di piccole, medie e grandi dimensioni in Lombardia. La dimostrazione, questa, che quando le politiche sono ben congegnate comunque hanno successo, riscontrando il gradimento delle imprese.
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spesso come troppo lontane dai bisogni reali delle imprese. In realt ad oggi anche la finanza agevolata ha subito una epocale rivoluzione, frutto, se cos si pu dire, di tempi di crisi e di competitivit globale: da un lato le imprese registrano una crescente difficolt di accesso al credito tradizionale, dallaltro le amministrazioni locali, nazionali ed europee hanno deciso di opporsi alla crisi attraverso una politica di rinnovato impegno a favore della crescita economica. Pi delle parole parlano i fatti. A titolo di esempio riportiamo, nella tabella sottostante, lelenco dei principali strumenti regionali aperti o in apertura nel 2012, elaborato da Ibs consulting nel corso dellannuale monitoraggio degli strumenti di finanza agevolata. La sola Regione Lombardia finanzia con olREGIONE LOMBARDIA PRINCIPALI STRUMENTI APERTI E IN APERTURA ANNI 2011 - 2012 tre 224 milioni di euro le imprese di STRUMENTO FUNZIONAMENTO RISORSE DISPONIBILI tutte le categorie e dimensioni che 47.208.305,00 FRIM APERTO si impegnino in progetti di sviluppo aziendale, internazionalizzazione, APERTO 5.013.523,75 MISURA A (ex Sabatini) ricerca e aggregazione di impresa. Dietro a queste definizioni astratte si FRI APERTO 4.461.574,84 celano concrete possibilit di finan(internazionalizzazione) ziare lacquisto di nuovi macchinari o lampliamento delle strutture, di FRIM-FESR R&S APERTO 21.639.450,00 valutare e realizzare lapertura di VOUCHER MIL APERTO 3.504.743,50 STANZIAMENTO METADISTRETTI - ADP CHIUSO -ASSEGNARE 118.000.000,00 filiali allesterno, di testare e brevetDA FIMSER PROSSIMA APERTURA 6.000.000,00 tare nuovi prodotti e processi ed infine di raggiungere, attraverso le reti BANDO ERGON APERTO 18.500.000,00 dimpresa, una nuova competitivit AZIONE 1 sul mercato. TOTALE 224.327.597,09 Del 30 novembre 2011 laccordo, e ragioni che possono ispirare una rubrica di approfondimento dedicata al rapporto tra finanza e impresa sono molteplici, soprattutto se si riflette sui fenomeni sempre pi frequenti di incomunicabilit tra banca e azienda, che spesso determinano una progressiva difficolt di accesso al credito da parte di questultima. In un momento di crisi finanziaria come quello che stiamo affrontando quando finanza coincide con finanza agevolata, e lente erogante diventa un ente pubblico e non pi una Banca, le ragioni di queste incomprensioni si moltiplicano e si sommano allatavica diffidenza dellimprenditore verso lefficienza delle amministrazioni pubbliche, percepite
(dati elaborati da Ibs Consulting)

Comune di Brescia

AGGREGAZIONI RICERCA INTERNAZIONALIZ. SV. AZIENDALE DI IMPRESE & INNOVAZIONE

Alberto Bertolotti, nato a Manerbio nel 1966, laureato in Economia e commercio ed ha conseguito un master in business administration presso LUcsd University of California San Diego. Nel 1992 tra i soci fondatori della Compagnia delle opere di Brescia, per la quale si occupato dellorganizzazione e della gestione dei servizi finanziari a supporto degli associati. Nel 1995 fonda Ibs Consulting, societ di consulenza attiva su tutto il territorio regionale e specializzata nel campo della finanza agevolata e dellaccesso al credito. Dal 2006 amministratore delegato e consigliere damministrazione di Acf spa, societ di consulenza finanziaria partecipata da Assolombarda, Camera di Commercio Di Milano, Confidi Province Lombarde e Ibs Srl. Dal 2009 consigliere damministrazione del Fondo Pensioni Assolombarda.

B
Stefano Pessina il nuovo direttore del centro commerciale Freccia Rossa
02/12 Stefano Pessina stato nominato direttore del centro commerciale Freccia Rossa, situato in viale Italia a Brescia. Prima di approdare in Sonae Sierra, societ internazionale specializzata nello sviluppo e nella gestione di centri commerciali, ha ricoperto il ruolo di direttore del c. c. Globo di Busnago (Mi) e del c. c. Auchan di Cinisello Balsamo ed ha collaborato allo start up del Sicily Fashion Village, primo outlet della Regione Sicilia, maturando importanti esperienze che gli hanno permesso di arricchire il proprio bagaglio di competenze in ambito sia commerciale sia organizzativo. La nomina di Stefano Pessina quale direttore del c. c. Freccia Rossa ha rappresentato una scelta naturale per la societ, in considerazione della sua elevata conoscenza del settore retail e di una vasta esperienza professionale maturata in quasi dieci anni nel settore dei centri commerciali.

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loro a livello locale, con una rappresentanza unicata e struttura snella a livello nazionale. Una prospettiva che presuppone un rafforzamento delle sinergie tra organizzazioni di categoria, anche disomogenee tra loro (artigianato, commercio, industria), tendenti ad accorpare ed esaltare le rispettive eccellenze, con il duplice scopo di attuare economie di scala, eliminando sovrapposizioni e inefcienze, per offrire servizi sempre pi qualicati. Per approfondimenti vai al sito: www.bsnews.it

Ludmilla Radchenko disegna le nuove bottiglie Torregiani


20/12 Il Franciacorta combatte la crisi con unidea innovativa. Lazienda agricola Torreggiani di Poncarale (Bs) ha pensato e realizzato un particolare procedimento di vestizione delle forme della bottiglia, in grado di renderla interamente decorabile. Unazione che, grazie allapplicazione di una speciale pellicola, permette dimprimere sulla bottiglia nita, qualsiasi tipo di disegno senza alterare le caratteristiche del vino. Sulla supercie potranno essere impressi logo di aziende e artisti interessati a realizzare un prodotto di design con allinterno la certezza di un Franciacorta premiato a livello internazionale. Qui la bottiglia, che diventa 100% riciclabile, perch senza colle, funge da veicolo di comunicazione nel panorama internazionale. La prima artista ad utilizzare la bottiglia Torreggiani come veicolo internazionale darte lex modella ed attrice Ludmilla Radchenko. Le opere della pittrice, che viene dalla Siberia, sono state elaborate in 3D e trasferite sulla bottiglia, facendo nascere cos la Limited Edition Collection Woman Been. Per approfondimenti vai al sito: www.bsnews.it

Camera di Commercio, premiate 49 imprese storiche bresciane


16/12 Nel 2011 Unioncamere Nazionale, nella ricorrenza del 150 anniversario dellUnit dItalia, ha istituito il Registro nazionale delle imprese storiche, allo scopo di incoraggiare e premiare quelle imprese che nel tempo hanno trasmesso alle generazioni successive un patrimonio di esperienze e valori imprenditoriali. Il Registro destinato ad accogliere in futuro tutte quelle aziende che, sulla base di una domanda di adesione rivolta alla propria Camera di Commercio, risulteranno avere le caratteristiche di Impresa storica secondo i criteri individuati da Unioncamere Nazionale che prevedono, in primo luogo, lesercizio ininterrotto dellattivit nellambito del medesimo settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni. Attualmente, al Registro risultano gi iscritte oltre 1.300 imprese, di cui 49 imprese bresciane. Queste sono state premiate nel corso di una cerimonia in cui il presidente Camera di Commercio di Brescia, Francesco Bettoni, e il segretario generale, Massimo Ziletti, hanno consegnato altrettante targhe celebrative. Per approfondimenti vai al sito: www.bsnews.it

Associazione Artigiani, Mattinzoli rieletto presidente


18/12 Enrico Mattinzoli, presidente dellAssociazione Artigiani, stato rieletto per i prossimi quattro anni alla guida dellorganizzazione di Via Cefalonia, a Brescia, nel corso della riunione del Consiglio provinciale dellassociazione composto dai presidenti delle circoscrizioni e delle categorie, riuniti in seduta plenaria. Delineare il futuro delle Associazioni, in tempi in cui lincertezza non solo in campo economico risulta essere lunica certezza, impresa assai difcile ha esordito Mattinzoli . necessario, quindi, oltre che un nuovo approccio da parte delle organizzazioni di rappresentanza verso le istituzioni, la politica e soprattutto gli associati, adeguare e ridenire la nostra azione. Il futuro dellassociazionismo ha continuato Mattinzoli dovr vedere organizzazioni pi forti e federate tra

Sbloccacrediti, 221 le imprese bresciane che hanno presentato domanda


23/12 Continua a riscuotere grande successo, in provincia di Brescia, il progetto denominato sbloccacrediti promosso grazie ad un accordo rmato tra Unioncamere Lombardia e Anci Lombardia e alla successiva convenzione tra Unioncamere Lombardia e Unicredit. Il progetto consente la riscossione, da parte delle micro e piccole imprese lombarde, senza costi per le stesse, dei crediti scaduti dellimporto no a 50.000 euro + Iva, nei confronti dei Comuni lombardi che non sono in condizione di onorare gli impegni contrattuali per i vincoli del patto di stabilit. Ad oggi, sono ben 221 (su 746 in tutta la Lombardia) le imprese bresciane che hanno presentato la domanda per beneciare del fondo disponibile, per un importo complessivo di 2.499.415 euro (il 32,73% del totale regionale). Per approfondimenti vai al sito: www.bsnews.it
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infrastrutture, innovazione e internazionalizzazione: a che punto sono a Brescia questi fondamentali vettori della crescita? il bilancio locale delle infrastrutture pubbliche per ora non confortante. Le maggiori speranze vengono da quelle private come le reti digitali e dalle nuove merchant bank al servizio delle imprese. Ma il problema principale un altro: si pu dare una crescita senza ripresa? possibile a una condizione: se per la ripresa basta il ritorno del mercato, per la crescita occorre la ripresa della politica.

i driVer

di aLeSSandro CHeULa

arlare di progetti per uscire dalla crisi velleitario, oltre che banalmente ottimistico, inutilmente futuristico e vanamente probabilistico. Per uscire dalla crisi che stiamo vivendo forse non occorreranno dieci anni, come dice con sconfortante pessimismo leconomista francese Jean Paul Fitoussi, ma certo non basteranno i prossimi due o tre anni. Parlare di crescita infatti una variabile ancora troppo indipendente dal novero delle possibilit a breve. Meglio sarebbe invece parlare, prima ancora che di una improbabile crescita, quantomeno di una possibile ripresa, essendo questa condizione di quella. Se per la ripresa basta il ritorno del mercato, per la crescita occorre la ripresa della politica, a livello nazionale come sul piano loca-

le. Per quanto riguarda il primo aspetto non aggiungeremo la nostra voce alle centinaia gi ascoltate, poich la ripresa arriver quando si creeranno le condizioni interne e internazionali che la renderanno possibile, e che per ora non si vedono. Vi siete mai chiesti quanti sono gli economisti, presunti o sedicenti tali, che danno ricette, elaborano formule e propongono pozioni pi o meno magiche? Sono diverse centinaia infatti, solo per stare in Italia, gli analisti, gli esperti, i giornalisti e i fondisti che ogni giorno sui giornali, sul web, sui blog, su internet o in televisione tranciano vanamente previsioni e trinciano vanesiamente profezie per uscire dalla crisi, ma ancora non si visto come e quando ne usciremo. Anzi, pare invece che le soluzioni si allontanino e che ci avvitiamo sempre pi in una spirale di recessione di cui non si vede la fine. Crescita diventata la parola magica, il totem cui tutti si inchinano e intonano danze della pioggia o riti propiziatori, ma anche un tab da cui tutti rifuggono inconsciamente nel momento stesso in cui a parole ne invocano lavvento e ne ammettono la necessit. Non solo Tremonti le cui tre manovre della scorsa estate erano depressive, ma anche Monti, la cui ponderosa ma-

dre di tutte le manovre si rivelata altrettanto depressiva pi che espansiva. Anzi, manca poco che il sofferto parto del Governo si riveli addirittura una misura recessiva, come stato osservato peraltro da un liberista quale Francesco Giavazzi, per via dei due tempi: prima la messa in sicurezza dei conti, e poi la crescita, ossia le liberalizzazioni e privatizzazioni. Dimenticando che la politica dei due tempi, come ricorder chi ha un minimo di memoria storica (rammentate il famigerato e ossessivo prima la congiuntura e poi la struttura dei governi delle prima Repubblica?) non ha mai portato ai risultati sperati. Allo stesso modo vale il rapporto tra ripresa e crescita. Perch continuiamo a illuderci che vi possa essere crescita senza ripresa? Perch insistiamo nel pensare che possa darsi una crescita nazionale senza una previa ripresa internazionale o quantomeno continentale, europea? PriMa La riPreSa, Poi La CreSCiTa Domanda: come possibile una crescita senza una preliminare ripresa? Certo che la crescita porta con s la ripresa, ma come possibile la prima in assenza della seconda? Si continua invece a recitare il mantra della crescita

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la parola pi abusata e inflazionata del momento senza minimamente pensare alla ripresa. La luce in fondo al tunnel? Quante volte abbiamo sentito evocare questa metfora? Pi che alla fiera delle vanit siamo alla fiera delle banalit, alla rassegna delle ovviet, al trionfo delle chiacchiere. Per ogni Nouriel Roubini, leconomista iranoamericano che ebbe la ventura di indovinare (non certo prevedere) la crisi poco prima che arrivasse, ci sono mille Carneadi che fanno a spintoni e gomitate per scrutare chi avvister la ripresa, come la vedetta delle caravelle di Colombo che per primo avvist il Nuovo Mondo (Terra! Terra!) dopo tre mesi di navigazione solitaria. Noi siamo da tre anni in bala dei venti e delle maree della crisi pi globale di tutte le crisi, anzi la prima crisi dellet globale. A volte sembra che la tempesta ci porti a riva, altre che ci sospinga di nuovo in mare aperto. Ma la terra, la terra promessa della ripresa, e pi ancora lEden della crescita, sono ancora di l da venire. Ciononostante dobbiamo sforzarci, almeno in ambito locale, di fare quanto nelle nostre scarse possibilit per trovare una via di uscita. Proviamo allora a formulare una strada a tre vie per dare un contributo non alla soluzione ma

alla riflessione. Non una novit poich a Brescia sono anni che si discute di queste cose in pressoch tutte le sedi pubbliche e private (Aib di Giancarlo Dallera e Camera di Commercio di Franco Bettoni in primis, ma a suo tempo pure lApi di Flavio Pasotti, voci alle quali si affiancata ultimamente anche la moral suasion della Prefettura nella persona del prefetto Narcisa Brassesco Pace) ma semplicemente una valutazione critica delle possibilit che abbiamo a livello locale di fare qualcosa per rispondere a noi stessi, prima ancora che ai dubbi degli altri. Elenchiamo brevemente le tre luci che potrebbero indicarci la via di una ripresa che ci possa portare a una possibile crescita: infrastrutture, innovazione, internazionalizzazione. inFraSTrUTTUre La tipologia delle infrastrutture diversa a seconda della loro importanza e finalit: territoriali, funzionali, finanziarie, culturali, informatiche, di servizi. Quelle territoriali sono ovviamente le pi tipiche e tradizionali, e di fatto pi necessarie nella scala delle priorit socioeconomiche. Tra queste si contano, gi operative, la Fiera di Brescia e lAeroporto di Montichiari; in procinto di esserlo la Brebemi (autostrada Brescia-Bergamo-Milano) e la Metropolitana leggera; ipotizzate o in corso di progettazione il polo logistico intermodale e la centrale termoelettrica (turbogas). innoVaZione Se le infrastrutture sono necessarie alla sopravvivenza del sistema, linnovazione necessaria alla crescita dellimpresa. Ci vale sia nel caso di innovazione radicale, nel senso di inventare nuovi prodotti, sia in quello di innovazione incrementale, ossia nel caso di mettere a punto nuovi processi. A Brescia opera a tale scopo il Csmt (Centro servizi multisettoriale tecnologico) istituito presso la facolt di Ingegneria al fine di implementare il rapporto universit-impresa, ente che ha assorbito il preesistente Inn. Tec, Consorzio per linnovazione tecnologica.

Franco Bettoni.

inTernaZionaLiZZaZione Da non confondersi con la delocalizzazione poich questa significa andare allestero per aprire nuove imprese puntando su salari minori, quella per aprire nuovi mercati ottimizzando le risorse migliori. Si tratta comunque di un processo di lunga lena per la cui attuazione occorre fare squadra, rete, sistema e sinergia. Possibilmente attraverso le alleanze verticali di filiera, lappoggio da parte delle associazioni imprenditoriali, il supporto della Camera di Commercio, la consulenza di aziende pubbliche come la Simes, la societ pubblica di finanziamento allexport. LIce, lIstituto per il commercio con lestero ripristinato dal Governo Monti, dovrebbe diventare lassist pi efficace per le imprese esportatrici. MeTroPLiTana, Fiera, aeroPorTo Partiamo dal tema delle infrastrutture, quello pi urgente e cogente data limportanza strategica che riveste per leconomia e la societ bresciane. Dopo lapertura dei cantieri della Brebemi, ormai in fase esecutiva, si pu dire che il momento emergenziale del problema infrastrutturale locale sia superato, o quantomeno avviato a soluzione. Parliamo di superamento della emergenza del problema, non del problema,

Giancarlo Dallera.
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la cui immanenza e incombenza sono ancora attuali. il caso infatti dei ritardi relativi alle tre opere citate che potremmo annoverare quali perduranti punti critici dellassetto infrastrutturale bresciano. Tralasciando ipotesi suggestive quali il traforo della Maddalena, e prescindendo da ipotesi superate dai fatti quali lautostrada della Valtrompia, superate non perch risolte ma perch rimosse (scavalcate) dalla progressiva deindustrializzazione delle stessa valle, i problemi odierni riguardano tre opere fondamentali per il futuro di Brescia: metropolitana leggera, fiera, aeroporto di Montichiari. Al primo posto la Metropolitana leggera cittadina, importante infrastruttura urbana di cui, prima ancora della sua entrata in funzione, si sta pensando non a come impiegare gli utili ma a come assorbire e ripianare le perdite. Un caso unico di imprevidenza gabellato come un esempio di lungimiranza, basti pensare che allepoca della sua proposizione i fautori dellopera avevano garantito, sulla base di un apposito project financing, la assoluta redditivit delliniziativa. Redditivit che forse potrebbe essere raggiunta con lestensione della rete, per la cui realizzazione, a prescindere dai lunghissimi tempi di attuazione, mancano comunque le risorse. Al secondo posto la Fiera di Brescia, la cui dimensione oggettivamente modesta ne ha condizionato sin dallinizio una congrua fruibilit penalizzandone i bilanci, i cui conti sono cronicamente in rosso con perdite che possono comprometterne il futuro, a meno che non si ricorra a un piano di razionalizzazioneintegrazione con la struttura fieristica di Montichiari. Un polmone terziario di dimensione subregionale e interprovinciale che opportunamente gestito potrebbe proficuamente interagire con quella di Brescia in modo sinergico e complementare, senza inutili sovrapposizioni o duplicazioni. Come nel caso dellaeroporto di Montichiari di cui scriviamo di seguito, anche per la fiera di Brescia vige il discorso dellubicazione. Vale a dire il trovarsi a met strada tra due poli terziari affermati e attrezzati (quali Verona e Milano) di valenza internazionale, il secondo dei quali addirittura la maggiore struttura fieristica del mondo con servizi efficienti e competitivi quali pochi altri. Un contesto nel quale le fiera di Brescia, analogamente allaeroporto, non pu che ritagliarsi un ruolo oggettivamente marginale e subalterno. Il che non sarebbe di per s un male, se non fosse un servizio cronicamente in perdita. Al terzo posto laeroporto di Montichiari che, pur in presenza di una dotazione strutturale invidiabile (la pista abilitata allatterraggio dei jumbo) non ha mai potuto decollare secondo le proprie potenzialit per cause sia soggettive (campanilistiche cio politiche) sia oggettive (geografiche e geo-economiche, in primis la vicinanza a due efficienti e competitivi scali quali Verona e Bergamo). Come sostenuto da pi fonti, il futuro di Montichiari, infrastruttura suscettibile di grande sviluppo per una provincia come Brescia, nello scalo merci, un hub commerciale che, grazie alla concomitante crisi di Malpensa, potrebbe costituire una opportunit infrastrutturale ottimale per lintera Italia settentrionale. PoLo LogiSTiCo e CenTraLe TUrBogaS Se dalle infrastrutture territoriali passiamo a quelle direttamente funzionali allapparato produttivo, lo scenario di-

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Saef. La mossa vincente per la vostra azienda.

venta ancor pi incerto e nebuloso. Si tratta infatti di ipotesi credibili ma allo stato dei fatti poco probabili: la centrale termoelettrica turbogas e il centro intermodale. La prima una infrastruttura necessaria per una provincia energivora come Brescia (grande consumatrice di energia) ma bocciata a suo tempo dalla Regione Lombardia per la pressione della lobby del latte, gli agricoltori della Bassa, la pi potente lobby bresciana. Pi potente, contrariamente a quanto si possa pensare, di quella siderurgica (acciaio) e metallurgica (rame-ottone) sia per ragioni politiche (i voti) sia per motivi economici (le banche, di cui gli agricoltori sono creditori in quanto depositanti titolari di consistenti liquidit) sia infine per rilevanza nazionale (Brescia la prima provincia zootecnica dItalia e prima produttrice di latte a livello nazionale con quasi 12 milioni di quintali annui, ben oltre il 10% del totale). La seconda, il polo logistico intermodale o interporto, come laraba fenice: dove potrebbe trovarsi tutti lo sanno (la Piccola Velocit) ma cosa possa essere nessuno lo sa. Sia per il fatto che le Ferrovie dello Stato, titolari della Piccola Velocit, sono un pachiderma inamovibile (come gli enti pubblici e privati bresciani interessati quali Brescia Mobilit presieduta da Valerio Prignachi e Aib

Flavio Pasotti.

Narcisa Brassesco Pace.


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CoMe CaLZoni a PeSaro? Ugo Calzoni, manager bresciano con esperienza professionale nelle infrastrutture fieristiche ( amministratore unico della Fiera di Pesaro) propone per aeroporto e fiera di Brescia lapertura del capitale ai privati, sulla base di esperienze analoghe da lui stesso promosse in altri contesti. Ma, a prescindere da ogni altra considerazione di merito, quali imprenditori privati sarebbero interessati a partecipare a iniziative in perdita, il cui presente incerto e il cui futuro precario promettono poco o nulla di buono per un congruo ritorno degli investimenti? A maggior ragione in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo, dove le opportunit di investimento non sono al vertice dellappetibilit o delle aspettative. I cosiddetti privati vengono sempre evocati (e invocati) quando si tratta di raddrizzare situazioni storte, ma nella fattispecie si tratta, tra laltro, di realt la cui genesi non costituisce certo uno stimolo a parteciparvi. Per convincere i capitali privati occorre dare certezze convincenti o quantomeno garanzie credibili, ma prima ancora necessario che gli amministratori di aeroporto e fiera invertano la rotta dimostrando la possibilit di un ritorno allutile, o almeno di una gestione non palesemente deficitaria come quella attuale. Ricreare insomma le condizioni di un ritorno alla normalit, dopo di che si potr parlare di interessi o capitali privati. Ma fino a quando i conti sono quelli che conosciamo, e le prospettive quelle che intravediamo, non credibile n attendibile parlare di aprire le porta a investitori privati, a maggior ragione a quegli investitori istituzionali usi a investir lucrando, cio abituati per loro natura a speculare in operazioni altamente lucrative (e non sempre con buoni risultati, come si visto negli ultimi tempi in numerosi casi di cronaca economica).

Elio Tomasoni, nuovo direttore generale Csmt.

Ci vale non solo per le due infrastrutture di cui stiamo parlando ma anche per la metropolitana leggera cittadina. Caso di imprevidenza ancor pi macroscopico in quanto si tratta, come detto in premessa, di una infrastruttura per la quale gi si pensa a una cura preventiva, vale a dire un piano non di destinazione dellutile bens di ripianamento delle perdite prima ancora, questo laspetto pi sconcertante, della sua entrata in funzione. Cosa mai vista, o raramente vista, poich non si ha notizia della esistenza di casi analoghi, ossia di infrastrutture pubbliche realizzate per perdere. Esempi clamorosi di imprudenza e inavvedutezza ai quali oggi bisogna comunque porre rimedio, nella speranza che in futuro le condizioni per un miglioramento della situazione generale possano portare a un concomitante miglioramento della situazione particolare. CSMT inTerFaCCia UiniVerSiT-iMPreSa Sullo sfondo restano le altre infrastrutture funzionali delleconomia bresciana quali il Csmt (Centro servizi multisettoriale tecnologico), strumento al servizio della crescita industriale in quanto interfaccia tra universit e impresa. Ma questo un capitolo che per la sua importanza richiede una rifles-

Qualcuno la chiama esperienza, altri parlano semplicemente di usato. Noi che ce ne prendiamo cura sappiamo che la loro affidabilit indiscutibile, lo stile immutato, i costi ridotti. A volte le certezze sono meglio delle novit. Non limitarti a desiderare. Noleggio a Lungo Termine Veicoli Usati

MiTTeL nUoVa MerCHanT BanK BreSCiana? Infine quelle che potremmo chiamare, non in senso proprio ma per estensione, infrastrutture digitali, di servizi e finanziarie. Cominciamo da queste ultime, le pi complesse e pure le pi dense di conseguenze e ricadute sul territorio. Le quattro aggregazioni finanziarie realizzate a Brescia nellultimo quindicennio possono essere classificate come altrettante infrastrutture, sia pure in senso pi analogico che in senso proprio. La prima e pi

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di Giancarlo Dallera hanno avuto modo di verificare), sia per la ragione che ipotesi alternative come la ex Sei di Ghedi sono impossibili o improponibili (causa non ultima anche i recenti scandali giudiziari regionali).

sione specifica, trattandosi di un nodo cruciale per il futuro dellinnovazione a Brescia. Quale innovazione? Quella meramente incrementale, intesa al miglioramento della qualit del prodotto anche attraverso la razionalizzazione del processo, o quella radicale che mira alla creazione di nuovi prodotti? Pur trattandosi di una distinzione accademica ovvero astratta, va detto che nella prima innovazione, quella di processo, Brescia autosufficiente, mentre nellaltro tipo di innovazione, quella di prodotto, lindustria locale tributaria della ricerca altrui o di apporti esterni. Ma nella misura in cui cresce e si sviluppa la competizione globale, dovr crescere e svilupparsi in proporzione anche la capacit competitiva delle nostre aziende. Competitivit di cui linnovazione di prodotto, non solo di processo, condizione necessaria (e spesso sufficiente). Ma pi difficile da realizzare. A Brescia nascono infatti nuove aziende ma non sempre nuovi prodotti. Il che non di per s un male, perch sono meglio nuove aziende sia pure mature che nessuna azienda, ma non basta pi a garantire un futuro al cosiddetto sistema Brescia. Un sistema che se non si rinnova rischia di essere non emarginato ma marginalizzato dalla globalizzazione. Un sistema che non in declino ma rischia di andare alla deriva, lentamente e progressivamente ma irreversibilmente. ci che noi abbiamo definito su queste colonne il mix tra solidit strutturale e fragilit strategica, speculare al mix tra maturit dei prodotti e modernit dei processi.

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tel di Giovanni Bazoli. Una finanziaria questultima che, forte dei nuovi apporti patrimoniali (gli outlet della Draco di Mario Dora e gli asset dellHopa) si propone di diventare, secondo le dichiarate intenzioni di Giovanni Bazoli e di Ettore Lonati, principale azionista privato, la merchant bank al servizio delle Pmi locali che Brescia attende da tempo. Merchant che, detto per inciso, era la promessa dello stesso Gnutti al momento della fondazione dellHopa, prima di imboccare la strada della finanza speculativa fine a se stessa e senza ritorno (intendiamo senza ritorno allindustria poich una finanza degna di questo nome, cos come attinge le proprie risorse dallindustria essendo questa a produrre ricchezza, allindustria deve poi destinarle essendo la finanza a creare valore). Operazione, la fusione tra Mittel e Hopa, passata sotto una coltre di ovattato silenzio ma che ha concluso, il caso di sottolineare non essendo ancora stato adeguatamente percepito, un processo di concentrazione bancariofinanziaria radicale e strutturale durato quasi un quindicennio: dal 1998 (Banca San Paolo-Credito Agrario Bresciano) ai giorni nostri. Processo a conclusione del quale lassetto della finanza bresciana ne uscito completamente trasformato e pronto, si spera, a intercettare lavvento della ripresa e il successivo aggancio alla crescita. Le reTi nUoVe inFraSTrUTTUre digiTaLi Tra le infrastrutture di servizi, la pi importante ovviamente A2A, risultato della fusione paritetica tra Asm di Brescia e Aem di Milano. Operazione che ha dato vita, per il modo con cui si consumata, ad una serie di ricorrenti critiche e di tardivi ripensamenti, per non dire pentimenti, non ancora del tutto sopiti o esauriti (si pensi allultima esternazione di Maurizio Zipponi, parlamentare dellIdv, che ha recentemente sostenuto la necessit, sic et simpliciter, di tornare allAsm). Laltra grande infrastruttura di servizi sar lAlta Velocit, o Alta Capacit, che porter Brescia a 25 minuti di distanza da Milano, rivoluzione epocale

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storicamente epocale, oltre che densa di sviluppi conseguenti, stata quella tra Banca San Paolo e Credito Agrario Bresciano, consumatasi nel 1998 dopo oltre un secolo di concorrenza, per non dire di malcelata rivalit, che ha dato vita a Banca Lombarda-Banco di Brescia. Alleanza che ha preparato il terreno alla successiva, quella tra finanza bresciana e bergamasca incarnatasi nella aggregazione tra Banca Lombarda e Bpu-Popolare di Bergamo. Operazione che ha generato il quinto gruppo bancario italiano col nome di Ubi Banca (Unione Bancaria Italiana, assonante con Ubn, Unione Bancaria Nazionale, la compianta banca fondata prima della Grande Guerra da Francesco Perlasca, allievo prediletto di Giuseppe Tovini, grandemente cresciuta nel periodo tra le due guerre e poi affossata per errori propri ma pi ancora per volont del regime fascista allindomani della crisi del 1929). Tra queste due aggregazioni si interpone lascesa e caduta, o meglio crollo, di Bipop Carire e la sua evitabile e resistibile fagocitazione da parte di Banca Roma-Capitalia di Cesare Geronzi, pronubo lallora governatore della Banca dItalia Antonio Fazio. Infine, ultima tappa della trasformazione della finanza bresciana, la incorporazione dellHopa di Chicco Gnutti nella Mit-

nei trasporti di cui ancora non abbiamo pienamente percepito la portata. Infine le infrastrutture digitali quali la Rete, e i relativi contratti di rete. Come si pu vedere, il capitolo delle infrastrutture bresciane in senso lato, da quelle territoriali alle funzionali, da quelle finanziarie alle digitali, un argomento quanto mai complesso e composito che investe, per la pervasiva importanza che assume, lassetto presente e futuro della citt e della provincia, condizionandone per molti decenni il destino e la crescita. Ma sulla cui valenza epocale pare non esservi adeguata consapevolezza, sia a livello istituzionale sia sul piano sociale e culturale. Sia da parte pubblica che da parte privata. Altrimenti Brescia non avrebbe perso le occasioni che ha perso. Le operazioni realizzate finora, infatti, si sono rivelate in buona parte aggregazioni passive. Nessuno pretendeva che in tali processi Brescia potesse essere egemone, ma almeno non subalterna. Se sapremo essere comprimari come meritiamo, e se insieme alla ripresa del mercato sapremo avviare la crescita, cio la ripresa della politica locale e nazionale, anche i Maya del 2012 sono serviti. E con loro le profezie delle corrive Cassandre e le prediche di tutti gli uccelli del malaugurio.

Ettore Lonati.
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A CITT

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serVe Una Visione diVersa deL rUoLo deLLe BanCHe, deLLimpresa, deLLUomo
Lassociazione artigiani ha festeggiato il 65 compleanno con due relatori deccezione e la presentazione del libro Lorgoglio della fatica.
evento, dedicato alla storia dellAssociazione Artigiani di Brescia, tenutosi il 26 novembre scorso presso la sede di Via Cefalonia, ha visto la partecipazione di due relatori fuori dal comune, il vescovo di Brescia Luciano Monari e il prof. Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. In apertura, il presidente dellAssociazione Artigiani, Enrico Mattinzoli, ha indicato la necessit di un nuovo modello del fare impresa, affermando come lo sviluppo non pu pi essere quello visto finora. Il ruolo delluomo non dovr pi essere marginale ma centrale, da protagonista. Il prof. Bazoli ha quindi inquadrato il problema e la crisi drammatica che viviamo giorno dopo giorno in un contesto di pi ampio respiro, che secondo lui ha radici nella caduta del Muro di Berlino, nell89, e negli effetti imprevisti che questa caus. Dalla degenerazione del capitalismo, spinto alleccesso del turbocapitalismo, al crollo di schemi e regole, allesaltazione dellassenza di regole, per approda-

re alleconomia di carta e alla cessione progressiva di debiti (tanto da non capire pi chi fosse il debitore originale), il passo ventennale, eppure breve. Il fallimento della banca daffari americana Lehman Brothers leffetto, ma le cause e le origini sono molteplici. La necessit del profitto e di raggiungere obiettivi sempre pi alti, i superpremi ai manager: sono cause che ritroviamo nei cartoni che raccolgono gli effetti personali, tolti dalle scrivanie rimaste vuote a Wall Street e Manhattan, ha continuato Bazoli. L c gi tutta lavvisaglia di un sistema che implode. Eppure anche questa immagine sottovalutata, anzi, c chi pens ad effetti pari solo al 10% di quanto realmente accaduto. La conclusione che servono regole e una visione diversa del ruolo delle banche, dellimpresa, delluomo. Le banche europee contrapposte a quelle americane. Due diverse visioni del mondo che ora devono trovare la giusta dimensione. Ma non bastano nemmeno le scelte tecniche e le regole, se dobbiamo guardare al bene comune, ha sostenuto il vescovo di Brescia Luciano Monari.

Serve uno sforzo di buona volont nel ridisegnare la mappa, la scala, delle abitudini e dei valori. Dellessere, a scapito, finalmente, dei riti stantii dellapparire. LAssociazione Artigiani ha festeggiato il compleanno con la presentazione del volume Lorgoglio della fatica. Sessantacinque anni di mestieri si raccontano, in cui Roberto Barucco ha ripercorso levoluzione della storia artigiana, narrandone i volti, le vicende, i luoghi. Un viaggio nel ricordo, alle radici delle motivazioni pi profonde, che nellimmediato dopoguerra, nellepoca della ricostruzione, degli entusiasmi per una nuova Italia, divennero le radici pi solide dellAssociazione Artigiani di Brescia e provincia. La mattinata si conclusa, con la premiazione di Gian Battista Lanzani, Franco Piovani, Fulvio Manzoni, Iginio Massari. E degli artigiani Bruno Ambrosi, Pietro Bozzoni, Gianfranco Magni, Pietro Bassini, Caldera, Angelo Confortini, Guido Filippini, Roberto Palatini, iscritti allAssociazione Artigiani da 55 a 65 anni continuativi.
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in evidenza

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alcun difetto visivo prima dellinsorgenza della presbiopia e quindi non portavano n occhiali, n lenti a contatto. Ma la sua tecnica aiuta solo i presbiti? Con la P-Curve ho modificato la famosa Lasik, tecnica da anni utilizzata per la correzione di tutti i difetti visivi: miopia, astigmatismo e ipermetropia. Uno dei principali vantaggi della tecnica da me brevettata consiste proprio nel fatto che tramite un unico intervento possibile risolvere sia i precedenti difetti visivi, sia la pi recente presbiopia. Si tratta quindi un intervento complesso, delicato o pericoloso? Come molti altri interventi eseguiti quotidianamente in Ilmo, la P-Curve caratterizzata da micro invasivit. Il paziente pu essere operato anche in giacca e cravatta, non costretto a cambiare abbigliamento e pu tranquillamente riprendere il lavoro e la vita di tutti i giorni gi il giorno immediatamente successivo alloperazione. Lanestesia topica, ossia realizzata semplicemente utilizzando gocce di collirio instillate direttamente nellocchio. Rischi di insuccesso? Non ce ne sono: essendo ogni caso ed ogni paziente diverso dal precedente, possibile che a distanza di tempo si renda necessario un perfezionamento chirurgico volto ad amplificare i risultati ottenuti con il primo intervento. In tutto il mondo questa eventualit non considerata un insuccesso: al contrario si tratta di una preziosa opportunit che ci consente di pianificare un progetto visivo costruito sulla base delle specifiche esigenze di ciascun paziente, e di accompagnarlo nel tempo contrastando in modo efficace gli effetti naturali dellinvecchiamento. Con parole chiare, da non addetti ai lavori, ci pu spiegare in che cosa consiste la sua tecnica? Posso provarci: la P-Curve il risultato di studi di ottica fisica. Sulla superficie corneale esistono diversi punti di messa a fuoco che vengono tutti tenuti in considerazione dalla mia tecnica, insieme allobiettivo di rendere la cornea non completamente sferica. Partendo da questo principio, la tecnica P-Curve permette di correggere difetti visivi diversi tramite la creazione di una nuova curvatura corneale che consente di mettere a fuoco in modo soddisfacente sia per vicino che per lontano. La P-Curve molto duttile e si presta quindi ad essere personalizzata in base alle diverse caratteristiche individuali. Basta occhiali dunque? La tecnica che ho brevettato in grado di restituire a chi non pi giovanissimo la capacit di mettere a fuoco da vicino, senza perdere la visione per lontano e senza dover pi ricorrere a lenti correttive. Essa contribuisce in qualche modo a portare indietro le lancette del nostro orologio biologico: la P-Curve produce lo stesso effetto che si ottiene portando gli occhiali con lenti progressive multifocali, senza tuttavia i fastidi che alcune persone rilevano. Quindi, pi che basta occhiali, direi basta sentirsi vecchi e temere let che avanza!.

n un mondo che ha fatto dellapparire un modo di vivere, nonostante la crisi internazionale le statistiche confermano una crescita costante delle spese per la cura del corpo. Gli interventi di chirurgia estetica sono risultati in cima alla lista dei regali natalizi pi desiderati dagli italiani, e non pensabile che dopo tanti sforzi per apparire pi belli e pi giovani tutto venga vanificato inforcando gli occhiali. Uomini o donne poco importa: le lenti parlano chiaro e svelano inequivocabilmente let di chi le indossa. Tuttavia, oggi si pu rimediare anche a questo, e senza andare lontano: a Brescia infatti ha sede Ilmo, listituto diretto dal dottor Roberto Pinelli che con la sua tecnica P-Curve (brevettata a livello internazionale) in grado di rimediare alla presbiopia, tipico difetto visivo dei non pi giovanissimi. E tutto ci non solo per una questione puramente estetica anche se importante ma per migliorare sensibilmente la

qualit della propria vita quotidiana. E con la presbiopia, si dice addio anche agli altri difetti visivi! La tecnica P-Curve in grado di tenere conto di due differenti esigenze visive la visione per vicino e la visione per lontano sebbene esse siano regolate da processi differenti. Nellocchio umano, la cornea ha una curvatura che consente di mettere a fuoco da lontano; da vicino, invece, il cristallino che tramite il processo di accomodazione si flette e consente la messa a fuoco di immagini ed oggetti. Quando, con il trascorrere degli anni, questo meccanismo si arrugginisce, appaiono i primi segni di

presbiopia, che tende a progredire con il passare del tempo. La presbiopia quindi un effetto inevitabile dellinvecchiamento? La presbiopia un fenomeno progressivo che si manifesta in modo diverso da persona a persona. Essa colpisce inevitabilmente ciascuno di noi e inizia a manifestarsi generalmente intorno ai 45 anni di et. Non si pu fare nulla per prevenire questo difetto visivo? Questo uno dei miei obiettivi per il futuro: preparare gli occhi dei pazienti in tempo utile, prima dellinsorgere della presbiopia. In questo modo, quando la presbiopia comincer a manifestarsi, la cornea sar gi modellata in modo tale da non avvertirne gli effetti. Attualmente la tecnica P-Curve risulta lunica procedura chirurgica che si presta a correggere la presbiopia anche negli emmetropi, ossia in coloro che non hanno mai avuto

Roberto Pinelli, bresciano di nascita, si specializzato in chirurgia refrattiva negli Stati Uniti dopo essersi laureato in Medicina e chirurgia presso lUniversit statale di Milano. docente di Patologia corneale e tecniche di chirurgia refrattiva presso la European School for Advanced Studies in Ophthalmology (Esaso), con sede presso lUniversit della Svizzera italiana a Lugano. Ricopre il ruolo di direttore scientifico di Ilmo, Istituto laser microchirurgia oculare di Brescia.

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Il 2012 dei Maya? Meglio quello su BsNews!


BsNews.it ha acquisito negli anni un numero sempre crescente di lettori grazie alla qualit delle notizie pubblicate e alla frequenza e tempestivit degli aggiornamenti, due caratteristiche che rendono unica la sua proposta nel panorama editoriale della provincia di Brescia. < 60mila visitatori unici/mese < 10mila contatti su Facebook < oltre 200 commenti alle notizie inseriti dai lettori ogni giorno

QUando diVorZio
Fa rima Con poVert
di MaSSiMo roSSi

La fine del matrimonio come inizio di una vita spesso densa di difficolt di ordine psicologico e finanziario. Limpegno di due associazioni bresciane al servizio della societ dei separati e la testimonianza toccante di un uomo e una donna.
una nuova soluzione abitativa con tutti gli annessi e connessi. Il livello di difficolt e di malessere in cui arrancano molti uomini e donne divorziati oltrepassa la famosa soglia della povert, poich la qualit della vita stessa a divenire, in tanti casi, disgraziata: se al fallimento di un rapporto aggiungiamo la mancanza di lavoro stabile (se non assoluta), a questo punto il dramma diventa tragedia. Niente soldi (o ben pochi). Frigoriferi vuoti. Mancanza di cibo, cio mancanza di tutto. Niente vita sociale, niente uscite, impossibilit a spostarsi anche di poco. Come si fa a vivere? Sullargomento abbiamo interpellato Gianluigi Lussana, fondatore dellAssociazione mamme pap separati di Brescia, che ci ha accolto nel minuscolo ufficio di Cascina Bot (accanto al Palatenda) e ci ha messi a conoscenza di una triste sequela di storie (di seguito ne riportiamo un paio) e problemi che raccontano di fame e di ingiustizia da sindrome post-matrimoniale. Storie di ordinaria amministrazione che riguardano allincirca 700 iscritti. Un fenomeno in preoccupante crescita. Che le mense della Caritas inizino a riempirsi in maniera sempre pi preoccupante un dato di fatto, come del resto, sembra confermare lo stesso Lussana con la sua azione solidale di sostegno alimentare: abbastanza significativo il fatto che 1 tonnellata di derrate del nostro banco ultimamente venga

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l giorno in cui il giudice ha posto la parola fine al mio matrimonio lho vissuto come una liberazione: mi ero tolta un gran peso dallo stomaco. Poi, per, iniziato il calvario vero e proprio. Cos dice Wilma, di cui racconteremo lesperienza. Se, infatti, la sentenza di divorzio pone termine a una situazione gi complicata e infelice, lo stesso atto innesca, per molti, linizio di una vita anche peggiore. Unesistenza segnata, innanzitutto, da un azzeramento delle disponibilit finanziarie che volge, nella maggior parte dei casi, in debiti legati alle spese processuali, quindi alla necessit di

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letteralmente bruciata nello spazio di quattro giorni. Se, dunque, vero il vecchio adagio qualunque porto nella tempesta, beh, il lavoro dellassociazione bresciana mamme pap separati pi di un semplice porto e ostello: la possibilit, per molti, di sperare ancora e, soprattutto, nel frangente del quotidiano, di poter sopravvivere (poich vivere parola ancora troppo impegnativa in questi casi). Lassociazione ha aperto punti di ascolto a Castrezzato e a Sarezzo e si organizza, proprio in questo periodo, per potenziare la sua azione capillare nel territorio. Grazie al Comune di Brescia sono stati messi a disposizione degli alloggi per le situazioni pi difficili e lo stesso banco alimentare organizzato dallassociazione praticamente il primo in Italia dedicato a questi nuovi poveri. Una vera mission, quella di Gianluigi Lussana, che risponde al telefono giorno e notte senza orari e senza giorni stabiliti. Mentre interloquiamo con lui, infatti, ecco squillare il telefono e spuntare, con automatismo distratto, unagenda fittissima di appunti e appuntamenti. Il presidente dellassociazione parla con calma, alla ricerca di uno spazio per questo nuovo caso disperato. Intuiamo: il lavoro, i figli e forse la necessit di organizzare un colloquio di cui il partner (che presto diventer ex) non deve sapere.

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DIVOrZIO? s, Ma QuaNDO LO sPreaD tOrNer gI


Ormai un dato di fatto: Brescia si situa nella top ten delle province italiane per tasso di separazioni e divorzi. 2.000 separazioni lanno di cui 1.500 consensuali e 500 giudiziali. 1.500, invece, i divorzi di cui 1.000 consensuali e 500 giudiziali. I dati dellIstat parlano di circa 100.000 divorzi lanno su scala nazionale con un andamento in leggera flessione almeno cos pare nellultimo anno. Colpa della crisi? Pu essere. In termini economici e pratici separarsi non costa un granch (anche solo un centinaio di euro per scartoffie varie presso il Comune), mentre nel caso del divorzio (per il quale obbligatoria lassistenza legale) si assiste a una flessibilit tariffaria davvero poco esprimibile. Diremo, in generale, che tutto dipende, per lo pi, dalla durata della causa e da eventuali complicazioni legate a discorsi di beni in condivisione o di gestione dei figli. Insomma, divorziare pu costare intorno ai 3 mila euro come, del resto, si pu anche arrivare a sborsare 10 mila euro o molto, molto di pi. Ma la crisi colpisce anche il mercato del fallout matrimoniale cosicch pare che in questo momento molte coppie gi esplose preferiscono rimandare separazione e divorzio legalmente formalizzati a tempi migliori, quando lo spread torner gi. Cos, dunque, il numero effettivo di coppie separate di fatto (anche in casa) certamente superiore ai numeri in chiaro registrati presso il Tribunale. Ci riguarda, in particolar modo, i coniugi che decidono la separazione in et matura (in Gran Bretagna, per esempio, vi un vero e proprio allarme per il tasso elevato di strappi matrimoniali over 60). Ma se a Brescia il problema dellalto numero di separazioni e divorzi con conseguente ricaduta in negativo sul sociale sta diventando unincognita di primordine, ecco che la nostra citt apre a progetti e proposte di sostegno e supporto alla schiera disorientata e oppressa degli ex in guerra: lassociazione Omnibus, per esempio, con il suo divorce planning patrocinato dalla Commissione pari opportunit del Comune offre servizi di mediazione familiare e di consulenza legale prima e dopo la separazione, nonch di mediazione culturale per coppie miste. Il tutto, dopo una prima consulenza gratuita, a prezzi chiari e calmierati. Uniniziativa veramente preziosa, poich il dolore di una separazione quasi sempre porta con s duri contraccolpi anche nella sfera professionale, personale e sociale degli interessati.

La SToria di WiLMa 37 anni, madre di una bambina di 7, Wilma arriva dalla Sicilia 12 anni fa per motivi di lavoro. A Brescia conosce e sposa luomo che poi diverr lex marito. separata da 4 anni e divorziata da 8 mesi. Ecco il suo racconto. Ho convissuto con il mio ex marito 4 anni, quindi ci siamo sposati civilmente. Dopo un anno di matrimonio nata la nostra bambina. Tuttavia da quel momento iniziata anche la nostra crisi. La famiglia da cui provenivo era lontana ed anche il mio ex marito non aveva alcun tipo di rapporto con la sua famiglia di origine, ragion per cui non abbiamo mai avuto n aiuto n termini di confronto o di supporto. Da quel momento ho dedicato la mia vita unicamente alla mia bambina, trascurando il mio compagno e soprattutto me stessa. Io ero molto stanca, perch la piccola era iperattiva, ma felice, mentre lui diventava sempre pi insofferente, non era mai a casa e quando rientrava ci restava molto poco. Era preso dai suoi hobby, dai suoi svaghi e questo a me pesava tantissimo. Le discussioni sono aumentate e con esse il nostro astio e la nostra divisione. A consumare la rottura definitiva tuttavia stato larrivo di altre donne nella sua vita: amiche come lui le chiamava. A questo punto, tutto crollato. Io non ero pi divertente e disponibile, ero solo una mamma e questo a lui non bastava. Dopo un anno abbiamo chiesto la separazione. Tuttavia da questo momento che la vita si trasforma, soprattutto per chi,

dal momento della separazione che la vita si trasforma, soprattutto per chi, come nel mio caso, va via di casa
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Divorzio

Relazioni esterne e comunicazione LGH - apebmilano.it

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come nel mio caso, va via di casa. Perch io (che, per di pi, avevo mia figlia con me)? Perch se sei in affitto la casa non spetta, di fatto, a nessuno dei due. Ho deciso, quindi, di andare via io perch quando la piccola sarebbe andata dal pap avrebbe avuto una casa accogliente. Tuttavia nel frattempo devi cercare una nuova casa, arredarla, fare tutto con un solo stipendio (se ce lhai): hai bisogno di qualcuno che ti tenga la figlia se vuoi andare a lavorare e l subentrano altri discorsi che poi sono sempre i soliti, vale a dire i soldi, fino a quando non ce la fai pi perch nessuno ti aiuta, nessuno ti fa un prestito, perch pi sei sola e a rischio pi le cose vanno male. Dovresti fare un secondo lavoro, ma cos facendo il tempo per tua figlia non lo hai pi. Allora succede che i bambini si ammalano, diventano tristi, vivono il tuo disagio. Quando ho scoperto la mediazione familiare, la mia vita parzialmente migliorata, perch finalmente sono riuscita ad avere un rapporto civile col padre di mia figlia. Ora sono passati 5 anni ma i problemi, lungi dallessere diminuiti, sono aumentati in quantit e gravit. Adesso non ho pi un lavoro. La ditta dove ho lavorato per 12 anni un giorno mi comunica il cambio degli orari di lavoro con lespressa richiesta di un impegno variabile su 2 turni lavorativi, cio dalle 6 alle 14 o dalle 14 alle 22. Il tutto senza alcun preavviso. L per l panico pi totale: dove e a chi lasciare la mia bambina a quellora del mattino o la sera fino alle 22? Pagare una baby sitter improponibile: pago laffitto, lo scuolabus, la mensa, lingresso anticipato a scuola, lavvocato e, ancora, il debito stipulato per comprare tutto quando sono andata via di casa Unica soluzione, molto sofferta, il licenziamento. Morale: continuo a pensare ai problemi e alle possibili soluzioni. Lunico conforto vedere la mia piccola felice perch rimane pi spesso con la sua mamma. Da due mesi grazie allassociazione mamme pap separati riesco ad avere un po pi di spesa almeno una volta al mese e per me una grande cosa: gli occhi di mia figlia brillano quando vede il frigori-

fero pieno, perch la cosa non si ripete con frequenza, soprattutto adesso che mi trovo in gravi difficolt economiche. In una separazione chi paga di pi sono certamente i figli

Mi sento davvero in balia degli eventi. La sensazione di abbandono che provo totale e insostenibile
La SToria di MarCo 49 anni, due figlie di 10 e 12 anni, Marco separato dal 2007 e divorziato dal 2011. stato sposato per 14 anni. Ho sposato una donna che, probabilmente, ho conosciuto sempre poco. Scarsamente attenta alla casa e, in genere, alle faccende familiari, ha sempre riservato poca attenzione anche ai rapporti con la sua stessa famiglia di origine. Da parte mia credo di aver commesso lerrore di aver appesantito il nostro rapporto con alcune scelte e comportamenti sbagliati e poco prudenti. A questo devo anche aggiungere il verificarsi di alcune situazioni negative di salute che mi sono capitate. Non saprei, dire, a questo punto, se il fatto di andarsene, un bel giorno, con le mie figlie insieme ad un altro uomo sia dipeso da questa crisi che durata due anni o se, a monte di tutto semplicemente vi sia la sua nuova relazione. Comunque sia, stata lei a chiedere e volere, un bel giorno, la separazione. Il problema che dal momento della sua uscita di casa ho rivisto le mie figlie a prezzo di un vero e proprio salasso economico, poich la mia ex ha deciso il trasferimento in unaltra regione abbastanza distante da qui. Le spese e quindi il danno economico derivato dalle conseguenti trasferte settimanali non stato affare da poco. A ci si aggiunga il discorso dellassegno e di un mutuo che mi rimasto sul groppone.

Morale: mi rimane a diposizione un pugno di euro al mese. Una situazione senza via duscita. Poi da qualche tempo a questa parte si verifica una vera e propria accelerazione in negativo di tutta quanta la mia vita: prima lesaurirsi di ogni disponibilit finanziaria poi un infarto che mi getta nella disperazione. Ho ripreso a lavorare, ma non vedo pi le mie figlie dal mese di luglio. Ho alcune migliaia di euro di spese dalle quali dovrei rientrare e che non posso e non riesco minimamente a pianificare. Del resto sovente mi capita di saltare qualche pranzo e qualche cena settimanale. I miei genitori purtroppo sono piuttosto lontani e anziani e hanno redditi minimi. Una cosa abbastanza negativa di tutta questa vicenda che attualmente non posso contare sullaiuto di nessuno, n di colleghi n di amici, poich sono orgoglioso di principio e credo, laddove ne ho avuta la possibilit, di avere gi chiesto a sufficienza... Mi sento davvero in balia degli eventi. La sensazione di abbandono che provo totale e insostenibile. Per la vita sociale non c n la possibilit n (potendo) la voglia. Vorrei che le istituzioni capissero la drammaticit della situazione di tutti pap separati: credo siano un fenomeno nel fenomeno poich, secondo la mia esperienza, sono vittime di innumerevoli discriminazioni rispetto alla controparte femminile. A una donna rimane tutto: casa, figli, aiuti. Per luomo non c nulla di tutto ci, quindi o si rientra al domicilio dei propri genitori (se si ha la fortuna di averli vicini) oppure si diventa poveri in men che non si dica. E quando le cose precipitano tutto scivola pericolosamente verso il baratro del fallimento e del tracollo, salute compresa. Lunica cosa che mi fa andare avanti sono le mie figlie e la telefonata serale che faccio loro da tre anni a questa parte e che mi ricarica da una vita scarica di tutto. Cosa ne pensi del tema trattato in questo servizio? Dai il tuo parere su

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TRAdE E QUARTIERI

Casazza san Bartolomeo

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20 anni fa era cos. Droga e delinquenza erano allordine del giorno. Oggi quella battaglia fondamentale stata vinta. Quanto percepita qui la crisi? Gli anziani guardano al centesimo e le famiglie fanno fatica, quanto a noi commercianti siamo schiacciati dai centri commerciali. Il Comune ha intenzione di costruirne di nuovi. Unassurdit. Marina ManToan (ediCoLa) Via Casazza Ci descriva il quartiere. una zona ben servita abitata soprattutto da anziani e famiglie. Cosa non le piace di questo quartiere? La presenza dello stadio, perch quando il Brescia gioca in casa diventa origine di confusione e problemi. Poi c un grande via vai di ambulanze, vista la vicinanza al Civile. Sicurezza e ordine pubblico? Oggi tutto abbastanza tranquillo. Anni fa la situazione era pazzesca, cerano carabinieri da tutte le parti. don angeLo (ParroCCHia di San BarToLoMeo) Quali sono i pregi di questo quartiere? C laria buona nonostante i fumi dellOri Martin , non c mai nebbia in inverno e afa in estate, poi abbiamo la fortuna di avere ancora dei contadini che coltivano frutta e verdura. Qual il suo punto di vista sulla questione Ori Martin? Ci lavorano parecchie persone, quindi va salvaguardata. Il livello di inquinamento sembrerebbe nella norma, ma il rumore un serio problema per chi abita nelle sue vicinanze. Un altro serio problema la mancanza di un vero e proprio oratorio. Sono otto anni che sono costretto a pensare pi da muratore che da sacerdote. La burocrazia e le Belle arti ci hanno messo i bastoni fra le ruote. Non abbiamo aule a disposizione. I bambini fanno catechismo nella mia cucina. Ci aspettano anni di sacrifici e investimenti, ma nel giro di qualche mese S. Bartolomeo avr un oratorio degno di questo nome.

MariUCCia deL BarBa (Forneria Panino di gino) Via del Gallo Ci descriva San Bartolomeo. Un quartiere in cui vivono soprattutto famiglie e anziani. Qui si sta bene, non manca nulla.
s

i GNARI DE NA LTA
a dUe passi daL Centro
di BrUno ForZa

Mariuccia Del Barba.

VOCE AI PASSANTI
gianni, 44 anni Un pregio e un difetto di Casazza. Vicina alla citt e spenta. Di cosa avrebbe bisogno il quartiere? Di una piscina. Quella di Mompiano un lontano ricordo. Ci di cui non abbiamo bisogno sono nuovi appartamenti che cancellino la poca natura che ci rimasta. Francesco, 53 anni Consiglierebbe a chi cerca casa di trasferirsi a San Bartolomeo? S perch rispetto ad altri contesti cittadini ci sono ancora frammenti di natura, una zona servita e non manca niente. Di tutti i posti in cui ho vissuto il migliore. Luisa, 55 anni Cosa pensa della questione Ori Martin? Laccesso diretto dalla tangenziale unottima idea, ma gli ultimi spazi verdi rimasti devono essere preservati. Il parcheggio dei camion pu essere costruito dietro alle Gabbiane, non davanti, sfruttando un pezzetto di quel parco immenso abbandonato a se stesso. Il resto del parco, per, va finalmente reso fruibile dalla cittadinanza. Le cose belle vanno valorizzate.
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asazza si strappata di dosso, ormai da tempo, quel fastidioso stereotipo di quartiere malfamato ed oggi un posto tranquillo, forse fin troppo. Negli alveari delledilizia popolare si annidano le prime cellule della societ del futuro, dove le famiglie bresciane convivono con i nuovi arrivati senza grosse difficolt. Intanto il quartiere invecchia, con gli anziani a mettere radici e i giovani pronti a staccare le loro per raggiungere nella maggior parte dei casi i paesi dellhinterland, pi economici e a misura duomo. Dallaltra parte delle mole i cugini di S. Bartolomeo vivono pi o meno la stessa realt, ma con ritmi pi compassati, simili a quelli di un paese atipico: senza piazza, con un gioiellino di parrocchia ridotta a magazzino, ma con una forte identit che si respira nel rituale del pirlo o varcando la soglia del barbiere, un porto di mare dove gli anziani si inMESI 12gennaio 2012

contrano anche se barba e capelli sono gi a posto. Qui si fa un balzo per commentare la sconfitta dellInter, lultima trovata del Governo o quel bel paio di gambe della Belen, immortalate sulla rivista spostata dal tavolino per dare il via a qualche giro di briscolone. Sono spaccati di una societ moderna che mantiene un animo antico, figlio delle pietre poco distanti del borgo delle Gabbiane, nucleo originario della zona. Un tesoro che sopravvive a stento, facendo equilibrismo tra lincuria di pezzi di storia e i ricordi incancellabili dei gnari de na lta, quelli delle sorsate estive alla fontana o dei ritorni a casa dopo giornate di tuffi al Mella. Chi ha la barba velata di bianco ha gi visto cambiare il volto di Sanba e guarda con preoccupazione al futuro di un quartiere i cui problemi potrebbero essere risolti solamente con un compromesso. Addio finalmente ai camion diretti allOri Martin grazie alla costruzione di una bretella di collegamento dalla tangenziale allacciaieria, ma conces-

sione allazienda del lasciapassare per trasformare la vasta area verde di fronte alle scuole in un parcheggio destinato ai camion, proprio l dove le Gabbiane, gi soffocate, vorrebbero volare via. Chi ci abita ha il viso rassegnato di chi ha perso lottimismo, abbattuto da anni di rumori, bruciori di gola e uninquietante serie di tumori. Le logiche del progresso (e non solo quelle) disegneranno il futuro volto della zona. Intanto Il Turco si seduto ancora una volta sul muretto in via del Gallo dove trascorre intere giornate a perdere i suoi occhi nel sole e a cantare. Tempo sprecato? No. Davanti a lui ogni stagione si alternano neve bianca, terra scura, fili derba verdissimi, pozze dacqua trasparenti, pannocchie dorate e fieno, poi lo spettacolo ricomincia. Forse in futuro la tavolozza dei colori lascer posto al grigio e lui diverr il bizzarro custode dellennesimo ricordo splendido da raccontare con stupore a chi potr solo immaginare i campi di grano in citt.

CI RACCONTANO e CaSaZZa San BarToLoMeo FranCo FranCHina (CarToLeria) Via Casazza

Franco Franchina.

Il suo ritratto del quartiere. Casazza invecchiata. Ci sono sempre pi anziani ed extracomunitari, soprattutto nelle case dellAler. Sempre meno giovani che restano in zona. Letichetta di quartiere malfamato stata cancellata?

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Casazza san Bartolomeo

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Via Fabio Filzi, 2 (Borgo Trento) - Tel. 030.305373 Via Vittorio Veneto, 38 - Tel. 030.397993 Via Ambaraga, 118 - Tel. 030.2003094 Via Triumplina, 137 - Tel. 030.2091780

Limpressione di trovarsi in un piccolo paese. Io vivo a Castelmella, ma qui pi di un paese. Alcuni anziani si riuniscono ogni giorno dal barbiere a giocare a carte come una volta. bellissimo. Come vanno gli affari? Potrebbero andare molto meglio perch, accanto alla mia forneria, c una macelleria che vende il pane. La liberalizzazione delle licenze davvero penalizzante. Fernanda agaZZi (JoLLY Bar) Via del Gallo Da quanto tempo avete lattivit qui? Sei anni. Per me S. Bartolomeo speciale. il mio quartiere. Si dice anche che il vostro sia il miglior pirlo della citt. Verissimo. la nostra specialit. Capitolo Ori Martin. Giusto che sia nato un comitato a difesa dei residenti, ma se penso a comera trentanni fa possiamo essere soddisfatti. Spesso nel momento della colata cadevaPareri a confronto

La proposta deL mese


Nelle pagine precedenti, Casazza. Qui sopra, uno scorcio di San Bartolomeo.

no i vetri, era successo anche a scuola. Oggi quello dellOri un problema soprattutto per il borgo antico delle Gabbiane, che appiccicato allacciaieria. SaLVino e igor BoTTardi (BarBiere) Via del Gallo Come definireste S. Bartolomeo? Lombelico del mondo, anzi, per essere pi specifici potremmo dire che chiunque ha problemi altrove e si trasferisce qui si trova perfettamente a suo agio. Allaltezza dei pompieri deve esserci una porta spazio temporale che ti proietta in una realt indefinita, non si capisce se indietro nel tempo o avanti, dopo la terza guerra mondiale. Se non sono matti non li vogliamo Qui siamo tutti un po matti, ma ci che

fa la differenza lo stile di vita da paese che ha consentito anche a chi aveva problemi seri di integrarsi. un posto tranquillo dove si vive bene. Chi vive qui? Anziani e gente modesta. Molti lavorano allOri Martin. Il problema pi sentito quello del transito dei camion.

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La piccola palazzina graziosa e di sole tre unit abitative. Lampia soluzione di 180 mq ca ristrutturata nel 2004 allultimo piano. Lesposizione su tre lati dona luminosit ed un terrazzino vivibile completa la grande zona giorno. Sono presenti tre servizi. Spese condominiali assenti. Classe G, EPH 230,10. Tel. 030.305373.

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FraNcescO PeDrINI, coordinatore codisa - comitato difesa salute e ambiente san Bartolomeo
ori Martin I residenti non ne possono pi. Si sentono ronzii e boati a qualsiasi ora del giorno e della notte, per non parlare della puzza di bruciato e materiale ferroso. Lultima sorpresa, poi, sono state le uova alla diossina, mentre il bilancio del traffico di 300 camion al giorno. il parcheggio dei camion Ok al progetto di una bretella di collegamento dalla tangenziale allacciaieria, ma il parcheggio intollerabile. Non si pu consumare altro verde, isolare il borgo delle Gabbiane e avvicinare lazienda alle case. Serve un polmone verde che faccia da cornice alla fabbrica proteggendo il quartiere. Messaggio al Comune Noi non vogliamo fare la guerra allOri Martin, ma semplicemente trovare una via duscita costruttiva. Il Comune deve riconoscere i sacrifici di San Bartolomeo e ricordarsi di un quartiere dimenticato. Non abbiamo una piazza n piste ciclabili e stiamo invecchiando in silenzio. edilizia Il Pgt prevede nuovi appartamenti che creeranno ulteriori problemi alla viabilit e allambiente. La qualit della vita non si migliora cos. In ambito ecologico c molto da lavorare.
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FaBIO rOLFI, vicesindaco di Brescia


ori Martin Il problema principale costituito dal traffico massiccio di mezzi pesanti. Confermo la nostra volont di realizzare una nuova strada con accesso diretto allacciaieria dalla tangenziale. in corso una trattativa con lazienda. il parcheggio dei camion Lazienda soffre alcune mancanze logistiche. Il parcheggio una necessit, ma ci sono vari modi per costruirlo e lo si pu fare nellinteresse di tutti. Messaggio al Codisa vero che il quartiere va tutelato con un filtro verde. Ci stiamo ragionando, ma il comitato deve capire che si pu chiedere solo se si d qualcosa in cambio. La gente di San Bartolomeo ha sopportato tanto in questi anni ma le richieste devono essere costruttive e bisogna tenere conto anche degli errori commessi dalla giunta precedente. edilizia Negli ultimi anni Brescia ha offerto un surplus di edilizia libera. Ledilizia convenzionata, invece, andata a ruba. I bresciani continuano a spostarsi verso lhinterland. Se non vogliamo una citt di anziani e immigrati dobbiamo dare spazio alledilizia convenzionata per il ceto medio. Questo periodo di stagnazione del mercato non pu bloccare un piano ventennale di crescita.

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In piccolo contesto di due piani e di poche unit, proponiamo bilocale di 55 m ca. La soluzione gode di unampia terrazza di 28 mq ca alla quale si accede dalla cucina abitabile. Il riscaldamento autonomo. presente un cortile condominiale per parcheggiare la macchina. Classe G EPH 230,50. Tel. 030.305373.

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INTERLANd

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PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


stanno, non Laccoglienza in paese, anche que rose. A Roncadelle si respira il stata delle pi calo , con il suo fare nervosismo tipico della citt che etico, lascia poco spazio al resto. routinario e fren le attivit disloIl commercio dispersivo, con cile far concorrenza ai centri cate qui e l. Dif basterebbe quel commerciali, anche se, a volte, delle articiali non danno: come di pi che le citta un sorriso.

oLtre i Centri CommerCiaLi

ronCadeLLe
CI RACCONTANO ronCadeLLe
di aLeSSandra ToniZZo

Quella c. La posizione mi favorisce durante lanno, con il genere della cancelleria. Ormai non si spende alla leggera. Abiteresti qui? Mio pap nativo di Roncadelle, e da piccola, a questa domanda, avrei risposto di no. Ora che la conosco meglio, non mi dispiacerebbe. annaMaria Pea (FioriSTa) via Marconi Il suo un esercizio storico del paese Lo si pu ben dire: lavoro qui dal 1981, ed ora nellattivit sono affiancata da mio figlio. In media, qual la sua clientela? Lavoriamo sia con uomini che con donne, vendiamo molto i fiori recisi e, ovviamente, nelle festivit c pi movimento. Ci racconti un po il paese Commercialmente si va avanti. Per, rispetto a qualche anno fa, Roncadelle rischia di diventare paese dormitorio: tanti i nuovi venuti che rincasano solo alla sera.

E la concorrenza dei centri commerciali? Si sente, soprattutto per le piante in vaso. Ci salviamo grazie al servizio, che il supermercato non d. Pi pattuglie serali e notturne: ce nera bisogno? Oggi ce n bisogno un po dappertutto C pi sicurezza, un bene. Utilizza il nuovo punto acqua in via Castello? Gi bevo acqua del rubinetto filtrata, quindi non ne sento la necessit, ma comunque positivo, e quando posso ne usufruisco anchio.

osta sulla destra del fiume Mella, Roncadelle si estende a ovest di Brescia, tra i comuni di Castel Mella, Torbole Casaglia, Travagliato, Castegnato e Gussago; paese interessato da una forte crescita edilizia, in una decina danni ha quasi triplicato la sua popolazione. Gli abitanti di Roncadelle, circa 9.400 anime (le presenze straniere si stimano essere attorno al migliaio), si dicono soddisfatti di una realt attenta alle proprie esigenze, quasi su misura e, visto il recente potenziamento del servizio di controllo serale e notturno da parte dei vigili a copertura della zona residenziale, stradale, delle aree verdi e dei pubblici esercizi , sembrano sentirsi anche pi protetti. Il paese dei centri commerciali cos, infatti, viene spesso definita Roncadle, che nei suoi 9,20 kmq ospita, tra gli altri, i frequentatissimi centri Ikea, De-

cathlon e Le Rondinelle attraversata dalla strada statale n. 235 di Orzinuovi, e dista appena tre chilometri dal casello di Brescia ovest, che immette sullautostrada A4 Torino-Trieste. Questa posizione strategica agevola gli spostamenti dei molti residenti soggetti a pendolarismo ma, considerato anche il ricco tessuto produttivo presente (leconomia locale, che non ha abbandonato lagricoltura pur registrandone una flessione del 12,7% tra il 1999 e il 2000, si appoggia allindustria metalmeccanica, affiancata da numerose aziende, dal comparto alimentare, alla stampa, alla produzione di mobili e calzature), preoccupa in relazione allannoso problema delle polveri sottili, che non risparmia affatto il nostro hinterland; gli ultimi rilevamenti, per, sembrano rassicurare: il monitoraggio dellArpa, dal 2008 a oggi, ha rilevato un livello dinquinamento leggermente inferiore a quello registrato in citt, e il potenziamento

della pulizia stradale in paese rientra nel piano comunale volto a ridurre le dannose polveri giacenti al suolo, prima che tornino a librarsi nellaria. Lattenzione allambiente Roncadelle ospita diverse aree verdi, alcune molto frequentate dai giovani, come il Parco delle Montagnette si palesa con un ulteriore dato: la raccolta differenziata porta a porta, attiva da giugno 2010, salita dal 49% al 70%, e viene seguita senza fatica dai residenti anche se, entrando a Roncadelle in mattinata, la vista dei marciapiedi straripanti di sacchetti e contenitori non edificante. Unico neo del paese, forse, la disgregazione del centro, che non prevede strutturalmente un punto dincontro forte e dissipa cos le proprie attivit commerciali, gi provate dalla dura concorrenza della grande distribuzione: la concentrazione di esercizi commerciali, nel comune, pari a 9,4 metri quadri a testa per ogni abitante, un record nazionale.

eriCa Panada (La CarToLeria) Via Togliatti

Annamaria Pea.

Erica Panada.

Lesperimento del biglietto bus ridotto agli over 65 funziona? Io vendo solo biglietti e carnet normali, anche perch vedo che i sessantenni non sfruttano questo bonus: forse poco pubblicizzato?. Roncadelle con le sue parole una comunit unita. Io, essendo davanti alle scuole, vivo le varie lamentele delle mamme: normale amministrazione. Come vive la crisi?
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Roncadelle

ManUeLa gHiSini (ParrUCCHiera gioVanna eQUiPe) Via Marconi

Classroom a Oxford? Nuova scuola a Brescia

Il suo un esempio di attivit tramandata in famiglia Direi di s! Ci siamo da 40 anni, prima con mia mamma Giovanna, e da 10 gestisco io il negozio: spero di avere delle figlie che continuino. Roncadelle Un paese molto bello, con tanto passaggio. Sentiamo la crisi, e i centri commerciali un po ci ammazzano, ma andiamo avanti bene. Quali sono stati i segnali della crisi? La clientela viene quando ha unesigenza vera e propria, non pi solo per la voglia, che so, di cambiare colore. Per, quando arriva, fa tutto quello che deve. Roncadelle un paese vivibile, a livello ambientale? Direi di s. Certo, nelle ore di punta, sulle strade esterne come corso Martiri e via Ghislandi, nellaria lo smog si sente. Peccato poi per la roggia Mandolossa: prima cerano pesci, gamberi, anatrelle....

Manuela Ghisini.

angeLo BiZZaro (aB CoLLeZioni, CaMiCeria UoMo) Via E. Fermi Siete aperti dal 2000: con la crisi, essendo uno spaccio, vi salvate? La avvertiamo, c stata una flessione dei consumi. Certamente abbiamo delle offerte pi contenute perch vendiamo direttamente, ed con questo che abbiamo fidelizzato il cliente, puntando poi anche sulla qualit, ovvio. La camicia solo per lavoro o anche per il tempo libero? Vestiamo luomo adulto, professio-

nista e artigiano: oggi non ci sono pi certi canoni da camicia e cravatta, ma si cerca questo capo pi che altro per la tendenza, riservando il gusto classico allevento, alla cerimonia. Quando lavorate di pi? A dicembre, con le feste, e intorno a maggio. I nostri clienti non sono solo di Roncadelle, e capita anche che quelli del paese si accorgano della nostra presenza solo di recente: non essendo fronte strada.... Ore di punta, lei fa il pendolare da Cellatica: com il traffico? C, specialmente alle 8 di mattina, con le scuole. Ma niente di anormale.

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VOCE AI PASSANTI
Sergio, 59 anni Il paese servito? I servizi in paese non mancano: Roncadelle un piccolo centro fornito di tutto. Lara, 27 anni Come sono le strade del paese? Sono una buca unica: sarebbe ora di metterci mano. ilario, 71 anni C molto traffico? C nelle ore di punta, in concomitanza con le scuole. Basta fare attenzione. Sara, 52 anni Conosce la tracciabilit delle segnalazioni dei cittadini? un servizio comunale che funziona bene. Michela, 40 anni Come si vive qui? Si sta bene, certo, ma dire che Roncadelle viva mi sembra troppo.

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terra di sCommesse
darfo Boario Terme, Breno, edolo e Ponte di Legno: la natura in primo piano

di aLeSSandra ToniZZo

orniamo nella Al Camnega, la valle che, con i suoi 90 chilometri destensione, una delle pi vaste in tutte le Alpi Centrali, terra dal clima aspro e dalla gente solida, come quella che le diede nome: i Camunni, popolo fiero, nonch il maggior produttore di arte rupestre in Europa. Oggi, accanto alle incantevoli incisioni (diversi i siti Unesco sul territorio, da Capo di Ponte a Nadro), fiorito un mondo nuovo che, seppur legato alle sue antichissime origini, cerca di farsi conoscere per la propria risorsa principale: una natura esuberante. Attraversata dal fiume Oglio e dai suoi numerosi torrenti, la valle racchiusa dai monti del gruppo dellAdamello a est e da quelli delle Prealpi Orobiche a ovest, e ospita sia il Parco nazionale dello Stelvio sia il Parco regionale dellAdamello, unitamente ad altri parchi Parco dellAlto Sebino, del Lago Moro e della Gola del Tinazzo che la rendono una zona ricca di fauna (non solo camosci e stambecchi, ma persino lorso bruno). Leconomia della Valle Camonica, un tempo basata sullestrazione mineraria

e sullattivit siderurgica e tessile, ora si appoggia sul comparto turistico, che per non consiste di solo sci Ponte di Legno, Borno, Montecampione e Aprica le zone degli impianti sportivi , ma anche di escursioni estive lungo i sentieri Cai e le Trincee della Guerra Bianca in Adamello: lo slogan un turismo per tutte le stagioni, adottato dallUnione dei Comuni dellalta valle Camonica, dimostra la forte volont di potenziare anche il turismo estivo. Iniziamo il nostro viaggio nella media valle, a Darfo Boario Terme, il comune pi popoloso della zona (15.800 abitanti), posto allo sbocco della Valle di Scalve, che convive con una parte industrializzata (Darfo) e una a vocazione turistica (Boario), grazie alle note acque termali. Importante la componente straniera (15,9% della popolazione, secondo una stima del 2010), la cui maggioranza proviene dallEuropa centro orientale, alla cui presenza gli autoctoni non sembrano ancora essersi abituati. Guardando alla zona commerciale, dislocata qui e l, si capisce la mancanza di una visione dinsieme, che dia una spinta propulsiva alla cittadella dal cuore paesano.

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Foto: Tita Secchi Villa s

V VaLCamoniCa
IAGGIO IN PROVINCIA

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IAGGIO IN PROVINCIA Valcamonica

Breno, considerato tradizionalmente la capitale amministrativa della Valle, attraversato dalla strada statale 42 del Tonale e della Mendola in tre gallerie, a oriente dellabitato, e questo lo penalizza. Dal paese diparte anche la strada statale 345 delle Tre Valli, che porta fino al Passo di Crocedomini, ed presente una delle principali stazioni ferroviarie della linea Brescia-Iseo-Edolo, ora al centro dei problemi di viabilit. Leconomia locale fondata essenzialmente sui servizi: scuole, la sezione distaccata del Tribunale di Brescia e, fino a pochi anni fa, lOspedale (ora trasferito nella vicina Esine). Sono inoltre presenti sul territorio unacciaieria, piccole attivit artigianali e di trasformazione dei prodotti locali, ma questo, dicono i brenesi, non basta a rendere vivo il paese una volta chiusi scuole e uffici: il recente Teatro e il nuovo ostello porteranno del brio? Arriviamo nellalta valle entrando a Edolo, il comune con la pi grande altitudine massima (3.554 m slm), e la maggiore escursione altimetrica (2.916 m) nella Provincia di Brescia, a pari merito con Saviore dellAdamello. Il turismo locale di tipo residuale (niente piste da sci, ma seconde case dai prezzi pi accessibili, a 30 minuti dagli impianti), e il paese vanta diversi servizi tra i quali lUniversit della Montagna, unica sede in Italia. Qui, oltre al recupero generale

Sopra, il castello di Breno. In basso, uno scorcio di Ponte di Legno.

del centro storico, si attende con ansia lavvio delle due varianti alla statale 42 per liberarsi dallodiato traffico, mentre leconomia locale risente della chiusura delle piccole industrie.

Con Ponte di Legno si attivano le pi grandi scommesse della Valcamonica, tornate in gioco a tutti gli effetti dal 2004, anno del rilancio del sistema turistico dellalta Valle che ha portato alla realizzazione di 100 km di piste e 44 impianti di risalita, per un ammontare di 48mila passaggi orari. Nominata nel 1912 dal Touring Club Italiano prima stazione italiana di turismo e sport invernali, Ponte conta 1.782 abitanti ed , tramite il Passo del Tonale, linea di confine fra le provincie di Brescia e di Trento. Il turismo del paese si basa sulle seconde abitazioni, ma atteso un sostanziale ampliamento delle strutture ricettive per il grande afflusso invernale (i villeggianti dellEst Europa sono in aumento), in vista anche di una possibile Coppa del Mondo tutta bresciana. La Valcamonica resta terra di scommesse, legata a doppio filo con una natura benevola che dona gran parte delle risorse a una zona che non dimentica limpronta forte del suo passato, ma guarda davanti a s, facendo del proprio meglio.

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DARFO BOARIO TERME
di aLeSSandra ToniZZo

IAGGIO IN PROVINCIA Valcamonica

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PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


rientarsi, A Darfo Boario Terme facile diso non esiste, n alla ricerca di un centro che se sente idealmente, n fattivamente. Il pae proprie possibilidi essere al di sotto delle si limita a t, ma troppo spesso, purtroppo, puntare il dito.

LUCiana PianTa (CaLZaTUre e PeLLeTTeria) Via Le Petit Siete nella cittadella dal 1956 Esatto, lavoriamo di generazione in generazione. La nostra clientela quella che predilige uno stile classico, sia per uomo che per donna, e viene anche dallalta Valle. E la crisi?

Sarebbe una bugia dire che non c, ma noi siamo fortunati: lavoricchiamo e puntiamo su un gusto che tutti trascurano, aldil delle tendenze contingenti e passeggere. Il paese con parole sue. un paese che hanno lasciato impoverire molto: cos era 20 anni fa, cos oggi. La nostra cittadella invece che crescere peggiorata, basta vedere la

piazza, frequentata solo dagli extracomunitari. Che rapporto avete con questa componente? Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di tenere bello e pulito, ma il contorno lascia davvero a desiderare.

Le sorelle Pianta.

CLaUdia CoTTi (CoLoriFiCio HoBBiSTiCa) Via Le Petit Da quanto lavora qui? Da pochi mesi in questa via, ma prima eravamo in una zona vicina: ci siamo trasferiti per motivi di spazio. Con la crisi, il fai da te e lhobbistica sono aumentati? Molte donne, oggi, singegnano de-

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IAGGIO IN PROVINCIA Valcamonica

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VOCE AI PASSANTI
Claudia, 38 anni Com il rapporto con i centri commerciali? Stanno togliendo il piacere delle passeggiate in paese. Ma sta a noi tornare a vivere Darfo. alessio, 25 anni Locali di svago e punti di ritrovo? Tolti i bar, non ci resta altro Paola, 50 anni Gli stranieri? Ci sono, eccome, e la comunit, pi che accettarli, li tollera. Michelle, 31 anni Cosa le piacerebbe vedere in paese? Meno autisti affannati, in cerca di parcheggio, e pi verde. affezionata a Darfo Boario Terme, lo vorrei pi vivo. Cosa le manca del commercio storico? Il rapporto con il cliente, quasi intimo. Per fortuna ci sono ancora acquirenti fidelizzati. Farida CaMoSSi (LarniCa, aLiMenTi dieTeTiCi e MaCroBioTiCi) Via Roma Siete aperti da quattro anni: vi sembra che il paese sia sensibile al bio e dintorni? Soprattutto nellultimo anno e mezzo, laffluenza in negozio maggiore, visto anche linfluenza dei mass media sui temi dellalimentazione: molti scettici si stanno ricredendo. Ma il cliente tipo chi ? Siamo una farmacia del cibo: dal bambino di 3 anni intollerante al lattosio allanziano diabetico. Il 60% viene dal paese, il resto dallalta e dalla bassa valle. Val Camonica ricettiva o spenta? C ancora molto da fare, soprattutto nel settore turistico che migliorato ma deve crescere. Siamo conosciuti per le nostre acque e per le stazioni sciistiche del circondario. Un profilo del turista tipo. Milanesi, cremonesi: italiani che vivono vicino a Brescia. Spostandoci pi verso il lago, ci sono anche olandesi, svizzeri e inglesi.

corando il legno o confezionando, ad esempio, borse in feltro. Gli uomini, con la bella stagione, ripitturano e ritrutturano. La tendenza ad arrangiarsi per risparmiare c. Quindi ve la cavate abbastanza bene Beh, abbiamo appena aperto, e cerchiamo ancora di raccogliere la clientela, in un momento poco felice. Pro e contro di Darfo Boario Terme. Essendoci vissuta dalla nascita, per me il paese intoccabile! La gente molto riservata, anche il vicinato. Comunicare con gli stranieri, poi, complicato, anche se sono gentili e tranquilli. Il traffico, in corrispondenza dei passaggi a livello, un problema? Purtroppo s: sostiamo fino a 20 minuti per un treno con due passeggeri

pesante. Per non parlare dei parcheggi, pochi e con disco orario di soli 30 minuti. Pensare che qui dietro c uno stabilimento diroccato. M. CriSTina PederSoLi (oTTiCa e BiJoUX LoMBardi) Viale Tassara Come vanno le aperture domenicali, sotto le feste? Sembra che tutti preferiscano i centri commerciali: triste. Quando si svuoteranno i centri storici sar un problema, pensiamo agli anziani, a chi non guida e perde il servizio sotto casa. Il paese servito? Per tante cose s, soprattutto per la tradizione del commercio: questa la cittadella, con i negozi storici. Sono

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Progetto START2
ripartito il progetto START, progetto del sistema camerale in collaborazione con Regione Lombardia, con lobiettivo di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese. Il progetto START rivolto a inoccupati, disoccupati, cassintegrati, iscritti alle liste di mobilit, maggiorenni, residenti o domiciliati in Regione Lombardia che siano intenzionati ad avviare unattivit dimpresa, con sede legale ed operativa in Lombardia. Una particolare attenzione, in termini di servizi dedicati, disponibilit di risorse e riserva di posti per laccesso alle azioni previste dal Bando, riservata ai giovani under 35. Il percorso del Progetto START a STEP, e solo dopo aver partecipato con esito positivo al primo di questi, sar possibile accedere in ordine obbligatorio ai successivi: STEP 1: seminari di orientamento sullimprenditorialit; STEP 2: corsi di formazione teorico pratici sui fondamentali dellavvio di impresa (fiscalit, obblighi contributivi, pianificazione economico finanziaria, marketing) e che porteranno allelaborazione di un quaderno di lavoro sul progetto imprenditoriale; STEP 3: assistenza personalizzata per la stesura del proprio Business Plan; STEP 4: richiesta di contributi a fondo perduto pari al 70% delle spese per investimenti materiali ed immateriali riconducibili allavvio dellimpresa, al netto di IVA, fino ad un massimo di: - Euro 4.500,00 per le ditte individuali - Euro 6.000,00 per le societ Per le imprese giovanili invece sono previsti i seguenti massimali: - Euro 5.500,00 per le ditte individuali - Euro 10.000,00 per le societ. STEP 5: azioni di assistenza alla rendicontazione delle spese per le imprese ammesse al contributo; STEP 6: sostegno alloccupazione con lerogazione di voucher per linserimento lavorativo dei giovani; STEP 7: azioni post-contributo di tutoraggio, mentoring, affiancamento alla gestione e consulenza specialistica per i primi 24 mesi di vita dellimpresa. Tale servizio sar erogato solo alle imprese giovanili. Come nelledizione precedente, anche in questa saranno impiegati docenti con esperienza sia didattica che professionale/imprenditoriale, in grado di permette agli aspiranti imprenditori di avere una visione pragmatica, realistica, ma allo stesso tempo tecnica, di cosa significhi fare impresa oggi. Infine, le novit di questanno sono le azioni post contributo di assistenza finalizzate a indirizzare e consolidare la fase di avvio dimpresa, nonch lapprofondimento allinterno dei corsi di formazione, dei temi legati allutilizzo di strumenti di marketing innovativo.
Pro e contro del paese. Ottima la realt ancora a dimensione duomo, senza il grande stress cittadino che ci avvelena. La parte negativa che al paese serve unione e che necessita di molta pi cura. anToneLLa BianCHini (Moda anToneLLa) Via Roma Questo negozio esiste dal 63, con i suoi genitori Esatto: prima qui si vendeva di tutto, dalla merceria ai prodotti per il lavoro. Ora vesto donne e uomini, moda giovane. Il paese con le sue parole. Non posso che essere di parte: a me Darfo Boario piace! il mio paese. Lanimo degli abitanti guarda al passato o al futuro? Ovviamente i giovani guardano avanti, mentre gli altri sono ancora molto tradizionalisti: checch se ne dica, siamo una cittadina dove si respira aria di paese. Il punto di forza del paese? Che esiste ancora il buon vicinato, laiuto reciproco. Il turismo direi che non il suo forte. Eppure siete conosciuti Certo, per le terme, e per la nostra acqua. Anche il palazzetto dello sport una realt viva. Cosa serve a Darfo Boario? Manifestazioni per i tantissimi giovani del paese, costretti a spostarsi per trovare svago. Alle 9 di sera, qui, sembra il Bronx: deserto, nessun bar aperto. Giovani che viaggiano sulle strade, allora. C pericolo? Le strade non mi sembrano pericolose: sulla superstrada, teatro di molti incidenti, da tener sotto controllo la velocit, e spetta al conducente.

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Le nostre domande a

FRANCO CAMOSSI, ASSESSORE AL TURISMO, COMMERCIO E SPORT DI DARFO BOARIO TERME


Lesodo dei giovani in cerca di svago un segnale della carenza di servizi e strutture a loro dedicate: come intervenire? Tempo fa, Darfo Boario era meta delle notorie vasche, le passeggiate in centro, lungo Corso Italia: ora la moda diversa, ma hanno aperto diversi locali che danno la possibilit, per la fascia di ragazzi dai 18anni in su, di ritrovarsi e fare il classico happy hour: anche se non sopperiscono alla mancanza di una discoteca, fanno molto. Poi, non mancano le manifestazioni, dalla Notte Bianca (lultima ha richiamato 50mila persone e gruppi del calibro dei Mod) in poi. gli esercenti di darfo Boario sentono la necessit di un progetto che unifichi lanima del commercio in paese... Ci sono 360 attivit commerciali in paese e, da due anni, siamo riusciti a compattarne il 50%, ricostituendo le due associazioni che formano lanima di Darfo Boario (divise da ben 20 anni), quelle della Cittadella e di via Roma: le collaborazioni sono attivissime. Ricordo che Darfo Boario stato premiato, unico in alta Italia insieme a Lodi, con il bando regionale Innocit, in materia di attrattivit commerciale. Potrebbe dare di pi: questa limpressione di chi vive in paese, in merito alle sue tante potenzialit inespresse. Come rendere darfo Boario pi attrattivo? Innanzitutto, le Terme sono state comprate dallamministrazione comunale, e inizier a giorni la costruzione di un ponte sullOglio che toglier il traffico pesante dai pressi del Parco Termale (oltre 60mila mq), liberando cos anche il tratto dentrata alle Terme stesse, in modo da poter creare delle situazioni attrattive, permettendoci di pensare anche a isole pedonali e simili. Sempre in relazione alla viabilit, modificheremo lingresso alla citt di Boario e continueremo la nostra promozione territoriale, sia con il Fai sia con le tante associazioni con cui collaboriamo da sempre.
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SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER I SEIMINARI DEL 18 E DEL 24 GENNAIO 2012

Per informazioni, approfondimenti e adesioni, a disposizione il Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Brescia, contattabile telefonicamente ai n.030.3725298 / 030.3725264 o tramite posta elettronica allindirizzo pni@bs.camcom.it., ovvero al sito dedicato www.start.lombardia.it
Antonella Bianchini.

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BRENO
di aLeSSandra ToniZZo

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PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Breno soffre una carenza di crea tivit, anche se i suoi abitanti ne avrebbe ro da vendere. Perso nella burocrazia del suo ruolo, il paese man mano sembra perdere grinta e motivazione. Peccato!

STeFano noriS (Bar roMa) Via Mazzini Un ragazzo che gestisce unattivit, quando qui tutti i giovani sembrano scappare Lavoro qui da due anni. Lidea di rilevare e sistemare questo bar storico stata di mio zio ed io, che prima facevo lidraulico, mi sono lasciato convincere: stato un bene. Non serve, allora, fuggire dalla valle, per trovar lavoro! Secondo me, se si ha voglia di piegare la schiena il lavoro lo si trova. Il vero problema, semmai, con la crisi, essere sottopagati.

VOCE AI PASSANTI
Lina, 68 anni Come si vive a Breno? Si vive bene, ma il paese poco vivo: i giovani se ne vanno perch non trovano lavoro o attrattive. Claudio, 51 anni Il paese aperto allesterno? Commercialisti, avvocati, tantissime persone vengono da fuori a lavorare a Breno. Peccato che manchino i turisti. Simona, 42 anni Da vedere a Breno? Il Castello stupendo, un motivo in pi per venire a trovarci! Grazie a una recente ristrutturazione, pu essere visitato anche dai disabili. Michele, 45 anni C turismo? Breno un paese che vorrebbe diventare turistico: il Castello e il Tempio di Minerva sono le nostre attrazioni. ilaria, 36 anni una localit viva? Breno un paese con tante potenzialit che deve essere incentivato e rinvigorito. Vive sugli uffici e sui servizi ma, tolti questi, si svuota. Ma i servizi, per i ragazzi, continuano a mancare? Si sta migliorando. stato aperto un bar, e anche un locale: speriamo che Breno non venga pi visto come un paese di solo lavoro. Che persone sono i brenesi? Gente per bene, abituata a un certo tenore di vita. Cosa andrebbe migliorato a Breno? La mentalit dei commercianti: smettere di tirare lacqua solo al proprio mulino e aiutare di pi i giovani dalle idee vincenti farebbe bene a tutti. PaoLo BonaSSi (ediCoLa LiBreria ediBi) Via Mazzini

Paolo Bonassi.

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Stefano Noris.

Da quanto lavora qui? Gestisco lattivit, insieme a mia sorella e mio cognato, dal 1991. Cosa pensa della valle? La Val Camonica merita di essere visitata, sia destate che dinverno, e sta tornando ad essere una realt turistica perch offre molto: incisioni rupestri, sci, falesie darrampicata. Breno vs Brescia: pi qualit della vita, ma meno servizi. vero?

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Il sito Internet dei negozi e attivit del Centro di Brescia
Verissimo: la carenza notevole, facciamo capo alla citt. Nuovi posti auto nel centro storico: la promessa, nel 2011, del vostro sindaco. stata mantenuta? S, e questo ha portato non poche agevolazioni: parcheggiare in piazza Mercato, al Palazzo del Comune e degli uffici, con la mezzora gratuita, ottimo. Prima cera la sosta selvaggia, come in un circuito da rally!. Si parla di problemi con il segnale digitale terrestre: funziona o no, a Breno? La zona del Castello ha dei problemi pi seri, ma in tutto il paese il segnale non eccezionale. La causa sembra essere la scarsa potenza daltronde il nostro ripetitore a Paspardo. roSSana MoSCardi (MiTHoS aBBigLiaMenTo donna) Via Mazzini Qual la sua clientela tipo? Vendo moda giovane da sette anni, qui vengono uomini e donne che vestono casual e sportivo. La clientela esterna al paese, quasi tutta dallalta valle. Breno Un po morto. Hanno vissuto di rendita, sullonda di quello che stato tanti anni fa, e non si sono pi applicati per incentivare il paese. Per qui ci sono scuole e parecchi uffici Nonostante questo, siamo un paese fermo. Alla chiusura degli uffici, infatti, Breno si svuota. Quindi il turismo non c Anni fa qualcuno che chiedeva la cartina del paese cera, ma ormai sono gi un paio di stagioni che non si vede pi quasi nessuno. Qualcosa di positivo sul paese? I servizi: qui, volendo, si trovano tanti negozi, c un po di tutto, senza dover andare per forza nei centri commerciali.

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Le nostre domande a

SANDRO FARISOGLIO, SINDACO DI BRENO


emerso il problema della ricezione del segnale digitale terrestre, che in alcune aree del paese non funziona del tutto: che fare? Stiamo provvedendo: verr mandata una segnalazione scritta a deputati e senatori della zona, nonch al ministero dello Sviluppo economico, firmata dal comune di Breno, per far s che le emittenti possano intervenire. Il problema riguarda le televisioni locali perch quelle nazionali, tramite il tv sat, si ricevono per intero: saranno poi coperti i costi per linstallazione di apparecchiature in loco che risolvano il disguido. Breno capitale amministrativa della media valle ma, dicono i brenesi, chiusi uffici e scuole, il paese, quanto a vitalit, langue. una tendenza, questa, di tutti i paesi limitrofi. Ma devo dire che Breno sta facendo molto: per i giovani, stata aperta una birreria irlandese che propone concerti; si poi attivata una rete di promozione turistica, rivolta soprattutto alle scolaresche, potenziando ci che il paese offre e segnalando percorsi praticabili dal paese stesso; pronto lostello nel cuore del centro storico, integrato con le attivit commerciali circostanti, accanto a biblioteca, campo da calcio e pallavolo. Infine, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, stato inaugurato da poco il Teatro delle Ali (fiore allocchiello dellAccademia Arte e Vita, centro culturale di formazione artistica che conta 400 iscritti), struttura innovativa con 250 posti: sono gi in programma 90 serate.
MESI 12gennaio 2012

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Rossana Moscardi.

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EDOLO
di aLeSSandra ToniZZo

IAGGIO IN PROVINCIA Valcamonica

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PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Situato sullo snodo tra il passo del Tonale e quello dellAprica, Edolo sem pre stato un luogo di passaggio, dove il turis ta si ferma per una breve sosta prima di fare rien tro in citt. Oggi questa tendenza pare stia cambiando grazie a un gruppo di giovani che ha deciso di scommettere sul proprio futuro investendo sulle potenzialit di questa localit.

concessionaria esclusiva per la pubblicit locale sulledizione Brescia del

commercio e i clienti, promuovendo la sinergia tra noi commercianti. Ad esempio, organizza eventi, concorsi e manifestazioni, tenendo informata la popolazione sugli orari di apertura e chiusura dei negozi. Comera Edolo prima e com adesso? sempre stato un luogo di passaggio per i turisti, era il paese in cui si veniva a fare la spesa per via della presenza sul territorio di alcuni grandi supermercati. Oggi noi vorremmo superare questa

MariUCCia LorenZi (PorTiCHeTTo) Viale Derna Qual la sua clientela tipo? Soprattutto quella del posto, ma anche qualche turista. I periodi migliori dellanno? Sicuramente lestate e un po anche linverno, ma Edolo una piccola realt e non si pu pretendere pi di tanto. Com cambiato il paese nel tempo? un bel paese che, nonostante tutto, si saputo sviluppare rispetto ad altre localit limitrofe anche quando molte piccole industrie hanno deciso di andar via. Come tutta la valle, anche Edolo stato trascurato, e questo ha portato i giovani ad andare altrove. PaoLo SPiranTi (erBoriSTeria aQUane) Corte Mottinelli Com vissuto Edolo dai giovani? Recentemente ho avuto il piacere di entrare in contatto, qui in paese, con una realt da poco costituita: Edo-

loshop. Non le dico la mia sorpresa quando mi sono accorto che si tratta di unassociazione interamente costituita da giovani che, come me, hanno deciso di intraprendere una nuova attivit. Di cosa si occupa Edoloshop? Sta creando tante belle iniziative per il

Paolo Spiranti.

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VOCE AI PASSANTI
Chiara, 37 anni Abita qui? Ormai abito a Milano, ma qui ci torno sempre volentieri. I miei nonni possedevano una casa poco fuori paese, dove ho trascorso gran parte della mia infanzia. Peccato che non ci posso tornare pi spesso. Fabio, 53 anni Cosa la spinge a fermarsi a Edolo? Bel paese! La sosta qui dobbligo quando torno dalla montagna prima di far ritorno a casa per fare incetta di prodotti tipici dellalta valle. Luca, 28 anni Cosa pensa del paese? Ho vissuto a Edolo la mia infanzia e ogni tanto torno ancora volentieri a visitare questi posti. A volte mi sembra che il tempo si sia fermato, altre volte noto con piacere che la mia generazione si sta dando notevolmente da fare.

vecchia idea, creando delle attivit di un certo calibro, come quelle di Ponte di Legno, per far s che la gente non passi solamente, ma si fermi anche in paese. Dopo gli studi lei ha deciso di tornare a vivere in paese, come mai? Mio padre, una volta, mi ha fatto riflettere molto dicendomi che tutto dipende dal tipo di vita che si vuole avere: se uno vuole vivere una vita di quantit, allora deve andare in citt, mentre se vuole avere una vita di qualit, deve rimanere in paese. SiMona graZioLi (TendenZe CaLZaTUre) Via Santa Maria Quant cambiato Edolo nel tempo? Parecchio. Io non ho lattivit qui da molti anni, ma tutto sommato mi sembra che si sia abbellito e che anche il commercio sia fiorito con lapertura di tante nuove attivit. Sicuramente si potrebbe fare di pi, ma tutto sommato non ci lamentiamo. un paese turistico? No, non lo mai stato. prevalentemente un paese di passaggio, il punto

di snodo tra Aprica e Tonale. Perch diventi turistico bisogner lavorare ancora molto . Cosa ne pensa della nuova copertura di piazza mercato? Sicuramente una bella struttura, ma a noi commercianti una spesa cos importante, per il mercato, apparsa fuori luogo in questo periodo. Edolo un paese giovane? Direi poco, perch, a parte i residenti, i turisti sono tutti su det. Un aggettivo per descrivere Edolo. Accogliente, come i suoi abitanti.

Simona Grazioli.
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PONTE DI LEGNO
di aLeSSandra ToniZZo

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PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


i con la belPonte di Legno conquista i visitator o centro il caratteristic lezza delle piste da sci e commerciali e storico ricco di numerose attivit a di neve (e di denaartigianali. Qui, in mancanz diventa sempre ro da spendere), lalta stagione che il bel paese sappia pi breve. Ci auguriamo ttare a 360 le rinnovarsi rapidamente per sfru ente dotato. potenzialit di cui naturalm

CarLo aLBini (enoTeCa BaCCaneLLi) Piazzale Europa

Quale problematica si sente di denunciare? Quella relativa alla viabilit, perch con questa strada la zona diventa poco accessibile e spesso la scelta del turista influenzata da questo fattore. Marie LUCHini (oggeTTiSTiCa LUigi BorMeTTi) Piazzale Europa La vostra attivit qui da quarantanni: com cambiato Ponte di Legno? Ultimamente mi sembra che gli autunni siano tutti uguali e che fino a SantAmbrogio non giri molta gente. Let media della popolazione sta aumentando e i gio-

vani sono costretti a spostarsi per trovare lavoro. Credo comunque che questo sia un bene perch mi fa tristezza pensare a un giovane che nato e vissuto sempre qui senza aver fatto esperienze altrove. Qual la vostra clientela tipo? mista, a noi si rivolgono le coppie che amano acquistare oggetti per le loro abitazioni, ma anche i giovani che stanno mettendo su casa. MiCHeLe angeLi (agenZia TeCnoCaSa) Via IV Novembre Com il mercato immobiliare di Ponte di Legno?

Carlo Albini.

I turisti provengono prevalentemente da... I proprietari delle seconde case da Milano, Brescia e Cremona, mentre il turismo alberghiero proveniente per lo pi dallEuropa dellEst. DallEuropa dellEst? Come mai? Quelle di Polonia e Romania sono economie in crescita, di conseguenza gli abitanti di quelle zone attualmente trovano pi appetibile lofferta turistica locale. Sono propensi alla spesa? C chi spende e chi no... Sono i nuovi ricchi e stanno molto attenti alla spesa: sicuramente non spendono quanto inglesi e tedeschi.

Marie Luchini.

Michele Angeli.
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IAGGIO IN PROVINCIA Valcamonica

Diciamo che ultimamente si un po fermato, anche se le richieste per le seconde case sono ancora numerose. La fortuna di questa zona quella di essere una localit dove non manca mai il riciclo di richieste. Chi si rivolge alla vostra agenzia e cosa chiede prevalentemente? Bresciani, milanesi e liguri; la maggior parte sono famiglie con figli che chiedono appartamenti semi-nuovi intorno ai 60-70 mq con almeno due camere. I giovani della zona acquistato casa qui? Non molti, per via dei prezzi elevati. Qui il costo di un bilocale si aggira intorno ai 200mila euro, mentre un trilocale intorno ai 300mila. Con queste richieste, i giovani preferiscono comprare a Vezza dOglio o a Edolo. danieLe riZZi (FerraMenTa riZZi) Corso Trieste Siete molto giovani, da quanti anni avete in gestione il negozio? Le nostre domande a

Dal 1999, anno in cui i lo abbiamo rilevato da nostro padre che lo gestiva dal 1974. Com il turismo questanno? calato per via della crisi, si lavora il 30-40% in meno. Aspettative? Mah, ci aspettiamo che aumentino il numero delle strutture ricettive e i servizi per i turisti. Dovrebbero anche essere ampliato il demanio sciabile e aperte delle strutture che siano competitive e rispondano alle attese di chi viene a Ponte di Legno.

VOCE AI PASSANTI
ester, 53 anni Come vive la sua seconda casa qui? Abito a Milano e Ponte di Legno il luogo ideale per far respirare un po di aria buona ai miei figli. Appena possiamo, scappiamo via dalla citt per rifugiarci in questoasi di pace. Michele 45 anni Cosa vi ha portato a Ponte? Io e mia moglie siamo qui alla ricerca di un appartamento in affitto per la stagione, ma ancora non siamo riusciti a trovare nulla che soddisfacesse le nostre esigenze. Per noi sarebbe la prima volta qui... ce lhanno consigliato degli amici che sono assidui frequentatori della zona. giovanni, 33 anni Ponte di Legno Un paesino incantevole! Non ha nulla da invidiare a Cortina... forse dovrebbero organizzare pi manifestazioni ed eventi durante tutto lanno.

Daniele Rizzi.

MICHELE FAUSTINELLI, PRESIDENTE ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI PONTE DI LEGNO


Com andato il commercio nel 2011 e quali sono le prospettive per il 2012? La situazione abbastanza critica, la crisi si sentita dopo, ma arrivata anche qui. I periodi dafflusso dei turisti sono sempre pi brevi e anche i soggiorni sono sempre pi ristretti. La scorsa estate, il mese di luglio stato in calo, ad agosto abbiamo lavorato bene per due settimane, mentre i weekend di settembre, ottobre e novembre sono andati molto, molto male. Qui c prevalentemente un turismo di seconde case e, a causa della crisi, la gente viene a visitarci molto di meno. Quante strutture alberghiere avete? Circa una decina, oltre a due residence e tre nuovi alberghi. Questo settore si sta muovendo bene, mentre quello delledilizia residenziale quasi saturo. Cosa pensa del turismo provenienMESI 12gennaio 2012

te dallest europa? Da diversi anni ormai c questo tipo di turismo, frutto delle campagne commerciali dellAdamello Ski, la societ che qui promuove la stagione invernale, che sicuramente ha portato un gran numero di presenze sulle piste, ma, trattandosi di un turismo abbastanza povero, a livello di paese non porta molto. Se potesse fare una richiesta alladamello Ski Chiederei di fare delle campagne commerciali rivolte anche a un turismo con pi capacit di spesa, cos che tutti ne possano godere. Cosa pensa delle lungaggini nella chiusura del cantiere di Piazzale europa? I lavori si sarebbero dovuti concludere in due anni, ma oggi ne sono gi trascorsi 5 o 6. Sicuramente la presenza del cantiere ha tolto immagine e visibilit ai negozi vicini oltre ad

aver creato problemi strutturali agli stabili circostanti. In particolare stata trovata una falda acquifera che ha allagato la zona comportando la modifica del progetto iniziale che prevedeva un parcheggio sotterraneo e una zona verde sovrastante adibita allarrivo degli autobus. Ci hanno promesso che questa primavera il cantiere sar terminato... vedremo.

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UBRICA

TU E IL FISCO
di Ferdinando Magnino

iL deCreto saLVa itaLia


e saLVa spesa

resentata la manovra correttiva da 30 miliardi di euro: una manovra che, secondo quanto affermato dal vice ministro Grilli, contiene tagli alla spesa per circa 12 miliardi di euro e, per la differenza, prevede maggiori entrate. Proprio con riferimento alle entrate si registrata la maggiore sorpresa, posto che, a differenza delle anticipazioni circolate nei giorni precedenti, nel testo approvato dal Consiglio dei ministri non stato inserito laumento dellIrpef di 3 punti per i redditi superiori a 75.000 euro, attualmente con aliquota del 43%. Confermati invece gli interventi in materia di immobili, con lanticipazione dellimposta municipale propria (Imu) anche per labitazione principale con unaliquota del 4 per mille, mentre per tutti gli altri immobili laliquota sar del 7,6 per mille. Per lunit immobiliare adibita ad abitazione principale prevista una detrazione di 200 euro fino a concorrenza dellimposta dovuta. Viene anche previsto laumento dei moltiplicatori delle rendite catastali da applicare per la determinazione della base imponibile. Secondo le prime stime, tale aumento determinerebbe una crescita dellimposta pari a circa il 60%. Sempre con riferimento alle entrate sono state introdotte nuove disposizioni per la tassazione delle auto di lusso, delle imbarcazioni e degli aerei. Con specifico riferimento alle auto di lusso, viene prevista unaddizionale erariale della tassa automobilistica, pari a 20

euro per ogni chilowatt di potenza per i veicoli superiore a 170 chilowatt. A ci si aggiunge lampliamento delle ipotesi di applicazione dellimposta di bollo sugli strumenti finanziari, la previsione una tantum con una aliquota dell1,5% a carico dei capitali rientrati in Italia con il cosiddetto scudo fiscale. Laumento dellIva stato al momento rinviato al 1 settembre 2012 e trover applicazione solo a copertura della clausola di salvaguardia prevista dalla delega fiscale. Si tratta di un aumento di 2 punti percentuali che dovrebbe riguardare tanto laliquota ordinaria quanto quella ridotta del 10%. Con riferimento alla lotta allevasione, stata confermata la riduzione del limite alla circolazione del contante e dei titoli al portatore. Tale limite viene portato a 1.000 euro. Inoltre sono state previste disposizioni specificamente volte a ridurre il volume di contante in circolazione, prevedendo, ad esempio, che gli stipendi, le pensioni e gli altri compensi pagati dalla pubblica amministrazione non possono essere pagati con denaro contante. Parte delle nuove entrate stata destinata a finanziare specifici interventi per lo sviluppo. In particolare, viene reintrodotta nel nostro ordinamento fiscale una variante della Dual income tax, disposizione diretta ad incentivare la capitalizzazione delle imprese e delle societ commerciali. LAce (aiuto alla crescita economica), anzich prevedere unaliquota ridot-

ta, consentir di dedurre dal reddito dimpresa un importo corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio. In pratica, quanto investito dallimprenditore o dal socio nellimpresa determina un costo deducibile in proporzione a un rendimento fissato con un provvedimento del Ministero delleconomia e delle finanze. Altra novit riguarda lIRAP; viene ammesso in deduzione nella determinazione del reddito dimpresa lintero importo dellimposta riferibile alle spese per personale dipendente e assimilato. Ultimo grande capitolo della manovra quello delle pensioni: dal 1 gennaio 2012 verr applicato a tutti il metodo contributivo per il calcolo delle pensioni di anzianit future. Viene poi previsto un sistema flessibile per let di pensionamento, che viene elevata a 62 anni per le donne con una fascia di uscita flessibile incentivata fino a 70 anni; per gli uomini viene prevista una fascia di flessibilit tra i 66 e i 70 anni. Insomma, tante novit, antipatiche, per recuperare 20 miliardi. In Italia la spesa pubblica cuba circa 700 miliardi di euro, risparmiare il 3% (ho scritto 3, non 30!) farebbe risparmiare 20 miliardi. Risultato uguale alla manovra del governo Monti, senza doverli andare a prendere (compito spesso non facile), semplicemente tenendoli in tasca. Provate a pensare a casa vostra o alle vostre aziende, sarebbe cos difficile risparmiare il 3%? Per il nostro Stato non nemmeno pensabile.

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UBRICA

POLITICA E SOCIET
di enriCo MaTTinZoLi

modernit e

deCadenZa

artista e Maestro Bonometti vive e lavora a Gussago e molto probabilmente una di quelle figure pi conosciute in Europa e negli Stati Uniti che nel suo stesso territorio. Qualche settimana fa visitando una sua mostra del ferro battuto ho avuto la dimostrazione di quanto anche attraverso larte si manifestino i segni di decadenza della modernit. Le opere di Bonometti plasmate dal fuoco e dalla sapiente mano dellartista parlano senza necessit di essere spiegate. Laura, ovvero quella sovrapposizione di sapere che si deposita nelloggetto facendogli acquisire unanima, la manifestazione di eternit che la contraddistingue e la rende unica. Guardandoci intorno e osservando senza un particolare occhio critico gli oggetti che ci circondano nel quotidiano, anche nel mondo dellarte, risulta evidente quanto laura sia sempre pi lelemento mancante, proprio perch gli oggetti sono trattati come merce e oggetto di scambio. Tanto nellarte come nella societ si passati nella quasi totale indifferenza dalla Bottega del Verrocchio, dove il giovane Da Vinci muoveva i primi passi, a una produzione industrializzata di oggetti. Risulta quindi naturale che, in una societ in cui limmagine appiattisce la parola, ma soprattutto i contenuti, e lessere lascia posto allavere e allapparire, non ci sia posto per la riflessione e per il gusto del bello.

Il passaggio dalla societ tradizionale e al suo spirito soggettivo alla razionalit tecnica e allo spirito oggettivo porta inesorabilmente al dissolvimento dei vincoli di appartenenza, alla conseguente standardizzazione dellindividuo, al trionfo delleffimero e del banale. Arte e societ, quindi, vivono la loro decadenza, quasi come la parola comunit, nel senso di bene comune, che suona sempre pi vuota e priva di contenuti. Il tracollo del pensiero, dellazione di lungo periodo, lindebolimento delle strutture sociali, che riducono i progetti a breve termine, sono una costante alla quale sembra ci si debba inesorabilmente rassegnare. Sviluppo fine a se stesso, dunque, in cui luomo ha sempre meno un ruolo da protagonista, e in cui il sopravvento delleconomia monetaria rende impersonali anche i rapporti. Sono consapevole che la modernit equivale a complessit e che non vi sia ununica ricetta che possa far invertire la tendenza, tanto pi se si pensa che problemi locali non possono pi essere affrontati solo a livello locale ma esigono soluzioni globali, si pensi ad esempio ai problemi dellimmigrazione, della povert, della carenza idrica, dellinquinamento atmosferico, della crescente disuguaglianza. Ripartire quindi da un nuovo capitale sociale che sappia superare lattuale situazione di degrado e decadenza, e possa, attraverso la cooperazione sociale, la partecipazione inclusiva e una rete

di fiducia e valori, ricreare le condizioni di un nuovo e ritrovato rapporto sociale in cui il carattere etico e morale dellesistenza sappia ricostruire e valorizzare i legami tipici della comunit. Far rivivere, quindi, come nelle opere di Bonometti, laura perduta nella modernit ritrovando il senso di comunit.

Alessandro Fei del Barbiere, La bottega dellorefice, 1570 circa, olio su tavola, Firenze, Palazzo Vecchio, Studiolo.

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P
a2a: goVernanCe dUaLe e ConSULenTi iL BiVio di MonTi
In meno di un mese, il neo premier Monti ha dovuto fare quello che nessuno, prima di lui, aveva avuto la forza, il coraggio o la capacit di fare. Era un atto dovuto, come lui stesso lo ha definito, per gli impegni con lEuropa; lo ha assolto e glie ne va riconosciuto il merito. Ora siamo alla fase del cresci-Italia, e qui Monti chiamato alla rifondazione del paese, al progetto di rilancio, di ricostruzione, anche morale. Ce la pu fare, con i conti ormai in sicurezza, ed auspicabile che ce la faccia, anche se non sar facile e se ci vorr tempo, dopo lustri di incrostazioni. Ha gi indicato tre filoni importanti di azione per gennaio: liberalizzazioni, concorrenza e mercato del lavoro. Benissimo! Non ci si pu far bloccare da 18.000 farmacisti, la concorrenza ingrediente imprescindibile dello sviluppo, il mercato del lavoro richiede interventi su pi fronti, compreso il precariato, che non pu essere a vita. rimasta stranamente in ombra, speriamo solo per ora, la lotta allevasione fiscale, vero e proprio delitto contro la comunit nazionale. Per la crescita serviranno soldi, tanti soldi, che vanno cercati anzitutto nellarea dellevasione, dove sfuggono al fisco, ogni anno, almeno 120 miliardi di euro di A2A, in cui confluita la bresciana Asm, bruciando fior di liquidit, portata in dote alla indebitata Aem milanese, aveva scelto la governance duale, e cio due consigli, uno di Gestione e uno di Controllo, presieduto, questultimo, da un bresciano. Com noto, e come sanno molto bene gli azionisti, A2A ha conti non brillanti, per usare un eufemismo. Vorremmo rivolgere due domande ai tanti componenti del consiglio di Gestione e del consiglio di Controllo, sperando che qualcuno, magari bresciano, voglia rispondere: vero che i dipendenti di A2A sono circa 12.000? vero che,

OsT-IT

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Pelo e
di iMManU
immanuel

eL

@dodicimesi.com

nonostante questo esercito di dipendenti, A2A ha speso in un anno 65 milioni di euro (sic) in consulenze?

Lo Zio di Bonanni
Quello che ha fatto Monti lo avrebbe fatto anche mio zio, ha detto Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, riferendosi alla manovra varata da Monti. Mi ha colpito molto un commento di un anziano operaio di Mirafiori, che ha detto: quello che ha fatto Bonanni non lo avrebbe fatto neanche il suo nipotino. per i recidivi. Questa la sfida vera, risolutiva, perch la vessazione di chi le tasse le paga gi non porta lontano, e labbattimento della mostruosa evasione italiana un obbligo di civilt. Monti un uomo di civilt, lo ha gi dimostrato non piegandosi ai potenti del mondo, ed anche un uomo di chiara visione. Tocca a lui scegliere tempi e modi, e dovr farlo da tecnico prestato alla politica, non da tecnico che impara a fare politica. Se lo facesse, lui si perderebbe, in mezzo a tanti teatranti di professione, e lItalia perderebbe quella che probabilmente la sua ultima chance.
MESI 12gennaio 2012

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tasse. Se la si combattesse seriamente, anche soltanto dimezzandola, cio avvicinandola al livello medio europeo, Monti avrebbe ogni anno 60 miliardi di euro a disposizione, vale a dire pi di due manovre lacrime e sangue, con cui finanziare nuovi investimenti e ridurre la piaga del debito pubblico. Vorr farlo? E sapr farlo con strumenti nuovi? Non con le solite multe, che gli evasori non temono, ma con deterrenti terribili, come le confische, linterdizione dalle arti, dai mestieri e delle professioni, le amministrazioni giudiziali delle attivit fraudolente, prima temporanee e poi definitive,

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OsT-IT

aeroPorTo di MonTiCHiari: Si VoLa neLLe nUVoLe


Sembrava fatta, ma Penelope ha disfatto la tela, ancora una volta. Questa volta, le poste del bilancio della Catullo di Verona, la societ che possiede la maggioranza assoluta del DAnnunzio di Montichiari e che ne avr la gestione per i prossimi 40 anni, salvo sorprese, dopo la resa dei bresciani sono ancora pi allarmanti. Dopo un lungo lavoro, durato un paio danni, era stata annunciato laccordo, secondo il quale, in sostanza, Brescia avrebbe preso il 25% del Catullo di Verona, pagando una ventina di milioni di euro, ed avrebbe avuto la gestione del DAnnunzio. Ma il bilancio del Catullo, secondo i dati resi noti a fine novembre, evidenzierebbe un indebitamento di una ottantina di milioni di euro. In sostanza, i bresciani spenderebbero una ventina di milioni di euro per comperare una ventina di milioni di debiti! E cos, tutto sembra tornato in alto mare. Sembrerebbe incredibile, ma pare proprio che sia cos. E cio, che il debito cera allinsaputa dei bresciani! Ma di che cosa hanno parlato i bresciani con i veronesi per due anni? Non avevano mai pensato di guardare i bilanci? Roba de mia cridga verrebbe da dire, brescianamente. Intanto a Montichiari vola solo la posta, per il resto, per ora, si vola solo nelle nuvole. nuova edizione de La comunicazione persuasiva, con una parte dedicata alla comunicazione femminile, e il volume Donne e scienza 2010. Grazie alla sua ampia competenza nellambito dellistruzione pubblica, chiamata ad assumere un ruolo importante in quella che promette di essere una scuola privata di eccellenza, che rappresenta la scelta strategica dellAssociazione industriale bresciana.

PieTaS UMana e gogna MediaTiCa


Umberto Quadrini, ha invocato pietas umana per Franco Nicoli Cristiani, e ha deprecato la gogna mediatica che condanna prima dei giudici. Con tutto il rispetto, avrebbe fatto meglio a tacere. La pietas umana dovrebbe essere riservata alle vedove con pensione di reversibilit di 800 euro al mese, sulla quale lo stato preleva 80 euro di Irpef, e i Comuni prelevano lIci e la tassa sui rifiuti. Vedove spesso anziane, che devono pagare laffitto, il riscaldamento, il pane, il latte, gli unguenti e le bende per le piaghe che la mutua non passa. O meglio, non passa pi, perch lo stato in crisi, e chi ha rubato ha fatto la sua parte per mettercelo. Quanto alla gogna mediatica, poi, Umberto Quadrini, persona di grande intelligenza e di indubbio fiuto politico, che lhanno portato al vertice dellUdc, che vive tra la gente e nella politica, questa doveva proprio risparmiarsela e risparmiarcela. Provi a fermare cento bresciani, a caso, per la strada, di tutte le categorie, giovani, pensionati, disoccupati, operai, anche non cavatori, casalinghe, impiegati, anche non della Regione o della Provincia, imprenditori, se vorranno rispondere. Forse, gi a met della fatica, si convincerebbe che la gogna mediatica unaltra cosa, e che la pietas umana un concetto alto, nobile, di valore assoluto, da preservare per le cause degne.

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TAMPERE OSLO
(TORP)

LiCeo inTernaZionaLe aiB: arriVa iL direTTore


Barbara Ongaro la locomotiva del liceo internazionale dellAib, presentata dal presidente Giancarlo Dallera. Laureata con il massimo dei voti, docente di storia e filosofia, e anche di psicologia e scienze sociali, fa parte, tra laltro, dello staff del direttore dellUfficio scolastico regionale per la Lombardia, dove coordina le attivit formative rivolte ai dirigenti e al personale amministrativo. Tra le sue specializzazioni, si legge sul web nel suo curriculum, valorizza la relazione e la gestione del ruolo educativo che entra in gioco nel rapporto con chiunque desideri un confronto mirato ad accrescere lunicit che in ognuno di noi. Ha di recente pubblicato la

OSLO (RYGGE) STOCCOLMA GTEBORG

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RIGA AMBURGO BERLINO POZNAN LODZ BRESLAVIA CRACOVIA

VILNIUS

EINDHOVEN BRUXELLES PARIGI


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SANTIAGO SANTANDER VALLADOLID PORTO SARAGOZZA MADRID SIVIGLIA MALAGA LANZAROTE TANGERI TRAPANI FEZ REUS BARCELLONA
(EL PRAT)

LOURDES MARSIGLIA

MILANO
ROMA ALGHERO PESCARA BARI BRINDISI LAMEZIA PALERMO

CONSTANZA

(BARCELLONA)

VALENCIA ALICANTE IBIZA PALMA

SALONICCO VOLOS KOS RODI

CAGLIARI

aiB, naTaLe a CaSa indUSTria


Bellissima iniziativa di Francesco Franceschetti, presidente dei piccoli industriali dellAib, in occasione del Natale. La cena del 13 dicembre, infatti, si svolta, su sua iniziativa,
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TENERIFE

FUERTEVENTURA MARRAKESH

presso la Fondazione Casa Industria, e il ricavato della serata stato devoluto alla Fondazione, per lallestimento di tre stanze attrezzate per i malati di Sla o in stato vegetativo.

Un esempio concreto di sensibilit e di solidariet con i deboli, che merita segnalazione, con la speranza che da un buon seme possano germogliare molti frutti.

GRAN CANARIA

CHANIA

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UBRICA

BRAINSTORM
di STeFano anZUineLLi

oriente e

sUrreaLismo

na mostra su Salvador Dal merita unambientazione tanto surreale quanto la sua opera. E il Museo delle Arti e delle Scienze di Singapore bello come lincontro fortuito su un tavolo di dissezione di una macchina da cucire e di un ombrello, per parafrasare Isidore Ducasse, Comte de Lautramont, lo scrittore che con i suoi Canti di Maldoror influenzer i Surrealisti. La struttura architettonica del museo ispirata a un fior di loto che galleggia sullacqua e incarna la giustapposizione di due realt distanti, una nuova, spesso illogica verit che Andr Breton riteneva essere lessenza del surrealismo: la solida struttura di un solenne edificio pu essere vista come un fiore delicato. Il museo stato progettato da Moshe Safdie, architetto di fama mondiale, urbanista, educatore, intellettuale e scrittore, nato nel 1938 a Haifa, in Israele, ma da anni stabilitosi a Boston. Il suo

stile ispirato a curve marcate, disegni geometrici, finestre, aperture e ampi spazi come per la Vancouver Library Square, la Cappella della Harvard Business School e il Kauffman Center di Kansas City. Salendo allinterno del museo, le forme esterne, le dieci dita o petali, tutti di dimensioni differenti che si ammirano dallesterno, costituiscono gli spazi espositivi che sono tutti di forme e inclinazioni diverse. Ogni sala quindi unica e la metafora del fior di loto diviene unimpressionante e al contempo accogliente struttura per le opere visionarie di Dal, che vengono installate e disposte in una reale prospettiva onirica. La ragione dessere del museo dimostrare che il processo alla base della produzione artistica e dello studio delle scienze il medesimo o comunque molto simile. Il direttore del museo, Tom Zaller, 38enne americano di Atlanta, lo descrive come uno spazio di convergenza tra arte e scienza: gallerie illuminate da luce naturale che fluisce allinterno dalle estremit delle dita. Il tetto consente allacqua di essere incanalata al centro della struttura, nella parte inferiore delledificio, per venire poi riciclata. I principi fondanti la realizzazione di questa opera architettonica sono curiosit, ispirazione ed espressione. Sono, se ci pensiamo, gli stessi principi ispiratori di Leonardo da Vinci e delle sue invenzioni e opere, alle quali tutta lessenza del museo fortemente indebitata. Si cerca di

ricreare il processo creativo, di collegare il pubblico allopera darte tramite un legame emotivo ed emozionale e ci si realizza raccontando storie. Le sezioni della mostra Dal, Mind of a Genius sono Femminilit e Sensualit, Religione e Mitologia e Sogni e Fantasia e sono state realizzate grazie alla collezione privata Benjamin Levi e alla Stratton Foundation. Il percorso tematico cerca di mettere in luce le origini delle influenze di Dal e di decodificare il significato nascosto dei simboli nella sua opera. Compito che si riesce a realizzare solo attraverso la conoscenza e lesplorazione combinata di arti e scienze.

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in.studio+partners 15906 12.11

ENdENZE

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in collaborazione con

associazione italiana agricoltura biologica lombardia

spaZi e idee in ComUne


aperto il primo luogo bresciano di co-working, dedicato a web e comunicazione. Una sorta di ufficio low-cost, con 56 postazioni attive, dove poter condividere con altri idee e progetti innovativi.

taLent Garden
un giardino ben riuscito, un vero e proprio ecosistema. Questo vogliamo fare di talent garden, in acronimo: Tag. In concreto si tratta di uno spazio arioso, un ufficio si direbbe se non fosse che la parola un po fuori luogo per questo posto, sbocciato tra gli alti palazzi di Brescia Due, arredato in maniera giovane e artistica, con una farandola di colori, scrivanie e mobili che danno allegria. Una sede dove tra mobili ecocompatibili e scrivanie in cartone si trovano chaiselongues, il mega schermo con Xbox e anche il biliardino per una partita di calcio balilla, perch latmosfera lavorativa non pu non avere elementi che possano stimolare la condivisione e la creativit. Il must mescolare il momento di lavoro con quello di svago, passare dalle intense ore chini sulla tastiera alla pausa in cui ci si cucina una pasta da condividere con chi ti siede accanto e che magari ti passa la ricetta di un sugo che ancora non conoscevi. A Talent Garden benvenuto chiunque abbia unidea da sviluppare, un progetto da costruire e per questo trarre ispirazione dai vicini di desk: ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, si pu andare in via Cipro e sedersi in una delle 56 postazioni di lavoro, collegate a internet, e sviluppare il proprio talento. Lidea quella di partire dagli start up, valorizzarli, far diventare azienda una semplice intuizione, senza barriere iniziali, come invece accade in qualunque altro settore spiega Davide Dattoli, giovanissimo ideatore di Talent Garden. Con il sorriso fresco di chi ha appena varcato la soglia dei ventanni, Davide ha sempre avuto la passione per questo settore e un paio di anni fa ha avuto lispirazione che oggi divenuta realt. Linaugurazione del primo dicembre stata un successo oltre ogni pi rosea aspettativa: alla premire sono passate centinaia di persone, giovani con la passione del web, imprenditori che hanno capito che da questo settore pu arrivare la fonte di reddito per il prossimo

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ntrando a Talent Garden si ha subito la sensazione di essere capitati in un posto idilliaco, che allontana dalla nostra citt il luogo comune che la vuole allantica, poco incline ad andare oltre la polenta e osei. A Brescia dal primo dicembre c uno spazio, aperto in via Cipro 66, di cui proprio si sentiva la mancanza: un open space grandissimo, coloratissimo, e decisamente bello. Dove i vuoti si alternano a linee in movimento e atmosfere frizzanti, gi piene di idee ma dove c ancora tanto spazio per le proposte artistiche, ludiche e innovative. Un ecosistema dove menti brillanti si sfidano e si contaminano si legge nella presentazione online . In un giardino le varie piante germogliano e crescono tutte insieme creando un ambiente meraviglioso, dove tutti gli elementi collaborano e competono allo stesso tempo, e si contaminano lun laltro facendo, di

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ENdENZE
La Commissione Consultiva Imposte Indirette dellOrdine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia

futuro, curiosi e giovani bresciani che non hanno un posto dove poter lavorare in rete con tranquillit. Con altri due soci, Enrico Ballerini e Gianfausto Ferrari, Dattoli cercher di fare germogliare le potenzialit del talent garden, raggiungendo il mondo imprenditoriale bresciano. Proponendo applicazioni per il web, strategie di comunicazione, web design, editoria e tante attivit che non sono virtuali, poich potenziali generatori di posti di lavoro. Nel bel giardino di via Cipro si possono incrociare giovani e meno giovani: filmaker, web marketer, web designer, creativi di ogni specie, tutti l con la loro idea da far crescere, nella feconda condivisione delle idee. Praticamente possibile prenotare il proprio desk mensilmente, al costo di 250 euro, incluse spese generali, segreteria, reception. Ma sono possibili soluzioni diverse, per soddisfare e personalizzare le esigenze.

in 54 ore. Tra i vincitori c stato il team del progetto MioQuartiere.it, che si aggiudicato il secondo posto e tre mesi di postazione gratuita a Talent Garden. Un progetto nato dal bisogno concreto di orientarmi nel nuovo quartiere dove mi sono trasferito racconta Francesco Zambelli, founder del team che include un programmatore, due web marketer e un grafico; tutte persone tra i trenta e i quarantanni di et . Non conoscevo nulla e avevo bisogno delle informazioni basilari, da dove comprare il pane a dove portare il cane per i suoi bisogni. Cose banali ma essenziali. Sarebbe stato utile trovare queste informazioni sul web e quindi ho pensato a un social network di quartiere, che crei incontri e reti di auto-aiuto. Un ambiente virtuale inventato per aiutarci a risolvere i piccoli problemi quotidiani, utilizzando le risorse che sono l, appena fuori dalla nostra porta. In pratica si trattato di creare

(Commissione Consultiva Imposte Indirette: Paolo Vavassori, Claudia Contessa, Stefano Begni, Emma Cancarini, Elena Conti, Laura Mazzolari,Andrea Nolli, Sara Rebuschi, Fausto Ernesto Sala, Cinzia Simioni, Andrea Soldera, Annarita Zola)

Organizza il Convegno

piattaforma che si basa sul concetto di fan di una pagina Facebook. Ma in unottica che si contrappone a Facebook, che nato per favorire i contatti tra persone lontane e aiutare a ritrovare gli amici di un tempo, mentre MioQuartiere vuole dare la possibilit di stringere nuove relazioni con chi vive nella casa accanto. Ma non solo. Vogliamo anche colmare un vuoto continua Zambelli poich noi possiamo anche sopperire al deficit di servizi che le amministrazioni hanno sospeso. Il nostro social network pu diventare un supporto per creare reti sociali, dando ad esempio voce ai gruppi di acquisto solidale o a iniziative come il portierato sociale. SaVe THe MoM Oltre a MioQuartiere a Talent Garden sono gi operativi altri progetti, come Save the mom, che cerca di conciliare lessere mamma con lessere lavoratrice, offrendosi come strumento per razionalizzare la gestione del tempo. Nato dalle esigenze di una mamma, Save the mom una specie di family network al servizio delle mamme e delle famiglie. Unaltra interessante realt quella di Stylaz: due fotografi bresciani, dal 2008, si sono uniti e specializzati in ritratti e ora pubblicano su numerosi magazine, dopo aver ricevuto il prestigioso riconoscimento del Graphis 100 Best in Photography 2011 Gold Award. Insomma, nato da poco, Talent Garden gi un attivo ecosistema dove menti brillanti e creative, piene di entusiasmo e di passione, di coraggio e di fantasia, si ritrovano per sfidarsi e collaborare, confrontarsi e contaminarsi. Un campo in cui Brescia pu dimostrarsi un trampolino di lancio, candidandosi a diventare un crocevia del web italiano.

I poterI dI IndagIne della guardIa dI FInanza e dellagenzIa delle entrate alla luce deI nuovI strumentI dI accertamento. modalIt dI conduzIone delle attIvIt dI verIFIca con esperIenze maturate sul campo, analIsI dI casI pratIcI e novIt FIscalI per lanno 2012.

Venerd 20 Gennaio 2012 ore 14,00 - 19,30 Villa Fenaroli Rezzato - Brescia
14,00 14,30 15,15 16,00 16,30 17,15 18,00 Saluto e introduzione a cura di

Dott. Antonio Passantino Dott. Antonino Lucido

Presidente dellOrdine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia Direttore Provinciale dellAgenzia delle Entrate di Brescia Contrasto allevasione, le novit 2012. Tax compliance e tax gap. La D.P. di Brescia: organizzazione interna e competenze. Dialogare con il Fisco si pu: gli istituti deflattivi del contenzioso Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Brescia Il ruolo della Guardia di Finanza a salvaguardia della libert e della sicurezza economico finanziaria. Lassetto organizzativo della Guardia di Finanza in provincia di Brescia. Le competenze dei Reparti della provincia di Brescia nel settore della tutela della entrate e della spesa pubblica. Coffee break

Colonnello Dott. Bonifacio Bertetti

Capo Ufficio Controlli Direzione Provinciale dellAgenzia delle Entrate di Brescia Le strategie dellAgenzia delle Entrate nella scelta dei contribuenti da sottoporre a controllo. Mappatura del territorio con riferimento al territorio bresciano. Tipologie di verifiche. Modalit di conduzione delle verifiche. Comandante del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia Criteri di selezione dei contribuenti da controllare e utilit delle segnalazioni per operazioni finanziarie sospette. Spunti di riflessione sui rapporti tra diritti del contribuente ed attivit di verifica. Alcune esperienze maturate sul campo: casi di esterovestizione, indebita deduzione di costi relativi a transazioni con imprese localizzate in Paesi a fiscalit privilegiata, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo. Docente Universit di Pavia, Corso Superiore di Polizia Tributaria, Scuola Superiore Economia e Finanze. Le novit fiscali per il 2012. Nuove modalit di accertamento e repressione delle violazioni. Modifiche al contenzioso tributario. Considerazioni conclusive. Dibattito e quesiti ai relatori. Chiusura lavori

Dott.ssa Angela Romana Cannizzaro

Tenente Colonnello Dott. Paolo Compagnone

MioQUarTiere.iT Una tappa importante stato lo start up weekend, una due giorni organizzata a fine ottobre al Castello Malvezzi, a Mompiano: si trattato di una delle maggiori iniziative al mondo di startup competition, che in Italia ha gi visto le prime edizioni a Venezia, Milano, Roma e Torino. stato il punto dincontro per coloro che sognano di realizzare una propria idea dimpresa e condividere idee innovative nellambito digitale; si sono messi in gioco tantissimi talenti, accettando la sfida di impostare unazienda
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un sito internet che abbia una bacheca dove il fornaio mette in rete la produzione giornaliera, la pizzeria il menu, segnalazioni gratuite offrano un servizio contina Zambelli soprattutto ai piccoli esercenti del quartiere ma anche alle famiglie, che possono cos risparmiare tempo, darsi una mano per le incombenze quotidiane ma non solo. C anche lopportunit per le aziende e le realt commerciali che lo desiderano, di farsi pubblicit in modo pi strutturato e costante, con servizi aggiuntivi offerti dal team di MioQuartiere sulla base di una

Dott. Raffaele Rizzardi

18,50 19,30

La partecipazione allevento gratuita e dar diritto allacquisizione di 6 crediti formativi professionali, agli iscritti allAlbo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Coordinatori: Dott.ssa Claudia Contessa Dott. Paolo Vavassori

Coordinatore della Commissione Consultiva Imposte Indirette dellOrdine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia Delegato del Consiglio alla Commissione Consultiva Imposte Indirette dellOrdine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia

Sede del Convegno: Villa Fenaroli Palace Hotel Via Mazzini, 14 25086 Rezzato Brescia Telefono +39 030 2793223 Autostrada: A4 Milano/Venezia, uscita Brescia est

ONdAGGIO

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WWW.BsneWs.it Casa, soGno o son desto?

a casa resta un sogno per molti bresciani. E la maggior parte non sceglierebbe di investire i propri risparmi in una ridente villetta a schiera di periferia o in una piacevole sistemazione al lago, bens in un grande appartamento possibilmente con terrazzo nel centro storico della citt. A delineare questo quadro il sondaggio pubblicato dal quotidiano online BsNews.it nel mese di dicembre. Cinque domande a cui hanno risposto complessivamente mille persone. I ri-

sultati non hanno valore scientifico, doveroso precisarlo, ma forniscono comunque alcuni spunti significativi su come la pensano in materia i lettori del sito. Ad esempio i numeri indicano in maniera piuttosto chiara che ancora per un po di tempo la casa rimarr confinata allambito onirico per molti. Colpa delle banche o della crisi economica? Quasi certamente s, a leggere le risposte pi gettonate. Ma anche del fatto che tanti, sentendo odore daffare, preferiscono aspettare che

chi vende abbassi i prezzi. Perch se per la maggioranza delle persone la parola casa sinonimo di ambiente di vita, sono in molti a considerarla soprattutto un investimento. Il mattone, infatti, per i bresciani anche un modo per mettere i propri risparmi in qualcosa di solido, tanto pi in un momento in cui i mercati oscillano in maniera vertiginosa. E non bastano il ritorno dellIci e la prospettiva di tasse sempre pi alte a scoraggiare i potenziali compratori.

VuOI cOMPrare casa?


Alla domanda quasi un quarto dei lettori di BsNews.it (il 23,7%) ha risposto che meglio vivere in affitto. La maggioranza dei bresciani la pensa diversamente. Ma molti rimanderanno comunque lacquisto dellabitazione. Il motivo di questo temporeggiare? Il 27,9% dice di voler aspettare perch convinto del fatto che i prezzi delle case siano destinati a calare ulteriormente nei
S, ma non mi concedono il mutuo. S, ma non posso permettermelo. S, ma preferisco aspettare a causa dellincertezza economica dovuta alla crisi. S, ma preferisco aspettare che si abbassino i prezzi.

prossimi mesi. Mentre il 19% dichiara che vorrebbe compiere lacquisto, ma molto semplicemente in questo momento non pu permetterselo. L11,2%, ancora, spiega di essere bloccato dal fatto che le banche non gli concedono il mutuo. Infine c un 18,1% di prudenti che tira in ballo la crisi, giustificando il rinvio con lincertezza dovuta alla congiuntura economica.
No, meglio andare in affitto.

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Per QuaLe MOtIVO VuOI cOMPrare casa?


I due terzi dei lettori di BsNews.it spiegano di voler compare casa per un motivo molto banale: viverci. Ma significativo che il 33,9% dichiari di considerare lacquisto della casa un investimento. Il dato si giustifica verosimilmente con il fatto che molPer investimento.

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ti, per i propri risparmi, preferiscono la solidit del mattone alla volatilit della finanza, ma anche tanto pi alla luce del boom edilizio degli ultimi anni con le maggiori possibilit di trovare un affare in tempi di crisi.
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DI che DIMeNsIONI La VOrrestI?


Uno dei motivi principali per cui si cambia casa quello di guadagnare spazio. Il 44,1% dei lettori, infatti, spiega di voler comprare unabitazione pi grande dellattuale. Mentre il 35,6% si accontenta dello stesso spazio in cui vive oggi, basando dunque la propria scelta su ragioni diverse dalla metratura (ad esempio la volont di cambiare
Come lattuale. Pi grande dellattuale.

quartiere o Comune, oppure pi semplicemente con la decisione di passare dallaffitto al mutuo). Vi per un 20,3% che andrebbe a vivere in una casa pi piccola. In questo dato rientrano coloro che vogliono risparmiare o cambiare casa per rinnovate esigenze di vita (anziani soli, genitori senza pi figli e via dicendo).
Pi piccola dellattuale.

DOVe La cOMPrerestI?
Il 28,7% dei lettori di BsNews.it spiega che vorrebbe comprare casa in un centro storico. Ma la casetta al lago o in montagna soprattutto per chi vuole fare un investimento rimane un sogno intramontabile (23,5%). Terza piazza della classifica, quasi alla pari, per la citt (19,8%) e la campagna (19,4%). Mentre soltanto l8,6% dichiara di preferire ad ogni altra zona la periferia. Un dato, questultimo, che non stupisce.

Centro Storico.

Citt.

Periferia.

Campagna.

Lago/Montagna.

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Il giardino non indispensabile. O meglio: ci si pu rinunciare se questo significa risparmiare qualche migliaio di euro. Questo sembrano dire i lettori del sito quando affermano di preferire un appartamento (47,5%) a una villetta a schiera (38,6%). Anche se di certo vi anche
Appartamento. Villetta a schiera.

una quota chi preferisce un comodo terrazzo/balcone a un impegnativo e costoso appezzamento verde. Un 11,3% punta pi in alto, dichiarando di voler comperare una vera e propria villa. Mentre il 2,7% pensa a soluzioni pi originali (cascine, loft e via dicendo).
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ULTURA

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nonno ermanno
il regista ermanno olmi a Brescia per la proiezione del suo ultimo film il villaggio di cartone.
di BrUno ForZa

La LeZione di

la nuvola dellIC T. oggi a Brescia.


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ond, btp, spread, ftse mib. Un tempo parole del genere apparivano solamente nei fumetti per conferire un impatto sonoro coinvolgente alle immagini cartacee. Oggi fanno parte di una quotidianit resa incerta e traballante dalla mannaia della crisi economica e politica che ha travolto unItalia che per risorgere si affidata a un governo tecnico. Baster? E se la crisi fosse nelle menti, nei ritmi, nellincapacit di guardare al futuro? E se i termini strettamente economici dovessero trovare il supporto di concetti apparentemente fuori tema come pensiero, amore, cultura? Il dubbio sorge spontaneo dopo lincontro con Ermanno Olmi, ospite del cinema Eden, gremito come non mai in una serata di fine novembre che ha fatto da preludio alla proiezione del suo ultimo film: Il villaggio di cartone. stato un incontro tra un giovane ottantenne e una moltitudine di bresciani, ma sembrava di

essere in quattro gatti seduti accanto al camino ad ascoltare in religioso silenzio i racconti del nonno. raLLenTare Per riCoMinCiare a Correre O noi cambiamo il corso impresso alla storia o sar la storia a cambiare noi. Nella frase finale del film di Olmi c lestrema sintesi del suo pensiero: Se osserviamo ci che sta accadendo motivi per inquietarci ce ne sarebbero molti ha esordito il regista perch non siamo pi sullorlo della catastrofe, ma dentro la catastrofe e quello che accadr non possiamo ancora inquadrarlo nella sua reale identit. Il problema che non abbiamo ancora un progetto per quando ne saremo usciti. Questo dovrebbe essere un momento in cui rallentare per comprendere a fondo il nostro presente e capire quale strada imboccare. Senza un cambiamento dello stile di vita la fase critica rischia di diventare una tragedia. Se invece, pur malati, metteremo in atto un nuovo comportamento, potremo

guarire e ricominciare con lentusiasmo di chi ha capito la lezione e desidera che il mondo non sia pi quello di prima. Il maestro parla con la lentezza e la chiarezza di un narratore e il suo sguardo si posa spesso sui giovani presenti in sala, esortati ed essere il motore del cambiamento: La realt di oggi non vi consente pi di proiettarvi nel domani con il vostro disegno di vita. C un disagio evidente, ma le proteste non bastano. Dovete diventare protagonisti del futuro. Serve un salto in avanti e bisogna farlo innanzitutto con la mente. Rallentiamo i nostri tempi e troviamo lo spazio per pensare. LaCCogLienTe ViLLaggio di CarTone La cronaca al servizio del cinema, come accadeva con lapologo e nel teatro greco. Nel suo ultimo capolavoro Olmi si affidato alla penna della storia contemporanea: Lintento di questo film quello di raccontare una vicenda non realistica, ma che fosse una rappre-

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ULTURA

sentazione della realt. Ci che accade nel mondo una drammaturgia che nessuno scrittore pu eguagliare. Ges Cristo faceva proprio questo con le parabole, in cui, alludendo alla quotidianit conosciuta da tutti, traeva conclusioni per linsegnamento. A un anno di distanza dai fatti della gru e a pochi metri da piazzale Cesare Battisti, Ermanno Olmi spiega il suo concetto di accoglienza, tema centrale del film: La Serenissima sempre stata una terra di grande civilt. Venezia nel 500 era la capitale del mondo. Chi contribuiva alla sua crescita era accolto come un fratello e aveva la possibilit di raggiungere le alte vette delle responsabilit istituzionali. Dico questo per affermare che queste zone sono state un esempio altissimo di come lumanit dovrebbe guardare al futuro. Brescia ha nelle sue radici un esempio grandioso. Laccoglienza non soltanto un atto di generosit, paradossalmente anche un atto di

Laccoglienza non solo un atto di generosit, paradossalmente anche un atto di convenienza perch la diversit trasmette cultura
convenienza perch la diversit veicola cultura. Accoglienza come dovere e convenienza, dunque, ma anche come snodo cruciale nella lotta tra il bene e il male: Anni fa Indro Montanelli che non era credente disse che la rivoluzione cristiana stata lunica vera rivoluzione compiuta dallumanit perch ha introdotto nelluomo il concetto di bene e male. Il bene vale pi della fede, che qualcosa di intimo e spirituale. sapere che il tuo comportamento pu procurare sollievo o sofferenza agli altri. In nome di quale fede? Qualunque, purch il bene sia autentico. Lautore de LAlbero degli zoccoli sottoscrive laffermazione del presidente Napolitano in merito al diritto di cittadinanza dei figli di immigrati nati in Italia: Mi domando come sia possibile che ci sia qualcuno capace di affermare che bambini nati in Italia non possono essere italiani. Questa una delle battaglie che bisogna combattere. Ogni uomo che viene al mondo motivo di gioia per tutti. Vi auguro una Brescia piena di bambini di tutti i colori. LaMore non Ha eT La conversazione con nonno Ermanno viva, accesa, profonda. Diventa familiare quando il regista sterza con morbidezza sulle tematiche del cuore rievocando uno straordinario collega: Poco prima di morire Fellini ricevette la visita di Enzo Biagi e gli sussurr nellorecchio: Ah, se mi potessi innamorare ancora una volta. A 80 anni scopri che i motivi per innamorarsi sono moltissimi.

La scheDa
Ermanno Olmi nasce a Bergamo il 24 luglio 1931. Oggi pu essere considerato a tutti gli effetti uno dei pi grandi maestri di sempre del cinema italiano: regista, sceneggiatore, montatore, direttore della fotografia, produttore cinematografico e scenografo. Il suo capolavoro, Lalbero degli zoccoli (1978), si aggiudica la Palma doro al Festival di Cannes e il premio Csar per il miglior film straniero, oltre al Nastro dArgento e al David di Donatello. I suoi film di maggior successo: 1962: Il posto 1 David di Donatello. 1987: Lunga vita alla signora! Leone dargento. 1988: La leggenda del santo bevitore - Leone doro, 3 David di Donatello, Nastro dArgento. 2001: Il mestiere delle armi 4 David di Donatello. 2008: Leone doro alla carriera. Il suo ultimo lavoro Il villaggio di cartone.
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Tra i sentimenti di voi ragazzi e quelli di un ottantenne non c alcuna differenza. I gesti sono sempre gli stessi, ma il sentimento ogni volta nuovo, vivo, dinamico. Cambia solamente loggetto dellinnamoramento, che non si limita al rapporto tra uomo e donna. Ci si pu innamorare di un motivo musicale, di una pagina letta, situazioni impresse in un istante che diventa un ricordo in grado di ringiovanire. Olmi riavvolge la sua pellicola romantica e regala ai presenti cortometraggi di rara bellezza: Ricordo mia nonna materna. Quando ero bambino raccontava storie e cantava canzoncine dove lamplesso era il coronamento, la sublimazione del sentimento. Il sesso senza sentimento semplice ginnastica ritmica che non lascia nulla. Ai giovani dico questo: non abbiate paura di vivere il sesso, ma fatelo con amore e sar bellissimo. Lamore per la vita laugurio pi sentito di Ermanno Olmi ai ragazzi bresciani, un amore messo sempre alla prova, proprio come la fede del sacerdote protagonista del suo film: Che cos la fede se non il risultato di aver affrontato il dubbio? Senza il dubbio la fede non ha alcun senso. Non la tessera di un partito. un percorso simile a quello dellamore tra uomo e donna. Con mia moglie ho vissuto un amore straordinario, ma anche l il dubbio si insinuato quotidianamente nonostante lei sia al mio fianco nella sua concretezza. Io la vedo, le parlo, non c trascendenza nel nostro rapporto, eppure molte volte, svegliandomi la notte, ho osservato il suo volto nel sonno, che qualcosa di cos simile alla morte. Nel silenzio, spesso, mi sono chiesto: Le ho voluto bene davvero? E se dovesse mancare, cosa proverei?. La risposta tutta in un ricordo di mezzo secolo fa: La mattina in cui mi preparavo per andare a celebrare le nozze mi guardai allo specchio e mi dissi: Ermanno, questo il tuo ultimo giorno da uomo libero. Se ti dicessero che tutto ci che hai creduto di vivere insieme a Loredana stato un sogno dal quale puoi accettare di svegliarti rinunciando a lei, saresti contento? Io mi sono risposto: No, voglio che questo sogno continui, e mi sono sposato.

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MOLLare La Presa O
ownshifting. Digitate questa parolina su google e capirete subito di cosa vogliamo parlare: come migliorare la qualit della vita, semplicit volontaria, life is simple, take it easy, vivere bene con poco sono solo alcune gocce nel mare magnum scatenato da questa filosofia di vita di cui molti parlano, ma che solo pochi hanno il coraggio di mettere in pratica. Il termine downshifting a cui, in Gran Bretagna, dedicata una settimana allanno, a partire dal 2007 apparso per la prima volta nel 1994 sul Trends Research Institute di New York e, a distanza di una dozzina danni, stato acquisito dal New Oxford Dictionary che lo definisce come (libero) scambio di una carriera economicamente soddisfacente ma evidentemente stressante, con uno stile di vita meno faticoso e meno retribuito ma pi gratificante.

OsTUmE E sOCIET

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staccare La sPINa?
cOMe reagIre aLLe INsODDIsFaZIONI QuOtIDIaNe, tra LaVOrO e DINtOrNI

di aLeSSandra ToniZZo

Pi in generale, questo fenomeno culturale predica una riduzione in tutti quegli aspetti che, vivendo in uneconomia industrializzata, provocano stress, ansia, perdita di contatto con le cose che hanno pi senso nella vita. E, alla fine, rischiano di far perdere anche il senso e il gusto stesso di vivere. Le connessioni con altri fenomeni, come il movimento slow non solo slow food ma anche slow money, detto anche dei capitali pazienti e il modello economico della decrescita felice contro la teoria della crescita-produzione-consumo infiniti sono molte, ma il downshifting resta pi che altro un punto di vista un po astratto dal quale iniziare a guardare la propria vita che, se piace, suggerisce semplicemente di rallentare. Avete presente George Clooney nel film Tra le nuvole nella scena in cui, davanti a una platea, maneggia uno zainetto vuoto e, pian piano, intima gli astanti di riempirlo virtualmente con tutto ci a cui tengono, dal telefonino dultima generazione al divano di pelle? Il senso lo stesso: pi il carico che ci portiamo sulle spalle pesante pi ci muoviamo lentamente, e pi siamo fragili, perch le cose che rischiamo di perdere sono quasi infinite, esattamente come le possibili minacce ai nostri tanti, irrinunciabili comfort.

In termini pratici, il downshifter altri non che un lavoratore, perlopi libero professionista, che decide autonomamente di limitarsi lo stipendio per smettere dinseguire gli ideali di una fulgida carriera e, soprattutto, i dettami consumistici della nostra societ , per riscoprire, invece, il valore del proprio tempo in termini personali e non professionali: famiglia, hobby, sport, volontariato... ognuno si dedica a ci che pi lo gratifica, rivalutando il potere rigenerante (a costo zero) dellozio puro. In tempi di crisi, verrebbe da pensare che sia roba da pazzi. Ma facciamo una prova: pensate a come vi presentate a una nuova conoscenza. Dite forse piacere Marco, 34 anni, neo pap appassionato di vela, oppure Marco, impiegato?. A prescindere dalla propria professione amata, voluta e vissuta con grinta, oppure colta al volo per mera necessit , troppo spesso finiamo per identificarci con cosa facciamo e non con chi siamo. Un bel problema, in termini personali, psicologici, sociali... a cui alcune persone rispondono scalando la marcia, prendendo un po fiato, facendo, insomma, downshifting.

Icona del movimento dei downshifter Robert Reich, docente universitario e segretario di stato al Lavoro sotto la presidenza USA di Bill Clinton che decise, al principio del secondo mandato presidenziale, di non seguirlo e di dimettersi per dedicare, per sua stessa ammissione, pi tempo ai suoi figli. Anche in Italia si contano diversi esempi, come quello dellautore di Adesso basta. Lasciare il lavoro e cambiare vita, Simone Perotti, manager di successo che ha preferito lasciare tutto e abbandonare Milano, ritagliandosi una vita pi a misura duomo. O, pi semplicemente, la storia di Alberto, ragazzo nostrano in cerca del proprio equilibrio, autore di un blog che regala consigli passo per passo e recita cos: Sei stufo di lavorare dodici ore al giorno e intendi darci un taglio? Hai un buon reddito ma ti chiedi se ne vale la pena? Ti stai domandando se tutto qui o c dellaltro? Fai come me: cambia la tua vita, scala la marcia!. Mentre c chi, affascinato da queste teorie, mette a confronto lampia letteratura sul tema, comparando decaloghi e ricette per diventare un ottimo downshifter (uno su tutti, il testo-simbolo di John Drake: Downshifting, come lavorare meno e godersi di pi la vita, nonch la lista di un altro guru, Tracey Smith, i cui consigli spaziano dal tagliare letteralmente! la propria carta di credito, allallevare un paio di galline sul terrazzo), esiste anche chi rinuncia allapproccio soft decidendo di... mollare tutto.

Mollo tutto, infatti, il sito che testimonia e raccoglie le storie degli italiani che hanno fatto fagotto e sono espatriati per inseguire il proprio sogno, per iniziare una nuova vita lontano dalle insoddisfazioni quotidiane. Le motivazioni a un gesto cos estremo sono le pi diverse, a volte il tentativo non si traduce in successo e si ritorna a casa con la coda tra le gambe... ma gli italiani espatriati, nel mondo, sono quasi quattro milioni, e sulla rete fanno sentire la propria voce. Come fa Daniele di Roma, partito 23enne per il Messico e diventato, dopo quattro anni, proprietario dhotel Vista da qui lItalia mi sembra un Paese molto vecchio, che non lascia spazio ai giovani. Non si pu pretendere che un ragazzo si accontenti di vivere con 500 euro al mese o Luisa, passata dalla solare Toscana alla rigida svezia, dove organizza vacanze ed escursioni su misura con slitte trainate da cani e sci di fondo La mia storia inizia nel 2004 in un periodo in cui lesigenza di fare cose diverse si scontrava con un lavoro che non lasciava spazio per la crescita personale e professionale . Sul sito mollotutto.com ci sono anche i quattro punti fondamentali per ridurre al minimo i rischi prima di salpare definitivamente, dalla paura di base a tutti i pro e contro della nuova cittadinanza.

Alla fine, la scelta resta a noi: mollare la presa o staccare la spina?


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UI E L

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sete DI JaIPur ha aPertO IN cOrsO PaLestrO


Inaugurato l11 novembre scorso, in Corso Palestro 40, il nuovo negozio Sete di Jaipur il primo monomarca della Lombardia (il 7 in totale). La decisione di aprire il nuovo punto di vendita a Brescia stata dettata dallimportanza che la Lombardia riveste per il brand, a cui si aggiunge lindiscusso amore per lo shopping delle signore bresciane e la convinzione che in questo momento difficilissimo per leconomia alcune aree, quali questa, continuino a produrre ricchezza ed alimentino il commercio. Colori suggestivi, stampe esclusive e ricami artigianali sono i tratti distintivi di ogni collezione Sete di Jaipur attualmente distribuita in 700 negozi multimarca , cos come la predilezione per le fibre naturali quali seta, lana, cachemire e cotone.

QUI & l
Le DONNe cON Le curVe sI INcONtraNO Da g&B NegOZIO
G&B Negozio di Flero ha ospitato lo scorso dicembre la presentazione del libro Curvy: il lato glamour delle rotondit, alla presenza delle autrici Daniela Fedi e Lucia Serlenga. Una donna su cinque in Italia supera la taglia 48. Il tre il 38% fatica ad entrare nella 44, il che fa un 45% che non scende neanche a piangere sotto la 46. Quindi, tra la donna reale e quella ideale c un abisso. Le autrici, consce che lobesit un problema e una malattia, parlano della bellezza di essere morbide. Nella lunga esperienze di giornaliste di moda raccontano come siano solo gli stilisti ad amare le magre. Gli uomini, quelli veri, da che mondo mondo, preferiscono le donne vere: morbide e con le curve!

a cura di roLando

giaMBeLLi

I BRESCIANI

LO SANNO
BsNews.it ha acquisito negli anni un numero sempre crescente di lettori grazie alla qualit delle notizie pubblicate e alla frequenza e tempestivit degli aggiornamenti, due caratteristiche che rendono unica la sua proposta nel panorama editoriale della provincia di Brescia. < 60mila visitatori unici/mese < 10mila contatti su Facebook < oltre 200 commenti alle notizie inseriti dai lettori ogni giorno

pRImA

caMera Oscura, cLassIca IN JaZZ aL saNcarLINO


Arrangiamenti e nuove composizioni del violinista bresciano Daniele Richiedei hanno fatto da sfondo alle improvvisazioni di un quartetto, composto dallo stesso Richiedei, da Vincenzo Titti Castrini (fisarmonica), Mirko Rubegni (tromba) e Giulio Corini (contrabbasso). Un ensemble di jazz da camera che ha letteralmente incantato il pubblico del Sancarlino, a Brescia. Il quartetto Camera oscura si esibito nellambito della 3 edizione del Festival Margola, organizzato da Filippo Lama, che nel 2011 ha scelto di affidare una serata jazz a questa nuova formazione di musica contemporanea, che a partire dai grandi compositori italiani del Novecento, quali Nino Rota e il bresciano Franco Margola, ha puntato a un sound ai confini tra la classica, il jazz e la musica di strada.
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NuOVO sPOrteLLO turIstIcO DeLLa PrOVINcIa


rinato lufficio Iat della Provincia, in piazza del Foro 6, aperto al pubblico dallo scorso 18 aprile, ma inaugurato ufficialmente il 7 dicembre dal presidente della Provincia on. Daniele Molgora. Due sono gli elementi significativi dello sportello ha precisato Molgora : un nuovo logo, che identificher il servizio di tutto il territorio bresciano, e una nuova veste estetica e organizzativa. Studiare unofferta integrata che porti il turista a soggiornare maggiormente nello stesso luogo ha osservato lassessore provinciale al Turismo, Silvia Razzi la ragione della riorganizzazione del servizio, in attesa che la Regione fornisca il suo parere sul regolamento e sulla diffusione territoriale degli altri sportelli che attualmente sono dieci.

cONcertO DeLLa crOce rOssa IN saN BarNaBa


Il Comitato provinciale della Croce Rossa ha organizzato il tradizionale concerto di Natale per i bresciani. Molto apprezzata dal folto pubblico linterpretazione del soprano bresciano Paola Moroni, accompagnata al pianoforte dal maestro Damiano Carissoni, in alcuni brani di Rossini con il baritono Massimo Pezzutti e il comico Gigi Franchini. A conclusione del concerto, davanti a una platea di pionieri, volontari del soccorso, crocerossine e socie, Loretta Forelli ha annunciato che a giugno lascer la presidenza bresciana della Croce Rossa dopo aver ricoperto lincarico istituzionale per sei anni come commissario provinciale e altri quattro da vice.

PauL MccartNeY ON the ruN a BOLOgNa e a MILaNO


La doppietta di concerti tenuti recentemente in Italia da Paul McCartney partita con 12mila fans scatenati convenuti, anche con i pullman provenienti da Brescia, allUnipol Arena di Casalecchio di Reno per vedere e ascoltare il ritorno italiano dellex bassista dei Beatles. Il tour proseguito il giorno dopo al Mediolanum Forum di Assago (Mi) per concludersi, il 20 dicembre 2011, a Liverpool. Una scaletta straordinaria di 39 pezzi, tra i quali non sono mancati omaggi a Lennon, Harrison a Hendrix. Ad accompagnarlo sul palco la storica e collaudata formazione di cinque ottimi musicisti, due chitarre, tastiere e batteria che ha entusiasmato il gremito palasport.

rIcKY MaFFONI aLLa cONcessIONarIa FIat LuX


Veramente un bel concerto live acustico dalle 20 a mezzanotte quello di Riccardo Maffoni alla EX Concessionaria Fiat di Bertolotti e oggi ribattezzata Concessionaria Fiat Lux. Maffoni ha ripercorso con chitarra suonata splendidamente e voce inconfondibile praticamente tutto il suo repertorio. Nel marzo 2006 il bresciano di Orzinuovi partecip e vinse il 56 Festival di Sanremo nella sezione giovani con il brano Sole negli occhi.

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inaugurate due nuove scuole di strada in Haiti dalla Fondazione Francesca rava-nph italia onlus, con il contributo dei rotary bresciani.

OLIdARIET

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canti e i balli organizzati dai bambini di Haiti, e le note di Imagine e di Yesterday suonate da Rolando Giambelli con la chitarra donata loro da Andrea Bocelli, hanno festeggiato il 2 dicembre scorso lapertura della Scuola Saint Joseph a Petite Place Cazeau e della Scuola Saint Francois a Cit Soleil, che accolgono rispettivamente 460 e 350 bambini, in questi poverissimi quartieri della capitale Port au Prince, dove erano crollate nel terremoto del 2010. Presenti a tagliare il nastro con Padre Rick Frechette, direttore di NphNuestros pequeos hermanos (Nph) di Haiti, e Maria Vittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava, che rappresenta Nph in Italia, Carlo Giorgio Pedercini, past governatore 2009-2010 del distretto 2050 del Rotary club italiano, Luigi Moretti e Rolando Giambelli, rappresentanti dei Rotary Italia 2050, il distretto nel quale confluiscono i Rotary bresciani e il distretto 2060, che hanno sostenuto la realizzazione delle due scuole con la raccolta di oltre 200mila euro. Le due scuole sono state costruite con criteri antisismici e fondamenta in cemento, grazie ai materiali di carpenteria e pannelli prefabbricati giunti
In alto, unaula della scuola di St. Joseph. Qui sopra, da sinistra, Giambelli, Moretti, Rava e Pedercini. A sinistra, una tendopoli a Port au Prince. Foto di Rolando Giambelli.
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La riCostrUZione passa daLLa sCUoLa

Haiti

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OLIdARIET

A destra, Maria Vittoria Rava con i bambini del quartiere Cit Soleil; sullo sfondo, le casette nuove costruite dalla Fondazione Francesca Rava, a fianco delle baracche. In basso, luscita dalla scuola di St. Joseph e, sotto, Giambelli con i bambini della scuola.

dallItalia donati da Ceriali Costruzioni. Ai due progetti hanno contribuito anche Banca Generali, per la scuola Sant Francois, Fondazione Crt e un donatore privato per la scuola Saint Joseph. Sono gi in partenza dallItalia le carpenterie per la costruzione della prossima nuova scuola St. Elizabeth e per la nuova scuola S. Joanne per i bambini sordi o ciechi, che saranno costruite con i mattoni prodotti dai ragazzi che lavorano a Francisville, la citt dei mestieri, e innalzate sui terreni acquistati con le donazioni. La Fondazione Francesca Rava-Nph Italia onlus particolarmente impegnata nel portare assistenza medica, istruzione, accoglienza ad Haiti sotto la guida di Padre Rick Frechette, medico in prima linea, da 23 anni direttore di Nph Haiti, cui fanno capo 4 ospedali, tra cui lospedale pediatrico Saint Damien che assiste 30mila bambini lanno, 2 centri di riabilitazione per bambini disabili, 2 cliniche materno infantili con oltre 23mila visite lanno, 28 scuole di strada che danno ogni giorno cibo, istruzione, cure mediche a 7.000 bambini, Francisville-citt dei mestieri centro di formazione professionale e produttivo di pane, pasta, mattoni e altri beni e servizi essenziali, 3 orfanotrofi con 760 bambini.

Le scuOLe DI straDa NPh: aNDare a scuOLa IN haItI VuOL DIre sOPraVVIVere


In Haiti 1 bambino su 2 non ha accesso alla scuola primaria. 1 ragazzo su 3 completamente analfabeta. Le Scuole di strada sono state organizzate da Nph per i bambini che appartengono a famiglie troppo povere per frequentare la scuola, per poter mangiare, per essere curati se malati. Padre Rick le descrive con
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la parola creola encadrement: abbraccio di amore, accoglienza, protezione, guida per la costruzione di un futuro che questi bambini altrimenti non avrebbero. Le 28 scuole di strada Nph assicurano ogni giorno nei pi poveri sobborghi di Port au Prince e nelle province a oltre 7.000 bambini tra i 2 e 16 anni, un pasto caldo, spesso

lunico della giornata, vaccinazioni e cure mediche, una divisa pulita, libri, matite e quaderni e istruzione per costruire il loro futuro, trasmettendo loro valori ed esperienze positive, la fiducia in se stessi e nel mondo che li circonda. Ogni mese inoltre ai bambini vengono consegnati pasta e generi alimentari per aiutare anche i fratellini.

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UBRICA

GENTILE FARMACISTA...
di FranCeSCo raSTreLLi
Presidente dellOrdine dei Farmacisti della Provincia di Brescia

Manda la tua domanda a: francesco.rastrelli@dodicimesi.com

IL FARMACISTARISPONDE

D// Anche questanno arrivata la stagione inuenzale. Con quali vaccini ci proteggeremo? Quando possibile vaccinarsi? Chi sono i soggetti per i quali si raccomanda la vaccinazione? Grazie. Michele R// Caro Michele, quella che ci attende dovrebbe essere una stagione inuenzale perfettamente sovrapponibile a quella dellanno scorso. Ragione per cui la composizione del vaccino trivalente antinuenzale per questanno sar identica a quella dellanno scorso. Il periodo utile per vaccinarsi cominciato a met ottobre e si protrarr fino a fine dicembre. Le categorie a rischio per cui prevista lofferta attiva e gratuita della vaccinazione costituita da soggetti di et pari o superiore a 65 anni, le persone di et compresa tra i 6 mesi e i 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da inuenza, donne che allinizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, individui di qualunque et ricoverati presso strutture per lungodegenti. A questi sono da aggiungere persone non a rischio che svolgono per attivit di particolare valenza sociale. Per tutti gli altri che desiderino evitare la malattia inuenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni, il vaccino stagionale disponibile in farmacia. La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo

linoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi, poi tende a declinare. D// Le scrivo per avere delle indicazioni sul trattamento della stipsi. Grazie. Elisa R// Cara Elisa, la stipsi un disturbo che andato aumentando con il crescere dello sviluppo tecnologico e le conseguenti modificazioni dello stile di vita che tale sviluppo comporta: ritmi di lavoro stressanti, una vita sedentaria e pasti irregolari spesso abbondanti, sbilanciati e consumati frettolosamente. Oggi molto aumentato il consumo di zuccheri, di proteine animali e grassi mentre si ridotto drasticamente il consumo di fibre. La sedentariet contribuisce alla stitichezza in quanto provoca una diminuzione della forza dei muscoli addominali che non riescono pi a stimolare efficacemente la peristalsi sia nel tratto iniziale dellintestino sia nellatto della defecazione. Nella maggior parte dei casi, quindi, unattivit fisica regolare e una dieta ricca di fibre che privilegi i cibi integrali, frutta e verdura, che comprenda anche yogurt, fermenti lattici e un apporto idrico adeguato, sono comportamenti in grado di prevenire e di risolvere questa fastidiosa sintomatologia. Soltanto quando queste misure non si dimostrassero sufficienti, si pu ricorrere ai lassativi.

apatite di calcio trato che lidrossi izzante della enti hanno dimos Studi rec potere re-mineral , orare il naturale cattiva igiene orale in grado di migli smalto dentale. La i confronti dello umo di bevande saliva ne ccessivo cons si dini alimentari, le dai normali proces le sbagliate abitu livazione causata da interventi , linsufficiente sa gassate ni medicinali, sono tutte , dalluso di comu attivit ricreative di invecchiamento zione durante le im iatrici, la disidrata alto. L piego di odonto e dello sm bilizzare de-mineralizzazion enire le carie, a sta cause di eccessiva aiuta quindi a prev patite di calcio nsit fisiologica e idrossia alto la sua de erventi a ridonare allo sm nza traumatici int quelle incipienti, petto naturale se ne a legarsi con la sa il suo bianco as con es forte propensio nto del sostanza ha una ozione nel mome specialistici. Tale r done quindi la rim tima alternativa pe batterica facilitan unot placca id ssiapatite rzialmente i cavo orale. L ro pa risciacquo del ilizzare anche solo e non possono ut ria igiene orale. quelle persone ch odotti, per la prop di uoro nei pr composti a base

Un nUoVo re Per i denTi

MineraLiZZan

Te

Studiata apposit amente per le pr ime vie respirato la propoli un rim rie, edio efficace in caso di raffreddo e stati inuenzali ri . La propoli ut ile per rinforzare difese naturali de le llorganismo e pe r favorire il bene delle vie respira ssere torie. Il suo utiliz zo principale co il mal di gola, le ntro affezioni delle vie repiratorie (farin tracheiti e tonsilli giti, ti) e le affezioni del cavo orale (g infiammazioni de engiviti, lla lingua e del pa lato). 20-30 gocc disciolte in acqu e a o in una tisana sono un vero to Per la prevenzio ccasana. ne delle malattie da raffreddame prime vie aeree nto delle pu essere asso ciata alla Rosa Ca (fonte naturale nina di vitamina C), al Ribes Nero (ha antinfiammatorie propriet , antidolorifiche e antiallergiche) allEucalipto (sv e olge unazione ba lsamica ed espe ttorante).

La ProPoLi, Un Per Le Vie reSP riMedio iraTorie

QUALCHE

PILLOLA

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UBRICA

SPECCHIO DELLE MIE BRAME


di enriCo FiLiPPini
Prof. Dott. Master di I livello in Nutrizione Clinica

reCUperare La Forma FisiCa dopo Le Feste.

eCCo aLCUni ConsiGLi


liscia, con piccoli avvallamenti percepibili sotto la superficie cutanea, segno di ristagno di liquidi, di iniziale cellulite. Il viso meno luminoso, un poco meno tonica la sua pelle e larea perioculare un poco gonfia. Il corpo spesso riflette anche uno stato generale non proprio brillante; gli alimenti assunti durante le feste natalizie sono ricchi di zuccheri e grassi, che determinano sovraccarico di lavoro al fegato e al pancreas; la produzione di insulina, ormone in causa nella formazione della lipodistrofia, viene esasperata e non dimentichiamoci le tossine, i coloranti, gli additivi conservanti dei cibi. Soprattutto dal sistema linfatico intestinale partono tossine, che distribuendosi nella zona detta interstiziale dei nostri tessuti, ne determina lalterato funzionamento (dovete sapere che il sistema interstiziale determinante per la vita delle cellule di tutto il nostro organismo). Tutto rimediabile, per fortuna, ma affrontando il problema nel modo pi corretto possibile. Per prima cosa fare un cytotest per valutare la presenza di intolleranze alimentari (non allergie!) spesso fondamentale, soprattutto quando presente un

ari lettori, siamo in gennaio, le feste sono terminate e, come succede normalmente, in questo particolare periodo dellanno troviamo le riviste piene di utili consigli per smaltire i chili accumulati tra feste in famiglia e veglioni al ristorante. I consigli alla fine sono molto simili: mangiare pi frutta e verdura, ridurre al minimo i cibi troppo conditi, preferire pesce, legumi e carne bianca, limitare allosso i carboidrati e bere tanta, tanta acqua. Bisogna poi riprendere un poco di attivit fisica, senza esagerare troppo per non ottenere effetti contrari, anzi nocivi, sul nostro fisico da atleti del dopolavoro Verrebbe da dire, dopo avere finalmente perso quei due o tre chiletti festivi, che tutto bene quello che finisce bene, ma se invece osserviamo attentamente il nostro corpo, con senso critico, vediamo che non proprio tutto rimasto come prima: la nostra siluette, nonostante il ritrovato normopeso, si comunque appesantita, soprattutto sui fianchi, sulladdome (pi spesso gli uomini o le signore in menopausa) o sulle cosce; anche la pelle delle gambe ha perso elasticit, meno

malessere atipico, stanchezza, senso di gonfiore, ecc.. Effettuare limpedenzometria interessa soprattutto gli sportivi, al fine di valutare il reale peso in tessuto adiposo e muscolo. Anche i soggetti che trattengono liquidi dovrebbero fare limpedenzometria, per la precisa quantificazione del problema. Il protocollo dimagrante che meglio abbina calo di peso al miglioramento della cellulite il new penta diet, che ben si adatta alle esigenze di tanti: si pu, infatti, abbinare a un efficace trattamento estetico (nelle celluliti pi resistenti) ed molto apprezzato da chi desidera perdere qualche chilo senza eccessiva fatica e impiegando poco tempo. Gli step pi aggressivi del protocollo, invece, ben si adattano ai pazienti pi complessi, che rischiano lobesit. Per gli obesi, infine, soprattutto per i reduci da precedenti fallimenti dimagranti, il protocollo Ifast, molto veloce e gratificante, pu essere da stimolo per ritrovare entusiasmo, positivit. Ricordiamo, per, che questi protocolli dimagranti sono tanto efficaci e gratificanti se prescritti dal vostro medico, quanto poco efficaci e deludenti se mal gestiti, spesso addirittura da persone senza specifica qualifica.

LESPERTO RISPONDE
D// Dottore, a Natale ho sciato e una volta tornata a casa ho notato sulla la pelle del viso alcuni segnettini rossi, che con le comuni creme non spariscono pi. Cosa fare? R// Probabilmente, a causa del freddo e soprattutto per i notevoli sbalzi termici dellalta montagna, le sono comparsi dei piccoli capillari sul viso. Non abbia timore, si possono eliminare con molta facilit: con la luce pulsata o con la nuova tecnologia che abbina luce pulsata, laser e radiofrequenza possono essere eliminati con poche sedute i capillari, gli angiomi e anche tutte le macchie scure del viso. Il fastidio
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minimo, non pi necessario usare anestetico, e dopo la seduta pu tornare al lavoro se vuole! D// Mi hanno detto che si pu migliorare il profilo del naso anche senza ricorrere al chirurgo plastico; vero? R// vero! Mentre il chirurgo plastico elimina il problema allorigine, noi medici estetici lo nascondiamo un po! Chi non vuole affrontare la chirurgia, infatti, ora pu rendere molto pi armonico il profilo del naso (e vi assicuro che alcuni pazienti rimangono entusiasti) semplicemente con una piccola fiala di ialuronico molto morbido, e in cinque minuti il suo profilo cambier!

T
THe ConSPiraTor
Regia: Robert Redford Cast: James McAvoy, Robin Wright, Kevin Kline, Evan Rachel Wood, Justin Long Genere: drammatico Durata: 122 minuti Produzione: USA 2010 Uscita nelle sale: 22 giugno 2011 In vendita: 14 dicembre 2011 A noleggio: 9 novembre 2011 Trama: Washington, aprile 1865. In seguito allassassinio di Abraham Lincoln, sette uomini e una donna vengono arrestati con laccusa di far parte di un gruppo di cospiratori che ha organizzato lassassinio del Presidente. Frederick Aiken, un giovane avvocato di 28 anni, eroe di guerra, accetta di difendere davanti a un tribunale militare Mary Surratt, la donna di 42 anni accusata dellassassinio. Aiken realizza che la sua cliente potrebbe essere innocente e che viene usata come esca. La ricerca della verit nel rispetto della Costituzione, gli aliener gli amici

EmPO LIBERO

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VideoteCa

a cura di eLiZaBeTH BerToLi

CaPTain aMeriCa: iL PriMo VendiCaTore


Regia: Joe Johnston Cast: Chris Evans, Hugo Weaving, Hayley Atwell, Tommy Lee Jones, Stanley Tucci, Samuel L. Jackson Genere: fantascienza Durata: 124 minuti Produzione: USA, Regno Unito, 2011 Uscita nelle sale: 22 luglio 2011 In vendita: 14 dicembre 2011 A noleggio: 23 novembre 2011 Trama: il 1941 e il mondo lacerato dalla guerra. Dopo aver ripetutamente cercato di arruolarsi nellesercito per combattere nelle Forze Alleate, il giovane e gracile Steve Rogers entra a far parte di un programma sperimentale che lo trasformer nel super-soldato conosciuto come Captain America.

promosso
Michele, 42 anni, impiegato: ben interpretato, la storia non male e gli effetti speciali sono ottimi. david, 36 anni, giardiniere: Ben fatto, sono due ore di puro divertimento con una bella storia dietro. Cristina, 35 anni, ortopedico: Mi piaciuto, la storia scorre bene e non annoia, di solito non mi piace questo genere. giovanni, 43 anni, geometra: Non sar un capolavoro ma una bella storia, semplice e interessante. diego, 20 anni, studente: Pessimo e inutile nonostante la valanga di effetti speciali. giulia, 28 anni, fotografa: Sembra una presa in giro delleroe Marvel originale, uno schifo. Piera, 41 anni, commercialista: La solita americanata senza senso, il protagonista penoso. antonio, 27 anni, cameriere: Una bella ricostruzione storica ma la storia fa acqua da tutte le parti, vengono saltati dei passaggi fondamentali. adriano, 39 anni, notaio: Sembra solo il trailer del prossimo lm sui Vendicatori, stato una delusione. Lorenza, 31 anni, manager: Adoro gli eroi della Marvel ma questo lm non mi piaciuto, solo un grande spreco di effetti speciali.
MESI 12gennaio 2012

promosso
Stefania, 42 anni, casalinga: La trama lascia col ato sospeso no alla ne, un bellissimo lm. Carlo, 26 anni, impiegato: Non male, forse un po troppo minimalista e modesto per. Salvatore, 33 anni, infermiere: La storia interessante e incuriosisce, gli attori sono bravissimi. Piera, 35 anni, impiegata: Robin Wright una delle mie attrici preferite ed perfetta per questo lm. gabriele, 38 anni, artista: Robert Redford regala sempre dei piccoli gioielli, il cast eccezionale. annamaria, 43 anni, consulente: Un bel lm storico sobrio, elegante, diretto e interpretato molto bene. Sara, 51 anni, insegnante: Un piccolo capolavoro, la storia intrigante e gli attori sono azzeccati per il loro ruolo.

BoCCiato

iato Michele, 42 anni, artigiano: una storia troppo lontana da noi per interessare minimamente. antonio, 55 anni, imprenditore: Non uno dei migliori lm di Redford, mi sembrato poco ispirato, un po freddo. Federica, 31 anni, impiegata: Nonostante il regista e gli attori un lm discreto, senza nessuna qualit particolare.

BoCC

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sUCCEssO

//19.dicembre Baghdad. Gli ultimi soldati americani lasciano lIraq, dove erano entrati nel marzo 2003 per deporre Saddam Hussein, poi giustiziato. Il governo di Al Maliki alle prese con i numerosi problemi della ricostruzione.

20 11

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20 11

Londra, il pi grande sciopero dagli anni 70. Due milioni di persone protestano contro la riforma delle pensioni e i tagli al welfare. La riforma delle pensioni statali proposta dal governo prevede versamenti maggiorati del 3% e il calcolo sulla media retributiva dellinterra carriera lavorativa.

Arrestato il superboss di Gomorra michele Zagaria, latitante dal 95, capo dei Casalesi. Era in un bunker sotto terra, sotto il pavimento della villetta in centro al paese in cui viveva.

successo...
20 11

ITALIA

//27.dicembre mosca. Lanno si chiude con il declino di Putin, con la grande manifestazione, la vigilia di Natale, per denunciare i brogli alle ultime elezioni e chiedere una svolta con luscita di scena delluomo della democrazia guidata.
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Fondazione san Raffaele: 50 milioni di fondi neri. Il fondatore del gruppo ospedaliero milanese don Luigi Verz tra i cinque indagati per concorso in bancarotta. In cella il faccendiere Dacc. Per gli inquirenti il denaro stato intascato dal vecchio management dellente e forse da personaggi del mondo politico.

20 11

siria, nuovo bagno di sangue. In 48 ore 250 morti. Gli insorti chiedono la protezione Onu. Attesi gli osservatori della Lega Araba.

20 11

Filippine. Il passaggio della tempesta Washi causa una strage nel sud del Paese. Oltre 400 morti, centinaia di dispersi e migliaia di sfollati. Colpita lisola di Mindanao, con venti fino a 90 km lora.

successo...

MONDO

//20.dicembre seul. Il dittatore nordcoreano Kim Jong-Il muore dinfarto dopo 17 anni di potere assoluto. Venerato come un semidio, il dittatore dellultimo stato stalinista del pianeta era noto per i suoi eccessi e la sua spietatezza. Non ci sono informazioni n immagini del funerale. Internet reato in Nord Corea e i giornalisti occidentali non sono ammessi.

//23.dicembre misure anti-crisi. Il premier Mario Monti incassa la fiducia al Senato, ottenendo 257 voti favorevoli e 41 contrari. Via libera anche alla manovra economica. Contrari Lega, Idv, Svp e Union Valdotaine.

20 11

20 11

20 11

Il New York Times cede i giornali locali. Ci focalizziamo sul digitale. Halifax Media Holding acquister per 143 milioni di dollari la divisione che raggruppa 16 quotidiani regionali. Secondo il presidente Arthur Sulzberger loperazione consentir di continuare la trasformazione della societ.

MESI 12gennaio 2012

20 11

//28.dicembre

Protesi al seno, migliaia di donne chiamano i medici. Nessuna prova di legame col cancro, ma lespianto delle protesi francesi Pip consigliato a causa della loro pi frequente rottura.

//24.dicembre

20 11

20 11

//8.novembre //18.dicembre

20 11

//22.dicembre

//23.dicembre Genocidio armeno: crisi diplomatica fra Parigi e Ankara dopo il via libera della Francia alla legge che punisce la negazione dei genocidi, compreso quello degli armeni durante la Grande Guerra. La Turchia ritira il proprio ambasciatore.

20 11

//15.dicembre

//01.dicembre Aids: in Italia un contagio ogni tre ore. 3mila i nuovi casi ogni anno. Secondo i dati del Ministero della salute, nel 2010 la maggioranza delle nuove infezioni (80,7%) attribuibile a contatti sessuali non protetti. Il 70% delle donne infettato da un partner stabile, mentre il 76% dei maschi contrae il virus durante un rapporto occasionale.

//26.dicembre

Incendio nel savonese: 250 sfollati. Le fiamme, partite da Vado Ligure, hanno bruciato oltre 200 ettari di bosco raggiungendo le alture di Bergeggi e Spotorno. A innescare lincendio, poi sospinto dal forte vento, potrebbero essere stati alcuni petardi sparati la notte della vigilia di Natale. Non si esclude che si tratti di un incendio colposo.

20 11

//01.dicembre

//10.dicembre Calcutta. Rogo in ospedale, 89 morti. Lincendio scoppiato nei sotterranei dellAmri Hospital, una struttura privata che non rispettava le norme di sicurezza. Arrestati sei responsabili.

//08.dicembre

sUCCEssO

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//10.dicembre

Ancona. scoppia una rivolta nel carcere di Montacuto. Celle in fiamme, I detenuti protestano contro il sovraffollamento (236 detenuti ogni 100 posti) e lassenza di riscaldamento.

Addio a Giorgio Bocca. Il grande giornalista scomparso la notte di Natale, allet di 91 anni. Tra i protagonisti delle cronache italiane, Bocca ha raccontato nei suoi articoli e nei suoi libri lultimo mezzo secolo con rigore analitico e passione civile.

//26.dicembre

//28.dicembre Il giro del mondo in 100 giorni. La nave Costa Deliziosa salpa da Savona per navigare intorno al globo, con 37 scali e 250 escursioni a terra. A bordo della nave, costruita dalla Fincantieri di Marghera, 2.300 passeggeri. Costo dei biglietti: da 9 a 30mila euro. Tutto esaurito. Si replica nel 2013.

MESI 12gennaio 2012

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sUCCEssO

20 11

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Arrestato Nicoli Cristiani, vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, per una tangente di 100mila euro che avrebbe ricevuto per ammorbidire i controlli su una discarica.

Ennio morricone, a Brescia per ricevere il premio Mauro Ranieri, incontra gli studenti del Conservatorio cittadino e inaugura la mostra a lui dedicata gi esposta negli Usa.

//01.dicembre Litaliano per stranieri passa sul web. LUfficio scolastico regionale lancia Litaliano in famiglia 2, corso multimediale per lapprendimento della nostra lingua, che ora simpara per via televisiva e web, anche per chi non in et scolastica e non pu frequentare lezioni.
20 11

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MESI 12gennaio 2012

Desenzano. Apre la nuova struttura per i malati di Alzheimer: via a 166 posti presso la Casa di Riposo SantAngela Merici, previsto un ampio giardino per gli ospiti.

successo...

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//17.dicembre

20 11

//30.novembre

//01.dicembre

//23.dicembre Io viaggio ovunque in provincia: parte da gennaio la tessera unica valida su tutti i mezzi di trasporto treni, autobus, navigazione sul lago dIseo e funivie per spostarsi allinterno della provincia di Brescia, al costo di 80 euro mensili.

//24.dicembre

168mila euro per i detenuti: il finanziamento della Regione Lombardia, per incentivarne il reinserimento nella societ, sar distribuito alle Asl bresciane. Coinvolto anche il mondo imprenditoriale per progetti di inserimento lavorativo allinterno del carcere.

BRESCIA
20 11

//21.dicembre

manovra iniqua quella di monti secondo 400 pensionati bresciani, appartenenti a Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, riuniti in corteo lungo corso Zanardelli per protestare contro il decreto Salva-Italia.

//22.dicembre Natale povero: in provincia di Brescia i salari medi lordi hanno perso complessivamente 122 milioni di euro rispetto allanno scorso, mentre i prezzi sono pi alti di oltre il 6%. //23.dicembre

OVDAMATIC: DISTRIBUTORI DI ENERGIA.


Quando hai bisogno di carica, quando la giornata sembra lunga, quando serve una scossa positiva il momento Ovdamatic. La pausa non sarebbe cos dolce se non ci fosse un distributore pronto al suo posto ad ascoltare i tuoi desideri.

20 11

massaggi a luci rosse. La Gdf scopre un giro di sfruttamento della prostituzione: chiusi cinque centri benessere, sette persone in manette. Riscontrata anche evasione fiscale.

Ovdamatic associato Confida.

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