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12/DODICIMESI

GENNAIO/FEBBRAIO 2013 NUMERO 1 RIVISTA MENSILE 1,20 VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI, 163 25124 BRESCIA . ITALIA T. +39 030 3758435 F. +39 030 3758444 www.dodicimesi.com redazione@dodicimesi.com DIRETTORE RESPONSABILE GIORGIO COSTA DIREZIONE@EDIZIONI12.IT COORDINAMENTO DONATELLA CAR DONATELLA.CARE@DODICIMESI.COM HANNO COLLABORATO STEFANO ANZUINELLI, DAVIDE BACCA, LUCE BELLORI, ELISABETTA BENTIVOGLIO, ELIZABETh BERTOLI, ALBERTO BERTOLOTTI, ELISA BETTINI, SILVIO BETTINI, RAFFAELLA BONDIO, DONATELLA CAR, ALESSANDRA CASCIO, ALESSANDRO ChEULA, MARIO CONSERVA, BRUNO FORZA, LORENZO FRIZZA, EMANUELA GASTALDI, ROLANDO GIAMBELLI, ROBERTO GIULIETTI, IMMANUEL, FERDINANDO MAGNINO, ALESSIA MARSIGALIA, ENRICO MATTINZOLI, FEDELE MOROSI, GIORGIO OLLA, ANTONIO PANIGALLI, IRENE PANIGhETTI, FRANCESCO RASTRELLI, LIBERO ROSELLINI, MASSIMO ROSSI, ROSANNA SCARDI, GIORDANA TALAMONA, DONATELLA TIRABOSChI, ALESSANDRA TONIZZO, ANDREA TORTELLI, CAMILLA ZAMPOLINI. EDITORE EDIZIONI 12 SRL VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI, 163 25124 . BRESCIA . ITALIA REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI BRESCIA N. 52 DEL 24/11/2008 IMPAGINAZIONE SALES SOLUTIONS SRL FOTOGRAFIE ARChIVIO SALES SOLUTIONS, UMBERTO FAVRETTO AGENZIA REPORTER, ROLANDO GIAMBELLI IL FOTOGRAMMA, PATRICk MERIGhI BRESCIA IN VETRINA, CRISTINA MININI STAMPA TIBER SPA . BRESCIA . ITALIA PUBBLICIT SALES SOLUTIONS SRL VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI, 163 25124 BRESCIA TEL 030.3758435 - FAx 030.3758444 SEGRETERIA@SALESOLUTIONS.IT

12/DODICIMESI
SOMMARIO RUBRIcHe
12 15 21 29 33 101 105 leditoriale opinioni prodotto & mercato strategia dimpresa il lavoro bacheca tu e il fisco 106 115 117 122 125 128 pelo e contropelo politica e societ brainstorm qui & l gentile farmacista successo

InSeRtO

la meccanica bresciana: la old economy pi new della penisola

PenSIeRI DI
16 narcisa brassesco pace: il vero asset di brescia? la coesione sociale 18 francesco bettoni: la mia brescia fra un paio danni 22 alfredo gavazzi: non so se sono nato per vincere, ma mi piace molto 26 laura poggi: voglio le farfalle nello stomaco 30 barbara de aprile: dalla banca al banco della frutta

IncHIeStA
bagnolo mella, capriano del colle, dello: tre paesi con il gas sotto

p. 46

ecOnOMIA
39 per i giovani oltre il sindacato del p.a.g.o 102 lo stress lavorativo: malessere individuale, danno economico

IncHIeStA
brescia e bergamo: molto city e poco smart

teRRItORIO
62 68 72 93 112 strade e quartieri: via veneto hinterland: botticino la provincia: la valcamonica weekend a portata di giovani colpi di scena! al palabrescia

p. 53

AltRO
36 convegno: real estate nella smart city 88 roberto nicolai: di cosa parliamo quando parliamo di cani 114 la pistola sotto il banco: lettera a un compagno di scuola ex terrorista 116 un salone di bellezza dedicato a cenerentola 118 ci vorrebbe anche in italia un live music act 127 salute & benessere

Il SOnDAggIO

p. 109

Questo periodico associato allUnione Stampa Periodica Italiana

www.bsnews.it: aib, impazzano le primarie

12DODICIMESI MENSILE DI ATTUALIT ECONOMIA INCHIESTE OPINIONI E CULTURA DA BRESCIA E DAL MONDO

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L/ EDITORIALE
capitolo 1 capitolo 4

L/ EDITORIALE

gli anni 80

Nel 1980, dopo aver lavorato qualche anno in radio e televisioni private, iniziai a collaborare con un importante quotidiano locale, assunto dalla societ concessionaria che ne gestiva la pubblicit. Per me, allora, la stampa era un mondo completamente nuovo: redazione e tipografia ambienti mai esplorati. In breve mi accorsi per che, se tutto sommato tra i notiziari parlati e quelli scritti, i meccanismi di realizzazione erano per molti aspetti simili, tra la pubblicazione di quelli stampa e di quelli audiovisivi le differenze erano enormi. Nel mondo dellemittenza privata la tecnologia era la pi avanzata. Si lavorava gi con lelettronica, pur in modalit analogica (con le cassette a nastro magnetico per intenderci) e non ancora digitale. Quando visitai per la prima volta la tipografia del quotidiano, mi sembr invece di essere tornato indietro nei secoli, quasi fosse un museo dedicato a Johannes Gutenberg. Si predisponevano le pagine da stampare, usando ancora le linotype, imponenti macchinari che sembravano un incrocio tra una gigantesca macchina per scrivere e un organo a mantice di una cattedrale dellottavo secolo. I tipografi, bardati con pesanti grembiuli neri, erano intrisi di inchiostro su tutto il corpo, maneggiavano (a rischio silicosi) il piombo trasformato in caratteri di stampa dalle caldaie posizionate sul retro delle loro infernali tastiere. Fortunatamente dopo pochi anni il piombo spar, sostituito dalle lastre della fotocomposizione, e la salubrit dellambiente di lavoro miglior. Ma gli elementi di base non sono mai cambiati e, ancora oggi, i giornali, quotidiani e periodici, si producono con inchiostro e carta.

Il prossimo decennio

capitolo 2

capitolo 3

gli anni 90

Poco pi di un decennio dopo, nellagosto del 1995, un mio superiore mi chiam nel suo ufficio, gir verso di me il monitor del computer posto sulla sua scrivania e mi disse: guardi qui Costa, questo internet, questo il nostro futuro. Apparvero delle strisce di caratteri, parole con poco senso e qualche immagine sgranata, dal computer uscivano rumori che sembravano provenire da un vibrafono scordato. Era la prima volta che sentivo un modem. Perplesso, io che, ultraquarantenne di (non pi) belle speranze, guastavo i computer solo avvicinandomi senza nemmeno toccarli, non capii come quella strana schermata potesse diventare il mio futuro. I miei strumenti di lavoro erano allora una penna, un quaderno, le Pagine Gialle e il telefono (fisso) quando stavo in ufficio; un bloc-notes attaccato con una ventosa sul cruscotto della mia auto e un sacchetto di gettoni telefonici quando uscivo per clienti. Mai fui tanto cattivo profeta di me stesso. Gi dopo cinque anni, la carta era sparita dalla mia scrivania e dalla mia auto. Ero diventato dipendente da tecnologia, agende elettroniche, pc sempre pi leggeri e potenti, cellulari sempre pi piccoli e smart. Non usavo pi le Pagine Gialle, sostituite da Altavista e Yahoo e, dal 97, dallirrinunciabile Google; sempre meno il fax e sempre pi la e-mail. A Natale regalai a mia figlia la prima console Nintendo, invece della solita scatola di costruzioni Lego.
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Il 2000

L11 settembre 2001 cambiato il mondo, ma ancora di pi lo ha cambiato internet, con il www, con la e-mail e tutta la tecnologia digitale. Nel 2004 nasce Facebook, il primo social network e, quasi per caso, in quello stesso anno per la prima volta negli States cala il fatturato della pubblicit televisiva. Due anni dopo la volta di Twitter, il medium sociale pi in voga tra i nostri politici che lo usano per le loro dichiarazioni ufficiali al posto delle pagine dei giornali e degli schermi televisivi. Nel 2007 nasce liPhone trasformando definitivamente il mondo della telefonia diffondendo luso di internet in mobilit. Nel 2010 nasce liPad. Oggi in Italia sono oltre 30 milioni gli smartphone utilizzati e circa 3 milioni i tablet. Nellaprile del 2009 nasce la nostra rivista Dodicimesi che nel 2011 diventa supplemento alledizione Brescia del Corriere della Sera. Nel 2012 nasce ledizione bergamasca di Dodicimesi, anchessa supplemento alledizione locale del Corriere. Oggi Dodicimesi viene diffuso in 25.000 copie per ogni edizione.
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24 febbraio 2013, elezioni politiche. Il governo abolisce i libri di scuola stampati e i nostri ragazzi vanno a scuola con in mano un tablet che pesa meno di mezzo chilo (contro i 15 chili del tradizionale zainetto). I libri costano meno perch sono digitali, sono interattivi e permettono ricerche e aggiornamenti, il nuovo e lusato sono uguali e non si rovinano. A marzo 2013 Dodicimesi punta sul digitale e pu essere letto su computer, tablet e smartphone, con tutti i sistemi operativi. Dodicimesi gratuito, sia nellultima edizione sia nellarchivio, e permette un aumento della diffusione su province attualmente non coperte. Dal prossimo mese di marzo, sul nuovo sito www. dodiciweb.it, i nostri lettori potranno leggere in anteprima le interviste, le inchieste e gli articoli che man mano saranno realizzati dalla nostra redazione. Potranno commentarli, pubblicare nuovi contributi, votare sondaggi e proporre nuove iniziative e argomenti da trattare e dibattere. Grazie alla rete siamo certi che aumenter la partecipazione e linterattivit dei nostri lettori, trasformandoli in attori del nostro progetto editoriale. Grazie a voi, alle vostre osservazioni, alla vostra attenzione, alle vostre critiche e al vostro consenso, il Dodici cresciuto in questi primi quattro anni di attivit. Vogliamo che continui a crescere anche in futuro, con il nostro massimo impegno e la nostra grande passione, insieme e grazie a tutti voi. Giorgio Costa

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/OPINIONI

cORRUzIOne
Gi Honor de Balzac nel 1834 dichiarava che la corruzione larma della mediocrit e da questo punto di vista il nostro Paese non messo un gran che bene: anzich migliorare, nel 2012 lI-

una leadership che non vorremmo avere


talia peggiorata nel ranking di Transparency International (www.transparency. org), lindice internazionale che misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e politico.

indice di percezione della corruzione


Paese 1 1 1 4 5 6 7 7 9 9 11 12 13 14 15 16 17 17 19 20 20 22 22 22 25 25 27 27 29 30 30 32 33 33 33 36 37 37 39 39 41 41 43 43 45 46 46 48 48 50 51 51 53 54 54 54 54 58 58 Denmark Finland New Zealand Sweden Singapore Switzerland Australia Norway Canada Netherlands Iceland Luxembourg Germany Hong Kong Barbados Belgium Japan United Kingdom United States Chile Uruguay Bahamas France Saint Lucia Austria Ireland Qatar United Arab Emirates Cyprus Botswana Spain Estonia Bhutan Portugal Puerto Rico Punti 58 61 62 62 64 64 66 66 66 69 69 69 72 72 72 75 75 75 75 79 80 80 80 83 83 83 83 83 88 88 88 88 88 88 94 94 94 94 94 94 94 94 102 102 102 105 105 105 105 105 105 105 105 113 113 113 113 113 118 Paese Namibia Oman Croatia Slovakia Ghana Lesotho Kuwait Romania Saudi Arabia Brazil FYR Macedonia South Africa Bosnia and Herzegovina Italy Sao Tome and Principe Bulgaria Liberia Montenegro Tunisia Sri Lanka China Serbia Trinidad and Tobago Burkina Faso El Salvador Jamaica Panama Peru Malawi Morocco Suriname Swaziland Thailand Zambia Benin Colombia Djibouti Greece India Moldava Mongolia Senegal Argentina Gabon Tanzania Algeria Armenia Bolivia Gambia Kosovo Mali Mexico Philippines Albania Ethiopia Guatemala Niger Timor-Leste Dominican Republic Punti 48 47 46 46 45 45 44 44 44 43 43 43 42 42 42 41 41 41 41 40 39 39 39 38 38 38 38 38 37 37 37 37 37 37 36 36 36 36 36 36 36 36 35 35 35 34 34 34 34 34 34 34 34 33 33 33 33 33 32 118 118 118 118 123 123 123 123 123 128 128 130 130 130 133 133 133 133 133 133 139 139 139 139 139 144 144 144 144 144 144 150 150 150 150 154 154 156 157 157 157 160 160 160 163 163 165 165 165 165 169 170 170 172 173 174 174 174 Paese Ecuador Egypt Indonesia Madagascar Belarus Mauritania Mozambique Sierra Leone Vietnam Lebanon Togo Cte dIvoire Nicaragua Uganda Comoros Guyana Honduras Iran Kazakhstan Russia Azerbaijan Kenya Nepal Nigeria Pakistan Bangladesh Cameroon Central African Republic Congo Republic Syria Ukraine Eritrea Guinea-Bissau Papua New Guinea Paraguay Guinea Kyrgyzstan Yemen Angola Cambodia Tajikistan D.R. of the Congo Laos Libya Equatorial Guinea Zimbabwe Burundi Chad Haiti Venezuela Iraq Turkmenistan Uzbekistan Myanmar Sudan Afghanistan Korea (North) Somalia Punti 32 32 32 32 31 31 31 31 31 30 30 29 29 29 28 28 28 28 28 28 27 27 27 27 27 26 26 26 26 26 26 25 25 25 25 24 24 23 22 22 22 21 21 21 20 20 19 19 19 19 18 17 17 15 13 8 8 8 90 90 90 88 87 86 85 85 84 84 82 80 79 77 76 75 74 74 73 72 72 71 71 71 69 69 68 68 66 65 65 64 63 63 63 Saint Vincent and the Grenadines 63 Slovenia 61 Taiwan 61 Cape Verde 60 Israel 60 Dominica 58 Poland 58 Malta 57 Mauritius 57 Korea (South) 56 Brunei 55 Hungary 55 Costa Rica 54 Lithuania 54 Rwanda 53 Georgia 52 Seychelles 52 Bahrain 51 Czech Republic 49 Latvia 49 Malaysia 49 Turkey 49 Cuba 48 Jordan 48

Nonostante i trattati, i documenti di indirizzo legislativo, sia nazionali che comunitari, le proposte di legge, le varie carte dei diritti (es: la Carta dei diritti del cittadino-consumatore e la Carta europea della cittadinanza attiva, www.transparencyinternational.eu) anche nel CPI 2012 (Corruption Perceptions Index) lItalia rimane in fondo alla classifica dei paesi europei, accompagnata da Bulgaria e Grecia, posizionandosi al 72 posto nella classifica generale di 174, paesi con un punteggio, peggiorato rispetto alla precedente edizione, di 42 su 100, ben lungi dalla sufficienza. I paesi pi etici nella classifica mondiale risultano Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda (tutti con voto di 90/100). In Italia, il mix dirompente di corruzione e scarsa integrit morale, unite a deboli sistemi di valutazione e controllo/contrasto, non comporta solo una gravissima mancanza di etica e moralit nella gestione della cosa pubblica, ma purtroppo ha anche un grave impatto negativo sulleconomia e sullappeal del nostro sistema Paese. Anche negli ultimi rapporti della Corte dei Conti (www.corteconti.it) vengono stimati impatti molto negativi sulla crescita del Pil e dellattrattivit degli investimenti esteri. Siccome tra breve gli italiani saranno chiamati alle urne, diviene indispensabile che tutti i cittadini si sentano motivatamente protagonisti di una stagione di rinnovamento politico, non si limitino alla sola partecipazione elettorale, ma pretendano, con la mobilitazione civica, ladesione dei futuri candidati alle elezioni regionali e nazionali ad un impegno verso standard pi elevati di trasparenza, di democrazia interna dei movimenti politici, di responsabilit, di condivisione dei valori di un vero Stato di diritto.

Fonte: Transparency International

di ANTONIO PANIGALLI
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/PENSIERI DI

/PENSIERI DI
zioni e costruttive sinergie con gli enti locali territoriali della provincia. E con la magistratura ed organi periferici dello Stato? Ottimi in particolare con la Procura della Repubblica grazie a magistrati dalla elevata competenza, e altrettanto ottimi con gli Uffici periferici dello Stato, con i quali ci scambiamo sovente idee e suggerimenti per operare tutti congiuntamente per lo stesso obiettivo. Ci che conta il gioco di squadra. Veniamo alla agenda Brescia, o meglio al patto sociale, di cui Lei si occupata da vicino con una moral suasion che in alcuni casi ha fatto discutere essendo stata vista come una indebita invasione di campo extraistituzionale. Cosa risponde? Per quanto riguarda il patto sociale due sono i temi salienti ch abbiamo affrontato: lotta alla illegalit, tra cui la contraffazione e le varie forme di concorrenza sleale, e laccesso al credito. In entrambi i casi abbiamo ottenuto risultati apprezzabili. In particolare per il credito, problema cruciale per le imprese, abbiamo cercato di capire di pi e, con il prezioso aiuto dellAbi e della Banca dItalia, di andare oltre le pur comprensibili critiche delle aziende. Nessuna cosiddetta invasione di campo, dunque, ma doveroso intervento istituzionale nel contesto di una crisi economico-sociale che richiede un plus di intervento, che non significa ingerenza in competenze altrui. Nessuna frizione allora, nessuna incomprensione con gli enti economici o con le organizzazioni imprenditoriali? LAib ha chiesto approfondimenti, ma ha compreso subito e i rapporti sono improntati alla massima collaborazione, cos come con tutte le altre organizzazioni. Per quanto attiene alla presunta interferenza della prefettura su questioni non istituzionali non sono daccordo, per la ragione evidente che, giova ripeterlo per chi non vuole capire, le questioni sociali se si aggravano diventano altrettante incognite per la civile convivenza. Quindi quella che lei chiama moral suasion in ambiti considerati non di competenza rientra n pi n meno nellapplicazione innovativa dellattivit di prevenzione affidata ai prefetti, che come noto sempre preferibile, quando possibile, alla repressione. Eppure il ruolo che Lei ha avuto nella promozione della cordata bresciana per lAnsaldo Energia di Genova non potrebbe configurarsi come un atto che esorbita dai compiti istituzionali? Che esorbita dalla tradizione forse, ma non dallistituzione. Sono genovese, so cosa lAnsaldo per averci lavorato. Quando ho visto che sarebbe potuta andare in mani straniere mi sono attivata per promuovere la cordata italiana di cui Brescia pu essere ovviamente, per la sua oggettiva valenza industriale e vocazione imprenditoriale, parte trainante. Certo che lidea iniziale della cordata per lAnsaldo stata mia ma, tengo a ribadire, tutto nel rispetto delle leggi dello Stato e del mercato. Non si tratta di rivendicarne la paternit bens di coglierne lopportunit, come stato a suo tempo per lAlitalia e come potrebbe esserlo ancora oggi per la compagnia di bandiera. Anzi, le dir che la questione Ansaldo mi risulta ancora aperta e che potrebbero affacciarsi altre proposte: mi auguro, ormai da spettatrice, che possano diventare possibili soluzioni nellinteresse del Paese e di Brescia in particolare. La Provincia, in seguito alla spending review, intende sfrattarvi dal Broletto: come risponde il Governo? La Provincia mi ha fatto sapere che si tratterebbe di una procedura avviata per ottenere un aumento del canone al momento della scadenza della locazione. Per il Governo, in precedenza, ha disposto di ridurre gli affitti. dal 1860 che la prefettura sta qui; non credo che i bresciani sarebbero contenti di allocarla altrove! La prefettura di Brescia, inoltre, la seconda in Italia per economie di spesa: la seconda a costare meno, per intenderci. Certo, non detto che quanto fatto a Brescia sia clonabile o esportabile in altri contesti, ogni situazione ovviamente diversa. Per parte mia cerco di mettermi al servizio delle esigenze e delle specificit locali. Cosa rientra nelle massime aspirazioni di un civil servant? Il ministero o una sede primaria? Oppure la politica, come stato per altri suoi colleghi? Brescia era ed esattamente quello che desideravo. Politica? Rientra nellambito privato, non alla mia attenzione, non sarebbe comunque opportuno rispondere. La legge morale dentro di me, la norma legale sopra di me, stato scritto da chi scrive come idealtipo prefettizio. daccordo? Daccordissimo, la regola aurea, un assioma che potrebbe ben figurare in ogni prefettura. Ma lo vedrei bene anche in testa ad altri organi e poteri dello Stato, non solo i prefetti.

IL VERO ASSET DI BRESCIA?

LA COESIONE SOCIALE

Prefetto di Brescia dallestate del 2009, Narcisa Brassesco Pace per i cittadini bresciani non ha pi bisogno di presentazioni.
di AlessANdro CheulA

iunta al quarto anno del suo mandato, pu essere definita, grazie alla sua ormai collaudata consuetudine con i problemi locali, non solo lautorit governativa di pi alto grado ma anche uno stabile referente della societ civile, al pari dei rappresentanti delle istituzioni elettive. Insomma un esponente, e come tale protagonista, della comunit bresciana, non solo nei suoi assetti ordinamentali ma pure nei suoi aspetti economici e sociali, avendone seguito da vicino le evenienze e le emergenze, le aspettative e gli sviluppi. Sempre con lo stile che le proprio, non formale ma fattuale, non burocratico ma pragmatico, non rituale ma manageriale. Quale si addice ad una cultura produttiva e progressiva come quella bresciana. Lei ha gestito alcune vicende storiche dei recenti annali bresciani, dalla vertenza della gru alla scuola di Adro, per non parlare della vertenza Mac tuttora aperta: possibile tracciare una breve sintesi del suo operato quale prefetto di Brescia? Posso dire di essere motivatamente soddisfatta di quanto fatto. Per la Mac ho fatto il massimo possibile, anzi di pi in vista del miglior vantaggio sociale, mentre per quanto riguarda Adro mi sono mossa nel quadro delle leggi vigenti. Detto questo, posso aggiungere che Brescia una provincia splendida, una

terra ricca di entusiasmo nella quale mi sono trovata molto bene. Unesperienza allaltezza delle aspettative, poich io speravo di essere destinata a Brescia. Quali gli aspetti salienti, e i problemi conseguenti, di una provincia ad alta densit industriale e conflittualit sindacale come quella bresciana? Brescia certo una provincia ricca, le problematiche sono diverse ma ci sono. Per quanto attiene allordine pubblico il senso civico molto sviluppato. I furti sono aumentati del 4% solo nel capoluogo, rimanendo inalterati nel resto della provincia. I reati di sangue sono quasi sempre passionali. Per le rapine gli ultimi report ci confermano che sono stati mantenuti gli standard di sicurezza. Lusura invece, di cui si parla sempre poco, meriterebbe un discorso a parte: a Brescia la criminalit economica prima che violenta, lusura infatti in recrudescenza, anche se difficile perseguirla poich un reato spesso border line, se cos si pu dire, la cui particolare vischiosit lo pone al limite della illegalit, difficile da individuare e da perseguire. Comunque nellultimo anno non sono aumentate le denunce per usura e corruzione. E in ogni caso lallerta verso questo odioso reato da parte nostra sempre alta. E la criminalit organizzata? Anche in questo ambito lavoriamo per prevenire, grazie ad una fattiva collaborazione con Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza: si tratta comunque di un fenomeno non endemico e non ra-

dicato, quindi non diffuso, anche se occorre sempre vigilare Stesso discorso per i massaggi cinesi, di cui ci si chiede se trattasi di fenomeni commerciali o criminali. A Brescia per ora non sono un problema, spero non si tratti di fenomeni di natura criminale. La cosa pi importante invece. Invece? La disoccupazione giovanile. Questa, come lei ha scritto pi duna volta sulla sua rivista, la vera emergenza epocale. Certo non una questione di ordine pubblico, ma i drammi sociali o socioeconomici non risolti possono creare problemi di ordine pubblico, in particolare in momenti di recessione come quella che stiamo attraversando. Le crisi economiche non affrontate in modo adeguato possono prima o poi degenerare in crisi di natura sociale, e quindi investire la pubblica sicurezza tout court. Non la situazione di Brescia, ma in ogni caso le emergenze sociali conseguenti a crisi aziendali e vertenze sindacali richiedono un plus di impegno. Ebbene, da questo punto di vista debbo dire che Brescia una comunit con un alto grado di coesione, grazie anche ad un rapporto interattivo con le organizzazioni datoriali e sindacali. Pu dirsi soddisfatta dei rapporti con le istituzioni elettive locali? Ho ricevuto appoggi e disponibilit non solo dal Comune capoluogo ma anche dai Comuni della Provincia: buoni rapporti che hanno portato a positive collabora-

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GENNAIO/FEBBRAIO 12/DODICIMESI

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/PENSIERI DI

/PENSIERI DI
Dobbiamo chiudere la partita del closing finanziario, vale a dire loperazione finanziaria di tutta lopera che di circa 2,4 miliardi di euro. Speriamo di poterlo siglare entro i primi mesi del 2013. Veniamo alla vexata quaestio di Montichiari: ci pu dire a che punto siamo nella annosa querelle con Verona, e che possibilit concrete ha Brescia di realizzare un hub commerciale, in particolare dopo la provocazione della Esselunga nella persona del suo patron Bernardo Caprotti? Ho letto con molta attenzione le dichiarazioni fatte da Caprotti. Gli ho scritto manifestandogli il mio apprezzamento: mi ha risposto che disponibile a lavorare assieme per raggiungere lobiettivo del rilancio di Montichiari che, per dove collocato, uno dei pochi ad avere una prospettiva mondiale. Voler perseverare negli accordi con Verona, significa perdere tempo e soldi inutilmente. Altre sono le strade, compresa quella della gara pubblica per la concessione, fatto gi avvenuto con laeroporto di Forl. Del resto, lUE che prescrive le gare pubbliche per le concessioni pluriennali. La Metropolitana leggera di Brescia sar un salto di qualit e di immagine anche per la nostra citt, nonostante la prevista perdita di gestione: il suo punto di vista? una grandissima opera che lancia Brescia nel panorama mondiale delle citt pi moderne ed avveniristiche. Le perdite di gestione vanno inquadrate in una logica di sistema dove i vantaggi per la popolazione, legati ad un ambiente pi pulito, a una maggiore comodit, una migliore qualit della vita, sono, a mio avviso, molto pi significativi e importanti delle perdite iniziali di gestione. A2A: dopo quattro anni di rodaggio come vede la ripartizione funzionale allinterno della utility, con lenergia a Milano e lambiente a Brescia? La fusione con Milano, nelle premesse, era una grande operazione. Mi auguro che alla base ci fosse stato un piano industriale importante e condiviso. Diversamente farei molta fatica a capire perch stata fatta loperazione. Commercio e turismo: che fare? Valorizzare lesistente. Promuovere, incentivare gli esercizi di prossimit. Facilitare, sostenere linnovazione nei negozi, sviluppando iniziative di marketing, di design. Capisco che tutto questo non sia facile ma necessario. Agricoltura a Brescia: in quanto provincia leader nella zootecnia, quali sono le maggiori criticit in tale comparto e come le avete affrontate? Le criticit sono dovute ad un continuo ed incessante aumento dei costi, non compensati da pari aumento dei prezzi dei prodotti agricoli. Produciamo beni che tutto il mondo ci invidia e che, purtroppo, ci copia. LUE dovrebbe fare molto di pi per tutelare le nostre produzioni tipiche e di qualit. Inoltre, leccessiva burocrazia sta soffocando la competitivit delle aziende agricole. Quale idea di Brescia? vero che la Camera di Commercio ha puntato pi sul terziario e sui servizi che sullindustria e sulle infrastrutture direttamente funzionali allapparato produttivo? Abbiamo lavorato per promuovere e sostenere tutti i settori, in particolare il manifatturiero; basta osservare le linee strategiche dellattivit camerale dellultimo decennio. I nostri sostegni, attraverso i bandi di contribuzione, hanno avuto come fruitrici migliaia di piccole e medie imprese del manifatturiero nei campi dellinternazionalizzazione, innovazione, formazione, accesso al credito. Come Lei sa, costume del nostro mensile chiudere le interviste con un semiserio gioco della torre; premesso che a nessuno piace essere buttato, cosa farebbe se dovesse scegliere: buttare o buttarsi? Buttarmi, cercando di farmi il meno male possibile.

LA mIA BRESCIA
di AlessANdro CheulA

fRA uN pAIO DANNI


Francesco Bettoni: Tra qualche anno Brescia e il suo territorio saranno tra i pi infrastrutturati, moderni ed efficienti non solo dItalia ma anche del sud-europa.

rancesco Bettoni, da quasi ventanni presidente della Camera di Commercio e per trentanni presidente dellUpa, lUnione Provinciale Agricoltori, un protagonista della realt socioeconomica bresciana che non ha bisogno di prefazioni o di introduzioni. La crisi economica entrata nel quinto anno di vita: pu darci un sintetico bilancio di quanto ha fatto la Camera di Commercio e di quanto intende fare? La pi grande crisi economica e finanziaria aveva bisogno di scelte forti in grado di aiutare le Pmi ad affrontare meglio la situazione. Come Camera abbiamo ritenuto di concentrare i nostri interventi di sostegno principalmente sul tema dellaccesso al credito. Cos abbiamo contribuito a realizzare, a livello regionale, il progetto Confiducia che, assieme alla Regione Lombardia, ha dato lopportunit di mettere a disposizione delle imprese lombarde oltre 52 milioni di euro (32 delle Camere di cui 8 di Brescia). Questa operazione, attuata con i Confidi, ha offerto la possibilit a oltre 15mila imprese lombarde (oltre 1.600 quelle bresciane) di poter accedere al credito con garanzie sullo stesso. Dopo queste operazioni nata, sempre a livello di Camere Lombarde, Sbloccacredito, che ha consentito alle piccole e medie imprese di poter ottenere il pagamento di fatture gi scadute dei Comuni

lombardi. Con questo sistema a Brescia abbiano anticipato crediti a oltre 400 imprese. Successivamente arrivata loperazione denominata Federfidi, attuata per offrire liquidit alle imprese, sempre attraverso i Consorzi Fidi e, da ultima, abbiamo attivato Confidi International, dintesa con il Ministero dello Sviluppo Economico con contro-garanzia del Fondo Centrale di Garanzia. Cosa questa avvenuta per la prima volta nel nostro Paese e che consente laccesso al credito per linternazionalizzazione delle nostre Pmi. La Camera di Commercio dispone anche di importanti strumenti operativi quali Brescia Export e Brixia Expo, struttura fieristica che fino ad oggi ha chiuso bilanci in perdita: lannunciata interazione con Montichiari baster a garantire maggiore efficienza e gestione in utile? Ritengo molto difficile la pi volta annunciata e, per quanto mi riguarda, auspicata integrazione con Montichiari. Abbiamo lavorato intensamente pi volte ma, alla fine, non ci siamo riusciti. Comunque le perdite della Fiera di Brescia, tema ricorrente per chi abituato a giudicare in modo superficiale, andrebbero piuttosto coniugate con le ricadute che la stessa offre alla citt e al suo territorio. Ritengo che sarebbe opportuno riflettere su una infrastruttura al servizio e per la valorizzazione delle produzioni del nostro territorio anzich soffermarsi solo ed esclusivamente al dato contabile meramente di bilancio.

Ricordo che la Fiera di Brescia per la sua realizzazione non ha ricevuto un solo euro n dalla Regione, n dallo Stato, n dallUE a differenza di tutte le altre fiere della nostra Regione e del nostro Paese e, pertanto, sconta, in anni di crisi economica, il fatto di essere stata costruita da ultima. Magari le critiche andrebbero fatte a coloro che nei decenni scorsi non si sono preoccupati di dotare Brescia di una moderna infrastruttura fieristica. La Camera di Commercio ha al suo attivo numerose missioni commerciali estere: quale bilancio pu tracciare di tale attivit e quali progetti avete in cantiere? Quello dellinternazionalizzazione uno dei progetti cruciali per la Camera di Commercio di Brescia. Molte sono le missioni programmate e le partecipazioni a fiere ed esposizioni nel mondo. USA, Cina, Russia, Turchia, Africa settentrionale, India, Paesi Arabi, sono le aree su cui ci concentreremo maggiormente. LExpo 2015 sar un evento con ricadute positive sullintera Lombardia: in che modo Brescia e la sua Camera di Commercio si apprestano a coglierne le possibili opportunit? Informando innanzi tutto le aziende sui vari aspetti che scaturiranno dallExpo: saremo poi presenti con nostri desk nei luoghi dove si promuoveranno le nostre eccellenze sia tecnologiche che paesistiche, artistiche, turistiche, produttive, enogastronomiche. La emergenza infrastrutturale bresciana pu dirsi superata con la realizzazione della Brebemi e della

Metropolitana cittadina, pur scontando lincertezza che pesa ancora sul futuro di Montichiari e lormai sostanziale tramonto del progetto di autostrada della Valtrompia? Si pu oggi dire che questa emergenza sta per essere superata. Soffermiamoci a pensare per un momento cosa sar Brescia fra poco pi di un anno: metropolitana, Brebemi, Corda Molle, viabilit locale fortemente migliorata dalle opere complementari realizzate da Brebemi. Non dimentichiamoci che comunque un moderno ed efficiente aeroporto sul nostro territorio esiste, deve essere valorizzato, ma un giorno o laltro (speriamo quanto prima) qualcuno lo far. La realizzazione della ferrovia ad alta velocit fra Brescia e Milano un altro grande asset che si unisce agli altri ricordati. Tutto ci mi fa dire che fra qualche anno Brescia ed il suo territorio saranno fra i pi infrastrutturati, moderni ed efficienti non solo dellItalia ma del Sud Europa. Brebemi: a due anni dal completamento della nuova arteria, quali sono i problemi risolti e quanti ne restano da affrontare?

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PRODOTTO&MERCATO

LA/RUBRICA
prevede di intervenire sui fornitori della sanit per 5,3 miliardi; riducendo salari e stipendi per 600 milioni; chiedendo 2 miliardi di euro extra agli utenti, ovvero a chi necessita di cure o prescrizioni mediche. In questo modo si sposta una piccola parte percentuale, ca. 1,8% (grande in valore assoluto), dellonere complessivo dalla collettivit che paga le tasse (o meglio da quella porzione di collettivit che paga le tasse) al cliente del SSN. In altri termini la volont espressa quella di ridurre gli sprechi e guadagnare efficienza da un lato, di addossare una parte dei maggiori costi agli utenti/clienti dallaltro. Potrebbe essere questa una ricetta condivisibile, a condizione che il guadagno di efficienza non peggiori la qualit del servizio offerto e sempre che la maggior contribuzione richiesta aiuti a ridurre gli sprechi (quanti farmaci scaduti gettiamo ogni anno?) e non a penalizzare alcune categorie di soggetti, magari pi deboli. Pur nella consapevole caduta sui soliti luoghi comuni, non possiamo poi prescindere da una breve disanima dei diversi ambiti regionali, poli di governo del servizio stesso. Se analizziamo congiuntamente due valori desumibili dai dati ufficiali, possiamo farci unidea, sia pur grossolana, della differente situazione nelle diverse regioni. Il risultato di bilancio pro capite ottenuto nella gestione del SSN dalle diverse amministrazioni regionali evidenzia la capaManovra sanitaria (/mil.)
Fabbisogno totale SSN Finanziamento statale stanziato Residuo da stanziare Reintroduzione Ticket Finanziamento Statale programmato

Salute,

cARA SAlUte
recente il dibattito, sulla futura sostenibilit del welfare e pi in particolare sulla sostenibilit del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nel nostro paese, dibattito che non e non pu essere privo di strascichi polemici in considerazione delle implicazioni economiche e sociali ad esso sottostanti. La sanit italiana senza dubbio uno dei pilastri su cui si fonda il nostro stato sociale: il diritto garantito a chiunque di fruire di prevenzione e cura delle malattie gratuitamente o quasi, rappresenta una grande conquista democratica. anche vero che la spesa necessaria per sostenere tale conquista non poca cosa: nel 2011 lo stato ha finanziato il SSN con 108,7 miliardi di euro, circa il 25% dellintero bilancio statale. Oggi la nostra sanit si dibatte tra istanze contrapposte: da un lato ci sono le politiche di riequilibrio di bilancio pubblico che richiedono una revisione dei capitoli di spesa; dallaltro subisce la crescente domanda di cure di una popolazione che continua ad invecchiare. Il nostro SSN sistema sostanzialmente sano con buone prospettive di sostenibilit e poli di sicura eccellenza, ma non significa che non sia migliorabile. Inoltre non vero che le ultime politiche di bilancio riducono lo stanziamento netto a favore della sanit, ma si limitano a ridurne lincremento, ricorrendo ad una maggiore contribuzione (ticket) richiesta alla popolazione. La tabella mostra la dinamica di spesa per il triennio 2011/2012 dalla quale si evidenzia come la reintroduzione dei ticket, appunto, ha pesato sulla collettivit per 386,5 milioni nel 2011 e 834 milioni nel 2012. Ben pi articolate sono invece le misure previste per il biennio 2013/14, quando serviranno circa 8 miliardi di euro. Si

cit di alcune di esse, quali a puro titolo di esempio: il Piemonte, la Lombardia, Il Friuli, LEmilia Romagna e la Toscana, di impiegare efficacemente le risorse ricevute, mentre altre, come Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia e Puglia, continuano da anni a consuntivare risultati di bilancio negativi; queste ultime indicate, cumulano un disavanzo pari all86,4% del disavanzo complessivo. Il secondo valore, ovvero il saldo della cosiddetta mobilit sanitaria interregionale, esprime la tendenza della popolazione a spostarsi dalla propria regione per ricevere cure in una regione differente. Anche se qualche aggiustamento deve essere considerato perch il dato comprende prestazioni erogate a cittadini che dimorano nel territorio dove ricevono il servizio, ma che risultano residenti altrove, la mobilit interregionale deriva dalla aspettativa di ricevere cure importanti o migliori rispetto a quelli ottenibili nel proprio territorio. Da questo punto di vista alcune situazioni sono emblematiche, in Campania per esempio, osserviamo risultati di bilancio negativi e una forte propensione della popolazione a spostarsi in altre regioni per ricevere cure adeguate, a dimostrazione che non sempre una maggior spesa genera una migliore qualit del servizio reso, anche queste sono tematiche circa le quali i nostri governanti dovrebbero darci conto.
2010
105.566 105.566 0 0 105.566

2011
107.287 106.633 486,5 -386,5 106.733

2012
109.614 108.780 834 -834 108.780

Dati: Fondazione Cencis Cergas Universit Bocconi

di sILvIO beTTINI
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/PENSIERI DI

/PENSIERI DI
unazienda come una bellissima donna. Ti d molto se tu le dai molto
razione c gente di qualit. chiaro che qualcuno dovr farsi da parte, ma non bisogna generalizzare. Italia fuori dalleuro. Come vedrebbe uno scenario del genere? Sarebbe un disastro. Avremmo una moneta fluttuante con poca credibilit. Il problema vero il debito pubblico. Qual il pi grande insegnamento che le ha dato suo padre? Diceva sempre che lacqua va in basso. Significa che prima o poi se sei onesto e corretto avrai ragione perch come lacqua per natura va in basso, il comportarsi bene alla fine viene ripagato. Cosa si sente di dire ai giovani che, come ha fatto lei, partono da zero tra mille difficolt? Che le difficolt fanno parte della vita. Vivo nel benessere, ma in realt ho una vita che comporta sacrifici enormi. Unazienda come una bellissima donna. Ti d molto se tu le dai molto. Quando giri lo sguardo lei ti fa le corna. Il mio lavoro mi piace, faccio tante ore di lavoro al giorno e non mi pesa, ma bisogna essere disposti a sacrificare se stessi. Qual oggi il suo sogno nel cassetto? Io ho 62 anni e mi chiedo se prima di morire riuscir a farmi 4 mesi al mare o in montagna. Mia moglie dice che non ci riuscir mai perch finita una ne invento unaltra. Quindi non ha ancora smesso di sognare. Nel cassetto c ancora qualcosa. Innanzitutto voglio lasciare ai miei figli unazienda solida, poi star a loro decidere cosa farne. Nel rugby vorrei dare alla Federazione una struttura diversa e lasciarla con un settore giovanile vincente. Infine mi piacerebbe fondare una banca. Mare e montagna possono aspettare.

NON SO SE SONO NATO pER VINCERE,

mA mI pIACE mOLTO
Parola di Alfredo Gavazzi, presidente della Federazione Italiana rugby e amministratore delegato della Tiesse robot.

di BruNo ForZA

on so se sono nato per vincere, ma mi piace molto. Parole e musica di Alfredo Gavazzi, un uomo di 62 anni con un bagaglio pesante come se ne avesse vissuti almeno il doppio. stato il deus ex machina del Calvisano campione dItalia, fondato nel 1970 e condotto ai vertici del rugby italiano, di cui oggi presidente federale. Quella per la palla ovale qualcosa in pi di una passione, da unire alla direzione della Tiesse Robot, azienda di respiro internazionale di cui il numero uno dal 1977. Nel corso degli anni Gavazzi ha avuto anche le energie per dedicarsi alla politica, affrontando tre mandati nel municipio di Calvisano e otto anni quale componente del Collegio dei Revisori dei conti della BCC dellAgro Bresciano. La sua bacheca personale ricca di soddisfazioni ed esperienze da raccontare, ma non ha nessuna intenzione di fermarsi e nei suoi progetti futuri c qualcosa di nuovo: la fondazione di una banca. Come inizi la sua avventura nel rugby? Le prime esperienze furono al Rugby Brescia. Volevo solo allenarmi e fare attivit fisica, poi subentr la passione, finch un giorno Vaccari (padre di Paolo, ndr.) mi propose di costituire una so-

ciet. Eravamo al bar Commercio a parlare del pi e del meno e sbocci questa idea. Il Calvisano nacque cos. Era il 1970, lei aveva solo ventanni. Altro che bamboccioni o choosy. difficile fare un parallelismo tra i giovani di allora e quelli di oggi. Io sono un prodotto del 68. Avevamo fondato un movimento socioculturale che si chiamava Gruppo Pesa. Organizzavamo manifestazioni di ippica, box, ciclismo ed eravamo riusciti a raccogliere 600mila lire. Fu il tesoretto per finanziare il primo anno di campionato del Calvisano. A livello professionale, invece, segu le orme di suo padre. Lui e mio nonno erano fabbri ferrai, poi si dedicarono alla carpenteria. Io pensavo di proseguire la loro attivit e contemporaneamente dedicarmi allinsegnamento. stato cos per un po di tempo. Poi a 26 anni ho fondato la Tecnomecc, ora diventata Tiesse Robot. Nella quale nel 92 ha deciso di investire anche la Kawasaki Sono nostri soci. Hanno il 24 per cento. una multinazionale che lavora su pi fronti: dalle moto ai robot, dalle navi agli aerei. La fresa che ha fatto lo scavo nella manica lhanno prodotta loro. Tiesse Robot presente anche in Brasile. Che idea si fatto del modello di sviluppo di questo paese rispetto a quello delle nazioni orientali?

Non c grande feeling tra me e i brasiliani. Ho avuto spesso a che fare con gente poco seria. un paese proiettato verso il futuro, ma non riesco proprio ad adeguarmi alla loro mentalit, forse perch sono schematico e rigoroso. Tedeschi e giapponesi, invece, hanno un approccio molto simile al mio. Nel suo bagaglio c anche lesperienza politica nella giunta di Calvisano. Mi ha fatto crescere. Ho fatto tre mandati con una giunta che era un gruppo di amici. Io e il sindaco Giovanni Appiani giocavamo insieme a rugby. Guidare un Comune, per, poco gratificante, anche perch la macchina degli enti locali molto strutturata e farraginosa. lo stesso in Federazione? Meno. La metterei nel mezzo tra azienda e Comune. Dopo essere stato eletto ha indicato nella formazione la chiave per la crescita del movimento. Ne sono convinto. Bisogna partire dalla formazione di tecnici, dirigenti e arbitri, poi passare a quella dei giovani giocatori. Successivamente ne avremo un riflesso importante sul mondo seniores. La scuola dovrebbe sostenere di pi lo sport in Italia? Non pu fare molto. Nel mondo anglosassone lattivit interna alla scuola. Qui lo sport si affianca al mondo scolastico e nulla pi.

Nel nostro Paese c anche un problema di strutture. La Federazione investe circa 1 milione di euro lanno a riguardo, oggi per gli enti locali non hanno disponibilit. Recentemente la Nazionale ha giocato al Rigamonti. Qual il suo punto di vista sullo stadio cittadino? Diciamo che poco fruibile. Avrebbe bisogno di unaltra collocazione, perch anche la rete stradale non lo agevola. Ci vorrebbe uno stadio nuovo da 2025mila persone. Verr un giorno in cui il Calvisano sar protagonista in Europa? praticamente impossibile. Affrontare squadre che hanno un bilancio minimo di 12 milioni di euro difficile. Il professionismo anche questione di soldi. Noi dobbiamo innanzitutto cercare di coinvolgere pi appassionati. Come? Sfruttando i nostri valori, che piacciono al mondo, ma non solo. C qualcosa che non quadra se 70mila spettatori affollano lOlimpico per una gara della Nazionale e allo stesso tempo gli spalti degli stadi sono semivuoti in campionato. Qual lobiettivo della Nazionale? Nel ranking siamo decimi e vogliamo scalare posizioni. Partecipare al Sei Na-

zioni, comunque, gi un palcoscenico importante. Quando vedremo in panchina un tecnico italiano? Anchio sono per litalianit, anche se penso che al momento non ci siano allenatori nostrani allaltezza. Dovremo formarli. Fino al 2015, comunque, abbiamo un contratto con Brunel. un ottimo allenatore. Torniamo al Calvisano. Quali sono i suoi ricordi pi belli? Da giocatore la salvezza a Mantova contro il Piacenza, poi la promozione dalla C alla B battendo il Villorba, squadra sponsorizzata Metalcrom. Eravamo Davide contro Golia. Poi gli scudetti non si scordano mai. Lunico rimpianto riguarda la Celtic League? Forse qualcuno non ci voleva in Celtic League. Avevamo chiesto supporto a sponsor del territorio, ma non trovammo appoggio. Peccato, perch una competizione che attira spettatori e investitori. Passiamo alla politica. ora di una rottamazione o di un semplice rinnovamento? Ci sono persone che possono dare ancora molto. Chi invoca le rottamazioni parla a sproposito. Nella vecchia gene-

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/PENSIERI DI
di AlessANdrA ToNIZZo

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Subito vincente Dopo tre mesi di pratica, a gennaio 2011 vinsi i campionati italiani master. Gi dal primo tuffo avevo capito dessere tornata indietro di ventanni: la mia atleticit viva, volteggio in aria e ripercorro le medesime emozioni di un tempo, con una nuova maturit. Quali nuovi sacrifici sostiene, oggi? Mi alleno a Bergamo due, tre volte la settimana, dalle 21 alle 24; gli altri giorni della settimana seguo allenamenti di preparazione fisica specifica in palestra. La stanchezza, al termine di un lavoro impegnativo, si sente, e questo sport non vale come sfogo: ci vuole una concentrazione tale per buttarsi, del coraggio se non sei al massimo, non esegui nemmeno uno dei 50 tuffi previsti. Io gareggio su trampolini da 1 e 3 metri, e su piattaforme da 5. Ed su queste ultime che d il meglio di s, pur essendo lunica in gara a non avere un passato da tuffatrice. L faccio affidamento solo sulla mia forza, e posso sfruttare labilit nella verticale, dopo anni di corpo libero e trave. Una volta in aria, poi, inizia la coreografia, fatta di avvitamenti spettacolari. La soddisfazione mi ha fatto iscrivere ai mondiali di Riccione lo scorso giugno, classificandomi sesta al trampolino da 1 metro e quarta alla piattaforma. Poi basta, si era detta. Invece eccomi qui: una droga. Passato un fastidioso problema alla spalla, vorrei sostenere i prossimi campionati, specialmente gli europei di settembre, a Eindhoven, e i mondiali del 2014 a Montreal. Anche se gli eventi della vita potrebbero portarla altrove Vorrei fortemente una famiglia, avere a breve un figlio, vero. La mia immagine quella di una donna emancipata: non rinuncer alla professione e allo sport, ma ci sar ovviamente un riequilibrio delle priorit. Per essere felice, devo occuparmi di coloro che amo. Suo figlio lo farebbe studiare e lavorare allestero? Sono molto nazionalista: cercherei in tutti i modi di fargli vedere il bello che c in Italia, di farlo viaggiare molto, ma per recuperare degli stimoli. Poi, che scelga da s. Ha partecipato come controfigura a uno spot, non ancora visibile, di unauto italiana: unesperienza ad alto tasso di glamour? Accettai la proposta di un regista che cercava una tuffatrice non nota, cos per tre giorni lavorammo a uno spot della durata di pochi secondi, nel quale mi tuffo virtualmente in unauto cabrio. Sono stata servita e riverita come una modella: avere attorno decine di persone a mia disposizione, per carattere, mi ha fatto sentire un po a disagio. Cosa pensa di atlete che, come la Pellegrini o la Sharapova, deviano verso il mondo modaiolo? Se riescono a mantenere il loro risultato agonistico, ben venga. Ma, nel momento in cui si raggiungono traguardi notevoli, credo che rispetto allapparire sia pi importante lo sport. Le discipline veramente povere, poi, non arrivano mai a quel mondo La Pellegrini, per me, bella con il costume, Vanessa Ferrari quando, sporca di magnesio, si attacca alle parallele. Quindi che opinione ha del docu-reality che spopola su Mtv, Ginnaste, vite parallele? Indubbiamente quelle ragazze fanno dei sacrifici. Ma, a mio avviso, lo sport unaltra cosa: non pu essere condizionato da un microfono presente nel tut o dalla telecamera. La televisione deve restare al suo posto, ovvero filmare lazione agonistica, non distrarre. Un accenno di politica: come giudica il fermento presente? La sensazione sociale quella di dare una svolta concreta alla situazione attuale, si spera non in modo tumultuoso, ma attraverso un voto. Continuare cos, vivendo alla giornata, sentendoci addosso le briglie corte impossibile. Tra Grillo e Renzi, chi sceglierebbe? Grillo non mi piace. Tendenzialmente sono di centro-destra, ma Renzi sembra un personaggio concreto, ha un quid pluris di novit. Istintivamente, menzioni un paio di facce bresciane per cui nutre simpatia. Politicamente, mi viene in mente il sindaco Corsini. Poi Enrico Casella, che ha fatto tantissimo per lo sport bresciano. Ma, in assoluto, me lo lasci dire, i miei: mio padre, anche se originario di Domodossola, e mia mamma, di Venezia.

ntriamo nel suo studio e ci accoglie subito, sorridente e impeccabile. A tradire uno spirito inquieto, lo sguardo liquido, mobile, come quello delle due enormi aquile alle sue spalle, perse a volteggiare in una tela blu notte. Siamo da Laura Poggi, 37 anni, ex ginnasta, avvocato, e campionessa master di tuffi: per raccontare la sua storia, non sappiamo da dove cominciare. Ma ci viene incontro lei, snocciolando subito tutto, dallinizio, da quellinfanzia turbolenta che i genitori cercano (con successo) dirreggimentare con lo sport. Ero una peste confessa ma da quando, a 6 anni, ho iniziato ginnastica artistica con Enrico Casella (allenatore della Forza e Costanza, fondatore della Brixia, ndr): l cambiata la mia vita. Studi e allenamento: rifarebbe tutto? Lo rifarei tre volte tanto. Fino ai 18 anni, ho sostenuto quattro ore dallenamento quotidiano, con ottimi risultati scolastici, grazie anche ai sacrifici e allorganizzazione dei miei genitori. Le mie crisi, certo, le ho avute: le amicizie al di fuori del team sportivo non erano possibili, e nelladolescenza questo non facile.

lo sport non pu essere condizionato dalle telecamere. La tv deve filmare lazione agonistica, non distrarre.

VOGLIO LE fARfALLE
NELLO STOmACO
il mio, nel quale per prevale lo studio, il processo primariamente scritto. Di qui, il pallino per i tuffi Forse quello lho sempre avuto. Ma il problema delle vertebre da non sollecitare da un lato e la mancanza di una struttura preposta in citt (lunico centro preposto a Bergamo, ndr), mi tenevano lontana dalla pratica: lo credevo impossibile. Mi mancava comunque la competizione, e quindi su consiglio di mia sorella, che da

Dopo 15 anni, lo stop per problemi fisici alla schiena. Come lha vissuto? Ritirato il cartellino, stato un piccolo dramma. Fino ai 28 anni ho girato tutte le palestre possibili: lagonismo insito in me non trovava sfogo. Nemmeno la professione forense inizi a restituirle adrenalina? La sensazione pre-gara, le classiche farfalle nello stomaco, insomma, sono tornata a provarle durante lorale per labilitazione. Consapevole, per, di non poter dare esami per sempre! Sono avvocato civilista: un lavoro avvincente,

ladrenalina di laura Poggi: avvocato, campionessa master di tuffi, donna emancipata.


anni compete nel circuito master di nuoto, iniziai la preparazione per i campionati italiani di Roma nel 2010. Come and? Svolsi la gara sbadatamente, in testa solo trampolini e piattaforme: avevo appena scoperto, proprio al centro olimpico della capitale, che ci si potesse tuffare anche a 35 anni. Una rivelazione. Cos mi recai a Bergamo, e inizi per me una nuova storia damore sportiva.

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STRATEGIA DIMPRESA

LA/RUBRICA
fuori dal circuito naturale degli utilizzatori e convogliato nei magazzini di deposito; il risultato che i mercati reali, cio le aziende che utilizzano il metallo per produrre semilavorati, componenti e prodotti, vengono costrette a subire le conseguenze di una rarefazione artificiale dellofferta, perch il metallo viene tenuto imboscato nei magazzini, giocando sui meccanismi di finanziarizzazione dei contratti opportunamente definiti. Il risultato devastante per lindustria il controllo che i signori del mercato possono esercitare su una seconda voce di costo della materia prima che si va ad aggiungere al prezzo base di riferimento LME, una voce chiamata premio, e che oggi, appunto per effetto di questi meccanismi distorsivi, in forte crescita, del tutto in controtendenza rispetto alle logiche di mercato. Gli effetti di tutto questo, per lindustria europea in particolare, soggetta anche agli effetti negativi di un dazio sul metallo fuori di ogni logica, sono un significativo maggior costo del metallo rispetto agli altri competitori globali delle altre zone mondiali, quindi maggiori costi di produzione di semilavorati e prodotti, quindi posizioni fuori di mercato, aziende chiuse, posti di lavoro persi. lora che i politici e i burocrati a Bruxelles si convincano che il vero settore critico dellintero comparto industriale dellalluminio, e in genere delle materie prime in EU, quello a valle delle produzioni dei materiali grezzi, e che su questo si dovrebbero concentrare le attenzioni e predisporre misure di salvaguardia.

InDUStRIe tRASfORMAtRIcI?
Si parla molto di rilancio dellindustria e di competitivit. Consideriamo un caso reale che riguarda il primo anello della catena manifatturiera, e cio laccesso alle materie prime. Pu sembrare una questione lontana, da addetti ai lavori, ma un problema di tutti, perch riguarda la possibilit delle aziende di realizzare prodotti e di riuscire a renderli concorrenziali sul mercato mondiale. Il caso concreto riguarda lalluminio, una materia prima fondamentale per lindustria di ogni paese, perch si usa dappertutto, nelle auto, nei treni, negli imballaggi, nelle finestre, nei macchinari, e pu essere preso come modello di come le manipolazioni di cosiddetti grandi poteri riescono ad influenzare i meccanismi economici ed industriali. noto che il prezzo mondiale dellalluminio viene definito in borsa dal London Metal Exchange (LME), la borsa di Londra dei metalli; sin dal 1983 questo prezzo fa parte del sistema finanziario mondiale, il riferimento per le transazioni commerciali e riflette non solo le tendenze del mercato specifico, ma anche fattori esterni di carattere politico, economico e finanziario. Per anni il meccanismo ha funzionato senza problemi, ma la situazione si complicata quando recentemente, nel corso del 2012, il prezzo di borsa del metallo calato anche sotto i 2.000 $ a tonnellata, un valore inferiore ai costi di produzione di molti siti mondiali di fabbricazione di alluminio, in particolare in Europa e negli Stati Uniti, con conseguente aumento delle scorte. Fin qui nulla di nuovo o di straordinario, il naturale equilibrio del mercato tra domanda e offerta e riflette il fatto che la produzione globale di questo bene eccedente la domanda. Per oggi c qualche cosa di diverso, oggi c un maggior peso degli investimenti finanziari ad influenzare fortemente il prezzo di borsa dellalluminio, e di altre materie prime, con lazione di fondi che spostano velocemente cifre enormi, e con le operazioni di banche e traders che hanno la possibilit di bloccare milioni di tonnellate di metallo su contratti finanziari di lunga scadenza. Tutto questo mette senzaltro in una posizione difficile i produttori, perch, pur dopo le numerose chiusure di capacit specialmente in Europa e in USA, le scorte aumentano continuamente a causa del rallentamento delleconomia in Cina e della stagnazione in Europa. Succede cos che, nel tentativo di difendere al meglio le produzioni ad alto costo nelle aree di punta come lEuropa e gli USA, si sceglie la finanziarizzazione del mercato, il metallo viene tagliato

chi tutela le

di MArIO CONservA

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/PENSIERI DI

/PENSIERI DI

DELLA fRuTTA
n copione: sveglia la mattina alla solita ora, prepararsi velocemente allo scandire di un tempo che scorre impietoso, andare in un luogo che non ti appartiene e incontrare gente che si vorrebbe evitare. Poi la giornata finisce, torni a casa schiacciato dai soliti pensieri, dormi un sonno caotico, e, quando la sveglia suona, tutto riparte. Per qualcuno stato cos per anni, finch ha deciso che questa routine andava spezzata. Stupisce per che lo abbia fatto in un momento storico in cui il lavoro, soprattutto se fisso, una di quelle cose che indossi a forza anche se non della tua taglia. Perch ce n poco, perch la gente non arriva a fine mese, perch c chi te lo porta via, perch c la crisi. Eppure la vita una, eppure la societ cambia e Barbara De Aprile, bresciana classe 1979, dopo anni di temporizza la cassaforte, temporizza il cervello, temporizza il sorriso gentile per evitare il beffardo, temporizza il cassetto con i soldi lo ha fatto. Dopo sette anni di banca, senza sbocchi di carriera le banche sapevano gi della crisi prima che gli altri ne avessero coscienza Barbara ha scelto, con un amico e ora socio, di aprire uno di quei negozi che stanno scomparendo dal centro storico. Una bottega di frutta e verdura, con uno spazio salumi e piccolo minimarket dove il rapporto con i clienti diretto e dove ci sono ancora le caramelle valda menta.

DALLA BANCA AL BANCO


storia di Barbara de Aprile, trentenne bresciana che ha cambiato lavoro e vita , nonostante la crisi.

di AlessIA MArsIGAlIA

Barbara, facciamo un passo indietro. Come finita in banca? Dopo un lungo excursus di anni di precariato.... Racconti. Finito il Lunardi, scuola che ho scelto un po per caso, ho deciso di seguire un progetto, quello di diventare fisioterapista. Entrare alla facolt era difficilissimo, cos mi sono iscritta a un corso privato di massofisioterapia, mentre facevo la barista per pagarmi gli studi. Il corso, per, ha avuto dei problemi di riconoscimento e quindi non trovavo lavoro nei centri massaggi. Fare la barista non mi permetteva di guadagnare abbastanza e visto che gi vivevo da sola ho deciso di far fruttare gli studi fatti alle superiori. Ha iniziato a mandare curricula? S e sono finita in una piccola finanziaria: una realt allucinante di strozzinaggio legalizzato, dove ho visto gente schiava dei debiti, costretta a tassi altissimi per restituire prestiti. In ogni caso ho resistito e sono poi passata a una societ pi grande, cominciando a masticare di finanza. Scaduto il contratto a tempo determinato lazienda voleva trasferirmi a Torino, quindi ho cambiato e ho trovato lavoro in unazienda vinicola. Speravo in grandi cose, ma dopo poco mi sono resa conto dellerrore: gli stipendi non arrivavano e cos mi sono cosparsa il capo di cenere e ho iniziato a rimandare il curriculum in ambito finanziario e bancario. Cos arrivata in banca e poi?

Dopo il primo anno in cui ho seguito un progetto esterno commissionato dalla banca, sono stata assunta come addetta alla cassa. Ho detestato quel lavoro dal primo giorno, sapevo che era uno step necessario, ma era lontanissimo dal mio modo di essere. Faccio lavvocato del diavolo: lavorare in banca significa per uscire alle 17. Questo vero, ma le ore l dentro sono interminabili, almeno per me. E lo stipendio garantito e sicuro? Gli stipendi in banca sono sopravvalutati. Se sei in cassa rimani fissa intorno ai 1.400 euro per anni. Ci sono per tredicesima e quattordicesima... La seconda arriva pari a uno stipendio se la banca in utile, ma negli ultimi anni con problemi al bilancio era quasi sempre in perdita e quindi anche il premio aziendale decisamente ridotto. Cosa odiava di quel lavoro? Alcune persone sono fatte per quel lavoro e le stimo, ma io non lo ero. una catena di montaggio, ripetitivo ed estremamente burocratico: bisogna mandare una mail a catena per qualsiasi cosa. Lambiente risente della sovrastruttura manageriale, i direttori non hanno pi autonomia e quindi, se cerchi di andare oltre, tutto farraginoso. Con la crisi poi tutto peggiorato: c molto meno la possibilit, in quanto banca, di essere di aiuto alle persone o alle imprese. Io non sono mai stata arrivista, come forse servirebbe per fare carriera, ma

I rischi ci sono sempre, nessun lavoro sicuro: io comunque ci ho messo un anno a cambiare tutto

avrei voluto specializzarmi nei prestiti alle aziende. Non c stata possibilit: con la crisi e i ridimensionamenti del personale delle filiali, addio formazione e addio cambiamento. Come ha detto, fuori dal mondo per c la crisi. E lei prende e va? Il fatto di aver gestito per anni i soldi degli altri ed essermi fatta un minimo di gavetta in finanza mi ha reso lucida su come funziona il sistema, e in questo negozio ho visto delle possibilit che mi auguro non vengano disattese. Non ho fatto un salto nel buio. Con il mio socio ne abbiamo parlato a lungo, era una buona opportunit: buona zona, buona clientela, e un impegno economico iniziale non eccessivo. Valutato questo, unito alla frustrazione e alla mancanza di possibilit di crescita dove stavo, ho deciso. Nonostante tutto quindi meglio cambiare? Con le attente valutazioni e se c lop-

portunit assolutamente s. I rischi ci sono sempre, nessun lavoro sicuro: io comunque ci ho messo un anno a cambiare tutto, anche se unalternativa al lavoro che facevo lho cercata dal secondo giorno che stavo in banca. Quanti lhanno sostenuta in questa scelta? Solo quelli che mi conoscono bene e che sanno quanto stavo male prima e quanto entusiasmo ci avrei messo nella nuova attivit. Il resto del mondo mi ha dato della pazza. Ok, cambia lavoro e come si trova? Allinizio spaesata. Avere un negozio significa viverci, la giornata la passi qui. Fortunatamente col mio socio ci veniamo incontro su tempi e orari. Forse per la cosa pi strana stata vedere come la gente cambia atteggiamento in base al lavoro che fai. In che senso? Prima avevo involontariamente una posizione di privilegio data dalla strut-

tura banca: molti credono che tu sappia chiss quali cose di finanza e ti trattano in un certo modo, con ingiustificata deferenza. Qui, allinizio stato diverso: mi sono fatta un bagno di umilt molto forte. I ragazzi non vanno a fare certe professioni per paura di essere classificati. E invece tutto serve per diventare versatili. Io ho capito che il problema dellatteggiamento era tutto mio, ora non pi cos, basta sapersi relazionare. Da trentenne come vede la condizione lavorativa oggi? Complicatissima. Quasi tutti i miei amici hanno un lavoro, ma quello che manca la qualit. Tanti precari, sottopagati: alcuni in campo sanitario si sono visti ridurre le ore di lavoro, ma si preteso da loro lo stesso servizio. E da commerciante, invece, come vede la situazione della gente? Lultima settimana del mese non entrano molte persone nel negozio.

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IL LAvORO

LA/RUBRICA

GLI SCONTI CHE NON TI ASPETTI

FIERA DEL BIANCO


sconti no al

gIOVAnI ItAlIAnI cReScOnO


Kant diceva che un individuo maturo quando si fa carico delle proprie scelte, con assunzione di responsabilit. Negli ultimi anni, diversi fenomeni sociali suggerivano una generale involuzione della fascia giovanile che ripiegava su se stessa, complici la relativa stabilit economica delle famiglie di origine, la disponibilit scontata di beni, il consolidamento delle opportunit che non richiedevano lesercizio di un grosso spirito di iniziativa. Una giovane generazione un po seduta, che sembrava tardare a reagire alle sollecitazioni di un mondo del lavoro globalizzato, per non parlare di precorrerle. Ma qualcosa sta cambiando. Se la maggior parte ancora osserva preoccupata le vicende legate alla crisi, cominciano ad arrivare segnali positivi. Tra gli indicatori che fanno valutare una proposta di lavoro, per esempio, il tipo di contratto e la solidit aziendale non sono pi prioritari. Salgono invece nella scala il clima aziendale, il contenuto della posizione e la possibilit di accedere alla formazione. un addio definitivo alla logica del posto fisso, e un benvenuto alla ricerca delle opportunit di crescita basata sullo sviluppo di competenze e abilit personali, vere basi sulle quali fare carriera. Il clima aziendale si conferma in testa ai criteri di scelta, segno che anche nel rapporto con il mondo del lavoro la giovane generazione porta con s la voglia di ben-essere, forse sul modello di aziende che da tempo investono sul be-

cambia il rapporto con il lavoro


nessere organizzativo, su buone relazioni interpersonali, su ambienti di lavoro che le favoriscano e sulla pianificazione di processi trasversali che coinvolgano team di lavoro inclusivi, ma forse anche in reazione ai modelli di competitivit litigiosa e improduttiva visti i risultati messi in atto da parte delle generazioni-guida. La retribuzione rimane a due terzi della classifica: non pi importante dei contenuti e delle possibilit di crescita, ma rimane comunque nel radar. Con i tempi che corrono, il dato non stupisce. Stupisce invece in questo nuovo trend di apertura trovare ancora la possibilit di recarsi allestero come fanalino di coda. Auspichiamo che il percorso di cambiamento possa aprirsi presto anche allesterno, l dove le prospettive di confronto e crescita alle quali i giovani danno importanza sarebbero ancora maggiori. Qualche dato dallultimo rapporto annuale Erasmus lascia ben sperare. Il peso della mobilit italiana su quella europea si attesta al 10%, con 271.202 studenti su circa 2 milioni di europei, un incremento del 17,5% di spostamenti per placement, e la scelta di mete nuove: se lincremento di studenti in viaggio verso Francia (0,4%) e Regno Unito (2,5%) ristagna, quello verso il Belgio che li attira nellorbita della sede della Comunit Europea (+15,3%) una piacevole sorpresa. Ma la scelta di Polonia (24,3%), Turchia (19%), Romania (23%), Slovacchia (38,2%), Lettonia (28,1%) ed Islanda (32,4%) a confermare che i nostri giovani stanno maturando.

di eMANueLA GAsTALdI

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in evidenza

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Aventis tecnoliving e normAn interni


il comfort che conviene
Il complesso abitativo situato a Brescia, in via Dalmazia, progettato per ridurre notevolmente i costi energetici, offrire il massimo della sicurezza e, grazie alla collaborazione tra Aventis srl e Norman Interni, consentire risparmi considerevoli anche sullarredamento.
nelle zone sensibili come garage e corselli, sono stati installati impianti di video sorveglianza 24 ore su 24 e sistemi anti intrusione e home automation nelle abitazioni e nei negozi. Non solo, componendo un apposito numero, possibile contattare la video sorveglianza e essere accompagnati lungo il percorso dal garage alla propria abitazione; anche possibile lapertura dei cancelli a comando telefonico. Una sola chiave elettronica personale prevista per tutti gli accessi; ledificio risponde alle misure previste dalla legge antisismica. I negozi hanno le medesime caratteristiche degli appartamenti: le vetrine sono a tutta altezza (6 metri), e si affacciano su un ampio portico. Allinterno, un soppalco che amplia la superficie di vendita e un comodo magazzino. Cuore delledificio, la hall di ingresso, unopera architettonica che dalla base si innalza fino al soffitto in vetro per assicurare la massima luminosit. Vero valore aggiunto a tutte queste caratteristiche di primordine la preziosissima opportunit che viene offerta dalla collaborazione tra Aventis e Norman Interni, ovvero la possibilit di usufruire di un pacchetto unico che consente di avere una casa pronta alluso, dal progetto al rendering allabitazione arredata. Il cliente, infatti, pu richiedere uno studio personalizzato con le varie soluzioni darredo e, una volta definita la soluzione ideale, vederlo trasformato in un rendering realistico cosicch diventa possibile farsi una chiara idea su come sar lappartamento pronto per essere abitato. In ogni caso, tutte le unit immobiliari sono personalizzabili nei dettagli e secondo le esigenze del cliente. Un vero e proprio chiavi in mano che, grazie alla formula a pacchetto unico, apre le porte ad opportunit di risparmio davvero notevoli, anche se, ed doveroso sottolinearlo, i costi di partenza sono gi decisamente competitivi, soprattutto considerando laltissima qualit di tutta la struttura, dallimpiantistica pienamente al passo coi tempi alle finiture di pregio, passando per lutilizzo dei migliori legni. Sono disponibili agevolazioni (nessuna spesa notarile, catastale e di allacciamenti) e finanziamenti di convenienza per lintero importo e mutuo trentennale a tasso agevolato. Le vendite sono senza intermediazione; sono anche previsti contratti di locazione e di affitto con riscatto. Per ulteriori informazioni ed eventuali contatti, consultare il sito www.aventistecnoliving.it, oppure rivolgersi al numero verde 800 968 993.

Abitare il comfort, larmonia degli ambienti e lo stile, allinsegna della qualit assoluta e del risparmio energetico: tutto questo possibile grazie alla sinergia tra Aventis Tecnoliving societ che riunisce realt imprenditoriali bresciane del settore immobiliare, e Norman Interni, azienda bergamasca che da anni rappresenta un riferimento nel comparto dellarredamento. Il nuovo complesso abitativo Aventis Tecnoliving, situato a Brescia, in via Dalmazia, collocato in una posizione strategica (a due passi dai servizi e dalle aree commerciali del Comparto Milano, a poco pi di un chilometro dalla stazione ferroviaria e della metropolitana, a pochissimi minuti dauto dalla tangenziale e dallautostrada), e offre appartamenti di varie dimensioni da 45 a 200 metri quadri e negozi progettati ispirandosi a criteri di equilibrio e massima visibilit. Nonostante sia a ridosso di unimportante arteria cittadina, il complesso, attraverso un transito carraio e pedonale riservato ai residenti, lontano dal traffico e dallaffollamento. Le case si affacciano su logge vivibili tutto lanno e la luminosit senzaltro uno dei principali tratti distintivi: ampie superfici vetrate, con cristalli a bassa emissione di calore, inondano tutti gli ambienti di luce solare. Le abitazioni allultimo piano con soppalco, cos come

gli appartamenti al primo piano del lato ovest, godono di giardino esclusivo sul tetto o nella parte posteriore dello stabile in un area tranquilla e riservata; i garage sono doppi. Aventis Tecnoliving stato progettato e costruito come un sistema integralmente equilibrato, al fine di assicurare un notevole abbassamento dei costi energetici. Lorientamento nord-sud della costruzione, che di classe energetica B, permette di sfruttare al meglio le caratteristiche dellimpianto di climatizzazione ad espansione diretta con recupero del calore. Nella fattispecie, due sistemi indipendenti di climatizzazione garantiscono la temperatura in tutte le stagioni e questo permette di fare a meno degli split e di ottimizzare lutilizzo degli spazi. Tutti i consumi (caldo, freddo, acqua calda e fredda) sono contabilizzati con un sistema individuale di tele-lettura via web, limpianto di aspirazione centralizzato. Lacqua calda prodotta grazie a pannelli solari, mentre lilluminazione condominiale, con lampade a basso consumo, fornita da pannelli fotovoltaici. Massima attenzione stata dedicata alla sicurezza: lintero condominio privo di collegamenti alla rete gas e,

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IL/CONvEGNO

REAL ESTATE NELLA SmART CITY


edizioni 12 presenta linnovativo convegno del 13 febbraio prossimo allAuditorium di san Barnaba a Brescia.

Real Estate

nella

Smart City

Convegno promosso da

EDIZIONIDODICI
con i patrocini di

13 febbraio 2013 Auditorium di San Barnaba


Brescia
11,30 9,00 11,50 Mattina

igliorare la citt per arrivare a migliorare la qualit della vita dei cittadini: in estrema sintesi, questo il concetto che sta alla base del progetto Smart City (ossia, citt intelligente, razionale), avviato dallUnione europea per favorire la creazione di patti virtuosi tra amministrazioni pubbliche, imprese private e istituti di ricerca, al fine di dare concretezza a piani che promuovano il progresso sostenibile dei centri urbani. Sia per questioni puramente storicoartistico-architettoniche, che per ragioni legate a gestioni del territorio spesso discutibili, condizionate da eccessi di superficialit e scriteriate espansioni urbanistiche, risalenti al periodo del boom economico del secondo dopoguerra), anche solo pensare di ridefinire lassetto delle citt italiane, costituisce unimpresa tuttaltro che semplice; ma, per quanto difficile, chiaro che va affrontata, se veramente si vuole arrivare a vivere in aree urbane pi rispettose dellambiente. Riguardo Brescia, la Leonessa si , s, distinta per aver partecipato al bando di 20 milioni di euro da parte dellUe per perseguire obiettivi smart, ma, fino ad ora, nulla si mosso per mettere al centro dellattenzione il tema delledilizia cittadina privata e pubblica, nella prospettiva di possibili (e auspicabili) interventi di riqualificazione per arrivare, appunto, a una citt intelligente. Ed proprio per rimediare a questa mancanza che Edizioni 12 e la testata on-line BsNews, scendono in campo organizzando il convegno Real estate nella Smart City Integrazione e svi-

luppo, in programma domenica 13 febbraio, al teatro San Barnaba di corso Magenta, a Brescia; il dibattito sar diviso in due parti (mattina e pomeriggio), e dar modo di ascoltare, e confrontare, i punti di vista di rappresentanti dellamministrazione e delle associazioni di categoria locali, di figure dellimprenditoria bresciana, e anche di esperti provenienti da fuori provincia. A monte di tutto, due obiettivi: il primo, di carattere culturale, avviare un nuovo atteggiamento, da parte dei singoli cittadini, nei confronti delledilizia. La considerazione di fondo che, se si vuole realmente vivere in una citt pi ecocompatibile, diviene necessario essere in grado di capire la qualit degli immobili, avere le nozioni che servono per individuare la casa costruita allinsegna del risparmio energetico, avere le conoscenze per saper scegliere labitazione pi adeguata alle proprie esigenze e che sia davvero al passo con i tempi, che sia smart. Seconda finalit del convegno creare i presupposti per il rilancio delledilizia, comparto che uno dei fondamenti delleconomia italiana, e bresciana in par-

ticolare, e che sta accusando in maniera gravissima gli effetti della crisi. Secondo gli organizzatori, la ripartenza del settore pu senzaltro avvenire se lamministrazione interviene agevolando e riprogettando quartieri dove la maggior parte degli immobili non rientrino nei canoni di eco-sostenibilit, ovvero dove ci sia unalta percentuale di case non al passo coi tempi, abitazioni che, se si vuole rispettare lambiente, vanno rottamate, tutto ci per incentivare il privato ad investire in operazioni di recupero, o meglio, di rottamazione, per garantirsi opportunit di lavoro e di profitto, mentre lamministrazione centrerebbe lobiettivo dello sviluppo urbano sostenibile, senza doversene accollare i costi. In definitiva, lidea del convegno proporre la Smart City, la citt sostenibile, la citt razionale, come (complesso) iter da completare grazie allazione di amministratori che creino le condizioni necessarie affinch i costruttori siano incentivati a impegnarsi nel recupero e nella rivalutazione anche grazie alle tecnologie e ai materiali di ultima generazione del tessuto immobiliare esistente.

Registrazione dei partecipanti

Borsa Immobiliare Dott. Ziletti, Camera di Commercio Pro-Brixia La percezione del valore dellimmobile Geom. Paolo Bettoni presidente Gruppo Giovani Costruttori Marmo in edilizia: soluzioni per il luxury D.ssa Laura Olivari Guarda, MGM Principi dello studio del ciclo di vita edificio applicato alle scelte sostenibili Dott. Alessio Pesenti, Nord Zinc Progettazione e gestione del sistema edificio-impianto per ottimizzare il comfort e i consumi energetici Ing. Giovanni Ziletti, Casa Clima

una vera microcasa in soli due-tre giorni


In occasione del convegno, allesterno di San Barnaba sar posizionata una microcasa prefabbricata in cemento armato di Baglioni Costruzioni. Lingegnerizzazione di tutti gli elementi costruttivi permette di realizzare in blocco prefabbricato montato e finito allinterno con tutte le finiture di una casa: impianto di riscaldamento, impianto elettrico, serramenti, contropareti rivestite, illuminazione interna ed esterna, televisore, arredi, bussola ingresso, pergolato esterno una microcasa completa, dallaspetto accattivante, che pu essere montata in due-tre giorni e smontata in uno. Per poi poter essere eventualmente riportata in altro contesto.

Associazione Giovani Ingegneri Bresciani Camera di Commercio Pro-Brixia Collegio dei Costruttori Edili della Provincia di Brescia Collegio Geometri della Provincia di Brescia Gruppo Giovani Architetti della Provincia di Brescia Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia

Moderatore: Ing. Marco Belardi, presidente dellOrdine degli Ingegneri


Case History Modern Living Roberto Baglioni, imprenditore e Ing. Matteo Ghidini
9,30

12,10

Intervento Arch. Massimo Curzi 10,00 Prof. Facolt Architettura Leonardo del Politecnico di Milano La Sostenibilit Ambientale, 10,20 Economica ed Urbanistica Arch. Eliana Terzoni, presidente Gruppo Giovani Architetti Linserimento delle esperienze 10,35 scientifiche degli ingegneri nellobiettivo Smart City Ing. Francesco Bocchio, pres. Associazione Giovani Ingegneri Bresciani Smart City e connettitivit: 10,50 ricerca e sviluppo Connettitivit e imprese le nuove frontiere Dott. Peli, ad Intred Costruzioni in legno come 11,10 valida alternativa alle costruzioni tradizionali Dott. Ilario Albertani, Albertani Corporates

12,30

12,50

Pomeriggio

Moderatore: Dott. Massimo Tedeschi Corriere della Sera ed. Brescia


15,00 15,25

Avv. Adriano Paroli Dott. Andrea Granelli Citt intelligenti? Per una via italiana alle Smart Cities On. Stefano Saglia Geom. Giovanni Platto, presidente Collegio Geometri La burocrazia in edilizia
Tavola rotonda

15,50 16,15

16,40

Si ringrazia per la collaborazione

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/ECONOMIA
P.A.G.o: Protetti-AssisitiGarantiti-occupati. Forse avevano ragione i lucchini e i Beretta di trentanni fa, quando il primo si scagliava contro legualitarismo sindacale e il secondo, citando lesempio americano il Paese dove nascono pi aziende di quante ne muoiono contro la cassa integrazione.

OLTRE IL SINDACATO DEL p.A.G.O


del mercato del lavoro in grado di ridistribuire il lavoro che c, non quello che verr (se verr). Una riforma che, per evitare una guerra tra poveri (tra occupati e disoccupati, tra chi dentro il mondo del lavoro e chi fuori), sia fatta allinsegna di un principio fondamentale: se tutti siamo flessibili, nessuno precario. E di un secondo principio, altrettanto importante: se vogliamo garantire i precari, dobbiamo in una qualche misura precarizzare i garantiti; se vogliamo dare un minimo di garanzie a chi oggi non ne ha nemmeno una (i giovani disoccupati) dobbiamo in qualche modo smantellare i privilegi degli occupati. Una bestemmia per il sindacato del Pago, certamente. Ma in assenza di ripresa, e quindi di crescita, necessario quanto inevitabile. Poich se c ripresa tutto si risolve, anche la crescita di cui tutti parlano a vanvera, ma se non c ripresa non c nemmeno

pER I GIOVANI
la crescita e nulla si risolve. Ma per fare una riforma strutturale del mercato del lavoro non basta abolire larticolo 18, occorre una condizione preliminare ben pi radicale anzi rivoluzionaria che vada oltre Monti e Fornero (ovviamente molto oltre Camusso e Landini, oltre Pietro Ichino che peraltro il pi conseguente e consapevole di tutti, e per stare a Brescia oltre Zipponi). Una condizione necessaria anzi necessarissima anche se non sufficiente: cambiare il sindacato. Non abolirlo, ovviamente, ma cambiarlo radicalmente. Come necessario cambiare i partiti. PosTo dI lAVoro dIrITTo Al lAVoro Un sindacato che in Italia ancora pi che mai sindacato del P.A.G.O., inteso come sindacato dei Protetti-AssisitiGarantiti-Occupati. Ovvero un sindacato pi corporativo e conservativo che

di AlessANdro CheulA

e tutti siamo flessibili, nessuno precario. Ovvero: se tutti siamo flessibili forse non avremo il posto fisso, ma se nessuno precario non saremo esclusi tutta la vita dal mondo del lavoro. ChI deNTro deNTro ChI FuorI FuorI In Italia chi dentro il mondo del lavoro dentro a vita, chi fuori rischia di restarne fuori per sempre. Che fare, allora? Occorre una riforma radicale

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/ECONOMIA
collaborativo. Un sindacato che certo difende gli occupati, ci mancherebbe, ma a scapito dei disoccupati; che tutela pi i pensionati (ormai il 60% degli iscritti) dei precari. Un sindacato del chi dentro dentro, chi fuori fuori: chi dentro la cittadella del lavoro dentro a vita, chi fuori fuori per sempre. Creare lavoro? Scoperta! Ma come? Tutti i partiti della grande kermesse ovvero del Circo Barnum della campagna elettorale (il solito teatrino della politica, dove tutti a parole sputtanano la politica ma, a giudicare dalla centinaia di simboli e migliaia di liste e decine di migliaia di candidati, tutti vorrebbero entrare a farne parte) mettono il lavoro al primo posto. Ma il lavoro non si crea a parole o per decreto, come avveniva nei Paesi del socialismo reale, ma col mercato. I posti di lavoro non si mettono a carico dello Stato, la cui spesa corrente nel caso italiano ha portato a un debito pubblico irredimibile di 2 miliardi di euro ossia 4 milioni di miliardi di vecchie lire, ma con lespansione del mercato. Vale a dire creando le condizioni (poche tasse, molti servizi, alcuni incentivi, buone infrastrutture) che possano favorire la nascita e la crescita delle imprese, cio il principale strumento di occupazione e di crescita reali, e in secondo luogo con una radicale riforma del mercato e della legislazione del lavoro. Ripetiamo: radicale e strutturale, ossia in grado di tagliare le ali ai privilegi corporativi, non solo le corporazioni professionali blasonate e locupletate (ricche) ma anche i milioni di piccoli privilegi, tanti quanti gli occupati, delle grandi corporazioni povere del sindacato di massa. Un conto il diritto al lavoro, un altro il posto di lavoro. Il diritto al lavoro deve essere fisso, cio garantito a vita, il posto che deve essere, ove possibile, flessibile, cio variabile e intercambiabile. Il che significa lincertezza del posto di lavoro come condizione della certezza del diritto al lavoro. Ripetiamo: se c sviluppo tutto si risolve, ma in mancanza di crescita e in carenza di lavoro, se vogliamo dare lavoro a chi non ce lha, occorre dividere il lavoro che c. Non dentro il benessere e un terzo fuori. Dopo cinque anni di crisi il rapporto va ribaltato: un terzo dentro e due terzi fuori dal benessere. Ugo La Malfa, repubblicano figlio del Partito dAzione e militante di Giustizia e Libert nonch parlamentare della prima Repubblica ed esponente delle borghesia riformista e progressista cresciuta alla scuola di Raffaele Mattioli, mitico presidente della Banca Commerciale degli anni doro da cui usc anche Enrico Cuccia, a proposito del sindacato italiano amava dire: Se fossi un giovane disoccupato sparerei al sindacato degli occupati. Ci per dire che la rigida tutela degli occupati in termini di privilegi corporativi e conservativi, per quanto istituzionalmente comprensibile da parte del sindacato che deve tutelare gli occupati, penalizza di fatto i disoccupati escludendoli, in assenza di sviluppo o in mancanza di crescita come avviene oggi, dal mondo del lavoro. Lo stesso Mario Monti, quando era commissario Ue per la concorrenza, al meeting di Cernobbio del 1998 lasci di stucco la platea di seriosi e compresi economisti affermando, a proposito dello sciopero generale, che in Italia servirebbe uno sciopero generazionale. Cio a significare che i giovani devono prendere in mano il proprio destino senza delegarlo ai partiti o al sindacato, e soprattutto senza delegarlo ai padri, poich la societ divisa sempre meno da classi di propriet e sempre pi da classi di et. Il mercato del lavoro italiano diviso tra una maggioranza di garantiti a vita col posto fisso e una minoranza sempre pi numerosa di precari a vita col posto variabile, per non dire volubile e volatile. Per arrivare ad una accettabile par condicio, dando a quel 37% di giovani disoccupati una prospettiva o almeno una parvenza di pari opportunit rispetto agli occupati, occorrerebbe procedere ad un graduale e progressivo smantellamento della corporazione degli occupati-assistiti-garantiti-protetti. Liberalizzare il mercato del lavoro significa infatti creare osmosi (passaggio) tra mondo del lavoro e del non lavoro, tra occupati e disoccupati, tra flessibilit in entrata e in uscita.

/ECONOMIA
Per rendere provvisoria cio reversibile la disoccupazione necessario rendere temporanea cio transitoria anche loccupazione. se TuTTI sIAMo FlessIBIlI NessuNo PreCArIo Da ci discendono alcuni corollari. Se tutti siamo flessibili, nessuno precario; lincertezza del posto di lavoro condizione della certezza del diritto al lavoro; per garantire i protetti occorre in una certa misura precarizzare i garantiti. In buona sostanza, se la crisi continuer o se la crescita ritarder o non sar pi la crescita ai ritmi di un tempo, per dare lavoro ai disoccupati, sottooccupati, inoccupati e precari occorrer ridistribuire il lavoro. Ovvero, in parole pi semplici e brutali ma efficaci, pensare non a come dividere una ricchezza che non c pi ma come suddividere la poca che c. Insomma, per dare il lavoro non a tutti ma almeno alla maggioranza degli aventi diritto, non solo giovani ma anche gli espulsi dal mondo del lavoro, e se la crisi non sar riassorbibile nel breve o medio termine non baster pi nemmeno flessibilizzare ma, lungi dallinseguire la chimera impossibile del posto fisso per tutti, potrebbe essere necessario purtroppo precarizzare. Non si tratta di una posizione passiva o rinunciataria, nemmeno di idealizzare la cosiddetta decrescita o vagheggiare una etica dellausterit come dicono i mistici della rinuncia altrui. chiaro che tutti speriamo nella ripresa e operiamo per la crescita. Si tratta invece di prendere atto realisticamente che la ripresa potrebbe essere debole e la conseguente crescita insufficiente a portare posti di lavoro, per la cui creazione occorre un incremento annuo del Pil non inferiore al 2,5-3%. Per I GIoVANI Apologia del giovanilismo? Certo, ma attenzione. Non il giovanilismo arrogante, enfatico, retorico ed eterodiretto (diretto da altri cio dagli adulti) diciannovista, quello che prepar il fascismo, ma il giovanilismo consapevole, razionale e autodiretto dei rottamatori-

pi scioperi generali, allora, bens scioperi generazionali. I giovani, se vogliono riappropriarsi del loro futuro, devono prendere nelle loro mani il proprio destino. Noi gli abbiamo lasciato una montagna di debiti poich ci siamo mangiati tutto quello che cera nel piatto. Duplice imperdonabile colpa, poich il benessere in cui siamo vissuti poteva indurci a lasciare qualcosa di pi invece dei debiti. sCIoPerI GeNerAZIoNAlI NoN sCIoPerI GeNerAlI I disoccupati in Europa sono stimati in 24 milioni, di cui un terzo giovani. In un Paese come lItalia dove il 37% dei giovani disoccupato a vita, se vogliamo dare lavoro non a tutti, cosa peraltro impossibile, ma a quasi tutti, flessibilizzare non basta pi, occorre precarizzare. Una bestemmia, certo. Ma chi pi blasfemo? Chi difende il posto fisso per i pochi che avranno ancora tale privilegio o chi si preoccupa di dare lavoro ai molti che stanno fuori dalla cittadella fortificata del lavoro, dal fortino sempre pi

blindato del posto fisso? Quei molti che, non lavorando e quindi non potendo versare i contributi, non avranno la pensione e saranno candidati a un futuro da barboni? Il lavoro per tutti a tempo indeterminato semplicemente unutopia impossibile e impraticabile non esistendo pi in nessuna economia sociale di mercato (ripetiamo: sociale, non solo di mercato). Lavoro per tutti a tempo determinato cio flessibilit per tutti? Possibile, ma al punto drammatico cui son giunte le cose per dare lavoro non a tutti ma quasi tutti i milioni di giovani disoccupati non basta pi flessibilizzare ma occorre precarizzare. Cio andare in senso diametralmente opposto a quanto si sta facendo. Una blasfemia per il sindacato. Ma una cosa certa, anzi due. La prima che bisogna gradualmente spostare lasse rivendicativo dal problema degli occupati a quello dei disoccupati; la seconda che, stante il probabile prolungamento dellattuale recessione, per dare lavoro non a tutti ma quasi tutti occorrer ridistribuire il lavoro che c.

Ovvero, in buona sostanza, dividere lesistente. Limperativo categorico non solo labolizione dellarticolo 18 ma listituzione del contratto unico, cio del superamento del dualismo contrattuale che divide il mondo del lavoro tra stabili e precari, tra la mega-corporazione degli occupati-assistiti-garantiti-protetti da una parte e precari a vita dallaltra, tra tempo indeterminato cio posto fisso e tempo determinato ossia lavoro atipicoprecario-temporaneo-transitorio. Ma il superamento della rigidit del mercato del lavoro va ancora oltre poich richiede nellimmediato non solo una riparametrazione del mercato del lavoro ma anche una ristrutturazione del rapporto di lavoro. E in prospettiva, come spiegheremo, una rivoluzione culturale e una rimodulazione individuale. lA soCIeT dI uN TerZo Ricordate la sociologia degli anni 80? La formula pi ricorrente per definire la situazione socioeconomica di allora era la societ dei due terzi, cio due terzi

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/ECONOMIA
ricostruttori di oggi. Stare con i giovani non vuol dire essere beotamente giovanilisti, come essere buoni non significa essere beatamente buonisti. S invece ai giovani intenzionati e prendere in mano il proprio destino, quello delle comunit in cui vivono e del Paese cui appartengono, senza delegarlo a questi partiti e a questa politica ma a una nuova politica, e possibilmente a nuovi partiti. Da dove viene la crisi che stiamo vivendo e che mette a rischio, oltre al futuro delle nostre comunit, la sopravvivenza della stessa democrazia rappresentativa? Che mette in forse lappartenenza dellItalia allEuropa nonostante le positive performances dei suoi campanili e delle migliaia di piccole imprese laboriose e industriose, competitive malgrado la iniqua pressione tributaria di cui sono vittime per colpa dello Stato e la feroce stretta creditizia da cui sono colpite per colpa delle banche? Le stesse costrette a recuperare le perdite subite negli anni della scellerata finanza speculativa a base di titoli derivati, tossici, nocivi e chi pi ne ha pi ne rimetta? Realt di cui Brescia uno degli esempi pi compiuti per benessere e risparmio, per civilt e laboriosit? La crisi venuta dalle banche, certo, e dalla finanza internazionale che ha causato e causa ancora i noti disastri. Ma non solo queste. Le cause, come sempre accade nella genesi dei fenomeni socio-economici e nelle evoluzioni politico-istituzionali, sono remote, ma nel contempo sono anche recenti. Le matrici sono lontane, ma nel caso di specie sono anche vicine. Molto vicine. Le cause remote vanno cercate nellEvo, nella nostra storia, le cause vicine nel nostro Ego, nel nostro Io. Evo inteso come cultura della storia e della memoria, Ego inteso come culto di se stessi. Dalla cultura dellEvo cio della storia, della nostra storia ossia della nostra memoria collettiva (ma non sempre condivisa) siamo passati senza accorgercene al culto dellEgo, inteso sia come egoismo generazionale sia come Ego personale. Se le cause della crisi sono dunque anche soggettive, dentro di noi cause che interagiscono con quelle oggettive fuori di noi le risposte non potranno che essere conseguenti, sia soggettive che oggettive. Dobbiamo superare lincoscienza dellEgo e tornare alla coscienza dellEvo, della storia, delle radici. Alla nostra storia, alla nostra memoria. Storia e memoria di cui discendono la nostra attualit e la nostra comunit, lasciando perdere lEgo con le sue degenerazioni, le sue perversioni e i suoi, appunto, egoismi. Primo fra tutti legoismo generazionale. Che la somma degli egoismi individuali.

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1 2 3 8 9 10 marzo 2013 FIERA DI BRESCIA

Dopo il grande successo dello scorso anno, Fiera di Brescia e PrincipeADV tornano insieme nellorganizzazione della seconda edizione del salone dedicato allarredamento, agli accessori e ai servizi per la casa. Due weekend consecutivi, dal 1al 10 marzo ricchi di novit e appuntamenti da non perdere! Scoprili su www.fierabresciacasa.it Venerd 8 marzo ingresso omaggio a tutte le donne.

venerd ore 17.00 - 22.00 sabato ore 14.00 - 20.00 domenica ore 10.00 - 20.00

ABBIAMO CAMBIATO PELLE GUSTATI LE NOVIT 2013

Segreteria organizzativa: PRINCIPEADV - Via Volturno 31, 25126 Brescia, tel. 030 5238462 FIERA DI BRESCIA - Via Caprera 5, 25125 Brescia, tel. 030 3463484/482

info@principeadv.it info@fierabresciacasa.it

L/ INCHIESTA

L/ INCHIESTA
A dIsTANZA dI quAsI VeNTICINque ANNI dAllulTIMo PIANo eNerGeTICo NAZIoNAle Il CoNsIGlIo deI MINIsTrI del 16 oTToBre 2012 hA PreseNTATo lA NuoVA sTrATeGIA eNerGeTICA NAZIoNAle Gli obiettivi del documento di programmazione per la strategia energetica nazionale riguardano benefici in termini di crescita economica ed occupazione, del risparmio di risorse attualmente utilizzate per limportazione di combustibili, degli importanti investimenti nel settore energetico e nellindotto e del rilancio della ricerca e dellinnovazione nel settore. Si stima che ci saranno 180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy (rinnovabili ed efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi). Si tratta di investimenti privati, in parte supportati da incentivi, e previsti con ritorno economico positivo per il sistema.

BAGNOLO mELLA, CApRIANO DEL COLLE, DELLO

TRE pAESI CON IL GAS SOTTO


a molti mesi si parla e discute del progetto per la realizzazione di un impianto per lo stoccaggio di gas metano nel deposito sotterraneo naturale di Bagnolo Mella. La stampa ne ha parlato pi volte, diventato un cavallo di battaglia del Comitato Civico Salute e Ambiente di Capriano del Colle, comune nel quale stato anche proposto, ma non realizzato, un referendum sul progetto. Nel nostro servizio Viaggio in provincia dello scorso mese di ottobre, abbiamo chiesto ai cittadini dei comuni interessati della bassa bresciana un parere sul progetto. Il risultato raccolto evidenzia che pochi ne sono al corrente e, salvo qualche raro caso, per quei pochi le informazioni non sono sufficienti per esprimersi. Abbiamo quindi deciso di occuparci di questo argomento per cercare di fare chiarezza sulle criticit e sui vantaggi di questa infrastruttura e soprattutto per fornire agli abitanti i dati necessari per formarsi una propria opinione in merito. Riteniamo che, in questo momento critico per leconomia
La denominazione sito di stoccaggio di Bagnolo Mella stata definita dal Ministero dello Sviluppo Economico ed utilizzata ufficialmente dalla Regione Lombardia, anche se le localizzazioni sono: il giacimento a Capriano e Dello, la centrale di compressione a Capriano, il gasdotto in minima parte a Capriano e Dello e in larga parte a Bagnolo Mella, la stazione di misura ed il relativo collegamento alla rete di trasporto nazionale di SNAM Rete Gas su Bagnolo Mella.

italiana, Brescia non possa permettersi di decidere senza la massima attenzione su progetti che possano portare benefici (o criticit) al territorio. Emblematico il caso del macello di Manerbio, che ha fatto saltare 800 posti di lavoro, per problematiche politiche di difficile comprensione per i pi, ma probabilmente legate a liti di piccolo livello tra esponenti della stessa maggioranza in giunta. Come sempre sentiremo tutte le parti interessate, le istituzioni, le amministrazioni, i comitati ed i tecnici, ma come sempre, il nostro obiettivo principale

il coinvolgimento dei comuni cittadini, che siano adeguatamente informati e che possano esprimere un personale parere compiuto. Convegni e comitati civici e tecnici sono s importanti, ma il vero luogo deputato allinformazione completa, alla discussione ed ai commenti la rete internet. Ed per questo che su www.bsnews.it e sul prossimo ed innovativo www.dodiciweb.it dedicheremo unarea aperta al contributo di tutti, dedicata allapprofondimento, ai sondaggi, alla discussione ed ai commenti su questo importante progetto.

In particolare, tra le iniziative prioritarie nel mercato del gas, la nuova strategia energetica nazionale pone lattenzione sia sullallocazione e laccesso alla capacit di stoccaggio per tutti gli operatori, sia sulla realizzazione di infrastrutture strategiche per il Paese, con particolare riferimento a terminali GNL e stoccaggio. Queste verranno selezionate attraverso procedure pubbliche basate su criteri trasparenti di costo-beneficio per il sistema , con garanzia di copertura dei costi di investimento. La produzione nazionale di gas continua a diminuire. Il deposito di gas naturale rappresenta una priorit nazionale strategica, necessaria per ridurre i costi energetici e al tempo stesso incrementare la cosiddetta sicurezza degli approvvigionamenti, la cui maggior parte dei quali proveniente da paesi extra-europei. Il gas naturale una sorgente primaria dal momento che le energie rinnovabili, pur in fase di espansione, non sono ancora in grado di sostituire completamente i combustibili fossili. Le crisi politiche (vedi ad esempio Ucraina e Libia) e alcune difficolt pratiche negli approvvigionamenti riscontrate negli ultimi anni dimostrano limportanza strategica delle riserve per il sistema energetico nazionale ed europeo.

Lo stoccaggio consente inoltre di gestire linterruzione temporanea di una fonte di approvvigionamento e di soddisfare la variabilit della domanda stagionale. I progetti di stoccaggio che hanno ottenuto una licenza in Italia sono il risultato di iniziative del Ministero dello Sviluppo Economico che ha indetto una gara per alcuni siti considerati propizi alla luce di considerazioni tecniche e ambientali (incluso Bagnolo Mella). Lo stoccaggio di gas naturale un processo che consente di iniettare il gas nella roccia porosa di un giacimento esaurito che gi lo conteneva riportando il giacimento stesso, in una certa misura, al suo stato originario. Una volta immesso, il gas pu essere erogato secondo le richieste del mercato e utilizzato per garantire le forniture industriali e il riscaldamento nel periodo invernale. Il primo stoccaggio di gas fu realizzato negli Stati Uniti nel 1915; in Italia il primo impianto fu realizzato nel 1964 e fu tra i primissimi in Europa. Gli stoccaggi pi diffusi sono quelli in giacimenti a gas esauriti, circa il 70% (come quello di Bagnolo Mella), secondi per diffusione sono quelli realizzati in acquiferi, terzi quelli in cavit saline.

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+ archimede.nu

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IL NuOVO pROGETTO DI DEpOSITO SOTTERRANEO DI GAS DI BAGNOLO mELLA

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Il giacimento di gas di Bagnolo Mella esiste da circa 5 milioni di anni e il bacino era ancora intatto nel 1955 quando fu scoperto. Considerato linteresse strategico per il sistema gas, il Ministero dello Sviluppo Economico nel 2001 ha stabilito i criteri tecnici ove poter studiare siti di stoccaggio. I cinque siti individuati (compreso Bagnolo Mella) sono stati messi a gara nel Settembre 2006. Il Bando pubblico assegnava i diritti per:

COLTIVIAMO INSIEME NUOVI SCIATORI


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A) Realizzare un progetto, B) Implementare studi di impatto ambientale e sicurezza C) Iniziare procedimento autorizzativo da sottoporre ai vari Enti valutatori locali, regionali e ministeriali. Nel 2007 si svolta la gara, nel 2009 il sito stato assegnato e nel 2011 partita la procedura autorizzativa. Fino allanno 2000 sono stati estratti dal sito di Bagnolo Mella 639 Milioni di Smc (standard metri cubi) di gas naturale, attualmente sono presenti nel

giacimento ancora 514 Milioni di Smc non estraibili. I partner attori delliniziativa sono A2A con una quota del 50%, GDF SUEZ con il 40%, ed Edison Stoccaggio con il restante 10%. Il progetto pone la massima attenzione allimpatto ambientale delle installazioni e dei cantieri. previsto il riciclo e la depurazione dellacqua utilizzata nellimpianto, limitando al minimo gli scarichi di CO2.

B UON O

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DATI TECNICI DELLImpIANTO DI STOCCAGGIO DI BAGNOLO mELLA
Il progetto in grado di gestire 88 milioni di metri cubi per anno di gas naturale. Si tratta pertanto di un impianto di dimensioni molto ridotte, ci nonostante, in caso di crisi energetiche o politiche, sarebbe sufficiente al fabbisogno dei comuni interessati per pi stagioni invernali. prevista una capacit di picco di 600.000 metri cubi/giorno di conferimento di gas alla rete nazionale gestita da Snam Rete Gas. I livelli utilizzati per lo stoccaggio si trovano a circa 1.000 metri di profondit. Il progetto comprende una stazione di compressione, un gasdotto di collegamento alla rete nazionale dei trasporti ed una stazione di misura. Di norma il gas naturale viene iniettato nello stoccaggio nel periodo estivo e reimmesso nel sistema gas nazionale in inverno, quando il sistema gas in deficit. sTAZIoNe dI CoMPressIoNe La precedente centrale (circa 4.000 mq) usata durante lestrazione da parte di ENI, verr riutilizzata ed ampliata, per ragioni di distanze di sicurezza, di circa 3.000 mq, e verr completamente mascherata da apposita vegetazione come solitamente viene indicato dai vari Enti preposti. Allinterno dellarea, oltre ai vari sistemi di sicurezza e controllo, verr posizionato anche un impianto di compressione e dispositivi per la disidratazione (separazione del gas da possibile presenza di acqua attraverso lutilizzo di ridotte quantit di glicole). GAsdoTTo La condotta con pressione di esercizio pari a 70 bar (la medesima pressione della maggior parte dei 30.000 km di rete nazionale) consiste in una tubazione del diametro di 8 pollici (20 cm circa) lunga oltre 3.200 metri interrata ad almeno 1,5 metri di profondit. Anche dopo il passaggio della linea i terreni possono essere coltivati senza alcun problema. Il solo vincolo imposto dalla legge costituito da una striscia di guardia di 25 metri (12,5 m per lato, a partire dallasse della tubazione) entro la quale proibito qualsiasi tipo di costruzione abitativa, mentre nessuna difficolt per strade, parcheggi, ecc.. sTAZIoNe dI MIsurA costituita soprattutto da apparecchiatura omologata per la misurazione e

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Bagnolo Mella un giacimento di gas esaurito. Ci significa che ha contenuto gas per milioni di anni. Oggi ne contiene ancora circa 500 milioni m3. Bagnolo Mella tra i migliori siti selezionati dal Ministero dello Sviluppo Economico nel 2006. A differenza di Bagnolo Mella, il deposito di Rivara stato bloccato dal Ministero dopo il terremoto in Emilia perch appartiene a una particolare tipologia: lo stoccaggio di gas in acquifero. In parole semplici, significa che il bacino non ha mai contenuto gas. Pertanto, in quel caso, non vi era assolutamente alcuna certezza che fosse idoneo a divenire un deposito di gas.

Inoltre, grazie al sistema di compressione alimentato ad energia elettrica, verr tutelato lambiente naturale e preservato un ambiente tranquillo per il vicinato. Il Rapporto Preliminare di Sicurezza dimostra che la distanza massima di danneggiamento provocato da ipotetici incidenti nellimpianto non pu superare poche decine di metri, pertanto il tutto si potr svolgere nella pi ampia sicurezza. Affinch si possa verificare unesplosione necessario che intervengano tre fattori concomitanti: gas rinchiuso in un contenitore, presenza di ossigeno e accensione di fiamma. Considerando che il deposito prevede un ambiente anaerobico e sotterraneo, privo di ossigeno, e che non vi la possibilit di accensione, evidente che il deposito non pu esplodere. Non sono previsti trattamenti chimici se si eccettua lutilizzo di una piccola quantit di glicole (usato in circuito chiuso, pertanto senza alcun contatto con lambiente circostante) necessario per separare il gas naturale da eventuali particelle di acqua. La scelta di un compressore elettrico evita inoltre qualsiasi produzione di SOx & NOx in atmosfera.

filtri di separazione particelle solide e liquide. Dimensione 40 x 40 metri. A pieno regime, la pressione di esercizio allinterno del deposito sar pari a 136 Bar (identica alla pressione di estrazione del gas naturale terminata nel 2000). Nellacquisizione di servizi e forniture necessari alla costruzione ed esercizio dellimpianto verranno favorite le aziende locali con un impatto significativo sulloccupazione durante e dopo la fase di costruzione. Non si mai assistito in Europa a fenomeni di deprezzamento nel valore delle propriet immobiliari nelle aree in cui esistono strutture di stoccaggio del gas.

IL pARERE DEI TECNICI


Lesperienza di stoccaggio in Italia e nel mondo conferma che non una pratica pericolosa neanche in caso di terremoto. La sicurezza del sito nei riguardi di possibili terremoti, deriva dal fatto che nellarco dei milioni di anni di esistenza ha superato innumerevoli eventi sismici di qualsiasi entit giungendo intatto sino ai nostri giorni. Negli ultimi decenni il giacimento di gas stato sfruttato senza alcun problema ed inoltre lo stoccaggio riempir il giacimento soltanto in piccola parte. Il gas non pu fuoriuscire dal deposito naturale. Le caratteristiche geologiche del sito permettono il contenimento del gas naturale. Proprio come stato per milioni di anni per il giacimento di gas. Il deposito sotterraneo trattandosi di un sito piccolo copre unarea lunga circa 3 km e larga 2. Il gas metano naturale che sar immesso uguale a quello usato comunemente nelle industrie e nelle case dei cittadini, e non pu avere impatti sulla salute della popolazione, sulle coltivazioni e sul microclima della zona.

Capriano del Colle

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BRESCIA E BERGAmO mOLTO CITY E

pOCO SmART
lambiente in tutto e per tutto: qualit dellaria, mobilit, raccolta dei rifiuti, consumi energetici, uso delle risorse idriche, inquinamento acustico e verde urbano. Sono 51 i capoluoghi italiani (con popolazione superiore ai 100.000 abitanti) a cui lIstituto ha fatto le radiografie e, purtroppo, Brescia e Bergamo non sono brillate di salute. Le citt risultano attive (anche se i siti web non sono certo il massimo) nel coinvolgere, sensibilizzare e invitare alla partecipazione i cittadini per educarli a stili di vita sostenibili, ma i problemi da risolvere sono ancora tanti. Abbiamo scelto di fotografare non solo le cugine lombarde, ma anche qualche altra citt di dimensione e caratterizzazione simile, come Trento, Padova, Piacenza e Parma.

Non un quadro dai colori green quello che emerge dal rapporto Ispra 2012 riferito a Brescia e a Bergamo. la volont c tutta, ma i risultati ancora scarseggiano. Ad allontanare le citt dal concetto di smart city citt intelligenti contribuiscono la bassa qualit dellaria e una mobilit poco ecocompatibile.

di AlessIA MArsIGAlIA

el mondo si parla gi da tempo di smart city e delle voci, anche in Italia, si sono levate, grazie a qualche piccolo comune virtuoso che vuole mettere le cose in chiaro, o meglio in green. Da quel mondo fatato, che sono le citt ecocompatibili, lItalia ancora ben distante ma, considerando che tutti i cambiamenti vengono dal basso, iniziare a guardare nel proprio orticello non fa male. LVIII rapporto Ispra 2012 (Istituto Superiore per la Ricerca e lAmbiente) loccasione giusta per fare il punto della situazione e mettere in moto le spinte necessarie al miglioramento futuro che, in questo caso, coinvolge

ABITANTI e sPAZIo (Tab.1 e 2) Siamo partiti dalla popolazione residente, poich la sua concentrazione contribuisce a determinare lentit delle pressioni provocate dalluomo sullambiente e abbiamo scoperto che la densit degli abitanti per chilometro quadrato farebbe impallidire un australiano, abituato a ben altri panorami. Svetta su tutte Bergamo che ammassa il maggior numero di persone. Anche Padova e Brescia non sono da meno, mentre le citt emiliane, pi legate alle campagne lasciano spazio di manovra ai propri abitanti. Il consumo di suolo, bench non eccessivo rispetto alla media nazionale, comunque elevato, causato dallespansione urbana e da nuove infrastrutture, con un trend che cresce anche negli anni pi recenti.

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n abitanti n abitanti 2009 2011 119.551 Bergamo 115.214 Brescia Trento Verona Padova Piacenza Parma 193.803 101.413 255.799 214.957 102.165 170.159 193.879 116.298 263.964 214.198 103.206 186.690 Tabella 1 CITT CITT Bergamo Brescia Trento Verona Padova Piacenza Parma densit abitanti per km2 nel 2010 3.019 2.138 736 1.277 2.307 871 716 Tabella 2 CITT Bergamo Brescia Trento Verona Padova Piacenza Parma % raccolta differenziata 2009 50,1 40,2 56,5 39,4 40,4 48,8 45,5 Tabella 3 CITT Bergamo Brescia Trento Verona Padova Piacenza Parma Numero impianti fotovoltaici 2011 234 834 1.039 553 1.204 317 539 Tabella 5 m2 di aree pedonali per 100 abitanti 2010 Bergamo 3,3 Brescia Trento Verona Padova Piacenza Parma 7,9 8,4 16,7 79,6 59,8 64,3 Tabella 6 CITT CITT Bergamo Brescia Trento Verona Padova Piacenza Parma

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% verde pubblico su superficie comunale

3,9 29,1 15,4 8,5 7,3 1,9 2

trend dal 2010 +1,2 +0,5 +0,9 +2,7 +1,9 +0,3 +0,6 Tabella 7

rIFIuTI (Tab. 3) Le 51 citt prese in esame dallIspra stando ai dati del 2009 contribuiscono per il 22,9% al totale della raccolta differenziata, facendo registrare un valore di quasi 2,5 milioni di tonnellate. Tra quelle da noi considerate le pi virtuose sono Trento, che va oltre il 56%, e Bergamo. La peggiore Verona. Padova, Brescia, Parma e Piacenza hanno una percentuale compresa tra il 40% e il 50%. Rispetto allandamento nazionale sono comunque, bench citt industrializzate e dotate di infrastrutture, ancora ben lontane dallessere definite riciclone, titolo che vantano soltanto pochi comuni sparsi nelle province. quAlIT dellArIA (Tab. 4) Linquinamento da materiale particolato PM10 regolato in Italia dal D.Lgs. 155 del 2010 che stabilisce due valori limite per la protezione della salute umana: annuale pari a 40 g/ m3 e giornaliero di 50 g/m3 da non superarsi pi di 35 volte in un anno. Il valore limite giornaliero quello pi frequentemente superato, soprattutto

nelle citt del Nord, ma il problema la media annuale. Brescia e Bergamo sono tra le peggiori, come Padova e Verona. Va meglio, ma ben lontano dallessere pulita, laria delle altre citt. Il fattore abbastanza contradditorio che, rispetto alla media nazionale, Bergamo e Brescia hanno un numero di auto limitato: 504 su 1.000 abitanti per la prima, e 533 per la seconda. Inoltre si evidenzia il rinnovamento del parco auto a favore di veicoli con standard emissivi pi recenti: la maggiore percentuale di autovetture Euro 5 sul totale del parco auto si registra a Bergamo con 3,8%, seguita da Bologna (3,6%) e da Trento (3,5%).
CITT Bergamo Brescia Trento Verona Padova Piacenza Parma PM10: valore medio annuo 2011 37-41 42-54 29 48 42 37 32 Tabella 4

eNerGIe rINNoVABIlI (Tab. 5) Qualche buona notizia in questo campo c: dato che la riqualificazione edilizia per ladeguamento alle nuove normative in materia, richiede un percorso impegnativo sia dal punto di vista economico

che tecnico, si sta sempre pi consolidando il ricorso alle fonti di energia rinnovabile. In base ai dati rilevati sul sito di Atlasole il 16 marzo 2012 la Lombardia vince in potenza installata e nel numero di impianti, anche se Bergamo

fa eccezione. Sorprendenti sono i dati di citt come Padova e soprattutto della piccola Trento, ma anche Brescia continua il suo sviluppo in questa direzione, con impianti di alta potenza e sempre pi diffusi.

PIsTe CIClABIlI, Aree PedoNAlI (Tab. 6) e Verde PuBBlICo (Tab. 7) In questo campo la maglia rosa la vincono Padova e Brescia, con 684 e 623 metri di piste ciclabili per 1.000 abitanti, piazzandosi tra le prime 10 di tutta Italia. Ma se la bicicletta piace non si pu dire lo stesso dei mezzi pubblici che registrano un calo deciso in tutte le citt. Anche le aree pedonali sono un miraggio per le nostre Brescia e Bergamo, mentre a esempio si dovrebbero prendere Padova, Parma e Piacenza che ne vantano davvero di ampie, con una protezione quasi maniacale del centro storico. Sul verde pubblico Brescia si pu davvero proclamare vincente: ne ha tanto e ancora continua a crearlo. In ogni caso questo ambito sembra prioritario e il trend nelle citt comunque in crescita. GlI sTABIlIMeNTI A rIsChIo dI INCIdeNTe rIleVANTe Un capitolo a parte, che oltre allambiente riguarda molti altri aspetti economici e sociali, la presenza nei territori presi in esame di stabilimenti a rischio di incidente rilevante (i cosiddetti RIR), e la loro distribuzione in citt e provincia. Sar per i suoi comparti industriali fortemente dedicati ma Brescia ha il triste primato di avere 8 stabilimenti pericolosi al centro di unarea caratterizzata dalla presenza di molte imprese siderurgiche. Bergamo non ne ha in citt, ma seconda per la presenza in provincia (50) dopo Milano (75). Ancora sul podio della pericolosit la provincia di Brescia con 46 RIR.

valori medi annui del pm10 nellanno 2011


Il valore medio annuo (valore limite: 40 g/m3) registrato dal PM10 nel rapporto Ispra vede Bergamo e Brescia in posizione allarmante. Bergamo va da una soglia minima di 35 ad una massima di 41. Mentre Brescia vince la maglia nera con Monza arrivando alla soglia massima di 54. Le migliori citt Potenza e Sassari con una soglia di 21, ma anche Aosta e Livorno, che rispettivamente non superano la soglia del 25 e del 29. Un discorso a parte pu essere fatto su Taranto che, bench non registri una soglia di Pm10 pari alle citt del Nord (Valore medio annuo 2010: 33. Nessun dato per il 2011) ha un PM10 doppiamente pericoloso, perch sulle polveri sottili tarantine si poggiano inquinanti cancerogeni che ne modificano la qualit e le rendono gravemente nocive.

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COSA SERVE pER RENDERE LE CITT SOSTENIBILI?


LIspra dice che sono necessarie risorse finanziarie, una nuova visione dellambiente e del territorio allinterno delle amministrazioni e degli enti locali che sia integrata e trasversale e non frammentata in mille competenze. Infine un quadro normativo nuovo e coerente. per sapere se nel 2013 queste strade saranno intraprese dalle citt ci rivolgiamo agli assessori allambiente di Brescia, paola Vilardi, e di Bergamo, Massimo Bandera.

La paroLa aLLe IsTITuzIonI/BrescIa


Rapporto Ispra 2012: Brescia vince nel verde pubblico, ma perde nella qualit dellaria, nello sfruttamento del suolo, riciclo dei rifiuti e sullo scarso uso dei mezzi. Cosa state facendo per venire incontro a queste mancanze? Vorrei fare solo un inciso sul verde pubblico, per il quale Brescia si distingue. Lassessorato allurbanistica ha fatto in modo che gli oneri di urbanizzazione non fossero monetizzati, ma trasformati in costruzione di verde pubblico, contribuendo cos allo sviluppo di polmoni in citt. E questo importante, perch ogni settimana ne nascono di nuovi. Riguardo invece ai possibili miglioramenti, direi che la costruzione della metropolitana viene incontro a diverse problematiche: potenzia il comparto dei mezzi pubblici, con il conseguente miglioramento della qualit dellaria. So che questo un punto delicato nella nostra citt: la soglia di PM10 alta e deriva, dati Inmar alla mano, per il 42% dalle auto. Il punto che Brescia ha una conformazione geografica che non aiuta, tant che la Lombardia ci fa rientrare nella cosiddetta area critica: per la questione qualit dellaria noi infatti siamo sottoposti ad una normativa regionale. Questo comunque non ci impedisce di lavorare sul problema e infatti abbiamo siglato un protocollo dintesa per chiedere maggiori aiuti alla Regione. Ad esempio maggior personale per effettuare controlli nelle abitazioni o sulle strade per i veicoli fuori legge. Sui rifiuti invece direi che Brescia citt

pAOLA VILARDI, ASSESSORE ALLAmBIENTE DI BRESCIA


brava, i cittadini sono attenti: il problema deriva dai comuni limitrofi che, soggetti al porta a porta, spesso portano in citt il loro sporco. Un comune che ha fatto grandi cose in questo ambito Capriano del Colle, che ha introdotto i cassonetti a calotta: per aprirlo e inserire il sacchetto serve una chiave magnetica consegnata ad ogni famiglia, ma anche alle aziende e alle attivit commerciali, in modo da misurare il quantitativo di rifiuti che ognuno produce. Si accusano le istituzioni di trattare lambiente in modo poco organizzato: c integrazione tra il suo assessorato e quelli di Mobilit e Lavori Pubblici? Assolutamente s. Avere Ambiente e Urbanistica insieme stato utile anche nella stesura del Pgt. La sinergia con gli altri assessori Mario Labolani, ai Lavori Pubblici, e Fabio Rolfi, alla Mobilit, a tutto campo. Dal campus universitario, al progetto embrionale della Smart city e ai piani di recupero Via Milano e Mandolossa: tutto questo stato possibile grazie allintegrazione e al dialogo costante. Quante risorse saranno stanziate dalla giunta per il 2013 per lambiente? I soldi dellambiente non sono stati toccati e ce ne sono. Avete pensato a nuove disposizioni per il 2013 in tema di tutela ambientale? Con gli assessorati suddetti abbiamo previsto le domeniche ecologiche: mi rendo conto che provvedimenti di questo tipo, come le targhe alterne, non siano facili da accettare per i cittadini, ma sono necessari. Per questo, in occasione delle domeniche green, organizzeremo anche degli eventi che spingano le persone a venire volentieri in citt, usando i mezzi pubblici. Un altro progetto che speriamo dia i suoi frutti nel 2013 laumento delle zone pedonali e a traffico limitato. Qual il caso ambientale che le sta pi a cuore? Il caso dei casi, direi: la Caffaro. il pi difficile, e so che entro il mandato non riuscir a portarlo a termine, ma ci tengo a porre le basi per la sua risoluzione. Credo che in futuro i problemi ambientali aumenteranno e diverranno sempre pi critici, anche per anni di indifferenza sullargomento, e auspico quindi la presenza di una task force di esperti nellamministrazione che si dedichi ai problemi ambientali in modo specialistico e competente.

Paola Vilardi

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la giunta per il 2013 per lambiente? Le risorse non mancheranno e non mi riferisco solo al budget del mio assessorato, perch i progetti si fanno in accordo tra istituzioni, enti e privati. Le cito dei numeri: 3milioni e mezzo per riqualificare a livello di impianti 124 edifici comunali in accordo con A2A, 3 milioni di euro per il progetto fotovoltaico, 4 milioni per il termovalorizzatore. E ancora sul verde sono stati investiti 4 milioni, per il progetto tram-bike 800mila, per insonorizzare e coibentare il Creberg 800mila euro. Infine per la sostituzione delle luci dei semafori con i led 500mila euro e 4 milioni per la sostituzione dei mezzi Atb vecchi con quelli a metano. Quindi a Bergamo si investe sullambiente e allo stesso tempo si mettono in atto strategie per evitare che le opere compiute diventino onerose. Il verde pubblico costoso da gestire, ma noi stiamo cercando soluzioni che non incidano sulle casse dei cittadini o sui bilanci, ma che siano frutto di accordi tra pubblico e privato. Avete pensato a nuove disposizioni per il 2013? Rispetto ad altri comuni abbiamo deciso di non colpire le auto Euro 3, vista anche la crisi che il Paese sta vivendo. Per abbiamo allargato larea critica per gli Euro 2. Inoltre agiamo sugli incentivi: ad esempio unauto elettrica o ibrida elet-

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trica a Bergamo non paga parcheggio. Quali sono i casi ambientali di Bergamo che le stanno pi a cuore? Tutti, in primis laria, un problema che davvero sovrasta gli altri.

La paroLa aI cITTaDInI/BrescIa
Secondo lei Brescia una citt che si preoccupa dellambiente? Ci sono talmente tante situazioni che rendono pericoloso vivere a Brescia che la gente non lo sa nemmeno. Tra le discariche, le cave e le fabbriche ci sarebbe solo da mettere in galera gente che non se ne occupa. Io da cittadino faccio la mia parte usando poco lauto e facendo la raccolta differenziata, ma non basta di certo se non la fanno tutti. Ha presente il caso San Polo? Malattie respiratorie, gli studi dellArpa che non convincono i cittadini? Certo San Polo non il massimo della salute, ma non so cosa pensare. Un giorno scrivono una cosa e dicono che i bambini si ammalano, il giorno dopo ne dicono unaltra. Mah... io so solo che chi fa i soldi inquinando dovrebbe pagare di pi.

Francesco, 65 anni

parcheggio e pagare un biglietto per qualche fermata della metro: non lo trovo molto giusto. Brescia tra le prime 10 citt per percentuale di verde pubblico, lo sapeva? S, lho letto e ne sono contenta. D un senso di respiro una citt con spazi verdi e cambia latmosfera.

davide, 36 anni

luisa, 33 anni

La metropolitana pu davvero aiutare i bresciani a usare i mezzi pubblici? Io che vengo da fuori non so quanto uso ne far, se devo comunque arrivare in citt con lauto, trovare

Perch i bresciani non usano i mezzi pubblici? Perch pi comoda lauto e poi non cos difficile trovare parcheggio a Brescia. I bresciani non hanno cultura duso dei mezzi pubblici e di certo non migliorer con la metropolitana. Come incentivarli allora? Da un lato con multe pi severe e con sistemi di dissuasione pi forti rispetto alle targhe alterne o alle domeniche senza auto. Dallaltro venendo incontro ai cittadini, con tariffe agevolate e iniziative che spingano i bresciani, anche della provincia, a muoversi senza auto.

di Brescia da un punto di vista ambientale? I parchi: sono in posizioni strategiche e alcuni sono belli, ma assolutamente poco illuminati o privi di servizi. Cosa pensa delle piste ciclabili di Brescia? Le piste ciclabili sono pochissime, poco evidenziate, non illuminate, scomode, si interrompono improvvisamente, non hanno segnaletica, semafori, ma soprattutto non vengono rispettate: ci parcheggiano sopra di continuo e non c coscienza civica a riguardo.

edoardo, 35 anni

Valentina, 33 anni

Qual una delle pecche pi gravi

Lei viaggia tra Londra e Brescia, laria della nostra citt com? Senza paragone. A Londra si annerisce tutto, vestiti, pelle, naso. Metropolitana: quella di Brescia sar utile? Se fosse ancora da fare direi di no, sono soldi buttati. Anche perch con gli stessi soldi potevano essere fatti servizi seri di autobus anche notturni. In ogni caso visto che ora c, sar contento di prenderla....

La paroLa aLLe IsTITuzIonI/BergaMo


Rapporto Ispra 2012: Bergamo perde in qualit dellaria, pochi impianti fotovoltaici, poche piste ciclabili e poco verde urbano. Cosa state facendo in proposito? Vorrei precisare che nel rapporto Cittalia - Fondazione Anci Ricerche, Bergamo stata definita citt ideale e che in quello di Ecosistema urbano Bergamo al 21 posto. Questo per dire che negli anni la citt ha fatto passi notevoli. La questione aria la sfida per eccellenza, ma noi la stiamo affrontando a 360 stilando anche un Piano dellaria che non coinvolge solo la mobilit. Il fatto di avere un clima poco ventoso e di essere una delle citt pi industrializzate non favorisce Bergamo nella concorrenza con altre citt, anche se, come mi piace dire,

mASSImO BANDERA, ASSESSORE ALLAmBIENTE DI BERGAmO


questa concorrenza sleale, nel senso che citt come la nostra dovrebbero godere di deroghe che non sono state ancora concesse a livello europeo. La crisi poi ha portato a un forte uso domestico di legna (considerata pi economica) e alla diminuzione delle manutenzioni negli stabilimenti, con un conseguente aumento delle emissioni. Sul fotovoltaico invece i dati Ispra sono vecchi rispetto ai progetti in atto, uno su tutti quello di aver messo sul 23% degli edifici pubblici impianti eco. Lo stesso discorso per le piste ciclabili: oggi Bergamo ha 40 km di piste oltre ad una serie di servizi come il bike sharing e il progetto tram and bike. Non per smentire, ma anche sul verde pubblico la crescita stata notevole con i nuovi parchi, quello della Trucca e quello Agricolo per citarne due. Si accusano le istituzioni di trattare lambiente in modo poco organizzato: c integrazione tra il suo assessorato e quelli di mobilit/urbanistica? I risultati della collaborazione con gli altri assessorati sono visibili: dal nucleo di polizia ambiente al teatro verde il mio assessorato c, ed questo il segreto per rendere il tutto funzionante. Il progetto Bergamo sostenibile non prevede interventi occasionali, ma pianificazioni, e contempla il rapporto ambientale e il tema energetico. Il pi grande pozzo energetico di Bergamo si chiama efficienza e la pi grande miniera sono i rifiuti che abbiamo saputo far diventare una risorsa. Quante risorse saranno stanziate dal-

La paroLa aI cITTaDInI/BergaMo
Paolo, 37 anni
Cosa ne pensa dallaumento delle zone della ZTL di Bergamo? Sono iniziative sparse che non aiutano il centro e i commercianti. Forse era meglio eliminare il traffico cittadino creando parcheggi alla periferia della citt o trovare maggior integrazione con i mezzi pubblici e biglietti convenzionati. Sulle biciclette il Comune sta aumentando i servizi, utile? Anche qui, biciclette e auto faticano a convivere. Per rendere una citt a misura di bicicletta dovrebbero essere fatti cambiamenti drastici: altrimenti solo un fare di tutto un po. Ho letto, ma non ci capisco molto. Ci vuole un tecnico per tradurre tutto. Vorrei solo sapere quanto questo incider sulle nostre tasche. sinonimo di comodit e velocit.

luca, 29 anni

Andrea, 40 anni

silvia, 45 anni

Bergamo ha varato un Piano dellaria per migliorare la situazione. Lei ne sa qualcosa?

Sconti e parcheggi gratis per le auto elettriche e ibride elettriche. Che ne pensa? Che quando potr comprarne una sar felice di questo incentivo. Per ora pago e basta. Si colpisce sempre la fascia debole che non ha soldi per adeguarsi a norme che poi cambiano continuamente. Lei utilizza mezzi pubblici? A volte, ma credo che Bergamo non abbia la cultura. In ogni caso sono cari e non facile procurarsi un biglietto allultimo momento. Si dovrebbe imparare da qualche citt europea, dove i mezzi sono davvero

Piste ciclabili, siamo a 40 chilometri a Bergamo. Come le trova? Ce ne vogliono di pi e pi sicure. Il bike sharing, senza una rete urbana connessa, non serve a nulla. Verde pubblico: i parchi di Bergamo come sono? Non male, ma tempo di andarci e goderseli non ce n molto. Speriamo non diventino un ricettacolo di altro.

Mario, 62 anni

Come le sembra laria di Bergamo? Non credo che sia una citt invivibile per laria. Mia figlia abita a Milano e l davvero c da preoccuparsi... le auto sono dappertutto e laria davvero irrespirabile.

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in evidenza

in evidenza

AssicUrAre il Del PAZiente

sorriso AUtentico
questo lobiettivo primario dello studio dentistico del dottor Amedeo Zirilli, struttura situata a Rezzato, in via Garibaldi 50.
Attivo da oltre ventanni, lo studio Zirilli garantisce risposte sicure in tutte le branche dellodontoiatria, ponendo il cliente, e non solo la sua bocca, al centro dellattenzione. Dalla chirurgia orale e pre-implantare allimplantologia (guidata e a carico immediato), dallodontoiatria infantile alla protesi, dalligiene agli interventi di sbiancamento professionale, alle misure diagnostiche (Opt, Tac, Rvg), dallortodonzia (tradizionale, invisibile e linguale) alla posturologia, dagli interventi di cosmesi alla medicina estetica, qualsiasi esigenza pu essere soddisfatta grazie a servizi di elevata qualit sia nelle cure, sia nella prevenzione dentale, eseguiti con la massima professionalit tutti i giorni, con orario continuato. Inoltre, lo studio Zirilli pu vantare un laboratorio odontotecnico ad uso esclusivo, specificit, questa, che assicura notevoli vantaggi in termini di tempistiche nella consegna dei presidii richiesti e per quel che riguarda la verifica degli stessi. Medici esperti e personale ausiliario cordiale e altamente preparato accolgono il paziente in ambienti piacevoli e confortevoli appositamente progettati e realizzati per trasmettere sicurezza e serenit; dopo la visita, si passa alla stesura di un piano di cura che viene illustrato al paziente, con la spiegazione delle modalit, dei tempi e delle possibili alternative. Il tutto per rendere sereno un momento importante per la propria salute. Le linee guida dello staff propongono una nuova filosofia, un nuovo approccio nellorganizzazione e nella gestione del lavoro: non solo si procede con cure odontoiatriche di altissimo livello a prezzi contenuti, ma anche disponibile un sistema completo di trattamenti estetici in grado di valorizzare il sorriso. Ciascun membro del nostro staff spiega il dottor Zirilli deve avere bene in mente quattro aspetti chiave che ci consentono di raggiungere gli obiettivi: innanzitutto, la persona, e non solo la sua bocca, al centro della nostra attenzione. Il paziente ha spesso un cattivo ricordo dello studio dentistico, come un ambiente freddo e impersonale dove tante volte si prova dolore, si trattati con scarsa considerazione e si spendono molti soldi. Per questo deve, invece, essere messo a proprio agio, deve essere ascoltato riguardo le sue necessit, paure ed ansie, rassicurato e sempre messo al corrente della sua salute orale e di eventuali variazioni dei piani di cura. Solo cos potr superare con tranquillit un momento cos impegnativo. Altro aspetto fondamentale riguarda la rapidit e lefficacia degli interventi: per questo, ci sono medici preparati in ogni branca e in grado di dare una risposta veloce e risolutiva a qualsiasi necessit del paziente, tutti i giorni dellanno. Il laboratorio interno completamente attrezzato provvede in giornata alla riparazione dei manufatti protesici. La sinergia dentista-odontotecnico un valore aggiunto che aumenta sensibilmente la soddisfazione della clientela. Terza caratteristica lelevatissima qualit a prezzi competitivi: il centro strutturato con unorganizzazione di tipo aziendale che consente di ottimizzare i costi, i tempi e le procedure, allo scopo di mantenere una qualit fuori discussione, a costi di convenienza. Infine, la possibilit di usufruire di forme di pagamento personalizzate. A tal proposito, le nostre segretarie hanno una specifica competenza riguardo i finanziamenti per le cure odontoiatriche. Infatti, necessario che per ciascun paziente venga individuato il profilo di pagamento personalizzato pi idoneo alle sue necessit, con particolare attenzione al tasso zero. A monte di tutto ci che concerne le terapie, c liter relativo alla prevenzione, ovvero la prima finalit dei dentisti e degli igienisti dello studio: Maggiore prevenzione, minor numero di sedute dal dentista dichiara il dottor Zirilli . Per questo, il paziente deve emotivamente essere coinvolto in un programma digiene e controlli periodici, in modo da comprendere il concetto stesso di prevenzione. Igienisti qualificati provvedono a pianificare le sedute in base alle necessit del singolo paziente, consapevoli che ogni caso richiede una specifica attenzione e dedizione perch ogni caso diverso dal precedente. Comunque, ogni aspetto clinico deve essere affrontato con competenza e passione, consapevoli che il paziente crede in noi e nelle nostre capacit. Competenze e capacit dellquipe medica sono garantite anche dal continuo aggiornamento professionale che lo staff intero pu seguire durante i corsi organizzati e ospitati dallo stesso studio Zirilli, con la presenza di relatori nazionali e internazionali. Non solo le competenze e i protocolli vengono costantemente aggiornati, ma anche le attrezzature e i macchinari sono di ultima generazione, concorrendo a fare dello studio Zirilli un centro odontoiatrico davanguardia. Analizzando pi nel dettaglio le agevolazioni, il primo vantaggio rappresentato dallorganizzazione di tipo aziendale che, pur mantenendo altissima la qualit, provvede a contenere i costi per il paziente. Rapporti privilegiati con i fornitori, economie di scala, accordi e convenzioni con fondi sanitari, assicurazioni, enti di assistenza, favoriscono listini contenuti e particolarmente competitivi rispetto alla media nazionale ed europea. Ad ogni buon conto, lattenzione verso il cliente prevede una personalizzazione dei preventivi e dei pagamenti con rateizzazioni, finanziamenti anche a tasso zero. Cinque anni di garanzia sugli interventi sono poi una sicurezza per il paziente che, cos, diviene consapevole che le cure, i protocolli, i materiali, sono tutti di altissimo livello. Per rendere pi chiare la competenza e le modalit di lavoro, una precisazione, da parte del dottor Zirilli, in merito allimplantologia, ossia la branca dellodontoiatria che si occupa della sostituzione di uno o pi denti mancanti mediante linserimento nelle ossa mascellari di radici artificiali solitamente in titanio chiamati impianti endossei, sui quali vengono avvitati o cementati elementi dentari in ceramica o altro materiale: In determinate condizioni illustra il titolare dello studio , gli impianti possono essere inseriti contestualmente allestrazione dei denti con vantaggi per il paziente facilmente intuibili. Gli impianti possono essere caricati immediatamente, ovvero funzionalizzati solitamente con provvisori in acrilico solo se hanno una grande stabilit cio se il torque allinserimento raggiunge, o meglio, supera determinati valori. Quindi non si tratta solo di una scelta del dentista ma ci devono essere delle condizioni per realizzare il carico immediato. I benefici per il paziente per sono notevoli in quanto in una sola seduta possibile passare dalla dentiera ai denti fissi o addirittura dai denti compromessi non pi recuperabili, e quindi da estrarre, ad elementi fissi. Linserimento guidato degli impianti consente il loro posizionamento mediante una mascherina guida, senza taglio della gengiva e senza suture. Il paziente esegue un esame Tac, i dati vengono elaborati con un apposito programma computerizzato per la ricostruzione virtuale dellosso mascellare del paziente. Diviene cos possibile simulare linserimento degli impianti nellosso e, una volta ottenuto il miglior risultato possibile, si ordina allofficina di produzione la mascherina guida che consente di replicare sul paziente linserimento simulato, senza taglio e, dunque, senza dover suturare.

STUDIO DENTISTICO DR. AMEDEO ZIRILLI Via Garibaldi, 50 - 25086 Rezzato (BS) Tel. 030.2792590

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/STRADE E qUARTIERI
cI racconTano VIA VeNeTo a un discreto tam-tam. Con gli stranieri mi occupo delle demolizioni. Ci parli degli Amici del Parco, lassociazione che presiede. Sono consigliere della Circoscrizione Nord e la Compagnia Amici del Parco, nata da una mia idea, stata costituita un paio danni fa, per sfruttare la pensilina adiacente al Parco Jan Palach, poi ha preso immediatamente piede. Come funziona? Ci lavorano tanti volontari, coinvolgiamo in diverse attivit gente di tutte le et (gli iscritti sono 150), anche se gli anziani, specialmente donne vedove, sole, ne sono particolarmente felici: la gente sente il bisogno di ritrovarsi, stare insieme. Vanno molto le gite, cos come gli eventi conviviali, castagnate e simili, ma anche il giardino delle erbe aromatiche, aperto a tutti, stato unottima iniziativa. Come il baratto del libro Lidea mi venuta quando ho visto quanta gente butta nellimmondizia libri e fumetti usati. Ho appeso lannuncio di raccolta di questo materiale, ed stato subito un successo: la pensilina, mensilmente, si anima di gente che baratta. BArBArA BorGheTTI (lAVAseCCo lAVA JeT)

lINo MoreTTI (eleTTrAuTo)

Ora le persone iniziano ad arrangiarsi e portano in negozio il minimo indispensabile


La sua attivit resiste da tempo Di generazione in generazione, ci siamo da 43 anni. Abbiamo una clientela varia ed, essendo la nostra una delle pi antiche lavanderie di Brescia, i clienti ci raggiungono anche dal lago, dalla Valtrompia. Sentite la crisi? Con i tempi che corrono, dura. Non per il calo del lavoro, ma per le spese eccessive. Com cambiato, nel tempo, il servizio di lavanderia? cambiata la mentalit: prima questo era un servizio quasi di lusso, cera benessere e la gente ci portava di tutto. Ora le persone iniziano ad arrangiarsi e portano in negozio il minimo indispensabile. Che via questa, secondo lei? Di buon livello. Forse c un po di

La pensilina del parco di via Tommaseo, mensilmente, si anima di gente che baratta
Da 27 anni fa lelettrauto in zona: come sta andando? C un po di fiacca: la gente ripara la macchina se proprio indispensabile, se non parte, o non frena. Lavoro grazie

VIA VENETO
ia Vittorio Veneto, unarteria bresciana in cui si respira tutta la tradizione lombarda sembra divisa da una linea astratta. A nord, nella zona dei portici, il commercio, fiaccato dalla crisi, ricorda il fulgido passato ma resiste bene, e richiama a s una molteplicit di clienti e curiosi; i residenti, fieri di potersi avvalere di un microcosmo sotto casa, di una citt nella citt, si mescolano agli acquirenti fidelizzati provenienti da altre zone cittadine e ai bighelloni occasionali. Pi a sud, invece, si cede il passo al silenzio, alle botteghe senza calca e agli anziani, i veri padroni attuali di via Veneto, che si muovono a passo incerto sui marciapiedi, aspettando timorosi di attraversare un passaggio pedonale. La doppia faccia di questa via si mostra apertamente anche nelle sue traverse, dove, accanto a magnifiche ville Liberty

E LO SpARTIACquE INVISIBILE

Lino Moretti

di AlessANdrA ToNIZZo

dagli opulenti giardini nei quali fichi e agavi richiamano una fauna variopinta , si ergono moderne strutture color kaki, dalle quali fanno capolino sorridenti pensionati. Mentre loratorio della Pavoniana resta un luogo di ritrovo per giovanissimi e famiglie, il parco Campo Marte di giorno fa da punto di ritrovo per tanti cittadini stranieri, tra corse, partite di football, lezioni di autodifesa o pratiche sportive dei vari paesi di origine, mentre di sera non percepito da alcuni frequentatori come un luogo sicuro. In via Tommaseo, il parco Jan Palach, piccola realt attrezzata, di giorno richiama famiglie di ogni etnia, mentre al tramonto diventa la tappa obbligata per chiunque abbia un amico a quattro zampe da far sgranchire, magari scambiano quattro chiacchiere col vicino. Il punto acqua antistante, poi, luogo dincontro per tutti, e le lunghe code per riempire bottiglie e borracce sono spesso occasione di nuove conoscenze e confronto tra identit diverse.

sapevate che
La chiamano la casa dei mici. Ed facile creder loro sulla parola. Gi da una certa distanza, infatti, si odono fusa e miagolii, quelli ai quali gli abitanti di via Veneto (e dintorni) sono affezionati. Provengono dal vasto giardino di una villa a due piani, disabitata, che da anni, ormai, divenuta dimora di un gruppo di gatti randagi (noi ne abbiamo contati pi di dieci). Patiti? Macch. I felini, abbarbicati tra cocci ed erbe, sono nutriti dalle prodighe mani dei passanti e di una vecchina un po speciale, che li ha adottati tutti. Tra loro, c chi resta, chi torna o se ne va. Tipico, per dei gatti di citt.

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/STRADE E qUARTIERI
delinquenza, rispetto al passato, ma sempre tranquilla. una zona cara, abitata perlopi da anziani. Lo scorso anno si lamentava una scarsa illuminazione Fortunatamente lhanno incrementata. MoNICA VeNeZIANI (ACCoNCIATure)
studioimpronta.it

Brescia Via Borgosatollo, 30 tel. 030.3534286 fax 030.3534173 www.primotelbrescia.it

Via Veneto scesa parecchio: sono rimasti solo bar e banche


Qual la sua clientela tipo? Ci sono da 7 anni, la mia unattivit unisex, il bacino dutenza di quartiere, dai 40 ai 60 anni. Ora che si tende a fare economia, com cambiato il rapporto con il parrucchiere? Per fortuna, nel mio settore ho clienti fidelizzati: non ho sentito effettivamente la crisi. Certo, per acquisire nuovi clienti devo fare delle offerte. Su cosa si punta oggi, a livello di moda nel settore? Le donne badano pi alla cura, alla salute del capello, mentre gli uomini seguono i tagli-tendenza. Via Veneto in un aggettivo. Una via che scesa parecchio: sono rimasti solo bar e banche. una zona abitata da anziani: alle 17.30 deserta, per non parlare del sabato pomeriggio, specialmente in questo punto. GABrIellA ColoMBArI (ChIloMeTrI Zero: sAPorI BresCIANI e dINTorNI)

Gli anziani apprezzano lalimentari sotto casa e la riscoperta dei sapori di una volta
Avete aperto lo scorso settembre: come mai questattivit particolare? Io e mio marito veniamo dallinformatica, ma la nostra passione per la buona cucina e per il cibo sano ci ha portato a lasciare un settore in crisi e tentare lavventura.

Prodotti tipici, rigorosamente di stagione: la vostra carta didentit. Offriamo ogni prodotto alimentare del territorio, dalla carne, al vino, ai dolci, alla verdura. Come vi ha accolti la via? In pochi mesi dapertura, iniziamo ad avere una clientela fissa: siamo contenti, stiamo ingranando, ci dicono che le nostre cose sono buone, e resistenti! Linsalata, in frigo, dura fino a 4 giorni. Vi frequentano Gli anziani, che apprezzano lalimentari sotto casa, e riscoprono sapori di una volta. Lavoratori in pausa pranzo, perch abbiamo una piccola cucina per il take-away. E chiunque voglia mangia-

re sano, non necessariamente residente nel circondario. Perch proprio via Veneto? Qui possiamo fare degustazioni esterne, nel cortiletto, poi questa una zona di passaggio. Via Veneto ancora una via di bresciani, anche se questo tratto, rispetto ai portici, un po trascurato.

Voce ai passanti
Mirko, 43 anni
Il parco Campo Marte? Ci corro di mattina presto. So che di sera meglio tenersene a distanza. Peccato che sia lasciato andare cos e che di giorno non si organizzi niente per farlo vivere di pi.

UNA SOSTA DAL FASCINO PARTICOLARE


Il Primotel di Brescia una moderna struttura, che offre efficienza, comodit ed eleganza. E situato a poche centinaia di metri dal casello A4 di Brescia Centro. LHotel propone 34 camere, di atmosfera rustico elegante, dotate di ogni confort. Sala Meeting recentemente rinnovata e attrezzata, ospitante fino a 80 posti. Disponibile accesso riservato: sappiamo darvi il benvenuto con la massima discrezione. Primotel garantisce un servizio superiore, a convenienti tariffe da 3 stelle.

sara, 17 anni

Il punto acqua di via Tommaseo? Mi ci manda mia madre, e ci faccio delle belle code per riempire le bottiglie vuote. Ma, in fondo, divertente, e si risparmia.

roberto, 67 anni
Gabriella Colombari

Via Vittorio Veneto ancora una via caratteristica della citt. C tutto, si vive bene: niente da dire.

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/HINTERLAND
otticino non il tipico paese bresciano, in particolare della Bassa, dove tutto ruota attorno alla grande piazza, alla chiesa e al comune. Questo paese dellhinterland cittadino adagiato sulla collina, con gruppi di case che si alternano a spazi verdi, con fabbriche e campi. Arrivando qui si percepisce la distanza in primo luogo a livello geografico tra le tre frazioni che compongono il comune nato nel 1928 dallunione dei comuni di Botticino Mattina e Botticino Sera, attualmente frazioni assieme a San Gallo , che vivono autonome ognuna con le sue caratteristiche, i suoi servizi, le sue abitudini. Botticino complessivamente circa 11mila abitanti, distribuiti su 18,6 chilometri quadrati di superficie un paese tranquillo, collocato al di fuori delle strade di passaggio e di collegamento verso la citt e verso il confinante comune di Rezzato.

/HINTERLAND
Quali difficolt trovate come commercianti? Forse il fatto che il paese non ha un vero centro e che tutto molto sparso, anche i negozi. Cosa potrebbe fare lAmministrazione per aiutare i commercianti? Per Botticino nulla. Magari dovrebbero aprire meno centri commerciali, ma questa non una cosa che dipende dal comune di Botticino. Cosa offrite di diverso rispetto alla grande distribuzione? Qualit, cortesia e un servizio pi accurato. Un aspetto positivo e uno negativo di Botticino? Positivo e negativo assieme: un paese tranquillo, ma a volte troppo. GIusePPe PedAssI (CAFF CeNTrAle) Botticino Mattina

Bisogna cercare di agevolare le manifestazioni perch portano beneficio a tutti


Avete sentito la crisi? Soprattutto in questultimo periodo. Chi il vostro cliente tipo? Prevalentemente gente del paese. Cosa servirebbe per vivacizzare il paese? Non ostacolare le manifestazioni, ma cercare di agevolarle perch portano beneficio a tutti. Bisogna lasciare spazio ai giovani altrimenti, se non si offre loro degli stimoli, si rischia che se ne vadano altrove.

BOTTICINO
Ci, come ci hanno detto molti degli abitanti da noi interpellati, rappresenta contemporaneamente un pregio e una pecca: un pregio perch la lontananza dalle vie principali di comunicazione rende Botticino un centro tranquillo dove vivere, e allo stesso tempo una pecca per chi vi lavora, soprattutto nel settore del commercio, perch il giro dei clienti non include la gente di passaggio. Il territorio per fonda la propria economia sulla coltivazione e produzione vitivinicola del Botticino Doc, sulle lavorazioni tessili delle calze e sulle attivit estrattive del pregiato marmo botticino impiegato in opere presenti in tutto il mondo: dalla Casa Bianca di Washington alla statua della Libert di New York, dallaltare della Patria di Roma al Tempio Capitolino di Brescia. cI racconTano BoTTICINo MArIArosA e TIZIANA BIeMMI (INTIMo) Botticino sera

uN BEL pAESE TRANquILLO. fORSE TROppO?


un rischio, ma siamo state gratificate dal fatto che i clienti della citt continuano a venire e i nuovi clienti di Botticino sono soddisfatti e ci apprezzano. Cosa offrite di pi rispetto alla grande distribuzione? Una consulenza personalizzata e un rapporto personale con il cliente; la possibilit di trovare tutte le taglie di reggiseni. Inoltre la nostra filosofia quella di non premere per lacquisto, vogliamo che il cliente si senta a suo agio, sia che decida di acquistare oppure no. Secondo voi cosa potrebbe fare lAmministrazione per aiutare i commercianti? Un problema la viabilit: per questa zona del paese sarebbe importante che il semaforo di entrata a Botticino Sera fosse a doppio senso. Botticino un paese

chiuso per le sue caratteristiche morfologiche, non un paese di passaggio, quindi sarebbe bene facilitare chi cerca di arrivarci. Un pregio e un difetto del paese? in una bella zona collinare, e questo un pregio, per non ha un centro storico, non ha un punto di ritrovo, la classica piazza come nella Bassa. sIMoNe ToGNAZZI (MACellerIA) Botticino sera

Il paese non ha un vero centro e tutto molto sparso, anche i negozi


Da quanto tempo esercitate lattivit? Da quarantanni.

Sarebbe importante che il semaforo di entrata a Botticino Sera fosse a doppio senso
Come sono cambiate le cose con la crisi? Sicuramente un po di crisi c, per a Botticino, dove abbiamo trasferito lattivit nel 2010, siamo state accolte molto bene. Spostarci da Brescia stato

Simone Tognazzi

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/HINTERLAND
Come residente cosa pensa del paese? un bel paese, attaccato alla citt e nel nostro piccolo abbiamo tutto. Un pregio e un difetto di Botticino. Un pregio che ci sono tanti giovani, un difetto che un paese chiuso.

SALDI
SALDI DAL 05/01/13 AL 06/03/13

Giuseppe Pedassi

AlessANdro (GIoIellerIA elIANoro) Botticino Mattina

STAGIONE
Brescia e Cellatica
Santaniello

Sarebbe utile mettere il disco orario sul parcheggio della piazza


Da quando lavora a Botticino? Dal 1995 come dipendente e dal 2001 come proprietario della gioielleria. Ha sentito la crisi? Questa unattivit con merce che un bene di lusso, certo non sono i tempi di ventanni fa, ma mi accontento. Il pensiero di arricchirmi con questo lavoro lho lasciato alle spalle da anni. La gente per le diverse ricorrenze spende ancora soldi in gioielli, chi manca la fascia media. Cosa pensa dellimprovvisa crescita dei negozi che comprano oro? No comment. Chi viene nel suo negozio? Gente di Botticino ma anche che viene da fuori. Cosa dovrebbe fare lAmministrazione per aiutare i commercianti? Per quanto riguarda noi negozianti della piazza di Botticino Mattina garantire il parcheggio ai clienti. Magari mettendo il disco orario sul parcheggio della piazza in modo da offrire la possibilit di sosta a chi vuole fare la spesa.

Le nostre domande a

Mario Benetti, sindaco di Botticino


Botticino Sera, Botticino Mattina, San Gallo: Botticino un paese senza un vero centro. Quanto incide questa conformazione geografica sulla gestione del paese e cosa fa lAmministrazione per rendere il paese pi unito? Le tre frazioni rimangono tre entit con le loro caratteristiche e peculiarit. In tutte e tre le frazioni ci sono le scuole dellinfanzia e le scuole primarie. La scuola media, invece, unica, insieme al centro sportivo e al campo da calcio, punto di riferimento per il paese e luogo di incontro tra la gente delle varie frazioni. A livello di mezzi di comunicazione c un pullmino che da Botticino sale in collina verso San Gallo e poi ci sono i mezzi che collegano il paese alla citt. Al di l del discorso amministrativo, le Parrocchie delle tre frazioni sono ununit pastorale con un unico parroco e anche questo pu aiutare a unire il paese. Viabilit: opinione comune che Botticino sia un paese chiuso, lontano dalle vie di transito verso la citt, e che alcune scelte sulla viabilit chiudano ancora di pi il paese. Come Amministrazione cosa ne pensate? Sicuramente Botticino per conformazione geografica un paese chiuso, e questo un bene perch un paese tranquillo, senza grossi problemi. Per quanto riguarda invece la questione del semaforo nella zona di Botticino Sera un nodo che stiamo affrontando, perch una zona vecchia del paese dove non si possono fare strade nuove. Botticino conosciuto per la produzione del marmo. Quanto importante questa attivit nella vita economica del paese? Quali sono le altre attivit tipiche di Botticino? Il mondo del marmo importante per la nostra realt; sono molte le cooperative che lavorano in questo settore, che d occupazione soprattutto a gente locale; i lavoratori stranieri sono pressoch assenti. Il Comune trae dei benefici a livello economico da questa attivit e pu mantenere le tasse pi basse e sviluppare i servizi. Il paese poi trae ricchezza dalla viticoltura, con la produzione di vini su scala nazionale e internazionale, e anche dalla produzione di macchine tessili e di presse, oltre che dallartigianato locale.

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LA/PROvINCIA

LA/PROvINCIA
Breno, la capitale amministrativa della Valle, sede della Comunit Montana, rinnova i propri punti forti il Castello in primis nella speranza che arrivi maggiore movimento. Il paese (quasi 5mila abitanti, cui saggiungono diversi profughi ospitati da una cooperativa sociale locale), sempre in questottica, vira verso la tecnologia: Pro loco e Comune hanno deciso di rilanciare il turismo locale promuovendo il proprio patrimonio architettonico e artistico tramite una app: iBreno scaricabile sul cellulare e descrive tesori e itinerari del posto. Ma, anche qui, la crisi ha fatto centro, i giovani si spostano sempre pi altrove, e da tempo si resta in attesa di una reale sinergia che dia pi polso alla Valle. Allinizio dellAlta Val Camonica, alla confluenza con la Val di Corteno, si trova Edolo, importante snodo tra la Valle stessa, lAprica (e la Valtellina) e Ponte di Legno (e il Trentino). Il paese resta luogo di passaggio, senza grosse attrattive turistiche, e anche per questo gli abitanti attendono con ansia la realizzazione della bretella che bypasserebbe il centro: dopo la conclusione dei lavori di un tratto di strada a Corteno Golgi, qui si spera di limitare il traffico molto intenso dei fine settimana invernali, e il passaggio dei mezzi pesanti durante i giorni lavorativi. Allestremit della Valle Camonica, lultimo comune e, per estensione territoriale, anche il pi grande, Ponte di Legno. Fallito il tentativo della formazione di una sola entit amministrativa con Tem (il referendum di qualche tempo fa tra i due comuni, infatti, ha visto la prevalenza dei no), il gioiello degli sport invernali si concentra sulla stagione sciistica, incrociando le dita. Intanto, resta ancora da risolvere il problema parcheggi. Come abbiamo trovato la Valle alla vigilia del 2013? Un po fiaccata, certo, col fiato corto, vero. Ma la disillusione, comprensibile in questi tempi duri, non sembra avere fatto breccia nei cuori camuni, che, cercando di battere allunisono, potrebbero dar vita a uno stimolante spirito di corpo.

IN VALCAmONICA,
ALLA RICERCA DEL BATTITO pERfETTO
darfo Boario Terme, Breno, edolo e Ponte di legno: perch non puntare sullo spirito di corpo?

ieccoci nella fascinosa Valle dei Camuni, vasto terrazzamento in cui neve e sole, acqua e terra hanno forgiato nel tempo un territorio, racchiuso tra lAdamello e le

di AlessANdrA ToNIZZo

Prealpi Orobiche, in cui flora e fauna lasciano a bocca aperta. Passato il (fulgido) momento dellestrazione mineraria, della siderurgia e del comparto tessile, oggi, per la Valle Camonica lora del turismo, la cui sfida principale resta saper coinvolgere gli ospiti tutte le stagioni dellanno.

Il comune pi popoloso della media Valle, Darfo Boario Terme (15.800 abitanti, dei quali oltre il 15% provenienti dallestero, in maggioranza dallEuropa centro orientale), sta vivendo un momento dassestamento: mentre le modifiche alla viabilit procedono (dopo

il rinnovato ingresso a Darfo, il ponte sullOglio), il problema ricettivo permane, con diversi hotel in chiusura e la grande attesa per la riqualificazione del Parco Termale. I commercianti, dal canto loro, respirano una crisi spesso soffocante che nemmeno i fine settimana

riescono a stemperare. Fare unione la lista dei consorzi tra negozianti ed esercenti sallunga pu essere un buon antidoto, specialmente per un comune che sente con forza la sua duplicit (la Darfo industriale e Boario turistica), ma forse non basta.

Foto: Tita Secchi Villa

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LA/PROvINCIA
cI racconTano dArFo BoArIo TerMe cavando Boario? Vorremmo vivere di turismo perch abbiamo il grande tesoro delle Terme, per il movimento finisce ad agosto. Boario con un aggettivo Un paese che ha bisogno di pi attenzione, ritrovando un pubblico giovane, quello delle famiglie. GIANFrANCo BerTolI (BullI e PuPe CAlZATure) Via Manzoni, Boario Il suo negozio in difficolt Aperti da 26 anni, stiamo chiudendo i battenti. Ormai tengo aperto tre giorni a settimana, non si vede anima viva. Boario in sofferenza? Tutto il paese attraversa un momento di declino. Prima, qui, il sabato non si riusciva a camminare dalla gente, ora lo vede da s: oggi sabato, ed deserto. C un turnover di attivit? Continuano a chiudere. Solo a Pisogne, dove vive mio figlio, tuttaltra cosa. Tra commercianti non vi date manforte? Si sta costituendo una nuova associazione, ma la vera discesa del commercio iniziata gi da tempo, con il centro commerciale Adamello. E le terme? Quello un discorso complicato, la situazione ancora spinosa. Diciamo che sopravviviamo tutti. MIChelA GelMINI (seCoNd lIFe CAF) Via roma, Darfo Che clientela ha questa caffetteria? Faccio orari diurni, dalle 7 alle 19, con chiusura domenicale perch servo banche, uffici e negozi. Com questa porzione di Darfo? Via Roma una zona duffici, con pochi negozi, da sempre. Qui non c un albergo, solo pizzerie dasporto, lunico ristorante stato aperto pochi mesi fa. Come iscritta allassociazione Commercianti di Via Roma fa qualcosa? Sono una semplice iscritta Fino a quattro anni fa, il comune organizzava tre notti bianche, a Boario, Corna e Darfo, mentre oggi levento si tiene solo a Boario: essendo penalizzati, lassociazione organizza di rimando feste e mercatini locali. Darfo soffre? Darfo Boario Terme sempre stato in sofferenza, perch non ci sono le strutture adeguate. Noi, poi, distiamo dalle strutture termali: di turismo non ce n. FIorINA MoNdINI (edIColA CArTolerIA) Via roma, Darfo Lavora qui da 15 anni: in paese si legge ancora? calato tantissimo lacquisto di giornali. Internet e tablet fanno troppa concorrenza: lanziano, oggi, a rimanere attaccato al quotidiano, ha pi tempo per approfondire le notizie. Com via Roma?
PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI
A Darfo Boario abbiamo respirato unaria distesa di vacanza. Peccato che anche per molti commercianti sia cos : vacanza (forzata) dal lavoro, con serrand e che si chiudono sempre prima. Servireb be pi coesione per un paese che uno , ma si sente doppio.

di AlessANdrA ToNIZZo

MIlA PAsINellI (PePerINo BouTIque) Via zanardelli, Boario

Mila Pasinelli (al centro)

Chi veste in boutique? Il target 0-14, ma investiamo quasi di pi sui grandicelli: c convenienza e, visti i tempi, vestendo junior si risparmia. Avete capi impegnativi, molto raffinati Dato il periodo di recessione, abbiamo inserito anche una linea pi quotidiana che concili bellezza, qualit e prezzo. A livello commerciale, come se la sta

Foto: Patrick Merighi

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LA/PROvINCIA
Morta. Ma una questione che accomuna tutti i paesi: il commercio in calo ovunque. Come si vive a Darfo? Io vivo bene. I giovani, invece, hanno richieste che Darfo non soddisfa: di tendenza andarsene dal paese. Ci sono delle tradizioni che resistono e uniscono il paese? Non a Darfo. Manca il campanilismo, lattaccamento tra le persone. qualcosa che stato perso nelle generazioni pi recenti. sABINA GelMINI (TessuTI AMAlIA) Via roma, Darfo Ci parli della sua attivit C dal 1949, vendo biancheria per la casa, tappeti, tessuti e tendaggi. Compriamo in stock e abbiamo pezzi a garanzia illimitata, a prezzi unici in Italia. Che clientela serve? Di tutto. Chi, dallestero, viene qui per le terme poi fa tappa obbligata da me. Com questa zona, in paese? Commercialmente abbastanza viva: resistono qualit e prezzo. Poi, siamo Le nostre domande a cI racconTano BreNo

LA/PROvINCIA
commerciale: ci sono diversi servizi, da uomo. Borse e scarpe vanno per la compresa la Posta. Per non comoda, maggiore. resta molto trafficata e non ci sono punti Come trova commercialmente Breno? di ritrovo per famiglie e bambini. Poco vivo, purtroppo. Anche il passagBreno in un aggettivo. gio di gente non molto significativo, Un paese che ha sempre puntato tut- almeno che non si organizzino eventi. to sugli uffici, sul commercio, come se In quel caso il paese si anima? questo bastasse. Invece, i tempi sono Destate le feste richiamano un bel cambiati: Breno stato abbellito, certo, movimento, peccato che questa piazza ma c ancora molto da fare. sia poco sfruttata: il parcheggio un deQuestinverno il paese continuer a posito di macchine, e le manifestazioni dare ospitalit a tanti profughi si concentrano solo nel centro. Non esi vero, il centro daccoglienza funzio- stono unicamente via Mazzini e le due na bene. Breno resta tranquillo, queste piazze principali. persone sono molto educate. Lei, prima, aveva lo stesso negozio in Il suo parere circa labbattimento dei una zona pi centrale tigli secolari in via XXVIII aprile? E mi sono spostato qui per ampliare Penso che valga sempre la pena di salvare il verde. Per, quando PAESE CHE VAI una pianta malata giusto sostiLE NOSTRE IMPRESSIONI tuirla. luIGI BAsIs (deTTAGlI ModA) p.za Vittoria A chi si rivolge il suo negozio? Prevalentemente alle donne, sulla quarantina, tolti alcuni oggetti

di AlessANdrA ToNIZZo

nel centro storico, c passaggio. Un aggettivo per Darfo? A me piace perch ci sono nata, per dovrebbe evolversi. rimasto abbandonato, servirebbero pi idee. Si sente parte di un unico comune? Penso che siamo una grande squadra, le distanze sono ravvicinate, siamo tutti dei colleghi. Dovremmo unirci di pi: commercianti, albergatori.

leANdrA GATTI (BAr VITTorIA) p.za Vittoria Che target di clientela frequenta il suo bar? Qui viene gente di tutte le et. Di mattina, da me si ritrovano diversi pensionati. Che piazza P.za Vittoria? Purtroppo vissuta soltanto a livello

Sabina Gelmini

Leandra Gatti

Breno, dallo scorso anno, cam biato nello spirito ma non nella sostanza. Qui si tira a campare, e le prospettive per il futu ro rappresentano una speranza (tutta individuale, non programmatica) flebile, che saccende e si spegne come il mira ggio di un sogno. Breno potrebbe svegliars i dal proprio incubo. Ma gli serve una gros sa mano.

eZio Mondini, sindaco di darFo Boario terMe


uno dei temi del rilancio della citt di darfo Boario Teme legato alla viabilit. quali scelte sta compiendo lAmministrazione? Condivido appieno lanalisi e laffermazione della necessit di attivare una nuova viabilit nella citt non solo per incontrare le sempre crescenti esigenze turistiche, ma anche per esprimere attenzione nei confronti della qualit della vita dei nostri concittadini. A tale proposito un passo gi stato compiuto con la realizzazione della rotonda di accesso a Boario che ha decisamente arricchito limpatto dimmagine per chi entra in citt dalla tangenziale; nei primi mesi dellanno inaugureremo anche il nuovo ponte di Montecchio che dar respiro al ponte seicentesco rendendolo pi godibile. Infatti, il tratto sul ponte andr a implementare il percorso della pista ciclabile presentandolo ancora pi affascinante e attraente, poich dal ponte stesso possibile osservare il naturale corso del fiume Oglio in una suggestiva curvatura. Inoltre, storicamente il ponte ha una grande importanza, poich lunico ponte esistente tra Cividate Camuno e Pisogne e nei suoi pressi si teneva il mercato franco. Sempre con la finalit di valorizzare le risorse della citt, sar realizzata una tangenzialina che, ricollegandosi con il nuovo ponte, sposter il flusso dei mezzi, migliorando la viabilit e la vivibilit del centro di Boario. Visto che si parla di Boario, a che punto siamo circa il rilancio delle Terme, soprattutto con riferimento alla gestione del Parco? Come ben si sa, il tema delle Terme prioritario nella nostra azione di governo. Dalla precedente amministrazione abbiamo ereditato la complessa situazione dellacquisto del Parco che si sta avviando alla felice conclu-

sione e, a breve, arriveremo alla definizione ultima. Quindi, come ogni anno, lo splendido Parco delle Terme di Boario sar pronto ad accogliere i turisti, i visitatori, gli ospiti, a partire dalla domenica di Pasqua. A tale proposito, mi pare importante rilevare come anche lanima della citt, cio il commercio, stia promuovendo iniziative di animazione e di coordinamento con vivacit ed entusiasmo, facendo preludere una grande stagione di eventi in tutta la citt.

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LA/PROvINCIA
il negozio, offrire parcheggio ai clienti ed avere pi passaggio. Le attivit sono dislocate un po ovunque, e se ne deve tener conto. GIAMPIero PeZZuCChI (CAsAlINGhI ColTellerIA) Via Mazzini La sua unattivit storica Che ha ricevuto il riconoscimento della Regione Lombardia, iscritta nel registro delle imprese storiche nazionali con pi di centanni. Ci siamo dal 1850. Nati come tornitori del legno, uno dei tanti mestieri scomparsi, siamo passati alla ferramenta, ai casalinghi, alla coltelleria. Quali sono stati i cambiamenti pi importanti a Breno negli ultimi tempi? Grandi sconvolgimenti, in paese, non ce ne sono stati, tranne la perdita dellOspedale: un duro colpo, che ha portato a un lento ma inesorabile declino. La crisi, poi, acutizza il tutto. Con il Tribunale sta succedendo la stessa cosa Ogni volta che un pezzo dellapparato burocratico del paese se ne va, qualcosa manca. Lo scambio culturale che singenera con queste strutture se ne va. Anche i giovani si laureano e se ne vanno: la valle, cos, continua a impoverirsi. Si cerca, quindi, di resistere come si pu Lemorragia c, i negozi continuano a chiudere. Cosa fare? Pensare a queste dinamiche, perch media e bassa Valle sono allabbandono totale, non si punta pi su nulla, si lascia tutto al caso. Bisogna creare prospettive di lavoro, incentivare ci che abbiamo, fare sinergia.

Le nostre domande a

sandro Farisoglio, sindaco di Breno


I commercianti di Breno si domandano cosa pu fare il Comune per rendere vivo e attrattivo lintero paese, non solo il suo centro storico. Negli ultimi anni abbiamo cercato di organizzare qualcosa di diverso in paese, coinvolgendo non solo le due piazze principali, locazioni logistiche naturali delle manifestazioni. Con qualche notte bianca, questinverno, e le manifestazioni estive del fine settimana (grazie alla ProLoco e allassociazione commercianti), si concentrato movimento anche in quelle zone che restavano fuori dalla festa. Lobiettivo principale resta comunque quello di portare gente a Breno. si stanno studiando delle sinergie di sistema per dare una chance alla media Valle (ricca di storia), la quale, a detta di abitanti ed esercenti, sta esperendo un progressivo impoverimento non solo commerciale ma anche culturale? Parlare di un impoverimento culturale mi sembra eccessivo. Breno il paese capofila della Valle Camonica, e di questo siamo orgogliosi. Abbiamo sistemato due monumenti importanti del paese, principalmente il Castello: poter entrare, oggi, nelle sue torri e stanze unemozione, ed anche una splendida location per i matrimoni. stata realizzata inoltre una struttura ricettiva a Breno, un ostello, che permette di portare gente in paese, spronando quel turismo che la media Valle aspetta da tempo: abbiamo tanto da offrire, non dimentichiamoci che siamo stati il primo sito Unesco, con Capo di Ponte.

Giampiero Pezzucchi

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LA/PROvINCIA
cI racconTano edolo

di AlessANdrA CAsCIo

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


nellAlta Crocevia tra lAprica e il Tonale, tempo lotta per Valle Camonica, Edolo da uentare invogliare il turista a vivere e freq piazze. assiduamente le sue strade e le sue urbanistici cos come lofferta Gli interventi tempo, commerciale si sono arricchiti nel pu dirsi delle strutture rilo stesso non cettive.

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Come si evoluto il paese negli ultimi anni? Edolo, pur essendo una realt molto piccola, cresciuto, ma non come avremmo voluto. Purtroppo siamo in una zona di passaggio e il turismo invernale si sviluppato soprattutto in alta Valle. La vostra clientela prevalentemente del posto? S, anche se noi abbiamo la fortuna di essere anche ambulanti e copriamo il territorio che da Edolo arriva a Darfo Boario Terme. Cosa pensa della viabilit di Edolo? favorevole alla bretella che dovrebbe deviare il traffico dal tunnel che porta a Tem? Sicuramente un problema annoso che va risolto perch impensabile che nel 2012, su una strada principale, non

riescano a transitare contemporaneamente una macchina e un camion. Per quanto riguarda la bretella, non saprei; forse si corre il pericolo di togliere anche quel poco di passaggio che ci rimane per poter lavorare lestate. Un pregio di Edolo... una realt piccolissima dove si trova tutto, dallospedale agli uffici. E un difetto? Non investiamo abbastanza sul turismo. FederICo PoloNIolI (ProPosTe CAsA) Via g. Marconi Ci fa un resoconto, ad oggi, sulla situazione immobiliare di Edolo? La situazione attuale stazionaria e ad influire negativamente sugli acquisti pesano la situazione bancaria e la crisi occupazionale . Questo vale anche per il mercato delle

seconde case? S, negli ultimi anni c stato un calo delle richieste a Edolo, mentre laumento si registrato nei paesi limitrofi. Questultimo fenomeno a cosa dovuto? Forse al minor costo degli immobili? Assolutamente no, anzi. La richiesta aumentata in quelle zone poich vivono della luce riflessa di Ponte di Legno. Parlando di affitti invece?

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LA/PROvINCIA
La richiesta in questo caso molto alta per via della presenza delluniversit e dellospedale, ma le offerte presenti in paese non riescono a soddisfare le esigenze dei richiedenti. Ritiene che le strutture ricettive siano sufficienti? Non del tutto. Negli ultimi anni sono state fatte molte migliorie dal punto di vista urbanistico, ma manca ancora qualche accorgimento che incentivi il turista a scegliere Edolo. GIoVANNI e MATTeo TeVINI (lIquorIFICIo AlTA VAlleCAMoNICA) Via g. Marconi La sua attivit si tramanda di generazione in generazione... stato cos, ma spero che finisca con me perch in Valle Camonica c una crisi pesantissima e i prodotti tipici non sono sufficientemente tutelati e valorizzati. In che senso? Nel senso che limmagine della Valle non mai stata idoneamente promossa non solo dalle istituzioni, ma anche dalla gente che ci lavora. Che tipo di clientela la sua? Qualche passante, pochi compaesani e molti negozi rivenditori. favorevole alla bretella che dovrebbe deviare il traffico dal tunnel che porta a Tem? Personalmente ritengo che sia giusto farla dato il traffico che paralizza la nostra statale, commercialmente parlando, invece, penso che per Edolo sia una dura botta. CloTIlde PolI (FANTAsIe dI PolI - FIlATI) Via porro Attivit come la vostra si contano sulle punta delle dita in provincia di Brescia... S, siamo rimaste in poche e questo di certo ci aiuta nel commercio. Inoltre, le ultime tendenze moda ci permettono di rivolgerci anche a una clientela pi giovane che ultimamente si sta avvicinando al mondo dei ferri da maglia con pi disinvoltura. Come mai avete deciso di trasferire il negozio in questa zona? La scelta stata quasi obbligata poich lo stabile in cui eravamo doveva subire un pesante restauro. Inoltre, qui, riscontriamo qualche difficolt maggiore. favorevole o contraria alla variante del tunnel? Favorevole, perch, nonostante limbuto che interessa un tratto di strada, alcuni automobilisti sfrecciano mettendo in pericolo la sicurezza degli altri guidatori e passanti e poi perch parlano di creare una zona pedonale che interessa tutto il centro di Edolo e che favorirebbe il passeggio dei turisti e avventori occasionali. Cosa manca in paese? Manca la volont della gente di migliorare in prima persona il luogo in cui vive, cos come manca una struttura idonea, e sostitutiva a quella esistente, che possa ospitare le scuole elementari. La soluzione potrebbe essere riaprire M? No, io creerei una nuova struttura nellarea dellex-Cotonella con una mensa, una zona giochi invernale e un parco giochi esterno. Inoltre, aprirei anche un asilo nido.

Foto: Tita Secchi Villa

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


tteristica localit sciistica della Valle Il suo business principale quelcamonica a due passi dal Tonale, Pon te di Lelo del noleggio di attrezzature da gno gode della tranquillit e del clim a tipico sci: c una richiesta notevole in montano. Il turismo ancora mas siccio, ma questo settore? non paragonabile a quello di qua lche anno fa. I suoi abitanti ritengono che S, e le statistiche europee di merper migliorare lattuale situazione, si debba cato lo confermano: il noleggio investire maggiormente in strutture ricettive aumentato a discapito delle vendite e servizi. che sono diminuite notevolmente. Qualche tempo fa si tenuto un referendum per tra i comuni di Ponte Perch? di Legno e Tem per la creazione di Ero contraria alle tempistiche, ai meununica entit amministrativa: lei todi e alle reali ragioni della fusione che favorevole o contrario? erano differenti da quelle che noi cittaIo ero favorevole allunione dei comu- dini ci aspettavamo. ni, per, avendo vinto il no, non mi va Ultimamente ci sono stati numerosi oggi di polemizzare. furti a Ponte di Legno. La sua perceSecondo lei quali possono essere le zione di sicurezza diminuita? ragioni di questa scelta? S, notevolmente. Non siamo abituati Sicuramente risiedono nella mentalit un a questo genere di cose, il che ci rende po troppo conservatrice che ancora molte diffidenti nei confronti di tutti. persone hanno, compresi i giovani. A tal proposito il Comune che genere di accorgimenti sta adottando? MArA ToGNATTI Mi sono giunte voci che abbia istallato (sIsTeMI INForMATICI) delle telecamere. Via IV novembre Un pregio di Ponte di Legno... Lei era favorevole o contraria alla fu- ancora un bel paese dal punto di vista sione amministrativa tra Ponte di Le- dellambiente circostante. gno e Tem? Un difetto? Contraria. Siamo un po individualisti.
s

cI racconTano PoNTe dI leGNo

Cara

di AlessANdrA CAsCIo

FABIo leoNCellI (le skI lAB NoleGGIo) Via corno daola


Clotilde Poli

Giovanni e Matteo Tevini

Fabio Leoncelli

La sua unattivit stagionale, ha notato delle flessioni notevoli negli ultimi anni? La flessione c stata ed legata alla crisi, ma nei nostri ventun anni dattivit abbiamo sempre investito in nuove attrezzature e tecnologie e questo negli anni ci ha ripagato.

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MArIA CrIsTINA GelMI (VesTICAsA) Via IV novembre informare la cittadinanza, gli esponenti della minoranza e dellopposizione non hanno saputo dare delle buone motivazioni a favore del no. Pensa che il referendum verr riproposto? Non credo perch il nostro Sindaco ha detto che avrebbe rispettato la volont del popolo. Come valuta le strutture ricettive di Ponte di Legno? Le ritengo un po carenti e penso che quelle esistenti avrebbero bisogno di essere sistemate. rudy PAolo ToMAsI (TuTTo dolCe) corso Trieste Ci descriva Ponte di Legno. Negli anni 90 il turismo cera sia in estate che in inverno e le nostre strade erano molto affollate. Con lavvento delleuro la situazione cambiata e oggi i turisti si vedono perlopi il fine settimana. Com stato il turismo questanno? Questestate abbiamo lavorato parecchio, cos come nei mesi autunnali grazie al tempo mite. Linverno non ancora concluso, ma per ora non possiamo lamentarci. Cosa sarebbe cambiato se al referendum per la fusione con Tem avesse vinto il s? Nulla, i due comuni avrebbero mantenuto la propria identit. Il s avrebbe favorito la Comunit Montana perch di mezzo cerano interessi politici e questioni di soldi. I furti degli ultimi periodi rendono il paese meno sicuro? No, perch fortunatamente si tratta di piccoli furti legati alla crisi. Il paese ben organizzato a livello di servizi e infrastrutture? Non molto. Negli anni hanno edificato molto a livello di seconde case senza per creare parcheggi e strutture alberghiere a sufficienza.

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Ritiene che il suo settore sia in calo? Come tutti i settori un po fermo. La gente oggi spende molto meno e quando lo fa acquista in modo molto pi oculato. Questo incide anche sulla qualit degli acquisti? Sicuramente s, ma io la qualit della mia merce non labbasso anche se questa scelta mi fa perdere parecchie vendite. Era favorevole o contraria alla fusione con Tem? Favorevole perch, durante gli incontri pubblici organizzati dal Comune per

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DI COSA pARLIAmO quANDO pARLIAmO

DI CANI
di AlessANdrA ToNIZZo

roberto Nicolai educatore cinofilo, formatosi alla prestigiosa scuola Thinkdog: oggi, purtroppo, il legame uomo-cane si trova in uno stato confusionale che non ha precedenti.

facile professarsi cinofili. Ma, quanto a pratica, tutti i nodi alla fine vengono al pettine. Prova ne che, mai come oggi, lattenzione ai nostri pets sta mutando in ossessione, e instaurare un rapporto sano con il proprio compagno a quattro zampe diventa sempre pi difficile: man mano che Fido diviene ingestibile, ci facciamo prendere dallansia. Eppure, lattaccamento al miglior amico delluomo pare rafforzarsi, specialmente in unera in cui la solitudine miete pi vittime della crisi. Dove sbagliamo? Parafrasando il capolavoro di Raymond Carver, di cosa parliamo quando parliamo di cani? Mentre, per strada come in tv, fioccano ricette per rabbonire i nostri animali evitando ululati, aggressivit insomma, tutto ci che fuori norma e rappresenta un problema , mediante metodi pi o meno coercitivi (alla stregua delladdestratore Cesar Millan, che, scopriamo, sta collezionando denunce da moltissimi medici comportamentisti statunitensi, italiani ed europei, i quali premono da anni affinch la sua trasmissione, Dog Whisperer, venga chiusa), noi abbiamo chiacchierato a briglia sciolta con chi si muove controcorrente. Roberto Nicolai, bresciano, tredici anni nel commercio e una passione sfrenata per i cani, diventata da poco un mestiere: oggi Roberto un educatore cinofilo,

Il cane pi triste del pianeta quello che ha a disposizione il giardino di Versailles ma solo

letture per cinofili pacificati


Angelo Vaira, Dritto al cuore del tuo cane, Edizioni Kowalski Per una relazione completamente nuova. Scardinando lottica di sudditanza cane-padrone, Vaira insegna che leggere tra le righe, senza imporsi, il segreto (teorico e pratico insieme) per crescere felici insieme al proprio pet. Patricia B. McConnel, Allaltro capo del guinzaglio, Tea Edizioni La prossemica tra cane e uomo, questo mistero. Laddestratrice americana fa luce su come ogni nostro piccolo movimento viene tradotto giusto allaltro capo del guinzaglio. Raymond & Lorna Coppinger, Dogs, Haqihana Edizioni Nota coppia di etologi, i Coppinger svelano la reale eziologia del cane, dal lupo ad oggi, sfatando molti falsi miti. Ideale per chi sappresta a convivere per la prima volta con un amico a quattro zampe.

Roberto Nicolai

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Linfrastruttura destinata a rivoluzionare la mobilit dei bresciani entrer in funzione tra poche settimane. Una data certa ancora non c, ma lappuntamento dovrebbe essere per fine febbraio o inizio marzo. Lo scorso 21 dicembre partita la fase di pre-esercizio, passaggio tecnico fondamentale prima di far salire i passeggeri sui vagoni. Il pre-esercizio durer sessanta giorni e servir per testare il sistema automatico della metropolitana ma anche per formare il personale e collaudare tutti gli apparati, dai treni alle scale mobili. Al termine dei 60 giorni verr presentata una relazione sulle attivit svolte, poi toccher al Ministero dare il via libera definitivo. I primi riscontri invitano allottimismo: Brescia riuscita ad ottenere il nulla osta al pre-esercizio in pochi giorni, mentre a Milano ci sono voluti mesi; ha svolto test e verifiche per tre mesi, la cosiddetta marcia in bianco, partita a ottobre e le permormances dei collaudi sono molto positive. La metropolitana un sistema completamente automatico, senza guidatore, gestito dalla centrale di controllo che si trova nel deposito di Buffalora. Su quello che accade nelle stazioni e sui treni vigileranno oltre 700 telecamere. Si tratta di un sistema sicuro, comodo e veloce. La flotta sar composta da 18 treni, dei quali, a rotazione, 16 verranno utilizzati in linea e 2 rimarranno a disposizione nel deposito per scorta e manutenzione. Con la flotta iniziale potr essere garantita una capacit di trasporto di 8.500 passeggeri/ora per senso di marcia con un intervallo fra i treni di 180 secondi. Il tracciato della metro si sviluppa a L, dal capolinea nord di Prealpino, a quello sud di SantEufemia: in tutto 17 stazioni e un percorso di 13 chilometri. La tipologia costruttiva delle stazioni va da quelle in viadotto, a sud, alla galleria profonda per attraversare il centro citt, alla trincea coperta nella zona nord. Per rendere pi funzionale laccesso alle stazioni, lamministrazione comunale ha messo in campo una serie di lavori esterni alle fermate (le cosiddette opere complementari): parcheggi, riqualificazione di vie e piazze, verde pubblico. Anche queste opere sono ormai al rush finale. Insomma, tutto pronto per la partenza e i bresciani sembrano non aspettare altro. La comunicazione per il lancio della metro sbarcata anche sui social network (facebook, twitter, google+, youtube). Si tratta di strumenti che consentiranno un pi rapido reperimento delle informazioni e una comunicazione pi diffusa per quanto riguarda iniziative ed eventi collegati al tema della metropolitana. possibile raggiungere tutti i contatti attraverso il portale di riferimento www.metrobrescia. org nel quale vengono raccolte le principali notizie, le immagini, i video e dove inoltre possibile ottenere i file del materiale informativo realizzato. Mancano poche settimane allentrata in funzione della metropolitana hanno dichiarato sindaco e vicesindaco di Brescia, Adriano Paroli e Fabio Rolfi e riscontriamo un entusiasmo sempre crescente nei nostri concittadini. Per questo abbiamo ritenuto opportuno offrire un ulteriore, fondamentale strumento per poter reperire le informazioni relative a questo nuovo, straordinario servizio. I bresciani avranno cos unoccasione in pi per prendere familiarit con il mezzo di trasporto che di fatto rivoluzioner la mobilit cittadina.

DOVE

Allospedale. A dare il benvenuto alla nipotina.


Foto: Marco Lucini

VAI?

Dove vuoi.
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I giovani bresciani raccontano il loro fine settimana tra ritrovi in piazza, locali preferiti e incontri con gli amici.
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acco dodici, minigonne mimetiche, giacche vistose, look decisamente alla moda e profumo raffinato. Siamo a una sfilata di moda? No, questo un normale sabato sera in piazzale Arnaldo, dove un autobus fermo perch non riesce a passare: c un suv nuovo di zecca in doppia fila con le quattro frecce. Il proprietario a fare un ape. Aperitivi anche a mezzanotte e musica dance che attira molti ragazzi dai quindici ai venticinque anni tra cui cerca di confondersi anche qualche trentenne pelato come recita una scritta sul muro, con tanto di freccia, rivolta proprio verso questa piazza, la piazza in di Brescia. La sensazione di assistere a una sfilata di moda la percepisci anche a Borgo Whrer, dove si possono trovare locali di tendenza, sempre affollatissimi nel fine settimana. Poi ti sposti in piazza Tebaldo Brusato e vedi tutto un altro scenario. Adolescenti riuniti a gruppi e una ragazzina che urla: Ho perso la maria!, noncurante del

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fatto che a pochi passi ci sia un comando delle forze dellordine, altri che bevono da bottiglie di super alcolici comprati al supermercato, fumano e fanno rap. Nelle piccole vie verso il centro ci sono altri locali, tranquilli e meno modaioli, dove si pu bere buona birra o un bicchiere di vino, la musica pi ricercata e i ragazzi sembrano pi alla mano e meno alla moda. Un po come la clientela di via San Faustino, composta per la maggior parte da studenti universitari, basata sul pasto mordi e fuggi e su locali dove bere un buon aperitivo. Arrivi in centro. Il nulla. Come in una citt giapponese dove il centro converge verso il vuoto. Un silenzio che non troveresti mai nel cuore di Verona il sabato sera. Eppure Brescia ha unanima artistica, architettonica e storica bella da vedere e anche da vivere, anche la sera e soprattutto nei week end. Molti dicono che non si fa abbastanza. La citt si vive quindi per zone, per piattaforme diverse per stili e gusti. C chi preferisce passare la serata cercando un locale dove suonano buona musica, dove si parla del pi o del meno, oppure si gioca a un gioco in scatola. C chi si diverte in discoteca e prima beve laperitivo, facendo lapecena. C chi preferisce i pub oppure i locali di design o in alternativa bere qualcosa sui binari. Le persone scelgono il posto secondo cosa preferiscono fare con gli amici. Chi frequenta i locali pi tranquilli, come i pub, in genere sono persone che preferiscono parlare e discutere con gli amici, pi che seguire la moda: un abbigliamento casual, un trucco leggero per le ragazze e tante scarpe da ginnastica. Se invece ci si sposta in alcuni locali pre discoteca ci si trova di fronte a vestiti e scarpe eleganti, trucchi forti, borsette allultimo grido e comportamenti pi disinibiti. Del resto la moda, come teorizzato dal filosofo Simmel, prima di tutto appartenenza al gruppo ma anche un espediente che si utilizza per distinguersi proprio allinterno del gruppo stesso. La moda porta con s questo controsenso di appartenenza e distinzione e forse

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proprio per questo che in alcune zone in della citt, o semplicemente in discoteca, le ragazze sembrano fare a gara tra chi pi scollata, chi ha labito pi bello, il rossetto pi rosso, il tacco pi alto e i like del giorno dopo sulle foto pubblicate su Facebook. Cosa ne pensano quindi i giovani bresciani e quali sono le nuove tendenze? Siamo andati a scoprire le preferenze dei ragazzi cittadini per il loro week end.

ci hanno detto
Giulia, 23 anni, Brescia
Esci nei week end? Esco spesso durante il week end, principalmente con amici o compagni di universit. Posso dire che pi che un gruppo... ne ho pi duno! Non amo per niente le discoteche, mi piace chiacchierare con le persone davanti a un caff o una birra, cosa che in disco quasi impossibile fare. Quindi tu in un locale cerchi principalmente unatmosfera dove si possa comunicare Sei stata anche in qualche discoteca, come tutti del resto, ma non le ami. Cosa non ti piace? Il motivo principale limpossibilit di comunicare della maniera pi tradizionale Parlando! Parlando puoi scambiarti idee, pareri, raccontare quel che succede. Mi capitato naturalmente di andare in discoteca, ma tra ressa, musica che non mi piace molto, temperature tropicali anche a dicembre, e spesso antipatiche consumazioni obbligatorie (per non parlare dei tacchi alti), penso che non sia lambiente che pi mi mette a mio agio!. Devo dire che, rispetto a qualche anno fa, sono nati locali e luoghi di svago che hanno reso la citt pi viva e interessante. La zona del centro la evito per il tipo di luoghi modaioli e soprattutto per il parcheggio che non c mai. Bisognerebbe organizzare qualche evento in pi. Sicuramente lattivazione della metropolitana aiuter a far muovere di pi il centro. Secondo te il posto frequentato determina il modo di vestire/di atteggiarsi? In genere alcuni luoghi richiamano un certo tipo di clientela, convinta che vestirsi in un determinato modo la faccia sentire pi importante. Io lo trovo un po triste e non capita solo in ambienti fighetti ma anche in altri luoghi pi alternativi, che a volte vengono frequentati perch considerati alla moda e presto abbandonati perch non abbastanza affollati. sto guardo chi mi circonda. Oltre che ragazzi e ragazze normalissimi puoi vedere anche delle figure da zoo. Descrivi una figura da zoo Maschi che fanno la ruota da pavone per attirare le femmine della specie, uomini sulla quarantina o cinquantina che tentano laccoppiamento con ragazze molto pi giovani, donne pi vecchie che cercano si approcciarsi con maschi pi giovani... la classica caccia grossa! Ci si veste da pavoni e ci si comporta come tali ma in realt ci sono animali di ogni specie e forma e spesso da osservatore te ne accorgi. comunque trovare un locale nel quale poter bere buona birra, ascoltare buona musica e parlare con i miei amici. Cosa ne pensi del fatto di mettersi in mostra dei ragazzi? Secondo te si va in discoteca per cuccare? Mi vergogno per questi ragazzi perch utilizzano metodi sbagliati per farsi notare (il vestiario e il fatto di essere troppo disinibiti). S, ormai si va per quello, sono rare le persone che vanno in discoteca per la musica.

Nicola, 21 anni, Brescia

E I GIOVANI DELLE VALLI COmE SI DIVERTONO?


Ci spostiamo ora in provincia, dove emergono fatti interessanti. In alcune zone della bassa bresciana o della Franciacorta i ragazzi tendono ad uscire nel loro paese (ci sono molti locali carini sullo stile di quelli cittadini) e non a spostarsi in citt. In altre zone, come ad esempio nella Valle Trompia o nella Valle Sabbia, si ha il desiderio di andare oltre, per trascorrere una serata diversa. I motivi della fuga dei ragazzi valligiani sono evidenti, basta andare un sabato sera in una piazza di un paese a caso e ad accoglierci sar il silenzio. Forse complice la crisi economica, il fatto che alcune fabbriche si siano spostate altrove oppure la scarsa apertura verso il nuovo. Fino a qualche tempo fa, paesi come Vestone o Gardone Val Trompia erano, forse, il vero cuore di queste valli, dove ora il ritmo produttivo diminuito e di conseguenza anche il fervore della vita quotidiana. Questi fattori non possono che rispecchiarsi nello stile di vita dei giovani. Quasi nessun ragazzo sopra i diciotto anni passa il tempo libero in paese, rimangono solo i ragazzini che non hanno mezzi per spostarsi altro-

elena, 21 anni, Brescia

Mario, 25 anni, Brescia

luca, 22 anni, Brescia

Che cosa offre Brescia ai giovani? abbastanza?

Vai spesso in discoteca? Spesso ci capito e spesso mi trascinano; se devo proprio stare l, faccio di tutto per non annoiarmi e per que-

Che cosa offre Brescia ai giovani? Poco e niente, dovrebbero esserci pi zone (come ad esempio Borgo Whrer) dedicate ad altri generi musicali, bisognerebbe dare spazio ai gruppi emergenti del bresciano; molto che non vado in centro perch non trovo mai parcheggio e se lo trovo a pagamento. Penso anche che organizzare qualche evento in pi per i giovani la sera non sarebbe male, anzi. Le notti bianche non bastano. La mia serata ideale rimane

Bevi quando esci? S, ma non alzo mai troppo il gomito, quello lo faccio di solito in disco, dove se c buona compagnia, il divertimento assicurato, e poi pi facile trovare belle ragazze. Anche locchio vuole la sua parte. In discoteca hai pi probabilit di incontrare qualcuna? Pi probabilit s, ma non detto che non si riesca a conoscere alcune tramite amici e conoscenti. Lalcol sicuramente mi aiuta: inizio a parlare con tutti! Di solito non sono una persona che prende liniziativa perch sono abbastanza timido.

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L/ INCHIESTA
ve. Le mete preferite sono quelle del lago di Garda, in particolare Sal per la Valle Sabbia e Iseo per la Valle Trompia. Inoltre, lo stile di vita pi easy e allo stesso tempo in della citt ha sempre affascinato i ragazzi di provincia. Alcuni, pochi, si accontentano, altri, appena possono, vanno in discoteca dopo una passeggiata a Sal e ci restano fino alla mattina, altri ancora cercano semplicemente qualcosa di diverso rispetto a quello che il paese offre. Molte sono le differenze tra vivere in citt o in provincia ma un fattore comune c. I ragazzi di provincia, cos come quelli di citt, cercano locali di qualit, che sappiano offrire qualcosa in pi dove la buona musica, il design e laccoglienza sono le parole dordine. Siamo andati a conoscere il loro parere e le loro idee per il futuro.

ci hanno detto
Veronica, 22 anni, Vestone
Il weekend a Vestone, parliamone Io posso uscire e stare fuori fino a tardi solo la domenica e la domenica sera qui c solamente un bar aperto, forse due. In questi locali, oltre ad esserci alcuni pensionati che giocano a carte sbronzi dal pomeriggio, non ci sono i baristi giusti: ti servono il vino nel bicchiere sbagliato, non ti portano gli stuzzichini allaperitivo e hanno poca scelta nel men. In poche parole, c poca apertura mentale e lavorativa. Secondo me il problema nella mentalit, non abbiamo il servizio e andiamo a cercarlo da unaltra parte: nessun giovane si prende la briga di impegnarsi nellaprire un nuovo locale e inventarsi qualcosa di diverso da questa monotonia. E tu? Scappi? S, di solito quando esco, vado in citt oppure in discoteca. Succede di conoscere persone in disco, e per quanto mi riguarda, alcune conoscenze, sono diventate poi amicizie. Non ci vanno solo le capre in discoteca, come molti pensano! Non detto che chi frequenta determinati posti sia per forza frivolo e ignorante. Probabilmente ho letto pi libri io, per puro interesse personale, che vado in discoteca e vendo salumi, che un ragazzo neolaureato che lo fa per obbligo. conosco delle ragazzine di prima superiore che, avendo iniziato una nuova avventura, si vogliono far notare e quindi imitano le ragazze pi grandi o anche della stessa et seguendo la loro strada. Magari quello stile di vita non piace loro nemmeno, ma lo adottano perch tutti lo seguono.

Giulia, 17 anni, Vestone

Cosa fai nei weekend? Solitamente rimango in zona: pub o dvd davanti alla tele, perch qui non c molto da fare. Se si vuole cambiare un po bisogna spostarsi e andare in citt oppure in luoghi dove ci sono locali in cui si pu trascorrere una serata diversa. Il problema rimane se non si ha il trasporto e bisogna adattarsi limitandosi a ci che il nostro paese ci offre. Fortunatamente spesso loratorio organizza serate come il ballo studentesco o simili. Sarebbe bello se ci fosse pi movimento, sicuramente. Non vai spesso in discoteca Cosa ne pensi di chi ci va? Secondo me i ragazzi che vivono in paesi come il mio e che frequentano discoteche si fanno condizionare da conoscenze esterne. Ad esempio io

Federica, 25 anni, Gardone Val Trompia

Che cosa offre il tuo paese per i giovani la sera? Il nostro paese niente. Ci spostiamo verso la citt, dove c pi possibilit di scelta riguardo ai locali e dove si ha la possibilit di trovare gente diversa, un po pi aperta.

Antonella, 25 anni, Gardone Val Trompia

Qualche idea per ravvivare il tuo paese nel weekend? Il mio paese dovrebbe avere qualche bar in pi e offrire ai giovani nuove possibilit di scelta, come eventi culturali di vario genere. Questo per sembra unutopia. Il paese troppo piccolo (abito in una frazione) e la mentalit abbastanza chiusa.

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in evidenza

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viAggiAre in comPAgniA
fA Bene AllAmBiente e Agli sciAtori
Il Consorzio Adamello Ski non si ferma mai e continua ad escogitare nuove proposte per gli appassionati di sci. Lultima novit nasce dallincontro con Bringme Social Carpooling e dal desiderio di promuovere una maggiore sostenibilit ambientale e di sensibilizzare la gente allecologia e al rispetto per la natura che ci circonda. Carpooling Certificate lapplicazione, collegata al sito web www.bring-me.it, in grado di certificare la compresenza in auto di uno o pi passeggeri via Bluetooth o interazione tra applicazioni. Adamello Ski riconosce n 3 skipass giornalieri al prezzo di 2 a chi mostrer al personale delle biglietterie la certificazione prodotta da questa applicazione, che garantisce che le 3 persone hanno raggiunto il comprensorio Adamello Ski viaggiando sulla stessa auto da una distanza minima di 50 km. La promozione valida tutti i giorni fino al 30 aprile 2013 e si basa sul prezzo pieno dello skipass ( 31 o 38, in base al periodo). Il certificato deve essere esibito nello stesso giorno in cui viene effettuato il viaggio, non saranno accettati certificati riportanti date precedenti la data di emissione dei biglietti scontati. A fine stagione sar possibile dimostrare quanta CO2 stata risparmiata, a vantaggio dellambiente e della natura che ci circonda, ma in questo caso, anche a vantaggio degli appassionati di sci. Funziona cos: si scarica gratuitamente lapplicazione e ci si registra. In questo modo si ottiene una password che permette di accedere a questa promozione. Una volta accettato il regolamento, la fase di certificazione viene avviata. necessario che un solo componente dellequipaggio rilevi, tramite lapplicazione, i telefoni cellulari delle persone a bordo della medesima autovettura. I passeggeri dotati di applicazione dovranno aggiornare la loro posizione attraverso un click sul pulsante aggiorna. Tale procedura dovr essere effettuata alla partenza e allarrivo del viaggio: Carpooling Certificate in grado di individuare i telefoni dotati della medesima applicazione localizzati in prossimit. I sistemi Android possono rilevare anche i telefoni non dotati di applicazione grazie al sistema bluetooth. Durante il viaggio lapplicazione conteggia i km percorsi e allarrivo verificher la presenza dei medesimi apparati telefonici individuati in partenza. Al termine del viaggio lapplicazione riporter un certificato che, mostrato al personale delle biglietterie, permetter di acquistare i 3 skipass giornalieri al prezzo di due. In questo periodo dellanno i motivi per organizzarsi e raggiungere in compagnia di amici il comprensorio Adamello Ski sono davvero tanti. Innanzitutto per le piste da sci, che sono tutte aperte e presentano condizioni di innevamento davvero ottimali. Ma anche per approfittare dei 4 nuovi percorsi per racchette da neve (dette caspole) di Pontedilegno che vanno ad aggiungersi a quelli gi esistenti del Passo Tonale e di Vermiglio. Questi nuovi itinerari sono adatti a tutti, ideali da percorrere in compagnia di amici o dei propri famigliari, sono segnalati sul territorio e sono disponibili sotto forma di cartina, da ritirare negli uffici turistici o da scaricare dal sito www.adamelloski.com. Infine vogliamo ricordarvi che hanno preso il via le attivit Fun Kids con tante divertenti iniziative gratuite dedicate ai bambini, organizzate in collaborazione con le Scuole di sci Pontedilegno-Tonale e Tonale-Presena. Si va dalla musica con animazione al contest della Disney, da simpatiche gare di sci al trucca bimbi, dalla cioccolata calda con frittelle alla baby fiaccolata. Queste attivit si svolgono a partire dalle 17.30 e sono in programma tutti i mercoled al Passo Tonale presso il nuovo tapis roulant Tubbo e tutti i gioved a Pontedilegno presso il campo scuola Cida, fino alla fine di marzo.

www.adamelloski.com

QUALCHE PROPOSTA VACANZA PER VOI


WEEK END ENERGY: 08-10 febbraio 15-17 marzo 2 giorni Hotel mezza pensione + 2 giorni skipass Adamello Ski da 145 SETTIMANA 7=6 (ovvero 7 notti al prezzo di 6): 16-24 marzo 7 giorni Hotel mezza pensione + 6 giorni skipass Adamello Ski da 402 SETTIMANA FAMILY FUN: 9-17 marzo 7 giorni Hotel mezza pensione + 6 giorni skipass Adamello Ski da 406 In questa settimana diamo il benvenuto alle famiglie proponendo gratuitamente uno speciale programma di animazione per bambini dai 6 ai 12 anni. Domenica 10 Marzo: Ore 17.30 Presentazione del programma settimanale, a seguire baby dance, balli e giochi di gruppo; Lunedi 11 Marzo: Ore 14.30 17.00 Giochi senza frontiere sulla neve c/o Fantaski, Passo del Tonale; Martedi 12 Marzo: Ore 14.30 17.00 Caccia al Tesoro nei boschi a Pontedilegno; Mercoledi 13 Marzo: Ore 14.30 17.00 Gara a cronometro con i bob a Passo del Tonale; Giovedi 14 Marzo: Ore 16.00 18.30 Grande party con Luna Park presso il palazzetto dello Sport di Pontedilegno con grandi giochi gonfiabili, trucca bimbi, palloncini modellabili, zucchero filato; Venerdi 15 Marzo: Ore 16.30 19.00 Festa finale con spettacolo di Magia, c/o Palazzetto dello Sport di Pontedilegno, consegna del diploma e della mascotte. La serata si concluder con la Baby Dance.

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Ripuliamo tutto... ma non le vostre TASCHE!!

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Ente vini bresciani, il nuovo presidente Sante Bonomo


09/01 Sante Bonomo, attuale leader del Consorzio Valtnesi, succede a Cesare Materossi e guider lEnte Vini Bresciani per il prossimo triennio. Rinnovate anche le altre cariche del consiglio di amministrazione: il ruolo di vicepresidenti stato assunto da Maria Grazia Marinelli, in rappresentanza del Consorzio Montenetto, e da Michelangelo Scarpari per il Consorzio Botticino. I nuovi consiglieri sono Paolo Pasini (Consorzio Valtnesi - Garda Classico), Giovanni Avanzi (Provveditoria vini Novelli Bresciani), Mario Chiappini (Consorzio Valcamonica), Elisabetta Bontempi (Consorzio Cellatica), Luca Formentini (San Martino della Battaglia) e Marisa Mauri in rappresentanza della Camera di Commercio di Brescia. Il presidente uscente Materossi assume la carica di revisore dei conti insieme a Claudio Franzoni e Mario Danesi. Il neopresidente ha indicato nel consolidamento della vitivinicoltura bresciana attraverso il rilancio delle diverse Denominazioni dOrigine lobbiettivo prioritario del suo mandato.

La Guardia di Finanza ospite dellAssociazione Artigiani


11/01 Il tema dellabusivismo in provincia di Brescia e le modalit operative di collaborazione tra la Guardia di Finanza e la categoria degli artigiani sono stati al centro dellincontro tra il presidente dellAssociazione Artigiani, Enrico Mattinzoli, e il colonnello Bonifacio Bertetti, comandante della Guardia di Finanza di Brescia. Dallindagine elaborata dal centro studi dellAssociazione risulta un lieve aumento delle attivit abusive negli ultimi 10 anni, ma comunque una incidenza degli irregolari rispetto al complesso delle attivit artigianali nella provincia di Brescia molto al di sotto di quella delle altre province lombarde. Un dato che testimonia i brillanti risultati ottenuti dallattivit investigativa delle fiamme gialle di Brescia. Lazione della Guardia di Finanza, ha detto il col. Bertetti, volta non solo al contrasto allevasione, ma anche ad assicurare una regolare concorrenza tra imprese, in uneconomia che garantisca a sua volta chi lavora nel rispetto delle norme, oltre che a garantire il consumatore finale.

Aeroporti di Verona e Brescia: nel 2012 trasportati 3,22 milioni di passeggeri Pontedilegno-Tonale: tra Natale e lEpifania +8,5% di presenze 10/01 rispetto allanno scorso
15/01 Nel 2012 gli aeroporti di Verona e Brescia hanno trasportato complessivamente 3.221.457 passeggeri e movimentato 45.563 tonnellate di merci. In crescita il traffico internazionale con 2,13 milioni di passeggeri (+2,66%). I dati vanno inquadrati in uno scenario complessivo di stallo del traffico a livello europeo, che registra sul fronte passeggeri anche a novembre un sensibile calo negli aeroporti UE (-1,3%) mentre cresce il traffico in quelli non-UE (+8,2%). Outlook prudente ma positivo stato annunciato dalla Iata (International Air Transportation Association) per il 2013, sul fronte delle merci, grazie alla ripresa di alcuni mercati come quello americano. Nello specifico, lo scalo di Verona, che accoglie prevalentemente traffico passeggeri, chiude lanno con 3.198.787 passeggeri trasportati (-5,5% rispetto allanno precedente). In controtendenza il traffico internazionale, in crescita del 3,1% rispetto allo scorso anno, che si attesta sui 2.113.256 passeggeri internazionali trasportati. Tengono i collegamenti di linea internazionale (+3,28%) ed positivo il trend del settore charter (+2,85%). LAeroporto di Brescia Montichiari, prevalentemente cargo, ha trasportato lo scorso anno 40.746 tonnellate di merci, lievemente in crescita. Laeroporto ha gestito 9.693 movimenti di aeromobili di cui 2.648 postali. La progressiva crescita delle attivit cargo al termine del 2012 pone laeroporto bresciano al quarto posto tra gli aeroporti italiani per quanto riguarda il trasporto merci.

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Pulizie civili e industriali

Il Comprensorio Adamello Ski chiude il periodo delle festivit post natalizie con un bilancio pi che positivo: nel periodo compreso tra il 25 dicembre 2012 e il 6 gennaio 2013 i dati registrano un incremento di presenze dell8,5% rispetto al 2011-2012, con una media di 12.000 sciatori al giorno che hanno superato quota 17.000 nella giornata record del 30 dicembre. La crescita maggiore lhanno fatta registrare gli skipass giornalieri e bi-giornalieri grazie alla promozione rivolta ai pi piccoli, che prevede per tutta la stagione invernale lo skipass gratuito a partire dalla singola giornata di sci per i bambini nati dopo il 30 novembre 2004, a fronte dellacquisto di uno skipass a prezzo intero da parte del genitore. Lattenzione per i bambini continua. Il 16 gennaio hanno preso il via anche le serate Fun Kids, in collaborazione con le Scuole di sci Pontedilegno-Tonale e Tonale-Presena. Ogni mercoled al Tonale presso il nuovo tapis roulant Tubbo ed ogni gioved a Pontedilegno presso il campo scuola Cida, a partire dalle 17.30 i bambini potranno partecipare gratuitamente ad un programma su misura per loro fatto di simpatiche gare di sci, musica ed animazione, contest Disney XD, trucca bimbi, cioccolata calda e frittelle e baby fiaccolata.

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/ECONOMIA

/ECONOMIA

LO STRESS LAVORATIVO

mALESSERE INDIVIDuALE, DANNO ECONOmICO


Nella nostra citt lo si fronteggia con una neonata associazione no profit: Inovar.
di AlessANdrA ToNIZZo

tare bene sul posto di lavoro, occupare una posizione che non solo ci gratifichi ma che ci vesta, essere liberi di esprimere appieno le nostre potenzialit sono alcune importanti variabili per testare un benessere quanto mai cardinale: un dato Ue del 2010, infatti, sostiene che il 50 per cento delle giornate di assenteismo durante lanno riguardano lo stress lavoro-correlato, per una perdita di 20 miliardi di euro. Segnando unesperienza davanguardia, a dicembre stata fondata a Brescia Inovar, unassociazione no profit che intende promuovere e salvaguardare il benessere psico-fisico nelle persone e nelle organizzazioni attraverso interventi di tipo valutativo, preventivo e correttivo di matrice psicologico-organizzativa. Questo primo progetto integrato e multidisciplinare nellambito specifico della valutazione dei rischi psicosociali e di sviluppo organizzativo dopo due anni dincubazione con ricerca applicata rivolta alle aziende del territorio la risposta multidisciplinare a una questione delicata che richiede il giusto approccio scientifico.

Ci che ci contraddistingue spiega Manuela Rossini, presidente di Inovar il processo circolare, che ci permette di ottenere un feedback continuo con tutte le aree dintervento: ricerca scientifica, valutazione rischio psicosociale, analisi organizzativa e consulenza, formazione e coaching. Lessere no profit si concretizza nel reinvestimento dei ricavi nella ricerca stessa, le cui linee tematiche sono condotte da un costituendo Comitato Tecnico-Scientifico interno allassociazione. La forte sinergia tra la ricerca e la sua applicazione sul campo il nostro valore aggiunto. Forti stati di stress portano alla graduale perdita delle abilit cognitive, con conseguenti errori (a volte fatali incidenti sul lavoro) e basse capacit di problem solving: un malessere per lindividuo e un dramma produttivo per le aziende. I sintomi (meglio detti outcome di situazione stressogena), infatti, sono sia di tipo organizzativo gli eventi sentinella delle checklist dellIspesl sono chiari: alto assenteismo, forte turn-over, reclami, mancata produttivit che individuale malattie psicosomatiche (emicranie, tachicardie) e sindromi depressive (ansia, tristezza) . Oggi, le aziende sono tenute dal de-

creto legislativo 81/2008 (art. 28) alla valutazione dei rischi psicosociali in azienda, e in questo momento di crisi puntualizza Emanuela Gastaldi, vice presidente di Inovar i soldi vanno spesi in modo coerente, cogliendo le notevoli opportunit insite in un adempimento burocratico. Ogni euro speso in questambito, infatti, torna duplicato eliminando le sacche dinefficienza e riempiendo i vuoti di responsabilit. Lazienda ripensa a se stessa, ai processi disfunzionali, alle perdite di performance e produttivit commenta Rossini e, mentre nel 2007 solo il 40 per cento delle imprese era sensibile al problema, oggi devesserlo la totalit. Dentro ogni crisi si nasconde unopportunit. La (coraggiosa) filosofia di Einstein oggi pi che mai potrebbe rivelarsi la chiave di volta: in un momento recessivo, la profondit di sguardo pu fare la differenza. In un momento in cui linnovazione considerata la chiave di successo di un sistema puntualizza Gastaldi , non affrontare il tema del benessere organizzativo pu equivalere a perdere unopportunit. Noi non possiamo ovviamente intervenire sui macroelementi delleconomia, ma siamo invece in grado di supportare le Orga-

Manuela Rossini ed Emanuela Gastaldi, rispettivamente presidente e vice presidente di Inovar.

nizzazioni e le persone per generare soluzioni puntuali, mirate ad incrementare le capacit di resilienza dei singoli e delle Organizzazioni. Come lo Sportello di primo ascolto, uno spazio gratuito di consulenza al lavoratore per arginare potenziali stati di stress e ri-orientare chi vive una situazione di malessere. una best practice di people care vincente sottolinea Rossini una delle prime da noi attivate su Brescia. Liter di Inovar (che si rivolge a interlocutori istituzionali, aziende ed enti pubblici o privati) comporta una valutazione di dati gi in possesso dellOrganizzazione e indagini attraverso questionari; lincrocio dei dati porta a un primo report esplicitato alla dirigenza, partendo dal quale si progettano le azioni correttive da inserire a soluzione delle proble-

matiche emerse nelle diverse aree. Le fonti di stress cui siamo quotidianamente sottoposti sono trasversali, in buona parte ineliminabili e soggettive. Spesso a causare stress per il singolo ed inefficienza per i processi lincrocio pericoloso di mansioni e attitudini personali non allineate: al centralino di unazienda non pu stare una persona che non ha attitudine al customer care, cos come una persona che non ha grande tolleranza al traffico sar sicuramente un trasportatore molto stressato. dunque importante che fin dallassegnazione dei ruoli e delle funzioni lOrganizzazione tenga in considerazione le attitudini e le competenze individuali per abbassare i livelli di stress. Anche se elementi come il contatto con lutenza, i conflitti con i colleghi, il sovraccari-

co, la diversity (ambienti interculturali, conflitti di genere) sono riconosciute come le maggiori cause di stress, ogni caso resta a s, e non pu dunque essere generalizzato. Sul nostro territorio Inovar agisce con unottica glocal, guardando allEuropa, al mondo, per poter offrire leccellenza al territorio: tutti i membri del costituendo Comitato Tecnico-Scientifico hanno esperienze di ricerca di spessore internazionale. Lassociazione guarda inoltre gi al futuro: Uno dei temi forti puntualizza il presidente lactive ageing, poich saremo chiamati a gestire una forza lavoro sempre pi matura, di pari passo ai giovani, con una ricerca che li coinvolga termina Gastaldi sulla resilienza, intesa come capacit di fronteggiare i momenti di crisi.

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TU & IL FISCO

LA/RUBRICA

ReDDItOMetRO? nO, StUDIO DI SettORe


Sono due anni che come professionisti della materia lo andiamo ripetendo: cos come il Legislatore ha configurato il nuovo redditometro, il modello, pi che potenziato, stato trasformato in un vero e proprio studio di settore per famiglie, spostando cos su oltre 40 milioni di contribuenti lefficacia accertativa, ma anche i pericolosi difetti e gli inevitabili limiti di strumenti con cui sino ad oggi si sono dovuti confrontare solo i 5 milioni di partite IVA. Tuttavia nemmeno noi eravamo riusciti a cogliere nella sua interezza lesatta dimensione del processo di trasformazione posto in essere. Appurato infatti che, con il nuovo redditometro, la determinazione del reddito presunto sarebbe avvenuta non soltanto sulla base delle spese, degli investimenti risultanti dallAnagrafe tributaria e sulla base dellulteriore quantificazione presuntiva delle spese di gestione dei beni posseduti quali risultanti sempre dallAnagrafe tributaria, ma anche sulla base di valorizzazioni ulteriori fondate su coefficienti di tipo statistico (come nel caso degli studi di settore, appunto), si pensava che per arrivare al reddito presunto si sarebbe comunque partiti dalle spese, dagli investimenti e dai beni effettivi, per poi al pi applicare sulle relative risultanze oggettive dei moltiplicatori statistici in ragione della tipologia del nucleo familiare di appartenenza e del territorio di residenza del contribuente. Gi questo, come si diceva, sarebbe bastato a trasformare parzialmente il redditometro in uno studio di settore per famiglie. Con lapprovazione del Decreto, inve-

per famiglie
ce, risulta ormai chiaro come questa trasformazione sia totale. Anzi, il nuovo redditometro diventa ancor pi statistico (e sganciato dalle risultanze oggettive riconducibili al contribuente cui si applica) degli studi di settore stessi, perch pu portare anche a quantificazioni del reddito presunto completamente basate solo sulle valorizzazioni statistiche derivanti, per le diverse voci del paniere di spese, dai dati di spesa media di cui allindagine sui consumi delle famiglie compresa nel Programma statistico nazionale (o anche sulla base di altri non meglio precisati e, per questo, allo stato francamente inquietanti analisi e studi socioeconomici, anche di settore). Questo vuol dire, in altre parole, che il redditometro, cos configurato, diviene applicabile anche a prescindere dalle risultanze dellAnagrafe tributaria e comunque, ove le risultanze dellAnagrafe tributaria generino un reddito presunto analitico inferiore a quello puramente statistico, quello che pu essere utilizzato contro il contribuente rimane questultimo. Da questa impostazione derivano dei pro (per il Fisco) e dei contro (per i contribuenti). I pro sono che il redditometro diviene utilizzabile a tappeto nei confronti di

tutti, ivi compresi coloro i quali, per le pi svariate ragioni, lecite e meno lecite, sfuggono completamente allAnagrafe tributaria. I contro sono che potrebbero essere veramente molto numerosi i casi in cui il reddito presunto determinato integralmente o quasi su base statistica ci azzecchi poco o niente con quello di cui il contribuente effettivamente titolare, mettendolo non poco in difficolt sul fronte della prova contraria. Perch, se vero che rimane la prova di aver conseguito redditi non imponibili o aver ricevuto donazioni o simili, in casi di questo tipo diventa dannatamente arduo provare di aver sostenuto meno spese di quelle statistiche. Ci detto, siamo sicuri che anche il nuovo redditometro-studio di settore per famiglie, cos come il vecchio, abbia natura di presunzione legale relativa, tale da consentire allAgenzia delle Entrate di emettere avvisi di accertamento basati esclusivamente sulle sue risultanze (salvo fruttuoso contradditorio preventivo) e tale quindi da invertire sul contribuente lonere della prova? Secondo noi, per varie ragioni di diritto, tuttaltro che pacifico. E, se invece dovesse prevalere la tesi interpretativa volta ad affermare la natura di presunzione legale relativa di questo strumento, viene da s che si renderebbe necessaria quanto prima una modifica normativa. Perch vero che lAgenzia delle Entrate ha gi rassicurato pi volte in ordine alla prudenza con cui intende avvalersi di questo strumento, ma, in uno Stato di diritto, in cui il contribuente cittadino e non suddito, quello che contano realmente sono le norme, non le rassicurazioni del sovrano.

di FerdINANdO MAGNINO
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/POST-IT

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Pelo e
di IMMANU
immanuel

EL

GrIllo: elIMINAre I sINdACATI!


Non ha usato giri di parole, Beppe Grillo, nel suo attacco: eliminiamo i sindacati, che sono una struttura vecchia, come i partiti politici, ha urlato il comico. Non si pu concordare con Grillo. Eliminare i sindacati non possibile, non neanche opportuno, perch costituiscono parte integrante del sistema democratico ed hanno svolto, storicamente, un ruolo importante per lo sviluppo ed il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Tuttavia, a ben guardare, il grido di dolore di Grillo non del tutto sbagliato. Sotto due profili. Il primo rappresentato dal fatto che i sindacati hanno modificato il loro ambito di rappresentanza. Dalla sfera dei lavoratori, i cui interessi sono chiamati a rappresentare, sono passati alla rappresentanza degli italiani tutti, ed a loro insaputa. Lo hanno fatto non da soli, certamente, ma con la complicit dei tanti, tantissimi governi che, dal dopoguerra ad oggi, li hanno chiamati, consultati, coccolati anche su temi esorbitanti dalla loro sfera di rappresentanza naturale. Il secondo rappresentato dal fatto che, tra loro, ci sono anche le facce toste che vanno in televisione a protestare contro i provvedimenti che il governo ha dovuto adottare per porre rimedio ai guasti che anche loro hanno contribuito a creare. Per esempio allINPS, che per anni hanno amministrato direttamente, con maggioranze bulgare fissate per legge.

@dodicimesi.com

MATTINZolI, Il FederATore
Dobbiamo unire le forze, creare ununica rappresentanza per tutte le associazioni di categoria, ha auspicato Enrico Mattinzoli, presidente dellAssociazione Artigiani di Brescia. Con il garbo che gli proprio, e senza guardare in casa daltri, cita Rete Impresa Italia come esempio negativo. Cita anche laeroporto di Montichiari, in cui le varie associazioni stanno insieme, con un comune rappresentante (il presidente di ABEM, Campana). Con tutta la stima ed il rispetto, ed anche con simpatia per lo sforzo per costruire qualcosa in un territorio che non sta brillando sul piano delle idee, perch un accordo tra categorie molto diverse potrebbe funzionare, quando fallita Rete Imprese Italia, che unisce commercianti ed artigiani? E perch un Federatore di tante associazioni potr risolvere Montichiari, quando tutte le associazioni, riunite in una SpA, hanno miseramente fallito, dopo anni di annunci di successi annunciati, sempre dietro langolo e mai visti?

IlVA, IMPreNdITorI dellANNo, Per lA VAlle CAMoNICA

Assocamuna, una piccola associazione di imprenditori della Valle Camonica, ha insignito del titolo di imprenditori dellanno la famiglia Riva, quella dellILVA di Taranto, proprio mentre Emilio Riva ed il figlio Nicola erano agli arresti domiciliari e laltro figlio, Fabio, era allestero, non si sapeva bene dove. Luigi Buzzi, fondatore di Assocamuna, facendo il cerchiobottista, aveva dichiarato: non ho preso io la decisione, ma condivido, sto con Riva.

Con lui molti camuni, che pensano che, se anche Riva ha sbagliato, non si pu chiudere una fabbrica cos. Il Governo Monti ha fatto le acrobazie per inventarsi una soluzione che consentisse la prosecuzione dellattivit produttiva. Certo, non per fare un piacere ai Riva, ma per la consapevolezza che dal fermo dellattivit sarebbero scaturite conseguenze pesantissime per leconomia, per loccupazione, per gli utilizzatori dei coils. Rimane il problema di definire la linea di demar-

cazione tra leconomia ed il rispetto delle leggi che tutelano la salute, di decidere se per lavorare bisogna anche morire, dentro e fuori la fabbrica. Monti e Clini hanno trovato un difficile, precario ed irripetibile equilibrio. Ma imprenditori dellanno proprio no, caro Buzzi. Ci voleva soltanto un pizzico di buon senso, quello di cui i camuni sono tradizionalmente ricchi, per comprendere che cerano molte ragioni di opportunit per cambiare, per fermarsi, per evitare il ridicolo.

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/SONDAGGIO

WWW.BSNEWS.IT AIB, ImpAZZANO LE pRImARIE


a proposta lanciata da Bsnews. it lo scorso 5 dicembre (Se anche Aib facesse le primarie) ha fatto molto discutere. Autorevoli rappresentanti delle istituzioni, della politica, del sindacato e delle associazioni di categoria hanno deciso di dire la loro sulla questione, nella quasi totalit esprimendosi in accordo con il sito. E linterazione spontanea dei lettori stata significativa. Ben 3.500 utenti, infatti, hanno deciso di rispon-

dere al sondaggio che, lo ricordiamo, non ha valore statistico promosso da Bsnews.it sullipotesi che lassociazione industriali bresciani possa scegliere il prossimo presidente con il metodo delle primarie e sul nome eventualmente preferito per quel ruolo tra i dieci scelti dalla redazione o proposti dai lettori. I s hanno prevalso in maniera netta e tra i candidati ha trionfato il presidente di Omr Marco Bonometti, seguito dallacciaiere Giuseppe Pasi-

ni e dallad della nota fabbrica darmi Franco Gussalli Beretta. Un risultato netto. Che il sito ha deciso di trasmettere ai cinque saggi di Aib: le figure che secondo le regole dellassociazione hanno il delicato compito di sondare la base associativa per individuare il nuovo presidente. Spetter a loro se lo vorranno e nei modi che ritenessero opportuni ogni valutazione di merito. Ma Bsnews.it ha deciso di dare il suo contributo.

aib, giusto fare le primarie per il presidente?


I s alla proposta lanciata da Bsnews. it hanno prevalso in maniera netta. Oltre sette lettori su dieci, infatti, hanno accolto favorevolmente liniziativa dichiarando che il metodo delle primarie, importato in Italia
S. No.

dal Pd, andrebbe esteso anche ad altri ambiti. Comprese le elezioni dellassociazione industriali bresciani. I contrari, invece, sono stati il 22,5 per cento. Al 5,5 per cento gli indecisi.
Non so.

aib, chi vorresti come presidente? ecco il risultato del nostro sondaggio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 marco bonometti giuseppe pasini franco gussalli beretta alberto volpi sandro bonomi bruno bertoli silvestro niboli marco gaia giacomo gnutti
presidente di Omr e neocavaliere del lavoro presidente Feralpi Group vicepresidente di Aib con delega allEducation a.d. del Salumificio Volpi e vicepresidente di Aib con delega allAmbiente presidente dellEnolgas di Concesio, recentemente eletto a Bruxelles alla guida di Orgalime presidente della Metra e vice di Dallera per i Rapporti sindacali presidente Gruppo Fondital fondatore e a.d. di Turboden presidente della Fondazione Comunit Bresciana presidente Sideridraulic System ed ex presidente di Aib

1301 477 463 423 300 158 117 101 93 56

37,3% 13,7% 13,3% 12,1% 8,6% 4,5% 3,4% 2,9% 2,6% 1,6%

10 eugenio bodini
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/SONDAGGIO
zione di categoria non viene eletto, ma nominato dagli aderenti dellassociazione attraverso meccanismi sanciti dagli statuti. dANIele MolGorA (presidente provincia di Brescia) Ogni realt deve godere della doverosa autonomia: la decisione se fare o meno le primarie spetta dunque ad Aib. Ma certo che allargare il dibattito interno porta effetti positivi. Per tutti. eTTore PrANdINI (presidente di coldiretti Lombardia) Le primarie sono uno strumento utile per dare voce alla base, e quindi non posso che vedere favorevolmente la proposta. Ovviamente vanno definite prima regole chiare. GIANMArCo quAdrINI (consigliere regionale, segretario provinciale udc) Oggi si invocano le primarie per tutto, ma non sono convinto che siano il metodo migliore per garantire la rappresentativit, tanto pi in unassociazione di categoria. Per Aib meglio lipotesi di una lista in cui gli associati scelgano i nomi a loro pi graditi. Aldo reBeCChI (ex deputato, pd) Le primarie sono un metodo molto democratico per scegliere i propri rappresentanti e non vedrei nulla di strano nel fatto che anche Aib lo utilizzasse. FABIo rolFI (vicesindaco di Brescia) Non sono convinto che il metodo delle primarie debba per forza essere applicato anche ad organizzazioni come Aib, che non deve candidarsi al governo del Paese. La scelta compete agli imprenditori. sTeFANo sAGlIA (deputato, ex sottosegretario) Il tempo che stiamo vivendo consiglia a tutti di mettere in campo strumenti nuovi per facilitare la partecipazione. Vale per i partiti, ma anche per le organizzazioni di categoria. MAurIZIo ZIPPoNI (responsabile nazionale Lavoro Idv) finito il momento della delega. Mi auguro che le primarie possano diventare una nuova pratica per indicare i propri rappresentanti, anche nelle associazioni sindacali.

la cronaca delliniziativa
5 dicembre 2012 Giorgio Costa, direttore di Bsnews. it e 12 Mesi, pubblica un intervento sul sito proponendo che anche lassociazione imprenditori bresciani scelga il suo prossimo presidente attraverso il metodo delle primarie in modo da permettere agli associati di esprimersi su una platea ampia, non su designazioni calate dallalto, che rischiano di perpetuare un sistema imbalsamato, che non serve a nessuno, se non agli addetti ai lavori. Al pezzo, fino al 10 dicembre, vengono accompagnati i commenti di autorevoli esponenti delle istituzioni, della politica, delle associazioni di categoria e del sindacato. Contestualmente vengono lanciati due sondaggi: Aib, giusto fare le primarie per il presidente e Aib, chi vorresti come presidente?. Il secondo viene accompagnato da alcuni nomi (con relative biografie), dando comunque lopportunit ai lettori di suggerire altri candidati. 10 dicembre 2012 Le risposte al sondaggio raggiungono quota 500. Il nome di Bonometti lultimo tra quelli aggiunti cresce velocemente e conquista il primo posto con il 24 per cento. Ma testa a testa con Beretta (20,6 per cento) e Pasini (18 per cento). Volpi al 10,2 per cento. 14 dicembre 2012 I voti salgono a quota 1.300 e Bonometti prende il largo salendo al 27 per cento. Pasini scavalca Beretta salendo al 19 per cento contro il 18 dellad della nota fabbrica darmi. Mentre Volpi sale al quarto posto con il 14 per cento. Al sondaggio su proposta dei lettori viene aggiunto un nuovo nome, quello di Silvestro Niboli. 24 dicembre 2012 Bsnews.it pubblica un nuovo articolo rivolgendosi direttamente ai vertici di Aib (Cara Aib, ora le primarie facciamole davvero), sottolineando che liniziativa ha smosso le acque e che queste considerazioni, ci inducono a proporre ad Aib un percorso comune e condiviso, per consentire ad ogni imprenditore che lo desideri di esprimere la sua preferenza, nei modi e nelle forme che Bsnews.it si dichiara disponibile a concordare con Aib, ovviamente senza alcun pregiudizio per le sue regole statutarie, che solo ad Aib spetta modificare, se e quando lo riterr opportuno. 14 gennaio 2013 Aib risponde non poter aderire alla proposta di Bsnews.it in quanto la richiesta giunta dopo la nomina della Commissione di designazione dei saggi avvenuta il 10 dicembre 2012 e ora ogni nostra presa di posizione verrebbe letta come unindebita ingerenza nel lavoro della commissione stessa. Bsnews.it pubblica un nuovo articolo annunciando la chiusura del sondaggio (i votanti sono stati circa 3.500). Nellarticolo, Costa annuncia che i risultati verranno trasmessi ai cinque saggi di Aib, che hanno il delicato compito di sondare la base associativa per individuare il nuovo presidente. E che il sito intervister le persone che hanno ricevuto voti nel sondaggi. 15 gennaio 2013 Costa, come promesso, scrive al Comitato dei saggi di Aib comunicando i risultati del sondaggio.

(Gli interventi completi allindirizzo: http://www.bsnews.it/notizia.php?id=21115)


ATTIlIo CAMoZZI (presidente gruppo camozzi) Pur non essendo iscritto allAib n ad altre organizzazioni, e pur non pretendendo di insegnare il mestiere a nessuno, sul piano del metodo le primarie possono essere se ben gestite uno strumento utile per tastare il polso della base degli imprenditori. eMIlIo del BoNo (candidato sindaco pd) Trovo la proposta lanciata da Bsnews.it interessante, perch apre Aib allipotesi di un contributo pi largo nella scelta del presidente. luIGI BuZZI (ex presidente assocamuna) In linea di principio ritengo opportuno che una grossa associazione imprenditoriale permetta almeno ai soci di proporre nominativi diversi tra cui scegliere. dAMIANo GAlleTTI (segretario provinciale cgil) Non trovo nulla di negativo nellipotesi che le associazioni mettano in campo un meccanismo come le primarie. Purch non parlando di un partito il diritto di voto rimanga riservato agli associati o agli iscritti. eTTore loNATI (presidente Lonati spa) Liniziativa di Bsnews.it molto stimolante. Penso che possano derivarne risultati positivi per le organizzazioni di rappresentanza in generale. Anche per lAib, che la pi vicina alle elezioni. Spero che molti voci di imprenditori si aggiungano al dibattito. CArlo MAssoleTTI (presidente di ascom) Non credo sia facile traslare il meccanismo delle primarie dalla politica ad altri ambienti. Il presidente di unassocia-

LA SINTESI DELLE OpINIONI RACCOLTE DA BSNEWS.IT

Marco Bonometti

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/SPETTACOLI

COLpI DI SCENA!
AL pALABRESCIA

Gli spettacoli
Pooh opera seconda in tour luned 4 febbraio - ore 21 GruPo ComPany SeGundo Buena Vista Social Club venerd 1 marzo - ore 21 daniel ezralow open mercoled 6 marzo - ore 21 SerGio SGrilli, roCCo Ciarmoli e FranCo TrenTalanCe Tre pelati per una serata garantita venerd 8 marzo - ore 21 renzo arBore lorchestra italiana in tour sabato 16 marzo - ore 21 Paolo CeVoli il sosia di lui mercoled 20 marzo - ore 21 FranCeSCo de GreGori in concerto Sulla strada tour sabato 23 marzo - ore 21 aladin la magia del musical domenica 24 marzo - ore 16 momix alchemy sabato 6 e domenica 7 aprile ore 21 CriSTiano de andr in concerto Come in cielo cos in guerra tour 2013 venerd 12 aprile - ore 21 al Bano in concerto la mia vita sabato 13 aprile - ore 21 GiuSePPe GiaCoBazzi apocalypse marted 16 aprile - ore 21 w.T. maTrix Pink Floyd day ii for a.i.l. sabato 27 aprile - ore 21 i leGnaneSi lasciate che i pendolari vengano a me venerd 17 maggio - ore 21 sabato 18 maggio - ore 20.30 domenica 19 maggio - ore 16.30

opo il successo ottenuto nella precedente stagione, Colpi di scena! prosegue la programmazione 20122013 al Teatro PalaBrescia con molte novit. Ai soggetti promotori dellanno precedente, Eureteis e Orione, in collaborazione con Matel, si sono aggiunti New Star, agenzia di spettacoli guidata da Alessandro De Luigi, e Officine Smeraldo, di Gianmario Longoni. Una sinergia nata per soddisfare le esigenze di un pubblico che vive il teatro non solo come svago, e fonte di divertimento per tutta la famiglia, ma anche come un modo per soffermarsi su alcuni aspetti della nostra societ. Gli appuntamenti in cartellone sono vari e tali da soddisfare tutti i gusti: dalla grande danza internazionale con il geniale coreografo Daniel Ezralow con il nuovo spettacolo Open (6 marzo) al recital impegnato e al monologo ironico-satirico, dal cabaret ai musical adatti a tutta la famiglia come Biancaneve (3 marzo) e Aladin (24 marzo) per trascorrere la domenica pomeriggio (e non solo) con la magia dei personaggi e degli eroi, cari ai bambini, ma anche agli adulti. La proposta di natura economica in linea con quella di altri teatri simili e vede lopportunit in alcune occasioni di godere di sconti e facilitazioni, soprattutto dedicati alla famiglia. Per alcuni spettacoli saranno possibili convenzioni (da concordare) per gruppi.

Buena Vista Social Club

Per acquistare i biglietti, ci si pu rivolgere a: - biglietteria del teatro Palabrescia da luned al sabato, dalle 16 alle 19 (e unora prima dellinizio degli spettacoli); - prevendite abituali del circuito TicketOne e omonimo sito (www.ticketone.it), ove si possono scaricare anche le apposite apps per cellulare. Teatro PalaBrescia Via San Zeno 168 - 030/348888 - www.palabrescia.it

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IL TEATRO DELLA CITT

/LIBRI

POLTICA & SOCIET

LA/RUBRICA

LETTERA A uN COmpAGNO DI SCuOLA Ex TERRORISTA


tecnico commerciale Enrico De Nicola a Sesto San Giovanni. I ricordi dei drammatici anni Settanta, archiviati con la triste e realistica nomea di anni di piombo, lhanno indotta a un esercizio di testimonianza e di passione civile, nata da un moto di indignazione e dalla riflessione sullesposizione mediatica degli ex terroristi. Perch lo ha scritto? Tra le varie motivazioni ne segnalo due: Perch non si dimentichi quello che stato. Perch non si insegni ai nostri figli che ogni cosa pu essere giustificata. Pagine amare, che raccontano del cinismo e dellegoismo quotidiano del comandante Sirio agli occhi della sua compagna di classe, sino allepilogo, legato a una nuova apparizione (maggio 2012) di Segio in Tv, questa volta da Lucia Annunziata. Ti guardo sono parole della Recalcati . Guardo i tuoi occhi e rivedo tutte quelle volte che ci hai trovato in classe a leggere e a studiare durante le assemblee. In un attimo, riprovo il peso della rabbia nel cuore, la nausea alla bocca dello stomaco, il disagio La gente. Che ne sai tu della gente, caro mio ex compagno di scuola? Per conoscere le persone bisogna viverci dentro, e tu avevi gi nella testa la scelta della latitanza, lidea che il fine giustifichi i mezzi. La chiusura del testo agrodolce: Stiamo invecchiando, caro Sergio, la nostalgia la sa lunga. Gli spettri del passato sono immagini scontate, se non per lesperienza che pu servire al cambiamento. Io il mio armadio lho aperto, scrivendo questo libro. Mi piacerebbe che lo aprissi, del tutto, anche tu. Ora sto meglio e guardo avanti. Le

LA pISTOLA SOTTO IL BANCO


una sofferta testimonianza di enrica recalcati degli anni di piombo, ricordando sergio segio, il compagno di scuola ex terrorista.

cIVIlt SenzA fUtURO


La storia ci insegna che le civilt pi progredite del passato, dopo aver conosciuto il culmine del loro sviluppo, si sono avviate verso un processo irreversibile di decadenza. Analogo quindi il destino della civilt occidentale, che secondo alcuni esperti gi avviato. Lantropologa Ida Magli definisce la civilt europea una cultura viva-morta, ovvero una cultura che, anche se a noi contemporanea, appare morta. Se solo volgiamo lo sguardo agli anni settanta del secolo scorso, risulta evidente quanta distanza ci separi in termini di costume e di cultura. A fronte di una imponente produzione tecnologica e scientifica degli ultimi quarantanni, si contrappone laridit della produzione filosofica letteraria e artistica, sostituita da indici di borsa, pubblicit e mercato. Oggi conta consumare, divenuta quasi una condizione necessaria per esistere. Consumiamo con voracit tutto ci che allapparenza ci soddisfa, ma che al tempo stesso svuota di contenuti la nostra esistenza. Consumiamo cibo, mode, oggetti, vita, in una frenesia che non lascia (forse volutamente) il tempo per pensare. Il pensiero, la riflessione marcano la loro assenza del nostro quotidiano, sostituiti dalla fretta e da una bulimica ossessione di correre per consumare e consumare per essere. I consumi, sempre pi irrazionali proprio perch privi di pensiero, diventano lindice del benessere, in una corsa senza fine che determina infelicit laddove si interrompe. Non pi il pensiero quindi alla base del nostro vivere ma il non pensiero, dove i valori di borsa si sostituiscono ai valori veri, quelli della famiglia e della comunit, e dove le certezze di un tempo lasciano il posto alle nuove nevrosi. La perdita di valori equivale alla perdita di identit e quindi di futuro, la stessa accondiscendenza mascherata da buonismo e altruismo che la vecchia Europa ha nellaccettare supinamente linserimento di nuove culture e nuove religioni che gli immigrati portano con s, dimostra quanto poco profonde e fragili siano le nostre convinzioni. LItalia non pi quella, perdiamo tradizioni e nel perderle perdiamo la memoria stessa del buon costume, del rispetto per gli anziani, per gli educatori in una sorta del tutto permesso perch cos fan tutti. Le fiere di paese, una volta lo specchio delle produzioni locali, si trasformano in fiere del made in China, il ciao a tutti gli sconosciuti, anziani compresi, sinonimo della perdita di coscienza delle gerarchie, ma soprattutto delleducazione e del rispetto; per non parlare della consuetudine di madri suvvate (munite di suv) che, anzich incoraggiare la giusta severit educativa degli insegnanti, li contestano per aver momentaneamente sequestrato il cellulare al loro figlio. Insomma una societ dove il futuro il giorno dopo (quando non subito), dove la pazienza di attendere il proprio turno viene superata dalla fretta di pretendere, e dove il sapere considerato superfluo perch non monetizzabile. Una societ viva-morta che non pu avere futuro perch non vive il presente e ha dimenticato il passato, dove non resta e non rester traccia della nostra esistenza, dove la ricerca del piacere come unico obiettivo quotidiano non fa che alimentare angoscia e vuoto. Certo, il mondo contemporaneo non pu essere considerato tutto negativo, ma nel bilancio delle positivit e negativit del vivere occidentale vi sono i presupposti di un declino che solo un totale ripensamento della nostra esistenza pu invertire, superando quello che Bourdieu definisce il pensiero unico dei comandamenti del libero mercato. Ritornare quindi alla tradizione, che significa educare le future generazioni ai valori, alla cultura, alla riflessione e al senso di comunit, non in antitesi al progresso, ma rendendolo meno impersonale e stimolandone i contenuti. Insomma, un ritorno al passato, riprendendo i temi che sono stati e devono ritornare ad essere il fondamento della nostra civilt.

di AdrIANo BAFFellI

a visita alla Rassegna della Microeditoria italiana, tenutasi lo scorso novembre a Chiari, mi ha offerto lopportunit di conoscere Enrica Recalcati, milanese trapiantata a Brescia. Gi insegnante e attrice, con due passioni preminenti: il teatro e la scrittura. Con le parole si misura da decenni, imbastendo poesie, racconti, diari e romanzi, depositati con cura nel cassetto. Ha invece pubblicato, per i tipi della torinese casa editrice Miraggi Edizioni, dando prova di sapersi muovere con personale stile e gradevole risultato, La pistola sotto il banco con lemblematico sottotitolo: Lettera a un compagno di scuola ex terrorista, libro presentato proprio alla Rassegna clarense. Lo ha fatto per una serie di motivi, spiega, soprattutto: Per quel famigerato 22 gennaio 2007 scrive la Recalcati quando ho acceso la tv su Rai Tre per vedere quella trasmissione di Corrado Augias in cui si parla di libri L lho visto, seduto nello scranno degli ospiti, e dapprima ho stentato a riconoscerlo. Appesantito nei gesti continua e nellaspetto, ma con gli stessi occhi di ghiaccio di sempre: Sergio Segio, il comandante Sirio di Prima Linea. Lautrice ha riconosciuto il vecchio compagno di scuola, sentendosi raggelare e iniziando a ricordare. E pi ricordava, pi lindignazione e la rabbia le salivano dentro, incitandola a mettere nero su bianco. Nelle agili pagine di Enrica Recalcati prendono forma i ricordi degli anni vissuti nelle aule dellIstituto

pagine alternano ricordi lucidi, dai quali emergono i contorni di un Segio cinico ed egoista, a prescindere dalle scelte di abbracciare violenza e lotta armata, a riflessioni amare e profonde, pur se mitigate dalla serenit, che si percepisce albergare nel cuore della scrittrice. Ci sono passaggi toccanti, come il richiamo alla volont di redenzione e di oblio da parte dellex compagno di scuola: Tu vuoi essere redento e chiedi che la tua memoria diventi amnesia? Ma come possibile dimenticare lolocausto, le persecuzioni, le vittime innocenti, gli assassini? Dimenticare chi rimasto ucciso nei lager nazisti, i partigiani sulle montagne e nelle citt? Dimenticare chi, nella storia, ha dato la vita per gli altri, e dimenticare i carnefici?. Enrica chiede a Sergio se debbono essere dimenticati anche Galli e Alessandrini, quindi incalza lex ingombrante compagno di scuola: E Furlan? Ti vanti di esserti riconciliato con la famiglia, ma quel giorno gli hai tolto la libert di passeggiare con il suo cane; la stessa libert che toglievi a noi studenti, compagni di scuola, di banco, di assemblea, agor dove non si poteva parlare. Dobbiamo dire grazie a Enrica Recalcati per il coraggio della sua testimonianza, per la condanna netta, senza se e senza ma, della violenza. Per avere reclamato di fronte ad accadimenti le tribune mediatiche riservate ai terroristi, vissuti da tanti come unulteriore profonda violenza. Perch se giusto non toccare Caino e provare per lui cristiano rispetto, non accettabile che si dimentichi Abele e si calpestino i sentimenti dei suoi cari.

di eNrICO MATTINzOLI
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GENNAIO/FEBBRAIO 12/DODICIMESI

/COSTUME E SOCIET

/BRAINSTORM

LA/RUBRICA

uN SALONE DI BELLEZZA DEDICATO A

CENERENTOLA
di CAMIllA ZAMPolINI

lA tecnOlOgIA
Se per voi tablet, smartphone e laptop non rappresentano altro che videogame, rimarrete piacevolmente sorpresi da quanto avrete la bont di leggere di seguito! Se infatti conoscete dei giovani portatori di handicap, vi potrebbero interessare le scoperte di alcuni utilizzi poco conosciuti dei pi moderni strumenti digitali. I bimbi affetti da autismo e da disturbi di comunicazione, per anni hanno ricevuto terapie tramite lutilizzo di cartoncini e schede decorate. La rivoluzione digitale ha introdotto anche in psichiatria e neurologia specifiche applicazioni che consentono ai pazienti di esprimere pensieri e sentimenti attraverso il semplice tocco di un touchscreen. I bambini affetti da sordit hanno sempre avuto seri problemi dinserimento scolastico a causa della mancanza di opportunit dapprendimento del linguaggio dei segni soprattutto in et pre- scolare. Gli strumenti innovativi oggi disponibili, permettono ai bambini pi piccoli lapprendimento del linguaggio dei segni a casa e anche senza lausilio dei genitori e tramite la visione di tutorial video. Inoltre, le ultime applicazioni sono in grado di rispondere attivamente al linguaggio dei segni, dando ai bimbi lopportunit di fare pratica e migliorare considerevolmente le proprie capacit comunicative. Lambiente educativo risulta notevolmente impegnativo per gli studenti affetti da pro-

Al SeRVIzIO DeglI StUDentI PORtAtORI DI DISABIlIt


blemi di vista e poich la maggior parte degli studenti apprende la matematica tramite la vista stessa, questi studenti hanno bisogno di ausili differenti. Calcolatrici parlanti progettate da aziende quali Independent Living Aids e AbleData consentono lapprendimento delle funzioni matematiche senza lutilizzo di carta e penna. Alcuni sistemi di riconoscimento ottico consentono la scansione dei fogli sui quali sono scritte le formule e la conseguente lettura delle stesse ad alta voce, consentendo ai piccoli studenti di non sentirsi esclusi. I disturbi dellapprendimento quali dislessia, disgrafia e discalculia possono essere oggi trattati con applicazioni e strumenti digitali quali PenFriend, che consentono un pi efficace recupero di eventuali disfunzioni, fornendo assistenza agli alunni anche in caso di difficolt nella scelta dello spelling corretto di determinati termini. Le opportunit di vivere le proprie vite senza vincoli e limiti sono oggi pi alla portata dei piccoli portatori di disabilit grazie alle tecnologie digitali.

era una volta Cenerentola una bella e giovane ragazza, costretta ad una vita disagiata, a fare la sguattera da sorellastre e matrigna cattiva. Un bel giorno, in occasione del ballo organizzato per trovare moglie al principe del regno, grazie allintervento della fata madrina, Cenerentola da sguattera si trasforma in principessa e, galeotta la scarpetta di cristallo calzabile soltanto dal suo piccolo perfetto piedino, Cenerentola visse felice e contenta con il suo bel principe per tutti gli anni a venire. Credo che questa sia, se non la pi famosa, una fra le pi note meravigliose favole di tutti i tempi, che fan sognare tutte le bambine. Ahim, una volta diventate adulte per, la favola di Cenerentola, purtroppo, rimane soltanto un bel ricordo per la maggior parte delle donne. Forse, anche nella societ odierna, sarebbe utile potersi avvalere dei servigi di una moderna fata smemorina in grado, con un colpo di bacchetta magica, di rimettere in ordine i pezzi di molte esistenze. Ebbene signore, pare che per le Cenerentole del giorno doggi, qualcuno (anzi, pi precisamente qualcuna) abbia trovato se non una soluzione, quantomeno, un modo simpatico ed originale per sciogliere i nodi, non solo quelli dei capelli, ma soprattutto quelli dellanima a colpi di spazzola in un (vero) salone di bellezza, tutto rosa come quelli delle

vere principesse: la verace Lucia Iraci, fata, e soprattutto lungimirante benefattrice, dei giorni nostri. Questa signora, dopo anni passati in alcuni dei saloni pi chic della Ville Lumire, ha deciso di aprire in una delle zone pi disagiate della splendida Parigi il Salone Josephine: associazione con la missione di rifondare limmagine di donne svantaggiate; donne che si sono in un certo senso dimenticate di se stesse. Lidea quella di restituire dignit alla donna; la schiera di donne che frequentano il salone di Lucia variegata: qui vengono donne maltrattate, licenziate, madri emarginate o anche semplicemente donne fragili, povere e soprattutto sole. Donne che passano lesistenza nel tunnel senza pi colore della solitudine, donne che si sono dimenticate il perch valga la pena di farsi belle, che si sono dimenticate che le unghie, possono anche essere dipinte di rosa e non servono soltanto per graffiare, donne che utilizzano i capelli soltanto per nascondere il volto, donne che nello specchio vedono soltan-

to un oggetto riflettente, senza immagine di ritorno, trasparente. Al Salone Josephine, a colpi di spazzola, balsami profumati e smalti, il tutto innaffiato da abbondanti dosi di t alla menta marocchino e merende a base di pane arabo, le donne, ritrovano pian piano se stesse. Noi aiutiamo Cenerentola a ritrovare se stessa e a prendersi cura del proprio corpo e della propria anima dice Lucia e se Cenerentola a un certo punto, riacquistata fiducia in se stessa, non torna pi al salone, non ne siamo affatto rattristate: per noi un successo, il pieno raggiungimento del nostro obiettivo. La tariffa, per le clienti che hanno i giusti requisiti per accedere, di 3 euro a seduta, questo perch dice la moderna fatina importante che le clienti sentano di essersi offerte questi trattamenti. In un anno e mezzo circa di attivit, da questo magico e innovativo salone parigino, sono passate pi di duemila donne; tutta la stampa francese ne parla (e mi pare proprio non ci sia bisogno di chiedersi il perch) ed gi pronto il progetto per lapertura di una seconda succursale del salone a Tours. Perch parlare di un progetto cos lontano, territorialmente? Beh, io personalmente ho due convinzioni: siamo tutti abitanti dello stesso mondo, e soprattutto, credo che nella nostra societ ci di cui abbiamo bisogno cultura. Lucia Iraci, da Parigi, ci sta acculturando e ci offre ottimi spunti per rinnovarci e, forse (perch no?!), prendere spunto per inventarci qualcosa di simile.

di sTeFANO ANzuINeLLI

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/TEMPO LIBERO
di FederICo CArdANI

/TEMPO LIBERO
fino a notte fonda o avere un volume tale da disturbare un quartiere. Si possono realizzare esibizioni di elevato livello artistico senza disturbare chi non ne vuole usufruire. La musica ha sempre esercitato uninfluenza fondamentale sui giovani. Ogni episodio significativo della mia vita ha una sua colonna sonora, come se fosse una canzone il mezzo di espressione di un ricordo, forse perch la sua eco risuona pi dolce. Alla fine credo che bar e musica non dovrebbero limitarsi luno con laltro. La musica da sempre ha contribuito alla creazione dellidentit di una nazione, riuscendo a far cantare un intero popolo sotto le note del proprio inno. Quindi la musica porta con s lidentit, la tradizione e lo stato dellumanit. Crea lopportunit di camminare per le strade di Buenos Aires ed essere rapiti da una coppia di ballerini intenti a inseguirsi in passi di tango, o di sorseggiare una birra a ritmo di percussioni su una spiaggia caraibica. Anche molti paesi europei considerano la musica e larte, in tutte le loro forme, un valore indiscutibile, e riconoscono allartista un ruolo di primo piano per esprime non solo lindividualit ma il pensiero intero di una comunit. Barcellona e Vienna sono solo due esempi dove larte di strada ancora, non solo praticata, ma apprezzata ed incentivata da turisti e residenti. La condivisione una forma di relazione a cui non si pu tarpare le ali e lunione che deriva da queste due realt ci accompagna da tempi antichi. Per nostra fortuna il Live Music Act cerca di preservare questa duplice funzione di espressione e condivisione.

CI VORREBBE ANCHE IN ITALIA uN

l 1 ottobre 2012, in Inghilterra, entrato in vigore il Live Music Act, una vera e propria boccata di aria fresca per musicisti e gestori di pub e piccoli locali. La legge, infatti, aumenter, e non di poco, la possibilit di organizzare concerti live nei locali londinesi e permetter ai nuovi gruppi emergenti di esprimere la loro musica, essere ascoltati e, perch no, notati da un talent scout. Il Live Music Act interessa principalmente i gestori di pub e piccoli locali, con una capienza inferiore alle 200 persone, permettendo di organizzare concerti live senza pi pagare la famosa Red Tape (tassa che in Italia richiesta dalla Siae) e, di conseguenza, di aumentare il loro giro daffari e quello dei gruppi ingaggiati. Grazie a questa nuova normativa saranno pi di 13mila i pub che potranno finalmente permettersi di ospitare un concerto live. A questo proposito abbiamo svolto unindagine

LIVE MUSIC ACT


nel centro storico di Brescia, intervistando musicisti e proprietari di locali, per cercare di capire se una legge doltremanica potrebbe essere applicata anche in una city italiana. Proprio laltra sera racconta Gabriele Carbone, uno dei proprietari de La Torre dErcole, osteria-birreria del centro storico davanti al bancone stavano cenando separatamente quattro musicisti di grande rilievo e, grazie alla possibilit di conoscersi, nata una discussione musicale di altissimo livello. Organizzare una serata live non nasce dallidea di aumentare il cassetto della serata, perch le spese sono troppo elevate per giustificare tale investimento, ma nasce dalla passione e dalla voglia di creare movimento, interesse. Una volta che il locale possiede le caratteristiche richieste per ospitare un concerto o un evento, non vedo perch si debbano creare ulteriori limitazioni se non quelle dettate dal buon senso; speriamo che anche in Italia si inizi a capire quanto alcune normative siano dannose per tutti. In una citt come Brescia definita la Berlino dItalia dagli artisti stessi proprio per la fervida attivit artistica

una recente legge inglese ha rivoluzionato il mondo della musica dal vivo, eliminando i permessi speciali per organizzare i concerti. A tutto beneficio dei locali pi piccoli, dellintrattenimento serale e delle band emergenti.
indipendente una legge simile a quella approvata in Inghilterra sarebbe un vero toccasana, permettendo ai ristoratori e ai giovani musicisti di farsi un nome e di essere ripagati per gli sforzi fatti in passato, dettati da pura e semplice passione. LInghilterra, si sa, musicalmente parlando sempre stata un passo avanti rispetto a tutti ed il Live Music Act ne lennesima conferma afferma Federico

Cantaboni, cantante e chitarrista degli Hell Spet, country punk band bresciana . Credo che aumentando la possibilit delle esibizioni e il ricambio dellofferta musicale anche il bar possa trarre vantaggio, ampliare il bacino della propria clientela. Brescia ha una variet musicale invidiabile, una citt musicalmente vivissima e lorganizzazione di alcune recenti serate lo ha dimostrato. Abbiamo molti artisti che stanno emergendo soprattutto a livello inedito. Dare la possibilit ai gruppi di ragazzi giovani di esibirsi e provare cosa significa suonare dal vivo significa offrire unopportunit, poi dipender tutto dalla bravura e dallimpegno della band. Una legge come il Live Music Act aprirebbe nuove prospettive a gestori di locali e musicisti. Ma come influenzerebbe la serata di un cliente o un amante della musica? Secondo Giorgio, giovane studente delluniversit Cattolica di Brescia, la possibilit di assistere a un concerto, praticamente tutte le sere, non avrebbe

solo una funzione di piacere personale ma anche un ruolo sociale. Da sempre la musica ha lincredibile caratteristica di aggregare, di creare un gruppo di persone con le stesse passioni e gusti dice Giorgio . Dare la possibilit a un locale di diventare un punto di riferimento e di ritrovo, al termine di una giornata universitaria, non fa che accrescere la possibilit di stringere rapporti duraturi con i propri coetanei. Non detto che un concerto debba per forza protrarsi

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La tua azienda e la Provincia di Brescia per il rilancio delleconomia: insieme facciamo la parte del leone

La Provincia di Brescia e le aziende del suo territorio danno vita al marchio Made in PROVinCia di BResCia.

La campagna associativa gi partita: aderisci.


Ecco alcune delle opportunit di SviLuppo, promozionE, SoStEgno:

accesso ad incentivi e sostegni economici tesi alla valorizzazione delle risorse aziendali importante campagna pubblicitaria presso i consumatori costituzione di reti di imprese e di programmi di attivit comuni e condivisi attivit di promozione nei mercati locali, nazionali e internazionali

per informazioni e adesioni:

www.provincia.brescia.it

/qUI E L
maria rita parsi: ecco i miracoli della gente comune
La psicologa e psicoterapeuta, ospite al San Barnaba dellEwmd (European Womens Management Development International Network) ha presentato il suo ultimo libro, Doni. Miracoli quotidiani di gente comune, edito da Mondadori. Nel volume si narrano testimonianze di persone che sanno usare la telepatia, dialogare con i defunti, avere visioni e sogni premonitori, prevedere quello che accadr, leggere le coincidenze. Secondo Parsi, la capacit di fare profezie dentro di noi. Intuire, prevedere e prevenire sono abilit molto pi accessibili di quanto si pensi, e funzionano un po come internet e la comunicazione virtuale, che lancia segnali a distanza: Anche noi emettiamo segnali: si tratta solo di saperli cogliere e ascoltare.

/qUI E L
talentgold 2012
Lo scorso dicembre, nel Centro Fiera del Garda a Montichiari si svolto il secondo TalentGold, organizzato dalla Fondazione Zanetto e da TalentCity. In tale occasione stato assegnato un International TalentGold allingegnere nucleare Mehran T. Keshe (in piedi nella foto), che ha tenuto una conferenza dal titolo: Il segreto della tecnologia che cambier la vita dellumanit sul nostro pianeta: Rivoluzionarie metodologie basate sul plasma, che permetteranno di ricavare energia illimitata per lindustria, la casa, i trasporti, con applicazioni di nuovi concetti al mondo della medicina.

QUI & l
Lassessore Claudia Taurisano con Maria Rita Parsi.

editi&inediti di tazio secchiaroli da Wave photogallery


Per la prima volta a Brescia le opere del grande fotografo italiano Tazio Secchiaroli. Una selezione a cura di Giovanna Bertelli di quasi 100 fotografie, b/n e colore, stampate dai negativi originali, in esclusiva per Wave Photogallery, in cui, accanto agli scatti pi celebri delle star del cinema internazionale, e a quelli delle notti della dolce vita romana, sono esposte immagini rimaste finora inedite. Oltre a una serie di ritratti, per la prima volta sono presentate al pubblico, accostandole al backstage di Blow Up, le fotografie scattate da Secchiaroli nelle strade di Londra affollate dai giovani capelloni negli anni 60. Wave Photogallery, via Trieste 32, Brescia, dal 2 marzo al 17 aprile 2013. Inaugurazione sabato 2 marzo 2013 ore 19.00.

a cura di rolANdo

GIAMBellI

Archivio Secchiaroli

premio bulloni: esempi da cui ripartire


Il Premio Bulloni 2012 stato assegnato a Elena Mor, la donna bresciana che il 21 maggio dello scorso anno ha perso tragicamente lintera famiglia ma ha saputo perdonare e trasformare una sofferenza indicibile in generosit. stato il sindaco Adriano Paroli a proporlo, incontrando il consenso unanime della giuria. Elena Mor da gennaio sar in missione per tre mesi in Brasile: il Bulloni va alla sua carica di amore, pi forte delle ferite della vita.

concert for george harrison 2013


Per ricordare George Harrison, il chitarrista solista di Liverpool che fece parte dei Beatles, Beatlesiani dItalia Associati con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Brescia, propone la 9 edizione dellAll things must pass, un incontro culturale musicale variegato con la partecipazione di musicisti, artisti e ospiti importanti, dopo la partecipazione dellassociazione al memorabile Concert for George alla Royal Albert Hall di Londra nel 2002. Sono attesi numerosi musicisti, gruppi e tanti graditi ospiti. Lappuntamento per sabato 2 marzo, dalle ore 16.30 in poi, presso il teatro S. Afra in vicolo dellOrtaglia a Brescia. Ingresso libero.

il paese dei balocchi ai musei mazzucchelli


La mostra interattiva dedicata ai pi piccoli, tenutasi ai Musei Mazzucchelli a Ciliverghe di Mazzano fino al 20 gennaio scorso, ha permesso ai bambini di confrontarsi tra i giochi del passato e quelli del presente ed stata occasione per promuovere una ricca serie di attivit dedicate ai giovani visitatori: laboratori didattici, weekend con lartista, concerti ed eventi speciali. Dallosservazione dei giochi antichi appartenenti alle collezioni museali, i piccoli visitatori hanno sperimentato e approfondito le tipologie di giochi e giocattoli dei loro coetanei vissuti nel secolo scorso, confrontandoli con i giocattoli contemporanei, sperimentandone il funzionamento e riflettendo sul diverso approccio dedicato alle modalit di divertimento e di aggregazione. Ogni weekend stato inoltre arricchito da letture animate di favole legate al tema del gioco e del giocattolo, laboratori creativi e da intrattenimenti musicali (in foto).

a brescia gli antichi sapori dei frutti dimenticati


Dal Biricoccolo Bolognese alla Pera Burro Antico, dalla Pesca Sanguinella alla Prugna Meschina. Ma che fine hanno fatto queste variet di frutti che un tempo erano molto diffuse? Per molti rappresentano un tuffo nel passato tra i ricordi degli antichi prodotti di campagna, frutti che oggi non sono pi presenti a causa delle difficolt di coltivazione e dai bassi ricavi economici nel corso della commercializzazione di questi prodotti sul mercato. Domenica 3 Marzo, dalle 9.00 alle 19.00, si terr uno speciale evento gratuito presso Brescia Garden, in via Vallecamonica 25, che per unintera giornata guider alla scoperta di questi frutti antichi, prodotti della terra ormai dimenticati che solo pochi appassionati collezionisti continuano a far vivere e a far conoscere.

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ElettroLeader
Progettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici
di FrANCesCo rAsTrellI
Presidente dellOrdine dei Farmacisti della Provincia di Brescia

LA/RUBRICA

genTILe FarMacIsTa...
Manda la tua domanda a: francesco.rastrelli@dodicimesi.com

Dal 1987, la nostra societ opera nel campo della fornitura e messa in opera di impianti elettrici civili ed industriali ed automazione aperture civili ed industriali. In continuo aggiornamento, oggi siamo pronti ad offrire alla nostra clientela anche il ramo Fotovoltaico, con la seriet tecnica e commerciale che ci viene riconosciuta da sempre. Se volete realizzare un impianto fotovoltaico contattateci liberamente, saremo lieti di consigliarVi al meglio e di chiarire i Vostri dubbi.

IL FarMacIsTaRISPONDE
D// Sto pensando di sottopormi ad un trattamento di medicina estetica, cosa devo fare? Grazie, Erica. R// Cara Erica, per prima cosa non bisogna assolutamente sottovalutare limportanza di essere ben informati; ci sono diverse cose che importante sapere e che quindi bisogna chiedere al professionista al quale si decide di affidare il proprio corpo. fondamentale informarsi sui prodotti che vengono utilizzati, sul perch vengono impiegati proprio quei prodotti e capire le differenze che possono esserci tra di essi. importante anche acquisire informazioni sullazienda produttrice, la sua storia e la sua reputazione. Spiegate al medico quali risultati volete ottenere e chiedetegli delle sue esperienze con altri pazienti e dei risultati ottenuti in modo da scegliere il prodotto pi idoneo a voi. D// Ho sentito che possibile curare il mal di schiena semplicemente con fasce che riscaldano, funzionano? Grazie, Diego. R// Caro Diego, la termoterapia un metodo terapeutico utilizzato fin dallantichit come rimedio naturale per favorire laumento dellossigenazione muscolare e della circolazione sanguigna. Il calore prolungato garantir cos una rapida ed efficace risoluzione del fastidioso disagio provocato dal freddo. Questi prodotti, facilmente reperibili in farmacia possono essere molto utili sia per fastidi di origine traumatica sia reumatica: strappi, stiramenti, contratture, attivit con iperaffaticamento, postura sbagliata, tensioni da stress psicofisico D// vero che questanno linfluenza arrivata prima rispetto agli altri anni? Qualche consiglio per evitarla? Grazie, Martina. R// Questanno lidentificazione dei ceppi influenzali che terranno a letto sei milioni di italiani avvenuta con anticipo rispetto agli anni precedenti; questo non indica un inizio precoce della stagione influenzale, ma piuttosto che il sistema di sorveglianza funziona e che la circolazione dei virus influenzali non limitata al solo inverno, confermando quindi la necessit di attuare controlli puntuali e applicare metodi diagnostici sofisticati in grado di permetterne il rilevamento in maniera veloce e accurata. Come per tutti gli anni restano valide le consuete precauzioni: lavarsi con cura e spesso le mani, coprire bocca e naso quando si tossisce e starnutisce, evitare di toccarsi spesso naso e occhi, cambiare aria nelle stanze di casa e lavoro e stare attenti agli sbalzi di temperatura.

pILLoLe DI

saLuTe

FArMACIe oN-lINe

ELETTROLEADER S.R.L. Progettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici

Sede legale Via Belvedere n.20 - 25124 Brescia Sede operativa ed amministrativa Via DellArtigianato n.72 25039 Travagliato (Bs) Tel. e fax: 030.6863754 030.6624155 E-mail elettroleader@elettroleader.it; amministrazione@elettroleader.it http://www.elettroleader.it

Secondo lente sta tunitense LegitSc ript, unico ente riconosciuto dalle federazioni dei far macisti per il servizio di verifi ca e controllo de lle farmacie onlin solo l1% delle far e, macie censite su l web legale. Il restante 99% sa rebbe rappresent ato da farmacie dedite alla frode false, , o illegali, dedit e alla diffusione prodotti sospetti di e non conformi agli standard vig enti.

a rrere per mezzor emente, quasi co di Camminare veloc del 25% il rischio na abbatte fisica deve 4-5 volte la settima at un infarto. L tivit un ute per chi ha avuto ricad a chi in ritardo ad assimilabile avere unintensit o alla percezione fin passo accelerato capacit appuntamento, un o di migliorare la o Il risultato quell della fatica. rdiaca aumentand la frequenza ca i positivi bica, diminuendo aero con effett la forza del cuore, allo stesso tempo nuovi infarti. va e sul rischio di ati sulla capacit lavor

MINAr INFArTo: CAM CurA sVelTI

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/SALUTE

lA CrIsI Pu AIuTAre A MANGIAre MeGlIo


trA LE propostE dELLA dottorEssA ELENA rIzzI, pEr MIgLIorArE LE AbItUdINI ALIMENtArI E pEr coMpLEtArE IL cErchIo dEL bENEssErE, LE MEtodIchE NAtUrALI coME qUELLA dEL bAgNo dErIvAtIvo.

a crisi economica come occasione per modificare, migliorandoli, i nostri comportamenti soprattutto per quanto riguarda le abitudini alimentari. Questa la proposta della dottoressa Elena Rizzi che ormai da anni si specializzata in questo settore, convinta com che lo stile di vita la vera prevenzione alle malattie e una corretta alimentazione ne la base. Stando alle ricerche pubblicate da vari giornali, emerge chiaramente che la crisi economica ha portato gli italiani a modificare le proprie abitudini alimentari; ecco allora che c chi diventato pi oculato nella spesa, chi compra meno, chi pi attento ad evitare gli sprechi e controlla con maggiore attenzione la data di scadenza degli alimenti. Tutti comportamenti virtuosi, ma quello che mi preme ricordare sottolinea la dottoressa Rizzi che si deve sfatare la leggenda che tutto il cibo di buona qualit sia costoso e riservato solo a chi se lo pu permettere. Risparmiare oltre un certo limite sul cibo pu significare nutrirsi di alimenti che possono avere contenuto scadente, con il rischio di avere effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere delle persone. E di alternative, a basso costo, ne esistono come il pesce azzurro che apporta i preziosi omega 3 e selenio, i legumi che forniscono carboidrati complessi, fibre e proteine o ancora i cereali integrali, pi ricchi di minerali, di proteine, di vitamine del gruppo B e di fibre rispetto ai cereali raffinati. Altro utile consiglio quello di mettere attenzione agli abbinamenti tra gli alimenti e variare il pi possibile lalimentazione anche riportando in tavola cibi pi tradizionali, come le uova, spesso demonizzate. Un uovo ricorda la dottoressa costa in media solo 25 centesimi e fornisce 7,5 g di proteine nobili, perch contengono tutti gli amminoacidi essenziali nella giusta quantit. Anche i grassi di questo alimento sono migliori di

quanto si pensi, perch per due terzi si tratta di grassi insaturi, ossia buoni. Se per stare bene lalimentazione gioca un ruolo determinante, lattivit fisica un elemento fondamentale. uno degli obiettivi del metodo che utilizzo dice la dottoressa Rizzi . importante tornare a muoversi per piacere, per dare forza al corpo. Facendo movimento in modo costante, il metabolismo si riattiva favorendo anche il dimagrimento. Ma non solo. A completare il cerchio del benessere, infatti, la dottoressa Elena Rizzi propone metodiche naturali come quella del bagno derivativo che, conosciuto da migliaia di anni, ha unazione depurante e consiste nel raffreddare esclusivamente le nostre parti intime in condizioni precise: un metodo efficace per purificare e drenare il nostro organismo. Il bagno derivativo precisa la dottoressa una tecnica semplice per aiutare lorganismo ad espellere le tossine in modo da prevenire molte malattie e favorisce lo smaltimento degli accumuli adiposi. Una sola avvertenza: non effettuare i bagni derivati durante la fase digestiva, ma attendere almeno unora e mezza dalla fine del pasto. Ricordo conclude la dottoressa Elena Rizzi che questa pratica ha finalit esclusivamente riferite al benessere generale della persona e non una cura medica, ma i benefici sono sicuramente molto interessanti. E come diceva un vecchio slogan: provare per credere.

La dottoressa Elena Rizzi

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/SUCCESSO
//06.gennaio Depardieu incontra Putin e prende il passaporto russo. Lattore francese incontra il presidente russo nella sua residenza a Sochi, sul Mar Nero. Lofferta della cittadinanza russa dopo le polemiche per laumento delle tasse ai ricchi in Francia.
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I due mar italiani tornano in India: Abbiamo onorato la promessa. Latorre e Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati, sono arrivati a Kochi dopo una licenza concessa loro dalle autorit del Kerala per passare le feste in Italia. Per la licenza natalizia, lasciata una garanzia finanziaria di 60 milioni di rupie, pari a oltre 826 mila euro.

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//8.novembre //06.gennaio New York, agente Cia condannato per una soffiata a un giornale: la prima volta nella storia. John Kiriakou, famoso per aver parlato in tv della pratica del waterboarding, finir in carcere per 30 mesi: ha rivelato a un giornalista il nome di un altro agente, che non fu mai pubblicato. Sono gi sei i funzionari federali perseguiti dallamministrazione Obama per aver parlato con i media.

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Venezuela: scompare aereo con 4 italiani a bordo, fra i quali il figlio dello stilista Missoni, Vittorio, sparito insieme alla moglie e altre 4 persone, due delle quali italiane, tutti su un piccolo aeromobile che sarebbe dovuto atterrare nelle vicinanze di Caracas.

//07.gennaio Australia in fiamme per il caldo record. Nellisola di Tasmania 3.000 evacuati e 100 dispersi. Lallarme si sposta sul continente per gli incendi fuori controllo scoppiati in Nuovo Gallese del sud. A Sidney temperature sui 43 gradi.

//08.gennaio Arabia: scappa a 15 anni dal marito 90enne. La ragazza fuggita la prima notte di nozze e luomo vuole intentare causa per riavere i 17mila dollari pagati in dote. Sui social network arabi scoppia la rivolta: Basta con le spose bambine.

//27.dicembre Lerici, volantino choc in Chiesa. Il femminicidio? Uninvenzione dei giornalisti. Il parroco don Piero Corsi affigge sulla porta della chiesa di San Terenzo un estratto dal sito radicale Pontifex.it, in cui si accusa le donne di meritarsi il peggio perch oggi non cucinano, non stanno dietro i figli e si vestono con abiti succinti. Infuriano le polemiche. Il prete rammaricato: Ho solo bisogno di riposo.

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//06.gennaio

India: al via processo per la ragazza stuprata. Il giudice dispone udienze a porte chiuse per il caso che ha indignato il Paese: la studentessa di 23 anni, morta in seguito alla violenza di gruppo, ha suscitato manifestazioni e proteste in difesa dei diritti delle donne. I cinque accusati rischiano la pena di morte.

successo...

ITALIA

Il primo tweet del Papa, @Pontifex, parte in inglese alle undici e mezzo e viene subito tradotto in tutte le lingue del mondo: Cari amici, con gioia che mi unisco a voi via Twitter. Grazie per la vostra generosa risposta. Vi benedico tutti di cuore. il primo cinguettio di un Papa dal proprio profilo, e in pochi secondi piovono migliaia di retweet.

//12.dicembre

//02.dicembre Bersani vince le primarie con oltre il 60% dei voti, candidandosi come premier del centrosinistra. Il segretario del Pd promette spazio alla nuova generazione, mentre Renzi, al di sotto del 40%, commenta: giusto provarci, adesso torno a fare il militante.

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//04.gennaio

//07.gennaio

//01.dicembre Alessandro Sallusti in arresto nella sede de Il Giornale, condannato a 14 anni di carcere per diffamazione a mezzo stampa. Il Capo dello Stato commuta la pena del direttore con unammenda pecuniaria di oltre 15mila euro.

/SUCCESSO

//04.dicembre Rapinato e picchiato Sergio Zavoli. Quattro uomini nellabitazione del giornalista Rai, 89 anni, a Monte Porzio, lo minacciano e poi lo rinchiudono in una stanza, sottoponendolo per ben tre volte alla roulette russa con la pistola.

successo...

MONDO
20 13

//09.gennaio Londra, Amy Winehouse, il racconto dellultima notte. La testimonianza della guardia del corpo della cantante durante lultima udienza dellinchiesta sulla sua morte, nel 2011. La vide portare la cena in camera e osservare come ipnotizzata le immagini dei suoi concerti su Youtube, bevendo vodka. La sera prima, alla sua dottoressa, aveva detto di non voler morire.

20 13

Cermis, motoslitta nel dirupo: sei morti e due feriti gravi. Lincidente nella tarda serata lungo una pista nera, chiusa al transito. Il mezzo si ribaltato, sbalzando fuori i passeggeri: alcuni sono precipitati per oltre cento metri. Sono turisti russi. Roma: muore Mariangela Melato, allet di 71 anni, una delle pi grandi e prolifiche attrici di teatro e cinema in Italia. Vincitrice di 9 David di Donatello e di 6 nastri dargento per le sue interpretazioni, lavor con Luciano Salce, Vittorio de Sica, Giuseppe Bertolucci, Luigi Comencini e molti altri. //11.gennaio

20 13

Cina: frana, 8 morti e 40 sotto le macerie. Nella provincia sud occidentale cinese dello Yunnan, nel villaggio di Gaopo, al lavoro 300 persone tra volontari e soccorritori per estrarre dalle macerie chi rimasto intrappolato nellincidente. Distrutte le case di 16 famiglie.

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//11.gennaio

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//04.gennaio

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Il presidente del Consiglio Mario Monti rassegna le dimissioni nelle mani del Presidente Napolitano, in seguito al ritiro del sostegno del Pdl alla Camera. Il capo del governo ha aspettato il s definitivo alla legge di Stabilit per dimettersi. Si profila il voto anticipato a febbraio.

//21.dicembre

//30.dicembre Addio a Rita Levi Montalcini. La senatrice a vita e premio Nobel per la medicina si spegne nella sua abitazione romana, a 103 anni. A lei si deve la scoperta del fattore di crescita dei nervi, il suo ruolo sul sistema immunitario e leffetto protettivo sullAlzheimer. Giorgio Napolitano: Con lei si spenta una luminosa figura della storia della scienza.

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/SUCCESSO
//02.gennaio Marciano per la pace in 500. Organizzato dalla Tavola della pace, in collaborazione con la Diocesi, parrocchie e altre realt, il corteo ha preso il via davanti alla chiesa di Caionvico e si concluso al convento francescano di Rezzato, con i canti e la benedizione finale. //28.dicembre Mobilit Eco: argento per Brescia. La citt al secondo posto tra le pi ecomobili dItalia, secondo i risultati del sesto rapporto elaborato da Euromobility, esaminando Ztl, trasporto pubblico ed incidenti. Oro per Torino e bronzo alla citt di Parma.

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Muore Febo Conti, storico conduttore di programmi per ragazzi. Il presentatore, scomparso a 86 anni a Desenzano Del Garda, aveva iniziato la sua carriera in radio, per poi passare al piccolo schermo. Negli anni 60 present il celebre quiz per ragazzi Chi sa chi lo sa?, ma anche Il club dei castori con Enza Samp.

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//31.dicembre Roghi a Borgosatollo. Dopo ben quattro emergenze in tutto il paese, nuovo incendio nel deposito adiacente loratorio di via San Giovanni. Al lavoro due squadre dei pompieri, impegnate anche in una casa, per unauto, e in un palazzo della periferia: caccia al piromane.

//20.dicembre Arrivano i pappa corner, per una citt a misura di beb: gli angoli ad hoc per lallattamento e il cambio sono allestiti dal Comune e dalle farmacie per consentire ai neo-genitori la cura del proprio bambino fuori casa, anche nel contesto urbano. Il servizio si ispira alle linee di indirizzo europee e dellUnicef per la promozione dellallattamento al seno.

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//17.dicembre

//21.dicembre

TENIAMO IN FORMA LA CITT.

Addio a Corrado Faissola, il banchiere galantuomo. Dopo una lunga malattia, a 77 anni, il presidente del Consiglio di sorveglianza Ubi Banca, ex presidente dellAbi e Cavaliere del Lavoro, si spento. Bagno di folla ai funerali celebrati in Duomo.

successo...

PISCINA MX M. P I S C I N A M X M. I D R O M A SS A G G I O M X M. I L M A SS I M O D E L LI G I E N E P E R N U OTA R E I N S I C U R E Z Z A.

BRESCIA
//07.gennaio Muore Toni Secchi: partigiano, regista, direttore della fotografia, si spegne dopo una vita intensa a 89 anni nella sua casa di Zoanno, a Ponte di Legno. Genovese di nascita con radici camune, lasciando Varese alla met degli anni 70 era tornato nella valle dove aveva combattuto nelle Fiamme Verdi.
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PERCH ABBIAMO A CUORE OGNUNO DI VOI.

//06.gennaio Passeggiata delle befane: una corsa benefica, per la sicurezza sulle strade, si snoda da via Avogadro al Castello e ritorno. Il ricavato della manifestazione diviso fra lAifvs e la cooperativa Mongolfiera, per proseguire nellattivit di prevenzione degli incidenti stradali attraverso incontri di sensibilizzazione nelle scuole di citt e provincia.

//11.gennaio Montichiari, mettono in fuga i rapinatori. Fallisce lassalto a unabitazione isolata in via Madonnina: colluttazione in cucina e delinquenti sconfitti. Tre uomini armati e incappucciati tentano il blitz, ma padrone di casa, moglie e fratello li respingono a calci e bastonate.

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Per garantire servizi di eccellenza la nostra equipe medica composta da qualificati specialisti, utilizziamo le pi moderne attrezzature ed i migliori materiali tutti garantiti e certificati ISO e Su di una superficie di oltre 700 mq, abbiamo realizzato ambienti accoglienti e luminosi con 16 sale operative di cui 3 di chirurgia implantare, 2 di igiene e trattamenti di estetica dentale, 2 di prima visita generale ed ortodonzia. Qui i nostri pazienti sono accolti in una confortevole sala dattesa e dispongono di salottini privati post-operatori e di una area giochi bambini.

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Via O. Fallaci, 24 - Strada Prov. 235 - 25030 Castel Mella (Brescia) Tel. 030 2582204 (4 linee r.a.) - Fax 030 2584678 info@belsorrisogroup.it - www.belsorrisogroup.it Orario continuato: luned-venerd 8,00/20,00 - sabato 8,00/14,00

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Tutti i trattamenti possono essere eseguiti in sedazione cosciente per il controllo dellansia o attraverso sedazione farmacologica in presenza di Anestesista.
Direttore Sanitario Dott. Aldo Albanese
Iscritto allalbo Medici-Odontoiatri di Brescia n 2804

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