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PENSIERI DI

Bonifacio Bertetti Michele Foglio Giorgio Lamberti Giovanni Platto


StRaDE E quaRtIERI

Fornaci Villaggio Sereno


HINtERlaND

Castenedolo

vIaggIo IN PRovINcIa

Desenzano del Garda Lonato del Garda Padenghe sul Garda Sirmione

attenti allhacker

rospo, ti bacio o ti salvo? unesco, lombardia da record


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3 DODICI MESI // giugno 2012

IN QUESTO nuMERo

Laperitivo Opinioni Prodotto & mercato Bonifacio Bertetti: La mia una missione Michele Foglio: Montanaro con la passione per lacqua minerale Giovanni Platto: LUniversit dei geometri, il futuro della categoria Giorgio Lamberti: Una vita per lo sport Strategia dimpresa Lavoro Finanza e impresa Tu e il fisco Bacheca Assemblea Aib: Ripartire con orgoglio Lonati Spa archivia un 2011 da record Unesco: Lombardia da record Inchiesta: Attenti allhacker Strade e quartieri: Fornaci, Villaggio Sereno Hinterland: Castenedolo

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Viaggio in Provincia. Basso Garda Lonato, Desenzano, Padenghe, Sirmione Casa Gabriella, dove la porta sempre aperta Politica e societ Pelo e contropelo Brainstorm Un weekend in Tunisia BSNews.it/Il sondaggio: La crisi non va in vacanza Rospo, ti bacio o ti salvo? I love my pet Quando il look parte dagli occhi Whats up? Larte essenziale del decluttering Qui & l Tennis in carrozzina Gentile Farmacista Specchio delle mie brame Al cinema successo Soluzioni immobiliari di prestigio

Mensile di attualit, economia, inchieste, opinioni e cultura da Brescia e dal mondo. Giugno 2012 Anno IV - Numero 7 Rivista mensile - 1,20 Viale Duca degli Abruzzi, 163 - 25124 Brescia tel 030.3758435 - fax 030.3758444 www.dodicimesi.com redazione@dodicimesi.com Direttore Responsabile Giorgio Costa direzione@edizioni12.it Coordinamento Donatella Car donatella.care@dodicimesi.com Hanno collaborato Stefano Anzuinelli, Davide Bacca, Fiorenzo Bandirali, Luce Bellori, Livio Benassi, Esterino Benatti, Elisabetta Bentivoglio, Elizabeth Bertoli, Alberto Bertolotti, Silvio Bettini, Michela Bono, Paoloemilio Bonzio, Donatella Car, Alessandra Cascio, Alessandro Cheula, Mario Conserva, Enrico Filippini, Bruno Forza, Lorenzo Frizza, Emanuela Gastaldi, Rolando Giambelli, Roberto Giulietti, Immanuel, Viola Ladi, Ferdinando Magnino, Alessia Marsigalia, Sergio Masini, Enrico Mattinzoli, Fedele Morosi, Giorgio Olla, Antonio Panigalli, Irene Panighetti, Francesco Rastrelli, Libero Rosellini, Federico Rossi, Massimo Rossi, Salvatore Scandurra, Alessandra Tonizzo, Andrea Tortelli, Camilla Zampolini.
Questo periodico associato allUnione Stampa Periodica Italiana
MESI

DODICI MESI

Editore Edizioni 12 Srl Viale Duca degli Abruzzi, 163 - 25124 Brescia Registrazione Tribunale di Brescia n. 52 del 24/11/2008 Impaginazione Sales Solutions Srl Fotografie Archivio Sales Solutions, Umberto Favretto Agenzia Reporter, Rolando Giambelli Il Fotogramma, Patrick Merighi Brescia in Vetrina, Cristina Minini Stampa Tiber Spa - Brescia Pubblicit Sales Solutions Srl Viale Duca degli Abruzzi, 163 - 25124 Brescia tel 030.3758435 - fax 030.3758444 segreteria@salesolutions.it

MESI 12giugno 2012

L
la mafia non esiste

APERITIVO

(e il teRRoRismo nemmeno)

uando scoppiata la bomba a Brindisi, ho deciso di cambiare il pezzo mensile che scrivo, e dedicarlo per la prima volta a un fatto di cronaca nera. Certo vengono gi scritti fiumi di inchiostro, e realizzate ore e ore di programmi televisivi, su cosa spinga a commettere gesti tanto efferati, compiuti dimpulso o premeditati, da soli o con complici, a mente fredda o sotto leffetto di droga o alcol, per denaro o per rabbia. Cogne, Erba, Garlasco sono nomi che ci fanno paura per la normalit dei protagonisti, perch un domani anche un nostro amico o conoscente potrebbe essere coinvolto in fatti cos drammatici, ma di cui presto non si parler pi. E molti di pi sono i delitti che non conosciamo, perch lassassino tiene un profilo basso, nasconde, nega, vuole dimenticare e che gli altri dimentichino. Poi esistono le stragi, gli attentati, con obiettivi mirati o con vittime sacrificali casuali, commessi con il massimo livello di platealit ed efferatezza, orditi scientificamente perch se ne parli il pi possibile, perch se ne individuino le simbologie e le motivazioni, per incutere terrore o ottenere folle consenso, condizionare o destabilizzare la pubblica opinione. Questi criminali avranno buon gioco finch nella nostra societ si tender a cercare le motivazioni o le finalit dei loro osceni gesti. Certo gli inquirenti dovranno capire chi, come e perch, ma
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per noi cittadini un criminale deve essere un criminale. Fino a pochi decenni fa, nel nostro ordinamento giuridico, erano previste importanti attenuanti per il delitto donore. Nel 1981 furono abrogate le norme che potevano permettere a un uomo che uccideva la moglie o il di lei amante di cavarsela con pene minime. Oggi chi non sopporta una moglie o un marito fedifraghi pu al massimo ricambiare il tradimento o chiedere il divorzio. Adesso, rispetto a qualche anno fa, un uomo che uccide la moglie non ci fa pensare a un marito sconvolto che si fa giustizia da solo, ma solo a un criminale privo di controllo. Quando gli ultras di una squadra di calcio mettono a ferro e fuoco una citt o tirano mattoni alla polizia non dobbiamo vederli come dei tifosi arrabbiati, ma come puri e pericolosi delinquenti. Quando viene commessa una strage o un attentato, non dobbiamo pensare alle motivazioni ideologicopolitiche, ai complotti o ai particolari contesti sociali, ci penseranno i magistrati. Per sconfiggere le strategie di chi compie e ordisce quei fatti, noi comuni cittadini non dobbiamo chiamarli mafiosi o terroristi, termini che purtroppo contengono accezioni non totalmente e sempre negative. Chiamiamoli solamente come la pubblica opinione dovrebbe considerarli sempre e comunque: degli spregevoli assassini. Giorgio Costa
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O
di AnTonio PAnigALLi

veba

PINIONI

Audi Credit finanzia la vostra Audi.

sPenDinG ReVieW
2010 in avanti e degli scompensi che si rilevano tra Pil paese, reddito disponibile pro capite e peso degli aiuti). Difficile immaginare la prima opzione (nuove manovre), giacch il sistema non regge e non regger. Dal 2008 sono ormai migliaia le aziende fallite (con un andamento statistico che purtroppo non mostra inversioni di tendenza) e sono centinaia di migliaia i posti di lavoro persi, senza contare il trend della cassa integrazione (in Italia tragicamente il costo del lavoro lordo rimane tra i pi alti in Europa e il salario netto tra i pi bassi).
PIL PRoCAPITe in $ 2010 14.504 24.833 17.235 28.960 12.934 81.466 18.527 18.841 24.950 36.443 28.073 38.204 11.895 22.195 18.981 39.492 34.918 28.496 23.262 39.761 36.274 35.059 40.973 29.830 29.480 33.910 36.081 PIL/CoNTRIBUTI peso 2,09% 8,00% 1,59% 8,28% 2,02% 5,78% 9,71% 1,65% 1,25% 1,65% 7,67% 1,39% 2,22 7,71% 1,53% 8,43% 8,95% 6,87% 9,43% 7,77% 8,19% 1,63% 7,82% 8,10% 9,41% 8,94% 8,61%

s
rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Lettonia Malta Lituania Cipro Bulgaria

o aGenZia Delle UsCite


Nonostante tutto questo pare siano veramente in pochi i referenti politici che hanno metabolizzato i risultati delle recenti tornate elettorali, nelle quali stato sancito e riconfermato, qualora ve ne fosse necessit, un ulteriore scollamento nei rapporti tra Stato e Paese ed una vera e propria spaccatura tra il mondo dei privilegi (statali e parastatali) e quello delleconomia reale. Fino ad oggi il costo delle quattro manovre susseguitesi dal secondo semestre 2011 stato cos scaricato: 79,42% cittadinanza (contribuenti e pensionati); 19,88% regioni ed enti locali; 0,70% Stato centrale. A fronte di ci, il processo di soppressione, ridimensionamento e/o accorpamento di enti e uffici pubblici stato assolutamente impercettibile, non un solo posto di lavoro nel settore della pubblica amministrazione stato oggetto di ripensamento (nessuna mobilit n ricollocazione ad altra funzione di maggiore utilit per la collettivit) nonostante la macroscopica inefficienza, molto distante da principi meritocratici, della macchina pubblica. Per creare consenso sociale, per esempio attorno allAgenzia delle Entrate, che probabilmente far il suo lavoro meno peggio di tante altre articolazioni dello Stato, serve, sicuramente una revisione della spesa complessiva dello Stato, in termini di alcuni punti percentuali sui circa 800 miliardi di euro, che consenta, con un risparmio di qualche decina di miliardi, di invertire il trend sulla pressione fiscale. Ma anche unAgenzia delle Uscite con poteri esecutivi e coercitivi (rispetto a politica e pubblica amministrazione) almeno comparabili a quelli che lo Stato applica sui suoi cittadini contribuenti (www.governo.it/GovernoInforma/ spending_review/index.html). Il misero 5 per cento di risparmi sulle spese complessive dello stato corrisponderebbe a circa 40 miliardi di euro di disponibilit praticamente immediate.
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e dopo la prossima pausa estiva il costo del rifinanziamento italiano sar ancora sopra il 5 per cento, il rischio di una involuzione della crisi sar assolutamente marcato. Quindi, come dicono anche qualificati membri della Commissione europea, con una soglia di questo tipo, per tentare di contenere lelevato costo del rifinanziamento (dellimmane debito pubblico italiano), dal prossimo autunno si avranno o nuove manovre o richiesta di aiuti (si veda il grafico del folle costo degli aiuti per la crisi europea dal
MeMBRI Ue CoSTo AIUTI in migliaia di dal 2010 680.000 834.000 900.000 1.926.000 1.960.000 2.387.000 2.405.000 3.110.000 3.270.000 3.330.000 4.344.000 4.970.000 5.650.000 9.297.000 11.060.000 14.878.000 16.794.000 21.898.000 23.341.000 25.929.000 32.442.000 35.560.000 53.246.000 111.163.000 167.338.000 190.817.000 253.486.000 1.003.015.000

PIL ANNUo in migliaia di $ 2010 32.609.000 10.423.000 56.750.000 23.259.000 97.066.000 41.271.000 24.762.000 188.677.000 262.144.000 201.702.000 56.663.000 356.321.000 254.918.000 120.524.000 723.032.000 176.555.000 187.696.000 318.670.000 247.458.000 333.537.000 396.035.000 2.181.456.000 680.772.000 1.372.720.000 1.778.832.000 2.134.941.000 2.944.352.000

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crivevamo a dicembre che in Grecia presto si sarebbe consumato il dramma e cos, purtroppo, stato. Il popolo greco sta pagando lincapacit, o forse la disonest, di unintera classe politica che, dopo aver manipolato i propri bilanci per entrare nellEuro e godere dei vantaggi che ne sono derivati, ha consentito che corruzione e mala gestione rendessero insostenibile la propria posizione. A dicembre il governo socialista guidato da Papandreou ha messo sotto scacco la UE con lastuta mossa di anticipare un possibile referendum per chiedere ai greci di manifestare la propria volont di rimanere nelleuro con tutti i sacrifici derivanti dalle misure fiscali di austerity imposte dalla signora Merkel; o di uscirne con conseguenza impossibili da immaginare ieri, cos come inimmaginabili rimangono oggi. Dopo la convocazione di un immediato G20 la crisi rientrata al costo per di una svalutazione del debito pubblico ellenico, detenuto in gran parte da francesi e tedeschi, allincirca pari al 75 per cento oltre al concomitante via libera per le ulteriori tranches di aiuti. Questa la storia degli ultimi cinque mesi, e ora? Ora la storia si ripete, le promesse non sono state mantenute, caduto il governo, le elezioni hanno dato esito contrastato e non si vede schieramento che sembri avere la voglia o la forza necessaria per prendere in mano la situazione, situazione che per altro talmente complessa da far affermare al commissario europeo al Commercio, Karel De

Gucht, che Bce e Commissione europea starebbero lavorando addirittura a un piano di emergenza per luscita della Grecia dalleuro. Il tema che tocca tutti noi non consiste nel fatto che Atene rimanga o esca dalleuro, ma nei costi che entrambi gli scenari comportano per lEuropa, costi che nessuno sembra in grado di definire con esattezza. Atene resta previa unulteriore svalutazione del debito pubblico: il costo per lEuropa oscillerebbe da 60,6 miliardi di euro (in caso di un nuovo taglio di un terzo) fino a 90,9 miliardi con un taglio per met del debito. Questa volta a pagare dopo il sacrificio richiesto a banche e investitori privati sarebbe il settore pubblico. Tra finanziamenti Bce, prestiti bilaterali e fondo monetario ci sono in campo ben 182 miliardi. Atene esce, il costo potrebbe essere triplicato. Come prima e pi evidente conseguenza assisteremo a una pesante svalutazione della dracma nei confronti delleuro. Se per esempio fosse svalutata del 50 per cento, ci comporterebbe un raddoppio dei costi stimati sommati al costo che pagherebbe lEuropa via banche centrali che sono esposte per altri 104 miliardi. Azzerare quelle risorse renderebbe necessaria per Bce e banche centrali dei vari paesi una ricapitalizzazione. Il conto finale si aggirerebbe tra i 225 miliardi e i 240 miliardi. Cifre che valgono tra l1,8 e l1,9 per cento del Pil dellEuropa intera. Oltre a tutto ci luscita della Grecia rappresenterebbe il fallimento dellEu-

ropa come istituzione, con conseguenze che si riverserebbero sulle aspettative degli operatori finanziari, che vedrebbero nellEuropa un grande castello di sabbia pronto a crollare perch si creerebbe un precedente storico: altri paesi che stanno affrontando il medesimo scenario economico greco potrebbero chiedere luscita dalleuro che si svaluterebbe di molto. Cosa accadrebbe infine alle banche europee in caos di default greco? Se lo sono chiesti gli analisti di Nomura. Limpatto sarebbe tutto sommato gestibile con perdite tra l1 e il 2 per cento del capitale delluniverso bancario di Germania e Francia, i due paesi in assoluto pi esposti. Ma anche qui gli effetti pi eclatanti riguarderebbero un eventuale effetto domino. Se la Spagna seguisse le orme greche il disastro per le banche avrebbe proporzioni tali da non essere pi gestibile. Non Atene da sola la minaccia, forse leuro, per come lo conosciamo, si rivelato una scommessa troppo ambiziosa. Ecco perch probabilmente la Grecia non uscir dalleuro e perch i suoi nuovi leader politici, sullonda delle proteste di piazza, stanno rimettendo in discussione gli accordi presi solo pochi mesi fa. Ed ecco perch la signora Merkel, leader del paese del rigore totale, perso il suo pi fido alleato, il francese Sarkozy, oggi in Europa si sente pi sola; su posizioni pi morbide ma contrapposte si collocano infatti Monti, Hollande e persino Obama quale interessato osservatore delle vicende europee.
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22 Luglio e 5 o 12 agosto

ENSIERI DI

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A colloquio con il comandante provinciale della guardia di Finanza, il colonnello Bonifacio Bertetti.

la mia Una
ufficio sobrio. E non concede nulla al lusso. Proprio come ti aspetteresti, tanto pi di questi tempi, da un fedele servitore dello Stato. Ma la sensazione che in quello spazio della caserma Leonessa di via Milano il padrone di casa ci si trovi sinceramente a suo agio. Il colonnello Bonifacio Bertetti ha 44 anni ed originario di Taranto. Anche se ha passato buona parte della sua vita al Nord, tra Legnano, Como e Bergamo, dove ha conosciuto la moglie Barbara. Ha un figlio di 12 anni che sottolinea con orgoglio stato anche eletto nel consiglio comunale dei ragazzi. Si definisce un tiepido tifoso della Roma, ama la pittura classica e larte (ma non sono ancora riuscito a visitare Santa Giulia), ascolta spesso musica: gli Ultravox e i Simple Minds soprattutto, ma anche i Pooh e Renato Zero. Di tempo libero, per, Bertetti ne ha ben poco.

missione
stra attivit. Che quello di assicurare la legalit economico-finanziaria e quindi di tutelare tutti. Levasore non solo colui che viola delle leggi per i propri interessi personali, ma tanto pi di questi tempi un individuo che fa male agli altri. Oggi comunque i cittadini sono pi consapevoli di questo. Chi rispetta le regole e fa il proprio dovere di contribuente non ha proprio nulla da temere dai finanzieri: anzi, ha da guadagnarci. Parliamo di evasione. Nel Bresciano ha notato qualche peculiarit? Sono molto numerosi i casi di fatture false e di soggetti che si avvalgono di prestanome per creare cartiere, cio societ finalizzate a porre in essere le cosiddette frodi carosello. Consentendo cos a realt realmente operanti di non versare lIva e di vendere i propri prodotti sul mercato a prezzi tali da mettere in difficolt gli operatori onesti. Altro fenomeno rilevante lutilizzo di lavoratori in nero o comunque irregolari, soprattutto nel settore delle

di AndREA ToRTELLi

Perch dallo scorso 29 giugno il comandante della Guardia di finanza di Brescia. A supportarlo nel difficile compito ci sono una laurea in Scienze della sicurezza economico-finanziaria, un master in Diritto tributario alla Bocconi e diversi esami gi sostenuti a Bergamo per conseguire un terzo titolo (Economia aziendale). Ma anche una significativa esperienza sul campo e la chiara consapevolezza di ci che chiamato a fare. La mia missione, dice convinto, quella che deriva dal giuramento che ho pronunciato: servire lo Stato e i suoi cittadini. I miei concittadini. Oggi la Finanza probabilmente il corpo pi temuto. Come si vive con la divisa delle Fiamme Gialle? I Finanzieri sono professionisti orgogliosi della divisa che indossano, consapevoli del loro ruolo e delle loro responsabilit. Credo che dietro al timore di molti vi sia, oltre alla natura del nostro lavoro, il fatto che in passato non stato percepito adeguatamente il fine della no-

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ENSIERI DI

Prezzi
Scontrini e fatture? Levasione forte, ma i cittadini li chiedono sempre pi spesso
Nel 2011 le segnalazioni al 117, il numero della centrale della Guardia di Finanza, sono state 589. E il dato 2012 in crescita. Invidia o accresciuto senso civico? La crescita costante, e non si spiega certo con linvidia, ma con una diversa sensibilit dei cittadini. Alcuni comportamenti, in periodi come questo, non sono pi tollerabili. E il senso civico evidentemente sollecita i cittadini a fare le segnalazioni del caso. La crisi che effetti ha avuto sul vostro lavoro e sui reati di natura economica? Gli effetti della crisi sono noti: perdita di competitivit a livello internazionale, bassi livelli di attivit e occupazione, riduzione dei consumi e del risparmio delle famiglie, ristrettezza del credito. Sono aumentate le procedure fallimentari, soprattutto per le medie e piccole imprese. Tutto ci costituisce un importante indicatore di rischio di cui non possiamo non tenere conto nel nostro lavoro per i reati di bancarotta, usura, riciclaggio e per linfiltrazione della criminalit organizzata nelleconomia legale. Senza dimenticare il mercato del falso, che sta provocando danni ingenti al sistema economico e sociale. Su queste tematiche, comunque, c una forte sensibilit delle istituzioni e degli organi deputati al controllo, oltre che di enti e associazioni di categoria, che stanno lavorando insieme per affrontare la situazione. La corruzione diffusa in tutti i settori. Nella Finanza com la situazione? Abbiamo certamente avuto i nostri episodi e ne siamo addolorati. I militari infedeli, comunque, oltre alle conseguenze che si sono verificate sul piano penale, sono stati trattati dal Corpo con la massima severit. E le procedure di controllo per fare in modo che ci non si verifichi sono molto rigorose. La Cgia di Mestre parla di pressione reale vicina al 55 per cento. Cosa ri-

costruzioni. Mentre per quanto riguarda lemissione di scontrini e ricevute la situazione non mi pare diversa da quella di altre zone del Nord in cui sono stato. Ma i numeri sono pesanti: unattivit su tre non emette scontrini. A lei mai capitato di non ricevere lo scontrino? capitato. E ammetto che anchio, talvolta, ho provato un certo imbarazzo nel chiederlo. Per lho sempre fatto, perch lo ritengo un atto doveroso. Tra i casi che avete scoperto ce n qualcuno che lha colpita? Sicuramente sono rimasto sorpreso quando i miei collaboratori di Sal, recentemente, hanno scoperto un gioielliere, con due negozi, che non aveva presentato le dichiarazioni dei redditi per quattro anni consecutivi, pur emettendo gli scontrini fiscali. Cos come mi hanno colpito i due professionisti individuati dal Gruppo di Brescia, un commercialista e un avvocato, che hanno evaso circa un milione di euro ciascuno. Ritiene che, qualora levasione fosse accertata in via definitiva, gli ordini professionali debbano prendere provvedimenti disciplinari forti e veri nei confronti delle persone coinvolte? Non saprei, sono cose che devono decidere gli ordini. Ma sono daccordo con chi ha sostenuto che la gran parte dei professionisti sia rispettosa delle regole e quindi del dovere di adempiere correttamente agli obblighi fiscali. Al suo insediamento ha indicato tra le priorit proprio i controlli su professionisti e commercianti. Laccresciuta attenzione sta portando risultati? Le nostre priorit, basate sulle direttive del ministro dellEconomia, sono decisamente pi ampie. Ma ho limpressione che effettivamente qualcosa stia cambiando. Mi sembra che i cittadini, chiamati a fare duri sacrifici per uscire dalla crisi, siano meno disposti a tollerare i comportamenti di chi, evadendo, danneggia tutta la collettivit e sottrae preziose risorse. Tanti, ora, cominciano a chiedere scontrini e ricevute. Ma ho la sensazione che anche commercianti e professionisti, per effetto dei numerosi controlli che stiamo effettuando, siano pi attenti nellemetterli.
MESI 12giugno 2012

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sponde a chi dice che, con questi numeri, levasione un fenomeno quasi necessario a livello strutturale? Il sommerso in Italia stimato intorno ai 270-300 miliardi di euro. Se tutti cominciassero a pagare le imposte secondo la propria effettiva capacit contributiva, come impone la Costituzione, in breve tempo la pressione fiscale potrebbe scendere in maniera ragguardevole, fino ad arrivare a livelli ritenuti pi accettabili dalla generalit dei contribuenti. La prospettiva non incoraggiante. Ai giovani consiglierebbe di restare in Italia o di cercare nuove opportunit allestero? Difficile rispondere. E non solo per un discorso legato alla crisi. Ma voglio essere ottimista: consiglierei ai giovani di restare in Italia e di adoperarsi quanto pi possibile per rendere la societ pi giusta. Ma, alla base di tutto, ci deve essere lintima convinzione che il rispetto delle regole, degli altri e di se stessi il punto di partenza per realizzare una societ migliore. Sarebbe contento di vedere un giorno suo figlio con la divisa delle Fiamme Gialle? Sinceramente gli chiederei se ci ha pensato bene. La mia veramente una missione: lho scelta e ne sono felice. Ma i sacrifici sono tanti. Comunque accetterei per mio figlio qualsiasi lavoro: limportante che abbia fatto una scelta consapevole e arrivi a ci che desidera onestamente.
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hiudiamo lazienda solo due giorni lanno, durante il carnevale. Se si aggiunge che il carnevale quello di Bagolino, in questa affermazione c dentro quasi tutto di Michele Foglio, amministratore delegato di Maniva Spa, imprenditore, montanaro con orgoglio, legato alla sua terra e alle sue tradizioni da una passione che, quattordici anni fa, stata la molla che lo ha spinto a decidere di imbottigliare lacqua che sgorga dal monte di casa, il Maniva appunto. Una scelta coraggiosa, quella di entrare in un mercato estremamente concorrenziale come quelle delle acque minerali, premiata dai risultati. Nel 2011, nonostante la crisi, sono state vendute 150 milioni di bottiglie che hanno portato il fatturato a superare i 17 milioni di euro ed hanno consentito allazienda di attestarsi su una quota del mercato nazionale superiore all1,1 per cento. Siamo cresciuti come si cammi-

na in montagna, a piccoli passi, convinti che solo raggiungendo una certa massa critica avremmo potuto restare sul mercato. Nel nostro settore le piccole aziende non hanno futuro, precisa Foglio. Uno sviluppo graduale e costante, sostenuto soprattutto dalle propriet dellacqua che esce dal monte Maniva. Ma esiste lacqua minerale migliore? No, non esiste. Di certo non tutte le acque minerali sono uguali, ognuna ha caratteristiche specifiche che le rendono uniche. Ci sono quelle pi leggere, quelle pi o meno ricche di sali minerali, di sodio, di calcio. Di certo lacqua di una fonte che sgorga da un monte delle Alpi Retiche, come il nostro monte Maniva, ha propriet biologiche uniche nel suo genere. batteriologicamente pura ed essendoci, per legge, lobbligo di imbottigliarla alla fonte senza essere trattata se non con la semplice aggiunta di anidride carbonica per renderla frizzante , lacqua minerale proprio un prodotto biologico per eccellenza. E come i prodotti bio costa

Il consumatore libero di scegliere, ma deve essere informato in modo corretto della differenza che c tra acqua potabile e acqua minerale. Si riferisce allacqua degli acquedotti? Non solo. Mi riferisco ai distributori di acqua negli uffici, alle caraffe con filtri utilizzate nelle case, alle fontane installate dalla Provincia in molti Comuni. Andiamo con ordine: i distributori negli uffici. Hanno bisogno di una manutenzione attenta, con filtri che devono essere controllati e cambiati con regolarit e frequenza. Le caraffe nelle case. Non tutti sanno che il Pubblico Ministero di Torino, Guariniello, ha recentemente predisposto il sequestro di queste caraffe perch non cera la garanzia di un loro corretto utilizzo. Arriviamo allacqua del rubinetto. Lacqua degli acquedotti una cosa diversa dallacqua minerale. Le fonti sono spesso in superficie e quindi devono essere trattate con cloro. Per arrivare

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nelle nostre case, inoltre, lacqua deve scorrere in chilometri di tubature, spesso vecchie, ed anche questo fa aumentare le possibilit di inquinamento. Mai bevuta lacqua del rubinetto? Quando capita bevo lacqua di Bagolino perch ne conosco lorigine e ne riconosco la qualit. E per quanto riguarda le circa 50 fontanelle/casette installate dalla Provincia? Anche in questo caso si tratta della normale acqua di acquedotto refrigerata e gassata, la cui manutenzione pagata da tutti attraverso le tasse locali. A mio avviso, avrebbe pi senso utilizzare quei soldi per una migliore manutenzione delle reti idriche comunali. Come ha vissuto il recente referendum sullacqua? Lacqua un bene demaniale, si deve chiedere la concessione per lutilizzo di una fonte e ci sono delle regole ben precise per riuscire ad ottenerla. Una di queste che la fonte non sia mai stata utilizzata prima come bene pubblico. Se una fonte stata usata dagli abitanti, ad esempio, per irrigare dei terreni, quella stessa fonte non potr essere data in concessione. Costano le concessioni? Si paga un fisso e un tanto a litro; il costo varia da regione a regione. Di certo oggi si lavora senza margini e a dimostrarlo sono i numeri. Lo scorso anno, su poco pi di 160 aziende di imbottigliamento presenti in Italia, in venti hanno chiuso e questanno sono gi quattro ad avere cessato lattivit. Su base nazionale gli utili del settore delle acque minerali sono scesi sotto l1 per cento e gli investimenti in pubblicit si sono ridotti di un terzo. Eppure Maniva Spa andata in controtendenza? Merito di strategie attente, di scelte ponderate con molta attenzione e di unacqua di grande qualit che si consolidata nel mercato grazie al gradimento dei consumatori. E poi non siamo mai stati fermi. Negli anni siamo cresciuti come dimensione acquisendo, nel 2006, lo stabilimento di imbottigliamento di Chiusi del Verna in Toscana, con unacqua della fonte del monte Verna nel Parco Nazionale delle Foreste CaMESI 12giugno 2012

sentinesi che ci ha consentito di diversificare la nostra offerta proponendo, in bottiglie di vetro, bibite analcoliche con acqua minerale, le spume di una volta. E da poco pi di un mese abbiamo proposto al mercato unalTHErnativa, come recita lo slogan. Un the al limone e alla pesca con acqua minerale alpina e con laggiunta di bacche ed erbe di montagna (ginepro, melissa e sambuco) in una formula brevettata. Dai primi risultati il prodotto stato apprezzato perch senza coloranti n conservanti, con un gusto originale e un packaging accattivante. Anche in questa fascia, il mercato estremamente concorrenziale con la presenza di 6-7 multinazionali, ma noi siamo fatti cos, ci piacciono le sfide. A proposito di sfide, lexport che quota ha nella vostra produzione? Lexport rappresenta una quota importante oltre il 10 per cento, principalmente nei Paesi dellarea europea nord occidentale, soprattutto Germania, ma anche extra Europa, come Sud Africa, Singapore e Australia ed realizzato soprattutto da ristoratori italiani allestero che sanno come lacqua delle nostre Alpi sia sinonimo di grande qualit. Che ruolo gioca il sistema Paese in questa partita? Devo ammettere che lo Stato non si sforza di aiutare le imprese e che la burocrazia spesso una palla al piede. Quando ci affacciamo in mercati esteri, ad esempio, ci dobbiamo confrontare con la concorrenza di aziende dimensionalmente pi grandi, con alle spalle un sistema Paese che fa sentire il suo peso. Credo per sia importante fare anche un

Lacqua e la montagna sono i due elementi fondamentali nella mia vita

po di autocritica: dovremmo trovare il modo di superare leccessiva frammentazione delle nostre offerte e magari proporci con una mentalit pi aperta rispetto ai diversi mercati e ai differenti target di consumatori. La crescita dellIva dell1 per cento vi ha danneggiato? No, ma se sale di altri due punti le conseguenze si faranno sentire. Ha dei figli? Si, due femmine e un maschio. Che cosa vede nel loro futuro? Pi che altro che cosa mi auguro: che abbiano un grande rispetto delle loro radici, del loro territorio, ma che diventino cittadini del mondo. E dal punto di vista professionale? Spero non mi scappino troppo lontano. Appassionato di sport? Quando avevo pi tempo mi dedicavo allo sci alpinismo, allo sci di fondo. Insomma a tutto quello che ha a che fare con lacqua e la montagna, due elementi fondamentali nella mia vita. Un uomo di montagna sempre e comunque? Si, vero. Ma anche ora di sfatare luoghi comuni come quello che i montanari sono poco ospitali o chiusi. Non vero, sappiamo anche essere aperti, quello che ci caratterizza solo un forte legame con il territorio. Anche per questo ho voluto Maniva 2.0, un progetto web che unisce la nostra acqua alla valorizzazione del territorio in cui nasce, e che stato possibile portare avanti grazie anche alla collaborazione del Comune di Bagolino e della Comunit Montana di Valle Sabbia. Quello che gli studiosi chiamano responsabilit sociale di unazienda, per noi significa fare tante piccole cose sul e per il territorio e i suoi abitanti. Sorride e aggiunge: Come chiudere lazienda una volta lanno: i due giorni del nostro carnevale.

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il fUtURo Della CateGoRia


La proposta, condivisa a livello nazionale, partita dal Collegio di Brescia e dal suo presidente giovanni Platto.
di RoBERTo giuLiETTi

lUniVeRsit Dei GeometRi


professione e il dibattito che si acceso sul futuro degli Ordini professionali pu essere loccasione per fare chiarezza e indicare quale dovr essere il ruolo futuro della nostra professione. Il dato certo che la categoria dei geometri pronta a un percorso di laurea, triennale per iniziare, ma quello che chiediamo che sia specificatamente studiato sulle nostre misure, in sostanza che tenga nella giusta considerazione la nostra caratteristica peculiare: lessere polivalenti. A oggi qual la situazione per un geometra che vuole continuare gli studi? Spesso, senza motivo, siamo considerati degli intrusi in percorsi di laurea programmati per altre professioni. Quello a cui puntiamo sono invece corsi universitari che forniscano ai diplomati ulteriori strumenti per progredire in un mercato del lavoro dove la nostra professionalit continua ad essere richiesta ma scarsamente presa in considerazione dagli Atenei italiani. Quindi solo una voglia di maggiore istruzione, conoscenze, competenze? Certamente, ma non solo. In futuro il geometra libero professionista non dovr pi essere in contestazioni di competenze con altre categorie e le liberalizzazioni delle professioni sono loccasione migliore anche per fare chiarezza sul ruolo e sulla denominazione degli istituti tecnici per geometri che

Universit dei Geometri, non un corso di laurea pensato per altre categoria, ma programmi e piani di studi adeguati alla prerogativa che li caratterizza: la polifunzionalit. Questa lidea partita dal Collegio Geometri di Brescia e dal suo presidente, Giovanni Platto, e che ha trovato il massimo dei consensi tra i colleghi di tutta Italia tanto da farla diventare uno degli obiettivi prioritari della categoria. Per concretizzare la nostra proposta sottolinea il presidente Platto questo il momento migliore. Normative europee chiedono la laurea a chi esercita la libera

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ora sono chiamati istituti tecnici delle costruzioni, ambiente e territorio. Il nostro obiettivo raggiungere una maggiore istruzione, una pi elevata professionalizzazione, coniugando il sapere con il saper fare. Siamo noi i primi a voler avere colleghi sempre pi preparati. E come avete sopperito, fino ad oggi, alla mancanza di un corso di laurea? Con le nostre forze. Come Collegio Geometri, da anni abbiamo capito limportanza della specializzazione e dellaggiornamento che raggiungiamo con la formazione. Nel solo 2011 abbiamo organizzato 57 corsi con oltre 5mila partecipanti rilasciando oltre 37mila crediti formativi. Come avete giudicato limpostazione che il Governo Monti ha dato al tema delle liberalizzazioni? La liberalizzazione ha solo formalizzato scelte gi compiute in modo autonomo dalla categoria come lassicurazione obbligatoria per il lavoro svolto, la formazione professionale continua. Condividiamo lintroduzione di un organo disciplinare che sia super partes rispetto alla categoria cos come siamo daccordo con il praticantato di 18 mesi propedeutico alliscrizione allAlbo professionale. Il nostro problema quello di capire che senso ha iscrivere un giovane ad un Albo professionale quando la professione non la sa fare. Il rischio che si corre quello di lasciare allo sbaraglio un giovane che, magari dopo alcuni piccoli insuccessi, abbandona la professione. Significa far correre il rischio alla committenza di ritrovarsi con un giovane poco preparato a rispondere alle sue richieste. E tutto questo in funzione di una riduzione delle parcelle? Noi puntiamo a un praticantato adeguato a inserire i giovani in un Albo, che la prima e principale garanzia per il cliente. Contro labolizione delle tariffe minime? A parte che, di fatto, questi provvedimenti sono gi stati accettati dalla categoria e quindi gi metabolizzati nella pratica quotidiana, quello delle tariffe minime un finto problema. La prestazione professionale chiede una risposta positiva, una soluzione ai problemi della committenza. Una risposta inadeguata, anche se
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accompagnata da una tariffa ridotta, non porta nessun vantaggio alla committenza, anzi. Per quanto riguarda invece labolizione dellobbligo di presentazione di un preventivo analitico, ad esempio, non particolarmente ben vista. Come Collegio, infatti, consigliamo ai nostri iscritti di non aver timori nel presentare un preventivo che sia il pi dettagliato possibile. indice di trasparenza e riduce la possibilit di contestazioni successive. Perch, ne registrate molte? I contenziosi sono in aumento. La crisi si sente, soprattutto nel settore edile, meno in provincia rispetto alla citt. E come la state affrontando? Con una grande diversificazione nei servizi, una sempre maggiore specializzazione e aggiornamenti costanti e continui. Il geometra libero professionista il principale tecnico delle famiglie che si rivolgono a noi per rilievi topografici, progettazioni, direzione lavori, contabilit e liquidazione di fabbricati nuovi o ristrutturati e ancora per richiedere interventi di risparmio energetico, acustica e accatastamenti con relativa certificazioni e pratiche burocratiche. Ma non solo. Siamo in grado di predisporre perizie di valutazioni immobiliari, divisioni patrimoniali, successioni ma anche gestioni amministrative di aziende agricole e condomini. Con sempre maggiore frequenza siamo richiesti dai giudici per incarichi di consulenze tecniche dufficio (Ctu) o come consulenti tecnici di parte (Ctp), oltre che per le tradizionali perizie per danni causati da calamit naturali sui prodotti agricoli. E per i geometri dipendenti da imprese o enti pubblici? Per loro il discorso ovviamente diverso ma lelemento che li accomuna la

In futuro chi non avr da offrire competenze specifiche e di grande qualit sar fuori dal mercato

scelta di puntare sempre e comunque su una formazione continua. Per i geometri dipendenti da imprese o enti pubblici (l85 per cento dei diplomati) il servizio che il Collegio offre quello di istituire corsi di specializzazione post-diploma della durata di 1 o 2 anni, programmati per rispondere alle richieste del mercato, in modo da preparare il ragazzo a 20-21 anni fornendogli maggiori possibilit di entrare nel mercato del lavoro e ottenendo buone soddisfazioni professionali ed economiche. Il Governo ha fissato la data del 13 agosto per riscrivere le norme che regolano le professioni e, per la prima volta, a svolgere questo compito sono chiamate direttamente le categorie interessate. A che punto siete di questo percorso? Da tempo stiamo lavorando su una grande proposta che se ci saranno i tempi e le condizioni per potersi concretizzare dovrebbe prevedere un Albo unico di tre professioni tecniche: geometri, periti industriali e periti agrari. Allo stesso tempo, come tutti i Collegi in Italia, stiamo discutendo su una bozza che, tra le principali novit, inserisce anche leliminazione di qualunque barriera di accesso allAlbo con uniscrizione telematica dopo una semplice comunicazione dellinteressato. Altro punto importante del nuovo regolamento la definizione di modesta costruzione, che noi geometri riteniamo rientri nelle nostre competenze, costituendone anzi il baluardo, e che solo da pochi anni stata messa in discussione dalla concorrenza dei laureati. Molto bene quindi ha fatto il nostro Consiglio nazionale a introdurre nella bozza di ordinamento il nuovo concetto di modesta costruzione. Presidente, come vede il futuro della categoria? Nel futuro chi non avr competenze specifiche e di grande qualit da offrire sar presumibilmente fuori dal mercato. Anche per questo lUniversit dei geometri diventa una priorit per la categoria. Limportante che sia costruita sulla nostra polivalenza, tenendo nella massima considerazione che il nostro obiettivo quello di coniugare il sapere con il saper fare.

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UNESTATE DI SPORT
dal 25 maggio al 23 giugno

intervista a giorgio Lamberti, uno dei portabandiera del nuoto nazionale, oggi presidente della societ bresciana gam Team.

Una Vita PeR

lo sPoRt

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ampione di nuoto, dirigente federale, opinionista televisivo, politico. Tante facce di un solo dado. Giorgio Lamberti lo lancia ogni giorno dal lontano 1975, quando indoss per la prima volta cuffia e costume da bagno per il corso di nuoto consigliato dal medico di base. Abbiamo ripercorso con lui una carriera breve ma intensa, che lo ha portato sul tetto del mondo da primatista prima del precoce ritiro a soli 24 anni. Lamberti, tuttavia, ha continuato a fare grandi bracciate anche fuori dallacqua, trasformando la sua passione in progetti ambiziosi come la fondazione di una societ sportiva che gestisce impianti a Travagliato, Gardone Valtrompia ed Edolo, ma anche in politica, dove stato assessore allo sport della giunta Corsini dal 2003 al 2008. Qual il suo primo ricordo sportivo? Allinizio ero terrorizzato dallacqua e sentivo il nuoto come una forzatura, ma i miei genitori non mollarono nonostante i miei pianti. Per loro la mia salute era la prima cosa. Quando sbocci la passione autentica? Intorno ai 7 anni arrivarono le prime targhe, nacquero amicizie e iniziai ad appassionarmi al nuoto. La mia stata una crescita graduale. Quale fu la chiave di volta della sua carriera? Nel momento pi delicato, quello tra

di BRuno FoRZA

la fine della scuola media e linizio delle superiori. Non ottenevo risultati brillanti e non ero cresciuto fisicamente come gli altri, poi durante i primi mesi al Tartaglia calai il mio impegno in piscina, ma fui chiamato in Nazionale come riserva della staffetta. Scatt in me il desiderio di migliorare sempre di pi. Quanti talenti, invece, si perdono per strada? Centinaia, ma fa parte del gioco. Servono fortuna, una famiglia serena ed equilibrata alle spalle, un ambiente societario sano, un bravo allenatore. Agli Europei di Strasburgo del 1987 ci fu la sua affermazione tra i grandi, con largento nei 200 stile libero. Io e lo svedese Holmertz eravamo i due giovani rampanti. Il tedesco Gross il candidato alloro, uno dei pi grandi di sempre. Fu una gara allattacco, passammo ai 100 metri con il tempo di 5210, Gross era addirittura sotto i 52 secondi: non era mai successo. Lo incalzammo e alla fine cedette. Arrivai secondo, fu una medaglia straordinaria. Il 1988, invece, coincise con la grande delusione olimpica. Uscirono i soliti problemi alla spalla sinistra e mi presentai alle Olimpiadi di Seoul in condizioni precarie. Fu una sconfitta difficile da digerire. Feci un lungo periodo di riposo, poi ricominciai con gradualit. Castagnetti mi rigener. Ad agosto ero di nuovo in condizioni straordinarie.

Infatti agli Europei di Bonn 89 tocc lapice della carriera: con tre ori, il record del mondo (durato 10 anni) e un bronzo, seguiti da un oro e due bronzi ai Mondiali di Perth 91 e da due argenti e due bronzi agli Europei di Atene dello stesso anno. Poi la maledizione olimpica. Bonn fu indimenticabile. Sapevo di essere pronto per una grande vittoria. Furono anni bellissimi, poi i problemi fisici tornarono guarda caso a ridosso delle Olimpiadi di Barcellona, altra grande delusione. In seguito provai a curarmi in tutti i modi. La Federazione fece limpossibile per il mio recupero, ma fu tutto inutile. Arriv lamara decisione del ritiro. Prima che diventasse una frustrazione decisi di smettere, volevo che il nuoto rimanesse una bella parentesi della mia vita. Quali nuotatori italiani ha ammirato di pi? Fioravanti stato il pi talentuoso: uno spettacolo per gli occhi. Rosolino spiccava a livello fisico fin da ragazzino. La Pellegrini me lo ricorda molto. Lei sempre stato un cultore dellestetica sportiva. Mi piace vedere la bellezza del gesto tecnico. Da appassionato di tennis stimo Nadal, ma il talento puro di Federer unico, forse non nascer mai pi uno cos. Non nascer pi nemmeno un Phelps?

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Impiegare denaro nello sport significa investire sulla salute delle nuove generazioni
Lui rappresenta il giusto mix delle qualit che fanno la perfezione. Credo che non lo superer mai nessuno. Tornare da unOlimpiade con 8 medaglie incredibile. Ci sono vittorie, tuttavia, che valgono pi di ogni medaglia, come quella del bresciano Bossini. Paolo un ragazzo con grande talento, ma stato sfortunato. Prima lattacco di appendicite che lo costrinse a rinunciare al Mondiale, poi il tumore linfatico. Si ripreso grazie a una volont di ferro, alla famiglia e agli amici. Il 214 che ha fatto adesso a rana vale molto di pi del 211 di quando arriv quarto alle Olimpiadi. Gli auguro grandi soddisfazioni. Come giudica il sistema sportivo italiano? La cultura sportiva italiana sempre stata arretrata. Oggi c pi attenzione, ma siamo lontani anni luce da tanti altri paesi. Il materiale umano c. Cosa manca? Il campione sboccia l dove famiglia, tecnico, sponsor e amministrazioni sensibili si amalgamano. Facciamo la differenza nellamore per lo sport, non con il metodo. Cosa fa lo Stato per lo sport? Il budget del Coni negli anni 90 era di mille miliardi di lire, oggi non arriviamo a 450 milioni di euro. Dopo pi di ventanni inferiore considerando la svalutazione lira euro. Lo sport, insomma, non una priorit. Viviamo in un Paese in cui ci sono finanziamenti ai partiti da 100 milioni di euro e lo sport deve accontentarsi di 450 milioni di euro. Una vergogna. Che gli investimenti non piacciano un dato di fatto. Esatto. Non si capisce che impiegare denaro nello sport significa investire
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sulla salute delle nuove generazioni. Roma 2020. Nei panni di Monti cosa avrebbe fatto? Il no alle Olimpiadi un dispiacere per ogni sportivo. Era unoccasione di rilancio e prestigio per il Paese, ma le famiglie serie prima pagano i debiti, poi guardano al resto. Qual il suo bilancio relativo allesperienza quinquennale di assessore? La politica non mi manca e sono orgoglioso di non essere mai stato legato alla poltrona. Quanto ai miei trascorsi vado a testa alta perch ho svolto quel ruolo con dignit e rispetto per tutti. Rilanciai S. Filippo come braccio operativo dellamministrazione riportando i conti a posto e mi concentrai sulla rivalutazione dellimpiantistica. Come messa Brescia da questo punto di vista? Non vero che siamo carenti di impianti. Bisognava e bisogna migliorare la qualit delle strutture. Chi usa soldi pubblici non pu continuare a consumare territorio. La priorit manutentiva. Questione stadio. Qual la soluzione? Una sinergia tra pubblico e privato. Un Comune di questi tempi non pu costruire uno stadio. La cittadella dello sport un bel sogno, ma meglio ristrutturare il Rigamonti, poi con S. Filippo e Fiera un altro palazzetto non serve. Non una priorit. Qual la priorit? Garantire lattivit motoria di base a tutti i cittadini. Prima serve un piano per portare ci che abbiamo gi ai massimi livelli, poi bisogna capire se si pu fare qualcosa di pi, badando anche al risparmio energetico e al fotovoltaico. Piscina di Mompiano: un incubo per i bresciani.

Non si pu dare la colpa a nessuno. Ci sono state delle cause giudiziarie e bisogna solo sperare che si porti a termine il progetto iniziale. Ovvero? Quello di un impianto fruibile per tutti, ma anche di alta prestazione. La costruzione di una tribuna permetterebbe a Brescia di ospitare eventi e sviluppare una nicchia di mercato importante come il turismo sportivo. Lei nato in via Milano, una zona al centro di grosse problematiche e progetti incompiuti. La Giunta di cui facevo parte aveva fatto unoperazione preliminare nella zona delle case del sole, poi si auspicava una ristrutturazione degli edifici residenziali in linea con quando stato fatto al Carmine. Mi sembra che in questi anni non ci sia stata attenzione, al di l degli sbandieramenti sul pcb usati come arma elettorale e poi messi nel dimenticatoio. In merito ai servizi ricordo solamente qualche spiedo in piazza a Fiumicello. Anche i suoi figli nuotano. Cosa si augura per il loro futuro sportivo? Svolgono questa attivit con passione e possono contare su allenatori di ottimo livello. Sar un valore aggiunto per il loro futuro. Qual il suo sogno nel cassetto? Vedere i miei figli diventare persone con la testa a posto, oneste e corrette. Mi auguro che si affermino nello studio e possano togliersi qualche soddisfazione nello sport. E per la Gam Team? A Travagliato stiamo costruendo una piscina allaperto e intendiamo sviluppare lattivit agonistica. Abbiamo gi 100 ragazzi e dai vivai a settembre ne usciranno ancora. Ci sono bei talenti, ma cerchiamo di farli crescere con i piedi ancorati a terra.

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UBRICA

STRATEGIA DIMPRESA
di MARio ConSERVA

liBeRo sCamBio tRa Ue e Paesi Del Golfo


mateRie PRime ComPetitiVe PeR linDUstRia eURoPea

oco pi di un mese fa il Parlamento Europeo in sessione plenaria ha votato una risoluzione sullo sviluppo delle Relazioni tra lUnione Europea e il Consiglio di cooperazione del Golfo, o Gulf Cooperation Council (GCC), unorganizzazione che riunisce sei stati arabi del Golfo Persico, Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Varata nel 1981, lorganizzazione nacque per istituire nel Golfo un mercato comune; in effetti, una volta firmato laccordo a Ryad nel novembre del 1981, subito dopo i Paesi membri aprirono le loro frontiere ai beni prodotti allinterno della regione. Da quel lontano 1981 il mondo cambiato profondamente e i paesi del Golfo giocano da tempo un ruolo fondamentale nel panorama economico internazionale; la situazione mondiale di crisi ha evidenziato nella circostanza la loro straordinaria solidit e la pronta capacit di reazione con riforme strutturali nei principali settori delleconomia, dalle materie prime allo sviluppo industriale. LUnione Europea 27 paesi ed oltre 500 milioni di cittadini ha tutto linteresse a consolidare rapporti commerciali, politici e culturali con questa parte del mondo relativamente vicina allEuropa, con una popolazione dieci volte inferiore allUe ma dotata di enormi risorse e di importanti prospettive di
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sviluppo. Per dare unidea dei rapporti commerciali tra Unione Europea e GCC baster rammentare che il Golfo il sesto principale mercato di esportazione per lEuropa, con un valore di oltre il 5 per cento totale complessivo dellexport UE e che in termini assoluti il vecchio continente il secondo partner commerciale del GCC dopo il Giappone. Limportanza di un buon rapporto tra queste due aree non una cosa nuova, i primi negoziati per definire un Accordo di libero scambio, Free Trade Agreement (FTA), ebbero infatti inizio quasi una ventina di anni fa, ma per una serie di motivi si sono sempre arenati in vista del traguardo; la recente nuova risoluzione del Parlamento Europeo vuole dare un importante segnale di volont di accelerazione allaccordo; in virt di quanto previsto dal Trattato di Lisbona, che attribuisce al Parlamento Europeo nuovi poteri e competenze esclusive sulle questioni commerciali e sugli investimenti, tutto questo implicher sul piano dei negoziati una interazione non solo con la Commissione europea ma anche con il Parlamento europeo e con gli Stati membri, quindi dovrebbe consentire, con il maggior peso politico acquisito, di mettere sul tavolo dei problemi molto concreti e non solo questioni spesso lontane dai problemi reali delleconomia e dei cittadini. Tra i punti essenziali c quello dellaccesso alle materie prime e dellimpor-

tanza di una partnership tra lUnione Europea e i Paesi del Golfo per favorire un mercato libero da barriere doganali, capace di assicurare uno scambio di materiali e beni affidabile e sostenibile. un tema forte per entrambe le parti, lUe ne trarrebbe indubbi benefici non solo per i temi sullenergia ma principalmente per assicurarsi a condizioni competitive una materia prima come lalluminio, indispensabile per ogni crescita industriale ed economica. LUe ha infatti bisogno dellalluminio primario, di cui ha una preoccupante scarsit produttiva, per alimentare le industrie a valle delle trasformazioni e della manifattura in edilizia, meccanica, trasporti, elettrotecnica e imballaggio; per i Paesi del Golfo la produzione di alluminio primario seconda di importanza solo allindustria legata al petrolio, un settore in fase di grande crescita che nel giro di pochi anni, prima del 2015, rappresenter pi del 10 per cento del totale di tutto lalluminio prodotto al mondo. Nel quadro dellaccordo di libero scambio sono contemplati tra laltro anche importanti capitoli riguardanti la cooperazione bilaterale su programmi di ricerca e innovazione, ma non c dubbio che il peso strategico dellapprovvigionamento di alluminio primario a condizioni competitive rappresenta di gran lunga per lUe laspetto fondamentale del trattato, che auspicabile si realizzi in tempi brevi.

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UBRICA

LAVORO
di EMAnuELA gASTALdi

WWWoRKeRs, nUoVi mestieRi:

CReatiVi o DisPeRati?
ome era stato per lintroduzione della macchina nella rivoluzione industriale, fino a poco tempo fa si pensava che a rubare posti di lavoro fosse la tecnologia. Linserimento del computer e lautomatizzazione dei processi hanno infatti finito per espellere dal mercato unelevata percentuale della forza lavoro entro il 2000. Di recente, invece, ci stiamo confrontando con fenomeni diversi, pi complessi e articolati, non ascrivibili allarrivo delle nuove macchine, ma determinanti e determinati da nuovi mercati del lavoro. Sono soprattutto le modalit con le quali oggi nascono nuovi mestieri a destare il sospetto che sia in atto un cambiamento epocale. C chi abbandona la carriera o ci rinuncia in partenza per fare il contadino nel vecchio podere ereditato dai nonni, da sfruttare magari a coltivazione biologica, ma c anche chi ha aperto biblioteche private per prestare libri agli studenti che non se li possono permettere, c il meccanico che aggiusta lauto a domicilio, c il cuoco che cucina le pietanze per il resto della settimana, le infila nel nostro frigorifero e poi se ne va, o il marito in affitto inventato dal sito americano Husband 4 hire: un uomo a disposizione di donne sole o di famiglie indaffarate per esplicare piccoli lavori di riparazione domestica. Sono i cosiddetti wwworkers, perch evolvono da idee nate come blog, nei quali i professionisti chattano online con i loro clienti, comunicano via sms e dispositivi mobili, ignorando i mezzi di comunicazione
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tradizionali. In questo, secondo una ricerca di Accenture, i giovani italiani sotto i 25 anni hanno battuto un record: la proverbiale creativit italiana li ha portati al primo posto (insieme a cinesi e americani) nelluso di internet e delle tecnologie emergenti come ambiente di lavoro. La tendenza ha subto una brusca accelerazione per effetto della crisi che, oltre a inchiodare ai blocchi di partenza le giovani leve, ha scaricato sul mercato un buon numero di lavoratori alla ricerca di un nuovo posto che non troveranno perch non c, ma anche una quota parte di persone che ne approfittano per cambiare mestiere, paradossalmente liberi dal sistema che li vedeva fino a poco tempo fa vincolati al posto fisso a vita. Dunque per non perder tempo ad inseguire qualcosa che forse non c, perch costretto ad adattarsi, o per la volont di rimettersi in discussione, fatto sta che luomo sta creando, inventando nuovi mestieri. E nonostante queste attivit non portino grossi introiti, sempre pi persone le stanno scegliendo consapevolmente. Si tratta di attivit ad personam, generalmente a domicilio. Sono mestieri nei quali la prestazione fortemente personalizzata, frutto di altissimo orientamento al servizio e al cliente, nei quali il lavoratore agisce in proprio, senza strutture e con costi minori, che nascono come interventi di nicchia, sul territorio di riferimento, ma che stanno diventando velocemente un fenomeno di massa, complici i due mezzi di promozione utilizzati: il web e il passaparola.

un cambiamento di qualit e di approccio al lavoro: il proprio know-how non pi solo offerto ad un committente che lo remunera (il datore di lavoro) allinterno di una struttura, ma espresso in unattivit propria, frutto di un processo creativo, un fattore pi rilevante del denaro (i costi sono minimi e gli introiti anche, ma consentono di mantenersi) e delle risorse energetiche (necessitano di poca energia e inquinano meno dei grossi insediamenti industriali). Sempre meno giovani considerano come priorit la realizzazione nella carriera e sempre pi si mettono in gioco in mestieri in cui sentono di poter esprimere la propria identit. La ricerca li orienta verso percorsi al di fuori delle categorie fino ad oggi note, guidati dallindividuazione e comprensione dei nuovi bisogni rilevati leggendo il tam tam del web. Sempre pi persone stanno modificando gli stili di vita, revisionando i reali bisogni attraverso la ridefinizione di nuove priorit, per fare mestieri pi densi di senso e che gratifichino di pi, perch frutto di piccoli processi imprenditoriali. Cosa ci attende allora dietro langolo? Assisteremo al tramonto dellindustria manifatturiera e della produzione di serie a vantaggio del settore dei servizi e al ritorno della produzione artigianale? Luomo sta davvero entrando in una nuova fase del suo rapporto con il lavoro, lo sta ricreando secondo i suoi nuovi bisogni, al servizio di nuovi costumi? Sembra di s. Oppure ha solo fatto di necessit virt e sta galleggiando con la testa a pelo dacqua, sperando di non annegare, in attesa di tempi migliori? Stavolta sembra proprio di no.

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Agenzie affiliate in Brescia Nord:

UBRICA

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La proposta deL mese

FINANzA E IMPRESA
di ALBERTo BERToLoTTi

imPRese italiane e fonDi ComUnitaRi:

la PaGella DelleURoPa

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,2 milioni di euro di contributi ottenuti su un totale di 27 miliardi gi assegnati. Questi in sintesi i risultati della partecipazione delle imprese italiane al 7 Programma Quadro della Ricerca europea (7 PQ), ormai giunto al suo ultimo anno di attivit. Con un budget complessivo di oltre 48 milioni di euro finanziato dai 27 Paesi Ue, il 7 PQ sostiene diverse aree strategiche per leconomia dellUnione, con il fine ultimo di incentivare la cooperazione e rafforzare i legami tra lindustria e la ricerca in un quadro transnazionale. Per lItalia, dallanalisi del rapporto spesa/ beneficio non emergono, per, dati confortanti. La quota di contributi ottenuti (8,43%) di molto inferiore alla quota di finanziamento stanziato per il programma europeo (il 13,4% del totale): in sintesi diamo allEuropa pi soldi di quanti ne riceviamo attraverso i bandi comunitari. Situazione analoga anche per altri paesi europei, ma il caso dellItalia particolarmente allarmante se si considera che siamo ai primi posti per numero di progetti presentati, con oltre 24mila domande. La nostra partecipazione, infatti, numericamente inferiore solo a Germania e Regno Unito che registrano, per, percentuali di successo maggiori (rispettivamente 16,62% e 14,55%). Per approfondire le ragioni di questi risultati necessario analizzare il meccanismo di funzionamento dei bandi del 7 PQ. Finanza Comunitaria: istruzioni per luso Lassegnazione dei fondi comunitari gestita attraverso un sistema di bandi a cui possono partecipare realt pubbliche e private, purch riunite in partenariati

% Successo delle proposte del 7 Programma quadro


25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% FR NL DE UK media ES IT EL

Euro 220.000

composti da almeno 3 soggetti provenienti da diversi paesi dellUE. I progetti ritenuti validi sono avviati alla fase di negoziazione, durante la quale la Commissione si riserva la facolt di chiedere variazioni al piano di lavoro e modifiche al budget. Se la negoziazione ha esito positivo, una volta definiti i dettagli contrattuali con i proponenti e svolti tutti i necessari controlli, la Commissione completa le sue procedure finanziarie e legali interne e provvede ad erogare i fondi. I progetti italiani per ricerca e innovazione I dati parlano chiaro, lItalia si posiziona al quarto posto per numero di progetti in negoziazione, ma solo 12 progetti su 100 vengono effettivamente sovvenzionati. Una percentuale di successo ben sotto la media (16,6%), che non riflette il livello di sviluppo e innovazione raggiunto da molte solide realt che compongono il tessuto economico nazionale. I maggiori difetti delle proposte made in Italy Primo ostacolo la lingua inglese, attra-

verso la quale i bandi vengono scritti e le proposte di progetto presentate. In alcuni casi, infatti, leccessiva trascuratezza nella traduzione dei testi dallitaliano determina uno scarso punteggio da parte dei tecnici internazionali incaricati di valutare proposte che, per, faticano a comprendere. Lostacolo della barriera linguistica non va in alcun modo sottovalutato, ma non lunico nostro tallone dAchille. I progetti italiani risultano spesso poco efficaci anche nella gestione del team; la mancanza di forte coordinamento scientifico, infatti, pu portare ad una scarsa aderenza agli obiettivi strategici dellUnione, che punta a progetti innovativi che sappiano competere sul mercato a livello globale. Solo la giusta collaborazione tra imprese ed enti di ricerca pu garantire buone probabilit di successo, come dimostrano i risultati ottenuti nel settore delle Tecnologie della comunicazione (Ict) dove, anche grazie al coordinamento operato da Universit e Centri di ricerca, lItalia stabile al secondo posto per domanda in negoziazione con percentuali di finanziamento di ben 2 punti superiori alla media italiana.

Le aLtre proposte

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UBRICA

TU E IL FISCO
di FERdinAndo MAgnino

entanni dopo la caduta della Prima Repubblica, siamo ancora, nostro malgrado, testimoni di spettacoli agghiaccianti che vedono come protagonisti i partiti e chi ne incaricato della gestione amministrativa ed economica. Come sempre accade in Italia, dopo lo tsunami tutti dicono che bisogna rafforzare gli argini e migliorare i meccanismi di previsione e prevenzione di onde anomale. Dopo anni di autoindulgenza, oggi i maggiori partiti scoprono che il meccanismo dei finanziamenti di cui beneficiano fallace e presta il fianco alle condotte fraudolente di tesorieri e dirigenti quantomeno disinvolti nella gestione dei fondi, che ci troviamo a commentare in queste settimane. Tralasciando il peccato originario degli attuali rimborsi elettorali, viziati innanzitutto da un dribbling ai danni di un referendum che aveva abrogato il vecchio finanziamento pubblico ai partiti, appare necessario affrontare la questione nel merito, senza indulgere in facile demagogia o farsi influenzare da ideologie politiche. probabilmente vero che unabolizione tout court di qualsiasi forma di sostegno pubblico allattivit dei partiti li spingerebbe effettivamente in balia di lobby e tycoon; sono altres dellavviso che un simile meccanismo, gestito nei modi e nei termini che hanno prodotto i disastri a cui stiamo assistendo, non sia pi sostenibile. Soprattutto, non sostenibile, a fronte di determinati comportamenti, ascoltare giuristi, politologi, avvocati ed eminenti studiosi interrogarsi e chiedersi se i fatti abbiano rilevanza penale e, in caso affermativo, quali ipotesi di reato possano integrare (ce ne sarebbe per tutti i gusti, dalla truffa ai danni dello Stato alla malverMESI 12giugno 2012

DoVReBBeRo RientRaRe nellamBito aPPliCatiVo Della 231


sazione, fino allindebita percezione di erogazioni pubbliche). Mi pare che ad oggi non si sia ancora fatto un collegamento logico e giuridico con gli illeciti tracciati dalla disciplina della Responsabilit amministrativa delle persone giuridiche, delle societ e delle associazioni anche prive di personalit giuridica, sancita dal DLgs. 231/2001. Finora, i partiti politici sono stati considerati soggetti esclusi dalla normativa in questione, sulla base del comma 3 dellart. 1, il quale stabilisce che la disciplina non si applica agli enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale. Tale locuzione stata interpretata in maniera praticamente unanime, facendo rientrare i partiti in una zona franca, non assoggettata alla responsabilit in oggetto, sulla base delle delicate conseguenze che produrrebbe limpatto, su questi soggetti, delle sanzioni interdittive previste dal nuovo impianto legislativo. A ben vedere, tuttavia, poich la stessa Relazione ministeriale al Decreto non fornisce una certezza assoluta al riguardo, sostenendo che tra i soggetti esclusi sembrano rientrare anche i partiti politici e i sindacati, appare opportuno quantomeno aprire un dibattito sulla questione. A parere di chi scrive, la possibilit di comminare ai partiti le sanzioni interdittive previste dalla norma si rivelerebbe meno pericolosa della assoluta nonapplicazione delle stesse, che consente in molti casi una parziale impunit rispetto agli illeciti commessi, ancora pi dannosa per lintero sistema e per gli stessi interessi costituzionalmente rilevanti che tali enti sarebbero chiamati a perseguire: se pene quali linterdizione dallesercizio dellattivit (art. 9, comma 2, lett. a) sembrano certamente poco praticabili, lesclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e leventuale revoca di quelli gi concessi invece unipotesi senza dubbio percorribile. Inoltre, al fine di non arrecare un eventuale danno agli elettori mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa del partito, potrebbe essere nominato un commissario giudiziale (art. 15) magari ampliando le condizioni previste per il suo intervento che si occupi della prosecuzione dellattivit dellente (un po come accade per i Comuni per i quali viene dichiarato lo scioglimento). In ultima analisi, poich la quantit di denaro gestita e limpatto di eventuali illeciti sono molto rilevanti, soprattutto se comparati alla non adeguata struttura organizzativa di queste peculiari associazioni, necessario che anche queste ultime siano attratte nellambito applicativo del Decreto 231: ne conseguirebbe lesigenza, al fine di non incorrere nelle sanzioni previste, di elaborare ed attuare il modello organizzativo previsto dalla norma, grazie al quale stabilire misure preventive e presidi di controllo incisivi, procedure operative ben definite ed efficaci, che mitighino il rischio di commissione dei reati. Il problema di fondo nella gestione dei partiti sembra essere proprio la mancanza di un modello di governance ben definito, capace di garantire adeguata separazione delle funzioni, corretta attribuzione di responsabilit, trasparenza delle operazioni ed una quantomeno accettabile tracciabilit delle movimentazioni effettuate. Pertanto, ladozione di un modello di organizzazione, gestione e controllo ex DLgs. 231/2001 rappresenterebbe non gi un obbligo, ma unopportunit da sfruttare per il raggiungimento degli scopi suddetti.

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25 anni fa la nostra agenzia cre il concept della Centrale del Latte. Un messaggio da leoni oggi ancora attuale.

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PPUNTAMENTI

B
A2A, bene i ricavi nel primo trimestre
Il consiglio di gestione di A2A ha approvato i risultati consolidati 11/05 del primo trimestre che vedono ricavi in crescita del 12% a 1,9 miliardi di euro, mol in lieve contrazione a 271 milioni (erano 278 lanno scorso) ed ebit pari a 186 milioni (+25%). Sullutile netto, sceso da 85 a 76 milioni, ha pesato leffetto contabile negativo delliscrizione a fair value di un bond con scadenza nel 2013 senza il quale i profitti sarebbero arrivati a 88 milioni. Lindebitamento calato a 3,9 miliardi dai 4 miliardi di fine 2011. Sul riassetto societario, un polo dedicato allambiente a Brescia e uno dellenergia a Milano, il direttore generale di A2A Renato Ravanelli ha detto: Su questo punto, ma esprimo unopinione personale, sono totalmente daccordo perch abbiamo la possibilit di creare un grosso polo industriale, il pi grande di questo tipo in Italia. Questo progetto favorisce la creazione di sinergie e di sviluppo. Una volta che avremo capito che nellinteresse di azionisti si far. Oggi c gi un nuovo piano industriale che verr sottoposto ai nuovi organi societari prima dellestate.

ACHECA

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il festiVal Del laVoRo


a BResCia
Brescia accoglie la terza edizione del Festival del Lavoro dal 21 al 23 giugno.

e nel 2013, molti commercianti non andrebbero pi avanti. Il 14% degli imprenditori pensa di affiliarsi a una catena distributiva in franchising, sebbene per l88% di loro la libert decisionale e gestionale sia irrinunciabile. Al Governo e alle altre istituzioni, gli imprenditori chiedono di intervenire evitando aperture straordinarie indiscriminate (il 90% degli intervistati ritiene che le aperture domenicali abbiano aumentato i costi ma non gli incassi) e auspicano pi agevolazioni fiscali (per l89%). Guardando al futuro, le prospettive non sono certo rosee: solo l8% dei commercianti interpellati prevede miglioramenti per il 2012, e un misero 2% considera la formazione uno strumento importante per combattere la crisi.

a terza edizione del Festival del Lavoro, promossa dal Consiglio nazionale dellOrdine dei Consulenti del lavoro e dalla Fondazione Studi, questanno si svolger nella nostra citt, che accoglier tutti coloro che vorranno partecipare ai numerosi dibattiti in programma in contemporanea nelle tre giornate estive. Il lavoro economia, il lavoro vita di tutti i giorni, il lavoro produzione e benessere. In un momento di crisi come quello attuale, parlare di lavoro fondamentale. Per questo motivo riscuotono grande interesse le sessioni di questa edizione, che avranno come filo conduttore il tema: Un nuovo lavoro per un nuovo Paese. Si parler, infatti, degli interventi apportati dalla nuova riforma del mercato del lavoro, alla fine del suo iter parlamentare, con la speranza che le criticit messe in risalto dai Consulenti del lavoro durante laudizione alla competente Commissione del Senato, le cui soluzioni prospettate sono, solo in parte, state recepite, vengano ulteriormente esaminate e risolte con misure concrete a favore di lavoratori, imprese e cittadini. Tra gli argomenti affrontati: la salute e la sicurezza sul posto di lavoro; la scelta delle donne, ancora divise tra figli o lavoro per mancanza di politiche di welfare e di sostegno per la loro carriera; loccupazione giovanile, alle prese con nuovi contratti, precariet e raccomandazioni; mafia, immigrazione e lavoro nero. E poi ammortizzatori sociali, welfare, pensioni e tutte quelle riforme che possono far sperare in una rinascita del nostro Paese. Questanno il festival vuole dare maggiore rilievo soprattutto ai sogni e alle preoccupazioni dei giovani, il futuro del Paese,

Artfidi Lombardia
Conoscenza del tessuto imprenditoriale bresciano e lombardo. Una 25/05 vera e propria cultura del territorio che permette di dare risposte concrete alle esigenze delle piccole imprese: ecco i punti di forza di Artfidi Lombardia, il confidi dellAssociazione Artigiani, evidenziati nel corso dellannuale assemblea dei soci della cooperativa Fidi. Nellattivit 2011 di Artfidi Lombardia stato avvertito nettamente il condizionamento imposto dalla situazione di crisi e di generale difficolt del mondo delleconomia. Proprio in questo contesto ha detto il presidente Battista Mostarda sono ancora pi indispensabili per le imprese le garanzie che il Confidi pu offrire agli istituti di credito per aprire linee di finanziamento. Proprio per questo Artfidi Lombardia ha continuato a stringere accordi con le banche, arrivando ad avere convenzioni con 55 istituti contro i 51 dellanno precedente.

Da gennaio ad aprile in Lombardia 26.500 licenziamenti


11/05 Sono stati oltre 26mila i licenziamenti collettivi e individuali per motivi economici in Lombardia nei primi quattro mesi del 2012. Il 26,4% in pi rispetto allo stesso periodo dellanno scorso. quanto emerge dallelaborazione condotta dalla Cisl Lombardia sulla base dei dati delle liste pubbliche provinciali e regionali. Dei 26.481 licenziamenti, 17.840 sono i lavoratori di piccole aziende con meno di 16 dipendenti o licenziamenti individuali per motivi economici in aziende oltre i 15 dipendenti (liste 236), che non hanno diritto allindennit di mobilit ma soltanto alla disoccupazione ordinaria. Nello stesso periodo dello scorso anno i licenziamenti erano stati in totale 21.239, di cui 13.599 iscritti alle liste 236 (+31,19%).

la risorsa primaria per riuscire a riavere unItalia motore delleconomia europea. Talentuosi e sognatori, precari e disoccupati o rappresentati da un fenomeno emergente e gi largamente diffuso come quello dei Neet not in education, employment or training (giovani che non studiano e non lavorano) al quale si cercher di dare una risposta suggerendo il metodo migliore per presentarsi al mercato del lavoro, sfruttando soprattutto le potenzialit del web e delle nuove telecomunicazioni. Si lascer spazio alle testimonianze di quei ragazzi che sono riusciti ad emergere e a farsi notare solo grazie alle loro capacit e al loro talento.

Prevista la premiazione dei primi classificati nelle sezioni corti e immagini di lavoro di Storie di lavoro: concorso video fotografico sul mondo del lavoro, dedicato a tutti gli appassionati di foto, video e reportage con lobiettivo di promuovere la cultura dellimpiego in tutte le sue forme di comunicazione. Nellultimo giorno del festival lintervista al procuratore antimafia Antonio Ingroia, per non dimenticare il cammino intrapreso da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino verso un futuro migliore. Ad arricchire la manifestazione bresciana numerosi eventi in piazza: dagli incontri con gli esperti di Leggi di Lavoro, per trattare in modo pratico e informale le questioni pi critiche che i professionisti sono costretti ad affrontare ogni giorno, alla libreria del Festival per incontrare gli autori tra la gente, che lasceranno il posto, la sera, a momenti musicali, spettacoli teatrali e dintrattenimento. Un appuntamento imperdibile per tornare ad avere fiducia nel domani!

Made in Provincia di Brescia: presentato il nuovo brand


25/05 attivo il nuovo marchio didentificazione territoriale Made in Provincia di Brescia: un segno distintivo a favore di quelle realt imprenditoriali che desiderano evidenziare la brescianit delle proprie produzioni e dei propri servizi. La finalit delliniziativa quella di promuovere e recuperare la tradizione della cultura economica bresciana, valorizzandola nelle produzioni locali facenti parte dei settori agricolo, industriale, commerciale, dei servizi e del turismo. Una grande idea che, finalmente, oggi diventa realt ha commentato lon. Daniele Molgora proprio nel momento in cui necessario spingere la crescita economica, la quale non fatta di sole opere pubbliche, ma anche di interventi alternativi, come questo. Un marchio, quello di Made in Provincia di Brescia, registrato nel 2010, e nato con la necessit didentificare lattivit delle piccole medie imprese, dando riconoscibilit al territorio, mirando alla crescita del mercato interno grazie ad una solida rete dimpresa. Tramite la presentazione di una domanda e una piccola quota di adesione, si potr ottenere la licenza triennale per luso del logo, le cui istruzioni sono contenute in un kit preposto. 500mila euro sono gi stati messi a disposizione dalla Provincia per operazioni di marketing e pubblicit.
MESI 12giugno 2012

Moda: un comparto in forte crisi


Lasciano a bocca aperta i risultati presentati lo scorso 22 maggio 22/05 dalla Confesercenti di Brescia di uno studio effettuato a livello nazionale sulle imprese del comparto moda, che hanno fatto registrare un calo del 32% di reddito dimpresa (settore abbigliamento e calzature), montato nellarco di 5 anni e a rischio di sprofondare sempre pi. Negli ultimi tre anni ben 40mila imprese italiane del settore sono state costrette a cessare lattivit. Il settore moda ha detto Alessio Merigo, direttore di Confesercenti Brescia sempre stato per noi uno dei punti di forza, non solo dal punto di vista turistico, ma anche a livello produttivo, di know-how, della qualit made in Italy, ma il comparto dellabbigliamento al dettaglio sta vivendo, forse pi di altri, una fase di profondo arretramento. La preoccupazione dellAssociazione forte, considerato che a Brescia il settore conta 2.234 imprese di distribuzione al dettaglio (di cui 300 in franchising e 1 factory outlet), 6.500 occupati (di cui 3.500 dipendenti e 3.000 indipendenti) e consumi per 900 milioni di euro. Per il 75% degli intervistati (la ricerca ha coinvolto 200 attivit commerciali al dettaglio nazionali, pi di una trentina locali) il 2011 stato un anno orribile, e ci significa ha continuato Merigo che se si dovesse ripetere, e purtroppo ci sono tutte le probabilit, la stessa situazione nel corso del 2012,

MESI 12giugno 2012

CONOMIA Assemblea Aib

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Con oRGoGlio
Questo il messaggio del presidente dellAib, giancarlo dallera, in occasione dellassemblea annuale degli industriali bresciani.

RiPaRtiRe

di RoBERTo giuLiETTi

sa toni pacati ma parole chiare Giancarlo Dallera, presidente dellAssociazione industriale bresciana, davanti al neo presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e ai colleghi in occasione dellassemblea annuale degli industriali bresciani. Parole e idee che partono da una premessa: Per recuperare la crescita e avviare il cambiamento serve una sola condizione: ritrovare il lavoro e rivalutare limpresa con un nuovo umanesimo delleconomia e della finanza. E nella sua relazione, sono gli aggettivi ad essere taglienti come quel disinteressatamente rivolto alla classe politica che si deve porre al servizio di un Paese, dove il prodotto interno lordo cala e caler ancora di pi questanno, dove la produzione industriale cresce di mezzo punto (a Brescia solo dello 0.3%) e la disoccupazione in provincia oggi al 5,8%. Unici segnali positivi arrivano dalle esportazioni dove Brescia continua a fare bene. Ma lexport da solo ormai non basta pi. Ma allora da dove ripartire per tornare a crescere? Al primo posto, per il presidente Aib, c la politica fiscale. O meglio, la riduzione della pressione fiscale che si pu ottenere attraverso una minor spesa, meno costi della politica, frenando sprechi e inefficienze individuati nella spesa pubblica per circa 80 miliardi. Con un occhio anche alla fiscalit locale su cui ogni giorno c una sorpresa con

il rincaro delle tasse sui rifiuti, con la rideterminazione delle rendite catastali dei fabbricati industriali. Ricomprendendo anche il valore degli impianti che vengono cos assoggettati allImu. Non solo. Per far ripartire leconomia occorre che il carico fiscale sul lavoro dipendente si alleggerisca in modo importante. Solo cos i consumi potranno ripartire. Il cuneo fiscale, cio quella parte che separa il netto dal lordo di una busta paga, continua infatti a crescere e lo scorso anno era al 47% contro una medie europea del 41%. Ma, ancora una volta, non solo perch le imprese competono sui mercati gravate anche dalle inefficienze del sistema Paese, dal deficit infrastrutturale e soprattutto energetico. Dallera ha ricordato come le imprese paghino lenergia con un prezzo tra il 25 e il 40% in pi dei principali concorrenti esteri: il costo medio delleuro-kwh, da gennaio 2011 a maggio di questanno, cresciuto del 147%, che per unazienda media del settore metallurgico che consuma 25 milioni di kwh si traduce in un maggior costo di 740mila euro. E come non ricordare la burocrazia che da anni sta stremando le imprese con oneri per oltre 20 miliardi e 88 obblighi da rispettare e che si fa sentire sui costi delle imprese che corrispondono a 285 ore di lavoro allanno? A pesare, soprattutto in questa fase, la mancanza di credito da parte delle banche, nonostante la pubblica amministrazione debba oltre 70 miliardi alle imprese con tempi di pagamento che in media raggiungono i 250 giorni

e con crediti fiscali che hanno superato i due miliardi. Alle banche, il presidente dellAib propone un rapporto di trasparenza e chiede di tornare ad essere banche tradizionali, a svolgere cio un ruolo sociale nellaccompagnare con pazienza le imprese nel loro percorso di crescita. Non risparmia nessuno, Dallera: Confindustria non deve avere timore nel dire che la crescita passa anche attraverso un mercato del lavoro pi dinamico e flessibile di quello che va delineandosi per effetto del pressing del sindacato e di alcune forze politiche, aggiungendo che sta prendendo forma un disegno che non d risposta alle vere piaghe del nostro mercato del lavoro, come il sommerso, il cuneo fiscale e il dualismo tra chi ha troppe tutele e chi non ne ha. E si stupisce, il presidente Aib, del tanto attivismo sul tema del reintegro che, per ammissione dello stesso sindacato, interesserebbe un esiguo numero di lavoratori e che al contrario presta poca attenzione alleconomia sommersa che non tutela la persona, non d gettito e diventa concorrenza sleale. E al sindacato chiede, ora e non sempre domani, di affrontare non solo i problemi della produttivit del lavoro, dellutilizzo degli impianti, della flessibilit degli orari, del rendimento individuale e del rapporto tra prestazione e retribuzione ma anche dellassenteismo e dellabuso delle assenze per malattia. Quindi quello con i sindacati deve essere un rapporto basato sulla lealt e

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CONOMIA Assemblea Aib

ElettroLeader
Progettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici
Nella pagina precedente, gli industriali premiati. Qui sopra, Giorgio Squinzi e Giancarlo Dallera.

trasparenza, con il rispetto assoluto e reciproco di diritti e doveri ma con primaria attenzione ai doveri di tutti come base fondamentale per beneficiare dei diritti, riportando luomo al centro del valore dellimpresa. Non si tira indietro Dallera nel ricordare ai colleghi che i cambiamenti devono coinvolgere tutti, imprenditori compresi: insomma non semplice responsabilit dimpresa secondo schemi inflazionati, ma concreta formula imprenditoriale che richiede coerenza, coraggio, terziet, moralit e obiettivit. Facendo in fretta perch di tempo ne rimane poco. Anche per alcune criticit del sistema Brescia come laeroporto di Montichiari costato alla comunit 40 milioni di euro che deve tornare ad essere produttivo superando logiche ormai logore di difesa di questo o quel campanile con progetti di sviluppo condivisi e sostenibili. Stesso percorso si dovrebbe compiere per la piccola velocit, lo storico scalo ferroviario che servirebbe ad abbattere i costi della logistica. Nel Piano di Governo del territorio, Dallera vede soprattutto il futuro del Musil dove potrebbe trovare la propria sede anche il Liceo Internazionale Guido Carli (ne stiamo parlando con lAmministrazione comunale). La relazione si avvia verso la fine ed ecco che arriva la stoccata con un commento su presente e sul futuro di A2A: i risultati della fusione tra Asm e Aem non sono stati quelli attesi, ci auguriamo che possa tornare rapidamente a essere quelleccellenza di processi tecnologici di avanguardia, anche se con preoccupazione e attenzione guardiamo alle nomine dei futuri consiglieri che vorremmo asseverate da curricola fatti di comprovate competenze tecniche e gestionali e non soli di meriti politici. Anche perch A2A continua ad essere una societ la cui maggioranza dei cittadini e i cittadini rivogliono dalla loro societ efficienza e redditivit. Insomma: ora di voltare pagina. Quello che, al contrario, deve rimanere immutata la voglia di continuare ad essere imprenditori, senza rimpianti ma con orgoglio per continuare ad essere bresciani e cio consapevoli di saper fare le cose bene e farle belle. E naturalmente venderle.
MESI 12giugno 2012

IL NEO PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, GIORGIO SQUINzI

Dal 1987, la nostra societ opera nel campo della fornitura e messa in opera di impianti elettrici civili ed industriali ed automazione aperture civili ed industriali. In continuo aggiornamento, oggi siamo pronti ad offrire alla nostra clientela anche il ramo Fotovoltaico, con la seriet tecnica e commerciale che ci viene riconosciuta da sempre. Se volete realizzare un impianto fotovoltaico contattateci liberamente, saremo lieti di consigliarVi al meglio e di chiarire i Vostri dubbi.

toRnaRe aD esseRe Un Paese noRmale


La prima uscita ufficiale come neo presidente di Confindustria di Giorgio Squinzi allassemblea annuale degli industriali bresciani stata loccasione per ribadire le priorit del suo mandato indicando il suo sogno: quello di tornare a lavorare in un Paese normale, dove lo Stato, che giustamente pretende il pagamento delle tasse, onori i suoi debiti, dove si fa fatica a credere che si voglia andare verso delle vere privatizzazioni quando lo Stato vende il 25 per cento di Snam alla Cassa depositi e prestiti. E poi c la pressione fiscale con tasse troppo alte e una cura da cavallo, scelta dal Governo, che mette a rischio la sopravvivenza stessa delle aziende, e ancora una burocrazia che si dimenticata cosa vuol dire semplificazione. Squinzi ricorda poi la carenza di infrastrutture cronica, quanto poco si fatto per la banda larga o i ritardi per rendere davvero Expo 2015 una occasione da non perdere, anche perch ci sono gi pi di 100 paesi aderenti e che saranno presenti con le loro rappresentanze, unopportunit unica per far vedere in tutto il mondo limmagine del nostro Paese. Il presidente di Confindustria ha quindi parlato di un Paese che ha ancora voglia di fare, incoraggiandolo a non cedere al pessimismo e a recuperare quellorgoglio necessario a restituire fiducia alla popolazione, ribadendo che le imprese sono lunica speranza per un futuro migliore. Altrettanto certo che le difficolt sono sempre tante come la riforma del mercato del lavoro dove, di soppiatto stato introdotto un elemento di cogestione che non piace. I nostri collaboratori sono una parte fondamentale delle imprese ma non a tal punto da farli diventare imprenditori. E al sindacato Squinzi ricorda che buone relazioni industriali sono il miglior presupposto per buone politiche industriali. Non poteva mancare un saluto particolare al vice presidente bresciano, Aldo Bonomi, che nei quattro anni della presidenza Marcegaglia stato straordinario nel sottoscrivere oltre 300 contratti di rete dimprese e si posto lobiettivo di arrivare a 2.000. Sono certo che questa quota sar raggiunta perch la sua determinazione per me una garanzia.

In GIunta aIb ventI nuovI componentI


Nellassise Aib sono stati eletti 20 degli ottanta componenti la Giunta. I nuovi rappresentanti degli imprenditori nellorgano collegiale sono (in ordine alfabetico): tiberio Assisi, Andrea Berna, Franco Bonometti, Vittorio Cinquini, Armando Donati, Ennio Franceschetti, Elio Ghidoni, Gabriele Gnutti, Renato Gnutti, Marco Lonati, Giuseppe Lucchini, Andrea Mam, Alberta Marniga, Armando Montini, Luigi Moretti, Vittorio Moretti, Franco Polotti, Paolo Streparava, Renato Zanca e Arturo Ziliani.

ELETTROLEADER S.R.L. Progettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici

Sede legale Via Belvedere n.20 - 25124 Brescia Sede operativa ed amministrativa Via DellArtigianato n.72 25039 Travagliato (Bs) Tel. e fax: 030.6863754 030.6624155 E-mail elettroleader@elettroleader.it; amministrazione@elettroleader.it http://www.elettroleader.it

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CONOMIA Assemblea Aib

TAVOLA ROTONDA

lo stato non faCCia Di Pi, lo faCCia meGlio


di intervenire sul primo non pu non avere ripercussioni sul secondo. Sono ancora i numeri a rendere esplicito quello che gli imprenditori vivono quotidianamente: le tasse sono le pi alte dEuropa e questo pesa sulla competitivit, rallenta la ripresa del mercato interno e dei consumi, favorisce la delocalizzaione in Paesi dove la fiscalit pi leggera. Allo Stato per non si deve chiedere di fare di pi ma di farlo meglio, restituendo risorse a chi produce ricchezza e che oggi invece rapina, questo il consiglio arrivato, senza tanti giri di parole, da Alberto Mingardi, direttore generale dellIstituto Bruno Leoni. Per far ripartire la locomotiva Italia, un aiuto potrebbe arrivare anche dalla Cassa Depositi e Prestiti, il cui amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini ha precisato come la Cassa in questi ultimi due anni sia diventata socio e non solo finanziatore delle imprese: Alla fine dello scorso anno, oltre 52mila imprese hanno beneficiato della liquidit messa a disposizione della Cdp quando nel 2009 erano pari a zero. Fino al 2008, la Cassa a sostegno di infrastrutture e delle realt produttive aveva messo a disposizione circa 5 miliardi di euro. Alla fine del 2012 saranno quaranta. Certo che le aziende dovranno metterci del loro continuando a migliorare i processi di produzione e ad investire in innovazione guardando con particolare attenzione ai mercati esteri. Per Gorno Tempini, infatti, chi ha gi avviato linternazionalizzazione, uscir prima dalla crisi, anche se la crisi registrata nel secondo semestre dello scorso anno peggiore e pi diffusa di quella precedente aggiunge il professor Daveri e a soffrire di pi sono proprio i settori tipici della realt bresciana come i beni durevoli e strumentali. E per il futuro? Se ripresa sar, i suoi effetti si vedranno a partire dal prossimo anno chiosa Daveri, mentre per Mingardi lottimismo non giustificato e chiude con una battuta: Brescia una citt cattolica e quindi non resta che pregare.

Un momento della tavola rotonda: da sinistra Mingardi, Tempini, Daveri e Giannino.

Dati alla mano, il rilancio delleconomia nazionale passa dalla capacit di reagire delle imprese ma lo Stato sembra non accorgersene se fa mancare liquidit alle aziende non pagando i propri conti. Cos il giornalista Oscar Giannino ha introdotto la tavola rotonda che ha fatto da stimolante intermezzo tra gli interventi del presidente di Aib, Giancarlo

Dallera, e del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, allassemblea degli industriali bresciani. Un confronto che partito dai numeri presentati da Francesco Daveri, docente di economia politica allUniversit di Parma, da cui emerso con chiarezza come le sorti del pil italiano e della produzione industriale sono strettamente correlati e quin-

premIatI GlI assocIatI ultrasettantennI


Lassemblea annuale degli imprenditori bresciani stata anche loccasione per premiare gli imprenditori nati negli anni 1941-42 e associati allAib. Dalle mani del presidente Giancarlo Dallera e del presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi, hanno ricevuto il riconoscimento: Federico Bonadei della Filartex di Palazzolo; Luigi Boscaglia della Cap Ideal di Montichiari; Giambattista Chiodi, della Faeco (gruppo Feralpi) di Lonato; Pietro Faini della Imm.re di Nave; Ennio Franceschetti della Gefran di Provaglio dIseo; Armando Furloni della Sias di Esine; Federico Dalla Vecchia della Fert di Brescia; Gianfranco Garusi della Sanimet di Flero; Elia Gnutti della Pintossi di Gussago; Luciano Iametti della Roccafranca spa di Roccafranca; Bruno Manenti della Vitasol di Castenedolo; Vittorio Moretti della Moretti spa di Erbusco; Eros Orsatti della Ome di Gussago; Carlo Pastorelli della Eurosiderscalo di Cividate Camuno; Carla Pedrini della Pedrini PPL di Concesio e tullio Perini della Marmellate Quarenghi di Pozzolengo.
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CONOMIA

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Un 2011 Da ReCoRD
Tutti gli indici di bilancio registrano dati pi che positivi, con il fatturato che arriva a 220 milioni, lutile lordo a 55 dopo investimenti per 46 milioni e un patrimonio netto che supera quota 300 milioni. La soddisfazione del presidente, Ettore Lonati, che per il 2012 prevede un anno di transizione.

lonati sPa aRChiVia

di RoBERTo giuLiETTi

econdo anno consecutivo di record per la Lonati Spa che ha portato allapprovazione del Consiglio di amministrazione e allassemblea dei soci numeri che raccontano di un fatturato che passa dai 144 milioni del 2010 ai 220 dello scorso anno; di un utile lordo che da 17 arriva a 55 milioni anche se, si precisa, prima delle valutazioni sulle partecipate e un flusso di cassa, con imposte stimate, che da 16 milioni raggiunge i 45. Tutto questo dopo aver destinato 39 milioni a investimenti in partecipazioni (acquisizione del restante 50 per cento della Morgante, societ immobiliare proprietaria, tra laltro, delle Tre Torri, e ricapitalizzazione della controllata Santoni che produce macchine per maglieria e intimo) e 7 milioni in investimenti tecnologici. Con questi numeri, a beneficiarne stato anche il Gruppo Lonati che dai 281 milioni di fatturato consolidato del 2010 arriva a quota 330 milioni, con un patrimonio che supera i 400 milioni (366 quelli del 2010). La soddisfazione del presidente Ettore Lonati per un anno particolarmente positivo evidente. E se si archivia un biennio doro, le prime nuvole cominciano a intravedersi: Il 2012 sar un anno di transizione commenta Ettore Lonati ; le previsioni ci indicano un calo che

sfiorer il 50 per cento nella produzione di macchine per calze (13.321 quelle prodotte lo scorso anno; 11.423 quelle del 2010) che ci porter a chiudere con un fatturato attorno ai 110-120 milioni, un ritorno alla media pre record. La crisi si sente, anche in giro per il mondo, e con un 85 per cento del fatturato che viene realizzato oltre confine il rischio che pesi. Un esempio il mercato cinese che da solo rappresenta oltre il 40 per cento del nostro export precisa il presidente della Lonati Spa . La Cina non corre pi come prima perch si sono fermate le esportazioni ma nonostante la flessione continuer ad essere il nostro mercato principale. Strano ma vero, piccoli segnali incoraggianti si registrano dal mercato interno, 15 per cento della produzione, con importanti marchi di calze che stanno rinnovando il parco macchine. Crisi pesante per il mercato europeo (se fosse stato per questo mercato avremmo lavorato una settimana al mese), sostanzialmente fermo quello degli Stati Uniti, mentre stanno crescendo paesi come la Turchia, il Pakistan e lIndia. Di certo ordini di una certa importanza non ne abbiamo pi precisa Lonati ricordando quello di 2.500 macchine per calze da donna per un valore di oltre 35 milioni arrivato proprio dalla Cina . Oggi le commesse sono di 200-300

macchine per aziende di medie dimensioni e siamo tornati nelle medie produttive. Stando cos la situazione, il portafoglio ordini coperto fino allestate, mentre per il secondo semestre del 2012 difficile fare previsioni ma di certo non ci saranno ripercussioni sul versante occupazionale. Altrettanto certo che la Spa non distribuir dividendi: lultimo del luglio del 98 ricorda Ettore Lonati da allora viene lasciato tutto in azienda. E i risultati si vedono.
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ettore Lonati

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in evidenza

CREdERE nEL FuTuRo


dALLA ToRChiAni SRL, PRinCiPALE REALT di diSTRiBuZionE di PRodoTTi ChiMiCi, un SEgnALE di FiduCiA nEL FuTuRo dELLEConoMiA dEL noSTRo TERRiToRio, Con PRogETTi PRoPoSiTiVi AL SERViZio dELLE iMPRESE BRESCiAnE.
orchiani srl si pone nel panorama aziendale bresciano come un vero e proprio termometro dei trend di produzione industriale ed economica. infatti la principale realt nel campo della distribuzione di prodotti chimici, indispensabili in molteplici processi industriali. E non solo. Pensiamo ad esempio alleco-ambiente e allesigenza di depurazione delle acque, oppure allagricoltura e alle necessit che coinvolgono tantissime fasi del lavoro agricolo. Torchiani unimpresa al servizio delle imprese, ruolo non facile soprattutto in tempi come questi. Eppure, senza dubbio, una testimonianza tangibile di forza e fiducia nel futuro, con gli investimenti e le scelte che in questi ultimi anni ha compiuto per essere ancora pi vicina e partner dei suoi oltre 2.500
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inVESTiRE nEL PRESEnTE PER

Sandro Torchiani, presidente.

elisa Torchiani, amministratore delegato.

clienti in Lombardia e in altre regioni limitrofe. Torchiani il riferimento per prodotti chimici che servono per vari scopi, dal trattamento dei metalli a quello delle acque, dai detergenti ai lubrificanti per usi speciali, oltre che per centinaia di altri prodotti per settori specifici. Le origini della formazione di questa azienda sono lontane, ma perseveranza e professionalit hanno progredito negli anni sino a diventare la realt che lazienda oggi rappresenta. Nata nel 1928, a conduzione familiare, si poi evoluta negli anni sino a diventare una significativa realt di settore a carattere interregionale, sempre per guidata dalla famiglia Torchiani. I risultati positivi dellazienda sono frutto di unevoluzione che si mossa su vari piani fra loro sinergici: mirate acquisizioni societarie, razionalizzazione dellattivit con concentrazione dellimpegno nel settore principale, riorganizzazione e ampliamento delle strutture logistiche e tecnico-direttive. Negli ultimi anni la decisione di concentrarsi sul core business storico, quello della commercializzazione di prodotti chimici, da cui scaturito il programma di riorganizzazione dellazienda che ha dato ottimi risultati. Dapprima lacquisizione della Baslini Trade, azienda nata in Valle Camonica nel 1922 e con stabilimento produttivo a Treviglio (BG). Seconda importante acquisizione quella della Ghianda Prodotti Chimici Srl di Peschiera Borromeo (MI), specializzata nella commercializzazione di prodotti chimici di base e realt di riferimento per lindustria in unarea della Lombardia molto dinamica e

ricca di imprese. Ulteriore azione di strategia aziendale stata laccorpamento di un ramo dellazienda specializzato nella commercializzazione di prodotti chimici particolarmente richiesti dal settore farmaceutico. Parallelamente a tutte queste operazioni lazienda ha rinnovato e ampliato anche la sua sede operativa generale di Brescia. Il nostro sviluppo afferma Elisa Torchiani, amministratore delegato dellazienda ha coinvolto sia gli uffici, sia le aree tecnicologistiche e il parco veicoli. Il tutto avvenuto nel massimo rispetto del territorio e dellambiente nel quale lazienda si colloca. La volont di continuo sviluppo dellazienda testimoniata dai progetti gi avviati che prevedono un ulteriore ampliamento della nostra sede. Tutto questo nellottica di un continuo miglioramento del servizio ai clienti, puntando su quelli che sono da sempre i punti di forza dellazienda, vale a dire flessibilit di gamma, versatilit di risposta, personalizzazione del dialogo commerciale. Tutte scelte scaturite dal desiderio di aumentare la qualit del lavoro e il benessere del territorio su cui opera lazienda, nonch tappe obbligate per ottimizzarne lo sviluppo e attuare nuove strategie per mantenersi ben saldi sul mercato. Lo sviluppo della gamma di

offerta sottolinea il presidente Sandro Torchiani stato ottenuto grazie alle acquisizioni societarie ed un elemento che va ad aggiungersi a questa identit sulla quale la nostra azienda ha costruito il suo posizionamento. Per le imprese che operano nel settore della gomma e della plastica, ad esempio, possiamo oggi proporci con un vero e proprio servizio tecnologico, che comprende un auditing delle necessit concrete del cliente, lindividuazione delle soluzioni pi efficaci sul mercato e la garanzia di una fornitura continuativa e controllata di prodotto. Per, parlare di chimica e ambiente si sa non cosa semplice, soprattutto oggi dove a tal proposito la sensibilizzazione importante, ma spesso ancora troppo superficiale. I Vertici della Torchiani sono chiari su questo punto: Lintera struttura aziendale orientata alla qualit e alla sicurezza. Pur non producendo prodotti chimici, ma occupandosi di distribuzione e commercializzazione, tutto in azienda sapientemente organizzato per lavorare bene e senza rischi. vero che si tengono in magazzino anche sostanze potenzialmente pericolose, ma proprio per questo vengono applicati regimi di sicurezza preventiva estremamente severi come richiesti dalle normative vigenti. Tutta la struttura dellazienda finalizzata alla sicurezza, con locali specifici per le sostanze pi rischiose e moltissima attenzione al collocamento dei silos per i prodotti sfusi. Lintero layout dellazienda, con i suoi flussi di movimentazione e di trasporto, segue schemi precisamente definiti, finalizzati alla salvaguardia di chi lavora e dellambiente circostante. su questi principi che lazienda intende sviluppare la propria logistica con nuovi magazzini progettati architettonicamente e tecnicamente per essere allavanguardia sia nelle dinamiche interne sia per il rispetto verso il territorio.

torcHIanI srl

Via Cacciamali, 45 - 25125 Brescia (BS) tel. 030.3511411 - Fax 030.3511444 www.torchiani.com

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lomBaRDia Da ReCoRD
La Regione, con i suoi nove siti, la pi premiata ditalia. Ma non tutti i suoi abitanti lo sanno. necessario valorizzare il territorio attraverso una filiera che riesca a unire turismo, cultura e siti unesco.
di ALESSiA MARSigALiA

UnesCo
pi giovani, di acquisire la consapevolezza dellalto valore culturale di questi beni. Tutto nelle mani dei Comuni perch il compito dellente internazionale solo quello di conservare e valorizzare luoghi dallintrinseca fragilit. LUnesco riconosce il valore del sito, ma non d soldi per mantenerlo o promuoverlo spiega Abbiati . In base alla legge 77/2006 i vari comuni possono partecipare ai 3 milioni di euro che lente stanzia annualmente, ma vi concorrono tutti i 47 siti italiani. Quindi la certezza di vincere fondi non c. Il marchio Unesco pu fare da traino o costituire una zavorra, dipende dal comportamento del Comune. Gratificazione morale a parte, ci si domanda se ad essa ne corrisponda una economica: quan-

al punto di vista storico, artistico e archeologico la Lombardia ha tre primati. la Regione italiana con pi siti Unesco (oggi sono 9, ma entro la fine dellanno saranno 10, con larte liutaia di Cremona); abbraccia con le sue bellezze tutta la storia dItalia; le incisioni rupestri della Valle Camonica sono il primo sito italiano inserito nelle liste Unesco, nel 1979. La maggior parte dei lombardi per, quando va bene, conosce solo i siti che si trovano in prossimit del luogo in cui vive. Non c conoscenza del patrimonio Unesco italiano, perch manca una cultura dedicata al proprio Paese che

dovrebbe iniziare sin dalle scuole afferma Monica Abbiati, responsabile Unit operativa valorizzazione aree e parchi archeologici e complessi monumentali della Regione Lombardia . C la necessit di valorizzare il territorio attraverso una filiera che riesca a unire turismo, cultura e siti Unesco. Del tema si discusso anche nel convegno Siti Unesco: unopportunit per il turismo in Lombardia, tenutosi nellambito della Borsa internazionale del turismo, da cui emerso che lazione di valorizzazione deve essere accompagnata non solo da unefficace promozione turistica di questi beni e dei territori che li ospitano, ma anche da unimprescindibile azione di educazione al patrimonio, che permetta ai cittadini, a cominciare dai

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lombardIa: I 9 sItI unesco


to vale un sito se indossa la maglia Unesco? Secondo i dati dellOsservatorio centrale del turismo il riconoscimento Unesco fa aumentare i turisti del 20 per cento. Si tratta per di una stima media, bisogna valutare caso per caso. Per i siti palafitticoli, Marco Baioni, direttore dello scavo della palafitta del Lucone di Polpenazze, ci ha detto di aver riscontrato, limitatamente ai mesi in cui lo scavo attivo e in riferimento allanno
1979: Arte Rupestre della Valle Camonica (Brescia) I graffiti di arte rupestre presenti in tutto il territorio della Valle Camonica documentano un arco di tempo di 12.000 anni, scritto su oltre 2.000 rocce. I soggetti rappresentati spaziano dalle scene quotidiane a quelle di valore culturale. Il simbolo della regione Lombardia, la Rosa Camuna, una rielaborazione grafica di unantica incisione presente nel sito. il primo sito italiano iscritto nella Lista Unesco. 1980: Santa Maria delle grazie e Cenacolo di Leonardo da Vinci (Milano) Nel refettorio del Convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, accanto allomonima chiesa si trova uno dei dipinti pi celebri al mondo: LUltima Cena di Leonardo Da Vinci. Linvenzione sublime di Leonardo nasce dallutilizzo della luce e dalla nuova prospettiva alle spalle dei commensali, frutto di una rivoluzionaria commistione tra la prospettiva spaziale fiorentina e quella ottenuta mediante il chiaroscuro. Lopera, datata alla fine del 1400, fu realizzata dallartista a secco, anzich ad affresco. Questo rende fragile la sua conservazione. davanguardia, come lospedale, il centro sportivo e il teatro, meritando espressioni di compiacimento per il coerente programma di conservazione delle caratteristiche architettoniche e sociali del sito. 2003: Sacri Monti (Varese e Como) Si tratta di un gruppo di Cappelle e altri manufatti architettonici eretti tra il XVI e il XVII secolo, dedicati a differenti aspetti della fede cristiana. Oltre al loro significato simbolico, sono luoghi dotati di bellezza suggestiva perfettamente integrata con il paesaggio naturalistico circostante. Due dei nove sacri monti (sette sono in Piemonte) sono in Lombardia e precisamente a Ossuccio (sponda Occidentale del Lago di Como) e a Varese. pianta irregolare con edifici di epoche diverse) e quella fondativa (Sabbioneta progettata unitariamente come declinazione di una citt ideale). 2010 Monte San giorgio (Varese) I siti del triassico lombardo (230-245 milioni di anni fa), scoperti nella prima met del secolo XIX, sono noti a livello mondiale. Essi costituiscono il pi spettacolare complesso di vertebrati marini, fornendo una successione di famiglie faunistiche che copre circa 12 milioni di anni. Pesci e rettili del Monte San Giorgio sono esempi perfetti di testimonianza.

Il marcHIo unesco
LUnesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization), fondato nel 1946 dalle Nazioni Unite, si occupa della cooperazione intellettuale tra Stati con lo scopo di incoraggiare la collaborazione nei campi delleducazione, della scienza, della cultura e della comunicazione. Nel 1972 lUnesco ha approvato la Convenzione sul patrimonio dellumanit, che rappresenta il pi importante strumento internazionale voluto dai popoli per proteggere il loro patrimonio culturale e naturale. LUnesco valuta una volta lanno i siti che aspirano a essere ammessi nella Lista dei patrimoni dellumanit. Se un sito ottiene il marchio Unesco, lo Stato coinvolto si obbliga ad assumere la responsabilit di salvaguardare il bene naturale o culturale di eccezionale valore universale. Una ricerca recente commissionata alla Iulm (Libera Universit di Lingue e comunicazione) su che cos lUnesco, su un campione di 500 persone italiane tra i 18 e i 54 anni, ha messo in evidenza che lorganizzazione conosciuta dal 98 per cento degli intervistati. tra questi il 77 per cento sa indicare lattivit ed ha una reputazione altissima, il 69 per cento dichiara un alto livello di fiducia, il 75 per cento ha una percezione di efficienza dellUnesco e il 70 per cento lo considera un centro di eccellenza. La stessa percentuale di intervistati riconosce al marchio Unesco unalta rilevanza e importanza nella promozione di iniziative e attivit mentre il 60 per cento ritiene il marchio Unesco un valore aggiunto in termini di prestigio e reputazione.
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Nella pagina precedente, la Croce del re longobardo Desiderio, nel complesso San Salvatore - Santa Giulia a Brescia. Qui sopra, il trenino del Bernina.

2011, un maggiore afflusso di visitatori, sia singoli sia in gruppi, a cui viene offerta una visita guidata un giorno alla settimana. Questo grazie anche al fatto che, dal 2008, la pubblicit sul territorio relativa agli scavi estivi aumentata attraverso numerosi canali. Riguardo al sito della Ferrovia Retica, Alessandro Fico, managing director del Club Magellano che promuove i viaggi sul Bernina Express, spiega che la ratifica a patrimonio mondiale Unesco ha sicuramente giovato, a livello di prestigio e di popolarit, e quindi di immagine e di introiti. Ha attratto pi i mercati lontani, addirittura di oltre oceano, per i quali un sito Unesco di maggiore interesse rispetto ad altri e pertanto degno di nota per una possibile visita. Anche in Italia ha creato maggiore interesse soprattutto nelle regioni del sud, dove il Trenino Rosso del Bernina non era molto conosciuto, o non conosciuto in assoluto. Al Nord, dove per contro il trenino era gi molto popolare, il fatto di essere stato inserito nella lista del patrimonio mondiale ha dato ulteriore prestigio (il che non guasta mai...), ma non ha influito in modo importante sulle vendite concrete. Buone notizie da Brescia che, con il suo complesso Santa Giulia e il Capitolium, nel 2011 ha registrato un aumento di visite soprattutto da parte di forestieri, nonostante il Comune, secondo lasses-

sore alla Cultura Andrea Arcai, abbia deciso di non spingere troppo sulla promozione, finch il sito non sar completamente messo a punto. I Sacri Monti, in provincia di Como e a Varese, confermano un aumento del flusso turistico, cos come i Comuni di Mantova e Sabbioneta che, grazie al marchio Unesco, sono riusciti a contrastare la crisi legata al turismo che, a livello provinciale, aveva ridotto i flussi del 2 per cento dal 2006. Allo scopo di accrescere le potenzialit turistiche del sito dice Mariangela Busi dello staff Unesco del Comune di Mantova i Comuni hanno attivato alcuni progetti tra i quali un servizio di trasporto fisso, festivo e prefestivo, vestito con una grafica Unesco e con la presenza di una hostess o uno steward che forniscono informazioni sul sito e sulle motivazioni che ne hanno consentito il riconoscimento. Dunque, in un modo o nellaltro, sul mercato culturale la medaglia Unesco premia. Essenziale che questa medaglia sia costantemente lucidata e mostrata in pubblico, affinch gli abitanti ne siano fieri e diventino consapevoli del fatto che la Lombardia una terra ricca di cultura, il cui patrimonio storico, artistico, architettonico e ambientale, se ben valorizzato, oltre ad arricchire le menti, pu contribuire in modo significativo anche alleconomia della regione.

1995: Villaggio operaio Crespi dAdda (Bergamo) Si tratta di unopera di architettura industriale. Fabbrica e villaggio in stile Liberty furono realizzati tra 800 e 900 dalla famiglia di cotonieri Crespi, quando in Italia nasceva lindustria moderna. Linsediamento industriale rimasto inalterato nel corso del tempo fu dotato di tutti i servizi

2008 Ferrovia Retica (Sondrio) La linea ferroviaria del Bernina (Saint Moritz - tirano) e quella svizzera dellAlbula costituiscono il cuore dellunico Sito Unesco transnazionale italiano. Entrambe le ferrovie collegano lEngadina al turismo internazionale e costituiscono esse stesse unattrazione turistica. La linea del Bernina la tratta della trasversale alpina pi alta di tutta Europa ed una delle ferrovie ad aderenza naturale pi ripide al mondo. 2008 Mantova e Sabbioneta La progettazione urbanistica e architettonica delle due citt rappresenta in modo esemplare le due tipologie di fondazione urbana rinascimentale: quella evolutiva (la citt gonzaghesca di Mantova si rinnova ed estende un abitato preesistente, mantenendo una

2011 Palafitte dellArco Alpino (Varese - Brescia - Mantova - Cremona) Sono coinvolte, oltre lItalia, la Francia, la Svizzera, lAustria, la Germania e la Slovenia. Le palafitte rappresentano una testimonianza delle abitudini di vita dei primi contadini del centro Europa dallEt del Rame alla prima met del Ferro (dal 5000 all800 a.C.) Il sito comprende 111 villaggi palafitticoli e la Lombardia vanta la pi antica palafitta sinora riconosciuta, sul lago di Varese. Quelle nella zona del Garda sono invece le pi numerose. 2011 Centri di potere e di culto nellEt Longobarda (Brescia - Varese) Il sito comprende le pi importanti testimonianze monumentali longobarde esistenti sul territorio italiano. In particolare, il complesso monastico di San Salvatore - Santa Giulia a Brescia e il Castrum di Castelsepriotorba a Varese testimoniano un bene ricchissimo la cui datazione spazia dal VI al VIII secolo.
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Classroom a Oxford? Nuova scuola a Brescia

LINTERVISTA

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la CUltURa DeVe esseRe ConsiDeRata Una PRioRit PeR il nostRo Paese


Il parere di Giovanni Puglisi, presidente Commissione Italiana Unesco ed Emerito Rettore dello Iulm, Libera Universit di Lingue e comunicazione
Qual il valore del brand Unesco? Il brand Unesco non si misura in termini economici, ma di accrescimento della coscienza civile del valore culturale del nostro patrimonio che sia artistico, paesaggistico o immateriale, come la dieta mediterranea o larte liutaia di Cremona, prossima a diventare il decimo sito della Lombardia. Quando lattivit delluomo sinergica e costruttiva produce effetti positivi. E questi valori diventano patrimoni dellintera umanit. Ma c un effetto sulleconomia nei luoghi interessati? Per avere un ritorno economico c la necessit che questi luoghi entrino nel dna delle popolazioni che li ospitano: sono le stesse comunit che, avendo orgoglio dei loro siti, devono operare per il loro sviluppo e la loro diffusione. La crescita del flusso turistico sar la prima conseguenza perch, come dimostra la ricerca sul valore del brand Unesco, realizzata in collaborazione con Iulm, lUnesco ha un indice di reputazione in particolare tra i giovani sotto i 35 anni vicino alleccellenza, tale da creare un vero e proprio bacino di fiducia intorno al marchio. La Lombardia una regione record E non solo per il numero. La sua peculiarit quella di avere un patrimonio misto, dalle arti rupestri della Valcamonica, allambito storico artistico di Mantova e Milano con Santa Maria delle Grazie, passando alla parte pi ambientale della valorizzazione paesaggistica dei Sacri Monti o dei siti palafitticoli e allarcheologia industriale di Crespi dAdda. E quelli nel resto dItalia? Iscritti ce ne sono 47, ma lItalia tutta un patrimonio: unica non solo per natura e capacit delluomo, ma anche per motivi storici. Nel contesto dei paesi della vecchia Europa lunit italiana arrivata tardi. Questo ha fatto s che, mentre la Francia arricchiva Parigi capitale, lItalia dei Comuni e del Rinascimento arricchiva ogni ducato. Firenze,

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Modena, Parma e Piacenza, per citarne alcune, erano tutte in gara tra loro e si combattevano a suon di bellezze. Qual lo stato di questo patrimonio? Non abbiamo nessun sito in pericolo e non abbiamo mai avuto nessun sito espulso dalle liste dellUnesco. Cosa successa ad esempio in Germania: Dresda e il delta dellElba sono stati cancellati, perch la citt necessitava di una super strada che era fondamentale per leconomia del Paese. Quindi vero che a volte il marchio Unesco pu diventare un peso? Assolutamente no. LUnesco protegge un sito, sta al singolo Paese valorizzarlo. LUnesco fotografa il sito e la buffer zone circostante: in quel momento si stila un trattato internazionale. Se viene violato questo trattato, andando a minare il territorio patrimonio, il trattato viene cancellato. La commissione controlla che i siti vengano salvaguardati? Non ha questo compito, ma nel momento in cui arrivano segnalazioni di usi impropri interviene, sollecitando le autorit competenti perch attivino quei processi di tutela e vigilanza. Dico sempre che lUnesco come il papa, non ha

eserciti. Le sue guardie sono le coscienze civili dei cittadini. Eppure non c cultura dei siti italiani e nemmeno di quelli lombardi Oltre allorgoglio indigeno che dovrebbero possedere tutte le comunit che ospitano siti Unesco, serve una comunicazione di massa che li renda conosciuti. Questa si sviluppa innanzitutto con unadeguata formazione scolastica. I governi nazionali, regionali, locali dovrebbero considerare la cultura come una priorit per questo paese. Contro le crisi determinate dalla finanza, indispensabile tornare ad investire in uneconomia reale, che poggi sulla conoscenza e sulla cultura. Basi solide, come solido il numero di visitatori che ogni anno si reca ai Musei civici di Venezia, agli Uffizi, al Colosseo: persone che viaggiano sui nostri treni e sui nostri aerei, che mangiano nei nostri ristoranti, che acquistano i prodotti del nostro artigianato e della nostra industria manifatturiera, sia qui che una volta tornati nei propri paesi. So che la fascia di povert si accresciuta nella nostra societ, ma se questo Paese sapesse investire nella cultura anche lagio economico della gente potrebbe crescere.

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Un PRimato ConosCiUto?
La vox populi sui siti di Bergamo, Brescia e provincia
di ALESSAndRA ToniZZo

Andrea, 30 anni, tabaccaio di Desenzano del Garda (Bs) Non so bene cosa sia un sito Unesco, e fino ad oggi non sapevo ce ne fosse uno nel mio Comune. Vero che qui di turisti ne passano, e nessuno mi ha mai chiesto niente: sicuramente non se ne parla ed poco segnalato. Ada, 36 anni, casalinga bresciana Siti Unesco bresciani? Ho letto recentemente che il monastero Santa Giulia lo diventato: lultima volta che lho visitato era da ragazza, al liceo. Credo che ci sia molta pubblicit, oggi, attorno a questo riconoscimento, ed un bene, non solo per il turismo, ma anche per la tutela del luogo. Simone, 26 anni, benzinaio bresciano Se mi chiede di sciogliere la sigla Une-

sco non saprei cosa dirle! Ma di luoghi storici, beni culturali, insomma, nel nostro territorio ce ne sono eccome. Brescia richiama turisti per le Mille Miglia, o con le grandi mostre: in quei momenti capita che mi chiedano indicazioni verso il centro. Laura, 30 anni, baby sitter di Crespi DAdda (Bg) Qui da noi c un sito Unesco, certo. Io ci sono stata, lo trovo affascinante. Per strada, capitato che mi chiedessero indicazioni per il Villaggio Operaio, quindi penso sia abbastanza conosciuto. Maria grazia, 42 anni, tabaccaia di Capo di Ponte (Bs) Chi non a conoscenza delle incisioni rupestri della Valle Camonica? Capo di Ponte noto proprio per questo, diverse persone ci raggiungono per vedere i siti archeologici. Peccato che, in paese, non ci siano segnalazioni adeguate. Ario, 60 anni, pensionato di Desenzano del Garda (Bs) Siti Unesco a Desenzano? So che ci sono le palafitte a Lonato, ma a riguardo, in paese, io sono stato solo al museo civico archeologico Rambotti. Attira molte persone, stranieri compresi. Carla, 56 anni, impiegata di Capo di Ponte (Bs) Capo di Ponte un posto unico al mondo per le incisioni rupestri: qui vengono interi pullman di giovani, dallItalia e dallestero. I siti sono ben segnalati e noi siamo fieri di questo primato. Paola, 35 anni, cameriera di Capriate San Gervasio (Bg) Il Villaggio Operaio di Crespi lo conosco, perch abito in zona e ci sono stata. Penso che il paese intero sia conosciuto per questo luogo, patrimonio dellUnesco, anche se non si vedono molti turisti in giro.

In queste pagine, da sinistra, Sabbioneta, le incisioni rupestri della Val Camonica, il villaggio operaio di Crespi dAdda e Torba Nuova.

le nostre domande a

ANGELINA BATTAGLIOLA, DIrIGENTE scOLAsTIcO

Istituto Comprensivo Centro 3 Brescia, via dei Mille, 4B (che comprende anche la Scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale Giacinto Mompiani in via Calatafimi n. 11 e la Scuola secondaria di primo grado Ospedale dei Bambini in P.le Spedali civili). organizzate uscite con gli studenti nei siti unesco di Brescia e Provincia? S, anche se, dallanno in corso, la questione economica sta pesando sempre di pi in quanto lIstituto non ricevendo pi fondi per il funzionamento dallo Stato n, per lanno prossimo, i fondi per il diritto allo studio che i Comuni sono tenuti ad erogare non pu venire incontro alle numerose famiglie che non possono permettersi di accollarsi le spese per il viaggio e la visita distruzione. Quali siti avete visitato, che interesse hanno suscitato nei ragazzi? Linteresse dei ragazzi alto se ci sono insegnanti preparati ed entusiasti che sanno accompagnare gli studenti nel loro percorso di crescita culturale e umana. I docenti dellIstituto sanno supportare al meglio la motivazione degli alunni ad apprendere, e quindi anche ad interessarsi del patrimonio di questa splendida Italia (lasciato, purtroppo, spesso marcire da adulti incompetenti o solo assetati di potere e di denaro). Lanno scorso, ad esempio, due classi terze della scuola primaria Muzio Calini hanno avuto lopportunit di effettuare per tutto lanno scolastico un percorso alla scoperta di siti archeologici, guidati da docenti universitari ed esperti, concludendo il lavoro sul posto al Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, ed esponendo i lavori nella mostra didattica I luoghi della conoscenza che si tenuta nei primi giorni di giugno presso la sala SS. Filippo e Giacomo di via delle Battaglie. Pensa che siano pubblicizzati, come beni culturali, questi luoghi storici? E a livello turistico? Mi sembra che la pubblicit non manchi, anche se non tutto, perch nelle scuole arrivano tantissime proposte, ed cura dei dirigenti e dei docenti saper fare delle scelte che abbiano veramente uno spessore culturale. Certamente, la politica non aiuta i territori a fare delle scelte che sappiano coniugare salvaguardia dei beni archeologici ed artistici con una promozione turistica di qualit. Ci sono eccezioni lodevoli in varie parti dItalia, dovute per lo pi non solo alla competenza, ma anche a una spiccata sensibilit di persone con ruoli amministrativi diversi che tappano delle falle del sistema paese adoperandosi, spesso motivati dalla sola passione, al di l del dovuto. questa lItalia migliore, che pare per soggetta a un costante declino. Allora, scommettere sui giovani urgente e importante, perch la memoria del passato torni a risplendere coniugandosi con un futuro pi creativo.
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Le foto di questo servizio sono di Carlo Meazza e sono contenute nel libro Lombardia. Patrimonio dellumanit. I luoghi dellUnesco.
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Il tuo stile? La tua scelta!

NCHIESTA

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Il tuo meccanico?

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di MASSiMo RoSSi

attenti allhaCKeR
Vandali della rete e pirati truffatori o vittime dello stereotipo? Leggende e verit sul popolo degli hackers. La nuova professione dellhomo informaticus e alcuni piccoli segreti per i non addetti ai lavori.
uando si parla di hacker non possiamo non tornare allo stereotipo del pirata informatico proposto nelle mille varianti della cinematografia, soprattutto statunitense: da War games del 1983 a I signori della truffa del 1992 o a Takedown (2000) fino al pi recente Firewall accesso negato del 2006. Non una classifica poich la lista potrebbe allungarsi moltissimo. In molti casi a incarnare la figura dellhacker il ragazzino imberbe, disordinato, inconsapevole e anche un po disadattato. Di solito un piccolo genio del computer a caccia di sfide o di sortite pi o meno innocenti nei pc della scuola piuttosto che in quelli governativi (difficile la via di mezzo). E se non un ragazzino quasi sempre un giovane uomo socialmente isolato, un borderline che vive in un appartamento-

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tugurio. Questi stereotipi sono entrati nellimmaginario collettivo con tanto di neologismi e stili consapevolmente ricercati. Nulla di pi provvisorio e inadeguato. hACKERS, CRACKERS E LAMER Ma partiamo dai presunti giovani guru dellinformatica. Gli hackers pi esperti, abili e consumati definiscono questi ragazzini allavventura come lamer, ossia sfigati. I lamer sono dei praticoni che utilizzano programmi, anche di una certa complessit, per fini ludici (scherzi, a volte anche gravi, a danno di amici), per dimostrare la propria bravura o, in alcuni casi, anche per fini di lucro fino a operazioni anche penalmente pi rilevanti. I lamer, tuttavia, si limitano a utilizzare la tecnologia esistente come fossero consumatori un po pi rapidi e pratici in relazione a quanto offerto alla massa comune. Ben diverso, quindi, il

discorso relativo agli hackers. Costoro, oltre a una conoscenza profonda del discorso software e hardware, sono in grado di manipolare la stessa tecnologia. Gli hackers inventano sistemi e metodi per piegare, smontare e rimontare in maniera pi efficiente un particolare prodotto. Insomma, se il lamer poco pi di un buon esecutore, lhacker un vero e proprio creativo, che inventa, modifica sostanzialmente, rinnova o perfeziona qualcosa. Ora, se le operazioni dellhacker sconfinano nellillegalit forse pi opportuno, a questo punto, parlare di cracker, ossia di colui che si ingegna nel rimuovere i blocchi imposti dai software per trarne guadagno (parliamo di spionaggio industriale, frodi di grande complessit, spionaggio politico, ecc.). Va sottolineato che non esiste et o condizione sociale affinch una persona possa essere etichettata in un modo piuttosto che in un altro: lamer pu essere anche il professionista

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NCHIESTA Hackers

Un altro buon motivo per scegliere un Mac.


Quanto alle tecniche di intrusione e di violazione dei computer: Iniziamo col dire che oggi i sistemi di sicurezza presentano molti meno problemi rispetto al passato. Le falle sono assai ridotte e anche per i cracker il discorso diventa pi difficile affermano Ghedi e Lorenzini . vero che si vocifera dellavvento di nuovi programmi in grado di abbattere firewall e password di accesso, ma vediamo di non vendere la pelle dellorso prima di averlo ucciso. Se un sistema di sicurezza efficiente e ben architettato, uno dei modi ancora pi semplici per penetrare allinterno dello stesso far leva sulla cosiddetta ingegneria sociale. Facciamo degli esempi: se una segretaria lascia un post-it con trascritti numeri a password in bella vista sulla cornice del suo terminale sar molto semplice per il malintenzionato fare dei dati di quellazienda una vendemmia dannata. Lo stesso dicasi per i documenti gettati (e non distrutti) nello sporco. Frugare nei sacchi dellimmondizia delle aziende pratica largamente utilizzata da chi ha progetti e intenzioni poco ortodosse. Semplice ingegneria sociale. Stabilire contatti amichevoli con la vittima per carpirne informazioni personali unaltra tecnica di avvicinamento al suo ambito professionale. Utilizzare la medesima password nei tanti siti in cui qualcuno iscritto pericolosissimo. Insomma, a volte prima del complicato lavoro tecnologico vi per il cracker una certosina indagine in bassa tecnologia. Forse, tuttavia, la pi produttiva.

quarantenne mentre hacker o cracker pu esserlo il sedicenne. hACKER di CASA noSTRA Per parlare di pirateria informatica e di sicurezza ci siamo rivolti a Enrico Ghedi e Fabio Lorenzini, due veri esperti del settore informatico, che hanno fatto di questambito la propria professione. dagli anni Ottanta che scorazzano nel mondo dellintelligenza artificiale. Dopo lapprendistato canonico della scuola e delle inevitabili bischerate, ecco il salto di qualit come consulenti in ambito di pubblica sicurezza fino allattuale attivit di progettazione e intervento per le aziende sul versante Ict (Information, communication tecnology). In altre parole proteggono le imprese sul versante della sicurezza informatica e offrono consulenza a 360 gradi. Lhacking non nasce con connotazioni negative riferiscono Enrico e Stefano poich allorigine vi sta unicamente lattivit di ricerca e di individuazione di falle nei sistemi al fine di ricostruire, ottimizzando, il sistema stesso. E per fare ci non basta la semplice conoscenza di windows 7 o di sistemi Mac. Fare hacking, insomma, prevede un bagaglio e unesperienza non propriamente comuni. La formazione scolastica (e anche universitaria se vogliamo) solo il primo passo verso una personale esplorazione pionieristica. Fare hacking in questo senso come fare arte: pura ricerca. Ma come si diventa hacker? Lhacker non sa di esserlo. Spiegano Ghedi e Lorenzini: Nella formazione di un hacker non prevista n una scuola n un mentore. Se volessimo citare una celebre frase di Steve Mitnick, forse il pi grande (o forse il pi celebre) hacker del mondo, per rendere lidea del dove e del come uno possa diventare un hacker, diremo questa: internet il mio hard disk. Per il resto diciamo che poter essere definito hacker ha i suoi vantaggi, anche in termini professionali: chi avesse unazienda da proteggere dal punto di vista della sicurezza informatica si affiderebbe a un buon ingegnere informatico o a un ingegnere informatico noto anche per le sue riconosciute abilit nellhacking? Questa la nostra scommessa.

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A nove anni (nasce nel 79) programma gi in codice binario. Durante le scuole medie legge pubblicazioni di carattere universitario imparando nuovi linguaggi macchina, nonch matematica avanzata. Ben presto alcuni dei suoi primi videogiochi trovano un editore americano. Dopo il suo approccio allintelligenza artificiale continua a collaborare con alcune delle pi importanti aziende mondiali di videogiochi. Scrive moltissimo: vanta qualcosa come 21 titoli (citeremo, come esempio, Telefonare con Internet, Skype che funziona, Navigatori satellitari, Linvestigatore informatico, Virus KO e Machinima, per non parlare dei celebri Grand Theft Auto San Andreas o FIFA 2006). consulente di sicurezza informatica per svariate aziende. Riccardo Meggiato. Un uomo un programma. Che, a dispetto della sua riconosciuta fama, una persona molto alla mano.
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NCHIESTA

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Hackers

Lo abbiamo incontrato per una breve intervista sul mondo dellinformatica, in particolare sul discorso relativo alla sicurezza e ai problemi legati a internet. vero che nel campo dellinformatica tutto possibile? Certo: dati e strumenti per gestire il discorso sono oramai talmente tanti che i software e gli hardware si possono rivoltare come calzini, a piacimento. E i margini di sviluppo sono ancora enormi. Come valuta il livello di sicurezza degli istituti bancari italiani? vero che utilizzano software piuttosto obsoleti? In realt la situazione molto migliorata. E poi tutti stanno sempre a guardare i siti bancari, tralasciando il fatto che i criminali, di solito, puntano nellaltra direzione: gli utenti. Difficilmente un cracker cercher di attaccare laccount di un utente nel sito di una banca. molto pi semplice accedere al computer della vittima e rubarle i dati di accesso, in modo da entrare nel conto bancario in modo legittimo. La sicurezza informatica non mai una strada a senso unico, bens una piazza: i pericoli arrivano da tutte le direzioni. Aggiungo che ormai tutti i siti bancari, e non solo, sfrut-

tano le note chiavette: grazie a essere la sicurezza aumentata moltissimo. Come si prende possesso di un terminale privato o pubblico? Quali sono le vie tendenzialmente utilizzate da un cracker? La pi diffusa il phishing, ossia il confezionamento di siti o email, in apparenza legittimi, che invogliano lutente a inserire i suoi dati personali. Una volta inseriti, accade che questi stessi dati fi-

niscano direttamente nel computer del cracker. Poi ci sono anche i trojan: piccoli programmi (non virus) che i cracker installano nel computer della vittima, a volte con scuse (social engineering), altre volte con tecniche informatiche molto avanzate. Effettuata linstallazione, il trojan passa i comandi del computer della vittima al cracker che pu, a questo punto, fare tutto quel che vuole: aggiungere ed eliminare file, attivare la webcam, controllare la posta elettronica, e molto altro ancora. Com che un cracker sceglie le proprie vittime? Sfatiamo il mito degli attacchi mirati. Senza dubbio si fanno e accadono, ma se non abbiamo un conto ad almeno 8 zeri difficilmente saremo vittime predestinate. I cracker puntano sulla massa, lanciano sonde verso migliaia di potenziali vittime e poi, in base allesito di questa prima ricognizione, le scelgono a secondo del livello di vulnerabilit del loro sistema. Esiste il colpo informatico perfetto, quello che non lascia tracce? Assolutamente no. Lanonimato in rete non esiste per nessuno, nemmeno per i criminali informatici. Ci sono, comunque, tecniche per confondere le tracce. Nellantichit ci che non era razionalmente spiegabile era giustificato con il mito. Anche oggi, tuttavia, a fronte di una situazione economica e sociale molto complessa e anche negativa, torna di moda la necessaria te-

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NCHIESTA

Hackers

oria del complotto di cui Anonymous si fa paladino. Lei che cosa ne pensa? Anonymous era partito con ottime intenzioni, ma adesso diventato un cartello dietro il quale, purtroppo, si celano anche attacchi da parte di cracker. Il fatto che si punti allanonimato, ora, d la possibilit a certi individui di dire di avere colpito un determinato obiettivo a nome di Anonymous. Non sto dicendo che siano tutti dei manigoldi, ma i coordinatori dovevano usare in modo pi opportuno il concetto di anonimato. La situazione, purtroppo, mi sembra irreversibile: finch ci sar anonimato, ci sar anche chi se ne approfitta. Alcuni brevi consigli ai non addetti ai lavori per preservarsi da sortite nei propri terminali (anche qualche consiglio sui famigerati programmi antivirus) Prima dellantivirus installate un firewall: non la stessa cosa. Un firewall controlla i dati in entrata e uscita dal vostro computer, verificando che non contengano minacce, mentre un antivirus controlla se tali minacce risiedono gi tra i dati del disco fisso. Insomma, ci vuole la cura, ma anche la prevenzione. Esistono programmi che uniscono firewall e antivirus e che funzionano molto bene. Se avete Windows il firewall interno discreto e come antivirus c Microsoft Security Essentials, una scelta comunque valida e gratuita (cercatelo su Google, si trova nel sito della Microsoft). Se avete Mac, invece, attenzione! Il sistema non sicuro come si credeva un tempo e negli ultimi mesi i computer di Apple hanno iniziato a essere bersagli golosi per i criminali informatici. Con laggravante che i Mac non vantano molti software di sicurezza efficaci. Anche in questo caso bene installare un antivirus. Quindi fate attenzione alle email che aprite, cercando, in particolare, di prestare un occhio di riguardo a quelle che provengono da mittenti sconosciuti. Infine un po di pubblicit a fin di bene. Nel mio libro Piccolo manuale della sicurezza informatica, disponibile anche in ebook, ho raccolto tutti i trucchi necessari per difendersi, sia con pc sia con mac. Attenti! scritto in tono divertente, crea assuefazione.
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partY lan e dIntornI


Lappuntamento per le 21 al parchetto. troppo difficile il tragitto che porta a casa sua. Sar, quindi lui, Nero (cos lo chiamano gli amici), a condurci direttamente al suo domicilio nella bassa bresciana. Insieme a lui altri tre amici. Nero un sedicenne patito dellinformatica. Con alcuni suoi amici trascorre molte nottate in una sorta di scantinato-taverna attrezzato ad hoc per quelle che in gergo tecnico si definiscono lan party, cio i lunghi tornei di videogiochi ormai tanto di moda tra i giovani e non solo. Nero e i suoi amici hanno allestito un vero e proprio laboratorio con 6 postazioni-terminali pi un computer centrale (server) che fa da segnale e controllo per gli altri pc. A volte le sfide prevedono unautotassazione per premiare la scommessa del vincitore (che pu essere la pizza o altre cose). Alcuni degli amici del Nero hanno i brufoli e portano magliette di Mario Bros e parlano da secchioni, cio da nerd come oggi dicono tra di loro. Ma non si considerano dei lameroni sfigati. Ammettono, tuttavia, di non potersi nemmeno considerare hackers. Nero, lui ce lha un amico pi grande che un vero hacker: Il mio amico di un altro pianeta. tuttavia che noi si sappia nel bresciano non ci sono degli hackers di un certo livello, dei fuoriclasse per intenderci. C gente molto brava e abile, ma non dei veri pezzi da novanta. Questa stanza, cos com ora, labbiamo creata con un annetto di lavoro, con sacrifici e soprattutto con vera passione. I pc li abbiamo montati noi, curando lassemblaggio in maniera maniacale. Il server una specie di super computer da tutti i punti di vista. A noi serve per giocare. Di ragazzi come noi con questa passione e con stanze simili qui nel bresciano ce ne sono tanti. Non siamo lamer. Forse meglio dire newbie che pur sempre il principiante, ma consapevole dei propri limiti e della sua voglia di migliorare e di evolvere. Al di sotto dei newbie ci sono i lamer e forse al di sotto dei lamer ci stanno i noob (nabbo) ai quali non frega nulla di migliorare. A loro, ai noob, interessa fare solo una certa cosa in un dato momento e basta. E allora questi te li trovi nelle chat a invocare info e a rompere i coglioni. I pi sgamati rispondono semplicemente con il classico Rtfm (Read the fucking manual, leggiti il fottuto manuale). Principalmente noi gareggiamo con giochi del tipo hack and slash nei quali lobiettivo expare mob killando con mani e spade. Cio guadagnare punti salendo di livello (expare), abbattendo mostri (mob) che si uccidono (killando) con spadoni, asce e anche con le mani. E i genitori? I genitori non ci dicono nulla. Anzi, il fatto di sapere esattamente dove trascorriamo le notti forse li rende pi tranquilli. E per la verit non facciamo proprio nulla di male. S, daccordo, qualche piccolo scherzo in facebook o nella mail di qualche amico e amica lo facciamo, ma nulla di pi. Noi non siamo lamer e sappiamo benissimo che se fai certe cazzate ti beccano in 5 secondi. Sogni nel cassetto? Che da questo scantinato un giorno esca qualcosa di nuovo e rivoluzionario, come stato per Steve Jobs.

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in evidenza

TRE ToRRi: APRE AnChE LA CEnTRo


Con iL nuoVo ASSETTo SoCiETARio dELLA MoRgAnTE iMMoBiLiARE, PRoPRiETARiA dEL CEnTRo diREZionALE di ViA FLERo, STATo dATo nuoVo iMPuLSo ALLE VEndiTE.
lla Morgante Immobiliare, proprietaria delle Tre Torri lo avevano annunciato che ci sarebbero state ulteriori novit per i tre giganti di acciaio di via Flero/via Labirinto. Infatti anche la Torre Centro, dopo la Sud, apre da settembre a nuovi proprietari e il centro direzionale si completa con un servizio di ristorazione. Con linizio del nuovo anno e il nuovo assetto societario della Morgante Immobiliare che vede i tre fratelli Lonati, Ettore, Fausto e Tiberio, come unici proprietari del patrimonio della societ, stato infatti dato nuovo impulso alle vendite dopo aver predisposto un listino promozionale che ha reso gli immobili estremamente interessanti soprattutto in una fase del mercato che i tecnici del settore continuano a definire di stallo.
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Allo stesso tempo, si rilevata una scelta vincente la possibilit di affittare gli uffici con una formula di riscatto che, in un periodo di difficolt economiche generalizzate, ha favorito lingresso di molti inquilini nellimmobile. In sostanza, dalla met dello scorso anno, stata data la possibilit di provare direttamente e in prima persona tutti i vantaggi delle Tre Torri: dalla posizione strategica che rende il centro direzionale e commerciale facilmente raggiungibile sia dallautostrada Serenissima sia dalle tangenziali come dal centro cittadino; al facile accesso con la disponibilit di oltre 1.200 posti auto; alla grande flessibilit e personalizzazione degli spazi interni degli uffici. I progettisti, Cantarelli Moro & Partners, hanno infatti previsto soluzioni come la doppia altezza degli uffici rendendoli in questo modo soppalcabili e inserendo, in alcuni piani, ampie terrazze. La disponibilit di metrature che vanno dai 130 ai 1.000 metri quadrati, completa la proposta commerciale estremamente variegata. Vanno inoltre ricordate le innovazioni tecnologiche disponibili che caratterizzano le Tre Torri, come il sistema di teleraffrescamento che, senza aver installato antiestetici inverter, in grado di offrire altissima efficienza con un consistente risparmio energetico e un conseguente calo dei costi (compresi quelli di manutenzione), a tutto vantaggio dellambiente. Un sistema realizzato in collaborazione con A2A, che dispone di una centrale di produzione propria e che non ha eguali se non allOspedale Civile di Brescia o allUniversit di Ingegneria. Tutta questa tecnologia diventa un valore aggiunto soprattutto se in un ufficio si riescono a sviluppare le proprie potenzialit, lavorando meglio. Ed ecco allora le grandi

vetrate rotte dallalluminio, che consentono una vista panoramica a 360 su tutta la citt, rendendo gli uffici pi luminosi e contribuendo a creare un ambiente piacevole e funzionale allattivit lavorativa. La piazza che ospita le Tre Torri, con i suoi percorsi ciclo-pedonali, circondata da 27mila metri quadri di verde attrezzati dal Comune di Brescia e con enormi vasche dacqua, sono unulteriore conferma delle scelte dello studio Cantarelli Moro & Partners che ha voluto mettere al centro del progetto lidea che anche un posto di lavoro pu essere bello da vivere. Le Tre Torri sono la realizzazione di un progetto che ha voluto associare funzionalit tecnologica ed estetica, praticit e comfort con lobiettivo di creare un moderno concetto di luogo di lavoro dove sviluppare al meglio il proprio business in un ambiente confortevole. Per questo motivo, lo scorso 29 marzo, Morgante immobiliare ha organizzato, in collaborazione con Promovo, un Happy Tower, un aperitivo panoramico con oltre cinquecento invitati che hanno avuto la possibilit, durante un brindisi sulla terrazza del 13 piano, di vivere gli spazi delle Tre Torri e di guardare la citt da una prospettiva diversa. Nessuna anticipazione sugli eventi che nel prossimo futuro vedranno nuovamente coinvolte le Tre Torri, ma dalla sede della Morgante Immobiliare assicurano che saranno coinvolti anche i nuovi abitanti della Torre Centro.

CARATTERiSTiChE TECniChE dEL CEnTRo diREZionALE Metri di altezza di ogni torre: 75 Piani fuori terra per ogni torre: 14 Vista panoramica a 360 Superficie destinata ad uso direzionale: mq 22.437,6 Superficie destinata ad attivit terziarie: mq 2.558 Superficie destinata a parcheggi e archivi: mq 36.000 Superficie di verde attrezzata dal Comune di Brescia: mq 27.000 Numero parcheggi privati interrati: 1.029 Numero parcheggi piano piazza asserviti ad uso pubblico: 152 Possibilit di frazionamento Certificazione energetica Classe C

morGante ImmobIlIare centro dIrezIonale tre torrI


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TRADE E QUARTIERI

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poco distante la qualit dellaria messa a dura prova. Cosa manca a Fornaci? Un po di aggregazione. Un tempo cera pi condivisione, pi vicinato. Poi servono negozi. Chi volesse uscire di casa a piedi per fare le compere come una volta non pu pi perch, ad esempio, non c il fruttivendolo. Italiani e immigrati. Vite separate o integrazione? Si procede a rilento. Si bada al quieto vivere e nulla pi. ELiSA MASSERdoTTi (EdiCoLA) via Fornaci

Fino alla cresima, poi c il tradizionale allontanamento. Diciamo che lo sport gioca un ruolo importante attirando parecchia gente. Ai giovani, comunque, Fornaci sta stretta, mentre per gli anziani un paradiso. Richieste per il Comune? Da qui vedo tante persone inciampare. I marciapiedi andrebbero sistemati, ma essendo sul confine il Comuni se ne lavano le mani scaricandosi lun laltro la patata bollente. Consiglierebbe a chi in cerca di casa di trasferirsi qui? S, perch una bella zona, servita e vicina al centro. FLAViAno BRESCiAni (BAR LA Xiii) Villaggio Sereno, traversa XIII

VillaGGio seReno e foRnaCi


la DiffiColt Di RestaRe se stessi
di BRuno FoRZA

Da qui vedo tante persone inciampare. I marciapiedi andrebbero sistemati.


Come descriverebbe Fornaci? Come una zona vivibile e ben servita, su misura per famiglie e anziani. Dallaltra parte della strada c loratorio. un luogo vissuto? CI RACCONTANO ViLLAggio SEREno E FoRnACi dAniELA BiAnChETTi (CARni BonoMETTi) via Fornaci

La sera non c vita, ma il quartiere ricco di servizi e di attivit.


Com il bilancio sulla vivibilit del Villaggio Sereno? Positivo, anche se la sera non c vita. Per il resto un quartiere ricco di servizi e di attivit. Il cruccio dei residenti sembra essere linquinamento. Diciamo che tangenziale, autostrada e inceneritore non aiutano. C parecchia polvere. Da quanto tempo avete lattivit qui? 20 anni, ma il bar esiste da 45. Possiamo dire che nato con il Villaggio.

l sud di Brescia un ibrido affascinante. Non paese e non citt, ma possiede profondi tratti distintivi. Villaggio Sereno e Fornaci ne sono i portabandiera. Ognuno con il proprio stile. Il territorio di origini marcoliniane resiste al richiamo della modernit, fedele al suo reticolato di vie e traverse, con qualche palazzo che svetta sulle casupole in vecchio stile, alcune rinfrescate da recenti ristrutturazioni, altre in attesa di nuovi acquirenti e muratori che non arrivano, complice un mercato immobiliare condizionato dalla differenza tra domanda e offerta. La situazione un po diversa nel borgo di Fornaci, fraMESI 12giugno 2012

zione di confine, terra di passaggio tra la citt e la Bassa, dove tutto ruota intorno alla via principale. Qui hanno messo su famiglia parecchi cittadini ed extracomunitari. Le attivit commerciali sono tutte in fila, ma negli ultimi tempi hanno chiuso i battenti in parecchi. Nel vicino Villaggio Sereno, invece, le attivit commerciali sono sparse qua e l e ad abbassare le serrande sono stati soprattutto i minimarket. Effetto crisi? Non solo. A Fornaci bisogna fare i conti con una viabilit che ha creato enormi grattacapi a commercianti e residenti, mentre al Villaggio Sereno non c ricambio generazionale. Chi va in pensione non riesce a vendere il suo esercizio, che spesso necessiterebbe di

una bella sistemata. I residenti, poi, per necessit o comodit puntano sui centri commerciali. Nella zona sud, intanto, il tempo scorre lento e gli anziani se lo gustano sulle panchine, accarezzati dal sole primaverile. La sensazione quella di una realt un po spenta, dove le case sembrano dormitori e la sera tutto si spegne, eccezion fatta per qualche bar. Allombra dei campanili, invece, si cerca di aggiungere quel qualcosa in pi alla solita routine quotidiana, costituita dal tragitto casa, lavoro e ritorno. A tal proposito nata lidea del palio delle contrade del Villaggio, che divider il territorio in quadre per riunire tutti in solo grande evento. C bisogno anche di questo.

Lavvento della tangenziale e il rifacimento della strada hanno ridotto il passaggio.


Che voto merita Fornaci in pagella? Direi un 7, anche se essendo nata qui non posso essere imparziale. Come si evoluta nel tempo la zona? Una volta cerano pi attivit. Oggi molti hanno chiuso, non solo a causa della crisi. Lavvento della tangenziale ha ridotto il passaggio, cos come il rifacimento della strada, che senza dubbio sar pi bella, ma percorrerla un calvario. Per c meno traffico S, lunico vantaggio. Quanto allinquinamento non possiamo dire che la situazione sia migliorata, perch con il depuratore a Verziano e linceneritore

elisa Masserdotti

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TRADE E QUARTIERI

Villaggio Sereno Fornaci

MADAGASCAR

PARCO NATURAAUSTRALIA VIVA

Flaviano Bresciani

La posizione buona e la clientela non manca. Vengono da noi soprattutto i giovani della zona, mentre il pomeriggio abbiamo qui i cartomanti (anziani che giocano a carte, ndr.). Siamo aperti dalle sette di mattina alluna di notte. C concorrenza perch in zona ci sono 12 bar. La crisi si sente? C. Qui al Villaggio parecchi giovani sono disoccupati. Escono ma non consumano, se non nel fine settimana quando arriva la paghetta dei genitori. PiERAngELo nodARi (ChARLiE FRuTTA) Villaggio Sereno - traversa XIII

La qualit dellaria pessima, inoltre manca una cultura ambientale nella popolazione.
Quando ha aperto il negozio? 16 anni fa. Ormai ho una clientela consolidata e rafforzata dal fatto che i piccoli supermercati della zona hanno chiuso. Una fotografia del Villaggio Sereno. un quartiere che sta invecchiando, con case carissime. Lera di padre Marcolini

finita da tempo, alcune case costruite ai tempi adesso costano 300-400mila euro e in pi sono da ristrutturare. Lacquisto di immobili qui sempre meno in voga, tuttavia negli ultimi tempi arrivata qualche famiglia giovane. Capitolo inquinamento. Cosa ci pu dire? La qualit dellaria pessima, poi manca una cultura ambientale nella popolazione. Non c rispetto. Cosa chiede agli istituzioni? Ho gi fatto la mia richiesta al Comune: pi parcheggi per agevolare le attivit commerciali. Mi hanno risposto che non hanno fondi e che dobbiamo provvedere a spese nostre. Punta sulla brescianit dei suoi prodotti?

Cerco di vendere frutta locale il pi possibile, ma solo se di qualit. Pesche e fragole arrivano da Poncarale; kiwi, cachi e insalata da Carpenedolo; ciliegie da Gussago. Purtroppo a Brescia e provincia non si pu fare di pi.

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Pierangelo Nodari

38 ettari di Collina Morenica 2000 animali 278 specie percorso Safari auto percorso Pedonale Centro Tutela Specie Minacciate

Extinction Park

C qualcosa che non va


Sulle opere pubbliche, Ezio ventottenne residente al Villaggio non fa sconti al Comune: La pista ciclabile che collega il Villaggio Sereno a Verziano in pessimo stato, letteralmente invasa da cespugli e rovi. Quella di via Labirinto, invece, la solita striscia rossa a contatto con i mezzi a motore. dai tempi di Corsini che si attende il suo completamento. Stesso discorso per la rotonda di via Verziano. tempi biblici.

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Come vivere in armonia con il Pianeta

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Costruiamo insieme i rifugi che ci ispira la fantasia

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INTERlAND

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Foto: Patrick Merighi

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


A Castenedolo, dove tutto si dipa na su una via e pochi passi pi in l dal cosiddetto centro sono gi sufficienti a tagliarti fuori dal giro , ci che stona lofferta commerciale, raramen te al passo con i fermenti culturali del paese. La vicinanza alla citt temutissima, mentre basterebbe copiare lesempio di quelle realt, a pochi chilometri da Brescia, che traggono dalla metropoli quel tanto che basta per reinventarsi, senza per questo perdere la propria identit.

Per migliorarsi, di cosha bisogno il paese? Di cambiare un po la sua mentalit: sono anni che si dice a Castenedolo non attaccano le attivit, con la scusa della vicinanza alla citt. Spero di no, ma tra 4 o 5 anni, per me, in paese, tolte le banche, non ci sar pi nessun negozio.

caratteristica di tutti i paesi, che si differenziano dalla citt proprio per questo. RoSELLA noVEnTA (ERBA SALuS) Via Matteotti

a CasteneDolo...
seRVe eneRGia

STEFAno FAuSTini (oTTiCA) Via Matteotti

In paese non manca il passaggio, ma a piedi gira pochissima gente


Ha aperto a fine settembre: come mai qui? Sono di Botticino e Castenedolo lunico paese vicino alla mia residenza sguarnito di questo servizio. Per ora, sta andando mediamente bene. molto giovane, ci racconta la sua formazione? Mi sono laureata in Tecniche erboristiche a Milano, classificandomi seconda nel premio della Fei (Federazione Erboristi Italiani), e recentemente hanno pubblicato la mia tesi. Ma purtroppo, da noi, il curriculum conta poco e lofferta lavorativa spesso pessima. Chiunque, oggi, pu aprire unerboristeria? S, non siamo ancora tutelati come categoria. Rispetto a chi non laureato (prima esisteva il diploma), possiamo solo miscelare le tisane e fare preparazioni di laboratorio. Anche nelle aziende del settore si trovano chimici o farmacisti, non propriamente erboristi. La sua idea di Castenedolo. Un paese in cui non manca il passaggio, soprattutto in auto. Ma, a soli cinquanta metri dal centro, a piedi gira pochissima gente. Cosa vende di pi? La cosmesi naturale. Anche se, parallelamente, cerco di potenziare la vendita di integratori e tisane: il rimedio tra-

Dispiace che chiudano i negozi di prima necessit e aprano attivit come il Compro oro
Ci siamo visti due anni fa: cos cambiato, commercialmente, in paese? Per noi che, allinizio del 2011, senza mai chiudere il locale, abbiamo ristrutturato il negozio, qualcosa cambiato: limmagine migliorata, il lavoro incrementato. Un decollo che permane? Purtroppo no. Da circa un mese il lavoro fermo per tutti. La gente ha paura, spaventata, traghettata da una crisi allaltra. Nessuno vuol pi spendere. Avete unaltra ottica a Rezzato: che confronti pu fare? Qui, facendo due conti, c stata una perdita minore. Castenedolo mi sembra una realt pi vivace. C stato diverso tournover, come mai? Un po s, vero. Ci che dispiace che chiudono i negozi di prima necessit, come gli alimentari, e aprono attivit come il Compro oro. Un aggettivo per gli abitanti di Castenedolo. Di partenza c un po di diffidenza verso chi non si conosce, poi subentra laccoglienza. Questa, per me, una

di ALESSAndRA ToniZZo

orniamo a Castenedolo, percorrendo una via Brescia rinnovata da un filare di piante forse dei platani in erba che fanno pendant con le chiome mature al di l della strada: polmoni ossigenanti su una linea ad alto scorrimento, giusto alle porte del paese. Facce nuove si mischiano a volti noti, complice il papabile tournover che ha investito Castenedolo, realt che con i suoi oltre 11mila abitanti, tra i quali le etnie straniere hanno il proprio peso specifico continua ad attrarre limmaginario dei bresciani in cerca di unoasi di tranquillit. Qui, dicono, la situazione la stessa di un paio danni fa: chi ha perso il lavoro lo sta ancora cercando, mentre chi ce lha se lo tiene stretto, tirando la cinghia; uno scenario, questo, grazie al quale, purtroppo, molti paesi si fanno

compagnia, anche se Castenedolo soffre pi daltri landirivieni dalla (vicina) citt. Ci che scuote il paese, per, uninquietudine antica, per la quale c grande fermento: tramite una petizione popolare, infatti, in atto una raccolta firme da presentare in Regione per impedire ad un nuovo impianto (600 mila tonnellate lanno di scorie speciali e rifiuti pericolosi da trattare, su una zona di circa 130mila mq) che sorgerebbe tra Ciliverghe, Castenedolo e Calcinato. Paura grande non solo per le emissioni in atmosfera e il rischio di percolazioni nel sottosuolo, ma anche per lenorme mole di traffico (sia per lapprovigionamento sia per il trasporto del prodotto finito) che si riverserebbe nei dintorni. Lasciamo il paese alla sua battaglia, augurandogli di mantenere delle riserve speciali denergia, da autoiniettarsi al bisogno.

CI RACCONTANO CASTEnEdoLo

FAuSTo VALLio (iL FRuTTETo) Via Matteotti

La piazza sempre piena, cos si parcheggia dove capita


Come resiste un negozio del suo genere davanti alla concorrenza della grande distribuzione? Mi baso su prodotti come la verdura cotta e le primizie. Questo, poi, il periodo delle lumache, ancora molto apprezzate, nonostante oggi non si voglia perder tempo a pulirle. Lavora qui dall89: quale servizio si rivelato vincente? Sicuramente la consegna gratuita a domicilio, indispensabile per gli anziani, e

per chi abita nelle frazioni un po isolate. Un problema di Castenedolo. Senza dubbio il parcheggio: la piazza sempre piena, cos si parcheggia dove capita, cambiando il disco orario di tanto in tanto. Questo toglie il ricambio spontaneo, disincentivando la clientela di passaggio, quella della spesa mordi e fuggi. A livello ambientale, siete sereni? Qui attorno mi sembra ci siano ben 8 o 9 discariche... Diciamo che prevale un po il senso dimpotenza.

Fausto Vallio

MESI 12giugno 2012

MESI 12giugno 2012

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Commercialmente difficile sopravvivere allinterno di un piccolo paese


Chi solo le sue clienti? Persone un po su det, che cercano le coppe differenziate e le taglie in conformato: il prodotto che mi caratterizza e che pochi tengono. Nativa di Castenedolo, come lo descrive? Un paese che vive nella sua normalit e tranquillit. La gente preferisce fornirsi da chi non conosce, oppure cerca grande fiducia. E commercialmente? calato, ed grave: la gente, quindi, tende a spostarsi. Commercialmente, difficile sopravvivere allinterno di un piccolo paese, poi noi siamo cos vicini alla citt... molti lavorano a Brescia, vi fanno compere e rincasano qui la sera. Che problemi ci sono, in paese? Ce ne sono tanti, ma prevale una difficolt materiale. Difficile capire cosa fare per rendere Castenedolo migliore, forse attirare pi gente, com successo lanno scorso alla festa del Patrono. Questione discariche. Ora stanno raccogliendo le firme contro lennesimo impianto, ma io non ho firmato, perch porta sempre lavoro. Ci saranno certo dei disagi, ma dobbiamo essere consapevoli che se non accetta il nostro comune lo far uno limitrofo: cosa cambierebbe, allora, a livello ambientale?. le nostre domande a

GIAMBATTIsTA GrOLI sINDAcO DI cAsTENEDOLO


Castenedolo ha diverse facce: quella del centro storico, pi dinamica dove il commercio vive con timore la vicinanza alla citt e quella delle frazioni alcune delle quali, come Capodimonte, attirano nuovi residenti decisamente isolata. Quale politica riesce a tenerle insieme? I comuni dellhinterland cittadino subiscono lattrazione commerciale della citt, quindi il piccolo commercio locale ne ha sempre sofferto. Frazioni come Capodimonte hanno avuto i loro negozietti e li hanno tuttora (fornaio, salumeria...): chiaro che, con lavvento dei centri commerciali, non si pu immaginare dinsediare l grandi negozi, che non avrebbero poi di che vivere. Certo, quando la forneria storica del paese ha chiuso dopo molti anni dattivit, abbiamo premuto per un subentro, che di fatto c stato; si tratta anche di dare un servizio sociale agli anziani, che non avrebbero pi alcun punto di riferimento. Per queste iniziative non le decide lamministrazione comunale, fanno parte delle dinamiche del mercato: il commercio non lo imponi con delibere di giunta. Credo infine che una grande necessit di nuovi negozi, in paese, non ci sia, visto che la gente, oggi, si sposta con grande facilit. Sviluppo di Castenedolo sul piano ambientale, tra la vicinanza a Montichiari (che ha iniziato un approfondito studio sullimpatto ambientale degli inquinanti) e lappetibilit del territorio per le imprese di smaltimento dei rifiuti. Quale futuro?

Alessia Varischetti

Dal 2 maggio scorso esecutivo il nuovo Pgt, allinterno del quale abbiamo creato un buon equilibrio tra potenzialit di sviluppo per il futuro (un minimo di spazi per la residenza e per nuovi insediamenti produttivi necessario) e tutela del paesaggio, dal punto di vista agricolo e non. La crisi economica, certo, ha contribuito a frenare il settore delle costruzioni. Siamo per insidiati da una serie di operazioni di carattere sovra-comunale, che come tali non necessitano del parere del Comune anche quando questo si trova ai confini di tali manovre: quello che sta accadendo con la Portamb, insediamento industriale di trattamento di rifiuti proprio al nostro confine, per il quale, alla Conferenza dei servizi in Regione, abbiamo recentemente espresso il nostro parere negativo insieme ad altri comuni, a partire da Mazzano. Non sono fino in fondo fiducioso che questo produca un diniego alla realizzazione dello stesso, oltre tutto questi insediamenti, che pesano sulla qualit dellambiente, utilizzerebbero nostre strade comunali.

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teRRa fRammentata
desenzano, Padenghe, Sirmione e Lonato: ognuno fa da s?

di ALESSAndRA ToniZZo

il terzo anno, questo, che Viaggio in Provincia si reca sulla sponda orientale del Lago di Garda, scoprendo evoluzioni e involuzioni di una realt importantissima per la nostra economia, in primis per leco di un made in Italy dalta qualit, che fa il giro del mondo. Lolio un extravergine che, rispetto ai suoi simili, in tutto il Mediterraneo, presenta caratteristiche uniche, partendo proprio dalla sua inconfondibile fragranza , lacqua la presenza, nel pi grande lago dItalia, di elementi sodicosulfurei, la rendono preziosa: diverse le attivit terapeutiche possibili, negli stabilimenti termali della zona , il vino molte le produzioni, fra tipici e Doc (Lugana, Groppello, San Martino della

Battaglia Gefide) , sono le voci principali di un turismo che non conosce battute darresto. Tedeschi, inglesi, austriaci, francesi, olandesi, nonch molti russi e statunitensi raggiungono questo scorcio di Garda non soltanto con la bella stagione, organizzandosi, in tempo di crisi, per risparmiare senza rinunciare alla bella Italia. Turisti che, questanno, troveranno una sorpresa ad attenderli: la tassa di soggiorno, il cui compenso varia da 40 centesimi al giorno (nei campeggi e nei villaggi turistici) a 2 euro (negli alberghi), da applicare da giugno a settembre, a partire dai 14 anni det degli ospiti, per non pi di 20 giorni di fila. Ma la sponda bresciana del Garda, al riguardo, si spacca: alcuni comuni, infatti, (tra cui Desenzano, Sirmione e Lonato) dicono no, mentre altri, come Paden-

ghe, si stanno lentamente adeguando, consci che i proventi saranno reinvestiti nel miglioramento della stessa offerta turistica. Desenzano recente teatro delezioni, i cui punti caldi si trovano nella tutela del cittadino (sviluppo del senso civico), nella salvaguardia del territorio (proteggendo il lago e gli spazi non edificati) e soprattutto in una rinnovata cultura del turismo, vero motore economico del paese vive un momento particolare, tesa nello slancio di un cambiamento che, per molti, deve tradursi in novit e potenziamento. Qui, i commercianti che vivono tutto lanno anche dei proventi di un escursionismo, non solo esterofilo, mordi e fuggi nei weekend , tendono a fidelizzare la propria clientela, anche se restano scettici circa il nuovo esperimento, ancora in nuce, attuato

MESI 12giugno 2012

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Foto: Patrick Merighi s

il Basso GaRDa

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Basso Garda

Garda e dintorni...

dal Consorzio degli Albergatori locali: scommettere sul termalismo (del tutto nuovo a Desenzano) attuabile convogliando le acque benefiche dal sottosuolo direttamente negli hotel. La cittadina, inoltre, aderendo al protocollo dintesa per lo sviluppo dellarea del mediobasso Lago di Garda (e delle colline moreniche lombarde), punta decisamente verso il turismo slow, mirando alla realizzazione di un enorme parco tematico, dove gli oltre 300km di piste ciclabili, insieme alla vasta rete di infrastrutture e servizi gi esistenti, divengano il punto di riferimento per gli appassionati delle due ruote. Attenzione allambiente, questa, manifestata da Desenzano anche nel nuovo sviluppo dei trasporti urbani (la cui gestione stata recentemente affidata a Brescia Trasporti): da aprile, infatti, sono stati immessi 5 bus a metano, 3 bus di granturismo e 2 scuolabus. A Padenghe c fermento: molto ruota attorno a Piazza DAnnunzio, per la quale si sta pensando a un intervento radicale in modo da farla amare da residenti e turisti, ma le novit in programma (crisi permettendo) non si esauriscono qui. Sono previsti una nuova piazza tra lex filanda e la vecchia casa di riposo, il miglioramento del Parco del Vaso R (cui sono destinati 200mila euro), il restauro del Castello, la riqualificazione della passeggiata a lago esistente fra il Lido e il Porto, nonch lo spezzone Gardazzurro-Lido, quello verso il lido di Lonato e la riqualificazione del porto stesso. Sirmione ha fatto la sua fortuna la prima citt turistica della Lombardia

anche attorno ai due stabilimenti termali di Catullo e Virgilio. Lacqua sulfurea salsobromoiodica, infatti, permette la cura delle patologie dellapparato respiratorio, insieme al trattamento delle affezioni reumatiche e la riabilitazione motoria; acqua curativa che, a partire da marzo 2013, sar disponibile anche in sei strutture alberghiere locali. In attesa di raggiungere un fattivo accordo per il progetto del nuovo parcheggio sotterraneo, ora in stand by, anche Sirmione

si rinnova, con una piazza che diventa snodo centrale per il Castello, punto di raccolta per i tanti viaggiatori (moltissimi, recentemente, provenienti dallEst Europa) che la scelgono come meta. Lonato oltre 15mila abitanti e un centro avviluppato attorno alla rocca, sulle pendici del monte Rova ha appena rinnovato il proprio cuore storico, partendo da parcheggi e viabilit. Il paese resta tutto da scoprire, perch le sue bellezze come larea archeologica delle Fornaci Romane, in via di riqualificazione sono ancora da sponsorizzare appieno. Anche questanno, il Basso Garda ci ha affascinati e stupiti, con il suo panorama mozzafiato, tutto lo charme del Benaco. Il quale, con maggiore sinergia e una pi salda compartecipazione, potrebbe unire al folklore delle singole realt ognuna con le proprie inclinazioni, il suo colore la benefica sicurezza, impagabile per il territorio, della visione dinsieme.
Nelle pagine precedenti, le Grotte di Catullo a Sirmione. In questa pagina, dallalto, Lonato, Desenzano e Padenghe.

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V
CI RACCONTANO LonATo dEL gARdA
di ALESSAndRA CASCio

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Basso Garda

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


to forte: non pi A Lonato la voglia di rinnovamen evia sullasse Brescia-Decittadina di confine e croc pregio che sappia senzano, ma centro turistico di le bellezze del proprio promuovere e valorizzare da tempo e il Coterritorio. I lonatesi lo chiedevano ion mettendo a punto mune ha fatto sua questa miss a dellarea archeun ambizioso progetto di riqualific ologica Fornaci Romane.

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Il centro storico si spento a causa della struttura commerciale Il Leone


In questa zona sono presenti diversi negozi, si pu dire che il centro di Lonato si spostato qui? No, non credo. In realt non mi sembra che a Lonato ci sia una zona che possa definirsi centrale rispetto al commercio. Purtroppo il centro storico ha perso molto e si spento a causa del centro commerciale Il Leone. soddisfatto della sua attivit?

S, abbiamo un bel giro. E il vantaggio di avere un bel parcheggio qui davanti: fondamentale per la nostra attivit. La vicinanza al lago influisce sulla vita del paese? Direi che Lonato vive in funzione del lago. Qui non appena c una bella giornata le persone scappano via. Cosa offre il paese ai giovani? Non molto. Personalmente non lo frequento e non mi sembra di ricordare che in zona ci siano locali adatti a noi. Cosa farebbe per rilanciare il centro storico di Lonato? Non ne ho la pi pallida idea. Forse punterei maggiormente sulle manifestazioni. Cos com oggi, la proposta dellamministrazione mi sembra abbastanza sterile. AMBRA LoCATELLi (PiZZi E SFiZi) Via San Giuseppe

Ci descriva Lonato. un grosso paese un po trascurato. Purtroppo qui non vengono organizzate molte manifestazioni e per di pi mancano numerosi servizi e dei bei negozi. In centro sente maggiormente la mancanza di... Parcheggi. Ma, non sono stati ultimati da poco i lavori di ristrutturazione del centro? S, ma anzich aggiungere parcheggi, ne hanno tolto qualcuno creando alcune difficolt ai cittadini e a noi commercianti. Lonato un paese tranquillo? Manca la percezione di sicurezza perch di sera il paese poco illuminato, c poca gente che gira e ci sono molti extracomunitari; per di pi manca un controllo costante da parte delle forze dellordine. ALESSiA ABATE (CARToLERiA PunTo E ViRgoLA) Piazza Savoldi

I lavori di ristrutturazione anzich aggiungere parcheggi ne hanno tolto qualcuno


Lei molto giovane questa la sua prima esperienza nel commercio, come si trova? Direi bene! Ho aperto da un anno e tutto sommato mi ritengo soddisfatta.

Lonato ricco di storia, cultura e monumenti non abbastanza valorizzati


Il suo negozio sempre stato qui sul corso? No, ci siamo trasferiti qui da circa 3 anni soprattutto per questioni di passaggio, di parcheggio e di visibilit. Col senno di poi la ritiene una scel-

Giovanni Tanzini

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IAGGIO IN PROVINCIA

Basso Garda

Agrigelateria sullAia Agrigelateria sull Aia Agrigelateria sullAia


sciato permessi per costruire dovunque. I turisti visitano il paese? Non molti. Quelli che ci vengono, per, rimangono colpiti dalle bellezze del posto. Come se lo spiega? Forse perch non sufficientemente sponsorizzato. Non capisco come mai non abbiano pensato di distribuire degli opuscoli informativi o di creare degli itinerari turistici che facciano passare da qui le persone che soggiornano al lago.
La Fondazione Ugo da Como

ta azzeccata? S, visto il periodo. Lavoriamo tanto, lattivit potrebbe fruttare di pi, per per ora ci accontentiamo. Com cambiato il centro di Lonato nellultimo anno? soddisfatta dei lavori di risistemazione del corso?

Agrigelateria sullAia

Alessia Abate

Il risultato finale sicuramente migliore rispetto a comera. Prima limpatto visivo era bruttissimo, cerano diversi parcheggi posticci e avevano reso la strada difficilmente percorribile con linserimento di un senso unico. Oggi i parcheggi sono ancora scomodi, mentre i marciapiedi sono diventati fruibili da chiunque. Un pregio di Lonato... ricco di storia, cultura e monumenti purtroppo non abbastanza valorizzati. E un difetto? Stanno edificando molto ed hanno rila-

le nostre domande a

MArIO BOcchIO, sINDAcO DI LONATO


Le attivit commerciali di Lonato lamentano la vicinanza di alcuni grandi centri commerciali, in particolare il Leone. Quale politica sta adottando il Comune in favore del commercio? Al tempo dellapprovazione delliter di avvio del centro commerciale, lattuale Amministrazione comunale assunse una chiara posizione contraria rispetto a quella dellallora maggioranza di centro-sinistra. Lattuale Amministrazione si trovata pertanto di fronte a questa nuova realt commerciale che pur posizionata in una zona di confine (con conseguente ripartizione delle ricadute fra i comuni limitrofi) ha assunto una posizione per certi aspetti concorrenziale rispetto alle attivit del centro. Consapevoli di ci, abbiamo avviato una politica di valorizzazione del nostro centro e di tutela del commercio tradizionale con interventi di riqualificazione delle vie e piazze sulle quali si affacciano la maggior parte delle attivit commerciali; abbiamo ridefinito la viabilit e, anche in accoglimento della raccolta firme dei commercianti, confermato il senso unico di Corso Garibaldi riuscendo cos anche ad aumentare
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i parcheggi a tutto vantaggio degli esercizi commerciali e della loro clientela. Inoltre, abbiamo stanziato contributi per coloro che hanno subito un danno per il temporaneo difficile accesso alle proprie attivit. Siamo certi infine che rivestano un ruolo positivo per leconomia locale gli eventi e iniziative curate dagli assessorati al Commercio e alla Cultura. Il Comune c e i commercianti sanno di poter trovare dialogo e appoggio alle loro iniziative, come attesta lottimo rapporto di collaborazione instauratosi con lAssociazione Esercenti del commercio, attiva da pi di un anno sul territorio. Come mai le attrattive turistiche presenti sul territorio non sono sufficientemente valorizzate e pubblicizzate dal Comune? Non condivido questa affermazione. Lonato del Garda, come localit turistica, in questi anni, stata sempre pi valorizzata: lo testimoniano i flussi turistici in continua crescita, le iniziative culturali, di intrattenimento e sportive di livello anche internazionale organizzate e ospitate dalla nostra citt, cos come lo attesta lottimo rapporto con la Fondazione Ugo da Como,

che cura eventi capaci di attrarre un folto pubblico. Ancor di pi ne sono prova gli interventi di riqualificazione dellarea esterna e del museo dellarea archeologica Fornaci Romane, con la creazione di percorsi guidati, nuovo parcheggi, e aree di servizio, quali zone ristoro, banco informazione, aula didattica, sala riunioni e bookshop. La cittadinanza lamenta un eccesso di permessi per ledificazione? Lei cosa risponde in merito? Parlare oggi di un eccesso di permessi per edificare difficile: il fatto che mediamente le entrate per oneri di urbanizzazione ammontino a circa di 70mila euro al mese, equivale a dire che a Lonato non si sta edificando. opportuno inoltre precisare che lattuale Pgt in termini di edificabilit non ha apportato particolari incrementi rispetto al precedente piano regolatore.

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Basso Garda

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Desenzano decisamente una bella vetrina: ben tenuta, gradevole, accogliente. Lo si fa volentieri il giro dei negozi (anche se, in tem po di crisi, tante cose sono over budget per mol ti). Ma per capirla bene, Desenzano, si deve parlare con chi la vive: tutti la amano, la maggioranza sa che potrebbe dare di pi.

CI RACCONTANO dESEnZAno dEL gARdA

VOcE AI PAssANTI
Silvio, 40 anni Elezioni? La marea di liste la dice lunga sulla confusione Abbiamo bisogno di qualcuno che abbia voglia di fare qualcosa che rimanga!. Elena, 52 anni Desenzano il paese pi bello del mondo! Peccato che labbiano lasciato andare, nel tempo. Speriamo che ora qualcosa cambi. Paola, 59 anni Crisi del commercio locale? Non si dia la colpa ai centri commerciali, perch la clientela di Desenzano non quella della grande distribuzione.

di ALESSAndRA ToniZZo

AndREA FERRARi (FARMACiA CAPoLATERRA) Viale Marconi

Desenzano ha delle velleit da cittadina, ma la stessa di quarantanni fa


Ci siete da ben 50 anni: i cambiamenti maggiori di Desenzano? Rispetto a quando ero bambino, Desenzano si internazionalizzata. Ma non nel senso di Montecarlo, come qualche desenzanese vorrebbe far credere: qui vivono, e convivono, un po tutte le etnie. Per il mio lavoro divertente e stimolante avere a che fare con lingue, abitudini, culture e necessit diverse. Desenzano e boom demografico. C tutto per tutti, in paese? Credo che lo sforzo, in termini daccoglienza, ci sia. Desenzano resta un posto attrattivo, lavorativamente parlando. Cause del turismo mordi e fuggi: strutture ricettive o prezzi alti? Il concetto di caro relativo a chi compra; Desenzano per me cara perch offre poco, ha delle velleit da cittadina ma la stessa di quarantanni fa. Da cittadino, sono abbastanza deluso: sono cambiate tante amministrazioni ma, in sostanza, non cambiato niente. Aiuole, marciapiedi e fontane: tolti questi interventi, Desenzano cosa offre di nuovo? Mancano un teatro vero, un

palazzetto dello sport, una pista datterraggio La questione lungolago, poi, diventata un passatempo da bar. MARio LoPA (oRToPEdiA SAniTARiA SignoRi) Viale Marconi

Sul lago mancano i servizi di trasporto per anziani e turisti


Che clientela avete? Soprattutto anziani, ma anche giovani e bambini, con i plantari, per crescere in modo corretto. La crisi fa risparmiare sul benessere? Sicuramente s: se proprio non ne-

cessario comprare, cercano alternative o aspettano tempi migliori. Avete scelto una zona periferica di Desenzano: perch? Per un discorso di comodit della clientela: dovessimo essere in centro, chi in carrozzella, o ha le stampelle, farebbe molta fatica. Per non parlare del parcheggio. Secondo lei di cosha bisogno Desenzano? Parlando pi in generale del lago, per me mancano i servizi di trasporto, per anziani e turisti che, ad oggi, se risiedono in un albergo un po fuori, per raggiungere il centro o fanno la strada a piedi o chiamano un taxi. Chi deve prendere il pullmann da Sal, poi (io lho fatto, e ci ho messo una vita), deve avere del buon tempo!. AngELA SERLEngA (doRA, ALiMEnTARi PugLiESi) Via Garibaldi

Cambiamenti ce ne sono stati, ma la sera qui ci si pu ancora divertire


Avete aperto da agosto: come mai questattivit, come mai qui? Sono pugliese ma vivo a Desenzano da

Mario Lopa

12 anni. I miei genitori hanno lo stesso negozio in Puglia e io ho deciso di trasportare la mia tradizione qui: le persone che mi conoscevano mi chiedevano continuamente prodotti locali!. Finora come sta andando? Bene, posso riternermi fortunata. I miei clienti hanno dai 30 ai 60 anni, pochi turisti per ora (quelli che vengono, preferiscono comunque il vino), molti desenzanesi. Come vede il turismo, in paese? Lho visto scarseggiare un po, negli ultimi anni. Il pregio che, anche dinverno, qui gira sempre qualcuno. Termalismo a Desenzano: un richiamo in pi o un buco nellacqua? Affrontare un paragone con Sirmione, che ha una tradizione termale storica, una bella battaglia. Ma vedremo. Desenzano movida del lago: ancora vero? S, ci si pu ancora divertire. Cambiamenti ce ne sono stati, ma se vuoi fare qualcosa, la sera qui non si resta a bocca asciutta. Che cambiamenti servirebbero in paese?

Una vicinanza maggiore tra comune e cittadino. LAuRA BRESCiAni (EdiCoLA) Via Garibaldi

La gente vuole la macchina attaccata al negozio


A cosa non rinunciano i desenzanesi? Agli articoli per i bambini: siamo davanti allasilo e i genitori comprano un giornale in meno ma non fanno mancare la bustina ai pi piccoli. Lei di Sirmione: che paragone turistico pu fare con Desenzano? Questo un momento di crisi, per qui ci sono diverse cose che attraggono, a partire dal Castello. Tema viabilit. C sempre un po di caos, poi, quando c il mercato un delirio. I parcheggi esterni magari ci sono, ma la gente vuole la macchina attaccata al negozio. Su cosa dovrebbe puntare il paese? Valorizzare quello che c, scommettere sulla bellezza naturale che ha.

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Qui la sosta di 10 centesimi lora e c un ricambio frequente


Avete aperto a marzo, tra vari negozi del genere: un rischio? Lidea fare qualcosa di diverso, qui nella piazza dei bambini: lanciamo aziende italiane, emergenti, puntando sul carino e sul ricercato senza troppi loghi o marchi. Com linizio? Finora piaciuto. Magari, a doversi abituare, sono proprio le mamme supergriffate! Griff e grossi brand sono il clou di Desenzano. Vi rivolgete comunque ad una fascia medio-alta. S, fino ai 16 anni. Abbiamo anche iniziato con tedeschi, olandesi, francesi e tantissimi russi. Trovare parcheggio un problema? Qui la sosta di 10 centesimi lora, e c un ricambio frequente, rivolto agli utenti dei servizi commerciali: tutto bene. Il problema, magari, per noi commercianti!.

aGrIcultura: Il festIval della natura


La prima edizione del Festival dellAgriCultura grande convegno sulla coltura della terra, la qualit del cibo, la salute delluomo e del pianeta, tenutosi a Palazzo todeschini il 27-29 aprile scorso stato un successo. Convegni e incontri, mercatini biologici e botanici, degustazioni e mostre, laboratori e assaggi: questo stato lintenso programma che ha coinvolto un weekend fronte lago tutto particolare, il cui spirito si pu sintetizzare nello slogan portante del festival: Coltiviamo lagricoltura per raccogliere il futuro.

Andrea Ferrari
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Angela Serlenga

Laura Bresciani

MESI 12giugno 2012

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CI RACCONTANO PAdEnghE SuL gARdA
di ALESSAndRA ToniZZo

IAGGIO IN PROVINCIA

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Basso Garda

ninni CAVALiERi E MoniCA PoLLASTRi (ABBigLiAMEnTo PER BAMBini) P.za Matteotti

Se il restauro del centro storico fallisce, i negozianti sono rovinati


La vostra una storia particolare S, siamo nate in Africa, in Etiopia, poi abbiamo girato moltissimo prima di venire in Italia, rifugiandoci qui dalla crisi del Brasile, in quella che, nei tempi doro, era la nostra casa-vacanze. Questo negozio il nostro sogno. Vivere qui com? Per chi abituato a vivere nelle grandi

Ninni Cavalieri e Monica Pollastri

citt estere un po complicato: non c la sensazione di autonomia e libert che potevamo provare prima. Ma siamo state ben volute, ed piacevole anche un contesto pi intimo. I vostri clienti provengono anche da fuori Da Milano, da Bergamo: chi ha qui la seconda casa. Seconde case che iniziano ad aprire i battenti: cosa vi aspettate da questa stagione? Aspettiamo solo quello, perch lavoriamo con lestivo per poi andare avanti i mesi invernali. Qui vengono i clienti che vogliono il made in Italy. E poi, durante il resto dellanno? Si lavora, poco, con la gente del posto. E si attuano escamaotage come il fuori tutto: monetizziamo, perch non si riesce pi a fare magazzino. Restauro del centro storico: cosa sperate? Siamo un po spaventate da questo

esperimento, perch se fallisce i negozianti sono rovinati. Si parla di chiudere al traffico le piazze di domenica, che per il momento di maggior afflusso. Magari, dando qualche incentivo a chi viene Lanno scorso regalavamo dei bonus ai clienti, come sconti o dolcetti funzionava, ma cercare il punto dincontro con tutti i commercianti difficile. RoSSAnA BRuTTo (oPTiKS) P.za dei Caduti

Ho ristrutturato il mio negozio, rendendolo pi cittadino


Padenghe paese dormitorio: vero? Purtroppo s, perch, nonostante il grande afflusso di gente da fuori, il paese non viene tanto vissuto, anche se si molto ampliato a livello edilizio. Clientela padenghina o no? Come di dice, non si mai profeti in patria! Sembra pi semplice che venga qui il cliente destate o labitante dei paesi limitrofi. Restyling della piazza: cosa vi aspettate? Apprezzo limpegno dellamministrazione, ma credo che in primis siamo noi commercianti a dover rialzare la testa. Io ho ristrutturato il mio negozio, rendendolo pi cittadino, e cos dovrebbero fare anche altri. Ci pu essere il porfido pi bello del mondo ma, se non ci sono cose belle da vedere. Lha ripagata la ristrutturazione? Bisogna comunque rischiare: anchio ho perso un po di entusiasmo veden-

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


solare, di paesino Padenghe conferma la sua realt ti. I padenghini, abituaidilliaco, meta e rifugio di mol ansia il nuovo volto ti a tanta bellezza, aspettano con o lorizzonte per cabaladel centro storico, scrutand tica. re linizio della nuova sagione turis

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IAGGIO IN PROVINCIA

Basso Garda

do che, nonostante gli sforzi, capita che la gente vada altrove. Un pregio di Padenghe. Sono nata a Milano, Padenghe il mio paese dadozione, in cui torno davvero volentieri ogni volta che mi sposto per viaggiare. C inimit, e calore umano. ELiSA BELoTTi STEFAno VEZZoLA (gioiELLERiA) Via Italo Barbieri

in Valtenesi...
le nostre domande a

Non sar la tassa di soggiorno a far cambiare idea alla gente che vuol venire a Padenghe
In quarantanni dattivit, qual stato il cambiamento pi grande, in paese? Lincentivarsi del turismo. Turismo di seconde case, ultimamente poco vissute Anche no: la crisi si sente per un calo degli acquisti, ma la gente viene. A luglio-agosto passiamo da 4mila a 10mila anime. diminuito il pendolarismo, in paese? No, perch la situazione economica quella che . Servirebbero davvero pi negozi: gli spazi ci sono. Gli albergatori di Sal pagheranno la tassa di soggiorno per i loro clienti, voi invece no Non cambia niente, perch anche allestero si fa gi cos. Certo, una spesa in pi, ma non sar questo a far cambiare idea alla gente che vuol venire a Padenghe. Questione piazza: che idee proporreste per rinnovarla? Era ora, siamo contenti. Servirebbe del verde, in piazza, e mettere a disposizione dei locali che vadano poi riempiti. E perch no, anche degli ambulatori medici, come i centri analisi, aiuterebbero la popolazione.

PATrIZIA AVANZINI, sINDAcO DI PADENGhE sUL GArDA


Questione tassa di soggiorno: esiste la possibilit di una voce univoca per il garda? Purtroppo no, non siamo riusciti ad accordarci, nonostante gli sforzi e le numerose riunioni che avevano fatto intendere una soluzione condivisa. Purtroppo alcuni comuni che avevano aderito in una fase iniziale (Limone, Gargnano, Sirmione e Desenzano) si sono poi ritirati per motivi diversi. Il nostro Comune, pur non essendo favorevole allinizio allapplicazione della tassa, si poi adeguato alla maggioranza, soprattutto in virt del fatto che appartiene ad una realt territoriale e istituzione dellUnione della Valtenesi. Un diverso risultato, pi unitario e omogeneo, stato raggiunto dalla sponda veronese, mentre la sponda trentina si era dichiarata fuori da subito, avendo ben altre risorse su cui contare. Resta il forte rammarico di non essere riusciti per lennesima volta a perseguire una politica unitaria, in un campo, come quello turistico, che si richiama al prodotto Lago di Garda. Per abbassare il pendolarismo in paese uno delle cause delleffetto dormitorio sono stati attuati investimenti alberghieri e artigianali? Gli investimenti alberghieri e artigianali sono previsti sul territorio, inseriti nel piano di governo approvato tre anni fa. Purtroppo la crisi economica ha rallentato la realizzazione di questi investimenti che, pur definiti sulla carta, sono ancora da concretizzare. un centro storico ma moderno: state concertando, con commercianti e residenti, un restyling del

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Stefano Vezzola e elisa Belotti


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centro di Padenghe, a partire dalla Piazza. Quali progetti? LAmministrazione comunale ha pensato un progetto di marketing per rivitalizzare il centro storico. Il progetto prevede la comunicazione capillare dei parcheggi di prossimit al centro per favorire la sosta dei turisti e in generale dei frequentatori del paese. Successivamente si ipotizza la chiusura al traffico veicolare del centro la domenica mattina per i mesi di giugno, luglio e agosto. Durante tale periodo verranno organizzate alcune manifestazioni itineranti per accogliere e attirare le persone, promuovendo lattivit di bar e negozi. In seguito si valuter il livello di efficacia del progetto e i risultati raggiunti al fine di riadattarlo alle informazioni raccolte. La proposta stata accolta dalla maggioranza di commercianti e residenti e verr concretizzata a partire da giugno.

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IAGGIO IN PROVINCIA

Basso Garda

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Incantevole meta turistica del bass o Garda, Sirmione per il secondo anno consecutivo si aggiudicata il podio di prima citt turistica dell a Lombardia. Una conferma che limpegno profuso dallamministrazione locale e dalla popolazione, nell a prospettiva di un turismo di qualit ed eccellenza, continua a dare i suoi frutti anche in tempo di crisi .

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CI RACCONTANO SiRMionE

di ALESSAndRA CASCio

VALERiA gRAZioLi (CEnTRo dEL dETERSiVo) Via Verona

Oggi molti villeggianti provengono dallEuropa dellEst


Da quanto tempo presente con lattivit qui a Colombare? Dal 1986. Questa zona certamente pi residenziale rispetto al centro di Sirmione, che tutta turistica.

VOcE AI PAssANTI
Anna, 35 anni La nuova urbanizzazione di Piazza Unit dItalia mi piace molto. Hanno integrato questa zona a quella del Castello. Ora anche questa piazza attirer i turisti. Liana, 40 anni Il costo dei parcheggi mi sembra un po eccessivo, ma tutto sommato ne vale la pena!. Cleo, 28 anni Piazza Unit dItalia diventata molto elegante. Le fontane, i giochi dacqua, il verde e le rotonde armonizzano la zona con quella del centro storico. Samuele e Marco, 16 anni Siamo in gita con la scuola! Veniamo dalla Sicilia. Non pensavamo che potesse esistere una cittadina cos caratteristica. Qui non sembra di essere al lago, ma al mare. dario, 36 anni I parcheggi sono parecchio costosi. Se sapessi dove andare a parcheggiare nelle vicinanze a un costo pi contenuto, ci andrei.
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Com cambiato il turismo nel corso degli anni? Sono cambiate le abitudini dei turisti, oggi tutti spendono meno. Inoltre c stata una variazione anche nella tipologia del visitatore: originariamente Sirmione era frequentato prevalentemente da tedeschi, oggi molti villeggianti provengono dallEuropa dellEst. Come vede Sirmione dalle vetrine del suo negozio? Amo Sirmione e non lo cambierei con unaltra citt. Personalmente lo preferisco nel periodo invernale perch pi vivibile; ma per il commercio certamente migliore il periodo estivo. La zona Castello raggiungibile anche con i motoscafi e molti turisti non lo sanno. Questanno su tutto il lago sono stati

fatti tagli alla spesa per la navigazione e molta gente rimasta a casa. Qui a Sirmione i collegamenti via lago non sono ancora sufficientemente sponsorizzati e molti turisti continuano a raggiungere il centro in macchina. JAViER CuERVo (STudio TRAinER) Via Tito Speri

Le persone amano svolgere lattivit fisica di fronte al lago


Che tipo di attivit svolge? Sono un personal trainer e massaggiatore e svolgo la mia attivit in palestra, a casa o allaria aperta. Sono specializzato nel settore femminile. Qual la tendenza in tema di fitness a Sirmione? Le persone amano svolgere lattivit fisica di fronte al lago ed per questo che da tre anni ho proposto dei corsi di fitness allaria aperta. La scelta dei miei clienti avviene proprio l. Qual let media della sua clientela? Quarantanni... ma per svolgere dellattivit fisica non c limite det. apprezzata come alternativa alla palestra? S. La pratica sportiva in palestra a volte ripetitiva e stanca, qui invece le per-

sone sono attratte proprio dal fatto che possono vivere allaria aperta sfruttando il potere benefico del sole. in Italia da 14 anni. il primo ad aver introdotto in zona questo tipo di attivit? Finora non ho incontrato nessuno che tiene lezioni di fitness allaria aperta. Lidea di certo non mi appartiene anche perch in Italia e allestero questa pratica molto diffusa. MAnuELA MARghERECi (ABBigLiAMEnTo E JEAnSERiA) Via Colombare Definirebbe Sirmione una citt sicura? Purtroppo nellultimo periodo la percezione di sicurezza diminuita notevolmente a causa di furti avvenuti in pieno giorno sia nei negozi sia nelle abitazioni private. Le forze dellordine sono vicine ai cittadini? Dopo i numerosi fatti accaduti nei mesi scorsi sono aumentate le ronde e la presenza costante dei carabinieri crea sicuramente un valido deterrente per chiunque. giuLio giRoTTo (CAuTEAu LuMiER) Via Verona Da quanto tempo ha aperto lattivit? Da due anni insieme al mio socio Fabio Gabrielli. Perch ha deciso di trasferirsi qui? Per la qualit della vita che sicuramente migliore rispetto a quella della citt e poi perch qui sembra sempre di essere in ferie.

I parcheggi scarseggiano e i clienti fanno fatica a raggiungere i negozi


soddisfatta della nuova veste che hanno dato a questincrocio? S, mi piace molto. Questincrocio stato ribattezzato Piazza Unit dItalia ed diventato il nuovo punto di snodo per il Castello. Tuttavia i parcheggi scarseggiano e i clienti fanno fatica a raggiungere i negozi della zona. Un pregio e un difetto di Sirmione? Esteticamente bellissima ed offre molto a chiunque, peccato che ci siano tante, troppe persone dellEst.

Valeria Grazioli

Qui la qualit della vita migliore e poi sembra di essere sempre in ferie

Giulio Girotto
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IAGGIO IN PROVINCIA

Basso Garda

Brescia Via Borgosatollo, 30 tel. 030.3534286 fax 030.3534173 www.primotelbrescia.it

Lei crea lampade e realizza quadri materici. Si definisce un artista? La gente mi definisce cos, ma io non sono cos presuntuoso... mi considero pi un creativo, uno che fa cose con le mani. Chi sono i suoi clienti? La mia clientela viene soprattutto da fuori Sirmione, per queste sei vetrine incuriosiscono anche gente del posto. Come definirebbe le persone di Sirmione? Forse sono poco aperte alle novit. Allo stesso tempo per sono riservate, tranquille, ordinate e pulite e queste caratteristiche, mi creda, sono sicuramente da annoverarsi tra i pregi. Cosa chiederebbe allAmministrazione comunale? Mi piacerebbe sentirla pi vicina alla gente. Mi dispiace che ancora nessuno sia entrato nel mio negozio.

le nostre domande a

ALEssANDrO MATTINZOLI sINDAcO DI sIrMIONE


Quali sono state le ragioni che vi hanno portato a sottoscrivere un accordo per la somministrazioni delle acque termali con le storiche Terme di Catullo? C da fare una precisazione, il Comune di Sirmione non ha sottoscritto nulla, si solamente seduto ad un tavolo di concertazione con due soggetti locali ed ha interloquito con loro per discutere del rinnovo della richiesta di concessione alla Regione per la gestione delle acque termali. Il Comune intervenuto poich vi era il timore che, in caso di disaccordo, la Regione potesse agire indicendo un bando che avrebbe potuto assegnare la gestione delle acque a soggetti terzi che, non vivendo il luogo, non avrebbero potuto dare risposte di attaccamento al territorio. Quando il Comune si reso conto che la questione poteva giungere ad una felice soluzione, si fatto da parte. Qualche tempo fa sul sito del vostro Comune era comparso un sondaggio che chiedeva ai cittadini di espriMESI 12giugno 2012

mersi in merito alla costruzione del nuovo parcheggio. Quali sono stati gli esiti di questa consultazione? Sintetizzando le posso dire che ladesione al questionario non stata elevatissima, ma sento che c una volont di voler realizzare questimportante progetto. Quello che manca a Sirmione quel coraggio che viene determinato dalla necessit, anche perch fortunatamente c uneconomia che riesce ancora ad essere sostenibile. I lavori prenderanno il via quando saremo certi che su un progetto di questa portata, ci sar una piena condivisione dei risultati da raggiungere. Sirmione si recentemente aggiudicata il podio di prima citt turistica della Lombardia, dietro solo a Milano. Quali politiche avete deciso di adottare per mantenere inalterato questo importante traguardo raggiunto? Questi primati certamente mi lusingano, per a mio parere sono risultati parziali; quello che conta

che tutto il territorio sia appetibile. Il Garda appartiene a tre province diverse e per me la diversit diventa un valore aggiunto che permette di offrire proposte diversificate in grado di soddisfare un bacino enorme di utenza. Detto questo, a livello comunale stiamo adottando delle politiche di promozione turistica anche allestero. Presto, la vicepresidente dellAssociazione albergatori si trasferir in Cina per sei mesi e aprir un ufficio per promuovere le attrattive turistiche del nostro territorio. Qui invece, continueremo a tutelare le bellezze naturali e artistiche del posto nonch la qualit delle acque, attraverso il continuo e attento lavoro dellassessore Pierluigi Bianchi.

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soluzione migliore. Il richiamo alla Dolcevita di felliniana memoria stato scelto invece per ricordare la creativit, la spensieratezza che hanno caratterizzato larte, il design, la cultura di quegli anni. Ad accorgersi di tutto questo stata anche Piscine Castiglione (A&T Europe S.p.A., 250 dipendenti, 65 milioni di fatturato), tra i leader mondiali nelle piscine, che li ha scelti come nuovi concessionari per la provincia di Brescia e si unita alla compagine sociale. Officina Dolcevita ha una sede commerciale a Puegnago del Garda, sulla statale gardesana, in un immobile ristrutturato dallarchitetto bresciano Franco Scaglia, lo stesso che ha progettato i centri benessere Virgin Club in Italia. Lintenzione di aprire una nuova sede in citt, anche per questo prevista lassunzione di nuovo personale cos da ampliare ulteriormente il numero dei collaboratori. S perch Officina Dolcevita vuole crescere e per farlo si affida anche alla esclusiva tecnologia messa a disposizione dalle Piscine Castiglione che consente di progettare piscine personalizzate dando risposte a qualsiasi esigenza di hotel, camping o centri sportivi ma anche di singoli privati. La tecnologia Myrtha, struttura in acciaio inox nata per essere una vera e propria alternativa alle tradizionali strutture in cemento armato e alle consuete piscine prefabbricate, consente infatti di superare i limiti di queste soluzioni. Affidabilit del prodotto e dei materiali, il pre engineering e il controllo di qualit accurato in azienda, la precisione millimetrica in fase di installazione, la possibilit di costruzione in qualsiasi condizione del terreno, la manutenzione limitata, la lunga durata nel tempo, sono prerogative uniche che ben si abbinano alla professionalit e alle competenza di Officina Dolcevita.

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accoglienza diurna per i bambini, ma le porte sono aperte 24 ore su 24 per emergenze di qualunque tipo. Suore e volontarie, tuttavia, operano anche on the road tendendo la mano ai senza tetto e alle prostitute. Casa Gabriella a detta di suor Paola poggia sulle due p: provvidenza e passaparola. Non facciamo pubblicit. Tutto ci che viene donato in termini di tempo e denaro viene investito direttamente nellinteresse dei pi bisognosi. in PRiMA LinEA PER i diRiTTi uMAni Affermarlo triste, ma anche in Italia e a Brescia esistono persone di serie A e di serie B. Le parole di suor Paola a riguardo portano alla luce un mondo quasi invisibile ma popoloso: I diritti dei bambini senza documenti sono violati. Avrebbero diritto come gli altri alla salute, al gioco, alla socializzazione, allistruzione. Non c alcuna differenza tra il figlio di un clandestino e il figlio del sindaco. Eppure non cos. Grazie a Casa Gabriella sono decine i bambini che trovano qualcosa di simile a un asilo. Parecchi sono figli di ragazze madri che faticano a trovare lavoro proprio perch hanno un bambino da accudire. Se non lavorano, per, non possono permettersi la retta dellasilo nido. un cane che si morde la coda. Per i genitori clandestini, poi, tutto diventa pura utopia. Questo solo uno spaccato di un panorama

di BRuno FoRZA

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uesta la casa dei senza. Dei senza famiglia, dei senza soldi, dei senza valigie, dei senza fede, dei senza tetto. A suor Paola bastano poche e significative parole per raccontare lessenza di Casa Gabriella, organizzazione di volontariato nata nel 1991. LAncella della carit lanima di un progetto che da oltre ventanni garantisce accoglienza e solidariet alle fasce pi deboli della societ, l dove la macchina dei servizi sociali si ferma e dove la politica non mette mano. Un mondo di invisibili in cui la sofferenza pratica quotidiana. 21 Anni AL SERViZio dEgLi uLTiMi Linizio di questa storia collegato alla guerra in ex Jugoslavia e allarrivo dei profughi kosovari in Italia. Centinaia persone soprattutto bambini condannati fin dal loro arrivo a restare ai margini della societ. I ricordi della presidente Stefania Pozzi sono nitidi: Il nostro compito era quello di soddisfare i loro bisogni di prima necessit. Davamo aiuto al campo di via Sostegno e andavamo nelle scuole elementari e negli asili per spidocchiare i bambini in modo che potessero stare insieme agli altri. Adesso quando li incontriamo ci chiedono libri da leggere. Anni fa una richiesta del genere era impensabile. una grande soddisfazione. Nel corso degli anni la missione di Casa Gabriella si estesa parecchio. Le mura della sede di via Mantova garantiscono

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sociale desolante: In questi ventanni afferma suor Paola i bisogni e le problematiche sono aumentati. La risposta della politica sono stati tagli continui al sociale, ma per noi non cambia niente. Continuiamo a rimboccarci le maniche e a lavorare. Attualmente i bambini accolti in via Mantova sono 23. Numeri al limite delle possibilit di casa Gabriella, che accoglie anche adulti disperati per aiuti temporanei. Ogni giorno c qualcuno che ci chiede supporto. Siamo lunica realt di questo tipo in citt. Dovrebbero essercene di pi. Lintento quello di aiutare tutti, anche chi non italiano e non regolare. La priorit, qui, sono i diritti umani. Quando arrivano mamme italiane si contattano le istituzioni per trovare canali di supporto, ma quando si tratta di clandestini e bambini senza documenti suor Paola & company restano sole. Africani, latino-americani, est europei, asiatici, italiani. Il bisogno, oggi, non ha nazionalit n religione. Noi siamo cattolici ma ovviamente accogliamo tutti. Pretendiamo solo rispetto e garantiamo rispetto. Il Comune non ci aiuta. Per la legge queste persone ci sono, ma di fatto come se non esistessero. Le volontarie, invece, corrispondono ad un identikit ben preciso. Sono per lo pi mamme. La maggior parte ha figli adulti, oppure sono pensionate e casalinghe che vogliono dedicare il loro tempo a questa causa. Da una parte i bambini dagli 0 ai 3 anni, dunque, dallaltra il sommerso di quelle situazioni di emergenza che hanno un estremo bisogno di appoggio e aiuto temporaneo ma immediato. Quando la polizia bussa di notte quale porta si apre? chiede ironicamente suor Paola Chi accoglie senza la certezza di avere una copertura economica? Oggi si lavora tutti a progetto. Questa casa, invece, lavora sprogettata. A BRESCiA C CRiSi, non SoLo EConoMiCA Vista da qui la crisi assume contorni pi ampi e lineamenti pi chiari. Limpressione di chi vive Casa Gabriella che i poveri siano sprofondati in un abisso, mentre chi viveva modestamente stato
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pesantemente colpito dalla mancanza di lavoro. Adesso mendicano anche gli italiani. C chi ci racconta di non aver nulla per sfamare i propri figli. Le tasche vuote non sono lunica fonte di preoccupazione. La catena della povert fatta da tanti anelli, quelli pi duri da allentare riguardano famiglia ed etica, parole alte finite nel fango. C una crisi dei valori che incide pesantemente sul benessere della societ. Lo vediamo nella famiglia, nella devozione al superfluo, nella denatalit. Il sostegno alla vita e alla famiglia, invece, dovrebbe essere una priorit. Io dico alle mamme di avere fiducia nel futuro. A suor Paola brillano gli occhi quando racconta di una ragazza sola e nullatenente ospite della casa: brava a sistemare i pantaloni e grazie a qualche lavoretto riuscita a racimolare 60 euro. felice come se fossero 60mila. La missione, come dicevamo, va oltre le mura di Casa Gabriella e tocca anche il mondo della prostituzione: L la crisi non c, perch per certi divertimenti i soldi ci sono sempre. Domanda e offerta continuano a corrispondere, con tutto il loro contorno di sfruttamento, divorzi, malattie. A Brescia ci sono 7mila persone affette da malattie sessualmente trasmissibili. La stragrande maggioranza di queste donne vive sotto il giogo di organizzazioni criminali. un mondo sommerso difficile da inquadrare. Parecchie donne dicono di essere libere, ma non lo sono. Hanno paura. Sono marionette in mano a mafie ben radicate. Tante sono ragazze madri, alcune giovanissime. Ventiduenni che hanno figli di nove anni. Vivono in una povert, non solo economica, che coinvolge gente apparentemente benestante e rispettabile dalluna o dallaltra parte della barricata: clienti di qua, protettori di l. E in caso di gravidanza sei fuori dal giro. Tutti scompaiono. in quel momento

Lintento quello di aiutare tutti, anche chi non italiano e non regolare. La priorit, qui, sono i diritti umani
che entra in gioco Casa Gabriella, chiamata a risollevare donne distrutte nel morale e nella dignit. TRA Sogni E REALT Suor Paola e Stefania Pozzi descrivono quel piccolo mondo in via Mantova come un crocevia di storie e sofferenze. Bisognerebbe scrivere un libro ammettono perch nessuna vicenda merita risalto pi di unaltra. Dobbiamo cercare di non farci coinvolgere troppo. Ogni storia un tassello che fa parte del mosaico del nostro operato. Noi cerchiamo di renderlo il pi ampio possibile. Concludiamo cambiando il punto di vista, focalizzandoci su queste grandi donne che hanno deciso di donare agli altri anche il loro sogno nel cassetto. Per il nostro futuro ci auguriamo di continuare su questa strada il pi possibile e sollevare dalla polvere tante persone. Pi che esprimere desideri speriamo di accendere qualche sogno in chi passer di qui regalando speranza. A tutti gli altri, quelli che buttano via il cibo scaduto da un giorno, che non sanno pi vivere senza un computer e che si lamentano per ogni sciocchezza arriva un prezioso consiglio: La vita semplice. Non complicatela. Aprite gli occhi e vedrete che basta davvero poco per essere veramente felici.

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di EnRiCo MATTinZoLi

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negativa quanto eccezionale, si trova in difficolt. Che gli Istituti di credito (come ogni altra intrapresa commerciale) abbiano la necessit di produrre utili fuori dubbio; aprire troppo la borsa dei quattrini per le banche corrisponde ad aumentare il rischio, ma non farlo in questo momento significherebbe far chiudere migliaia di imprese e, di conseguenza, per il mondo bancario, iscrivere a bilancio perdite ben superiori. Si tratta, quindi, dal punto di vista puramente economico per le Banche, di valutare quale sia il rischio minore. Ma se per un momento (uno solo) i grandi Istituti di credito avessero il coraggio di rimettere in discussione non solo le logiche di mercato, ma la possibilit di recuperare un ruolo sociale caduto ormai in disuso nella modernit, sarebbero anche in grado di valutare quanto sia importante mantenere in vita le imprese artigiane e commerciali. La piccola impresa artigiana, commerciale, agricola, una realt dove il titolare lavora gomito a gomito con il proprio dipendente e con lui condivide successi ed insuccessi e dove i valori e il senso di comunit sono ancora ben radicati. E poi, diciamolo una volta per tutte, le sofferenze delle Banche non sono certo da imputare alla piccola impresa, che per realizzare il sogno di veder crescere un progetto d in garanzia tutto quello che ha e sempre pi spesso anche quello che non ha, coinvolgendo nel rischio di impresa parenti e amici. Senza dimenticare che gli utili le piccole imprese non li nascondono nei paradisi fiscali, ma al contrario li hanno sempre reinvestiti in investimenti produttivi e non nella finanza creativa, quella che a Brescia ha bruciato ingenti risorse. Non pu essere quindi il prodotto di un calcolo matematico (rating - Basilea) il metro con il quale si definisce la bancabilit di unimpresa! Ecco perch necessario che le Banche ritornino non dico al Rinascimento (in cui il rischio era s veramente alto), ma almeno al dopoguerra, dove letica, la seriet, la voglia di fare, il sacrificio, il senso del dovere, uniti alle capacit imprenditoriali, erano le prerogative per concedere credito. Le Organizzazioni di categoria attraverso i loro Confidi continueranno a fare il loro mestiere, rischiando sulla fiducia e garantendo il 50 per cento di ci che le Banche concedono, certi che questo significa credere nel futuro e anche un po sognare, due ingredienti che hanno fatto grande il nostro Paese.

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e passato di tempo da quando i mercanti veneziani e genovesi sviluppavano le loro vie commerciali verso Oriente con lavallo dei banchieri di Amsterdam, Londra e Firenze. Banche e Assicurazioni dallItalia si diffusero rapidamente durante il Rinascimento in tutti i paesi europei, producendo sviluppo e benessere. Se ne fatta di strada da allora! Certo che il rischio che una Banca fiorentina del 500 metteva in campo per finanziare una spedizione nelle Americhe era certamente maggiore rispetto a quello, ai giorni nostri, di mantenere una linea di credito ad unazienda artigiana, che, da quando nata, ha sempre onorato i propri impegni e che ora, a causa di una congiuntura tanto

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Dietologia

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Trattamenti cellulite con veicolazione trans-dermica, laser-lisi termage e mesoterapia omeopatica e controllo alimentare Test intolleranze alimentari - stress ossidativi rischio cardiovascolare Infiltrazioni per lo scioglimento di adiposit localizzate Trattamento capillari con laser terapia o sclerosanti Laser depilazione corpo

Diagnostica morfologica Diete personalizzate - Terapie mediche di supporto di ultima generazione Test di intolleranza Tecniche di supporto comportamentale Dimagrimenti localizzati Galenica personalizzata

Medicina estetica

viso, collo, decollte, mani

Flebologia

Diagnostica morfologica Rivitalizzazione con vitamine - ialuronico con aminoacidi Pulizia viso con peeling chimici e meccanici Trattamenti multi-rivitalizzation con veicolazione e botomask Trattamenti ad effetto immediato con fillers non permanenti Laser trattamento couperose - macchie - angioma Tatoo semipermanenti Radiofrequenza termage

Trattamento capillari con laser o mousse Diagnostica doppler e visita vene Trattamento vene varicose, ulcere, linfedemi e mesoterapia Piccoli interventi chirurgici ambulatoriali in anestesia locale

Visite mediche per

Endocrinologia

Disturbi legati alla menopausa Irsutismo - trattamento acne Disfunzioni della tiroide Obesit

Protesi seno e correzioni Chirurgia delle calvizie Lipoaspirazione pneumatica Addominoplastica Minilifting viso Correzione naso e orecchie a sventola Allungamento e ingrossamento del pene Blefaroplastica (occhi) Piccoli interventi chirurgici ambulatoriali in anestesia locale

chirurgia plastica ed estetica

Dr. Davide Tonini

dietologia - medicina estetica - andrologia

Dir. San. Dr. Enrico Filippini

patologie vascolari - andrologia

Dr. Michele Tonini

MESI 12giugno 2012

Via S. Francesco dAssisi, 3 (piano terra) - 25122 Brescia - Tel. 030.28.07.547 www.studiomedicofilippini.it - studiofilippini@yahoo.it

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OST-IT

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Pelo e
di iMManU
immanuel

eL

STATALi: SoLo REinTEgRo?


Perch il lavoratore privato, se viene licenziato ingiustamente, non ha o non avr pi, o quasi il diritto al reintegro, ma solo al risarcimento, e per gli statali ci sar sempre e solo il reintegro? C una motivazione oggettiva? Se c una risposta, la si esprima, la si espliciti, e questo invito rivolto a tutti coloro che le leggi concorrono a farle. Ed rivolto anche ai sindacati. Per loro giusto che sia cos? Lo dicano, anche i sindacati bresciani, e facciano di questa esigenza di uguaglianza una loro crociata, come fecero in altri tempi e per cause meno nobili, come il sostegno al Fronte del Polisario. Perch fare il pesce in barile, oggi, ai tempi di internet, pu far comodo, ma non porta lontano.

BRESCiA: PARChEggi, un APPELLo A PARoLi

@dodicimesi.com

AnTiPoLiTiCA?
Giacciono ancora l, in qualche cassetto del Parlamento, e chiss se vedranno mai la luce le leggi di modifica del finanziamento ai partiti, o dei rimborsi elettorali, come sono stati chiamati, con una evidente elusione della Costituzione e della democrazia, dopo il referendum che il finanziamento ai partiti lo aveva cancellato a furor di popolo. Certo che se la stessa elusione la si realizzasse in campo fiscale, probabilmente lo Stato ci pignorerebbe anche le mani. Cos come languono le modifiche della legge elettorale (ma sono improvvisamente diventati tutti filoporcellum?) e i tagli delle spese. Quelli veri, per, perch tagliare per finta, lasciando un Parlamento doppio rispetto al Congresso degli Stati Uniti dAmerica sarebbe solo una presa per i fondelli. Antipolitica? Non scherziamo, per favore. Gli italiani la politica la vogliono, eccome. Ma non vogliono pi questi politici, sempre quelli, questi partiti, che si moltiplicano alle elezioni per scomparire il giorno dopo, come nel gioco delle tre carte, che hanno partorito mostri e che non mostrano ancora di capire che sta bruciando lultimo cerino. Se vogliono bene alla politica, si facciano da parte, aprano le porte, se ne vadano, lascino entrare volti nuovi e coscienze pulite. Perch di questo gli italiani hanno bisogno, della Politica, quella vera, che scacci il malaffare, la collusione, la corruzione, il cinismo, lamoralit, lasciando entrare i cittadini, gli uomini veri, le donne vere, quelle che ogni giorno mandano avanti la loro baracca, tra i mille sacrifici che i partiti ogni giorno ci impongono.

non SAPEVAMo!
Cos dicono tutti, da Rutelli a Bossi, seguendo il maestro Scajola, senza un pizzico di fantasia, di comune buon senso. Scajola, almeno, aveva la giustificazione di essere il primo, di aver dovuto fornire una spiegazione impossibile improvvisando cos, sui due piedi, ed venuta fuori una sciocchezza che un uomo intelligente e navigato come lui non avrebbe mai pronunciato, se avesse avuto appena un po di tempo per riflettere. Ma Rutelli di tempo ne ha avuto, e tanto. Ed anche Bossi. Se entrambi dicono che i tesorieri hanno fatto scempio dei soldi pubblici a loro insaputa, le ipotesi sono due. La prima che mentono sapendo di mentire, ma unipotesi non suffragata da alcun riscontro oggettivo. La seconda che dicono la verit. Ma una domanda sgorga prorompente dalla gola, e non si riesce a trattenerla: ma come diavolo hanno fatto a non accorgersi che i tesorieri
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Da qualche giorno parcheggiare a Brescia costa il 25 per cento in pi. Il Sindaco Paroli ha detto che era neces-

svuotavano le casse e riempivano i loro forzieri privati? Non si trattava di piccole creste sulla spesa al supermercato, ma di milioni di euro a cappellate, di soldi che viaggiavano verso la Tanzania e ritornavano poi in Italia perch rifiutati dalle banche di quel paese per mancanza di chiarezza (loro s che se ne sono accorti, in Tanzania), di brillanti, perfino di rapporti ancora tutti da definire con ambienti della ndrangheta calabrese, se sono vere le notizie lette sulla stampa. A questo punto la differenza estremamente importante: se sapevano, la cosa grave. Ma se non sapevano, la cosa gravissima, perch se politici di prima grandezza si fanno soffiare sotto il naso tesori immensi, frutto del lavoro degli italiani, allora si spiega perch siamo arrivati sullorlo del baratro, avendo alla guida condottieri che non sanno, non vedono, non sentono, ma legiferano e governano.

SoS diSABiLi
Si legge che il Comune ha deciso di tagliare lassistenza ai disabili. Pare che saranno tagliati i servizi di mobilit i bus riservati al trasporto dei disabili e perfino i servizi di assistenza domiciliare. Pare che si risparmieranno cos 750mila euro. Certo, i tempi sono magri anche per i comuni, e anche il Comune di Brescia deve far quadrare i conti, un suo preciso dovere. Ma non esiste altra via? Queste persone, e le loro famiglie, non hanno gi abbastanza problemi da affrontare? Quanti dei Consiglieri comunali che sono chiamati ad approvare questi tagli hanno un disabile in famiglia? Perch non provano a trascorrere, prima della riunione del Consiglio, un giorno, un giorno soltanto in una famiglia con un disabile? Perch aggiungere pena in situazioni che di pena gi ne hanno tanta? E perch aggiungere anche la pena della sensazione di indifferenza, che rende la disabilit ancora pi difficilmente sostenibile? Brescia ha grandi tradizioni di solidariet: la crisi ha forse spazzato via anche questo? In questi giorni si letto che la carica di vice presidente del Consiglio di sorveglianza di A2A, la cui nomina compete al Sindaco di Brescia, retribuita con 300mila euro, e cio 77mila in pi di quanto percepisce Obama per fare il presidente degli Stati Uniti, la met del taglio imposto ai disabili. Nessuna polemica personale, assolutamente, ma solo la constatazione che affondare il coltello nelle sofferenze dovrebbe venire dopo leliminazione del superfluo, se proprio necessario.

iL TRoTA
Non sapeva di aver conseguito la laurea in Albania, il Trota. Lo ha saputo dai giornali, dice, dopo che i magistrati avevano trovato il suo diploma di laurea albanese in una cassaforte. Chiss chi ce lo aveva messo, e chiss perch. Alla fine, per, il Trota stato onesto, dichiarando che lui in Albania non cera mai neanche stato. Questa onest, andrebbe premiata, in fondo; e se fosse soltanto dabbenaggine dovrebbe essere compresa, o compatita. Lui, in fondo, trota era e trota rimasto, mica diventato delfino, no?

sario, perch le casse comunali soffrono il calo dei dividendi di A2A, i tagli, lImu, la crisi, insomma. La motivazione non fa una grinza. Il Sindaco Paroli, per, dovrebbe anche spiegare perch vuole assolutamente scavare il buco sotto il castello per farci un parcheggio. Coster tanto, tantissimo, almeno 26 milioni, e c ragione di temere che non basteranno, alla fine. I cittadini non lo vogliono, questo buco, e questo chiaro perfino ai ciechi. Signor Sindaco, consenta un appello, per la stima che Le portiamo: compia un gesto di grande sensibilit democratica verso la sua citt e i suoi concittadini, faccia un Referendum consultivo, prima di spendere tutti quei soldi. Se i cittadini lo vorranno, allora far il buco. Ma se i cittadini non lo vorranno, allora li risparmi, cancelli il caro parcheggio e vedr che forse, facendo bene i conti, potr anche ridurre laddizionale Irpef, e Dio sa quanto i suoi concittadini ne abbiano bisogno, con i tempi che corrono. In fondo, democrazia significa governo del popolo, no? Oppure Lei non daccordo?
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UBRICA

V
BRAINSTORM
maRia montessoRi, Rosa e CaRolina aGaZZi:

ACANzE

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di STEFAno AnZuinELLi

tRe eDUCatRiCi italiane


essantanni fa, il 6 maggio 1952, moriva in Olanda Maria Montessori, straordinaria figura di pedagogista ed educatrice italiana, il cui progetto divenuto un modello di riferimento in tutto il mondo. Note sono le difficolt che Maria Montessori dovette superare per poter iscriversi e frequentare la facolt di medicina presso lUniversit di Roma in quanto donna. La sua caparbiet le consent di laurearsi e di vincere una borsa di studio che le assicur un posto da assistente presso la clinica universitaria di Roma. In un suo recente articolo, il giornalista Roberto

Bonzio scriveva di lei: La lista degli alunni illustri del metodo montessoriano lunga e comprende, oltre ai fondatori di Google, Brin e Page, altre star della new economy, come Jeff Bezos, vulcanico fondatore di Amazon, Jimmy Wales ideatore di Wikipedia e Will Wright, autore del videogame best seller The Sims. Non molti sanno per che il 26 marzo 1866 nasceva a Volongo, in provincia di Cremona, Rosa Agazzi, pedagogista e grande innovatrice nel campo delleducazione dellinfanzia che ha reso famoso nel mondo lasilo di Mompiano, tuttora pienamente funzionante. Dopo aver frequentato la scuola normale V. Gambara di Brescia e aver studiato pianoforte, inizi la carriera dinsegnante con la sorella Carolina a Nave. Nel 1890 entr in contatto con Pietro Pasquali, direttore generale delle scuole elementari e infantili di Brescia che sarebbe divenuto il tenace sostenitore dellesperienza educativa delle sorelle Agazzi. Al Congresso Pedagogico nazionale di Torino del 1898 le due relazioni pi importanti e avanzate sono proprio quelle di Rosa Agazzi e di Maria Montessori: ma mentre la Montessori si concentra sulla comprensione e la cura di gravi malattie dellinfanzia e delladolescenza, lapertura di un nuovo orizzonte pedagogico in Italia viene dallintervento di Rosa che implementa il sistema frbeliano, passivamente interpretato e burocraticamente applicato dagli stessi insegnanti, e propone come nuovo modello di asilo quello di Mompiano.

In un Italia ancora poverissima, segnata da bassa scolarizzazione e diffusa esclusione sociale, le sorelle Agazzi propongono e diffondono un modello dinclusione con pochissimi mezzi a disposizione: niente banchi, lavagne, libri, ma ambiente familiare con a disposizione del bambino oggetti della vita quotidiana, momenti di dialogo e di racconto, grande spazio dato al canto, attenzione alla natura e agli animali, allo spirito di iniziativa del bambino, alla sua creativit, allispirazione religiosa che si coniuga con la centralit della figura materna delleducatrice. Ed cos, che in pochi anni, il metodo delle sorelle Agazzi diventa il pi diffuso in Italia. Rosa e Carolina, meritano tuttora di essere ricordate anche perch il loro metodo educativo conosciuto nel mondo come metodo italiano e, come disse Lombardo Radice, un valore educativo intatto nel tempo. La scuola materna di Mompiano, diretta dalle sorelle Agazzi e pensata come casa dei bambini che permetta loro di crescere in un ambito affettivo di tipo familiare, attraverso il dialogo, la responsabilit, la creativit e la cooperazione, diventata il nuovo tipo di asilo e unesperienza cos diffusa in Italia tanto da essere riconosciuta come modello e adottata come denominazione ufficiale per la scuola dellinfanzia istituita dallo Stato italiano nel 1968. Senza dimenticare che il metodo agazziano ha varcato i confini nazionali e ha conosciuto significative applicazioni e reinvenzioni in Svizzera, Belgio, Germania, Romania, Spagna e America Latina.

nella nUoVa tUnisia


d aprile mi hanno invitato per un weekend gratuito in Tunisia. Un viaggio organizzato da unagenzia leader bresciana in collaborazione con lente di promozione del turismo tunisino per mostrare a un pubblico selezionato la nuova Tunisia, rinata dopo la cacciata del dittatore Ben Al. Era il mio primo educational (li chiamano cos). La cronaca. Siamo in una quindicina, tra giornalisti e semplici testimoni, a partire da Brescia. E quando arriviamo alla meta troviamo ad accoglierci, oltre a un clima ovviamente pi mite del nostro, lottima spa del Ramada Plaza di Tunisi. Ma presto per rilassarsi. In programma c lincontro con il ministro Elyes Fakhfakh. Ha una quarantina danni e un aspetto molto occidentale. Ci spiega che il 15 per cento dei tunisini vive grazie al turismo (pensavo fossero di pi). Gli italiani che vengono da queste parti sono tanti: 120mila nel 2011, ma prima della rivolta erano quasi il triplo. La Tunisia vuole tornare a quei numeri aggiunge e per farlo non punta solo sulla qualit del mare, dei 1.300 chilometri di spiaggia e delle strutture ricettive, ma anche sulla storia (a partire dal sito dellantica Cartagine, oggi in fase di sistemazione), le bellezze naturali (laffascinante zona desertica e le riserve naturali) e il benessere (i centri di talassoterapia non si contano). Senza tralasciare lo sport, visto che il Paese

DiaRio Di Un WeeKenD
sembra diventato il nuovo eldorado lowcost dei golfisti. Chiudiamo la serata tra cibo tradizionale, danzatrici del ventre e buona musica jazz. Il giorno dopo ad aspettarci Kairouan, con la sua moschea. Per strada uomini e (poche) donne vestiti alloccidentale. Latmosfera rilassata e non sembrano pi esserci tracce dei sanguinosi scontri di inizio 2011. Pranziamo con alcune pietanze locali (solo il vino ci fa per un attimo rimpiangere la Franciacorta) e poi partiamo alla volta di Hammamet. Ci sono circa 20 gradi: un peccato che non bastino ancora per fare il bagno in un mare cos invitante. Accompagnati da una guida, quindi, visitiamo il forte e la medina (la citt antica) prima di tornare in albergo. Lindomani visiteremo il centro di Tunisi. La capitale piena di gente che si accalca tra le mura e i vicoletti. Sulle pareti delle macellerie sono appese enormi teste di animali. Le botteghe che vendono ciondoli, tappeti, foulard e scarpe di marca a pochi euro abbondano. Ma non mancano i negozi dei grandi marchi della moda. Ne approfitto per comprare dopo una lunga contrattazione qualche souvenir. Poi visitiamo il Museo del Bardo, uno dei principali al mondo per i mosaici. E ci spostiamo nella vicina Sidi Bou Said, una sorta di Sirmione tunisina con una vista mozzafiato sul mare e le caratteristiche case bianche finite di blu che hanno fatto da sfondo a diversi film hollywoodiani. Qui facciamo tappa al Palazzo del Barlone di Erlanger,

di diEgo BonASSi

pranziamo (molto bene) da Dar Zarrouk e infine torniamo in albergo, dove in serata facciamo due chiacchiere con il nostro ospite Gb Merigo, titolare di Amerigo Viaggi, che ci racconta il suo affascinante modo di intendere i viaggi: non semplici vacanze, ma occasioni per vivere emozioni ed esperienze. Mancano poche ore al ritorno. Il mio bilancio? Non ho fatto il bagno, ma lho desiderato. Non ho fatto molte delle cose che fanno di solito i turisti, ma mi venuta la voglia di andare in vacanza in Tunisia. Stavolta, in quanto ospite, non ho speso nulla. Ma un budget per questestate cercher di ritagliarmelo.
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ONDAGGIO

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a crisi arrivata anche sotto lombrellone. A dirlo lultimo sondaggio di Bsnews.it, che testimonia come anche a causa la difficile congiuntura economica le abitudini estive dei bresciani stiano profondamente cambiando rispetto al passato. La maggioranza dei lettori del

quotidiano on line sette su dieci continuer ad andare in vacanza (di questi per, a met maggio, solo uno su tre aveva gi prenotato). Ma gli incerti sono il 15 per cento. E anche tra coloro che non rinunceranno a spiaggia e ombrellone il mare italiano la meta preferita la parola dordine sembra essere risparmio.

Non a scapito della qualit della vacanza e della comodit. Ma piuttosto accorciando di qualche giorno la trasferta oppure, pi semplicemente, cercando qualche buona occasione su internet. Strumento, questultimo, che di gran lunga il preferito dai lettori per scegliere la destinazione e prenotare il viaggio.

Quanto spenderaI?
Oltre la met dei lettori dichiara che questestate spender come la scorsa (28,6%) o addirittura di pi (25,5%). Ma significativo che la
Meno dello scorso anno. Come lo scorso anno.

maggioranza relativa (il 39,4 %) si dichiari intenzionata a ridurre il budget per le vacanze. Mentre un 6,5 per cento rimarr a casa.
Pi dello scorso anno. Niente.

come rIsparmIeraI?
Di fronte alla volont o alla necessit di risparmiare, la soluzione pi gettonata senza dubbio quella di tagliare i cosiddetti extra (37,5%), riducendo dunque le spese per uscite serali e souvenir. Ma sono numerosi
tagliando gli extra. Scegliendo mete meno costose. Accorciando la durata.

anche quelli che scelgono mete meno costose (23,6%) o riducono la vacanza di qualche giorno (20,9%). Mentre il 14 per cento ricorre a last minute e offerte particolari. Solo il 4 per cento disposto a rinunciare alla qualit.
Con last minute e altre offerte. Diminuendo la qualit.

dove compreraI Il vIaGGIo?

APERTO TUTTI I GIORNI FINO A TARDA NOTTE

Il fai-da-te di gran lunga la soluzione preferita. Il 64 per cento dei lettori, infatti, spiega che sceglier voli e alberghi consultando le offerte migliori su internet, mentre solo il
Scegliendo nel dettaglio le migliori offerte su internet. In agenzia di viaggi.

4,5 per cento acquister sul web un pacchetto completo. Il restante 31,5 per cento, invece, per lacquisto si rivolger a unagenzia di viaggi.
Acquistando un pacchetto organizzato su internet.

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ONDAGGIO

sulla base dI cosa sceGlIeraI la meta?


Per scegliere la destinazione delle vacanze lo strumento migliore senza dubbio internet. A dirlo sono i due terzi esatti dei lettori di Bsnews. it. Mentre il 20,5 per cento preferisce il mezzo pi tradizionale: i consigli degli amici. A sorpresa soltanto
Internet. Consigli di amici.

il 9 per cento indica i suggerimenti dellagenzia di viaggi e i cataloghi come elementi decisivo, mentre riviste e documentari televisivi complessivamente influenzano meno del 5 per cento dei bresciani.
Documentari in televisione.

Agenzia di viaggi cataloghi. Riviste e pubblicazioni.

dove andraI?
Quasi quattro lettori su dieci, questestate, andranno allestero alla ricerca di spiagge esotiche o mete low cost. Ma la stragrande maggioranza rimarr nel cosiddetto Belpaese. In particolare, tra questi, c un 15,5 per cento che non varcher nemmeno i confini della Leonessa, scegliendo i laghi (Garda, Iseo e Idro) oppure le montagne.

Italia.

Estero.

Provincia di Brescia.

Quale tIpo dI vacanza sceGlIeraI?


Il mare lunica cosa che manca alla Leonessa. E resta la destinazione preferita di oltre la met dei bresciani. Ma la seconda meta preferita dei lettori la propria abitazione (17,5%). tutte le altre vacanze si dividono il reMare. Casa mia. Citt darte. Casa di amici.

stante terzo dei lettori. A guidare la classifica sono le citt darte (13,5%), seguite dalle case di amici (6%) e dal lago (5,5 %). Mentre montagna, agriturismo e centri benessere appaiono decisamente poco gettonati.
Lago. Montagna. Agriturismo. Centro Benessere.

cHe alloGGIo sceGlIeraI?


Lhotel, con le sue comodit, resta la soluzione preferita dai bresciani per le vacanze (42,5%), ma in molti (29,5%) scelgono per esigenza o risparmio
Hotel. Appartamento in affitto.

di affittare un appartamento. Ancora, il 18 per cento si affida ai villaggi turistici. Mentre solo un lettore su dieci opta per lavventura in campeggio.
Villaggio turistico. Campeggio.

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NIMAlI

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tervenendo tramite azioni concrete quali il salvataggio di rospi (ed eventualmente altri anfibi) dalle strade durante la migrazione riproduttiva e il conteggio degli animali e loro classificazione per sesso, volta al monitoraggio scientifico delle popolazioni in questione. Diversi volontari, prima della stagione riproduttiva dei bufo bufo (rospi comuni), posizionano dove possibile delle barriere di protezione in plastica, per guidare i

rospi verso passaggi protetti sotto la strada; questo avviene nel territorio di confine tra i comuni di Lumezzane e Nave, in localit Cocca e Poffe qui, infatti, esistono due corpi dacqua (ex pozze di abbeverata) che forniscono lhabitat riproduttivo idoneo per diverse specie di anfibi , e ad Idro (tra le prime localit italiane interessate da una iniziativa di conservazione di anfibi, con la realizzazione, nel 1980, di canalizzazioni sottostradali), sulla strada

che si trova sulla sponda orientale del lago e che collega gli abitati di Crone e Vesta (per partecipare a queste operazioni, informarsi presso www.centrostudiarcadia. it/ o www.enpabrescia.it/). Di certo, da queste creature terra-acqua, non ci aspettiamo la classica metamorfosi favolistica, ma, anzi, possibile che, in cambio di un po daiuto, possano darci molto di pi di una calzamaglia turchina.

leseRCito Dei PiCColi ma BUoni: tUtti in PeRiColo

RosPo

ti BaCio o... ti salVo?


Lenorme importanza della fauna minore.

di ALESSAndRA ToniZZo

siste un mondo, l fuori, di essere viventi che, magari per una (inopportuna) cattiva fama, o per la nostra sbadataggine, rischiano dessere messi definitivamente knockout, vale a dire... scomparire dalla faccia della Terra. Eppure, da qualche tempo, echeggia un po ovunque una parola che, oramai, dovrebbe esserci familiare: biodiversit (biologica), dallinglese biodiversity, ossia variet della vita presente sul pianeta. La biodiversit va salvaguardata, perch ogni specie ha un compito ben preciso da svolgere, la cui mancanza genera un gap incolmabile e le cui conseguenze, a breve e lungo termine, possono essere catastrofiche. Il classico esempio dellinfluenza pervasiva delluomo sulla natura, oggetto di studi noti al mondo intero nonch uno dei casi meglio documentati di come la perdita dei grandi predatori (e il loro ritorno) cambi gli ecosistemi la reintroduzione dei lupi nel parco nazionale di Yellowsto-

ne, negli Stati Uniti, la cui diffamazione (parliamo di un vero e proprio sterminio) avevano portato le alci allo stato brado, con la conseguente decimazione della vegetazione riparia e la progressiva erosione del suolo. Addio, dunque, ai castori che, con le loro dighe, favoriscono gli insediamenti piscicoli , mentre i coyote, divenuti spavaldi, facevano piazza pulita dei piccoli mammiferi. Al ritorno dei lupi, le alci sono scappate nella foresta e non si sono pi fatte avanti nelle aree aperte o lungo i fiumi, i pioppi e i salici hanno iniziato a ricrescere, i castori sono tornati e i coyote sono di nuovo cauti: insomma, ora la biodiversit in aumento e lintero ecosistema maggiormente produttivo. Ma se squali, lupi e grandi felini sono difficilmente ignorabili, che dire di tutti quegli animali la cui stazza non pu parlar per loro? Chi, difatti, a conoscenza dellesistenza della Giornata mondiale delle Rane? Giunta alla sua quarta edizione, si svolta il 28 aprile scorso, per un motivo ben preciso: gli anfibi, fra tutti i vertebrati, sono quelli maggiormente esposti e pi minacciati, e salvare questa

fauna di fondamentale importanza poich questi esseri, da ottimi bio-indicatori, svolgono un ruolo cruciale negli equilibri ambientali. La pressione antropica, luso di pesticidi, limmissione di specie esotiche, lintroduzione di pesci per allevamento e pesca sportiva, lalterazione e la distruzione di habitat, linquinamento di vario genere, i cambiamenti climatici: tutto ci compromette seriamente le popolazioni di queste specie, e sta succedendo a casa nostra, mica oltreoceano. Non serve, difatti, guardare uno di quei (bellissimi) documentari di National Geographic per constatare che tritoni, salamandre, rane, raganelle e rospi se la cavano male (un eufemismo per dire che si stanno riducendo drasticamente in tutto il globo): sufficiente fare un viaggio online, precisamente sul sito del Centro studi Arcadia che, insieme allEnte Protezione animali di Brescia, lavora per la tutela degli anfibi, in-

PungiAMo, MA SiAMo TEnERi Da qualche tempo, partito un tam-tam mediatico promosso da Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) per salvaguardare lErinaceus europaeus. Porcospino, riccio, istrice: stiamo parlando di quel piccolo mammifero che, se minacciato, si chiude a palla esibendo tutti i suoi aculei. Animale prettamente notturno, il riccio esce dal suo letargo ad aprile ed unaltra delle piccole vittime della strada che distrattamente schiacciamo con le nostre auto: per questo motivo, ne muoiono diverse migliaia! Molto diffuso nelle zone di campagna, ma anche nei giardini di villette e condomini, listrice un animale di cui si parla poco, mentre resta uno degli esseri pi importanti per il mantenimento dellecosistema delle nostre campagne, nutrendosi di lumache, uova di serpente, piccole vipere e larve dinsetti: tutto ci che considerato dannoso per orti e giardini. Insomma, prestiamo attenzione a questi buffi esemplari, pensando

anche, magari, di adottarne una famigliola a salvaguardia del nostro verde. ToRnEREMo A VoLARE Che fine hanno fatto le farfalle? Se lo chiederanno i nostri retini, ormai ammuffiti in garage, ma ancor pi ne sentono la mancanza i fiori perch, purtroppo, recenti studi hanno decretato che almeno il 40 per cento di questi lepidotteri, in Europa, sta scomparendo: un gran colpo per la biodiversit. Per questo, da qualche anno, i ricercatori di Eugea (Ecologia urbana giardini e ambiente), in collaborazione con gli entomologi dellUniversit di Bologna, hanno messo a punto un giardino in scatola contenente piante fiorite in dettaglio, cosmos, zinnia e facelia, tutte con nettare particolarmente gradito alle farfalle adulte e finocchio selvatico, la pianta nutrice del Macaone, la pi bella farfalla italiana. Piantando queste sementi, si creeranno quindi delle piccole oasi (detti hotspot di biodiversit) dove le farfalle potranno nutrirsi e deporre le uova, con la speranza che siano in molti a farlo, per far tornare un guizzo di colore nelle nostre citt. Il periodo di semina e germinazione proprio quello a cavallo tra la primavera e lestate: cosa aspettiamo? VAMPiRo A Chi? Gli amanti del celebre supereroe volante gi lo sapevano, che dei pipistrelli non c nulla da temere, ma pare che ora se ne convincano in molti. Grazie alla sua dieta niente sangue umano, per carit, solo tanti insetti , infatti, i chirotteri possono liberarci dallincubo estivo che terrorizza

tutti: le zanzare. Richiamare nei nostri giardini questo controverso mammifero (scioccamente temuto, ma in realt innocuo e timido) facilissimo, grazie alla bat box, una scatola-rifugio da posizionare allesterno ad almeno 4 metri dal suolo, o in pieno sole o allombra totale, perch i pipistrelli femmina amano la luce e i maschi il buio. Guarda caso, anche questa specie a rischio, e lintento primario di queste tane-domestiche, difatti, inizi nel 2009 come campagna ecologica dal titolo Un pipistrello per amico, guidata dal Museo di Storia Naturale delluniversit di Firenze in collaborazione con la Coop. Aiutare una specie in pericolo e liberarci di un fastidioso prurito: due mosse in una!
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A i l Ve my Pet
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a cura di ELiSABETTA BEnTiVogLio

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Quando e come vi siete incontrati? 2. Esiste una razza di cani che preferisci alle altre? 3. Hai mai portato il tuo cane a un corso di addestramento? 4. Quando sei al lavoro, il cane rimane in casa, in giardino, o lo porti con te? 5. Quando programmi le vacanze cerchi di portarlo con te, lo affidi a qualche amico o parente o ti rivolgi a una pensione? 6. Il cane cosa magia? 7. E dove dorme? 8. Lo porti a passeggio o lo lasci libero in giardino? 9. Una sua particolarit? 10. A chi pi affezionato in famiglia?

Se vuoi presentare il tuo amico domestico (cane, gatto, criceto, uccellino o altro), scrivi a redazione@dodicimesi.com

elena e otello
Elena Pasotti, 34 anni, una giovane imprenditrice di una ditta di irrigazione, Otello il suo inseparabile amico a quattro zampe, un cucciolo di bassotto tedesco, ha 10 mesi e pesa 3,5 chili.

1. Il giorno del compleanno di Lorenzo, mio figlio, siamo andati in un allevamento e gli ho detto di scegliere un cucciolo. Aveva appena visto Beverly Hill Chiuaua e Otello assomigliava molto al protagonista del film. Da quel giorno sono diventati inseparabili. 2. Sceglierei il Bovaro del Bernese, praticamente lopposto di Otello. 3. No, non ancora. Credo lo porter ad un corso di obbedienza, giusto perch impari i comandi base.

4. Viene con me in ufficio. L pu scorrazzare liberamente tra terrazzo e piazzale. 5. Otello ormai uno di famiglia e verr in vacanza con noi. Pensavamo al campeggio, in questo modo non avremo problemi. 6. Vorrei che mangiasse le sue crocchette ma preferisce di gran lunga ci che cucino e quando inizia a piangere non resisto e apparecchio per tre. 7. Dorme in cucina nella sua cesta. A casa nostra c una regola: letti e divani sono off-limits per i cani. 8. Durante il giorno sempre libero nel piazzale dellazienda, la sera lo porto al parco una mezzoretta e il weekend spesso andiamo al lago o in montagna a farlo correre. 9. Ha una doppia personalit. Con gli estranei una iena, in famiglia, invece, il cucciolo pi tenero del mondo. Lorenzo gli pu fare qualsiasi cosa, una volta gli ha persino lavato i denti con dentifricio e spazzolino. 10. A me e mio figlio ma in modi diversi. Io sono quella della pappa, Lorenzo, invece, il suo migliore amico.

laddestramento perch limpegno era inconciliabile con la mia vita di tutti i giorni. 4. Resta libera in giardino insieme al suo amico Pippo, un cane Bretton. 5. Lestate scorsa lho lasciata a casa e mia suocera passava ogni giorno per la pappa e le coccole, ma questanno stiamo pensando di portarla in vacanza con noi. 6. Principalmente crocchette, ma a volte le allungo anche qualche avanzo. 7. Quando fa caldo resta in giardino nella sua cuccia, mentre dinverno dorme in casa, nella sua cesta nellatrio. 8. Durante il giorno resta libera in giardino e la sera la porto unora a camminare con me.

9. ridicola, specie quando dinverno prima di uscire di casa si copre il muso con le zampe nel tentativo di nascondersi e di non dover scendere in giardino.

10. A me. Quando devo uscire fa di


tutto per mettersi tra me e le scarpe e quando rientro in casa la prima a salutarmi.

elena eD eVa
Elena Vivenzi, 34 anni, impiegata in una ditta di casalinghi. Eva la sua inseparabile amica a quattro zampe, un cane Boxer color fulvo, ha 6 anni e pesa 30 chili.

1. Dopo essermi sposata volevo assolutamente un cane. Ho insistito con mio marito per andare al canile e adottare un meticcio ma lui aveva gi avuto una Boxer e cos nel 2006, il giorno del mio compleanno, tornato a casa con una magnifica sorpresa di 2,5 chili. stata quella la prima volta che ho visto Eva ed stato amore a prima vista. 2. Oggi mi piacciono tutte le razze, ma diciamo che preferisco i cani di taglia

media e se potessi scegliere prenderei un Border Collie. 3. Si, lho portata qualche anno fa, ma stata una tragedia. Durante le lezioni era il cane pi indisciplinato e nonostante la guida delladdestratore sembrava non capire i comandi. I risultati sono arrivati solo con il tempo, oggi torna al richiamo e obbedisce ai comandi, ancor meglio se la ricompensi con un biscotto. 4. Resta in giardino a fare disastri.

CinZia e Gemma
Cinzia Albertini, 35 anni, operaia in una ditta di sanitari, Gemma la sua inseparabile amica a quattro zampe, un incrocio tra un America Bulldog e un Pitbull, bianca con alcune macchie tigrate, ha un anno e mezzo e pesa 30 chili.

1. I proprietari della cucciolata me lhanno portata a casa insieme alle due sorelline. stata lei a scegliermi iniziando a seguirmi dappertutto. Mi hanno colpito subito il musetto dolce e la forma della tigratura sulle zampe che assomiglia ad un paio di pantaloni in pelle da motociclista.
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2. Sono affascinata dalla sguardo profondo e misterioso del Lupo Cecoslovacco. 3. Si, aveva quattro mesi e volevo educarla per farla entrare nella squadra cinofila della Protezione Civile, ma alla fine del primo corso base ho interrotto

5. Portarla con noi pressoch impossibile a causa della sua irruenza, ma la lasciamo con i nonni che vivono al piano superiore. 6. Quando fa caldo preferisce restare in giardino, dinverno, invece, nella sua cuccia in salotto. 7. Tutto. Dalle crocchette allumido agli avanzi. 8. Corre in giardino e il week end facciamo lunghe passeggiate in montagna. 9. una vera specialista nel fare buchi nella terra. Una volta ha scavato tanto in profondit da inclinare un pino. Scavare e distruggere i fiori del giardino sono le sue pi grandi passioni. 10. una bella lotta. Ascolta me e vede mio marito come il suo compagno di giochi.
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ODA

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Breve storia degli occhiali.

QUanDo il looK PaRte

DaGli oCChi
di CAMiLLA ZAMPoLini

Levoluzione maggiore ha riguardato lutilizzo della celluloide come materiale principale per la realizzazione delle montature da lenti, che consentiva di cambiare pressoch allinfinito forma e colore. Alla celluloide si aggiunsero nuove leghe plastiche e per le montature in metallo, nuove leghe, come alluminio e titanio. Negli anni 50 in America avvenne una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda il design degli occhiali: comparvero i primi modelli a farfalla o da gatta, indossati dalle star di Hollywood. Audrey Hepburn, Jackie Kennedy, John Lennon e molti altri utilizzeranno questo accessorio come simbolo distintivo della propria immagine. Si pensi ad Elvis Presley che personalizz le montature dei propri occhiali con le sigle EP (le sue iniziali) e Tcb (take care of business), seguito a ruota da Elthon John, che ne fece un personale oggetto da collezione e di culto. Senza dimenticare la celebre Peggy Gugghenheim, con le sue estrose montature, il duca di Windsor Edoardo e sua moglie Wallis Simpson. Negli anni 80 Madonna inizi ad intonare le montature dei suoi occhiali agli abiti e fu cos che il legame occhiali/ moda divenne inscindibile.

li occhiali possono essere considerati laccessorio pi diffuso al mondo. Ma, nonostante la loro capillare diffusione, pochi ne conoscono la storia. Nellantichit, nessuno pot godere del beneficio di correggere la propria vista. Bisogner attendere lXI secolo perch lastronomo e matematico Alhazen spieghi e teorizzi come fosse possibile ingrandire gli oggetti tramite lausilio di una sfera di vetro. I monaci adottarono per primi questa tecnica per leggere, appoggiando sfere lavorate in cristallo di rocca sulle pagine dei codici per ingrandirne i caratteri e facilitare il lavoro degli amanuensi. Bisogner attendere per il 1268 perch Roger Bacon teorizzi un trattato sulluso di lenti ottiche convesse per la cura degli occhi malati. Gli occhiali divennero oggetto duso pi
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o meno comune dalla fine del XIII secolo in poi. Venezia detenne per lunghissimi anni il monopolio per la lavorazione delle lenti in vetro, o meglio in cristallo, e fu il monaco Alessandro Spina a capire e svelare i segreti dellarte della lavorazione del vetro alla fine del XIII secolo e a consentire quindi la produzione di lenti da vista in modo diffuso. Dal XVIII secolo, gli occhiali divennero un oggetto alla portata di tutti. Ma inizialmente non furono considerati simbolo di prestigio, bens di goffaggine. Si credeva che gli occhiali privassero della capacit di affascinare gli altri: si rinunciava a vedere pur di essere visti. per questo motivo che dal 700 in poi, nonostante lavvenuta invenzione delle astine da occhiali, iniziarono ad avere grande successo i monocoli, gli occhiali da mano (face-a-main o gafas de tijera) e le raffinate lorgnette o impertinentes (modello a scatto che consentiva di utilizzare limpugnatura degli occhiali

come una vera e propria custodia per le lenti, e utilizzare questultima a sua volta come accessorio di oreficeria o addirittura, molto pi comunemente come vero e proprio capolavoro di alta gioielleria). Tra la fine del XIX e linizio del XX secolo si perfezionarono gli studi di ottica e optometria e cos anche i sistemi diagnostici per lindividuazione dei difetti della vista. A fine 800 nacquero i primi veri e propri stabilimenti industriali dedicati alla produzione di occhiali da vista: nel 1878 a Calzano del Cadore sorse la prima fabbrica italiana di occhiali, dalla quale prender vita nel 1934 la celebre Sfilo. Tutto il 900 costellato dalla continua evoluzione di materiali, forme, stili e fogge degli occhiali, ma soprattutto dai loro diversificati utilizzi dettati da nuove esigenze: furono progettati i primi occhiali per guidare autovetture, aerei, motociclette e cos via.

Per quanto riguarda la storia degli occhiali da sole, sappiamo che il loro uso risale al 1300 e che sono originari della Cina, dove erano utilizzati specialmente dai giudici nelle corti di giustizia, principalmente per nascondere lo sguardo e mantenere la parvenza di imperturbabilit della coscienza di fronte a un giudizio o alla proclamazione di una pena. Tale uso venne ripreso nel 1929 da Sam Foster, fondatore della Foster Gram, il quale inizi a vendere i suoi prodotti sulla costa di Atlantic city e fu proprio da qui e da allora che una nicchia di persone inizi a prendere confidenza con un oggetto che ormai non serviva pi soltanto a correggere la vista. Limpulso alla sperimentazione e allinnovazione di questo nuovo oggetto di culto sorprendentemente arriver dal mondo dei militari: nel 1930 lUS Army Corps commissioner a Baush & Lomb B&L la produzione di una tipologia di occhiali da sole che doveva essere utilizzata dai piloti daereo per evitare di essere abbagliati dal sole in alta quota. Grazie ad una licenza dei filtri Polaroid, B&L mise a punto una speciale tinta verde-scuro da utilizzare per colorare le lenti; lobiettivo del filtro era quello di assorbire la banda gialla dello spettro di luce. Ci port allintroduzione degli occhiali da sole con lenti polarizzate, tecnica utilizzata per bloccare i raggi UV dannosi del sole e introdotta proprio da B & L Ray-Ban nel 1936. Nacque quindi cos il famoso modello Ray Ban Aviator, dedicato proprio ai piloti, con una montatura grande che permetteva la giusta visualizzazione del cruscotto di comando dellaereo. Nel 1952, Raymond Stegeman disegn un nuovo paio di occhiali da sole. In unepoca in cui prevaleva la leggerezza e il minimalismo, lanci una montatura dalle dimensioni maxy. Rompendo gli

schemi nacquero i RayBan Wayfarer e vennero immediatamente apprezzati dalle star di Hollywood. Gli eywear o sunglasses, negli anni 50 divennero uno degli accessori moda pi famosi al mondo. Nacquero conseguentemente numerose aziende che diverranno leader del settore come Revo, Carrera e Oakley. Furono nuovamente donne eleganti del calibro di Marilyn Monroe e Audrey Hepburn e uomini di grande fascino come James Dean a consacrare il loro successo. Nonostante le numerose rivisitazioni e gli usi allavanguardia cui gli occhiali ultimamente assurgono (lettori mp3, fotocamere e videocamere, addirittura schermate video collegate ai pi moderni smartphone) la tendenza comune a compratori e produttori quella di abbinare montature sempre pi fantasiose a lenti pi o meno scure che donano un tocco di mistero a chi li indossa. Il tutto con uno stile vintage, sapientemente rivisitato e rivisto in chiave moderna.

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larte essenzIale
lIberarsI del superfluo In tuttI I sensI
er una volta, possiamo asserire fieramente che s, prima ancora di sapere esattamente cosa diavolo fosse il decluttering, noi lo praticavamo gi da un pezzo. Aspettate un attimo, per, a considerarci la page, perch il dubbio venuto anche a noi: pi che una scelta metodica e razionale, infatti, abbiamo sempre seguito un istinto di pancia (innaffiato da tanta, tanta pigrizia). Varr lo stesso? Di cosa stiamo parlando? Beh, semplice: di tutto quello che soffoca inutilmente la nostra vita. Prima di approdare a considerazioni new age, sufficiente eccome! concentrarci sugli oggetti, o meglio, sulla marea di cose di cui ostinatamente ci circondiamo, sicuri di non poterne mai fare a meno. Lo shopping compulsivo un esempio lampante, anche se estremo, della tendenza doggi, ovvero laccumulo incontrastato di chincaglierie che si sedimentano, a mo di strati fossili, attorno a noi. Case e uffici, in sintesi, potrebbero essere il macrocosmo di questeffetto consumistico riflettendo tutta la nostra ansia da possesso con cassetti straripanti e armadi-ballar , il cui effetto psicologico trasversale nasce e si palesa prima di tutto dentro di noi limpedimento a lasciar andare (un affetto, unesperienza, uno stato danimo), lincapacit di seguire il ciclo naturale vita-morte-vita , e che, nelle donne, preannunciato da ci che possiamo chiamare sindrome della borsetta.

HATS UP?

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del declutterInG
di ALESSAndRA ToniZZo

Lo sappiamo, non da tutti, perch effettivamente non facile e, come tutte le cose, se simpara da piccoli un altro paio di maniche Ma niente paura: una volta convinti che le cose davvero importanti sono poche una recente indagine indica che le persone usano solo il 20 per cento delle cose che possiedono , armati di euforico coraggio, ci si pu rivolgere allo specialista in space clearing, parente stretto dellanticlutter, nonch amico del feng shui (arte geomantica cinese che, in sintesi, spiega come arredare gli spazi in armonia con i cinque elementi universali: fuoco, terra, metallo, acqua, legno). Sulla scorta di programmi come Ma quanta roba hai?! format satellitare condotto da Sian Jaquet e Gez Johns , anche in Italia esistono dei professionisti per cui il decluttering unarte da svelare, imparare e tramandare; uno di questi Lucia Larese laurea in Lingue, master in marketing internazionale, per molti anni si occupata di relazioni internazionali, viaggiando in tutta Europa , autrice di libri tematici in cui insegna alle persone a fare spazio fuori per stare meglio dentro, e ideatrice di seminari periodici sullo space clearing. Su internet, un tripudio di regole e steps per iniziare, in maniera fai da te, questa particolare pulizia di primavera che alleggerisce in tutti i sensi, eccone alcune: non bisogna mai nascondersi dietro al potrebbe essere ancora utile, perch il disordine nasce da un attaccamento morboso alle cose che ci circondano e ci allontana dal benessere; con un bloc-notes e una penna bisogna elencare le zone critiche, cio quelle pi soggette ad essere invase da nuovi arrivi (armadi, librerie, ingresso); quando si passa alla cernita delle cose da eliminare o da tenere, bisogna evitare di accumulare pile di oggetti con la scusa di decidere pi tardi: vanno tenuti o buttati immediatamente; non necessario portare a termine tutto in un weekend, ma meglio seguire i propri ritmi personali: non esistono scadenze, se non quelle imposte dalla voglia di vivere con leggerezza. Certo, ci sar anche chi, terminato il lavoro, a forza di rimuginare sulloperato finir per dare retta ai sensi di colpa, rincorrendo amici e parenti per farsi restituire la sciarpa fatta alluncinetto o lelefantino di pietra pomice; ma saranno davvero pochi, tutti e solo coloro i quali, in fondo, non erano pronti a togliersi quel peso dalle spalle. Perch, invece (per chi non si fidasse di noi) le testimonianze di chi ha fatto decluttering sono pi che positive, basta leggere in rete: Si pu ottenere un senso di leggerezza, benessere e freschezza, un alleggerimento del proprio bagaglio di conseguenza esiste una possibilit di avere maggiore attenzione alla nostra vita, piuttosto che alle cose materiali che ci circondano; molto importante vivere nellordine: aiuta a sentirsi meglio e occorre prestare attenzione perch si possono, con i propri comportamenti, influenzare anche gli altri; lasciare andare le cose inutili capire che quel qualcosa che ero convinta fosse legato a degli oggetti, in realt, rimane dentro di me anche se, appunto, li lascio andare. E per gli irriducibili, che non mancano mai? A prova che il decluttering ci ha reso anche pi buoni, offriamo la prova di San Tommaso: chi ha voglia di aiutarci a incellophanare le stoviglie per il prossimo, imminente trasloco?
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Alzi la mano, infatti, chi non ha mai avuto una nonna, una zia, o persino la mamma che, ovunque si andasse, portasse con s, con un misto di circospezione e nonchalance, limmancabile borsa (in alternativa, riguardatevi Madagascar2, il cartoon in cui la vecchietta si ancora alla propria clutch neanche fosse il Santo Graal). Donne sul bagnasciuga come nel confessionale di una chiesa, donne inerpicate su ghiaccio, acqua, fango e neve, donne ovunque, sempre con la fedele compagna sotto braccio. Non credete loro quando vi diranno che la paura dessere scippate ha sconvolto il buonsenso, perch non questo il motivo: la sindrome della borsetta, difatti, altro non che la volont ferrea di avere a portata di mano, sempre, una casa in miniatura, scendendo a patti con scoliosi e mariti collerici (ancora, chi non ha mai visto uomini vestiti di tutto punto imbracciare, rossi in viso e palesemente disperati, straripanti bisacce stile Hello Kitty? Tranquilli: mai stati terroristi fru-fru, quanto compagni di una donna con la suddetta sindrome che, impietositi da tanto carico, puntualmente si rammaricano di aver dato loro il cambio). Credeteci perch nonostante, come detto, per noi larte dello sbarazzo decluttering per gli anglofoni (clutter, infatti, significa ingombro superfluo) sia routine, alla borsa-valigia non rinunciamo affatto. Daltronde, dopo aver mensilmente svuotato armadi, cantine, cucine, uffici e scrivanie, lasciateci almeno questa sicurezza sotto braccio! Noi lo abbiamo sempre fatto per istinto di leggerezza, per pigrizia (buttare, una volta imparato, pi facile che riorganizzare interi spazi), e per necessit: chiedete un po, difatti, a chi solito cambiar citt frequentemente, chi sa cosa vuol dire stare carponi a impacchettare nel pluriboll la propria vita per decine di volte, cosa pensa del collezionismo. Ecco, costui vi far un bel sorriso, il ghigno dellintenditore, che sottende la superiorit di chi ce lha fatta e, nellordine, ha buttato vecchi diari, giradischi, bomboniere, ciucci, sonaglini e paperelle, per riciclare poi ogni genere di vestiario senza eccezione per borse, scarpe e dintorni , selezionando accuratissimamente lettere, foto e cartoline varie. La regola? Tutto deve stare in un paio di borsoni, senza rimorsi.
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successo arGentIno alla mIlle mIGlIa 2012

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Claudio Claramunt e Daniel Scalise, innamorati argentini dellAlfa Romeo, sono i vincitori della edizione 2012 della Mille Miglia. Con la loro Alfa Romeo 6C 1500 GS, carrozzata Zagato, del 1933, hanno vinto la classica prova di regolarit battendo per pochi punti i coniugi Giuliano Can e Lucia Giuliani, specialisti della regolarit e vincitori della Mille Miglia per ben dieci volte. Lequipaggio sudamericano Claramunt-Scalise lanno scorso era arrivato al terzo posto.

QUI & l
metrobus, la prIma prova superata
Il 3 maggio scorso si svolto il demonstration day, il primo viaggio dimostrativo della metropolitana bresciana a cui sono state invitate circa 100 persone, sindaco, giunta comunale, consiglieri, giornalisti e qualche vip, come il cantante Alberto Fortis (nella foto). Nel viaggio dal deposito di Buffalora alla stazione Poliambulanza tutto funzionato alla perfezione, movimenti, apertura delle porte in sincrono con quelle di banchina. Cinque le stazioni toccate: SanEufemia e Sanpolino (in viadotto), S. Polo Cimabue (in trincea), San Polo Parco e Poliambulanza (a raso). Unico difetto lassenza di aria condizionata per un problema tecnico momentaneo. La data di partenza resta fissata al 1 gennaio 2013.

a cura di RoLAndo

giAMBELLi

domenIca 15 luGlIo torna la blumon maratHon


Dalla piana del Gaver alla cima del Blumone: la Blumon Marathon, intitolata alla memoria di Alfio Marca, ormai giunta alla 14 edizione, con 25 km di corsa e 2.400 metri di dislivello, rientra nel trittico Sky Race Promosport Valli Bresciane, di cui la tappa conclusiva. Il percorso si snoda nel Parco dellAdamello, fra le quote 1.500 metri della Piana del Gaver e i 2.633 del Passo del Blumone, in un ambiente alpino di grande suggestione. Se si considerano i 350 atleti a numero chiuso per gara, gli accompagnatori, gli assistenti logistici e i circa 1.000 spettatori, la gara porta sul territorio circa 3.000 persone. Il ritrovo alle 6,30 presso il Blumon Break, in localit Gaver, domenica 15 luglio. Per info: www.vallesabbia. info, tel. 0365.83224.
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Il mese del pedone dedIcato aI bambInI
Lo scorso 26 aprile in piazza Tebaldo Brusato, i bambini si sono trasformati in vigili per un giorno assegnando multe morali agli automobilisti irrispettosi del codice della strada. A vestire i panni degli agenti sono stati gli alunni di due classi quinte dellistituto Tito Speri di Brescia, in rappresentanza dei 62.200 alunni delle scuole primarie della provincia, che in seguito hanno potuto aderire al progetto il mese del pedone, Uniniziativa sostenuta dallassessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia Mariateresa Vivaldini con lintento di favorire lo sviluppo di una cultura della sicurezza, attraverso una serie di attivit utili a rendere consapevoli i bambini del loro ruolo attivo sulle strade.

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areazIone: fuGa verso lInfInIto


LAssociazione Culturale Areazione ha proposto dal 2 al 5 giugno, al Teatro Sociale di Brescia, lo spettacolo di chiusura dei corsi di danza diretti da Stefania Talia per lAssociazione sportiva Olimpia nelle sedi di San Zeno e Castelmella. Lo spettacolo, dal titolo Fuga verso linfinito, ispirato ai personaggi della saga Toy Story. In scena gli scritti ai corsi di danza classica, jazz, contemporanea, funky, tip tap, che hanno interpretato coreografie di insegnanti qualificati ed affiatati: Barbara Maestrini, Silvia Gazzera, Dario Brevi, Laura Avanzi, Nathalie Bourgouin, Rosy la Vecchia.

tennis in CaRRoZZina
francIacorta In fIore da prImato
La mostra mercato di fiori e piante, rare e classiche, che si fregia del riconoscimento di manifestazione fieristica nazionale tornata con la 14 edizione, dal 18 al 20 maggio a Cazzago San Martino, presso Palazzo Bettoni Cazzago - Palazzo Guarneri. Premiazioni degli stand espositivi, concorsi, convegni, dimostrazioni pratiche di giardinaggio, decorazioni floreali, mostre darte e molto altro hanno fatto da corollario allevento, iniziato con il seminario Franciacorta: tutela e biodiversit. Novit di questanno: il concorso il bel giardino di casa nostra (dedicato a chi progetta giardini ridotti), e il Campo dei Sapori (erbe aromatiche, ortaggi, germogli, piante da frutto e alimenti di qualit sotto legida di Slowfood).

Una sfiDa VeRa


alla sfortuna, andando a caccia di medaglie che, probabilmente, pesano il doppio di quelle tradizionali, sebbene la risonanza mediatica di tali successi sia limitata. Nel mese di febbraio la nostra provincia stata toccata da un evento di portata nazionale. In Franciacorta si svolta la seconda edizione del Torneo Nazionale di tennis su sedia a rotelle, organizzato dalla societ Active, che si occupa di sport, cultura e integrazione. Levento ha richiamato sulla terra rossa dei campi della Fenice di Castegnato parecchi tra i migliori tennisti in carrozzina di tutta Italia. Il titolo andato a Paolo Cia, accreditato come candidato numero uno alla vittoria. Il campione veneziano non si smentito ed ha fatto sua la competizione senza lasciare nemmeno un set agli avversari. Intanto il movimento tennistico su due ruote in continua crescita. Il comitato paraolimpico sta investendo con determinazione su questa disciplina sportiva giovane, nata nel 1987,

Anche questanno tornato in Franciacorta il Torneo nazionale di tennis su sedia a rotelle, organizzato dalla societ Active.
di BRuno FoRZA

lIsItuto lunardI commemora p.za loGGIa


Una galleria di foto, suggestive nella loro drammaticit, per commemorare la strage di Piazza Loggia in quel terribile 28 maggio 1974. Immagini inedite, quelle custodite dal 23 maggio al 9 giugno allAuditorium dellIIS Astolfo Lunardi di Brescia, che portano la firma di Gino Barbieri. Allora studente di medicina al 1 anno, Barbieri divenne fotoreporter per caso, quel giorno luttuoso, e document tutto dallalto. Nutro la speranza dice lautore che queste immagini possano rappresentare un piccolo contributo per mantenere viva la memoria su questa terribile pagina della storia italiana. Gli scatti hanno composto una mostra a cura di Viviana Buttarelli e Ornella Rizzi raccolta ma viva, in via Riccobelli.

on vero che lo sport attivit fisica. Lo solo in parte. Lallenamento, la condizione atletica, la preparazione mentale a un evento sono basilari, ma c dellaltro. Per fare la differenza serve quel qualcosa in pi. Fantasia, capacit di spingersi oltre i limiti, passione vera, determinazione allo stato puro. Chiamatela anima, talento o dono. Come volete. Sta di fatto che nemmeno quando il corpo tradisce la partita pu considerarsi finita. Anzi. La sfida autentica, forse, inizia proprio in quel momento, perch oltre allavversario e al cronometro bisogna vincere i propri limiti, o almeno una parte di essi. Il mondo dei diversamente abili zeppo di esempi da far venire i brividi. Su tutti i campi di numerosi sport abbiamo assistito a imprese incredibili di atleti con la A maiuscola che hanno saputo voltare le spalle

tennIs dIversamente spettacolare


Non ci sono grandi differenze tra il tennis giocato dai cosiddetti normodotati e quello vissuto dai disabili. Lunica differenza che i secondi possono far rimbalzare due volte la pallina. La Nazionale italiana sta facendo passi da gigante. Nella sua bacheca gi riuscita a mettere la medaglia dargento mondiale ottenuta a Brasilia nel 2006, dove Giuseppe Polidori, Antonio Raffaele e Gianluca Giovagnoli si sono piazzati secondi nella categoria quad, riservata agli atleti colpiti da disabilit sia agli arti inferiori sia a quelli superiori.
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che oggi annovera tra le sue fila pi di 150 giocatori, di cui almeno il 25 per cento partecipa con frequenza e ottimi riscontri alle gare del circuito internazionale. I vertici dello sport italiano si

sono accorti delle crescenti adesioni e dellimportante seguito di pubblico che gli atleti stanno riuscendo a conquistare attraverso uno spettacolo garantito, e mentre la qualit dei gioca-

tori cos come lorganizzazione degli eventi internazionali cresce a livello esponenziale, la speranza che si faccia attenzione anche alladeguamento delle strutture sportive.

fare sQuadra contro la dIsabIlIt


Con Maurizio Antonini, uno dei responsabili dellassociazione Active Sport Disabili, abbiamo affrontato il connubio disabilit e sport a 360 gradi partendo dallesperienza del torneo nazionale di tennis in carrozzina. Il bilancio positivo. Rispetto alla prima edizione le richieste di partecipazione sono aumentate parecchio. Abbiamo ricevuto 36 domande ma abbiamo potuto accettarne solamente 24 per problemi di strutture e di organizzazione dellevento. La nota dolente stata quella relativa agli sponsor, in netto calo. il pubblico invece come ha risposto? Ci ha stupiti. C stata grande partecipazione da parte delle scuole, ma anche dei franciacortini. Sono finiti i tempi in cui seguivano questi eventi solo parenti e amici. il movimento, insomma, in crescita. Ci sono sempre pi manifestazioni e sempre pi disabili si avvicinano al tennis in carrozzina sia a livello agonistico sia ludico. Nascono amicizie importanti e la collettivit pu conoscere il mondo dellhandicap, che oggi fa ancora paura come tutto ci che sconosciuto. Siamo noi disabili a doverci mettere in gioco. Se escludiamo le problematiche motorie, quali sono i principali ostacoli che dividono una persona diversamente abile dallo sport? Innanzitutto la pochezza di proposte ed eventi. Io sono su una sedia a rotelle dal 1985. Alcune cose sono cambiate, ma altre restano immutate. In ospedale ti dicono che la vita continua, ma fuori ci si scontra con grandi difficolt. Esistono barriere culturali, non solo architettoniche. Nessuno ti insegna a vestirti, ad andare in bagno, a salire in macchina. Bisogna trovare la forza per uscire di casa e aprirsi al mondo. Il confronMESI 12giugno 2012

to con altri disabili un aiuto e uno stimolo fondamentale per rendere certi gradini meno ripidi. O forse nel nostro caso meglio dire salite. Tutti gli atleti disabili erano sportivi anche prima dellincidente? Non tutti. Alcuni trasformano unattivit di riabilitazione in passione. A me da ragazzo non piaceva giocare a tennis e neanche andare in bici. Adesso faccio entrambe le cose. Con lhand bike vado al lago e torno. Cosa potete insegnare agli atleti normodotati e alle persone che assistono alle vostre partite? Che alle volte ci poniamo dei limiti superabili. La cosa pi bella mostrare ai ragazzi di credere in ci che fanno. Una volta un maestro di tennis ci ha detto: La vostra presenza qui fondamentale. A volte i miei ragazzi vengono ad allenarsi con le pile scariche, poi vedono la vostra determinazione e trovano gli stimoli per non adagiarsi. Brescia una citt a misura di disabile? Cosa chiedete alla politica? tante cose non funzionano, altre s. Dobbiamo dare risalto a quelle belle e non limitarci a contestare, altri-

menti si resta lontani. Brescia non a misura di disabile ma in crescita nelle vie nuove e nei mezzi pubblici. In ogni caso bisogna puntare al meglio. La vostra realt Active di nome e di fatto. Ce la descriva. Lobiettivo primario confrontarci e stare insieme. Facciamo allenamento al Forza e Costanza, ai campi di Rodengo Saiano e Gavardo. Oltre al tennis ci dedichiamo al hand bike e organizziamo uscite coi quad. A breve partir anche un progetto dedicato al turismo per tutti sul territorio bresciano. Sul nostro sito ci sono tutte le informazioni sulla nostra attivit. Come se non bastasse fate testimonianze sulla sicurezza stradale nelle scuole. Per noi fondamentale. Io non augurerei mai ad altri quello che mi capitato, per questo metto in guardia i giovani. La vita una sola e bisogna sfruttarla al meglio. Se qualcosa va storto poi, limportante non arrendersi mai. www.activesportdisabili.it

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UBRICA

GENTILE FARMACISTA...
di FRAnCESCo RASTRELLi
Presidente dellOrdine dei Farmacisti della Provincia di Brescia

Manda la tua domanda a: francesco.rastrelli@dodicimesi.com

IL FARMACISTARISPoNDe
D// Ho sentito dire che possibile eseguire in farmacia il test dellemoglobina glicata; di cosa si tratta? Grazie, Marco R// Caro Marco, lemoglobina glicata uno dei valori pi importanti per la diagnosi del diabete; infatti questo valore, pi che quello della glicemia, che esprime significativamente la capacit di smaltire lo zucchero e dunque la predisposizione al diabete. Lemoglobina glicata indica la media dei valori glicemici nei 2-3 mesi precedenti allesame. In precedenza questo test poteva essere effettuato solo in ambito clinico e nei laboratori autorizzati; oggi, con le nuove normative, possibile rilevare questo importantissimo parametro presso le farmacie dotate dellapposita strumentazione, in pochi istanti e con una sola goccia di sangue prelevata da un dito, per poi sottoporlo alla valutazione del medico. D// Spesso durante lattivit sportiva mi vengono crampi e mi sento molto affaticata; perch e come posso risolvere questo problema? Grazie, Rosaria R// Cara Rosaria, la notevole sudorazione causata da intensa attivit sportiva richiede unintegrazione elettrolitica bilanciata, mediante prodotti disponibili in farmacia; se questa non viene fornita la performance pu risultare compromessa e possono insorgere crampi o comparire stati di affaticamento precoci. In questi casi pu essere utile assumere integratori di sali minerali e glucidi complessi: sodio, potassio, magnesio, zinco e cloro vanno a ripristinare gli elettroliti persi con la notevole sudorazione causata dallintensa attivit sportiva, mentre i glucidi complessi, quali le maltodestrine, coadiuvano un costante ingresso di glucosio nel sangue, ritardando la sensazione di affaticamento.

PREVEnZionE

QUALCHE

PILLOLA

tico successo terapeu alla base di ogni La prevenzione per quelle cardioie e quindi anche ame per tutte le patolog nte eseguire un es perch importa vascolari; ecco ramma che iog come lelettrocard e, semplice e veloce di salute del cuor verificare lo stato permette di efficace. Anche do tempestivo ed in intervenendo in mo svolto in farmacia e oggi pu essere questo esam lti dagli strumenti co edicina: i dati rac rdiologia modalit di telem rimento per la ca iati a centri di rife vengono inv cardiologo. e refertati da un

CARdioVASCo

LARE

LA MEdiCinA di gEnERE
Da sempre la ric erca scientifica ci ha abituato a pe alla donna come nsare a un piccolo uo mo, invece, co medicina di gene n la re cambiata qu esta visione: uo e donne rispond mini ono ai farmaci in maniera different hanno un sistema e, immunitario che non reagisce ne medesimo modo l agli stimoli este rni e sono sogg maniera diversa etti in allinsorgenza di determinate pa tologie.

FuMo PASSiVo
Il fumo passivo aggrava lo stato di salute dei malati di insufficienza cardiaca, alterando la funzione dei vasi sanguigni e aumentando linfiammazione a loro carico. Ricercatori americani sono giunti a tale conclusio ne in seguito allanalisi di questionari compilati da 205 pazie nti con insufficienza cardiaca finalizzati a valutare il bene ssere fisico ed emotivo. Il punteggio pi basso in merito a benessere emotivo e fisico stato riscontrato in corrispondenz a del 25 per cento del campione esposto a fumo passivo.

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UBRICA

T
SPECCHIO DELLE MIE BRAME
BiAnCAnEVE
Regia: Tarsem Singh Cast: Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Nathan Lane Genere: fantastico Produzione: USA 2012 Durata: 105 minuti Uscita nelle sale: 4 aprile 2012 Trama: La classica fiaba amata dai bambini viene ora raccontata attraverso lo sguardo della Regina Cattiva. Biancaneve ha compiuto diciotto anni e vive segregata nel castello imprigionata dalla matrigna, ossessionata dalla propria bellezza e dal timore che la figliastra possa rubare il cuore del giovane principe Alcott. Biancaneve fugge di nascosto dalla reggia per vedere con i propri occhi in che stato versano i suoi sudditi, e durante il suo cammino si imbatte in sette nani briganti che la aiuteranno a liberare il suo regno.

EMPO lIBERO

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al Cinema
di EnRiCo FiLiPPini
Prof. Dott. Master di I livello in Nutrizione Clinica

a cura di ELiZABETh BERToLi

le teCniChe Di Ultima GeneRaZione

diAZ non PuLiRE QuESTo SAnguE


Regia: Daniele Vicari Cast: Claudio Santamaria, Elio Germano, Jennifer Ulrich, Davide Iacopini, Ralph Amoussou Genere: drammatico Durata: 120 minuti Produzione: Italia 2012 Uscita nelle sale: 13 aprile 2012 Trama: Genova, 21 luglio 2001. Le storie di un giornalista di centrodestra, unanarchica tedesca, un organizzatore del Social Forum, un manager francese, un militante della Cgil e un vicequestore si incrociano durante la notte in occasione del G8, dopo una giornata di scontri che lasciano sullasfalto un morto e che portano la polizia ad assaltare la scuola Diaz.

PeR la DePilaZione

mici lettori, per introdurre largomento che intendo affrontare vi propongo uno stralcio della lettera di una lettrice che cos scrive: Gentile dottore, ho 25 anni, un bel lavoro e una vita sentimentale appagante, ma c qualcosa che mi turba, mi blocca sin da quando ero ragazzina. Sono sempre stata un po troppo pelosa, almeno per come ritengo di essere io. Appena diciassettenne ho quindi fatto la prima visita medica, e dopo aver fatto diversi esami ormonali, mi stato detto che ero del tutto normale. Dopo aver provato altre visite mediche con lo stesso verdetto finale, ho deciso di togliere questi maledetti peli ma le offerte in questo campo sono tante e non so come districarmi Le sono grata per il suo aiuto. Problemi come questo sono molto frequenti, e poich spesso let nella quale si manifestano quella periadolescenziale, spesso i risvolti psicologici sono anche fin troppo seri rispetto al danno estetico effettivo. Francesca ha fatto bene a rivolgersi ad uno specialista, in questo caso si rivolta giustamente ad un endocrinologo, perch per prima cosa bisogna che un medico chiarisca se si tratta di ipertricosi, irsutismo o addirittura di virilizzazione. Dalla descrizione che mi ha fatto Francesca mi pare di capire si tratti di ipertricosi, cio laumento della pelosit solo nelle zone gi normalmente ricoperte dai peli in una donna. la forma pi frequente, non legata a patologie particolari endocrinologiche o andrologi-

che, spesso familiare e talora presente pi durante la pubert, menopausa e gravidanza. Lirsutismo invece una condizione caratterizzata da un eccessivo accrescimento pilifero in zone normalmente glabre: viso (guance, mento, labbro superiore), torace (intorno allareola del capezzolo), addome, glutei, faccia interna delle cosce, ombelico. A differenza dellipertricosi, spesso lirsutismo il risultato di uneccessiva stimolazione da parte degli ormoni maschili nel follicolo pilifero Quando oltre allirsutismo troviamo variazioni significative nei genitali, nella voce, nella morfologia corporea generale, possiamo parlare di virilizzazione, e qui dobbiamo rapidamente intervenire per diagnosticare e curare patologie spesso impegnative e potenzialmente pericolose se trascurate. Il quesito posto dalla lettrice avere qualche chiarimento sulle tecniche di ultima generazione per ottenere la depilazione. Posso dire che la tecnica che negli ultimi anni ha determinato una vera e propria rivoluzione terapeutica stata la depilazione foto indotta con utilizzo prima di laser a diverse sorgenti di luce e poi con la luce pulsata. Tralascio la spiegazione tecnica delle diverse apparecchiature, peraltro spesso molto diverse tra loro e con differenti risultati finali; diciamo che sia le apparecchiature laser che quelle ipl hanno come scopo quello di mandare una luce specifica sul pelo, che la capta come fosse una piccola antenna, conducendola verso il bulbo e

scaldandolo fino a coagularlo. La cosa appare alquanto semplice, ma in realt la pulizia nella procedura ha sempre creato qualche apprensione. Qualche possibile effetto dato dalla migrazione del calore indotto al tessuto vicino ha creato in passato qualche effetto collaterale, consistente in dolore durante la seduta, arrossamento cutaneo fino ad arrivare alla comparsa di crosticine e pigmentazioni anomale. Una prestigiosa azienda israeliana ha recentemente immesso sul mercato una apparecchiatura pi evoluta, facendo un grosso passo in avanti nel campo della depilazione. In pratica abbina simultaneamente la potenza della radiofrequenza bipolare con lenergia ottica (laser o luce pulsata). Questo permette di utilizzare le due energie a bassa intensit, con meno discomfort per il paziente, e in modo anche pi efficace perch il bersaglio rappresentato dal pelo viene meglio raggiunto. Un passo in avanti rispetto ai precedenti presidi terapeutici sembra dato anche dal fatto che si possano trattare anche fototipi alti, pi scuri di carnagione, in passato poco indicati alla laser terapia per i probabili effetti collaterali. Chiudo con una raccomandazione: effettuate una visita dal vostro medico curante, dermatologo o endocrinologo, prima di procedere alla eradicazione; solo un medico, infatti, potr capire se dietro a questo banale inestetismo si nasconde una, magari insidiosa, malattia.

PRomosso

i PaReRi Di Chi lha Visto


PRomosso

Francesca, 42 anni, casalinga: Molto carino, un modo nuovo e originale di raccontare una storia che ormai un po vecchia. Valeria, 21 anni, studentessa: La regia accurata e gli attori sono perfetti per i loro ruoli, Julia Roberts spettacolare. davide, 39 anni, fotografo: Ho portato i miei bambini a vederlo ma mi sono divertito anchio. Simone, 22 anni, commesso: Una rivisitazione moderna e divertente, rischiava di sembrare una parodia ma il regista stato bravo. Claudia, 36 anni, farmacista: Julia Roberts bravissima ed la protagonista assoluta del film!.

i PaReRi Di Chi lha Visto

BoCCiato

nadia, 33 anni, impiegata: Il film divertente ma sembra che si siano dimenticati completamente della storia. Fabiano, 44 anni, commerciante: Hanno solo cercato di rendere un po pi divertente una storia classica che non ne aveva bisogno. Manuela, 27 anni, parrucchiera: I dialoghi sono banali non fa nemmeno tanto ridere, un po deludente. Brian, 31 anni, cameriere: Una storiella deludente, molto meglio il cartone della Disney. Monica, 52 anni, casalinga: Un film inutile, si salva solo la Roberts, lattrice che interpreta Biancaneve terribile, poverina.

Caterina, 39 anni, odontoiatra: Un bel modo per raccontare quella vicenda, quasi un documentario. Francesco, 22 anni, operaio: Bellissimo film, mi sembrato molto onesto e reale. Fabrizio, 42 anni, insegnante: Tra i migliori film italiani della stagione, ha molti spunti registici anni 70. Stefania, 28 anni, dottoranda: Un film interessante che andrebbe fatto vedere a chi non ha idea di cosa sia successo. Barbara, 35 anni, impiegata: Un capolavoro, la regia perfetta, fredda, un pugno nello stomaco. giacomo, 48 anni, elettricista: Mi piaciuto, violento come le cose che sono successe in quei giorni. Tommaso, 31 anni, consulente: Una visione parziale dellintero G8 ma comunque un film ben fatto. Alessia, 25 anni, studentessa: un film importante, da vedere per non dimenticare cosa pu succedere quando si interrompe la democrazia. Enrico, 36 anni, imprenditore: Mi ha deluso la regia, sembra di vedere una fiction. Francesca, 27 anni, disoccupata: Non mi ha colpita molto, un po troppo violento per i miei gusti.

BoCCiato

MESI 12giugno 2012

MESI 12giugno 2012


//03.maggio Amnesty International celebra i suoi 50 anni di attivit con Toast To Freedom, brano tributo, a cui hanno collaborato oltre 50 artisti internazionali, che debutta nella Giornata Onu per la Libert dinformazione. //01.maggio Strage in India: un traghetto con a bordo almeno 300 passeggeri affonda nel fiume Brahmaputra. A bordo si trovavano contadini e le loro famiglie. Il traghetto investito da una tempesta di vento e pioggia mentre era in navigazione nello Stato di Assam, in una zona remota vicino al confine con il Bangladesh. Almeno 103 i morti.
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SUCCESSO

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lurlo di Edvard Munch battuto allasta di Sothebys per 119,9 milioni di dollari, raggiungendo cos il record dellopera darte pi costosa mai venduta allasta, in soli 12 minuti. Il celebre dipinto la quarta riproduzione e lunica ad essere in mano ad un privato (Petter Olsen), le altre sono conservate in musei. Al Museo omonimo, il Munch ad Oslo, fu rubato ben due volte: ma il quadro fu ogni volta recuperato e restaurato.

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Tokyo, si spegne lultimo reattore nucleare nella centrale di Tomari dopo lincidente di Fukushima del 2011. Per la prima volta il Giappone resta senza reattori attivi, per la gioia di quel 59,5% dei sopravvissuti contrari alla riapertura dei siti.

//8.novembre //05.maggio Francois Hollande vince il secondo turno delle presidenziali francesi: il candidato del Ps diventa il secondo presidente di sinistra della Quinta Repubblica, alle spese di Nicolas Sarkozy, che lascia lEliseo dopo un solo quinquennio. Hollande 57 anni, denominato dalla gauche luomo normale ha ottenuto circa il 52 per cento delle preferenze.

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successo...

MONDO
//17.maggio

Muore Donna Summer, in Florida, allet di 63 anni. La regina della disco Music pi di cento milioni di copie vendute in tutto il mondo, 24 dischi doro e di platino, 19 dischi dargento stata stroncata da un cancro ai polmoni, che laveva colpita allindomani dell11 settembre.

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Giornata mondiale contro la Green Hill di Montichiari (Bs) e la vivisezione. Sit-in e manifestazioni in almeno venti nazioni, sparse in quattro continenti. Proteste in pi di venti citt italiane, con presidi anche nelle principali capitali mondiali: da New York ad Amsterdam, da Londra a Parigi.

//08.maggio

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//05.maggio

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//03.maggio

//03.maggio Guantanamo (Cuba), inizia il processo a Khalid Sheik Mohammed, la mente degli attentati dell11 settembre 2001, dopo nove anni dalla sua cattura. A guidare laccusa il generale Mark Martins, incaricato dal Pentagono di assicurare una condanna a morte e di dimostrare che una military commission in grado di garantire un processo equo.

//21.maggio Il Vertice Nato prepara la fine della guerra in Afghanistan. Obama accoglie gli alleati e i partner della Nato per un vertice sulla strategia di uscita dallAfghanistan: fine alla guerra entro il 2014, dallItalia 100 mln euro lanno per sostenere il post transizione.

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SUCCESSO

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Juventus campione dItalia: i bianconeri hanno vinto lo scudetto grazie alla vittoria sul Cagliari e alla sconfitta del Milan nel derby con lInter.

successo...
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ItALIA

Muore missionario bresciano di 62 anni, don Luigi Plebani, di stanza in Brasile, a Rui Barbosa, nello stato di Bahia, dove era presente dal 1980 con la missione Fidei Deum.

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Imprenditore armato si barrica con ostaggi. Luigi Martinelli, un ex piccolo imprenditore di 54 anni, sequestra 15 persone negli uffici dellAgenzia delle Entrate in provincia di Bergamo, poi la trattativa con le forze dellordine e la resa. Non ho soldi, mi ammazzo ha urlato; nel suo zaino, oltre a un fucile, cerano due pistole e munizioni.

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//03.maggio

//08.maggio Elezioni Amministrative: calo alle urne in tutta Italia, sconfitta in diverse citt del Popolo della Libert, vera novit delle elezioni i grillini del Movimento Cinque Stelle. Scontro Grillo-Napolitano sul boom politico del comico: Di boom ricordo solo quello degli anni Sessanta in Italia; altri boom non ne vedo, commenta il Presidente, ed subito polemica sui social network, tanto da aprire unindagine per offese via web al Capo dello Stato.

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Gambizzato il dirigente dellAnsaldo Roberto Adinolfi: poco dopo la Fai (Federazione Anarchica Informale) rivendica lagguato. La cellula Olga (intitolata ad una militante greca arrestata) fa sapere tramite lettera al Corriere della Sera: Abbiamo azzoppato Roberto Adinolfi (...), tra i maggiori responsabili insieme a Scajola del rientro del nucleare in Italia.

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lo Stato vuole acquistare altre auto blu, per una spesa di poco meno di 10 milioni di euro: scoppia la rivolta sul web, anche perch, secondo il Formez (Centro servizi, assistenza, studi e formazione per lammodernamento delle Pubblica amministrazione) circa 800 vetture giacciono inutilizzate nei garage.

//26.aprile

20 11

Forte terremoto in Emilia: sette morti, oltre 4.000 sfollati, decine di monumenti distrutti per una scossa di magnitudo 6, avvertita anche al Nord. Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, rientra in anticipo dagli Stati Uniti. Citt del Vaticano: nominato il sostituto di William M. Morris, vescovo australiano sollevato il 2 maggio 2011 dalla guida della diocesi di Toowoomba per aver prospettato per la Chiesa la possibilit che venissero ordinati uomini sposati e donne per far fronte alla carenza di sacerdoti. Mons. Robert McGuckin, finora vicario generale di una curia vicina, gli succede. //14.maggio

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//20.maggio

//19.maggio Bomba esplode di fronte allIstituto superiore Morvillo Falcone di Brindisi provocando la morte di una ragazza e ferendo altre cinque studentesse. A provocare lesplosione tre bombole di gpl in un cassonetto. Nellanniversario della strage Falcone, si pensa ad un gesto mafioso. Monti: atto senza precedenti.

successo...

BRESCIA
//21.maggio Dramma in via Cremona: Marco Turrini, 41 anni, dopo una violenta lite con la moglie, getta dal balcone i suoi due bambini di 14 mesi e quattro anni, poi si toglie la vita. Alla base del gesto di follia problemi economici.
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//21.maggio Elezioni Comunali 2012. Sui dodici comuni in cui si votava, i bresciani hanno eletto 10 sindaci al primo turno: Ezio Mondini (Darfo), Roberta Martinelli (Rovato), Bruno Marchina (Gussago), Giacomo Massa (Gottolengo), Stefano Gelmi (Malonno), Fausto Cassetti (Odolo), Marco Venturini (Provaglio Valsabbia), Fabio Depedro (Paspardo), Alessio Guerreschi (Acquafredda), Antonio Mossini (Cazzago San Martino). In seguito al ballottaggio, invece, Rosa Leso stata eletta a Desenzano, e Gabriele Zanni a Palazzolo.

20 12

//07.maggio

Festa dei lavoratori: la manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil si snoda per le vie della citt, da piazza Garibaldi fino a Piazza Loggia, dove, dopo un omaggio alle vittime della strage del 28 maggio 1974, si tenuto un comizio sulla precaria situazione economica.

//01.maggio

//13.maggio 26 edizione di Strabrescia, coincidente con la 32 Su e gi per le colline bresciane: un migliaio di atleti animano le corse non competitive organizzate dal Gruppo podisti Urago Mella, con scopo benefico.

//25.aprile I festeggiamenti della citt nel giorno della liberazione: la passione delle partigiane Agape Nulli Quilleri e Rosi Romelli, ma anche le dure contestazioni al sindaco Paroli, il cui intervento stato coperto da grida. Un migliaio di persone in Piazza Loggia per ricordare.

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//06.maggio

//11.maggio Equitalia sotto attacco: due bottiglie molotov a Livorno, un assalto alla sede di Napoli, due ispettori aggrediti a Melegnano (Mi), un pacco bomba a Roma. Il ministro della Giustizia, Paola Severino: Chi colpisce Equitalia, colpisce lo Stato. //01.maggio //28.aprile Blitz animalista, assalto a Green Hill (Montichiari): liberati 30 cani beagle. Tredici gli attivisti fermati per furto, danneggiamento aggravato e rapina impropria. Dopo un tam tam partito su Facebook e Twitter da settimane in pi di mille, con i pullman e con le auto, si sono dati appuntamento davanti al municipio nella Bassa bresciana.

SUCCESSO

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//12.maggio Notte Bianca della Mille Miglia: migliaia di persone animano il centro di Brescia, con Piazza Loggia piena per la cantante Arisa. Musei, aperti fino alle 24, presi dassalto, mentre le vetture della corsa pi bella del mondo fanno bella mostra in piazza Vittoria.

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//17.maggio

Giornata mondiale contro lomofobia e la transfobia. A Brescia, lArcigay ha organizzato un flash mob, mostre e uno spettacolo satirico.

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Per le case di pregio, posizione e verde continuano ad essere le caratteristiche maggiormente richieste anche se domotica e originalit estetiche stanno diventando sempre pi importanti.
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er uscire dalla crisi del settore immobiliare, la parola dordine qualit. Qualit nelle costruzioni, qualit dellagente immobiliare. Lacquisto di una casa , oggi pi che mai, una scelta importante che comporta decisioni, anche economiche, impegnative. Per questo fondamentale che gli operatori del settore siano consulenti altamente professionali e specializzati in questo settore, in grado di accompagnare verso soluzioni positive sia gli acquirenti, sia i venditori. Un importante contributo sta arrivando anche dai costruttori che, spinti dalla crisi del settore edile, sono oggi pi attenti alle richieste e alle esigenze del mercato e, indirizzati dalle nuove regole in materia di risparmio energetico, stanno costruendo immobili tecnologicamente adeguati. Di certo il mattone continua ad essere considerato un bene rifugio anche per quanto riguarda le case di pregio. Un segmento che per continua a rispondere a logiche particolari, tanto che pi facile vedere un attico che un trilocale. Le caratteristiche alle quali devono rispondere gli immobili di prestigio sono ancora la posizione, il verde, le pertinenze e i servizi. ma sempre maggiore attenzione rivolta anche alle tecniche costruttive, alla domotica, alloriginalit estetica. Per quanto riguarda le zone, gli operatori del settore registrano ancora grandi variazioni da via a via, con un recupero di Brescia 2 che si sta riqualificando, mentre la zona di Mompiano e la Panoramica (la parte basse del colle della Maddalena)

riescono a coniugare la richiesta di verde con la vicinanza al centro cittadino. Il Centro storico non ha perso il proprio fascino particolare anche se sconta la carenza soprattutto di garage. Anche in questo caso, per, grandi sono le differenze a seconda delle singole vie. Diversi sono il valore e lunicit di un immobile che guarda su una delle piazze cittadine, da quelli di una casa in via san Faustino; di un appartamento in via Carlo Cattaneo o via Triste da uno nella zona del Carmine. Sempre secondo gli operatori del settore, quello che comunque gli acquirenti cercano in una casa di pregio soprattutto un sapore unico. E varia a secondo delle esigenze. Ed ecco allora che i giovani apprezzano immobili molto moderni dove architetti e costruttori hanno osato introdurre nuove tecnologie e nuove concezioni estetiche, mentre i meno giovani preferiscono case indipendenti con giardini e in contesti non troppo grandi e quindi affollati. Rispetto agli anni passati, alcuni operatori segnalano una perdita di appeal e di conseguenza un rallentamento nellinteresse di acquisti nellimmediato hinterland cittadino, a seguito del calo dei prezzi che si registrato per gli immobili della citt. Il sentiment evidenziato dai player del settore che, nel breve periodo, il mercato punter soprattutto sulla riqualificazione immobiliare e quindi aumenter la disponibilit di case/appartamenti in zone della citt fino ad oggi poco coinvolte dalle ristrutturazioni degli immobili.

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